Temptation

di Manami
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ~Something ***
Capitolo 2: *** ~Coward ***



Capitolo 1
*** ~Something ***


Nuova pagina 1

Ho deciso di creare una piccola raccolta di Missing Moments su Chuck e Blair perché li trovo terribilmente intriganti.

Sono una coppia splendida, e inoltre presi sia singolarmente che in coppia forniscono una miriade di spunti per parlare di loro.

Non avrò sicuramente scadenze certe in cui postare, perché per ora c’è solo questo capitolo pronto e uno a metà chiuso ermeticamente nella mia testa, e perché quest’anno mi tocca la maturità.

Però ci proverò, e vedrò di non lasciar passare mesi fra una storia e l’altra.

 

Parlando di “Something”, c’è solo una cosa da dire: si colloca sicuramente dopo l’episodio 2x13, ma non chiedetemi dove, non lo so neppure io(…a tal proposito, se vi venisse in mente un punto in particolare fatemelo sapere!^__^)!

Ok basta, ho sproloquiato anche troppo, vi lascio alla lettura!

Hope you like it!

M.

 

 

 

~ Something

 

 

L’aria che si respira è opprimente.

Appesantita da qualcosa a cui nessuno dei due sa dare un nome.

Ed è quasi palpabile quel qualcosa che riempie lo spazio fra voi, volteggiando paradossalmente leggero nell’aria, come vapore.

Entrandovi dentro ad ogni respiro, riempiendo quel vuoto che fino a qualche ora fa sembrava incolmabile.

È bella la tua regina alla luce tenue del tramonto.

Gli ultimi raggi del sole filtrano dalle tende di seta cinese, danzando su i suoi capelli color cioccolato, illuminandoli e attirando la tua attenzione.

Le mani, serrate a pugno lungo i tuoi fianchi prudono, desiderose di immergersi fra quei boccoli la cui consistenza ricorda le nuvole in cielo.

O le fiamme dell’inferno, non sai decidere.

Non ti importa decidere.

Quello che ti interessa davvero, è solo poterli sentire sfiorare la tua pelle nuda ancora una volta.

E un’altra, e ancora.

– Chuck –

I tuoi occhi, braci su quella pelle di pesca, tornano a scrutarle l’anima.

Il lampo passa veloce, colorando di sospetto i suoi, quando le permetti di scrutare la tua di anima.

Perché per quanto sia difficile crederlo, ce l’hai anche tu un’anima.

– Non guardarmi così –

Se tu fossi un altro, uno dei tanti che hanno scaldato il suo letto in quelle notti in cui il vostro orgoglio ferito vi implorava di non deporre la corona per primi, leggeresti nelle sue parole un ordine.

Uno dei tanti, di quelli che lei ama dare.

Di quelli che la sua posizione le permette di dare a chiunque.

Ma tu non sei un altro, non sei chiunque.

Tu sei tu.

Te lo ha ripetuto così tante volte, celando in quelle tre semplici parole la più dolorosa delle pugnalate, che oramai ne vanti i diritti.

Tu sei Chuck Bass.

E in quella frase, in quelle parole mormorate veloci e dirette, tu ci leggi una supplica.

Non guardarmi come se non fosse solo un gioco.

Ma è così, e tu sei tu.

E vuoi rimanerlo per sempre.

Perché nonostante tutto, è quel tu che lei ama.

E quando le tue mani si immergono in quei boccoli sospirati, e le vostre labbra di amanti decisi si sfiorano tremanti, quell’eterno qualcosa fra voi prende forma nella tua mente.

 

Three words, eight letters...

 

 

 

ªªª

 

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Capitolo 2
*** ~Coward ***


 

~ Coward

 

Non volevi essere lì.

Avevi promesso a te stesso che non l’avresti fatto, che ti saresti risparmiato quel dolore.

Quell’ennesima piccola puntura al petto, lì a sinistra, proprio sotto il lembo dell’amata sciarpa a righe.

Però non ce l’hai fatta, troppo debole e sentimentale quando è di lei che si parla.

E allora sei lì, immobile dietro quel muro di vetro, a spiarla sfacciato per l’ultima volta.

Osservando famelico ogni singolo dettaglio di lei, perché per quanto crudele, da questo momento in poi rimarranno solo i ricordi.

I ricordi, e quel dolore, gemello del tuo, che ora si mostra in un ombra sul suo viso di pesca, mentre parla distratta.

- Già. Sono tutti qui -

Non come vorrebbe, non come vorreste.

Mentre gli sguardi si incrociano per l’ultima volta però, tutto ciò a cui pensi è che solo le favole hanno un lieto fine.

E la vostra non lo è mai stata, il vostro è solo un gioco.

Ed oramai quel gioco è finito.

Senza vincitori, ma solo vinti.

Non c’è più nulla da fare.

Bugiardo.

 

Distogli lo sguardo dal suo, perché è giusto così, e perché fa troppo male leggervi dentro quel dolore che è gemello del tuo.

Perchè non volevi essere lì.

Ma quando te ne vai, voltando le spalle all’unica persona che abbia mai contato qualcosa, non puoi far altro che ammettere che gossip girl, ancora una volta, ha avuto ragione.

Chuck Bass è un codardo.

 

 

cd

 

 

 

Innanzitutto, grazie, grazie e ancora grazie a K_Lu per la recensione, e ovviamente anche a °_Virou di Writers Arena, che ha accettato (ok...lo ammetto, la recensione l'ho vinta alla lotteria...^_^') di recensire la storia pur non conoscendo il fandom.

Grazie poi alle 2 persone che mi preferiscono, alla persona che mi segue e alle 460(O.O) persone che hanno letto Something.

Merci!

 

Passando a Coward,

anche questa volta dal punto di vista di Chuck, che si trova alle prese con quella che crede essere la fine del loro gioco.

Noi lo sappiamo che alla fine anche il gioco ha un lieto fine, ma lui non lo sa quindi...lasciamoglielo credere ancora un po'!^_-

Cavolate a parte, ho voluto immaginare come può essersi sentito il nostro tombeur de femme preferito in questa situazione.

Da una parte cerca di convincersi che "è giusto così", mentre dall'altra sente quel dolore atroce che non credeva di poter mai provare, e si rende conto che basterebbe una sola parola (va bè...tre parole, sette lettere!^__^) per farlo cessare.

Ma lui è Chuck Bass, ed è lo stereotipo di tutto ciò che è "cattivo e immorale", e se non prendesse mille decisioni sbagliate prima di farne una giusta non sarebbe più lui!

So, coward!

 

XOXO,

Manami

 

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