Il diario di Bella: My life without you

di Nusia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. il diario ***
Capitolo 3: *** 2-il diploma ***
Capitolo 4: *** College ***
Capitolo 5: *** 4 -Sogno ***
Capitolo 6: *** 5- Proposta inaspettata ***
Capitolo 7: *** 6-lettera ***
Capitolo 8: *** 7- una cicogna ***
Capitolo 9: *** 8-Parto ***
Capitolo 10: *** 9- Periodo Tranquillo ***
Capitolo 11: *** 10-Voci ***
Capitolo 12: *** 11-Paride ***
Capitolo 13: *** 12- 35anni ***
Capitolo 14: *** 13- voci ***
Capitolo 15: *** 14- Rivelazione ***
Capitolo 16: *** 15- L'Amore ***
Capitolo 17: *** 16- Charlie ***
Capitolo 18: *** 17- Cassaforte ***
Capitolo 19: *** 18- Porsche ***
Capitolo 20: *** 19- Tuo Edward ***
Capitolo 21: *** 20- RIcordi ***
Capitolo 22: *** 21- Chiacchierata con l'ospite ***
Capitolo 23: *** 22- La nostra Radura ***
Capitolo 24: *** 23- dove sei adesso? ***
Capitolo 25: *** 24- è tutto finito! ***
Capitolo 26: *** 25- lui è il passato, tu il presente... ***
Capitolo 27: *** 26- "Mamma, papà sono incinta!" ***
Capitolo 28: *** 27- Mia nipote è nata! ***
Capitolo 29: *** 28-Lettera di Alice ***
Capitolo 30: *** 29- invecchiata! ***
Capitolo 31: *** 30- Il lieto fine? troppo scontato ***
Capitolo 32: *** 31- Promessa infranta ***
Capitolo 33: *** 32- Sopravvivere! ***
Capitolo 34: *** 33- Kristen: Mia nipote! ***
Capitolo 35: *** 34- Ragazza ibrida ***
Capitolo 36: *** 35- Rivederla! ***
Capitolo 37: *** 36- Edward Cullen ***
Capitolo 38: *** 37- I Cullen ***
Capitolo 39: *** 38-Ritrovarsi ***
Capitolo 40: *** 39-Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

Avevo dimenticato cosa significava essere davvero felice, solo ora a 70 anni di vita mi rendo conto di come mi sentita viva nei miei lontani 17 anni. Questa felicità non ha nulla a che vedere con le altre, per tutti questi anni ho vissuta in una sorta di annebbiamento, non ridevo mai davvero, ne tantomeno avevo dimenticato davvero. Solo ora mi è tutto chiaro, solo ora posso davvero dire di essere felice.

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Capitolo 2
*** 1. il diario ***


Vi posto il primo capitolo, così capirete un po’ di che parla la storia.

 

1...

Mi chiamo Kristen Robinson, ho 17 anni, sono a Forks, a casa della mia povera nonna scomparsa 2 mesi fa. Mia mamma Sarah Black sta raccogliendo le cose più preziose di mia nonna per custodirle nella nostra casa a Boston, e mentre lei sistema qua e la, io sto curiosando nella stanza dei miei vecchi nonni, ah già anche mio nonno Jacob Black è venuto a mancare qualche anno fa, in circostanze misteriose, o almeno per me e la mamma. Mamma mia quante cose che ha conservate la mia nonnina, aspetta, ma questa scatola cos’è? “I RICORDI DELLA MIA VITA” che romantica la nonna, ha conservato gli oggetti più vari della sua vita e questo invece?? Cos’è questo…mmm…my life without you… un diario?? Chissà se posso leggerlo, ma si dai infondo non credo che nonna si arrabbierebbe se fosse qui, vediamo un po’ che c’è scritto:

Eccomi qui, finalmente, dopo tempo ho avuto la forza di pensare a te. Ho 19 anni ora, ormai è un anno e qualche mese che sei andato via. Quest’ anno è passato senza che me ne rendessi conto, non mi ricordavo neanche che quando fosse il mio compleanno, è stato mio padre a ricordarmelo, ma sai, non chiedo di meglio, ormai alla vita non chiedo altro che farmi perdere il senso del tempo. Sono qui seduta a scriverti, senza un reale motivo e pur sapendo che dopo starò male il doppio, sentivo la necessità di sfogarmi. Da quando sei andato via, la mia vita è finita, o meglio la vita continua in una sorta di finta rassegnazione e falsa felicità, sono io che non esisto più. I primi mesi ero un zombi, un vegetale, definiscimi come meglio credi, fatto sta che le mie giornate erano tutte uguali: mi alzavo, facevo colazione, andavo a scuola, la gente mi ignorava, andavo a lavoro, preparavo la cena a mio padre, studiavo e andavo a letto, tutto questo senza rendermene conto. Fino a 2 anni fa non desideravo altro che nascondermi dal mondo e adesso ci sono riuscita, le cose, però sono andate un po’ meglio da quando passo il tempo con il mio migliore amico Jacob, è fantastico sai, riesce a farmi distrarre e in sua presenza è più facile sorridere. Ma sai com’è ,la mia vita non è mai stata normale, e le mie disgrazie non potevano certo finire a 18 anni. Te ne sai andato da me, per non mettermi più in pericolo, o almeno è quello che certo di convincermi, pochi mesi dopo la tua partenza, mi serviva una prova concreta della tua esistenza e così, sono andata a casa tua, ma così isolata, inabitata,mi ha provocato un dolore orribile, poi ho capito che l’unico posto nella quale potevo “ritrovarti” era la nostra raduna, ma anche quel tentativo fallì miseramente. Quello spazio perfettamente circolare non aveva niente di magico senza di te, poi all’ improvviso mentre raccoglievo tutte le forze per tornare indietro, arriva la conferma, la prova che quei mesi passati con te non erano solo frutto della mia immaginazione, davanti a me ecco spuntare Laurent, già proprio lui, può sembrare strano ma ero contenta di vederlo, almeno fin quando non ha tentato di uccidermi, e ci sarebbe riuscito credimi se non fossero arrivati i lupi. Inizialmente non capì perché un vampiro avesse così paura di quegli animali, certo erano grossi, ma pur sempre mortali, poi più in là capì tutto. Ovviamente, mi sembrava fin troppo strano avere un rapporto così forte con un essere umano, certo Jacob è la simpatia fatta a persona, ma non mi quadrava, e infatti ecco che arriva la 2 disgrazia, se proprio vogliamo chiamarla così, solo allora capì perché nelle ultime2 settimane anche il mio amico mi avesse abbandonato. Un VAMPIRO mi aveva lasciata e un LICANTROPO mi aveva accolto a braccia aperte, già proprio così il mio migliore amico, il mio Jacob è un licantropo, nemico storico del mio più grande amore, nemico del mio vampiro. Ora non starò qui a scrivere il perché ho dovuto indovinare da sola tutto, anche perché sono sicura che sai tutto sul tuo nemico numero uno. A quel punto sapevo tutta la verità, sapevo perché Laurent fosse scappato, sapevo che non era più tornato a cercarmi perché era morto, sapevo o almeno così credevo, di essere al sicuro. Ma ovviamente, anche Jacob ha saputo tutta la verità e da quel giorno non fa altro che sbattermi in faccia quanto i VAMPIRI siamo dei mostri, dei parassiti, e dicendo ciò non può sapere il dolore che mi provoca. Ah già dimenticavo la 3 disgrazie, è tornata a cercarmi Victoria, ma dopo 4 mesi di pedinamenti e tentativi, anche lei a rinunciato a darmi la caccia, anche lei avrà capito che di me non t’ importa più niente, così avrà deciso di occupare la sua eternità con un passatempo più eccitante. Ed ora eccomi qui, ancora con un piede nel mondo immortale,nel mondo nascosto a tutti gli esseri umani, o quasi, ma cosa più importante sono ancora qui a pensare a te,o almeno ci provo. Non sai quanto vorrei poterti ricordare senza dovermi stringere forte, per impedire alla voragine che ho nel petto di risucchiarmi, come vorrei, anche solo per un secondo poter ricordare il tuo volto perfetto senza versare lacrime, nessuno può capire come mi sento, questo dolore non è come quello che prova qualsiasi ragazza al fine di una storia, no non lo è. Questo è qualcosa di più forte, che va ben oltre il dolore fisico, che è ben lontano dal dolore di quando muore qualcuno, ben diverso dal dolore provato quando sono stata morsa da James, il mio dolore va oltre qualsiasi cosa che possa far soffrire, è indescrivibile, lacerante. Avevo scelto la mia vita, la mia famiglia, la persona da amare, avevo tutto… ed ora non ho niente. L’ unica cosa che mi è rimasta è cercare di NON dimenticare, ed è per questo che ho deciso di scriverti come procede la mia vita senza te, pur sapendo che mai leggerai queste parole, per non dimenticare. Questo da oggi sarà l’unico posto dove potrò sfogarmi, l’ unico momento nella quale potrò piangere fino a farmi mancare il respiro, solo qui, mentre scrivo le cose più “importanti”, della mia insulsa vita, se vita si può definire.

Oh! Sono senza parole, ma cosa scrive la nonna?? Vampiri, licantropi, ha davvero letto troppi libri, però qui cita mio nonno, boh, forse se lo porto a casa senza dire niente a mamma…

“Kristen dai andiamo che papà ci aspetta all‘aeroporto”

“si mamma arrivo, ho trovato una scatola in camera di nonna, la prendo e scendo”

Continuerò a leggere a casa, ho sempre pensato che mia nonna Isabella Swan avesse qualcosa di diverso delle altre persone.

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Capitolo 3
*** 2-il diploma ***


Ciao ragazze, vi posto il secondo capitolo.grazie a tutte per le recensione e per chi mi ha aggiunto tra i suoi preferiti e le storie seguite. So che è una fan facton molto triste e so che vi farà versare molte lacrime,quindi scusate in partenza. Baci Nusia.

2-capitolo

Passai tutto il viaggio in aereo, immersa nei miei pensieri,senza curarmi dei miei genitori seduti al mio fianco, ero troppo presa dal diario di mia nonna per pensare ad altro. Non vedevo l’ora di tornare a casa per potermi chiudere in camera mia e finalmente scoprire il segreto che mia nonna è riuscita a portarsi nella tomba. Ed è per questo che ho deciso di non dire niente del diario alla mamma, perché se nonna Swan ha avuto la forza e la costanza di mantenere il segreto, c’è un perché, ed io non intendo rovinare i suoi sacrifici. Quando finalmente tornai con la mente nel presente, ero a casa, così dissi alla mamma che avevo sonno e corsi in camera. Ed ora eccomi qui con il diario in mano, pronta a scoprire un altro frammento della misteriosa vita della mia cara nonnina……………

Oggi è stata una giornata importante e sentivo la necessità di condividerla con te amore mio. Oggi mi sono diplomata, è stata una giornata lunga sai. Mentre tutti erano indaffarati nel prendersi la toga, io me ne sono andata in giro per la scuola, un’ ultima volta,ho visitato tutte le aule: la segreteria, la palestra, l’aula di spagnolo, d’ inglese e poi le 2 aule più importanti. Sono entrata nella Mensa e sono andata a sedermi al tavolo che occupai il primo giorno di scuola a Forks, dove ti vidi per la prima volta seduto con i tuoi fratelli. Sono rimasta seduta a guardare quel tavolo ormai vuoto, fin quando il dolore è diventato troppo forte da sopportare e poi, mi sono recata all’ aula di biologia,dove per la prima volta ci siamo rivolti la parola, dove tutto ebbe inizio, ed anche li, come in mensa sono dovuta scappare, quello non era certo il momento migliore per versare lacrime. Quello era uno di quei momenti dove dovevo fingere più che mai, che stavo bene, che ero felice e che fossi andata avanti. Ho resistito per tutta la cerimonia, sforzandomi di sorridere a tutti, ma quando ho scambiato 2 chiacchiere con il preside, tutti i miei sforzi sono andati persi. Stavano parlando del più e del meno, dei miei progetti futuri e degli studi che intendo continuare, quando mi dice:

“Allora signorina Swan, ha più sentito i Cullen dal giorno della loro partenza? Sa è davvero un peccato che non abbiano aspettato un‘ altro anno, sarei stato davvero orgoglioso di diplomare una ragazzo così colto e affabile come il signor Edward, ah è la signorina Alice, ovviamente”… mentre lui parlava,non mi ero accorta di essermi abbracciata forte e di aver cominciato a piangere.

“Oh! Signorina Swan, mi scusi non volevo essere così sgarbato, non mi sono reso conto che le è ancora difficile parlarne, la prego perdoni la mia poca delicatezza, passi una buona giornata arrivederci”… e così dicendo se n’è andato. Io nel frattempo sono rimasta li, seduta per terra, con la testa tra le gambe, come mi hai insegnato tu, a cercare di riprendere il controllo prima di tornare a trovare mio padre. Nel frattempo però arriva Jacob, gli è bastato uno sguardo per capire cosa avessi, ed è stato così paziente da attendere che mi calmassi, e così educato da non dire neanche una parola su te. Mi vuole bene sai, forse anche qualcosa di più, ma per me è un semplice amico, io non avrò mai la forza, ne tanto meno la voglia di innamorarmi di nuovo, perché so che per quanto impegno io possa metterci, non riuscirò mai più ad amare nessuno come ho amato e come amo te. Jacob però,sembra non capire, è testardo e spera che col tempo gli darò una possibilità è convinto che infondo anche io gli voglia un po’ più che bene, ma che sono troppo impegnata a rigirarmi nel dolore della tua perdita per rendermene conto. Quando finalmente ho finito di sfogarmi, il mio amico, mi accompagna da mio padre e tutti insieme andiamo fuori a cena, nonostante avessi detto a mio padre che non ce n’ era bisogno, che sapevo cucinare, lui ha detto che almeno oggi, il giorno del mio diploma, dovevo riposarmi ed essere servita. Ed ora, sono qui, dopo una lunga e interminabile cena, alleviata solo dalla presenza di Jacob. Non so se un giorno riuscirò a essere felice di nuovo come solo nei mesi passati con te sono riuscita ad essere, ne dubito fortemente, ma spero che con il tempo mi sarà più facile vivere con tranquillità e soprattutto ricordarti. Ora ti lascio vado a letto, un forte bacio… Bella

Oh! Povera la mia nonnina, quanto ha sofferto per questo ragazzo… anche se ancora non riesco a credere a questa storia dei vampiri e licantropi, cioè com’è possibile che tra noi ci sono quest’ esseri e cosa ancora più assurda di tutte è che mia nonna, Bella Swan si sia innamorata di un vampiro e poi in seguito abbia sposato un licantropo. Mio nonno Jacob Black, l’uomo, più simpatico che io abbia mai conosciuto in realtà era una specie di personaggio del film dell’ orrore. Ora si spiegano alcuni fenomeni strani, alcuni discorsi che solo lui e la nonna riuscivano a capire. Oddio, aspetta un attimo Kristen, rifletti, se tuo nonno era un licantropo vuol dire che anche la tua mamma lo è e quindi facendo i calcoli, anche tu… cavolo anche io, Kristen Robinson semplice ragazza di 17 anni sono un personaggio dell’ orrore…ma allora perché la mamma non si trasforma, perché quando sentiva quei discorsi rimaneva perplessa quanto me? Boh, ho bisogno di capirci qualcosa, ho bisogno di fare ricerche. Cavolo mi sa proprio che “Cime tempestose” dovrà attendere, ho altro, qualcosa di molto più importante da leggere.

 

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Capitolo 4
*** College ***


3-capitolo

Ah… sono mesi ormai che leggo il diario di mia nonna, e con mia grande sorpresa ancora non sono stufa, anzi, sono sempre più curiosa e questo è un lato del carattere che ho ereditato da lei, ogni volta mi ritrovo a leggere con foga, come se la sua vita fosse qualcosa di vitale importanza per me. Mia madre non mi vede più girare per casa come una forsennata e inizia a chiedersi il perché sono sempre così tranquilla ultimamente. In questi mesi ho fatto delle ricerche, ho letto tutte le leggende dei Quiliutes, ormai so tutto sui licantropi, e sono riuscita a scoprire anche il motivo per il quale ne io, ne mamma abbiamo subito la trasformazione. La trasformazione avviene solo se chi possiede il gene del licantropo si trova a contatto con dei vampiri. Ho letto anche che per noi hanno un odore un pò troppo dolce e che siamo gli unici esseri,apparti quelli della loro stessa specie, a poter ucciderli. La cosa più assurda è che anche i licantropi per un determinato periodo non invecchiano. Per quanto riguarda i vampiri so tutto il necessario, l’ unica ricerca che non ha prodotto frutti è stata quella su i CULLEN, ma sono sicura che continuando a leggere il diario scoprirò qualcos’altro. Ecco ora mia mamma non c’è e ne approfitto per leggere un altro frammento della vita di mia nonna, ero arrivata che era andata al college e che stava per compiere 21 anni.

Ah!!! Ciao Edward, non puoi capire che bello essere a casa per un po’. 3 mesi fa ho fatto 21 anni, già 21, per come si erano messe le cose non pensavo di arrivarci, pensavo che a furia di cacciare lacrime sarei morta, e invece, la vita mi riserva sempre delle sorprese e quindi eccomi qua. Sai mi sono iscritta al college, da 2 anni frequento la facoltà di letterature all’ ALASKA SOUTHEAST, strano vero?? Prima odiavo il freddo, ora invece è diventato indispensabile, anche quando vado a trovare mia madre, con il sole che batte forte non riesco a cambiare idea, il freddo è diventato parte di me, e il motivo è ovvio: mi ricorda un po’ te. Il college non è male sai, e la facoltà di letteratura è strepitosa, in fondo leggere è sempre stata la mia passione e sono convinta di aver preso la strada giusta, diventerò una professoressa di letteratura, già mi immagino dietro una cattedra ad insegnare, mentre tu sarai in chissà che parte del mondo, a fingere per l’ ennesima volta, la parte dello studente. Oddio, questo è al quanto deprimente, è strano pensare che un giorno avrò il doppio della tua età… non quella reale ovvio, ma potrei passare benissimo per tua nonna. Appena sono atterrata all’ aeroporto,ho trovato Jacob ad aspettarmi, in questo ultimi 2 anni è cambiato tanto e il nostro rapporto è maturato con lui, chiunque ci vede passeggiare pensa che stiamo insieme, ma per me è ancora troppo presto, e chiunque credimi, al suo posto avrebbe buttato la spugna, chiunque, ma non lui. Persino Mike Newton ha rinunciato ci credi?? L’ho incontrato giorni fa e mentre parlavamo, mi ha spiazzato dicendo “sai ho buttato la spugna Bella, è inutile, tu non lo dimenticherai mai, solo Jacob un giorno forse potrà riuscirci.” sono rimasta per un minuto intero senza spiccicare parola e infine l’ unica cosa che sono riuscita a dire è stata “ciao, Mike devo andare, ci sentiamo” e sono scappata, perché? Beh, ovvio, ho pensato che infondo aveva ragione, al college, ho rifiutato un bel po’ d’ inviti, anche dei ragazzi più belli, tant’è vero che le ragazze mi prendevano per pazza. Fino ad un’ ora fa ero a divertirmi con Jacob, ora invece sono qui a scriverti, RIUSCIRO’ MAI A SMETTERE?? Continuo a ripetermi che prima o poi sarò abbastanza forte da smettere di scriverti e a trasformarti solo in un semplice ricordo, poi però mi ritrovo a ridere di me stessa. Quando sono arrivata a casa, mio padre stava salendo le scale con della pittura e quando gli ho chiesto cosa aveva intenzione di fare,mi ha risposto che voleva ridipingere la mia camera, è inutile scriverti le urla che ho dato, ma come in tanti anni non ha mai cambiato nulla di quella casa ed ora vuole cambiare la MIA camera?? La mia camera è un posto intoccabile, in questo luogo ho vissuto alcuni dei momenti più belli della mia vita per questo deve rimanere così. Già proprio non riesco a staccarmi dal passato,ma infondo è l’ unica cosa che mi tiene in vita. Sono passati 3 lunghi anni, e in tutto questo tempo non sei mai tornato, all’ inizio la notte rimanevo sveglia per aspettarti, poi pian piano ho capito che era inutile, ma tuttora, alcune notti mi sveglio con la speranza di trovarti accanto a me. Ma prima o poi dovrò fare i conti con la vita e… mmm… e non ho la più pallida idea di cosa sceglierò.

“Kristen? Tesoro, puoi venire ad aiutarmi? Vorrei proprio sapere cosa fai tutto il tempo chiusa in camera” uff!! mia mamma, deve sempre dare fastidio: “si mamma arrivo subito”. Vabbé leggerò stasera… ah la mia nonna e il suo amore proibito, Romeo e Giulietta a confronto fanno una fine bellissima.

 

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Capitolo 5
*** 4 -Sogno ***


Eccovi il 4...vi annuncio che pian piano la storia diventerà più intrigante, già a partire dal 6 capitolo.

4-capitolo

Ah… questa scuola, non mi lascia un minuto di tempo per prendere fiato, è stata una settimana infernale, tra interrogazioni e verifiche ho rischiato d’ impazzire, fortunatamente sono andate tutte per il meglio, soprattutto letteratura, lì vado un amore, a furia di studiare non ho avuto il tempo di leggere il diario, ma adesso posso finalmente rilassarmi. Visto che la mamma è troppo sospettosa ho deciso di andare a leggere al parco…

“mamma, ti dispiace se vado un po’ al parco, mi annoio di stare chiusa in camera”

“certo tesoro nessun problema,ma mi raccomando torna per cena”

“ok… baci ti voglio bene”

Bene finalmente posso rilassarmi:

Ehi!! Il giorno tanto atteso è arrivato, sai come spesso accade nella vita, arriva il momento in cui ti trovi davanti ad un bivio e devi scegliere che strada prendere, ed io sono stata per troppo tempo ferma ad aspettare, ma ora anche io ho scelto il percorso da intraprendere. Ieri mattina stavo sulla spiaggia con Jake, e all’ improvviso tra una risata e l’altra ci ritroviamo a parlare molto molto vicini, a quel punto potevo scegliere se avvicinarmi e baciarlo, oppure andare via… ho deciso di allontanarmi, ma lui mi ha bloccata e mi ha detto “Bells, non avere paura, lo so che è difficile, ma provaci, cioè voglio dire proviamoci, ti giuro che se non funziona, se per te è troppo non mi arrabbierò e diventerò di nuovo tuo amico, ma proviamoci. Tu non ti rendi conto, ma infondo ami un po’ anche me e questa può essere la volta buona per capirlo” lui parlava e nella mia mente 1000 immagini hanno cominciato a materializzarsi, dopo tanto tempo ho avuto quella forza di pensare a tutti i momenti passati insieme, alla raduna, al nostro primo bacio, alle notti passate in camera mia, ai mille ti amo detti e poi altre immagini differenti e difficili da ricordare, i nostri ultimi giorni felici, le parole di Romeo pronunciate te, la mia festa di 18 anni, il tuo cambiamento negli ultimi giorni e poi la fine, la fine di tutta la magia, le ultime parole pronunciate e la corsa nella foresta. Sarei riuscita ad accantonare tutto in un angolo della mia testa, per far spazio a Jacob?? In quel momento non me avevo idea, dovevo riflettere, capire ciò che volevo e cosi ” Jake, aspetta lo sai il bene che ti voglio ma ora, venire la e baciarti sarebbe sbagliato,non voglio ferirti perciò voglio pensarci, dammi il tempo di capire la situazione” e sai cosa mi ha risposto lui?? Ha detto “tutto il tempo che vuoi, io ti aspetterò qui”

Per il resto della giornata non ho fatto altro che pensare, pensare e pensare, ad un certo punto mi sono sentita addirittura in colpa, non riuscivo a credere che stavo realmente riflettendo se dare o meno una svolta alla mia vita, ma c’ era una piccolissima parte di me che non aspettava altro,e per quanto piccola potesse essere, in quel momento, urlava più forte dell’ altra. Potevo io, Isabella Swan dare una possibilità al mio Paride? il mio Romeo avrebbe sofferto? Quando sarebbe tornato a cercarmi lo avrei deluso? Ma in effetti, sarebbe mai tornato? E con queste domande mi sono addormentata. Come ogni notte, i sogni hanno popolato la mia mente, di solito non riuscivo a seguirli bene, la mattina ricordavo solo che erano incubi e che avevo sofferto, quello di ieri notte invece lo ricordo benissimo e in un certo senso mi ha aiutata a scegliere. Il sogno era ambientato in una foresta, io ero immobile al centro dello spiazzo e davanti a me si aprivano 2 strade. Il cielo era coperto da una sottile coltre di nuvole, ma riuscivo ad intravedere i raggi del sole. Istintivamente mi avvio verso il sentiero alla mia destra, percorro alcuni metri, ma non riesco ad andare avanti, la strada e bloccata da felci e passare è quasi impossibile, più avanti andavo più il percorso diventava tortuoso e il cielo: le nuvole che prima coprivano il sole adesso stavano lasciando il posto ad un ECLISSI. Io continuo a camminare speranzosa di riuscire ad arrivare al traguardo, poi all’ improvviso una voce, la TUA che mi prega di tornare indietro: “Bella, amore ti prego torna indietro, sii felice… fallo per me non metterti in pericolo, sii felice” poi pian piano il suono scompare. Come presa da chissà quale frenesia, torno indietro, il sentiero ora è più facile e in poco tempo mi ritrovo al punto di partenza, a quel punto mi faccio forza e intraprendo il sentiero opposto,la differenza è sorprendente, la strada è libera da qualunque ostacolo e la facilità con la quale riesco a percorrerla è straordinaria. A quel punto il cielo cambia ulteriormente, più cammino più l’ eclissi diminuisce per lasciare il posto ad un magnifico SOLE. A questo punto compare Jake, mi corre incontro a braccia aperte e quando siamo abbastanza vicini lo abbraccio e poi… poi la scena cambia velocemente e senza rendermene conto mi ritrovo all’ altare con Jacob che mi promette il suo amore, quand’è il mio turno mi girò verso il sacerdote e con mio grande shock mi rendo conto che a celebrare le nozze sei TU, mi guardi negli occhi e dici SII FELICE. In quel momento il sogno finisce e mi sveglio. Sono stata per un’ ora intera a riflettere sul sogno, e alla fine ho scelto, ho scelto di provare, di dare una possibilità al mio Paride, non so se andrà bene o se riuscirò ad amarlo come lui merita, ma posso provare a concedergli un po’ di quel amore che tu hai rifiutato. Così mi sono alzata, sono andata a La Push e l’ho trovato lì ad aspettarmi,nel punto esatto dove lo avevo lasciato il giorno prima. Bene ho pensato, ci siamo 3 passi e la mia vita prenderà una nuova svolta,mio padre sarà felice, Jake sarà felici,i miei amici, tutti… ma io?? Io sarei tornata felice? DOVEVO PROVARCI e così

“ehi, mi hai aspettata”

“già, sapevo che saresti tornata presto”

“senti Jacob, lasciami parlare ok? Ci ho pensato molto, ho pensato al nostro rapporto, a quello che provo per te, ha quello che ho vissuto e perso, ma anche a quello che potrei conquistare. Ho deciso di provare, ti voglio bene, forse qualcosa di più, non lo so, ma non voglio ferirti, non voglio mentirti dicendoti che in un attimo ho dimenticato tutto e…”

“Bella, va bene così, lo dimenticherai con me, io ti aiuterò, lo so chiunque al mio posto non accetterebbe mai una cosa del genere, ma io tengo troppo a te per perderti. Ti amo e anche tu ti accorgerai di amarmi, fidati, io…” non gli ho dato il tempo di finire il discorso, mi sono avvicinata e l’ho baciato. Non è stato male come pensavo, anzi il contrario, non correvo rischi, e stranamente è stato facile baciarlo, come qualunque cosa facessi in sua compagnia. Stare con Jacob era facile come respirare, così nel esatto istante in cui capì questo, realizzai, che non avrei trovato difficoltà ad amarlo, perché in fondo un po’ già lo amavo. Edward, probabilmente non ti dimenticherò mai e quasi sicuramente nessuno prenderà il tuo posto al 100%, spero con tutto il cuore che dovunque ti trovi, con chi ti trovi, porterai per sempre con te un poco di me e della mia anima, quella a cui tenevi tanto.

Ok, va bene, non dovrei piangere così, in fondo adesso inizia la storia dei miei nonni, non dovrebbe dispiacermi della decisione presa da nonna, in fondo non posso sapere cosa avrei fatto io, ma non so perché non riesco a non pensare che è stata una PAZZA MASOCHISTA. Dai Kristen, in fondo se non avesse preso quella decisione, tu ora non ti troveresti qui, pensa in positivo su… Oddio, ma che ore sono? Cavolo mia madre mi ucciderà sa non torno a casa in 10 minuti.

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Capitolo 6
*** 5- Proposta inaspettata ***


Ciao ragazze ecco a tutte il capitolo 5, si comincia ad entrare nel vivo. Grazie mille per le recensioni.

p.s. questa fanfaciton è pubblicata SOLO su questo sito e su TwilightItalia.com, quindi se latrovate in giro per altri forum, saprei molto grata se mi avvertiste. Grazie mille baci.

5-capitolo

“Mamma, secondo te esiste il soprannaturale?”

“Ma che domanda è Kristen? No, certo che no. Leggi troppi libri lo sai? Diventerai come tua nonna.” ecco ora sapevo perché la nonna non ha mai raccontato nulla alla mamma. Lei è troppo realista,per credere a certe cose.

“Mamma, dovresti sognare un po’ in più. Secondo me il mondo nasconde cose che neanche immagini”

“Si, si come no” ah, se sapesse che anche lei fa parte di QUEL mondo.

“Ok, ognuno la pensa come vuole, io vado in camera a vedere un dvd.” Si come no, vado in camera a leggere il diario della nonna, altro che dvd, però per precauzione, è meglio che inserisco un film, così se viene a controllare, faccio finta di vederlo, ecco metto TRE METRI SOPRA AL CIELO. Mi piace questo film, ma la storia della mia adorata nonna è 1000 volte più bella ed entusiasmante. Allora dov’è che ero arrivata? Ah, si allora tra i miei nonni la storia procede a gonfie vele, mio nonno è felicissimo di essere riuscito a far quasi dimenticare Edward alla nonna, ciò che non sapeva però era che è vero che la nonna stava bene e amava il nonno,ma non aveva dimenticato per niente il suo bel vampiro. Ormai stavano insieme da un bel po’ e tutto andava per il meglio, mio nonno aveva l’aria di un 27 anche se ne aveva 22, mentre mia nonna Bella 24. A quanto ho capito leggendo,stava per arrivare una proposta molto inaspettata. Vediamo un po’ stavo… ecco stavo qui:

“Oh mio dio, questa proprio non me l’ aspettavo, ed ora cosa faccio cosa gli dico, cavolo ho 24 anni” ecco a cosa pensavo mentre il mio ragazzo, o meglio “fidanzato” parlava. Già, proprio così fidanzato, infondo non dovrei essere così scioccata, però cavolo proprio non me l’ aspettavo. Ti racconto com’è andata ok? Così ci capisci qualcosa, ecco ora sono pure impazziva parlo con un diario, comunque sia erano un po’ di giorni che mio padre e Jake erano su di giri, ogni volta li trovavo a parlare sottovoce e quando arrivavo silenzio totale, non capivo il motivo fino ad oggi. Stamattina come sempre sono andata alla Push e Jake mi ha portata sulla scogliera, quella dove mi tuffai qualche annetto fa rischiando di morire, da li sopra si vedeva un paesaggio bellissimo, eravamo davvero alti,tanto alti che sembrava che toccassimo il cielo… davvero un posto favoloso.

“Jacob, perché mi hai portata qui?”

“Beh, tesoro ti ricordi quando ti tuffasti rischiando di annegare ed io ti venni a salvare?”

“certo, e con questo?”

“beh è stato in quel momento, quando ti ho vista impotente tra le onde che ho capito davvero quello che provavo per te. Certo, ne ero già a conoscenza, ma solo in quel momento ho capito quanto davvero tenessi a te, per questo ho pensato che quello che… beh quello che voglio dirti… insomma ho pensato che questo era il posto migliore per chiedertelo”

“Per chiedermi cosa?, Dai, Jake mi stai facendo preoccupare, su dimmi: cosa vuoi chiedermi?”

“Ok, Isabella Marie Swan vuoi diventare mia moglie?” o santo cielo, non puoi capire lo shock che ho provato.

“oh, Jacob dici sul serio, insomma non ti sembra troppo presto… ora capisco perché tu e mio padre stavate sempre appicicati…Dici sul serio?”

“non sono mai stato più serio in tutta la mia vita, Ti amo questo è quel che so, non m‘ importa di nulla se non di te. Voglio renderti felice…”

“Ma tu mi rendi già felice, non c‘è bisogno di un matrimonio, Jacob lo sia che odio essere al centro dell‘ attenzione, metti il caso che domani ti svegli e non mi ami più può capitare, se saremo sposati ti faresti troppi problemi, così invece potresti scappare senza…”

“Shhh, Bella io non scapperò MAI, non ti lascerò mai sola ne tantomeno ti farò versare 1 sola lacrima te lo prometto. Quindi Vuoi sposarmi?”

“mh, SI”

E con quel semplice SI, ho tracciato un sentiero ben preciso nella mia vita. Sai, mentre tornavo a casa non ho fatto altro che pensare come l’avresti presa se mai lo saresti venuto a sapere, ad un certo punto sono andata in iperventilazione, un ondata di senso di colpa mi ha travolta, come sempre, ogni volta che prendo una decisione che mi allontana sempre di più da te provo queste sensazioni ed ogni volta non riesco a fare a meno di paragonare la vita che sto vivendo con quella che avrei tanto voluto vivere, nonostante dopo arrivi una dolorosa ondata di dolore. E anche in questo caso non ho resistito, ho chiuso gli occhi e mi sono immaginata vestita da sposa mentre mi avviavo all’ altare dove ad attendermi c’eri TU, oddio è stata la cosa più stupida che potessi fare, non puoi immaginare le lacrime che ho cacciato. Oh Edward, ho fatto bene a dire SI a Jacob? In quel momento, ho pensato che nessuno oltre a lui (eccetto te ovviamente) mi avrebbe resa felice. Infondo anche io merito un po’ di felicità, lo amo e sposarlo mi sembra la scelta migliore, ma avvolte, come in questo momento, mi sembra di prenderlo in giro, mi sembra un ripiego, in cuor mio ovviamente, so che non è così, so che per me lui è fondamentale e speciale, per me è troppo importante e non gli farei mai del male, però cavolo quando penso a te non posso non pensare di essere orribile.

Uffa!! Kristen Robinson, non piangere, se viene tua madre cosa gli racconterai? O mio dio nonna questo diario è qualcosa di indescrivibile, farebbe piangere anche la persona più insensibile di questo mondo, farebbe piangere anche i vampiri. 2 respiri profondi ragazza, su leggiamo un’ altra pagina…

Ciao Edward, mio padre è al settimo cielo, è contento di avere Jacob come genero e la mamma? Non me lo sarei mai aspettato da lei, lei che ha sempre parlato di matrimonio con un certo sdegno, quando gli ho detto che mi sarei sposata è stata addirittura più felice di mio padre. Tutti sono elettrizzati di questo matrimonio, e i preparativi procedono magnificamente. Gli invitati non saranno tantissimi, giusto la famiglia e gli amici più cari. Quando ho detto a Angela, Ben, Jessica e Mike che mi sarei sarei sposata non potevano crederci. Angela e Ben sposati ormai da un annetto sono rimasti sbalorditi

“davvero Bella, ti sposi? Dici sul serio? No dai, siamo contentissimi, siamo davvero felici della svolta che ha preso la tu vita , era ora, e Jacob ti renderà felice è la persona giusta, ha avuto una pazienza ci vediamo al matrimonio allora” già proprio così paziente è la parola giusta. Jessica è sempre Jessica, non la finiva di urlare, ha voluto sapere tutti i particolari, come e dove mi aveva chiesto di sposarlo, come sarebbe stato il mio vestito, quello delle damigelle, insomma non è cambiata per nulla, non sono come Mike la sopporti. Mike lo ha sempre saputo e mi ha fatto i suoi auguri, è stato molto carino sai. L’ unica alla quale non ho potuto dire che mi sto per sposare è stata la mia migliore amica, non sapevo come rintracciarla, dove trovarla, niente di niente. Quanto mi manca, Alice… Tu e lei eravate la cosa più importate per me, ogni volta che mi soffermo a pensarla, non posso fare a meno di pensare al bene che gli voglio. Quando siete andati via non ho avuto neanche l’ opportunità di salutarla e di dirgli che mi sarebbe mancata da morire. Chissà se ogni tanto sbircia nel mio futuro, chissà se mi pensa e se mi vuole ancora bene, sono sicura che gli hai vietato di farsi sentire UN TAGLIO NETTO, ecco cosa gli avrai detto. Forse non ti ha dato retta del tutto forse sa che mi sto per sposare. Oh Alice, se stai sbirciando nel mio futuro, se riesci a vedermi adesso mentre ti scrivo ti voglio bene, sappi che mi manchi e sarei felicissima se potessi rivedere almeno te.

Perfetto, mi serviva solo sapere che aveva perso anche la sua migliore amica, adesso si che posso deprimermi.

“Kristen tesoro posso entrare?” oh cavolo mia madre, togliamo il silenzioso dalla tv

“si mamma entra”

“oddio, amore perchè piangi?”

“no niente, è che quando muore l‘ amico di Step mi commuovo sempre”

“si anche io. Sai che questa storia mi ricorda la nonna?”

“la nonna? E perché mai?”

“Oh,non ti ha mai raccontato la storia del suo primo amore?” nooooooooo, mia madre sapeva di Edward!

“una volta, ma non mi ha raccontato granché. Cosa successe?” beh in realtà, la nonna mi aveva raccontato della sua storia,quando ero bambina, mi aveva raccontato una favola dove un vampiro e un’ umana s’ innamorano.

“Beh, tesoro la nonna si è trasferita a Forks a 17 anni. Li incontra un ragazzo, sai i soliti ragazzi misteriosi, quelli che a primo impatto pensi che siamo pericolosi? beh la nonna si innamora di questo ragazzo e viceversa. Inizialmente lui cerca di mantenere distanze, ma tu conosci la nonna, quando si mette intesta una cosa nessuno la ferma. Alla fine si mettono insieme, ma lui continua a dirle che è pericoloso e che non dovrebbero stare insieme, e per quanto sa che è sbagliato non può fare a meno di vivere senza di lei, e mia madre era contenta. La loro storia andava per il meglio fino a quando lei non compie 18 anni ”

“perché? Cosa succede quando compie 18 anni?” mia madre non lo sapeva,ma quello che mi stava raccontando era di vitale importanza per me, finalmente avrei scoperto perché Edward ha lasciato la nonna.

“Beh, alla festa dei sui 18 anni, mia madre si trova in grave pericolo di vita e lui che ha sempre pensato di essere pericoloso per lei, capisce che il momento di fargli vivere una vita normale, senza pericoli e soprattutto senza di lui,così la lascia. La nonna ha sofferto per anni sai, e nonostante abbia sposato mio padre, credo che non lo abbia mai dimenticato. Mi ricordo la sua reazione, quando trovai una sua foto”

“cosa hai trovato una sua foto? Quando? Come? Dove? Mamma dov‘è adesso la foto?”

“kristen tesoro, ehi calmati. La foto non l‘ho con me. Prima di morire la nonna mi ha detto che l‘unica cosa che avrebbe voluto portare con se nell‘ altro mondo era appunto quella foto ed io gli ho promesso che gliel‘ avrei messa nella tomba”

W-O-W

“Già deve averlo amato davvero tanto. Ora dormi che è tardi ok? Notte ti voglio bene”

“anche io mamma. Notte ”

La nonna ha voluto la sua foto accanto a lei. Sicuramente leggendo il diario scoprirò come fece la mamma a trovare la foto del unico grande amore di mia nonna.

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Capitolo 7
*** 6-lettera ***


Lo so, lo so state pensando che la mia fan faction è tutta team jacob, ma vi sbagliate io sono team edward anche se jacob mi fa morir dal ridere.

Il questo capitolo ci saràuna sorpresina. Baci -.-

6-capitolo

Da quando la mamma mi ha detto di aver trovato la foto di Edward non riesco a staccarmi dal diario, in più scoprire il perché Edward ha lasciato la nonna mi ha lasciata spiazzata, ma soprattutto ha fatto nascere tante domande, alle quali penso che mai avrò una risposta. Beh se un giorno potessi incontrarlo avrei così tante cose da chiedergli tipo: Mi spieghi realmente com’è andata? Perché non sei più venuta a cercarla? In tutti questi anni ti è mancata? Cose così, ma uffa, invecchierò senza sapere nulla. Nel diario mia nonna si deve sposare , sono troppe pagine da leggere e adesso con la mamma in giro non è proprio il caso, mi tocca aspettare un’ oretta ……………………………..............................................................................................................................……………………………..........................................................................................................

Ok finalmente posso rilassarmi:

Ciao, sono appena tornata dal viaggio di nozze, sono ufficialmente sposata, adesso tutti mi chiamano signora Black, ma io non sono cambiata per niente. Ho lasciato Jacob a la Push e sono corsa a casa di mio padre per prendere le ultime cose rimaste. Le nozze sono andate benissimo, tutti si sono divertiti, non puoi capire i complimenti che ho ricevuto, tutti mi dicevano SEI BELLISSIMA, CARA IL TUO VESTITO è STUPENDO, e poi gli auguri, i regali, tanti, tanti regali. Quando ci siamo scambiati la promessa mi sono commossa, ma nell’ istante il cui dovevo dire SI, mi sono bloccata, tutti mi guardavano cercando di capire quale fosse il problema, devo ammettere che in quel momento ho pensato, “posso ancora scappare,su Bella quella è la porta scappa” e poi mi entri nella testa e mi ripeti come nel sogno SII FILICE BELLA, SII FELICE, così guardo Jake e gli prometto il mio amore. Dopo la cerimonia e i vari saluti partiamo. Jacob mi ha portata in un posto bellissimo sai, lontani da tutti, intorno a noi c’era solo acqua e il silenzio era rotto solo da noi. Abbiamo passato 15 giorni immersi nella natura, è stato davvero fantastico, ad un certo punto ho addirittura pensato di trasferirci li, ma c’ero troppo caldo e non ero più abituata, in più avere un marito con una temperatura corporea di 42° non aiuta. Tra poco sale mio padre, ha detto che deve darmi una cosa che è arrivata il giorno del matrimonio, sembrava preoccupato, ma ha detto che non è niente di grave… ecco appunto, scusa amore mio, ti scriverò al più presto ……………………………...................................................................................................................

Oh mio dio, non ci posso credere, ma che era impazzito il mio bisnonno? Voleva fargli venire un infarto a soli 24 anni? No, non è possibile. Poverina chissà come avrà sofferto

..................................................................... Ok, questo è stato il colpo di grazia, ed io che pensavo che non avrei mai più avuto notizie di te, come ho fatto, come ho fatto a non vederti e mio padre, cavolo perché non mi ha consegnato il regalo QUEL giorno. Mio padre è entrato in camera e ha detto

“Bells, tesoro ci sediamo devo darti una cosa, però ti prego non avercela con me ok? Non volevo rovinarti il matrimonio, scusami, ma ti assicuro che alla porta non c‘ era nessuno, ho trovato il regalo per terra”

“Papà? Cosa stai dicendo, di chi è il … re-egalo?”

“tieni vedi tu. Mi dispiace piccola mia, non mi va di vederti soffrire di nuovo”

Mio padre è uscito ed io mi sono trovata con questa scatola in mano, ancora perplessa per le parole di mio padre, apro la scatola e ci trovo un cuore, un cuore di diamanti, sotto il cuore un biglietto:

“So che questo regalo non è degno di un matrimonio, ma volevo che portassi con te qualcosa di mio e questo cuore mi rappresenta bene: È freddo e duro, se lo esponi alla luce, irradia arcobaleni e il mio cuore è muto come lui, mi raccomando portali entrambi con te, ormai ti appartengono.”

Mi è bastato leggere le prime parole per capire di chi fosse il regalo, mi è bastato leggere questo biglietto per iniziare a piangere a singhiozzi, ma ho trovato anche una lettera che porterò per sempre con me:

“Mi manchi nel momento in cui chiudo gli occhi,

mi manchi nel momento in cui non ti sento,

mi manchi nel momento in cui le mie mani non stringono le tue,

mi manchi nel momento in cui le mie labbra si staccano dalle tue.

Mi manchi se non sei con me!

ti amo perkè 6 come 6...

ti amo perkè non sopporto l'idea di dimenticarti…

ti amo perkè è la prima volta ke non riesco a mettere d'accordo la testa e il cuore...

le mie mani vorrebbero toccarti,

le mie labbra baciarti dolcemente,

le mie orecchie sentire il tuo respiro,

il mio cuore impazzire in quel dolcissimo attimo d'amore che ci lega insieme per l'eternità…

ti desidero...

ti voglio...

ti amo...

Ma proprio perché ti amo ti lascerò vivere.”

Mia dolce Bella,ti chiedo scusa se sto infrangendo parte della promessa che ti feci tanti anni prima, per un vampiro 6 anni non dovrebbero essere un peso, ma per me questi anni senza di te sono sembrati secoli. Ti sto scrivendo questa lettera per farti i miei più cari auguri, finalmente stai vivendo una vita normale, certo non del tutto, ma almeno so che sei al sicuro. “Sarà come se non fossi mai esisto”, ricordi queste parole? Credo di si,infondo ho sempre saputo che non avresti mai dimenticato,ma speravo che saresti andata avanti e così è successo. Sono felice per te. Non puoi capire quant’è stato difficile abbandonarti, ma è stata la scelta più giusta da fare. Voglio che tu sappia, però, che non ti ho lasciata perché non ti amavo, ma solo per non farti vivere in costante pericolo e con la voglia di morire, nessuno più di te merita di vivere amore mio. Non avrei mai venduto la tua dolce anima per tenerti con me, per dannarti a vivere per l’eternità. Per tutto questo tempo ho combattuto contro me stesso, mi sono imposto di non interferire nella tua vita, ma non ho resistito a starti lontana. Non vivo più con Carlisle, anche se vado spesso a trovarli, l’aria lì era diventata troppo pesante, tutti erano in pena per me, e Alice, o la mia piccola sorellina non ha mai smesso di volerti bene, vivere con lei era diventato infernale, continuava ad urlare TORNA DA LEIII… è stato difficile non dargli retta. Per tutti questi anni sono stato sempre con te, ben nascosto dietro un albero a

vedere come procedeva la tua vita senza di me, è stato come vedere uno spettacolo dietro le quinte, ben attento a non farti vedere dagli attori in scena. I primi tempi, quando soffrivi, quando ti era impossibile ricordarmi senza stringerti forte è stato straziate, io ero lì e avrei voluto gridare BELLA AMORE, SONO QUI, ma per amor tuo sono riuscito a trattenermi. Non avresti saputo niente di me, mai più, ma non ho resistito a farti gli auguri. Ti scrivo questa lettera per farti i miei auguri, ma anche per dirti addio, da adesso, ora che so che sei al sicuro, non interferirò mai più, non farò più parte della tua vita, non guarderò più lo spettacolo da dietro le quinte, basta. Mi raccomando hai la brava, continua ad essere quella che sei, non permettere mai a nessuno di cambiarti, perché sei bellissima così come sei. Un giorno, spero il più lontano possibile per te, lasceremo questo mondo insieme per incontrarci, spero, nell’ altro, perché vedi mio dolce amore, posso vivere sapendo che da qualche parte del mondo tu sei viva, ma saperti morta è un’ altro paio di maniche. Ti mando un forte bacio.

Edward Cullen

Non puoi capire quello che provo in questo momento, mille emozioni circolano dentro me, felicità, rabbia, dolore,gioia, è stato come perderti un’ altra volta. La voragine che prima avevo nel petto si è duplicata, era da tempo che il dolore della tua perdita non si impossessasse di me in modo così violento, le lacrime scendono senza controllo e se Jacob entrasse in questo momento non so proprio cosa gli racconterei. Le uniche cose che alleviano il dolere è sapere che esistite davvero, che Alice mi vuole ancora bene, ciò che invece mi fa rabbia è sapere che per tutto questo tempo tu sei stato qui ed io non me ne sono accorta e che in tutto questo tempo, nonostante non hai mai smesso di amarmi, non mi hai mai cercato.

Nonna, non ci posso credere, non ho mai letto niente di più meraviglioso, l’ amore e il tormento sono ben visibili in quelle parole. Ma adesso dov’è la lettera,la voglio, devo cercarla. Dopo questa lettera posso affermare che non è mai esistito e mai esisterà amore più bello, forte e tormentato di quello di Edward Cullen e Bella Swan.

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Capitolo 8
*** 7- una cicogna ***


Eccone un altro…. Spero vi piaccia anche questo.

Grazie a tutte per le recensione. Baci

Ù

p.s. Maddy cullen sto postando anche qui, quindi puoi leggere tranquilla mente.

 

Dopo aver letto la lettera che Edward scrisse alla nonna ho chiesto alla mamma dove avesse messo la scatola che trovai in camera dei miei nonni, lei mi ha detto che stava in soffitta e in effetti era proprio lì, così l’ho presa e portata in camera mia. È una scatola bella grande, ma anche se sono curiosa di vedere tutto subito, ho deciso di scoprire il significato di questi oggetti pian piano, leggendo il diario, per ora ho visto tutti i regali dei 18anni di mia nonna, tra cui 2 biglietti per Jacksonville (mai stati utilizzati), una autoradio e ovviamente il cuore di diamanti e la lettera. Ah già, un cd, l’ho appena finito di ascoltare e devo dire che non ho mai sentito melodie più belle, questo però ancora non so perchè la nonna lo abbia conservato. Dopo che la nonna ha letto la lettera, non ha parlato con il padre per alcuni giorni, ma alla fine lo ha perdonato, infondo voleva solo che la figlia ricordasse il proprio matrimonio come il giorno più bello della sua vita(o almeno che rientrasse tra i primi 10),la mia nonna essendo una persona MOLTO saggia,ha deciso di non far sapere nulla mio nonno, e secondo me non poteva prendere decisione migliore.certo, il mio nonnino perdeva raramente le staffe, ma quella volta che le perdeva… era incontrollabile, per quanto riguarda Edward, nonna si era arrabbiata così tanto che non ha scritto per un bel po’, infatti sono passati 3 lunghi mesi, prima che ricominciasse:

Premetto che sono ancora arrabbiata con te,ma sono passati 3 mesi, e non riesco a non scriverti. Sai, non so come spiegarti il perché mi sono arrabbiata così tanto, ma cercherò di farmi capire nel miglior modo possibile: quello che mi ha fatto infuriare è sapere che TU non hai mai smesso di amarmi, non fraintendermi, sono “contenta ” in un certo senso, ma non riesco a concepire come hai potuto scegliere per me. Chi sei tu PRESUNTUOSO VAMPIRO, per dire che era troppo pericoloso per ME stare con te? Io non mi sono mai lamentata, anzi, per me era come stare in paradiso, ma niente, tu non hai voluto darmi retta, hai deciso che DOVEVO vivere una vita normale,lontana da te e sai andato via, poi all’ improvviso, il giorno del mio matrimonio, compari di nuovo e no per farmi sapere che stare lontano da me era troppo difficile e quindi volevi vivere con me per sempre, certo che no, mi hai scritto per farmi sapere che eri felice per me e che nonostante mi amassi ancora, mi dicevi addio, per la 2 volta, capisci la 2 volta, come pensi che mi sarei dovuto sentire? Sono stata a pezzi, ma eccomi qui di nuovo a scriverti. Quando mi portasti per la 1 volta nella raduna ricordi cosa mi dicesti? Te lo dico io, mi dicesti “TU SEI LA MIA QUALITà PREFERITA D’ EROINA” ed ecco cosa sei diventato tu per me, per questo è difficile non scriverti. Dopo aver perdonato mio padre,abbiamo deciso di comune accoro di non far sapere nulla a Jacob della tua improvvisa “APPARIZIONE”, credimi se ti dico che è stato meglio così. Avvolte penso che oltre a leggere nel pensiero, tu sei capace anche di far avverare le cose che credi siano giuste ed ora ti spiego perché: sai in 3 mesi sono successe un bel po’ di cose, anzi, a dire il vero una sola, ma è stata così inaspettata… quando sono tornata dal viaggio di nozze, ho iniziato ad avere nausea, capogiri, e mi sentivo fiacca, così Jake mi ha costretta ad andare a fare una visita e con mia grande sorpresa ho scoperto di essere incinta (una vita più normale di così non la potevo vivere), fatico ancora a crederlo, sono stordita, non riesco a rendermi conto di quello che sta accadendo, ho avuto una sorpresa dopo l’altro in un periodo di tempo troppo breve. È inutile dirti quanto Jacob è felice e anche mio padre è ansioso di diventare nonno, anche se cerca di nasconderlo,tutto sommato posso dire di essere felice anche io. Prima di venire a conoscenza che dentro di me si stava formando una nuova creatura, non avrei mai pensato di diventare mamma, e invece adesso… adesso non vedo l’ora di vedere la mia bambina. Oh, già dimenticavo, posso già scriverti che avrò una femminuccia, ne io ne mio marito ne eravamo accorrente (ovvio) ma ero già incinta di 1 mese quando ci siamo sposati, quindi facendo i calcoli mancano 5 mesi e diventerò mamma, anche se la pancia non è cresciuta granché. Ultimamente mi sorprendo a pensare a un nome da dargli quando sarà nata, sono indecisa tra Rebecca, Kristen, Sarah e Noemi, non so quale sceglierò, però devo dire che per ora mi piace molto Sarah, poi ovviamente dovrò parlarne con Jacob, infondo lui è il padre. Già me lo immagino con la bimba imbraccio, sarà una papà fantastico. Prima stavo ascoltando una canzone davvero bella di DEBUSSY, sai ogni volta che ascolto questo cantante, mi vieni in mente tu, uffa Edward… come ti ho già scritto in precedenza, ogni volta che mi accade qualcosa di importante penso a come sarebbe stata con te ed anche questa volta mi sono lasciata andare con la fantasia. Ovviamente sapevo che con te non avrei mai avuto figli, ma se fosse stato possibile la nostra bambina sarebbe stata il ritratto della divinità, sarebbe stata identica a te, se non più bella, la cosa più strana però è stata che appena ho immaginato questa bambina, sapevo già come l’avrei chiamata, avrebbe avuto un nome unico, speciale, proprio come il nostro amore, lei si sarebbe chiamata RENESMEE, sarebbe stata la bambina più coccolata della terra, la più adorabile e sicuramente anche la più “strana”… chissà se sarebbe stata più umana o più vampira, di cosa si sarebbe nutrita? Beh, è inutile pensarci, tanto non serve a niente, la mia piccola Renesmee vivrà solo nella mia fantasia. Ora che ci penso, anche Sarah (o qualunque sarà il suo nome) non sarà del tutto Umana, a differenza della mia immaginaria figlia-vampira, lei sarà una figlia-licantropo… già, chissà se subirà la trasformazione com’è successo a Leah, infondo è molto probabile visto che essendo figlia di Jacob Black, è discendente ufficiale di Ephraim Black… oh mio dio!!! Mi aspetterà un compito davvero arduo, già educare una ragazzina è abbastanza difficile, non oso immaginare una ragazzina-licantropo,vabbe ci penserò a tempo debito, per ora voglio godermi la gravidanza. Ora vado, ho una visita tra 10 minuti con il dottor Pretty… come vorrei Carlisle!!!!! Ho una paura incredibile per il parto.

Tranquilla nonna, non dirai mai nulla alla mamma sulla sua vera natura, il motivo ancora non lo capisco,ma penso che ci arriverò presto. Cavolo Renesmee è davvero un nome particolare… uffa però, se la nonna ha immaginato questa bimba come una divinità, non oso immaginare come dev’essere bello il suo Edward.

“Kristen? A telefono” era troppo strano che la mamma ancora non rompeva le scatole

“si arrivo, un secondo solo”

“fai in fretta..”

“uffaaaaaaaa… sisi arrivo, eccomi”

Mia cara nonnina, tua figlia è davvero insopportabile, ma di chi diamine ha preso?

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Capitolo 9
*** 8-Parto ***


8-capitolo

“Pronto?”

“Ciao Kristen, sono Kelly, la tua grande amica ricordi?”

“oh ciao Tesoro come va?”

“tutto bene,ma che fine hai fatto? Non ti sento da una vita…”

Kelly è la 2 nipote di Angela e Ben (gli amici della nonna), ci siamo conosciute un paio di anni fa dalla nonna, lei abita a Forks quindi la vedo di raro, ma da quando ho il diario di nonna se non mi chiama lei mi dimentico di farmi sentire

“si lo so, scusami tanto, ma ultimamente ho la testa altrove”

“ok ti perdono,senti ti chiamo per chiederti: visto che tra meno di 3mesi si chiudono i portoni della scuola, ti va di venire a trovarmi per 2 settimane”

Non avevo mai amato Forks, ma adesso non vedevo l’ora di ritornarci… per me è sempre stato un Pianeta Alieno (fin troppo verde), la nonna una volta mi disse che anche lei pensava lo stesso quando si trasferì, ma poi cambiò idea, ed ora capisco il motivo.

“kristen? Ci sei? Allora?”

“oh si scusa ci sono…certo mi farebbe davvero piacere, non ti vedo da un bel po’… però mi prometti che ad agosto vieni a fare tu una settimana con me”

“ok affare fatto…allora ci sentiamo e mi raccomando, non sognare troppo… sai mi nonna dice sempre che sei uguale a tua nonna ”

“si si, ci proverò… ciao bella, ti voglio bene.”

Che ore sono? Ah!!non è tardi sono le 22.30... Quasi quasi vado a leggere un altro capitolo

“kristen chi era?”

“era Kelly mamma… mi ha chiesto se quando finisce la scuola vado a trovarla”

“ah, va bene ”

Vediamo un po’, più che scrivere a Edward la nonna ha scritto della gravidanza, delle visite… ah ecco riprendo da qua… da quando ha partorito:

Ciao, finalmente ti riscrivo, sono stata 3 giorni in ospedale e altri 2 a casa di mio padre a riposo, anche perché jacob a casa non c‘era e io non volevo rimanere sola. Prima di raccontarti come è andato il parto e il disastro che ho combinato voglio informarti che finalmente la mia casa è completamente finita, sai non ce la facevo più a vivere in quella piccolissima casetta a la Push. Ci siamo trasferiti in una bella casa, per altro davvero grande a circa 1 isolato dalla casa di mio padre. Già alla fine ho convinto Jacob a rimanere a Forks, gli ho detto che non mi andava di lasciare mio padre da solo e che visto che lui era spesso di ronda preferivo avere le mie amiche vicino e lui come sempre mi ha accontentata, è davvero un marito favoloso e lo amo davvero tanto, (anche se dopo quello che è accaduto non si direbbe). Devo ammettere, anche se è difficile, che il vero motivo per il quale mi sono ostinata a voler rimanere in paese è stato perché qualora tu saresti ritornato, a la Push non ti avrei mai rivisto. Ehhh!!! Ed ora passiamo a noi. Il mio parto non è stato per niente tranquillo e per diversi motivi…

Era sabato pomeriggio ed io, Jessica e Angela siamo andate a Porland (come i vecchi tempi) a fare un po’ di shopping, Angela, visto che ha già una bella bambina, mi ha aiutata a comprare delle cosette molto carine, comunque all’ improvviso si rompono le acque e oh mio dio!!! Che dolore… subito mi mettono in macchina e andiamo all’ospedale di Forks. Mio padre era già lì ad aspettarmi in ansia, Jacob invece era ancora di ronda, ma Billy aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per avvertirlo il più presto possibile. La bambina ancora non era pronta per affacciarsi al mondo e ho avuto un’ oretta e mezza di travaglio (non sono mai stata una masochista e il dolore era assurdo) al termine della quale di Jake ancora nessuna traccia (per fortuna aggiungerei)e così mio padre si è fatto coraggio ed è entrato con me… ed ora arriva il bello:

“Papà? Papà? Fa male ti prego aiutami”

“si tesoro, vorrei tanto… porta pazienza… Dottor Pretty?”

“allora signora Swan, mi stia a sentire deve cercare di rilassarsi altrimenti è impossibile…”

“ho bisogno di lui papà, ho bisogno di averlo vicino”

“si Bells, tranquilla sta arrivando”

“Davvero? Oh, amore mio fai presto. Ti prego”

“si tesoro, mi ha appena chiamato 10 minuti e Jacob sarà qui”

“Jake?!”

“si tesoro, sta arrivando, rilassati stai a sentire il dottore e ….”

“oh no papà, no Jake… voglio Edward, il mio Edward”

Ti lascio immaginare lo stupore di mio padre,lui e il dottore si guardano incapaci di parlare, devo ammettere che il dolore mi ha stordito perché non riuscivo a capire quel che dicevo, alla fine mio padre ha detto:

“Bells, ma cosa dici? Jacob è tuo marito, il padre di Sarah e…”

“Edward, Edward, voglio Edward”

E poi arriva una delle mie solite allucinazioni, un regalo del mio subconscio

-Sono qui Amore mio, forza fai 2 respiri profondi… così bravissima… sono qui-

“Resta con me Edward, resta con me, tienimi la mano”

-Si resto… per sempre… ascolta il dottore forza rilassati-

“bravissima Signora Swan, così ok ora 1-2-3 spinga forte”

Mio padre non proferiva più parola, non sapeva se ero impazzita o cosa…

-Dai, mio piccolo amore 1-2-3... Ascolta il dottore Pretty-

“no, papà? Papà vai a chiamare Carlisle… ti prego”

“Bells, stai delirando cara, pensa a tua figlia… ascolta il dottore”

-Amore, ascoltami, devi far uscire questa bellissima creatura su… Sarah, tua figlia, ha bisogno di te, non ce la fa senza il tuo aiuto… 1-2-3 vai-

“Edward”

“Bravissima signora Swan, avanti ci siamo…ecco fatto… è bellissima complimenti”

-Complimenti mia dolce Bella, adesso sei mamma… e ricorda SII FELICEeee-

E pian piano la voce nella mia testa (la tua voce) si affievolì.

Jacob, per fortuna,è arrivato un quarto d’ora più tardi, quando io ero già in camera, appena arrivato ha chiesto a mio padre com’era andata e lui, ha mentito dicendo che non ho fatto altro che chiedere di lui. La mia bambina è stupenda, io e Jacob la guardiamo estasiati, ha la stessa carnagione del padre, ma gli occhi e i capelli sono del mio stesso colore, la notte è davvero tranquilla,ci permette di riposare senza fatica, è davvero un angioletto. Quando sono stata 2 giorni da mio padre, mi aspettavo che avrebbe aperto la discussione su quanto avvenuto nella sala parto, ma non pensavo che sarebbe stata così accesa, per fortuna alla fine ci siamo chiariti…

“Bells, hai un minuto? Vorrei parlarti”

“C-certo papà, dimmi”

“tesoro mio, prima che Sarah si svegli vorrei capire cosa ti è presto mentre mettervi a mondo tua figlia, TUA e di Jacob”

“si, però papà prima di giudicarmi ascoltami ok? Non so cosa sia successo,non capivo granché, però credimi se ti dico che Amo con tutto il cuore Jake e …”

“ma cara,come fai a dire che lo ami se mentre partorivi volevi Edward Cullen vicino, spiegami perché davvero non capisco. Jacob è un ragazzo fantastico, sembrate fatti uno per l‘ altra e gli voglio bene Bells, così come ne voglio a te e a questa creatura, perciò, l‘ unica cosa che ti chiedo e di non ferirlo. Ha avuto una pazienza degna di una divinità e ti ama, farebbe di tutto per te, pensa solo come ci sarebbe rimasto se avesse sentito quello che dicevi, o avesse visto la tua reazione quando ti è arrivata la lettera, non puoi dire di amarlo, gli puoi voler bene e nessuno lo mette in dubbio, ma se entrasse Edward Cullen da quella porta, tu non ci penseresti 2 volte e lasceresti Jacob, tuo marito”

Credimi, è stato il discorso più lungo che gli avessi mai sentito dire…

“eh… papà, non so neanche io come spiegartelo è difficile, ma io AMO Jake… ssshhh… per favore fammi finire, hai ragione ok? Non ho mai dimenticato Edward e a questo punto credo che non lo dimenticherò mai, ma infondo, come si ha a dimenticare il primo amore?…” è stato davvero orribile paragonare il nostro amore al classico primo innamoramento adolescenziale, però era l’ unico modo per convincerlo che amavo mio marito, perciò ho continuato:

“…questo però non vuol dire che non sia felice di vivere questa vita”

“non so Bells, avvolte, soprattutto i primi tempi, sembra che ti sforzi di essere felice, è come se fingessi… e io mia cara, non voglio che mia figlia si accontenti solo perché non ha avuto la possibilità di vivere la vita che desiderava. Lo so io sono l‘ ultimo che dovrebbe parlare, ma è proprio per questo che sono qui a farti questo discorso, io non voglio che ti accontenti come ho fatto io”

Non volevo ammettere che mio padre avesse ragione, ma in effetti, è proprio quello che è successo:mi sono accontentata.

“tranquillo papà, non mi sono accontentata, ma hai ragione i primi tempi fingevo di essere felice, ma ora non più. Adesso voglio mio marito, lo voglio davvero”

“ma no dimenticherai mai Edward Cullen giusto?”

“giusto, senti vedila così: tu ami ancora la mamma e non dire che non è vero, perché si vede lontano un miglio che non l‘hai mai dimenticata…”

“ed è per questo che non voglio che accada anche a te”

Ho fatto finta di non sentire quel che ha detto e ho continuato

“…ora facciamo finta che invece di rimanere solo, tu abbia incontrato un‘ altra donna dopo di lei, e che questa donna inizialmente era tua amica, ma poi è diventata qualcosa di più e alla fine vi siete sposati, tu saresti mai riuscito a dimenticare la mamma e tutto quello che avete passato insieme? Rispondi, sinceramente”

“no,probabilmente no”

“ecco qui hai capito quel che provo io. Infondo sono sempre tua figlia”

Sembrava che la discussione fosse finita li, invece lui riattacca:

“ma fatto sta che io non mi sono sposato, tu invece si. Io non voglio litigare con te,tesoro, soprattutto per lui, ma prova, non dico a dimenticarlo, ma almeno cerca di sbiadire i ricordi. Tutti abbiamo cercato di aiutarmi con le buone, le cattive, ti abbiamo consigliato, ma tu non hai mai voluto collaborare, ora ti propongo un’ ultima cosa e se neanche questa funzionerà non aprirò più bocca ”

Non volevo dirgli che era inutile, che sarebbe stato impossibile dimenticarti, perciò l’ho lasciato continuare, ignara di quello che stava per dire:

“tesoro, io non ci sono riuscito,ma tu forse si. Ormai lui ha quasi 25 anni, proprio come te, perciò pensa che anche lui si sia creato una famiglia, immaginalo con un bambino imbraccio, il suo bambino, infondo lo hai detto anche tu che nella lettera ti ha fatto solo le congratulazioni , quindi è probabile che sia sposato, tu pensa a questo. E se non funziona fai finta che non è mai entrato nella tua vita, immagina quel che vuoi, fai finta che è morto oppure che è esistito in un’altra epoca, dove tu ancora non nascevi, anzi non ancora meglio pensa con tutta te stessa che non è mai esistito, ripetiti come se non fosse mai esistito…” a quel punto, non ho capito più nulla, non sentivo più la voce di mio padre, la mia mente ormai si era catapultata al momento del nostro addio e l’ unica cosa che sentivo era la tua voce che diceva Te lo prometto… sarà come se non fossi mai esistito… così con gli occhi pieni di lacrime e una voragine aperta al centro del mio petto inizio a sbraitare contro mio padre:

“Basta papà, sta zitto, non dire mai più una cosa del genere mai. Io l‘ho conosciuto e l‘ho amato con tutta me stessa, perciò non posso far finta che lui sia morto, vissuto in un‘ altra epoca e peggio ancora che non fosse mai esistito, perché papà lui ESISTE, che tu lo voglio o no, lui ESISTE e non smetterò mai di crederci.” e con quelle parole lasciai il soggiorno per andare a chiudermi nella mia vecchia camera con mia figlia. Poco più tardi Charlie è salito a chiedermi scusa e a dirmi di aver esagerato e poi ha aggiunto

“ok Bells, se tu dici di amare Jake ti credo, volevo solo farti capire che non voglio che tu viva una vita che non vuoi” e così ci siamo riappacificato. Ed ora eccomi qui, sai dovrei detestarti, infondo se litigo con lui è sempre per te, ma proprio non ci riesco. Ora devo andare, la mia bambina si è svegliata e mio marito sta per ritornare, perciò vado a preparargli la cena. Un bacio. Bella

Wow, non pensavo che nonna avesse un padre così acuto, per quanto la figlia nascondesse le cose, lui riusciva sempre a captare qualcosa, a questo punto, penso che se la nonna e Edward sarebbero rimasti insieme, prima o poi Charlie avrebbe scoperto la vera natura dei Cullen. Ora si è fatto tardi, penso proprio che andrò a dormire.

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Capitolo 10
*** 9- Periodo Tranquillo ***


“… e per questo volevo sapere cosa ne pensi. Allora?”

Ah…mi piacerebbe davvero vivere una storia d’amore così bella. Ho promesso a Kelly che sarei andata a trovarla, prima però devo finire il diario. Quando sarò a Forks mi piacerebbe andare nella riserva dei Quileutes, chissà se là riuscirò a incontrare un vero licantropo, uno che ha subito la trasformazione.

“Kristen Robinson, hai almeno una vaga idea di quello che ti ho appena chiesto?”

“certo, allora…mmm… si ecco volevi sapere se…mmm” cos’è che voleva sapere?

“ma come devo fare con te? Sei sempre con la testa tra le nuvole, anche quand‘eri bambina e ti lasciavo sola nella culla, invece di piangere come tutti i bambini, tu restavi lì senza versare una lacrima e quando venivo a controllare ti trovavo con quell‘aria di chi sogna ad occhi aperti. Poi quando ti accorgevi di me mi guardavi come se ti avessi disturbata”

“Dai, almeno con le tue amiche potevi vantarti di avere una figlia che non ti dava un briciolo di fastidio.” È straordinaria la differenza di carattere tra me e la mamma.

“Sai, avvolte mi chiedo se sei davvero mia figlia! Più che somigliare a me, sei identica a tua nonna esteticamente e caratterialmente”

“Davvero?” ero lusingata di somigliargli.

“ Già, più ti guardo più riesco a vedere la somiglianza. La nonna era una donna davvero particolare, anche lei aveva sempre la testa tra le nuvole, avvolte io e il nonno la sorprendevamo con gli occhi sognanti e un sorriso sulle labbra, può sembrare strano, ma in quei momenti sembrava davvero felice. Quando era con i piedi per terra, oppure quando sorrideva a mio padre, non faceva lo stesso sorriso, era come in estasi, non so spiegartelo. Un giorno, gli chiedi anche a cosa stava pensando così intensamente”

“e cosa ti rispose?”

“mi disse che stava sognando il suo principe azzurro. Allora io la guardai e gli dissi: << Ma come mamma, sei sposata, hai una bambina e sogni ancora il principe azzurro?>> lei mi rispose:<>”

“e tu cosa gli hai detto?”

“beh io gli ho detto:<< Ma dai mamma, a quest‘età credi ancora nelle favole? Credi ancora al principe biondo con gli occhi azzurri che sale in groppa al suo cavallo per venirti a salvare?>> e tu non immaginerai mai come mi ha risposto, mi ha dato una di quelle sue risposte strane, ha detto:<> e quando gli ho fatto presente che i principi azzurri sono sempre biondi con gli occhi azzurri mi ha risposto:<< beh, in effetti, il mio non è un vero principe azzurro. Il mio principe è un vampiro con una Volvo metallizzata>> dimmi tu se era normale ”

Ah, la mia mamma,quante cose non sapeva della nonna.

“ e a quel punto, tu cosa hai detto?”

“beh inizialmente pensavo stesse scherzando, ma poi l‘ho guardata negli occhi e ho visto che diceva sul serio. Lei davvero stava sognando un vampiro e mentre lo faceva aveva lo sguardo di quelle ragazzine innamorate, era raro vedere mia mamma con gli occhi che brillavano, le uniche volte era quando mi parlava del suo primo ragazzo”

“Ti parlava spesso di lui?”

“no a dire il vero quasi mai, ma quando lo faceva era un’altra persona, era vulnerabile, come se parlare di lui gli facesse venire in mente ricordi stupendi, ma anche momenti che non avrebbe mai voluto rievocare”

“e quando hai capito che diceva sul serio, sul fatto che sognava un vampiro intendo, cosa gli ha risposto?”

“niente gli ho detto semplicemente la verità: il vampiri non esisto. In quel momento mi ha guardato come se avessi bestemmiato o detto qualcosa di orribile e mi ha detto:<< Quante cose non sai.>> e poi basta”

Forse ho capito perché i nonni le hanno tenuta tutto nascosto: la mamma li avrebbe presi per pazzi e fatti rinchiudere in un manicomio.

“ok tesoro, ora devo andare a lavoro. Baci ti voglio bene”

“anche io ”

Ora penso proprio che andrò a leggere…

Ciao Edward, ormai ti scrivo raramente, ma sai com’è, avere una bambina ti porta via un sacco di tempo. La mia Sarah, cresce a vista d’occhio e ogni giorno si fa sempre più bella; sono passati alcuni mesi dalla sua nascita, ma io e Jacob ancora non ci rendiamo del tutto conto che questa bellissima bambina è nostra figlia. Sai, penso proprio che diventerà una ragazzina davvero viziata, ogni volta che la metto nel carrozzino e inizia a piangere Jacob corre e la prende in braccio, ormai anche lei ha capito che basta lamentarsi un po’ per far correre il padre e così ne approfitta. A suo favore, però, devo dire che è quasi sempre giù a La Push e quindi quella volta che sta a casa vuole godersi sua figlia in tutto e per tutto. Ormai sono rimasti in pochi a trasformarsi ancora e quindi c’è bisogno di collaborare e aiutarsi a vicenda. Sam ormai è sposato con Emily un po’ di tempo e hanno un figlio stupendo di 4 o 5 anni, per questo lui ha deciso di invecchiare con sua moglie e così ora fa solo parte del consigli e assiste alle riunioni, la stessa cosa è successa a Paul (mio cognato) e a Jared, anche Jacob voleva fare lo stesso, ma sono riuscita a convincerlo che avevano bisogno di lui e per questo abbiamo deciso che smetterà di trasformarsi solo quando io sembrerò più grande di lui. Certo teoricamente io sarei più grande di lui di 2 anni, ma in realtà lui sempre più grande di me di almeno 4o5 anni, quindi può trasformarsi almeno per un altro po’ di tempo. A fargli compagni sono rimasti Quil che sta ancora aspettando che Claire, la cugina di Emily che ha si e no 8 anni (con la quale ha avuto l‘impriting), raggiunga l’età giusta per il fidanzamento, poi c’è Embry che ha deciso che invecchierà solo quando incontrerà il suo vero amore e in più ci sono Seth e Leah. Visto che Jacob è discendente ufficiale dell’ultimo capo della tribù, è diventato il nuovo capo alfa, in realtà gli aspettava di diritto già quando c’era Sam,ma per lui non era importante perciò non ha preteso nulla dall’ amico. Da quando siete andati via e dopo che Victoria non è venuta più a cercarmi, l’ emergenza vampiri è finita, ma è comunque necessario mantenersi in allerta. Per me è davvero un periodo tranquillo e per questo non ho molto da dirti, stamattina mi sono alzata, ho fatto mangiare Sarah e poi siamo andate a trovare Angela, è fantastico vedere come la nostra amicizia è cresciuta nel tempo, ormai basta uno sguardo per capirci, e questo devo dire che è davvero strano. Insomma parliamoci chiaro, c’è qualcosa in me che non mi fa legare con gli esseri umani, ma con lei è diverso, perciò non mi sorprenderei se un giorno scoprissi che è una strega, certo questo starebbe a significare che in me c’è davvero qualcosa che non funziona, che ho qualche rotella fuori posto, ma arrivata a questo punto mi chiedo se è rimasto qualcosa che sia solo leggenda. Dopo la visita ad Angela sono passata da mio padre e poi sono tornata a casa. La bambina si è addormentata da poco ed io è Jacob siamo rimasti a guardarla per un po’, non so spiegarti il perché, ma mi piace vederla dormire. Mentre la portavo di sopra, Jacob mi ha detto: “Amore, sai anche che nome mi sarebbe piaciuto per nostra figlia? Nessie, è davvero un bel nome non credi?” in quel momento ho pensato che avesse letto il mio diario, perché Nessie sembrava il soprannome di Renesmee, la nostra bambina immaginaria, poi però ha aggiunto: “l‘ho sentito in un film e mi ha colpito, anche se in realtà era il nome di un mostro” è assurdo solo lui poteva proporre un nome del genere e così gli ho detto: “volevi chiamarla come il mostro di Loch Ness? Tesoro,tu sei davvero fuori di testa” roba da pazzi, la mia bellissima bambina con il nome di un serpente marino, incredibile. Ora vado a dirne 4 a mio marito, ti scriverò al più presto. Un forte bacio

La mamma con il nome di un mostro, devo dire che in alcuni casi sarebbe stato adatto… Ah, mio nonno, quanto mi manca la sua allegria, solo lui poteva scegliere un nome del genere.

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Capitolo 11
*** 10-Voci ***


Eccomi qui con il decimo capitolo. Spero tanto che vi piaccia. Grazie mille per le recensioni e per i preferiti e le storie seguite. Bacini

Finalmente il week-end, ma quando arrivano queste benedette vacanze estive? Non me posso più, ogni giorno sono costretta a vedere sempre le stesse facce, a stare seduta sulla stessa sedia e sentire parlare sempre gli stessi professori… è una noia assurda. Ieri per esempio è stato un giorno infermale, le prime ore ho avuto matematica e biologia, materie che detesto, per non parlare dei professori, ma a che ci serve sapere cosa mangiano i rettili, sarà pure a far loro no? La giornata è proseguita con spagnolo e letteratura inglese e qui non ho nulla da dire, fosse per me studierei solo questo, ma per concludere la mattinata nel migliore dei modi, prima della pausa pranzo, mi è toccato un’ora di palestra. Io odio la palestra, non sono mai stata brava negli sport, è già abbastanza difficile non cadere quando il professore ci fa correre per un buon quarto d‘ora lungo tutto il perimetro della palestra, figuriamoci a correre dietro ad un pallone o chissà cosa. Mi sa che ha proprio ragione la mamma: non gli somiglio per niente, lei adora fare sport e alle superiori era capitano della squadra di pallavolo. Comunque adesso posso finalmente riposarmi e godermi il diario della mia nonnina.

Ed eccomi qui, finalmente altri 2 esami e lascerò per sempre la mia vita da studente… già proprio così mi sto per laureare e spero vivamente che la scuola di Forks abbia bisogno di un insegnante di letteratura, anche se non posso pretendere di iniziare già a lavorare. Mi sa che non te ne ho parlato, ma da quando mi sono sposata, ho cambiato università, così anziché andare un attimo in Alaska per dare un esame,mi sono spostata più vicino. Mia figlia ha da poco compiuto un anno e riesce già a dire mamma e papà,ed ora Jake è intenzionato a fargli muovere i primi passi, anche se penso sia un po’ presto. Come vedi la mia vita è del tutto normale, sono una moglie, una mamma e tra poco anche un insegnate, quindi nel complesso sono una donna realizzata e felice, proprio come hai sempre desiderato. Sai è strano come la mia vita sia cambiata in così poco tempo, qualche anno fa pensavo che mai e poi mai sarei riuscita a riprendere il controllo della mia vita, se solo penso a tutte le stupidaggini che ho fatto solo per sentire la tua voce, anche se per pochi secondi, rimango basita, avevo davvero perso il senso della ragione, è come se fossi impazzita, non m’ importava il rischio che correvo, ne tanto meno il dolore che avrei causato alle persone che volevo bene, niente, non m’ importava, in quei momenti, volevo solo sentire la tua voce ed essere felice, libera di ricordare senza sentire dolore. Ti spiego meglio: quando siete andati via, dopo la fase zompi che ho vissuto, c’è stata anche una 2 fase, quella delle allucinazioni, della pura pazzia. Non so se posso chiamarle allucinazioni, perché in realtà non vedo nulla, più che altro sentivo, si sentivo una voce, la TUA. Ho scoperto che ogni volta che facevo qualcosa di pericoloso e assurdamente stupido, ricordavo più chiaramente il suo della tua voce quando ti arrabbiavi. Come già sai mi era impossibile ricordarti senza soffrire, ma in quelle occasioni speciali non sentivo dolore, era tutto così reale che mi sembrava di averti accanto,( penso che sia stato una specie di regalo del mio subconscio) così ho fatto qualsiasi cosa che potesse essere pericoloso e che quindi mi facesse sentire la tua voce, cose come stare a contatto con giovani licantropi o usare una moto, la quale tanto per puntualizzare mi ha causato tantissime ferite e innumerevoli corse al pronto soccorso. Una volta, l’ultima in cui ho tentato di fare qualcosa di pericoloso e stupido, volevo buttarmi da una scogliera altra più o meno 30 metri, durante una tempesta. Lo so, ero impazzita e penso che se Jacob non fosse arrivato in tempo, a quest’ora non starei qui a scriverti. Quel giorno lo ricordo molto ben per diversi motivi: in primis è stata l’ultima volta in cui ho sentito parlare di Victoria, in secondo luogo perché mentre io cercavo di tuffarmi dalla scogliera, uno dei migliori amici di mio padre stava morendo e per terzo,ma sicuramente non ultimo, quella è stata la volta in cui ho sentito la tua voce più nitida che mai ed è impossibile dimenticare. Ricordo che quel giorno ero più annoiata che mai, Jacob mi aveva promesso che ci saremmo andati a divertire, che ci saremmo tuffati dalla scogliera e invece è dovuto correre ad aiutare i suoi “fratelli”, Victoria stava azzardando un altro dei suoi tentativi, così sono rimasta sola, seduta sulla spiaggia senza nessuna distrazione, ero lì con la testa tra le gambe a pensarti, mentre la voragine che avevo nel petto pulsava più forte che mai e allora mi sono detta “perché no? Infondo dovevo andare a divertirmi, ho bisogno di divertirmi, ma cosa più importante ho bisogno di sentire la SUA voce, quindi perché non placare il dolore subito?” e così, senza neanche pensarci 2 volte, ho preso il pink up e sono andata sulla scogliera. Solo allora, mi sono soffermata a guardare il cielo, stava per arrivare una tempesta, qualcosa di davvero forte, così soltanto pochi secondi e decisi che non dovevo attendere ancora, allora mi avvicinai al ciglio del precipizio, fino a sfiorare il profilo della roccia. Il vento soffiava più forte e la pioggia mi inzuppava tutta, ciò nonostante non avevo intenzione di rinunciare, certo sarebbe stato il gesto più stupido che potessi fare, ma era da tempo che non sentivo la tua voce e ne avevo bisogno, così feci un respiro profondo, piegai le gambe pronta per il salto, quando all’improvviso ecco la tua voce.

< Bella? Non farlo>

non volli rispondere ad alta voce per non rovinare l’ illusione.

. Mi piegai sulle caviglie, mentre un ringhio furioso echeggiò nella mia mente

non intendevo ascoltarti, ormai avevo deciso, stavo saltando, quando una mano calda mi afferrò per il polso.

“ma sei matta? Cosa avevi intenzione di fare?”

“J-jake, cosa ci fai qui non eri con gli altri? E Victoria l‘ avete trovata?”

“no, si è rifugiata in acqua. Sono tornato a casa di corsa perché avevo paura che mi precedesse a nuoto, ma non ti ho trovata e allora ho seguito le tracce del pink up”

“ah”

“Bella, perché ti stavi tuffando? Non ti sei accorta dell‘ uragano che sta per scoppiare? sei davvero stanca di questa vita da tentare il suicidio?”

“no, io non stavo tentando il suic….”

“ah no? allora dovevi aspettarmi, perché non lo hai fatto? Mi hai fatto prendere un colpo quando ti ho vista piegare le gambe pronta per il salto, se non fossi arrivato in tempo, adesso non penso saresti viva”

“scusa. Sono stata una stupida”

“si davvero, molto stupida. Coraggio ti riporto a casa”

E così, mi prese tra le sue braccia e ritornammo a La Push, dopo poco, Harry ( il caro amico di mio padre) ci ha lasciati, può sembra strano ma la sua morte, mi ha dato la lucidità per capire quanto sconsiderata ero stata, mi ha dato la scossa per capire che la mia pazzia doveva finire lì, non potevo far preoccupare tutti proprio in quel momento e così decisi che mai più avrei fatto qualcosa di sconsiderato e stupido, da quel giorno ho deciso di mettere una pietra sopra alle allucinazioni, non avrei mai più sentito la tua voce e se volevo ricordarti e rivivere quei bellissimi mesi passati con te dovevo solo pescare nel cassetto dei ricordi, come chiunque essere umano, perché arrivata a quel punto potevo farcela e non perché il dolore era diminuito, ma semplicemente perché ero diventata abbastanza forte da sopportarlo. Sai, molte volte ho pensato che se Jacob non fosse arrivato in tempo ed io mi sarei tuffata, forse la mia vita avrebbe preso una svolta diversa, è stupido quello che sto per scriverti, ma quando siamo ritornati a La Push, mentre Jacob dormiva, la prima cosa che ho pensato è stata: “ok sarei morta e allora? ” poi però mi sono detta: “e se non fosse stato così? Se fossi sopravvissuta?” e così senza volerlo ho immaginato tutta la scena, io che mi tuffavo, la tua voce che urlava di non arrendermi, Jake che mi salvava e Alice, si proprio lei. Ho sempre pensato che mi tenesse d’ occhio, anche adesso con la penna in mano, me la immagino farsi 4 risate nel vedere la mia bizzarra idea di scriverti, e così in quel momento di pura fantasia ho immaginato che lei mi avesse vista tuffare e che pensando che mi volessi suicidare fosse corsa qui, a Forks, per vedere cosa mi fosse passato per la testa. Sarebbe stato bello rivederla, poterla abbracciare e fargli sapere quanto mi mancava, ma non è andata così, nella vita reale lei non è mai tornata. E tu? Chissà cosa avresti fatto tu, te ne sarebbe importato qualcosa della mia morte? A quei tempi, ero certa che l’ unica persona a soffrire, se mai sarei morta, sarebbe stato Jacob, oltre ovviamente alla mia famiglia, ora invece, a distanza di tempo e dopo aver letto la tua lettera, posso dire che forse ci avresti sofferto anche tu.

Questa delle allucinazioni davvero non me l’ aspettavo, pur di sentire la sua voce, la nonna si sarebbe anche tuffata da una scogliera. Chissà forse se nonno Jacob fosse arrivato dopo, sarebbe andata come ha immaginato lei e poi? Cosa sarebbe successo? Con l’arrivo di Alice sarebbe tornato anche Edward? E se fosse tornato la nonna chi avrebbe scelto nonno Jacob, il suo sole privato, il rimedio alle sue nuvole, oppure Edward il suo più grande amare, la sua qualità preferita di eroina, la sua eclissi? Tutte domande e niente risposte, perché proprio come ha scritto lei, nella vita reale, Alice non è mai tornata.

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Capitolo 12
*** 11-Paride ***


11 capitolo, grazie a tutte siete gentilissime. Buona lettura baci. P.S. la frase che leggerete ossia:“Finchè ci sn i ricordi il passato dura... finchè ci sn le speranze il futuro attende... finchè ci sei tu il presente è degno di essere vissuto!!!” non è farina del mio sacco, l'ho letta sul web e vedendola pubblicata in diversi siti ho deciso di utilizzarla, in buona fede ovviamente =)

 

 

“si certo, glielo dirò sicuramente. E lì come va tutto bene? Sai che Forks non mi è mai piaciuta, però visto che mia figlia va a passare due settimane da Kelly, la nipote dei Weber,forse potrei venire a trovarti”

Con chi parlava la mamma? E no, io tra i piedi a Forks proprio non ce la voglio,ho altro da fare e da scoprire, cavolo ho quasi 18 anni non può lasciarmi andare da sola?

“ah eccola aspetta, Kristen?”

“si mamma?”

“sono a telefono con mia cugina Megan,ti manda tanti saluti e anche Billy suo figlio”

“ah, mandale un bacio e dille che la saluto anch’ io e che appena arrivo a Forks vado a trovarla”

Infondo sarei dovuta andare comunque a La Push. Megan, è la figlia di Rachel, la sorella di mio nonno Jake, e di Paul e Billy il loro bambino, che ormai avrà i suoi 19 anni, chissà se ha subito la trasformazione, beh tra poco lo scoprirò.

“mamma, io vado al parco a leggere un libro ci vediamo più tardi. Ah, di a Billy che appena arrivo a Forks devo parlargli, quindi è meglio che si fa trovare lì”

“certo, certo. A dopo”

Classico di mia mamma, liquidarmi così, deve averlo eredito da mio nonno questo tic, “certo, certo” ma che razza di risposta è? Meglio andare al parco a leggere “il libro”.

“Finchè ci sn i ricordi il passato dura... finchè ci sn le speranze il futuro attende... finchè ci sei tu il presente è degno di essere vissuto!!!”

Questo è il biglietto che ho trovato al mio risveglio, insieme a questa lettera di mio marito:

Buongiorno Amore mio,

Scusami se al tuo risveglio non mi troverai lì vicino a te, tranquilla, non è successo nulla di grave e se stai pensando che sono scappato con qualcuna, rilassati… non lo farei mai. Sono semplicemente dovuto correre a La Push perché quella zucca vuota di Quil aveva dimenticato che era di ronda e quindi si è offerto (con suo grande piacere, aggiungerei) di fare da baby-sitter alla sua adorata Claire. Volevo avvertirti, ma stavi dormendo profondamente e dall’ espressione che avevi, ho pensato che stessi facendo un bel sogno (spero mi riguardi) e non mi andava di svegliarti. Penso che ti stia chiedendo dov’è finita nostra figlia Sarah vero? Non è scappata a fare un falò con gli amici, l’ho solo riportata nel suo lettino. Come vedi anche alle 3 di mattina il mio umorismo non mi abbandona, ora però devo proprio andare, il dovere mi chiama. Ci vediamo in mattinata, un bacio.

Tuo marito

Devo ammettere che inizialmente mi è preso davvero un colpo quando ho visto questa lettera, lui ci scherza,ma io ho davvero paura che scappi con un’altra. Ogni volta che camminiamo per strada e incrocia lo sguardo di qualche ragazza, mi prende l’ansia e mi dico “Perfetto, anche lui mi lascerà, ha avuto l‘imprinting ed ora cosa faccio? Non è mica colpa sua infondo, ma perché, perché tutte le disgrazie a me?” poi però mi guarda e mi sorride e così mi tranquillizzo. Una volta gliene ho parlato, o almeno ci ho provato, ma lui si è messo a ridere, mi ha stretto tra le sue braccia e mi ha detto “Bells, amore, te l‘avrò detto almeno mille volte, l‘imprinting non capita a tutti, non è una regola, e tu non puoi farti prendere dal panico solo perché nel mio branco è successo a più di una persona. Io ti amo, non dimenticarlo mai ok? Ti ho promesso di stare con te per sempre,finché morte non ci separi no? Quindi non temere, io sono qui”. So che dice sul serio, ma infondo lui che ne può sapere? Succede così, da un momento all’altro: ti giri,la vedi e bum arriva l’impriting, il misterioso colpo di fulmine o qualcosa del genere. Dopo che lui mi ha salvato la vita, ho capito che non potevo vivere senza di Jacob. Mi rifiutavo anche soltanto di pensarlo. Non sapevo come era successo, ma era diventato un elemento indispensabile alla mia sopravvivenza. È stato a quel punto che mi sono chiesta “Tentare di farlo felice è una cattiva scelta?”, insomma gli volevo bene e sapevo che se gliene avessi dato la possibilità, mi avrebbe resa felice. Mi avrebbe protetta., amata, rispettata. Mi avrebbe aiutata a ricucire i brandelli di cuore che erano rimasti sanguinanti nel mio petto. Così sono iniziate le mie riflessioni e mi sono ritrovata a pensare a Romeo e Giulietta. È strano, avevo sempre considerato Jacob come il mio Paride, solo in quel momento mi resi conto che mi sbagliavo. Lui non era Paride, certo che no, quest’ ultimo è sempre stato un personaggio di contorno, Jake invece era parte attiva della storia. Poi però mi sono domandata: E se Paride fosse stato qualcosa di più? Un amico? Il migliore amico di Giulietta? Se fosse stato l’unico a sapere della storia di Romeo? L’unica persona che la capisse e che la facesse sentire viva? E se fosse stato tanto paziente da aspettarla? Certo se Romeo se ne fosse andato per non tornare mai più, Giulietta non sarebbe certamente tornata alla sua vecchia vita, non del tutto. Non si sarebbe mai lasciata il passato alle spalle. Anche se sarebbe sopravvissuta fino a diventare vecchia e grigia, gli sarebbe bastato chiudere gli occhi per rivedere il viso del suo adorato, ma prima o poi se ne sarebbe fatta una ragione. Inevitabilmente la vita prosegue, quindi Cosa avrebbe impedito a Giulietta di amare Paride? Certo nulla a che vedere con l’amore che provava per Romeo. Nessuno sarebbe più stato Romeo. Sarebbe stato un amore diverso, un volersi bene dal profondo dell’ anima, un non poter vivere senza di lui, pur sentendosi in colpa per non provare i sui stessi sentimenti profondi. Forse, così avrebbe raggiunto quel poco di felicità che le era ancora concessa. Infondo però, la loro era una gran storia perché la gente li ricordava insieme, sempre uniti: “Romeo e Giulietta“. “Giulietta si accontenta di Paride” non avrebbe avuto lo stesso successo. Ma in fin dei conti, a cosa mi servivamo tutte quelle riflessioni? Io non ero Giulietta,tu non eri Romeo e Jake non era Paride. Certo la loro alternativa non avrebbe avuto frutti, infondo Paride non era un amico, e Romeo non era sparito per sempre, la nostra d’ alternativa, o meglio la mia, invece si. Ovviamente, pensai, avrei dovuto impegnarmi con tutte le mie forze, impegnare quanto mi era rimasto, tutti i pezzi, uno a uno. Era l'unico modo per essere leale con lui. L'avrei fatto? Ci sarei riuscita? Anche se l'amore che provavo per lui non era niente in confronto ciò che mi era possibile, anche se il mio cuore era lontano, alla deriva, perso nel dolore e nella vana ricerca di te, restava una cattiva scelta? A distanza di tempo posso finalmente rispondere: No, non è stata una cattiva scelta. Ora capisci perché ho paura di perdere anche lui? Capisci perché al solo pensiero,che accada vado nel panico? Ti rispondo io, perché dopo tutti gli sforzi che ho fatto per ricostruirmi una vita, per raggiungere quel poco di felicità che mi era consentita, mi sentirei persa, spaesata ed impotente, nel veder crollare nuovamente tutto davanti ai miei occhi e mi ritroverei combattere con qualcosa di molto più potente di me. Inoltre, qualora tutto questo accadesse, rifinirei nel baratro del dolore, con la differenza che questa volta non ci sarebbe nessuno ad aiutarmi a riemergere. Dopotutto, quante lacerazioni può sopportare un cuore prima che smetta di battere? Negli anni precedenti avevo incassato colpi mortali, e ciò non mi aveva di certo rafforzata, anzi mi sentivo terribilmente fragile, come se bastasse una parola a sbriciolarmi, a mandare all’aria tutto. È strano, sono qui a scriverti, a pensare a quello che potrebbe succedermi se rimanessi sola, eppure, nonostante siamo solo supposizioni, riesco già a sentire il dolore. Ho una mano stretta al petto, sento la voragine di tanti anni a didietro, pulsare forte come un tempo, se non ancora più intensamente. Il bello è che so anche il perché: Pensare ad un presunto addio di Jacob, tanti ricordi sono tornati a galla, spinti dalla pressione di una forte marea di sofferenza. Nella mia mente è riaffiorato tutto: gli incostanti incubi sul nulla, la voglia di far passare il tempo senza averne una cognizione precisa, il senso di perdita e l’annebbiamento, il mio tanto amato annebbiamento. Adesso,ricordo esattamente come le miei sensazioni, mi sentivo come un appartamento sfitto, come una conchiglia vuota,come fossi morta dentro. Ricordare era vietato e dimenticare mi faceva paura, un confine sottile da mantenere, per questo vivevo il un costante annebbiamento: tra il dolore e il nulla, avevo scelto il nulla. E chi mi aveva aiutato ad uscirne? Jacob,né mia madre, né mio padre ci sono riusciti, l’unico è stato lui, mio marito e per questo non intendo lasciarlemo scappare, per una stupida leggenda licantropesca. Sarah si è svegliata, vado a prepararle la colazione, un bacio.

Però, non riesco proprio ad immaginare il dolore che ha provato, un enorme buco nero nel petto che pulsa di dolore. Si è fatto tardi e mi tocca tornare a casa.

……………………………............................

“Kristen sei tu?”era insopportabile quando faceva così, chi altro poteva essere, se papà era già tornato?

“si mamma, sono io. Chi altro può essere?”

“cosa hai letto al parco?”

Mmm… che libro avevo il borsa? Ah già!

“i racconti di Jane Austin”

“sempre con questi classici, ma non ti annoi? Alla tua età dovresti uscire con gli amici,invece, non fai altro che leggere” ecco che ci risiamo

“preferisco stare da sola, e leggere non mi dispiace”

“ma…”

“niente ma, hai detto che assomiglio alla nonna no? Allora svelato il mistero”

“ok, è inutile discutere, vai a dormire che è tardi.”

ok, notte.”

“buona notte. Kristen? Non voglio salire sopra e trovarti con un libro in mano ok?”

“com‘è che dici tu? Ah già!! Certo, certo” mi diverto troppo a farla infuriare.

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Capitolo 13
*** 12- 35anni ***


Eccomi qui con un altro capitolo.

Grazie mille a tutte: preferiti, seguiti, alle ragazze che recensiscono e a quelle che leggono in silenzio. Buona lettura baciniiiii

 

È passato un altro mese, il che significa che tra esattamente 1mese e mezzo, la scuola finirà e potrò finalmente andare a Forks. Spero solo di riuscire a finire il diario. In camera ho ancora la scatola della

Nonna, ma non ho fatto passi avanti, ancora non scopro che significato ha avuto per lei quel cd. Continuo ad ascoltarlo perché mi rilassata e la notte ascolto sempre la stessa melodia, una specie di ninna nanna che mi apre le porte del mondo dei sogni. Nel diario, la nonna ha scritto di essersi laureata, che nonno Jake ha smesso di trasformarsi e che la sua Sarah è ormai una piccola ragazzina.

Sono una sciocca, seduta sulla sedia della cucina, sto qui, con una penna a scriverti, pur sapendo che non leggerai mai le mie parola. Ormai da quando sei andato via, non faccio altro che scriverti. Sono passati 17 lunghi anni dall’ultima volta che ho potuto ammirare il tuo viso perfetto,ma ciò nonostante continuo a vivere con la speranza che un po’ mi pensiate e che Alice tenga ancora un po’ a me e ti legga mentre scrivo le parole che le appaiono. Oggi 13 settembre compio 35anni, proprio come hai sempre desiderato sto invecchiano e ormai ho il doppio della tua età e più passa il tempo, più la paura aumenta e non perché prima o poi lascerò questo mondo. Questa, è l’ultima delle mie paure, ma perché ho il terrore che con l’avanzare degli anni, il ricordo di te scompaia e che non riuscirò più a ricordare il suono della tua voce, il colore dei tuo occhi, o le sensazioni che provavo con i tuoi baci. Per questo sono sempre più convinta che scrivere questo diario sia una buona idea, perché così, quando sarò tanto vecchia da non ricordare nulla, mi basterà sfogliare questo e ricordami di te. Non ho alcuna intenzione di far avverare la tua promessa “Sarà come se non fossi mai esistito” per piacere, non diciamo sciocchezze, la mia vita non poteva tornare come a prima di conoscerti. Sono testarda e stai certo che farò di tutto per ricordarmi di te anche da morta. Sai cosa desidero più di ogni altra cosa vedere prima di morire? Te. L’unica cosa che chiedo alla vita è di farmi rivedere il tuo volto prima di chiudere gli occhi per sempre. Lo desidero con tutta me stessa. Infondo, non chiedo nulla, non voglio parlarti, abbracciarti o baciarti un’ ultima volta, no, voglio solo vederti. Mi nasconderei dietro un albero, oppure su un palazzo e ti osserverei senza farmi vedere, non avrei mai il coraggio di farmi vedere. Sarebbe umiliate mostrarmi con i capelli bianchi, e tante rughe che soggiornano il mio viso, preferisco che l’ultima immagine che porterai con te per l’eternità, sia quella di me da giovane e no di una vecchia che ha bisogno di un bastone per sorreggersi. Sperare non casta nulla no? Ed io continuerò a sperare e a sognare, anche perché si dice che è “Quando si smette di sognare, che si inizia a morire.” Sai, un anno fa ho cominciato ad insegnare e tu non puoi capire che sensazione sia stare dietro quella cattedra a cercare di insegnare un po’ di quello che sai a quei ragazzi. Ora capisco cosa significa essere INSEGNANTI. Non è facile sai? No, non lo puoi sapere, tu sarai sempre uno studente, non conoscerai mai cosa significa tenere a bada una classe. Ricordo ancora il primo giorno di lavoro, non lo dimenticherò mai, è stato speciale e ho avuto una sorta di “Dejà vue” che mi ha portato anni e anni indietro nel tempo: al giorno del mio arrivo a Forks.

Come ti ho già scritto era il mio primo giorno, la mattina mi sono alzata e ho fatto colazione con mia figlia, che mi ha pregata con tutto il cuore di non andare ad insegnare nella sua classe e dopo avergli promesso che avrei fatto il possibile siamo andate a scuola. Ero emozionata, ma le prime ore di lezione sono andate per il meglio, poi il preside mi ha fatto presente che l’ora dopo la pausa pranzo avrei avuto una nuova ragazza in classe. Mi siedo alla cattedra e gli alunni entrano in classe e prendono posto, l’ultimo ad entrare è un ragazzo davvero bello e in un certo senso ti somiglia. Quando l’ho visto mi è preso un colpo, aveva i capelli poco più scuri dei tuoi e la pelle bianchissima, la prima cosa che ho pensato è stata: “cavolo, pelle bianca come un cadavere, corpo che sembra scolpito nel marmo, un Vampiro?” poi però si volta verso di me e mi guarda con 2 grandi occhi verdi e mi tranquillizzo. Mentre stavo per iniziare la lezione, però bussano alla porta ed entra una ragazza al quanto timida, capisco che è la nuova arrivata.

“salve, mi chiamo Sally Morgan, questa è la classe di letteratura?”

“Si. Benvenuta, io sono la professoressa Swan, ti sei appena trasferita?”

“si, oggi è il mio primo giorno” capii subito come si sentiva e avevo l’impressione che tutte quelle attenzioni non gli facevano piacere perché diventò rossa come un peperone. Mi ricordò me è primi giorni, così non la presentai alla classe e la mandai a posto dicendo:

“ sta tranquilla, ti ambienterai presto ci sono passata anche io. Va a sederti lì al primo banco, è l‘unico posto che mi è rimasto” e indovina un po’ chi occupava il posto accanto a lei? Il ragazzo che quando entrato mi ha quasi fatto venire un infarto. Come se non bastasse il fatto che mi immedesimavo in quella nuova ragazza, ad aumentar il Dejà vue, sono state le occhiate che il ragazzo le lanciava e l’imbarazzo di lei nel averlo come compagno di banco. Alla fine mi presentai e cominciai la lezione, come avevo fatto nelle ore precedenti. Al termine, i 2 non avevano fatto passi avanti, ma avevo come la sensazione che più avanti si sarebbero conosciuti meglio, molto meglio. Infatti, quest’anno li vedo sempre insieme, a lezione non smettono di blaterare e si lanciano occhiate differenti da quelle dell’anno prima. In un certo senso essere l’ultima arrivata ha un lato positivo: anche lei, proprio come me si è presa il ragazzo più bella dell’intero paese, con la differenza che il mio era un vampiro e lui no. Ora devo andare, è da un po’ di giorni che non vado a trovare mio padre, che da quando preso la pensione passa tutto il suo tempo a La Push con Billy.

Morgan, Morgan,non mi è nuovo come cognome… Ah certo come no, adesso ricordo, Sally Morgan è un’ amica mia mamma, sposata con Taylor Swon, che a quanto descritto dalla nonna deve essere il ragazzo che gli ha fatto prendere un infarto. Wow, si sono sposati, peccato che alla nonna non è andata così con il suo vampiro. Questa altra pagina di diario è breve, visto che vorrei finirlo al più presto mi conviene leggerlo, anche perché devo approfittare di questi momenti di pace, quando la mamma è al lavoro.

È diventato davvero difficile trovare un po’ di tempo per scriverti, non ho più un giorno di pace, ogni giorno ho compiti da correggere e lezioni da preparare e quando invece ho il giorno libero, mi tocca pulire casa e fare la spesa. Mia figlia poi, non mi da una mano neanche se gli punto una pistola o la minaccio di non farla uscire di casa. Ormai ha 15 anni, non è più una bambina, ma non mi somiglia per niente sai? Non caratterialmente almeno. Io sono sempre stata una ragazza che vive nel suo mondo, sono responsabile certo, ma non per questo non mi piace sognare, adoro i classici, mi piace passare delle tempo da sola, sono timida e anche un po’ goffa lo ammetto. Lei invece, è esattamente l’opposto, è molto estroversa e questo deve averlo preso dal padre, le piace sempre avere gente attorno, non si fa mai gli affari suoi, odia i classici e non vede l’ora di andare via da Forks, in più lei NON sogna, non crede a nulla se non a quel che vede, è realista, troppo realista e grazie al cielo ancora non subisce la trasformazione. Per lei sarebbe come uscire pazza ed io e Jacob, non ci permettiamo di dirgli nulla del magico mondo alla quale appartiene in parte, perché lei ci prenderebbe per pazzi e ci farebbe rinchiudere. Li è fatta così, e nessuno può cambiarla, per questo speriamo con tutto il cuore che non si trasformi mai, e per questo non la contraddiciamo quando dice che appena sarà grande andrà a vivere nel posto più soleggiato del mondo. Ricordo che quand’era piccola e le raccontavo lei favole, mi guardava e poi mi rideva in faccia, non capivo perché, poi un giorno glielo chiesi, avevo 6 anni, e lei mi risponde “mamma, le favole sono tutte stupidaggini, io non ci credo, non esisto principi azzurri, principesse e soprattutto non esiste la magia.”Rimasi a fissarla, perplessa di quella risposta, già da piccola non sognava, tutte le bambine della sua età amavano sentirsi raccontare le favole, parlare di principesse e credere nella magia, lei invece no, proprio lei che avrebbe dovuto credere, non credeva. Avvolte sono quasi tentata di dirgli tutto, di parlargli di te, di quello che sei e di quello che è suo padre, ma poi preferisco lasciar perdere. Meglio che viva la sua vita in modo normale, non saprebbe mai cogliere il lato meraviglioso di quel mondo e questo mi mette tristezza, perché mi sarebbe piaciuto che dopo la mia morte tenesse con se questo diario, ma non sarà possibile, quindi meglio non pensarci più. Vado a correggere un bel po’ di compiti, ti scriverò il prima possibile. Baci

Ah, mamma, mamma, mamma… nn sai cosa ti sei persa. La nonna ha fatto benissimo a non dirgli nulla, mi sa che sarebbe uscita fuori di testa. Lei ha la sua vita perfetta e la sua visione del mondo, non crederebbe ad una sola parola…credo.

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Capitolo 14
*** 13- voci ***


E siamo al 13esimo capitolo. È un po’ più corto degli altri, questo perchè ho pensato che fosse meglio finirlo in questo modo, altrimenti sarei stata costretta a dividere la conversazione che avverrà nel 14esimo capitolo. Buona lettura. Baci.

Un enorme grazie ai 26 preferiti e i 23 seguiti.

 

Sto sul letto a leggere il diario della nonna e…

“Tesoro hai già finito di studiare?”

“beh, si mamma. È fine anno non ci assegnano molto, più che altro ripetizioni.”

“capisco, che stai leggendo?”

“emm… niente”

“come niente ?”

“niente mamma, sono appunti guarda” ho alzato il diario per fargli vedere l’anonima copertina. Ma…

“Mamma? Cos‘hai tutto bene?”

“s-si, bene. È stato soltanto un capogiro”

“vuoi sederti?”

“no tutto bene, è passato. Io vado giù ok?”

“o-ok”

Mah!!!chissà cosa gli è preso. Leggo un altro po’ e poi esco. Devo incontrarmi con una mia amica. Allora dov’ero rimasta? Ah, si qui

Ehi… sai che per poco non mi veniva un infarto? Ma dico io, ti presenti così all’improvviso, senza che io abbia fatto niente di chissà cosa? Ops, scusa,mi sa che non ci stai capendo niente vero? Infondo non sei stato tu di persona a farmi prendere un colpo. Stupido subconscio!! Ricordi quando ti raccontai il periodo delle allucinazioni? Bene, ti scrissi anche che dopo il tentato salto dalla scogliera ho smesso di fare cose stupide e pericolose e che quindi non ho più “sentito” la tua voce. Invece un mese fa, senza che io abbia fatto niente di pericoloso intenzionalmente, all’improvviso “compari” tu ed inizi ad urlare nella mia testa. Ho aspettato un po’ per raccontartelo, per vedere se era un episodio isolato, ma non è così, anzi succede spesso nell’arco della settimana e non c’è bisogno che mi metta in pericolo, anche mentre cucinavo mi è capitato. Quella di ieri poi è stata un allucinazione pazzesca, meravigliosamente pazzesca, talmente bella e reale che ho pensato fossi dietro di me. Il mio cuore rischiava di scoppiare. Sai penso di essere impazzita, ma se devo dirla tutta non mi dispiace per nulla. Ti spiego:

Ieri stavo passando l’aspirapolvere nel soggiorno,una cosa normalissima e per niente pericolosa, (almeno per gli altri) quando il mio piede si incastra tra la sedia e il tavolo ed io caso lunga a terra. Mi sono fatta male sai? Ho 3 grandi lividi. Comunque mentre cercavo di liberare il piede sento una risata, una fragorosa e nitida risata. La TUA risata. Mi giro di scatto con il cuore a mille,ma ovviamente tu non ci sei, così capisco che è stato il mio subconscio.tu continuavi a ridere,così sono rimasta lì per terra a sentire la tua risata, e a ridere a mia volta. Fosse entrato qualcuno in quel momento mi avrebbe presa davvero per pazza, inoltre non avevo una valida spiegazione, come avrei fatto a spiegare che ti sentivo?! Edward non puoi capire come mi mancava quella risata,quel suono così meraviglioso e che tanto ho amato. Quella risata così forte l’ho sentita solo una volta. Ricordi quando stavano andando alla partita di baseball e io scendendo dalla tua schiena caddi a terra? Io si, mi ricordo: ridevi così beato che sembravi un bambino ed io mi “offesi”. ah che ricordi. Vedi? Come faccio a dimenticarti se il mio subconscio mi ha questi scherzi? È impossibile. Quindi visto che ormai è un mese che va avanti questa storia, oggi posso ufficialmente annunciarti che mi parli ogni giorno senza bisogno di correre a sotterfugi. Anche se uso un coltello, tu sei li che mi dici di stare attenta a non affettarmi le dita , oppure, se riesco a fare qualcosa senza dover correre al pronto soccorso, ti complimenti dicendo <>… ma i miei quasi 36 anni non hanno cancellato la mia goffaggine, così se cado o inciampo in qualcosa, proprio come ieri, tu ridi, ridi di gusto. Sono sicura che se leggeresti queste pagine di diario, ti arrabbieresti a morte, perché mi sono costretta a non dimenticare e ad ancorarmi al passato. Mi farebbe piacere restare a scrivere, ma devo andare,altrimenti mi sgriderai perché sto qui a perdere tempo con te, anziché andare a prendere mia figlia a scuola, visto che come sempre piove. In tutti questi anni, l’unica cosa che è rimasta uguale ad un tempo è la mia cara “macchina” o come lo hai sempre chiamato ti il mio catorcio. Eh già, il mio vecchio signor Pink up è sempre in strada,forte come una roccia, forte come te. Ti mando un forte bacio,nella speranza che alice lo “veda” e te lo dia al posto mio. Resterai sempre nella mia anima,quellaacui tenevi tanto.

Ok, non posso andare altre, devo proprio uscire.

“mamma, allora io esco,vado con Marika a fare un giro. Torno più tardi”

“certo, certo. A dopo baci”

…………………………….................................................................

Cavolo ho dimenticato il cellulare. Mi tocca tornare indietro, accidenti. Faccio di nuovo l’intero isolato e arrivo a casa, apro la porta, entro in camera mia e…

“Mamma, cosa diamine ci fai in camera mia??… Oh…po-posalo s-subito”

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Capitolo 15
*** 14- Rivelazione ***


Ecco il 14esimo capitolo… eheh sono sicura che vi stupirà.

Come sempre grazie per i complimenti e per aggiungermi nei vostri 29 preferiti e 23 seguiti.

COMMENTATE!!!

Saretta__Trilly__grazie mille, eh già tu sai tutto, perciò ti ringrazio per rileggere questa ff.

poeticdream si, giusto qualche guaio ma Sarah ti stupirà.

powerpuff89 grazie mille, sono felicissima che ti piaccia quel che scrivo. Eh come reagirà Sarah? Questa ragazza nasconde un segreto come tutti.

 

“Mamma, cosa diamine ci fai in camera mia??… Oh…po-posalo s-subito”

Benissimo,la nonna aveva conservato il segreto per tanti anni ed io in meno di un anno ero riuscita a rovinare tutto.

“Allora? Non mi hai sentito? Postalo, adesso” niente mia mamma è rimasta impalata sul mio letto, come in stato di shock, non fossi stata così arrabbiata, avrei capito come si sentiva, ma ora proprio non ci riesco. Attraverso la MIA stanza con 2 veloci passi e le tolgo il diario dalle mani.

“mamma? Come ti sei permessa? Perché l‘hai fatto?”

“io…io non pensavo l‘avesse dato a te. L’ ho riconosciuto subito”

“riconosciuto cosa?”

“il diario. Il SUO diario. Ci era molto affezionata, non mi ha mai permesso di leggerlo e…”

“aspetta, aspetta. Tu sapevi del diario?”

“si. Ogni volta che aveva 5 minuti di tempo la trovavo a scrivere. Da piccola ero così curiosa che un giorno mi misi a cercare per tutta la casa, ma non lo trovai. Lo teneva nascosto per bene.”

“quindi sai cosa c‘è scritto?”

“Oh, no. Come ti ho detto lo teneva nascosto per bene,ma non è stato difficile capire a chi scrivesse.”

“spiegati”

“insomma tesoro,non sono stupida. Mi è sempre stato chiaro che la mamma nascondeva qualcosa, che i miei mi nascondevano qualcosa, così come mi è sempre stato chiaro che per lei esisteva qualcuno o qualcosa di più importante dei mio padre”

Oh cavolo, vuoi vedere che…

“mamma? Non ti seguo, puoi parlare con un linguaggio comune. Ti capisci da sola”

“Oh su Kristen, non scendere dalle nuvole. Sai benissimo a cosa mi riferisco”

“No,davvero. Non so di che parli”

“Ok. Come già sai, avevo un rapporto bellissimo con mio padre, ma non posso dire lo stesso di mia madre. Non abbiamo mai avuto un gran dialogo, eravamo troppe diverse, perché lei si confidasse con me,ma come ti ho detto: Io non sono una stupida. La vedevo, soprattutto quando ero più piccola, quando si abbracciava forte, oppure piangeva ogni volta che pensava a lui. Riuscivo a capire quando pensava a mio padre e quando pensava a lui e…”

“come lo capivi?”

“il sorriso, gli occhi che brillavano, il cuore che batteva sempre un po’ più forte. Non l‘ha mai dimenticato ed oggi, ne ho avuto la conferma. Mi è bastato leggere le prime 2 righe per capire quanto era importante”

Oh, forse sono stata fortunata, forse, se aveva davvero letto solo le prime 2 righe non aveva scoperto niente. Forse ero arrivata in tempo.

“hai letto davvero solo 2 righe?”

“si, soltanto 2. Ero solo curiosa di sapere se scriveva a lui. Per le altre cose beh…non mi serviva leggere”

No, non è possibile, ma come è possibile.

“kristen tesoro, respira, stai diventando pallida, assomigli ad un… vampiro”

Oh…non potevo vedermi ad uno specchio, ma sapevo di avere gli occhi fuori dalle orbite e la bocca aperta.

“t-t-tu com-me f-f-fai a…”

“come faccio a sapere?”

“s-si”

Non so perché, forse per la mia espressione da ebete, ma cominciò a ridere.

“che c‘è? Perché ridi? È un discorso serio”

“oh, bambina mia, ho sempre saputo. Avevo 14 anni quando ho scoperto tutto.”

“come?”

“sai qualcosa lo sospettavo già da tempo. Insomma, non era normale vedere mia madre andare nel panico ogni volta che papà incrociava lo sguardo di una ragazza, oppure vedere mio padre tornare a casa con una sola scarpa e con una maglietta a brandelli, puoi pensare ad un‘aggressione 1-2-3 e anche 4 volte, ma ad un certo punto ti domandi se può essere possibile. E poi le storie che mi raccontava la mamma, i discorsi che facevano,mio padre che scappa nel cuore della notte e la sua temperatura corporea, talmente alta da uccidere chiunque essere umano, tutto troppo strano. Non capivo se mi immaginavo tutto o se davvero mi nascondessero qualcosa, poi un giorno capì tutto”

“va avanti”

“stavo tornando da casa di mio nonno, erano le 9 di sera e mentre stavo per entrare in casa sento mia madre dire a mio padre che Quil lo voleva subito a La Push. Non ci pensai 2 volta e mi nascosi dietro un cespuglio all‘inizio della foresta. Mio padre esce di casa, si toglie la maglietta, corre fino alla fine del sentiero e poi… poi scompare”

“scompare?”

“si, al suo posto c‘era un enorme lupo rossiccio. Mi ci è voluto un po’ per riprendermi, ma poi sono ritornata a casa, facendo finta di nulla. Sono andata in camera mia, ho acceso il pc e ho cominciato a fare ricerche. Così ho scoperto tutto. Mio padre era un licantropo, i suo compito era sconfiggere i vampiri”

Non ci posso credere, ho così tante domande da fargli, per esempio sapeva chi era Edward?

“mamma, hai detto che hai scoperto tutto. Ma la nonna nel diario scrive che tu non sai niente. Non glielo hai mai detto?”

“no, non ho mai detto niente a nessuno. Loro volevano proteggermi, volevano che vivessi una vita normale, la vita che io stessa desideravo. Non volevo farli sentire in colpa per non essere riusciti a tenermi allo scuro di tutto, così ho continuato la mia solita vita.”

“ma tu non hai subito la trasformazione, perché?”

“sono stata attenta a non entrare in contatto con quei parassiti. Sapevo che un minimo incontro avrebbe scatenato il tutto ed io non volevo che accadesse.”

“come non volevi? È una cosa così, così… affascinante”

“affascinante? No, non per me. Io non volevo avere nulla a che vedere con quella vita, per questo, ho ringraziato il cielo di non aver fatto venire nessun vampiro a Forks durante la mia permanenza lì. Appena ho finito il liceo, mi sono iscritta all‘università più lontana, nel paese più caldo e soleggiato del pianeta. I miei credevano che fossi andata così lontano per stare lontana da loro, ma non era così. Sentivo la mancanza delle risate di mio padre e delle assurdità di mia madre, ma non volevo vivere in quel mondo dell’ orrore.”

“mamma, ma faceva parte di te, era nella tua natura far parte di quel mondo che , detto francamente non mi risulta essere così orrendo. E se subissi io la trasformazione, mentre sono a Forks?”

“oh no, tu non subirai la trasformazione.”

“come e perché?”

“beh, quando sei nata ho fatto delle ricerche per capire quante probabilità avevi di subire la trasformazione e ho scoperto che ti saresti trasformata solo in circostanza estreme”

“non capisco”

“vedi, io sono una donna, proprio come te, ciò nonostante però potevo subire la trasformazione da un momento all‘altro, ma solo perché ero una discendente ufficiale di Ephraim Black”

“ma anche io sona una discendente ufficiale”

“certo, ma da parte di madre. Io invece avevo mio padre come discendente”

“fammi capire, vuoi dire che non subirò la trasformazione solo perché sono discendente da parte di madre, ma se fossi stata discendente da parte di padre si. Guisto?”

“giusto. Non so perché, ma le leggende narrano che tu diventerai licantropo solo se non ci saranno più discendenti da parte di padre e quindi nessuno potrebbe difendere gli umani dall‘attacco di vampiri. Ma tutto ciò è impossibile, visto che per almeno altre 3 generazioni i licantropi non scompariranno.”

Non ci posso credere,è tutto così assurdo. Mia madre sapeva,aveva nascosto tutto a tutti, ha ingannato tutti. Un’ attrice da oscar.

“wow. Posso farti una domanda?”

“certo dimmi”

“sai il nonno com‘è morto?”

“si,lo so. Anche quel giorno dimostrò il profondo amore che sentiva verso la nonna”

“come? ”

“stai leggendo il diario no? sono sicura che lì c‘è scritto, perciò non voglio anticiparti nulla”

“come hai fatto a mantenere il segreto per così tanto tempo?”

“esattamente come ha fatto tua nonna”

“ma la nonna aveva qualcuno con cui confidarsi, qualcuno che sapeva e in un certo senso la capiva e aiutava: il Nonno”

“anche io. Una sola persona,l‘unica capace di non tradirmi”

“chi?”

“mi nonno Billy Black. Mi ha promesso che avrebbe mantenuto il segreto. È stato lui a spiegarmi come non subire la trasformazione, ed è stato lui a farmi odiare ancora di più LUI ”

“lui chi?”

“Edward. Edward Cullen. L‘unico essere che abbia mai odiato in tutta la mia vita. L’unica motivo per il quale mi sarei trasformata volentieri,se solo avessi avuto la certezza di poterlo incontrare ed uccidere con le mie mani ”

Addio, non so perché ma istintivamente ho fatto un passo indietro. La mamma ha gli occhi pieni di odio.

“sai anche di lui? Sai chi è davvero?”

“certo. È un vampiro, un succhiasangue un parassita, colui che ha fatto soffrire mia madre, colui che si trovava tra lei e mio padre.”

“mamma, non dimenticare che è stato l‘amore più importante della nonna. L‘ha resa felice e se l‘ha lasciata è stato solo per il suo bene”

“per il suo bene? Kristen, tu non puoi capire cosa significa vedere la propria madre piangere per qualcuno che non è tuo padre. Non puoi capire cosa ha significato vedere i suoi occhi accendersi quando gli ho mostrato la sua foto. È stato atroce capire che mia madre stava vivendo una vita che non voleva, pensare che forse avrebbe preferito vivere con lui e non avere figli,non avere me. Quando ho scoperto che lui era anche il nemico di mio padre, nemico mio e che ciò nonostante la mamma lo amasse, è stato come ricevere una coltellata dritta nel cuore. Mi sono sentita tradita perché lei avrebbe desiderato con tutta se stessa essere come lui,essere il mio nemico.”

Non so cosa dirgli,come faccio a spiegargli che la nonna amava la sua famiglia.

“mamma,io ho letto il diario e posso dirti che non serve portare rancore. La nonna amava il nonno, non come Edward, te lo concedo,ma lo amava. Lui è stato il suo sole, il suo porto sicuro e tu, tu hai contribuito a renderla felice. Ti voleva bene, come tu ne vuoi a me. E vero,voleva Edward, ma ciò non significa che non è stata felice.io credo che tu e il nonno l‘abbiate resa più felice di quanto lei pensava di poter essere senza di lui”

“io non ce l‘ho con la nonna, non ce l‘go mai avuta. È con il parassita che me la prendo,se lui non fosse esistito, perché lui non doveva esistere, non avrebbe conosciuto la mamma e lei non si sarebbe innamorata. Non sarebbe mai vissuta con la speranza di rivederlo. Ha sempre avuto paura che mio padre avesse l‘imprinting, ma non poteva sapere la paura che aveva mio padre di perderla, anche lui ha vissuto con l‘ansia che il succhiasangue sarebbe ritornato e lei se ne sarebbe andata abbandonarci.”

“non l‘avrebbe mai fatto”

“nessuno puoi dirlo”

Drin. Drin. Ah cavolo il mio telefono.

“pronto?”

“kristen,ma dove diavolo sei? È un‘ora che ti aspetto”

“ah…marika, perdonami ma ho dovuto aiutare mia madre. Arrivo subito”

“ok, ciao. Fai presto.”

“mamma devo andare. Sono contenta di non doverti nasconde più niente. Se vuoi leggi pure il diario.”

“non me ho bisogno,so già quello che c‘è scritto. Ora vai altrimenti Marika se la prende sul serio.”

“ah un‘ ultima cosa. Quando mi raccontasti della nonna. Quando mi dicesti che il suo principe azzurro era un vampiro con una Volvo metallizzata, sei stata davvero una brava attrice.”

“ihih. Dovevo esserlo. Non sapevo che tu sapevi.”

“okok. A dopo.ti voglio bene”

“si anche io”

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Capitolo 16
*** 15- L'Amore ***


Ecco il nuovo capitolo, scusate il ritardo ma è davvero un periodaccio. La parte il corsivo,quella dove si parla di cos’è l’Amore, è un testo che ho trovato su internet, quindi tenevo chiarire che non l’ho scritto io.

Come sempre ringrazio per il preferiti e i seguiti, a chi commenta e a chi legge in silenzio.

Saretta__Trilly: grazie mille come sempre gentilissima, si Sarah è molto diversa dalla mamma, direi che sono gli opposti.

Kiki1988: tesoro che bello leggere anche qui i tuoi commenti, grazie mille. Baciniiiii lovvoTi

Poeticdream: ehi si, sapevo che Sarah vi avrebbe stupite.

COMMENTATE…

 

Da quando ho scoperto che la mamma è al corrente di tutto, sono molto più tranquilla e rilassata. Finalmente non devo nascondergli niente ed è fantastico sentirsi liberi di fare ciò che si vuole senza la paura di essere scoperti, anche se ad essere sincera un po’ mi manca quella sensazione di paura e ansia che si ha quando si mantiene un segreto. Nonostante la mamma, riserva un odio profondo nei confronti di Edward e quindi non gli va proprio a genio il fatto che la nonna gli abbia dedicato un diario, avvolte prima di andare a letto, legge con me qualche pagina di quel diario che per tanti anni ha stuzzicato la sua curiosità. L’altra sera ad esempio, stavamo leggendo di quando la nonna è caduta delle scale e di come invece di cercare di tirarsi su, sia rimasta a terra a ridere con la voce di “Edward”. La mamma, all’inizio è stata turbata del fatto che la nonna sentisse “la voce”, ma poi ha cominciato a rilassarsi e a godersi quei piccoli riassunti di una vita passata, dove pensava che la mamma fosse una matta per ridere della sua stessa goffaggine. Quando abbiamo finito è scoppiata in una grande risata e mi ha detto.

“ahahahah… Oh tesoro, non puoi capire le risate. Guarda dovevi proprio esserci quando si è presa quella caduta. Io ero in camera mia e appena l‘ho sentita cadere sono corsa ad aiutarla ed invece di trovarla dolorante era li che rideva. L‘ho presa per pazza, giuro che chiunque l‘avesse vista sarebbe giunta alla stessa conclusione. Adesso mi infastidisce un po’ sapere il perché sia rimasta a terra ridendo a perdifiato, ma tutto sommato non posso esserne divertita”.

Adesso vado a chiederle se ha voglia di leggere con me…

“mamma?ah stai uscendo?”

“si, devo andare a comprare un po’ di cose, domani devo ristrutturare una casa in periferia. Se la vedessi, è davvero molto carina e voglio farci qualcosa di speciale. Volevi qualcosa?”

“oh beh, non fa niente. Stavo andando a leggere e volevo sapere se volevi leggere con me tutto qui. Quando è finita me la porti a vedere quella bellissima casa.”

“ok, con piacere. Leggiamo stasera ok? Tu intanto portati avanti che poi mi racconti cosa c‘è scritto. Baci”

“okok. Ciao”

La mamma fa davvero un bel lavoro, penso che farò anche io lo stesso. Lei è davvero brava a ristrutturare case, da una semplice costruzione riesce a tirar fuori qualcosa di davvero unico e fantastico. Adesso leggo un po’, allora vediamo la mamma è ormai diventata adolescente, penso avesse 15 o 16 anni, non ricordo.

Ciao mio bel vampirozzo come va? Oggi sono felice e spensierata. La mia bambina è cresciuta e qualche

giorno fa ne ho avuto la conferma. Ricordo come fosse ieri, quando la temevo tra le mie braccia e la cullavo per farla dormire, oppure quando ha cominciato a dire le prime parole e a muovere i primi passi,già sembra ieri, eppure è passato tanto tempo,ormai non ha più bisogno né di essere culata per dormire, né essere sorretta per camminare. Quando sono diventata mamma ho pensato, che sarebbe toccato a me dettare le leggi, insegnare a mia figlia ciò che avevano insegnato a me, credevo che non mi sarebbe più toccato imparare nulla ed invece mi sbagliavo, a quel tempo non sapevo che forse la più grande lezione l’avrei imparata proprio da mia figlia. Insieme a lei sono cresciuta e maturata, ho capito perché mio padre si allarmava se tornavo tardi e se mi metteva in punizione per aver usato una moto, ho capito che non lo faceva perché voleva porre un netto confine tra genitore e figlia, ma semplicemente per affetto e paura che potesse succedermi qualcosa, per questo adesso posso dire di essere diventata donna, dopo essere diventata mamma. Come ti ho già scritto all’inizio, ormai la mia Sarah sta diventando Adulta anche lei. Ieri io e Jake stavamo a tavola ad aspettare lei che arrivasse per poter cenare. Quando arriva sembra una furia. Corre in camera sua senza salutare,si cambia, controlla il cellulare, va a sciacquarsi le mani, si siede a tavola e poi finalmente parla:

“ciao, come va? A me tutto bene. Ehi papino carina la maglietta. Mamma cosa c‘è per mangiare?”

Io e mio marito ci siamo guardati in faccia, un po’ sconcertati per l’umore di nostra figlia, poi Jake dice:

“grazie. Piccola hai battuto la testa su qualcosa? Parla lentamente, e per favore smettila di agitarti sulla sedia”

“No, mio caro papino, non ho battuto la testa”

“e allora vuoi dirci cos‘hai?”

Non serviva che me lo dicesse, ormai avevo capito cos’avesse mia figlia. Buon umore improvviso, sorriso a 32 denti, viso più accaldato del solito, il battito del cuore un po’ più veloce ed occhi sognanti, brillanti e speranzosi. La mia bambina si era innamorata, stava provando per la prima volta il sentimento più bello e forte che esiste al mondo, per questo non riusciva a nascondere il suo umore. Si trovava in una situazione a lei nuova e per ciò sconosciuta. No, non serviva che parlasse per capirlo, ma ha parlato.

“beh, niente di che, io…si insomma io,mi sono innamorata”

Giuro che mio marito è diventato violaceo in volto e non riusciva a proferire parola, io e mia figlia abbiamo atteso con calma che acquistasse il suo colore naturale, poi quando finalmente è riuscito a ricomporsi, in tono burbero e non molto chiaro ha detto:

“mi sa che era meglio che non parlavi.”

Ho fatto l’occhiolino a mia figlia e gli ho mimato che ne avremmo parlato dopo, da sole. La cena è stata tranquilla, una delle più silenziose e divertenti direi. Guardavo Jacob, con la testa china sul piatto e il volto contratto e non riuscivo a non ridere. Più tardi, quando lui è andato a La Push a trovare il padre, mia figlia si è finalmente sfogata.

“Mamma, sapessi quant‘è bello. Viene a scuola da me, mi piaceva già da un po’, ma non ho mai avuto il coraggio di farmi aventi, poi oggi è venuto lui a parlare con me e mi ha chiesto di uscire. Sapessi che voce, la voce più bella del mondo. È davvero bellissimo, penso che non sia mai esistito, ne mai esisterà ragazzo più bello di lui”

Ero sorpresa di scoprire quanto mia figlia fosse logorroica, infondo non ci parliamo tanto,lei preferisce parlar con il padre, ma penso che aveva capito che di quel discorso poteva parlarne solo con me. Era felice e non volevo certo dirgli che in realtà qualcuno di bellissimo e con la voce più magnifica del mondo esistesse già, perciò gli ho detto:

“è fantastico tesoro mio.”

“domani mi accompagni a scuola così te lo faccio vedere”

“certo. È così bello vederti felice, certo sono tua mamma e dovrebbe infastidirmi il fatto che un ragazzo cerca di portarsi via la mia bambina, però sono felice per te. L‘amore è il sentimento più bello del mondo quello che ti rende la persona più felice del pianeta e al col tempo anche la più triste. Quando finisce l‘amore,ti senti vuoto spenta e…oh scusami ti sto mettendo l‘ansia. Sai una cosa, VIVI e quel che sarà, sarà.”

“ti sentivi anche tu come me? Quando hai incontrato papà? È stato il tuo primo ed unico amore?”

“oh…mmm… no, tra me e tuo padre è stato diverso. All‘inizio eravamo semplici amici, poi è nato tutto pian piano”

“quindi non hai mai sentito il tuo cuore battere all‘impazzata appena lo vedevi? Non hai mai avuto quel desiderio incessante di volerlo tenere sempre al tuo fianco?”

“no, all‘inizio no.” dovevo essere il più sincera possibile con mia figlia.

“non mi hai risposto ad una domanda però”

“quale?”

“è stato il tuo primo ed unico amore papà?”

“no, non è stato ne il primo,né l‘unico.”

“quanti ragazzi hai avuto?”

“soltanto 2 tesoro. Lui, ed un altro ragazzo, quello che è stato il mio primo vero amore”

“parlami di lui”

“cosa vuoi che ti racconti?”

“ti sei sentita come me, quando hai conosciuto questo ragazzo?”

“no, è stato qualcosa di molto, ma molto più forte. Il nostro è stato un‘ amore complicato, difficile da portare avanti, ci abbiamo provato perché il nostro amore, pensavo, potesse superare qualsiasi cosa, poi un giorno il sogno è finito. È stato in quel momento che mi sono avvicinata a tuo padre”

“cosa vuol dire qualcosa di molto più forte?”

“è qualcosa che non so descriverti. Posso solo dirti che avevo il desiderio di tenerlo sempre accanto, di poterlo baciare, accarezzare e rifugiarmi tra le sue braccia non solo all’ inizio, ma anche durante i mesi passati insieme, era come se il tempo invece di affievolire il nostro amore, lo rendesse sempre più grande e più potente. Quand’è finita sono stata malissimo, ma grazie a Jacob ce l’ho fatta ”

“ma se vi amavate così tanto perché vi siete lasciati?”

“vedi tesoro, prima di risponderti a questa domande, devi prima capire cosa significa AMARE:”

in ogni cosa che fai…

Amare è sentire la sua mancanza

quando non c’è ...

o quando bisogna separarsi…

Amare è sentirsi completa con lui…

Amare è stare bene

e sentirsi felice quando si è con lui…

Amare è vedere solo lui

quando ti tengiene per mano…

Amare è cogliere ogni sua espressione

e apprezzarla…

Amare è accettare ogni suo difetto…

Amare è volersi un bene infinito!

Amare è volersi riempire di baci,

di carezze, di sorrisi…

Amare è volersi stringere tra le sue braccia...

Amare è vederlo speciale, unico,

insostituibile così com‘è…

perfetto con i suoi pregi e i suoi difetti...

e non volerlo cambiare con nessun altro!

Amare è voler essere importante per lui

tanto quanto lui lo è per te…

Amare è sentirsi persa

quando magari è occupato in altre cose…

Amare è provare emozioni, sensazioni travolgenti,

dolci, passionali e sincere allo stesso tempo…

Amare è sentirsi parte di lui

che si ama e che si vuoi veramente…

Amare è rispettarsi…

stimarsi…desiderarsi…piacersi…

ùtrovarsi e capirsi…

Amare è stringersi e non volersi staccare più!

Amare è cercare in lui tutto...

Ma cosa più importante di tutte:

Amare è sentirsi al sicuro

Solo se la persona che ami è al sicuro>

“Per questo la nostra storia è finita, perché voleva tenermi a sicuro”

“lo pensi ancora, ogni tanto?”

“si,avvolte mi capita di pensarci. Non volevo intristirti, a te non succederà tutto questo, la mia era una storia particolare”

“va bene.però una cosa positiva in tutta questa storia c‘è: hai trovato papà”

“già, lui è stata la mia ancora di salvezza e per questo lo amo ancora di più. Vai a dormire ora che è tardi”

“buona notte,mamma. È bello parlare con te. Ti voglio bene”

“si anche io, tantissimo tesoro mio.”

È stato bello poterla capire è approfondire il nostro rapporto. Stamattina l’ho accompagnata a scuola come promesso e mi ha fatto vedere questo famoso ragazzo. Certo, per essere carino, è carino, non bellissimo come dice lei, ma carino. Forse i miei standard sono troppo elevati,perché quando gli ho fatto notare che era carino, mi ha detto:

“carino? Solo carino? Mamma, ma è meraviglioso, bellissimo, altro che carino. Un sacco di ragazze gli vanno dietro, mi sa che è il più bello della scuola.”

“sarà tesoro, ma da quand‘è in questa scuola? Non ha mai frequentato nessuna mia lezione”

“eh beh sono 2 settimane, ma fa il 4 anno, e tu insegni nel 3.oggi hai giorno libero?”

“si oggi sono a riposo.”

“mamma,ritornando al discorso . Vorresti fami credere che il tuo bel v…eh ragazzo era più bello di lui?”

“oh,non ti puoi neanche immaginare la sua bellezza. Vai a scuola che fai tardi. Baci”

“baci”

Per un attimo ho pensato che stesse dicendo vampiro, ma me lo sarò immaginata. Orma devo proprio andare, è da una settimana che il mio subconscio non mi ha un bel regalo. Spero di sentire presto la tua voce immaginaria, perché ormai posso sperare di risentire solo quella.

Eh già nonnina, la mamma stava per dire vampiro, non te lo sei immaginata.

“tesoro, sono tornata dove sei?”

In camera mamma,vieni“

“ah eccoti, stavi ancora leggendo?”

“si”

“e cosa gli ha raccontato questa volta?”

“di quando ti sei innamorata.”

“Ahhh. Davvero gli ha raccontato di quell‘ episodio? E perché mai?”

“perché è stat felice, di poter parlare un po’ con te, di capirti.”

“già, è stato un bel momento.”

“allora, chi era questo ragazzo?”

“era il ragazzo più bello della scuola. Si era trasferito con i genitori da seattle. Se non ricordo male si chiamava Mark Robinson. Si mi pare proprio che si chiamasse così”

“ma è papà!!! Mamma papà è stato il tuo primo amore?”

“il primo ed ultimo.”

Ora riuscivo a capire, se non del tutto, almeno un po’ dell’ atteggiamento di mia mamma.

“ora capisco. Ecco perché proprio non ti va giù il fatto che prima di nonno Jake, la nonna aveva amato un altro.”

“già, hai colto nel segno bambina mia. Quando io ho visto tuo padre, ho subito capito che sarebbe stato lui, l‘amore della mia vita, il padre dei miei figli. La nonna invece, l‘ha capito dopo, lei ha amato come io amo tuo padre, forse anche in modo più intenso, molto più intenso, ma ha sposato mio padre. Il suo grande amore l‘ho aveva già vissuto con un altro, io invece, il grande amore l‘ho sposato”

“sai che sei un po’ sadica? Quando ti sei innamorata di papà, già sapevi di Edward, allora perché stuzzicare la nonna così?”

“per vedere in tutta la storia, quanta verità riusciva a raccontarmi e devo dire che è stata più sincera di quel che credevo. Quando leggerai la parte dove trovai la lettera capirai come ha cercato di dirmi la verità, a suo modo”

“okok. Così però mi incuriosisci. Comunque prova ad immedesimarti nella nonna. Io sono sicura che chiunque al suo posto sarebbe morta dal dolore, lei invece ha lottato per sopravvivere e ha incontrato il nonno. Tu avresti avuto lo stesso coraggio? Io credo di no”

“no, hai ragione, probabilmente no. Adesso vado a farmi una doccia, la casa che devo ristrutturare verrà bellissima. È molto più in periferia di quanto pensassi, si trova tra la foresta. Sarà bellissima”

“non vedo l‘ora di vederla. Tra quant‘è pronta?”

“una settimana”

“ok,aspetterò”

Adesso esco a fare un giro. Sono gli ultimi giorni di scuola, ma il diario è ancora lungo, mi sa che devo chiamare Kelly e dirgli che andrò a luglio. Speriamo che riuscirò a finirlo e che soprattutto riuscirò a leggere al più presto la parte dove la mamma ritrova la foto.

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Capitolo 17
*** 16- Charlie ***


Eccomi con il nuovo capitolo. Allora come va? Io sono praticamente fuori di testa @.@… vabbe bando alle ciance vi lascio al capitolo, prima però: Un grazie a tutti.

Poeticdream: si l’amore è qualcosa di troppo complicato da spiegare. Kristen è ossessionata da ciò perché ha paura di rimanere sola, il suo pensiero è: “somiglio così tanto alla nonna e se anche io fossi sfortunata in amore?” però dai forse lo troverà il suo Edward Cullen

Saretta__Trilly:si quando ho scritto questo capitolo mi sono proprio immaginata la faccia di Jacob. Poverino xd.

COMMENTATEEEEEEEE!!!!!!!

 

 

“Mamma,vuoi dirmi dove stiamo andando?”

“è una sorpresa tesoro. Altri 5 minuti di pazienza, ci siamo quasi”

“uff… ok”

Era mezz’ora che stavamo in macchina e non ha la più pallida idea, di dove stiamo andando, aspetta… ma qui non stiamo più in città, questa è la periferia…

“ho capito!!! Mi stai portando a vedere quella casa nella foresta vero? Quella che dovevi ristrutturare?”

“già. Vedrai ti piacerà. Almeno spero”

“vedremo. Per chi è questa casa? Per chi l‘hai ristrutturata?”

“mmm… una persona speciale, e comunque, non è una vera e propria casa, più che altro è un piccolo rudere. Eccoci siamo arrivate”

Davanti ai miei occhi si apre un vialetto buio, il quale porta al centro di una piccola radura in mezzo alla foresta, dove sorge una casetta di pietra. È incastonata così perfettamente nel paesaggio,da sembrare un'incrostazione naturale. Un muro è coperto di caprifoglio che si dirama per il tetto, ricoperto da massicce scandole di legno. Proprio sotto le finestre, in un fazzoletto di giardino, fiorivano cespugli di rose tardive. Faccio altri 2 passi e mi ritrovo all'inizio di un piccolo sentiero di pietre piatte, che conduce ad un pittoresco ingresso ad arco con la porta di legno. La mamma, mi apre la porta e mi fa cenno di entrare.L'interno della casetta sembra uscito proprio da un libro illustrato. L'arredamento eterogeneo, non ha un solo pezzo che fa coppia con un altro, eppure per qualche motivo,tutti gli elementi s' incastrano alla perfezione, come pezzi di un grande puzzle tridimensionale. é un posto magnifico, armonioso e capace di far credere nella magia. In questo posto non mi è difficile credere nella storia della nonna.

“allora? Ti piace?”

“ma è…è bellissima. La cosa più bella che abbia mai visto. Questa volta ha davvero superato te stessa. La persona che la comprerà rimarrà incantata”

“veramente” è già stata comprata”

“ah si? E da chi?”

“da me”

“da te? Perché?”

“te l‘ho detto, la devo regalare ad una persona speciale”

“non capisco”

“tieni tesoro, eccoti le chiavi. Da oggi questo sarà il tuo piccolo rifugio. Lo so è lontano da casa, ma in scooter arriverai in 20 minuti.”

“davvero? È mia? Non ci posso credere, è bellissima. Grazie mamma, davvero grazie”

“prego tesoro mio. Avevo un po’ di tempo libero, così quando ho trovato questo rudere mi sono detta:

“grazie, grazie davvero. Ti voglio bene”

“si, anche io”

Questa casetta, così piccola, eppure così ben fatta, è un piccola angolo di paradiso, il mio paradiso.

“io devo andare a lavoro, vuoi che ti accompagni a casa, oppure resti qui e ti vengo a prendere quando torno?”

“c‘è da chiederlo? Rimango qui. A dopo”

“ciao, amore.”

Per fortuna ho portato il diario. Leggo un po’, qui dentro nessuno può disturbarmi. Sono nella foresta, nessun essere umano busserà alla porta per chiedere qualcosa. Nessuno mi disturberà,solo un vampiro potrebbe…

Ciao. Scusami tanto se non ti ho scritto per tutto questo tempo, ma quest’ultimo periodo è stato infermale. Avvolte penso che la vita ce l’abbia con me, che qualcuno da lassù proprio non mi sopporti e faccia di tutto, pur di rendermi infelice, pur di farmi soffrire e versare lacrime. Erano anni che nessuna disgrazia si avventava su di me. Mi sembrava troppo bello per essere vero. Fino a 2 settimane fa, ero felice, la mattina mi svegliavo allegra e andavo a scuola, quando tornavo, trovavo mio marito a casa ad aspettarmi e il più delle volte con lui c’era anche mio padre, seduto nel salotto intento a vedere una partita di baseball, come i vecchi tempi. Già, fino 2 settimane fa, trovavo anche mio padre ad aspettarmi, ora invece, non più. Il destino mi ha portato via prima te e poi mio padre, adesso non oso immaginare a chi toccherà. No, io alla vita non potevo chiedere di essere felice. Mio padre è scomparso 2 settimane fa, con un infarto improvviso. Non aveva mai sofferto di cuore, e gli ultimi esami che aveva fatto erano usciti buonissimi. Era sano come un pesce. Se ne andato così, senza preavviso, tra una risata e un’ altra, il suo cuore ha deciso di fermarsi. Era a casa di Billy,il padre di Jake, quando all’improvviso,mentre vedevano la tv,mio padre si è sentito male. Billy ha subito chiamato l’ambulanza e poi ha avvisato noi di correre in ospedale.

“pronto, Bella? Sono Billy. Devi correre in ospedale,tuo padre si è sentito male, ha avuto un infarto”

Non me lo sono fatta ripetere 2 volta , sono salita sul pink up e sono corsa in ospedale. Mai come in quel momento, ho odiato il mio vecchio pink up. Sono sta la prima ad arrivare e subito dopo sono corsi Jake, mia figlia e Billy. Sono entrata in camera sua e l’ho trovato sdraiato e in fin di vita. Non volevo piangere, ma mi era impossibile non versare lacrime.

“p-p-papà. Ehi, ma cosa mi combini”

“Bells”aveva sussurato con quel poco di voce che gli era rimasta.

“ssshh papà, non sforzarti. Sono qui e andrà tutto bene. Tu uscirai da questo ospedale, andremo via insieme,mi hai capito?insieme”

Le lacrime uscivano senza controllo e si alternavano con i singhiozzi

“t-t-tesoro. Piccola mia, non piangere così. Ho vissuto la mia vita, ho avuto anche se per poco, una moglie c-c-che ho amato tan-to. Ho avuto te,la cosa più bella che poteva capitarmi. Non sai quanto sono stato felice di averti al mio fianco. Ti voglio bene. Non piangere. La mia vita è giunta al termine, ma la tua è ancora bella lunga. Non pu-u-oi sprecare tutto il tempo a versare la-c-crime per le persone.”

“non dire queste cose. Tu non mi abbonerai, non oggi, né domani, né tra una settimana. È troppo presto. Tu vedrai tua nipote camminare verso l‘ alt-are, passerai con me tanti anni ancor-ra. Ti prego non abbandonarmi anche tu. Ti prego”

“non ti abban-donerò. Io veglierò sempre su di te, tesoro mio.sarò il tuo angelo custode. Adesso però fam-mi una promes-s-a”

“si, tutto quello che vuoi”

“promettimi che non verserai mai più una lacrima, che non piangerai quando io me ne sarò andato. Hai già sofferto troppo nel corso della tua vita. Hai versato cascate di lacrime, ed io non voglio andarmene sapendo che ne verserai altre. Vuoi farmi un regalo?l‘ultimo regalo? Non versare più lacrime”

“te lo prometto papà. Ti voglio bene”

“ok. Brava. Ora devo andare. L‘eternità mi aspetta. Veglierò su di te figlia mia” e con quelle ultime parole, mi ha abbandonato. Non potei soffocare un urlo e così gridai, con tutta la voce che avevo gridai:

“NOOOOO… perché, perché? La vita mi porta via tutti. NOOOOOO” in quel momento entrarono nella stanza mia figlia, Billy e Jake, che mi corse in contro e mi abbracciò forte. Lì, tra le sue braccia, mi abbandonai al dolore. Le ultime lacrime, gli ultimi singhiozzi, terminarono tra le sue calde braccia. Avevo fatto una promessa, e avrei fatto di tutto per mantenerla. Mio marito, era ancora lì, lui non mi avrebbe abbandonato, così come mia figlia che piangeva appoggiata al muro la perdita di suo nonno. Da 2 settimane,ogni volta che ho voglia di piangere e sfogare il mio dolore guardo il cielo e penso che lui è lì, tra quelle nuvole e mi guarda e che tu, in chissà quale parte del mondo, stai sotto il mio stesso cielo, e stai ammirando lo stesso sole tramontare. La vita è dura, questo l’ho capito già da tempo, mai io, io sono più dura di lei. Sono ormai quasi 40 anni che ogni volta che cado cerco di rialzarmi, e il più delle volte ci riesco. Mi rialzo e divento più forte di prima, ed anche questa volta saprò rialzarmi. Nel mio cammino, tanti sono stati gli ostacoli che mi hanno rallenta, ma con un po’ di impegno, sono riuscita a scavalcarli e riprendere a percorrere il mio commino. Ho ancora tanto da vivere e qualcosa mi dice che il mio dolore non finirà qui, che presto o tardi arriverà il colpo di grazie, quello che non mi farà rialzare e che in un secondo mi renderà debole e vulnerabile come un tempo. Ma fino ad allora, devo godermi i miei piccoli momenti di felicità. Perché in realtà,la felicità per me,non è altro che la quiete dopo la tempesta. Ma quanto puoi durare la quiete? Se dietro l’angolo, nascosta per benino ci sarà sempre una tempesta pronta a distruggere tutto?

No, questo è il colmo. Troppo dolore, tra queste poche righe. Una coltellata dritta nel cuore. Sto piangendo e non riesco a farne a meno. Può sembrare strano, ma invidio mia nonna. Invidio la sua forza, la sua determinazione. È stata una donna speciale. Io ho avuto il piacere di conoscerla e l’onore di essere sua nipote e non potrei esserne più orgogliosa.

“tesoro di sei? Oh… ma non è possibile. A te fa male leggere questo diario. Cacci lacrime come una fontana. Cos‘hai letto?”

“ah… Ciao mamma. Niente leggevo, di quando è morto tuo nonno”

“ahhhh. Ora capisco. Straziante vero? E non puoi capire cos‘ho provato sentendo mia madre. C‘era un silenzio assurdo in quel corridoi dell‘ospedale, poi all‘improvviso abbiamo sentito urlare NOOOOOOO… è stato terribile. Siamo subito corsi in camere”

“già, secondo me non ha mai più urlato così forte”

“ah no, ti sbagli, ha urlato e anche più forte e per più tempo.”

“quando?”

“lo scoprirai leggendo.”

“hai ragione”

“dai su, pronta per tornare a casa?”

“si. Dopodomani vorrei ritornare, posso?”

“certo.”

Arrivederci mio piccolo angolo di paradiso. Ho come il sospetto che qui dentro, prima o poi succederà qualcosa di sbalorditivo.

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Capitolo 18
*** 17- Cassaforte ***


Buongiorno a tutte come va? Spero bene. Oggi niente scuola, perciò ho pensato di postare un capitoletto. Prima però ecco le risposte alle vostre recensioni.

Poeticdream: si, il dolore fa crescere =). L’incontro con Edward? E chi ha detto che ci sarà? Xd

Saretta__Trilly: grazie mille sei sempre gentilissima. In effetti questa fan faction non fa proprio morir dal ridere.

Sissi_Cullen: grazie mille Sissi, beh qualcosa di stupefacente verrà un po’ più in la. Si, povera Bella urlerà più forte ma non posso dirti perché ;)

XoXo__GossipGirl: grazie mille. Anche a me è sempre piaciuto Charlie.

Commentate mi Raccomando!!

Sono qui nel mio rifugio personale,ormai come una 2 casa., a leggere come di consueto il diario della mia amata nonna. Sono passati 6 mesi da quando morì suo padre, e lei finalmente ha avuto la forza di rientrare nella sua vecchia casa. Nel mio piccolo paradiso nella foresta, ho portato con me la scatola della nonna, quella dei ricordi, perché ho come la sensazione che oggi scoprirò il significato di alcuni oggetti.

Io non so perché, quando meno ne lo aspetto arrivi tu a migliorare le mie giornate. Sono passati 6 mesi dalla morte di mio padre e in tutto questo tempo,non avevo mai avuto la forza di entrare in quella casa a me cara, per ripulirla e per portare via quei pochi oggetti personali, ma ieri finalmente ho avuto il coraggio di girare la chiave ed entrare nella mia tanto amata casa, nel mio angolo di paradiso. Ho cercato in tutti i modi di mantenere la promessa fatta a mio padre, ma è difficile non versare lacrime, soprattutto se di mezzo ci sei tu. Mi è bastavo varcare la soglia di casa per far riaffiorare tutti i bei momenti passati lì, mi è bastato aprire la porta per essere risucchiata da un vortice di felici ricordi, che mi ha riportata al mio primo giorno a Forks, in quella cittadina che a quel tempo odiavo con tutta me stessa, ma che poi si rivelata essere il posto dove la mia vita ha avuto davvero inizio. Mentre ripulivo la cucina, il salotto,il bagno, ho ripercorso tutte le tappe della mia speciale vita, mentre mia figlia mi guardava seduta sulle scale. Ho pulito la camera di mio padre e ho scoperto che sotto il cuscino, conservava una foto di mia madre: è stato incredibile scoprire che dopo tutto questo tempo, lui non l’avesse ancora dimenticata. Adesso sono ancora più convita di somigliargli in modo sconvolgente. Entrambi abbiamo perso l’amore della nostra vita ed entrambi non siamo riusciti a dimenticarlo. Infine, è stata la volta della mia camera, ma non avevo la forza di entrarci, così ho chiesto a mia figlia di farlo. Stavo aspettando in cucina, quando scende le scale urlando:

“mamma, mamma?? Corri su veloce, guarda cos‘ho trovato. Corri ”

Ho fatto le scale così velocemente che il 2 soli secondi mi sono trovata davanti alla mia camera, lì mi sono fermata, esitante se entrarvi oppure no.

“mamma, su cos‘aspetti? entra, guarda cos‘ho scoperto”

Mi sono limitata ad affacciarmi e dire:

“cos‘hai scoperto?”

“ho scoperto che uno del listelli del pavimento non è fissato come gli altri,ma si alza è come una specie di cassaforte segreta”

“ma cosa dici?”

“non ne sai niente? Strano qui dentro ci sono conservate un po’ di cose.”

A piccoli passi sono entrata in camera.

“cos-sa c‘è dentro?”

“un cd, una lettera, 3 foto e aspetta un attimo, chi è questo ragazzo?”

Oh, non ci potevo credere. Mia figlia mi ha fatto vedere la foto e i miei occhi, ormai disabituati, hanno ammirato la tua stupefacente bellezza.

“non è possibile, non può essere, fa-m-mi vedere tesoro”

Appena ho preso la foto tra le mani, i miei occhi, non ci hanno pensato 2 volte per infrangere la promessa, e hanno pianto.

“mamma cos‘hai?”

“niente, tutto apposto, tutto apposto”

“ma stai piangendo”

“tranquilla, sto piangendo si, ma di felicità. Fammi un piacere, va giù, chiama tuo padre e digli di non venire, che abbiamo fatto e che ci vediamo più tardi a casa”

“o-k”

Appena mia figlia è scesa,sono caduta in ginocchio, ho preso la foto, la tua foto e ho pianto, ho pianto e riso e riso e pianto. Guardavo la foto, le tue labbra, i tuoi capelli, il tuo sorriso e i tuoi occhi e non potevo non piangere e pensare che ti amavo con tutta me stessa. È stato il pianto più bello della mia vita. Dopo, quando mi sono sfogata ho preso il cd, il tuo tanto amato cd e l’ho messo nello stereo, e giù altre lacrime, lacrime che sono aumentate quando nella stanza si è diffusa la mia ninna nanna. Ho preso le altre foto, quelle scattate gli ultimi giorni e non ho potuto fare a meno di non notare la differenza, poi, guardando per bene, in quella mia piccola, ma preziosa cassaforte, ho visto un’altra foto, girata al contrario, in modo che vedessi la parte di dietro, dove vi era scritto “Così ti ricorderai sempre di noi. I Cullen” l’ho presa e appena l’ho girata ho ammirato i 7 volti dei miei vampiri preferiti. Grazie, grazie per aver scattato quella foto, la porterò per sempre con me e la custodirò meglio di come una regina custodisce la sua corona. Finalmente dopo tempo ho potuto rivedervi,anche se in un’immagine. Ho visto Carlisle ed Esme, i loro volti così giovani, eppure pieni di saggezza, amore e passione e subito un piccolo ricordo è venuto a ricordarmi che avrei voluto diventare anche io una loro figlia adottiva. Ho ammirato Jasper e Rosalie, belli da non crederci. Gli unici che mi è stato difficile instaurare un rapporto. I miei 3 vampiri preferito, li ho tenuti per ultimi. I miei occhi si sono soffermati sulla figura di Emmett, il mio tanto amato “fratello-orso” e mi è scappato un sorriso. Era la mia medicina preferita, nei giorni in cui mi sentivo un po’ giù. Il sorriso, però, è sparito quando è stato il turno di Alice, la mia migliore amica, la mia sorellina preferita. Un velo di tristezza e nostalgia hanno attraversato il mio viso, quando ho ricordato i bei momenti passati insieme. Infine, ho ammirato te. Edward Cullen, il vampiro che è stato capace di rubarmi il cuore, colui che mi ha fatto conoscere il vero amore, ma anche il vero dolore. Su di te mi sono soffermata un po’ di più, poiché i momenti da ricordare erano infiniti. Più tardi è stata la volta della lettera. Una lettera che ringrazio il cielo di aver trovato:

Vorrei stanotte poter scivolare

nella tua stanza x vedere i tuoi

splendidi occhi dormire ...

per rimboccarti le coperte ...

accarezzarti i capelli e

baciarti la fronte ...

sussurrandoti all' orecchio ...

ti amo amore mio !!!

Se mai due furono una cosa sola, certo quelli siamo noi

Forse non è giusto rincorrere dietro qualcosa che non avrai mai.

Ma a volte illudersi che qualcosa possa esistere davvero

è la cosa migliore che si possa Fare...!!

Addio amore mio me ne vado perchè non posso dirti niente, la mia vita non basta per renderti felice… Addio amore mio me ne vado portando con me tutti gli attimi vissuti insieme, attimi che per me saranno tutta la vita. Ormai il mio amore non vale più niente se non riesce a far sorridere i tuoi occhi, ed io non sono nessuno per non farti vivere una vita normale. Me ne vado ma il mio cuore resta lì con te, perchè nell' esatto istante in cui ti ho voltato le spalle il mio cuore, già morto da tempo, è volato via, per riunirsi con il tuo. Mia dolce Bella, non pensare che hai sbagliato in qualche cosa, perchè so che mi hai dato tutto ciò che hai. Già so che mi pentirò di questa scelta e che ti cercherò ovunque andrai, ma so anche che è la scelta più sana per te. Sparirò, come promesso dalla tua vita e di me non saprai più nulla, ma vedrai che con il tempo diventerò solo un ricordo sbiadito, un piccolo puntino del tuo cammino.Un giorno capirai che con me non potevi andar lontano e a quel punto troverai un uomo degno di te e del tuo amore e che ti amerà, anche se è impossibile, più di me.

Ti amerò fin quando vivrò ed oltre.

Addio mia dolce musa.

Tuo per sempre

Edward Cullen

Non posso credere che per tutti questi anni, io non mi sia mai accorta di avere qualcosa di tuo vicino. Ho camminato su quel pavimento migliaia e migliaia di volte e non mi sono mai resa conto del tesoro che custodisse. Ero ancora in ginocchio con la lettera tra le mani e gli occhi pesti di lacrime, quando mia figlia entra in camera e avviandosi verso l’armadio dice:

“prima, ho trovato anche questi nel tuo armadio. Tieni ”

Avevo dimenticato di avere ancora i miei regali di compleanno, quelli di quel maledetto 13 settembre, data in cui compì 18 anni.

“avevo dimenticato di averli. Vieni,portali qui.”

Siamo state un’ altra mezz’oretta a terra a guardare quei regali e a commentare i vostri magnifici volti,poi mia figlia mi guarda, i suoi occhi erano pieni di odio, ma anche di solidarietà e di,mi duole dirlo,di pena.

“mamma, è lui ero? Il ragazzo che hai amato con tutta te stessa, il tuo vero grande amore”

“si, è lui”

“ti va di raccontarmi la tua storia?” non so perché ma quando ha pronunciato la domanda, il suo sguardo è cambiato e invece di leggervi pena e odio,ho letto la parola sfida. Si, mia figlia mi guardava con aria da sfida e non capivo perché.

“quando andiamo a casa ok?”

“ok”

Ieri non ho avuto tempo di dirgli niente, ma oggi ho intenzione di farlo, di raccontargli, almeno in parte, la verità del nostro amore. Grazie di nuovo per il regalo che mi hai fatto. Ti porterò per sempre dentro me Edward Cullen.

Non ci posso credere, il cd che ho sentito tante volte, è stato un regalo che Edward fece a mia nonna. Ma dove sono le foto? Devono essere qui, per forza. La nonna ha portato nella tomba solo una foto, la più bella credo, ma le altre? Dove sono le altre? Devo tornare a casa.

……………………………...................

“mamma? Mamma?”

“che c‘è tesoro? Dimmi cosa vuoi?”

“dove sono? Dimmi dove sono”

“cosa?”

“le foto. Non era una, erano 3, dove sono le altre due?”

“ah, le foto. Vieni, te le mostro”

La mamma le prende dal suo cassetto e me porge. Ed eccola qui, la tanto amata famiglia Cullen.

“ma sono, sono…bellissimi. Eccoli qui: I Cullen”

“già eccoli qui. Questi 2 laterali a destra sono Esme e Carlisle. Questi altri, a sinistra, sono Rosalie ed Emmett. Subito dopo Alice e Jasper. Quello centrale… beh quello centrale è…”

“Edward Cullen”

“esatto, proprio lui e questa è una sua foto.”

“non c‘è che dire, è davvero bello, come tutti del resto, ma lui ha qualcosa di speciale”

“è come tutti gli altri succiasangue, ne più, né meno”

“posso tenerle io?”

“come vuoi. Io non me ne faccio niente.”

“grazie”

Finalmente vi conosco Cullen.

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Capitolo 19
*** 18- Porsche ***


Salve a tutti come state? Scusate il ritardo ma non ho proprio avuto tempo di postare, ringrazio tutti per i bei commenti eccovi le risposte:

Poeticdream: beh vedremo se la tua personale pazzia avrà ragione xd. Grazie mille!

KiarettaXMartyAiLovU: grazie mille e scusa per le lacrime e il ritardo. Bacio

Saretta_Trilly_: grazie mille Saretta =) io sono un po’ come te, è difficile che pianga e soprattutto è difficile che esprima i miei sentimenti, fortunatamente ho scoperto di riuscire a trasmettere emozioni scrivendo. Bacio.

XoXo__GossipGirl: grazie mille sei gentilissima. In effetti io ho cercato di immedesimarmi in lei e in più ho aggiunto cosa avrei provato io non vedendolo ritornare.

Sissi_Cullen: ciao e grazie infinite per i complimenti,sono commossa. Scusa se ti ho fatto aspettare un po’ ma davvero non ho avuto un attimo di respiro. Anche tua mamma ha letto? Beh ringrazia di cuore anche lei. Bacio.

RECENSITEEEEE!!!!!!!

 

Sto andando, con il mio scooter,a casa di Marika per ripassare la lezione di domani. Un’altra settimana e i portoni della scuola finalmente si chiuderanno. Più tardi andrò nella mia piccola casa lontana dal mondo. Oggi fa freddino per essere metà giugno, ma le previsioni prevedevano un abbassamento di temperatura questa settimana. Ormai sono quasi arrivata da Marika e… ehi ma che diamine! Ohi che male, ma chi è che guida di questa maniera?! In un batter d’occhi, senza avere la possibilità di spostarmi, una macchina è sbucata da dietro l’angolo facendo una curva che mi ha quasi scaraventato per terra. Che maniere non si è neanche fermata.

“ehi tutto bene?”

“s-si grazie, mi sono parata in tempo”

“già, per fortuna. La gente ormai ha perso il lume della ragione, non si corre così per le strade.”

“non sarà del posto, non so che dire”

“si infatti, non ho mai visto una macchina del genere. Oh che sbadato. Piacere io sono Eric”

“piacere Eric. Io sono Kristen”

“devo andare altrimenti faccio tardi a lavoro, è stato un piacere conoscerti. Arrivederci”

“anche per me, e grazie per esserti fermato. Ciao”

Ok Kristen, non è successo niente sei ancora viva grazie al cielo. Su riaccendi il motore e vai dalla tua amica.

…………………………….......................

“ ehi Kristen sei in ritardo. Accomodati”

“si lo so Marika scusami tanto. Una macchina mi stava per lanciare per aria”

“davvero? Chi era?”

“a saperlo. Non si è neanche fermato”

“era un uomo?”

“francamente non so dirti. L‘auto aveva i vetri scuri, quindi non se era una pazza o un pazzo”

“strano nessuno guida così da queste parti. Che macchina aveva?”

“non me ne intendo di macchine e di certo non ho avuto il tempo di leggere la marca. Comunque era una macchina importante, bellissima non c‘è che dire e molto appariscente questo te lo assicuro”

“aspetta un attimo, era per caso gialla?”

“si,era gialla,tu che ne sai?”

“perché stava per investire anche me ieri. Non abita qui, sarà di passaggio credo.”

“comunque sia, se la ribecco e soprattutto se riesco a fermarla gliene dico 4. Pazzo di un guidatore”

“ahahah…dai su mettiamoci a lavoro. Il medioevo giusto?”

“già. Una noia.”

“su prima cominciamo, prima finiamo.”

“ok”

…………………………….................................................

Sono stata da Marika per più di 4 ore a studiare e ogni tanto a pensare di chi poteva essere quella macchina. L’abbiamo anche cercata su internet è abbiamo scoperto la marca: Porsche 911 Turbo. Ecco perché era così veloce. Va bene adesso non pesiamoci più. Sono nel mio rifugio personale e qui, nessuna macchina può investirmi. Leggiamo un po’ cos’ha raccontato la nonna a mia madre.

Che faticaccia che ho fatto per raccontargli la nostra storia, ogni tanto mi bloccavo per pensare alle frasi da dire. Mi ha ricordato tanto Jake, quando si intrufolò in camera mia per tentare di dirmi la verità sulla sua natura. È stata una faticaccia si, ma ne è valsa la pena. Adesso ti spiego cosa gli ho detto.

“mamma? Allora mi racconti oppure no questa storia?” e riecco lo sguardo di sfida. Non riuscivo a capire cos’avesse mia figlia.

“si tesoro. Tu però smettila di guardarmi così”

“non so di che parli, comunque ok”

“bene allora da dove comincio”

“dall‘inizio?”

“Sarah!!! Lo so che devo cominciare dall‘inizio, se per favore mi dai il tempo di ordinare le idee.”

“certo, certo”

“ Avevo 17 anni, quando sono venuta a vivere qui con mio padre, il motivo già lo sai. Il primo giorno di scuola ho conosciuto dei ragazzi, che sono tutto miei grandi amici. Mentre eravamo a mensa, i miei occhi si soffermano su un tavolo, il loro tavolo. Sono rimasta subito colpita da quei 5 ragazzi, tutti dannatamente belli. Ma quello che mi ha letteralmente rapita è stato uno: Edward Cullen. Non so perché,ma i ragazzi della scuola li tenevano a distanza, ma a loro andava bene così.”

“perché li tenevano a distanza?”

“penso che si sentissero in soggezione vicino a dei ragazzi così belli e in più la loro aspetto li rendeva, a gli occhi degli altri, pericolosi.”

“forse lo erano veramente.”

“credimi, io che li ho conosciuti nel profondo, posso dirti che non erano pericolosi, ne presuntuosi. Loro erano tutt‘altro che presuntuosi, erano le persone più altruiste che abbia mai conosciuto. E anche se all‘apparenza non sembrava così, vivevano una vita fatta di sacrifici, dove la tentazione era all‘ordine del giorno”

“come ti sei innamorata di Edward? Non ti sentivi anche tu in soggezione e in pericolo come gli altri?”

“in pericolo? No mai, anzi mi sentivo protetta, al sicuro. Avvolte, soprattutto all‘inizio un po’ in soggezione mi sentivo, ma poi con il passare del tempo è sparita anche quella. Io lo amavo e lui amava me, quindi perché sentirsi inferiori? L‘amore rende tutti uguali. Me ne sono innamorata subito. Il suo essere così misterioso, mi ha affascinata dal primo momento.”

“però mi hai detto che è stata una storia difficile, che è solo grazie al vostro amore che siete riusciti a farla funzionare. Perché?”

“beh… perché lui dava ragione agli altri. Era lui stesso a considerarsi pericoloso. Mi amava e ha fatto di tutto per lasciarmi perdere, diceva che era meglio se gli stavo lontano, che il suo mondo era diverso dal mio, che con lui sarei stata in costante pericolo. Ma io ero follemente innamorata ed ogni volta che iniziava il discorso lo liquidavo dicendo: Non m‘importa. Mi ha sempre presa per pazza. Ha sempre detto che non avevo spirito di sopravvivenza, che ero io che andavo incontro ai guai e non viceversa.”

“Ma è finita. Il vostro amore non è bastato. Forse aveva ragione lui, forse avresti dovuto davvero stargli lontana. Oggi non soffriresti per lui se avessi seguito il suo consiglio.”

“ti sbagli. Oggi sarei qui a rimproverarmi di non averci provato, a pensare che la mia vita sarebbe stata diversa. È vero,il nostro amore non è bastato, però oggi non ho rimpianti e posso dire averci provato, e di aver conosciuto l‘amore vero, quello con l‘ A maiuscola.”

“forse hai ragione, ma oggi non saresti qui con la sua foto in mano a rimpiangere i giorni ormai passati da anni.”

“tu non capisci. Preferisco di gran lunga stare qui con la sua foto in mano e piangere nel ricordare i giorni passati, anziché vivere nel dubbio che se ci avessi provato le cose sarebbero andate diversamente. Per me è stato importante e non rimpiango niente di quello che ho fatto, se potessi tornare indietro,lo rifarei senza pensarci 2 volte. Mi butterei a capofitto nella storia,come ho già fatto, senza pensare che forse sarei stata in pericolo. Io volevo lui, tutto il resto non contava niente. Sono felice di poter portare con me un bagaglio di ricordi tutto suo, fatto di momenti stupendi. Un bagaglio dove ci sono i momenti più belli della mia vita. Il bagaglio del vero amore. Sono orgogliosa di me stessa. Son felice di non aver dato retta a gli altri e di aver conosciuto I Cullen”

“ok. Capisco, ma non approvo. Io avrei seguito il suo consiglio. Grazie per aver condiviso con me la tua storia”

“non approvi solo perché non lo hai conosciuto. Sono stata felice di poterti raccontare la mia storia.”

“ok”

“ora vado a preparare la cena.”

“ah mamma?”

“si?”

“no niente, lascia perdere”

“sicura?”

“certo.”

Non so cosa volesse dirmi mia figlia, fatto sta che da 2giorni si comporta in modo strano. Non gli sto facendo pressione, quando vorrà parlarmene io l’ascolterò e sarò felice di dargli una mano. Sono stata abbastanza sincera? Sulla nostra storia intendo. Fortunatamente non mi ha chiesto perché anche tu ti ritenevi pericoloso, non avrei saputo cosa rispondergli. Tutto quello che ho detto a mia figlia, dalla prima all’ultima parola sono vere. Non mi sarei mai perdonata, se avessi mollato senza provarci. Sono felice di aver vissuto quei bei momenti, di aver conosciuto voi e di avere questi bellissimi ricordi. La tua foto, la porto sempre con me sai? Ed ogni volta che la guardo, non posso non rimanere estasiata dalla tua dannata perfezione, anche in foto il mio cuore impazzisce nel vedere nel tuo volto. In fin dei conti, neanche tu volevi ch dimenticassi, altrimenti non avresti nascosto quelle cose sotto il pavimento del nostro rifugio felice. Ne sono lieta. Ora vado, penso che mia figlia si sia decisa a dirmi cosa la rende così inquieta.

Chissà cosa dovrà dirgli la mamma di così importante da non riuscire a nascondere la tensione. Vorrà forse rivelargli che lei sa tutto? No, impossibile. Beh staremo a vedere. Ora devo tornare a casa. Speriamo che non spunti una Porsche 911 turbo gialla e mi investa, altrimenti non saprò mai cosa come finirà questa storia. Speriamo.

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Capitolo 20
*** 19- Tuo Edward ***


Rieccomi… questa volta sono stata puntuale olè. Bene la storia sta pian piano facendosi,almeno spero, più interessante per cui aumentano anche le domande no? Bella incontrerà Edward? E Kristen? Edward come si comporterà dopo la morte di Bella? Lo so che siete curiose, nel frattempo è arrivata una Porsche giallo canarino…xd. Risposte alle recensioni:

Poeticdream: eheh se mi ci fai pensare bene non molti hanno una macchina così apapriscente…xd

XoXo__GossipGirl: mmm si Alice ruba una Porsche Gialla in New Moon e poi suo fratello Edward gliene regala una tutta sua… xd chissà se è lei. Kristen incontrerà i Cullen? Forse.

Sissi_Cullen: aaaa….Sono tornati? Chissà magari se li trova tutti in casa sua…xd

Saretta__Trilly: già,tu sai chi è! Mmm si Bella è stata davvero imprudente forse doveva moderare un po’ le parole, e infatti in questo capitolo si capisce tutto.

Chanellina94: xdxdxd la tua recensione mi fa fatto morire dal ridere… ho cercato di imamginare te che saltellavi per il ritorno (forse) di Alice. Xd. Anche io adoro quel folletto…ma chi non l’adora? In New Moon Edward è stato…beh avventato come sempre.

Commentateeee….!!!!

 

Sono a scuola e non potete immaginare la noia. La professoressa Coop sta parlando dei longobardi e non so cosa, ma sinceramente non gli sto dando molta attenzione, più che altro sto pensando a cosa farò quando andrò a Forks. Insomma, cosa mi aspetto di trovare? Vampiri e licantropi che camminano per la cittadina? Come farò a dire a Billy, il figlio di Rachel e Paul,che sono a conoscenza di tutto?

“signorina Robinson, sarebbe così gentile da rispondere alla domanda?”

Oh-oh… e adesso? Cosa aveva chiesto?

“mi scusi professoressa, mi sono distratta. Può ripetere?”

“no fa niente. Più tosto, mi sembra che oggi lei avesse un‘ interrogazione sul medioevo. Mi sbaglio?”

“no, professoressa non si sbaglia”

“forza allora, l‘ascolto. E dopo sarei anche curiosa di sapere cosa stava pensando così intensamente da non sentire la mia domanda”

Non c’è niente da fare, alla Coop proprio non piacevo, ma può star sicura che è reciproco.

“con il 476 prende inizio una nuova fase storica, chiamata il Medioevo. Comincia così una nova epoca, che occupa circa mille anni, dal 476 al 1492, ossia l‘anno della scoperta dell‘ America… Va bene professoressa, vuole sapere cosa stavo pensando? Benissimo glielo dico, ha comunque attinenza con il medioevo quindi ascolti bene, e poi sarà lei a darmi un‘opinione.”

“ok, sentiamo. La classe rimanga in silenzio”

Voleva sapere cosa pensavo? Benissimo, l’accontenterò. Fa niente se mi prenderanno per pazza, io so

la verità, loro no.

“mentre lei parlava dei Longobardi, io pensavo: Ma esiste il soprannaturale? Esistono vampiri, licantropi, streghe e tanto altro? Un mando parallelo al nostro, persone che magari ci circondano, che sembrano come tutti noi, ma che poi hanno qualcosa di magico? Penso che non lo sapremo mai, ci sono domande a cui nessuno sa rispondere. Insomma, non può essere che siamo l‘unica specie nel mondo o meglio ancora nell‘ universo. Esistono questi alieni, di cui tutti parlano? Su questo la scienza sta provando a capire qualcosa, ma niente, sul soprannaturale, nessuno si espone. Per paura? Non saprei rispondere, semplicemente penso che nessuno sia tanto pazzo da esporsi. Pensiamoci bene, come esistono le parole umano, tavolo, penna, mondo, così esistono anche le parole vampiro, licantropo e soprannaturale. Queste parole, hanno comunque avuto un‘origine, qualcuno che creasse questi vocaboli, come tutto del resto. E perché mai li ha creati se non esistono? Perché non aveva nulla da fare? Non penso proprio. Sono dell‘opinione che non tutto è leggenda, in ogni cosa, in ogni bugia, c‘è sempre un fondo di verità.”

“mi scusi, ma questo cosa centra con la storia e il Medioevo?”

“ Centra, perché se tutti noi crediamo nelle antiche civiltà, nell‘impero romano e nel medioevo,perché non crediamo all‘esistenza di questi esseri? Certo, della storia abbiamo le testimonianze scritte, ma nella storia sono presenti anche queste creature, e questo fa pensare. Il Medioevo, metteva al rogo, quelle persone che si ritenevano streghe e stregoni, solo perché li ritenevano pazzi, creature del demonio e per quanto non credessero ad essi, avevano paura. Adesso ditemi chi persona ha mai avuto il coraggio di controllare, di fare ricerche e di mettere alla prova queste persone? Nessuno, le hanno condannate e basta, che siamo noi per decidere che queste creature non esistono? O meglio che sono troppo pericolosi per esistere? Ve lo dico io, nessuno, noi non siamo nessuno. A quanto pare i pericolosi siamo proprio noi, la razza umana, perché siamo noi che ci uccidiamo ogni giorno per un pezzo di terra. Abbiamo reso questi personaggi senza averne la certezza, delle persone immaginarie, della fantasia, che servono a far spaventare o divertire i bambini, li abbiamo resi leggenda, ma lo sono davvero? Sono davvero leggenda? Tutti noi speriamo che dopo la morte ci sia un‘altra vita, ci sia l‘immortalità, ma chi c‘è lo assicura? Io sono cristiana e credo in tutto quello che dicono, credo anche a questo paradiso che ci aspetta, ma mai nessuno è venuto dall‘aldilà a darci conferma, eppure, noi ci crediamo. Allora perché non crediamo alle leggende? Voleva sapere cosa pensavo? Ecco, pensavo a questo. ”

“beh signorina Robinson, ha lasciato tutti senza parole, me compresa, è stata capace di esporre la propria tesi, senza avere paura di essere giudicata. È riuscita quasi a convincermi, per questo le voglio dare un bel voto. Complimenti, con me ha chiuso, per quest‘anno non mi servono altre interrogazioni”

“graz-grazie mil-le”

“prego.”

Non ci posso credere, ma cosa mi è saltato per la testa? Volevo far aprire gli occhi a tutti? Kristen Robinson, grazie al cielo nessuno ti ha creduta, altrimenti sarebbe stata la fine.

Drin, Drin.

Bene la campanella. Finalmente pausa pranzo,ne approfitto per leggere un po’.

Oh Edward, questa volta mia figlia l’ha combinata davvero grossa, ma tutto sommato non posso arrabbiarmi con lei, non tanto almeno. Capisco che si è sentita tradita dalla madre, capisco che abbia voluto, in un certo senso, difendere la propria famiglia. Finalmente, dopo giorni si è decisa a dirmi cosa la turbava.

“mamma, posso parlarti un attimo?”

“certo tesoro,dimmi pure”

“ecco, tu però giura di non arrabbiarti, se ho fatto ciò che ho fatto, è stato solo perché avevo paura che te ne andassi,ma non ci riesco e quindi preferisco dirti la verità”

“dimmi tesoro, mi stai facendo preoccupare.”

“si ecco, quando siamo andati a casa del nonno e ho scoperto quella specie di cassaforte, dentro ho trovato un‘ altra cosa che non ti ho dato”

“cosa hai trovato Sarah?”

“un‘ altra lettera, che ti giuro non ho letto, è ancora sigillata, controlla”

Così dicendo, da dietro la schiena, ha tirato fuori una lettera, che in effetti era sigillata.

“tesoro, perché non me l‘hai data?”

“perché, perché avevo paura. Non ci abbandonerai vero?”

“certo che no tesoro mio. Voi siete la mia famiglia, perché mai vi dovrei abbandonare. Non piangere, non ti sto sgridando. Mi dispiace, non devi pensare una cosa del genere. Quello è il passato, voi e solo voi siete il mio presente e il mio futuro. Voi: tu e tuo padre. Capito?”

“si, scusami tanto. Tieni ”

“non hai nascosto niente più sicura?”

“sicurissima.”

Ha girato le spalle e se ne andata, lasciandomi con quella lettera tra le mani. Ho letto la data e non era molto lontana, anzi, è stata scritta 3 giorni dopo la morte di mio padre. L’ ho aperta, senza sapere chi fosse il mittente e ho letto.

Ti chiedo umilmente perdono, se per la seconda volta, sto infrangendo la promessa. Questa volta però, lascio questa lettera, tra il mio cd, le foto e l’ultimo saluto. La lascio qui, perché se mai la leggerai, sarà perché hai scoprirai il segreto che contiene il pavimento di questa vecchia stanza che per tante volte ci ha visto insieme. Ho passato 3 giorni a spiati, saltando da un albero all’altro, nella speranza di non farmi vedere e per un attimo ho avuto la sensazione di essere stato scoperto. Ho visto i tuoi occhi alzarsi nel punto in cui io immobile, cercavo di confondermi con la vegetazione. Ho avuto la paura di essere stato visto, ma poi ho capito che il tuo sguardo non poteva arrivare così in alto. Non ti vedevo da tanto tempo, l’ultima volta che sono venuto a Forks è stato il giorno del tuo matrimonio. È stata l’ultima volta, fino ad adesso, in cui i miei occhi hanno ammirato la creatura fantastica che sei. Sono trascorsi tanti anni e tu ormai hai l’aspetto di una signora. Hai 40 anni, ma te li porti benissimo, sei sempre meravigliosa, anche se il tuo viso ha qualche piccolissima increspatura. Mi sono bastate 72 ore per capire che non sei più la Bella Swan di una volta. Qualcosa in te, si è spento, forse il tuo stato d’animo è diverso, forse soffri per la perdita di tuo padre o per chissà cos’ altro, fatto sta che quella ragazza, pronta a regalare un sorriso al suo amato è scomparsa, ma tranquilla, perché nulla il tempo ha potuto contro la tua bellezza. Per me sarai sempre la creatura con l’anima più bella e pura che conosco, sarai sempre la mia Bella. Anche da qui sopra, riesco a vedere i tuoi magnifici occhi nocciola e a sentire il tuo delizioso e magnetico odore. Per fortuna, qualcosa di quella ragazza che un tempo era così cocciuta è rimasta e di ciò, non posso che esserne contento. Stamattina stavi con tua figlia ed insieme ridevate per qualcosa di buffo. In tutti questi anni, il tuo sorriso è la cosa che più mi è mancata,perché grazie ad esso, i tuoi occhi, già meravigliosi da soli, assumono una luce particolare, che rendono il tuo sguardo ipnotico, almeno per me. Ricordo ancora tutte le volte in cui sorridevi, ricordo il modo in cui i ragazzi ti guardavano e la mia folle gelosia, ricordo tutto. Ricordo che avevi 6 sorrisi diversi:

1. quando qualcosa ti faceva davvero ridere ;

2. quando pensavi che qualcuno era un idiota ;

3. quando ti convincevi che era veramente un idiota ;

4. quando lo facevi solo per educazione;

5. quando ti andava bene qualcosa;

6. quando eri con i tuoi amici o parli di loro...

Sei sorrisi diversi eppure con qualcosa che li accomunava, solo uno si distingueva dagli altri ed era il settimo sorriso, quello quando guardavi me. Ora quel sorriso si è spento.

Prima di concludere e di lasciare che la tua vita prosegua senza di me, questa volta per sempre, vorrei dirti grazie. Grazie perchè non sapevo di esser capace di amare tanto. Grazie perché ho capito che amare è riporre la propria felicità in quella di un altro, metterla prima della nostra.

Grazie amore mio per tutto quello che hai fatto per me, grazie per avermi reso una persona migliore,grazie per tutto l’affetto e l’amore che solo tu hai saputo darmi, grazie per avermi fatto apprezzare la vita e soprattutto grazie per aver avuto il coraggio di amarmi. Voglio che tu sappia che amarti è il paradiso, ma dimenticarti è l’inferno e che se amarti per me è un delitto, allora merito la più atroce delle condanne, perché nulla potrà mai farmi dimenticare di te: la mia anima.

Una settimana fa ho assistito all’ennesimo matrimonio di Emmett e Rosalie, si sono promessi amore e come di consueto hanno pronunciato la famosa frase “finché morte non ci separi”. Beh, io nella mia testa, pensando a te ho detto “finchè morte non ci ricongiunga.”

Adesso è ora di andare, mi mancherai infinitamente.

Addio amore mio, addio per sempre. Ti mando un bacio grande come l’amore che provo per te.

Tuo Edward Cullen

Questa volta, invece di arrabbiarmi come feci il giorno che mio padre mi diede la tua lettera, ho sorriso e mentre piangevo per le stupende parole che hai scritto, pensavo al tuo di sorriso e oggi sono io a scriverti grazie. Grazie perché senza di te la mia vita non sarebbe stata così unica e speciale. Con questa lettera mi hai detto addio per la 3 volta, non mi sorprenderei se un girno, quando meno me lo aspetto, arrivasse una tua lettera, dove mi diresti Addio per la 4 volta. Ormai leggere che mi dici addio, mi rende, anche se in modo perverso, felice. Edward Cullen io spero vivamente che tu non venga mai a conoscenza della mia futura morte, perché non vorrei privare le persone di questo mondo di conoscere una creatura così bella, con un’anima immensa come te. No, io non vorrei essere per nulla mondo la causa della tua morte, la causa della scomparsa di una persona così unica.

“kristen tutto bene?”

“ah? Si Marika, tutto bene”

“e perchè piangi allora?”

“leggere mi fa piangere”

“sei proprio strana Kristen Robinson dico sul serio, ma è per questo che ti voglio bene”

“si anche io te ne voglio”

Neanche io priverei il mondo di una persona come lui. Chissà se ha saputo che la nonna scomparsa, chissà lui che fine ha fatto. Chissà se mai lo scoprirò.

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Capitolo 21
*** 20- RIcordi ***


Allora eccomi di nuovo. Come va? Io finalmente ho un po’ di tempo libero e posso dedicarmi alle mie ff e a quelle che segue e che devo recuperare. @.@

Vi posto il capitolo. Buona lettura. Baci.

Risposte recensioni:

Saretta__Trilly__ ciao Saretta, ho appena visto che anche tu scrivi delle fan faction quindi dopo ne leggo qualcuna * . * grazie mille per complimenti sei sempre gentilissima e per quanto riguarda il dibattito prof-alunna credimi ne so qualcosa xd. Baci.

Chanellina94 ahahahahah oddio i tuoi commenti sono grandiosi. Grazie mille.

Sissi_Cullen grazie mille Sissi, allora abbiamo una cosa in comune, anche io avvolte mi pongo domande strizza cervello senza trovare MAI risposte.

poeticdream ed io invece non ho più parole per ringraziarti. Baci

Recensite!!!!!!

 

“Kristen devi uscire?”

“no mamma perchè?”

“perché fuori fa freddo. Se devi uscire portati una maglietta.”

“le previsioni hanno detto che per tutta la settimana il tempo sarà così, fatta eccezione per giovedì e venerdì, dove il cielo sarà coperto da una perenne coltre di nuvole, ma farà caldissimo.”

“bene, di male in peggio allora.”

“già”

“dimmi un po’, a che punto sei con il diario?”

“mi manca un bel po’, ma penso che in un mese riesco a finirlo. La scuola chiude quindi avrò più tempo.”

“si,hai ragione. Ma che stai leggendo?”

“2 giorni ha ho letto di quando tu gli hai ridato la lettera che avevi nascosto. Ieri invece ho letto di quando il nonno ti ha beccata che ti baciavi con papà.”

“ihihi… ricordo, si fece violaceo e gridò ti giuro dovevi esserci.”

“si però anche tu, un po’ più attenta no? Stavi fuori casa tua.”

“ihihihih… no davvero. Poi quando la mamma è corsa fuori e papà gli ha spiegato tutto, lei invece di dargli ragione ha riso e ha detto l‘ha fatto imbestialire ancora di più. Ma stai ancora li? Ancora non leggi di quando vado al college?”

“no,ma penso mi manchi poco.”

“già. Vedrai che adesso scorrerà veloce con gli anni, perchè non è successo nulla, quindi penso che comincerà a raccontare da quando io mi sposo.”

“uh che bello, allora tra poco parlerà anche di me.”

Chissà cosa pensava di me la nonna, cosa avrà scritto. Chissà se voleva che io trovassi il diario. E se non voleva far sapere nulla a nessuno? Se ho sbagliato a prenderlo?

“la nonna ti voleva davvero bene sai? Ti elogiava sempre.”

Forse, forse era tutto programmato. Ehi ma cos’è successo? Sbaglio o ho sentito la porta dell’ entrata sbattere?

“mamma , ma cos‘è successo?”

“non lo so. Corri andiamo a vedere”

………………………

“papà? Ma cos‘hai? Ti sembra il modo di entrare così?”

“si caro, Kristen ha ragione. Che c‘è, problemi a lavoro?”

“no, tutto bene. Nessun problema e solo che … ma chi cavolo guida in quel modo? Stava per scaraventarmi nel burrone. Non si guida così”

“scusa? Caro, ma che dici?”

“una macchina, una bella macchina, mi stava per uccidere. C‘era traffico e invece di aspettare in fila si è messa a zighettare, manco avesse una motocicletta. Cioè ma è modo?”

“ma hai visto chi era?”

“no, andava così veloce ch’ è già tanto che ho visto la macchina.”

“papà, era per caso una macchina gialla? ”

“si, una Porsche 911 turbo. Tu che ne sai?”

Oh-oh… non potevo dirgli che stava per investirmi, altrimenti addio scooter e rifugio personale.

“no, perché stava per investire una mia amica.”

“chissà chi è!”

“bah”

“va bene, io ora vado un po’ nel mio rifugio, ci vediamo dopo. Baci.”

“ok tesoro. Porta una maglietta e sta attenta”

“ok.”

……………………………............................................

Ormai il diario lo lascio sempre qui, è inutile portarlo a casa. Non c’è che dire, il guidatore di quella macchina deve amare davvero tanto la velocità,sta spaventando mezza città con la sua guida. Forse ha ragione Marika, forse è solo una persona di passaggio,non ho sentito nessuno parlare di un nuovo arrivo, ma è anche vero che Boston è grande. Comunque è inutile pensarci, non saprò mai chi è il proprietario di quella macchina, più tosto, meglio cercare di finire il diario,così potrò andare a Forks da “Kelly”.

Con la mente piena di pensieri sto qui a scrivere dopo tanto tempo. Diventa sempre più difficile tenerti aggiornato, nella vita accadono troppe cose contemporaneamente, alcune futili, trascurabili, altre invece importanti e che senti il bisogno di raccontare a qualcuno. Ieri ero a casa di Angela, con Jessica, volevamo passare un po’ di tempo insieme, volevamo un pomeriggio tutto nostro, sentivamo il bisogno di fuggire, anche se per poche ore, dalla vita. Volevamo spettegolare, parlare dei nostri figli e ricordare i bei tempo.

“vi ricordate quando andavamo a liceo?” ha esordito Angela

“e come dimenticarlo, bei tempi quelli. Angela ti ricordi quando è venuta Bella?”

“certo Jessica, tutti non facevano che parlare di te, amica mia. Hai impressionato tutti, in positivo si intende.”

“già ragazze, davvero bei tempi”

“e quando Bella ha visto per la prima volta i Cullen? Li hai subito adocchiati, eh Bella?”

“Jessica!!!”

“tranquilla Angela tutto bene. Si Jess, mi hanno subito affascinata”

“ti devo fare i miei complimenti, nessuna ragazza è mai riuscita a conquistare Edward Cullen, poi sei arrivata tu e bum.”

Jessica, sempre la solita,ma un po’ in silenzio no? Certamente non potevo dirle di stare zitta, si sarebbe troppo insospettita. Per fortuna c’era Angela che cercava di cambiare discorso.

“dai Jess, il passato è passato, adesso siamo tutte sposate e con dei bambini.”

“Angela hai ancora gli annuari di fine anno?”

“si perché?”

“prendili, voglio far vedere a Bella com‘era Edward prima che veniva. Bells, era sempre uguale, certo crescendo ha assunto più fascino”

Ah, come avrei voluto dirgli che non bisognava farmi vedere le foto. Sapevo già com’eri: esattamente come sei ora.

“Bella ti va?”

“certo Angela”

“ah ragazze, devo scappare, ha appena chiamato Mike, devo andare. Sarà per la prossima volta” e così dicendo, Jessica ci ha fatto il piacere di andarsene. Ovviamente Angela sapeva che preferivo non vederle le foto, lei sa che in fondo non ti ho mai dimenticato.

“scusala Bella, non si rende conto. Jess è fatta così lo sai”

“si tranquilla tutto bene.”

“a me puoi dire la verità lo sai vero? Si vede lontano un miglio che lo pensi ancora,non mentire,ormai ti conosco”

“si,hai ragione, avvolte mi capita di pensarlo. Ha comunque fatto parte della mia vita, è un bellissimo ricordo, come potrei non pensarci?”

“non puoi. Lo hai più sentito? Da quand‘è partito non lo hai mai più sentito?”

“no,mai. Il giorno del mio matrimonio,però, mi ha mandato le congratulazioni, ma non l‘ho mai più sentito, ne visto”

“quindi non sai se si è sposato o se ha bambini?”

“mmm… no”

“chissà come sarà… te lo immagini? Era bellissimo, sembrava un dio e aveva solo 17 anni, adesso che è uomo sai quant’è affascinante?”

“non penso sia cambiato molto.”

“come?”

“lascia stare.”

“Bella, non c‘è niente di male, se ogni tanto ci pensi. Jacob è tuo marito, ma Edward è stato il tuo primo amore.”

“grazie tesoro,sei un‘amica”

“di niente”

Angela è fantastica, non so cosa farei senza di lei, abbiamo passato il resto del pomeriggio a parlare del più e del meno e poi abbiamo preparato una grande cena.

Stamattina,invece, avendo il giorno libero a scuola, sono stata un po’ su internet e navigando qua e là,ho trovato un blog con un intervento davvero bello: I RICORDI, ti trascrivo le parole, io ne sono rimasta incantata.

Esistono dei giorni che rimarranno indimenticabili

PER TT LA TUA VITA...

Non potrai mai scordarli... Non ce la fai tu..

Non ce la fa la tua mente..

Ma soprattutto non ce la fa il tuo cuore...

Giorni che vorresti rivivere ancora...

Tornare indietro nel tempo e provare di nuovo

le stesse forti emozioni che li hanno resi unici..

Diversi dagli altri..Impossibili da scordare...

E molto spesso capita che ti lasci andare ai "ricordi"...

Eh si: i "ricordi"...

Perchè sanno darti quelle emozioni uniche..

Quei sorrisi malinconici.. Anche quelle lacrime amare..

Perchè li vivi la notte tra i tuoi sogni..

Li vivi in quelle canzoni e in quelle foto...

"Ricordi" che alcuni fanno cosi male che un po’ li odi..

altri cosi belli che invece li ami...

E un giorno capirai di non poterli distruggere..

sono troppo forti..

capirai di non poterli cancellare..

sono indelebili..

capirai di non poterli dimenticare..

fanno parte di te...

Bello vero? Bello,ma soprattutto vero. Le parole, sono tutte vere dalla prima all’ultima, e mentre leggevo, attimi come flash mi passavano d'avanti, e mi rendevo conto di quanto tempo sia passato e

di quanto tutto sia cambiato.. di quello che ho perso e di quello che forse ho conquistato. Poi mi sono posta una domanda: cosa sono i ricordi?

Non puoi vederli, non puoi toccarli,eppure sono così grandi che non puoi dimenticarli, allora per tutto il giorno ho cercato di darmi una risposta e finalmente sono arrivata a capire che il ricordo è una parte di noi che sembra piccola, ma è enorme, il ricordo ci offusca la mente e ci permette di “rivivere” un attimo della nostra vita passata. Il ricordo è quel momenti magico che non ritornerà,ma che resterà indelebile nella tua mente e farà parte di te per sempre e come dice FM 107.3 Radio Caos: bisogna tenerli stretti i propri ricordi, perché ci capiterà di averne bisogno una notte senza luna, quando tutto ci sembrerà inutile e avremo la sensazione di essere davvero sul questo pianeta, ma in una posizione privilegiata per guardare le stelle. Si perché infondo questi sono i ricordi no? Tante piccole stelle che soggiornano nella tua mente e ti illuminano il cammino della tua vita e Tu sei la stella più grande e il ricordo più bello.

Wow, non pensavo che la nonna fosse così… così romantica,ma soprattutto non pensavo che una persona potesse amare così intensamente. Prendo la scatola della nonna e vedo delle tutine per neonati: come sono graziose,ma perché le ha conservate? Saranno della mamma? Le mie? Però, sono davvero trendy? Si trendy è la parola giusta. No, queste non le ha comprate la nonna, ma chi allora?

Il rumore di un' auto mi distoglie dai miei pensieri, sbircio dalla finestra per vedere chi è… O santo cielo e quella cosa ci fa posteggiata nel viale?

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Capitolo 22
*** 21- Chiacchierata con l'ospite ***


Ciao tesoriiiii eccomi qui. Ho il mio pc rotto quindi ho dovuto fare un macello per postare ma fortunatamente ce l’ho fatta. Eheh d’altronde non potevo lasciarvi aspettare proprio ora che una macchina ha posteggiato di fronte al viale di Kristen.

Risposte recensioni:

sasimo: grazie mille sono ancora più felice sapendo che non hai mai recensito nessuno. Davvero grazie per i complimenti. Baci.

Saretta_Trilly_: ciao Sara. Scusa hai ragione, mi ero confusa con le storie che seguivi. Grazie mille come sempre. Già, la figlia di Bella è proprio tosta e la scena dove Jacob la scopre con il fidanzato ho fatto ridere anche me mentre scrivevo. Angela è fantastica, Jessica invece è Jessica e non occorre aggiungere altro.

Fortheternity: grazie mille… chissà leggi e scoprirai se si incontreranno. Baci.

Chanellina94: grazie milleeeeeeeeee u.u eheh in effetti non è difficile indovinare chi sia. In quanto all’omicidio di Jessica se vuoi una mano fammi un fischio.

p.s anche la mia memoria è molto, molto ristretta avvolte >.<

Sissi_Cullen: beh Alice prevede il futuro quindi non è detto che quella casetta abbia a che fare con i Cullen. Kissotto.

Poeticdream: beh io ringraziare te per i complimenti che tu mi fare. Xd xd

XoXo_GossipGirl: grazie mille…ehm chi pensi che sia se non Alice? u.u

Recensite!

21-Capitolo

Il rumore di un' auto mi distoglie dai miei pensieri, sbircio dalla finestra per vedere chi è… O santo cielo e quella cosa ci fa parcheggiata nel viale?

Non è possibile, perché quell’auto è parcheggiata di fronte al mio rifugio, nessuno sa che nella foresta c’è questa piccola casetta. Io non lo detto a nessuno. Chi è quella persona nella macchina e soprattutto cosa vuole da me? Tranquilla Kristen, chiudi la porta a chiave, respira,non andare nel panico magari se ne andrà. No, mi sa che non se ne va. Conosco qualcuno che ha una Porsche 911 Turbo gialla? No, assolutamente.

Oh, caz*zo si è aperta la portiera, il guidatore sta scendendo… chi sarà mai? È una donna, ma non riesco a capire chi, ha un foulard in testa e porta grandi occhiali da sole tipo diva di Hollywood.

Aspetta, aspetta, si sta sfilando tutto…

Oh, non è possibile. Ma quella è… no, impossibile.

“Su esci, lo so che mi stai guardando. Non ti mangio tranquilla e poi ho già cenato….ihih”

Che risata cristallina. Che faccio esco? Lei si è poggiata alla macchina e ho l’impressione che non desisterà tanto facilmente.

“allora? Guarda che ho tutto il tempo del mondo. Nessuna fretta.”

Ok, esco…

“ah finalmente ti vedo da vicino.”

“tu sei…mmmh Alice?”

“Si e tu sei Kristen, però sei davvero uguale a Bella, a parte qualche dettaglio, ad esempio vesti molto meglio di tua nonna complimenti, anche se non mi sorprende tanto. Nessuno avrebbe potuto superarla in fatto di avversione verso la moda. Perché mi guardi così?”

“beh, diciamo che sono un po’ sorpresa. Ti va bene come giustificazione?”

“ah tranquilla, noi diventeremo grandi amiche. Io l‘ho visto”

“l‘hai visto?”

“prevedo il futuro, tua nonna non te ne ha parlato nel suo diario?”

“ah già, l‘avevo dimenticato. Su entriamo dentro.”

“certo.”

Com’è graziosa Alice e com’è bassa, assomiglia ad un folletto, un folletto molto bello e leggiadro, sembra volare quando cammina..

“di un po’, la nonna ti ha mai fatto mettere le tutine che ti regalai?”

“sei stata tu? Mi sembrava strano, comunque no che io sappia.”

“lo immaginavo.”

“Alice, che ci fai qui?”

“ti volevo venire a trovare, è da quando sei nata che non aspettavo altro. Complimenti, sai che per essere figlia di una Black hai davvero un buon odore?”

“mmm… è un complimento?”

“certo che si.”

“ahh e allora… grazie”

“di niente.”

“senti, tanto per la cronaca, sai che mi stavi quasi per investire l‘altro giorno? Oggi, invece, stavi uccidendo mio padre, ma un po’ più piano no?”

“tranquilla, non ho fatto male ad una mosca, è tutto calcolato e poi, vorresti farmi andare più piano di così?”

“come? Così è piano? Ma se quasi non ti si vede!”

“ah, identica a tua nonna non c‘è che dire”

“Alice?”

“all’inizio vedevo solo te che leggevi e nel mentre piangevi e ridevi, però non capivo cosa leggevi,poi pian piano ho capito che la mia cara amica aveva scritto un diario e che te lo avrebbe lasciato in eredità, sicura che avresti mantenuto il segreto.”

“ma io ancora non ti avevo fat-to la domanda,come hai fatto a rispo-ndere?”

“ah tranquilla ci ti abiterai, essere una sensitiva talvolta aiuta a risparmiare un sacco di tempo”

“se lo dici tu”

“di un po’, quando hai intenzione di andare a Forks?”

“mmmh… penso appena ho finito il diario, un mesetto penso,perché?”
“perfetto, perché Esme non vede l‘ora di conoscerti,così come tutti”

“scusa?”

“che c‘è?”

“mi vogliono conoscere? Perché?”

“certo,tu sei la nipote di Bella, e noi Cullen, non abbiamo mai dimenticato la nostra coraggiosa umana. Ma ancora non hai letto la lettera che mandai a tua nonna insieme alle tutine? Oppure non l‘ha scritto? Guarda che mi sentirei offesa emh!”

La conoscevo da circa 20 minuti, ma già l’adoravo

“no,ancora non ci arrivo, ma sono sicura che l‘ha aggiunta. Allora, parlami un po’ dei Cullen, cosa avete fatto quando siete andati via?”

Questa è l’occasione buona per scoprire qualcosa di più, questo è il momento di scoprire che fine ha fatto Edward.

“beh, quando siamo andati via da Forks, siamo stati ospiti ai Denali, da dei vampiri di nostra conoscenza. Abbiamo passato un po’ di tempo lì sperando che Edward cambiasse idea, ma non è stato così. Dopo un po’ abbiamo deciso di andare via perché eravamo tanti e davamo nell’ occhio. Tutti noi abbiamo sofferto per la decisione presa da mio fratello, io più di tutti, ma non potevamo farci niente ed infondo sapevamo che lascar vivere una vita normale a Bella era la decisione migliore. Ci mancava tanto, ma dovevamo essere forti per lui e così abbiamo ripreso una vita normale. Carlisle insegna alla Cornell University, ma penso che tra breve ricomincerà ad operare in veste di medico. Esme sta ristrutturando la nostra vecchia casa a Forks perché pensiamo di ritrasferirci lì tra qualche anno. Ormai amiamo quel posto, è diventata una vera e propria casa”

“ma siete già stati a Forks?”

“ogni tanto andiamo ad aiutare Esme, perciò volevo sapere quando partivi, così ci troveremo tutti lì.”

“mmmh… o-k”

“tranquilla ti adoreranno”

“mi fido. ok allora continua”

“certo. Emmett e Rosalie si erano trasferiti per un po’ in Europa per il loro ennesimo viaggio di nozze, sai com‘è mia sorella ama essere al centro dell‘ attenzione perciò si sposano molto spesso. Comunque sono già tornati a casa da qualche settimana. Anche Jasper frequentava la Cornell fino a qualche tempo fa come studente di filosofia, ma si è laureato, quindi adesso sta pensando si organizzare un bel viaggetto per stare un po’ soli. Vivere con dei vampiri con un udito più che eccellente non consente di avere molta privacy. ”

“quindi vivete ancora tutti insieme?”

“certo, la famiglia Cullen non riesce a stare lontana a lungo”

“proprio tutti?”

“si, tutti”

“anche Edward?”

“oh… beh si è fatto tardino devo proprio andare. Devo chiamare Jasper sarà in pensiero, non lo chiamo da ieri sera. Vengo a trovarti in questi giorni”

Stava andando via. No. Io devo sapere.

“Aspetta! Alice ti prego, voglio sapere la verità”

“cosa vuoi che ti dica?”

“hai parlato di tutti, eccetto uno. Il più importante”

“su di lui non so che dire e…”

“lui sa della nonna? Sa che è morta?”

“no, lo sappiamo tutti, ma stiamo facendo del nostro meglio per non pensarci... non credo ci riusciremo a lungo, prima o poi capirà. Non possiamo nasconderglielo in eterno, arriverà il giorno che vorrà correre a trovarla e scoprirà la verità. Sospetta già qualcosa, ha capito che gli stiamo nascondendo qualcosa e che stiamo censurando i nostri pensieri. È più di un anno che andiamo avanti così perché abbiamo paura che faccia qualche stupidaggine, ma prima o poi bisognerà affrontare il problema.”

“vive con voi?”

“vive è una parola grossa. Sta in casa con noi, ma è silenzioso, si chiude in camera ed capace di restarci per giorni. Viene a caccia solo quand‘è necessario, non frequenta università, non viene a divertirsi con noi, non suona più. Da quando l‘ha lasciata non… non vive più, è morto dentro, quella luce nei sui occhi si è spenta. Non lo riconosco più Kristen, lui sa che così facendo non cambierà le cose, sa che noi soffriamo per lui, ma non combatte. L‘ho scongiurato ed implorato in tutti i modi di tornare da lei, ma lui no, diceva che non era degno di un‘anima così bella, che preferiva vivere una vita di dolore più tosto che mettere in pericolo lei e che…”

“che?”

“che quando sarebbe morta, l‘avrebbe raggiunta senza pensarci 2 volte. Per questo non gli diciamo niente, perché sappiamo che non potremmo fermarlo ed io, io non voglio perdere mio fratello, non del tutto almeno.”

“che vuoi dire con non del tutto?”

“lui non è più il mio fratellone, è cambiato. Prima che conoscesse Bella, la sua esistenza era tranquilla, senza nessuna compagna, diceva sempre che a lui andava bene così, che bastava a se stesso. Non gli pesava essere solo, viveva felice con noi. Poi ha conosciuto lei e da allora in lui si è innescato qualcosa che l‘ha cambiato, qualcosa che gli ha fatto ricordare chi era prima della trasformazione. Lei non gli ha regalato solo amore e affetto, no, ha fatto di più: lei gli ha regalato la vita. Ogni mattina, quando si alzava era sorridente, rideva e scherzava con tutti, prendeva in giro Emmett e torturava me. Mi manca tanto quel Edward, mi manca quella parte del mio fratellone preferito. Non voglio perderlo, non voglio”

“se non ve ne fosse andati, cosa sarebbe successo?”

“sarebbe andato tutto per il meglio, sarebbero stati felici. Quando leggerai la lettera capirai tutto. Io ho visto quale sarebbe stato il loro futuro, quella che sarebbe successo e la sorpresa che tutti avremmo avuto. Avrebbero vissuto un eternità bellissima, piena di amore.”

“la nonna non vi ha mai dimenticati, vi ha sempre portati nel cuore. Tieni guarda questa. L‘ha conservata insieme a tutto ciò che le ricordava voi. Siete stati un toccasana per lei. Insieme a voi ha vissuto i momenti più belli della sua vita”

“la foto!! Ricordo esattamene il giorno in cui la scattammo. Un girono prima di partire, Edward non voleva che la salutassimo, continuava a ripetere che sarebbe stato meglio un taglio netto, si illudeva che avrebbe dimenticato prima, che illuso. Io non volevo andare via, volevo poter abbracciare la mia migliore amica un ultima vota, avrei voluto dirle che mi sarebbe mancata e che gli volevo bene, ma niente lui non voleva, allora Emmett ha proposto di scattare e di nasconderla sotto il pavimento della sua camera così che avesse vicino a lei qualcosa di nostro. Edward non voleva, ma Emmett l‘ha convito dicendogli che non l‘avrebbe trovata così facilmente, così abbiamo scattato questa foto. abbiamo cercato di essere più solari possibile, in modo da lasciarle un bel ricordo di quella che sarebbe potuta essere la sua famiglia”

“la sua famiglia. Vi considerava esattamente così: la sua famiglia.”

“kristen, ora devo proprio andare. Mi raccomando, fammi sapere quando vai a Forks, io ti vengo a trovare tra 2 giorni, ho intenzione di fare un po’ di shopping, quindi mi trattengo per altri 3 giorni. Se ti va ti vengo a salutare.”

“cero, sarei felicissima”

“ok allora. Ah, mi raccomando acqua in bocca con tua madre”

“oh certamente. Mi ucciderebbe se venisse a sapere tutto questo.”

“ben, allora ciao”

“ciao.”

Oddio, ma dov’è finita? Devo abituarmi, mi ha dato un veloce bacio sulla guancia e puf è scomparsa.

Bene, almeno so che per ora Edward Cullen è vivo.

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Capitolo 23
*** 22- La nostra Radura ***


Buon pomeriggio tesori, come state? Scusate se non ho aggiornato ieri ma non sono stata a casa. Che dire, avevate ragione,l’auto posteggiata era di Alice. Spero sia piaciuta a tutti la conversazione e soprattutto sapere che Edward è ancora vivo, anche se su questo fatto ce tanto da dire e soprattutto da scoprire. Bacetti.

Risposte recensioni:

Saretta__Trilly: ciao Sara >.< ha ragione la prima parte molto divertente ed Edward soffre molto,porello. Beh infondo anche lui avrai un “lieto fine” O.o baci e grazie.

XoXo_GossipGirl: grazie milleeeeee… si anche io non vedo l’ora che la nostra Kristen parta per Forks, anche se questo significa che la storia sarà giunta quasi al termine.

Chanellina94: grazie infinite e per quanto riguarda Alice l’adoro infinitamente anche io,infatti sto seriamente pensando di fare una bella fan faction su i lei. Edward soffre ma hai ragione, infondo neanche a me è andata giù la sua decisione, insomma non se li faceva Bella i problemi, perché cavolo se li doveva fare lui? Grazie al cielo la storia vera non è finita come la mia, altrimenti la Meyer si sarebbe dovuta nascondere per un bel po’: causa assalto fan. Xd

Siss_Cullen: grazie milleeeee e la lettera di Alice dovrebbe arrivare a breve. Baci.

Recensite!

22-Capitolo

“Buongiorno”

“Buongiorno tesoro, scuola finita finalmente?”

“Già, finalmente posso rilassarmi”

“cosa pensi di fare oggi?”

Mmm… oggi sarebbe dovuta venire Alice,ma non so a che ora.

“mamma, pensavo… ti dispiacerebbe se resto tutto il giorno nel mio rifugio? Sai, vorrei terminare il diario più presto possibile.”

“certo, per me va bene. Mangi li?”

“si dai, mi farò una fettina di carne oppure un panino”

“ok, come vuoi”

“allora ci vediamo stasera. Un bacio”

“ok, a stasera.”

Speriamo che Alice non venga troppo tardi, io non ho l’eternità davanti. È incredibile come mi senta legata a lei, insomma l’ho vista si e no per 3 ore e già è diventata importante, chissà se con gli altri Cullen sarà la stessa cosa. Cosa avrei detto quando avrei fatto la loro conoscenza? Loro non vedono l’ora di conoscermi ed io ho paura di deluderli, insomma vorrei che avessero una buona impressione di me, che mi si affezionassero almeno un pizzico di come si affezionarono a mia nonna. Io non sono Bellla Swan, lo so bene, ma voglio essere all’altezza di essere sua nipote. Mi sto facendo tante paranoie per delle persone che neanche conosco, so solo i loro nomi e che hanno fatto parte della vita di mia nonna, ma poi nient’altro. Perché temo un loro giudizio, se non fanno parte della mia vita?

Io so perchè, so che non mi interessa di piacere a tutti, so che se qualcuno non mi accettasse, riuscirei a sopravvivere. Infondo, se mi faccio mille problemi è solo perché temo il giudizio di 1 solo di loro, il più importante: Edward Cullen. Io voglio che lui sia fiero di me, voglio ch pensi “Si, ho fatto la cosa giusta”. voglio che mi guardi negli occhi e che riveda mia nonna, voglio portare un po’ di felicità in quell’essere ormai privo di vitalità. Ma chi mi assicura che lui sia li? In fin dei conti Alice non mi ha detto “Edward ti vuole conoscere” chi mi assicura che voglia vedere la nipote della sua amata? Forse per lui sarebbe meglio non vedermi, forse sarebbe più facile per tutti se non ci fosse. Non sono sicura di riuscire a controllare i miei pensieri, si è vero lui non riusciva a leggere la mente di mia nonna, ma nessuno mi assicura che anche io sia immune al suo potere, e se per caso mi sfuggisse che la nonna è morta? No, dovrò stare molto attenta, nessuno sa cosa farebbe Edward, nessuno lo sa, ma tutti lo immaginiamo. Con tutti questi pensieri, non mi sono neanche accorta di essere arrivata al rifugio. Ma perché c’è la luce accesa? Che sia già arrivata Alice? Meglio così. Vado ad aprire la porta,ma non c’è nessuno. Beh forse l’ho dimenticata accesa io. Prima che arrivi la mia ospite leggo un pochino. Aspetta un attimo,ma cos’è questo rumore? È in cucina? meglio andare a vedere.

“c’è qualcuno?”

Oddio, appena entro in cucina, mi trovo davanti lui, il fratello orso,che appena mi vede da un urlo spacca timpani.

“aaaaaaaaaaaaaaaaahh”

“non dovrei essere io quella spaventata Emmett?”

Niente, muto come un pesce.

“ehi? Credevo che i vampiri avessero un super udito,cosa c‘è non mi hai sentita arrivare?”

“Oddio, santo cielo!!! Scusami tanto, certo che ti ho sentita arrivare, ovvio”

“e allora quale il problema?”

“non è possibile… Ti rendi conto vero che sei uguale a lei? Sai che assomigli tantissimo alla mia adorata, goffa ex cognatina preferita?”

“ah,si certo apparti i capelli più chiari”

“ok, allora non sono impazzito. Mi stavi facendo venire un infarto e ti assicuro che non è facile. Credevo di aver visto un fantasma”

“ok, superato lo spavento, puoi dirmi cosa ci fai qui e dov‘è Alice?”

“niente, ero troppo curioso di vederti, non ce la facevo ad aspettare che arrivassi a Forks. Alice è a caccia, stavo per raggiungerla. Di un po’ anche tu cadi dappertutto?”

“ha-ha-ha molto divertente davvero.”

“parliamo dopo, non vedo l’ora di scoprire cos‘ha combinato Bella in tutti questi anni. Vado a caccia, ci vediamo dopo.”

“ok, a dopo, ma non fate tardi che per le nove devo stare a casa”

“sicuro.ah, sai che per essere una discendente Black hai un buon odore?”

“ah,si me lo ha già detto Alice”

“ok… a dopo”

Che tipo Emmett… vabbe dai, meglio che leggo.

Buongiorno Amore mio, oggi a Forks è una giornata bellissima sai? È una rarità essere svegliata da deboli raggi di sole, di solito è la pioggia pesante che mi distoglie dai miei sogni. Era da tantissimo tempo che questo piccolo paesino non vedeva un po’ sole, ma ormai sono abituata e quelle poche volte che le nuvole lasciano intravedere piccoli spezzoni di cielo azzurro, invece di sentirmi felice come un tempo, mi sveglio più nostalgica del solito. Appena mi sono svegliata ho pensato “da quanto tempo manco da quel posto. Sono passati anni dal giorno il cui andai in quella magica radura.” ed in effetti ci mancavo da quando incontrai Laurant. A casa non c’era nessuno, così ho preso tutto l’occorrente e sono corsa qui, nel mio piccolo, ma prezioso pezzo di paradiso. Sono diventata più brava con il trekking, così in poche ore ho raggiunto il traguardo e ho ammirato quello che un tempo era il tuo rifugio personale,un posto lontano dal mondo e dagli sguardi indiscreti, un posto dove potevi essere quello che sei in quelle rare giornate di sole. Ho varcato l’arco e sono entrata nella radura, mi sono seduta per terra, esattamente al centro di quello spiazzo circolare, ho preso il diario e la penna per iniziare a scrivere, ma poi il mio sguardo si è soffermato su di un albero lontano, un albero che la luce solare non poteva catturare e mi sono ritrovata a pensare a quel giorno di tanti anni a didietro. Il ricordo di quel giorno è ancora nitido nella mia mente, ricordo che avevo l’adrenalina a mille, ero agitata ed impaziente di vederti alla luce del sole e nello stesso tempo avevo paura. Non sapevo cosa aspettarmi da quel giorno, ma ero sicura che la nostra storia non poteva continuare sul filo di un rasoio, tutto dipendeva da te e dai tuoi istinti, ma io, testarda com’ero, non avrei mollato facilmente. Quel giorno lo ricordo non solo perché fu uno dei più belli della mia vita, ma anche perché mi mostrasti la tua vera natura, facendomi capire che ti fidavi di me e che eri sicuro che non avrei mai rivelato a nessuno il tuo segreto. Ricordo ancora quelle parole, quella piccola dichiarazione che ha dato inizio alla nostra storia:

Il leone e l’agnello, ecco in cosa ci identificammo. Mentre scrivo, un piccolo sorriso si apre sulle mie labbra e una piccola e singola lacrima, fuoriesce dal mio occhio destro e riga la mia guancia. Una lacrima no di tristezza ma di nostalgia e un sorriso ingenuo, mi riportano alla mente il nostro primo ed inconsueto bacio, quella prima corsa nella foresta, la paura di morire prendendo un albero e i battiti del mio cuore quando le tue labbra si postarono sulle mie. Che bei ricordi, momenti che rimarranno indelebili.

Oltre a questo, sono nostalgica per altre cose: Ieri mia figlia è andata al college, si è trasferita vicino Jacksonville. Non capisco perchè si sia voluta trasferire così lontano, in un posto che per giunta è molto diverso da dove ha sempre vissuto. Qui a Forks la temperatura è sempre bassa, non c’è sole e poi è un paesino piccolo, dove tutti conoscono tutti. Jacksonville invece è l’esatto contrario, ma in fin dei conti, anche io mi trasferì in un posto diverso dalla mia vecchia casa. Continuo a ripetermi che è andata via da qui perché non gli piaceva il posto, ma non so perché ho come la sensazione che sia voluta andare via da noi, il più lontano possibile dai sui genitori. Jacob dice che è una stupidaggine, che mi faccio troppe paranoie, ma io non ne sono convinta. Avvolte ho come l’impressione che lei sa tutto, come se avesse scoperto la vera natura del padre, ma volesse nascondercelo. Ormai ha 19 anni e non penso che subirà la trasformazione, grazie al cielo non dovrò passare il resto della mia vita a preoccuparmi per lei. È andata al college con Mark, stanno insieme da tanti anni e si amano ogni giorno di più, sono contenta che mia figlia abbia trovato l’uomo della sua vita, sono felice che almeno lei possa vivere la vita che ha sempre desiderato e sono convita che tra breve mi chiamerà dicendomi che si sposa. Già, mia figlia non è mai stata riflessiva e di certo non gli importa di rispettare i tempi, non avrà problemi a sposarsi giovane, il problema sarà farlo accettare al padre. Il mio povero Jacob ancora non può credere che la sua bambina sia diventata una donna ormai, ogni volta che passa davanti alle foto di quand’era piccola, le guarda e sospirando fa: “che bei tempi, vero amore? Senza problemi, senza Mark che stava sempre tra i piedi e senza pensieri impuri. La mia dolce bambina ahhhhhh” ed io ogni volta non posso far altro che ridere di quella faccia così dolorante. Se Sarah glielo avesse permesso, avrebbe spaccato la faccia a quel povero ragazzo il primo giorno che lo ha visto. Ricordo perfettamente quando Sarah venne a casa e disse vicino a Jake: “papà questo è Mark, il mio ragazzo”

Ah povero il mio bel marito, ha dovuto prendere un’ aspirina. Tuttavia, oggi non può far altro che accettarlo e rimpiangere i vecchi tempi, infondo anche lui sa che Mark è un bravo ragazzo e che non farà soffrire la sua adorata figlia e cosa più importante sa che è “normale”, sa che non è un succhiasangue o chissà quale altro essere. È felice che la figlia non abbia preso della madre ed è sollevato dal fatto che abbia un grande spirito di conservazione, così lo chiama lui.

Beh Edward che dire, so che anche tu hai sempre pensato che fossi pazza e questa è una delle poche cose che vi accomuna. Avvolte mi domando cosa sarebbe successo se fossi tornato, chissà come sarebbe stato il rapporto tra Bella, Edward e Jacob. Sareste diventati amici? Nemici? Io e Jacob saremmo stati dei semplici buoni amici? Ed io e te? Tante domande e nessuna risposta, su un futuro che mai arriverà e sul quale è inutile soffermarsi a pensare.

Beh mio padre è un semplice umano grazie al cielo, sai che mostriciattolo sarebbe uscito fuori dall’unione di un vampiro e un licantropo? Bah, orrore. Ma dove cavolo sono finiti Alice ed Emmett? Ah eccoli qui.

“Ciao Kristen, hai fatto prendere un bello spavento prima al mio fratellone.”

“Alice! Già, è stato divertente.”

“no, non è stato divertente, per poco non morivo”

“dai Emmett, come sei esagerato, infondo io ti avevo avvertito che era quasi identica a lei”

“allora, com‘è andata la caccia?”

“ottimo direi. Ho trovato un bell‘ orso”

“Emmett!”

“che vuoi? È stata lei a chiederlo”

“si, ma non è abituata”

“oh, Tranquilla Alice, non mi sconvolgo”

“adesso si che riconosco tua nonna.”

Emmett mi sta troppo simpatico, non mi sorprende che la nonna lo adorasse tanto.

“dai su forza allora”

“forza cosa?”

“dai,raccontami cos‘ha combinato la mia adorata, goffa ex cognatina. Quante cadute ha preso?”

“oh beh… direi tante”

“dai, sono curiosa anche io, cos‘ha fatto la mia amica?”

“ok, pronti?”

“ovvio” hanno risposto all’unisono.

……………………………....................

……………………………...................

“ed è tutto. Adesso sto finendo di leggere il diario, quindi se salta fuori qualcos‘altro i racconterò.”

“è sempre stata uno spasso”

“già. Dai Emmett, è ora di andare. Kristen deve tornare a casa e non vorrei che la mamma venisse qui. Ho come la sensazione che ci sgozzerebbe”

“uh, come sono curioso di vedere la figlia di Bella”

“è diversa da mia nonna. L‘ esatto opposto direi.”

“fratellone,è una Black a tutti gli effetti. Però posso assicurarti che è davvero carinissima”

“dai ti porto una foto quando vengo a Forks”

“guarda che ci conto”

“ok.”

“allora Kristen, ricordati di chiamarmi il girono prima che parti così ci troverai tutti lì.”

“ok Alice, come se tu non lo sapessi quando parto”

“ah ignorala Kris, fa sempre così, cerca di farci irritare”

Emmett non ha neanche terminato di parlare, che Alice gli ha fatto una linguaccia degna di una bambina dispettosa.

“allora ci vediamo presto tesoro.”

“certo Alice. Ciao ehm… si insomma salutami tutti.”

“sicuro, ci penserò io. Già immagino la faccia della mia Rosalie”

“si. Ciao Emmett.”

E così, ho conosciuto 2 membri dei Cullen, quelli che la nonna più adorava. .Ne manca 1 però, il più importante e temuto da me.

Come sempre ringrazio tutti i PREFERITI, SEGUITI e quelli che mi hanno messo in DA RICORDARE!

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Altre mie fan faction:

-->Soli a Metà<--

Someday we'll know

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Capitolo 24
*** 23- dove sei adesso? ***


Ciaooooooo scusate l’ora ma non ho potuto postare prima. Allora finalmente ci si avvicina al centro della ff. Vorrei informarvi che i capitoli della ff sono in tutto 39 quindi a conti fatti mancano altri 16 capitoli all’epilogo. Kiss kiss.

Risposte recensioni:

Saretta_Trilly: grazie mille come sempre. Siiiii Emmet è un vero spasso e Jacob non è da meno.

Chanellina94: grazie mille, è sempre uno spasso leggerei tuoi commento :D Beh Emmy Pooh è eccezionale infatti è uno dei miei personaggi preferiti.

p.s. non immaginerete mai la reazione di Edward, anzi a dire il vero non capirete mai cosa prova o sa Edward. Lo scoprirete solo leggendo. Baciii

XoXo_GossipGril: grazie mille… eheh come ho detto Chanellina94, Edward è complicato.

Sissi_Cullen: grazie milleee… ma no come hai pianto ancora? =/ vabbe almeno sono contenta che ti piace =). Grazie mille xdxd il miraggio, beh possibile.

Poeticdream: si piace anche a meeeeeeeeeeee

 

23-Capitolo

Erano passati 2 giorni da quando avevo visto Emmett e Alice,la quale mi ha lasciato il suo numero di telefono, nel caso decidessi di partire prima, le avevo risposto che se mai avessi cambiato la data di partenza lei lo avrebbe saputo prima di me, ma ha insistito così tanto che ho dovuto accettare. Prima di andarsene però mi ha lasciato un deodorante per ambiente e mi ha detto ma a cosa mi può mai servire un deodorante? Che fosse una battuta sulle mie origini da licantropo? Ma non aveva detto che avevo un buon profumo? Bah, che strana.

“Ehi Kristen, a cosa pensi così intensamente?”

“ah? No no, a niente mamma.”

“ok. Oggi hai intenzione di andare nel “tuo”rifugio, o pensi di fare altro?”

“mmm… rifugio.”

“ovvio. Domanda inutile… Ah, a proposito di rifugio, stamattina ci sono passata per vedere se lo mantieni pulito o lo avevi già ridotto in un porcile e il mio olfatto da mezzo licantropo ha… come dire captato un odore strano, troppo dolce, assomigliava a quello di un vampiro. Poi però mi sono detta dico bene? Vero Kristen che non conosci nessun succhiasangue?”

Ah, grazie al cielo Alice prevede il futuro,sarebbe stato un bel pasticcio.

“Kristen, vero?”

“ma certo. Mamma ma cosa ti salta per la testa?! Come faccio a conoscere i vampiri io, sono mica la nonna.”

“e allora cos‘è quel odore?”

“ma è il nuovo deodorante che ho comprato, devo averne spruzzato troppo. Tieni senti.”

“fammi un po’ vedere?… uh si è proprio questo. Ti prego non buttarlo più è… puzza”

“puzza, bah. Ok, come vuoi. Vabbe, io vado. Ciao”

“ciao. Torna presto”

……………………………..............................

Puzza, ma che puzza!questo posto profuma di fiori e chissà quali altri aromi. Devo proprio leggere,se riesco leggo 2 pagine.

Ciao Edward, sono appena tornata da scuola. Oggi è stata proprio una mattinata strana e rilassante in certi sensi. Non avevo molta voglio di parlare di letteratura e così ho semplicemente fatto 2 chiacchiere con i miei ragazzi. Molti docenti preferiscono tracciare un netto confine tra professori e alunni, io invece, amo parlare con loro, conoscerli in fondo, ascoltare i loro problemi e perché no, se è possibile dare loro consigli. Oggi gli ho fatto una semplice domanda, che ha scatenato un lungo dibattito, che stato interrotto col suonare della 3 ora. L’unica cosa che gli ho chiesto è stata: “vi siete già innamorati? Parlatemi del vostro primo amare”. ognuno di loro mi ha raccontato la sua storia, senza vergogna, ne paura di esporsi, nessuno si è tirato indietro, anzi, direi che non vedevano l’ora di raccontare a qualcuno la storia del loro primo amore, le prime emozioni, le prime esperienze. C’è chi ha vissuto un amore bellissimo ma è finito e chi invece continua a viverlo. C’è chi ha avuto una grande delusione, chi ha provato il vero dolore e chi non ha ancora “Amato.” C’è chi aspetta la persona giusta e chi invece si è lasciato andare troppo in fretta.

Quasi tutti quei ragazzi, a soli 17 anni hanno già amato. Avevano terminato di raccontare le proprie esperienza, perciò stavo per fargli un’altra domanda, ma sono stata interrotta da un mio alunno. Ricordi quando ti parlai del mio primo giorno di scuola? Quando ti raccontai di quella ragazza arrivata da poco e di quel ragazzo che in certi versi ti assomigliava? Ecco, proprio lui, si è alzato e mi ha detto:

“E voi professoressa? Com‘è stato il vostro primo amore?”

“oh, volte sapere la storia del mio primo amore?”

Tutti in coro hanno risposto “si professoressa, dai” e come potevo tirarmi indietro?

“professoressa, è vero che stava con un gran figo?”

“scusami?”

“si, mia nonna Lauren,mi ha detto che quando andavate a liceo,lei stava con un ragazzo al dir poco divino, è vero?”

“beh si, Edward era davvero bellissimo,una bellezza che andava oltre al normale,una bellezza dannata”

“ah si è vero,ora che ci penso anche mio nonno Erick me ne ha parlato, inoltre mi ha anche fatto vedere la sua foto nell’ annuario. Ha detto che tutte le ragazze gli andavano dietro, ma lui non pensava a nessuna, eccetto Bella Swan, ossia lei professoressa. Ragazzi, la professoressa ha ragione, era dannatamente bello, se vedeste una sua foto la prima cosa che pensereste sarebbe:

La per la ho pensato che forse la chiave per diventare così bello, era proprio vendere l’anima, ma poi, me ne sono pentita subito dopo, perché tu, hai un’ anima.

“si, Edward Cullen, il mio Edward Cullen era davvero bello, ma anche mio marito Jacob è bello ve lo assicuro. Non ho mai capito come mai, due ragazzi così belli avessero scelto me, una ragazza banale, normale e anonima”

“non so professoressa, secondo me, e le parlo da ragazzo, lei non è anonima, anzi, direi che ha qualcosa di accattivante, qualcosa che la rende bella e attira gli uomini.”

“oh, grazie Tom”

“di niente”

“allora prof. ce la racconta o no la sua storia?”

“si si certo.”

E così ho iniziato a raccontare la nostra storia, ovviamente, filtrandola al punto giusto. Dovevi vederli, erano silenziosi e attenti, quasi non respiravano per paura di rovinare l’andamento della storia. Fossero sempre così silenziosi! Magari ascoltassero le normali lezioni senza far volare una mosca. Li guardavo e rimanevo incantata e sconcertata, davvero non so come faccia la nostra storia ad ipnotizzare tutti, chissà cosa farebbero se sapessero tutta la verità, senza filtri, senza censure, chissà se rimarrebbero comunque incantati o ne sarebbero terrorizzati. Finita la storia nessuno parlava,così ho detto:

“beh, ragazzi, fine”

E all’unisono hanno esclamato:

“ooooooohhhhhhhhhhhh”

Incredibile.

“prof. Sa che fine ha fatto? Sa se è sposato, dove vive, se ha figli, insomma, lo ha mai più sentito?”

“no ragazzi, non l‘ho più rivisto, non so se è sposato o chissà cos‘altro. Lui è andato via che aveva 17, quasi 18 anni e francamente non riesco ad immaginarmelo adesso, con i capelli un po’ bianchi e la pelle un po’ cadente, ma il ricordo di lui, giovane e bello da far mancare il respiro,è ancora impresso nella mia mente ed ogni giorno, è sempre più nitido, ci sono affezionata. Sapete, nella mia mente rimarrà per sempre un 17enne, sarà per sempre un ragazzo, non crescerà mai. Nella mia mente lui non avrà mai i capelli bianchi o la pelle cadente, rimarrà per sempre quel Edward Cullen di una volta, il ragazzo che mi ha rapito il cuore e non me lo ha più restituito. Perciò, non riesco ad immaginarmelo sposato e con un lavoro importante, ma me lo immagino, lì, dove siete seduti voi, ad ascoltare una noiosa lezione. Ne lo immagino ancora studente, in chissà quale parte del mondo a far innamorare le ragazze di chissà quale paese. Me lo immagino immortale, per sempre congelato nel suoi 17 anni.”

“ha davvero una bella fantasia prof.”

“si è vero. Sai, lui era seduto esattamente dove sei tu ora ed io stavo lì, di fianco a lui. Non c‘è che dire, quei 2 posti hanno qualcosa di magico, sbaglio o hanno fatto innamorare anche voi 2?”

“ah…ma lei… cioè come fa a si ecco”

“oh tesoro, non sono una stupida. Ricordi quando venisti il primo giorno in questa scuola? Ricordi come ti sentivi in imbarazzo vicino a quel ragazzaccio lì? E tu ricordi come la guardavi male? Ho subito capito che tra voi sarebbe nato qualcosa, perché tra me ed Edward è iniziato tutto così.”

Poi la campanella è suonata ed i ragazzi,non sono mai stati così tristi nel sentire il suono della campanella.

“beh prof. Prima o poi dovremmo fare un‘altra lezione così.”

“già, sono d’accordo.”

Per tutto il tragitto scuola-casa, mi sono fatta una domanda: “Dove sarà adesso?” ho passato tutto il tempo a cercare di darmi una risposta. Ho immaginato che abitiate in uno paesino simile a Forks, vi ho “visti” seduti ad un tavolo a giocare a scacchi, a ridere e progettare la prossima metà per andare in campeggio. Ho immaginato te e Alice al 3° anno di liceo, a Jasper a l’ultimo, Rosalie ed Emmett all’università e poi Carlisle e Esme a fare i loro solito lavori. Vi ho immaginati proprio com’eravate qui: una famiglia. Mentre parcheggiavo nel viale di casa, però, ho pensato che infondo non ho preso in considerazione una cosa, non ho pensato che forse la famiglia si fosse allargata e invece di 7 componenti, ne racchiudesse 8, infondo è passato tanto tempo, forse adesso anche tu fai una compagna degna di stare al tuo fianco. Quando sono arrivata davanti alla porta, ero ancora immersa in questa riflessione (anche io mi sono creata una famiglia.), quando ecco che mi entri nella testa dicendo “ e dai Amore, non pensare a tutte queste cose inutili, vivi la tua vita e punto. Io sarò per sempre tuo.” Già, per sempre mio, avresti potuto esserlo davvero per sempre mio. Adesso ti lascio. Un forte bacio, mio eterno 17enne

Come vorrei poter far leggere questo diario a Edward, sono sicura che capirebbe quanto la nonna lo amasse, capirebbe che per lui avrebbe fatto di tutto: vendersi l’anima, rimanere per sempre congelata nei suo 17 anni, correre tutti i rischi del mondo e via così. La nonna lo amava, più di quanto amava se stessa.

Grazie a tutti, sono contenta che questa ff stia avendo “successo” bacettiiiiiiiiii

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Capitolo 25
*** 24- è tutto finito! ***


Buon pomeriggio a tutti come va? Finalmente un po’ di relax, le vacanze pasquali sono arrivate =)… vi lascio al capitolo.

Risposte alle recensioni:

_Gemellina_: grazie mille, sono felice di averti fatta emozionare, ogni tanto ci vuole no? Baci.

Saretta_Trilly: grazie mille, anche a me è piaciuto scrivere di quei due ragazzi così simili a Bella e Edward.

Sissi_Cullen: grazie milleeeee…. Bella si commuove ogni volta che deve raccontare la sua storia, infondo è una storia speciale,tutti si commuoverebbero penso ;)

XoXo_GossipGirl: grazie infiniteeee,te l’ho mai detto che adoro il tuo nickname? =) comunque sia, la mamma di Kristen non è stupida e prima o poi capirà. Tra un po’ partirà per Forks e…beh vi stupirò. Baci.

24- Capitolo

Sono giorni ormai che non faccio altro che leggere, leggere e ancora leggere. Per lo più sono piccole annotazioni, piccole cose importanti in un mare di banalità. Proprio ieri sera ho letto di quando la mamma ha comunicato che presto si sarebbe sposata. La nonna non era sorpresa, infondo se lo aspettava che prima o poi sarebbe successo, certo avrebbe preferito che fosse più poi che prima, avrebbe voluto che la figlia si fosse sposata più grande e non a 20 anni,ma era felice che almeno lei potesse vivere la vita che ha sempre desiderato. Quello che non l’ha presa proprio bene è stato il nonno. Povero il mio nonno Jake, si è sentito derubato, ha sempre avuto un rapporto magnifico con la figlia, per lui era ancora la SUA bambina e non voleva che diventasse la “bambina” di qualcun altro. No, proprio non gli andava giù. Fortunatamente,nel corso degli anni è riuscito ad apprezzare mio padre ed è persino riuscito a farselo piacere… è proprio vero che il tempo aiuta a dimenticare, o almeno per lui è stato così, non posso dire lo stesso della nonna, ma infondo lei è sempre stata l’eccezione alla regola e non poteva certo smentirsi. Ok, adesso tanto per fare qualcosa di nuovo, leggo un po’.

A volte ci vuole davvero poco per far del male ad una persona. Basta davvero poco per distruggere un rapporto che credevi solido, o addirittura, indistruttibile. Come vorrei poterti scrivere che quella che è stata ferita sono io, come vorrei poter provare ciò che ho inflitto a lui. Mi sento malissimo, forse più di quanto non mi sono mai sentita. In un attimo, con una semplice frase pronunciata nel sonno, ho distrutto tutto. Con tante persone sulla Terra, ho ferito proprio lui, il mio porto sicuro, il mio sole privato, il rimedio alle mie nuvole. Lui, mio marito: Jacob. Adesso che non mi è rimasto nulla, adesso che ogni affetto è stato distrutto, adesso che ogni cosa mi è stata portata via non mi resta che cercare un appiglio,anche piccolo, per continuare a vivere, perché senza il mio Jake, posso davvero dir di aver perso tutto. È stata una discussione molto accesa, fatta per lo più di urla ed insulti. Mi sono svegliata e lui era lì, seduto sulla sedia a dondolo e mi fissava con aria indifferente, se non fosse stato per il leggero tremolio delle mani, non mi sarei accorta che il suo umore non era dei migliori, ma non pensavo che quest’ultimo fosse causato da me. Mi sono svegliata felice e serena, la notte era passata tranquilla, ricordavo che avevo fatto un sogno, ma non ricordavo che sogno era, poi l’ho capito.

“buongiorno amore,come mai già in piedi? Problemi a La Push?”

“no, La Push non centra niente,il problema sta qui, o meglio sta nella tua testa”

“ma cosa stai dicendo?”

“dico soltanto la verità, ne più, ne meno.”

“continuo a non capirti”

“e dai Bells, finiscila con questa falsa. Sono stato un stupido a credere di essere riuscito a renderti felice. Credevo che in tutto questo tempo tu avessi iniziato ad amarmi e invece… dio, come mi sento stupido, dovevo immaginare che non lo avresti mai dimenticato. Io sono stato un semplice ripiego, qualcuno da prendere in considerazione solo perché ormai non ti era rimasto più nulla.”

“ma diamine stai dicendo? Io ti amo, come fai a metterlo in dubbio,perché? Perché dopo tanti anni tiri fuori questo discorso? Ne abbiamo passate tante insieme, dai momenti brutti a quelli belli, come puoi svegliarmi dicendo che non ti amo? Cos’è successo?”

“lascia perdere Bells, è meglio che me ne vada, non voglio ferirti perché a differenza tua,io amo solo te.”

“no, tu non vai da nessuna parte, non senza una spiegazione. Non puoi lasciarmi di punto in bianco, senza che io sappia cos‘è successo”

“spiegazioni… neanche le so le spiegazioni. Sei tu che devi spiegare a me perché. Perché Bells? Perché?”

“Ma perché cosa? Oh… aspetta, ce un‘altra vero? Hai avuto l‘imprinting? È così vero? Ma perché allora dai la colpa a me? Perché tiri fuori discorsi millenari…”

“basta Bella. Io non ho nessun’altra. Niente imprinting, niente amanti, per me ci sei solo tu, tu e basta.”

“ma anche per me ci sei solo tu, tu e basta”

“a si? Dici davvero? Vuoi delle spiegazioni Bella? Eccoti accontentata, ma stai ben attenta perché non so quando potrai risentirle” non riuscivo a capire cosa voleva dire quel , non riuscivo neanche a capire perché tutto ad un tratto mio marito aveva cominciato a sbraitare, perciò annui, incapace di proferire parola.

“Sono anni ormai che faccio finta di niente, che cerco di ignorare tutto, ma questo, quello che è successo stanotte è stata la goccia ce ha fatto traboccare il vaso. Sei consapevole che parli nel sonno vero?”

Annui.

“bene. Quasi tutte le notti, da quando siamo sposati, tu parli di lui, di come ti manca, dico come avresti voluto vivere per sempre con lui. All‘inizio credevo che era solo un desiderio del tuo subconscio, ma poi con il passare delle notti, il tuo parlare di lui, è diventato sempre più frequente. È nata nostra figlia e mentre dormivi ha detto come credi che mi sia sentito?”

Non potevo credere a quello che sentivo, mi sembrava un incubo, un incubo dalla quale era impossibile fuggire, un incubo nella quale sei priva di difesa, non potevo difendermi da quelle accuse, così mentre lui parlava io piangevo.

“Ma questo non è niente. Una notte, mentre facevamo l‘amore, hai pronunciato il suo nome, non te ne sei resa conto, ma io si. Vedi Bells, se vorrei raccontarti tutte le volte in cui hai parlato di lui, non finiremo mai ed io non andrei mai via da questa casa. Per tanti anni ho tenuto duro, lottato contro l‘istinto di trasformarmi ed andare a cercarlo in giro nel mondo, solo per poterlo uccidere, ma ho resistito, ho resistito per te, perché ero consapevole del dolore che ti avrei inflitto. Si Bells, io soffrivo ma mi preoccupavo di non far soffrire te, strana la vita vero? In tutti questi anni hai solo pronunciato il suo nome, piccole frasi che mi è stato facile ignorare, ma ieri sera, ieri sera è come se mi avessi infilzato un coltello dritto nel cuore. Stai sognando, non so cosa di preciso, ma pronunciavi il suo nome, poi ad un tratto hai detto: come avresti reagito tu? ”

“ma…ma…ma come puoi buttare al vento anni di…di matrimonio per un sogno. Un sogno Jacob.”

“non un sogno, tanti sogni. Ma fosse per il sogno Bella, avrei fatto come tutte le altre volte. Quello che mi ha ferito sono state le parole”

“ma dormivo,non ero in me… come puoi pensare che io dicessi sul serio”

“perché tu non lo hai dimenticato Bella ecco perché. Perché se lui fosse ritornato, tu non mi avresti sposato. Perché è vero che io sono stato una seconda scelta, l‘ho sempre saputo, ma adesso sono stanco Bella. Vivi la tua vita, corri a cercarlo, digli che lo ami da sempre, prima di compiere 50 anni. Addio, abbi cura di te”

Così è andato via, lasciando lì. Sono rimasta alcuni minuti impalata di fronte alla porta ormai chiusa, poi ho realizzato cos’era successo e sono crollata. Le gambe hanno ceduto e in un batter d’ occhio mi sono trovata per terra a singhiozzare. Il mio Jacob se n’era andato. Non so per quanto tempo sono rimasta lì per terra arrotolata su me stessa a piangere, so solo che ad un tratto sento una voce, una voce che però in quel momento era l’ultima che volessi sentire.

ecco cosa mi ha detto la tua voce. Ma io non volevo sentirti, non in quel momento, no quando ero consapevole che quello successo era anche un po’ colpa tua e così, a gran voce ho gridato:

“basta, ti odio, vattene Edward Cullen, esci dalla mia testa. Da quando ti ho conosciuto la mia vita è andata a rotoli, mi hai distrutto l‘esistenza. Ti odio, ti odio con tutta me stessa, vattene non ti voglio più sentire, viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”

Non so come sia potuto succedere, ma ad un tratto mi sono sentita davvero sola. Mi hai liquidata, o meglio la tua voce mi ha liquidata dicendo:

e poi basta, silenzio.

Sono rimasta sola, in casa non c’era nessuno se non io, nella mia testa nessuna voce tranne la mia, ero sola, sola a rotolarmi nel dolore della perdita.

Sono passati 2 giorni e ancora non ho avuto notizie ne di Jacob, ne della tua voce. Sono 2 giorni che sono chiusa in casa, non esco, non chiamo nessuno a parte Sam per avere sue notizie. Non so se mai si risolverà la situazione, ma so che quello che è accaduto mi ha resa più fragile di qualunque altra cosa, perché non solo ho perso mio marito, ma anche te, per l’ennesima volta. Questa volta però, ti ho detto addio io, sono stata io a dirti di andare via, ti ho gridato io di uscire dalla mia vita , e tu hai obbedito. Dopo che mi sono calmata ho pensato a tutto: a quello che ha detto Jacob, a quello che ho gridato a te. Mi dispiace, io non volevo dirti quelle cose, io non ti odio, come potrei mai odiarti? Sono state parole scaturite da un momento di rabbia, io non volevo. Adesso ti lascio, ho bisogno di scrivere una lettera al mio Jacob, di spiegargli quello che provo per lui e quello che provo per te, lui merita una spiegazione. Spero vivamente che questo serva a farlo ritornare a casa, perché da quando è uscito da quella porta la mia vita è finita.

Erano secoli che non piangevo così. Povero il mio nonno Jacob, povera la nonna e povero Edward. Il nonno ha dovuto combattere per avere l’amore di mia nonna e quando era sicuro di averlo conquistato, ha scoperto che aveva ancora in mente lui, solo ed esclusivamente lui. Devo tornare a casa, ho bisogno di chiedere una cosa alla mamma.

……………………………..........................................

……………………………..........................................

“Kristen sei tu?”ecco che ci risiamo, ma chi può mai essere se non io o mio padre?

“no mamma, sono Babbo Natale”

“divertente. Cosa ci fai già qui?”

“niente, volevo chiederti una cosa”

“dimmi allora”

“tu sai che una volta il nonno andò via di casa vero?”

“certo”

“è stato lì che la nonna ha urlato più di quanto è morto Charlie?”

“no, ci vuole ancora un po’ ”

“ah ok”

“nient‘altro?”

“no nient‘ altro. Vado in camera mia, a dopo”
“a dopo”

Se non è stato lì, allora quando? Domande, domande, domande, sempre e solo domande, ma qualche risposta?

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Capitolo 26
*** 25- lui è il passato, tu il presente... ***


Buonasera a tutti, scusate se posto a quest’ora e soprattutto in ritardo. è stata una settimana piuttosto movimentata e questo era l’unico momento di pace per postare il nuovo capitolo.

p.s. scusate se non rispondo alle vostre recensioni ma non ho proprio tempo, siete state gentilissime come sempre perciò un grazie generale a tutte. Mi farò perdonare postando al più presto. Baci baci.

Recensite!

25- Capitolo

“dai, dai, dai, ti prego dici di si, per favore, dai…”

“ah… sei incredibile”

“siiiiiiiiiiiiiii, evviva”

“guarda che non era un si.”

Alice, così piccola eppure così “irritante”. Quando vuole qualcosa, o meglio quando sa che la cosa che vuole si avvererà, diventa insopportabile.

“senti Kristen, non riuscirai a finire il diario in un mese, io l‘ho visto, ti ci vorranno almeno 2 mesi, quindi perché non vieni a Forks la settimana prossima, dai”

“Alice, ti prometto che farò di tutto per finirlo entro questo mese, e se proprio non ci riuscirò verrò da te,ok?”

“ah… sei cocciuta come tua nonna. Ok, va bene”

“perfetto,adesso se non ti spiace vorrei andare a finire il diario”

“ok, vai vai… ah, kristen?”

“si?”

“tanti saluti da Emmett”

“ricambia mi raccomando”

“certo, certo”

“ciao”

“a presto.”

Alice, quando inizia a parlare non la finisce più, era più di un’ ora che stavamo a telefono e ancora non si stancava. Devo ammettere che se non avrei dovuto finire il diario, sarei rimasta a parlare ancora un po’, ma devo terminare il racconto, e non perché qualcuno me lo impone,ma perché ormai la storia della nonna è un po’ anche la mia.

Carissimo amore mio,

Sono 2 giorni ormai che non ti fai vivo. Vorrei poterti vedere e parlarti da vicino o semplicemente vorrei sentire la tua voce a telefono, anziché quella di Sam che mi dice che non sa dove sei. Vorrei poterti avere vicino e spiegarti quanto ti amo, ma tu non vuoi quindi mi limiterò a scrivere.

È inutile mentirti dicendo che ho amato solo te, perché entrambi sappiamo che non è così. All’età di 17anni sono arrivata a Forks, cittadina che mi ha catapultata in un mondo diverso da quello che tutti conoscono, un mondo fatto di pericoli, ma anche di esseri bellissimi eppure con qualcosa di oscuro che li rende mostri. Trasferendomi, ho conosciuto il vero amore, quello che ti fa battere il cuore veloce come le ali di un colibrì, ma che nello stesso tempo può farti provare il dolore più grande. Io semplice umana, mi sono addentrata in un mondo fatto di rischi, solo per amore. Ho amato un vampiro e per lui ero disposta a tutto, poi però se n’è andato lasciandomi sola con il mio dolore. Per mesi ho lottato contro l’istinto di uccidermi, combattuto con quella voragine che mi risucchiava ogni piccola reazione di vitalità, volevo morire, mettere fine al dolore per sempre, poi sei arrivato tu: il mio sole privato, il mio porto sicuro, il rimedio alle mie nuvole. Sei arrivato come una folata di vento improvviso, che ha spazzato via tutto il male che mi circondava, solo tu sei stato capace di ricucire i miei piccoli brandelli di cuore, sei stato come una boccata d’aria fresca in piena estate, o meglio come il calore di un caldo fuoco in pieno inverno. All’inizio tutto sembrava così semplice, così normale, poi le cose sono cambiate e giorno dopo giorno si sono fatte sempre più complicate, ma il nostro rapporto era così importante che alla fine siamo riusciti a tenere ben salda la nostra amicizia. Si,proprio così Amicizia. Eravamo semplici amici, ma con il tempo ho capito che provavo qualcosa di più e così l’amicizia si è tramutata in amore e non perché volevo ripagarti per tutto quello che avevi fatto per me o perché eri l’unica cosa che mi era rimasta, se io ti ho amato e poi sposato è solo per il forte sentimento che ci legava e che tuttora ci lega. Ho amato un vampiro e sposato un licantropo, ma se il mondo fosse come appare agli occhi di tutti, io non avrei conosciuto nessun vampiro,ne tantomeno u licantropo, non mi sarei mai innamorata di Edward Cullen, perché lui non sarebbe esistito, ma avrei incontrato Jacob Black e me ne sarei innamorata comunque, capisci? Tu sei il mio futuro. Ti avrei incontrato comunque nel corso della mia vita, ti avrei amato e sposato. Tu sei la mia anima gemella, l’uomo che mi è stato destinato fin dalla nascita. Jacob, non rovinare tutto per un semplice sogno, ti amo troppo per pensare davvero quelle cose, quindi pensaci e ritorna da me. Vorrei scriverti così tante cose per farti capire che senza di te non vivo, ma so che sarebbe tutto inutile, perché se non ti ho convito fin ad adesso, non ti convincerò mai. Ora ti lascio, con la speranza che queste poche righe ti facciano riflettere e capire quanto sei importante per me.

Ti amo più di quanto credi, ti aspetto a casa.

Tua moglie:

Bella Swan

Questa è la lettera che scrissi a Jacob 7giorni fa. È stato tremendo veder passare i giorni senza avere sue notizie. Tutte le mattina mi alzavo di soprassalto, correvo in cortile e controllavo la posta, e tutte le volte tornavo in casa con le lacrime agli occhi, incapace di credere che lui non si era fatto vivo. Ogni volta che suonavano il campanello il cuore mi iniziava a battere all’impazzata con la speranza di vederlo varcare finalmente la soglia di casa, ma aimè ogni volta rimanevo delusa. Al 6° giorno avevo perso le speranze, me ne stavo in cucina, seduta sulla sedia con le gambe strette al petto a piangere quando sento girare le chiavi nella serratura della porta, ma ero troppo impegnata a deprimermi per pensare che fosse lui, anche perché avevo fatto una copia delle chiavi ad Angela,che vedendomi in quello stato aveva insistito a prendersi cura di me, così con voce strozzata ho detto:

“Entra pure Angy, sono in cucina”

Non passarono5 secondi, che delle braccia possenti e calde mi circondarono le spalle, in quel momento mi sono girata e l’ho visto, il mio miracolo, il mio Jake.

“Ja-a-ake io… mi dis-sp…non vo-le-v-o…”

Avevo cercato di farfugliare delle scuse,ma lui mi ha stretta ancora più stretta e prendendomi tra le sue braccia mi ha portato in salotto.

“shhh…Bella, non ora…shhh”

Non so per quanto tempo è rimasto a cullarmi senza dire una parola, forse minuti, ore o addirittura giorni, ma ne non importava, stavo bene così, rifugiata tra le sue braccia. Dopo quell’attimo infinito,mi ha preso il vivo tra le sue enormi mani e guardandomi negli occhi mi ha chiesto:

“mi ami?”

“s-s-s-si”

“anche io. Più di qualunque altra persona, esclusa lui?”

“si”

“mi basta questo”

E con queste 3 parole ha avvicinato i nostri visi e ha iniziato a baciarmi lentamente, con dolcezza, poi la dolcezza è diventata passione e la passione ci ha catapultati in un mondo dove la parola d’ordine è amore.

Abbiamo passato ore ad amarci, poi quando entrambi eravamo sazi l’uno dell’altra, ho detto:

“ti amo. Mi dispiace tanto di averti ferito, ma l‘ho fatto inconsciamente e…”

“amore, basta.”

“no, voglio spiegarti, in modo che non si verifichi più una cosa del genere. Hai ragione, Edward vive ancora dentro me e probabilmente ci vivrà per sempre, ma cerca di capirmi, lui è stato il mio primo amore, il primo a farmi battere il cuore, il primo a cui ho dato un bacio, il primo a cui ho detto ti amo e come se questo non bastasse, lui era un vampiro,il che ha reso la nostra storia più eccitante e pericolosa. Questo ha contribuito a rafforzare il nostro rapporto, a renderlo unico. Come posso dimenticarlo dopo tutto questo? In cuor mio lo amerò sempre, come ogni comune ragazza amerà sempre il suo primo amore. Forse è diverso, forse per me è più difficile,ma ciò non significa che non ami anche te. Nella vita ci si innamora più di una volta e ogni volta è diversa dall‘altra e questo vale anche per me. Io ho amato Edward e per lui ero disposta a vivere in eterno, congelata nei miei 17 anni e a combattere una sete di sangue eterna. Con te è diverso, è stato facile amarti anche se eri un licantropo. Con te è stato tutto più naturale e genuino. Lui era come una droga per me e si sa che anche se sei uscita dal giro, se ti sei disintossicato, rimarrai per sempre attratto da lei: dalla tua qualità preferita di eroina. Lui era un amore platonico ed ora è pura fantasia. Tu, invece,sei la realtà. Lui il mio passato, tu il mio presente e in mio futuro. Ti amo Jacob Black, non dimenticarlo mai. Ti amo davvero”

“anche io Ti amo e se sono qui ora vuol dire che ti ho perdonato e in un certo senso capita.”

“grazie”

“di niente amore.”

Così, si è sistemato tutto, e da un giorno ho ripreso la vita di sempre.

È da una settimana però, che non sento la tua voce. Non so se ciò significa che sono pronta a voltare pagina, ma sono sicura che da oggi non avrò bisogno di sentire la tua voce per ricordarmi di te.

Sapevo che il nonno sarebbe ritornato, ma ho comunque tirato un sospiro di sollievo nel leggere del suo ritorno. Avvolte mi chiedo come ha fatto Edward a stare lontano dalla nonna, senza mai cedere al desiderio di farsi vedere, di correrle in contro e di gridarle ti amo, poi però ci rifletto su e capisco che è proprio grazie al forte amore che provava per lei, che è riuscito a non cedere alle tentazioni.

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Capitolo 27
*** 26- "Mamma, papà sono incinta!" ***


Buon pomeriggio a tutte come state? Oggi riesco finalmente a rispondere alle vostre recensioni e postare con calma. Allora qui si parlerà di quando Sarah annuncia di aspettare Kristen. È un capitolo divertente e molto leggero perciò buona lettura. Baci.

Risposte recensioni:

missFriki: grazie mille sono contenta ti piaccia. Alla prossima ;)

kandy_angel: grazieeeeeeeeeeeeee….

Saretta__Trilly__: grazie mille Sara. Si,hai ragione Edward ormai per quanto possa essere presente nel cuore di Bella è comunque il passato,quindi Jacob non deve preoccuparsi di nulla. Baci.

XoXo__GossipGirl: grazie milleeeee GossipGirl =) dopo tutti gli anni passati con Jacob è del tutto normale che Bella lo ami, anzi sarebbe strano se non lo fosse così. Io ho cercati di attenermi un po’ a quelli erano i sentimenti e i legami della vera storia di Twilgiht proprio per renderla più realistica possibile. Sono contenta di essere riuscita nel mio intento. Kisskiss.

ese96: grazie mille =D

Recensite!

 

26- Capitolo

“mamma posso farti una domanda?”

“dimmi tutto”

“perché ti sei sposata con papà così presto, insomma avevate 20 anni, perché non aspettare?”

“tesoro, tuo padre l‘avrei sposato anche a 18 anni se solo ce lo avessero permesso. Lo amavo più di chiunque altro e lui amava me, quindi perché aspettare? E poi sei arrivata tu, un motivo in più per andare all‘altare”

“cosa? Vuoi dire che quando vi siete sposati,tu eri già incinta di me?”

“già, proprio così. Tua nonna ha cercato di farmi cambiare idea, ma io volevo costruire una famiglia prima di darti al mondo. Il più delle volte il matrimonio fa affievolire l‘amore, invece per noi è stato l‘opposto, ci ha fatto amare ancora di più e il nostro sentimento cresce giorno per giorno”

“quindi in un certo senso ho partecipato alle nozze?”

“eh già. Ti aspettavo già da 5 mesi quindi iniziavi a farti vedere, il mio pancione cresceva a dismisura”

“è successo un po’ come la nonna, con la differenza che lei non sapeva di aspettare te quando si è sposata”

“si, siamo proprio madre e figlia”

“non si direbbe ma è così”

“vero”

“ah…. ”

“che c‘è?”

“niente, pensavo che tu e la nonna vi siete innamorate giovani”

“e allora?”

“io invece ancora non mi innamoro”

“ognuno ha i suoi tempi tesoro”

“si lo so, ma anche io voglio innamorarmi, ho avuto delle storie,ma non ho mai provato sentimenti così forti come quelli ch provi tu per papà. Certo non mi aspetto di amare come la nonna, ma avvolte ho come la sensazione che io non sia predestinata ad amare. Ho quasi 18 anni e nessun ragazzo mi ha ancora rubato il cuore”

“ah ma Kristen non dire così, ancora non hai incontrato il ragazzo giusto per te. Quando ti troverai davanti alla tua anima gemella te ne accorgerai”

“e se non la incontrassi?”

“tutti siamo predestinati ad amare e per ognuno di noi c‘è la metà della sua mela, quindi porta pazienza che prima o poi incontrerai anche tu il tuo Edward Cullen.”

“non mi aspetto tanto. Non aspiro a niente di così speciale”

“sciocchezze, tutti sperano nell’ amore incondizionato”

“si è vero, ma non mi aspetto di essere così fortunata da incontrare una persona così speciale come Edward”

“sai, a volte mi domando se sei davvero una Black. Speciale un succhiasangue, ma per piacere! E comunque quando incontrerai il tuo amato, ti accorgerai che non serve chiamarsi Edward Cullen per essere speciale”

“ahh…ci conto”

“contaci, contaci”

“vado a leggere dai, a dopo”

“certo, certo”

Come odio questo liquidarmi con

“sai mamma, io invece non ho dubbi: tu sei una Black”

“ci puoi scommettere”

Ciao Edward, scusa se ti scrivo poco,ma in questi mesi sono stata molto indaffarata, tra i consigli di classe di fine anno e i preparativi del matrimonio di mia figlia, ho avuto davvero poco tempo da dedicare a me stessa, in più cerco di stare più vicino a mio marito, in modo da evitare ulteriori liti. Sono ormai 6 mesi che non sento più la tua voce e devo dire che è davvero strano, certo per qualsiasi essere umano sano di mente,deve essere un bene non sentire voci, ma quando mai io sono stata normale e sana di mente? Mai. Jacob mi ha detto che ormai la notte non pronuncio neanche più il tuo nome, ma non so se credergli o meno. Per tanti anni ha fatto finta di niente, chi mi assicura che non abbia ricominciato ad ignorare i miei sogni? Nessuno, eppure una parte di me sa che dice la verità, sa che ormai ho smesso di sperare in un tuo ritorno e quindi smesso di sognare. Ma non voglio pensarci, preferisco continuare a far finta di nulla, infondo se dovessi dimenticarti, avrò sempre questo diario che mi rinfrescherà la mente e queste foto che mi ricorderanno di averti amato un essere meraviglioso.

Sai ieri sono andata con mia figlia a ritirare il vestito da sposa, vedessi quant’è bello e come gli sta bene, lei continua a dire che per il suo matrimonio sarà una balena, ma a me non sembra, anzi direi che il pancione si nota ma non in modo eccessivo. Eh si il pancione! Mia figlia è incinta di 4 mesi e quando arriverà sull’altare di 5, non puoi capire lo stupore quando l’ho saputo. Mi aveva annunciato per telefono, che si sarebbe sposata ad agosto di quest’anno,che si sarebbe trasferita a Boston e che proprio come me,avrebbe continuato gli studi nell’università vicino casa, ma non mi aveva minimamente accennato di una gravidanza, poi un giorno viene a casa con Mark…

Toc, toc!

“un attimo arrivo. Jacob puoi posare questo? Grazie”

“certo,certo”

“chi è?”

“indovina un po’?”

Aprì la porta ed eccola lì, mia figlia, mano nella mano col suo ragazzo, entrambi con un grosso cappotto addosso.

“oh tesoro, che bella sorpresa, entrate su, che fuori fa più freddo del solito.Tutto bene Mark?”

“ciao Bella, tutto alla grande, beh a parte il freddo. Non ci siamo più abituati.”

“già, vi capisco. Allora cosa ci fate qui?”

“niente volevamo farvi una sorpresa,dov‘è papà?”

“adesso arriva. Jacob, amore? Corri, vieni a vedere chi è venuto a trovarci.”

“chi, il solito rompiscatole di Paul?”

“acqua… non puoi paragonarmi a zio Paul, papà”

“Sarah?… oh tesoro, che bello vederti…ehmm volevo dire vedervi. Vieni qui fatti abbracciare”

“oh, papà, mi siete mancati tanto”

“anche tu piccola,anche tu. La mia bambina!”

“non sono più una bambina”

“per me lo sarai sempre, anche tra qualche mese,quando ti sposerai con quello zoticone lì”

“papà!!”

“oh sto scherzando, ormai mi sono rassegnato e poi ti dirò un segreto: comincia a piacermi. Come va Mark?”

“bene, bene Jacob.”

“Jacob,li facciamo accomodare o pensi di abbracciarla ancora”

“che c‘è sei gelosa?”

“si, da morire….hahaha”

Ridemmo all’unisono.

“su accomodatevi e datemi i cappotti”

“io veramente avrei ancora un po’ freddo, lo tolgo dopo mamma.”

“ok. Cosa vi porta qui?”

“avete mica intenzione di anticipare il matrimonio?”

“no papà. Beh, si ecco…noi eravamo venuti per dirvi una cosa… anzi a questo punto, per farvi vedere una cosa, anche se è un po’ presto, ma qualcosa si vede”

“piccola mia, parla come mangi, così riesco a capire”

“ah,sempre il solito tu. Ok, mamma, papà, io sono…”

“aspetta aspetta”

“che c‘è Mark‘”

“prima fammi nascondere, altrimenti tuo padre mi stritola”

“dai non fare lo sciocco. Stavo dicendo, io sono…”

“Tesoro sappiamo chi sei, quindi vai avanti, io sono Sarah, capito poi?”

“papà, se mi lasciate parlare, forse continuo. Anzi, sto iniziando ad avere caldo, adesso vi faccio vedere così facciamo prima.”

Si è tolta il cappotto ed è rimasta con un paio di jeans e una maglietta aderente che faceva saltare subito all’occhi quella piccola protuberanza. Non servivano parole per capire, o almeno per me.

“ohhhhhhh”

“visto?”

“che c‘è, sei ingrassata un po’, e che sarà mai, tutti questi problemi”

“no Jacob, non è ingrassata, cioè si, ma non perché ha mangiato troppo. Lei è…”

“sono incinta papà.”

“coooooooosaaaaaa?”

“ecco te lo avevo detto, adesso mi uccide. Jacob, non è stato premeditato, te lo giuro”

“oh Mark, mio caro Mark, meno parli, meglio è”

“oh amore, finiscila, dai. Che sarà mai, infondo si devono sposare, si amano, perché tutte queste storie. Congratulazioni ragazzi”

“grazie mamma, sapeva che l‘avresti presa bene”

“oddio, un po’ stupita, ma dai ci può stare”

“grazie Bella. Adesso tuo marito mi odierà”

“ma lascialo perdere, tra poco gli passa e sarà felice di diventare nonno. Oddio nonno? A 50 anni nonni?”

“eheh prima o poi mamma”

“ma siete sicuri che non vi sposate per questo? Ragazzi non siete costretti a sposarvi,i tempi sono cambiati e infondo già convivete, quindi…”

“no mamma, io lo sposo perché lo amo. Certo avrei aspettato un altro anno, ma infondo a che serve aspettare? Voglio che nostra figlia nasca in una famiglia”

“ok tesoro, ok. Ti credo”

“e poi, io so che amerò solo lui. Lui e nessun altro”

Beh qui è stata un po’ cattivella!

“ehmm. Beh allora, sapete già se maschio o femmina? Di quanti mesi sei?”

“sono di 3 mesi, proprio ieri ci hanno comunicato il sesso”

“e?”

“sarà una bella femminuccia, abbiamo già scelto il nome, si chiamerà Kristen. Ti piace?”

“da morire.”

“papà? Tutto bene?”

“mmm… si tutto bene, è solo che non me lo aspettavo,tutto qui”

“quindi non mi ucciderai Jake?

“ no Mark, tranquillo”

“grazie papà”

“di niente piccola”

Sono rimasti a casa per 2 giorni e poi sono ripartiti. Domani lì raggiungeremo anche io e Jacob, così potrò mettere appunto gli ultimi dettagli della cerimonia in persona. In momenti come questi, quando c’è da organizzare feste, vorrei più che mai alzare la cornetta e chiamare Alice, si ma dove la trovo?

Ora vado mio giovane vampiro, ho delle valige da preparare e delle cose da sistemare. Un bacio.

Il nonno e le sue battute idiote! Chi è che ha bussato alla porta?

“amore sono tornato”

Ah mio padre, proprio lui cercavo.

“papà?”

“si?”

“lo sai che sei proprio un pollo? Prima metti incinta la tua ragazza e poi hai paura che il padre ti meni?”

“cosa?”

“ah niente tesoro, penso si riferisce a quando comunicammo ai miei che ero incinta. Giusto?”

“bravissima mamma.”

“ahh… e tu che ne sai?”

“oh… beh… ecco” cavolo e adesso cosa gli dico? Mamma di qualcosa, di qualcosa…

“gliel‘ho raccontato io, amore”

Ah grazie al cielo…

“eh già, me lo ha detto lei”

“ah, capito. Comunque non è che tuo nonno era pazzo di me all‘inizio, quindi non sapevo come poteva reagire. Fortunatamente l‘ha presa abbastanza bene, altrimenti…uh povero me.”

“ti faceva così paura?”

“senti signorina, la finisci di prendere in giro tuo padre? Quando si arrabbiava era pericoloso, gli tremavano sempre le mani.”

“si papà, magari se si arrabbiava troppo esplodeva e diventava una belva feroce?”

Questa l’ho detta grossa, ma lui è ignaro di tutto quindi non capirebbe mai, quello che voglio dire.

“scherza, scherza, fosse nato animale tuo nonno, sarebbe stato sicuramente un lupo”

“ahahaha… amore, ma cosa dici”

“mmm… papà, curioso paragone, davvero. No mamma?”

“ok, basta con queste stupidaggini. 10 minuti è pronta la cena”

“ok”

Molto perspicace mio padre, davvero.

10 minuti...mmm… vediamo se posso leggere qualcos’altro

…………………

Oh si, questa non è neanche una pagina.

Ciao Edward, sono appena tornata dal matrimonio di mia figlia. Sono le 3 di mattina, ma volevo raccontarti, in poche righe, il ricevimento. Non lo credevo possibile,ma mi sono emozionata molto di più di quando mi sposai io. Vedere la proprio figlia camminare con un abito bianco e avviarsi all’altare è davvero una grande emozione. Era stupenda sai? Semplice, ma allo stesso tempo meravigliosa, indossava un abito avorio, che metteva in risalto il suo decolté e accarezzava con delicatezza il suo pancione, rendendola sinuosa e femminile. Dietro il vestito, era stretto fino alla vita, poi si apriva in una lunga coda. I capelli erano sciolti, raccolti solo con un mezzo codino, e nei suoi grandi boccoli vi erano tante piccole margherite. Il velo ero lungo, quasi più della coda del vestito,e le circondava il volto, rendendola ancora più aggraziata.

Il ricevimento si è svolto in una grande villa, dove mia figlia e Mark hanno rispettato tutte le tradizioni, è stato davvero fantastico quando Mark ha tolto la giarrettiera a Sarah e l’ha buttata a Jacob dicendo:

non puoi capire le risate. Povero il mio Jacob,ha brontolato per un’ora.

Beh ci siamo proprio divertiti,è stato un matrimonio fantastico. Ora ti lascio,sono distrutta, cercherò di scriverti presto.

“kristen a tavolaaaa”

“si mamma arrivo.”

Prima o poi dovrò vedere l’abito da sposa di mamma.

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Capitolo 28
*** 27- Mia nipote è nata! ***


Buongiornoooooooooo….. Come state? Allora in questo capitolo nascerà la nostra protagonista e dove nascerà? Eheh. Buona lettura. Baciii.

Risposte recensioni:

XoXo__GossipGirl eh si, anche lei sta invecchiando!

ese96 ecco l’altroooooooooooooooooooooo

kandy_angel grazieeeee!

Saretta__Trilly__ grazie mille, si anche a me piace molto quel capitolo, rende tutto più realistico e concreto!

missrikottina grazie milleeeeeeeeee e tranquilla non intendo accanirmi contro di te,anche perché io ADORO INCONDIZIONATAMENTE JACOB, insomma non appartengo ne al team Edward, ne a quello di Jacob, sono La Svizzera, li amo entrambi in modo diverso. Ti dirò se fossi stata in Bella avrei trovato grande difficoltà a scegliere. Per quanto riguarda la storia,non intendo far mettere Kristen con Edward, è una cosa troppo strana e l’ho esclusa a priori. Baciii.

Recensite!

27- Capitolo

“kelly, tesoro altre 3 settimane e sono da te promesso”

“ma cos‘hai da fare a Boston di così importante da non venire domani”

“devo primo concludere una cosa… per me importante”

“okok… allora tra 3 settimane, non ammetto altri cambi”

“promesso”

“allora ci sentiamo presto. Un bacio”

“ok tesoro, un bacio”

Povera Kelly, sono 2 mesi ormai che non faccio che rimandare la promessa.

“kristen con chi parlavi?”

“con Kelly, a proposito, ti saluta”

“oh… appena la risenti, ricambia il saluto.”

“certo”

“cosa voleva?”

“niente voleva sapere quando andavo finalmente a trovarla”

“ha ragione poverina, è un sacco di tempo che rimandi, per cosa poi? Per un diario sui succhiasangue”

“il diario è della nonna, mamma”

“certo, certo”

“uffa… ma scusami tanto, non li hai mai conosciuti i succhiasangue, non ti hanno mai fatto niente, l‘unica che dovrebbe odiarli è la nonna, ma non lo ha fatto. Si può sapere perché li odi così tanto?”

“a che stati con il diario?”

“tra poco nasco io, ma cosa centra adesso?”

“allora tra poco capirai perché li odio”

“ah…ok. Allora corro a leggere”

“vai vai.”

Oh Edward, non puoi capire che giornata: un caos tremendo. Mia figlia si è trasferita 2 mesi fa da me, perché aveva paura di affrontare gli ultimi mesi di gravidanza da sola a Boston, perciò adesso staranno per un po’ nella vecchia casa di mio padre. La scuola è cominciata da quasi 3 mesi e stamattina avevo la prima riunione di classe, ma mia figlia mi ha costretto a chiamare scuola e darmi malata.

“mamma, devi venire con me, ti prego non andare a lavoro” come potevo rifiutarmi. Ovviamente ero ignara di dove mi volesse portare, se l’avessi saputo avrei… anzi forse è meglio che è andata così.

“tesoro ma dove dobbiamo andare?”

“è una sorpresa. Ho trovato una casa bellissima da ristrutturare, ma non è qui in paese”

“ma sei incinta di 9 mesi, dovresti riposarti, invece di lavorare”

“sto benissimo, Kristen è un angioletto”

“se lo dici tu. Anche tu eri un angioletto, ma ciò non ti ha impedito di nascere mentre ero a Portland con le mie amiche”

“vedrai lei sarà bravissima”

“okok è inutile discutere con te. Dove mi porti?”

“ti ho detto che è una sorpresa, perciò metti questa sugli occhi”

“cosa? Vuoi bendarmi?”

“si. Dai fai questo per la tua piccola figlia incinta!”

“ah…ok”

Ti rendi conto? Mi ha bendata. Roba da pazzi.

C’è voluto un bel po’ per giungere a destinazione, ed ogni tanto la punzecchiavo facendo finta di annoiarmi, poi all’improvviso, un rumore familiare. Lo scorrere lontano di un fiume mi avvisa che forse avrei fatto meglio ad andare a scuola.

“Sarah, dove siamo?”

“3 minuti di pazienza mamma. Ci siamo quasi”

Fa che non è quello che penso, fa che non è quello che penso… continuavo a ripetere nella mia testa.

“eccoci arrivate. Stai ferma vengo a prenderti”

Mia figlia mi fa scendere dall’auto e mi accompagna al centro dello spiazzo.

“ok mamma, adesso puoi togliere la benda”

Avrei tanto voluto non toglierla, fare dietrofront e tornare a casa. Il mio sesto senso, mi diceva che se fosse stato quello che credevo sarebbe stato un duro colpo, perciò mi consigliava di girare i tacchi e tornare a Forks. Ma non l’ho fatto, così ho tolto la benda ed eccola là: Casa Cullen.

Il giardino era ricoperto da felci, molto più alte di quelle della mia ultima visita di tanti anni primi. I sei antichi alberi di cedri erano ancora lì a far ombra ad un acro intero del giardino. Tutto era rovinato, abbandonato, ma nonostante la natura si stesse riappropriando del terreno rubatogli, la casa era ancora lì, coperta da felci e non più bianca come un tempo, ma pur sempre bellissima e ricca di mistero.

“allora ti piace?”

Non sapevo cosa dire a mia figlia, come potevo dirgli che quella casa non doveva essere toccata, come potevo spiegargli che c’ero già stata e che forse tra un paio di decenni i suoi proprietari sarebbero tornati ad abitarla? Come potevo dirgli che stare lì, davanti a quella casa piena di ricordi, mi faceva male? Non potevo.

“s-si, mi piace”

“lo sapevo. Certo è un po’ rovinata, bisognerà lavorarci un po’ su, ma sono sicura che verrà benissimo. L’ho già vista anche dentro, la porta era solo socchiusa quindi è stato facile entrarci. È enorme, non ho mai visto una casa tanto grande. Penso che userò gli stessi colori chiari che ha adesso. Doveva essere bellissima prima, tutta arredata, chissà perché l‘anno abbandonata. Vieni entriamo”

No, no Sarah non entriamo torniamo indietro, volevo gridare, ma aveva già aperto la porta e a quel punto era troppo tardi. Avevo già visto.

“mamma cos‘hai?”

Non me n’ero resa conto, ma involontariamente mi ero appoggiata alla parete, come ad aggrapparmi per paura di cadere.

“no, tutto bene”

“sicura?”

“si, sicurissima”

“ok”

“tesoro, perché vuoi ristrutturarla?”

“beh perché è bella. Secondo te non dovrei?”

“cosa te ne fai. Tu vivi a Boston. Lascia questa casa così, infondo avrà ancora un proprietario”

“tu dici?”

“penso di si.”

“beh, domani andrò a chiedere in giro”

“ok. Ti dispiace se do un occhiata?”

“no vai mamma, nel frattempo io faccio qualche chiamata”

“si”

E così,mi sono messa a girovagare per casa. Erano anni che non vi entravo, eppure ricordavo esattamente dov’era la cucina, il bagno e le camere. Infondo era un anche casa mia, come potevo dimenticarmene?

Involontariamente, o forse per una vecchia abitudine, le mie gambe mi hanno portato davanti all’ultima porta del corridoio, senza pensarci 2 volte ho giro la maniglia ed eccola là: la tua stanza. Non c’era niente, solo le pareti ed una grande vetrata dalla quale si vedevano chiaramente le anse del fiume Sol Duc. Era così vuoto senza i tuoi effetti personali, così vuota senza te, da mettere tristezza a qualsiasi persona, eppure in quella vecchia camera abbandonata i miei occhi vedevano ancora qualcosa, qualcosa che altri occhi non potevano vedere: i ricordi. Quella semplice stanza racchiudeva i momenti più belli ed intimi passati insieme, solo quelle quattro mura poteva dire quante volte ci eravamo giurati amare eterno. Era bello stare li a ricordare i bei tempi, ma sapevo che se vi fossi rimasta molto, il dolore si sarebbe impossessato di me, perciò stavo uscendo dalla stanza quando all’improvviso noto un foglio di diario rimasto incastrato nel telaio della porta. Lo prendo e con mia grande sorpresa riconosco la tua grafia e leggo:

****

La vita è così complicata, così strana e imprevedibile da prendere alla sprovvista persino un vampiro. Succedono tante cose in una giornata, anche solo in un'ora o in un minuto. Cose che possono cambiarti la vita senza che tu te ne renda conto, eventi clamorosi che irrompono in una giornata come le altre, ed proprio quello che è successo a me. Sei mesi fa non avrei mai pensato di poter provare simili sentimenti, avevo accettato il fatto di vivere un’ esistenza da solo,senza nessuno al mio fianco con la quale condividere la mia eternità, poi all’improvviso è arrivata lei, la mia unica ragione di vita. Lei che per amor mio si è messa in pericolo più volte pur di non dirmi addio, lei che mi ha donato la vita e mi ha fatto provare emozioni nuove, lei il mio unico grande amore: Bella. È entrata nella mia vita senza che me ne rendessi conto, avrei dovuto tenerla lontana, dovevo saperlo che prima o poi avrei messo in pericolo la sua vita. La mia Bella, così fragile, goffa e umana. Io, così forte, indistruttibile e vampiro. Come possono due essere così diversi essersi innamorati? Nessuno potrebbe mai dare una risposta, eppure è successo. Come vorrei adesso poter correre da lei e gridargli quanto io la ami, lo vorrei con tutto me stesso, ma non posso. Mi stavo convincendo che forse il nostro amore sarebbe bastato, che con me non doveva essere per forza in pericolo, e invece, la verità mi si è parata davanti, mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che mai la sua vita potrà essere al sicuro con me. Quello che è successo 3 giorni fa, me ne ha dato la conferma, io non posso far parte della sua vita, non se farne parte significa farla vivere sul filo di un rasoio, io voglio che lei sia felice, che viva una vita normale, che abbia dei figli, dei nipoti. Tutte cose che io non posso dargli. Tra poche ore si sveglierà, verrà a scuola e mi guarderà con quei suoi grandi occhi pieni d’amore. Sa che c’è qualcosa che non va, ma spera che mi passi e nel frattempo non fa domande. Non se oggi riuscirò a mettere fine alla mia vita, non so se sarò capace di scappare dalla mia anima, di dirgli addio per sempre. La mia famiglia mi ha consigliato di pensarci bene, mi ha detto che se l’amo davvero non potrò mai lasciarla. Alice, mi ha supplicato di non farlo, si è messa in ginocchio e mi ha pregato di non lasciarla, mi ha detto che avremmo sofferto entrambi, che separati avremmo vissuto una vita piena di dolore, ma io ho preso la mia decisione e in un modo o nell’ altro riuscirò a lasciarla vivere senza di me. Lei soffrirà certo, ma con il tempo si riprenderà, la sua memoria è come un piccolo colino e prima o poi i suoi ricordi diventeranno sbiaditi, così da dimenticarsi di me per sempre. Fa male pensa che un giorno, forse ricorderà solo il mio nome: Edward Cullen, un dei miei tanti ragazzi, ma per il suo bene devo accettare questa cosa. In quanto a me, beh… vivrò ogni giorno a rotolarmi nel dolore della perdita, a maledirmi per non essere la “persona” giusta per lei e a ringraziarla per avermi permesso di amarla. Sono quasi le otto, è ora di andare a scuola, tra breve avrà inizio il mio eterno inferno.

****

C’era scritta la data del giorno in cui mi abbandonasti. Leggere i tuoi pensieri e il tuo dolore, hanno riportato a galla tutta la depressione di quel periodo e senza rendermene conto, le mie braccia si sono strette intorno allo stomaco: la voragine, dopo anni, era ritornata. Mi aspettavo di sentire la tua voce, ma non è successo, sapevo che se solo avessi allontanato te dai miei pensieri, la voragine si sarebbe richiusa, stavo per farlo, mi stavo facendo forza, ma un urlo mi ha distratta permettendomi di ritornare in posizione eretta.

“Ahhhhhhh…. Mamma, corri, corri”

“Sarah… Sarah”

Ti prego non adesso, non adesso, pensavo. Scendo le scale a due a due, con il rischio di inciampare e rotolare giù, appena arrivo in soggiorno mia figlia da un altro urlo.

“ahhhhhhhhh”

Le si erano rotte le acque.

“oddio tesoro, dobbiamo correre in ospedale.”

L’ho aiutata a salire in macchina e poi ha tutta velocità ho imboccato il sentiero che porta all’autostrada per Forks.

“era un angioletto, eh?”

“così sembrava”

“fai dei bei respiri profondi.”

Nel frattempo ho preso il telefono e avvisato Jacob e Mark.

“jacob, pronto,jacob? Chiama Mark e correte in ospedale, a Sarah le si sono rotte le acque”

“cosa?”

“le si sono rotte le acque, ma non senti?”

“dove siete adesso?”

“ho appena imboccato l‘autostrada, un quart‘ora e dovrei essere a Forks”

“ahhhhhhh, mamma muoviti”

“ma cosa ci facevate laggiù?”

“senti Jake, non mi pare il momento di parlare, a dopo.”

“ahhhhhh”

“come va tesoro?”

“maleeeee”

“ti capisco”

“ma come fai a sapere la strada”

“beh diciamo che la casa dove mi hai portato non mi è nuova”

“cosa?”

“ne riparliamo poi”

Un quart’ora dopo, mia figlia era all’ospedale, su una barella, in attesa che la figlia fosse pronta per affacciarsi al mondo. Ha subito 7 ore di travaglio,poi finalmente è entrata in sala operatoria. Io sono entrata con lei, perché Mark era troppo agitato e Jacob neanche a parlarne. Dopo poco, mia nipote è nata.

Una giornata movimentata eh? Anche troppo direi, ma veder nascere la proprio nipote vale molto più di una faticosa giornata. Kristen Robinson, la mia prima nipote.

Oh…era proprio destino, in un modo o nell’altro dovevo essere accomunata ai Cullen.

“kristen mi aiuti un attimo”

“certo mamma.”

“che c‘è perché sorridi?”

“7 ore di travaglio eh?”

“non mi ci far pensare… ti strozzerei guarda…iihih”

“ma come ero o no un angioletto?”

“no.”

“dai però hai visto dove ti si sono rotte le acque? Nella casa dei succhiasangue”

“già, mi sa che è per questo che ci sei così affezionata.”

“ah-ah-ah. Ma lo sapevi che quella era casa dei Cullen, quando c’ hai portato la nonna?”

“no, credimi che non lo sapevo. L‘ho saputo dopo”

“ok, ti credo”

Non vedo l’ora di andare a Forks, oggi più che mai.

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Capitolo 29
*** 28-Lettera di Alice ***


Buongiorno a tutti e buon 1 maggio =D cosa fate oggi di bello? Io resto a casa -.-” che cosa deprimente. Allora tornando alla storia: presto, anzi prestissimo, la nostra Kristen partirà per Forks, NON prima però di aver scoperto alcune cose, insomma ha amici vampiri, mamma di origine licatropesca, nonna fuori dal comune…lei può mai essere normale? Vabbe non aggiungo altro nel frattempo beccatevi questa lettera di Alice. Baciiiii >.<

Risposte recensioni:

ese96: ed eccoti il prossimo XD

Saretta__Trilly__: grazie milleeeee… già Kristen ha un tempismo unico, proprio dai cullen doveva dar fastidio alla mamma xd.

XoXo__GossipGirl: grazie milleeeeeeeeeeeeee… si Bella diventa nonna…siamo quasi alla fine *_*

kandy_angel: >.<

Recensite!

28- Capitolo

Finalmente sono nata, adesso anche io faccio parte del diario della nonna. Chissà che cos’ha scritto su di me, chissà se ha mai raccontato ad Edward, tutte le chiacchierate che ci facevamo. Sono le 4 di pomeriggio, la scuola è finita da un po’, la mamma è fuori con mia zia Stefy, la sorella di mio papà, quest’ultimo è a lavoro e la mia amica Marika è in vacanza, che posso fare, se non andare al mio rifugio a leggere?

È da un po’ che non ci vado e questa mi sembra proprio l’occasione giusta.

……………….

Ed eccomi qui, però è davvero pulito, pensavo di trovare ancora i cuscini per terra, e la scatola della nonna vicino al divano, ma è tutto così ordinato. Qui c’è lo zampino della mamma, oppure… cos’è questo biglietto?

Disordinata come tua nonna. Ho sistemato un po’ di cose, la scatola è nell’armadio.

Mi trovavo da quelle parti e ho “visto” che tua mamma ti avrebbe uccisa se avesse trovato quella confusione, perciò visto che TI VOGLIO a Forks il prima possibile, ho dato una ripulita al posto tuo.

P.S. ti ho lasciato un regalino, è sul letto, spero ti piaccia.

Alice

Chi poteva essere se non lei? Com’è tenera, ma cosa mi ha regalato?

Oh… un vestito! Ma è bellissimo e degno di una passerella di moda. Gli sarà costato tantissimo, perciò devo ringraziarla nel migliore dei modi, anche se dubito fortemente che ad un non-morto manchi qualcosa.

Adesso leggiamo e intanto penso.

Ciao Edward, in questi giorni sono davvero felice, mi sento libera, allegra e con tanta voglia di vivere. Non mi sentivo così da tanto tempo, perciò avevo dimenticato cosa si prova ad essere sereni. La mia famiglia e Angela non possono che essere contenti, ogni loro sguardo è come se dicesse “finalmente”. Non so se questa felicità mi accompagnerà per il resto della mia vita o se sia solo temporanea, ma so che fin quanto dura, intendo godermela nei migliori dei modi. Mia figlia resterà a Forks per altri 3 mesi, perciò avrò un sacco di tempo da passare con la mia nipotina. Sai, penso che tutta quest’allegria sia anche merito della posta, già hai capito bene, della posta. Ieri mattina mia figlia doveva fare delle commissioni, comprare un po’ di cose per la bambina, così mi ha lasciato Kristen. La stavo facendo addormentare, quando all’improvviso bussano alla porta.

“Arrivo, chi è?”

“il postino signora.”

“ah, buongiorno.”

“salve, signora Swan”

“ciao, Matt”

“c‘è posta per lei. Ecco firmi qui”

“ok.”

“è la sua bambina?”

“no è mia nipote, la stavo facendo addormentare”

“com‘è bella, complimenti”

“grazie. Allora, cosa devo pagare questa volta, luce? Acqua?”

“veramente niente, è una lettera e un pacchetto”

“ah, il mittente?”

“mmm… non lo dice, c‘è scritto soltanto: Un‘Amica… ah no, ecco qui si firma Alice Cullen”

Silenzio, ero rimasta sorpresa e non riuscivo più a parlare.

“signora tutto bene?”

“oh si mi scusi Matt. Come ha detto che si chiama?”

“Alice Cullen”

“oh… me la dia, grazie e arrivederci.”

Poverino, non l’ho neanche lasciato parlare, che gli ho chiuso la porta in faccia, ma ero troppo su di giri per pensare alle buone maniere. Sono andata a sedermi in salotto, ho postato il pacchetto su tavolo e con mia nipote tra le braccia, ho cominciato a leggere, quella lettera che da tanti anni aspettavo.

****

Mia cara Bella,

Mi ci è voluto un po’ di tempo,ma finalmente ho avuto il coraggio di prendere carta e penna e scriverti. Da quando hai sposato un licantropo, mi è davvero difficile vedere il tuo futuro, perché devi sapere che io non vedo il futuro dei licantropi e devo dire che la cosa mi infastidisce non poco. Pertanto mi è stato difficile vedere la tua reazione a questa lettera, ma grazie al cielo sono riuscita ad intravedere che ti avrebbe fatto piacere. Amica mia, quante cose sono cambiate in tutti questi anni: ti sei sposata, hai avuto una bambina e adesso sei anche nonna, davvero tantissimi auguri. Insieme alla lettera ti ho mandato anche due tutine, visto che a quanto pare il tuo gusto sull’abbigliamento non è cambiato, insieme ovviamente alla tua goffaggine.

Ah mia dolce e tenera Bella, mi manchi sai? Sono stata male e tanto, per non aver avuto l’opportunità di salutarti per bene, avrei voluto abbracciarti e dirti che per te ci sarei sempre stata, ma Edward non me l’ha permesso, lo conosci e sai com’è fatto, ha detto che se davvero ti volevo bene dovevo lasciarti vivere senza di me ed io a male in cuore gli ho dato ascolto, ma non sono passati neanche 2 giorni che già mi ero pentita della promessa fatta. Solo io ho visto cosa hai patito come sei stata male, all’improvviso come dal nulla avevo una tua visione e così mi allontanavo da tutti per passare “un po’ di tempo con te”, ma poi la tua vita si è mescolata con quella dei licantropi e tutto è diventato più difficile. Quando ti sei sposata, sono riuscita ad intravedere solo il tuo vestito e devo dire che almeno quel giorno eri davvero ben vestita. Vorrei dirti così tante cose, raccontarti di noi, di come viviamo e che cosa abbiamo fatto per tutti questi anni, ma non basterebbero 10 lettere per metterti al corrente di tutto. Voglio però che tu sappia che il bene che ti voglio non è diminuito, anzi si può dire che sia aumentato. Ogni tanto ti vengo a trovare, mi nascondo su un albero e ti guardo e come me anche gli altri. Mi amica mia, i Cullen non ti hanno mai dimenticato e penso che mai lo faranno. All’inizio Edward si è arrabbiato scoprendo cosa facevamo, ha cominciato a urlare:

“lasciatela stare, statele lontano, noi gli causiamo solo guai” e poi ogni tanto quando mi sorprendeva a pensare a te mi diceva:

“Alice, non sbirciare nel suo futuro”

Era davvero insopportabile,ma con il passare del tempo ha capito che anche noi avevamo il diritto di pensarti, perché anche noi facevamo parte della tua vita e alla fine non ha detto niente neanche sul fatto che ogni tanto veniamo da te. Ricordo che una volta venni a trovarti con Emmett e tu cadesti dalle scale, questo ovviamente non ci sorprese, ma quello che ci ha fatto rimanere perplessi è stato il fatto che invece di rialzarti, sei rimasta lì a terra a ridere. Non puoi capire le risate di Emmett.

“è sempre la stessa” ha detto pieno di gioia. Si amica mia, sei sempre la stessa, anche se non dimostri più 17 anni, dentro sei sempre quella ragazza che tanti anni prima ha avuto il coraggio di innamorarsi di un vampiro, di conoscere la sua famiglia e di accettare me come amica, sorella e anche cognata. Dopo che ce ne siamo andati, la mia visione non è cambiata sai? Per anni ti ho vista trasformata in vampira e far parte della nostra famiglia. Mi sono vista preparare un grande matrimonio: il vostro, vi ho visto andare in luna di miele e ho visto una bambina, metà vampira,metà umana. Poi ad un tratto la visione è sparita, e con lei ogni possibilità di farla diventare realtà, non so cosa sia successo, so solo che all’improvviso ho visto il tuo futuro mutare e prendere un’altra strada. Tua nipote sarà davvero bellissima e ti somiglierà in modo davvero strabiliante, sono riuscita a vedere che troverà qualcosa che tu vorresti portasse con se. La vedo in una casetta nel cuore della foresta, a leggere non so cosa, la vedo ridere, piangere e la vedo partire per Forks. Tutto sommato stai vivendo una vita bellissima, piena di gioia e soddisfazioni. Non stai vivendo una vita normale, per il semplice fatto che tu non sei nata per essere come tutti gli altri, hai vissuto numerosi colpi di scena è la tua vita è ambientata tra il mondo mortale e quello immortale, sei speciale ed Edward non potrebbe che esserne contento. Amica mia, adesso devo andare, ti abbraccio forte e spero che se mai ci rincontreremo tu mi accolga a braccia aperte come un tempo.

Ti voglio bene Alice.

P.s. continua a sperare perché prima o poi il tuo sogno si realizzerà.

****

L’ho letta 2 volte e mentre le lacrime rigavano il mio viso, io pensavo a tutti i momenti passati con lei. Le ho voluto bene e gliene voglio tutt’ ora. Ricevere quella lettera è stato per me un immenso regalo, ecco perché dico che è anche grazie alla posta che mi sento così felice e serena. Dopo aver ripiegato la lettera e aperto il pacchetto con le tutine, le quali sono davvero graziose, mi sono posta 3mila domande, ad esempio:

Cosa ho fatto per fare annullare la visione? Cosa sarebbe successo tra me e Jacob? Come ha scritto Alice, io e te ci saremmo sposati, quindi sarei diventata vampira? E chi è quella strana creatura metà vampira, metà umana? Cosa centrava con noi?

Tutte domande, alle quali non ho trovato risposta, poi però sono andata a dormire e ho fatto un sogno davvero strano e in un certo senso reale.

Mi sono vista sullo strapiombo della scogliera, quella dove tanti anni prima avevo tentato di tuffarmi, ho rivissuto tutti quei minuti passati lì a sentire la tua voce, poi mi sono piegata sulle gambe e anziché essere fermata da Jake, mi sono tuffata. Poi il sogno è diventato più complicato da seguire, perché le scene proseguivano troppo veloci, sono riuscita a vedere solo Alice a casa mia con Jake, un volo in aereo, io che correvo il una piazza, io, te ed Alice in una grande stanza con strane persone e poi noi nella mia stanza, una tenda da campeggio, Victoria, un matrimonio, una bambina che chiamavo Renesmee, io vampira e una battaglia, poi mi sono svegliata.

Non riesco a capire il significato di questo sogno, ma ho come la sensazione il mio subconscio abbia voluto rispondere alle mie domande. Sarà vero? Avrei davvero vissuto tutti quei momenti? La mia vita è cambiata solo per un tuffo mancato? Ormai è tardi per cambiare le cose ed è inutile cercare di trovare la risposta giusta, perché non avrò mai una conferma sulle mie ipotesi. Adesso ti lascio, tra un po’ passa a prendermi mia figlia per andare dal pediatra. Un bacio.

Un semplice tuffo? Sarebbe bastato un semplice tuffo? Non è possibile. Come può un gesto così stupido, cambiarti una vita intera? Mentre leggevo, ho indossato il vestito che mi ha regalato Alice e devo dire che mi sta davvero bene. È rosso fuoco, senza bretelle, la parte di sopra è come un bustino, stretto fino in vita dove c’è un nastro nero con un fiocco sotto al quale il vestito diventa un po’ stropicciato e si allarga scendendo a palloncino. Davvero stupendo non c’è che dire.

Adesso mi preparo qualcosa da mangiare e poi vedo un po’ cos’ è rimasto nella scatola.

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Capitolo 30
*** 29- invecchiata! ***


Buon pomeriggio tesori come state? Finalmente e maggio e tra poco siamo libere da qualsiasi impegno scolastico, non vedo l’oraaaaa =D

Bene, come avrete capito Bella ha accettato la sua vita e inizia (finalmente) ad essere più serena e tranquilla. Questo è un capitolo molto tranquillo, anche perché tra uno o due capitoli, non ricordo con esattezza, succederà qualcosa di davvero insostenibile per la nostra Bells. Come sempre un grazie a tutte per i complimenti e le recensioni e per chi l’ha chiesto: NO, Kristen non sostituirà Bella con Edward, tranquilleeeeeeeeeeeee =D Kiss.

Recensite!

29-Capitolo

“KRISTENNNNNNNN, corri subito qui”

Cavolo mi ha fatto saltare dalla paura, ma che si urla così?

“un attimo”

“No, SUBITO”

Ma perché è così arrabbiata?

“eccomi, eccomi. Che c‘è?”

“COS‘è QUESTA? COS‘è?”

“Un foglio?”

“fai anche la spiritosa. Kristen cos‘è questa?”

“ma cosa?”

Ma si era ammattita?

“<Disordinata come tua nonna. Ho sistemato un po’ di cose, la scatola è nell’armadio.

Mi trovavo da quelle parti e ho “visto” che tua mamma ti avrebbe uccisa> Devo continuare, oppure hai capito?”

Oddio, la lettera di Alice come ho fatto a lasciarla qua? Mi deve essere caduta, ed ora?

“ohhhhhhhh”

“nient‘altro? Sai dire solo oh?”

“cosa devo dirti?”

“COSA DEVI DIRMI? Per esempio che non è come penso, che sto sbagliando conclusione e che questa lettera NON è di Alice Cullen”

“ah vuoi sentire questo?!”

Ma perché Alice non mi ha avvertito?

“si, voglio sentire questo. Non è di Alice Cullen, vero? Vero che mi sbaglio?”

“e se fosse la verità? Dai mamma, non arrabbiarti così, sapevi che prima o poi sarebbero ricomparsi.”

“accidenti Kristen, accidenti a te, alla nonna e ai Cullen. Ti avevo avvertita, scongiurata di non cercarli, di lasciar perdere questa storia, ma tu non hai voluto. Sei cocciuta come tua nonna, identica. Ahhhhhhhh che crisi”

“veramente è stata Alice a cercare me”

“non cambia le cose. Quando avevo la tua età sono scappata da quel mondo e tu cosa fai? Ci vai incontro. Ma io non ti lascerò vincere, da oggi non vedrai o sentirai nessun Cullen, non leggerai più il diario, non andrai a Forks, devi stare lontana da quel posto, lontana da quegli esseri che non aspettano altro che saltarti al collo.”

“COSA? No, tu non puoi, ho 18 anni faccio quello che voglio.”

“non fin quando sei a casa mia. Sposati e allora comanderai tu, fino ad allora detto io le leggi”

Era davvero arrabbiata, non l’avevo mai sentita parlare così, ma non avrebbe vinto, non con me.

“senti, non posso bloccarmi alla fine del diario, quindi continuerò a leggerlo, appena finito andrò a Forks da Kelly e che tu lo voglia o no, conoscerò il resto dei Cullen. Mi dispiace”

“ti dispiace? TI DISPIACE? Dovevi dirmi la verità Kristen, non dovevo scoprirlo con una lettera. Dove vai adesso?”

“a leggere, quando ti sarà passata parleremo”

“cocciuta, assurdamente cocciuta.”

Non voglio farla arrabbiare ancora di più con il mio atteggiamento, ma devo chiamare Alice, subito.

“Ehilà Kristen tutto bene?”

“dimmelo tu Alice, ho appena litigato con mia madre”

“oh già è vero, ci è voluto poco, pensavo peggio”

“tu lo sapevi? Perché non me lo hai detto? Mi avresti risparmiato un sacco di guai, adesso sono problemi tuoi se non verrò a Forks”

“oh come sei pessimista, andrà tutto bene, perciò non ti ho avvertita e poi volevo vedere la reazione di tua madre, povera essere pugnalata dalla figlia”

“Alice!”

“va bene, va bene. Senti lo sapevo che il vestito ti sarebbe stato d‘incanto”

“ah già grazie davvero, è bellissimo”

“oh, è una cosetta di poco valore”

“valore ne ha eccome, devi aver speso una fortuna”

“no, per la mia famiglia non è un problema, soprattutto se ci sono io che indovino le lotterie e la borsa”

“indovini è?”

“certo, sono molto fortuna”

“va bene dai, ora ti lascio, non vorrei che mia madre…”

“ok ok, ciao Kris”

“ciao Alice”

Uffa, è impossibile mettere il muso con lei, così com’è impossibile parlare con la mamma quando ha la luna storta, meglio andare a leggere.

Allora, da quando sono nata sono passati 4 anni, e la nonna non fa che chiedersi cosa troverò quando sarò grande. Le ultime pagine del diario raccontano tutte le tappe della mia infanzia: il mio primo dentino, la prima parola e i primi passi, ho scoperto che quando l’andavo a trovare la notte mi raccontava le storie e dormiva vicino a me, mentre il nonno la mattina mi portava a spasso per le strade del La Push. Il cosa brutta di crescere è che il tempo cancella dalla nostra mente quasi tutti i ricordi di quand’eravamo bambini, non permettendoci di riassaporare quei piccoli momenti di serenità.

Oggi inizio a scriverti con questi versi presi da internet:

Mi hanno detto che crescere fa parte della vita;

Mi hanno detto che crescere è una lotta contro il destino,

Mi hanno detto che crescere fa amare e soffrire;

Mi hanno detto che crescere è una lunga corsa ad ostacoli,

Dalla quale non ti puoi ritirare;

Mi hanno detto che crescere è sognare ad occhi aperti,

Ma io preferisco restare bambina e sognare ad occhi chiusi.

Crescere, che cosa significa? Gran bella domanda. Ci sono ragazze che non vedono l’ora di diventare adulte, non vedono l’ora di compiere18 anni ed entrare a far parte del mondo adulto. Gli adolescenti credono che una volta varcata la soglia dei 18 anni, siano liberi di far ciò che vogliono, ma solo dopo si rendono con che essere maggiorenni non vuol dire nulla e che il mondo “dei grandi” è una grande fregatura. Certo che le persone sono strane, il mondo è popolato da ragazzini che non vedono l’ora di diventare adulti e da adulti che invece, sperano di poter tornare ragazzini, nessuno si accontenta di ciò che ha e vuole sempre avere di più, non gli basta aver vissuto la propria vita no, loro la vorrebbero rivivere. Le persone che conoscono mi dicono sempre che io non sono mai stata un adolescente, che sono sempre stata matura e diversa da qualsiasi altra persona del pianeta, eppure oggi sento di avere qualcosa in comune con tutti gli altri esseri umani. Stamattina mi sono svegliata, ho aperto il cassetto del comodino vicino al letto ed ho visto una mia vecchia foto, quella che scattai con te nel salotto di mio padre, 2 giorni prima del tuo addio. Il primo impulso nel guardare quella foto è stata sorridere, poi mi sono alzata dal letto, sono andata in bagno e dopo essermi lavata i denti mi sono guardata allo specchio e lì sono rimasta delusa, quasi mi aspettassi di veder riflessa l’immagine di quella foto. Il mio sguardo saettava dallo specchio, alla foto, dalla mia nuova immagine, a quella vecchia e dopo ben 5 minuti mi sono fermata e ad alta voce, guardando la tua immagine ho detto:

“sono invecchiata” già, per la prima volta mi sono resa conto che quella signora con la faccia rugosa e i capelli bianchi che ogni mattina vedevo nello specchio ero io. È stato un vero e proprio trauma risvegliarmi dal mio costante sogno ad occhi aperti, chissà per quale motivo la mia mente era rimasta a quando avevo ancora la pelle liscia come seta e i capelli castani, senza rendersi conto che ormai ho 54 anni suonati, quasi 55. Ed è stato incredibile capire di come il tempo passi così in fretta, portandosi con se tu ciò che di bello ci appartiene e rimanendoci solo con un ammasso di capelli bianchi e pelle cadente. Tu ovviamente non puoi capire come mi senta, perché tu non ti ritroverai mai con dei capelli bianchi, non avrai mai bisogno di un bastone per reggerti in piedi, tu rimarrai sempre il mio 17enne, congelato nella sua età più fiorita. In certi aspetti sei fortunato, non morirai mai e sarai per sempre libero di fare ciò che ti pare, in altri aspetti invece inizio a capire perché invidi così tanto gli esseri umani. Tanti anni fa pensavo che essere immortali fosse la cosa più bella al mondo, ero disposta ad entrare nel tuo mondo senza preoccuparmi di ciò che non avrei mai avuto, adesso invece, dopo essere diventata mamma e nonna posso affermare che non c’è niente di più bello che essere mortali. Tu non diventerai mai papà, non avrai mai la fortuna di vedere il tuo bambino correrti incontro e gridarti che ti vuole bene, non vedrai mai i tuoi nipoti crescere, per il semplice fatto che non avrai mai nipoti, non starai mai seduto sul divano a guardare l’album di fotografie insieme a tua moglie e a ricordare quand’era stato bello essere giovani. Nessuno vorrebbe invecchiare, eppure tutti sono felici di ritrovarsi con i capelli bianchi e una casa piena di nipotini. Io come altri sono solo di passaggio su questo mondo, tu invece ci rimarrai intrappolato per sempre. Finalmente dopo tempo, ho davvero capito cosa hai fatto per me, ho davvero capito il significato del tuo gesto e per questo non posso che essertene grata. Grazie amore mio,grazie per avermi fatto vivere queste emozioni che mai avrei pensato di voler vivere.

Ma perché ogni volta che leggo questo diario piango? Perché la nonna deve scrivere queste cose? Edward Cullen, se mai ti incontrerò, voglio farti sapere che sia per la nonna, che per me, tu sei un essere speciale.

“kristen posso entrare?”

“ehm… ok mamma, si”

Ti prego fa che non ricominci ad urlare.

“dimmi che c‘è?”

“niente volevo scusarmi, lo so di aver avuto una reazione esagerata, infondo dovevo saperlo che prima o poi avresti conosciuto qualcuno, il fatto è che quel mondo mi fa paura e non voglio che ti accada qualcosa, tutto qui”

“oh mamma, e se ti prometto che starò attenta e che so quello che sto facendo, tu mi lascerai andare a Forks?”

“tanto ci saresti andata comunque, con o senza il mio permesso”

“è un si?”

“si, è un si”

“grazie mamma, ti voglio bene”

“certo, certo, anche io”

Certo, certo… proprio non voleva smetterla di dirlo.

Fortunatamente le cose si sono risolte, altrimenti non so se sarei riuscita ad andare a Forks e a non strangolare Alice.

p.s. grazie a tutti quelli che mi seguono in silenzio, hai preferiti, segiuti e da ricordare. Siete fantastici. =)

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Capitolo 31
*** 30- Il lieto fine? troppo scontato ***


Buongiorno e buona domenica a tutti tesori. Ormai ci siamo quasi, mancano esattamente 9 capitoli alla fine, cosa succederà? Vi annuncio che tra 3 capitoli Kristen parte per Forks =D

p.s. scrivete anche voi fan faction? Se è si, fatevi pubblicità nei commenti che vengo a trovarvi, ho voglia di leggere nuove fan faction e ringraziarvi di seguirmi =D

Risposte recensioni:

Saretta__Trilly__: grazie milleeeeee… Sarah non poteva fare molto, Kristen sarebbe partita comunque quindi tanto vale accettarlo e darle il permesso.

kandy_angel: grazie mille =D

ese96: anche io adoro Kristen… grazie mille *__*

XoXo__GossipGirl: davvero volevi kristen e Edward insieme? O.o mi sa che sei una delle poche,per non dire l’unica xd. Grazie mille=D

Bella__C: grazie mille Francesca, sono contenta che ti piaccia e che sia riuscita a farti emozionare, non pensavo di potercela fare. Grazie davvero!

Sissi_Cullen: ahahah anche mia madre strilla così quando ha la luna storta, infatti diciamo che mi sono ispirata e lei, e Kristen sono io che faccio la finta tonta xdxdxd. Il pezzo dove urla parecchio arriva nel prossimo capitolo, quindi non ti sei persa niente =D. baci.

Recensite!

 

30-Capitolo

Ci siamo, ancora 10 pagine e poi si parte per Forks. Alice mi ha detto che loro sono già tutti lì ad aspettarmi, il che non mi aiuta per niente. Volevo chiedergli se ci sarebbe stato anche Edward, ma lei ha cercato di tenere il discorso il più lontano possibile dal fratello, perciò non ho insistito. Non ne parla mai, ma se solo sente pronunciare il nome Edward, la sua espressione cambia e anziché allegra come sempre,diventa triste e cupa. Solo una volta affrontammo il discorso e lei mi confessò che vedere il fratello così privo di vitalità faceva soffrire tutti, ma per lei era diverso perché poteva vedere il futuro, perciò sapeva prima di tutti, anche di Edward stesso, come avrebbe trascorso la giornata. Lei e Edward hanno sempre avuto un forte rapporto, nessuno nascondeva niente a l’altro e non era solo per i loro doni, ma anche una questione affettiva, tuttavia da qualche anno a questa parte, Alice sospetta che il fratello gli nasconda qualcosa. Il suo futuro è diventato ignoto, come se lui volevo mostragli solo ciò che ritiene necessario, come se stesse proteggendo un segreto, un qualcosa alla quale tiene molto. Ho cercato di tranquillizzarla dicendogli che forse il futuro era ignoto perché lui ormai viveva alla giornata, ma lei non ne è convita, pensa che c’è dell’altro dietro, qualcosa di più importante, qualcosa che Edward non vuole che sappia. Francamente, non so proprio cosa potrebbe nascondere.

Sono nel mio rifugio personale, sono venuta a dare una sistemata, perché non so se riesco a tornarci prima di partire. Quasi dimenticavo, devo chiamare Billy, il figlio della sorella del nonno e di Paul. Già Billy, mi ero sempre domandata il perché non crescesse mai, adesso invece, penso proprio di aver capito.

“pronto?”

“ciao Billy sono Kristen ricordi? La figlia di tua cugina Sarah”

“certo che mi ricordo, come va? È da una vita che non ti sento”

“bene bene, sento vorrei chiederti una cosa”

“dimmi tutto”

“ tra una settimana verrò a Forks a trovare un‘amica, solo che prima dovrei fare un po’ di servizi,perciò non vorrei andare subito da lei”

“capito,ed io cosa centro?”

“ehm…si ecco, io vorrei sapere se potesti venirmi a prendere all‘aeroporto”

“certo nessun problema, ma la tua amica sa che vengo a prenderti io?”

“uh… beh veramente no. Sai, le ho detto che sarei andata solo tra 10 giorni,quindi no, non lo sa”

“cioè fammi capire, tu vieni a Forks per trovare una tua amica,ma gli dici che arriverai solo tra dieci giorni, quando invece arriverai tra 7?”

“esatto”

“e perche lo fai?”

“beh perché prima devo andare a trovare altri amici”

“e non puoi dirglielo alla tua amica?”

“no,non dovrebbe saperlo”

“chi sono li conosco?”

“uh… beh si però… cioè credo, ma… non penso che ti farebbe piacere sapere chi sono.”

“è un segreto?”

“te lo dirò da vicino ok?”

“ok, allora ci vediamo tra una settimana un bacio.”

“si ciao. Un bacio anche a te”

Uh…non oso immaginare quando gli dirò dei Cullen, o come l’impressione che i licantropi siamo un tantino suscettibili a riguardo. Povera me!

Meglio leggere va.

Ciao Edward, sono con Emily, la moglie di Sam, a casa non avevo nulla da fare e lei mi ha invitata qui. Sai oggi mi sento proprio strana, ansiosa e preoccupata, come e dovesse succedere qualcosa di davvero brutto, non so cosa sia, ma forse è colpa del film che ho appena finito di vedere: Moulin Rouge.

È un film bellissimo, non lo avevo mai visto, anche perchè non sono un’appassionata di musical, ma questo è da vedere. La storia è ambientata nel lontano 1899 dove Christian, un giovane poeta insofferente nei confronti delle convenzioni e dei legami familiari, si trasferisce a Montmartre per prendere parte alla vita scapestrata e sregolata della Boheme. Christian piomba così nella vita dei nightclub parigini e incontra Satine, fra le più belle e pagate donne del Moulin Rouge e tra i 2 è subito amore. La realtà però è un'altra, il Duca di Worchester, che finanzia gli spettacoli, ha messo gli occhi su Satine, e naturalmente l'impresario Zidler cerca di favorire questa relazione. Ma Satine e Christian dicono di volersi amare e così tra i 2 nasce una storia clandestina, ma la povera ragazza è ignara della malattia che l’affligge, la tubercolosi. Scoperta la relazione, il Duca minaccia di uccidere il giovane e Satine per salvarlo lo lascia dicendogli di non amarlo più. Il giovane ragazzo però non ci crede e durante uno spettacolo prende il posto del protagonista e lì scopre il perché la ragazza gli abbia detto addio. Finito lo spettacolo, i 2 non fanno in tempo a festeggiare il loro ricongiungimento, che Satine cade a terra e muore. Una storia davvero toccante, con un triste finale che mi ha provocato ansia e una forte crisi di pianto. Una frase, di questo film mi ha colpito più di tutto, ossia: “La cosa più grande, che tu possa imparare è amare e lasciarti amare”

Bella vero? Ricca di significato. Prima con Emily parlavo di come sia strano l’animo umano, di come ci colpisca una storia triste e della differenza tra il lieto fine e un finale come quello del Moulin Rouge e sono giunta alla conclusione che la gente, per quanto dica di amare i lieto fine, si appassiona di più ad una storia con un finale triste. Certo durante la proiezione del film tutti gli spettatori sognano un gran finale,tutti si aspettano un lieto fine e il trionfo dell’amore, ma in realtà il lieto fine è diventato scontato, banale, perciò quali sono i film che vediamo più e più volte, quelli dove trionfa la felicità o quelli tristi? Beh io direi quelli tristi. Quali film sono diventati grandi capolavori? quali hanno sbancato il botteghino?

Romeo e Giulietta, Taitanic, il Moulin Rounge, tutti parlano di una grande storia d’amore, ma tutti hanno un finale non proprio felice, tutti e 3 terminano con la morte di un protagonista che lascia il suo amato ad una vita di agonia e di dolore,o come nel caso di Romeo e Giulietta, con la morte di entrambi. Io penso che se la nostra storia diventasse un film, tutti correrebbero a vederlo e tutti ne rimarrebbero affascinati e con gli occhi arrossati per le troppe lacrime. Tutti lo vedrebbe mille volte, solo per il gusto di piangere e di vedere quanto l’amore possa essere forte. La gente ama vedere il dolore mescolato all’amore, una miscela omogenea di bene e male, perciò è masochista.

Sai ieri dove sono andata? Sono tornata a casa tua, ho convinto mia figlia a non ristrutturarla, ma volevo controllare che fosse tutto apposto. Questa volta non mi ha fatto nessun effetto, è stato come ritornare a casa dopo un lungo viaggio, in me non c’era tristezza,ma solo gioia e felicità. Fortunatamente,la casa era come l’avevo lasciata l’ultima volta perciò non ho dovuto fare granch’è a parte prendere un chiodo ed incidere una frase sulla porta. Già, vi ho lasciato una dedica su una porta e invece di usare una penna , ho preso un chiodo,così sono sicura che l’incisione rimarrà per sempre. Non vi ho scritto niente di eclatante, appare:

siete stati come una famiglia. Non vi dimenticherò mai. Bella Swan

Più che un’ azione premeditata è stato un atto involontario,senza un perché, senza un reale motivo, solo per il puro gusto di farlo. Già mio caro Edward, a 60 anni sono diventata una vandala, ma mi perdoni vero? Ne ero sicura.

Scusami ma adesso ti devo lasciare, il telefono sta vibrando, è Quil quindi mi tocca rispondere. Un bacio.

Oh, il Moulin Rouge! Davvero bellissimo, me lo fece vedere una volta proprio la nonna e piansi come una fontana.

Aspetta un attimo, quanti anni ha scritto che ha la nonna, 60? Il che significa io ne avevo 10, quasi undici anni.

Oh no, questo significa che… che quella chiamata è per dirle che… che… no,oggi non sono pronta per leggere quello che viene dopo. No, non ci riesco.

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Capitolo 32
*** 31- Promessa infranta ***


Buona domenica tesorini come state? Bene, questo è il capitolo più triste che io abba scritto, molte di voi hanno indovinato cosa succede, beh vi lascio alla lettura =(

p.s. grazie mille per le RECENSIONI siete eccezionali e fate troppi complimenti =D

Recensite!

31- Capitolo

Ormai non posso più rimandare, devo leggere, leggere quel capitolo straziante, capire cos’è successo e soffrire con lei, con la nonna.

“Kristen dove vai con quel pacco di fazzoletti?” già sto portando con me dei fazzoletti.

“chi io? Oh…niente mamma devo leggere”

“e perché i fazzoletti?”

“ehm…è arrivato… si ecco… la nonna ha 60 anni”

“oh… ho capito…60 anni,la fine di tutto.”

“dove urla più forte”

“si”

“vado. A dopo”

“Jacob, mi ami?”

“si amore mio, che domande fai?”

“Allora, mi prometti una cosa?”

“tutto quello che vuoi.”

“mi prometti che me ne andrò prima io?”

“andare dove?”

“da questo mondo. Promettimi che morirò prima io”

“ma che promesse mi fai fare Bella?”

“promettimelo ti prego. Non sopporterei di vivere se mi abbandonassi anche tu. Ti prego, promettimelo.”

“te lo prometto amore. Te lo prometto”

Una promessa che non è stata rispettata, una promessa che è stata spazzata via dalla furia di un essere ignobile, un essere che non sarebbe mai dovuto esistere: me. Sono stata io stessa a non farla avverare, è colpa mia se ora mi trovo su questo divano a piangere e a desidera di morire. Morire si, l’unico modo per non soffrire più. Sono passati 3 mesi da quella telefonata, 3 mesi da quando la mia vita è finita, 3 mesi da quando sono morta dentro, una 2 volta. Ricordo come se fosse ieri: ero a casa di Emily,stavo scrivendo a te, quando all’improvviso mi squilla il telefono.

“pronto?”

“Bella? Bella dove sei Bella?”

“Qu…Quil dimmi, cosa c‘è?”

“dove, dove…se-se-sei”

“da Emily, perché?”

“Bella, io…io non so come dirtelo”

“Dirmi cosa? Accidenti Quil mi stai facendo preoccupare.”

A quel punto Emily sentendomi urlare si avvicina e nello stesso istante, Quil parla.

“Jake…Jake è…Oddio è successo tutto così all‘improvviso, è arrivata e non si è capito più nulla e Jacob, oh Jacob”

“Cos‘è successo a Jacob? Quil pronto? Cos‘è successo?”

“Bella, si è ferito, è grave. Sta a casa del vecchio Billy”

“F-f-fer-ferito?”

“Corri Bella, corri.”

Chiudo il telefono, le lacrime iniziano a scendere, mi accascio per terra, tremo, la sensazione che avevo si stava avverando, avevo paura, paura di perderlo, paura di arrivare li e di scoprire la verità. Emily, mi aiuta a rialzarmi, mi mette in macchina e mi porta a casa del vecchio Billy, morto 15 anni fa. Appena arrivata, mi fiondo in quella piccola casa e li trovo tutti: Sam, Quil, Embry, Paul, tutti.

“Jacob? JACOB? Dov‘è Jacob?”

“è in camera Bella. No,non puoi entrare, il dottore lo sta visitando” mi disse Quil, mentre Sam mi blocca per non farmi entrare.

“Ma io DEVO vederlo.Jacob? JACOB?”

“Shh Bella, shh” mi disse, abbracciandomi, Paul.

“Ma cosa diamine è successo? Cosa?” urlo ormai in preda allo sconforto.

“Jacob stava a La Push”iniziò a spiegare Sam. “ci stava aspettando per una riunione, mentre parlavamo a telefono si è sentito uno strano rumore e poi Jacob ha staccato il telefono. Noi eravamo ancora a casa di Embry, ma avevamo un brutto presentimento e così ci siamo trasformati tutti, anche io, e siamo andati incontro a Jacob”

Io non riuscivo a credere alle mie orecchie, in quel momento volevo correre da Jacob e assicurarmi che stesse bene, ma mi costrinsi a rimanere lì e ascoltare il racconto.

“mentre correvamo, ci siamo stupiti di sentire i pensieri Jacob. Si era trasformato e la cosa non prevedeva nulla di buono. Arrivati a destinazione abbiamo trovato Jacob, che combatteva con… con Victoria”

“Victoria? VICTORIA? Cosa centra con tutto questo?”

“beh vedi Bella, Jacob non te l‘ha mai detto per non allarmarti, ma Victoria, non si è mai dimenticata di te. Ogni 2 o 3mesi veniva e cercava di entrare a Forks per vendicarsi, ma non ci è mai riuscita. Ricordi quando partoristi Sarah e Jacob non era li? Ricordi che ti disse che stava di ronda e ti avrebbe raggiunta il prima possibile?”

Riuscì solo ad annuire con il capo, troppo scossa per quanto stavo sentendo, per rispondere ad alta voce.

“Ti ha mentito, in realtà lui stava combattendo con Victoria. Da quel giorno lei non si è fatta più viva, perciò credevamo si fosse arresa invece… invece ha aspettato che Jacob diventasse anziano e debole, per attaccare.”

“ma perché non lo avete aiutato?” riuscì a domandare con un filo di voce.

“non ce l‘ ha permesso. Appena ci ha visto ci ha costretti a non intervenire, voleva distruggerla da solo, per te, per voi.”

Ormai era chiaro quello che aveva fatto Jacob, ma volevo delle conferme così mi feci forza e dissi:

“un ordine alfa.”

“si Bella, un ordine alfa, così potente da bloccare anche me.” mi disse Sam rammaricato.

Jacob, il mio Jacob, aveva sempre odiato dettare leggi, non aveva mai costretto nessuno a fare ciò che non voleva, questa volta invece, quando DOVEVA lasciarsi aiutare, ha dettato il suo ordine alfa: il primo della sua vita. Mentre ero li con le mani tra i capelli, ad incolparmi dell’accaduto, il dottore esce dalla porta.

“ dottore come sta?” gli domando con la speranza che tutto fosse apposto, ma lui abbassa lo sguardo e mi dice:

“mi dispiace signora, ma le ferite sono troppe e il lupo che era in suo marito era troppo debole per reggere tutte queste contusioni. Ho fatto tutto il possibile mi creda, ma… ma non ci sono buone probabilità di riuscita. Solo un miracolo, può aiutarci.” a quel punto, dopo quelle parole, il mio autocontrollo cede e mi lascio andare in un grido disperato.

“NOOOOOOOOOOOOOOOO…” urlavo, mentre tutti cercavano di reggermi, mentre tutti mi dicevano che Jacob ce l’avrebbe fatta.

Quando entro in camera sua e lo trovo su quel letto, pallido e aggrappato alla vita con un sottile filo di cotone, mi lascio andare in un pianto disperato. Lui mi vede, vorrebbe alzarsi, venirmi in contro, ma non ci riesce e così mi parla, mi parla con una voce che è poco più di un sussurro.

“Bells, vieni qui. Non piangere amore vieni qui.”

Gli vado vicino,mi siedo sulla sedia accanto a letto e prendendogli la mano, gli parlo.

“Jacob, perché? Perché non ti sei fatto aiutare?”

“dovevo farlo io Bella, solo io. Ce l‘ho fatta sai? Gli ho staccato la testa ed ora non ti darà più fastidio. Puoi vivere tranquilla amore mio.”

“è colpa mia, è colpa mia se tu adesso sei qui, in pericolo di vita, mia, è solo colpa mia”

“no Bells ma co-c-c-c-cosa dici?”

Vederlo così debole, inerme, mi ha distrutta, è stato come finire sotto un carro armato.

“si jacob, se io non fossi mai venuta a Forks, se non mi fossi mai innamorata di Edward, se io non ti avessi mai conosciuto, tu adesso saresti a casa, sano e salvo con una donna che non ha bisogno di essere aiutata ogni 5 secondi. Saresti felice.”

“ma io sono felice, felice di averti conosciuto, di averti amata, di aver ucciso quella succhiasangue, sono persino felce di essere in questo letto, tra la vita e la morte. Senza di te, la mia vita non avrebbe avuto senso.” era incredibile, in quel momento, quando io dovevo far forza a lui, era lui che aiutava me.

“Bells, mi dispiace. So che questa non è la vita che volevi, so che non mi ami quanto hai amato lui, so di essere il secondo, ma sono orgoglioso del mio secondo posto…”

“shh jake, basta non dire più assurdità. Non affaticarti ti prego. Ti amo, ti amo più di qualunque altro, più di lui.”

“n-n-n-no amore, voglio che tu sappia quanto ti amo, prima che sia trp-p-p-troppo tardi. Prima che muoia, perché è inutile mentire, sto morendo, non ci sono possibilità”

“no amore mio, tu non morirai, tu resterai qui, con me. Non dire queste cose, ti prego, non dirle.”dissi in preda ad una crisi di pianto.

“Bella, dal primo giorno c-h-e ti ho vista,sono stato come ipn-ipnotizzato da te. Ti ho subito amato, non avrei mai pensato di poterti sposare, di poterti fare mia, invece è successo, ab-b-abbiamo avuto una figlia e adesso siamo anche non-n-n-i. Ti amo Bells, ti amo e spero che ti abbia reso almeno un po’ felice.”

In quel momento volevo dirgli così tante cose, volevo fargli capire che per me era stato più di una seconda scelta, che lui per me era tutto, ma non c’era tempo.

“Jake, tu per me sei stato tutto: il mio migliore amico, mio marito,il padre di mia figlia, il mio amante,mi ha saputa rendere la donna più amata e felice del mondo. Ti amo Jacob Black, ti amo più della mia stessa vita.”

Mi aspettavo una sua risposta,ma lui non rispondeva, era li, con gli chiusi e non parlava,a quel punto l’ansia è cominciata a salire ed io con il cuore in gola lo chiamavo.

“Jake,Jake,Jaco-b.”

Ma lui niente, ne una parola, ne un piccolo movimento,poi all’improvviso riapre gli occhi e con quella poca voce che gli era rimasta mi sussurra:

“scusa se non ho rispettato la promessa amore mio. Ti amo”

E con quelle parole, ha lasciato questo mondo. Sono stata per 1 minuto in silenzio senza parlare,senza neanche capire quello che era successo, ero lì persa nel nulla, poi ho iniziato ad urlare, con tutto il fiato che avevo:

“NOOOOOOOOOOOOO… Jacob no,non farmi questo, non lasciarmi.

NOOOO… Jacob, il mio Jacob” urlavo e piangevo,ero disperata, sono disperata.

Tutti accorsero nella stanza, c’era chi piangeva, chi cercava di farmi forza, e chi invece cercava di far rinvenire Rachel. Sono stata a piangere abbracciata al corpo, ormai morto, di mio marito per non so quanto tempo, poi come se una furia omicida si fosse impossessata di me, esco dalla stanza e senza degnare nessuno di uno sguardo esco in cortile. Tutti mi seguono, ma io non ci faccio granché caso, ero troppo concentrata ad ammirare quella nuvola di fumo denso e nero e a capire dove si trovasse, per far caso a loro. Quando capì il luogo nella quale era avvenuto lo scontro, mi incamminai verso di esso. Ormai non ragionavo più, seguivo solo il mio istinto,non mi importava di ciò che sarebbe successo, ormai Jacob era morto ed io con lui. Arrivata nell’enorme spiazzo vengo attirata da un rogo ormai quasi terminato, mi avvicino e lì, vicino ai resti di Victoria mi accascio a terra e urlo:

“CHE TU SIA MALEDETTA VICTORIA. CHE TU SIA MALEDETTA.”

Rachel mi si avvicina, mi abbraccia e tra le lacrime mi dice:

“Bella andiamo a casa,andiamo via da questo posto.”

Ma io rimanevo lì e tra un singhiozzo ed un altro sussurravo:

“è colpa mia, è colpa mia. Scusami Rachel, scusami tanto” e lei eri lì che mi diceva di non dire assurdità, a ricordarmi quanto Jake mi amasse,ma io non volevo e non voglio tuttora sentir ragioni, è stata colpa mia e nessuno poteva negarlo.

“CHE IO SIA MALEDETTA, SONO IO CHE DEVO ESSERE MALEDETTA IO” urlai talmente forte da rischiare di perdere la voce.

Nei giorni successivi tutti cercavano di farmi compagnia, nessuno voleva lasciarmi sola, avevano paura che commettessi qualche stupidaggine. Che sciocchi a pensare che mi sarei suicidata, sarebbe stato troppo facile morire, io devo vivere ed ogni giorno soffrire, è questo che mi merito, solo questo. Mia figlia è qui da 3 mesi, cerca di tirarmi su di morale, ma ne lei, ne Angela riescono a strapparmi un sorriso, solo Kristen c’è riuscita una volta, è venuta vicino a me e mi ha detto:

“sai nonna, penso che se nonno Jake fosse qui, in questo momento ti direbbe: lui è fatto così no?” l’ho guardata negli occhi e sorridendole le ho risposto:

“si, lui era così, tendeva a drammatizzare tutto,forse persino la sua morte.”

Il mio Jacob se ne andato Edward, è volato in chissà quale altro mondo e andandosene si è portato con se anche quella piccola parte di cuore che mi era rimasta.

Come faccio a riprendermi dopo queste pagine? Io ho vissuto il dolore di mia nonna, io ero lì e la vedevo soffrire, senza riuscire a capire il reale motivo dei suoi sensi di colpa. Per 3 mesi l’ho vista versare lacrime e l’ho vista andare al cimitero da mio nonno a chiedergli scusa. Solo una volta le ho strappato un sorriso, se si può chiamare sorriso un piccolo movimento di labbra che è svanito in meno di 2 secondi, è stata male per così tanto tempo, che io e la mamma ci siamo iniziate a preoccupare, avevamo paura che non si riprendesse più,ma per fortuna ci sbagliavamo. Adesso sono qui sul mio letto e tra le lacrime penso che se per il nonno ha sofferto così tanto, quando se n’è andato Edward deve essere stata davvero dura. Devo andare a prendere una boccata d’aria, ne ho davvero bisogno.

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Capitolo 33
*** 32- Sopravvivere! ***


Buongiorno tesori =D finalmente la scuola è finita *__* non mi sembra vero! Bene allora scusate se non ho postato ieri ma sono stata 3 giorni a Rimini perché mia sorella aveva una gara di ballo. Ecco qui il capitolo e iniziamo a fare i conti alla rovescia pronte? -7 alla fine della storia!

RISPOSTE RECENSIONI:

tom angel grazie mille! Bella ha perso davvero due persone davvero importanti per lei e quindi il suo dolore è indescrivibile. Baci.

XoXo__GossipGirl grazie milleeeeeeeeee =D beh si in effetti hai ragione solo che ho pensato che in casi eccezionali potesse ritrasformarsi e fare un ultimo sforzo XD baciii.

kandy_angel grazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee…. =D

ese96 grazie infinite!

Saretta__Trilly__ grazie mille =) si hai ragione se aggiungiamo il padre ha perso 3 uomini importanti. Poverina non augurerei a nessuno il dolore che ho fatto provare a lei =(

Bella__C ciao Francesca grazie mille! Bella è davvero straziata ed io sono contenta che sia riuscita ancora una volta ad emozionarvi. Baci.

Sissi_Cullen grazie mille Sissi! Si, hai proprio ragione forse Bella non amava Jacob quanto Edward ma era indispensabile per la sua sopravvivenza, per sorridere e per vivere serena.

Recensite!

32-Capitolo

“allora nipote della mia umana preferita, come va?”

“benissimo Emmett, da quanto tempo non ti sentivo, mi fa piacere.”

Questo ragazzo mi è davvero simpatico!

“si anche a me fa piacere, allora cos‘hai letto di nuovo in quel diario? Qualcosa di divertente?”

“Beh direi di no. Ho letto che il nonno è morto combattendo con Victoria.”

“noo, davvero? Cioè Victoria dici davvero?”

“si, ma Alice non ve l‘ha detto?”

“si certo che ce l‘ha detto, era giusto per divertirmi un po’. figo uno scontro all‘ ultimo sangue. Agr”

“EMMET ma sei scemo? Io ti dico che mio nonno è morto e tu lo trovi divertente?”

Ma tu guarda questo vampiro come se la ride! Uf.

“no kris scusami sai mi ero fatto prendere dalle fantasie.”

“parliamo di cose serie. Come va a Forks? Avete già incontrato i nuovi licantropi?”

“Forks è tranquilla come sempre, poi sai com‘è dobbiamo rimanere nascosti ancora per qualche anno, il tempo che tutta la generazione precedente scompaia, quindi non abbiamo nulla da fare a parte cacciare. alla città non ci avviciniamo mai. Tu non puoi capire che bello saltare qualche anno di scuola.!”

“bene e i licantropi nuovi?”

“beh devo dire che non ne abbiamo incontrati tanti. Sono venuti a farci visita al confine un certo Billy, mi sempre sia un tuo parente ed Embry.”

“Embry? Si trasforma ancora?”

“già me ne sono stupito anche io. Quando l‘ho visto gli ho chiesto il motivo ma lui ha detto che per ora non aveva motivo di non farlo. Gente bizzarra quella. Comunque tutto apposto non ci sono state guerre.”

“per fortuna.”

“sarei proprio curioso di sapere da che parte ti schiereresti in uno scontro vampiri-licantropi. Tua madre licantropi senza alcun dubbio, ma tu?”

“io dalla parte di chi ha ragione. Anzi io sono neutrale. Sono la Svizzera”

“ahahahah” ma che ha da ridere?

“perchè ridi?”

“perché è proprio ciò che avrebbe detto tua nonna. Incredibile. Sono sicuro che Esme ci rimarrà di sasso.”

“ok, basta con questa storia che già sono in ansia. Emmett ma Edward?”

Silenzio. Domanda sbagliata, ma perché parlare di lui faceva male a tutti? Cos’è diventato Edward Cullen?

“Emmett?”

“Edward non è a Forks. Alice lo ha convito a restare in Alaska e lui ha accettato di buon grado,ma penso che per quando arriverai tu sarà qui. Sapendoci a Forks vorrà sicuramente venire a trovare Bella e a quel punto…”

“a quel punto saprà la verità” continuo la frase lasciata a metà.

“già.”

“dai Em non ci pensare adesso. Io adesso ti lascio corro a leggere, tra una settimana sarò da voi. Salutami Alice. Baci ”

“ok Kris a presto allora”

Parlare di Edward l’ha rabbuiato come non mai, proprio lui: l’allegria fatta a persona. Infondo però è il suo fratello preferito, è logico che sia preoccupato. Adesso corro a leggere, prima che la tristezza si impossessi anche di me.

ora che non ti sento niente sembra vero

ora che non ti vedo tutto perde forma

ora che non ti tocco è come se mi manca l'aria

ora che non posso ingoiare il tuo respiro...

mi sento l'anima debole

e sento il cuore pesante

mi mancano le tue dita

mi manca la tua voce.

ora la mia disperazione è controllata ora,

ma so che anche domani può scoppiare...

ora che il mio silenzio è più di una parola ora

ora la mia presenza è un'eclisse d'amore ora

ora vorrei che tutto questo fosse adesso ora

ora non c'è nessuna ombra sul mio cuore

mi mancano le tue dita

mi manca il tuo respiro

mi manca averti vicino.

Queste le parole che più mi raffigurano da quando anche il mio sole mi ha abbandonata. È passato 1anno 4mesi 2settimane 22ore 12minuti e 30secondi dalla morte di Jacob Black. In tutto questo tempo non ho fatto altro che ricordare, ricordare perché la realtà è troppo dolorosa. Ricordare perché il presente non mi appartiene più. Ricordare perché è l’unico modo per tirare avanti. Ricordare perché è l’unico posto nella quale ritrovo entrambi. Non conosco più niente del presente, non so se c’è una guerra in atto o se il Libano ha finalmente smesso di combattere. Non so se i miei amici sono ancora vivi, non so se a Forks sono tornati i vampiri. Non so niente, niente di tutto questo. So solo che non m’interessa saperlo. Non vedo l’ora che l’angelo della morte bussi alla mia porta e mi porti con se, lontano da questo dolore, lontano da questa vita fatta di sofferenze. Vorrei ci fosse un modo per poter tornare indietro nel tempo, in modo da cambiare le cose. Se solo fosse possibile tornerei al giorno del mio compleanno e per prima cosa non mi taglierei con questa stupida carta regalo, così da vedere cosa sarebbe successo. Oppure mi tufferei da quello scoglio per capire se i miei sono sogni premonitori e poi tornerei ad un anno fa e cercherei di non far morire Jacob. Sto sognando vero? Sogno qualcosa che non si avvererà mai. L’uomo ancora non ha inventato una macchina del tempo e dubito che mai ci riuscirà. La mia vita è questa e nulla può cambiare ciò che è avvenuto in precedenza. Noi siamo gli artefici del nostro destino e a noi va la gloria e il dolore delle scelte intraprese. Ti scrivo senza sosta, raccontandoti anche le cose più futile, a che ora faccio colazione per esempio,oppure cosa mi ha raccontato Angela quando è venuta a trovarmi. Ti parlo delle telefonate di mia nipote Kristen. Vedrai che tra un po’ ti scriverò anche a che ora vado al bagno. Ho 61 anni, quasi 62, sono ancora giovane no? Vedo gente della mia età pimpante e piena di vita, l’esatto opposto di come mi sento io. Ho 61 anni ma me ne sento 90, sono stanca,piena di dolori e soprattutto senza la voglia di vivere. Se la gente si sente più giovane è solo perché ha voglia di vivere,io invece non vedo l’ora di morire. Ormai cosa mi rimane? Niente, a parte mia figlia e mia nipote,ma loro hanno la loro vita e sono sicura che non sentirebbero la mia mancanza,o almeno non la sentirebbero come io sento la mancanza di mio marito e la tua. Il mio cuore non esiste più e senza di quello come si fa a vivere? Una parte, quella di Jacob, so che non la riavrò mai indietro, perché so che ormai siamo in 2 mondi diversi, l’altra parte invece,la tua, potrei riaverla un giorno,perché so che viviamo nella stesso mondo. È questa la differenza tra voi: vorrei rivedere Jacob ma so che non potrò mai farlo se non miei sogni, invece tu Edward potresti comparire da un momento all’altro. Per anni ho sperato di rivederti, desiderato di poterti vedere un’ultima volta prima di morire, ma più passano i giorni, più divento consapevole che questo non accadrà mai. Ma sognare non fa mai male no? E allora io sogno, perché adesso come adesso, l’unica cosa che mi rende felice è sognare.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

15 gennaio 2050.

Tic tac, tic tac, tic tac. Il tempo passa, lento come una lumaca, ma passa. Sono passati altri anni ed ormai sono una 64enne. Il mio corpo si deforma sempre di più, la mia pelle liscia come seta ha lasciato spazio alle rughe e i miei capelli ormai sono bianchi. Qualche anno fa me li tingevo, ma adesso a che serve? Ogni secondo mi avvicino alla morte, e ogni secondo sono sempre più felice di ciò. Ricordo che tanti anni fa, negli anni della mia giovinezza, negli anni più felici della mia vita, morire per me rappresentava la fine di tutto, adesso invece rappresenta l’inizio. Un flashback mi riporta al ballo di fine anno, sotto un gazebo ci sono 2 ragazzi che ballano. Il ragazzo tiene sui suoi piedi la amata e si muove leggiadro permettendole di assaporare attimi magici,quelli che solo un ballo sa creare. La fanciulla chiede al suo cavaliere perché non abbia lasciato diffondere il veleno e lui le risponde che mai e poi mai l’avrebbe trasformata in un mostro. Lei è triste, ama il ragazzo più di qualunque altra cosa e vuole essere come lui, ha paura della morte, non vuole invecchiare, ma se lui non si decide a trasformarla lei diventerà piena di capelli bianchi, perché questo è ciò che detta la sua natura. Il ragazzo non vuole privarla di un’anima, ma lei è testarda,non vuole arrendersi e lui lo sa,sa che nulla potrà far cambiare idea alla sua amata.

Il flashback termina e torno con la mente al presente, quante cose sono cambiate, quanti anni sono passati da quel magico momento. È uno dei ricordi più belli che ho ma si sa che: "Il ricordo più bello diventa il più doloroso se ora sei triste" ed io sono triste, triste perché so che non è giusto piangere se la vita ti ha regalato un sogno. Sono triste perché so che ne tu, ne Jacob vorreste vedermi così, ma infondo ho mai dato ascolto a qualcuno se non a me stessa?

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

13 settembre 2053

Si, oggi è il mio compleanno, faccio 67 anni. Stasera verranno tutti a casa mia, hanno detto che visto che Maometto non va alla montagna, è la montagna ad andare da Maometto. Verrà anche mia figlia e mia nipote, sono già atterrate all’aeroporto di Seattle, quindi penso che tra un’oretta dovrebbero essere qui. Sono 6 mesi che non le vedo, perciò ricevere una loro visita è sempre bello. Tutto sommato penso che passerò una bella serata. Sai siamo tutti over 60 e quindi penso che prenderanno un po’ in giro il povero Embry, l’unico del vecchio branco che ancora si trasforma, il motivo non mi dato saperlo, ma penso sia perché ancora non trova la sua anima gemella. Quil invece si è finalmente sposato con Clair e hanno già 3 bambini, quindi si, il più “giovane” è Embry. Ricordo quando festeggiai il mio primo compleanno con Jacob: eravamo fidanzati da 1 anni ed io dovevo compiere 22 anni. Ricordo che la mattina trovai un biglietto sul cuscino del mio letto, che diceva:

Per una ragazza come te, un anno in più vuol dire solo essere più bella e affascinante. Tanti auguri amore mio. Prepara la valigia che ti porto a mare. Ti amo.

Io rimasi interdetta per un bel po’ di minuti, poi mi alzi e feci come mi aveva scritto: prepari le valige, mentre continuavo a ripetere: A mare nello stato di Washington, con questo freddo? Dopo un’oretta circa bussarono alla porta e mio padre andò ad aprire. Quando chiesi spiegazioni, mio padre mi guardò con un sorriso a 32 denti e mi disse:

“beh è il tuo compleanno, sei felice, hai un ragazzo che ti ama, sei maggiorenne da un bel po’, quindi parti, vai al mare tesoro, da quando non ci vai?”

“dai un po’. ma davvero partiamo?” gli domandai eccitata, a rispondermi fu Jacob:

“si amore, sei pronta? Ti porto alle Bahamas, sole, spiaggia, mare.”

Fu felicissima di accontentarlo, così partimmo per quel bellissimo viaggio, ma come in quel momento mi senti davvero felice, Jacob mi amava, avrebbe fatto qualsiasi cosa per vedermi felice, anche prendere un aereo e scappare con me. Durante quel viaggio mi resi conto di amare davvero Jacob e glielo dissi, glielo feci capire gridandolo al mondo:

“TI AMOOOOOOOOOOOOOOO” urlai talmente forte da far girare mezza spiaggia. Si lo amavo, finalmente lo capì. Fu uno dei miei compleanno più belli. Adesso vado, tra un po’ arriverà mia figlia. Ciao Edward, a presto.

La mia nonna, così fragile e così forte. Quando arrivai a casa sua, e la vidi sorridere, il mio cuore accelerò i suoi battiti. Era da tanto tempo che non vedevo i suoi occhi illuminarsi. La mamma ha conservato le foto che i miei nonni si fecero durante quel viaggio, sono davvero bellissime, loro sono bellissimi.

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Capitolo 34
*** 33- Kristen: Mia nipote! ***


Oggi avevo un po’ di tempo libero e così ho deciso di postare con un giorno di anticipo, spero vi faccia piacere. Allora sono contenta che la storia vi piaccia e soprattutto sono felice di emozionarvi tanto,GRAZIE di cuore a tutte. Allora ci siamo, mancano due giorni alla partenza *__* Kristen scoprirà di essere speciale e poi finalmente si passerà ad Edward. Cosa succederà secondo voi? E soprattutto I Cullen saranno riusciti a tener nascosto a Edward la morte di Bella? Come la prenderà lui? Bene, bando alle ciance vi lascio al capitolo. Grazie mille per le recensioni,le commenterò la prossima volta perché ho deciso di postare un capitolo per ogni mia ff oggi visto che con efp bisogna perdere un po’ di tempo per pubblicare mi affretto. Baci *__*

p.s. -6 alla fine

Recensite!

 

33-Capitolo

Che bello, 2 giorni e si parte. Sono euforica, una strana adrenalina mi scorre nelle vene. Voglia di sapere, voglia di vedere, voglia di capire. Sono al centro commerciale a fare shopping, ho bisogno di comprare alcune cose, non sono abituata al tempo di forks e tutte le magliette che usavo per andare dalla nonna mi vanno troppo piccole. Se Alice sapesse dove mi trovo, farebbe i salti di gioia: la nipote di Bella al centro commerciale! Per fortuna non lo sa, altrimenti quando arriverò a Forks mi porterà in giro per mille negozi.

Mi squilla il telefono, ma chi è? Oddio Alice. Rettifico tutto, lei sa dove sono.

“pronto?” rispondo rassegnata.

“ma ciao Kris. Bello il centro commerciale vero?” ecco appunto.

“si Alice bello, pieno di negozi, abiti alla moda, il tuo paradiso.”

“il nostro paradiso. Sono troppo contenta, finalmente qualcuno che ama la moda come me.”

“oh no Alice, io sono venuta qui solo perché mi serviva un abbigliamento adatto a Forks,ma io sono come mia nonna, odio la moda.”

“uf, troppo bello per essere vero. Già pensavo a noi 2 in giro per chissà quanti negozi”

Oddio il solo pensiero mi faceva venire l’orticaria. Chiariamoci io non ho una grande avversione come la nonna, mi piace vestire bene, ma non sono neanche come Alice.

“Alice te la sei presa?” mi preoccupava tutto quel silenzio.

“ma figurati, lo sapevo, però tentare non nuoce.”

“ah ok, sono sollevata.”

“si però non perdere tempo devi andare a finire il diario altrimenti rischi di perdere l‘aereo.”

“ok, il tempo di scegliere cosa comprare.”

“comprerai 3 magliette, un giubbotto, 2 paia di jeans, tutti nel negozio che ti provi ora.”

“oh grazie, avere una mica veggente, fa davvero comodo. Aiuta a risparmiare un sacco di tempo. Beh allora ci vediamo tra 2 giorni. Ciao tesoro.”

“si non vedo l‘ora. Ciao Kristen.”

Bene, traviamo queste magliette e poi a casa.

……………………………...................................

Grazie all’aiuto di Alice non ho perso tempo a trovare il necessario, così eccomi a casa.

“mamma sono tornata”

“di già? Non ha trovato niente?”

“certo, ho preso un po’ di cose.”

“velocissima.”

“beh ho avuto un aiutino” accidenti a te Kris, perché non ti tappi mai questa boccaccia?

“e da chi?”

“dalla commessa”

“ah capisco. Senti prima che ti fiondi a leggere,vedi che ha chiamato Kelly”

“si? Cosa voleva?”

“voleva essere centra che tra 3 giorni saresti partita. Ha detto che si avevi cambiato di nuovo la data, sarebbe venuto a prenderti lei per le orecchie.”

“ahahahh… le hai assicurato la mia partenza?”

“certo. Ovviamente non le ho detto che saresti andata da 2 giorni invece di 3. Guarda un po’ cosa mi tocca fare, mentire ad una ragazza che reputo mia figlia, per permettere a te di incontrare quei succhiasangue. Se lo sapesse mio padre.”

“brava mamma ti adoro. Tranquilla il nonno ti avrebbe perdonata.”

“ah io non ci giurerei.”

“io invece,si. Corro a leggere, a dopo”

“ok,a dopo.”

Ciao Edward, oggi vorrei parlarti di Kristen, mia nipote. Ieri ha compiuto 16 anni, è diventata una signorina e tra breve diventerà grande e si troverà ad affrontare la vita, quella vera. È così strano sapere che presto, proprio come la madre, si costruirà una propria famiglia, lasciando me sola. Ogni volta che la sento, non faccio altro che ripeterle che per me resterà sempre la mia piccolina. Per me sarà sempre quella bambina con quei grandi occhi nocciola, alla quale piace sentire le mie storia, ed è buffo perché in qualche modo, anche lei si sente così. Quando viene a trovarmi, la sera prima di andare a letto le piace stare a parlare con me, proprio una settimana fa stavamo sedute sul divano a vedere un film e lei mi chiese:

“Nonna a quanti anni hai conosciuto il nonno? Hai amato qualcun altro?”

Quante volte mi era stata posta quella domanda? E quante volte avevo risposto controvoglia? Tante, forse troppe, ma non potevo non rispondere alla mia nipotina.

“l‘ho conosciuto che avevo 17 anni, da piccola conoscevo le sorelle e mio padre era il migliore amico del suo. Devo ammettere che più che un amore a prima vista è stato un‘amicizia a prima vista. Io ero innamorata di un altro.”

“davvero?”

“si”

“e perché non me lo hai mai raccontato?”

“non me lo hai mai chiesto”

“su allora cosa aspetti? Racconta!” e così inizia a raccontare per l’ennesima volta,la storia della mia vita.

A 16 anni una ragazza dovrebbe annoiarsi a passare il tempo con la sua nonna e invece lei no, stava lì seduta ad ascoltare rapita le mie parole. Le ho raccontato tutto, tralasciando i particolari: come ci siamo conosciti, il tuo essere così misterioso, la nostra radura, il mio incidente,il ballo e ancora la festa dei 18 anni e infine l’addio, per poi passare alla mia vita con Jacob. Alla fine mi ha detto:

“nonna sicura che il tuo primo ragazzo non nascondesse un segreto?”

E a quel punto come non ridere? Ha preso proprio da me, ha subito capito che qualcosa non quadrava.

“ho indovinato vero? Che nascondeva?” mi ha domandato vedendomi ridere.

“ah bambina mia, un giorno capirai, te lo prometto.”

Si Edward, un giorno capirà. È da quando ho ricevuta la lettera di Alice che ci penso, che rifletto sui pro e i contro della mia decisione. Io voglio che almeno 1 persona su questa Terra si ricordi del nostro amore. Io voglio che mia nipote sappia tutta la verità, perché mi fido di lei e so che non vi tradirà mai. Proprio come me, lei riuscirà a cogliere il lato fantastico di questo mondo e anche se all’inizio mi prenderà per pazza, col tempo capirà. Ho deciso che tra breve concluderò questo diario che mi ha accompagnata durante il corso della mia vita e lo poserò in un posto, dove so che lo troverà. È sempre stata curiosa, quindi sono certa che non perderà tempo a leggerlo. Lei è speciale amore mio, lei è come noi: le piace sognare, ama i classici, passerebbe ore da sola e soprattutto crede nella magia e nel vero amore, chi allora se non lei, può essere il giusto testimone del nostro amore?

In lei rivedo la Bella Swan di un tempo: quella ragazza con tanta voglia di vivere, un’adolescente matura ed innamorata, quella persona che per amore sarebbe stata capace di scalare l’Everest, o cosa ancora più estrema farsi mordere la giugulare e vivere per sempre come non-morta per il suo amato.

Beh Edward si è fatto tardi ed i miei occhi da vecchia nonna ne risentono. Vado a riposarmi, in fin dei conto ho quasi 70 anni. Dolce notte mio eterno 17enne.

La mia nonna! Aveva programmato tutto, allora ho fatto bene a leggerlo. Lei voleva che io lo leggessi.

Ma come poteva pensare che l’avrei abbandonata? Proprio io che l’ adoravo. Mi sono sempre piaciute le sue storie, ho sempre pensato che dietro di esse ci fosse un fondo di verità, di vita reale e adesso scopro che avevo ragione. Mi raccontava le classiche storie ma con qualche modifica: Biancaneve e i 7 lupi, Cenerentola e il vampiro buono, l’umana e il vampiro invece di La Bella e la Bestia, e la cosa assurda era che a me piacevano, perchè lei le raccontava con il cuore. Ricordo che una volta litigai con una mia amica, avevo circa 6 anni:

“lo sai la mia mamma mi ha raccontato la favola di cenerentola” mi aveva detto lei tutta felice.

“anche la mia nonna.”

“hai visto quando Cenerentola va al ballo e balla con il principe?”

“ma cosa dici,Cenerentola balla con il vampiro.”

“no, che dici.”

“si invece” e le suonati una bottiglina in testa.

Anche ora che ci ripenso mi viene da ridere, povera Selly!

“kris vieni un attimo per piacere.”

“si mamma?”

Andiamo a vedere cos’è successo ora.

“oddio ma che hai fatto?”

“mi sono tagliata, accidenti. Su aiutami un attimo prendi il disinfettante.”

“si corro.”

Disinfettante,disinfettante, dov’è il disinfettante? Ah eccolo qui.

“tieni mamma.”

“grazie tesoro. Il questi momenti vorrei tanto essere un licantropo.”

“davvero? E perchè?”

“perché i licantropi guariscono in fretta. Nell‘arco di 3 minuti questo taglio si sarebbe chiuso.”

Oddio, ma…ma io… io guarivo in fretta.

“mamma?”

“si? Che c‘è kris?”

“io gu-gu-guarisco in fretta. L‘altra volta un taglio è guarito il 5 secondi esatti, ma non ci ho fatto caso.”

“COSA?”

“vuol dire che, io sono un licantropo?”

“non lo so. Devo chiamare la push. Devo parlare con Embry è l‘unico che può saperlo.”

“ok”

……………………..

“pronto Embry?”

E adesso sono guai.

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Capitolo 35
*** 34- Ragazza ibrida ***


Buon pomeriggio ragazzeeeeeee…visto che caldo che fa? Era ora che questo sole comparisse *__* Comunque sia vi lascio al capitolo, sono da un’amica e vado un po’ di corsa (che novità -.-”) ci vediamo al prossimo capitolo per rispondere alle recensioni. GRAZIE A TUTTE DI VERO CUORE *__*

P.S. nel prossimo capitolo Kristen partirà per Forks, siete pronte per la sorpresa? O_O

-5alla fine.

Recensite!

34-Capitolo

“pronto Embry?”

E adesso sono guai.

“ciao, sono Sarah la figlia di Jacob e Bella ti ricordi?”

Accidenti, se non mi calmo rischio di farmi venire un infarto a soli 18 anni.

“ah ok. Senti mia figlia Kristen ha… ecco non so come dirtelo, insomma guarisce molto velocemente.”

Vorrei proprio sentire cosa si stanno dicendo.

“no Embry io, io so tutto, l‘ho sempre saputo. Adesso però non importa, ho bisogno di sapere cosa succede a mia figlia.”

Già cosa mi succede? Non ho mai fatto caso a questo particolare, quindi non so se questo “dono” chiamiamolo così l’ho sempre avuto oppure è comparso dopo.

“no, non presenta altre anomalie. No Embry no, la sua temperatura è normale,la forza anche, cresce normalmente, l‘unica cosa è che guarisce in fretta. Tu sai perché? Qualche leggenda qualcosa.”

Leggenda, ormai non credo più che esistano leggende. Tutte verità.

“si ok, allora mi chiami tu? Grazie mille Embry davvero. Certo te la saluto. Ah ormai è una signorina ha 18 anni.”

Dai veloce, veloce che voglio sapere.

“ok allora a dopo. Grazie davvero per il tuo aiuto.”

Finalmente.

“allora?”

“ha detto che si consultava con gli altri e con Billy, poi mi chiamava.”

“mamma, secondo te sono…sono un licantropo?”

“no tesoro non puoi esserlo. Ricordi cosa ti dissi?”

“si, mi hai detto che mi sarei trasformata solo nel caso in cui tutti i licantropi si sarebbero istinti.”

“quindi impossibile tesoro. Stai tranquilla ok? Mi sono preoccupata anche io,ma riflettendoci non dovrebbe essere un problema, infondo anche io ho un olfatto un più fine delle persone normali. Tranquilla ok?”

“si ok.”

“su allora vai a leggere che io inizio a tirare fuori le valige. Domani devi partire quindi devi essere allegra ok? Sai che bello rivedrai tutti i tuoi succhiasangue.”

“mamma!”

“okok. I Cullen. Va bene così?”

“meglio. Va bene vado.”

Chissà cosa sarò. Spero solo che Embry chiami presto.

Mia cara Kristen,

Se stai leggendo questa lettera vuol dire che sei riuscita a trovare il mio diario. Bene, ne ero sicura, solo tu potevi essere tanto curiosa da riuscire a frugare nei miei effetti personali. Tranquilla, non sono arrabbiata anzi, è proprio ciò che speravo.

Se stai leggendo queste parole allora, vuol dire che sei stata tanto coraggiosa da leggere ogni riga della mia vita, prima di affermare che sono pazza. Fosse stata tua madre non avrebbe creduto ad una sola parola, è troppo realista per lasciarsi andare e viaggiare con la fantasia, anche quand’era piccola e le raccontavo una favola diceva che erano tutte assurdità. È per questo che io e tuo nonno abbiamo deciso di non dirle nulla del mondo alla quale appartiene in parte, per lei sarebbe stato troppo, sarebbe diventata pazza, avrebbe visto quel mondo come un posto orrendo e oscuro, non sarebbe mai riuscita a vedere il suo lato luminoso e fantastico, cosa che a te sono sicura riuscirà benissimo. Lei sarà sempre ignara di questo mondo, ma io sentivo la necessità, avevo il desiderio di far vivere a te il sogno che ho vissuto io. La mia vita è stata speciale, unica, e nonostante il dolore e le mille sofferenze che ho incontrato durante il percorso, ho davvero tanto da ringraziare. Tesoro mio, questo mondo è qualcosa di bellissimo ed io che sono una semplice umana sono riuscita a viverci benissimo. Lo so che adesso tutto ti sembra strano,surreale, ci sono passata anche io, da un giorno all’altro mi sono vista catapultata in un altro mondo e ho scoperto che tra la gente che mi circondava, vivevano esseri leggendari, poi tutto passa.

Spero con tutto il cuore che riuscirai a custodire questo segreto, come ho fatto io per tanti anni.

Ormai ho 70 anni, sono piena di dolori e non ho più voglia di vivere, quindi ho come l’impressione che presto lascerò questo mondo, ho deciso di lasciarti questa lettera per farti capire un può di cose e di farti qualche raccomandazione, prima di dirti addio.

Vedi tesoro, io non so se mai entrerai a far parte del branco come tuo nonno, ma so che sei speciale, so che se mai diventerai licantropo sarà perché al mondo non esisterà più nessuno capace di proteggere gli esseri umani dai vampiri, tuttavia però, so anche che tu non avrai bisogno di trasformazioni per assumere il potere. Una volta tuo nonno mi raccontò una leggenda, anche se ormai chiamarle leggende è un’assurdità: sono tutte vere, comunque mi disse:

“sai Amore stavo pensando ad una cosa.”

“del tipo?”

“quanti anni ha nostra nipote?”

“10”

“e a quanti anni mi sono trasformato io?”

“16, ma cosa sono queste domande?”

“sai prima di morire mio padre mi raccontò una leggenda”

“oddio le leggende. Quale?”

“devi sapere che 1 anno prima che Sam si trasformasse, Keira era morta ”

“chi era Keira”

“Keira era il capo alfa di un branco di Licantropi dell‘Alaska”

“e cosa centra con la leggenda?”

“vedi Keira non era un licantropo”

“ma allora come faceva ad essere l‘alfa?”

“una leggenda narra che ogni 100anni nasce una ragazza, che non è ne lupo, ne umana. Un essere ibrido che prenderà il comando di un branco e che porterà la pace tra licantropi e vampiri. Quando Keira era viva, licantropi e vampiri coesistevano senza lottare tra loro, solo nel caso li trovassero a cacciare nelle loro terre li attaccavano, altrimenti pace. Durante il periodo di tempo in cui a comandare era Keira o un‘ altra Ragazza-Ibrida, era raro sentir parlare vampiri, alla loro morte però è come se questi si risvegliassero dal “letargo” e tornassero a portare orrore tra la gente. Keira era abbastanza forte da impedire la trasformazione di altri giovani licantropi, ma una volta morta, si è perso il controllo di tutto. Il nostro branco non l‘unico ad essersi generato, ce ne sono tanti, e fin quando non arriverà un‘ altra Ragazza-Ibrida a comandare sul branco più forte, i ragazzi continueranno a trasformazione, così come continuerà ad esistere l‘eterna lotta tra vampiri-licantropi.”

“è una leggenda oppure verità come le altre?”

“beh Tesoro penso sia verità”

“e cosa centra la Nostra Kristen”

“è da un po’ che faccio i calcoli e se la mia matematica non è del tutto arrugginita, quando la nostra Kristen farà 18 anni e mezzo, saranno passati 100 anni dalla morte di Keira.”

“vuoi dire che nostra nipote è destinata ad essere la nuova Ragazza-Ibrida?”

“si, pensaci bene Bells: io sono licantropo, la mamma ha la licantropia nel sangue, il nostro è il branco più forte, e in più Kristen non so se hai notato,ma quando si fa male guarisce il fretta.”

“l‘ho sempre pensato che era speciale.”

Si amore mio, tu sei speciale, sei destinata a comandare un branco di licantropi e a portare la pace nel mondo immortale. Voglio solo chiederti un favore: il giorno in cui ti unirai al branco, ti prego non fare MAI del male ai miei adorati Culle. Loro non cacceranno mai nelle vostre terre, si terranno ben distanti, ti prego tesoro mio lascia perdere la mia famiglia di vampiri. Loro sono diversi dagli altri della loro specie, sono sicura che avrai fatto ricerche e ricerche su di loro, proprio come fece i tanti anni fa, ma ciò nonostante vorrei ricordati alcune cose:

1- si cibano solo di sangue animale;

2- i loro occhi anziché rossi sono d’orati;

3- sono molto civilizzati, e vestono come tutti gli altri abitanti, a parte quella pazza di Alice, la quale ama abiti di alta moda.

I Cullen sono composti da 3 uomini: Carlisle, Emmett e Jasper, con le loro rispettive e splendide mogli: Esme, Rosalie e Alice, ma mia adorata Alice, oltre ovviamente al mio eterno 17enne Edward. Ti prego non fargli del male!

Quello che, però, che io non vorrei, è che tu pensassi che non abbia mai amato tuo nonno, perché ti sbaglieresti. Vedi Kristen a Jacob l’ho amato tanto, ma non come Edward, quello è un altro tipo di amore, più intenso e surreale, ma tuo nonno per me è stato Speciale.

Se il mondo fosse davvero come appare a tutti gli umani, a Jacob lo avrei comunque incontrato nel cammino della mia vita: era destino, ciò che il destino non sapeva, è che avrei incontrato Edward e che em ne sarei innamorata. Se il mondo fosse come appare agli occhi di tutti, lui sarebbe morto nel lontano 1918 ed io non lo avrei mai conosciuto, ma avrei comunque sposato tuo nonno. Jacob è stato il mio porto sicuro, il rimedio alle mie nuvole, il mio sole privato, ma il sole non potrà mai battere un eclissi, capisci? Lo spero vivamente.

Ora tesori mio ti lascio, mi raccomando vivi la tua vita al meglio e soprattutto mia cara, continua a sperare e a sognare sempre e credi, credi intensamente nell’ Amore, quello con la “A” maiuscola, perché esiste. Se per caso un giorno incontrerai un ragazzo che ti dirà di essere troppo pericoloso per te, tu di “Non m‘ importa” e buttati a capofitto in quella storia, perché quello sarà l’amore più bello che tu possa prova. Te lo dico io che ho vissuto un amore unico, un amore che ha cambiato tutte le regole e che ha fatto avvicinare il cacciatore alla sua preda in un modo diverso dal solito. La mia storia ha fatto innamorare un Leone pazzo e masochista di uno stupido Agnello, così come ha fatto innamorare un stupido Agnello, di un Leone pazzo e masochista, nonché suo cacciatore.

Un forte abbraccio e un grande in bocca al lupo per la tua vita, tesoro mio.

Tua nonna, Isabella Swan

Io non ci posso credere, la mia nonna sapeva tutto, sapeva che io sono speciale, sapeva ch prima o poi avrei trovato questo diario, sperava che io lo provassi. Ho le lacrime agli occhi per le parole meravigliose che mia ha scritto,mai e dico mai potrei incontrare persona più bella di lei.

Isabella Maria Swan è una sola e mai ne nascerà un’altra.

Drin, drin.

“accidenti deve essere Embry, cavolo sono bloccato sullo scalino.” urla mia madre mentre per poco non cade da lì sopra.

“vado io mamma, tranquilla.”

Drin, drin.

“pronto?” rispondo ancora con voce tremante.

“Sarah? Sono Embry”

“Ehm, veramente sono Kristen”

“oh, ciao, come va?”

“tutto bene, a parte la sorpresa.”

“oh si è vero, senti ho trovato una leggenda e…”

“tranquillo Embry tutto risolto, so cosa sono, ho appena letto una lettera della nonna. Sono una Ragazza-Ibrida vero?”

“s-si, ma come…?”

“il nonno lo ha sempre saputo e la nonna ha pensato di scrivermi una lettera.”

“Bella, sempre lei. Qui tutto risolto?”

“Ehm, non direi”

“che vuoi dire?”

“cosa faccio io adesso?”

“oh, vero. Beh sei la nuova padrona, Billy dovrà cederti il posto.”

“vuoi dire che sono l‘Alfa del branco?”

“ahahah”

“perché ridi?”

“sei proprio la nipote di Bella, anche lei diceva che il capo branco era l‘ Alfa.”

“già, e il mio beta chi è?”

“Beh ci stai parlando in questo momento.”

“davvero? Sei tu il mio beta?”

“si signora. Cosa vuole che faccia?”

“niente, tanto tra 2 giorni sarò li da voi, devo venire a trovare degli amici.”

“quindi ci rivedremo, è da quando hai sei anni che non ti vedo.”

“beh sono un po’ cresciuta sai?”

“si? Io sono sempre lo stesso invece”

“già, non avevo dubbi.”

“ok, allora ci vediamo tra qualche giorno,così mi spiegherete tutto.”

“ok, non ti sento molto sorpresa o spaventata per ma rivelazione”

“non lo solo. Sono felice, insomma da quand‘ho scoperto questo mondo parallelo, ho sempre sognato di farne parte quindi sono al settimo cielo.”

“a proposito, come sei venuta a sapere di questo mondo?”

“una lunga storia, un giorno te la racconterò.”

“ok, ci conto. Allora a presto.”

“si a presto. Ciao”

Bene adesso mi toccava dirlo a mia mamma, sperando che la prenda se non bene, quasi.

Nonna, ti prometto che mai e poi mai farò del male ai tuoi Cullen. Li amo troppo per toccarli.

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Capitolo 36
*** 35- Rivederla! ***


Ci siamo, ci siamo, ci siamoooooooooooooo…

Ebbene si mie care ragazze, finalmente scopriamo che fine ha fatto EDWARD CULLEN sono curiosa di vedere la vostra reazione, perché sono sicura che non vi aspettate nulla del genere. Ah questi capitoli saranno più lunghetti =D

p.s. questo è il capitolo più IMPORTANTE, quindi bando alle ciance leggete…

Risposte recensioni:

kandy_angel: allora adesso farai ancora più fatica a crederci…

Sissi_Cullen: diciamo che l’arrivo di Kristen non è tranquillo come ci immaginiamo… chissà perché O_O

NessieGiulia: grazie mille Giulia, sono contenta che ti piaccia *_*

ese96: eh già,ora però ne mancano 4...=D

XoXo__GossipGirl: grazie milleeeeeeee… si, l’idea della ragazza-ibrida è nata così per caso, ricordo che mia sorella stava studiano la genetica e quindi gli ibridi e mi è uscita sta cosa xdxd…

Saretta__Trilly__: grazie milleeeeeeeeeee… beh si gli ultimi sono più belli,piacciono anche a me *__*

Recensite!

35-Capitolo

“Kristen sicura? Davvero se vuoi vengo con te” eccola che ricomincia!

“mamma andrà tutto bene, ti fidi di me?”

“di te si, non tanto degli altri però. Oddio, odio quel mondo”

“mamma? Se te ne fossi dimenticata, anche io appartengo a quel mondo”

“lo so, è per questo che lo odio ancora di più. Mi ha portato via mio padre, ha fatto soffrire mia madre, non oso immaginare cosa succederà a te”

“andrà tutto bene. Adesso devo andare altrimenti perdo il volo. Mi abbracci forte?”

“certo, anche se non mi dispiacerebbe farti perdere questo dannato volo”

“MAMMA”

“lo so, lo so”.

Poverina, quando ha saputo cos’ero, è andata fuori di testa, anche se tutto sommato non l’ha presa malissimo, ho dovuto solo chiamare mio padre e portala in ospedale per farle dare un calmante.

“Ultima chiamata per il volo F24 destinazione Seattle.”

Bene il mio volo.

“ti chiamo appena arrivo ok?” le urlo mentre mi dirigo alla pista.

“ok, ti voglio bene. STAI ATTENTA”

“sicuro.”

Finalmente libera. Adesso aspetto che l’aereo parta e poi leggerò l’ultima pagina del diario della mia cara nonna.

“prego i passeggeri di allacciare le cinture e di spegnere i cellulari. Grazie”avvisa la hostess.

Prendo il cellulare per spegnerlo, ma vedo un messaggio:

Bene bene, finalmente se salita in aereo. Tra poco ci rivedremo, mia cara Ragazza-Ibrida, non vedo l’ora. Ti informo che a prenderti non verrà Billy, ma Embry, il perché non lo so, so solo che ti ho visto all’aeroporto con lui, dopo di che il tuo futuro è scomparso, colpa licantropi. Un bacio Kris a dopo. Alice.

Presto l’avrei rivista, insieme ovviamente al resto dei Cullen. Ecco,adesso cominciano le palpitazione, devo ammettere che ho un po’ di paura a conoscere Rosalie e al solo pensiero che forse vedrò Edward Cullen, io mio cuore perde battiti e mi si bloccano le parole in gola. Quando mi vedrà, capirà che la nonna è morta e a quel punto si scatenerà il putiferio. Ho scoperto di essere in grado di portare la pace tra Vampiri e Licantropi, ma sarò in grado di proteggere Edward da una morte certa?

Meglio pesarci a tempo debito, perché se sono fortunata, oggi Edward non verrà a Forks e quindi non dovrò sbattergli in faccia la verità. Leggo, finalmente ci siamo.

Non ti amo,se non perchè ti amo.

e dall'amarti al non amarti giungo.

E dall'attenderti quando non t'attendo

passa il mio cuore dal freddo al fuoco.

Ti odio senza fine, e

odiandoti ti cerco.

E la misura del mio amor perduto,

è non vederti e amarti come un cieco.

Forse consumerà la luce di Gennaio,

col suo raggio crudele il mio cuore intero,

rubandomi la chiave della calma.

In questa storia solo io muoio,

e morirò d'amore perchè t'amo.

perchè t'amo amore, a Sangue e Fuoco!

Neruda.

***

Ho sempre amato questa poesia, l’ho sempre ritenuta adatta a noi. Forse mia cara Kristen ti sembrerà strano leggere queste parole, parole che non escono dal cuore di Bella Swan, ma da quello, ormai congelato, di Edward Cullen. Se tutto andrà come io ho progettato, tu adesso ti starai chiedendo:“ma perché scrive lui, se non sa che la nonna è morta?”

È questo che ti stai domandando vero? Vedi è così difficile descriverti quello che ho provato in questi anni, le parole come dolore, disperazione, depressione, non sono neanche la metà delle sensazioni che mi porto dentro. Solo adesso, dopo averla vista un’un ultima volta, posso dire di sentirmi bene. Ho incrociato i suoi occhi circondati da rughe e ho rivisto la mia anima. Ringrazio il cielo di essere arrivato in tempo, se solo fossi arrivato un’ora più tardi, avrei perso l’occasione di dirle un’ultima volta ti amo.

Erano le 7 di sera, tutti noi Cullen stavamo in Alaska a trovare dei nostri amici, io stavo ritornando dalla caccia, altri 100 metri e li avrei raggiunti, ma un pensiero fuggente si intrufola nella mia mente: “mi manca, sono anni che non la vedo,la mia amica” ecco cosa pensava Alice incurante del mio imminente arrivo, un pensiero che però è stato spazzato via da una visione: c’era Bella distesa su un letto in fin di vita e il calendario alle sue spalle segnava il giorno 18 agosto 2056, la data di quella giornata. Alice ritorna alla realtà, la sento chiamare tutti in salotto e raccontargli la visione, le sento dire “non dobbiamo dire nulla a Edward, tutti noi sappiamo cosa succederebbe. Vi prego tenete i vostri pensieri per voi”. Io ero lì in cortile, con la testa tra le mani e gli occhi che mi pizzicavano, la mia Bella stava morendo ed io volevo vederla. Sono rientrato in casa senza dare nell’occhio, mi sono cambiato e ho avvisato tutti che ritornavo a casa, che non mi andava di stare lì a divertirmi, loro mi hanno creduto subito, ormai sapevano che preferivo restare da solo e così mi hanno lasciato andare. Sono stato bene attento a non pensare dove stavo per andare, in modo tale ho deviato il potere di Alice. Ho viaggiato in macchina per meno di un ora, poi l’ho parcheggiata e sono arrivato fin qui di corsa. Mentre correvo pensavo: fa che non sia troppo tardi. Alle 11 di sera sono arrivato a Forks, sono salito su l’ albero di fronte alla sua casa e in quel momento l’ho vista. Stava nel suo letto, gli occhi stanchi e la pelle pallida, in mano aveva questo diario e scriveva. L’ho vista guardare una nostra foto e sorridere, chissà a cosa pensava, avrei tanto voluto saperlo, soprattutto nel momento in cui una piccola lacrima è scesa sul suo viso e lei hai sussurrato a se stessa: “beh, sto morendo, domani non vedrò il sole sorgere. Ne sono felice.” poi ha sospirato, ha preso la foto tra le mani e accarezzandola ha detto: “avrei voluto rivederti un‘ultima volta, spero solo che prima di lasciare questo mondo riesca a sognarti.”

Quando l’ho sentita pronunciare quella frase, una forza attrattiva mi ha spinto alla sua finestra e così ho ceduto alla mia volontà e sono entrato. Non sapevo cosa fare, non avrei voluto spaventarla, rischiando così di farle venire un infarto, perciò stavo per dirle qualcosa, ma lei che fino a quel momento aveva il viso rivolto verso la parete opposta, si volta.

“oddio mio” ha esclamato con una voce tra lo stupore e lo spavento, per poi richiudere gli occhi. Io la guardavo, stavo aspettando che riaprisse gli occhi per cominciare a parlare. Quando li ha riaperti mi ha guardato sconcertata, quasi pensasse non fossi reale.

“scusa, ti ho spaventata” le ho sussurrato avanzando di poco. Lei non parlava, sul suo viso scarno passavano una miriade si espressioni: spavento, sorpresa, perplessità e poi ancora felicità, gioia, dolore,tristezza e rassegnazione.

“è solo un sogno, così reale eppure un sogno. Un ultimo regalo del mio subconscio.” ha detto dispiaciuta.

“Non stai sognando” le ho detto cercando di convincerla.

“allora sono morta, perché non è possibile tutto questo.” la mia Bella, sempre la stessa!

“non sei morta. Mi rendo conto che tu possa avermi scambiato per un incubo, ma non riesco ad immaginare quello che hai potuto combinare per finire all‘inferno” ho affermato con vena ironica. La mia amata all’inferno, una cosa impossibile.

“l‘inferno? Se fossi all‘inferno tu non saresti con me.” ha detto sicura.

“non sei cambiata per nulla”

“beh non direi, ho molte rughe su viso vedi? Ma forse in questo sogno mi vedi giovane.” pensava ancora che stesse sognando.

“no, vedo le tue rughe, vedi i tuoi capelli bianchi, e vedo i tuoi occhi, gli stessi di tanti anni fa.”

Ho pronunciato quelle parole con un nodo in gola.

“allora sei…sei vero. Sei qui. Edward sei qui davvero?” mi ha domandato,mentre le lacrime si impossessavano dei suoi occhi.

“si, si Bella sono qui.” le ho detto rassicurandola.

Allora lei ha allungato una mano facendomi cenno di raggiungerla, io mi sono avvicinato, ho preso la sua mano tra le mie e l’ho guardata con tutto l’amore che ero capace.

“Edward” continuava ha sussurrare lei, mentre con la mano tracciava i contorni del mio viso.

“sei qui. Non sai quanto desideravo rivederti prima di…di dire addio al mondo”

“scusami, scusami se ho aspettato tanto. Scusami se ti ho fatto soffrire, se ti ho fatto vivere una vita che non volevi. L‘ho fatto per te, per darti la possibilità di vivere una vita normale,non ho pensato al dolore che avrei causato ad entrambi” le ho detto mostrandole il mio dolore.

“il mio eterno 17enne. Hai fatto quello che ritenevi giusto ed io ti dico grazie. Grazie perchè nonostante tutto ho vissuto una vita speciale,grazie per aver fatto parte della mia vita e grazie per essere qui.”

“non ci sono mai riuscito vero?” le ho domandato.

“a mantenere la promessa? No,non ci sei mai riuscito” ha confermato.

“sarà come se non fossi mai esistito” le ho detto, ricordando il giorno in cui le dissi addio. Che stupido!

“che assurdità,come se mi potessi dimenticare di te” ha detto alzando il diario.

“cos‘è?” le ho domandato incuriosito.

“un diario, il diario della mia vita.”

“My life without you” ho letto.

“si,la mia vita senza te. Ho scritto tutto qui dentro, dal giorno del mio diploma ad oggi. Ho parlato del dolore che ho provato, del mio matrimonio, delle tue lettere, di quelle di Alice, di mia figlia, mia nipote, la morte di Jake. Tutto.”

“tutto.” ho ripetuto.

“che c‘è?” mi ha chiesto, vedendomi cambiare espressione.

“niente” le ho sussurrato chinando il capo.

“cos‘hai Edward?”

“è che, non riesco a credere a tutto questo. Insomma sei qui su un letto in fin di vita, e io non posso fare niente, non più”le ho confessato.

“Edward è inutile ormai ripensarci, il passato non ritorna. Nella vita ho imparato che è inutile domandarsi -e se?- perché tanto non lo sapremo mai. È andata così, forse non era il nostro destino,forse uno di noi ha preso una scelta sbagliata, o semplicemente non ha fatto un salto dalla scogliera e il futuro è cambiato. Basta un piccolo gesto e il futuro devia. Lo sai no?”

Sai cosa ho pensato in quel momento? Ho pensato “cavolo sembra più vecchia di me. In 70 anni è riuscita a raggiungere una saggezza unica”

“si,hai ragione” le ho risposto arrendendomi al suo ragionamento,poi ho aggiunto:

“un salto mancato dalla scogliera?”

“Alice non te l‘ha detto?”

“no, la mia famiglia ha sempre cercato di non parlare di te in mia presenza. Conosci Alice e per anni mi ha riempito la testa di “va da lei, va da lei” ma alla fine ha ceduto. Quindi?”

“ecco, io, si insomma, adesso mi prenderai per pazza,ma sentivo la tua voce”

“come?”

“mi spiego meglio. Avevo scoperto che ogni volta che facevo qualcosa di pericoloso o stupido, ti ricordavo in modo più nitido. Sentivo il suono della tua voce quando ti arrabbiavi, come se tu in quel momento fossi al mio fianco e mi proteggessi. Di solito preferivo non ricordarti, ma in quei momenti non sentivo dolore” ha confessato di getto, facendomi rimanere spiazzato.

“e ti sei buttata da una scogliera solo per sentire la mia voce?”

Avevo rischiato di perderla ancora prima di vederla invecchiare.

“quasi. Jacob è arrivato in tempo per fermarmi”

Jacob Black, quanti favori gli dovevo.

“per fortuna, altrimenti a quest‘ora non saresti qui a parlarmi”

“beh forse hai ragione,anche se non me sono sicura”

“Bella,avevi una possibilità su un milione di sopravvivere”

“l‘ho pensato anche io, almeno fin quando non ho ricevuto la lettera di Alice”

“e questo cosa centra?” non aveva mai smesso di tenerla d’occhio.

“vedi,ad un certo punto della lettera lei ha scritto, che mi ha vista saltare e mi ha visto correre in Italia, non so a fare cosa, ha visto te tornare,un matrimonio, probabilmente il nostro e una strana bambina.”

Italia? Appena ha pronunciato Italia, ho capito tutto. Se Bella fosse saltata dalla scogliera e se Jacob Black fosse arrivato più tardi, Alice avrebbe visto Bella saltare, l’avrebbe creduta morta,io l’avrei scoperto,sarei corso in Italia, dai Volturi, per farmi uccidere e lei sarebbe venuta a salvarmi. Eravamo destinati a stare insieme. Ma a quel punto, perché rivelarle che le sue supposizioni erano esatte?

“ehi, com‘è che hai detto poco fa? È inutile pensare a passato”

“già”

“e comunque sei stata più brava di me sai?”

“in cosa?”

“a sopravvivere. Tu ci hai provato,hai costruito una famiglia,hai cercato di andare avanti,io invece, da quando me ne sono andato via da te,sono morto”

“è stato difficile”

“lo so, ma ci sei riuscita”

“dovresti farlo anche tu”

Già,come se fosse possibile. La mia Bella non poteva capire come ha cambiato la mia vita.

“non ci sono riuscito finora,perché dovrei riuscirci adesso?” perché Bella, perché?

“Edward, ha un eternità d‘avanti, non puoi continuare a viverla in questo modo. Io, io domani non sarò più in questo mondo, non esisterò più, ma tu si. Tu esisterai domani,il giorno dopo e il giorno dopo ancora, così per secoli e secoli. Incontrerai tante vampire desiderose di amarti. Edward devi vivere, devi sorridere, devi far vedere al mondo il tuo bellissimo sorriso. Fai rivivere Edward Cullen. Fallo per me.”

Come potevo? Come potevo vivere se al mondo lei non esisteva?

“Non posso Amore mio,non posso.”

“Devi Edward, devi. Sono io questa volta che ti chiedo ti non fare niente di avventato o stupido. Pensa alla tua famiglia,pensa a quanto dolore porteresti a loro. Pensaci Edward.”

“tu, tu Bella sarei sempre con me, dovunque io mi giro, vedo il tuo volto, mi guardo allo specchio e vedo te. Come posso vivere un esistenza così? Come?”

“non puoi. Non puoi continuare a vivere così, ed è per questo che oggi ti chiedo di andare avanti. Quando andrai via da questa casa, lascia qui tutto il dolore, tutto Edward Tutto. Fa come se io non fossi mai esistita. Provaci”

“è un‘assurdità.”

“provaci” ha continuato a ripetere.

“sarà inutile, ma ci proverò. Continuerò a vivere per anno, se riuscirò a ritrovare la voglia di sorridere, vivrò per l‘eternità, altrimenti amina mia ti raggiungerò. Promesso”

Perché dirle che l’avrei raggiunta anche se avrei ritrovato il sorriso?

“lo sper…” ha iniziato a dire prima che un colpo di tosse le facesse mancare il respiro. Uno, due, tre,quattro colpi di tosse, uno di seguito all’altro le impedivano di parlare. Nel istante in cui ho capito che non rimaneva molto tempo, il panico si è impossessato di me, ho cominciato a tremare, l’ho presa per le spalle e la scuoteva, ma lei niente, tossiva, tossiva interrottamente.

“Bella, AMORE NO, ti prego, non posso vivere se non sei al mondo. BELLAAAAA respira, respira” continuavo ad urlare mentre lei mi guardava con occhi dilatati e pieni di mille suppliche. Poi all’improvviso, quando credevo che non c’era più nulla da fare, la crisi è passata e lei indicando il mio volto ha detto:

“co-cos-cosa sono quel-le?”

Stupito mi sono passato la mano sotto l’occhio e una lacrima, leggermente più rossastra di quella umana,si è posata sul mio polpastrello.

“stai…stai pian-piangendo.”

Si, stavo piangendo. Dopo ormai un secolo e più, i miei occhi avevano pianto. Constatato che quelle fossero lacrime,ho alzato gli occhi verso Bella che mi guardava sorpresa e versando altre lacrime ho detto:

“sto piangendo. Posso sfogare tutto il dolore. Sto piangendo Bella, piango” e piangevo, piangevo come mai nessuno aveva pianto, le lacrime scendevano sole, rigandomi il viso e liberandomi dal tormento.

“visto? Ha… hai un‘anima” ha affermato lei per poi cominciare a versare lacrime.

Insieme ci sfogavamo e pensavamo al nostro amore, allo strano scherzo del destino e alle nostre vite legate a doppio filo.

“ti ho amato sempre e sempre ti amerò”le ho rivelato.

“non ti ho mai dimenticato Edward, mai. Non è passato secondo in cui non abbia pensato a te amore mio.”

Ci eravamo detti tutto, non servivamo parole, eppure abbiamo continuato a parlare, a ricordare i mesi insieme e a pensare a quello che avremmo potuto fare se solo fossimo rimasti insieme.

Stavo iniziando a pensare che forse avrebbe resistito un altro giorno, ma la tosse è ritornata e questa volta la crisi me l’ha portata via.

“E…Ed-ward fa che mia ni…nipo-te trovi il diari-diaro”

“si,si Amore mio,te lo prometto. Ti amo Bella, ti amo. Grazie di tutto.”

“ti amo anche io”

“ti amo, ti amo,ti amo, ti amo”ho continuato a ripetere fin quando lei, con un sorriso,ha chiuso gli occhi ed è volata via.

Ed ora ecco qui,a piangere sul suo corpo senza vita, aspettando il vostro risveglio. State dormendo al piano di sotto, incuranti di tutto, e al vostro risveglio, quando vi sarete accorte che Bella Swan ha lasciato questo mondo per riunirsi agli angeli, io ne me andrò.

Nascondo il diario in un posto dove, tu Kristen, riuscirai a trovarlo. Custodiscilo come un tesoro, e ricordati sempre di tua nonna. Con affetto: Edward Cullen.

“dannazione NOOOO” urlo in preda alle lacrime. No, no, no,non può essere, NON deve essere. Edward sa tutto, ha programmato il mio arrivo e la sua partenza.

“Benvenuti a Seattle,i passeggeri possono lasciare l‘aereo” ci avverte l’altoparlante, mentre io,con mani tremanti certo il cellulare. Ma perché Alice non si è mai accorta di nulla?

Con il cellulare in mano,in corsa nell’aeroporto,mi metto alla ricerca di Embry.

“ehilà sei atterrata? E devi essere vicino a Embry, visto che non vedo il tuo futuro” mi risponde Alice allegra. Mi volto e in effetti Embry è a 2 passi da me, ma non mi ha notata.

“Alice, Alice,sentimi ho capito tutto, so cosa ti tiene nascosto Edward. Dannazione dobbiamo sbrigarci.”

“Kristen? Che cosa? Kristen?” dalla sua voce è sparito tutta l’allegria di prima,adesso sento solo panico, panico totale.

“Edward era con la nonna quand‘è morta. Ha scritto lui l‘ultimo capitolo del diario. Sa tutto Alice,non lo avete mai ingannato mai. Non lo ha scritto esplicitamente ma penso che abbia deciso che nel momento in cui io vi avrei conosciuti sarebbe morto. Ha promesso alla nonna di vivere un anno,per tentare di sopravvivere, ma vuole morire. ALICE,ci sei?”

Ma perché non mi risponde?

“Alice?”

“Kristen? Ho avuto una visone, ho visto tutto, tutto ciò che mi nascondeva, hai ragione.”

“e adesso cosa facciamo?” domando allarmata. Edward Cullen non può morire, non può.

“vieni a Forks, non riesco a vedere dove sia, non so se è andato già in Italia, corri qui, solo tu forse puoi fargli cambiare idea. Sempre se lo troviamo. A dopo” mi dice e riattacca subito. È allarme rosso, tutti dobbiamo cercare Edward.

Come una furia corro in contro a Embry che vedendomi dilata gli occhi.

“Kristen? Accidenti come sei cresciuta e come somigli a tua nonna.”

“ciao” rispondo ansimando.

“Ehi tutto bene? Hai una faccia.”

“Portami il più veloce possibile a Forks. Ti spiego tutto in macchina.”

…………………………….............

“e adesso che intendi fare?”mi chiede Embry una volta raccontatogli tutto.

“e adesso non lo so, inizio a cercare Edward e poi vediamo.”

“kristen io non credo sia una buona idea. Billy mi ucciderebbe se…”

“stammi a sentire, chi è l‘alfa qui?” domando. Non voglio essere prepotente e puntare il piede, ma in questo momento ne ho bisogno.

“tu.”

“bene e chi è il beta?”

“anche tu con questi alfa e beta come tua nonna?”

“c-h-i è il b-e-t-a?”

“io.”

“bene, quindi accompagnami dai Cullen, ti do il permesso di oltrepassare il confine.”

“kristen”

“Embry fa come ti dico dannazione. Quanto manca?”

“10 minuti entriamo a Forks. Più veloce di così rischiamo di morire.”

“bene.”

3minuti.4minuti.8minuti.

“Benvenuti a Forks” finalmente ecco il cartello.

“ti sei fatta proprio carina.” e questa confessione inaspettata da dove usciva?

“oh…ehm…grazie”

Ecco adesso sono in imbarazzo.

“ci voleva proprio un alfa capace di tener testa a tutti noi.” ancora?

“già… HO CAPITO” ho gridato all’improvviso.

dove può essere andato Edward Cullen prima di morire?

“Embry torna indietro, portami al cimitero”

“il cimitero?”

“secondo te,Edward dove può essere andato se non a salutare un’ ultima volta mia nonna? Vai Embry veloce.”

“questi lampi di genio improvviso. Un altro strillo del genere e mi viene un infarto.”

“ cercherò di urlare piano la prossima volta.” un po’ di umorismo allevia la tensione no?

“simpatica. Aspetta un attimo Kris, Edward non può essere andato al cimitero.”

“e perché no?”

“perché si trova quasi vicino alla riserva e quello è il nostro territorio.”

“e tu pensi che i Cullen non siamo mai andati a trovare mia nonna? Pensi che Edward Cullen si preoccupi del confine ora come ora? Portami al cimitero.”

“ok, hai ragione.”

…………………

“eccoci.”

“bene. Ci vediamo appena posso.”

“stai attenta e per qualsiasi cosa chiamami.”

“certo e grazie.”

Ed eccoci arrivati a un passo dalla fine. Oppure l’inizio?

Varco l’entrata del cimitero e mi dirigo alla tomba di mia nonna, dove spero di trovare Edward Cullen.

 

Bene, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che siate rimaste sorprese da Edward… davvero bravo ad ingannare tutti, soprattutto ALICE!

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Capitolo 37
*** 36- Edward Cullen ***


Buonasera ragazzeeeeeeeeeeee… voi nn potete capire che nervoso che ho addosso -.-“ il mio pc ha deciso di andare in ferie così sto usando quello di mia sorella… comunque sia, domani esce ECLIPSE *___* nn vedo l’ora secondo me sarà STREPITOSO…

Recensite!

36 -Capitolo

Corro come una forsennata per le strade del cimitero, inciampando sui miei stessi piedi per la troppa agitazione. Il destino di Edward Cullen è nelle mie mani ed io non posso fallire, non devo.

Il telefono comincia a vibrare: è Alice, evidentemente appena mi sono allontanata da Embry avrà visto qualcosa.

“Pronto?” rispondo mentre i miei piedi continuano la corsa contro il tempo.

“Kristen sei al cimitero? Noi non sappiamo più dove cercarlo e abbiamo paura di scatenare una guerra contro i licantropi, non è proprio il caso.”

“si Alice, ho pensato che forse lo avrei trovato qui. Passa il confine,ti autorizzo io.”

“non servirebbe a niente Kris l‘ho visto. Lui non darebbe mai ascolto a noi, forse neanche a te, ma t”nto vale provare no?”

“ti giuro che farò di tutto.”

“sarà difficile, ma ti ringrazio. A dopo”

“a dopo.”

Spero proprio di riportarti a casa tuo fratello, Alice.

Inizio a rallentare il passo, dietro l’angolo c’è la tomba di mia nonna. Mi fermo, faccio 2 respiri profondi e con occhi chiusi faccio altri 5 passi. Pian piano riapro gli occhi, con la speranza di trovare davanti a me Edward.

“Accidenti” urlo alzando le mani al cielo.

Lui non c’è, forse sono arrivata troppo tardi, o forse ho sbagliato destinazione.

Esasperata e stanca per la corsa inutile mi inginocchio davanti alla tomba, dove il bella mostra c’è la foto di mia nonna.

“Mi dispiace nonna, non sono riuscita a salvare il tuo Romeo. Scusami” sussurro ormai gli occhi pieni di lacrime.

E adesso? Cosa sarebbe successo adesso? Come avrei fatto a dire ai Cullen che non l’ho trovato? Come avrei fatto a dirgli che probabilmente loro figlio o fratello è morto? Come?

Ormai nel panico chiudo gli occhi e cerco di respirare,mentre una violenta crisi di pianto si sta per impossessare di me. Certo sapevo che il mio viaggio a Forks sarebbe stato tutt’altro che una passeggiata, ma tutto mi aspettavo tranne questo. Avevo immaginato il mio incontro con i Cullen in modo totalmente diverso.

Sarà già arrivato in Italia? Sarà già morto? Mentre mi pongo queste domande, una voce mi riporta alla realtà.

“mi scusi, ma devo poggiare questi fiori” mi dice un ragazzo con voce soave. Alzo gli occhi per vedere chi sia e rimango basita dall’essere che mi si presenta davanti.

Tante volto ho visto quel volto nella foto della nonna, tante volte ho ammirato la sua bellezza e tante volte mi sono domandata che suono avesse la sua voce e se dal vivo fosse davvero bello come quella foto. Edward Cullen è davanti a me, bello come non mai e con uno sguardo che la dice lunga su cosa ha patito negli ultimi anni.

“io…io. Tu, grazie al cielo sono arrivata in tempo.”

“Kristen? La nipote della mia Bella, in effetti la somiglianza è notevole” mi dice sorridendomi. Un sorriso che però è sparito un attimo dopo.

“Edward Cullen” è tutto ciò che riesco a dire.

Solo adesso avendolo davanti mi rendo conto che non ho la minima idea di cosa dire.

“sei sorpresa, pensavi che andassi in Italia senza salutare prima tua nonna?”

“Io…si sono sorpresa, credevo di essere arrivata tardi”

“tardi per cosa?”

“per salvarti”

“salvarmi? Solo la morte salvarmi” e con questa frase, il mio cuore ha perso qualche battito.

“no Edward, non puoi.”

“devo”

“perché?”

“perché solo così tornerò ad essere felice”

Accidenti non posso permetterlo.

“e come farai a fermarmi?” mi chiede all’improvviso.

“come?”

“ti ho letto nel pensiero, ha pensato che non puoi permettere che mi uccida”

È vero, tu leggi nel pensiero.

“si, io leggo nel pensiero.”

“è una cosa stranissima.”

“così dicono.”

“visto che leggi nella mia mente sai già tutto, quindi è inutile che parla giusto?”

“senti Kristen, non puoi convincermi, nessuno può.ho deciso, io non posso vivere un esistenza così.”

“non devi viverla così, ricordi cosa ti ha detto la nonna?”

“come faccio? Come faccio a dimenticarmi di lei? Bella era umana e ciò nonostante non è riuscita ad eliminarmi dal suo cuore, come potrei riuscirci io?”

“Edward tu devi vivere”

“Vorresti tu forse vivere con l'anima tua nella tomba?” mi chiede prendendo in possesso una citazione di Cime Tempestose.

“no”ammetto.

“visto? Non posso”

“fallo per la tua famiglia, non pensi a Esme e Carlisle? I tuoi fratelli? Alice? Non pensi a lei? È da anni ormai che soffre per il tuo comportamento. Ci soffrono tutti Edward, tutti. Io conosco solo Alice e Emmett, ma so per certo che come loro 2,anche gli altri appena sento il tuo nome si rabbuiano. Diventano tristi, nostalgici, gli manca il vero Edward.”

“no capisci? È anche per loro che lo faccio.Non ce la faccio più a vivere con loro e con i loro pensieri. Sono preoccupati, tristi, non vivono bene. Per quanto cercano di censurare i loro pensieri, non ci riesco mai del tutto. Esme non sorride più. Carlisle non sa più come farmi ragionare. Jasper si sente sempre più in colpa. Rosalie non è più egocentrica. Emmett ha perso l‘allegria che lo accompagnava da sempre. Alice è cambiata, non è più frizzate come prima, non si avvicina più per scuotermi. Li ho fatti morire dentro proprio come me.”

“Edward e non credi che andando in Italia li uccidere ancora di più?”

“hai ragione Kris, ma con il tempo si riprenderanno, andranno avanti con la loro vita, certo rimarrò sempre nei loro cuori, ma sopravvivranno. Loro hanno la loro metà vicino, hanno la loro anima e la loro ragione di vita, io cos‘ho? Niente, non mi è rimasto niente. Solo il vuoto e un profondo dolore.”

È vero, nella foto è diverso, i suoi occhi sono radiosi, emanano calore amore, oggi invece sono spenti, morti, proprio come tutto il resto.

“esatto.” dice forse riferendosi ai miei pensieri.

“ti manca? È una domanda stupida visto quello che vuoi fare, però davvero non so più che chiederti, come convincerti.”

“mi manca? Da morire.”

“non potresti far finta che sia viva? Insomma hai vissuto tanti anni senza di lei, non puoi far finta che lei sia ancora in vita e felicemente sposata con mio nonno?”

“ci ho provato. Per un anno intero mi sono detto <è viva, è Forks con sua figlia e sua nipote. È viva e sta bene> ma ilmio subconscio non ha creduto nemmeno un secondo al mio falso pensiero. Il mio cuore,la mia anima, ogni parte del mio corpo,anche la più insignificante, sapeva che Bella era morta. Da quando ha chiuso gli occhi per non riaprirli mai più, i miei piedi camminano in direzione dell‘Italia, in direzione della morte”

Come posso convincerlo dopo quest’affermazione?

“non puoi”

“nemmeno se porto qui i Cullen e i licantropi? così almeno riusciranno a fermarti”

“Kristen n-o-n p-u-o-i” mi dice scandendo bene le parole e avvicinandosi ancora di più a me.

“Non posso, lo so. Sto solo cercando di trovare una soluzione. Dannazione Edward, la nonna non verrebbe mai che tu ti uccidessi”

“lo so. Ma sai, neanche io volevo che morisse”

“beh a quello c’era una soluzione.”

“una soluzione sbagliata, e tu ne sei la conferma. Ho fatto bene a farle vivere una vita normale, ho fatto bene”

“hai fatto bene? Ne sei sicuro?”

“si, ne sono sicuro. È stata una decisone dolorosa, ma ne sono sicuro.”

“e allora se ne sei sicuro, accetta anche questo. La vita normale è fatta di una nascita e di una morte. Accetta il corso della natura. Tu non hai voluto trasformarla, quindi adesso perché morire? Sei della convinzione che ognuno deve vivere la propria natura? Bene, la natura della nonna era umana, il che ti ripeto, significa morire. La tua, di natura, è immortale, il che significa chela morte non ti dovrebbe toccare mai. Mai Edward mai.”

“il tuo ragionamento non fa una piega, ma è diverso. La mia natura era umana come quella Bella, poi dopo, nel corso della vita è stata modificata. Io non sono nato immortale, io ci sono diventato.”

“quindi vuoi dirmi che morendo non farai altro che tornare alla tua vera natura?”

“si. Io morirò, perché morirò, ma tornerò a vivere. Forse non rivedrò più tua nonna, forse morendo non ci sarà altro che il nulla, ma credimi se ti dico che il nulla è molto meglio di tutto questo.”

“lei non vorrebbe” ripeto con un sussurro pur sapendo che è inutile.

“lei non vorrebbe, ma quando mai ho fatto quello che lei voleva? L‘ho portata al ballo di fine anno e lei non voleva. Ho impedito al veleno di James di circolare nelle sue vene e lei non voleva. L‘ho lasciata e lei non voleva. Perché dovrei cominciare proprio adesso? Infondo neanche lei ha mai fatto ciò che io volevo.”

“e tu cosa volevi?”

“io volevo che lei mi stesse lontana, ma non l‘ha fatto. Volevo che non si innamorasse di me perché era pericoloso e non l‘ha fatto. Volevo che mi odiasse e non l‘ha fatto. Volevo che si dimenticasse di me, ma non ha mai preso in considerazione la cosa. Come vedi siamo pari.”

“davvero volevi che non si innamorasse di te? Davvero volevi non vivere le emozioni che avete vissuto? Io non ci credo Edward,non ci credo.”

“a quest‘ora sarebbe tutto più semplice.”

“ma lei sarebbe morta comunque.”

“ma io non mi sentirei in colpa. Io non ho detto che non volevo innamorarmi di Bella, io ho detto che volevo che LEI non si innamorasse di me. Avrei preferito che mi respingesse, invece non l‘ha fatto.”

“perché ti senti in colpa?”

“perché nonostante io sia sicuro che farle vivere una vita normale sia stata la scelta migliore, mi sento in colpa perché so che c‘era un modo per tenerla con me per sempre. Un modo sbagliato, egoista, ma c‘era.”

“non possiamo vivere nel rimpianto Edward.”

“ed è per questo che io morirò.”

“Edward…”

“basta” mi dice tappandomi la bocca con la sua mano fredda.

“ok” farfuglio.

“bene. Sono felice” e così dicendo mi regala un sorriso che illumina tutto il suo viso, rendendolo dannatamente bello.

“è un ingiustizia che il resto del mondo non possa conoscerti” dico alludendo un po’ alla sua bellezza, ma soprattutto al suo IO interiore.

“ho già conosciuto chi dovevo.”risponde lanciando uno sguardo alla foto di mia nonna.

“è così bella” aggiunge sospirando.

A quel punto,vedendo i suoi occhi illuminarsi alla vista dell’immagine di mia nonna, capisco che sarebbe un ingiustizia e un profondo dolore non permettere il loro congiungimento, se pur non terrestre.

“grazie”mi sussurra dopo aver letto il mio pensiero.

“di niente.” rispondo rassegnata.

“io… io devo andare. È stato un vero piacere conoscerti. Bella deve essere orgogliosa di te”

“sono io che devo essere orgogliosa di avere avuto lei come nonna.”

“si, è vero. Prima di andare devo darti una cosa” mi dice tirando fuori dalla tasca un foglio e un cd.

“cos‘è?” domando.

“quando vedrai la mia famiglia, leggile questa da parte mia e falle vedere questo.” disse porgendomi il tutto.

“cos‘è?”ripeto.

“è una lettera dove ho scritto tutto ciò che penso di loro, dove gli grazie e addio. Quello invece è un cd con le foto mie e di mia nonna, insieme a qualche frase.” mi informa mentre le lacrime iniziano a bagnare il mio viso.

Lo conosco da meno di 2 ore e gli voglio un bene dell’anima, già lo sento parte della mia vita. L’ho appena conosciuto e già devo dirgli addio.

“non piangere. Non sono niente di speciale. Il mondo non si perderà nulla” mi dice asciugandomi le lacrime.

“si invece, si perderà la persona più bella che esista. Si perderà il vampiro con l‘anima più grande di tutti. Il mondo non conoscerà mai il leone pazzo e masochista che si è innamorato di uno stupido agnello. Il mondo non conoscerà mai la storia d‘amore della preda e del cacciatore, non saprà mai che nella vita nulla è impossibile.” rispondo mentre le lacrime non smettono di scendere.

“io non valgo niente senza di lei. Mi raccomando consegna tutto alla mia famiglia. Dille che l‘ho sempre amata e che dovunque andrò li porterò sempre con me.” dice avvicinandosi e dandomi un bacio in fronte.

“addio Kristen, non smettere mai di sognare.”

“addio Edward Cullen, sperò che riuscirai a rivedere mia nonna.” rispondo.

Lui si volta verso la tomba, si inginocchia e toccando la foto dice:

“sto venendo Bella. Aspettami amore mio, perché presto l‘eternità sarà nostra.”

Un attimo dopo questa frase si alza un leggero vento.

Edward Cullen non c’era più.

 

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Capitolo 38
*** 37- I Cullen ***


Salve a tutte ragazzeeeee, il mio computer fa ripreso vita ieri sera ed io sono felicissima *__* allora siete andate a vedere ECLIPSE? Per è stato stupendo e PERFETTO, il caro Slade si è attenuto molto al libro e ne sono contenta. Devo ammettere che a all’inizio non mi fidavo per niente di questo regista, insomma i commenti che lasciava erano sempre sulle lotte e Riley e Jacob, insomma pensavo che avrebbe combinato un disastro e invece mi sono dovuta ricredere. Scusa Slade, sei stato formidabile. Gran bel film davvero, il migliore dei 3 *_*

Passando alla storia, lo sapete che mancano esattamente 2 capitoli alla fine? =(

p.s. il prossimo capitolo sarà un POV. EDWARD =D

Nel frattempo vediamo un po’ cosa succede a casa Cullen e cosa farà Kristen. Visto che il pc è tornato dal prossimo aggiornamento tornerà tutto come prima e risponderò alle vostre recensioni, nel frattempo un GRAZIE DI CUORE generale.

p.s. so che molti di voi, anzi nessuno, si aspettava che Edward facesse questa fine, ma un po’ di happy ending c’è, spero solo che apprezziate.

SCUSATE PER IL VIDEO MA ERA IL PRIMO CHE FACEVO -.-”

Recensite!

37- Capitolo

Con il cuore a pezzi mi avvio verso l’uscita del cimitero. Cosa dirò ai Cullen? Molto probabilmente non avrò nulla da dire, gli basterà guardami per capire tutto,oppure, sempre se Edward non li ha tenuti allo scuro anche di questo momento, Alice avrà visto tutto. Comunque sia, tra meno di 4 ore Edward Cullen sarà morto. Spero solo che questo serva a ricongiungerlo.

Arrivata all’uscita mi rendo conto che non ho la minima idea di dove sia casa Cullen e soprattutto di come arrivarci, poi però mi accorgo di una macchina.

“Kristen?” mi chiama Embry, ma non gli avevo detto di andare via?

“Embry? Ma cosa ci fai qui?” chiedo mentre lui scende dalla macchina e mi viene incontro.

“diciamo che il mio sesto senso mi ha detto che era meglio rimanere.” dice sorridendo.

“grazie” mormoro mentre sento altre lacrime scendere dai miei occhi. Non ho mai pianto così tanto, neanche quando i miei nonni sono morti.

“ehi vieni qui. Non è andata bene vero?” chiede abbracciandomi, ed io lo lascio fare.

“N-n-no. Non ha voluto darmi ascolto.” spiego. Lui allenta l’abbraccio e mi guarda.

No Embry abbracciami, tra le tue braccia mi sento a sicuro, e non so perché.

“non è colpa tua. Ho sempre saputo che tra quei due c‘era qualcosa di forte, qualcosa che andava oltre la lontananza. Quando tuo nonno è morto Bella ne è rimasta straziata e lo sai, ma è stata lasciata da Edward, tu non puoi capire come si è sentita. Io l‘ho visto con i miei occhi, perciò credimi se ti dico che anche tua nonna avrebbe agito allo stesso modo di Edward.”

Sembra sincero, e in effetti lo è, so che ha ragione e so che questa è la conclusione più ovvia. Tutto tornato al posto giusto, il puzzle è stato ricomposto, questa volta nel modo corretto.

“lo so, so che hai ragione.” ammetto.

“e adesso? Immagino tu debba andare dai Cullen”

“già, è solo che non so come arrivarci. Mi dai un passaggio?” chiedo.

“sono qui per questo. Avanti sali.”

“grazie.” dico e mi metto a sedere.

“ehi aspetta un attimo,non è che mi uccidono? Cioè mi dai il permesso vero Ragazza-Ibrida?” mi chiede ironico.

“si Embry ti do il permesso” gli rispondo lasciandomi andare ad una piccola risata.

………………..

“eccoci qui, siamo arrivati.” mi avverte, mentre io ammiro la casa che tante volte la nonna ha descritto nel diario.

“si, siamo arrivati.”

“allora ci vediamo dopo, chiamami quando vuoi ok?”

So di conoscerlo poco, so che non dovrei fargli questa domanda, ma ho paura e con lui vicino mi sento più sicura.

“Embry,ho paura. Entreresti con me?”

“io…ehm non so Kris, non vorrei…” farfuglia colto di sorpresa.

“per favore.” chiedo.

“ok. Scendiamo” acconsente.

Insieme scendiamo dalla macchina e quando arriviamo alla porta ci accorgiamo che è aperta.

“Kris calmati, finirai per sentirti male” mi dice Embry mentre varchiamo la soglia. In effetti il mio cuore batte troppo forte.

Appena entro il casa,mi accorgo di loro. Sono tutti seduti sul divano, immobili a guardare chissà cosa, so che si sono accorti di me ma nessuno si volta, troppo presi dal loro dolore.

“avanti” mi incoraggia Embry. Istintivamente prendo la sua mano, la stringo forte e mi avvicino a loro. A quel punto tutti guardano me.

“mi dispiace” è l’unica cosa che riesco a dire.

È da quando avevo letto di loro la prima volta, che desidero vederli ed ora che li ho di fronte, quasi vorrei scappare. I loro volti sono spenti, morti, nulla a che vedere con la foto della nonna. Mi volto verso gli unici della famiglia che conosco davvero e rimango stupita. Alice ha addosso una normalissima tuta, è abbracciata a Jasper e i suoi occhi sono persi nel vuoto,evidente segno che sta vedendo qualcosa. Emmet è di fianco a Rosalie,la testa tra le mani è l’espressione di chi è appena stato torturato. Vederli così mi fa male e allora piango, di nuovo.

“mi dispiace, è testato non ha voluto ascoltarmi.” continuo a ripetere fin quando Carlisle non si alza dal divano e mi viene incontro.

“no Kristen non piangere, qui nessun ce l‘ha con te. Sappiamo che hai fatto tutto il possibile, Alice ha assistito a tutto. Stiamo solo soffrendo per la perdita di Edward. Mi dispiace conoscerti in questo modo.” cerca di confortarmi.

“dispiace anche a me. Non avrei mai immaginato così il nostro incontro.” ammetto.

“devi leggerci qualcosa vero?” mi chiede una vampira: Esme.

“si, Edward mi ha dato questa” dico prendendo la lettera dalla tasta.

“potresti leggerla tu? Sai nessuno di noi ha la forza di farlo” mi chiede Rosalie. Non so perché ma la immaginavo diversa, più cattiva in un certo senso.

Guarda Embry per avere un appoggio e lui mi fa cenno con capo, come a dire: Avanti leggi.

“c-certo” rispondo a Rosalie.

Tutti mi fissano,desiderosi di sapere cosa c’è scritto in questa lettera. Prima di cominciare guardo tutti i presenti, soffermandomi su Alice ed Emmett, sono tutti di una bellezza devastate!

Con lei la mia vita era piena di allegria, amore e serenità, ero destinato ad essere felice, a sposarmi e a vivere per l’eternità con lei, ma è bastato un piccolo gesto a cambiare tutto. Lei non c’è e se non c’è lei non ci sono neanche io. A che serve vivere se intorno a me non vedo altro che il nulla?

Mia cara famiglia,

Mi dispiace dirvi addio tramite questa lettera, ma ho ritenuto fosse il modo più facile. Vorrei ricordarvi come stamattina, tutti sorridenti per l’arrivo della nipote della mia amata Bella. Vorrei portare con me nell’altro mondo, o dovunque sia destinato, il ricordo di Esme e Carlisle abbracciati, di Rosalie ed Emmett seduti a guardare la tv e ridere insieme e di Jasper e Alice a lottare nel cortile, concludendo il round con un tenero bacio. E vorrei, se non vi è troppo disturbo, che mi ricordaste come l’ Edward Cullen di qualche decennio fa, gradirei portaste con voi il ricordo di quel vampiro che grazie all’amore ha scoperto cosa significhi vivere. Mi piacerebbe potervi dire che tornerò presto, o che sto andando a divertirmi in giro per il mondo, ma non è così.

Tutti sapete quello che sto per fare e tutti sapete che è inutile cercare di fermarmi. Per un anno intero ho finto di non sapere nulla, ho lottato contro il desiderio di aprire la porta e voltare in Italia, ma è stato inutile, noi vampiri siamo destinati a ricordare tutto, cose belle e brutte, momenti di gioia e terrore, non siamo come gli umani, per noi il tempo non ha molto valore e allora a che serve aspettare? Meglio prendere un aereo e voltare verso la morta, l’unica fonte di sollievo e pace eterna. Sono sicuro che i Volturi non si tireranno indietro davanti al mio desiderio di morte, sono sicuro che saranno più che felici di privare i Cullen di un membro della loro famiglia, perciò vi supplico di correre in mio soccorso se non volete che a morire non sia solo io.

Non soffrite per quello che sto per fare, domandate più tosto cosa avreste fatto voi al mio posto: cosa avreste fatto se la vostra unica ragione di vita vi avesse abbandonati? Io so che avreste reagito nello stesso modo, dunque non disperatevi, pensate solo che io sarò di nuovo felice.

Sto per andare al cimitero a trovare la mia amata e a metterla a conoscenza che forse, se ho davvero un’amina come lei credeva, sto per raggiungerla. Mentre scrivo penso a voi, voi che mi avete accolto a braccia aperte, voi che mi avete visto felice e dolorante,vivo e morto. A voi dedicherò le ultime ore della mia insulsa vita.

ESME: mia cara dolce mamma, scusami se ti sto infliggendo questo dolore, ti prego abbi pietà di me e comprendi le ragioni del mio gesto. Ti prego mamma perdonami, tu sei l’unica vampira al mondo capace di farlo, perché tu con il tuo amore, con la tua passione e dolcezza, sei capace di far battere ancora il tuo cuore.

CARLISLE: che dire di te a parte che sei stato tutto per me? Un padre, un fratello, un amico, un maestro di vita. Senza di te, senza la tua tenacia e compassione, a quest’ora saremo come tutti gli altri: assassini privi di valori e assetati di sangue. Grazie per avermi mostrato una strada alternativa, grazie per avermi indirizzato sulla via giusta, grazie per aver riposto in me la tua fiducia.

JASPER: nessuno, a parte Alice, ti conosce meglio di me. Tu così taciturno eppure con un grande spirito di volontà sei riuscito in ciò che molto avrebbero fallito, sei stato capace di adattarti ad un nuovo stile di vita, completamente diverso da quello che per secoli eri abituato, tutto per amore della tua ragione di vita. Dio sa quanto sono orgoglioso di averti come fratello!

Adesso ti prego ripetiti mille volte: “Non è colpa mia, non è colpa mia”, perché tu Jasper non c’entri nulla con tutto ciò che mi sta capitando, il destino ha scelto che la mia vita doveva andare così, perciò su col morale e smettila di colpevolizzarti inutilmente.

ROSALIE: sei la vampira più testarda, egocentrica ed egoista che conosca, ma nel profondo so che nascondi una dolcezza innata e un gran bisogno d’affetto. Non hai mai sopportato il mio potere, perché sapevi che ai miei occhi saresti apparsa fragile e indifesa, perciò sei sempre stata ostile verso di me. Non è passato giorno, da quando ci conosciamo, in cui non abbiamo litigato, e non è passata lite in cui non abbiamo fatto face. Il nostro è un rapporto amore-odio e so che nel profondo mi vuoi bene, così come io ne voglio a te.

EMMETT: il mio caro fratello orso, il mio fratellone con i pensieri perversi, il mio confidente, il mio compagno di lotta. Sono felice di averti conosciuto, di aver potuto far parte della tua vita. Ti voglio un bene immenso. In questi anni tu più di tutti, hai cercato di scrollarmi dal mio stato catatonico, tu sei stato il solo che mi è venuto vicino e con un bel cazzotto mi hai detto di reagire. Ricordo ancora ci che mi dicesti: “accidenti fratello basta, adesso tu ti alzi e reagisci. Lo hai voluto tu, sei stato tu a dirci di fare le valige e di andare via. Noi non ti abbiamo mai imposto di stare lontano da lei. Quindi adesso i ti alzi e reagisci, oppure ti prendo per i capelli e ti ci porto io da lei.” parole che in quel momento mi sono sembrate forti, ma che mi hanno dato la forza almeno di fingere. Grazie di tutto Emmett, grazie di cuore.

ALICE: qui ci sarebbe tanto da scrivere, forse ci vorrebbe tanto tempo per spiegare tutto, ma sono sicuro che non serve, insicuro che tu già sai tutto. La mia piccola sorellina,il mio folletto preferito, il mio mostriciattolo, come farò senza di te? Il primo giorno che ti ho vista, oppure quando ti sei presa ma mia stanza mi sono detto “questa vampirastra sarà una vera spina nel fianco” ed in effetti è stato un po’ così no? In senso positivo si intende. Abbiamo sempre vissuto in simbiosi, il nostro rapporto era qualcosa di unico, di fraterno, forse molto più forte di un semplice legame di fratello-sorella. Nelle nostre azioni non c’era malizia, solo puro divertimento e voglia di stare insieme. Tu sai tutto di me,così come io so tutto di te. So che negli ultimi anni fai sofferto più di tutti, so che è stato difficile vivere a contatto con me e non poter più contare sul mio appoggio, so di averti ferito nel profondo e so che quello che sto per fare non ti fa piacere, ma che lo accetterai comunque. Mi è bastato parlarti la prima volta per capire che saresti diventata la mia 2 ragione di vita. Ti voglio bene sorellina. Mi mancherai.

Miei care Cullen, mia cara famiglia,grazie di tutto vi porterò con me per sempre. Sono fiero di aver fatto parte di voi e pur se non v l’ho mai detto: VI VOGLIO BENE.

Vostro per sempre Edward Cullen.

Finito di leggere quella lettera, con gli occhi colmi di lacrime mi sono ritrovata tra le braccia di Embry. Quando mi ero stretta a lui? Quando si era seduto vicino a me? Lentamente alzo la testa e ciò che io miei occhi vedono è qualcosa di estremamente straziante. I sei vampiri presenti in sala, solo tutti abbracciati al proprio partner e piangono, dai loro occhi escono vere e proprie lacrime, identiche a quelle Edward ha versato per la nonna. Allora non è vero che i vampiri non possono piangere: i loro occhi versano lacrime solo in caso di vero tormento e quello è tormento, puro e doloroso tormento. Si toccano gli occhi cercando una spiegazione logica , ma sono troppo presi a soffrire per ragionare per davvero. Vorrei alzarmi e lasciargli un po’ di privacy, ma mi ricordo che ho ancora altro da mostrargli: il cd di Edward. Mi alzo dal divano, mi asciugo le lacrime, sorrido a Embry e mi dirigo vicino al lettore dvd. Metto il cd e prima di premere play mi volto verso di loro e dico:

“Edward mi ha dato anche questo, è giusto che lo vediate.” e poi premo play.


http://img262.imageshack.us/i/ildiariodibella.mp4/

 

Il video ci lascia senza fiato e ancora una volta ci fa versare lacrime, mi volto verso Embry e mi accorgo che anche lui si emozionato, evidente segno che davanti a sentimenti così puri, nessuno può non emozionarsi. A questo punto posso davvero andare via e lasciarli a loro dolore, magari sarei passata domani. Guardo l’orologio, sono passate 8 ore, chi l’avrebbe mai detto? Faccio segno a Embry di andare, ma poi vedo sulla porta un incisione, quella che la nonna scrisse tanti anni prima. Mi avvicino e con le dita la sfioro, poi nel silenzio della stanza un urlo di disperazione si innalza, cogliendo tutti alla sprovvista.

“NOOOOOOOOOO…”urla Alice con tutto il fiato possibile. Rimango immobile, con la mano a mezz’aria,quando capisco cos’è successo.

“NOOOOO:..” urla di nuovo.

“Alice, Alice amore cos‘hai?” gli domanda Jasper scuotendola.

“è morto, Edward non c‘è più. NOOOOOOOO” rivela a tutti.

Alice aveva visto tutto,perciò non ha mai parlato, perciò quello sguardo vitreo. Adesso nella sala era come se tutti fossero morti.

“adesso nessuno potrà più separarvi.” sussurro guardando una foto di Edward e la nonna, posata su uno dei tanti mobile. Prendo la mano di Embry e silenziosa mi allontano da quella casa.

Il dolore è forte, ma un pensiero si impossessa di me: Se Embry mi sarà vicino, tutto passerà prima.

L’amore arriva quando meno te lo aspetti, forse nel momento peggiore della tua vita, ma arriva.

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Capitolo 39
*** 38-Ritrovarsi ***


Salve a tutte ragazzeeeee…beh direi che ci siamo no? Questo è l’ultimo capitolo prima dell’epilogo. Come vi ho già detto sarà Edward a parlare oltre che a Bella, voi dire: “ma com‘è possibile? Bella è morta” lo so e avete ragione ma questo capitolo parla del loro ricongiungimento. Insomma Edward va in Italia dai Volturi, ma non ci sarà Bella a salvarlo perciò morirà. È giunta l’ora di capire se Edward Cullen ha davvero un’anima. Buona lettura e spero davvero che non pensiate sia una cosa assurda. Infondo anche loro dovevano avere un lieto fine *__* p.s.scusate gli errori

°°°°Risposte recensioni:

Saruxxa: ciao Sara! Grazie mille, come sempre i tuoi commenti sono pieni di complimenti *_* tu non sai quante ragazze mi hanno contattato in privato per chiedermi da dove mi fosse uscita un’ idea come questa, insomma come facevo a scrivere una storia così straziante. Molte mi hanno anche detto se fossi triste o depressa nel periodo in cui la scrissi ma vorrei precisare proprio questo: Io sono una delle persone più felici e solari del mondo, io e la tristezza non adiamo molto d’accordo e questa storia è nata semplicemente dalla voglia di mettermi in gioco e cercare di immaginare la vita di Bella Swan senza Edward.

mionetta95: grazie mille mionetta e ringrazia anche la tua amica =D sono contenta che riesca ad emozionarvi così, infondo l’obbiettivo di questa storia era anche questo qui. So che è molto triste ma anche qui Bella e Edward avranno il loro lieto fine, certo non potranno condividerlo con la loro famiglia ma saranno felici. Grazie per aver letto tutti i capitoli in una volta e per seguire anche la ff di ROBSTEN *_*

kandy_angel: grazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

rasonier: sono contenta che anche il video sia riuscito bene, come ho già detto era il primo che facevo =D

dany_96: grazie infinite Dany, quello di l’altra volta è stato sicuramente uno dei capitoli più tristi e strazianti dell’intera storia.

XoXo__GossipGirl: grazie milleeeeeeeeeeee… beh in un certo senso povero Edward, in un altro sono contenta per lui perché è quello che in realtà desidera. Allora com’è Eclipse? *O*

Sissi_Cullen: grazie infinite Sissi. L’urlo di Alice è stato davvero straziante e io ho avuto persino i brividi nello scriverlo, perché ho immaginato la scena e insomma lei che vede il fratello morire non è una bella cosa. Ora non voglio anticiparti nulla ma l’ultimo pensiero di Edward prima di morire riguardava proprio la sua sorellina =‘(

Recensite!

38- Capitolo

Pov. Edward

Cammino determinato verso la fine dei miei giorni, ormai mi restano pochi minuti di vita e davvero non vedo l’ora di lasciare questo mondo. Ho lasciato la nipote di Bella con gli occhi colmi di lacrime, ha tentato in tutti i modi possibili di farmi rimanere, ma era una battaglia persa in partenza. Le ho consegnato una lettera e un cd, sicuro che l’avrebbe recapitata alla mia famiglia. Già la mia famiglia, chissà quanto sta soffrendo in questo momento.

Sono arrivato a Volterra a pomeriggio inoltrato, sono entrato in questa cittadina recintata e la prima cosa che ho fatto è stata andare da loro: i Volturi. Mi sono presentato al loro cospetto pregandogli di uccidermi, ma con mia grande sorpresa hanno rifiutato. Da anni siamo a conoscenza del fatto che i Volturi hanno paura di noi Cullen, ho sempre saputo che non desiderano altro che dimezzare la mia famiglia, ma quando ho avanzato la mia proposta hanno rifiutato, perché? Perché hanno rifiutato?

“uno spreco” aveva detto Aro cercando di convincermi a rimanere con loro.

Che illuso! Ero andato da loro per cercare la morte, no per unirmi alla guardia, anche se era noto a tutti che Aro non vedeva l’ora di vederci al suo cospetto, soprattutto me ed Alice. Beh se pensa che un giorno riuscirà nel suo intento si sbaglia di grosso.

Ed ora eccomi qui, nella piazza di Volterra, nascosto tra le colonne della chiesa aspettando che il sole termini il suo giro. Perché aspettare? Vi chiedere tutti.

Beh, sono sempre sto un tipo melodrammatico, quindi perché non uscire di scena nel modo più clamoroso possibile? Sono sicuro che non appena i raggi del sole mi sfioreranno e il mio corpo inizierà a brillare, i Volturi saranno già di fronte a me, pronti a darmi ciò che desidero: la morte.

Ormai manca poco 3 minuti al massimo. Lentamente mi avvicino alla luce, con le braccia aperte e i palmi rivolti in alto, aspettando che vengano a prendermi, angeli o demoni non so. Chiudo gli occhi assaporando gli ultimi attimi della mia esistenza, respiro a pieni polmoni, mi lascio accarezzare dal leggero vento, sento gli uccelli cinguettare, e mi lascio inondare dai mille pensieri della gente che mi circonda. C’è chi pensa a cosa mangerà a pranzo, chi invece non sa come farsi perdonare dalla moglie e c’è una ragazza che mi guarda attentamente cercando di capire cosa sto facendo. Sento i pensieri di Felix e Demetri che cauti si avvicinano a me. Infine mi permetto di ripercorrere tutta la mia esistenza. Lascio che tutti i ricordi della mia vita umana e immortale mi affollino la mente, ricordo lei, il nostro primo incontro, la nostra prima chiacchierata, tutto.

“amore mio aspettami,sto arrivando” mormoro più a me stesso che ad altri.

Ormai li senti, sono a due passi da me, la piazza è sgombra, non so come abbiamo fatto ma le poche persone che prima camminavano beati, sono spariti. Poco importa tra poco tutto sarà finito. Sentirò dolore? Non lo so, ma so per certo che non urlerò.

Conto fino a 10, poi un pensiero nasce nella mia testa. In piazza non c’è nessuno eppure santo che qualcuno sta assistendo alla mia fine: Alice.

Non so come, ma sento che lei sta vedendo tutto. No Alice, non vedere, perché ti ostini a soffrire, perché? Ritorna alla realtà, lascia perdere me, sii felice e vivi, perché tu puoi farlo.

“chiudi gli occhi Alice, non vedere. Ti voglio bene” dico al alta voce e poi il nulla si impossessa di me.

È ufficiale, Edward Cullen è morto.

Ed è come uscire da un blocco di pietra nella quale si è stati bloccati per troppo tempo. Mi guardo in giro spaesato, senza capire bene cosa sia successo. Sono esattamente dove mi trovavo prima: nella piazza di Volterra. Felix e Demetri sono spariti, ma a terra giace ancora la mia cenere. Sono morto, lo vedo con i miei stessi occhi, allora perché non mi sono mai sentito così vivo? Cosa sono diventato? Perché sono ancora in questo mondo? Mille le domande che mi affollano la mente, mentre la disperazione si impossessa di me. Sono morto inutilmente? Sono forse destinato a vivere per sempre in questo mondo sottoforma di spirito? Che sciocco a pensare che tutto si sarebbe sistemato. Affranto mi siedo a terra, poggiando la schiena alla colonna. Sono morto per nulla, non rivedrò mai più la mia Bella. Mi passo la mano tra i capelli, come se ciò spazzasse via tutto. Quando la riporto giù mi accorgo di una cosa: il suo colorito è diverso, più roseo e umano. Istintivamente mi alzo e mi avvicino alla fontana al centro della piazza. Forse morendo si perde anche l' intelligenza perché tutti sanno che:

1- i fantasmi non esistono;

2- pur se esistessero non potrebbero mai riflettere la loro immagine.

Allora perché mi avvicino all' acqua? Mi porto in avanti, come se guardando in quell' accumulo di acqua riuscissi a vedere me. Assurdo vero? Eppure non so per quale ragione nell' acqua c'è il riflesso della mia immagine, o meglio quella che un tempo molto lontano, era la mia immagine. La persona riflessa ha la pelle rosea e gli occhi verdi, l' immagine esatta di Edward Masen.

"Edward" mi sento chiamare all' improvviso.

Mi volto in cerca della persona che mi chiama.

"Edward" ripete la voce di un angelo.

"vieni da me Edward" continua a ripetere mentre io frenetico inizio a cercarla nella piazza vuota

"dove sei?" domando.

"vieni da me. Vieni da me"

"dove sei? Non ti vedo" ripeto.

"ci sono Edward, sono qui di fronte a te" mi dice l' angelo.

"non ti vedo" ammetto.

"credici Edward, credici e mi vedrai." mi suggerisce.

Ci credo, ci credo, ci credo, continuo a ripetere, ma a cosa devo crede?

"cosa? Cosa devo credere?"

"devi crederci. Io non posso dirtelo, devi arrivarci da solo. Credici e mi vedrai" mi dice la voce dell' angelo.

Pov.Bella

Avanti Edward credici, io so che ce la farai. Tu hai un anima, devi solo crederci. È più di un anno che aspetto di ricongiungermi a lui. Per quanto l' ho pregato di non farlo, in fondo al mio cuore, ho sempre sperato di poter passare l' eternità con lui. Il mio Edward!

"dammi un indizio" mi chiede quasi supplicando.

"vorrei, vorrei con tutto il cuore, ma non posso."

Non posso amore mio, altrimenti la tua amina sarà perduta per sempre ed io non voglio. Quando si muore ognuno deve dare conto a qualcosa. Jacob ha dovuto decidere che eternità vivere: quella a mio fianco oppure l' eternità che gli era stata destinata? Per amor di entrambi ha scelto quello che gli era stata destinata e per lui si è aperto il paradiso. Io ho dovuto fare i conto con un bel pò di cose, ho dovuto capire quello che davvero volevo, aiutata dalla voce del mio sole privato. A Edward tocca fare i conti con se stesso, deve riuscire a credere di avere un' anima. Ce la farà, ne sono sicura.

"Edward non disperarti, tutto è scritto nel tuo cuore, devi solo aprirlo e leggerlo" dico.

Lui guarda di fronte a se, ignaro del fatto che allungando una mano, potrebbe toccarmi.

Ah quant' è bello! Il suo spirito ha conservato l' aspetto umano, così come il mio ha conservato quello giovane. Già, non sono una vecchia decrepita, ma una bella 17enne, quella di un bel pò di anni fa.

"ragione Edward, ragiona" lo incito e lui inizia a parlare.

"ti amo, sono certo che ti amo, non ho mai dubitato di ciò. Odiavo essere un vampiro, lo odiavo per tante cose, eppure nello stesso tempo sono grato alla mia natura, perché grazie ad essa ho incontrato te. So di amare la mia famiglia, credo che l‘amore sia il sentimento più bello. Ci credo, credo nel paradiso e credo in te amore mio" conclude.

“e poi Edward? In cosa credi? Io so che ci credi, ma devi rendertene conto anche tu.”

L’ho aiutato più nel necessario. Avanti amore mio avanti.

Si è allontanato,adesso è poggiato sulla fontana e mi da le spalle. Sta pensando, cerca di capire se stesso, per una volta cerca di ascoltare solo i suoi pensieri.

All’improvviso si volta e sul suo viso appare un sorriso, il mio sorriso. Ha capito, ne sono sicura.

“ho capito, e ci credo,ci credo con tutto me stesso. Ci credoooo” urla.

“in cosa? In cosa credi?” gli domando felice.

“ho un‘ anima. Edward Masen Cullen ha un‘ ANIMA”

Ce l’aveva fatta. L’eternità era nostra.

Pov.Edward

Un’ anima, ho un anima. Sto sognando vero? Dio fa che sia tutto reale.

“HO UN‘ANIMA” ripeto.

“si Edward ha un‘anima. L‘anima più bella.” mi dice felice il mio unico amore.

Mentre lei parla, un luccichio inizia a formarsi a qualche mento da me,era come se tante stelle fossero scese sulla terra ed ora volteggiassero nell’area.

Cosa sta succedendo? Mi domando, ma subito arriva la risposta.

Il luccichio termina è davanti ai miei occhi c’è lei, la mia unica ragione di vita, la mia anima,la mia Bella. Istintivamente mi alzo dalla fontana sulla quale sono seduto e le corro incontro. Per troppo tempo siamo stati divisi,per troppo tempo distanti, la mia Bella è qui davanti a me e non vedo l’ora di stringerla tra le mie braccia. Appena sono abbastanza vicino lei si slancia verso di me e con un forte abbraccio la stringo forte, mentre beati e sorridenti volteggiamo per la piazza. Le nostre labbra si incontrano dando inizio ad un bacio senza fine, le nostre lingue danzano insieme, senza fretta, senza ardore, ne passione, è un bacio casto, dolce e pieno d’amore, il bacio più bello che abbia mai ricevuto dalle sue labbra. Continuiamo volteggiare felice, poi lei separando le nostre labbra porta la testa all’indietro e ride spensierata. La mia Bella è unica al mondo e mia nessuno potrà essere lei. Quando rialza la testa mi guarda, si avvina al mio orecchio e mi sussurra:

“Ti amo” dio quanto mi era mancato quel ti amo.

Sfioro le sue labbra e poi riprendendo a volteggiare le ripeto mille volte:

“Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. TI AMOOOOOOO”

“per sempre” mi dice.

“per sempre” ripeto a mia volta.

Abbiamo passato non so quanto tempo a volteggiare felici, poi però ci siamo fermati e adesso siamo seduti sotto la chiesa e la sua testa è poggiata sulle mie gambe.

“Bella?” la chiamo.

“si?”

“e Jacob?” non mi va di chiederglielo, non voglio che anche in questo mondo ci siamo degli ostacoli alla nostra felicità, però non posso ignorarlo, non dopo quello che ha fatto per lei in tutti quegli anni.

“Jacob è felice. Vive sereno la sua eternità, proprio come noi” mi dice.

“ma come fa ad accettare tutto questo?”

“sai quando si muore si deve fare i conti con alcune cose, tu hai dovuto capire di un‘anima e Jacob ha dovuto scegliere se vivere con me, oppure vivere l‘esistenza che gli era stata predestinata. Ha scelto la 2”

“perché?” domando sorpreso. Come si fa a rinunciare a Bella?

“penso che il bene di entrambi e perché si è innamorato. O meglio ha avuto il famoso imprinting che non ha avuto nella sua vita terrestre.”

Ma cosa?

“innamorato? Imprinting? E con chi?”

“Renesmee” dice facendo nascere un sorriso.

“Renesmee? E chi è?”

Lei mi guarda negli occhi e sorridendomi dice:

“nostra figlia.”

Nostra cosa?

“scusa?”

“è una lunga storia, e avremo tutto il tempo per parlarne.”

“non puoi dirmi una cosa del genere e poi lasciare il discorso in sospeso. Abbiamo una figlia? Come se io e te non abbiamo mai…”

“lo so. Beh vedi noi eravamo predestinati, ma tu questo già lo sapevi e nella nostra vita ci sarebbe stata lei Renesmee. Quando il futuro è cambiato lei è rimasta bloccata in un oblio ed è riuscita ad uscirne solo alla morte di Jake.”

Ma come? Ma possibile che la nostra vita sarebbe stata così bella?

“tranquillo Edward. Ti spiegherò tutto.” dice accarezzandomi.

“dov‘è lei? Voglio vederla” sussurro con voce tremante.

“ti ci porterò presto. Prima però hai un ultimo desiderio.”

Cosa? Ma non sono già morto? La guardo come a chiedere spiegazioni e lei mettendosi in piedi dice:

“non possiamo stare qui in eterno. Questo non è più il nostro mondo, prima di salire su, hai un ultimo desiderio.”

“su dove?”

“in paradiso no?”

Il paradiso! Per me era già davanti ai miei occhi, il mio paradiso.

Ultimo desiderio, cosa voglio? Non c’è domanda più semplice.

“voglio rivedere la mia famiglia” le dico alzandomi anche io.

“ne ero certa. Forza allora andiamo dai Cullen” afferma prendendomi la mano.

Il un batter d’occhio mi ritrovo nel giardino di casa, quella casa che per tanti anni mi ha ospitato.

“se pronto?”

“si entriamo.”

Pian piano ci avviciniamo all’entrata, Bella passa dalla porta ed io la seguo senza esitare.

“loro non possono vederci.” mi dice Bella, indicandomi il salone.

Annuisco e pian piano mi avvicino alla stanza.

Eccoli qui, la mia famiglia, ci sono tutti, o quasi,anche se stento a riconoscerli. Quand’è passato un giorno? Si, sono morto da un giorno, è passato troppo poco tempo per pensare di rivederli felici.

Esme e Carlisle sono sulla poltrona abbracciati, mia madre singhiozza, mentre mio padre cerca di confortarla.

Rosalie ed Emmett non parlano, si tengono per mano e guardano verso il televisore,dov’è il bella mostra c’è il mio video.

“soffrono tanto” dico affranto verso Bella.

“ti volevano bene Edward, cosa ti aspettavi? Ci metteranno un po’ per riprendersi.”

“dov‘è lei?” domando senza bisogno di pronunciare il suo nome.

“Alice è fuori in giardino con Jasper, vieni.” mi dice prendendomi per mano.

Eccola, è seduta alla riva del fiume, stretta nell’abbraccio di Jasper,che afflitto cerca di darle calore.

“tutto bene?” mi chiede il mio angelo personale.

“mi fa male vederla così.” ammetto.

“fa male anche a me.”

Alice, la mia sorellina pestifera, quasi stento a riconoscerla, cos’è quella tuta? Dove sono i suoi abiti di alza moda?

“non la riconosco.” cerco di dire mala voce quasi mi muore in gola.

“è normale, vedrai che presto di riprenderà. C‘è Jasper con lei”

Si c’è Jasper con lei, è l’unica cosa che mi tranquillizza, anche se sentire i suoi singhiozzi è come essere trafitto da mille lame affilate.

“shhh… ssshhh amore calmati” le sussurra suo marito.

“Oh Jazz, è stato bruttissimo. Era lì sotto il sole e aspettava di morire sorridente. Mi sono sentita malissimo quando ha detto che mi voleva bene. Il suo pensiero è stato rivolto a me. Oh, come farò senza di lui.” si dispera mia sorella.

“ti aiuterò io. Lo sai che ci sarò sempre vero?”

“si, certo che lo so. Mi mancherà,ma so che adesso è felice insieme a Bella.chissà forse ci stanno guardando”

Dio quanto ha ragione: sono felice e la sto guardando.

“Già” acconsente Jazz ed insieme ad Alice guardano il cielo e sorridono.

“sarà sempre un Cullen” afferma Alice.

“sempre.”

Si,si sarò per sempre un Cullen.

“Edward” mi chiama Bella.

“si?” dico voltandomi a guardare il suo magnifico volto.

“dobbiamo andare”

Andare. Perché? Perché non posso avere entrambi?

mi dice una vocina nella mia testa. Già sono stato io ad andare via.

“ok” dico affranto.

“ehi? Edward guardami” mi dice Bella mettendomi una mano sotto il mento.

Alzo lo sguardo e quando incrocio i suoi occhi, mi sento bene.

“dimmi” le sussurro.

“non essere triste. Tu oggi non gli dici addio. Il fatto che non possiamo stare qui, non significa che non li vedrai più” afferma.

“e come farò a vederli?”

“beh sai dall‘alto si vedono un bel po’ di cose. È noto a tutti che se ti affacci dal terrazzi di un grattacielo riesci a vedere il panorama più bello. Come credi abbia resistito io per un anno?”

Sospirai di sollievo, non gli avrei detto addio, li avrei visti e protetti.

“sono pronto” dico e nello stesso istante una luce ci avvolge.

L’eternità è nostra e questa volta niente ci dividerà.

“per sempre?” chiedo.

“per sempre” conferma.

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Capitolo 40
*** 39-Epilogo ***


-GRAZIE MILLE-

Ed eccoci qui con l’ultimo aggiornamento di questa storia. Postare l’epilogo è sempre una strana sensazione per me. Mi sento felice e triste allo stesso tempo. Vorrei ringraziare tutti voi per avermi seguita, letta e assecondato la mia folle storia. Chissà forse se Edward non fosse tornato in New Moon, sarebbe potuto succedere davvero tutto ciò no? Chi può dirlo! Alla fine un po’ di lieto fine l’hanno avuto tutti ed ora tocca anche alla nostra Kristen. Spero che apprezziate il collegamento alla saga della Meyer e che non lo riteniate inutile e stupido. A me è piaciuta l’idea di aggiungere questi 4 libri neri nella storia, rende tutto più reale, come se prima ancora che la Meyer scrivesse la sua storia su Edward e Bella, loro fossero già esistiti e saliti in cielo come io ho scritto.

Io sono contenta di essere riuscita ad emozionarvi, di avervi fatto gioire, agitare, ridere e piangere. Ecco soprattutto piangere! GRAZIE PER AVERMI FATTO ENTRARE IN VOI E GRAZIE PER I MILLE COMPLIMENTI CHE MI AVETE FATTO DURANTE TUTTO QUESTO TEMPO.

P.S. ora vi lascio alla conclusione e mando un bacio a tutti voi. Con affetto Nusia!

Preferita da: 50 Ricordata da: 15 Seguita da: 63 Totale recensioni: 158

 

“My life whitout you”

39- Capitolo

È passata una settimana dalla morte di Edward Cullen, una settimana da quando ho conosciuto Embry, ancora non mi sembra vero tutto questo. 3 giorni fa sono tornata dai Cullen, erano ancora tutti li, proprio come li avevo lasciati. Carlisle aveva avvisato in ospedale che per un po’ non avrebbe preso servizio a causa di una perdita familiare. Quanti genitori nel mondo perdono i loro figli? La scomparsa di Edward ha reso i Cullen ancora più umani. Appena sono entrata in quella cosa ho subito notato qualcosa di diverso: in ogni parete, in ogni singolo spazio libero c’erano foto di Edward. Edward che sorrideva, Edward che suonava,Edward che lottava con Emmett, Edward con la nonna. Sul pianoforte che tante volte aveva usato qualcuno, probabilmente Esme, aveva fatto incidere il suo nome, come a far capire che quello sarebbe stato solo suo, che nessuno avrebbe mai più messo le mani su un singolo tasto di quel reperto così importante e pieno di ricordi. Quando sono entrata tutti hanno cercato di sorridermi,anche se con scarsi risultati, tuttavia non potevo sentirmi offesa. Sono 3 giorni che cerco di rendermi utile,anche se non so bene come fare. Cerco di aiutare Esme a spolverare, o semplicemente cerco di stare vicina ad Alice. Io e Jasper facciamo davvero di tutto per smuoverla, ieri mi sono addirittura vestina in modo indecente per farmi fare una strigliata, ma niente, ormai è come se fosse un vegetale, anzi nemmeno, perché un vegetale respira, si nutre, lei non fa nemmeno quello, un oggetto inanimato ecco cos’è diventata la mia amica sbarazzina.

“Alice ti devi riprendere Edward non vorrebbe vederti così.” gli ho detto oggi appena arrivata.

“Alice è difficile per tutti, ma ci stanno provando quindi adesso alzati sali di sopra e datti una sistemata.” continuo vedendo che non replica.

“Alice Cullen” le urlo contro, mentre lei si blocca all’improvviso.

“Jasper?” chiamo allarmata vedendola sgranare gli occhi.

“Jasper” urlo ancora non vedendolo arrivare.

“che c‘è?” dice materializzandosi davanti a me.

“Alice? Amore rispondimi cos‘hai?” gli chiede scuotendola.

Passano 5 minuti buoni prima che ritorni al presente.

“Oh Jasper” dice buttandosi sul marito e iniziando a singhiozzare.

“dimmi Alice che c‘è?”

“sta bene, sta bene.” continua a ripetere lei.

“chi?” domando.

“Edward” mi dice alzando gli occhi al cielo.

Non so di preciso cosa abbia visto, sono però sicura, che qualsiasi cosa sia successa, ha riportato Alice in vita. Da oggi ritornerà a vivere.

La sera sono ritornata a La Push a casa di Billy, ho chiamato mia madre per aggiornarla di tutto e lei preoccupata mi ha detto di stare attenta e soprattutto di portare ai Cullen le sue condoglianze.

Toc. Toc. Sento bussare mentre controllo la posta elettronica.

“chi è?” domando.

“Embry” mi risponde la voce fuori la porta.

Non so bene cosa sia,ma ogni volta che lo vedo o anche solo se sento pronunciare il suo nome, il mio cuore inizia a battere all’impazzata.

“ehi ciao” lo saluto aprendo la porta.

“ciao. Ti va di fare 2 passi?” mi chiede.

“certo andiamo”

Camminiamo in silenzio e un forte imbarazzo aleggia per l’aria circostante.

“volevi dirmi qualcosa?” dico decidendo di rompere il ghiaccio.

“ehm… forse” risponde.

“forse?” domando interdetta.

“si, se riesco ad ordinare le idee.”

“o-k” dico e il silenzio cala di nuovo.

“oh guarda dove siamo!” esclama dopo poco.

“dove?” domando guardandomi in giro. Io non vedo altro che una scogliera.

“sai cos‘è successo in questo posto?” mi domanda.

“no cosa?”

“qui Jacob chiese a Bella di sposarlo” annunciò sorridendo.

“qui? Cioè questa è la famosa scogliera?” dico mentre con gli occhi ripercorro tutto il profilo di quel posto.

“proprio così. Sai ti ho portato qui…perché volevo parlarti.” disse balbettando.

“di cosa?” domando ormai confusa.

“spero solo che a noi porti più fortuna” sussurra più a se stesso che a me.

“noi?”

“Kris, appena ti ho vista ho capito che era arrivato il momento.”

“che-che momento?”

“il momento di crescere e non parlo solo mentalmente. Ho capito che non c‘è bisogno dell‘imprinting per innamorarsi, infondo Jacob si è innamorato di tua nonna senza nessuna magia, l‘ha guardata negli occhi e ha capito che con lei avrebbe voluto vivere il resto dei suoi giorni”

Ma cosa dice?cosa significa?

“io…io non capisco” ammetto abbassando la testa.

Lui porta la sua mano sotto il mio mento e mi costringe a guardarlo negli occhi e poi lentamente inizia a parlare:

“non è successo anche a te? Non ti senti a sicuro,completa quando sei con me? Non ti batte il cuore quando mi vedi? Non senti qualcosa di magico e speciale che ci unisce?”

È come dice lui? Il mio cuore batte all’impazzata quando lo vedo? Si, batte all’impazzata.

Non è forse vero che ogni volta che incrocio il suo sguardo, o quando mi è vicino, mi sento al sicuro? Non è forse vero che ogni sera prima di dormire penso a lui?

Che l’amore sia arrivato anche a me? Che la vita mi abbia voluto regalare il mio porto sicuro? Il rimedio alle mie nuvole? Il mio sole privato? Il mio Edward?

“si, è vero” sussurro.

“Kris ti andrebbe di…di” cominciò a dire ma lo bloccai all’istante.

“si,qualunque cosa stavi per dire si.” annuncio sorridendo.

Lui mi accarezza il viso e pian piano i nostri visi si avvicinano, fin quando le labbra non si sfiorano e le nostre lingue iniziano a danzare insieme.

L’amore. Ho trovato l’amore.

 

10 ANNI DOPO.

Ancora stento a credere che sono passati 10 anni. Mi sembra ieri quando arrivai a Forks in preda al panico, mi sembra sia passata un’ora da quando sposai Embry. Già mi sono sposata, da 7 anni ormai, e lo amo ogni giorno di più. Abito a Forks, non potevo lasciare quel piccolo paesino che mi ha dato tanto. Avvolte proprio come in questo momento, penso che questo piccolo agglomerato urbano, abbia qualcosa di magico, un qualche incantesimo che cambia la vita delle persone.

La mia “carriera” da Ragazza-Ibrida procede a gonfie vele, I Cullen e il branco vanno d’amore e d’accordo e raramente si vedono altri vampiri in giro. I miei genitori sono felici per me, e tuttavia mia madre ha accettato la mia decisione. Alice è ritornata la ragazza di sempre anche se Edward le rimarrà sempre nel cuore. Adesso è qui con me, intenta ad addobbare la mia povera bambolina.

“sei bellissima amore!Su andiamo dalla mamma” esclama Alice.

“kris, guarda un po’ com’è bella quest’angioletto?”

“ma amore della mamma sei bellissima. Zia Alice ha fatto davvero un buon lavoro eh?” le dico correndole incontro.

Ah già, ho dimenticato di dirvi che ho una bellissima bambina di 4 anni: Bella.

“su Bella fai una giravolta,fai vedere alla mamma come sei bella con questo vestitino” dice Alice e mia figlia,alzando gli occhi al cielo l’asseconda. A soli 4 anni ha già capito tutto di questa vampirasta.

“Alice, aspetta che diventi più grande, vedrai quante te ne dirà. Di certo non sarà la tua bambolina a vita.”

“tu pensa per te” mi risponde facendomi la linguaccia.

Le sorrido, mentre con la testa torno a 9 anni fa, quando lei pensierosa mi disse:

“sai Kristen? Non somigli ad una Black, ma tra amici vampiri e fidanzati licantropi, sei senza dubbio una Swan”

Sempre la stessa ragazza.

Ricordo il giorno il cui le annunciai che aspettavo una bambina,andò letteralmente fuori di testa, iniziò a comprare migliaia di vestitini, tutine, creme, tutto era diventata un robot.

E quando le dissi che avevo intenzione di chiamarla Bella?

Il suo cuore si riempì di gioia e disse:

“allora sarà ancora più speciale”

Si, ancora più speciale.

“allora andiamo da papà?” chiede Alice a Bella, riportandomi alla realtà.

“sisisisisi” rispose entusiasta mia figlia.

“kris?” chiede Alice.

“un attimo solo. Voglio scrivere una cosa e andiamo.”

“capisco, allora io la porto un po’ in spiaggia, ti aspettiamo fuori.”

“ok” rispondo e poi vanno via lasciandomi sola, con in mano il diario della nonna.

Sento il bisogno, la necessità, di scrivere anche io poche righe, così che un giorno, quando il diario passerà nelle mani di mia figlia, lei possa leggere ciò che io ho provato. Lancio un occhiata ai 4 libri neri in libreria e sorrido, poi inizio a scrivere.

Dopo i magnifici versi di Neruda, voglio anche io scrivere poche righe su questo diario da me tanto amato. Sono passati tanti anni armai dal giorno in cui rovistando tra gli effetti personali di mia nonna, trovai questo tesoro, questo diario pieno di pezzi di una storia fatata. Sono ormai 10 anni che la mia vita è cambiata, 10 anni dalla morte di lui: il vampiro con l’anima più bella.

Sono passati tanti anni ormai da quella mi furente corsa contro il tempo, e di Edward Cullen e Bella Swan non abbiamo avuto più notizie. Chi li conosceva se li immagina felici in un altro mondo, a vivere la loro eternità. Lo speriamo, ma non ci è concesso saperlo con certezza. L’unica cosa che sappiamo è che sono apparsi in sogno ad una donna, che ha fatto della loro storia, una fantastica saga. Nessuno di noi può sapere se la loro vita sarebbe stata davvero così, ma sia io che i Cullen, come chissà quante persone nel mondo, stiamo leggendo questa magica storia d’amore, quella tra il leone e l’agnello, in modo da alleviare la perdita dei nostri amati. Tutti stiamo sognando e tutti ci perdiamo in un mondo parallelo, mentre con gli occhi leggiamo quelle righe, che per alcuni possono essere inventata e per altri possono essere piacevoli ricordi.

Io dal canto mio ho capito una cosa, la più importante:

Nella vita nulla è impossibile, basta solo crederci.

Loro ne sono la conferma.

Richiudo il diario e lo riposo tra quei libri, poi vado in contro a mia figlia.

La vita mi attende e non c’è bisogno di farla aspettare.

Viviamo il presente, non pensiamo al passato o al futuro, godiamoci questi attimi eterni di gioia, perché prima o poi anche noi lasceremo questo mondo e quando accadrà dovremo essere in pace con noi stessi.

Edward Cullen e Bella Swan stanno aprendo il cuore di tutti e forse un giorno anche qualcun altro prenderà il coraggio a 2 mani e correrà a cercare il suo cacciatore, nel frattempo non ci resta che sognare.

***************

“ti amo” dice Bella.

“tu sei tutta la mia vita” sussurra Edward.

Sono felici e non gli resta che vivere la loro perfetta eternità.

The end!!!

Nusia!

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