Life

di MaryCullenL
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Incontro ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1-Lui. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2-Ricordi ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3-Messaggi. ***
Capitolo 5: *** capitolo 4-Telefonata ***
Capitolo 6: *** capitolo 5-Le tre sclerate ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6-Preparativi ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7-Festa ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8-Cambiamenti ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9-Un amico in più,,beh più o meno ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10-Dream ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11-Ritorno a scuola. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12-Telefonata ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13-Conseguenze ***
Capitolo 15: *** capitolo 14-centro benessere(parte 1) ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15- centro benessere parte 2 ***
Capitolo 17: *** capitolo 16-E adesso cosa succederà nella mia vita? ***



Capitolo 1
*** Prologo - Incontro ***


PROLOGO
    INCONTRO    

 Mariella è una ragazza di diciassette anni che vive a Milano.
Una ragazza perfetta,ma non solo nell’aspetto. Infatti è alta, magra e slanciata, ma con le giuste curve. I capelli bronzei, che le scendevano sulle spalle tutt’altro che lisci, e gli occhi blu, profondi come il mare. Occhi che ti trasmettevano mille emozioni ma che allo stesso tempo erano misteriosi. Un viso piccolo e tondo molto simile a quello di una bambola di porcellana. Un naso a patata ma slanciato e una bocca cosi morbida che non aveva mai avuto il contatto con un rossetto.
In lei ogni minima imperfezione pareva soltanto accrescere il suo naturale splendore.
Tutti l’ammiravano e l’amavano.
Mariella amava ridere.
Aveva un sorriso che metteva allegria a tutti.
Ma non era neppure questo a renderla perfetta: Mariella era buona, in maniera quasi imbarazzante.
E' il tipo di ragazza che ti lasciava copiare i compiti ogni mattina con un sorriso, senza chiedere nulla in cambio.
Potrei continuare elencando gli sport che praticava, gli interessi che coltivava, ogni aspetto della sua vita da favola.
Ma non è di questo che voglio parlare.
Era la sera del suo diciassettesimo compleanno. Un messaggio anonimo l’aveva portata davanti ad una grande villa. Le luci erano tutte spente. Forse era uno stupido scherzo di qualche stupido ragazzo... oppure ….
Mariella aveva voglia di entrare a vedere cosa c’era al di là di quel cancello, ma allo stesso tempo aveva paura. Entrambe le emozioni le mettevano ansia. Infine decise di tornarsene in macchina e chiamare le sue amiche per festeggiare il compleanno che si erano dimenticate.
Poi un sms:
Entra e non avere paura.xxx
Non sapeva cosa fare. Aprì il cancello e si diresse verso la porta.
Qualcosa vibrò.
Un nuovo messaggio.
Sotto lo zerbino ci sono le chiavi.
Mariella guardò subito sotto lo zerbino,prese le chiavi e aprì.
Tutto spento. Silenzio.
Paura.
Di nuovo paura.
Poi il suo cellulare incominciò a vibrare; un’ altro messaggio anonimo:
 Auguri..

Tutto successe in un attimo. Le luci si accesero. Mariella venne ricoperta da palloncini dorati. Era circondata da persone che le volevano bene.
Le sue guance si riempirono di lacrime. Lacrime di gioia.
Le sue amiche, Sara e Barbara, le andarono incontro e incominciarono a ballare. Non si fermò per tutta la serata... fiinchè qualcosa attirò il suo sguardo.
Era lì. Bellissimo. Anche lui la fissava.
“Mari ci sei? Hai per caso visto la madonna?” le disse Sara.
“Eh?! Si... si... Solo che... niente.” rispose confusa Mariella.
Ritornò a guardare il ragazzo ma lui non c’era più. Scomparso.
Quel giorno cambiò nettamente la sua vita.
Ah dimenticavo... io sono Mariella.

 


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Capitolo 2
*** Capitolo 1-Lui. ***


Ciao eccomi con il primo capitolo.Spero tanto che questa storia vi piacerà.
Questo capitolo lo voglio dedicare a Ross_ana che mi aiuta sempre ed è proprio grazie a lei se adesso mi trovo qui a scrivere la mia prima FF.
Voglio ringraziare Tsuki 96 : grazie mille per i complimenti...*Me felicissima*....xo non piagere eh :P
 
Buona lettura:
 
                                                 CAPITOLO 
                                           LUi.
 
 

È ormai passata una settimana dal mio compleanno a sorpresa.

E' gia una settimana che vivo in questo corpo da diciasettenne.

Una settimana che non smetto di pensare a quel volto, quello sguardo e quel sorriso.

 Le mie amiche dicono che me lo sono immaginato perché quelli del compleanno li conoscevo tutti, non cera nessun

estraneo.

Ma io ne sono sicura.

Io la sera del 2 febbraio ho “incontrato” il ragazzo più bello che abbia mai visto e sono sicura che lo rivedrò.


Sono le 7.20.

Odio il lunedì e odio la scuola.

Mi affretto a uscire da casa per prendere la mia macchinina – quella senza patente, ovviamente – per andare a scuola.

Non sto proprio a Milano centro, ma in periferia, in una di quelle ville per gente come me.

Sono ricchissima e penso proprio che Milano è proprio la città giusta per me.

Una sola parola: Moda&Shopping.


Ore 7.40.

Entro di fretta al mio bar preferito.

Lì di dolci e salati ne puoi trovare di tutti i tipi.

Sbadata come sono, entrando vado addosso ad un ragazzo.

Ehm scusa... io...” neanche il tempo di scusarmi che il ragazzo era gia uscito dal bar.


Mmm... non mi sembra di conoscerlo, anche se quelle spalle io le avevo già viste da qualche parte...

Forse ho proprio bisogno di caffè.

Come al solito ordino una sfogliatella alle mele e un caffè con tanto zucchero.

Mentre mangio ripenso a lui. A come mi piacerebbe che le sue labbra sostituissero la sfogliatella.

Io e lui in questo bar a coccolarci.


RDS 102.5 sono le 8.15...la radio del bar mi risveglia dal mio sogno ad occhi aperti.

Ma che ore sono? Prendo il cellulare. 8.15.

Oh mio dio. Cacchio ..! prendo lo zaino e urlo al cameriere che avrei pagato al ritorno.

Corro verso scuola ma le bidelle non mi fanno entrare.

Bene!

E adesso chi glielo dice ai miei?!

Menomale che mi sono portata i soldi dietro... Almeno così credo.

Apro la cartella.

Non è possibile.

Non. È. Possibile.

Mi ritrovo senza soldi in giro per Milano, da sola.

E senza dimenticare che è febbraio e per strada è freddissimo.

Grrr... la giornata non poteva cominciare peggio di così.


Inizio a camminare senza meta con la musica nelle orecchie.

Adoro osservare il mondo intorno a me.

La piazza del duomo a quest’ora è popolata solo da piccioni,  e da adulti anonimi che con una mano tengono il telefono

poggiato all’orecchio, e con l’altra mano tengono la valigetta ventiquattr'ore.

Sono così tutti uguali.

Spero di non diventare così anch io.


Mi siedo su una panchina e con il cappuccio in testa mi rimetto a leggere Twilight.

Da quando ho scoperto questo libro, ho cominciato a leggerlo a ripetizione. Senza mai smettere. E' come una droga

per me.




Ciao ti posso lasciare questo volantino?” mi chiese una voce.

Non sopporto chi mi interrompe mentre leggo Twilight.

Chiudo gli occhi e pian piano alzo la testa.

Superga rosse. Jeans stretti. Giacchetto di pelle e sotto una felpa rossa.

Aspetta... ma lui non è il ragazzo del bar???

Alzo di colpo gli occhi per guardarlo in faccia pronta per rispondergli... ma... le parole mi muoiono in bocca.

Lui.

Lui.

Il ragazzo del mio compleanno.

Il ragazzo del mio compleanno è qui davanti a me.

Non me lo ero immaginata.

È qui a pochi passi da me ed io come una tredicenne non parlo.

Zitta. Lo guardo. Devo dire qualcosa ma non so cosa. Per fortuna mi salva da questa situazione imbarazzante.


Scusa se ti disturbo... Sabato c’è una festa e volevo lasciarti questo volantino!” mi sorride. Oddio quanto è bello!!

E poi quel sorriso...

No. No. No.

Non posso stare zitta anche questa volta...

Lui è... è... è bellissimo.

No ma che dico?

Devo riprendermi.

L’amore è inspiegabile.” così diceva Cappellano.

Ogni senso impazzisce davanti al proprio amato.

Devo parlare questa volta.


Cappellano,tu e le tue tesi non l’avrete vinta!


Una festa?!...ehm grazie...” menomale ho parlato.

Lui prende un volantino e me lo porge.

Le nostre mani per pochissimo, troppo poco, si sono sfiorate, e un brivido mi ha percorso tutta la schiena.

Lui mi sorride e se ne và.

Forse Andrea Cappellano non aveva tutti i torti.


Sono ancora scossa con il volantino ancora in aria.

Faccio un respiro e mi ricompongo.Vediamo di che festa si tratta.

-Febbraio.Mese di carnevale.E come festeggiarlo se non con una festa in maschera? Sabato sera dalle 23 

 

alla villa  Droisi vieni anche tu! Il tema è la corte.

Ti aspettiamo!

In fondo cè un nome e un numero.

Deve essere di lui: Simone 339*******.

Oddio.

Il protagonista dei miei sogni e dei miei pensieri adesso ha un nome. Simone.

Simone. Lui. Simone. Lui. Simone. Simone. Lui. Simone.

Simone.



Guardo l’ora.

L‘una.

Prendo la cartella e soprattutto il volantino, entro in macchina e vado a casa.

Oggi ho tennis ma non ci vado, non riuscirei a giocare.

Penso troppo a Simone.

I suoi occhi, quel sorriso e le nostre mani che si erono sfiorate...

Mi butto sul letto e mi addormento subito.

Sono le 23.

Ero così stanca che ho dormito tutto il giorno.

Avrei continuato a dormire ma non ce la facevo più a pensare.

Non riesco a capire quello che mi sta accadendo.

Solo di una cosa ero del tutto certa: dovevo mandargli un messaggio!


Ciao,di sicuro non ti ricordi,sono quella di oggi del volantino che leggeva sulla panchina. Beh... verrò alla festa...

 ma ho bisogno di diverse informazioni!Ciao Mariella.”

 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2-Ricordi ***


Ciaooo eccomi con il capitolo two! Spero vi piaccia...
Dedico il capitolo a Ross_ana la mia beta =) ...
 
Buona Lettura.
 
Capitolo 2
Ricordi.
 
 

Oddio.Oddio. Oddio.

Gli ho mandato un messaggio!

Ma non ho detto nulla di male, no!?

Gli ho solo chiesto della festa. Infondo quello è il suo lavoro.

Tutut..ha risposto. Ha risposto.

Mi ha risposto.

Faccio una corsa e prendo il telefono, mi butto sul letto e con le gambe in aria faccio un respiro profondo e... apro il messaggio!

“Ohi scemetta stase esci con noi? Ha aperto un pub qui vicino...dai vieni... baci. Ti amo.”

Uff... Babi... non era lui.

Era solo quella gnometta che adoro tanto.Santa Babi.

In realtà il suo vero nome è Barbara ma lei non ama essere chiamata così.

“Stase? Ma doma c'è scuola. Baci gnoma. Ti amo!”

“Smettila di chiamarmi gnoma! Cmq doma la scuola è chiusa.è martedì grasso ti ricordi vero? Quindi su, vestiti, ti passo a prandere fra mezz’ora! Baci Pazza!”

Oh finalmente una buona notizia: domani niente scuola! E sono già due giorni che non mi ritrovo seduta su quella sedia in classe.

“Mezz’ora? Ma sei matta?! Non ce la farò mai a prepararmi... ti prego almeno un ora.<3 Ma lo sai che sei la migliore fra tutte e che nessuno ti supera?”

Mentre aspetto che risponda entro nella mia cabina armadio e cerco qualcosa di decente. Ho bisogno di qualcosa di elegante ma che allo stesso tempo sia sportivo, è pur sempre lunedì.

Mmm... vediamo: Jeans strettissimi ci vogliono di sicuro. Canottierina leopardata e un cardinan beige. Mocassini beige, e come accessorio? Ah si, la collana di una mia vecchia amica, un ciondolo lungo con un cuore grosso tutto d’oro con dentro l’incisione “Anche se lontane,per sempre amiche. Melissa”.Gli occhi iniziano a pizzicare. Ormai era un anno che io e Melissa non passavamo del tempo assieme.

Lei non è di Milano ma di Viareggio. Ci conosciamo da quando avevamo ancora il pannolino. Le nostre madri andavano in palestra insieme e subito tra loro due era nata una forte intesa. Io e la piccola Meli eravamo pappa e ciccia. Per un periodo della nostra infanzia le nostre mamme si divertivano a vestirci sempre uguali fino a quando Melissa si mise a piangere perché era stufa di vestirsi sempre nel mio stesso modo.

Mi ricordo ancora le parole che disse: “Mammaa sono stufa! Io sono unica e non copiabile quindi non voglio che Mariella abbia i miei stessi vestiti!” Risi.

Col tempo la nostra amicizia si rafforzò. Guai a chi ci faceva soffrire. Quando una di noi soffriva anche l’altra era triste. Ma tutte le volte una riusciva a far tornare il sorriso all’altra.

Poi le cose l’anno scorso cambiarono.

Io stavo da due anni con Antonio. Lo amavo perdutamente e Melissa questo lo sapeva. Di nascosto però i due si sentivano. Da semplici amici erano diventati amanti. Io all’inizio non mi ero accorta di nulla, poi mi accorsi che entrambi mi dedicavano poco tempo... e che avevano una strana intesa. Quando chiesi a Melissa se la mia ipotesi era esatta, lei scoppiò a piangere e mi disse che era troppo innamorata di Antonio per lasciarlo perdere ma che allo stesso tempo non voleva farmi soffrire.

Io però da giovane sedicenne ho chiuso la nostra amicizia.

Fortunatamente in quel periodo mio padre c’informò, a me e a mia madre, che aveva avuto un’offerta di lavoro come allenatore di calcio nell’Inter e che in due giorni al massimo ci saremmo trasferiti a Milano.

Adesso io sono qui e Melissa è là. Ci siamo sentite solo tre volte in tutto l’anno e ho ricevuto da lei questa collana.

Lei stà ancora con Antonio.

Forse era giusto ciò che è accaduto, e in fin dei conti ho scoperto che non ero così tanto innamorata di lui...

Tutut.. il cellulare mi sveglia dai miei pensieri.

“Non ti arrufianarare eh?! E va bene un oretta, non un min di più.”

Io non scherzavo quando dicevo che era la migliore fra tutte.

“Grazie grazie … Ps e non un minuto di meno XD”

Sono le 23.55 e sono già pronta. Uffi Simone non ha risposto al messaggio. Di sicuro avrà capito le mie intenzioni e non mi vorrà più vedere. Anche se io non avevo doppi fini.

Suona il campanello. Apro la porta ed ad attendermi trovo Babi

“Ohi amore. Aspetta chiudo tutto e sono lì.” mi affretto a dire. Lei mi sorride ma la vedo strana... preoccupata.

“Babi che hai?”

“Mari ho provato a non farlo venire. Ma lui voleva un passaggio e a Sara dispiaceva non darglielo e...”disse tutto d’un fiato ma io la interruppi.

“Lui?lui chi?” sapevo di chi parlava ma io speravo tanto che non fosse lui.

“Filippo.” disse abbassando gli occhi.

Filippo era il mio ex. Eravamo stati insieme sei mesi.

Appena trasferita non avevo nessun amico. Entrata a scuola tutti mi guardavano con odio e nessuno si avvicinava a me. Quando un giorno un ragazzo si avvicinò e mi disse “Adoro quel gruppo!” Il ragazzo in questione era Filippo. Da quel giorno non smisi di parlare con lui. Ogni pomeriggio si usciva insieme. Era il mio migliore amico, anzi, l’unico amico che avevo in tutta Milano. Lui era l’unico che era riuscito a capirmi veramente a parte Melissa.

Poi un giorno il nostro rapporto si trasformò in qualcosa che era più di una semplice amicizia. Ogni giorno di più capivo che stavo iniziando ad amarlo, neanche Antonio mi aveva fatto provare i sentimenti che provavo con Filippo.

Un giorno eravamo nella sua camera e io lo prendevo in giro sui suoi capelli così folti e riccioluti. Poi lui iniziò a giocare con un mio ricciolo. Sono bastati pochi secondi per ritrovarmi sul letto insieme a lui.

Quello fu il giorno più bello della mia vita.

La felicità che provavo quando vincevo una gara di sci o di tennis era nulla al confronto di come mi ero sentita quel giorno.

Lui era mio e io ero sua.

Lo amavo così tanto che avevo paura di perderlo.

Ma non tutte le storie hanno un lieto fine.

Credevo di essere amata ma invece ero sempre stata presa in giro. Dopo cinque mesi che si stava insieme venni a sapere che tutte le sere dopo essere stato con me andava sempre a trovare quella troia di Giulia. Però lui negava e rispondeva che erano soltanto voci di persone gelose della nostra storia.

Io da stupida ragazza innamorata non avevo messo in dubbio le sue parole.

Passò un mese da quel giorno, quando un pomeriggio mentre entravo nel negozio di Armani sentì la sua voce dentro un camerino. La sua non era l’unica voce che sentii. Assieme alla sua c’era anche quella di una ragazza. Aprii la tenda e davanti a me vidi una scena disgustosa. Riuscii solo a dire “Ti odio” per poi andarmene da quel negozio.

Filippo alle mie parole aveva stampato in faccia un “Mi dispiace non è come sembra.”

Per una settimana mi riempì di chiamate, messaggi e fiori. Ma io non volevo avere più a che fare con lui. E adesso invece... mi ritrovo in macchina di fianco a lui.

In auto c’era un silenzio insopportabile. Sara non sopportando più di sentire solo i nostri respiri accese la radio. Qualche volta con il filo dell’occhio notavo che Filippo mi guardava ed io non ce la facevo a non arrossire.

Soltanto adesso io ti guardo nel tuo silenzio, io mi perdo e sono niente accanto a te...” le parole di questa canzone mi svegliarono dai miei pensieri e quando mi girai vidi Filippo che mi guardava fisso negli occhi. Erono verdi e …oddio lucidi?! Perché?.Non per me vero?

Ti prego. Ti prego Ti prego.

Dimmi che la causa di ciò non sono io. Io non ti voglio più, ho sofferto troppo anche se ti amo ancora.

“Siamo arrivati!”esclamò Sara.

Scesi dalla macchina e mi diressi verso il pub.

“Mari.” disse Filippo. Ma io continuai a camminare affianco a Babi senza fermarmi.

 

ALLA PROSSIMA :P ....ah vi consiglio di leggere Vita Universitaria e di seguire La Paparazzata di Ross_ana...XOXO

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Capitolo 4
*** Capitolo 3-Messaggi. ***


Ciao a tutti...ecco il capitolo tre...spero che vi piaccia..=)
 
 
Capitolo 3.
Messaggi.
 
 

Ciao” mi disse.

Ciao” gli risposi con un sorriso. “Tu devi essere Simone, giusto?”

Ehm si. Azzeccato. E lei signorina si chiama?”si avvicinò sempre di più a me. Il cuore andava a mille e scommetto che le mie guance erano diventate rosse come un peperone.

Mariella” dico abbassando lo sguardo, ma lui mi alza il viso per guardarmi negli occhi. Quanto è bello. Sopra la bocca destra ha un piccolo neo... così carino... E quelle labbra ...

Non abbassarlo... mi piace perdermi nei tuoi occhi” mi disse con un ampio sorriso.

Oddio vuole farmi morire proprio in questo istante... anche se, a pensarci bene, morire in questo modo non mi dispiacerebbe.

Ok... che ci fai qui?”gli chiesi. In effetti questo è lo spogliatoglio delle ragazze. Lui che ci faceva qui insieme a me??

Sono qui per fare questo” con una mano mi tira a sè facendo combaciare i nostri corpi.

Quelle labbra che ho sempre desiderato stavano per diventare mie.

Solo mie.

Ci siamo quasi. Il cuore sta impazzendo......

 

Mariiiii....sveglia sennò arrivi in ritardo a scuola” urlò mia madre svegliandomi dal mio bellissimo sogno.

Noooooooo.

Era solo un sogno.

Ma... ma seppure un sogno... si rendeva conto di cosa aveva fatto??? Io e Simone stavamo per baciarci e lei con il suo tempismo mi sveglia??

Eh no! Adesso mi sente.

Mamma ma è possibile?! Oggi non c'è scuola. Cazzo!” Gli urlai contro, mezza addormentata ancora sotto le coperte.

Mamma entrò infuriata in camera. Ecco... sono pronta a beccarmi la ramanzina.

SIGNORINA!” mmm... come mi aveva chiamato lui!” Non provare più a rispondermi in questa maniera. Capito?”

Aveva ragione ma in questo momento ero troppo arrabbiata per chiederle scusa.

Se io iniziassi a urlare mentre dormi non credo che tu mi reserveresti un trattamento migliore. Quindi adesso esci da camera mia e lasciami dormire.”

Me lo sento adesso riinizierà a urlare e addio riposino.

Va bene” rispose.

Basta? Un semplice “va bene” ???

Ti lascerò dormire tanto avrai tutta la giornata per pensare a come mi risponderai in futuro. Tu oggi non esci di casa e le chiavi della macchinina le prendo io.” Cosaaa?

Ma mam..”

Ah dimenticavo ho visto sul tavolo un volantino di una festa che c'è sabato. Beh tu non ci andrai”disse uscendo da camera mia.

Cosa?? No. Non può essere.

Probabilmente sto ancora sognando. “Ahia!!” Il pizzicotto che mi sono data fa male... allora sono sveglia davvero... Nooooooooo.

No. Io a quella festa ci DEVO andare.

In pochissimi secondi mi ritrovo a rincorrere mia madre.

Mamma ti prego non puoi farmi questo. Io ci devo andare. E' una questione di vita o di morte.”

Ah si? Trovami un motivo per cui io ti devo mandare alla festa dopo avermi risposto in quella maniera.”

La situazione stava peggiorando.

Beh io... c'è lu... sabato alla festa... ehm...” ma che scusa potevo usare?? O dicevo tutta la verità o addio possibilità di vedere Simone.

Beh non ho capito. Puoi ripetere?” grrr... quanto non sopporto quando fa così. Somiglia un casino alla mia prof di latino.

Mamma questa sarà una festa di beneficienza e i soldi ricavati verranno mandati per la costruzione di una scuola in Abruzzo.” Speriamo che se la beva. So quanto è importante per lei fare beneficienza.

Ah si? Scusa allora. Sabato potrai andare alla festa... e oltre ai soldi che darai puoi donare anche questi soldi da parte mia?”

Bingo. Lo sapevo che ci cascava.

Certo mamma. Grazie e scusa per come ti ho risposto prima” dissi.

Sicuramente appena avrei avuto del tempo libero avrei mandato quei soldi per l'Abruzzo.

Via tesoro, io vado a lavoro, ci sentiamo più tardi.”

Ok mamma.” Mi avvicinai e le diedi un bacio.

Erano le 11 e non sapevo più cosa fare. Decisi di stendermi sul letto e abbandonarmi ai pensieri.

Ieri sera quando Filippo mi aveva chiamata ero così tentata di girarmi e andargli incontro. Tentata di dare retta al cuore e non al cervello. Invece ho fatto finta di nulla e sono andata dritto.

Dentro il pub Filippo non mi ha tolto gli occhi di dosso. Sarà che non mi ha dimenticata? Che mi pensa sempre?

Ma anche se fosse così, perchè dovrei ritornare da lui? Lui: quello che mi ha preso in giro per 6 mesi. A causa sua ho passato un'estate bruttissima tra urla e pianti.

In tutti i modi ho provato a dimenticarlo ma tutte le volte che ci provavo avevo sempre un buon motivo per pensare a lui... eppure...

Tutut.

Adesso chi sarà?!

Il numero non lo conosco. Leggiamo.

Ciao Mary..certo che mi ricordo di te!Scusa se non ho risposto prima ma avevo il cell ad aggiustare...cmq bhe, mi sa proprio che ci vedremo sabato... cosa mi volevi chiedere riguardo alla festa? ciao Simone.”.........................

...................

...................

Sicuramente sto sognando.

Non è possibile.

Non ci credo.

Rileggo il messaggio. Sì è lui.

Lui. Quello bello. Quello del compleanno. Quello del bar. Quello del volantino.

Proprio lui.

Simone mi ha risposto!!!

Inizio a saltellare per tutta la camera poi mi butto sul letto e non smetto di leggere il messagio.

Oddio. Analizziamolo:

1. Ciao Mari.....mi ha chiamato Mari, non Mariella... Mariiiiii! Sono troppo felice.

2. Si ricorda di me... sono passati tre giorni e si ricorda ancora di me.

3. Mi sa che ci vedremmo sabato... Verrà alla festa e... bhe... potrebbe volermi vedere.

Mamma mia. Non ci credo ancora. Devo rispondergli assolutamente.

Ciao come va?..volevo sapere se si pagava, se ci vuole una lista o altro. Ciao Mari.” Inviato.

Tutto bene grazie e te? Spero bene. Per la festa dimmi in quanti siete e ti faccio una lista e il prezzo è 20 euro. Simo” ha risposto subito.

Si si tutto bene... sopratutto in questo momento. Ancora non so in quanti verremmo. Ti rifaccio sapere ok? Mari.”

Invio oppure no...Sopratutto in questo momento!....

Su e mandalo quel messaggio. Abbi coraggio” A parlare è la voce del cuore

No meglio di no...ti prenderà per una bimbetta” e adesso il maledetto cervello.

Beh sabato ho ascoltato ciò che diceva il cervello adesso tocca al cuore.

Invio.

Non risponde.

Sono passati 5 min e lui non si è fatto sentire. Ho sbagliato, non dovevo.

Che stupida che sono. Stupida.

Tin tin tin...I gotta feeling. That's tonight is gonna be a good night”... mi squilla il telefono.

Simone.

 

Allora che ne dite?..

Grazie a lasimo77 e Ale93 che mi hanno messo tra le seguite.E grazie a Ross_ana ovviamente=)..

Alla prossima.XOXO

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Capitolo 5
*** capitolo 4-Telefonata ***


Capitolo Four
Telefonata.
 
 

Simone.

Mi stava proprio chiamando.

E adesso che faccio? Rispondo?…

Che vergogna... non lo conosco nemmeno, e poi scommetto che dirò cazzate.

Inoltre dalla mia voce si capirebbe subito che mi piace da impazzire… ma che dico... è bello, lo penso sempre, lo ammetto, ma non sono pazza di lui…mmm uffi...

Devo muovermi a decidere non so per quanto possa dur … come non detto.

1 Chiamata Persa.

Stupida. Adesso che penserà di me?!?

Ho appena perso la possibilità di sentire la sua voce. Quella voce melodiosa che ho sentito soltanto quella mattina.

I gotta felling…” non è possibile. Non può riessere lui.Simone.

Mmm il ragazzo è tosto… non si arrende subito.

Positivo.

Che faccio? Rispondo? Oppure anche questa volta lascio squillare il cellulare? Potrei mettere alla prova la sua pazienza...

Ehm... pronto...” ...eh si, ho risposto... E devo ammetterlo: in questo istante sono rossa come un peperone... muoio dal caldo e ho un sorriso da orecchio a orecchio.

Ohi sono io... Simo...” …mi correggo: prima il sorriso era da orecchio a orecchio. Ora fa il giro completo della testa!

La sua voce. Melodiosa. Sensuale. Ferma. Ma anche amichevole. Mmm...

Devo riparlargli, così almeno risento di nuovo quella voce…

Si si…ho salvato prima il tuo numero…”

Ho provato a chiamarti prima ma non hai risposto non è ch...”

No... ehm... ero un attimo in giardino e non avevo sentito il telefono!” lo interruppi. Che scusa banale ma non potevo dirgli “ehm no... sai mi vergognavo a risponderti...”

Ah... che fai?” disse lui.

Nulla di che… sono qui in camera sul letto... te invece?”

Anch’io. Sono stanchissimo. Ieri sono ritornato tardi a casa. A proposito... come mai non sei a scuola?”…

Oggi è chiusa. Che hai fatto ieri?”

Non ci posso credere. Sto parlando con quel bellissimo ragazzo e mi viene naturale… come se lo conoscessi da una vita...

Sono andato al nuovo pub. Stardust. Lo conosci?”..Stardust.

Io ieri ero allo Stardust. Come ho fatto a non incontrarlo!? L’avrei riconosciuto subito... invece..

Allo sturdust!? Anch’io ieri ero lì ma non mi sembra di averti visto. A che ora ci sei andato?”

Alle 2.30. Prima mi sono fatto un giro per Milano. Comunque anche a me non mi sembra di averti vista... Un bel volto come il tuo è difficile non riconoscerlo”… ho sentito bene? ...ha detto che ho un bel volto...

Mi gira la testa.

Calma. Calma.

Che gli dico adesso?

Pronto ci sei ancora?” disse lui.

Cacchio... ero stato troppo a lungo senza dire nulla.

Ehm... si... certo...” scommetto di aver sentito una leggera risata.

Colpita e affondata.

Ecco perché non ci siamo visti. Io a quell’ora ero andata via” continuai.

Ahaa… ah...ehm... ripensando ai messaggi di prima... quando t’ho chiesto come stavi... hai risposto bene, soprattutto adesso. Come mai?” Nooo quella domanda proprio no…

Mmm non ricordo… ah si si… no sai, ero felice perché mia madre mi lascia venire alla festa...” ...un’altra bugia… se continuo così mi crescerà il naso alla Pinocchio.

Ah quindi era per quel motivo!?!… pensavo che...” disse, ma venne interrotto dalla voce di una Donna “Amore...” …

Amore?? Amore!?! Amore!!

Che scema aver pensato che un ragazzo così non avesse avuto una ragazza.

Ehm Simo scusa devo staccare. Ciao”

Mari...” non lo lasciai finire di rispondere. Attaccai subito.

Come ho fatto a illudermi così?

Per l’ennesima volta mi ritrovo triste a causa di un ragazzo. Non invidio la sua ragazza, più o meno...

Come faceva a stare con una e nel frattempo chiaccherare al telefono con un’altra e dire a quest’ultima che un bel volto come il suo è difficile non riconoscerlo!?!

Tutti uguali questi uomini. Stronzi. Si divertono a usare le ragazze.

Anche se tra me e Simone non c’era nulla, mi sentivo tradita.

Per la terza volta.

Prima Antonio con la mia migliore amica.

Poi Filippo.

E adesso lui. Simone.

Cupido, ma perché ce l’hai con me?!?

Angolo recensioni:

TerryTheBest: Ciaooooo ...eh si un colpo di fulmine che avrà però i suoi ostacoli...spero che continuerai a leggere la storia e a commentare..=)

lasimo77: Ed ecco la telefonata...La prima e semplice telefonata tra i due...alla next ;)

Ross_ana: Tessora!!!!!!!o meglio Betinaaa...Eh si le cavolate che dice Mariella sono simili alle cavolate della vera Mari(Meeee)....ci SENTIAMO stasera ...!!!! anch io sono orgogliosa di averti come Beta...ti adoro baci baci

Ringrazio :

 -Sweet Stella (anche Ross_ana :P) per avere messo la storia tra preferite...

 -Ale 93 \ lasimo77 \ MorettinaPazza \ TerryTheBest  per aver messo la storia tra seguite

 -e per chi legge soltanto...

GRAZIE GRAZIE =)...

Alla next!!!!         XOXO Mariels

 

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Capitolo 6
*** capitolo 5-Le tre sclerate ***


Capitolo Five.
Le tre sclerate. 

 

 

 

 

 

Mercoledì.

Precisamente mercoledì mattina.

Ecco come inizia la semplice giornata di una ragazza come me:

Svegliarsi;

Prepararsi decentemente;

Un bacio alla mamma;

Colazione al bar preferito;

Scuola. Mmm… odio la scuola.

Tutto questo di Corsa!

Io la chiamo Quotidianum Ciclum. Si. Quotidianum Ciclum. Queste due semplici paroline sono il mio modo di apportare il mio presente al latino.

Ma altri preferiscono chiamarla semplicemente Routine.

Oggi indosso un paio di jeans messi dentro a un paio di stivaletti beige con il pelo dentro, i Mammut come li chiamo io. Una camicetta bianca molto leggerina con sopra un gilettino aperto beige. I capelli lasciati sciolti stile leonessa.

Mentre entro nel mio bar preferito, “Le petite fleur”, spero tanto di non incontrare Simone.

Se lo vedessi non saprei proprio cosa fare. Che dirgli. O semplicemente non vorrei fulminarlo con lo sguardo a causa della telefonata di ieri.

Tutta la notte non sono riuscita a dormire.

Continuavo a pensare ai ragazzi che ho avuto e sono arrivata a una conclusione: il problema sono sempre stata io.

Parecchi miei ragazzi mi hanno tradito. Coincidenza? Credo proprio di no. Come posso credere alle coincidenze se queste sono così… dolorose? E poi… e poi una coincidenza è un indizio. Due coincidenze sono un indizio. Ma tre coincidenze sono una prova. E questa è la prova che in me c’è qualcosa che non va.



Entrata nel bar inizio a guardarmi intorno stile agente segreto.

Appena vedo che non c'è tiro un sospiro di sollievo, mi siedo a un tavolino, ed ordino la mia colazione.

Come sempre prendo una sfogliatella alle mele e un caffè.

Questa volta mangio più velocemente.

Non perchè non voglio fare tardi, ma per non incontrarmi con una certa persona.


Arrivata a scuola Sara mi viene incontro urlando come una pazza.

Mi correggo. Come una pazza sclerata.

Ma che gli è preso!? Mi sa che troppo caffè gli da alla testa.

Mariiiiiii odddddio ti devo raccontare. E’ successa una cosa bellissima!” oh mamma. Che gli sarà successo di così bellissimo?

Ok ok ok... calma Sara... andiamo sulle scale antincendio e mi racconti tutto... però calma! Respira“ gli dissi.

Ci sediamo sulle scale e mi accendo una sigaretta. Marlboro light.

Prepariamoci a questa notizia.

Mari… io, te e Babi sfileremo per Versace alla settimana della moda.....” disse scandendo bene bene le parole.

Noi alla settimana della moda. Per Versace. Oh mio dio.

Cosaaaaaa ..oddioooooo ...” mi alzo e inizio a saltellare.

Sara mi segue a ruota e ci abbracciamo urlando.

Adesso le pazze sclerate sono due.

Di sotto nel cortile vediamo che è arrivata Babi.

Deve assolutamente sapere la notizia.

BABIIIIIIIII” urliamo io e Sara.

Ohi alla faccia del buongiorno...come siete felici.”

Tra poco lo sarebbe stata anche lei.

E vuoi sapere il motivo?? Noi tre sfileremo alla settimana della moda per Versace” dico.

Babi si ferma di colpo. Fa cadere la cartella e rimane lì scioccata in mezzo al cortile a bocca aperta con due occhi sparaflesciati.

Dopo 2 minuti inizia a muoversi.

State scherzando? Perchè spero proprio di no!”

Pura verità!”disse Sara.

SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! Versace aspettaci. We are coming!” disse Babi correndo su per le scale.

Iniziamo ad abbracciarci e a piangere.

Tutte e tre siamo delle belle ragazze.

Ognuna di una bellezza differente.

Sara è alta e magra. I capelli lunghi e biondi che la fa assomigliare a Nicole Kidman. Una pelle chiarissima e soffice come seta. E gli occhi ovviamente azzurri.

Babi invece è bassina e magra. I capelli tagliati in un caschetto pari e liscissimi. Quanto vorrei che anche i miei capelli mi venissero così lisci. E viceversa lei vorrebbe riuscire ad avere i capelli mossi come i miei. Gli occhi color cioccolato che riescono a incantare ogni ragazzo lei voglia e un visino così tenero da volerla proteggere come se fosse una piccola bambina.

Ah Sara, quando dobbiamo incontrarci per le prove?” domando.

Domenica mattina vi va bene?”

Questa domenica mattina?”

Si. Qualche problema?”

No… è solo che mi sono dimenticata di dirvi che sabato sera siamo invitate a una festa in maschera alla villa Droisi. Venite vero?”

Ehm io non posso... festeggio un anno con Claudio” disse Sara.

Te puoi vero?” ...e se non poteva Babi ci sarei andata lo stesso da sola?

Oh bella secondo te quando si parla di festa in una villa io non vengo?” disse. Adoravo quella ragazza.

Grazie, grazie. Ah dimenticavo… non mi chiedete nemmeno chi è che mi ha dato gli inviti?”

Chi?” dissero all'unisono.

Il ragazzo del mio compleanno. Quello di cui vi parlavo tanto.”

Noooo allora esiste!” disse Sara

Eh si!” dico e incomincio a raccontargli tutto.

Brutto mostriciattolo e ti rinvieni adesso a dircelo. Ti ha chiamato. Mamma mia.” disse Babi.

Signorine è suonata, entrate subito in classe” disse la professoressa Rosi. Ecco che sta per iniziare la lezione di latino.

Sedute in classe Babi mi manda un bigliettino.

Oggi shopping alla ricerca del vestito. Dobbiamo essere assolutamente sexy. Voglio fare strage di cuori.

Sorrido.

Allora ragazzi fissiamo il compito di latino. Siamo entrati nel secondo quadrimestre e voi sapete che adesso non si gioca più. Quindi il 25 febbraio compito”.


Sabato Simone sarà alla festa però non ho pensato che ci potrebbe essere la sua ragazza. Cacchio.

Mi vibra il cellulare. Chi sarà?!.

Simone.

Non è possibile. Si parla del diavolo e spuntano le corna.

Ma che vuole ancora da me?!

Poi un messaggio.

Ciao come stai?

Ma chi si crede di essere! Ha una ragazza.

Riposo il cellulare nello zaino.

E inizio a disegnare e a pensare.

Guardo il foglio e mi accorgo che ho scritto una grossa S.

Signorina Messineo continui con la terza frase”

Caesar,primum suo,deinde omnium ex conspectu remotis equis,ut aequato omnium periculo spem fugae tolleret,proelium commissit.

Cesare,allontanato dalla vista prima il suo cavallo in seguito tutti gli altri cavalli,affinchè togliesse la speranza di fuga uguale per tutto il pericolo,attaccò battaglia”.

Suona la campanella.

Le altre quattro ore passarono in fretta.


Arrivata a casa mangio per poi riuscire. Oggi mi aspettava un’estrema giornata di Shopping.


 

 

Piaciuto il capitolo???

Spero di si...

MM rispondiamo alle recensioni:

 

lasimo77: Mmmm chi lo sa se ha fraiteso...Forse si forse no..!Puoddarsi che hai ragione ...BOHH...=)

Terrythebest: ciaoo piaciuto il capitolo?Anche a me è capitato anche se ciò messo un pò a rx XD...

Ross_ana: Rulli di tamburi_Tututututuut tu tu_ ed ecco a voi la pazzissima  e la scleratissima Rooooossana...wo wooooouoooo...Eh si sai cosa succede nei capitoli in anticipo...ma non è giusti x gli atri ehhhh!!!prrrrrrrrrr ...ma cm farei senza la mia beta!!! bacioneeeee Te vougliu nu bene r'enne...

 

 

Grazie a chi ha aggiunto la storia tra preferiti e seguite e x chi lege soltanto...

 

Vi lascio un piccolo SPOILER...solo un nome: FILIPPO.

 

P.s. Ho scritto una One-shot..."Tra sogno e realtà",,,mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensiate

    

                                                                               Mari...

 

 

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.

Farai felice milioni di scrittori.

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)


 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6-Preparativi ***


CAPITOLO 6,,
        PREPARATIVI.
 
 
 
 

Mancavano ancora tre giorni.

Tre giorni alla festa in maschera.

E oggi sarei impazzita..motivo? Devo assolutamente trovare un vestitino e una maschera.Ma non una di quelle semplici .Voglio che la mia sia speciale.Tutti dovranno voltarsi alla mia entrata.

Un po' modesta eh?!..ma qualche volta bisogna esserlo..


Oggi mi sarei ritrovata davanti casa di Babi alle 15.

Erono le 15 e io come sempre sono ancora a casa.

Ormai Babi ne era consapevole.

Beh si sono una ritardataria DOC.

Stavo per entrare in macchina quando mi vibrò il cellulare.

Nuovo Messaggio.

Lo apro e per mia grandissima sfortuna non era Simone.

Invece era Filippo.

Cosa voleva?..

Sarà un mese che non si fa sentire e adesso?

Che cosa gli passa per la testa?.

Quante domande.

I miei neuroni non reggono più.Ma di una cosa sono del tutto certa:quel sabato sera ha messo in moto qualcosa a Filippo.

Ma cosa?

Forse quei fiori,le chiamate e i messaggi lasciati qualche giorno dopo la nostra separazione erano dei gesti sinceri.

Forse Filippo era pentito per quello che mi aveva fatto e in fin dei conti mi amava e mi ama ancora.

Filippo mi ama ancora?..non credo!

Anche se quell'atmosfera che si era creata in macchina.....il silenzio che in fin dei conti era rumoroso...i gesti ,gli sguardi,l'agitazione,la canzone erono tutti dei messaggi.

Rivederlo,averlo così vicino m'ha fatto ricordare i momenti felici passati insieme a lui.

Le risate che non finivano mai.

Le giornate che passava a sopportarmi a giro per negozi.

Le cenette che mi preparava.Oh si quelle sere.

Le coccole sotto le coperte.

Tutto però svanito.

Un segreto.

Un' altra.

Tradita.

Sono stata tradita.

Forse lui non è mai stato innamorato di me.Tutto ciò che mi diceva erono bugie.Dette bene ma bugie.

Non so più a cosa pensare.


Ciao.”.un semplice Ciao ma che potrebbe significare parecchie cose.

Mi pensa.Mi rivuole.Vuole rimediare.

Mi pensa ma con doppi fini:divertirsi e riprendermi in giro.


Sono sicura che lui non si aspetti nessuna risposta.Lui sa quanto ho sofferto e sa che non voglio avere niente a che fare con lui.

E per questi motivi gli risponderò.


Scusa chi sei?” rispondo subito al messaggio.


Non ho mai detto che gli avrei confessato i miei sentimenti in un messaggio.Attendo la sua risposta che arriva subito dopo pochi secondi.


Filippo..vedo che il mio numero non è più nella tua rubrica.”..mm ne siamo certi?!..


Ciao..beh che ti devo dire...adesso lo salvo contento?”.


Non ti preoccupare.Ciao”


Ciao”.


Ahhhhh ma è possibile...Lo odio.


Ah dimenticavo...t'ho ricercata perchè ti volevo parlare ma vedo che avrei ottenuto un No sicuro...quindi nulla ciao.”


Cacchio.

Che faccio gli rispondo o no.


Scusa.Va bene parliamo...domani a scuola?” rispondo.

Perchè vince sempre lui.


No domani parto ritorno sabato pomeriggio..Ti va bene se ci ritroviamo la sera?”.

Parte? E per dove?....Mi manca sapere cosa fa e cosa non fa..


Mmm sabato sono a una festa in maschera alla villa Droisi.Semmai possiamo trovarci lì.Vedremmo se riuscirai a riconoscermi fra tante.”


Perfetto.Non ti preoccupare una maschera non mi fermerà.Ciao Mari.”risponde.


Respiro.Mi sento bene.Felice.

E come se mi fossi tolta un peso dal petto.


Lo ripeto per l'ennesima volta non vedo l'ora che sia sabato sera.


Arrivo davanti casa di Babi e lei e lì fuori che mi aspetta con le braccia piegate sui fianchi.

È così buffa.Cerca pure di fare una faccia imbronciata che dura poco appena mi vede ridere piegandomi in due.


Gnoma!”

Si si ...ma è possibile.Ci sarà un giorno che arriverai puntale?”

Mmm ne dubito...che hai fatto mentre mi aspettavi?”.

Mi preparavo.”disse ridendo.

Piccolo mostriciattolo...vedi mi devi ringraziare.Se fossi arrivata puntuale adesso sarei di sopra a dirti Muovitii!...”..

Lei in risposta rise e mi fece la linguaccia.

A proposito...Novità!Indovina chi si è rifatto risentire”dico alludendomi a lui.

Emm Simone...su dai sai che odio gli indovinelli”disse entrando in macchina.

Vai ai messaggi e leggi.”dico porgendogli il cellulare.

Lei prende il cellulare e noto che la sua faccia è lo specchio di mille senzazioni.

Filippo?!”lo dice in modo confuso e arrabbiato..

Eh si...”dico io invece ridendo.

Continua a leggere e io incomincio a ridere.Le sue facce...ihih..

Oddio....lui vorrebbe parlarti....sabato...”farnetica lei “è sicuro di riconoscerti...WOW...!”disse e io risi...

Vedo che ti è ritornato il sorriso di una volta....ti vedo non so ..serena...”continuò lei...

Non lo so...però mi sento più leggera....comunque devo stare attenta ..non mi fido di lui ...ho sofferto troppo e adesso è come se mettessi in moto una sfera difensiva a lui e le sue bugie.”

Si come Harry Potter... ..”
“Daiii su che mi hai capito...”

Ok si si Mary Potter...comunque fai bene a non fidarti subito...spero per te che sia cambiato....invece Simone?Non l'hai più sentito?”

Si è fatto sentire all'ora di latino stamattina ma io nulla... ODDIO”...non ci avevo pensato....

Che cosa?”

Sabato ci saranno tutti e due...!”

ahhaa guarda che si perde Sara”...

E incominciamo a ridere.


Perdemmo due ore a cercare un vestito adatto alla serata ma ne è valsa la pena.

Sabato sera,io e Babi,saremmo al Top.

Babi,dopo aver girato cinque negozi di grandi firme,ha deciso di comprarsi un vestitino molto grazioso.

Un vestito sbracciato rosa chiaro che arriva a metà coscia.

Fatto a corpetto la parte superiore in modo da risaltargli il seno per poi finire legato da un fiocco lucido nero all'altezza dell'ombelico.

Da lì incomincia la gonna molto liscia e piena di pieghe.

Come abbinamento un paio di orecchini neri lunghi con due cerchietti a orecchino e una pochette nera lucida a busta.

Per finire,il tocco finale:un paio di tacchi nero lucido dal tacco vertiginoso.

Per una sera la mia gnoma non sarà poi tanto gnoma.

Io invece,dopo vari tentativi di ricerca,ho scelto un vestino a fascia molto lavorato di Dolce&Gabbana.

Anch'esso corto fino a metà coscia ma nero.

Nella parte del petto il tessuto si contorce formando diverse ondulazioni che diventano sempre più grosse sulla gonna.

Il tessuto è puro raso.

Ho voluto abbinarci un pellicciotto nero dal pelo morbidissimo.

Gli accessori li ho scelti dorati perchè non voglio essere troppo nera.Ormai Halloween è passato.

Come scarpa mi sono presa dei tacchi molto raffinati.

Dorati e luccicanti.

Di sicuro per me Babi sarà comunque una gnoma perchè anch'io con il tacco non ci scherzo.



Papà mi ammazzerà per quanto ho speso”dico a Babi.

E il bello è che dobbiamo ancora comprare le maschere.”

Già.Andiamo alla boutique di Margot?”

Si si so che lì possiamo trovare delle maschere belle e molto raffinate”

Perfetto andiamo”.



Davanti alla boutique di Margot rimango esterefatta dalla vetrina che mi si trova davanti.

Dietro a quel vetro svolazzavano maschere colorate.

Rosse.Verdi.Viola.Nere.Bianche.Blu.Dorate.

Piccole farfalle raffinate.

Entrando,il campanellino bronzeo sopra alla porta emette un suono grazioso.

Buongiorno ragazze.”disse una donna che certamente era la signora Margot.

Buongiorno”risposi assieme a Babi.

Desiderate una maschera?”

Ehm si ...sabato siamo invitate a una festa in maschera e ne vorremo una abbinata ai nostri vestiti”rispondo tirando fuori dalle buste i vestitini.

Oh bene bene ...allora partiamo dal vestito rosa...di chi è?”
“Mio.”

Mmm allora caschetto.Occhi molto allungati che devono essere mostrati ma certe volte anche nascosti.Vestito rosa accessori neri...Beh penso proprio che questa sia la maschera giusta per te.”disse la donna guardando dritto negli occhi a Babi.

La maschera che aveva scelto era nera e di un materiale molto rigido.Gli copriva il naso e al contrario mostrava graziosamente gli occhi.

Sulla maschera ci sono incisi in rilievio delle linee curvilinee che si intrecciano tra di loro.

Essa però non si allaccia al viso ma è attaccata da una stecca da tenere con una mano in modo tale da mostrare quando vuole il suo viso.

Sopra la stecca una piuma rosa cade verso il basso.


è..è bellissima..è perfetta.”disse incantata Babi.

Lieta di averti aiutato..Beh adesso tocca al vestito nero perciò a te”affermò la signora Margot.

Si.Grazie”dico offrendogli uno dei miei migliori sorrisi.

Allora mm lavoratissimo questo vestitino...Gli occhi potrebbero cadere su di esso e non sulla maschera ma non è un problema....la signora Margot trova sempre una soluzione.Qui ci vuole una maschera dorata e questa volta voglio nascondere il viso e non perchè non è bello ma per incuriosire i ragazzi di fronte a te.Una maschera lavoratissima da vera regina di corte.Gli occhi si fermeranno prima sul tuo viso per poi passare al vestito.Tieni questa è perfetta per te.”disse porgendomi una maschera dalla bellezza divina.


Come aveva detto la maschera era dorata e al contrario di quella di Babi,questa si allacciava dietro con una nastro nero.

Lavoratissima però non era l'aggettivo corretto per descrivere questa maschera.

Raffinata.Sinuosa.Da regina.Aggressiva.Da vera conquistatrice.Divinamente bella.

Di un materiale molto spesso nella parte centrale per poi sottigliarsi e allungarsi verso l'alto con delle onde e ricurvazioni.Sopra la maschera tra gli occhi vi è un fiore bronzeo con dei fili dorati che dà un tocco ancora più bello alla maschera.

Quando l'ho provata mi sembrava di essere una regina.

Si questa è sicuramente la maschera perfetta per me.

Ha ragione è perfetta.”



Salveeeeee,,beh allora ma a stò Filippo cosa gli passerà mai per la testa?!Eh Simo???....

 

RiSPOSTE,,

TerryTheBest:scusa se nn ho aggiornato prima...beh  son felice che ti piaccia...cmq la "ragazza" di Simo si è sentita nella telefonata....

Lady_free:grazie grazie grazie,,eh beh Benvenuta XD...Piaciuto quest'altro chappy?

Ross_ana: Salveee...ma brava sei sparita e io mi sono ritrovata senza beta...!!!Menomale che nn sei qui xk senno dovevi CORREREEEE..cmq apparte gli scherzi mi sono veramente preoccupata...Cmq ehm visto Simone si fa sentire anche nella realtà..XD...sarà il potere di questa storia...Baciiii Ross...Ti voglio bene...ah auguri x doma (anzi adesso)...!:P

Lasimo77:CIAOOOOO,,noi che ci preoccupiamo x qlkuno... Beh nella prossima scopriremo di questa fantomatica ragazza ;)...menomale che ti piace ..Merçi!

 

GRAZIEEEEE A TUTTI,,

              Prossimo capitolo ....FESTAAAA!

                                   Curiose eh..!!!Ne succederanno di cose ;)

                      Dimenticavo le foto dei vestiti le metterò nel prossimo capitolo

 

                                                   M.




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Capitolo 8
*** Capitolo 7-Festa ***


Capitolo 7,,
      Festa.
 
 
 
 

Finalmente il giorno da me tanto atteso è arrivato.

Oggi infatti è sabato e stasera sarei andata alla festa.

Alla festa in maschera.

Alle 22 sarebbe passata a prendermi Babi.

Sono le 20 e sono in ritardo con la mia tabella di marcia.

Mi sbrigo a pulire la cucina, qualche volta tocca pure a me.

Dopo aver adagiato il vestito sul letto, mi fiondo sotto la doccia.

Di solito mi faccio il bagno, ma se anche adesso l'avessi fatto, non credo che ne sarei uscita tanto facilmente.

Perdo 10 minuti per decidere quale bagnoschiuma usare.

Alla fine opto per quello alla pesca così la mia pelle profumerà e sarà delicata come quel frutto.

Uscita dalla doccia e asciugati i capelli incomincio l'opera d'arte.

Raccolgo i capelli con un gommino dorato in modo da formare una fontana di riccioli fermati da due cerchietti dorati.

Ora toccava all'operazione make-up.

Occhi: Matita nera. EyesLiner. Ombretto dorato.

Fondotina e un tocco di rosino sulle guance.

Sono le 21,40.

Ultima operazione.

Vestirmi.

Metto le calze color carne e facendo attenzione a non sciupare il vestitino, lentamente, lo indosso.

Scivola a pennello sulle mie curve.

Sorrido.

Mi guardo allo specchio e mi metto gli orecchini e i braccialetti.

Pronta. E devo dire: sono bellissima.

Driin drinn.

Dev'essere Babi.

Arrivooo!”

Indosso i tacchi. Meravigliosi.

Sera.” saluta la mia amica.

Com'è bella anche lei.

Quel vestito rosa è nato per essere suo..

Anche lei, come me, indossa un pellicciotto nero. Devo dire che stasera la temperatura è proprio fredda.

I capelli lasciati sciolti e... oddio la maschera.

Mi ero dimenticata di indossarla.

Volevo andare a una festa in maschera senza indossarne una?!

Scusa, scusa, 5 minuti, mi metto la maschera. Arrivo.”

Entro in camera e apro la scatola contenente lei.

Il dono di una dea.

La mia maschera.

La indosso.

Il mondo sembra diverso dietro ad essa.

Adesso si che sono perfetta” dico rivolgendomi a me stessa davanti allo specchio.

Villa Droisi.

Mi piace come nome e mi piace come villa.

Da piccola ho sempre sognato di avere una casa così.

Un via affiancata da candele conduceva verso un enorme casa beige.

Il giardino è affollato di persone. Tutte mascherate.

Che bel posto.”

Vero. Pronta?” dico.

Andiamo.”

Usciamo dalla macchina, ovviamente quella che puoi guidare con il patentino, e mi sento subito osservata.

Mi giro verso Babi e vedo che anche lei ha la mia stessa espressione.

Eh si cari ragazzi, Barbara e Mariella sono arrivate.

Chissà dove sarà Filippo.

O Simone.

Mamma mia, chi avrei incontrato per prima?

Oddio Mari c'è un ragazzo che mi sta fissando.”

Uno solo? Sicura? Perchè io ne vedo molti di più.”

Quelli li vedo pure io... ma io mi sto riferendo a un angelo.”

Ahhhh... allora è diverso” risi prendendola in giro.

Oddio mi ha sorriso. Devo avvicinarmi. Ci vediamo dopo ok?”

Ok. Stà attenta.” dico e le do un bacio sulla guancia.

La vidi avvicinarsi a un ragazzo alto, biondo, vestito tutto in bianco.

Un vero angelo.

La ragazza ha gusto” dissi allontanandomi mentre ridevo.

Passai per la sala.

C'erano giullari e donne dentro una tutina argentea che si arrampicavano su dei fili.

Wow... Devo dire che è proprio organizzata bene la festa.

Esco dalla sala e vado sul balcone. Avevo bisogno di un po' d'aria.

C'era un ragazzo che stava urlando al telefono.

No guarda, non m'interessi. Non so più come dirtelo. Sono due mesi che continui a venirmi dietro e io non ti sopporto più. Ciao.” disse alla persona di là dal telefono e staccò. Di sicuro era una donna.

Si girò e si bloccò.

Scusa non volevo ascoltare, sono arrivata adesso.”

Nulla. Silenzio. Non mi degnava nemmeno di una parola.

Era solamente fermo e mi guardava. Mi correggo: mi fissava.

Anch'io incominciai a osservarlo.

Indossava un completo nero con sotto una camicia bianca.

Sopra le spalle gli scivolava un mantello nero di raso.

I capelli castano chiaro spettinati.

Occhi tra il verde e il marrone.

E il viso... beh, una maschera dorata lo nascondeva. Peccato.

Ehm non ti preoccupare.”

Problemi con una ragazza?”

Ma io gli affari miei mai eh?!

Eh si... una ex che continua a venirmi dietro. Che dico!? Mi perseguita.”disse sorridendo.

Eh che sorriso.

Un altro punto a suo favore... uuuhuu...

Anche se quel sorriso mi è famigliare.

Eh eh, allora non t'invidio” sorrido.

Che ne dici di andarci a prendere un drink?” disse avvicinandosi.

Va bene.”

Entrambi adesso ci guardavamo negli occhi con in mano un coktail alla frutta.

La folla. Il rumore. Nulla in questo istante m'interessava.

Mi prese il bicchiere e lo appoggiò su un tavolo.

Poi guardandomi negli occhi si allontana e si dirige al balcone dove ci eravamo incontrati prima.

Mi guarda, sorride.

Si avvicina pian piano,mi prende la mano e la stringe tra le sue dita.

Ciao.”

Ciao.” sorrido.

Sei bellissima.”

Con una mano mi sfiora la guancia e con l'altra mi stringe la mano.

Avvicina il viso e con la punta del naso tocca il mio.

Sento il suo respiro invadermi il viso.

Mille brividi mi percorrono il corpo.

Lascia la mia mano e appoggia la sua sulla mia schiena.

Mi stringe.

Che stava succedendo? Non lo conosco nemmeno.

Non so nemmeno come si chiama.

È uno sconosciuto.

Ma non m'importa.

Non smette di guardami dritto negli occhi.

Mi sento morire. Non riesco a muovere nemmeno un muscolo.

Ferma, riesco solo a guardarlo nei suoi occhi, dietro a quella maschera.

Le mie dita stringono le sue.

Stacca leggermente il suo viso per alzare il mio con la mano che fino a qualche secondo fa era sulla mia guancia.

Con gli occhi smetto di guardare i suoi per fissare le sue labbra.

Le voglio. Le desidero. Quelle labbra sulle mie.

Come desiderato, la sue labbra si appoggiano sulle mie.

Sono calde.

All'inizio delicate, e poi impetuose chiedono il permesso.

Dischiudo le labbra e le nostre lingue incominciano intrecciarsi in una danza.

Lo bacio. Mi bacia.

Un bacio passionale.

Con entrambe le mani mi tiene il viso per non farmi scappare.

Come se volessi farlo.

Diverse farfalle volavano nello stomaco. Che strana sensazione.

Si stacca. Mi guarda.

Anch'io vorrei guardarlo ma vengo catturata da qualcosa.

Una persona. Lui. Filippo era lì che mi fissava.

I suoi occhi delusi. Tristi.

Appena vede che l'ho visto, abbassa il viso e va via.

Qualcosa nello stomaco. Stavolta però non sono farfalle.

Che ho fatto?!

Filippo era qui per me e io mi stavo baciando con uno sconosciuto.

Devo inseguirlo. Parlarci.

Scusa devo andare” mi allontano ma lo sconosciuto mi ferma con un braccio.

Perchè?”

Devo.” cerco di nuovo di allontanarmi ma non vuole lasciare il mio braccio.

Almeno posso sapere il tuo nome poi ti lascerò andare”

Mariella.”

La sua mano lascia la presa e io mi allontano.

Sento solo che anche lui dice il suo nome.

Ma il suo tono di voce era troppo basso per capire ciò che aveva detto.

E poi avevo altro per la testa adesso.

Devo assolutamente trovare Filippo.

Mi guardo intorno. Nulla.

Perchè?!

Sono disperata. Filippo ti prego dove sei?

Esco di corsa dalla villa, mi guardo intorno ma non lo trovo.

Rassegnata rientro dentro. Mi tolgo la maschera.

Una lacrima si fa strada sul viso.

Mari che è successo? Sei sconvolta.”disse Babi

Nulla”

Sicura?”

Si si” mi sforzo di sorridere “dai non mi presenti il tuo uomo?”

Certo, Jonathan Mariella”

Piacere”

Jonni eccoti dov'eri...” disse un ragazzo che si tolse la maschera.

No! Non è possile.

Lui. Lo sconosciuto. Non poteva essere lui.

NO NO NO.

Lo sconosciuto non poteva essere Simone.

Beh si... qualche minuto fa mi stavo baciando con Simone.

TU!” dico con voce un po' troppo alta.

Si io.”

Mari mi dici che sta succedendo?”

Certo che te lo dico, l'amico del tuo “uomo” è Simone.”

Sono arrabbiata. Non mi piace essere presa in giro.

Mi fai schifo” sputo queste parole come acido.

Ah... non mi sembra che qualche minuto fa ti facevo schifo.” disse Simone

Oh oh, Simo vi siete baciati vero?” disse Jonni.

Incominciava a starmi antipatico.

SI” diciamo io e Simone senza staccare gli occhi l'uno dall'altro.

Prima facevo finta.” mentii rispondendo all'affermazione di Simone.

Certo ci credo eccome.”

Senti ma che vuoi da me? Ma ritorna dalla tua ragazza...”

Quale ragazza? Quella della telefonata di prima? Te l'ho spiegato se non sbaglio.

È una che mi perseguita.”

Non quella. Io mi riferisco a quella che ti aveva chiamato quando io e te eravamo al telefono”

AHHAHAH” rideva.

Rideva.

Ma come si permetteva?

Che ci trovava da ridere?

Che ragazzo presuntuoso e IDIOTA.

Quella era mia madre.”

No no no.

Vi prego sotterratemi.

Sua madre. Era sua madre quella volta al telefono.

Ah.” Riesco semplicemente a dire ah.

 

Holaaaaa,,como estas?!..

Povera Mari tutte a lei..stava andando cosi bene la serata *_*....grrrrr...invece?!

Via su mi sa che tra un pò aprirò un sondaggio:Simone o Filippo????!!!!!....Pensateci che poi ve lo chiederò..;)

 

Rispondiamo un pò...xo voglio ringrazia chi commenta xk mi fa molto piacere e mi fa continuare a scrivere la storia....merçi....(oggi passo dallo spagnolo al francese:P....quale sarà la prox lingua?!)..

Giuls920: Oh toh guarda chi si vede..la vinica dei miei cuginetti...xd...quante ne abbiamo passate insieme...

Comuuuuuuuunque ti sbagli cara,più o meno :P,non è un autobiografia...magari la mia storia con cosette fosse andata cosi..sign sign....anche se tutto è nato grazie a lui e avrà un finale che io non ho avuto...cmq oggi nn mi parla più pfffffffff grrrrr....ci sentiamo giuls <3....tivogliobene.

TerryTheBest: allora ne sono successe delle belle ehhh?!!!!!

Ross_ana: Tesoooo mio...via su perdonata x la tua sparizione....adesso dovrei scrivere*recensione fantasma* xk tu non lo sapevi ma esiste anche quella..XD...Seeeee se Simo leggesse la storia non so cosa penserebbe...Doh!...lasciamo perdere  già ieri m'ha fatto arrabbia e nn c parliamo...XD grrrrrrrrr....oee ci sentiamo stase ok???....bacio Sister Calabbbbrese...ti adoro...

 

Ottiooooo i numeri di seguita e preferita aumentato...wowowowowowowo....grazia grazie grazie....I'm very happy....Tze ecco che parlo pure inglese..

 

Lascio i sito dei vestiti....

Mari:

http://www.polyvore.com/life.capitolo_mariella/set?id=12917686

Babi e Jonni:

http://www.polyvore.com/cap_babi_jonni/set?id=12921084

Le maschere di Mari e Simo.

 

Ovviaa quanto ho parlato oggi...spero di non avervi annoiato....al pros capitolo..;)...

XOXO

M.

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8-Cambiamenti ***


Capitolo 8,,
     Cambiamenti.
 

Sono passate due settimane da quel sabato.

Da quella festa.

Da quel bacio.

Da gli occhi delusi di lui.

Dalla mia figuraccia.

Le cose dal quel giorno sono decisamente cambiate.

Il giorno dopo della festa, avevo il colloquio con uno degli aiutanti della grandissima Donatella Versace.

Dopo aver fatto diverse prove di camminata e di vestiti, tutte e tre, io Sara e Babi, siamo state scelte per la sfilata di chiusura.

E il giorno della sfilata tutto andò a meraviglia.

I vestiti erano bellissimi.

Ho fatto conoscenza con la stilista in persona.

È una donna molto bella, con quei suoi capelli biondi, simpaticissima e ambiziosa nel proprio lavoro.

Soltanto lavorando con lei si può comprendere da dove nasce tanta bellezza nei suoi vestiti.

Essi non sono solo un'etichetta cucita dentro.

Sono di più.

Strani, eleganti e giusti per ogni occasione. Riescono tirar fuori le due facce della donna: femminile e sexy ma allo stesso tempo grintosa e tenace.

Per mia grandissima fortuna ho ricevuto due abiti Versace.

Entrambi corti che valorizzano la silhouette.

Di raso e di seta.

 

Dal giorno della festa ho provato a rintracciare Filippo(Ti ammazzo di botte N.d.Marco), ma niente.

Ignorava sempre le mie chiamate.

A scuola ogni volta che cercavo di parlargli lui riusciva a scappare.

Non si presentava mai alle lezioni di educazione fisica in palestra, lezione che faccio insieme alla sua classe, usando sempre la scusa del “il Prof. mi vuole”.

Non so più cosa fare.

Ho bisogno di parlargli.

 

Con Simone le cose sono migliorate tantissimo.

La sera della festa abbiamo chiarito, ridendoci su come dei matti.

Non abbiamo approfondito sul piano sentimentale ma siamo adesso ottimi amici.

Anzi diciamo che è il mio migliore amico.

O forse qualcosa di più.

Gli ho raccontato del mio passato.

Di Antonio e sopratutto di Filippo.

Tutte le lacrime versate, i ripetuti tradimenti e la mia paura ad amare di nuovo.

La mia più grande paura.

Quel giorno mi ritrovai a piangere tra le braccia di Simone mentre lui mi accarezzava i capelli.

Continuava a dirmi “Non avere paura” e giuro di aver sentito anche dire “Io non ti tratterei mai così”, ma lui continuava a dire di non aver detto nulla.

Ormai le giornate le passavo con Babi e il suo nuovo ragazzo, Johnatan, Sara e Claudio e con il mio migliore amico.

Ci punzecchiavamo sempre.

Per esempio non smetteva mai di farmi il solletico, cosa che odio letteralmente, e io per ripicca gli tiravo i capelli.

Suo unico punto debole.

Ogni persona che passava ci scambiava per tre coppie.

Il problema era che io e Simo non lo eravamo, ma noi ci scherzavamo sempre sopra.

Anzi si faceva finta di stare insieme.

Le ragazze e i ragazzi ormai non si avvicinavano più a noi.

Avevano paura della reazione dei rispettivi compagni, ovvero di me o di lui.

Cazzate. Ormai eravamo rassegnati... ihih

Ci toccava far finta di stare insieme.

 

Oggi era un giorno come gli altri.

Eravamo noi sei seduti a una gelateria di un centro commerciale.

Io in braccio a Simone e gli altri quattro a scambiarsi effusioni amorose.

Bleaaaah...

Ragazzi un po' di contegno su... vorrei poter finire di mangiare il gelato” dissi.

Se non stai attenta sarà qualcun'altro a finirtelo” disse Cla.

Mi girai e vidi Simo che si stava gustando il gelato.

Mi correggo: il mio gelato.

Daiiiiii è mio... ora mi devi far assaggiare il tuo” mi allungai verso il suo.

Va bene” disse, ma nel momento in cui parlò mi ritrovai la bocca e il naso ricoperto di menta e melone.

Nooooo stronzo...” dissi ridendo. Ormai non ce la facevo ad arrabbiarmi con lui.

Dai che sei più carina, sembri un orsetto.”

In risposta gli feci la linguaccia.

Poi lo vidi.

Filippo si teneva mano nella mano con una ragazza che non smetteva di ridere. Lui al contrario gli lanciava solo pochi sorrisetti tanto per darle corda.

Quando mi vide si bloccò, mi guardò fisso negli occhi.

Poi un'azione improvvisa, che non mi aspettavo.

Prese la sua ochetta e iniziò a baciarla. Sempre con più passione.

Troppo... era veramente troppo per il mio cuore confuso... non riuscivo a sopportarlo.

Perchè mi faceva questo?

Gli occhi si stavano riempendo di lacrime. Mi girava la testa. Perchè?

È la mia punizione per quel bacio di quella sera? Rispondimi!

Come faceva a rispondermi!? Era troppo impegnato a fare altro per accorgersi dei miei pensieri.

Andiamo via” era la voce del mio angelo custode.

Annuii solamente. Non ce la facevo a parlare.

Mi fece alzare e prese la mia mano.

Noi andiamo ci sentiamo più tardi” disse Simo.

Non appena fummo da soli, sprofondai letteralmente tra le sue braccia singhiozzando.

Su su dai Mari non fare cosi.”

sign sign sign... perchè?”

perchè non ti merita.”
“perchè mi deve fare questo.”

perchè è un cretino... se ti avesse amato non ti avrebbe mai fatto soffrire, anche se lui sabato è rimasto deluso.”

Chiusi gli occhi e lo strinsi ancora più forte.

Grazie e scusa per la maglietta. Adesso è nera di matita.”

Non ti preoccupare,si lava. E ricorda che non mi devi ringraziare... io ci sono sempre.”

Ti voglio bene.”

Anch'io” e mi schioccò un bacio sui capelli.

Su ti porto a casa” disse.

Rimani da me a farmi compagnia mentre mi deprimo con la nutella?” chiesi guardandolo negli occhi.

Va bene... a patto che anch'io possa usufruire della tua nutella. Va bene?”
“Va bene”.

Chiaro?”

Cristallino” risposi, dandogli un bacio sulla guancia e correndo all'uscita del centro commerciale.

Dai che fai... muoviti. Ho una voglia matta di nutella.”

Lui scosse la testa e mi raggiunse di corsa.

 

Salve....in primis,,,,SCUSATE!

Ho aggiornato tardi perchè sono stata malata e nn riuscivo nemmeno ad accendere il pc....,perciòòò mi farò perdonare con il prossimo capitolo...

Il capitolo è cortino,ma mi è servito come passaggio...le cose dal prox capitolo inizieranno a cambiare.

Già da questo si iniziono a capire i sentimenti di una certa persona...mah...

Ringraziamo un po su!!!...beh Grazieeeee 11 persone che suguono la storia ...WoW..!Grazie ancheper le altre 4 persone tra i preferiti...:),,Spero che i numeri aumentino...anche le recensioni :):):)...

 

TerryTheBest: Adesso ti sembra stronzo Simone???...poi vedrai quanto è dolceeee...Comuuuuunque Simone è un bel nome...e Babi beh è un soprannome ,,il vero nome è Barbara...è a dirla tutta è il nome della mia amica e se legge che nn ti piace il sprannome Babi ti conveniene scappare XD....è tnt carino Babi...

Ross_ana: Tesoo,,hai visto il "commento fantasma" è ricomparso...ahaha...solo a me capitano stè cose!..Beh cosa ne pensi del capitolo???Ieri su msn non ha detto nlla :(,,ci sentiamo...ah dimenticavo Ich caiser Mariella...pure il tedescooooo....che ragazza!!!...baci..

 

Foto dei vestiti firm Versace..Quella nella prima foto è quell indossato alla sfilata...gli altri due sono i regali...

 

 Al Prossimo capitolooooooo,,,Baci a tutti...

 M.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9-Un amico in più,,beh più o meno ***


Capitolo 9,,
 
 
 
 

Driiiiin Driiin.

Mmm... Fate smettere di suonare la sveglia, ve ne prego.

Voglio dormire un altro pò!

Driiiin.

Ok ok... mi sveglio.

Perchè le lezioni a scuola non iniziano alle 9?

I ragazzi sarebbero più svegli e partecipi invece di dormire in classe.

Invece no, ci tocca essere a scuola alle 8.

Grrr...

Vado in bagno e mi faccio una doccia.

Oggi decido per un semplice jeans scuro, converse rosse e felpa della Paul Frank dello stesso colore delle scarpe.

“Buongiorno piccola” risponde.

Si... per il mio papi sono ancora la sua piccola anche se ho 17 anni e non sono più tanto piccola.

“La mamma?”

“Non è in casa... ha dovuto lavorare tutta la notte con Carla ed è rimasta a dormire lì”dice con uno sguardo troppo spento.

Ho paura.

È già da un mese e mezzo che le cose in casa tra i miei non vanno bene.

Passano giornate a litigare e sempre più spesso uno dei due non dorme in casa.

Lavoro.

Ma secondo me non è per lavoro.

“Papà tutto apposto con mamma?” dico, ma tanto so già la risposta.

“Ma certo. Solo che questo lavoro ci sfinisce.”

Lo spero.

“Ok vado a scuola.”

“Comportati bene!”

“Certo non ti preoccupare.”

 

Entrata in classe mi siedo accanto a Sara e Babi e ascolto tutte le loro novità.

Cerco di concentrarmi sulle loro storie, ma proprio non ce la faccio.

La mia mente passa da Filippo ai miei genitori.

Troppe domande a cui voglio delle risposte.

“Mari rispondi” dice Babi sventolando una mano davanti al mio viso.

“Ehm si si.”

“Ah quindi non ho sbagliato a non rispondere al “ti amo” di Jonni?”

Oh mio Dio. Cosa mi ero persa del discorso?? Jonhatan le ha detto ti amo?? Di già???

“Certo, è troppo presto per una confessione del genere. L'avrà capito anche lui.”dice Sara.

“Mari ma stai bene? Ti vedo un po' fra le nuvole?!”

“Ehm forse. Mi accompagnate a prendere un caffè? Ho bisogno di svegliarmi.”

“Certo.”

 

Caffè corto.

Zucchero al massimo.

Erogazione in corso.

Caffè pronto.

 

“Mmm... menomale esiste il caffè. Non saprei cosa fare senza.”dico

“Certo. Neanche 100 schiaffi ti sveglierebbero” dice Babi.

“Non ne sarei tanto sicura” dice Sara.

“Dai su, ritorniamo in classe” dico.

Ma mentre mi giro, inciampo e vado addosso a un ragazzo, e poveretto, gli verso il caffè sul cardigan grigio.

“Oddio... cacchio... scusa, non volevo.”

“Ma è possibile! Non guardi mai davanti.”

Un momento... io quella voce la conosco e anche bene.

Filippo.

Lui continua a parlare ma io non riesco ad ascoltarlo. Le orecchie mi fischiano troppo. Non posso piangere in questo momento, non davanti a lui.

Invece gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime.

No no no... ti prego...

Mi prenderà per scema. Ma infondo io una ragione per piangere ce l'ho.

Che dico!? Non posso piangere per lui.

Una persona che si prende gioco di me non si merita le mie lacrime.

Ma il mio odio.

“Ehm dicevi?! Avevo cose più importanti da pensare, che ascoltare le tue cretinate” dico.

“Ah ok. Beh allora te lo ripeto. Adesso tu mi lavi il cardigan. I M M E D I A T A M E N T E”dice.

“Filippo ma mi ha visto vero? Non assomiglio mica a Cenerentola. Quindi per il cardigan scusa” dico.

Si ferma. Mi guarda. Alza un sopracciglio.

Non mi piace quello sguardo. Che ha in mente?

E come pensato lo vedo avvicinarci con aria minatoria.

Io indietreggio e lui continua a venire avanti.

“Che fai?” dico

“Niente” dice con lo stesso tono dei bambini quando nascondono qualcosa.

Non mi piace per nulla questa situazione.

Indietreggio fino a quando non sento qualcosa di duro e freddo dietro le mie spalle. Il muro.

Cacchio e adesso?

Proprio in quel momento vedo Filippo che si avvicina e mi prende in braccio.

“Mettimi giù!” quasi urlo.

“Ti piacerebbe” conclude, mettendomi con la pancia sulla sua spalla e la testa in giù.

“Lasciami. Lasciami. Muoviti” dico iniziando a muovere le gambe qua e là.

“Buona Mari o farai del male a qualcuno”

“Spero che quel qualcuno sia TU.”

“Oh grazie, anch'io ti voglio bene” dice e inizia a camminare.

E adesso dove vuole andare?

Mentre andiamo, per sicurezza mi copro con la mano il sedere. Meglio evitare no?

“Ma non ti sei ancora stancato?”

“Nha,tanto poi siamo arrivati.”

Arrivati dove?

Mi fa scendere e vedo che siamo nel bagno dei maschi. Inizia a togliersi il cardigan.

Oddio che vuole fare?

“Fili non possiamo qui. E poi io non voglio.” dico abbassando gli occhi arrossendo.

“Ma che hai capito eh?! Su, lavami il cardigan Cenerella.”

“Eh?”

“Hai capito bene.” dice prendendomi per il braccio e portandomi davanti al lavandino.

“Ma te sei tutto scemo. Non ti laverò mai quel cardigan capito? Perchè non chiami la tua ragazza e te lo fai lavare? Bellina si, l'ho vista ieri al centro commerciale. Buon gusto” dico ripensando a quella sciacquetta.

“Ma che vuoi da me? Almeno io l'ho conosciuta prima di baciarla. Mica come qualcun altro che bacia gente che non conosce, alle feste!”

“Ti scoccia, vero, che quella sera non eri tu al posto di quel ragazzo eh?!” dico con un tono leggermente alzato. Ma leggermente eh.

Filippo in risposta abbassa lo sguardo.

“Che sta succedendo qui?”

Cacchio no! La prof. Gilzi e le sue manie di fratellanza in questo momento proprio NO!

“No nulla professoressa.”

“In realtà prof. stavano litigando con un tono di voce un pò troppo alto” dice un ragazzo che stava passando di lì.

Ma che vuole questo qui? Non ha visto nulla e si mette a inventare.

“Ah ah ah ah non va bene. Lo sapete bene che per E S S E R E F E L I C I dobbiamo amarci tra di noi. Quindi adesso stringetevi la mano e datevi un abbraccio.”

Non so quante canne si fuma questa donna ma se pensa che io stringa la mano e abbracci Filippo si sbaglia di grosso.

Non mi muovo di un centimetro e stringo le braccia al petto.

Anche Filippo se ne sta fermo nella sua postazione.

“Bene... vedo, ragazzi che non collaborate... beh, passerete due ore chiusi in una classe vuota. Da soli. Poi vediamo se non avete voglia di abbracciarvi o di stringervi almeno la mano. Arrivederci”.

Cosa?!

No no no.

“Professoressa Gilzi penso che non sia una buona idea”

“Si prof. non è proprio un ottima idea” mi fa il verso Filippo.

“Ah, ragazzi ragazzi, dovete ancora imparare tanto dalla vita. Troppo. Beh due ore in 3F. Su andiamo.”

 

Erano passati solo 10 minuti e io e Filippo non ci eravamo ancora rivolti la parola.

Io era seduta su un banchino a disegnare e lui dal lato opposto al mio a giocare con la Psp.

Il tempo passava ma niente.

I suoi occhi persi nel gioco.

Un ricciolo gli scivolava davanti.

Le gambe appoggiate su una sedia.

Quei piccoli particolari che mi mancavano da troppo tempo.

Alza il viso e mi guarda. Di sicuro si sarà sentito osservato.

Io abbasso velocemente il mio e prendo il cellulare e incomincio subito a scrivere un messaggio a Simone.

Indovina?! Sono in “punizione” con Filippo. Dobbiamo stare da soli in una classe per due ore!Help!

      M.

Passa nemmeno un minuto che mi ha già risposto.

Sento gli occhi di Filippo puntati su di me. Mi scappa un sorriso.

Oh mamma!Allora controllate tutte le possibili vie d'uscita? Appena fatto metti K.O. Filippo e SCAPPA! A parte gli scherzi... fa a modo! Adesso vado che devo sentire per l'università. Baci.

  Simo.

Che scemo! Quanto lo adoro.

Ormai Simone ha finito le superiori e adesso si deve iscrivere all'università.

Beh si il mio migliore amico ha 20 anni.

Ah beh allora a dopo. Baci 

   M.

Tic Tac Tic Tac.

Madonna che noia. Non ce la faccio più.

Ormai è un ora che sono qui dentro.

Un ora che non parlo con nessuno.

Che non faccio altro che scarabocchiare.

“Non ce la faccio più!”

Ops ditemi che non ho parlato a voce alta.

“Nemmeno io.”

Filippo che risponde alle mie affermazioni?! Il ragazzo fa progressi.

Il silenzio però ritorna. Ma questa volta nella stanza c'è una strana sensazione.

Un calore diverso.

“Senti Mari, dobbiamo parlare” dice con un tono serio.

“Già” mi limito a rispondere.

“Perchè quella sera hai baciato quel ragazzo? Perchè? Io ero venuto per te. Perchè?”sputa queste frasi nervosamente.

“Beh non lo so nemmeno io. Avrei tanto voluto cercarti.”

“Non è una risposta.”
“Hai ragione ma non so che dire. L'ho baciato e basta. Ma quando t'ho visto sono stata malissimo. I tuoi occhi mi hanno ucciso. Ti ho cercato per tutta la villa sommersa dalle lacrime. Ma se ti avessi trovato non avrei trovato nulla di male nel bacio, ti avrei solamente chiesto scusa” dico.

Lui sta zitto con lo sguardo basso. Poi alza la testa, si alza e si siede su una banco davanti al mio.

“Capito.”

“Ma te invece per ripicca? Non so... Ti metti con la prima sciacquetta che passa, si vede lontano un miglio che non ti piace. Eccome se si vede... non l'ascolti nemmeno. E proprio quando mi vedi fai la bimbettata di baciarla. Con foga poi.”

“Mari io...”

“Te nulla. Pensi solo a te stesso” inizio a urlare. Mi agito e gli occhi incominciano a essere sempre più gonfi... di lacrime.

Si avvicina e con una mano mi tocca la guancia.

Quel tocco. La sua mano calda.

Vorrei tanto dirgli in questo istante che mi manca e che non ce la faccio più senza.

“Mari ti prego fammi parlare. Quella sera io mi ero preparato un discorso. Ti avrei detto che mi manchi e che ti rivoglio. Che ogni sera penso a te. Che ogni posto, ogni persona, mi fa ricordare te. Ma quando t'ho visto con quel ragazzo... io... mi sono visto crollare il mondo addosso. Come potevi rivolermi se ti stavi slinguando con uno? Me ne sono andato, ero deluso. Tanto. I giorni successivi ho pensato a quella sera e ho incominciato ad accumulare un sacco di rabbia nei tuoi confronti. Alla fine ho preso la decisione che ti dovevo dimenticare per bene. Ho conosciuto Laura. Ma con lei non va bene perchè quando ci sto insieme penso soltanto a te. Poi al centro commerciale t'ho viso in braccio al tuo ragazzo ed ero geloso, incazzato. Volevo fartela pagare. E quale modo migliore se non sbatterti la mia ragazza davanti? E l'ho baciata... ma quando mi sono girato tu non c'eri più. All'inizio ero contento del mio riuscito tentativo ma poi mi sono sentito una morsa al petto. Come avevo potuto...”

“Basta, ho capito tutto” dico e l'abbraccio.

L'abbraccio perchè non so che dire. L'abbraccio anche perchè voglio quel contatto.

“Mari mi sei mancata troppo e scusa per come è andata a finire la nostra stor...”lo interrompo con un dito sulle labbra.

“Hai parlato anche troppo oggi eh?!” dico sorridendo facendolo ridere.

Mi abbraccia più forte e mi sento bene.

“Anche te mi sei mancato” alzo la testa e lo guardo.

La sua faccia è tanto vicina alla mia.

 

Driiiiiiiiiin Driiiiiiiiin

Suona la campanella ma noi non ci muoviamo.

Si avvicina e mi alza il viso.

“Bene ragazzi la punizione è finita, e vedo che ha funzionato. Mi sarebbe bastata una stretta di mano ma vedo invece che vi state abbracciando. Oh come sono felice. Vedete, non state bene adesso? Non vi siete levati un peso dal cuore?”dice la Prof.Gilzi entrata in classe.

Eccome se me lo sono tolto. Mi sento leggera e non voglio staccarmi da questo abbraccio.

“Certo Prof.” è Filippo a parlare.

“Bene adesso potete andare a casa. Ci vediamo domani.”

Ci alziamo e usciamo dalla classe.

“Allora ciao” dico

“Ciao” mi risponde con un sorriso.

Mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia.

“Allora a domani” dico scappando.

Aahhhhhhhhhhhhhh... vorrei urlare alla città tutta la mia felicità.

Devo assolutamente vedere Simone gli devo raccontare tutto.

Afferro il cellulare e incomincio a scrivere un messaggio.

Ti devo parlare.

     Ci vediamo al parco alla nostra panchina

    Baci.

   Mari.

Arrivata al parco, mi siedo sulla nostra panchina.

La panchina. La guardo e sorrido.

Abbiamo deciso proprio questa panchina perchè è il luogo dove ci siamo parlati per la prima volta.

Ahaha... mi ricordo proprio bene quel giorno. Il volantino ecc..

Ero veramente shoccata.

E pensare che adesso quel ragazzo, il ragazzo della festa, adesso è il mio migliore amico.

Eh si... com'è strana la vita. Ti fa strane sorprese.

“Ohi eccomi. Ho fatto più presto possibile.”

“Ohi ciao” lo guardo e sorrido.

Ma dove lo trovo un amico come lui? C'è sempre, nel vero senso della parola, quando ne ho bisogno.

Poi è bellissimo. Perciò...

“Che hai oggi? Sei strana... Ti sei fatta una canna? No sai, hai quegli occhi stralunati e il sorriso a ebete” dice.

Cosa??? Io?

Scoppio a ridere.

“Ahah io… ahah... cannata...” oddio non ce la faccio a parlare.

No! Sto pure piangendo.

“E' solo che sono felice” dico asciugandomi le lacrime.

“Ah si? E il motivo di tanta felicità? Sputa il rospo.”

“Oh my best friend... tu sapessi.”

“Daiiii dimmelo”

“Nha” dico.

“Bene l'hai voluta tu” dice e incomincia a farmi il solletico.

Quello no vi prego. Lo soffro troppo.

“NO... ahhh no ti prego basta ...”

“Allora racconta tutto...e poi è per questo che mi ha fatto venire perciò... sennò aumento con il solletico.”

“Va bene va bene... allora...” e racconto tutta la vicenda di me e Filippo.

“Ah.”

“Non dici nient'altro? Un semplice ah!? Ti dico che a Filippo gli manco. Che ci siamo abbracciati. E te mi rispondi con un semplice ah!?”

Mi sta facendo arrabbiare. Non è normale.

“Mari lo sai come la penso su di lui.” dice serio. Troppo serio.

“Simo ma non te ne deve fregare di lui. Devi pensare a me. Sono felice, non t'importa?” dico urlando quasi.

Simo mi guarda con occhi tristi.

“Certo che me ne importa. Ma con lui non sarai felice. Questo però non lo vuoi capire”

“Invece ti sbagli. Lui è cambiato lo sento.”

“Bene. Perfetto. Io me ne vado, tanto vedo che non ragioni più. Ho chiuso. Ciao”dice girandosi e andando via

“Simone!” urlo.

Ma niente. Continua ad andare per la sua strada.

Mi siedo sulla panchina e stringo le gambe al petto.

Piango. Troppo.

L'ho perso.

Mi squilla il telefono. Filippo. Ignoro la chiamata e rimetto il telefono nella borsa.

Dovrei essere felice. Ho fatto pace con Filippo. La cosa che desideravo tantissimo. Invece sono triste, anzi più che triste.

Filippo adesso è passato in secondo piano. La persona che mi è sempre vicina non è ora più mia amica.

Alzo la testa e guardo il punto dove lui è sparito.

Ti prego ritorna. Ritorna.

Squilla di nuovo il telefono. Mamma.

Faccio un respiro. Mi asciugo le lacrime e rispondo.

“Mari dove sei?”

“Mamma arrivo subito...” faccio una pausa. Respiro. “Non ti preoccupare.”
“Subito!” dice e stacca.

“Eccomi” dico. “Mamma non mangio, non mi sento tanto bene.” concludo e vado in camera.

Mi metto sotto le coperte.

Mi scoppia la testa.

Simone. Simone. Simone.

Devo chiamarlo. Parlarci.

Ma non ce la faccio. Mi brucia la gola. E la testa mi scoppia.

Inizio a vedere sfocato fino al buio totale.

Capisco che mi sono addormentata.

“Si entra. Aspetta. Mariiiii c'è un ragazzo per te” dice mia madre.

Un ragazzo per me. Deve essere Filippo. Solo lui sa dove abito.

“Fallo salire” cerco di urlare ma dalla mia bocca esce una specie di stridulo.

Sono messa proprio male.

Poi questo fuoco intorno a me da dove è uscito?

“Ehi posso?”

Oddio. Simone. Oddio. Ma come?

“Ehm si si...” mi alzo ma mi ributto a peso sul letto.

Troppo male.

“Ehi che hai??” si avvicina, mi tocca la fronte. “Cacchio, ti lascio qualche oretta e ti becchi la febbre!?” dice con l'aria di sempre. Come se non fosse successo niente.

“C-c-come hai fatto a trovare casa mia?”

“Beh un giro di telefonate” dice sedendosi sul letto.

Sorride.

Mi sento già meglio.

“Jonni e Babi, vero?”

“Beh si... ti ho portato questi... se hai fame...” e mi fa vedere un busta con scritto Le Petit Fleur.

Apro la busta e dentro... no... non è possibile.

“Le sfogliatelle alle mele... grazie!” dico e in qualche modo riesco ad abbracciarlo.

Si ricorda del mio bar preferito, delle mie paste preferite.

“Sei da sposare” dico ridendo.

“Certo... Scappiamo e poi ci sposiamo ok?” dice con quel suo sorriso che adoro.

“Dai... scemo.” dico e poi mi ributto sotto le coperte.

“Come mai sei venuto? Pensavo che avevi chiuso con me” dico con tono triste.

Lui si avvicina e mi tocca una guancia.

“Scusa Mari, non dovevo trattarti così. Ti avevo detto che non ti avrei mai trattato male e invece...”

Allora avevo sentito bene quel giorno. Vorrei dirglielo ma... allo stesso tempo non voglio.

Sto zitta e lo guardo.

“È solo che non lo sopporto proprio Filippo” dice.

“Sei geloso, ammettilo. Non è che ti stai innamorando di me?”

“Io no... no... che dici scemetta?”e incomincia a ridere. “Adesso riposati che non ce la fai più. Ci sentiamo domani ok?”

“Ok amico. Grazie per le paste” dico.

“Nulla. Tutto per un'amica” dice.

Dopo avermi dato un bacio sulla guancia, esce dalla mia stanza chiudendosi la porta alla spalle.

Ti voglio bene amico. Non mi lasciare.

E lascio che Morfeo mi accolga tra le sue braccia...

Salveee lettori...beh che ne dite???...

Ross_ana:Tesoro mio..finalmente potrò leggere il tuo commento a questo lungo lungo capitolo!Comuuunque non puoi ricattarmi!:P,,Beh si dai forse è vero !!I tre amigos alla twilight...bacione..

XXX_Ice_Princess_XXX:Ciaoo,,menomale che ti è piaciuto..!Beh wow...su Simo hai azzeccato!Hai vinto100 punti,,,Mari invece beh nn lo sa nemmeno lei...forse da questo capitolo qualcosa si è capito...ti posso assicurare che cn ...naaa sto zitta!Lo scoprirai...spero che continuerai a leggere la stori...

 

Grazieeeee a tutti....

Baci Baciotti al prox capitolo

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10-Dream ***


CAPITOLO 10
Dream


Ormai sono due giorni che non mi muovo dal letto.
Mi alzo solo per andare in bagno, per il resto sono sempre immobile sotto le coperte... a patire.
Letto. Bagno. Bagno. Letto.
Odio l'influenza,mi distrugge letteralmente.
Febbre. Tosse. Dolori.
In questi due giorni mia madre non ha permesso a nessuno di farmi visita.
La ringrazio. Non voglio che NESSUNO mi veda in queste condizioni.

“Marii come ti senti? Ancora viva?” squittisce Babi dall'altra parte della cornetta.
“Shhh non urlare” tossisco “comunque insomma. Stanotte ho sudato da far schifo e quindi penso che la febbre in giornata dovrebbe passarmi” dico.
“Si spera, qui manchi a tutti, specialmente a qualcuno!” dice e sorrido.
“Filippo.”
“Certo. Poi mi devi raccontare cosa è successo! Non mi dire che ci ritorni?!”
“Penso di si. Sai, non me ne frega di cosa è successo in passato.”
“Sbagli Mari. Ricorda che ti ha tradito e sopratutto MENTITO. Sbagli tesoro e anche tanto.”
“Basta non incominciare anche tu. Adesso stacco perchè non riesco a parlare.”
“Si brava, scappa scappa, ma tanto lo sai che prima o poi ti becco e dovremmo PPB” dice.
“PPB?”
“Parlare Per Bene.”
Oh ma la ragazza a stare con Jonni si rincretinisce sempre di più.
“Ahhh mmm...ti faccio una domanda. Ma stai bene? Da quando  hai incominciato a parlare cosi?”
“Ma dai che è fico!”
“FICO? Oh mamma... dai ciao che è meglio. Poi anche io dovrò “PPB” con te!”
“Ciao Scemina”
“Gnoma!” dico e stacco. Non avevo voglia di sentire le sue urla.

Come passa lenta questa mattinata.
Mi alzo per andare in cucina. Finalmente incomincio ad avere le forze per camminare. Prendo una brioche e gli do tre morsi.
Tre miseri morsi perchè poi appoggio, morente, la testa e le braccia sul tavolo.
Mi squilla il telefono. Un messaggio.
Simone.

"Ohi come ti senti? Mi manca vederti ma la signora donna non mi fa mai entrare. Baci"

Mi affretto a rispondergli.

"Salve. Beh in questo momento sono in cucina quindi faccio progressi. Cmq mi manchi pure tu, anche se fa bene mamma a non farti entrare, potrei attaccarti qualcosa."

Neanche un minuto che ha già risposto.

“Macchè scemina. Lo sai che bevo actimel! Le mie difese immunitarie sono imbattibili. Scommetto che non vuoi che nessuno ti veda in quelle condizioni.”

“Ma no! Non è vero. Mari”

“Si si certo. Pigiamino colorato con i cuoricini. Testa a leonessa. Viso pallidissimo e poi… mm occhiaie... lo sai che non mi interessa!”

Incomincia a girarmi la testa. Mi sa che è meglio tornare a letto. Ultimo messaggio e poi sotto le coperte.

“Beh a me si! Scemo ritorno a letto che mi gira la testa. Ci sentiamo. Baci.”


Finalmente sotto le coperte dopo aver aspettato la risposta al mio messaggio da Simo.
Chiudo gli occhi e lascio che la mia mente si chiuda alla realtà.

Sono sicura al novantanove virgola nove per cento che questo è un sogno.
Ne sono certa perchè,innanzitutto,mi trovo in una stanza bianca e spoglia.
Non vi sono mobili a parte un letto su cui dormire. Una scrivania su cui studiare. Una finestra.
Solo una lampada dà quel poco di luce intorno a me.
Davanti a me c'è Filippo che mi porge una mano per invitarmi ad avvicinarmi.
Io l'afferro e lui mi stringe al suo petto...
...al suo petto duro e rigido.
Poi ad un tratto lui mi alza il viso e un leggero sorriso si fa strada sulle sue labbra.
Quelle labbra che s'infrangono sulle mie come un'onda su uno scoglio.
Io e Filippo incominciamo a baciarci.
Sono contenta ma allo stesso tempo mi sento strana.
Come se non fossi a mio agio.
Le sue mani mi percorrono i fianchi ed io non provo emozioni.
Eppure è Filippo. Il ragazzo che ho amato. Che amo ancora... forse.
“Aspetta” dico staccandomi.
Ma nel momento in cui mi stacco tutto cambia intorno a me.
È notte e sono su un balcone bianco di marmo. Intorno a me si sente una leggera musica.
Capisco che mi trovo nel balcone di Villa Droisi. Ma che ci faccio qui?
Alzo lo sguardo e... davanti a me non c'è più Filippo ma lo sconosciuto dalla maschera dorata.
Sorride. Alza le braccia per togliersi la maschera.
E dietro alla maschera c'è lui. Simone.
Io appoggio le mie labbra sulle sue come se una forza magnetica mi avesse spinto a farlo.
Lui in un primo momento è rigido, come sorpreso del mio gesto, poi mi tinge i fianchi con le mani in modo che i nostri corpi combacino.
“Simo tu... io... ma come?”
“Shhhh... ti amo e ti amerò per sempre...” e rincomincia a baciarmi.
A quelle parole il mio cuore sussulta.
I battiti aumentano la loro velocità. Le mie guance diventano caldissime.
La strana sensazione che avevo provato un momento fa con Filippo è sparita.
Ci stacchiamo e lui mi abbraccia forte come se avesse paura di perdermi.
“Simo... io amo solo te” dico, ma lui mi allontana e indica un punto dietro di me.
Mi giro e vedo che all'entrata c'è Filippo. Stesso sguardo di quella volta ma, diversamente dalla realtà, accanto a lui c'è una ragazza.
Sto per dire qualcosa ma il sogno si ferma. Sono tutti immobili.
Le orecchie iniziano a fischiare forte e qualcosa incomincia a vibrare al mio fianco.

“Mmm... era il telefono” sussurro svegliandomi dal mio sogno-incubo.
Troppo strano, e non voglio nemmeno pensarci, mi complicherei la vita e basta.
Mi era arrivato un messaggio.
Di Filippo.
“Ciao come ti senti? Mi stò preoccupando.”

Che carino,si preoccupa per me.

“Ciao mi sento meglio... non ti devi preoccupare per me. Tu come stai?”

“Bene... e comunque è ovvio che mi preoccupo per te. Ritorna presto a scuola perchè non vedo l'ora di vederti..”

Oddio. Non ci credo, non è possibile. Filippo non vede l'ora di vedermi.

“Non dire cosi.. hai una ragazza ti ricordo”

Ma chi sene frega della sciacquetta biondo platino.

“L'ho lasciata... non potevo stare con lei continuando a pensare a te.... tu invece... con il tuo ragazzo come va?”

L'ha lasciata... per me.
L'ha lasciata per me.
E pensa che sto con Simone.
Con Simone che nel sogno mi ha baciato...
<< Ti amo e ti amerò per sempre. >>
No. Non posso pensarci. Non devo pensarci.
Devo cancellarmi quel sogno dalla testa.

“Ma quello che hai visto al centro commerciale è il mio migliore amico... io non sto con nessuno.”

Nessuno. Proprio con nessuno.

“Ah quindi sei libera? ...ok... quando ritorni a scuola fammi sapere che adesso vado. baci.”

Cosa gli passerà per la testa?... Niente filmini Mary, sù!

“Ok ti farò sapere...grazie per esserti fatto sentire.”

“Di niente!”


Penso proprio che le cose per Mari nel prossimo o fra due capitoli cambieranno...Anche se dovrebbe ripensare di più a quel sogno..sia quando è con Simone sia con Filippo.

Risposte alle recensioni:
Ross_ana: Bonsoir!Mmmm mi sto abituando all'idea di aspettare per avere un tuo commento e devo dire che mi piace...infatti non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi di questo capitolo...Me la ricordo eccome quella puntata ihihihi!
Fra i tre personaggi forse quello che mi piace di più è Simone(IL PERSONAGGIO!!!XD)....questa forte "amicizia" che prova per lei!..Mari invece beh si è un po indecisa...anzi penso proprio che non si rende conto di chi si trova davanti...Cocciuta è e cocciuta rimane!Non so se me lo sto dicendo anche per me ahahaha....
Il bello che non volevo piu continua la storia,per quel "Problemino di cuore con una CERTA persona",o almeno dovevo cambia un po di nomi...ahahahaha.....Trols Malefico buuuuu!      Ti voglio bene teso
XXX_Ice_Princess_XXX:Salve :)  piaciuto il capitolo?...allora sei un Team Simon!ahahah...alla prossima baci.
TerryTheBest:Ciao scuse accettate anche se devo dire che sono un po permalosetta...!Pietra sopra ok?:)
Comunque siamo in due..penso che anch 'io non stia simpatica alla febbre...è già la seconda volta...Siam due mozzarelline...ahaha
Dubbi?Ahi!Simone è quello della festa di compleanno che aveva catturato lo sguardo di Mari,quello del volantino della festa in maschera,lo sconosciuto della festa amico di Jonni(fidanzato di Babi) e adesso miglior amico di Mari....Filippo invece semplicemente l'ex!..Son felice che ti piaccia la storia,spero di non deluderti nei prossimi capitoli.Ciao ciao.

Grazie a chi mi segue...grazie grazie ...e a chi legge soltanto....
Al prossimo.







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Capitolo 12
*** Capitolo 11-Ritorno a scuola. ***


Dedico il capitolo a TheBabyCrazy che ha letto la storia tutto d'un fiato..
Buona lettura.

Capitolo 11.

Ritorno a scuola


Erano passati due giorni e finalmente avevo ripreso tutte le forze.
Dopo aver mandato un messaggio a Filippo mi fiondo in bagno per prepararmi per andare a scuola.
Oggi mi sentivo felice.
C'era qualcosa di strano nell'aria,qualcosa di positivo.
Il mio sesto senso mi diceva che oggi sarebbe stata una bella giornata.
Messi Jeans Pullover e converse andai verso la porta, pronta per uscire.

“Mariiiii” Babi grida,correndo verso di me.
“Ohi buongiorno”
“Menomale, non ce la facevo più.”
“Mmm grazie. Dai andiamo in classe.”

Quando apro la porta della classe tutti sono intorno al mio banco.
Che ci fanno lì?
“Ehm scusate... potrei sedermi.”
Tutti si girano verso di me, mi guardano e sorridono.
Che hanno da sorridere?
Sto per replicare quando finalmente capisco che il motivo di tanta curiosità è proprio un grandissimo mazzo di rose rosse sul mio banchino.
Mi fiondo sui fiori alla ricerca di un bigliettino.
“Chi potrebbe essere?” dice Babi.
“Non lo so.”
Ma dov'è questo bigliettino?! Eccolo! Apro la busta e incomincio a leggerlo.

-Ciao che ne dici di fare una caccia al tesoro?
Corri nello spogliatoio e lì troverai un indizio.
Buon divertimento-

“Babi una caccia al tesoro...” ma mentre lo dico entra la professoressa.
Mmm e adesso come faccio.
“Buongiorno ragazzi... Mari che sono tutte quelle rose?” dice la professoressa.
“Ehm un regalo...  prof potrei andare un attimo in palestra? Mi sono dimenticata di andare a parlare con la professoressa Salvi e lei ha solo la prima ora di buco.”
“Certo, tanto lei è già stata interrogata.”
“Grazie prof” dico e prima di uscire dalla porta faccio un occhiolino a Babi.
Corro, veloce ma con contegno, verso lo spogliatoio e sopra alle panchine vi è un Ipod con sopra un biglietto.

-Spero che tu non abbia avuto problemi con la prof.
Ora che sei arrivata qui ascolta la canzone e spero tanto che capirai chi sono.
Appena fatto entra nello spogliatoio dei maschi.-

Prendo l'Ipod e vedo che era fermo su una canzone.
The Crush - Rock the Casbah.
Solo una persona. Filippo.
Il giorno in cui me ne stavo triste, seduta sul banco tutta sola mentre ascoltavo questa canzone, lui si avvicinò e mi rivolse la parola e da lì nacque la nostra amicizia che poi divenne qualcos'altro.
Filippo.
Stringo al petto l'Ipod e corro nello spogliatoio adiacente a questo.
Al centro della stanza vi è un palloncino a forma di cuore gonfiato con elio.
Il biglietto attaccato dice:

-Ti prego ricominciamo. Perdomami per come mi sono comportato in passato. Perdonami veramente.
Ti giuro che sarò diverso perchè so che significa perderti.
Adesso che hai capito chi sono girati..-

Gli occhi sono lucidi.
Mi giro e dietro di me mi ritrovo Filippo nella sua felpa e jeans.
Senza pensarci gli vado incontro e lui prontamente mi abbraccia.
Alzo la testa e lui mi bacia.
Che bello di nuovo io e lui.
<< Ti amo e ti amerò per sempre.>>
Mmm Simone.
Aspetta un attimo.
Che diavolo penso?
Quel sogno mi perseguita.
Mi stacco da Filippo.
“Che c'è?” chiede lui.
“N-niente” dico, facendogli un sorriso che lui ricambia.
“Beh allora vieni qui” dice, sorridendo, prendendomi il braccio... e ricominciamo a baciarci.

Dopo 15 minuti che stiamo ad abbracciarci e baciarci me ne ritorno in classe.
“Devo andare o la prof mi darà per dispersa.”
“E dai...” dice, non facendomi andare via.
“Devo... ci sentiamo dopo” dico, ridendo.

“Prof mi scusi eccomi. La Salvi mi ha trattenuto di più” dico appena entrata in classe.
Sì proprio la professoressa.
“Va bene. Si sieda adesso” dice e mentre mi siedo tutti mi fissano.
Poi un bigliettino.
Era Filippo? Non vi sareste rimessi insieme vero? B.
Ma perchè non vuole capire!?
Prendo un penna e sotto al suo messaggio scrivo stando molto attenta alle linee che faccio fare alla penna. Sono molto precisa nello scrivere.
Certo che ci sono ritornata. Te lo ripeto di nuovo: è cambiato e a me piace.
Piego il biglietto e glielo lancio.
Babi dopo aver letto si gira e mi fulmina con lo sguardo per poi girarsi di nuovo facendo NO con la testa.
Perchè la mia migliore amica non mi capisce?
Eppure è consapevole di quanto ho sofferto senza di lui e che averlo adesso vicino mi rende di nuovo felice, anche se già quel compito lo sta svolgendo Simone.

Suonata l'ultima campanella esco di classe e davanti alla porta trovo Filippo.
Sorrido e corro verso di lui.
Mi abbraccia e mi lascia un bacio a stampo.
“Che ne dici di andare un po al parco?”
“Va bene... chiamo mamma e le dico che non mangio a casa, ok?”
“Va bene amore” e mi da un bacio.

Al parco ce ne stiamo mano nella mano.
Qualche volta stringo il suo braccio così da tenerlo vicino, altre volte lui mi lascia teneri bacietti sui capelli.
“C'è una panchina lì, ci mettiamo a sedere?” dice correndo a sedersi sulla panchina.
Noo! Quella panchina NO.
Quella mia e di Simone.
Ma ormai lui era già seduto e mi faceva cenno di sedermi.
E va bene.
Vorrà dire che da oggi quella panchina sarà anche di me e Filippo.
Sorrisi dell'idea.
“Eccomi”
Mi prende in braccio, inizia a baciarmi e con una mano percorre la mia coscia.
“Come sei bella” dice.
“Grazie” dico, mentre lui ricomincia a baciarmi.
Le sue labbra lasciano la bocca e si dirigono sul collo.
“Filippo aspetta...”
“Su e dai Mari...!” dice e io non replico.
Ciò viene interrotto dalla vibrazione del mio cellulare.
“Scusa, mi è arrivato un messaggio”.

“Complimenti. Vedo che ci sei ritornata e vedo anche che ormai quella non è più la nostra panchina. ciao”

Era un messaggio di Simone.
“Chi è? Fammi leggere” dice, prendendo il cellulare.
Io abbasso lo sguardo. Simone è arrabbiato con me.
Ma infondo dove ho sbagliato? Mi sono rimessa con Filippo e non vedo sbagli.
Mi sembra che abbia fatto la scelta giusta.
Per la panchina invece...
Per la panchina invece, beh, è sempre la nostra ma adesso c'è anche Filippo.
Su questa panchina ci dobbiamo passare i nostri momenti felici e Filippo in questo momento ne fa parte.
Perchè Simone non può vederlo come amico? Infondo sarebbe bello.
Filippo, il mio ragazzo, e Simone, il mio migliore amico.
“Chi è Simone?”
“Il mio migliore amico, quello del centro commerciale.”
“E che facevate su questa panchina? Dice che è vostra!”
“No niente di che. Ci passavamo le giornate. Si chiaccherava del più e del meno e si scherzava tra di noi”
“Nient'altro?” chiede insospettito.
Incomincio a non sopportarlo.
“No nient'altro.”
“Ok” dice e poi silenzio.
Quei suoi soliti silenzi in cui pensa a una decisione.
“Ma che vuole questo qua? Sei la mia ragazza e allora? Se non gli va bene, che cambi aria” dice.
“Non dire cosi.” dico, spostandomi accanto a lui.“È mio amico. Lui sa quanto ho sofferto quando mi hai lasciato e per questo non gli vai molto a genio. Ti prego cerca di essergli amico” continuo.
Dimmi di si. Dimmi di si. Dimmi di si.
“Ok. Scusa se hai sofferto così tanto” dice.
“Non ti preoccupare, è passato. Adesso devo andare a casa, ok?”
“Va bene, andiamo” dice e mi prende per mano per poi uscire dal parco.

Arrivata a casa mi faccio una doccia.
Stesa sul letto poi, prendo il cellulare e digito il numero di Simone.
Spero che capirà.

Tuuu

Tuuu

Tuuu

Perchè ci mette tanto a rispondere? Simo ti prego rispondi.
Rispondimi.

Tuuu

“Dimmi.”
“Ciao”.


Risposte alle recensioni.
TheBabyCrazy:Ti ringrazio di nuovo...e son felice che trovi la storia meravigliosa,,spero che questo capitolo non ti abbia deluso..Eh in questo capitolo Mari ancora non apre gli occhi..pff..baci e grazie..
Ross_ana:Teso sono pronta x sentire cosa ne pensi...Comunque vero Team Simone nella realtà NO..qua si ;)
E comunque deciso nella prox FF lo chiamerò Nicola...xo madonna me li cerco tutti con lo stesso nome..Giovi lo chiama S alla seconda ...Shi Shi Roband a Londra ma nn so a che fa...davvero è la controfigura ora gli chiedo se fa il concorso della foto piu simile a un attore di Twilight,,di sicuro Andrea vince..=P...alla procien(pronuncia francese:P)..baciotti..
TerryTheBest:Ciao..beh sì,il sogno dovrebbe far capire a Mari come sarebbe la sua relazione con Filippo..che io ho paragonato alla stanza spoglia..al contrario con Simo...e poi...!Cmq era x il fatto del cacchio...ciao ciao..

Grazie a chi mi segue e legge soltanto...mi piacerebbe vedere più commentini...fate felice quesa ragazza..a Natale siamo tutti più buoni...:)

Al prossimo..
Baci.




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Capitolo 13
*** Capitolo 12-Telefonata ***


CAPITOLO 12.
TELEFONATA.

“Dimmi”
“Ciao”
La sua voce è troppo dura.
“Come stai?”
“Potrebbe andare meglio. Tu?”
“Penso bene” rispondo.
In fin dei conti io sto bene. Sono felice, mi sono rimessa con Filippo.
Per quei sei mesi ho sempre desiderato ritornarci anche se lui mi aveva tradita; questo però prima che arrivasse Simone.
La mia vita da quando c’è lui è migliorata. Sono sempre allegra quando sono insieme a Simone e l’affetto che provo verso di lui non è semplice amicizia.
Amore… non penso.
Forse è l‘amore che prova una sorella per un fratello.
Ho bisogno di lui e sento che anche lui ha bisogno di me.
Accanto al mio amico mi sento protetta.
Appena sono triste o in crisi corro da lui per sentire le sue braccia avvolgermi per darmi quella sensazione di protezione.
Il suo profumo che mi avvolge insieme alle braccia.
Ma da oggi le cose sono cambiate. Tra me e Filippo adesso c’è un noi e Simone lo deve capire.
“Mi devi ascoltare” dico dopo qualche minuto di silenzio fra di noi.
“Parla”

POV SIMONE

“Parla” dico con voce ferma, unica voce che posso usare per non farle capire come mi sento.
Triste. Arrabbiato. Rimpiazzato da un cretino. Innamorato.
Sì Mari, io sono perdutamente innamorato di te, ma per te sono solo un amico.
Ma se questo è l’unico modo per starti vicino allora sarò la spalla dove potrai piangere.
Le cose adesso però si stanno complicando. Vederti con lui mi rende geloso.
Lui che ti sfiora i capelli. Che ti stringe la mano. Che bacia quelle soffici labbra.
Quelle labbra che anche io ho baciato. Quel bacio che non dimenticherò mai.
Lo invidio Filippo, perché lui è riuscito a dichiararsi al contrario di me che non trovo la forza per farlo.
Forse per la semplice paura di ricevere un rifiuto.
“Oggi… quel che hai visto… beh lo devi capire” dice con voce incerta che mi colpisce dritto al petto.
“Che devo capire?! Che tu e quel cretino vi siete rimessi insieme?! Non siete voi due che mi date noia, per carità tu sei libera di stare con chi ti pare, ma è il semplice fatto che eravate seduti sulla nostra panchina”
“E quindi in quella panchina vogliamo condividere la nostra vita?! Beh Filippo adesso fa parte della mia vita.”
“Certo. Ma esistono tantissime panchine in tutto il parco. Quella era la nostra!” dico,sicuro che quel "era" l’abbia colpita.
“E adesso anche di Filippo”
“Allora è anche di qualsiasi ragazza che ci porto. Non ti darebbe noia giusto?! Fanno parte anche loro della mia vita”
“Non è lo stesso”
“Invece sì, loro sono come Filippo” dico sputando aspramente quel nome.
Mari non risponde. Forse ho esagerato parlando di altre ragazze.
“Ok però tu devi capire che adesso c’è anche un Filippo e non ci siamo solo io e te.”
“Io invece penso che c’è solo un tu e lui”
“Perché? Perché?” urla piangendo Mari.
“Perché nella tua vita c’è posto solo per uno dei due”
“Perché mi fai questo?” dice ma non posso risponderle.
Per andare avanti mi basta un suo sguardo e sono felice. Io mi sento a mio agio con lei, mi piace parlarle, mi piace abbracciarla, mi piace anche solo guardarla. Ma adesso…
Adesso non riesco a risponderle perché l’unico motivo è che la amo troppo e non riesco proprio a vederla insieme a lui. Mi farei solo del male.
“Simo ti prego rispondimi” dice, sta piangendo troppo.
La sto facendo soffrire. Che stupido che sono. Sto pensando solo a me stesso, alla mia stupida gelosia e non penso che lei ha bisogno di me.
“Scusa ti sto trattando male. È solo che le cose sono cambiate troppo in fretta. Perdonami.”
“Simo tu hai ragione per il fatto della panchina perché è il nostro luogo però ti prego nella mia vita voglio che ci sia anche tu.”
“Ci sarò non ti preoccupare”
“Grazie... adesso scusa, devo andare che c’è Babi che mi aspetta di sotto. Ti voglio bene”
“Anch’io”
“Ci sentiamo più tardi anche se sarà notte e dormirai” dice, ridendo.
Quella risata che adoro.
“Certo scemina”
“Scemo” dice prima di riattaccare.
Guardo il telefono e non faccio altro che pensare a lei.
Bella fuori e bella dentro.
I suoi capelli ricci castani come gli occhi.
Quei occhi come il cioccolato.
La sua risata che rende felice il mio cuore.
Ripenso a tutte le volte che siamo abbracciati e si addormenta tra le mie braccia mentre guardiamo un film.
Quel viso angelico che amo tanto.
Ti amo Mari, spero che un giorno troverò il coraggio per dirtelo.


Salveeeeee...Come va?
Purtroppo è tantissimo che non ci sentiamo.Problema?Il mio caro HP è morto!E io me ne sono stata per un BEL pò senza Pc...
Mi scuso perciò per il ritardo.
Intanto faccio a tutti gli auguri in ritardo:AUGURiiiii...

Allora finalmente si ritorna con la storia!
Non voglio dire nulla..lascio voi commentare ;)

Rispondo alle recensioni:

Gnoma93:Tesoroooo mio!Tu..la migliore amica sia di me che della Mariella della storia!La miaGnoma!Allora Babi Babi che ne pensi...come sarà scema stà Mari(proprio come me)..e povero Simo,dolce ragazzo innamorato(come nella realtà vero?!Ahahahha)...Commentami Sballata mia!Ah grazieeeeeeee x il commento!
TerryTheBest:Ciaoooo..mi perdoni per la mia grandissima assensa?Finalmente la telefonata...che ne pensi di questo Simo?!Cmq te lo dico io...stai dalla sua parte XD
TheBabyCrazy:Cara com'è?Che te ne para di Simo?Sempre di più dalla parte lui eh?:) Un bacio,spero tanto che continuerai a leggere la storia.
piaciuque:Ciao :) grazie che hai commentato l'altra volta...Stà certa che le cose cambieranno..oh si!Baci
Ross_ana:Amore miooo!Finalmente adesso ci risentiamo!Quanto mi sei mancata!Quanto vorrei che un Filippo mi facesse una sorpresa del genere!Ma qui i ragazzi ehiiiii.Te ormai sei avvantaggiata rispetto a tutti :P ...perciòòòò sai già tutto :D!Sono curiosa di leggere che ne pensi del capitolo!
Per Nicola...mmm ma lo sai che cambiando pc nn mi fa più leggere tutto quello che avvo scritto!Addio Destinazione Paradiso!
Rileggendo il tuo commento...le migliori porcherie a Roband?!Ma lo dicevo io che sei una maialonnnnn!XD...è ritornato da Londra esi è indamato ..ufiiiii!
Via vado a commentare le tue storie,sopratutto la pa-pa-paparazzata!Un bacioooo grande grande!A stasera(sempre se ci sono)

Grazie a chi commenta e legge soltanto...!Grazie.


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Capitolo 14
*** Capitolo 13-Conseguenze ***



Capitolo 13
Conseguenze.

Come ogni giorno a tavola mangiavo poco. Me ne stavo sempre con la forchetta a giocare con ciò che era nel piatto, vagando con la mente.
“Adesso basta Mari.Sono due mesi che non sei più la stessa.Non mangi.Hai la mente altrove e sul tuo volto non c’è più il tuo solito sorriso. Mi spieghi che ti sta succedendo? Mi stai facendo preoccupare” dice mamma.
“Non ho niente, mamma” dico, sforzandomi a farle un sorriso.
“Ne sei sicura? Ti ricordo che ti conosco da 17 anni, più nove mesi, perciò lo so che c’è qualcosa che non va!”
Perché mamma non è come papà, che non fa domande e se ne sta sulla poltrona a leggere la sua gazzetta.
“Tesoro a me puoi dire tutto” dice avvicinandosi e toccandomi i capelli.
“Mamma davvero niente”
“Come vanno le cose con Filippo?”
“Bene... beh... non tanto”
“Che succede?”
“Pensavo che ritornandoci sarei stata felice invece non è così. Non riesco a vivere a pieno il nostro rapporto.”
“Ed è per lui che sei cosi?”
“Diciamo di no. Da quando sto con lui mi sono allontanata tanto da Babi, ma soprattutto da Simone. Non usciamo insieme da quasi un mese. Ci vediamo certe volte e ci sentiamo via telefono, ma non è lo stesso. Ho paura di perdere le amicizie.”
“Mhmh capito. Ma te Filippo lo ami?”
“A questo punto non lo so più”
“E il rapporto che hai con questo Simone, sei proprio sicura che sia sola e semplice amicizia?” mi chiede la mia attenta mamma.
“Credo di si però...”
“Basta Mari. Il tuo unico problema è capire chi ami. Sicuramente tu adesso non prenderai sul serio le mie parole ma secondo me Simone è più di un amico.”
Non è possibile. Non può essere come dice lei, anche se le madri la sanno sempre una in più del diavolo.
“Grazie mamma”
“Ah ho una idea. Ho due biglietti per un centro benessere a nome mio per questo weekend ma non ci vado più. Che ne dici di andarci te con uno dei due?” dice mia madre.
Forse questo weekend mi aiuterà a decidere.
In camera prendo il cellulare e invio un messaggio al  mio compagno di weekend.

“Ciao ho due biglietti per un centro benessere.Che ne dici se ci andiamo? Fammi sapere al più presto.”


Salveeee...come state? ^.^
Le mamme...se non ci fossero bisognerebbe inventarle!
Che succederà nei capitoli prossimi?Beh basta leggere...

Recensioni:
TerryTheBest:Ciau come stai...beh Dovresti Tifare Simo?!Spero che qst mini capitolo ti sia piaciuto...ti piacerà di più ciò succederà!UnBacio
TheDreamerMagic:Tesoro..oh che hai fatto!Ti hanno bloccato l'accaunt?!!!Cmq Mari se ne rendere mooolto presto che è Simo quello giusto..PERòòò!...Unbacio.
ross_ana:Seraaas wapa!Amoreee oddio ti devo racconta una cosa che mi preoccupa,e ho bisogno del consiglio di qlkuno piu grande di me!Ogni volta che pubblico ho un ansia..xk so che mi commenterai..e adesso saprò cosa ne pensi di "Conseguenze"...qst brutto capitolo che m aveva dato tnt problemucci!
Già mi manchi,oggi non ti ho sentito :( ....
Un bacio.TivoglioBene!

Grazie A TUTTI!Continuate a leggere,mi fa molto piacere...e se mi lasciate un commentino ancora di piu!
Grazie Grazie Grazie...è solo grazie a voi che continuo a scrivere Life,e sognare qlk intrigo in più per la povera Mari!

Alla Prossima!

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Capitolo 15
*** capitolo 14-centro benessere(parte 1) ***


Capitolo 14
   Centro benessere(parte 1)

Sabato


“Mari dai veloce è qui fuori che ti aspetta”
“Sì mamma devo solo prendere la borsa e sono pronta”
Prendo la mia valigetta e dopo aver dato un ultima occhiata allo specchio corro verso mia madre.
“Sei bellissima”
“Grazie mamma” dico dandole un bacio sulla guancia.
“Divertiti” urla ma ormai ero già fuori dalla porta.
E appoggiato alla macchina e con la sigaretta tra le dita c’era lui.
Alto, biondo scuro, capelli arruffati e con il suo solito sguardo amichevole.
Lui, il mio amico.
“Pronta?”
“Prontissima” dico sorridendo.
Simo da gentil’uomo mi prende la valigia e la mette nel bagagliaio.
Entro in macchina e subito mi travolge il suo odore.
Quanto tempo che non passavo delle giornate con lui.
Guardo tra i CD e la musica è sempre la stessa, vuol dire che nella sua vita non è cambiato niente di che.
Menomale.
“Che ascoltiamo per tutto il viaggio?”
“Quello che voglio ascoltare ogni volta!” dico con il sorrisetto stampato in faccia.
“No, ti prego, no!”
“Si si dai!” dico sfoderando la mossa occhietti dolci
“Non fare quegli occhietti con me tanto non cedo”
Mi avvicino di più al suo sedile e piego leggermente il viso.
“Ti prego” dico.
Lui mi guarda dritto negli occhi e per una manciata di secondi non si muove.
Le mie guance le sento bollire e sono certa che si stanno colorando di rosso.
I suoi occhi. Diversi da come li ho sempre visti.
Il colore è sempre lo stesso ma c’è qualcos’altro adesso.
Il suo modo di guardarmi.
È possibile che in questi due mesi sia cambiato qualcosa?
“Va bene hai vinto!” dice sorridendomi e ritornando quello di una volta.
Mi sbaglio, non è cambiato niente, sempre i soliti due amiconi.
“Siiii” urlo vittoriosa.
Per tutto il viaggio - quarantacinque minuti - non ho fatto altro che ridere e ridere.
In questi mesi ho riso poco e me ne sto rendendo conto adesso.
Con Filippo non sono felice.
Potrei lasciarlo ma ho paura che poi rimpiangerò tutto perché Filippo è Filippo.
L’ho amato tanto, ma adesso?
Adesso no! Gli voglio bene come un fratello ma non posso lasciarlo perché se poi invece lo amo veramente?!
“Siamo arrivati signorina!” dice
“Centro Benessere pronto a trattare bene questi due ragazzotti?” dico ridendo.


“Buongiorno in cosa posso aiutarvi?” dice la ragazza dietro al bancone.
Avrà si e no 22 anni e non smette di fissare Simone.
“Ehm avremmo prenotato per tre giorni al nome Sandri” dico.
“Si certo” dice abbassando il viso in una espressione triste.
“La camera è la 502” continua la segretaria.
“Ehm.. a dir la verità ci servirebbero due camere separate” dico e alle mie parole la ragazza sfodera un sorriso.
“Ah allora a lei la camera 502 e a te” dice dando del tu al mio Simo ”la 504. Queste sono le chiavi.”
“Grazie” dice Simone.
“Se avete bisogno sono sempre a vostra disposizione” dice fissando sempre e solo Simone.
Avete, forse era meglio dire se HAI bisogno.

“Smorfiosa” dico non appena siamo di nuovi soli
“Chi?” dice Simo
“Quella che non ha fatto altro che guardarti. Se non ci fossi stata io ti sarebbe saltata addosso.”
“Ahahaha”
“Che ridi!”
“Non sarai mica gelosa?” dice cingendomi con un braccio le spalle.
“Gelosa io? Per niente! Mi ha dato solo noia il modo in cui mi ha escluso dalla conversazione.”
“Mh si si. Ammettilo: sei innamorata del sottoscritto!” dice con il suo solito sorrisetto.
“Ti sbagli quello sei tu” dico ridendo.
“Vero” dice continuando a camminare davanti a me.
Vero? Di sicuro scherza.
Sì scherza non può essere innamorato di me.
“Ah... comunque grazie.”
“E di cosa?”
“Che c’eri prima!”
Sorrido.

 
La camera è grande e illuminata da due finestre adiacenti al letto.
Anche le pareti color giallo chiaro illuminano la stanza.
I mobili sono tutti bianchi e sopra ad ognuno vi sono dei fiori.
Orchidee.
Girasoli.
Rose.
“Già la stanza mi rilassa” dico.
Mi butto sul letto. Comodo e morbido.
Chissà se anche la camera di Simone è come questa.
Mi alzo dal letto e dopo aver preso il costume mi dirigo in bagno.
Tra mezz’ora ho appuntamento con Simo per una sauna e poi un bagno in piscina.
Saremmo io e lui chiusi in una sauna coperti solo da un asciugamano.
Non ci voglio pensare.

Bussano alla porta: deve essere lui.
“Pronta?” dice Simo
“Si”
“E sei pronta a morire di caldo?”
“Certo. Per essere belli bisogna soffrire”
“Touchè!”
Arrivati di sotto ci separiamo per andarci a cambiare negli spogliatoi.
Svestita dei miei indumenti avvolgo l’asciugamano al seno fino alle gambe.
Oddio sono nervosa.
Entro nella sauna e vedo che lui è già dentro.
Lui che è coperto solo da quell’asciugamano.
Alza lo sguardo e mi guarda.
Non mi toglie gli occhi di dosso.
Forse era meglio se questa permanenza al centro benessere la passavo con Filippo almeno c’era una minima possibilità di rafforzare il nostro rapporto.
Così, con lui, penso proprio che il rapporto farà tutt’altro che rafforzarsi.
“Scusa se non ti ho aspettato fuori” dice alzandosi in piedi
Oh mamma che petto.
Uno. Due. Tre. Quattro.
Dico contando gli addominali.
Cinque. Sei. Sette. Sette.
Oh Dio Sette… Asciugamano. Tatuaggo. Asciugamano. Tatuaggio. Non sapevo che ne avesse uno.
“Ehm ehm” si schiarisce la voce
Che figura... lo stavo, anzi, lo sto fissando e poi lì.
Figura figura figura.
Sotterratemi vi prego.
“Fa caldo qua dentro” dico e intanto le mie guance diventano rosse come un peperone.
“Si. Fa caldo”dice storgendo la bocca.
Mi siedo accanto a lui e non parlo.
Il cuore non smette di correre all’impazzata.
Alzo la testa e chiudo gli occhi.
È solo un amico. Bello e molto sexy... ma solo un amico.
Devo pensare a Filippo.
La cenetta di sabato che dolc..
Apro gli occhi di colpo e vedo Simo che si è alzato.
Sta prendendo la bacinella con gli aromi per la stanza.
Davanti a me ho l’immagine del suo sedere,rotondo sotto l’asciugamano.
“Allora ti piace la tua stanza?”dice
“Ehm sì molto bella e luminosa” dico ”e la tua?”
“Anche”
La sauna si riempe di nuovo di quel silenzio imbarazzante.
Stufa di questo silenzio incomincio a canticchiare.
Non ci è mai capitata una situazione imbarazzante come questa e adesso mi ritrovo a canticchiare le canzoni dei cartoni animati.
“Lo guardava anche la mia sorellina Giovanna” dice ad un tratto Simo riferendosi al cartone Rossana che canticchiavo.
“Si? E tu?”
“Certo che no”
“Scommetto che non facevi altro che guardare o DragonBall o Lupin”
“Colpito e affondato” dice facendo poi ritornare il silenzio.
“Comunque dovresti vederlo Rossana. È troppo bella la storia d’amore tra lei e Eric. E poi è una pazza, mi fa ricordare tanto una mia amica” dico sorridendo.
Eric giovane ragazzo casinista e Rossana ragazza tenera e pazza.
Sono così diversi che si odiano così tanto ma è solo un apparenza che nasconde un grande amore.
“Facciamo così appena si torna, una sera ci guardiamo alcune puntate?”
“Perfetto” dico.
“Fa troppo caldo che ne dici se andiamo a farci un tuffo in piscina?”
“Ehm si”
Ho proprio bisogno di levare via questa tensione.
“Ti aspetto fuori ok?” dice Simo e io annuisco.
Non riesco proprio a capire cosa mi sta prendendo.


Esco fuori dallo spogliatoio vestita di un bikini a fascia con delle fantasie a fumetto bianco e nero.
Davanti a me trovo Simone che mi aspetta. Lui indossa uno slip bianco che gli risalta l’abbronzatura bronzea e un paio di RayBan neri che mi fanno pensare al caro Edward, o meglio Robert Pattinson.
“Eccomi pronta”
“L’hai preso l’asciugamano?” dice,quanto è premuroso.
“Ovvio, mi sono portata dietro il kit di sopravvivenza! Glamour, asciugamano, crema solare, gommini…” continuo indicando ogni cosa nella borsa "…e per finire uno specchio”
Lui incomincia a scuotere la testa ridendo.
“Sei un caso disperato”
“Così mi offendi” dico, ridendo.


“Dai ti muovi ad entrare! Questo è già il terzo tuffo che faccio!” urla Simo dal trampolino.
“Ho visto infatti! Te appunto continua, altri 10 minuti e poi entro” dico dalla mia postazione pre-entrata in acqua, ovvero seduta sul bordo con i piedi a mollo.
“Senti se non entri ti giuro che appena tuffato vengo da te e vedrai!”
“Certo che paura!”
“L’hai voluto tu” dice prima di buttarsi in uno dei suoi tuffi dal trampolino.
È perfetto anche quando si tuffa. Quei suoi muscoli in tensione, la giusta curvatura e le sue gambe ben allenate.
Semplicemente perfetto.
È gia da un po’ che è sott’acqua, dove è andato a finire?!
Con il busto mi faccio più avanti per trovarlo, ma niente.
Mi sto preoccupando.
Mi alzo in piedi. Niente non è nell’acqua.
“Che cerchi o meglio chi cerchi?”
“Ahhhhhh” urlo, spaventata dalla voce del mio stupido amico alle mie spalle
“Allora vuoi entrare in acqua si o no?!”
“Primo non mi fare più scherzi del genere. Secondo ho i miei tempi per entrare in acqua. È troppo fredda!” dico, stringendo le braccia al petto
“Perciò la tua risposta è no, giusto?” dice e io rispondo annuendo.
“Va bene” dice
La cosa mi puzza.
Infatti non lascio finire il mio pensiero che Simone si avvicina.
“Non ci provare!”
Simo scioglie la presa delle mie braccia al petto e tenta di buttarmi in acqua.
“No nooo” urlo, cerco di spingere verso di lui ma invano.
Con una spinta finisco in acqua. Una sola parola: Gelida!
“Ahh cretino è fredda” urlo
“Aspetta che arrivo anch’io!” dice, per poi finire in acqua con un tuffo a bomba.
“Allora com’è l’acqua?” dice con il suo sorrisetto.
“Fredda. Cattivo” dico con la faccia imbronciata.
“E dai, non è poi così fredda. Vedi che tra un minuto starai bene.”
“Mh mh ok” dico, avvicinandomi a lui.
Mi devo vendicare.
Lui mi guarda, e dallo sguardo capisco che ancora non ha capito le mie intenzioni.
Eh la forza delle donne.
Appena vicina, salto sopra di lui e cerco di affogarlo.
“Te l’ho fatta!” dico vittoriosa.
Simo però mi prende per la vita- il contatto delle sue mani con il mio corpo mi fa perdere la forza- e mi tira sott’acqua con lui.
Ancora scossa lo guardo con gli occhi sbarrati.
Sott’acqua. Io e lui. Vicinissimi.
Il tempo sembra andare al rallentatore, al contrario del mio cuore che corre più che mai.
È già la seconda volta che oggi il mio cuore, o meglio io, faccio brutti scherzi.
Le sue mani non smettono di cingermi e i suoi occhi guardano dritto nei miei.
Quegli occhi a cucciolo a cui voglio troppo bene.
Anche se sono nell’acqua, in questo istante, mi sembra di essere Jonny,quello dei Fantastici 4.
Una fiamma nell’acqua.
Vorrei, anzi voglio, baciarlo. Avere le sue labbra sulle mie. Un solo bacio.
Che dico???? Io sono fidanzata, ho Filippo. Non posso.
Questa situazione è un fallo alla nostra relazione.
Cerco di ritornare in superficie, liberandomi dalle sue mani.
Riprendo aria, sia per me che per la mia mente.
Anche Simo risale e mi guarda in silenzio.
Ti prego parla, fa qualcosa non le sopporto più queste situazioni imbarazzanti.
Simo abbassa gli occhi per poi rialzarli.
“Pensavi di farmela eh!” dice, per poi schizzarmi.
Grazie.
“Ce l’avrei fatta se tu non fossi, ehm, un po’ più forte di me”
In risposta mi rischizza, il secondo di una lunga serie di schizzi.
Lottiamo. Ci schizziamo. Ridiamo.
“Basta, basta. TimeOut!” dico ridendo ancora.
Nuoto fino a bordo piscina per poi prendere il mio succo all’arancia dalla borsa.
Lui mi raggiunge e si mette a sedere sul bordo.
“Via che mi racconti? La nuova conquista del mese?”
“Ehm io?”
“No il papa! Tu si, dai”
“Nessuna conquista” dice sorridendo e queste parole rendono il mio cuoricino impazzito, felice.
“Dai ma come?! Quando ritorniamo ti aiuto a trovare la tua anima gemella”
“In realtà c’è una persona che mi garba.”
“Su dai, racconta allora!”
Al mio amico finalmente gli garba qualcuno. Dovrei esserne felice ma in realtà non lo sono.
Stupido cuore impazzito.
“Ok ok va bene. È bellissima, un angelo o una Dea, forse entrambi. Alta, mora, occhi bellissimi. Simpatica. È la donna più dolce e sensuale che abbia mai incontrato e la cosa che amo di lei è la sua risata. Ah e poi la sua voce quanto la adoro. Non faccio altro che pensare a lei”
Il modo con cui mi parla di lei... I suoi occhi...
“Ne sei proprio innamorato eh!? Si vede da come ne parli, i tuoi occhi luccicano”
“Eh si. Penso di amarla”
“E lei lo sa?”
“È proprio questo il problema. Lei non sa nulla e penso che non lo saprà mai”
“E perché? Non mi dire che non hai il coraggio di drglielo, perché se lo fai ti butto in acqua”
“Guarda che le tue minacce non mi fanno mica paura! Comunque sì, non ne ho il coraggio, e poi lei è fidanzata”
“Ah ma pensi che sia una cosa seria con questo ragazzo?”
“Non lo so. Penso di si ma anche di no”
“Ma la conosco? Come si chiama?”
“Ehm come si chiama… ehm beh... ”farfuglia Simo.
Che gli prende?
“Ohi the name, please!”
“Si ecco si chiama... Claudia… ho fame perché non andiamo a mangiare qualcosa, che ne dici?” dice, alzandosi di fretta e prendendo un asciugamano.
“Mh ok… ma dopo mi racconti tutto ammodino! Non mi scappi” dico
.


Salveeee...
Che ne pensate di questi due ragazzotti?Cosa succederà di interessante in qst permanenza...mmmm!

Recensioni:
Ross_ana: Amoreeeeeeee...ma ce la farò a leggere il tuo capitolo??!Oggi ho proprio un abbiocco perenne!Che ne pensiii?Visto ci sei anche te,anche se sotto formaa d cartone XD....un baciooooox
TheDreamerMagic: Caraaaaaaaa come stai?Io ho sonnooo -_-' Il capitolo è tutto tuo...finalmente forse Simo!!!!!Incrociamo le dita :P,,ce l'hai face???un bacio..alla prossima
Gnoma93: PancoPinco!MA COME TIFI X FILIPPO(lo chiamiamo così il nostro bimbo sposina ok?anche Riccardo xo!)..ahahaha..io invece x jonathan..prrr..!

Alla prossimaa!

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Capitolo 16
*** Capitolo 15- centro benessere parte 2 ***


Che bella giornatina che ho passato con Simo, un po’ strana però mi sono proprio divertita.
Dopo il bagno in piscina - e dopo esser venuta a conoscenza della cotta del mio amico - siamo andati a mangiare al ristorante Bel Benessere, si sono proprio spremuti per la scelta del nome.
Ma come si dice: Mai giudicare un libro dalla copertina.
Infatti il ristorante, al suo interno, trasmetteva una sensazione di relax, calma.
Tutto grazie alla musica classica di sottofondo e l’ambiente color bianco.
Ho mangiato solo un primo a base di penne agli scampi, anche se Simo non faceva altro che cercare di convincermi a mangiare anche qualcos’altro.
Mi ripeteva: ”Guarda che anche con un po’ di pancetta sei sempre bella”.
Lui al contrario si è riempito di primo e secondo, senza dimenticarsi dell’antipasto, ma tanto lui rimane asciutto.
Ancora non capisco come faccia a mangiare in quel modo e rimanere così in forma, io al contrario assorbo pure l’acqua.
Appena finito di mangiare ci siamo dati appuntamento per le tre e mezza per un massaggio. Che mani da dio che hanno questi massaggiatori.
Sono riusciti a eliminare ogni traccia di stress accumulati in questi due mesi.
Ho provato a fare qualche domanda su questa Claudia ma Simo in tutte le occasioni trovava un modo per cambiare discorso.
Adesso sono in camera che decido cosa mettermi stasera.
Seratina con il mio amico in un pub che se non mi sbaglio si chiama Celest, dicono sia bello.
Prendo il mio vestitino di cotone bianco e l’intimo di pizzo dello stesso colore, ed entro in bagno.
Chissà cosa penserà Simo vedendomi con i capelli lisci.
Dopo aver speso ben quaranta minuti per piastrarmi i capelli - fortunatamente mi sono venuti bene - e dato un filo di trucco, mando un messaggio a Simo con scritto che mi mancavano solo dieci minuti e sarei stata pronta.
Neanche un minuto che mi ha già scritto la risposta.
Con Filippo, al contrario, potevano anche passare quindici minuti prima di una risposta a un mio messaggio.
“Ok piccola... allora tra poco passo. Baci”
Ultimo controllo davanti allo specchio: vestito bianco, stivali di pelle marroncino chiaro infilati sui polpacci nudi, giacchiettino di pelle dello stesso colore degli stivali, collanine color argento al collo e braccialetti, capelli… ancora lisci.
Un filo di profumo - il preferito di Simo - borsa marrone e direi che sono pronta.
Bussano alla porta. Deve essere lui, puntuale come al solito.
“Eccomi” dico.
Perché mi sento come una quattordicenne al suo primo appuntamento?
Apro la porta e davanti ho l’immagine di un Simone in jeans e polo grigina.
Sotto alla polo ha abbinato una camicetta e ai piedi semplici superga bianche.
Gli sorrido.
“Sei bellissima” dice osservandomi per bene.
Mi guarda come fosse la prima volta che mi vede.
Un po’ è così. Mi ha sempre visto con i capelli ricci.
“Grazie, anche tu.”
“Ti stanno proprio bene i capelli così”
“Te invece avresti bisogno di una spuntatina” dico scompigliandogli i capelli.
In effetti in questi due mesi i suoi capelli sono proprio cresciuti.
Se avesse i capelli castano scuri, dal dietro lo scambierei per Filippo.
“Così non ti piacciono?” dice preoccupato
“Ti preferisco con i capelli corti”
“Ok. Allora lunedì li taglio” dice con il suo sorriso che adoro
“Perfetto. Andiamo?”
“Ah ah” annuisce.

Davanti alla macchina, mi precede e mi apre la portiera.
“Grazie” dico con un mezzo inchino
“Di niente mia regina”
“E' vicino questo pub?”
“Diciamo di si” dice socchiudendo un po’ gli occhi, poi si avvicina al mio sedile “ti sei messa il profumo che adoro.” Mi limito ad annuire.
“Allora tu invece che mi racconti? Oggi sono sempre stato io quello che è stato sottoposto a interrogatorio, adesso tocca a te” dice
“Beh che vuoi sapere?”
“Lo sai. È un po’ che non facciamo una chiacchierata di questo tipo.”
“Perciò tu ti riferisci a Filippo”
Simo mi risponde annuendo, guardando dritto verso la strada.
Non mi piace parlare in questo modo. Non posso capire cosa pensa veramente, ho bisogno di guardarlo in faccia.
“Ehm che ne dici se ne parliamo quando arriviamo? Nel frattempo come stanno andando i due piccioncini?”
“Barbara e Jonni?” annuisco “Bene, bene. Non fanno altro che vedersi e, detto tra noi, ho parlato con Jonathan e ha detto che secondo lui è lei la ragazza giusta.”
Io continuo a fissarlo.
Babi la ragazza giusta. Finalmente si è sistemata, anche se è presto per parlarne, abbiamo pur sempre 17 anni.
“Finalmente Jonni è felice. Ha sempre voluto aver una storia ma non ce la faceva mai. Beh preferiva divertirsi. Invece adesso, lo vedo da come si comporta, ha messo la testa apposto”
“Menomale”
“Continui a sentirla poco Babi?”
Mi limito a rispondere con un semplice Sì.
“Mhm”
“Lo so mi sto comportando male. Mi sono allontanata da tutti, soprattutto da te” dico facendo cadere una lacrima dall’occhio sinistro.
Simo si gira e con un dito me la porta via mentre scendeva sul mio viso.

“Ehi ehi non importa, adesso siamo insieme” dice, senza togliere la sua mano dalla mia guancia.
Annuisco, come una bambina che è stata calmata dal proprio padre.
“Ah comunque siamo arrivati” dice sorridendomi.
Giro il volto facendo finir quel contatto, che non saprei come descriverlo- il contatto di un padre. Di un fratello. Di un amico o… quella cosa che non ci potrà mai essere fra di noi - e noto che siamo in un parcheggio.
Non mi ero proprio accorta che ci eravamo fermati.
Sto per aprire la portiera quando Simone mi blocca il braccio.
Mi giro di scatto e lo guardo confusa.
“Non ti muovere”
Vorrei rispondergli, chiedergli che cosa gli stava passando per la testa, ma invece rimango seduta lì, dove sono sempre stata.
Lui esce dalla macchina e prima di chiudere la portiera mi fa un occhiolino.
Dal parabrezza vedo la sua immagine che corre verso l’altro lato della macchina.
No non mi dire che vuole... Che Dolce.
E come pensato, Simone apre la portiera e mi fa uscire, prendendomi per mano.
“Grazie”
“Di niente”
Saliamo dei gradini, in mezzo al verde, e arriviamo davanti a un edificio di legno, illuminato da luci poste qua e là, con una grande insegna: Celest.
Davanti a me ragazzi e ragazze escono e entrano da porte di vetro.
Ragazzi e ragazze seduti al di là di vetrate, che ridono e reggono con una mano il proprio drink.
“Entriamo?”
All’interno ogni cosa è dipinta di celeste.
Dalle pareti ai poof. Dai fiori ai bicchierini.
“Andiamo nel giardino ok?”
“Ah perché c’è pure un giardino!”
Simo mi precede e con una mano stringe la mia, apre un vetrata e davanti a me diverse capanne di legno riempono il verde del giardino.
Al centro vi è un grande bancone, dietro il quale alcuni barman servono le diverse persone.
Io e Simo ci sediamo a un tavolino e aspettiamo che arrivi il cameriere.
“Carino il posto”
“Mh si. Vero”
“Allora... si diceva prima in macchina?”
“Salve cosa volete ordinare?” la voce di un cameriere ci interrompe.
“Che prendi?” mi chiede Simo
“Un malibu e ananas”
“Prendiamo due malibu e ananas, grazie”
“Ok”
È sempre cordiale. Non ho mai conosciuto un ragazzo così gentile.
Sorride. Ringrazia. Non alza mai la voce, escluse alcune circostanze.
E questo sempre. È un lato di lui che mi piace molto.
“A che pensi?”
“Che sei sempre gentile con tutti”
“Tutto merito di mamma” dice, sorridendo.
Mi piace vederlo sorridere.
Un suo sorriso mi fa stare bene, una sensazione simile al sollievo o altro.
Un’enorme sospiro che toglie via ogni pensiero.
“Già” dico, ricambiando il sorriso.
“Comunque in macchina volevi sapere come vanno le cose con Filippo, sempre se non vuoi continuare a parlare della coppietta del secolo”
“No, no. Ti ascolto”
Lui, il ragazzo con cui mi posso sfogare. Pronta Mariella a confessare ogni tuo singolo peccato?
“Ormai con Filippo le cose non vanno bene. Il problema non è lui, ma io. Lui è così gentile con me, simpatico e insieme a lui sto bene. Ma... diciamo che... ogni giorno i sentimenti che provo verso Filippo si sono rivelati una semplice amicizia. Penso che anche lui si stia accorgendo che mi sto allontanando, che la Mari che lui ama, o pensa di amare, non è più la stessa. Non riesco a sciogliermi in questa relazione. Non sono me stessa. E la cosa che non sopporto di più è che stando con lui, mi sono allontanata da voi e questo mi rende triste”
Avrei tanto voluto continuare, ma non ce la facevo.
Forse perché mi stavo rendendo conto che la storia con Filippo non aveva futuro.
Dovevo trovare il coraggio di finirla, di lasciare il passato alle mie spalle.
“Ohi se non ne vuoi più parlare, possiamo smettere. In fin dei conti siamo venuti qua per divertirci e non per deprimerci."
Sorrido, è l’unica cosa che riesco a fare.
L’unico messaggio che gli mando, ma che so che per lui significa molto.
“Ecco brava”
“I vostri drink. Se volete altro basta premere il pulsante sopra il vostro tavolino”
“Grazie”.

Per tutta la serata ridiamo e beviamo.
Beviamo e ridiamo.
Mi racconta di come si trova all’università.
Del viaggio che ha fatto con Claudio e Jonathan e degli scherzi che si facevano.
“No ma dai”
“Si si”
“Ahahah... che matti che siete”
La testa aveva incominciato a girarmi penso da quindici minuti.
“Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata?”
“Ok” dico ridendo.

“Prendimi” dico correndogli davanti
“Eccomi. Tanto non mi scappi”
“Ovvio”
Corro e corro. E anche lui corre.
Corriamo.
Finchè non mi raggiunge e mi abbraccia.
Mi giro e ci guardiamo negli occhi.
Forse...
“Forse è meglio che ritorniamo al centro”
“Si forse è meglio”

In macchina c’è solo silenzio. Certe volte uno dei due sospira.
Forse questo silenzio è uno dei tanti silenzi strani di questa giornata, oppure è il troppo alcool che ci fa stare in questo stato.
Nel corridoio dell'hotel c’è silenzio.
Dentro l’ascensore ancora silenzio.
Arrivati davanti la porta della mia stanza, cerco nella borsa la chiave.
Apro la porta e poi mi giro verso Simone.
“Allora buonanotte” dico, triste perché ci dovevamo lasciare.
“Buonanotte”
Stavo per chiudere la porta, quando Simo mi prende una mano.
“Mari aspetta”
Mi giro e lo guardo. Il suo volto è così frustato.
“Aspetta”
“Simone che hai?” dico, toccandogli il viso.
“Mari... io...”
Simo non finisce la frase che avvicina il suo volto al mio.
Le sue labbra sulle mie.
In tutta la giornata ho desiderato questo bacio.
E adesso che le sue labbra baciano le mie, non riesco a muovermi.
Come se qualcosa mi bloccasse ,un pugno nel petto.
Se non fosse per le sue labbra, che in qualche modo mi sostengono, sarei già svenuta qui davanti a lui.
Poi però Simo si stacca, finendo questa strana sensazione, e, dando la colpa all’alcool, entra nella sua stanza lasciando me, lì ferma come una statua.
Mi sento infatti una statua. Non riesco a muovermi.
Non mi muovo fino a quando le mie gambe non perdono la forza, lasciandomi cadere per terra.
Due lacrime scivolano lente dai miei occhi. Poi altre due. Infine scoppio a piangere.
Perché sto piangendo? Perché!?
Perché sono stata una sciocca. Ho sempre avuto davanti a me la persona che amo ma non me ne rendevo conto.
Fin dalla prima volta che l’ho visto ne sono rimasta colpita. Mi vuole bene e me l’ha dimostrato in molte maniere.
Tutte le volte che l’ho trattato male è sempre rimasto accanto a me.
Anche adesso, che non ci sentivamo più come prima, ha accettato subito di passare questo weekend con me.
Mi ha sempre ascoltato e soprattutto capito con un semplice sguardo.
Accanto a lui rido sempre, non sono mai triste.
Mi basta vederlo per stare bene.
Sento di essergli legata. Molto legata.
Quando sono con lui, mi sento al sicuro, serena.
Ogni volta dicevo che lui era per me come un fratello,un padre,un amico, eh sì un fidanzato.
In realtà l’amore che provo per lui è quello che proverebbe una sorella, una figlia, un amica e una fidanzata, ma messi insieme.
Un legame più forte.
Io ho bisogno di lui. Di vederlo sorridere. Di sentire la sua voce. Di sentire le sue braccia stringermi.
Mia madre aveva ragione. In questo weekend avrei capito chi è la persona che amo. E adesso l’ho capito: sei tu, Simone.
Sì Ti amo.
Ti amo perché mi fai stare bene. Ti amo perché ti ricordi le mie paste preferite.
Ti amo perché basta una chiamata e sei già da me. Ti amo perché sei te!
Sono stata una stupida a non accorgermene prima, e forse se l’avessi saputo prima avrei avuto qualche possibilità con te, al contrario di adesso.
Tu ami lei. Questa Claudia. Questa ragazza che per te è un angelo e una dea.
E io invece per te sono solo un’amica. Per adesso mi va bene, resterò solo una tua amica. Ti starò sempre accanto.

Dopo essermi cambiata,mi metto sotto le coperte sapendo che il giorno dopo avrei visto Filippo per chiudere la nostra “storia”
“Buonanotte amore mio. Dormi bene” dico, prima di addormentarmi.

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Capitolo 17
*** capitolo 16-E adesso cosa succederà nella mia vita? ***


CAPITOLO 16    

E ADESSO COSA SUCCEDERà NELLA MIA VITA?


POV SIMO

Chiudo la porta alle mie spalle e sprofondo sul pavimento facendo aderire la mia schiena alla porta fredda.
L’ho baciata. L'ho baciata e non dovevo.
Lei è fidanzata e adesso ha capito che io sono attratto da lei, e non vorrà più vedermi.

Non vorrai incominciare a farti i complessi da ragazzina!

Maledetta testa.

Sai quanti baci avrà ricevuto! E tu ti preoccupi… e poi gli hai mostrato i tuoi sentimenti, e allora?? Ha diciassette anni ed è una ragazza intelligente. Capirà!

Che centra!
Ha il ragazzo ed io l’ho baciata lo stesso.
Non si bacia mai una ragazza fidanzata.

Ma a chi la vuoi dare a bere, tu ragazzo innamorato. Di certo non a me! Non t’importa niente che lei sia fidanzata o no! L’unico motivo perché tu sei così, adesso, è che finalmente hai ceduto e l’hai baciata. Prima o poi doveva succedere, non puoi rimanere amica di una persona che ami.

Posso eccome.
Non posso permettermi di perderla, al costo di rimanergli amico per il resto della vita.

Ah... e sarai presente anche quando si sposerà? Crescerà la sua famiglia? E starà vicina a un altro uomo? E questo quello che vuoi? DISTRUGGERTI?


Se quello è l’uomo giusto e lei è felice, allora lo sarò anch’io per lei.

Ma smettila! Chi altri se non tu è l’uomo perfetto per questa ragazza!?

Sbuffo, non ho voglia di ascoltare una stupida voce dentro me.
Forse è meglio farsi una doccia e cercare di dimenticare quello che è successo.





POV MARI

È domenica.
È passato solo un giorno da quando ho lasciato casa, ma un solo giorno è bastato a cambiare la mia vita.
Finalmente ho fatto chiarezza con i miei sentimenti e per questo sono felice, anche se mi sentirò una stronza quando mi troverò davanti a Filippo.
Povero ragazzo, in fin dei conti lui ci tiene a me ed era pronto a tutto per rimediare al suo errore. Questa volta però sono stata io a sbagliare, e adesso devo accettare tutte le conseguenze.
Ad ogni bambina è stata raccontata la storia del principe azzurro, ed ogni bambina crescendo ha sempre cercato il proprio principe sul cavallo bianco.
Io ho sempre cercato il mio lui -perfetto e giusto-, l’ho cercato per mari e monti e pensavo di averlo trovato.
Pensavo fosse lui, Filippo.
Ma invece era sempre stato accanto a me, e adesso che l’ho trovato non ho intenzione di perderlo.
Filippo capirà, anche se ci vorrà del tempo, ma capirà.
Mi alzo dal letto certa che questo è un nuovo giorno e che fra qualche minuto lo avrei visto.

POV SIMO


Oggi è un altro giorno.
Il giorno successivo alla serata di ieri.
Ieri notte non ho fatto altro che pensare a lei.
Quel bacio che pur durato poco è stato qualcosa di dolce.
Le mie labbra che premevano sulle sue, soffici.
Non ho fatto altro che sognarmi la sua immagine, lei bella come sempre.
Ho cercato di pensare ad altro, ma ogni volta rivedevo il suo viso che rideva.
Le sue guance rosse per il troppo alcool.
Le sue curve dentro il suo vestito bianco.
I suoi occhi.
Le sue labbra.
Il bacio.
L’ho sognata e risognata.
E sono arrivato ad una conclusione:
Il bacio c’è stato e sono felice per quello che è successo, e non me ne pento.
Però se mi comporto come sempre, da solito amico, lei capirà che il bacio è stato solo causato dal troppo alcool tirato giù.
Sono le nove e Mari sarà già di sotto ad aspettarmi per la colazione.
Indosso un paio di bermuda, una t-shirt e le La Coste ai piedi.
Prendo il portafoglio, il telefono e le metto all’interno della mia borsa, Gola.
Chiudo la porta, faccio un respiro e scendo le scale.
Entrato nella sala da pranzo, la vedo.
Nervosa che si guarda intorno.
I capelli leggermente mossi, rispetto a ieri, e spettinati.
Una canottiera bianca e un paio di pantaloncini corti strappati ai bordi.
Si volta verso di me e mi sorride.
Amico. Comportamenti da solito amicone.
A mia volta ricambio il sorriso, facendo però colorare di rosa le sue guance.
“Giorno” dico con tono allegro.
“Giorno..” risponde lei, con tono incerto.

Pov Mari

Oddio non pensavo che una semplice colazione mi agitasse così tanto.
Sono le 9 passate e lui dovrebbe arrivare da momenti.
Incomincio a guardarmi intorno, ma non riesco a vederlo.
Solo persone, che ancora pensano al proprio cuscino, bevono il proprio caffè aggiungendo qualche parola al proprio interlocutore.
Mi giro di nuovo per vedere se è arrivato e lo vedo lì, all'entrata della sala.
Spontaneamente gli sorrido e lui ricambia subito.
La visione delle sue labbra mi rifanno ripensare a ieri.
Lo sento e ne sono certa, il mio viso sta andando in fiamme.
“Giorno”
“Giorno..”
Ma che mi sta succedendo, non sono mai stata così incerta con lui.
“Allora dormito bene?”
Che domande! Certo, non ho fatto altro che pensarti.
Annuisco.
“Tu?”
“Sì, come ogni sera”
“Come ogni sera” dico, con tono fin troppo basso per essere udito.
“Allora vuoi un caffè e la sfogliatella giusto?”
“Si ok”
“Ok.. torno subito”
L’unica ad essere diversa sono solo io. Lui è così.. normale.
Mi sono immaginata tutto ieri?
Ma diamine è successo, non sono ancora scema da immaginarmi tutto.
Forse è veramente successo tutto per colpa dell’alcool.
“Senti qua come profumano queste paste!”
La voce di Simone mi sveglia dai miei pensieri.

“Mmm... allora... mmm... che ne dici” dice fra un boccone e l’altro ”se oggi si va a fare un tuffo al laghetto?”
“Va bene, ma ti avverto io ho paura a tuffarmi.”
“Non ti preoccupare,tanto ci sono io.”
È proprio di questo che mi preoccupo. Mica di un misero tuffetto.

                                                          ***********

“Allora che ne pensi del paesaggio?”
“Molto carino.. uh uh, guarda quella farfalla!”
Mi avvicino di più alla farfalla, ma appena allungo la mano verso il fiore, la farfalla vola via.
Mi giro con la faccia imbronciata e vedo Simone che se la ride.
“Si sarà spaventata vedendoti.”
“Non è vero!” dico facendogli una linguaccia.
“Vieni qua scemina” dice, prima di avvolgere un suo braccio intorno alle mie spalle nude.
Io mi irrigidisco subito. Ecco che ricominciano i brividi.
È strano che prima non provassi nulla di ciò, almeno io non me ne rendevo conto.
“Vuoi vedere da dove ci tuffiamo.. da lì” dice, indicando una roccia fin troppo alta.
“O no, caro Simo, io da lì non mi ci tuffo!”
“Andiamo, su, non è così tanto alto, e poi ci sono io.”
“Ok”
Simo mi aiuta a salire sulla roccia. Da qua sopra si vede tutto il panorama.
Alberi, i monti all’orizzonte, il centro benessere e sotto di noi..
Quanto è alto!
..e sotto di noi il laghetto.
“Paura?”
“Ma ti rendi conto quanto è alto!”
“Non è così tanto alto”
“No no, io scendo” dico, cercando di scendere.. ma la cosa era veramente impossibile per una come me, che ha un’abilità da scalatrice pari a 0.
“Ma perché mi faccio convincere facilmente?!”
“Dai vieni qua.. ci tuffiamo insieme” dice, prendendo la mia mano.
Ho paura troppo paura. Riguardo di nuovo di sotto.
“Ehi guardami. Ci sono io”
“Ok”
“Pronta?”
“Forse.”
“Per sempre amici?” chiede.
“Sempre” rispondo, facendo un grosso respiro e buttandomi insieme a lui.

 
 
  Seraaa..la solita ritardataria eh!
Le complicazioni tra poco arriveranno,non sono questi i veri problemi fra i due...sono certa che picchierete Simone  per quello che farà..
P.s ieri ho visto il coniglio del chiambretti night...che tipino =P

Recenzioni:
Gnoma93:Amore mio..wow il mio migliore..che bello..peccato che con l'Elicio toppo!4 =(...e menomale che non tifi piu per Filippo,non sapevo più che fare per farti cambiare idea...Ormai il Simo della realtà non c'è piu,dopo tantooo,al suo posto Lui..sperando che vada bene!
TheDreamerMagic:Caraaa...ehm sono felice che ti sia piaciuto il capitolo..di queste che ne pensi!!mmmm ammazzeresti qualcuno vero??ti vorrei tanto dire "aggiornerò il piu presto possibile"..ma tanto non sarà così -_-..dannata scuola..un bacioooo!
Ross_ana:SERA!MA DAIIII MA PERCHè MI HAI GIà FATTO IL COMMENTO AL CAPITOLO...ORA NE VOGLIO UN ALTRO!un bacioooo...uuuuuuuuuh ululato di fantasma!Grazie betinaa!




GRAZIE A TUTTI...UN BACIO!

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