Gioca con me

di MissNanna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un giorno qualunque ***
Capitolo 2: *** Tutto in una sera ***
Capitolo 3: *** Incontro/Scontro ***
Capitolo 4: *** il piano per farti innamorare di me!! ***
Capitolo 5: *** Momenti di Puro Sfogo.. ***
Capitolo 6: *** a scuola.. ***
Capitolo 7: *** Gioca con me ***
Capitolo 8: *** Ancora tu!? ***
Capitolo 9: *** Gioco Pericoloso.. ***
Capitolo 10: *** Amare!!che cosa difficile.. ***
Capitolo 11: *** Capodanno!! ***
Capitolo 12: *** Rientro.. ***
Capitolo 13: *** Dichiarazioni&incontri ***
Capitolo 14: *** Girasoli..e poi tu! ***
Capitolo 15: *** Addio Amore mio ***
Capitolo 16: *** Quel Ti Amo Maledetto ***
Capitolo 17: *** La dura verità ***
Capitolo 18: *** Una Fine per un Inizio.. ***



Capitolo 1
*** Un giorno qualunque ***



Capitolo uno: Un giorno qualunque 

Il sole è già alto nel cielo e illumina, con i primi raggi del mattino, il mio viso ancora assonnato.
Quel giorno, forse per l’ansia da compito di matematica previsto quel dì, ero riuscita a svegliarmi senza l’aiuto della sveglia. Mi alzo con calma e, svogliata, inizio a prepararmi. 


Odio la nostra divisa scolastica: la trovo da pervertiti. Le ragazze indossano una gonna troppo corta e una camicetta bianca troppo aderente, con una giacca e un cravattino blu, rosso e verde. Ai ragazzi spettano dei comodi pantaloni con camicia, giacca e cravatta.
In pratica, noi ragazze dobbiamo uscire mezze nude ed essere vittime degli sguardi poco casti dei nostri compagni, in piena adolescenza.


In ogni caso, io sono Clizia Torrisi e ho da poco compiuto 17 anni. Ancora non mi rendo conto di quanto il tempo passi troppo in fretta. Frequento la 4F del Margherita di Savoia, Napoli.
Sono una ragazza normalissima: mi piace divertirmi e uscire con le amiche, ma odio esagerare.


Non ho mai avuto un ragazzo, ma questo non mi provoca veri e propri problemi, però, certe volte, spiegarlo a persone della mia età mi mette in imbarazzo….


Sono una ragazza solare, ma anche lunatica e alcune volte un po’ timida; adoro mangiare, sebbene io pesi a stento 55 kg.
La maggior parte del mio tempo la dedico ad MSN, Facebook e alla lettura, poiché non amo studiare ma, grazie alla mia memoria alquanto fotografica, riesco sempre a rimanere sul 6, anche perché la mia filosofia di vita è “Prima trovo il modo di divertirmi e poi faccio ciò che si può fare per prendere un 6”.


Io e le mie amiche Sara, Federica e Soreja passiamo più tempo a fumare nei bagni che in classe e chiacchieriamo almeno mezz’ora prima di entrare a lezione.
Sara è un tipo molto frenetico: è piuttosto robusta, ha gli occhi grandi e le labbra carnose; alcune persone la definiscono “poco femminile” per lo scarso tatto con cui dice le cose: per me questa è la cosa che la differenzia dalle altre ragazze e che la rende speciale.
Poi c’è Federica, che, a mio parere, è bellissima, forse la più bella della scuola: ha un sorriso splendente e gli  occhi scuri e profondi, a mandorla, un nasino e delle labbra a cuore; è paffutella, ma grazie al suo carattere simpatico riesce ad “eliminare” anche quei chili di troppo.
Infine, ma non meno importante, c’è Soreja: ha i capelli riccissimi, gli occhi nocciola e le labbra carnose, risulta sexy grazie alle sue curve. Ma è anche molto testarda e capricciosa, e quando ci si mette può far morire dalle risate.


Oltre a noi quattro pazze, ci sono anche Azzurra e Brunella che, a differenza nostra, preferiscono non entrare nel bagno a fumare, dato che non gradiscono molto l’effetto “ciminiera” che il bagno assume quando io, Federica, Sara e Soreja entriamo lì.


Azzurra è ripetente ed ha, appunto, 18 anni; ha i capelli castani e gli occhi a mandorla, il naso piccolo e le guance incorniciate da chiare lentiggini. Il suo carattere è forte e autoritario, infatti noi quattro la chiamiamo “mamma” e, anche se spesso mi fa fare delle vere e proprie figuracce, le voglio un bene dell’anima.
Brunella, be’, che dire: è bellissima. Ha gli occhi scuri incorniciati da lunghe ciglia; è magra e ha lunghissimi capelli neri.


Rinornando a me e al mio inizio giornata posso dirvi solo che le cose che odio di più la mattina sono: il traffico, i pullman affollati, gli uomini che ti guardano indugiando un po’ troppo sulle gambe e cadere davanti a 30.000 persone intente a raggiungere la propria destinazione. Se poi ci mettiamo il sedere nell’acqua sporca e il tuo accerrimo nemico che si bacia con una ragazza piuttosto civettuola, le cui gambe si aprono con uno schiocco delle dita, be’, che magnifica mattinata!


Indaffarata a rialzarmi, mi appare dinnanzi al viso una mano virile, credo di sapere di chi si tratti.


«Allora, Torrisi, ti serve una mano?» ovviamente la mia intuizione era giusta, dato che, colui che mi sta parlando con voce troppo divertita, è proprio Principe.


«No, grazie. La giornata è già iniziata di merda e, se permetti, mi rialzo da sola.» e, con uno scatto agile mi rimetto in piedi, cosa molto strana dato che fino a quel momento non ero riuscita a muovere nemmeno un arto.


«Be’, vedo che sei riuscita ad alzarti da sola! Forse, ora, posso anche andare… ma credo che potrei aiutarti a togliere quell’enorme macchia di fango che hai sul sedere, eh, Torrisi?» dice, stringendo più forte la vita della sua ragazza, sogghignando e sottolineando ancora di più quell’assurda provocazione.


«Oh, grazie per avermi fatto notare la macchia! Magari, chissà, trovo qualche altro volontario, molto più sexy, che è disposto ad aiutarmi. Addio!» termino, ridendo divertita per la mia folle capacità di affrontarlo riuscendo a trattenere l’imbarazzo per quell’enorme macchia… Bleah, che schifo!


Corro veloce per tutta Piazza Dante e salgo quell’orribile discesa-montagna che mi separa dalla scuola. Arrivo ai piedi del portone con ben dieci minuti di ritardo, e con un fiatone che non mi aiuta per niente a camminare.


«Ehi! Ancora qui? Strano! Non mi sembravi un tipo che si permetteva di entrare in ritardo.» dice quel deficiente di Principe, che ovviamente è divertito per l’espressione affaticata che ho per aver percorso tutta quella strada, mentre lui si bea dei privilegi del motorino dell’ochetta che è con lui.


«Forse perché non mi conosci per niente! Non crederti chi sa chi, perché non penso che tu possa essere in grado di deridere qualcuno!» sbotto, più infuriata che mai, continuando a percorrere il cortile per poter entrare in classe.


«E chi ti dice che io sia qualcuno? E, tanto meno, che io non ti conosca?» chiede, sempre con quel suo sorriso che tanto odiavo.


«Primo: se non ti credessi un Dio sceso in terra ora non saresti qui a scocciarmi, facendo finta di provare interesse per me, quando entrambi ci odiamo. Secondo: tu non mi conosci, perché solo chi mi è veramente vicino mi conosce.» continuo, fermandomi di botto tra le scale del primo e secondo piano, solo per guardarlo negli occhi. Cerco di assumere un’espressione di sfida, con le parole non mi sono mai trattenuta, anzi…
Però, quando si trattava di guardarlo negli occhi, non ci riuscivo. 
A 14 anni ero, strano ma vero, innamorata follemente di Principe. Poi, ovviamente mi passò quando, in estate, conobbi Jake, un americano niente male con cui non conclusi nulla… come al solito, aggiungerei.
Fatto sta che dopo un po’ la voglia di rivedere ‘sto stronzo di Stefano diminuì e quando lo vidi baciarsi con una mia “amica” delle medie, la fitta al petto fu così forte che mi porto ad odiarlo e a giudicarlo per quei suoi atteggiamenti da bastardo, il quale motto era “Ti fotto e poi ti butto”. 
Forse il mio problema con lui era proprio quella stupida cotta infantile…


«Terrisi, ti vedo quando non esci all’intervallo perché preferisci fumare nel bagno con le tue amiche, o quando arrossisci dopo che qualcuno ti fa un complimento, o quando ti arrabbi se ti prendo in giro…» e, sussurrando al mio orecchio, aggiunge «so anche che non hai mai baciato nessuno…».


Deglutisco rumorosamente per quel contatto e per le sue parole, trattenendo il forte imbarazzo mi scanso da lui e riprendo a camminare.
«Vedo che sai osservare, quindi, osserva il mio culo sporco di fango che ti saluta: ciao ciao!» affermo, correndo per non fare ulteriore ritardo.


Quando arrivo davanti alla porta della classe, sento un “Pss! Pss!” proveniente dalla fine del corridoio. Mi volto e vedo Sara nascondersi dietro al muretto del bagno e farmi cenno di raggiungerla.


«Ehi, Clì, come mai così tardi?» si informa abbracciandomi, tenendo in mano la prima sigaretta della giornata.


«Niente, sono caduta. A proposito, guarda qui che schifo!» le dico, indicando la macchia di fango sulla gonna.


«Che schifo… Sicura che non sia merda?» chiede, prendendo l’ultimo tiro della sigaretta prima di gettarla nel water.


«Sì… almeno credo…» inizio, un po’ titubante. «Comunque, non puoi capire che imbarazzo, sono caduta davanti a…».


«No! Non mi dire!» mi interrompe Sara, incredula. Io le faccio un cenno d’assenso e lei continua a parlare. «Sei proprio un disastro! Come si fa a cadere proprio davanti a Principe? Comunque, io quello non lo sopporto, ma se ne avessi l’opportunità…» interrompe la frase, lasciandomi immaginare.


«Sì, certo! Io a stento ho dato un bacio a stampo, figuriamoci, da dove mi esce il coraggio? E poi proprio con lui… pff… MAI!» esclamo fiera, sedendomi sul pavimento con le gambe incrociate e la cartella alle spalle.


«Sei una stupida, Clì! Perché tu potresti riuscire ad arrivare facilmente a lui, e poi Principe è veramente bono, non negarlo!»


«Ma io lo odio!» dico, cercando di far ragionare Sara.


«Sì, capirai, lo “odi”, ma parché? Per quel maledettissimo bacio con la tua amica delle medie? È una vera stronzata, sono passati 4 anni e ora lui non si ferma al bacio, va ben oltre.» divertita, si accende un’altra sigaretta.


«Per me, lui può far quello che gli pare, non mi importa! Comunque, non capisco perché mai dovrei fare sesso con lui, non posso semplicemente aspettare la persona giusta? Per lui la mia prima volta non avrebbe molta importanza, mentre io voglio che sia tutto perfetto!» dico, poggiando la testa sulle ginocchia. Il pensiero di lui, nelle braccia di altre ragazze, mi fa uno strano effetto, quasi disgusto.


«Scusa eh, ma che ne puoi sapere, tu? È pur sempre un ragazzo, potresti riuscire ad abbindolarlo.»


«Ma perché dovrei abbindolarlo? Neanche mi piace, Principe…» sbotto, imbronciata.


«Tzè! Raccontalo a qualcun altro! E soprattutto non farti sentire da Federica, altrimenti è morte assicurata.» mi avverte la mia amica.


«E per quale motivo, scusa?»


«Semplice: ti ha sempre detto di non mollare con lui e di farti avanti come una possibile “fidanzata” e non come “rivale” in guerra.»


«Vabbè, comunque il problema non si deve creare, perché non voglio né fare sesso con lui né diventare la sua fidanzata, punto e basta.» esclamo, irritata.


«Certo, certo! Voglio proprio vederti domani, alla festa di Claudio, quando lui porterà Raffaella nel privè, quale faccia farai.»


«E che faccia dovrei fare? Lui-non-mi-piace-PIÚ! Stiamo parlando di una cotta di 4 anni fa!» sbotto, cercando di non alzare troppo la voce.


«Spiegami, allora, per quale motivo dopo quella vecchia cotta non hai voluto saperne più sui ragazzi! Sono veramente curiosa!» esclama, portando la sigaretta alle labbra.


«Forse, bah, perché non m’interessa avere un ragazzo?!»


«Ma fammi il piacere! Non prenderti in giro da sola, Clì! Per una volta, una, sii sincera e ammettilo che ti piace ancora e che non vai quasi mai in cortile perché c’è lui che ci prova con tutte, e, casualmente, queste tutte riescono sempre ad entrargli nelle mutande!»


«Sì, vabbè, okay. Hai ragione te!» esclamai, sarcastica. Anche se… NO!


«Contenta tu, contenti tutti.» dice Sara, con evidente tono scocciato.


«Ecco!»


«Comunque, per una volta, non pensare e, se domani ti capita a tiro un bel figo, butta nel cesso la razionalità e tuffati in quell’occasione!»


«Okay!» le rispondo, divertita da quel consiglio. «A parte ciò, chi c’era in prima ora?» chiedo.


«Latino. Vai una bomba, eh! Come al solito uscirà cinque minuti prima, così entri in classe e ti metti un bel ritardo da sola.»


«Ovvio!»


Appena suona la campanella, io e Sara sgattaioliamo come ladre fuori dal bagno per attuare il nostro piano.
Prima di entrare, scorsi una figura familiare sulle scale: era lui e una delle tante. Restai immobile guardando quei due, presa da una fitta allo stomaco.
Possibile che… NO!

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Capitolo 2
*** Tutto in una sera ***


Capitolo 2: Tutto in una sera

 

La sera della benedettissima festa di Claudio è arrivata e con essa si è presentata anche una leggera preoccupazione di cui non capisco il perché.
Per la serata ho scelto dei leggins di pelle neri, una camicia a mezze maniche grigio scuro e una cintura posta appena sotto il seno, messa accuratamente lì per evidenziare la mia terza abbondante. Ho lasciato i capelli sciolti e mossi con molti boccoli naturali. Per l’occasione ho preferito truccarmi con un po’ di phard rosa sulle guance e una linea di matita sugli occhi, giusto per far risaltare le mie iridi azzurro mare.


Le mie pazze amiche sono per lo più “accoppiate”: chi con il primo ragazzo che hanno trovato, come Sara; chi con il loro fidanzato storico, come Federica. Soreja, Brunella ed io, invece, siamo nel gruppo delle “single”.


Saliamo in macchina con Sara e il suo accompagnatore Ilario; io e Soreja iniziamo a conversare con il ragazzo che ci appare molto gentile, simpatico e, stranamente, intelligente. Cosa che difficilmente può accadere quando c’è di mezzo Etta – Saretta – che, povera lei!, ha sempre avuto ragazzi poco raccomandabili.


«Allora, Ilario, come vi siete conosciuti te e Sara?»


«A dir la verità, ci siamo conosciuti ieri sul pullman e lei mi ha chiesto di accompagnarla a questa festa!» risponde il ragazzo, continuando, con assoluta serenità, a guidare, senza nemmeno accorgersi delle nostre espressioni che, ovviamente, sono di puro stupore. Prima ci guardiamo noi tre, poi ci giriamo contemporaneamente verso la nostra amica che, divertita, sghignazza per le nostre espressioni.


«Ma tu non cambierai mai?» esordisce Brunella, dopo una pausa di silenzio.


«Cara, lo sai che io vado per il colpo di fulmine!» dice Sara, divertita, spostando lo sguardo su Ilario, che le siede accanto.


«Mmh, non ti facevo così esplicita!» afferma il giovane, ancora attento alla guida.


«Sì, che ci devo fare, sono così! E, naturalmente, scherzo! Non aspettarti che ti salti in braccio o che ti chieda di farmi tua per poi inginocchiarmi e implorarti di sposarmi! Non sono affatto un tipo del genere,» continua, un po’ più seria. «per ora mi stai bene come amico, ci divertiamo e so che non sono il tuo tipo, dunque, stasera pensiamo solo a divertirci che c’è alcool gratis!» termina urlante.


«Che pazza che sei!» afferma Brunella, divertita.


«Ovvio. Almeno, IO affogo i miei dispiaceri nell’alcool e mi diverto anche, mentre te ti struggi l’anima, pensando al tuo Marco Carta. Non so per quanto potrò resistere, ma di certo se ‘sto coglione non ti richiama, io lo vado a prendere per quelle orecchie a sventola che si ritrova e lo porto qui. Anche a costo di rapirlo davanti a tutto il suo pubblico, durante un concerto!» sbotta, quasi incazzata.


Ebbene sì, la cara e dolce Brunella è riuscita ad incontrare il suo mito: il suo fascino ha fatto breccia anche nel cuore del sardo. 
Sono stati insieme per più di due mesi, poi, lui è partito per la sua Tournee in Europa e Brunella sta da schifo: Carta non si faceva sentire da più di una settimana.


«Ah, Etta, ti prego: non ricominciare che ti uccido! Per stasera non ci voglio assolutamente pensare e ti farò compagnia, voglio decisamente divertirmi!»

«Wow, così mi sta bene!»

«Anche a me…!» dico speranzosa; non voglio restare sola.


10 minuti dopo

 

«Ragazze, siamo arrivati. Voi entrate, io e Sara vi raggiungiamo subito.» ci dice Ilario.


Scendiamo e ci dirigiamo all’entrata del locale M&M, anche chiamato o hai i soldi o non entri
L’M&M è uno dei luoghi più frequentati dai ragazzi “famosi” di Napoli e, di certo, non per noi poveri comuni mortali. Ma, grazie al nostro adorato Claudio, per una sera possiamo fingerci Cenerentole e non imbucate.


Quando entriamo, una delle mie paure più grandi si avvera: Brunella scompare con il suo cellulare, Federica si accosta vicino ai divanetti per pomiciare con il suo amato Achille, Soreja flirta con il barista e Sara ancora non è entrata.


Rimango impalata al centro della pista per ben cinque minuti, poi, decido di andare a cercare il festeggiato per augurargli buon compleanno. Lo inquadro immerso in una discussione con altri ragazzi. Decido di non avvicinarmi e quindi indietreggio, ma, per mia sfortuna, vado sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.


Mi volto per scusarmi e incrocio le sue iridi azzurre: era perfetto con quella camicia turchese e quei pantaloni neri; per non parlare del sorriso, del suo mento coperto da un po’ di barba… No… NO. NO! Lui non mi piace!


«Ah, sei tu. Ed io che credevo di ritrovarmi davanti ad una bella ragazza!» esclama Principe, troppo divertito, per i miei gusti.


«Infatti, io non sono bella, ma mi ritengo intelligente e, proprio per questo, adesso giro i tacchi e ti faccio vedere il mio sederino: ciao!» dico, prima di cercare di voltarmi, quando mi prende il polso e, trattenendomi, mi fa girare.


«Lo sai, mi stai stufando con queste sciocchezze! È vero, Terrisi, hai un bel sedere, ma quando parlo con qualcuno, preferirei vedere il suo viso e non il suo sedere, anche se bello!»


Momento, momento, momento. Gli piace il mio sedere? Vabbè, ovvio, è un uomo: a chi non piace il sedere di una ragazza? Ma… per quale motivo mi faccio questa domanda?


«Senti, io vorrei chiederti scusa per oggi, sai, per il fatto del bacio. Ma la trovo una cosa ridicola, hai 17 anni e il fatto che tu non abbia mai baciato nessuno è assurda.»


«Bene, hai espresso il tuo inutile parere, che dovrei dire, adesso?»


«Scusami… ho sbagliato nuovamente…»


«Per favore, BASTA con queste scuse: m’irriti ancora di più. Non è problema tuo se ho mai baciato qualcuno e poi non devo certo spiegarti il perché di questa decisione!»


«Certo, come se non potessi immaginarlo, il motivo!»


«E quale sarebbe, dai? Illuminami d’immenso, Principe, forza.» dico, a braccia conserte, attendendo un suo ragionamento.


«Sei così santarellina che non ti va che gli altri pensino male di te!»


«Sai, Principe, stronzata più grande non potevi proprio dirla!» sbotto, irritata.


Una voce interrompe la nostra discussione. «Ragazzi?»


«Che c’è?!» chiediamo entrambi, in tono scocciato e alterato.


«Scusate, ma siete gli unici che non stanno pomiciando e mi serve una mano per organizzare uno scherzo al festeggiato: potete andare nella cantina del locale, prendere una scatola rossa e portarla qui?» continua, in tono più gentile.


«Okay.» rispondiamo io e Principe, ma sempre con tono alterato.

Ci allontaniamo, mentre il ragazzo ci urla qualcosa d’incomprensibile.


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«Ecco, è qui la cantina. Entra prima te e fai il galante che non sei!» sbotto, scocciata dalla situazione.

Lui apre la porta con aria disinvolta.


«Prego, entra pure, che ti seguo.»


«Certo, coglione.»


«Sempre molto fine, vero?» dice, scocciato.


«Ovvio: nel bene e nel male resto la Clizia di sempre.»


«Ah, che bella cosa!»


«Che cosa vorresti dire?» chiedo, alzando un sopracciglio e incrociando le braccia.


«Che non sei perfetta, Terrisi. Non sei così perfetta da poter prendere una tale decisione, meglio se fingi di essere un’altra persona che fai più bella figura!»


«Certo! Perché è meglio fottersi trecentomila ragazze che fidanzarsi con una e diventare MATURO e SERIO. Preferisco essere me stessa invece che fingermi un’altra persona, mentre tu preferisci essere un puttaniere che avere una sola ragazza!»


«Stronza! Non chiamarmi puttaniere!» dice, alterato, sbattendo con veemenza la porta dietro di lui.


«Molto fine: poi ti lamentavi di me!»


«Dai, prendiamo ‘sta scatola e andiamocene che mi sto innervosendo.»


«Siamo in due…» borbotto. Cerco la scatola rossa che si trova proprio davanti ai miei piedi.


«Ecco la scatola!» esclamo, indicandola. «Possiamo anche andare.» Lui afferra la maniglia, ma la porta non si apre. Mi avvicino e provo a spingere: niente, è bloccata.


«Che cazzo!» esordisce lui.


«Non dovevi sbatterla così, sei un idiota!» dico io, arrabbiata.


«È solo colpa tua se siamo in questa situazione!» ah ecco, adesso m’incolpa! Ci mancava…


«Ah, e per quale motivo?»


«Perché mi hai fatto incazzare, stupida!»


«Stupida lo dici a una delle tue ochette!» ormai le distanze tra di noi si sono annullate: siamo ad un passo di distanza, sento il suo alito caldo carezzarmi il viso, e non mi dispiace. Il peggio è che adesso fisso le sue labbra e non più i suoi occhi.
Sono pazza, lo so, ma al solo pensiero di potergli sfiorare quelle labbra mille brividi percorsero la mia schiena.


«Terrisi, sei gelosa delle mie ochette?» adesso ghigna divertito, come se la questione fosse divertente.


«E di cosa, in particolare?»


«Del fatto che, mentre loro si fanno sane scopate con me, tu ti limiti a osservare le mie labbra pur di non baciarmi, solo perché altrimenti la gente penserebbe male di te.»


«Mi dispiace deluderti ma non invidio quelle puttanelle, e tanto meno voglio baciarti. Inoltre, ho notato che quando parli molto, sputi altrettanto; non è bello da vedere, sai? È quasi ipnotizzante: i tuoi sputi escono ritmici.»


«Ah, certo, forse hai ragione!» dice, in tono sarcastico. «E, per quanto riguarda la questione dell’opinione che la gente potrebbe farsi su di te?»


«Be’, quella è solo una tua – stupida, aggiungerei – idea. Non m’interessa delle opinioni delle altre persone!»


«Ah, sì? Dimostramelo.» mi dice, avvicinandosi ancora di più a me.


Dio mio, mi pento e mi… Oh, mamma: guarda quelle labbra!
Dei miei peccati, perché peccando, ho offeso… Perché il cuore mi batte così forte?!
Di essere amato sopra ogni cosa… Altri 5 secondi e – oh Dio, che belle labbra! – non sono più padrona delle mie azioni.
Amen.


«E come?» gli sussurro, serrando gli occhi per reprimere il folle desiderio di assaporare le sue labbra.


«Devi capirlo da sola!» sogghigna. Apro gli occhi e, arrabbiata, reagisco in un solo modo. 

Odio sentirmi presa in giro e così devio le sue labbra e mi avvicino al suo orecchio, come aveva fatto lui il giorno precedente. Voglio sorprenderlo come mi ha consigliato Sara.


«Mmh… che ne dici di un po’ di sesso? Mi fai da maestro?» riesco a vedere, di sfuggita, i suoi occhi che si spalancano dallo stupore.

Mi allontano per fissarlo meglio negli occhi e noto una certa scintilla nel suo sguardo. Non è sbagliato farlo con lui: di Stefano, unica cotta adolescenziale, mi sarebbe rimasto il ricordo della mia prima volta.


«C-Che cosa dici?» balbetta, con evidente stupore.


«Quello che ho detto.»  dico, con tono dolce, guardandolo quasi amorevolmente.


«Sicura che non ti pentirai?» ghigna.


«Perché dovrei pentirmene? Mi hanno detto che sei una bomba a letto, meglio di un giocattolo da Sexy Shop!» gli dico, sostenendo quel falso sorriso.


«Non mi piace essere considerato un giocattolo!» afferma duro, quasi glaciale.


«È così che alcune ragazze ti considerano… ma non io.»


«Bene: ricorda che non dovrai mai aspettarti nulla da me. Quello che faremo resterà tra noi due!»


«Certo…» mormoro, abbassando lo sguardo.


Stefano si avvicina improvvisamente al mio viso e mi stringe per la vita, avvicinandomi al suo torace e provocandomi una scossa di piacere. 
Un attimo dopo siamo sdraiati: prede della frenesia.
Mi spoglia velocemente, quasi con furia, ma, sempre in modo delicato, senza mai farmi male. Dopo non molto mi penetra e, la famosa lacrima della verginità di cui tutti parlano con nostalgia, bagna la mia guancia per poi essere raccolta dalle sue labbra. 
È molto cauto nei suoi movimenti: le sue spinte sono prima lente, poi diventano ritmiche e acquistano una potenza diversa e il dolore iniziale si trasforma in vera lussuria. Poso le mie mani sui suoi fianchi e, ritmica, spingo il mio bacino verso il suo, poi, in un attimo fulmineo, rovescio le posizioni e lo fisso: cerca di trattenere i gemiti che i miei gesti provocano. 
Il piacere di quella presenza mi porta ad inarcare la schiena, ma continuo così, mentre tengo le mie mani chiuse a coppa sui miei seni.
Finalmente l’orgasmo arriva per entrambi e lascio che lui mi venga dentro, anche perché, a causa delle mie disfunzioni ormonali sono costretta a prendere la pillola, che ringrazio per avermi fatto vivere quest’esperienza. 
Indugio un po’ prima di lasciar andare il suo membro, che fino a pochi istanti fa era stretto tra le mie gambe. 
Devo riprendermi, devo rivestirmi e fingere che sia stata una cosa di poca importanza, poiché lui non è mio e tanto meno mi vuole; lui è Stefano Principe e il sesso lo regala, ed io sono stata una delle tante.
Mi accoccolo completamente nuda in posizione fatale, allontanando i miei occhi dai suoi. Il mio cuore è a pezzi. 
Il mio corpo è stato accontentato, ma adesso si sente incompleto, lo stomaco si contorce al pensiero di lui insieme ad altre. 
Eppure, in questo piccolo lasso di tempo, mi sono sentita amata: ho sentito Principe che prendeva il mio corpo come un dono e lo scartava con cura.


«Ehi, stai bene?» mi chiede, appoggiando una sua mano sulla mia spalla. È dolce… perché fa così? Perché finge di interessarsi a me?


«Sto bene, grazie… Anche se credo sia inutile preoccuparsi del proprio partner da “una botta e via”, quindi non fa niente, non fingere interesse per me. È stato da urlo, sei una bomba a letto, ma ora basta: la nostra chance l’abbiamo avuta e l’abbiamo consumata. Adesso mi rivesto e una volta fuori facciamo finta che non sia successo nulla, okay? Siamo ancora Clizia Torrisi e Stefano Principe: i soliti rivali.» così dicendo mi alzo e, dopo avergli dato un bacio a fior di labbra, mi rivesto.


Attendiamo in silenzio che qualcuno ci venga ad aprire e, dopo un po’ di tempo, un’anima santa arriva e finalmente andiamo via da quel posto polveroso. 


Scappo su per le scale ma la sua mano afferra il mio polso. Mi volto di scatto.

«Clizia, mi raccomando: non è successo nulla e tra noi non c’è niente e non ci sarà mai niente!» dice, duro.


«Certo… ci si vede in giro, eh?» rispondo e mi allontano da Stefano, scappando da ciò che provo e, soprattutto, dal ricordo di questa notte.

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Capitolo 3
*** Incontro/Scontro ***


Capitolo 3: Incontro/Scontro


È passata una settimana da quell’incontro e il mio umore è pessimo.


Sara mi dice che ho fatto la cosa migliore, perché ho saziato i miei istinti animali; Soreja mi ritiene pazza; Azzurra non mi parla più; Federica guarda il lato positivo della cosa («Hai fatto bene, Clì! Hai capito finalmente quello che provi per lui!»); mentre Brunella è troppo impegnata con il suo cellulare per ascoltarmi.


In questi giorni non ho fatto altro che andare a scuola e piangermi addosso: ogni volta che incrocio il suo sguardo mi tremano le gambe, quando lo vedo baciarsi con le altre ragazze sento lo stomaco contorcersi. 
Proprio per questo, nell’ultima settimana, avevo dato il via al piano EVITIAMOLO.


Una mattina, però, qualcosa è cambiato, una nuova persona ha fatto capolino nella mia vita: Ermanno è un ragazzo alto, castano e con gli occhi profondi che, inconsciamente, mi ha tirato su di morale. Quando mi propone di uscire insieme accetto: Stefano è lì che assiste alla scena.


Ermanno, dopo avermi lasciato un bacio a fior di labbra, si allontana, lasciandomi di sasso nel cortile della scuola.


«Come bacia?»
Un sussurro. 
Il sussurro.
Il suo sussurro.
Mi irrigidisco e, voltandomi, incontro il suo sguardo: il mio cuore perde un battito.
Mi rilasso, dicendomi che no, non devo apparire debole, almeno non davanti a lui.


«Be’, bacia! A te che interessa? Nemmeno questo fa parte delle regole del buon puttaniere!» dico, stando al suo gioco.


«Ah, allora mi vuoi provocare! Ti ho già detto che non mi devi chiamare così!»


«Perché, altrimenti cosa mi fai?» incrocio le braccia sotto il seno e alzo un sopracciglio.


«Cose poco caste!» ghigna.


«Anche questa è trasgressione alle regole del buon puttaniere: mai farlo due volte con la stessa persona!» esclamo, fingendomi entusiasta.


«Ma chi te le dice queste cazzate? Il buon puttaniere, se così lo vuoi chiamare, si fa una donna ogni volta che vuole.» dice, divertito.


«Be’, Principe, è quello che, più o meno, mi hai fatto intuire una sera di tanti, tanti, ma tanti anni fa. Quando, per caso, siamo rimasti chiusi in una cantina.» rispondo, sarcastica.


«È un brutto ricordo?»


«No, per niente… Ma non posso vivere attaccata ai ricordi e, quindi, preferisco andare avanti e dimenticare gli errori del passato. Anche se non mi pento di nulla: è stata una bella esperienza, ma è finita, punto.»


«E il tizio di prima sarebbe il tuo futuro?»


«Perché no, Stefano? Magari è l’uomo della mia vita! Comunque, ora ho da fare: ci si vede.» e così mi allontano dal cortile, con il cuore spezzato e con quel sorriso falso che, ormai, va avanti da una settimana. 

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Capitolo 4
*** il piano per farti innamorare di me!! ***


Capitolo 4: Il piano per farti innamorare di me!


Ottobre.
Novembre.
Dicembre.


Il tempo passa ma lui non passa mai. Spesso l’ho visto con altre ragazze, e, ormai, mi sono abituata a quella situazione. 
Convivo con il dolore, con una fitta allo stomaco che ho da mesi, ma non lo do a vedere.


«Allora raga, la 3°, la 4° e la 5° F hanno organizzato un viaggetto a Roccaraso, non si paga tanto e il viaggio non è organizzato dalla scuola, quindi, trasgressione assicurata!» inizia, fin troppo entusiasta, Saretta, che non aspetta altro che un nostro consenso.


Il mio unico dubbio è il fatto che, purtroppo, avrei dovuto assistere al continuo via vai di donne che entrano e escono dalla camera di quel deficiente di cui mi sono innamorata e, sinceramente, fingere sta diventando sempre più difficile.


«Mmh, io vengo. Magari incontro qualche ragazzo carino che mi fa dimenticare quel coglione di Marco…» esordisce Brunella.


«Menomale! Ma poi, di chi ti vai ad innamorare, tu? Di Marco Carta? Ma che cognome è? Mi stava meglio che si chiamava Mario Pesce, almeno a pensarlo mi sarei fatta una risata, invece sui giornali devo leggere che si è messo conMorena ReginaCarta-Regina? Ci manca solo che aggiungono “I rotoli che non finiscono mai” e la foto di lui e lei seduti sul cesso!»


«Okay, basta con il “momento sclero”. Io vengo e ovviamente porto anche Achille.» afferma Federica, fiera del suo fidanzamento.


«Bene, allora ci sono anche io. Mi sono annoiata un sacco in questo periodo e poi quel Francesco non si è fatto più sentire… Dunque, preferisco smaltire le mie pene sulle montagne.» continua Soreja.


«Azzurra, te che fai?» chiede Etta alla mia amica, che, indaffarata, pulisce il banco con la gomma da cancellare.


«Per me va bene, vi seguirei ovunque.»


«Ci sono anche io, comunque. Sempre se vi sta bene la mia presenza…!» dico, provocando lo stupore negli occhi delle mie amiche.


«Sul serio?» chiedono in coro.


«Certo! Perché dovrei mentirvi?»


«No, niente. È che non ci aspettavamo una simile decisione, e non potevi farci più felici. Sappi anche che, quando tu avrai bisogno di noi, ci saremo sempre.» terminò Etta.


«Ragazze, comunque pensavo di portare con me anche Ermanno. Da quando ha capito di essere gay non riesce più a relazionarsi con nessuno!»


«Certo Cli! Però, che peccato: era proprio figo!» mi risponde Federica.


«Vabbè, Fede, si deve che doveva finire così e che, invece di accontentare una donna, accontenterà un uomo. L’importante è che sia felice!»


«Quanto sei saggia!» dice Soreja, divertita.


«Sì, lo so!» sorrido, ridacchiando, «L’amore non corrisposto mi ha dato alla testa… Comunque, questa cosa che Stefano vuole essermi amico non mi sta proprio bene, come faccio?» chiedo, sistemandomi meglio sulla sedia. Non devo piangere, no.


«Tesoro, prima cosa: se non vuoi farlo nessuno ti obbliga e, seconda cosa… mi sono dimenticata!»


«Etta, sei sempre la solita!»


«Però potresti anche giocarci con lui…»


«In che senso?» domando, incuriosita.


«Nel senso che: da amica entri nella sua vita e poi, man mano, cerchi di entrare nel suo cuore.»


«No, non potrei farcela!»


«E chi lo dice?»


«Lo dico io! Non ne avrei il coraggio…» abbasso lo sguardo.


«Cli, scusami se mi intrometto, ma io la penso come Sara: insomma, hai due settimane per riuscire nel tuo intento e non sono poche! Potresti provarci, no?» mi dice Federica, sorridendo e cercando di incoraggiarmi.


«Forse avete ragione… Magari ci proverò!»


È così che quel piano diabolico per farlo innamorare di me fa capolino nella mia mente. 

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Capitolo 5
*** Momenti di Puro Sfogo.. ***


Capitolo 5: Momenti di puro sfogo


«Cli, sto male!» urla Etta, entrando in bagno e spalancando la porta con violenza.


«Vediamo… per quale motivo staresti male?» chiedo, divertita dalla sua espressione da cane bastonato.


«Ilario! Lui! Lui è il mio dannatissimo problema!» mi risponde, sbuffando, sedendosi su uno dei lavandini – poco puliti – del bagno.


«Che ha fatto?» le chiedo, preoccupata.


«Non mi considera più. Niente di niente. Sono un’emerita deficiente! Non dovevo illudermi con lui… era troppo bello per essere vero. Ilario è perfetto, e dovevo immaginarmi che non sarei riuscita a conquistarlo! Oggi, per esempio, sai con chi è uscito?»


«No. Con chi?»


«Con quella troia di Debora Ammendola.» risponde, a dir poco furiosa.


«Oh, no! È ufficiale: Ilario mi è caduto in basso.» esordisco.


«Ma dico io, quella cos’ha di tanto speciale? Che ha, un diamante tra le gambe? Che miseria! Ilario è il secondo che mi frega e, lo ammetto, per poco non piangevo quando li ho visti insieme. Ma, come sai, sono una ragazza forte. Quindi, ho fatto finta di niente…»


«Etta, mi dispiace!» le dico in tono afflitto, abbracciandola.


«Vabbè, fa niente… Non era destino.»


«Certo che questo destino sta seriamente rompendo! Ma ‘sto maledetto, una chance, quando ce la dà?» esclamo, divertita, provocandole un flebile sorrisetto. Mi dispiace per lei, troppo.


Delle urla attirano la nostra attenzione e, ben presto, abbiamo modo di collegare quella voce furiosa ad un nome: Federica. Fede entra nel bagno, sbattendo la porta con estrema violenza, urlando contro un povero cellulare.


«Achille, forse non ci siamo capiti! Tu vai a ballare con Ester e a me non mi vedi nemmeno col binocolo!» bene, ecco svelato il mistero. Federica sta litigando con  Achille per colpa di quella stupida della sua ex.


Dovete sapere che Federica e Achille ne hanno passate tante prima di mettersi insieme: vi parlo di quattro anni di battaglia in cui: lei voleva lui, ma lui non la considerava; lei amava lui e lui la considerava un’amica; ancora lei amava lui e lui s’interessava a lei; infine lei lasciò stare e lui s’innamorò di lei e ora sono qui a litigare dopo ben tre anni di fidanzamento.


«No, non voglio saperne niente, stupido! Sei solo un coglione! Va bene, vai al Voga con quella stronza, poi, voglio vedere se scorgerai ancora i miei occhi!»


«Si mette male…» sussurro all’orecchio di Etta, che, insieme a me, osserva in silenzio la scena.


«Achille, permettiti una cosa simile e poi vedrai le conseguenze!» urla, alzando – se possibile – la voce di un tono. «Minacce? MINACCE? Queste per te sarebbero minacce? Sei più stupido di quanto pensassi! Come dovrei reagire io ad una proposta del genere? Cioè, non ti sei mai mosso dal divano, ora torna quella da Londra e tutto d’un tratto vuoi andare a ballare con tuo cugino, che, casualmente, sta nella sua stessa comitiva! E… sì, certo, come no! Okay, sai che ti dico? Mi hai rotto! Sono sei anni che sopporto questo tuo comportamento insensato, e ora ne ho avuto abbastanza! Sono bella, simpatica e solare, e di certo i ragazzi non mi mancano. Dunque, mio caro, vai! Sei libero di fare ciò che vuoi, ciao ciao!» termina, in un ringhio, con gli occhi coperti dalle lacrime. Cerco di avvicinarmi a lei, ma, ancora una volta, la porta si spalanca bruscamente.


«Certo, ragazze, così la porta cade però!» esordisco, fissando i volti infelici di Soreja e Brunella.


«Quella testa di cazzo! Lo odio! Avevano ragione ad Amici, è solo un povero coglione che non sa cantare e che ha solo il timbro, perché, poi, è stonato!» sbotta, furiosa, Brunella, lanciando a terra la famosa rivista di Sandro Mayer.


Mi abbasso per raccoglierla e capisco il motivo di tale rabbia. «MARCO E MORENA: oggi innamorati… domani sposi?» cito silenziosa il titolone della prima pagina del settimanale “Di più”. La guardo apprensiva: mi dispiace da morire e sicuramente Etta sta peggio di me nel vedere Brunella in quello stato, perché non se lo merita per niente. 


Cerco di avvicinarmi nuovamente quando la voce isterica di Soreja prende a parlare senza sosta.

«C’è… ma vi rendete conto che quel coglione di Francesco era fidanzato e non mi aveva detto niente? Sono una cogliona! Mi sono innamorata di un deficiente come quelli precedenti! Mi sono scocciata! Poi sono stata ancora più scema a credere alla sua buona fede e, per di più, oggi l’ho visto con quell’oca della fidanzata e sapete chi è? È quella troia di Emanuela Secondi! Quanto la odio!» termina, stritolando il pugno davanti al viso.


Tutte la guardiamo scioccate: un po’ perché non abbiamo capito un bel niente, ma soprattutto per quel suo atteggiamento così irruento che non è per niente da lei.


«Be’, io non sto meglio di voi…» inizio sincera; d'altronde lo sono state tutte. «Come sapete quel coglione di Stefano, prima mi chiede di essergli amica, poi fa finta che io non esista, poi mi tratta di merda e, infine, torna nuovamente allo stato “indifferente”. Non posso negarvi che sto malissimo, il cuore non lo sento più… Ogni volta che lo vedo con le altre mi sento sporca per quello che ho fatto con lui, perché mi sento come loro. Una qualunque. Non so come comportarmi, anzi, in realtà avevo deciso di essere glaciale, anche se non si renderebbe nemmeno conto del mio cambiamento, e poi se volesse parlarmi non sarei di certo a sua disposizione.
Un errore lo si fa una sola volta, anche se ringrazio Dio per avermi fatto fare ciò che ho fatto perché, sebbene lui non mi desideri, non cambia il fatto che io lo ami e che, nel momento in cui le nostre labbra si sono sfiorate, ho capito che quello che mi mancava era lì, proprio davanti a me. Ho deciso: basta. Niente amica, niente chiacchierate, niente sguardi, niente di niente. Non ce la faccio più! Sono tre mesi che vado avanti così, ora sono stufa. Forse questo mio piano potrà funzionare e lasciarmi finalmente libera dal suo ricordo.» termino in lacrime tra le braccia di Etta e Brunella che mi siedono accanto.


La porta si sbalanca nuovamente e tutte ci voltiamo a guardare. È Azzurra, accompagnata da Selena – 5° F – ed Emanno che, divertiti, si apprestano ad aprire il loro pacchetto di Marlboro Light.


«Ma che succede, Cli? Che hai?» chiede Azzurra, allarmata.


«Niente, non preoccuparti, un piccolo sfogo. Ma, piuttosto, chi è rimasto in classe?» chiedo, tirando su col naso.


«Be’, è rimasta “rigurgito” con Sandra, Ilenia, Rachele e i Tre dell’Apocalisse.» ridacchia Azzurra.


«Sicuramente stanno giocando a Scala Quaranta, mentre la prof. sarà immersa nella lettura di qualche anonimo testo di Terenzio.»


«Sicuro al 100%!»


«Beate voi! Io ho la Santarelli, quella di storia, ed è una vera stronza, altro che “santarelli”. Sono uscita per fumarmi una sigaretta e chiamare Aldo!» esclama Selena.


«E come fai a sapere quando devi rientrare? Quella è una bastarda! Mette note come dediche sui diari!» chiede Brunella, facendoci ridere.


«Ho chiesto a Stefano di avvisarmi con uno squillo.» giusto. Stefano è in classe con Selena. Chissà com’è come compagno di banco…


«Vabbè, comunque, guardate qui!» continua Selena, saltellando sulle sue lunghe e longilinee gambe. Poi alza la maglia all’altezza dell’ombelico, scoprendo il suo nuovo piercing.


«Wow! Sele, è stupendo! Beata te…!»


«Lo so.» afferma, mostrandomi la lingua, che presenta un altro piercing. Rido di quel suo atteggiamento, poi la vedo allontanarsi per telefonare ad Aldo, il suo ragazzo.


Selena è una ragazza stupenda: alta, magra, con gli occhi color caramello e i capelli biondi, un seno piccolo e un culetto che mezzo istituto voleva sfiorare, ma, purtroppo per loro, Sele ama perdutamente il suo Aldo. Anche loro sono una coppia molto complicata, ma stupenda come poche. Li ho visti insieme qualche giorno e sono rimasta sognante ad osservare il modo in cui si guardano.
Io non avrei mai vissuto nulla di simile con Stefano. Mai. Lui non mi vuole e io devo fingere di non amarlo.


Driiiin! Driiiin! Driiiin!


«Sarà meglio entrare. Tra copo c’è quella belva di Cocciante, che ci fa secche. Già deve interrogare… meglio non provocarla!» afferma Federica, ancora scossa dalla sua litigata. 


Così, insieme come siamo sempre state, ci dirigiamo, con i cuori spezzati, verso la tanto odiata ora di Francese.


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Capitolo 6
*** a scuola.. ***


Capitolo 6: A scuola…


Sono le 12:45 e la mia giornata scolastica sembra non voler finire. Le parole della prof. di italiano rimbombano nella mia mente…
Osservo l’orologio ogni due secondi, ma niente, un minuto diventa un’ora e un’ora diventa un anno.


«Dovete sapere ragazzi che, il Machiavelli, - mi raccomando con una sola C! Non vorrei ritrovarmi con una quinta che scrive Macchiavelli – era un personaggio molto particolare per la sua epoca. Egli nacque…» Bla, bla, bla.


Non riesco ad ascoltare una sola parola di quello che dice. La mia attenzione è altrove, o meglio, è a farsi un viaggetto a Roccaraso.


Aspetto con ansia la fine della lezione perché questo è il nostro ultimo giorno di scuola prima, naturalmente, delle vacanze di Natale.


È precisamente il 7 dicembre; cosa alquanto strana dato che in genere le vacanze iniziano il 22-23, ma grazie all’influenza suina la Gelmini ci ha allungato le feste per permetterci di vaccinarci a dovere: altro che vaccino!, io sarei partita all’insegna del divertimento!


La mia classe, insieme a quella di Selena e alla terza, ha organizzato tutto al meglio per la gita di due settimane. Destinazione? Roccaraso.


La partenza è prevista per il 9 dicembre alle ore 8:00 fuori scuola. Ovviamente io e le mie amiche abbiamo già preparato le valigie, riempiendole di vestiti di ogni genere; partendo dai dopo scii ai tacchi 12, dalle tutone ai micro-vestitini.


Non ho più voglia di piangermi addosso per un ragazzo che non mi degna di uno sguardo, che mi rivolge la parola sporadicamente e che, per di più, mi odia. In principio ho pensato che lui mi odiasse per aver fatto schifo a letto, poi ho cambiato idea e ho ipotizzato che non mi sopportasse perché aveva paura che io potessi raccontare a qualcuno della nostra notte insieme, però nemmeno quest’ipotesi si è rivelata vera. Quindi, fatto sta che Stefano mi odia per nulla, dunque non è affatto giusto che le mie lacrime vengano sprecate ingiustamente…


DRIIIIIIIIIN!


La campanella – finalmente, aggiungerei – suona e tutti gli studenti del Margherita di Savoia si allontanano felici da quel dannatissimo istituto/prigione.


«Piccola, siamo liberi!» esordisce Ermanno, uscendo dalla sua classe e venendomi incontro.


«Sì! Menomale!» rispondo, saltandogli al collo.


In questi mesi io ed Erma siamo diventati inseparabili, ed è scontato dire che lui è diventato parte fondamentale del “nostro” gruppo. Quando ci conoscemmo le nostre intenzioni non erano quelle di semplici ragazzi che volevano fare nuove esperienze, no! Lui voleva capire il suo orientamento sessuale, mentre io, invaghita di Stefano, volevo potermi vantare di avere un compagno al mio fianco.


Nessuno apparte me e le mie amiche sanno che Ermanno è gay, quindi mezzo istituto ci considera una coppia…Bah


«Cliii! È finita!» esulta Azzurra, abbracciandomi.


«Sì, certo, ma se continui a stringermi così, tra poco sarà finita anche per me!» ridacchio, per quanto me lo può concedere la sua stretta soffocante.


«Scusa, Cli, è che sono felicissima!»


«E chi centra adesso? Luca, Oreste o Aldo?»


Azzurra, sebbene è un tipo un po’ più composto rispetto a me e alle altre, sotto sotto non è certamente una santa.
Il suo primo ragazzo fu Luca, che, nonostante non fosse poi un bel ragazzo, la fece innamorare. Però, la cosa durò poco.
Poi ci fu Oreste, il tipico ragazzo con cui divertirsi e basta. E infine Aldo, con cui non è arrivata oltre i due mesi.


«Aldo mi ha perdonata!»


«Oddio, ma come fa ‘sto ragazzo? Lui è un santo, e tu sei un’emerita stupida!» incrocio le braccia sotto il seno, guardandola attentamente.


«Sì, Cli, lo so. Ma questa volta sarà diverso, riuscirò ad averlo con me per sempre!» sempre la solita romanticona!


«Speriamo…!» sospiro io. «Ma come farai con la gita a Roccaraso? Porti anche lui?» continuo.


«Sì. Anche perché Fede si è riconciliata con Achille e adesso porta anche lui.» mi spiega Azzurra.


«E io dove mi vado a coricare?»


«Ci penseremo là, non ti preoccupare, Cli!» sorride.


«Come, scusa? Tu e Fede mi avete fatto rinunciare alla suite con Soreja!»


«Magari potresti dormire con me!» interviene una voce alle mie spalle. Ermanno.


«Sì, infatti. Potresti stare benissimo in stanza con Ermanno.» dice Azzurra.


«Mmh, giusto… Ma non dovevi stare in stanza con Selena e il suo ragazzo?» chiedo, ricordandomi di quel particolare.


«No, mia sorella ha deciso di prendere una camera a parte. Sai, per avere privacy!» pronuncia l’ultima frase imitando la voce della sorella, Selena, sfociando in una patetica imitazione.


«Oh, menomale!» ridacchio. «Allora starò con te!»


«Scusa, dove starai con lui?» un sussurro roco mi fa irrigidire, provocandomi una miriade di brividi. Mi ricompongo e mi giro verso Stefano.


«Non sono affari tuoi.» dichiaro decisa.


«Siamo acidelle, eh?»


«Siamo imbecilli, eh?» dico. «Stefano, però mi dispiace… Ho appena saputo che il tuo ultimo neurone si è ucciso per solitudine!» continuo, trattenendo un sorrisetto.


«Ma che spiritosa!» mi prende in giro.


«Ma che permaloso! La verità ti fa male, Principe?» sussurro, cominciando ad irritarmi.


«Nessuna verità mi fa male, per tua informazione!»


«Eppure io so qualcosa che potrebbe scalfire la tua popolarità…»


«E cosa, di grazia?» alza il sopracciglio.


Io mi avvicino lenta al suo orecchio e sussurro. «Sei venuto a letto con me… Non è abbastanza per uccidere la tua popolarità?» poi mi allontano faticosamente, non prima di aver posato le mie labbra sul suo collo in un bacio casto e aver sussurato: «Ti sei preso la mia verginità… Ma non mi hai mai confessato se sono stata alla tua altezza…»


E gli sorrido, allontanandomi dal suo corpo che, a malincuore, mi completa.

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Capitolo 7
*** Gioca con me ***


il 9 dicembre non si era fatto attendere e come avevo previsto i primi a raggiungere il pulman fummo noi.federica si posizionò
nei posti avanti a causa del mal d' auto di achille ,mentre io , ermanno,brunella e soraja  ci accomodammo nella penultima fila .

-raga ho chiamato selena ha detto che sta con aldo e con azzurra e il suo ragazzo ,saranno qui a momenti.
ci informò erma con ancora il cellulare tra le mani.

-bene e etta invece?
chiesi alle ragazze.

-eccomi!!
esordì salendo le scale dell' autobus seguita da ilario.

-ora siamo al completo .bene.ciao iaio!!
dissi rilassandomi sullo schienale.

-ciao cliz.ciao erma vabè ciao a tutti facciamo prima.
rispose  dolce sistemandosi accanto a sara.

-raga io riprendo un pò di sonno arretrato svegliatemi quando siamo arrivati.
e così dicendo afferrai il mio i-pod dell'apple e iniziai ad ascoltare i vari brani scorrere lenti ,sino a che non
persi del tutto i sensi e mi lasciai cullare dalle braccia di morfeo.

tre ore più tardi...

-ehy ,finalmente ti sei svegliata!!
 disse  il mio amico, mentre tenero mi passava una mano tra i capelli.mi rialzai ancora intorpidita dal  sonno .
sbadigliai sguaiata e sistemai l'ipod in borsa.

-ma quanto ho dormito?
chiesi,guardandomi intorno notando che l' autobus era assediato da ragazzi e ragazze e che per lo più erano  impegnati in attività
poco caste,ovviamente tralasciando me e le mie amiche .ME perchè a stento  avevo trasgedito una volta,quindi figuratevi,mentre le altre preferivano
approcciarsi ai loro boys in privato lontano da occhi indiscreti.

-credo tre ore.eri immersa nei tuoi sogni .

-wow.meglio così stasera sarò in grado di fare le ore piccole con le altre..anche se credo che resterò sola.
ste stronze si sono tutte accoppiate.
sbottai scocciata.

-dai amore ,starai in camera con me cosa vuoi di più dalla vita?


-dire un lucano sarebbe squallido?
domandai divertita.

-bhè more sta battuta si è fatta antica...quindi direi di si.
terminò scoppiando in una risata fragorosa.

-ahhh,si così.ti prego continua così....ah...più forte.. così ...sto per..per..
dei gemiti provenienti dal posto alle mie spalle mi fecero sgranare gli occhi,incredula.
mi alzai di botto per voltarmi a vedere di chi si trattasse.

"track"fu il rumore che fece il mio cuore alla vista della ragazza seduta sulle gambe di stefano.
"wrooou"l' eco del mio stomaco che si contorceva.

sigillai gli occhi ingoiai il nodo che si era formato in gola e feci finta di aggiustarmi il pantalone.
mentre tra me e me pensavo al vuoto che provavo.al dolore che mi perforava e alla voglia di scappare lontano da loro.
mi riposizionai nella mia seduta cercando di evitare l' ascolto dei loro gridolini di piacere e tentare di non paragonare quella scena di 
sesso a quello che avevamo fatto molti mesi prima.

-allora ,cosa ti sei portato da mangiare?
chiesi con un finto sorriso ad ermanno che mi guardava attento ,forse per cogliere una mia possibile reazione alla scena schifosa che si compiva
alle nostre spalle.

-niente un panino wrustel e patatine.tu?

-mmm che buono.io invece,ho un panino con la porchetta e la provola però voglio un morso anche del tuo!

-sempre la solita ingorda comunque  va bene.

-io però mangio ora ho fame ,ma che ore sono ?

-sono le 13 e 30.

-okay,allora mangio .ho proprio un buco nello stomaco.
dissi prendendo il panino dalla piccola borsetta termica.
poi una voce mi fece bloccare.la sua.

-è stato bello scoparti cara!!
-grazie tesoro è sempre un piacere per me lo sai, no?
-certo che lo so..quasi, quasi ti chiedo di essere la mia ragazza!
affermò con tono divertito,mentre il mio umore era passato dal pessimo a qualcosa di peggio.
-ci vorrei credere.scopiamo insieme dalla sera della festa di claudio eppure ...ancora non mi dai quest' onore.
disse la voce della puttanA.
-e se finalmente ti dessi questo "onore "che mi risponderesti?
-ti basta un bis?
-bhè ,diciamo che diventando la mia ragazza di certo non ci saranno solo bis, ma anche qualcosa in più non mi sazio facilmente io, e tu di certo
non sei una bambina,per cui posso dirti che il sesso che ho fatto con te è in assoluto il migliore  ahihahih.

il mio stato d' animo era nuovamente cambiato,ero arrabbiata con lei, perchè si trovava tra le braccia della persona che amavo.
ero imbestialita con me stessa per essermi concessa di andare con lui,non perchè mi pentissi di aver trascorso le migliori ore della mia vita 
avvinghiata al suo corpo e nelle sue mutande,quanto perchè sapevo che dopo quella sua premessa tutto "sesso niente amore" avrei dovuto scappare 
lontano .non potevo farlo ,perchè l' amore c' era sempre stato ma non l' avevo mai ammesso a me stessa e dopo aver constatato
sulla mia pelle l' effetto che mi faceva un suo contatto , la situazione era peggiorata di tanto.
la cosa che mi faceva stare peggio?che la mia prima volta era stata una delle sue tante scopate giornaliere.che per quella sera non ero stata l' unica e che
per di più quello che per me era stato bellissimo per lui era un semplice approccio con una bambina inesperta.
strinsi il panino  e diedi un primo morso fingendo di seguire i discorsi di Erma che parlottava con l' intento di distrarmi.

-more ,hai qualcosa da bere?

-certo ho della coca e del martini bianco per questa sera.

-bene sgancia il martini bianco allora.

mi passò la bottiglia senza fare storie,forse perchè aveva capito il mio vero umore o forse semplicemente per pena e così in un nulla
mi ritrovai ad ingurgitare ben  metà  martini  in tre sorsi.ero disperatamente in cerca dell' annebbiamento.

-erma ?
lo chiamai mezza fusa .non reggevo molto bene gli effetti dell'alcol

-ma che ore sono?

-saranno le tre del pomeriggio e tu sei già ubriaca .che intenzione hai?mica mi violeti stanotte?
chiese sarcastico ,mentre l'autista dell' autobus,mise su un pò di musica.purtroppo per me quella non era proprio una giornata SI.
non mi resi nemmeno conto di quello che facevo e appena ascoltai le prime note di "gioca con me "di vasco mi alzai e mi sedetti sulle gambe del
ragazzo al mio fianco che stupito mi accolse senza indugio.lo fissai dritta negli occhi .

- reggimi il gioco.
gli sussurrai.lui mi sorrise e catturò le mie labbra.restai un pò sorpresa da quel bacio improvviso,ma non esitai a dischiudere la bocca e lasciare
che le nostre lingue si incontrassero.quello poteva essere definito il mio secondo bacio anche se in realtà non  ne avevo mai dato uno vero ,
quello spinto dal sentimento ,dalla passione e in un certo senso romantico,ma nella mia vita sino a quel momento non vi era stato nulla di poetico .
mi facevo schifo da sola.perdere la verginità con una persona che non ti ama e che  prima di baciarti veramente ,ti sfila gli slip senza difficoltà.
non potevo credere che lui,il ragazzo che mi aveva ribadito che non voleva alcun legame con me,avesse creato un rapporto con qualcuna che non ero io.
dovevo fare qualcosa,dovevo essere più donna e meno bimba.dovevo giocare.lo odiavo con tutta me stessa e dovevo fargli comprendere che la bambina che si 
era scopato per divertimento ,si dava da fare e che di certo non pendeva dalle sue labbra.

-finalmente ti sei decisa a fare qualcosa?
mi sussurrò il mio amico GAY.

-perdonami ,ma deve capire che non ho bisogno di lui per essere donna e che soprattutto ci sto dando dentro come un coniglio.

-eh direi che era pure l' ora.
continuò lui con ancora le labbra incollate alle mie.

sorrisi poi presi e baciarlo nuovamente lanciando un occhiata furtiva al ragazzo dagli occhi di ghiaccio che mi fissava ...scioccato?!
maligna posai le mie mani dietro la nuca di erma ,mentre il ragazzo posava le sue dietro la mia schiena.iniziammo così a muoverci ritmici 
facendo combaciare i nostri bacini.stranamente il suo era più che infuocato.ma non era gay?mi bloccai avvertendo quel suo rigonfiamento e così
lo guardai meravigliata.lui comprese la natura del mio stupore e subito mi si avvicinò.

-sono bisessuale..mi piacciono di più gli uomini ,ma da quanto potrai capire anche le donne non mi sono indifferenti.

in quel momento non ebbi nessuna reazione eclatante,forse a causa dell' alcol e così perdonai quella sua omissione con un semplice sorriso.
 divertita ,per chissà quale astratto motivo , iniziai a canticchiare le parole di "gioca con me",prima quasi in un sussurro per poi urlare divertita quando trovai 
l' appoggio del mio amico .

-Non porti dei vestiti ,Tu addosso li "possiedi" ,È proprio lì...la forza che hai E quando vedo i movimenti che fai Lo sai che così non resisto 
E scusami tanto se insisto ..Baby
iniziai ,alzandomi al centro dello strettissimo corridoio dell' autobus .portai l' indice sulla mia lingua e con la faccia da bambina innocente mi abbassai
sinuosa per poi rialzarmi lenta ripercorrendo con quel dito tutto il mio corpo,sotto gli sguardi sorpresi e divertiti dei miei amici che mi incitavano a continuare.
percorrendo l' ultima fila dell' pulman ,quella in cui vi era anche stefano che intanto mi guardava schifato,indicai un ragazzo facendogli segno di avvicinarsi.
quando fummo ad un passo l' uno dall' altro,lo afferrai per il colletto della camicia e lo portai alle mie labbra che si dischiusero per lasciarsi accarezzare dalla lingua di quello
sconosciuto.sulle sua bocca continuai a canticchiare il ritornello della canzone ,mentre i miei amici innalzavano un coro da stadio per appoggiarmi in quella stupida follia.
l' autobus si fermò di scatto,facendoci perdere l' equilibrio e lasciandomi completamente spalmata su quel ragazzetto arrapato. risi istericamente  rilassandomi sul suo petto.
di sottecchi vidi un paio di nike air bianche e blu soppassarci,ma non diedi nessun importanza a ciò fino a quando una stretta ferrea non mi prese per la vita,
costringendomi con la forza a separarmi da quel corpo caldo.iniziai a scalciare senza nemmeno vedere chi fosse quel deficente che mi aveva guastato la festa.

-ma chi cazzo sei?lasciami andareeeee.
mi voltai appena e scorsi lo sguardo glaciale di stefano che continuava a fissare davanti a se.

-non scalciare deficente.

-e tu lasciami andare!
urlai irritata.

-ti lascerò andare fuori tanto comunque dovevi scendere.
continuò sempre più freddo.

-genio non ho il giaccone,come faccio ad uscire fuori che ci sono minimo 10 gradi.

-così!

sbottò ,mentre uscivamo dal pulman avviandoci nella fitta neve di dicembre.si moriva dal freddo .mi odiava al tal punto da farmi morire assiderata?
ma no,certo che no,per lui non esistevo sicuramente mi aveva trascinata fuori perchè non potevo mica baciare un suo amico così bello e ambito?
no.ovviamente.

-mettimi subito ,giù coglione.che c'è la scopata ti è andata dritta al cervello?se questi sono i risultati meglio se non scopi più !!
urlai continuando a scalciare.mi sentivo male,non per il freddo ma per quel piccolo contatto,mi sentivo male come avrei fatto a dimenticare 
quella sensazione di pienezza quando mi toccava?

-a me le scopate danno alla testa ma di certo ,tu non stai meglio .ti rendi conto di quello che hai fatto lì dentro?

-mi sono divertita un pò che c'è di male?
dissi mentre mi rimetteva con i piedi al suolo.

-da quando in qua una bambina gioca col sesso?

-ma chi ti dice che io sia una bambina?tu non mi conosci affatto ne tanto meno ci hai mai provato.hai cercato di essermi amico,ma come?
chiedendomi qualche sigaretta ogni tanto oppure prendendomi in giro ?-iniziai infuriata-ah no meglio ancora facendo finta che non esistessi.

-io sono fatto così o mi ami o mi odi.

-io non ti amo e non ti odio ne tanto meno voglio provare nulla di simile per te.per me non esisti ,lo capisci?quindi per favore lasciami in pace.
di certo dopo la tua notte passata con la qui presente "bambina deficente" ti ho fatto pena,ma sai che ti dico?la pena tienitela per te ,perchè tu mi 
avrai reso donna al 100% ,ma credimi non aspettavo certo STEFANO PRINCIPE per darci dentro.quindi per me il discorso è chiuso e fai finta che CLIZIA 
TORRISI non abbia mai interferito nel tuo destino. ora scusami ,ma vado a prendermi il giubotto perchè non vorrei prendermi un malanno a causa tua.almeno quello
lo vorrei evitare.-e così dicendo corsi verso i miei amici in cerca di ermanno che sicuramente aveva con se anche le mie cose.
ero riuscita ad affrontarlo e mentirgli per poi correre via senza attendere  una sua risposta.che avessi intrapreso la via giusta per dimenticarlo?

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Capitolo 8
*** Ancora tu!? ***


gioca con me..

arrivammo in albergo e i postumi della mia sbornia si fecero sentire ,non appena ci ritrovammo in camera per sistemarci.
vomitai anche l' anima e dunque non scesi per la cena data la mia debolezza e mi accontentai di un pò di pane e salame che ermanno
era riuscito a rubare dalla tavola.dormii per chissà quante ore e  se non fosse stato per il bisogno impellente di andare al cesso non mi sarei nemmeno
alzata.avvicinandomi al bagno sentii lo scrosciare dell'acqua della doccia,così mi voltai per osservare il mio amico che beato continuava a
dormire.riportai il mio sguardo sulla porta.chi poteva esserci in bagno se in quella stanza c' erano solo due persone?
entrai lentamente e ciò che vidi non potè che scioccarmi.

-che cazzo ci fai tu qui ?anzi per essere precisi , che ci fai qui NEL mio bagno a sbatterti sta tipa nella MIA doccia?
sbottai incazzata ,fulminando quel deficente di Principe che nonostante lo stessi pregando di spiegarmi la situazione continuò
ad infischiarsi della mia presenza e continuare a possedere la ragazza che non fu scossa nemmeno per un attimo dal mio arrivo,forse
troppo presa dalla passione del momento.entrambi erano nudissimi anche se di lui poco scorgevo se non  i suoi capelli scuri e le sue gambe
muscolose .la situazione iniziava ad infastidirmi,ormai il dolore aveva dato spazio alla gelosia,lui non era mio e ovviamente tra noi non c' era nulla
ma quella scena  era insopportabile per me.

-io dovrei andare in bagno!!se non volete spiegarmi,almeno uscite da quella dannatissima doccia così piscio e vi lascio in pace.
terminai con voce stridula,causata dalle lacrime che volevano sgorgare ,ma le trattenni stringendo i pugni lungo i fianchi .
vidi improvvisamente il suo viso rivolto verso la mia figura e sorridere,poi compresi il motivo .aveva raggiunto l' orgasmo.
la ragazza ovviamente gemette terribilmente forte da farmi sussultare dallo spavento.una lacrima purtroppo sgorgò dai miei occhi alla
vista di quel piacere carnale che colui che amavo era riuscito ad avere dal una delle sue troiette.
subito l' asciugai senza farmi notare e in silenzio aspettai che si ricomponessero senza mai guardarli.la ragazzina lo salutò con un bacio stampo e
ancora bagnata avvolta da un solo asciugamano uscì dalla stanza.

alzai lo sguardo e incontrai subito i suoi occhi ,il mio cuore sussultò ,ma non mi lasciai andare alle mille emozioni che provavo,continuai a mantenere
il mio nuovo comportamento.freddo.diretto.

-allora ,mia cara che dicevi?
chiese con tono sarcastico.avvicinandosi con addosso solo un asciugamano.

-dicevo,CHE CAZZO CI FAI QUI?

-finezza pura,comunque forse non l' avrai notato ma abbiamo le camere comunicanti.

-ah bene e dunque questo ti da il diritto di farti una nella doccia in cui mi lavo?

-uff come sei pesante!!e poi mica vengo a chiedere il permesso a te?il sesso è un istinto selvaggio ,dunque non ti da il tempo di organizzare tutto ne tanto meno
di chiedere a te se posso usare la doccia per soddisfare i miei ormoni.

-okay .va bene ,ci rinuncio.-dissi scocciata.le cose a cui avevo dovuto assistere e ascoltare furono troppe e mi sfiacchirono non poco.

-come mai ?ti arrendi così facilmente?non contesti il mio menefreghismo con le tue parolacce?
domandò meravigliato.

-Forse non parlo bene l' italiano!colpa mia.

-è sempre colpa tua!
sbottò divertito.

-si certo.ritornando a noi,ti ripeto quello che il tuo cervellino bacato non ha compreso oggi pomeriggio.TU PER ME NON E-S-I-S-T-I,dunque se tu non
esisti non devo contestare proprio niente.mi sono scocciata del tuo essere così stronzo .solo perchè ci siamo concessi un attimo di perdizione ,questo
non ti autorizza a rompermi le palle con le tue cazzate.non ne posso più  ,ora per favore potrei evaquare?
la vescica mi sta per scoppiare!!

-prego vai pure,tanto non c'è niente che io non abbia già visto.

-e che non rivedrai mai più aggiungerei.
dissi sempre più stanca di rispondergli.

-hai paura per caso?

alzai lo sguardo sconcertata .poi presi a parlare.

-e di cosa dovrei aver paura?l' imbecillità non è una malattia virale ,no?la verginità l' ho persa ...dunque mi dispiace ma mi sfugge il motivo
di questa possibile paura.
dissi con finto interessamento,ormai sentivo che quei nostri punzecchiamenti erano del tutto senza senso e che da loro non poteva nascere mai nulla di buono.

-dei tuoi sentimenti per me ahih

-siii ,ma tu continui a farti le canne?no perchè ti danno le allucinazioni.

-e dai ammettilo che sei innamorata di me!ahihahih

-okay,se proprio devo dire la verità...mmm si ti amo.-iniziai avvicinandomi al suo corpo ancora per metà nudo-si ti amo..soprattutto quando..-continuai incatenando
con fatica i miei occhi nei suoi,che increduli mi osservavano avvicinarmi al suo orecchio -bhè..soprattutto-sussurrai-quando ti levidalle palle e mi
lasci fare pipì in santa pace,e comunque ti ribadisco che non voglio più vederti mi irriti.e ciò porta ad incazzarmi e di conseguenza si formano le
rughe,quindi adioooooooooos. terminai sbattendolo fuoridal bagno con ancora il cuore a mille.
possibile che si fosse accorto dei miei sentimenti?basta non avrebbe avuto questa soddisfazione,non da me almeno.

salve ragassuleee

grazie per i pochi commenti mi fanno sempre piacere ...ma lo sapete già..anche se l' opinione di qualcuno in più mi renderebbe ancora più felice..come avrete notato ho aggiunto una sorta di blend o come si chiama ...a mo di copertina ahih cmq volevo dirvi che pubblicherò altre immagini che vi faranno conoscere i personaggi.un bacio nanny

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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Capitolo 9
*** Gioco Pericoloso.. ***


ero sveglia da un paio d' ore e non accennavo ad alzarmi.i miei amici erano già tutti sulla pista pronti a sciare,ma ovviamente non ne avevo voglia e dunque
preferii continuare a riposare e rimurginare sugli ultimi avvenimenti di quei giorni.Stefano stranamente  non mi aveva più cercata ne tanto meno aveva tentato
di prenderme in giro.mi mancava terribilmente,però era giusto che andasse così se volevo dimenticarlo.
il solo pensarmi senza lui mi faceva stare di merda,certo non che avessi passato tutto questo tempo in sua compagnia ,ma stavo male e questo era tutto ciò che
sapevo.Mi faceva rabbia provare quei sentimenti per una persona che nemmeno lontanamente provava un minimo di interesse nei miei confronti e conferma di tale tesi
erano  le diverse ragazzette che si era portato a letto.le lacrime ormai non uscivano più,era tutto come prima con l' aggiunta di un cuore spezzato.il mio.
mi girai e rigirai sotto le coperte con gli occhi sigillati come per voler reprimere determinati pensieri.

"toc ,toc,toc"

qualcuno bussò alla porta ma non mi curai di chiedere chi fosse urlando sguaiata un"sta aperto"e rigirandomi dall' altro lato ancora sommersa dal piumone bianco.
sentii dei passi ed un improvviso peso poggiarsi sul letto,subito arrivai alla conclusione  che fosse ermanno .
-ohy ma che ci fai qui non dovevi essere con gli altri?
chiesi in tono disinteressato.le coperte improvvisamente si alzarono accogliendo un altro corpo.aprii gli occhi e rimasi quasi senza fiato quando vi ammirai
il viso pallido e perfetto di stefano che mi scrutava con quel suo sguardo di ghiaccio.

-bhè io non ci sono andato,mi annoiavo.
mi disse divertito .

-ma tu che cavolo ci fai qui?
sbottai allontanandomi improvvisamente da lui.eravamo entrabi sotterrati sotto le lenzuola e il copriletto.mi guardò sorpreso però
non potevo permettermi nulla,anche se il suo respiro caldo arrivava sino alle mie labbra lasciandomi la voglia frenetica di farlo mio seduta stante,poco m' importava di ciò che avrebbe potuto
pensare lui ne tanto meno mi importava delle ochette che si era scopato.

-sono venuto a farti compagnia ,no?e tu così mi accogli?

-senti caro,forse non stata chiara ,ma...
non mi lasciò terminare il concetto che subitò mi attirò contro il suo petto prendendomi semplicemente per un braccio.
avrei voluto continuare ,fare sempre finta di nulla,ma non ci riuscivo era più forte di me era come una calamita da cui non riuscivo a separarmi.

-allora ,lo sai che oggi è il mio compleanno?
mi chiese in tono ironico.

-prima di questo momento ..no e devo  essere sincera,ma a me cosa può fregare?
domandai con un fintissimo tono arrogante.

-come cosa può fregarti?devi farmi un regalo no?

-ah si e per quale astratto motivo?

-perchè c'è una cosa che solo tu puoi regalarmi.

- e sarebbe?


-ovvio ,voglio averti qui,nel tuo letto dove fai l' amore con quello.
ma cosa stava dicendo?il mio cuore era ormai in defibrillazione.lo amavo e non sapevo cosa dovergli rispondere.avevo un immensa voglia di lui e
sicuramente avrei ceduto,ma almeno volevo giocare e non essere la solita preda facile.

-ah si?e perchè dovrei venire con te?
ma poi dico "nel letto dove fai l' amore con quello",ma quello chi?ermanno?ma allora il mio piano di vendetta aveva funzionato.

-perchè mi vuoi!!lo sai..

mi voltai per guardarlo meglio e con chi sa quale coraggio lo sfidai.

-eh chi ti dice che io voglia stare con te ?dopo tutto sono abbastanza appagata da quel punto di vista.

-ah ma che palle che dici!!
sbottò

-io non dico bugie!
dissi alzando la voce di un tono.

-eh se ,certo come no.tu mi vorresti far credere che quell' ermanno ti appaga sessualmente?

-mio caro io sono una ragazza ,non so forse per te sono una bambina o anche solo un animale,ma sappi che ho dei sentimenti anch'io
dunque ti dico che non c'è solo il sesso nella vita c'è l' Amore ad esempio,un qualcosa che forse io non merito.non ho mai avuto nemmeno il mio vero
primo bacio.per me non c'è che qualcosa di squallido che mi aspetta nel futuro.-dissi con gli occhi lucidi -mi sta bene così...posso vivere senza romanticismo.-terminai in lacrime.

stefano mi osservava basito,non si aspettava quel comportamento,non da me almeno.la ragazza forte con la battuta pronta e la risposta pungente che
scoppiava in lacrime per un motivo così futile.mi asciugai svelta il volto  e poi aggiunsi.

-non iniziare a farti i film.queste goccioline salate che vedi colare dai miei occhi non sono per te.non le verserei di certo per una persona come stefano principe!!
sbottai con la voce ancora stravolta dal pianto.

-ma scusa ,perchè che persona sono?non mi conosci come fai a dire che tipo io sia?
chiese quasi incazzato.

-non so come sei e non mi importa ,sono solo consapevole del fatto che non ti sopporto okay?

-eh allora perchè se non mi sopporti ,mi sei appiccicata come una cozza?

arrossii constatando quella verità ,ma non avevo voglia di allontanarmi.

-perchè ...perchè così .punto.

-bene!

-bene cosa?

non mi rispose sentii solo il suo corpo pararsi lento sul mio.il petto per poco non si perforava a causa di quel cuore che ancora continuava a battere terribilmente forte.

-che cazzo fai?
chiesi titubante.non era mica facile parlare con il ragazzo che ami ,mentre ti sta letteralmente steso addosso!!!

-ti do il tuo primo vero bacio!

rimasi basita da quelle sue parole.ma non ebbi il tempo di replicare che le sue labbra furono  sulle mie,si staccò dopo un pò sussurrandomi..

-non farti illusioni,tra noi non c'è e non ci sarà mai nulla.

perchè?perchè non mi vuoi?
mi chiedevo tentando di rimanere del tutto impassibile.feci un cenno di assenso  ,lasciandomi
nuovamente possedere ,da colui che ormai solo in sogno riuscivo a sfiorare.
le sue mani desiderose ripercorrevano dopo mesi la mia pelle,le sue labbra lasciavano scie infuocate e il suo bacino combaciato al mio provocava in me mille
gemiti di lussuria.

mi ritrovavo nuovamente a giocare con stefano a qualcosa in cui lui era il vincitore assoluto.avevo fatto bene a lasciarmi guidare dal cuore?

 

 

 

raga voglio ringraziare tutte/i coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite o le seguite e un bacio speciale a tutte coloro che hanno commentato mi ha fatto veramente piacere ...spero di trovare ancora qualke vostro mess ...kiss

nanny

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Amare!!che cosa difficile.. ***


-allora ragazze novità positive?
chiese saretta con aria imbronciata.

-io posso ufficialmente dire di essermi innamorata!!
sbottò brunella lasciandoci con le bocche spalancate.

-e di chi?
chiedemmo in coro.

-ovvio,del più bello e il più dolce di tutti i ragazzi che ci sono.
continuò con aria sognante

-e sarebbe ?
continuammo sempre più incredule.

-uff si chiama antonio,fa il dj ed è di via duomo.è bellissimo ,dolcissimo e lo amo.
terminò quasi infastidita da quel nostro tono scettico.

-ma quando l' hai conosciuto questo?
chiese azzurra mentre si sfregava le mani dinnanzi al fuoco del camino.

-ieri.

-e già lo ami?
continuò soraja.

-si,queste cose si capiscono subito .e io lo amo.

-bhè io non posso dire proprio nulla perchè nel momento in cui ho viasto ilario non ho più avuto occhi che per lui.
esordì etta ,guardando dalla finestra i diversi fiocchi di neve cadere lenti sulle case e sulle strade .

-perchè lo dici con questo tono malinconico?
chiese dolce brunella.

-ilario sta uscendo con quella ragazza di 5 Al,l' Amica della fidanzata di stefano principe.
continuò con un sorriso che celava solo lacrime amare.
potevo capirla ,ero nel suo stesso stato emotivo con la piccola differenza che lei non era mai stata 
a letto con ilario.
ebbene si,dopo essere stato con me è andato dritto ,dritto tra le braccia di quella smorfiosa di Elisa Millegrane,una di quelle solite ragazzette piccolette,
insignificanti bruttine di viso ,ma estremamente arrapanti di fisico.come avevo preso il suo fidanzamento?MALE è un eufemismo,ma non potevo darlo a vedere e dunque 
quando lo incontravo fingevo di non vederlo e quando mi rivolgeva la parola per la solita sigaretta lo trattavo con indifferenza.perchè doveva essere così complicato?

-amore mio sappi che comunque sei speciale e che se lui non l' ha capito è perchè è un deficente.
dissi con convinzione.etta era una delle poche persone che amavo di più e sapevo quanto valeva e quanto avesse da offrire .ilario sembrava la persona giusta,
ma da come si stavano svolgendo i fatti,forse non era proprio destino.

-certo,però non farmi il solito discorso di quanto valgo e di quanto ho da offrire ,perchè ormai lo conosco a memoria.
terminò sinceramente divertita.

-ragaaaa!!-iniziò soraja attirando la nostra attenzione -mi ha chiamato quel deficente di francesco.mi ha chiesto di stare con lui ,perchè non ama più la sua
fidanzata e ha deciso di lasciarla ...tra qualche giorno.
concluse perplessa aspettando una nostra risposta-barra-consiglio.

-per me..-iniziai aspirando un tiro dalla mia diana rossa-dovrebbe prima lasciare la fidanzata ,poi se ne riparlerebbe...

-si.appoggio l' idea di cliz,anche perchè come sappiamo il genere maschile sa essere molto meschino e dunque non ti consiglio di avvicinarti a lui finchè non avrà troncato
la sua storia con quell' altra.-continuò azzurra.

-io sinceramente non so che dirti,so cosa provi e sono consapevole del fatto che  sei divisa tra la razionalità ,che ti dice di lasciarlo perdere e il cuore che invece,imperterrito
ti spinge a rischiare.fai quello che senti e che ritieni giusto,ma che soprattutto possa portarti alla felicità.-commentò federica .

-io ?no comment.non ho idea di cosa consigliarti,nelle questioni di cuore sono negata,e lo si può vedere anche nel fallimento della storia con marco.
 affermò bruni.

-ah bhè,se parliamo di persone negate nell' ambito dell' amore e delle relazioni ,parlate di me.

-ma che dici che se fino a qualche mese fa eri pure vergine?e  hai sbagliato una sola volta !
sbottò etta ancora appoggiata alla finestra.

-ecco..mmm..io..i.io...forse ho sbagliato due volte!!
terminai arrancando le ultime parole impaurita da una loro possibile reazione.

-cosaaaaaaa!!!!!
urlarono tutte.

-io,si insomma sono stata nuovamente a letto con stefano...
iniziai attendendo le loro prime domande.

-e quando?

-domanda di riserve?
chiesi sarcastica sotto i loro sguardi severi per quella mia omissione.

-okay.il 22 dicembre,mentre tutti eravate sulla neve.

-e come è successo?

-io sotto,lui sopra poi il resto credo che lo possiate intendere.
dissi sarcastica.

-cretina,dai spiegaci come siete finiti per fare sesso.

-alloraaaa..lui si è presentato nella mia camera senza che io ....
iniziai a raccontare l' intera storia assistendo alle diverse reazioni che si susseguivano sui visi delle mie amiche che ogni tanto si lasciavano andare a
qualche commento .-ecco tutto,contente?-chiesi esausta.fisicamente non avevo fatto nulla di così faticoso ,ma emotivamente era come se avessi appena spostato
un macignio di 5000 kg con la sola forza delle braccia.

-e come è stato?

-ufffff...però come rompete ,la prossima volta  non dirò nulla.

-eddaiiiiiiiiii!!!rispondi solo a questa domanda e poi cambiamo argomento.

-e va bene.parlando per me,credo che non ci sia cosa più eccitante e bella che sentirlo dentro e fuori di me.con una sola carezza è capace di portarmi a toccare
il cielo con un dito se non con tutta la mano!!!
terminai sorridente.

-ma scusa ,la domanda..-parlò etta-ma il 22 non è stato il giorno in cui si è fidanzato con quella cessa con i piedi?

- si.proprio così ,però sinceramente non voglio pensarci altrimenti lo strozzo e non posso permettermi di  dimostrarmi così fragile.
ammisi alle mie amiche.

-raga?-ci richiamò brunella con il solito tono da Illuminata.

-si?che stronzata vuoi dire ora?

-no .pensavo...ma a voi il freddo non vi fa venir voglia di fare cacca?

-ma che cazzo di domanda è?
chiesi scoppiando in una risata fragorosa.

-ma scusa è una domanda giusta,perchè a me viene voglia di andare in bagno.

-ma a limite può venire lo stimolo di far pipì .che ci azzecca la cacca?
continuò etta.

-e a me non viene lo stimolo di URINARE ma di cacare ahihaih.

-quando dico che non sei normale te la prendi pure!!
terminò federica portandosi una mano sulla fronte e scuotendo il capo come per dire "io non c' è la posso fare".

fu proprio grazie a quella stupida domanda che ritornò il sorriso sul viso di noi tutte .non importava per quanto sarebbe restato il buon umore.
la cosa che importava era  riuscire a vivere a pieno quei nostri attimi di "estrema felicità".





















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Capitolo 11
*** Capodanno!! ***


la notte di capodanno era arrivata e l' albergo che ci ospitava aveva organizzato una serata  solo per  giovani.
una sala dell' hotel in pratica veniva riservata alla discoteca.per l' occasione era stato richiesto uno dei dj più IN  del momento ,di cui
non conoscevo nemmeno il nome in quanto non molto pratica di queste cose.
passai la maggior parte della giornata a prepararmi e alle 11 ero ancora in camera a truccarmi .per l' occasione avevo indossato un vestitino rosso
cortissimo che arrivava poco più giù del sedere ed era ovviamente aderente ,soprattutto per il fatto che non era della mia taglia.l' abito era ad una spalla
e  metteva in evidenza il seno.
i capelli li legai in una coda alta che ricadeva piena in tanti boccoli naturali.per il trucco invece optai per un pò di linea nera sugli occhi del phard
rosa sulle guance e infine del lucido rosso .ero pronta ,ma non riuscivo a muovermi.ero sicura che in sala ci fosse anche lui con quella sua "fidanzatina"
e la cosa mi turbava non poco.verso le 23:30 decisi che quello era il momento per andare a fare baldoria poichè non avevo voglia di passare la mezza notte del nuovo anno
da sola.scesi il più in fretta possibile le due rampe di scale  per poi percorrere il lungo corridoio che mi avrebbe portato alla festa.
una volta entrata  rimasi scioccata dal casino che vi era.in ogni angolo c' erano ragazzi ubriachi e arrapati in cerca di sesso facile.mi guardai intorno
alla ricerca dei miei amici ,fino a quando una presa non mi fece voltare.

-ehy amore stai benissimo!!
mi disse ermanno ,sorridente.

-grazie tesoro,anche tu non sei niente male .

-ma lo so,non essere così scontata.
affermò sarcastico.

-ah perdonami.

- di nulla.

-teso, ma le altre?
domandai ricercando le figure delle mie amiche nella sala.

-ecco,sono tutti al tavolo di..d..di stefano.

-ah ,bene.
dissi fingendomi serena.

-lo so che non va bene e che ciò ti fa star male,ma non c' erano altri tavoli e principe ci ha invitati a sederci con lui.

-io non sto dicendo niente infatti.mi sta bene non preoccuparti per me.piuttosto,raggiungiamoli.
conclusi dirigendomi a passo svelto verso il tavolo situato all' altro capo della stanza.una volta arrivata a destinazione iniziò la mia solita falsa.

-ehy raga come va? emozionati per l' anno nuovo?
esordì posizionandomi dinnanzi a tutti.lo guardai di sottecchi,senza mai soffermarmi sui suoi occhi,non ero ancora capace di mentire sino a quel punto.

-amoreee mio!emozionatissima da quest' anno vorrei amore sesso, denaro e DIVERTIMENTO!!ahihahih
disse sara sorridente,sotto gli occhi seri di ilario che la scrutava severo.

-bhè amo soprattutto tanto sesso!!!
continuai falsa .che mi poteva importare di un rapporto fisico senza di lui?
ovviamente data la sua presenza, iniziai a pensare e muovermi diversamente da come avrei fatto in passato.

-già.comunque ti conviene cercarti un partner perchè sono le 23:40 e non vorrei che ti ritrovassi  senza bacio d' augurio.
affermò bruni affiancata da un giovine niente male.


-mmm ...tu dici?
chiesi portando il mio sguardo verso il suo ragazzo ,facendole un cenno positivo.

-sisi io dico.
terminò ridendo.

presi per mano soraja e la portai in pista con me e insieme iniziammo a scatenarci.entrambe eravamo sole  e dunque fu semplice per me arrivare alla conclusione

che lei mi avrebbe fatto compagnia.improvvisamente la musica cessò lasciando spazio al conto alla rovescia.

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

"buon anno!!"
tutti erano accoppiati e come temevo anche soraja mi lasciò sola.ero io ,tra tanta gente  che si baciava e gioiva per l' arrivo del futuro.
ero lì in piedi in mezzo ad una sala ..da sola e senza amore.una lacrima percorse il mio viso ,ma  l' asciugai veloce con il polso.
 sistemai il vestito lungo le cosce e corsi lontano da quella felicità.
mi aggrappai all' uscita d' emergenza come ad un ancora di salvezza .la spalancai ritrovandomi nel freddo del 1 gennaio 2010.
mi appoggiai al muro con le braccia conserte.ad ammirare il celo ricoperto di nuvole,poi il rumore di una porta che si apre e infine lui.

-perchè sei corsa via dalla festa?
mi chiese avvicinandosi curioso.

ero stanca di quei giochetti e lo odiavo perchè l' amavo ,ma soprattutto non sopportavo il modo in cui riusciva a farmi stare di merda quando faceva finta
che io non esistessi.era grazie a PRINCIPE se la piccola TORRISI era riuscita diventare donna e calcolatrice.ormai gran parte del mio essere era stato perduto
e non potevo farci nulla.

-ma a te che cazzo ti frega? io sto bene come sto non ho bisogno della balia okay?
sbottai furiosa.

-certo .comunque non farti strane idee...

-sisi ecco che mi riparte con la solita solfa "non farti strane idee perchè tra noi non c'è e non ci sarà mai niente".ma  sai a me quanto può fregarmi?
fino a prova contraria sei tu che mi hai seguito.

-si,ti ho seguito perchè mi facevi pena!

-pena?pena?ma vaffanculo STEFANO PRINCIPE !!la pena non devi provarla per me ,quanto per te che sei stato privato dalla nascita della capacità di amare.

-perchè a te che interessa della mia capacità di amare? cosa ti cambia? e soprattutto chi ti dice che io non ami?

-e chi dovresti amare tu?sentiamo.

-te...mai,ma questo non vuol dire che io non ami la mia ragazza.

-due cose devo dirti:prima,ma chi ti ha chiesto di amarmi?io no di certo.seconda,tu non sai nemmeno cosa significhi amare.

-perchè tu si?e chi ameresti?

-si purtroppo per me sono innamorata .maledettamente innamorata,ma della persona sbagliata.ci sono stata insieme ,ma la cosa non è andata perchè era
partita male dal principio però ora sono pronta per andare avanti .come si dice ?anno nuovo,vita nuova!
dissi riassumendo in breve il tormento a cui lui stesso mi aveva sottoposto.vidi il suo sguardo sorpreso .che avesse capito che parlavo di noi?

-comunque visto che mi trovo qui ...-iniziai sfilandomi il tanga-getto via qualcosa di vecchio per accettare qualcosa di nuovo.-terminai sorridente gettando
via la mutandina,quello stesso indumento intimo che proprio lui mi tolse per la prima volta.

-ora ,perdonami ,ma vado.
dissi allontanandomi da lui che basito mi guardava mentre me ne andavo ,fino a che non si parò dinnanzi all'entrata/uscita d' emergenza.

-e ora che vuoi?
sbottai frustrata.

-perchè sei diventata così?

-così come scusa?

-così finta.tu non eri così appassionata al sesso ,ora addirittura vai nuda pur di farti qualcuno.

-io non sono finta sono semplicemente diversa da prima e poi sappi che io faccio le cose solo quando voglio ...e di certo se stasera voglio andare con qualcuno non è un problema tuo.

-questo è vero..però stasera vorrei..-cominciò portando una sua mano verso la mia vita spingendomi verso il suo corpo.quella stessa mano si intrufolò sotto il mio vestito  rialzandolo
sino all' intimità nuda.sentivo le sue labbra avvinghiate al mio collo e il suo membro strusciarsi contro la mia femminilità scoperta e infiammata dalla lussuria.
ero completamente bagnata,ma non avrei permesso a me stessa un altro errore simile,non nell' anno del mio nuovo futuro.scostai la sua mano dalle mie natiche sistemandomi l' abito.
lo sentii irrigidirsi.

-ma cosa?

-mi dispiace , ma quando vorrò farlo sarò io a decidere e non più tu...quindi per stasera arrangiati con le tante altre.
terminai stampandogli un bacio a fior di labbra per poi ritornare nella mia camera.dopo tutta quella serie di avvenimenti il mio corpo ,la mia mente ma soprattutto il mio cuore non potevano sopportare oltre.

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Capitolo 12
*** Rientro.. ***


ormai le vacanze erano quasi terminate e  mancavano due giorni all' inizio della scuola. ripartimmo da roccaraso per ritornare a casa precisamente il 5 gennaio.
quanto sarebbe stato brutto il ritorno alla normalità?il ritorno alle regole dettate dai genitori?
in quel periodo evitavo di chiamare i miei perchè ogni volta che parlavamo terminavamo la telefonata con un litigio ,ma d' altronde non ci si poteva aspettare
altro da due persone così chiuse e e stressanti quali erano mia madre e mio padre.nonostante tutto non ero poi tanto spaventata dal rientro,magari lontana da
stefano,sarei riuscita ad allontanarmi da quel NOI che si era formato nella mia testa.
il tragitto fu molto più tranquillo rispetto all' andata,niente sesso spinto,niente balletti erotici e soprattutto niente "gioca con me".

-bruni ti sei sentita con antonio?
chiese saretta rialzandosi in ginocchio sul proprio sedile per poterci guardare in volto.

-si dice che sta bene e che domani vuole uscire con me.
terminò sognante.brunella era così,si lasciava trascinare dai sentimenti e una volta che lo faceva diventava quasi irrecuperabile.

-ah beata te!!io non ho conosciuto nessuno ,che palle!!ma il destino non me lo manda un bel cavaliere nero ?mi so scocciata di aspettare.
sbottò etta.

-ma siediti !!
esordì ilario ,in tono serio.

-perdonami?
chiese sara infastidita.

-siediti!!
ripetè lui.

-scusami ma che vuoi? non posso nemmeno stare così a parlare con le mie amiche?

-certo che puoi starci ,solo che tu dici tutte stronzate!!

-e sarebbero?

-vabè lascia perdere!

-no parla.

-mi scoccio di parlare davanti a tutti così.

-vabè allora arrangiati perchè io resto così quanto mi pare e piace.

-fai come vuoi.
terminò iaio.sotto i nostri sguardi curiosi.da cosa proveniva quel suo comportamento?che iaio fosse innamorato di etta?possibile?
sorrisi a quel pensiero.

-raga ma lunedì 9 abbiamo italiano per caso?
chiese federica che intanto si ritrovava tra le braccia di achille che le accarezzava i capelli.

-si perchè?

-perchè non ho fatto un cazzo per tutte le vacanze.a limite porei farle una bella lezione di anatomia ,vero amore ?
terminò facendoci sbellicare  dalle risate.

-vabè comuque anche per me vale lo stesso apparte la lezione di anatomia perchè sinceramente  in questi 15 giorni non ho avuto chissà quali rapporti.ahihahi
terminai divertita.

-ehy!!
esordì una voce dietro di me.principe,come al solito.

-che c'è stavolta?

-niente volevo intervenire perchè con l' affermazione che hai appena fatto ,mi hai offeso.

-quale punto?non mi pare di aver detto nulla di così particolarmente offensivo.
terminai gelida.

-come quale punto?quello riguardante il sesso no?

-ah giusto.ma a me sembrava che tu non volessi farlo sapere in giro ,no?

-hai ragione ,però voglio farti guadagnare un paio di punti.

-ma tu non eri quello fidanzato e che AMAVA la sua ragazza?

-certo che l' amo,infatti dopo essere stato con te sono corso da lei.

-ah giusto.
 affermai beffarda ad un passo dal suo viso,sostenendo il suo sguardo divertito.-ma, sbaglio o a capodanno sei stato tu ad infilarmi una mano tra le cosce?
terminai maligna vedendolo scostarsi da me per fissarmi basito.

-ora levati per favore che vorrei tornare a casa,magari c' è qualche bella novità che mi aspetta.
sbottai rialzandomi in piedi.

-comunque sbagli.

-a fare?

-quello che non sei?

-perchè cosa sono?e soprattutto cosa fingo di essere?

-non voglio continuare a litigare,meglio che vai.
terminò avvicinandosi e baciandomi una guancia per poi raggiungere la sua ragazza-barra-cesso con i piedi.
aveva ragione io non ero piùme stessa,ma come era possibile che se ne fosse accorto anche lui?

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Capitolo 13
*** Dichiarazioni&incontri ***


nuovo giorno di scuola.nuovo inizio.la prima ora di lezione era passata tra le chiacchiere e le lamentele dei miei compagni di classe per la valanga di compiti che
"di bernardo"ci aveva assegnato per il giorno seguente.le ore successive, invece furono molto più tranquille e ad ogni cambio insegnante ,scappavamo tutte in
bagno per una siga.al termine  di filosofia,in cui si era spiegato il pensiero umanistico di galileo galilei ,ero allo stremo e l' unica cosa possibile per me fu quella di seguire le mie amiche giù dal nostro amato
"zio "gigi.

-mammamj,ragà non si può continuare così eh?e che si fa? la scuola è iniziata da appena tre ore e io già mi so scocciata!!
sbottò improvvisamente etta appoggiandosi sulla finestra del bar da cui si scorgeva l' intero cortile affollato di ragazzi .

-hai ragione Sà,cioè come si fa ad arrivare a giugno con questi professori di merda che ci ritroviamo?la di bernardo ha perso i sensi.
aggiunse soraja affiancandosi alla nostra amica.

-quella è na puttana!!!
esordì federica ,mentre ci raggiungeva dalle scale.

-si appoggio fede .
aggiunse brunella ,interrompendo per un secondo la sua telefonata.da quando usciva con antonio ,viveva praticamente in simbiosi con il cellulare.
possibile?si.

-vabè cambiamo argomento va!
continuò sara.

-okay .parliamo un pò del tuo love?
esordii sogghignando.

-che c'entra mo quel deficente di ilario?
domandò irritata.

-ecco,volevo semplicemente sapere perchè si sta baciando con quella biondina !!
affermai indicandole il punto in cui i due si davano da fare.lei si voltò e in meno di un secondo li fu addosso.
la seguii per impedirle in caso estremo di poter fare figuracce.

-ehy ilario!!!
lo chiamò in tono severo.il ragazzo sorpreso si allontanò dalla bionda e posò il suo sguardo su di noi .

-che vuoi?
chiese ,lui strafottente.

-Voglio semplicemente che tu faccia finta che io non esista ,dimenticati del mio nome,del mio numero di telefono e del mio indirizzo.
terminò etta voltandosi e ritornando verso il nostro gruppetto ,che ammirava la scena dalla finestra.vidi  l' epressione sorpresa di iaio
trasformarsi in una smorfia...di dolore?!
raggiunsi la mia amica che con le lacrime agli occhi tentava di apparire serena.

-non vi preoccupate,sto bene!è solo un deficente qualunque.
affermò,mentre alle sue spalle appariva la sagoma del ragazzo di cui era innamorata.

-hai ragione!!
sbottò .etta sussultò dallo stupore e si voltò per poi fissarlo negli occhi.

-sono un deficente.lo sono sul serio.
continuò con aria da cucciolo in agonia.

-lo so che lo sei!!
aggiunse sara ancora arrabbiata.

-sei la persona più strana ,egocentrica ,divertente dolce,poco affidabile,imprevedibile che io conosca ,dunque ti permetto di dirmi ciò!

-ah bhè di certo non aspettavo il tuo permesso per definirti DEFICENTE ,non credi?

-sei anche maleducata!

-senti ciccio,io non mi faccio insultare da te dopo che ti ho detto che dovevi fare finta che io non esistessi ,okay?

-ma come posso ?

-come puoi cosa?

-come posso fare finta che tu non esistia ,quando tutto ciò che faccio lo faccio per farmi notare da te?

-perdonami?credo di non aver capito.
chiese sara  perplessa.noi avevamo compreso tutto .finalmente ilario era uscito allo scoperto e non poteva trovare modo più romantico per dichiararsi se non quello
di farlo dinnanzi a mezza scuola.

-come potrei fare finta che tu non esista?sara ..tu..
sei dolcissima e sai essere combattiva.mi hai conquistato da subito ,ma coglione come sono ho rifiutato il mio interesse nei tuoi confronti .Abbiamo trascorso molto tempo insieme
e quello che provavo quando mi sfioravi,mi sorridevi oppure quando mi guardavi triste dopo avermi visto baciare con un' altra ,mi faceva terribilmente paura, ma il terrore ,quello
vero l' ho avvertito quando hai iniziato a trascurarmi per poter ricercare la tua "anima gemella",quella stessa anima gemella che  il destino si rifiutava di farti incontrare.
bhè,sara...-continuò,avvicinandosi ancora di più alla mia amica che tremante restava immobile nella sua posizione-il destino era ostacolato da me.un deficente che aveva perso la ragazza della sua vita
per Paura e che inoltre le arrecava un ulteriore danno allontanando da lei qualsiasi persona potesse renderla felice.Etta,insomma, l' unica  che voglio al mio fianco sei tu.solo e soltanto tu puoi farmi provare
mille emozioni con una semplice carezza ,solo tu puoi rendermi felice e sono sicuro che sono io  la persona che deve stare con te.-terminò portandole una ciocca di capelli dietro l' orecchi0.

dopo non so quanto ,sara riprese a respirare e finalmente parlò.

-e perchè dovrei stare con te?
chiese con gli occhi inondati dalle lacrime che sino ad allora aveva trattenuto.lui le si avvicinò,posandole una mano sulla guancia e con il pollice le
pulii il viso da quelle piccole perle salate.

-ecco,se in tutto il mio monologo non hai colto un motivo valido per poter stare con me,credo che dovrò dartene uno serio.-cominciò sorridente-purtroppo... o per fortuna
mi sono innamorato follemente di te.ho perso la testa per una ragazza dagli occhioni dolci e le labbra soffici che da mesi sogno di poter sfiorare .-proseguii emozionato-
insomma,il qui presente Ilario Bonni si è innamorato di sara corradi e se potesse lo urlerebbe al mondo. due semplici parole che mai avrebbe pensato di pronunciare...
terminò per poi sibillarle un ti amo,attendendo una qualsiasi reazione da parte di etta.

-perdonami..
iniziò seria sara asciugandosi il viso con i polsi.

-ho capito,non preoccuparti.l' importante è che io sia riuscito a dirti la verità e ad esternare ciò che provo,non sono venuto qui per vederti piangere ne tanto
meno per vederti correre tra le mie braccia.-sbottò comprensivo interrompendola ,fissando la mia amica che aveva abbassato il capo per nascondere io suo stato d' animo.

-perchè sei un testone?
chiese improvvisamente sara,incatenando i suoi occhi in quelli azzurri del ragazzo.

-scusami?
domandò lui basito da quella sua risposta -barra- domanda.

-si,sei proprio un testone .perchè non mi fai mai terminare una frase?comunque dicevo,perdonami ,ma io non posso proprio baciarti .
ricordati che hai ancora il sapore di quell' oca di prima in bocca!
sbottò sorridente afferrandolo per la camicia.

-sei sempre la stessa stupida ,eppure ti desidero ,lo stesso!!
le sussurrò ad un passo dalsuo naso.

-ma smettila che mi ami proprio perchè sono così!
affermò sfacciata.

-mi sa che hai proprio ragione.
terminò avventandosi sulle sue labbra ,sotto gli sguardi commossi di mezza scuola.non riuscii più ad assistere a quella scena e senza contegno scappai in lacrime
in parte per la felicità di saretta e in parte perchè estremamente delusa da me stessa,ero ancora troppo fragile e credevo ancora in un possibile cambiamento di stefano.
ero stufa,dunque  il mio piano di allontanarlo da me ritornava attivo,cancellando dalla mia memoria
 quel maledetto 22 dicembre momento in cui cedetti alla mia debolezza.da quell'istante si doveva cambiare vita ,come avevo programmato il giorno di capodanno.
correvo lontano ,percorrendo i diversi corridoi della mia scuola senza avere una meta,sino a che non  mi scontrai con qualcuno.alzai lo sguardo per ritrovarmi
immersa in due bellissimi occhi castani.era Mirco iodice,il migliore amico di stefano,nonchè suo completo opposto.mirco era biondo con gli occhi scuri e la pelle olivastra,mentre
PRINCIPE,sappiamo tutti com'era,inoltre la cosa fondamentale era che Iodice sapeva essere molto genitle e già in passato aveva AMATO di un amore con la A maiuscola.

- ehy dove corri così di fretta?
chiese sorridendomi .

-p-p-perdonami è so-lo che ..io ..insomma...

-non preoccuparti,comunque se vuoi ti posso portare in un posto,magari riesci a calmarti ?!

-si grazie ..i-io non h-ho proprio la voglia o la forza di  tornare in classe.

e fu così che mi legai a lui.quell' ormai lontano 9 gennaio ,giorno in cui  iniziai a provare qualcosa per un ragazzo che non fosse STEFANO PRINCIPE.

 

ringrazio con tutto il cuore le persone che leggono commentano o hanno aggiunto tra le preferite e seguite questa storia  un BACIO nanny

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Capitolo 14
*** Girasoli..e poi tu! ***


Salve raga scusatemi per queste poche righe che vi scrivo,ho notato che non siete in molte a recensire però mi fa piacere per le poche che commentano .Ora vorrei chiedere un favore a tutti coloro che leggono..MA SECONDO VOI COME SCRIVO?LE SCENE SONO CHIARE?SI CAPISCE IL CONTESTO?CI SONO MOLTI ERRORI?SONO MOLTO INFANTILE NELLE COSE CHE NARRO E COME LE NARRO?non so scema e comprendo benissimo che sono cose che nemmeno si chiedono ,ma vorrei saperlo e in più vorei domandarvi:LA MIA STORIA VI PIACE?PUò APPASSIONARE IL LETTORE? mi fareste veramente felice se mi diceste quello che pensate un bacio nanny

grazie a tutti coloro che leggono o commentano o ancora hanno inserito la mia storia tra le preferite o le seguite.

"allora ragazze per il 22 febbraio vorrei fissare una bella verifica di italiano ,un  tema argomentativo,credo che possiate affrontare quste piccole difficoltà,
vero?"

chiese  la di bernardo,mentre si concentrava nell' appuntare  questa dannatissima nota sul registro.

-vero prof.
rispondemmo tutte in coro.ovviamente eravamo tutte falsissime.i temi di quella vipera erano incomprensibili e soprattutto le tracce erano molto più lunghe del tema stesso.

"toc-toc-toc-toc."
qualcuno bussò alla porta interrompendo le nostre solite imprecazioni nei confronti della stronza.

-avanti.
affermò l' insegnante.

improvvisamente in classe comparve la signora lucia,la bidella del nostro piano con in mano un enorme fascio di girasoli.

-wow che bei fiori ,per chi sono ?
domandò sorpresa la stronza.

-sono per la signorina torrisi.
sussultai al suono del mio nome ,mentre tutti mi osservavano curiosi.le mie guance si tinsero di rosso per l' imbarazzo ,ma il solo
sapere che quel gesto lo aveva fatto una persona per me importante ,mi tratteneva seduta nel banco piuttosto che scappare via.

-ecco tieni c.-iniziò la signora porgendomi i fiori-vedi c'è anche una lettera.-terminò indicandomi il punto in cui vi era spillata la piccola busta bianca.

-grazie .
sibillai.la signora si volatilizzò e l' imbarazzo tornò ancora più prepotente.

-allora ,clizia chi ti ha fatto questo splendido pensiero ?il tuo ragazzo?
chiese la di bernardo.

-si prof.
le risposi più per educazione che per altro.

-bene ,ti concedo l' opportunità di leggere la lettera ,mentre noi tutti iniziamo la lettura del purgatorio di dante.
concluse facendomi l' occhiolino sotto il coro di "no" dei miei compagni.

-basta!non vorrei rovinarvi la media con un due !
urlò ,mettendo a tacere l' intera classe.

io intanto presi la lettera , la staccai dal fascio , l' annusai e sorrisi ripensando al perchè della scelta di quei fiori.
aprii la busta e iniziai a leggere.

"ciao clizzy,
che modo stupido e monotono per iniziare una lettera vero? ma vabè lasciamo stare,sappiamo entrambi che non so mai iniziare un
discorso ,ma come dici tu :"l' importante è iniziare" e finalmente io l' ho fatto.
oggi è il 12 febbraio,ti ricorda qualcosa?
bhè ovviamente non mi riferisco alla parte triste ,ma al ricordo felice che ci vede insieme.è passato un mese dal 12 gennaio (wow che constatazione ,visto?XD)giorno
in cui stefano partii per il ritiro a lecce.tu come al solito eri disperata e forse da approfittatore quale sono,ho preso a volo l' occasione per
consolarti e farmi spazio nel tuo cuore.okay!so che ora avrai assunto la solita faccia schifata,quella che fai ogni volta che ti dico questa cosa.
non ami sentirti fragile, ma soprattutto odi il fatto che ti venga sottolineato questo particolare di cui non vai fiera e di cui io sono immensamente
innamorato.oh mamma,quanto sono sdolcinato!!okay ...sclero time ,basta!
piccola clizzy,oggi è il nostro primo anniversario!!che emozione *_* .scusa avevo detto che lo sclero era finito eh ,invece...
comunque cucciola,so di averti messa in imbarazzo facendoti portare questi fiori,ma come sai fremevo per poterti regalare questi girasoli.
ricordi quello che mi dicesti sulla terrazza della scuola?si,quel 9 gennaio quando ci fu quel nostro incontro scontro.
apparte il fatto che ero un imbecille perchè in pieno inverno ti avevo trascinata al freddo gelido ,con quella tua mini divisa che odiavi e odi tutt' ora a morte,
mi dicesti che i girasoli erano i tuoi fiori preferiti e che la persona che te li avrebbe regalati avrebbe per sempre fatto parte della tua vita.
hai visto come sono patetico?sono proprio un romanticone.scherzi a parte ora che dici di correre in classe mia e darmi un bel bacione da fidanzati?XD
sono certo che non lo farai quindi ti sfido signorina torrisi,se mi vuoi quanto io voglio te in questo momento,esci dalla tua classe e entra nella mia
senza neanche chiedere il permesso e baciami .

Ps.SO CHE SONO PAZZO A DIRTELO COSì PER LA PRIMA VOLTA ,MA TI AMO ...E SONO SICURO CHE SE DOVESSI GUARDARTI NEGLI OCCHI E DIRTI CIò ,NON CI RIUSCIREI.
TI AMO TI AMO TI AMO E NON Sò SE LO SAI ,MA TI AMO XD

firmato il tuo "trottolino amoroso"XD"

mirco era uno spasso,era sempre pieno di attenzioni e poi mi AMAVA,lui mi AMAVA.mi alzai in piedi e con il sorriso sulle labbra iniziai a correre,ma
varcando la soglia della sua classe ,per poco non svenni .proprio accanto al biondo,con sguardo sorpreso vi era ..lui.stefano era tornato ed io non sapevo nulla.
non mi fermai ad osservarlo e mi scaraventai contro mirco che divertito mi accolse tra le sue braccia e mi baciò con passione.ma perchè in quel momento mi
sentivo fuori luogo ?forse per la presenza di 25 ragazzi che assistevano alla scena?oppure per la presenza DEL moro?
ci staccammo lenti presi dal fiatone .ci guardammo sorridenti per poi renderci conto che tutti ci guardavano divertiti,tutti tranne uno.PRINCIPE ci osservava sorpreso.

-prof,mi scusi approfitto di questa interruzione per chiederle di poter andare in bagno.
lla sua voce.il mio cuore.-ma perchè cavolo tremavo?e perchè non lo guardavo?

-certo ,principe vada pure e con lei si porti anche la signorina torrisi.ha già fatto abbastanza qui,magari può dimostrarsi utile anche in altri campi
aiutandola ad andare in bagno!!
affermò la "de stefano".rimasi impietrita.perchè proprio io?non potevo nemmeno contestare,quella pazza era anche capace di trascinarti dal preside per una tale
stupidaggine.

-bene.
disse lui.salutai mirco e voltandomi rimasi nuovamente di stucco quando notai che  stefano aveva dei ferri impiantati nella gamba.
lui avanzava con le stampelle ed io mi adattavo al suo passo.

-allora,stai con mirco?
improvvisamente la sua voce ruppe il silenzio che mi tormentava.

-ehm,si oggi è un mese.

-ah auguri.

-grazie,ma perchè nel tuo tono leggo un che  di critico?
chiesi pungente.era sempre bellissimo.i capelli erano un pò più cresciuti,sul viso vi potevo scorgere un velo di barba per il resto non avevo ancora potuto soffemmarmi molto,dato
la sua velocità.era come se la mia presenza lo infastidisse.

-a bhè sei visionaria o forse ti mancava battibeccare con me.
sbottò ghignando.

-si certo,come no.piuttosto,come va con quella tipa millepiante,millefoglie come si chiamava?

-elena millegrane.l' ho lasciata prima di partire.

-ma scusa,non l' amavi?

-ma che...era per provocarti.io ho amato ,ma non lei.
pronunciò quella frase con un tono malinconico.

-perchè lo dici così?perchè dici amavi?non c'è più speranza con quella persona??
chiesi come una bambina curiosa.volevo sapere chi era riuscita a fargli battere il cuore.chi era colei che era stata in grado di ricevere il suo amore.
ma a me perchè importava della sua vita?io avevo mirco,no?

si voltò verso di me , dubbioso.lasciandomi quasi senza fiato.sostenni il suo sguardo in modo tale da riuscire a notare ogni più piccola
sfumatura nelle sue iridi color mare.

-amavo .amo.che differenza fa?la speranza non c'è,perchè sono stato uno stupido e invece di capire al volo i miei sentimenti,li ho lasciati in un angolo remoto
del mio cuore per poi scoprirli così forti e così poteti da corrodermi l'anima.

-che belle parole!! ma perchè non le dici alla persona che ami?
chiesi prendendomi a parolacce da sola.lo vidi sospirare e poi fermarsi dinnanzi la porta del bagno.

-eh se avessi già confessato tutto?

-ehm..sicuro di avergli parlato chiaramente?

-bhè questo no.

-allora ho un idea.visto che ami tanto questa ragazza voglio darti una mano a riconquistarla,non si è mai detto che clizia torrisi non aiuti un povero
innamorato.
ma che ero deficente?io e lui insieme per farlo stare con un'altra?ero autolesionista?si,ma poi mirco dove lo mettevo?

-lo faresti davvero?
chiese sorpreso ancora poggiato sulle sue stampelle dell' inter.

-si ,mica dico stronzate ,io!?!

-allora accetto il tuo aiuto.

-bene.

-bene.

-a proposito ma come mai hai sti due ferri nella gamba?
dissi chinandomi sulle gionocchia per osservere la ferita più da vicino.

-un incidente -iniziò dolce-ero in moto con un mio amico e una macchina mi a frenato nella gamba rompendomi tibia e perone e frantumando così i miei sogni di
gloria.

-cioè vuoi dire che ...che non potrai più giocare a pallone?

-si proprio così.
disse triste.quell' espressione non gli si addiceva per nulla.non riuscii a reprimere i miei istinti e così lo abbracciai.presi le sue braccia e me le
portai sulle spalle,mentre io mi stringevo a lui per la vita.avevo il viso appoggiato sul suo petto e potevo sentire finalmente dopo tanto e forse anche
troppo tempoil suo profumo .le stampelle erano cadute ai nostri piedi,ma stranamente non ci importò nulla.lo sentivo stringermi ,io invece lo tenevo stretto per non farlo
cadere.il mio cuore era completamete impazzito e le mie guance divamparono quando lui iniziò a parlare.

-quanto ti piace stare tra le mie braccia?

-ma che domanda è?
chiesi quasi morta dalla vergogna.

-è una domanda!!

-ma dipende dall' abbraccio che dai.io ti sto abbracciando come amico ,quindi trovo un piacere diverso da quello che trova una tua preda.
sbottai ancora avvinghiata a lui,quante stornzate.ma da dove mi era uscita quell' assurdità?

-ah giusto.

-comunque ti senti meglio?
gli domandai allungandomi con la gamba per recuperare la stampella.mi calai verso il basso per riprenderle e ripassargliele.

-grazie.

-di nulla.

-ok di nulla ,però mi devo pur sdebitare.che ne dici di un gelato insieme?magari ci accordiamo sul piano per riconquistare la mia amata.
disse sorridente.la gelosia si impossessò di me,ma non potevo farmi soggiogare da un sentimento così stupido così mi limitai a fare un cenno positivo.

-allora ,a domani alle 22.00 okay?

-per me va bene ,ma come farai a venire?

-con l' auto ,no?

-okay allora a domani .ciao.
dissi voltandomi per andare .poi mi fermai richiamandolo.

-stefano?
dissi facendolo voltare.

-comunque sei molto meglio così.sei più umano.
lui sorrise e poi entrò in bagno ,mentre io riprendevo il cammino per rientrare nella mia classe.
perchè quando lo vedevo mi faceva ancora male pensare che non fosse mio?stefano principe che mi hai fatto?io dovrei amare mirco!!!

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Capitolo 15
*** Addio Amore mio ***


il giorno del benedetto appuntamento arrivò .ero cosciente che non era nulla di che..epuure sapere di dover uscire con stefano anche solo come amica mi faceva
uno strano effetto.a scuola il tempo era volato tra una chiacchierata nel bagno e qualche bacio rubato da mirco,per il resto nulla di anomalo.
lui.. era venuto  ,ma diversamente dal giorno prima non mi aveva rivolto la parola ,ma nonostante tutto decisi di presentarmi lo stesso all' appuntamento
o meglio di farmi trovare giù al palazzo.aspettai più di un ora ,ma niente.di principe nemmeno l' ombra ,ero delusa ,amareggiata e arrabbiata .avevo mentito al mio ragazzo
solo per uscire con un bastardo ...e quello che faceva?mi appendeva?

il giorno seguente a scuola....

-ehy more guarda chi c'è là!!
iniziò soraja indicandomi un angolo del cortile in cui vi era stefano con una delle sue solite vittime.non mi mossi .il cuore si era fermato.non era più abituato a scene simili.
mi diressi d' un tratto a passo svelto verso di loro .

-stefano ?
lo richiamai,severa.lui lasciò le labbra della ragazza e la strinse al suo fianco quasi volesse farmi un dispetto.ci era riuscito.

-dimmi ,cara!
esordì lui ,ghignando malefico.

-vieni con me !subito!dobbiamo parlare.
terminai indicandogli la strada da seguire.camminavo veloce senza curarmi di come stesse ,se si stesse affaticando ,etc.. nulla.

-devo aver fatto qualcosa di estremamente sbagliato ,se sei così arrabbiata!!
disse ancora divertito.

-vieni e sta zitto!
sbottai trascinandolo con me in un aula deserta del quinto piano.

-parla ,pure cocca!!
affermò sedendosi sguaiato su di una sedia.non sapevo bene cosa dirgli ,sapevo solo che l' odiavo per quel bacio dato alla ragazzetta nel cortile e ancora di più
l' odiavo perchè mi aveva dato buca per scoparsi chi sa chi.

-ciccio ,cocca chiami la ragazzetta di prima,okay?
chiesi ad un passo dal suo viso.

-certo .certo.
disse abbassando lo sguardo.

-che hai?
gli domandai rialzandogli il mento con un dito.ERRORE.mi ritrovai nuovamente a specchiarmi in quei dannatissimi occhi perfetti.
erano così tristi..

-ma che cazzo vuoi da me?
chiese tentando di rialzarsi,ma le mie mani furono pronte e lo rigettarono seduto.era facile approfittare di lui visto che era debole.

-io non voglio niente.

-e allora perchè mi hai bloccato?

-perchè ti voglio capire?che hai che non va?appena due giorni fa abbiamo parlato da amici e ..e oggi mi eviti e ritorni nuovamente a prendermi a parolacce!!

-io non ti evito per niente è solo che la mia vita non ruota intorno a te.

-ah bhè di questo non avevo dubbi.non ho mai detto il contrario infatti.

-ecco appunto,quindi ora spiegami la mia presenza  qui,perchè non la capisco.non hai un fidanzato da scoparti?

-non sono affari tuoi se ho un fidanzato o meno ok?

-ah si ovvio.chi cazzo ha detto che mi importa,stavo solo dicendo che al posto mio doveva esserci un altro.

ma chi doveva esserci se non stefano?io avevo lui nel cuore,nella mente ,nell' anima e volevo averlo anche nelle mutande.era tutto ciò che desideravo e non mi importavano le conseguenze.
mi avvicinai pericolosamente alle sue labbra e le dischiusi con la forza della lingua.rincontrai dopo una vita quella sensazione appagante.il ragazzo non mi rifiutò,bensì mi strinse a se per la
nuca costringendomi ad abbassarmi ancora di più.mi staccai da quel momento  e lo fissai negli occhi.

-ora voglio te!poi si vedrà.

sbottai sotto il suo sguardo sorpreso.portai una mano sotto la minigonna della mia tanto odiata divisa e piano mi calai la mutandina.
mi sedetti lenta sulle sue gambe sistemando la mia femminilita  nuda nel centro del suo piacere.portai le mie mani sulla chiusura del jeans  e la sbottonai
per poi accarezzare il suo membro molto più che eccitato.mi rialzai un pò e lui fece lo stesso per potersi abbassare i pantaloni e i boxer.
si risedette con lo sguardo incatenato al mio, spalancò le gambe ed io mi sedetti piano sulla sua erezione.quando lo sentii pienamente in me iniziai a muovermi
in modo circolare ,le sue mani si aggrapparono alle mie natiche e mi spingevano forti verso il suo bacino in modo ritmico.era solo sesso.solo sesso.per lui,però, perchè
per me era come  ritrovare se stessi dopo un naufragio emotivo.lo sentivo fremere ad ogni mio gesto ed io facevo altrettanto con ogni sua spinta.una sua mano risalii la mia schiena sino ad arrivare
alla mia nuca e portarmi alle sue labbra con ardore. eravamo arrivati al culmine del piacere,ma come la prima volta,strinsi le gambe sulla sua fonte di piacere.
non volevo che finisse così,ero ancora terribilmente eccitata.non ero una pervertita .ero solo pazza di lui,infatti stefano era stato il mio unico compagno di letto e di qualsiasi altra attività
che riguardasse il sesso.con mirco non ci ero riuscita,forse inconsciamente sapevo di desiderare ancora PRINCIPE.
stefano mi guardava perplesso ,mentre ancora facevo combaciare i nostri sessi.

-allora vuoi restare a lungo così?
chiese sorridente.il suo umore era cambiato.era molto più dolce.più solare.che fossi stata io a cambiare il suo stato emotivo?

-perchè non ti piace?
chiesi sbottonandomi la camicetta.

-no,anzi,però forse non sei tu quella che dovrebbe stare tra le mie gambe.
terminò sorridente privandomi di un battito.lasciai la presa e mi rialzai di tutta fretta.raccolsi il mio slip e iniziai a richiudere i bottoni.

-ma che fai te la prendi?scherzavo!!

-no mio caro,comunque non montarti la testa perchè tra noi "non c'è e non ci sarà mai niente!"
terminai ripetendo una delle sue solite battute.

-vedo che ti ricordi bene!

-certo,come la si può dimenticare una citazione simile.
dissi sarcastica.mentre ancora tremante tentavo di richiudermi la camicia.lui si rialzò e mi prese per un polso.evitavo il suo sguardo,ne ero terrorizzata.

-voglio rifarlo ,ti prego non andartene!
alzai gli occhi per guardarlo meglio e notai la sua espressione cupa.avrei dovuto andarmene e lasciarlo mezzo nudo in quella classe,ma il mio cuore
e il mio basso ventre volevano ciò che voleva lui.
mi liberai dalla sua stretta riprendendo a slacciarmi la camicia per poi farla cadere a terra riservando la  medesima fine anche al reggiseno.
divaricai le gambe e mi riavvicinai  a stefano che intanto si era nuovamente eccitato.presi una sua mano e la posai su un mio seno nudo,mentre
l' altra la feci scorrere tra le mie cosce a stuzzicare il mio centro .le sue dita finirono più in profondità muovendosi  veloci ,con
il mio bacino che continuava a spingersi verso di loro.la sua lingua percorreva famelica i miei seni ,il mio addome lasciandomi scie di pura lussuria.arrivai al culmine della goduria
ma poi toccò a me soddisfare i suoi di bisogni.mi portai  sulle sue gambe facendomi penetrare e arrivammo nuovamente all' orgasmo dopo alcuni minuti.
seppure per poco,ci eravamo amati in modo totale senza inibizioni concedendoci al piacere puro..ma poi che sarebbe accaduto?

-ora cosa accadrà ?è vero che tra noi non c'è e non ci sarà nulla ,ma dobbiamo  comportarci come sconosciuti o come vecchi amici?
chiesi imbarazzata.

-sconosciuti o amici?
domandò lui stranito.

-si ,insomma io sto con mirco,quindi non potrei mai confessargli quello che è accaduto tra noi,anche perchè non c'è un motivo valido.
sbottai.certo che c' era un motivo valido.io lo amavo.

-senti,io non ti voglio proprio quindi,facciamo finta di essere inesistenti l' uno per l' altro.
sputò.avrei voluto piangere ,ma mai avrebbe riavuto una soddisfazione simile.

-certo,per me va benissimo .
terminai aggiustandomi la camicia nella gonna.

-addio,stefano.
dissi irritata.

-addio ,amore mio .
sibilò .

-scusa?
non avevo sentito come mi aveva chiamata e sinceramente un insulto dopo quello che era successo non l' avrei sopportato.

-ho detto addio,clizia.
ripetè convinto.sorrisi falsa e mi allontanai da colui che solo poteva rendermi pienamente felice,per dirigermi tra le braccia di una persona che mai
sarebbe stata giusta al mio fianco.cosa mi attendeva?quali novità mi riservava ilfuturo?ma soprattutto sarei riuscita a dimenticarmi veramente stefano?

spazio autrice

ho fatto un big pasticcio scusate ma il capitolo che dovevo postare era questo..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Quel Ti Amo Maledetto ***


-allora raga che si fa oggi?magari potremmo andare nel bosco visto che qua stanno a fa lo sciopero, no?
propose ermanno .

-certo per me va bene.
affermò soraja.

-anche per me ,così magari avverto anto di raggiungermi lì.
continuò brunella.

-si anche per noi va benissimo .
esordirono iaio e etta appena arrivati.

-fede tu che fai?
chiesi a federica che parlava al tel con un certo luca.lei diceva che non le piaceva ,ma secondo me sotto sotto,voleva uscirci,visto che da poco aveva scoperto
un tradimento di achille con arianna iorio,altra cessa con i piedi.

-si .io ci sto.
urlò coprendo il telefono con una mano per non farsi sentire.

-allora ci vengo anch'io .
dissi sorridente.

-dove andate?
chiese una voce alle mie spalle.mirco.nemmeno il tempo di rendermene conto e sentii le sue mani poggiarsi sui miei fianchi e le sue labbra posarsi sul mio collo.

-more andiamo nel bosco,ci vieni?
chiesi più per educazione che per altro.

-si certo che ci vengo,tutto pur di stare con te.
per quale assurdo motivo dovevano capitare tutte a me?perchèè stavo con mirco se amavo stefano?

-grazie teso.
dissi sorridente.

-però poi non potrei andare a trovare stefano.oggi si operava per togliere i ferri.

-ma che dici?sul serio?
chiesi con fin troppa enfasi.

-se vuoi ci passo io e poi vi raggiungo al bosco.-proposi.

-dici tu ci vorrebbe troppo tempo per arrivare a quarto per prendere i soldi e poi andare all' ospedale...!e non hai tutti i torti.-iniziò-e vabè vacci tu va..
magari ci fai pure pace  terminò il biondo.

- si infatti.

-okay allora ci vediamo dopo .salutami  stefano  e digli che lo vado a trovare a casa sua domani.

-certo ,ciao more.
urlai salutandolo con la mano, sospirando di sollievo.

-bastarda ci stai dando dentro eh?
chiese etta alle mie spalle.

-ma che dici sei pazza!?!
sbottai voltandomi verso di lei.

-lascia stare che hai un viso appagato e i canaletti neri sotto i tuoi splendidi occhietti azzurri confermano la mia tesi.
terminò  indicando con l' indice il contorno dei miei occhi.

-okay ,ma statti zitta però.

-lo sapevo,troia non sei proprio buona.

-si infatti,comunque ora vado da stef ne parliamo dopo nel bosco vengo per le 12.

- e che fai dalle 9 e 30 fino alle 12 ?

-non ti preoccupà che di certo non giochiamo a monopoli!!
dissi maliziosa.

avviandomi verso l'arco della scuola per dirigermi all' ospedale .

                                                                      più tardi,...

dopo un' ora spesa per trovare l' ospedale e il reparto ,mi ritrovavo finalmente fuori alla sua camera.cosa avrei dovuto dirgli?
aprii la porta e notai che la stanza era vuota e che intorno al "suo "letto vi era una tenda chiusa.
mi avvicinai discreta pensando che stesse dormendo.aprii di scatto quella stoffa e ciò che vi trovai fu lui steso con la gamba alzata e spalmata sul suo
bellissimo corpo impegnata a baciargli quelle labbra che il giorno prima furono mie ,vi era la ragazzetta bionda del cortile.
mi schiarii la gola attirando la loro attenzione.vidi l' espressione di stefano trasformarsi in un sorriso,mentre quella della ragazza in una vera e propria
smorfia di rabbia.

-salve raga,scusate l' interruzione,solo che sono passata per vedere se stavi bene ,ma ora vado.ciao.
dissi allontanandomi sotto lo sguardo incredulo di principe.

-anzi,io non me ne vado -urlai ad un tratto bloccandomi ad un passo dall' uscita-se ne va la bionda.-terminai in un ghigno malefico.
stefano era contrariato e la ragazza era anche peggio.

-mi dispiace ragazzi ,ma mi hanno incaricato di sorvegliarti,perchè non puoi affaticarti.

-ah certo ,non mi posso affaticare.

-si appunto.-gridai,poi puntando la ragazza le intimai di andarsene e lei obbedì.

-allora come va con il tuo ragazzo?
chiese ironico.

-a gonfie vele ,grazie.

-bene .mi fa piacere.
disse quasi disgustato.

-non è vero,altrimenti non avresti fatto quell' espressione .

-quale espressoione?

-quella che fai ogni volta che si parla di me e mirco.

-ma che stronzata.

-caro sappi che tra noi non c'è e non ci sarà mai niente!
dissi divertita.

- okay,però ora mi hai fatto lasciare da solo,perchè non ti stendi un pò accanto a me e mi concedi due grattini,per rimediare?

-si ,certo .sogna.

-non ho bisogno del sogno ,tanto già sono stato con te na marea di volte!!

-e quindi?devo ricevere un qualche premio?
dissi arrabbiata.lo vidi alzarsi e sedersi.

-vieni qui ,dai!non mi dovevi aiutare a conquistare la ragazza di cui sono innamorato?
chiese sorridente.lo odiavo ,quel deficente mi accoltellava con quel suo sorriso odioso ma meravigliosamente bello.
mi rialzai e mi tolsi il cappottino per infilarmi sotto le coperto con stef.mi girai sul lato opposto al suo viso ,così da evitare qualsiasi tipo di
provocazione.

-allora ,cosa mi consigli per conquistarla?

-bhè io non sono proprio un tipo romantico ,romantico o almeno non amo i gesti forzati.preferisco che mi si dedichi una canzone con il cuore più
che una di quelle scritte "io e te 3msc"quando poi alla fine i tre metri li hai trovati un pò con tutte.

-quindi tu mi dici che ami che qualcuno ti dedichi una canzone più che farti un gesto plateale?

-no,dico semplicemente che qualsiasi sia il gesto,esso debba essere fatto con il cuore e non tanto per farlo.

-capisco.e qual'è la tua canzone preferita?

-ne ho tante,ma nell'ultimo periodo mi sono azzeccata proprio con "splendida follia "anche se la mia preferita in assoluto è "e.."di vasco.

-capisco.la mia invece ,era "gioca con me",ma da un pò di tempo me l' hanno fatta odiare,quindi oggi come oggi la mia canzone preferita è
"eppure mi hai cambiato la vita"è pura poesia.

-ah mamma ma allora sai essere anche tu romantico?
chiesi ancora lontana dal suo sguardo indagatore.le sue mani percorrevano lente la mia schiena partendo dal collo sino ai fianchi,anche se poi avrei tanto voluto
che quelle dita non si fermassero e arrivassero nei punti in cui  non batteva mai il sole.

-ma io sono romantico,solo che mi manca la persona che mi ha fatto perdere la testa.

-eh si .
dissi fredda,irrigidendomi al passaggio delle sue dita.

-che c'è?come sei tesa?rilassati,non essere gelosa!!

-infatti non sono gelosa!
sbottai voltandomi di scatto facendo attenzione alla sua gamba.

-vabè se lo dici tu!
continuò beffardo.mi ritrovavo ad un millimetro  dalle sue labbra e il cervello mi si stava fondendo.

-senti ,se ti chiedessi di baciarmi cosa mi risponderesti?
chiesi fissandogli la bocca .

-non ti risponderei ,lo farei e basta.

-allora fallo!!
affermai divertita.
afferrando le sue labbra fameliche .ci baciammo con passione poi ci separammo.lo fissai attentamente.

-lo sai , che tra me e te non c'è e non ci sarà mai niente vero?

-ovvio,però ora ribaciami tanto non c'è nessuno che ci può giudicare qui.questo è il nostro piccolo angolo di mondo in cui possiamo essere noi stessi
pienamente ,sappiamo che tra noi non c'è un legame sentimentale ,ma ciò non toglie che non possiamo divertirci.

-concordo!!
sbottai ricatturandogli la bocca.

quella volta ci furono solo baci,nulla di più .non desideravo altro che quello.ma come sarebbe finita?
due estranei potevano comportarsi così?
il mio problema qual' era? ovvio.quel dannato ti amo che man mano ,giorno dopo giorno rimaneva sempre più nascosto nel buio del mio cuore.

Spazio autrice

allora prima ho fatto un pasticcio .. dunque per riparare ho pubblicato due capitoli ..fatemi sapere cosa ne pensate...e chiedo scusa alle raga che avevano commentato questo cappy ..ma avevo sbagliato cmq mi farebbe piacere leggere i vostri commenti nuovamente ahih scusate ma sono una pasticciona XD

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Capitolo 17
*** La dura verità ***


-l' abbiamo fattoooooooooooooooooooooo!!!!!
urlò brunella spalancando la porta del bagno .

-ma auguri more!
dissi divertita dalla sua euforia.

-wow deve essere stato molto appagante visto il tuo umore!!
affermò etta uscendo dal bagno.

-appagante? molto di più!!lui pensava a darmi piacere ,invece che trarne!!è semplicemente l' uomo perfetto!!
continuò brunella.

-raga scusate ma ho un urgente bisogno di brioche e cappuccino.torno subito.
esordii allontanandomi dai loro discorsi confusi.come sempre!!
percorsi il corridoio del primo piano per poi risalire al terzo e infine arrivare al bar.mi accostai al bancone richiedendo i prodotti che volevo e attesi
che gigi me li porgesse.

-amore tu stai qui?
mirco..santissimo cielo .

-teso,si insomma ..sto facendo colazione vuoi unirti a me?
chiesi cortese.

-no ,non posso devo aspettare stefano .sta uscendo ancora con quella biondina con cui lo trovasti in ospedale.
mi voltai infuriata verso il cortile e lo ritrovai beffardo che si lasciava sedurre da quella deficente .lui si voltò ,mise le mani in tasca
e sorrise maligno.poi abbassò la testa e ritornò a fissare quella scopa che aveva accanto.riportai la mia attenzione su mirco che intanto aveva preso
a scherzare con zio gigi il barrista.gli picchiettai una spalla e improvvisamente gli saltai al collo per poi baciarlo.quel bacio ormai mi nauseava.sapevo
che ciò che stavo facendo era moralmente sbagliato,ma vederlo tra le braccia di quella mi aveva spinto a mia volta tra le braccia del biondino che preso dalla
foga mi aveva corrisposto.

-ehy !!che bacio.vi potreste staccare grazie dovrei parlare con mirco!!
sbottò irritato stefano alle nostre spalle.
mi allontanai lenta dal viso del mio ragazzo con un sorriso di vittoria.ero riuscita a provocarlo.

-oi come mai già qui?non stavi con l' ochetta?

-stavo hai usato l' imperfetto dunque significa che ora non ci sto più!!

-buon per te mio caro!
affermai,poi voltandomi verso l' amico, gli feci l' occhiolino e mi avvicinai al suo orecchio.

-stasera avrai una bellissima sorpresa ..quella che reclami da tempo.

-dici sul serio?

-ti sembro una che scherza?
chiesi divertita da quella sua espressione da bambino felice.

-lo sai che ti amo?

-si lo so .
mamma quanto facevo schifo!però dovevo provare.magari facendo l' amore con lui sarei riuscita a dimenticare la mia ossessione .

-ora vado ho la prof di lettere.
affermai.

-senti cliz perchè non mi accompagni un attimo a fare le fotocopie da carmine?magari a te le fa visto che hai più confidenza!
mi chiese stefano con un finto tono cortese.

-okay però muoviti.
sbottai camminando a passo svelto.una volta arrivati alla scala d' emergenza del terzo piano per arrivare in segreteria sentii la presa ferrea di
stef prendermi per i fianchi e stringermi a se.

-ma che cazzo fai?
chiesi rigida.

-ti prego lasciati andare tra le mie braccia.
mi pregò  dolce.

-ah cosa mi servirebbe lasciarmi andare tra le tue braccia?tra noi non c'è e non ci sarà mai niente lo hai detto tu ,tante di quelle volte che
ormai ho perso il conto.io non sono una deficente,so di essere stata a letto con te perchè volevo,ma non l' ho mai fatto solo per sesso.io sono
stata solo con stefano principe,cazzo!tu sei  il mio primo ed unico partner in quel campo.come potevi solo pensare che non potessi provare nulla ?

iniziai con gli occhi ormai gonfi di lacrime.stringevo i pugni lungo i fianchi,anche se il mio cuore e le mie gambe tremanti mi tradivano.

-i..io forse vorrei che tra noi ci fosse qualcosa in più!!
pronunciò stef arrancando le parole ,tenendosi ancora stretto al mio corpo.

-stefano io non voglio un forse,ho bisogno di sicurezze di serietà e tu di certo non sei il rappresentante giusto per questa categoria!
continuai in tono stridulo,ormai le lacrime erano pronte a sgorgare.

-lascialo .lascialo ti prego!

-ma chi dovrei lasciare?mirco?io non posso stare con te ,ma non posso privarmi nemmeno una chance con un bravo ragazzo come lui.mi ama
e stasera avrà da me una giusta ricompensa ,magari così riuscirò a cambiare vita.
terminai ormai inondata dai fiumi di acqua salata che percorrevano le mie guance.

-tu stasera dormirai  con mirco?

-si.e non puoi impedirlo,tra noi è finita,questa sorta di storiella o quel che sia aveva bisogno di un paletto e questo paletto l' ho messo io.
conclusi sciogliendomi dal suo abbraccio.

mi allontanai da lui senza mai voltarmi .corsi giù per le scale singhiozzando.lo amavo ,ma non potevo aspettare che cambiasse. era STEFANO PRINCIPE
e sebbene avesse i suoi difetti era PERFETTO nella sua IMPERFEZIONE e di certo non poteva modificarsi per me...
mi aveva trattenuta tra le sue braccia mi aveva detto che mi voleva ,ma non era abbastanza.il sentimento che lo legava a me non era tanto forte da
fargli prendere una vera decisione.lui mi aveva lasciata andare e di ciò ne avrei sofferto a vita perchè per il signorino ero una delle tante
e mai niente era cambiato.

SPAZIO AUTRICE
salve a tutte/i sebbene la mia storia non sia delle più belle volevo comunque postare questo capitolo come mio piccolo regaluccio di natale.La Vicenda di Clizia e Stefano sta volgendo quasi al termine in quanto mancano uno  o due capitoli.Voglio  cmq ringraziare tutte le persone che hanno letto,commentato o aggiunto il mio racconto tra i preferiti o seguiti perchè è solo per voi che continuo a pubblicare quindi un

                          Grazie di cuore

                     vi adoroooo un bacio nanny

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Capitolo 18
*** Una Fine per un Inizio.. ***


-allora amore come ti sembra il mio apparteamento?
iniziò mirco,facendomi strada nel suo piccolo angolo di mondo.

-molto bello ,complimenti.anche l' arredamento è stupendo.
gli risposi accomodandomi sul divano .

-grazie l' ha arredata mia madre,a suo gusto.se fosse stato per me  mi sarebbe bastato anche solo un letto!!
disse divertito affiancandomi.

-si immagino.
continuai agitata.io ero li,per renderlo mio e soprattutto diventare sua.si avvicinò al mio viso sistemandomi una ciocca di capelli
dietro l' orecchio.

-sei bellissima!!
esordì.che inventiva che aveva vero?
gli sorrisi imbarazzata e lo ringraziai lasciandomi baciare.quel bacio non era sentito,ne da me ne da lui.
vivevo quel momento dall' esterno.ero come una di quelle ragazze che assistono ad un film.ecco io ero così in quel momento.improvvisamente il cellurare
squillò e senza nemmeno pensarci due volte mi allontanai dal biondo.afferrai l' aggeggio e vidi il numero che mi chiamava.
guardai mirco sorridermi dolce e feci altrettanto allontanandomi e sporgendomi verso la finestra della suo salotto,la quale mostrava l'intero parco illuminato
dalle poche luci dei lampioni .

-pronto?!
dissi rispondendo.

-ti prego non farlo!!
disse la voce che tanto amavo dall' altro capo del telefono.

-come fai ad avere il mio numero?
sussurrai posando una mano sulla mia bocca evitando così che mirco potesse udire ciò che dicevo.

-me lo sono fregato dalla rubrica del biondo.ora però ti scongiuro ascoltami!!
mi pregò.

-che cazzo vuoi?
chiesi irritata.

-ti prego non andare con lui!!esci da quell' appartamento  e corri a casa tua!!
continuò dolce.

-perchè?
domandai con la voce rotta dal pianto.

-perchè non voglio.non voglio che tu stia con qualcuno che non sia IO.
sbottò serio.

-perchè?
proseguii imperterrita.

-il perchè,lo saprai poi,ma ti prego esci da quell' appartamento,lascia mirco e torna a casa.

-okay senti io ora vado .
conclusi mettendo fine a quella telefonata.
mi voltai con gli occhi gonfi di lacrime ,al che il biondo mi si avvicinò preoccupato alzandomi il mento per potermi osservare meglio.

-è successo qualcosa?

-no,nulla...però ...i-io non posso Mì cioè ,non posso stare con te stasera .perdonami ,non meritavi di essere preso in giro in questo modo, ma io amo un altro
e lo amo da sempre.
terminai scoppiando in un pianto amaro.sentii le sue braccia avvolgermi e e il suo corpo caldo accogliermi accanto a se.

-non preoccuparti ,non devi piangere per questo.io lo sapevo .l' ho sempre saputo altrimenti non ti avrei mai detto che  ero riuscito ad entrare nel tuo cuore
solo perchè non c' era stefano.sapevo dal principio che sarebbe finita così,ma questo non mi rattrista ,anzi sono felice per te..un pò meno per me ,ma è tutto okay
sono ancora tutto intero.
affermò divertito.alzai lo sguardo e lo ritrovai sorridente con gli occhi colmi di dolcezza e comprensione.mi staccai da lui asciugando il viso con il maglione
 per poi riportare la mia attenzione sulla sua figura.

-tu ,eri e sei troppo per me,io non ti merito .forse nessuna ti merita veramente sei speciale non dimenticarlo mai.
e così dicendo gli baciai una guancia e scappai giù per le scale dicendo addio a mirco e a tutto ciò che mi aveva legato a lui sino a quel momento.


un ora più tardi...

dopo aver girovagato per un pò ,decisi di tornare a casa.non avevo più nessuna certezza,più nulla.mi accostai al portone e cercai le chiavi per aprirlo.

-finalmente sei tornata!credevo di dover fare mattina qui sotto.
una voce ,la sua ,mi fece sussultare dallo stupore facendomi cadere la borsa dalle mani che poi raccolse lui per porgermela.aveva un espressione seria,
era ..arrabbiato?

-che vuoi ?

-perchè sei stata con lui?ti avevo pregato di non farlo,cazzo!!

-ma a te chi dice che ci sono stata?e se non ci fossi andata?cambierebbe qualcosa?
chiesi irritata.

-per il mio cuore cambierebbe qualcosa.proverebbe meno dolore di quanto ne prova a saperti tra le braccia di un' altro.
disse posando lo sguardo sull' asfalto.vederlo in quello stato per poco non mi faceva morire.non mi importava se lo faceva solo per portarmi a letto,ma
non potevo vederlo in quel modo,così portai le mie braccia dietro il suo collo rialzandomi sulle punte per potergli raggiungere l' orecchio.

-non ci sono stata con mirco.non potevo.
gli dissi in un sussurro.lo sentii irrigidirsi .

-che hai?
gli chiesi allontanandomi un attimo dal suo collo per potermi specchiare nei suoi occhi smeraldo.lo vidi sorridere rilassandosi.
mi riportò con la testa sul suo petto,stringendomi forte .

-lo senti?
mi disse in tono dolce.

-cosa?

-come cosa?
continuò divertito.

-non ho capito a cosa ti riferisci.

-al mio cuore.non senti il ritmo che ha preso da quando sei con me?non hai notato il cambio dei miei battiti?
mi riallontanai e lo vidi fissarmi  dolce.

-sinceramente ?ero troppo presa dall' ascoltare i "miei" di battiti!
dissi divertita.

-E...
Vuoi da bere
Vieni qui
Tu per me
Te lo dico sottovoce
Amo te
Come non ho fatto in fondo
con nessuna
resta qui un secondo
 iniziò a canticchiare nel mio orecchio.mi lasciai cullare dalle sue braccia ritrovandoci a ballare nel centro di napoli al suono
della sua voce e sulle note di e.. di vasco rossi.

-ehy?
mi richiamò dolce.

-si?
chiesi ormai persa nei miei sogni.

-non so se hai capito.

-capito cosa?

-come cosa?

-e che vuoi ,non capisco al volo .mettici che sto tra le tue braccia,credo priopio di aver perso il senso della realtà!

-e va bene te lo concedo.

-ah grazie.
sbottai dandogli un piccolo pugno sulla spalla.sorrise del gesto e poi ripresi a parlare.
- comunque ,dicevi?

-dicevo che forse dovrei darti una qualche forma di premio.
disse sorridente.al che perplessa mi soffermai ad ascoltare le sue parole.

-insomma,cara la mia torrisi sei l' unica a cui ho mai detto ti amo.
sussultai a quelle sue parole.

-che c'è ?davvero non avevi capito che ti amo?
chiese divertito.

mi rialzai allontanandomi da lui con le lacrime agli occhi.il moro mi osservò attento ,mentre io restavo a fissarlo persa nella mia felicità.
mi riasciugai il volto e poi presi a parlare.

-caro stefano principe io..io invece,dovrei darti un premio per tutte le lacrime che mi hai fatto versare.
dissi sorridente.

-non che sia un vanto per me.
affermò abbassando lo sguardo.mi avvicinai al ragazzo prendendogli il viso tra le mani.

-non importa il dolore che abbiamo provato.la cosa fondamentale per me è che ti amo e che finalmente questo sentimento sia uscito allo scoperto,
perchè mio caro credo di amarti da una vita sai?e finalmente anche tu mi corrispondi.come dico sempre io "meglio tardi che mai".
 

-tu mi ami!!
disse più a se stesso che a me.io feci un cenno di assenso e lui mi sorrise.

-okay ,ora che ci siamo detti questo maledetto ti amo,che ne dici di baciarmi ?
continuai divertita.non mi fece ripetere due volte il mio desiderio che le sue labbra catturarono le mie concedendomi finalmente il mio primo vero bacio,
quello che avevo desiderato da da sempre.quello pieno di passione ,dolcezza ,ma soprattutto amore.finalmente anch' io ero ricambiata da colui che avrei amato
per il resto della vita.

 

avete presente quegli amori che non potranno mai essere cancellati dalla propria mente?
quelli che custodisci gelosamente nel tuo cuore?
quegli  amore che ti hanno resa felice?
che ti hanno corroso l' anima?
che ti hanno fatto emozionare ?
che ti hanno fatto piangere ,talvolta di gioia e talvolta di dolore?
che ti hanno dato tutto e in cui hai DATO tutto?

ecco questo è l' amore che ho provato per stefano principe e anche se ormai è finita da una vita ho ancora impresso in me
le sensazioni che mi provocavano un suo sguardo ,un suo bacio...tutto.
non cancellerò mai nulla di lui.farà sempre parte di me.mi ha resa la donna che sono ora e sebbene  io sia sposata ,
ricorderò per sempre ciò che eravamo insieme,perchè per me l' importante non è la fine di una storia,ma il COME L'HAI VISSUTA
e sono sicura di non avere rimpianti perchè insieme abbiamo passato momenti indimenticabili.
lui è stato l' unico a cui io abbia fatto conoscere la vera clizia torrisi e a cui io abbia dato il mio cuore.
Non importa la fine di una storia,non importa il dolore ne tanto meno le ferite che essa ti ha impresso nell' anima.
ciò che importa è che La Storia sia stata vissuta  senza aver rinunciato ai propri sentimenti,perchè quello stesso Amore che reputi terminato
nel tuo cuore non giungerà mai alla parola fine.

 

 

 

 

 

 

                                                   ...THE END...

 

 

 

 

Scusate il ritardo ma il pc è momentaneamente morto inf pubblico questo ultimo capitolo dal computer di una mia amica...vi ringrazio per aver seguito e commentato la mia storia anche se oscena...

Vi adoro un bacio....Nanny

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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