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Ciao
a tutti! Era tanto che non scrivevo...! Eccomi qui con una nuova FF! So
che ne ho lasciata una incompleta, ma sto preparando l'ultimo capitolo
e poi sarà finita! Solo che sono stata ispirata da questa
e...beh, trattenuta dall'università! Comunque, vi presento
la nuova fic...è una Rose/Scorpius, una coppia che mi piace
parecchio...all'inizio della fic forse Rose non sarà proprio
una campionessa di solarità e simpatia, ma non
preoccupatevi...cambierà presto! E' ambientata durante il
settimo anno ad Hogwarts di Rose e Scorpius...Beh...ecco intanto il
primo capitolo...spero proprio vi piaccia! Un saluto a tutti! :) Enjoy!
Lily_Luna
Io e la mia
famiglia stazionavamo a pochi metri da una
grossa locomotiva rossastra. Era il primo settembre e la luce del sole
era
parecchio forte, per essere a Londra.
- Allora
Rosie, sei pronta per il tuo ultimo ed
indimenticabile anno ad Hogwarts? – mio padre mi
strizzò l’occhio, poggiando
una mano sulla mia spalla. – Ti divertirai di certo! -.
-
Già Rose e non dimenticare che, se dovessi avere bisogno
d’aiuto
per la preparazione ai M.A.G.O., ti basterà mandare un gufo,
d’accordo? – Mia madre
sorrise apprensiva, mentre io annuivo silenziosamente.
- Hermione,
non stancare nostra figlia con questi discorsi
da secchioni…- esordì mio padre, prima che lei lo
incenerisse con lo sguardo. Come
facevano i miei genitori, così diversi tra loro, ad amarsi
così tanto? Erano
terribilmente buffi però. Sorrisi e mi abbassai per
recuperare le mie cose.
Proprio
mentre stavo per salutarli e salire sul treno, una
botta secca e pesante mi colpì la spalla. Quando mi voltai, pronta a picchiare
qualcuno, vidi il
sorriso allegro dei miei cugini preferiti : James, Albus e
Lily…naturalmente
seguiti dallo zio Harry e la zia Ginny.
- Ehi
cuginetta! – disse James ridacchiando - sei pronta per
l’anno più goliardico, più spettacolare
di tutta la tua carriera scolastica?!
-.
Sbuffai
sonoramente. James aveva finito solo l’anno
precedente e già si dava delle arie da grand’uomo.
Ma in fondo sapevo che era
tutta scena, la sua; era un ragazzo d’oro!
-
James…- esordii lanciandogli un’occhiataccia
– il settimo
è un anno come un altro. Compiti, libri e cose
varie…- dissi, beccandomi un’occhiata
sbigottita da parte di tutti i presenti.
- Lo sapevo
che era tutta colpa tua! – bisbigliò mio padre,
guardando preoccupato mia madre. - Con i tuoi geni l’hai
irrimediabilmente
rovinata! –. Tante grazie eh, papà!
- Smettila
immediatamente Ronald. – sbottò mia madre,
dandogli un pestone – Rose, non ascoltarlo neppure!
– mormorò poi rivolta a me.
Feci un sorriso stiracchiato e presi i miei bagagli.
- Devo andare
adesso! Vagone capiscuola…- mormorai
imbarazzata.
-
D’accordo piccola, sta attenta e divertiti! – mia
madre
sottolineò l’ultima parola abbracciandomi.
- Ehm
già Rose…cerca di non affannarti troppo dietro ai
libri e prova a divertirti…ma non dare confidenza agli
sconosciuti! -.
- Ma
papà sono a scuola! – guardai mio padre come se
fosse
pazzo, ignorando la prima parte della sua battuta.
-Hai capito
cosa intendo! – rispose lui in tono burbero.
-
Bè, ciao a tutti! – con un sorriso, salutai gli
zii e
James, mentre Albus mi seguiva a ruota e Lily correva verso mio
fratello Hugo,
circondato da una folla di amici.
Ero diventata
Caposcuola insieme ad Al, per cui entrambi ci
dirigemmo verso la carrozza indicata, trascinandoci dietro gli enormi
bauli.
- Fastidiosi
eh? – mormorò lui, aiutandomi a sistemare i
bagagli sulle reticelle di sostegno. Naturalmente alludeva ai commenti
della
nostra famiglia.
Grugnii
infastidita e scrollai le spalle, tentando di
lasciar cadere la discussione.
Si, mi davano
fastidio, anzi no…mi ferivano terribilmente i
loro commenti sul mio modo di essere; ma non avevo voglia di parlarne e
il
fatto che Albus, fin troppo intuitivo per i miei gusti, se ne fosse
accorto era
ancora peggio.
Io ero forte
e inflessibile.
O, per lo
meno, così tutti mi dipingevano.
Mi sedetti
svogliata, mentre il treno cominciava a muoversi
dopo il consueto fischio acuto. Vidi alcuni studenti salutare i
familiari e
altri correre freneticamente su e giù per il corridoio alla
ricerca di un
posto. Albus corse in bagno a cambiarsi, mentre io l’avevo
già fatto.
Sospirai,
lanciando un’occhiata cupa al cielo luminoso.
Il settimo
anno…l’ultimo anno ad Hogwarts.
In teoria,
per la maggior parte degli studenti, ciò
rappresentava l’anno più divertente, il
più folle e il più bello.
Per
me…forse solo una gran scocciatura.
A scuola ero
un essere invisibile, ero lontana anni luce da
tutti. Sola.
Io ero solo
Rose Weasley la Rompiscatole e non
piacevo granchè alla gente.
I miei
genitori, così come i miei zii, erano
famosissimi…e
di conseguenza lo erano anche James, Al, Hugo e Lily…io non
più di tanto. Non
possedevo nessuna delle loro caratteristiche…
James era
sempre stato bello ed atletico, un vero campione di
Quidditch.
Albus era
così dolce e disponibile che la gente finiva
sempre per innamorarsi dei suoi modi affabili.
Hugo…beh,
mio fratello era sempre stato un campione di
allegria e popolarità, mentre Lily…lei era
bella quasi quanto Victoire,
oltre che forte e brava a Quidditch.
E
io…beh, io ero normale.
Una ragazza
normale, per una famiglia di maghi grandiosi. Studiosa,
timida e nient’affatto travolgente…
Leggevo e
studiavo…per questo avevo ricevuto quelle spille.
Due spille
che meritavo, ma che avrei volentieri ceduto a
qualcun altro.
Non mi
piaceva comandare, né fare la spiona, per così
dire;
eppure quel compito era stato affidato a me e in qualche modo dovevo
ricoprirlo!
E mi ero
fatta una marea di nemici.
Quanto mi
sarebbe piaciuto, essere diversa, solo per una
volta…
Sospirai per
la seconda volta.
- Problemi
d’amore, eh Weasley?! -.
Spalancai gli
occhi e li richiusi all’istante, tentando di
mantenere la calma.
Quella voce
così arrogante…poteva appartenere solo ad una
persona.
A LUI.
Mi voltai
cautamente, assumendo la solita espressione
composta, invece di quella sofferente che mai nessuno avrebbe dovuto
vedere.
Davanti ai
miei occhi, poco distante da me, il mio incubo.
Un ragazzo
alto e snello, ma dal corpo di certo muscoloso, e
dalla carnagione pallida e lucente mi osservava a braccia incrociate. I
miei
occhi studiarono per alcuni istanti i suoi capelli dorati e il viso
sorridente
e strafottente, prima di indugiare sui suoi occhi verdi.
Scorpius
Malfoy.
Il ragazzo
che odiavo di più al mondo.
- Ti serve
qualcosa Malfoy?!- chiesi, sollevando un
sopracciglio e stringendo gli occhi.
- Niente di
particolare, volevo solo vedere con i miei occhi
se la notizia era vera. – rispose lui, continuando a
sorridere arrogante.
- E
cioè? -.
- Se quella
suora della Weasley ce l’aveva fatta ancora una
volta a elevarsi a un gradino sopra degli altri e a fare la maestrina!
– disse lui,
sprezzante.
Lo odiavo.
Parlava e non sapeva nulla, nulla di me.
- Senti chi
parla! Non sei tu quello che gira tronfio per i
corridoi della scuola?! Quello fiero di avere un suo fan-club?!
– sbottai io,
guardandolo in cagnesco.
- Non sai
niente di me Weasley! – rispose lui, canzonandomi.
- Neppure tu!
Quindi evita di parlare a sproposito! –
strillai quasi, facendo saltare in aria due ragazzini minuscoli che
passavano
dal corridoio.
- La smettete
di litigare come due bambini?! – Albus ci
rimproverò entrambi, guardandoci di sbieco.
- Ehi
Al…- Scorpius lo salutò con un sorrisetto
– è sempre
un piacere vedere tua cugina! Beh, ora che ci sei tu a farle compagnia,
posso
anche andarmene…a presto! – disse guardandomi
divertito. Gli scoccai un’occhiata
di fuoco, prima di voltarmi verso il finestrino.
- Si come
no…ci vediamo a cena…- borbottò mio
cugino,
sedendosi accanto a me.
- Come
diavolo fai a essere suo amico?! – sbottai,
guardandolo malissimo.
- Non
è così odioso come credi…-.
- Come
no…- mormorai acida.
- Siete
proprio due bambini, se vuoi proprio saperlo Rose. Come
potete stuzzicarvi in questo modo?-.
- Mi odia e
io odio lui. Chi si crede di essere?! – dissi a
denti stretti.
- Lascialo
stare…non è sempre così…-
rispose Al, dandomi una
pacca sulla spalla. Sollevai le spalle e ripresi a guardare fuori,
persa di
nuovo nei miei pensieri.
Forse Albus
aveva ragione, forse reagivo davvero come una
bambina. Ma se c’erano delle cose che odiavo, queste erano la
vanità, l’orgoglio,
la sfacciataggine e la stupidità.
E, per mia
sfortuna, Scorpius Malfoy sembrava possederle
tutte.
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