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Sorrisi nascosti, risatine coperte da uno, stupido,
ventaglio.
Lo aveva etichettato come la tipica seduzione, ma poi
aveva incominciato a vedere una realtà distorta, dolorosa.
La sua principessa, era coperta da mille ventagli,
che nascondevano il suo vero essere.
Intoccabile, irraggiungibile...irreale.
Quei ventagli erano fastidiosi, avrebbe voluto tanto
toglierglieli di dosso, faceva male non poterlo vedere.
Perché così lui era uno come tanti.
Shuya però gli sorrideva sempre, quando lo vedeva troppo
lontano da se.
E come un raggio di sole gli riscaldava l’anima.
Harumi non era uno come tanti, questo Shuya glielo faceva
capire ogni volta che lui tentennava.
Shuu_Note:
Aww, ed eccomi a pubblicare il secondo capitolo, già
preparato da tempo.
Ma che non mi soddisfa poi più di tanto, mha, devo ancora
abituarmi a scrivere drabble o flashfic (Si, fra un po’ arriveranno anche le
storie da 500 parole, oh yeah. u.u).
Grazie a chi ha letto questa storia e chi l’ha messa nei
preferiti. <3
Nemo from Mars: Aww, non sai come sono stata contenta
di leggere il tuo commento! >w<
E di niente, meritavi una raccolta dedicata su una coppia
che mi hai fatto amare con tutto il cuore, davvero. u.u
Grazie per i complimenti, ma soprattutto per i consigli, che
sono stati più ben che accettati. ^^
E si...le ho tutte in cantiere le prossime drabble e flashfic
e poi...ci sarà anche una bellissima sorpresa di capitolo, sisi. u.u
Aw, non so nemmeno cosa rispondere a un così bel commento,
davvero. L’unica cosa che posso dire è che sono contenta ti sia piaciuta e che
spero che anche questa non ti sia dispiaciuta (anche se mi sembra banale e
nulla di che... .-.).
Il vociare di studenti, lievi risatine ogni tanto scuotevano
la classe.
Occhiate maliziose gettate, casualmente, all’oggetto
di tanto interesse.
Ogni tanto qualche ragazzo faceva una battuta vivace sul
fondoschiena del professore.
Harumi arrossiva ad ogni pensiero poco pulito
E quando gli occhi del soggetto, tanto desiderato, si
puntavano su di lui non poteva far altro che arrossire ancora di più.
« Signor Sakamoto...non la vedo molto attento, mi vedo
costretto a parlare in via del tutto privata... »
A quelle parole il “povero” ragazzo si eclissò nel banco.
Le sue mani gli frugavano sotto la camicia, le labbra gli
sfioravano il collo, mentre lui gli teneva le mani sui fianchi.
« Shu... » ma non fece in tempo a dire nient’altro
che gli chiuse le labbra con le sue, lasciandolo senza respiro.
« Harumi... » Il suo nome detto da quelle
labbra era soave...ma perché così lieve, perché diveniva sempre più
evanescente?
Il suono di una sveglia glielo fece capire. Era solo un sogno.
Harumi si girò dall’altra parte, affondando il volto nel
cuscino, rosso d’imbarazzo.
Era da un po’ troppo tempo che faceva sogni erotici
su Shuya, ma il peggio, secondo lui, era che se l’altro lo avesse saputo molto
probabilmente li avrebbe realizzati.
Conoscendo il suo lato sadico-perverso...
“Però quello della coppia in stile sposini non era
male...”
Si, forse quel sogno poteva anche raccontarglielo, in fin
dei conti...i sogni sono desideri, no?
Shuu_Note:
Non mi convince molto, però mi divertiva, molto, l’idea di
un Harumi con certi sogni, su un certo nostro amato personaggio! xD
Spero che, nonostante tutto, vi sia piaciuto anche a voi. ^^
Nemo from Mars: Si! *°* Muoriamo tutti d’amore per
questi due. <3
Sono contenta che anche quella drabble ti sia piaciuta
(scusa se vado un po’ veloce e se sono corta nel risponderti, ma è per non
ritardare ancora di più...prometto che nel prossimo rispondo meglio. u.u)
Tranquilla, non mi rompi affatto con i tuoi commenti
costruttivi! Mi aiuti molto, anzi! >.<
Fanno sempre bene dei consigli in più...u.u
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! xD
Kiss Shuu.
Valentine: Ma grazie. <3
Sono contenta che queste brevi storie ti siano piaciute,
grazie mille per i complimenti (che non credo meritarmi...ma va bè...).
Scivolava lentamente lungo la gola, diffondendosi lungo il
petto, infettando ogni cellula del corpo.
Scorreva tranquillo tra i globuli rossi, arrivando al cuore,
infettandolo, peggiorando la situazione.
Non bastava l’amore, come malattia incurabile?
« A quanto pare no... » pensò, Harumi, stringendo fra
le dita il pacchetto, decorato con cura e amorevole agitazione la sera prima,
mandando giù un altro boccone amaro alla vista di Shuya, circondato da tante
mosche ronzanti.
Harumi non si era mai definito un tipo impulsivo, geloso,
possessivo o passionale.
Semplicemente non ne aveva nemmeno mai trovato il motivo, ma
da quando era arrivato lui...tutto era cambiato.
Soprattutto da quando aveva scoperto che quello che provava
per, la bellissima, principessa, Arisada non era una semplice amicizia.
E nonostante avesse voluto correre, volare verso Shuya, per
strapparlo da tutte quelle stupide lusinghe, di pura finzione, create attorno a
un immagine non reale del ragazzo.
Per loro era solo la bellissima principessa di quell’anno,
per loro non era Arisada Shuya, ma solo una figura a soddisfare i loro
appetiti, per saziare quelle loro voglie.
E anche se avesse voluto davvero trascinarlo via, tenerlo
stretto e dargli quel regalo prima delle vacanze...Harumi non fece nulla, si
voltò e se ne andò, lasciando dietro di se il nulla, se non lo sguardo attento
di Shuya, che chiuse gli occhi, prima di tornare a sorridere.
E per quanto corresse lontano, il principe, mandava ancora
giù quel sapore amaro.
Codardo, era solo un semplice e insulso codardo. Non era un
principe, non aveva un cavallo bianco e l’armatura lucente. Non era il giusto
pretendente per la mano della principessa.
E nonostante quel pensiero i suoi piedi si mossero
velocemente indietro, sentendo il sangue bollire nelle vene.
Alle volte anche quell’altra malattia serviva a qualcosa,
soprattutto se unita a quella che l’aveva preceduta.
« Shuya-kun! » la sua voce gridò il nome del ragazzo che
alzando il viso gli regalo il più bel sorriso che potesse aver mai avuto, che
fece sospirare più di uno, che arretrarono, facendo un varco al passaggio del
giovane uomo, che si avvicinava a testa alta, come un vero principe.
Osservò il volto del centro dei suoi desideri, assaporandosi
la sua espressione felice, sentendo la voglia di scappare via con lui, cosa che
fece prendendo la mano del ragazzo e trascinandolo via da tutti, riuscendo ad
immaginare il sorriso che doveva dipingere le labbra che avrebbe tanto
desiderato baciare.
E in effetti il più giovane stava sorridendo, contento che
l’altro fosse tornato da lui e solo da lui.
Si fermò in un angolo, mettendo contro il muro il più
giovane, osservando con il fiatone le guance rosse, per la corsa o per la
felicità, di Shuya, provando una stretta al cuore, di felicità.
« Buon Natale... » gli sussurrò porgendogli il pacchetto con
un sorriso esaltato, come quello di un bambino.
La principessa ricambiò il sorriso, lasciandolo sfumare in
uno più dolce, sensuale, mentre le dita, maliziose, andavano a posarsi
carezzando la pelle del collo.
« Grazie... » quel sussurro si spense sulle labbra che si
unirono in un bacio agognato da entrambi, da molto, troppo, tempo.
E il pacchetto di regalo ora si ritrovava stretto da diverse
dita, che si unirono in un sospiro.
A quanto pare la gelosia non sempre era una brutta malattia.
Shuu_Note: Non so come scusarmi per questo
ritardo, ma ho avuto degli imprevisti che non mi immaginavo potessero venirmi.
°^° Quindi non so davvero come scusarmi, se non con questa flash che non è
nemmeno il massimo, ma che mi sembrava tanto carina e adatta, visto che siamo
sotto Natale ormai.
Spero che sia piaciuta anche a voi. <3
Nemo from Mars: Si, in effetti io Shuya ce lo vedo
molto “roar” xD Anche se qui non è su di lui l’attenzione, ma ho preferito
incentrarmi su Harumi. Anche se si vede che è, alla fin fine, Shuya a fare le
mosse decisive. u.u
Sono io a chiederti scusa per il ritardo, è che internet mi
si era completamente impallato e non riuscivo a fare niente...ç__ç
Spero che questa ti soddisfi almeno un pochino o che ti
piaccia. <3
Imbronciò le labbra in una smorfia di disappunto,
incrociando le braccia in una posa battagliera.
Di certo una principessa armata faceva davvero paura,
soprattutto adHarumi, visto
che ce l’aveva di fronte.
Ma essendo lui un principe non
poteva avere il lusso di darsela a gambe levate e velocemente, per di più.
Sarebbe stato umiliante e poi...non poteva
davvero transigere su quella questione.
« Shuya, davvero...dovresti
tornare dalla tua famiglia per capodanno.»
« E perché mai? Voglio conoscere la
tua famiglia! »
« La incontrerai in un altro momento. »
No, non poteva davvero cedere alle richieste di Shuya, non quella volta.
Nonsarebbe
sopravissuto se sua sorella, Natsuro, incontrasse lui.
E non avrebbe mai permesso un
incontro tra i due, soprattutto non a capodanno.
« Harumi, ma perché? »
Continuava a insistere e i nervi di
Harumi stavano iniziando a cedere, in maniera
pericolosa.
« Ti vergogni di me? »
Strinse i pugni, sperando che Shuya
smettesse di parlare, di chiederglielo. Tanto non avrebbe ceduto.
Il solo pensiero di un loro incontro lo terrorizzava. Lo
avrebbero manovrato peggio di un burattino.
« Harumi? »
Non ce la fece più, lo prese per le
spalle e con un gesto veloce fece congiungere le loro labbra, tenendo gli occhi
serrati teso come una corda di violino.
Era l’unico modo per non farlo parlare, un modo per di più
piacevole.
Come le dita di Shuya che presero
a carezzargli il collo e la nuca, lasciando che il suo corpo entrasse in
contatto con il suo, facendo irrigidire Sakamoto.
Non si era aspettato una tale reazione-quasi gli parve che Arisada ghignasse contro le sue labbra- e fu talmente sorpreso che si staccò rosso in viso.
Avendo paura non tanto delle
reazioni della principessa, ma tanto per le sue
reazioni.
Ma quella sua azione, dettata dall’istinto, sembrava essere
nei programmi di Arisada.
« Allora, posso venire? »
Oh mon dieu...
Shuu_Note:
O_O
Oh, mamma mia...da quant’è che non posto? Da
tantissimo tempo, cosa decisamente imperdonabile.
Ma posso avere dalla mia il fatto che non sono riuscita a entrare per pubblicare e che avevo perso tutte le storie,
momentaneamente.
Cosa che mi aveva messo una depressione assurda,
per fortuna sono riuscita a recuperarle. *tira sospiro di sollievo*
Ma sono imperdonabile lo stesso, chiedo perdono!
>.<
Per lo meno spero che vi sia piaciuta questa flashfic
non flashfic. u.u
Nemo fromMars:
Uhhh, mi sarebbe tanto piaciuto poter partecipare
al P0rn fest, peccato che non sia riuscito a leggere il tuo commento prima di oggi...>>
Va
be’, mi accontenterò di leggere, per una volta ogni tanto.
E perdonoooo, avevo provato anche a mandarti un mess in cui ti avvisavo di questo piccolo problema, ma non
so se ti era arrivato...e non pensavo ci volesse così tanto prima di recuperare
e sistemare tutto, ma-sperando che questa notizia ti rallegri- posso dire che nel prossimo capitolo...sarà Yaoso, sisi. u.u
Le sue dita gli stavano baciando la pelle,
gliela lambivano dolcemente, stuzzicando delicatamente le zone più
sensibili.
I polpastrelli sfregavano, scendevano
creando un viaggio tutto loro verso una meta, ambita, sognata e desiderata da
entrambi.
Le labbra non tormentavano altro che altre labbra,
mordendole e gustandone quel sapore di cui non sarebbe mai riuscito a fare a
meno.
Quelle labbra che distraevano con abilità la mente dal
viaggio delle dita leggiadre, che arrivate alla loro
destinazione presero a sfiorarla maliziosamente.
E poi...tutto finii in un lampo,
neanche il tempo di poter realizzare il tutto che si ritrovò le lenzuola
appiccicate addosso e l’amaro in bocca.
Un altro sogno, nulla di più.
Shuu:
Scusate, ho la febbre e non riesco a rispondere alle
recensioni. ç__ç
E scusate il ritardo, ma man mano
che si avvicina Maggio sono sempre più piena di cose da fare.
Spero solo che la piccola storia vi
piaccia. E grazie per tutti gli aiuti che mi date,
grazie mille, davvero.
Yuki osservava con sguardo discreto
la figura di Shuya, che di profilo se ne stava
appoggiato alla finestra.
Osservava il movimento nervoso delle dita che picchiettavano
contro il vetro.
Osservava con attenzione quella bocca sospirare ogni tre o quattro secondi, appannando per un poco il vetro.
Yuki osservava attentamente la sua compagna d’avventure.
In verità aveva sempre osservato attentamente Shuya. Perché la seconda
principessa non parlava spesso, ma sapeva osservare e anche molto bene.
E ora vedere Arisada,
con la bocca leggermente sporca di dentifricio, segno che la mente era altrove,
che fissava con sguardo assente il paesaggio oltre la finestra gli fece capire
tutto.
Perché per un attento osservatore
come Yukibastavano pochi segnali per capire cosa c’era che non andava nella persona amata.
Perché si, segretamente dentro di se la seconda
principessa amava la prima.
E allora gli era stato estremamente
facile capire a cosa era dovuta quella vacuità in Shuya,
quella sua strana noncuranza di se stesso.
Lo aveva capito dal fatto che quando erano iniziate le
vacanze invernali Shuya sembrava essersi spento di ogni voglia di iniziative.
Lo aveva capito dal fatto che stava quasi
sempre attaccato al cellulare a vedere se arrivava qualche messaggio,
squillo o chiamata.
Lo aveva capito perché nel sonno lo aveva sentito sussurrare
un nome, che gli aveva fatto stringere il cuore.
Lo aveva capito perché lui, osservando sempre Shuya, lo aveva visto risplendere solo vicino a una persona.
E in quel momento vedere scattare Arisada, al rumore di una suoneria, fiondarsi
con un sorriso sul letto gli fece nascere un sorriso, amaro, sulle labbra.
Perché c’era solo una persona che
aveva avuto l’onore di avere una suoneria tutta per se nel cellulare – e nel
cuore – di Shuya.
« Harumi?
No, non mi hai svegliato. Tutto bene? »
Era così semplice da capire, per quanto potesse far male,
che per ShuyaArisada non
esisteva nessun altro che il principe: HarumiSakamoto.
E quindi in silenzio,
l’osservatore, si arrampicò sulla scaletta. Con un sospiro trattenuto si infilò sotto le coperte e chiuse gli occhi.
E da osservatore si trasformò in
ascoltatore, immaginandosi che la voce piena di vita della sua principessa fosse rivolta alui.
E mentre si cullava di quell’illusione
momentanea aspettava il suo momento di gloria
personale, che non dovette aspettare molto, visto che aveva sentito l’altro
salutare la persona oltre l’apparecchio telefonico.
« Yuki?
»
« Si? »
« Buona notte. »
« Buona notte anche a
te. »
E mentre un sorriso di felicità si
nascondeva sotto le coperte fuori prese a nevicare.
Shuu_Note:
Non ci credo, sono riuscita a
pubblicare un altro capitolo della raccolta a distanza ravvicinata!
Una mia preoccupazione è che questa flashfic abbia tanti di quegli errori grammaticali da far
venire i capelli bianchi. Dovrei imparare a rileggere le mie storie, sisi.
Ma tornando alla storia...diciamo
che è piuttosto strana, non è la solita Harumi/Shuya come le altre. Dentro ho messo anche un personaggio
esterno alla loro coppia: Yuki.
Mi piaceva l’idea che la seconda principessa dell’istituto amasseShuya, idea che mi è nata
dopo aver letto BemyPrince della cara Nemo. Mi è presa in simpatia questa
specie di coppia, a senso unico, quindi penso, anzi sono certa, che troverete altre drabble, flashfic o One shot che lo
riguardano. u,u
E con questo spero che vi sia
piaciuto anche questo capitolo. <3
Nemo FromMars: Carissimaaa! Grazie per tutte le recensioni che mi fai ad
ogni capitolo, davvero, sono contenta che la raccolta
che ti ho dedicato abbia attirato la tua attenzione. Ne sono felicissima, sisi. E scusa i vari errori di grammatica o di ortografia. E’ che ho sempre avuto il brutto vizio di non
rileggere le mie cose, se non proprio in casi extra. Infatti
l’eli mi fa da beta, le rare volte in cui ha tempo. xD
Uhm, tornando a risponderti seriamente, si, è stato
volontario non specificare i personaggi in “Dita”. E
si, non è proprio Yaosa, ma prossimamente ne dovrebbe
arrivare una. Spero che questa piccola flash ti sia
piaciuta.
Grazie ancora, baci Shuu. <3
Aika_Chan: Grazieyou! >w< Sia per aver commentato che per avermi
fatto vedere il mio errorino, che prima
o poi andrò a correggere, promesso. E che cercherò di
evitare, rileggendo una buona volta le mie storie. u.u”
E spero che ti sia piaciuta sia la
piccola drabble “Dita” che questa. E
grazie ancora per i commenti e di aver messo questa raccolta tre le preferite.
Grazie ancora, baci Shuu. <3
Solly: Oh mamma, un'altra lettrice! *-* Grazie mille
per i complimenti, mi hanno fatto davvero piacere. Soprattutto per i tuoi
complimenti sul lessico della mia storia, non pensavo di aver scritto qualcosa
di così piacevole e armonioso. Pensavo il contrario, detta
sinceramente. xD
E quindi grazie ancora, anche per i
complimenti agli altri capitoli, grazie davvero, mi ha reso molto felice il tuo
commento, da autrice/fangirl spartana. xD
Grazie ancora, baci Shuu. <3
E grazie anche a chi ha solo letto questa
storia. Grazie a chi l’ha aggiunta ai preferiti o ai seguiti.
Grazie ancora a tutte le persone che hanno commentato questa
raccolta.
Odiava
dover lavorare anche per la serata di Capodanno. Eppure era costretto
a stare rinchiuso lì, in quella sporca e nauseante cucina a
pulire piatti.
Shuya
fece una smorfia, sentendo il naso prudere, impossibilitato ad
allungare un dito per darsi un po' di sollievo. Le mani sporche di
schiuma e senza guanti, che si erano gentilmente rotti all'inizio
della serata.
Che
schifo di serata. Odiava quel posto, in primis, sopratutto se per
colpa sua non poteva godersi la fine dell'anno in santa pace. Magari
stando al telefono con una certa persona, che, anche se non l'avrebbe
mai ammesso, gli mancava da morire.
Un
sorriso tirato gli stirò le labbra non appena il capo varcò
la porta, osservandolo dall'alto in basso, con uno sguardo scettico.
Cosa che irritò a dir poco
la cara principessa,
non abituato a un atteggiamento di quel genere nei suoi confronti.
Era abituato all'ammirazione, lui.
-Allora?
Non hai ancora finito, lì? Sbrigati, non puoi stare a
gingillarti solo perché sei carino, capito?
-Certo
signore, mi scusi signore...
Appena se
ne fu andato il sorriso svanii immediatamente dalle labbra, lasciando
al suo posto uno sguardo a dir poco freddo. Se fosse stato per lui
non sarebbe mai andato a lavorare in un ristorante, di bassa lega
come quello, ma...i soldi non piovevano dal cielo.
E lui non
voleva essere un peso per i suoi.
Dopo che
gli sembrò passata un eternità, nel senso letterale del
termine, alzò il volto, socchiudendo gli occhi, sentendo gli
occhi pulsargli, per lo sforzo di concentrare lo sguardo su un unico
punto, notando che mancavano si e no venti minuti alla mezzanotte.
E lui era
ancora rinchiuso in quel buco, dalle pareti incrostate di muffa e la
luce che, mezza fulminata, si accendeva e spegneva di continuo. Se
fosse venuto uno della sanità li avrebbe chiusi di certo e a
quello Shuya ci fece un pensierino, anzi, due pensierini.
Poco dopo
sentii di nuovo la porta aprirsi e scatto subito sull'attenti,
osservando l'uomo che in quel momento stava masticando uno
stuzzicadente.
-Ehy,
appena hai finito con quei piatti va a buttare l'immondizia...e dopo
ti do la paga per questa serata.
Il tono
striascicato dell'uomo fece piacere a Shuya, sebbene il suo alito
intriso di alcool lo nauseò per un momento, il quale gli
regalò un sorrio.
-Si,
signore. Certo signore.
Questa
volta le parole della principessa furono sincere e grate per davvero,
in poco tempo, due minuti più o meno, aveva già finito
di lavare i piatti.
Si asciugò
alla meglio le mani, rosse e brucianti per via dell'assenza dei
guanti, prima di scattare verso i bidoni a prendere i sacchi
dell'immondizia, ma prima di uscire nel piccolo vicolo sul retro si
avviò verso il cappotto, per vedere il cellulare.
E fece
bene, anzi, benissimo, visto l'unico messaggio che c'era. Solo il
nome sul display lo fece sorridere: Harumi.
Con dita
tremanti si ritrovò ad aprirlo, sentendo il cuore battergli
all'impazzata, anzi, gli batteva talmente forte che la testa gli
girava e sentiva tutti gli arti pesanti.
A
mezzanotte affacciati sul retro e i miei auguri ti arriveranno.
Harumi.
A quelle
parole sentii la felicità scemare del tutto, lasciandolo con
un sopracciglio alzato e lo sguardo scettico. Che cavolo di messaggi
gli mandava quello stupido principe?
"Troppo
alcool, chissà che diavolo sta combinando..." pensò
ironicamente Shuya, lasciando che una smorfia seccata gli modellasse
il viso. Con un peso al cuore prese i sacchi della spazzattura e si
avviò sul retro.
Mancavano
dieci minuti alla mezzanotte.
Osservò
il cielo stellato, lasciando che il coperchio sbattesse contro il
metallo del bidone, facendo si che una nuvoletta di vapore acqueo gli
uscisse dalle labbra.
Che fine
dell'anno misera, una delle peggiori della sua vita, questo era
certo. Tutta colpa di Harumi, che con quel messaggio gli aveva
buttato sotto i piedi il morale.
Abbassò
il capo, portando le mani all'interno del grembiule, che ancora
indossava, sentendo che quell'aria gelida aveva tentato di insinuarsi
attraverso i piccoli spacchi che la pelle aveva subito durante il
lavaggio piatti.
Prima
ancora che potesse fare un passo sentii qualcosa di caldo e morbido
posarglisi sulle spalle, con suo gran stupore. Mentre un profumo,
conosciuto fin troppo bene, gl'invadeva le narici, lasciando che la
sua bocca formasse una perfetta "o".
-Ehy, le
principesse non dovrebbero prendere freddo.
Shuya
sbattè una, due, tre volte gli occhi, irrigidendosi non osando
voltarsi. Magari quella voce era dovuta alla sua testolina che gli
voleva tirare un brutto tiro. Perché lui
non
poteva essere lì, in quel momento.
-Ehm...Shuya?
Si voltò
lentamente a quel richiamo, portando una mano su quel cappotto nero
che fu un toccasana per la sua pelle gelata, sgranando gli occhi
quando effettivamente si ritrovò davanti un sorriso
imbarazzato, fin troppo conosciuto.
-Harumi...cosa...?
Le parole
sembravano essergli sparite dalla bocca, lasciandolo con la lingua
legata e la testa in palla. Harumi era lì, illuminato dai
fuochi artificiali che presero a scoppiare nel cielo.
-Ah, a dopo
le spiegazioni, Shuya. Felice anno nuovo!
E
portandogli le mani sulle spalle il Principe si chinò in modo
che le labbra s'incontrassero in un gesto gentile.
Solo dopo
Shuya si sarebbe accorto dei vestiti trasandati di Harumi, solo dopo
si sarebbe accorto del fatto che il suo personale Principe era venuto
di corsa per fare gli auguri, di persona, alla sua capricciosa
principessa.
Solo dopo,
perché in quel momento erano troppo presi, entrambi, a
inaugurare quell'anno nuovo.
Shuu_Note:
Uhm. Non mi
piace. °-°
Come
iniziare bene delle note, vero? Ma è la verità, o per
lo meno non è come me lo aspettavo, già, nella mia
testolina me l'ero immaginato totalmente diverso questo capitolo.
Per lo meno
spero piaccia a voi. E ora devo scappare, anzi, più che altro
ho paura che venga un black-out come prima e che quindi non riesca ad
aggiornare, oggi.
Grazie come
sempre a chi ha letto o messo tra le seguite/preferite e da ricordare
questa collezione.
Grazie
anche a Nemo e Solly per aver commentato l'ottavo capitolo.
Capitolo 10 *** Capitolo 010 - I want...hear you. ***
Titolo: I want...hear you. Rating:
Verde Personaggi/Pairing(s): Harumi/Shuya.
Avvertenze: FlashFic
“Non
toccarmi!”
“Aspetta...io,
ti prego, lascia che ti spieghi...”
“No!
Ti ho detto che non mi devi toccare, stammi lontano!”
Occhi
che non smettevano di saettare da una figura all'altra, sentendo la
gola sempre più secca, man mano che la scena si evolveva.
Perché
quel litigio sembrava più interessante di certi libri, era
intriso di vari sottintesi non detti, che si potevano vedere solo sui
volti dei due. Sui loro gesti.
“Ma
lo vuoi capire che non ti voglio più vedere? Torna da quella
là!”
“Che
cosa?! Ma ti senti, a me non piace lei! Mi piaci te!”
“Bugiard-”
Non
finii di parlare per via di un bacio, che da programma era contro un
muro.
Shuya
sospirò, cliccando sul capitolo successivo. Altro che
romanzetti rosa, un bel manga Yaoi lo tirava su eccome. Anche se la
storia era banale. Ma in momenti come quelli la banalità non
gli dispiaceva.
Sopratutto
visto che era in astinenza, in grave astinenza, visto che Harumi era
ancora con la sua famiglia.
E
considerava squallido dover accontentare i suoi desideri da solo.
Squallido e imbarazzante.
“Lo
vuoi capire che io ti amo? E voglio solo te?”
“Allora
perché l'hai baciata?”
“Non
l'ho baciata. E' stata lei...sai che non potrei mai fare qualcosa che
ti faccia star male”
“Takehiro...io...”
“Mi
ami?”
“Si.”
“Allora
il resto non conta.”
Decisamente
banale e non reale. Ma...anche se era reso così diverso dalla
realtà, manga di quel genere non gli dispiacevano. Insomma,
non poteva sognare anche un ragazzo?
Sospirò
andando a chiudere la finestra, ora però lo aveva stancato.
Tutta quella sdolcinatezza non reale...che esisteva solo nei manga.
Quello non era un manga e Harumi non gli avrebbe mai detto quelle
parole.
Anche
se ora gli era venuta voglia di sentirlo, quello stupido di un
principe.
«
Shuya? Tutto bene? Scusa...non ho molto tempo a disposizione, devo
scappare che sono arrivati i nostri parenti... »
«
Tranquillo...non ti ruberò molto tempo. »
«
Ok. Allora, cosa volevi? »
«
Io...ecco si, io... »
«
Ah! Shuya, scusami, ma devo scappare! Ci sentiamo dopo, ok? Ciao! »
Click.
«
Io volevo solo sentire la tua voce. »
Già,
quelle cose nella realtà non esistevano.
Shuu_Note:
Penso si noti che ero giù di morale quando ho scritto questa
flash. Già, ma devo essere sincera...mi piace, nonostante
tutto.
E spero piaccia anche a voi. <3
Nemo from Mars:
Davvero è molto
fluffeggiante? °-°
Non
me lo aspettavo, detta sinceramente...xD E mi sono ridetta su quel
capitolo, non è poi così male. (Dovuto alla dose di
complimenti che ha ricevuto ieri).
Ahaha,
piccolo spoiler: ci sarà lo Yaoi target rosso. u.u
Piuttosto
avanti, ma ci sarà. Poi non dico altro, mi piace tenere un
velo su questa faccenda, perché è un capitolo che sto
continuando a rivedere. Visto che è la prima Yaoi a “luci
rosse” che butto giù e che ho intenzione di pubblicare.
E
mi scuso per quella faccenda di msn, ma...c'è stato un black
out elettrodomestico e mi si è spento tutto. .-.
Scusami
ancora! E spero che questa flash ti sia piaciuta. Meno fluff,
rispetto alle altre.
Erano
un brivido d'attesa, solo un brivido, quei minuti interminabili.
La
lancetta dell'orologio viaggiava lentamente, sul ripiano, scandendo
secondo per secondo; Minuto per minuto.
Non
era piacevole l'attesa, si tramutava in ansia, in agitazione. Faceva
salire un senso d'aspettativa e tensione, che bloccava il respiro.
Le
dita tamburellavano sopra una superficie presa a caso. Magari invece
stringevano o giocherellavano con qualcosa.
L'attesa
sapeva straziare la pazienza, facendola andare via, a gambe levate.
Non era piacevole una situazione come quella. Seduto su una stupida
sedia di plastica, scomoda e gelida, osservava la porta, in attesa.
Solo
quando vide la sua figura apparire davanti a lui sparii. Quell'atroce
attesa si volatizzò in un attimo.
Finalmente
poté rivedere quel sorriso imbarazzato sul suo volto, senza
aspettare giorni interi.
L'attesa
era finita, come le vacanze, che mai aveva tanto sperato finissero
velocemente.
Lentamente
si alzò, osservandolo avvicinarsi, con la valigia nella mano
destra e un borsone sulla spalla sinistra. Il cuore sembrava aver
deciso di fargli un dispetto, infatti galoppava nel petto.
A
sei passi di distanza l'attesa si rifece viva.
A
cinque passi di distanza l'attesa saliva e iniziavano a volare le
farfalle nello stomaco.
A
quattro passi di distanza l'attesa snervava e le mani vibravano.
A
tre passi di distanza l'attesa si fece insostenibile, tanto che un
passo se lo mangiò lui.
A
un passo di distanza parlò, sentendosi tremendamente felice.
-Bentornato
Harumi-
A
zero passi di distanza la sua voce morì contro la spalla di
Harumi, che lo aveva stretto in un abbraccio.
-Mi
sei mancato Shuya.-
E
finalmente l'attesa spari del tutto. Finalmente poteva riavere il suo
principe ventiquattro ore su ventiquattro, senza aspettare che il
tempo si muovesse, in attesa di vederlo.
Shuu_Note:
Questa flash l'ho
scritta in un attimo di ispirazione. Un attimo di ispirazione dovuto
all'attesa snervante di rivedere lei, la Killer. Alla quale
dedico questa flash fic con tutto il cuore.
Quindi, anche se
non sarà perfetta in ogni senso, per me lo è. Perché
dedicata a lei.
Spero solo che vi
piaccia questo Shuya piuttosto OOC, troppo dolce e troppo poco lui.
Chiedo scusa, ma
non riesco a rispondere alle vostre recensioni, sapete già che
vi adoro come i vostri commenti. <3
Rating: Arancione Scuro. ( Non
è proprio rosso... ).
Pairing: Harumi/Shuya.
Avvertenze: FlashFic.
Scivolava sulle dita ed inesorabilmente colava sulle
lenzuola in piccole gocce.
Con sguardo assente osservava quel flusso continuare a
scivolare via dalle dita, rilucendo di strani riflessi argentei alla luce della
fioca luna, che s’intravedeva oltre la finestra.
Era eccitante vedere quella mano,
che non gli sembrava nemmeno più sua. Eccitante perché
ricoperta di lui.
Ma più che altro era pervaso dalla soddisfazione.
Che cresceva sempre di più, mentre
portandosi quella mano al viso sentiva il suo sguardo, ancora traboccante di
desiderio, osservarlo.
Si portò le dita alle labbra e, sentendo il respiro
dell’altro smorzarsi, leccò i polpastrelli.
E la soddisfazione di Shuya sembrò traboccare nel sentire un gemito dalla bocca
di Harumi.
Gemito generato al solo a guardarlo. Ma la vera
soddisfazione doveva ancora arrivare, come la sua sottile ed eccitante
vendetta.
« Buona notte, Harumi. »
Sussurrando quelle dolci parole, da cui però si poteva ben
sentire una nota sadica, si alzò dal letto, rimanendo ad osservare lo sguardo
sorpreso di Harumi.
Con un ghigno divertito finii di pulirsi la mano,
assaporando lentamente il sapore acre, passando lentamente la lingua sulle dita
e fra di esse.
Lo soddisfava
quel viso arrossato, un miscuglio di desiderio, stupore e rabbia. Lo
riempiva di esaltazione, persino di più di quando lo
aveva visto inarcare la schiena e venirgli nella mano, con un basso gemito,
esalando il suo nome.
Arrivato alla porta l’aprì e fece un passò
fuori, prima di poggiare una mano sullo stipite e voltare a tre quarti il viso,
lasciando che s’intravedessero solo le labbra e il sorriso sinistro che le
piegava.
« Mio bel
principe...mi sognerai stanotte? »
E dopo averlo cullato con quelle sue ultime parole si chiuse la porta alle spalle.
Ora la sua vendetta era compiuta, di sicuro Harumi si sarebbe ricordato che per le prossime vacanze lo
voleva vedere si e no tutti i giorni o per lo meno
sentirlo tutti i giorni.
E quindi soddisfatto di sè tornò nella sua camera, leccandosi lentamente le labbra.
Per assaporare, un ultima volta,
con soddisfazione il sapore, che ancora vi era rimasto impresso, di Harumi.
Il suo bel principe oltre ad essere bello sapeva anche di
buono e questo non poteva che far piacere, a una
principessa viziata come lui.
Shuu_Note:
Mi è dispiaciuto che nessuno abbia
recensito al precedente capitolo, ma va bè.
Succede.
Comunque…ringrazio ancora chi ha
tenuto questa raccolta tra le preferite o le seguite.
Non mi sto a dilungare troppo. Sono
stanca dal lavoro.
E chiedo scusa a Nemo, quando ho visto che mi avevi mandato
un mess su msn mi stavo già
scollegando...ç_ç
Grazie ancora a tutti e spero che questo capitolo non vi sia
totalmente dispiaciuto. ( A me sinceramente piace e
non piace...dipende come lo guardo. xD ).
Un sospiro ruppe il silenzio della stanza, cercando attenzione, ma non successe nulla.
Dopo qualche secondo ne arrivò un altro, ma anche a questo nulla cambiò nella stanza.
Ben presto, per l'irritazione, i sospiri si fecero sempre più frequenti. No, non gli piaceva essere ignorato, non quando sapeva che c'era qualcuno sveglio, pronto ad ascoltarlo.
« Cosa c'è Shuya? »
Una voce stanca si alzò, finalmente, rispondendo a quegli interminabili sospiri.
Un sorriso vittorioso piegò le labbra della principessa, che osservava il buio totale, visto che gli scuroni coprivano le finestre, non facendo trapelare la luce lunare, celando al suo interlocutore il suo volto sorridente e lievemente arrossato.
Ma decise di non rispondere subito alla domanda: rimase in silenzio per qualche secondo, mettendo in attesa il compagno che era indeciso se richiudere gli occhi e tentare di dormire oppure aspettare ancora qualche secondo e vedere che altro voleva quella capricciosa di una principessa.
Ah, solo a lui capitavano certe cose... « Non riesco a dormire... »
Alla fine gli rispose e l'altro poté ben percepire, sotto il tono ingenuo, una vena di malizia in quella voce.
« Shuya... » « Mi puoi stringere a te, Harumi? »
Rimase spiazzato da quella semplice richiesta e si ritrovò a cercare, con occhi sgranati, il viso di Shuya Arisada, per accertarsi che fosse stato davvero lui a dire quelle semplici ed innocenti parole.
Solo quando con le dita riuscii a sfiorare la guancia liscia e un poco accaldata della persona a pochi centimetri da lui, sorrise dolcemente.
Si avvicinò al corpo dell'altro e lo avvolse tra le braccia, stringendoselo al petto, affondando il viso in quella massa bionda e profumata di camomilla. Lo sentii tremare per un attimo nel suo abbraccio prima che i suoi muscoli si rilassassero, sciogliendosi poi in un sospiro, questa volta appagato.
« Dici che ora riuscirai a dormire? » « Si...per lo meno non morirò di freddo. »
Harumi non poté che sorridere allegramente, consapevole e felice che il buio della stanza gli nascondesse il volto a Shuya. Certo che poteva inventarsi una scusa migliore...in fin dei conti in un letto singolo, dove dentro vi erano infilate due persone, era un po' improbabile che si potesse sentire freddo.
E questa volta il sospiro che si disperse per la camera, non fu da parte di Arisada.
Shuu_Note: Yuhu! Finalmente aggiorno! *°* Con un aggiornamento di una flash fic, scritta piuttosto velocemente, ma quando l'ispirazione ti prende...non ci puoi fare nulla. Ho dato una letta veloce, ma temo di essermi lasciata dietro molti punti mancanti o confusionari.
Prometto che un giorno sistemerò tutta la raccolta! *^*
Ora passo a rispondere ai commenti.
Nemo from Mars: Awwww. Non sai che piacere provo quando vedo una tua recensione. *-* Oltre al fatto che mi aiuti un sacco, dandomi consigli e facendomi vedere gli errori che -purtroppo- lascio dentro la storia, mi dai la voglia e la forza di continuare a pubblicare i capitoli di questa raccolta! *°*
Si, lo scorso capitolo lo avevo promesso ad una mia amica che me lo aveva detto chiaro e tondo: “Prova a buttarti sul P0rn!” xD
Posso solo assicurare che il prossimo sarà un altro capitolo con rating arancione scuro. ^^
E grazie per avermi commentato anche il capitolo precedente...ne sono stata felicissima! ^^
Spero che questa flash non ti sia dispiaciuta troppo...io l'ho trovata molto fluffosa, come quasi tutti capitoli precedenti....ma va bè.
Grazie ancora per ogni tuo commento! <3
Baci, Ste.
E grazie anche a chi ha messo la storia tra le preferite o le seguite.
E un grazie anche a chi ha solo letto!
Baci, Shuu.
Gli stava portando via ogni energia, ogni voglia di resistere a quell'assalto continuo di carezze.
Non capiva nemmeno più se fossero dita, labbra o denti a toccarlo in quel modo così lento, intimo.
« Shuya... »
Ansimò fortemente il nome del compagno, stringendo subito dopo i denti, quando le labbra sfiorarono una parte sensibile della sua eccitazione.
« Cosa, Harumi? »
Il tono canzonatorio che sentii nella sua voce lo innervosì e rischiò di fargli perdere completamente la pazienza.
Se solo gli fosse stato possibile vedere il suo volto... « Shuya, ti prego...slegami... »
Si vergognò subito di aver pronunciato quelle parole, di aver formulato quella preghiera.
Ma il desiderio di toccarlo, di vederlo...di sentire la sua pelle sotto le dita...era troppo forte.
Quindi quel prezzo era nulla, in confronto al suo desiderio.
A quelle parole il volto di Shuya si illuminò in un sorriso, ma questo Harumi non lo poté vedere, colpa della benda sugli occhi.
Senza dire una singola parola si mosse velocemente a slegargli i polsi, dalla tastiera del letto.
In un fruscio i lendi di tessuto caddero sulle lenzuola, lasciando finalmente Harumi libero di agire.
Le dita della principessa si mossero per togliergli anche la benda dagli occhi, ma il principe gli bloccò i polsi.
« Ti voglio sentire così... »
Sussurrò carezzandogli la schiena in una lenta carezza, allungando il volto verso l'oscurità, che però non gli privò delle labbra della sua principessa, che clemente gli concesse quell'onore.
Lentamente le mani di entrambi si diressero verso una meta comune, ma altrettanto diversa, che si tramutò però in un gemito comune.
A tentoni Harumi stese sul materasso Shuya, sfiorando delicatamente quel corpo che gli sembrava tanto fragile sotto le dita, sensazione che lentamente aumentava, così come la sua eccitazione, vista l'impossibilità di utilizzare gli occhi.
« Shuya...Shuya... »
Prese a sussurrare il nome dell'amato sulla sua pelle, alternando un bacio all'altro, spogliando, non senza difficoltà e goffaggine, le gambe dell'altro dai pantaloni.
« Harumi...io... »
Ma le parole gli morirono in gola, sostituite subito da un gemito, quando la mano, inesperta, di Harumi prese a dedicarsi alla sua eccitazione.
E in quel momento Shuya si chiese quando sarebbe riuscito a dire quelle parole e ringraziò anche un altra cosa.
Che il suo principe non lo vedesse in quel momento di fragile tentazione.
Si stava annoiando, si stava terribilmente annoiando.
E Natasho non gli era d'aiuto. Con tutte quelle sue parole lanciate a raffica su come il tessuto gli cadeva perfettamente lungo il corpo, di come quel colore verde chiaro si adattasse alla sua figura...
Lo stava uccidendo, davvero.
« Ah, Shuya-kun! Sarai una bellissima principessa Kaguya! »
Arisada roteò le pupille verso l'alto, chiedendosi cosa lo trattenesse dal strozzare sull'istante il caro Natasho. Forse il fatto che Harumi non gli avrebbe più parlato, forse.
« Ah, Sakamoto-sama! Che bello vederla! Non trova anche lei che la principessa Kaguya si adatti perfettamente alla figura di Shuya-kun? »
Arisada portò subito gli occhi a fissare la porta, osservando un Harumi poggiato contro lo stipite, che lo fissava attentamente, come se volesse spogliarlo di quel kimono, fatto con tanta fatica e amore da Natasho.
Ma sopratutto trovò deliziose le sue guance arrossate.
« Si, gli dona un sacco. Proprio una vera principessa. »
Oh no, si era sbagliato. Non sarebbero state le parole di Natasho ad ucciderlo.
Shuu_Note: Volevo far comparire Natasho e l'ho fatto comparire, anche se non nella sua magnificenza, lo so...chiedo venia. *si inchina*
Comunque...ah, drabble scritta in un momento d'ispirazione, mentre leggevo di nuovo PriPri e quindi...spero sia di vostro gradimento. <3
Ora non riesco a rispondere a tutti i commenti, prometto che nel prossimo capitolo lo farò e risponderò anche a quelli di “A Summer Day”.
Baci,
Shuu.
Yuki sospirò, passandosi una mano lungo il viso, dirigendosi verso il bagno personale delle principesse, facendo un gesto di congedo verso le due “guardie di turno”, che lo osservarono decisamente preoccupati.
« Principessa Yuki! C'è la principessa... » uno dei due prese a farfugliare quelle parole nel panico, che crebbe sul suo volto all'ennesimo conato che si sentii oltre la porta, che venne adocchiata da tutti e tre.
« Tranquilli, tornate pure alla vostra postazione...ci penso io ora a Shuya-kun... » e detto questo entrò dentro al bagno, chiudendosi la porta alle spalle, senza badare più di tanto alla reazione sconcertata dei due.
Shuya era poggiato alla parete, di lato al water, tremante, con la testa reclinata davanti che si alzò all'arrivo di Yuki.
« Ehi... » ma non fece in tempo a finire il sorriso che si ritrovò di nuovo sopra il water, le dita che stringevano convulsamente la fredda ceramica, mentre rigettava di nuovo solo del gran acido.
Yuki si fece subito avanti e gli mise una mano sulla fronte, tirandogli i capelli all'indietro e con l'altra gli circondava le spalle, sostenendolo.
Quando tutto finii lo aiutò a sedersi, appoggiato, di nuovo, contro la parete.
« Se non sapessi per certo che sei un uomo direi che adesso ti ritroveresti nello stato interessante... » fece divertito, per alleggerire quell'atmosfera pesante, allontanandosi un attimo per prendere un fazzoletto e riempire d'acqua un bicchiere di plastica.
Eh...i vantaggi di essere una principessa...avevi tutti i comfort possibili e inimmaginabili, persino in bagno! « Ma sta zitto Yuki...e poi chi dovrebbe essere il padre? » rispose di rimando Shuya, con voce tremante, afferrando il fazzoletto per pulirsi la bocca e i contorni delle labbra.
Yuki lo guardò intensamente, ma fu per un breve attimo, prima di scuotere il capo, porgendogli anche il bicchiere, in modo che potesse risciacquarsi dal sapore nauseabondo dell'acido.
« Mha...comunque penso che Harumi dovrebbe sapere lo stesso che oggi sei stato male... »
finii con noncuranza, sorridendo divertito dal congelamento di Shuya che lo osservò con gli occhi sgranati.
Eh...a quanto pare non si era proprio reso conto che Yuki sapeva e vedeva tutto, ma solo quello che riguardava nei confronti di Arisada.
Quello si premurò di non dirlo, però.
Shuu_Note: Ho solo poche cose da dire: scusate il ritardo, ma ho avuto dei problemi personali.
Scusate la cavolaggine di questa storia, ma l'ho scritta quando stavo male e quindi il risultato è stato questo.
Uhm, c'è da dire che mi sono divertita nel creare un Yuki così, in fondo frequentando Shuya un po' "sadico/bastardo" lo è diventato anche lui...o almeno è quello che ho pensato nel delirio generale del mio mal di testa.
E...ora rispondo ai vostri commenti. <3
Nemo from Mars: Oh, carissima non sai che piacere è stato averti conosciuta di persona. Sai, mi sono convinta che è stata la tua aura yaoista a farmi trovare i tapettini con Harumi e Shuya. *^*
Bene, a parte questo delirio iniziale...grazie, davvero, per tutti i tuoi commenti, mi fanno sciogliere ogni volta e mi danno la forza anche di concludere tutte le fic in sospeso di PriPri. xDxD
Non so come risponderti ora a tutti commenti lasciati in sospeso, ma...spero che anche questo chap, scritto in un momento di puro delirio dovuto al mal di testa, ti sia piaciuto. E...piccolo spoiler: dal prossimo fino al penultimo i capitoli saranno arancione scuro per concludere in bellezza con un bel rosso! *°* Giò, questa raccolta mi ha iniziato verso il P0rn...xDxD
Grazie anche a te e alle tue meravigliose storie e commenti...>.> xDxD
Ste. <3
Lady Aika: Uhhh, non so come esprimere la mia gioia anche ai tuoi commenti! >.< E' bello vedere dei commenti come i tuoi...sono un continuo sostegno a me e alla raccolta. E poi grazie anche ai vostri commenti istruttivi mi sento migliorata.
Grazie davvero, Ste. ç_ç <3
Risposta commenti "A Summer Day".
Nemo from Mars: Ahaha, ed ecco qua l'altra storia dedicata a toi. xD
Comunque è d'obbligo far Fanservice con quei due o con Shuya in generale. xD Come dice anche il mio set: "Queen? No, Bitch." xDxD
Sisi, lui si ama sempre e comunque. <3
In effetti ero indecisa se far sì che Shuya baciasse o meno Yuki, ma poi...la tentazione di far crescere le corna ad Harumi è stata troppo forte. xD E per quanto riguarda un seguito...mhm, mica male come idea, sisi. Un giorno potresti trovare una nuova fic di due capitoli nel fandom di PriPri...a meno che non sia la raccolta breve di Miko-tan. xD
Grazie ancora, davvero. <3
Lady Aika: Per ora posso solo immaginare cosa vuol dire. xD E sono contenta che quella breve Shot, che ho dedicato anche a toi, ti sia piaciuta! >w<
Uh e mi dispiace che tu debba studiare con questo caldo...io sono stata graziata per via delle cinque settimane passate a fare stage...*fa pat-pat*
Grazie ancora. <3
C'era silenzio. Solo un immenso silenzio. Nella stanza, nelle orecchie, nella mente e nel cuore.
Il più totale silenzio e vuoto.
Anche quando muoveva la testa sotto il cuscino non riusciva a sentire il rumore della stoffa contro le orecchie.
O molto probabilmente ignorava totalmente quel suono. Voleva solo un poco di pace, un solo attimo di pace.
Era incredibile come la realtà ti piombava addosso in un istante, era davvero incredibile.
Così era successo a Shuya poco prima di coricarsi nel letto...era bastato un semplice pensiero, che era saltato alla mente con ingenuità nel ragionare.
Ma devastante quando la realtà di quel ragionamento gli gelò il sangue.
Due settimane, restavano solo due settimane.
Poi Harumi se ne sarebbe andato e non avrebbe più visto il suo sorriso lungo i corridoi.
Niente più Principe e Principessa.
Niente. Solo il silenzio e il vuoto.
Un gemito frustrato scivolò fuori dalle labbra di Arisada, spinse ancora di più il viso contro il materasso e il cuscino contro la nuca.
Quello che sentii Yuki fu l'ennesimo pianto che gli spezzò il cuore.
Un altro attacco di panico prima della fine.
Iniziava il conto alla rovescia.
Shuu_Note (Possibile Nives prossimamente):
Nulla da dire. Perché non c'è nulla da dire, se non che questa fic ha un intenso significato per me.
Anche se non è il massimo.
Grazie ancora per il sostegno,
Ste.
Nascose il viso tra le mani, cercando di nascondere il rossore che gli si era diffuso per tutte le guance, spargendosi poi per tutto il viso.
Come poteva ancora resistere? Se lo stava chiedendo da circa...l'inizio del loro appuntamento.
« Harumi...tutto bene? » La voce cristallina e falsamente preoccupata di Shuya gli arrivò alle orecchie, facendo sì che gli occhi facessero capolino da oltre le dita, notando così il ghigno trattenuto del suo ragazzo.
Già...Shuya era un vero e proprio bastardo. Altro che una candida e innocente principessa...tsk! « Secondo te? E non fare il finto ingenuo perché la colpa è esclusivamente tua... »
Davanti allo sguardo furente di Harumi la principessa sorrise noncurante riprendendo a mangiare il proprio ghiacciolo.
E per la miseria! Non appena le labbra sfiorarono il freddo ghiaccio, di un rosso scuro, per poi lambirlo con esse, Harumi, si fece sfuggire un lamento.
Ecco, ora sì che doveva andare in bagno...magari trascinandosi dietro Shuya. Che sì, Harumi ci poteva scommettere, non vedeva l'ora che lo facesse.
Tsk...altro che innocente principessa!
Concubina era il termine più adatto!
E quell'ultimo pensiero di Harumi si spense non appena la porta del bagno si chiuse dietro il loro passaggio.
Shuu_Note: Ed ecco che dopo tanto sono tornata con un aggiornamento! E non mi rendo ancora conto di quello che ho scritto...xDxD
Probabilmente sarà pieno di errori, sicuramente, ma l'ho buttato giù così e ci tenevo ad aggiornare presto...magari più avanti lo sistemerò.
Intanto spero che vi piaccia, sì.
Baci,
Ste.
Capitolo 19 *** Capitolo 019 - Non esiste un lieto fine. ***
Capitolo 019 – Non esiste un lieto fine.
Era convinto di una cosa.
E questa convinzione si faceva sempre più profonda in lui, man mano che osservava quella donna vestita di bianco avanzare su quel tappeto rosso, cosparso di petali rosati.
Una forte pressione allo stomaco lo colse e subito il sapore degli acidi gli pervase la bocca.
Strinse i pugni, continuando a seguire quella donna che sorrideva con gli occhi che luccicavano di trasognante felicità.
Mentre i suoi si stavano riempendo inesorabilmente di lacrime.
Probabilmente nel petto di lei il cuore stava danzando di gioia.
Il suo, invece, si stava sgretolando in cenere, lì in quell'angolo nascosto della chiesa.
Ma ecco che quando quella donna si pose di fianco al suo futuro sposo sentii come una pressione soffocante dritta contro il petto.
Barcollò osservando quell'uomo che aveva tanto amato e continuava ad amare mentre prendeva una mano che non era la sua.
E Shuya lì se ne convinse ancora di più che no, non esisteva un lieto fine.
E mentre fuggiva le lacrime presero a scorrere irrefrenabili sulle guance.
In fin dei conti se lo doveva aspettare: lui non era mai stato una principessa e forse non lo era nemmeno mai stato davanti agli occhi di Harumi.
E nelle favole dove non c'è nessuna principessa non esiste un lieto fine.
Shuu_Note: Il prossimo capitolo sarà l'ultimo.
E' stata una bella avventura e spero di ripeterne ancora.
Questo è un capitolo ambientato in un mondo alternativo, nel senso che non segue la linea e gli eventi di questa raccolta, ma dovevo scriverlo.
Sopratutto visto l'altra fic che ho in cantiere, tralasciando l'esperimento che NemofromMars conosce e che prima o poi pubblicherò.
Ma principalmente è stata indirizzata dalla mia fic Radrian.
Quindi...spero che vi sia piaciuta. E scusate se non rispondo è che non ho molto tempo.
Baci,
Ste.
Era rimasta solo quella.
Solo una semplice foto...l'unica cosa che gli rimaneva di lui.
La teneva sempre sulla scrivania in ufficio. Poi la portava a casa e la poggiava sul comodino vicino al letto.
Era sempre la solita routine. La sua routine.
E ogni volta che la osservava il rimpianto gli prendeva il petto, facendogli scuotere le ossa.
Come poteva dimenticarsi di quella giornata passata a fare Hanami?
Era stato il loro ultimo incontro.
L'ultima volta che aveva baciato quelle labbra, la prima e l'ultima volta che aveva potuto viverlo davvero, sotto quell'albero in fiore.
Si ricordava ancora quel kimono verde indossato con naturalezza e con quale semplicità fosse stato tolto.
Si ricordava anche il capo senza alcuna parrucca, il sorriso dolce...l'espressione del suo viso mentre esplodeva il piacere in loro.
Erano tante fotografie nella sua mente, che quella reale gli regalava ogni volta.
E atroce era stato il loro addio, un'addio non voluto, non desiderato, ma costretto.
E ora gli era rimasta solo quella fotografia.
« Sakamoto-sama...è la sua ragazza? » « No. Era la mia principessa. »
Note: Che dire? Come capitolo non mi piace perché non è venuto come volevo io. Ho perso un po' della mia “mano”, ma perché è da un po' che non mi mettevo a scrivere.
Ah, troppi impegni e grilli per la testa.
Comunque scusate il ritardo e spero che, nonostante tutto, vi sia piaciuto.
Ah, ovviamente ho deciso che ci sarà un altro capitolo, quello definitivo. (Sul quale ci sto ancora lavorando, perché voglio che sia il TOP.)
Quindi...continuate a seguirmi. <3 xD
Ps:
Hanami: E' la tradizione giapponese nel contemplare la fioritura dei ciliegi.
Per la foto mi sono ispirata a una reale immagine fatta dalla cara Sensei (Ora non ho il link, massimo la farò vedere ne prossimo capitolo).
E ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito fino a qui. Ormai quest'avventura sta svolgendo al termine e...mi piange il cuore.
Ma prima o poi tutte le cose hanno una fine.
Baci,
Shuu.
Capitolo 21 *** Capitolo 021 - Like a Princess ***
Titolo: Like a Princess.
Rating: Arancione Scuro.
Note: Allora. Questo è l'ultimo capitolo di questa raccolta.
Ed essendo qualche settimana fa il compleanno di Lizzie_Siddal ho pensato di far sì che questo capitolo fosse un regalo a lei.
Inoltre, per di più, questa raccolta è dedicata a lei.
Già, se non avessi mai letto la sua Be my Prince non mi sarei, forse, mai innamorata come ora delle Haruya. <3
Quindi...Anna, spero che questa drabblenondrabble ti piaccia.
L'ho scritta oggi e ho cercato di renderla al meglio.
Sperando che ti piacesse e che fosse un bel regalo, oltre che a un bel completamento di questa raccolta a te dedicata.
Quindi...auguro a tutti voi buona lettura.
Ultimo capitolo. Regalo di compleanno per Lizzie_Siddal.
Delicatamente sfiorò la seta nera.
Filamenti lucidi che scivolavano lentamente tra le sue dita.
L'aria era soffocante, puro vapore acqueo che si condensava sulle loro bocche.
Appannando gli occhi e le loro menti.
Le goccioline createsi sulla pelle, che ardeva, erano sapientemente raccolte da labbra che un attimo prima erano occupate su altre labbra.
Shuya inclinò il capo all'indietro, dando altro spazio a chi lo stava richiedendo.
Stringendo i suoi capelli tra le dita nell'attimo dell'orgasmo.
Che travolgente gli inclinò la schiena, facendo sì che per un attimo i loro petti si sfiorassero.
Harumi poggiò, nuovamente, le labbra su quelle di Shuya, leccandovi via gli ultimi ansimi.
Gli occhi, ancora offuscati dall'eccitazione, si scontrarono.
Lasciandosi penetrare, invadere, dall'intensità dell'altro, perdendosi in esso.
Le labbra del principe sfregarono ancora contro quelle gemelle, prima di soffiarci sopra le parole mai dette prima.
«Shuya...tu non sei come un principessa. Tu sei la mia principessa.»
Piccole lacrime caddero, lasciando che l'orgasmo dei sentimenti esplodesse nel petto.