LA TRIADE ANGELICA di crazyfv (/viewuser.php?uid=33245)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5 ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6 ***
Capitolo 7: *** CAPITOLO 7 ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8 ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9 ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** CAPITOLO 13 ***
Capitolo 14: *** CAPITOLO 14 : NOBILI SENTIMENTI ***
Capitolo 15: *** CAPITOLO 15: STRANI E INCOFESSABILI PENSIERI ***
Capitolo 16: *** CAPITOLO 16: REASON OR HEART ? ***
Capitolo 17: *** CAPITOLO 17: PREPARATIVI ***
Capitolo 18: *** CAPITOLO 18: IMPREVISTI ***
Capitolo 19: *** CAPITOLO 19: LA FUGA ***
Capitolo 20: *** CAPITOLO 20 TREMATE TRMATE LE TRIADI SON TORNATE ***
Capitolo 21: *** CAPITOLO 21 ***
Capitolo 22: *** CAPITOLO 22 : QUANDO SI DICE ***
Capitolo 23: *** CAPITOLO 23 ***
Capitolo 24: *** capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** capitolo 26 ***
Capitolo 1 *** CAPITOLO 1 ***
La
Regina camminava avanti e indietro per il salotto, sovrappensiero.
Aveva
urgente bisogno di scovare la talpa che si nascondeva fra le file dei
suoi agenti, altrimenti tutti i suoi piani sarebbero andati in fumo.
Mentre
ragionava sul modo migliore per far arrivare i messaggi ai destinatari
senza che costui li intercettasse, bussarono alla porta.
«Avanti».
La porta si aprì e Sir Gowain fece il suo ingresso.
«Mia
Regina, la Triade Angelica è appena arrivata».
«Cosa
aspetti, Gowain? Falle accomodare. La situazione è molto
grave, possiamo bandire le formalità fra noi».
«Molto
bene». L'uomo lasciò passare le tre donne.
Per
quella sera avevano scelto di indossare abiti pratici e che le
tenessero al caldo, così avevano fatto confezionare dalla
modista delle braghe da portare sotto la gonna per poter stare
più comode a cavallo.
«Vostra
Maestà», iniziò Alice, «cosa
succede? Ho sentito nella vostra voce una vena di timore».
«Mia
cara Alice,vi prego, anche voi, ragazze… chiamatemi solo
Vittoria. Mi sento molto sola in questo momento. Le mie fragili spalle
non riescono a sostenere tutto il peso delle responsabilità.
Ho bisogno di persone fidate che sappiano consigliarmi giuste strategie
e confido che voi abbiate la capacità di arrivare alla
soluzione del problema. Ma adesso sedetevi, vi spiegherò
tutto».
Le
quattro donne presero posto attorno ad un enorme tavolo in ciliegio
antico, segnato dal tempo, ma che non aveva perso il remoto splendore
che solo un mobile di pregiata fattura come quello poteva avere.
Accanto
a loro, si accomodarono anche Sir Gowain e il colonnello Aro, che era
arrivato giusto in quel momento.
«Colonnello»,
esordì la Regina, «spiegate voi la situazione.
Siete molto più capace di me a delineare gli intricati
intrecci politici».
«Sì,
Vostra Grazia…». Si girò verso le
ragazze: «La situazione si presenta spinosa, mie care. Una
spia si cela fra le nostre linee e noi non siamo stati in grado di
scovarla. Il vostro intervento sarebbe di incomparabile aiuto, in
quanto abbiamo il sospetto che si tratti proprio di una donna, e chi
meglio di una donna sarebbe giusta per questo incarico? Siamo riusciti
a ridurre le sospettate a tre, di nazionalità francese, che
hanno scelto per svariati motivi di passare dalla parte del nemico. Si
tratta di Lady Jane Floubert, trasferitasi in Inghilterra in seguito al
matrimonio con un nobiluomo inglese, tristemente dipartito appena due
mesi dopo. La povera donna era rimasta senza un soldo, in quanto
l'intero patrimonio era stato dilapidato dal defunto marito. Si
è dovuta reinventare un mestiere diventando una spia al
nostro servizio».
«La
seconda sospettata è Lady Chelsea Molière, una
spia francese passata nelle file inglesi quando, dopo una missione
sfortunata, venne catturata dai nostri agenti. Infine, abbiamo Lady
Renata de Chateaubriand. Era alla corte del re di Francia fino a
qualche anno fa, ma si è innamorata di uno dei nostri agenti
in missione e ha deciso di trasferirsi a Londra passando informazioni
false ai francesi. O almeno pensavamo fosse così fino a
qualche settimana fa. Il vostro compito è scoprire chi delle
tre è la talpa».
«Molto
bene. Ho già in mente qualcosa», disse Rosalie.
«Per caso, colonnello, vostra moglie sarebbe in grado di
presentarci a queste donne? Come saprete meglio di me, è
impossibile conoscere delle persone se non si hanno dello conoscenze in
comune».
«Avete
colto perfettamente nel segno, Lady Rosalie»,
asserì Aro, sorridendo dell'arguzia della donna. Erano
proprio sveglie quelle tre fanciulle. Contava di sfruttare la loro
perspicacia in molte missioni.
«All'uopo,
mia moglie,che naturalmente è al corrente delle mia
attività segreta, organizzerà un ballo in
maschera da qui a due giorni, in modo da permettervi di conoscere le
tre sospettate cosicché possiate trarre le prime
conclusioni».
«Perfetto»,
dichiarò Sir Gowain, «Ma adesso dobbiamo spiegarvi
un altra cosa. Vi abbiamo già anticipato che le missive
scritte in chiaro non sono più sicure, pertanto dovremo
ricorrere di volta in volta a dei codici crittografati che solo voi
sarete in grado di decifrare, così il messaggio
sarà protetto. A vostra volta dovrete usare questi codici
per inviare messaggi a me o al colonnello Aro».
L'uomo
si alzò e prese dei fogli, un pennino d'argento e
dell'inchiostro, quindi fece cenno alle ragazze di avvicinarsi.
«Il
codice che sto per spiegarvi è molto antico. Venne inventato
dagli ebrei. L'origine di questo codice si può addirittura
far risalire alla Bibbia. Il suo nome deriva dalla lingua ebraica
stessa: Atbash. Si tratta di un semplice cifrario a sostituzione
monoalfabetica in cui la prima lettera dall'alfabeto è
sostituita con l'ultima, la seconda con la penultima e così
via... Passo a spiegare».
Scrisse
quindi sul foglio, in bella grafia, le lettere dell'alfabeto comune: a,
b, c, d, e…
Poi,
sotto ad ognuna di queste, vi scrisse la lettera che
l’avrebbe sostituita: z, v, u, t, r…
«Per
comporre una frase dovrete usare l'alfabeto cifrato, quindi se volete
scrivere il sole è caldo diventerà
on-eins-s-uznti. Saremo noi a tradurlo a tempo debito».
«Ho
capito. È semplice», affermò Alice.
Le
altre due annuirono. Anche loro sarebbero state in grado di scrivere o
leggere un messaggio cifrato in quel modo.
«In
seguito ci occuperemo di insegnarvi crittogrammi sempre più
complessi, di pari passo con l'importanza dell'informazione che ci
dovrete comunicare».
«Sembra
tutto chiaro», disse Bella. «Suppongo che qualsiasi
altra informazione ci giungerà in questo modo».
«Vedo
che avete capito, mia cara», notò la Regina.
«Adesso è tempo che torniate nei vostri letti. Se
malauguratamente i vostri consorti si accorgessero che non ci siete,
salterebbe tutto il piano. Dovremo essere molto cauti anche a questo
proposito».
Si
accomiatarono dalla Regina e ritornarono alle loro case che la notte
era ancora stesa come un mantello sulla città silenziosa.
Entrarono
nelle loro camere dopo aver indossato la camicia da notte e si
accoccolarono fra le coltri calde. Per fortuna nulla aveva turbato il
sonno dei loro mariti. Li baciarono e si addormentarono strette a loro,
elettrizzate all'idea della nuova avventura.
To Be
Continued...
Ciao
a tutti!
Sono
tornata a presentarvi il primo capitolo della mia nuova storia.
Per
i miei lettori, a voi il seguito di “Una Piacevole
Sorpresa”!
La
Triade Angelica si cimenterà in nuove avventure che
metteranno in risalto la loro abilità e arguzia anche nelle
situazioni più intricate.
Spero
vogliate seguirle in queste nuove vicende. ^^
Questo
capitolo è stato visionato, corretto e graficamente
impostato da _Karim_,
la mia Betareader.
Crazyfv
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Capitolo 2 *** CAPITOLO 2 ***
Sequel
of Una Piacevole
Sorpresa
by Crazyfv
2. Capitolo
Ballo
in Maschera
La
mattina successiva le ragazze scesero a colazione come di consueto.
«Buongiorno, tesoro!». Emmett con un sorriso
raggiante andò incontro a Rosalie e la prese fra le braccia,
posandole un tenero bacio sulle labbra.
Edward stava scostando la sedia per far sedere Bella, mentre Jasper
serviva i croissant ad Alice come un maggiordomo premuroso.
Le tre ragazze si guardarono reprimendo a stento un sorriso. Il fatto
di sapere che da lì a qualche mese sarebbero diventati padri
li aveva messi in allarme. Chissà cosa avrebbero pensato se
avessero saputo dell’attività segreta che le loro
mogli stavano praticando!
Iniziarono a mangiare parlando dei programmi giornalieri.
«Allora, Edward, cos’hai in mente di fare
quest’oggi?», chiese Emmett.
«Nel pomeriggio io e Jazz andremo al club. Vogliamo
organizzare una partita di polo per il week-end».
«Uhm…», mugugnò Emmett
masticando un boccone, «Credo che verrò
anch’io. Vorrei parlare con Leighton di alcuni investimenti
nel campo delle miniere di stagno, ricordi? Ne avevamo parlato anche
con Sir Gregory durante il viaggio ad Amsterdam».
«Sì, sì, rammento. Allora siamo
d’accordo».
In quel momento, la porta del salotto si aprì e il
maggiordomo fece il suo ingresso con i vassoi per la corrispondenza. Ne
posò uno di fronte a Emmett, uno per Edward e uno per
Jasper, poi uscì silenzioso e discreto così
com’era entrato.
«Rose, c’è una lettera per te da parte
della moglie del colonnello Aro, Lady Sulpicia».
«Oh, grazie, caro. Potresti passarmela?».
Rosalie lanciò uno sguardo di sottecchi a Bella e ad Alice,
poi disse: «Ragazze, potete seguirmi un istante in cucina? Ho
bisogno della vostra consulenza per il pranzo di oggi». Si
allontanarono e trovarono rifugio nella camera di Rosalie.
«Su, apri la lettera! Sarà
importante…», suppose Alice.
La ragazza strappò la busta e iniziò a leggere
mentre Bella prendeva appunti per la traduzione.
Il messaggio recitava:
On vznni s zldovohzdi
Edzesfz ife libs
Fseoislaz tsn uinimmsnni
Ezncdo zfi
«Ma è chiaro!», esclamò
Alice, «Il ballo è stato anticipato a questa sera
alle nove, presso la residenza del colonnello Aro. Dovremo procurarci
degli abiti».
«Io mi preoccuperei piuttosto del fatto di doverlo dire ai
nostri mariti. Ultimamente, per loro ogni cosa è pericolosa
per il nostro stato».
«Già…», concordò
Bella, «Comincerà a dirmi che non devo
strapazzarmi per via del bambino e bla, bla,
bla…». Rise. Era veramente tenero il suo Edward
quando si preoccupava per lei.
Scesero quindi dabbasso per andare a parlare con i rispettivi consorti.
Bella si diresse nello studio di Edward. Quando entrò stava
sistemando delle scartoffie sulla scrivania. La sua attività
di avvocato lo prendeva sempre di più ed era molto impegnato
fra clienti e tribunali.
«Caro, non vorrei disturbarti, ma stasera Lady Sulpicia ci ha
invitato tutti al ballo in maschera».
Edward le andò incontro e la prese fra le braccia.
«Amore, forse è il caso di rimandare per le tue
condizioni».
«Quali condizioni? Edward, sono incinta non moribonda. E poi,
ho tanta voglia di andarci. Ti prego!», disse sfoggiando il
suo broncio.
«Va bene…», acconsentì,
«ma solo se anche Emmett e Jasper diranno di
sì».
Quel pomeriggio le ragazze avevano un mucchio di acquisti da fare,
quindi, a bordo della carrozza, si recarono in un negozio di abiti per
comprare i travestimenti che avrebbero dovuto indossare quella sera.
«Alice, secondo me sei strepitosa con quell’abito
da Cleopatra. Sembra fatto apposta per te!».
«Tu dici, Rose? Non lo so… Mi sembrava
più adatto quello da strega. Bella, tu che ne
pensi?», chiese indicando la sua figura, «Cleopatra
o la strega cattiva?».
«Cleopatra».
«Che ti avevo detto?», gongolò Rosalie.
«Questo abito da fata ti sta da Dio, Rosalie. Dovresti
proprio prenderlo».
Passato qualche minuto a scegliere i vestiti, pagarono e si diressero
alla carrozza, quando Bella si fermò, esclamando:
«Aspettate, ma… cosa faremo indossare a Edward,
Emmett e Jasper?».
«Non credo che saranno molto inclini a mascherarsi».
«Che ne dite di comprare quei buffi denti da vampiro? Gli
facciamo indossare uno smoking nero, gli tamponiamo il viso con la
cipria e il gioco è fatto!», disse Rosalie,
soddisfatta della sua idea.
«Perfetto! Sbrighiamoci, ci resta poco tempo per
prepararci».
Le tre ragazze si misero subito in azione appena giunte a casa.
Trascinarono i loro recalcitranti mariti in camera per farli cambiare.
Avevano promesso loro qualsiasi cosa pur di poterli incipriare per bene.
Alla fine, alle otto e mezza i tre uomini erano dabbasso con lo sguardo
corrucciato e in imbarazzo ad aspettare le loro mogli.
«Non credo di essere mai caduto tanto in basso in vita
mia», disse Jasper.
«Amico, non costringermi a rinvangare il passato»,
lo minacciò divertito Emmett, «Scopriresti che non
è la prima volta che ti rendi così
ridicolo».
«A cosa ti riferisci?», chiese Jasper stupito.
«Ti dirò solo una parola, Jazz. Harvard».
Jasper alzò le braccia in segno di resa. Quello che avevano
combinato insieme all’università era leggenda nel
mondo accademico. Scoppiarono a ridere.
Finalmente, le loro incantevoli quanto audaci compagne fecero la loro
comparsa.
Rosalie aveva un abito turchese che risaltava la sua pelle candida e
gli occhi azzurri come il limpido cielo. Sulla schiena portava delle
piccole ali in organza.
Bella invece indossava una tunica bianca che si avvolgeva morbida
attorno alle caviglie e ai seni. Alla vita portava una cinta
d’oro, stesso colore dei bracciali dalla foggia romana.
Persino la capigliatura era elaborata quanto quella di una donna
dell’antico impero.
Alice, invece, indossava un abito dorato che cadeva perfetto sulle
morbide curve del suo corpo. I suoi capelli erano stati tirati in modo
che stessero dritti attorno all’ovale del suo viso e gli
occhi risaltavano in una maniera impressionante tanto erano truccati e
curati a modo egiziano.
Erano splendide. Sarebbero stati gli uomini più invidiati
della serata con la presenza di quelle donne meravigliose al loro
fianco.
«Siete incantevoli, stasera», disse Edward
compiaciuto, «Ma ora sarà meglio affrettarci o
faremo tardi».
Presto si trovarono nuovamente a casa del colonnello Aro. Dopo aver
salutato lui e sua moglie, si mescolarono con il resto degli invitati
in sala da ballo.
Dopo poco, Sir Gowain e Sir Gregory li raggiunsero.
«Oh, miei cari», salutò Sir Gowain,
«Un travestimento davvero originale, se mi
consentite».
«Anche voi fate la vostra bella figura vestito da pirata,
Sir».
«Bene, mio caro amico», si rivolse a Emmett,
«Posso avere l’ardire di invitare vostra moglie a
questo ballo?».
«Certo, sir Gowain», acconsentì.
L’uomo condusse così Rosalie sulla pista da ballo
e l’accompagnò sulle note di un valzer lento.
«Lady Rosalie, presto voi e le vostre amiche verrete
presentate alle tre sospettate. State molto attente a quello che dite e
prestate orecchio a quello che sentite, anche ciò che
può apparire una quisquiglia».
«Va bene, Sir Gowain. Lo dirò ad Alice e
Bella».
Appena terminarono la danza, le ragazze vennero avvicinate da Lady
Sulpicia.
«Mie care, siete ammalianti come sempre, ma venite. Vorrei
presentarvi ad alcune persone, questa sera».
Seguirono la donna attraverso la sala affollata, finché non
si fermò vicino ad una bellissima ragazza, che indossava un
abito di velluto nero con profili in argento e una maschera piumata
sugli occhi.
«Lady Jane, volevo presentarvi tre mie nuove amiche. Si sono
trasferite qui dal Derby da poco».
«Molto onovata. Sono contenta di fave la vostva
conoscenza!».
«Lady Sulpicia ci ha detto che venite dalla
Bretagna», conversò Alice,
«Dev’essere un posto affascinante».
«Lo è pev davvevo. Devo dive che la mia nazione mi
manca molto, ma qui ho buoni amici, come Lady Sulpicia»,
disse sorridendo alla moglie di Aro.
«Mia cara, siete troppo gentile. Oh, ma ecco Lady
Renata!».
Le tre ragazze furono trascinate da una parte all’altra della
sala per tutta la durata della festa. Conobbero le tre sospettate e
anche molta altra gente, poi, mentre si stavano riprendendo dalle
fatiche di quel girovagare, ad Alice venne un capogiro, così
si ritirò al piano di sopra per darsi una rinfrescata nella
toeletta.
Stava per entrare, quando delle voci provenienti da una camera vicina
attirarono la sua attenzione. Sembrava parlassero in francese.
«Tu non capisci… È impossibile
recuperare il documento, adesso!».
«Devi fare il possibile e l’impossibile. Dobbiamo
conoscere i prossimi passi della Reine Vittoria…».
«D’accord… A presto!».
Alice si ritirò rapida nella toeletta, lasciando un piccolo
spiraglio. Vide passare Lady Jane Flaubert con lo sguardo teso, le
guance arrossate. Subito dopo di lei uscì dalla stanza un
uomo alto, ma il travestimento impediva ad Alice di riconoscerlo.
Portava una benda sul viso a celarne totalmente
l’identità e un lungo mantello nero sullo smoking,
probabilmente per impersonare un bandito.
Si chiuse la porta alle spalle. Aveva il batticuore.
Quelle informazioni gettavano luce almeno su chi fosse delle tre la
talpa. Ma chi era l’uomo che le dava gli ordini? Molti erano
i quesiti che turbinavano nella mente di Alice e, dopo un attimo, si
precipitò a raggiungere le amiche al piano di sotto.
Il suo viso era di nuovo sereno e sorridente. Non poteva permettere che
Jasper si accorgesse della sua agitazione, perspicace com’era.
Quella notte avrebbe parlato della faccenda con Rosalie e Bella.
Dovevano decidere il da farsi.
To Be Continued...
Ciao
a tutti!
Eccomi
con un nuovo capitolo. Spero vi piaccia e che vogliate lasciare un
commentino... Sarebbe davvero gentile da parte vostra, soprattutto
perchè così capisco se la storia piace o meno.
Ringrazio tutti
quelli che hanno inserito questa storia tra i preferiti e i seguiti.
XD
Aquizziana:
la
tua richiesta mi ha fatto molto piacere e sono contenta di darti almeno
un attimo di tregua dai tuoi impegni scolastici. La fantasia aiuta
tanto in questi casi. Tu ti rifugi a leggere la mia storia e io a
scriverla per te e per tutti quelli a cui piace. ^//^
Questo
capitolo è stato visionato, corretto e graficamente
impostato da _Karim_,
la mia Betareader.
Crazyfv
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Capitolo 3 *** CAPITOLO 3 ***
Quella
sera, sul tardi, Alice camminava avanti e indietro per lo studio
nascosto dietro la parete della cucina di Jasper, quando l'entrata che
comunicava con la casa di Edward e di Emmet si aprì.
Bella e Rosalie fecero il loro ingresso, entrambe con una nota di
preoccupazione stampata in volto.
«Alice, che succede? Stai male?».
«No, Rose. Penso di conoscere l’identità
della talpa».
«Cosa?», urlò quasi Bella, stupita.
«Ma non abbiamo avuto ancora tempo di investigare! Ho
invitato le tre sospettate e altre signore conosciute stasera per un
tè, domani pomeriggio. Pensavo potesse essere una buona
occasione per capire chi fosse. Ma tu come fai a credere di
saperlo?».
«L'ho sentita parlare in francese con un uomo che le diceva
che dovevano assolutamente scoprire i piani della Regina
Vittoria».
«Santo cielo, dobbiamo avvisare Aro e metterlo al
corrente!», esclamò Rosalie.
«No! Ascoltate… Non sarebbe affatto opportuno. Non
sappiamo chi sia quell'uomo o se Jane stia cercando di fare il doppio
gioco. Dobbiamo stare attente, è come camminare sul filo del
rasoio.
Se non avessi sentito quella conversazione, avrei detto a pelle che la
talpa era Lady Chelsea. Mi sembra una donna troppo scaltra, senza
scrupoli. Basti pensare che, pur di aver salva la pelle, ha deciso di
tradire il suo paese!», spiegò Alice.
«Non so, ma prima di porre fine alla sua attività
dobbiamo scoprire chi è quell'uomo. Solo così
potremo sradicare la fitta rete di spie che vorrebbero minare la
stabilità del nostro paese», concluse Rosalie.
«Bene, adesso è meglio andare a letto. Ho detto a
Edward che sarei scesa in cucina a farmi una camomilla».
Le tre ragazze tornarono quindi alle loro stanze.
«Tesoro, va tutto bene?».
«Sì, Edward. Perché me lo chiedi,
caro?», domandò Bella, fingendo confusione.
«Non so, mi sei sembrata agitata, un attimo fa».
«Non è nulla. Non avevo voglia di passare la notte
in bianco, così sono andata a farmi una
camomilla», rispose evasiva.
«Conosco io un modo per farti addormentare,
piccolina», sussurrò malizioso. «Vieni
qui».
La strinse al suo petto muscoloso e prese a sfiorarle il collo con le
labbra, dietro le orecchie, sul viso, mentre con le mani calde le
massaggiava la schiena.
Presto si addormentò beata, sicura fra le braccia del suo
Edward. Tutte le immoralità del mondo sembravano tanto
lontane quando aveva accanto a sé un angelo così
bello. Desiderava solo che il suo bambino e tutti quelli a venire
crescessero in un posto privo di pericoli.
Le tre ragazze stavano organizzando le ultime cose prima dell'arrivo
delle signore.
Alle cinque in punto le prime invitate fecero il loro ingresso nel
grazioso e luminoso salotto.
Il tè era pronto e i pasticcini caldi e fragranti
diffondevano il loro profumo nella stanza.
«Benvenute. Entrate, vi prego».
«Rosalie, cara, mi sono permessa di portare una mia vecchia
amica. Spero che non ti dispiaccia. Lei è Lady Francis
Fitzpatrick».
«Molto onorata», la salutò,
«ma accomodatevi, prego».
Il pomeriggio si srotolò leggero fra conversazioni e
pettegolezzi, quando improvvisamente Bella si accorse che fra le
invitate mancava qualcuna. Lady Renata era sparita e non se ne era
nemmeno accorta. Poi, guardandosi in giro, scoprì che anche
Rosalie era scomparsa, così si limitò a sperare
che fosse con la sospettata.
Si alzò e sorridendo disse: «Vado a vedere se
è pronto dell'altro tè».
Non appena fu fuori dal salotto, si mise a correre, imboccando il terzo
corridoio sulla sinistra.
Sentì la voce di Rosalie.
«Cosa state cercando di fare, Lady Chateaubriands? Credo che
vi siate smarrita».
Bella entrò nella stanza e vide Rosalie fissare la donna a
braccia incrociate e con lo sguardo corrucciato,
«Dovete scusarmi. Sono andata alla toilette e non sono
più riuscita a trovare la strada per ritornare. Sono entrata
qui nella speranza di imbattermi in qualcuno che potesse ricondurmi in
salotto».
La tensione era molto alta nella stanza, ma Bella non poteva permettere
che le cose divenissero troppo critiche. Erano ancora all'inizio delle
indagini, quindi raggiunse Lady Renata con un sorriso sulle labbra e le
disse: «Ma certo, è del tutto
comprensibile». La prese per un braccio e
continuò: «Venite, vi accompagno io in
salotto».
Uscendo dalla stanza, lanciò un occhiata ammonitrice a
Rosalie cercando di farle capire di essere più prudente.
Quel pomeriggio, la sospettata numero uno, Lady Jane, non si era mossa
dal soggiorno e aveva chiacchierato amabilmente finché si fu
accomiatata.
Adesso la Triade stava rimettendo in ordine la sala e commentando le
ore appena trascorse.
«Rose», iniziò Bella, «stavi
per farmi venire un infarto in biblioteca. Cara, dovresti essere un
tantino più diplomatica, la prossima volta».
«Suvvia, Bella… Se l'avessi pescata con le mani in
mezzo alle scartoffie della scrivania, non avresti reagito allo stesso
modo?».
«Lo so, ma dobbiamo ancora capire chi c'è sotto
questa storia. A questo punto, non possiamo essere sicure che la talpa
sia davvero Lady Jane. Ho conversato molto con lei, oggi, e sembra una
persona molto pacata. Ovviamente potrebbe anche cercare di ingannarci,
ma non possiamo saltare a delle conclusioni affrettate».
Presto, Edward e Jasper tornarono a casa dal club, mentre Emmett
rientrò giusto pochi minuti dopo, reduce da una giornata di
commissioni in centro.
«Tesoro, dove sei?», chiese Emmett.
«Siamo qui in salotto, Em...».
«Oh, bene, ci siete tutti. Perdonatemi il ritardo».
«Non fa niente», disse Jasper, «Ne stavo
approfittando per scaldarmi davanti al fuoco. Fa molto freddo,
stasera!».
«Che ne dite di andare di là a cenare? Sicuramente
Miss Finnegan avrà preparato un consommé che ci
scalderà per benino!».
Parlottando della giornata trascorsa, si diressero in sala da pranzo.
Il lungo tavolo ovale era ricoperto con una candida tovaglia di lino,
ricamata con motivi floreali. Vino, acqua e sidro stavano nelle
brillanti brocche di vetro.
Presero posto e subito venne servita la prima portata.
Mentre si rifocillavano, Emmet chiese: «Allora, Rose, come
è andato il pomeriggio con le signore?».
«Oh, molto bene, caro. È stato veramente
divertente. E poi, Lady Sulpicia ci ha fatto conoscere molte
nobildonne! Questa città sta diventando sempre meno
inospitale per noi, non è vero?», disse rivolta a
Bella ed Alice.
Le altre due annuirono sorridendo.
«Stamattina stavamo pensando che magari, fra qualche giorno,
potremo ritornare nel Derby. La campagna è molto salutare
nel vostro stato», propose Edward. «Inoltre, la
casa è abbastanza grande da accogliere tutti
quanti».
«Uhm…», rimuginò Bella,
«Edward, non credo sia una buona idea. In questo periodo
piove molto in campagna, e comunque gli spostamenti in carrozza sono da
evitare dal terzo mese in poi».
«È vero, non ci avevamo pensato», disse
Jasper, poi posò una mano sul ventre ancora piatto di Alice.
«Non ero molto presente a me stesso il giorno in cui il
dottore mi disse che sarei diventato padre. Ricordavo a stento come si
respirasse!»
Risero di quella battuta.
Dopo cena, gli uomini si ritirarono in biblioteca a bere Porto e fumare
un sigaro, mentre le tre donne andarono in salotto.
Bella prese il suo lavoro a maglia e si accomodò vicino a
Alice, che già si era accucciata sul divano con un
voluminoso tomo di storie fra le mani. Rosalie, invece, era intenta a
scrivere della corrispondenza, quando la porta si aprì e il
maggiordomo entrò, silenzioso come sempre.
«Milady, c'è un messaggio per voi».
«Grazie, Wilhelm», disse Bella prendendo la missiva
dal vassoio. «Per stasera puoi ritirarti, non abbiamo in
programma di uscire».
«Grazie, Milady». L'uomo si ritirò,
chiudendosi la porta alle spalle.
«È del colonnello. Dobbiamo decifrarla».
«Dettamela, così faremo più in
fretta».
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«Ma… questo non è il solito codice di
sostituzione monoalfabetica!», disse Alice, confusa.
«No, è l'ultimo che mi ha spiegato Sir Gowain, la
sera del ballo in maschera, mentre danzavamo. È un cifrario
a sostituzione polialfabetica. Dovrebbe fare uso di un numero
più o meno grande di alfabeti per sostituire le lettere
della frase. L'ordine può essere diverso in base alla chiave
di lettura che si sceglie. In questo caso la chiave è ZN».
Avvicinò il foglio alla luce . «Dice:
‘Urgente. Movimenti sospetti. Seguire Lady Jane. Appuntamento
a questa notte alla torre di Londra’».
«Come mai non ha spiegato anche a noi questo
codice?», domandò Rosalie, un po’
indispettita.
«Perché ha detto che è sempre meglio
suddividere le informazioni. Se una di noi dovesse cadere nelle mani
del nemico, è bene non essere totale fonte
d’informazioni».
«Molto astuto», constatò Alice,
«Ma nel messaggio non dice a che ora dobbiamo trovarci alla
torre di Londra».
«Credo che si riferisca al fatto che Lady Jane ha un
appuntamento lì. Forse è meglio recarci a casa
sua e da lì seguirla nel suo spostamento».
«Perfetto. Credo che sarebbe meglio prendere le pistole dal
fondo del baule. Potrebbero tornarci utili»,
consigliò Bella.
Salirono nelle loro camere per preparare il tutto, lo sistemarono in
una sacca e lo infilarono sotto il letto. Si sarebbero cambiate nelle
scuderie.
Erano appostate già da alcuni minuti nei pressi della
residenza di Lady Jane, una casa più piccola delle loro, e
in un quartiere meno prestigioso, ma era comunque dignitosa.
Il vento freddo faceva rotolare sul selciato alcuni fogli del Times di
quel giorno, mentre le fiammelle dei lampioni a gas dondolavano nella
notte e la loro luce faceva tremolare le ombre in un modo terribilmente
sinistro.
Improvvisamente, una carrozza uscì dalla scuderia annessa
alla piccola residenza e, non appena si fu allontanata di qualche
metro, la Triade prese a seguirla.
Arrivarono proprio sotto la torre di Londra, dove smontarono dai
cavalli per seguire a piedi gli spostamenti della donna.
Entrarono nelle antiche stanze in pietra e presero a salire le scale
tortuose, tenendosi a debita distanza per non essere scoperte. Al terzo
piano Lady Jane si arrestò ed entrò in una
piccola camera. Una sola, debole fiammella illuminava la stanza.
Bella, Rosalie ed Alice rimasero indietro.
«Afton, qu'est que c'est? Non capisco il motivo di questo
incontro!».
«Questa sera ho saputo della tua amicizia con le mogli della
Triade Diabolica, e vorrei conoscere il tuo piano. Non starai facendo
il doppio gioco, non è vero?», disse
l’uomo con voce melliflua, mentre le carezzava dolcemente una
guancia con la mano aperta. Poi scese sul suo collo e strinse, sempre
più forte. La donna cominciò a boccheggiare,
un’espressione stupita in volto, agitando le mani frenetica.
La Triade decise di intervenire. Non potevano permettere che Jane ci
lasciasse la pelle.
Rosalie afferrò una delle fiaccole agganciate alle pareti e
la scagliò contro l’energumeno come se fosse una
grossa mazza. L'uomo stramazzò al suolo, lasciando Jane
libera di respirare. Mentre Alice si occupava di lei, Bella e Rosalie
legarono e imbavagliarono l'altro.
«State bene, Miss Jane?».
«Voi?! Cosa ci fate qui?».
«Siamo agenti come te. Adesso sarà meglio che ci
seguiate», le disse Alice. «Avete parecchio di cui
parlarci».
«Aiutateci, dobbiamo portare quest'uomo dal colonnello
Aro».
Lo infilarono nella carrozza e, mentre Bella guidava il mezzo, Alice,
Rosalie e Jane cavalcavano i cavalli verso la residenza di Aro.
La notte era ancora lunga e le domande molte.
Cosa avrebbero scoperto? Chi era quell'uomo e quali erano i suoi piani?
Tutto si sarebbe chiarito quella notte.
To
Be Continued...
Ciao a tutti!
Ecco un nuovo capitolo.
Spero sia di vostro gradimento.
Fatemi sapere se vi
piace! ^^
Grazie
a tutti quelli che mi leggono e che mi hanno messo tra i preferiti e i
seguiti.
Ladysile: Tranquilla, staranno benone!
È avvocato solo per passione. Sono nobili, quindi vivono
della rendita dei loro investimenti. :D
Aquizziana:
Mi raccomando, fammi sapere se ti piace anche questo capitolo, se lo
trovi lento o noioso, okay?
Questo
capitolo è stato visionato, corretto e graficamente
impostato da _Karim_, la mia
Betareader.
Crazyfv
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Capitolo 4 *** CAPITOLO 4 ***
Giunsero
a casa di Aro.
Passarono
dal retro per entrare dalle cucine, come gli aveva spiegato il
colonnello qualche giorno prima. Avrebbero dovuto suonare un campanello
che comunicava direttamente con le sue stanze private.
«Per
tutti i santi, ragazze! Cosa è successo?», chiese
Aro, allarmato alla vista del pesante fagotto che trascinavano.
«Aro,
quest'uomo stava cercando di uccidere Lady Jane. Non potevamo
permettere che accadesse!», esclamò Bella,
spiegando l’accaduto.
«No…
no, di certo. Venite, portiamolo nel salotto. Appena si
sveglierà, ci faremo raccontare quello che sa».
Legarono
l'uomo ad una sedia nello studio e, dopo aver riempito un bicchiere di
acqua fredda, lo gettarono sul viso dell'uomo, che riprese conoscenza
boccheggiando.
«Merde!
Liberatemi subito!».
«Calme-toi»,
gli intimò Aro, «Faresti meglio a dirci chi ti
manda, se ti è cara la vita. La nostra Regina non
è magnanima con le spie».
L'uomo
parve riflettere su quelle parole, quindi disse: «D'accord,
ma potrei avere un bicchiere d'acqua? Ho la gola in fiamme».
Aro
prese la brocca dalla scrivania e ne versò il contenuto in
un calice di cristallo, poi lo slegò per permettergli di
bere. Repentino come un serpente, l'uomo afferrò dalla sua
tasca una fialetta di vetro e si versò il liquido in bocca.
Subito dopo, prese a contorcersi come un pesce appeso all'amo,
schiumando bava bianca dalla bocca sotto lo sguardo allibito di tutti.
Giusto
un paio di convulsioni e rimase rigido al suolo, gli occhi spalancati e
inespressivi, un velo bianco sulle iridi verdi.
«Cosa
è successo?», domandò Rosalie, sgomenta.
«Veleno,
ma chere», le rispose Jane, «Pvobabilmente,
estvatto di digitale».
«Maledizione!»,
imprecò Aro, «Quelle informazioni ci sarebbero
state molto utili».
Si
voltò verso Jane e disse: «Signorina, forse lei mi
può illuminare riguardo la relazione che intercorreva fra
lei e il nostro amico, qui?».
«Più
di un mese fa sono stata contattata da Afton. Era una spia fvancese, se
ancova non si eva capito, e voleva che facessi il doppio gioco. In
cambio, mi offvì una gvossa somma di denavo e la
possibilità di vitovnave nella mia amata Bvetagna. Io finsi
di accettave, così avvei potuto depistavli, ma a quanto pave
non evo l'unica spia a conduvve il doppio gioco».
«Voi
sapete chi possa essere?», chiese Bella.
«No»,
scosse la testa, sconsolata, «Ho cevcato di favmelo dive, ma
non ha mai ceduto».
«È
tardi, adesso. Del cadavere mi occuperò io»,
assicurò Aro, «Voi dovete tornare a casa, ragazze.
Tra poco sarà l'alba».
Le
tre annuirono e velocemente ripresero possesso delle loro cavalcature
per fare ritorno a casa.
Quella
mattina erano già in sala da pranzo quando i loro mariti vi
fecero ingresso. Non avrebbero mai potuto sospettare che erano state in
giro a catturare spie e sventare omicidi.
«Rose,
non ti ho sentita alzare, stamattina. Sei proprio leggiadra, mia
cara», disse Emmett posandole un bacio sul capo.
«Che
ne pensate di andare a fare un pic-nic, oggi?», propose
Jasper. «È una giornata troppo bella per chiudersi
in casa».
«Sì,
mi pare un’ottima idea», concordò Alice,
«Vado a chiedere a miss Finnegan di preparare i
cesti».
Si
misero subito in azione e nemmeno un’ora dopo erano in
viaggio.
La
campagna che circondava Londra non era vastissima, visto che la
città era sempre più in espansione, ma c'erano
ancora scorci rurali molto belli dove avrebbero potuto godersi il sole.
Trascorsero
la giornata mangiando e ridendo. I caldi raggi del sole tenevano
lontani i brutti ricordi della sera prima.
C'era
un motivo per cui la Triade Angelica quella notte non era tornata sotto
le coperte: l'immagine di quell'uomo agonizzante sul tappeto della
biblioteca di Aro era ancora impresso nelle loto menti.
I
mesi passavano, ma dopo la morte di Afton nulla più sembrava
muoversi fra le spie francesi e anche le due sospettate non facevano
nulla di insolito al di fuori dei compiti che venivano loro assegnati.
La
Regina aveva stretto contatti sempre più intimi con il
Principe d'Orange e da lì a qualche settimana una nave
carica di pregiati thè delle colonie indiane avrebbe fatto
scalo ad Amsterdam. Stava per iniziare un fiorente commercio a
beneficio di entrambe le nazioni e, come le ricchezze aumentavano nei
forzieri della Regina, così anche il girovita delle tre
ragazze della Triade si andava allargando.
«Santo
cielo!», esclamò Rosalie sbuffando e lasciandosi
cadere sul divano. «Mi sento un elefante.
Dev’essere la quarta volta che vado in bagno nel giro di due
minuti! Speriamo che si decida a venire al mondo in fretta, questo
piccolino».
«Ieri»,
iniziò Bella con sguardo sconcertato, «ho parlato
con l'ostetrica e mi ha spiegato un po’ cosa dovrei
aspettarmi da questo parto».
«Oh,
sì, sì…», asserì
Alice, «Dicci, eravamo così impegnate a scegliere
le culle che ci siamo dimenticate di tornare a casa in tempo».
«Non
so se vi conviene saperlo, ragazze. A me ha fatto un tantino
impressione...».
«Beh…
sapevamo che non sarebbe stato facile», disse Rosalie,
«ma, d'altronde, altre donne prima di noi hanno messo al
mondo dei figli».
«Io
non capisco perché Jazz, Emmett e Edward abbiano deciso di
partire per questo viaggio d'affari proprio adesso»,
intervenne Alice.
«Hanno
anticipato per essere sereni una volta che i bambini saranno
nati...».
«Lady
Rosalie, c'è il colonnello Aro alla pota».
«Fallo
accomodare, Whilelm, per favore».
L'uomo
sparì per ricomparire un attimo dopo seguito dal colonnello.
«Colonnello,
ci scuserà se non ci alziamo. Non si può dire
certo che siamo leggiadre come libellule», si
scusò Bella.
«Non
ho mai visto tre donne più incantevoli di voi, mie
care», contestò Aro, galante, facendo loro il
baciamano.
«Ma
sedetevi, per favore».
«Non
mi tratterrò a lungo. Sfortunatamente qualcosa si sta per
muovere, il Re di Francia non è molto contento di come si
stanno mettendo le cose con l'Olanda. Credo che abbia intenzione di
attaccare il principe d'Orange e conquistare Amsterdam per impedire i
commerci con il Regno Unito».
«Ma…
Aro, nelle nostre condizioni non possiamo metterci all'inseguimento di
spie o chissà cos'altro», fece notare Bella.
«Non
vi proporrei mai una cosa simile, mie care, ma potete usare il
cervello. Abbiamo catturato una spia che portava con sé
questo messaggio criptato. Fin'ora i nostri migliori decifratori sono
alle prese con la codifica, ma nessuno è riuscito a capire
il messaggio. Confido che voi tre, usando la vostra brillante
intelligenza, riusciate a decodificarlo. Sarebbe di grande aiuto.
Crediamo che si tratti della rotta di navi da guerra o mercantili che
trasportano vettovaglie e armi dalla Spagna verso la Francia.
«Bene,
ci metteremo subito al lavoro», assicurò Rose.
Dopo
averle salutate, l'uomo le lasciò a quel nuovo enigma. Quale
recondito messaggio si celava dietro quelle righe da cui dipendeva il
destino di una guerra?
To Be
Continued...
Ciao a tutti!
Ecco un nuovo capitolo.
Spero sia di vostro gradimento.
Fatemi sapere se vi
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Grazie
a tutti quelli che mi leggono e che mi hanno messo tra i preferiti e i
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Capitolo 5 *** CAPITOLO 5 ***
-Hai
idea di cosa potrebbe trattarsi ?chiese bella
Le tre se ne stavano sedute attorno alla scrivania cercando di venire a
capo di quell'enigma,alice teneva aperto sulle gambe il manuale di
codici antichi e rosalie scribbacchiava sul foglio tutti i tentativi
che le venivano alla mente,fin'ora erano tutti falliti.
Erano paassati tre giorni da quando aro era comparso in casa loro con
quel codice, e ancora non avevano risolto nulla,passavano le giornate
a casa o al massimo a passeggiare nel giardino,ma avevano in mente solo
quel dannato codice da decifrare,aro gli aveva fatto sapere che ancora
nessuno era riuscito a risolverlo.
-dobbiamo cercare di decifrarlo più in fretta
possibile,non possiamo permettere che scoppi una guerra solo
perchè noi non siamo riusciti a mettere nell'ordine giusto
un mucchio di lettere!fece rosalie adirata
-calmati cara,non fa bene al bambino arrabbiarsi così,la
ammonì bella
-credo di aver capito di cosa si tratta,è uno dei codici
più antichi di scrittura ...si,è il codice di
cesare,fammi vedere un pò le lettere rose
-ecco tieni,le porse il foglio con il testo criptato che recitava cosi:
DUULYRQDYHSUHYLVWRSHUGRPDQLPDUCRDSRUWVPRXQWKSRUWDUHLOGHQDURHLSULJLRQLHUL
UHQDWD
Alice tirò un foglio verso di sè e
cominciò a scrivere lettera dopo lettera il messaggio
appariva sotto i loro occhi
ARRIVO NAVE PRESVISTO ...
PER DOMANI TREDICI MARZO
-ma è sta sera fece Bella
PORTARE IL DENARO E I PRIGIONIERI...
RENATA
-allora era renata chateaubriands la nostra talpa...è lei
che sta lavorando come doppio giochista! esclamò rosalie
-ma com'è possibile,abbiamo tenuto d'occhio la donna e non
ha mai fatto nulla di sospetto
-probabilmente è più astuta di quello che
credevamo,dopotutto è una spia da più tempo di noi
-ma chi saranno questi prigionieri,poveretti...non vorrei essere nei
loro panni
[intanto sul mercantile nell oceano atlantico]
-allora triade,spero che vogliate essere collaborativi,il nostro
jacob,qui,desidera vendicare la morte dei suoi compagni,non
riuscirò più a trattenerlo se non parlate
I tre uomini erano legati a delle sedie,indossavano solo i pantaloni,le
camice gli erano state strappate durante la cattura,guardarono il loro
carceriere in cagnesco e fu jasper a rispondere per tutti-non sappiamo
niente bastardo,ci siamo ritirati più di un anno fa dal giro
-ma per favore a chi volete darla a bere!!la nostra informatrice ha
detto che la triade era sulle nostre tracce e noi vi abbiamo
trovati,al posto giusto nel momento giusto,cosa ci facevate a
portsmouth?
-eravamo qui per affari,imbecille,gridò emmet!!
L'uomo che li aveva fatti prigionieri scosse la testa,era il comandande
della nave,indossava una giacca blu e una linda camincia bianca
infilata dentro attilati calzoni neri e un paio di stivali anch'essi
neri talmente lucidi da potercisi specchiare e non era un tipo a cui
piaceva sporcarsi le mani-jacob,ti prego,non appena inizi chiudi la
porta,lo sai che le urla mi fanno venire il mal di testa,disse
sogghignado,uscì con passo lento e disinvolto come se si
fosse appena alzato da un riposino.
-molto bene,fece jacob,finalmente ci si rincontra...
-sei un vile è un codardo,perchè non provi a
batterti ad armi pari,invece di ricorrere a simili mezzucci
-sento una vena di isterirsmo nella tua voce,emmet,non avrai mica paura
di un innocente coltello come questo,l'uomo tirò fuori dal
fodero un enorme coltello con il manico in osso,e lo pose all'interno
delle fiamme che ardevano in una grossa ciotola,lo sguardo dei tre
prigionieri si fissò sulla lama che divenne di un giallo
brillante,poi arancione e infine rosso acceso,a contatto con le fiamme
la lama si fece incandescente,l'uomo la estrasse e si
avvicinò ad emmet
-su,pregami di non farlo
-fatti fottere bastardo,sibilò fra i denti emmet
La lama si posò leggera e lenta sulle sue carni e lo
sfrigolare faceva venire il volta stomaco,ma emmet non emise un
sibilo,edward e jasper si agitavano sulla sedia cercando invano di
sciogliere i legacci e andare in soccorso dell'amico
-Razza di stronzo,figlio di una cagna rognosa,leva le mani di dosso a
mio fratello!! gridò edward in preda alla furia
più cieca
-lascia stare,fece emmet rigido,stringeva i denti per tenere a freno il
dolore,non mi sono mai sentito meglio in vita mia,questo bastardo ne
dovrà perdere di tempo con noi!!
-Umhh,vediamo,quele di voi due è il tipo meno tosto,forse
tu,fece indicando edward,prese un grosso bacile pieno d'acqua e gli
immerse la testa di edward i secondi scorrevano e quando lo
liberò dalla sua presa,l'uomo boccheggiava cercando di
riprendere fiato,gli strinse il collo con le dita ferree
-Allora bastradi,siete riusciti a mandare l'allarme o no!?solo una
piccola risposta per la vostra vita
Il tempo scorreva,ma nessuna risposta uscì dalle labbra dei
tre uomini,jacob salì sul ponte per parlare con il capitano.
-Emmet,perchè diavolo non insistevi sulla linea del"non ne
sappiamo nulla..."vuoi farci ammazzare!bisbigliò jasper
-ma non avete capito!loro pensano che sia stata la triade a stare
sulle loro tracce,noi ci siamo ritirati da più di un anno
non è possibile che l'informatrice si sia sbagliata
-e quindi fece edward!?
- e quindi,non vi ricordate come si facevano chiamare
rose,bella e alice,quando ci proteggevano le spalle ad
amsterdam?
-ma certo,la triade angelica!! esclamò jasper al colmo
dell'orrore
-se scoprissero che sono le nostre mogli a conoscere le informazioni
che gli servono non si farebbero nessuno scrrupolo a catturarle e
torturarle...fece emmet,non possiamo assolutamente fargli intendere il
contrario
-Aro ci tirerà fuori,ormai avrà capito che siamo
finiti nelle mani del nemico,gli avevo ddetto di tenere d'occhio
bella,alice e rose mentre eravamo via,disse aedward
-credi che sia stato lui a proporre alle ragazze di diventare delle spie
-se lo ha fatto,appena esco da questa situazione è un uomo
morto,bisbigliò jasper minaccioso
Subito dopo sentirono di nuovo il loro aguzzino avvicinarsi alla
porta,cos'altro si sarebbero dovuti inventare per tenere al sicuro le
loro mogli e i loro bambini non ancora nati....?!
CIAO A TUTTI
LA SITUAZIONECOME POTETE VEDERE SI SAT FACENDO SEMPRE PIU'
PERICOLOSA,SPERO CHE CONTINUI A PIACERVI!
RINGRAZIO TANTO CHI MI LEGGE E CHI MI HA MESSO FRA I PREFERITI E I
SEGUITI,LASCIATEMI UN COMMENTINO OK?
PER AQUIZZIANA:SPERIAMO CHE QUALCUN'ALTRO MI FACCIA SAPERE CHE NE
PENSA...SAREBBE BELLO AVERE UN AMPIO SCAMBIO DI PARERI PER CRESCERE E
MIGLIORARE,GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO BACIOTTI
PER LADY SILE:SONO CONTENTA CHE TI PIACCIA
I MARITI SONO STATI ATTIRATI FUORI PER AFFARI,IN REALTA' SONO CADUTI
NELLA TRAPPOLA!
CIAO A PROSSIMO CAPITOLO :D
CRAZY
|
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Capitolo 6 *** CAPITOLO 6 ***
CAPITOLO 6
La
sera era scesa su londra insieme ad una leggera ma
insistente pioggia,le tre ragazze erano ancora chiuse in salone,stavano
scrivendo un messaggio per il colonello aro informandolo della loro
scoperta quando il maggiordomo le avvisò che due donne erano
alla porta e desideravano vederle con urgenza
-falle accomodare,fece bella con tono sollecito,chi mai poteva
essere a quell'ora della sera,erano le dieci passate e per strada non
si vedeva camminare anima viva,la porta si arpì per lasciar
passare due donne,erano vestite in maniera sobria,con abiti da
viaggio,da un primo sguardo non sembrava avessero cattive intenzioni,ma
già rosalie aveva estratto dal cassetto dell scrivania una
piccola rivoltella da donna per ogni evenienza,non si poteva mai stare
sicuri di questi tempi.
-buona sera fece alice,come possiamo aiutarvi?
-scusateci per l'intrusione,disse una delle due,io mi chiamo lady
aquizziana e lei e la mia collega ledy sile,siamo due agenti dei
servizi segreti proprio come voi,aro ci aveva messo alle calcagna dei
vostri mariti quando hanno lasciato la città per controllare
che
fossero al sicuro,ogni ex guardia,non è mai fuori
pericolo,nemmeno quando si ritira dai giochi.
- è successo qualcosa di grave!? chiese bella ansiosa
-temo di si...i vostri mariti sono caduti nelle mani del capitano
Rochèfoux,credono che siano stati loro a cercare di scoprire
i
piani della francia,in realtà come sapete, voi avete preso
uno
pseudonimo simile a quello dei vostri mariti e l'informatrice non
è stata chiara,ha parlato solo di triade,quindi sono andati
a
catturare i vostri mariti con un espediente banalissimo,li hanno
convocati per un problema d'affari immaginario e poi li hanno
catturati,Jacob black l'unico dei sopravvissuti dei les protecteurs si
sta occupando di fargli dire la verità!
-oh mio dio,fece rosalie non è possibile,è lo
stesso uomo
che ci troturò in olanda
-è riuscito a scappare,fece alice portandosi la mano alla
fronte
-dobbiamo andarli a salvare,non hanno speranza se quell'uomo decide di
vendicarsi,loro non sanno nulla!!
-appunto,fece lady aquizziana,i vostri mariti hanno intuito che la vera
triade in azione in questa vicenda eravate voi è stanno
fingendo
di nascondere la verità solo per proteggervi,fece la donna
in
tono grave,in quella intervenne lady sile
-non potete andare a portsmouth nelle vostre condizioni!
-non abbiamo alternativa,fece bella,dobbiamo salvarli,per noi stessi e
per i nostri bambini,morirei se succedesse qualcosa ad edward!
-sono d'accordo fece Alice,andiamo a cambiarci,whilelm!! alice
chiamò il maggiordomo a gran voce che si
precipitò in
salotto
-si milady!?
-dovete spedire con urgenza questo messaggio al colonello aro,anche di
persona se necessario!
-si milady,vado subito
-prendiamo i mustag appena arrivati dalle americhe,fece bella,sono i
più veloci
Lady aquizziana intervenne allarmata-non mi sembra il caso!potreste
rischiare di partorire a cavallo
-meglio questo che la morte dei nostri mariti
Salirono a cambiarsi al piano superiore,indossarono i calzoni che
avevano molto previdentemente provveduto a modificare,vista la loro
attuale mole,e scesero dondolando verso le scuderie della casa,non si
poteva dire che fossero l'emblema della leggiadria ma stavano mettendo
la loro vite e quella dei loro bambini a repentaglio,per salvare gli
amori della loro vita,niente avrebbe potuto fermarli,le pistole cariche
pendevano della cintura ai loro fianchi,non si erano nemmeno
preoccupate di indossare la gonna,avevano messo delle camicie e delle
giacche dei loro mariti,i lunghi capelli raccolti sotto dei cappellacci
per proteggersi dalla pioggia,ritirarono dei pastrani dalle cucine e
andarono a sellare i cavalli,i tre mustag erano l'incarnazione della
velocità erano ancora selvaggi,quindi per calmarli presero a
sussurrare paroline alle loro orecchie,poi con molta cautela
montarono,sfrecciarono nella notte terrorizzate all'idea del
destino dei loro mariti,lady sile e lady aquizziana avevano insistito
per accompagnarle nella loro avventura,chissa cosa gli avrebbe
riservato il futuro,come avrebbero fatto a salire sulla nave senza
essere viste e nelle loro condizioni per giuta...?tutte quelle domande
turbinavano nelle loro menti,ma non c'era tempo per soffermarsi su
simili pensieri.Quando l'alba tinse di rosa l'orizzonte erano arrivate
a portsmouth,la nave stazionava al largo,non vista,da qualche parte non
troppo lontano da lì pronta a consegnare il suo carico
mortale,e
loro dovevano fermarla,dovevano trovare una piccola imbarcazione che
gli consentisse di arrivare alla grande nave senza essere
viste,entrarono alla taverna "il gabbiano" quella dove tanto tempo
prima avevano trovato passaggio sulla fregata per la francia e il
capitano rockville era seduto lì in maniche di camicia,stava
bevendo una birra e sfogliando il giornale del giorno a bella
vennè un illuminazione,non c'era tempo per gli inutili
pudori,si
diresse decisa al tavolo del grosso capitano e attirò la sua
attenzione abbassando con la mano il giornale
-capitano rockville vi ricordate di noi?
l'uomo rimase interdetto per qualche minuto,poi passò in
rassegna i loro enormi pancioni
-voi siete quelle tre ragazze che ho portato in francia quasi un anno
fa,l'avete combinata grossa eh?! fece ghignando divertito
-capitano la situazione è molto grave abbiamo bisogno del
vostro
aiuto,glielo chiedo in nome della regina vittoria e posò sul
tavolo un oggetto che avrebbe fatto sbigottire anche l'uomo
più
impassibile...
PER LADY SILE E AQUIZZIANA:RAGAZZE MI SONO PERMESSA DI USARE I VOSTRI
NICKNAME,SE LA COSA VI INFASTIDISCE DITEMELO E PROVVEDO SUBITO A
CAMBIARE I NOMI...OK?
SPERO CHE QUESTO CHAPPY VI SIA PIACIUTO,FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE
SEMPRE PIù NUMEROSI,RISPONDERO' A TUTTI
GIURIN GIURELLO :D
CIAO AL PROSSIMO CAPITOLO
CRAZY
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Capitolo 7 *** CAPITOLO 7 ***
Il giorno che la Regina le aveva contattate per diventare spie aveva
dato ad ognuna di loro una spilla in oro con il sigillo reale. Solo i
più fidati collaboratori di Sua Maestà Vittoria
possedevano quel simbolo.
Il capitano Rockville prese il prezioso monile fra le dita tozze e la
contemplò come se fosse una sacra reliquia.
«Come fate a possedere un simile oggetto?», chiese
scioccato.
Bella si accomodò sulla sedia di fronte all'uomo e si sporse
verso di lui.
«Non vi viene in mente nessun motivo per cui potrei possedere
questa spilla? Io e queste quattro donne dietro di me siamo degli
agenti segreti al servizio della Regina… e abbiamo bisogno
del vostro aiuto», disse con fare cospiratorio.
L'uomo si guardò attorno, circospetto. «Questo non
è un posto sicuro per parlare. Seguitemi». Si
alzò dal tavolo e le ragazze lo seguirono nel retro del pub.
Qui si apriva una piccola stanza con un tavolo, due sedie e una
fornitura di barilotti in rovere di birra e vino. Probabilmente materiale di
contrabbando, pensò Bella.
«Allora…», iniziò il
capitano, «ditemi come posso esservi utile».
«Abbiamo bisogno di un imbarcazione piccola e veloce che ci
consenta di raggiungere una nave mercantile francese al largo di
Portsmounth. Hanno le stive cariche di materiale per una guerra,
vettovaglie, cibo e quant'altro. Si sono fermati a Portsmounth per
catturare delle spie inglesi che volevano metter loro i bastoni fra le
ruote... noi dobbiamo tirarli fuori di lì!».
«Milady, vi rendete conto, vero, che siete in procinto di
mettere al mondo un bambino? Come credete di poter salire su una nave
nemica in queste condizioni?».
«Voi portateci lì», tagliò
corto Lady Aquizziana. «Al modo per salire penseremo noi a
tempo debito. Siete in grado di darci quello di cui abbiamo
bisogno?».
L'uomo scosse la testa, pensando che quelle erano delle pazze.
«Sì, posso procurarvi un piccolo battello veloce e
sarà meglio che vi procuri anche degli uomini in grado di
poter tener testa all’equipaggio del mercantile. Non
sarà una cosa facile…».
«La vita non è facile, non ve l'hanno
detto?», sentenziò Rosalie, dura e determinata. La
vita di Emmett, di Edward e di Jasper dipendeva dalla loro fermezza,
dopotutto.
Si diedero appuntamento per quella sera a mezzanotte al molo due per
andare in cerca della nave. Fortunatamente, Lady Sile era riuscita a
sapere da Aro le coordinate di posizione della nave prima di partire.
*
«Non hanno ancora parlato?», chiese il capitano
Rochèfaux.
«No... ho provato di tutto, ma quelli laggiù hanno
la pellaccia dura. Lo sapevo quando mi sono preso questa
responsabilità. Non dovete avere fretta, alla fine li
farò confessare».
«E se davvero non avessero informazioni? Magari abbiamo preso
gli uomini sbagliati», disse il capitano, incerto.
«No, no… sono sicuro che sono loro».
«Allora procedete».
Jacob scese di nuovo nella stiva. I tre uomini stavano sotto la lampada
ad olio appesa al soffitto, gli sguardi vacui e spenti.
Emmett aveva delle profonde bruciature sul petto e sulla spalla,
sanguinava e i primi tagli si erano infettati. Ogni volta che Jacob
infilava la lama nelle ferite, ne provocava urla disumane.
In realtà, non credeva più che quei tre avessero
le informazioni, ma aveva la possibilità di vendicare la
morte dei suoi compagni.
Quello che si chiamava Edward aveva la faccia talmente pesta che
nemmeno sua madre sarebbe stata in grado di riconoscerlo. Si era
divertito ad usarlo come un sacco per pugile: aveva il sopracciglio
rotto e l'occhio sinistro gonfissimo e di una bislacca sfumatura di
viola intenso.
Con Jasper, invece, aveva deciso di usare il suo estro artistico,
ricamando sul suo volto con il coltello. I profondi tagli partivano
dall'occhio destro e scendevano per tutta la guancia fino al collo.
Prese un grosso secchio in legno pieno d'acqua gelida e lo
gettò sulle facce dei loro prigionieri, che ripresero vita.
«Figlio di puttana, non ti sei ancora stancato?»,
fece Jasper. «Vuoi giocare ancora? Perché non mi
sleghi, così ti faccio passare quel ghigno da stronzo che ti
ritrovi!».
«Ma dai, non saresti capace di reggerti in piedi! Con quello
che ti ho combinato sulla faccia, nemmeno la tua bella mogliettina ti
vorrà più fra i piedi».
«Non sai di cosa e di chi stai parlando. E non provare a
nominare mia moglie o ti uccido!».
*
«Presto, salite!», disse il capitano Rockville.
«Non abbiamo molto tempo. Dobbiamo muoverci finché
rimangono sulle stesse coordinate, altrimenti non riusciremo
più a prenderli!».
Le cinque donne salirono a bordo. «Capitano, non ci
aspettavamo che partecipaste alla missione anche voi», disse
Alice.
«State scherzando, milady? E rischiare di perdermi tutta la
gloria?! Muoviamoci!», urlò ai suoi seguaci.
Il piccolo battello era stipato di uomini armati fino ai denti.
«Allora, avete pensato al modo di salire sulla
nave?».
«Sì…», intervenne Lady Sile,
«Naturalmente, prima di partire avevamo preso in
considerazione tutte le possibili alternative». La donna
estrasse da una sacca una scala creata con le funi.
«Basterà lanciarla, farla aderire al bordo e il
gioco è fatto».
«Perfetto! Adesso dobbiamo solo arrivare rapidi e silenziosi
alla meta», commentò il capitano.
Nemmeno un’ora dopo, giunsero in vista della nave. Dondolava
leggera sui flutti, un ombra nella notte senza luna. La cosa era un
vantaggio per loro perché avrebbero potuto mantenere segreta
la loro presenza con più facilità.
Il capitano Rockville lanciò la scala con mira perfetta e si
andò ad incastrare sul bordo con precisione millimetrica.
L'uomo ghignò nel buio.
«Avanti, salite», bisbigliò.
«Fate presto e state attenti alle guardie sul
ponte!».
Gli uomini cominciarono a scemare sul ponte silenziosi, poi salirono
Bella, Rosalie e Alice con grossa difficoltà. La scala
dondolava e si attorcigliava mentre salivano, ma alla fine con l'aiuto
di Lady Sile e Lady Aquizziana riuscirono ad issarsi a bordo.
Si divisero in due gruppi. Adesso dovevano trovare i prigionieri.
In quel momento due uomini armati spuntarono da dietro il cassero di
prua e si nascosero nell'ombra, poi, quando furono a portata di mano,
due degli uomini dell'equipaggio di Rockville li colpirono al
capo,tramortendoli.
Le ragazze scesero nella stiva. Non avevano idea di cosa aspettarsi.
Nei loro cuori speravano solo che nulla di male fosse successo ai loro
amati.
To
Be Continued...
Ciao a tutti!
Ecco un nuovo capitolo.
Spero sia di vostro gradimento.
Fatemi sapere se vi
piace! ^^
Grazie
a tutti quelli che mi leggono e che mi hanno messo tra i preferiti e i
seguiti.
Ladysile
e Aquizziana:
Sono felice di sapere che siete entrambe contente di essere nella mia
fanfiction. Era un modo per ringraziarvi della vostra costante presenza
e, naturalmente, del vostro appoggio. ^^
Questo
capitolo è stato visionato, corretto e graficamente
impostato da _Karim_, la mia
Betareader.
Crazyfv
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Capitolo 8 *** CAPITOLO 8 ***
tavano
per scendere nelle stive, quando una voce riecheggiò nel
buio, bloccandole.
«Vite, vite
tous sur le pont. Envahisseurs!».
Dopo quell'avviso, parecchi uomini armati fecero la loro comparsa, ma
il capitano Rockville, da uomo temerario quale era, alzò il
grosso e muscoloso braccio che impugnava la spada e gridò:
«Forza, ragazzi… all'arrembaggio! Conquistiamo la
nave degli sporchi francesi!».
Mentre il capitano era alle prese con la battaglia, Bella stava per
scendere dabbasso.
«Aspetta, Bella!», la fermò Alice.
«Dobbiamo nasconderci, ho un presentimento!».
«Ma cosa stai dicendo, Alice? Non c'è tempo da
perdere…».
«Ti prego, credimi».
Seguirono la donna dietro una grossa catasta di barili di Grog.
Dalle stive vennero fuori una decina di uomini capitanati da
Rochèfaux. Le quattro ragazze guardarono Alice, pensando, Come diavolo faceva a sapere che
saremo state in pericolo?, ma non c'era tempo per
rimuginare. Dovevano salvare i prigionieri al più presto,
quindi si inoltrarono nel ventre della nave. Tendevano l'orecchio al
fine di avvertire qualche rumore che facesse loro intuire dove
potessero essere imprigionati, ma giungevano solo i rumori smorzati
della battaglia sopra le loro teste.
Ad un tratto, una voce profonda e cantilenante attirò la
loro attenzione su una delle porte della rimessa merci. Si avvicinarono
per sentire meglio.
«È incredibile fino a dove sareste in grado di
spingervi per proteggere le vostre mogliettine...».
«Sta’ zitto, stronzo! Ti ho detto che abbiamo
portato noi le informazioni».
«Credo di essermi stufato di questo gioco. Adesso vi
ucciderò e poi andrò a giocare con le vostre
mogli. Credo che comincerò dalla tua... era la mora con i
capelli lunghi, vero?».
Edward prese a dibattersi e a sibilare sotto lo sguardo divertito del
suo aguzzino. Intanto, fuori dalla porta, Bella fece segno a Lady
Aquizziana di avvicinarsi e le chiese: «Dovete prestarmi la
pistola. Non mi entusiasma l'idea di sparare ad un uomo alle spalle,
ma... a mali estremi, estremi rimedi.
Aprì leggermente il battente per infilare la canna della
pistola. Fra le tre della Triade Angelica, Bella era la migliore con le
armi da fuoco.
Prese la mira e colpì. Lo sparo echeggiò sulla
nave come un colpo di cannone. L'ultimo dei Protecteurs aprì
le braccia come un novello Gesù Cristo, lasciando cadere il
pugnale, e si abbatté al suolo. Subito dopo, le ragazze
fecero irruzione nella stanza.
«Edward, caro!».
«Emmett, tesoro».
«Jazz, cosa ti hanno fatto?». Alice si era
inginocchiata vicino alle gambe del marito.
«Sono spaventoso. Spero che riuscirai ad amarmi ancora,
nonostante questo».
«Jasper, il mio amore per te va al di là dei tuoi
lineamenti. La tua bellezza è dentro di te, mio caro, e
nemmeno la lama di un coltello è riuscita a portare via il
fascino dal tuo viso». Lo strinse a sé in un
abbraccio che valeva più di mille parole.
Si avviarono all'esterno. Bella sorreggeva Edward e lo guardava
preoccupata.
«Mi dispiace, Ed. Se non fosse stata per la nostra stupida
idea di diventare delle spie, tutto questo non sarebbe
accaduto».
«No, tesoro, la colpa è solo di Aro che vi ha
trascinate in questa storia».
«Ehm…», esitò Rosalie.
«Veramente il povero colonnello non c'entra nulla».
«E chi è stato il geniaccio che ha partorito
questa pensata?», tuonò Emmett.
«La Regina Vittoria», esclamarono le tre.
Le facce sbigottite e tumefatte dei ragazzi erano veramente esilaranti,
ma si ripresero subito.
«Sarà il caso di comunicare alla Regina che d'ora
in avanti non potrete più dedicarvi a simili
passatempi».
«Sarà meglio», intimò Jasper.
Intanto, il capitano Rockville era riuscito a prendere il comando della
nave e a catturare il capitano Rochèfaux, che era stato
troppo codardo per togliersi la vita. Ritornarono al porto e vennero
date loro le prime cure alla taverna Il Gabbiano.
Lì, fu loro recapitato un messaggio urgente: erano attesi a
Londra, al cospetto della Regina con urgenza.
Salutarono il capitano Rockville con la promessa che avrebbero certo
fatto il suo nome alla Regina Vittoria e montarono sui loro cavalli.
Erano in viaggio da più di un ora, quando Alice
avvertì una fitta la basso ventre. Non ci badò
molto, d'altronde era da settimane che le succedeva. Venti minuti dopo,
però, la fitta si fece più dolorosa, tanto da
costringerla a piegarsi su di sé.
«Cosa c'è, Alice? Stai male?», chiese
Jasper.
«Credo che il nostro piccolo abbia scelto il momento
più sbagliato per venire al mondo».
L'uomo fermò la veloce cavalcatura, subito imitato da Edward
e Emmett. Bella e Rosalie raggiunsero l'amica. «Cosa
c'è, Alice? È ora?».
«Credo di sì. Non ci voleva, avevo preparato tutto
a casa».
«Stai tranquilla, insieme... Oh, cielo!»,
esclamò Bella tenendosi il ventre. «Credo che ti
farò buona compagnia, mia cara».
«Cosa? Tesoro, ma non potresti trattenerti?».
«Ed, non si tratta esattamente di dire
basta…».
In quel momento, arrivarono Lady Sile e Lady Aquizziana.
«Non possiamo fermarci qui. È pericoloso e pieno
di briganti».
«Correremo il rischio», disse Rosalie.
«Non abbiamo alternative».
Prendendo in mano la situazione, mandò le due giovani agenti
a tagliare strisce di tessuto dalle sottogonne di lino che avevano
portato con loro, mentre lei si recò al ruscello a prendere
dell'acqua. I dolori che le si irradiavano nella zona dei reni le
fecero capire che anche lei era prossima al parto, ma doveva cercare di
tenere duro. Doveva aiutare Bella e Alice.
Quando fu di ritorno, le due ragazze sbuffavano e ansimavano, le
schiene appoggiate ai tronchi di grosse querce e le gonne alzate sulle
ginocchia.
Cercavano di trattenere le urla disumane che premevano per venir fuori
dalle loro bocche.
Tre ore dopo, un vagito ruppe il silenzio della radura. I tre uomini si
guardarono.
Chi dei due era diventato papà?
Da lì a pochi istanti, Rose emerse dal bosco con un
fagottino fra le braccia, si avvicinò a Jasper e disse:
«Complimenti, papà. È una
femminuccia!».
L'uomo guardò stupito quella figurina che racchiudeva in
sé tutta la perfezione del globo terraqueo e
riuscì a dire solo un debole grazie.
Pochi secondi dopo, Rosalie cadde ai loro piedi e una grossa macchia
scarlatta si allargò sulla sua gonna.
«Rose... Rosy!», gridò Emmett.
«Portami di là», riuscì a
sussurrare la donna fra i denti.
Quando Lady Aquizzaina vide emergere dalla vegetazione Rosalie in
braccio a Emmett, esclamò: «Lo sapevo io che
sarebbe accaduto l'irreparabile!».
«Ormai è tardi», disse Alice bonaria.
«Dobbiamo darci da fare. Emmett, mettila qui. Ti aiuto io,
Rosy, non avere paura. Ce la faremo».
L'alba salutò l'arrivo di tre tanto attese e amate nuove
vite.
«Dobbiamo dargli i nomi», suggerì Bella
mentre rimirava estasiata il piccolo e perfetto bambino che teneva in
braccio.
«Scegli tu, tesoro», le concesse Edward.
«Dopo quello che hai fatto per me, è il
minimo…».
I due si guardarono al colmo d'amore.
«Lo chiamerò Cormac, come l'erede di Brian Boru,
primo re d'Irlanda. Cormac Cullen».
«Visto che i nostri piccoli cresceranno come fratelli,
sarebbe carino usare nomi che abbiano le stesse origini. La nostra
piccolina si chiamerà Deirdre».
«Il nostro bambino», annunciò Emmett
guardando adorante la moglie e la piccola creatura, «si
chiamerà come il nonno... Carlisle, nella speranza che possa
diventare anche lui un grande uomo, come lo è stato nostro
padre». Edward e Emmett si guardano sorridenti e pochi
istanti dopo ripresero il cammino con tre nuovi preziosi carichi: una
bambina e due bambini. La Regina avrebbe certo capito il loro ritardo.
Restava da capire solo il motivo della loro urgente convocazione.
To
Be Continued...
Ciao a tutti!
Scusate il ritardo, ma mi si era cancellato il capitolo e ho dovuto
riscriverlo! Q.Q
Spero che vi piaccia e prometto che il prossimo arriverà
subitissimo! Fatemi sapere cosa ne pensate...
Grazie
a tutti quelli che mi leggono e che mi hanno messo tra i preferiti e i
seguiti.
Aquizziana:
Come vedi, alla fine Jacob ha avuto quello che si meritava. Comunque
sempre troppo poco per quello che aveva fatto ai nostri ragazzi! ^///^
Questo
capitolo è stato visionato, corretto e graficamente
impostato da _Karim_, la mia
Betareader.
Crazyfv
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Capitolo 9 *** CAPITOLO 9 ***
capitolo 9
-pensate,domandò rosalie,che sia il
caso di lasciare i piccoli a qualcuno...
-nemmeno per idea fece emmet,io mio figlio non lo lascio a nessuno!
Gli altri risero della possessività di emmet,ma nemmeno loro
si sarebbero separati dai bambini,entrarono a palazzo e vennero
scortati da delle guardie ad una delle stanze del palazzo,appena
entrarono Aro e lady sulpicia vennero loro incontro
-Ragazzi,fece aro,sono contento di vedervi sani e salvi,il vostro
ritardo ci stava preoccupando
-abbiamo avuto un contrattempo sulla via di ritorno fece
japser,indicando i fardelli che le loro mogli stringevano fra le braccia
-Per tutti i santi del paradiso fece lady sulpicia ,la donna si
avvicinò alle ragazze ,fatemeli vedere,quando gli occhi
della donna si posarono sulle tre creature esclamò,sono
deliziosi,ma voi dovrete essere veramente provate povere
ragazze,venite...
le tre ragazze stavano per seguire ledy sulpicia quando si girarono
tutte e tre a guardare lady sile e lady aquizziana,fu bella a parlare
per tutte e tre
-venite anche voi ragazze,senza di voi a quest'ora non credo
che c'è l'avremo mai fatta.
- è stato un onore aiutare la triade angelica,disse lasy
sila,siete davvero molto temerarie,c'è molto da imparare da
voi
le sei donne uscirono seguendo lady sulpicia,a metà del
corridoio la donna si fermò e si guardo alle spalle poi
abbassando la voce disse-la regina vuole vedervi in privato prima di
parlare con i vostri mariti.
-vabene fece rosalie,non facciamo attendere oltre vittoria
entrarono negli appartamenti privati della regina,il numero delle
persone che avevano avuto accesso a quei luoghi si potevano contare
sulle dita di una mano.
-mie care,ben arrivate,fece la regina alzandosi dal divano di fronte al
caminetto
-vittoria,perdonaci il ritardo,fece rosalie
-non preoccupatevi,da quello che vedo fra le vostre braccia siete
più che giustificate,la regina si avvicinò ad
osservare i piccoli che dormivano pacifici fra le braccia delle loro
madri
-quali nomi sono stati scelti per i bambini?
-il nostro si chiama come mio suocero Carlslile,fece rosalie.
-la mia piccola si chiama Dierdre
-io e edward abbiamo scelto Cormac
-sono dei bei nomi,fece la regina,ma venite adesso, sedetevi...
Si accomodarono sui divani e la regina prese la parola
-suppongo che adesso sarete costrette a ritirarvi dalla vostra
attività segreta
-che tanto segreta non è più fece Alice,i nostri
mariti hanno scoperto tutto e non sarebbero molto inclini a farci
continuare su questa strada
-poi,aggiunse Bella,non vogliamo più che la nostra famiglia
venga messa in pericolo
-avete tutte le ragioi,annuì seria la regina,però
potete fare qualcosa per me...tante donne coraggiose come
voi,vorrebbero entrare a far parte dei servizi segreti,ma nessuna di
loro ha la vostra inventiva e audacia,mi chiedevo se sareste in grado
di impartire loro delle lezioni,cioè sareste in grado di
formare delle spie?
le cinque donne si guardarono fu lady aquizziana ad intervenire,stare
con la triade angelica per queste poche ore mi ha indegnato molto,sono
convinta che saremo perfettamente in grado di addestare giovani
aspiranti spie.
-Benissimo fece la regina,sono contenta di essere riuscita in qualche
modo a non buttar via il vostro talento,e adesso,fece rivolta a lady
sulpicia,potreste mia cara andare a chiamare gli uomini.
La donna annuì e si diresse a chiamre il marito aro e gli
altri agenti che non aspettavano altro che di conferire con la
regina,intanto loro si erano trsaferite nella sala delle udienze,molto
presto la stanza cominciò a pullulare di uomini,tutti
volevano che si raccontasse loro cosa era accaduto,come si erano svolti
gli eventi e cosi via
-in definitiva fece jasper,se adesso vedete qui il vostro uomo in carne
ed ossa lo devo solo a mia moglie che ha avuto il sangue freddo e il
coraggio di venirmi a sottrarre ad una morte certa!
-sono convinto fece edward che riuscirebbero a convincere la morte in
persona a deporre la sua falce!
tutti risero di quella battuta ad un tratto rosalie prese la parola
-vorrei sottolineare che senza l'aiuto e il prezioso sostegno di lady
sile e lady aquizziana,non saremmo mai riuscite nella nostra
impresa.Gli astanti annuirono ma la regina in quella prese la parola
per far loro il resoconto delle ultime novità riguardo la
diatriba con la francia.Due uomini vestiti sobriamente si avvicinarono
alle due spie,i due
uomini si sarebbero distinti fra la folla,per la media
erano molto alti,avevano un fisico asciutto e slanciato,ma allo stesso
tempo imponente,portavano i capelli scuri scomigliati,come se non gli
importasse minimamente dell'apparenza e i loro occhi lanciavano segni
inequivocabili del genere "siamo a caccia e voi...siete le nostre prede"
-Aquizziana,credo che quei due si stiano
avvicinando per parlare con noi
-oh dio,Sile hai ragione,io non so... cosa facciamo?chiese agitata la
donna
-che vorresti fare, fece l'amica,non possiamo certo uscire dalla sala
urlando!
-io non sono capace di fare conversazione,divento sempre rossa e
comincio a balbettare...
-respira e sta tranquilla,ecco sorridi,stanno arrivando,fece lady sile
stampandosi un sorriso di circostanza sulle labbra
-Buonasera,signore...vorrei avere l'ardire di presentarmi,fece l'uomo
alto e moro che fissava lo sguardo dei suoi profondi occhi azzurri in
quelli di lady aquizziana,spero che non ci troviate troppo invadenti.
-si figuri,riuscì a sussurrare lady aquizziana
-io mi chiamo Demon Davies e lui è il mio collega e amico
Morgan Evans
- è un onore fare la vostra conoscenza,fece l'amico
prendendo la mano di lady sile e posandole un casto bacio sul dorso
della mano,la donna degluitì imbarazzata cercando di
sottrare l'arto all'abile quanto ferrea presa dell'uomo,ci farebbe
davvero piacere se questa sera vorreste unirvi a noi per il ballo che
si terrà qui.
-non saprei fece ledy aquizziana noi...ma venne interrotta dall'uomo
che si chiamava Demon,il quale aveva avuto l'ardire di afferrarle la
mano e stringendosela al petto le sussurrò - un vostro
rifiuto milady,mi toglierebbe ogni motivo di vita e io andrei alla
deriva come una nave senza il suo capitano.
-oh bhe allora...non posso certo permettere che vi accada qualcosa di
così brutto
L'uomo sorrise contento e gli si illuminò lo sguardo - mi
fate davvero felice,allora manderemo una carrozza a prendervi questa
sera.Si congedarono con un inchino e sparirono fra le folla
-santo cielo escalmò lady sile!Aquizziana cosa ti
è saltato in mente di accettare non siamo mai state ad un
ballo
-lo so...ma non ho potuto resistere,hai visto anche tu come mi guardava?
-veramente no, ero troppo impegnata a fissare gli occhi di smeraldo di
sir morgan
Le due continuarono a confabulare a lungo poi decisero di rivolegersi
alla triade angelica
-Lady Alice,avremo urgente bisogno del vostro aiuto
-cosa c'è aquizziana sembri sconvolta, fece alice preoccupata
-ci hanno invitate ad un ballo e non abbiamo la minima idea di cosa
indossare
-non temete,fece bella, siete in buone mani,disse fissando l'amica
soridente
Si diressero a casa della triade angelica e per le nove di quella sera
le due donne non erano minimamente riconoscibili come delle spie ma
come due meravigliose creature della vita mondana,la carrozza
arrivò puntuale,e dopo una serie
di saluti,abbracci, ringraziamenti e consigli di varia natura
si avviarono eccitate al loro primo ballo e fra le braccia dei loro
futuri compagni nella vita e nell'avventura.
-come mi piacciono i lieto fine, sospirò rosalie
-quei due poveretti non avranno scampo proprio come i nostri mariti
quando decidemmo di far mettere la testa apposto alla triade
diabolica,le tre donne risero al ricordo degli intrighi che avevano
architettato in passato ed esauste ma soddisfatte andarono a concedersi
un meritato riposo.
(18 anni dopo....)
ECCOCI AL PENULTIMO CAPITOLO,SPERO VI ABBIA TENUTO BUONA
COMPAGNIA,FATEMI SAPERE NUMEROSI I VOSTRI PARERI :D
PER LADY AQUIZZINA: MI DISPIACE MA SAREBBE STATO ALQUANTO PERICOLOSO SE
NON IMPROBABILE IMPROvvISARE UNA LOTTA PER 3 DONNE AL NONO MESE DI
GRAVIDANZA :D
SPERO PERO' CHE TI SIA PIACIUTA IL DESTINO DEL TUO PERSONAGGIO ^\\^
PER LADY SILE: TEMPISMO SIMILE NEL CONCEPIMENTO E NEL PARTO ... NON SI
SMENTISCONO MAI O TUTTI INSIEME O NULLA ^|||^
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Capitolo 10 *** CAPITOLO 10 ***
capitolo 10
(18
anni dopo)
"Bella,oggi dovrebbero arrivare le nuove ragazze vero?" chiese Rosalie
entrando nel salotto
"Si esatto...perchè me lo chiedi?"
"Prima di tutto perchè dovrò affrettarmi a
preparare il materiale didattico per le novelline e poi
perchè dobbiamo trovare un modo per spedire Emmett,Jasper ed
Edward fuori casa per qualche ora,sarebbe alquanto inopportuno se ci
vedessero mettere alla prova le nostre abilità da
combattenti in pieno salotto"
"uhm...in effetti hai ragione,avevo pensato a come organizzare i
bambini,ma i mariti mi erano sfuggiti" affermò bella ridendo.
"Nessun problema,credo che andranno a fare un giro nel parco con
Carlslile,Cormac e Dierdre".
Intanto i tre ragazzi in questione stavano confabulando in giardino
"io credo"fece Cormac"che tu dovresti rimanere in casa
stasera ,è troppo pericoloso per te Dierdre!"
La ragazza teneva la piccole mani guantate posate sui fianchi,era il
ritratto della madre,ma i suoi capelli erano biondi come quelli del
padre,le scendevano attorno al viso in morbidi boccoli,incornicando un
ovale perfetto in cui splendevano due grandi occhi nocciola dal taglio
felino,la linea dritta del naso piccolo e fiero punteggiato da alcune
graziose efelidi e labbra piene e sensuali che in quel momento
erano tirate in una dritta linea per il disappunto.
"Caro Cormac,ti farà piacere sapere che in
quest'attività siamo tutti allo stesso livello,non ci sono
spie di second'ordine...e io"fece battendosi un dito sul petto "non me
ne starò a casa a fare la calza stasera,ma
prenderò parte alla spedizione come pattuito!"
Detto questo si allontanò a grandi passi verso casa,quella
mattina indossava un grazioso abito da passeggio color ruggine che non
faceva altro che risaltare l'oro dei suoi capelli,i polsini e il collo
dell'abito erano in magramè bianco,tutto in lei gridava
finezza e fragilità e per Cormac,sapere che quella sera
poteva accaderle qualcosa di brutto era come avere una spada di Damocle
sul capo.Si passò le mani fra i corti capelli
bronzei,scompigliandoli ancora di più,Cormac somigliava
molto ad Edward,ma aveva ereditato la testardaggine di sua madre,questo
lo portava a scontrarsi di continuo con Dierdre,che aveva un carattere
forte e indipendente e che era stata cresciuta credendo
nell'indipendenza delle donne e nella loro capacità di
cavarsela benissimo da sole.
"Cugino...credo che tu ti stia esponendo troppo,di questo passo ti
odierà !"
Carlslile stava seduto su una delle panchine in pietra del grande
giardino,quella mattina aveva indossato un abito semplice scarpe
nere,pantaloni a sigaretta grigio perla ,camicia bianca e gilet
grigio,la giacca era abbandonata chissà dove nello studio
del padre,teneva il capo chino facendo ciondolare le braccia fra le
gambe guardando una formica che si affaccendava a trascinare un
ramoscello nella tana,i corti capelli biondi tirati indietro e
impomatati come comandava la moda del momento,gli dicevano sempre che
guardarlo era come vedere suo nonno da giovane,c'erano alcune foto in
bianco e nero del vecchio conte e in effetti la somiglianza era
tanta,aveva ereditato da lui la grande pazienza e l'uso della logica
che gli permettava di essere tanto bravo e scrupoloso nel suo lavoro di
spia quanto in quello di medico che avrebbe voluto intraprendere nel
futuro.
"Cosa dovrei fare secondo te!siamo cresciuti insieme,lei non mi vede
nemmeno in quel senso Carlslile! e poi se zio jasper dovesse venire a
saperlo..." Si interrupe portandosi significativamente le mani al collo
e strabuzzò gli occhi.
"Bhaa,non preoccuparti di questo per adesso,devi ancora trovare il
coraggio di confessarle il tuo amore"
Dierdre entrò nel salotto dove si trovavano le zie ,seguita
dalla madre.
" piccola ti prego,vuoi dirmi cosa ti è successo?!"
" é inaudito,il suo comportamento mi manda fuori di testa"
si lasciò cadere su una delle poltronocine vicino al
camino,intanto Alice aveva preso posto di fianco a Rosalie sul divano
Rosalie rise "dal tuo tono cara,desumo che l'oggetto del tuo disappunto
è un rappresentante del sesso forte...solo loro sono in
grado di ridurci in questo stato di agitazione"
" Cormac...mi farà uscire matta...scusami zia Bella,ma
prorpio non lo sopporto,sempre a dare, ordini, e fa questo e fa
quello,non fare quell'altro!ma per cosa mi ha scambiata ,per un
burattino?!"
"Posso chiedere qual'era il motivo del contendere?" domandò
Bella
" Questa sera ci sarà una pericolosa spedizione,dovremo
intercettare e fermare un uomo,non posso dirvi di
più,comunque è fondamentale che costui non arrivi
in Francia,e Cormac sostiene che sarebbe meglio che io rimanessi in
casa perchè è troppo pericoloso"
Le tre donne fecero un gesto di dissenso
"come può, anche solo pensare una cosa simile" cheise Bella
"è stato cresciuto vedendo Edward trattarmi come una sua
pari,in ogni occasione,possibile che abbia abbracciato l'idea che la
società ha della donna? non potrei proprio sopportarlo,ci
andrò a parlare"
"No Bella, fermati"esclamò rosalie"vieni a sederti,debbo
parlarvi..."
Dopo un momento di silenzio riprese,fissò le tre negli occhi
con calma
"ma non capite!cos'è che spingerebbe un uomo a volere a
tutti i costi che una donna resti al sicuro?!"
"Una mentalità retrograda?" fece Alice
"oppure?" insistette rosalie
Bella sgranò gli occhi e si portò una mano alla
bocca che si era aperta in una smorfia comica
"no...non è possibile!"riuscì ad ansimare
Dierdre sbuffò e si rilasciò indietro
scompostamente sulla sedia " quando vi fa comodo metteteci pure al
corrente delle vostre elucubrazioni"
"ma L'AMORE,la risposta al suo comportamento è l'amore!"
"cosa!! zia Rose,ma che stai dicendo Cormac...Io..."
Dierdre avvampò,si alzò in piedi di scatto e dopo
essersi fissata gli stivaletti per mezzo secondo si
precipitò fuori dalla stanza.
"Se è davvero così dovrò parlargli
ugualmente,io..mi dispiace Alice,non preoccuparti sistemerò
tutto"
"Bella!" L'amica si alzò e le prese le mani fra le sue
"perchè pensi che la cosa dovrebbe dispiacermi,Cormac
è un ottimo ragazzo,gentile,inteligente e non mi fiderei di
nessuno come di lui per affidarlgli la mia bambina,non
c'è nulla da risolvere,lascia che se la sbrighino
da soli,fa fare il suo corso all'amore"
Bella si rilassò visibilmente,poi disse "ma adesso dove stai
andando?"
" Bhe,devo preparare Jazz all'idea che la sua bambina...non
è più una bambina!"
"in bocca al lupo!" fece rosalie ridendo,poi si rivolse all'amica che
era tornata a sedersi "veramente non ti eri accorta di nulla,erano
settimane che vedevo Cormac sbiancare e poi diventare rosso come un
pomodoro tutte le volte che Dierdre lo sfiorava"
" devo essermi rincitrulluta"fece Bella posando il mento sulla mano
"come possiamo preparare giovani spie,se poi non mi accorgo di
ciò che mi sta sotto il naso!"
"su non essere così dura con te stessa,può
capitare a tutti una svista".
Nella sua camera Diedre misurava grandi passi la stanza,Cormac,il suo
Cormac,l'unico su cui poteva sempre fare affidamento,lui che l'aveva
salvata da tante situazioni incresciose,l'unico con cui si divertiva un
mondo ad andare a cavallo a briglia sciolta indossando solo le sue
braghe di pelle e una delle sue camice,adesso,alla luce di quella
rivelazione riusciva a capire tante cose,ed era come se i sentimenti
che provava per lui avessero trovato uno giusta collocazione solo
adesso...anche lei lo amava, ora sapeva esattamente il motivo per cui
il suo cuore decideva di correre la cavallina ogni volta che incontrava
i suoi occhi di smeraldo,ma come poteva, adesso, stargli accanto con
quella consapevolezze?come avrebbe affrontato la sfida di quella sera
se si sentiva così a disagio?cosa doveva fare,dirglielo
oppure aspettare che fosse lui a fare la prima mossa?mentre tutti
questi interrogativi affollavano la sua mente Cormac stava cercando di
trovare le parole giuste per esternare i propri sentimenti senza far
scappare Dierdre a gambe levate...
CIAO A TUTTI
MI SCUSO PER IL TEMPORANEO RITARDO,MA UNAMIRIADE DI IMPEGNI HANNO
OSTACOLATO IL MIO PASSATEMPO,SPERO CHE NON ME NE VOGLIATE E SPERO DI
RICEVERE TANTE TANTE RECENZIONI ^|||^
PER AQUIZZIANA: SCUSA SE TI HO FATTO APSETTARE UN PO' SIAMO QUESI ALLA
FINE MA NON DEL TUTTO,SPERO CHE TI PIACCIA QUESTO CAPITOLO CIAO BACIONI
PER LADYSILE:CIAO,FAMMI SAPERE CHE NE PENSI DI QUESTO CAPITOLO
CIAO A PRESTO CRAZY
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Capitolo 11 *** CAPITOLO 11 ***
Stava seduto da ore alla scrivania cercando di
mettere nero su bianco i sentimenti per Dierdre,ma non era per niente
facile,era come se le parole non fossero adatte,come se, se ne
dovessero inventare di nuove e di migliori per lei,in quella suo padre
entrò nello studiolo.
"oh Cormac sei qui ... posso parlarti o sei impegnato?"
Lo sguardo di suo padre gli fece capire che quello che aveva da dire
era importante " no papà,siediti ti prego,di cosa volevi
parlarmi?" Edward si accomodò sulla poltrona in pelle
davanti allo scrittoio,posò le mani sul piano della
scrivanie e fissò lo sguardo in quello del figlio.
"questa sera,sarà molto pericoloso,l'uomo a cui date la
caccia e una nostra vecchia conoscenza,è un tipo senza
scrupoli,ucciderebbe anche un bamino se gli dicessero che serve allo
scopo che deve raggiungere.Quindi ti chiedo di stare attento a te ma
anche a Dierdre"
Cormac strinse i pugni e pensò che si preoccupava
già abbastanza,avrebbe voluto che la regina non avesse mai
assegnato anche a lei questa missione.
"Jasper in questo momento è andato con Carlslile e Dierdre
in campagna per esercitarsi con le armi da fuoco,io invece volevo
istruirti sull'uso della spada e dello spadino,non sempre si
può avere a disposizione un arma carica,è bene
che tu possa cavartela in ogni situazione"
" Se pensi che possa costituire un vantaggio,cominciamo pure,d'altronde
e da quand'ero bambino che mi insegni pà,non vedo cosa puoi
insegnarmi di più!"
Edward si alzò dalla sedia ,era un uomo ancora nel vigore
dei suoi anni,appena quarantenne poteva vantare un fisico asciutto e
poderoso e così anche suo fratello e il su futuro consuocero
a sentire Bella il suo giovane figlio si era innamorato della bella e
testarda Dierdre " ci sono segreti mio caro,che un maestro
può decidere di svelare solo a tempo debito ..."
Cormac rise divertito e si apprestò a seguire il padre nella
sala d'armi dove solevano esercitarsi una volta al giorno,anche sua
madre e le sue zie erano della provette spadaccine,era stato Edward ad
insegnare loro,mentre lo zio jazz aveva avuto una gran daffare a
istruirle nell'uso delle armi da fuoco e lo zio Emmett nei rudimenti
del combattimento corpo a corpo e nell'uso del pugnale,in cui era
davvero un maestro! "Sono proprio curioso di conoscere questi segreti!"
esclamò scettico il figlio,piccolo sciocco pensò
Edward,ne dovevano passare di lustri prima che aquistasse la sua
esperianza!
"potrei svelarti molti più segreti di quelli che
immagini sbarbatello... e non solo nel campo del combattimento
con la spada...potrebbero giusto servirti delle dritte su come
conquistare il cuore di una ragaza?" chiese Edward con fare
innocente,Cormac lasciò cadere la spada che aveva appena
impugnato "cosa...come fai a saperlo?!"
"Diciamo pure figliolo,che con una famiglia di spie è raro
che qualcosa possa passare inosservata"
" Papà ti pego,non farne parola con nessuno,Dierdre potrebbe
anche non ricambiare i miei sentimenti!"
Edward sorrise garbato della preoccupazione del figlio " stai
tranquillo Corcac,i miei informatori,mi hanno anche detto che la
ragazza del tuo cuore ha avuto una reazione positiva" Gli si
avvicinò e gli posò una mano sulla spalla "
ragazzo...dille che l'ami e non farti sfuggire l'amore della tua vita
solo per timore,la felicità dipende dalla tua audacia e
dalla tua costanza,quello che devi sempre ricordare quando si parla di
donne e che devi camminare su un sottile filo di seta,che
può essere fragile e rompersi ad un alito di
brezza marina.Quello che dice una donna non è sempre quello
che desidera,devi essere il suo prestigiatore e indovinare, attraverso
i sottili indizi che lascia trapelare con la stessa
casualità di qualcuno che parli del tempo, quello che in
realtà si nasconde nei desideri profondi della sua anima,e
sopratutto non lasciare mai che appassisca,non parlo della sua
giovinezza,ma della giovialità ,della
spontaneità,dell'indipendenza e dell'audacia
perchè è anche grazie a queste che ti sei
innamorato di lei"
"Grazie papà.Cercherò di fare tesoro di questo
consiglio,credo che gliene parlerò non appena saremo tornati
incolumi da quest'operazione"
"molto bene" Edward si allontanò,erano entrambi in maniche
di camicia,le maniche arrotolate a scoprire gli avambracci muscolosi e
sodi,si misero in posizione,gamba destra avanti,sinistra indietro
schiena dritta,portarono le armi parallele al volto nel tipico saluto
poi edward esclamò
"En gard" e i duello ebbe inizio,le lame cozzavano e strisciavano con
sinistri suoni di metallo contro metallo,fintavano, scanzando i letali
colpi,per fa sì che il duello fosse il più
veritiero possibile stavano usando lame senza protezione,se uno di loro
avesse commesso un errore si sarebbe sparso del sangue.
" ecco adesso,disse edward,il lato sinistro del tuo avversario in
questa posizione risulta scoperto e vulnerabile,inoltre è
molto difficile che si abbia il tempo di coprire la guardia per tempo
è adesso che devi affondare il colpo!" Si fermarono
ansanti,madidi di sudore,era già il crepuscolo era tempo che
Cormac si preparasse per partire,di là sentiva
già le raccomandazioni di Jasper a Dierdre e quelle di
Emmett per Carlslile,uscirono dalla sala d'armi
"Emmett...jasper smettete di assillare i miei nipoti con le vostre
prediche,sono capacissimi di risolvere la situazione!"
" Grazie Zio!" sospirò Dierdre esasperata,poi
voltò subito il capo perchè si era accorta che
Cormac la stava fissando si sentì imporporare le
guance,quindi disse " io salgo,ci resta poco tempo per sistemare le
ultime cose"
" Vado a preparare le cavalcature fece Carlslile,che era già
pronto.
Quando i tre si furono allontanati Emmett,jasper ed Edward si
guardarono negli occhi
"sapete che stiamo parlando di Enguerrand Moreau,fece jasper,quell'uomo
ha spedito un esercito di uomini al creatore!"
"è tutto pronto da ieri" mormorò Edward"ci hanno
pensato Bella,Rose ed Alice,non appena i ragazzi si saranno allontanati
li seguiremo e se dovessero avere bisogno di aiuto andremo in loro
soccorso,altrimenti non sapranno mai nulla"
Emmett e Jasper annuirono e tutti e tre salirono a prepararsi e a
salutare le mogli e i figli,sicuramente a quest'ora erano tutte e tre
nella nursery a giocare con i bambini,fra tutti e tre potevano mettere
insieme una squadra di calcio che andava dai 20 anni ai 10
mesi,era anche per loro che mettevano a repentaglio la vita per un
futuro sgombro dalla minaccia di una guerra.
CIAO A TUTTE :)
STASERA PAUSA DAL LAVORO ASSILLANTE E PER RELAX HO SCRITTO QUESTO
CAPITOLO,SPERO VI PIACCIA LASCIATEMI TANTE,TANTE RECENZIONI E COMMENTI
OK?!
PER AQUIZZIANA:SAI CHE ADESSO MI VIENE SEMPRE DI SCRIVERE lADY,SARA' LA
FORZA DELL'ABITUDINE...NON TI ABBATTERE ANCHE SE QUESTO STORIA E' QUASI
GIUNTA AL TERMINE,NELLA MIA MENTE C'E' NE SONO TANTISSIME,SPERO CHE
VORRAI SEGUIRE ANCHE QUELLE CHE SCRIVERO' DOPO OK?!
PER LADY SILE: I GENITORI SONO CONTENTI MA ANCHE PREOCCUPATI COME PUO'
ESSERLO SOLO UN GENITORE,DAVANTI FANNO FINTA DI ESSERE FIDUCIOSI E
SERENI E POI DIETRO BHE' PARTONO ALLA CHETICHELLA PER TENERLI AL
SICURO,VEDRAI AL PROSSIMO CAPITOLO,LO VEDRO' ANCH'IO PERCHE' ANCORA LO
DEVO PIANIFICARE QUINDI PER ORA BUIO SUL FUTURO. ^\\\^
A PRESTO AL PROSSIMO CAPITOLO
CRAZY
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
CIAO A TUTTI
PERDONATE LA MIA LUNGHISSIMAAA ASSENZA,MA LA MUSA MI AVEVA ABBANDONATO
PER QUESTA STORIA ... SPERO DI AVERLA RITROVATA PER SCRIVERE LE ULTIME
BATTUTE DI QUESTA FF.
Rosalie pov
I ragazzi erano partiti da una buona mezz'ora subito imitati dai loro
padri.
Io,Bella e Alice non riuscivamo a smettere di torturare la nostra mente
con visioni di un futuro che vedeva prevalere le più nefaste
previsioni.
<< credo che mi troveanno morta su questo divano se
continuo a star ferma >>
<< cosa vorresti fare Rse,sono le tre della notte
>> asclamò Bella
<< non capisco >> aggiunse Alice
<< per quale motivo sono dovuti partire Jazz,Edward ed
Emmett,mentre noi dobbiamo restare qui a struggerci dall'ansia
>>
La guardai con aria interrogativa,stupida dalla verità che
si celava in quella domanda
<< non lo sò Alice,probabilmente gli anni ci
hanno rammollite!! >>
Bella prese la parola arginando quel momento d'ansia <<
Ragazze,capisco e condivido la vostra agitazione,ma i nostri ragazzi
sono in buone mani ,e poi Edward mi ha promesso che ci avrebbe mandato
notizie entro domattina >> Alzò le mani per
arginare le parole di protesta che stavano per uscire dalla mie labbra
e da quelle di Alice << Se entro domani non riceviamo
messagi ci metteremo sulle loro tracce senza indugio >>
Quella prospettiva sembrò portare un pò di quiete.
Bella pov
Osservai rose sedersi rassegnata sotto la finestra a fissare
lìoscurità,mentre Alice si accomodò
sul divano,guardando fra le fiamme,come se in esse avrebbe potuto
scorgere o trovare la risposta alle domande che le assillavano la
mente.Io rimasi dov'ero,cercando di tenere a bada il terrore per le
sorti di tutta la mia famiglia.Avevo visto i risultato del lavoro di
Enguerrand diversi anni addietro e nessuno di noi avrebbe mai potuto
dimenticare quei corpi scempiati o le espressioni di pura agonia
dipinte sul volto cereo dei cadaveri che avevano ritrovato. Qullo era
un uomo crudele e malvagio oltre ogni immaginazione,aveva vissuto a
lungo in egitto riuscendo ad assorbire tutte le conocenze di quel
popolo sui veleni estratti da serpenti e scorpioni,nonchè da
esotiche e mai viste piante velenose ... veleni che toglievano la vita
in una lunga agonia.
In assenza dei veleni poteva uccidere altrettanto dolorosamente grazie
alle sue conoscenze sull'anatomia umana,conoscenze che anche in
passsato aveva usato per estorcere informazioni alle spie che aveva
catturato,e adesso suo figlio e i suoi nipoti,quei tre teneri
agnellni,poteva cadere nelle fauci del lupo.
Pregavo che non fosse così,mi convinsi con forza che tutto
ciò che gli avevamo insegnato potesse essere sufficente per
mettere nel sacco enguerrand Moreau.
***
<< Signor Moreau gli esploratori hanno trovato qualcosa
>>
<< fateli entrare Bisset >> mormorai
nell'oscurità della carrozza.Sapevo che quei maledetti
inglesi mi avrebbero teso un imboscata era inevitabile ,ma erano
davvero così sciocchi da credere che non avrebbe subdorato
la loro trappola? Mi riscossi dalle mie elucubrazioni udendo un rumore
di passi all'estero della carrozza poi un colpo secco allo sportello.
<< Avanti >> Il portello si aprì
e un uomo alto e coperto da pastrano e cappellofece un mezzo inchino
poi prese a parlare
<< signor Moreau porto importati
notizie, la via è libera da ostacoli,l'unico impedimento che
la regina Vittoria ha deciso di schierare contro la spia più
famosa della francia è un ridicolo terzetto composto da due
ragazzi e una fanciulla poco meno che vent'enni e nessun'altro
>>
<< Se non foste un uomo fidato dubiterei delle
informazioni che portate,siete certo che nessun altra trappola si celi
dietro questa pagliacciata? >>
<< più che certo signore,non sarei venuto se
prima non me ne fossi accertato >>
<< molto bene, dite ai miei uomini che ci metteremo in
cammino alle prime luci dell'alba e che prenderò il posto di
uno di loro a cavallo,quei tre non sanno chi sono ,non mi hanno mai
visto,loro prenderanno di mira la carrozza,pensando di trovari dentro e
invace saranno loro ad avere una bella sorpresa >>
<< è un idea eccellente
signore,andrò a riferire i vostri ordini >>
L'uomo si dileguò svelto,tutti si prodigavano alacremente al
suo servizio,sapevano che era meglio per loro non farlo arrabbiare:dopo
le informazioni che aveva ricevuto,che lo avrebbero dovutofar sentire
sollevato,si sentiva stranamente umiliato e arrabbiato.La regina
Vittoria lo riteneva davvero una così facile predda da
mandare solo due giovani e una fanciulla ... era inaudito,avrei
scoperto cosa si celva dietro questa decisione,magari prorpio da una di
quelle inesperte spie.
Edward pov
Ormai procedevano a piedi nella fitta boscaglia a piedi nella fitta
boscaglia che circondava la cittadina di portsmounth,quel luogo ci era
familiare come le nostre tasche per le innumerevoli avventure che
sfortunatamente o fortunatamente vi avevamo vissuto.
Guardai i ragazzi di fronte a noi,avevano lasciato indietro le
cavalcature per non farsi scoprire,si erano vestiti in modo da
mimetizzarsi completamente.
<< quando credi che Moreau farà la sua
comparsa ? >> mi bisbigliò Emmett all'orecchio
<< non lo sò,credo che avrà mandato
i suoi uomini in avanscoperta,pensa che tra qualche ora sarà
qui con la sua carrozza >>
<< guardali lì >> fece Jasper
<< è così indifesa,e se la
catturassero? >>
<< sta tranquillo jasper,Cormac non gli
permettrà che gli accada nulla di male >>
<< Ed sò che tuo filgio la ama,se tutto questo
dovesse andare a buon fine,dobbiamo smettere per sempre,promettimi che
ci tireremo fuori da questo casino!! >>
<< si credo che sia giunto il momento,ma per adesso
concentramoci,Moreau non è un uomo che si cattura facilmente
>>
<< non capisco >> fece Emmet
<< perchè mai la regina abbia deciso di
mandare loro tre anzichè noi o Bella Alice e Rosali,abbiamo
più esperienza alle spalle>>
<< creod per metterli alla prova,ma io non intendo
più far rischiare la vita a mio figlio >>
confidò jasper
<< nemmeno io,ma adesso silenzio sento dei rumori ,stanno
dicendo qualcosa,magari si muovono ascoltiamoli ... >>
Fecero silenzio in attesa di cogliere i loro bisbigli.
<< Ehm Dierdre ? >>
<< cosa c'è Cormac,ti sembra il momento di
fare conversazione ? >>
<< si non posso più aspettare >>
La ragazza lo guardò spalancando i suoi grandi occhi,aveva
capito pensò Corcmac,aveva capito tutto,in quel momento si
pentì quasi di aver parlato,sentiva la bocca secca,avrebbe
preferito affrontare Moreau che confidarle i suoi
sentimenti,sentì il gomito di carisle conficcarglisi nle
fianco per esortarlo a parlare.
<< Io credo che tu debba sapere che provo un profondo
affetto per te mia cara,un affetto ben diverso da quello che si
può provare per una sorella >> allungai una
mano e ne presi una delle sue piccole edelicate fra le mie
<< Io ti amo Dierdre,non voglio imbarcarmi in voli
pindarici perchè nessuna parola è in grado di
farti capire il sentimento che provo per te >>
La ragazza continuava a guardarlo,poi vide le lacrime rigarle il volto
copiose << Dierdre,ti prego non fare così,mi
dispiace ,non devi per forza dirmi di si >>
Sentivo il cuore sgretolarmisi nel petto
<< Oh cielo Cormac sono stata talmente cieca fin'ora da
non rendermi conto che anch'io ... bhe anch'io ti amo Cormac,ma ero
troppo orgogliosa per dirtelo >>
La strinsi più forte controil mio petto << non
importa,adesso l'unica cosa che conta e che sò che anche tu
mi ami,questo basta,dobbiamo solo uscire vivi da questa fossa dei leoni
>>
<< Ragazzi non vorrei interrompere questo momento,ma
credo che stiano per arrivare,tenetevi pronti ... inizia lo spettacolo
>>
CIAO A TUTTI
A PRESTO A PROSSIMO CAPITOLO
RINGRAZIO AQUIZZIANA E LADY SILE PER I COMMENTI,SCUSATE PER
LA LUNGA ATTESA RAGAZZE!! SPERO VI SIA PIACIUTO QUESTO CAP
CIAO CRAZY
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Capitolo 13 *** CAPITOLO 13 ***
I tre ragazzi sentivano l'adrenalina scorrere
veloce nelle vene,la carrozza stava per arrivare,sentivano il rumore
delle ruote del veicolo sul fondo sassoso del sentiero poco
battuto,molto presto videro la sagoma della carrozza delinearsi meglio
all'orizzonte,oramai avevano abituato i loro sguardi al buio che li
circondava non dovevano sforzarsi troppo,la carrozza procedeva di gran
carriera seguita da due uomini a cavallo.
<< Cormac >> esordì Carlisle
<< non appena la carrozza sarà arrivata al
punto stabilito io mi getterò davanti per fermare la folle
corsa del veicolo mentre tu e Dierdre coprite la
ritirata,così saranno in trappola,avete le pistole
pronte? >>
<< ma certo Carlisle che razza di domande fai?!ci credi
così inetti >>
<< ok Dierdre non te la prendere era solo per
dire ... >>
<< scusami,sono solo un po in ansia >>
Cormac la strinse a se in un rapido abbraccio
<< Andrà tutto bene,vedrai,ma adesso andiamo a
metterci alle nostre postazioni >>
Cormac e Dierdre si allontanarono,la carrozza aveva raggiunto il punto
prestabilito,Carlisle saltò fuori dalla vegetazione
impugnando una pistola per ogni mano
<< Fermatevi in nome della regina!! >>
Il veicolo cominciò a slittare per via dalla folle
velocità con cui correva fino a pochi minuti prima,le
cavalcature schiumanti di fatica si fermarono con un impennata di
fronte a carlisle che fece un cenno minaccioso al cocchiere
intimandogli di scendere immediatamente .
Cormac intanto aveva raggiunto lo sportello della vettura e battendo
con un piede sul veicolo gridò
<< venite fuori con le mani in
alto,vi avverto siamo armati e intenzionati ad uccidere se ci
costringete a farlo >>
Edward pov
<< Se la stanno cavando bene credo >>
<< uhm uhm >> fece Jasper <<
però c'è qualcosa che non mi convince
Edward,sembra tutto troppo facile,troppo costruito >>
In quella un raggio di luna ramingo arrivò ad illuminare la
scena,gli unici che avevano avuto la sventura di vedere il viso di
Enguerrand Moreau erano troppo lontani dalla scena,troppo lontani per
poter fare qualcosa,un urlo agghiacciante uscì prepotente
dal petto di Jasper non appena vide uno dei due uomini a cavallo tirare
un colpo i testa a Dierdre e dopo essersela caricata di
traverso sulla sella, partire al galoppo verso il ventre della foresta
per sparire alla loro vista.
La scena cristallizzata davanti ai loro occhi sembrò
frantumarsi in mille pezzi,Carlisle e Cormac si girarono verso la fonte
dell'urlo disumano,poi girarono agghiacciati lo sguardo verso l'uomo a
cavallo che si allontanava con Dierdre mentre videro Jasper afferrare
il cavallo dell'altro uomo,tirare giù il malcapitato e
salito in groppa partire come una furia all'inseguimento dell'uomo
più pericoloso che avessero mai avuto la sfortuna di
incontrare sul loro cammino,in confronto le protecteurs erano degli
angioletti.
<< papà, zio Emmett cosa ci fate qui ?
>>
<< Cormac perdonaci,vi abbiamo seguiti perché
pensavamo poteste essere in pericolo,perché sapevamo che
questa missione si presentava molto più rischiosa di tutte
quelle che avete affrontato fin'ora >>
<< Ma chi era quell'uomo,come ha fatto a prendere
Dierdre? >> chiese Carlisle << ero troppo
lontano per vedere, non mi sono accorto di nulla!!
>>
<< Cormac,lì dentro non c'è
nessuno,era una trappola! >> chiarì Emmett
<< COSA!! NO,NON PUO' ESSERE!! ...QUELL'UOMO A CAVALLO
ERA ENGUERRAND NON E'VERO? >>
<< temo di si figliolo,ma ormai è troppo tardi
nemmeno japser riuscirà a raggiungerlo,dobbiamo tornare a
casa e mettere in atto un piano ben congegnato se vogliamo ritrovare
Dierdre >>
<< no ... non ci credo >> ormai le parole
di cormac erano solo un sussurro disperato << lo
sapevo,io lo sapevo che doveva rimanere a casa,maledetto me,
MALEDETTO!! DOVEVO COSTRINGERLA,LEGARLA SE NECESSARIO >>
La voce cavernosa di jasper giunse ad interrompere quel mea culpa
gridato alla notte << non sarebbe servito Cormac,non
sarebbe rimasta a casa,avrebbe trovato un modo per venire ugualmente
>>
<< La troveremo zio,dobbiamo trovarla,non
lascerò che le accada nulla ... >>
<< dobbiamo crederci Cormac è l'unica cosa che
ci permetterà di non impazzire >> quindi
passò una braccio sulle spalle del nipote e futuro genero
per dargli coraggio e trovare conforto in quel giovane ragazzo che
aveva visto venire al mondo e dopo aver legato il cocchiere e l'altro
uomo , ritornarono verso casa con il cuore gonfio di terrore.
Il loro più grande tormento era dovuto alla leggendaria fama
di Enguerrand per le terribili e dolorose torture che amava infliggere
alle spie che catturava,non appena misero piede a casa Alice,Bella e
Rosalaie si trovavano già nell'ingresso.
<< Cosa è successo! >> fece
Bella con la voce colma d'ansia << l'avete preso vero?
l'avete già consegnato? >> un timido sorriso
le increspava le labbra,intanto Alice scandagliava con lo sguardo la
folla stipata nell'ingresso,non appena incontrò lo sguardo
di suo marito capì,le sembrò che tutto il sangue
che aveva in corpo le scivolasse via << Jazz
dov'è nostra figlia? eh dov'è Dierdre
è in colloquio con la regina vero? >> intanto
si era avvicinata al marito e gli strattonava i risvolti della giacca
con movimenti convulsi << DIMMI CHE NON L'HA PRESA
ENGUERRAD!! TI ... TI PREGO >>
Jasper non trovò altro da fare che stringere a sè
la moglie e piangere insieme a lei le lacrime di paura che aveva
trattenuto fino a quel momento
<< la troveremo,non le succederà niente te lo
prometto! >>
<< come puoi dire una cosa simile,c'ero anche io quando
abbiamo trovato il corpo esanime e contorto dal dolore di Gwendalina
Fergus o credi che me lo sia dimenticata!!HAI LASCIATO CHE LA
RAPISSE,HAI LASCITO CHE SI PRENDESSE NOSTRA FIGLIA!! CHE TU SIA
MALEDETTO!! >>
Bella e Rosalie allontanarono Alice da jasper che si lasciava colpire
al viso dalla moglie senza reagire annientato dal dolore e dal senso di
colpa.
<< ti prego Alice >> intervenne Bella
<< cerca di calmarti,così non
ritroverai tua figlia,dobbiamo unire le nostre forze ,vieni andiamo di
là, partiremo subito dopo che avremo interrogato gli uomini
che erano con Enguerrand >> .
Bella e Rosalie abbracciarono lamica singhiozzante e la condussero in
salotto mentre Edward ed Emmett aiutavano Jasper a risollevarsi
<< Ha ragione >> disse con voce atona
<< sono partito per proteggerla e invece ho lasciato che
la prendesse >>
<< Jasper,sai bene che alice non pensava ciò
che ha detto è solo molto scossa,poi avresti dovuto avere la
palla di vetro per prevedere che Enguerrad aveva escogitato un simile
trucco >>
<< tirati sù >> fece Emmett con
voce dura e risoluta << certamente un pappamolle non
incuterà timore in quei due uomini la dentro e noi dobbiamo
farli morire di paura ancor prima che possiamo aprir bocca,vedrai ci
diranno dove si nasconde quel maledetto!! >>
<< va bene andiamo,fosse l'ultima cosa che faccio
porterò in salvo Dierdre,dovesse anche costarmi la vita
>>
Si diressero alla stanza degli interrogatori dove cormac e carlisle
avevano portato i due uomini catturati,la triade diabolica avrebbe
sfoderato tutta la loro potenza contro quei due delinquenti,tutte le
loro speranze erano riposte in ciò che quegli uomini
nascondevano e avrebbero usato ogni mezzo a loro disposizione per
estorcergli le vitali informazioni.
CIAO A TUTTE
SPERO CHE QUESTO CAP VI PIACCIA
per
lady sile: se ti ricordi la regina le aveva convinte a creare una
specie di scuola per spie,mentre i mariti saltuariamente si dedicavano
a qualche piccola missione,poi quando i figli sono cresciuti hanno
insegnato anche a loro i trucchi del mestiere abitando tutti insieme
era impossibile per loro non capire che tipo di attività
svolgessero i
loro genitori.SPERO CHE TI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO
PER AQUIZZIANA: grazie per il tuo commento,stavolta non ti ho fatto
apsettare tantissimo eh? ^^
spero che ti piaccia anche questo
PER
TUTTI QUELLI CHE HANNO AGGIUNTO LA STORIA FRA I PREFERITI E I SEGUITI
GRAZIE 1000 E ASPETTO I VOSTRI COMMENTI,SAPETE CHE MI DANNO LA CARICA
PER SCIVERE ANCORA,QUINDI VA DA SE' RECENZITE ^^
A PRESTO CRAZY
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Capitolo 14 *** CAPITOLO 14 : NOBILI SENTIMENTI ***
nobili sentimenti
RIECCOMI
^^ UN NUOVO CAPITOLO ... UNA NUOVA IMPROVVISA SVOLTA
ANCHE PER ME,L'ISPIRAZIONE MI E' ARRIVATA MENTRE ANCORA SCRIVEVO E LA
STORIA HA PRESO UN NUOVO CORSO,NON PIU' L'EPILOGO MA UN NUOVO INIZIO.
SPERO VI PIACCIA ... PER FAVORE LASCIATE UN PICCOLO COMMENTINO,SAREBBE
DAVVERO BELLO POTER LEGGERE I PARERI DI CHI MI HA AGGIUNTO AI PREFERITI
E AI SEGUITI.
BUONA LETTURA
CRAZY
i ringraziamenti alla fine :)
La testa della giovane fanciulla ciondolava a destra e a sinistra
mentre la portavo in braccio su per le scale della bettola che avevo
preso in affitto nell'umido suolo britannico,fissai lo sguardo sul
volto privo di sensi,era una ragazza bellissima,sarebbe stato ingiusto
definirla donna,si vedevano chiari in lei i tratti
dell'adolescenza,come gli era stato riferito poteva a male pena avere
una ventina d'anni non di più.
Apriì la porta con un calcio e dopo averla richiusa allo
stesso
modo mi diressi verso il tavolo che occupava la maggior parte dello
spazio in quella minuscola stanza,dopo aver adagiato la ragazza sul
tavolo,mi affrettai a chiudere le sudice tende dell'unica finestra
della casa,poi ritornai al tavolo,legai i fragili polsi della
prigioniera con delle fasce in cuoio e altrettanto feci con le
caviglie,quindi metodico come sempre presi la mia valigetta e ne vuotai
il contenuto su un tavolino più piccolo.
Gli strumenti di tortura brillarono di una sinistra luce argentea al
bagliore delle fiamme della lampada ad olio,mentre le fialette di
veleno e tossine varie
erano disposte in file ordinate secondo la letalità e la
quantità di sofferenza che potevano infliggere,posai di
nuovo lo
sguardo su quelle soffici gote,sulle labbra color del corallo e le
lunghe ciglia brune chiuse ermeticamente a celare lo sguardo della
ragazza,non riuscì a reprimere il desiderio di poterla
guardare
negli occhi senza vedervi riflesso il terrore e la paura per il suo
destino.
Abbandonai per un momento la mia postazione e mi diressi proprio alla
finestra che avevo schermato pochi istanti prima per riaprirla
nuovamente e ricevere sul viso l'aria fresca della notte,estrassi dalla
giacca un sigaro e dopo averlo acceso ne aspirai il forte aroma,la
notte era limpida il cielo possedeva una perfezione raramente
ammirabile a quelle latitudini,era sgombro di nubi e le stelle ne
ricamavano con ammirabile maestria il manto di velluto in ghirigori
d'argento,uno sbuffo di fumo uscì dalle mie labbra ...
ormai erano dieci anni che facevo quel lavoro,di strada ne
avevo
fatta molta,da umile ragazzino delle banlieu parigina alla
più
famosa spia della nazione francese; avevo studiato,mi era impegnato
molto per acquisire tutti gli strumenti che mi avrebbero permesso di
eccellere nel mio campo e non ritornare mai più alla
povertà,ma gli anni della preparazione erano stati terribili
e
guardando con occhi nuovi gli ultimi dieci anni della mia vita mi resi
conto che avevo perso qualcosa di importante lungo la strada ... la mia
umanità.
Era stata proprio quella giovane ragazza a suscitare in me tutti questi
interrogativi,la sua bellezza era un fiore di così rara
perfezione che mi sentivo tremare la mano al solo pensiero di usare un
bisturi affilato sulla sua pelle perfetta,i sensi di colpa mi
tormentavano facendomi oscillare da un sentimento all'altro con un
indecisione che mi turbava e mi irritava ,cos'aveva questa sconosciuta
più delle altre che avevano patito atroci sofferenze pur di
tenere in serbo i segreti che custodivano? non mi ero fatto scrupolo di
usare tutte le mie conoscenze pur di farle parlare, invece adesso mi
trovavo nell'impossibilità fisica di adempiere al mio
compito
per stupidi motivi a cui non volevo dare un nome.
Un rumore alle mie spalle mi riscosse dalle mie
inquietitudini
,velocemente chiusi la finestra e la tenda,quindi spensi il sigaro e mi
avvicinai al tavolo,le palpebre della ragazza tremolarono come le ali
di una farfalla,mentre dei deboli suoni provenivano dalle sue
labbra,poi li vidi e fu come ricevere una pugnalata in pieno petto i
due occhi più limpidi che avessi mai visto,erano come ambra
scura,la stessa tonalità che si trovava nei giacimenti
egiziani,lo sguardo si focalizzò dapprima sulla stanza
sconosciuta poi mi fissò negli occhi,non un sussulto
tradì i
suoi timori se ne provava,il silenzio si allargò fra noi
strano
eppure ero restio ad interrompere quel momento perché
avrebbe
reciso quella connessione che si era creata,ma non dovetti
preoccuparmene a lungo perché fu lei a prendere la parola
sorprendendomi,solitamente i prigionieri erano troppo spaventati e
intimoriti per parlare.
<< voi siete monsieur Moreau n'est pas ?
>>
<< Oui madamoiselle, voi parlate francese ?
>>
<< Naturale che lo parli,se vuoi combattere il nemico
devi conoscere la sua lingua >>
Risi della logica stringente delle sua parole << Mi
sorprendete
signorina ... nessuna prima di voi aveva mostrato un tale sangue freddo
di fronte alla prospettiva di essere torturata ...non da uno qualunque
ma da me ... >>
Cercavo in tutti i modi di incuterle quel terrore che mi ero auspicato
di non vedere nei suoi occhi perchè la sua reazione
così
serena mi aveva totalmente spiazzato
<< Signor Moreau voi non sapete con chi avete a che fare
,temo
che da me non caverete le informazioni che desiderate >>
<< Vraiment ? bhè cominciamo da una domanda
facile facile
... come mai la ragina Victoire mi ha messo alle calcagna dei
ragazzini? >>
Se lo sguardo avesse potuto uccidere quello della ragazza mi avrebbe
incenerito sul posto << Non siamo dei ragazzini signor
Moreau,siamo giovani è vero ... forse, visto che mi trovo su
questo tavolo,direi che avremmo dovuto essere maggiormante accorti nel
pianificare la vostra catturra,ma non siamo dei novellini
>>
<< Da quanto tempo vi dilettate in
quest'attività >>
<< cosa ve ne importa? >>
<< curiosità professionale >>
<< dall'età di diciasette anni , i miei
genitori e quelli
di Cormac e Carlisle sono spie e ci hanno insegnato tutto
>>
<< straordinario,quindi sono stati i vostri genitori a
insegnarvi come cadere in una trappola >>
<< molto divertente,ma non riderete più quando
mio padre vi metterà le mani addosso >>
<< non ne sarei tanto sicuro se fossi in voi,ma potete
stare
tranquilla miss Dierdre,non è la vostra morte che voglio e
nemmeno le vostre informazione,fra meno di due ore un battello
salperà dalle sponde britanniche verso Calais e noi saremo a
bordo,voi mi seguirete in francia >>
<< se non vi servo perchè non mi lasciate
andare almeno
avrete la certezza che non vi seguirà nessuno ... se invece
mi
porterete con voi tutta la mia famiglia mi verrà a cercare
fino
in capo al mondo,non ci sarà posto sicuro per voi ...
>>
<< Oh non ho paura delle vostre minacce,voi le valete
tutte >>
<< ma se avete appena detto che non vi interessano le
informazioni che ho ?! >>
<< è così infatti ...
>> L'uomo si
abbassò portando il viso vicino a quello di Dierdre,la
passò un dito sulla serica pelle della guancia poi le
soffiò lento le parole sul viso <<
ciò che mi
interessa siete voi,voglio capire perchè non riesco a farvi
male
... >>
Dopo queste illuminanti parole usciì di casa per riprendere
il
controllo dei miei sensi se fossi rimasto un minuto di più
in
quella stanza mi sarei inginocchiato a cantarle una serenata,dovevo
rammentarmi che non avrebbe esitato a piantarmi un pugnale nella
schiena
se ne avesse avuto l'occasione,ma ero fiducioso avrei potuto
piegarla,farle imparare ad amarmi,così forse avrei potuto
riconquistare quella parte di me che avevo smarrito.
PER AQUIZZIANA : SPERO CHE QUESTA NUOVA SVOLTA TI PIACCIA E TI
SORPRENDA CIA CARA :D
PER NANITA89 : GRAZIE MILLE PER I COMPLIMENTI ... VORREI AVERNE A
MIGLIAIA DI COMMENTATORI COME TE,MI FA DAVVERO MOLTO PIACERE QUANDO MI
LASCIATE I VOSTRI PARERI. SPERO CHE QUESTO CAPITOLO NON TI DELUDA CIAO
PER LADY SILE: SORPRESA !! VEDREMO CHE INTRECCIO VIENE FUORI DA QUESTA
NUOVA SVOLTA
A BIENTOT CRAZY
|
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Capitolo 15 *** CAPITOLO 15: STRANI E INCOFESSABILI PENSIERI ***
ciao a
tutte :)
oggi
mi sento propio felice ... non c'è un perchè,vi
auguro anche a voi lo
stesso ... ho scritto un altro capitolo ,spero vi piaccia
è un pò piccolo ma è solo un cap di
transizione.
cosa
ne pensate del personaggio di Enguerrand e della strana attrazione che
Dierdre prova per lui ...sarà la sindrome di stoccolma?
ATTENDO CON ANSIA I VOSTRI PARERI
I RINGRAZIAMENTI ALLA FINE :)
PPS: COLONNA SONORA DI QUESTA INCANTEVOLE E SOLEGGIATA GIORNATA
MILANESE NEW MOON SOUNDTRACK ^\\\^
Dierdre POV
Ero preda di un folle,questo lo sapevo già ... ma di tutte
le cose a cui mi ero preparata questa era l'unica
eventualità che non avevo considerato,non capivo esattamente
per quale motivo volesse portarmi con se,probabilmente temeva di essere
interrotto durante l'interrogatorio e voleva portarsi al sicuro sul
suolo francese prima di iniziare ad interrogarmi.Ero certa che questo
non avrebbe fermato mamma e papà,nonché tutta la
mia famiglia dal venirmi a salvare,dovevo solo essere paziente e
cercare di capire il più possibile di quello strano
individuo,la mamma settimane prima aveva cercato di de scrivermelo per
facilitare il suo riconoscimento,ma di notte era stato difficile
distinguere i tratti degli uomini a cavallo,quando mi aveva dato il
colpo che mi aveva tramortita non mi ero nemmeno accorta che ci fosse
un secondo uomo a cavallo alle mie spalle.
Mentre ancora riflettevo,la porta in legno della stanza in cui ero
rinchiusa cigolò sui cardini arrugginiti,non sollevai
nemmeno il capo per vedere chi fosse,tanto sapevo che era lui,ormai ne
avrei riconosciuto l'odore fra mille,sapeva di tabacco e menta ,non
sapevo perché ma non mi riusciva di provare terrore o
disgusto per quell'uomo,che sicuramente non aveva delle buone
intenzioni nei miei riguardi.
<< Bene,siete ancora sveglia ... >>
<< non si può certo dire che mi abbiate
adagiata su un comodo letto per riposare >>
<< avete la lingua tagliente non c'è che
dire,ma adesso sollevatevi dobbiamo prepararci a partire
>>
L'uomo le si avvicinò reggendo tra le mani un coltello e
guardandola negli occhi come a sfidarla le avvicinò la lama
ai polsi e recise le corde che la tenevano ferma,poi fece lo steso con
quelle alle caviglie,indugiando più del necessario con le
dita sulla pelle oltre lo stivaletto,mi ritrassi di scatto a quel
contatto provocando una sommessa risata da parte sua
<< temete che attenti alla vostra virtù ma
cheri? >>
<< non sò cosa passi per la vostra mente,ma
non mi farò certo insidiare dalle vostre rozze maniere
>>
Si stava avvicinando,lentamente, le sue movenze feline avevano un che
di ipnotico,reprimetti l'istinto di allontanarmi per non dargli
l'impressione di avere paura,mi afferrò i polsi rapido come
una saetta,ma la sua presa non era dolorosa,piuttosto come se non
volesse che mi scostassi da lui.
<< sono convinto che fra qualche giorno mi implorerete di
entrare nel vostro letto,sono un uomo che viene apprezzato con il tempo
>>
<< temo che passerà più di un
secolo prima che io possa solo considerarvi un uomo,le vostre parole
volgari non mi sfiorano nemmeno,adesso lasciatemi scendere
>>
Si scostò con un impercettibile sorrisino sulle labbra che
avrei voluto cancellare con uno schiaffo,ma non volevo tirare troppo la
corda,mi fece un inchino galante << mi scuso se ho ferito
le vostre nobili orecchie,pensavo che da una ragazza abituata a fare la
spia dall'età di diciassette anni ci si potesse aspettare un
po più di flessibilità >>
<< sarò anche una spia,ma sono pur sempre una
donna rispettabile,non mi abbasso a simili volgarità
>>
<< credo che stiate ingigantendo i termini delle parole
ce ho usato,volevo solo sottolineare il fatto che non vi sono
indifferente e che molto presto lo capirete da voi,solo che adesso
siete troppo agitata per capirlo >>
Rimasi scioccata di fronte alle sue parole,davvero pensava che mi
piacesse ?! ma dove aveva lasciato gli ultimi neuroni quel pazzo? mi
accinsi a seguirlo tentando di non far trapelare dalla mia espressione
lo shock che mi avevano causato le sue parole,certo non si poteva dire
che fosse brutto,era alto, di spalle ampie e muscolose come le braccia
e il torace anche se nell'insieme la figura era slanciata,portava i
capelli biondi lunghi sul collo e li scostava continuamente
perchè continuavano a ricadergli sul viso,i suoi occhi erano
dello stesso azzurro ghiacciato che avevano i laghi in
inverno,così chiari da sembrare quasi trasparenti, i
lineamenti affilati e fieri gli conferivano un perenne aspetto di
caparbietà,ma al di là dell'aspetto fisico doveva
esserci molto più in un uomo per poterla attrarre.
In quel momento la teneva per un braccio,le sue mani erano grandi e
forti,le unghia corte e ben curate dalla presa ferrea non mi davano una
sensazione di minaccia ma di protezione,
santo cielo,ma cosa mi stava accadendo ... perché avevo
quegli strani pensieri,cosa mi aveva fatto bere per mettermi in mente
simili scelleratezze; lo fissai in volto e sentii le guance tingersi di
rosso per essere stata sorpresa a fissarlo << avete
freddo? è una mattinata piuttosto umida >>
Senza darmi il tempo di parlare si tolse il pesante cappotto e me lo
drappeggiò sulle spalle,il suo odore di menta e tabacco di
ottima qualità mi avvolse,il sole cominciava a fare capolino
all'orizzonte e tinse di riflessi dorati i suoi capelli e il suo
sorriso scintillate annuì compiaciuto di chissà
cosa poi disse << venite da questa parte,siamo attesi
>>
<< non sono mai stata in francia,ma avrei preferito fare
un viaggio di piacere piuttosto che essere sequestrata >>
<< posso garantirvi che non avrete di che
lamentarvi,sarà molto piacevole per voi, a patto che mi
promettiate di non scappare,non vi legherò,non
chiuderò porte,non userò catene ...ma datemi un
solo motivo di cruccio e avrete solo di che pentirvene >>
<< davvero gentile da parte vostra milord
>>
Il piccolo battello trasportava semplicemente brandy di contrabbando
dall'inghilterra alla francia e on appena fummo a bordo Enguerrand mi
condusse ad una piccola cabina sottocoperta
<< credo che sarei stata meglio sul ponte,qui dentro mi
sento soffocare >>
<< credo che dovrete farci l'abitudine,non metterete
piede sul ponte fino a Calais, gli uomini dell'equipaggio non avrebbero
scrupoli a tagliare la gola ad un prigioniera inglese >>
Deglutii a vuoto di fronte a quella prospettiva che non avevo affatto
considerato,la mano dell'uomo scese a circondare la mia gola,mentre il
suo viso si avvicinava di nuovo al mio
<< lo vostra incantevole gola e al sicuro
finché starete al mio fianco nulla di grave
accadrà alla vostra persona ... mi credete vero?
>>
Annuii e non sapevo nemmeno perché credevo alle sue parole
alle parole di un nemico che si era aperto uno strano varco nel mio
cuore,una crepa che non sospettava ancora di aver aperto ... TO BE CONTINUED
PER
AQUIZZIANA : ASPIRO I FUMI DELLE BACCHETTINE DI INCENSO SECONDO TE
HANNO EFFETTI DELETERI ALLA LUNGA? AHAHAHA ^^ CIAO SPERO CHE TI SIA
PIACIUTO IL CAPITOLO
PER NANITA89: IL MOSTRO ...NON Sò SE SIA TANTO MOSTRO O SOLO
UN UOMO COSTRETTO PER SOPRAVVIVERE A FARE UN MESTIERE CHE LO HA
SPOGLIATO DEL SUO LATO UMANO CHISSA SE DIERDRE RIUSCIRà A
COMPIERE UN MIRACOLO ... CIAO CARA BACI ^^
PER ROSA62: CIAO ROSANNA ...CHE BELLO UNA NUOVA COMMENTATRICE!! SI COME
HAI DETTO TU,CI VORRA' QUALCHE CAPITOLO PRIMA CHE ARRIVINO I
SALVATORI,MA LO SARANNO? CHI LO Sà :D SPERO CHE CONTINUERAI
A COMMENTARE GLI ALTRI CAPITOLI CIAO
A PRESTO AL PROSSIMO CAPITOLO
CRAZY
|
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Capitolo 16 *** CAPITOLO 16: REASON OR HEART ? ***
16
CIAO A TUTTE
CREDO
CHE QUI CI VOGLIA UN SONDAGGINO
COSA
FARESTE AL POSTO DI DIERDRE?
VI
TROVATE NELLE MANI DI UN UOMO CHE VI E' STATO DA TUTTI
DESCRITTO NEI TERMINI PIù TERRIBILI COME UN LOSCO FIGURO
PRONTO
A TORTURARE PER IL SOLO PIACERE DI FARLO, MA SCOPRITE CHE NON E' AFFATO
COSì,LUI
HA FATTO SEMPLICEMENTE IL SUO LAVORO NE PIù E NE MENO DI
ALTRE
SPIE.
DIERDRE
NON HA MAI CONOSCIUTO IL TRASPORTO VERSO UN ALTRO UOMO CHE NON
FOSSE CORMAC,MA VERAMENTE PER AMORE O PER ABITUDINE E SENSO DI
SICUREZZA? E SE QUEST'UOMO LE
FACESSE BATTERE IL CUORE PER LA PRIMA VOLTA ... VERAMENTE E IN UN MODO
DIVERSO, MA CHE SENTE GIUSTO DENTRO DI SE'
COSA
FARESTE?
VI
LASCIO ALLA LETTURA DEL CAPITOLO ^\\^
CRAZY
PS; INTANTO VI METTO LE FOTO DI CORMAC,ENGUERRAND E DIERDRE PER FARVI
DECIDERE MEGLIO EHEHE
ENGUERRAND
CORMAC
DIERDRE
ENGUERRAND
POV
Avevo abbandonato la minuscola cabina non appena sentii il
piccolo battello beccheggiare fra le onde,non ero in grado di sostenere
la vicinanza con quella ragazza senza saltargli adosso,ero stupito da
questo.
Non avevo mai provato un simile trasporto animalesco verso una donna
prima d'ora e ne avevo conosciute tante nel corso della mia
carriera,molte erano affascinate dall'idea di giacere con un uomo
così famoso e potente a corte,ma mai in tutte le volte che
mi
ero trovato insieme a loro avevo avuto paura di perdere il controllo
delle mie emozioni,ecco Dierdre aveva questa capacità
sollevava
un polverone nel mio petto,il cuore mi andava a mille e avevo le mani
sudate come un adolescente alla prima cotta ci mancava solo che mi
mettessi a balbettare e la figura dell'imbecille sarebbe stata completa.
<< Monsieur Moreau ... devo dirvelo i miei uomini non
sono molto
contenti di avere una donna inglese a bordo,sapete come la pensano su
queste cose >>
<< capitano non vi pago per pensare ! >> mi
scostai i
capelli dal viso per guardare l'uomo negli occhi, solitamente bastava
per incutere un vero terrore e così fu,l'uomo
abbassò
rapidamente lo sguardo << se solo uno dei vostri uomini
osa
mettere un dito addosso a quella ragazza è un uomo morto e
sapete
bene di cosa sono capace,riferitelo ai vostri uomini >>
Mi allontanai stizzito,ero in preda ad una furia omicida al solo
pensiero che le potessero torcere un capello,mi affrettai a scendere
sottocoperta per controllare che andasse tutto bene,apriì la
porta probabilmente con troppa foga perchè la ragazza
sobbaalzò sulla piccola panca che correva lungo la paratia
della
cabina,portandosi una mano al petto come a voler calmare i battiti
frenetici del cuore.
<< mi dispiace se vi ho spaventata,volevoi asicurarmi che
andasse tutto bene >>
<< se vogliamo passare sopra la noia mortale direi che
và
tutto bene,tutti questi libri non parlano d'altro che di
navigazione,restate e fatemi compagnia,dopotutto se mi trovo qui e solo
a causa di un vostro capriccio >>
strinsi la maniglia fra le mani cercando di fare dei respiri
profondi,poi sorrisi amabile << ma certamente !
>> mi
accomodai sulla piccola branda all'altro capo dell'angusto spazio,il
più lontano possibile dal suo profumo e dalla
possibilità
di allungare una mano a toccarla,la ragazza mi lanciò uno
sguado
strano a metà fra il sospettoso e il diverito.
<< quindi ditemi ... cosa facevate prima di diventare una
spia? >>
<< nulla ero poco meno che un ragazzino quando sono stato
arruolato >>
<< perdonatemi,potete anche non rispondere se la ritenete
una
domanda inopportuna ... qual'è la vostra età?
>>
Risi << non lo trovo sconveniente, non per me almeno, ho
23 anni >>
<< uhm avrei scommesso che ne aveste almeno trenta
>>
<< caspita!! vorrà dire che ho vissuto
intensamente >>
<< avete parlato del fatto che siete stato arruolato,cosa
significa? >>
<< ero un ragazzino povero e orfano di entrambi i
genitori,vivevo
per strada rubacchiado per sopravivvere,un giorno misi le mani in tasca
alla persona giusta o sbagliata dipende i punti di vista,fu il mio
mentore e il mio insegnante,all'età di tredici anni
partecipai
alla prima missione, era qualcosa di veramente elementare,ma volevano
sondare la mia capacità di controllare i nervi a diciotto
ebbi
il primo vero incarico >>
<< Io a diciasette,Cormac io e Carlisle dovevamo
recuperare un
importante documento,che avrebbe fornito alla regina i porti di
approvigionamento delle navi francesi >>
<< Davvero?!! siete stai voi a mandare in fumo i piani
del re di francia! non potete sapere com'era arrabbiato >>
<< sembrate divertito >>
<< mi diverte questa conversazione è molto
strano parlare
con una spia che sta dall'altra parte della barricata come se
parlassimo del tempo nel week end! i vostri compagni ... questo
Carlisle e
Cormac sono vostri parenti non è vero? >>
<< solo simbolicamente,mia madre e mio padre sono amici
così intimi con i loro genotori che siamo cresciuti come
fratello e sorella ... solo che non è proprio
così
>>
<< cosa volete dire? >>
<< bhè ho recentemente scoperto che Cormac
prova
dell'affetto per me e io mi sono ritrovata a domandarmi se quello che
credevo un fratello possa essere qualcosa di più
>>
Strinsi i pugni dietro la schiena tendando di mantenere un espressione
serena,già odiavo qust'insulso ragazzino che poteva portarmi
via
la mia dolce Dierdre,ma chi volevo prendere in giro? non sarebba mai
stata mia,intanto la ragazza stava fissando il mare fuori dal piccolo
oblò in ottone.
<< solo voi potete sapere cosa custodite nel vostro cuore
>>
<< non lo sò nemmeno io in questo momento,temo
di essermi
sbilanciata in una coffessione d'amore solo per inesperienza
>>
Affilai lo sguardo, cosa si celava dietro quelle parole? che fosse un
tentativo per farmi capire che si sentiva indecisa sui suoi setimenti
per via di ciò che suscitavo in lei? tutti quegli
interrogativi
mi stavano facendo scoppiare la testa ad un tratto un colpo alla porta
riscosse la mia attenzione
<< Monsier Enguerrand stiamo per arrivare,tenetevi pronti
a
scendere più velocemente possibile,la carrozza che avete
chiesto
vi aspetterà al termine della passerella >>
<< grazie dell'avviso capitano ,sù mettete il
capotto >>
<< dove siamo diretti? se mi è
concesso chiedervelo >>
<< andremo a Parigi,quella è la
città che conosco
meglio se ho bisogno di nascondermi ho parecchi punti di riferimento e
anche parecchi agganci per farmi aiutare,come avete detto voi, la
vostra
famiglia cercherà di riprendervi >>
Senza darle il tempo di replicare la sospinsi verso l'uscita della
cabina,poi lungo il ponte,stavamo per attraccare,era meglio che pochi
sapessero che su quella carrozza viaggiava una donna inglese,mi
avvicinai
al capitano del batello
<< capitano credo sia superfluo dirle che voi e i vostri
uomini
dovete tenere la bocca chiusa su questa storia qualsiasi domanda vi
facciano ... ricordate che sò dove trovarvi! >>
<< non dovete temere abbiamo la bocca cucita
>>
Annuii e mi allontanai, quindi una volta che la passerella venne
agganciata al batello scendemmo rapidi, al sicuro all'interno della
carrozza parlai al conducente
<< portateci a Boulogne-sur-mer lì vi
darò indicazioni più dettagliate >>
<< si signore >>
Salii e la carrozza partì << il viaggio non
durerà molto presto potrete riposarvi su un vero letto e
magari
godere di un bagno,dovete essere molto provata,mi dispiace
>>
<< cosa volete che dica! non mi trovo qui di mia
volontà >>
<< non potete smettere almeno per un attimo di fingere di
odiarmi,ho capito che c'è qualcosa che vi attira in me
>>
<< voi vaneggiate,non ci conosciamo che da un giorno e
mezzo e
già credete di avermi conqistata ...avete un ego smisurato
!!
>>
<< io non mi illudo affatto Dierdre,so leggere abbastanza
bene
negli occhi delle persone per capire quando stanno metendo ... perfino
a loro stessi, e tu lo stai facendo >>
<< ma fammi il favore ... >>
<< d'accordo se ne sei così certa lasciatevi
baciare,se
non proverete nulla vi lascerò andare,vi farò
ritornare a
casa lo giuro sul mio onore >>
DIERDRE POV
Cosa dovevo fare,dopotutto era un modo come un altro per riuscire a
sfuggire alla situazione,ma cosa mi atterriva veramente
l'eventualità di essere baciata da un criminale, cosa a cui
nemmeno credevo più, o il timore che avrei veramente potuto
provare qualcosa?
Decisi di rischiare il tutto pe tutto,avrei finto indifferenza e sarei
stata libera di tronare a casa dalla mia famiglia,lontano da tutta
qusta situazione che mi stava creando non pochi tumulti interiori.
<< va bene, ma vi avviso in anticipo che avete perso
>> Un sorriso leggero comparse agli angoli delle sue
labbra carnose
" ehm Dierdre ... così non và affatto bene "
pensai " se cominci a pensare che ha le labbra carnose ... e le sue
mani? Oh cielo sono spacciata "
<< staremo a vedere >> l'uomo si
spostò sul mio sedile avvicinandosi pericolosamente al mio
viso,il cuore aveva preso a galopparmi scompostamente nel petto,speravo
che non lo sentisse altrimenti sarei stata tradita in partenza,con la
bocca aveva preso a tracciare un sentiero bollente dal mio orecchio
destro giù fino al collo proprio dove batteva la vena
traditrice,sentii sulla mia pelle le labbra dell'uomo incresparsi in un
sorriso vittorioso,non volevo ancora cedere quindi risalì ad
impossessarsi delle mie labbra in un bacio lento,tenero e rilassante
che ebbe il potere di farmi ingarbugliare i pensieri,non volevo altro
che essere baciata di più,affondai le mani nei suoi capelli
e lo attirai ancora di più verso di me,la sua risposta fu
immediata,mi strinse contro di sè,approfondendo il
bacio,sentivo che mi stava assaporando come io lui,le sue labbra erano
morbide e seducenti e sapeva di menta e il mio cervello in quel momento
proprio in quell'attimo riprese a funzionare,mi scostai di scatto
ansante e rossa in volto
<< non è come pensate ... >>
<< Ah no ! >> L'uomo scosse la testa
chiaramente divertito << volete convincervi da sola
Dierdre,non ci trovo nulla di male in tutto questo,perchè
una buona volta non vi rilassate e lasciate che le cose accadono
semplicemente per quello che sono >>
<< perchè non è così che
mi immaginavo di incontrare l'uomo della mia vita ... scusami
Enguerrand ma temo che tu sia fuori allenamento con i
corteggiamenti,rapire una ragazza non è un buon modo per
inziare, e poi ti vorrei far notare che io sono inglese e tu sei
francese e che le nostre nazioni sono in guerra,io non
tradirò mai il mio paese >>
<< non ti ho chiesto di farlo >> Enguerrand
si passò stancamente una mano tra i lunghi capelli non
riuscii a reprmere in me il desiderio di poterlo consolare
perchè lo vedevo afflitto per qualcosa che non conoscevo.
<< cos'avete? >>
<> mi guardò in viso
<< se fossimo solo tu ed io,un uomo e una donna
semplicemente ... voi potreste prendere in considerazione l'idea di
amarmi? >>
<< non lo sò ... >>
<< bene allora steremo insieme fichè non lo
capirete! >> si allontanò sedendosi di nuovo
sul sedile di fronte
Scossi a testa sconsolata " prorpio non voleva capire che in quel
contesto non sarei mai riuscita a far chiarezza nei miei sentimenti!
I due uomini erano staTi legati a delle sedie,i volti tumefatti e
sanguinanti
<< parlate se volete salva la vita,non dovete fare altro
che dirci i programmi del vostro capo non vogliamo sapere altro
>>
<< ci chiedete qualcosa che non sappiamo,monsieur Moreau
non ci mette a parte dei suoi piani >>
<< Si ma lo stavate seguendo,se tutto fosse andato liscio
cosa avreste fatto la notte scorsa? >> chiese Jasper
,l'uomo si ostinò a fissare un punto della libreria
<< PARLA MALEDETTO PARLA!! >> Cormac aveva
preso a tempestare di pugni il viso dell'uomo fù Emmett a
tirarlo indietro << Cormac cerca di darti una calmata,se
lo ammazzi non ci servirà più a niente
>>
intervenne Carlisle
<< non ci serve a niente lo stesso papà, visto
che non parla! >>
i cinque uomini si guardorono negli occhi e come nelle squadre avvezze
a lavorare insieme da lungo tempo si capirono al volo e decisero di
bluffare.
<< molto bene >> fece Edward
<< c'è ne dobbiamo sbarazzare,se dobbiamo
partire non li possiamo lasciare in casa >>
<< si credo che tu abbia ragione >>
interloquì Jasper
<< vado a prendere le pistole >> fece Emmett
<< zio >> intervenne Cormac
<< ricordi l'ultima volta ... zia si è
arrabbiata parecchio c'era tutta la libreria piena del cervello
spappolato dell'ultimo malcapitato >>
<< hai ragione Cormac,allora prendo il pungale
>>
I due uomini legati ormai avevano ripreso a stare attenti
<< non starete dicendo sul serio?! >>
<< perchè no? >> fece Carlisle
<< tanto il vostro destino è segnato,vi stiamo
solo facendo un favore >>
<< Va bene VA BENE parleremo,dovevano prendere una nave
per calais e poi sarebbe andato a parigi >>
Non aveva ancora finito di parlare che i cinque erano volati fuori
dalla stanza pronti a partire.
TO BE CONTINUED
COME
VI E' SEMBRATO QUESTO CAPITOLO?
RECENSITE IN TANTI ... DOPOTUTTO UN REGALINO DI NATALE ME LO MERITO NO?
^^
PER AQUIZZIANA: NON SO' COSA ASPIRI DIERDRE MA IO QUELLI ALLA CANNELLA
LI ADORO AHAHA
COMUNQUE NON SO NEMMENO IO COME ANDRA' RISPONDI AL SONDAGGINO E POI
VEDREMO OK?
PER NANITA89: ARRIVERANNO A TEMPO DEBITO ^^SONO CONTENTA CHE TI SIA
PIACIUTA ACNHE L'ALTRA MIA STORIA,ANCHE SE C'è SEMPRE DA
MIGLIORARE.SPERO TI SIA PIACIUTO IL CAP
PER ROSA62: PER ORA E' IN PEINA CONFUSIONE !! VEDREMO COSA ACCADRA'
A PRESTO AL PROSSIMO CAP
CRAZY
|
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Capitolo 17 *** CAPITOLO 17: PREPARATIVI ***
cap17
<< Dobbiamo muoverci
>> fece Jasper << hanno più di
un giorno di vantaggio su di noi!! >>
Cormac gli cavalcava a fianco più battagliero che mai
<<
non temere zio vedrai che c'è la faremo,speriamo di
riuscirlo ad
intercettare prima che arrivi a Parigi,quel tipo sarebbe capace di
sparire come un ratto nelle fogne della sua città
>>
Per quell'impresa erano partiti tutti,avevano affidato i bambini alle
cure di bambinaie fidate e la regina in persona si era presa la
responsabilità di badare loro nel qual caso fosse accaduto
qualcosa di irreparabile,era molto pericoloso nonché fuori
da
ogni logica pensò Jasper fra sé,ma ormai non era
più la ragione a guidare le loro mosse ma la frenesia della
ricerca,l'idea di poter finalmente porre fine alla vita di quel
miserabile,ogni volta che ricordava il viso di quell'uomo si sentiva
contorcere le budella al pensiero della sua piccola Dierdre nelle mani
di quello scellerato,accelerai il galoppo per portarmi vicino ad
alice,era da quando eravamo ritornati dall'imboscata fallimentare che
non parlavamo
<< Alice amore,mi dispiace!! farò il possibile
e
l'impossibile per riportare indietro nostra figlia !! >>
guardavo
avanti perché non volevo leggere nei suoi occhi la rabbia e
il
disgusto verso di me
<< jazz sono io che ti devo chiedere scusa per quello che
ti o
detto, posso solo giustificarmi dicendo che non ero in me per la
paura,non che adesso sia più calma,ma quantomeno avere
qualcosa
da fare,un impresa in cui lanciarmi mi fa sentire meno inutile
>>
Allungai una mano nel vuoto fra le due cavalcature al galoppo e ci
sfiorammo per un attimo scambiandoci in un semplice gesto tutto l'amore
che provavamo l'uno per l'altra.
Dopo meno di due ore di viaggio eravamo a Portsmounth la regina ci
aveva garantito che avremo trovato cavalli freschi durante tutto il
percorso per arrivare più rapidamente possibile e cosi fu.
<< cosa facciamo adesso,sarà meglio informarci
per avere un
passaggio con il prossimo battello >> fece Carlslile
<< non credo sia così facile dopotutto i
rapporti fra i due
paesi sono tesi,non ci sono collegamenti ufficiali,ma solo qualcosa di
clandestino,dovremo fare un giro dei pub per scoprire qualcosa
>>
propose Cormac,ma in quella intervenne sua madre <<
Sarebbe un
ottimo inizio nel qual caso tu ti trovassi da solo mio caro,ma si
dà il caso che abbiamo più esperienza di te in
queste
cosa,lasci fare a noi >> poi si rivolse alle zie
<<
Alice,Rose andiamo a parlare con il capitano Rockville alla" taverna
del gabbiano" >>
<< ma certo !! >> esclamò Edward
<< Rockville
fu quel capitano che vi aiuto a trarci in salvo quando eravamo stati
catturati !! cara sei un genio >>
<< Grazie Edward,ma è meglio che ci trattiamo
solo noi con il capitano >>
<< è perché mai !? >>
intervenne Emmett con
fare battagliero ,Rose si voltò per rispondergli
<<
tesoro,voi uomini non riuscite a fare a meno di comportarvi come
cavalieri pronti a trarre in salvo le madamigelle in
difficoltà
e cinque ganzi giovanotti alle nostre spalle non aiutano la causa con
il nostro capitano >>
Emmett rimase zitto con la fronte corrugata per qualche secondo
<< sapete temo che dovremo invertire i nostri nomi,le
vere menti
diaboliche siete voi mie care >> esclamò
esterrefatto
ALICE pov
Fra le sommesse risate generali le tre donne ripercorsero la via che
tanti anni addietro si erano trovate ad calcare,molte cose si erano
evolute nelle loro vite e nel loro comportamento,avevano il sorriso
sulle labbra al pensiero delle loro facce spaurite la prima volta che
avevano visto il capitano Rockville,adesso gli sembrava di andare a
salutare un vecchio amico se non fosse stata per la preoccupazione che
le animava ,sarebbe stato un incontro allegro,ma ancora una volta
dovevano fare affidamento sul buon capitano per salvare la vita ad una
persona cara ai loro cuori.
Entrammo nella taverna ,l'ambiente era saturo di fumo e di persone
vocianti,il capitano era al suo solito tavolo stava giocando una
partita a carte ad un tratto l'uomo alla sua sinistra
abbassò le carte vincendo un ennesima mano,comunque una mano
di troppo per il capitano rockville che non amava essere
battuto,infatti si era già fiondato sull'avversario per
prendersi una rivincita a modo suo.
Non ci intimorimmo più di tanto per quei modi , ci
piazzammo attorno alla rissa finchè l'uomo non
alzò il viso incontrando i nostri sguardi di
disapprovazione,fu Rosalie ad intervenire per prima <<
capitano Rockville,un cavaliere della regina come voi non
può andarsene i giro ad attacar briga nelle taverne,cosa ne
penserebbe Vittoria se glielo raccontassimo? >>
L'uomo si alzò di scatto << miss cullen e voi
altre signore,cosa ci fate nella mia taverna ... >> un
attimo di pausa,l'uomo le fisso negli occhi una per una
<< guai in vista eh? di cosa avete bisogno stavolta!
maledetto me è il giorno che ho acconsentito a darvi un
passaggio,dovevo mollarvi al porto!! >>
<< su su capitano non dite così
>> intervenne Alice per rabbonirlo << tanto
sappiamo benissimo che ci tenete alla nostra amicizia,dobbiamo parlarvi
in un posto tranquillo se possibile >>
<< venite da questa parte >>
Entrammo nel solito stanzino del retrobottega << allora
cosa succede e si può sapere dove sono i vostri
mariti,dovrò dirgli che devono tenervi a bada una buona
volta! >>
<< voi non gli direte nulla di simile capitano,abbiamo
bisogno del vostro aiuto,sono disposta a chiedervelo in ginocchio se
necessario ... dovete farci arrivare a calais il prima
possibile >>
<>
l'uomo si mosse per uscire dalla stanza e non stare a sentire
più ciò che avevamo da dire ma. lo trattenni
<< capitano vi ricordate quell'affarino rosa che tenev in
braccio quando siete stato investito cavaliere? >>
<< si la vostra bimbetta con quel nome impronunciabile
>>
<< esatto è stata rapita >>
<< cosa ?quando? da chi?! >>
<< da Enguerrand Moreau >>
L'uomo sbarrò gli occhi sconcertato,poi si riprese
<< c'è un battello in partenza domani
sera,badate non sarà facile ne confortevole,ma è
l'unica soluzione >>
<< non chidevamo di più capitano
>>
<< bene allora fatevi trovare davanti ai magazzini di
balle di lana domani notte alle tre >>
<< molto bene,siamo in debito con voi ... un altra volta
>>
L'uomo fece un cenno con la mano come a dire che non importava la
situazione era troppo rischiosa per formalizzarsi in simili sciocchezze.
Dopo pochi minuti ci ritrovaono in strada,l'aria umida della notte
sapeva di alghe,ci avviammo silenziose verso la locanda dove avremmoo
pernottato quella notte,solo un altro giorno e saremmo stati
più vicini alla mia bambina,alzai gli occhi al cielo e
sperai che quelli di Dierdre fossero ancora aperti per fissare quel
cielo stellato .
PER AQUIZZIANA: SONO CONTENTA CHE ENGUERRAND POSSA AVERE UNA
POSSIBILITA' ,SPERO CHE QUESTO CAP TI PIACCIA
PER ROSA62: SI FARA' MOLTA FATICA ... PERO' IN QUESTO CAP LA FAMIGLIA
SIS AT ORGANIZZANDI PER IL SALVATAGGIO
PER LADYSILE: NON POSSO RISPONDERE ALLA TUA DOMANDA MA LEI
NONè ESATTAMENTE INNAMORATISSIMA DI CORMAC ... VEDRAI!
CIAO FATEMI SAPERE COSA PENSATE DI QUESTO CAP
A PRESTO CRAZY
|
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Capitolo 18 *** CAPITOLO 18: IMPREVISTI ***
RIECCOMI
COME SONO ANDATE LE VACANZE?!
SPERO BENE PER TUTTE VOI !VI AUGURO UN FELICE 2010!
ADESSO HO TERMINATO UN ALTRA DELLE STORIE CHE AVEVO IN CORSO QUINDI
POTRO' DEDICARMI A QUESTA CON PIU' CALMA,CI SARANNO CAPITOLI MOLTO
RAVVICINATI,SPERO VI PIACCIA E UN PO' PICCOLO MA DENSO DI AZIONE ^\\^
BUONA LETTURA
Eravamo appena giunti alla locanda,il viaggio si era svolto in
tranquillità e nel più assoluto silenzio,dopo il
bacio che ci eravamo scambiati l'aria all'interno dell'abitacolo era
talmente teso che si poteva tagliare con il coltello,io ero irritata
dall'ostinazione con cui Enguerand cercava di farmi cambiare idea come
se costringermi a vagare per tutta la Francia al suo seguito mi avrebbe
convinta ad amarlo.
Una voce dall'esterno ci fece sussultare entrambi <<
signore siamo arrivati alla locanda >>
stavo per scendere dalla carrozza senza attendere il suo aiuto,non
volevo aumentare le possibilità che i nostri corpi si
sfiorassero oltre ero già abbastanza agitata per il solo
ricordo di quello che era successo appena pochi istanti prima.
In un istante mi sentii afferrare il polso destro e subito venni
strattonata indietro sul sedile di fianco ad Enguerrand lo fissai
pronta a dirgliene quattro per quel comportamento da troglodita ma si
posò un dito di fronte al viso intimandomi il
silenzio,intanto la voce dall'esterno continuava a chiamare e a bussare
ripetutamente sullo sportello.
<< avete chiuso il battente? >> sussurrai
<< mi credete uno sprovveduto?! certo che l'ho chiuso ...
è una trappola,il viaggio è stato troppo breve
non siamo ancora a Boulogne >>
<< chi altri sapeva che avremo fatto questa strada?
>>
Enguerrand mi guardò per un attimo stupito poi
sussurrò << Melanie! >>
<< chi sarebbe? >> non riuscii a reprimere
nella mia voce una vena di ostilità,ma in quel momento era
troppo preoccupato per accorgersi della mia defaillance.
<< é mia sorella,spero che non ci sia lei
dietro tutto questo altrimenti tutto si farà ancora
più complicato >> non aveva nemmeno finito di
parlare che una voce femminile interloqui dall'esterno
<< Eguerand sono melanie,vieni fuori e porta quella
sgualdrina inglese che ti sei portato dietro >>
<>
<< un coltello non è molto efficace contro una
pistola ! >> esclamai scettica
<< confido di disarmarla appena scendo da questa
carrozza,se mai si dovesse arrivare ad uno scontro voglio che abbiate
la possibilità di difendervi >>
<< grazie tante,adesso muoviamoci non mi piace sentirmi
in trappola >>
<< Sto uscendo melanie,non fare sciocchezze
>>
Aprì la porta con il piede e facendomi scudo con il corpo
uscimmo all'esterno,l'aria era fresca e sapeva di salsedine e di
alghe,eravamo molto vicini alla nostra meta
<< me l'avevi quasi fatta Enguerrand,se non ti conoscessi
bene mi avresti presa per il naso,ma fortunatamente sono molto
più lungimirante di te >>
<< non hai nemmeno idea dei miei piani
Melaniè,lasciami andare >>
<< è buffo Enguerrand,il re si fidava di te,
ti avrebbe dato la qualsiasi,eri il suo preferito e adesso ...
>> fece cenno verso di lui come se questo avesse potuto
spiegare tutto
<< cos'ha lei più di tutte le altre concubine
che avevi a palazzo? >>
I pugni di Enguerrand si serravano e si aprivano come a voler mantenere
la calma a tutti i costi << puoi dire che non ci hai
trovato,che ho cambiato i miei piani all'ultimo momento e non hai
potuto intercettarci,sei mia sorella,non avevo altri che te quando
mamma e papà sono morti >>
<< stai zitto maledetto,tu non sei mio fratello!! noi non
siamo mai stati nulla,mamma ti ha avuto da un altro uomo e quando
è morta ho dovuto accollarmi il peso di altra bocca da
sfamare >>
L sconcerto e la sorpresa avevano reso il corpo di Enguerrand immobile
come una statua di ghiaccio
<< perché ...? perchè non mi hai
mai detto nulla? >>
<< dirtelo e perdere la possibilità di entrare
a palazzo e raggiungere posizioni di rilievo,senza di te sarei rimasta
una stracciona a vita,adesso ti consegnerò al
re,smascherando il tuo doppio gioco,non sarà clemente le
punizioni sono orribili e tu lo sai meglio di tutti non è
vero Enguerrand? e cosa pensi che faranno ala tua dolce amichetta ? ..
finalmente giustizia sarà fatta! quando si dice la vendetta
va gustata fredda,ho dovuto attendere vent'anni ma alla fine
perseverare ripaga >>
<< Sei proprio decisa a distruggermi
Melaniè,ma non finirà bene per te,te lo giuro
>>
Senza attendere oltre e con la sfida nello sguardo la donna fece cenno
alle guardie di legarci,fummo disarmati, legati e caricati nuovamente
sulla carrozza solo che stavolta avevamo la compagnia di due guardie al
nostro fianco,guardai Enguerrand,non sembrava più lo stesso
uomo che avevo conosciuto poche notti prima,come se non gli
interessasse più nulla,decisi di spronarlo a reagire,se la
sua determinazione era la metà di ciò che si
narrava nelle sue leggendarie gesta,qualcosa doveva pur essere rimasto
dentro di lui.
<< Enguerrand ti prego guardami? >>
<< davvero furba! questi zucconi non capiranno una parola
di inglese,vi ha addestrata bene la vostra famiglia >>
<< lasciate perdere la mia famiglia Enguerrad! dobbiamo
tirarci fuori di qui prima di arrivare ovunque ci vogliano rinchiudere!
>>
<< non mi importa! >>
<< non vi importa!! come potete dirlo,vi tortureranno e
vi uccideranno di certo >>
L'uomo continuò a scuotere la testa immune a qualsiasi
sprone << non pensate a me,senza la vostra protezione
sarò spacciata,me la so cavare ma contro un orda di guardie
pronte a stuprarmi non credo che avrei molte probabilità di
oppormi >>
Enguerrand alzò la testa di scatto << sapete
che non permetterò che vi accada nulla di simile!
>>
<< pensate che ci lasceranno insieme!! ci divideranno e
faranno i loro comodi! se vi uccidessero la mia fine sarebbe peggiore
della vostra!! >>
<< cosa volete che faccia!? siamo legati dentro una stia
per polli controllati a vista >>
<< cerchiamo di usare un minimo dell'ingegno che il buon
Dio ci ha dato ,dove credete ci stiano portando? >>
<< nei pressi di boulogne Melaniè ha un
piccolo capanno,penso che la prima tappa sarà lì
>>
<< Bene,allora io fingerò di avere un malore e
quando saremo furori approfitterete della confusione per
scappare >>
<< non vi farebbero uscire di qui nemmeno se aveste un
infarto! >>
<< volete scommettere! >>
Chiusi gli occhi e finsi di svenire a testa in avanti sulle gambe
dell'altra guardia,quando l'uomo che mi stava seduto di fianco fece per
risollevarmi presi ad agitarmi come se fossi in preda alle convulsioni
buttando bava ai lati delle labbra,i due uomini presero ad urlare
intimando al cocchiere di fermarsi,la porta si aprì e
uscimmo all'aperto,l'aria era fredda io mi agitavo ancora convulsamente
al suolo,mentre le guardie mi guardavano ancora interdetti sul da
farsi,indietro stava per arrivare il resto della compagnia,non ci
restava molto tempo per agire ora o mai più ... TO BE CONTINUED
PER ROSA: CIAO SPERO CHE QUESTO CAP TI SIA PIACIUTO A PRESTO
PER AQUIZZIANA: PENSAO CHE SI NOTI CHE ANCHE DIERDRE E' DELLA STESSA
PASTA DI SUA MADRE E DELLE SUE ZIE,SPERO TI SIA PIACIUTO IL
CAPITOLO,FAMMI SAPERE CIAO ^^
PER LADY SILE: PARTONO ANCHE LE MOGLI DEI BAMBINI SI OCCUPERANNO LE
BAMBINAIE REALI,IN UN CAP PRECEDENTE HO INFATTI SCRITTO CHE LA REGINA
SI ERA PRESA L'ONERE DI CRESCERE I FIGLI COME FOSSERO I SUOI IN CASO DI
ESITI CATASTROFICI! SPERO CHE QUESTO CAP TI ABBIA INTRIGATO UN PO
A PRESTO A TUTTI AL PROSSIMO CAPITOLO
CRAZY
|
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Capitolo 19 *** CAPITOLO 19: LA FUGA ***
CIAO
A TUTTI
SPERO
VI PIACCIA QUESTO CAP
FATEMI
SAPERE NUMEROSI
CRAZY
NB: GLI AGGIORNAMENTI DI QUESTA STORIA SARANNO RAVVICINATI ... LA MENTE
E IN FERMENTO,LA FANTASIA SCALPITA,TENETEVI PRONTI PER UN LUNGO VIAGGIO
AHAHA
BUONA LETTURA
Sferrai un calcio nelle parti intime ad uno dei due energumeni che ci
tenevano sotto controllo l'uomo si piegò in due per il
dolore,quindi mi alzai di scatto fiondandomi a testa bassa verso il
diaframma dell'avversario che cadde a terra boccheggiando in preda al
dolore intanto Enguerrand era alle prese con l'altra guardie ed il
cocchiere che era sceso a dare man forte ai compagni,afferrai un grosso
ramo ,sentivo alle mie spalle il rumore delle cavalcature sempre
più vicine ruotando il grosso ramo colpii alla testa il
cocchiere che cadde anch'esso svenuto,libero da un avversario in
più Enguerrand potè mettere al tappeto l ultima
guardia.
<< presto stanno per arrivare >> mi
afferrò per una mano trascinandomi verso sud-est
<< qui la vegetazione non è molto folta
Engurrand,ci prenderanno!! >>
<< fidati,non riusciranno a prenderci,a patto di riuscire
a raggiungere quei campi li in fondo >>
Non sprecai fiato a chiedere il motivo,lui conosceva la zona meglio di
me,non appena raggiungemmo il posto che mi aveva indicato sprofondammo
nel fango fino alle ginocchi,arrancammo pesantemente fino ad una
macchia di bassi cespugli sempreverdi e ci appiattimmo in
modo da non farci scoprire
<< i cavalli nono possono arrivare fin qui,rimarrebbero
irrimediabilmente impantanati! >>
<< prima o poi dovremmo uscire di qui,se ci tendessero
una trappola.come già hanno fatto >>
<< melaniè si aspetta che usciamo da dove
siamo entrati,ma io conosco meglio questo posto di lei,sono stato qui
in missione per cinque anni,conosco questi boschi come le mie
tasche,c'è un altra uscita,molto più lunga e
faticosa,ma priva di rischi >>
<< sarà meglio metterci in cammino,abbiamo i
vestiti bagnati,siamo senza cibo in mezzo al nulla,non sarà
una gita fuori porta >>
<< non ho mai detto che lo sarebbe stato! >>
Lo guardai in cagnesco era solo colpa sua se mi trovavo in quella
situazione incresciosa,se tutto fosse filato liscio a quest'ora sarei
stata in giro per Londra a fare acquisti e sicuramente avrei avuto una
maggiore serenità mentale,invece a causa sua ero nel fango
fino alle ginocchia,qualcosa di viscido stava camminando sulle mie
gambe e io mi rifiutavo di ammettere che provavo un attrazione
quantomeno malsana per la causa di tutti i miei mali,ero proprio da
curare pensai afflitta!
<< a cosa stai pensando? >> mi chiese d'un
tratto
<< pensi davvero che risponderei sinceramente alla tua
domanda? >>
<< no >>
<< allora perché me lo chiedi ?
>>
<< per fare conversazione,odio questo silenzio,mi sta
facendo impazzire >>
<< piuttosto credo che ti faccia riflettere su
ciò che hai appena scoperto sulla tua presunta sorella,e non
ti va di pensarci ... o sbaglio >>
<< per niente,sempre dritta al nocciolo >>
<< Enguerrand,non credo che meriti nemmeno un secondo dei
tuoi pensieri,tu non lo sapevi,un bambino non può rispondere
delle malefatte dei genitori,tua sorella erronamente vuole rifarsi su
di te per un errore di vostra madre >>
<< si è così,ma questa
consapevolezza non mi aiuta credimi! >>
<< concentrati sulla situazione,cosa pensi che farebbe il
re se ci catturasse,non tanto per me ,so bene che le punizioni sono
dure per le spie straniere,ma per te ... voglio dire ci sarà
ancora meno comprensione >>
<< la cosa non mi preoccupa,non ci prenderanno,nessuno
riuscirà a trovarci se arriviamo a parigi,la capitale ci
inghiottirà e spariremo nel nulla >>
rimasi a fissare il fango mentre le mie gambe continuavano ad andare
avanti stancamente "saprire nel nulla " aveva detto,ma era veramente
quello che volevo? da un lato mi sarebbe piaciuto rimanre e
capire con più chiarezza quello che sentivo per
enguerrand dall'altro non ero certa di voler dire addio alla mia
famiglia,anzi non volevo propio rinunciarvi,ma questo avrebbe
comportato ferire i sentimenti di cormac ... no,non volevo sparire nel
nulla,non ero mai stata vigliacca e non avrei cominciato di
certo adesso.
Decisi che avrei lasciato delle traccie,impossibili da seguire per chi
non fosse della mia famiglia,avrei consentito solo a loro di trovarci.
<< il sole è già basso,fra poche
miglia ci sarà un vecchio capanno di caccia,lo usavo spesso
per rifugio,non sarà in un ottimo stato ,ma sempre meglio
che dormire all'addiaccio. >>
<< bene,spero di riuscire a darmi una ripulita
>>
<< eccolo laggiù >> dopo pochi
passi ci trovavamo già nei pressi del capanno
<< stai giù,è meglio controllare
che non vi sia nessuno >>
Dopo una breve perlustrazione per accertare che l'area fosse deserta
entrammo nel capanno,ogni cosa era ricoperta da uno strato latteo di
polvere,i vetri erano talmente opachi che all'interno era
più buio che fuori. << da qualche parte deve
esserci una lampada ad olio ... si ! eccola qua! >>
La luce invase la piccola stanza rendendo l'ambiente meno inospitale,mi
richiusi la porta alle spalle << sarà meglio
dare una pulita se vogliamo passare qualche ora qui >>
<< credo che ci tratterremo più di qualche
ora,almeno un paio di giorni,giusto il tempo di farli allontanare,qui
non ci trovaranno mai >>
<< sfido chiunque ad avventurarsi a piedi in questo posto
>>
Raccolsi una serie di ciotole,piatti di latta e rozze posate e li
infilai in un secchio zincato che pendeva di fianco alla porta poi mi
diressi al ruscello,lavai con cura ogni utensile e dopo aver riempito
il secchio proseguii a pulire l'interno del capanno alla bell'e meglio
mentre enguerrand portava fuori il pagliericcio per cambiare
l'imbottitura con aghi di pino fresco ed erba
<< sai !? >> gridò dall'esterno
<>
Non sprecai nemmeno un oncia di fiato per replicare a quel puerile
commento,il mio mutismo aumentò la sua curiosità
in quanto pochi istanti dopo la sua aurea faccia di bronzo fece
capolino dallo stipite della porta << cosa c'è
hai perso la lingua ?! >> rise compiaciuto
non fece in tempo a chiudere quella boccaccia che uno straccio
insaponato gli arrivò a tappare le fauci <<
spero che questa sia una valida risposta mio caro e adesso datti una
mossa,è già tardi e non voglio che vedano la luce
e possano individuarci >>Enguerrand si
allontanò sputacchiando e io ridacchiai di quella piccola
vittoria.
Prima del crepuscolo avevamo chiuso porte e finestre,il fuoco era
acceso e fra le fiamme cuocevano un paio di pesci che enguerrad era
riuscito a pescare con un amo e un filo,sempre meglio che rimanere a
stomaco vuoto pensai mentre mangiavo di gusto la carne morbida del
pesce.
<< pensi che la tua famiglai sia sulle tue tracce ?
>> mi chiese di colpo
<< ne sono certa >>
<< tu vuoi che ti trovino? >>
<< che domanda è mai questa!? >>
<< rispondi! >>
<< certo che voglio che mi trovino >>
<< non sai mentire Dierdre,come devo dirtelo,non riesci
nemmeno a guardarmi negli occhi >>
<< cosa vuoi che ti dica enguerrand! che mi piace stare
qui,che vado in visibilio per questa situazione !? >>
<< non vorrei solo che tu ammettessi che io ti piaccio
>>
<< e se anche fosse ;cosa cambierebbe >>
<< saresti la prima donna che io ricambierei
>>
Abbassai gli occhi incapace di dire altro,sentivo che anche un minimo
movimento avrebbe potuto rivelare qualcosa che io non avrei voluto
ammettere.
<< va a dormire Dierdre,la giornata è stata
dura,io vado fuori >>
<< perchè! >> chiesi alzando il
volto verso di lui che si era già alzato in piedi
<< perchè i sogni del mio angelo devono essere
sicuri ,buona notte Di >>
rosa62
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|
09/01/10,
ore 22:26 - Capitolo 18: CAPITOLO
18: IMPREVISTI |
Ciao, eccome se mi
è piaciuto. Enguerrand ha una storia triste alle spalle, ma
non lavora più per il re? Deidre non si scoraggia mai,
è proprio figlia di Alice. Ancora ciao, a presto.
CIAO ROSA! CONTENTA CHE TI SIA PIACIUTO,LUI LAVORA ANCORA PER IL
RE,SOLO CHE IL RE NON SA CHE LUI SI E INNAMORATO ... E IN GUERRA E IN
AMORE TUTTO E LECITO COME DICE IL PROVERBIO
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aquizziana
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|
09/01/10,
ore 20:48 - Capitolo 18: CAPITOLO
18: IMPREVISTI |
splendido meraviglioso
superbo capitolo non so che altro dire davvero e dire che sto anche
rivalutando il cattivo eng oh ma come cacchio si scrive
vabbè penso che hai capito.
cmq visto che dirdre si prende lui le figlie di lady aquizziana e lisle
possono prendersi i cullen please!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
bacibaci aquizziana
CERTO CHE POSSONO PRENDERSI I CULLE CI MANCHEREBBE,VEDREMO
COME SI METTONO LE COSE!
A PRESTO ^^
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nanita89
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09/01/10,
ore 18:28 - Capitolo 18: CAPITOLO
18: IMPREVISTI |
bellissima cm sempreeeee
sei bravissima
chissa quali sono i veri
sentimenti della piccola dierdre?!? SPERO CHE QUESTO NUOVO
CAP ABBIA CHIARITO I SENTIMENTI DI DIERDRE
aspetto il prossimo capitoloooo SUBITO ACCONTENTATA CON UN NUOVO CAP
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LadySile
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09/01/10,
ore 11:44 - Capitolo 18: CAPITOLO
18: IMPREVISTI |
quindi ora verranno
consegnati nelle mani del re? ma scusa enguerrand per chi lavora? EHHH
MICA E COSI SEMPLICE CATTURARE LA SPIA PIù FAMOSDA DELLA
FRANCIA! ENGUERRAND LAVORA PER IL RE DI FRANCIA,MA NEMMENO LUI AVEVA
PREVISTO DI INCONTRARE E INNAMORARSI DEL NEMICO!
ATTENDO UN TUO PARERE ANCHE SU QUESTO CAP
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Capitolo 20 *** CAPITOLO 20 TREMATE TRMATE LE TRIADI SON TORNATE ***
PER TUTTI QUELLI CHE LEGGONO LA MIA STORIA VI
PREGO FATEMI SAPERE SE VI PIACE O VI STA ANNOIANDO A MORTE,COME MI
HANNO SUGGERITO DI DIRE DONATE L8% DEL VOSTRO TEMPO ALLE RECENSIONI
POTRESTE FARMI DAVVERO FELICE.
bella POV
il piccolo battello aveva ormai mollato gli ormeggi da almeno 20
minutii pensai nascosta insieme al resto della mia famiglia sotto dei
teli di iuta nella stiva della piccola imbarcazione,il capitano
Rockville ci aveva salvato la vita un altra volta,come avremmo fatto
senza quell'uomo ormai per tutti noi era come uno della famiglia anche
se burbero com'era non aveva mai voluto ammetterlo,ma era pazzo per i
loro tre figli dopotutto li aveva quasi visti nascere,ormai i miei
occhi si erano abituati all'oscurità e riuscii a scorgere la
testa di Cormac un pò più in là stava
confabulando con Carlslile,gli si strinse il cuore al pensiero di
ciò che avrebbe potuto significare per il suo giovane figlio
la morte dell'unica ragazza di cui si fosse mai innamorato per non
parlare del baratro di dolore in cui sarebbero caduti Jasper ed alice
scossi la testa e mi strinsi più forte ad Edward.
<< cosa c'è tesoro,hai freddo? >>
<< no Ed solo brutti pensieri! >>
<>
<< io e alice avevamo pensato di fare delle domande in
giro nel porto per sapere se qualcuno avesse visto un ragazza senza
accompagnatrice >>
<< lascia che ce ne occupiamo io e jass, tu alice e rose
andrete per locande,mentre Emmett e i ragazzi faranno un giro delle
bische e dei bordelli per cercare di recuperare i marinai
dell'equipaggio della nave che ha usato quel maledetto >>
<< va bene,spero solo di metterci poco tempo,ogni attimo
è prezioso in questi casi >>
<< ne sono coscio mia cara,ma abbiamo le mani legate
>>
Sospirai nel buio e non so come mi appisolai,perché mi
risvegliai in un sussulto quando sentii delle voci concitate sul ponte
e la voce di Rosalie bisbigliare << ci siamo! finalmente
quest'attesa mi sta facendo diventare matta >>
<< sta calma zia >> intervenne Cormac o ti
verranno i capelli bianchi << giovincello impertinente
non credere di essere abbastanza grande da non prendere uno sculaccione
da tua zia,modera i termini >>
Mentre tutti i presenti si lasciavano andare a un attimo di
ilarità controllata il capitano ridiscese la stiva per
permettergli di scendere dal battello e si inoltrarono nel fitto della
boscaglia che circondava il punto d'attracco dell'imbarcazione,i
marinai stavano già provvedendo a scaricare il brandy e
presto avrebbero calcato le stesse rotte dell'andata per ritornare
sulle brumose sponde dell'Inghilterra,mentre noi ci dirigemmo verso la
città,dopo alcune ore di camminata la piccola cittadina si
profilava all'orizzonte bagnata dalla rugiada e dalla rosata luce
dell'alba
<< dannazione >> esclamò jasper
<< contavo di arrivare stanotte,invece dovremo
rimandare di un giorno ancora le nostre indagini >>
<< ma per chiedere in giro al porto non dovremo aspettare
questa notte,possiamo iniziare subito >>
<< tesoro credo che sia meglio dividerci,non credo che
sarebbe opportuno se otto persone andassero in giro a chiedere la
stessa cosa,le voci comincerebbero a circolare e ben presto ci
ritroveremmo con le guardie alle calcagna >>
<< ti prego jass non dirmi che dovrò rimanere
ancora a far niente!! >>
<< no tu e io andremo in giro al porto mentre gli altri
cercheranno una sistemazione in qualche locanda >>
Riprendemmo la via rassicurati dal piano che avevamo fatto presto tutto
si sarebbe risolto.
Avevo passato tutta la notte all'aperto,il solo pensiero di condividere
uno spazio così ristretto con la mia bella Dierdre mi faceva
correre il sangue nelle vene ancora più in fretta,non potevo
e non volevo assolutamente offendere il suo onore con un comportamento
disdicevole e sapevo che se avessimo dormito sullo stesso pagliericcio
non mi sarei potuto impedire di toccarla in modo men che meno
peccaminoso.
ormai mi ero alzata da un paio d'ore rinunciando all'idea di dormire
per più di dieci minuti,avevo passato la notte insonne a
guardare le braci ardere nel piccolo camino,mi ero rigirata
più volte tentando di scacciare dalla mia mente le ultime
parole di Enguerrand,poteva veramente credere che lui
l'amasse? che teneva veramente a lei? si potevano ispirare questi
sentimenti in così poco tempo? Dopotutto se la storia che le
avevano narrato sin da bambina dell'incontro dei suoi genitori e dei
suoi zii era vera non poteva dubitare che simili passioni potessero
scaturire in così breve tempo,finii di preparare un
pò di tuberi e li condii con un misto di erbe aromatiche che
avevamo trovato in giro poi sporsi la testa fuori dall'uscio per vedere
che fine aveva fatto Enguerrand.
<< buongiorno,avete fame? ho preparato qualcosa,non sono
sicura che sia commestibile >> un sorriso tirato apparve
sul volto angelico dell'uomo
<< sono sicuro che sarà ottimo,oggi pomeriggio
ci metteremo in cammino,non è prudente rimanere qui a lungo
>>
Entrammo e ci sedemmo come la sera prima << come mai dite
questo,fino a ieri sera volevate passare più tempo qui al
sicuro >>
<< questa notte ho sentito dei rumori in lontananza le
paludi hanno portato il suono di cavalli e di cani,ma in mezzo a tutta
quell'acqua non riusciranno mai a seguire le nostre tracce,per prudenza
sarà meglio partire subito >>
<< bene >> non sapevo cos'altro aggiungere
e il resto della mattinata trascorse in silenzio,Enguerrand era andato
a vedere se qualche povera lepre fosse rimasta in trappola nelle
tagliole che aveva disposto la sera prima,e nel primo pomeriggio
riprendemmo il cammino.
Era sera inoltrata quando finalmente giungemmo in vista di Boulogne sur
mer,io ero talmente stanca che avrei volentieri pernottato all'aperto
piuttosto che gettare ancora un passo
<< coraggio ci siamo quasi presto sarai al
caldo e ti potrai permettere persino un bagno >>
<< sarebbe un pensiero magnifico se poi non dovessi
rimettermi questi sudici vestiti >>
<< penso che riuscirò a procurarci degli abiti
puliti,certo non saranno lussuosi ma sempre meglio di quelli incrostati
di fango >>
<< credo che potrei accontentarmi anche di un sacco con
un buco per la testa e due per le braccia >>
<< la vostra sottile vena umoristica mi mette il buon
umore mia cara ,ma adesso acceleriamo il passo,non voglio che ci siano
troppi avventori quando entreremo nella locanda >>
< non voglio sapere come farete a procurarvi tutto
ciò che dite senza il becco di un quattrino >>
<< abbiate fiducia Di ,vi ho mai delusa! >>
A questa battuta preferii non rispondere e presto ci trovammo a calcare
le anguste vie acciottolate della cittadina sul mare,per le strade non
c'era molta gente per fortuna e dopo pochi metri seguii Enguerrand che
entrava in una locanda con un grosso portone rosso carminio all'interno
c'erano parecchi tavoli e panche e al banco un uomo rubicondo stava
asciugando dei bicchieri,mi nascosi più che potevo dietro il
mio accompagnatore,avevo vergogna del mio stato indubbiamente
scarmigliato.
<< Enguerrand!! ragazzo cosa ci fai qui!? Marianne vieni
qui !! >> prese a gridare l'omaccione <<
è arrivato Enguerrand!! >>
<< ehm Pierre,vorrei che la mia presenza non venisse
palesata in due secondi!! >>
<< capisco >> fece l'uomo
abbassando la voce in un sussurro << sei in missione
ragazzo!? >>
<< esatto >>
in quella una donna imponente venne fuori dalle cucine con un immenso
grembiule bianco allacciato alla vita << oh cielo
enguerrand credevo che non ti avrei mai più rivisto figliolo
>>
<< adesso sono qui Marianne e ci serve il vostro
aiuto,non vi disturberei se non fosse necessario >>
<< ma tu non disturbi mai ragazzo >>
i due uscirono da dietro il bancone e ci vennero incontro
<< e cosa abbiamo qui ?! >> chiese allegro
Pierre
<< lei è Dierdre è il mio braccio
destro in questa missione >> lo guardai sperando che si
casapisse che avrei voluto strozzarlo con le mie mani ma ero troppo
stanca cosi mi limitai ad essere gentile con quelle persone .
<< è un piacere conoscervi signori
>>
<< oh cielo poverina !! enguerrand ti pare questo il modo
di far ridurre la tua ragazza!? vieni mie cara hai bisogno di un bagno
e di vestiti puliti direi >>
<< credo di si signora!! le sarò debitrice a
vita >>
<< per così poco >> e in breve
sparirono aldi là del bancone ...
PER ROSA: GLI ALTRI STANNO ARRIVANDO!! TREMATE TREMATE LE TRIADI SON
TORNATE!!SPERO CHE IL NUOVO CAP TI ABBIA COINVOLTO ^^
PER AQUIZZIANA: SPERO TI SIA PIACIUTO QUESTO CAP!
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Capitolo 21 *** CAPITOLO 21 ***
MI CHIEDO COME MAI NESSUNO TROVI IL CORAGGIO DI
LASCIARE UN COMMENTO!
IO PENSO CHE SE LEGGESSI UNA STORIA CHE MI ANNOIA E CHE SI STA FACENDO
NOISA,LO COMUNICHEREI ALLO SCRITTORE CHE PROVVEDEREBBE A CAMBIARE TRAMA
O QUANTOMENO A PROVARCI O CHIUDERE IN FRETTA LA FIC,MA QUI NESSUNO!!
... IL DESERTO DEL GOBI... A PARTE DUE - TRE ANIME PIE CHE MOSSE DA
PIETA DECIDONO DI DIRMI LA LORO
COMMENTATE VE NE RPEGO!!
La tinozza con l'acqua ben calda era stata pizzata di fornte al fuoco
della lavanderia,mi immersi nell'acqua calda lasciandomi avvolgere da
quel tepore risotoratore ,decisi che sarei rimasta dentro
finchè l'acqua non sarebbe stata completamente
fredda,sciolsi i capelli dal complicato chignon in cui erano rimasti
chiusi per due giorni e mezzo e immersi anche la testa sott'acqua,dopo
procedetti a insaponarmi vigorosamente con il sapone alla lavanda che
la gentile marianne aveva provveduto a prestarmi,chissà cosa
stava facendo enguerrand? chi erano per lui quella simpatica coppia?
sembravano conoscerlo da tempo vista la familiarità con cui
si erano rivolti a lui e visto che sapevano che fosse una spia ...
ENGUERRAND POV
<< quindi Melanie cerca di catturarti per
portarti al re,buon Dio perchè mai? >>
esclamò Pierre servendogli un boccale di sidro
<< ho recentemente scoperto che non è mia
sorella,abbiamo solo la madre in comune >>
<< questo non è un buon motivo,dovrebbe sapere
che state lavorando dalla stessa parte >>
Non poteva certo dirgli che Dierdre era un ostaggio,sarebbe stato un
colpo troppo duro per loro che mi vedevano come un cavaliere
dall'armatura scintillante << non lo so Pierre, ci sono
molte cose oscure in questa faccenda,mi aiuterai ad arrivare a parigi?
>>
<< ma certo,sai che su di noi puoi contare,siamo la tua
famiglia!! >>
<< grazie,adesso ho solo bisogno di una buona dormita!!
>>
<< eh no ragazzino,tu non ti infilerai fra le lenzuola
pulite senza prima aver dato una strigliata a quella tua testa dura
>>
<< Ahaha va bene Mary,mi arrendo, Didy ha finito di farsi
il bagno? >>
<< credo di aver sentito la porta della lavanderia
aprirsi pochi attimi fa,forse è già di sopra in
camera >>
<< d'accordo vado a pulirmi >>
<< vi porto qualcosa da mangiare più
tardi,adesso muoviti >>
Mi avviai sollecito temendo che la buona marianne mi avesse rifiutato
un buon pasto ed entrai nella lavanderia,ma fatto un passo dentro la
stanza mi bloccai, la mia Didy non aveva affatto finito il suo bagno,
se ne stava ad occhi chiusi con il capo reclinato sul bordo della
vasca,i lunghi capelli biondo rossicci erano avvolti da un turbante di
lino ,il resto del magnifico corpo avvolto dalla chiuma profumaa di
lavanda era celato al mio sgurdo,per fortuna pensai,già no
riuscivo a connettere adesso,figurarsi se l'avessi vista in tutto il
suo splendore,dovevo in qulache modo palesare la mia presenza.
<< ehm ehm,non vorrei disturbarti Dydi ! >>
la ragazza aprì gli occhi stupita fissandoli si di me,il suo
volto divenne improvvisamente paonazzo
<< enguerrand!! potevio anche bussare! >>
<< scusa Marianne mi aveva fatto credere che tu fossi
già di sopra,ti lascio così puoi coprirti
>>
<< ehm enguerrand un attimo! >> mi bloccai
<< si >> riuscii a dire a stento avevo la
voce talmente roca che sentivo la necessita di schiarirmela
<< l'asciugamano è troppo lontano,non
è che puoi porgermelo? >>
"Allora vuoi farmi morire" pensai ,senza dire altro presi l'asciugamano
incriminato e mi avvicinai alla vasca quel tanto che bastava per
poterle far afferrare il telo poi fuggii a gambe levate,per il suo bene
o per il mio?
DIERDRE POV
stavo ancor riflettendo sullo strano comportamento di
Enguerrand,dall'episodio nella lavanderia non si er apiù
fatto vivo,avevo cenato da sola in camera,per evitare che gli avventori
potessero vedermi e adesso era quasi ora di andare a dormire e lui non
si era ancora visto! ero sicura che se avessi tentato di fuggire si
sarebbe materializzato in un batti baleno,ma ero troppo stanca per
iscenare un tentativo di fuga,quindi inizai a spegnere le candele
sparse in giro per la stanza quando la porta si aprì di
scatto e ne entrò l'oggetto dei mieie pensieri,prese un
bicchiere dal tavolino delle bevande lo riempì di brandy e
dopo essersi seduto davanti al cmaino prese a sorseggiarlo come se
fosse l'unica persona presente nella stanza!
Non era possibile,avevo i nervi a fior di pelle,trascinata per i
capelli in giro per la francia da un zoticone che proclamava di amarmi
alla follia e cha alla minima occasione non faceva altro che
ignorarmi,afferrai il boccale del sidro e glielo svuotai sulla
testa,poi rimasi a fissarlo in attesa di una razione,volevo vedere se
avrebbe continuato a ignorarmi ...
PER ROSA: INNANZI TUTTA GRAZIE 1000 PER IL TUO COMMENTO.
ENGUERRAND NON PUO DIRE CHE DIDY è INGLESE QUINDI LA VA
PASSARE PER SUA COLLEGA! IN QUESTO CAP LE TRIADI NON CI
SONO,MA IL PROX CAP SARA' PICCANTE E LE TRIADI RITORNERANNO NELLA
STORIA.
A PRESTO CRAZY
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Capitolo 22 *** CAPITOLO 22 : QUANDO SI DICE ***
ECCOCI AL
22° CAPITOLO
SE ME LO
CHIEDESSERO NON SO ANCORA COME E PER QUANTO TEMPO VI ANNOIERO' CON
QUESTA STORIA.
E' MOLTO
STRANO,COME SE VEDESSI IO STESSA UN FILM DI CUI ANCORA NON CONOSCO LA
FINE,SPERO CHE VI PIACERA'
Dopo averla vista immersa nell'acqua profumata con i capelli sciolti e
fluenti come quelli di una ninfa dei boschi ero uscito a farmi il bagno
con l'acqua gelida del pozzo per calmare i bollenti spiriti e avevo
trascorso tutta la sera fra ubriaconi puzzolenti per togliermi
quell'immagine dalla mente.Non appena mi ero sentito abbastanza padrone
di me per stare insieme a lei nella stessa camera senza zomparle
addosso come una bestia in calore, ero salito di sopra e simulando
distacco mi sedetti di fronte al camino,tutte le mie terminazioni
nervose erano all'erta,non la vedevo con gli occhi ma riuscivo a
sentirla con ogni cellula del mio corpo finché la doccia di
sidro non mi fece saltare letteralmente i nervi,la dolce bevanda mi
gocciolava giù per i capelli sul viso e sulla barba andando
ad inzuppare i vestiti,quella streghetta mi aveva svuotato la brocca in
testa, a me , la spia più temuta della francia ... avrebbe
pagato a caro prezzo quella negligenza.
Dierdre POV
Finalmente si alzò dalla poltrona,improvvisamente pensai ero
diventata difficile da ignorare,non riuscii a sopprimere un sorrisino
di rivalsa,girò lentamente e con passo felino fino a
trovarsi viso a viso con me.
<< adesso hai proprio passato il segno ragazzina,con chi
credi di avere a che fare!! non sono tuo padre o uno dei tuoi
zii,ricordati sempre che c'è un motivo per cui io ti ho
portata qui!! >>
<< ah davvero!! e allora perché non mi
consegni al re di francia e la facciamo finita!! >>
<< abbassa la voce stupida,se qualcuno ti sentisse non
avresti scampo >>
<< Enguerrand si può sapere cosa diavolo vuoi
... mi vuoi proteggere? mi vuoi consegnare? decidimi altrimenti
riportami a casa,io ho bisogno della mia famiglia!! >>
Ero pronta a scatenare una tempesta di lacrime ma non volevo dargli la
soddisfazione di vederle scendere sul mio viso.
<< i miei piani non ti riguardano,tu farai ciò
che ti dico,senza proferire parola, e se solo ti azzardi a
fare di nuovo qualcosa di simile saprai perché sono
diventato famoso >>
Riflettendoci con calma non seppi perché in quel momento
reagii con quella furia,forse erano state le sue parole
sbeffeggianti,il suo desiderio di controllo a tutti i costi,la sua
cocciutaggine o la mia sta di fatto che alzai la guardia come mi aveva
insegnato zio Emmett e piegandomi sulle ginocchio spinsi indietro il
braccio e conferendo potenza al pugno con tutto il movimento del busto
lo colpii al viso mandandolo disteso sul pavimento,lo vidi alzarsi come
una molla,ma io ero già pronta,con la guardia alta non
sarebbe stato facile vincere,ma qualche volta ero riuscita a stendere
zio Edward solo che in quel momento temetti che l'avesse fatto
più per cavalleria che per la mia reale bravura.
<< peggio per te Didy,non sarà una bella
serata >>
<< non ne passo una buona da quando ti ho incontrato
Enguerrand; quindi per me non farà differenza
>>
<< questa lo sarà ancora di più!!
farà male >>
<< allora cosa aspetti,pensi di stordirmi a parole
>>
Cominciammo a girarci intorno,fortunatamente il salottino di quella
camera era sufficientemente ampio,un rumore dabbasso alterò
la concentrazione del mio avversario,sollevai di scatto la gamba
sinistra e ruotando sulla destra sferrai un colpo al viso che
però non andò a buon fine,Enguerrand mi aveva
afferrata per il piede e adesso mi ritrovavo a saltellare su un piede
solo con una cattiva visuale a causa delle gonne che mi impedivano di
guardare bene il mio bersaglio.
<< lasciami andare il piede maledetto >>
<< perché mai e da quando ti ho catturata che
volevo vederti la gambe dolce Didy >> mi liberai presto
con uno strattone e ritornai in posizione,non dovevo agire sotto
l'impulso della rabbia,era il primo passo che mi avevano
insegnato,voleva farmi perdere la pazienza e indurmi a gesti
avventati,ma avrei giocato la sua stessa carta.
<< quindi adesso siete costretto a combattere con una
donna per vederle i mutandoni? siete caduto proprio in basso!! la
più grande spia!! ... >>
non riuscii a dire altro poiché mi ritrovai con le labbra
molto molto impegnate in un duello che in realtà ero stata
io a cercare,non potevo sopportare che lui mi ignorasse ,adesso avevo
tutta la sua attenzione.
Intrecciai le mie dita fra i suoi capelli per attirarlo ancora
più vicino,le sue labbra sapevano di sidro ed erano
sconvolgentemente calde e morbide sulle mie,non volevo che
smettesse,non volevo che si fermasse come aveva fatto le altre
volte,stavolta volevo la verità e quella era l'unica
risposta che volevo,io desideravo lui,lo avevo deiderato dal primo
istante e adesso ero abbastanza forte da usare quella conoscenza per
godere di quel sentimento.
ci staccammo dal bacio ansanti << Didy ... io non
volevo,davvero,mi spiace >>
<< A me no Enguerand,io lo volevo altrimenti
perché ti avrei versato il sidro sulla testa ?
>> a quel punto tanto valeva essere sinceri
<< cosa!! >>
<< baciami sciocco!! >>
Non se lo fece ripetere due volte,le sue labbra scesero nuovamente
sulle mie,mi sollevò fra le sue braccia e intrecciai le
gambe attorno al suo busto e così uniti veleggiammo verso la
camera da letto,mi sentivo come un vulcano pronto ad esplodere mille
emozioni mi agitavano vigorosamente le viscere.
<< sacre bleu Didy,sono pazzo di te,che Dio mi passita,ma
non riuscirò a fermarmi >>
<< io non voglio che tu lo faccia mio caro
>>
Gli sfiorai il petto,durante il tragitto gli avevo slacciato la camicia
e adesso potevo saggiare i potenti muscoli del suo torace,era la
perfezione fatta uomo,ogni parte di lui mi faceva correre un brivido
sulla pelle,ero talmente impegnata in quello che stavo facendo da non
essermi accorta che anche lui si era portato avanti liberandomi del
corpetto e della camiciola.
Eravamo letteralmente presi,soggiogati l'uno dall'altro tanto da non
sentire il trambusto nel locale dabbasso,le voci concitate e le urla di
Pierre e quando Melanie fece ingresso nella stanza era già
troppo tardi.
<< fratello vedo che ti stai dando da fare eh? !
>> ...
PER AQUIZZIANA: GRAZIE PER IL TUO COMMENTO,SPERO CHE ANCHE QUESTO CAP
TI SIA PIACIUTO.
PER NANITA: LA DIDY NON SI FA METTERE IN TESTA I PIEDA DA NESSUNO,SA
QUEL CHE VUOLE!! MA COSA SUCCEDERA' ADESSO? ALLA PROSSIMA^^
PER ROSA: L'OBBIETTIVO ERA DORMIRE INSIEME,MA QALCUNO LI HA
INTERROTTI,SPERO CHE IL CAP ABBIA LASCIATO ABBASTANZA SUSPANCE!
PER CHANELLINA: CIAO,SONO CONTENTA CHE LA MIA STORIA TI PIACCIA,SPERO
ANCHE QUESTO CAPITOLO E I PROSSIMI.
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Capitolo 23 *** CAPITOLO 23 ***
CAPITOLO 23
Enguerrand scattò in piedi ponendosi fra me e la
marmaglia di uomini che stava entrando nella stanza al seguito di
Melanie,mi fece scudo con il suo corpo per darmi il tempo di rimettermi
in ordine,quindi mi alzai e mi misi al suo fianco.
<< Melanie,a quanto pare ti ho sottovalutata un altra
volta! >>
<< mi sa che è così caro
fratellino,adesso tu e la tua sgualdrina inglese sarete portati di
fronte al re,sarà lui a stabilire la vostra sorte
>>
Gli scagnozzi di Melanie si stavano apprestando a eseguire gli ordini
impartiti dalla loro padrona,quando Enguerrand esclamò.
<< Stammi a sentire Melanie,ho un proposta molto
allettante da farti,lascia andare la ragazze e ti seguirò
ovunque senza fare storie,inoltre ti svelerò dove sono
nascoste due delle spie inglesi che stanno dato molti grattacapi al
re,ti sto offrendo un occasione da non perdere,diventerai la sua
pupilla,solo se lascerai andare lei... >>
<< Enguerrand intanto non mi sembri in grado di dettare
ultimatum e poi perché dovrei lasciarla andare se posso
estorcerti queste informazioni con la tortura >>
<< sai bene che le mie labbra non si apriranno
mai,qualsivoglia tortura tu potrai operare su di me >>
<< ma questo è ovvio,però non credo
che la tua cosina inglese sarà altrettanto stoica,che ne
pensi di farle provare " la ruota " oppure quel nuovo marchingegno che
hai istallato nelle segrete di Versailles >>
<< non sapresti nemmeno come usarle >>
esalò Enguerrand,teso come un corda di violino,temevo che
non appena una delle guardie si fosse avvicnata lui sarebbe scattato
come una vipera all'attacco e la fine di quella battaglia non sarebbe
volta a termine a loro favore.
<< ti stupiresti dell'ingegno che si nasconde dentro la
mia testolina >>
<< ti scongiuro Melanie,se vedermi strisciare
è ciò che vuoi lo farò a patto che tu
la lascia andare,e non le torci nemmeno un capello ...>>
<< è così sarà! non le
verrà fatto alcun male,perché nessun maledetto
francese le metterà più le mani addosso !!
>>
<< Papà,mamma >> mi fiondai fra
le loro braccia,ero troppo felice di vederli è sollevata
perché adesso avevamo qualche speranza in più di
salvarci,zio Edward e zio Emmett tenevano sotto la minaccia delle
pistole quella marmaglia,zia Bella si fece avanti per parlare.
<< mi spiace signore,ma monsieur Enguerrand è
desiderato su suolo inglese >> poi gli fece cenno di
avvicinarsi,Enguerrand non se lo fece ripetere due volte,uscimmo a
ritroso,fuori dalla locanda ci aspettavano cavalli freschi e una
carrozza,io ,mamma e papà,Enguerrand e Cormac salimmo in
carrozza,non appena gli altri ebbero preso possesso delle loro
cavalcature partimmo alla volta del porto.
Il capitano Rockville aveva predisposto tutto affinché una
nave arrivasse ogni tre giorni in modo che in qualsiasi momento
potevamo ripiegare su suolo inglese.
<< mia cara,non sai quanto siamo stati in pena io e tuo
padre >> disse mia madre stritolandomi in un
abbraccio
<< Si Dierdre,non sai come mi sono sentito inutile per
non essere riuscito a salvarti quella notte >>
<< papà non dire corbellerie,so benissimo che
avete fatto di tutto per salvarmi e infatti sono qui sana e salva
>> in quella intervenne Cormac
<< se non fosse stato per la traccia che hai lasciato,vi
avevamo persi nella palude >>
Guardai verso Enguerrand che non ne sapeva nulla delle traccia che
avevo lasciato per la mia famiglia,ma d'altronde come poteva
rimproverarmi,se non fosse per loro a quest'ora saremmo caduti nella
mani dei francesi,volevo solo rimanere con lui per parlare di tutte
quelle cose non dette che erano rimaste in sospeso.
<< Stai bene Dierdre? >> mi
domandò Cormac preoccupato << sei
così pallida! >>
<< Certo che è pallida,è stata
trascinata in giro da questo poco di buono per mezza francia
>> si intromise mi madre << di certo non
sta in forma,ma presto saremo a casa mia cara,non temere
>>
Senza che ne avessi sentore alcuno vidi Cormac sferrare un potente
pugno al viso di Enguerrand,che lo mandò con la testa
all'indietro,un fiotto di sangue gli bagnò il bel viso e la
barba biondiccia si tinse di cremisi,saltai in piedi
<< Cormac,ma cosa ti salta in mente!! >> lo
fermai visto che era intenzionato a continuare la sua opera
<< sto vendicando il tuo onore Dierdre,mi sembra
chiaro,pensi che sia uno stupido,ho visto lo stato in cui eri quando
siamo entrati alla locanda,questo bastardo stava cercando di abusare di
te!!non devi avere paura,adesso ci siamo noi a proteggerti
>>
Guardai ad Enguerrand che si limitava a fissare il pavimento cercando
di ripulirsi dal sangue,capii che lui non avrebbe detto nulla,mi stava
concedendo la possibilità di ritornare alla mia vecchia
vita,come se lui non fosse mai esistito,ma io non ero più la
vecchia Dierdre e sapevo già che non avrebbe potuto
funzionare,io l'amavo e non poteva reprimere quel sentimento solo per
non ferire Cormac e la mia famiglia,mi sedetti al fianco di Enguerrand
sotto lo sguardo stupefatto dei miei genitori e di cormac,ripulii con
il mio fazzoletto il suo viso dal sangue e lo baciai .. lì
... davanti a tutti,perchè nessun discorso infiocchettato
poteva fargli capire la realtà come i fatti nudi e crudi.
<< adesso posso morire felice,ho trovato un angelo che mi
ama >>
la voce di Cormac arrivò come un stilettata ad interrompere
quel momento
<< che morirai è certo,sei un prigioniero
è niente mi potrà impedire di stillare via la
vita dal tuo corpo con le mie stesse mani >>
Detto questo si alzò in piedi e diede un colpo al tetto
della carrozza che si fermò ne scese furiosamente
sbattendosi la portiera alle spalle,la corsa riprese,ma dentro di me mi
sentii morire,aveva salvato Enguerrand dalla morte per meno dei suoi
connazionali per portarlo a morire sul suolo inglese o sarei riuscita a
salvarlo?
CIAO AQUIZZIANA,COME VEDI MELANIE E RIMASTA CON UN PALMO DI NASO!!
GRAZIE ALLA TRIADE,NON AVEVANO TEMPO DI FARE A CAZZOTTI,LA NAVE STAVA
PER SALPARE SENZA DI LORO SE NON SI MUOVEVANO!! SPERO CEH IL CAP TI SIA
PIACIUTO E CHE ABBIA ISPIRATO UN PO DI CURIOSITA.:)
CIAO NANITA,SPERO CHE ANCHE QUESTO CAP TI SIA PIACIUTO,CONTINUA A
SEGUIRMI,CREDO DI ESSERE A TRE CAP DALLA FINE!!
A PRESTO CRAZY ^^
PER ROSA DI cORMAC SI E DIMENTICATA DA UN PEZZO CREDO,QUELLA ERA SOLO
UN INFATUAZIONE DA FANCIULLA,MA ADESSO E INNAMORATA DI ENGUERRAND E IL
SUO VECCHIO AMORE VUOLE OSTACOLARE IN TUTTI I MODI LA LORO UNION,COSA
SUCCEDERA?
AL PROSSIMO CAPITOLO
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Capitolo 24 *** capitolo 24 ***
cap 23
<< non starà dicendo sul
serio >> sbotto guardando
mio padre e mia madre che sono rimasti pietrificati sulle poltrone
della carrozza
<< mamma ti prego mi dievi aiutare >>
<< aiutarti Dierdre? ti rendi conto che hai baciato un
pericoloso assassino? >>
<< mamma senza di lui a quest'ora sarei morta!
>>
<< Deirdre è solo gratitudine non è
amore >>
mi allontnai come se mi avessero sferrato uno schiaffo,mi credevano
così immatura? forse non avevo molta esperienza,ma sapevo
distinguere i miei sentimenti.
<< quindi devo dedurre che approvate il piano di Cormac?
>> chiesi acida
<< non abbaimo alternative,cosa pensi che possiamo fare?
>> escalmò mio padre alterato <<
la regina Vittoria,sa che siamo venuti qui per salvarti e catturare
Enguerrand Moreau,pensi che dovremmo andare dalla regina e dire "
scusate Vittoria ma mia figlia si è follemente innamorata di
un assassino,vogliate perdonarla" >>
scimmiottò .
<< fare del sarcasmo non ci aiuterà
Jasper >> intervenne mia madre
<< Pensavo che avremmo potuto dire che era rimasto ucciso
in una sparatoria e così permettergli di scappare
>>
<< e dove dovrebbe andare Dierdre? in giro a duccidere
altra gente ? >>
<< non credo fosse nei piani di Enguerrand continuare con
questa vita,d'altronde in questi giorni mi sono chiesta più
volte cosa facesse di lui un uomo peggiore delle altre spie
>>
<< che cosa!! >> urlò
papà alzandosi a mezza'aria sulla poltrona <<
tu sragioni Dierdre!! ha ammazzato e torturato decine di persone e ...
>>
<< ne più e ne meno di quello che hai fatto tu
nel corso delle tue missioni per il tuo paese >> agiunsi
piccata << vuoi dire che il tuo comportamente non
è deprovevole >>
<< Dierdre ti proibisco di paragonare tuo padre a un
assassino di questa risma >>
<< mamma,non capisci ... >>
Enguerrand mi posò una mano sul braccio
<< Dierdre,lascia perdere ... loro mi vedono solo come un
nemico,tu sei andata oltre ma hai avuto del tempo,non puoi pretendere
di fargli cambiare idea in pochi minuti,e poi
>> aggiunse rivolto ai miei <<
ammetto di aver ucciso,torturato e quant'altro ma non godevo nel
farlo,obbedivo solo a degli ordini superiori,come tutti voi credo,se ho
dato l'impressione di essere un sadico è stato solo per
poter avere informazioni usando l'arma della paura di ciò
che avrei potuto fare se fossi passato alle vie di fatto, ho sempre
cercato di evitare la violenza,a questo punto siete liberi di pensare
quello che volete >> poi tornò ad appoggiarsi allo
schienale e chiuse gli occhi stremato.
Il silenzio scese nell'abitacolo mentre la carrozza viaggiava veloce
verso il mare.
In breve giungemmo a destinazione,il piccolo battello ci attendeva e
all'interno della cabina dove ci eravamo rifugiati l'aria era talmente
tesa che poteva frantumarsi da un momento all'altro come una bolla di
sapone,guardai Cormac seduto ad una della panche in legno del piccolo
stanzino,stava con le braccia penzoloni sulle ginocchia a fissare il
pavimento,Bella e Edward avevano provato a parlargli ma lui aveva
continuato a rimanere zitto,non mi aveva più guardata da
quando era sceso dalla carrozza,ma ogni tanto alzava su Enguerrand lo
sguardo più agghiacciante che avessi visto negli occhi di un
uomo,all'ennesima occhiataccia Enguerrand mi si avvicinò e
prese a bisbilgiare talmente piano che ero sicura che ciò
che mi stava dicendo era indistinguibile nello sciabordio del mare.
<< Ascoltami bene Dierdre,per me non
c'è scampo,ah ah ... non interrompermi >>
continuò << non devi in nessun momento
mostrare a nessuno ,su suolo inglese ,che parteggi per la mia salvezza o
sarà la tua fine,di me non mi importa,non mi è
mai interessato più di tanto anche per questo ho scelto un
lavoro che mi tenesse sempre sul filo del rasoio,ma non potrei
tollerare che perdessi la vita per venire in mia difesa,anche
perchè non ci riusciresti >>
<< Enguerrand,mi stai chiedendo di starmene buona buona a
guardare Cormac o qualcun'altro torturarti e poi vederti impiccato ? o
peggio >>
<< è proprio questo che ti chiedo se mi ami
davvero Didy,devi farlo >>
<< non se ne parla !! >>
<< ADESSO BASTA >> sentimmo escalmare con
voce carica di rabia e rancore << DEVI STARLE LONTANO,HAI
CAPITO,NON OSARE TOCCARLA O GUARDARLA,BASTARDO DI UN FRANCESE,ASPETTA
SOLO CHE ARRIVIAMO A BELMARSH E Lì RIMARRAI A MARCIRE!!
>>
Zio Edward si era alzato per trattenere Cormac per le spalle che
tentava di gettarsi come un cane rabbioso su Enguerrand
<< ti prego Didy,per favore,fa quel che ti dico,almeno
per una volta ,lui ti ama ... >> ammise Enguerrand
<< sono certo che potresti essere felice con lui
>>
<< se lo volessi ... ma è te che voglio, te e
nessun altro >> affermai risoluta << e
voglio chiudere qui l'argomento >> aggiunsi prima che
potesse ribattere qualcos'altro per farmi cambiare idea.
Il viaggio durò troppo poco per i miei gusti,avrei voluto
più tempo per escogitare qualcosa,ma da sola era
impossibile,per scendere dalla nave avevano legato i polsi del
prigioniero,dovevano stare attenti ad evitare che scappasse.
<< capitano Rockville >> chiamò
Carlslile << sono lieto di vedervi e vorrei ringraziarvi
da parte di tutta la famiglia per il vostro notevole contributo
>>
<< avete recuperato vostra cugina giovane Cullen?
>>
<< si è sana eè salva per
fortuna,ma ha passato parecchi momenti pesanti >>
<< lo immagino,ho approntato una carrozza e delle
cavalcature fresche per il vostro ritorno a Londra penso che vorrete
sbrigarvi il più in fretta possibile >>
<< certo,ci metteremo subito in marcia >>
<< spero che lo facciano marcire a lungo a belmarsh
>> terminò il capitano guardando strorto
Enguerrand che veniva spintonato da Cormac dentro la carrozza senza che
potessi intervenire.
<< io salgo con lui ! >>
<< non se ne parla!! >> ringhiò
Cormac << c'è posto solo per due!!
>>
<< appunto,non posso lasciarti solo con lui,so
già cos'hai in mente >>
<< tu non sali qui Dierdre,temo che dovrai
obbedire,stavolta non puoi più manipolare nessuno mia cara
>>
Prima che potessi aggiungere altro la carrozza si mise in movimento
guidata da zio Emmett e non mi rimase che salire su uno dei cavalli in
attesa,il mio cuore tremava al pensiero di ciò che gli
avrebbe fatto Cormac durante il viaggio fino alla prigione di
Belmarsh,quella carrozza si sarebbe tramutata in una sala delle torture ambulante
più bieche che la mente di un uomo poteva partorire.
______________
per aquizziana: eh povero Cormac, è incazzato nero!! vedrai
... siamo agli sgoccioli,non sò se l'ho detto credo che in
due tre cap è avrò terinato acnhe questa ff,spero
ti sia piacuto il capitolo.
a presto ornella :)
_____________
per rosa62: di certo le triadi avranno un ruolo di primo piano! non
posso svelare nulla altrimenti mi va in fumo il finale :D
a presto al prossimo cap
ciao ornella :)
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Capitolo 25 *** capitolo 25 ***
cap 25 la triade
Eravamo partiti da meno di un minuto e i colpi si
susseguivano senza tregua,una forza violenta scaturiva dal corpo di
Cormac,mi gettò come un sacco di patate sul sedile dopo
avermi
pestato per bene.
Sputacchiai sangue e saliva mentre cercavo di riprendere fiato con il
viso premuto contro il freddo sedile di pelle marrone della carrozza,la
folle velocità con cui andava il mezzo mi faceva
traballare
mandando dolorose scosse alle mie costole sicuramente rotte.
Sentii il mio compagno di viaggio sedersi scompostamente sul sedile di
fronte al mio
<< questo e per averla chiamata "Didy" ti avverto se
provi a chiamarla ancora così ti spezzo tutte le ossa
>>
<< cos'è che ti rode Cormac? >>
non mi riuscì
di frenare quella piccola rivincita ma cosa cazzo mi diceva la testa,io
ero mezzo morto,legato come un salame e avevo pure il coraggio di
replicare,l'unica mia giustificazione era la felicità,l'idea
che Dierdre avesse scelto me invece di Cormac,che si era
esposta davanti a tutta la sua famiglia per me e che nonostante i
rimproveri non era tornata sui suoi passi,la reazione di Cormac non si
fece attendere,un altra gragnuola di colpi si abbatte su di me.
<< cosa le hai fatto bastardo!?cos'è che ti
porta a tanta confidenza? >>
<< non mi fare dire cose che non vorresti sentire
Cormac,non è mia intenzione irritarti >>
<< certo,ma questo non ti risparmierà parecchi
dolori,a
Belmarsh avrò a disposiozione parecchi strumenti
>>
<< ascoltami Cormac,devi impedire a tutti i costi che
Dierdre
ammetta pubblicamente di essere contraria alle mia condanna
>>
Il ragazzo si arrestò con un ennesimo cazzotto a mezz'aria
<< perchè mi sta dicendo questo?
>>
<< per quanto tu possa essere contrario io amo Dierdre e
non voglio che si cacci in guai seri a causa mia >>
<< sta tranquillo le impedirò qualsiasi
comportamento che
possa portare alla tua salvezza anche a costo di doverla rinchiudere a
casa >>
<< molto bene,questo mi fa già stare meglio
>>
Chiusi gli occhi e appoggiai la testa allo schienale,ero sempre
più esausto,il viaggio prosegui fino alla prigione,quando
scesi
dalla carrozza spintonato da Cormac dei cavalieri che ci avevano fatto
da scorta ne rimanevano solo quattro,a quanto pare le donne avevano
portato via Dierdre e non l'avrei mai potuta salutare ne vedere ancora
un ultima volta il suo sorriso luminoso o lo sguardo di sfida
biricchino
che le illumnava gli occhi o il suo profumo di fresia tutti questi
tristi quanto cupi pensieri brulicavano nella mia mente mentre venivo
scortato all'nterno del carcere.
Dierdre Pov
Cosa ne sarebbe stato di lui ,mi sentivo incredibilmente triste,mamma
zia Bella e zia Rose mi avevano riportata a casa,non volevano che
vedessi Enguerrand entrare in prigione,sapevano che sarebbe stata dura
per me,sentii bussare alla porta della camera.
<< avanti! >> gridai con la faccia
affondata nel cuscino
<< Dierdre,sono zia Rose,come stai? >>
Non risposi,temevo di dare in escadescenze e la povera zia non
c'entrava nulla
<< senti Dierdre,zio Emmett, zio Edward e tuo padre sono
tornati adesso,abbiamo dovuto faticare parecchio ma siamo riusciti a
convincerli a portarti da Enguerrand domani >>
mi solevai a guardarla << dici sul serio zia?
>>
<< si, Cormac ha ululato come un lupo in gabbia per tutto
il tempo,ma alla fine se nè fatto una ragione
>>
<< sai se hanno già iniziato gli
interrogatori? >>
<< temo di si cara >>
<< è stato lui vero,Cormac ... >>
<< si,Carlisle ha cercato di convincerlo a cercare delle
risposte con metodi,come dire,meno cruenti,ma non sembra più
lo stesso ragazzo di un tempo >>
Mi alzai dal letto e uscii in corridoio,sarei andata a parlargli,le
cose fra noi dovevano chiarirsi una volta per tutte.
<< Dierdre dove vai? >> avevo incontrato
mia mamma e zia Bella lungo il corridoio,non gli risposi,non volevo che
mi fermassero,sentii Zia Bella chiedere a zia Rose delle spiegazioni,ma
io mi misi a correre più in fretta,non mi avrebbero
raggiunta,scesi le scale e al secondo piano imboccai il corridoio sulla
destra,entrai nella terza stanza per poi uscirne dall'altro lato,veloce
come un fulmine,su un secondo corridoio parallelo,la quarta porta a
destra era la camera di Cormac,vi piombai senza bussare,stava
posando la camicia sulla poltrona ai piedi del letto,aveva i
primi due bottoni dei pantaloni slacciati e avrei voluto sprofondare
per la vergogna.
<< perdona l'intrusione Cormac >> dissi
spostando lo sguardo fuori dalla finestra << ho bisogno
di parlarti >>
<< non ho niente da dirti Dierdre,quindi se vuoi scusarmi
>>
<< intendi impedirmi di salvare la vita ad Enguerrand?
>> chiesi a bruciapelo
<< a tutti i costi,voglio vederlo agonizzante e infine
credo che riuscirò a convincere la regina vittoria a
permettermi di decapitarlo con queste mani >>
terminò sollevando le mani ai lati del viso contorto
dall'odio << credo di essermi dato da fare oggi
>> sollevò la camicia che si era sfilato pochi
attimi prima,completamente insozzata del sangue di Enguerrand.
Mi portai una mano alla bocca nel tentativo di reprimere un urlo,ne
venne fuori un gemito strozzato e mi accasicai al suolo.
<< non non è possibile ... perchè!
>> urlai << perchè mi fai questo
Cormac? >> mi alzai e gli andai vicino,talmente vicino
che quasi sfioravo il suo mento con il naso <<
è me che vuoi punire,perchè non sono stata capace
di amarti? allora picchiami,uccidimi ... mi strappai il vestito
rimanendo davanti a lui solamente con la sottoveste... puoi avermi
adesso se lo desideri,ma devi aiutarmi a salvarlo >>.
<< ti venderesti così per salvargli la
vita? >>
<< dovresti sapere ormai che l'amore fa fare cose
irrazionali,perchè tu ne stai facendo parecchie
>>
La porta della camera si aprì e l'intera famiglia
entrò.
<< Cormac >> esclamò zio Edward
<< cosa le hai fatto? >>
<< non mi ha toccata zio,state tutti tranquilli
>> affermai con voce atona
<< potete lasciarci soli un istante? >>
intervene Cormac
Cormac POV
Non appena tutti se ne furono andati tornai a guardare la donna per la
quale aveva commesso le più insane follie,avrei voluto
vederla così il giorno delle nostre nozze,nella nostra
camera da letto,seminuda è felice e invece non eravamo
nemmeno fidanzati,era seminuda nella casa dei nostri gneitori e stava
piangendo da straziarmi l'anima,perchè anche se lei non
avesse mai potuto amarmi io l'avrei fatto per sempre.
<< Dierdre? >> le dissi cercando di
sollevarle il viso << ti aiuterò va
bene,riusciremo a far scappare Enguerand da Belmarsh >>
<< COSA!! come faremo Cormac è una prigione di
massima sicurezza! >>
le drappeggiai la mia veste da camera sulle spalle .
<< Abbi fiducia in me,so di essermi comportato da vero
folle,ma credo di essere rinsavito,credi di poter vivere lontana dalla
tua famiglia? >>
<< ma questo cosa c'entra!? mi stai facendo girare la
testa >>
<< tu rispondi >>
<< si credo di si,certo preferirei continuare a vedervi
ma se propio devo, lo farei >>
<< molto bene,preparati per domani alle sei,saremo a
Belmarsh e ti aiuterò a fuggire con Enguerrand ,adesso
andiamo i nostri gneitori devono darci una mano >>
Mi trascinò in corridoio inconsapevole dei piani che
frullavano nella sua testa ma con la ferma speranza che sarei riuscita
a salvare il mio amore.
______________________________________ THANKS TO:
per aquizziana: non mi hai offesa affatto è molto bello
sapere di ispirare un tale coinvolgimento,fortunatamente cormac
è rinsavito! per aiutare la sua amata a fuggire con l'uomo
che ama davvero ... quasi mi dispiace per lui ... ma non si
può mai dire,vedrai!! hihhi ci sarà una bella
sorpresa.:)
per rosa62: come vedi Didy tenterà il
salvataggio,andrà a buon fine? dove scapperanno? quali sono
i piani di Cormac? tutto si chiarirà al prossimo capitolo!!
a presto ornella ^^
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Capitolo 26 *** capitolo 26 ***
PER TUTTI QUELLI CHE HANNO AVUTO LA PAZIENZA DI SEGUIRMI
FINO ALLA FINE VI RINGRAZIO INFINITAMENTE.
SPERO CHE QUESTO CAPITOLO POSSA PIACERVI
VI CONSIGLIO DI ASCOLTARE BACIAMI ANCORA DI JOVANOTTI DURANTE LA
LETTURA PERCHè è STATA LA COLLONNA SONORA DI
QUESTO CAP E CREDO CHE CI STIA BENISSIMO.
UN SENTITO GRAZIE A TUTTE LE MIE COMMENTATRICI
AQUIZZIANA,ROSA62,NANITA,LADY SILE E TUTTE LE ALTRE CHE MI ANCHE SOLO
LETTO,A PRESTO RAGAZZE ^^
CON AFFETTO CRAZY
Fissavo il soffitto della cella umida e puzzolente in cui ero stato
rinchiuso,il giorno prima mi avevano lasciato in mano a Cormac Cullen e
aveva dimostrato di saperci fare con gli strumenti che Belmarsh gli
metteva graziosamente a disposizione,ma di certo non ero il primo
pivello del paese.
Molto prima di iniziare ad usare quegli strumenti sugli altri con abile
maestria,mi avevano insegnato a sopportarne gli effetti sulla mia carne
cosicché se un giorno fossi caduto nelle mani sbagliate
avrei potuto resistere senza rivelare i miei segreti; sorrisi
sarcastico,certo insegnamenti non potevano essere più
profetici di quelli che aveva ricevuto in Egitto,ma per chi fa un
mestiere come il mio era da mettere in conto.
Un topolino passo fulmineo da un lato all'altro della cella rubando il
tozzo di pane raffermo che avevano gettato dentro come mia razione di
cibo giornaliero,non ero in grado nemmeno di alzarmi figurarsi se
potevo mangiare.
<< maledetta spia! tirati su,dobbiamo portarti in sala
interrogatori >>
Feci un profondo sospiro poi cercai di tirarmi in piedi sostenendomi al
muro,con passo claudicante seguii la guardia fino alla sala,non dovevo
cadere o quel sadico ne avrebbe approfittato per sferrarmi calci nei
punti che mi dolevano maggiormente,arrivai a destinazione e dopo che mi
ebbero legato nuovamente alla sedia sparì uscendo dalla
porta alle miei spalle.
<< rieccoci di nuovo insieme Cormac,però devo
avvisarti,non riuscirai a farmi dire nulla >> mi
guardò per un momento,mi si avvicinò e mi sciolse
dalle catene che mi tenevano fermo alla sedia,poi aprì la
porta da cui era uscita la guardia gettando occhiate a destra e a
sinistra del corridoio,quindi ritornò nella stanza
chiudendosi la porta alle spalle.
<< Potete venire fuori >> bisbiglio diretto
a nessuno in particolare,una piccola porta in legno si aprì
sul lato opposto della stanza e ne venne fuori Dierdre,che mi si
gettò addosso,non potevo crederci era davvero lei,non mi
sembrava vero,ma profumava di fresia, ed era morbida e il suo sguardo
di solito acceso di un bel fuoco vivace era triste e pieno di
lacrime,avvolsi il suo viso fra le mie mani << Di-dy ...
amore mio,amore non piangere sono qui >>
La strinsi più forte contro di me e guardai Cormac e lo
ringrazia in mille lingue solo con lo sguardo,l'intera famiglia era
entrata nella stanza e non sapevo per quale motivo.
<< dobbiamo muoverci >> disse Carlisle
<< prima che arrivino le guardie del nuovo turno del
mattino,per ora sono solo in due >>
<< cosa! state dicendo che mi farete scappare?
>>
<< si proprio così Enguerrand >>
sussurro Dierdre sul mio collo
<< ma vi metterete nei guai >>
<< tu lascia che siamo noi a sbrigarcela >>
affermò Jasper il padre di Dierdre << credi di
farcela a camminare? >>
<< penso di si >>
<< lo sostengo io papà,muoviamoci adesso
>>
Uscimmo sul corridoio,tutti mi si misero intorno come a farmi da scudo
,all'altezza del posto di guardia Cormac tirò fuori un
grosso mazzo di chiavi e aprì una porta che dava all'interno
di un cortile in disuso per le ore di svago dei detenuti,lì
una carrozza a quattro tiri era in attesa insieme ad altre
cavalcature,mi sembrava di rivivere la scena della nostra fuga dalla
locanda di Pierre e Marianne,ma quella volta non sapevo ancora dove
fossimo diretti.
A bordo non ci fu tempo per chiedere informazioni,Le quattro donne si
stavano occupando di cucire le ferite e i tagni il più in
fretta possibile,mentre la carrozza procedeva veloce,mi fasciarono le
costole rotte e misero via tutto l'occorrente per le medicazioni,ero
così sbigottito che mi sembrava di aver perso l'uso della
parola.
<< sta tranquilla Dierdre,è un uomo forte si
rimetterà e poi Fiona ti aiuterà a rimetterlo in
sesto >>
<< no sono sicura mamma ... mi mancherai,da morire
>>
Si abbracciarono davanti a me,gli occhi della madre di Dierdre si
riempirono di lacrime,poi la lasciò andare per asciugarle
con un fazzoletto
<< anche voi zia Bella ,zia Rose mi mancherete
tantissimo,confido che presto ritorneremo tutti insieme >>
<< vieni qui Dierdre >> fece Bella
<< ricordati che ci saremo sempre e non appena avremo
sistemato le cose qui,vi raggiungeremo >>
Intanto la carrozza si era fermata e lo sportello si aprì
Jasper e lo zio di Dierdre che sembrava un armadio,credo si chiamasse
Emmett aiutò la moglie piangente a scendere dalla carrozza.
<< dierdre >> chiamò Jasper
<< stai serena presto saremo di nuovo insieme
>>
<< passeranno mesi papà,ma mi fido di
te,sò che non mi deluderai mai >>
Padre,madre e figlia si abbracciarono stretti e poi i saluti al resto
della famiglia,era la scena più toccante a cui avessi avuto
la fortuna di assistere,non ero mai riuscito a capire cosa fosse una
famiglia prima si incontrare loro,intanto Dierdre era arrivata alla
fine dai saluti era arrivata a Cormac.
<< Dierdre, in carrozza c'è tutto quello che
potevo stipargli,inoltre ho messo anche degli indumenti per lui e il
mio cappotto,abbiamo la stessa taglia e poi ... >>
<< shhh Cormac ,grazie, ti auguro che un giorno tu possa
incontrare una donna che sappia amarti con lo stesso trasporto di cui
tu sei capace >>
Le lacrime solcavano il viso della mia dolce Didy,mi avvicinai al suo
fianco
<< si Cormac,anche se mi consideri un nemico,credo di
doverti dire che senza il tuo aiuto non avrei potuto riabbracciare il
mio amore >>
<< prenditi cura di lei,altrimenti ti vengo a ripescare
... >> terminò con un sorriso sghembo sulle
labbra.
Salimmo in carrozza diretti in Scozia in una delle tenute che
appartenevano alla famiglia Hale,lì il governo inglese non
aveva giurisdizione eravamo salvi e avremo potuto vivere per sempre il
nostro amore.
<< Didy mi dispiace amore mio,mi dispiace averti
costretta ad abbandonare la tua famiglia >>
<< li rivedremo presto Enguerrand,si tratta pur sempre
delle triadi più famose dell'inghilterra >>
Posò le sue labbra sulle mie e ... Francia,Inghilterra o
Scozia non importava dove fossi casa mia era fra le sue braccia
EPILOGO
<< Cormac,cosa ne pensi di darci un taglio con queste
feste mondane? sono veramente stanco,vorrei passare una serta
tranquilla al club a sorseggiare del porto con zio Edward e zio Jasper
>>
<< su Carlisle non puoi chiuderti come un vecchio bacucco
in un club >>
<< questa e la settima festa da ballo in 4 giorni
>>
<< va bene domani resteremo al club >>
scendemmo le scale pronti per la serata che ci attendeva,il ballo dei
Fergusson era gremito di gente quella sera,centinaia di coppie danzanti
volteggiavano sulla pista da ballo,ci mescolammo fra gli invitati,dopo
aver preso due bicchieri di spumante da due camerieri in livrea che si
destreggiavano fra gli invitati
notai due fanciulle eteree in avvicinamento,allora diedi di gomito a
Carlisle che quasi si stava affogando con la bevanda
<< cosa c'è Cormac,vuoi farmi macchiare
l'abito ? >>
<< stai n guardia cugino,stanno arrivando due magnifiche
ragazze alla nostra destra >> affermai con fare noncurante
<< Buonasera signori è un piacere
conoscervi >>
<< temo di essere stato colpito da una grave forma di
smemoratezza,perchè non saprei come avrei fatto a
dimenticare due signorine incantevoli come voi? >>
Le due ragazze sorrisero dietro il ventaglio
<< non ci hanno mai presentato,ma le nostre madri ci
hanno parlato a profusione dei vostri genitori e della vostra venuta al
mondo alquanto insolita >>
<< oh! >> fece Carlisle <<
Capisco,voi siete le figlie di Lady sile e Lady Aquizziana
>>
<< esatto,avete una memoria di ferro Milord
>>
<< vi prego chiamatemi Violet >>
<< molto bene Violet >> fece Carlisle
prendendole la mano << mi fareste l'onore di questo ballo
>> la figlia di lady Sile si
allontanò al braccio di Carlisle verso la pista da ballo.
<< milady posso conoscere il vostro incantevole nome?
>>
<< Katrin >> disse arrossendo graziosamente
Le note del valzer si diffusero attorno senza chiederle nulla le presi
delicatamente per mano e in quell'istante mentre la strinsi a me sulla
pista da ballo capii che quando
capita che si incontrano due corpi è soltanto
perché le loro anime si sono già incontrate.
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