A wish is a dream...

di Lily_Luna
(/viewuser.php?uid=39195)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Back to school ***
Capitolo 2: *** Never friends ***
Capitolo 3: *** Can you hear me? ***
Capitolo 4: *** Certainties ***
Capitolo 5: *** Dream ***
Capitolo 6: *** What's your problem?! ***
Capitolo 7: *** Feeling strange ***
Capitolo 8: *** I don't know why ***
Capitolo 9: *** First kiss ***
Capitolo 10: *** Totally wrong ***
Capitolo 11: *** Pride and Prejudice ***
Capitolo 12: *** Anger or..? ***
Capitolo 13: *** Jealousy ***
Capitolo 14: *** Drunk girl ***
Capitolo 15: *** Secret ***
Capitolo 16: *** Can you help me?! ***
Capitolo 17: *** ...and I'm so sorry ***
Capitolo 18: *** Tra due fuochi ***
Capitolo 19: *** Like a modern Romeo ***
Capitolo 20: *** Romeo and Juliet ***
Capitolo 21: *** Effetti collaterali ***
Capitolo 22: *** 30th December - pt.1 ***
Capitolo 23: *** 30th December - pt.2 ***
Capitolo 24: *** Father ***
Capitolo 25: *** Mother and daughter ***
Capitolo 26: *** I'll tell you a secret... ***
Capitolo 27: *** Surprises & Pains ***
Capitolo 28: *** Between Me and You ***
Capitolo 29: *** With You ***
Capitolo 30: *** Strange Night ***
Capitolo 31: *** Problems ***
Capitolo 32: *** She Knows... ***
Capitolo 33: *** The Deal ***
Capitolo 34: *** Ruins ***
Capitolo 35: *** You are pregnant! ***
Capitolo 36: *** Hope ***
Capitolo 37: *** Reconciliation ***
Capitolo 38: *** The right thing ***
Capitolo 39: *** What's happening? ***
Capitolo 40: *** Clarifications and Memories ***
Capitolo 41: *** Don't give up the fight ***
Capitolo 42: *** Unexpected Help ***
Capitolo 43: *** Wedding..? ***
Capitolo 44: *** Exchange ***
Capitolo 45: *** [Epilogue] Another stupid rainy day ***



Capitolo 1
*** Back to school ***


< Ciao a tutti! Era tanto che non scrivevo...! Eccomi qui con una nuova FF! So che ne ho lasciata una incompleta, ma sto preparando l'ultimo capitolo e poi sarà finita! Solo che sono stata ispirata da questa e...beh, trattenuta dall'università! Comunque, vi presento la nuova fic...è una Rose/Scorpius, una coppia che mi piace parecchio...all'inizio della fic forse Rose non sarà proprio una campionessa di solarità e simpatia, ma non preoccupatevi...cambierà presto! E' ambientata durante il settimo anno ad Hogwarts di Rose e Scorpius...Beh...ecco intanto il primo capitolo...spero proprio vi piaccia! Un saluto a tutti! :) Enjoy!
Lily_Luna


Io e la mia famiglia stazionavamo a pochi metri da una grossa locomotiva rossastra. Era il primo settembre e la luce del sole era parecchio forte, per essere a Londra.

- Allora Rosie, sei pronta per il tuo ultimo ed indimenticabile anno ad Hogwarts? – mio padre mi strizzò l’occhio, poggiando una mano sulla mia spalla. – Ti divertirai di certo! -.

- Già Rose e non dimenticare che, se dovessi avere bisogno d’aiuto per la preparazione ai M.A.G.O., ti basterà mandare un gufo, d’accordo? – Mia madre sorrise apprensiva, mentre io annuivo silenziosamente.

- Hermione, non stancare nostra figlia con questi discorsi da secchioni…- esordì mio padre, prima che lei lo incenerisse con lo sguardo. Come facevano i miei genitori, così diversi tra loro, ad amarsi così tanto? Erano terribilmente buffi però. Sorrisi e mi abbassai per recuperare le mie cose.

Proprio mentre stavo per salutarli e salire sul treno, una botta secca e pesante mi colpì la spalla. Quando mi voltai, pronta a picchiare qualcuno, vidi il sorriso allegro dei miei cugini preferiti : James, Albus e Lily…naturalmente seguiti dallo zio Harry e la zia Ginny.

- Ehi cuginetta! – disse James ridacchiando - sei pronta per l’anno più goliardico, più spettacolare di tutta la tua carriera scolastica?! -.

Sbuffai sonoramente. James aveva finito solo l’anno precedente e già si dava delle arie da grand’uomo. Ma in fondo sapevo che era tutta scena, la sua; era un ragazzo d’oro!

- James…- esordii lanciandogli un’occhiataccia – il settimo è un anno come un altro. Compiti, libri e cose varie…- dissi, beccandomi un’occhiata sbigottita da parte di tutti i presenti.

- Lo sapevo che era tutta colpa tua! – bisbigliò mio padre, guardando preoccupato mia madre. - Con i tuoi geni l’hai irrimediabilmente rovinata! –. Tante grazie eh, papà!

- Smettila immediatamente Ronald. – sbottò mia madre, dandogli un pestone – Rose, non ascoltarlo neppure! – mormorò poi rivolta a me. Feci un sorriso stiracchiato e presi i miei bagagli.

- Devo andare adesso! Vagone capiscuola…- mormorai imbarazzata.

- D’accordo piccola, sta attenta e divertiti! – mia madre sottolineò l’ultima parola abbracciandomi.

- Ehm già Rose…cerca di non affannarti troppo dietro ai libri e prova a divertirti…ma non dare confidenza agli sconosciuti! -.

- Ma papà sono a scuola! – guardai mio padre come se fosse pazzo, ignorando la prima parte della sua battuta.

-Hai capito cosa intendo! – rispose lui in tono burbero.

- Bè, ciao a tutti! – con un sorriso, salutai gli zii e James, mentre Albus mi seguiva a ruota e Lily correva verso mio fratello Hugo, circondato da una folla di amici.

Ero diventata Caposcuola insieme ad Al, per cui entrambi ci dirigemmo verso la carrozza indicata, trascinandoci dietro gli enormi bauli.

- Fastidiosi eh? – mormorò lui, aiutandomi a sistemare i bagagli sulle reticelle di sostegno. Naturalmente alludeva ai commenti della nostra famiglia.

Grugnii infastidita e scrollai le spalle, tentando di lasciar cadere la discussione.

Si, mi davano fastidio, anzi no…mi ferivano terribilmente i loro commenti sul mio modo di essere; ma non avevo voglia di parlarne e il fatto che Albus, fin troppo intuitivo per i miei gusti, se ne fosse accorto era ancora peggio.

Io ero forte e inflessibile.

O, per lo meno, così tutti mi dipingevano.

Mi sedetti svogliata, mentre il treno cominciava a muoversi dopo il consueto fischio acuto. Vidi alcuni studenti salutare i familiari e altri correre freneticamente su e giù per il corridoio alla ricerca di un posto. Albus corse in bagno a cambiarsi, mentre io l’avevo già fatto.

Sospirai, lanciando un’occhiata cupa al cielo luminoso.

Il settimo anno…l’ultimo anno ad Hogwarts.

In teoria, per la maggior parte degli studenti, ciò rappresentava l’anno più divertente, il più folle e il più bello.

Per me…forse solo una gran scocciatura.

A scuola ero un essere invisibile, ero lontana anni luce da tutti. Sola.

Io ero solo Rose Weasley la Rompiscatole e non piacevo granchè alla gente.

I miei genitori, così come i miei zii, erano famosissimi…e di conseguenza lo erano anche James, Al, Hugo e Lily…io non più di tanto. Non possedevo nessuna delle loro caratteristiche…

James era sempre stato bello ed atletico, un vero campione di Quidditch.

Albus era così dolce e disponibile che la gente finiva sempre per innamorarsi dei suoi modi affabili.

Hugo…beh, mio fratello era sempre stato un campione di allegria e popolarità, mentre Lily…lei era bella quasi quanto Victoire, oltre che forte e brava a Quidditch.

E io…beh, io ero normale.

Una ragazza normale, per una famiglia di maghi grandiosi. Studiosa, timida e nient’affatto travolgente…

Leggevo e studiavo…per questo avevo ricevuto quelle spille.

Due spille che meritavo, ma che avrei volentieri ceduto a qualcun altro.

Non mi piaceva comandare, né fare la spiona, per così dire; eppure quel compito era stato affidato a me e in qualche modo dovevo ricoprirlo!

E mi ero fatta una marea di nemici.

Quanto mi sarebbe piaciuto, essere diversa, solo per una volta…

Sospirai per la seconda volta.

- Problemi d’amore, eh Weasley?! -.

Spalancai gli occhi e li richiusi all’istante, tentando di mantenere la calma.

Quella voce così arrogante…poteva appartenere solo ad una persona.

A LUI.

Mi voltai cautamente, assumendo la solita espressione composta, invece di quella sofferente che mai nessuno avrebbe dovuto vedere.

Davanti ai miei occhi, poco distante da me, il mio incubo.

Un ragazzo alto e snello, ma dal corpo di certo muscoloso, e dalla carnagione pallida e lucente mi osservava a braccia incrociate. I miei occhi studiarono per alcuni istanti i suoi capelli dorati e il viso sorridente e strafottente, prima di indugiare sui suoi occhi verdi.

Scorpius Malfoy.

Il ragazzo che odiavo di più al mondo.

- Ti serve qualcosa Malfoy?!- chiesi, sollevando un sopracciglio e stringendo gli occhi.

- Niente di particolare, volevo solo vedere con i miei occhi se la notizia era vera. – rispose lui, continuando a sorridere arrogante.

- E cioè? -.

- Se quella suora della Weasley ce l’aveva fatta ancora una volta a elevarsi a un gradino sopra degli altri e a fare la maestrina! – disse lui, sprezzante.

Lo odiavo. Parlava e non sapeva nulla, nulla di me.

- Senti chi parla! Non sei tu quello che gira tronfio per i corridoi della scuola?! Quello fiero di avere un suo fan-club?! – sbottai io, guardandolo in cagnesco.

- Non sai niente di me Weasley! – rispose lui, canzonandomi.

- Neppure tu! Quindi evita di parlare a sproposito! – strillai quasi, facendo saltare in aria due ragazzini minuscoli che passavano dal corridoio.

- La smettete di litigare come due bambini?! – Albus ci rimproverò entrambi, guardandoci di sbieco.

- Ehi Al…- Scorpius lo salutò con un sorrisetto – è sempre un piacere vedere tua cugina! Beh, ora che ci sei tu a farle compagnia, posso anche andarmene…a presto! – disse guardandomi divertito. Gli scoccai un’occhiata di fuoco, prima di voltarmi verso il finestrino.

- Si come no…ci vediamo a cena…- borbottò mio cugino, sedendosi accanto a me.

- Come diavolo fai a essere suo amico?! – sbottai, guardandolo malissimo.

- Non è così odioso come credi…-.

- Come no…- mormorai acida.

- Siete proprio due bambini, se vuoi proprio saperlo Rose. Come potete stuzzicarvi in questo modo?-.

- Mi odia e io odio lui. Chi si crede di essere?! – dissi a denti stretti.

- Lascialo stare…non è sempre così…- rispose Al, dandomi una pacca sulla spalla. Sollevai le spalle e ripresi a guardare fuori, persa di nuovo nei miei pensieri.

Forse Albus aveva ragione, forse reagivo davvero come una bambina. Ma se c’erano delle cose che odiavo, queste erano la vanità, l’orgoglio, la sfacciataggine e la stupidità.

E, per mia sfortuna, Scorpius Malfoy sembrava possederle tutte.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Never friends ***


2- Never friends

- Allora Rose, cosa ti piacerebbe organizzare per il tuo compleanno? – La domanda di Lily mi fece quasi soffocare con i miei cereali.

Era passata una settimana di scuola e, il sabato successivo, avrei compiuto diciassette anni. Sarei diventata maggiorenne.

Dopo essermi ripresa, la guardai preoccupata.

- Mmmh…non saprei…- mormorai timida, guardando verso le grandi finestre della Sala Grande.

In realtà mi sarebbe piaciuto davvero organizzare una festa…ballare, scherzare e divertirmi con i miei amici…

…il vero problema era che non ne possedevo neppure uno!

- Ti piacerebbe organizzare una festa? Che ne dici? – gli occhi di Lily si accesero per l’entusiasmo – Potremmo organizzarla in Sala Comune…ci sarebbe da divertirsi! -.

- No…Lily…preferirei una cosa un po’ meno…- cercai di dire, ma venni interrotta dalla voce di Hugo.

- Alla musica ci penso io, eh?! E per gli inviti…-

- Non ho intenzione di festeggiare circondata da gente che non conosco, Hugh! – tentai di dare alla mia voce un tono autoritario.

- Perché Weasley, credi davvero che qualcuno avrebbe voglia di venire alla tua festa?! – ancora lui. No. Anche a colazione…

Mi voltai verso Scorpius Malfoy, che si era appena avvicinato e stava salutando i suo carissimi amici, alias: i miei cugini. Come facevano a sopportarlo? Era odioso…

- Gira a largo Malfoy. – dissi a denti stretti. Lo sentii ridacchiare.

- Ho detto semplicemente la verità…- disse lui facendo spallucce, mentre Albus lo ammoniva: - Scorp, non ti stanchi mai di stuzzicarla?! -.

- No, almeno finchè continuerà ad impartire ordini a destra e a manca..- disse lui, guardando sprezzante la mia spilla.

- La verità è che ti brucia Malfoy! Ti piacerebbe fare tutto ciò che vuoi, ma non è possibile! E ti fa rabbia che sia io ad impediterlo! Cosa c’è odi le regole? Te ne hanno impartite troppe in casa? Di certo non ti sfogherai qui! – gli risposi con durezza. Al suono delle mie parole lo vidi spalancare gli splendidi occhi verdi. Vi lessi qualcosa che non mi sarei mai aspettata di trovarvi: amarezza. Me ne stupii, ma nello stesso istante si ricompose ed assunse un’espressione velenosa…che non avevo mai visto sul suo volto.

- E tu Weasley…chi sei per farmi la predica? Nessuno ti considera, non hai amici! Ed è la pura e semplice verità! Sei una ragazzina piena di sé e petulante…non mi sorprende che tu sia sola! – mi sibilò lui di rimando.

Le sue parole mi centrarono in pieno e mi ferirono. Era stato cattivo. Senza neppure pensarci gli mollai uno schiaffo potente.

- Adesso hai esagerato. Lo vedi che, per quanto ti sforzi, sei solo una stupida Serpe?! – gli soffiai piena di rabbia, prima di scappare via dalla Sala Grande. Prima che qualcuno potesse vedere le mie lacrime.

Mi chiusi in bagno e con un gemito mi sedetti a terra, il viso nascosto tra le ginocchia.

Non andava, non andava più nulla! Perché ero così?

Solitaria e scontrosa…

- Rose..?- La voce dolce di Lily interruppe i miei pensieri. La porta del bagno si spalancò lentamente, mentre mia cugina entrava e si inginocchiava accanto a me.

- Tutto bene? – mormorò, passandomi una mano sulla spalla.

- No Lily…non va nulla bene…- mugugnai guardandola tra le lacrime – La verità è che quello stupido di Malfoy ha ragione! Sono sola ed è tutta colpa mia! Ho messo tante e tante barriere davanti a me, che ormai non ricordo più neppure il perché di tutto questo! Non ho mai amato essere al centro dell’attenzione, né essere come quelle ragazzine stupide e vanitose! E adesso…-.

- E adesso niente, Rose. Non credo che Scorp abbia ragione, anzi se vuoi proprio saperlo gliene ho dette quattro anche io…non sei sola, hai me, la nostra famiglia…ed è inutile che ti enumeri tutti i nostri cugini…siamo troppi! – aggiunse con una risata – e poi ci sei tu…non capisco questa tua ostinazione Rosie…sei una ragazza bella e intelligente…se credi che cambiare modo di fare possa servirti…beh provaci! Ma vai bene così…il fatto è che la gente non ti conosce…e, come al solito, giudica le apparenze…-.

- Come quell’idiota di Malfoy…e tutta la sua cricchia…- mormorai arrabbiata. Lei ridacchiò.

- Temo che anche tu lo giudichi senza conoscerlo Rose…magari se vi conosceste, potreste essere amici…no?-.

- Mai. – mormorai cupa, facendola ridere ancora più forte.

- Sei orgogliosa…comunque, vado ad organizzare la festa di mia cugina Rose…la conosci? Compie diciassette anni…lascia fare a me!- disse, facendomi l’occhiolino e uscendo lentamente dal bagno.

- Orgogliosa?...- mormorai quella parola stupita…lo ero davvero? Mi chiesi scettica. Dopo pochi istanti mi sollevai, spolverandomi la gonna.

- Si…e pensare che odio la gente orgogliosa…- sussurrai a me stessa, guardandomi allo specchio. Forse stavo sbagliando tutto.

- Ciao ehm, Rose…auguri! – disse Eliza Zabini, facendomi un sorriso imbarazzato. Tentai di sorriderle anche io, nascondendo lo stupore. – Ehm…Grazie! – mormorai arrossendo.

- Auguri Rose! -.

- Auguri Weasley! -.

Sorrisi nervosamente a tutti e mi avvicinai a Lily, in piedi accanto a me.

- Ehi Rose! Ti diverti? – mi chiese lei raggiante.

Mi guardai intorno, leggermente spaesata.

Eravamo in un’aula in disuso riccamente addobbata e colorata. La musica era alta e molti ragazzi ballavano.

Era bello…ma sembrava così strano!

- Di un po’…quanti ne hai pagati per farli venire qui? – chiesi sospettosa, guardando mia cugina sottecchi. Scoppiò a ridere. – Nessuno! -.

- Chissà perché ma non ti credo…- dissi con un sospiro.

- Te lo giuro Rose…a dire il vero credevo che avrei dovuto convincere qualcuno…e invece…sono venuti tutti di loro spontanea volontà! Secondo me piaci alla gente…- disse lei, ridacchiando.

- Non è che io voglia piacere alla gente Lily…non mi importa di quello che pensano…cioè, io vorrei solo… – tentai di mettere in chiaro la mia posizione, ma lei mi spinse verso un gruppo di gente.

- Non importa! In ogni caso qui c’è qualcuno che vuole farti gli auguri! – e, detto questo, mi fece voltare di scatto.

La prima cosa che vidi furono due occhi verdi come smeraldi che mi osservavano leggermente sospettosi. Riconobbi immediatamente la pelle diafana e i capelli dorati del ragazzo che mi stava di fronte.

…e fui tentata di scappare via.

- Beh, vi lascio parlare ragazzi…Rose, tra poco arriva la torta!- strillò mia cugina con tono eloquente, prima di dileguarsi tra la folla.

Rimasi in silenzio, mentre le mie guance prendevano fuoco.

- Beh, auguri Weasley. – disse lui, incrociando le braccia.

- Grazie Malfoy…- risposi cupa, guardando il pavimento.

- Non credevo che amassi avere così tanta gente intorno! – disse lui, sarcastico.

- A dire il vero no…preferisco pochi amici, ma buoni, piuttosto che gente sconosciuta…mi sa che Lily si è lasciata prendere la mano e non ha capito il significato di “festa con amici”… - mi lasciai sfuggire l’ultima frase stancamente, avvampando di imbarazzo.

Mi aspettavo la sua solita battuta sul fatto che non avevo nessuno, ma questa non arrivò. Sollevai lo sguardo verso di lui, che continuava a scrutarmi sospettoso.

- A volte riesci persino a stupirmi…- bisbigliò, prima di andare via a grandi passi.

Prima che potessi fare qualcosa, fui afferrata per un braccio.

- Rose! – un ragazzo dai grandi occhi azzurri e i capelli castano chiaro mi sorrise dolcemente.

- Si? – chiesi educatamente.

- Piacere, Joseph! Sai…credo che sia ora di spegnere le candeline! – disse lui, facendomi un sorriso caldo e allegro. Era contagioso…non potei fare a meno di sorridergli anche io. In realtà lo conoscevo solo di vista…era Joseph Baston e giocava a Quidditch con Lily e Hugo.

- Era una vita che volevo parlarti, sono contento che tu abbia organizzato questa festa! – disse lui, diretto e sincero. Sorvolai sul fatto che, beh, la festa non era proprio un’idea mia e sorrisi imbarazzata. Non ero abituata a queste cose.

- Rose! Vieni qui! – Lily afferrò la mia mano e mi piazzò davanti un’enorme torta sulla quale troneggiava un’immensa candelina a forma di 17. Arrossii violentemente.

- Esprimi un desiderio! – gridò qualcuno.

Un desiderio…sorrisi e fissai per un attimo il vuoto. Non volevo chiedere nulla di impossibile o di stupido…

“Vorrei solo un cambiamento…” mormorai tra me e me, prima di soffiare sulla candela.

- Ti sei divertita?! – Lily ridacchiò allegra sedendosi sul mio letto. Le sorrisi.

- Certo…- mormorai. Ero stanchissima e in più avvertivo un leggero malessere.

Erano le tre di notte…un orario che mai mi sarei sognata di fare, se non per la consueta ronda notturna.

- Ti piace Baston, eh?! – disse Lily sollevando un sopracciglio e facendomi arrossire.

- Beh, veramente neppure lo conosco…è carino…ma…- mormorai, stendendomi sotto le coperte.

- Uhm, vabbè…se lo dici tu…sogni d’oro!-

- Notte…-

Secondo me ti piace cara mia Rose…uhm…potrei provare ad organizzare qualcosa…

- Non ci provare neppure Lily!!!– mi voltai verso mia cugina, che adesso mi guardava come se fossi impazzita. Le altre ragazze ci guardarono stupite.

- Ros…sei pazza? Non ho detto nulla! – mormorò lei, arrossendo. La guardai scettica.

- Ti ho sentito…- dissi convinta. Lei spalancò ancora di più gli occhi.

- Che? Ma io non ho parlato Rose, giuro! – rispose lei, poggiandosi una mano sul cuore. – Forse eri già in dormiveglia..- .

Mi grattai la punta del naso. Cavoli che mal di testa che avevo. Sentivo un continuo ronzio…

- Forse hai ragione…- mormorai stancamente – scusa, sono stanchissima, forse dormivo…- dissi, prima di voltarmi dall’altra parte.

- Tranquilla! Notte Rosie…-.

- Notte…-.

Salve! Ecco il secondo chap...lo so forse non è il massimo, ma spero che i cambiamenti che ho in serbo per i prossimi vi piacciano! Eheh...certo che Rose e Scorpius non la finiscono più di beccarsi! xD In ogni caso...cosa è successo a Rose? Perchè ha risposto così male a Lily? Sarà stato il sonno...? Vedremo! Grazie a che mi ha aggiunta tra i preferiti! :) spero commenterete! Ciao!
Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Can you hear me? ***


3- Can you hear me?

Quella mattina mi svegliai tardi.

Avevo dormito poco e male, in più il mal di testa sembrava raddoppiato.

Mi alzai tenendomi la fronte come se dovessi vomitare e mi guardai intorno. Non c’era nessuno…

Allora perché continuavo a sentire quello stupido ronzio? Che stessi covando l’influenza? Scappai in bagno e mi guardai allo specchio.

Normale. Avevo gli occhi leggermente arrossati e lucidi, ma nulla di che. Bah.

Passai l’ora successiva a cercare qualche medicina babbana contro il mal di testa…fortuna che esistevano quelle piccole pillole; fosse stato per un medimago, avrei dovuto come minimo trangugiare una mistura di uova di drago e peli di cammello!

Poco dopo uscii dalla sala comune di Grifondoro per raggiungere la sala Grande…in corridoio non incontrai nessuno ma, senza capire perché, continuavo a sentire quel fastidioso borbottio ovunque. Scossi la testa e mi passai una mano sulla fronte. – Non farti troppi film Rose…- mormorai.

- Ciao Weasley! – una ragazza dai capelli biondi e ricci mi sorrise, entrando dall’enorme portone di quercia. L’avevo vista la sera prima…ma non ricordavo affatto chi fosse.

- Ehm…ciao! – risposi educatamente, mentre lei saliva le scale e io le scendevo.

Ciao un corno. Mi ha dato una punizione neppure un mese fa…ma cosa non si fa per amore. Suo fratello è così fico…

Strabuzzai gli occhi e mi voltai di scatto nella sua direzione. – Come prego? – chiesi, guardandola colpita. Avevo sentito bene…? Poteva davvero aver detto…?

- Eh...cosa? Non ho detto nulla! – rispose lei, facendomi un sorriso ancora più ampio. – Ci si vede in giro, Rose! – Come no…ci si vede quando mi presenterai Hugo, sfigata!

Mentre lei si allontanava scivolai giù per le scale, senza neppure accorgermene.

Era impazzita? Mi stava prendendo in giro?! Mi voltai e tentai di sollevarmi in piedi, cercando di non dare peso al mio ginocchio destro, su cui ero rovinata.

Proprio mentre cercavo di capire cosa fare, se andarla a cercare e picchiarla, o se prendere prima quel benedetto medicinale, un enorme fracasso proveniente dalla Sala Grande mi costrinse a rinunciare alla mia missione punitiva. Una rissa? Un improvviso concerto? Che era tutta quella confusione?

Entrai impettita nella sala gremita di gente, nella speranza di far calmare un po’ gli animi…e rimasi stupefatta.

Non stava succedendo nulla.

La gente parlava tranquilla e allegra. Nessuno spargimento di sangue, nessun casino collettivo.

E allora perché io continuavo a sentire tutto quel rumore? Tutti parlavano, nessuno taceva…mi sembrava di non riuscire quasi a muovermi, tanto ero sopraffatta dalla confusione. Mi trascinai lentamente verso il tavolo dei Grifondoro, afferrando il primo calice che vidi. Anche li, una confusione immane. Mi sedetti pesantemente sulla panca, di fronte a Lily, e ingoiai quella stupida pillola. Attorno a me il caos.

- Dopo la serata di ieri non riesco bene a concentrarmi…era davvero tardi!-.

Cosa devo fare oggi...? Ah si, allenamento con i ragazzi…poi…

- Mmm…potresti smetterla di sbadigliare? –.

-Eh, scusa…-.

Cavoli che sonno…ora torno a letto eh, altro che passeggiata con Mary!

- Lunedì ho compito di Pozioni! Ci credi?!-.

Cosa devo studiare?...Ah, che importa, è sabato!

- Mi stai ascoltando? Smettila di guardarla una buona volta!-.

- Ehm…si scusa! -.

Potrei chiederle di uscire con me…in fondo non c’è nulla di male!

Mi alzai di scatto e guardai la numerosa tavolata intorno a me.

- Scusate…potreste abbassare il tono della voce?- dissi, tentando di non far trapelare l’irritazione. Lily mi guardò come se fossi pazza.

-Rosie…guarda che nessuno sta parlando a voce alta…bisbigliano tutti…stai bene? Sei pallida…-.

Bisbigliare?

- Lily…mi prendi in giro? C’è un casino assurdo! E poi…- mi massaggiai le tempie e abbassai la voce – ho un mal di testa terribile…diglielo tu che non ce la faccio più a sentirli strillare! -.

- Rose…ma nessuno strilla! Non senti ?-.

- Sento confusione…-.

- Ehm…ma…- Lily si guardò intorno, preoccupata, mentre io tentavo di distrarmi addentando un pezzo di toast.

Povera Rosie…che ti prende? Sono preoccupata…forse…forse è lo stress?

- Lil’ non sono affatto stressata! – Sbottai.

-Com…? – la sentii trattenere il fiato ed emettere un singulto. Sollevai lo sguardo. Era pallida e mi osservava come se fossi un fantasma. La guardai senza capire.

- Rosie…non ho mai detto che sei stressata…- mormorò pianissimo. La guardai scettica.

- Ma se ti ho sentito chiaramente…- cominciai, prima che lei sollevasse una mano tremante.

- Io…io l’ho pensato…!- mormorò lei.

- Pensato? – ripetei senza capire.

- Io l’ho SOLO pensato…Rose tu hai sentito un mio pensie…?- si interruppe spalancando la bocca.

Rimasi in silenzio per un istante. Il rombo, la folla nella mia testa riprese a martellare. Voci ovunque. Sentii ancora Lily.

Rose...mi puoi sentire davvero?

Capii.

Mi sollevai di scatto dalla tavola e cominciai a camminare all’indietro, guardando inorridita il volto di mia cugina. Le braccia inerti, la confusione crescente.

- No no no no no no….- cominciai a ripetere, in preda al terrore.

Come al solito neppure una lettera…tanto a loro che importa? – Attenta Weasley! – investii qualcuno, prima di rendermene conto.

- Scusa…- mormorai tremante. Non mi rendevo conto neppure di ciò che stavo facendo, evidentemente. Se fossi stata sana non avrei certo chiesto scusa a Malfoy.

- Bene. –. Deve stare davvero male se mi chiese scusa…ma chissà cos’ha…non ha una bella cera. Se mi muore qui forse penseranno sia colpa mia…

A quel punto era davvero troppo. Sentivo TUTTO. Sentivo troppo.

Lanciai uno strillo acuto, che lo fece gridare a sua volta, e scappai via dalla Sala, tappandomi le orecchie.
Reazione folle?

Forse…

Ma chissà come reagirebbe qualcuno se scoprisse, all’improvviso, di poter scrutare la mente di chiunque.

- Biblioteca! – ansimai, non appena ebbi ripreso il controllo di me.

Waah, salve a tutti! E così Rose si è resa conto di qualcosa di molto, molto strano! Come avrà fatto ad ottenere questo strano potere?! xD Ha spaventato persino il povero Scorpius eheh!!!
Ma che bello, ma che bello...solo due capitoli e la fic è già la preferita di 14 persone! Sono contenta! Grazie! ^^ Spero che commenterete...mi farebbe piacere :) ! Grazie a Christy 94: Sono contenta che ti piaccia e spero continuerai a seguirla! Ciao! ^^

Beh...a presto al prossimo chap! ^^ Kisses

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Certainties ***


4- Certainties


“ Tra i particolari doni magici che vengono trasmessi nelle famiglie di maghi, la lettura del pensiero è sicuramente tra i più noti.

Coloro che entrano in possesso di tale facoltà, la quale si presenta al compimento del diciassettesimo anno di età, riescono a penetrare con facilità nei pensieri, nei ricordi e nelle visioni della gente che li circonda; è tuttavia noto che i lettori del pensiero, riescano facilmente a chiudere parzialmente la propria mente, al fine di poter condurre un’esistenza apparentemente normale. In genere, inoltre,il dono della lettura del pensiero è accompagnato da un fenomeno che, per usare un termine Babbano, è definito “Telecinesi”, ossia la capacità di spostare gli oggetti con la sola forza del pensiero, senza dover utilizzare la bacchetta.

Nonostante ciò, pare che ai giorni nostri tali facoltà stiano scomparendo.”

-Scomparendo un corno!- sbottai frustrata, battendo un pugno sul vecchio tomo ammuffito e beccandomi un’occhiataccia da parte di Madama Pince.

Che ragazzina impertinente! …Ecco, ci mancava solo lei! Sbuffai sonoramente e mi allontanai ancora di più dai pochi studenti che leggevano a mente…e che naturalmente riuscivo perfettamente a sentire!

Ricacciai indietro l’ondata di lacrime che stava per sopraffarmi; dovevo documentarmi il più possibile e tentare di mantenere la lucidità. Non dovevo farne un dramma. Non era grave. No…

Fui distratta dall’incursione rumorosa di pensieri non miei : Eccola! Menomale…spero non sia arrabbiata con me…

- Lily!- soffiai a mia cugina, che si era appena avvicinata al tavolo – perché dovrei essere arrabbiata con te?- mi osservava con aria colpevole.

- Ops. Non ricordavo che leggessi…cioè si, ma non è facile fermare i pensieri…- mormorò imbarazzata, mentre io scuotevo la testa infastidita.

- Infatti…non riesco a concentrarmi con tutte quelle domande che ti stai ponendo…- dissi e le porsi l’enorme librone che stavo leggendo. –Leggi qui. Troverai tutte le risposte…e TI PREGO, leggi ad alta voce! Ne ho abbastanza di gente che legge a mente! – e con un gesto stizzito indicai gli studenti poco lontano da noi. Lei ridacchiò e cominciò a leggere, mentre io riflettevo.

- Beh…chissà come hai fatto ad ottenerlo…- mormorò Lily, grattandosi la testa. Magari la zia Hermione…

- Mia madre è figlia di babbani , Lil’! Come potrebbe essere? Sarà di certo un dono da parte di padre…- mormorai sovrappensiero. Lei sbuffò.

- Cerca di non rispondere ai pensieri della gente, la prossima volta ok? Cioè, io lo so…ma se dovessi fare quest’errore con qualcun altro? -.

- Tenterò di concentrarmi…è che fatico tantissimo…- mormorai tristemente.

- Sta tranquilla! Ci vuole solo un po’ d’abitudine…- Forse…

- Abitudine Lily? Credi davvero che io voglia ‘sto dono? Non esiste! Sono già stramba di mio, di certo non aggiungerò quest’altra follia!!! – dissi a voce un po’ troppo alta. Gli insulti degli altri mi piovvero mentalmente addosso. E il bello era che non potevo fare nulla! Mica potevo reagire; avrebbero pensato che fossi pazza.

Non puoi rinunciarci!

-Cavolo…- mi passai una mano tra i capelli, portandoli all’indietro.

- Dai…vedi il lato positivo…potrai scoprire tutto quello che vuoi e nessuno saprà come! – Faremo un sacco di feste…e ci dirai gli spostamenti di professori, prefetti e capiscuola!

- Non esiste. Sono pur sempre una Caposcuola e presto dovrò avvisare la McGranitt…ho già mandato una lettera a mia madre…- mormorai.

Pazza!!!

- Ti sentooo…- cantilenai cupamente.

- Oh cavolo...beh Rosie ma perché dirlo alla McGranitt? Ti romperanno le palle come non mai, lo sai? – disse Lily in preda allo sconforto.

- Di pure che hai paura che vi becchi quando organizzate festini…!?- la punzecchiai sollevando un sopracciglio.

- Che antipatica…-.

- Lo so, lo so…me lo dicono tutti...- ridacchiai e presi a guardare il libro che avevo appena sfogliato - comunque forse aspetterò di parlare con mamma, prima di dire qualunque cosa alla preside…non si sa mai…- mormorai.

- Rose…?- Lily attirò la mia attenzione.

- Mh? – avevo già letto la sua domanda mentalmente.

- Telecinesi? – disse solamente. Wow, è fico!

- Ma non so se io ne sia capace o meno…e non voglio saperlo…insomma, credo che la situazione sia già incasinata così! – borbottai stancamente.

- Ma non puoi rinnegare una parte di te, Rose! Insomma, se sei davvero capace di leggere nel pensiero, di spostare gli oggetti…è ovvio che non potrai certo tirarti indietro! Capiterà comunque no?- disse lei, parlando a voce bassa per non farsi sentire dagli altri. Io annuii infelice – Direi che sia il caso di andare…- borbottai, alzandomi dalla sedia, tentando di non far caso ai pensieri più disparati che mi entravano in testa.

Ad un certo punto rividi il viso di Malfoy e feci un balzo, respirando rumorosamente, mentre Lily cominciava a ridere fragorosamente.

L’aveva pensato lei.

- Come diavolo puoi pensare a quel damerino?! – le chiesi sbigottita, mentre lei rideva ancor più forte.

- Oh sta tranquilla! Non sono innamorata di lui…volevo solo prenderti in giro! – borbottò tra le risate. La guardai truce. – Ma grazie! Mi basta già vederlo nella testa di tutte le ragazze di Hogwarts! Di quelle che sono state a letto con lui e di quelle che lo sognano…bleah! – feci un verso disgustato, mentre uscivamo dal portone di quercia e l’aria fresca ci colpiva in pieno viso.

- Oh…Rose secondo me ti piace…- mormorò Lily, allontanandosi un po’. Sapeva che l’avrei strozzata! Mi voltai di scatto, come se mi avesse insultata.

- Piacermi?! PIACERMI?! Oh ti prego Lily, sii seria! Certo, è un bellissimo ragazzo…chi lo mette in dubbio? Ma…non potrei mai essere attratta da una persona tanto vuota e volubile!- sbottai, rossa di rabbia e imbarazzo.

- Uhm…sei troppo dura nel giudicare Scorpius…non è come credi…-.

- Perché, vorresti dirmi che il suo metro di giudizio nei miei confronti sia migliore? Voglio dire, sai cosa mi ritiene…-.

- Secondo me vi sbagliate a vicenda…- tentò di dire lei, prima che la interrompessi con un gesto del braccio.

- Importa qualcosa? Sono sette anni che ci becchiamo e non ci siamo mai presi la briga di parlarci…perché dovremmo farlo adesso? Sinceramente è superfluo, non lo ritengo indispensabile per la mia esistenza! – risposi, sedendomi poi sulla riva del lago. – E adesso, per favore, parliamo di cose serie…pensa, pensa a qualunque cosa…e io tenterò di chiudere la mente, d’accordo? – proposi poi, facendole cenno di sedersi accanto a me.

- Vedrai, penserò così tanto a Scorpius finchè non ti convincerai che è l’uomo della tua vita! – disse lei, ridacchiando.

- Quando dirò una cosa del genere saprai che sono impazzita! O che sono disperata! Te lo giuro! Spero di trovare di meglio! – dissi sicura, mentre lei ridacchiava. - Non giurare…potresti sbagliarti!. – disse furba.

- Non preoccuparti! Di questa cosa sono più che certa! -.

Ma a volte…anche le certezze più ovvie si distruggono…basterebbe aspettare un po’…

Eeeee salveee! Ecco il quarto chappy! Diciamo pure che si tratta di un capitolo di transizione...ma in qualche modo bisogna pur entrare nella vicenda no? xD Beh...in ogni caso ho deciso di alzare il rating della storia..da giallo ad arancione, non si sa mai xD meglio abbondare...magari servirà nei prossimi chap...o forse no! Anyway...caspita, sono stata aggiunta tra i preferiti già da 23 persone! Però ^^ Grazieee! ^^ Grazie anche a Christy94, scheggia94, cassandra 287 e a Mie per aver commentato! :) :) spero commenterete anche questo capitolo...! Ora vi lascio...buona serata! Ciaooooooo!!!! Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Dream ***


5- Dream


La luce filtrava attraverso le pesanti tende verdi che circondavano il mio letto. Era leggera, eppure era abbastanza forte da svegliarmi.

Rimasi per alcuni istanti immobile a contemplare il baldacchino del letto, poi, sentendo un movimento accanto a me, mi voltai lentamente.

Un urlo mi morì in gola, non appena mi resi conto di CHI era vicino a me. Nel mio letto.

La pelle bianca e pallida come una bambola di porcellana, i riccioli castani e morbidi sparsi sul mio cuscino.

Non poteva essere lei.

In quell’istante la vidi aprire i grandi occhi color cioccolata e osservarmi con uno sguardo dolce e caldo.

- Ciao Scorpius. -.

Mi ritrassi, sentendo il mio nome pronunciato con tanta dolcezza. Non ero abituato. Io ero Malfoy per lei, Malfoy e basta. E il mio nome non era stato pronunciato mai così dolcemente da nessuno. La osservai ancora.

Senza la perenne espressione arrabbiata era…

Bella. Anzi, bellissima. E ciò mi atterriva.

Le guance erano rosse, gli occhi luminosi.

- Che ci fai qui? – le chiesi spaventato, arrossendo e facendo un balzo all’indietro. Lei scoppiò a ridere. Una risata cristallina e allegra che mi fece arrossire ancor più violentemente. Mi osservò con i suoi occhi limpidi e profondi.

- Pensavo ricordassi di noi…e di questa notte…- disse seria, indicando il mio letto. A quel punto osservai come si copriva dolcemente col lenzuolo chiaro e la sua espressione serena. Trasalii.

- M…ma, io non ti ho mai…- cominciai a dire, prima che lei mi interrompesse baciandomi dolcemente. Una bacio incredibilmente tenero e travolgente.

- Ti amo Scorpius – mormorò sospesa sulle mie labbra. A quel punto mi tirai indietro con un urlo, battendo pesantemente sul pavimento. Io NON potevo stare con lei! Io la odiavo!

-Cazzo! – cominciai a districarmi tra le coperte, mentre sentivo qualcuno alzarsi velocemente dal letto.

- Stammi lontana Rose Weasley!- gridai con tutte le mie forze.

- Ehi ma…sei impazzito Scorp?! – la voce acuta di Amanda Finnigan mi riportò alla realtà.

Davanti a me non c’era nessuna Rose Weasley. Nessuna ragazza bellissima e dalla pelle pallida e morbida…

Mi riscossi dai miei pensieri battendomi una mano sulla fronte. Era stato solo un sogno, anzi un incubo!

Da quando la Weasley era bella? E poi così perfetta? Dovevo aver bevuto parecchio, la sera prima.

Mi sollevai tremante, mentre venivo sorretto dalla Finnigan.

- Che ci fai tu qui?!- le chiesi, guardandola stralunato. Lei mi osservò preoccupata e offesa a un tempo.

- Non ricordi stanotte…?- chiese, mentre quella frase mi riportava al mio recentissimo sogno. Certo. Quella notte…la Finnigan, una delle solite ochette sbavanti…nulla di che. Le feci un sorriso freddo e mi chiusi in bagno. – Hai ragione. – borbottai sudando freddo.

- Ehi Scorp! Sei impazzito?! – una spugna bagnaticcia e insaponata mi colpì in pieno volto.

- E tu che ci fai qui?! – gridai in direzione del mio migliore amico, Benjamin Zabini, che stava allegramente facendo la doccia. Mi guardò in cagnesco e riprese a lavarsi.

- Faccio la doccia…- disse, mentre io assumevo un’espressione disgustata. – Oddio che spettacolo raccapricciante…- borbottai, voltandomi verso il lavandino.

- Potresti pure uscire eh…in ogni caso alle ragazze non pare uno spettacolo così orrido…- disse lui, infilandosi l’accappatoio – comunque Scorp…hai una faccia orribile, senza offesa. – aggiunse poi guardandomi bene.

- Ho fatto un sogno…anzi no, un incubo raccapricciante...- dissi, osservando il mio riflesso allo specchio. Era orrendo, Ben aveva ragione.

- E cosa avresti sognato? La Finnigan? Non ho mai capito come possa piacerti…- cominciò lui, prima che lo interrompessi con un’occhiataccia.

- Non mi piace infatti. E’ solo un…passatempo, e lei lo sa. – borbottai – ho sognato la Weasley…-.

- Rose Weasley la santarellina?! – Ben mi osservò allibito.

- In realtà…era…cioè ho sognato di svegliarmi accanto a lei…dopo aver passato la notte insieme…- mormorai, arrossendo senza motivo. Lui scoppiò a ridere.

- Seeee…la Weasley a letto con te?! Ti odia! Non accadrà mai…peccato però, non è niente male!-.

Mi voltai a guardarlo come se fosse impazzito.

- Niente male?! Ma dove hai gli occhi? E’ una ragazza assolutamente normale, nessun tipo di bellezza particolare, niente di niente…- dissi…e allora perché, in sogno mi era parsa così bella? Scossi la testa con decisione. “Era-solo-un-sogno” pensai tra me e me.

- Ti sbagli amico…hai i paraocchi? Ma hai visto che fisico? E il viso? Lo butteresti via? Sei pazzo..- disse Benji, prima di uscire dal bagno. Sentii uno strillo soffocato, e la voce tranquilla di Ben dire: - Ehi Finnigan! Come va? -. Ridacchiai e cominciai a prepararmi, tentando di dimenticare quella strana ragazza.

La Sala Grande era piena di gente, quando salii dai sotterranei in compagnia di Ben. Nello stesso istante in cui stavo per varcare la soglia, vidi Rose Weasley a pochi passi da me che parlava a bassa voce con Lily e, con una mano, si massaggiava una tempia.

- Sto quasi per farcela Lily…va un po’ meglio…sento la metà delle cose…- la sentii dire, con un sorriso soddisfatto. Che voleva dire? A me sembrava le mancasse qualche rotella.

In quell’istante scoppiò a ridere, probabilmente per una battuta della rossa. E mi fermai quasi, stupito dal suono di quella risata. Era la stessa identica risata cristallina del mio sogno. La osservai per pochi istanti.

Per la prima volta non portava il mantello.

La figura era alta e slanciata, ma dalle forme morbide e dolci. I capelli castani facevano un contrasto molto particolare, con la sua pelle quasi traslucida. Istintivamente ripensai al sogno, al suo bacio e al suo viso.

E in quell’istante la vidi irrigidirsi e voltarsi verso di me con un’espressione stupefatta e imbarazzata…quasi…incazzata? Mi fermai, tentando di assumere un’espressione strafottente e arrogante, ma la sua espressione sempre più arrabbiata mi inchiodava. Perché mi stava guardando in quel modo? Non le avevo ancora detto nulla. Ripensai nuovamente alla sua figura, dolce e amorevole, nel mio sogno e la comparai a quella che stavo vedendo…

…ma a quel punto lei si era avvicinata e mi aveva schiaffeggiato pesantemente davanti a tutti.

- Come diavolo ti permetti? Sei un maniaco schifoso! – strillò arrossendo violentemente e scappando in corridoio. Era la seconda volta in due giorni.

Rimasi interdetto. Che avevo fatto? L’imbarazzo e la rabbia mi fecero avvampare di rossore. Non era da me. Io non potevo arrossire.

L’unica spiegazione era che avesse saputo del mio sogno, ma come?

C’era un unico modo…

- Zabini..!– mi voltai verso il mio migliore amico, che mi osservava con un’espressione terrorizzata.

- Scorp, non ho fatto niente io! Che ti prende?!-.

- Ti ammazzooo!-.


Oh ma salve! ^^ Ecco un piccolo chap tutto per voi! Lo so che non è molto lungo...però va bene così! Spero vi piaccia il punto di vista di Scorp...fatemi sapere! ^^
Wow 32 preferiti! Grazie :D...è bellissimo! E grazie anche a chi ha recensito, cioè hermioneharryron94, scheggia94, pallinaepollo, Mie e 5emme5! Scusate se non rispondo ad ognuno di voi, ma sono di frettissima...I'm sorry! Vi ringrazio tantissimo per i complimenti che mi avete fatto...mi fanno davvero piacere e mi spingono a migliorare...sperando poi che i miglioramenti si vedano eh! xD
Ora scappo! Kisses! Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** What's your problem?! ***


06 - What's your problem?!


- Io ti uccido, Benjamin Zabini! – ringhiai arrabbiato verso il mio ex-migliore amico, che stava indietreggiando terrorizzato.

- Scorp, stai scherzando vero..? Insomma…che ho fatto..? – si interruppe, mentre lo prendevo per il bavero e mi avvicinavo pericolosamente a lui.

- Che hai fatto? – sibilai – Guarda che ho capito benissimo…come ti è saltato in mente di raccontare di quello stupido sogno a quella pazza furiosa?! – e con un gesto nervoso indicai la porta della Sala, dalla quale era appena scappata la Weasley. Lo vidi sgranare gli occhi e guardarmi come se fossi impazzito.

- Sei matto?! Ti pare che vado a raccontare una cosa del genere a Rose Weasley? Toglimi le mani di dosso e pensaci bene! – sbottò Benji, guardandomi male.

- Non prendermi per il culo Ben. Come faceva a saperlo?! Di certo non sono stato io…

- E neanche io! Non mi credi? E dire che sei il mio migliore amico…- borbottò lui, facendo un’espressione profondamente offesa. Sbuffai sonoramente, mentre tentavo di calmare i miei nervi, ormai partiti del tutto.

- Spiegami perché avrei dovuto farlo! E poi scusa…siamo saliti insieme, non ricordi? – insistè lui, sgranando gli occhi blu. Lo guardai malissimo e lo mollai, per sedermi a tavola.

La maggior parte degli studenti mi stava osservando interessata…dovevano essersi accorti della scenetta di Weasley. In un modo o nell’altro quella riusciva a rompere le scatole. Li guardai male e presi a sorseggiare il mio the, riflettendo.

Per quale motivo quella stupida ragazzina mi aveva schiaffeggiato davanti a tutti? Odiavo essere messo in ridicolo, specie da una…una come lei. Me l’avrebbe pagata cara.

- Secondo te come faceva a saperlo?! – sbottai frustrato in direzione di Ben, che stava addentando un toast. Lui masticò con calma, facendo spallucce.

- Non ne ho idea Scorp, insomma…non è che la Finnigan ti ha sentito e lo ha raccontato a lei?

- Non so…potrebbe essere…- mormorai, osservando il tavolo dei Grifondoro, dove la bionda stava chiacchierando con una ragazza dai lunghi capelli neri.

- O magari sa leggere nel pensiero! – sghignazzò Ben, prendendomi in giro.

- Dovrei ridere? Non ho mai sentito una stronzata più grande…- dissi altero, incrociando le braccia.

- Stavo scherzando! Quando fai così assomigli tantissimo a tuo padre! – borbottò lui, beccandosi un’occhiata al vetriolo da parte mia.

- Non sarò MAI come lui! – gridai quasi, beccandomi le occhiate curiose di un paio di ragazzi. Stavo dando davvero spettacolo.

- Eddai…scusa! – Benji mi diede un pugno sulla spalla, mentre io scuotevo la testa.

- Scusami tu…sto esagerando…- mormorai guardando il fondo della tazza – ma quella li…e in più mio padre…- scossi la testa e mi alzai in piedi. Ben mi guardò stranito.

- Dove vai scusa?

Sorrisi sicuro di me.

- A scoprire qual è il problema di Weasley.

 

 

*************************************

 

 

- Ma tu guarda che idiota!!! – ringhiai, camminando spedita in corridoio.

Ok, era la seconda volta in due giorni che scappavo dalla Sala Grande. Un record…e dire che ho sempre detestato avere i riflettori puntati contro…

Ma quel Malfoy…

Avvampai di imbarazzo all’istante, ripensando alla scena che avevo appena visto nella sua testa.

Me. Nuda. Lo baciavo. Gli dicevo di amarlo.

Soffocai un gemito e mi sedetti sotto una statua di pietra.

E’ davvero lei? Wow…

Il pensiero di qualcuno si insinuò nella mia testa, alcuni istanti dopo mi ritrovai ad osservarmi attraverso gli occhi di qualcuno.

Scossi la testa e chiusi la mente. Ci provai.

- Ciao!- una voce maschile, familiare, richiese la mia attenzione. Sollevai lo sguardo, incontrando quello caldo e allegro di Baston. Istintivamente arrossii.

- Ehi..!- sollevai una mano a mò di saluto, ancora concentrata a evitare di ascoltare i suoi pensieri. Lui mi fece un sorrisetto soddisfatto.

- Ti ho vista poco fa in Sala Grande…avevi intenzione di staccare la testa a Malfoy?- chiese ironico, mentre io arrossivo ancora, al ricordo. – Eh si…

- Ti ha dato fastidio? E’ un tipo fin troppo arrogante…– disse lui, guardandomi preoccupato.

- Oh, no…cioè…si, ma è una lunga storia! Non mi va di parlarne!- dissi, tentando di far cadere il discorso. Non era proprio il caso che lui sapesse della mia stranezza…sarebbe scappato a gambe levate.

- Beh, se dovesse infastidirti…potrai rivolgerti a me…- disse lui, stiracchiandosi e porgendomi la mano per farmi alzare in piedi. Era un po’ callosa, forse a causa del Quidditch, e calda. Sorrisi istintivamente, mentre lui ridacchiava. – Adesso devo raggiungere degli amici, Rose Weasley…ci vediamo a lezione! – mi sorrise e, dopo avermi strizzato l’occhio, si era diretto di nuovo verso la Sala Grande. Che strano tipo.

- Wow… finalmente sembra che tu stia cominciando ad essere meno suora, eh Weasley?- Malfoy spuntò all’improvviso da dietro un arazzo, proprio di fronte a me. Arrossii ed estrassi la bacchetta.

- Che diavolo vuoi ancora? – dissi, perdendo quasi il controllo del mio “filtro” mentale. Dovevo stare attenta agli sbalzi di umore, o avrei perso la concentrazione e mi sarei ritrovata di nuovo tra i suoi pensieri.

- Sapere perché mi hai picchiato. – sbottò lui, guardandomi in cagnesco.

Sbiancai. Merda.

E ora che cosa gli avrei detto?

Salve a tutti!!! Chiedo intanto venia per avervi fatto aspettare così tanto per un altro capitolo...solo che ultimamente non ho avuto molto tempo per scrivere...lunedì ho un esame, venerdì un altro...l'università mi distrugge! A parte questo...ho avuto anche un piccolo periodo di "aridità artistica" ( xD fa ridere ma è così! ) E, nonostante io non sia bravissima a scrivere, mi sarebbe dispiaciuto pubblicare delle schifezzuole peggiori di quelle che già vi propino! xD No? Comunque...a parte questo delirio, eccomi qui con un altro cap...non è molto lungo, ma pian piano introduce...spero vi piaccia e spero recensirete!!!Grazie a Christy94, hermioneharryron94, Mie, pallinaepollo e veve_tonks! Grazie per le recensioni! E naturalmente grazie a chi l'ha aggiunta tra i preferiti!!! :D Ciaooo!!!                      Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Feeling strange ***


07 - Feeling strange


- Voglio sapere perché hai stampato le tue stupide dita sulla mia guancia.

Malfoy mi scrutava serio, probabilmente anche ferito nell’orgoglio. Oh si, per lui beccarsi più di un ceffone da parte mia, Rose Weasley, era un oltraggio…in un certo senso avrei anche potuto essere orgogliosa del mio gesto, ma la verità era che avevo ben poco da ridere. Era a meno di un metro da me e mi osservava cupo, in attesa di una risposta. Che diamine avrei dovuto dirgli?! Avevo agito d’impulso, i suoi pensieri mi erano entrati dentro la testa senza che io potessi fare nulla…ma d’altra parte non potevo certo dirgli che sapevo leggere nel pensiero. Non a Scorpius Malfoy…MAI.

- Allora? Ti si è annodata la lingua Weasley? – inarcò le sopracciglia e prese ad avvicinarsi lentamente.

- Io…il tuo comportamento è così saccente da darmi i nervi! – sbottai stringendo le labbra, mentre lui estraeva la bacchetta. Arretrai andando a scontrarmi contro il muro di pietra.

- Che stronzata Weasley. - mormorò lui, assumendo un’espressione indecifrabile che mi fece restare di sasso.

- Che diavolo vuoi Malfoy?! – sbottai infastidita, mentre lui si avvicinava pericolosamente a me.

Per qualche oscuro motivo il mio cuore aveva preso a battere forsennatamente.

In quell’istante, prima che potessi afferrare la mia e puntargliela contro, la sua bacchetta si posò sul mio collo. Era sempre più vicino.

Ero terrorizzata. Non potevo muovermi, non potevo afferrare la bacchetta, non sapevo cosa rispondere…e non riuscivo a capire perché, all’improvviso, i suoi occhi verdi mi apparissero tanto attraenti. Era terribilmente imbarazzante.

All’improvviso fece un ghigno sarcastico.

- Non lo so ancora Weasley…

Spostò lentamente la bacchetta sul mio collo, posandola sulla mia gola. Continuava ad osservarmi, quella strana espressione sul viso. Mi voleva colpire?

Feci un sospiro arrabbiato afferrando l’estremità della  sua bacchetta, nella speranza di spostarla, mentre lui, forse temendo che volessi spezzargliela, mi afferrava il polso.

In quell’istante  la mia pelle fu percorsa da una fortissima scarica elettrica, una sensazione completamente nuova e nient’affatto spiacevole. Rimasi senza parole, mentre i miei occhi si spostavano lentamente sul suo volto pallido, cercando i suoi.

Rimasi incatenata al suo sguardo, improvvisamente caldo e rapito…cosa stava succedendo?

- Tu…- mormorò con voce roca, seguendo il profilo del mio volto con la bacchetta.

- Rose sei qui e…ah! – la voce di Lily ci fece sobbalzare e allontanare velocemente. Mi passai una mano tremante tra i capelli, arrossendo furiosamente, mentre Malfoy, mi guardava sconcertato. Lily ci raggiunse lentamente, spostando lo sguardo da me, che probabilmente dovevo essere color pomodoro, a lui, che aveva preso a guardare insistentemente il pavimento di marmo. All’improvviso Malfoy sollevò lo sguardo verso di me, assumendo la stessa aria di sufficienza che lo contraddistingueva sempre. Eppure i suoi occhi erano inquieti e stupiti.

- Beh Weasley, so di essere terribilmente sexy quando mi ci metto…ma per favore potresti ricomporti e darmi una risposta? – che stronzo! Sentii le guance diventare bollenti e lo guardai arrabbiata.

- Ti odio Scorpius Malfoy, è per questo che ti ho schiaffeggiato è chiaro?! Ti detesto! – gridai quasi, prima di scappare verso il grande portone di quercia.

 

Presi a camminare verso la serra numero tre, tentando invano di mantenere il controllo. Cercavo in tutti i modi di togliermi dalla testa l’espressione dei suoi occhi e il suo volto perfetto…

Perfetto?!? Scossi la testa vigorosamente, dovevo essere impazzita.

Mi sedetti su una grossa roccia, proprio di fronte la serra e presi a massaggiarmi furiosamente le tempie, in attesa dell’arrivo degli altri studenti e di Neville Paciok, uno dei miei professori preferiti.

L’aria era luminosa e il sole mattutino illuminava appena gli alberi della foresta proibita. Il cielo era di un tenue azzurro e le nuvole si specchiavano sulla superficie limpida del lago. Era uno spettacolo meraviglioso. Chiusi gli occhi assaporando l’odore leggero dell’erba fresca.

E all’improvviso lo rividi.

La pelle del suo viso era così pallida e liscia da apparire quasi luminosa, gli occhi non erano affatto sbiaditi come quelli di tutto il resto della sua famiglia, ma erano verdi e luminosi, pieni di vita e di segreti. I suoi capelli erano dorati come il grano maturo…

- Ehi…ci si rivede!

Sobbalzai guardandomi intorno e scorgendo la figura muscolosa di Joseph. Per un folle attimo fui convinta che mi stesse seguendo, poi ricordai che eravamo nello stesso anno e che chiaramente seguivamo gli stessi corsi. Ero ancora un po’ intontita.

- Eh già! – mormorai sorridendogli, scacciando dalla mente l’immagine di Malfoy. Lui si avvicinò a me, continuando a sorridere e facendomi avvampare di imbarazzo. Mi sembrava una scena fin troppo familiare…eppure c’era qualcosa di completamente diverso.

- Senti Rose…- mormorò arrossendo leggermente – sai stavo pensando che magari…se ti va…qualche volta potremmo uscire insieme…non credi? Insomma, se ti fa piacere! - disse speranzoso, mentre io sorridevo nervosamente. Non sapevo cosa rispondere. Ero terribilmente imbarazzata perché, nonostante stessi tentando di escludere i suoi pensieri, questi entravano nella mia mente come se stesse gridando! Avevo già capito di piacergli e ciò naturalmente mi faceva piacere…era un bel ragazzo, eppure…

Fui salvata dall’arrivo di un numeroso gruppo di studenti, seguiti dal professore. Albus mi si avvicinò, scrutando sospettoso Joseph, che all’improvviso, dopo avermi scompigliato i capelli, si era mosso in direzione di alcuni suoi amici, che mi stavano osservando curiosi. Schiarii la voce e mi avvicinai ad Al.

- E’ successo qualcosa con Scorpius? – chiese lui, spostandosi gli occhiali sul naso e osservandomi curioso. Trattenni il fiato ed esibii un falso sorriso sereno.

- Tutto sotto controllo, uno dei nostri soliti litigi, hai presente?

- Se lo dici tu…- disse lui, facendo spallucce e scaraventandosi con tutto il proprio peso su una panca. Scossi la testa e mi sedetti accanto a lui, pronta per seguire la lezione, ma soprattutto ben attenta a non incrociare due occhi verdi arrabbiati e imbarazzati, che mi osservavano dall’altra parte della serra.

Saaaaaaaaalveeeeeee!!! Sono tornata ancora, contenti? Lo spero xD xD xD Ok ok lo so, 'sto capitolo è strano, molto strano...che Rose e Scorp si stiano rendendo conto di qualcosa? Perchè Malfoy si comporta in modo così strano? xD E poi c'è pure Baston che ci si mette... beh, spero il capitolo vi sia piaciuto!!! Fatemi sapere! Grazie a chi mi ha aggiunta tra i preferiti...insomma 44 al sesto capitolo sono tanti! Wow! ^^ E naturalmente grazie a Christy94, Mie, Smemo92, hermioneharryron94, HermioneForever92, pallinaepollo!!! Siete grandi! Al prossimo chap! Ciaoooooooo!     Lily_Luna

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** I don't know why ***


08 - I don't know why


A volte nella vita ti rendi conto che certe cose non tornano affatto, che c’è qualcosa che non va e che, quando vieni travolto da determinati avvenimenti, è difficile andare avanti fingendoti indifferente ad essi.

Ero seduto all’ultimo banco della serra numero tre, fingendo di ascoltare il professore e intento ad osservare la schiena di una ragazza. Fin qui tutto ok.

Ma quella, quella ragazza…io non potevo soffrirla. Era antipatica e petulante, una vera palla al piede che non faceva altro che darmi sui nervi. Non era particolarmente interessante, no.

E allora perché non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso?

La luce del sole colpiva i boccoli lucidi, conferendogli dei riflessi rossi che mai e poi mai avrei pensato di vedere. La schiena era tesa, segno che era nervosa. Ormai ero abituato a vederla di spalle, impettita e arrabbiata, che si allontanava da me.

- La stai consumando con gli occhi. Stai attento, potrebbe non restarne nulla!- Ben mi riportò alla realtà. Mi voltai verso il mio migliore amico, che mi osservava con l’aria di uno che la sa fin troppo lunga. Lo guardai male e finsi di seguire il professor Paciok, che stava spiegando come curare una pianta dai brutti fiori gialli, che troneggiava in ogni tavolo di lavoro, anche sul nostro.

- Non capisco di cosa tu stia parlando Benjamin.

Sollevò le sopracciglia e sorrise sarcastico.

- Ti prego Scorpius, evita di mentire, almeno a me…ti conosco da fin troppo tempo. Allora che è successo? Ha parlato? – disse, lanciando un’occhiata alla Weasley.

- No. – mormorai, prendendo i guanti protettivi.

- Che palle Scorp. Hai la faccia di uno che è appena stato a un funerale! Mi vuoi spiegare che cazzo è successo, o vado a chiederlo a lei!?- sbottò Ben, infilando con violenza la paletta di cui era munito, nel vaso dagli enormi fiori gialli e puzzolenti. Questi emisero uno strano squittio e presero a schizzare uno strano liquido arancione ovunque, come se fosse un getto d’idrante.

- Accidenti a te, spegni questa roba!!! – gridai, tentando di colpire la pianta con la bacchetta, ottenendo solo un getto ancora più forte, che fece volare il banco di due studenti accanto a noi parecchi metri più in la.

- Ci sto provando!!! Ma non vedo nulla! – strillò Ben, cercando di coprire la pianta con il MIO mantello, per fermare il getto.

- Fermo idiota! Il mio mantell…glub! – un getto arancione mi colpì in pieno viso. Era disgustoso e bruciava dolorosamente.

- Aguamenti! – gridò una voce femminile, mentre io tentavo di togliermi quella roba dagli occhi.

All’improvviso tutto parve finire. La pianta, grazie al getto dell’acqua, si era fermata, e sembrava emanare un profumo quasi migliore. Tentai di ripulirmi la faccia e gli occhi, ma il liquido sembrava essersi attaccato come colla. Riuscivo a vedere pochissimo.

- Che diavolo..?

- Fermo! – la voce femminile di prima…la voce di Rose Weasley, mi interruppe violentemente. Sentii due mani morbide e calde poggiarsi sul mio petto e spingermi verso la panca. Vidi a malapena il volto di lei, pallido e spaventato, che mi osservava.

Con una complicata mossa della bacchetta, distrusse la patina che mi si era formata sugli occhi e su tutto il viso. La guardai stupito.

Era a pochi centimetri da me, sul viso un’espressione di intensa preoccupazione, mentre le guance erano appena velate di rosa…

- Ci vedi? – chiese con voce preoccupata, mentre tutti si precipitavano verso di noi. Rimasi ad osservarla per alcuni istanti, poi feci segno di si.

- Menomale – mormorò, rilassandosi, fece un sospiro di sollievo che mi stupì, e alzò in piedi.

- Potevi restare cieco…- disse, senza più guardarmi negli occhi. In quell’istante sentii una sensazione stranissima e mai provata prima…mi aveva salvato davvero?

- Menomale che sei intervenuta subito Weasley…stavo cercando di salvare la signorina Finnigan che aveva ingerito una dose piuttosto ampia di linfa. – disse il professore, avvicinandosi a noi. – Tutto bene Malfoy? – chiese poi, guardandomi preoccupato. Quel professore mi stupiva. Aveva passato i suoi anni ad Hogwarts a farsi insultare da mio padre, eppure con me era gentile. Lo stimavo.

- Si professore, grazie…- dissi, sollevandomi in piedi e guardando Weasley. Sembrava in imbarazzo.

- Beh, propongo di mandare te e Zabini in infermeria…e…venti punti a Grifondoro per il coraggio di Weasley direi. – disse Paciock, prima di voltarsi ed aiutare alcuni studenti rimasti feriti.

Weasley mi guardò per alcuni istanti, forse preoccupata. Non era da lei, non volevo che mi guardasse in quel modo, lei mi odiava, il nostro non era un rapporto di amicizia…

- Ti ringrazio, ma non c’era bisogno che mi aiutassi…spero almeno tu non l’abbia fatto per farti bella davanti al professore…- sbottai, prendendola in giro, senza sapere neppure il perché di ciò che facevo.

Me ne pentii all’istante.

Mi stava guardando come se l’avessi schiaffeggiata, vidi i suoi occhi diventare improvvisamente lucidi.

- Ma tu guarda che stronzo! Per tua informazione l’ho fatto perché MAI e poi MAI vorrei vedere un mio compagno di scuola diventare cieco! Nemmeno se fosse il ragazzo più coglione dell’universo! – disse, prima di voltarsi e correre in direzione di altri suoi compagni, per aiutarli. Rimasi attonito a guardarla, mentre Ben tossicchiava.

- Ok andiamo, prima che tu faccia altre stronzate…

Lo seguii meccanicamente, con la mente completamente annebbiata, fino all’Infermeria, dove Madama Chips ci somministrò una buona dose di disintossicante e ci intimò di riposare.

- Lo sai che sei stato uno stronzo vero? Cioè Scorp, ti ha salvato… - cominciò Ben, lo interruppi con un gesto stanco.

- Sono un coglione, lo so. – dissi, guardando il soffitto – E’ che…Ben, oggi non so che mi è preso…

- E’ successo qualcosa? – chiese lui, io annuii.

- Quando l’ho trovata in corridoio stamattina…pensavo di farla spaventare un po’…invece...- scossi la testa, imbarazzato. Ben sollevò le sopracciglia, invitandomi a continuare. Sbuffai.

- Sono attratto da lei. Non appena le ho sfiorato il braccio…non so perché…- mi poggiai sui cuscini, mentre Ben si sollevava e si sporgeva verso di me, con un sorrisetto divertito.

- Ti piace!

- No!!! La detesto! – dissi perentorio, mentre lui scoppiava a ridere.

- Che stronzata Scorp! Ti piace! E te ne innamorerai!!! – strillò, rischiando di cadere all’indietro, per evitare il cuscino che gli avevo lanciato.

- Non mi innamorerò mai. Mai! E men che meno di quella stupida ragazzina…- dissi a denti stretti, guardando ferocemente il mio migliore amico. Lui assunse un’espressione seria e si picchiettò il naso con l’indice.

- Senti. Tu e lei litigate come cane e gatto dal primo giorno di scuola, dal primo anno…ma è chiaro che vi piacete. Non sto scherzando, magari è solo attrazione, magari no…ma una cosa è certa: lei non ti è indifferente, così come tu non lo sei per lei!

- E’ una cazzata…- dissi testardo – non credo a queste cose! Lei non mi è indifferente perché è una petulante ragazzina piena di sé!

- Come credi amico…ma vedrai che ho ragione io…- disse Ben, prima di stendersi sul letto e chiudere gli occhi. Gli lanciai un’occhiataccia e mi distesi anch’io, tentando di liberarmi della visione di una ragazza dai lunghi boccoli scuri e dalla pelle traslucida.

 

 

Ciao!!! Sono completamente pazza...tra poco più di un'ora avrò un esame...e io mi metto a scrivere!!! Uahahahahah! *La follia si è completamente impadronita di Carmen* ...comunque...ecco un cap con il punto di vista di Scorp...per capire un pò che gli prende...non che sia tanto chiaro eh! E' un pò confuso il ragazzo...xD Comunque...grazie a pallinaepollo e Smemo92 che hanno commentato!!! *_* Grazie!
Beh...vi lascio a questo nuovo chap...spero vi piaccia! Fatemi sapere!!! Ciaoooooooooo! kisses!        Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** First kiss ***


08 - First kiss




Almeno una volta nella vita a chiunque piacerebbe poter staccare da tutto, prendere una pausa e rilassarsi, senza pensare a nulla. Alzarti un po’ più tardi, leggere un libro o chiacchierare tranquillamente con qualcuno, magari davanti una tazza di cioccolata calda…

Questo chiaramente non era il mio caso.

 Cioè, mi sarebbe piaciuto parecchio potermi rilassare e dimenticare tutte le incombenze che mi aspettavano ma, essendo Caposcuola, questo era davvero impossibile!

Eravamo alle porte di ottobre e, adesso, una nuova sfiancante novità si prospettava all’orizzonte: la festa di Halloween.

Fino ad ora quella festa si era svolta a scuola, con un semplice banchetto e compagnia bella! Ma quest’anno qualcuno aveva avuto la brillante idea di organizzare una festa in maschera ad Hogsmeade…o meglio: io e gli altri capiscuola avremmo dovuto occuparcene, mentre qualcuno che adesso se ne stava in panciolle, aveva solo suggerito l’idea.

Ero seduta in Sala Grande, alle prese con una lettera per Madama Rosmerta, la proprietaria dei Tre Manici di Scopa, per implorarla di affittarci la grande sala del suo locale, mentre Al era andato a portare il piano di organizzazione della festa alla preside.

Sollevai gli occhi dal rotolo di pergamena per riflettere e incrociai lo sguardo di Malfoy, che stava uscendo in quell’istante. Mi stava osservando con una strana espressione, che non riuscii a cogliere. Nonostante il mio cuore avesse appena cominciato a battere furiosamente, lo ignorai. Le sue parole taglienti durante la lezione di Erbologia mi avevano fatto molto male…

- Buongiorno…sono stremata Rosie…sono reduce dall’allenamento più sfiancante di tutta la mia vita…- mormorò Lily, che era appena entrata, sedendosi. Scossi la testa e le rivolsi uno sguardo altrettanto stanco.

- Vado a spedire questa. – le dissi, indicando la lettera – mi fai compagnia? – lei annuì.

 

-Allora…cosa indosserai? – mi chiese Lily voltandosi verso di me e rischiando di scivolare dalle  scale della guferia. L’afferrai per un braccio e feci spallucce.

- Non lo so sinceramente…io…la cosa un po’ mi imbarazza!…- sorrisi a mò di scusa, mentre lei scuoteva la testa ed entrava attraverso la minuscola porta, seguita da me.

- Ma dai! E poi è la regola…e proprio tu, che hai organizzato la festa, non puoi non travestirti!

Sospirai e alzai le spalle – Lo so…ma non so cosa mettere comunque…

- Uhm…secondo me dovresti trovare un costume che ti rappresenti! – rispose lei, ma prima che potessi dire qualcosa, una voce maschile ribatté al posto mio.

- Allora dovrebbe proprio indossare un abito da suora…sarebbe perfetto!

Mi voltai di scatto. Malfoy e Zabini erano a pochi passi da noi, che fumavano tranquillamente.

- Già…e tu potresti vestirti da…uhm no, meglio non dirlo, sarebbe troppo volgare! – risposi, sorridendo velenosa. Zabini scoppiò a ridere e mi fece l’occhiolino. Malfoy lo incenerì con lo sguardo. Ignorandoli afferrai il primo gufo libero e presi a legare la lettera sulla sua zampa, tentando di non ascoltare una vocina nella mia testa che mi invitava a leggere loro nel pensiero…e se l’avessi fatto…? Sorrisi tra me.

Ma tu guarda che stupido. Non potrebbe semplicemente chiederle scusa?Insomma…sarà mio amico, ma stavolta ha sbagliato.  Almeno eviteremmo tutte quelle discussioni…wow, certo che Lily Potter è proprio carina…già…molto…

Quali discussioni? Di cosa discutevano lui e Malfoy? Fremendo dalla curiosità, sbirciai nella testa degli altri due.

Benjamin Zabini eh? Beh…è carino…molto più che carino. Oddio Lily…è Serpeverde! Però…chi se ne frega!

Mi voltai leggermente e, con la coda dell’occhio intravidi Lily e Benjamin che si guardavano imbarazzati.

Scusa Weasley.

All’improvviso mi bloccai.

Era lui.

Mi voltai lentamente verso Malfoy, che era voltato verso la finestra, mentre il terrore di essere scoperta mi invadeva.

…no…non va bene. “Mi dispiace tanto”…nah...“Perdono?” Cazzo no…ma perché è così complicato? Insomma…eppure è così semplice…mi odio. Anzi no. Odio te padre. Grazie per avermi fatto diventare così! Contento?

Chiusi la mente all’istante, avvampando di imbarazzo. Il sollievo di non essere stata scoperta fu sostituito dalla vergogna di aver letto i suoi pensieri. Che stupida! Erano privati, personali…

…eppure il fatto che Malfoy provasse un così grande sentimento negativo nei confronti del padre mi stupiva, era strano. Pensavo lo adorasse.

In quell’istante si voltò verso di me, rendendosi conto che lo stavo osservando. Sollevò un sopracciglio e sorrise arrogante.

- Credevo stessi facendo finta che io non esistessi.

- Naturalmente. – dissi, con garbo, prima di voltarmi verso Lily. Ma, con mia grande sorpresa, scoprii che era scomparsa, così come Zabini.

- A Zabini piace Lily. – disse lui.

- Non credo starebbero bene insieme. – dissi imperturbabile.

All’improvviso la sua espressione cambiò.

- Perché, quale sarebbe il problema? Spero che tu non sia attaccata a quel vecchio pregiudizio per cui un Grifondoro e un Serpeverde non possono essere amici, o altro. Perché se è così potrei pensare che sei davvero peggio di come ti ho dipinta.

- Non lo penso…non…non l’ho mai detto…- mormorai, arrossendo. Ed era la verità. Non avevo mai pensato una cosa del genere. Lui parve stupirsi.

- Cosa credi?! So bene cosa pensi di me. Tu non mi conosci Malfoy. Ti limiti a giudicarmi e a prendermi in giro per ciò che vedi, ma non sai nulla di me! – sbottai, guardandolo con durezza. Lui mi lanciò una strana occhiata.

- Mi dispiace Weasley. Per l’altro giorno a erbologia. G…grazie per avermi aiutato. – disse, voltandosi verso la finestra, in modo che non potessi vederlo in volto. Sospirai.

- Figurati…scuse accettate.

- Ma vorrei sapere perché lo hai fatto. – chiese, a voce bassa. Quella frase mi stupì e, in un certo senso, mi fece rabbia. Feci uno scatto in avanti e lo afferrai per il braccio, facendolo voltare.

Era vicinissimo a me. Ignorai la sensazione di elettricità che mi avvolse quando lo toccai e lo guardai seria.

- Te l’ho già spiegato. Perché avrei dovuto lasciare che diventassi cieco? Tu lo avresti fatto al posto mio? Non mi importa. Io non permetterei che succedesse, né a te, né a chiunque altro.

Lui fece un sorriso beffardo.

- Lo dici perché sei caposcuola.

Lo guardai male, esasperata.

- Tu non capisci proprio. Lo faccio perché mi va. Perché si! – sbottai. Lui abbassò lo sguardo e scosse la testa, il suo sorriso scomparso chissà dove.

Adesso mi stava osservando serio. Serissimo.

- Scusa. Hai ragione…tu lo fai perché…- Il suo sguardo si incatenò al mio. Trattenni il respiro.

Era davvero vicino…troppo vicino…

Le sue labbra si poggiarono sulle mie delicatamente. Erano calde e morbide...avevano un sapore nuovo e buonissimo.

La sua lingua si intrecciò alla mia, prima timidamente, poi con più foga. Non riuscivo a capire, non riuscivo a ragionare.

Io volevo baciarlo. Lo desideravo.

Risposi al suo bacio con forza, stringendomi a lui, mentre lui circondava la mia vita con le sue braccia forti. Era perfetto, proibito, ma perfetto.

In quell’istante si staccò da me, spingendomi delicatamente con le braccia, lontano da lui.

Senza guardarmi si era allontanato da me e si era precipitato giù dalle scale della guferia.

Ero disorientata. Avevo ricevuto il mio primo bacio…un bacio perfetto ed eccitante…unico...

Spalancai gli occhi e mi appoggiai alla finestra per non cadere.

…e lo avevo ricevuto da Scorpius Malfoy.

Ooooooooooooooooohhhh!!! Un bacioooooooooo!!! xD xD xD Malfoy, ma cosa fai?! Ciao a tutti!!! Anche oggi ho avuto un esame, la prova in itinere di storia...non vi dico che casino...e adesso che sono libera, eccomi qui, con un nuovo chap!!! Che bello, 50 preferiti! Grazie ^^ e naturalmente grazie anche a  Christy94, hermioneharryron94, Smemo92, pallinaepollo e Mie! ^^ Commentate...spero che il capitolo vi piaccia! baci!         Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Totally wrong ***


10 - Totally wrong



- Rose, stai bene?

- Mh…

-…Rose? – Vidi la mano di Lily sventolare davanti ai miei occhi per un paio di volte. Mi voltai verso di lei, guardandola stupita.

- Perché fai così? Ti ho detto che sto bene…perché dovrei…

- Perché è da circa dieci minuti che guardi il tuo pranzo senza proferire parola. E perché sei tornata dalla guferia con il viso stravolto, e perché è sempre da circa dieci minuti che ti parlo della festa di Halloween e non sono ancora riuscita ad ottenere la tua attenzione. Mi spieghi che cavolo ti prende?- Lei mi stava guardando come se fossi molto malata…o forse impazzita.

Sospirai. Forse lo ero davvero. Forse avevo immaginato tutto…in un certo senso sarebbe stato tutto più semplice, in tal caso.

Non avevo idea del perché fossi li, seduta in una Sala Grande sempre più gremita di gente rumorosa. Non riuscivo a fare a meno di sentire un continuo brusio in testa, ero in uno stato totalmente catatonico. Non mi rendevo conto di nulla.

- E’ successo qualcosa alla guferia vero? Hai litigato di nuovo con Scorpius? – Lily sbuffò esasperata, voltandosi verso il tavolo dei Serpeverde. La imitai immediatamente.

Era li. Non alzava lo sguardo, anzi per dirla tutta non faceva altro che osservare con estremo interesse la zuppa di cipolle davanti a lui. Un’eco lontana dei suoi pensieri mi entrò in testa, ma prima che potessi realmente capire cosa stesse pensando, chiusi la mente. Non avevo la minima intenzione di scoprire cosa gli passasse per la testa. O meglio, avrei voluto saperlo, ma non in quel modo.

- Che faccia che ha…- mormorò mia cugina in tono meditabondo. Continuai ad osservarlo, perdendomi nella forma perfetta delle sue labbra, nei muscoli tesi che si intravedevano attraverso la camicia…

A quel punto lui aveva alzato lo sguardo verso di me. Guardandomi con quegli occhi verdi così profondi…

Un momento, profondi?!?

- Oh no, oh no…!

Mi alzai di scatto e afferrai Lily per un braccio, che mi guardava come se fossi totalmente impazzita.

- Rose! Che ti prende? Devo ancora finire di mangiar…

- Zitta! Vieni con me! – ringhiai, trascinandola con me fino ad arrivare al famoso sgabuzzino delle scope di Gazza, proprio nella sala d’ingresso. Spalancai la porta e mi fiondai all’interno, trascinando senza troppe cerimonie mia cugina.

- Mi vuoi spiegare che cavolo hai? – sbottò lei indignata, scostandosi i capelli rossi dal volto. La guardai, terribilmente imbarazzata.

- Io…Lily…- mormorai, abbassando lo sguardo.

- Cosa? – mi si avvicinò curiosa – è qualcosa che riguarda la guferia?

- Non potrebbe essere che…senti…

- Rose. Muoviti. – mi ammonì lei a denti stretti.

Presi un respiro profondo, mentre sentivo le guance diventare sempre più calde.

- Forse…Malfoy…potrebbe piacermi?

Il silenzio accolse questa frase. Azzardai uno sguardo timido e vidi Lily osservarmi interdetta.

- E’ una domanda? – chiese in un soffio. Scossi la testa.

- Credo…di no.

 

**********************    

Avevo sollevato lo sguardo per un attimo. Incontrando due occhi dorati che mi osservavano spaventati. In quello sguardo avevo rivisto tutto.

Era così vicina…troppo vicina perché non potessi sentire l’elettricità che ci avvolgeva, troppo vicina perché potessi ignorare il suo profumo e la sfumatura d’oro puro nei suoi occhi.

Era stato un attimo. L’avevo baciata.

Volevo pentirmene, ma non ci riuscivo ed era questo che mi uccideva. Lei era Rose Weasley.

Me lo ripetevo continuamente. Lei non era nessuno, lei non avrebbe mai capito nulla di me. Niente di tutto ciò che ero costretto a dimostrare, senza esserne convinto.

 Sarebbe rimasta disgustata, non avrebbe capito nulla.

Mi passai le mani sulle tempie, tentando di placare il mal di testa imminente.

- Scorp!

Sobbalzai, voltandomi verso Ben, che mi guardava spaventato.

- Che vuoi?

- Stai bene..?

- No.

Zabini rimase a guardarmi interdetto, leggermente preoccupato dalla mia risposta.

- Ti ha spedito una fattura? Una maledizione? – la sua voce si era ridotta un sussurro, mentre spalancava gli occhi blu dallo stupore. Scossi la testa.

- Magari…

A quel punto mi alzai e gli feci cenno di seguirlo, fuori dalla Sala, oltre il portone d’ingresso.

Nonostante fosse Ottobre l’aria era molto fredda. Mi strinsi nel mantello ed estrassi una sigaretta, accendendola con un colpo di bacchetta.

- Non capisco Scorpius, ti sei accapigliato con Rose Weasley? O ti ha semplicemente ignorato…o?- Ben si era seduto sui gradini congelati, scuotendo la testa nervoso. Sorrisi, un sorriso amaro e gelido e mi avvicinai a lui.

- L’ho baciata. – sbottai seccamente.

- Eh? – Benjamin aveva spalancato occhi e bocca, scioccato. Lo guardai male.

- L’ho baciata Ben. Era vicina…io...io non ho capito niente. Volevo baciarla capisci? – sbottai disperato, battendomi una mano sulla fronte.

Ben rimase in silenzio per un po’. Se fosse stato qualcun altro, probabilmente lo avrei già strozzato, ma ero certo che, in quell’istante, il suo cervello stesse elaborando qualche teoria. Era molto più riflessivo di me.

Dopo tre minuti e dodici secondi Zabini parlò.

- Ok. E qual è il problema?

Quasi scivolai dal gradino. Mi aggrappai al suo mantello e lo guardai come se fosse ammattito.

- Qual è il problema?! Ben, stiamo parlando di Rose Weasley!

- Scorp, ti piace, smettila di fare così! Sii sincero con te stesso, cazzo!

Rimasi interdetto alle sue parole.

- La gente non piace senza un motivo…- dissi, guardandolo male – Non ho mai mostrato il minimo interesse per lei…perché adesso?

Lui si grattò il mento, pensieroso.

- Credo che voi due vi piacciate da sempre. Avete sempre sentito il bisogno di scontrarvi e stuzzicarvi l’uno con l’altra…io la penso così e tu non sembri smentire. – disse poi, guardandomi sarcastico. Io scossi la testa, accendendomi un’altra sigaretta.

- Io non capisco dove stia il problema. E’ una bella ragazza, è indubbiamente intelligente ed è buona…

- Infatti! Ed è per questo che quel bacio è stato totalmente sbagliato! – gridai io, alzandomi di scatto.

- Che cazzo vuol dire?- chiese il mio migliore amico, guardandomi stranito. Io sbuffai con rabbia. Perché non capiva quanto fosse difficile per me?

- L’hai detto tu Ben, lei è buona! E chi sono io? Cattivo! La mia famiglia ha fatto parte dei cattivi! Tutto ciò che ha a che fare con me e la mia famiglia, il mondo in cui IO vivo, è cattivo…i miei nonni…mio padre! E di conseguenza…

- Anche tu lo sei? Non dire stronzate…ti fa schifo tutto quello che ha a che fare con il lato oscuro, Scorp. Mi sembra che la cosa sia evidente. Perché non potresti baciare Rose Weasley? Perché suo padre, sua madre e suo zio hanno salvato il mondo? Perché lei è circondata da buoni e tu no? Andiamo…- Zabini scosse la testa con decisione.

- Sia come sia, questa storia deve finire prima di cominciare- dissi. Non capivo perché, ma mi sentivo pervaso da una strana sensazione. Era spiacevole…troppo.

- Ma se ti piace…

- Si Ben. Rose Weasley mi piace! Punto. Tra noi non ci sarà mai nulla, a parte quello stupido bacio!– sbottai in tono definitivo.

- Voglio proprio vedere come farai…- mormorò Ben, sarcastico – il bacio ha fatto così schifo?

- No. Per niente. – ringhiai, mentre l’immagine sfocata della Weasley compariva davanti ai miei occhi. Scossi la testa. – Questa farsa finirà presto.

- Vedremo…- disse Benji in tono enigmatico, prima di spostarsi per sfuggire alla mia maledizione orcovolante.



Ciao a tutti! Come va? A me abbastanza bene, a parte il freddo...ho le mani congelate! Perdonatemi, questo capitolo non è il massimo...mi spiace, ma spero che almeno un pò vi piaccia e che lo recensiate! Scusate se non sto pubblicando con troppa regolarità, ma sto avendo qualche impegno, e in più sono assorbita sia da questa storia che da altre...! Ho in mente di pubblicare una storiella di un paio di capitoli in contemporanea a questa! xD Anche perchè sarà molto più corta, credo! Vedremo...intanto pensiamo a questa! xD Grazie a Christy94, Smemo92 e Mie, che hanno commentato il chap precedente...e ovviamente i 54 preferiti! Grazieeeeeeeeeee! Buona lettura! ^^                                 Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Pride and Prejudice ***


11- Pride and Prejudice




Mancava una settimana esatta ad Halloween.

In genere non mi sarei interessata affatto alla festa, non più del solito almeno. Piuttosto quella mattina sarei scesa a portare una corona d’elleboro al piccolo monumento in onore dei caduti: sarebbe stato l’anniversario della battaglia di Hogwarts. Poi, probabilmente, avrei aiutato a mettere a posto la Sala Grande per il banchetto della sera, nulla di più.

Invece quella stupida festa in maschera sembrava occupare le mie giornate più di qualsiasi altra cosa. Ero costretta a passeggiare su e giù tra il castello e Hogsmeade perché, insieme agli altri Capiscuola, dovevo ultimare i preparativi. Odiavo già Halloween.

Era un bel sabato mattina e, naturalmente, quel giorno si sarebbe tenuta una gita nel piccolo  paesino, per permettere ai ragazzi di comprare roba inutile da indossare la settimana dopo.

Ero stata trascinata dalle mie cugine su e giù per la High Street, costretta a provare stupidi abiti e accessori vari. Un delirio odioso quanto inutile.

Mia cugina Dominique, in particolare, sembrava fosse stata posseduta dal fantasma di una fashion victim incallita, dato che era soprattutto per colpa sua che adesso avevo le vesciche ai piedi e un mal di testa spaventoso. Eravamo uscite dal dodicesimo negozio, quando finalmente si era calmata.

- Che ne dite di andarci a rilassare un po’? – aveva proposto Roxanne con aria stanca, indicando i “Tre manici di scopa”, proprio a un metro di distanza. Avevo annuito vigorosamente e, trascinando Lily e Dom per le braccia, eravamo riuscite a varcare la porta del locale.

Non avevamo fatto neanche un passo, che una figura si parò davanti a noi.

Rimasi di stucco, quando mi resi conto che si trattava di Malfoy.

Non mi aveva più parlato, o meglio, non mi aveva più preso in giro in corridoio, non mi guardava più sprezzante, non sollevava neppure lo sguardo, quando l’osservavo.

Mi ignorava completamente ed era stranamente doloroso.

Non capivo. Mi aveva baciata…un bacio bellissimo, dolce e violento insieme e adesso non aveva neppure il coraggio di guardarmi negli occhi?

Nello stesso istante in cui l’avevo visto comparire davanti a me, il mio cuore aveva preso a battere freneticamente, mentre arrossivo. Mi lanciò una rapida occhiata neutra, prima di guardare qualcuno accanto a me.

- Posso accompagnarti alla festa di Halloween?

Vidi Lily voltarsi verso di me con gli occhi fuori dalle orbite, mentre, dentro di me, qualcosa si spezzava. Rimasi a guardarlo come una stupida per alcuni istanti, ma lui continuava ad ignorarmi.

- Oh beh…

A quel punto mi voltai verso Dominique, che appariva stranamente stupita di essere stata invitata da Scorpius Malfoy alla festa. Illuminata dalla luce delle lampade mi parve ancora più bella di quanto non fosse. Più bella di Victoire, di zia Fleur, di Lily…

E un milione di volte più bella di me.

Lasciai delicatamente il suo braccio e, senza dire nulla, presi a camminare piano all’indietro. Non volevo rimanere li, mi sentivo ferita e terribilmente imbarazzata, ma la mano di Lily era scattata e, prima che avessi potuto fare qualcosa, aveva stretto la mia.

Non provare ad andartene! Faresti solo il suo gioco! La sua voce imperiosa mi costrinse a fermarmi, mentre Dominique annuiva e chiacchierava con lui, decidendo dove incontrarsi. Abbassai lo sguardo, mentre le mie guance ardevano.

- Perfetto, sono felice che tu abbia accettato il mio invito – mormorò lui, prima di voltarsi e andarsi a sedere da qualche parte. Mi sentii trascinare da Lily e dopo pochi istanti, sentii la superficie dura della panca, sotto di me.

- Oh, felice mi sembra riduttivo! – disse Roxanne sarcastica, prima di alzarsi – che prendete? – disse poi rivolta a noi.

- Una Burrobirra per me e Dom, un Firewiskey per Rose – scattò pronta Lily. Sollevai lo sguardo, guardandola sgomenta.

- Non lo voglio…- protestai debolmente, mentre lei stringeva gli occhi.

- Ti farà bene…comunque – disse poi rivolta a Dom – Perché diamine hai accettato il suo invito?

Dominique parve spiazzata, poi, ammirando una ciocca dei suoi capelli corti e biondissimi sorrise.

- Non che mi piaccia…anzi, trovo ci siano ragazzi più carini…ma è abbastanza bello da accompagnarmi…- mormorò soprappensiero.

- Cioè, è solo per pura vanità?! – chiese Lily stupita almeno quanto me.

- Devo preservare la mia immagine no? – rispose Dom ridendo – Ma perché, ti piace? Guarda che a me non importa nulla di lui…

- Io alla festa ci vado con Zabini, quindi è chiaro che Malfoy NON mi piace…- rispose Lily, cominciando a guardarmi preoccupata. Alzai le spalle senza enfasi, mentre dentro di me sentivo l’inferno.

L’imbarazzo non era nulla in confronto al bruciante senso di delusione che sentivo. Non riuscivo a capire perché, d’altronde Malfoy non aveva mai mostrato interesse per me…

Eppure credevo che, durante le ultime settimane, qualcosa fosse cambiato. Lo sapevo, anzi. Il mio cuore sembrava dolorosamente spezzato…

…ma era solo un bacio! Non era nulla…

Mi voltai leggermente verso il tavolo accanto al mio, dove lui sorseggiava il suo wiskey. Si voltò per un secondo verso di me, lanciandomi un’occhiata gelida e arrabbiata. Sobbalzai, il volto in fiamme, gli angoli degli occhi che bruciavano.

Lascialo stare…non merita nulla! Sicuramente c’è un buon motivo…

- Fuori dalla mia testa Lily! – sbottai arrabbiata, rischiando di farmi sentire da tutti. Dominique mi guardò interrogativa, mentre alcune testa si voltavano verso di me. Abbassai il volto.

- Scusa…- soffiai alla rossa, che tentava di sorridere agli altri studenti. Lei scosse la testa.

Scusami tu…

- Malfoy è uno di quei tizi che si porta le ragazze a letto? – la domanda di Dominique mi fece quasi scivolare dalla panca, mentre una strana sensazione di fastidio si faceva strada nel mio petto.

- Non so…- cominciò Lily, ma fu interrotta dalla voce di Roxanne, che si era appena unita a noi, trasportando quattro grossi boccali.

- Oh si tesoro…Malfoy è uno dei più grossi stronzi in circolazione! – borbottò lei, per non farsi sentire da lui – Ha avuto metà delle ragazze di Hogwarts…e non è mai stato fidanzato! Lui ci va a letto, le sbaciucchia e poi le molla come idiote! Lui non ha mai amato nessuna che io sappia…e non è mai stato interessato a nessuna! Lui ti  prende in giro e basta!

Una lama ghiacciata mi perforò il cuore.

- Che ti prende Rosie, sei pallida come un cencio! – Dominique mi passò una mano sul viso, mentre io scuotevo la testa.

- Tutto ok! – tentai di dire, ma avevo la voce acuta, troppo acuta. Allungai una mano verso il mio bicchiere e vuotai tutto il contenuto in un sol colpo.

- Oooh! Questo si che è bere – si complimentò Roxie, ridendo. Tentai di sorridere, mentre una strana sensazione di annebbiamento mi avvolgeva. La tristezza non se ne andava…

Cominciai a sentirmi leggermente intontita. Le altre parlavano, mentre io non riuscivo ad afferrare bene il senso dei loro discorsi.

- Ciao Rose! – una voce maschile conosciuta, mi riscosse dai miei pensieri, facendomi voltare. Mi alzai in piedi e sorrisi a Baston, che appariva felicissimo di vedermi.

- Ehi! Ciao Joseph! – strillai, leggermente brilla, baciandolo sulla guancia. Lui parve stupito da quel gesto e mi prese la mano. Non si era ancora reso conto di come stavo, mentre molti altri mi osservavano ridacchiando.

- Ti va di venire alla festa con me sabato prossimo? – chiese lui, con gli occhi che brillavano. Gli sorrisi, poi mi voltai lentamente. Apparentemente sembrava che stessi guardando Dominique, mentre, in realtà guardavo Scorpius. Mi osservava con una strana espressione sul viso. Sorrisi strafottente e mi voltai di nuovo verso Joseph.

- Mi farebbe molto piacere venire con te…stavo aspettando il tuo invito! – dissi allegramente. In fondo mi faceva piacere…non avrei certo fatto la figura della stupida davanti a Malfoy.

- Perfetto! Allora ci vediamo qui o in Sala Comune? – chiese lui, impaziente.

- Ci vediamo qui! – sorrisi e gli diedi un buffetto, prima di sedermi. Lily si avventò su di me all’istante.

- Sei impazzita?!

La guardai con aria di sufficienza.

- No…un ragazzo mi ha invitato ed io ho accettato! – dissi angelicamente. Lei sbuffò e mi guardò intensamente, parlando come quando ci si rivolge a un bambino cocciuto.

- Ma QUEL ragazzo…non è QUELLO con cui volevi andare…no?

- Ah…e con chi volevi andare? – chiesero Dominique e Roxanne curiose. Io sorrisi.

- Con Baston…Lily si ricorda male!

- Io ricordo perfettamen…

- Ciao ragazze! – Zabini si era avvicinato allegramente, seguito a ruota da Scorpius, che teneva gli occhi puntati su di me. Lo ignorai e sorrisi a Ben.

- Che bella sorpresa Benjamin! – sbottai, abbracciando Lily – Sono felice che accompagni mia cugina Lily!

Lui mi guardò preoccupato, poi sorrise nervoso – Ah si? Come mai?

- Perché tu sei simpatico e divertente! Come lei! E perché TU non approfitti delle ragazze! TU sei un cavaliere! E così lo è anche Joseph Baston! Io e Lily siamo fortunate! – dissi ferocemente. Lui arrossì, ma non fu nulla in confronto a Malfoy, che sembrava avesse ricevuto uno schiaffo. Sorrisi velenosa, ma a quel punto Lily si era alzata.

- Dobbiamo proprio andare adesso, eh?! Uh su com’è tardi! Guarda quanti pacchetti che abbiamo! Beh…- aggiunse rivolta a tutti – Io e Rose dobbiamo proprio scappare…deve aiutarmi in un compito…quindi…ciao ciao!- e prese a trascinarmi verso l’uscita, mentre io recuperavo tutte le borse. Senza dire una parola mi trascinò per tutta Hogsmeade, fino ad Hogwarts, fino alla Torre di Grifondoro, miracolosamente vuota. A quel punto si era voltata verso di me.

- Mi spieghi che ti salta in mente? – sbottò, mollando le borse sul primo pouf a tiro. La guardai senza capire.

- Niente…è tutto ok…

- Non è ok! Prima fai la faccia appesa perché quell’idiota di Malfoy fa quello che fa e poi ti metti a civettare come una stupida con Baston? Lo sai che gli piaci…e tu lo stai facendo per ripicca! Sei mezza ubriaca!

Le sue parole mi colpirono con violenza. L’effetto dell’alcool stava svanendo per lasciare il posto a un ineffabile senso di tristezza. Mi sentivo arrabbiata e confusa, la metà delle parole che gridavo erano dettate dagli ultimi effetti del Wiskey, ma di certo erano vere. Come si dice, la verità la dicono i bambini e gli ubriachi?

- Cazzo Lily! Ne ho abbastanza, abbastanza di tutto! Ho vissuto da essere invisibile per sette anni, ho scoperto di possedere una stupidissima qualità magica che non volevo…ho cominciato a pensare di essere per davvero diversa e sola! Ma poi…quell’idiota di Scorpius mi ha baciato! E per una volta ho pensato che, nonostante fosse tutto sbagliato, forse in fondo la sua presenza fosse importante per me…d’altronde è da anni che ci becchiamo! Da sempre..! Ci ho sperato come una stupida ingenua, perché non ho idea di cosa sia quando ti piace qualcuno e ne sei attratta in modo così definitivo! Ho sperato di piacergli anche io! E’ forse un errore! – non mi ero accorta delle lacrime che mi scivolavano sulle guance. Le asciugai con rabbia. Lily mi si era avvicinata, triste.

- E adesso ho capito che mi sbagliavo…che Roxie ha ragione, che lui usa la gente solo allo scopo di divertirsi! E allora perché devo fare la figura della stupida? So benissimo di essere orgogliosa, ma non ho intenzione di continuare a farmi mettere i piedi in testa! Andrò a quella festa con Baston, dimostrerò che non me ne importa…

- Ma Rosie…a te importa! – disse Lily – Ti piace, ti importa che lui ti guardi, che lui ti pensi… tu vuoi solo che sia geloso!

- Forse è davvero così, forse no. Da oggi si cambia musica…lo vedrai! – dissi cupa, prima di entrare in dormitorio.



Ok...spero che non mi ucciderete!!! Questo capitolo mi è uscito un pò così...non è il massimo e chiedo venia per questo! Malfoy stronzetto eh? Ma neppure Rosie scherza... xD Chissà perchè il nostro eroe biondo grano ( eh si, i suoi capelli non sono proprio come quelli del padre...) si è comportato così?! Ehhh....chissà! E povero Joseph Baston...o forse no? Magari ne trarrà anche lui qualche vantaggio xD xD Si vedrà!
Christy94: Eh si poverino...ma pensa, è cresciuto sentendo tutte quelle storie su Voldemort e la sua famiglia...ma non ti preoccupare, su questo argomento poi ci arriveremo! ^^ Grazie mille, spero questo ti piaccia! Ciao!
DilettaWCG: Grazie per essere venuta a recensire la mia storia e ti ringrazio per i complimenti che mi hai fatto anche se le Rose/Scorpius non ti piacciono! Sei stata gentilissima...e grazie per averla aggiunta tra i preferiti! ^^ Ciaoooo!
Smemo92: Si in effetti sono un pò incasinati...ma sicuramente le cose si chiariranno passo passo! Scorpius ha una facciata dura e arrogante, ma sotto sotto è mooolto diverso dai Malfoy...si vergogna del passato della sua famiglia, quindi crede anche lui, facendone parte, di essere inadeguato! Ma gli passerà! ^^ Si Rosie lo ha ammesso, ma come vedi è anche tanto tanto orgogliosa! Ciaociao! ^^
hermioneharryron94: Eh, durante l'adolescenza ci sono questi momenti di smarrimento...anche Scorpius li ha! xD Comunque, si...in realtà è ben diverso da come appare! In fondo anche lui è un romanticone!Sono contenta che ti piaccia! Ciaooooooooo!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Anger or..? ***


12 - Anger or..?




Ero allungato su un soffice divano in Sala Comune, intento a leggere e a fumare, tanto per distrarmi un po’, mentre Ben, disteso sul tappeto, non faceva altro che lamentarsi del freddo esagerato di quei giorni. La mia mente galoppava.

Era da circa una settimana che ripensavo a quella stupida scenetta di Hogsmeade, dove chiaramente avevo solo perso la faccia, perché come al solito Rose Weasley era caduta in piedi…senza neppure un graffio apparente.

Forse non le importava nulla di quello stupido bacio; tanto meglio…

E allora perché la cosa mi dava così fastidio? Avevo deciso io di togliermela dalla testa e avevo agito da vero bastardo invitando la sua cuginetta quasi Veela. Non volevo metterla in ridicolo, solo farla rimanere così male da non pensare mai più a me.

Ma forse lei non aveva mai pensato a me…

Scossi la testa con decisione, tentando di scacciare un dolore inspiegabile e privo di senso. Non poteva certo essere così difficile togliermela dalla testa…

 In realtà il problema principale era un altro; avevo una pulce nell’orecchio e non riuscivo in nessun modo a non pensarci. Aspirai con rabbia il fumo della sigaretta e ripresi a riflettere intensamente.

Nessuno le aveva raccontato del sogno che avevo fatto (e che in un certo senso aveva dato vita a quella farsa di cui ero vittima), eppure lei mi aveva chiaramente chiamato “maniaco schifoso”, me lo ricordavo perfettamente, insieme alle cinque dita che mi aveva stampato sul viso. Quando le avevo chiesto di spiegarmi il motivo aveva accampato una scusa senza senso. Rose Weasley, per quanto non potesse sopportarmi, sempre che fosse vero, non mi aveva mai schiaffeggiato né affibbiato punizioni senza motivo.

E poi…e poi c’era quella conversazione che avevano avuto Al e Hugo mentre camminavamo per Hogsmeade. Erano preoccupati per lei, perché era sempre stanca e apparentemente con la testa tra le nuvole…e sembrava facesse fatica ad ascoltare la gente e a mantenere viva l’attenzione, quando qualcuno le parlava…come se fosse presa dai suoi pensieri…

Spalancai gli occhi e mi agitai sul divano.

“Fuori dalla mia testa Lily!”

Lo aveva detto certa che nessuno, tranne sua cugina, lo potesse capire.

…Poteva essere davvero che…? Ma no…impossibile…eppure…

- Ciao!

Sobbalzai, incontrando lo sguardo allegro di Eliza Zabini, gemella di Ben, una ragazzina pericolosa e petulante al tempo stesso…una piaga insomma. La guardai con aria di sufficienza, sbuffando un po’ di fumo, tentando di apparire indifferente. Quando Eliza sorrideva così allegramente doveva esserci qualcosa sotto.

- Ciao sorellina – Ben sembrava pensarla proprio come me; d'altronde lui la conosceva meglio.

- Cosa avete fatto oggi di bello? – chiese lei, continuando ad usare quel tono entusiasta. Spensi il mozzicone della sigaretta su un posacenere particolarmente raffinato, che raffigurava un serpente argenteo, poi aprii una pagina a caso del libro e finsi di leggere.

- Cosa vuoi Eliza?

- Nulla. Solo sapere cosa stavate combinando mentre la scuola è in subbuglio! – trillò lei, sedendosi ai miei piedi e costringendomi a cambiare posizione.

- Solo perché stasera c’è quella stupida festa non mi pare che ci sia bisogno di agitarsi tanto…- borbottò Ben, in perfetta sintonia con i miei pensieri. Sorrisi glaciale. Quella sera mi sarei dovuto sorbire pure la festa…non ero del morale adatto, stranamente.

- Infatti non si tratta della festa in maschera…o meglio, da un lato si…dall’altro ultimamente stanno capitando cose assai strane! – rispose Eliza. Era una fonte inesauribile di notizie, non che fosse pettegola, perché in effetti di solito non andava a raccontare storie alla gente, ma in pratica era sempre informata su tutto. Questo non voleva certo dire che io fossi esentato dal prenderla in giro.

- Sai Eliza, è sempre bello scoprire quanto tu riesca ad essere ficcanaso…- mormorai io, guardandola velenoso, lei sorrise apertamente, apparendo quasi spaventosa.

- Grazie caro…ma io non sono ficcanaso…questa cosa la sanno tutti, tranne naturalmente – scoccò un’occhiata di superiorità a me e al gemello – i due principini tronfi qui presenti…che peccato…e dire che dovrebbe proprio riguardarvi…- aggiunse placidamente. Che odio…

- Senti Eliza di che si tratta? – sbottò Ben, voltandosi finalmente a fronteggiarla. Ignorarla era impossibile; era quasi peggio di una zanzara molesta.

- Oh si tratta del nuovo Cacciatore dei Grifondoro! – buttò li la gemella, sbattendo le ciglia. Mi protesi verso di lei, curioso e stupito. – Come?

Lei sorrise sadica e prese a raccontare allegramente. – Oh conoscete Coote?

- Adriana Coote? La Cacciatrice di Grifondoro? – chiese Ben, accigliato. Lei annuì.

- Proprio lei…Pare che si sia ritirata dalla squadra di Quidditch perché i suoi voti sono pessimi, il che tra parentesi è vero, e quindi la squadra ha dovuto fare delle selezioni…e sapete chi ha vinto? Non credo lo indovinerete mai…- aggunse poi, ridacchiando.

- No, non lo so…- scossi la testa, stringendomi nelle spalle. Ben mi imitò.

- Siamo Serpeverde sorellina…per quanto tu sia impicciona come una Tassorosso, noi non ne abbiamo la più pallida idea…quindi se per favore puoi dircelo…

- Fingerò di non aver sentito…- ringhiò lei, diventando improvvisamente acida. Odiava i Tassorosso, soprattutto dopo aver ricevuto un brutto rifiuto da parte di uno di loro. Un idiota, perché in fondo era una ragazza molto bella, anche se non era per nulla il mio tipo. Insopportabile.

- Dai! Allora? – incalzò Ben, alzando le mani in segno di scusa. Lei lo guardò male ma poi sorrise, di nuovo quel sorriso sadico, che un po’ mi spaventava.

- Si tratta di Rose Weasley…

Il libro mi scivolò dalle mani, finendo pesantemente sul tappeto, ma non ci feci caso.

- COSA? – strillai quasi, attirando l’attenzione di tutti i miei compagni di Casa. Con la coda dell’occhio vidi Benji sorridere, cosa che mi irritò enormemente, mentre Eliza mi guardava come se fossi uscito di senno.

- Te l’ho appena detto, Rose Weasley è il nuovo Cacciatore di Grifondoro! E, ti dirò, è anche brava a quanto pare…alcuni dicono che abbia ricevuto un trattamento di favore da parte di Baston, che è praticamente pazzo di lei, ma io non penso, sai è brava davvero…

Una leggera stretta dalle parti dello stomaco mi costrinse a perdere il filo del discorso. Mi irritava a morte sentir parlare di quel Baston…e poi pensare che lui potesse uscire con Rose Weasley…

- Scorpius, stai per strappare il cuscino. – mi informò Eliza, guardandomi stranita. La ignorai e mi sollevai di scatto.

- Vado a letto.

- Ma sono le due del pomeriggio…- obiettò lei - non vi preparate per la festa di stasera?

- Non ho certo bisogno di otto ore di restauro io. – sbottai, prima di varcare la soglia del dormitorio e sbattere violentemente la porta.

Che rabbia. Che fastidio. Che insopportabile sensazione di impotenza!

Presi a camminare avanti e indietro, sferrando un calcio al baule più vicino. Sentivo che c’era qualcosa che non andava, qualcosa che non era al suo posto.

- Tutto bene? – Ben era comparso dal nulla e adesso si stava distendendo sul suo letto; sul viso un’espressione troppo furba. Lo guardai torvo.

- Com’è possibile che Rose Weasley faccia parte della squadra di Quidditch dei Grifondoro? Non l’ho mai vista su una scopa in vita mia.

- Non è che tu l’abbia vista poi così spesso eh, ma comunque non vedo quale sia il problema…

- E da quando in qua Weasley è così sfacciata con i ragazzi?! – chiesi, alludendo alla scenetta del sabato precedente. Ben strabuzzò gli occhi.

- Sfacciata? Ha accettato l’invito alla festa di Baston! Cosa avrebbe fatto di così strano, di grazia?

- Tutte…tutte quelle stupide…le moine dovrebbero essere messe al bando…e poi non è che…io non capisco…un atteggiamento da…un’oca, si un’oca! – gridai. Sapevo che il mio discorso non aveva senso. Sentivo una rabbia innaturale e ingiustificata, non capivo affatto da dove provenisse, perché non l’avevo mai provata. Ben contrasse un sopracciglio e prese ad osservarmi serio, mentre io continuavo ad infierire sulla moquette, passeggiando continuamente sullo stesso punto.

- Sinceramente Scorpius Hyperion Malfoy io non ti capisco! – sbottò infine – Secondo me stai impazzendo, anzi no, peggio! Tu sei…

- Perché? – lo interruppi con aria di sfida, fermandomi di scatto, come un idiota.

- Vuoi proprio saperlo?

- Si.

- Benissimo. Comincia l’anno che tu odi Rose Weasley! Poi, all’improvviso, ti rendi conto di essere attratto da lei e, sempre all’improvviso, la baci! Poi, pensando che non sia il caso di stare con lei (anche se il motivo, sinceramente non l’ho capito), decidi di ferirla invitando alla festa sua cugina, per giunta davanti a lei, umiliandola! E adesso che lei sta frequentando Baston ti da fastidio?! Scusami amico, ma ti stai comportando da idiota. Da idiota incoerente, ma soprattutto da stronzo. Punto. – concluse, accendendosi una sigaretta. Io ero ancora in piedi, leggermente stordito.

- Ah e la sai la cosa più ovvia, di cui tu non ti sei ancora reso conto? – aggiunse poi, sbuffando un po’ di fumo. Scossi la testa, in silenzio. Lui sorrise vittorioso.

- Sei geloso.




Ciao a tutti!!! Chiedo scusa per il ritardo nel postare, ma ho avuto un bel pò da fare e un problema a casa, quindi spero mi perdonerete...! Ad ogni modo, Buon Natale! Spero lo abbiate passato felicemente, vi siate divertiti e non abbiate fatto indigestione di cibo ( come me ^^' )!
Ad ogni modo...ecco il dodicesimo chapter! So che non è il massimo, però stranamente mi piace parecchio e ci ho messo un paio di giorni per elaborarlo...in realtà era legato al capitolo successivo, che spero di postare se non stasera domani, ma poi sarebbe venuto davvero troppo lungo...non volevo tediarvi! Ad ogni modo, ho cercato di rendere un pò più chiari i pensieri e le azioni di Scorp e dei personaggi attorno a lui. Chiaramente non sono così brava e non l'ho fatto così bene come avrebbe potuto una scrittrice vera, ma ci ho provato! Eh eh, pare che Scorp sia curioso di capire cosa nasconde Rose, dato che lui ha subito più degli altri la forza del suo dono ( gli è arrivato un ceffone di quelli... xD)!  E Ben...che dire? E' di certo più schietto e riflessivo di Scorp, che CREDE di esserlo, ma invece combina casini assurdi!  Eliza mi ricorda un pò i bambini quando rompono le scatole ai fratelli più grandi ( e dire che è la gemella di Benji!), ma in realtà è solo una persona molto sola...succede! Ok, basta che ho scritto un poema! Ringrazio i 65 preferiti e chi ha recensito!!!

hermioneharryron94:  xD Rosie è mooolto orgogliosa, non si farebbe mettere MAI i piedi in testa da Scorpius, per quanto questo possa piacerle! Il problema principale dei due credo sia proprio l'orgoglio! Pur di non ammettere che Scorp le piace e per paura di scoprire che lui non è interessato a lei ne combinerà delle belle! xD grazie per aver recensito! Ciau!
nicky: Ti ringrazio per i bellissimi complimenti e sono contenta che tu ci abbia azzeccato! Spero questo capitolo ti piaccia e che tu mi faccia sapere cosa ne pensi...! Ciauciau! ^^
Christy94: Eh si...l'hai detto! Il problema è che Scorp è complesso e complessato! A lui Rose piace, è chiaro, ma da un lato ha paura di un sentimento così complicato come l'amore...preferisce lasciar stare e fingere indifferenza, anche perchè ha paura di non essere accettato...perchè è un Malfoy! Ma il problema è che a volte nella vita ci vuole coraggio e Scorpius prima o poi dovrà mostrare di averlo!
95_angy_95: Ehilà! Povera Rosie si...ma lei sa difendersi piuttosto bene! ^^ Vedrai...!  Sono contenta che la storia ti piaccia!!! ^^ Spero continuerai a seguirla!Ciao! ^^
DilettaWCG: Certo, Baston è un tipo a posto...il fatto è che...Scorp vuole Rose e Rose vuole lui...! xD xD Anche se ancora se ne devono rendere conto pienamente!!! ( Rose è un pò più sveglia però! xD ) Mi fa piacere che recensisci nonostante tu preferisca le Lily/Scorpius! Grazie davvero! xD si, Dominique è un pò strana...xD xD Ciao!!!
Smemo92: Già, già, hai centrato il punto...come ho già detto i due sono un pò troppo orgogliosi.. e soprattutto sono ancora un pò lontani! Devono avvicinarsi e guardare in faccia i loro sentimenti...^^
Hermione96: Sono contenta che ci siano nuove "fan" :) Rosie è un pò troppo ligia alle regole...xD Si sente in colpa ad usare il dono con Scorpius perchè lui a volte possiede dei pensieri troppo "privati"...e forse ha anche paura di scoprire qualcosa di spiacevole sul suo conto...chissà! xD , spero il cap ti piaccia! ^^
vacanziera: Ciao! Wow, una recensione lunghissima! Ti ringrazio per tutti i complimenti che mi hai fatto...sono contenta che la mia FF ti piaccia! Il comportamento di Scorp non ha scuse, ma forse si farà perdonare in futuro xD! Alla festa mi sa che quei due combineranno qualche casino...soprattutto Rose! Ma non dico altro, sennò che gusto c'è? xD  Baston poverino è un pò una vittima, ma magari hai ragione tu...verrà ripagato di tutto questo! ^^ Albus...pvero Al! E dire che mi piace tanto come personaggio...mi ricorda tanto un mio cugino, almeno per come lo vedo io! ^^ Cercherò di dargli un pò più spazio! E per il dono...più avanti sarà più "visibile" penso! ^^ Ora scappo! Spero il cap ti piaccia...fammi sapere cosa ne pensi! Ciao!
                                                                                                                                                Lily_Luna






Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Jealousy ***


13 - Jealousy




- Sei bellissima Rose! – strillò Lily, facendo un passo indietro per vedermi meglio. Tentai di sorridere, non del tutto convinta del lavoro che avevo fatto.

- A me sembra di avere la criniera – mi lagnai, tentando di sistemare la forma dei capelli. Roxie sbuffò.

- E smettila di tormentarti i capelli! Invece avvicinati un attimo, voglio controllare il trucco…

- E’ perfetto…- brontolai, sentendomi un po’ offesa. Era la prima volta che mi truccavo e acconciavo i capelli da sola, ma sembrava avessi ottenuto un risultato abbastanza buono. Merito di un libro che Lily aveva insistito perché lo comprassi, il sabato precedente.

- Non sto dicendo che non è perfetto…ma vorrei controllare lo stesso, senza offesa! E’ facile imparare la teoria, ma la pratica è un’altra cosa!

- Senti Rosie…mi spieghi che ti è preso a voler giocare a Quidditch? E’ uno sport rozzo e terribilmente difficile…- Dominique continuava ad osservare il proprio riflesso perfetto allo specchio, lisciando le pieghe inesistenti del suo abito.

- Non insultare il Quidditch! E’ uno sport perfetto! – gridò Lily, riscaldandosi immediatamente. Mai insultare il Quidditch davanti a lei.

Io sorrisi. Tutti credevano che avessi paura di volare come mia madre, ma non era affatto vero. Avevo nascosto la passione per il Quidditch per tantissimo tempo, convinta che tutti mi avrebbero preso in giro e che mi sarei solamente resa ridicola; poi si era presentata l’occasione di mettermi alla prova…e perché non farlo? Sorrisi, abbassando lo sguardo in cerca delle scarpe.

Chiaramente sapevo cosa pensava la gente, persino i miei compagni di squadra. Alcuni erano convinti che avessi ricevuto un trattamento di favore perché piacevo a Joseph Baston (i suoi pensieri erano molto molto chiari al riguardo, impossibile non sentirli!), altri invece erano totalmente stupiti, convinti com’erano che fossi soltanto una secchiona priva di interessi e personalità…ma non mi importava affatto.

Intanto la discussione continuava.

- Sarà! Mi sembra solo molto pericoloso! Hai dimenticato quante volte sei finita in infermeria?

- Si, e sono sanissima come un pesce mi pare!!! Parli così solo perché non hai mai provato, ma se solo…

- Non mi ci vedo proprio…non sono mica rozza come te..!

Che insopportabile Miss Perfettina! Come si permette?! Sono cento volte più bella di lei e si permette di criticarmi! Stupida gallina!

Dovetti simulare un perfetto attacco di tosse per evitare di scoppiare a ridere.

E’ ancora una ragazzina immatura…arrogante come non mai e rozza! Si, rozza e violenta!!!

Pareva proprio che le mie due cugine non si volessero poi così bene…ad ogni modo, avrebbero risolto da sole i loro problemi!

- Dove accidenti è la mia parrucca???

- Roxanne, non sapevo avessi perso tutti i capelli…

- Vuoi provare a mangiare il tacco della scarpa di Cleopatra?! Dove l’ho messa…

Scoppiai a ridere, rotolando sul letto. Dominique strillò! – Ti prego Rosieee! Non rotolare così, stai sgualcendo tutto l’abito! E i capelli!!! Daiii!

Lily sbuffò e mormorò qualcosa sugli anni di carcere per omicidio, io mi tirai su, recuperando una scarpa da sotto il piumone. Che diavolo ci faceva li?

- Che ora è? – chiesi, tentando di dissimulare il terrore che mi invadeva da capo a piedi. Dom ghignò – Manca poco…Baston ti salterà addosso sta tranquilla…non c’è bisogno che ti spaventi.

- Credevo queste battute fossero una mia priorità! – ridacchiò Roxanne, mentre io arrossivo e abbassavo lo sguardo. Una sensazione spiacevole mi invase lo stomaco e le viscere. Non ero proprio sicura di voler andare al ballo con Joseph.

Non credo potrebbe mai avvicinarsi a te in quel senso. Albus e Hugo lo farebbero a pezzi! E poi è un gentiluomo…

Guardai Lily che mi sorrideva incoraggiante. Magari fosse stato quello, il problema! Io alla festa ci volevo andare…eppure sentivo che il mio posto non era accanto a Joseph Baston, per nulla!

Spostai tristemente lo sguardo, fino a farlo cadere su Dominique…perché aveva invitato lei? Gli piaceva? Tra loro c’era stato qualcosa? Ma a Dom Scorpius Malfoy non piaceva…

Oh accidenti!

Scossi la testa con decisione. Era inutile porsi tante domante, era tutto così evidente…non gli importava nulla di me, mi aveva baciato solo per umiliarmi…perché mi odiava!

Dovevo solo dimenticare tutto…

- Ragazze direi che possiamo andare! – Roxie mi afferrò per un braccio e, dopo avermi controllato per bene, prese a trascinarmi fuori dal dormitorio.

Tentando di soffocare la tristezza sorrisi.

- Già…andiamo..!

 

*************************************   

 

- Vedi Lily?

- No.

- Dominique?

- No.

- Rose? – la voce di Ben divenne tagliente.

Contrassi la mascella e continuai a camminare spedito verso Hogsmeade, stretto nel mio mantello. Faceva parecchio freddo per essere ottobre.

- Non capisco perché ci abbiano detto di incontrarci direttamente li. Insomma, delle ragazze non dovrebbero camminare mai da sole, indifese…

- Ma che gentiluomo…- bofonchiai io, sarcastico - dovrebbero difendersi da te! Non capisco come Lily abbia potuto accettare il tuo invito, è caduta davvero in basso!

- Taci che è meglio. Io quando una ragazza mi piace glielo dico e non faccio stronzate del tipo ignorarla!

Colpito e affondato. Accigliato, presi a guardare l’entrata dei Tre Manici di Scopa, da cui provenivano musica e luci allegre. Sentii Ben ridere di me ma, con somma noncuranza, lo superai e spinsi la porta a vetri del locale e rimasi di stucco.

Era assurdo, totalmente assurdo. Benji, accanto a me, emise un basso fischio di ammirazione.

- Però…devi ammettere che la piccola Rosie Weasley se la cava piuttosto bene con le decorazioni!

E che decorazioni! Quel luogo non poteva essere lo stesso locale in cui io e i miei amici andavamo durante le gite a Hogsmeade! Era troppo perfetto…troppo diverso!

Innanzi tutto era ovvio che la sala era stata ingrandita per magia…era maestosa.

A sinistra, dove in genere stava il bancone, vi era una piccolissima platea, ricca di divani e poltrone rossi, che si intonavano perfettamente con le luci della sala. Li erano sedute alcune coppie vestite in maschera. Riuscii a distinguere Eliza che, col suo striminzito vestito da gattina, fece strabuzzare gli occhi a Ben. Sorrisi tra me e ripresi a guardare la sala, sempre più meravigliato.

A destra invece vi era un enorme palcoscenico sopraelevato, come in un teatro, la cui scenografia dorata si intonava alle pesanti tende di velluto rosse, che costituivano il sipario; li avrebbe dovuto esibirsi il gruppo musicale ingaggiato dalla preside. La mia attenzione fu poi attirata dalla sala da ballo. Essa era in effetti al centro della sala, uno spazio enorme praticamente alla vista di tutti che però  proseguiva fino alla parete di fronte all’ingresso, la quale era stata decorata con leggere tende verde mare e uno sfondo di colonne e portici blu, coperti di stelle.

Sospirai.

Dovevo proprio ammetterlo, Weasley aveva gusto per certe cose.

- Ehi amico! Bello vero? – Hugo si era avvicinato a me sorseggiando una Burrobirra, lo osservai  attentamente, poi scoppiai a ridere, seguito immediatamente da Ben.

- E tu da cosa saresti vestito scusa? – chiesi, tentando di frenare l’eccesso di risate, lui mi scoccò un’occhiata di falsa superiorità.

- Naturalmente da uno dei Blues Brothers! Insieme ad Al!

- Ma chi sono? Ah spero vivamente che tu stia scherzando…dai togliti quegli occhiali!- mormorò Ben, con le lacrime agli occhi. Lui ci scoccò un’occhiata torva.

- Meglio di Tyler Smith che ha pensato di travestirsi da Dissennatore…- borbottò cupo, indicando una figura alta e allampanata, avvolta da uno stupido mantello nero.

- Che idiota…Smith mi è sempre stato sulle scatole..- Ben lo guardò sprezzante, mentre io e Hugo annuivamo.

- E voi da cosa sareste vestiti invece? – chiese poi lui, sorridendo. Ben si fece avanti ammiccante.

- Naturalmente da Casanova!

- Beh direi che è logico…- borbottai piano, tentando inutilmente di non farmi sentire; un pugno mi colpì la spalla. Hugo mi osservò per un po’.

- Tu perché hai solo uno stupido smoking? La festa era in maschera…

- Ma sono mascherato – indicai il mio abito – non vedi?

- No.

Sospirai e afferrai i lembi della giacca, sorridendo glaciale. – Sono un giovane e affascinante gentiluomo del secolo scorso che - e aprii la giacca, mostrando una grande macchia sanguinante - è stato ucciso dalla moglie. Lei aveva un amante.

- Mamma mia, che storia triste! Ora capisco perché tratti le donne così male! – la voce allegra di Lily ci interruppe. Ci voltammo tutti di scatto. Era insieme a Dominique, Roxanne e un’altra ragazza carina che sorrise immediatamente a Hugo.

Lily indossava un abito tipico da ballerina del Can-Can. Vidi Ben sbarrare gli occhi alla sua vista. Biascicò un – Sei bellissima! -, prima di prenderla per mano e trascinarla via con sé.

Roxanne, vestita da Cleopatra, mi fece un cenno e un sorriso e si diresse verso un gruppo di ragazzi seduti sulle poltrone.

Chissà dov’era Weasley..?

- Ciao…!- Dominique mi salutò con un gesto quasi scontento, mentre prendeva ad osservare il mio costume – E’ un costume un po’ triste…- mormorò studiandolo.

- E’ Halloween. – risposi semplicemente.

Se non fossi stato così distratto sarei rimasto di sicuro incantato dall’abito blu notte che indossava, trapunto ti piccole pietre trasparenti. Sul corpetto era ricamato un enorme quadrante di orologio.

- Da cosa sei vestita? – chiese Hugo per me, lei sorrise, probabilmente aspettava che qualcuno le facesse una domanda del genere. – Da Mezzanotte!

- Carino…- borbottai brevemente, guardandomi intorno circospetto.

- Cerchi qualcuno? – Hugo mi osservava curioso, mentre Dominique salutava un paio di amiche, una serie di ochette senza cervello con cui…beh, c’era stato qualcosa, tempo prima.

- Cerca di sicuro me! – Albus mi passò accanto, porgendomi un bicchiere colmo di Firewiskey. Gli sorrisi e gli feci l’occhiolino. - Certo tesoro, sono ore che ti aspetto! Dove ti eri cacciato?

- Ti stavo aspettando in bagno…ma non sei arrivato! A proposito, dove si è cacciata Rosie? – chiese Al, tentando di tornare nuovamente serio. Tutti alzammo le spalle, tranne Dominique.

- Era con Joseph…sono qui fuori credo!

Sentii il sangue ribollire e guardai torvo la porta d’ingresso che, per sfortuna, aveva i vetri smerigliati, quindi era praticamente impossibile vedere l’esterno.

- Scorpius…ti va di ballare? Questa canzone mi piace! – disse dopo neppure mezzo secondo Dominique, afferrandomi per un braccio. Mi riscossi, rendendomi conto che la band aveva cominciato a suonare, e la seguii sulla pista.

Tentavo di distrarmi e ballare con lei era forse l’espediente migliore. Non faceva altro che indicarmi qualcuno e raccontarmi aneddoti sulla sua vita; in pratica sarebbe stata l’amica perfetta per Eliza. Dovevo ricordarmi di presentargliela. Io, dal canto mio, non la sopportavo già più.

Eravamo al terzo giro di ballo, quando la vidi lanciare un gridolino eccitato e fermarsi al centro della pista.

- Ecco Rose! – strillò indicando la porta e causandomi una strana sensazione che mi fece accartocciare lo stomaco. Mi sentivo un idiota, fermo al centro di pista, ma mi voltai.

Vidi chiaramente Baston che entrava, seguito da un folto gruppo di ragazzi e ragazze. Erano tutti vestiti in modi particolari, ma i miei occhi si erano fermati molto prima, sulla ragazza a braccetto con il portiere di Grifondoro. La musica era alta, ma non sentivo e vedevo altro se non lei. Ed era strano, perché era così lontana…

Aveva seguito il consiglio di Lily, indossando un costume che la rispecchiava perfettamente.

Indossava un abito bianco, stretto sotto il petto e libero di scendere fino ai piedi, ricco di veli che si agitavano appena, ad ogni suo movimento.

Aveva i capelli sciolti e vaporosi: i boccoli erano stati allargati e le rendevano i capelli uno spettacolo di onde scure e morbide.

E indossava un paio di bianchissime ali piumate. Un angelo. Una creatura perfetta e dolcissima.

Il suo viso era così luminoso e allegro da far male; era bella come nel mio sogno, anzi di più perché era vera.

E non era con me.

- Ti sei incantato? – Dominique mi scoccò un’occhiataccia, chiaramente offesa da tutta quella mancanza di attenzioni. Scossi le spalle e la trascinai verso i divanetti rossi. – Non mi sento molto bene, riposiamo un attimo.

- Ok…

Senza neppure degnarla di uno sguardo, presi ad osservare con veemenza la coppia appena entrata. Forse speravo che lei si rendesse conto che esistevo, non lo so.

Cominciò una nuova canzone e Baston  prese a trascinarla giocosamente verso il tavolo delle bevande, dove lei afferrò un bicchiere di liquido ambrato e prese a berlo divertita; non riuscivo a capire cosa fosse, ma non facevo altro che guardare l’espressione adorante che quell’idiota aveva  mentre la guardava bere. Lei parve arrossire e poi lo trascinò verso la pista, con un sorriso sulle labbra.

Perché mi faceva così rabbia? Perché non facevo altro che ripensare al bacio che c’era stato tra noi?

Era cominciato tutto con un un bacio…

Uno stupido bacio che non avrei dovuto darle; non avrei mai dovuto avvicinarmi così tanto a lei da vedere quelle pagliuzze dorate nei suoi occhi, quel rossore così potente che le inondava le guance quando la mettevo in imbarazzo. Non avrei dovuto ma odiavo pensare che non avrei potuto rifarlo.

E quell’idiota…le cingeva la vita e le sorrideva felice…lui poteva abbracciarla e io no. Per mille motivi. Avrei voluto staccargli le braccia e dargli un pugno.

- Scorp…ti secca se vado a ballare con lui? – Non vidi nemmeno il tizio con cui stava andando Dominique, non me ne fregava nulla. I due si allontanarono senza una parola, mentre io riprendevo a tormentarmi.

Ma perché?

Era solo un bacio…un bacio…quante volte avevo baciato delle ragazze? Perché non riuscivo a togliermi dalla testa solo quello con Rose Weasley?

Con uno scatto improvviso mi resi conto che si erano allontanati, adesso ballavano più appartati, vicino allo sfondo fatto di tendaggi e archi, e lui stava tentando di baciarla.

Il fuoco mi arse dentro. Lo odiai. Non doveva. Non poteva. Lei non…

E in quell’istante Rose si voltò, guardandomi con un’espressione triste e quasi preoccupata…cosa voleva? Un mio permesso? Voleva guardarmi in faccia prima di colpire? Avevo sbagliato e lo sapevo…

La baciò, prendendola quasi in contropiede, e in quell’istante sentii qualcosa di inaspettato dentro di me. Qualcosa che si spezzava, senza che io potessi fare nulla o dire qualcosa…perché me lo ero meritato…

In quell’istante lei si scostò da lui e si allontanò velocemente. Mi voltai anche io, dirigendomi verso la porta del locale.

 

 

I’m coming out of my cage
And I've been doing just fine
Gotta gotta be down
Because I want it all
It started out with a kiss
How did it end up like this?
It was only a kiss
It was only a kiss

Now I'm falling asleep
And she's calling a cab
While he's having a smoke
And she's taking a drag
Now they're going to bed
Now my stomach is sick
And it's all in my head
But she's touching his chest now
He takes off her dress, now
Let me go

I just can't look
It's killing me
And taking control

Jealousy
Turning saints into the sea
Turning through sick lullabies
Choking on your alibis
But it's just the price I pay
Destiny is calling me
Open up my eager eyes
Cause I'm Mr. Brightside

I'm coming out of my cage
And I've been doing just fine
Gotta gotta be down
Because I want it all
It started out with a kiss
How did it end up like this?
(It was only a kiss)
It was only a kiss

Now I'm falling asleep
And she's calling a cab
While he's having a smoke
And she's taking a drag
Now they're going to bed
And my stomach is sick
And it's all in my head
But she's touching his chest now
He takes off her dress now
Let me go

I just can't look
It's killing me
And taking control

Jealousy
Turning saints into the sea
Swimming through sick lullabies
Choking on your alibis
But it's just the price I pay
Destiny is calling me
Open up my eager eyes
Cause I'm Mr. Brightside

I never
I never
I never
I never
I never

Salve!!! Come promesso, ho pubblicato oggi! Ed eccoci con una parte della festa...l'altra la pubblicherò nel prossimo capitolo, dato che questo è già lunghissimo! Anche se Ben gliel'aveva già detto, è solo adesso che Scorpius si rende perfettamente conto di essere geloso...( il titolo del capitolo mi sembra fin troppo ovvio xD)... La festa...ho trasformato leggermente questa prima parte, facendo una piccola reinterpretazione della canzone dei The Killers "Mr. Brightside", che infatti ho pubblicato alla fine del Chap...questa canzone la adoro e ho pensato che col capitolo ci stesse bene...ho cercato di ricreare la stessa atmosfera che c'è nel video, anche se chiaramente qui non ci sono nè prostitute nè clienti! Diciamo che fa molto Moulin Rouge, con la differenza che nel locale ci sono solo normalissimi studenti! xD Bene...per quanto riguarda il punto di vista, ho adottato ancora quello di Scorp, tranne che nella prima parte...e nel prossimo chapter sarà ancora lui a parlare, credo..! Vedremo ^^! Ringrazio Christy94, DilettaWCG, vacanziera e 95_angy_95...siete state veramente gentilissime a recensire...scusate se non rispondo ma sono un pò di fretta! Sono proprio contenta che la ficcy vi piaccia e spero che mi farete sapere cosa ne pensate di questo chap! Baci e buona lettura! *_^
                                                                     

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Drunk girl ***


14 - Drunk girl




L’aria era molto fredda, ma non abbastanza per me. In quell’istante stavo bruciando, non mi rendevo conto di quanto potesse essere gelido il mondo intorno; che gelasse tutto! Chi se ne importava?

Estrassi una sigaretta dalla tasca della giacca e la accesi, prendendo a fumarla avidamente. Forse mandare un po’ di sana anidride carbonica nei miei polmoni avrebbe reso tutto più semplice.

E non capivo perché fosse così complicato e così difficile, dato che mi struggevo per una che neppure conoscevo.

- Scorp! Che sorpresa vederti qui! – la voce un po’ stridula di Amanda Finnigan mi fece sobbalzare.

La ragazza era appena uscita dal locale con una sigaretta tra le mani dalle unghie laccate di rosso.

- Ciao. – borbottai tra i denti.

- C’è qualcosa che non va? Mi sembri giù di corda…- indagò lei, studiandomi attentamente in viso. Mi voltai, lanciando un’occhiataccia al cielo. – Sinceramente sto benissimo. Ho solo bevuto un po’ troppo…- Ecco, ci mancava solo la scocciatrice di turno.

- Sarà…sembri nervoso…

Sbuffai, certo che ero nervoso. La ragazza che mi piaceva stava ballando stretta stretta insieme ad un altro. Ero nervoso, si. Lei mi si avvicinò, passandomi una mano sulla spalla. La guardai stupito, mentre lei sorrideva provocante.

- Posso sempre darti una mano a dimenticare i tuoi problemi…-mormorò, avvicinando le sue labbra alle mie.

Ecco, Amanda Finnigan era tutto ciò che Rose Weasley NON era. Usava il suo corpo deliberatamente per attrarre i ragazzi, usciva seminuda e si strusciava con la gente.

Lei sarebbe venuta a letto con me, Rose no.

Mi scostai, allontanandomi dalla sua presa. Mi guardò stupita.

- No. Non penso sia il modo migliore, quello che proponi tu. – dissi, gettando il mozzicone di sigaretta per terra. Lei sospirò.

- D’accordo…pensavo…non importa! Adesso vado, buona serata Scorpius…- mormorò imbarazzata, prima di fuggire dentro. Forse l’avevo umiliata, ma non mi importava. Tra noi non c’era nulla e mai ci sarebbe stato qualcosa: meglio che capisse al volo.

Rimasi per alcuni istanti a guardare le stelle mentre, lentamente, cominciavo a sentire il freddo pungente che mi frustava il viso. Era strano, fino a qualche mese prima avrei giurato di odiare Rose Weasley con tutto me stesso; era una ragazzina impertinente e…

E adesso non sapevo cosa pensare.

Mi strinsi nel mantello, pronto ad andare via senza rientrare, quando accaddero molte cose contemporaneamente.

La porta dei Tre Manici di Scopa si spalancò, mentre un gruppo di ragazzi usciva, camminando in modo impacciato. Solo dopo mi resi conto che si trattava di Baston, che tra le braccia reggeva una ragazza pallida e priva di sensi, insieme a due ragazzi che non conoscevo affatto e Albus, che seguiva lo strano gruppo con un’espressione di assoluto terrore sul viso pallido. Quando mi vide mi afferrò per un braccio.

- Scorp! C’è un problema! – e con il mento indicò la ragazza svenuta. La guardai anche io; non aveva una bella cera, di sicuro aveva bevuto parecchio. Solo mi chiedevo che ci facesse quell’idiota di Baston li con lei. Dove aveva lasciato Weasley? Gli lanciai un’occhiata carica d’astio, ma sembrava completamente preso da quella ragazzina.

- Senti Al mia sorella sta male, io comincio ad andare avanti! – ringhiò lui, cominciando a correre verso il castello. Ah era la sorella…

 Albus mi guardò preoccupato.

- Come vedi la sorellina di Joseph sta malissimo, non sappiamo cosa abbia bevuto, ma di sicuro non le ha fatto bene…- mormorò, prima di stringere la presa sul mio braccio. Lo guardai senza capire.

- Al tutto ok? – domandai sorpreso. Aveva un’espressione preoccupata.

- Scorp, so quanto mia cugina Rose ti stia antipatica, ma…

- Che è successo? – tagliai corto, tentando di nascondere l’espressione di puro terrore che di certo avevo sul viso.

- Credo stia male…non regge molto bene l’alcool e…ho paura che combini qualcosa! Potresti stare con lei? E’ dentro…in un angolo e non vuole uscirci! Fammi il favore! – mormorò, prima di correre al seguito di Baston. D’altronde era Caposcuola…doveva controllare che la ragazzina stesse bene.

A malincuore entrai nel locale. La festa sembrava continuare imperterrita, senza che avesse subito interruzioni. Tra la folla di gente che ballava scorsi Ben e Lily, avvinghiati come polipi e una scatenata Dominique, che ballava con due ragazzi.

Attraversai la sala da ballo, cercando in ogni angolo la Caposcuola, ma non avevo idea di dove potesse essere. Le luci erano basse e la musica così forte che, anche se avessi provato a chiamarla non mi avrebbe sentito affatto. Girai per alcuni minuti senza successo; avevo cercato dietro ai divani, vicino al palco…nulla.

Frustrato, mi avvicinai al tavolo delle bevande, sperando che fosse li, quando qualcosa di assolutamente strano attirò la mia attenzione.

Un bicchiere colmo di Firewiskey galleggiava a mezz’aria.

Rimasi a scrutarlo per alcuni istanti, quando lo vidi spostarsi lentamente attraverso la sala da ballo, rovesciando un po’ del contenuto per terra. A quel punto lo seguii, sempre più curioso.

Il bicchiere si spostò per la sala, arrivando fino al limite della pista da ballo; li si arrestò. Mi avvicinai anche io, sempre più stupito.

- E chi si chiama Rosiee si alziiin piedi e chii si chiama Ros…esialzi in piedi…Eccotiiii! – una mano pallidissima afferrò con decisione il bicchiere e, prima che potessi fermarla, Weasley aveva vuotato il contenuto tutto d’un fiato. Era seduta per terra, poggiato contro una colonna, l’abito sgualcito, le guance rosse e gli occhi lucidi. Rimase in silenzio ad osservarmi, poi fece un sorriso abbagliante che, malgrado la sbornia, era bellissimo.

- Grazie…nessuno mi ha mai detto che ho…un sorriso bellissimo! – mormorò lei, con voce sottile, poi, prima che potessi anche solo spalancare gli occhi, assunse un’espressione pensosa.

- Anzi, tu pensi che io sia bellissima…anche tu sei bello Scorpius…ma non importa…- mormorò, prima di abbassare lo sguardo sul suo bicchiere.

Mi abbassai, inginocchiandomi davanti a lei, completamente senza parole.

- Che vuol dire?

Lei parve confusa. - Cosa?

- Tu…sai cosa penso? – chiesi titubante. Era davvero come avevo immaginato? Rose Weasley…che leggeva nel pensiero?

- …sai… quello che tuuutti pensano mi entra in testa! E io a volte non capisco nulla…- biascicò lei, ridacchiando. Era ubriaca fradicia. Poi sollevò il bicchiere a un palmo dal mio naso.

- Io sposto gli oggetti senza bacchetta…- e un secondo dopo il bicchiere stava galleggiando a mezz’aria, davanti a me. Strinsi gli occhi.

- Se mi stai prendendo per il culo…

- Si, hai un bel culo…- osservò lei, chiudendo gli occhi, mentre io arrossivo.

- Non vergognarti…tu non ti…non ti vergogni mai…- sussurrò poi, poggiandomi le punte delle dita sul viso.

E ancora una volta una scarica elettrica mi attraversò da parte a parte. Era assurdo che in quell’istante volessi baciarla così intensamente…in fondo era ubriaca. Lei sorrise.

- Vuoi baciarmi?

Mi allontanai di scatto – smettila! – sbottai, arrossendo ancora. Non è che il fatto che sapesse leggere nel pensiero mi mandasse in brodo di giuggiole. Lei scoppiò a ridere, una risata da  ubriaca e da bambina insieme. Mi alzai di scatto e l’afferrai per le braccia.

- Ooooh…gira tuttooooooooooooooo!!!! – strillò lei, lanciandosi letteralmente su di me. Sollevò il viso, portandolo a pochi centimetri dal mio. Era troppo vicina.

- Profumi di buono…

- E tu di alcool! – sbottai, prendendola in braccio.

A quel punto era il caso di portarla al castello. Non era in grado di camminare, né di capire quello che le dicevo, ma era ovvio che non avrebbe mai voluto che gli altri la vedessero in quello stato. Per cui sospirai e, anche se in modo precario, ruotai su me stesso smaterializzandoci entrambi.

Ci ritrovammo a pochi metri dal cancello di Hogwarts, al freddo.

- Malfoy ho freddoooo! – si lamentò lei, abbracciandomi ancora più stretto e causandomi una serie di brividi che non avevano nulla a che fare col clima esterno. Tentai di coprirla con il mio mantello e presi a correre verso il castello.

 

La Sala d’Ingresso era completamente vuota. Rimasi per alcuni istanti fermo, mentre la ragazza in braccio a me mormorava parole incomprensibili. Sbuffai.

- Weasley. La sai la parola d’ordine del ritratto della tua Casa?

- No…no…oggi cambia ma io…- mormorò appena, aggrappandosi ancora di più a me.

- E ora che cazzo facciamo? – sbottai, avvertendo un certo dolore alle braccia – sei pesante!

- Ma ti piace…lo sento…- borbottò ancora, prima di abbandonarsi completamente.

Si mi piaceva, ma era innegabile che non era proprio una posizione comoda, quella nostra. Era un peso morto…eccome se pesava!

- E ora che cazzo faccio…

Ero nel panico, non potevo trascinarla certo fino alla torre di Grifondoro, se poi neppure ricordava la parola d’ordine.

- Ti…ti porto in infermeria…- mormorai, odiandomi con tutto me stesso. L’avrei riportata tra le braccia di quell’idiota di Baston, lui l’avrebbe riscaldata a dovere…

Le sue braccia si strinsero più forte intorno a me. Non disse nulla, ma quel gesto mi parve così naturale ed eloquente che smisi di pensare. Lentamente, mi voltai verso le scale dei sotterranei e cominciai a scenderle, sperando ardentemente di non ruzzolare giù.

In Sala Comune vidi solamente due ragazzini molto piccoli, addormentati profondamente su un divano. Senza degnarli di uno sguardo, spalancai la porta del dormitorio che dividevo solo con Ben ( essere amati da tutti ha un suo vantaggio ) e la attraversai cautamente, per non farle sbattere la testa.

Tentai di stenderla in modo carino, ma ottenni solo un livido sulla fronte per aver sbattuto contro il baldacchino, mentre lei rischiava di rotolare giù. Sbuffai e ci riprovai.

Dopo una serie di tentativi, uno peggio dell’altro, riuscii a distenderla in una posizione quantomeno comoda. Le tolsi le scarpe e le ali, poi la coprii con le lenzuola. Lei sorrise e sollevò un braccio, aprendo appena gli occhi.

- Grazie Malfoy…

Poi mi afferrò per la cravatta nera e mi attirò a sé.

- Weasley ch…

Si sollevò di pochissimo e premette le sue labbra contro le mie.

Un bacio.

Un bacio semplice e puro, a fior di labbra.

A quel punto mollò la presa e ricadde sulle lenzuola, dormendo profondamente.








Ciaooo!!! Scusate se ho aggiornato così tardi, ma ero parecchio indecisa su come sviluppare il finale di questo piccolo chap...so che è corto, ma ho preferito non fare un poema! Spero comunque vi piaccia! Che dire? Albus deve adempiere ai suoi doveri di Caposcuola, Rosie è ubriaca, gli altri sono così presi  dalla festa che non si sono neppure accorti che lei non c'è...resta solo Scorpius! Il nostro strano eroe! Il gesto di Scorp è stato totalmente disinteressato, ma chissà cosa penserà Rose, quando tornerà in sè??? Vedremo! xD Ringrazio chi continua ad aggiungere la mia ficcy tra i preferiti!
Christy94: Sono davvero contenta che il capitolo ti sia piaciuto...e sono contenta che ti siano piaciute anche Lily Roxie e Dom...per i costumi mi piace un sacco quello di Dominique...se avessi avuto la tavoletta grafica o lo scanner li avrei disegnati tutti! Magari più avanti xD!!! Fammi sapere che ne pensi di questo chap! Ciaooooooo!
95_angy_95 : Tranquilla, Scorp ha fatto pena anche a me, ma presto o tardi la situazione si sistemerà!!!
hermioneharryron94: Di sicuro ha ancora più cuore in questo chap! ^^ Dato che pur di non lasciare sola Rose se la porta dietro! In fondo in fondo anche lui è un tenerone!! ^^ Grazie per i complimenti! Ciao^^
Mie: Tranquilla! Sono contenta che tu li abbia letti e che ti siano piaciuti xD Si Scorp è un pò lento di comprendonio, ma credimi anche Rose non è da meno xD!!! A presto! Ciao!
DilettaWCG: xD sisi! E' partito..in questo capitolo è dolce, cerca di aiutare Rose...fammi sapere che ne pensi! Ciao! ^^
nicky: Grazie mille, tranquilla, più o meno si sono parlati ( se si può definire conversazione, quando parli con un'ubriaca! xD) Eheh! Per il momento più gesti che parole, come vedi...ciaooo^^!
Smemo92: Grazie davveroooooooooo!!! ^^ Spero che anche questo capitolo ti piaccia tanto quanto gli altri! ^^
vacanziera: Cara! Mi fa piacere che tu abbia visto il video, la canzone mi piace troppo, era un sacco che volevo costruirci un capitolo su...Grazie, in effetti mi viene un pò difficoltoso usare solo il punto di vista di uno dei due protagonisti...con entrambi mi viene meglio, perchè spiego anche cosa provano! Comunque...questo non è proprio un faccia a faccia, dato che Rose è ubriaca fradicia...ma ci sarà!!! ^^ Sono contenta che ti piacciano i battibecchi tra le due cugine!!! ^^ Scappo! Buon anno!!! ^^ ciaoooooo!

Beh, auguro a tutti un Buon Anno! ^^ Ciaooooooooooooooooooooooooooooo!                 Lily_Luna





Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Secret ***


15 - Secret




E’ bello stare a letto, sentire il dolce fruscio delle lenzuola…il tepore emanato dal mio corpo, stretto stretto tra le coperte…
Uno spiffero d’aria fredda mi sfiorò appena il viso, facendomi rabbrividire violentemente.
“Credevo che il nostro dormitorio fosse un dei più caldi!” pensai stizzita, prima di sollevarmi a sedere sul mio letto, guardandomi intorno.
Il mio letto?
Erano i miei occhi, o tutto aveva cambiato colore? Presa da una leggera nausea e in preda a un forte mal di testa, cercai di orientarmi in quella stanza, che di certo non era la mia, tanto era diversa.
Il pavimento era di morbida moquette verde, sulla quale erano abbandonate le mie scarpe e le mie ali da angelo, insieme a una serie di vestiti non bene identificati. La parete di fronte a me era occupata da una grande libreria caotica, piena di foto, pesanti lettere di pergamena e libri di scuola.
Avevo già capito di non essere alla Torre di Grifondoro, ma, essendo parecchio confusa a causa della sbornia della sera precedente, non riuscivo ancora a rendermi conto…fino a quando non alzai gli occhi, puntandoli sul letto accanto al mio.
Spalancai le labbra, inorridita.
Scorpius Malfoy dormiva beatamente sotto un cumulo di coperte di lana. Il viso era seminascosto ma ostentava un’espressione tranquilla e felice.
Un’improvvisa fitta lancinante alla testa mi impedì di alzarmi e picchiarlo.
Che ci facevo io li? A Serpeverde, con Malfoy…nella stessa stanza??! Potevamo aver fatto…? O forse aveva approfittato di me? Un Malfoy non fa mai nulla senza ottenere qualcosa!!!
Arrossii violentemente, tastandomi l’abito che indossavo per controllarne l’integrità…sembrava tutto a posto. E poi…in fondo lui dormiva in un altro letto…no?
Presi la testa tra le mani, tentando di ricordare cosa poteva essere successo poche ore prima.
Una girandola di luci e colori…ballavo con Joseph e poi…nulla. Accidenti!
Mi guardai intorno spaesata, anche se leggermente curiosa. Non capivo perché, ma da quando avevo sentito i pensieri di Scorpius ero terribilmente incuriosita dalla sua situazione familiare, così diversa dalla mia.
La stanza era occupata solamente dai letti di Scorpius e Benjamin; tutti sapevano che quello era il loro territorio, nessuno poteva entrarvi, tranne chiaramente tutte le ragazze dell’universo.
Di certo, la libreria di fronte a me apparteneva a Ben. Tutte le foto ritraevano lui insieme ai genitori e alla sorella, insieme a Scorp e ai loro amici.
Al contrario, accanto al letto di Scorpius non vi era quasi nulla, a parte una foto insieme ad Al, James, Hugo e  Ben. Erano i suoi migliori amici in fondo…
Eppure mancava qualcosa.
Nessuna foto di famiglia, nessuna lettera…nulla che potesse testimoniare che Malfoy avesse a che fare con i suoi genitori,i suoi nonni o altri parenti insomma. Perché?
Solo in quell’istante mi resi conto di un’altra foto, un’unica foto molto grande che troneggiava sul comodino del ragazzo, accanto alla mia bacchetta.
Curiosa la afferrai e un istante dopo spalancai le labbra, stupita.
Si trattava di una ragazza, di una ragazza dalla straordinaria bellezza.
La pelle era pallida, bella e luminosa.
Aveva un fisico alto e slanciato, coperto dalla divisa blu dei Corvonero e da un leggero mantello nero. I suoi capelli erano di un perfetto color oro, mossi e trattenuti solamente da un semplicissimo cerchietto nero, mentre il viso splendeva in tutta la sua bellezza.
Gli occhi erano certamente chiari, grandi e dolci, eccezionalmente intelligenti, le labbra aperte in un sorriso allegro e spensierato.
Era una specie di dea, in pratica.
Posai la foto senza più guardarla, sentendomi estremamente insignificante. Mi pareva di aver già notato qualcuno così simile alla sconosciuta della foto…ma non ricordavo chi, e in fondo non mi importava.
Ma lei, la ragazza così bella di Corvonero, chi era?
Perché la sua foto era lì?
Mi voltai verso l’occupante dell’altro letto.
La sua espressione era così serena e dolce da apparire quasi perfetta…come poteva, quello, essere il ragazzo con cui mi beccavo in continuazione? Il ragazzo che mi aveva trattato così male, baciandomi e poi invitando Dominique al ballo?
Mi morsi il labbro, preoccupata. Cosa era successo la notte precedente?
Non sapevo se alzarmi ed andarmene o svegliarlo, magari per scoprire la verità. Insomma, con Malfoy non si poteva mai sapere.
Con lentezza mi alzai e, rabbrividendo per i freddo, indossai le scarpe e recuperai ali e bacchetta…forse era meglio non svegliarlo. Avrei potuto parlarci un’altra volta…forse.
In quell’istante la porta si spalancò a une velocità impressionante e Benji entrò come un fulmine, parlando a raffica. Scorp spalancò gli occhi, sollevandosi di scatto, mentre io mi tenevo la testa tra le mani. Ogni rumore era amplificato mille volte, una cosa impossibile.
- Scorp! Ma dove cazzo sei finito ieri ser..? – Ben strabuzzò gli occhi, mentre le sue labbra andavano a formare una ‘o’ perfettamente tonda.
 Oh merda Scorp mi ammazza...ora capisco perchè è scomparso questa notte...
Ok adesso eravamo decisamente nei casini.
Sollevai la mano per salutare il nuovo venuto e tentare di salvare la faccia, ma quello rimase a guardare il suo migliore amico, che invece guardava me. Evviva.
- Vi ho interrotti?
Quasi caddi, quando Ben pronunciò la domanda, arrossendo un pochino. Sentii le guance diventare bollenti e il mal di testa aumentare, mentre Scorpius lo fulminava con lo sguardo.
- No Ben, ma se potessi uscire un attimo…
- Tranquillo, non ce n’è bisogno. – mormorai, raddrizzandomi. Era davvero troppo imbarazzante per me. Non riuscivo a guardarlo negli occhi…
- Invece penso di si. Ci vediamo a colazione Ben. - Il tono definitivo di Scorpius mi fece trasalire, ma bastò a fermare me e a far sgattaiolare fuori Benjamin, che aveva l'aria di uno che la sapeva lunga.
Piantai gli occhi per terra e presi a osservare con grande interesse le punte delle mie scarpe, mentre un leggero cigolio mi avvisava che Malfoy si era alzato.
- Come stai?
Sobbalzai, voltandomi immediatamente verso di lui. Si era avvicinato un pò troppo. Anche se era mezzo addormentato, di certo non lo erano i suoi occhi verdissimi che mi osservavano guardinghi.
- Sto bene...ho solo un pò di mal di testa...
- Meglio.
- Già.
Non sapevo cosa dire. Insomma, avrei voluto chiedergli cosa era successo la sera precedente, eppure...
- Se ti stai chiedendo se io e te abbiamo fatto sesso o roba del genere, sta tranquilla. Puzzavi così tanto di alcool che non mi sarei mai avvicinato a te. - disse lui, sorridendo sarcastico. Io arrossii, a disagio, ma di certo non avrei permesso che mi trattasse come una bambina.
- Perchè mi hai trascinato qui?!
- A dire il vero sei stata tu...non volevi staccarti da me! - sbottò lui, prima di scoppiare a ridere. Lo guardai torva e offesa.
- Quanto sei idiota Malfoy! Và a quel paese, io me ne vado. - ringhiai, voltandomi in direzione della porta. Lui mi afferrò una mano, causandomi i soliti brividi. Perchè con lui? Perchè? Mi voltai rabbiosa.
- Che diavolo vuoi ancora? - strillai, a pochi centimetri dal tuo viso. Lui sorrise.
- E non mi ringrazi? - mormorò con un tono di voce basso e seducente. Rabbrividii, arrossendo fino alla punta dei capelli.- Di cosa dovrei ringraziarti?
- Per esempio del fatto che ti ho evitato una nottata da incubo. Eri ubriaca e sola. Sai, anche a Hogsmeade ci sono malintenzionati. - sibilò, facendomi sbiancare. Mi ignorò e proseguì. - Oppure potresti ringraziarmi del fatto che ti ho evitato di continuare a bere, o del fatto che nessun altro ti abbia visto spostare gli oggetti con la forza del pensiero.
- COSA? - strillai, allontanandomi da lui, le mani premute sulla bocca. Lui mi guardò serio. Capii che forse era il caso di bluffare.
- Non dirai sul serio Malfoy...- cominciai, mentre quello sollevava una mano, fermandomi.
- Ti ho vista farlo e in più me lo hai confessato tu stessa. Sei fortunata, avresti potuto beccare qualcuno interessato alle tue capacità...- disse, avvicinandosi di nuovo, mentre io scuotevo la testa, terrorizzata. Altro che bluff!
Sapeva.
Avevo deciso di tenere il segreto solo per me...Lily ne era al corrente, ma ero certa che non lo avrebbe svelato a nessuno...ma Malfoy? Lo avrebbe fatto? Cazzarola!
Non lo dirò a nessuno, mai, Weasley.
Mi voltai verso il ragazzo. - Sai anche questo? - chiesi, mentre lacrime irragionevoli premevano agli angoli dei miei occhi - Perfetto! Adesso potrai dirlo a tutti! - gridai.
- Sei una vera stupida Weasley! Guardami! Sto dicendo la verità! - si avvicinò a me, così vicino che i nostri nasi potevano toccarsi, e mi guardò negli occhi. Erano fermi.
- Pensi che potrei dirlo a qualcuno? - mormorò a bassa voce, mentre il suo respiro sfiorava appena le mie labbra. Era difficile mantenermi lucida. Scossi la testa, mentre le lacrime prendevano a scendere.
- Perchè piangi? - domandò lui basito.
- Nessuno avrebbe dovuto scoprirlo...- biascicai tra le lacrime.
- Me l'hai mostrato tu...- fece lui indifferente, mentre io sospiravo - Già...che idiota che sono...non avrei dovuto ubriacarmi...
- Magari ti sei ubriacata per dimenticare il bacio con quell'idiota di Baston. - buttò lì Malfoy, con voce aspra. Lo guardai male. Cosa voleva? Ero uscita con un ragazzo carino, simpatico e...un momento, ci eravamo baciati? Il ricordo della sera precedente era così offuscato che...
- Senti...c'è qualche motivo per cui sei uscita con lui? - chiese, assumendo un'espressione circospetta. Lo guardai disorientata. - E a te che importa Malfoy?
- Ecco...sei la sorella e la cugina dei miei migliori amici! Non voglio che ci perdano la faccia, per colpa tua! Ti comporti come una...- si fermò, voltandosi verso la finestra.
- Una cosa?! - chiesi con voce tagliente. Tentai di leggergli i pensieri, ma era praticamente impossibile; l'unica cosa che vedevo era la scena del mio bacio cn Joseph. La rabbia montò dentro di me come una furia.
- Come ti permetti di giudicarmi idiota?! Non sono io quella che prende in giro la gente! - gridai, spingendolo. Lui mi guardò perplesso. - Prendere in giro la gente..? Di che diavolo parli? Io non ho preso in giro nessuno...
- Non mentire! Hai preso in giro me! Magari invece di bere per dimenticare lui, stavo tentando di dimenticare il tuo bacio, dato che a te non...- mi interruppi bruscamente, arrossendo. Non era quello il discorso che intendevo fare con Scorpius, lui non doveva sapere nulla! Raccattai le mie cose e mi diressi verso la porta, mentre lui restava in silenzio a guardarmi. L'avevo fatta grossa.
- Ti ringrazio per avermi aiutato. Davvero. Ciao...- mormorai.
- Weasley! - mi chiamò lui. Mi fermai.
- Tra noi due non potrà esserci mai nulla. - disse, senza guardarmi.
- Io non...io non ti ho mai chiesto questo. Ti stai sbagliando. - risposi atona, prima di uscire di corsa.








Ciao gente! Scusate se aggiorno in ritardo, ma ho avuto una serie di cose da fare e non ho avuto proprio tempo...I'm sorry! Ecco il tanto atteso capitolo del risveglio...non mi fa impazzire in realtà, ma di certo non potevo mettere immediatamente un chiarimento...così ecco ancora Malfoy, che sa perfettamente che Rose gli piace, che nega, nega perchè ( come avevamo già visto) è un pochino complessato. Lui crede di non poter stare con Rose, lei è così buona, mentre lui...pensa di essere cattivo! ( E non è vero! ) Con calma capirà...! E Rose? Eh, lei parla un pò troppo! xD Tranquilli, la loro situazione si risolverà presto! Insomma, si rendono perfettamente conto di non essere affatto sinceri, su! Ora devo scappare...ringrazio Christy94, 95_angy_95, Smemo92, hermioneharryron94, Mie e vacanziera! Siete gentilissime a recensire...scusate se non rispondo a ognuna di voi, ma sono di fretta ( xD rispondo un cap si e uno no, ma giuro che non l'ho fatto apposta!!!)! Un bacione e grazie naturalmente alle 78 magiche persone che hanno aggiunto la mia ficcy tra i preferiti! Grazieeeee! Ciao! ^^ Fatemi sapere che pensate di questo chappy! Kisses                         Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Can you help me?! ***


16 - Can you help me?!



- Allora...dai, ripeti un pò?!
- Lily! E' la venticinquesima volta che ti spiego come è andata! Hai intenzione di chiedermelo all'infinito?
- Si! Almeno finchè non avrò analizzato tutti gli elementi.
Ero seduta su un comodo cuscino in dormitorio, intenta a mangiucchiare Cioccocalderoni, mentre Lily mi osservava con occhi clinici. Sbuffai.
Erano già i primi di Dicembre. Il tempo era letteralmente volato, portandosi dietro la vittoria a Quidditch contro i Tassorosso, ultimi in classifica, una mole considerevole di studio e una serie infinita di punizioni per alcuni studenti che avevano avuto la brillante idea di far entrare un unicorno a scuola. Naturalmente ciò aveva apportato ulteriore carico al mio lavoro. Idioti.
Che stress, mancava veramente poco alle vacanze di Natale, eppure non sentivo affatto alcuna atmosfera festaiola... Dovevamo partire per la Romania e la cosa non mi faceva impazzire dalla gioia...per nulla!
- Rosie! Stai perdendo il punto focale del discorso, lo vedo... - Lily interruppe la valanga di pensieri che affollava la mia mente, mollandomi una cuscinata che rischiò di far decollare tutti i cioccolatini. La guardai in cagnesco. - Non credo ci sia molto altro da aggiungere...- sibilai contrariata.
Lei inarcò le sopracciglia - Ah no?
- No. - borbottai, incrociando le braccia e voltandomi verso il camino. Per me la discussione era finita.
Lei sbuffò, pronta a ripartire all'attacco.
- Rose!!! Smettila di non collaborare! Dobbiamo analizzare il comportamento di Scorpius! Sei interessata o no a scoprire la verità?!
Scorpius. Naturalmente continuava ad essere lui il mio "problema" principale. Dopo la notte di Halloween avevamo raggiunto un tacito accordo, credo. Ci ignoravamo a vicenda e la cosa sembrava funzionare...o forse no, ma che importava?
La cosa che mi imbarazzava di più, quando incontravo per sbaglio i suoi occhi, era ripensare alla sua ultima frase.
"Tra noi due non potrà esserci mai nulla."
Istintivamente arrossii, sentendomi una stupida. Umiliata e sciocca.
Era per questo che evitavo accuratamente di guardarlo, metterlo in punizione se lo trovavo in corridoio di notte (in genere scappavo, per paura di restare sola con lui), parlare quando si avvicinava insieme a Zabini, che era divenuto il ragazzo di Lily. Vi starete chiedendo se non avessi tentato di leggergli nel pensiero...e beh, si ci avevo provato eccome! Mi ero spinta più in la di quanto potessi...
..senza scoprire nulla...solo una sensazione di fastidio nei confronti di quella smorfiosa di quinto, Amanda Finnigan, preoccupazione in vista delle vacanze di Natale...
...e il chiaro, chiarissimo desiderio di ignorarmi. Ogni volta che eravamo nelle vicinanze lui ripensava alla scena del dormitorio e io, inevitabilmente, arrossivo.
Io non avevo intenzione di parlare con lui, lui non aveva voglia di parlare con me. Almeno eravamo d'accordo su questo...
- Oltre a tutto il casino, dovresti pensare anche a Joseph...- mormorò Lily, sporgendosi per afferrare un dolce. Sobbalzai.
- Cosa c'entra Jo? - sbottai nervosamente, tamburellando con le dita sulla mia gamba. Lily mi studiò, forse pensando che fossi impazzita.
- Adesso state insieme! Non puoi certo stare a... - cominciò lei, ma la fermai immediatamente.
- Frena, frena, frena!!! Io non sono la ragazza di Joseph! Gli ho chiaramente detto che potevamo frequentarci, se voleva, per il momento! - puntualizzai.
- Guarda che lui non ti considera come le altre stupide della scuola!
- E Scorpius invece si! Ma che ci vuoi fare? Evidentemente mi piace la persona sbagliata...- aggiunsi, tentando di dare alla mia voce un tono falsamente allegro.
Oh Rose...
Ecco, adesso avevo anche la compassione di mia cugina. Abbassai lo sguardo, infelice. Avevo una gran voglia di piangere, di stare sola, di correre da Malfoy...di baciarlo o prenderlo a pugni. Ero ancora un pò indecisa. E in più detestavo quelle stupide sensazioni che mi rendevano fragile e insicura. Non era da me!
- Ehm, Rosie? - Lily era inquieta. Sollevai lo sguardo, ricevendone uno preoccupato e circospetto. Voleva chiedermi qualcosa, ma non capivo esattamente cosa fosse.
- Cosa c'è? Non riesco a leggerti nel pensiero...la tua mente è un groviglio di...
Ammutolii, mentre improvvisamente il suo quesito si faceva più chiaro. Lei non se ne accorse; aveva lo sguardo perso nel fuoco del camino.
- E se...se la ragazza della foto...fosse la sua fidanzata? Dico quella vera, quella promessa dalla sua famiglia magari. Insomma, lui è un purosangue, sai come vanno queste cose no?



*****************************************

- No Ben, non lo so come vanno queste cose!
- Oh si che lo sai! Lo sai benissimo. Vai da lei, le sorridi, le chiedi scusa e poi, magari, le chiedi quella cosa!
- Mi stai stressando. Dirà di no. E poi non voglio farlo.
- Che palle..!
Che palle?! Erano settimane che Ben mi scocciava con quella storia del Natale. Cosa avrei dovuto dire io?
Chiusi le tende del baldacchino attorno al mio letto e rimasi disteso, fingendo di non ascoltare le lamentele del mio migliore amico. Si era fissato con un'idea idiota e si era convinto che solo io avrei potuto aiutarlo a realizzarla.
- Scorp! Sei il mio migliore amico, non puoi abbandonarmi! - Ben sgusciò attraverso le tende e si lanciò letteralmente su di me, mozzandomi il respiro. Annaspando e tossendo tentai di togliermelo di dosso. Era davvero troppo pesante!
- Cazzo levati! Mi stai ammazzando! - biasciai, spingendolo lontano. Lui sorrise sarcastico, ma non si mosse. Vedevo già la luce...non potevo morire così giovane!
- Se prometti di chiedere a Lily e a Rose di venire da te per le vacanze di Natale...forse mi sposterò! - annunciò lui, incurante del fatto che io non respirassi più. Agitai una mano, ma fece finta di nulla. Ero perduto. Era capace di soffocarmi, quello...maledetto!
- Ok! Levati! - sibilai, senza fiato. Quello sorrise e si spostò. - Sei davvero un amico lo sai?...se non ci fossi tu...
Lo guardai male e lo spinsi lontano, tentando di riprendere fiato - Mi hai costretto...ho già invitato Albus, che altro vuoi?! - chiesi, aprendo le tende verdi. Lui sorrise.
- Albus non è Lily...anche se è il mio migliore amico, non credo potrei baciarlo no? - puntualizzò, stravaccandosi letteralmente sul mio letto.
- Va bene, ammettiamo che io decida di invitare Lily - concessi, tentando di farlo ragionare - perchè mai dovrei invitare anche Rose Weasley?! - conclusi, vagamente esasperato. Non potevo invitarla a casa mia per Natale, era pura follia! A scuola la ignoravo...come potevo saltar fuori e chiederle " Vuoi venire da me, per le vacanze?!"
- Non manderanno Lily da sola con tre ragazzi...anche se uno di questi è Al! Pensaci!
- E non manderanno neppure la Weasley, perchè suo padre odia i Malfoy! - e non ha tutti i torti, aggiunsi tra me e me. Ben mi guardò male.
- Senti. Chiediglielo e basta, va bene?! - era impossibile non riconoscere la nota definitiva nella sua voce. Gli lanciai un'occhiataccia velenosa.
- Ti odio. Non credo che riuscirò mai a considerarti un amico, dopo oggi! - sbottai, afferrando il pacchetto di sigarette.
- Ma finirai per perdonarmi, non preoccuparti! - concluse lui, serenamente, accomodandosi meglio.




Ciao a tutti! Chiedo umilmente perdono per essere mancata per tutto questo tempo...il pc è morto e ho dovuto farlo riparare, così eccomi qui...spero non abbiate dimenticato la mia storia!!!! ç.ç Lo so che questo capitolo fa schifo...è corto...niente di che! Spero di rifarmi col prossimo ok? Se dovessi metterci un pò a pubblicare è perchè sto studiando come una pazza...il due febbraio ho esameeee!!! Aiutoooooo! >___<  Grazie alle 86 persone che hanno aggiunto la mia ficcy tra i preferiti! E ringrazio Chrisy 94, Smemo92, vacanziera, 95_angy_95, DilettaWCG,  Mie, Hermione96 per le bellissime recensioni e per i complimenti! Grazie di cuore :)                                   Lily_Luna




Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** ...and I'm so sorry ***


17 - ...and I'm so sorry





La luce del sole era quasi scomparsa del tutto, lasciando il posto a un’enorme distesa blu, punteggiata a tratti da nuvole rossastre.

Il lungo corridoio degli Incantesimi venne quasi immediatamente illuminato dalla luce delle torce, mentre lentamente il profumo di cibo si propagava sin dalla Sala Grande.

- Wingardium Leviosa! – la pesante scala di legno che mi aveva prestato il custode si sollevò leggermente da terra, cigolando pericolosamente. Con un leggero movimento della bacchetta la feci spostare e atterrare con uno schianto sul pavimento di marmo. A quel punto presi a salire sui gradini consumati e tarlati, reggendo malamente una scatola gigante tra le braccia.

- Odio dover montare le decorazioni Natalizie! – mi lamentai, afferrando una ghirlanda e pulendola dalla polvere con un colpo di bacchetta. Sentii il ghigno di Albus.

- Pensavo ti piacesse il Natale! – disse, porgendomi delle decorazioni che erano cadute durante la mia scalata. Lo guardai male.

– Non mi piace QUESTO Natale…non ho voglia di andare in Romania, mi sono stancata di seguire sempre i miei…ho diciassette anni! Voglio fare qualcos’altro! – sbottai, alzando gli occhi al cielo.

- Allora abbiamo trovato l’occasione giusta per te!

Benjamin comparve da dietro un angolo, seguito da Lily, che lo guardava dubbiosa, e un Malfoy dall’espressione torva. Il mio cuore accelerò, mentre i miei occhi si perdevano tra i suoi capelli dorati e quegli occhi così....ahem, basta.

- Che vuoi dire?! –  chiese Al guardando preoccupato la mano della sorellina, intrecciata a quella di Ben. Quest’ultimo sorrise angelico e lanciò un’occhiata eloquente a Scorpius, che pareva pietrificato.

Per un attimo smarrii il senso del tempo e dello spazio, proprio mentre lui alzava lo sguardo verso di me. Non tentai nemmeno di leggergli nel pensiero perché, a quanto pareva, ogni volta che si trovava vicino a me, prendeva a pensare alle cose più disparate…di sicuro lo faceva apposta.

All’improvviso fece una specie di sorriso. Oddio, beh parlare di sorriso sarebbe una follia…forse era un ghigno…o qualcosa del genere. Era alquanto inquietante.

- R…Weasley…perché tu e Lily non venite a casa mia per le vacanze di Natale?

Per un attimo tutti, tranne Ben, sbarrammo gli occhi. Lo stesso Scorpius, che evidentemente si era reso conto solo adesso di ciò che stava facendo, parve entrare in uno stato di shock. Alcuni studenti passarono di li e ci guardarono, parlottando sottovoce, forse divertiti dall’espressione di Albus, il quale aveva la bocca completamente spalancata ormai.

Dopo alcuni istanti ripresi il controllo di me, ma la domanda sorse spontanea sulle mie labbra.

- Perché?! – chiesi, con voce trasecolata.

Insomma, mi ignori totalmente, mi dici che non ci sarà mai nulla, nulla tra noi…e poi mi inviti a casa tua per Natale?!?

Tu sei pazzo amico mio, pazzo e pericoloso!

Mi godetti lo spettacolo di uno Scorpius rosso di imbarazzo, cosa quanto mai impensabile, aspettando la sua risposta, che non venne.

- Ma è meraviglioso! Insomma, ci divertiremmo da pazzi! – Albus sorrise allegramente, tentando di rompere il ghiaccio.

- Scorp ha invitato anche me! – trillò Lily, sorridendo al fratello, che invece si rabbuò un poco. Evidentemente l’idea della sorella insieme al fidanzato non lo faceva impazzire…!

- Secondo me è un’ottima idea! – disse Ben, sorridendo a trentadue denti. Lo guardai dubbiosa, prima di spostare lo sguardo su Malfoy, che continuava a guardarmi imbarazzato. Assurdo, non era lui!

- Ehm…Al…perché non fai vedere a me e a Lily le decorazioni che avete messo?...- Ben fece un cenno veloce e i due fratelli, che lo seguirono all’istante. Mi voltai verso Albus, pregandolo con lo sguardo di restare, ma lui si limitò a farmi l’occhiolino e ad avvicinarsi di corsa a Benji e Lils.

Come faccio a proteggere la verginità di mia sorella?! Lei e Ben…se vanno da Malfoy…no, non è possibile…

I pensieri di Albus erano anche fin troppo protettivi…ed esagerati! Mi sfuggì un sorriso, che persi immediatamente quando incontrai lo sguardo di Scorpius.

- Cosa ti fa pensare che Lily verrà a casa tua?! – chiesi, guardandolo gelida. Lui alzò le spalle.

- Basterà dire che c’è Al… e che ci sei tu…

- E, dimmi, perché pensi che io abbia voglia di venire a casa tua?! – lo interruppi ferocemente, incrociando le braccia. Lui fece una strana espressione…sembrava…sembrava triste…

- Ah, questo non lo so…- mormorò, voltandosi verso la finestra alle sue spalle. Mi morsi il labbro, non stavo capendo nulla.

- Perché mi hai invitato?

- Ben mi ha chiesto di farlo…solo così Lily potrà venire. – confessò lui, senza voltarsi.

A quel punto abbassai lo sguardo, delusa. Ah bé, era ovvio in fondo…perché avrebbe dovuto invitarmi?

- Ah…allora…verrò…se è per Lily. Glielo devo…- mormorai, afferrando una decorazione a casaccio. Non capivo perché, ma mi veniva da piangere. Mi sentivo un’emerita cretina…perché accidenti?!?!

- Non è solo questo…- aggiunse così piano che quasi non lo sentii. Mi fermai.

- E allora cos’è? – la mia voce era bassa, quasi come la sua. Sospirò e si voltò verso di me. Perché quell’espressione così illeggibile?

- Mi farebbe piacere…

- Non sforzarti! Mi va bene sapere che lo faccio per Lily! Non voglio che tu finga che ti fa piacere…non m’importa, spero ci divertiremo e questo basta! – sbottai, voltandomi per appendere quella stupida ghirlanda contro la parete. Lui sospirò.

- Tu non capisci proprio…

- Già, hai centrato il segno! Non sto capendo nulla, ma non importa…non sarebbe la prima volta no? – blaterai, senza sapere neppure cosa stavo dicendo. Una lacrima scese lungo la mia guancia, ma l’asciugai senza farglielo notare. Non avrei mai pianto davanti a lui!

- Se ti riferisci al fatto che ti ho bac…

- Rosie!!! – la voce allegra di Joseph lo interruppe e mi fece sobbalzare. Abbassai lo sguardo, incontrando gli occhi azzurri del nuovo arrivato, che mi sorrideva. Scorpius gli lanciò un’occhiata sprezzante e si voltò verso di me, guardandomi cupamente. – Non è importante che tu capisca…- e, senza aggiungere altro, si voltò, attraversando un arazzo. Rimasi per alcuni istanti a guardare quel pezzo di tessuto, ignorando il nodo alla gola...

- Tutto ok Rosie?! – Jo mi tese una mano. Ignorandola scesi dalla scala e incastrai un sorriso di plastica sulle mie labbra. – Certo! Che ci fai qui?! – chiesi, tentando di sviare l’argomento Scorpius. Lui fece spallucce.

- Ti cercavo…che ci faceva quello qui?

Odio Malfoy, che diavolo voleva quell’idiota da Rose?!

- Uhm…- sentire i suoi pensieri mi urtava leggermente…ma che altro potevo fare?! – Niente, gli ho chiesto un consiglio su una pozione che non avevo capito!!! – dissi, tentando di dare un tono allegro alla mia voce. Lui sollevò un sopracciglio. –Ah!...

Per me la stava importunando…Rose non parlerebbe mai con uno come lui…

Come era evidente che non mi conosceva…povero Joseph…

All’improvviso lui si avvicinò, tentando di baciarmi. Mi scostai leggermente, facendo finta di tossire. Mi sentivo una stupida, oltre che una stronza. – Scusa Jo…è che sono un po’ raffreddata, ma…non è nulla…però non vorrei attaccarti qualcosa…- borbottai, voltandomi verso la finestra. Lui sospirò; non c’era bisogno di saper leggere nel pensiero per capire che era deluso.

- Senti Rose…durante queste vacanze…ti piacerebbe venire a casa mia? Cioè…se ti va.

Dimmi che ti va Rose! Ti prego!

Arrossii, ma rimasi in silenzio. Che cosa potevo dirgli?! Accidenti…Ci mancava solo questa!

Eppure era inutile…inutile continuare a fingere che volevo stare con lui, fingere che non m’importava niente di Scorpius…era inutile illudere Joseph…

Mi voltai tenendo bassi gli occhi. – Mi…mi dispiace Joseph…in realtà io sono già impegnata per queste vacanze…- lui passò un dito sotto il mio mento, sollevandomi il viso.

Era carino, innegabilmente carino…e se non fosse stato per colpa di Scorpius forse tra noi…

Lo sapevo…era troppo bello per essere vero…

- Dove vai? – chiese, tentando di sorridere. Forse gli sarebbe venuto un infarto se gli avessi detto che andavo da Malfoy…ma che fare?

- Ecco…Malfoy ha invitato Lily, sai, lei sta con Ben…ma se non vado anche io lei non potrà di sicuro andare…e…ci tiene così tanto..! – mormorai, tentando di evitare il suo sguardo. Lui ghignò.

- Chi ci tiene, Lily o tu?...o forse…Malfoy?! Rose...non sono cretino, guarda che ho capito perfettamente l'antifona...e se tu non ti sei accorta del fatto che a Malfoy non importa nulla di te...beh, allora sei davvero una sciocca! – e, detto questo, si allontanò senza dire un’altra parola…mentre io lo guardavo tristemente,  tentando di non pensare alle sue parole, così dure.

 Solo un idiota come me poteva imbarcarsi in un avventura simile…

- Mi dispiace Jo..! – dissi a voce alta, ma lui non si voltò.

Haloaaaaaaaa!!!! Eccomi, ho aggiornato presto, per farmi perdonare dal lungo ritardo! Che dire? La situazione si incasina sempre più...ma tranquilli, presto Scorpius e Rose si chiariranno...! E Joseph? Ahi ahi...magari perdonerà Rose!!! Questo capitolo mi piace così così, ma spero a voi piaccia...Bon, ora passiamo alle recensioni!

Smemo92: Ehilà! beh, in realtà Lily non è mai entrata nella stanza di Ben e Scorp, quindi teoricamente lei la foto non l'ha vista! In più Rose non vuole assolutamente che Lily si intrometta in questa faccenda...perchè teme che Ben possa dirlo a Scorpius! xD xD xD Come vedi Rose ha accettato in effetti...! Vedremo! Baci!

95_angy_95:  Tranquilla, il problema era principalmente che il mio pc era morto...ma è tutto risolto, quindi...! ^^ Vedrai, ora come ora Scorpius è troppo criptico con i suoi atteggiamenti, ma come ho già detto...tutto verrà chiarito^^ Fammi sapere cosa pensi di questo chap!

DilettaWCG: No, tranquilla! xD Il pc è vivo come non mai!!! xD Uhm...io invece, non so perchè, nonostante Harry abbia odiato Malfoy, ho sempre visto Ron come vero e proprio acerrimo nemico di Malfoy...come dire, Harry a mio parere riuscirebbe a soprassedere, anche perchè non è la prima volta che manda Al da Scorpius, almeno secondo me xD, mentre Ron...secondo me no!!! xD Vedremo! Ti ringrazio per i complimenti...al prossimo capitolo! Ciaoooo!

Christy94:  Grazie mille per i complimenti! Come vedi sia Lily che Rose ( soprattutto Rose) hanno accettato...al prossimo capitolo!!! ^^ Ciao ciao!

Mie: Grazie mille!!! Spero di non dover ritardare più, impegni permettendo...oggi mi sono lasciata un pò andare ed ho studiato pochissimo...sono pazza!!! Però avevo voglia di aggiornare! Vado! Alla prossima!!!

                                                                                                                     Lily_Luna

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Tra due fuochi ***


18 - Tra due fuochi.





Era l’alba.

Seduta davanti la finestra del dormitorio osservavo le nuvole pallide tingersi appena di rosa, pensando intensamente.

Dietro di me accanto al mio letto, il baule giaceva aperto, per metà pieno di abiti e libri. Sospirai.

Non ero tanto convinta di voler andare da Malfoy, in fondo. Forse mi sarei annoiata…tutto sommato sarebbe stato meglio tornare a casa, o magari rimanere al castello.

Ma ormai era tardi; di li a poche avrei varcato la soglia di casa Malfoy e sarebbe stato un gesto maleducato cambiare idea all’ultimo minuto. L’unico che avrebbe appoggiato la mia fuga sarebbe stato papà, forse…

Sorrisi nervosamente, ripensando alla Strillettera che avevo ricevuto solo due giorni prima.

 

Ero in Sala Grande, costretta ad ascoltare le “silenziose” chiacchierate di Amanda Finnigan e le sue amiche, che sparlavano allegramente su ogni singola persona di Hogwarts, professori compresi. Naturalmente, ciò che usciva dalla loro bocca era spesso accompagnato da ogni sorta di pensieri maligni, che evitavano accuratamente di ripetere ad alta voce, ma che io potevo sentire comunque. Non potevo credere che esistessero persone tanto acide.

Avevo appena assaggiato una cucchiaiata di budino, quando Leotordo, il gufo ormai vecchio di papà, era atterrato sulla ciotola del Porridge con un’enorme busta rossa al seguito, indirizzata a ME!

L’avevo afferrata senza pensarci ed ero corsa fuori dalla Sala, sentendo solamente i respiri trattenuti di qualcuno e il commento simpatico di Finnigan. - Oooh Rose Weasley, hai ricevuto una Strillettera!!!

Quello fu il giorno in cui la mia reputazione di ragazza modello, seria e intransigente, fu macchiata per sempre.

 

“ COME TI PERMETTI DI ANDARE IN CASA DI QUEL….QUEL PUROSANGUE!!! HAI DIMENTICATO CHE LA FAMIGLIA WEASLEY NON SI ABBASSA AL LIVELLO DI GENTE COME…COME I MALFOY?! HAI DIMENTICATO QUELLO CHE TI ABBIAMO RACCONTATO???

SE DOVESSI ENTRARE IN QUELLA CASA…BEH…DIMENTICATI DI TUO PADRE!!!”.

 

 Dopo questa strigliata la busta si era accartocciata su se stessa, incendiandosi. Ero rimasta per dieci minuti buoni in silenzio a tremare finché un altro gufo che non conoscevo si era posato davanti a me, lasciandomi un'altra lettera. Non rossa, grazie al cielo.

 

“ Cara Rosie,

mentre scrivo questa lettera, tuo padre ne sta creando un’altra ben diversa…spero che questa ti arrivi prima, ma, se così non dovesse essere…beh, ci ho provato!

Non badare alle parole di papà perché, conoscendolo, si sta già pentendo di ciò che ha appena finito di urlare…però sai com’è fatto; lui si arrabbia e si offende molto facilmente e il fatto che tu preferisca andare a casa dei Malfoy lo stupisce non poco. E’ geloso!

Ad ogni modo: non osare disdire il tuo impegno solo per una sfuriata di papà! Quando questa lettera sarà tra le tua mani gli sarà già passata e sarà pentito.

Ora devo andare. Divertiti e non preoccuparti di nulla, al tuo ritorno verrò a scuola per discutere quella storia dei pensieri…ho letto una ventina di libri sull’argomento e credo di essermi documentata abbastanza.

                                                                                         Ti abbraccio,

                                                                                                Mamma. ”

 

Dopo questo episodio avevo assolutamente cambiato idea: qualunque cosa dicesse mia mamma, non sarei mai e poi mai andata a casa Malfoy, se questa era la situazione che avrei dovuto sostenere al mio ritorno!

…Eppure, dopo una notte insonne in cui i pensieri di Lily non avevano fatto altro che tormentaremi…beh, avevo nuovamente cambiato idea. Non è facile sopportare una vocina nella tua testa che ripete in continuazione “Ti prego, ti prego, ti prego…” oppure “Non puoi farmi questo Rosie, accidenti!!!” e “Daidaidaidaidaidaidaidaidai…”…all’infinito.

Quindi adesso tutti sapevano che sarei andata da Scorpius assieme a Lily, Albus e Ben. Molti studenti ci ricamarono sopra, immaginando che ci fosse di mezzo un contratto matrimoniale…o qualcosa del genere, altri non facevano altro che sparlare di me e degli altri, invidiosi com’erano della nostra improvvisa – e non voluta – popolarità.

Dal canto mio, io ero terribilmente imbarazzata. Non tanto per le chiacchiere degli altri, di cui non me ne importava un fico secco, quanto per la sfuriata di mio padre...chissà cosa pensava Scorpius di me…accidenti.

 

- Rose…che ci fai già in piedi? – la voce gracchiante di Lily mi riscosse dai pensieri. Si era appena svegliata  e osservava il mio baule con disappunto. La guardai, in attesa della domanda che già conoscevo. – Perché quella roba è ancora tutta fuori?! Dobbiamo partire fra meno di un’ora.

- Oh, già…- commentai con voce piatta. Guardai gli ultimi abiti e oggetti sparsi e, con un gesto della mano, li feci spostare ed entrare nel baule.

- Ok, bagaglio pronto…- annunciai svogliatamente. Lily prese a guardarsi convulsamente intorno e poi si avvicinò a me, parlando concitatamente.

- Dì, sei impazzita?! Potevano vederti!!! – bisbigliò, in tono di rimprovero. Io scossi il capo e mi alzai, afferrando gli abiti che avevo preparato per il viaggio. – Non preoccuparti, dormono tutti…- borbottai, prima di entrare in bagno.

Sotto il getto della doccia bollente potei rilassarmi, nonostante un pensiero che mi girava in testa da un paio di settimane, o poco più.

La ragazza della foto…

Non ero del tutto convinta che fosse la fidanzata di Malfoy…non ce lo vedevo proprio a mettere la foto della sua fidanzata sul comodino accanto al letto in cui ogni sera portava una ragazza diversa, ma ovviamente non potevo esserne sicura. Di certo era bellissima, il genere di ragazza che non vedi sempre…chissà chi era?

Mi lavai i capelli con cura, asciugandoli poi con un semplice gesto della bacchetta, e li lasciai sciolti. A quel punto indossai un paio di jeans e un semplice maglione viola…non sapevo che tipo di gente fossero i Malfoy, ma non desideravo agghindarmi per bene…mi sembrava una stupida perdita di tempo...ero comunque Rose Weasley no?

Quando uscii dal bagno fui accolta da un’occhiataccia di mia cugina che mi aspettava impaziente, con i vestiti in mano, pronta per correre in bagno. Mi parve leggermente folle…

- Alla buon’ora!!! E’ tardissimo…devo prepararmi per bene! – sbottò Lily, entrando come un turbine in bagno. Scoccai un’occhiataccia alla porta ormai chiusa e, dopo aver afferrato baule e giubbotto, uscii lentamente dalla porta del dormitorio.

 

La Sala Grande, nonostante fosse molto presto, era piena di studenti pronti a partire per le vacanze natalizie.

-Buongiorno Rose! Lily dov’è?– Ben mi sorrise, facendomi cenno di accomodarmi accanto a lui e Albus.

- Ciao…oh è in bagno…si sta facendo bella! - commentai con un ghigno, mentre il ragazzo ridacchiava.

- Ehi stai bene con i capelli sciolti cuginetta! – disse Al gioviale, battendomi una mano sulla spalla. Lo guardai stranita.

- Uhm grazie…- borbottai guardandolo poco convinta. Lui sorrise angelico.

Secondo me tra lei e Scorpius è successo qualcosa. Non si parlavano affatto prima…e adesso…Devo parlarne con Ben…uhm.

Mi voltai verso Al, guardandolo meravigliata, ma quello stava chiacchierando con Ben, quindi non se ne accorse. Dovevo stare attenta a quello che si dicevano…chissà cosa avrebbe pensato Al, se Ben gli avesse detto della notte di Halloween!!!

Qualcuno si sedette accanto a me, facendomi sobbalzare. Era di certo Lily, impetuosa come sempre! Mi voltai per prenderla in giro, quando invece mi ritrovai faccia a faccia con un Malfoy dall’espressione cupa. Sobbalzai.

- Potresti farti un po’ più in la? Sono schiacciata tra te e Al! – commentai acida, arrossendo non poco. Lui ghignò sarcastico. – Oh buongiorno anche a te Weasley…

Ma tu guarda quella stronza! Come si permette di sedersi accanto al mio Scorp?!

Mi voltai lentamente, incrociando lo sguardo furioso di Amanda Finnigan. Mi stava guardando come se fossi una preda da uccidere. Rabbrividii e Scorpius se ne accorse.

- Che ti prende Weasley? Altre Strillettere pronte a planarti sulla testa?!

- Credo che la tua amichetta non sia tanto contenta di questo nostro contatto. – commentai placidamente, sbattendo gli occhi. Lui arrossì. - E’ solo perché non c’è posto. – borbottò.

- Oh, io lo so…- aggiunsi, addentando un toast. Vedere Scorpius Malfoy in imbarazzo era la cosa più divertente del mondo!

Smettila di sogghignare stupida Weasley.

Mi voltai verso il ragazzo, scoccandogli un’occhiataccia. – Non sono stupida, idiota. – borbottai indispettita. Lui ghignò.

Si un po’ si.

Che idiota infantile!

- Di che parlate?! – Lily entrò con foga, trascinando il pesante baule con sé, e si sedette accanto a Ben, che l’abbracciò delicatamente.

- Niente che tu non sappia già Lily…adesso dovremmo andare. – rispose Al, alzandosi da tavola. Lo seguimmo tutti a ruota e, dopo circa mezz’ora, eravamo già seduti in un comodo scompartimento dell’Hogwarts Express.

- Ahhh…finalmente! – esclamò Al, stiracchiandosi – ora dormo!

- Ma non fai altro?! – lo prese in giro la sua sorellina, lanciandogli un biscotto. Lui le scoccò un’occhiataccia e si voltò verso il finestrino.

Dopo due minuti stava già russando.

- Lily…mi fai compagnia? Devo fumare…- borbottò Ben, trascinando mia cugina verso i bagni e lasciando me e Scorpius da soli ( Beh, più o meno, dato che il russare di Al era forte e chiaro ).

- Sei contento di tornare a casa dalla tua famiglia? – chiesi a Scorpius, evitando così che ricominciassimo a litigare, o peggio, che lui cominciasse a dire frasi strane. Lui sollevò un sopracciglio.

- Un mondo…- disse con voce fredda. Lo guardai stranita.

- Ah…capisco…- mormorai, afferrando un libro dal sedile accanto al mio e aprendolo a caso. Restammo per alcuni istanti in silenzio. Poi lui si sporse verso di me e, con due dita, abbassò leggermente il volume per guardarmi in viso.

- Ma tu…non fai altro che seppellirti dietro ai libri? – chiese poi, ghignando. Io arrossii. Era così bello e perfetto...un vero angelo.

- Mi piace leggere Malfoy…- borbottai imbarazzata, fingendo di guardare la pagina che avevo davanti. Lui ghignò ancora.

- E tu Malfoy, dimmi un po’: hai mai sorriso? – chiesi io con aria di sfida. Lui cambiò espressione, apparendo confuso.

- Che cosa vuol dire con…certo sorrido sempre Weasley, sei forse diventata cieca?! – disse lui, tentando di canzonarmi.

- No…tu non sorridi. Ti ho visto: ti limiti a ghignare o a fare sorrisetti sarcastici…io parlo di un sorriso vero, se capisci cosa intendo. – spiegai, guardandolo seria.

- Io sorrido quando mi va e, soprattutto, con chi mi va. – sbottò lui, voltandosi verso il finestrino.

Inspiegabilmente ripensai a quell’oca della Finnigan e al fatto che di certo tra loro ci fosse un rapporto ben più intimo del nostro.

- Ah certo. Allora di certo sorriderai alla Finnigan, quando vai a letto con lei…- commentai sprezzante. Ero gelosa, quella gallina da quattro soldi di sicuro piaceva a Scorpius.

Lui rise sprezzante. – Sei gelosa Weasley? Non pensavo ti mettessi a contare  le ragazze con cui vado a letto…vergogna! – disse, facendomi avvampare di rossore.

- Quanto sei idiota Scorpius! – sbottai, alzando di nuovo il libro e cancellando la sua immagine dalla mia vista.

Improvvisamente lui si sedette accanto a me, così vicino da poter sentire il calore della sua pelle. Arrossii e lanciai un’occhiata a mio cugino, che continuava a dormire beatamente.

- Mi piace il tuo modo di pronunciare il mio nome. – commentò, guardandomi altero. Gli scoccai un’occhiataccia, mentre il mio cuore perdeva un battito. – Smettila di fare così. – sbottai piano, allontanandomi un po’ da lui. Lui sospirò.

- Dovrei davvero smetterla…solo che sono combattuto tra due fuochi…e a volte mi viene così spontaneo comportarmi così con te…- disse, prima di bloccarsi e arrossire violentemente.

Cazzo!

- Cosa? – dissi io, spalancando gli occhi per lo stupore. Cosa voleva dire con quella frase?

- Io…niente, dimenticati queste stronzate, Weasley. Vado al bagno. – borbottò, ancora un po’ rosso in volto, prima di uscire velocemente dal vagone.

- Ehi aspetta Scorp…- tentai di dire, ma lui era già scappato a tutta velocità.

Col cuore in gola, rimasi per alcuni istanti in silenzio.

- Non puoi stare ancora a rimuginarci…è ovvio che gli piaci! – la voce di Al mi fece quasi strillare dallo spavento. Lo guardai incredula, mentre lui si stiracchiava. Come avevo fatto a non sentire i suoi pensieri?!!

- Hai davvero origliato?! – sbottai, incrociando le braccia e avvampando d’imbarazzo. Lui sorrise, leggermente preoccupato.

- Mi sono svegliato quando ti ha detto che gli piace che pronunci il suo nome…- borbottò lui, mentre io arrossivo ancora di più.

- Ti odio! Non avresti dovuto origliare!!!

- Cos’altro avrei potuto fare? Mettermi le mani sulle orecchie e cominciare a fare “blablablabla”, così vi sareste accorti di me?! Sii ragionevole…

Beh…aveva ragione, forse. Lasciai cadere le braccia, sospirando. Lui sorrise.

- Gli piaci Rose…me lo immaginavo…- disse piano, io scossi la testa.

- Non penso Al…e comunque, anche se fosse, come vedi non è poi così convinto…è tra due fuochi no?! – sbottai, ripensando immediatamente alla bellissima ragazza della foto. Forse era davvero la sua vera fidanzata…

- Dovresti parlarne con lui, no? – disse Al con buonsenso. Io annuii, ma non potei aggiungere altro, perché Lily e Ben erano rientrati, ridendo allegramente.

Ciao gente! Come va?! Spero tutto ok...
Ecco un nuovo chappy! In realtà so che non è il massimo...l'ho scritto e riscritto mille volte e, come al solito, continua a non convincermi! Comunque...in questo capitolo Scorpius dice una frase che lascia Rose parecchio stupita...non preoccupatevi, il chiarimento arriverà molto presto e prometto che Scorpius farà capire cosa pensa! xD
Ad ogni modo...grazie ai 92 preferiti :) e grazie a chi legge e recensisce! Recensite, recensite! A me fa sempre piacere!!! xD E soprattutto, spero la mia storia non vi stia stancando! Kisses!
95_angy_95:  Tranquilla, tranquilla! I chiarimenti arriveranno presto...lo so, Scorpius mi è uscito un tantino complessato e complicato, però io giuro che me lo immagino così! Spero questo capitolo ti piaccia!...fammi sapere che ne pensi! Ciao!
Diletta WCG: Grazie :) so che questi chap non sono il massimo, tenterò di rimediare...! Comunque sono contenta di essermi fatta perdonare! xD Ciaooooo e grazie!
Smemo92: Lo so, povero Joseph...lo sto trattando malissimo, lui che è stato così carino con Rose...beh, come hai detto tu non può andare bene per tutti! xD Comunque...lo so, lo so è uno Scorp incasinato...ma è che a me piace incasinare le cose xD! Non posso farci nulla! Uahahah!!! Spero questo chap ti piaccia...ciao! :)
Ho pubblicato una nuova storia...si intitola Gocce di Memoria... Il titolo forse è un pò banale, ma secondo me ci stava...se vi va, fateci un salto! Ciao :)
                                                                                                              Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Like a modern Romeo ***


19 - Like a modern Romeo






L’aria fresca entrava leggermente dal finestrino della grande carrozza, facendomi rabbrividire leggermente. Mi strinsi nel mio cappotto, sfregando le mani tra loro.

- Chissà come sarà casa di Scorpius! Non sei curiosa? – Lily continuava a battere le mani, incantata da tanta eleganza. Io alzai le spalle.

- Ricca e gigantesca. – borbottai, continuando a guardarmi le mani.

- Beh, come minimo! Se hanno mandato due carrozze a prenderci…

Quando eravamo arrivati alla stazione di Londra, avevamo trovato i due eleganti mezzi ad aspettarci e, mentre i ragazzi si accomodavano sulla carrozza più grande, io e Lily avevamo scelto quella più piccola, ma ugualmente comoda.

- Mi sembri preoccupata, cos’hai? – Lily mi prese la mano, sorridendomi. Le sorrisi anche io.

- Sono solo curiosa di sapere come andrà questa vacanza…

- Di sicuro bene, stai tranquilla! Sono davvero contenta di essere con te…e poi c’è Ben…- sussurrò lei, in un modo che mi fece scoppiare a ridere di gusto.

Solo qualche istante dopo, ci rendemmo conto che la carrozza si era fermata senza rumore.

- Credo che sia arrivato il momento di scendere! – disse Lily allegramente, spalancando lo sportello di legno e catapultandosi fuori. Leggermente intimidita, la seguii anche io.

Dovetti stringere gli occhi per non rimanere accecata dal riverbero della luce. Per qualche istante rimasi ad occhi chiusi, ascoltando il canto degli uccelli e assaporando il profumo di fiori ed erba fresca. Dovevamo essere in campagna.

- Accidenti…- bisbigliò Lily, stringendomi un braccio. A quel punto aprii gli occhi.

- Oh…- riuscii solamente a dire.

Ci trovavamo davanti a un imponente cancello grigio, al di la del quale si stagliava la villa più bella che io avessi mai visto.

Era enorme, dalle grandi mura bianche e finestre ariose. Il perimetro era così particolare da non poter distinguere bene la forma della casa, ma di certo nessuno avrebbe potuto affermare che essa appartenesse a una ricca famiglia decaduta. Anzi.

Scorpius si fece avanti, tendendo la bacchetta verso il cancello, il quale si spalancò per magia. Lentamente, cominciammo a camminare per un lungo viale lastricato di pietra bianca e circondato da neve bianchissima. Eppure, col sole così caldo, sembrava quasi che non fosse inverno.

- Sai…mi aspettavo qualcosa di…boh, diverso! – mormorò Lily, con un sorriso birichino. Le sorrisi di rimando e annuii, continuando a guardarmi intorno.

Circumnavigammo una bella fontana dalle acque limpidissime e, dopo poco, attraversammo un bel porticato elegante.

- Ehi Scorp, i tuoi ci sono? – Ben si affiancò all’amico, sorridendo tranquillo. Scorpius alzò le spalle, avvicinandosi al portone d’ingresso, che si spalancò all’istante.

L’ingresso era altrettanto luminoso come l’esterno. Me lo sarei aspettato freddo, ma non era affatto così. Mentre mi guardavo intorno, una voce profonda e vibrante parlò, facendoci sobbalzare.

- Bentornato, figlio.

Ci voltammo tutti contemporaneamente verso la scala, dalla quale stavano scendendo un uomo e una donna, Draco e Astoria Malfoy.

- Salve, padre…- borbottò Scorp, in un modo così ostile che quasi mi spaventò. Sollevai gli occhi verso i suoi genitori.

Avevo visto molte volte il padre di Scorpius…era un uomo pallido e stempiato, di certo bello, ma non affascinante come il figlio. I suoi capelli erano di un biondo così chiaro da apparire quasi bianchi, lucidi e tirati all’indietro. I suoi occhi potevano anche apparire belli – grigi e luminosi – ma erano così freddi…

- Scorpius, tesoro…come stai? - la donna parlò con voce dolce e gentile, scendendo lentamente verso il figlio.

Guardandola trattenni il fiato; era la ragazza della foto! Come avevo fatto a non capirlo?!

I capelli erano dello stesso straordinario colore del grano, come quelli di Scorpius, nulla a che vedere col biondo pallido del marito. Il viso era un ovale perfetto, pallido, ma dalle guance rosse e le labbra sorridenti.

E gli occhi…erano inconfondibilmente gli stessi occhi verdi di Scorpius!

La donna abbracciò calorosamente il figlio, poi si voltò verso di noi.

- Ciao Albus, ciao Ben…- disse, prima di posare lo sguardo su me e Lily. Non era affatto freddo, al contrario di quello del marito, che ci stava osservando severamente.

- E chi sono queste due ragazze? – chiese Astoria, con un sorriso. Vidi Scorpius arrossire.

- Loro…sono Lily Potter, la sorella di Al, e…Rose Weasley.

Non appena Scorpius pronunciò il mio nome, vidi gli occhi del signor Malfoy lampeggiare, prima che questo si voltasse e salisse le scale velocemente.

- Oh, finalmente conosco qualche amica di Scorpius…- disse Astoria con un sorriso dolce, che sia io che Lily ricambiammo. - E’ un piacere signora Malfoy!

- Bene…penso vogliate posare i bagagli…Scorpius fagli vedere le stanze! Io devo andare a parlare con tuo padre…- disse con un sorriso imbarazzato la donna, prima di congedarsi da noi. Sentii Scorpius sospirare e indicarci con un cenno della testa le scale.

Dopo aver gironzolato per un po’, Scorp ci condusse in un corridoio ampio e luminoso.

- Bene…questa è la tua stanza Al, lo sai…questa è la tua Ben…- borbottò indicando alcune porte, prima di rivolgersi a me e a Lily, indicando una bella porta di legno – e…questa è la vostra. Ho pensato che magari preferivate restare insieme. – disse, senza guardarci.

- Grazie…è un pensiero molto carino…- mormorai, prima di seguire Lily, che era entrata prima di me. Scorpius guardò l’orologio.

- Si…comunque pranziamo tra un’ora circa…avete il tempo di riposare…vi vengo a recuperare io. Ciao…- borbottò, prima di allontanarsi velocemente. Era un po’ strano.

 Chiusi la porta, entrando finalmente nella stanza.

Era molto bella, con due letti comodi e le pareti dai colori chiari.

- Sbaglio…o il signor Malfoy mi ha quasi incenerita con lo sguardo? – chiesi, trascinando il baule sul tappeto.

- Ma…non saprei. Forse è solo stupito dalla nostra presenza…- disse Lily, estraendo alcuni abiti.

- O forse semplicemente mi odia. – mormorai senza farmi sentire.

 

*************************   


Camminavo velocemente per il corridoio sud, diretto verso lo studio si mio padre.

Avevo notato lo sguardo di ghiaccio che aveva riservato ai miei ospiti e, onestamente, la cosa mi disturbava un po’.

Non capivo perché…ma il fatto di vedere Rose Weasley sotto lo sguardo disgustato di qull’uomo mi turbava tantissimo…sentivo…sentivo il bisogno di proteggerla da lui.

- Ne ho abbastanza delle uscite di tuo figlio, Astoria! – mi fermai davanti la porta scorrevole dell’ufficio, appena in tempo per sentire le parole velenose di Draco Malfoy. Rimasi in silenzio e ascoltai.

- Per quale motivo devi essere sempre così…complicato? Dovresti rispettare le scelte di Scorpius…

- Rispettare? – ringhiò lui in tono di scherno – Gli amici di Scorpius…quei Potter…ma soprattutto quella Weasley!

- Perché ti accanisci contro quei ragazzini, Draco?! Sono beneducati e molto carini! E poi…i loro genitori sono persone a modo! Auror e membri del ministero…

- Anche tu sei diventata una fan di Potter e Weasley?! Andiamo Astoria…

- Ti hanno salvato la vita!!! – gridò mia madre, sbattendo un pugno su quella che immaginai fosse la scrivania – sei un ingrato! Fa come credi, ma non aspettarti che io mi comporti come te…amo mio figlio e se lui è felice così, mi va benissimo.

- Tuo figlio mi delude ogni giorno di più…- mormorò mio padre.

A quel punto ne avevo abbastanza. Mi ero allontanato velocemente, dirigendomi verso il giardino.

 

Mi ritrovai tra le piante ghiacciate e la neve morbida e mi sedetti su una panchina.

Sospirai, passandomi una mano tra i capelli.

Ecco cosa significava essere Scorpius Malfoy…il figlio di un uomo perfido e ingrato, cresciuto secondo ideali ormai decaduti e odioso anche nei confronti del proprio figlio.

Come potevo davvero provare dei sentimenti per Rose? Ero così diverso e infelice…lei meritava tutta la gioia e il calore di qualcun altro…qualcuno che fosse felice e che non si chiamasse Malfoy di cognome. Il mio nome pesava sulla mia testa più di qualunque altra cosa. Ero marchiato a vita. Figlio di un mangiamorte, un mostro anche io.

Le avrei portato solo guai, lo sapevo.

Eppure non riuscivo a togliermela dalla testa.

Saaaaaalveeeeeeeeee! Scusate tanto per l'attesa! Ecco un nuovo chappy! In realtà non mi piace granchè...diciamo pure che l'unica parte interessante è qualla col punto di vista di Scorp...ma mi auguro che vi piaccia...fatemi sapere xD! Beh...grazie veramente a chi aggiunge la storia tra i preferiti e a chi commenta...siete gentilissimi! Grazie a Rose_7, Sana chang, 95_angy_95, Mie, Smemo 92...scusate se non rispondo a tutti ma vi assicuro che le vostre recensioni sono bellissime e mi danno sempre la forza di scrivere! Grazie :) baci!

                                                                                                                                                 Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Romeo and Juliet ***


20 - Romeo and Juliet







- Rosieeee! Hai visto i miei collant?!

- No Lily! Sei così disordinata che a momenti non riuscirò a trovare neppure le mie cose!

Era il 24 Dicembre sera. Di li a meno di un’ora sarebbe stata servita la cena. Mi guardai allo specchio e, dopo essermi truccata leggermente, mi voltai verso la porta del bagno, dal quale ne uscì una Lily scarmigliata e indaffarata. Le passai davanti e mi distesi sul letto, sbadigliando, mentre con la coda dell’occhio la vidi lanciarmi un’occhiata penetrante.

- Beh?

- Beh cosa Lils? Non ho trovato i tuoi calzini, te l’ho dett…

- Erano collant. Comunque…hai intenzione di scendere vestita così? – e, detto questo, lanciò un’occhiata critica al mio maglione bianco panna, i miei jeans neri e le mie ballerine nere. Sollevai un sopracciglio - Non vedo perché dovrei bardarmi a festa. Non penso che al signor Malfoy interesserà. In genere ci guarda sempre male… – borbottai, ed era vero.

Sin dal giorno in cui eravamo arrivati, quell’uomo non aveva fatto altro che criticarci e guardarci con disprezzo. Ma la cosa più assurda era che il figlio subiva lo stesso trattamento!

- La signora Malfoy non è così però…come fa ad essere la moglie di quell’uomo? – chiese Lily a voce bassissima. Feci spallucce. – Si amano e si vede. Il signor Malfoy ha una vera adorazione nei confronti della donna…e vorrei ben vedere, è così bella!

- Già, hai ragione…comunque il rapporto tra Scorpius e suo padre è così strano…- mormorò mia cugina, indossando una gonna. Io annuii.

- Sembrano odiarsi, non so se mi spiego…- continuò lei – Ben mi ha detto che non hanno un rapporto facile, sembra che abbiano idee particolarmente diverse!

- Di questo me ne ero accorta… - non ci voleva certo una laurea per capire che Scorpius detestava le idee di suo padre e faceva di tutto pur di contrastarle! La cosa in fondo era parecchio triste…non sapevo perché, ma mi rendeva davvero infelice saperlo così solo.

 

 

La sala da pranzo di casa Malfoy era decorata da delicate tende verdi, che scendevano fino a terra e da decorazioni natalizie luminose e scintillanti. L’enorme lampadario di cristallo mandava ovunque la sua luce sfaccettata, mentre, nell’angolo vicino al camino, un enorme abete si stagliava pieno di luci.

La signora Malfoy, splendida nel suo abito di seta rossa, si volse verso di noi.

- Allora ragazzi…come va a scuola? Scorp mi ha detto che le lezioni sono interessanti…- Scorpius parve arrossire, mentre Ben e Al si lanciavano un’occhiata sarcastica al di sopra del loro piatto. Dopo avergli scoccato un’occhiata truce, sorrisi alla donna.

- Beh…le lezioni sono parecchio complicate, ma interessanti. Questo è l’ultimo anno, tranne che per Lily…è normale che le lezioni siano difficili.

- Scorpius mi ha detto che tu e Albus siete Capiscuola…riuscite a conciliare le due cose? – chiese poi, ma prima che potessi rispondere, il signor Malfoy sbuffò e replicò – Certo che ce la fanno. Non ci vuole poi molto.

Questi due ragazzini sono Capiscuola…mentre il mio Scorpius…quel ragazzo è una delusione.

Rimasi colpita dal pensiero di quell’uomo. Come poteva reputare il figlio una delusione? Alzai lo sguardo, incontrando i suoi occhi di ghiaccio.

- Le assicuro che è un lavoraccio, signor Malfoy.

- La gente con un po’ di spina dorsale potrebbe fare entrambe le cose. – sbottò lui, lanciando un’occhiata astiosa al figlio, che la ricambiò. – Ma mi rendo conto che mio figlio ha compiuto molti errori in questi sette anni. - i suoi occhi si posarono su di me, Al e Lily. Istintivamente arrossii.

- Sarebbe stato meglio che tu non fossi mai entrato a Serpeverde. – disse poi quell’uomo, voltandosi verso la finestra.

Il silenzio calò su di noi, mentre io continuavo a guardare ansiosamente Scorpius, che sembrava quasi indifferente a tutto quello che gli aveva detto il padre.

- Oh…bene, perché non andate tutti in salone? Potete attendere la mezzanotte li! – disse la signora Malfoy, lanciando un’occhiata truce al marito, e poi sorridendo a noi.

Tutti ci alzammo velocemente, fuggendo nell’altra stanza.

 

 

Le vetrate del salotto erano grandi e lasciavano filtrare la luce della luna.

Mentre gli altri ricominciavano a parlare, fingendo di non ricordare cosa fosse successo poco prima, io uscii in giardino. Avevo dimenticato il cappotto in camera mia, ma non m’importava molto.

Imbronciata, mi sedetti su una panchina. La luce della luna piena era così chiara da illuminare il paesaggio attorno a me, rivelando grandi cumuli di neve bianchissima, aiuole congelate e piccole statue di pietra.

Sbuffando, sollevai gli occhi verso il cielo pieno di stelle.

- Mi dispiace per poco fa…- la voce di Scorpius risuonava triste nella notte silenziosa. Mi voltai verso di lui, scoprendolo a meno di un metro da me. Mi porse un pesante mantello senza dire nulla.

- Grazie. Comunque…non importa sai? E’…è come mio padre in fondo…- abbassai lo sguardo, imbarazzata al ricordo della Strillettera.

- E’…normale, in fondo lo capisco sai? Se ci pensi bene non si è sbagliato neanche tanto…- rispose lui, sedendosi accanto a me.

- Che vuoi dire? – mi voltai verso di lui, accigliata. La luce della luna dipingeva le sue guance di un pallore perlaceo…mentre i suoi occhi erano luminosi, ma così tristi…

- Credo tuo padre abbia ragione…non dovresti essere qui…tu sei troppo…- si fermò, trattenendo uno dei miei ricci.

- Troppo..? – chiesi, arrossendo come una stupida. All’improvviso ricordai quel giorno in guferia, quando mi aveva baciata.

- Tu sei troppo buona Rose…- disse, abbassando gli occhi, in un tono infinitamente triste. Lo guardai senza capire.

- Troppo…buona?

- Io e te apparteniamo a due mondi completamente diversi. Sei stata cresciuta con l’amore di una famiglia, una famiglia vera, che è felice quando lo sei tu, che non ti chiede di essere qualcuno che non sei…che non è mai delusa da te, neanche quando sbagli davvero…- sussurrò, guardando il cielo. Per un attimo ripensai allo sguardo freddo di Malfoy senior.

- Sei figlia dei salvatori del mondo magico! Io sono l’ultimo discendente di una famiglia caduta in disgrazia per colpa di quell’essere disgustoso! I miei nonni, mio padre…erano votati a Voldemort! Sono figlio di Draco Malfoy, sono figlio di un mangiamorte…e…piangi? - stupito sfiorò la mia guancia umida, guardandomi interrogativo.

- Tu sei un vero idiota, questa è l’unica tua pecca, Scorp. Tu non hai fatto nulla di male, tu non puoi addossarti gli errori o le glorie dei tuoi genitori! Sarai anche un Malfoy, ma non sei né tuo padre, né tuo nonno! – sbottai, asciugandomi gli occhi – e piango, si, piango come una stupida perché mi fa rabbia pensare che tu sia stato solo per così tanto tempo solo per paura di essere giudicato! Smettila! – dissi, prima di abbracciarlo di scatto.

Era caldo, forte e dolce. Era il suo abbraccio…ed era come io volevo che fosse.

Mi staccai da lui, sfiorandogli una guancia. Non sapevo come fosse possibile; poche ore prima ci ignoravamo quasi…e ora…

Lui sorrise, non un ghigno o una risata sarcastica, ma un sorriso normale, gentile.

- Come vedi ogni tanto sorrido anche io.

- Oh menomale, sono felice che tu ne sia capace! – dissi soddisfatta, mentre lui si avvicinava per baciarmi.

 

- Vorrei stare con te.

- Anche io…- mormorai, sorridendo alla luna. Lui sospirò.

- Ma è meglio di no, almeno per ora…

- Potremmo essere amanti…- sussurrai con un sorriso. Lui sorrise malizioso. – Cosa intendi dire, Weasley? Vuoi per caso andare a vedere la mia collezione di farfalle?!

Lo guardai stupita, arrossendo leggermente. – Lo sai che questa battuta fa schifo? Cioè, neanche i babbani e, credimi io ne conosco parecchi, le dicono eh! E comunque intendevo “Amanti”, in senso più ampio…- borbottai, mentre lui ridacchiava.

- Potremmo essere…come…come…- mormorai sovrappensiero. Lui mi fece voltare lentamente, guardandomi intensamente.

- Come Romeo e Giulietta…- sussurrò, prima di baciarmi sotto la luce della luna.

 

 

 

 

 

 

Ciaooooooooooooooo!!! Scusate il ritardo nel postare ma mi si era cancellato tutto e ho dovuto riscrivere di nuovo il chappy! Dunque...ecco che Scorpius e Rose si chiariscono...e decidono di fare qualcosa tipo un sotterfugio, per evitare casini in famiglia! Lo so, lo so...Draco è un vero stronz...ma boh, secondo me un pò ci stava ahahah!!! A parte tutto, ringrazio le 99 meravigliose persone che hanno aggiunto la mia ficcy tra i preferiti! GRAZIEEEEEEE!!! :D :D

dina: Ehi ciao!!! Grazie, sono contenta che ti piaccia...fammi sapere che te ne pare di questo capitolo. :) Ciao!!!

95_angy_95: Beh la villa è così soprattutto per volere della signora Astoria :) Beh, lui ha deciso...insomma, il discorso di Rose è stato più che chiaro xD Lui non riesce a stare lontano da lei...e per il momento la decisione di fare tutto di nascosto è la migliore! xD Che ne pensi? Fammi sapere..! Kisses

DilettaWCG: xD xD Sono contenta che tu segua la ficcy nonostante le nostre divergenze xD!!! E' che Malfoy padre mi è sempre stato sulle scatole perchè si sentiva superiore rispetto a Ron...sarà per questo che li ho resi così! :) Sono contenta che la ficcy ti piaccia, mi fa piacere! Ciaoooooo!!!

lorelei_88: Wow, grazie per aver letto la mia storia...mi fa davvero piacere! Ti ringrazio veramente per tutti i complimenti...spero che anche questo capitolo ti piaccia!!! Alla prossima! :)

                                                                                                               Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Effetti collaterali ***


21 - Effetti collaterali.





- Ti piace guardare le stelle?
- Si…è una cosa che mi fa stare bene…mi fa sopportare l’inferno di casa…
- Si vede…sembri più sereno.
Scorpius si voltò verso di me, il volto illuminato fiocamente nella penombra.
- No, quello è grazie a te. – sorrise, uno di quei sorrisi che mi aveva donato in quei giorni. Si alzò dalla sua postazione alla finestra e si sedette sul suo letto, accanto a me.
Restammo alcuni istanti a guardarci negli occhi.
Poteva sentire il mio cuore battere all’impazzata? Chissà se poteva capire quanto contasse per me.
Eravamo due anime solitarie, perse nei nostri problemi, ancorate a stupidi pregiudizi...che erano nati nello stesso istante in cui eravamo stati messi in competizione, la prima volta che ci incontrammo.
Non ci eravamo neppure resi conto di quanto fossimo simili, così soli, seppure circondati da gente, e così vivi, solo quando eravamo insieme.
All’improvviso le sue labbra trovarono le mie, mentre io mi distendevo lentamente sotto al suo peso, stringendolo a me.
- Rose, Rose, Rose…- mormorò piano, facendomi rabbrividire. La sua mano accarezzò il mio collo, scendendo lentamente verso la maglietta leggera che indossavo. Sospirai, mentre le sue mani si spostavano delicate sulla mia pelle, sul mio seno …
- Scorp!!! E dai è mezz’ora che stai in camera tua! Che fine hai fatto?!
La voce irata di Ben ci fece sobbalzare. Quasi rotolai giù dal letto, mentre il mio ragazzo scattava in piedi, la voce rauca e il volto arrossato. Dio com’era bello…
- Eh, Ben si arrivo..! Mi stavo vestendo…avevo…ehm, messo il pigiama!
- Si…muoviti dobbiamo parlare! – sbottò Zabini, ascoltammo i suoi passi allontanarsi nel corridioio, entrambi col batticuore.
- Ok...ehm…forse è il caso che io vada eh? D’altronde Lily mi aspetta... – borbottai, rassettandomi i capelli. Scorp annuì. – Ok…cosa dovete fare?
- Cercare di trovare qualcosa di decente per la tua festa. – Gli lanciai un’occhiataccia, mentre lui arrossiva colpevole.
- Se non te l’ho detto è perché… - cominciò lui, ma io l'interruppi con un bacio.
- Non importa, scherzavo dai...solo che non sapevo fosse il tuo compleanno!!! Ma mi sa che non ti farò nessun regalo! - sussurrai ridendo, prima di uscire dalla sua camera.
Percorsi il corridoio velocemente, prima di spalancare la porta della mia stanza, fiondandomi dentro. Non era proprio il caso che i ragazzi mi vedessero; ad Al sarebbe venuto un colpo.
- Ciao eh...- Un calzino mi centrò in pieno viso.
- Quanto sei stupida Lils...- borbottai, chiudendomi la porta alle spalle. La rossa ridacchiò e saltellò impaziente sulla coperta.
- Lo avete fatto?!
- Eh?! - rimasi spiazzata e quasi feci cadere il libro che avevo preso dalla scrivania. Da dove le venivano quelle sparate?!
- Avanti. Hai capito perfettamente...
- Certo che ho capito...ma mi sembri un pò troppo piccola per voler sapere queste cose...- trillai tranquillamente, sedendomi sul letto.
- Cretina dai...sono le due del mattino...sei stata via...beh, tanto!- sussurrò curiosa. Io sbuffai.
- No Lily, non abbiamo fatto niente di niente. - Oh beh, quasi niente...
- Oh...forse é un pò presto...
Rimasi in silenzio. Beh, era presto...ma...era tutto così assurdamente perfetto, così naturale...Lily rise, distogliendomi dai miei pensieri e facendomi fin troppo partecipe dei suoi.
- Lily smettila di farti tutti questi film mentali. Succederà quando sarà il momento. Oggi, domani...fra tre secoli e mezzo! Te lo farò sapere...- sbottai nervosamente, aprendo il libro. Lei lo scrutò interrogativa. - Che cos'é?
- Un modo per renderci presentabili a quella festa...- borbottai.

Solo due giorni prima avevo scoperto che Scorpius avrebbe compiuto diciotto anni il trenta dicembre e che la madre aveva organizzato per lui una festa degna da Gran Galà, cosa che Scorp naturalmente non approvava. Alla festa avrebbe partecipato mezzo mondo magico...per questa volta avrei dovuto accantonare i jeans. Anche se nessuno sapeva di me e Scorpius...beh, mi sarebbe piaciuto essere bella per lui.

- Ancora?! - Lily sorrise - guarda che mi so truccare e imbellettare da sola, non ho bisogno di un libro!
- Perfetto...allora vorrà dire che farò tutto per me. - Le scoccai un'occhiata truce e ripresi a leggere, mentre lei continuava a ridere.
- Ehi, moderna Giulietta! Certo che l'amore ti fa proprio male!


****************************


Benjamin si sedette su una comoda poltrona di velluto verde, portando all'indetro i capelli neri. Buttò fuori un pò di fumo e prese a scrutarmi severamente.
- Benissimo. Lo avete fatto?!
- Ben sei un coglione! Guarda che si tratta di mia cugina...parla bene.
- Ma che ho detto Al?! Guarda che è una cosa naturale...anche tu lo fai! - Ben sorrise soddisfatto, mentre Albus lo guardava male. - Si ma...Rose è piccola!
- Piccola?! Ha diciassette anni...
- A proposito di questo...Lily è ancora più piccola!
- Io non ficco il naso nelle tue storie d'amore...- borbottò Ben, incrociando le braccia. - Guarda che non siamo mica stupidi...e poi stiamo aspettando.
- Benissimo. Aspettate i quarant'anni eh?
Ben lo ignorò e si rivolse a me. - Allora?!
- Non credo siano fatti vostri...e vorrei proprio sapere come avete scoperto che eravamo insieme. - borbottai, fumando distrattamente. Ben sorrise. - Questo non ti interessa...e comunque invece si, ci interessa. Siamo i tuoi migliori amici! Oh, non è che...- mi guardò preoccupato - hai fatto cilecca?!...no perché sai...ok, ok, la smetto. - borbottò, incrociando il mio sguardo.
- Beh Scorpius...ti chiedo solo una cosa. Non far soffrire mia cugina. - borbottò Al - Anche se a me sembra troppo presto.
- Guarda che sono fatti loro se decidono di farlo! Smettila, sembri mia nonna!
- Mhpf.
- Anzi no, sei peggio. Sembri la McGrannit.
Rimasi in silenzio, guardando i miei due migliori amici battibeccare.
In realtà no, non era successo nulla, o quasi. Non volevo che Rose pensasse fossi un maniaco...non le avrei mai fatto pressione per fare l'amore. Doveva essere una decisione spontanea.
- Sono innamorato.
Il silenzio accolse le mie parole. Vidi Al spalancare la bocca e guardarmi colpito, mentre Ben assumeva un'aria efficiente.
- Oh non è un problema, questo fa parte degli effetti collaterali, si sa...ahia!- e prese a massaggiarsi la testa, dove Al aveva delicatamente "depositato" un pugno.
- Che idiota...Comunque amico, sono contento per te. E Rose? Gliel'hai detto?
- No.
- No!?
Spensi la sigaretta, scuotendo la testa.
- Glielo dirai, tranquillo.
- Non vorrei che pensasse...che sia troppo presto, per tutto...- borbottai, sentendomi alquanto stupido. Ben mi guardò stupito.
- Cazzo Scorp, non sei più tu. Se non hai il coraggio di dirglielo o di parlare...
- Ma è diverso qui. - Albus annuì con aria saputa, mentre io e Ben lo guardavamo senza capire. Lui sorrise.
- Hai passato gli ultimi due anni portandoti a letto metà delle ragazze della scuola. Ma, senza offesa, non ne hai amata neanche una...è come se fosse la prima volta, capito? E' per questo che sei così incasinato. Tranquillo, devi solo parlare con Rose...- disse Al, semplicemente. Io annuii.
- Hai mai pensato di fare lo psicologo?! - chiese Ben sarcastico.
- Preferisco Magisprudenza...ma magari divento Auror, così ho la scusa per sbatterti dentro e non vederti per un pò!..Tsk, effetti collaterali...








Ciaooooooooooooooooooo stelleeee!!! Scusatemi tantissimo per il ritardo, ma ho finito di studiare in questi giorni e inoltre l'ispirazione andava e veniva...vi dico solo che questo chap l'ho riscritto quattro volte...e non ne sono ancora convinta! Anyway...sono contenta che la mia storia vi piaccia! Molti mi hanno detto che nello scorso chap si aspettavano una risposta a tono da parte di Rose al "signor Malfoy"...in effetti nella prima stesura doveva esserci una discussione tra i due...ma poi mi sono detta che Rose è comunque un'ospite...è solo per questo che si trattiene! Non preoccupatevi, forse in un futuro un faccia a faccia ci sarà! Chissà! xD Comunque...la signora Malfoy ha deciso di organizzare una festa per il suo amato figlio...e...beh...credo ci sarà un colpo di scena! xD (Ok magari non sarà fantastico, ma il colpo di scena c'è! :D ) Grazie ai 104 preferiti...a chi legge e a chi recensisce! E grazie per i complimenti!
Smemo92:  Ti ringrazio, comunque come vedi è proprio come dici tu...essendo ospite non le va di litigare! xD xD
95_angy_95:  Eh finalmente direi che ci sta...e come vedi hanno anche chiarito! Spero anche questo capitolo ti piaccia!
Mie: Tranquilla, magari ci saranno casini, magari no...ma il lieto fine ci sarà! Sono un'inguaribile romantica! xD
pallinaepollo: Ehilà! Ti ringrazio veramente per tutti i complimenti...e spero tanto che continuerai a leggerla!!! Ciao!!!
vacanziera: Eccoti! Tranquilla, come vedi mi sono fatta attendere anche io...tranquilla, in un modo o nell'altro Albus troverà la sua strada! xD Come vedi lui cerca di preservare anche quella di Rose...è proprio protettivo! xD Comunque si...Malfoy padre mi è uscito un pò così...sono convinta che sia un uomo pieno di disprezzo e vergogna verso se stesso...ma che allo stesso tempo non vuole ammettere di aver sbagliato tutto, sia da adolescente...sia da adulto, dato che non ha mai instaurato un vero rapporto con Scorpius...magari la cosa si capirà più avanti! xD Tranquilla, cercherò di parlare anche di Ron! Ciauuu!
hermioneharryron94: Sono contenta che tu abbia ripreso a seguire la ficcy...Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo...già Scorpius sotto sotto è un'inguaribile romanticone...! Ora vado! A presto! Ciaooooooo!
SognatriceCullen182:  Ciao! Per quanto riguarda il pianto di Rose...xD in questo somiglia un pò a me...sono una che piange per le cose più disparate...e anche se il carattere di Rose non è proprio simile al mio...in questo tratto lo è davvero! xD Ti ringrazio per le critiche, cercherò di metterle in atto! Forse ho esagerato...vedi, il fatto è che volevo in un certo senso renderli un pò "timidi" rispetto al loro sentimento...cioè, anche se Scorp ha esperienza, lui non si è mai trovato ad affrontare una storia d'amore seria...e Rose, beh lei esperienza non ne ha proprio! xD Comunque grazie, davvero! Spero continuerai a leggere..! Ciau!
                                                                                                                           Lily_Luna





Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** 30th December - pt.1 ***


22 - 30th December - pt. 1








 Era notte.

Uno spiffero d’aria gelida penetrò attraverso la grande finestra facendomi rabbrividire. Tentai di ignorare il silenzio irreale intorno a me, pregando che fosse solo un’illusione.

E all’improvviso lo sentii.

Un rumore sordo e cadenzato proveniva dall’esterno. Il trotto di cavalli.

Spalancai gli occhi, cercando di scacciare una strana sensazione di paura e perdita. Diventava sempre più forte e mi rendeva terribilmente infelice…

I miei piedi nudi toccarono il pavimento, ma il freddo sembrava improvvisamente scomparso mentre il rumore si faceva sempre più vicino…

Lentamente mi avvicinai alla finestra, scoprendola aperta, ed uscii sul balcone.

La luna, enorme e pallida, illuminava a giorno il giardino di casa Malfoy…la neve che calpestavo non era affatto fredda, ma morbida e delicata…

La mia inquietudine cresceva…

All’improvviso vidi comparire un’elegante carrozza argentea, che si stagliò all’ingresso della villa.

Curiosa, mi avvicinai al parapetto e all’improvviso mi trovai catapultata verso il basso, atterrando sull’enorme viale lastricato.

- Scostati.

La voce brusca di Draco Malfoy mi fece rabbrividire. L’uomo si avvicinò allo sportello della carrozza e, dopo avermi guardata con astio, lo spalancò.

Qualcuno, una donna, scese lentamente i tre gradini che la separavano dal suolo, fermandosi a pochi passi da me.

Indossava un abito bianco, ricco di eleganti pizzi e merletti…un abito da sposa!

Mi avvicinai lentamente, rapita e terrificata allo stesso tempo da quella figura aliena, fino a toccare il leggero velo bianco che copriva il suo volto. Lo scostai bruscamente.

Una luce violenta e potente mi accecò, mentre due labbra, rosse come il sangue, sorridevano sadiche.

Fui spinta lontano, mentre nelle mie orecchie rimbombava un urlo senza fine…

 

- Rose…Rose…ROSE!!!

- Ah!!! – spalancai gli occhi, sollevandomi a sedere. La luce del sole mi colpì in pieno volto.

- Rosie stai bene?! – due mani mi sfiorarono, ma mi scostai bruscamente, mentre il sudore freddo colava sulla mia schiena e mi appiccicava i capelli sulla fronte. Solo in quell’istante riconobbi Lily, pallida e scarmigliata, che mi osservava con gli occhi sgranati.

- Ros..come stai? – la sua voce spaventata e familiare mi rassicurò. Respirai a fondo e la guardai negli occhi.

- Cosa è…successo? – tentai di schiarirmi la voce, ma la gola mi doleva un po’.

- Non so…era da un po’ che ti muovevi e parlavi nel sonno…ma poi hai lanciato uno strillo così acuto che mi sono spaventata!– Lily portò i capelli rossi all’indietro, guardandomi desolata. Tentai di sorridere. – E’ stato solo un incubo – e rabbrividii, ripensando a quelle labbra rosse, lo stesso colore del sangue…

- E cosa hai sognato? – Lily, con voce materna, mi strinse la mano. Io feci spallucce.

- Proprio non capisco…ero fuori, qui fuori, in mezzo alla neve…e arrivava una sposa…ma non riuscivo a vederla in viso…boh. – borbottai, alzandomi in piedi. Lei si grattò il mento.

- Sai che non credo nei presagi, vero? – domandò, guardandomi seria. Io annuii. – Neanche io.

- Ecco…magari ieri ti ha stupito quella notizia letta sulla Gazzetta…il fatto che Samantha Nott si sia sposata con quell’attore e che suo padre voleva quasi ucciderla…hai presente? - domandò la rossa, spalancando le braccia. Io annuii incerta. – Forse…mi sa che hai ragione…- sussurrai, dirigendomi verso il bagno. – Scusami se ti ho svegliata!

- Figurati, dobbiamo uscire presto oggi, no? – disse lei, spalancando l’armadio. Io annuii e chiusi la porta alle mie spalle.

Già, era il trenta dicembre no? Il giorno del compleanno di Scorp…saremmo usciti tutti insieme, per festeggiare a modo nostro il mio ragazzo…e la sera…

Sospirai, aprendo l’acqua della doccia.

- Che rottura assurda…

Una festa in cui non avrei neppure potuto ballare con il mio ragazzo, il festeggiato!

Se il padre ci avesse beccato, come minimo avremmo dovuto espatriare…

Sorrisi all’idea.

Espatrio…why not?!

 

 

- Evvaiiii…liberi!!! – Ben spalancò le braccia, ruotando su se stesso e gridando così forte da far voltare metà dei passanti londinesi. Scoppiammo a ridere, mentre lui prendeva a saltellare allegramente, tentando di trascinare uno Scorpius reticente.

- Ben…ci stanno guardando tutti…- borbottò il biondo, arrossendo appena e tenendo ben stretta la mia mano. Il moro sbuffò, guardando male me.

- Me lo hai rovinato Rose…adesso è diventato un uomo troppo serio…niente più sbronze, idiozie e cazzate varie…

- Oh che peccato…davvero peccato che tu non possa più sbronzarti per portarti a letto le ragazze! – sbottò Lily, lanciandogli un’occhiataccia e prendendo a camminare nervosamente. Il ragazzo arrossì. – Ma che dici amore…dai, scherzavo…Lily!!! - gridò, inseguendola. Albus sorrise soddisfatto e, dopo avermi fatto un cenno, li seguì con le mani in tasca. Scorpius mi guardò stranito.

- Ma…dove vanno?

Io sorrisi, trascinandolo dalla parte opposta – Eh sapessi…ci incontreremo qui tra un pò…tu intanto vieni con me!!! Questa mattina sei tutto mio! – annunciai, prendendo a correre dalla parte opposta, tenendolo per mano.

 

*

 

- Mi chiedo perché tu mi abbia portato qui…

- Avanti Scorpius…non essere sempre così complicato, lasciati andare! Sorridi e divertiti! E’ il tuo compleanno no? – esclamai allegramente, mentre lui mi stringeva a sé, osservando sospettoso la struttura davanti a noi.

- Soffri di vertigini..? – domandai timidamente. Lui distolse lo sguardo e prese ad osservare il cielo.

- Nient’affatto. Andiamo! – sbottò arrossendo leggermente e avvicinandosi alla biglietteria. Si voltò con un sorriso verso di me.

- E tu...Weasley sempre impavida?

- Io?! Spero tu stia scherzando, caro Malfoy…è come se fossi nata li, in pratica! - replicai orgogliosa, mentre lui scuoteva la testa, sconfitto.

Pochi minuti dopo eravamo entrati in una navicella trasparente, praticamente vuota. Scorpius prese a guardarsi intorno, leggermente intimidito, mentre io sorridevo. - Siamo stati fortunati…di solito c’è una confusione assurda…

- Sai che non ero mai salito in un posto del genere? – Scorp mi abbracciò, posando appena le sue labbra sulle mie. Abbastanza per farmi impazzire…ogni nostro minimo contatto era una scarica elettrica, totalmente magica ed eccitante.

- Come hai detto che si chiama? – chiese all’improvviso, mentre, molto lentamente, cominciavamo ad arrivare sempre più in alto.

- Si chiama London Eye…è una ruota panoramica! – mormorai, senza staccarmi dalle sue labbra morbide e calde. Lui scoppiò a ridere – Certo che i babbani ne inventano sempre di nuove!!! Wow…mi piace quest’idea di vedere la città dall’alto…proprio come una persona normale…- la sua voce si perse in un sussurro.

Alzai lo sguardo, alla ricerca dei suoi occhi. La sua espressione era serena, lo era davvero…non era nulla di costruito e di circostanza.  

- Siamo Scorpius e Rose, due normalissimi ragazzi su una ruota panoramica…che se ne fregano di tutto il resto! Dei loro nomi, del loro sangue…siamo noi e basta! – annunciai, mentre lui annuiva.

- E poi io riesco ad essere felice solo con te…- sussurrò poi, guardandomi con un’intensità tale da ammaliarmi.

Il mio cuore mancò di un battito, mentre la sua mente e le sue labbra sussurravano le due parole più belle dell’universo.

- Ti amo…

 Incrociai i suoi occhi, luminosi e felici…e non potei fare a meno di pensare che era ciò che avevo sempre desiderato…l’amore capace di farti battere il cuore, capace di farti felice e capace di farti sognare in un solo istante…

- Ti amo Scorpius…Buon Compleanno…- sussurrai, prima che le sue labbra diventassero padrone delle mie.

 

 

************************************************************

 

Casa Malfoy Ore 21.00

 

- Allora Rose, che avete fatto oggi?

- Te l’ho detto, siamo saliti sulla ruota panoramica e…e aiuto!!! - replicai con voce soffocata: Lily si voltò verso di me.

- Roses…sei sicura di riuscire a indossare quel vestito senza il mio aiuto?

- Umpf…no ok, non ce la faccio, mi dai una mano?! – sbottai, tentando di liberare un braccio dalla leggera seta blu che mi stava praticamente stritolando. Lei scoppiò a ridere, avvicinandosi con fare esperto. – Devi mettere il braccio qui, capito? Rose…a volte mi sembri una bambina di dieci anni! – trillò, ben sapendo che non potevo colpirla in alcun modo. La guardai male, quando mi accorsi che era piuttosto pensierosa…

- Lils…non vorrei essere invadente…ma ci sono problemi con Ben? – domandai, avvicinandomi al letto con fare pratico.

Lei sospirò.

- Non ti si può nascondere nulla eh?! – scherzò, indossando le scarpe, mentre io arrossivo colpevole. – Scusa…non lo faccio apposta, davvero…- cominciai, prima che quella mi interrompesse, ridendo sommessamente.

- Roses! Scherzavo!!! Credi che non capisca la tua condizione..?...Comunque si…- sussurrò, diventando improvvisamente triste – La verità è che a volte é così infantile!...non mi riferisco solo alla discussione di oggi…è proprio, in generale! – continuò, scuotendo la testa.

- Forse dovreste parlare…non credi? – domandai, mentre lei annuiva convinta. – Credo di si…ora però scendiamo, si è fatto davvero tardi!

 

Il corridoio, illuminato da piccoli e luminosi lampadari di cristallo, era completamente vuoto; tuttavia si poteva sentire il cicaleccio e la musica da sottofondo, proveniente dal grande salone.

- Ci saranno un mucchio di persone ricche sfondate e snob, vero? – chiese Lily, arricciando il naso. Scoppiai a ridere, rischiando quasi di inciampare sul lungo tappeto orientale steso per terra.

Ci fermammo dietro una colonna, proprio vicino le scale. Restammo in silenzio a guardarci negli occhi e controllando che ogni cosa – capelli, abiti, scarpe, e accessori – fosse al suo posto ( l’influenza di Dominique in qualche modo si era fatta sentire! ) e a quel punto ci avviammo, cominciando a scendere la lunga scalinata che, per l’occasione, era stata coperta da un lungo tappeto verde, decorato da intarsi argentei.

La sala era piena di confusione, luminosa e sfavillante. Riuscii a scorgere appena i signori Malfoy, splendidi nei loro abiti da cerimonia, e alcuni genitori dei miei compagni di scuola, compreso il padre di Ben ed Eliza, il quale stava tranquillamente ballando con una donna molto affascinante.

- Accidenti…i tuoi suoceri Lily! – borbottai, dandole una piccola gomitata. La vidi sbiancare e sgranare gli occhi. No, non sono pronta Rosie, no!

- Oh, accidenti si che lo sei…- sussurrai, intercettando Benji e Scorpius e Al seduti su un divano, leggermente a disagio. Certo…bisognava capire quanto fosse pronto Ben…, ma questo preferii non dirlo.

Rimasi per alcuni istanti ad osservare Scorpius. I capelli dorati gli ricadevano sul viso, disinvoltamente ed elegantemente, mentre gli occhi osservavano circospetti la gente intorno a noi. Ci avvicinammo sorridendo, leggermente imbarazzate.

- Ehi! Happy B-Day Scorpius! – esclamò Lily, ridendo.

- Ah…è inutile che gli parli! E’ in contemplazione, non vedi?! – notò Ben, indicando alternativamente me e il biondo.

In effetti era vero; da quando mi aveva visto non mi aveva tolto gli occhi di dosso! Da un lato era leggermente imbarazzante…un ragazzo così bello cosa avrebbe dovuto vederci in me? Ero normale!

- Ti stanno bene i capelli lisci…- disse, guardandomi negli occhi -…ma in generale sei bellissima, come sempre.

Arrossii leggermente, soprattutto a causa delle risatine degli altri, e gli strizzai l’occhio. – Eh lo so, da una come me puoi aspettarti mille sorprese! – annunciai, avvicinandomi a lui e scoccandogli un bacio sulla guancia. Un bacio semplice, a causa di tutta la gente intorno a noi, un bacio da amici. – Tanti auguri Scorpius! – esclamai, mentre gli altri annuivano.

- Scorpius…ragazzi! Come state? – Astoria Malfoy si avvicinò cortese, fasciata in un meraviglioso abito verde mare, che esaltava senza ombra di dubbio la sua carnagione pallida e i capelli dorati.

- Tutto bene…- rispose Al – è una bella festa! - la donna strinse le labbra, facendo una smorfia divertente.

- Mi aspettavo qualcosa di più informale…ma si, è molto carina…dovreste proprio ballare un po’ – aggiunse poi rivolta al figlio – tuo padre vuole farti una sorpresa, così mi ha detto. -  annunciò, non riuscendo a mascherare una leggera titubanza. Scorpius parve disorientato, ma annuì.

 

- Bene gente!!! Andiamo a scaldare la pista? – chiese Ben, prendendo Lily a braccetto. Lei annuì, guardando preoccupata il punto in cui volteggiavano i genitori di lui.

In quello stesso istante Scorpius fu chiamato da un paio di persone, probabilmente parenti, a giudicare dalla somiglianza con lui; si voltò verso di me sorridendo mesto. – Scusa…mi chiamano, ti raggiungo quando posso, lo sai…- soffiò, prima di dirigersi verso il gruppo di gente. Albus mi guardò sorridente.

- A questo punto proporrei un giro di danza con me, cuginetta!

- Ci sto! Mi terrai lontano dagli alcolici! – scherzai, prendendolo a braccetto e trascinandolo al centro della pista.

- Infatti…soprattutto dopo Halloween…- borbottò a denti stretti, mentre io arrossivo colpevole. Ovviamente Ben non aveva saputo tenere la bocca chiusa e aveva spiattellato quello che aveva visto, o aveva creduto di vedere, la mattina dell’uno Novembre.

Passammo circa un ora a saltellare sulla pista, ballando i generi più svariati, fino a quando la musica non si interruppe, mentre Draco Malfoy si avvicinava a un pesante pianoforte nero. Nello stesso istante Scorpius si avvicinò, sbuffando e borbottando qualcosa a proposito dei compleanni tra gente sconosciuta.

 

- Cari amici! Spero vi stiate divertendo. – cominciò il padrone di casa, sorridendo gioviale – Siamo tutti riuniti per festeggiare il compleanno di Scorpius…abbiamo mangiato, bevuto e ballato…adesso vi chiedo di ascoltare la voce di un’astro nascente della musica…la signorina Wood! – e detto questo, tra lo scrosciare degli applausi indicò una figura, seduta allo strumento.

Era una ragazza, una ragazza che non avevo mai visto, ma che di sicuro aveva qualcosa di familiare…

Era magra e dalla pelle di porcellana, capelli neri corti e femminili. Indossava un abito nero, molto elegante e che in verità sviliva tutti quelli delle altre donne in sala, compreso il mio naturalmente. La ragazza cominciò a suonare e a cantare, aveva una voce molto bella, dolce ma niente di smielato e fastidioso…era proprio brava.

Eppure…in quell’istante la mia attenzione fu attirata da qualcos’altro, qualcosa di ben più strano.

Aveva le labbra rosse come il sangue.

 

 

 

Ciaoooooooooooo genteeeeeeee!!! Chiedo umilmente perdono, ma sono stata assorbita dallo studio ed ho avuto un leggero calo di ispirazione! (per fortuna è passato!!!) Comunque...alla fine l'esame ce l'ho domattina...e tra parentesi sono la prima! Sono terrificata!!! Ma, invece di ripassare...vi propongo un altro chappy!!! Spero vi piaccia almeno un pò...siccome era troppo lungo ho dovuto dividerlo in due parti...conto di pubblicare la seconda presto, compatibilmente con quel famigerato impegno che ho domani...anyway.
Rose fa un sogno strano...non è collegato con i suoi poteri, è semplicemente un sogno un pò particolare...che rivelerà qualche legame con la realtà! Quale? Beh, state per scoprirlo..! Finalmente Rose e Scorpius riescono a passare una giornata assieme (anche perchè durante la festa, come vedete, non stanno molto insieme...) e...vanno al London Eye! Eheh...ci sta come meta per un primo appuntamento, no? Per quanto riguada la festa...ecco che subentra un nuovo personaggio che...lo scoprirete molto molto presto xD!  E capirete anche perchè Draco, di solito così freddo nei confronti del figlio, appaia qui tanto gongolante..!!!!
Comunquessss...grazie per i 110 preferiti, siete grandiosiiiiiiiiiiiiii!!! E naturalmente grazie a  95_angy_95, Iva27, Smemo92, mothintheshell, veve_tonks, Mie e vacanziera...non rispondo ad ognuno di voi ma vorrei farlo...ma devo andare a ripassare ora! xD Perdonatemi, cause di forza maggiore!!! Spero il capitolo vi piaccia e buona lettura  a tutti! Kisses
                                                                Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** 30th December - pt.2 ***


30th December - pt. 2










- Rosie sei pallida...tutto ok? – Albus mi guardò preoccupato, bisbigliando appena per evitare di farsi sentire, dato che l’esibizione della ragazza era ancora a metà. Annuii, cercando di riscuotermi: era una stupidissima coincidenza, dovevo smetterla di farmi tutti quei film!...No?

- Bevi questo…è analcolico ma è zuccherato, magari hai avuto un calo di pressione – borbottò mio cugino, porgendomi un bicchiere pieno di liquido arancione. Sorrisi e lo portai alla bocca. Mi distrassi osservando per alcuni istanti Lily e Ben, che stavano battibeccando per qualcosa che lui non aveva fatto, quando un pensiero forte e fastidioso si insinuò nella mia mente, facendomi boccheggiare.

Perfetto. Una conclusione memorabile di un anno desolante…Scorpius smetterà di frequentare certa gente quando scoprirà che il contratto è quasi concluso. La Wood è perfetta per lui, ne sono certo!

- NO! – il mio grido echeggiò nel salone, mentre il bicchiere scivolava dalle mie mani, infrangendosi sul pavimento lucido. La musica cessò all’istante, mentre la maggior parte degli ospiti si voltava verso di me.

- Rose…- gli altri mi guardarono preoccupati, mentre un rossore violento si diffondeva sulle mie guance. Vidi il padre di Scorpius rivolgermi un’occhiata di puro odio, prima di sorridere agli ospiti scandalizzati e alla giovane cantante. Le si avvicinò e le sussurrò qualcosa all’orecchio. La ragazza mi guardò con astio, prima di alzarsi ed avvicinarsi noi, seguita da Malfoy senior. La musica riprese, mentre gli ospiti lentamente si distraevano, parlottando tra loro.

Rose…che è successo?

Scorpius mi guardò allarmato, mentre io scuotevo la testa  e osservavo le due persone che si erano avvicinate. Draco Malfoy mi si parò davanti.

- Spero tu sia soddisfatta di aver rovinato lo spettacolo della nostra gradita ospite. – sibilò, facendomi rabbrividire.

- Padre, è stata colpa mia…- tentò di dire Scorpius, ma il genitore lo zittì all’istante, con una semplice occhiata.

Le buone maniere sono una delle tante cose che manca a questa manica di zoticoni.

Scoccai un’occhiata di puro odio a quell’uomo tanto orribile e mi rivolsi alla giovane. Non avrei voluto interrompere il suo spettacolo, anche se la odiavo già.

- Chiedo scusa – mormorai sinceramente – ho avuto una reazione esagerata…sono allergica a uno dei componenti del cocktail che stavo bevendo e uhm…ho perso la testa…- inventai abbozzando un sorriso, osservandola in volto.

La ragazza mi guardò con aria altezzosa e i suoi occhi blu si strinsero pericolosamente.

Ma tu guarda questa…cosa me ne frega delle sue scuse? Ah, che importa…è un’amica di Scorpius Malfoy…non devo essere scortese.

Dovetti ricorrere a tutto il mio autocontrollo per non balzarle addosso ed ucciderla. Dio, era così saccente! Avrei voluto gridarle a un palmo dal viso che io non ero un’ “amica” di Scorp…ero la sua ragazza!

- Dai tranquilla, capisco…- disse lei, falsamente gentile. A quel punto Draco Malfoy le poggiò una mano sulla spalla, facendola voltare verso il figlio, che la stava osservando circospetto.

- Scorpius…ti presento Ursula Shaula Wood. Una delle voci più promettenti della musica, oltre che intelligente e colta figlia del noto ministro degli esteri inglese, Herbert Wood. – annunciò, ignorando noi e prestando l’attenzione solamente a Scorp.

- Uhm…piacere…- disse quello, tendendo la mano. La ragazza invece, fece un passo avanti e lo abbracciò, baciandolo su entrambe le guance. Strinsi i pugni, mentre il mio ragazzo prendeva ad osservarla interdetto.

- Ciao Scorpius! Ho sentito così tanto parlare di te…- sussurrò lei, sorridendo. Lui arrossì. – Ah…capisco. Io…in realtà non ricordo di averti mai sentito nominare…- borbottò, guardando astiosamente il padre.

- Era solo perché volevamo farti una sorpresa…

- Scorpius…lo sai che il mio secondo nome è indissolubilmente legato al tuo…? – sussurrò lei, continuando a sorridere. Scorpius rimase in silenzio per alcuni istanti; poi capì.

- Shaula…il “pungiglione”…è una stella della costellazione dello Scorpione…rappresenta per l’appunto il pungiglione dell’animale. – disse, a mò di spiegazione. Vidi Lily aggrottare le sopracciglia, mentre Ben e Al restavano in silenzio, studiando la nuova arrivata. Io semplicemente osservavo senza emettere un fiato.

Indissolubilmente legati…

- Mio padre mi ha dato questo nome per questo motivo.

- In che senso? – Scorpius osservò prima me, poi lei e infine il padre. Quest’ultimo sorrise, uno di quei rari sorrisi che davano una parvenza di contentezza…e annuì.

- Ursula è nata appena due mesi dopo di te…e il padre le ha dato questo secondo nome innanzi tutto per una vera passione per le stelle, e poi…

- ..?

- …e poi perché tu e lei siete legati da un contratto di fidanzamento.

Chinai la testa, mentre Lily, Ben e Albus trattenevano il fiato.

- COSA?!

L’urlo di Scorpius fu più che sufficiente a farci capire la sua posizione in merito, ma la sostanza non cambiava: erano quasi fidanzati…fidanzati veri…prossimi al matrimonio. Sentii gli occhi pizzicarmi, ma sollevai lo sguardo. Non dovevo forse fingere di essere una semplice amica?

- Abbassa la voce Scorpius. – ordinò il padre, guardandolo gelido. – Questa decisione è stata presa prima che Ursula nascesse…è così. Adesso direi che sia arrivato il momento di conoscervi.

Ma tu guarda questa brutta putt…

Non potei fare a meno di voltarmi verso Lily e guardarla scandalizzata…lei sorrise e alzò le mani.

Scusa…ma tu sei centomila volte meglio di lei, Roses!

Sorrisi amaramente, centomila volte meglio di quella li? Era quasi una modella, bella e famosa!

- Quindi…ti va di ballare? – chiese Ursula e, prima che Scorpius potesse anche rispondere, lo aveva afferrato per un braccio, trascinandolo in pista.

Ed eccolo infine, il momento peggiore.

Ci eravamo detti di amarci, perché il nostro segreto, il nostro sangue e i nostri cognomi non avrebbero cambiato nulla…

Ma come potevo competere con questo?

Lei era bella. Antipatica, forse, ma bella…

Ed era ricca….ricca e famosa.

Io ero normale, sotto ogni singolo aspetto. Insignificante.

L’unica cosa che mi aveva reso migliore era stato l’amore per Scorpius, e adesso scoprivo che il mio unico amore era “indissolubilmente legato” a un’altra…

Prima che potessi rendermene conto, una lacrima era scivolata sulla mia guancia. Vidi Lily guardarmi allarmata, mentre Albus scuoteva la testa, intimandomi di non farlo.

- Rose…

Sorrisi mesta, prima di voltarmi e uscire lentamente dal salotto.

 

*******************************************

 

La folla intorno a noi si era diradata per permetterci di ballare meglio e, mentre attaccava una musica romantica e smielata, intravidi Rose uscire dalla stanza. Tentai di allontanarmi da quella sconosciuta, ma lei si limitò a guardarmi attentamente senza mollare la presa.

- Qualche problema?

- Dovrei andare…- cominciai, ma lei era scoppiata a ridere.

- Guarda che i tuoi amici non si offendono se ti rapisco per un attimo…è solo un ballo, non vuoi neanche parlarmi? – sussurrò, abbassando lo sguardo. Accidenti. Sospirai frustrato.

- Ok…ma facciamo in fretta per favore.

- Se dici così puoi anche allontanarti. – sbottò lei fredda. La guardai male.

- Io neppure ti conosco, sto ballando con te e non so neanche chi sei…quindi avrei tutto il diritto di allontanarmi.

- Hai la ragazza? Non mi sembra…quindi dovrebbe farti piacere ballare con un’amica.

- Tu non sei una mia amica. – borbottai con astio. Lei scoppiò a ridere, illuminandosi tutta.

- Hai ragione, sono…beh ancora no, ma presto sarò la tua fidanzata…- abbassò lo sguardo – non mi odierai per questo…vero? – i suoi occhi si sollevarono di nuovo, incrociando i miei. Alzai le spalle.

- Mi dispiace ma non posso essere il tuo fidanzato. Amo un’altra.

- Ah…- il suo sorriso si spense e le guance le andarono a fuoco. Istintivamente ripensai a Rose.

Rose, così delicata, proprio come una rosa.

Rose, con la sua bellezza misteriosa e sensuale.

- Mi dispiace…- sussurrai, cercando di sciogliere la presa. Lei puntò i suoi occhi nei miei.

Erano blu, di un blu intenso e profondo.

- Magari se mi conoscessi meglio…- tentò, sorridendo. Aggrottai le sopracciglia.

- Non credo.

- Comunque – disse lei, ignorando la mia risposta – dici di non sapere chi sono? Perfetto…come già sai mi chiamo Ursula, ho quasi diciotto anni, ma a differenza tua ho già finito la scuola…

- Quale hai frequentato? – chiesi, mio malgrado, colpito dalle sue parole. Lei sorrise.

- Beauxbatons…mia madre è francese…e i miei convengono che l’Accademia sia più indicata per una signorina.

- Credo che le signorine a modo siano anche a Hogwarts. – ribattei. Lei sorrise.

- Oh, non accendiamo rivalità tra le scuole, sono convinta che tu abbia ragione…magari un giorno lo scopriremo..- aggiunse, facendomi l’occhiolino.

- Signorina Ursula. – una donna dall’aria dimessa le si avvicinò – la festa sta per terminare e suo padre mi ha fatto sapere che gradirebbe rivederla a casa. Possiamo andare?

- Oh, uffa…proprio adesso…- mormorò pianissimo lei, quasi tra sé e sé. Dentro di me tirai un sospiro di sollievo.

- Credo che sia meglio così. – dissi, mentre lei mi guardava ironica.

- Come no, per te è sicuramente un sollievo.

- Già. – dissi, incrociando le braccia. Lei sospirò.

- D’accordo…ho capito l’antifona: vado. Sei antipatico…ma puoi migliorare. – ammise candidamente. La guardai male.

- Arrivederci Scorpius.

- Arrivederci. – sibilai, prima di voltarmi e raggiungere i miei amici.

Ben e Lily parlavano a voce bassa, mentre Albus mi guardava in silenzio.

- Dov’è Rose? – domandai nervosamente. Lui alzò le spalle.

- Non ne ho la più pallida idea…sarà salita in stanza. – aggiunse, alzandosi in piedi, senza guardarmi – Io vado a dormire. – e, detto questo, si allontanò a grandi passi. Ben e Lily si alzarono in piedi.

- Io stasera torno a casa con i miei…passeremo questi ultimi giorni insieme. Lily…- disse, in direzione della ragazza, ma quella si era alzata di scatto e l’aveva guardato male.

- Perfetto Ben, ci salutiamo qui. Ci vediamo a scuola. – aveva sbottato, prima di voltarsi e uscire anche lei. Restammo io e lui.

- Che è successo? – domandai stupito.

- Ho detto ai miei che non era la mia ragazza…- mormorò lui – è una ragazzina, perché non capisce che per il momento non me la sento? – chiese, scuotendo la testa. Io alzai le spalle.

- Non so, dovreste parlarne tra voi, credo. – risposi – ora devo andare a parlare con Rose. E’ matta se pensa che potrei andare con quella…

- Credo tu sia obbligato…

- Non mi interessa. Non ho nessun obbligo io.

- Ti auguro di riuscire a far valere le tue ragioni…ci vediamo presto amico! – disse poi, mentre io mi allontanavo in direzione delle scale.

 

*

 

Era passata un’ora e di Rose nessuna traccia. Lily non l’aveva vista…Albus era sicuro che fosse da qualche parte nascosta perché voleva stare da sola, ragion per cui non si era unito alle ricerche.

Era la millesima volta che passavo per quello stramaledetto corridoio.

- Merda! – sbottai, dando un pugno alla parete.

Lei lo aveva sentito. Prima di me, prima di tutti gli altri, aveva capito che cosa tramava mio padre.

Mi aveva visto ballare con Ursula, aveva ascoltato senza batter ciglio la sua trepidazione, il mio parlare a vanvera sulle stelle.

Come poteva il padre di quella ragazza averla chiamata così per ME?

Dovevo parlare con mio padre…ma non quella sera.

Aprii lentamente la porta della mia stanza, quando la vidi.

Era seduta davanti al telescopio, i capelli si stavano lentamente arricciando, mossi dal vento freddo che entrava dalla finestra.

- Ti ho cercato per tutta la casa. – dissi, avvicinandomi a lei. Lei alzò le spalle, facendo una buffa smorfia.

- Non sei venuto qui...sono sempre stata seduta su questa sedia.

- Già…- seppi dire solamente. La verità era che avevo una fottuta paura di sbagliare…di dire qualcosa di irreparabile. Mi abbassai, scostandole un ciuffo dal viso.

Sollevò lo sguardo verso di me, mostrandomi due occhi limpidi e seri.

- Ursula Shaula Wood… – mormorò solamente.

- Guarda che non è un Voto Infrangibile! Io non sposerò mai lei, non mi fidanzerò con lei! Io sono innamorato di te! Non mi credi? – sbottai amareggiato.

- Ma certo che ti credo amore…- sussurrò.

- E allora…- cominciai, ma lei mi interruppe.

- Ma sai già che sarà ancora più complicato. Alla fine ti stancherai, o forse mi stancherò io di quella li! E allora che succederà?

- Non m’importa se ti stanchi di lei…non è nessuno, non lo sarà mai…ma noi ci impegneremo. Possiamo farcela…parlerò con mio padre…

- Ma non puoi dirgli di noi! – sussurrò lei, preoccupata. Io annuii. – Lo so…ma posso dirgli che non voglio Ursula Wood. E poi noi ora andremo ad Hogwarts! Saremo più tranquilli! – dissi, sfiorandole la guancia. Lei mi guardò preoccupata.

- Perché sei così sicuro che io sono giusta per te? Perché non pensi che lei sia migliore?

- Perché tu sei entrata nella mia vita come un uragano. Hai sconvolto ogni singolo giorno che ho passato ad Hogwarts, rendendolo diverso…e se all’inizio credevo mi desse fastidio era evidente che mi sbagliavo. E poi tu mi hai dato ciò che credevo non potesse esistere. Ne sei la prova…mi hai fatto innamorare e va bene così. – conclusi, guardandola triste. – Non lasciarmi…

- Scorp sei pazzo! Non ti lascio! Ti amo…ho solo paura di perderti, accidenti! - disse, abbracciandomi di scatto. Le sue labbra calde e morbide si poggiarono con violenza sulle mie, mentre le nostre lingue si incontravano in una danza senza fine. Mi staccai un attimo, senza allontanarmi troppo.

- E poi…in fondo Giulietta non era promessa a Paride? – domandai, leggermente ansimante. Lei sorrise leggermente. – Ma in questo caso sei tu che hai una promessa sposa…- fece una smorfia.

- Allora sarò il tuo Giulietto…mia Romea…- sussurrai. La sua risata fresca e dolce mi riempì di gioia.

- Sciocco…

- Ti amo Rose.




Salveee!!! Chiedo scusa, volevo aggiornare ieri ma poi non ci sono arrivata!!! L'esame è andato molto bene... ho preso 29/30 xD!!! Wow...sono troppo contenta, soprattutto dato che era il mio primissimo esame! Comunque...la maggior parte di voi ha indovinato, xD...ed ecco come in questo capitolo venga presentata Ursula Shaula Wood! All'inizio volevo proprio che fosse francese di madre e di padre...poi ci ho ripensato! xD Caratterialmente non è così male...magari all'inizio risulterà antipatica, lo so...ma ho in mente molte cose! Ehehehe!!! Non odiatemi, ma secondo me ci voleva una rivale per Rose...certo, c'è Amanda Finnigan...ma diciamo che il ruolo di Ursula è mooolto diverso...comunque, fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo...bacioni!

romilda: Come vedi ha indovinato...xD In effetti darà un pò di filo da torcere alla nostra Rose...ma poi si vedrà! ^^ Ti ringrazio tantissimo per i complimenti, fammi sapere che te ne pare! Baci!
SognatriceCullen182: xD xD xD Hai indovinato perfettamente! Uahahah...ed ecco il nostro caro Draco tutto allegro e pimpante...ancora non sa che casini combineranno sia lui che il padre di Ursula...ora vado, grazie dei complimenti! Ciaoooo!
Smemo92: Si, in effetti avevo dedicato poco tempo ai momenti tra Rose e Scorpius come coppia...quindi ho pensato di scrivere questa parte riguardante la loro prima uscita come coppia, sono contenta che ti sia piaciuta! Eheh....lo so, ho aggiunto un'altra complicazione tanto per rendere la vita di Rose e Scorpius un vero casino...ma in qualche modo passerà! ^^
mothintheshell: Ahahah,dai perdonami! Giuro che un ruolo questa Ursula ce l'ha...non romperà le palle facendo la fidanzatina ufficiale di Scorp...(beh si per un pò si xD...) ma vedrai che in qualche modo cambierà! Comunque, per quanto riguarda Draco..mmm magari...in futuro...chissà! ^^  E Ron...beh si la sua reazione sarà di sicuro esagerata come al solito! Eheh...ciao!!! ^^
Iva27: Salve cara! Ti ringrazio, l'esame fortunatamente è andato bene...sono troppo felice! Ecco qui il capitolo fresco fresco...spero ti piaccia e che non mi ucciderai appena leggerai chi è la cantante!..comunque si, passerò volentieri a leggere la tua storia! ^^ Ora scappo...grazie dei tuoi complimenti! Ciaoooooo!!!! :D
                                                                                                                            Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Father ***


24 - Father






 

Erano solo le sette del mattino, eppure ero già sveglio.

Avevo osservato il soffitto per un tempo interminabile, aspettando lentamente che i raggi del sole disegnassero, come fili d’oro, linee sulle pareti della mia camera.

Mi staccai lentamente da Rose che dormiva al mio fianco, guadandola attentamente.

Non era successo nulla di particolare quella notte, semplicemente avevamo sentito il bisogno di dormire assieme, di confortarci l’uno con l’altra.

Osservai le sue ciglia lunghe tremare appena, mentre i suoi capelli disegnavano strani ghirigori sul cuscino e sul suo viso accigliato. Sembrava una bambina.

Con un sorriso le spostai una leggera ciocca dalla fronte, poi balzai fuori, coprendola per bene. Non volevo certo svegliarla a quell’ora.

Avevo passato una nottata intera ad osservarla, ad ascoltare il suo respiro leggero e regolare, assalito dalla paura di poterla perdere.

Non potevo.

Mio padre non doveva sapere di noi due, ma di certo non poteva pretendere di decidere lui cosa fosse meglio per me. Nient’affatto.

Uscii lentamente dalla mia stanza, ben attento a non svegliare la mia ospite, e mi precipitai in corridoio, verso l’ufficio di mio padre.

Ansante, mi fermai in tempo per bussare, prima di spalancare la porta.

Draco Lucius Malfoy era seduto alla sua scrivania, oberato come al solito dal lavoro. Sorseggiava una tazza di caffè nero, passandosi distrattamente una mano sulla fronte stempiata.

- Padre…

- Buongiorno Scorpius. Spero tu abbia dormito bene.

- Non c’è male…- borbottai, sapendo come frasi di questo genere lo facessero infuriare. Sollevò lo sguardo grigio verso di me, osservandomi con curiosità, ma anche crescente furia. Avevo disobbedito ad una delle regole ferree di casa Malfoy: Mai disturbare il capo famiglia durante il suo lavoro, specialmente la mattina presto.

- Immagino che tutta questa foga – e con un gesto nervoso della mano indicò la porta – abbia un motivo.

- Naturalmente.

- Lo spero proprio.

Mi morsi la lingua nel tentativo di non rispondere, ma non potei fare a meno di digrignare i denti. Respirai a fondo, prima di parlare.

- Vorrei…capire meglio questa storia del fidanzamento. Nessuno me ne aveva mai parlato, non credevo avessi una…- non riuscii a pronunciare la parola “fidanzata”. Era il ruolo di Rose. Mi limitai a serrare ancora di più i denti, rischiando quasi di spezzarli. Lui sollevò gli occhi per un attimo, prima di tornare al suo caffè.

- Non c’è molto da capire, figlio mio. Ursula e te siete legati da un contratto di fidanzamento da quando siete nati, in pratica. E’ una cosa molto comune nelle famiglie purosangue, lo sai benissimo. – sibilò, rimproverando la mia ignoranza. Continuai a guardarlo in viso, impassibile.

- Non te ne ho parlato perché questo discorso non credo sia di tua com…

- Non oserai dire che non è di mia competenza, spero? Questa cosa riguarda prima di tutto me, la mia vita e il mio futuro! – sbottai, avvicinandomi di un passo alla scrivania. Lui continuava a tenere gli occhi fissi sul foglio. – Non sei certo il primo rampollo di nobile discendenza che lo fa.

- Nobile discendenza!!! Non farmi ridere, cosa ci sarebbe di nobile nella nostra famiglia?! – domandai, in tono arrogante. Lui si irrigidì e alzò appena gli occhi.

- Non osare parlare mai più di cose che non sai.

- Che invece tu sai perfettamente. – puntualizzai, riferendomi al suo passato. Lui scattò il piedi.

- Ora basta, Scorpius! Esci subito di qui! – gridò, battendo il pugno sul tavolo. Io ghignai.

- Io non sposerò quella sconosciuta, dovesse essere l’ultima cosa che faccio. Preferisco morire…- sibilai, avvicinandomi a lui. Uno schiaffo mi centrò in pieno viso.

- Invece lo farai! E dimenticherai quegli schifosi che ti circondano! Sei un Malfoy, sangue puro e ricchezza! Non hai bisogno di null’altro se non di quella donna! E comunque…- abbassò la voce, sporgendosi verso di me – ti informo che nessuno, e dico NESSUNO, potrà mettere i bastoni tra le ruote né a me, né a Herbert Wood. Tantomeno un ragazzino di appena diciotto anni. Tu sposerai lei, o te ne pentirai. – annunciò, ponendo fine alla conversazione.

Draco Malfoy, mio padre. L’uomo che avrei dovuto prendere come esempio, l’uomo che avrebbe dovuto spingermi a realizzare i miei sogni. Un mostro, un’ombra di ciò che era stato da giovane, una cattiveria covata per anni. Cosa avevo ricevuto da lui? Ordini e nient’altro. Mai una parola affettuosa, mai un sorriso…nulla. Ero stato un figlio deludente, forse…ma come padre lui non era da meno.

- Ti odio. – dissi senza guardarlo. Mi voltai lentamente, senza che lui rispondesse o facesse altro. Uscii dallo studio nel silenzio più totale. L’unica compagna era la rabbia, cieca e sorda, che pulsava dentro di me.

A metà del corridoio incontrai mia madre, pallida e preoccupata.

- Scorpius…che cosa succede? – domandò, pur sapendo perfettamente quale fosse il problema.

- Credo sia meglio che torni ad Hogwarts prima del previsto. Se puoi chiamare il Nottetempo...tra circa tre ore partiremo tutti. – annunciai, stringendo i pugni. I suoi occhi si fecero lucidi. – Oh Scorpius…ti prometto che ne parlerò con tuo padre. Ma…

- Ma tu vuoi che io sposi quella sconosciuta. – completai sprezzante. Lei scosse la testa.

- Non è questo. Vedi, il matrimonio è voluto da entrambe le famiglie, soprattutto da quella di Herbert Wood. Sono vari motivi che lo spingono a fare tutto questo…e naturalmente tuo padre ne è estremamente felice. Non direbbe mai di no…Ursula Wood è bella ed è colta…è davvero perfetta per te…

- Ma nessuno si chiede cosa invece desideri io?! Voi avete deciso di sposare due persone che non sanno nulla l’una dell’altra! Ma soprattutto voi non state tenendo conto dei miei sentimenti. Sono deluso…soprattutto da te, non me lo aspettavo…- mormorai guardandola con rabbia.

- Io…- mia madre abbassò gli occhi, imbarazzata. – E’ una decisione che non spetta a me. Non troverai via d’uscita così facilmente…- sussurrò tristemente – te lo auguro. Voglio la tua felicità. – aggiunse poi.

- Già. – dissi solamente. Cosa potevo fare? Mia madre non era stata minimamente considerata da mio padre, nel suo piano subdolo. Era semplicemente un complemento d’arredo, come me. Servivamo solamente nelle feste ufficiali, quando Malfoy Senior poteva presentare tutta la sua famiglia al mondo intero.

Sarebbe mai cambiato tutto questo?

La superai, e proseguii verso la mia stanza.
Con rabbia ripensai a tutte le umiliazioni a cui avevo costretto i miei amici, alle idiozie che avremmo potuto evitare se avessimo passato le feste ad Hogwarts.

Aprii lentamente la porta della mia stanza, incrociando gli occhi dorati di Rose, seduta sul letto.

Non c’era alcun bisogno di parlare, il suo potere stava sondando i miei pensieri, rivivendo la discussione avuta con mio padre. I suoi occhi continuavano a mantenersi limpidi e fermi.

- Vorrei regalarti tutta la felicità e l’amore del mondo per non vederti soffrire come stai facendo adesso; per non sentire mai più la disperazione in fondo ai tuoi pensieri. – mormorò, prima di alzarsi di scatto e correre ad abbracciarmi.



Haloa!!! ^^ Come ve la state passando? Io così così, ho un leggero mal di stomaco...uff! Comunque...forse sarà stata l'influenza del mal di pancia, forse no, ma ecco un capitolo un pò così...non è molto lungo, è stato scritto piuttosto di getto, ma era per focalizzare ancora una volta il rapporto tra Draco e Scorpius Malfoy. In realtà Scorpius non odia suo padre...è solo un rancore molto "solidificato" diciamo. Forse in cuor suo aspetta ancora il momento della redenzione, forse è troppo buono...ma non può credere che la cattiveria di suo padre possa estendersi anche su di lui! In ogni caso...ci sono parecchie situazioni che si vanno intrecciando...quindi magari capiterà che a volte metterò un diverso punto di vista, per esempio se non ci sono i due personaggi principali! Spero non sia un problema...ma è per rendere la vicenda più...articolata, ma anche più comprensibile! :) Ad ogni modo...perdonatemi per il capitolo non troppo lungo nè carino..ma spero vi piaccia comunque!Grazie a chiunque legge, chi l'ha messa tra i preferiti e chi recensisce! Baci! :)

hermioneharryron94: Scorpius quando si mette riesce ad essere persino romantico e dolce xD Comunque...sono veramente contenta che ti piaccia la mia ficcy! Baci!
95_angy_95:  xD Beh si...Ursula mi uscirà sempre più strana!!! Però non è cattiva... xD Comunque, è vero Scorpius si è sciolto...in fondo è innamorato di Rose...ormai non ha motivo di stare sulle sue! Spero l'aggiornamento ti sia piaciuto! Ciaooo!
Smemo92: Uhm no beh, alla fine Rose e Scorpius si sono uniti ancora di più...nonostante tutto! Eheh...adesso penso che vorresti uccidere Draco ancora di più! Ahahah!!! lo so, lo sto facendo odioso... è tipo padre padrone xD...ma forse gli passerà...chissà! Per Ben e Lily.....sono sincera...credo che seguirò l'idea originale (non la svelo sennò che piacere c'è xD)...ma potrei cambiare idea, chissà! :) e per quanto riguarda Ursula a Hogwarts...muhahahahah...chissààààààààà.....! :D
Iva27:  Ciao! TI ringrazio veramente ^^ Comunque si, cercherò di non torturarli troppo troppo...ma come hai detto tu tutto non può filare liscio sempre...! xD  Spero questo capitolo ti sia piaciuto...fammi sapere cosa ne pensi :) Ciao ciao!
mothintheshell: Nuuuuo xD poverini ucciderli no! ahahah! Tranquilla, questo non accadrà..! I lieto fine mi piacciono troppo xD spero questo capitolo non sia troppo brutto xD fammi sapere se ti va...bye!
vacanziera: O.O uuuuuuuuh sei a Londra?!! Belloooo...non ci sono mai stata, ci credi? :( mi piacerebbe troppo, anche se non credo potrei salire sul London Eye...soffro troppo di vertigini ahahahah!!!! Comunque...la chiacchierata Rose/Albus ci sarà...anche in futuro! ^^ eheheh...per quanto riguarda Lily e Ben...uhm....chissà, come ho detto anche sopra la loro situazione è un pò a un "bivio"...! Grazie per i complimenti :) un bacio!
zukkyna: Ciao!!! Figurati...ci credo, anche io faccio parte della schiera dei pigri! xD xD Uahahahahah ma come Ursula ti ricorda la tua prof di Greco? A questo punto voglio sapere che tipo era questa qui!!! ahahah, ma si chiama Ursula anche lei??? Comunque si...volevo fare proprio una rivale un pò snob, acidella si, ma non solo...voglio cimentarmi nel fare un personaggio particolare... xD Grazie veramente per i complimenti! Comunque frequento la facoltà di Lingue e letterature straniere :) ...ciaoooo, alla prossima!

                                                                                                                                      Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Mother and daughter ***


25 - Mother and daughter






L’Espresso per Hogwarts, come era ovvio, si muoveva solo per tre volte l’anno: Il 1° settembre, durante le vacanze Natalizie e, naturalmente, per riportare a casa gli studenti alla fine dell’anno scolastico. Non erano ammesse eccezioni o null’altro; chiunque avesse deciso di spostarsi per raggiungere il castello avrebbe dovuto prendere il Nottetempo.

 

Eppure, quella fredda mattina di Gennaio, l’Espresso era entrato alla stazione di Hogsmeade.

Dal treno era scesa una donna dall’aspetto dolce ed energico al tempo stesso che stava trascinando un’enorme valigia di pelle di drago sotto lo sguardo sbigottito degli abitanti del luogo, che mai si sarebbero aspettati un’apparizione così improvvisa nel bel mezzo di Gennaio.

 

La donna rimase per alcuni istanti ad osservare l’ambiente che la circondava con occhi pieni di affetto, poi si diresse velocemente verso “I tre manici di scopa”, ancora totalmente vuoto.

Madama Rosmerta, quella mattina intenta a spolverare la sua collezione di boccali tedeschi, la accolse con uno sguardo leggermente infastidito; un attimo dopo aveva spalancato gli occhi per lo stupore.

- Ma…lei non è..? Santo cielo!!! – balbettò colpita, afferrando di scatto il grembiule. La donna fece un sorriso imbarazzato.

- Spero di non disturbare…ma avrei un appuntamento e…- cominciò, ma l’ostessa la interruppe con un gesto della mano.

- Nessun disturbo! Lei sarà sempre la benvenuta! Sta forse aspettando la preside? Le preparo subito un caffè…

La donna abbassò il capo, sorridendo divertita a tutte quelle attenzioni.

- Non si preoccupi. Comunque no, sto solo aspettando mia figlia.

 

 

********************** 

 

Il ticchettio di un enorme gufo reale sul vetro della finestra mi fece sollevare di scatto, rischiando di farmi inciampare sulle scarpe.

- Potresti smetterla di fare così? Io sto cercando di dormire…- mugugnò Dominique con voce soffocata. Sentii la risata smorzata di Roxanne e Lily, che invece si erano appena alzate.

- Guarda che potresti anche alzarti…

- E perché dovrei? E’ l’ultimo giorno di vacanza…dormirò un’altra mezz’oretta.

Roxanne mi fece l’occhiolino – Si…la sua mezz’oretta la conosciamo tutti…

- E vogliamo parlare dei suoi toni soavi? Vista normalmente Dom ti sembra tanto carina e delicata…e poi russa come un trombone! – bisbigliò Lily, beccandosi una pantofolata in testa.

- Vuoi piantarla?!

- No!

Mi allontanai dalla finestra, un piccolo foglio di pergamena stretto tra le mani. – Ok. Adesso basta…mi sembra di stare con delle bambine delle elementari. Lily e Roxie, scendete sotto. Dominique, continua a dormire…

- E tu? – Roxie mi guardò allusiva – vai dal tuo bel tenebroso?

- No… E Roxanne…non dimenticarlo, nessuno oltre te, Dom, Lily ed Al deve saperlo…Comunque, vado in biblioteca…devo…sbrigare delle cose. Anzi vado che è tardi!!! - incrociai lo sguardo di Lily, l’unica al corrente della verità.

Vedi di carpire quante più informazioni possibili!

La stessa cosa che aveva detto Scorp…feci un sorriso, prima di scappare fuori.

 

Per i corridoi incrociai solo uno o due studenti del mio stesso anno, che mi sorrisero, prima di continuare a parlare tra loro. All’improvviso ero diventata famosa; non c’era un reale motivo, dato che nessuno a parte pochi eletti sapeva di me e Scorpius…la cosa doveva restare segreta.

- Maledetta Wood…- borbottai tra me e me, ripensando alla bellissima “fidanzata” del MIO ragazzo…

Ecco il motivo principale per cui nessuno poteva sapere di noi; certo, lei a scuola non c’era…ma quanti idioti c’erano ad Hogwarts? E quante pettegole?!

Mi avvicinai furtivamente alla statua della strega orba, prima di piazzarmi dietro di essa e borbottare – Dissendium!

Camminando attraverso il cunicolo buio ripensai al motivo per cui stavo per recarmi ad Hogsmeade.

La lettura del pensiero…la capacità di spostare gli oggetti senza bacchetta…

Avrei ricevuto qualche risposta, finalmente?

 

 

 

- Rose!!! – mia madre mi si fece incontro, prima di stringermi forte a sé.

- Ehi mamma…! – mormorai con affetto, prima di sciogliermi dal suo abbraccio e sedermi a un tavolo ricolmo di libri. Incrociai i suoi occhi nocciola, così simili ai miei, e li trovai attenti e ben fissi sul mio volto, come se volesse leggerlo e scoprire tutto quello che mi stava accadendo. Sfuggii al suo sguardo e mi sedetti davanti a una tazza di cappuccino.

- Purtroppo ho trovato poco materiale su cui lavorare…- annunciò con disappunto lei, sedendosi pesantemente e sbuffando.

- Hm…già…- borbottai, addentando una ciambella e guardando dubbiosa tutti quei libri. Pochi?

- Allora…sei diventata amica di Scorpius Malfoy veramente? O è stato solo per fare un piacere ad Albus e Lily? – mamma afferrò un tomo enorme e prese a sfogliarlo lentamente, cercando di dissimulare la sua curiosità.

Sospirai. Avrei voluto raccontarle tutto, dirle qual’era la mia situazione, che per me Scorpius non era un semplice amico, non lo era mai stato, non c’era stato neppure il tempo perché ci eravamo resi conto di così tante cose in un solo minuscolo istante che…

- Si, io e Scorpius siamo amici…è…una persona diversa da quello che credevo – dissi solamente. Non potevo fare altro.

Lei annuì, facendo un piccolo sorriso. – Mi fa piacere. Sai, a volte è piacevole parlare con qualcuno che non sia un tuo cugino…no?

- Già...beh allora, hai trovato qualcosa di interessante? – con un gesto indicai i libri davanti a me. Mamma si riscosse immediatamente, cominciando a parlare in tono più pratico.

- Oh si, ecco Rose…ho cercato davvero dappertutto e in realtà ho trovato solamente…

- Come si chiama? - domandai io, curiosa. Lei mi osservò allarmata. – Eh?!

Scoppiai a ridere, ma poi le strizzai l’occhio.

- Eddai mamma…non stiamo forse discutendo il fatto che io sappia leggere il pensiero? C’è una parente di papà che ha avuto questo dono....no? L’ho sentito. – e con un gesto vago indicai la sua testa. Lei annuì guardandomi preoccupata. – Non dovresti prendere così alla sprovvista la gente, sai? Potrebbe essere leggermente fastidioso – borbottò, mentre io alzavo gli occhi al cielo.

- Comunque…si chiamava Violet, credo. – mi confidò, stringendo le labbra. Non sapeva altro.

- Quindi non siamo arrivati a nulla, in pratica…- mormorai, scuotendo la testa. Lei annuì.

- Devo fare ricerche più approfondite, temo. Ma non ho capito perché in famiglia nessuno sa la storia di questa donna…- mamma bevve il suo caffè, scrutando accigliata un punto indefinito davanti a sé.

- Forse nessuno è arrivato a conoscerla, no? – proposi io, facendo spallucce. Lei alzò un sopracciglio.

- Forse…ma credo che farò delle ricerche…

- Anche io, magari c’è qualcosa su di lei a scuola…- dissi dubbiosa. Lei annuì, ma poi sorrise nuovamente.

- Non angustiarti tesoro, a me e a papà vai bene così, davvero!

- Anche se potrò leggere i vostri pensieri e spostare gli oggetti senza bacchetta?

- Sempre!

Ci abbracciammo istintivamente.

Mi era mancata mia madre. A volte capitava di litigare, che sia lei che papà mi ritenessero un po’ troppo secchiona…ma mi amavano.

- Allora, raccontami come sta andando quest’anno! Gli altri? Sono tranquilli?

- Avevate ragione voi, quest’anno è stato davvero strano…completamente diverso! – esclamai, ripensando a Scorpius, ad Halloween, a Joseph Baston, a tutte le cose che in sei anni non erano successe…

Restammo circa due ore a parlare e a raccontare le cose più strane che erano accadute, divertendoci un mondo.

- …e allora lo zio George è salito sull’albero…ma non si era affatto accorto che il piccolo Fred aveva cosparso tutti i rami di colla…per tirarlo giù abbiamo svuotato dieci boccette di “Scollante Stravagante”!!!

Mentre scoppiavamo a ridere come matte, un enorme Patronus a forma di gabbiano entrò dalla porta principale, aprendola dolcemente. Non lo riconobbi, ma probabilmente doveva essere di qualche collega di mamma.

“ Hermione Weasley a rapporto nell’ufficio di Jason Grant alle 15:30. Buona Giornata.” Il gabbiano volteggiò ancora una volta sulle nostre teste, prima di scomparire totalmente. Mamma sbuffò stancamente, alzandosi. – Ehm…Mi sa che devo andare…devo consegnare una relazione sui Lupi Mannari. E’ di massima importanza.

Annuì, mi dispiaceva che stesse andando via. – Okay…salutami papà ok? E anche tutti gli altri…mi mancano così tanto…- mormorai, mentre mamma mi abbracciava.

- Certo piccola, dai un bacio a Hugo. Si comporta bene?

Feci una risatina. – Eh, benone! Comunque…credo che gli dirò del fatto che…leggo nel pensiero insomma. – Mi sentii piuttosto stupida nel dirlo, mi sembrava di sparare un’enorme cavolata. Mamma sorrise e annuì. – Ora devo andare.

- Ti accompagno e scappo a scuola!

- Certo, così mi racconterai della tua vacanza nella villa dei “signori” Malfoy! – mamma sottolineò la penultima parola piuttosto pesantemente, con una leggera smorfia.

- Il signor Malfoy è…leggermente, come dire…freddo, ecco. – cercai di fingere che non lo detestavo, facendo un sorrisetto falso. Mamma sollevò un sopracciglio. – E la moglie? – domandò incredula. Io ci pensai su.

- Mmh…è una persona molto dolce, credo. Non pensavo sai? E’ stata veramente gentile, non ci ha fatto pesare nulla. – Era solo un po’ triste, una donna infelice. Ma questo preferii non dirlo. Mamma annuì. Poi si voltò appena, osservandomi con la coda dell’occhio. – E...il figlio?

Arrossii violentemente, voltandomi verso Mielandia, tanto per dissimulare. – Ne abbiamo già parlato, è simpatico.- borbottai. Stava per aggiungere qualcos’altro, quando una voce maschile ci interruppe.

- Ros…ehm, Weasley! – il mio cuore mancò di un battito e quasi incespicai. Mia madre sollevò entrambe le sopracciglia, tanto che quasi scomparvero nella massa dei capelli ricciuti. Mi voltai appena, ma non avevo certo bisogno di vederlo per sapere a chi apparteneva quella voce.

Era li, a pochi metri da noi. Bello come un divo, con quell’aria così affascinante ed elegante…e dolce. Sollevai una mano e la agitai, incapace di parlare. Mamma osservava prima me, poi lui.

Scorpius ci raggiunse e fece un sorriso abbagliante a mia madre prima di tenderle la mano.

- Piacere signora, sono Scorpius Malfoy. – aveva un’aria così da bravo ragazzo che era impossibile paragonarlo a suo padre…lei doveva saperlo che era diverso per davvero.

- Ehm, piacere Scorpius. – mamma gli strinse la mano, guardandolo interrogativa. Lui sorrise ancora, tentando di nascondere il lieve rossore che gli colorava le guance. – Sicuramente si starà chiedendo il perché della mia presenza…ma Albus mi ha chiesto di raggiungere Rose…ehm…così eccomi qui. – annunciò, alzando le spalle. Sapevo che era una bugia, probabilmente il motivo era un altro...ma in quell'istante ero davvero troppo sorpresa per pensarci. In fondo era stato un gesto carino.

- Capisco, beh è un piacere conoscere un caro amico di famiglia! – disse mamma sincera, prima di lanciarmi un’occhiata penetrante. Ancora una volta sfuggii al suo sguardo, voltandomi a guardare il Nottetempo che era appena arrivato.

- Allora magari ci verrai a trovare quest’estate…- Hermione fece un sorrisetto a Scorpius, il quale annuì. – Albus e Hugo me lo chiedono da tanto tempo…- disse, aiutandola a caricare l’enorme valigione sul bus.

- Sei il benvenuto. Ci rivedremo presto!

- Arrivederci signora Weasley. Vi lascio sole – disse Scorp, rivolgendosi poi a me. Si allontanò un po’ e mia madre mi fissò negli occhi. Non era mica stupida.

- Magari poi ti deciderai a raccontarmi tutto, se ti andrà. – mi abbracciò stretta, scoccandomi un bacio sulla guancia. Sorrisi. - Okay mamy. Salutami tutti, ti voglio bene… – feci per allontanarmi, ma la sua mano afferrò delicatamente il mio polso. La guardai sorpresa.

- Mi fido di te Rose. Potrei fidarmi di quel ragazzo… – il suo sguardo era incredibilmente serio. Tentai di sorridere – Mamma…- mormorai, ma mi interruppe con un gesto della mano.

- Ma sappi che non mi fiderò mai di Draco Malfoy. Ricordatelo. Fa attenzione... – sussurrò, prima di farmi una breve carezza e salire sull’autobus.









Ciao a tutti...ok lo so, sono una vergogna, mi dispiace da morire di aver lasciato la storia a metà ma, sono sincera, avevo mille idee ma non nasceva nulla. Era come se la mia ispirazione fosse andata alle Hawaii o qualcosa del genere! Ammetto tutte le mie colpe e so anche che questo capitolo è una vera schifezza...ma è un chap transitorio, vi assicuro che verranno capitoli migliori! Come ho detto le idee ci sono eccome...e l'ispirazione pare che abbia deciso di tornare!!!
 Spero non vi siate totalmente dimenticati di me e vi chiedo di nuovo immensamente perdono!!!  >.<
Per quanto riguarda il capitolo...la chiacchierata tra Hermione e Rose non produce nulla di buono! Scorpius ha pensato bene di presentarsi alla cara "suocera"...chissà come mai?! xD Ed Hermione...beh nessuno si fida di Draco Malfoy...e diciamocelo, le mamme spesso capiscono immediatamente le cose non dette...eheh!
Anyway...spero di postare presto presto! Oddiu domani ho un esame e non so una mazza!!! Baciiiiiiiiiiiii!!!!
Un ringraziamento a chi ha recensito il chapter precedente e cioè zukkyna, mothintheshell,Smemo92, vacanziera, Iva27 e jadina94! Grazie a tutti, il fatto che voi leggiate, recensiate e aggiungiate la mia ficcy tra i preferiti mi rende felicissima!
                                                                                                                          Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** I'll tell you a secret... ***


26 - I'll tell you a secret...




L’enorme tenuta denominata White Willow, quella mattina, era completamente immersa nella nebbia tipica della Gran Bretagna.

Uno spiffero d’aria gelida scivolò attraverso una finestra chiusa male, soffiando sul collo di una ragazza che camminava spedita lungo il corridoio Est. La giovane rabbrividì ma non si fermò, troppo di fretta per perdere tempo.

 Superò un enorme arazzo blu, sul quale era ricamato con uno spesso filo argenteo l’albero genealogico della sua famiglia, e si avvicinò a una porta di legno scuro finemente decorato da intarsi madreperlati.

Sospirò prima di bussare appena.

“Puoi farcela.”

- Avanti. – la voce di quell’uomo era così pacata e garbata che stentò a riconoscerla.

“Dev’essere proprio felice…”

 Inspirò ed espirò, spinse la porta entrando in una sala calda ed accogliente, dove un camino acceso emanava luci allegre contro le pareti dipinte di un caldo color ocra.

La ragazza chiuse la porta alle sue spalle e fece un sorriso sereno – ci provò - prima di parlare con voce sicura. – Mi hai fatto chiamare?

Un bell’uomo dall’aria indaffarata le sorrise gioviale, facendole cenno di avvicinarsi e sedendosi dietro un’enorme scrivania – Naturalmente. Non immagini quello che sto per dirti?

La ragazza fece segno di no con la testa. Il padre scoppiò a ridere allegramente.

- Sono felice di annunciarti che il tuo più grande desiderio sta per essere esaudito! Prepara le valigie, partirai prestissimo! – l’uomo batté le mani, orgoglioso. La ragazza spalancò gli occhi.

- D…davvero posso? – domandò sgomenta; lui annuì. – Sono tutti d’accordo. O quasi.

- Ah. – il sorriso di lei vacillò. “Immagino che alcuni non conoscano l’esistenza di quest’idea” pensò tra sé e sé. – Sei…sicuro che sia il caso…-le parole le morirono in gola, frenate dall’occhiata velenosa del genitore. Tacque.

- Sono sicurissimo. E anche tu. Se noi adulti siamo d’accordo non capisco perché una ragazzina impertinente come te debba fare domande inopportune. Fino alla settimana scorsa eri felice. Sei incontentabile. E adesso và a preparare le valigie. Subito. – la sua voce era diventata improvvisamente così fredda da risultare quasi impersonale. La giovane chiuse gli occhi e annuì, prima di voltarsi e uscire dalla camera.

“Ha ragione. Sono un’ingrata…è un’idea perfetta, prenderò due piccioni con una fava!” pensò, sfrecciando attraverso il corridoio.

Eppure, nel profondo del suo animo, non ne era del tutto sicura.

 

 

 

*************************************** 

 

- Allora?

- Mh, sai che sei davvero odioso? Non potresti aspettare diciamo…un altro paio di minuti? Sei così indaffarato? – stizzita spostai una manica della divisa, controllando l’orologio. Hugo mi scrutò sospettoso, al di sopra del suo libro sul Quidditch. Era divertente leggere i suoi pensieri.

“ Mi ha beccato, lo so. So che lo sa. Vuole estorcermi informazioni sulla festa dell’altra sera…solo perché ho due anni meno di lei adesso non posso fare festa?! O magari…magari pensa che sono stato io a incendiare le mutande di Nott…ma quello è stato Lysander…cazzarola!”

- Hugo. Rilassati…- mormorai con aria serafica. Lui mi guardò male. – Io sono tranquillissimo!

- Sicuro? Non sembri…- borbottai innocentemente.

- Senti Rose…c’è un motivo reale per cui mi stai tenendo qui? – chiese seriamente, osservandomi preoccupato. Io annuì – Certo che c’è Hugh…se solo aspettassi ancora un minuto…ah ecco Al! – agitai una mano per attirare l’attenzione del nuovo venuto, che ci raggiunse a grandi passi. Aveva l’aria turbata.

- Rose! Tutto ok? – Albus si sedette pesantemente accanto a me, scrutandomi come se fossi in pericolo.

Feci un respiro profondo, preparandomi a fronteggiare i due che mi osservavano curiosi.

- Ok, statemi a sentire. Vi devo dire una cosa…ma dovete giurarmi che non la racconterete a nessuno, neppure sotto tortura. Siamo d’accordo? – chiesi sbrigativa, mentre i due si lanciavano occhiate preoccupate.

- Va bene sorellina, l’importante che non sia…ehi non sei incinta vero?! – Hugo sgranò gli occhi, atterrito dalla sua stessa domanda. Al rimase impietrito.

- Noooo! Ma sei impazzito?! E’ una cosa completamente diversa! – gridai quasi. I due si rilassarono immediatamente.

- Ah menomale, allora di che si tratta? – domandò ancora Hugh, come se stesse chiedendo cosa c’era per cena. Al scosse la testa, nascondendo un sorriso. – Dai Rose, racconta!

Un altro respiro, questa volta più profondo.

- Bene, ecco…uhm…Avete mai desiderato sapere cosa passasse nella testa delle altre persone!?

 

 

*

 

Lumacorno voleva morire, me lo sentivo.

Durante le vacanze nessuno, dico nessuno, neppure i professori più rompiballe avevano assegnato compiti…

E lui?

Lui invece aveva assegnato un tema sulle proprietà della pozione Antilupo. E doveva essere lungo ben due rotoli!

- Maledetto lumacone…

Sbuffando poggiai la piuma sul foglio, alla disperata ricerca di ispirazione.

Nulla, vuoto totale.

- Ehi Scorp! – Ben si sedette accanto a me, fumando distrattamente una sigaretta. Gli lanciai un’occhiata di sbieco. – Ehi Benjamin. Dì un pò, ma tu non studi mai? – sibilai contrariato. Lui fece spallucce. – Magari più tardi. Come mai non sei con Rose?! – chiese, dandomi il gomito.

- Aveva…ehm, da fare con Albus, sai, doveri da Caposcuola – mentii, grattandomi la punta del naso. Lui annuii. – Ma stamattina sei scomparso…

- Ehm si, ci siamo incontrati per un pò…- borbottai. Non era andata esattamente così: in effetti ero andato a Hogsmeade da lei. In realtà Albus non mi aveva chiesto nulla, solo che…

Ero curioso, maledettamente curioso di vedere sua madre, di parlarle e sapere…non sapevo neppure io cosa; forse volevo solo scoprire se la sua famiglia era diversa dalla mia. Eppure era così ovvio. I suoi non l’avrebbero mai venduta al miglior offerente.

- Sei felice con lei? – Ben sbuffò qualche voluta di fumo. Io annuì.

- Si, davvero…se solo mio padre non avesse architettato tutta quella farsa. Io non voglio quella sconosciuta! Per me…se potessi sceglierei Rose…- mi bloccai, in imbarazzo.

 Ben rise. - Ok ok! Ci siamo capiti! – poi si rabbuiò improvvisamente. – Sei fortunato a sentirti così…io non so che mi prende. – borbottò, lanciando la sigaretta sul posacenere. Sollevai le sopracciglia. Lui scosse la testa - Lily è…dolcissima, e bella…intelligente. Ma…

- Ma? – domandai io.

- Sono un po’confuso…ultimamente non facciamo che litigare. Per stronzate!!! – sbottò esasperato.

- Perché non ne parlate? Direi che sarebbe la cosa migliore…- suggerii, mentre lui annuiva. – Dovremmo…- rispose, ma non sembrava convinto.

Scossi la testa ed osservai l’orologio. – Parlaci Ben. Nel bene o nel male. – speravo cogliesse la mia allusione – e ora devo andare…ci vediamo dopo..!

- Mh mh…- mugugnò lui cupamente, dando un’occhiata al mio tema.

 

 

Fuori dalla biblioteca stazionavano Rose, Albus e Hugo. Quest’ultimo ostentava un’espressione imbambolata, mentre Al aggrottava le sopracciglia. Rose dal canto suo si massaggiava le tempie, sul bel viso un’espressione quasi…rassegnata?

- Avanti. Dimmi ora cosa sto pensando! – chiese Hugo, sospettoso. Rose spalancò gli occhi, furiosa.

- Vuoi smetterla?! E’ da circa mezz’ora che fai così! – Hugo divenne molto rosso in zona orecchie – Guarda che lo faccio per essere sicuro…- mormorò, non del tutto convinto. Solo allora Albus mi vide e si voltò di nuovo verso Rose, senza dirle nulla – perlomeno ad alta voce. Di sicuro la stava avvertendo telepaticamente che ero arrivato. La mia ragazza si voltò verso di me, facendomi un sorriso bellissimo e allegro che mi fermò il cuore, ma non disse nulla. Accanto a noi c’era una miriade di gente pronta a fare della nostra storia un succulento scoop. Mi avvicinai al gruppo, sorridendo sornione. Hugo mi guardò supplicante.

- Non dirmi che lo sapevi anche tu!!!

- Mi spiace, sono stato il secondo ad avere l’esclusiva – risposi con un’alzata di spalle. Lui si voltò di nuovo la sorella. – Cavolo, sono tuo fratello! Credevo che contasse qualcosa! – sbottò, mentre lei lo guardava colpevole.

- E dai…ehm, ti ho detto che sia lui che Lily lo hanno saputo in circostanze particolari…- sussurrò per non farsi sentire dagli altri.

- Si come no…va beh…io ora vado…devo studiare…- rispose il fratello, salutandoci con la mano. Rose poggiò le mani sui fianchi, guardandolo sarcastica. – Ah si? E cosa esattamente? Hugo guarda che Gazza è malato di cuore! Le caccabombe gli farebbero venire un colpo…

Hugo la guardò malissimo, prima di voltarsi e camminare a passo spedito verso la Sala Grande. Rose scoppiò a ridere, seguita a ruota da me e Al.

- Okay…allora immagino che dovrò stare attento a cosa penserò, in futuro…- disse quest’ultimo, fingendo di pensarci su.

- Ma no…cercherò di non frugare troppo nella tua testa…

- Potrebbe essere divertente! Mi spiace solo che io non riesca a sentire te!

- In effetti potrebbe essere divertente, sarebbe comodo…- convenni io, sorridendo a Rosie. Al si schiarì la voce - Allora…vedremo di scoprire qualcosa su questa fantomatica Viola...- guardò l’orologio – però un’altra volta, ora devo andare a parlare con la preside. A quanto pare oggi abbiamo visite.

- Visite? – sia io che Rose lo guardammo curiosi.

- Mh si, pare che arrivi un nuovo tirocinante di Incantesimi. Non ricordi cuginetta? Ora scappo…divertitevi!- Al fece un sorrisetto malizioso e si allontanò, lasciandoci soli. Alcuni studenti si fermarono a guardarci, in attesa di una bella litigata; ormai erano abituati a questo.

Eppure all’improvviso vidi Rose cambiare espressione e guardarmi male.

- Allora Malfoy! Dato che sei qui possiamo anche andare dalla McGranitt per decidere la tua punizione! Ne ho abbastanza dei tuoi scherzetti stupidi. – alcuni ragazzi ridacchiarono.

- Eh? – la guardai stranito, mentre lei mi si piantava davanti.

- Oh, smettila di fare il finto tonto! Vieni con me! – sbottò, facendomi segno con la testa. A quel punto capii.

- Ahh…ehm, d’accordo, dato che ci tieni così tanto a farti bella davanti ai professori…- borbottai, cercando di non apparire troppo falso. Non sono mai stato un buon attore. Gli occhi di Rose si accesero di ilarità, ma le sue labbra rimasero ferme mentre avanzava a passo di marcia per il corridoio.

“Usciamo fuori da scuola” pensai intensamente. La vidi fare un impercettibile movimento con la testa, segno che aveva sentito.

 

Usciti fuori ci avvicinammo furtivamente al campo di Quidditch deserto. A quel punto ci guardammo per un lungo istante, prima di scoppiare a ridere di gusto.

- Ahahahah! Oh Scorpius, dovevi vedere la tua faccia! – esclamò lei, tenendosi la pancia e sedendosi sull’erba.

- All’inizio credevo fossi seria!!

- Questo perché sono un’ottima attrice…- rispose, fingendo di farsi aria con la mano.

Ridendo ancora, scossi la testa e andai a sedermi accanto a lei.

- Si ma fa un freddo cane…non dirmi che ogni volta dovremo nasconderci qui! – mi lamentai, sfregando le mani tra loro nel vano tentativo di riscaldarle. Lei fece una risatina e si poggiò a me.

- Ehi credevo che bastasse l’amore a farci stare bene…

- Ma infatti io sto benissimo…ho solo freddo. – borbottai, baciandole i capelli. Restammo in silenzio per qualche istante, godendo l’uno della presenza dell’altra. Andava bene così.

- Grazie per oggi…- sussurrò infine lei – non mi aspettavo che venissi, ma è stato bello…mia madre ha capito tutto! – aggiunse poi con una piccola risata. Sorrisi anche io.

- Allora di me si fida, hai detto?

- Mh, già! E’ di tuo padre che…beh…

- Rosie…- mormorai triste, lei smise di parlare e si voltò, osservandomi con i suoi grandi occhi nocciola.

- Si?

- Ti amo…- mi voltai anche io e l’abbracciai, la strinsi a me perché era ciò di cui avevo realmente bisogno, l’unica che avrebbe potuto risollevarmi se fossi precipitato nella disperazione più nera…e sapevo che per lei io rappresentavo la stessa cosa. E non avrei mai permesso che mio padre rovinasse tutto.

- Anche io, sempre. Neppure io permetterò che le cose cambino. – il suo sussurro si perse tra le nostre labbra, in un bacio delicato come un fiore, come un petalo di rosa. Rose.

- Va bene così. Anche se dobbiamo stare nascosti… Quando sarà possibile cercheremo di fare ragionare mio padre…mia madre sarà dalla mia parte lo so. – dissi sicuro. Lei annuì, sorridendo raggiante. – Infatti! Adesso mi sa che dobbiamo rientrare…dato che abbiamo ospiti…- borbottò alzando gli occhi al cielo in un modo così buffo che mi fece scoppiare a ridere.

Ci avviammo al castello vicini, ma non troppo. Quando ci fermammo davanti al portone di quercia restammo a fissarci per un lungo istante.

- E ora fingiamo di odiarci, amore! – un bacio a fior di labbra e una maschera sul viso;  fu così che entrammo.

Varcammo la soglia della Sala Grande senza guardarci; ma non avevo fatto neppure due passi che qualcuno mi piombò addosso, attaccandosi al mio braccio.

- Scorpius Hyperion Malfoy! Ecco finalmente una faccia conosciuta!

 

Eeeeee alloraaaaa...salve a tutti!!! ^^ Come va? A me abbastanza bene...a parte il fatto che sono piena come un uovo..ho appena mangiato xD! E poi fa un caldo assurdo, ma penso che sia la stessa cosa più o meno in tutta Italia!  Comuuunque...eccolo qui il nuovo capitolo! Come avevo già accennato ( e sperimentato nel chap precendente) ho pensato di introdurre un punto di vista impersonale per raccontare cosa succede agli "altri"...per il resto ho ripreso il punto di vista di Rosie nella prima parte e poi quello del caro Scorpius ^_^  Spero non vi abbia annoiato questo chap così lungo...ma fondamentalmente volevo mettere tante cose insieme, per questo! 
Ho notato un calo di recensioni, mi dispiace davvero tanto, ma forse è dovuto al fatto che non ho pubblicato per un pò...oddio, spero non vi siate dimenticati di me e della mia ficcy!!! Un ringraziamento va comunque alle 117 persone che hanno questa storia tra i preferiti...e ovviamente anche a chi ha recensito!

Smemo92: Ehilà! Eh si è proprio vero! Le mamme a volte sembra che abbiano poteri sovrannaturali! xD Comunque...Scorp è andato a Hogsmeade spinto soprattutto dalla curiosità di vedere la mamma di Rose, di scoprire che tipo di rapporto abbiano Hermione e la sua ragazza! Grazie per i complimenti e alla prossimaa...ciaoooo! ^^

SognatriceCullen_189: Grazieee mi fa proprio piacere che il capitolo ti sia piaciuto! ^^ Fammi sapere cosa ne pensi di questo, se ti va! kisses!

mothintheshell: Siii sono tornata e ho postato anche in fretta! ^^ Grazie per avermi aspettato...(soprattutto x aver aspettato la mia ispirazione!) spero questo capitolo ti piaccia!^^ baci!              

                                                                                Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Surprises & Pains ***


27 - Surprises & Pains









- Wood?! – la voce di Scorpius si alzò di parecchie ottave, facendo voltare metà degli studenti, me compresa.

Come in uno dei peggiori film dell’orrore babbani, mi girai a rallentatore, scoprendo Ursula Wood comodamente poggiata al braccio di Scorp. Istintivamente mi portai avanti di qualche passo, ma la mano di Albus mi trattenne. “Calma Rose…non fare passi falsi.”  pensò intensamente. Tentai di rilassarmi, ma una morsa d’acciaio mi contraeva lo stomaco, mentre nelle mie vene scorrevano libere innumerevoli paure.

- Insomma, potresti sempre chiamarmi Ursula. Ormai mi conosci, no? – si lamentò lei, mentre Scorpius scioglieva la presa dal suo braccio. – Ti ho vista mezza volta. Che diavolo ci fai qui? – chiese sprezzante. Fui abbastanza soddisfatta dall’espressione delusa della ragazza, che però non aveva certo perso la sua baldanza – Innanzi tutto per vedere te…ma la versione ufficiale è un’altra…potrei raccontartela meglio più tardi…- sussurrò, avvicinandosi pericolosamente al suo viso.

E in quell’istante tutti i calici – bottiglie e caraffe comprese – esplosero in mille pezzi, creando una confusione ed un rumore tale da far scattare in piedi i professori e far allontanare sufficientemente Ursula dal mio ragazzo. Mi godetti la scena, ma poi mi resi realmente conto di ciò che avevo fatto.

Mi voltai verso il tavolo di Grifondoro, incrociando lo sguardo scioccato di Albus. Non riuscivo a parlare. Che diavolo avevo combinato? Potevo fare del male a qualcuno…

Al sollevò la bacchetta e dopo alcuni istanti le stoviglie erano ritornate sane. I professori tentavano inutilmente di richiamare l’attenzione per capire chi fosse il colpevole di quell’azione, ma tutti erano troppo distratti ad osservare la nuova, bellissima arrivata – e probabilmente credevano fosse la reazione esagerata di qualche fan scatenata di Scorp. Questi dal canto suo si era voltato verso di me fissandomi triste, mimando con le labbra la parola “scusami”. Ma cosa aveva da farsi perdonare lui? Nulla.

Mi voltai di scatto, ancora troppo scossa per parlare, ed uscii dalla Sala Grande, correndo verso il bagno di Mirtilla Malcontenta.


Rimasi seduta per terra con la testa tra le mani per circa un quarto d’ora, dopodichè sentii la porta aprirsi lentamente.

Sollevai lo sguardo per incontrare gli occhi verdi di Albus. Il suo voltò si illuminò in un sorriso che, però, non riusciva a nascondere l’espressione colpevole.

-Ehi. Sei qui!

- Ehi…- biascicai con una voce spaventosa che non somigliava affatto alla mia

- Rose…mi dispiace, avrei voluto avvertirvi in tempo che si trattava di lei, ma non riuscivo a trovarvi da nessuna parte…mi spiace…- mormorò imbarazzato; lo guardai accigliata. – Guarda che non è colpa tua Al…io…accidenti prima non avrei dovuto lasciarmi andare in quel modo…- naturalmente mi riferivo al mio “incidente” con i bicchieri.

- Guarda che capita a tutti di perdere il controllo…è normale…- rispose lui comprensivo. Lo guardai male.

- No Al che non è normale! L’ultima volta che ho perso il controllo avevo sette anni e Hugo aveva appena decapitato la mia bambola preferita. Li potevo permettermelo! Non ora…potevo fare del male a qualcuno…- piagnucolai mentre lui si sedeva accanto a me. Presto entrambi ci rendemmo conto che il mio volto era rigato di lacrime. Sbuffai arrabbiata, asciugandole col dorso della mano.

- Perché è qui? Con Scorp avremmo potuto farcela in qualche modo…ma con lei al castello…hai visto come gli stava incollata?! – sbottai, mentre lui mi stringeva un po’ di più. – Ma lui è innamorato di te, Rose…

- Lo so…

 - E allora non preoccuparti. Io, Lily, Ben e gli altri saremo i vostri complici. Nessuno lo scoprirà. E poi voi state bene assieme…credi che una sconosciuta, per quanto affascinante possa essere, potrebbe farlo cadere ai suoi piedi? Naaah, non è da lui…

Lo guardai riconoscente – grazie Al…ti voglio bene.

Lui sorrise e mi diede un bacio tra i capelli – Anche io cuginetta…comunque mi sa che c’è qualcuno che vorrebbe parlarti…- borbottò alzandosi per aprire la porta. Mi sollevai anche io, seguendolo con lo sguardo. Lui mi strizzò l’occhio.

- Ehi, vi faccio da guardia, ma evitate di fare cose sconce…- mi sibilò poi prima di uscire fuori , facendomi sfuggire una risatina umida.

Scorpius entrò velocemente, chiudendosi la porta alle spalle. Restammo per alcuni istanti in silenzio a guardarci.

- Giuro che non ho la più pallida idea di cosa ci faccia qui…sarà stata un’idea di mio padre… - sussurrò scuotendo la testa con rabbia.

- Lo so, tranquillo…- mormorai. Lo sentii avvicinarsi e, un istante dopo, mi ritrovai contro il suo petto.

- Scusa per prima – bofonchiai in imbarazzo – reazione esagerata…- lui scosse la testa. – Lo avrei fatto anche io al posto tuo, anzi…probabilmente avrei fatto molto di peggio! – fece un respiro profondo – però...dobbiamo stare tranquilli…lo abbiamo detto poco fa, giusto?

- Giusto…- mormorai ancora titubante. Lui mi guardò storto. – Quella conta meno di zero per me! Lo sai vero? – mi diede un bacio a fior di labbra, facendomi sorridere.

 – Certo che si. Scusami, hai ragione. Tanto sappi che combatterò, non ti lascerò di certo tra le braccia di quella Ursula! – annunciai combattiva, stringendolo ancora di più a me.

Le nostre risate echeggiarono per il bagno, ma in cuor nostro sapevamo che sarebbe stata dura.

 

 

************************************ 

A molti chilometri dal castello di Hogwarts, Draco Malfoy osservava dalla finestra del suo studio la tempesta imminente. Era inquieto.

- Draco…- la voce dolce di Astoria lo fece voltare lentamente. Sua moglie era li, ritta sulla soglia e vestita di uno dei suo abiti migliori. Si perse nei suoi meravigliosi occhi verdi, frastornato da tanta bellezza ed eleganza. - Sei sempre meravigliosa…- disse piano, facendola sorridere. Eppure era uno di quei sorrisi appena accennati, di quelli che non riuscivano a raggiungerle gli occhi. Faceva sempre così quando era preoccupata.

Lei sospirò.

- Tra poco arriverà Herbert Wood – annunciò per nulla entusiasta di quella visita. Astoria non si fidava di quell’uomo…e suo marito aveva acconsentito a scendere a patti con lui!

Raddrizzò la schiena, pronta a fronteggiarlo. Aveva visto lo sguardo desolato di Scorpius, la sua rabbia e la sua infelicità. Doveva tentare.

- Ma come hai potuto Draco? Non lo senti il peso nel cuore? – chiese tristemente. Il marito la guardò storto, preso in contropiede. – Di che parli? Peso?

- Si, peso! Il peso di dover costringere nostro figlio a sposare quella ragazza!

- Per favore non ricominciare…- Malfoy si passò una mano sulla fronte, chiaramente frustrato. Era certo che quella ragazza fosse il meglio per Scorpius. Era bella e intelligente…e grazie al cielo non aveva ereditato il carattere del padre…

Eppure…

- Draco sono stanca…è una farsa e lo sai anche tu. Scorpius non sposerà mai quella ragazza di sua spontanea volontà. Scorpius ci odierà…- mormorò la donna, gli occhi improvvisamente lucidi.

Mi odia già” pensò il padre, sentendosi improvvisamente svuotato. Scosse la testa guardando freddamente la moglie. – E’ un ragazzino di diciotto anni, non sa cosa è meglio per lui, cosa è giusto o cosa è sbagliato. E inoltre lui DOVRA’ sposare Ursula. – disse poi, beccandosi un’occhiata ferita da Astoria.

- Dovere, dovere, dovere! Ma tu lo sai cosa è giusto? Cosa è sbagliato? Non credo proprio…- cominciò a dire lei gridando, ma la sua voce si affievolì sempre più, spenta dallo sguardo rabbioso del marito. Aveva toccato un tasto doloroso…il suo passato.

Gli si avvicinò appena, tendendo la mano verso il suo viso contratto dalla rabbia. – Adesso capisci cosa intendo? – domandò più dolce – Stai facendo subire a nostro figlio quello che hai passato tu…

- Tu non…non hai neppure idea. Tu non sai niente Astoria. – mormorò Draco scansandosi appena – Voglio solo che Scorpius abbia il meglio. – aggiunse poi.

- E se invece questo non fosse il meglio? – la voce della signora Malfoy si fece più tagliente. Il marito la guardò impassibile.

- Deve esserlo.

Il suono del campanello le impedì di ribattere.

 

 

 

******************************************          

 

- Buongiorno ragazzi. – la voce di Vitious, ormai un vecchietto anziano e raggrinzito, sfiorò appena le mie orecchie. Ero troppo impegnata ad osservare la ragazza accanto a lui.

Splendida nel suo sobrio abito blu, Ursula sorrideva serena, lanciando di tanto in tanto occhiate significative a Scorpius, seduto proprio a due banchi di distanza da me. Fremendo, mi concentrai sulle parole del professore.

-…e quindi, vi presento la nuova tirocinante, Ursula Shaula Wood.

- Tirocinante? Che storia è questa, ha la nostra età! – sbottò Eliza Zaini, facendo ridacchiare più o meno metà classe. I ragazzi no, quelli erano impegnati ad osservare ogni minimo movimento della nuova arrivata, sbavando. Questa fece un sorrisetto – era leggermente infastidita, ma non lo diede a vedere – e rispose con calma ad Eliza. – Si signorina Zabini, in effetti ho la vostra età; ma mi sono diplomata l’anno scorso con il massimo dei voti ed essendo intenzionata a diventare insegnante di incantesimi, eccomi qui. Quale occasione migliore per imparare? – concluse, indicandosi. Al, seduto accanto a me, aggrottò le sopracciglia.

- E’ vero? – mi bisbigliò indicandola. Io annuì. – Più o meno…in effetti è qui per questo ma, naturalmente, anche per stare con Scorpius…- sibilai infastidita. Lui annuì, studiandola critico.

Il professore ci indicò brevemente cosa fare e, mentre noi tutti provavamo ad eseguire l’incantesimo Testabolla, la ragazza prese a girare per i banchi. Correggeva e aiutava i più scarsi, mentre premiava quelli più volenterosi. Io ero persa totalmente nei miei pensieri.

Perché una ragazza normale dovrebbe seguire così ossessivamente uno che è già stato promesso come suo fidanzato? La presenza della Wood era senza dubbio dettata da un interesse sincero nei confronti di Incantesimi…ma c’era dell’altro. Era possibile che fosse arrivata a scuola di sua spontanea volontà? Di certo i suoi pensieri non lasciavano trasparire nulla.

- Scusi – una voce mi fece sobbalzare. Mi ritrovai a fissare dritta negli occhi di Ursula, che mi osservava attentamente. – Potrebbe lavorare anche lei signorina ehm…- rimase in silenzio per alcuni istanti e non potei impedirmi di guardarla storto.

- Weasley…- mormorai freddamente. Lei annuì, facendo una strana smorfia. – Ecco, Weasley. Non mi veniva in mente…comunque, potrebbe farmi vedere l’incantesimo? – i suoi pensieri erano chiari, li avrei capiti pure senza  leggerli: voleva sapere se ero davvero la più brava del mio anno o se erano solo storie…

La guardai ancora più male, ma poi mi concentrai, eseguendo l’incantesimo in modo esatto. Lei aggrottò la fronte, ma poi annuì. – Dovrebbe alzare un po’ di più il braccio, secondo me…dieci punti per Grifondoro. – aggiunse poi, facendo un sorriso e continuando a fissarmi. La guardai stranita. – Ho fatto qualcosa di sbagliato?- domandai sulla difensiva. Lei scosse la testa, lanciando un’occhiata anche ad Albus. – No…è che mi sembra di avervi già visto…- mormorò. Rimasi impassibile, mentre un lampo di comprensione le illuminava il viso. Fece un sorriso sarcastico.

- Ma certo! La ragazza che mi ha interrotto mentre suonavo a casa di Scorpius! – disse ad alta voce, facendo voltare un paio di persone. Incrociai lo sguardo di Scorp, che scuoteva la testa vagamente irritato.

La guardai male, ma poi annuii – si è possibile – sibilai fredda. Lei mi studiò ancora un po’ – comunque i capelli ricci ti donano molto di più…con i lisci sei…normale…- sussurrò. Io mi irrigidii. I suoi pensieri erano molto più chiari: per lei ero “insignificante”. La guardai torva

– Grazie per la consulenza, ne terrò conto.

- Figurati! – disse lei sorridendo, prima di allontanarsi. Sapeva di avermi infastidito. Forse voleva solo vendicarsi di averle fatto fare quella brutta figura a casa Malfoy. 

 

 

 

- Ma che persona  fastidiosa! Hai visto cosa mi ha detto l’altro giorno?! – sbottai, sedendomi sul pavimento della stanza di Scorpius. Lui, Albus e Ben ridacchiarono, annuendo convinti.

- E’ carina però…- mormorò Benji, pensandoci su. Io e Al (soprattutto Albus) lo trucidammo con lo sguardo, causando un eccesso di tosse da parte sua.

- Guarda che se non ti interessa stare con mia sorella…- sibilò Al – devi dirglielo immediatamente. Hai capito? – la sua voce, apparentemente tranquilla, era lo specchio della sua furia. Io annii.

- Guarda che non ho detto nulla di male. Lo pensano un po’ tutti che è carina, vorrei sfidarti a dire il contrario! – sbottò Ben, prima di voltarsi e uscire arrabbiato dalla stanza. Albus sospirò. – Non capirà mai…

- No, purtroppo…- Scorp mi si sedette accanto, baciandomi appena sulle labbra. Un verso schifato ci fece voltare entrambi. – Ma non la smettete mai?

- No, mai! – sbottai io, guardando truce mio cugino.

- Sai Al…dovresti trovarti una ragazza…che ne pensi di Eliza? – propose Scorp.

- Non credo proprio, non è il mio tipo.

- Allora…la Finnigan?

- Vuoi scherzare?! – mi intromisi io con foga – quella va con tutti! E TU dovresti saperlo!

- Ehm…- Scorpius arrossì, fingendo di pensare – C’è anche mia cugina Kat…

Al sollevò le sopracciglia, sorridendo – lei si che è carina davvero…molto…

- Già ha preso tutto dalla zia Daphne…beh se vuoi ci metto una buona parola.

Al finse di pensarci su, poi fece un sorriso triste. – Meglio di no, ma grazie lo stesso...non è così che si trova quella giusta…- borbottò, salutandoci con la mano, prima di uscire dalla stanza. Io e Scorp sospirammo.

- E’ timido. – constatò lui, quasi stupito. Io annuii – credevo lo sapessi…sai, Albus è una persona assai strana…è dolce e buono con tutti, ma estremamente riservato…e, stranamente per un ragazzo, è molto, molto romantico. Vorrei che trovasse quella giusta…- sussurrai. Scorpius sollevò un sopracciglio e ghignò.

- Ah capisco…quindi vorresti dire che non sono romantico?! – chiese sarcastico. Io arrossì – non l’ho mai detto!!! – non ebbi neppure il tempo di scansarmi, che lui era già addosso a me, tentando in tutti i modi di farmi il solletico.

- Vergognati e chiedi scusa Rose!!!

- Ahahah…no dai Scorp…ahahahah! – gridai in preda alle risate, dimenandomi come una stupida. Lui sbuffò, afferrando con decisione i miei polsi. Scivolai distesa per terra, mentre lui si fermava sopra di me. Era bellissimo, semplicemente bellissimo, con le guance arrossate e gli occhi luminosi…

In un attimo le risate svanirono, lasciando il posto ad una strana sensazione di elettricità, mentre i miei battiti aumentavano e il respiro accelerava. Si avvicinò lentamente al mio viso, sfiorandolo con baci impercettibili e delicati. Sospirai appena, mentre le sue labbra si fermavano sul mio collo, carezzandolo lentamente.

- Adesso ammetti il tuo errore… – soffiò appena sulla mia pelle, causandomi una lunga serie di brividi. Recuperando lucidità scossi la testa. – No. – mormorai, ma la mia voce risuonava incerta.

- Ah ok…- la sua mano, dapprima ferma sul mio polso, risalì lungo il braccio, fermandosi sui bottoni della mia camicetta, prima di slacciarli velocemente.

- Allora? – la sua voce era diventata improvvisamente un sussurro basso ed eccitante. Io avevo già perso la bussola; le sue mani avevano preso a muoversi sul mio petto con lentezza esasperante. Le sue labbra si poggiarono sulle mie, dando vita a un bacio totalmente diverso da quelli che ci eravamo dati fino ad allora. Senza imbarazzo, mi aggrappai alle sue spalle, respirando a fatica.

- Scorpius? Posso entrare?  – la voce che proveniva da dietro la porta era davvero troppo conosciuta per ignorarla. Soffocai un ringhio e mi allontanai dal mio ragazzo, afferrando le cose sparse sul pavimento. Lui si sollevò di scatto, tentando di ricomporsi. – Aspetta la faccio andare via…- tentò di dire, ma io scossi la testa, afferrando il vecchio mantello dello zio Harry (Albus aveva acconsentito a prestarmelo…era davvero utile ) e scomparendo improvvisamente. Piena di astio e di rancore mi piazzai nell’angolo più remoto della stanza.

Scorpius, l’irritazione fatta persona, spalancò la porta.

- Che vuoi?!

Ursula sollevò un sopracciglio. – Grazie per la calorosa accoglienza…

- Figurati. Dimmi. – Scorp si voltò, facendola entrare. La ragazza osservò con estremo interesse l’ambiente attorno a lei. – Carina questa stanza. Ti andrebbe di farmi compagnia un attimo?

Sia io che Scorp strabuzzammo gli occhi. Lei aspettò paziente che lui si riprendesse.

“Non andare, non andare, lasciala perdere…ti prego…” presi a ripetere tra me e me. Ma era inutile, Scorpius non poteva certo sentirmi…

Quasi lo avessi chiamato, il biondo si era voltato appena verso di me, riservandomi uno sguardo infelice.

- Scusa devo proprio venire? – chiese lui indifferente, mentre lei annuiva.

- Assolutamente…devo parlarti di una cosa importante.

- Io…non posso…- mormorò allora Scorpius. Lei alzò le spalle e lo afferrò per un braccio, sorridendo. – Devi venire, dai. Ti prometto che non farò nulla di male – e, senza dargli il tempo di rispondere, lo trascinò fuori, chiudendo pesantemente la porta del dormitorio.

“Torno immediatamente Rose, te lo prometto.” Il suo pensiero mi giunse come un grido forte e chiaro.

Rimasi per alcuni istanti in silenzio, sola, a guardare quella porta.

Doveva tornare…

Con quell’illusione mi sedetti sul letto e attesi, chiudendo meglio i bottoni della camicia e sistemando le pieghe inesistenti sulla mia gonna.

Mi osservai allo specchio, ravvivai i capelli ed evitai di incrociare il mio stesso sguardo. Solo allora mi soffermai a guardare l’orologio. Chinai il capo.

Era passata mezz’ora.

E Scorpius non era tornato.

Uscii silenziosamente dalla sua stanza, ignorando i crampi di panico nel mio stomaco. Non mi fermai finchè non fui in dormitorio, sul letto.

Non era tornato.





Ciaoooooooooooo!!!! Come va?! A me insomma, sono davvero sott' acqua e tutto per colpa della sessione estiva di esami! Tra una settimana ho inglese I...(infatti in teoria dovrei essere su un libro a studiare...), ma non ce la facevo a farvi aspettare ancora! Anzi vi chiedo davvero scusa!
Per quanto riguarda questo capitolo...uhmmm...tantantannnn...come avevate indovinato, ecco Ursulaaa!!! Eheh, so che siete felici della sua presenza... xD vabbè dai, ci stava! E poi d'ora in avanti succederanno tutte le cose che...vabbè non anticipo, sennò... Anyway, so che è un pò incasinato sto chap...ma dai prossimi penso proprio che andrà meglio...questo chappy era "di passaggio" :D! Ora scappo...spero vi piaccia, grazie veramente a tutti quelli che leggono, seguono, mettono tra i preferiti la mia fic e naturalmente a Smemo92, SognatriceCullen_182 e mothintheshell che hanno recensito! GRAZIE! Bacissimi! (ora vado a studiare...credo xD! )
                                                                                                   Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Between Me and You ***


28 - Between Me and You


Ursula Wood camminava spedita attraverso i sotterranei tenendo così forte il mio braccio che temevo si sarebbe staccato. Tentai di sciogliere la presa, ma mi strattonava così forte che probabilmente, se avessi tirato troppo, sarebbe volata in avanti. Le scoccai un’occhiata truce. – Mi vuoi spiegare che vuoi?! Vuoi lasciarmi il braccio?! – sbottai, costringendola a fermarsi. Si voltò appena. – Solo se prometti di non andare via, devo parlarti di una cosa importante. – il suo tono fermo mi spiazzò alquanto, ma finsi di infischiarmene.

- E dunque…sei qui solo da una settimana e già hai da dirmi qualcosa di importante? Spero non pregiudichi la mia carriera scolastica… - dissi sarcastico. Mi lasciò il braccio. – Credimi, è ben più importante della tua carriera scolastica… - mormorò piano. Inarcai un sopracciglio e la seguii in cortile, dove c’erano pochi studenti.

Superammo un Corvonero piccoletto e dall’aria annoiata e ci fermammo sotto un grande faggio.

- Adesso, cortesemente, potresti dirmi che c’è?! – chiesi nervosamente. Avevo mollato Rose come una sciocca in camera mia…non me lo sarei mai perdonato.

Ursula mi osservò attentamente.

- Lo sai che presto ci sposeremo?

Indietreggiai, quella domanda era stata davvero inopportuna e fastidiosa. Certo che lo sapevo, per questo la mia vita stava andando a rotoli…

- Non credo proprio…- mormorai freddamente. Sul suo viso si susseguì a una serie di emozioni: dolore-paura-delusione…e mi dispiaceva. Ma decisamente non l’avrei sposata per quello.

- Guarda che il nostro matrimonio è stato programmato prima della nostra nascita, lo sai? – chiese a voce bassa. La guardai con odio. – Non me ne frega niente.

- Cosa? – il suo sguardo si accese di indignazione – tu non capisci proprio! – gridò rabbiosamente, mentre il mio odio aumentava sempre più…

- Il nostro è un contratto di matrimonio…non sarà un tuo capriccio a farlo sciogliere! E poi…io sono innamorata di te! – gridò avvicinandosi a me. Istintivamente le afferrai il polso.

- Sei tu che non capisci! Credi che non ti abbia inquadrato? Sei solo una stupida ragazzina convinta di essere innamorata di me, solo perché te l’hanno ordinato! Mi disgusta la gente come te…non sei capace di vivere una vita tutta tua? Io non ti sposerò mai! Non ti conosco, non so chi sei, non so niente, assolutamente NULLA di te! – gridai, facendo scappare quei pochi rimasti fuori. Lo sguardo che mi riservava era adesso furioso, specchio del mio.

- Mi stai facendo male…- mormorò, tentando di controllare la voce. La lasciai immediatamente; non me n’ero neppure reso conto.

- Perdonami…non volevo farti del male…- dissi più calmo. Lei abbassò lo sguardo.

- Sei un idiota Scorpius…io…è inutile che sbatti i piedi, che piangi o che mi afferri per un polso. Il nostro destino è ineluttabile.

- STRONZATE! – gridai forte, facendola indietreggiare. Aveva gli occhi lucidi, ma lo sguardo era fermo e fiero.

- Ecco, sai perché ti ho portato qui? Per farti un discorso che probabilmente neppure sapevi. Non sono stronzate, come dici tu. E’ la pura verità! Noi ci sposeremo perché così hanno deciso mio padre e il tuo!

- Non hai capito…- cominciai a dire, ma lei mi interruppe parlando più forte.

- Hanno stipulato un contratto di matrimonio! Un contratto all’antica!!! – strillò con veemenza – e tu non puoi fare nulla per impedirlo! Tra noi andrà così e non potrai farci niente! Non potrai ribellarti a nulla… – mormorò più piano, prima di fuggire via.

 

Rimasi fermo, impietrito, mentre il senso di quelle parole, lentamente fluiva nel mio cervello.

- Un contratto all’antica…- sussurrai, completamente attonito.

Un contratto all’antica era un vincolo assoluto e praticamente indissolubile. Un’unione con quel tipo di contratto era rara, avveniva solo in circostanze particolari…

Cominciò a piovere.

Un contratto all’antica era in genere stipulato tra famiglie di alto lignaggio, tra persone che fondamentalmente non avevano nulla da perdere, garantiva una buona discendenza e manteneva d’accordo le due casate.

Poche erano le storie di coloro che non avevano accettato il contratto. Ed erano così poche perché in genere era impossibile non adempiervi.

Per coloro che non obbedivano al contratto c’era una sola aspettativa.

La morte.

Come un Voto Infrangibile.

 

All’improvviso sentii il bisogno di piangere. Li, da solo…

Presi a gridare, diedi un pugno alla corteccia dell’albero – ottenendo solo una bella frattura alla mano – poi, dopo circa mezz’ora, mi lasciai cadere per terra.

Nella nebbia dell’incoscienza c’era una sola certezza. Non sapevo perché, ma era meglio così.

 

Rose non doveva saperlo.

 

Si sarebbe esposta ad un pericolo troppo grande per lei…solo per me, che non lo meritavo. Avremmo passato gli ultimi giorni felici insieme – io avrei cercato di non pensarci…impossibile, ma dovevo provarci o se ne sarebbe accorta.

E poi, un “bel” giorno, l’avrei lasciata.

Le avrei detto che volevo sposare Ursula, perché era meglio così.

Avrebbe sofferto, certo…ma non avrebbe rischiato nulla.

Le avrei detto “Addio Rose, non è stato poi così importante…non ti ho mai amato.”

Al solo pensiero di ferirla così sentii una stretta al cuore.

- Che tu sia maledetto! – gridai forte verso il cielo, nella speranza che quel messaggio arrivasse dritto a Draco Malfoy.

 

 

 

 

***********************************

 

Camminava tranquillo per il corridoio, giocherellando assente con un lembo della divisa. Si sentiva stranamente a disagio, preoccupato per qualcosa che non riusciva a capire…o che magari doveva accadere.
Perso nei suoi pensieri oltrepassò una vecchia aula ormai in disuso di Difesa contro le arti oscure; quando sentì distintamente uno strano suono…a metà tra un singhiozzo e uno sbuffo.

Si voltò perplesso a scrutare il corridoio, quando lo sentì di nuovo.

Veniva dall’aula!

Si avvicinò alla porta e, titubante, la spinse.

Una ragazza dava le spalle alla porta, seduta su un vecchio banco. Aveva un’aria familiare…

Gli parve così sola e triste…senza pensarci si avvicinò, facendola voltare di scatto.

Restò interdetto per alcuni istanti, combattuto tra l’imbarazzo e il fastidio. Lei lo guardò male.

- Che vuoi? – mormorò con voce fragile. Aveva gli occhi lucidi, il viso rigato dalle lacrime.

- Ehm…tutto bene?! – chiese, sentendosi un emerito idiota…beh se piangeva non era proprio tutto a posto. Lei contrasse un sopracciglio.

- A meraviglia. – disse con voce cupa, prima di voltarsi verso la finestra. Si asciugò il voltò con una manica. – La mia vita in effetti procede a meraviglia…- aggiunse poi, in un penoso tentativo di fare sarcasmo. Lui annuì comprensivo – Ti capisco…sai non tutto va sempre per il verso giusto…- ricevette un’occhiataccia che lo bloccò, lasciandolo a bocca semi aperta.

- No, non penso proprio che tu capisca. Non hai la minima idea di quello che sto passando, quindi per favore evita di dire stronzate! – sbottò. Lui chiuse la bocca e abbassò lo sguardo. – Scusa tanto. – disse acidamente.

La ragazza rimase in silenzio, sentendosi veramente meschina. Lui non aveva nessuna colpa di tutti i suoi casini…non avrebbe dovuto trattarlo in quel modo. Con la coda dell’occhio lo vide avvicinarsi alla porta.

- Scusami. Non volevo offenderti. – sussurrò appena. Lui si fermò, pensandoci su. Poi fece un sorrisetto sarcastico - Ma ci sei riuscita. E mi sembra anche che tu sia abituata a farlo spesso.

Lei chinò il capo, troppo triste per ribattere, e lui parve accorgersene. Si avvicinò appena un po’di più a lei, mentre il suo sorriso diventava più dolce.

- Scuse accettate. – disse solamente, prima di allontanarsi di nuovo e afferrare la maniglia della porta. Lei si voltò a guardarlo, combattuta tra l’imbarazzo e la gratitudine. Infine il suo lato più orgoglioso emerse.

- Ma non ho bisogno che tu mi psicanalizzi in un solo istante, anche perché non ci riusciresti. – la sua voce non tremava più.

Un sorriso ancora più ampio si disegnò sul volto di lui.

- Non avevo intenzione di farlo. – e uscì, fischiettando impudentemente.





Ok, decisamente, spero che dopo questo capitolo non vogliate uccidermi!!!
Ehm...salve a tutti! ^ ^" Avete visto come ho fatto in fretta a pubblicare? La verità è che avevo già pronto questo chap al momento in cui avevo pubblicato il precedente, però va bene lo stesso... xD
Ad ogni modo, il capitolo...innanzi tutto il titolo si riferisce a Rose e a Scorpius, e cioè a tutte le cose che capitano, che sono pianificate e che lentamente nascono per ostacolare o migliorare la loro storia... (ok, ditelo pure che non mi sono saputa spiegare...perdonatemi!!!) Mi rendo conto che già il fatto che Ursula fosse a Hogwarts fosse una bella prova per la loro storia...ma a me piace complicare le cose, e poi non avrebbe avuto senso tutto questo attaccamento morboso che la ragazza ha verso Scorpius: per lei è uno sconosciuto no?! In fondo la Wood ha paura...e poi, diciamocelo...Scorpius è un tipo abbastanza affascinante da piacere immediatamente!! xD Quindi....
Per quanto riguarda la seconda parte...uhm...no, non saprei cosa dirvi. Vi rovinerei la sorpresa, credo! Quindi taccio...almeno per ora !!!
Come vedete questo capitolo non si sofferma mai su Rose, perchè teoricamente si svolge quasi in contemporanea con il precedente!
SognatriceCullen182: In effetti si, cavolo a diciotto anni due ragazzi che si amano...beh, i loro ormoni si fanno sentire no? xD Il fatto è che non so descrivere per nulla le scene più...uhm, osè ( si scriverà mai così? Che vergogna e dire che studio lingue xD!!!), per cui temo sempre di fare pasticci! Ma farò di tutto perchè risultino quasi decenti! Ahah! Per quanto riguarda Ursula...poverina a me fa una gran pena (beh la parte dei capelli di Rose l'avevo immaginata un milione di mesi fa...per cui dovevo metterla per forza! Povera Rose! xD)!!!! Comunque, spero di aver soddisfatto un minimo della tua curiosità! Ah, e gli esami...sono una piaga dell'umanità!!!!ASSOLUTAMENTE! xD Alla prossima! Ciao!
Smemo92: Ahahah purtroppo si, Ursula è come il prezzemolo...ovunque! Magari col tempo, chissà, si farà apprezzare...chissà ! xDDD Comunque, in sostanza, ecco cosa è successo tra i due, mentre Rose poverina aspettava! Spero ti sia piaciuto! E grazie per i complimenti! :D ciaooo!!!
francydenis: Ahahahah conoscendomi anche io avrei lanciato qualcosa contro Ursula xD! Però una puntina di acidità secondo me ci stava su...! Tra ragazze è sempre così...e per fortuna lei non sa che Rose sta con Scorp...eheh! Spero il capitolo ti piaccia! Fammi sapere, se ti va! Ciao ciao! ^ ^
                                                                                                                            Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** With You ***


29 - With You


Era passata una settimana da quando Scorpius aveva parlato con Ursula e qualcosa, me ne ero resa conto, era cambiato.

Era stato un cambiamento impercettibile – forse nessuno se ne sarebbe reso conto al posto mio – ma che mi aveva in qualche modo turbata. Avevo imparato a conoscerlo e mi ero resa immediatamente conto che le sue carezze, i suoi baci e i suoi abbracci erano diventati più frequenti, più dolci, più violenti…

…”come se dovesse lasciarmi andare”…

Con un sussulto repressi quel pensiero; me lo avrebbe detto. E, egoisticamente, ero sicura che non mi avrebbe mai lasciato. Che avremmo trovato una soluzione. Il solo pensiero senza di lui mi faceva stare male.

Osservai pigramente le figure sul libro di Babbanologia, senza vederle.

Anche i suoi pensieri erano…non c’erano.

Teneva la mente chiusa, sembrava infastidito dalle mie intrusioni improvvise(cosa che succedeva spesso senza il mio controllo). Non era una cosa normale.

“ No che non lo è Rose. Gli da fastidio che frughi nella sua testa, tutto qui!”

Mi sentii in imbarazzo; probabilmente detestava il mio potere…in fondo non piaceva neppure a me.

- Rose! Mi senti? – la gomitata di Albus mi fece sobbalzare. Mi voltai verso mio cugino, che mi osservava piuttosto preoccupato.

- Che c’è?

- Stai bene? Sembri un po’…- non completò la frase, ma era ovvio che alludeva al mio aspetto. Avevo dormito veramente poco in quei sette giorni; ero terrorizzata dall’idea di perdere Scorp.

Sorrisi stancamente. – Tutto ok, sto benissimo! – mentii con disinvoltura. Lui sollevò un sopracciglio, ma non disse nulla. Lo vidi guardarsi intorno, prima di voltarsi nuovamente verso di me.

- Ehm…posso farti una domanda? – soffiò, ben attento a tenere la voce bassa. Io annuii impercettibilmente, guardando con attenzione uno schema alla lavagna.

- Come…sta Lily? Cioè…tra lei e Ben…- tentennò in imbarazzo.

- Insomma. Non vanno molto bene…io vorrei aiutarli a fare pace…- mormorai. Non che io fossi realmente capace di aiutare una mia coppia, dato che la mia storia d’amore era nata sotto i più cattivi auspici; ma non importava.

- Mh, magari questa sera…alla festa nella Stanza delle Necessità…- borbottò Al. Io annuii.

- Già, non sarà difficile convincerli a ballare un lento! Più difficile sarà convincere Hugo a metterne su uno! – ridacchiai, ripensando a mio fratello, che si sarebbe improvvisato deejay della serata.

- Spero non ci sia Ursula Wood – l’espressione infastidita di Albus mi colpì. Da quando provava antipatia per quella sconosciuta?

- Credevo stesse antipatica solo a me…- dissi. Lui assunse una strana, illeggibile, espressione. – No. Non mi è molto simpatica. Non…mi piace il fatto che ti faccia soffrire.

Per me c’era dell’altro, ma annuii, ringraziandolo.

A quel punto, pur sentendomi in colpa, tentai di sbirciare tra i suoi pensieri…

…accidenti! Da quando Al sapeva usare l’occlumanzia?!

 

*********************************  

 

Erano le sei del pomeriggio e Albus Potter sfrecciava attraverso il corridoio.

Era in ritardo. In fottuto ritardo.

Doveva parlare con Benjamin, cercare di capire che gli passava per la testa…

In genere evitava di immischiarsi nei fatti altrui, specialmente in quelli di sua sorella (quello era il compito di James); ma sentiva di dover parlare col suo migliore amico.

Girò l’angolo ad una velocità spropositata, travolgendo una figura minuta che veniva dalla parte opposta.

- Ehi! Fai attenzione! – la ragazza scivolò per terra, mentre i libri che un istante prima erano tra le sue braccia atterravano scomposti per il corridoio.

Al si fermò. Non era possibile.

- Certo che tra tutte le persone che potrei travolgere, guarda chi vado ad investire? – disse sarcastico, voltandosi verso Ursula Wood, che si massaggiava un ginocchio. I capelli neri le ricadevano appena sugli occhi, ma il ragazzo poté vedere la sua espressione offesa e frustrata a un tempo.

- Sei veramente un maleducato, potresti anche chiedere scusa.

- Ti ringrazio; non mi capita spesso di ricevere complimenti del genere. E comunque si, certo, scusa.

La ragazza strinse gli occhi – Non credo di aver mai incontrato una persona più indisponente di te – mormorò, per poi afferrare la mano che lui le offriva.

Era calda, leggermente callosa forse, e grande.

- Gioco a Quidditch. – disse semplicemente lui. Ursula sollevò di scatto la testa, arrossendo un poco. – E chi te lo ha chiesto, Potter?

- Mi stavi analizzando la mano, signorina Wood. – la prese in giro Al, ammiccando. Con quella ragazza sembrava davvero semplice apparire un ragazzo normale, un po’ saccente, un po’ sfacciato. Forse era perché si incontravano sempre e nelle situazioni più strane. Forse era perché era così indisponente con quell’aria da perfettina.

 

Ursula raccolse i numerosi tomi, barcollando leggermente sotto il loro peso. – Beh Potter, sono davvero felice di averti incrociato per l’ennesima volta in questa settimana. Adesso però io andrei; sai com’è, tu non fai niente, io lavoro.

- Anche quello dello studente è un mestiere come un altro. – la liquidò lui, prima di allontanarsi velocemente. La sua mente era in subbuglio.

 Arrivato a metà corridoio, però, fece dietro-front. Senza neppure dover fare molti passi, raggiunse nuovamente la ragazza, che camminava incerta. Afferrò i libri che lei teneva tra le braccia, sotto il suo sguardo stranito. Benjamin avrebbe dovuto aspettare.

- Beh? – Ursula continuava a guardarlo stupita. Gli occhi blu grandi e incerti.

Assunse una finta aria di sufficienza, tendendo appena le labbra.

- Non si dica mai che Albus Potter è un maleducato. Mi rovineresti la piazza.

 

******************************   

La musica era alta, nella Stanza delle Necessità.

Mi voltai per incrociare lo sguardo austero di Scorpius e il mio cuore fece uno strano balzo, era preoccupato anche lui.

- Allora…che ne pensi? – domandai, tentando di sorridere. Lui fece lo stesso, ma sembrava costargli uno sforzo enorme. – E’ molto carina. Tu invece sei bellissima…- sussurrò appena.

Se non ci fosse stata tutta quella gente…ma era una festa organizzata da alcuni amici di Hugo, quindi non potevamo comprometterci più di tanto.

- Anche tu lo sei. – risposi sospirando.

- Scorpius!!! Anche tu qui! Fantastico! – Amanda Finnigan si attaccò violentemente al braccio del mio ragazzo, strusciandosi come una gatta in calore. Maledetta.

- Amanda. – Scorpius sciolse la presa dal suo braccio, lanciandomi un’occhiata. Io semplicemente vedevo rosso.

- Oh, Weasley. Ciao. – Amanda mi guardò come qualcosa di particolarmente disgustoso attaccato ad una scarpa.

– Finnigan. – risposi con un cenno della testa. Lei si voltò di nuovo verso Scorp.

- Ti andrebbe di ballare? Oppure…- i suoi occhi volarono da me a lui, malignamente – ho interrotto qualcosa?

Rimasi per circa un istante in silenzio, pregando che Scorpius dicesse di si, perché ero la sua ragazza, che dicesse di no, perché così non ci avrebbero scoperti…eppure…

…eppure avrei voluto che dicesse di si.

- No, nient’affatto. Andiamo – la voce monocorde di Scorpius interruppe quel flusso di pensieri alla Joyce. Sollevai lo sguardo e incrociai i suoi occhi verdi…e, nonostante stessi leggendo il suo senso di colpa, nonostante razionalmente sapevo che era giusto in quel modo, non potevo fare a meno di sentirmi addolorata, maledettamente gelosa.

Si allontanarono, lasciandomi interdetta e ferita.

Rimasi per non so quanto tempo ferma, in silenzio, costringendo le mie lacrime a tornare indietro, assumendo quella classica maschera che diventava sempre più pesante. Ogni giorno di più.

Maledicendo Finnigan, il padre di Scorpius e tutto l’universo mi avvicinai ai divani, incrociando mia cugina. Aveva l’aria stanca e annoiata.

- Ehi…- borbottai. Lily sorrise, invitandomi a sedere. Era piuttosto giù, come me.

- Dov’è Scorpius? – chiese, cercandolo tra la folla. La sua espressione si indurì appena, ma rimase quasi impassibile.

- Ehm…balla con Amanda…come vedi. - la mia voce si incrinò appena. Mi voltai, non era proprio il caso di piangere davanti a Lily. Anche lei aveva i suoi problemi.

Lei fece una risata senza allegria. – Come ti capisco. La sai l’ultima? Lumacorno ha formato dei gruppi di studio tra tutti i ragazzi del quinto anno. Io sono finita con il figlio di Luna, ti ricordi Lysander? Neanche lo conosco.

- Oh, si lo ha fatto anche con noi, la settimana scorsa…io sono finita con Roxanne per fortuna, e Scorpius con Albus…e Ben…Ben…- Oh.merda.

Ora sapevo qual’era il problema più grave di Lily.

- Già, Ben…è finito con Wendy Rochester. Non so se hai presente. Quella per cui sbava tutta la scuola…quella che è pazza di Ben. Il mio ragazzo. Ed è in gruppo con lui. E studiano insieme sempre. E lei ci prova, sempre…- i suoi occhi si riempirono di lacrime – e il fatto è che a lui piace, lo vedo…ormai non gliene frega nulla di me…

- Magari è solo confuso…- tentai di dire, abbracciandola – ma ora dov’è?

Lei scosse la testa, questa volta arrabbiata – Vorrei saperlo anche io,mi ha detto che stava arrivando, ed è scomparso! – scosse i lunghi capelli rossi, sollevandosi di scatto – Vado a cercarlo! – annunciò, prima di sparire tra la folla.

 

Perfetto; veramente fantastico.

Adesso si che la serata faceva veramente schifo.

Lily stava per mollarsi col suo ragazzo.

Scorpius mi aveva piantata in mezzo alla pista per ballare con quella li.

Mi sollevai; non avevo più voglia di restare li.

- Che schifo di serata.

Superai mio fratello, Lily che si guardava intorno frustrata, ragazzi e ragazze che conoscevo di vista. Non guardai neppure in faccia il mio ragazzo, che era a meno di un metro da me.

Uscii dalla Stanza e cominciai a camminare verso il dormitorio, quando una voce mi fece fermare.

- Rose!

- Tranquillo, vado in dormitorio, così avrai campo libero! – dissi sarcastica e leggermente pungente. Sentii un sospiro, poi la mano di Scorpius mi afferrò il braccio.

Mi voltai irritata, troppo gelosa o offesa per pensare con razionalità. – Che c’è Scorpius?! All’improvviso ti sei ricordato della mia esistenza?! Puoi anche tornare li dentro a ballare con quella stronza! – sbottai, fregandomene del fatto che gli occhi mi si erano riempiti di lacrime, che la mia voce aveva preso stupidamente a tremare. Ero patetica.

- Rose…io…- sembrava mortificato - …non volevo offenderti, credimi. Pensi davvero che io preferisca Amanda Finnigan a te?

- Non lo so…- sussurrai appena, abbassando lo sguardo. Lui non rispose. Sembrava pietrificato.

All’improvviso, però, mi costrinse a sollevare la testa, guardandomi dritto negli occhi.

Erano stanchi, lo vedevo, ma coperti appena da un velo più lucido. Il suo viso era vicinissimo, sentivo il suo sospiro sulle labbra. Con il pollice cancellò appena la traccia delle mie lacrime.

- Nessuna. Nessuna sarà mai come te.

Quella frase mi colpì nel profondo. Era intrisa di tristezza, allo stesso tempo piena d’amore. Mi sciolsi.

- Scusami…lo so che lo hai fatto per salvare le apparenze…- sussurrai. Volevo baciarlo, volevo sentirmi protetta da lui, volevo che le sue braccia mi stringessero e che le sue mani mi accarezzassero.

- Rose…verresti con me? – chiese titubante, leggermente preoccupato. Un brivido si propagò lungo il mio corpo.

- Si. Certo.

E, mano nella mano, cominciammo a camminare verso i sotterranei del castello, verso la casa di Serpeverde, la cui sala comune era completamente vuota.

Scorpius mi guidò verso la stanza che divideva con Ben. Mi invitò ad entrare per prima, facendomi sorridere – che cavaliere! – sussurrai, soffocando una risatina leggermente isterica. Lui sorrise, sembrava teso. Chiuse a chiave la porta alle sue spalle ed io sentii un brivido contrarmi le viscere. Ma era bello, era giusto. Così com’era giusto che io fossi li. Con lui.

Si avvicinò a me, lentamente, carezzandomi il volto. Mi baciò con passione e intensità, mentre mi scioglieva i capelli.

Le mie mani si soffermarono sul colletto della sua camicia, tremando appena. Lo sentii sorridere dolcemente sulle mie labbra. – Ascolta il mio cuore…- sussurrò pianissimo, nella penombra.

Batteva frenetico, sembrava impazzito, forse più del mio, che pareva volesse uscirmi dal petto.

- Ti amo davvero…voglio te, solo te…- disse piano al mio orecchio.

- Anche io…amore…- lentamente mi resi conto di essere riuscita a togliergli la camicia, mentre lui, lentamente abbassava la cerniera del mio vestito. Poi si fermò. - Sei sicura?

Sorrisi. – Con te? Mai stata più sicura…

E allora non c’era più bisogno di parlare…

Come descrivere la bellezza di quel momento? Essere scoperta per la prima volta dal ragazzo che amavo…

Le sue carezze, i suoi baci…il suo sapore.

E poi quel dolore…che all’inizio ti sembra insopportabile, che ti rende incosciente e che ti fa pensare che sia meglio fermarsi…finché non cambia, diventando qualcosa di molto diverso, di molto più bello…






Ok, onestamente questo capitolo non è dei migliori, I know!
Ciaooo! Come state? Spero bene...mi dispiace di non aver aggiornato in tempo, ma diciamo che sono stata super impegnatissima per colpa di esami su esami...quindi spero non ve la prenderete troppo!
Ed eccolo qui...un enorme capitolo in cui si dice tutto e niente...ma partiamo dall'inizio:
Allura...Scorpius e Rose...finalmente la loro prima volta! Oddio, perdonatemi non sono veramente capace di fare una descrizione decente...xD spero che però vi piaccia almeno un pochino...
Per il resto, ebbene si, avevate ragione voi: Albus e Ursula...mi diverte parecchio scrivere di loro due...c'è un Al molto diverso dal solito e un'Ursula quasi normale...no?
Per quanto riguarda Lily...la sua storia con Ben è un vero casino...chissà cosa succederà?
Ringrazio tutti quelli che aggiungono la mia storiella tra i preferiti, e tra le seguite...e naturalmente chi ha commentato il capitolo precedente! Sulla coppia c'avete azzeccato subito :D! Quindi un GRAZIE gigante a vacanziera, altovoltaggio, Smemo92, SognatriceCullen_182, mothintheshell! Sono felicissima di aver ricevuto i vostri commenti...ancora grazie!
Chiedo ancora scusa per aver postato in ritardo!!! >.<
                                                                                                           Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Strange Night ***


30 - Strange Night




Aprii gli occhi lentamente, svegliata da una carezza leggera.

- Scusa, ti ho svegliata. – incrociai lo sguardo assorto di Scorpius, facendo un piccolo sorriso.

- Non importa…- sussurrai, prima di baciarlo dolcemente – che ora è? – chiesi poi, voltandomi per abbracciarlo meglio.

- Mh, credo le quattro del mattino…ehm…- i suoi occhi sembravano tradire qualcosa, mi fissavano colpevoli.

- Che succede?

- Ecco…mi sa che è successo qualcosa tra Lily e Ben…mi dispiace, li ho sentiti gridare circa mezz’ora fa…non ti ho svegliato perché dormivi…

- Oh merda! – mi sollevai di scatto, raccattando alla rinfusa i miei abiti. Scorpius si unì a me, vestendosi anche lui. – Vengo con te, gridavano come ossessi. Anzi…più che altro era Lily a farlo…- aggiunse poi, con mio grandissimo dispiacere. Prima che mi voltassi verso la porta lui però mi fermò.

- Avrei voluto che fosse molto più romantico…- mormorò appena, ma io scossi la testa.

- E’ stato perfetto…e mi dispiace che questa magia sia durata poco…- lo vidi sorridere e mi bastò.

 

Poco dopo correvamo per il corridoio, tentando di fare il minor rumore possibile; quando all’improvviso incrociammo l’ultima persona che avremmo voluto vedere.

- Scusate! State per caso cercando i vostri amici Potter & company? – la voce di Ursula era un misto di curiosità, fastidio e sonnolenza. Io scattai per prima.

- Si. Malfoy è venuto a cercarmi, mia cugina…- non terminai la frase. Lei annuì seccamente, prima di indicarmi la porta del suo ufficio. Inutile dire che appariva fantastica anche mezza addormentata…come ci riusciva?! Io e Scorp la superammo, entrando.

- Lily. Mi vuoi ascoltare? – la voce di Ben era l’unica cosa che sentivamo. Era seduto a mezzo metro da lei, guardandola implorante, mentre mia cugina era seduta su una grossa poltrona blu. Guardava fisso davanti a sé, piangeva ma senza rumore. Mi fece male vederla così.

Mi voltai verso Scorpius, rendendomi conto solo in quell’istante che c’era anche Al. Fissava Ben impassibile, lo sguardo duro come una pietra. La sua furia silenziosa era molto peggio di qualunque altra cosa.

- Signor Zabini, credo sia il caso che lei vada in Sala Comune. – per la prima volta apprezzai quella sfumatura autoritaria nella voce della Wood.

- Io…Lily…ascoltami, per favore. Io ti giuro che non è…

- Signor Zabini. Ho detto fuori. Adesso.

Ben si alzò, la testa china, e uscì fuori dalla stanza. Sembrava distrutto.

- Scorpius, Rose. Accompagnereste Lily in Sala Comune? – la voce di Albus era inquietante. Lily scattò in piedi e mi si avvicinò mestamente e tutti e tre uscimmo in corridoio. Era completamente buio, illuminato leggermente dalla luce della luna.

Mia cugina tirò su col naso, poi, con voce fioca, cominciò a raccontare.

- Ero alla festa, nella Stanza delle Necessità…Voi due eravate andati via già da circa un’ora. Di Ben neppure l’ombra, figurarsi. Ho chiesto a tutti se sapevano dov’era, ma ovviamente nessuno lo sapeva. A quel punto mi sono accorta che c’erano delle camere, nella Sala…- la sua voce si ruppe, ma orgogliosamente continuò a parlare. – All’inizio sono entrata in alcune stanze, ma non c’era…poi  sono entrata nell’ultima e…e lui…- si voltò verso di me, tentando di sorridere – te l’avevo detto che la Rochester gli piaceva no? – a quel punto scoppiò a piangere, abbracciandomi. E fu così che potei vedere nella sua mente ciò che aveva visto lei; Ben e Wendy a letto insieme, completamente nudi, che di certo non stavano parlando del tempo.

- Oh…io…- non seppi cosa dire, mi limitai a stringerla, cercando di calmarla. Anche Scorpius si unì al nostro abbraccio, restando in silenzio. Ai miei occhi appariva sempre più infelice.

 

************************** 

 

Albus sospirò pesantemente, passandosi una mano sulla fronte. Era stanco, sinceramente stanco di tutti quei casini. Ed era incazzato, incazzato nero con Benjamin Zabini.

- Tutto bene Potter? – la voce leggermente stanca di Ursula lo fece ritornare alla realtà.

La ragazza era piuttosto vicina a lui, i corti capelli neri erano disordinati. Indossava una vestaglia blu scuro che contrastava con la sua pelle chiara. Non era truccata in alcun modo, ma era bella. Si, era bella come sempre.

Scosse la testa. Doveva essere il sonno.

- Tutto ok…ti ringrazio…- borbottò, non credendo quasi alle sue parole. Lei lo fissò stupita.

- Davvero mi ringrazi?

- Perché non dovrei? Se ci beccava la preside…e poi Lily ha bisogno di Rose. – disse lui. Lei annuì. - Credo tua cugina mi odi…mi sa che le piace Scorpius…- il suo volto si contrasse in una strana espressione triste, e per un attimo Al avrebbe voluto leggerle nel pensiero. Poi si ricordò che doveva negare tutto.

- No, non credo…lei e Scorpius non potrebbero stare insieme. Sono troppo diversi. – Troppo diversi. Ma si amavano. Quindi c’era speranza per tutti. Ma questo non lo disse, o avrebbe rovinato tutto.

- Capisco, ma in ogni caso Scorpius non…- si fermò, probabilmente stava per dire qualcosa di troppo -…ad ogni modo, lasciamo stare. Non sono fatti che dovrei discutere con te. – concluse poi. Al la guardò male – Non mi interessa saperli, non preoccuparti. – ribatté pungente. Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi Ursula aprì la bocca.

- Potter…tu ci credi nell’amore?

Il ragazzo la guardò stupito – Eh? Che domanda è? Alle quattro di notte poi…

Lei rimase in silenzio, aspettando una risposta.

- Perché credi di essere innamorata? – la voce di lui era piuttosto sarcastica.

- Io…

- Spero tu non mi dica che sei innamorata di Scorpius. Lo sai che è una bugia. Se lo dicessi mi cadresti piuttosto in basso.

- Hai un’alta opinione di me.

- Si, ma se ti facessi manipolare cambierei immediatamente idea. – rispose lui. Non sapeva neppure cosa stava dicendo, dove voleva andare a parare. Era tutto troppo strano e lui aveva sonno.

Lei gli scoccò un’occhiataccia. – Te l’ho già detto; non farmi da psicologo, non ne ho bisogno. Che ne sai tu di me? Nulla.

- Hai ragione. – rispose lui, voltandosi verso la finestra. Lei sospirò. Certo Albus Potter non la conosceva, eppure era l’unica persona che avesse tentato di capirla. Di più, lui ci riusciva. E non erano amici, questa era la cosa strana.

- E’ il caso che io vada. Grazie per l’aiuto. – disse Al. Ursula lo guardò indecisa, poi gli si avvicinò. Vicina. Il genere di vicinanza che avevano Scorpius e Rose quando erano da soli, il genere di vicinanza che è strano per due che neppure sono amici.

Al era paralizzato.

E i suoi occhi. I suoi occhi blu erano entrati dentro il verde dei suoi. E riusciva a scorgere la sua montatura a pochi centimetri dal volto di lei. Il profumo leggero dei suoi capelli spettinati. Ma era giusto che fossero così vicini? Neanche si conoscevano.

E poi le labbra di lei si poggiarono su quelle di Al. Fu un attimo. Non ebbe neppure il tempo di rispondere a quel bacio; perché sebbene non volesse farlo, il suo cuore, o quello che era, gli comandava di baciarla.

Ma lei si era staccata subito.

- Grazie a te.

Albus rimase per alcuni istanti in silenzio, poi realizzò che forse era meglio parlare. Ma non sapeva cosa dire.

- Per cosa? – gli uscì stupidamente.

- Per avermi aiutato a portare i libri questo pomeriggio. – disse con semplicità Ursula.

- Ah…Buonanotte. – stordito si allontanò dallo studio, per un attimo dimentico dei problemi di Lily, di Rose…senza sapere che probabilmente lui stesso stava per cacciarsi nei guai.

Lo aveva baciato.

“E perché? Ma cosa vuole? Non abbiamo già abbastanza problemi? Devo dirlo a Scorpius.” Ma a Scorpius non interessava in fondo. Lo sapeva.

Lo aveva baciato.

E gli era piaciuto, sebbene non fosse un bacio normale.

Eppure Albus ne aveva baciate di ragazze…e poteva dire con sicurezza che quello, il bacio a fior di labbra di Ursula, era l’unico che l’aveva lasciato senza fiato.

Ma perché?

 

Quella era stata una strana notte.




Ciaooooooooo!!! E allora, come va?! A me abbastanza bene, ho solo parecchio caldo...e mi annoio!!!
Comunqueee...ecco il nuovo capitolo! Di cose ne succedono a vagonate, come potete vedere! Lily becca Ben, Rose e Scorpius non possono godersi neppure un attimo di tranquillità...e Albus e Ursula...beh, lo avete letto da voi! xD xD Mi sa che Albus sta per cacciarsi nei pasticci, questo bacio dato per gioco a cosa porterà?!
Passiamo alle recensioni!
altovoltaggio: Si in effetti si...le cose si stanno complicando sempre più, ma la tempesta passa sempre no?! Chissà in che modo...eheh! Ciò che nasce tra Ursula e Al segna un punto di svolta, in ogni caso! Vedrai! Un bacio, ciao!!!
mothintheshell: Uuuh, innanzi tutto grazie per la lunga recensione! Mi piacciono le recensioni ricche eheh! Sono contenta che ti sia piaciuta le descrizione, ma sono d'accordo con te, se descritte bene alcune scene possono essere molto poetiche...purtroppo invece io sono incredibilmente maldestra nel raccontare queste cose! xD  Per quanto riguarda Albus...mi è venuto fuori così all'improvviso! Anche lui ha un suo carattere, le sue indecisioni e i suoi sentimenti....si tende a dire sempre che James è quello più simile al nonno...ma il carattere di Albus è un mezzo mistero xD! In più mi diverto veramente tanto a raccontare le scene in cui ci sono lui e Ursula!!! Cavoli, ti ringrazio veramente dei complimenti e spero di riuscire ad essere così brava da inserire una morale!!! Per quanto riguarda Lysander...ecco, in realtà il progetto su di lui e Lily c'era da un pezzo...ma ero terribilmente indecisa! Vedremo cosa verrà fuori adesso! ^^ Ancora grazie per tutti i tuoi complimenti, se ti va fammi sapere cosa pensi di questo chapter! Un bacio!
Iva27: Ciao! Certo che mi ricordo di te! In ogni caso stai tranquilla ti capisco gli esami stressano da morire...comunque spero ti siano andati bene! Per quanto riguarda Lily...beh Ben l'ha fatta grossa, anzi enorme! xD Scorpius e Rose che hanno un bel pò di casini...e per quanto riguarda Al...si, lui e Ursula mi piacciono parecchio insieme!!! Per il contratto all'antica...si vedrà! xD Ora scappo, ciaooo! Alla prossima!
Smemo92:  Ciao! Grazie per i complimenti! Sono contenta che le due coppie (Al e Ursula, Scorpius e Rose) ti siano piaciute così tanto :) Lily...beh, dovrebbe perdonare Ben...e non è quasi mai facile...chissà! Kisses!
                                                                                                      Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Problems ***


31 -  Problems







Draco Malfoy se ne stava seduto al centro del suo studio, sopra una bella poltrona grigia.

Probabilmente se qualcuno fosse entrato in quel momento non lo avrebbe riconosciuto affatto.

I lucidi capelli biondi – ormai pochi a dire il vero – erano disordinati e ricadevano scomposti ai lati del suo volto; la camicia era leggermente sbottonata sul davanti e stropicciata. Una mano stringeva un bicchiere pieno di liquido dorato, mentre le dita dell’altra trattenevano a stento una sigaretta magica.

Diede una veloce sorsata dal calice, poi con una smorfia disgustata si costrinse a guardare di fronte a sé.

Si sentiva male.

- Perché? – riuscì a sillabare. I suoi occhi si piantarono dentro quelli di Astoria, che l’osservava fredda.

- Lo sai benissimo…io non ne posso più! Questa farsa sta rovinando la vita di nostro figlio…e anche il nostro matrimonio. – aggiunse piano, facendo vagare gli occhi sulla scrivania. Non riusciva a guardarlo in faccia, ma sapeva anche che ormai era quella l’ultima soluzione.

- E…secondo te, la soluzione migliore sarebbe quella di separarci? – Draco calcò l’ultima parola, con rabbia. Astoria lo guardò sprezzante…si, sprezzante come quando l’aveva baciata all’improvviso, come quando lui l’aveva conosciuta. Quando era bellissima e viva.

Forse l’aveva uccisa lui…

- Sono stanca. Stanca di vedere Herbert Wood aggirarsi in casa mia come una bestia affamata, stanca di ascoltare le tue chiacchiere vuote inutili su quanto sia importante questo matrimonio. Non me ne importa più nulla! Mi hai tenuto nascosto che mio figlio era legato a quella ragazza da un contratto all’antica! – lacrime di rabbia si addensarono tra le sue ciglia – cosa conto io per te?! Questo non è amore, Draco!

- Io ti amo! Ti amo con tutto me stesso, come puoi dire una cosa del genere?! – gridò lui, sollevandosi di scatto e tentando di abbracciarla,ma invano. La donna scosse la testa, tenendo le mani tese per proteggersi.

- E adesso…adesso volete anche annunciarlo pubblicamente…- sussurrò stravolta.

- Tra meno di quattro mesi succederà…

- E tuo figlio?

La domanda, posta piano, quasi supplicata, lo fece arretrare. Suo figlio…

Lo amava più della sua stessa vita, lo aveva concepito con l’unica donna per lui…

…e non si era comportato meglio di Lucius Malfoy ai suoi tempi.

Si sentiva costretto, come da giovane, quando aveva contribuito a far fuori Silente…

Si sentiva sporco.

- Io…anche se volessi salvarlo, non posso fare nulla…più nulla…- la voce di Draco si spezzò e Astoria si voltò a guardarlo. Sembrava meno combattiva, spossata da quella conversazione così logorante. Respirava a fatica.

- Lo so. Senti, Draco…io non andrò via. Starò in un’altra stanza. Ho bisogno di riflettere…ciò che sta succedendo, ciò che mi hai tenuto nascosto…- si interruppe, senza sapere cosa dire. Il marito le lanciò un’occhiata tormentata.

- Ti amo Astoria…e amo anche nostro figlio.

- Anche io ti amo. E amo lui più della mia stessa vita, per cui ti prego, non dirgli nulla di noi…- rispose lei, prima di voltarsi e uscire.

 

*****************************************

 

Erano le otto del mattino e, in Sala Grande, era appena arrivata la posta.

Stavo scartando con impazienza una lettera – abilmente camuffata – di Scorpius, quando sentii Lily agitarsi accanto a me.

- Ma insomma, che diavolo vuole ancora?! – se la sua voce appariva sicura e arrabbiata, meno lo era il suo volto. Una smorfia di dolore la costringeva a stringere le labbra e gli occhi erano lucidi.

I suoi pugni contratti sull’ennesimo mazzo di fiori.

- E prima che tu mi chieda di chi sia…si è suo. E vuole vedermi…per parlare. – mi sussurrò lei, pianissimo. In ogni caso vidi con la coda dell’occhio la testa di Al scattare come una molla.

Al era cambiato, se possibile, ancor più di Scorpius.

Erano passati quasi due mesi da quando Lily aveva scoperto Ben a letto con Rochester, e lui da quella sera era diventato strano.

Innanzi tutto non parlava più con Ben; anzi, cercava in qualsiasi modo di provocarlo, voleva litigare con lui…e questo non era da Albus.

Poi spariva. All’improvviso. Non avevo idea di dove andasse, ma non credevo di doverlo sapere…avevo deciso di rispettare la sua privacy. D’altronde se aveva una ragazza non erano fatti miei…

 

- Rose, dobbiamo andare. – la voce di Al scattò secca come una tagliola.

Certo.

C’era la partita. Grifondoro – Serpeverde.

C’era Scorpius contro di me.

Ma soprattutto c’erano Ben…e Al. Nello stesso campo.

Tutto sommato la cosa mi turbava parecchio.

 

- Serpeverde conduce per 60 a 50! Jones si muove velocissima sulla sua scopa, ma ecco che Rose  Weasley approfitta di una sua distrazione per rubarle la pluffa…ed è GOAL!!!! Parità! – strillò mio fratello, sollevando in alto il pugno. Sorrisi, evitando per un pelo un bolide.

Scorpius e Lily spesso ingaggiavano corse di velocità alla ricerca del boccino, ma fino a quel punto non c’era stato nulla di fatto.

Dal canto mio stavo cercando di passare la palla a Canon, quando fui costretta a fermarmi.

- EHI ARBITRO! E’ FALLO! - Mi voltai per osservare Jade Thomas che soccorreva Al, piegato in due sulla scopa. Qualcuno doveva averlo colpito piuttosto forte.

Madama Bumb concesse velocemente una punizione a mio cugino, ma quello, sollevandosi appena, voltò la scopa e si scagliò contro Ben, a pochi metri da lui.

- Sei proprio un bastardo Zabini!

I due scivolarono dalle loro scope, atterrando maldestramente, prima di cominciare a picchiarsi violentemente. Sentii lo strillo della folla e mi precipitai giù, seguita da Scorpius, Joseph e gli altri giocatori. In poco tempo i due furono separati.

- Lasciami stare, devo spaccargli la faccia a quel porco! – Al si divincolava tra le braccia di Scorpius, che lo tratteneva con qualche difficoltà. Dall’altra parte, Ben, non era da meno.

- Tu non sai niente! Devi solo farti gli affari suoi! – gridò il moro, rischiando di dare un pugno ad un compagno di squadra. Al sorrise ferocemente.

- Ma questi sono fatti miei, idiota. Non azzardarti ad avvicinarti a mia sorella, o te ne pentirai!

- POTTER, ZABINI!!! – Madama Bumb richiamò tutti al silenzio. La folla adesso osservava silenziosa.

- Non me lo sarei mai, mai aspettato…immediatamente dal preside! La partita finisce qui! Non siete capaci di condurre sportivamente questo match!

Tutti si allontanarono velocemente, ma non potei fare a meno di notare come Ben osservava Scorpius. Era offeso a morte.

 

***********************************

 

- E’ inconcepibile. Siete due degli alunni più brillanti del vostro anno e, cosa fate?! Ingaggiate uno scontro alla babbana davanti a tutta la scolaresca! – Gli occhi della McGranitt si posarono furenti su Albus. – Poi proprio lei Signor Potter! Si ricorda di essere un Caposcuola, vero?!

Albus annuì meccanicamente. Certo che lo sapeva, ma sapeva anche di aver ragione. Rimase in silenzio, osservando con malcelata soddisfazione il labbro sanguinante di Ben.

-…onestamente spero siate capaci di risolverla…la rivalità tra le case si era spenta…e ora per colpa vostra potrebbero sorgere dei problemi! 50 punti in meno per le vostre case…e soprattutto in punizione per una settimana. – Le narici della preside si dilatarono fino a diventare bianche.

- Potter…non ti tolgo l’incarico solo perché la tua condotta, almeno fino ad oggi, è stata ineccepibile…ma non accetterò altri atti del genere da parte tua. Intesi?

- Si professoressa, grazie. – borbottò lui, prima di uscire dalla porta.

Ignorò Benjamin che tentava di chiamarlo – voleva solo provocarlo – e prese a correre in direzione del corridoio di Incantesimi. Si sentiva completamente depresso. La furia di qualche istante prima lo stava abbandonando.

E’ così che succede quando perdi uno dei tuoi migliori amici…quando senti tradita la tua fiducia da una delle persone che consideri più importanti.

Col fiatone, si fermò davanti un ufficio e bussò delicatamente.

- Avanti. – la sua voce era leggera, probabilmente era allegra. Spinse la porta ed entrò.

- Potter…quante volte…ma che cosa ti è successo?!  - Ursula rimase a bocca aperta, tra le mani una piccola boccia per pesci rossi. Il volto del ragazzo era mezzo tumefatto. Era senza occhiali, il sorriso triste.

Ed era incredibilmente bello. Come sempre.

Poggiò la boccia sulla finestra, prima di avvicinarsi timorosa.

- Come hai fatto a farti così male? Non dirmi che sei stato centrato da un bolide…- ironizzò, poggiando una mano sulla sua guancia. Al si voltò appena, chiudendo con un colpo di bacchetta la porta a chiave.

- Ho avuto un diverbio con Beniamin Zabini…

- Immaginavo…mi dispiace…- sussurrò lei, prima di curare le sue ferite con un colpo di bacchetta. Lui sorrise e si avvicinò a baciarla prima lentamente, poi con passione sempre crescente.

- Ursula…- boccheggiò, tirandole indietro i capelli corvini. Lei lo guardò attenta. Gli occhi blu erano luminosi come stelle. – Dimmi…Albus…

- Io…- si bloccò, sfiorandole una guancia. Lei sorrise, emozionata.

- Ti amo…- quella frase esplose nel silenzio della stanza, mentre i loro abiti cadevano lentamente per terra, mentre i loro sorrisi si allargavano.

- Anche io. Davvero…- fu la semplice risposta di lei, prima che entrambi si perdessero l’una nelle braccia dell’altro.

 

***************************** 

- Non me lo sarei mai aspettato…- mormorai piano, mentre Scorpius gettava l’ultimo mozzicone di sigaretta.

- Io si invece. Sai meglio di me che se si incazza Al, c’è da mettersi al riparo no? – rispose con un sorriso. Io annuii, sorridendo a mia volta – in effetti è così!

Restammo in silenzio per alcuni istanti, guardandoci negli occhi, mentre il cielo si annuvolava.

- Scor…

- Si? – chiese tranquillo, voltandosi a guardare l’orizzonte. Io invece mi tormentavo le mani.

- Cosa succede? – chiesi piano, scoprendo con stupore che la mia voce era ferma, calma e pacata. Lui invece parve irrigidirsi. – Di che parli?

Io tentai di sorridere – Ti prego…evita di farmi guardare nella tua testa…

- Non troveresti nulla. Di più, non lo faresti, perché in fondo odi questo potere…- rispose ancora più tranquillo.

- Anche se lo odio…non vuol dire che non abbia voglia di farlo…- borbottai piano, punta sul vivo. Lui rise, rilassandosi appena. Eppure era lontano.

- Scorpius…non è che per caso…- non feci in tempo a terminare la frase, che lui si era voltato verso di me. Mi scrutava torvo, gli occhi bruciavano di qualcosa che non riuscivo ad interpretare.

- Smettila Rose, ti prego…- e si avvicino, stringendomi forte. Io tentai di guardarmi intorno.

- Scorp, ci vedono!!! – sibilai, tentando senza alcuna voglia di staccarmi da lui. Lui sospirò – Non c’è nessuno…- poi si staccò appena per guardarmi negli occhi. Erano intensi, ardenti e, come sempre, meravigliosi. – Ti amo…- mormorò teneramente, baciandomi appena. Io sorrisi – anche io…sempre…

E lo sentimmo, quel bisogno di appartenerci l’uno all’altra, quel desiderio crescente di stare soli, insieme.

- Andiamo nella Stanza delle Necessità…- sussurrò pianissimo al mio orecchio, facendomi rabbrividire. Ci allontanammo con urgenza, senza neppure accorgerci che qualcuno, da dietro una colonna, aveva visto tutto.





Ciao a tutti!!! Come va?! A me così così in realtà...stamattina ho saputo una cosa piuttosto triste che mi ha veramente lasciato senza parole...
So che questo capitolo non è dei migliori, ma vi ho fatto aspettare veramente tanto, perciò vi chiedo scusa!!!
In ogni caso, come vedete, ne succedono di tutti i colori...come vedete c'è uno stacco temporale di due mesi...e tra Albus e Ursula c'è una relazione! Ovviamente il pairing principale è Rose/Scorpius, e quindi è anche per questo che non ho raccontato ogni singolo istante della loro storia...
Per quanto riguarda tutto il resto...potete cominciare a prepararvi...!
Ringrazio le 8 fantastiche persone che mi hanno recensito, e cioè: confettina, altovoltaggio, zukkyna, Smemo92, francydenis, Mary2310, Iva27 e mothintheshell...perdonatemi se non vi rispondo singolarmente, sappiate comunque che le vostre recensioni sono un enorme fonte di  felicità per me; davvero! E' bello sapere che ci sono persone che apprezzano ciò che faccio! :D Un abbraccio grande, al prossimo capitolo, che spero di postare presto!
                                                                                                                 Lily_Luna




Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** She Knows... ***


32- She knows...








Il tiepido sole primaverile entrava attraverso le finestre spalancate del corridoio di Incantesimi; la primavera era arrivata anche ad Hogwarts, finalmente.

Una ragazza bionda camminava spedita, sorridendo di soddisfazione. Il ticchettio delle sue costose scarpe firmate sul pavimento di pietra era l’unica cosa che si riusciva a sentire, a parte il cinguettio degli uccelli.

La giovane fremette di soddisfazione, piena di quel senso di onnipotenza che solo le notizie succulente le sapevano dare.

Finalmente si sarebbe vendicata.

Aveva dovuto aspettare due settimane, di modo che tutti fossero a Hogsmeade, certo, ma adesso era sicura che la persona che stava cercando fosse sola. Non vedeva l’ora di raccontarle quello che aveva visto e sentito…

Molti la insultavano dicendo come fosse solo una pettegola senza cervello, curiosa e antipatica.

“Beh…a volte essere pettegoli serve…” pensò vittoriosa, fermandosi davanti alla porta di un ufficio. Bussò un po’ più forte del previsto e attese.

Sentì appena dei rumori all’interno, poi Ursula Shaula Wood comparve alla porta in tutta la sua sfolgorante bellezza. Dio quanto la odiava!

- Buongiorno…- miagolò estatica, felice di averci visto giusto: la sua nuova “professoressa” era rimasta a scuola.

- Salve…posso esserle utile? – chiese la mora, guardandola stupita. L’altra annuì.

- Dovrei parlarle di una cosa delicata…- annunciò sorridendo ancora. La Wood annuì e lasciò che entrasse nel suo ufficio.

 

“Ora si comincia” fu il suo ultimo pensiero, prima di sedersi davanti alla grande scrivania di mogano.

 

- Mi dica pure. – Ursula si sedette con cautela sulla sua amata poltrona di seta blu, guardando curiosa quella biondina truccata come una bambola che era appena entrata nel suo ufficio. Le ricordava le ochette senza cervello di Beauxbatons.

- Sa…non riesco proprio a ricordare il suo nome, mi spiace…- aggiunse poi. Ricordava che era una ragazzina del quinto anno, ma non sapeva proprio come si chiamasse.

- Finnigan, mi chiamo Amanda Finnigan. – rispose la bionda, leggermente irritata. Le dava fastidio che quella smorfiosetta non sapesse il suo nome.

“Non importa, da oggi in poi se lo ricorderà”

- Bene…signorina Finnigan, come posso aiutarla?! – Ursula sorrise. Sembrava piuttosto tranquilla.

- Oh, a dire il vero credo che sarò io ad aiutare lei…- osservò Amanda. L’altra sollevò un sopracciglio.

- Si potrebbe spiegare meglio?

- Certo. Tutti noi sappiamo che lei è la promessa sposa di Scorpius…- “…quello stronzo! Preferisce quella stupida ragazzina Weasley  a me! Ora la vedrà! ”

 

 

*************************************************     

 

- Ciao Lily.

- Ciao Ben…dimmi.

- Io…- Benjamin rimase in silenzio, cercando qualcosa da dire...ma era veramente difficile. Si sentiva uno schifo. Dall’altra parte la sua ex ragazza l’osservava imperturbabile; gli occhi nocciola seri, i lunghi capelli rossi mossi dal vento. Era bellissima come sempre, ma…

- Se non devi dirmi nulla…beh io andrei…- disse Lily, lanciando uno sguardo verso la Stamberga Strillante; ormai una semplice catapecchia abbandonata, senza misteri, senza segreti. Come Benjamin.

- Volevo chiederti scusa…so che non ci credi! – aggiunse il ragazzo, vedendo lo sguardo di lei accendersi di ira – ma è così! Non ci sono giustificazioni per quello che ho fatto; non ne cercherò! Ho sbagliato, non pretendo nulla.

- Pretendi che io ti perdoni. – soffiò lei, gelida. Lui scosse la testa, sorridendo mesto.

- No, va bene così. Magari un giorno lo farai…avrei dovuto evitare di prendermi una cotta per te…non sono la persona più indicata per un rapporto stabile. – mormorò, mentre il vento soffiava più forte.

Lily rise senza allegria.

- Io credo che tu sia un idiota. Dici di non volerti giustificare…ma lo stai facendo!- scosse la testa, sorridendo sarcastica. – Ma va bene così, sai? Non me ne importa nulla. L’ho superata. Certo, non nego che mi faccia male vedere come siano cambiate le cose…ma ok. Solo, un consiglio per la prossima volta: tratta le ragazze con più rispetto. Non siamo oggetti di tua proprietà. Ciao Benjamin…

- Lily aspetta!

 

 Lily si voltò lentamente, sembrava aver perso tutta la sua rabbia. Lo guardò curiosa, cercando di cancellare i suoi occhi blu dai suoi ricordi.

Era praticamente impossibile.

- Credi che mai…che le cose…potranno tornare come prima? – Ben la guardava triste, mortificato.

Lei cercò di plasmare la sua espressione. Non voleva fargli vedere nulla. Nulla!

- Io…non so se ce la faccio. Non è proprio il momento...magari un giorno torneremo amici, ma non adesso…

- Io…va bene. Scusami.

- Ora vado. Ciao Benjamin.

- Ciao Lily…

La ragazza si voltò. Adesso poteva anche lasciare che le lacrime le rigassero il volto.

Era finita davvero; nel migliore dei modi, senza litigi. Non era forse quello che voleva?

Era arrivato il momento di ricominciare da capo.

 

******************************************     

 

- Hai delle sfumature strane negli occhi.

- Eh?! – mi puntellai su un gomito per guardare meglio Scorpius, che mi osservava attentamente.

- Hai…non so, mi sembrava fossero più chiari…- mormorò, facendo un sorriso malizioso – ma adesso mi hai distratto con qualcos’altro! – disse, prima di posare gli occhi sul mio corpo seminudo. Gli diedi una botta sul braccio – Porco!!! – esclamai, coprendomi col lenzuolo. Lui sorrise.

- Anche io ti amo tesoro! Comunque…avevo una cosa per te…ma credo che la terrò per me, sai? – i suoi magnifici occhi verdi ebbero un guizzo divertito, mentre io mi alzavo di scatto. – Cosa?!

- Nulla…non credo di volertelo dare…- rispose vago, mentre io lo guardavo sbattendo le ciglia. – Ti prego…daiiii…dai amore…- sussurrai pianissimo, baciandolo sulle labbra, sul collo…finché non ebbe un fremito.

- Sei veramente assurda! Faresti qualunque cosa per ottenere ciò che vuoi! Avresti dovuto essere una Serpeverde…- poi sorrise, tendendomi un piccolo pacchetto che osservai curiosa e timorosa.

– Di che si tratta?!

Lui sbuffò – Perché non lo apri e la fai finita?! – mise il regalo sulla mia mano, e si allontanò leggermente.

- Che antipatico…- bisbigliai piano, togliendo via la carta dorata. Una piccola scatoletta bianca rimbalzò sul suo petto.

- Ahia!

- Shhh…- mormorai, aprendola. Rimasi per circa un minuto in silenzio, ad osservare il regalo di Scorpius.

 

Era una collana. Una collana bellissima.

Rimasi estasiata osservando la fine catenella argentea, che scivolava appena sulla mia mano; quando i miei occhi caddero sul ciondolo.

- Scorpius…ma…

Un piccolo cuore d’oro bianco, tempestato di piccole pietre bianche, al centro del quale vi era una perla. Una sola perla bianchissima.

Sollevai gli occhi, incrociando i suoi, che mi osservavano preoccupati. – Non ti piace? Se non ti piace possiamo sempre cambiarlo…

- Oh! Stà zitto! E’ semplicemente bellissimo! – sorrisi allegramente, mentre lui si rilassava. – Vieni, ti aiuto ad indossarlo…

- Ma ti dev’essere costato una fortuna…

- Che t’importa…è tuo, lo sarà per sempre…capito? E’ il simbolo del mio amore…- mormorò, e mi parve di vedere i suoi occhi farsi più lucidi, ma non ne ero del tutto sicura.

 

****************************************************************   

 

- Questo è quanto. – Amanda sorrise trionfale, scuotendo i boccoli biondi che la sera prima l’avevano costretta ad addormentarsi con i bigodini.

Dal canto suo Ursula l’osservava in silenzio, trattenendo il fiato.

Una sensazione terribile le attanagliava il petto; avrebbe preferito non ascoltare mai, mai, quelle parole. Avrebbe preferito diventare sorda, piuttosto che sapere.

Scorpius e Rose Weasley; la cugina preferita di Al. Del suo Al.

- Se vuole posso dirlo io a tutti! – gongolò estatica quella ragazzina maligna. La sua gioia sembrava non finire mai, godeva nel vedere soffrire gli altri.

- Non credo proprio. – la voce fredda della Wood la fece fermare di scatto. La giovane appariva più pallida del solito; lo sguardo era completamente smarrito, mentre un terribile pensiero si insinuava nella sua mente.

Erano in pericolo. Erano tutti in pericolo e lei non sapeva cosa fare. Suo padre l’avrebbe scoperto immediatamente.

- Signorina Finnigan. La ringrazio per le sue preziose informazioni…sarà ricompensata a dovere; ma le chiedo di non condividere con nessun altro il…“nostro” segreto. Va bene? Vorrei risolvere tutto da sola. – balbettò, indicandole la porta.

- Ricompensa? - Amanda non capiva. Quella era la reazione a una cosa del genere? Nessun urlo di rabbia, nulla, nulla che potesse far notare lo sconvolgimento che provava? Sembrava semplicemente turbata, niente di più.

- Naturalmente…la ricompenserò appena avrò appurato il fatto. – Ursula fece un sorriso falso e le indicò la porta – adesso può andare.

- Ma veramente…

- La ringrazio tantissimo. Arrivederci. – il suo sorriso si incrinò solo quando la giovane Grifondoro si fu chiusa la porta alle spalle.

Si fissò le mani bianche per alcuni istanti, senza rendersi neppure conto di stare tremando.

Certo, ora tutto era ovvio. Quei due stavano insieme…

 

…e non le importava. Non era gelosa, perché stava con Al, e in fondo non era mai stata realmente innamorata di Scorpius. Ovviamente.

Il problema era…beh, tutto.

Suo padre non aveva scrupoli; se avesse scoperto qualcosa probabilmente l’avrebbe cruciata all’infinito, perché – secondo lui – se Scorpius non era interessato era perché lei non sapeva attirare la sua attenzione.

Suo padre non capiva che la gente potesse avere dei sentimenti. Per Herbert Wood il mondo gravitava intorno alla sua enorme, inquietante figura.

Persino sua figlia era succube di quel comportamento.

- E adesso? – mormorò in preda allo sconforto, prima di stringersi la testa tra le mani.




Hey ciaoooo come va?! Tutto bene?! Qui si muore di caldo, letteralmente...e sono semisvenuta sulla tastiera! xD
Oggi ho postato il nuovo capitolo, ma devo dirvi la verità: era pronto da un pezzo! Solo che nel week end ho lavorato mattina e pomeriggio, e in questi giorni sono stata un pò assente da Internet in generale...comunque spero di essermi fatta perdonare!
Anyway....ci sono così tante cose da dire!!! Innanzi tutto, ovviamente, il titolo si riferisce ad Amanda Finnigan, la pettegola della scuola. Una tipa stronzetta (pasatemi il termine xD) e falsa. Non so perchè mi sia uscita così. Nel mio immaginario è la figlia di Lavanda Brown e Seamus Finnigan ovviamente...le ho dato questo spiccato senso per il gossip, ereditato sia dalla nonna paterna ( vi ricordate quando Harry e Seamus litigano nel 5 libro? E' perchè la mamma di lui legge sulla Gazzetta del Profeta tutte quelle cose false su Potter...quindi secondo me la donna era anche un pò pettegola! Ahah)...e l'ho trasformata in un'oca, perchè in fondo Lavanda Brown lo era! Forse l'ho fatta un pò troppo cattivella...ma ne ho viste tante di ragazze che fanno queste cose! Quindi...
Poi, il regalo che Scorpius fa a Rose esiste davvero. E' la collana da cui non mi separo mai, me l'ha regalata il mio ragazzo per il mio diciannovesimo compleanno...il 21 Agosto fa un anno che ce l'ho!  E' stupenda; sin dal primo istante in cui l'ho vista...boh, me ne sono innamorata! E così ho deciso di inserirla nella storia! ^^
Volevo ringraziare la 129 persone che hanno aggiunto la mia storia tra i preferito (GRAZIEEEE!!! Siete SPECIALI!), chi la segue (SIETE ALTRETTANTO SPECIALI! ) e chi ha commentato lo scorso capitolo...cioè francydenis, confettina, mothintheshell, Smemo92, zukkyna, Iva27 e pinkyade....mi fa piacere che la coppia Ursula/Albus vi piaccia...è nata così, di scatto, e sono troppo contenta che siano stati cos graditi...loro ne passeranno delle belle e non aggiungo altro, o faccio Spoiler ahahah! Per Astoria e Draco...ok, Draco non mi è mai piaciuto troppo però mi ha fatto una tenerezza infinita nel sesto libro...è cattivo, certo, ma questo è per colpa dei suoi...così ho cercato di renderlo un personaggio nervoso e piano di dubbi....oltre che mezzo calvo! ahahahah! No vabbé, non è proprio calvo...solo stempiato...forse :D!  E Astoria...per me lei da giovane era forte ed energica, una tipa tosta per il nostro freddo Malfoy! Crescendo è cambiata, è diventata madre, ed ama in modo incondizionato Scorpius...quindi non è tanto d'accordo con le idee di Draco!
Comunque vi avviso...anche io sono una fanatica del lieto fine! xD xD xD E ho detto troppo ora! :D Alla prossima! Spero il capitolo vi sia piaciuto!Ciao!
                                                                                                     Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** The Deal ***


33- The Deal







Il grande salone era quasi completamente buio, se non per qualche sparuta candela sparsa per la stanza. Le grandi finestre erano spalancate, mentre le tende si gonfiavano come nubi di seta.

 

L’uomo finì lentamente il suo Whiskey, assaporando quasi ogni singola goccia, prima di voltarsi verso il camino, dal quale stavano schizzando grandi fiamme smeraldine.

Una figura ammantata roteò con grazia, prima di posare i piedi sul costoso parquet.

- Attenta a non sporcare signorina, non sono abituato a ricevere gente da li. – disse piano l’uomo, voltandosi di nuovo verso le finestre. Sentì una risatina affettata.

- Invece di preoccuparsi del pavimento, dovrebbe cercare di salvare i suoi interessi. – trillò la giovane, togliendosi la cenere dalle spalle.

- Non capisco di cosa stia parlando. Francamente non so neppure chi sia. Cosa vuole?

- Io? Uhm…notorietà, forse…- mormorò soprappensiero la giovane, ravvivandosi i capelli biondi. Si avvicinò lentamente, prima di sedersi di fronte a lui. L’uomo sollevò un sopracciglio nero.

- Sei un’amica di mia figlia? Lei non c’è come vedi. – il suo tono era definitivo. Era chiaro che la sua presenza non era gradita, ma la ragazza si lasciò andare ad un’altra risatina.

- Amica di Ursula? Forse…ma credo che sarò più amica sua, da oggi, signor Wood. Mi chiamo Amanda. Vuole sapere perché sono qui?

- Non me ne importa nulla, se ne vada. E’ una persona molto impertinente.

- Io invece credo di si. Mi riferisco al contratto matrimoniale tra Ursula e Scorpius Malfoy…il ragazzo non mi sembra tanto preso, sa? Ha altro per la testa…anzi…un’altra. – mormorò distaccata, mentre l’uomo si sollevava di scatto.

- Come prego? – il suo volto si era trasfigurato in un istante. Gli occhi si erano spalancati, così come la bocca, mentre un cupo e pericoloso rossore lo invadeva da capo a piedi.

Herbert Wood era pericoloso, soprattutto se si arrabbiava. Amanda lo sapeva, ma non si lasciò intimidire.

- Senta, Wood. Ho una proposta da farle, e lei sa che sono nella posizione giusta per permettermi tutto. Lei mi paga, mi aiuta ad entrare alla Gazzetta. Io in cambio le salvo la faccia, il contratto…e le evito tanti bei grattacapi, eh? Se vuole le offro un ricordo, uno solo, ma prezioso. Troppo prezioso per essere sprecato, non crede?

- Di che diavolo parla?!

- Di Scorpius Malfoy…e la sua fidanzata…mi sa che lei non lo sapeva.

All’istante tutte le bottiglie, i bicchieri  e persino le finestre scoppiarono.

Una nube di vetro e polvere leggera di sollevò per la stanza, ma Amanda  rimase in silenzio mentre l’uomo imprecava e lanciava maledizioni contro la figlia, il futuro genero e, naturalmente, contro la sua fidanzata segreta. Poi Wood estrasse la bacchetta e gliela puntò alla gola.

- CHI?

La ragazza cercò di mantenere la calma, sputando solo sei parole.

- Mi faccia parlare con Rita Skeeter.

- PERCHE’ DOVREI, STUPIDA?

- Perché io le propongo un affare! Conoscerò Rita, cercherò di entrare nella sua cricchia - sa, voglio fare la giornalista da grande – e le farò scrivere un articolo bomba. Mi creda, il mondo magico resterà senza fiato. Tra l’altro, questo servirà da monito a tutti…non crede? Nel caso in cui non dovesse funzionare…beh, se la sbrigherà lei, ma io avrò ottenuto ciò che volevo. – concluse la ragazza con semplicità.

- Tu…non mi farò mettere in ridicolo... – mormorò Wood, ma appariva sempre meno convinto.

- Al contrario; sarà Malfoy ad essere messo in ridicolo. E la sua adorabile fidanzatina da quattro soldi! Andiamo; mi conceda una chance. Lei non ci perderà nulla!

Rimase in silenzio, sperando, mentre l’uomo la guardava fissa negli occhi. Il silenzio della casa sembrava avvolgerli.

Poi all’improvviso Herbert Wood puntò la bacchetta contro il fuoco, facendo esplodere nuovamente le fiamme color smeraldo.

- Skeeter! Voglio parlare con te! ORA.

Un istante dopo una donna piuttosto grande comparve al loro cospetto. Nonostante la sua età non più giovanissima, Rita Skeeter indossava abiti dai colori più disparati ed esibiva quel sorriso che aveva irritato così tanta gente, in passato.

- Mr Wood…quale onore…

 

 

 

 

*******************************************************   

 

 

 

- Ehi, lo sentite che caldo che c’è?! – Al si sfilò il golfino e lo poggiò sopra il mantello, pronto per distendersi. Alla mia destra sentii Scorpius ridacchiare.

- Al, potresti rivestirti? Sai, non vorrei vomitare…tra l’altro sei così bianco che rifletti la luce del sole!

- Senti chi parla…ma se sei trasparente!!!

Chiusi il libro mettendoci un po’ più di forza del necessario. – Potreste abbassare la voce? Sto cercando di capirci qualcosa…sapete com’è! – sbottai, sollevando gli occhi al cielo.

- Scusa, scusa…hai trovato qualcosa? – Al si avvicinò, sbirciando al di sopra della mia spalla, mentre io riaprivo quell’enorme tomo, scuotendo la testa. – Ci provo…è un intrico assurdo di nomi e cose varie…- mormorai sconsolata. Scorp sollevò il sopracciglio.

- Come hai fatto a procurarti quel coso?

- A quanto pare la nonna possedeva una copia dell’albero genealogico Weasley…bel colpo no? – risposi, facendogli l’occhiolino. Lui annuì. – E l’hai trovata?!

Sospirai – Insomma…c’è scritto Violet Weasley…a quanto pare era la sorella di zia Muriel. Ma…- le parole mi morirono in gola, mentre leggevo la piccola dicitura scribacchiata in modo incerto sotto al suo nome. Al si avvicinò meglio gli occhiali al volto.

- Ma? – Scorp mi guardava preoccupato, tormentando la punta della cravatta con il dito indice.

- Ma è morta…è morta a soli diciassette anni…- bisbigliai, mentre una strana inquietudine si faceva strada dentro di me. Non capivo perché, ma adesso avevo paura.

- Perché quella faccia Rose? Una volta capitava spesso…la gente muore. E’…una cosa naturale, anche se brutta…- disse Albus, scuotendo la testa dispiaciuto.

- Già…- seppi dire solamente, ma lui mi osservava attentamente, leggermente scettico. Io sospirai, guardando alternativamente lui e il mio ragazzo.

- Okay, state a sentire; prendetemi per pazza e ridete pure, se volete…ma ho una strana sensazione. E’ come se ci fosse un mistero. Com’è morta? Perché? Lei aveva il mio stesso dono, ed io non posso fare a meno di pensare…

-…che tu possa morire? – Adesso la voce di Al trasudava incredulità – Rose, andiamo! Sei sana, hai diciassette anni e non ci sono né guerre né malattie…e nessuno vuole farti fuori! Cerca notizie su Violet, se vuoi…ma ti prego, non dire certe eresie! – sbottò, guardandomi seriamente.

I miei occhi caddero su Scorpius, che aveva gli occhi spalancati, quasi vitrei. Era più pallido del solito. La sua mente ermeticamente chiusa, ovviamente.

- Stai bene? – gli chiesi piano. Lui annuì velocemente, cercando di sorridere. – Certo, sto bene…mi fai preoccupare tu, con questi pensieri stupidi che fai…- bisbigliò. Sembrava sul punto di vomitare.

Stavo per chiedergli qualcos’altro, quando il pensiero insistente di qualcuno mi fece distrarre.

Vedevo un giornale, mani che lo afferravano e la risata incontrollata di una ragazza bionda.

“ Questa volta Weasley e Malfoy se la sono cercata!”

 

Il volume cadde per terra con un tonfo sordo, mentre scattavo in piedi. Senza guardarmi intorno presi a correre forsennatamente verso il castello, tra gli sguardi di scherno di un gruppo di ragazzi del mio stesso anno.

- Ehi carina, dove l’hai lasciato Malfoy?- gridò qualcuno. Con la coda dell’occhio vidi Joseph osservarmi ferito. Si avvicinò a me, posando una mano sulla mia spalla.

- Tu e i tuoi amici potevate evitarvi quella battuta infelice! Che idiozia! – sbottai, confusa dalle loro parole. Che ne sapevano loro?

- E tu sei proprio un’ipocrita Rose…- mormorò tristemente, prima di ficcarmi in mano un giornale. Si allontanò leggermente, proprio mentre Al e Scorpius si avvicinavano.

- Divertitevi! – gridò Baston ai due, prima di andarsene.

 

Mentre Scorpius ed Albus lo guardavano straniti, io osservai la rivista.

Era una copia nuova di zecca de La Gazzetta del Profeta”. Così nuova da odorare ancora d’inchiostro…

Girai appena due pagine, prima di restare pietrificata alla vista di un enorme titolo rosa.

- Che cosa…- la voce di Scorpius si interruppe bruscamente, mentre Al restava in silenzio.

- Che storia è questa? – mormorò pianissimo mio cugino, sbiancando all’istante.

 

 

 

 

****************************************         

 

Dall’altra parte del castello, qualcuno vedeva il suo mondo cadere a pezzi.

Non si trattava di una fan di Malfoy, né di qualche povero studente, che aveva ricevuto un brutto voto.

Ad Ursula tremavano le mani.

 Le tremavano così forte che dovette posare quel foglio di pergamena sulla scrivania, per cercare di decifrare cosa c’era scritto.

Ma in effetti non c’era nulla da decifrare, lei lo sapeva bene.

Quelle lettere, quei numeri, erano stati marchiati a fuoco nella sua memoria; non li avrebbe dimenticati mai più, fino al giorno della sua morte.

Una risata vuota le uscì dalle labbra.

Era stata una stupida; si era convinta di poter diventare davvero l’eroina di una storia d’amore, di poter scrivere anche lei, alla fine “ Per sempre felici e contenti”

La verità era che la felicità non esisteva. Per lei non sarebbe mai esistita.

E sarebbe morta.

Ripensò ad Al e una stretta al cuore la fece scoppiare in lacrime.

L’avrebbe odiata, e non solo per la storia del contratto all’antica.

I suoi occhi si spostarono su La Gazzetta del Profeta”, gettata per terra.

La sua vita era davvero finita.





Ciao a tutti! Come va? A me benino, anche se tra poco dovrò andare a lavoro...come stamattina...che noia!
Comunque...ecco a voi il 33esimo capitolo della FF! Per la verità non è molto lungo, ma è abbastanza denso di avvenimenti, come anche il prossimo...eheh! Cosa ci sarà scritto sul Profeta? Perchè Ursula è convinta che presto morirà? E...Violet Weasley? Chi è? Com'è morta?
Okay, dopo aver fatto una serie di domande retoriche, stile telenovela, scappo. Devo andare di corsa a lavarmi, perché alle cinque ricomincio e il posto di lavoro è fuori città! Ringrazio le persone che hanno aggiunto la mia storia tra i preferiti, chi la segue e Iva27, mothintheshell, altovoltaggio, pinkyade e confettina! Perdonatemi se ogni volta non vi rispondo una per una...ma vi ringrazio per tutte le vostre fantastiche recensioni! Spero che questo capitolo vi piaccia! Baci!
                                                                                                                    Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Ruins ***


34 - Ruins



 Does the pain weigh out the pride?
And You look for a place to hide
Did someone break your heart inside,
You're in ruins.



“ HOGWARTS – LA SCUOLA DELL’AMORE”
I più oscuri e turbolenti segreti della scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo
                                                                                                            di Rita Skeeter & A.F.


La Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts è stata teatro, negli ultimi trent’anni, di avvenimenti che hanno – in un modo o nell’altro – scosso la comunità magica.
La morte di Colui-che-non-deve-essere-nominato resterà sempre impressa nelle menti della vecchia generazione, o meglio, a chi è rimasto. Eppure, a quanto pare, anche la Next Generation ha deciso di far parlare si sé!
I protagonisti di questa storia sono adolescenti come tutti, che soffrono, ridono, si divertono e soprattutto amano.
Questa è la storia di due giovani  paragonabile a “Romeo e Giulietta”, una storia babbana molto particolare, smielata e tragica al punto giusto!

Scorpius Hyperion Malfoy, giovane rampollo discendente da una lunga generazione di Mangiamorte, pare che abbia trovato l’amore in nientemeno che Rose Weasley, una ragazzina piena di sé, figlia dei migliori amici dell’illustre capo Auror Harry Potter, anche loro salvatori del mondo magico.
Immaginiamo che siate tutti sconvolti, ma il meglio deve ancora venire!

Il giovane Malfoy, un ragazzo estremamente affascinante e dalle sopraffine arti amatorie – secondo quanto detto da molte studentesse di Hogwarts – pare che abbia già in progetto un matrimonio da favola, che si svolgerà esattamente il 24 Giugno prossimo, tra quasi un mese. Siete tutti invitati! Siamo anche in grado di svelarvi il nome della sua bellissima e fortunata fidanzata, ossia Ursula Shaula Wood, la bambina prodigio di Beauxbatons! Un triangolo in piena regola, insomma, eppure Rose Weasley sarà destinata a mollare l’osso a quanto pare! I genitori dei due ragazzi, hanno infatti stipulato un Contratto all’antica! Leggetevi la definizione se non sapete cos’è…e capirete!
Forse Rose Weasley sperava di arrivare alle ricchezze del rampollo-figlio-di-Mangiamorte, ma noi crediamo proprio che la ragazza resterà a bocca asciutta! La poveretta dovrà trovare qualcun altro da circuire; che sia giunto il momento di Joseph Marlowe Baston? Pare che tra i due ci sia stato del tenero, in passato…ma come si suol dire; lo sapete che la minestra riscaldata non piace a nessuno, no?

Dal canto suo, cosa farà la bellissima signorina Wood? Lascerà cadere il suo futuro impero nelle mani di una ragazzina? Beh, non potrà. Dunque come si comporterà? Uno scontro alla babbana? Chissà…ormai ad Hogwarts tutto è possibile!”


Il giornale mi si afflosciò tra le mani, come un vecchio salvagente sgonfio.
Non sentii la voce di Scorpius, che balbettava parole senza senso, né Albus, che respirava a fatica, come se stesse per morire.
Non sentii le risatine di scherno dei ragazzi nel cortile.
Camminai.
Senza voltarmi verso quello che una volta era il mio mondo, senza chiedere ad Al se stesse bene.
Non corsi. Sarebbe stato solo uno spettacolo per qualcuno.

Camminai verso il portone di quercia, mi arrampicai sulle scale, sempre più su, fino al dormitorio.
Anche li la gente bisbigliava, me a me non importava nulla.
Chiusi a chiave la porta e, solo a quel punto, cercai di capire.

Si sarebbe sposato. Aveva un contratto in corso con Ursula.
Mi aveva mentito su tutto, sul fatto che saremmo stati insieme, che avremmo superato tutte le avversità.
Mi afflosciai sul pavimento, completamente svuotata.


*********************************************    

Un mese.
Allora era vero, era vero che si sarebbe sposata con Scorpius.
Gli aveva detto di amarlo, di voler stare con lui, con Albus Potter.

Senza neppure rendersene conto scattò verso il castello, lasciando solo il biondo Serpeverde, che fissava il vuoto senza parlare.

- Se non vai da lei non vali nulla. – gli disse solamente, prima di allontanarsi. Avrebbe dovuto dirglielo, dirgli che era innamorato di Ursula, prima o poi.
Quando fu nella Sala d’Ingresso vide Lily che gli correva incontro.
- Dov’è Rose?! Devo vederla…
- Io…- Al non sapeva cosa rispondere. Si sentiva svuotato, come se lo avessero ucciso. Voleva piangere come una ragazzina, chiedere perché.
Senza rispondere prese a correre verso il corridoio di Incantesimi, sotto gli occhi esterrefatti della sorella.
Non ci poteva credere. Non poteva.


Si ritrovò davanti alla porta del suo ufficio; stranamente il corridoio era vuoto.
Prese a bussare insistentemente, senza neppure prendersi la briga di controllare che non ci fosse gente…ormai il danno era fatto, no?
La porta si spalancò, invitandolo ad entrare.
- Ursula…?- il ragazzo corrugò la fronte, constatando che tutti i libri erano per terra, che la scrivania era rovesciata, che ogni singolo oggetto era completamente sbriciolato per terra. Sembrava che fosse passato un tornado.
- Albus, vattene. – si voltò lentamente, incrociando lo sguardo spaventato della ragazza; prima che questa si voltasse verso il camino. Non lo guardava in faccia.
La guardò con ironia; respirando a fatica. – E’ semplice liberarsi di me in questo modo vero? Albus vattene…quanto sei stronza…- mormorò tristemente, mentre lei scuoteva la testa.
- Ti prego vai…- il suo sussurrò soffocato era la cosa che lo faceva arrabbiare di più; che diritto aveva lei, che lo aveva solo usato, di essere triste? Aveva rovinato tutto…
- Come ti viene in mente di usarmi in quel modo? Cosa sono io? Un gigolò?! Un oggetto senza cuore e anima, che può essere spupazzato a tuo piacimento? Mi…- le parole gli morirono in gola.
Rimase per qualche istante in silenzio, osservando una lunga ferita luccicante di sangue.
- Che diavolo ti sei fatta al viso? – chiese bruscamente, afferrandola per un braccio. La ragazza si divincolò. – Non è nulla…- ma non potè continuare, bloccata da quegli occhi così seri e…spenti.
Si voltò a fronteggiarlo, mentre le lacrime le rigavano il volto.
- Mi dispiace! Ho sempre saputo di quel maledetto contratto…- singhiozzò, cercando di trovare il coraggio per continuare -…quando i miei erano sposati da poco, mio padre conobbe Draco Malfoy. Questi era un uomo caduto in disgrazia, senza denaro, senza nulla…aveva solo sua moglie Astoria, che sembrava non potesse avere figli. Vivevano come reietti, senza niente e nessuno su cui contare.
Mio padre, non so per quale oscuro motivo, decise di aiutarlo, di fornirgli il necessario per ritornare in auge, ricco e potente come un tempo. Naturalmente Malfoy avrebbe restituito tutto e, se avesse avuto un erede, lo avrebbe legato per sempre all'erede di mio padre con un contratto all’antica. Era un piano semplice. Malfoy era convinto che Astoria non avrebbe potuto avere figli, quindi accettò…e invece…- si asciugò le lacrime, sussultando appena.
- Sono sempre stata costretta a compiacere Scorpius, per cercare di farlo innamorare di me…e non ci sono mai riuscita. Tu non hai idea dell’inferno che ho passato…la mia vita era uno schifo totale…e poi – i suoi occhi si posarono su quelli di Al – poi, all’improvviso, ho incontrato te…per caso. E da allora è cambiato tutto…mi hai insegnato a ribellarmi, ho capito quanto fossi importante tu…io mi sono innamorata davvero…
- Stronzate! Mi ami davvero? Scappa con me! Ce l’hai il coraggio? – ringhiò il ragazzo, cercando di trascinarla per un braccio. Lei scosse la testa. – Non posso…hai visto cosa succede? – indicò il suo volto sfigurato, poi l’ufficio attorno a loro – Non posso farlo…sono stata già punita per aver sbagliato.
Al estrasse la bacchetta e la puntò contro il volto di lei. Un istante dopo la ferita non c’era più.
- Le ferite guariscono…- mormorò disperatamente.
- Sparisci dalla mia vita. – Ursula gli indicò la porta. Il suo sguardo era diventato d’acciaio. – Io sposerò Scorpius, lo farò giorno 24 Giugno. E ora vattene. – gridò quasi, cercando di trattenere le lacrime.
- Vaffanculo. – Albus si voltò e uscì di corsa, sbattendosi la porta alle spalle.

Ursula rimase per un lunghissimo istante ad osservare quella porta, sperando, pregando perché Albus tornasse, perché l’abbracciasse e le dicesse qualunque cosa…le sarebbe bastato semplicemente sentire la sua voce…sapere che l’avrebbe perdonata, prima o poi.
Scoppiò in singhiozzi.
Le sue lacrime lavarono il sangue sulla camicetta, si infransero sul pavimento di pietra e lo ripulirono dalla polvere degli oggetti che suo padre aveva distrutto solo poche ore prima…quando si era presentato nel suo ufficio, pronto a torturarla.
Istintivamente portò una mano al suo ventre.
- Farò qualunque cosa per proteggerti, lo sai? – sussurrò piano, sperando che stesse bene.
Quello era l’unico filo che la teneva ancora legata ad Al e non l’avrebbe reciso, mai e poi mai.



********************************************************  
- Rose. – Scorpius entrò lentamente nella mia stanza, guardandomi senza alcuna espressione. Adesso la sua mente era di nuovo aperta; i suoi pensieri vorticavano liberi, ma io non volevo leggerli. Mi limitai a fissarlo, completamente indifferente.
- Rose? – vidi i suoi occhi accendersi di preoccupazione; ma me ne fregai. Continuai a fissarlo, prima di prendere fiato.
- Cos’è un Contratto all’antica? – domandai piano. Lui chinò il capo. – Rose…
- Ti ho chiesto: cos’è un Contratto all’antica? – gridai, scattando in piedi. Mi tremavano le mani, il mio cuore batteva così forte che probabilmente sarebbe scoppiato, ma non mi importava; doveva dirmelo, doveva dirmi ogni singola parola.
- Io e Ursula siamo vincolati da un contratto che non ci permette di lasciarci. Ci dobbiamo sposare, o l’alternativa è la morte. – confessò, chinando il viso.
Mi uscì una risata amara e vuota. – Ora capisco tante cose…
- Ho sbagliato a non dirtelo…sono stato un…
- Un vigliacco. Sei un vigliacco. – la mia voce era così fredda che non sembrava neppure appartenermi. Adesso ero pronta a riversare su di lui tutto il mio dolore.
- Sei solo un codardo; non hai mai avuto il coraggio di dirmi la verità, di confessarmi che un giorno avresti dovuto lasciarmi, perché eri obbligato. Sei proprio bravo a mascherare i tuoi sentimenti lo sai? Hai idea di quello che hai appena fatto? Hai distrutto tutto…il mio mondo, il mio amore, le mie speranze…per te valevano meno di zero…non hai esitato un attimo, ti sei approfittato di me…
- Non è vero! Lo sai che io ti…
- NON DIRMI CHE MI AMI! Non dirlo, perché sulle tue labbra si trasforma in una tremenda eresia! Come hai potuto?! – gridai, scoppiando a piangere – Dici di amarmi, ma non hai il coraggio di confessarmi una cosa del genere?!
- Cosa avrei dovuto fare?! Cosa vuoi che faccia? Posso solo morire per…
- IO-NON-VOGLIO-PIU’-NULLA-DA-TE!!! – gridai, scagliandogli sul viso la collana che mi aveva regalato solo poche settimane prima. Il piccolo cuore con la perla sbatté sul suo viso, prima di cadere sulla sua mano aperta. I suoi occhi si dilatarono per lo stupore, diventando improvvisamente più lucidi.
- Rose…
- A che cosa serve? Cosa può valere quel regalo, quando tu non mi apparterrai mai? E’ finita…la nostra storia è stata demolita in un istante…- le lacrime quasi mi accecavano, lo sentii avvicinarsi, ma lo spinsi lontano.
- Vattene Scorpius…adesso non dovrai più fingere…un bel sollievo no? - mormorai, indicandogli la porta.
Rimase in silenzio, guardandomi a lungo. Non mi accorsi quasi delle lacrime che gli rigavano il volto. – Vorrei davvero che tu ti dimenticassi di me…sarebbe meglio. Io, per me, non credo che ci riuscirò…- sussurrò, prima di voltarsi e uscire dalla mia stanza e dalla mia vita.







Do you know what’s worth fighting for,
When it’s not worth dying for?
Does it take your breath away
And you feel yourself suffocating
Does the pain weigh out the pride?
And you look for a place to hide
Did someone break your heart inside,
You’re in ruins

One, 21 guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, 21 guns
Throw up your arms into the sky,
You and I

When you’re at the end of the road
And you lost all sense of control
And your thoughts have taken their toll
When your mind breaks the spirit of your soul
Your faith walks on broken glass
And the hangover doesn’t pass
Nothing’s ever built to last
You’re in ruins.

One, 21 guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, 21 guns
Throw up your arms into the sky,
You and I

Did you try to live on your own
When you burned down the house and home
Did you stand too close to the fire?
Like a liar looking for forgiveness from a stone

When it’s time to live and let die
And you can’t get another try
Something inside this heart has died
You’re in ruins.

One, 21 guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, 21 guns
Throw up your arms into the sky,
You and I




Ciaooooooooooo!!! Come va?!!? A me malissimo, il mio computer non funziona...in pratica ho finito di scrivere il capitolo, ma il pc è sul punto d rompersi di nuovo, quindi può darsi che aggiornerò dopo il diciotto, quando il tecnico me lo sistemerà, o forse no...dipende! Beh...per quanto riguarda il chap: è successo il patatrac! La Skeeter, insieme a quella simpaticona di Amanda, ha scritto un articolo che ha seminato una serie infinita di guai...cosa succederà adesso?! Albus e Ursula hanno rotto...ma....ma ? Il segreto che nasconde Ursula non è più tanto velato no?  Essì, noi lo sappiamo, ma Albus non lo sa...!
Per quanto riguarda Rose...secondo me una sfuriata ci stava, o no? Insomma, io reagirei come lei...(povero ciondolo gliel'ha scagliato in faccia...no, io non lo scaglierei il mio amato ciondolo però...! xD) Ok, sto degenerando...sarà perchè il pc mi sta facendo impazzire! Ringrazio chi ha letto, il capitolo, e chi ha commentato...cioè  MemoryDrops, confettina, pinkyade, francydenis, mothintheshell, Iva27 e altovoltaggio! Siete grandi! Grazie per il vostro supporto...mi è fondamentale! Un bacione! Ora scappo, devo spegnere il pc o esplode credo! Spero il capitolo vi piaccia, nonostante sia un pò triste...perdonatemi eventuali errori! Kisses!
P.s. : la canzone citata in questo capitolo è 21 Guns dei mitici Green Day...! Ciao!
                                                                            Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** You are pregnant! ***


35 - You are pregnant!










Il cielo si stava oscurando rapidamente, segno che la pioggia era prossima ad arrivare.

Stavo distesa per terra, in uno stato semi incosciente, osservando i cambiamenti che avvenivano fuori dalla mia finestra. Era molto più semplice estraniarmi ed ignorare le lacrime.

Anche se loro scendevano, io non me ne rendevo conto.

 

-Rose…- la voce di Albus precedette il suo ingresso nel dormitorio. Non avevo idea di come avesse fatto, dato che c’era il divieto, ma non m’importava granché. Ce l’aveva fatta persino Scorpius, prima, no?

Senza rendermene conto, mi ritrovai tra le braccia di mio cugino, che mi osservava attentamente, cercando di capire come stavo.

- Sto benissimo Al…- mormorai, senza essere granché convincente. Lui rimase in silenzio, sembrava incapace di articolare una sola parola.

E aveva un’espressione infinitamente triste. I suoi occhi, di solito luminosi e accesi di allegria, erano vitrei e spenti. Uno specchio perfetto della mia infelicità. Mi tirai su.

- Non devi essere così triste per me, Al…guarda che sono cose che…- mi fermai, incapace di continuare. Davvero erano cose che capitavano?

Forse. Ma dovevi essere veramente molto, molto sfortunato…

 

Cercai di dire qualcosa, ma lui mi interruppe. – Rose. Devo dirti una cosa…- mormorò. Sembrava sul punto di piangere anche lui, la sua voce era un sussurro stanco.

Lo guardai senza capire.

- Spero non mi odierai…se non te l’ho detto prima, era perché credevo di poterlo raccontare con calma a te e a Scorpius. Ma come vedi – accennò ad un sorriso – non è stato possibile.

- Al…di che stai parlando? – ero più confusa che mai. La sua espressione era spaventosamente infelice.

Mi osservò per un lungo istante con i suoi occhi verdi;  poi parve notare qualcosa, perché improvvisamente cominciò a raccontare.

Mi raccontò di Ursula; di come si erano conosciuti, della loro strana e breve amicizia…e di come si erano innamorati.

Raccontò per un’ora, forse di più. Sembrava un fiume in piena; finalmente tirava fuori ciò che mi aveva nascosto per così tanto tempo…mentre io lo ascoltavo, incapace di dire alcunché.

- Come vedi la mia storia non è molto diversa dalla tua…- disse infine.

- Ti sbagli; io ti ho raccontato tutto…- lo corressi, sconvolta e più confusa che mai.

- Spero non mi odierai.

- Sono solo delusa dalla tua mancanza di fiducia…avremmo potuto…avremmo…

- Cosa Rose? Cosa possiamo fare? La verità è che questa volta non hai una risposta. Come me del resto…-  concluse lui. Rimasi in silenzio, riprendendo a piangere. Lui cercò di sorridere, ma aveva gli occhi lucidi.

- Scusami…- sussurrò solamente, prima di abbracciarmi.

 

 

*******************************************         

 

Madama Chips era una donna ormai anziana. Aveva visto tre generazioni di studenti ad Hogwarts e, in qualche modo, aveva vissuto tutte le avventure di quei ragazzi. Li aveva curati e sgridati, proprio come avrebbero fatto le loro madri…

 

E adesso osservava quella ragazza magra e pallida, che era arrivata li prima della colazione, prima che il castello si svegliasse del tutto. Ursula Wood stringeva i pugni e non osava alzare lo sguardo su di lei.  

Le fece una tenerezza infinita e, allo stesso tempo, si chiese cosa avrebbe potuto fare per aiutarla.

Non che le prospettive fossero poi molte.

- Signorina Wood…- disse piano, spiegando il foglio macchiato che la ragazza le aveva dato – lei credo abbia già capito di essere incinta…- mormorò pianissimo. Con la coda dell’occhio la vide tremare leggermente.

- …ma…esattamente, cosa vuole che faccia? – chiese la donna, guardandola negli occhi. La ragazza li spalancò. – Io…io non intendo…solo che non so esattamente come…come comportarmi. - Disse Ursula, portando la mano al ventre appena accennato.

La donna cercò di fare un sorriso, ma dentro di sé era terrorizzata. – Io sono d’accordo con lei, ma riguardo all’articolo di ieri…- non sapeva cosa dire.

- Il figlio non è di Scorpius. – disse solamente la ragazza.

- Sarebbe meglio che non lo dicesse in giro…

- Mi fido di lei.

Madama Chips sorrise dolcemente e riprese a leggere quel foglio.

- Lei aspetta un bambino esattamente da…circa tre mesi e mezzo…- sussurrò colpita. A quel punto quindi non c’era molta scelta. Anche se la signorina Wood aveva già deciso…

Sollevò lo sguardo e la vide sorridere, persa in un ricordo, gli occhi colmi di amore. Ma stava lentamente precipitando nella disperazione più nera, la donna lo aveva ormai capito.

- Come farà col padre?

- Non so come dirglielo…

- Dovrebbe.

- Ho paura che faccia una sciocchezza…- disse Ursula alzandosi. – Adesso ho lezione. Non è che potrei passare…dopo?

 

- La visiterò, torni domani sera. D’accordo? – Madama Chips le fece un sorriso incoraggiante, mentre lei annuiva.

- Grazie di tutto…- sussurrò, prima di uscire.

 

Si diresse a grandi passi verso l’aula, dove l’aspettava un impaziente professor Vitious. La lezione non era ancora cominciata, per cui c’erano ancora pochi studenti.

Sollevò appena lo sguardo, pentendosene all’istante; tre persone la stavano guardando fissamente, ognuna conservava negli occhi un sentimento ben preciso.

Rose Weasley aveva il vuoto. Cercava di celarlo, guardandola con sfida, ma era fin troppo evidente. Se solo avesse saputo…forse in fondo avrebbero potuto essere amiche, chissà.

Scorpius sembrava sul punto di volerle staccare la testa a morsi. Non aveva ancora idea di quello che sarebbe successo di li a poco…

E Al…lui sembrava sul punto di scoppiare. La guardava fisso, in modo così palese che probabilmente presto se ne sarebbero accorti tutti. E nei suoi occhi c’era un dolore troppo simile al suo…come avrebbe potuto dirgli che aspettava un figlio da lui?

 

Uno strillo soffocato la fece sobbalzare. La Weasley aveva rovesciato per terra il calamaio, i libri e tutto l’occorrente per lo studio. La sua espressione adesso era assolutamente terrorizzata. Cos’aveva?

Ma soprattutto, perché la stava guardando in quel modo?

 

*****************************

 

- Che diavolo significa questo articolo?! – Astoria guardava con rabbia alternativamente Draco e Herbert Wood. Quest’ultimo scosse la testa, fingendo di sorridere bonario.

- Mia cara Astoria…semplicemente il modo migliore per porre fine alle sofferenze di Rose Weasley! Insomma, la ragazza evidentemente non sapeva del matrimonio…

- In realtà…credevo che avremmo aspettato, Herbert. Sono storie di ragazzini, finiscono in un attimo. Non appena sarebbe finita la scuola…

- Draco, amico mio, forse non hai inteso bene: il matrimonio sarà il ventiquattro giugno, il giorno dopo la fine degli esami del vostro rampollo. Mi aspetto di trovarvi li, eleganti e sorridenti…- sibilò Herbert Wood, abbandonando ogni traccia di sorriso. Il suo sguardo era d’acciaio. Senza aspettare risposta, si avvicinò al camino.

- Ah, un’altra cosa…- disse lentamente – finora ho agito secondo i vostri criteri. Avrei potuto risolvere la questione in modo più semplice e diretto. – si voltò, scoccando un’occhiata crudele ai due coniugi – Se la sciocca amichetta di vostro figlio dovesse ancora mettersi in mezzo, state pur certi che la pagherà. E in modo molto caro…- la sua risata si spense tra le fiamme smeraldine, lasciando i signori Malfoy terrorizzati.






Ok,, vi chiedo perdono per due motivi:
A- vi avevo detto che avrei postato presto...e non l'ho fatto.
B- Il capitolo è orrendo, non volevo neppure pubblicarlo, ma questa è la versione migliore...
Solo oggi mi è stato riparato il pc, inoltre sono troppo nei casini...devo scrivere 6 elaborati per l'esame di francese che ho a settembre...sono oberata!!! Vi prego di perdonarmi, so perfettamente che il capitolo non è all'altezza delle aspettative e mi farò perdonare..davvero!
Per il resto sono felicissima di aver ricevuto così tante recensioni...grazie di cuore a  confettina, I love sasunaru, Nabiki93, francydenis, mAd wOrLd, altovoltaggio, Iva27, Smemo92 e mothintheshell!  Vi chiedo scusa; so di aver deluso le vostre aspettative con questo capitolo...il prossimo sarà migliore! Grazie anche a chi ha aggiunto la ff tra i preferiti e le seguite...siete grandi! :)
Ora vado...un saluto grande a tutti! Ciao!

                                                                        Lily_Luna











Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Hope ***


36 - Hope










Erano circa le cinque del pomeriggio e la metà degli studenti era rintanata in ogni angolo possibile del castello. Tutti cercavano un posto sicuro e tranquillo dove studiare, impresa titanica per me, al momento. Gli esami incombevano, ma io, per una volta, avevo deciso che non m’importava.

Avevo lasciato Al e Hugo in biblioteca, troppo codarda per guardare in faccia mio cugino.

Sospirai pesantemente. Se solo quel maledetto dono non fosse mai esistito…

Ursula Wood era incinta, incinta di ALBUS! Non facevo altro che pensarci e ripensarci...

 

Mi fermai davanti la porta del suo ufficio, leggermente preoccupata sul da farsi. Cosa avrei potuto dirle? D’altronde non potevo certo raccontarle del mio fastidioso potere, ma ormai era fatta. Ero li e non mi sarei tirata indietro.

Bussai due volte e attesi.

 

La porta si spalancò con una violenza inaudita, rivelando dietro di sé Scorpius, che parve sgonfiarsi come un palloncino, alla mia vista.

Abbassai lo sguardo, pregando che i miei occhi non tradissero la sorpresa e il dolore che provavo nel vederlo li…dalla sua fidanzata.

La sua fidanzata, incinta di mio cugino!

- Dovrei passare…- borbottai, cercando di appiattirmi verso la porta. Lui si scostò immediatamente, lasciandomi spazio, poi si rivolse di nuovo a qualcuno all’interno.

- A me non importa nulla…fa come credi…- il suo tono di voce era piatto e indifferente. Poi sentii la sua mano afferrarmi per il braccio e mi costrinsi a sollevare gli occhi, incrociando i suoi.

La pelle del suo viso era leggermente arrossata, mentre gli occhi verdi mi scrutavano tristemente. Come rimanere in silenzio, davanti a quel grido d’aiuto?

- Rose…devo parlare con te…- mormorò, come in una supplica. Rimasi in silenzio, cercando di lottare contro le mie stesse lacrime. Avrei potuto dire di si a qualsiasi sua richiesta, ma…

- Ne riparliamo…per favore…- mormorai, sciogliendomi dalla sua presa. Lo sentii sospirare, ma poi la porta si chiuse alle mie spalle.

 

L’ufficio di Ursula era una stanza molto ampia, con grandi vetrate che mostravano una parte del lago. Le pareti erano dipinte con colori chiari e il mobilio era elaborato e decorato con mobili e tendaggi di fattura elfica…era semplicemente bellissimo.

- Buonasera signorina Weasley…solo un attimo e sono da lei. –  mi voltai in direzione della voce della ragazza, stupendomi di trovarla sopra un alto gradino, davanti a tre grandi specchi.

Solo un istante dopo mi resi conto che indossava un superbo abito da sposa, ed era così bella da fare male…a me e a Scorpius…ma soprattutto ad Al che, se l’avesse vista in quello stato, avrebbe sofferto come non mai.

I suoi occhi erano arrossati e leggermente gonfi. Con le mani stringeva i lembi del vestito, quasi a volerlo strappare. Fece un sorriso senza allegria.

- Mi sta stretto… – mormorò in imbarazzo, voltandosi disgustata verso lo specchio. Sembrava odiarsi più di qualsiasi altra cosa.

I nostri sguardi si incrociarono per alcuni istanti e, senza sapere perché, provai pena per lei. Sapevo che avrei dovuto odiarla con tutta me stessa – e in effetti vederla e parlarle mi faceva star male, certo – ma…non volevo odiarla. Non ci riuscivo, forse perché sapevo la verità, in fondo.

 

- Albus ti troverebbe bellissima. – dissi piano. Lei corrugò le sopracciglia, poi mi sorrise, stavolta più genuinamente.

- Ti ha raccontato tutto, vero? – non c’era traccia di accusa nella sua voce. Io annuii, incapace di guardarla negli occhi.

- Allora credo che in qualche modo tu mi capisca. Non pretendo di starti simpatica, anche perché sono stata davvero tremenda con te…e in più sto per portarti via il tuo ragazzo…- sospirò, guardandomi dispiaciuta. – Mi dispiace davvero, Rose…non ti da fastidio che ti chiami per nome vero?

- No…Ursula. Dispiace anche a me...e comunque non è che tu mi sia antipatica, davvero. Cioè, prima si…perché credevo davvero che fossi una minaccia per noi…ma è chiaro che non lo sei. - conclusi, leggermente in imbarazzo. Lei mi sorrise ancora una volta. – Mi piace la tua sincerità; al giorno d’oggi è così difficile trovare qualcuno così diretto…ah, a proposito; credimi, non sono stata io a dar vita a quell’articolo. Amanda Finnigan è venuta da me, sperando di ottenere qualcosa, ma, dato che le ho chiesto di tacere…si è rivolta a mio padre. – concluse, scuotendo la testa. Io annuii tristemente.

Restammo per alcuni istanti a guardarci e, senza sapere perché, decisi di vuotare il sacco.

- Devi parlare con Al.

Lei scosse la testa, improvvisamente spaventata – Non posso! Tra noi deve finire così…non capisci? Sarà molto peggio…

- Lui ha il diritto di sapere che sei incinta no? E’ suo figlio!- ero più agguerrita che mai. Doveva saperlo, punto.

Ursula mi guardò spaventata, sbiancando all’improvviso. – Cosa…come lo sai? – la sua voce si era alzata di parecchie ottave, il suo viso era praticamente latteo.

- E’ importante? Posso solo dirti che nessuno ha tradito il tuo segreto. Lo so e basta…e non lo dirò a nessuno…a meno che tu non mi costringa a confessarlo ad Al, ma sarebbe meglio che lo facessi tu. No? – le chiesi, allargando le braccia.

I suoi occhi si riempirono di lacrime – Non farlo! Farà una pazzia e mio padre ci ucciderebbe!

- Quale padre ucciderebbe la propria figlia?! – sbottai con veemenza – sei sangue del suo sangue…

La sua risata amara m’interruppe – E’ proprio questo il punto, Rose. Il mio sangue non è il suo. Basterebbe veramente poco, per uccidermi. Non gliene ha mai importato nulla, di me.

Le sue parole mi scivolarono lentamente addosso, lasciandomi interdetta. Sbattei le palpebre un paio di volte, cercando di afferrare il senso di ciò che aveva detto.

- Scusa? Credo di non aver capito.

Fece un sorriso stanco – Herbert Wood non è mio padre.

Rimasi ancora un volta in silenzio; poi, con voce incerta, domandai – Perché lo stai raccontando a me? Ti fidi? Non hai paura che…- non completai la frase, non sapevo che dire. Lei alzò le spalle.

- Mi fido. Sei stata sincera con me e vuoi bene ad Al. E…io credo che, se non ci fosse stato tutto questo casino, in qualche modo saremmo diventate amiche. Vuoi sapere la verità? – chiese la ragazza.

Io annuì e lei chiuse gli occhi, come a voler rievocare qualcosa di indistinto, di lontano.

- Vedi Rose, la storia di mia madre e mio padre non è poi molto diversa dalla mia. Maman, Charlotte Lescaut, era una ragazza di buna famiglia, ricca e piena di talento. Era una figlia obbediente, raramente si permetteva di disobbedire a mio nonno.

Così, accettò di buon grado il marito che le avevano scelto. Era un ragazzo serio e compunto, senza alcuna traccia di vitalità nello sguardo. Herbert Wood. – fece una pausa per concedersi mezzo sorriso – Mia madre non lo amava, né era attratta da quel ragazzo così strano, ma la sua famiglia l’aveva legata a lui con un contratto all’antica… e, credimi Rose, è qualcosa che ti blocca dentro, come un macigno all’altezza del cuore.

- Immagino…- mormorai pianissimo. Lei sospirò.

- I due si sposarono in pompa magna e si trasferirono in Inghilterra. Herbert Wood amava mia madre; la adorava senza alcun dubbio. E continuò a farlo anche quando seppe che era incinta…incinta di un altro.

Non ho mai saputo il vero nome di mio padre, né conosciuto il suo aspetto a dire il vero. Sospetto che Wood lo abbia fatto uccidere subito dopo la morte di mia madre, o forse prima…non so. Quando nacqui lui mi diede il suo cognome e dopo circa un anno mi legò a Scorpius Malfoy. Sai, credo che volesse vendicarsi…immagina la sua faccia quando scoprirà di questa cosa! – disse amara, scendendo dal piedistallo. Io ero semplicemente orripilata.

- Mi dispiace. – Fu tutto quello che riuscii a dire. Avevo la bocca secca.

 Lei scrollò le spalle - Non importa. E’il passato…e mi basta sapere che, fuori da quella casa, ci sono persone capaci di amare davvero gli altri.

- Hai detto a Scorpius di…- le indicai la pancia e lei annuì.

- Non gli importa. Lui, utopisticamente, crede ancora che ci sia speranza…ma sono certa che si comporterebbe meglio di mio padre. Il punto è che noi non vogliamo sposarci…

- Può esserci ancora speranza? – chiesi pianissimo, mentre il mio cervello prendeva a lavorare febbrilmente. Lei mi guardò compassionevole – Secondo me? No…dai, ne ho viste così tante…non voglio illudermi, Rose. Non più. – i suoi occhi si erano riempiti di lacrime amare.

Dal canto mio, la mia mente stava già formando un’idea, qualcosa che potesse aiutare perlomeno Al e Ursula.

Guardai risoluta quella ragazza, scoprendo all’improvviso che aveva ragione; forse in qualche modo saremmo potute diventare amiche. E che, in fondo, la sua storia meritava un lieto fine.

E poi ripensai ad Albus, mio cugino. Quello che non si era mai dichiarato realmente ad una ragazza e che, per la prima volta, era innamorato davvero.

E che stava per diventare padre.

- Ursula. – sbottai seccamente – ti mando Albus.

Lei sgranò gli occhi – sei impazzita? No!

Io, stranamente, sorrisi – forse. Hai detto di fidarti di me? Fallo per davvero. Non abbiamo nulla da perdere, in fondo, no? Parla con Albus, ma tienilo a bada…fa qualunque cosa, ma digli di non azzardarsi a raccontare questa cosa a nessuno…ok?

- Rose? Che stai…

Mi avvicinai a quella strana ragazza e le afferrai una mano. – Lo faccio per noi. Perché tutti hanno diritto ad un lieto fine. Perché non c’è nulla di male nel desiderare qualcosa di diverso. Proviamoci. – gridai quasi.

Ursula rimase in silenzio per alcuni istanti, scrutandomi attentamente. Sembrava indecisa.

Poi, all’improvviso, i suoi occhi si accesero di speranza, mentre le sue labbra si piegavano in un piccolo sorriso.

- Tu sei folle Rose Weasley. D’accordo; proviamoci…

 

 

 

 

***************************************************  

 

Ero riuscita a spedire Albus – che mi guardava con sospetto e lanciava improperi a mezza voce – da Ursula. Non mi era sembrato granché felice, ma d’altronde non lo era nessuno, no?

 

Stavo correndo velocemente verso il cancello di Hogwarts, pregando perché mi spuntassero le ali ai piedi.

Avevo in mente una specie di piano – beh era più che altro una ricerca – e l’unica persona che poteva realmente aiutarmi era parecchio lontana da me.

Oltrepassai con foga i cancelli del parco, sormontati dai consueti cinghiali alati, e dopo un paio di metri mi smaterializzai, pregando di non spaccarmi e desiderando ardentemente di tornare a casa.

 

 

Spuntai alla velocità della luce nel salotto di casa mia, sotto gli sguardi scioccati dei miei genitori.

- Rose? – mia madre mi guardò stralunata. Mio padre era ammutolito e mi osservava con i suoi occhi grandi azzurri. Era ferito, si vedeva benissimo.

- Ciao…- mormorai, cercando di fare un sorriso. I miei occhi caddero sul giornale poggiato accanto al telefono. Era quello con l’articolo della Skeeter. Lo afferrai, guardandolo tristemente.

- E’ vero quello che c’è scritto li sopra? E per vero non intendo le porcherie della Skeeter. Intendo di quel fantoccio, il figlio di Draco Malfoy. – chiese mio padre, senza troppi preamboli. Io annuii, senza riuscire a guardarlo negli occhi. Lui sospirò.

- Papà…

- No signorina! Non usare quel tono di supplica sai? Ti sei fidanzata con quel…quel Purosangue!!! Ci è venuto un colpo quando l’abbiamo saputo!

- Si Ron, ma chissà come mai gli unici a lamentarvi siete stati tu  ed Harry! Quel ragazzo è gentile e beneducato! – lo interruppe mia madre, scuotendo la testa.

L’espressione di mio padre adesso era impagabile – Tu lo sapevi?! – le chiese deluso.

- Ehm no papà…lo ha solo intuito…- tentai di dire io, ma fui interrotta da una sua occhiataccia.

- Ah! Tu non parlare!

- Ron smettila…- bofonchiò mamma, roteando gli occhi. Mio padre divenne molto rosso in zona orecchie.

- Hermione! Smettila di prendere le difese di Rose! Ha diciassette anni…può difendersi da sola!

- Infatti, ho diciassette anni! E tu pretendi che io mi comporti come una bambina di undici…e poi – aggiunsi infervorata – tu e zio Harry predicate tanto l’uguaglianza…ma siete i primi a sparare a zero su chi non conoscete! – gridai con foga. Con la coda dell’occhio vidi mia madre sorridere.

- Si…beh è solo che sappiamo che tipo è Draco Malfoy…- borbottò mio padre.

- E’ tremendo, lo so anche io…ma Scorpius…lui è diverso, davvero. – mormorai piano – scusami se non te l’ho detto papà.

Mio padre rimase in silenzio, guardandomi indeciso. Si vedeva lontano un miglio che mi aveva perdonato. Lui era così; gridava tanto, ma era praticamente innocuo.

- Si…bene. D’accordo…- bofonchiò, abbracciandomi.

- Grazie papà!

- Si certo, certo…ora devo andare…Harry mi aspetta. – aggiunse poi, scoccandomi un bacio sulla fronte. Baciò mia madre e si allontanò verso la porta d’ingresso.

- Scorpius…che nome…- borbottò tra i denti, prima di scomparire nel nulla.

Mia madre scoppiò a ridere, prima di tornare seria e indicare La Gazzetta.

- L’articolo. E’ vera quella storia del…

- …contratto all’antica? Si. – completai io, sedendomi accanto a lei. Mi guardò dolcemente.

- Mi dispiace Rose.

Io scossi la testa. Non volevo piangere davanti alla mamma. – E’ per questo che sono qui. Devo chiederti un favore…anzi, devo chiederti aiuto.

Lei corrugò le sopracciglia – Che tipo di aiuto?



Ciao gente! Come va?  A me sempre peggio!!! Sul serio, questi maledetti elaborati mi stanno sulle scatole in un modo...non vedo l'ora di consegnarli! Preferisco studiare 3 libri, piuttosto che preparare questi cosi...devo riempire una pagina e mezzo e praticamente mi vengono sempre piccolissimi! Non potrei consegnare la mia fic? Almeno quella è lunghissima xD!
Ok, bando alle ciance: ho postato appena ho potuto! Avevo voglia di farmi perdonare per il capitolo striminzito dell'altra volta...ci sono riuscita almeno un pò? Spero di si...
E così...all'improvviso Rose ha avuto un'idea. Che sia buona o brutta non si sa...secondo voi, cos'ha in mente di fare?

Iva27: Ti ringrazio tantissimo, comunque si, come vedi Rose ha sentito tutto quello che pensava Ursula. E ha deciso di parlarle...mi sa che le due hanno deciso di deporre le armi! Come vedi ho postato molto prima del solito! Crepi il lupo, speriamo io riesca a passare sto benedetto esame...è veramente difficile ed io ho una paura da matti! Alla prossima! :D

confettina: Sono contenta che il capitolo scorso ti sia piaciuto, nonostante non fosse molto lungo! Anzhe io avevo intenzione di inserire la reazione della famiglia Weasley! Ci stava proprio...e spero che ti sia piaciuto Ron in versione " papà geloso"!  baci!
altovoltaggio: Purtroppo si...questa parte della storia è molto triste...ma d'altronde chi non lo sarebbe, con una storia del genere? Non preoccuparti, il lieto fine ci sarà! :) Comunque si, senza dubbio, la scelta di Ursula è davvero coraggiosa!
mothintheshell: Grazie carissima!!! *:* Come al solito mi riempi sempre di complimenti! Spero che il comportamento di Rose, di fronte a quella notizia, ti sia piaciuto. Fammi sapere! Bacioni!
Nabiki93: Ho postato appena ho potuto... ed ecco la reazione di Rose :) ! Spero davvero che il capitolo ti sia piaciuto...e grazie per i complimenti :D un abbraccio!
Evetta96: Ciao! Nonostante io non sia una vera scrittrice, mi sento davvero lusingata per ciò che hai fatto! GRAZIE! Grazie per aver inserito la storia tra i preferiti, grazie per aver commentato! Mi fa davvero piacere...e spero che questo capitolo ti sia piaciuto quanto gli altri! Ciao! :)

Buona lettura a tutti!                     Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Reconciliation ***


37 - Reconciliation










Il ragazzo varcò la porta dell’ufficio con un certo nervosismo. Decisamente non si sentiva pronto per una conversazione. Per lo meno, non con lei.

- Per favore, potresti chiudere la porta a chiave? – la sua voce, proveniente dall’angolo più remoto dello studio, sembrava di cristallo, tanto era fragile.

Ed era peggio, molto peggio di come aveva immaginato; non riusciva a sopportare la breve distanza che c’era tra loro. Era come un abisso, in quell’istante.

Si schiarì la gola. - Dimmi, Ursula. - sollevò appena gli occhi per concedersi ancora una volta il privilegio di guardarla. Era seduta su una poltrona, le mani giunte come in una preghiera. Il viso tirato rivelava tutta la sua stanchezza.

Eppure…c’era qualcosa di diverso nel suo sguardo; una scintilla di…non riusciva a capirlo.

- Al…scusami se ti ho cercato. Non avrei dovuto farlo, ma c’è un buon motivo. Più che buono, credo.

Il ragazzo corrugò le sopracciglia, palesemente confuso. – Va bene, dimmi. Peggio di così…

- Prima che ti racconti questa cosa, devo farti una richiesta.

- Cioè?

- Non fare nulla di sciocco, o che possa farci scoprire…ti prego.

- Eh?! Non so nemmeno di cosa tu stia parlando, Ursula! E onestamente non riesco a seguire una sola parola del tuo discorso. Per di più ultimamente sei tu quella che decide per…

- Sono incinta Al. Aspetto un bambino…da te.

 

*************************************************************        

 

- COSA?! – l’urlo di mia madre trapassò le pareti di casa e rischiò seriamente di farmi diventare sorda. Rimasi in silenzio, sentendomi in colpa per mio cugino. Beh, lui avrebbe dovuto, dato che aveva messo incinta una ragazza che stava per sposare un altro! Il mio ragazzo!

- Rose…dimmi che, disgraziatamente, sei stata contagiata da Hugo e Lily, che hai ereditato un terribile senso dell’umorismo…stai scherzando vero? – i suoi occhi si stavano stringendo pericolosamente.

Avrei potuto negare, certo, ma ormai la bomba era stata lanciata. Dovevo lanciarla.

- Mi piacerebbe poterti dire si…ma no, non sto scherzando. E poi Lily ed Hugo non fanno scherzi del genere…– borbottai, passandomi una mano tra i capelli.

- Oh…io…io non so cosa dire, appena Harry e Ginny lo sapranno…cosa diranno?! Ma cosa gli è passato per la testa? Non lo sanno che per fare certe cose bisogna stare attenti?! E poi…Albus!!!! Potevo aspettarmelo da chiunque, ma non da lui, per la barba di merlino!

- Mamma?! Sono d’accordo con te, ma è successo. Ok? Adesso il problema è un altro. Albus sta scoprendo ora tutto questo! E Ursula è legata a Scorpius con un contratto all’antica, dimentichi? Loro…rischiano la vita, capisci? – mormorai tristemente, guardandola intensamente negli occhi.

Rimase in silenzio per non so quanto tempo. Capivo quanto stupore doveva procurarle quella notizia; ma ormai era fatta.

- Cosa vuoi fare? – chiese con voce incerta, afferrando un cuscino per stritolarlo.

- Cercare. Cercare qualunque cosa, qualunque cavillo che possa rompere quel fidanzamento! Ci dev’essere, ne sono sicura! – annunciai tranquilla; ero più determinata che mai.

Lei mi guardò compassionevole - Rosie…è praticamente impossibile…

- No, non lo è! Mamma…tu, papà e zio Harry siete la dimostrazione che nulla è impossibile! Per favore. Aiutaci.

Mamma rimase in silenzio per alcuni istanti. – Va bene Rose…ma Harry e Ginny…

 - Quello sarà compito di Albus. Io ho bisogno di una mano per questa cosa. Ok? Cerca più che puoi. Se trovi qualcosa cercami via gufo, ora devo scappare…- aggiunsi frettolosamente, afferrando il mantello. Mia madre era ancora frastornata. Mi abbracciò preoccupata – Sta attenta a Herbert Wood,  quell’uomo è pazzo.

- Lo so…vi voglio bene…- mormorai, prima di smaterializzarmi.

 

******************************************************

 

Ursula rimase in silenzio, osservando preoccupata Albus; che sembrava essersi pietrificato. Il ragazzo aveva la bocca aperta e gli occhi spalancati, in un’espressione leggermente sciocca.

- Al..? Tutto a posto?

- Io…Io credo di non aver capito molto b-bene.- balbettò lui, mentre le guance gli si coloravano di un bel rosso papavero. Ursula lo guardò torvo e si alzò in piedi. I ragazzi sapevano essere davvero idioti, a volte. Si piazzò davanti a lui e si scoprì la pancia.

- Ecco…- mormorò pratica, afferrando la mano di lui e portandola sopra un piccolo rigonfiamento all’altezza del suo ventre. – Sai…credo sia qui, più o meno. Vedi…non ho ancora fatto una visita…e poi non me ne intendo granché, sai…- aggiunse in imbarazzo, mentre il ragazzo restava in silenzio.

 

Albus Severus Potter rimase per un eternità in quella posizione, osservando e sfiorando la pancia di Ursula. Aveva un’aria completamente assorta, quasi pensierosa.  

- Se…se non vorrai, capirò, sai? Ma sappi che lo terrò comunque, perché…- la ragazza fu interrotta dalla mano alzata di lui.

- Diventerò padre…- mormorò lentamente. Improvvisamente sollevò il viso, regalando alla ragazza uno sguardo carico d’intensa emozione. Sembrava assolutamente…felice.

 Ursula lo guardò confusa. – E allora…cosa pensi?

- E’ la cosa più bella che tu potessi dirmi, Ursula - soffiò Al, poggiando un orecchio sul suo ventre. - Grazie.

Lei sorrise, mentre lacrime di felicità cominciavano a rigarle il volto.

- E…Al, non hai paura per quello che potrebbe succedere? – chiese, preoccupata di poter rovinare quell’attimo di felicità. Lui annuì.

- Si. Ne ho tanta…e vorrei spaccare la faccia a tuo padre , per quello che ci sta facendo passare…dovrei essere disperato, e probabilmente la paura mi assalirà in modo più forte, dopo.

Ma non posso arrendermi. Non volevo arrendermi prima, ma non sapevo come venire a chiedere il tuo perdono. Pensi che adesso non voglia lottare ancora di più? – esclamò lui, con fervore. Ursula sorrise – Mi sembri Rose…

- Rose? – il moro la guardò confuso. Lei annuì – sai…è una bravissima ragazza. Mi sbagliavo assolutamente sul suo conto…lei vuole aiutarci! Non so cosa stia facendo, ma ha un piano! Capisci?

- Cioè, fammi capire, Rose lo sapeva? Ah, no aspetta…è ovvio che lei lo sapesse. – borbottò lui, riferendosi al dono della cugina.

- In che senso?

- Ahhh…non posso spiegartelo...ma penso lo farà lei, prima o poi! – aggiunse Al, vedendo il cipiglio offeso della ragazza, che però sorrise.

- Grazie. Grazie per non aver fatto nulla di avventato, grazie per non avermi abbandonato…- sussurrò, chinandosi ad abbracciare Albus. Questi scosse la testa.

- Grazie a te, che stai dando la vita a mio figlio.

Lei parve pensarci su – E se fosse femmina?

Lui sorrise e la baciò sulle labbra – direi che potrei innamorarmi per la seconda volta…

 

****************************************************     

 

Entrai frettolosamente dal portone d’ingresso, sperando ardentemente che fosse andato tutto bene tra Al e Ursula; ma non feci in tempo a salire la prima rampa di scale, che un gufo reale planò sul corrimano di marmo, lasciando una busta giallastra accanto a me. L’afferrai frettolosamente e la aprii.

 

Rose,

lo so che non ho alcun diritto di cercarti, né tantomeno di importunarti, ma ho bisogno di parlare con te, davvero.

Se vorrai venire, sarò alla guferia fino alle otto di sera…per aspettarti. Se non verrai capirò, non preoccuparti.        

                                                                          Scorpius

 

 

Ripiegai la lettera con calma, ripensando ad ogni sua singola parola, e ripensando al momento in cui – qualche ora prima – i nostri sguardi si erano incrociati.

La verità era che non avrei resistito al suo sguardo…io lo amavo, lo amavo. Ma non volevo illudermi…

“Eppure hai fatto incontrare Ursula ed Albus per una riconciliazione…perché non ascoltare quello che ha da dirti, Rose?”

Sbuffai. La vocina della mia coscienza aveva ragione in fondo…e poi ogni tanto vale la pena di ascoltare il cuore…o no?

Diedi una veloce occhiata all’orologio, prima di cominciare a salire le scale di gran carriera. Mancava un quarto d’ora alle otto in punto.






Buonasera a tutti, come state? Spero bene :)
Vi chiedo immensamente scusa per aver postato in ritardo, ma il capitolo non mi convinceva - non mi convince tutt'ora - e quindi...
Il titolo "Reconciliation", si riferisce proprio alla riconciliazione tra Al e Ursula...non dico che non ci siano più casini, d'ora in poi...ma i due in qualche modo cercheranno di cavarsela insieme... xD
Ecco la soluzione di Rose...cercare: cercare un pretesto per rovinare la festa a Wood...ci riuscirà? Chissà!
Ok..la rivelazione di Ursula: quella è stata la parte più complicata da scrivere...spero di non aver fatto un super pasticcio, spero che in un modo o nell'altro vi sia piaciuta...fatemi sapere, se vi va!
Vorrei ringraziare chi ha commentato il capitolo precedente...e cioè altovoltaggio, Iva27, Nabiki93, mothintheshell, Evetta 96, ayashi986, lily_94, confettina!  Siete veramente speciali, mi spronate a scrivere di più e a cercare di migliorarmi...davvero, GRAZIE! Un abbraccio!

                                                                                                                        Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** The right thing ***


38  - The Right Thing









Quando varcai la porta della guferia fuori era già buio, per cui non mi stupii della scarsa luce che albergava all’interno della sala.

Rimasi per alcuni istanti immobile, mentre il mio sguardo si soffermava su una figura slanciata seduta sul davanzale della finestra, l’unica fonte di luce di tutta la stanza.

- Sei qui. – disse piano Scorpius. Il chiarore della luna rendeva visibile la sua espressione sorpresa – ero convinto che avresti ignorato il mio biglietto.

- Lo avrei fatto…ma avevo voglia di vederti – ammisi sincera. Sapevo che questo avrebbe reso le cose ancora più complicate, ma era la verità. Lui sospirò.

- Ursula mi ha detto di essere incinta – fece un sorriso sarcastico – immagino tu lo sappia. – disse poi.

Stava girando intorno al vero argomento, lo sapevo, ma a me andava bene così; e poi dovevo dirgli di quello che sapevo.

- Si, naturalmente. E so…anche di chi è. - mormorai a disagio. Lui rimase sollevò un sopracciglio e ghignò.

- Ma non mi importa saperlo; così come non mi importa di lei. – e mentre lo diceva sembrava assolutamente disinteressato alla cosa. Mi spaventò quel suo tono.

Lo guardai male – Beh, dovrebbe! Si tratta comunque di una persona che conosci!

Lui sorrise sarcastico – Già. Della mia fidanzata. La donna che tra un mese circa sposerò! E si tratta di suo figlio, di cui, tra circa sette mesi, sarò padre. Una bella famiglia felice, no?

- SMETTILA! – gridai con quanto fiato avevo in corpo. Attorno a noi si scatenarono mille fruscii di ali, e molti gufi si precipitarono fuori dalla finestra, stridendo indignati.

- Rose…- Scorpius mi guardò allarmato, ma io non lo ascoltavo più

- Devi smetterla! Odio quando fai così, smettila di fingere che non t’importa nulla, smettila di fare del sarcasmo! Io ODIO dover sostenere tutto questo, ma lo faccio, accidenti! Lo faccio per Al, per Ursula, per me…per te! - le lacrime cominciarono a scivolarmi lungo le guance, mentre la mia voce prendeva a tremare senza ritegno. Sentii uno strano rumore, poi mi ritrovai tra le braccia di Scorpius, che mi stringeva forte, così forte da far male. A quel punto scoppiai in singhiozzi.

- Shhh…sta calma Rose. Ti prego…- anche la sua voce era incrinata, ma rimase in silenzio per un’infinità di tempo.

Quando – chissà quanto tempo dopo – parlò, la sua voce era incerta.

- Hai detto..Al? Albus? – chiese stupito.

Io sospirai, annuendo – Ho detto Al.

- Cioè…è lui il padre?! – adesso la sua espressione era scioccata – credevo odiasse Ursula!

- Evidentemente la sua messinscena era migliore della nostra. – dissi solamente.

- Questo…complica le cose.

- Non più di quanto già non fossero. Ma ho un piano…e non ti dirò di cosa si tratta. Tu e Ursula sareste solo d’intralcio. – annunciai combattiva, mentre lui scuoteva la testa, incredulo.

- Un piano? Tu devi starne fuori! Non voglio che tu ti faccia del male solo per…

- Per Albus e Ursula. Per loro figlio. Per te. Per me. Non mi sembra poco. - sussurrai, a pochi centimetri dal suo volto. Lui fece un sorriso triste, sfiorando con un ditola mia guancia.

- Lo avevo detto; tu sei troppo buona per poter stare con uno come me. Meriti molto di meglio.

- Ma io voglio te – risposi ostinata.

- Rose…- chinò la testa, allontanandomi delicatamente da lui. Lo guardai seria; sapevo che era arrivato il momento.- Scorpius? – chiesi piano, cercando di ricordare che non dovevo piangere.

 Lui fece un sorriso stentato.

- E’ meglio di no. E’ meglio che non cerchiamo di…ricomporre la nostra storia. Non ora.

- Credevo che questa sera…insomma, Albus e Ursula…- bugiarda. Lo sapevo cosa mi avrebbe detto; lo sapevo…era la cosa più razionale, per lui.

Scorpius sollevò una mano, interrompendomi.

- Ti amo Rose. E non è una bugia, né un modo per poter sfuggire a quello che capiterà. E’ la pura e semplice verità. E vorrei che bastasse; vorrei che bastasse a farci stare bene, fino a quando lo vorremo. Ma non è così. Se mai…se mai troveremo un modo per sfuggire a tutto questo…allora si, sarà la cosa più bella del mondo. Ma ora…

- Ora è inutile? – terminai per lui, cercando di far ragionare il mio cuore.

- Non inutile.- rettificò - Doloroso. Vedi, Albus e Ursula avranno sempre qualcosa che li unirà. E forse a loro potrebbe anche bastare. A me non basta. Non mi basta vederti da lontano e sapere che mi ami. Non mi basta e non è giusto nei tuoi confronti. Se sposerò Ursula non potrò darti nulla. Nulla. - la sua voce si incrinò appena, mentre io annuivo meccanicamente. Sapevo che era giusto…ma mi parve di sentire qualcosa di orribile.

- Magari troveremo una soluzione – gracchiai incerta. Lui scrollò le spalle.

 

- Perché mi hai chiesto di parlare? In fondo era la stessa cosa… - sussurrai, non sapendo cosa dire.

- No, non lo era! Non volevo che…credessi che ti avevo mentito. Se l’ho fatto è stato solo per proteggerti da Wood.

- Lo so. Scorpius…- lo abbracciai, cercando di cancellare la traccia delle mie lacrime. Lui mi strinse delicatamente; ma a quel punto il dolore era insopportabile. Mi staccai da lui, avvicinandomi alla porta.

- Ora è meglio che vada. – cercai di mantenere un tono di voce leggero, ma era praticamente impossibile.

- Perdonami Rose. – fu tutto quello che mi disse, o che volli ascoltare; cominciai a scendere le scale senza vederle, cercando di allontanarmi il più possibile da lui.

Era giusto così?

 

 

************************************************************         

 

Era giusto così?

Rimasi ad ascoltare il suono dei suoi passi che si allontanavano, mordendomi la lingua per evitare di richiamarla indietro. Estrassi dalla tasca un piccolo rotolo di pergamena, una piuma e una boccetta d’inchiostro e mi poggiai su davanzale.

 

Madre,

oggi pomeriggio ho ricevuto il tuo biglietto; grazie per avermi avvertito delle intenzioni di Herbert Wood.

Ho parlato con Rose.

 

                                                                              Scorpius 

 

 

Rimasi fermo per qualche istante; onestamente non sapevo cosa scrivere. Non volevo che sapesse quanto mi costasse lasciarla. Non volevo che sapesse quanto dolore mi stavano causando le loro decisioni egoistiche.

Chiusi la lettera in una busta e la legai alla zampa di un gufo, che subito si allontanò nella notte.

 

Ecco fatto, avevo svolto il mio dovere da bravo figlio e da bravo ragazzo. Adesso Rose sarebbe stata al sicuro da Wood...forse.

Rimasi a guardare il cielo, costringendomi di pensare che non dovevo disperarmi; era meglio così. Tutto quello che le avevo detto era vero, in fondo; non avrei sopportato di vederla così lontana da me, se avessi sposato Ursula.

E allora era meglio chiudere definitivamente, piuttosto che crogiolarmi in una speranza vana.

Forse tutti preferivano credere nel lieto fine, ma io non potevo affidare i miei sogni solo alle speranze.

 Era giusto così.

 

***********************************************************        

 

- Rose…dove vai? – Lily mi placcò davanti alla biblioteca, guardandomi stupita. Cercai di farle un sorriso, ma la verità era che non ne avevo voglia.

- Devo fare una ricerca….- buttai li, scrollando le spalle.

- Ma sono le nove del mattino…ed è sabato…- borbottò poco convinta – vuoi una mano?

- No, ma grazie…ora vado! – mi voltai per entrare dentro, ma lei mi afferrò per un braccio, costringendomi a voltarmi. Davanti ai miei occhi agitava un pezzo di pergamena dall’aria consunta.

- Di che si tratta? – lo presi in mano, leggermente titubante, mentre lei assumeva un’aria vittoriosa.

- Ho fatto una ricerca per te! Insomma….per quella cosa di Violet Weasley…hai presente no? – sussurrò pianissimo, mentre alcuni Tassorosso passavano accanto a noi.

Sorrisi grata – Ti ringrazio Lils…ma io e Al abbiamo già cercato delle cose…- la sua espressione mi costrinse a fermarmi.

- Si, avete cercato - senza neppure chiedermi una mano, tra l’altro - ma io ho trovato qualcosa di meglio! Tu leggilo, poi mi dirai…- disse misteriosamente, prima di voltarsi e correre via. Rimasi con quel foglietto tra le mani per alcuni istanti, prima di entrare.

Depositai davanti alla bibliotecaria l’autorizzazione del professor Neville ed entrai  nel reparto proibito; sedendomi ad un tavolo abbastanza appartato. A quel punto spiegai il pezzetto di pergamena e presi a leggerlo.

 

All’inizio non capii; poi, molto lentamente, mi resi conto che c’era qualcosa che non quadrava.




Ciao a tuttiiiiiii! Come va? A me abbastanza bene...finalmente oggi mi sono liberata di quei maledetti elaborati, ma ancora devo studiare...l'esame è giorno 22 ed io non ho affatto voglia di sostenerlo...ma devo! Anyway, lasciamo perdere i miei deliri, che ultimamente sono tanti...anzi troppi!
Spero non mi ucciderete, dopo aver letto questo capitolo! Innanzi tutto vi chiedo scusa; era pronto già da due giorni, ma onestamente non ne ero molto convinta! Perdono!
Vedete, Scorpius è proprio l'opposto di Rose: se lei è speranzosa, lui è decisamente pessimista! E onestamente se ha lasciato definitivamente Rose, lo ha fatto perché sua madre - la cara, povera Astoria! - lo ha avvertito delle intenzioni di Mr. Wood! Ma non preoccupatevi; la tempesta passerà presto! E poi credo che d'ora in poi non ci saranno capitoli così tristi! E bisogna sempre considerare che, tra non so di preciso quanti capitoli, la FF finirà!  Ritornando alla storia: cosa ci fa Rose al reparto proibito? Cosa le ha dato Lily?  ( si, lo so, sono domande tipiche da telenovelas...pardon! ) Beh, il prossimo capitolo rivelerà qualcosa di nuovo!
 Cosa molto importante: venerdì parto e torno i primi gg della prossima settimana...se non dovessi pubblicare entro domani sera (devo studiare -.-"), allora il prossimo aggiornamento sarà la prox settimana ok?
Grazie a
Nabiki93, vulneraria, altovoltaggio, confettina, Iva27, mothintheshell, lily_94 per le vostre recensioni! Sono molto contenta che vi sia piaciuta la scena tra Albus e Ursula...avevo una paura tremenda che fosse troppo banale..! E spero di non avervi deluso con questo capitolo! Un bacione grande a tutte! GRAZIEEE!
E grazie a chi ha aggiunto la mia storia tra i preferiti e chi l'ha aggiunta tra le seguite...Grazie :) :) :)
                               
                                                                                               Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** What's happening? ***


39 -  What's happening?








- Rose? Che succede? – Al era comparso improvvisamente accanto a me, togliendosi il mantello dell’invisibilità. Lo guardai molto male. – Se solo evitassi di comparire così all’improvviso sarei molto più felice! – sibilai, guardandolo torva. Lui sorrise a mo' di scusa, poi guardò con curiosità il foglio di pergamena che stavo leggendo, accompagnato da un libro altrettanto grande.

- Ho scoperto che ci sono delle incongruenze…nella vita di Violet Weasley. – spiegai titubante, passandogli il foglio che Lily mi aveva dato. Lui lo afferrò accigliato e cominciò a leggere.

Sapevo che era deluso e che credeva che avessi trovato una soluzione al Contratto, ma ero convinta che la storia della sorella di zia Muriel meritasse importanza. Sapevo che c’era qualcosa nel mio potere che andava scoperto…era tutto troppo strano.

- Sembra un…

- Credo sia un censimento babbano; o meglio…fu fatto dal Ministero della Magia, ma sembra che riguardi solo un certo tipo di persone…- mormorai pianissimo. Al annuì aggrottando le sopracciglia. – E la sua data risale al…1913?!

Io annuii con vigore, lasciandomi andare ad un sorriso – E’ questo il punto, Al! Leggi bene! – lo incitai. Lui spinse gli occhiali sul naso e guardò attentamente l’elenco.

- Per Merlino…- mormorò stupito – ma qui c’è il suo nome…Violet Ginevra Weasley.

- Quindi non è realmente morta nel 1911! Questo vuol dire che c’è qualcosa sotto! – esclamai sovreccitata. Al sorrise – pensi che potremmo rintracciarla? Insomma…zia Muriel è ancora viva dopotutto…no?  E sua sorella era più giovane di lei…e se non è morta all’età di diciassette anni…

- Potrebbe essere viva, e potrebbe essere in contatto con zia Muriel! – aggiunsi sorridendo. Lui annuì. – E quando pensi di andarci? – chiese, gli occhi ancora fissi sul foglio.

- Il prossimo e ultimo finesettimana a Hogsmeade. Andrò da zia Muriel, poi andrò a cercare lei. – risposi prontamente e Al fece una strana espressione. – Sai che abbiamo delle…priorità vero? – chiese, cercando di non apparire troppo brusco. Io annuii stancamente. – Ma questo fa parte delle priorità Al. Devo saperlo...è importante. Non abbandonarmi proprio ora...- aggiunsi più piano.

Lui rimase in silenzio per alcuni istanti, guardandomi intensamente. Capivo la sua frustrazione ( era molto più grande della mia ), ma, non sapevo davvero come spiegarlo, ritenevo che parlare con zia Violet fosse importante. Vitale.

- D’accordo. Hai ragione…è solo che…- si sedette accanto a me, scuotendo la testa. Io gli passai una mano sulla spalla. – Ce la faremo, davvero Al.

- Si, spero…- rispose lui, afferrando un enorme tomo davanti a noi – Questo di che parla?

- Stranamente Hogwarts contiene una serie di libri pieni di articoli di Magisprudenza. Divertiti, potresti trovare qualcosa. Si tratta anche di sentenze di divorzi, matrimoni forzati e cose del genere…io cerco di trovare qualche incantesimo capace di spezzare questo tipo di cose…- aggiunsi, afferrando un librone grande quanto il primo. Sia io che mio cugino cominciammo a cercare e per circa tre ore nessuno parlò. All’improvviso, verso le dodici, Al si agitò sulla sedia  e mi guardò sottecchi.

- Rose…

- Mh? – chiesi soprappensiero, superando di netto il capitolo sui filtri d’amore.

- Come…come stai? – la sua domanda fu accompagnata dall’immagine di Scorpius, che si propagò nella mia mente in modo nitido e perfetto. Sentii una stretta al cuore, seguita dal ricordo della nostra ultima conversazione. Voltai pagina e sollevai il viso, lasciandomi andare ad un sorriso, naturalmente falso – Bene, che domande fai? – esclamai, fingendo allegria. Al mi guardò dubbioso - Io mi riferisco a…- cominciò, ma non gli diedi il tempo di ribattere.

- Ho una fame da lupi Al…perché non sospendiamo le ricerche e andiamo a pranzo? – chiesi vivacemente, afferrando alla rinfusa alcuni libri. – Potremmo ritornare più tardi, col mantello! Oppure…potremmo finire questi!

Albus mi guardò torvo. Ovviamente sapeva che stavo fingendo, ma non disse nulla. Si limitò ad annuire, prima di afferrare un libro e sparire sotto il mantello.

 

La Sala Comune era, come naturale, piena di studenti che studiavano e riposavano chiacchierando a voce alta. Sembrava che qualcosa avesse suscitato l’eccitazione di tutti.

Al, che si era liberato del mantello e dei libri, mi raggiunse e si sedette accanto a me, sopra un enorme pouf rosso – Sai la novità? – disse, leggermente annoiato.

- Dovrei? – chiesi, sollevando un sopracciglio. Lui sorrise e alzò gli occhi al cielo – Ma ceeerto che dovresti, si tratta dell’evento più megameraviglioso dell’anno! E dovremo organizzarlo noi!Wow! – esclamò, in una perfetta imitazione di un’oca.

- Smettila o mi costringerai ad ucciderti…- borbottai, affondando ancora di più nel divano – di che si tratta?

- Scusa Rosie, comunque…

- Sapete, ci sarà un ballo! – esclamò Roxanne, interrompendolo, sedendosi accanto a me con un gran tonfo. Mi lasciai sfuggire un verso sprezzante.

- Oh! Un ballo, ma è meraviglioso! – esclamai sarcastica – potrò invitare la mia prossima preda, dato che ormai ho perso l’eredità dei Malfoy! – le risate dei miei cugini vennero interrotte da una voce piuttosto sgradevole.

- Già, Weasley! Dovresti proprio…- mi voltai in tempo per incrociare lo sguardo maligno di Amanda Finnigan, in piedi dietro di me. Sapevo di doverla ignorare, ma, contravvenendo alle raccomandazioni che Al mi stava facendo telepaticamente, mi alzai con calma e mi voltai a fronteggiarla.

- Finnigan! Ti cercavo sai? – esclamai allegramente, mentre tutta la Sala (tutta!) ammutoliva. La ragazzina, parecchio più bassa di me, aggrottò le sopracciglia. – Sei un Caposcuola Weasley, occhio a quello che fai…- il suo tono baldanzoso rivelava il suo reale timore. Mi lasciai andare ad un sorriso ampio, scoprendo i denti. – Appunto; quindi facciamo un piccolo conteggio. Venti punti in meno a Grifondoro per aver gettato fango su tre studenti della scuola, altri dieci, per aver parlato in modo inappropriato di un professore, perché si, Ursula Wood è una professoressa. E…in punizione per una settimana. Sicuramente il professor Hagrid  avrà bisogno di qualcuno che pulisca le casse dei Vermicoli…ne muoiono così tanti in questo periodo! Ah, tutto naturalmente senza magia…e se per caso volessi lamentarti puoi tranquillamente rivolgerti alla Preside. – trillai dolcemente, ben sicura che Finnigan (che aveva una paura matta della McGranitt), non ci sarebbe mai andata. Sapevo che probabilmente il mio era abuso di potere…ma, dato che se lo meritava, non mi posi il problema.

- Tu…tu sei solo una…

- Si? Sono certa che i nostri compagni di casa vorranno che io ti tolga altri punti! Dimmi pure…- esclamai, continuando a sorridere. Lei mi guardò infervorata

– Se hai coraggio affrontami a duello, Weasley!

- Finnigan, per favore! Non credi che stiamo già dando abbastanza spettacolo? Va a studiare, abbiamo esami tra qualche settimana!

- Non ne sei capace forse? – estrasse la bacchetta e me la puntò contro, ma qualcuno si interpose tra me e lei, spingendomi indietro.

- No!

Al aveva estratto la bacchetta e l’aveva sollevata, pronto a lanciarle un incantesimo. Tutta la sua rabbia, la sua frustrazione stavano per esplodere nel peggiore dei modi. Senza pensarci un istante estrassi la mia.

- Protego! – gridai e in quel momento una forza oscura e violenta mi travolse, lasciandomi inerme e senza forze. La bacchetta sussultò violentemente nella mia mano ed io caddi bocconi, mentre tutto diventava sempre più confuso e remoto.

L’ultima cosa che sentii furono le urla degli studenti, poi il nulla.

Il buio calò su di me, ed io non ero capace di fermarlo…



ZAN - ZAN - ZANNN! Colpo di scena! Che è successo? Ehm...scusate, mi sono fatta prendere dalla follia...come va? A me piuttosto male; l'esame è tra tre giorni ed io sono veramente nei pasticci! Però avevo una voglia immensa di scrivere e postare questo capitolo...quindi...eccolo qui! Lo so, è corto, il finale fa pena...e...spero mi perdonerete per il ritardo! Che cosa è successo a Rose? Perchè è svenuta? Eheheh...lo scoprirete presto! Eheheh...
Ok, la smetto di sogghignare e ringrazio le 8 fantastiche persone che hanno recensito lo scorso capitolo:  Debora93, mothintheshell, glumbumble, Smemo92, Evetta96, Nabiki93, pinkyade e confettina! Forse il capitolo non è molto emozionante o ricco di colpi di scena...ma spero vi piaccia comunque! Bacioni!
Grazie anche alle 146 bellissime persone che hanno aggiunto la mia FF tra i preferiti, alle altrettante 66 bellissime persone che l'anno aggiunta tra le seguite! Grazie!
                                                      Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** Clarifications and Memories ***


40 - Clarifications and Memories






- Credi che stia bene?

- Ma certo, Al, per l’amor del cielo sta tranquillo!

- Silenzio, si sta svegliando…

 

Luce.

Lentamente, faticosamente, aprii gli occhi. La testa mi doleva e mi sembrava di non riuscire a muovere un muscolo, ma provai a voltarmi, cercando i volti di coloro che avevano parlato.

Con qualche difficoltà misi a fuoco Al, Lily e Ursula, che mi osservavano preoccupati.

- Rose, ti senti un po’ meglio? – Lily mi fece un sorriso incoraggiante, mentre Ursula mi teneva la mano.

- Io…mi sento strana…- biascicai, accusando un’altra fitta alla testa. Al corrugò le sopracciglia.

- Tranquillo Albus. Sono solo un po’giù di tono, probabilmente. – cercai di sorridere, mentre Ursula mi porgeva una boccetta piena di liquido azzurrino. – Prendilo Rose è un ricostituente; me l’ha dato Madama Chips, è dovuta andare al San Mungo, sai…- e arrossì; probabilmente Madama c’era andata per farle un favore.

- Ah, ma siamo in infermeria…- constatai stupita, prima di bere tutta la pozione.

- Certo, che ti aspettavi? Mica potevamo lasciarti sul pavimento della Sala Comune…- rispose Al, alzando gli occhi al cielo. Lily mi guardava seria – E’ stato spaventoso Rose…

- Ma cosa è successo? Ricordo solo che ho alzato la bacchetta e poi ho sentito come se…come se non riuscissi più a scagliare alcun incantesimo. Sembrava come se la magia fosse scomparsa totalmente dal mio corpo. – mormorai preoccupata. Ursula mi guardò seriamente. – E’ una cosa molto strana questa, lo sai Rose? Dovremmo saperne di più…- aggiunse, alzandosi in piedi. Sembrava stanca.

- Non devi affaticarti per me, lo sai vero? – le dissi lentamente – Non preoccuparti, appena starò meglio cercherò qualcosa…

- Sta tranquilla Rose…va tutto benone. Lily, ti va di venire con me? – aggiunse Ursula rivolta a mia cugina.

- Certo cognata! – esclamò lei, soffocando una risata. Entrambe mi baciarono e uscirono fuori dalla stanza, parlando piano tra loro.

- Le avete detto del bambino, allora? – chiesi sorridendo ad Al, che mi guardava fisso.

- Si…dato che hai dormito per una giornata e mezzo, mi sembrava doveroso...eravamo qui tutti e tre! L’ha presa bene…Lily intendo, sembrava tranquilla.

- Questo è perché ancora non se n’è resa conto…- borbottai io. Lui sorrise, ma poi ridivenne serio.

- Rosie mi dispiace. E’ stata tutta colpa mia…ma…quella Finnigan, non ci ho visto più. Se tu non ti fossi messa in mezzo, probabilmente l’avrei Schiantata contro una parete e non era il caso.

- Decisamente no…- convenni annuendo.

- Ah a proposito…tutti pensano che sia stata la Finnigan a farti del male…e i professori hanno detto che se non confessa probabilmente l’anno prossimo sarà espulsa. Quindi…

- Quindi si, dovrò smentire…ma tra un paio di giorni ok? Voglio farle prendere un bello spavento, prima. Poi dirò a tutti che non è stata lei…- aggiunsi scocciata.

- Tu sei più Serpeverde che Grifondoro, secondo me! Come sei vendicativa! – esclamò con una risata Al. Lo guardai scandalizzata – Se lo merita! E comunque non dire una cosa del genere a casa, o mio padre mi ucciderà!

 

- Beh, basta spiegargli che noi dei “bassifondi” non siamo così male…e tutto si risolverà no? – disse piano una voce a me ben nota. Mi voltai lentamente, mentre il cuore minacciava di uscirmi fuori dal petto, tanto batteva veloce.

- Ehi Scorp. – Al guardò imbarazzato il suo migliore amico, mentre io tacevo, troppo stupita per dire qualcosa.

- Al, sbaglio o noi due dovevamo parlare? Mi hai reso cornuto prima delle nozze…– Scorpius sollevò ironicamente un sopracciglio. I due si guardarono per un istante e poi si sorrisero, dandosi pacche sulle spalle a vicenda.

- Stasera ne parliamo…adesso vado, la preside vuole vedermi. – Al mi strizzò l’occhio e si allontanò, uscendo dalla stanza. A quel punto io e Scorpius eravamo rimasti completamente soli.

Mi voltai e gli lanciai un’occhiata sottecchi, mentre lui si avvicinava con calma.

Era bello, bello come sempre, con la divisa ordinata e gli occhi rivolti alle finestre, lontanissimi. Si tolse il mantello, restando in camicia e, lentamente, si sedette sul mio letto.

- Come stai?

-Che ci fai qui? – gli chiesi con voce incerta. Il suo sorriso si spense immediatamente; quella domanda, lecita del resto, lo metteva in difficoltà - Ero preoccupato per te.

- Grazie…- risposi subito, troppo confusa per continuare.

- So che non dovrei essere qui, so che è tutto più difficile, Rose…ma mi sono spaventato. – ammise timidamente, guardandomi con attenzione. – Sai il perché di tutto questo? – chiese poi.

- Io…no, ma è qualcosa legato a me…non c’entra Finnigan. – spiegai brevemente. Lui annuì, concentrato. – Forse sei un po’ stressata in questo periodo.

- Senza dubbio. – ribattei, forse un po’ troppo acidamente. Lui se ne accorse e mi guardò colpevole.

- Senti…sono contento che tu stia bene…

- Grazie, mi fa piacere che tu sia venuto a trovarmi. – risposi diplomatica. Scorp distolse lo sguardo e sospirò.

- Mi sento un idiota a stare qui, Rose.

- E allora vai. – risposi con rabbia, voltandomi per nascondergli la mia espressione. Lui respirò più forte e mi afferrò per un braccio, costringendomi a voltarmi.

- Sei una stupida, non hai capito niente. – soffiò a pochi centimetri dal mio viso; la sua espressione era furiosa.

- Mi stai facendo del male…- a dire il vero il suo tocco era così leggero che non me ne rendevo conto; ma la sua vicinanza mi confondeva e le sue parole mi avevano ferito…

- Intendo dire, che mi sento un idiota perché non posso aiutarti...e scusami per il braccio - mi lasciò il polso e la sua espressione ritornò triste. Pur sentendo quello strano, terribile e meraviglioso desiderio di baciarlo, mi trattenni. A malincuore cercai di allontanarmi.

- Scorpius…solo pochi giorni fa mi hai detto che noi…- m’interruppi, mentre lui si sedeva più lontano.

- Scusa, davvero…è più forte di me…- aggiunse, mentre le sue guance cambiavano colore. Mi lasciai sfuggire un sorriso, nonostante mi venisse da piangere.

- Vale lo stesso per me. – dissi semplicemente, mentre un silenzio denso di sottointesi e di echi di ricordi lontani si impossessava di noi.

- Dovrei andare…

- Lo so.

- Scusami per l’apparizione improvvisa e tutto il resto; volevo sapere come stavi.

- Si. – annuii meccanicamente, mentre lui si alzava.

- Nessuno ci impedisce di parlarci – aggiunse ancora lui, indossando il mantello. Non sapevo cosa rispondere, per cui rimasi in silenzio. Scorpius mi fece un breve sorriso e rimase un istante fermo accanto al mio letto, incerto. Strinsi il copriletto di lino, mentre lui si voltava, combattuto dal desiderio di restare.

- Ciao Rose…

- Ciao. – risposi pianissimo, mentre la porta dell’Infermeria si chiudeva.

 

 

 

**********************************************

 

- Ehi, Scorp. – Albus entrò senza troppe cerimonie in camera mia, evitando di proposito Ben, che lo stava guardando fissamente. Conoscendo Ben, si era già pentito dell’accaduto, ma non avrebbe mai chiesto scusa…e quanto ad Albus…beh, lui era Albus. Capace di perdonarti immediatamente o di fingere che eri morto da anni. Un po’ esagerato, si, ma in fondo siamo tutti esseri umani, quindi…

- Al…- borbottai, lanciando la sigaretta nel posacenere. Non mi alzai, né mi mossi dal mio letto. Semplicemente avevo voglia di restarci; in eterno possibilmente.

- Dovevamo parlare – mi ricordò il mio migliore amico – puoi venire un momento?

Lanciai un’occhiata di sbieco a Benji. Stava seduto sul suo letto e fingeva di leggere il libro di Pozioni; era così dannatamente vendicativo che non si sarebbe mosso di un millimetro…o forse era solo infantile?

Scossi la testa e mi alzai svogliatamente. – Sicuro; andiamo. – risposi, prima di seguire Al fuori dalla stanza, dalla Sala Comune, fino…

- Che ci facciamo qui? – guardai stralunato la parete che conteneva la Stanza delle Necessità. Al sorrise e dopo circa trenta secondi comparve una porta. La varcammo, entrando in una stanza accogliente e comoda. Mi sedetti sopra una poltrona dall’aria soffice e mi accesi una sigaretta.

 - Racconta.

E fu così che Al mi parlò di Ursula, di come si erano innamorati e…

- Sei un idiota, lo sai? Per averla messa incinta. – cercai di mantenere un tono di voce distaccato, ma la verità era che la cosa mi faceva rabbia.

- Hai messo incinta una ragazza…avete diciassette anni, per Merlino! Pensi che un figlio sia un giocattolo? Come vorresti mantenerlo? Ah già…- finsi di ricordare qualcosa di molto importante – Ursula sta per sposare un povero idiota…non c’è problema! – sbottai, guardandolo freddamente. Al chinò il capo.

- Credi che io non lo sappia? E’…successo, Scorpius.

- Le cose non “succedono”, Al!

- Hai paura che la gente ti prenda in giro quando sarai sposato? Che arrecherà disonore alla tua famiglia? – chiese lui con voce tagliente.

- Di questo non me ne importa un fico secco, dovresti saperlo. E poi credevo che fossi convinto che io e Ursula non ci saremmo sposati. – aggiunsi malignamente. Non ero arrabbiato con Al. Anzi lo ero…ma non per gelosia o altre sciocchezze, ma perché quella situazione era diventata assolutamente orribile…era un incubo.

- Senti…- si passò una mano sul viso – mi dispiace. Mi dispiace che tutto questo stia accadendo a noi. E che tu non possa stare con Rose.

- Lascia stare Rose – replicai velocemente. Il solo pensiero di aver dovuto lasciarla mi uccideva. Al sospirò. – Voglio dirti che io ci credo in questo piano, davvero.

- Tic, tac, tic, tac…il tempo passa, Al…ed io sto già facendo le prove del mio meraviglioso abito da sposo. – scossi la testa rassegnato. Solo loro potevano crederci in quel piano basato sul nulla. Era tipico.

- Io ci credo, ma…se voi due doveste…- lessi tutto il dolore nei suoi occhi e mi calmai un po’. – Se noi dovessimo sposarci? – lo incalzai. Il suo sguardo divenne ancora più serio.

- Farò tutto, tutto il possibile per essere un buon padre. Un padre presente. E non dovrai farti carico di nulla, Scorpius.

- Non è il bambino il problema…è una creatura innocente, lui non c’entra. – mi affrettai a spiegare, temendo di aver detto qualcosa di sbagliato. Albus inspiegabilmente sorrise.

- Lo so, Scorpius. E so che, anche se non ami Ursula, anche se non si tratta di tuo figlio…tu gli vorresti bene come se lo fosse. Lo so.

Il suo tono mi ricordò Rose, la mia Rose, che era così fiduciosa…

- Sembri Rose. Si vede che siete parenti…comunque va bene. E’ tutto a posto.

Al scoppiò a ridere. – Ti sbagli Scorpius, qui la parentela non c’entra. E’ stata lei ad insegnarmi tutto questo; come sempre. E comunque – ritornò serio – grazie.

- Rose è buona. Lo è sempre stata…ma è troppo ingenua e fiduciosa. - borbottai, voltandomi verso la finestra., perso nei ricordi.

Ricordi che non facevano male, anche se parlavano di noi.






Ciao a tutti! Come state? Io me la cavo, alla fine ho deciso di spostare l'esame ad Ottobre...decisamente non ero preparata a dovere...non volevo essere bocciata!
Anyway, sicuramente vi starete chiedendo il senso di questo capitolo, che apparentemente è inutile. Diciamo pure che è di passaggio...volevo mettere il chiarimento tra Albus e Scorpius...ci stava no? Per quanto riguarda Rose...il motivo del suo svenimento sarà spiegato a breve!
Altra cosa...la scena tra Scorpius e Rose inizialmente non doveva proprio esserci...solo che ho riflettuto (xD si è strano, lo so!) e mi è sembrato normale che lui volesse sapere come stesse...è comunque la ragazza di cui è innamorato! E volevo esprimere tutte le contraddizioni del loro rapporto...la voglia di stare insieme (in realtà all'inizio pensavo ad una scena d'amore...nel senso che facevano l'amore...ma poi me ne sono pentita!), il pensiero di tutti i loro problemi e la loro frustrazione (sono tutti nervosetti eh?!)...quindi, in definitiva, l'ho fatto per questo!Magari dal punto di vista dello "scorrere" della storia non ha molto senso...ma come capitolo ci stava, credo. Fatemi sapere.
Vi informo che tra un paio di capitoli (mi dispiace non sapervi dire quanti con esattezza) la storia volgerà al termine! Preparatevi per lo sprint finale! xD xD xD
Grazie a vulneraria, confettina, glumbumble, mothintheshell, Nabiki93, Iva27, Mirwen, Smemo92....forse sarò ripetitiva, ma è bellissimo leggere le vostre recenzioni! Mi rende troppo felice, grazie!
Ora scappo...è tardi...e comincio ad avere un filino di sonno... xD baci!
                                                                                                                  Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Don't give up the fight ***


41 - Don't give up the fight



Questo capitolo lo dedico a te.
Io non sono Rose e, purtroppo, non
sono mai venuta a salutarti. Mi dispiace.
Forse è sciocco dirtelo ora che non puoi sentirmi.
E poi lo dedico anche a te Jo! Perché anche
se a volte assomigli a zia Muriel e mi fai arrabbiare
ti voglio bene.






Ho sempre odiato i pettegolezzi. Danno la possibilità alla gente di dire quante più idiozie possibili, senza neppure accertarsi se queste corrispondano alla verità.

Quando quella mattina, due giorni dopo il mio svenimento, uscii dall’Infermeria, mi ritrovai al centro di una fittissima rete di gossip.

La metà degli studenti sosteneva che Finnigan mi avesse scagliato una Maledizione Senza Perdono, a cui io non ero stata capace di rispondere. Altri pensavano che fosse scoppiata una lotta “alla babbana” e che io avevo vinto; ma siccome Amanda era gelosa, mi aveva steso con uno Schiantesimo. Nulla di più falso.

In un certo senso provai quasi (sottolineerei il quasi) pena per lei, quando fui costretta ad ascoltare quelle assurdità…però in fondo se la meritava un po’ di cattiva pubblicità, quindi non smentii nulla.

Io, Al e Lily restammo per circa una settimana chiusi in biblioteca, divisi tra lo studio per gli esami e le ricerche sul Contratto. La sera eravamo spesso gli ultimi a lasciare la sala ( abilmente nascosti sotto il Mantello dell’Invisibilità dei miei cugini), e quando non avevamo lezioni eravamo sempre li.

L’unico giorno in cui né io, né Albus entrammo in Biblioteca, fu quando ci materializzammo a casa di zia Muriel, approfittando di una giornata intera ad Hogsmeade.

Zia Muriel viveva da sola, in una piccola villa non troppo lontana dalla Tana e, quando ci vide, quasi non le venne un infarto. Al si fece avanti, parlando in tono dolce.

- Ciao zia…ti ricordi di noi? Siamo Albus e R…

- So perfettamente chi siete, ragazzo. Cosa credi, sono solo anziana, non rimbambita! – abbaiò la zia, invitandoci a sedere. Non era una donna molto gentile, e neppure ospitale…ma in qualche modo mi faceva davvero simpatia.

Lei ci studiò con cipiglio severo per alcuni istanti – Siete venuti per qualche motivo o resteremo a guardarci in faccia ancora per molto? – sbottò poi, versandosi un bicchiere di Whiskey Incendiario. Al ( probabilmente intimidito dal suo comportamento) balbettò qualche scusa, che lei naturalmente ignorò. Guardava me, mi studiava attentamente.

- Che vuoi ragazza? – in effetti non era rimbambita per nulla; si era perfettamente resa conto che avevo una richiesta per lei.

- Zia Muriel, dovresti darmi l’indirizzo di tua sorella Violet. So che non dovremmo sapere della sua esistenza, ma devo parlarle! E’ importante. – dissi con voce limpida. Era inutile girarci intorno o perdere ancora tempo.

Per poco il bicchiere non le cadde di mano – V…Violet…- gli occhi della zia si persero nel vuoto, mentre rievocava qualcosa che non potevamo sapere. Vidi una piccola lacrima rotolarle lungo la guancia e mi resi conto che, in fondo, anche zia Muriel doveva aver sofferto per il suo allontanamento.

- Senti zia, so che ti sembrerà folle, ma…devo parlarle. Ho un problema e solo lei ha la risposta!

Lei cambiò espressione. – Non dovresti…

- Devo. Per favore. – replicai con voce ferma.

- E’ stato tutto…uno stupido errore…lei non, non avrebbe dovuto andarsene. lei doveva restare con noi, per noi sarebbe andata bene lo stesso…- sembrava parlare più a se stessa che a noi; persa nel passato. Poi i suoi occhi ritornarono chiari, al presente.

- Abita a Londra. Scrivitelo, ragazza, è meglio.

 

*

 

 - Credevo che non ce lo avrebbe detto mai e poi mai. – commentò Al con voce cupa, mentre ci fermavamo davanti ad un piccolo stabile nei pressi di King’s Cross. Io sospirai, salendo le piccole scale di marmo che conducevano ad una porta verniciata di verde. Era una tipica casa Londinese, una casa babbana.

- Ehi è qui. – mio cugino mi indicò il citofono. C’erano due famiglie in tutto, i Wilkins – Pinkerton  e…

- Weasley – Rush – mormorai soprappensiero, prima di suonare. Nessuno rispose, ma intravidi qualcuno muoversi al di là di una delle grandi finestre dell’appartamento al piano terra; dopo pochi istanti, qualcuno venne ad aprirci.

 

- Chi siete? – una graziosa vecchietta ci guardava con curiosità. Aveva un paio di furbi occhi azzurri e un sorriso simpatico sul volto. Sapeva perfettamente che cercavamo lei, ma non capiva proprio che tipo di legame ci fosse tra noi.

- Lei è la signora Violet Weasley? – chiesi incerta. Lei spostò tutta la sua attenzione su di me, studiandomi attentamente.

- E tu chi sei signorina?

- Io mi chiamo Rose. Rose Weasley, e questo è mio cugino Albus Potter. – Indicai Al che, come al solito, aveva fatto una smorfia a sentire il suo nome per intero.

Gli occhi dell’anziana si allargarono per lo stupore. Senza dire nulla, la donna ci fece passare, invitandoci ad accomodarci in casa sua.

Non appena entrai nel salone rimasi di sasso, affascinata e intristita.

Era una bella stanza, dalle pareti di un colore chiaro, forse azzurro, invisibile sotto la miriade di mobili, foto e quadri che occupavano buona parte dello spazio.

- Accomodatevi, volete un the?

Sentii Al accettare e ringraziare per entrambi, mentre io mi fermavo al centro esatto della stanza.

I mobili erano pieni di piccoli portagioie dall’aria tremendamente antica, di centrini colorati e di portafoto.

Foto! Quante ce n’erano! Quella casa era un museo…le normali foto babbane si accompagnavano a quelle magiche. Soprattutto una di quest’ultime attirò la mia attenzione; raffigurava tre ragazze dall’aria felice, senza dubbio molto giovani. Tutte e tre sorridevano all’obiettivo, infagottate in lunghi mantelli neri. Sullo sfondo riuscii a scorgere il parco di Hogwarts, ben diverso da quello che io vedevo ogni giorno dalla mia finestra.

- Fui smistata a Corvonero, insieme a Maggie, l’altra nostra sorella, che è morta due anni fa. Muriel invece fu smistata a Grifondoro. A dire il vero a volte – il più delle volte - aveva un caratteraccio, ma era coraggiosa e forte…era la sua casa senza dubbio. – la voce di Violet mi fece voltare. Incrociai il suo sorriso, che era gentile e buono, e non potei fare a meno di volerle bene, senza neppure conoscerla.

- Sono molto belli – indicai i suoi centrini. Lei fece una risatina – Ah si, una volta, quando ci vedevo meglio facevo borsette di lana per tutte. Piacevano parecchio sai? Adesso mi accontento di fare le cose più semplici…- mormorò, posando un vassoio con tre tazze e una teiera sopra un tavolino di vetro. Ci offrì il te, raccontandoci una serie di aneddoti della sua vita, che era stata davvero affascinante; aveva viaggiato, aveva fatto tantissime cose straordinarie…

Mentre osservavo alcune foto, lei ci incalzò – Allora ragazzi, c’è un motivo per cui siete qui, vero?

- Si tratta di me…- spiegai titubante, senza sapere cosa dirle – Ecco. Il giorno dopo aver compiuto diciassette anni, ho scoperto di avere uno strano…potere. – rimasi in silenzio mentre lei sgranava gli occhi. – Credevo che fosse facile controllarlo…ma non ne sono del tutto sicura…- sussurrai pianissimo, chinando il capo. Violet adesso respirava pesantemente.

- Io non sto capendo più nulla…- mormorai pianissimo. Con la coda dell’occhio la vidi passarsi una mano sugli occhi e, dopo alcuni istanti di silenzio, la donna cominciò a parlare.

- Nel 1911 compii diciassette anni. Ero una ragazza senza dubbio felice, senza problemi…avrei finito Hogwarts entro quell’anno e poi…poi avrei continuato a vivere con i miei genitori e le mie sorelle fino al momento in cui mi sarei sposata. Era la vita di una normale ragazza di inizio secolo.

Ma un giorno…mi resi immediatamente conto che qualcosa era cambiato. Io riuscivo a sentire la gente. Sentivo i pensieri di tutti e potevo spostare gli oggetti senza l’uso della bacchetta…- i suoi occhi si riempirono di malinconia –…e accettai quel dono strano, senza pormi troppi perché. Che errore madornale Rose…se solo avessi saputo…

- Cosa? – domandai piano, mentre Al fissava inquieto il pavimento, ascoltando. Lei sospirò.

- Le settimane, i mesi, passarono lentamente. Non mi resi neppure conto di cosa stava succedendo…ma all’improvviso cominciai ad accusare malesseri, perdita di forza…finché un giorno non svenni, durante una lezione di Incantesimi, credo. Ero in tensione e dovevo fare una magia particolarmente complessa…i miei poteri stavano cambiando Rose.

 

- Cos…prego? – fu tutto quello che riuscii a balbettare, mentre il mio cuore cominciava a battere freneticamente e una sensazione orribile mi ribolliva nello stomaco come acido. Violet mi guardò tristemente.

- Quel potere…quella maledizione, stava prosciugando tutti i miei poteri. Certo, ancora era presto…avevo ancora i miei poteri intatti, in realtà. Ma col passare del tempo sono diventata una Maganò. Fu un processo lungo…ma all’età di trent’anni non ero più una strega. – i suoi occhi si erano riempiti di lacrime, proprio come i miei. Al mi prese per mano.

- Ma perché andò via? Perché finsero che lei era morta? – chiese al posto mio.

- Perché i Maghinò erano solo un’inutile perdita di tempo…loro non avevano alcuna utilità nella società magica. E, diciamocelo, la mia famiglia si vergognava di avere una figlia come me…una fallita…preferii andarmene. - le sue parole amare, certamente rivolte a se stessa, mi colpirono violentemente. Era impossibile…

Non mi ero neppure resa conto che stavo piangendo. Violet mi si avvicinò e mi abbracciò, cercando di infondermi coraggio.

- Non hai perso nulla Rose. Puoi ancora combattere.

Risposi al suo abbraccio, ma poi mi staccai. Ero intontita.

- Adesso dobbiamo andare.

- Mi dispiace Rose. Se tu…volessi tornare a trovarmi…sarò felice di vederti. Vorrei aiutarti, ma questo è tutto quello che posso fare… – disse piano, asciugandosi una lacrima. Io annuii lentamente, prima di prendere per mano Al.

- Non è detto che tu non riesca a liberartene, Rose. – fu l’ultima cosa che disse, prima che noi ci smaterializzassimo.

 

Hogsmeade era piena di luce e studenti quando arrivammo; non doveva essere più tardi dell’ora di pranzo.

Non mi fermai da nessuna parte, né ascoltai Al, che mi camminava accanto, cercando di scuotermi.

“…i Maghinò erano solo un’inutile perdita di tempo…loro non avevano alcuna utilità nella società magica. E, diciamocelo, la mia famiglia si vergognava di avere una figlia come me…una fallita…”

Mi asciugai gli occhi e accelerai il passo.

- Rose! – Al mi trattenne per una spalla. Lo guardai male, ben consapevole che lui non c’entrava niente con la mia rabbia.

- Che vuoi Al? Sto bene, lasciami andare.

- Non prendere per verità assoluta quello che dice Violet…potrebbe essere diverso.

- Ma per ora non lo è – fu il mio commento lapidario. Lui rimase in silenzio per alcuni istanti.

- Devi combattere, puoi farcela. – sussurrò poi cercando di sorridere, ma io arretrai.

- No Al. Sono stanca di combattere. Combatto sempre, sempre! – gridai quasi e mi voltai. Corsi verso il castello, allontanandomi sempre più da mio cugino. E fu in quell’istante che mi chiusi totalmente in me stessa.

Per settimane ignorai tutti; tutto il resto del mondo attorno a  me. Ignorai il dolore di non poter stare con Scorpius, la rabbia nei confronti della Finnigan, il desiderio di aiutare Al, Ursula, Scorp…e me. Gli esami, l’ansia, tutto.

Avevo rinunciato davvero a combattere? Non ne avevo idea…

So solo che all’improvviso una mattina mi risvegliai e mi resi conto che avevo la prima prova dei M.A.G.O, che era Giugno, e che il ragazzo di cui ero innamorata si sarebbe sposato di li a poco.



Ciao mie care ( lo dico al femminile perché non so se ci sono lettori maschi! Se è così, scusate! xD) come state?
Perdonate il tono malinconico di questo capitolo...ora avete capito un pò meglio il problema di Rose? Non disperate, non è nulla di irreparabile! Povera me sono terribile, a questi personaggi gliene faccio passare di cotte e di crude! Uah! Anyway, eccoci arrivati a giugno! I prossimi capitoli saranno quelli più importanti...oltre che gli ultimi!
Comunque, eccovi finalmente presentata Violet Weasley! Una vecchietta totalmente diversa da zia Muriel, in effetti...che svela a Rose il suo segreto. Non le dice chiaramente da dove venga questo potere ereditario, ma le fa capire perfettamente gli effetti!
E Rose? Ha davvero rinunciato a combattere?
Ringrazio Mirwen, Nabiki93, pinkyade, altovoltaggio, vulneraria, confettina, lily_94 e Smemo92! Grazie per le belle cose che mi avete scritto! Bacioni!
Al prossimo capitolo! Ciaooooooo!
                                                                  Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** Unexpected Help ***


42 - Unexpected Help













Il tempo scorreva…

Ogni mattina mi svegliavo, conscia che ormai ne restava davvero poco, e andavo a svolgere i miei M.A.G.O., come una studentessa normale. Evitavo la confusione della Sala Comune, così come quella della Sala Grande, dove mi dirigevo sempre un po’ più tardi rispetto agli altri.

I giorni passavano ed io mi impegnavo al massimo per ottenere i voti più alti, eppure mi rendevo conto che Al, Lily e persino Hugo cercavano di smuovermi, ma io continuavo a vivere nel mio stato di trance.

E adesso eravamo arrivati all’ultimo giorno di esami. Tutti festeggiavano felici, molti piangevano pensando che di li a poco sarebbe finita la scuola. Altri si preparavano per la cerimonia del diploma…

Anche per me sarebbe finito tutto. Era il 22 Giugno.

- Allora Weasley, hai ordinato tutte le casse che avevamo stabilito? – Adrian Boot, Caposcuola di Corvonero, mi stava studiando leggermente preoccupato. Gli altri Capiscuola sollevarono gli occhi dai loro programmi per osservarmi curiosi.

- Certo. Ho fatto arrivare l’ordine ai “Tre Manici di Scopa”. – risposi prontamente, senza sollevare il viso. Lui annuì distrattamente e sciolse l’ultima riunione prima del ballo di fine anno, ringraziandoci tutti per il lavoro svolto.

 

Mi allontanai dall’Ufficio Capiscuola col naso incollato al programma della festa (come se me ne importasse qualcosa), quando all’improvviso mi scontrai con qualcuno, rischiando seriamente di cadere all’indietro.

- Sta attenta Rose!

- Oh. Ciao Joseph. – borbottai fiaccamente al ragazzo di fronte a me, sentendomi leggermente stupida. Baston prese a raccogliere i fogli che mi erano volati. Mi chinai per aiutarlo, guardandolo colpevole; non gli avevo mai chiesto scusa per l’articolo della Finnigan.

- Senti…non ho avuto proprio modo per dirtelo, però mi dispiace davvero per quella storia del giornale.

Lui mi inarcò un sopracciglio e sorrise. – Dispiace di più a me. Non avrei dovuto essere così indelicato…ma ero piuttosto stupito dal grande scoop! – il suo sorriso divenne più triste; ovviamente si riferiva alla mia storia con Scorpius.

- Già…- ci incamminammo verso la Sala Comune. Baston mi guardò preoccupato.

- Rose…

- Si? Dimmi.

- Come stai? Sai, in questi giorni ti vedo…distante. Non sembri più te stessa.

Mi fermai e lo guardai negli occhi. Non c’era traccia di malizia nei suoi pensieri, né nella sua mente. Era reale preoccupazione. E, pur provandoci, non riuscii a trattenermi; cominciai a piangere.

Joseph allarmato e imbarazzato mi si avvicinò e cominciò a darmi piccoli colpetti sulla spalla.

- Non piangere Rose…davvero, non è ancora…

- Non dire che non è finita Joseph. Anche tu no, per favore.

Lui sorrise – E invece lo dico. La tua storia con Malfoy è la cosa più incredibile dell’universo; quindi è ragionevole pensare che le cose si possano sistemare.

- Smettila…- bofonchiai, asciugandomi gli occhi. Lui fece un’espressione triste.

- Rose. Io ti guardo da sette anni. Ho passato tutti gli anni di scuola a spiarti, a desiderare di diventare qualcosa per te…e ti ho vista litigare con Malfoy, gridare, schiaffeggiarlo…e ora voi due siete innamorati. Lascio da parte i miei sentimenti e ti parlo come amico; non perdere le speranze. – sussurrò, prima di scompigliarmi i capelli e di allontanarsi a grandi passi, probabilmente intimidito. Era un caro ragazzo.

- Non è facile…- risposi a voce bassissima.

 

*

 

- A…allora, mi scriverai? – Lily era capace di nascondere il dispiacere dietro ad un enorme sorriso.

- Se lo vorrai si…- Ursula era pallida come non mai. Indossava un grazioso abito blu, che riusciva quasi perfettamente a coprire la pancia ormai abbastanza visibile. Dietro di lei erano accatastati tutti i suoi bauli. Lily l’abbracciò, prima di voltarsi verso Scorpius, che stava sistemando le sue cose con una minuzia maniacale. Si, anche lui sarebbe partito, quella sera.

- Allora Scorp, ci si vede.

- Certo Lily…quando lo vorrai. – la sua voce era atona, priva di qualsiasi emozione, mentre i suoi occhi erano duri e freddi. Mia cugina poi si scostò per fare spazio a me e al fratello. Gli altri avevano già salutato Scorpius.

Al si fece avanti, abbracciando forte il suo migliore amico. Rimasero per un bel po’ a fissarsi, segno che la loro era un’intesa vera, una di quelle amicizie che durano nel tempo…

- Rose…- Ursula mi venne incontro. Cercava di sorridere, ma i suoi occhi erano umidi.

- Ursula…- senza sapere cosa mi spingesse a farlo, l’abbracciai, mentre un’acuta malinconia si faceva strada dentro di me. - Credo che…mi mancherai. E mi dispiace per non essere stata capace di aiutarti…- un nodo mi si formò in gola. Lei scosse la testa. – Grazie per tutto quello che hai fatto, Rose. Saresti veramente una buona amica, sei speciale. Spero che…un giorno ci rivedremo…- aggiunse in un soffio, asciugandosi gli occhi. Ci staccammo con un breve sorriso. Al si precipitò immediatamente accanto a me. Scorsi sul volto di entrambi un’espressione distrutta e mi allontanai. Era il loro momento, dopotutto.

Mi voltai verso di lui, verso il ragazzo che avevo amato e che amavo ancora, il quale mi osservava immobile. Sembrava paralizzato.

E all’improvviso il ricordo del nostro amore mi assalì dolorosamente, lasciandomi annaspare nel dolore. Senza neppure sapere cosa stessi facendo, spiccai una corsa e lo strinsi a me con tutta la forza possibile.

Scorpius prese il mio viso tra le mani e mi guardò intensamente, ardentemente.

- Tu sarai sempre parte di me. – e lo sussurrò come un segreto, pianissimo, solo per me. Poi, prima che potessi solo rispondere, si girò e, dopo aver dato il braccio ad Ursula (che adesso piangeva apertamente), fece evanescere tutti i loro bagagli.

I due si allontanarono senza voltarsi indietro; poi si smaterializzarono oltre i cancelli.

 

Al mi fissò per un istante lunghissimo; totalmente incapace di dire qualcosa. Io aprii la bocca, ma lo vidi scuotere lentamente la testa. Aveva lo sguardo più triste che avessi mai visto, ed io non sapevo come aiutarlo.

- Rosie…- Lily afferrò dolcemente il mio braccio e prese a trascinarmi fino al castello, mentre io iniziavo a singhiozzare; desiderando semplicemente di perdermi in un sonno senza sogni; un dolce oblio che – per qualche ora – mi potesse far dimenticare di quello che avevo perso.

 

*

 

Era il 24 di Giugno; il grande giorno.

Uscii dal bagno trascinandomi nel mio abito da cerimonia e sperando ardentemente che il mio cervello e il mio cuore smettessero di torturarmi.

- Rose…- Dominique e Roxanne mi guardarono stupite – sei molto elegante.

- Grazie – borbottai, sedendomi sul letto. Lily mi spiò attraverso lo specchio.

- Credevo non volessi venire. Se non te la senti posso dire che stai male.

- E’ così; non voglio venire…ma devo. Perché sono una Caposcuola. E perché non ho voglia di darla vinta a nessuno. Ma grazie lo stesso, lo apprezzo. – risposi piano e mi alzai. Avevo voglia di vedere Al.

- Vado…a cercare Al, ci vediamo tra mezz’ora in Sala Grande – annunciai, prima di uscire in Sala Comune.

Mezz’ora alle otto.

Alle otto avrebbero celebrato il matrimonio. Avevo fallito su tutto…mi ero arresa…

Bussai svogliatamente alla porta di Al, che venne ad aprirmi pochi istanti dopo. Aveva una faccia spaventosa, sembrava tormentarsi dentro. Un po’ come me.

- Abbiamo fatto lo stesso ragionamento, vedo. Sembriamo a lutto. – guardò il mio abito da cerimonia e indicò il suo.

- Il mio è blu. – constatai svogliata, senza sapere cosa dire. Era la prima volta che mi sentivo a disagio davanti a mio cugino. Avevo una voglia matta di farla finita con quella farsa, volevo abbracciarlo e consolarlo…ma non potevo, semplicemente perché nessuno sapeva di lui ed Ursula.

- Senti Al…- cominciai, ma non ebbi il tempo di continuare, perché  uno scoppio di voci spaventate attirò immediatamente la nostra attenzione.

- Rose, ma quella non è tua madre? – Joseph, affacciatosi in quel momento, indicò una donna bruna che era uscita vorticando dal camino.

- Mamma? – mi affacciai palesemente stupita, mentre lei si avvicinava a grandi passi verso di noi. Sul suo viso c’era un’inesplicabile sorriso. – L’ho trovata, Rose!

Il mio cuore prese a battere in modo accelerato – Cosa?

- La soluzione! – sbottò pratica e mi afferrò la mano. Poi si sporse verso Al, che appariva confuso e preoccupato.

- Al, non stare li impalato! Vieni! – gridò vittoriosa e ci trascinò fino al camino. Molti studenti ci spiavano curiosi; io e mio cugino eravamo ancora più confusi, ma decisamente stupiti.

- Ma dove stiamo andando? – domandammo entrambi. Mamma gettò la Polvere Volante nel fuoco e ci guardò complice.

- Semplice, ad un matrimonio!








Saaaaaaaaaaaaalveeeeee! Come state? Io abbastanza bene...ok, non odiatemi se ho interrotto il capitolo sul più bello, ma così avrete la possibilità di godervi il prossimo capitolo nel modo migliore ( sperando di non deludere le vostre aspettative!).
Innanzi tutto avevo pensato che sarebbe stato carino mettere come orario del matrimonio le 8...una cosa notturna, molto oscura xD!
Ora scappo via...ma non prima di aver ringraziato Nabiki93, vulneraria, Mirwen, Evetta96, Smemo92, mothintheshell, altovoltaggio e confettina per aver commentato lo scorso capitolo! Grazie davvero! :D
Spero questo vi sia piaciuto almeno un pò...io scappo. Baci!
                                                                                            Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Wedding..? ***


43 - Wedding..?











Confusione. Gente che sciamava davanti all’ingresso di una villa enorme e dall’aria tetra.

“White Willow” lessi distrattamente, Salice Bianco. Senza sapere perché quell’immagine mi fece pensare ad Ursula.

- Permesso…- Mia madre sgomitava tra i maghi e i giornalisti accalcati, beccandosi occhiatacce, rimproveri e qualche minaccia. Naturalmente tutti erano in fila per entrare e seguire il matrimonio del secolo.

- Mamma, non riusciremo mai ad entrare da qui! – sbottai nervosamente, pestando per errore i piedi ad una strega di mezza età.

- Ok, lasciamo stare la fase A. Venite. – sbottò lei seccamente, trascinandoci lentamente a ritroso, verso il retro della villa. Li non c’era quasi nessuno, a parte qualche guardia.

- Statemi a sentire. – spiegò poi, pratica – Sono riuscita a procurarmi due inviti esclusivi per entrare. Dovete usarli voi…ma, per l’amor del cielo, state attenti! Vi ho spiegato tutto…prendi questi Al. – mia madre depositò due cartoncini blu venati d’argento tra le mani di mio cugino, poi mi tese due fogli pieni di informazioni.

Materializzatevi come due normali invitati all’ingresso Ovest. Wood sa chi siete, per cui…

- Sta tranquilla mamma. So cosa fare! Dobbiamo andare, il tempo stringe…- ero tesa come non mai.

- Per favore…state attenti. Io arriverò tra un quarto d’ora massimo, d’accordo? – mia madre ci abbracciò e si allontanò per permetterci di sparire.

 

- Al, sei pronto? – Incrociai i suoi occhi verdi e vi lessi un muto assenso. A quel punto afferrai la sua mano, pronta a smaterializzarmi insieme a lui.

Cinque minuti dopo un omino vestito di blu ci introduceva nel salone di ingresso della Villa, che era decisamente elegante e spazioso, indicandoci la strada da seguire e consigliandoci di affrettarci, dato che la cerimonia era appena cominciata.

- Mi chiedo perché tu non abbia portato il mantello dell’Invisibilità…- borbottai contrariata, sbrogliando il nodo alla gonna del mio abito. Al mi guardò storto.

- Scusa tanto se non ho neppure avuto il tempo di capire che stavamo facendo. Ti pareva che venivo vestito come un idiota, sennò?

- Che c’entra…quella è la copertura…di qui! – indicai una sala alla nostra destra. Al mi affiancò, parlando concitatamente.

- Okay Rose, adesso non facciamoci prendere dal panico…dobbiamo essere bravi ad evitare…

Ma io non lo ascoltavo più.

Eravamo entrati in quella che doveva essere, evidentemente, la cappella della casa. Era una sala molto grande e buia le cui uniche fonti di luce erano le finestre a punta e alcune torce alle pareti.

C’erano pochi ospiti, segno che, nonostante fosse un matrimonio decisamente importante, quel Wood non voleva confusione.

 

- Vuoi tu Scorpius Hyperion Malfoy prendere in moglie la qui presente Ursula Shaula Wood impegnandoti ad amarla, onorarla e rispettarla per sempre?

Ursula e Scorpius erano al centro dell’altare, in ginocchio, e davano le spalle all’intera Sala. Erano entrambi meravigliosi nei loro abiti, così belli da mozzare il fiato.

“Tu sarai sempre parte di me”

E fu allora che non capii più nulla, gettando alle ortiche tutte le precauzioni.

- NO! – il mio urlo echeggiò per tutta la chiesa. Scorpius si voltò verso di me, palesemente stupito. Ursula, dal canto suo, boccheggiò di sollievo e lasciò scivolare il mazzo di fiori per terra.

Sia io che Al avanzammo, salendo accanto a loro. Ci voltammo, pronti a fronteggiare la sala.

Una risata fredda e rabbiosa mi costrinse a voltarmi. Dalla prima fila un uomo di bell’aspetto si era alzato in piedi e batteva le mani..

Nessuno, nessuno si unì al suo applauso sarcastico. Anzi, la gente fissava me e Al terrorizzata, come se sapesse a quale destino stessimo andando incontro. Intravidi Draco e Astoria Malfoy alzarsi cautamente in piedi.

Herbert Wood smise di applaudire e mi fissò negli occhi.

- Tu. Tu sei la piccola spina che mi si è ficcata nel fianco quest’inverno. Quella ragazzina insulsa che stava per far saltare i miei piani.

Io mi limitai a fissarlo con odio, mentre Al si era avvicinato ad Ursula e le aveva posato un bacio sulla fronte. I due rimasero a fissarsi per un lunghissimo istante, abbastanza perché Wood se ne accorgesse e si arrabbiasse. Un tic scosse il suo volto.

- E tu chi saresti? Un altro ragazzino idiota?  - sbottò, estraendo la bacchetta. Nello stesso istante vidi Draco Malfoy, il padre di Scorp, farsi avanti, fingendo di sorridere bonario.

- Andiamo Herbert, non è necessario che tu reagisca così…basterà…

- UN CORNO! Ne ho abbastanza di questi ragazzini insulsi, Malfoy! Tuo figlio deve sposare immediatamente Ursula. Tu – sbottò, rivolto alla figlia – Prendi quell’anello e mettiglielo al dito! Ora! – aveva la bacchetta levata. Estrassi la mia.

- Non credo proprio. – Al afferrò gli anelli e li lanciò con rabbia tra gli invitati. Sul suo viso c’era un’espressione di assoluto disprezzo. – Nessuno sposerà nessuno questa sera. E il motivo molto semplice è che il tuo amatissimo contratto all’antica è sciolto.

- Sciolto? Crucio!

-Protego! – Malfoy si frappose fra noi e Wood. Per un attimo rimasi spiazzata nel constatare che, finalmente, il padre di Scorpius stava comportandosi come una persona ragionevole. 

- E’ sciolto, Wood! Fammi parlare! – gridai con rabbia, sventolando i fogli che mia madre mi aveva consegnato. Lo vidi sgranare gli occhi e sollevare nuovamente la bacchetta.

- NO! – Al mi spinse di lato, giusto in tempo per evitare che il lampo di luce rossa mi colpisse in pieno. Atterrai scompostamente per terra e il polso destro prese a farmi molto, molto male.

- ORA BASTA! Ascoltami! – Al gridava come un ossesso, brandendo la bacchetta. Il padre di Ursula lo guardò con cipiglio folle; anche se evidentemente stava prestando ascolto alle sue parole, perché rimase in silenzio, prima di scoppiare a ridere in modo completamente incontrollato.

- Le soluzioni sono due, ragazzo. O si sposano o muoiono. E’ legge!

Inaspettatamente Al sorrise – Era legge. Come puoi essere così ignorante? Il Contratto all’Antica nacque nel Settecento, proprio per garantire un legame tra le famiglie nobili, ed è stato usato fino alla seconda metà del novecento. Ma…- sorrise ancora più apertamente – un tipo di legame vincolante non può essere tale, non nel 2000. Le famiglie sono cambiate, i ragazzi sono cambiati. Quel tipo di contratto era usato per tenere a freno i bollenti spiriti dei figli, una volta…per garantire che le due “parti” si comportassero bene.

- Cosa vorresti dire? – sbottò con rabbia Wood, stringendo più forte la bacchetta. Io mi alzai e mi avvicinai a mio cugino.

- Tua figlia ha involontariamente spezzato il contratto. – spiegai asciutta, indicando Ursula, che adesso tremava, terrorizzata dalla presenza del padre.

- Ursula, per favore liberati di questo peso; diglielo. – la supplicai. Lei annuì, assumendo d’un tratto un’aria più sicura.

- Padre. Non posso sposare Scorpius Malfoy. Io…- l’urlo di rabbia e frustrazione di Wood la fece arretrare. L’uomo si era quasi lanciato sul palco, ma era stato fermato da un ulteriore sortilegio Scudo di Astoria Malfoy.

- Wood, Ursula aspetta un figlio da Albus Potter! – gridò Scorpius, estraendo anche la sua bacchetta. Intravidi i genitori di Scorp assumere un’espressione shockata, che comunque non era minimamente paragonata a quella di Herbert Wood. La sua faccia aveva cambiato colore diverse volte e i suoi occhi si erano allargati come galeoni. Lo vidi gonfiare il petto, cercando di esprimere tutta la rabbia che aveva dentro.

- TU! BRUTTA CAGNA INGRATA! SEI TALE E QUALE A TUA MADRE, SEI SOLO UNA…

- Ora basta! Non hai alcun diritto di parlarmi così! – Ursula si erse in tutta la sua altezza, cominciando a strapparsi il velo, i guanti e tutti quei fronzoli con cui era decorato il suo abito.

- Io non ho bisogno di te! Non ho bisogno dei tuoi soldi, TI ODIO! – strillò, lanciandoli con rabbia  per terra. Per un attimo tutti rimasero in totale silenzio, quindi ne approfittai per parlare.

- Una delle clausole del Contratto dice chiaramente che se la promessa sposa si rivela essere incinta prima del matrimonio…beh, il contratto si scioglie. Una volta erano perbenisti, nonostante la vergogna, avevano timore nell’uccidere tre persone innocenti. – sibilai acida. Lui mi fissò con odio per alcuni istanti…e per un attimo ebbi paura, sul serio. Poi inaspettatamente sorrise.

- Sei una sciocca ragazzina Weasley. Se tu avessi letto bene il contratto, avresti scoperto che, per far sì che esso venisse totalmente annullato, qualcuno avrebbe dovuto provvedere ad uno scambio…molto costoso. Sono cose di cui non ti puoi impicciare, ragazzina! – gridò folle. Agitò la bacchetta e in quell’istante fui spinta con forza contro l’altare marmoreo. Un dolore lancinante esplose sulla mia schiena e cominciai a gridare, prima di scivolare per terra, ansimante dal dolore. Scorpius mi si avvicinò immediatamente, tentando di sollevarmi, mentre una scarica di incantesimi si abbatteva su di noi. Con gli occhi annebbiati dalle lacrime intravidi Al e i signori Malfoy duellare contemporaneamente con Wood.

- Rose…- incrociai gli occhi verdi di Scorpius e sorrisi.

- E’ tutto okay, è solo una botta…- mi interruppi esitante, ripensando alla frase di Wood di qualche istante prima.

Uno scambio…

- Scorpius, devo parlare con Wood. – annunciai, cercando di alzarmi. Una fitta di dolore mi impedì di farlo, costringendomi a ricadere indietro. Scorpius sgranò gli occhi. – Non puoi! Per favore, sta ferma, devo aiutare Al…- e si allontanò, lasciandomi un debole sorriso. Io mi puntellai sui gomiti.

- Ma devo. – lentamente, ignorando il dolore all’osso sacro e alle gambe, mi sollevai, tenendomi aggrappata all’altare di marmo.

- Wood! – gridai a gran voce, sovrastando il rombo della battaglia. Mi feci avanti, superando di poco Al e Scorpius, che cercavano di tirarmi indietro.

Il padre di Ursula mi guardò con rabbia folle, ma a me non importava. Avevo trovato l’arma giusta.

- Ho uno scambio da proporti. Uno scambio molto vantaggioso. – spiegai, cominciando a sorridere.




TATATATAAAN...si lo so, sono tremenda per aver interrotto il capitolo così, ma sennò veniva una cosa esageratamente lunga...no?
Che tipo di proposta ha Rose in serbo per Wood?! Vedrete....
Oddio, spero di non avervi deluso enormemente con questo capitolo...a dire il vero ho paura che non vi piaccia...non avevo mai scritto qualcosa di così, uhm, impegnativo come una piccola battaglia!
Poi...accidenti, lo scorso capitolo ha avuto 11 recensioni! Grazie a Iva 27, K_97, confettina, pinkyade, Nabiki93, Queen_of_sharigan_91, altovoltaggio, mAd wOrld, Mirwen, lily_94 !!!! Sono rimasta a bocca aperta quando le ho viste e lette! Come sempre sono fantastiche...GRAZIEEEE!!! un bacio!
Prometto che posterò presto...! Ora vado!
                                                                       Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 44
*** Exchange ***


44 -  Exchange














- Che genere di scambio puoi propormi tu, ragazzina?

Sorrisi. Aveva abboccato, proprio come speravo.

- Qualcosa che nessun altro ti darebbe! – gridai attraverso la cappella – Ma se accetterai dovrai considerare il contratto sciolto! Completamente sciolto!

Wood mi fissò con insistenza, quasi a voler controllare che non stessi mentendo. E non mentivo. Lo avrei fatto davvero…

- E sia! Fammi la tua proposta! Non accetterò denaro o altre ricchezze, sappilo. – disse poi, sorridendo sarcastico.

- Oh, ma questo è molto di più. Ti offro i miei poteri magici. – spiegai tranquillamente, come se si trattasse di una bazzecola.

No, non lo era affatto…ma dovevo farlo. Era per salvarci tutti…e, in fondo, i miei poteri stavano svanendo. Agendo in quel modo avrei privato anche Wood dei suoi, probabilmente.

- Tu stai mentendo. Nessuno si priverebbe dei suoi poteri magici.

- Parla per te, Wood. I poteri sono i miei ed io decido cosa farne! – sbottai, ignorando Scorpius, Al e Ursula, che gridavano di fermarmi.

Stesi un braccio ed aprii la mano, col palmo rivolto verso l’alto. Attorno a noi molte persone si erano bloccate per osservarci, mentre altre duellavano tra loro; erano arrivate le guardie.

- Wood decidi! Cancella quel contratto adesso ed io ti darò immediatamente i miei poteri!

L’uomo scoppiò a ridere e tese il suo braccio sinistro. La sua mano destra, invece, si posò sul suo petto, all’altezza del cuore.

- Io, Herbert Gaspard Wood, sciolgo definitivamente il Contratto all’Antica che lega mia figlia, Ursula Shaula Wood, a Scorpius Hyperion Malfoy.

- Io, Draco Lucius Malfoy, accetto lo scioglimento del Contratto all’Antica che lega mio figlio, Scorpius Hyperion Malfoy, a Ursula Shaula Wood. – rispose immediatamente il padre di Scorpius, sollevato come non mai.

Con un gesto della testa li ringraziai entrambi; poi mi avvicinai al bordo dell’altare.

- Prego – mormorai, prima di rinunciare per sempre ad una parte di me.

Wood mi puntò la bacchetta contro e, improvvisamente, provai una sensazione completamente orribile, sbagliata…era come se qualcosa, come se la mia pelle, si stesse staccando da me. Sentivo la magia fluire nelle mie vene, nelle mie mani, in ogni fibra del mio essere…

Stava andando via.

Cominciai a singhiozzare, mentre un dolore quasi fisico, molto peggiore di quello provato poco prima, mi perforava il petto.

- Smettila Rose! Non era necessario, basta! – Scorpius mi afferrò per un braccio, gli occhi spalancati per la rabbia e la frustrazione. Ma io ormai non sentivo nulla.

Una lacrima si infranse sul pavimento, proprio nell’istante in cui Wood interrompeva il contatto, gridando trionfante. Finalmente aveva ottenuto qualcosa di meglio che il matrimonio di due ragazzini.

Caddi bocconi, proprio mentre un’esplosione scardinava la porta d’accesso alla cappella. Sentii voci indistinte che richiamavano all’ordine. Poi, in uno sprazzo di lucidità, riconobbi la voce dello zio Harry.

- Herbert Wood la dichiaro in arresto per l’omicidio di Adrian Jackson e per uso continuo e deliberato delle Maledizioni Senza Perdono, nonostante le restrizioni ministeriali. Le conviene accettare tutto e seguirci al Ministero, piuttosto che combattere.

- Poveri sciocchi Auror! Quanto vi brucerà quando scoprirete di avermi mancato? – Wood sollevò la bacchetta e tutto il mobilio della sala si sollevò in aria. La terra prese a tremare tra gli strepiti della gente.

- Rose! Smaterializzatevi! – mio padre balzò sull’altare e mi sollevò leggermente, urtando Scorpius.

Ursula e Albus si abbracciarono e sentii Scorpius tentare di proteggermi senza incorrere nelle ire di papà, che in quell'istante si era riunito agli altri auror, pronti a combattere.

Ma io osservavo lui.

Wood poteva anche avere più potere, ma, proprio come avevo imparato a scuola, la sua bacchetta non riusciva a contenere tutta quella energia. Era troppa. Vidi quel misero bastoncino di legno tremare violentemente, prima di esplodere in mille pezzettini.

- Maledetta! – lui sollevò lo sguardo verso di me, guardandomi con odio cieco. Sembrava incapace di parlare, tanto era furioso.

E fu l’inizio della fine.

Le pareti presero a tremare davvero stavolta; Wood, forse a causa di tutto quel potere, si sollevò in aria e cominciò a scagliare ogni cosa che trovava contro di noi e gli Auror. Sembrava terribile e pericoloso, ma all’improvviso le pareti cominciarono a sgretolarsi, minacciando di ucciderci tutti.

Ursula e Al obbedirono a mio padre e si smaterializzarono, cosa che si accinse a fare anche Scorpius, tenendomi la mano. Lo fermai. – Io non posso Scorp…- mormorai pianissimo, posando la mano sul suo braccio. Lui mi guardò interrogativo…o forse era solo incredulo?

- Non sono più una strega. – spiegai, sentendomi improvvisamente nuda, come se qualcuno mi avesse tolto qualcosa di estremamente importante.

- Non importa. – sentii le sue braccia cingermi, poi, cominciò a camminare velocemente tra la gente e le macerie con me in braccio, ignorando i fasci di luce e cercando di non cadere, a causa del movimento continuo delle fondamenta. Intravidi papà e zio Harry combattere e mi sentii terribilmente in colpa…io non potevo aiutarli.

Milioni di pietre e vetri cadevano su di noi…era quasi impossibile andare avanti. Ad un certo punto Scorpius si fermò sotto un arco, l’unico punto in cui saremmo stati in salvo. Mi depose accanto a lui e tentò di curare le ferite alla mia schiena e sulle mie braccia. Riuscivo a sentire urla disumane attorno a noi e non capivo di cosa si trattasse…ero esausta. Non riuscivo quasi a distinguere il suo volto nel buio.

- Scorpius…io sono…stanca…- sussurrai impercettibilmente. Lui cercò di costringermi a stare sveglia, inutilmente.

- Rose, per favore continua a resistere! – ma non poté continuare, perché attorno a noi tutto cominciò a crollare davvero.

Chiusi gli occhi e non sentii più nulla.

 

 

*

 

 

 

Fu la luce del sole a svegliarmi.

Quasi per caso un raggio dorato filtrò attraverso le persiane bianche e si infranse sul mio volto.

Era piacevole, era caldo e vitale.

Intontita aprii gli occhi e cercai di mettere a fuoco la stanza intorno a me, che decisamente non era l’infermeria di Hogwarts, né la casa crollata di Ursula.

- Rose! – mia madre entrò come una furia dalla porta in fondo e mi corse incontro, gli occhi lucidi. Mi strinse in un abbraccio fortissimo e poi si sedette accanto a me. Si asciugò gli occhi e mi sorrise.

- Sono orgogliosa di te. Tutti siamo orgogliosi di te, davvero…

Quella frase mi fece venire in mente tutti gli avvenimenti passati – Ma Wood! Cosa gli è successo? Ricordo solo che la casa crollava e lui…lui aveva i miei poteri…- mormorai con sconforto. Vero; gli avevo ceduto i miei poteri.

- In realtà ha fatto una fine piuttosto misera. E’ morto nel crollo; ma il suo corpo in ogni caso non riusciva a contenere sia i tuoi che i suoi poteri. Ognuno di noi ha dei limiti. – aggiunse piano. Io annuii.

- Vi abbiamo trovato quasi illesi, poco distanti dall’uscita. Scorpius aveva creato uno scudo protettivo intorno a voi, per proteggere te…

- Avrebbe dovuto smaterializzarsi…- mormorai piano. Cosa avrebbe pensato di una maganò? I suoi genitori mi avrebbero accettata?

- No, non l’ha fatto perché ti vuole bene. Te ne vuole tanto…sai, è stato qui per due notti di fila, ma poi è stato costretto a tornare ad Hogwarts. Credo dovresti andare pure tu…insomma, c’è la cerimonia del diploma!

- Non so se sia il caso, mamma. Ricordi? Io non sono più una strega…- e mi venne una gran voglia di piangere; ma quando sollevai lo sguardo la vidi sorridere allegramente. Non le importava?

- Credo che tu abbia fatto un calcolo errato Rosie. Ti sei liberata dei tuoi poteri per privare Wood dei suoi, dato che eri destinata a diventare una Magonò, giusto?

- Come fai a sapere di quella storia?

- Al mi ha raccontato tutto…- spiegò allegramente.

- Non capisco la tua allegria. – ammisi, guardandola male. Lei sorrise e mi tese la mia bacchetta.

- Provala, Rose.

Con mani tremanti l’afferrai e, all’improvviso, un calore meraviglioso si propagò dal mio braccio fin dalla punta della bacchetta, che prese a sprizzare scintille rosse ed oro.

- Ma…allora non…- balbettai, incapace di crederci. Mi voltai verso la brocca vuota accanto al mio letto. – Aguamenti! Mamma! Ce la faccio! – gridai strabiliata. Lei scoppiò a ridere.

- Quando hai ceduto i tuoi poteri a Wood…beh non hai ricordato che, in genere, per poter ottenere i poteri di qualcuno non solo bisogna toglierglieli, ma bisogna anche ucciderlo! E Wood, grazie al cielo, non ti ha uccisa! Quindi…

- Mamma…aspetta! Pensa!!! – la interruppi con urgenza. Lei mi fissò stranita.

- Pensa a qualcosa mamma!

- Ma io sto pensando, Rose…okay, allora…adesso sto pensando ad una cosa ben precisa. Va bene così? – chiese, guardandomi dubbiosa, ma io scoppiai a ridere.

- NON TI SENTO! Non sento più i pensieri di nessuno! E…- fissai con insistenza un piccolo vaso di fiori accanto a me -…e non sono più capace di spostare gli oggetti!!! – esclamai felicissima.

- Davvero?! Ma è meraviglioso, Rose!!! – mia madre ed io ci abbracciammo festosamente. Era finita! Non avrei più dovuto abbandonare la magia…

- Ma come è possibile? – chiesi, ancora stupita. Mamma ci pensò su.

- Sai…credo sia stato quando hai dato i poteri a Wood…evidentemente li hai trasferiti tutti, ma pare che quelli siano gli unici ad essere rimasti realmente in quell’uomo. E poi Wood è morto…

-…quindi quei poteri sono rimasti in lui? Insomma, alla fine i miei poteri si potevano trasferire?

- Beh, non lo so…potrebbe essere! Vedremo, cercherò a fondo non appena possibile!

- Va bene…ma papà? Gli zii? Al, Ursula? Dove sono?

- Al è stato costretto a tornare a Hogwarts…Ursula credo stia testimoniando al ministero, poi andrà a presenziare alla cerimonia del diploma. Tuo padre, Harry e Ginny ti salutano…sono a lavoro. Quel Wood ne aveva fatte…comunque ci saranno anche loro alla cerimonia.

- Wow…allora li vedrò tutti li…

- Cos’è? Hai deciso di andarci anche tu? – mamma mi guardò sarcastica. Io annuii.

- Perché non dovrei? Quella è l’ultima tappa per completare in bellezza un anno assolutamente incredibile…- spiegai, sorridendo contenta.





EEEEEEEHHH!!! Ciaooooo! Come state? Io così così, sono raffreddata e...oddio, spero non mi venga l'influenza! Comunque, lasciamo stare xD!
Ecco infine il penultimo capitolo della storia! Rose ha finalmente risolto il suo problema e Wood...beh, quello ha fatto tutto il resto! So che non si capisce, ma nella parte finale Rose è al San Mungo :) e...gli altri non ci sono perché riservo tutto al prossimo e ultimo capitolo! Ebbene si...la storia sta per terminare!
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto...a me non ha convinto molto, ma l'ho cambiato un paio di volte e questa è senza dubbio la versione più decente!
Cavolinzio ancora 11 recensioni! ElseW, Travers, k_97, mothintheshell, IOesty, Nabiki93, glumbumble, altovoltaggio, chariss, Smemo92, vulneraria...Siete veramente delle persone speciali, continuate a seguirmi nonostante i miei deliri folli! Grazie ovviamente a chi mi ha aggiunto tra i preferiti e chi tra le seguite...veramente, grazie!
Spero di pubblicare il prossimo capitolo al più presto! Baci!
                                                                                            Lily_Luna

Ritorna all'indice


Capitolo 45
*** [Epilogue] Another stupid rainy day ***


45 - [Epilogue] Another stupid rainy day











Una pioggerellina sottile cadeva fitta sul parco di Hogwarts, sulle mura antiche e intrise di magia del castello. Sembrava quasi che anche il cielo fosse dispiaciuto per la nostra partenza.

- Ehi Rose…- Al mi scosse leggermente – tutto bene?

Io rimasi alcuni istanti in silenzio – Si e no…solo adesso mi rendo conto che mi mancherà tutto…- mormorai lanciando un’occhiata alla preside, che stava tenendo il discorso di chiusura.

I quattro grandi tavoli erano scomparsi e al posto loro c’era una serie infinita di sedie e poltroncine, occupate dai nostri compagni e dai loro familiari. Molti si sporgevano per osservare meglio lo zio Harry, che era leggermente arrossito sulle guance, mentre mio padre lo prendeva in giro.

Con un sorriso sollevai lo sguardo verso il cielo, cercando di ricacciare indietro la malinconia.

Da un lato ero felice, felice come non mai; eravamo riusciti ad uscire indenni da quella storia del Contratto, e adesso per noi ci sarebbe stato un futuro normale…ma d’altra parte sentivo già la mancanza di quella scuola, che aveva significato così tanto per me.

Mi riscossi quando mi resi conto che era sceso il silenzio; il professor Vitious in effetti si era alzato in piedi e aveva srotolato una lunga pergamena. Era arrivato il momento.

Sorrisi rivedendo i miei amici afferrare goffamente i loro diplomi e stringere la mano alla McGrannit, che all’improvviso sembrava avesse avuto un attacco di raffreddore acuto.

Sia Scorpius che Al ottennero quasi tutti i M. A. G. O., mentre Ben ne ottenne qualcuno in meno…nella folla lo intravidi lanciare uno sguardo carico di desiderio a Lily, che però stava parlando con Lysander, un vecchissimo amico d’infanzia.

- Weasley Rose.

Mi alzai in piedi e percorsi, con un certo imbarazzo, il corridoio che separava me dal Diploma. La McGranitt mi strinse forte la mano e mi sorrise (cosa parecchio rara).

- Signorina Weasley, la scuola la ringrazia per la sua dedizione allo studio e per la sua caparbietà. Andrà sicuramente molto lontano. – annunciò, prima di abbracciarmi!

- E’ stata molto coraggiosa. – aggiunse più piano, prima di annunciare che avevo ottenuto tutti i M. A. G. O. , sotto lo sguardo allegro dei miei genitori e quello più ammorbidito di Draco Malfoy. Incredibile…

 

Ero stata l’ultima, per cui, nell’istante in cui scesi, tutti lanciarono in aria i loro cappelli neri a punta, alcuni gridando felici, altri piangendo sonoramente. Intravidi Baston farmi un largo sorriso, prima di voltarsi verso la sua famiglia, ma il mio sguardo era solo per una persona.

Scorpius era alla fine della fila e mi sorrideva raggiante. Sorrideva davvero, non era un ghigno, non era un sorriso falso…era il mio sorriso.

Cominciai a correre nella sua direzione, ma prima che potessimo abbracciarci, i nostri padri balzarono alle nostre spalle, fissandosi con malcelato fastidio. Intercettai lo sguardo di Scorp e cercai di non ridere; non era proprio il momento adatto.

- Tanti auguri signorina Weasley. – borbottò Draco Malfoy, colorandosi leggermente. Sentii la mano di mio padre posarsi sulla mia spalla.

- Auguri…ehm Malfoy. – disse lui, arrossendo in zona orecchie. Scorpius ringraziò con un sorriso.

-Ehm…quindi…- suo padre deglutì alcune volte, prima di fissarmi negli occhi. Per la prima volta mi resi conto che non c’era più quell’astio di prima…forse imbarazzo, fastidio, ma riuscivo davvero ad intravedere una punta di rispetto. – Grazie per…tutto quello che ha fatto.

- Figurati Malfoy, in un modo o nell’altro c’è sempre qualcuno che ti salva la pelle…- rispose sarcastico mio padre, guardandolo male. Si fissarono in cagnesco per alcuni istanti, poi Scorpius parlò.

- Senta signor Weasley…io sono realmente inn…

- Va bene, lo so! – sbottò mio padre infervorandosi, impedendogli di continuare, mentre io arrossivo violentemente.

- Allora lei crede che io…

- Non sono io che decido per mia figlia…se lei ha deciso che…che…tu…insomma, non posso impicciarmi. – borbottò papà arrossendo sempre più. Il padre di Scorpius corrugò le sopracciglia, poi cominciò a strizzare un occhio, in preda ad uno strano tic. Sembrava cavare le sue parole con grande fatica. – Anche io…anche io sono…d’accordo. – sputò infine, deglutendo a fatica. Mio padre annuiva meccanicamente – Certo, certo…- Erano uno spettacolo esilarante!

Io e Scorp ci avvicinammo leggermente, ma i nostri padri ci agguantarono nuovamente per le spalle.

- Non ora! – muggì papà – Adesso andiamo a salutare gli altri eh? Su Rosellina cara…dai…- e mi trascinò, per un braccio, mentre Scorp subiva esattamente la stessa cosa.

- Ma papà! – mi lamentai, mentre lui mi piazzava davanti alla mamma, zittendomi con lo sguardo.

- Dopo potrai parlare con Scorpius…per favore Rose non…dai! Tanti auguriii! – esclamò, cercando di sorridere. Mamma scoppiò a ridere, seguita da Neville, che si era avvicinato e aveva assistito a tutta la scenetta.

- Ma dove sono gli zii? – mi voltai in cerca di Al e lo intravidi nella folla, con il viso leggermente basso, mentre zio Harry e zia Ginny parlavano con lui. Poi all’improvviso entrambi si interruppero, proprio mentre Ursula faceva la sua comparsa, sorridendo raggiante. Era bellissima e…abbastanza panciuta!

Gli zii la fissarono folgorati, proprio mentre lei si sporgeva per abbracciarli. Non riuscivo a sentire, ma probabilmente li stava ringraziando per qualcosa.

Passammo quasi tutta la mattinata tra di noi, mangiando, ridendo e parlando del più e del meno. All’ora di andare, notai che Ursula e Al si alzarono in contemporanea, e capii.

- Vai anche tu? – chiesi a mio cugino, che sorrise dolcemente. - Si, scendo oggi, invece di prendere il treno domani.

- Dobbiamo sbrigare delle cose…insomma, è colpa mia! – spiegò Ursula, passandosi una mano sul ventre gonfio.

- Oh, per un giorno solo sopravvivremo! Allora ci vediamo in questi giorni! – esclamai abbracciandola. Lei mi strinse di rimando.

- Sei una vera forza Rose, davvero. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi. -  disse dolcemente, aprendosi in un sorriso allegro. A quel punto nulla ci impediva di essere amiche!

Accompagnai la mia famiglia all’entrata.

- Accidenti, quanto mi era mancata Hogwarts…- zia Harry sollevò lo guardo verso le torri, sorridendo malinconico. I suoi ricordi erano senza dubbio più forti dei miei…per molti versi una parte importantissima della sua vita si era svolta li.

- Sei sicura di non voler tornare ora, Rosie? – mi chiese papà. con un certo nervosismo. Mamma lo guardò male e prese a trascinarlo giù per la scalinata.

- A domani! – gridai, scoppiando a ridere.

 

*

 

Rimasi per alcuni istanti ferma, al centro del corridoio, sorridendo vaga. Poi mi concessi una piccola passeggiata per i corridoi di pietra, che probabilmente non avrei visto per tanto, tanto tempo; mi sentivo decisamente malinconica.

Fu quasi per caso che mi ritrovai in uno dei numerosi chiostri del castello.

Sotto il portico mi fermai a fissare le gocce che cadevano giù, sull’erba, sulle panchine di pietra, sopra alcuni fiori dall’aria delicata.

- Non essere triste, è soltanto un altro stupido giorno di pioggia. – esclamò qualcuno alle mie spalle.

Mi voltai, incrociando lo sguardo sarcastico di Scorpius, che osservava divertito le gocce. Ed era così bello e così dolce che per un attimo non seppi cosa dire…sentii la felicità invadermi, l’adrenalina scorrere nelle mie vene.

Senza pensarci mi fiondai sotto la pioggia e cominciai a ballare, girando e girando sotto il suo sguardo divertito.

- Allora se è solo una stupida pioggia perché non vieni? – tesi il braccio verso di lui, che, lentamente, cominciò a camminare nella mia direzione, incurante dell’acqua che cominciava a bagnare la sua divisa e i suoi capelli.

Con lentezza mi si avvicinò e intrappolò il mio viso tra le mie mani, fissandomi negli occhi.

Attorno a noi solo la pioggia e l’odore di erba bagnata.

Le sue mani sfiorarono le mie guance, le mie labbra, le mie palpebre, i miei capelli zuppi.

- Quanto mi sei mancata? – sussurrò malinconico.

- Quanto sei mancato tu a me? – ribattei piano. Lui sorrise.

- Decisamente troppo…e decisamente ho aspettato troppo tempo per riaverti. – rispose, prima di far incontrare le nostre labbra.

Restammo per chissà quanto tempo sotto la pioggia; incuranti dell’acqua che ormai ci aveva inzuppati; che aveva reso i nostri vestiti pesanti e freddi…incuranti del fatto che quello era stato solo il primo di una lunga, lunghissima, serie di giorni insieme…completamente liberi.

 

 

 

 

*************************************

 

Da quel giorno molte cose cambiarono.

Albus entrò alla Gringott, cominciando a lavorare come Spezzaincantesimi. Con Ursula poterono comprare una piccola casa, grazie all’eredità che la madre di lei le aveva lasciato ( miracolosamente scampata alle mire di Wood, che aveva sperperato tutti i suoi beni).

Scorpius, proprio come Al, entrò alla Gringott e cominciò a lavorare a tempo pieno, mentre io mi dedicavo allo studio della Medimagia. Contemporaneamente suo padre e mio padre firmarono una specie di armistizio, dato che, circa tre anni dopo il nostro fidanzamento, stavamo  cominciando a progettare il matrimonio…

Lily e Hugo, come sempre, se la cavarono molto bene anche senza di noi. Quando però scoprii che mia cugina si vedeva con Lysander Scamandro…beh, risi per mezz’ora! Quei due erano come cane e gatto, ma, come mi fece notare Scorp: “ Se ce l’abbiamo fatta noi…”.

Ben, alla fine, si è fidanzò ufficialmente con la Rochester e chiarì con Al…ancora oggi ci chiediamo come abbiano fatto, dato che sembrava che non sarebbero mai più ritornati amici.

Sono andata a trovare la zia Violet un bel po’ di volte, anche insieme a zia Muriel, e non abbiamo mai capito come io sia riuscita a sbarazzarmi dei miei poteri “extra”…ma, onestamente, non me n’è mai importato granché!

E poi, naturalmente, circa quattro mesi e mezzo dopo il diploma, Ursula partorì. Fu decisamente una giornata surreale, ma quando vidi Al uscire dalla Sala Operatoria con Sophia Alya tra le braccia, scoppiai a piangere come un’idiota…e probabilmente piansi ancora più forte quando Al mi chiese di essere la sua madrina!

- Perché proprio io? – domandai trasecolata, prendendo in braccio quella minuscola creatura.

Scorpius sogghignò e Al mi fissò come se fossi diventata stupida. Ursula, leggermente più pallida del solito, mi sorrise felice.

- Perché? Perché Sophia vive grazie a te. Noi viviamo grazie a te…

- E scusami se è poco! – aggiunse Al con una risata. E mentre Scorpius mi abbracciava, mentre mio cugino e sua moglie ridevano felici…si, mi resi conto che noi avevamo ricominciato a vivere.

Ebbene si, miei cari...ecco l'epilogo! Ho pubblicato presto perché non sto molto bene...quindi ho pensato di dare gli ultimi ritocchi al chap e di presentarvelo...per farmi perdonare di tanti ritardi accumulati!!!

Ecco qui l'ultimo capitolo di questa storia, lunga 45 capitoli, che ho cominciato a scrivere quasi un anno fa! Devo ammettere che non mi aspettavo tutto questo successo...quando ho cominciato a scrivere questa Fan Fiction non avevo idea di come svilupparla! Ma accidenti, ci sono riuscita! Sono riuscita a migliorare (almeno credo) e sono anche stata capace di regalarvi delle emozioni...cioè, lo spero!  So che forse vi aspettavate di meglio...come ad esempio il matrimonio di Scorpius e Rose...ma onestamente mi sembrava un pò troppo presto..! No?
Spero anche non vi abbia delusa la parte finale...quando vengono raccontate le storie di ognuno...ho deciso di non dilungarmi troppo e di fare una panoramica di ciò che accade a tutti i personaggi, cercando di non trascurare nessuno...così che, se mai mi deciderò, potrò scrivere una One-Shot su qualcuno di loro...chissà!
Anyway, non siate troppo tristi...questa storia è finita, certo, ma sto sviluppando un sacco di progetti...e credo che pubblicherò prestissimissimo, perchè senza scrittura non so resistere! Ho in mente di cimentarmi con la Big Damn Table...con un personaggio che adoro letteralmente...l'impresa è ardua; secondo voi ce la posso fare?                                                                                                                                     Magari scriverò anche qualcosa su Ursula e Albus...chissà! Io spero vivamente continuerete a seguirmi...perché siete stati voi a spingermi a scrivere sempre più...e di questo vi ringrazio di tutto cuore.

Quindi...un ringraziamento va alle 158 persone che hanno aggiunto la mia FF ai preferiti...non vi cito solo perché siete veramente tanti, ma vi ringrazio uno per uno, per avermi dimostrato che questa storia vi è piaciuta! Grazie alle 79 persone che l'hanno aggiunta alle seguite...perché per me siete ugualmente importanti! E grazie a chi ha commentato il capitolo passato:altovoltaggio, vulneraria, Evetta96, Travers, Queen_of_sharingan_91, Nabiki93, Smemo92, IOesty, Mirwen, mothintheshell ...grazie perché avete sempre apprezzato il mio lavoro...nonostante gli scleri, i ritardi e gli errori...siete grandi!!! Kisses...

                                                                                            Lily_Luna

P.S: Accidenti, adesso mi è venuta la malinconia!!!


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=297879