the melody of love

di Dark Moon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1: Un ritorno inaspettato ***
Capitolo 2: *** capitolo 2: Primi batticuori ***
Capitolo 3: *** capitolo 3: Ritornare a pensarti ***
Capitolo 4: *** capitolo 4: Chiarimenti per metà ***
Capitolo 5: *** capitolo 5: ti sfioro...ti sento...scusami... ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Loveless ***
Capitolo 7: *** capitolo 7: Io & te...un bacio mancato ***
Capitolo 8: *** capitolo 8: Tremori ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Proposte ***
Capitolo 10: *** capitolo 10: Voglia di chiarimento?no...voglia di te ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11: So che non ci sei ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: unanswered questions ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: Preparativi ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: La festa dei noi ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15: I non ricordi che fanno male ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: Un bacio rubato che profuma d'amore ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17: The melody of love ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18: l'inizio... ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19: Tu sei mia…sei sempre stata mia… ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20: incancellabile ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21: Quando due si lasciano ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22: Confessioni sotto voce ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23: Ti lascio...ti amo...ti...! ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24: Un sospirato noi! ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25: ti amavo ancora prima di conoscerti ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26: Alla luce del sole! ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27: oh mamma mia! ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28: Ho capito di amarti mille volte più dell'infinito ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29: Una storia già scritta ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30: I A YOU ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31: Il mio peccato ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32: è tardi per perdonare! ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33: di bene in meglio...! ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34: Un quasi matrimonio non troppo tranquillo! ***
Capitolo 35: *** Epilogo: Tutto bene quel che finisce bene!! ...o quasi... ***



Capitolo 1
*** capitolo 1: Un ritorno inaspettato ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 1

Salve a tutti…questa è la primissima storia che scrivo, non sono molto brava e spero che comunque sia di vostro gradimento…

Lasciate una recensione,,bella o brutta che sia, perché in entrambi i casi non potrebbe che farmi piacere. Desidero molto migliorarmi e non c’è niente di meglio di farlo anche con delle critiche! Grazie in anticipo per chi leggerà!!









Capitolo 1: Un ritorno inaspettato





Casa Beltran.

Quello sarebbe stato un giorno speciale, non solo per me, ma anche per la maggior parte degli ex studenti della Prettiland School of Arts.

Già...quel giorno sarebbe ritornata Patty, la mia cara amica Patty!

Cinque anni...erano passati esattamente cinque anni da quando lei, Carmen e Leandro erano dovuti partire per la Spagna per motivi lavorativi, e adesso potrò rivederla.

Potrò di nuovo abbracciarla forte, ridere e arrabbiarmi allo stesso tempo per il suo comportamento ingenuo, confidarmi con lei, trascorrere interi pomeriggi a ballare, cantare, scherzare e spettegolare sulle Divine.

Ma, in fondo, questo era impossibile, perché quello lo facevamo quando avevamo quindici anni e adesso avevamo la bellezza di vent’anni…

Già…vent’anni…e loro erano ancora divise in Popolari e Divine, come delle ragazzine. Ma si sa, il lupo perde il pelo ma non il vizio! Sarebbe stato troppo strano cambiare e, infondo, a tutti stava bene così.

Con questi pensieri nella testa, andai in bagno, decisa a farmi una bella doccia.

Quella mattina ero sola a casa, perché tutti erano già usciti.

Tutti…incredibile pensare a come le cose erano cambiate in cinque anni.

Quando finimmo la scuola, io, Matias, Tamara, Fabio, bruno e Gonzalo ci affittammo una bella villetta nell’ex quartiere di Leandro. Certo, era molto imbarazzante stare sotto lo stesso tetto con Gon, però poi ci avevo fatto l’abitudine ed eravamo diventati tutti una grande famiglia.

Ovviamente, però, non si poteva mai stare in pace, perché c’era sempre un via vai continuo di gente.

Finalmente io e Matias avevamo realizzato uno dei nostri sogni:vivere insieme per conto nostro in una bellissima casa piena di amici.

Matias…il mio caro e dolce fratellino…

Chissà se Patty ne era ancora perdutamente innamorata o il tempo le avesse fatto dimenticare quell’amore non corrisposto e rimarginato le ferite, che la relazione tra lui e la vecchia Tontonella le aveva fatto.

Quante giornate passate a consolarla, a convincerla che quello stupido di mio fratello alla fine si sarebbe accorto di che persona straordinaria avesse vicino e dimenticasse completamente quella super oca di Antonella.

Anche se, in verità, per Matias non era un vero e proprio amore non corrisposto, perché lui considerava Patty un’amica, ma era Cleopatra la protagonista principale dei suoi sogni.

Certo...un po’ da ridere c’era…mio fratello che di giorno amava Antonella e di notte voleva Cleopatra e nel frattempo considerava Patty un’amica, quasi una sorella... non dimenticherò mai la faccia che fece quando scoprì che Patty e Cleopatra erano la stessa persona. Per fortuna, però, dopo poco tempo che mio fratello aveva scoperto che Patty e Cleopatra erano la stessa persona, cominciò ad innamorarsene pazzamente. Peccato, però, che non sia durata…adoravo averla come cognata!

Mi infilai sotto la doccia e il potente getto d’acqua ebbe il potere di svegliarmi e di farmi accorgere di quanto fossi tremendamente in ritardo!

Così, uscita dalla doccia e ricoperto il pavimento d’acqua, mi catapultai nella mia stanza, in cerca di qualcosa da mettermi.

Non potevo fare tardi! Non oggi!

Trovai un jeans e una canotta nera nel mucchio d’abiti sulla mia sedia e mi vestii alla svelta.

Uscii da casa, dove una leggere brezza mi accolse e mi scompigliò dolcemente i capelli.

Corsi a perdifiato da casa mia alla nostra ex scuola e mi fermai soltanto quando arrivai all’entrata per riprendere un po’ di fiato.

Riempiti un po’ i miei polmoni e diminuite le fitte nello stomaco, ripresi a correre, dirigendomi alla fontana, sicura di trovare lì tutti gli altri.

Quando arrivai, tutta la “banda” era già lì e avevano una faccia tutt’altro che amichevole…

-Finalmente!- esclamò un ironico Gonzalo –ti avevamo dato per dispersa! Ma non lo sentivi il cellulare?-

-No…ehi, sono in orario o mi sbaglio?- ribattei io. Certo ero in un leggero ritardo, però farmelo pesare in quel modo!

-Sei in orario se fossi ancora una quindicenne rompipalle che deve entrare a scuola, ma visto che non lo sei e aggiungerei anche da un pezzo, NO, non sei in orario. Sai quanto è stato difficile convincere Ines e farci fare una festa nella nostra vecchia scuola - dopo avermi sorbito anche la ramanzina di mio fratello, Dio decise che non era abbastanza, perché proprio in quel momento arrivò la persona più odiosa, prepotente, superficiale, montata, egocentrica e insopportabile di quel pianeta: ovvero la nostra carissima Tontonella!

Antonella, con i suoi modi di superdonna, seguita dalle altre divine, andò ad attaccarsi al braccio del suo fidanzato.

-Bruno, love, cosa ci fai con queste sempliciotte? Hai deciso di rovinarmi la giornata già di prima mattina?- la voce sprezzante di Antonella mi diede leggermente sui nervi e stavo quasi per risponderle adeguatamente, se non fosse stato per le adorabili braccine di mio fratello che mi tirarono verso di lui.

Lasciami andare! Continuavo a pensare. Fammi sbranare quella vipera!

Ma niente! Mio fratello continuava a tenere saldamente le mani sul mio braccio, impedendomi così di scaraventare Antonella al di la del sistema solare.

Decisi che era inutile lottare contro mio fratello, quindi, dopo essermi ricomposta, invitai l’allegra compagnia ad entrare a scuola, per organizzare la mitica festa di bentornato alla nostra Patty.

Appena entrati nell’aula di danza, cominciammo a dividerci i ruoli: Guido, Alan, Matias e Felipe si dedicarono alle decorazioni; Gon, Santiago e Fabio alla musica; Io, Sol e Tamara al cibo.

Ovviamente le Divine andarono a sedersi sugli scalini del palco, guardando con occhi sprezzanti e divertiti i nostri preparativi, mentre borbottavano tra loro.

Per Patty decisi di ignorarle completamente e rivolgere il mio unico pensiero alla festa, quando mi accorsi che...mancava la torta di bentornata!

-Ma chi doveva andare a prendere la torta?- esclamai agitata, guardandomi intorno, ricevendo solo occhiate di diniego.

Ok. Era ufficiale: mi stava venendo un attacco di panico!

-Dovevo andarla a prendere io…-mi girai verso il ragazzo che aveva parlato, sicura che dopo sarebbe diventato cibo per cani. Davanti invece mi trovai solo Bruno con un’aria afflitta e mortificata.

Ed ecco che tutti i miei propositi omicidi sparivano. Era noto ormai a tutti che, la faccia di cane bastonato di Bruno riusciva ad impietosire e convincere tutti e proprio per quella faccia che molte volte si è salvato un’altra cosa…ma su! Non diventiamo volgari adesso!

-Va bene- cominciai, respirando a fondo e pensando a una soluzione. –Bruno esci dalla scuola senza farti vedere da Germano e vai alla pasticceria, tanto è vicina. Ma mi raccomando: non farti vedere per nessuna ragione da Germano!Comincerebbe a farci le solite storie…sai che era contrario a questa festa…-

Bruno si precipitò fuori dall’aula e io cominciai a guardarmi intorno per vedere a che punto erano gli altri.

Avevo le mani piantate sui fianchi e continuavo a girare su me stessa per osservare tutta la stanza. Certo che era una bella idea organizzare una festa di bentornata per Patty nella nostra vecchia scuola!

Il mio “balletto” finì quando due braccia forti mi circondarono da dietro.

-Sei terribilmente bella quando sei assorta e agitata...io aspetto sempre che tu mi dia un’occasione…-

Il fiato caldo di Gonzalo mi pizzicò il collo, mentre il contatto del mio orecchio con le sue labbra, aiutò il rossore che già mi era venuto per le sue parole.

Non sapevo cosa rispondere e quella braccia forti che mi stringevano non mi aiutavano di certo.

Tornai in me quando sentii che qualcuno mi stava fissando.

Infatti, due occhi bellicosi e accessi da quella che io interpretai come gelosia, mi fissavano con incredibile intensità, quasi volessero penetrarmi l’anima.

E poi lo vidi.

Vidi lo sguardo ferito di Guido e quegli occhi che prima erano così arrabbiati, ora delusi e scoraggiati.

Decisi che era arrivato il momento di mettere fine a quel contatto tra me e Gon, girandomi e allontanandomi da lui.

-Senti…ho tante cose a cui pensare adesso…scusami- detto ciò me ne andai o per meglio dire scappai.

Involontariamente mi voltai verso Guido, che, però, non mi guardava più e dedicava la sua totale attenzione allo striscione che pendeva alquanto a destra.

-Non capisco perché vi date tanto da fare per quella provincialotta. Secondo me non c’è niente da festeggiare-

Le parole di Antonella mi riportarono con i piedi per terra, e facendomi staccare per un po’ la spina dal pensiero di Guido e di tutto il resto.

-Si da il caso, che a noi importa che Patty ritorni e siamo contenti di festeggiare per questo. Perciò, dato che non sei la benvenuta né tu ne la tua combriccola di dementi, puoi anche andartene, che nessuno piange- le risposi io battagliera, godendomi appieno il gesto stizzito di Antonella e delle altre Divine, che poi, tutto questo divino non so dove sia.

Non riuscivo proprio a capire cosa ci trovasse Bruno in una come lei.

Certo, era carina, ma il suo pessimo carattere annientava tutto il resto. Bruno mi era sempre sembrato...non so...diverso. E pensare che prima della partenza di Patty lui…vabbè...quella era un’altra storia.

Antonella stava per rispondermi. Lo capii da come si alzò e veniva verso di me. Ma dovetti ricredermi, perché si piantò in mezzo alla stanza, guardando incredula alle mie spalle.

Per curiosità mi voltai a guardare quale cosa divina avesse bloccato Antonella e in poco tempo anche io assunsi la sua stessa espressione.

I ragazzi, vedendoci imbambolate così, accorsero preoccupati verso di noi, non accorgendosi minimante di ciò che stavamo guardando.

Quando anche gli altri si voltarono, lo stato di imbambolamento fu generale.

Nessuno riusciva a credere a ciò che stavano guardando, me compresa.

Infatti, davanti a noi c’era Patty, ma non era più la ragazzina bruttina e senza curve, bensì una bellissima ragazza.

Quello non era un cambiamento! Era una totale trasformazione!

La “nuova” Patty aveva i capelli scalati e un po’ mossi, i grandi occhialoni e l’apparecchio erano scoparsi, al loro posto c’erano degli occhi profondi e furbi e un sorriso dolcissimo.

Era diventata più alta, il seno più abbondante e le gambe snelle e ben tornite.

Teneva per mano un ragazzo altrettanto carino.

Più alto di lei di parecchi centimetri, forse alto quanto Bruno, i capelli neri un po’ lunghi e dal taglio sbarazzino, due profondi occhi azzurri e un fisico che lasciava capire che molto probabilmente fosse un calciatore.

Quella non era Patty…non poteva essere lei.

Incredibile quanto fosse cambiata in cinque anni…era diventata un’altra persona, quasi irriconoscibile.

Ma sinceramente che fosse cambiata non mi importava granché. Mi interessava solo che lei fosse tornata.

Perciò quello che volevo dirgli lo pensai solo e in quel momento non glie lo dissi...

Bentornata Patty...

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Capitolo 2
*** capitolo 2: Primi batticuori ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 2

Ed eccomi ancora qui!!XD

Sono stata molto sorpresa (e contentissima) di tutti i commenti, le visite, i seguiti e i preferiti!!! Davvero non me lo aspettavo!!!

                                                           GRAZIE

Volevo ringraziare:

per le recensioni

cieliaperti

Sana e Akito

namithebest

ella96

marzica

Mi ha fatto davvero piacere che il primo capitolo vi sia piaciuto così tanto!!spero che nei prossimi capitoli sia lo stesso!!!

Volevo dire una cosa a Sana e Akito…forse il tuo “desiderio” verrà esaudito…te lo lascio scoprire nel capitolo però!!

Per chi ha messo la storia nei preferiti

ella96
 lallina_89
  Marty Vampire

E infine nei seguiti

Eilantha3
  I love sasunaru
 pimkigirl

Grazie ancora infinitamente!!!!

Clary

Capitolo 2: Primi batticuori

 

 

Ed eccomi qui.

Dopo cinque anni mi ritrovavo di nuovo all’entrata della Prettiland School of Arts.

Quella scuola mi aveva completamente cambiato la vita: avevo trovato un padre, conosciuto gente fantastica, mi ero innamorata, avevo sofferto, riso, vinto, perso, gioito e pianto.

Avevo conosciuto le persone più importanti della mia vita. Avevo conosciuto lui.

Lui…lui che mi aveva gettato via come una scarpa vecchia.

Inizialmente non volevo andare in Spagna, ma poi, quel paese che mi sembrava così lontano da tutto ciò che era il mio mondo, diventò un porto sicuro.

Un luogo che mi avrebbe permesso di stare lontano da lui e dal vuoto che mi aveva lasciato dentro.

Così, quando partii salutai tutti tranne lui... per la verità da quella sera non ci eravamo più visti e questo ben presto diventò il mio grande rimpianto.

Lui mi aveva illuso, era vero, ma almeno vedendolo avrei potuto far capire al mio cuore che la vita andava avanti anche senza di lui e che se era felice così lo sarei stata anche io, non tanto per me, quanto per lui.

Avevo cominciato a mentire a mia mamma e a Giusy, dicendo loro che io stavo bene ormai e che ognuno nella vita fa delle scelte, perciò se era successo quello che era successo era perché così era stato deciso, così aveva voluto il destino, quindi era inutile piangere ancora.

In realtà, di notte, quando nessuno poteva vedermi, io piangevo e chiedevo a Dio cosa avessi fatto di tanto grave da meritarmi quello, perché a tutti tranne che a me era dato di essere felice. Quindi più stavo male e più fingevo, ripetevo in continuazione che mi era passata, che ormai era inutile stare male.

Ben presto però, quella che era una bugia, si trasformò in convinzione, una convinzione che mi faceva stare meno male.

Adesso, per fortuna, era tutto finito.

Avrei potuto guardarlo negli occhi e parlargli normalmente, senza che anche solo il fatto di incrociare il suo sguardo mi avrebbe fatto soffrire.

Patty era cambiata. In tutto. Tutto di me ora era diverso.

Dopo un’altra occhiata alla scuola, mi voltai verso Jhonny e gli sorrisi dolcemente.

Ora tutto il mio mondo era lui.

Il passato non mi importava più. Adesso il mio presente e futuro era lì e mi teneva per mano.

Ci guardammo ancora e lui, con la mano libera, mi accarezzò la faccia, come per infondermi più coraggio e dirmi che lui era lì e ci sarebbe sempre stato.

Così, ci addentrammo nella scuola e percorremmo i corridoi. Quei corridoi che mi erano così familiari, che avevo tanto amato e odiato allo stesso tempo.

Eccola.

L’entrata dell’aula di danza. Dove tutto era cominciato e tutto, cinque anni fa, era finito.

Mi preparai mentalmente e sentimentalmente a varcare quella soglia.

Mi fermai lì e inspirai affondo.

-Entriamo?- la voce calda e rassicurante di Jhonny mi convinse a fare quel passo decisivo.

Cosa sarebbe cambiato?cosa avrei trovato?

Appena entrata mi rilassai e il mio cuore riprese a battere.

Niente. Niente era cambiato.

Infatti, come sempre, ritrovai Antonella e Giusy a litigare e i ragazzi che le ignoravano, per mantenere una sorta di loro equilibrio mentale.

Antonella stava avanzando verso Giusy, ma poi si fermò, guardandomi con occhi spalancati.

Dopo un po’ anche Giusy si voltò e mi fissò proprio come Antonella.

Oh Giusy...la mia Giusy...

Avevo gli occhi lucidi. Li guardai uno ad uno. Quanto mi erano mancati.

In cinque anni avevo sentivo la loro mancanza, ma solo adesso capivo quanto.

Tutti loro, chi più chi meno, erano cambiati, ma mai quanto me..

Pensando questo feci un mezzo sorriso amaro. Cambiata, già. Quanto? Tanto. Per chi? Per me…per lui. Perché? Perché…la domanda a cui non ho mai trovato risposta.

Avere tutti gli occhi addosso cominciava a farmi innervosire un po’, infatti strinsi di più la mano di Jhonny.

-Ehi ragazzi ho preso la torta!-

Il mio cuore perse un battito. Ecco perché mi ero rilassata, lui non c’era.

Chiusi impercettibilmente gli occhi e cercai di controllarmi e di imporre al mio cuore un ritmo regolare.

La sua voce...Dio quanto mi era mancata!

Nonostante questo, però, non avevo la forza per voltarmi e incrociare di nuovo il suo sguardo.

Cominciai a sudare freddo e ad agitarmi ancora di più.  Jhonny sembrò accorgersene, perché mi tirò verso di lui.

Lui sapeva tutta la storia, perciò interpretai quel gesto come una sorta di marcamento di territorio e non per aiutare me.

-ragazzi ma che avete?- sorrisi. Non mi aveva ancora vista.

Decisi per l’entrata con effetto, perciò mi staccai da Jhonny e lentamente mi voltai verso di lui.

-Ciao Bruno- due semplici parole, che ebbero lo stesso effetto che la sua voce aveva fatto poco fa su di me.

L’enorme scatolone che aveva in mano gli cadde e provocò un tonfo sordo.

Anche lui, come gli altri, cominciò a guardarmi.

So, quasi per certo, che lui provasse quello che provavo io. Sapevo che io ero mancata a lui, forse non proprio quanto lui a me, ma gli ero mancata.

Occhi negli occhi. Avevo ragione a pensare che tutto fosse passato quando reagivo così?

Quell’atmosfera strana e pesante venne interrotta dalla voce di Antonella, che si era risvegliata nel momento in cui aveva notato che il fidanzato si era letteralmente imbambolato a guardare la sua nemica.

-Bruno, darling, hai visto un po’ chi è tornata?-

-si, ho notato- le rispose lui, gli occhi ancora nei miei.

Lo sguardo di Antonella e Jhonny passava da me a Bruno e in entrambi cresceva la gelosia verso di noi.

Il braccio di Jhonny si strinse con incredibile possessività intorno alla mia vita e, sia io che Bruno, ci svegliammo dallo stato di trans in cui eravamo caduti.

-Quanto mi sei mancata...-questa volta era stata Giusy a parlare. Gli occhi lucidi e una mano davanti alla bocca.

Mi guardava come se fossi un’allucinazione, frutto, probabilmente, della sua voglia di avermi lì.

Le mie labbra si distesero in un sorriso. Si, Giusy. Anche tu mi sei mancata, non sai quanto.

In un attimo ci corremmo incontro e, prima di abbracciarci come due disperate, ci guardammo intensamente di nuovo.

-Quanto mi sei mancata, non ce la facevo più…-mi confessò lei tra i singhiozzi.

In poco tempo tutto il gruppo delle Popolari si strinse a noi, chi con gli occhi lucidi, chi già piangendo.

Bruno non era venuto a salutarmi, ma potevo sentire il suo sguardo fisso su di me.

Quel groviglio di gente si staccò da noi e io e Giusy riprendemmo a respirare di nuovo regolarmente.

-Mi devi raccontare tutto!-cominciò lei con voce rotta dal leggero pianto –e quando dico tutto…intendo tutto!-sottolineò la parola tutto lanciando un’eloquente occhiata a Jhonny.

-Bhe…credo sia ora di fare le presentazioni- era arrivato il momento, anche se credo che si era capito tutto. Con la coda dell’occhio seguivo i movimenti di Bruno, intento a raccogliere quello che era rimasto della torta.

-Ragazzi…vi presento Jhonny…il mio ragazzo- dopo la mia ultima affermazione un altro tonfo interruppe il silenzio.

-le cose non cambiano mai-cominciò stizzita Giusy verso di me, per poi girarsi furiosa verso Bruno –ma la vuoi smettere o no con quella torta?! Ormai già è rovinata, è la ventesima volta che cade! E che cavolo!-

Cominciai a ridere di gusto. Ah che bello essere a casa.

-Scusate, non vorrei interrompere questa felice riconciliazione-la voce di Antonella ruppe quella bella atmosfera e mi fece ricordare quanto la odiassi –vorrei ricordarvi che avevamo avuto il permesso solo per la prima ora e che dopo io, Anto the best, devo andare in radio-

A quel punto scoppiai in un’altra fragorosa risata.

-Certo che alcune cose non cambiano mai- e ridevo ancora –ti credi ancora il top del top? Ma quanto sei…- un’altra risata interruppe le mie parole –vabbè…lasciamo stare, non mi va di rovinarmi la giornata con cose e soprattutto persone così inutili-

Un altro silenzio calò nell’aula. L’avevo detto io che ero cambiata…finalmente ero riuscita a tenere testa a Tontonella e questo mi dava un senso di serenità incredibile.

-Senti Jhonny, ci vediamo stasera?-al segno di assenso di Jhonny, gli diedi un bacio sulle labbra –ci vediamo dopo allora, ciao-

Dopo che Jhonny sparì oltre la porta, io mi girai verso i miei più cari amici. Quanto ero felice di essere lì!

-ragazzi…Patty è tornata!quanto sono contenta!- dopo queste parole mi gettai di nuovo su Giusy, che mi accolse a braccia aperte.

Da quel giorno, le Popolari riebbero la loro leader.

 

 

Io e Gonza stavamo percorrendo la strada per ritornare a casa, ognuno perso nei propri pensieri.

Il mio era sempre lo stesso da questa mattina: Patty.

Era cambiata. E tanto anche.

Il bruco che diventava una bellissima farfalla.

Avevo sempre saputo che in cinque anni sarebbe cambiata, ma non immaginavo in quel modo. Adesso era una splendida ragazza che superava di gran lunga Antonella.

Antonella...

Stavamo insieme da quattro anni, ma in tutto questo tempo ogni suo bacio non mi mandava in tilt come il sorriso di Patty.

Credevo che dopo cinque anni l’avessi del tutto dimenticata, che il mio cuore sarebbe stato capace di continuare a battere anche dopo aver incrociato il suo sguardo. Ma, in realtà, perdermi nei suoi occhi aveva su di me lo stesso effetto di allora.

Stamattina non potevo credere a quello che stavo guardando. Non riuscivo a convincere il mio cervello che quella ragazza  meravigliosa fosse Patty.

Adesso era più…più…nessun più. Si poteva descrivere con una sola parola:donna.

Si, perché Patty ormai era diventata una donna.

Non era più la ragazzina ingenua e tormentata da Antonella e a cui era proposto sempre di fare la finta fidanzata, no, adesso era diventata incredibilmente bella e consapevole di questo.

Io ero certo, però, che per quanto potesse essere cambiata, rimaneva sempre la mia dolce Patty.

Un ghigno si dipinse sul mio volto.

Mia. Non lo era mai stata. Lei non lo aveva mai voluto e io non glie lo avevo mai permesso.

Avevo le mani ficcate nelle tasche dei jeans e calciavo di tanto in tanto qualche piccola pietra della strana.

Sospirai. Adesso non bastava più sognarla tutte le notti, lei doveva tormentarmi anche di giorno.

-Stai pensando a quello che penso io, vero?- se ne uscì all’improvviso Gonza, guardandomi fisso.

-Mi spieghi perché io dovrei pensare a Giusy?- la voce scocciata e la mente altrove.

-Non mi riferisco a Giusy, ma a Patty- ecco. Adesso la mia attenzione era completamente per mio fratello.

-E perché tu staresti pensando a Patty?- avevo usato un tono più irritato di quello che avrei voluto.

Gonza inarcò le sopracciglia, fermandosi di  botto. –saresti geloso anche di me? Perché lo sai, io…-

-Amo solo Giusy, è lei quella che voglio. Lo so Gonza, me lo ripeti almeno cento volte al giorno- lo interruppi io spazientito. –e poi io non sono geloso di Patty-

Mio fratello scoppiò in una fragorosa risata, stringendosi la pancia con le braccia.

-Mi fai morire Bruno quando fai queste battute- un’altra risata interruppe la quiete di quella strada.

Mi urtava i nervi quando faceva così. Mi toccai il pearcing che avevo un po’ più sotto delle labbra a sinistra, gesto tipico di quando ero nervoso.

-Senti Gon, io non sono geloso di Patty e poi figuriamoci di te! L’argomento è chiuso, se non ci credi è un problema tuo- feci secco e alquanto velenoso.

-Certo che sei di un’antipatia...allora vuoi dirmi che non ti importa che è fidanzata? Guarda che è parecchio carino- fece lui in un tono strano.

Era una sfida? Aveva quel tono che usava per farmi confessare qualcosa e questo non mi piaceva per niente.

-Si, proprio molto carino. Sembra che l’ha pescato in un catalogo come si fa con i mobili-

Mi guardai un po’ intorno, scorgendo da lontano due bambini che giocavano a pallone le parco del quartiere.

Mio fratello aveva la voce ironica e le braccia incrociate. –E questo lo chiami non essere geloso?-

Alla mia ennesima occhiataccia, questa volta alquanto omicida, Gon capì che era meglio starsene zitto e farsi gli affari suoi. Infatti si massaggiò una spalla e guardò altrove.

Ricominciammo a camminare, mentre il silenzio regnava attorno a noi. Com’era tranquillo quel quartiere a quell’ora, se non fosse stato per l’interrogatorio mirato ad urtarmi i nervi di mio fratello, quella sarebbe stata una piacevole passeggiata.

Il mio pensiero corse di nuovo a lei.

Era tornata ormai e adesso non sarebbe più stato così facile far finta che lei fosse solo un ricordo lontano, perchè lei adesso era lì e i miei sentimenti si ripresentavano ancora più forti di prima.

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** capitolo 3: Ritornare a pensarti ***


Image and video hosting by TinyPic E posto anche il terzo capitolo, visto che fino ad ora nessuno mi ha ancora lapidato XD

E posto anche il terzo capitolo, visto che fino ad ora nessuno mi ha ancora lapidato XD

Grazie tante!!!Soprattutto a chi recensisce, ma anche a chi legge soltanto!! ^__^

Bhe…a parte questo schifoso modo per dirvi quanto sono contenta che la storia vi piaccia almeno un po’, voglio ringraziare soprattutto:

Sana e Akito: ma non c’è di cheee!!ahahah XD e non preoccuparti per il teso, mi fa assolutissimamente piacere!

Summers84: se ne leggi poche, sono contentissima che la mia ficcy per te sia tanto carina da entrare in quelle poche!!(spero di essermi spiegata XD!!)

sabry99: Mi inchino a questo complimento! =P è una delle cose più carine che una persona potesse mai dirmi!!grazie grazie grazie!!

ella96: ma è logico che è una Patty/Bruno!!! Non potrebbe essere altrimenti!!^///^ Adoro questa coppia e mi dispiace che ce ne siano così poco fi fanfic su di loro!! Comunque aggiorna presto anche tu!!sono impaziente di leggere la tua ficcy!!!

E dopo questa interminabile “introduzione”, ringrazio infine anche tutte le visite e vi lascio alla ficcy!!

Besos!!

Dark Moon

 

 

 

 

Capitolo 3: Ritornare a pensarti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Io, Tamara e Giusy stavamo in un carinissimo bar del centro.

Parlavamo da ore, come se il tempo si fosse fermato e  tornato indietro.

Tutto sembrava come allora, quando ero ancora una ragazzina incerta e insicura e tutto mi sembrava strano.

C’era un via vai di gente continua: chi entrava e usciva dal bar, ragazze di tutte le età che si fermavano a ogni vetrina attratte, probabilmente, da ciò che non sarebbero mai riuscite a comprare o indossare, c’erano coppiette felici e altre un po’ meno, ma  a noi questo non importava, ci importava solo di essere insieme e recuperare il tempo perso.

Mi ero fatta raccontare tutto dalle ragazze, così sono venuta a sapere che adesso Giusy, Tamy, Fabio, Gonza, Mati e...Bruno vivevano insieme in una bella villetta.

Mi sentii un po’ strana, forse leggermente delusa. Non era mai stato un mistero che “da grandi” sarebbero andati a vivere insieme, però, una volta, nel progetto dovevo esserci anche io.

Anche io dovevo andare a vivere con loro, il nostro sogno di sempre. E invece non ho potuto fare niente di tutto ciò. Non ero nemmeno potuta crescere con loro.

Venni a sapere anche che Sol stava da tre anni con Santiago e vivevano in una bella casetta, dove San le preparava ogni sorta di prelibatezza.

Mi venne da sorridere. Ricordo quando Santiago le preparava a me le sue innumerevoli delizie e io, troppo imbarazzata per dire di no, mangiavo tutto, fino allo sfinimento quasi.

Quanti chili sarò ingrassata? Adesso che ci penso credo un bel po’!

Sol si era un po’ staccata dal gruppo, così come Santiago. Preferivano passare le loro serate insieme e senza la comitiva.

Mati era ancora single.

Feci un risolino. Magari adesso avrei qualche possibilità di ritornare con lui. Peccato, però, che io non sia più innamorata di lui e da un pezzo anche.

Come lo avevo amato, più di me stessa. Era un amore senza futuro però e adesso che ci penso non credo che a lungo andare saremmo stati compatibili.

Io per lui sarei rimasta a Buenos Aires e non sarei mai cambiata e io avevo un disperato bisogno di cambiare.

Dovevo cambiare per me stessa, per sentirmi meglio e cominciare ad accettarmi.

Seppi anche che il mitico trio della scuola esisteva ancora e, dopo cinque anni, Giusy non riusciva a scegliere tra Guido e Gonzalo.

Bhe…io una soluzione glie l’avevo data: fidanzati con Gonzalo e prenditi Guido come amante!

Ci saremmo fatte un sacco di risate per proteggere il “segreto”.

In realtà, con il carattere di Guido non penso proprio che sarebbe riuscito a reggere la situazione.

Tamy e Fabio stavano insieme da parecchio tempo e non avevano nessuna intenzione di lasciarsi più.

Antonella e Bruno stavano insieme da quattro anni…

Diciamo che stanno da quattro anni ufficialmente insieme, perché prima della mia partenza io li ho visti che...e Anto mi disse che...

Basta Patty! Non rievocare quei ricordi, ti faresti solo male.

Prima di ritornare in Argentina, decisi che avrei cancellato tutto. Sarei stata di nuovo amica di Bruno e non gli avrei più permesso, ne a lui che a Tontonella, di farmi del male.

Era stato difficile dimenticarlo, ma adesso avevo Jhonny ed ero felice.

Lui mi dava tutto ciò di cui avevo bisogno e poi io…io l’amavo.

-E così sei fidanzata eh…dai raccontami tutto! Voglio anche i dettagli più piccanti!- fui riportata alla realtà da Giusy, che con voce maliziosa e sguardo furbo mi chiedeva i “retroscena” di quella storia.

-Come vi siete conosciuti?- Tamara era molto interessata, anche perché aveva sempre avuto un debole per le storie romantiche.

-Ci siamo conosciuti a un corso di canto e danza a Barcellona. Ci siamo ritrovati in coppia per caso e all’inizio non ci sopportavamo granchè.

Io odiavo il suo atteggiamento da playboy e lui non sopportava niente del mio carattere. Così, come vi ho detto, ci trovammo in coppia per una gara di ballo. Dovendo passare molto tempo insieme cominciammo a parlare e ad apprezzarci, capendo che in fondo ci eravamo sbagliati entrambi sul conto dell’altro.

Un giorno lui mi chiese di uscire e io accettai. Uscimmo insieme per circa un mese e poi lui mi chiese di diventare la sua ragazza e io accettai. Non c’è niente di così Romantico, Tamy, mi dispiace, è solo una storia come le altre- aggiunsi dopo, vedendo lo sguardo un po’ deluso di Tamara.

Stavamo ridendo e scherzando tra di noi, quando al nostro tavolino si avvicinarono quattro ragazzi.

-Ciao bellezze, siete sole?- esclamò il primo, con un sorriso affabile.

Tutte e tre ci guardammo contemporaneamente negli occhi, per poi rispondere ai ragazzi.

-In questo momento si-rispose Tamara.

-Possiamo sederci?- chiese uno dei quattro, un ragazzo alto e magro con degli stupendi occhi castani.

-Certo certo-risposi cordiale.

Una volta che i ragazzi si sedettero, cominciammo a parlare.

-Piacere- cominciò un ragazzo biondo –io sono Lucas, lui e Morgan, Jacque e Romi- a uno ad uno si presentarono: Lucas era biondo e con un fisico atletico, Morgan era alto, magro e castano, Jacque era anch’egli biondo ma con qualche lentiggine e Romi aveva una carnagione mulatta e gli occhi verdi.

-Piacere. Io sono Patty, lei e Giusy e lei Tamara-

-Siete fidanzate?-chiese Romi. Aveva un accento strano, probabilmente era inglese..

-Si…dispiaciuti?-chiesi io. Tamy e Giusy si voltarono verso di me con un sorrisino e con una muta domanda negli occhi:da quando ero così sfacciata?

- Dipende- mi rispose Lucas, che non aveva smesso di guardarmi e cercare di “sedurmi” con lo sguardo da quando era arrivato.

-Da cosa?-

-Io sono già stato con ragazze già fidanzate, non sono geloso- un ghigno si dipinse sulle sue labbra e mi si fece più vicino –e poi io ottengo sempre quello che voglio-

Decisi di giocare un po’ anche io e mi avvicinai terribilmente al suo viso, tanto chi l’avrebbe più rivisto?

-Bhe…io non sono come tutte le altre…decido io quando e se voglio farti “ballare”. Andiamo ragazze…-aggiunsi io dopo un po’, sempre guardandolo intensamente negli occhi.

Feci un’uscita trionfale e, mentre mi tiravo dietro Giusy e Tamy che trattenevano a stento le risate, mi allontanai sculettando leggermente, sicura che Lucas mi stava osservando piuttosto interessato.

Già…da quando ero diventata così sfacciata?

 

 

Gli Scratch erano tutti riuniti alla loro “base” con l’intenzione del tutto diversa da quella per cui si erano riuniti, ovvero provare.

Gonzalo, reduce da una nottatina accesa, stava svaccato sul divano e un braccio piegato sugli occhi.

Fabio pensava alla sua dolce e bella Tamara, con lo sguardo fisso nel vuoto e l’aria sognante. Era incredibile quanto fossero sdolcinati!

Matias era intento ad un’accanita partita a poker con Alan che, a quanto pareva, lo stava letteralmente stracciando.

Santiago non era presente all’appello, come succedeva ormai da quasi tre anni a quella parte.

Io, invece, stavo seduto su una piccola poltrona, con l’i-pod nelle orecchie e la mano destra che scandiva il ritmo sulla gamba.

Avevo gli occhi chiusi e mi concentravo al massimo sulla canzone per non pensare alla confusione che avevo in testa.

Ero anche un po’ nervoso visto che la notte precedente non avevo dormito sempre poi a causa dello stesso motivo!

Ormai credevo davvero che non l’avrei più rivista, che ero riuscito a colmare la delusione.

All’inizio non riuscivo a capire perché lei, quella che si definiva la mia migliore amica e dopo quello che era successo tra noi, non mi avesse detto che sarebbe dovuta partire.

A dirla tutta ero arrabbiato anche per il fatto che quel giorno non mi avesse salutato. Possibile che contavo così poco? Era stata così brava a fingere per tre anni un sentimento che non esisteva?

Così, appena lei partii mi fidanzai con Antonella, non perché l’amassi ancora, ma perché era totalmente diversa da Patty.

Cominciai a prendermela con chiunque pronunciasse solo il suo nome e odiavo quando Giusy leggeva a tutti le sue lunghissime lettere.

Diceva che era felice, che tutto andava bene, che c’erano delle novità, ma non aveva mai accennato alla GRANDE novità.

Aveva un ragazzo! E non aveva detto niente! Come aveva potuto cancellare tutto? Perché era partita senza degnarmi nemmeno di un saluto?non meritavo nemmeno quello?

Così Gonzalo mi ha visto arrabbiato ogni giorno di più.

Mi aveva detto di non mettermi con Antonella, perché prima o poi lei sarebbe ritornata e io avrei dovuto affrontare i miei fantasmi. Non credevo, però, che quel giorno sarebbe arrivato e così sono rimasto davvero fregato…

Io però amo Antonella...la amo...la amo...no??

Tutta “l’allegria” di quella stanza venne interrotta dall’entrata di tre ragazze:Tamara, Giusy e Patty.

La sua risata aveva svegliato tutti e il suo profumo inondava dolcemente tutta la stanza.

Era entrata bella e sorridente e tutto intorno aveva preso a girare.

-Ragazzi ho una notizia da darvi…-comincio Giusy –Mati, Gon, Fabio e Bruno vi presento la nostra nuova coinquilina!- finì indicando Patty.

Avete presente quando nei cartoni animati c’è una gocciolina sulla testa dei personaggi? Ecco, io credo di avere quella gocciolina in questo momento.

Se pensavo che fino a quel momento era una situazione terribile, adesso era proprio una catastrofe!

Possibile che non me ne capitava una giusta?

-E, ovviamente, con lei ci sarà anche Jhonny, la casa è grande e ci staremmo benissimo-

Ecco. Adesso non era più una catastrofe, ma un’apocalisse!

Perché quella situazione mi sapeva tanto di io, lei e l’altro??

Mentre tutti accoglievano la notizia con gioia, io restai seduto e mi passai una mano sulla faccia.

Mi voltai e incontrai gli occhi di Gonzalo.

Si si fratellino, i veri guai stavano per cominciare!

 

 

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Capitolo 4
*** capitolo 4: Chiarimenti per metà ***


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Capitolo 4: Chiarimenti per metà

 

 

 

 

 

 

 

Stavo seduto sul divanetto della mia stanza, cercando di mettere insieme l’imbroglio di parole nella mia testa per scrivere una canzone almeno decente.

Erano ore ormai che ero chiuso là dentro con la chitarra in mano e mi erano uscite solo due parole in croce.

In realtà ero chiuso dentro solo per evitare di incontrare Patty e Jhonny e di pensare che avrebbero dormito nello stesso letto.

-Sei scappata via da me…-niente…erano solo quelle le parole che mi uscivano e di certo in una canzone non potevano esserci solo quelle!

Preso da un moto di stizza gettai la chitarra sul divano, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e calcandomi la faccia tra le mani.

Ero troppo preso dai miei pensieri e infatti non sentii la porta che si apriva.

-Ehi…-

Alzai il viso e vidi mio fratello, che stava con una spalla appoggiata al muro e le braccia incrociate.

-La tua allegria è sempre più contagiosa-

-Senti Gon non ho proprio voglia delle tue battutine sarcastiche, quindi per favore, sloggia!-

-Ma quanto sei acido! Ero solo venuto a vedere come stavi, visto che sono delle ore che ti sei rinchiuso qua dentro- si staccò dal muro e si svaccò sul divano di fianco a me.

-Non mi sono rinchiuso. Stavo scrivendo-cercai di giustificarmi.

-Ed è perché non trovavi le parole di una canzone che quando sono entrato ho trovato quel quadro pietoso e drammatico? Dai Bruno non prendermi per il culo, sono tuo fratello e ti conosco bene-

-Ti senti realizzato se confermo la tua teoria?-replicai io con un po’ di stizza.

Odiavo quando usava quel tono da onnipotente.

-E tutto questo è perché Patty è tornata? Non dovrebbe essere una cosa bella?-

-No che non lo è Gon! Prima del suo arrivo vivevo tranquillo e invece in meno di ventiquattro ore mi ha stravolto la vita e non c’ho parlato ancora!pensa poi quando lo farò!-

-Sappiamo entrambi che prima non è che le cose fossero diverse da come sono adesso. L’unica differenza è che ora lei non è un fantasma che vive solo nei tuoi ricordi, adesso devi venirci a contatto tutti i giorni e affrontare una volta per tutte le cose che avete lasciato in sospeso- Gonzalo si accese una sigaretta e gettò il pacchetto sul tavolino un po’ più lontano.

-Ecco un altro problema Gon. Non posso affrontare quello che abbiamo lasciato in sospeso, perché non lo so. Non so perché è partita all’improvviso senza dirmi niente e senza nemmeno salutarmi-

-Da oggi fino a non si sa quando vivrete insieme e vi vedrete praticamente tutti i momenti, cosa pensi di fare?evitarla e non rivolgerle mai la parola? Si creerebbe in casa un clima troppo teso. Quindi prima parlate e prima le cose si risolvono-

Mio fratello rendeva la situazione più facile di quello che era. Non potevo andare da lei e dirle “senti scusa ma si può sapere perché dopo tutto quello che c’è stato tra noi mi hai cancellato?”! oltretutto adesso aveva un fidanzato e perciò le cose erano meglio che restavano sepolte dov’erano.

-Credo che la soluzione migliore è quella di dimenticare tutto, compresa lei e ricominciare tutto come se fosse una semplice amica- sentenziai alla fine, ancora con la mente persa e lo sguardo vuoto. Mi passai una mano tra i capelli, chiudendo gli occhi.

-Bruno senti- aprii gli occhi e lo riguardai. Adesso era del tutto serio –qualsiasi amore che possa essere definito con questo nome è difficile da dimenticare. Se poi è un amore impossibile e con delle cose in sospeso lo è ancora di più. Il bene che vuoi alle persone non scompare perché così hai deciso tu. Se è destino che deve finire, succederà quando verrà il momento giusto-

Quelle parole mi colpirono molto e non potevo smettere di guardare mio fratello.

Aveva ragione…aveva tremendamente ragione, ma io non potevo fare altro.

-Non importa Gonza…io adesso sto con Antonella ed è sempre stata lei quella che volevo. Patty è fidanzata e le cose devono rimanere così. Anche se ci vorrà tempo diventeremo di nuovo amici. Solo questo e basta…-

-A questo punto se vuoi raccontarti questa bugia è un problema tuo. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!- Gon si alzò e si diresse verso la porta.

-Certo che è un problema mio!non mi sembra che lo abbia accollato ad altri!-

Credo che prima di uscire e sbattersi la porta alle spalle mi abbia mandato a fanculo...

Ma lui non poteva capire...

In fondo non sarà poi così difficile come diceva Gon dimenticare Patty…in effetti non era nemmeno successo chissà che…

Però perché più penso questo e più il cuore mi fa male?

Sentii di nuovo la porta aprirsi e, sicuro che fosse Gon, non guardai nemmeno chi entrava.

-Ma sei un’ossessione oggi! Ti avevo detto di lasciarmi stare!- certo che mio fratello è proprio un rompipalle quando ci si mette!

-Scusami…non volevo disturbarti...- alzai immediatamente gli occhi e incontrai quelli di Patty.

Restammo così per alcuni minuti, finché non fu lei a interrompere quel silenzio.

-Scusami…torno dopo se adesso non è il momento…-

Era vero che era cambiata, però restava comunque la dolce e timida ragazza che avevo conosciuto e voluto bene.

Le mie labbra si distesero in un sorriso dolce e la invitai a sedersi accanto a me.

Sembrava titubante, poi però sembrò prendere coraggio, perché venne a sedersi, anche se con una certa distanza.

-Volevi dirmi qualcosa?-cercavo di apparire tranquillo e rilassato quando dentro di me avevo di tutto tranne che quello.

Lei sembrò stranita da questa sorta di freddezza, infatti cominciò a mordersi le labbra e a torturarsi le mani.

-Niente...ero venuta a salutarti, visto che prima non c’è stato modo...-

-Ah...bhe…adesso l’hai fatto…-

-Guarda che se mi stai cacciando me ne vado subito, non preoccuparti!- ribattè stizzita, girandosi del tutto verso di me e perdendo la timidezza di prima.

-Non ti stavo cacciando…era solo una constatazione- cominciai a giocare con il mio pearcing e aspettavo che lei mi rispondesse.

-Capito…senti vado subito al sodo. Dovremmo vivere insieme e credo sia meglio avere un rapporto quanto meno civile!-

-Certo, come vuoi…-

Si alzò, ma poi a metà stanza si fermò, si girò e ritornò a sedersi.

Cos’altro aveva da dirmi?

Sembrò che mi leggesse nella mente, perché la risposta arrivò subito.

-Sai…-cominciò estraendo qualcosa dalla tasca –in Spagna, mentre rifacevo la valigia, tra il mucchio di cose vecchie ho trovato una nostra conversazione scritta su un foglio…-

-Davvero? E di cosa parlavamo?- chiesi curioso. Possibile che l’avesse conservato tutto questo tempo?

-Te lo leggo subito…-aprii il foglietto, ispirando forte, per poi cominciare - allora... devo solo capire dove comincia…dunque "sei ancora mio frato*?" "domanda stupida.." "E' una promessa?" "eeeeeeh un'altra domanda stupida.. " "allora mi dovrai sopportare..." "ok" "ok...lo sarai per sempre?" "se non muori mentre cerchi di strozzarti con Antonella…" "ok allora se vivo sei e rimani mio frato?" "Eh!" "Mi credi?" "E' finito lo spazio! comunque si!"-

Credevo di morire. Ricordo benissimo il giorno di quella conversazione, ma rileggerla lì, dopo tutto quello che era successo, dopo tutti quegli anni e con lei mi faceva uno strano effetto.

Avevo gli occhi lucidi e potevo sentirlo. Anche lei, però, sapevo che provava i miei stessi sentimenti, perché mentre leggeva il foglietto le tremava la voce.

-Ed ecco che cadiamo in una valle di lacrime sommersi da dolci ricordi...-cercai di ironizzare un po’.

Si era creata nell’aria una tensione incredibile e lei continuava a non parlare e a guardare il biglietto.

-scusa…-fece lei sorridendo appena –non era mia intenzione...-continuava però a non guardarmi…

-Patty guardami- quando lo fece, ripresi a parlare –abbiamo “litigato” per ragioni che io nemmeno conosco, ma probabilmente per te erano cose importanti. Ma non bisogna necessariamente ricordarsi solo per questi "errori", ti volevo bene e continuo a volertene, anche se forse siamo radicalmente cambiati, ma sinceramente, in questa realtà così piena di seghe mentali, gente depressa, che non sa fare altro che desiderare di scappare via.. beh, spero sinceramente di poter ricostruire una sincera amicizia con te, anche se dovessimo impiegarci anni-

-Avevo deciso di leggerti questo biglietto un po’ per provocazione, forse perché desideravo avere una risposta da te e, sinceramente, sentendola sono contenta di averla fatta.. anch'io ti voglio bene e lo sai...è vero...ci sono rimasta male per tante cose...abbiamo gestito male il nostro rapporto...ma siamo sempre fratello e sorella no?- mi chiese con la sua aria da bambina e le guance rosse.

Inspirai forte. Perché quella domanda mi faceva così male? Forse perché era considerare Patty come una sorella che mi faceva male…

-guarda, non sono abituato a citare le frasi di una pubblicità, ma in questo caso è una frase piuttosto azzeccata: “Gli amici sono i fratelli che ti scegli”, nel bene o nel male, anche se così diversi, così lontani (e anche con il DNA totalmente diverso), a distanza di anni, si.. siamo sempre fratello e sorella-

Era meglio risponderle così. Saremmo di nuovo diventati grandi amici e tutto avrebbe ripreso a circolare normalmente.

La nostra era una storia che non poteva funzionare e prima me lo sarei impresso nella mente e prima avremmo cominciato a vivere meglio.

-è una promessa?- mi venne un risolino. Stava ripetendo le stesse parole del bigliettino...Dio quanto era fantastica...era troppo perfetta per uno come me…

- è una verità assoluta, non c'è granchè da promettere. Ce lo siamo promesso in passato, e nonostante gli alti e i MOLTO  bassi, siamo ancora qui. Direi che più di così, non si può, neanche con un contratto firmato col sangue-

- allora mi dovrai sopportare- sorrise con quel suo sorriso indimenticabile, che, ogni notte nei miei sogni, mi faceva felice e dannato al tempo stesso...ah…le cose con lei avevano proprio un sapore diverso...

- non mi sono mai tirato indietro- ci guardammo per un tempo indeterminato negli occhi, per poi prenderci per mano.

Il contatto con la sua mano mi provocò un brivido per la schiena e sono certo che anche per lei era lo stesso.

-Sono contenta che abbiamo parlato…dovevo togliermi un peso enorme…ma per fortuna adesso tutte le cose sembrano sistemate…-

-Già…-lasciai la sua mano e le diedi un bacio sulla guancia, vicinissimo alle labbra. Rimasi ancora molto vicino a lei e la guardai intensamente negli occhi –bentornata mia dolce Patty…-

Mi alzai e lasciai la stanza. Avevo il cuore che mi batteva forte e le gambe molli.

Tutto si era sistemato o, almeno, così sembrava…

In realtà, però, entrambi sapevano che quella non era una vera riconciliazione, poiché avevano lasciato in sospeso parecchi argomenti e che prima o poi tutti i nodi sarebbero venuti al pettine…

 

 

Era una bella giornata di fine settembre e io pattinavo tranquillamente per le strade del mio quartiere.

 Indossavo un pantalone molto stretto giallo, una maglia con le maniche bombate azzurra e un corpetto dello stesso colore del pantalone.

I miei lunghi capelli erano mossi dal leggerissimo venticello e il fatto che per strada non ci fosse nessuno mi rilassava ancora di più.

Pensavo alla situazione strana in cui mi trovavo da ben cinque anni e mi ripetevo da sola quanto fossi stupida.

Possibile che non ero ancora in grado di scegliere tra Guido e Gonzalo?

Probabilmente il mio cuore sapeva già la risposta, solo che non volevo ammetterla dato che avrebbe fatto male a uno dei due e questo per me era insopportabile.

Dato che ero immersa nei miei pensieri non badavo molto a dove andavo, infatti inciampai in un sasso, Sarei certamente caduta se due braccia forti non mi avessero sorretta.

Così, in meno di dieci secondi, mi ritrovai stretta a un ragazzo che non sapevo chi fosse.

Però, mi bastò inalare il suo profumo per capirlo.

Chiusi gli occhi e mi abbandonai a quel dolce abbraccio.

-Vedi di stare attenta la prossima volta...io potrei non esserci sempre...-

Perché la seconda frase mi suonava con un significato diverso?

Mi staccai e, guardandolo diritto in faccia, mi portai le mani ai fianchi, con la mia solita aria di sfida.

-Mio caro Guido io non ti ho mai chiesto di esserci sempre e non mi sembra di averlo fatto nemmeno oggi! Mi stavi seguendo?-dissi con tono mezzo scherzoso e mezzo serio.

Lui mi sorrise e scosse un po’ la testa.

-Dio quanto sei bella Giusy...- sembrava quasi una rassegnazione che un complimento.

Era un periodo che non riuscivo più a capirlo...i suoi gesti e le sue parole non coincidevano...forse si stava cominciando a stancare?

A questo pensiero ebbi una fitta nello stomaco. Sarebbe mai potuto accadere che Guido andasse via dalla mia vita?

-A cosa stai pensando?-

-A...a niente...-

-Impossibile…quella tua testolina pensa sempre qualcosa…sei un essere troppo diabolico per non pensare niente!- scoppiò a ridere e si avvicinò molto a me.

-Ah, io sarei un essere diabolico? Ma lo sai che...-

-Ma ti amo anche per questo...- le mie parole vennero interrotte dalle sue.

Sgranai lo sguardo e probabilmente avevo anche la bocca leggermente aperta.

Eccolo...eccolo di nuovo quel suo sguardo...quello da cucciolo ferito...

Tanto tempo fa quello sguardo fu uno dei principali motivi che mi fece innamorare pazzamente di lui.

-Cos’hai oggi Giusy? Non è da te essere così silenziosa...e non credo siano state le mie parole, perché lo hai sempre saputo che ti amo...-

-U...una cosa è ipotizzarlo e una cosa è sentirlo...-

-Stai con me Giusy...- mi prese per la vita e mi attirò a sé. I nostri nasi si sfioravano e potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra. –stai con me Giusy e te lo ripeterò ogni attimo della tua vita...-

Mi sentivo male...non ce la facevo a reggere quella situazione...

Non era mai stato esplicito in cinque anni come in quel momento.

Io, però, dopo cinque anni non ero ancora in grado di affrontare tutto ciò...

-Lasciamo Guido…-feci, staccandomi quanto lui me lo permetteva.

-Ah già dimenticavo- mi rispose, questa volta staccandosi lui del tutto. –a te piace essere stretta così solo da Gonzalo! Bhe scusami se mi sono permesso di toccare sua maestà! Comincio a pensare che a te piaccia avere il piede in due scarpe…-

Lo guardai e scossi la testa. Non avrebbe mai capito quello che io provavo. Era sempre stato così. Era troppo impulsivo e...e idiota!

-Sei uno stupido Guido...io me ne vado...- lo superai ancora scuotendo la testa.

Lui diede un paio di pugni dell’aria, per poi girarsi verso di me.

-Giu...- non continuò, perché io ero già lontana. –cavolo!- si passò una mano tra i capelli, poi anche lui si girò e se ne andò dal lato opposto.

 

 

 

Io e Tamara camminavamo nel parco, tenendoci per mano e parlando, come al solito, di tutto e di niente.

Erano quasi sei anni che stavamo insieme, ma starle accanto mi provocava lo stesso brivido del primo giorno.

Parlava ininterrottamente da un’ora, ma a me non importava, perché adoravo ascoltarla.

Adoravo persino il suono della sua voce e i suoi grandi occhi verdi mi trasmettevano tutto il calore del mondo.

-Scusami...parlo sempre io...forse ti sto annoiando...- mi chiese lei timida.

-No, Tamy, ma che pensi...sai che con te non mi annoierei mai...-

Ecco...i complimenti erano la base migliore per lanciare brutte notizie...

-Senti amore...-

-Si Fabio?-

-Ecco...mamma mi ha obbligato di andare in Spagna da lei a festeggiare tutte le vacanze di natale insieme e ovviamente dovrà venire anche Antonella...-

In ogni singola parola del discorso pensavo costantemente “oddio adesso mi ammazza”, ma Tamara si limito a staccarsi da me e camminare da sola davanti a me.

Dopo un paio di minuti si voltò e mi guardò con quella sua finta aria calma...

Adesso cominciavo ad aver paura sul serio...

-Fabio Lama Bernardi!- quando cominciava con il nome completo non era MAI un buon segno. –E io dovrei rovinarmi le vacanze di Natale per passarle con Antonella?! E poi questo sarebbe stato il primo Natale passato con Patty!!-

-Si amore lo so. Però i miei me lo chiedono ogni anno e questa volta non potevo inventare ancora scuse!-

-Ma Fabio! Sai che a Natale ho quasi le uniche vacanze dal film!- sbuffò pesantemente e si voltò dall’altro lato.

Dimenticavo che era diventata una famosa attrice...quanto mi faceva ingelosire questa storia e poi Quan( non so se si scrive così XD) era sempre all’agguato!

-Tamara mi dispiace...facciamo una cosa...io vado e tu rimani qui...-feci un risolino che feci fatica a trattenere. La lontananza era l’ultima arma che potevo usare per convincerla.

Infatti lei sbuffò ancora una volta, poi venne ad abbracciarmi.

-Va bene Fabio, verrò con te...però che sia l’ultima volta in tutta la nostra vita!-

-Perché tu conti di restare con me per tutta la vita?- la punzecchiai.

-Cosa vorresti dire?- fece allontanandosi, ma non staccandosi del tutto dall’abbraccio.  –Certo che conto di stare con te per tutta la vita...-

Mi addolcii ancora di più. Come avrei potuto vivere una vita intera senza il mio angelo?

-Scherzavo Tamy...non immagino nessuno con me se non tu...sei i battiti del mio cuore...senza di te non c’è vita...-

Ci guardammo ancora negli occhi, poi Tamara si avvicinò a me e mi diede un leggero bacio, che io non aspettai ad approfondire.

Il mio cure, la mia mente, i miei polmoni, me...erano pieni di lei e quel bacio era l’ennesima promessa che il nostro amore non sarebbe mai finito.

Ci staccammo e ci sorridemmo. Poi, mano nella mano, tornammo a casa.

 

 

Spazio autrice:

*per chi non lo sapesse (cosa possibilissima), “frato” si usa dove abito io e significherebbe “fratello”. L’ho specificato per farmi sapere che non è un errore di scrittura!!!=D

Per me questo è il capitolo più bello che abbia scritto fino ad oggi XD ovviamente sta a voi il giudizio, perché io lo leggo con uno stato d’animo diverso =)

E ora i ringraziamenti a chi ha recensito:

ella96: bhe..tu ormai sei diventata una veterana della mia ficcy XD spero che i miei capitoli ti piacciano sempre!!

Sana e Akito: per quanto riguarda il passato si saprà molto più in là e spero che sarà un colpo di scena come me lo immagino io XD

sabry99: nooo ma tu così mi fai piangere!!mi fa davvero tanto piacere quello che mi dici!!sul serio!! Non posso anticiparti niente, ma ti posso dire che questa sarà una fanfiction moooolto diversa dalla serie, diciamo che ha in comune i personaggi e alcuni tratti della storia XD spero che gli eventi che ho in mente di scrivere facciano un certo effetto, perché pensarli e scriverli sono due cose diverse XD

Ringrazio anche chi l’ha solo letta!! Mi raccomando recensite in tanti!!spero di ricevere le vostre opinioni!! Grazie!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** capitolo 5: ti sfioro...ti sento...scusami... ***


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Capitolo 5:Ti sfioro…ti sento…scusami…









Erano passati un paio di giorni dalla mia conversazione con Bruno e le cose tra noi sembravano andare abbastanza bene.

Leggevo annoiata un rivista di gossip, mentre ero sdraiata sull’enorme divano del salone e non alzai la testa quando una figura alta e con i capelli neri si sedette sul divano, vicino ai miei piedi.

-Cosa leggi?-mi domandò il mio ragazzo, mentre cominciava ad accarezzarmi un po’ la caviglia.

-Niente- risposi scocciata, senza ancora guardarlo in faccia –stavo leggendo le critiche sull’ennesimo video musicale porno di Madonna...-

-E potresti distogliere lo sguardo da questa appassionante lettura e dedichi cinque minuti del tuo tempo al ragazzo qui presente, che ti ama tanto e ha tanta voglia di te?- mi chiese un po’ sarcastico e un po’ con l’aria da cucciolo, mentre si sdraiava del tutto sopra di me.

Feci un sorriso e abbandonai la rivista poco più lontano su un tavolino.

Jo faceva un po’ di forza sulle braccia per non far gravare il suo peso su di me, però in realtà mi piaceva sentire il suo corpo che schiacciava il mio.

-Usciamo un po’ oggi?-mi domandò, mentre cominciò a darmi una serie di piccoli baci a stampo.

-Io...davvero...volevo...dai, poi...vediamo...-riuscivo a rispondere solo a tratti tra un bacio e l’altro.

Lui fece un sorriso sulle mie labbra, per poi darmi un “vero bacio”.

Il contatto tra noi si fece più intenso, agevolato dalla sua mano grande e calda che mi massaggiava dolcemente e possessivamente un fianco da sotto la maglia.

Io gli passai una mano tra i capelli e lo attirai di più a me.

Avevo il respiro corto e i sensi annebbiati.

La mano di Jo stava salendo più su, ma prima che io stessi per fermarlo, due colpi di tosse lo fecero al posto mio.

Ci staccammo immediatamente, io rossissima, mentre Jhonny per niente.

Alzai gli occhi sulla persona che ci aveva fermato e divenni ancora più rossa quando vidi che era Bruno.

Dio quanto era bello!

Aveva un jeans scuro un po’ strappato a vita bassa, una canotta nera e una camicia bianca del tutto sbottonata.

Guardava il soffitto con aria mezza divertita e mezza dispiaciuta, mentre si grattava la nuca e giocava con il suo pearcing.

Il suo gesto di toccarsi il pearcing con la punta della lingua aveva un potere magnetico su di me. Non riuscivo a smettere di fissarlo e ad immaginare come sarebbe stato farlo anche io con il suo pearcing...

-Scusate se vi ho interrotto, ma un’arrabbiatissima Giusy mi ha “ordinato” di ricordarti l’appuntamento di questo pomeriggio. Oggi è parecchio incazzata e quindi ho preferito non contraddirla...sai come è fatta…in queste giornate è un pelino suscettibile...- mi informò Bruno con la sua voce profonda e il suo sorriso provocatore.

-Si, si, lo so...comunque me lo ricordavo…- il silenzio piombò tra noi e io guardavo da tutte le parti per non guardarlo in faccia. –esci?- gli chiesi dopo un po’, con una nota di ansia nella voce.

-Si, sto andando da Anto-

-Ah- un leggero fastidio mi prese lo stomaco. “è solo mio amico…è solo mio amico” mi ripetevo, ma non ne ero poi così convinta.

-Cercate di tornare presto, perché questa è la serata del film horror e Giusy non può fare la furbetta e cercare di scappare!- mi informò Bruno.

-Serata film Horror?-chiese Jo, un po’ confuso.

-Ogni giovedì c’è una sorta di “rituale”. Restiamo tutti a casa, ordiniamo una pizza e ci guardiamo un film. Ognuno di noi sceglie un film a settimana. Stasera è il mio turno e ho scelto un film horror!- ci spiegò tutto entusiasta.

-Ottima idea!che film avresti scelto?- chiese Jhonny, dimenticandosi del tutto di me e rivolgendo tutta la sua attenzione a Bruno.

-Cannibal Holocaust!-

Gli occhi di Jo si “illuminarono”.

Ma perché i ragazzi avevano quel perverso amore per gli horror? Io sinceramente li detestavo ed avevo una paura incredibile di ognuno di quei film.

Tutto quel sangue, l’ansia, le urla, i morti…

Mi vennero i brividi e cercai di accoccolarmi sul petto del mio ragazzo, ma lui continuava a chiacchierare amabilmente con Bruno.

Li guardai intensamente entrambi.

A volte cercavo di farmi scivolare tutto addosso, di non pensare quanto mi facesse effetto vederli tutti e due lì, insieme, che chiacchieravano.

Il mio passato e il mio presente erano nella stessa stanza.

Erano due giorni che non facevo altro che chiedermi se la mia decisione di ritornare in Argentina fosse stata buona o meno.

Avevo avuto modo di osservare tutti loro e dovevo confessare che spesso mi ero sentita un’intrusa, un’infiltrata in una realtà che non mi apparteneva più.

-Senti Bruno, sai se Gon è in casa?-mi intromisi dopo un po’, non volevo pensare e quindi buttai un argomento a caso.

Lui mi fissò, chiedendosi probabilmente cosa volessi dal fratello.

-Si è sta di sopra...perchè?-

-Ma niente...volevo fare un giro in moto...me l’ha promesso…e le promesse si mantengono sempre no?- mi guardò in modo strano, cercando di capire se la mia affermazione fosse innocua o nascondesse un significato più profondo.

Distese il volto, quindi capii che optò per la prima.

-Ok...è in camera sua, sono sicuro che non ti negherà un giro. Vabbè ragazzi, io esco!- si avvicinò alla porta e, guardandoci un’altra volta, uscì.

-Perché vuoi fare un giro con Gonzalo?- proruppe dopo un po’ Jo.

-Che c’è?sei geloso?-chiesi con una punta di divertimento, ristendendomi su di lui.

-E se anche fosse?- mi chiese, finto imbronciato.

-Ti direi che sei uno stupido, perché io amo solo te e lo sai-

Quanto erano vere quelle parole?

Le dicevo perché erano la verità o una convinzione che mi ero costruita?

Incontrai i limpidi occhi di Jo e decisi che almeno per il momento non ci avrei pensato.

Infondo era inutile fasciarsi la testa prima che si rompa, giusto?

-Si lo so, ma mi piace sentirmelo dire...-

-Ti amo Jo- feci seria, guardandolo negli occhi.

-Anche io...non immagini quanto...-

Ci baciammo di nuovo, questa volta con una sorta di violenza ed esigenza, anche se i motivi erano diversi.

Io volevo solo evitare di pensare...evitare di scontrarmi con una domanda che in cinque anni non trovava risposta.






Erano appena le dieci del cinque novembre e nel salone, addobbato a sala mortuaria, c’era un clima alquanto strano.

I ragazzi erano tutti contenti per il film che avremmo dovuto vedere e chiacchieravano tra loro, abbuffandosi di ogni schifezza possibile.

Io e le ragazze lo eravamo un po’ meno e maledicevamo mentalmente Bruno per aver scelto un così bel film.

Alle dieci e un quarto arrivarono le pizze e noi, dopo aver spento la luce e acceso mille candele per “creare atmosfera”, prendemmo posto chi sul divano, chi a terra.

Per uno strano scherzo del destino io finii sul divano tra Bruno e jhonny e al lato sinistro di Bruno ovviamente c’era Antonella.

A quella “riunione” c’erano molte divine così, con un’unanimità, avevamo stabilito una tregua solo per quella sera.

Non smettevo di pensare a quale sorta di divinità avessi fatto un torto, per capitare sempre in situazioni così simpatiche.

Avevo le gambe piegate sul divano e un cuscino stretto al petto. Per prevenzione, diciamo.

La mia attenzione venne catturata da Bruno, che, con sguardo assorto, guardava la scatola della pizza.

-Bruno ma che hai?-chiesi dopo un po’.

-Ragazzi- adesso tutti lo guardavano interrogativi –ma perché se la pizza è rotonda la mettono in una scatola quadrata?- finì, accennando con la testa alla pizza sul tavolo.

Ci fu un minuto di silenzio.

Davvero stava pensando a quello?!?

Cercai di trattenermi, poi, però, scoppiai a ridere in modo incredibile.

Tutti mi seguirono e Bruno, dopo un momento di finto broncio e avendo mormorato “guardate che è una cosa seria!”, cominciò a ridere anche lui.

La nostra allegria venne interrotta da Antonella, che, ovviamente, non sopportava di non essere al centro dell’attenzione per una volta.

-sentite, io sono venuta qui per vedere questo cavolo di film. Lo mettete o no?- sbottò con la sua aria di superiorità, toccandosi poi i capelli con gesti eccentrici.

-Ma chi l’ha invitata questa...-se ne uscì Giusy, che incrociò le braccia e si sistemò meglio a terra.

Certo che nemmeno lei si trovava in una situazione migliore della mia, infatti stava seduta a terra tra Gon e Guido, che avevano affianco rispettivamente Alan e Caterina da un lato e Tamara e Fabio dall’altra.

Da lì a un’accesa lite il passo fu breve.

-Senti carina! “questa” chiami una delle tue patetiche amichette!-

-A chi hai dato della patetica, eh Tontonella?- le rispose Giusy alzandosi in piedi e fronteggiandola con occhi carichi di odio.

-Ti ho già detto di non chiamarmi in quel modo mi sembra! E poi mi riferisco a te e alla tua combriccola, stupida popolare!-anche Antonella si alzò in piedi, lontana da Giusy di una decina di centimetri.

-Sentimi bene sottospecie di Bretney Spears riuscita male, questa è casa mia e ci metto tre secondi a sbatterti fuori!-

-What?!?- Antonella era davvero furiosa e prima che si “avventasse” su Giusy, venne tirata per un braccio dal fidanzato, che la costrinse a sedersi sulle sue gambe.

Giusy, dal canto suo, era stata tirata da Gonzalo, che prontamente si era alzato e aveva trascinato Giusy in cucina, sotto lo sguardo incazzato di Guido, che si malediceva mentalmente per non essere intervenuto prima lui.


In cucina...

-Ma secondo te è normale litigare come due dodicenne idiote alla vostra età?!- rimasi del tutto indifferente alla sfuriata di Gon, infatti continuai tranquillamente a bere il mio bicchiere d’acqua senza dargli ascolto.

Dopo tutta la vita che conoscevo Antonella, i suoi atteggiamenti cominciavano a darmi sui nervi, soprattutto dopo quello che Patty mi aveva raccontato.

Tra le tante cose che gli mettevo in conto, l’aver fatto “fuggire” la mia migliore amica era una di quelle che non tolleravo proprio.

-Ma mi stai ascoltando almeno?- mi chiese Gon, vedendo che io ero del tutto immobile e guardavo il muro di fronte a me con aria assorta.

-No- risposi sincera.

-Ah, bene!- Gon si sedette su uno degli sgabelli, puntando il gomito sul ripiano della cucina e appoggiando la testa sul palmo della mano.

-Mi sembra che stasera avevamo detto niente liti-

-è stata lei a cominciare-

-Giusy ma ti rendi conto che vi comportate come delle bambine? Ma quand’è che vi rendete conto che avete 20 anni?-

In risposta mi girai e posai il bicchiere nel lavandino.

Rimasi di spalle anche quando Gonzalo mi venne vicino e appoggiò le mani ai lati dei miei fianchi.

-Ti volti per favore?- quando lo feci, tra me e Gonzalo c’erano pochi centimetri.

-Quando ti deciderai a prendere una decisione?-

Stavo quasi per rispondere, quando l’aprirsi della porta me lo impedì.

-Scusate- fece Guido con tono più arrabbiato che dispiaciuto –ero venuto a vedere se era tutto a posto, ma a quanto pare, va benissimo- detto questo ci guardò entrambi e poi sparì dietro la porta.

Ma perché Guido doveva trovarmi sempre in quelle situazioni?

Lo sentivo...lo stavo perdendo...

Se non mi fossi data una mossa alla svelta a dare al mio cuore una direzione, Guido sarebbe scomparso.

Avrebbe trovato di certo una ragazza meno stupida, che lo avrebbe amato come si deve.

E a quel punto lui sarebbe scomparso dalla mia vita e io sarei rappresentata per lui solo una ragazza che una volta gli piaceva e che si era scocciato di rincorrere.

Sentii le lacrime pungermi gli occhi, ma non avrei pianto davanti a Gonzalo.

-Non assillarmi!-detto questo mi strattonai da lui e, più stizzita di prima, tornai dagli altri.


-Era ora!-feci io, quando vidi prima Giusy e dopo un po’ Gonzalo uscire dalla cucina.

Guardai la mia amica e vidi che era più arrabbiata (e triste?) di quando se n’era andata.

-Allora, lo mettiamo sto film?- fece dopo un po’ Alan, stretto a Caterina.

-ok ok!- Fabio si alzò e inserì il cd nel dvd e dopo un po’ una musica inquietante partì.

Ancora non era successo niente, ma istintivamente mi strinsi a Jo.

Mi guardai un po’ in giro, per distogliere lo sguardo da quell’orribile film e quello che vidi in parte mi divertì.

Tutte le ragazze stavano praticamente in posizione “polipo” sui propri fidanzati, che non le calcolavano minimamente, troppo presi dal film.

Nel buio di quella stanza due mani vicine si sfiorarono prima timide, come se volessero cercare le une il consenso delle altre.

Dopo un paio di secondi la forte mano di bruno si intrecciò con la mia e io chiusi istintivamente gli occhi.

Il contatto con la sua pelle era bellissimo, era come se tutto intorno a me fosse sparito e esistessero solo quelle mani intrecciate.

Bruno con il pollice cominciò ad accarezzarmi il dorso della mano, facendovi dei piccoli cerchi immaginari.

Non mi aveva guardata nemmeno una volta, era come se quella stretta fosse un gesto inconsulto, un impulso dettato dall’istinto.

-Oddio che schifo!-

Antonella si gettò sul braccio del suo ragazzo, nascondendo il viso nell’incavo della sua spalla.

Bruno istintivamente, staccò velocemente la mano dalla mia, interrompendo quel contatto, che mi aveva reso febbricitante per tutto il tempo.

Eravamo stati legati in quel modo per non più di una decina di minuti, ma era stato come rivivere.

Non c’erano soluzioni…Bruno era la mia linfa vitale e per citare la frase di un bel film “la mia qualità preferita di eroina”(twilight).

Antonella, come sempre, aveva spezzato quel momento, come aveva sempre fatto con i miei momenti felici.

Mi ricordai del mio ragazzo e mi voltai preoccupata verso di lui, temendo avesse potuto vedere qualcosa.

Fortunatamente non si era accorto di nulla e, dopo aver guardato con la coda dell’occhio Bruno, ritornai al film, ma senza guardarlo veramente.

La mia mano pulsava ancora dove prima c’era la sua e non potei evitare di arrossire.

Di vergogna o di gelosia...bhe...questo lo lascio immaginare a voi...


MI RACCOMANDO RECENSITE, ALTRIMENTI NON SO SE NE VALE LA PENA CONTINUARLA!!


Sabry99: dato che io sono cattiva, voglio lasciarti ancora con questa domanda!!muahhahaa!!!(ok ella prendi nota!!momento di sclero!!). No vabbè scherzo, ti posso dire che sarà sia una Giusy/Guido che una Giusy/Gonzalo, ma non ti dirò la nostra bella Giusy chi sceglierà!!ancora grazie per i complimenti!!

Ella96: mi dispiace, ma le cose non so se si sistemeranno presto, anche perché a me la storia viene mentre scrivo XD comunque non ti lamentare!!io è una vita che aspetto il tuo nuovo capitolo!!!me lo sto sognando la notte!!mi raccomando…continua a recensire se ti va!!baci!!

Sana e Akito: grazie mille!!!!! Ma ho visto che anche tu hai aggiunto un capitolo alla tua!!!andrò subito a leggerla!!questo capitolo non è proprio nei miei preferiti, ma spero che ti piaccia lo stesso..fammi sapere!!



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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Loveless ***


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Capitolo 6: Loveless

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stavo seduto al bancone del bar dello zio di Tamara e bevevo il secondo Sex on the beach, nonostante fossero solo le undici di mattina.

Non sono mai stato un “alcolizzato”, però in quel momento mi sembrava una cosa saggia diventare un po’ brillo, magari l’avrei dimenticata per qualche ora...

Ma a chi la voglio raccontare questa cazzata...lei è sempre con me, anche se non c’è...

-Carlos, dammi il solito!- una prorompente bionda, dalle forme generose, aveva chiesto al barista una qualche bevanda, per poi girasi a guardarmi con aria assorta.

-Non si fissa la gente lo sai? È poco carino...-feci io, senza nemmeno voltarmi.

Lei si appoggiò al bancone con la schiena. –hai ragione. Piacere Alicia-

-Lo so...-mi girai e la guardai. Certo che era proprio una bella ragazza. –piacere Guido-

-Stai così per una ragazza?-

-Cosa te lo fa pensare?-esordii io. Ma che voleva questa?

-Il fatto che guardi come un disperato il fondo del bicchiere e, a quanto pare, non è nemmeno il primo- mi disse, accennando con la testa al primo bicchiere vuoto del mio drink.

-Hn-grugnii.

-Avevo ragione allora- Alicia si sedette sullo sgabello, puntando un gomito sul bancone e appoggiando la testa sul palmo della mano.

-perché dovrei raccontarti i fatti miei se non so neanche chi sei…?-

-Bhe...sai il mio nome!-

-E allora?non significa che ti conosca-

-Mi chiamo Alicia, come sai, ho diciannove anni, studio economia all’università, mi piace ballare e stasera voglio uscire con te-

La guardai in modo strano. Certo che era una tipa davvero particolare.

-Mi stai chiedendo un appuntamento?-

-Già…che c’è? Hai paura di uscire con una sconosciuta?io non mordo sai?-fece un sorriso malizioso, attorcigliandosi un riccio intorno al dito.

A guardarla meglio era proprio carina:capelli ricci biondi, occhi castani e delle labbra rosse e piene.

Ci sarei uscito…in fondo, cosa avevo da perdere? Avrei passato una bella serata insieme ad una bella ragazza, niente di male no?

L’immagine di Giusy mi apparve in testa, ma la cacciai subito.

Lei faceva la sua vita e io mi sarei comportato di conseguenza.

Se lei poteva fare il bello e il cattivo tempo tra me e Gonzalo, io perché non potrei uscire con una ragazza?

-Dammi il tuo numero va…ci vediamo qui stasera alle nove…ti va bene?-

-Ottimo-mi guardò in modo provocatorio, per poi estrarre il telefonino dalla tasca e scambiarci i numeri.

-Sai…-cominciai io –tu non mordi…ma io forse si…-sussuratole questo nell’orecchio, pagai i miei drink e la lasciai lì, sicuro di aver fatto arrossire quella ragazza che sembrava tanto sicura.

 

 

 

-Ti devi decidere!-sbottai io per l’ennesima volta allo specchio.

 si però...-feci meno convinta.

-Niente però! Devi scegliere! O uno o l’altro!-

-Si però...-

-Hn…tu non mi piaci!-sbottai alla fine.

Dopo un po’ mi resi conto della scenetta patetica di poco prima.

Oddio…ero così impazzita da parlare da sola allo specchio?

Da quando ero peggiorata?

-Giusy, ma quanto ci metti!-mi urlò Patty da dietro la porta.

Erano le nove e dovevamo uscire, una serata tra ragazze diciamo! Peccato che fossimo solo io e lei!XD

-Mi guardai per l’ennesima volta allo specchio, potevo andare!

Indossavo una minigonna di jeans e una camicia blu a maniche lunghe...semplice e carina!

Uscii e trovai la mia amica con aria alquanto scocciata, che mi aspettava appoggiata alla porta.

-Che c’è? Sono uscita no?!-

-Peccato che io ti stia aspettando da un’ora!-

-Esagerata!-

Dopo l’ennesima occhiata in cagnesco, uscimmo di casa, dirette al Dreams, la discoteca più in del momento!

 

 

Dreams ore 24.00

Eravamo lì da circa un’ora e io e Patty ci stavamo divertendo come delle matte!

…Ballavamo al centro di un’enorme pista e una decina di ragazzi ci ballavano intorno.

-Giusy, andiamo a prendere qualcosa al bar?- mi propose Patty, evidentemente scocciata da tutti quei ragazzi.

-Certo!-ci dirigemmo, anche se con un po’ di fatica, al bar, dove ordinammo due birre chiare.

-Mi girai, trovandomi con le spalle appoggiate al bancone e guardavo distratta la gente che ballava.

All’improvviso quasi mi strozzai con la birra.

-O mio Dio!Patty!-strillai.

-Giusy che hai?-

-Vieni qua- la feci mettere davanti a me. –Guarda ma non guardare!girati ma non ti girare!-

-Ma che cavolo stai dicendo?-mi fece Patty, del tutto ignara del mio momento di follia.

Respirai. –Patty, a tre metri da noi c’è Guido che sta ballando con una biondina…-finii delusa.

Mi sentivo male…veramente male…

…Chi era quella?cosa ci faceva con il mio Guido? Cos’era per lui?

Lo sapevo, lo sapevo!!Ero sicura che sarebbe arrivato il momento in cui l’avrei perso.

-Davvero?!-fece patty sbalordita. –andiamo a salutarli!-

-Ma sei impazzita tutto d’un botto!-

-Dai su!è il modo migliore per avere risposte!-

Mi trascinò letteralmente da Guido, che appena ci vide o meglio mi vide, si bloccò sul colpo.

.Ciao guido!-salutò Patty allegra.

Lui salutò Patty, ma i suoi occhi erano fissi su di me, come un’altra persona del resto:la biondina mi stava scrutando…studiando quasi.

-Ciao Giusy…-

-ciao…non ci presenti?-feci io acida dopo un po’.

-Certo…lei è...lei è Alicia, la mia ragazza-

Il mondo mi cadde addosso.

Stavo per svenire, dovevo allontanarmi da lì!

-Piacere, io sono Giusy…scusate, mi manca l’aria…devo uscire un attimo-

Mi precipitai fuori dal locale e cercai di trattenere le lacrime.

Guido…Guido…Guido…

-Giusy…- mi voltai e me lo ritrovai davanti.

-Si?-feci, mostrando noncuranza, quando dentro di me morivo.

-Perché sei scappata?-

-Io non sono scappata-

-Invece si-

-Ma ti dico di no-

-e io ti dico di si-

-Vuoi litigare? Perché non ritorni dentro dalla tua ragazza biondina?!-sbottai isterica.

Quanto mi faceva innervosire!

-Prima di tutto si chiama Alicia- mi puntualizzò lui.

-Io la chiamo come cavolo mi pare!-

-Ma mi spieghi perché sei così antipatica?-

-Io non sono antipatica!- urlai –sono solo schifata!-

-E da cosa?- mi replicò lui pacato.

-Da te!-

-Da me?!- adesso stava urlando anche lui –e sentiamo il perché di grazia!-

-Mi fai schifo perché fino alla settimana scorsa mi hai detto ti amo! Ti rendi conto?! Ti amo! E poi ti ritrovo fidanzato! Si guido, mi fai schifo!-

-Ma senti che cazzo dici con quella bocca?! Giusy devi capire una cosa fondamentale: io non sono il tuo cagnolino!-

-Io non ti ho mai trattato da cagnolino!-

-Ah no? Giusy io capisco che ti serve tempo per decidere con chi vorresti stare, ma sono passati cinque anni cazzo! Cosa pretendevi?! Che passassi tutta la mia vita a rincorrerti?-

-No, ma mi aspettavo un minimo di coerenza! Dove sono finite tutte quelle belle parole?! Stai con me Giusy, stai con me!-dissi, imitando il suo tono di voce.

-Le belle parole sono morte insieme ai miei sentimenti per te!- mi urlò contro –sei solo una bambina Josefina Beltran! E io mi sono stancato di stare al tuo gioco!- mi urlò contro.

Sentivo le forze venire meno.

Avevo le ginocchia molli e gli occhi in fiamme.

Ma non potevo cedere, non davanti a lui!

-Bene!allora vaffanculo Guido!- gli urlai con voce tremante.

-Al diavolo Giusy…io torno dalla mia ragazza!-

Nel momento stesso in cui Guido rientrò nel locale, patty si avvicinò a me, che nel frattempo aveva assistito a tutta la conversazione.

-Giusy...-

La abbracciai e scoppiai in lacrime.

“Le belle parole sono morte insieme ai miei sentimenti per te”.

…Questa frase mi rimbombava nella mente e mi straziava il cuore.

Sentivo la mia anima lacerata.

Volevo morire…morire

Restammo così non so per quanto tempo. Patty sapeva che non volevo parlare, ma solo sfogarmi.

-Che dici, torniamo a casa?-

-Si…-

 

-perché le hai detto che sono la tua ragazza?-

-Non lo so...forse perché volevo farle male come lei ne ha fatto a me…-

-E sei sicuro di tutto quello che le hai detto?-

-E tu come lo sai?-

-Ero uscita un attimo e non era difficile ascoltarvi…-mi disse sarcastica.

-No…io la amo ancora...ma devo togliermela dalla testa…questo amore unilaterale non può funzionare…sono cinque anni che mi faccio del male da solo..-

-Sicuro?-

-…Sicuro-

 

 

Ero sdraiata sul letto della mia stanza e ripensavo a tutti gli avvenimenti di quella sera.

Era uno stronzo, solo un maledettissimo stronzo!

Dovevo dimenticarlo, cancellarlo se avessi potuto.

Avrei fatto di tutto per eliminare il ricordo di Guido dalla mente e dal cuore.

In quel momento presi una decisione.

Mi alzai dal letto e uscii dalla stanza.

Percorsi il corridoio e arrivai davanti alla porta. Misi la mano sulla maniglia, ma senza aprire.

Ero ancora indecisa sulla mia decisione.

Le sue parole mi ritornarono di nuovo alla mente, così, con stizza, entrai nella stanza.

Mi avvicinai al letto e scossi un po’ il ragazzo che dormiva beatamente.

-Mhmm-

-Gon svegliati…-

-Giusy…ma che ore sono?-mi domandò con la voce impastata dal sonno.

-Le quattro- dissi sedendomi sul letto.

-è successo qualcosa?- lui si tirò a sedere.

-No…o meglio si…-

-Giusy, spiegati…-

-Ho scelto…-mormorai flebilmente.

Mi avvicinai a lui finchè le nostre labbra non si sfiorarono.

Ci baciammo, ma fu un bacio a stampo, anche se lungo.

-Aspetta…aspetta…-

Che neanche lui mi volesse più?-

-Non mi vuoi più?-

-No ma che dici…voglio solo essere sicuro di tutto questo…sono un ripiego Giusy?-

-No…voglio stare con te…-

Gonzalo sorrise, poi prese il mio viso tra le mani e mi baciò.

Mi prese per la vita e mi fece stendere sul letto, sdraiandosi quasi su di me.

Adesso il bacio era diventato violento e anche io stavo cominciando a perdere il controllo.

La mano di Gon si infilò sotto la mia maglia, fermandosi poco prima dei seni e stoppando il bacio, cercando con gli occhi il mio consenso.

Gli feci cenno di si, che anche io lo volevo…

Mi sfilò la maglia del pigiama e la buttò a terra, dopodichè i miei pantaloni e i suoi boxer li fecero compagnia in pochi secondi.

Cominciammo a baciarci sempre con più passione, con le sue mani che esplorarono ogni centimetro del mio corpo.

Anche la biancheria fece la stessa fine dei vestiti e così ci ritrovammo nudi l’uno sull’altro.

Quella notte facemmo l’amore, ma io gli avevo attribuito un significato diverso.

Dovevo dimenticare e Gonzalo poteva essere il ragazzo che mi avrebbe resa felice.

Alle sei del mattino ci addormentammo esausti e ancora intrecciati.

Quella notte però, non fummo gli unici a perdersi in una passione fatta di voglia di voler dimenticare.

…Già…quella notte Guido e Alicia fecero l’amore e quello era l’inizio della strada che avrebbe portato i due a una vita fatta dall’esclusione dell’altro.

Da quella notte…Guido e Giusy non si sarebbero più appartenuti...

 

 

Spazio autrice:

Questo capitolo è triste, anche perché rispecchia un po’ il mio stato d’animo quando l’ho scritto…

Spero che vi piaccia lo stesso e che…

RECENSIATE!

Passiamo ai ringraziamenti!

Lara divina 90: la mia prossima fanfiction avrà come protagonisti due personaggi famosi e due ragazze normali!leggila se vuoi, mi farebbe molto piacere!!!fammi sapere poi se ti piace!!!grazie!!

 

Miraclegirl: anche a me piace molto quella scena!!! Volevo renderla più intensa, però non sempre riesco ad esprimere a parole tutto quello che voglio e immagino, per questo cerco di migliorarmi giorno per giorno!!

 

Sabry99: zi zi…Antonella è una s......!!! ma la aspetteranno delle belle sorprese!! *me cattiva*!! Grazie ancora per tutti ibei complimenti che mi fai!!grazie grazie grazie!1baci!!

 

VanillaChococat96: l’idea del film mi è venuta così…per la verità dovevo trovare un contesto in cui dovevo inserire patty e Bruno che si prendevano per mano e mi è venuta quell’idea..mi fa piacere che è piaciutA! Anche perché così magari potrei inserire altre “serate film”!!! Comunque…onorata che ti piaccia!!

 

ella96: eh eh io e te siamo amiche di vecchia data ormai!!ahahaha!!!! Ti do ragione!!sono due antipaticoni e vedrai in seguito cosa succederà!!! Purtroppo credo che li farò mettere in mezzo spesso, anche perché io adoro le cose complicate!!XD

 

Sana e Akito: ti è piaciuto questo cappy?? Di cose “scandalose” ne sono successe un po’!! ^___^

Spero di averti soddisfato!! *____* recensisci anche questo capitolo se ti va!!! Baci!!

 

girlstar: grazie mille! Mi fa piacere che segui da molto la mia fanfic e spero che continuerai a farlo!!

È la prima che scrivo e non mi sarei aspettata tutti questi commenti positivi, anche perché non sono molto brava!1vabbè spero di migliorare anche grazie a voi!!!

 

Ringrazio ancora una volta tutti quelli che hanno recensito, ma anche chi ha solo letto!!!

Spero di ricevere anche in questo capitolo e nei prossimi tanti commenti, che mi piacciono tanto leggerli!!

Besos dalla vostra Dark Moon!!

 

 

  

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Capitolo 7
*** capitolo 7: Io & te...un bacio mancato ***


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Capitolo 7: Io & te…un bacio mancato

 

 

 

 

 

 

 

 

-Cosa hai fatto tu?!?!- potevo giurare con certezza di avere quasi gli occhi fuori dalle orbite.

Non ci potevo credere! Assurdo!

-Sono andata a letto con Gonzalo. E abbassa la voce!- mi assicurò di nuovo Giusy, con un’aria troppo fredda però.

-E me lo dici così?!- feci io, quasi bisbigliando.

-E come te lo dovevo dire? Aspetta eh, che faccio due capriole e te lo canto in lirica-

-Giusy è una cosa importante! Smettila di prenderla così alla leggera. Ma adesso state insieme?-

Ci mise un po’ di tempo per rispondermi. -…Si-

-Non mi sembri né tanto convinta né tanto contenta…- la guardai mentre abbassava lo sguardo e poi lo rialzava.

-Sono convintissima invece. Io ho fatto la mia scelta, ora sto con Gon-

Sospirai. –se lo dici tu…- ma sapevo che mi stava mentendo.

-Io lo amo Patty-

-Stai convincendo me o te?- sbottai, senza smettere di fissarla diritto negli occhi.

-Ti sto solo informando-

-Giusy non puoi usare Gonzalo. Non è giusto! Fino a ieri eri indecisa e adesso mi dici non solo che sei stata con Gonzalo, ma che addirittura lo ami. Se proprio vuoi prendere in giro te stessa, non contare di prendere in giro me- mi sedetti sul suo letto, mentre lei abbracciava un cuscino.

Sapevo che avevo centrato il punto. Non potevo credere che lei amasse Gonzalo...

-Senti io vado…devo uscire un po’…mi…mi devo vedere con Gonzalo-

-Ok vai…- la seguii con lo sguardo, finchè non sparì oltre la porta.

Mi sdraiai sul suo letto e non mi accorsi che la maglia si era alzata di molto.

Pensavo e ripensavo a Giusy.

Stava facendo un grosso sbaglio e non perché Gon avesse qualcosa di male, ma perché io sapevo benissimo che lei amava Guido più della sua stessa vita.

Però, mettere d’accordo testa e cuore era una cosa difficilissima…

Quanto mi rivedevo nella scelta di Giusy…lei stava percorrendo in modo diverso tutti i miei errori.

Anche lei stava scappando per evitare di scontrarsi con ciò che si prova

La porta si aprì, ma io, troppo persa nei miei pensieri, non me ne accorsi nemmeno.

-Ehm...-

Alzai immediatamente lo sguardo, vedendo Bruno che mi guardava in modo intenso e imbarazzato al tempo stesso.

-Ciao…-

-Ciao…- seguii la traiettoria del suo sguardo e mi accorsi della mia maglia quasi del tutto alzata.

Arrossii e rapidamente me la abbassai, mormorando uno “scusa”, che però non ricevette risposta.

-Che stavi facendo nella camera di Giusy?- mi chiese, venendo a sdraiarsi vicino a me.

-Niente…pensavo…-

-A cosa?-

-A Giusy…- non so perché, ma mi spostai e mi appoggiai sul suo petto.

Il suo braccio forte subito mi avvolse, chiudendomi in una dolce morsa.

Non sembrava infastidito dal mio gesto, anzi.

…I nostri corpi uniti così sembravano fatti apposta per amalgamarsi insieme, come due metà della stessa mela.

Chiunque ci avrebbe visto, di sicuro ci avrebbe scambiato per due fidanzati.

-E perché?- mi strinse ancora di più a sé, inalando il mio profumo.

-Non sai niente di lei e Gon?-

-Ah quello…certo che lo so. Mio fratello mi sta rompendo le palle da questa mattina! Non lo sopporto più-

-Io sono preoccupata…- gli dissi, affondando nel suo abbraccio.

-E perché?- quanto adoravo sentire la sua voce, soprattutto a due centimetri dal mio orecchio.

Sarei potuta restare in quella posizione per ore, anche senza parlare, beandomi solo del suono dei suoi respiri.

-Perché Gon non è la scelta per lei…-

-perché pensi questo?-

-Andiamo Bruno!! Non prendiamoci in giro! Lei ha sempre voluto più che bene a Guido e fino a due giorni fa era confusa. Io non voglio che lei soffra in futuro di questa scelta-

-Pensi che mio fratello la possa rendere infelice?- mi chiese con voce infastidita.

-Bruno non ti arrabbiare! Io non sto criticando Gon. Tutta questa situazione ha a che fare relativamente con lui. È sicuramente un ottimo ragazzo, ma neanche il ragazzo migliore del mondo può farti scordare l’amore della tua vita. Quando nel cuore hai un’altra persona, tutti gli altri sono solo proprietari abusivi. Il cuore di una persona appartiene solo a chi lo fa battere…-

Restammo in silenzio. Avevo l’impressione che quel discorso riguardasse più noi che Gon e Giusy.

Bruno mi prese per il mento e mi costrinse a guardarlo. –se è vero amore, entrambi gli amanti combatteranno per esso, non c’è amore senza lotta. Se invece si vive solo di ricordi e non si fa niente per la persona a cui hai dato il cuore, se ci si limita solo a vivere una vita senza di esso, significa che non è mai stato amore vero-

Cosa stava cercando di dirmi?

Mi stava dicendo in modo indiretto che avrei dovuto combattere per lui? Per noi?

O mi stava dicendo che tra noi non c’era e non ci sarebbe mai stato amore?

Mi mandava letteralmente in confusione e quel suo sguardo ipnotico e le braccia sul mio corpo di certo non mi aiutavano a fare chiarezza.

Arrossi leggermente, ma non ci pensai minimamente a sciogliere gli sguardi.

-E se si ha troppa paura di ricadere negli stessi errori?-

-Se non si tenta, si vivrà con un errore ancora più grande: quello di aver sciupato qualcosa di magnifico per pura stupidità e codardia-

-Peccato però che non ci siano solo gli amanti...-

Ci guardammo ancora negli occhi e Bruno cominciò ad accarezzarmi la guancia con l’altra mano.

-Quanto sei bella…- fermò la mano, mentre insieme ad essa si fermava anche il mio cuore.

La stanza aveva preso a girare e io avevo le farfalle nello stomaco.

…Provavo gioia, rimpianto, delusione, tradimento, voglia, nostalgia, adorazione, affetto, completezza, complicità, unione…un mix di sentimenti che solo lui era capace di darmi.

Mi specchiavo nei suoi occhi e mi riconoscevo in essi.

Nei suoi limpidi occhi castani riuscivo a trovare quello che ero e quello che desideravo essere.

Ci avvicinavamo impercettibilmente l’uno all’altra, senza avere la cognizione né di quello che stavamo facendo né di dove ci trovavamo.

I nostri nasi si sfiorarono e cominciammo ad “accarezzarci” con nessi.

…Ancora occhi negli occhi, le nostre labbra aspettavano solo di suggellare ciò che i cuori avevano già deciso.

-Patty senti…-

La magia si dissolse con l’entrata di Gonzalo, che adesso guardava il soffitto mortificato e divertito.

-Patty...- mormorò Bruno.

Sentivo le lacrime pungermi gli occhi.

Cosa stavo facendo? Cosa stavamo facendo? Ci stavo ricascando di nuovo.

-Cosa stavamo facendo...- ripetei.

Mi alzai, staccandomi bruscamente da lui.

-Patty, aspetta…-anche lui si alzò. Voleva afferrarmi per un braccio, ma io ero già fuggita dalla stanza. –Patty!- urlò.

Io però già ero andata via, cercando di imporre al mio cuore un ritmo regolare.

Dovevo smetterla…smettere di essere soggiogata dallo sguardo di Bruno Molina.

 

Spazio autrice:

olèèè ed ecco a voi anche il capitolo sette!! Non vi lamentate che ho aggiornato in tempo lampo!

Non mi aspettavo tutte queste recensioni e sono troppo contenta di leggerle!!! Quando avevo deciso di cominciare a scrivere non avrei mai pensato che sarebbe piaciuta a qualcuno la mia storia ^^

Mi raccomando…continuate a dirmi quello che ne pensate!anche se fossero critiche, vi ho sempre detto che sono ben accette!!

Detto questo…Ringrazio..

 

Ella96: non so se devo essere felice o meno di questa tua reazione, perché vuol dire che i miei capitoli suscitano sentimenti a chi li legge! Bhe…forse l’ho fatto per non far sistemare le cose…o forse si? =P

Ovviamente tra i personaggi ci devono stare anche scene come queste, anche perché hanno 20 anni XD Fammi sapere cosa pensi anche di questo capitolo!!

 

Miraclegirl: ho avuto la pelle d’oca quando ho letto la tua recensione XD sembrava proprio una recensione della critica che si legge sui giornali XD grazie mille!!!!

 

Sana e Akito: già…dispiace anche a me…però a me piacciono le cose movimentate!!muahahah!!! recensisci anche questo capitolo se ti va!!

PS:mi ha fatto tanto piacere conoscerti meglio, sei una persona interessante lol

 

Lara divina 90: grazie per il complimento!1 un bacio!!!

 

Sabry99: hai ragione su tutti i fronti!!tzè! due s******!!!!!! Ma vedrai che entrambi ti faranno ricredere!1(forse!!:P)

 

Girlstar: grazie sei molto gentile a preoccuparti anche per me XD

Le cose tra i personaggi si evolveranno e spero che lo stesso sia per me!! Grazie ancora!!baci!!!

 

Grazie ancora a tutte!!!!! Kissolini a tutte!!

Dark Moon

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** capitolo 8: Tremori ***


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Capitolo 8: Tremori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Non ci posso credere…-mi mormorò di nuovo Gonzalo, il viso a pochi centimetri dal mio.

Io in risposta sorrisi flebilmente. Dovevo ancora assimilare tutto, perché mi sembrava ancora troppo strano.

Le immagini di ieri notte mi passavano davanti agli occhi come dei flash.

Ma non mi sarei dovuta sentire felice? Questo non doveva essere il risveglio più dolce di tutti? Era la seconda notte di fila che io e Gonzalo avevamo fatto l’amore e questo DOVEVA rendermi felice…

-Sei mia ora...sei mia…- mi attirò a sé, cominciando a baciarmi e ripetendo a fior di labbra “sei mia”. -…sei mia e non ti lascerò andare mai più…-

Mi bloccai all’istante, facendolo staccare da me.

Affondai con il viso nel cuscino. “E non ti lascerò più andare”…ero in gabbia…in una fottutissima gabbia!

Ma, in fondo, avevo voluto io tutto ciò…ero stata io ad andare nella camera di Gon e sono stata sempre io ad averlo spinto a fare l’amore con me…

Una lacrima bagnò il cuscino.

Non doveva essere così…non avrei dovuto sprecare la mia prima volta per ripicca…sarebbe dovuto essere il momento più magico della mia vita e invece mi sentivo imprigionata in un rapporto che non ero sicura di voler vivere.

-Piccola…ma che hai??- gon cominciò ad accarezzarmi la testa.

Tutto questo non dipendeva da lui…Gon era magnifico e sapevo che poteva darmi l’amore che cercavo.

Il mio pensiero corse a lui…a lui che mi aveva detto ti amo…a lui che adesso era di un’altra.

Una grande rabbia mi invase. Se lui era stato capace di voltare pagina e ricominciare tutto daccapo, lo avrei fatto anche io. Avrei creato una meravigliosa storia con Gon e avrei imparato ad amarlo anche più di guido.

Mi voltai di scattò e non detti peso alla sua occhiata strana quando vide i miei occhi così determinati.

Mi avvicinai a lui e gli detti un bacio.

Un bacio pieno della mia confusione, del mio odio, della mia tristezza.

…Gonzalo rispose subito al mio bacio, facendomi ristendere sul letto e facendo aderire meglio i nostri corpi.

Sapevo che io per lui ero tutto quello che aveva mai desiderato e lui per me…bhe, lo sarebbe diventato.

Le nostre mani vagavano ancora sui nostri corpi nudi e il mite sole di novembre faceva da sfondo a quella nuova vita che aspettava solo di essere vissuta.

 

 

 

Erano le nove e decisi che era meglio alzarmi.

Non avevo chiuso occhio per tutta la notte, il pensiero di me e Bruno e quello che era successo ieri mi riempiva ancora la testa.

Stavo quasi per baciare bruno e non avevo pensato minimamente alle conseguenze.

Come sarei riuscita a guardare negli occhi Jo? Lui che mi amava tanto e che lo avrei ucciso dicendogli di essermi baciata con Bruno.

Quella sarebbe stata la prima e l’ultima volta che mi sarei lasciata andare con lui. Non avrei più permesso alla mia testa di cedere e al mio cuore di essere ammaliato.

Entrambi adesso avevamo una nuova vita, vita in cui l’uno non era al centro dell’altro.

Jo al mio fianco si voltò, mugugnando qualcosa.

Lo guardai e sorrisi.

Quanto era bello il mio amore…con quei suoi capelli sbarazzini, le labbra carnose e quegli immensi occhi azzurri sempre bambini….

Lui ora era tutta la mia vita, era la stabilità e la tranquillità che avevo sempre cercato.

Dopo altri mugugni aprì pian piano gli occhi e la prima cosa che fece, come ogni mattina, era cercare il mio sguardo e regalarmi quel suo dolce sorriso.

-Buongiorno amore…- fece con la voce impastata dal sonno, avvicinandosi per darmi un bacio.

-‘giorno…- gli dissi, mentre risposi al bacio.

-Da quanto sei sveglia?-

-Da poco…- gli mentii.

-E cosa stavi facendo?- mi chiese divertito, appoggiando la testa sul palmo della mano.

-Ti guardavo…!- mi avvicinai a lui, fino a sfiorarli la punta del naso con il mio.

-Bhe in effetti devo dire che sono un gran figo!-

-Ehy!non ti montare la testa!- mi allontanai e gli diedi una cucinata.

Di li a una lotta con i cuscini il passo fu breve.

C’erano piume bianche che riempivano il letto e i nostri capelli, ma in quel momento ci stavamo divertendo troppo per rendercene conto.

Jo riuscì ad infilarmi tra una mia cucinata e l’altra, finchè non mi mise al tappeto, stendendosi su di me.

Il respiro veloce e le guance rosse, ci baciammo. Ci baciammo tra quel mare di piume, rendendo ancora più morbido il nostro bacio.

-Vestiti!- mi ordinò all’improvviso.

-Perché?- chiesi confusa.

-poi vedrai!! È una sorpresa!-

 

 

Era tutta la giornata che stavamo in giro. Baci, foto, follie e tante risate avevano fatto da sfondo a una giornata perfetta.

Erano le 20.30 e Jo si era fatto prestare la moto da Gonzalo; l’adrenalina nelle vene e il vento che ci scompigliava i capelli, eravamo diretti a una meta sconosciuta.

Jhonny per tutta la giornata aveva avuto un sorriso enigmatico e malizioso sulla faccia e mi aveva riempito di regali.

Che fosse qualche data importante? Cosa avevo dimenticato??

Dopo circa dieci minuti Jo parcheggiò vicino all’entrata del più lussuoso ristorante di Buonos Aires…!

-Oddio…ma perché ti sei fermato proprio qui?- chiesi incredula del posto dove mi aveva portato.

-è un’altra mia sorpresa…ma non è quella finale!- era stranamente eccitato e cominciò a spingermi verso l’entrata del ristorante.

-Ma…ma Jo! Questo ristorante è carissimo! E poi io non ho i vestiti adatti…!-

-Amore mio tu sei talmente bella che non hai bisogno di vestiti eleganti per essere magnifica…-

I nostri sguardi si incatenarono di nuovo. Come potevo anche solo pensare di fargli del male?

Mi prese per mano ed entrammo.

Tutto era magnifico. Il tavolo era apparecchiato quasi in modo regale, la luce soffusa e la dolce melodia dei violini rendevano tutta quella situazione magica.

Mi sentivo una principessa...era tutto così bello che non avevo nemmeno la forza per parlare.

Potevo giurare di trattenere anche il respiro, avevo troppa paure che respirando solo mi sarei potuta svegliare e capire che tutto quello era un sogno.

Jo mi spostò la sedia dal tavolo, proprio come un vero principe e mi fece sedere, per poi sedersi a sua volta.

Ordinò del costoso vino francese con dei piccoli antipasti al caviale.

-Jo senti…non vorrei sembrarti antipatica ma…dove prenderai i soldi per pagare questa cena a base di caviale e champagne?- mormorai sottovoce.

-Patty guarda che puoi alzare la voce!- mi disse ghignando -…e poi tu non ti preoccupare. Non c’è pericolo che a fine serata ci facciano lavare i piatti!-

Sorrisi. Ma sì! Mi sarei goduta quella splendida serata con l’uomo che a...amavo...!!

-Se non ti conoscessi penserei che hai qualcosa da farti perdonare- dissi, portandomi la coppa del vino alla bocca.

Jo quasi si strozzò con il vino –ma cosa dici?!?-

-Ehy rilassati! Stavo solo scherzando!- esclamai alla sua faccia tesa.

Passammo la serata così, ridendo e scherzando, parlando di tutto e di niente.

Alle 23.00 Jhonny si fece portare il conto e pagò, lasciando anche un’abbondante mancia.

All’uscita del ristorante stavo per dirigermi alla moto, quando lui mi bloccò.

-Dove vai? La serata non è ancora finita-

Mi prese per mano e mi portò su un incantevole molo che affacciava Rio de la Plata.

Il molo era pieno di luci e fiori e stranamente non c’era nessuno.

-Non dirmi che tutto questo lo hai fatto tu!- esclamai, guardandomi in giro con le mani congiunte.

-Perché ti sorprendi tanto?- fece lui sorridendo.

Mi fece affacciare al molo e poco dopo fece una telefonata.

Qualche minuto più tardi, partì in sottofondo la nostra canzone e su un muro lì vicino si accesero dei fuochi artificiali a forma di cuore, con le nostre iniziali dentro.

Ero sbalordita. Non avevo parole per descrivere tutto quello.

Il mio cuore batteva a mille e avevo gli occhi lucido.

Jo mi abbracciò da dietro, mormorandomi qualcosa all’orecchio.

-Auguri per il nostro primo anno insieme…ti amo amore mio…-

 

 

Spazio autrice:

SCUSATEMIIIIIII!!!!! XD

 

Mi dispiace moltissimo per l’immenso ritardo di questo capitolo, ma a mia discolpa posso dirvi che sono stata super impegnata a causa della scuola!! Sorry sorry sorry!!! *me si sta inchinando chiedendo il vostro perdono*

Passiamo ai ringraziamenti!!

 

Alexiel94: prenderò in considerazione le tue opzioni! Comunque ti voglio dire chr ad Antonella capiteranno delle cose perché non è che mi piaccia poi tanto come personaggio…!! Per quanto riguarda Jhonny, spero che con questo cappy il tuo odio per lui diminuisca un po’ XD commenta anche questo capitolo se ti va!!

 

sabry99: non preoccuparti per la recensione dell’altra volta!! Anzi mi fa piacere, perché significa che se anche non hai tempo leggi la mia FF!! e si…Gon è stato proprio un cattivane ù_ù ma non ti preoccupare, si farà perdonare anche lui!!

 

Summers84: eh si…un bacio ci voleva…però le cose complicate sono sempre più belle!! E poi un bacio tra loro (e non vi dico se mai ci sarà *io cattiva*) dovrebbe essere qualcosa di speciale, perché entrambi hanno qualcuno a cui dar conto. Commenta anche questo capitolo se ti va!!bacini!!

 

Miraclegirl: ti giuro, quando leggo le tue recensioni mi viene la pelle d’oca!! Grazie, grazie e ancora grazie! Mi fai dei complimenti spettacolari e devo dire anche molto professionali!! XD scusami ancora peri l mio immenso ritardo…spero di aggiornare più velocemente in futuro!1 kissoliniii!!

 

Sana e Akito: ciao tesora!! Anche tu sei una splendida ragazza e mi fa tanto piacere che continui a leggere la mia storia!! Bhe…speravo di essere perdonata!! Grazie!1

 

girlstar: io tanto cattiva…c’ho messo proprio tanto per aggiornare…mi dispiace tantissimo…come vedi questo capitolo non parla di una coppia solo ed è anche un po’ corto…vabbè l’ho scritto perché volevo aggiornare, ma spero che ti piaccia lo stesso!! Commenta anche questo se ti va!!grazie!!

 

ella96: e dulcis in fundo la mia ella!!!! =P guarda che se un gonzalo dovrebbe morire è il tuo!!!!!! Dato che siamo due pazze ti confesso che anche io avrei fatto la stessa cosa muahahaha!!! Comunque tutto bene…spero di sentirti su msn visto che non ti trovo mai!! Un bacio cucciolè!!zau!!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Proposte ***


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Capitolo 9: Proposte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Per quanto ancora vorrai evitarmi?- mi sentii prendere per un braccio e tirare in una stanza del secondo piano.

Quando mi voltai, vidi l’imponente e perfetta figura di Bruno che mi sovrastava e quei suo occhi verdi confusi quanto i miei.

-Io non ti sto affatto evitando- feci io con noncuranza, andando a sedermi su un divanetto lì vicino.

-Hn- si venne a sedere vicino a me -…mi credi così poco intelligente?-

-Non dar peso a quello che penso io, interessati di più di quello che pensa la tua ragazza- avrebbe capito il messaggio??

-Patty…noi ci stavamo per baciare…-

Cominciai a torturarmi le mani e a guardare la punta delle mie scarpe.

Odiavo essere nervosa e agitata, e la cosa che odiavo ancora di più era che fosse proprio lui a farmi sentire così.

-lo so che ci stavamo per baciare…se non te ne sei reso conto io ero una delle due persone in quella stanza!-

Ero consapevole del mancato bacio, ma ancora più consapevole che era una cosa che doveva essere accantonata. Un sentimento che doveva essere dimenticato…

Non potevo far del male a Jhonny…lui non se lo meritava

Dopo la serata che avevamo passato ieri sera, con che coraggio potevo ucciderlo in quel modo?

-Non fare la spiritosa Patty! Possibile che per te non conto niente!- fece con voce arrabbiata, passandosi dopo poco la mano sugli occhi.

-Bruno ma mi sbaglio o tu sei fidanzato?!-sbottai io, mettendomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Perché voleva far passare me come la stronza della situazione e lui come la povera vittima?!?

-adesso vorrei che non ci fosse...- sibilò a bassa voce, prendendomi la mano.

-Però lei c’è e c’è anche Jo…in questa storia non ci faremmo male solo noi due!- sfilai la mia mano dalla sua.

Ma perché anche lui non riusciva a capire che tra di noi era tutto impossibile? Perché dovevo essere sempre io quella con i piedi per terra?

-Lo ami?-mi chiese all’improvviso.

Sbattei gli occhi, non mi aspettavo quella domanda…non mi aspettavo che fosse così difficile rispondere.

-e tu?- cercai di deviare la domanda, ma invano.

-Te l’ho chiesto prima io…non fare la furba con me Patty…ti conosco meglio di chiunque altro…- mi prese i polsi –rispondimi...lo ami??-

Tentai di divincolarmi, ma inutilmente, la presa sui miei polsi era troppo salda.

-Bruno lasciami!-

Strinse ancora di più i miei polsi, facendomi stendere sul divano. Lui si sdraiò a sua volta, con l’unica differenza che si era messo a cavalcioni su di me! Comunque non faceva gravare per niente il peso del suo corpo sul mio.

-rispondimi!- eravamo a pochi centimetri di distanza, entrambi con le guance rosse, lui in attesa di una verità che avrebbe potuto fargli male e io con una voglia matta di fuggire da quella situazione.

-Bruno!- urlai.

-Patty!- fece di rimando.

-SI- lo dissi con un urlo…un urlo liberatorio.

Nello stesso istante lui lasciò la presa sui miei polsi e si limitò a guardarmi con quei suoi occhi dove vi puoi leggere tutto, e io ci leggevo amarezza e tanta, tanta delusione.

...Avevo promesso a me stessa che non gli avrei più permesso di farmi male né di giocare con me...mi aveva già una volta frantumato il cuore e io stavo ancora raccogliendo i pezzi.

Eravamo entrambi immobili, nelle stesse posizioni.

-Da oggi in poi saremo solo amici...potrai sempre contare su di me…cancelliamo questi ultimi due giorni…-mi informò freddo.

Dopo avermi fissato un’altra volta, serrò i pugni e se ne andò e io avevo la terribile sensazione che in quel momento lui non fosse sparito solo da quella stanza…

 

 

 

 

-non possiamo continuare….-una voce sibilò nel buio.

-Ma io non riesco a smettere...- fece un’altra voce di rimando.

-…Sei un veleno…un veleno che mi scorre nelle vene…ma dobbiamo smettere-

-Per te sarebbe così facile chiudere tutto?- chiese con voce roca.

-…No...-

Un ghigno malizioso nel buio e poi in quella stanza si sentirono solo soffocati gemiti di piacere.

 

 

 

 

Stavo aspettando Alicia sotto casa sua da più di mezz’ora.

Era incredibile quanto le femmine ci mettessero per prepararsi! Al momento dell’uscita sono tutte belle…profumate…con i capelli apposto e i tacchi alti e tu speri una serata intera di riuscire a strappare almeno un bacio da quella meraviglia.

Ma poi, se le vedessi appena cinque minuti dopo che le hai accompagnate a casa, giureresti che quell’essere, con i capelli raccolti, il pigiamone rosa a puà, le pantofole enormi a forma di coniglietto e quei mirabili brufoletti, non è la persona con cui tu sei uscito…

E questa era una delle grandi verità sulle donne…

Speravo almeno che Alicia non mi riservasse la stessa sorpresina…lei era tutta esaltazione e passione…lei sapeva darti tutto quello che un cuore morto cerca…per quanto un cuore morto possa ancora cercare…

Dopo altri dieci minuti di queste seghe mentali assurde, la vidi scendere, bella e solare come sempre.

Indossava un vestitino azzurro a maniche lunghe, con una cinta legata in vita, le calze marroni e gli stivaletti bassi con il tacco, dello stesso colore della cinta.

I suo capelli oscillavano ad ogni movimento e il suo corpo e la sua mente era tutta tesa verso di me…verso quel nuovo amore…

Lo sapevo…sapevo che pensava questo di me e di lei…infondo aveva solo 18 anni e io non volevo distruggere i suoi sogni…non volevo essere colui che le strappava tutte le sue illusioni.

Salì in macchina con tutta quella vivacità che solo i 18 anni può portare e mi stampò un bacio sulle labbra, come se non mi vedesse da una vita intera.

-Ciao amore- mi salutò, con il viso ancora vicino al mio.

-ciao- feci anche io sorridendole.

-Dove mi porti?- mi chiese, sistemandosi meglio a sedere e appoggiando la borsetta sui posti del passeggero.

-Dovunque deciderai di andare principessa!- feci io, con il mio solito sorriso enigmatico, portando le mani alle chiavi.

-Qualunque posto?-

-Certo madame…glie l’ho appena detto!- ci scherzai su.

-portami ovunque vuoi…l’importante è che tu sia con me…-

Ci guardammo negli occhi, seri e teneri, poi ci baciammo. Ma fu un bacio diverso dal precedente, era un bacio più voluto…più passionale…più violento…

-Che ne dici di andare nel posto dove ci siamo conosciuti?-

-Vuoi andare al mare con questo freddo?- la presi in giro io.

-ehi! Noi non ci siamo conosciuti al mare!- mi diede un leggero pugno sulla spalla e mise un finto broncio.

-Davvero? Mi sarò confuso con qualche altro mio flirt…- ovviamente scherzavo. Sapevo benissimo dove ci fossimo conosciuti

-Ti odio…-

-ahahahahahaha…amore…stavo scherzando…ricordo benissimo dove ci siamo conosciuti...come potrei dimenticarmene…-

Lei mi sorrise, arrossendo un po’ e spostandosi una ciocca di capelli dal viso.

Nonostante il suo aspetto, era una ragazza estremamente dolce...aveva quella tenerezza e perspicacia che arrivava diritto al cuore…

Ma ci sarebbero voluti di più di due magnifici occhioni e un sorriso dolce a farmi dimenticare Giusy e guarire le mie ferite.

Pensandoci a mente lucida la nostra situazione poteva sembrare una barzelletta…un trio amoroso che durava da ben 5 anni…un record mondiale…

…io, però, avevo smesso…avevo smesso di stare dietro ai giochetti di Josefina Beltran…non le avrei più permesso di giocare con i miei sentimenti…

Le avevo dato tutto e lei ha sempre preteso di più…ha sempre e solo voluto ricevere e non ha mai dato…

-amore, a cosa stai pensando?- la domanda di Ali mi aveva scosso dai miei pensieri, riportandomi alla realtà.

-A niente amore…niente di importante- dopo l’ennesimo sorriso, partimmo, ma quello che ancora non sapevo era la sorpresa che avrei trovato una volta arrivato al locale.

 

 

-Amore quanto è noioso questo film…- feci io sbadigliando.

-Dai Fabio! È così romantico! Lui che decide di morire pur di salvare lei!- fece ancora lei, con gli occhi luccicanti rivolti alla tv.

-Più che altro è surreale! Mi spieghi chi darebbe il suo cuore per salvare la propria ragazza?-

-Fabio! Mi stai dicendo che se io fossi malata di cuore tu non mi daresti il tuo?!?- sibilò con aria agguerrita,

Ecco...mi ero addentrato in una di quelle situazioni in cui non era facile uscirne.

Distolsi lo sguardo, cominciando a giocherellare con l’accendino di Gonzalo.

-Fabio!- tuonò.

-Si???- feci io angelico, sbattendo gli occhioni.

-Rispondimi!-

-A cosa?- cercavo in tutti i modi per scansare quella litigata certa. Era un periodo che Tamy si fissava su ogni cosa…che dava peso a qualsiasi cosa facessi o dicessi, anche una stupidaggine.

-Tamy non è che non ti darei il mio cuore…solo che la vedo una cazzata. Mi spieghi il motivo per cui ti do il mio cuore e poi lo stesso non possiamo vivere insieme?-

-Il solo pensiero di salvare colei che ami dovrebbe bastare- incrociò le braccia e mi diede la schiena, mettendo il broncio.

-Tamy…ti sei davvero arrabbiata per questa cosa?- chiesi incredulo.

Questa ragazza cominciava a preoccuparmi...

-No- si girò di scatto, sorridendomi come solo lei sa fare, con quel sorriso che coinvolge anche gli occhi.

Mi si gettò tra le braccia, affondando il viso nell’incavo della mia spalla. Io l’abbracciai e lei si accoccolò meglio tra le mie braccia.

Sapevo che in quella posizione si sentiva protetta e amavo  che fossi io a dargli la protezione di cui aveva bisogno.

Quando la tenevo tra le mie braccia mi sentivo davvero me stesso...quando lei mi guardava con tutto l’amore che aveva sentivo di essere la persona che volevo diventare…quando era completamente mia, sia mentalmente che fisicamente, abbandonata tra quelle lenzuola e stretta nelle mie braccia ero consapevole del fatto che avrei potuto vivere così per sempre, che solo lei mi sarebbe bastata per tutta la vita.

-Ti amo Fabio…-

-Ti amo anche io amore mio…- la strinsi ancora di più. Non avrei permesso mai a niente e a nessuno di portarmela via, non più…lei era il mio porto sicuro…la mia unica certezza.

Ok. Avevo deciso. Lo avrei fatto. Adesso.

Non avrei mai più rimandato…non avrei più permesso che la mia paura bloccasse quelle parole che erano mesi che volevo pronunciare.

Mi guardai meglio intorno.

A casa non c’era nessuno, così io e Tamy avevamo deciso di passare il sabato sera a vedere un film.

Per rendere l’atmosfera più romantica, avevo spento tutte le luci e acceso mille candele.

Nell’aria il suo profumo preferito e nella mia pelle il suo.

Decisi che quello era il momento perfetto. Non avrei più esitato.

Mi alzai dal divano di scatto, cominciando a camminare avanti e indietro.

Tamy mi guardava stranita, con una muta domanda negli occhi: cos’avevo?

-Amore senti…sono giorni che voglio dirti questa cosa e non ho mai avuto il coraggio- cominciai, fermandomi davanti a lei.

-Fabio cosa vuoi dirmi?-fece lei preoccupata.

-Tu sei l’amore della mia vita…non riesco ad immaginare un futuro senza il tuo sorriso, i tuoi occhi, le tue carezze, il tuo profumo, i tuoi rimproveri...insomma…senza te…in passato già ben due volte sei uscita dalla mia vita, portandoti con te tutto il mio essere…quando tu non sei con me io mi sento annullato…nulla conta…nulla ha senso…sei tutto quello che io ho abbia mai chiesto a Dio…sai perché non ti darei il mio cuore? Perché io non ce l’ho più…te lo sei preso nell’istante stesso in cui mi sono innamorato pazzamente di te…per questo, stasera ti chiedo…-

 

 

Spazio autrice:

Ed ecco a voi il nono capitolo!! Visto??ho aggiornato prima questa volta!! ^^

Mi dispiace se i capitoli sono un po’ cortini e bruttini, ma in questo periodo non ho tanta ispirazione…=S

Si accettano taaaaaante e taaaaante recensioni, che, con i vostri commenti, mi aggiustate proprio tutte le giornate!! =P

 

Ringrazio:

Alexiel94: eheh paura!! Ihihih scherzo! E bhe…l’intento era quello e sono contenta di vedere che ci sono riuscita!!

Per quanto riguarda il tuo odio per Jo, sono lieta di avertelo fatto piacere almeno un po’! ti dico, però, che è un personaggio che darà molte sorprese e si metterà parecchie  volte in mezzo!! Baci!!commenta se vuoi!! ^^

 

Sana e Akito: si infatti! Anche io non la sopporto quando fa così!!ahahah e in questo capitolo poi lo ha fatto ancora di più!! Tesora ma dimmi una cosa…..quando aggiorniiii??!!

Vabbè…lasciami un commentino anche qui se ti !!

 

girlstar: ho aggiornato prestissimo?? :D

Davvero sei diventata una mia fan?? :D me tanto felice!! Grazie!! Spero che andando avanti la storia non ti scocci e che continuerai a lasciarmi tanti bei commentino ^.^!! Sai è la prima storia che scrivo e non mi sarei mai aspettata che piacesse e che addirittura trovassi anche delle persone che la seguono con tanto entusiasmo!! Grazie 1000!1^^

 

Miraclegirl: ed ecco la mia critica personale!!zau!! XD

Ti ringrazio non solo per il commento, ma anche quella bellissima e-mail che mi hai mandato! Quelle sono cose che ad una ragazza che scrive fa un immenso piacere leggere, soprattutto se è alle prime armi come me!! Apprezzerò sempre tutti i consigli che vorrai darmi e anche le critiche, se avrai qualcosa da “rimproverarmi”!! baciniiiiii

 

ella96: ti ho preso sulla parola: ho aggiornato presto!! Mi dispiace davvero tanto per il mio incredibile ritardo, ma sono stati proprio dieci giorni infernali!

Bhe…si…per quanto Jo possa essere dolce e carino…NOI AMIAMO BRUNO!!! XD (siamo due pazzeeee!!)

Per quanto riguarda Gonzalo, io propongo una petizione per cancellarlo dalle ff!!muahahaha!! scherzo dai…poverino…non trova mai nessuno che lo ama davvero…mi fa quasi pena…

Vabbè…lasciami un commento se ti va!! Besos!!

 

Voglio ringraziare anche tutte le persone che hanno messo la storia nei preferiti (ben 10!! Non ci credo!!):

ada12
 fedec93  
 lallina_89
 laradivina90
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Capitolo 10
*** capitolo 10: Voglia di chiarimento?no...voglia di te ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 10: Voglia di chiarimento

Capitolo 10: Voglia di chiarimento? No…voglia di te

 

 

 

 

 

 

 

Il destino non esiste…esso è solo la somma delle nostre azioni, delle nostre scelte.

La vita è fatta di dubbi, di incertezze e di “e se…”…ed essa è il primo dubbio.

I dubbi sono strettamente collegati alle scelte, poiché non esistono gli uni senza le altre.

Come due amanti, dubbi e scelte si intersecano tra loro, dando vita, come loro figlia legittima, la conseguenza.

La motivazione causa-effetto è alla base delle nostre esistenze. Noi viviamo per convenzioni, per quello che gli altri possono pensare di noi.

Tutto di noi ruota intorno al sé sociale…noi mutiamo il nostro comportamento in base a come gli altri ci vedono. Non è debolezza, non è influenzabilità…è solo il modo di vivere di comuni mortali, che cercano nel prossimo la forza per andare avanti...

 

 

 

 

 

 

 

Quando quella serata era cominciata, quando ero ancora in macchina con Ali, non mi sarei mai aspettato quello che sarebbe successo di lì a poco…non avrei mai immaginato che il mio cure malandato potesse rompersi ancora…in piccole schegge…come la mia vita…

Togliendo lei dalla mia vita, è come se avessi tolto la vita stessa.

Lei riempiva le mie giornate anche solo con il suo sorriso e accendeva in me quel fuoco che nemmeno l’acqua riusciva a spegnere.

…E in quel momento, l’acqua era Alicia, la mia delusione, la rabbia, il dolore, la nostalgia, l’orgoglio e tutto ciò che la mia testa mi imponeva per stare lontano da lei.

La mia testa aveva ben capito che restare ancora in contatto con lei mi rendeva un sadico masochista, ma la scena cambiava quando questa verità dovevo imporla al cuore, quel cuore che batteva per lei e viveva per lei.

Avevo lasciato che il mio orgoglio avesse la meglio sui i miei sentimenti, ma, in fondo, tutta la colpa non la si poteva attribuire solo a me.

La colpa era anche di Giusy…di lei che non aveva saputo scegliere, di lei che mi metteva allo stesso piano di Gonzalo, di lei che riempiva i suoi occhi di me e poi andava da lui, di lei che era sempre scappata di fronte all’immensità del nostro amore, di lei che mi aveva lasciato la prima volta, di lei che aveva fatto insinuare Gon tra di noi, di lei che mi feriva…di lei…

Arrivammo al locale ed entrammo e quella musica assordante riuscì per un istante ad annullare tutte le voci nella mia testa.

Mi muovevo lento, trascinando Ali con me per una mano, con una strana sensazione che mi opprimeva il petto…

La mia testa malata continuò a vagare nei meandri dei miei pensieri vorticosi, lasciando altre cicatrici…

La mia anima era piena di graffi, lividi e cicatrici ed era sempre lei la causa.

Se fino a quel momento non aveva preso la sua decisione, significava che ne io né lui eravamo poi così importanti…

Poi, i miei occhi la videro…bella come sempre lo era stata, seduta sulle gambe di un Gonzalo sorridente, che le stampava di tanto in tanto dei piccoli baci sulle labbra,

La sua decisione l’aveva presa ed io ero quello scartato…almeno, però, poteva avere la decenza di venirmelo a dire…ma dire cosa poi?

Il mondo prima si sgretolò e poi mi cadde addosso.

Sentivo le gambe molli e il cuore pesante, la rabbia mi montava dentro ed avevo una tremenda voglia di fuggire da tutto quello…dalla visione di lei felice con un’altra persona.

La frase “se la ami davvero devi essere felice se anche lei lo è, nonostante la sua felicità l’abbia trovata con un altro”, mi sembrava un’enorme cazzata!

Non si può essere felici del fatto che la donna che ami abbia trovato tutto quello che cercava in un’altra persona, perché quello era solo un modo per nascondersi dietro una maschera di ipocrisia. Fino all’ultimo momento, speri sempre che sia tu il mondo della persona che ami, che possa trovare in te tutto quello che le serve.

Non riuscivo più a pensare, tutto quello che sapevo era che io la odiavo…mi aveva inflitto l’ultima pugnalata e adesso ero più deciso che mai a crearmi un futuro con Alicia, un futuro che non aveva più niente a che fare con lei.

Josefina Beltran, dal mio dolce sogno proibito, era diventata il mio incubo.

-amore che hai? Cosa hai visto?- mi ero del tutto dimenticato di essermi impalato al centro del locale, ma i miei occhi ormai vedevano solo lei, lui e il loro “amore”.

-Niente amore…ho visto due amici…andiamo a salutarli?- feci velenoso e, senza aspettare nemmeno un segno di assenso di Alicia, la trascinai ai divanetti dove si trovavano i due traditori.

-Salve ragazzi!- urlai per farmi sentire, abbracciando Ali per la vita.

Lei mi guardava senza capire, non le piaceva sentirsi un trofeo.

-c…ciao...!- disse Giusy, un tantino disorientata. Ero sicuro di emanare scariche elettriche dal corpo.

-ciao- mi rispose Gonzalo, più freddo e meno cordiale.

Non è contento di vedermi. Cerca di mantenere la calma, ma quella mano serrata a pugno lo tradisce.

La presa su Giusy si fa più intensa e io di istinto faccio lo stesso con Ali.

-Gon credo che tu non abbia ancora conosciuto la mia ragazza…lei è Alicia- faccio cenno con la testa, mentre noto Giusy che si irrigidisce.

-Piacere Alicia…io sono Gonzalo e lei è la mia ragazza Giusy- dice, più a me che a lei, come se volesse “marcare il territorio”.

Giusy rimane ancora zitta. Il suo sguardo passa da me ad Ali, cercando qualche traccia di un finto rapporto forse.

-piacere…- mormora sommessamente Ali, si sente in imbarazzo, lo so, e alquanto scocciata.

-ah state insieme?- continuo a dire io con una certa punta di sarcasmo –ci piaceva la stessa ragazza e adesso siamo entrambi fidanzati felicemente eh Gon?! Qualche volta potremmo uscire insieme…o la concorrenza non ti piace?-

Mi godo  la sua espressione…uno a zero per me bastardello!

Si sta arrabbiando…lo si può notare.

-Io non tempo alcuna concorrenza. E poi da parte di chi? Mi sembra che qui tutti siano fidanzati…inoltre non crucciarti troppo su Giusy…lei ha scelto me, quindi come potrei aver paura di un montato come te? Non l’hai mai avuta e mai l’avrai!-

La rabbia che provavo divenne ancora più grande. Cosa voleva insinuare con le sue parole?

Mi sciolsi dall’abbraccio con Ali e stavo per scagliarmi su Gon, se solo Giusy non si fosse messa in mezzo.

Zitta fino a quel momento, adesso stava tra noi con aria bellicosa e mi guardava con lo sguardo più agguerrito che aveva.

-Ti devo parlare- scandì lei, senza dar il minimo peso né a gonzalo né ad Alicia.

Guardandomi ancora furente, mi sorpassò e io la seguii immediatamente.

Inutile il tentativo di Gon di fermarci, una sua occhiata arrabbiata e lui era tornato al suo posto da bravo cagnolino.

Per quanto riguarda Alicia, invece, lei si limitava a guardare tutto senza proferir parola. Sapevo che dopo avrei fatto una litigata pesante anche con lei, ma in quel momento non mi interessava. Ali sapeva benissimo che si era infilata in un vorticoso imbuto…un ciclone che trascinava al suo centro tutto quello che gli stava intorno.

A passo fermo, Giusy si faceva spazio tra la folla e in meno di un paio di minuti, ci ritrovammo all’uscita sul retro del locale.

Dopo qualche secondo che ero uscito, mi ritrovai schiacciato al muro con il minaccioso dito di Giusy puntato contro.

Non potevo non notare quanto fosse ancora più bella quando era arrabbiata…basta cuore basta…non soffermarti su questi particolari…scorda il suo profumo e cancella i suoi baci…

-Cosa ti è saltato in mente?! Come ti permetti di insinuare certe cose?!-

-Hn…mi permetto dal momento che il tuo ragazzo ha marcato il territorio come fanno i cani e poi ti devo confessare: godo nel far arrabbiare Gonzalo- la mia confessione fredda la colpì come un pugno.

Cosa ti aspettavi eh Josefina? Che ti dicessi che morivo dalla gelosia perciò mi sono comportato così?

Mi dispiace, ma hai finito di manovrarmi…non sentirai da me solo quello che ti piace…

-E questo ti sembra un buon motivo? Stavamo passando una bella serata fino al tuo arrivo! Possibile che non riesci a stare bene con la tua ragazza senza intrometterti nella mia vita?!?- marcò molto la frase “la tua fidanzata”, ma a sembrava che volesse più imporre un autocontrollo a lei che a me.

-Josefina te l’ho già detto. Volevo solo stuzzicare Gonzalo…mi dispiace informarti che il mondo non gira tutto intorno a te!-

Esatto. Il mondo non gira intorno a te. Ma il mio si…

-Da quando sei così cambiato Guido?- mi chiese più tenera. Era una muta rassegnazione quella che leggevo nel suo tono?

-Da quando mi chiedi?- feci sarcastico, portandomi teatralmente il pollice e l’indice al mento –diciamo che lo sono diventato nel momento in cui ti ho visto per quella che sei davvero-

-E cosa sarei?- mi chiese atona.

La volevo ferire, come lei aveva fatto con me…mai come in quel momento volevo vederla piangere…distruggersi per amore per me.

-Una gattamorta con lo scopo di manipolare la gente…ti sei divertita a prenderti gioco di me…ma adesso non te lo permetto più…-

Si asciugò una lacrima furtiva. Sapevo che quelle erano parole cattiva, che non mi erano mai appartenute, ma così riuscivo a esprimere tutta la mia frustrazione.

-Non ho mai voluto giocare con te…- fece sommessa, ma dopo poco si riaccese –ma se non sbaglio sei tu quello che mi ha rimpiazzato subito dopo avermi detto ti amo! Dimmi guido, chi sta giocando?!-

Aveva le mani sui fianchi e gli occhi lucidi. Voleva scoppiare a piangere, ma sapevo che non l’avrebbe mai fatto davanti a me, la conoscevo troppo bene!

-Mi sembra che tu la tua scelta l’hai fatta- feci io, accennando con la testa alla porta del locale.

-No guido…è qui che ti sbagli…IO  non ho scelto, TU hai scelto…io mi sono solo adeguata…- detto questo si avviò all’entrata del locale.

Cosa voleva dire?

-Aspetta!- la mia voce la fermò. Dovevo capire. –Stai dicendo che se io non mi sarei fidanzato con Alicia, la tua decisione sarebbe cambiata?-

-Che importanza ha adesso? Hai fatto la tua scelta, io la mia…adesso sopporta le conseguenze-

Mi lasciò così, dietro quel vicoletto, con le sue parole enigmatiche.

Quando rientrai dentro, però, trovai solo Ali…loro due erano già andati via.

 

 

 

 

Mi alzai dal divano di scatto, cominciando a camminare avanti e indietro.

Tamy mi guardava stranita, con una muta domanda negli occhi: cos’avevo?

-Amore senti…sono giorni che voglio dirti questa cosa e non ho mai avuto il coraggio- cominciai, fermandomi davanti a lei.

-Fabio cosa vuoi dirmi?-fece lei preoccupata.

-Tu sei l’amore della mia vita…non riesco ad immaginare un futuro senza il tuo sorriso, i tuoi occhi, le tue carezze, il tuo profumo, i tuoi rimproveri...insomma…senza te…in passato già ben due volte sei uscita dalla mia vita, portandoti con te tutto il mio essere…quando tu non sei con me io mi sento annullato…nulla conta…nulla ha senso…sei tutto quello che io ho abbia mai chiesto a Dio…sai perché non ti darei il mio cuore? Perché io non ce l’ho più…te lo sei preso nell’istante stesso in cui mi sono innamorato pazzamente di te…per questo, stasera ti chiedo…- mi misi in ginocchio, sotto gli occhi increduli di Tamy e estrassi un pacchettino blu dalla tasca. -…Tamara…mi vuoi sposare?-

Ecco fatto. Glie l’avevo chiesto…ma lei non mi rispondeva!

Eppure non ero solo io quello convinto del nostro amore…

Le mani mi sudano, le ginocchia cominciano a farmi male..

-Oddio…-mormora lei dopo un po’ –adesso sono impegnata con il lavoro e non abbiamo proprio una stabilità economica, ma…DIAMINE SI!! SI LO VOGLIO!!-

Non riuscivo a crederci. Dopo l’inizio di quel discorso già mi preparavo a un eventuale rottura tra noi.

Ma la sua melodiosa voce era arrivata alle mie orecchie e stentavo a crederci…mi aveva detto si…MI AVEVA DETTO SI!!!

Mi alzai di scatto e fulmineo l’avevo presa in braccio.

Ero troppo felice, riuscivo a toccare il cielo con un dito. La sollevai da terra e cominciai a girare, mentre lei rideva come una pazza…rideva e piangeva, piangeva e rideva…

Stavamo ancora girando…ma noi non eravamo gli unici. Tutto intorno a noi sembrava girare.

Piangevo anche io, dalla gioia, dalla sorpresa, dal troppo amore…non lo so…piangevo e basta…il mio miglior sogno era lì tra le mie braccia e mi sposava.

Per il troppo girare, cademmo sul letto. Avevamo il cuore a mille, come se volesse uscire dal petto…quell’amore troppo grande da contenere in cuore voleva sgorgare come miele da esso, inondandoci della sua purezza e unicità.

Lei si ricompose a sedere e ancora piangendo entrambi, le infilai il solitario che avevo comprato per lei all’anulare sinistro.

Le lacrime non accennavano a finire e allora così, come due perfette metà, le nostre labbra si unirono…in un bacio che aveva il sapore delle lacrime…della gioia…di noi…!

Il bacio divenne sempre più profondo e le nostre lingue si accarezzavano…avevo le mani a coppa sul suo viso e lei aveva affondato le sue nei miei capelli. Eravamo avvinghiati l’uno all’altra in un amore indissolubile che né il tempo né il destino aveva saputo dividere.

Con la consapevolezza del nostro amore sempre più forte, ancora abbracciati e tremanti, la presi in braccio e la portai nella camera da letto.

Facevo un po’ fatica a camminare, perché ci stavamo ancora baciando, ma non avevo la minima intenzione di interrompere quel contatto solo per il tragitto dal salotto alla camera da letto.

La adagiai sul letto e io mi distesi sopra di lei.

Scossi e trepidanti, cominciammo ad approfondire i nostri baci e presto le mie mani scivolarono sotto la sua gonna.

In meno di pochi minuti ci ritrovammo nudi ed eccitati ed eravamo ancora una volta pronti a suggellare quell’amore con la danza dei nostri corpi uniti e la melodia dei nostri cuori…

 

 

 

 

Spazio autrice:

Finalmente sono riuscita a fare un capitolo più lungo e spero tanto che mi lasciate mooooolte recensioni!!!

 

 ella96: non preoccuparti!!!ti capisco benissimo…per quanto riguarda Patty..bhe…anche io avrei risposto lo stesso!! XD mi sarei letteralmente buttata tra le sue braccia!!! Lasciau n commentino anche qui se ti va!!zau!! ^^

 

 girlstar: grazie per i tuoi numerosi complimenti!!davvero, sembro un’ingrata, ma non so proprio esprimerti tutta la mia contentezza nel leggere tutto ciò!1 spero resterai sempre una mia fan e che quello che scrivo ti piaccia sempre e riesca ad emozionarti almeno un po’!! kissolini e ancora grazie!!

 

 Miraclegirl: eheh…sorpresina!! Le due voci nel buoi possono essere tutto come niente!!! È vero, Guido non si trova nelle migliori delle situazioni, ma è stato lui a volerlo. Per quanto riguarda Bruno e Patty, lei non fa soffrire lui, è che lui ha fatto soffrire lei, ma questo è un particolare che ti svelerò in seguito!! Bacini e dimmi sempre se ti piace!!zau!!

 

 sabry99: spero di aver saziato la tua curiosità!! E non preoccuparti per la recensione dell’altra volta, mi fa sempre piacere leggerle, corte o lunghe che siano!!comunque sono pareri!! Questa forse sarà una storia a lieto fine, perché credo che l’amore vero vinca su tutto..e chissà che questo non possa succedere anche ai nostri protagonisti…

 

Rimango ancora basita per il numero crescente di visite e chi aggiunge la storia nei preferiti e nei seguiti!! Stento ancora a crederci!! Davvero ragazze, tutte le parole del mondo non basterebbero a descrivere tutto quello che penso!! Grazie!!

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11: So che non ci sei ***


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Capitolo 11: So che non ci sei

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Davvero Tamy?! Oddio non ci posso credere!!- fece Giusy tutta eccitata.

Già…Tamara ci aveva appena dato la stupenda notizia: l’anno prossimo si sarebbe sposata con Fabio!!

Stentavo a crederci…era tutto troppo bello…

Loro due sembravano una realtà a parte…divisa da noi poveri sconsolati in cerca di un po’ di affetto… certo che anche loro avevano avuto la loro fetta di problemi, ma ormai noi, ossia io, Giusy, Gon, Guido e Bruno, avevamo battuto il record degli eterni scontenti.

Pensando questo, sospirai un po’, cosa che non sfuggì a Tamy.

-Patty, perché sei così silenziosa? Non sei felice per me?- mi chiese così ingenuamente, con quella sua aria da bambina.

Sorrisi. Non c’erano dubbi sul perché Fabio si fosse così innamorato perdutamente di lei…

-no…sono felice…è solo che…-

-è solo che?- mi esortò Giusy.

-…è solo che voi siete così felici e non posso fare a meno di invidiarvi- confessai alla fine, puntando i gomiti sul tavolino del bar e appoggiando la faccia sul palmo della mano.

-In che senso?- fece Tamara senza capire.

-Nel senso che ormai io, Patty, Guido, Bruno e Gonzalo non troveremo mai pace…saremo legati sempre da un indissolubile vincolo di infelicità…- rispose Giusy per me, capendo appieno quello che io intendevo, mentre girava distratta il liquido scuro nella sua tazzina.

-Mamma mia che pessimismo…!- esordì Tamy –siete voi che vi condannate a tutta questa infelicità! E poi tu perché lo saresti Patty? Sei fidanzata con un ragazzo meraviglioso e vi amate-

-Beata ignoranza…- fece Giusy con sarcasmo, senza staccare gli occhi dalla sua tazza.

Io le diedi uno strattone, guardandola male e questa volta lei si voltò, guardandomi come per dire “che c’è? Che ho detto?”.

-smettila- gli ringhiai a bassa voce tra i denti.

-ragazze ma di cosa state parlando?- continuò Tamara, evidentemente a disagio.

-Ma niente…non dare peso a quello che dice Giusy…quando mai ha avuto senso quello che dice lei?- feci io con aria angelica a Tamy, mentre mollavo un calcio da vera giumenta a Giusy da sotto il tavolo.

Lei saltò leggermente, ma capì che era meglio lasciar perdere l’argomento con Tamara.

Non so il perché di questa mia reazione. Non so perché non ho voluto raccontare tutto anche a lei.

Forse perché non volevo macchiare con le mie colpe e i miei dubbi tutta quella purezza e felicità di Tamara.

-Giusy tu dove sei stata ieri sera?- chiese Tamy e per poco Giusy non si strozzava con il suo caffè, mentre io me la ridevo sotto i baffi.

Con una stentata spiegazione, lei raccontò tutto anche a Tamara, cercando ogni tanto il mio aiuto con lo sguardo.

Tamara, che fino alla fine del racconto aveva tenuto lo sguardo fisso sul fondo della tazza del the, lo riportò fulmineo su Giusy, con una  tacita domanda negli occhi.

-Si, Tamy. Lo amo ancora- sussurrò lei, in modo tanto flebile da far fatica persino a noi ad udirla.

-Sai che per me è uno sbaglio. Sei stata tu a scegliere Gonzalo e sei stata tu a metterti in questa situazione. Adesso devi solo provare ad essere felice con lui-

Il tono di Tamara era stato duro, quasi accusatorio. Ma come poteva capire lei una situazione come quella di Giusy…? Come la nostra…?

Io riuscivo a capirla del tutto…a volte non si può stare con la persona che si ama…a volte anche la più piccola cosa sembra un ostacolo insormontabile…

Sospirò. –lo so. Ma è un errore che non riesco a finire di commettere. Non si può non amare qualcuno da un giorno all’altro-

-Hn…ti sei cacciata in una situazione non facile. In tutta questa storia quello che soffrirà più di tutti sarà Gonzalo! Ma con quale cuore riesci a prenderlo in giro così?!-

Ma cosa era successo a Tamara? Secondo me tutto quell’amore le aveva dato alla testa…

Alla faccia del “saremo sempre unite” e “io sarò sempre dalla tua parte”.

Ma in fondo, però, Tamara non aveva tutti i torti. Giusy si era cacciata in un vincolo che non l’avrebbe più lasciata andare…

-Non dirmelo anche tu…ti prego Tamy…non so cosa fare…- Giusy si portò le mani alla faccia, calcandovela dentro, come per cercare un momentaneo conforto.

Gli occhi di Tamy si fecero subito più dolci. –Hai ragione, scusami…ti aiuteremo noi…vero Patty?- fece poi, rivolta a me.

Eh Tamy…come vorrei che sapessi la mia situazione…come posso aiutare Giusy se non riesco nemmeno ad aiutare me stessa?

-Si, certo…- mormorai distratta, volando con il pensiero al mio di triangolo amoroso, che poi in realtà era un quadrilatero…

 

Stavo seduto sul davanzale della mia finestra, con le cuffie dell’i-pod nelle orecchie.

Le note della canzone Non ci sei degli Studio 3 rimbombavano nella mia testa e nel mio cuore, rispecchiandomi sempre di più tra le parole di quella canzone.

 

                                                                                            Se si potesse giuro venderei l’anima

                                                                                            Per riavere te così splendida, ma io so

                                                                                            So che non ci sei

                                                                                            Se si potesse ruberei il nostro attimo

                                                                                            Per riaverti qui e riviverlo

                                                                                           Ma io so, so che non ci sei vicino a me.

                                                                                           So che non ci sei

 

So che non ci sei…e che non ci potrai mai essere.

Devo imparare a vivere senza di te…ma che vita sarebbe? Tu sei la mia vita…

Devo rinunciare ai tuoi occhi…ma cosa mi guiderà poi nelle mie notti buie?

Devo scordarmi del tuo amore…ma cosa mi riscalderà poi?

Devo cancellarti dal mio cuore…ma di cosa vivrò poi?

Perché Patty? Perché? Perché sono così irrimediabilmente e indissolubilmente innamorato di te?

Perché sei dovuta riapparire nella mia vita? Perché me l’hai dovuta sconvolgere così?

Perchè non ricambi più il mio amore?

Eppure c'era stato un tempo in cui nei tuoi occhi vedevo me...

Ma anche se il mio amore, per una ragione ispiegabile, fosse ricambiato, lo stesso non potremmo stare insieme...già...perchè c'è lei...Antonella...io non la posso lasciare...lei voleva fare la dura, ma in realtà è fragile e io sapevo che ero

il suo unico punto di riferimento...

L'unica soluzione era quella di considerarti davvero solo un'amica...ma questa volta dovevo dimostrarlo anche con i fatti...

Il turbine malato dei miei pensieri fur interrotto dall'entrata di uno dei tanti ostacoli che c'erano tra me e il dolce sogno...

-Ciao love! che ci fai qui tutto solo?- fece con la sua voce acuta, venendo a sedersi in braccio a me e togliendomi l'i-pod dalle orecchie.

-Ciao..niente..non mi andava di stare in compagnia...- le dissi senza fissarla.

-Eh già ti capisco...la puzza di papera provinciale arriva fino a qui...è insopportabile- si portò teatralmente la mano sul naso, facenso una delle sue tante smorfie.

Questa volta la guardai.

Ma come avevo fatto ad innamorarmi di una persona così? Come avevo potuto perdere la testa per una ragazza così cattiva?

...Ma in fondo io lo sapevo...la sua non era vera cattiveria...era una maschera...una maxhera che le permetteva di difendersi e non essere più ferita...ma perchè fingeva anche con me?

-Bruno ma che hai? sei così silenzioso!-

-niente, te l'ho detto- mormorai scocciato, mentre tentavo di alzarmi dalla finestra.

Lei si alzò con me, ma mentre io andai a stendermi sul letto, lei rimase appoggiata al davanzale della finestra, con tutto il sole che le arrivava da dietro.

In effetti non potevo negare quanto fosse bella...ma oltre a ciò?

-amore senti...ti va se oggi usciamo un pò? ho visto delle scarpe che devo assolutamente prendere!-

-Mi dispiace...non posso-

-e perchè?- michiese lei delusa, come se avessi tolto a una bambina il suo giocattolo preferito.

-Perchè ho promesso a Tamara che sarei andato a prenderla- la informai secco, piegando un braccio sugli occhi.

-E perchè mai dovresti andare a prendere Tamara? e dove poi?!- era indignata, aveva le braccia piegate sui fianchi e le labbra increspate nel suo solito modo buffo.

-Perchè doveva andarci Patty, ma dato che gli studi sono troppo lontani, Tamara e lei mi hanno convionta ad accompagnarla. tutto qui- in quest'ultimo periodo, mi scocciava moltissimo doverle dare tutte queste spiegazioni, perciò parlai con tono secco.

-Non mi va bene per niente nè che mi parli con quel tono e nè che vai in macchina con quella! e poi guardami quando ti parlo!- avevo innescato un'altra bomba...

Mi voltai lentamente a guardarla, giocando con la lingua con il mio pearcing.

-uhm?-

-Non mi piace ripetermi Bruno. Cos'è tutto questo attaccamento con quella papera?- sbotto stizzita, incrociando le braccia.

A volte era proprio una bambina.

-non è una papera- scandii io, in modo da farle capire bene il concetto.

-E adesso la difendi pure?! bruno ti ricordo che sei il mio ragazzo!-

-E io ti ricordo che lei è la mia migliore amica!- mi alzai dal letto, infuriato. Non sopportavo i suoi attacchi di gelosia oppressiva.

-Sentimi bene Bruno Molina: a me non piace per niente che tu vada in macchina con quella, perciò non ci andrai-

mi guardava con il suo solito sguardo...con quello che sapeva che avrebbe vinto lei.

Ma doveva capire che io non ero il suo giocattolo.

Così mi avvicinai a due centimentri di distanza dal suo volto e le parlai guardandola intensamente negli occhi.

-E a me non piace ricevere ordini- detto questo uscii dalla stanza, senza calcolare minimamente i suoi numerosi richiami arrabbiati.

 

 

 

Oddio che situazione...

Maledicevo mentalmente ancora tamara per la situazione in cui mi aveva messa...

Io e lui...lui e io...da soli in macchina!

Mi mordicchiavo ininterrottamente il labbro inferiore, mantendendo una debita distanza e cercando in ogni modo di non avere contatti tra noi.

Per tutto il tempo del viaggio, nessuno aveva parlato e questa situazione cominciava a pesarmi un pò, nonchè mi metteva disagio.

Ogni tanto lanciavo qualche occhiata nella sua direzione e non potevo non pensare quanto fosse maledettamente bello...

I capelli scompigliati e al vento, le labbra imbronciate, la lingua che giocava con il pearcing, gli occhi verdi fissi sulla strada, un braccio teso sul volante e l'altro piegato sul finestrino aperto, nonostante fosse novembre...

Bruno era un mix di tentanzione ed eroticità inconsapevole...un mix che lo rendevano diabolicamente stupendo...

Sfortunatamente per me, si accorse che lo fissavo e si voltò a fissarmi, tenendo però sempre sotto ocntrollo la strada.

Dio, però, decise che non era abbastanza, infatti proprio in quel momento ci fermammo ad un semaforo e lui ebbe tutto il tempo per scrutarmi.

-C'è qualcosa che non va?- mi chiese con quella sua voce così...così...così..oddio stavo diventando pazza!!!

-n..nononononononononnono! niente!- parlai velocissimo, mentre sentivo la faccia in fiamme.

-e perchè sei così agitata e rossa?-

-non lo sono affatto!- mi uscì un urlo soffocato, decisamente non era il tono di chi era perfettamente a suo agio.

Fece un ghigno. -Certo come no...sono forse io che ti faccio agitare così?- chiese con quel suo tono diabolico e sensuale.

Per fortuna non risposi, perchè proprio in quel momento scattò il verde.

Tutto il resto del viaggio trascorse così...in silenzio e la mia agitazione aumentava sempre di più.

Basta...basta...perchè tutta questa agitazione? sono solo in macchina con un amico...!

Finalmente arrivammo e quando lui parcheggiò, io quasi mi catapultai fuori dalla macchina.

Raggiunsi i marigini del set, poichè giravano una scena all'aperto e quando Bruno mi arrivò alle spalle, mi irrigidii ancora di più.

-ma si può sapere che hao oggi?- mi sussurrò all'oreccio, mentre il suo alito caldo mi pizzicava il collo...

ODDIO!!

Anche questa volta fui salvata, poichè ci venne incontro una raggiante Tamara.

-Ragazzi, non ci potete credere cosa è successo!- si fermò e con il fiatone cominciò a raccontarci. -Stamattina, senza che io lo sapessi, mi guardava recitare un uomo, che solo poco fa ho scoperto essere un importantissimo produttore di Hollywood-

si fermò tre secondi. -PATTY MI HA CHIESTO DI ESSERE LA SUA PROSSIMA PROTAGONOISTA NEL SUO NUOVO FILM!-

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH ASSURDO!!

Spalancai la bocca e ci abbracciamo saltellanti.

Ero troppo felice...stra felice!

finalmente il grande sogno di Tamy si stava per realizzare!

-Oddio Tamy è meraviglioso!- ci staccammo e anche Bruno la abbracciò, alzandola da terra come se fosse una piuma.

Quelle braccia possenti...BASTA!!

In preda all'euforia ci abbracciammo anche io e Bruno, ma non ci rendemmo conto minimante del nostro gesto.

Lui alzò anche me da terra e mi fece girare, e ridevamo come due matti.

-Ehm Ehm...-

Due colpi di tosse ci riportarono alla realtà e Bruno mi mise subito giù.

Quando mi voltai...

 

 

Spazio Autrice:

Innanzitutto volevo darvi gli auguri, nonostante sia decisamente tardi...me si scusa, ma ha avuto qualche problemino...T.T

Per quanto riguarda il capitolo, spero che vi piaccia e che mi facciate TANTE RECENSIONI, belle o brutte!!

 

Sana e Akito: tesy no ti preoccupare per la recensione!!davvero!! e per quanto riguarda la tua FF, è normale che la seguirò lo stesso!! è logico! U.U

                     Patty e Bruno...bhe..le cose sono un pò complicate per loro e le cose non si risolveranno tanto presto!!

 

 Miraclegirl: ed ecco la mia critica professionista!! come stai?? come va con il tuo stato? (dico "il tuo stato" perchè non so se posso dirlo XDXD) *ok..me tanto scema...XD*

                   Visto...ti ho accontentata!! ecco un pezzettino minuscolo di Patty/Bruno!! senti...davvero...non so che parole usare per ringraziarti di tutti i compliennti che mi fai!! davvero XD l'italiano intero non basta!! XD

                   Sei troppo carina e dolce quando mi dici queste cose!! spero davvero che leggerai tutta la mia ficcy e che non ti annoierai!1 e non è solo una frase di circostanza!!grazie davvero!!

 

 girlstar: me in questo momento si sta inchinando!! mi dipingi sinceramente più brava di quello che sono, ma se lo pensi davvero mi fa tanto piacere!! non so se sei arrivata a leggere le mie due recensioni, ma te lo ribadisco..è davvero molto carina e mi piace lo spessore che dai ai personaggi!!

              Sisi, Tamy e Fabio sono prorpio teneri ed è prorpio una delle coppie che mi ha oclpito proprio per questo!!

              In questo capitolo c'è solo un accenno a una Giusy/Guido, ma a quanto posso capire, l'eventualità che resti con Gon non ti piace proprio XD bhe...tutto è affidato al caso!! XD

 

Questa storia è tra le preferite di... [addirittura 11?? O.o grazie milleeeeeee!!!!]

 

1 - ada12

2 - fedec93

3 - lallina_89

4 - lara divina90

5 - mileybest

6 - Miraclegirl

7 - sabry99

8 - TSsara

9 - Veronica91

10 - Vitto_96

11 - _annina_

 

 

 

 

Questa storia è seguita da ...[ e qui siamo arrivati addirittura a 13!! me in questo momento ha la mandibola che le arriva a terra!!!!! spero che aumenterranno ancora e che la mia storia continui a piacere!!GRAZIE!! *__*]

 

1 - Baby_Wildfire

2 - BebyChan

3 - bella187

4 - Dark_lady88

5 - Eilantha3

6 - ella96

7 - KaDe

8 - mionetta95

9 - Miraclegirl

10 - pimkigirl

11 - Shin_86

12 - xXBlack Rose OSheaXx

13 - _pat__xD

 

E con questo vi lascio...buonanotte (visto che sono le 0.23!!) e dolci sogne a tutte quante!!

BESOS!!!

 

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: unanswered questions ***


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Capitolo 12: unanswered questions

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


-Ehm Ehm...- due colpi di tosse alle nostre spalle.

Quando mi voltai incrociai due occhi azzurri furiosi...

Jo mi stava guardando con un’ira muta negli occhi e aveva incrociato le braccia.

Bruno mi mise prontamente giù, mentre io cercavo sia di darmi un minimo di contegno che di cercare il modo migliore per uscire da quella situazione.

Di certo il rossore sulla mia faccia e il fiato corto non mi aiutavano minimamente, senza contare la “forte” presenza di Bruno di fianco a me, come se cercasse di “proteggermi” solo standomi accanto.

Lo sguardo di Jhonny si spostò da me a Bruno.

I  ragazzi si guardavano negli occhi come due tigri furiose e fameliche, che volevano entrambe lo stesso pezzo di carne…

Bhe…ecco…se fosse stata un’altra situazione, avrei lasciato che queste due belle tigri se la vedessero tra loro, ma dato che il pezzo di carne in questione ero proprio io, non potevo far finta di niente e sarei dovuta entrare in gioco.

Nessuno dei due accennò ad abbassare o almeno a distogliere lo sguardo e su tutti noi era scesa una tale tensione che si poteva tagliare con un coltello.

…Jo continuava a guardare iroso bruno, che, dal canto suo, non mostrava il minimo turbamento e si limitò a ficcarci le mani in tasca.

Ma si vedeva chiaramente che quella era solo una calma apparente, perché attraverso la maglia, si poteva scorgere leggermente il guizzare dei suoi muscoli, come se stesse in allerta…come se aspettasse qualcosa.

Mi irrigidii ancora di più…che avessero intenzione di fare a botte?! Qui?!

L’idea mi parve subito assurda per due motivi: il primo era che io e Bruno non avevamo fatto chissà che da meritare una rissa tra quei due e secondo, ma non meno importante, perché mai Bruno avrebbe dovuto fare a botte per me??

-Ragazzi ma che succede?- la voce di Tamara riportò tutti e tre alla realtà…infatti io mi ero proprio dimenticata della sua presenza…

-Niente- rispose secco Bruno, senza staccare il contatto visivo con Jo -…Jo si è messo a guardarmi e io faccio altrettanto…forse gli piaccio!-

Era forse impazzito?!?! Buttarla sull’ironico non era proprio la soluzione adatta! Jo fece una smorfia con la bocca, una sorta di ghigno quasi e in quel momento, non so il perché, lo paragonai a quello di Bruno, costatando quanto il suo fosse diverso….non diabolico, ma sensuale…

Ok…l’ultima briciola di sanità mentale che avevo era andata a farsi benedire.

-Hn. Tu piacermi?? Semmai è il contrario! Ti sto fissando per il semplice fatto che ti ho trovato avvinghiato alla mia ragazza…che c’è? La tua ti da così poche soddisfazioni che devi strusciarti sulla mia?- Jo avanzò verso di noi, tenendosi però a una certa distanza.

Bruno fremette e il suo sguardo si indurì. –Non azzardarti a mettere in mezzo Antonella, né di parlare di lei in questo modo- anche Bruno avanzò.

Lo guardai con la coda degli occhi. Mi aveva dato fastidio il modo in cui aveva difeso Antonella, ma, in fondo, cosa potevo aspettarmi…era pur sempre la sua ragazza.

-Guarda che nessuno si stava “strusciando” con nessuno- aggiunsi io, per mettere i puntini sulle i.

-Già Jo…che ti prende?- fece anche Tamara, all’oscuro di tutta la situazione.

-niente, proprio niente. Andiamocene- mi prese bruscamente per il polso e mi tirò dietro di sé in malo modo.

-Ma cosa è successo??- sentii chiedere da Tamy a Bruno, che mi fissava mentre Jo mi trascinava via.

Arrivati alla sua macchina, mi aprì lo sportello e mi lasciò entrare dentro, diciamo in modo non del tutto delicato.

In meno di cinque secondo salì anche lui e accese la macchina.

Partì in modo così violento che io quasi mi spiaccicai sul parabrezza. Quando mi risistemai, mi misi in un angolino del sedile, per paura di non so cosa.

Jo guidava come un pazzo, borbottava e fremeva e più fremeva e più aumentava la velocità.

Avevo il cuore in gola, mi mantenevo con entrambe le mani a tutto quello che potevo.

Evitava di guardarmi in faccia e soprattutto di sfiorarmi, anche involontariamente.

Ma perché era così arrabbiato? Non era successo niente…

Arrivammo a casa e lui andò nella nostra camera, intimandomi di seguirlo.

 

Una volta lì, tutta la sua rabbia esplose.

-Mi spieghi cosa cazzo stavi facendo eh?!-

-Ma non stavamo facendo niente! Eravamo contenti per Tamara, perché può realizzare il suo sogno! Non ci siamo nemmeno resi conto che ci siamo abbracciati!!- mi avvicinai a lui, ma Jo arretrò di qualche passo.

-Non insultare la mia intelligenza Patty! E poi fammi capire una cosa…Tamara realizza “il suo sogno” e voi due vi abbracciate?! Ma che dici!! Usa almeno il cervello prima di inventarti una scusa!- mi urlò contro, avvicinandosi di molto.

Questa volta mi infuriai anche io. Ma chi credeva di essere?!

-allora- cominciai io –punto numero 1 abbassa il tono quando parli con me e punto secondo, le cose sono andate così, perciò se non ci credi sono problemi tuoi!- urlai anche io.

-Io uso il tono che voglio dal momento che LA MIA RAGAZZA, abbraccia il primo che capita!!- si passò una mano tra i capelli e si sdraiò sul letto.

Ma cosa stava dicendo?! Cosa cavolo stava dicendo?!

La rabbia stava cominciando ad invadere anche me.

Era una discussione assurda…una situazione assurda!!

-Bruno non è il primo che capita!!-

Lui scattò dal letto, gli occhi ancora accesi di ira e mi venne di nuovo contro –eh certo! Bruno non è il primo che capita! Bruno è Bruno!! Lui è il grande amore della tua vita!! E fammi capire una cosa eh?!! Lui è il principe dalla sfavillante armatura, tu sei la bella principessa e io chi sono io?! Il cazzone che ti corre dietro?! Patty tu non mi fai fare la figura dell’idiota che non vede che la ragazza fa la gatta morta con un altro!! Dimmele in faccia le cose!-

Era del tutto impazzito…stava dicendo delle cose incredibili.

Stava mettendo in mezzo un discorso vecchio che sapeva benissimo che mi faceva male….se ne voleva parlare mi stava anche bene…ma sapevo che l’aveva tirato fuori per farmi male e questo non mi stava bene.

-Ma che cavolo stai dicendo?! Ma ti senti quando parli? Ti rendi conto di quello che dici?!?Bruno non è l’amore della mia vita! In passato c’è stato pure qualcosa e adesso è finito. Se ho deciso che voglio stare con te, mica sarò stupida?! È così! Io sono sicura di quello che provo! E poi io non voglio farti passare proprio per nessuno! E di sicuro non sei il cazzone che mi viene dietro. Sei solo il mio ragazzo che è tanto geloso e ha reagito in modo esagerato! Ma ammettilo che è tutto qui il punto!-

Avevo un incredibile mal di testa e quelle sue teorie assurde me lo facevano aumentare.

Sentivo gli occhi pieni di lacrime e il cuore a mille.

Sentivo che sarei ceduta a breve, ma non volevo farlo davanti a lui.

-E fino a quando ti può bastare?!-

-Smettila di urlare!- quell’urlo stizzito, mi uscì come una supplica roca.

Lui parve calmarsi, infatti venne da me e mi prese le mani –dimmi solo una cosa...perchè sei voluta ritornare qui? O meglio…per chi?-

Volevo rispondergli, ma la voce mi si era bloccata in gola.

Me la prendevo con me stessa…se avessi potuto mi sarei presa a schiaffi da sola.

-Ok…mi hai già risposto…- mi guardò con quello sguardo ferito e poi mi lasciò le mani.

-no aspetta…- sussurrai flebilmente e quelle lacrime che avevo trattenuto uscirono tutte.

Cercai di riprendere le sue mani, ma lui si divincolò, andando alla porta.

Mi guardò un’ultima volta, poi uscì. Io mi accasciai a terra e cominciai a piangere. Quel pianto che avevo trattenuto da anni...

Con il briciolo di forza che mi era rimasto, mi alzai e tirai dall’armadio l’enorme valigia.

Tirai su col naso mentre le mie mani cercavano frenetiche il motivo del mio dolore.

Finalmente lo trovai e, accasciatami sul letto, cominciai a leggere la lettera…quella lettera che ancora mi sognavo la notte.

Le pagine furono macchiate da innumerevoli goccioline e arrivata a metà lettera, decisi che mi ero già fatta male abbastanza.

Mi rannicchiai nel letto, la lettera tra le mani, e mi addormentai tra le lacrime.

Bruno non era l’uomo dei miei sogni…no…lui era solo colui che me li aveva strappati...

 

 

 

 

 

 

Erano le sei del pomeriggio e io e Tamy stavamo passeggiando nel parco vicino casa nostra.

Avevamo parlato di un po’ di tutto, ma da una decina di minuti era calato un pesante silenzio e io mi limitavo a calciare qualche pietra di tanto in tanto.

-Come vorrei essere felice come te- me ne uscii io dopo un po’, sia per rompere quel silenzio, sia per sfogarmi con qualcuno.

Avevo ancora lo sguardo perso nel verde quando lei mi rispose. –la felicità è solo uno stato d’animo…tu perché non ce l’hai? Non sei felice con Gon?-

-Non è questo Tamy…è che…- mi bloccai, intravedendo una panchina. –ci andiamo a sedere?-

Lei annuì e andammo verso una panchina all’ombra di una vecchia quercia. Tamara si sedette con le gambe accavallate, mentre io piegai una gamba e l’altra la lasciai penzolare.

-è solo che?- fece lei, una volta che io la guardai negli occhi.

-Tamara sappiamo entrambe che io non sono innamorata di Gon- ammisi infine e subito sentii un piccolo macinio dal petto che se ne andava.

-E allora perché ti sei fidanzata con lui?! Guarda che hai fatto tutto tu!- mi tenne a precisare lei.

Come se non lo sapessi…ma che altro potevo fare?!

Tamy era proprio ingenua…un’ingenuità che forse a 20 anni si doveva perdere, ma che lei, probabilmente, avrebbe conservato a vita.

-Tamy ma non l’hai capito che mi sono messa con lui solo per cercare di dimenticare Guido?!- lo dissi come se questa fosse la risposta più naturale e più ovvia del mondo…come se fosse una cosa giusta..

-Giusy ma tu non puoi agire così! Le tue scelte hanno delle conseguenze! Così non farai del male solo a te, ma anche a Gon! Lui è un ragazzo meraviglioso e non si merita di essere preso in giro da te!-

-Ma lo so benissimo!! Non so cosa fare però Tamy…- feci io con voce roca…avevo ripromesso a me stessa che non avrei più pianto…soprattutto per Guido…

-quello che io penso è che non dovresti stare con nessuno se non hai il cuore libero prendi in giro te e lui…ma ovviamente non puoi guardarti sempre alle spalle si deve sapere quando mettere il punto a una pagina già scritta e cominciarne a scrivere una nuova-

Tamara aveva parlato piano, come si fa con i bambini e la verità di quelle parole mi colpirono come uno schiaffo.

Aveva ragione lei…aveva ragione Patty…io non potevo continuare a far soffrire tutti gli altri…non era giusto per me e non era giusto per loro…

-già…- riuscii solo a dire.

-già…- mi seguì anche Tamara.

-Sei sempre saggia- la buttai un po’ sullo  scherzo…per sdrammatizzare…per evitare di piangere, di urlare…

-Ogni storia finisce con gente che soffre...ma non per questo si deve smettere di amare...-

Sorrisi…aveva proprio ragione...Guido era stato importante, si, ma io dovevo mettere un punto…per sempre…

Guido aveva la sua ragazza ed era felice con lei e io avrei dovuto accettare tutto questo…

Non sempre la persona che amiamo è quella adatta a noi e questo dovevo farmelo entrare in testa.

L’era di Giusy e Guido era finita…adesso ne cominciava un’altra…con una persona che avrebbe saputo amarmi e che io, sperando, avrei amato con la stessa intensità…

-Adesso parliamo di cose più piacevoli!!- Tamara mi riscosse dai miei pensieri. Aveva un enorme sorriso ed era tutta contenta.

-Dimmi-

-tra poco è il compleanno di Fabio e io voglio organizzargli una festa bellissima!! Mi aiuti???-

Com’era contagioso il suo amore…la sua allegria…quell’amore che aveva vinto su tutto.

-Certo! e me lo chiedi anche!! Ci trascineremo anche Patty!!-

-Ovvio!!-

Io e Tamara cominciammo a ridere di gusto e dopo un po’ decidemmo di tornare a casa, per cominciare ad organizzare la mega festa per il dolce boy di Tamy!!

 

 

 

 

Ero appena arrivato a casa e non sapevo se Jo era ancora qui...

Salii le scale e arrivai al secondo piano…volevo sdraiarmi e dormire…dormire sempre…

Attraversando il corridoio per andare nella mia stanza, passai danti alla porta di Patty e decisi di continuare a camminare.

Poi, però, qualcosa mi fermò e tornai indietro.

Stavo per bussare, ma la mia mano si fermò a mezz’aria.

Bussare…parlarle…per dirle cosa poi?

Non avrei mai potuto fare quello che realmente volevo…e cioè entrare in quella maledetta stanza e portarmela via…anche contro la sua volontà…anche se dovesse odiarmi.

L’avrei tenuta sempre con me, l’avrei inchiodata a un letto e l’avrei tenuta per sempre tra le mie braccia.

Ma tutto questo non si poteva fare…no…perché c’era lui…perché c’era lei…

…E in fin dei conti non sapevo nemmeno se lei mi amasse davvero e soprattutto ancora.

Non riuscivo a capire…non capivo perché alla fine aveva ceduto ai suoi ed era andata in Spagna…non capisco perché non è tornata da me…non capisco quell’odio che a volte le leggo negli occhi quando mi guarda…

Non capisco tante cose e tutto questo mi fa stare ancora più male…

Rimasi qualche secondo così…tanto vicino a lei quanto lontano…

Decisi che era meglio restare le cose come stavano…sarei entrato lì…l’avrei guardata negli occhi…e poi? Poi cosa le avrei detto?

Tu sei mia? Anche se era vero, mi avrebbe riso in faccia e mi avrebbe cacciato…

Lasciai ogni mio intento lì…con lei e andai nella mia stanza.

Aprii la porta con calcio che, per la violenza, si richiuse da sola.

Mi lasciai cadere sul letto e piegai un braccio sugli occhi, pensando ancora a lei…

Sentii un flebile bussare alla mia porta e sperai con tutto il cuore che fosse lei, ma ad entrare fu Antonella.

Mi rimisi il braccio sugli occhi…non la volevo guardare…non la volevo sentire…lei era uno dei miei impedimenti per portare via Patty.

-Cosa vuoi?- feci brusco, ancora sdraiato a letto.

Lei in risposta cominciò a piangere e venne a sedersi sul letto.

Mi misi a sedere preoccupato e lei subito si fiondò tra le mie braccia.

-Anto cosa è successo?-

-mi dispiace tanto…mi dispiace tanto amore mio!!-

Piangeva come una disperata e non riuscivo a capire il perché.

Lei riprese a parlare. –non volevo litigare con te-

Mi sembrò tanto piccola e indifesa in quel momento…mi fece tanta tenerezza.

-Va bene…lascia stare…non fa niente..- decisi di rassicurarla e cominciai ad accarezzarle i capelli.

Lei staccò il viso dalla mia spalla e mi guardò negli occhi.

-Cosa c’è?- era troppo strana.

-Oggi ero nervosa…avevo paura…-

-Di cosa?-

-Stamattina sono stata dal medico di famiglia…e…-scoppiò di nuovo a piangere –e mi ha detto che ho una malattia al cuore...- mi disse tra i singhiozzi.

Non ci potevo credere…sgranai gli occhi e l’abbracciai più forte che potevo.

Anto…malata?? Di cuore per giunta…

Era incredibile…non poteva essere vero…

Da quanto?quanto era grave??

-Amore mio ho tanta paura…-

-Non preoccuparti Anto...non ti preoccupare…-

-Mi prometti che tu non mi lascerai mai?- mi chiese, quando il pianto si fermò un po’.

-Certo…te lo prometto…mai…-

 

 

 

Spazio autrice:

Sorryyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy

Amorine scusatemi per il ritardo!! Ma ho avuto problemi con il pc…con internet ecc…spero che con questo capitolo mi posso far perdonare un po’!! XD

Mi raccomando…lasciatemi tanti bei commentino!! ^^

 

 ella96: ma che ciedi perdono!! Non ti preoccupare!! Comunque ho fatto bruno con il pearcing per due motivi: 1)perché a me ai ragazzi un pearcing piace (ovviamente non quelli pieni e ne in posti strani!!) e 2)perché comunque loro adesso sono adulti e di certo non li posso far essere né comportarsi ancora come dei 12enni XD un bacinooo!!

 

 girlstar: wowwowowowowwow!! Che commento lungo!! GRAZIE!! Non ti preoccupare, io sono sempre super mega contenta di tutti i bei complimenti che mi fai!! E non so davvero esprimerti quanto sono felice quando li leggo!! Mi fanno sempre venire voglia di scrivere ancora di più!!

Anche io sono una fan della coppia Giusy/Guido e lei è il mio personaggio preferito!!

Ti prometto che le cose tra loro in un futuro andranno meglio!! Grazie ancora per tutte le belle cose che mi hai detto!! (e soprattutto per aver letto e recensito l’altra mia storia!!!)GRAZIEEEEE!!

 

 sabry99: muahahahahaah ti voglio lasciare con questo enorme dubbio!!! Muahahaha

vabbè no scherzo XD loro sono troppo perfetti e la mia mente malata vuole elaborare qualche problemino anche a loro!!

 

 Miraclegirl: te l’ho chiesto anche per una questione di privacy…comunque non c’è proprio niente di male! Anzi è la cosa più bella che può capitare ad una donna!!e sono sicura che tu sarai una mamma bravissima e dolcissima!! Per quanto riguarda il nome..io adoro i nomi strani (pensa volevo chiamare uno dei miei figli Drake!! Ovviamente io non ne ho ancora eh!! Ahahah)..comunque due nomi che a me piacciono un sacco sono Riccardo e Eva!! Anzi no!1chiamala come me:Clarissa!! Hihihih ovviamente scherzo!!non prendermi sul serio!!

Ritornando alla tua recensione…visto chi li ha interrotti?? Il nostro Jo!! Poverino...che pena che mi fa…comunque grazie 1000 di tutti i complimenti che mi fai!!sei troppo carina!! Grazieee e fammi sapere se questo capitolo va bene!!zauuuu

 

 MARI 95: ho ottenuto un’altra lettrice!! Olèèèè!! A parte gli scherzi…grazie per il complimento e per quanto riguarda Bruno e Patty…bho..può essere!!di sicuro non adesso!!

 

 _pat__xD: grazie, grazie, grazie!! Eh si…Bruno è proprio un diavolo tentatore…e questo non è ancora niente!! A me i ragazzi un po’ così piacciono e quando scrivo cerco sempre di metterci quanto di più vero ci possa essere!!!grazie mille per aver letto!!zauuuu!!

 

Detto questo…al prossimo capitoloooooo!! Grazie ancora a chi ha letto e recensitolo!!besosss

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: Preparativi ***


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Capitolo 13: Preparativi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-ok ragazze! È ufficiale: sono entrata nel panico!- fece Tamara in preda ad una crisi di isterica.

Tutto questo perché avevamo programmato circa un mesetto primo tutti i particolari della festa per Fabio e solo qualche giorno prima del compleanno eravamo uscite per organizzarla “davvero”…

Risultato?

Non abbiamo trovato nessuna band. Il cantante dell’unica band che eravamo riuscite a trovare si è beccato la febbre a 40 e aveva contagiato tutti gli altri.

Il pasticciere ha sbagliato la nostra ordinazione e adesso la torta, invece che essere bianca con una crema al cioccolato e con delle scaglie al cioccolato sopra, era di uno strano verdino con su una sconcia attrice porno come foto.

Non avevamo la lista completa degli invitati.

Non avevamo i vestiti!

Tamara non gli aveva comprato ancora il regalo.

Io e Giusy avevamo litigato con i nostri ragazzi. (ok, questo non era un problema che c’entra con la festa di Fabio, ma comunque era un problema!)

IL ristorante che doveva provvedere al cibo si era leggermente dimenticato di dirci che nello stesso giorno aveva un matrimonio.

E infine, ma non meno disastroso, Tamara stava per avere un collasso nervoso e noi due povere sconsolate, la seguivamo per tutta Buenos Aires mentre lei parlava da sola e imprecava contro chissà chi!

L’unica cosa buona di tutte quelle giornate orribili, era che almeno il locale ce l’avevamo! Ma solo perché era quello dello zio di Tamara!!

-Dai Tamy…troveremo una soluzione…- cercò di consolarla invano Giusy.

-Ma quale soluzione??!-

-A tutto c’è una soluzione!- feci io, per dare man forte a Giusy.

-Ah davvero?- fece ironica Tamy –allora dimmela!-

-ehm…cioè…nel senso…più o meno si può fare…si...forse…no non lo so XD- ammisi io alla fine e Giusy mi mollò una gomitata nel fianco, che mi tolse il respiro per un buon quarto d’ora! Va bene! Non è possibile…sarà stato qualche secondo…

-Tamy dai…abbiamo ancora un po’ di tempo!-

-Un po’ di tempo?!- Tamara usò un tono di voce con tre ottave più alto –Giusy la festa è dopodomani!-

-Ok- feci io e entrambe si voltarono –non ci facciamo prendere dal panico!-

-Troppo tardi…oddio non riesco a respirare!- Tamara si portò una mano alla pancia e cominciò a camminare in cerchio.

-Mhm…andiamo di bene in meglio!- mi disse Giusy, per poi andare da Tamy –su, su…respira…-

Dovevamo trovare una soluzione o ci saremmo giocate Tamara!!

Cominciai a pensare…a elaborare qualsiasi tipo di soluzione per aiutare Tamara e fare questa benedetta festa!

Pensavo e ripensavo e alla fine arrivai a una soluzione!

-ragazze ho trovato!- feci, dirigendomi da loro, che si erano sedute su una sorta di muretto.

-Cioè?-

-Prima di tutto dobbiamo dividerci, così faremo prima! Tamy tu vai da Sol e convincila a convincere Santiago a fare la torta e dopo vai a comprare il regalo! Giusy, tu vai a racimolare nei vari ristoranti…pizzerie…e dovunque puoi trovare un po’ di cibo…! Io penserò alla band! Quando tutte abbiamo finito, se è presto, andiamo insieme a comprare i vestiti, i capelli eccetera!-

Mi sentivo tutta gasata e dopo “la mia soluzione” lo erano anche loro.

Tamara aveva ripreso a respirare e Giusy aveva cominciato a ringraziarmi in tutte le lingue del mondo!

Cominciammo a separarci e quel momento di acuta depressione sembrava essere finito!!

 

 

 

 

Tamara

Via del Patito Linda ore 10.45

Feci un altro respiro e poi un altro.

Era da molto che non vedevo Sol e Santi e la prima cosa che dovevo dirgli era un favore…diciamo che avrebbero tutti i motivi per mandarmi a...

Ma dopotutto erano nostri amici! Dovevano aiutarci! E poi altrimenti io sarei morta!!

Dopo un altro respiro mi decisi a suonare il campanello e dopo pochi secondi sentii dei passi affrettati al di la della porta.

-Chi è?-chiese una squillante voce femminile.

Sol, ovviamente…

-Sol, sono Tamara!- risposi io cordiale, aspettando che lei aprisse la porta.

-Oh ciao Tamy! Vieni, entra!- aprì la porta con un sorriso a 32 denti e mi incitò ad entrare.

Quella casa non era proprio grande…diciamo che era un mini appartamento, ma aveva sempre avuto un non so che di speciale…era piena di un calore magico…forse era l’amore che l’uno provava per l’altra a rendere quel posto così speciale.

Sol mi condusse in una piccola cucina, dove trovai Santi, che ovviamente stava cucinando!!

-Ciao Tamara! Da quanto tempo! Come stai?- Santi si pulì le mani con uno straccio e poi si sedette su una sedia, invitandomi a fare lo stesso.

-Tutto bene, grazie. Voi?- anche sol si sedette e fu proprio lei a rispondermi.

-Tutto bene…solo ci dispiace di non aver rapporti con voi come prima. Siete rimasti così uniti e noi ci sentiamo un po’ tagliati fuori…-mi confessò lei, ma più che una chiacchierata, mi sembrava un’accusa…

Andiamo bene…non solo la pensavano così, ma dovevo chiedere loro anche un favore!

Non volevo passare per quella che pensa solo ai propri interessi, ma quella volta si trattava di Fabio e dovevo farmi forza.

-bhe…siete voi che vi siete un po’ isolati. Ovviamente a noi farebbe più che piacere avere un’amicizia stretta come prima. Siete sempre stati due dei nostri migliori amici!-

-Si anche a noi farebbe piacere- concordò con me Santi. Probabilmente aveva riconosciuto che erano stati loro a sbagliare e aveva voluto troncare l’argomento.

-Bhe…non è facile sopportare ancora Antonella, eh?- mi chiese Sol ridacchiando.

-No, per niente! Ma è la ragazza di Bruno e ce la dobbiamo ancora sopportare! Però poverina…-aggiunsi alla fine.

-Perché?-

-perché abbiamo saputo da poco che ha una malattia al cuore…-

-Oh…- si limitarono a dire.

Di certo a loro non poteva fregar di meno…vivevano nella loro bella campana di vetro, al riparo da tutti i nostri problemi…

Pensandoci bene…siamo sempre stati noi…cioè il nostro gruppo è sempre quello…non è che ci portavamo sfiga a vicenda?!

A questo punto era l’unica spiegazione plausibile!

-Tamara, ma cosa ti porta qui?- mi chiese Santi più sbrigativo.

-Bhe…ecco…ragazzi sono nel panico! E solo voi mi potete aiutare!- ammisi in fine. Sarei arrivata anche a supplicarli!

-Dicci Tamara…in cosa possiamo aiutarti?- Sol aveva uno sguardo preoccupato.

-Dopodomani è il compleanno di Fabio, ve l’ho detto no?, e siamo nei casini! La band si è ammalata, non ho il regalo, non ho i vestiti, non ho il cibo, non ho niente! Fa 21 anni e vorrei organizzargli una festa stupenda, ma mi sento inutile! Non mi è riuscito niente e ci mancano due giorni alla festa!- spiegai tutto velocemente e con gran panico.

-E non cosa possiamo fare? Dicci! Faremo di tutto!- mi rispose dolce Santi.

Come avevo potuto dubitare di loro?

-Santi mi dovresti fare tu la torta! Ti prego!-

-E tutto qui quello che mi dovevi chiedere?! Per così poco Tamy! Ma certo! Dimmi come la vuoi-

Gli spiegai tutto e dopo una ventina di minuti, uscii da quella casa più che soddisfatta.

Un problema era stato risolto; chiamai Giusy e Patty tutta contenta e andai a compare il regalo per il mio bel Fabio.

Per prima cosa andai a ritirare l’unica cosa che ero riuscita a farmi fare prima: una foto nostra enorme fatta a puzzle.

Dopodichè andai in uno stupendo negozio del centro, in cerca di un bello scrigno.

Alla fine, tra i tanti, optai per uno marrone stile antico di legno scuro, con le rifiniture e il gancetto di chiusura in oro.

Pagai moltissimo quel cofanetto, ma per il mio Fabio questo e altro.

Alla fine andai in un negozio di dolci e comprai una ventina di ovetti di cioccolata bianca (la sua preferita!).

Misi tutto in un’enorme busta. Domani, a casa, avrei aperto con tanta pazienza tutti gli ovetti e in ognuno di essi avrei messo un pezzo di puzzle. Alla fine, tutti questi ovetti li avrei messi nello scrigno.

Ero troppo contenta! Mi piaceva un sacco quest’idea!

Dopo essermi congratulata da sola, andai in una gioielleria lì vicino e comprai un bracciale doppio in oro bianco con dei disegni neri e feci fare dalla commessa, antipatica e acida tra l’altro, un bel pacchetto.

Quella sarebbe stata una festa meravigliosa!!

 

 

 

 

Giusy

Ok! In fondo dovevo solo trovare del cibo! Non c’era niente di più facile!

Bastava ordinare tutto e parlo a prendere il giorno della festa!

Unico problema…dove trovavo un posto dove mi davano una centinaia di pizzette?!

Presi il cellulare e cominciai a vagare nella rubrica, fino ad arrivare al numero che cercavo.

Amore…come era strano leggere così il suo nome in rubrica…

Chiamai e dopo vari squilli mi rispose una voce assonnata.

-Gon…stavi dormendo?-

-Mhm- mugugnò lui dall’altro capo del telefono.

-Ho bisogno di te…mi dispiace per ieri…non volevo litigare-

-Non ti preoccupare…ma mi hai chiamato solo per dirmi questo?- adesso la voce era completamente priva di accenni di sonno.

-No…sono all’incrocio del nuovo centro commerciale e il bar King’spuoi venire? Ho proprio bisogno del tuo aiuto…- chiesi io, con il tono di voce più avvilito che potessi fare.

-Ok aspettami lì…tra poco sarò da te!-

Gon mise giù e io andai ad appoggiarmi a un muretto per aspettarlo.

Era sempre presente per me e questa era una cosa che mi piaceva tantissimo in lui.

Era pronto a donarmi tutto se stesso e ad aiutarmi in mille modi.

-Ciao- alzo gli occhi e vedo un ragazzo castano con un gran sorriso.

Lo guardai meglio. Mi sembrava di conoscerlo.

Aveva dei capelli castani simili a quelli di Matias, occhi dello stesso colore dei capelli, era alto e con un fisico atletico.

Fatto bene il ragazzo, non c’è che dire!

-ciao…- gli risposi spaesata.

-Sei josefina, giusto?-

-Giusy…ma tu?-

-si scusami! Io sono Andres!- si presentò e mi tese cordiale la mano.

-Piacere. Ma come fai a conoscermi?-

-Abito nel tuo stesso quartiere e ti vedo spesso, o meglio…ti guardo spesso-

Ecco perché aveva un’aria familiare!

-mi guardi spesso?- chiesi senza capire.

-Si…ecco…mi piaci…mi sei sempre piaciuta…ti va di uscire qualche volta?- mi chiese timido, ma guardandomi diritto negli occhi.

Uscire?!

Insieme?!

-bhe…vedi…- stavo cercando un modo carino per dirgli di no, che non era proprio il caso, ma lui fraintese la mia esitazione, perché si piegò in avanti con l’intento di baciarmi.

Una grande mano, però, si posò sulla sua spalla e lo tirò bruscamente via.

-cosa pensavi di fare?-

-gon!- esclamai, contenta di vederlo.

-La stavo per baciare, ma da quando sono fatti tuoi Gon?- chiese lui portandosi davanti a gon.

-Sono fatti miei dal momento che lei è la mia ragazza, Andres- lui sembrò tentennare un attimo. Dedussi che si conoscevano anche…-e poi Gon è solo per gli amici e parenti…e dato che tu non sei né l’uno né l’altro chiamami gonzalo, ok? E adesso è meglio se vai, sai…non mi piace tanto fare a pugni davanti alla mia ragazza…ma se è proprio necessario-

Andres guardò lui, poi me e poi di nuovo lui. Alla fine decise che era meglio non mettersi contro gon e se ne andò.

-Mi spieghi perché ti stavi facendo baciare?!- si volse verso di me e mi fece quella domanda arrabbiata.

-io non mi stavo facendo baciare…mi aveva chiesto di uscire e io stavo cercando un modo carino per dirgli di no…e poi il resto lo sai-

-Un modo carino per dirgli di no?! Non esiste un modo carino! No è no! Pensa se arrivavo due secondi dopo…lo avrei ucciso!-

Sorrisi e mi avvicinai a lui.

-Sai…sei ancora più carino quando sei geloso…-lo baciai e lui si ammorbidì subito.

-è solo che…mi sento morire se penso che un altro ti possa baciare…-

-non ti preoccupare…tu sei l’unico che bacerò- gli confessai con un sorriso.

-Promesso?-

-Promesso!-

-Ok…cosa dovevamo fare?- mi domandò dopo un po’.

L festa! Me n’ero del tutto dimenticata!

Aggiornai velocemente Gon e insieme ci dirigemmo verso una pizzeria che conosceva lui.

Montammo sulla sua stupenda moto (mi piaceva un sacco!!) e in meno di dieci minuti arrivammo in una pizzeria niente male.

-gon…ma non dovremmo andare in una rosticceria?-

-tu non ti preoccupare!-

Entrammo per mano e lui disse qualcosa nell’orecchio a un ragazzo all’entrata della sala.

Questo ragazzo, alto e magro con un naso adunco, ci portò in una stanza, dove poco dopo, venne un ragazzone corpulento sui trent’anni circa.

-Oi guarda un po’ chi si rivede!-

-Ehi Max!-

I due si salutarono con un abbraccio tipico maschile, come quello da gorilla che a volte si vedono nei film.

-Chi è la bambolina? Una tua amica?-

Bambolina?!

-Senti caro bambolina chiami tua sorella!- scattai subito io, ma gon mi tirò per un braccio e mi strinse a sé.

Non ero un tipo aggressivo, ma i ragazzi come lui non li sopportavo proprio.

-Che caratterino- commentò Max, per niente intimorito dalle mie parole.

-Max vedi di andarci piano. È la mia ragazza…-

Lui parve sorpreso, fatto sta che nei seguenti dieci minuti che restammo con lui, mi ignorò quasi del tutto.

-Ok, amico scusa. Cosa posso fare per te?-

-Tuo fratello ha ancora quel mega ristorante?-

-Certo certo-

-Bene- gon mi sorrise e io lo guardai senza capire. –mi servirebbe un favore!-

Gon cominciò a parlare e spiegò tutta la situazione…della festa, del cibo e di tutto il resto.

Max ci rispose che lui e il fratello sarebbero stati ben lieti di aiutare un vecchio amico e così anche la fase “cibo” era terminata con successo.

Uscimmo dalla pizzeria e io mi precipitai a chiamare Tamara e Patty, entusiaste che la festa stava riuscendo.

-Certo che non ti posso portare proprio da nessuna parte…sei troppo bella- mi disse gonzalo sorridendo.

-Grazie…-

Lo baciai e dopo montammo sulla moto, con l’intenzione di fare una bella passeggiata.

 

 

 

Patty

Ovviamente io, non contenta, mi ero presa il problema più difficile da risolvere!

Dove la trovavo una band un giorno e mezzo prima della festa?!

Ovviamente non potevamo far suonare i ragazzi, perché non era proprio l’ideale far passare il festeggiato tutta la sera a suonare.

Optai per vagabondare per alcuni locali…magari lì potevo trovare qualche gruppo interessato all’idea.

Andai nel primo locale, la cui clientela non era proprio la migliore…

Ovunque c’erano camionisti ubriachi che mi guardavano con occhi lascivi e potevo giurare di aver visto qualcuno toccarsi posti…

Ok! Era meglio fuggire da lì!

Uscii di corsa e cominciai a  camminare in una direzione imprecisa.

Incredibile che esistessero ancora posti così! Sembrava una di quelle locande di fine settecento, con lord e banditi scalmanati e donnine dagli abiti succinti.

Il secondo e terzo locale, se possibile, erano ancora peggio del primo.

Erano due ore che camminavo e tutto era un fiasco completo.

Da lontano vidi l’insegna di un bar che non conoscevo e decisi che era meglio provarli tutti…tanto…

Entrai e la pesante porta di legno scuro scricchiolò un po’.

C’era una luce soffusa e una musica di sottofondo.

Il locale non era proprio pieno, ma in fondo erano le 13.00…chi voleva ubriacarsi già?

Sul lato dentro c’era un grande bancone a U, con una bellissima ragazza che preparava i drink.

Mi avvicinai a lei e aspettai che avesse finito di servire alcuni signori prima di parlare.

-Ciao!-

-Ciao amore…dimmi…cosa ti offro?-

Era una mia impressione o questa tipa mi guardava un po’ come quei camionisti?! E poi…amore?!

La guardai meglio, era proprio bellissima: aveva lunghi e folti capelli neri e occhi di un verde bottiglia. Di fisico non sapevo com’era, perché era semi nascosto dal bancone.

-Ehm…volevo solo sapere se qui fate musica dal vivo…- chiesi interdetta.

-Certo-

-E potrei parlare con il manager del gruppo?-

-E cosa mi dai in cambio?-

-Come?!- uscii dal bancone e mi venne vicino.

-Cosa mi dai se ti faccio parlare con il manager?-

-La mia eterna gratitudine?- la buttai sul ridere per non piangere…ma cosa voleva questa da me!!

-Oltre ad essere molto carina sei anche simpatica..bene…-

Mi guardò in modo strano e io per istinto indietreggiai.

Ma questa era…?

-Ti stai chiedendo se sono lesbica?-

Oddio…ma dov’ero capitata!!

Non lo volevo sapere! Non lo volevo sapere!

-Bhe si lo sono- ammise con noncuranza, come se fosse una cosa più che ovvia –e tu saresti proprio il mio tipo.

Si avvicinò a me e io indietreggiai ancora di un passo.

-Non aver paura…che c’è? Non ti piaccio?- cominciò a ridere. Aveva una risata cristallina…certo però…che spreco!

-nono sei una bella ragazza!-

Cazzo…! A una lesbica non era proprio quello che dovevo dire!

Infatti lei ghignò e si avvicinò di molto…

-Bene…andiamo un po’ di là?-

-Senti…io sono carina, simpatica, ma ho anche altri orientamenti…!- meglio mettere le cose in chiaro.

-Oh che peccato!- si staccò subito –va be…fa niente! Sarà per un’altra volta! Comunque dimmi-

-dirti cosa?-

-sono la manager degli Oblivius, il gruppo che suona qui-

Ma si! Andiamo di bene in meglio!

-Oh non ti preoccupare per prima! Dimentica tutto! Dimmi cosa ci proponi!-

Dopo una mezz’ora ci mettemmo d’accordo e gli versai una piccola caparra.

Uscii dal locale più sconvolta di quando ero entrata.

All’uscita chiamai le altre due pazze e raccontai loro tutto.

Decidemmo di incontrarci davanti al bar dello zio di Tamy e quando le vidi, loro stavano ancora ridendo!!

 

 

Spazio autrice:

ragazze siete mitiche, eccezionali, stupende, uniche, meravigliose….!! Ok mi fermo! (per il vostro bene!!)

Davvero, non contentissima, mi avete lasciato ben 9 recensioni in un solo capitolo! Non le ho mai ricevute! Vi ringrazio davvero di cuore!! Siete super!!

Vi adoro proprio un sacco!!

Ok, passiamo ai ringraziamenti!!

 

Alexiel94: bhe si…jo è proprio esagerato a volte!! Si togliesse di mezzo lui e l’altra ci farebbero un favore!!

 

 Miraclegirl: qui l’unica cosa meravigliosa sei tu!! Sei troppo tenera e gentile!1 ogni volta mi rendi sempre più felice con tutti i tuoi commenti! Ormai arrivo a leggermeli dieci volte al giorno, come una scema!!!

Il contenuto della lettera lo svelerò tra un paio di capitoli, ma non ne sono sicura, perché correlato ad essa ci sarà un episodio importante.

Non so dirti quando perché io la storia in testa non ce l’ho XD nel senso che io invento le cose mentre scrivo XD

Fammi sapere se anche questo capitolo ti piace, anche se è solo un chappy di passaggio!!

Ps. Pamela è davvero un nome molto carino e dolce!!

 

Kiky_Cullen96: davvero?? Tutti insieme? O.O wow grazie!! Spero continuerai a seguirla fino alla fine!!

Anche io solo qualche tempo fa ho pensato a questa coppia, ma cominciava a piacermi ogni girono di più!!

 

MARI 95: concordo con te!!saltiamo tutte addosso a bruno!! U.U per quanto riguarda il tentatore…bhe…io li adoro così!! Baciii

 

  ella96: ok ti accompagno!!!! Comunque Gon è un bravo ragazza in fondo, anche se combina tanti guai!! E poi e proprio carino!! Complimenti a mamma molina!! Ahahaha

Per quanto riguarda anto, non ti preoccupare!!non la faccio morire!! XD

 

 _pat__xD: eheh furbacchiona!! Se ti dicessi questa cosa svelerei anche troppo!! È un elemento che ho messo proprio per suscitare questo pensiero e sono proprio contenta che ci sono riuscita!!

 

 bella187: grazie!!! Però mi dispiace…non posso farlo arrivare proprio presto…o forse si XD non lo so…io creo mentre scrivo XD quindi può essere anche che questo capitolo fatidico arrivi presto.

 

girlstar: eh già..anto se non crea problemi non è lei! Comunque io la ucciderei lo stesso!! XD comunque nella festa succederanno delle belle!! Commenta anche qui se ti va!!zau!!

 

 sabry99: ciao!1 anche a me tanto!! Come va?? Grazie mille per i complimenti, comunque non penso farò lasciare jo e patty, altrimenti le cose sarebbero troppo facili XD non sei cattiva!1 è un dubbio che è venuto anche ad altre!1 comunque non svelerò niente!! Ziaoooo!!

 

Ragazze, grazie ancora a tutte…non so se riuscirò a postare presto perché sono un po’ malaticcia e mi sento una schifezza!!

A prestooo!!

Baci…DARK MOON <3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: La festa dei noi ***


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Capitolo 14: La festa dei “noi”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Ma perché dovresti prepararti a casa nostra?!- sbottò Giusy a una indifferente Antonella, che continuava placidamente a mettersi lo smalto rosso sulle unghie.

-Perché è più conveniente per il mio ragazzo e poi non vedo perché devo darti tutte queste spiegazioni dal momento che non sei nessuno e questa non è solo casa tua-

-Pesa bene le parole prima di parlare Tontonella o ti strappo uno ad uno tutti i capelli di quella parrucca che ti ritrovi!- fece Giusy, costringendola a guardarla in faccia.

Ma perché Giusy era così furiosa oggi?

-E così vorresti farmi paura?! Guarda che non serve a niente sfoderare quelle zanne che ti ritrovi!-

-Zanne? Guarda Tontonella che se sei ancora viva è perché mi fai pena!-

-Pena io?! Qui l’unica a far pena sei tu! Sei così pietosa da metterti con un ragazzo che nemmeno ami!-

Anche lei se n’era accorta?

Ormai anche i pesci rossi di Tamara si erano resi conto che lei si sforzava di amare Gon…

-Sai Antonella? Io mi domando come tu possa avere una malattia di cuore, dal momento che non ne hai uno! E poi tu pensa al tuo di ragazzo dal momento che non credo dovresti stare tranquilla!-

Antonella la guardò senza capire e ci era mancato poco che io cadessi dallo sgabello sul quale ero seduta.

Avevo capito benissimo dove era voluta arrivare con quella frase, infatti notai che Antonella mi aveva guardai con la punta degli occhi.

Dovevo ricordarmi di non infliggere troppo dolore a Giusy quando dopo l’avrei uccisa!

Non le si poteva confessare niente che subito lo usava come arma! Era incredibile!

Prima che la discussione degenerasse, intervenne Tamara, ricordando alle due che se si fossero azzardate a rovinare la festa, sarebbero dovute fuggire in un altro continente per scappare alla sua furia.

Così ricominciammo a prepararci, da notare, però, che mancavano ben 4 ore alla festa!

Con un pretesto Matias era riuscivo a portarsi via Fabio ed era tutta la giornata che non si vedevano e non si sentivano…per fortuna!

Comunque decisi di non far notare, Antonella compresa, che quella frase mi aveva fatto sussultare, così riguardai il mio vestito, richiedendomi ancora dove avrei trovato il coraggio per mettermelo.

Quando lo avevo visto nella vetrina nel negozio, non so perché, avevo avuto un solo pensiero: sarei piaciuta a Bruno con quel vestito?

Ma perché il mio primo pensiero non è stato se fosse piaciuto a Jo?

Jo…si ostinava a non parlarmi… si ostinava a non incrociarmi…si ostinava a voler far finta che non esistessi.

…Erano già tre notti che non tornava a casa e non avevo idea di dove fosse.

Ero preoccupata, confusa, ma lo volevo con me…mi aveva promesso che sarebbe venuto…dovevo averlo vicino stasera, perché con Bruno ci sarebbe stata lei…lei che era stata parte importante del mio dolore…

A volte penso che esagero a parlare così di quello che successe…ma io mi ero sentita tradita…tradita non solo dal mio migliore amico, ma anche dalla persona che avevo capito di amare…

Sentii subito una fitta al cuore…era proprio vero…di ricordi si muore…nemmeno il pensiero di quello che poteva essere faceva male come quello che c’era e non ci sarà più…

Che pensiero contorto…che realtà contorta…una realtà che non mi piaceva…

Aveva ragione Jo…

Perché ero tornata?

Cosa mi tratteneva ancora qui?

La risposta mi arrivò diritta dal cuore…

Due occhi verdi…ecco cosa ti tiene ancora qui…

Due occhi verdi che mi avevano seguita per cinque anni…due occhi verdi che mi avevano fatto piangere…due occhi verdi che mi ricordavano la mia codardia…due occhi verdi per cui volevo lottare, ma non avevo la forza…due occhi verdi che mi avevano fatto innamorare…

-Patty a cosa pensi?-

-niente Giusy…perché?-

-Perché ti sei imbambolata a fissare quel vestito…non ti preoccupare…lui guarderà solo te stasera- aveva negli occhi una certezza solo sua.

-Tzè…proprio me…avrà la sua ragazza al suo fianco…- le ricordai.

-Ma non quella che vorrebbe-

-Eh?-

Giusy non mi rispose, mi lanciò uno sguardo eloquente e poi se ne andò.

Due occhi castani, però, ci aveva osservate e un’Antonella attenta aveva ascoltato ogni parola.

-Ragaaaazzee!! Possiamo vedervi?!-

Le teste di Bruno, Alan, Santiago e Gonzalo, sbucarono dalla porta di poco aperta.

In meno di due secondi arrivò loro addosso di tutto: tre mutande, due maglie, un asciugamano, due paia di pantofole, una scatola uscita chissà dove e altra roba di dubbia provenienza.

-Uscite immediatamente di qui!!- strillò Caterina, che non aveva il pezzo di sopra.

-Chiudete gli occhi e andatevene! Ma siete cretini?!- urlò Giusy, che invece si era appena tolto quello di sotto.

I ragazzi capirono che era meglio andarsene, così malconci uscirono dalla stanza.

Non ricominciammo a prepararci, questa volta senza disturbi da parte di nessuno.

 

 

 

Eravamo tutti nel salone principale, aspettando le nostre belle, chi più ansioso, chi meno.

Tutti erano contenti, tranne Jo, che stava appoggiato al muro poco distante da noi ed aveva un’aria alquanto cupa.

Non potei non notare che, se avevano litigato io ero più che felice…

-sono quattro ore che si sono preparate…non vedo l’ora di vederle!- fece Santiago.

-Tzè! Secondo me dopo quattro ore, con tutto quel trucco che si saranno messe non le riconosceremo nemmeno!- disse ironico mio fratello Gon.

-Dai ma quanto sei cattivo!! Non riconosceresti nemmeno la tua Giusy?- gli domandai io, per punzecchiarlo un po’.

-Ma che c’entra! Lei è bella con o senza trucco! E poi la riconoscerei a occhi chiusi!- mi rispose sulla difensiva.

Tutti cominciarono a ridere, ma le nostre risate furono smorzate dalle ragazze che scendevano.

La prima a scendere fu Sol, che aveva un mini vestitino nero con delle striature dorate.

Il vestitino si allacciava al collo e si congiungeva al centro del vestito con una sorta di anello.

Aveva i capelli sciolti e mossi che le arrivavano alle spalle.

Santi era rimasto del tutto sbalordito. Aveva la bocca spalancata e quando lei gli arrivò vicino, lui riuscì solo a balbettare uno bellissima e stupenda a stento.

La seconda fu Caterina, che aveva un vestito che le arrivava al ginocchio verde, dei sandali dello stesso colore e i capelli raccolti in una bellissima coda alta.

Era truccata leggermente, con dell’ombretto verde chiaro sugli occhi e una leggera matita nera.

La reazione di alan fu per lo più uguale a quello di San.

Appena l’aveva vista aveva cominciato a battere le mani da solo e l’aveva baciata, dicendole che era la più bella.

Poi fu la volta di Tamara.

Aveva un vestito lungo un po’ fin sopra al ginocchio blu. In vita aveva una cinta di pelle nera con una rosa di lato dello stesso colore, mentre la parte di sotto del vestito era formata da un doppio velo.

Aveva anche lei i capelli sciolti ed era truccata pochissimo.

Certo che erano tutte bellissime!

Dopo scese Antonella e non potei non notare che fosse veramente bella.

Aveva un vestitino cortissimo nero, che si intrecciava dietro al collo. Sul seno aveva una fascia, poi il vestito si allargava, per poi restringersi con un0altra fascia sulle cosce.

Aveva i capelli sciolti, fermati di lato da delle mollettone nere.

Era abbastanza truccata e scendeva le scale con il suo solito modo disinvolto e vanitoso.

-ti piace?- mi disse nell’orecchio, una volta che l’ebbi al mio fianco.

-Sei bellissima- le dissi e lei si toccò i capelli.

-Lo so- fece guardandomi negli occhi.

-Ma Giusy?- chiese Gon.

Neanche finì di dirlo, che Giusy comparve in cima alle scale. Un altro po’ e dovevamo mantenerlo noi in piedi.

Aveva un vestito rosso scuro  che si legava al collo, ma non era come quello di Anto, con un generoso scollo.

Sotto al seno aveva una fascia a forma di triangolo e poi il vestito scendeva a “livelli” pieghettati, arrivando fino a metà coscia.

I capelli erano raccolti del tutto e alcuni ricci le ricadevano sulle spalle.

Era truccata normalmente, con un rossetto leggermente rosso che le delineava meglio i contorni della bocca.

Gon era estasiato…si vedeva proprio che era innamorato perso…non aveva occhi che per lei…peccato che non potessi dire lo stesso di lei e questo mi faceva male…

Gonzalo sarebbe rimasto ferito da tutta quella storia…

-Sei bellissima amore mio…la più bella!-

-Ma come sei sdolcinato!- feci sarcastico con mio fratello, buttando un occhio alla scala, per poi fissarla di nuovo, ma con più incredulità.

In cima ad essa c’era la creatura più bella che avessi mai visto.

Non di una bellezza rara, ma unicamente meravigliosa.

Patty indossava un vestito nero che le arrivava a metà coscia.

Era scollato e la rotondità del suo seno perfetto giocava al vedo non vedo.

In vita aveva una sorta di bustino nero lucido, con tre piccole fibbie.

Il vestito, poi, scendeva leggero sui suoi morbidi fianchi. Due gambe snelle e ben tornite si muovevano in modo sinuoso, lasciando che il vestito ondeggiasse un po’.

Indossava un paio di decoltè nere lucide e dal tacco altissimo; i capelli erano sciolti e di un liscio quasi finto.

La matita sugli occhi mettevano in risalto i suoi occhi di cioccolato e il rossetto rosso, ma non troppo, faceva diventare la sua bocca ancora più desiderabile di quanto non fosse.

Mentre guardavo lei, lanciai un’occhiata a Jo, che la guardava anche lui come se fosse un sogno.

Una grande gelosia mi assalì e avevo tanta voglia di urlargli che lei era un sogno, si, ma era il MIO sogno!

Era bella da far paura e sensuale da far impazzire.

Non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso e non mi importava se Antonella lo avesse notato, se Jo mi avesse spaccato la faccia, se il mio cuore si era fermato…in quel momento esisteva solo lei…intorno a noi…IL VUOTO…

 

 

 

 

Stavamo immersi e zitti nell’oscurità dell’enorme entrata del locale dello zio di Tamara.

Al mio fianco c’era Antonella, che si lamentava sotto voce del ritardo di suo fratello.

Subito Giusy le intimò di stare zitta, altrimenti sarebbe fallita la sorpresa.

La lite tra le due fu smorzata dal suono di due voci in vicinanza.

-Ma perché è tutto buio?- chiese Fabio senza capire.

-Ma che ne so! Forse…-

In quel momento arrivarono nel salone tutto addobbato e le luci si accesero subito.

-AUGURIIII!- urlammo tutti, contenti ed eccitati, mentre Fabio ci guardava con gli occhi sgranati e un sorriso ebete.

-Non ci posso credere…-

-Auguri amore mio…buon compleanno!- fece Tamy andandogli incontro e baciandolo a stampo.

-Se avessi saputo che c’era una festa, mi sarei vestito meglio!- disse lui ironico, ricambiando il bacio di Tamara.

-Non importa…sei bellissimo lo stesso…- lo rassicurò Tamara sotto voce.

-Tu sei bellissima…-

I loro occhi si incatenarono e scattò di nuovo quella magia che durava da sei anni.

-Ragazzi, scusate, non vorrei interrompervi…ma se cominciate così noi ce ne possiamo pure andare!- feci io ridendo, con un Jo accanto a me sempre più taciturno.

-Hai ragione! Scusateci!- tutti cominciarono a ridere e finalmente la vera festa cominciò.

Gli Oblivius dal palco cominciarono a suonare una canzone, non troppo alto, mentre portavamo Fabio all’enorme sala dove c’erano tutti i regali.

Tra quella montagna di pacchetti sembrava un bambino, non sapeva dove girarsi e non condividevamo la sua felicità.

-Dobbiamo parlare- Jo mi tirò per un braccio e uscimmo dalla stanza, sotto lo sguardo vigile e geloso di Bruno.

-Dimmi- dissi io una volte che entrammo in una stanza più silenziosa.

-dimmi? Sai bene di cosa dobbiamo parlare, ma dal momento che non ti è importato per niente chiarire con me devo dedurre che la nostra storia aveva valore solo per me!-

-perché dici aveva?- chiesi io timorosa della risposta.

-Perché adesso non lo so più-

-Non mi ami più?-

-Oh Patty per favore! Adesso non far passare me per l’insensibile! Lo sai benissimo che ti amo ancora! Ed è per questo che sono ancora più deluso dal tuo comportamento-

-Deluso di che Jo?! Hai fatto tutto tu! Ti sei dato TU la risposta alla domanda che tanto ti premeva farmi!- sbottai io, questa volta anche un po’ arrabbiata.

Lui non voleva passare per l’insensibile, ma io non volevo passare per la stronza!

-Appunto! La risposta che non mi hai dato! O meglio ,non mi hai dato a parole, ma era più che eloquente quale fosse!-

-Ma quale risposta! Ma di che stai parlando!-

-Patty tu sei tornata per lui e non dirmi che non è così!-

Feci un respiro. –non è così-

-Tsk- si passò una mano tra i capelli e poi mi riguardò fisso negli occhi. –con che coraggio mi menti guardandomi negli occhi?-

-Non ti sto mentendo Jo! Hai ricavato una risposta che non è vera!-

-e allora perché non mi hai risposto subito?-

Rimasi di nuovo interdetta.

-Perché mi sembrava ovvia come risposta! Sono tornata per i miei amici, per ritrovare la mia vecchia casa…per stare con Giusy, Tamy..-

-..Bruno- insistette lui.

-Anche! Ma non nel modo che intendi tu! Io voglio stare con te!-

Il suo sguardo si ammorbidì. –Davvero?-

-Si…io amo te…voglio te…-

Lui mi sorrise e poi mi baciò.

Un bacio disperato e arrabbiato….

-Ok…scusami per la mia stupida gelosia…-

-non ti preoccupare…la tua gelosia mi piace…mi fa capire quanto tieni a me-

-Non immagini quanto-

Ci baciammo di nuovo e uscimmo abbracciati dalla stanza.

Non vidi però, che dietro l’angolo c’erano due occhi verdi che ci guardavano tristi e nostalgici.

Si…quegli occhi verdi…

 

 

 

 

-Non la sopporto! Non la sopporto!- sbottai io.

-Chi?- mi chiese Gon mentre ballavamo.

-Quella! La bionda slavata!-

-La ragazza di Guido?-

-Già!-

-E perché?- mi chiese seccato, senza smettere di ballare.

-Perché pensa di essere bella! Guarda, guarda! Guarda come si struscia!-

-Ma sta con il suo ragazzo! E poi non è bello parlare di un altro quando si è con il proprio!-

-Hai ragione…scusami…- lo baciai velocemente e lui mi sorrise.

Ero riuscita di nuovo ad appianare la situazione.

A volte non riuscivo a controllare i miei attacchi di gelosia, nemmeno davanti a Gon.

Mi chiedevo se solo io stessi con un ragazzo che non amavo a 360 gradi…se solo io ero così cattiva…

Notai che Guido lanciava ogni tanto degli sguardi vero di me, e come complici inconsapevoli il gruppo che aveva cominciato a cantare una canzone “sensuale”, cominciai a scatenarmi con Gon, ballando in modo sensuale.

Lui rideva, ignaro di tutto, mentre vidi Guido irrigidirsi.

Dopo un po’ si allontanò con la sua ragazza, mentre io me la ridevo in silenzio.

 

 

 

 

-Era da più di mezz’ora che ero attaccato al bar, scolandomi tutto quello che mi veniva in mente.

Stavamo già a tre birre, due bicchieri di vodka, uno di whiskey e due di rum e pera.

-Dai guido…smettila...ti prego…-

Al mio fianco Ali mi pregava di smettere…ma smettere di fare cosa? Smettere di soffrire?!

Cazzo!

Che rabbia che mi era salita quando l’avevo vista ballare in quel modo con gonzalo.

E poi quel vestito…le sue labbra…i suoi capelli…i suoi occhi…il suo corpo…mi facevano impazzire…la volevo tutta per me…anzi…la rivolevo tutta per me…

Adesso quello che ballava con lei potevo essere io…se lei non si fosse decisa troppo tardi…se io non mi fossi arreso troppo presto…

Troppo presto?! Cinque anni lo chiamavo troppo presto?!

Sentii una voce venirmi da dentro…

Si, cazzone è troppo presto! Avevi giurato che per lei avresti aspettato l’eternità!

-guido ma cosa ti è preso all’improvviso?!-

Di nuovo lei…

In questo momento mi dava fastidio…avrei tanto voluto urlargli di tacere…che adesso stavo pensando a Giusy e lei non poteva contaminare i miei pensieri con la sua voce!

Volevo essere lasciato in pace…volevo rimanere fermo per sempre…morire…morire con il suo nome tra le labbra e il suo volto nella testa…

Stavo impazzendo…si…stavo impazzendo per una ragazza che mi aveva fatto perdere persino il sonno…

…Ma era una dolce pazzia…una pazzia che non mi sarei mai stancato di avere…una pazzia che mi permetteva di vivere…lei…

Lei era la mia pazzia, i miei sogni, il mio cuore, la mia anima, i miei desideri…tutto…

E io che mi ostinavo a fare il cuore forte e stare con una ragazza che nemmeno amavo…

-Vado da un’altra parte…non mi seguire!- le dissi burbero, senza nemmeno guardarla in faccia.

Mi facevo schifo, tremendamente schifo e non solo perché puzzavo di alcool.

Mi facevo schifo perché riuscivo ad ammettere i miei sentimenti solo da ubriaco.

Andai nella stanza più vicina, sentivo che non sarei rimasto in piedi per molto.

Quando entrai, però, trovai qualcosa che non mi sarei mai aspettato…

 

 

 

-Mi concede questo ballo?- mi voltai e trovai la mano tesa di Bruno verso di me. –sempre se il tuo ragazzo me lo concede…- riprese, guardando Jo.

Anche io lo guardai, cercando con gli occhi la sua approvazione.

Dopo qualche secondo lui mormorò uno stentato ok, ma solo un ballo, incrociando le braccia e sprofondando nella sedia, gesto tipico di quando cominciava ad innervosirsi.

Mi voltai verso Bruno, che sorrideva ancora e prontamente presi la sua mano.

Lui mi tirò al centro della stanza, proprio quando il gruppo decise di rilassarsi un po’ e misero un disco di lenti.

Le sue braccia forti mi strinsero subito in una dolce morsa e io mi sentii immediatamente a disagio.

Gli portai le braccia al collo, ma con la coda dell’occhio guardavo anche Jo, temendo una sua reazione negativa.

-Non ti preoccupare per adesso di lui…viviamoci quest’attimo…temo non ce ne saranno tanti…-

Rabbrividii subito.

Il suo corpo a contatto con il mio mi facevano provare sensazioni che nemmeno sapevo esistessero…

Quella sera era bellissimo…bello e dannato…fasciato perfettamente nel suo abito scuro…un principe…il mio principe

-La tua ragazza non è gelosa? Conoscendola…-

-No, non ti preoccupare…se davvero la conoscessi, devi sapere quindi che sta ballando con un altro ragazzo- fece ironico.

-E ti da fastidio?-

-Non in questo momento-

Ci guardammo negli occhi e ci stavamo muovendo non per nostro volere, ma solo perché ci portava la musica.

Mi sembrava così naturale essere lì, con lui, abbracciati come due metà della stessa mela…

-Sei stupenda stasera…- mi sussurrò all’orecchio.

-Anche tu…- gli risposi timida.

Quanto era bello…dio ti prego dammi la forza per non morire qui…tra le sue braccia…

-Mi sembra un sogno stare così con te…-

-Bruno perché mi dici queste cose?-

Era strano…troppo strano

-forse perché ho bevuto qualche bicchierino di troppo…o forse perché volevo dirti quello che pensavo…- mi sorrise e in quel momento le mie gambe divennero molli.

Perché mi diceva quelle cose? Perché doveva sempre mettermi in confusione?

-Sei strano stasera…-

-No, ti sbagli…sono solo sincero-

-Forse sei solo brillo…-

Dovevo interrompere quella situazione o non sarei più tornata in me…

Le sue braccia sulla mia schiena non mi aiutavano a pensare…mi confondevano…mi facevano bramare qualcosa di più…mi facevano ricordare quello che eravamo…

-No…Patty perché sei andata via?- mi chiese serio e in quel momento desiderai solo di sparire.

Perché me lo chiedeva! Lui lo sapeva!

-Lo sai benissimo Bruno…-

-No non lo so!- sembrava arrabbiato –Non so perché mi hai abbandonato! Non so perché non mi hai salutato! Non so perché hai cercato di cancellarmi! Non so perché quello che è successo per te non ha avuto valore!-

Ma diceva sul serio? Stava dando a me tutta la colpa?

-Non sono io quella che ha sbagliato…lo sai bene-

-E allora se davvero sono stato io dimmi come posso rimediare!-

Mi guardò con quel suo sguardo disarmante e per un attimo fui tentata di dirgli che non volevo che facesse niente per farsi perdonare…mi bastava che lui fosse con me…

-Bruno lascia stare…-

-no! Non voglio lasciar stare! Non ti immagini mai come poteva essere?-

-Essere cosa?-

-NOI!!!-

In quel momento a canzone finì e fui più che felice di sottrarmi a quella situazione.

Mi staccai da lui e uscii.

Mi allontanai da quella sala…mi allontanai dai miei dubbi…mi allontanai da lui..

Si Bruno…ci pensavo…ci penso e ci penserò per sempre…

Ho sempre voluto un noi…un noi però che non poteva esistere…

 

 

 

 

Stavo vicino alla finestra, non mi andava di stare di la con gli latri, non mi andava di fingere con gon una felicità che non avevo.

La loro storia stava continuando…stavano insieme da un po’ e sembravano tanto uniti…

All’improvviso sentii un rumore alle mie spalle e intimorita mi voltai.

Davanti mi ritrovai un barcollante Guido, che si era appoggiato al muro per cercare di non cadere.

-Ohi ohi guarda un po’ chi si vede!-

Cominciò a ridere e a battere le mani. Era ubriaco forte! Ma a cosa pensava quella biondina?!

-Già…come mai sei qui?- mi allontanai dalla finestra, appoggiandomi anche io al muro.

-Non mi andava di stare di la- mi disse semplicemente.

Era incredibile come fossimo simbiotici…eravamo troppo uguali, ma proprio per questo non potevamo stare insieme…

-Tu?- mi chiese passandosi una mano sulla fronte.

-Anche io…siediti!- lo vidi barcollare e lo aiutai a sedersi su un divanetto.

Lui si sedette e piegò le braccia sulle ginocchia; ci trovammo a una distanza molto piccola e i miei occhi vagavano nei suoi come i suoi nei miei…

Ci fu un attimo di silenzio, dopo del quale io mi staccai.

Non potevo stare così vicina a lui, altrimenti non sarei riuscita a pensare…non sarei riuscita a controllare i miei comportamenti.

-Perché ti sei allontanata? Guarda che non ti faccio niente…- fece un leggero ghigno.

-Non sei tu il problema…sono io…- mi allontanai ancora un po’.

Lui si alzò e mi venne vicino, ma io indietreggiavo man mano che lui avanzava.

-Che c’è? Hai paura degli effetti della mia vicinanza?-

Io non gli risposi, ma continuavo ad allontanarmi, finchè lui non ghignò diabolicamente.

Dopo capii il perché…in meno di cinque minuti mi ritrovai schiacciata tra il muro e lui, con le sue mani ai lati della mia testa che mi impedivano ogni via di fuga.

-Quanto sei bella stasera…- mi mormorò a due centimetri dalle labbra, ma con lo sguardo un po’ più giù.

-Sono bella io o le mie tette?!- volevo mostrarmi forte, non fargli capire che mi trovavo in difficoltà…e poi non mi piaceva essere guardata in posti in cui non si dovrebbe guardare.

Lui alzò gli occhi e li incollò nei miei. –entrambe- e sorrise.

-Sei un maiale- dissi naturalmente –ma dov’è la tua bella ragazza bionda?-

-di la- mi disse semplicemente.

-e perché non ci vai pure tu?-

-Perché se in questo momento volessi stare con lei, starei lì…ma adesso sto nel posto in cui ho sempre voluto stare e con la persona che ho sempre voluto…-

Si avvicinò ancora di più.

Non riuscivo a muovere un muscolo, ero del tutto paralizzata e non riuscivo a spiaccicare parola.

-Guido cosa stai cercando di fare?- gli dissi, quando lui fu troppo vicino a me.

-Voglio baciarti Josefina Beltran-

-Scordatelo!-

Riuscì a divincolarmi da quella trappola che mi aveva tessuto addosso.

Per fortuna era troppo ubriaco per avere i riflessi pronti come sempre. Mi allontanai, camminando all’indietro.

-Perché scappi da me?-

-Lo sai bene! Come puoi pretendere che mi lasci baciare dopo tutto quello che mi hai detto?! E poi ci terrei a ricordarti che siamo entrambi fidanzati!-

-Non me ne frega! Non me ne frega! Io voglio solo te!- mi urlò.

Il mio cuore si sciolse e per un attimo chiusi gli occhi.

-Perché mi dici queste cose…?-

-Perché lo sai anche tu che io ho sempre voluto te…non riesco a smettere di pensarti, di volerti, di desiderarti, di averti…Giusy tu sei tutto il mio mondo!-

-PERCHE’ TI FA STARE BENE VEDRMI SOFFRIRE?!- gli urlai contro io, mentre calde lacrime cominciarono a bagnarmi le guance.

Era uno stronzo! Uno stronzo…

Faceva di tutto per ferirmi…godeva nel vedermi piangere…

-NON MI FA STARE BENE VEDERTI PIANGERE! IO STO BENE SOLO QUANDO SO CHE LO SEI ANCHE TU!-

Mi asciugai velocemente le lacrime, non volevo mostrarmi debole davanti a lui.

Lui cominciò a camminare più velocemente, finchè non arrivò da me e mi prese per le spalle.

Cominciò una sorta di piccola lotta, della quale fu lui il vincitore, infatti mi afferrò meglio per le spalle e mi “scaraventò” al muro, facendomi anche un po’ male.

Mi teneva ferma lì, al muro e mi guardava piangere, poi mi abbracciò in un modo che mai aveva fatto in tutti quegli anni di conoscenza.

Un modo che mi toglieva il respiro…ma che mi dava vita

Adesso potevo affermare con certezza che la mia vita era dove c’era lui…la mia vita era lui…io vivevo per lui…

In quel momento tutte le mie certezze, tutti i miei dubbi, tutte le mie paura, tutti i miei dolori scomparvero…lasciando il posto a un menefreghismo puro.

Non mi importava se ci avessero visti, se Gon mi avesse odiato, se tutto sarebbe andato male…adesso ero lì con lui e potevo finalmente dire che stavo bene.

…Ma non di un bene convenzionale…io ero me stessa e dentro di me sentivo una pace che non provavo da tanto…

-Non piangere…ti prego…non piangere amore mio…- mi disse con voce roca, mentre ero ancora stretta a lui.

Quando mi guardò, capii che la sua voce non era arrochita dall’alcool…anche lui, come me, stava piangendo…

Già…Guido stava piangendo…con me e per me…

Sembravamo due sciocchi…due sciocchi che si vogliono bene e non hanno il coraggio di stare insieme.

Fu un attimo.

Lui mi baciò. Un bacio dolce, ma al tempo stesso passionale e arrabbiato.

Le nostre lingue si toccarono, prima timidamente, poi si incatenarono sempre di più.

Era un bacio che sapeva di sale…che sapeva di amore…

Lui mi spinse ancora di più contro il muro, fino a far diventare i nostri corpi una cosa sola.

Io appoggiai le mani a pugno sulla sua maglia e, per quanto possibile, me lo feci aderire ancora di più il suo corpo al mio.

Ci staccammo per riprendere fiato e ci riguardammo ancora negli occhi.

-ti amo…- disse lui flebilmente e in quel momento morii del tutto.

Bacio…

-Ti amo…- gli dissi io.

Bacio…

-…da sempre…-

Bacio…

-e per sempre…-

Bacio…

Ci staccammo di nuovo…questa volta definitivamente, ancora con gli sguardi inebetiti.

Non potevo credere a tutto quello che era successo.

Cosa significava tutto questo? Cosa eravamo adesso?

-Giusy…- una voce…non mia…non sua…

Ma di…

 

 

Spazio autrice:

Olèèèè ecco un altro capitolo! Alquanto lungo direi XD spero che non vi annoierete nel leggerlo!! Ho cercato di metterci più passione possibili e spero di aver trasmesso tutto quello che ho provato io nel scriverlo!!

Passiamo ai ringraziamenti!!

 

 sabry99: sisi è la manager di quel gruppo, ma tanto fanno si e no due comparse in questo capitolo!

 

 ella96: è verissimo!1 ahahah povera patty!! Mi ha fatto una pena quando ho scritto quella scena!!! Ahaha

Volevo dirti ( anche se non è che c’entra poi tanto detto qui), che la tua fanfic diventa sempre più bella e tu sempre più brava!! Commenta anche questo capitolo se ti va!! Ziau!!

 

 Miraclegirl: eheh!! La letterà rimarrà celata ancora per un po’!! *me tanto cattiva!!*

Comunque in questo ne succedono delle belle (almeno spero XD), ma di certo non segnerà la fine dei problemi per le nostre due belle!!

 

girlstar: è abbastanza presto? XD

ho cercato di metterci più cose possibili in questo capitolo! Spero sia carino lo stesso!! XD

Per quanto riguarda la tua ficcy, io l’avevo messa nei seguiti, ma non so com’è non me la sono ritrovata, quindi non sapevo i tuoi aggiornamenti! Per fortuna adesso l’ho messa “davvero” e commenterò tutti i tuoi fantastici capitoli!!

 

 Alexiel94: oh ma che carina che sei ^^ leggi la mia storia nonostante la tua coppia preferita è un’altra…troppo, troppo tenera!

Comunque Anto non avrà vita facile, perché a me non piace particolarmente. Per quanto riguarda la sua storia con bruno, non posso dire niente perché ho visto solo pezzi di video!!

 

 Kiky_Cullen96: vabbè uccidiamola lo stesso!! XD per quanto riguarda i guai, i nostri protagonisti non riescono proprio a non farli! Sono delle calamite per i guai!! Sono bellissimi insieme patty e bruno, troppo dolci e teneri!! Mi fa un piacere enorme sapere che aspetti i miei aggiornamenti e di avere lettrici che si appassionano davvero alla mia storia!!

Kissoliniii

 

 _pat__xD: ed ecco che la misteriosa festa si svela!! Scherzo…!! Spero che questo capitolo ti piaccia!!! Fammi sapere!!

 

Bhe ragazze…che dirvi…sono arrivata a 71 recensioni e davvero, ma davvero non me lo sarei mai aspettata!! Ogni volta che ne leggo una, divento felice e la mia giornata si aggiusta!!

Mi fate troppo felice, soprattutto in un momento in cui ne ho troppo bisogno!!

Grazie ancoraaaaaaaa

Kiss

Dark Moon!! <3

 

Ah dimenticavo!!!volevo farvi vedere alcuni dei vestiti delle ragazze!! XD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15: I non ricordi che fanno male ***


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Capitolo 15: I non ricordi che fanno male

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Piangevo. Avevo freddo. Tremavo.

Tutto a causa sua…

Mi venne da ridere…quante volte lo avevo detto da quando ero tornata?

Il vento mi scompigliava i capelli e un gelo che non era dovuto al freddo, mi si insinuò nelle ossa.

Con la mente ripercorrevo quegli attimi infiniti della nostra conversazione…aveva un tono strano, degli occhi duri…come se qualcosa in particolare avesse risvegliato tutto quello…

Ma quanto potevo credere alle sue parole? Lui voleva un noi?

Un noi non era più possibile…ormai  eravamo ricordi sgretolati in un mare di nostalgia e di errori…

…Niente poteva tornare come prima, perché prima non è che la situazione fosse diversa…non ricordo un tempo dove il mio cuore, con consapevolezza o meno, non fosse stato suo…non ricordo un tempo in cui lui non sia stato con me…

Sentii dei passi dietro di me, ma non mi voltai, un po’ perché già sapevo chi fosse, e un po’ perché non avevo voglia di affrontarlo adesso.

-Patty…-

Mi asciugai le lacrime alla meno peggio e mi imposi un tono che non facesse capire che avevo pianto. –dimmi Jo-

-Perché sei scappata?- mi chiese quasi con paura.

-Io non sono scappata…il ballo era semplicemente finito-

Ancora non ci guardavamo, ma avvertivo che era nervoso…che aveva paura…che voleva capire…

-Mi guardi per favore?- si era avvicinato e adesso potevo avvertire la sua presenza dietro di me.

Ispirai forte, cercando di non fargli capire tutto il tumulto che avevo dentro e poi mi voltai.

-Hai pianto?- mi portò una mano sotto al mento, per scrutare meglio i miei occhi.

-No, ma che dici! È il vento!- gli dissi scostandomi, sperando di aver recitato bene.

-Patty perché siamo qui?-

-è la festa di Fabio!! Come perché…- feci senza capire e scossi la testa.

-non intendo qui, questa sera…intendo qui a Buenos Aires…-

-Non ti seguo- gli dissi secca, incrociando le braccia.

Dove voleva arrivare? Se tirava di nuovo fuori quel discorso, lo avrei piantato lì…

Non avevo bisogno di altri dubbi…di altri punti interrogativi.

-Patty noi a Madrid stavamo bene…eravamo felici e non litigavamo mai…qui ti vedo triste, spenta…perché ti ostini a restare qui se ti fa male?-

Storsi la bocca e guardai altrove.

-Perché vuoi negare l’evidenza?- continuò lui, costringendomi a guardarlo. –tu non sei felice, qui, Patty!-

-Si che lo sono!-

Volevo convincere lui o me?

Mi ero scocciata di dover continuamente fingere…giustificarmi e inventarmi scuse.

-Ma chi vuoi prendere in giro?-

-Ma dimmi una cosa tu invece! Mi dici questo perché come dici tu “mi vedi spenta” o perché temi qualcos’altro, eh Jo?-

Adesso lo stavo fronteggiando anche io e lui alla mia domanda distolse lo sguardo.

Colpito e affondato, vero Jo?

Lo cercavo con lo sguardo, ma lui si ostinava a non guardarmi.

Io non potevo lasciare tutto di nuovo...non potevo lasciare i luoghi dove c’era ancora l’eco dei miei giorni felici…

-Perché dovrei temere qualcosa?- mi disse, una volta che portò lo sguardo su di me.

Furbetto…aveva rigirato la cosa…

-No, per niente- risposi sicura, scrollando le spalle.

Ci guardammo per un po’ con lo sguardo fisso e la mascella tesa, poi lui sembrò rilassarsi, perché mi venne incontro e mi abbracciò.

-Scusami…è che mi sento morire solo all’idea di perderti…-

-Tu non mi perderai Jo- gli dissi non troppo sicura nemmeno io.

Mentre lui mi abbracciava, io guardai alle sue spalle e sull’uscio della porta c’era Bruno appoggiato lì con una spalla.

Aveva le braccia incrociate e il vento a tratti gli scompigliava i capelli e a tratti, una volta calmatosi, glie li faceva cadere sugli occhi.

Ci guardammo ancora, io con la voglia di corrergli incontro e lui con quella di strapparmi da lì.

Io mi controllai, ma lui un po’ meno, infatti cominciò a battere le mani e a ridere di gusto.

-Ma che scenetta romantica…- batteva ancora le mani e si avvicinava a noi.

Jo istintivamente sciolse l’abbraccio e si voltò a guardare Bruno con aria scocciata.

-Ma quanto siete carini- fece ridendo e piazzandosi davanti a noi.

-Si lo sappiamo- fece Jo di rimando, ma non tanto divertito.

Io li guardavo entrambi, sperando che non scattasse una rissa.

-Volevi qualcosa Bruno?- mi intromisi anche io, mettendomi istintivamente di lato a Jhonny.

Questo non sfuggì a Bruno che, infatti, guardò lui e poi di nuovo me.

-C’è qualcosa che voglio…però credo sia meglio lasciare stare…- mi guardava intensamente, come se volesse comunicarmi qualcosa con gli occhi…come se quello che voleva fosse…un attimo…ero io?!

-Le tue frasi a doppio senso non mi piacciono proprio, come non mi piace il modo in cui guardi la mia ragazza...- sibilò Jo minaccioso, prendendomi per mano e facendo un passetto in avanti, così che mi trovai di poco dietro di lui.

Ma cosa avevano? Che fossero entrambi ubriachi?

Sudavo freddo e spostavo freneticamente lo sguardo prima su uno e poi su un altro.

-E in che modo la guarderei?- gli rispose divertito Bruno, per niente intimorito.

-in un modo in cui non dovresti…-

Bruno stava per rispondere, ma…

-Cosa succede qui?-

Antonella stava avanzando verso di noi, con i suoi modi da super donna.

-niente amore…- Bruno se la portò bruscamente al lato, schiacciandola per la vita e poi ci guardò, come se volesse fare un dispetto a noi.

Il mio cuore si strinse e volevo tanto urlare di lasciarla…di non tenerla così.

-Ehi paperotto…vedo che dove ci sei tu ci sono guai...come sempre…- mi guardò e fece quella sua solita risata diabolica.

-Ehi Tontonella…gira a largo che non è proprio giornata!-

-Oh ma che paura! Bruno ti prego aiutami tu, altrimenti Patty mi fa la bua!!- fece con tono divertito, per poi scoppiare in una fragorosa risata.

-Dovresti- feci io minacciosa, avanzando di qualche passo.

Ero arrabbiata, non solo perché era lei che odiavo a morte, ma anche per un'altra ragione, che in quel momento non volevo ammettere.

Bruno e Jo ci guardavano in silenzio, ma guardandosi tra di loro, a volte, con la coda dell’occhio.

-Ah si?- anche lei avanzò.

-Si, perché proprio stasera un cazzotto non te lo leva nessuno-

Ero più agguerrita che mai, nervosa e aggressiva.

-Ma davvero?! Non saresti capace nemmeno di sfiorare una mosca…stupida papera provinciale!!-

Nello stesso momento, lei scattò verso di me e io verso di lei.

Volevo scansare una rissa tra i ragazzi e invece adesso era scattata tra noi.

Ci sarebbe stata di sicuro, se i ragazzi non fossero intervenuti.

Infatti Bruno prontamente afferrò Antonella per la vita e la tirò a sé e lo stesso fece Jo.

Io, tra le sue braccia, scalciavo e continuavo ad insultarla e di sicuro lei non era da meno.

Attirati dal frastuono, Tamara e Fabio uscirono e corsero subito da noi.

-Ma che è successo?-

-Niente Fabio…le…so…solite cose!- disse Bruno.

LA cosa strana, però, era che mentre cercava di trattenere Antonella, guardava me.

Mi guardava intensamente e, senza farsi vedere da Jo, mi mimò con le labbra “calma”.

Calma?! Pensa alla tua amata ragazza! La stessa che tieni tra le braccia!!

Pensavo questo e più lo pensavo e più mi dimenavo.

-Calmati Patty!- Jo cercava di trattenermi alla meno peggio e, a un certo punto, cominciò a camminare a fatica, trascinandomi con se.

Arrivato al lato di Bruno, mormorò un “non è finita qui” e passò oltre, mentre Bruno lo guardò con la coda dell’occhio e sussurrò “non vedo l’ora”.

Mentre Jo mi trascinava via, non potevo non pensare che quella vipera bionda si era portata via tutto…

 

 

 

 

-Giusy…-

Spinsi via Guido, che, barcollando, si appoggiò al muro.

-Gon…-

-Cosa stavi facendo?- disse con voce atona.

-Ni..niente!-

-Ci siamo baciati…problemi?- rispose anche Guido, staccandosi alla meno peggio dal muro.

Gonzalo abbassò lo sguardo e lo vidi tremare. Strinse i pugni, finchè le nocche non diventarono bianche.

-è vero?- si limitò a dire.

Era ovvio che si stava rivolgendo a me, ma io avevo la lingua attaccata al palato…non riuscivo a parlare…

-Bene…ho capito…-

Gonzalo si lanciò su Guido e entrambi caddero a terra.

Io emisi un piccolo urletto e rimasi impietrita dov’ero.

Non riuscivo a muovervi e non capivo il perché. Vedevo Guido e Gon che si prendevano a cazzotti e io non stavo facendo una mazza!

Gon stava sopra Guido e gli stava tempestando la mascella con dei pugni micidiali; Guido si difendeva come meglio poteva, dato che l’alcool che aveva in corpo non gli permetteva di avere i riflessi pronti.

-Gonzalo, ti prego!fermati! Guido!!- urlai, ma nessuno dei due mi stavano a sentire.

Guido ribaltò le posizioni e si mise a cavalcioni su Gonzalo e questa volta fu lui a spaccargli il naso con un pugno.

Gon lo buttò di lato e si alzò, sputando un po’ di sangue e toccandosi il naso dolorante.

Anche Guido si alzò e con il fiatone si piazzò davanti a Gonzalo.

-Sei uno stronzo Guido! Non osare alzare le mani sulla mia ragazza!!!-

-Ma lo vuoi capire che non ti ama, eh?!-

Sembrava come se io non esistessi…mi limitavo ad ascoltare e rimanere in un angolo.

Mi davo della cretina da sola…perché non riuscivo a fare niente?!

Guido corse incontro a Gonzalo e lo inchiodò al muro, lo stesso muro dove poco prima ci eravamo baciati.

Lo prese per il colletto e lo strattonò ancora, poi gli diede una ginocchiata nello stomaco e gon sputò di nuovo del sangue.

Gonzalo, però, si riprese subito, infatti diede una gomitata in faccia a Guido e, quando lui si piegò in avanti, gli diede un calcio fortissimo sulla schiena.

Non si fermavano…entrambi erano doloranti, ansanti e pieni di sangue e lividi.

In quel momento, come se tutto quello non bastasse, entrò…

-Guido!- urlò Alicia, per poi lanciarsi verso i ragazzi.

Io riuscii ad afferrarla appena in tempo, prima che un pugno colpisse anche lei.

Erano due furie e noi sembravamo due povere sceme, impietrite e senza la forza di fare niente.

-Ma cosa è successo?- mi chiese lei, preoccupata per il suo ragazzo.

-Hn…è una cosa che dura da sette anni…ci vorrebbe troppo per spiegartelo!- risposi acida, irritata da tutta quella apprensione.

-Ragazzi vi prego, smettetela!-

Ma loro niente…continuavano a picchiarsi senza darci il minimo peso.

Decisi che dovevo mettere fine a quella situazione, che il mio stato di inebetimento era già durato troppo.

Andai verso di loro e continuavo ad urlare per farmi sentire.

-Gon! Amore, ti prego! Basta! Guido, smettila!- cercai di tirare Gon per la maglia, ma fu una mossa sbagliata…

Senza volerlo, Gon mi tirò una gomitata e io caddi a terra dolorante.

Nel momento in cui io caddi a terra, loro due si fermarono di botto.

Io li guardavo con gli occhi sbarrati e il labbro gonfio.

-Giusy!- urlò Guido e si abbassò verso di me.

Gonzalo rimase lì a guardarmi, con un gran senso di colpa.

-Non mi toccare!- strillai, per poi portarmi un dito al labbro. Quando me lo guardai, il dito era pieno di sangue e il dolore al labbro era aumentato.

-Giusy, ti prego…perdonami…-

-SIETE DUE IDIOTI!!-

Mi alzai e di corsa uscii dalla stanza, senza dar peso ai richiami di Gonzalo.

Appena uscita, trovai Patty in un angolo e Jo che cercava di trattenerla.

Mi avvicinai ad una mia amica, anche lei lì e la convinsi ad accompagnarmi a casa.

Erano due emeriti coglioni!!

 

 

 

 

 

…La mattina dopo…

Mi svegliai di soprassalto e mi alzai a sedere.

Sbadigliai e poi mi strofinai gli occhi, notando qualcosa di strano con la coda dell’occhio.

Infatti, sdraiato scomodamente sulla mia poltrona, c’era Gonzalo che ancora dormiva.

La sera prima ero stata più di mezz’ora a tamponarmi il labbro, con Patty nelle orecchie che voleva sapere cosa era successo.

Ero arrabbiata e…felice…felice si…

Ieri sera ero anche riuscita a dire “ti amo” a Guido e lui l’aveva detto a me.

Cosa eravamo adesso? Io non avevo lasciato Gon e lui Alicia…

Mi sentivo stupida…dovevo essere arrabbiata con loro due per la gomitata di ieri…eppure riuscivo a pensare solo a lui e a tutte le sensazioni che avevo provato nel baciarlo di nuovo…

Sbadigliai di nuovo e decisi di alzarmi. Mi infilai la vestaglia e uscii piano dalla stanza, cercando di fare il minimo rumore possibile.

Quando scesi in cucina, trovai Matias seduto su uno sgabello e la faccia letteralmente affondata nella tazza del latte, Patty che beveva silenziosa il suo cafè, con la testa chissà dove, Jo alquanto taciturno di lato a Patty che guardava in cagnesco Bruno, placidamente accoccolato su una sedia che leggeva le ultime notizie sullo sport.

C’era un’altra persona, che non mi aspettavo minimamente di trovare lì.

Quando gli occhi di Guido si fermarono a guardarmi, il mio cuore ebbe un sussulto e divenni leggermente rossa.

-Buongiorno…- mormorai, dirigendomi alla macchinetta del cafè.

-Buongiorno- fece Bruno, senza staccare gli occhi dal giornale.

-Ciao…- fece abbattuta Patty, mentre Jo fece solo un cenno con la testa.

Mi preparai un cafè e poi mi appoggiai con la schiena alla cucina, avendo Guido proprio di fronte, che si limitava a bere la sua tazza di cappuccino e toccandosi di tanto in tanto la faccia contusa.

Io avevo gli occhi puntati sul liquido scuro e non avevo il coraggio di alzarli, troppo impaurita alla sola idea di trovare nei suoi occhi una verità che non mi sarebbe piaciuta.

Passavano lenti i minuti, ma nessuno parlava…possibile che era già di primo mattino una giornata disastrosa?!

-Ehi fratellino…hai fatto le ore piccole?- dissi io, per smorzare quel silenzio.

-Hn…- si limitò a dire, bevendo un sorso di latte.

-E dove saresti andato?- gli chiesi maliziosa.

-Eh…chi lo sa!! Fa sempre tardi ultimamente!!- rispose Bruno per lui.

-Vedo che è un’abitudine intrometterti in cose che non ti riguardano…- borbottò sotto voce Jo, ma io lo sentii benissimo e forse fui anche l’unica.

Ma che cavolo era successo ieri sera?!

-Ma davvero? E così il mio fratellino ha la fidanzatina…!-

-La smettete di prendermi in giro! Ho la testa che mi scoppia poi!- io risi di gusto, mentre lui prendeva la sua tazza e se ne andò in salotto.

-Salve a tutti…- in quel momento scesero Tamy e Fabio, già di prima mattina mano nella mano.

-‘giorno ventunenne! Come ti senti?- finalmente Patty si era riscossa dallo stato comatoso in cui era caduta e adesso chiacchierava divertita con Fabio.

-Eh…normale…solo più vecchio…!-

-Eh già! Adesso sei il più vecchio della casa, caro il mio nonnino!- anche Bruno lo prese in giro, chiudendo il giornale e svaccandosi meglio sulla sedia.

-no…quella prerogativa spetta a me!- si intromise jo, un po’ meno nervoso.

-Perché?- chiese Tamy.

-Perché lui ha 23 anni…- rispose Patty al posto suo, bevendo ancora tranquillamente la tazzona di cafè.

-Davvero?! Non sembra proprio!- feci io gentile.

-Per me se li porta tutti…-

-Bruno!- feci io.

-No…lascialo parlare…lui è inutile come le cose che dice-

-Jhonny!- fece Patty.

Bruno scattò subito dalla sedia, ma venne fermato da Guido.

-Calmati Bruno…-

-Ripetilo se ne hai il coraggio!- fece imperterrito lui.

-Che…- lo stava per ripetere, ma venne fermato da Patty.

-Basta Jo…ho mal di testa…- lui si zittì all’istante.

-Bravo cagnolino…- sibilò sottovoce Bruno, ma venne lo stesso sentito da tutti.

-Siediti Bruno…- Guido lo fece sedere e gli si mise di lato.

-Bhe…io vado di la…- li snobbai tutti e mi diressi al piano di sopra.

A metà scala, però, mi sentii afferrare per un braccio.

-Giusy…-

Ebbi un tremito e poi mi voltai. –Guido…-

Ci guardammo un po’ e poi cominciò a parlare.

-Senti…-

Voleva dirmi di stare insieme?

Oddio…si Guido…si!!

Avevo il cuore a mille e le gambe molli, ma avevo sperato troppo presto…

Dovevo imparare a non sperare…perché tutto quello che volevo non si realizzava mai…

-Non mi ricordo assolutamente niente di quello che è successo ieri sera…se non fosse stato per Alicia, non mi sarei ricordato nemmeno come mi sono fatta questi lividi…lei però sapeva poco o niente…tu puoi dirmi qualcosa?-

Mi sentii morire…non si ricordava niente…niente…

Volevo piangere, urlare, spaccare tutto…e io che pensavo che quello sarebbe stato un giorno meraviglioso…

Non riuscivo a parlare e la tristezza mi bloccava la lingua.

Cercai di trattenere le lacrime, ma gli occhi lucidi non riuscii a fermarli.

-Non è successo niente Guido…hai litigato con Gon perché inciampando mi sei caduto addosso e lui ha pensato a un’altra cosa…- gli mentii con voce tremante.

-Ah…nient’altro?- mi domandò deluso, scrutandomi con lo sguardo.

-Niente di niente…- dovevo andare via da lì, altrimenti gli sarei morta davanti. –bhe…io vado…- mi “ripresi” il braccio e scappai via, con lo sguardo di Guido addosso.

Entrai nella mia stanza, cercando di non svegliare Gon e presi dall’armadio una tuta blu scuro.

Uscii e mi diressi in bagno.

Gli occhi vitrei e i movimenti meccanici, mi spogliai e mi infilai sotto la doccia.

Quando l’acqua calda mi arrivò addosso, fu come se esplosi

Diedi un pugno sulle piastrelle della doccia e scoppiai a piangere.

Un pianto diverso da tutti…un pianto di pura agonia e angoscia…

Mi accovacciai in un angolo della doccia in lacrime, mantenendomi il polso dolorante con l’altra mano e con l’acqua calda che mi accarezzava la pelle…come se volesse confortarmi…

 

 

Spazio Autrice:

Questo è proprio il capitolo delle risse!! Muahahah

Mi sono proprio divertita a scrivere la rissa tra Patty e Antonella!!

Volevo ringraziare veramente di cuore le persone che hanno messo la storia nelle seguite:

 

Baby_Wildfire
 BebyChan

bella187
 Dark_lady88
 Eilantha3
 ella96
  KaDe
 mionetta95
  Miraclegirl

pimkigirl
 
Shin_86
 
xXBlack Rose OSheaXx
zag

_pat__xD  

 

E chi nei preferiti:

fedec93
 frankieEkevin
 girlstar 

Kiky_Cullen96
 lallina_89
 lara divina90 

LETYTHEBEST
 mileybest
 Miraclegirl
 sabry99
 Sana e Akito
 TSsara  Veronica91  
 Vitto_96
 _annina_
 _pat__xD

 

Addirittura 16!! Ragazze non so come ringraziarvi!1 mi riempite davvero il cuore di gioia!!

 

Passiamo invece a chi ha recensito!! Le mie stupende lettrici!

 

Alexiel94: grazie! È bello avere questa capacità…io non riuscirei a leggere storie che non sono su delle mie coppie preferite! Rimarrei costantemente male XD

 

 Sana e Akito: eh si…mi hai proprio abbandonata…*me piange*…

Scherzo tesorina!1 non ti preoccupare! Il cattivane è il tuo pc!! Baciniiiiii

 

 Kiky_Cullen96: hai letto un po’ che macello è successo?? XD

Che dire…le cose a Giusy non vanno mai bene!! Quel diavoletto di Guido non si ricorda niente!!

Anche io volevo che il ballo tra Patty e Bruno non finisse mai, ma come tutte le cose belle…anche quello è finito!! Fammi sapere anche se questo capitolo ti piace!!sempore se ti va!! Ciauuuu

 

 ella96: mi dispiace contraddirti…già li ho separati XD tra me e te non so chi è la più cattivaaa!!!! XD

bhe è logico che abbiamo usato lo stesso muro!! Noi siamo telepatiche!! Muahahahahaha comunque bell’idea…il muro delle passioni!!! Hihihihihi

 

 _pat__xD: grazie mille!!!! Sono contenta che ti piaccia!!!

Oddio…io tanto spaventata!! XD però credo di avere ancora qualche annetto di vita, perché la loro è una delle coppie principali…ma chi lo sa se è una delle definitive!! Bha!! Hihihihihihi ti mando tanti bacettiiiii ziauuuuu

 

 

 sabry99: cosa ha fatto Bruno a Patty, è un po’ una cosa che preme a tutte sapere! Ma io sono cattiva e non lo dico ancora!!! Muahahah

comunque grazie mille, sei troppo gentile!! Tra giusy e guido, come hai visto, le cose non sono andate per niente bene…mi dispiace per lei XD

 

 girlstar: io invece non ho parole per ringraziarti!! Davvero non merito tutti i complimenti che mi fai e non lo dico per ipocrisia!!davvero grazie!!

Già…quei vestiti sono meravigliosi!! A me piacciono tanto!! Bruno finalmente ha fatto un passo avanti…ma tra loro non sarà assolutamente facile!!

Per quanto riguarda chi ha visto giusy e guido…era gon!! E hanno pure fatto male a giusy!!!!

Mi dispiace di non aver aggiornato tanto presto…è solo che l’ispirazione non mi veniva proprio!!

A presto!1

Ps. Grazie ancora!! Sei troppo dolce!1

Kissoliniiiiiiiiiiiiiiiiii

 

Mando a tutte un bacio in generale e mi raccomando…lasciatemi tante recensioniiii!!!!

Grazie ancora!!

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16: Un bacio rubato che profuma d'amore ***


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Capitolo 16: Un bacio rubato che profuma d’amore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mese di novembre e metà di dicembre passò velocemente, così che il giorno della vigilia di Natale arrivò, trepidante di buoni propositi e regali non del tutto comprati.

Per le strade trafficate di Buenos Aires c’era un clima magico: grandi luci di tutti i colori erano appese un po’ ovunque e i commercianti dal viso paffuto e l’aria felice cercavano di vendere quel po’ che era rimasto, infreddoliti dall’aria gelida e già sognando il succulento pasto che li attendeva al loro ritorno a casa.

Famiglie felici passeggiavano, chi per godersi la magica aria del Natale, chi, con bambini al seguito, davano gli ultimi sguardi alle vetrine, sperando che i regali comprati non siano né tanto scontanti, né tanto banali.

Tutto questo, però, non era il clima che regnava in casa.

Fabio, Antonella e Tamara erano andati in Spagna per festeggiare il Natale con la svampita madre dei due ragazzi e il suo nuovo compagno…

Ancora mi chiedo chi possa essere tanto masochista da volersi sposare con Bianca…mi venne da ridere pensando che una volta quel “masochista” era mio padre….poi l’arrivo mio e della mamma aveva stravolto tutta la sua vita…

Ritornando a noi…io e Giusy non ci trovavamo proprio in una bella situazione…eravamo costrette a passare il Natale con Matias e la sua nuova ragazza, che ci avrebbe fatto conoscere quella sera…

Matias ormai io lo consideravo un elemento a parte rispetto alla casa…non c’era mai ed era all’oscuro di tutte le tresche che c’erano…

Certo…un po’ tonto lo era sempre stato!

Poi ci sarebbe stato, ovviamente, Gonzalo, Bruno e Jo…e dulcis in fundo…Guido e Alicia!

La serata non si poteva prospettare meglio di così!

Giusy era riuscita a fare pace con Gon proprio in “calcio d’angolo”, ma stasera ci sarebbe stato Guido…Gon odiava Guido…Guido odiava Gon…Giusy odiava Alicia e Alicia era all’oscuro di tutto questo teatrino!

Poi c’eravamo io e Jo…in momentanea tregua…ma in questa tregua si infilava Bruno, che stasera stava pure senza Antonella!

Insomma…era un caos totale!

Dopo questo riepilogo mentale da povera pazza quale ero diventata, anzi, mi correggo, povera pazza quale MI avevano fatto diventare, andai nel salotto, dove vidi Giusy intenta a mettere gli ultimi pacchetti sotto l’albero.

Guardai il nostro bell’alberello e non potei non sorridere nel ricordarmi quanto ci eravamo divertiti nel farlo…

 

…Flash Back

-Io là sopra non ci vado più!- esordì Bruno arrabbiato, completamente ricoperto di polvere e con un enorme scatolone tra le mani.

-Io sono d’accordo con lui!- venne anche Fabio conciato allo stesso modo di Bruno e con una decina di piccoli pacchetti.

-Ma cosa cavolo avete combinato?!- fece Giusy, riuscendo a trattenersi a stento dal ridere.

-Hn. Quella soffitta è un campo di guerra! Ma che abbiamo a fare le donne in casa se non puliscono mai niente!-

-Guarda che noi mica siamo le vostre schiave!- feci io divertita.

-Si, si, certo…ma adesso cominciamo!- rispose scocciato Bruno.

Ancora ridendo, io, Giusy e gli altri andammo nel salotto.

I problemi non furono pochi, dato che il nostro albero era almeno di due metri e quindi montarlo fu un impresa da mission impossible!

Fabio manteneva la base dell’albero, mentre Bruno metteva il secondo pezzo a incastro…fino a qui niente di anormale, ma i guai arrivarono nel mettere il terzo pezzo, evidentemente troppo in alto.

Dopo vari tentativi e seghe mentali, decidemmo che io dovevo mettere il terzo pezzo…

Come?

Dovevo salire sulle spalle di Jo e cercare di mettere l’albero, ovvio!

-Jo più a sinistra!- urlavo io dall’alto.

-Ma che! Più a destra!- fece Giusy, mangiandosi le unghie.

-Oddio- mormorai io sbiancando.

-Che succede?!- fecero in coro Fabio, Bruno, Gon e Mati.

-Cado! Cado cado cado!-

L’albero era troppo pesante e io cominciai a barcollare, Jo compreso.

Alla fine fummo salvati da 10 paia di mani che ci trattennero.

Dopo varie peripezie, riuscimmo a montare l’albero…ma c’erano ancora le palline.

Io, Giusy e Tamy eravamo fissate con queste cose, ma i ragazzi un po’ meno…

Infatti, volete sapere come metteva le palline Bruno?

Prendeva uno dei rami più alti, li piegava verso di lui, metteva la pallina e poi lo lasciava…tipo catapulta avete presente?

-Ma sei deficiente?!- intervenne subito Giusy, portandosi vicino a Bruno.

-Bruno così rompi tutto!- rincarò anche Tamara.

-Ragazze basta…mi sembra che è sufficiente…- feci io, sentendo un ringhio nelle orecchie.

Mi voltai e trovai Jo dietro di me, che mi mormorò un “lo difendi sempre”.

-Ragazzi io credo sia meglio procedere a coppie o non lo finiamo più quest’albero- disse Matias guardandolo.

-E cioè?- chiese Gonzalo.

-Allora…Gon tu prendi sulle spalle Giusy, Jo tu Patty, Fabio Tamara e Bruno me- esordì in fine.

Tutti accettammo felici…tranne Bruno.

-E perché io dovrei prendere te sulle spalle?!-

-Perché non c’è la tua ragazza- rispose Fabio.

-Dai…non peso mica così tanto!-

Comunque, alla fine, dopo tante peripezie ala Briget Jones, riuscimmo a montare l’albero e ad addobbare tutta la casa.

Io e Giusy guardammo felici il risultato e battemmo il cinque con Tamara, mentre i ragazzi erano stesi sul divano, non tanto felici…

…Fine Flash Back

 

-Hai comprato tutti i regali?- feci io, accennando al milione di pacchetti sotto l’albero.

-Si…-

-Anche a Guido?-

-Non vedo il tuo regalo per Bruno…non glie lo hai fatto?- cercò di cambiare argomento lei.

Furbetta…

-Sai che non si risponde a una domanda con un’altra domanda?-

Giusy sospirò. –Si…ma non so se metterlo sotto l’albero…-

-Lo hai fatto anche ad Ali?- chiesi io ironicamente.

-Tzè…da come quella lo guarda le dovrei regalare un pacco di preservativi da 200…-

Io scoppiai a ridere. –Mamma quanto sei cattiva!-

-Hn-

Giusy si allontanò dall’albero e andò a sedersi sul divano e subito io la seguii.

-Non ci posso credere che non ricordi niente…per me è stato importante…e speravo che lo fosse anche per lui…- Giusy si sedette più comodamente sul divano e mi guardò con gli occhi lucidi.

Quanto mi dispiaceva vederla così…doveva smettere di vedere Guido, ma averlo tutti i giorni davanti non aiutava di certo…

-Vabbè…- continuò Giusy dopo un po’ –meglio non pensarci…andiamo a preparare la cena per stasera…-

-Solo per curiosità…ci aiuta anche Tamara?- mormorai finta impaurita.

-Purtroppo si…-

-Mi viene da piangere…-

-Già…per fortuna i ragazzi non lo sanno!-

Io e Giusy ridemmo e andammo in cucina, dove Tamara aveva già combinato dei casini.

 

 

24 Dicembre, ore 20.30

-Possibile che mio fratello è sempre in ritardo!- borbottò scocciata Giusy, guardando l’orologio per l’ennesima volta.

-Lamentarti ogni due secondi non servirà a farlo tornare prima!- la informò ironicamente Bruno.

-Ehi, lascia in pace la mia ragazza!- rispose Gonzalo, abbracciando Giusy.

-Mi sta salendo il diabete…- mormorò Guido a bassa voce, ma non così basso perché Gonzalo lo sentì.

-Hai detto qualcosa?- fece scorbutico, già pronto all’attacco.

-No per niente, ma anche se lo avessi fatto non erano problemi tuoi-

La rissa fu evitata dal suono del campanello, accompagnato dai sospiri di sollievo mio e di Giusy.

-Alla buon’ora!!- fece Fabio, abbracciando Tamy, una volta che Matias entrò nella stanza.

Aveva un braccio appoggiato su una ragazza mingherlina, con i capelli scuri e gli occhi chiari. Era molto timida, infatti, quando tutti noi andammo a salutarla, lei arrossiva sempre di più.

La guardavo e mi ritrovai a pensare agli anni in cui mi piaceva Matias…quelli si che erano sereni rispetto al mio presente…e io che mi lamentavo pure…

Dopo le varie presentazioni, andammo tutti a tavola e quando Tamara parlò, il gelo e il terrore si diffuse tra tutti i commensali.

-Ho cucinato anche io!-

-Ah davvero amore? Che brava…!- fece terrorizzato Fabio.

-Gon, ma che fai?- chiese sottovoce Giusy, vedendo Gonzalo borbottare qualcosa.

-Prego!-

Giusy sorrise in silenzio e gon fece lo stesso.

-Oh mamma…- mormorò anche Matias.

-Mi devo preoccupare?- chiese Marline, la nuova ragazza di Mati.

-Abbastanza…-

-Ragazzi…comunque abbiamo cucinato anche io e Giusy- feci io per rassicurare i ragazzi.

Sospiri di sollievo si levarono nella stanza e finalmente la cena cominciò.

-Giusy…- la chiamai sottovoce.

-Mhm?- aveva un pezzo di pollo in bocca.

-Guido non fa altro che guardarti?- mormorai ridendo un po’.

-Che guardi!- rispose stizzita lei –non mi riguarda!-

-Si va be…-

Quando la cena finì, erano le dieci e mezza e, in attesa della mezzanotte per scambiarci i regali, decidemmo di giocare a obbligo o verità.

Il primo a cominciare fu Fabio.

-Tamara…sei felice di sposarmi?-

-Ma che domande sono! Certo che si!-

I due si scambiarono un bacio e girammo di nuovo la bottiglia per decidere.

Il secondo estratto fu Guido e da come gli si fecero gli occhi, stava pensando a una domanda cattiva.

-Giusy…-

-Lo sapevo…-mormorò-dimmi-

-Obbligo o verità?-

-Verità- rispose sicura.

-Sei davvero innamorata del tuo ragazzo?-

-Guido non mi sembra il caso- scattò su Bruno.

-No lascia Bruno, io non ho problemi a sentire la risposta-

-E io a darla- cominciò Giusy –si, lo amo-

Giusy e Guido si guardarono negli occhi, ma nessuno dei due accennò ad abbassarlo.

-Ok! Giro io!- mi intromisi, per eliminare tutta la tensione.

-è uscito Bruno-

Lui scattò e subito cominciò a pensare.

-Mhm…Patty…obbligo o verità-

-Obbligo- lo sfidai io, ma più che una sfida, temevo la verità…

-Dimmi il motivo della tua partenza-

Un leggero brivido per la schiena –questo non è un obbligo-

-Certo che lo è! Ti obbligo a dirmelo! Meglio di così!-

-Perché i miei genitori avevano deciso così-

-Potevi restare-

-Ragazzi…non mi sembra il momento adatto…- ci fermò Giusy e la ringraziai mentalmente per questo.

Giocammo ancora un po’, finchè tutti decidemmo di smettere per ovvie ragioni: evitare spargimenti di sangue!!

-Ragazze…io vado a fare il caffè!- io mi alzai dal divano e stavo per dirigermi in cucina.

Sull’uscio, però, mi scontrai con Bruno.

Io mi feci a destra per farlo passare e lui fece lo stesso…era una di quelle situazioni imbarazzanti…

-Scusa…- mormorò. –passa prima tu-

-No dai…prima tu!-

Quando entrambi ci facemmo da parte, fummo interrotti dalla voce di Alicia.

-Ragazzi! Fermi! State entrambi sotto al vischio!- disse, tutta eccitata.

-Oh che coincidenza…bhe..io vado in cucina!-

-No aspetta! Vi dovete baciare o porta sfortuna!-

IN quel momento calò il silenzio nella stanza e io avevo tanta voglia di uccidere Alicia.

Giusy aveva ragione…grande…grandissima stronza!

-Non mi sembra il caso- mi difese Giusy.

-Ma che male c’è? Tanto sono amici, no?- si intromise anche Marline.

Io stavo per avere un collasso…non volevo…non volevo baciarlo…non lì…non davanti a Jo…

Lo guardai di istinto di sott’occhio  vidi la sua faccia scura.

-Ragazzi…davvero…-

-no! Porterà sfortuna a tutti!-

-Dai Patty…un bacino innocente…che sarà mai!- rincarò la dose Tamara, all’oscuro di tutto.

Avevo il cuore a mille e sudavo freddo.

-Dai ragazzi…una cosa veloce!-

-Ok…solo un bacino…mi dispiace Bruno…- risposi io sotto voce, guardando Jo.

-A me no-

Lo guardai negli occhi.

Sentivo di svenire…avevo le gambe molli…

Bruno si avvicinava sempre di più a me e più lui si avvicinava, più io mi sentivo male e il battito accelerava.

Dopo tanti anni lo avevo di nuovo tanto vicino…

Il suo profumo di mischiò al mio e ormai non avevo più la mente lucida per connettere, né per guardare Jo.

Potevo sentire che anche Bruno provava i miei stessi sentimenti, perché anche i suoi occhi erano lucidi.

Quando le nostre labbra vennero a contatto, mi sentii completa.

Il mondo poteva finire in quel momento…non mi sarebbe importato…perché io sarei morta tra le sue braccia…

Tutto il mio essere era lì…con lui…e capii che gli anni di lontananza erano stati inutili…lui era la mia metà…la famosa mezza mela che completava il tutto.

Fu un bacio a stampo, breve…ma interrotto da un battito di mani.

Quando ci staccammo, due occhi castani ci guardavano bellicosi e amareggiati.

-Ma bravo…e io che ero ritornata a Buenos Aires per passare il Natale con te…complimenti!- Antonella ci guardò ancora una volta indignata e poi uscì dalla casa, sbattendo violentemente la porta.

-Anto!- Bruno la chiamò inutilmente, poi corse verso l’entrata e uscì anche lui.

Io con il cuore a pezzi, di nuovo, andai da Jo, che mi guardava più furioso che mai.

-Sai che lo odio…non dovevi azzardarti a baciarlo-

-Non è stata colpa mia…hanno insistito gli altri…e poi è Natale e avrebbe portato sfortuna-

Già Natale…che bel Natale…

 

 

Spazio autrice:

Ok…avete ragione…Natale è passato da un pezzo…ma le cose movimentate accadranno tutte nelle feste e alle appassionate della coppia Bruno/Patty consiglio di non perdere il prossimo capitolo, anche se (lo dico già da adesso) ci metterò moooooolto per pubblicare!! Mi scuso in anticipo!!

Ragazze…sono davvero, davvero tanto sorpresa!! Vi rendete conto? 19 nei preferiti e 15 nei seguiti! Vi ringrazio tutte!!

Passiamo ora alle mie stupende lettrici!!

 

 Kiky_Cullen96: i consigli sono sempre ben accetti e io ascolterò volentieri tutti quelli che vorrete darmi!! Mi sarebbe davvero piaciuto vedere patty che picchiava Antonella, sarebbe stato davvero divertente!!

 

 Miraclegirl: certo che ti capisco! Anzi! Sono contenta del fatto che tu mi segua nonostante il periodo indaffarato che sicuramente avrai! Non so quando sarà il lieto evento, ma spero prima che pubblichi il prossimo capitolo, perché lì…si vedranno davvero delle cose stupende! Sarà un capitolo interamente sulla coppia Bruno/Patty e lo dedicherò tutto a te! baciii

 Alexiel94: no, non si nota per niente! Ahahaha dai…povera patty…è così dolce…anche se nella storia originale anche io a volte non la sopporto, perché la vorrei più combattiva!

 

 sabry99: hai ragione…sono proprio cattiva…TçT…perdona me…ma i momenti felici non mancheranno neanche per loro! Giuro! Anche io sono morta dalle risate quando ho scritto quella parte e mi sono immedesimata in patty e in quello che si può provare vedendo il ragazzo che si ama con un’altra!

 

 girlstar: hihihihi ok! Per il bene di tutti aggiornerò velocemente! Ma per il prossimo capitolo ti chiedo scusa in anticipo, perché non so se riuscirò a postarlo presto! Credo, anzi, che ci vorrà un po’ di tempo, ma spero che continuerai a seguirmi!

Già…proprio un trio bizzarro…hai trovato proprio l’aggettivo adatto! Tutti e tre mi ricordano molto i film di fantozzi!!

Ma davvero…che sfiga…però mi diverto troppo XD! L’eterno trio chissà per quanto durerà! Hihihih

 

 _pat__xD: nono giuro che non cambio coppia! XD anche perché voglio vivere ancora un po’ XD

Ti confesso una cosa…io quando finisco di scrivere, rileggo tutto e a un certo punto anche io ho detto RISSA-RISSA!! Hihihih

Grazie per i complimenti che mi fai sempre!!

 

 

Faccio ancora un ringraziamento generale! Spero che mi lasciate tanti commenti per farmi sapere cosa ne pensate!!

Baci a tutteeeeeee

 

                                                                                                                                                      !!!!!!!!!!!!!!!!!gg

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Capitolo 17
*** Capitolo 17: The melody of love ***


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Capitolo 17: The melody of love

 

 

 

 

 

 

 

Questo capitolo lo dedico tutto alla dolcissima Miraclegirl, che dall’inizio mi segue senza ancora uccidermi!

Faccio a te i miei più sinceri auguri per la tua bambina e auguro a lei tutto quello che di più bello e migliore ci possa essere su questa terra!!

Una cosa già ce l’ha: la sua mamma!

Baci!!

 

Era incredibile come le circostanze della vita ti portino in situazioni che mai avresti nemmeno immaginato…circostanze che ti cambiano la vita e che ti tolgono il respiro anche solo pensarci…

Avevo sempre creduto che tutte le cose e gli esseri dell’universo avessero un perché…anche io lo avevo… il mio era sempre stato lei…lei che sapeva amare come nessun altro…lei che era stupenda…lei che era fragile e forte al tempo stesso…lei che riempiva le mie giornate…lei che era le mie giornate…

Adesso ero pronto ad accettarlo…io l’amavo e l’avevo amata da sempre…

Mi venne in mente una frase di un famoso film e che esprimeva appieno quello che lei era.

Lei era una melodia…una melodia fatta solo di note belle…

Ero stato uno sciocco…uno stupido cieco che non aveva voluto vedere…avevo lasciato che lei stesse lontano da me per cinque anni…ho lasciato che lei si facesse toccare da altri uomini…ho lasciato che i suoi sorrisi fossero rivolti ad altre persone…

…io avrei potuto fermare tutto questo…io avrei potuto fare in modo che lei stesse per sempre e solo con me…

Ed era proprio per tutti questi motivi che adesso mi ritrovavo a correre per le strane affollate di Parigi, stringendo tra le mani quel maledetto pezzo di carta…il motivo della nostra separazione…

Correvo…correvo…

 

 

…due giorni prima…

-Cazzarola, muovetevi che è tardi!!!- Gonzalo urlava dalla porta principale della casa, imprecando contro di noi, fottuti ritardatari…testuali parole.

-Stiamo arrivando!- urlai io dal piano di sopra, seguita dal rumore di qualcosa di grosso che cadeva.

-è la ventesima volta che ce lo ripeti!- rincarò la dose Jo, spazientito.

-Stanno ancora di sopra?- chiese un ironico Bruno, che, assonnato, si trascinava le sue valigie.

-già! Ma non è possibile!- continuò Gon, appoggiandosi alla porta.

-è colpa delle tue manie…mi dici chi parte alle cinque del mattino?!- si lamentò Fabio, sdraiato in malo modo sul divano e sprofondando la testa nei cuscini.

-ma non manca qualcuno?- fece Bruno guardandosi intorno.

-No- fu secco e brusco Gonzalo.

-ho capito…- se ne uscì Fabio –Guido ha confermato che viene?-

Gonzalo, colto in flagrante, sbuffò, guardando di nuovo l’orologio e poi le scale.

Proprio in quel momento, senza neanche bussare, Guido entrò, con un muso lungo che arrivava dall’Argentina alla Spagna, seguito dalla sua ragazza, altrettanto di malumore.

-Ti sembra questo il modo di entrare in una casa che non è la tua?!- sibilò subito Gonzalo, già sulla difensiva.

Guido in risposta gli regalò un bel dito medio e andò a sedersi sul divano.

Alicia andò ad appoggiarsi sul davanzale della finestra, ben lontana da Guido e guardava distrattamente fuori.

-Ma cosa sarà successo?- mormorò sotto voce Bruno al fratello, guardando si sottecchi i due.

-Non lo so e nemmeno mi interessa…l’importante è che non ci rovinino la vacanza.

-Ma quanto cazzo sei acido…- anche Bruno si allontanò dal fratello, per sedersi su una poltrona e accendersi la tv.

-Eccoci!- feci io dalla cima delle scale, trascinandomi le mie ben 4 valigie.

Dietro di me c’era Giusy con tre valigie e Tamara con ben quattro e due zaini.

Ci fermammo al primo scalino, guardando male i ragazzi.

-Ma quanta roba avete portato?! Dobbiamo stare solo cinque giorni!-

-Meglio non usarlo ma averlo, che non averlo quando ce ne bisogno!- fu la pronta risposta di Giusy.

-Ma cosa aspettate?- chiese Tamara, portandosi le mani ai fianchi.

All’occhiata confusa dei ragazzi, risposi io, come se quello stavo per dire era più che ovvio.

-Le valigie! Noi non riusciamo a portarle!-

-Ah problemi vostri!- rispose scorbutico Fabio.

-Cosa?!-

-Tamy ti arrangi, hai portato le valigie e te le trascini tu- rispose Fabio mettendo si a sedere.

-Muoviti- sibilò gelida Tamara.

-Ok, vengo-

Fabio si alzò e andò a prendere le valigie di Tamara, mentre gli altri ragazzi, con qualche risatela, aiutavano le rispettive ragazze.

-Comunque manca ancora Antonella- informai io con voce atona, più per sentire una qualsiasi risposta di Bruno sull’argomento, che per reale interesse. –non sei andato a prenderla?-

-Se sono qui mi sa di no…non sono sicuro che venga-

Yeah! Avrei voluto urlare e farmi un balletto per la stanza, ma per ovvie ragioni, mi trattenni, senza però nascondere un sorrisetto.

-No viene…me lo ha detto ieri sera- ci disse Fabio e ovviamente tutti sbuffammo.

-Ehi! Guardate che è mia sorella!-

-Ehi! Guarda che è una stronza malefica!- gli risposi io per le rime e con lo stesso tono.

Mentre Fabio mi faceva una linguaccia, sentimmo bussare al campanello e quando Gonzalo andò ad aprire, ci trovammo davanti Antonella, con un pantalone nero strettissimo e un cappotto dello stesso colore che le arrivava fino a metà coscia.

-Andiamo? Non mi piace aspettare- esordì dalla porta, masticando una gomma.

-Guarda già sei fuori casa, non c’è nemmeno bisogno dello sforzo di cacciarti a calci tu sai dove!- sibilò scocciata Giusy, intimandole con lo sguardo che non era proprio giornata.

Dopo altri vari battibecchi, sfrecciatine e schiavismo da parte nostra verso i ragazzi, uscimmo tutti di casa, diretti all’aeroporto.

DESTINAZIONE: CAPODANNO A PARIGI!

 

29 Dicembre ore 20.00

In quel momento arrivammo nell’ Hotel e io e le altre ragazze avevamo ancora gli occhi a cuoricino.

Parigi era meravigliosa, soprattutto in questo periodo.

Era piena di luci, di vita, di risate.

Non ci dividemmo subito nelle stanze, ma ci riunimmo tutti in quella mia, di Giusy e di Tamara.

Eravamo tutti stanchissimi, ma non ci saremmo persi nemmeno un secondo di quel meraviglioso viaggio.

-Parigi è un sogno!- esordì Giusy, sprofondando nel letto enorme.

-Io mi associo!- Tamara, seduta sulle gambe di Fabio, aveva letteralmente gli occhi scintillanti.

-Ragazzi…però io volevo la neve…- mi lamentai io, guardando fuori dalla finestra.

Io adoravo la neve, rendeva tutto ancora più magico, ma…lì non c’era!

-Mi dispiace amore…-

-non si può avere tutto- rispose Antonella, lanciandomi una eloquente occhiata.

-Ragazzi io propongo di andare a cena…- fece Guido alzandosi.

-Si, ok!-

Man mano tutti uscirono dalla stanza, ma io restavo ancora, delusa, alla finestra.

Pensavo che tutti fossero usciti, ma all’improvviso sentii una presenza accanto a me.

Quando mi voltai, incrociai due occhi verdi.

-La neve arriverà- mi disse Bruno, per poi guardare fuori. –te lo prometto-

Mi guardò ancora una volta negli occhi, poi mi accarezzo la guancia.

Non capivo il suo comportamento.

Era stato strano per tutto il viaggio…mi aveva guardato spesso e una volta l’avevo visto stringere i pugni.

-Avrai la neve…- mi mormorò ancora. Poi uscì dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle.

Sospirai…decisamente sarebbe stato una vacanza stressante.

Uscii anche io e mi diressi alla sala da pranzo, ignara che la mia vita sarebbe cambiata.

 

 

Tutto il giorno dopo, andammo in tutti posti più belli di Parigi.

Avevamo i piedi a pezzi, ma non ce ne importava.

Tutto era stupendo, luccicante e ognuno di noi non credeva di essere lì davvero.

Io avevo una strana sensazione e più volete mi ero sentita gli occhi addosso.

Alle sette di sera tornammo in albergo e ci preparammo per andare a cena e poi uscire.

E così…tra risate, litigi, figuracce e divertimenti, anche il 30 dicembre passò e il giorno di capodanno arrivò, carico di aspettative per il nuovo anno.

La mattinata passò come sempre, ma la sera, successe qualcosa che non mi sarei mai aspettata.

Erano le 21.00 e io stavo per uscire dalla stanza per raggiungere gli altri, finchè qualcosa vicino al letto, non attirò la mia attenzione.

Presi il mano il foglietto di carta e lo aprì e per poco non mi venne un infarto.

Era la lettera…QUELLA lettera

Me la infilai subito nella borsetta, sospirando di sollievo che nessuno l’avesse trovata.

Quella sera  non avevamo mangiato in Hotel, perché volevamo festeggiare Capodanno in piazza, come tante volte avevamo visto in Tv.

Alle 22.00 arrivammo lì e cominciammo a chiacchierare per passare il tempo.

-Ragazzi io vado a prendere qualche coca-cola- feci io all’improvviso, più per sfuggire alle occhiate di Bruno che per la voglia di coca-cola.

Senza aspettare la risposta degli altri, mi infilai tra la folla e mi allontani da lì.

Invece di dirigermi a qualche bar, però, cominciai a camminare, ma all’improvviso mi sentii afferrare per un braccio.

-Vieni con me-

Bruno mi afferrò per una mano e mi trascinò in un vicoletto lì vicino.

-Cosa vuoi, Bruno?- feci, impaurita da ciò che poteva dirmi.

-Volevo stare un po’ da solo con te-

-Senti Bruno…non ho tempo da perdere-

Feci per allontanarmi, ma lui mi afferrò per le spalle e mi spinse indietro.

-Io sarei una perdita di tempo?- era arrabbiato e deluso.

No…no che non lo era.

-Mi metterai nei guai con Jo…e tu con Anto- gli ricordai.

-Non mi interessa-

-E certo…a te quando mai te ne è fregato qualcosa di me!- urlai.

Cazzo…!

Mi ero lasciata andare…!

-cosa stai dicendo Patty?- Bruno mi si fece più vicino. –sai che sei sempre stata importante-

-Ma non dire cazzate Bruno! Io non sono mai stata niente per te!-

Stasera la mia bocca aveva deciso di andare per conto suo, ma già che c’ero, meglio chiarire una volta per tutte.

-Tu non sei stata importante?! Questo dovrei dirlo io che te ne sei andata senza una spiegazione e poi te ne sei tornata con un altro!-

-Cosa?! Non far passare me per la cattiva Bruno…tu hai sbagliato! Tu mi hai detto che non contavo niente!-

-E quando te lo avrei detto?! Mi hai lasciato Patty! Eppure ci eravamo baciati! Avevo dormito insieme!-

-Non urlare con me! Ci eravamo baciati si, ma se ti eri pentito, dovevi venire a dirmelo tu!-

-Ma di cosa stai parlando?!-

-non fare il finto tonto!-

-non lo faccio! Ma se proprio ho sbagliato, vorrei sapere il perché!-

-Davvero vuoi che ti rinfreschi la memoria?!-

-SI!-

-Bene…il giorno dopo tu non ti sei fatto vedere e mi arriva Antonella con una lettera in mano, dicendomi che me la mandavi tu. Mi ha detto che tu le avevi detto tutto. Che io ero stata un’illusa perché avevo creduto chissà che. Mi ha detto che tu le hai confessato che amavi solo lei e che io ero stata un madornale errore, che ti faceva schifo anche solo ripensare a quel bacio!...e adesso non venirmi a dire che è colpa mia che sono partita! Io me ne sono andata per questo!-

-Te ne sei andata per colpa mia?- aveva uno sguardo incredulo e la voce roca. –ma come hai potuto pensare che io abbia detto quelle cose! Non ci posso credere!-

-Nemmeno io ci potevo credere! Ma era la verità! Ho vissuto per cinque anni piangendo tutti i giorni! Perché ogni santo giorno mi leggevo quella maledetta lettera!-

-E non era più facile parlarne con me?! Ti avrei smentito tutto-

-no! Non mi fidavo più di te!-

-non ci credo…-

-Credici!- presi la lettera dalla boresetta e lui mi guardò senza capire. –leggi-

Lui lo fece e ad ogni rigo cambiava espressione, una volta che ebbe finito di leggere, mi guardo sconvolto.

-Patty…come…-

Non lo feci finire di parlare, che lo fermai.

-Non mi interessano le tue scuse. Non voglio altre bugie. Ho giurato a me stesso che tu non mi avresti fatto più male…addio Bruno…!-

Mi voltai e cominciai a correre, lasciando lì, non solo lui…

 

 

 

Correvo…correvo…

Ma non sapevo dove stavo andando.

Non conoscevo per niente Parigi, ma qualcosa mi diceva che dovevo andare in quella direzione.

Avevo aspettato anche troppo per cercarla…dovevo rincorrerla appena lei se ne era andata, ma ero troppo sconvolto…

L’aria fredda era pungente…nuvolette bianche mi uscivano dalle labbra, mentre mi scontravo con i parigini, che mi urlavano dietro cose incomprensibili.

Non me ne curavo però, perché loro non sapevano…non sapevano dove stavo andando…chi stavo cercando…

Correvo ininterrottamente da un quarto d’ora e le fitte ai miei polmoni mi costrinsero a fermarmi.

Alzai la testa e mi trovai presso la tour Eiffel…quell’imponente struttura che di notte era ancora più bella che di giorno…con tutte quelle luci…quelle persone…

In quel momento, non so perché, avevo il cuore leggero…mi sentivo in pace…come se fossi arrivato al mio obbiettivo.

Non riuscivo ancora a capire perché mi sentissi così bene, ma poi la vidi.

Vidi lei illuminata sia dalla luce della luna che quelle della tour Eiffel, lei infagottata nel suo giubbotto blu, lei che camminava assorta ai piedi della torre, lei che si sentiva osservata e alzava gli occhi, lei che si era accorta di me, lei che adesso stava scappando.

Istintivamente la rincorsi, pregando dio di riuscire ad afferrarla.

Facendo un grande sforzo su di me, riuscii ad afferrarla per il polso e a farla voltare verso di me.

Tutte le domande mi morirono sulle labbra, nel momento stesso che vidi i suoi occhi pieni di lacrime.

-Patty…- mormorai e lei tirò su col naso, spostando lo sguardo altrove.

Come mi sembrava fragile…come mi sembrava piccola…come mi sembrava mia…

-Patty guardami…- le portai le dita sotto al mento e dolcemente la costrinsi a guardarmi.

Era incredibile quanto fosse bella anche mentre piangeva…aveva gli occhi rossi e gli occhi gonfi…bellissima…

-L’ho letta Patty…e non potevo crederci…come hai potuto essere così stupida?-

-Su questo non c’erano dubbi…ma non per le ragioni che intendi tu- mi sputò addosso quando decise a parlarmi.

-Patty non posso crederci che tu sia stata lontana da me per tutto questo tempo solo per questa lettera-

A queste mie parole, lei sembrò scoppiare.

-SOLO?! Bruno ma hai letto cosa mi hai scritto?! E adesso vieni qui a fare l’offeso con me!-

-Patty non l’ho scritta io!- urlai anche io, esasperato.

Mi sembrava una situazione così assurda…lontani per una colpa che non era stata nemmeno mia.

-Non ci credo- sibilò glaciale.

-Allora, ok, leggila ad alta voce e io ti contesterò ogni punto. Cazzo, Patty! Ti farò stare qui tutta la notte se questo servirà a riportarti da me!-

Lei mi guardò e gli occhi le si inumidirono di nuovo.

Dopo un po’ optò per giusta la mia proposta, perché con voce roca cominciò a leggere.

-Patty, mi chiedo come una persona come te, brutta, stupida e vuota, abbia potuto anche solo pensare che possa piacere a uno come me-

La fermai.

-Già qui avresti dovuto stracciare la lettera. Brutta? Patty tu sei una ragazza meravigliosa, bella non rara, ma unica, di una bellezza disarmante. Stupida? Come hai potuto credere che io pensassi queste cose? Tu stupida? Se non vogliamo contare quello che c’è stato la sera prima, tu eri la mia migliore amica…il mio centro…il mio universo. Vuota? Tu sei buona, gentile, altruista, solare, disponibile, spiritosa, profonda, sensibile. Sul fatto di piacermi è vero…tu non mi piaci…di più…io ti adoro- gli carezzai la guancia, ma lei continuò a leggere senza badarci.

-Il bacio di ieri sera è stato un madornale errore…anche solo pensare che tu mi abbia sfiorato, mi fa stare male-

-Quel bacio è stata la cosa più bella della mia vita. Io tremo a ogni tuo tocco, ma non per il motivo che c’è scritto lì, ma perché ogni volta che mi sfiori, avrei tanta voglia di sbatterti su un letto e baciarti finchè avrei fiato-

A queste mie parole arrossì.

Non mi interessava in quel momento di metterla in imbarazzo…doveva capire…capire che tutte quelle cose io non l’avevo né scritte né pensate.

-Mi chiedo sempre perché tu sia dovuta entrare nella mia vita…l’hai sconvolta e mi hai riempito di problemi. Con te accanto non ci si poteva stare mai tranquilli…non- qui tremo, ma poco dopo riprese a leggere. -…non sono mai stato felice-

Se avessi preso il deficiente che aveva scritto quella lettera, lo avrei ucciso con le mie stesse mani, ma nel vero senso della parola.

Lei era stata male per cinque anni…cinque anni lontani per delle emerite cazzate!

-Io invece mi chiedo perché prima che tu diventassi la mia migliore amica, io non ti abbia mai notata-

-perché eri innamorato di Antonella-

-Già…che idiota, vero? Potevo avere il dolce per intero e invece mi sono accontentato delle briciole. Patty io in questi cinque anni non sono stato felice per il semplice fatto che tu non eri con me. Quanto avrei voluto svegliarmi tutti i giorni con te accanto. Accarezzare i tuoi capelli biondi, difenderti quando ne avevi bisogno, asciugare le tue lacrime…-

Mi tremava la voce…mi tremava sempre tutto quando stavo con lei…a partire dal mio cuore…

Lei era l’essenza della mia vita…l’unica persona che volevo accanto…

Leggevo ancora dubbi nei suoi occhi…voleva leggerla tutta quella lettera…ma perché voleva continuare a farsi male?

-Mi sono subito pentito di essere andato al di la dell’amicizia…tra me e te non ci potrà mai essere niente…per citare una frase di una canzone, siamo figli di mondi diversi…tu non c’entri niente con me…mi dispiace solo di avertelo detto solo ora. Non volevo illuderti, ma anche solo il ricordare di aver sfiorato la tua bocca, mi riempie di sensi di colpa. Su di noi ti sei fatta un progetto che riguardava solo te. Hai pensato che io mi sia innamorato di te, ma non è mai stato così. Quel bacio e quel dormire insieme non ha mai significato niente…TU non hai mai significato niente-

Ti ripeto che mi dispiace di averti illuso.

Addio…Bruno-

Finì di leggere, ma ancora guardava il foglio.

Sapevo che stava soffrendo, ma da quel momento giurai a me stesso che mai più avrebbe sofferto in quel modo.

Mi venne un’idea.

Le strappai dalle mani quel maledetto pezzo di carta, sotto gli occhi esterrefatti di lei.

Presi l’accendino dalla tasca e bruciai la lettera davanti a lei.

La lasciai andare e la carta si accartocciò su se stessa, per poi ridurla in cenere.

Avevamo guardato entrambi la carta sparire, portata poi via dal vento. Adesso ci guardavano negli occhi.

Sentivo che non era convinta al cento per cento…che voleva un’ulteriore conferma.

-Patty…io in questi cinque anni credevo di amare Antonella, ma non è così. Non ho mai amato nessun’altra- dissi, guardandola intensamente negli occhi.

Speravo che il sento di quella frase l’avrebbe capito, come avrebbe capito che l’amavo profondamente.

Ruppi il contatto visivo con lei, per estrarre il mio i-pod dalla tasca del giubbotto.

Lei mi guardava senza capire, ma, dopo aver trovato la canzone e data una cuffietta a lei, cominciai a parlare.

-Dato che le parole sembrano non convincerti, affiderò a una persona più brava di me il compito di spiegarti quello che sento-

Misi play e la canzone cominciò…

 

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.

 

Eravamo una cosa sola, uniti come non lo eravamo mai stati. Mi sembrava un sogno…lei adesso era lì…tra le mie braccia…

Inconsciamente ci avvicinammo sempre di più.

Lei aveva gli occhi lucidi e io il cuore a mille.

Eravamo fatti per stare insieme…non eravamo fatti per non essere mai divisi.

Le accarezzai la guancia e le asciugai un lacrima fuggitiva.

-Io non posso più lasciarti andare…perché questo significherebbe strapparmi l’anima dal corpo. Io vivo solo dei tuoi respiri…-

-Tu stai con Antonella…lei è bellissima…non ti pentirai domattina?-

Voleva essere rassicurata…lo sapevo…ma adesso mi stavo giocando tutto…

-Io non mi pentirò mai di averti con me.

Mi sono innamorato di te così…senza volerlo, senza saperlo, senza cercarlo…e adesso mi chiedo di cosa vivevo ieri-

 
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Occhi negli occhi.

Non c’era altro intono a noi.

Poteva scoppiare una bomba atomica, ma non ce ne saremmo accorti.

Vivevamo solo dell’amore che l’uno provavamo per l’altra e la consapevolezza di essere lì, adesso, insieme.

Occhi chiusi. Fiato sospeso.

Bacio.

Un bacio che sapeva di tristezza per il tempo perso, di gioia per la consapevolezza che non ce ne sarebbe stato più, di punizione per le sofferenze passate, di passione capace di chiudere tutte le nostre ferite, di voglia di stare insieme, della coscienza del fatto che mai niente e nessuno ci avrebbe divisi.

Un bacio.

Un bacio che sapeva di noi.

Patty cominciò a piangere, ma le sue lacrime non furono sole.

Le mie e le sue lacrime si unirono…come tutto di noi lo era.

Lei piangeva, io piangevo…le nostre lacrime rendevano il bacio salato.

Non mi importava più niente adesso. Volevo lei. Lei e basta.


Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà
i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...

Ci staccammo ancora piangendo.

-Ti amo Patty…come non ho mai amato nessun’altra…da adesso in poi staremo insieme per sempre…-

-Ti amo…come non avrei creduto mai…-

Ridemmo mentre piangevamo e proprio in quel momento successe la magia.

Piccoli fiocchi bianchi caddero su di noi, testimoni, insieme alla tour Eiffel, della nostra unione.

Anche il cielo era felice per noi e ce l’aveva fatto capire a modo suo.

Lei alzò gli occhi al cielo e sorrise.

-La neve…-

-Si…te l’avevo promesso-

Ci guardammo ancora e poi ci baciammo di nuovo.

Un bacio che veniva accompagnato dalla melodia dei nostri cuori…

…The melody of love…


io sì, che avrò cura di te

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Ragazzuole! Non ho aggiornato poi così tardi!

Questo capitolo mi piace un sacco! In assoluto il mio preferito e spero di aver trasmesso le mie stesse emozioni quando l’ho scritto a voi che lo leggerete!

Avete ragione…sono un po’ in ritardo con i tempi XD capodanno è passato da un sacco…ma per il loro bacio io volevo la neve!

Ho fatto delle piccole modifiche…non so se ve ne siete accorte, ma ho aggiunto i titoli per ogni capitolo!

Detto questo, passo a ringraziarvi!

Innanzitutto grazie ai 18 seguiti e 22 preferiti! Spero che aumenterete sempre di più!

 

Ella93: ma ciao mia nuova lettrice!! ^^ anche io adoro la loro coppia e ti prometto che i momenti teneri non mancheranno neanche per loro!!

 

girlstar: anche io sono morta dalle risate a quella scena! Mi è venuta così…per inserire un momento divertente! Se dipendesse da me, Antonella la farei trasferire per sempre in spagna XD finalmente le cose tra Bruno e Patty si sono mosse e non posso essere più contenta!

 

 Kiky_Cullen96: grazie! Come vedi questo capitolo l’ho dedicato tutto a Patty e Bruno e spero di aver fatto un buon lavoro!1 ^^

 

thiisme: grazie mille! Mi fate arrossire con tutti questi complimenti! Mi dispiace tanto, ma dato che Antonella non è proprio uno dei miei personaggi preferiti…non succederanno tante cose belle a lei XD

 

_pat__xD: XD comincio ad aver paura di te! XD ma non ti preoccupare, io li adoro troppo insieme per cambiare coppia! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere se anche questo sarà dello stesso parere!!

 

 Miraclegirl: bhe…ormai ringraziarti ogni volta è diventato superfluo! Ti è piaciuta la dedica? E poi non devi ringraziarmi, l’ho messa perché mi andava di farlo e sono tutte cose sentite!!

 

Se vi fa piacere, lasciatemi tanti bei commentini ^^

Al prossimo capitolo!

Baciii

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Capitolo 18
*** Capitolo 18: l'inizio... ***


Image and video hosting by TinyPic Capitolo 18: L’inizio

Capitolo 18: L’inizio…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non riuscivo ancora a crederci…adesso io e lui eravamo diventati un noi…

anche se un noi un po’ strano…

Ero ancora restia a credergli…forse perché lui era ancora il ragazzo

 di Antonella e io non mi sentivo tanto sicura…

Avevo paura che io fossi solo un passatempo…avevo paura di non esserne all’altezza…avevo paura di perdere…avevo paura di non riuscire a mentire…

Avevo paura…

Io non volevo ferire Jo, almeno quanto lui non voleva fare con Antonella…

Stavo sdraiata sul mio letto, con la testa fra le nuvole e l’i-pod nelle orecchie.

Ascoltavo quella canzone, la nostra canzone e più mi imprimevo quelle parole nella testa, più tutto mi sembrava così irreale…

Sentii bussare alla porta e sobbalzai, ma al mio flebile avanti, sulla soglia apparve lui.

Il mio angelo dagli occhi verdi.

Senza che me ne rendessi conto, sorrisi a 32 denti e il mio pensiero, per l’ennesima volta, corse a meno di tre giorni fa…

…Flash Back

io sì, che avrò cura di te

La canzone proprio in quel momento finì e con essa anche il nostro bacio.

Era stato un bacio favoloso…un bacio fatto di lacrime e neve…un bacio perfetto…

I nostri occhi, come accadeva ormai troppo spesso, si incatenarono.

Lui aveva smesso di piangere, mentre io avevo ancora qualche piccola lacrima che furtiva mi attraversava la guancia.

Con le mani a coppa sul mio viso, Bruno mi asciugò quelle piccole goccioline, depositando piccoli baci su di esse.

Mi sembrava di non essere lì, di non vivere quel momento.

Era come se stessi vedendo un meraviglioso film d’amore e io mi immaginassi di mettere noi, ancora divisi, al posto dei protagonisti.

Chiusi gli occhi per vivermi meglio quel momento e li riaprì solo quando sentii la sua voce chiamarmi.

Aveva uno sguardo diverso, non era come quello che gli avevo visto da quando io ero tornata.

Non era più ferito, deluso e a volte geloso, adesso era vivo, felice e…ardente?

Sorrisi, un sorriso però, che sembrava una mezza smorfia.

Sembravo inebetita, non sapevo che fare e lui che mi fissava in silenzio non mi aiutava.

Staccò le mani dalla mia faccia, per poi tirarmi violentemente a sé e stringermi in un abbraccio che toglieva il respiro.

-Amore mio…amore mio…- mormorava solo questo e ad ogni suo mormorio, il mio cuore tremava.

Lo abbracciai fortissimo anche io e la neve, la nostra neve, cadeva ancora dal cielo notturno, suggellando la nostra unione.

Tutto era perfetto, tutto era magico.

-Dimmi che starai con me…dimmi che non te ne andrai più via…che passerai l’eternità con me…io senza di te non posso vivere…- diceva parole che non legavano tra loro, erano confuse e lui aveva la voce roca. –promettimelo-

Mi staccai dall’abbraccio.

-Non possiamo…!- scossi la testa, in un momento di lucidità ero riuscita a ricordarmi di jo.

Lui non meritava tutto questo…

Non potevo ferirlo così tanto

-Perché?- Bruno cercò di prendermi per un braccio, ma io mi scostai.

-perché io sto con Jo e tu con Antonella-

-Non mi interessa. Io voglio te, ho sempre voluto te-

Erano le parole che avevo sognato una vita di sentire e allora perché mi mettevano così in confusione?

-Non possiamo…- ripetei con voce flebile. Era più una sottile difesa che una sorta di divieto.

-Patty a me non interessa né di Jhonny e né di Antonella. Se dovrò smuovere mari e monti per stare con te, lo farò. Non ho paura di questo. Adesso che ti ho ritrovato, non permetterò a nessuno di dividerci- Bruno mi afferrò per le spalle e aveva lo sguardo più convinto che gli avessi mai visto.

-Antonella è malata- gli ricordai.

Lui sembrò “rinsavire”, perché mollò la presa e si ficcò le mani in tasca.

-Lo so…ma non riesco a mantenere la promessa-

-Che promessa?- chiesi confusa.

-Le ho promesso che non l’avrei lasciata mai…-

-Bene…- anche io misi le mani nelle tasche, più per riscaldarmi che per altro.

Lei sarebbe sempre stata un’ombra tra di noi, un ostacolo difficile da superare.

-Hai ragione…non posso farlo…non posso lasciarla, o almeno, non adesso-

Sapevo che aveva ragione, ma mi faceva star male. Ci eravamo ritrovati, ma lo stesso non potevamo stare insieme.

-Allora dobbiamo far finta che questo non sia mai accaduto?- feci con un tremolio nella voce, temendo la risposta.

-Cosa?! No!- sbottò lui, come se io avessi detto la cavolata più grande del mondo.

Ok. Adesso davvero non ci capivo più niente.

-Non voglio dimenticare…non potrei-

-E allora?- scrollai le spalle, senza capire.

-Non lo so. So solo che non voglio lasciarti andare-

Quanto era dolce il mio amore…così dolce che mi faceva male il cuore pensare che dovevo lasciarlo andare.

-E allora?-

Ci pensò un attimo, poi mi si avvicinò e mi prese la mano. –non voglio farti sentire quello che non sei, ma voglio stare con te ad ogni costo. Quindi che ne dici di stare insieme in segreto?-

-dovremo restare insieme, mentre staremmo con Jo e Anto? Bruno, mi stai proponendo di fare l’amante?-

Era forse impazzito?

-Detto così sembra squallido-

-Perché lo è- dissi e mi strattonai la mano.

-Ti prego amore, non fare così-

-non chiamarmi amore. Non starò con te in segreto-

-Se dici così, devo pensare che poi non sono così importante-

-non rigirare la cosa!- scattai io.

-Non posso lasciare Antonella-

-Nemmeno io Jo-

-Ma chi se ne frega di Jo!- esordì lui sbuffando.

-E a me di Antonella!- sbottai anche io.

Lui sorrise e mi guardò.

-Che hai da ridere?- mi puntai le mani sui fianchi e lo guardai bellicosa.

-Sei tremendamente bella quando sei gelosa-

-Io non sono affatto gelosa. Forse lo sei tu!-

-Oh, questo è sicuro-

Sorrisi anche io e istintivamente ci avvicinammo.

-Non voglio lasciarti andare-

-Nemmeno io…-

-Allora restiamo insieme…per il momento segretamente…ti prego…-

Cosa dovevo fare?

Dovevamo diventare “amanti”?

Questa situazione mi faceva ridere. Non mi ci vedevo proprio in quel ruolo.

Ma decisi di rischiare. Se quello era l’unico modo per stare con lui, per il momento mi sarei accontentata.

-Non ami lei?- volevo esserne sicura.

-Non ho amato nessun’altra che te da  sei anni-

Non mi tornavano i conti.

-Ma io sono stata via cinque anni-

-E infatti io ti amavo da prima-

Io sorrisi. Lui sorrise.

Bacio.

…Fine Flash Back

-Ciao…- mi disse lui, entrando e chiudendosi la porta alle spalle.

Io mi misi seduta sul letto e lui fece lo stesso.

Mi sorrise, poi mi afferrò per la mano e mi attirò a lui.

Io mi sedetti a cavalcioni sulle sue game e, sorridendogli, gli passai le mani tra i capelli.

-Ciao amore…-

-Come è bello…- mi mormorò dolce.

-Cosa?-

-Amore…detto da te…- mi confessò, “strofinando” il naso sul mio collo e depositandovi piccoli baci.

Io risi, cominciando a perdere la ragione per la troppa vicinanza.

-Stavo impazzendo prima…quando ti ho vista abbracciata con lui…-

-Mi dispiace…-

-Dovrò farci l’abitudine-

Salì con le labbra, fino ad arrivare alle mie.

Ci baciammo. Un bacio che prima era tenero e appena accennato, e poi profondo e passionale.

Mi mise le mani sotto la maglia, ma non andò né sopra e né sotto, si limitò ad accarezzarmi i fianchi mentre mi baciava.

-Ti amo anima mia…- mi sussurrò sulle labbra e io mi ero sciolta del tutto.

-Anche io…-

In quel momento sentimmo lo scatto della porta e io saltai incredibilmente, fino a trovarmi dal lato opposto del letto, con il cuore a mille.

-Ehi Patty- tirai un sospiro di sollievo. Giusy.

…Flash Back

-Ma dove sei stata? Ti ho cercata dovunque- Jo venne verso di me, con un’aria arrabbiatissima.

-Volevo cercare un bar, ma poi mi sono persa- mentii.

-E Bruno?-

Il mio cuore perse un battito.

Proprio in quel momento arrivò anche lui.

-Scusate ragazzi…ma che succede?- fece guardandosi.

Che grande attore che era!

Jo ci guardò, poi sembrò tranquillizzarsi e mi abbracciò.

-Mi ero preoccupato-

Mentre ero abbracciata con lui, guardavo Bruno. Aveva uno sguardo furioso. Gli dava fastidio vedermi con lui.

-Scusa…-

Ci staccammo e ci dirigemmo in hotel.

Ormai avevamo perso il conto alla rovescia. Erano le 0.30.

Pensandoci bene, io e Bruno ci eravamo baciati alle 0.00…allo scocco del 2010 e…quello che fai a capodanno, fai per tutto l’anno!

Sorrisi a questa idea e subito al mio fianco sentii la presenza di qualcuno di fianco a me.

-Tu devi dirmi tutto- mi mormorò Giusy.

-Ok-

Una volta in stanza, Giusy mi spinse in bagno e chiuse la porta a chiave.

-Dimmi tutto!-

-Ehm…io e Bruno ci siamo baciati-

-COSA?!-

-E adesso stiamo insieme…anche se in segreto…-

-ODDIO-

Giusy cominciò a saltellare per il bagno, mormorando frasi sconnesse.

Anche io cominciai a ridere.

Ero felice…felice come non lo ero mai stata.

-Fermati, fermati…mi fai girare la testa!-

Giusy si fermò e mi abbracciò.

-Sono troppo felice per te…davvero-

-Anche io…anche se non mi piace l’idea di stare insieme senza che nessuno lo sappia-

-Se volete stare insieme, questa è la soluzione plausibile, anche se momentanea-

-Già…- la abbracciai ancora, per poi uscire dal bagno e cominciare la mia farsa.

…Fine Flash Back

-Mi hai fatto prendere un colpo!- sbottai io, portandomi una mano al cuore.

-Mi hai fatto perdere dieci anni di vita!- rincarò la dose Bruno.

-Esagerati! Volevo farvi un piacere: Jo è appena tornato, ha chiesto di te, gli ho detto che eri in bagno-

-Ok! Grazie!-

-E di che- Giusy uscì, per poi chiudersi la porta dietro di sé.

-Devo andare- sussurrai, avvicinandomi di nuovo a lui.

-Ti vorrei far restare qui e sfinirti di baci…- mi attirò di nuovo a sé e mi baciò.

-Devo andare…- riuscii a dire tra un bacio e l’altro.

-Ok…- acconsentì, senza, però, lasciarmi andare.

-Bruno…davvero…- mi staccai io, perché lui sembrò non ascoltarmi proprio.

-Ok…ma promettimi che non lo bacerai-

-Te lo prometto-

Lo baciai ancora, a stampo questa volta, poi uscii dalla stanza, lasciando lì l’amore della mia vita.

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!! Ok, ok! Avete ragione! È tanto che non aggiorno, però questo capitolo non mi veniva proprio…!

Ho una comunicazione di servizio: da questo capitolo in poi, non so se posso aggiornare frequentemente, forse un capitolo a settimana. Spero che mi seguirete lo stesso!!

Passiamo ai ringraziamenti:

 

 Miraclegirl: non devi ringraziarmi per la dedica, sono tutte cose che mi sono venute dal cuore. Sei una persona meravigliosa, dolce e simpatica e , ripeto, la tua bambina è stata proprio fortunata ad avere una mamma come te. Mi piacerebbe in un futuro diventare una scrittrice, è uno dei miei sogni, e davvero non mi sarei mai aspettata che tu salvi tutti i miei capitoli e sono a dir poco onorata che vorrai leggerli alla tua piccola!! Grazie ancora! Ormai non ti considero più una mia lettrice, ma qualcosa di molto di più!! Baciniiii

 

 girlstar: ogni volta con te mi scuso del ritardo, ma è stata davvero una settimana difficilissima!! Mi dispiace tanto!! Sai il nome i tre g mi piace un sacco! Non ci avevo mai pensato! Ma tanto anche io sono una sua fan e le cose per loro si risolveranno.

 

Sana e Akito: ciao tesorina!! Non ti preoccupare!! L’importante è che ci sei!! Come vedi in questo capitolo non succede niente, mi è solo servito per far capire la nuova situazione.

 

 sam05: ziau mia nuova lettrice!...davvero l’hai letta in due giorni?! *me sconvolta*

a me la coppia Bruno/Antonella non è che mi piace particolarmente, forse perché è proprio lei che non sopporto tanto! Comunque non ti preoccupare, che non mi offendo e poi non hai detto niente per cui debba farlo!...spero che la storia ti incuriosirà sempre e che continuerai a leggerla e a commentarla (sempre se ti vanno entrambe le cose XD).

 

 eliana1991: che carina che sei ^.^ addirittura la migliore? Se mi dici queste cose mi fai montare la testa ^///^

Anche io adoro questo capitolo, forse perché sono un tipo molto romantico e queste cose non sai quanto mi piacciono!!

Ti aspetto al prossimo chappy ^^ baciniiii

 

 Kiky_Cullen96: bhe…la situazione in cui si trovano Bruno e Patty non è delle migliori, però l’idea di stare insieme in segreto mi piaceva troppo! È troppo comica come situazione! L’idea di Parigi mi è venuta perché volevo che per il loro bacio ci fosse la neve, perciò il loro chiarimento è stato tanto lungo XD

 

 _pat__xD: ciao anche a te! Sei sempre la prima a recensire!! XD

Sono riuscita nel mio intento: far commuovere le persone con quello che scrivo. Sai, questa è una cosa davvero importante per tutte le persone che scrivono qualcosa e mi fa tanto piacere visto che sono alle prime armi!

Per quanto riguarda l’ascia, sono più che contenta che tu l’abbia messa a posto, cominciavo a sognare te che mi inseguivi con l’ascia!!hihihih XD

 

Ella96: gemellino miaaa! Scusami tanto! Mi dispiace un casino…ti giuro che non succederà più!...comunque non ti dirò chi è stato a scrivere la lettera…cattiva vero? (sia io che la lettera XD)…comunque vengo volentieri ad ucciderla con te!...non vorrei sembrare poco modesta, ma secondo me il capitolo 17 è proprio carino!! Tu ke dici? :P

 

Adesso non mi resta che ringraziare tutte le 224 visite solo per questo capitolo e i 18 seguito e i 24 preferiti! * me tanto ma tanto felice ^.^*

Vi lascio davvero questa volta, con la speranza che recensiate in tanti!!

Besos a todossss!!!

 

 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19: Tu sei mia…sei sempre stata mia… ***


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Capitolo 19: Tu sei mia…sei sempre stata mia

 

 

 

 

 

Voglio ringraziare soprattutto  _TokiDoki, perché grazie a lei io sono arrivata alle 100 recensioni!! Grazie davvero tanto, sembra una cosa stupida, ma ci tenevo tantissimo!

 

 

 

Avete presente quando all’improvviso tutto diventa chiaro dentro di te?

Quando capite finalmente i vostri sentimenti e vi sentite così stupidi da non aver reagito prima?

Quando la risposta è davanti a voi, ma si cerca in tutti i modi di non vederla, di non cercarla…quando lei è a pochi passi da voi e non fate il minimo sforzo per afferrarla…

…Ecco…io mi sentivo così…

Avevo cercato in tutti i modi di vivere una vita che non mi apparteneva, mi ero creato una storia che non stava in piedi con una ragazza che non amavo.

E adesso la sensazione di fallimento e di paura mi riempiva la bocca di amaro.

Mai…mai avrei voluto che questa situazione arrivasse…meglio vivere nell’ignoranza…meglio vivere amandola da lontano.

Ma è davvero questa la vita che volevo? Volevo limitarmi a stare in panchina nella partita della mia vita? Volevo davvero non mettermi mai in gioco?

La risposta era si se in gioco c’era la sua felicità…ma siamo sinceri, non era questa la ragione che mi aveva portato via da lei.

Io avevo paura del suo rifiuto, avevo paura che lei potesse dirmi che non provava più le stesse cose, che si era innamorata per davvero di Gonzalo.

E io a quel punto che avrei fatto?

L’unica soluzione sarebbe stata morire, perché ormai non c’era più motivo per vivere.

Ma adesso avevo deciso di giocarmi il tutto per tutto, lei doveva ritornare mia, il suo cuore doveva battere di nuovo solo per me, le mie mani dovevano essere le uniche a conoscere il suo corpo.

La volevo, come non ho mai voluto nessun altra, come non ho mai amato nessun altra.

Lei era stata il mio passato, ma nel mio futuro vedevo sempre e solo lei.

Ed era per tutti questi motivi che adesso mi ritrovavo a litigare con Alicia.

Alicia…mi aveva donato il suo amore puro, da diciottenne e io l’avevo buttato via, l’avevo rovinato.

Lei mi aveva dato tutto, ma io non potevo dargli niente, non VOLEVO dargli niente.

Nella mia testa malata avevo sempre paura di perdere Giusy e per questo mi ero sempre trattenuto nel vivere determinate cose con Alicia.

Adesso lei stava lì, davanti a me, con il peso della mia confessione.

-E questo cosa vuol dire?- mi chiese con voce tremante.

Perché vuoi far uscire quelle parole dalla mia bocca? Perché vuoi farci soffrire ancora di più?

-Significa che…Ali noi non possiamo continuare a stare insieme…- cercai di dirlo nel modo più dolce possibile. Non volevo farle male, non avrei mai voluto.

Alicia si accasciò al muro, portandosi una mano agli occhi.

Le sue spalle cominciarono a tremare e i primi singhiozzi si diffusero nella stanza.

-Ma perché? Perché?- aveva lasciato il muro ed era venuta verso di me.

Mi aveva preso per la maglia e mi scuoteva. E piangeva. Piangeva e mi scuoteva. Era disperata…ed io con lei.

Io ero inerme…sulle spalle la colpa di averle inferto la sua prima ferita d’amore.

Ma che amore potevo darle io?

-Ti prego Ali…-

-no prego io te…non mi lasciare Guido..-

Chiusi gli occhi.

Odiavo vedere la gente piangere, soprattutto se erano ragazze.

Non era mai stata mia intenzione ridurla così.

-Ali non rendere le cose più complicate…sto cercando di essere sincero-

-sincero?!- scoppiò lei in un urletto disperato. –sincero?! Dovevi essere sincero ogni volta che hai finto di amarmi!!-

-io non ho mai finto di amarti-

Questo no. Non l’avevo mai fatto. Forse l’avevo illusa, ma sapeva che non l’amavo.

-si invece! Ogni volta che eri con me!-

-Ali senti…io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu-

Non mi piaceva quando le persone volevano mettermi in bocca parole che non avevo detto. Ma forse avevo esagerato, dovevo capirla e non dirle quello che le avevo detto.

Lei lasciò la mia maglia e abbassò la testa.

I suoi voluminosi capelli le coprirono il viso e enormi goccioloni le scesero sulle guance, per poi arrivare al mento e, indecise, penzolavano per un po’.

-Mi dispiace…- cercai di avvicinarmi, ma lei spinse lontano la mia mano, rabbrividendo visibilmente.

-Non mi toccare…-disse flebilmente  -NON MI TOCCARE!- urlò.

Mi guardava con occhi spalancati, tremava, piangeva e mi guardava fisso.

-Non reagire così…ti prego…-

-E come dovrei reagire?! Eh?!...io ti amo Guido…TI AMO!-

Quelle parole mi colpirono più di un pugno…volevo che tutto finisse in modo pacifico, ma forse avevo sottovalutato il suo amore.

-Lo vuoi capire che non ti posso amare come tu vorresti?! Tu meriti di meglio! Meriti qualcuno che ti ami come tu ami lui! E quel qualcuno non sono io-

-Ma io voglio te!...ho sempre voluto te…-

C’era qualcosa di strano nelle sue parole…

-In che senso?-

-Credi davvero che il nostro incontro è stato casuale?...Guido io ti amavo ancora prima di sceglierti!-

-Ma cosa stai dicendo?- mi avvicinai a lei con un’aria confusissima.

-Io sapevo già chi tu fossi. Ti vidi per la prima volta quando tu eri ancora uno studente della Prettiland. Forse tu non ti ricorderai di me…ma io da quel giorno non mi sono mai più dimenticata di te…-

-Ma quale giorno…?- ok…adesso ero ufficialmente preoccupato…!!

-Io ero poco più che una bambina…un giorno camminavo per strada e caddi, sbucciandomi il ginocchio. Cominciai a piangere, ma ad aiutarmi venne uno splendido ragazzo, dai capelli lunghi e gli occhi buoni. Mi chiese se stavo bene e se mi ero fatta tanto male. Io gli risposi di si, indicandogli il mio ginocchio e lui dalla borsa estrasse un piccolo cerotto a forma di pesciolino e me lo mise. Dopo che il ragazzo mi aiutò ad alzarmi, mi fece promettere di non piangere più e di essere forte, poi se ne andò. Quel ragazzo eri tu Guido…-

Rimasi sconvolto. Mai e poi mai avrei potuto immaginare tutto quello.

Non mi ricordavo affatto di quel giorno…

Non sapevo come comportarmi…come reagire…non riuscivo nemmeno a pensare.

-Mi dispiace…- ripetei. Era l’unica cosa che sapevo dire quel giorno.

-Ti dispiace…- ripeté lei -…dimmi solo una cosa…c’entra lei?-

Non le risosi, ma deviai il mio sguardo per non farle leggere nei miei occhi, per non darle quella certezza.

-Lo immaginavo…- sembrava essersi calmata, ma mi sbagliavo di grosso. –C’ENTRA LEI! C’è SEMPRE CENTRATA LEI! LEI NON TI AMA! NON TI MERITA!- sembrava una pazza, cominciò a dimenarsi tanto che dovetti afferrarla per le spalle, ma lei continuava a scalciare come un cavallo impazzito. –LEI NON TI AMERA’ MAI COME ME! TU DEVI RESTARE CON ME!-

Mi sedetti sul divano della sua stanza e trascinai lei con me che ancora si dimenava.

La strinsi, fino a farle male, ma non mi importava.

Adesso capivo…capivo tante cose…

Quando si calmò un po’, cominciai a parlare io, stringendola ancora tra le braccia.

-Mi dispiace davvero Ali…ma non posso farci nulla…lei è tutta la mia vita…l’unica persona importante. Potrei benissimo annullare me stesso per lei. La amo a tal punto da bruciare ogni volta che la vedo. Ardo…sempre e solo per lei. Non c’è mai stata nessun altra. Ho sempre amato solo lei. Lei è il mio vero amore-

-Ma tu devi stare con me…tu sei la mia anima gemella…- la sua voce era come un lamento, ormai si era arresa, si aggrappava all’ultimo barlume di speranza.

-Non dire così…un giorno incontrerai sicuramente la tua vera anima gemella…l’anima gemella è quella persona che ti completa, è quella persona che in lei vedi riflesso te stesso, la parte di te che ti manca. E io l’ho già trovata. È lei…lei è la mia luce…-

-Non posso fare niente per farti cambiare idea?-

-No…-

Lei si slacciò dal mio abbraccio e si mise seduta più comodamente.

-Se è davvero questo che vuoi…-

Si alzò e io feci altrettanto.

-Si…-

-Va bene…addio Guido…-

-Addio…-

Uscii dalla stanza, sentendo lei che ricominciava a piangere.

Ma io non potevo più farlo, quello era il tempo di reagire.

Lei doveva ritornare mia e avrei fatto di tutto pur di riaverla.

Adesso il vero Guido si era rimesso in gioco…

 

 

 

Quello sembrava il mio girono fortunato. Che anche Dio volesse che io e Giusy tornassimo insieme?

Quella sera tutti dovevamo andare in un pub, per festeggiare il futuro film di Tamara e, ovviamente, ci sarebbe stata anche lei.

Avrei fatto di tutto…

Questo pensavo mentre mi preparavo e quella sera dovevo essere impeccabile.

Tanto bello che lei non doveva riuscire a staccare gli occhi da me.

Per l’occasione, misi un paio di jeans neri non tanto stretti e sopra un maglione bianco a collo alto aderentissimo e con i bottoni di lato.

Anni e anni di palestra quella sera avrebbero dato i suoi frutti, perché, non per vantarmi, ma i miei muscoli guizzavano sotto la stoffa chiara.

Non mi ero mai vantato del mio fisico, ma quella sera dovevo sfruttarlo al 10%!

Decisi di mettere quel profumo che lei tanto adorava, che lei stessa mi aveva regalato, in modo da rendere il mio gioco ancora più perfetto.

Non ero nella pelle e Bruno se ne accorse subito, mentre aspettavamo gli altri davanti al pub.

-Che hai?-

-Che ho?- chiesi, facendo finta di non capire.

-Stasera sei così elettrico da poter alimentare l’intera Argentina…!- mi disse, con il sorriso sulle labbra.

-Niente!-

Non era un argomento da discutere con lui…era pur sempre il fratello di Gonzalo!

-Quel tuo niente dice tutto. Il tuo tutto c’entra per caso con la ragazza di mio fratello?-

Bhe…almeno uno dei due fratelli molina non era una capra…

Bruno mi era sempre piaciuto…era diverso dal fratello…era sempre leale e sincero, qualità che di certo non potevo associarsi anche con Gonzalo.

-Perché pensi che Giusy dovrebbe c’entrare qualcosa?-

-Dal momento che tu hai quel sorriso ebete solo quando pensi a lei-

-Ma dai…esagerato…-

-Guido ti trattieni solo perché sono il fratello di Gonzalo?-

-Solo?- feci io ironico, inarcando le sopracciglia.

-ti sembrerà strano, ma io voto per te-

Lo guardai senza capire e lui se ne accorse.

-Non fraintendermi, non sono un fratello disamorato, ma io voglio solo che Gonzalo sia felice e che abbia una ragazza che lo ami per davvero-

-Quindi credi che lei mi ami ancora?-

-Credo che solo Gonzalo ancora non l’ha capito-

-Bhe…tuo fratello non è mai brillato per intelligenza…!- lo presi in giro io e lui mi guardò male, ma poco dopo scoppiò a ridere.

-La rivoglio Bruno…mi manca da morire- gli confessai.

-Ti posso capire…allora metticela tutta-

-Ovvio!-

-Ma Alicia?-

-Ci siamo lasciati- dissi semplicemente.

-mhm…bene-

In quel momento arrivarono Fabio e Tamara, uniti come sempre e come nessuno mai; Patty e Jo (Bruno fece un’espressione strana); Antonella che andò a baciare Bruno (questa volta fu Patty a fare una faccia strana). Che mi ero perso?!

E infine lei con quella piattola vivente con i capelli alla Maratona!

Odiavo il modo in cui la guardava, il modo in cui la stringeva, come le parlava, come la toccava…odiavo tutto…

Lei era mia! Lui era solo un buffone che si era trovato in paradiso per sbaglio! Lei era SOLO il MIO paradiso!

Tutti cominciarono ad entrare nel locale, ma io aspettavo che loro passassero davanti a me.

Quando lo fecero, io sfiorai impercettibilmente la sua mano, ma lei si ritrasse come scottata.

Bene…questo era il segno che non le ero del tutto indifferente…

Entrai anche io nel locale e la fase uno del piano stava per cominciare…!

 

 

-Guido ti sta fissando da almeno due ore…!- mi mormorò Patty all’orecchio, mentre aspettavamo le birre.

-Si lo so Patty…me ne sono leggermente accorta!- feci io, alquanto stizzita da quella situazione.

Mi dava fastidio essere osservata, soprattutto se era lui.

Per fortuna Gonzalo non si era accorto di nulla…

Ma a proposito di ragazzi…Alicia dov’era?

-Che cosa romantica…-

-Cosa c’è di romantico nello squadrarmi tanto da mettermi a disagio?-

-Il fatto che ti guarda perché ti vuole…- Patty fece un leggero sospiro, prendendomi ovviamente in giro.

-Ma pensa ai tuoi di sguardi, visto che Bruno fulmina Jhonny con lo sguardo ogni volta che si avvicina a te. Di questo passo se ne accorgerà anche il cameriere che c’è qualcosa- commentai acida.

-Non cercare di sviare il discorso carina!- mi disse, sbattendo le ciglia. –guarda, guarda! Adesso ti sta proprio fissando spudoratamente!-

-Smettila! Così mi fai venire un collasso nervoso!- ringhiai sottovoce a Patty. –io vado in bagno, torno subito- dissi a voce più alta.

-Vengo con te- disse Gonzalo, guardando di sottecchi Guido.

-Amore guarda che riesco a fare la pipì da sola da quando avevo cinque anni-

-Sicura?-

-Gon ma perché? Che c’è? Adesso non posso andare nemmeno in bagno? Non ti preoccupare, il pannolino me lo so aggiustare da sola!-

A quest’ultimo scambio di battute, Gonzalo non rispose ed io mi avviai.

Non sopportavo quando faceva così l’ossessivo!

Andai in bagno e quando uscii per lavarmi le mani, trovai Guido appoggiato al lavandino.

-Sai vero che questo è il bagno delle donne? Devo preoccuparmi?-

Certo che stasera ero di un acido incredibile!

-Simpatica. Lo so bene che è il bagno delle donne-

-E sai anche che potrebbe entrare qualcuno?- dissi, lavandomi le mani.

-Per chi mi hai preso. L’ho bloccata-

-Bene. Io e te chiusi in un bagno pubblico, oltretutto pure puzzolente, il top del romanticismo!- ironizzai io. In realtà non volevo pensare di essere chiusa in una stanza da sola con Guido.

Avevo qualcosa che si muoveva nello stomaco e cominciavo a sudare freddo.

-Lo hai proprio istruito bene Gonzalo…è un fido animaletto…- mi mormorò, venendo verso di me e prendendo una ciocca dei miei capelli tra le dita.

-Non parlare così del mio ragazzo- puntualizzai io, scostandomi, in modo da togliergli anche i miei capelli dalle dita.

-Perché fai questo?-

-Questo cosa?-

-Resistermi-

-Senti Guido, sei di nuovo ubriaco?non mi va di fare questi giochetti-

Dissi e mi diressi con passo affrettato verso la porta.

Non potei uscire, però, perché lui mise una mano sulla porta e con l’altra mi bloccò in un angolino.

Io cercavo il più possibile di non guardarlo in faccia, ma lui si avvicinò tanto da far aderire i nostri corpi.

-È inutile…non puoi…tu vuoi me come io voglio te…- mi costrinse a guardarlo in faccia, ma io davvero non riuscivo a capire.

-Guido ma che hai stasera?...e Alicia?-

-Io e Alicia ci siamo lasciati-

Ok cuore, ricomincia a battere…!!

Ero felice…ma anche preoccupata.

Questo non avrebbe cambiato le cose.

Io non sarei mai più ritornata con Guido.

-Vuoi che ti faccia un applauso?- commentai cattiva.

-No…voglio solo che mi chiedi perché-

-Ok…perché?-

-Perché voglio te-

-Guido io sto con Gon. Io sono la sua ragazza adesso- cercai di difendermi, per non far capire quanto mi colpisse questa cosa.

-Hn. Tu sei mia…sei sempre stata mia!- mi disse con un ghigno.

Abbassai lo sguardo.

Lo spinsi così tanto che si staccò dal muro. Io aprii la porta e solo sulla soglia lo guardai.

-Cattivo…- mormorai con gli occhi lucidi. –sei uno stronzo che gode nel vedermi soffrire- una lacrima sfuggì al mio controllo. –ma ho smesso di essere presa in giro da te- uscii sbattendo la porta.

-Giusy!- urlò lui, ma io non me ne curai.

 

 

 

Spazio autrice:

Holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!

E questo capitolo lo dedico a tutte le fan della coppia Giusy/Guido!!!

Credo che più o meno sarà questo il tempo per gli aggiornamenti…prima non posso proprio perché lo studio mi occupa un sacco di tempo e poi non sempre le idee vengono XD

Mi fa piacere vedere che ci sono tante persone che mettono la mia storia nelle seguite e nelle preferite, davvero non so come ringraziarvi senza sembrare fredda o banale!

 

Kiky_Cullen96: già…anche io li adoro ^^

La storia dell’amante è troppo forte e poi mi divertirò come una pazza a scrivere quelle parti!

 

 sam05: anche io considero Patty un po’ così ed è per questo che ho deciso di cambiarle del tutto il carattere XD mi fa piacere sapere che ti ho “stravolto” le idee su patty e bruno con la mia storia, davvero non ho mai avuto pretese così alte! Bacii

 

 _TokiDoki: ma ciao anche a te! ^^

E così ho trovato un’altra fan della loro coppia! Davvero, mi riempi il cuore di gioia quando mi dici che hai letto la storia tutta d’un fiato e che ogni mia parola ti ha emozionata. Questo è la cosa più grande che spera tutti coloro che scrivono, soprattutto chi è alle prime armi come me!

Fammi sapere se questo capitolo ti piace egualmente!! Kissoliniiii

PS a te voglio fare un ringraziamento particolare perché mi hai fatto arrivare alle 100 recensioni!! Grazie mille!!

 

 bubukenia: ziau! Da quanto tempo!^^

a me Antonella come personaggio non è che mi ispira tanto (come ho più volte detto) e perciò la vedo solo come un ostacolo per bruno e patty.  A me sinceramente dispiace più per jo XD

 

  _pat__xD: hai visto? Finalmente siamo riusciti a farli stare insieme!! Adesso l’ascia puoi buttarla del tutto per favore? XD

Comunque si…avevo cominciato a fare quei tipi di sogni XD

Fammi sapere cosa pensi di questo capitolo!! Bacetti!!

 

E infine un’ultima comunicazione…non voglio sembrare cattiva o acida, ma credo che in seguito posterò i capitoli non solo in base al tempo, ma anche in base alle recensioni…più recensioni e più sarò contenta nel postare il prima possibile!!

Adesso non mi resta che lasciarvi definitivamente…..bacetti a tutteeeee <3

 

 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20: incancellabile ***


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Capitolo 20: Incancellabile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Camminavo con Giusy tranquillamente per il parco antistante casa nostra.

C’era un mite sole e quel po’ di venticello ci scompigliava i capelli.

Il passo lento e il suono della natura, parlavamo del più e del meno.

Con la mente non ero del tutto lì.

Pensavo a Bruno e all’immenso amore che provavo per lui.

Era la mia vita quel ragazzo…il mio sole, la mia anima…

Ma per quanto ancora io avrei dovuto fingere?

Per quanto ancora potevo reggere quella situazione?

Il flusso dei miei pensieri vennero interrotti dalla musichetta del mio cellulare.

Quando lo presi e lessi il messaggio, mi si sciolse il cuore.

Istintivamente sorrisi e questo non sfuggì a Giusy.

-Chi è? Bruno?-

-Mhm?...si…è lui. Mi ha mandato un messaggio-

-Fai un po’ leggere…!-

Giusy prese il mio cellulare e cominciò a leggere a voce alta. –ogni corda di chitarra è un suono…ogni lettera d’amore è una poesia…ogni volte che vedo te…il mio cuore diventa una chitarra che suona una poesia per l’amore suo…mi manchi da morire…ti amo piccola mia…B. Oddio ma che dolce!- esordì alla fine Giusy, stringendosi teatralmente il mio cellulare al petto.

-Già…- risposi arrossendo.

Ogni volta che c’era lui di mezzo, il mio cuore cominciava a ballare la macarena

-Non lo facevo così romantico!- mi disse, restituendomi il cellulare.

-Si vede che io lo ispiro!- poi sorrisi e mi scrollai i capelli dalle spalle.

-Tzè! Guarda che tu sei persa almeno quanto lui! Non dico di più perché è impossibile amare una persona come ti ama lui-

-A volte dubito di tutto questo…- le confessai e il mio cuore tremò alla sola idea.

-Perché? Anche un cieco capirebbe che vuole te-

-E se vuole così disperatamente me, perché non lascia Antonella?-

-Tu lasceresti Jo adesso?-

Quella semplice domanda ebbe il potere di zittirmi.

Lasciarlo adesso equivaleva a ferirlo e io per niente al mondo lo avrei fatto.

-No…-

-E allora! Non puoi pretenderlo nemmeno da lui!...soprattutto con Antonella in quello stato- ci fermammo all’ombra di un albero.

-Già poverina! E io dovrei accettare tutto questo per quanto tempo?!-

-Per tutto il tempo che deve accettarlo pure lui!-

Aveva ragione, ma…ma no!

-Si, ma io cerco di non “far esagerare” Jo più di tanto…loro due invece stanno tutto il tempo a baciarsi!- esclamai indignata.

-Io non vorrei dare sempre ragione a lui, ma lo vedi ogni volta che Jo ti sorride solo? Ha la faccia di chi sta per ammazzare qualcuno!-

-Cambiamo argomento va’…che è meglio!-

-Beccata…- mi disse Giusy ridacchiando, guadagnandosi una mia occhiata fulminate.

-a proposito di beccare…tu e guido? Come siete rimasti dopo quello che è successo?-

-Niente-

-Come niente?- feci io confusa.

-Lo evito semplicemente-

-Bhe, questo si era capito!- risposi ironica io, ridendo, ma il mio sorriso si spense subito e con la testa accennai qualcosa.

-Cazzo…- mormorò Giusy, guardando Guido venire verso di noi.

-Non penso che adesso puoi evitarlo…-

-Scappiamo!...senza farglielo capire…ma scappiamo!-

Io e Giusy stavamo per girarci, ma Guido fu più veloce e ci raggiunse, fermando Giusy per un braccio.

Adesso si che sarebbero scoppiati fuochi d’artificio…!

 

 

-Ti devo parlare- mi disse Guido, prendendomi per un braccio.

-E io non ho niente da dirti- replicai acida.

-Patty puoi lasciarci soli?- fece rivolto alla mia amica, ma senza staccare gli occhi da me.

Io pregavo mentalmente Patty di non farlo, ma inutilmente, perché lei si defilò in silenzio, lanciandomi solo una significativa occhiata.

Soltanto quando Patty sparì quasi del tutto,  lui cominciò a parlare.

-Non è una bella sensazione essere evitati-

-Io non ti sto affatto evitando- dissi angelica io, marcando l’affatto.

-Ah no?- cominciò sarcastico, incrociando le braccia –e tu come lo chiami quando una persona non risponde alle telefonate, non si fa trovare mai e quando siamo con gli altri fa la sfuggente?-

-Io lo chiamo sfuggire a delle manie di persecuzione. E poi ti ritieni troppo importante se pensi che io ti eviti- anche io incrociai le braccia e lo sfidai con gli occhi.

Lui sorrise, in quel suo modo che mi faceva venire un brivido dietro la schiena…il suo meraviglioso sorriso sghembo che tanto avevo amato…

-Io non mi reputo troppo importante…lo sono…!- si chinò verso di me, finchè i nostri visi non furono a pochi centimetri di distanza.

Io risi, quella mia risata finta, che, però, mi fece viaggiare tra i ricordi…

Era la stessa risata che feci al nostro primo bacio…

Scacciai quei pensieri dalla mia testa, per evitare che mi facessero ancora più male. –forse sarai anche importante per qualcuno, ma di certo non per me. Per me non conti niente-

-Ma davvero?-

Aveva qualcosa di strano negli occhi…

A cosa stava pensando…?

All’improvviso mi prese per il polso e cominciò a correre, ignorando angelicamente le mie proteste.

Arrivammo nei pressi di una sorta di grotta e lui mi spinse delicatamente dentro.

Era tutto buio e anche parecchio umido…

-Guido ma co…- non finii la frase, perché Guido mi spinse contro il muro e si avvicinò a me.

Le nostre gambe, il nostro busto e tutto aderivano perfettamente, poi portò le mani ai lati della mia testa…un mix che mi stava facendo perdere il controllo.

Troppo spesso ci trovavamo in quelle situazioni…troppo spesso l’esito era sempre quello…troppo spesso ero io che soffrivo.

-Prova a ripeterlo…riprova a dirmi guardandomi negli occhi che non conto niente- mi soffiò sulle labbra, con un voce roca e sensuale.

Silenzio.

Lui inarcò le sopracciglia come per incitarmi a parlare.

Lingua paralizzata, gambe molli.

-Tu per me non sei nulla- trovai il coraggio di ripetere, facendo molto appello al mio self control.

Lui sorrise in modo diabolico. –Quindi significa che non ti do più nessuna emozione?-

-Esatto…!-

-Nemmeno se faccio questo?-

Cominciò a baciarmi delicatamente il collo, fino ad arrivare al lobo del mio orecchio, che lambì con la punta della lingua.

-nemmeno così…-

Insinuò una mano sotto il mio maglione, accarezzandomi la pancia piatta.

Istintivamente chiusi gli occhi.

Stavo perdendo davvero il controllo…per così poco…

Volevo cercare di farmi forza, ma niente, il mio corpo rispondeva da solo alle sue carezze.

Guido, vedendomi così docile alle sue carezze, salì con la mano, fino a sfiorarmi l’orlo del piccolo reggiseno.

-Ed hai anche il coraggio di dire che non provi più niente…il tuo corpo dice altro Giusy…-

Con la mano salì del tutto, fino a racchiudere a coppa il mio seno con la sua mano.

Sospirai…ormai era inutile fingere.

Lui sorrise ancora e, mentre mi lambiva il seno con la mano, le sue labbra si posarono di nuovo sul mio collo.

-Giusy…- disse tra un bacio e l’altro.

Lì…nel buio…nascosti da occhi indiscreti, decisi di lasciarmi andare e far guidare tutto al mio cuore…

-Guido…no…- cercai di opporre l’ultima palli da resistenza.

-Giusy si…non capisci quanto è sbagliato stare divisi?-

Per zittire ogni mia ribellione, cominciò a baciarmi sulle labbra, bacio che io ricambiai in pieno.

Cosa stavo facendo?...sapevo che era sbagliato…

Dopo un po’ il bacio finì e Guido ritornò a tormentare il mio collo.

All’improvviso sentii una pressione più forte su di esso e dopo un attimo capì cos’era.

Facendo appello a tutte le mie forze, mi ripresi.

Con il viso rosso e il respiro pesante, lo allontanai bruscamente da me, facendolo ghignare malignamente.

Mi portai la mano al collo, toccandomi la parte arrossata.

-E adesso prova a nascondere quello!- mi disse trionfale.

-Guido, cazzo!...mi hai fatto un succhiotto!- gli ringhiai contro.

-E che succhiotto! Rimarrà almeno un mese…così una certa persona capirà che non gli appartieni-

-Non appartengo nemmeno a te! Io non sono un pacco da spartire tra voi due! Io ho scelto con chi stare e non sei tu Guido! Mettitelo in testa! Io sto con G-O-Z-A-L-O!- gli urlai contro.

-Hn. Io ottengo sempre quello che voglio-

-Non questa volta…- dissi e uscii dalla grotta, lasciandolo lì, a crogiolarsi nella sua vittoria.

 

 

Rientrai in quel momento a casa, pensando ancora a Giusy e Guido.

Possibile che io e lei dovevamo affrontare sempre situazioni strane e complicate?!

A casa tutto era buio, ma c’era un odore strano…

Seguii questo strano odore ed arrivai nel salotto.

Quando vi entrai, trovai la scena più bella di tutto il mondo…

La stanza era tutta buia e illuminata solo da tante piccole candele sparse un po’ ovunque.

Sul pianoforte della stanza, c’era un incredibile mazzo di rose rosse, le più belle che io avessi mai visto.

Appesi un po’ ovunque c’erano tanti palloncini a forma di cuore e quello che ormai ero consapevole essere l’uomo della mia vita, stava appoggiato con le spalle al muro vicino al pianoforte.

Indossava un pantalone nero classico, una camicia bianca sbottonata un po’ e sopra una giacca nera.

I capelli erano lasciati liberi di scendere un po’ ovunque e mi guardava con quei suoi occhi che mi avevano fatto tanto innamorare.

Venne verso di me, prendendo il mazzo di rose e, dopo avermi dato un leggero bacio, me lo porse.

Io ancora non riuscivo a parlare, mi sembrava tutto così surreale…

-Auguri amore mio…oggi è il primo mese che passo con te…tutto questo non mi serve per farti capire che ti amo…ma che lo faccio da sempre e continuamente…-

Avevo gli occhi lucidi e mi limitavo a guardarlo negli occhi.

Gli sguardi si incatenarono e la nostra magia accadde di nuovo.

Mi accarezzò la faccia e poi mi baciò.

Le nostre lingue vennero a contatto, come in una danza…una danza vecchia come il mondo…

Ci staccammo e lui mi sorrise.

-Vieni…- mi disse –le sorprese non sono ancora finite…-

Mi prese per mano e, dopo che mi fece posare le rose, mi portò al pianoforte.

Lui si sedette e fece sedere me tra le sue gambe.

E cominciò a suonare…

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando
ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te

La voce di Bruno si disperdeva per la stanza, provocandomi sensazioni che mai avrei anche solo pensato di provare.

Lo amavo…amavo tutto di lui…il modo in cui parlava, come mangiava, come dormiva, come camminava, come mi confortava, come mi amava…tutto…


A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine

Mi appoggiai contro il suo forte petto, che mi accolse come ogni volta che ne avevo bisogno.

Ormai non riuscivo più a trattenere le lacrime, che copiose mi inondavano il viso.


A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo

Cosa avrei dato perché questo momento non finisse mai…per stare noi due…per sempre…da soli…

 
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura

A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E
sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano

Non riuscivo a credere che tutto questo stesse capitando a me…

Lui continuava a cantare, con quella sua meravigliosa voce ogni parola mi colpiva il cuore e me lo faceva sciogliere…

 

A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

 

 

 

La canzone finì in quel momento e io tirai su col naso, provocando il suo risolino.

 

-Non mi aspettavo tutto questo…va molto oltre tutto quello che potessi desiderare…- riuscii a dire io, girandomi a sedere per guardarlo meglio in faccia.

-Io invece non ho più niente da desiderare…tu sei tutto quello che io abbia mai voluto…-

-Anche per me è lo stesso…ora che ho te…non ho bisogno più di niente…-

Lui mi strinse a se, fino a stritolarmi quasi.

-Sappi che io ti amerò per tutta la vita…non ti lascerò mai andare, anche se per questo mi odierai…non mi interesserà, perché il giorno che tu potresti andare via, se ne va con te tutto me stesso…-

-Allora non ti preoccupare…perché io non ti lascerò mai…-

Lui sorrise, poi si alzò e prendendomi in braccio come una principessa, mi portò sul divano, facendomi accoccolare su di lui.

-tu non lasciarmi mai…perché oramai sarai…- cominciò lui, canticchiando un altro pezzo di canzone.

-incancellabile…- finimmo insieme.

Ci completavamo…noi due eravamo l’uno per l’altra la metà che ci completava…

-Ti amerò tutti i giorni della mia vita…anche quando sarai un’adorabile vecchietta-

Sorrisi –non chiedo altro…-

Ci baciammo.

Un bacio no passionale, ma carico dell’amore che provavamo reciprocamente.

Bruno era il sogno più bello che mi sarebbe mai stato concesso di vivere…

 

 

Spazio autrice:

Non so voi…ma io vorrei essere Patty!

Bhe…forse avete ragione…questo capitolo è un po’ sdolcinato…ma io sono un’inguaribile romantica!...sopportatemi vi prego!

Ragazzuole passo subito alle risposte alle recensioni…perché non posso proprio intrattenermi a parlare qui con voi e mi dispiace moltissimo…

 

Alexiel94: non ci ho mai pensato alla loro coppia, ma non li vedo tanto bene insieme…troppo diversi…troppo strani…ma sarebbe un ottimo modo per far unire tre coppie!!

 

 ella96: ma dammi anche un piede se ti va!! >.<

Spero che con questo capitolo possa farmi perdonare di non aver parlato di loro nel precedente!...comunque io ucciderei anche anto e jo…non si sa mai XD

 

 _TokiDoki: le tue recensioni valgono e come! Sono fondamentali!! Hihih

Ti giuro quando ho letto la parte miii ora mi lasci cosììì voglio leggere il seguitoooo T.T sono scoppiata a ridere e quasi non mi fermavo più!

Anche io spero di arrivare a 200 recensioni, sarebbe davvero il massimo e spero di farlo ricevendo sempre commenti tanto carini e dolci!ma non ti preoccupare, che anche le critiche sono ben accette!

Non sei ashley? Sicura? Peccato! Io volevo un autografo!!! Hihihi…comunque è vero…è la prima storia che scrivo e sono felice nel vedere che riscuote tanto successo!!

 

 _pat__xD: siiiiii buttiamo l’asciaaaaa olèèèèè

E con questo capitolo penso di essermi meritata il fatto che tu la butti!! XD

Che ne dici di questo capitolo?...me la sono cavata? =P…ok ok la smetto…farò finta di non essere orgogliosa di lui XD

 

 bubukenia: yeah! Viva Giusy e Guido!...ma anche patty e bruno!...per me sono le coppie più belle!

Peccato che nel telefilm originale bruno sia tanto innamorato di Antonella…*me piange*

Probabilmente il prossimo capitolo non parlerà di loro…o forse si XD non ne ho proprio idea…! XD

 

 

 bura: tu sei nuova vero?...ma ciao!

Anche a me dispiace che stia con gon, ma questo rende tutto più…interessante!!

 

 girlstar: tesoro non ti preoccupare! L’ho letta lo stesso!! XD

zi zi…sono due maniaci!...comunque io se fossi gonzalo temerei guido!! Lo temerei perché solo lui non si è accorto che giusy vuole guido e non lui!!

Gonzalo rovina tutte le storie e perciò non può avere la nostra compassione! ù_ù

Visto che ti ho accontentato? Questo capitlo parla di tutte e due le coppie lol mi piace molto lol soprattutto la sorpresa di bruno!

Concordo con te…guido è un grande! E qui farei partire l’applauso! Hihih

Grazie…spero davvero di meritarmele…ho sempre paura che qualcosa che scrivo non piaccia o che magari è troppo banale…spero che non succeda mai XD

 

Bhe…adesso non mi resta altro che lasciarvi…e di ricordavi di lasciare taaaaaaaaaaaaaante recensioni…perché…

Perché mi piacciono tantoooooooooooooooo sono una drogata di recensioni e se lo farete, sappiate che avrete reso felice una persona!

Besos a tutteeeeeeeeeeeeee ziauuu <3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** Capitolo 21: Quando due si lasciano ***


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Capitolo 21: Quando due si lasciano











Era un mite pomeriggio di febbraio, quando successe quello che non avrei mai nemmeno immaginato nei miei peggiori incubi...

Il cielo era azzurro, puntellato solo in qualche punto di un arancione sfocato, chiaro segno che di li a poco ci sarebbe stato il tramonto.

Da una settimana, il mio pensiero fisso era sempre stato quello...

come dirglielo...se era giusto...cosa fare...come avrebbe reagito...

Quando presi coraggio e decisi di parlare con Fabio, pioveva...forse non era una semplice pioggia...forse il cielo piangeva e voleva comunicarmi qualcosa...ma io non gli detti ascolto e così cominciò quella che sotto alcuni aspetti poteva essere la fine...

Eravamo da soli a casa, Fabio stava disteso sul divano e guardava svogliatamente un film, sbadigliando di tanto in tanto.

Io stavo ferma alla soglia della salotto e lo guardavo, mordendomi il labbro inferiore.

Mi sentivo come un'assassina che doveva confessare il suo delitto...il cuore mi batteva a mille e avevo una paura tremenda nel dire a Fabio quello che dovevo.

Feci un respiro più profondo e, con passo lento, mi diressi verso il divano.

Fabio appena mi vide arrivare, mi sorrise, con gli occhi stanchi e con voce roca mi mormorò un “ehi”.

Io mi sedetti, ma non lo guardavo in faccia, mi limitavo solo a guardarmi la punta delle scarpe, chiedendomi se quello che stavo per fare era una cosa giusta.

-Amore, ma che hai?- mi chiese apprensivo, spegnendo la televisione.

Io continuavo a non rispondergli, la lingua era attaccata al palato e avevo la gola secca.

-Tamara, che è successo?- stavolta era davvero preoccupato. Portò le sue dita al mio mento e mi costrinse dolcemente a guardarlo.

-Ti...ti devo dire una...cosa...- riuscii finalmente a dire, tra un balbettio e l'altro.

Lui mi sorrise, rassicurato. -Ed è tutto qui?...mi hai fatto spaventare...temevo già il peggio...-

Forse si era rasserenato troppo in fretta...

-Però...promettimi che non ti arrabbierai...-

Sembravo una bambina...una bambina che aveva rotto il vaso più prezioso della mamma e adesso doveva scusarsi con lei.

...Ma perchè dovevo sentirmi così??

-Perchè dovrei arrabbiarmi?...Tamara parla, per favore!-

Io avevo le mani in grembo e me le stavo torturando, poi, però, decisi di dire tutto...

-Sai no che mi hanno offerto di essere la protagonista di un nuovo film?- solo quando Fabio annuì, io andai avanti -bene...da contratto, oltre a questo film, devo accettare un corso speciale agli Actor Studios, così posso aprirmi più strade...-

Gli occhi di Fabio si illuminarono. -E perchè avevi paura di dirmi questo? È una bella cosa, no?-

Respirai di nuovo più profondamente...

1...2...3...bomba sganciata.

-...Devo andare per tre anni a vivere a New York...- abbassai di nuovo lo sguardo.

Il sorriso di Fabio si spense, come la luce nei suoi occhi.

Adesso mi guardava, cambiando ogni due secondi l'espressione della faccia.

Prima sbalordito, poi arrabbiato, poi confuso, poi frastornato e alla fine semplicemente abbattuto.

-E...e quando lo hai saputo?-

-Una settimana fa...- biascicai, mordendomi le labbra.

-Ah...- sembrava calmo. -Tamara! Lo sai da una settimana e me lo dici solo adesso?!- esplose lui, alzandosi dal divano.

-Avevi detto che non ti saresti arrabbiato...- riuscii solo a dire.

-primo: non mi sembra di averlo detto e secondo: come pretendi che io resti impassibile davanti a una notizia del genere?!- mi disse, gesticolando come un matto.

-Fabio per favore...non prenderla sul personale...-

-Non devo prenderla sul personale? Tamara te ne vai per tre anni e pretendi che io ti dia non solo la mia benedizione, ma che sia anche felice per te?!- si sedette di nuovo sul divano e si calcò la faccia tra le mani.

Io avevo gli occhi lucidi e mi sentivo tremendamente in colpa.

Ma in colpa per cosa poi? Cosa stavo facendo di così grave?

-Fabio è il mio sogno!...come puoi essere così egoista?!- sbottai anche io, cercando una forza che in quel momento non avevo.

-Io sarei l'egoista?! Io?!...non mi sembra di essere io quello che parte fregandosene di tutto!- Fabio mi stava guardando con due occhi bellicosi.

-Non è ancora deciso niente!!-

-E ci mancava che partivi senza dirmi niente!-

Fabio aveva appoggiato le spalle al divano e adesso borbottava qualcosa di incomprensibile.

-Fabio è il mio lavoro! Non puoi dirmi queste cose! Di certo a me non fa piacere partire senza di te!-

-ah quindi già hai messo in conto che io non devo partire con te!-

Ma perchè stasera tutto quello che dicevo era sbagliato??

-Mi distrarresti solo! Io non vado lì per una vacanza di piacere!...vado lì per lavorare-

-Si Tamara mi sembra di averlo capito che non vai lì per una vacanza, dal momento che ci rimani per tre anni!-

-Non urlare con me!...ti ho detto che non ho deciso ancora di partire!-

-Ma ti ricordi o no che noi ci dovremmo sposare? Eh?!-

A quel pensiero, le parole mi morirono sulle labbra.

Certo che ci avevo pensato, ma forse il matrimonio poteva essere rimandato...

-Fabio...io non credo sia la cosa giusta sposarci adesso...siamo entrambi troppo giovani...-

Gli occhi di Fabio si velarono di quella che a me sembrò delusione.

Mi guardava senza pensare e io volevo uccidermi da sola per aver detto quella cosa.

Non ero nemmeno sicura di quello che avevo detto, probabilmente era solo una cosa per fargli male, visto che stavamo discutendo...

-Allora questo viaggio è una scusa per allontanarti da me...da noi...- mormorò sottovoce, come se tutta la furia di prima si era improvvisamente dissolta.

-No Fabio, no...sto solo cercando di essere sincera...io ti amo, ma non credo che

sposarci adesso sia la cosa migliore...-

-non credi sia la cosa migliore...E NON POTEVI PENSARCI PRIMA DI DIRMI SI?!- esplose di nuovo.

I suoi occhi erano lucidi...che stesse per piangere? O era solo una mia impressione?

Mi sentivo uno schifo...gli stavo facendo male...stavo ferendo la persona più importante della mia vita...quella a cui ho dato tutto e ho ricevuto tutto...

-Fabio mi dispiace...forse hai ragione...- non sapevo che altro dire...non sapevo che fare...

-Sai Tamara...pensavo che tu fossi la persona adatta per me...quella che sarebbe stata al mio fianco per sempre, ma non è così. Tu non potrai mai stare al mio fianco, perchè pensi solo a quello che conviene a te. Io ti amo sul serio, mentre tu mi amavi solo perchè non c'era ancora niente che intaccasse il tuo amore. Anzi...il mio era amore, forse il tuo era abitudine...- si fermò per qualche secondo.

Io avevo il cuore aperto in due e un nodo alla gola.

Non era vero tutto quello che stava dicendo...mi dipingeva come il mostro che non ero...

Io l'avevo sempre amato...lui non poteva metterlo in dubbio....io avevo fatto dei sacrifici per lui...avevamo vissuto delle cose insieme...e adesso lui stava rinnegando tutto.

-Sai che ti dico?- riprese dopo un po'. -Vai...vattene! Vattene a New York, a Parigi o in Australia. Non mi importa!...fai quello che più ritieni giusto per te stessa, perchè da oggi in poi non hai più un noi a cui dar conto-

Mi guardò un'ultima volta, riversandomi addosso tutto l'odio che in quel momento provava per me.

Era come un fiume in piena quell'odio che gli leggevo negli occhi...un odio che mi uccideva...come si poteva odiare una persona che fino a poche ore prima amavi disperatamente?

Senza che io potessi fare qualcosa per fermarlo, senza che nemmeno ne avessi la forza (o la voglia?) di fermarlo, lui prese il suo cappotto, poi, sprezzante, uscì di casa sbattendo la porta, mettendo fine a quell'amore che era durato per ben sei anni...




Camminavo per strada, senza sapere nemmeno io dove stessi andando.

La pioggia mi aveva inzuppato da capo a piedi e si confondeva con le lacrime che mi inondavano il viso.

Mi sentivo vuoto...svuotato della forza che fino a quel momento mi portava avanti...

Mai come in quel momento capii che la mia vera vita era Tamara...non era sol una frase fatta...e capii anche quanto quello fosse sbagliato...

Lei aveva distrutto tutto...aveva distrutto me con delle semplici frasi...aveva distrutto tutte le mie convinzioni, i miei sogni, le mie aspettative...tutto.

Sembravo uno zombie...non sapevo che fare...cosa avrei dovuto fare adesso della mia vita.

Mi sentivo come se vivessi solo perchè avevo nel petto un cuore che batteva...un cuore che adesso odiavo perchè mi faceva amare una persona che mi aveva fatto così male...

Non era sicura del nostro matrimonio...traduzione: non era sicura del nostro amore...

...O meglio, non era sicura del SUO amore, perchè del mio io ero CONVINTISSIMO...

Non riuscivo ancora a metabolizzare il fatto che l'”era di Fabio e Tamara” fosse finita.

Non era la prima volta che ci lasciavamo, eppure sentivo quella sensazione di averla persa per sempre...

che mai più nulla sarebbe stato come prima...

Adesso non avevo più niente per cui andare avanti...allora perchè vivere?...non sarebbe stato più facile farla finita per sempre?

Mi detti mentalmente dell'idiota e in quel momento fui alimentato da un grande odio...

Per me...ecco per cosa sarei andato avanti...per me e soltanto per me!

Non avrei lasciato che lei con il suo egoismo mi rovinasse la vita...io non avrei amato mai amato nessun altra...l'amore era una cosa stupida, che portava l'essere umano inevitabilmente a soffrire...e io non volevo soffrire più...non avrei più permesso a nessuno di ferirmi come aveva fatto lei...

Ormai era calata la notte con le sue ombre...le stesse ombre che io avevo nel cuore...

-Fabio!- mi sentii chiamare, ma non riconobbi la voce, ormai non ero in grado di capire più niente.

Sentivo solo un grosso buco dove prima c'era il mio cuore.

-Fabio, ma cosa stai facendo?...sei completamente fradicio!- disse una seconda voce allarmata.

Quando l'acqua non mi scorreva più addosso capii che stavo sotto l'ombrello di qualcuno.

Solo quando le due voci invocavano impaurite il mio nome, io mi decisi a guardarli.

All'inizio non riuscivo a mettere a fuoco i loro visi, poi capii che erano Guido e Bruno.

-Fabio che hai? Che è successo?!- Guido mi scrollava per le spalle.

-Portami a casa tua...- sussurrai flebilmente.

Bruno lanciò un'occhiata complice a Guido, che mi prese per il braccio e mi portò a casa sua.




Ero ancora lì, immobile, ferma nel buio di quella stanza.

Non riuscivo a piangere, non riuscivo a muovermi, non riuscivo a pensare...

Era davvero tutto finito o era solo un incubo?

Era stata un buona decisione?...ma quale decisione poi? Io non avevo ancora scelto se partire o no...

Forse però del matrimonio dovevo parlargliene in un altro momento...

Sentii la porta aprirsi e due voci allegre parlottare di loro.

Non mi mossi nemmeno quando le teste di Patty e Giusy fecero capolineo dalla porta, osservando il salotto immerso nel buio.

Quando mi videro, entrambe sussultarono per la paura, poi, accendendo la luce, mi vennero incontro.

-Ehi Tamy, perchè stavi al buio?- mi chiese gioviale Patty.

-Tamara che è successo?- mi chiese più preoccupata Giusy, vedendo che io non rispondevo e avevo lo sguardo fisso nel vuoto.

Solo quando si sedettero una alla mia destra e l'altra alla mia sinistra, mi lanciai tra le braccia di Giusy e cominciai a piangere disperata.

Mi sentivo svuotata...svuotata da tutto ciò che era la mia vita.

Adesso partire mi sembrava l'unica scelta plausibile, l'unica cosa che mi avrebbe allontanata dal mio dolore...

-Tamara, che è successo?!- fecero in coro Giusy e Patty in grande agitazione.

Giusy cercava di sollevarmi per guardarmi in faccia e Patty si era messa allo stesso lato di Giusy per fare altrettanto.

-ho rovinato tutto...TUTTO!!-

Piangevo come una disperata...mi mancava l'aria e tremavo tutta...

-Tamy così ci fai preoccupare davvero tanto!- continuava Patty, spostandomi i capelli dal viso bagnato.

Le mie guance erano così piene di lacrime, che quasi quasi sarei riuscita ad annegare.

-Oddio Tamy!...ti devi calmare...respira!- fece apprensiva Giusy, sull'orlo di piangere anche lei.

Non ci riuscivo proprio...mi sembrava che il castello che avevo costruito in tutti quegli anni si sciogliesse come neve al sole.

Cosa avrei fatto adesso senza Fabio?...che ne sarebbe stata della mia vita?

Patty e Giusy smisero di parlare e aspettarono solo che io mi sfogassi e parlare solo quando mi sentissi pronta.

Passarono degli abbondanti dieci minuti e almeno il tremolio era passato.

-Adesso ti va di dirci che è successo?-

Annuii e poi mi feci forza. -Io...io..io e Fa...Fabio...ci siamo...lasciati...per sempre...-




Stavamo a casa di Guido da un'oretta più o meno e io avevo raccontato a lui e Bruno tutto...ogni singola parola di quella straziante conversazione.

Stavo seduto sul letto di Guido, con i gomiti puntati sulle ginocchia e la testa tra le mani.

Adesso piangevo anche io...non mi fregava niente se gli altri mi vedessero o quant'altro...

Pensavo e ripensavo...avevo fatto la cosa migliore?

Era stata esagerata la mia reazione?

Certo che no!...lei aveva detto di non volermi sposare più...lei aveva detto di non essere pronta...lei aveva messo il lavoro prima di me...lei aveva fatto tutto

...E io non mi sarei incolpato anche questa volta...avevo ragione io...lei era stata un'egoista e io un illuso a pensare che lei mi amasse nello stesso modo.

Dovevo progettare la mia vita senza di lei, perchè adesso dovevo dar conto solo a me...

Come mi sembrava difficile ricrearmi una vita senza di lei, che era stata la mia stessa vita da sempre.

-Guido...posso chiederti un favore?- dissi con voce atona, senza cambiare la mia posizione.

-Dimmi...-

-ti va di farmi venire a stare qui per un po'?-

Non avevo voglia di ritornare a casa...non ne avevo il coraggio...

-Si Fa...non c'è nemmeno bisogno di chiederlo- mi rispose, dandomi una pacca sulla spalla.

-Certo che le donne sono tutte uguali...e poi si lamentano di noi uomini-

E il premio oscar per la frase sbagliata nel momento ancora più sbagliato va a...Bruno Molina!!

Guido lanciò un'occhiataccia a Bruno e si passò l'indice della mano destra sul collo.

-Posso restare anche per molto tempo?- chiesi, senza dar conto alle parole di Bruno.

-Guarda, puoi restare anche per sempre. A che servono gli amici sennò?- e mi fece un sorriso.

Anche io sorrisi, ma un sorriso forzato, che non mi apparteneva.

-Ti dispiace se vado a dormire un po'?- continuai.

-Vai, vai...non ti preoccupare. C'è una stanza affianco alla mia-

Mi alzai pesantemente dal divano e andai verso la stanza.

Sentii Bruno e Guido scuotere la testa e parlare tra loro, ma ero troppo stanco e spossato per capire cosa dicessero.

Arrivato nella stanza, mi buttai sul letto, piegando un braccio sugli occhi e solo lì detti sfogo a tutti i miei sentimenti.

Piansi.

Come un bambino.

Come...come non avevo mai fatto.



-Tamara, io non vorrei infierire, ma complimenti per il tatto!- sbottai io, passando un fazzoletto a Tamy.

-Bhe grazie Patty!...però tu non sei da meno!- mi disse ironica, tirando su con il naso.

-Ma è davvero ciò che vuoi?- le chiese più dolcemente Giusy, portandole una mano sulle spalle.

Tamara aspettò un po' per rispondere. -Mi sembra che abbia fatto tutto lui...-

-No Tamara...- continuai io con voce più tenera. -tu gli hai detto che non volevi più sposarti...non c'era un altro modo che potesse reagire-

-Certo che c'era!- sbottò lei. -poteva capirmi!-

-E tu lo hai fatto con lui?- rispose Giusy per me.

A questa domanda, Tamara restò in silenzio. Aprì più volte la bocca per parlare, ma dopo la richiudeva subito.

Anche io stavo per dire la mia, quando fui bloccata dal suono del mio telefono.

-Scusate un attimo...- mi alzai dal divano e andai in cucina.

-Pronto?-

-Amore...-

Era Bruno, ma decisi di punzecchiarlo un po'...!

-Ehi Jo...- a stento tratteni la risata.

-Come Jo?!...lui non è il tuo amore!- fu la sua risposta stizzita.

Io scoppiai a ridere. -no...sei tu il mio solo amore...MATTEO-

-E adesso chi è Matteo?...Guarda Patty che ti rifaccio mettere gli occhiali e le trecce! E inoltre...da oggi in poi niente trucco o gonne!-

Risi ancora di più. Quanto era tenero il mio love...-Bruno...scherzavo...-

-Io no- fece indispettito. -hai saputo di Fabio e Tamy?- continuò, cambiando discorso.

-Si...lei è qui...è sconvolta-

-anche Fabio. Lei è sconvolta? Si rende conto che ha fatto tutto lei? È stata un'egoista-

-Non giudicare Bruno...lei ha fatto solo quello che si sentiva- gli risposi per le rime.

-Già...e ha messo fine a un rapporto di sei anni in cinque minuti-

-Quello è stato Fabio!-

Mi dava fastidio quella sorta di maschilismo....stava davvero cominciando a innervosirmi.

-Ok. Basta. Per quanto possano essere miei amici, non voglio litigare con te per loro-

Sorrisi. -neanche io...perchè mi hai chiamata?-

-Per dirti che ti amo...che mi manchi...e che Fabio starà da Guido per un po'-

-Anche tu mi manchi...Fabio sta davvero tanto male?-

-Si...io e Guido l'abbiamo incontrato sotto la pioggia come uno zombie. Questa storia l'ha distrutto...-

Il mio cuore prese a battere più velocemente.

-Bruno...- lo chiamai.

-Si?-

-Promettimi che io e te non affronteremo mai questo momento...che non ci lasceremo mai- chiesi, con una punta di ansia nella voce.

Lo sentii sospirare allegro. -Non c'è bisogno che te lo prometta...ricorda amore mio...io e te...oltre il destino...per sempre-

Quelle parole mi scaldarono il cuore.

-Non sopporterei se tu mi lasciassi- dissi, riferendomi alla situazione di Tamy.

-Non preoccuparti...e poi te l'ho già detto...io non ti lascerò nemmeno quando sarai tu a mandarmi via...ti costringerò a tenermi con te-

-Che bella minaccia...-

-Amore mio adesso ti devo lasciare...pensami un po'...-

-Anche tu...ciao...-

Chiusi la telefonata con Bruno e tornai di là.

-Ha chiamato Bruno...Fabio starà per un po' da Guido-

-Ok...- fece atona Tamara, mentre Giusy storse la faccia.

Mi andai a sedere sul divano e abbracciai Tamara.

-Non ti preoccupare...insieme supereremo anche questo-

Anche Giusy si unì all'abbraccio...

Tamara ricominciò a piangere...un pianto che si unì a quello del cielo....



Spazio autrice:

Ok...la smetto di piangere...

Poverini!...ed ecco che i problemi arrivano anche per la coppia più indistruttibile!

Mi è dispiaciuto farli separare, però la loro storia mi sembrava piatta...troppo monotona...anche se in negativo, ho voluto far succedere qualcosa anche tra

di loro...

E poi che dire di Bruno e Patty?...sono troppo teneri! Anche io vorrei un ragazzo come lui!!

E Come promesso ecco le risposte alle recensioni:

Girlstar: bhe...io invece sono una drogata delle recensioni XD quindi ci siamo date insieme delle drogate!

Io ancora non so definire Gonzalo...perchè a volte mi piace e a volte no...per esempio sono d'accordo che per la persona che ti piace devi fare tutto, ma lui esagera!

In questo capitolo non ho affrontato come Giusy deve nascondere a Gon l'evidenza, perchè l'ho dedicato interamente a Tamy e Fabio.

Posso chiederti una cosa? Come ti chiami?

Se ti va...rispondimi!! baciiiii


Thiisme: anche io adoro la coppia Giusy/Guido, mentre Gon/Giusy non mi piace proprio!! La sorpresa di Bruno è stata favolosa...chi non vorrebbe averla? Io la vorrei eccome!!


Tokidoki: nono non ti offendere!!...ho aggiornato presto?! XD

Olè! Siamo due inguaribili romanticone e come direbbe Maicol del gf10...Bruno...ci piaceeeee!!!hihihi

Facciamo una cosa...l'autografo ce lo facciamo a vicenda! =P

Fammi sapere se questo capitolo ti piace!! baciiii


_pat__XD: e io direi di fare una festa per l'ascia bruciata!! hihhii

Anche io volevo essere Patty...in effetti io faccio succede a loro quello che mi piacerebbe far succedere a me XD

E poi c'è anche una grande componente: la mia mente folle!!


Ella96: ehi gemellina!!...certo che Jo ti sta proprio antipatico XD eppure ancora non ha fatto niente di male XD

Per quanto riguarda gli aggettivi...bhe...sono d'accordo con te!! baciiii


Volevo ringraziare anche tutte le persone che hanno messo la mia storia nei preferiti e nei seguiti!...vedo che il numero aumenta sempre di più e sono strafelice di questo!!

Kissolini e tutti!! e mi raccomando...RECENSITE!!! ^___^

Ciaooooo <3


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Capitolo 22
*** Capitolo 22: Confessioni sotto voce ***


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Capitolo 22: Confessioni sotto voce











-Amore...perchè porti la sciarpa anche in casa?- mi chiese perplesso Gonzalo e io quasi mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo.

-Perchè ho...freddo- gli voltai le spalle e posai il bicchiere nel lavandino, per non fargli capire che stessi mentendo.

Quanto avrei voluto dirgli il VERO perchè portassi la sciarpa, così che Gon avesse potuto spaccare la faccia a quel cretino!

Nonostante siamo passati giorni, c'era ancora un'enorme macchia rossa sul mio collo...

Avevo provato in tutti i modi per toglierla, ma niente!...quel ragazzo aveva proprio un risucchio in bocca!!

Ma la verità più profonda...quella che non riuscivo ad ammettere nemmeno con me stessa, era che anche io avevo cercato disperatamente un contatto con lui...mi erano mancate le sue mani...mi erano mancati i suoi baci...mi era mancato lui...

Ma tutto questo io non lo potevo ammettere...perchè farlo avrebbe significato ricadere in quel baratro pericoloso, dove troppe volte mi ero fatta male...

Guido era coma una malattia...una malattia a cui dovevo trovare una cura...e in parte l'avevo trovata...

Mi voltai e di slancio abbracciai Gonzalo...lui...

Era Gonzalo la mia cura...

Chiusi gli occhi, conscia sia di voler immaginare di abbracciare una persona diversa, ma allo stesso tempo di non poterlo mai fare...

-Sei strana...che hai?- mi chiese, soffiandomi sul collo.

-Niente di particolare...avevo solo bisogno di sentirti vicino...è da molto tempo che non mi sfiori nemmeno...-

-Se non lo faccio è perchè sento che tu non vuoi...- fu la sua stentata risposta, che continuava a parlarmi, tacciandomi dei cerchi immaginari sulla schiena.

...Era così evidente?

-E' stata solo una tua impressione...ti sei distaccato e a me questo non piace...ho bisogno di averti vicino-

Si...ho bisogno di questo per non cedere...

-Mi dispiace...- mormorò dopo un po'. -non lo farò più...-

Si staccò leggermente e mi guardò negli occhi.

Non mi ero mai resa conto quanto erano profondi i suoi occhi e quanti sentimenti trasmettessero...

Mi sentii cattiva...perfida perchè ero consapevole di usarlo per nascondere la mia debolezza...usavo Gon per avere un pretesto valido alla mia vigliaccheria di mettermi di nuovo in gioco...

Ma quando ero diventata così timorosa e egoista?

Gonzalo appoggiò dolcemente le sue labbra sulle mie e non potei fare a meno di paragonare i suoi baci con quelli di Guido.

Guido era il tipo che ti attaccava a un muro e ti dava uno di quei baci che ti facevano letteralmente sciogliere...Gonzalo, invece, ti baciava prima in modo delicato e poi approfondiva il bacio.

Sentii due colpi di tosse e io mi allontanai bruscamente da Gonzalo.

-Scusate l'interruzione, ma ho dimenticato l'insulina a casa e non vorrei rischiare una crisi- sbottò la voce ironica di Guido.

Ma quando era arrivato?!

-Nessuno ti obbliga a guardare. Se non lo facessi, sarebbe un bene per entrambi: io non dovrei sopportare la tua brutta faccia e tu la smetteresti di rosicare per il fatto che Giusy sia la mia ragazza- rispose Gonzalo, staccandosi del tutto da me.

-Devi vedere sempre in che modo è la tua ragazza. Ti piace essere un rimpiazzo?- lo sfidò Guido.

-Io sarei un rimpiazzo?..beh meglio essere questo che un povero fallito che si attacca all'unica cosa bella che ha avuto nella vita e che la sciupata-

-Su una cosa hai ragione: lei è la cosa più bella che io abbia mai avuto, perciò è meglio se non stai tranquillo, perchè me la riprenderò-

Prima che Gonzalo potesse controbattere, mi misi in mezzo, guardando bellicosa i due.

-Smettetela di parlare di me come se io non ci fossi!...non sono un giocattolo! Possiedo tutte le facoltà mentali per poter scegliere! Mi sono scocciata di essere il vostro preteso per litigare!-

Li guardai ancora una volta, poi, scocciata, uscii dalla cucina, più nervosa di quando ero entrata.



Non ce la facevo più...erano due giorni che non mi ero potuta avvicinare a Bruno e cominciavo a sentirmi male sul serio.

Era diventato peggio dell'ossigeno...una droga della quale non potevo fare a meno.

La sera prima mi ero fermata a riflettere sulla nostra relazione e mi chiedevo per quanto tempo sarebbe stato giusto continuare.

Ma in tutta questa storia non c'era niente di giusto, perchè io stavo ingannando Jo...il ragazzo che mi amava e che mi aveva sempre dato tutto.

Io, però, non potevo fermarmi...adesso che ci eravamo ritrovati non riuscivo a trovare la forza per staccarmi...non ce la facevo proprio...

Pensare a una vita senza di lui, era come pensare a un giorno senza sole...

Ti rendi effettivamente conto quanto tieni a una persona non quando la perdi, ma quando la ritrovi, perchè fai inevitabilmente il confronto con la tua vita precedente e ti domandi come sei potuta andare avanti senza trarre vita da colui che in sostanza è la tua vita...

Ma poi ti chiedi come hai fatto...come hai potuto vivere per tanto tempo senza il sapore dei suoi baci, il conforto delle sue braccia, il calore dei suoi sorrisi, la dolcezza dei suoi occhi...

In tutti quegli anni mi ero sempre accontentata e cercavo negli altri qualche tratto che potesse ricordarmi lui...infatti Jo aveva gli occhi chiari...

Lo avevo incontrato a un corso di ballo...come un tempo avevo partecipato con Bruno alla gara di ballo della scuola...

Più adesso stavo con lui e più potevo capire quanto mi era necessario e quanto mi era mancato...

Mentre facevo tutti questi idilliaci pensieri, ero arrivata al secondo piano, con l'intento di andare in camera di Bruno.

Arrivai alla porta e, senza neanche bussare, la aprii.

Quello che trovai non mi piacque per niente...

Bruno stava steso sul letto e Antonella gli stava a cavalcioni sopra e si stavano baciando.

Io rimasi impalata sulla soglia, con la mano sulla maniglia e gli occhi pieni di lacrime.

Bruno mi intravide con la coda dell'occhio e scansò in malo modo Antonella, che si alzò, ma rimase comunque a cavalcioni su di lui.

-Nessuno ti ha insegnato a bussare?- nemmeno il rimprovero acido di Antonella mi risvegliò.

Io guardavo Bruno, che a sua volta mi guardava con gli occhi più colpevoli e supplicanti del mondo.

Il tempo sembrò fermarsi e con esso anche il mio cuore...

-Si hai ragione...scusami...-

Decisi di conservare un po' di dignità e, con il tono di voce più fermo che potessi cercare di avere, mormorai delle stentate scuse e uscii dalla stanza.

Una volta chiusa la porta, detti sfogo a tutte le mie lacrime.

Quella era una situazione normale...erano due fidanzati che si baciavano e io non dovevo prendermela in quel modo...ma non ce la facevo...lo vedevo come un tradimento...un tradimento che non potevo reclamare perchè lo stavo commettendo prima io...

Sul pianerottolo presi una decisione: stasera in occasione dell'uscita in gruppo, mi sarei vendicata!



Stavo ancora gironzolando per la casa a pensare a Giusy, quando vidi Patty piangere.

Mi avvicinai preoccupato. -Che hai?-

-Niente Guido- mi disse semplicemente lei, puntando i suoi grandi occhi pieni di lacrime nei miei.

-E allora perchè piangi se non è niente?- le chiesi con dolcezza, porgendole un fazzoletto.

Lei si asciugò le lacrime e tirò su con il naso. -è una storia lunga Guido e non ne vale nemmeno la pena...non mi va di annoiarti con cose inutili...-

Era proprio una bimbetta...una bimbetta tanto tenera...

-Se ti fa piangere non è niente, ma io non voglio insistere...non vorrei sembrare invadente...ma sappi che se vuoi parlare, un'opinione di un ragazzo su un altro ragazzo è molto utile-

Lei mi sorrise timida e poi si strofinò gli occhi con il dorso della mano.

-Grazie Guido...altrettanto- mi disse, lanciandomi una eloquente occhiata. -se vuoi la sua camera è quella...io faccio il palo!- si offrì ridendo raucamente.

Anche io risi. -Lo faresti davvero?-

-Il vero amore va aiutato soprattutto quando i due amanti hanno paura di scontrarsi con l'immensità dell'amore stesso...-

Quella frase mi stupì.

-Da quando sei diventata così saggia?- e ridacchiai.

-Ehi, non sfottere che ritiro tutto quello che ho detto!!-

-Nono, la smetto...allora tu resti qui?-

Quando lei annuì, io mi diressi verso la porta della stanza di Giusy.

-Giusy...??-

Entrai di soppiatto nella stanza e mi appoggiai con la schiena alla porta chiusa.

Feci una muta risata, quando la vidi accoccolata sul letto.

Mi avvicinai di più e mi persi a guardarla.

Quanto mi faceva male stare lontano da lei...quanto mi pesava non poter gridare a mondo quanto l'amavo...

Si metteva sempre in quella posizioni quando dormiva: stesa su un fianco, le gambe leggermente al petto e un braccio sulla pancia e l'altro steso.

Era troppo bella...sembrava una fata...una fata che aveva portato la magia della felicità e dell'amore nella mia vita...

Mi piegai sul letto e lentamente gli tolsi un riccio dalla faccia, portandolo dietro il suo orecchio.

-...Perchè non capisci che ci apparteniamo?- mormorai, più a me stesso che a lei.

Le accarezzai una guancia, per poi baciarle dolcemente le labbra, per non turbare il suo sogno.

Mi uscì una sola lacrima, che andò a infrangersi sulla sua pelle diafana.

Mi staccai subito, asciugandomela.

-Guido...-

Sussultai. La guardai meglio: dormiva ancora.

Per un attimo temetti che si fosse svegliata, ma per fortuna non era così.

Mi baciai la punta delle dita e poi le portai sulle sue labbra.

-Ti giuro che ti riporterò da me...-

Uscii dalla stanza, richiudendomi lentamente la porta alle spalle.

-Hai fatto presto- mi disse bonaria Patty.

-Già...tutto quello che dovevo dirle si concentra in due parole-

Patty mi guardò e sono sicuro capisse come mi sentissi.

-Andiamo?- mi chiese.

Io annuii e insieme ci dirigemmo al piano di sotto.




-Sono d'accordo che vuoi farlo ingelosire, ma così è troppo!...un altro po' e lo vedremo esplodere!- esordì Giusy a bassa voce, mentre io stavo seduta sulle gambe di Jo.

Stavamo tutti in un piccolo pub e io avevo fatto scattare la mia vendetta.

Non avevo degnato Bruno di uno sguardo e appena arrivati al pub, mi ero subito seduta sulle gambe di Jo e avevo cominciato a fare la carina con lui.

Lo baciavo in continuazione e gli passavo le mani nel capelli e spesso ridevo buttando la testa all'indietro.

Bruno mi guardava furente, sprizzando elettricità dagli occhi.

Parlava con Antonella e tutti gli altri, ma con la coda dell'occhio guardava sempre me e spesso stringeva i pugni.

-Ma cosa sta facendo Patty?- sentii dire Guido a Bruno.

-Me lo chiedo anche io- ringhiò Bruno guardandomi, scolandosi tutto d'un sorso il bicchierino di alcolico.

Io sorrisi maliziosa...ero contenta che stava morendo di gelosia!

Se lo meritava.

-Quanto sei bella questa sera...- mi soffiò Jo sul collo.

-Ragazzi se fate così tutta la sera noi ce ne andiamo...non per qualcosa ma sembriamo i terzi incomodi!- fece Guido, in aiuto di Bruno.

-Si scusate...avete ragione...Jo, andiamo a prendere qualcosa al bar- dissi e subito mi alzai, portandomi Jo dietro.

Continuai così quasi tutta la serata, ma al ritorno, avrei dovuto cambiare la mia tattica.

Quando tornammo a casa, Jo e Guido andarono a casa di quest'ultimo per vedere come stesse Guido, Gon e Giusy si erano chiusi nella loro camera e mio mi diressi nella mia stanza.

Non feci nemmeno in tempo a chiudere la porta, che un ciclone entrò in stanza, sbattendo la porta e piantandomi contro di essa.

-Adesso mi spieghi cosa cazzo hai voluto dimostrare stasera- scandì bene Bruno, facendo leggermente presa sulle mie spalle.

Era furioso e per la rabbia tremava.

Che avessi esagerato così tanto...?

-Non so a cosa ti riferisci- replicai io angelica, decisa a fargliela pagare fino alla fine.

-Mi riferisco al fatto che tutta la sera hai fatto la cretina con Jo-

-Io non ho fatto la cretina con Jo...lui è semplicemente il mio ragazzo-

Sorrisi quando il suo sguardo diventò ancora più furioso.

-Jo non è il tuo ragazzo- mi precisò.

-Ma davvero?...e chi te l'ha data questa notizia?-

-Patty smettila di provocarmi che sono già parecchio incazzato se non l'hai notato!-

-Sei per caso geloso?-

-E c'è bisogno di chiederlo?!- mi guardò come se fossi un alieno. -si sono geloso! Sono tremendamente geloso!...sono geloso anche quando so che sei mia e non posso dirlo! Odio quando Jo ti bacia o ti sfiora, perchè non posso dirgli che ogni centimetro della tua pelle mi appartiene!...Stasera mi hai fatto impazzire...continuavi a strusciarti...e io non potevo alzarmi e strapparti via da lì...non potevo...e più non potevo farlo e più invece ne avevo voglia!...pensavo di morire ogni volta che lo baciavi e mi sembrava di sparire ogni volta che non mi guardavi...-

Il suo discorso mi spiazzò del tutto.

Non mi aspettavo che il mio piano funzionasse così tanto...

-Mi dispiace...ma così capisci come mi sono sentita io-

Ricordando quello che era successo nel pomeriggio, le lacrime mi pizzicarono di nuovo gli occhi.

-Non è stata colpa mia...Antonella mi si è buttata addosso e ti giuro, davvero, mi sono sentito male quando tu sei entrata...non farei mai niente che potesse farti male...preferirei morire...credimi...-

Decisi di non trattenere più le lacrime e mentre piangevo, ridevo.

Era quello il mio amore...l'unico uomo della mia vita...

-Non farmi soffrire più in quel modo...- gli soffiai sulle labbra.

-Mai più...perdonami...non ti farò più del male...-

Ci staccammo dalla porta e senza rendersene conto, ci dirigemmo alla finestra.

Mi sedetti sul davanzale della finestra e cominciammo a baciarsi “sul serio”.

Le sue grandi mani vagavano sulla mia schiena, regalandomi tanti piccoli brividi.

...Ma proprio in quel momento la porta si aprì e...



Spazio Autrice:

Beh...forse dopo questo capitolo dovete farvi una grande cura per il diabete che vi sarà venuto...ma questo capitolo mi è piaciuto scriverlo...

Devo farvi una comunicazione di servizio, che forse vi farà piacere XD:

Questo sarà l'ultimo capitolo che pubblicherò per almeno qualche settimana, perchè lunedì parto e torno giovedì in tarda serata.

Forse leggendo questo il vostro primo pensiero sarà “meno male! Così la smette con sti capitoli!!”...beh...spero proprio di no XD


Ragazze...volevo ringraziare di cuore tutte colore che hanno messo la storia nei preferiti e nei seguiti! Perchè mi date la voglia di andare avanti a scrivere e mi spronate a fare sempre di più!! baciii


Ella96: il modo di pensare di Fabio è comune a tutte le persone che vivono quello che ha vissuto lui.

Comunque Jo “materialmente” non ha fatto niente ancora e con questo non ti dico se mai succederà, anche perchè non lo so!! XD


Girlstar: a me piace tanto il fatto che anche se hai pochissimo tempo, mi lasci comunque una recensione...così mi fai sentire importante XD


Kiky_Cullen90: grazie a te che leggi ogni volta XD

E non preoccuparti se non hai recensito, la scuola occupa davvero tanto tempo e ti capisco.

Riuscire a suscitare sentimenti è la cosa che cerco di fare in ogni capitolo e mi piace molto il crescere con voi come “scrittrice”, se posso abusare di questo termine XD


Dolcissima77: spero che non sarà l'ultimo che recensirai XD

Come hai letto, Jo, anche se indirettamente, compare, così come antonella.

Non posso dirti se giusy e guido si metteranno insieme, perchè altrimenti ti rivelerei una delle parti più importanti della storia e poi non ci sarebbe più gusto!

Per quanto riguarda i capitolo, non so dirtelo davvero, perchè ogni volta scrivo di getto!!


Sweet_Honey:ehy ciao!...certo che mi ricordo! ^^

Anche io sono triste per loro...e non ne ho idea se le cose si sistemeranno o no XD baciniiiii


_Tokidoki_: ehi tesooorinaaa!! noooo ma che sfortuna!!!...beh...me la fai adesso? *__* così parto contenta e con tante recensioni *__*

In questo capitolo ho dato spazio a due delle coppie principali credo che questo capitolo sia uscito abbastanza caruccio XD

Grazie per il bravissima!!...davvero non me lo merito!!! grazie! <3


_Pat__XD: ziao! Beh...tutte vogliamo essere fidanzate con Bruno! He is perfect!! hihihhi

Grazie 1000 per tutti i complimenti che mi fai ogni volta!!

Ad oggi posso dire che anche se non le conosco bene, mi sono affezionata a tutte le mie lettrici!!
^^ baciiii


Beh...adesso non mi resta che lasciarvi...ricordandovi che comincerò a scrivere il prossimo capitolo tra tre settimane più o meno...mi dispiace davvero tanto...ma non posso fare altrimenti!!!
Pensatemi un po' e recensite in tante!!

kissoliniiiii <3






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Capitolo 23
*** Capitolo 23: Ti lascio...ti amo...ti...! ***


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Capitolo 23: Ti lascio...ti amo...ti...!











-Te lo giuro, non vedo l'ora di partire!- esclamò Patty tutta eccitata, mentre io stavo placidamente sdraiata sul mio letto.

A me non rendeva così felice la partenza per le vacanze, visto che questo viaggio era stato l'oggetto della mia grande litigata con Gonzalo.

Due giorni fa avevamo litigato e da altrettanti giorni non facevamo altro che lanciarci frecciatine e fare altre discussioni.

Mi ero davvero scocciata...tutto quello stava diventando pesante e io non avevo più né la forza né la voglia per andare avanti.

-La prima vacanza con il mio Bruno!- continuò gioviale lei, senza dare il minimo peso alla mia aria funebre.

Sbuffai e mi piegai un braccio sugli occhi, accavallando le gambe.

Ogni momento di felicità in quella casa, diventava un problema esagerato.

Con tutta quella pesantezza, potevo giurare che un bel giorno la nostra casa sarebbe sprofondata...

-Giusy ma che hai?...hai litigato anche oggi con Gonzalo?- Patty si sedette al mio fianco, scostandomi il braccio dalla faccia. -Allora?-

-Niente Patty...sempre le solite cose...per lui litigare sta diventando un passatempo!...sembra che ci trovi gusto a farmi stare male!- le confessai, al limite del nervosismo.

-Devi anche capire che lui è molto ossessionato da Guido e per quello che lui possa rappresentare per te-

Mi alzai a sedere e mi portai di scatto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. -Ma la sua gelosia mi sta opprimendo!...per lui qualsiasi cosa io dica o faccia, lo dico e lo faccio per Guido! Ormai per lui è diventata una malattia e tutte le sue seghe mentali le riversa su di me!-

Patty per un po' non rispose, aprendo e chiudendo la bocca diverse volte.

-Ok, forse hai ragione...ma tu dovresti parlargli in modo da dissolvere i suoi dubbi, non alimentarli- fu la sua sentenza, una volta che parlò.

-Ma io lo faccio! Solo che lui prende questo come un modo per “aggirarlo”! Sta impazzendo!-

Lei scoppiò a ridere, sdraiandosi sul letto, mentre io la mandavo a quel paese sotto voce.

-Sono seria, Patty!- lei si rimise a sedere, asciugandosi le lacrime.

-Ok, ok, la smetto, ma lo hai detto in un modo troppo comico!-

-Hn- guardai fuori dalla finestra e il sole mi colpi gli occhi.

-Ma comunque devi prendere una decisione in fretta, si parte tra meno di una settimana-

-Tanto ho entrambi i biglietti...- commentai con amarezza, rammentando a me stessa che qualunque scelta avrei preso, di sicuro qualcuno ci sarebbe restato male...

Ma possibile che non potevo decidere in grazia di Dio? Perchè ogni mia decisione, anche su argomenti idioti, doveva avere conseguenza apocalittiche?!

-Io non sto più nella pelle!..voglio vedere Bruno in costume!-

Apprezzai il suo voluto cambio di discorso, così anche io smisi di pensare a Gon.

-Guarda che ci sarà anche Jo e Antonella- le ricordai io e il suo sorriso si spense.

-Si, lo so...e se tu non ci sarai...non so chi ci aiuterà a stare un po' insieme...- aveva un'aria abbattuta e la fronte crucciata.

-Certo che la state tirando per le lunghe...sono già sette mesi che state insieme...-

-E di questo passo arriveremo anche agli anni...-

-Su questo non ci sono dubbi...andrete a prendere la pensione insieme...-

Io e Patty ci guardammo negli occhi, per poi scoppiare a ridere all'unisono.

-Io sto ridendo per una tragedia- disse, tra un risata e l'altra.

-Tanto...tragedia più, tragedia meno...!- feci io, con le lacrime agli occhi.

-Oddio...mi sto sentendo male!- Patty stava piegata in due sul letto e si manteneva la pancia, così come anche io stavo morendo dalle risate.

-ok, direi di smetterla!- Patty ritornò seria.

-Direi...-

Poi scoppiammo di nuovo a ridere...



Stavo camminando per il secondo piano, con le cuffie dell'i-pod nelle nelle orecchie, canticchiando le vecchie canzoni delle popolari.

In casa non c'era nessuno e io mi godevo quella momentanea pace, per distendere i nervi e abbandonare tutto il nervosismo accumulato nell'ultimo periodo.

Gonzalo era diventato troppo ossessionato da me e Guido, ma in fondo, un po' aveva ragione...

Dei baci c'erano stati...qualcosa in più c'era stata...

Ma io per quello non riuscivo a sentirmi in colpa per quello...non mi sentivo sporca...

Forse perchè il mio cuore, a differenza della mia testa, sapeva che tutto quello era giusto, che il mio destino era legato a Guido...

Con questi pensieri nella testa, scesi le scale, diretta al salone e urlai dallo spavento, quando un braccio mi tirò, portandomi in cicina.

-Giusy calmati, sono io-

Sospirai di sollievo quando incrociai gli occhi di Gonzalo.

-Mi hai fatto perdere dieci anni di vita!...che bisogno c'era di portarmi in cucina in questo modo?!- sbraitai io, con la mano sul cuore.

-Come sempre sei esagerata-

-Come sempre hai la frecciatina pronta- ribattei io, con il suo stesso tono di voce.

-Comunque non era questo che volevo dirti-

-Lo spero-

-Hai finito?!- mi disse, allargando le braccia.

Io annuii e lui cominciò a parlare.

-Allora...io quest'estate devo andare fuori per lavoro e non mi va che mentre io stia lavorando, tu stia in un altro posto a fare chissà che- mi informò con voce gelida.

-è la ventesima volta che mi fai lo stesso discorso. Ma perchè non riesci a capire che io non ho voglia di passare in questo modo le vacanze estive- ribattei io, appoggiandomi al tavolo.

Ignorai volutamente il “a fare chissà cosa”, altrimenti avremmo toccato discorsi che non volevo...

-Le passeresti con me- fece lui ovvio, alzando le spalle.

-Ma è la prima vacanza che passerei con Patty dopo cinque anni!-

Ma perchè non riusciva a capire quello che io provavo?!...quello poteva anche essere una stupidaggine, ma lui era il mio ragazzo e qualsiasi cosa, anche se piccola, era importante per me, lo doveva essere anche per lui...!

-Con questa scusa di Patty, passi sempre più tempo con una certa persona- le sue accuse mi colpirono come un schiaffo. Non che fosse la prima volta che me lo diceva, ma era stata la cattiveria a colpirmi.

I nodi man mano stavano per venire al pettine...!

Tutto questo era dovuto al fatto che teneva a me o al suo smisurato orgoglio? Che, ormai, fossi diventata una sfida?...voleva tenermi con sé per non darla vinta a Guido?

-Allora la questione non è che vuoi passare le vacanze con me, è che non vuoi lasciarmi da sola!-

-è anche questo- rispose lui, con la sua tranquillità che mi dai sui nervi.

-è SOLO questo!...la tua gelosia sta diventando stancante!-

-Se sono geloso è perchè tu me dai motivo!-

-Ma che motivo! Ma per favore!...devo ripeterti ogni giorno che ho scelto te, che ti amo e tutto questo perchè hai una paranoia al giorno!- esplosi io. Tutto quello che avevo sopportato in quel periodo, stava venendo a galla.

-Non sono paranoie!...il modo in cui vi guardate, lo vedo anche io!- Gonzalo mi afferrò con forza per un spalla, per poi lasciarmi subito dopo.

-Ma perchè non possiamo stare bene io e te?!...ti sto dicendo che il motivo per cui voglio andare con loro in vacanza non è Guido! A me di lui non interessa un'emerita mazza!...ma spiegarlo a te è inutile!-

-Io le cose le capisco fin troppo bene!...tu preferisci stare con i tuoi amici anzicchè con me!...mi sono stancato di non essere mai la tua priorità, mi sono stancato di quest'amore unilaterale!-

-E io mi sono stancata di dover giustificare tutto quello che dico o faccio-

Stavamo entrambi andando ben oltre quello che pensavamo e io sapevo altrettanto bene che mi stavo spingendo in una zona di non ritorno...

-Bene- affermò lui, con chissà che pensiero in testa.

-Bene- ripetei anche io, decisa a non dargliela vinta.

-Allora non vedo il perchè di restare insieme-

-Mi stai lasciando?- chiesi con voce stridula.

-No, ti sto solo facendo un favore-

Uscì, sbattendo la porta e facendomi capire quanto mi odiasse in quel momento.

Rimasi di sasso alle sue ultime parole...

Ci eravamo lasciati...io avevo perso anche Gonzalo...

Asciugai con stizza qualche lacrima ribelle, mentre il giorno lasciava il posto alla sera, al buio...lo stesso buio che era sceso nel mio cuore...



...Una settimana dopo...

Stavo infilando le ultime cose nella valigia, mentre pensavo a tutto all'infuori di quello che stavo facendo.

Gonzalo era partito la sera stessa che ci eravamo lasciati e io mi ero rintanata in camera, fino al giorno della partenza.

Saremmo stati fuori per circa un mesetto, sperando che almeno il sole e il mare sarebbero riusciti a lavare via qualche pensiero di troppo...

Questa, però, era solo una vana speranza, dal momento che avrei avuto tutto il tempo davanti agli occhi, la vera fonte del mio esaurimento!

Sentii dei colpi alla porta e distrattamente alzai lo sguardo, poco interessata a chi stesse entrando.

-Sei pronta?- mi chiese gioviale Patty, restando sulla soglia -Di sotto ci sono tutti...e intendo proprio tutti-

-Hn- non avevo proprio voglia di cominciare a impazzire ancora prima di partire... -Sto scendendo-

-Ok..- Patty mi rivolse l'ultimo mite sorriso, per poi sparire oltre la porta.

Chiusi la mia ultima valigia e mi diressi alla porta. Appena aperta, mi prese un colpo, perchè mi ritrovai davanti Guido.

-Non cominciamo!- gli rivolsi un'occhiata obliqua, per poi cercare di sorpassarlo.

Lui mi bloccò il passaggio. -volevo solo aiutarti a portare la valigia- sembrava quasi offeso...

-Ok...grazie- mi sciolsi un sorriso.

-Dovresti sorridere più spesso...diventi ancora più bella...-

-Andiamo?!-

Scendemmo entrambi di sotto, con Patty che ci guardava sogghignando di nascosto e Bruno che commentava con Antonella.

Prendemmo tutti le nostre valigie e i ragazzi cominciarono a farsi dei problemini, in quanto i bagagli erano un tantino grandi...

Morale?

Io= quattro troller di cui due grandi e due medie.

Patty= tre troller tutti grandi.

Antonella= non lo dico nemmeno...lascio immaginare

E poi i ragazzi avevano tutti bagagli “passabili”, ovvero...massimo due piccoli!

Dopo due ore passate a disporre i bagagli nella macchina, partimmo, dirette all'aeroporto.



Dopo ben dodici ore di viaggio, arrivammo alla meta tanto agognata: le Maldive!

Il sole era magnifico e bastava solo quello per infondere tanta allegria, il mare era cristallino e si poteva vedere il fondo.

Appena fuori dall'aeroporto, trovammo subito un taxi e demmo all'autista l'indirizzo dell'hotel.

Io ero capitata con Guido e Patty e io guardavo fuori dal finestrino come una bambina.

I colori, i profumi, le persone...era tutto fantastico!

-Vorrei che guardassi me con quegli occhi...ma come devo fare con lei signorina Josefina Beltran?- mi sussurrò in un orecchio, sfiorandomelo con la punta delle labbra.

Io arrossii, ma non mi voltai a guardarlo -vorresti essere guardato come guardo una pianta?-

-No...vorrei essere guardato come la cosa che ti rende felice...-

Mi voltai a guardarlo negli occhi.

E...

-Siamo arrivati!- squittì Patty, precipitandosi fuori dal Taxi.

Uscimmo anche io e Guido, che po pagò anche la corsa e, dopo che arrivò anche l'altro taxi, ci dirigemmo in albergo, per sistemarci nella stanza.



-Patty...io credo di amarlo...tanto...-

-Ma davvero?!...giura!- fu l'ironica risposta di Patty, mentre disfava metà valigia.

-non prendermi in giro...come resisterò un mese?-

-Resistere a cosa?-

-A tenermi a bada!- bofonchiai, pensando a scene di me e Guido non del tutto caste...

-E perchè dovresti trattenerti?...per me sarebbe anche il momento che tu lasciassi andare...-

-E tu sei la regina del lasciarti andare! Vero?-

-Bhe...diciamo che mi sto attrezzando!-

Scoppiammo a ridere e la smettemmo solo quando i ragazzi ci chiamarono per andare al mare.



Erano passati cinque giorni e quel sabato mattina non sapevo che la mia vita sarebbe cambiata.

La giornata passò tranquillamente, tra le solite liti con Antonella, i momenti passati a coprire Bruno e Patty e i momenti enigmatici con Guido.

Ormai stavo sempre più perdendo la ragione...Guido mi stava letteralmente mandando fuori di testa...

Quando il primo giorno l'avevo visto in costume, per poco non svenivo, ma un mancamento mi era venuto lo stesso, solo che io avevo dato la colpa al sole!

Erano le 20.00 e noi ragazze eravamo pronte per un'appartato falò sulla spiaggia.

Bruno, guido e Jo avevano corrotto i bagnini del lido per farci fare un falò notturno da soli e questa si rivelò una scelta magnifica...!

Erano le 23.00 quando Antonella decise che era ora di ballare, così inventammo una sorta di pista e ci scatenammo.

Arrivò la canzone “lamento boliviano” e Guido mi catturò per ballare una bachata.

Stavo per svenire tra le sue braccia.

Mi tratteneva con forza, ma anche con dolcezza allo stesso tempo, facendo aderire i nostri corpi come se fossimo di burro.

-dovrebbero proibirti!- mi disse tra un giravolta e l'altra.

-...Eh?-

-Sei così...così...così bella che sei un pericolo pubblico...dovresti essere illegale!- mi soffiò sulle labbra, per poi sorridere sommessamente.

-Non fare lo stupido con me...-

-Non posso farti un complimento?...perchè ti da fastidio che te li faccia?-

-Perchè finirei col crederci-

-Fallo-

Ci guardammo negli occhi, come troppo spesso era capitato...come troppo spesso avevo sperato...ma io interruppi quel contatto visivo, anche perchè la canzone era appena finita.

Ci staccammo di colpo e io mi allontanai subito da lui.

Tra chiacchiere, balli e piccoli litigi, passò un'altra ora e sempre alla solita Antonella, venne quel lampo di genio di fare il bagno di mezzanotte.

Alla fine, tutti un po' riluttanti, accettammo l'idea, per essere subito invasi da una scarica di adrenalina.

Arrivammo a riva e, un po' imbarazzati, un po' poco sobri, cominciammo a toglierci sia i pantaloncini che il costume, per poi fuggire subito nudi nell'acqua.

Il contatto con l'acqua fredda, mi diede un piacere inimmaginabile, tanto che chiusi gli occhi e mi tuffai meglio in acqua.

Era tutto più che buio...non si distingueva niente, tanto meno chi avevi di fianco.

Sentii una presenza dietro di me e mi voltai di scatto.

Alla luce della pallida luna, che imbarazzata ci guardava dall'alto, incontrai in quella notte magica gli occhi di Guido.

Non provavo imbarazzo che potesse scorgere qualcosa sotto quella mandria di capelli usati per nascondermi il seno, non mi importava che gli altri ci vedessero.

In quell'universo fatto di luce fioca e magiche stelle, i nostri palmi scivolosi si unirono.

Il contatto tanto agognato stava per avvenire...

Guido piegò la testa verso di me e io chiusi gli occhi e mi avvicinavo sempre di più verso quella fonte di piacere.

Le nostra labbra erano a un soffio di distanza...quell'amore stava per essere suggellato...

Proprio in quel momento...



Spazio autrice:

Heilaaaaaa genteeeee!!...come vi va la vita??

sono di ritorno da un super viaggio in Sicilia con delle mie amiche e, tranne il cibo, è stato favoloso!

Per la verità il cibo non era poi così male...lasciando stare il fatto che i siciliani mangiano sempre piselli!...ma tanto io sono andata avanti con arancini e paninoni!...mi raccomando, se andate lì, non dimenticate di comprare gli arancini!...sono ottimi!

A parte questo, sono contenta di aggiornare dopo tutto questo tempo!!...devo dire che voi e la mia storia mi mancavate tantissimo!

Solo che quando sono tornata ero troppo stanca per mettermi a scrivere!

Come avete notato, nell'ultima parte ci sono tanti sbalzi di tempo, ho fatto questo perchè altrimenti la narrazione diventava pesante e soprattutto inutile...cosa avrei scritto in dodici ore di viaggio?! XD

Come promesso...dopo neanche mezz'ora ecco a voi le risposte alle recensioni!!


Girlstar: anche tu sei importante e ormai le tue recensioni sono diventate vitali per migliorarmi e a spronarmi sempre di più!

Tontonella c'entra sempre U.U e come suo solito deve rovinare sempre tutto U.U

Ovviamente Gonzalo è la cura rispetto a ciò che prova Giusy, perchè io ogni volta che scrivo, mi immedesimo nel personaggio e mi immagino di essere proprio io e di trovarmi in quella situazione...ok...può essere pazzia XD

Quando nelle recensioni degli scorsi capitoli ho letto ce non hai lasciato il tuo nome, diciamo che mi è preso un mezzo colpo!...non per altro, pensavo che ti avessi in qualche modo infastidito la domanda (anche se non capivo il perchè!)! Serena è un bel nome, mi piace! Il mio (se ti interessa e se non lo sai) è clarissa! ^^


Kiky_Cullem96: grazie mille! E ti confesso che un giorno mi piacerebbe tanto diventare una scrittrice, perchè quando lo sei, vivi due volte! (frase tratta da un telefilm! XD) però penso che già da adesso mi si può definire così! Devo migliorare, e tanto!

Come vedi questo capitolo è incentrato su Guido, Giusy e gonzalo (come i prossimi paio di capitoli) e quindi non spiego chi è entrato nella stanza, ma comunque visto che Patty era felice come una pasqua, non ti preoccupare!...niente di grave!


_Tokidoki_: ciao cara!...non ti preoccupare se è breve! L'importante è sapere che mi pensi! Hihihi

Mi dispiace solo che non ho aggiornato presto, ma è stato per ragioni che venivano dall'alto U.U


Sweet_Honey: don't worry!...non è entrato nessuno di sconvolgente!...potete tirare sospiri di sollievo! La loro relazione è ancora segreta! XD


Alexiel94: mi dispiace!...mi fai sentire in colpa XD e con questo finale spero non mi ucciderai XD

Sapere questo mi fa ancora più piacere, cioè nonostante la coppia non ti piaccia, tu continui a leggere la mia storia!...anche perchè di solito quando la coppia non piace, non piace nemmeno la storia!...perciò...grazie! Baciniiii


Dolcissima77: nooo tesoro hai capito male! È solo una frecciatina che Guido lancia a Gonzalo, dato che lui e Giusy si “scambiano tenerezze” e lui e geloso! XD

Comunque io vengo da Napoli...tu?? ^^


_pat__XD: eh eh...tu non conosci la mia mente malata! U.U

Ti posso assicurare che per abbastanza tempo le cose tra patty e bruno andranno bene, anzi, miglioreranno anche!...ma poi...boh! Chi lo sa! Hihihi

Forse questa storia si tirerà per le lunghe e spero che questa notizia a te e agli altri lettori non sia tanto terribile XD

Si,si! Guido è un mito! Sono pienamente d'accordo con te!

Adesso io ti lascio con un graaaaaaaande bacio!! zau


Alla fine vorrei fare un saluto a Miraclegirl che in questo momento sta affrontando uno dei periodi più belli e difficili della vita! Spero che questo mio saluto ti arrivi e che ti faccia piacere!! ciaooo!


Un ringraziamento generale a chi mette la storia nei preferiti e nei seguiti, ma anche a chi legge soltanto!vi sollecito a lasciarmi (sempre se vi va eh! XD) tante recensioni che, vi assicuro, per chi scrive è una grandissima gratificazione!

Vi lascio con un bacetto ^^

Al prossimo capitolo!! <3

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Capitolo 24
*** Capitolo 24: Un sospirato noi! ***


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Capitolo 24: Un sospirato “noi”!











In quell'universo fatto di luce e magiche stelle, i nostri palmi scivolosi si unirono.

Il contatto tanto agognato stava per avvenire...

Guido piegò la testa verso di me e io chiusi gli occhi e mi avvicinavo sempre di più a quella fonte di piacere.

Le nostre labbra erano a un soffio di distanza...quell'amore stava per essere suggellato...

Proprio in quel momento capii che eravamo stati divisi, ma senza esserlo davvero.

Tutto di me iniziava e finiva in lui...in quell'amore che seppur contrastato e pieno di problemi, era riuscito a durare per ben sei anni.

Non mi interessava pensare a tutto quello che mi avrebbe aspettato a casa, alle conseguenze, agli errori, ai ripensamenti...

Volevo semplicemente vivermi quel momento e porre fine per una buona volta, a tutte le mie paure, ai miei problemi, alla mia infelicità...

Ecco...un altro movimento indistinto nell'acqua scura, e io mi ritrovai schiacciata sul forte petto di Guido.

Ci baciammo...

Ci baciammo mettendo fine a tutte le nostre sofferenze.

Io portai le braccia attorno al suo collo, aiutandomi con l'acqua per arrivare più a lui.

Essere basse non mi aiutava di certo!

Guido era intenzionato a non lasciarmi andare, perchè per approfondire il bacio, mi prese in braccio e io allacciai le mie gambe attorno ai suoi fianchi.

Il bacio divenne ancora più profondo e acceso dalla passione che avevamo in tutti i modi cercato di reprimere.

Affondai le mani nei suoi capelli bagnati, per poi tirargli un po' indietro la testa.

Passai la lingua sulle sue labbra, ma lui, da bravo predatore qual'era, si impossessò di nuovo della mia bocca, rifacendo venire a contatto le nostre lingue.

Quando la mia mente annebbiata riuscì ad avere un barlume di lucidità, mi ricordai dov'eravamo e che non eravamo soli.

Mi staccai da lui di poco, ma Guido non era per niente d'accordo, tanto che cercava sempre di catturare di nuovo le mie labbra.

-No...Guido aspetta...non qui...ci sono gli altri...- mormorai roca.

-non mi interessa...ho aspettato anche troppo...-

-Andiamo via...ti prego...-

Ci guardammo negli occhi e io lo intravidi annuire. Mi mise giù e, prendendoci per mano, cominciammo a correre verso la riva.

Sapevo che tutti ci stavano guardando, ma...

AL DIAVOLO!

Adesso c'era solo lui...solo io...solo noi.

Arrivammo a riva e, guardandoci desiderandoci, cercammo di infilarci alla meno peggio i costumi.

Con le mani che tremavano, riuscii ad infilarmi anche i pantaloncini, senza riuscire a staccare gli occhi da lui.

Dio quanto era bello...con i capelli tutti bagnati e quel fisico che sembrava impresso nella pietra.

E mi guardava...guardava solo me...era lì per me.

Guido mi prese di nuovo per mano e insieme ricominciammo quella confusa corsa tra le persone ignare del nostro amore.

Mentre correvamo in stanza, ci fermavamo ogni tanto per scambiarci un piccolo bacio a stampo.

Una volta arrivati in hotel, prendemmo la chiave della sua stanza e, eccitati e felici, ci dirigemmo in camera.

Guido non riuscì nemmeno ad aprire bene la porta, tanto che ci mettemmo alcuni minuti.

Quando finalmente ci riuscì, entrammo e subito Guido mi attirò a sé, schiacciandomi tra lui e il muro.

Era incredibile come i muri avessero un ruolo così importante nella nostra storia...

Non ebbi il tempo di pensare altro, perchè mi ritrovai la bocca di Guido sulla mia, che, impaziente, chiedeva quell'accesso che non gli avrei mai negato.

Portò una mano al mio viso, accarezzandomelo dolcemente, per poi scendere fino al collo.

Mi accarezza la gola con il pollice e io, sempre più cedevole a quelle dolci torture, mi lasciavo travolgere dai battiti dei nostri cuori.

Era proprio vero...il cuore arrivava in luoghi che la ragione poteva solo intravedere...

Mani che vagavano...cuori che battevano...

Ribaltai le posizioni, fino a far ritrovare lui schiacciato contro il muro.

Ci staccammo per qualche secondo, giusto il tempo di prendere fiato e in quei pochi secondi, Guido mi spinse verso il letto.

Faceva pressione sulle sue braccia, per non far gravare troppo il suo peso su di me e riprendemmo a baciarci.

Era incredibile quanto non riuscissimo a staccarci...come se ci fosse dell'elettricità tra noi...

Piano piano Guido slacciò il pezzo di sopra del mio costume, ritrovandomi mezza nuda davanti ai suoi occhi.

-Quanto sei bella amore mio...- mi sussurrò sulle labbra.

Ero imbarazzata, ma la mia felicità superava ogni cosa. -ripetilo...-

-Quanto sei bella...-

-No...non quello...-

Lui mi sorrise. -Amore mio...-

-Ancora...dillo all'infinito...- feci roca, chiudendo gli occhi.

-Amore mio...amore mio...amore mio...lo dirò tutte le volte che vorrai sentirtelo dire...-

Ci abbracciammo, facendoci travolgere dal turbine di emozioni che stavamo provando.

Guido si rialzò, affondando di nuovo i suoi occhi nei miei e tutto ricominciò...

Ci baciammo. Un bacio che subito si accese di quella passione lontana, che tornava vivida sui nostri cuori, sulla nostra ragione.

Guido chiuse una mano a coppa sul mio seno e io sentii subito mille scosse attraversarmi il corpo.

Poco dopo risalì ad accarezzarmi la guancia, mentre io vagavo con le mani sulle sue possenti spalle.

Ribaltai di nuovo le posizioni e mi misi a cavalcioni su di lui. Cominciai dal collo, lasciando una scia di baci che arrivavano fino all'ombelico. Arrivai all'orlo del suo costume e, guardandolo maliziosa, glie lo sfilai.

Mi sdraiai su di lui, cominciando di nuovo quella danza con le nostre lingue.

In meno di due secondi, mi ritrovai schiacciata sul materasso, con Guido che mi sfilava piano il pezzo di sotto del costume.

Affondò due dita in me, facendomi provare sensazioni inimmaginabili, sensazioni che solo lui sapeva farmi provare.

Quella fu la prima notte in cui io e lui ci sentimmo un solo essere.

Fare l'amore con la persona amata è sempre qualcosa di forte e completo, ma quando lo fai per la prima volta con lui, è qualcosa di inspiegabile.

Non importa se non è il primo, ciò che conta è che capisci di amarlo come non ami nemmeno te stessa.

Quella notte fu magica e proprio come avevo sognato tante volte, risvegliarmi tra le sue braccia fu qualcosa di unico.

Avevo la testa appoggiata al suo petto e lui con il braccio mi stringeva per i fianchi, come se avesse paura di lasciarmi andare.

Quando aprii gli occhi, lo ritrovai a fissarmi, cosa che mi fece arrossire subito.

-Buon giorno...- mi disse, con un tono di voce che non gli avevo mai sentito.

-Buon giorno...come vorrei svegliarmi così ogni mattina...-

-Chi ha detto che non possiamo?...quando sono con te, anche la cosa più impossibile, mi sembra così facile da realizzare...-

Il cuore riprese a battermi forte e di istinto affondai la faccia nell'incavo del suo collo. -non lasciarmi più...- mormorai, con un groppo in gola.

-Tra di noi la confusa eri tu. Io non ho mai avuto dubbi sul fatto che volevo te-

-Ed è proprio per questo che ti sei messa con quella biondina!- dissi acida, guardandolo negli occhi.

-Non puoi paragonarti a lei. Era l'unico modo per farti sentire come me quando ti vedevo con Gonzalo-

In quel momento mi sentii cattiva...capii quanto gli avevo fatto male, quanto non ero io l'unica a soffrire..

-Scusami...-

-Non ti devi scusare...e poi, ne è valsa la pena!- mi disse felice, stampandomi un dolce bacio sulle labbra.

-cosa siamo adesso?- chiesi timorosa.

-Cosa vuoi che siamo?...adesso tu sei la mia ragazza e non ti lascerò mai più andare, perciò mettiti il cuore in pace!-

-Che bella minaccia!- sorrisi anche io, ma subito dopo mi resi conto che qualcosa non andava.

-che c'è?-

-Dove sono gli altri?-

-Forse non sono proprio tornati...in fondo sono due coppie...!-

-In realtà ne sono tre!-

-Che vuoi dire?-

-Mi giuri che non dici niente?-

-Giuro!-

-Bruno e Patty stanno insieme...- gli confessai.

Lui cominciò a ridere. -E stanno nella stessa casa anche con Jo?!...certo che queste cose strane succedono solo tra di noi!-

-Forse stanno nell'altra stanza...-

-Ma cosa te ne importa...- cercò di attirarmi a sé, ma io gli sfuggii.

-Io vado a farmi una doccia!- intravidi una sua camicia buttava sulla poltrona e prontamente la infilai.

Con lui che mi guardava, mi diressi in bagno, felice come non lo ero mai stata.

Mi guardai allo specchio, accarezzandomi i segni rossi sul mio collo, sorridendo al pensiero della nottata appena trascorsa.

A casa avrei trovato Gonzalo e forse dovevo spiegare a lui tutta la situazione...

Mi infilai sotto la doccia e meno di due minuti due forti braccia mi abbracciarono da dietro, facendomi sobbalzare.

-Guido!...mi hai fatto prendere un colpo!- lo rimproverai, ridendo.

-Scusa...- mi disse, depositando una scia di baci tra il collo e la spalla.

-Sai, vero, che io sto in una doccia nuda?-

-Bhe? C'è ancora qualcosa che non ho visto?- replicò ironico, facendomi voltare.

Io sorrisi, portandogli le mani al collo. -Vuoi fare la doccia con me?-

-Mi sembra ovvio!-

Ci baciammo e in quella doccia, facemmo di tutto tranne che lavarci!


-Adesso tu mi racconti tutto!- Patty mi prese per un braccio e mi trascinò lontano dagli altri.

-Tutto cosa?- feci finta di non capire.

La curiosità della mia migliore amica era incredibile!

-Non fare la finta tonta!...voglio sapere tutto! Nei minimi dettagli!-

Io la guardai, facendole capire tutto -ok...proprio tutto no eh!- continuò e io scoppiai a ridere.

-Bhe...l'abbiamo fatto!- le confessai sotto voce.

Lei urlò piano, battendo le mani, per poi saltarmi al collo. -non ci posso credere! Finalmente!-

-Già!- feci anche io, una volta che ci staccammo, sotto l'occhiata confusa degli altri.

-E adesso state insieme?-

-Certo!-

-Come sono contenta per te, davvero!-

-A proposito, voi dove siete stati?- cambiai volutamente discorso. Ancora non ci credevo nemmeno io.

-Non farmici pensare!- sbottò lei -ho sudato sette camicie per convincere quell'oca di Antonella a non tornare in albergo!...ho costretto tutti a dormire in spiaggia. Bhe...non è stato poi così difficile convincere Bruno e Jo!-

Quanto le volevo bene. Era incredibile. Riusciva ad essere serena anche in una situazione come quella.

-A proposito...Guido lo sa-

-Sa cosa?- chiese confusa.

-Di te e Bruno-

-Giusy!- mi rimproverò lei -dovrebbe essere una cosa segreta!-

-Ma sai com'è Guido! Non dirà niente a nessuno!-

Parli del diavolo, spuntano le corna, mi ritrovai abbracciata da dietro, stretta al suo possente petto.

-Penso che l'hai tenuta per te per troppo tempo!-

-Guido guarda che sono passati solo dieci minuti!-

-Bhe...sono tanti!...e poi io devo recuperare sei anni! Perciò fatti un po' il conto!-

-In effetti...sono tanti...ok Giusy! Ci rivediamo tra una ventina d'anni!-

Tutti e tre scoppiammo a ridere, ma venimmo interrotti dall'arrivo degli altri.

-Perchè ridete?- fece quell'acida di Antonella, tutta stretta a Bruno.

-Non capiresti- la provocai io.

-Ma davvero? Se ci siete arrivate tu e quella papera provinciale, penso che posso riuscirci anche io!-

Patty alò le mani. -Non mettete anche a me in mezzo! E poi papera chiama quella mentecatto di tua madre!- sbottò lei, puntando le mani sui fianchi.

-Mentecatta a chi?!-

-Ok basta!-

Bruno “prese” Antonella, tirandosela per un braccio e così fecero anche Jo e Guido.

Ma perchè era dovuta venire anche lei?!

-Dai amore...non far rovinare ad Antonella questo magnifico giorno...- mi sussurrò guido all'orecchio.

-Hai proprio ragione- lo baciai, abbracciandolo subito dopo.




Tutte le restanti settimane finirono in un batter d'occhio e io mi ritrovai sulla via del ritorno, decisamente non pronta per essere catapultata nella realtà che mi attendeva.

Avevo una sola consapevolezza: non avrei dovuto affrontare tutto quello da sola, perchè al mio fianco c'era Guido e sapevo che lui mi avrebbe sorretto sempre.

Strinsi la sua mano, come per rinforzare i miei pensieri e subito mi specchiai nei limpidi occhi di Guido, che mi guardava sorridendo.

-Che c'è?-

-Niente. Volare mi fa sempre uno strano effetto- mentii e lui subito capì la mia bugia.

-Amore ti conosco meglio di tutti...forse anche meglio di te stessa. Mi dici cosa ti è preso?-

-è che...- non avevo il coraggio di dirglielo. -è che...ho paura di ciò che dovremmo affrontare a casa...-

Lui fece una smorfia. -Parli come se ci trovassimo negli anni 50 e stessimo tornando a casa dopo che io ti ho “disonorata”!...non dovremmo affrontare niente, solo vivere il nostro amore- mi disse, di certo più sicuro di me.

-Ma come fai a non capire? Non pensi a Gonzalo e ad Alicia?-

-Mi sembra che tu a Gonzalo ci pensi anche troppo!- grugnì, facendo finta di fissare fuori dal finestrino, per poi ripuntare lo sguardo su di me.

Io mi sciolsi in un sorriso. -Sei geloso?-

-Io?! NO!- sbottò lui. Colpito e affondato!

-Su...confessa!-

-E va bene! Si! Sono tremendamente geloso!- confessò, facendomi ridere di gusto. -ormai sono un veterano della gelosia!...sono geloso di te da sei anni!-

-Non devi essere geloso...il mio cuore batte solo per te...-

Lui mi sorrise e il mio cuore perse un battito.

Come si poteva amare così incondizionatamente e completamente una persona?

Lo baciai a fior di labbra, trovando nei suoi occhi quella sicurezza che mi serviva per affrontare ciò che mi aspettava...




-Ciao...-

Rimasi sorpresa da tutto ciò.

Ero appena tornata a casa e ad aprirmi la porta mi ero ritrovato Gonzalo, con una strana luce negli occhi.

-Ciao...- mormorai anche io, per poi far passare Bruno, Patty, Jo e Antonella.

-Lascia che ti aiuti-

Prima che potessi rispondergli, lui prese la mia valigia e si diresse al piano di sopra.

Io lo seguivo in silenzio, ripetendomi mille volte tutto il discorso che avevo pensato di fargli.

Entrammo nella mia stanza e, approfittando del fatto che stavo con la testa tra le nuvole, lui chiuse in fretta la porta a chiave.

-Cosa stai facendo?- riuscii a biascicare, una volta che misi a fuoco la situazione.

Volevo parlargli, si, ma trovarmi chiusa in una stanza con lui senza vie di fuga, non era proprio quello che avevo immaginato.

-Devo parlarti-

-Bhe...anche io-

I suoi occhi si illuminarono, avendo capito di certo una cosa per un'altra.

-Sono contento di questo. Oh amore mio quanto mi sei mancata!- disse, venendo verso di me per stamparmi un bacio sulla bocca.

Io lo fermai premendogli i palmi delle mani sul petto, allontanandolo da me.

Lui mi guardò senza capire. -Penso che hai frainteso...-

-Cosa ho frainteso?-

-Gon io non voglio tornare con te-

Lui si rabbuiò subito, staccandosi lentamente da me.

-E...c'entra qualcosa Guido?- chiese timoroso.

Ecco...il momento della verità era arrivato e io non potevo fare niente per sottrarmi.

-Io e Guido adesso stiamo insieme- confessai tutto d'un fiato.

Alla fine avevo optato per la risposta diretta, tralasciando tutti gli inutili giri di parole.

Lui si sedette sul letto, calcando il viso tra le mani e per un attimo lo vidi tremare.

Non parlava, non mi guardava, non si muoveva.

Sembravamo uno strano quadro...lui immobile sul letto e io addossata a una parete.

Lui all'improvviso si alzò, gli occhi pieni di rabbia.

-Vedo che ci hai messo davvero poco a dimenticarmi-

-Come tu ci hai messo davvero poco a lasciarmi-

Cominciavamo ad azzannarci come due animali, ma la cosa che mi tormentava da quando ero tornata era che quando avevo rivisto Gonzalo il mio cuore aveva cominciato a battere più velocemente e adesso mi faceva un male incredibile vederlo soffrire...

Questo cosa voleva significare?

-quindi ti sei messa con guido per ripicca? Per farmi capire che ho sbagliato?...bhe, allora torna con me!-

-No Gon...io adesso sto con Guido perchè è con lui che voglio stare-

-Lo ami?-

Perchè dovevo dare a lui questa risposta?

Perchè era così difficile dargliela guardandolo negli occhi?

-Si, lo amo-

Non lo potevo negare a me stessa.

Vedere Gonzalo mi faceva quell'effetto per il semplice fatto che lo avevo voluto bene...era Guido l'uomo della mia vita...

-Non si può smettere di amare da un giorno all'altro! Devo dedurre che quando lo dicevi a me erano tutte bugie?-

-No. Io sono sempre stata sincera e spontanea con te-

-Allora perchè hai deciso di buttarti tra le sue braccia?!- era un urlo strozzato il suo, un perchè che non volevo dargli.

-Gon...la nostra storia è stata bella...ma io...io lo amo sul serio-

-Ci sei andata a letto?-

Quella domanda mi colpì come uno schiaffo.

Il mio cuore sembrò fermarsi, per poi riprendere a battere più velocemente.

Non sapevo come rispondergli...non sapevo SE rispondergli...

Abbassai lo sguardo e lo vidi di nuovo rabbrividire.

Chiuse gli occhi e strinse le mani a pugno, quasi a farsi diventare le nocche bianche.

Mi lasciò lì, arrivando a grandi passi alla porta.

La aprì, per poi fermarsi sulla soglia.

-Ascoltami bene...io ti amo...io ti rivoglio e perciò farò di tutto per riportarti a me. Comincia a considerarti già la sua ex ragazza- detto questo mi lasciò lì, con i miei dubbi, le mie paure e la consapevolezza che mi sarei ritrovata ad essere l'oggetto conteso dai due cavalieri...



Spazio autrice:

Avete incredibilmente ragione, ma non mi ero resa conto di aver postato così tardi!...infatti ho scritto questo capitolo in fretta e furia e spero che non sia venuto tanto male!

Come vi avevo anticipato questi capitoli tratteranno dell'eterno triangolo e non so se anche il prossimo capitolo sarà così, perchè devo sviluppare un po' la loro storia...ma forse sarà un capitolo misto, cioè anche con qualcosina di bruno e patty!

Ragazzi! Oggi è Pasqua! Auguri a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

Avete ricevuto un bell'uovo di Pasqua?? =P

Non mi divulgo troppo in attimi di follia e passo subito alle risposte delle recensioni:


Giulysister: ciao cara! Vedo che sei nuova e questo mi fa un immenso piacere! ^.^

Grazie per il bellissimo, spero troverai anche questo capitolo carino! Fammi sapere cosa ne pensi!!! baciiii!!


Dolcissima77: grazie! Davvero non conosci altre persone di Napoli?

Roma è davvero una città stupenda...ci vengo ogni tanto, ma ogni volta è come se la vedessi per la prima volta! Comunque i personaggi che mi piacciono sono: come femmine Giusy, anche mi rispecchio molto nel suo carattere e dei maschietti Bruno e Guido!


Sweet_Honey: Grazie mille! ^^

Auguri di buona Pasqua e se ti va, fammi sapere cosa ne pensi anche di questo capitolo!


Girlstar: ta ta ta taaaaaa! E siamo arrivati alla mia cara girlstar!

Tai...non mi uccidere....e poi il Canada non mi piace! Mandami almeno alle Maldive così mi godo un po' il sole!

Sono contenta di essere riuscita nel mio intento, anche perchè i sentimenti che una persona mette nello scrivere, è difficile che siano gli stessi di chi legge.

Siiiiiii tutti nudiiiiiii! E poi si è visto questo tutti nudi che piega ha preso!

Ti posso assicurare che Patty è stata più che felice, anche se non poteva saltargli addosso perchè c'erano quei due rompico....cioè antonella e Jo XD

Oddio...DIVINA proprio no...ma per quello che intendevi tu sono felice di sentirlo e spero che la storia continui a piacerti sempre! Una baciooooo <3


Alexiel94: saggia come cosa! Dovrò usarla come scusa ogni volta che qualcuno mi vorrà uccidere per i miei finali XD

Si...in effetti 12 ore di viaggio sarebbero state stancanti da scrivere e noiose da leggere XD anche perchè in un aereo non si può fare granchè XD

mi dispiace solo di non aver potuto aggiornare prima, spero di essermi fatta perdonare con il capitolo! XD


_pat__XD: è successo questo! Finalmente stanno insiemeeeeee!

Anche io ho cominciato a ballare il limbo!! muahahahha!!


Ella96: io parlavo del cibo dell'hotel che era parecchio strano XD ogni sera mangiavamo piselli, ti giuro!

Comunque accetto l'offerta! Fammi una scorta di arancini e anche di cannoli, visto che adoro entrambe le cose! ^.^

Finalmente Guido e Giusy stanno insieme! Mi dispiace solo che in questi capitoli non sto parlando di Bruno e Patty...bhe...io adesso ti lascio!!! baciniii


Non mi resta che andarmene davvero, ma prima devo ringraziare tutte quelle persone che stanno leggendo la mia storia e che mi stanno seguendo dall'inizio!

Volevo dirmi solo un'ultima cosa...

Ho pubblicato una one shot su Harry Potter e mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate! Ovviamente senza nessun obbligo, se non vi va non fa nulla! ^.^

Scappo sul serio e....

BUONA PASQUA A TUTTIIIIIIIII <3

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Capitolo 25
*** Capitolo 25: ti amavo ancora prima di conoscerti ***


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Capitolo 25: Ti amavo ancora prima di conoscerti










-Ehi, principessa...svegliati...- mi strofinai gli occhi con il dorso della mano, sciogliendomi in un bel sorriso.

Non riuscivo ancora ad assimilare che nella mia vita adesso ci fosse Guido, la persona che avevo amato più di chiunque altro.

-Mhm...-

-Dai...che ti ho preparato la colazione...-

Ero davvero felice, il mio sogno si era realizzato.

C'era solo una cosa strana...come aveva fatto ad entrare?

Forse lo aveva fatto entrare Patty...

Ancora tutta intontita mi misi a sedere, accettando la rosa che mi porgeva.

Quando misi a fuoco chi avevo davanti, feci un piccolo urletto.

-Cosa ci fai qui Gonzalo?!-

-Perchè questo cambio di reazione?- mi mormorò lui accigliato, sedendosi sul letto e posando di lato il vassoio della colazione.

-Pe...perchè pensavo fossi Guido-

Lui roteò gli occhi, per poi guardarmi di nuovo.

-Sai già che non durerà-

Un moto di stizza mi prese.

Cosa ne poteva sapere lui?

Era soltanto geloso e godeva nel rovinarmi la vita!

Se si fosse cercato una ragazza, a quest'ora saremmo stati tutti più contenti!

All'improvviso l'immagine di Gonzalo con un'altra, mi colpì come uno schiaffo. Il cuore cominciò a battere più velocemente e un fastidio si faceva largo nello stomaco.

Cosa voleva significare tutto ciò?

Perchè ero...gelosa?!

-Giusy...tu sai meglio di tutti che devi stare con me...con me e basta...-

Si avvicinò pericolosamente al mio viso.

Occhi negli occhi. Ma io non avevo la forza di mandarlo via.

Ero paralizzata a letto, non riuscivo più nemmeno a pensare.

Il bacio non ci fu, perchè Gonzalo fu scaraventato in malo modo via da me e io come per magia, ripresi contatto con la realtà.

-Cosa cazzo stavate facendo?!- vidi Guido furioso, tenere Gonzalo attaccato al muro, mantenendolo per il collo della maglia.

Ma come aveva fatto pure lui ad entrare?

Possibile che la mia stanza era di così facile accesso?!

Ma soprattutto...perchè non lo avevo sentito?

-Allora?!-

-Quello che stavamo facendo di certo non lo veniamo a dire a te- lo sfidò Gon, per nulla intimorito da lui.

Io mi alzai di scatto dal letto, andando da loro per dividerli.

-Guido non stavamo facendo niente. Lui mi ha portato la colazione, tutto qui!- gli misi una mano sul braccio, ma lui non si decideva a lasciarlo.

Lo sapevo. Sapevo che era arrabbiato con lui come con me.

-E com'è che stavate così vicini, eh?!- si rivolgeva a me, ma senza smettere di guardare Gonzalo.

Odiavo quelle situazioni, odiavo essere sempre l'oggetto delle litigate, odiavo che fossi io il motivo per cui loro due stavano male.

-Perchè a me è entrato qualcosa nell'occhio!...Guido! Ti ho detto di mollarlo!-

Non capivo perchè gli avessi mentito.

Dentro di me sapevo che non lo avevo fatto per evitare un'altra rissa, ma allora perchè?

Perchè non volevo che lui venisse a sapere del nostro mancato bacio? Ma soprattutto perchè non mi sentivo SPORCA?

-Ascolta la tua ragazza, che è meglio-

-è meglio per te, di certo non per me- lo lasciò, per poi spingerlo verso la porta.

Gonzalo prima di uscire ghignante dalla stanza, mi rivolse uno sguardo significativo che, per fortuna, non venne visto da Guido.

-Non mi va Giusy!-

-Di cosa?-

-di trovarmi già in questa situazione!...siamo tornati da appena tre giorni!-

Era davvero arrabbiato con me...

e io non volevo che lo fosse...non volevo essere odiata da lui...

-non mi odiare...non ho fatto niente...-dissi con voce flebile, trattenendo le lacrime.

Lui sembrò calmarsi subito, regalandomi un bel sorriso.

Mi abbracciò e parlò piano. -Come potrei odiarti?e per così poco poi...se tu mi dici che non è successo niente, io ti credo-

-Non è successo niente...-

-Ok...-

ci staccammo di poco e lui mi prese il viso a coppa.

-Buon giorno...-

-Giorno...-

Lui avvicinò le sue labbra alle mie, unendosi un bacio che scacciava tutte le mie nuvole.



-Dai amore smettila...- gli sussurrai, con le sue labbra sul mio collo.

-Di fare cosa?-

Languide carezze sul mio collo, mi facevano perdere la ragione, dimenticando anche quello che dovevo dirgli.

Lui mi abbracciava da dietro e lasciava una scia di baci sul mio collo, mentre io indugiavo ai fornelli.

-Bruno davvero...se gli altri vedessero...-

Bruno si staccò all'improvviso da me, balzando al mio fianco, giusto in tempo per vedere Jo sulla soglia.

Ci guardava enigmatico e io speravo tanto che Bruno non si fosse mosso così velocemente da non essere visto.

-Vedere cosa?-

Cominciai a sudare freddo, mentre mi scambiavo un'occhiata obliqua con Bruno.

-Ni...niente. Volevamo preparare la colazione per tutti, ma tu l'hai scoperto!- mi congratulai con me stessa per l'invenzione a volo della bugia.

Jo ci guardava non troppo convinto, mentre io mi mordevo il labbro inferiore e Bruno era perfettamente a suo agio.

-Amore senti...ti va se oggi usciamo?- alla fine parve convincersi, perchè mi venne vicino e mi abbracciò.

-Si...si potrebbe fare...- gli risposi, guardando senza farmi vedere da Jo, Bruno.

Bruno era libido di rabbia, stringeva in mano un bicchiere ed era appoggiato al lavandino.

-No, non può scendere- sbottò lui all'improvviso.

-E perchè no?...non mi sembra che debba chiedere a te il permesso-

-Non può perchè oggi è il nostro turno di fare le pulizie e in più ci sono le macchine e la piscina-

Turno di fare le pulizie?

Da quando gli stavano così a cuore?

Presi subito la palla al balzo. -Ah è vero amore...mi dispiace così tanto...facciamo la prossima volta?-

-E tu dovresti fare le pulizie da sola con quel tipo?-

-Quel tipo ha un nome e poi dovresti fidarti della tua ragazza- lo guardò così intensamente che per un attimo temetti che dai suoi occhi Jo potesse capire tutto.

-Io mi fido della mia ragazza, il problema è con te-

-Stai tranquillo, ho anche io la mia ragazza-

-Appunto-

-amore basta...ti ho detto che facciamo un altro giorno-

Jo alla fine si arrese, sospirò e puntò i suoi occhi nei miei. -va bene...io adesso esco. Ci vediamo stasera-

-Ok, ciao-

Jo uscì dalla cucina, ma io non ebbi nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo, che Bruno mi afferrò per un braccio, facendomi voltare di scatto e incontrai la sua faccia livida.

-Cosa ti è preso?!-

-Non ti capisco Bruno, che ho fatto?-

-Cosa hai fatto?!...ti fai abbracciare, lo chiami amore, ti sei fatta baciare! E per di più davanti a me!-

Quanto diventava ancora più bello quando si arrabbiava...

La mascella serrata, i muscoli che guizzavano, i capelli che cadevano su quei meravigliosi occhi verdi...

-Sai...credo che dovrò farti arrabbiare più spesso-

-E perchè?-

-Perchè diventi ancora più bello-

-Patty...non è il momento per scherzare-

-Io non scherzo affatto...-

Cercai di accarezzarlo, ma lui si scansò al mio tocco.

-Ma che hai?-

-Tu ci riesci? Tu riesci davvero ancora a fingere? Io non ne posso più-

Abbassai lo sguardo.

Si che mi dava fastidio, ma era l'unico modo che avevamo per stare insieme...

-Cosa credi?...che io non vorrei poterti baciare davanti a tutti?-

-Non trattarmi come la cattiva della situazione. Anche a me pesa-

-Però intanto ti fai baciare!-

-Bhe tu invece ci dormi insieme! Chi è peggio?!-

Mi accusava sempre. Mi ero scocciata. Scocciata di tutto. Scocciata di lui quando faceva così.

Mi voltai, me ne volevo andare.

-Patty...aspetta...-

Cercò di trattenermi, ma io gli sfilai il mio braccio dalla mano. -è meglio che me ne vado. Non ho voglia di litigare-

Uscii da lì, più per la paura di dire qualcosa di sbagliato che per altro.




Stavo camminando nel corridoio del secondo piano, con una pila di vestiti tra le braccia, quando mi sentii tirare dentro lo sgabuzzino.

Io non potei urlare, perchè una mano era premuta con forza sulla mia bocca.

-Giusy, non urlare, sono Gonzalo-

Io annuii, facendogli capire che non avrei urlato.

-Ma che ti passa per quel cervello bacato che purtroppo ti ritrovi?!- sbraitai, una volta che lui tolse la mano.

-Avevi detto che non avresti urlato-

-E infatti non sto urlando!...mi sto semplicemente incazzando!-

Lui non prestò ascolto alle mie parole, ghignando angelicamente.

Solo allora realizzai quanto eravamo vicini...a una manciata di centimetri...

Lo guardai negli occhi e il mio battito accelerò.

I suoi occhi verdi...i suoi incredibili occhi verdi...

Mi avevano amato da sempre e mi avevano giurato di farlo per sempre...

Venne ancora più vicino a me, strofinando il suo naso contro il mio.

Non riuscivo a mandarlo via...o non volevo?

-Gonzalo no...io sto con Guido...- mormorai, chiudendo gli occhi.

-Bhe...questo è un freno per te, di certo non per me...-

Passava con le labbra sulle mie, sfiorandole impercettibilmente....stavo affogando in quella tortura...

Stava per baciarmi...stava per macchiarmi...

-No!- due occhi che non erano i suoi mi vennero in mente, facendomi sentire terribilmente colpevole.

-no Gon...tu non sei l'amore...Guido lo è...-

-Però ti piaccio...non lo puoi negare...-

-Guido è l'amore...- ripetei -tu solo il piacere...- la mia pallida difesa non poteva nulla contro la sua ferma determinazione.

-Bhe...l'amore non è altro che il romanzo del cuore, mentre il piacere ne è la storia...non credi sia meglio?- mi sussurrò sulle labbra. (frase baci perugina XD)

Non gli risposi...non potevo...la mente annebbiata, i sensi in subbuglio e il cuore in confusione...

Saremmo restati in eterno il trio storico...che aveva smosso mari e monti...che aveva distrutto e creato...che aveva ferito, ucciso, distrutto, manipolato...

Noi...semplicemente un gruppo complicato...

Le sue labbra vennero a contatto con le mie e io mi sentii libera.

Le lingue che si muovevano a passo di danza...i cuori che battevano insieme.

Il bacio si approfondì, suggellando il mio peccato.

Mi stavo abbandonando a quel piace...a quella strana inconsapevolezza del dopo...

All'improvviso tutto divenne chiaro...capii cosa dovevo fare...il mio destino non era lì...con lui...

Lo spinsi, ancora intontita dal bacio...

-No Gonzalo...non potrai mai fare niente per farmi cambiare idea...-

Detto questo uscii dallo stanzino, più sicura di quando ero entrata.





Stavamo pulendo la piscina in un silenzio religioso.

La casa era vuota e c'eravamo solo io Bruno.

Sentivo i suoi occhi su di me, ma io non avevo il coraggio di guardarlo.

-Pensi di non rivolgermi mai più la parola?-

-Zitto e pulisci-

-Bhe...un passo avanti, hai aperto bocca. Avevo quasi dimenticato la tua voce-

-Tu dimentichi un sacco di cose-

-Patty...dai...non fare così...-

-Ma cosa dovrei fare?!...abbiamo deciso di comune accordo di fare tutto in segreto e adesso venire a scaricare tutta la colpa su di me solo per pulirti la coscienza-

-Se io volessi avere la coscienza pulita non mi sarei preso un'amante!-

-Amanti...già...è proprio questo quello che siamo...che schifo...-

Lui venne verso di me, abbracciandomi da dietro e appoggiando la testa nell'incavo del mio collo.

-Non fare così...ti prego. Siamo amanti per il semplice fatto che mi sento morire anche solo pensando di non averti più affianco...voglio che tu sia l'ultima cosa che vedo quando mi addormento e la prima quando mi sveglio...amami e basta sole mio...amami senza pensare al domani...-

-Io non voglio più un cuore a metà Bruno...-

-Ma tu ce l'hai tutto. Ti ho amato anche quando avevi le trecce, anche quando non c'eri...ti ho amato quando mi odiavi...-

Sospirai, abbandonandomi a quella verità.

-Anche io ti amo...-

-Bhe...ma io batto il record!-

-E perchè?- chiesi ridendo.

-Perchè io ti amavo ancora prima di conoscerti...-

Mi voltai di scatto, con gli occhi pieni di lacrime.

Lo abbracciai fortissimo, beandomi del suo profumo...della sua essenza...di lui...

-Ti amo...ti amo...ti amo...!-

Lui mi strinse così forte da farmi perdere l'equilibrio.

Senza che ne io e né lui potessimo fare niente, cademmo in piscina.

Risalimmo in superficie, ridendo come due scemi.

All'improvviso Bruno mi venne dietro, prendendomi in braccio.

Io gli allacciai le braccia al collo, perdendomi nei suoi occhi.

Ci baciammo.

Un bacio bagnato. Un bacio voluto. Un bacio perfetto.

-COSA STA SUCCEDENDO QUI?!?!-



18.30: ora dell'inferno.

Stavo all'entrata della Prettiland...dove tutto era cominciato e dove io finalmente avrei messo un punto.

Avevo dato un appuntamento sia a Guido che a Gonzalo e aspettavo impaziente l'arrivo dei due.

-Ciao...- Gonzalo fu il primo ad arrivare.

Aveva un grande sorriso, che si spense non appena vide Guido.

-E lui cosa ci fa qui?!- dissero insieme.

-Vi ho chiamato entrambi perchè devo parlarvi-

-Non potevamo parlare da soli?-

-No. Riguarda tutti e tre. Adesso state zitti e non azzardatevi ad interrompermi!-

Quando vidi i due ragazzi annuire, cominciai. -Io e Gonzalo ci siamo baciati-

Lanciai la prima bomba, che non tardò ad esplodere.

-Cosa?!-

-Ti ho detto di non interrompermi!-

-Già, l'ha detto- fece Gonzalo ghignando.

-E sta zitto pure tu!...Guido io ti amo...ti amo più della mia stessa vita. Ma amo anche Gonzalo. Due amori diversi...due amori tra i quali non so scegliere.

O meglio, non voglio scegliere.

Sono anni che va avanti questa situazione...il nostro triangolo che non ha fatto altro che ferirci. Credo che sia giunto il momento di mettere un punto a tutto questo. È ora di voltare pagina e aprire i nostri cuori e la nostra mente a nuovi orizzonti. Io non ho fatto altro che rendervi la vita impossibile, di farvi soffrire...i momenti in cui vi ho fatto del male superano di gran lunga quelli felici...e io sono stufa di essere sempre quella che rovina tutto. Perciò, a te Guido, dico non di dimenticare tutto, non potremmo, ma di considerare la nostra favola semplicemente per quello che è, una favola. E a te Gonzalo, dal momento che dovremmo vivere obbligatoriamente nella stessa casa, ti prego di non farmi più pressioni, perchè finiremmo per stare ancora male e questo circolo non avrebbe mai fine.

Non potete dire né fare niente per cambiare la mia decisione...non sono fredda e cattiva...sto solo evitando a tutti di soffrire...-

-Hai finito?...perchè adesso parlo io- Guido era furioso e lo capivo dai suoi occhi. -Hai dimenticato tutto quello che è successo al viaggio?-

-Ma non ti ha appena detto di non contestare la scelta?!-

-Bhe se permetti io vorrei cercare di fare di tutto per farla restare con me! IO la AMO!-

-Guido...per favore...-

-Guido niente!...ma perchè non vuoi capire che io preferisco stare male per te e non per la tua assenza?!-

Oh Guido...il mio Guido...

-Giusy io non voglio rinunciare a te!-

-Gonzalo per favore...ma perchè non capite!-

-Non capisci tu Giusy!- Guido perseverava, ma niente poteva farmi cambiare idea.

-Io ti amo! E non puoi pretendere che io non faccia niente, che accetti tutto questo. Io ci proverò sempre-

-Questo vale anche per me- disse Gonzalo.

-Bene...non mi lasciate altra scelta. Se voi non accetterete la mia decisione, io me ne andrò in Spagna, per sempre-

Entrambi sgranarono gli occhi. Sapevano che era la verità.

-è davvero questo quello che vuoi?-

-Si-

-Bene- Guido si voltò e se ne andò.

-Davvero non ti capisco Giusy...-

-Così staremo meglio tutti-

-No...così starai meglio solo TU- detto questo anche Gonzalo se ne andò.

Quando fui sola, mi concessi di rompere quella finta sicurezza che avevo e mi abbandonai a un pianto liberatorio.

L'era del triangolo...era arrivata al capolinea.





Spazio autrice:

Oh, cazzarola! 20 giorni che non aggiornavo! O.o

Vi sono mancata? Hihihih non rispondetemi! Ho paura della risposta XD

Che conclusione triste...forse alcuni di voi penseranno che era meglio che io non aggiornassi affatto...bhe...forse avete ragione XD

Detto questo, passo a rispondere alle recensioni:


Girlstar: credo proprio che devo andare a recuperare il mio biglietto...vero?

Le tue parole si sono avverare: Guido e Giusy hanno litigato e Giusy finalmente ha preso una decisione drastica. Io non la biasimo...vista da fuori sembra una bella situazione, ma da dentro non lo è. Non è bello essere combattuta tra due amori...

Però dai...ti prego...non mandarmi in Canada! XD


Dolcissima77: io penso che i romani sono troppo simpatici e poi io adoro il mondo in cui parlate! XD

Ogni volta che vengo a roma mi incanto a sentirli parlare (io adoro molto anche l'accento siciliano!).

Comunque le mie coppie preferite sono Giusy/Guido, Patty/Bruno e Patty/Matias.

Hai ragione: tre ragazzi assolutamente perfetti! XD

Grazie per i tuoi complimenti!...il mio desiderio è di migliorare sempre di più e spero tanto che voi mi aiuterete a farlo! Baciiii!


Ella96: fai una bella cosa: portameli di tutti i tipi! XD sono un'inguaribile golosa!

Come hai visto, la nostra coppietta tanto amata c'è...peccato per quello che è successo tra Giusy e Guido...quanto mi dispiace! T.T

Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo! Zao!


Thiisme: mi dispiace per l'immenso ritardo...hai tutte le ragioni per odiarmi XD

La situazione tra i tre è decollata e davvero non so come andrà a finire!

Bhe...lo scopriremo insieme se ti va! ^^


GiulySister: shi shi, in questo capitolo ci sono eccome!

Visto che romantico Bruno?...lo avrei mangiato di baci XD

è piaciuto anche a te? Hihihi


Sweet_Honey: Già...è sempre Gonzalo! Sempre!...facciamo una petizione e cambiamogli il carattere! XD

A quanto ho potuto capire tutti eravate contenti per Giusy e Guido...mi dispiace tanto di aver rovinato i vostri sogni XD non odiatemi! XD


Ragazze, mi farebbe tanto piacere se magari deste un'occhiata all'altra mia storia pubblicata: ricatto d'amore e magari mi lasciaste anche un bel commentino che non mi farebbe felice, di più! ^^


Detto questo vi lascio...sperando di non ricevere troppe minacce di morte per aver fatto lasciare Giusy e Guido XD


Baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii <3

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Capitolo 26
*** Capitolo 26: Alla luce del sole! ***


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Capitolo 26: Alla luce del sole!










-COSA STA SUCCEDENDO QUI?!?!-

Un brivido lungo la schiena e io e Bruno smettemmo di baciarci.

Mi voltai lentamente verso la voce e, a bordo piscina, trovai Jo, con le nocche serrate e la faccia arrabbiata. Come se non bastasse, di fianco a lui c'era Antonella, che ci guardava bellicosa più di Jo.

-Jo...-

-Anto...-

-Sareste così cortesi da uscire dall'acqua e darci qualche risposta?!- anche Antonella si piantò a bordo piscina, incrociando le braccia al petto.

Bruno mi mise giù e mi strinse la mano, ma io la ritrassi subito, guardando verso il basso.

Quello che più temevo al mondo si era avverato...

Non avevo tanta paura che lo scoprissero...ma COME lo avrebbero fatto...

Sapevo che in quel momento Jo stava soffrendo più che mai...glie lo leggevo dal tremolio delle mani strette a pugno.

Io e Bruno ci incamminammo lentamente e uscimmo dalla piscina.

Io avevo ancora lo sguardo basso...non riuscivo a guardarlo negli occhi.

-Credo che ci dobbiate delle spiegazioni- continuò Antonella.

-Da quanto tempo va avanti?- mi chiese semplicemente Jo.

Io non gli risposi. La voce era andata a farsi benedire...

-Da circa sei mesi- rispose Bruno per me, ma lo fece con quella presunzione che a me dette fastidio.

Avevamo sbagliato e lui non poteva rispondere come se avesse ragione.

-Sentimi bene Patty, prima che spacchi la faccia qui al tuo ragazzo, credo sia meglio se noi due andassimo a parlare da un'altra parte-

-Io sono d'accordo con Jo. Bruno, dobbiamo parlare!-

Io e Bruno ci guardammo, poi le due coppie si divisero: Bruno e Antonella rimasero in piscina e io e Jo andammo nella mia stanza.

L'ora della verità era finalmente giunta...



-Sei mesi, Patty, sei mesi!...mi hai preso in giro per tutto questo tempo!- tuonò Jo.

Non l'avevo mai visto così. Aveva le nocche bianche e gli occhi pieni di odio.

Mi odiava...mi odiava tanto e io non lo volevo assolutamente...

-Mi dispiace...-

-Ti dispiace?!...le dispiace! Mi prendi per il culo per sei mesi e sei solo capace di dirmi mi dispiace?!...con Bruno poi! Quante volte te l'ho chiesto se eri ancora innamorata di lui!-

Le sue parole mi colpivano come mille aghi incandescenti nel cuore.

Non sapevo cosa rispondergli. Non sapevo come rispondergli.

Avevo sbagliato...eppure non riuscivo a rinnegare il mio peccato.

Era da stupida, da stronza, da puttana...ma io lo avrei rifatto altre cento volte...io AMAVO il mio peccato...

Perciò era per questo che non riuscivo a rispondergli.

Non potevo discolparmi, non volevo.

Avrei lasciato che tutta la sua furia si abbattesse su di me e io non avrei fatto niente per fermarlo.

-Perchè mi hai fatto questo?!-

-non lo so...io non volevo farti soffrire ed è per questo che non ti ho detto niente...-

-Non mi hai detto che te la facevi con un altro sotto al mio naso per non farmi soffrire?!...cosa credi che stia facendo adesso?!-

Sentivo le lacrime pungermi gli occhi.

Ero cattiva...cattiva...non meritavo niente...

-Quanto sono stato stupido! Sei mesi e non mi sono accorto di niente! Sei mesi nella stessa casa-

-Cosa vuoi sentirti dire?...è stata anche colpa tua!-

Lui esplose del tutto. Ok...forse non dovevo dirlo...

-Ah, adesso è anche colpa mia?! Mi fai diventare un fottutissimo cornuto e la colpa è mia?!...ma dove cazzo vivi!-

-non parlare in questo modo con me!...la nostra storia era finita da tempo!-

-E questo sarebbe una scusa valida per farti un amante?!...potevi dirmelo, cazzo, potevi dirmelo!-

-Tu non mi avresti mai lasciato andare!-

-Ma per che razza di mostro mi hai preso?!...ah, no scusa, il mostro qui sei tu!-

-non esagerare Jo...per favore...-

-Non dovrei esagerare?!...ma cosa pretendevi, che ti facessi un applauso?!-

-Io non ti amo più!- gli urlai contro, in preda all'esasperazione più totale.

-No Patty- venne verso di me e mi afferrò bruscamente per le braccia -sono io che non voglio più affianco a me una persona tanto schifosa!...fai tanto la buona e virtuosa, ma tu fai schifo! Sei una nullità!- detto questo mi spinse e io caddi pesantemente sul letto.

Le lacrime adesso uscivano a dirotto.

-Aspetta Jo...- lo afferrai per un braccio -perdonami-

-Non posso mai perdonarti e sai perchè?!...perchè sei solo una PUTTANA!-

Detto ciò, fece una cosa che non pensavo avrebbe mai potuto fare...

Mi diede uno schiaffo...uno schiaffo che ebbe la capacità di zittirmi e farmi accasciare sul letto.

Jo non mi guardò nemmeno quando aprì la porta e scomparve dalla stanza.



-Ma come hai potuto?! Con che coraggio puoi tradire Antonella the best?! Non c'è assolutamente niente meglio di me!...con quella papera provinciale poi!-

-Non chiamare Patty così!- mi infuriai io.

Come avevo potuto amare tanto una persona così?

Cosa avevo mai visto in lei?!

-Ma davvero? Io la chiamo con il nome che merita-

Per la prima volta vidi la grande cattiveria di cui era capace.

Non che la vedessi per la prima volta, ma adesso la vedevo chiaramente per quello che era...

pura cattiveria...non era un modo per attirare l'attenzione, né per mascherare qualcos'altro.

Antonella era semplicemente CATTIVA.

-E allora io come dovrei chiamare te?-

-Oh caro mio, non sei proprio nella posizione per fare il moralista. Tu mi hai tradito! Sapendo, soprattutto, in che stato ero! Ti avevo chiesto di stare al mio fianco, ma niente! Tu ti vai a sbattere quella peperella!-

-Insulta me quanto vuoi, ma lascia stare lei!-

-Eccolo il cavaliere dalla scintillante armatura! Ma non ti preoccupare, ne ho per tutti e due!-

Antonella si toccò vanitosamente i capelli, con noncuranza, come se tutto quello doveva semplicemente...accadere?

-Non era previsto- dissi semplicemente.

-Cosa?-

-Che io non riuscissi a dimenticarla-

-Aspetta un attimo!- venne verso di me, puntandomi minacciosa il dito contro. -vuoi dire che per quattro anni io sono stata un ripiego?!...io?! Antonella the best! La migliore!-

-Probabilmente non dovrei dirlo a te, ma...io la amo. Ho sempre amato lei-

-Avevi ragione. Non dovevi dirlo a me. Bhe...sappi una cosa: questa me la pagherete, tu, ma soprattutto LEI!!-

Prima che io potessi fermarla e chiederle cosa intendeva, uscii di corsa dalla stanza, lasciandomi una strana sensazione dentro...




Stavo rannicchiata sul mio letto da un'abbondante mezz'ora e le lacrime non smettevano di uscire.

Il labbro mi faceva tremendamente male...così come la mia anima.

Come avevo potuto ferire in questo modo Jo?

Lui mi aveva aiutato quando io ero troppo a pezzi anche per raccogliere i cocci di me stessa...

E io l'avevo ripagato così...

Eppure, nemmeno in quell'istante, riuscivo a smettere di pensare a Bruno e a quanto desiderassi trovarmi tra le sue braccia.

Tutto mi appariva confuso...tutto sbagliato...ma nonostante questo non mi importava...

Forse perchè per la prima volta avevo la consapevolezza che avevo fatto tutto quello per me e per quello che desideravo...forse perchè per la prima volta ero ferita da me stessa e non dagli altri...

Affondai ancora di più la testa nel cuscino, ma il flusso dei miei pensieri continuava a scorrere, senza che io potessi fare niente per bloccare tutto quello.

Avevo rovinato tutto...ma la cosa che più mi faceva stare male era che avevo rovinato la vita a ben 4 persone...

Prima del mio arrivo tutti erano felici...mentre adesso i problemi erano anche più grandi di noi...

Se io non fossi mai tornata, tutti sarebbero stati più felici.

...Anzi...se io non fossi mai arrivata a Buenos Aires la vita delle persone a cui tenevo di più sarebbe stata sicuramente migliore...

Due colpi secchi alla porta mi fecero tremare.

Non volevo che nessuno mi vedesse in quello stato.

Tirai velocemente su con il naso, asciugandomi alla meno peggio gli occhi e affondai di nuovo nel cuscino.

-Avanti- dissi, cercando di impormi un tono fermo.

-Patty...-

Ecco...la mia solita fortuna...

Era entrato la prima persona che non volevo mi vedesse così: Bruno.

-Patty...- ripetè e venne a sedersi sul letto, ma io ero di spalle.

-Ehi...-

-Patty, ma che hai?-

-niente...che dovrei avere-

-E allora perchè non mi guardi?-

Perchè momentaneamente faccio schifo!...ma di certo non potevo dirglielo!

-Patty!- mi prese con forza per le spalle e tentò di voltarmi...inutili i miei tentativi di sfuggirgli.

Quando fui davanti a lui, feci di tutto per evitare di guardarlo.

-Sei strana- mi mise due dita sotto al mento e mi costrinse a guarlo. Stava per dire qualcosa, ma poi fisso il mio labbro pieno di sangue secco, il livido sulla guancia e gli occhi rossi.

-è stato lui?!- tuonò Bruno, ispezionandomi dappertutto.

-Bruno...per favore...-

-Per favore una mazza! Io gli spacco la testa appena lo vedo! Guarda che ti ha fatto!-

-non mi fai stare meglio così!-

Gli leggevo preoccupazione e rabbia negli occhi...sapevo che se avesse davvero incontrato Jo, gli avrebbe fatto male...

-Nessuno deve osare toccarti!...soprattutto in questo modo!...e poi è per lui che piangi?!-

Io non gli risposi, mi limitai a tuffarmi tra le sue braccia.

Bruno mi accolse sul suo petto forte e mi lascio piangere senza dirmi niente...

-Odio vederti così...- mi disse semplicemente, quando io mi calmai un po'.

-è tutta colpa mia...- dissi, tra i singhiozzi.

-colpa tua cosa?-

-Se io non fossi mai arrivata qui tutti sareste stati più felici!-

Lui mi prese il viso a coppa e mi guardò diritto negli occhi.

-Ascoltami bene: tu hai reso la mia vita degna di essere vissuta. Se tu non fossi mai apparsa nella mia vita, sarei venuto a cercati perchè mi sarebbe sempre mancato qualcosa!...tu sei la mia anima gemella...tu cominci dove io finisco. Perciò non sparare cazzate sul fatto che era meglio meglio se tu non fossi mai arrivata qui, perchè tu hai reso le nostre vite più belle-

Le sue parole mi scaldarono il cuore...

Come si faceva a non amare una persona così?

-Adesso dimmi una cosa tu...sei pentita di tutto questo?-

-Ma cosa ti viene in mente?!- scattai io -non potrei mai pentirmi della mia stessa vita!-

Lui mi sorrise e si avvicinò a me, finchè i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza.

-ti amo follemente Patricia Castro...noi due staremo insieme per sempre-

-Anche io ti amo Bruno Molina...e me lo auguro-

Le nostre labbra si avvicinarono del tutto e io tra le sue braccia, trovai tutto il conforto di cui avevo bisogno.



Spazio autrice:

Et voilà il capitolo! XD

Questo sicuramente è uno dei più tragici, ma almeno ha il finale dolce!!

cosa avrà in mente la nostra caaaara Antonellina?

Passo subito a rispondere alle recensioni, perchè è successo una mezza cosa a casa e non ho tanto tempo per chiacchierare qui con voi!! ^^


Sweet_Honey: ciao cara!...in questo capitolo ho deciso di non parlare di guido e giusy, perchè ho deciso di dare una svolta decisiva alla storia di bruno e patty: finalmente possono stare insieme alla luce del sole!


Sana e Akito: tesoroooo! Grazie mille per i complimenti che mi fai ogni volta!^^

E poi quella dell'altra sponda sei tu!! muahahahahah

Ho letto che lascerai in sospeso la tua storia...mi dispiace tanto...anche perchè a me piaceva tanto...spero la riprenderai presto! Baciii


Girlstar: guarda....ti do 10 per la filastrocca! XD ti devo dire la verità: appena avevo cominciato a leggere non avevo capito che ero una filastrocca, ma quando poi l'ho letta tutta, sono scoppiata a ridere!

Noooooo il canada nooooooooooooo!!

In questo capitolo sono stata brava e finalmente bruno e patty possono stare insieme!!! elimina la prenotazione *____*

Ho letto la tua storia e ho anche recensito!! ^^ baciiiii


Dolcissima77: si, sono coppie che piacciono anche a me!! ^^

Ma sono io che ti sto facendo innamorare di questa coppia?? *___*

Eh...mi dispiace tanto farli lasciare...ma è questo che la mia mente malata ha previsto per loro...

Grazie mille per i complimenti e comunque io mi chiamo Clarissa ^^...tu?


Giulysister: ciao cara! Grazie! Mi dispiace di aver aggiornato tardi...ma questo per me è un momento davvero pieno di impegni...!!

besossss!!

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Capitolo 27
*** Capitolo 27: oh mamma mia! ***


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Capitolo 27: Oh mamma mia!






-Ma non posso fare niente per fermarti?!- implorai più che chiedere, ma purtroppo temevo già di conoscere la risposta.

Gonzalo scosse la testa, tenendosi il borsone tra le mani. -No...questa è la soluzione migliore per tutti-

-Non è vero!...questa non è una soluzione!-

-Si invece. L'unico modo che io possa uscire da tutto ciò è questa-

-Quindi sei proprio sicuro...?-chiesi, con un filo di voce.

-Si Giusy. Io me ne andrò in Spagna- dichiarò con voce roca.




Qualche giorno prima

-Patty...sento che ho sbagliato tutto...- confessai alla mia migliore amica davanti a una tazza di caffè.

-Parli di Guido?-

-Già...ho scelto la via più facile...non la più giusta o ovvia-

Ci pensavo e ci ripensavo, ma purtroppo giungevo sempre alla stessa conclusione: io ero una gran cogliona!!

Ancora una volta ero fuggita da quello che provavo e da cosa rappresentava Guido per me.

Lui non sarebbe sempre stato lì ad aspettarmi, né tanto meno avrebbe continuato a tollerare i miei sbalzi di umore.

Ma perchè non facevo altro che ferirlo?

-Sei sempre in tempo per rimediare- mi dice Patty, distogliendomi dai miei pensieri.

-No, Patty. Sono cinque anni che lui sopporta i miei alti e bassi, non posso chiederglielo ancora-

-Se una persona ama, aspetta per sempre. Prendi me e Bruno: dopo tutto quello che era successo non c'era più la minima speranza di tornare insieme. E invece!...mai dire mai nella vita!-

Bevvi un sorso di caffè, perdendomi di nuovo nei miei pensieri.

Adesso ne ero sicura più che mai: amavo Guido, era soltanto lui quello che volevo...

Ma come potevo pretendere che lui che lui mi perdonasse anche quest'altro errore?

Io avevo sempre pensato a ciò che era meglio per me, fingendo di farlo per tutti, mentre Guido aveva agito sempre nel modo da farmi meno male possibile...

Si può essere più ciechi?

Si può essere più vigliacchi?

Avevo toccato vette inimmaginabili di codardia e adesso stavo pagando tutte le conseguenze.

...Ma, in fin dei conti, non avrei potuto fare niente...avrei ferito troppo Gonzalo...

Ecco...l'ennesima bugia raccontata per evitare di sbattere la testa...

-E perchè mai dovrebbe aspettarmi ancora? Non ne vale la pena Patty...-

-non ne vale la pena? Per te? Per Guido?...penso ancora tu non ti renda conto di chi stiamo parlando! Guido non si è stancato in cinque anni, perchè dovrebbe farlo adesso?-

-Perchè tutti hanno un limite...-

-Ma tu non puoi evitare di provarci solo in base a delle congetture!...se non ti muovi adesso, te ne pentirai per tutta la tua vita!- mi disse lei...facendomi sentire ancora peggio!

-Non lo so...mi sono stancata di essere sempre io quella che rovina tutto...-

-No tesoro...tu in questo momento sei semplicemente quella che si tira indietro!-

Guardai la mia migliore amica e capii che aveva ragione: io non avevo mai lottato...ma adesso lo avrei fatto...per lui...ma soprattutto per me!




-Ehi tesoro...a che pensi?- Bruno mi abbracciò da dietro, posando un bacio sull'incavo del mio collo.

-A Giusy...-

-Ti ha detto qualcosa?-

-Scusami...è che non vorrei parlare di questo con te...- dissi, voltandomi, ma sempre stretta lui.

-E perchè?- chiese un po' stizzito. -perchè sono il fratello del ragazzo che per l'ennesima volta ha spezzato il cuore?-

Io inarcai le sopracciglia. -Cosa vorresti dire con questo?-

-Semplicemente quello che ho detto-

-Senti Bruno, io voglio un gran bene a Gon, ma io preferirei che lei stesse con Guido-

Bruno si staccò da me, andando a sedersi su una sedia.

-E perchè? Credi che mio fratello non sia alla sua altezza?!-

-Ma cosa dici? Penso questo per il semplice fatto che lui è l'uomo della sua vita. Ama e amerà per sempre solo Guido. È inutile mettersi in mezzo-

-Mio fratello non si è messo in mezzo, ha solo lottato per la persona che amava-

-E anche Guido lo ha fatto. Però per lui non va bene, però per Gonzalo si perchè è tuo fratello-

Mi faceva innervosire quel suo ragionamento.

Anche lui sapeva che Guido era fatto apposta per lei e proprio Bruno mi aveva confidato più volte che Giusy sarebbe dovuta stare con Guido...adesso cosa gli prendeva?

-Non ho detto questo, ma non puoi far passare mio fratello per il cattivo della situazione, dal momento che quella che sbaglia sempre è la tua amichetta- disse questo con tutta la cattiveria di cui era capace, lasciandomi allibita.

-Bruno ma che stai dicendo?...Gonzalo si merita la persona migliore del mondo, ma quella persona non è Giusy. Dove sta il problema?-

-Non mi sorprende il fatto che tu non mi capisca- sibilò freddo, gelandomi con i suoi occhi verdi.

Ma cosa gli era successo?

Perchè mi trattava così?

-Spero tu stia scherzando-

-Non scherzo-

-Mi reputi davvero una cretina?!-

-Non ho detto questo- sibilò sempre nello stesso tono. -ho detto semplicemente che non mi stupisce il fatto che tu non capisca queste cose. Apri gli occhi! Non tutti sono perfetti come te! Smettila di vivere nel tuo mondo irreale e comincia a guardarti intorno! Eppure non sei più una bambina ingenua e piagnucolona!-

Gli occhi mi si riempirono di lacrime.

Dove era finito il mio Bruno?

Quello non era lui...

Non poteva pensare davvero quello che aveva detto...

Nello stesso istante che finì di parlare, scosse la testa, come se fosse all'improvviso tornato in sé, e subito corse verso di me.

-Patty...-

-Non dirmi queste cose...- mormorai con la voce roca. -Non mi trattare male!-

spinsi bruscamente la sua mano che tentò di afferrarmi e uscii da lì, chiudendomi rumorosamente la porta alle spalle.





Mi stavo spremendo le meningi da un'ora, ma le buone idee sembravano avermi abbandonato del tutto.

Dovevo escogitare qualcosa, altrimenti avrei perso Guido per sempre e questo non me lo sarei mai perdonata.

Come ero potuta essere così cieca? Come avevo potuto far tanto male alla persona più importante della mia vita?

Capii quanto ero stata stupida e quanto le mie debolezze avevano sempre rovinato tutto...ma quella volta sarebbe stato diverso...non avrei permesso a niente e a nessuno di mettersi tra di noi!

Due colpi alla mia porta mi fecero distrarre e, con una grande tensione, osservai Gonzalo entrare nella stanza.

-Che devi dirmi?- l'ansia del tono mi fece capire fin da subito che sapeva più o meno cosa dovevo dirgli.

In quel momento, tutto il coraggio accumulato andò a farsi benedire e prima di riuscire a parlare aprii la bocca diverse volte senza emettere suono.

-Gon senti...io ti voglio un gran bene e credimi, davvero, mi fa un male incredibile doverti ferire sempre...ma non lo faccio volontariamente. Avevo detto a te e Guido che non sarei stata la ragazza di nessuno dei due, ma mi sono sbagliata...- respirai più profondamente. -io lo amo...lo amo tanto...-

Gonzalo chiuse gli occhi, ma li riaprì subito, con una triste rassegnazione impressa in quelle pozze verdi.

Mi odiavo in quel momento...lo stavo facendo soffrire, seppur lui non se lo meritava affatto.

-Non posso fare niente per far cambiare la tua scelta?-

-Temo di no...-

-Ma mi hai mai amato o mi hai semplicemente usato?-

-Non ti ho usato-

-Ma non mi hai nemmeno amato-

-Non nel modo che intendi tu...-

Lui scosse la testa, con un sorriso beffardo stampato in faccia. -sei sempre stata brava ad uscirtene con le mani pulite-

-Lo so che ho sbagliato con te...ma spero che un giorno mi perdonerai e ritorneremo a essere amici...-

Il suo sorrisetto divenne un ghigno. -Certo...ti perdonerò, un giorno...ma non potremo mai più essere amici-

Mi colpì una fitta al cuore.
Immaginavo quelle parole, ma non credevo mi avrebbero fatto così male...

-Pe...perchè?- tentai di chiedere. Domanda stupida.

-Perchè mi chiedi?...perchè io TI AMO Giusy e questo non potrà mai cambiare. Non puoi chiedermi di diventare tuo amico, perchè non lo sono mai stato...-

-Gon...-

-Non dire niente...non c'è niente che tu possa dire o fare per cambiare le cose. Ormai sono arrivato all'età veterana di ben 5 anni di amore non corrisposto e credo che devo cominciare a farmene una ragione. Non architetterò strani trucchetti per farti innamorare di me...ti lascio libera-

Queste sue parole mi riempirono gli occhi di lacrime.

-Mi dispiace...-

-Credo che la cosa migliore per me adesso sia andarmene per un po' in Spagna...-

Una fitta al cuore mi colpì. Mi sentivo orrendamente in colpa.

-Ma non posso fare niente per fermarti?!- implorai più che chiedere, ma purtroppo temevo già di conoscere la risposta.

Gonzalo scosse la testa, tenendosi il borsone tra le mani. -No...questa è la soluzione migliore per tutti-

-Non è vero!...questa non è una soluzione!-

-Si invece. L'unico modo che io possa uscire da tutto ciò è questa-

-Quindi sei proprio sicuro...?-chiesi, con un filo di voce.

-Si Giusy. Io me ne andrò in Spagna- dichiarò con voce roca.

-Mi dispiace così tanto...- mormorai ancora una volta, come un disco rotto.

-Posso chiederti un'ultima cosa?-

Annuii e lui ricominciò a parlare.

-Un ultimo bacio...-

-Gon non credo...-

-Per favore...-

Lo guardai negli occhi. Nei suoi profondi occhi e mi dissi che dopotutto un ultimo bacio non avrebbe fatto male a nessuno.

Lui si avvicinò lentamente a me e con grande dolcezza posò le sue labbra sulle mie.

Proprio in quel momento, nella stanza entrò l'ultima persona che avrebbe dovuto sapere di tutto quello.

-Ma bravi! Se era questo quello che dovevi dirmi, potevi anche risparmiarmelo!-

Mi voltai nell'attimo esatto in cui Guido, in preda ad una grande rabbia, si era lanciato fuori dalla stanza, imprecando anche in aramaico.

Senza pensare più a Gonzalo, uscii di corsa anche io dalla stanza e cominciai ad inseguirlo.

-Guido!- lo chiamavo ripetutamente, ma lui faceva finta di non sentirmi. Non VOLEVA ascoltarmi.

Arrivammo in giardino e con una grande pressione su me stessa, riuscii a raggiungerlo e ad afferrarlo per un braccio.

-Guido!-

-Cosa vuoi ancora da me Giusy?!- mi disse mentre si voltava. -Non ti è già bastato rovinarmi la vita?!-

-Mi sembra che la vita tu te la stia rovinando da sola, se mai tu l'abbia fatto!-

-Sai Giusy- cominciò a dirmi. -non so se l'amore che ho per te sia un dono o una cazzo di maledizione!- finì, con tutta la cattiveria di cui era capace.

Lo fissai allibita e tutti i miei propositi di una felice riconciliazione crollarono.

-Sei un coglione Guido! Non capisci una mazza né di me né della nostra situazione!-

-Ma quale situazione Giusy? Qui c'è soltanto una ragazza a cui piace fare il bello e il cattivo tempo e un ragazzo che l'ha sempre assecondata come un povero scemo!...ma io ho finito Giusy! Stai con Gonzalo o con chi cavolo ti pare!-

Strattonò il mio braccio e si voltò per andarsene.

O adesso o mai più.

-No, Guido, la stupida sono io!...perchè sono innamorata perdutamente di una testa di cazzo!- urlai.

Guido si bloccò in mezzo al giardino, ma non si voltò.

-Sei sicura al 100% questa volta? Sei convinta di volere me?-

-Mi sono accorta che l'ho sapevo da sempre-

Guido si voltò di poco, mi fissò per alcuni secondi e poi si rigirò.

Il mondo mi crollò addosso. Avevo tirato troppo la corda e si era spezzata...lo avevo perso.

Contro tutto ciò che avevo immaginato, lui si voltò e cominciò a correre verso di me.

Mi abbracciò e mi baciò con un tale impeto che quasi mi fece male.

-Ti amo...ti amo...ti amo!-

Mi mormorò sulle labbra, a ogni intervallo dei nostri baci.

-Mai più Guido...te lo giuro...-

-E io ti giuro che non ti lascerò mai più andare...-

-Ti amo...-

-Ti amo...-

Si...in quel momento...io...ero completa...





Stavo seduta a bordo piscina, con i piedi nell'acqua e gli occhi rossi.

Avevo smesso da poco di piangere per le cose che mi aveva detto Bruno, che mi avevano colpito in modo incredibile.

Non riuscivo a credere che mi avesse detto davvero quelle cose...o semplicemente non riuscivo a credere che le pensasse sul serio.

Era solo un cretino! Un cretino a basta.

Tirai di nuovo su con il naso, sentendo dei passi dietro di me.

-Amore...-

-Non mi chiamare amore- sibilai, con la voce ancora rotta dai residui di pianto.

Bruno si sedette di fianco a me e cercò di accarezzarmi il braccio.

-Non mi toccare. Non mi devi toccare- dissi, ritraendo velocemente il braccio.

Bruno al mio fianco sospirò, chiedendomi di voltarmi almeno verso di lui.

-Non mi guardare con quegli occhi...-

-Ringrazia Dio che ti guardo così, al momento è quella meno disgustata che mi viene-

-Ti prego scusami...non penso tutto quello che ho detto...-

ercando di dirmi?-Hn- mi voltai di nuovo, posando gli occhi sull'acqua tranquilla della piscina.

-Davvero...scusami...ho sbagliato a dirti quelle cose...solo che ero preoccupato per mio fratello...ti prego Patty...io ti amo-

-Non puoi giustificare ogni cosa che dici con ti amo. Troppe volte hai questi scatti. Non mi piacciono Bruno, non mi piacciono. Io con una persona che mi tratta e considera meno di zero non ci voglio stare...- dissi e scoppiai di nuovo a piangere.

Non volevo che proprio in quel momento lui mi vedesse piangere.

Non volevo dimostrarmi ancora una volta debole ai suoi occhi.

-Cosa stai cercando di dirmi? Io non penso che tu sia meno di zero. Tu sei il mio sole, la mia vita...-

-Già...hai proprio un bel modo per dimostrarlo-

-Scusami...davvero...non farei mai niente che ti possa far soffrire...preferirei morire mille volte invece che farti male...-

Mi voltai a guardarlo.

Aveva QUEGLI OCCHI...quelli che mi facevano voglia di perdonargli tutto...

Vedevo che era pentito...che si sentiva tremendamente in colpa...

-Davvero non pensi tutto quello?-

-Sul serio. Pensare quello di te è come se pensassi lo stesso di me...-

Gli sorrisi, con gli occhi ancora gonfi. -Devo avere un aspetto orribile..-

-No amore...sei semplicemente ancora più bella-

Mi avvicinai timida a lui e lo baciai. Bruno ricambio il mio bacio e in poco tempo lo approfondì.

-Che ne dici di andare a farci un giro?- mi chiese, quando ci staccammo.

-Ok!-

Bruno mi aiutò ad alzarmi e, mano nella mano, cominciammo a parlare e a decidere cosa avremmo fatto quel pomeriggio.




Ancora non potevo crederci...stavo con Guido...il mio Guido...

Ero da sola in casa e tra meno di un'ora sarebbe venuto lui da me e avremmo passato un bel pomeriggio insieme.

Uscii dalla mia camera e, arrivata alle scale, trovai una spiacevole sorpresa.

-Ma brava puttanella da quattro soldi-

-E tu cosa ci fai qui? Chi ti ha fatto entrare?!-

-Oh...questo non importa...piuttosto...ti è piaciuto portarmi via il MIO Guido eh?!-

-Alicia non so di cosa tu stia parlando. Guido non è MAI stato tuo. Eppure ti facevo una ragazza intelligente...ancora non hai capito che stava con te solo per farmi ingelosire?-

Lei si fece rossa di rabbia e venne verso di me.

Istintivamente io feci un passo avanti e cominciammo a girare in tondo, come se fossimo due predatori.

-Ripetilo se ne hai il coraggio!Sei solo una gatta morta! Puttana!- mi urlò contro.

-Puttana a chi pazza squilibrata?! E adesso fuori da casa mia!!-

-Tu...insulsa moretta! Io te la farò pagare! Io me lo riprenderò! Lui è mio! Capito?! MIO!-

Ricordo solo le sue braccia tese verso di me...poi...il buio...



Stavo all'aeroporto, aspettando che il aereo arrivasse...che la mia vita cambiasse...

Non potevo credere che alla fine l'avevo persa per sempre...che aveva scelto lui...

All'improvviso il cellulare nella mia tasca vibrò.

-Pronto?-

-Gon...- fece la voce preoccupata di mio fratello dall'altro capo del telefono.

-Ehi...scusami se ti ho salutato così male...-

-Non ti ho chiamato per questo...devi tornare Gonza...subito...-

-No Bruno...non posso tornare...sai perchè me ne sono andato-

-Sicuro che non vuoi tornare?-

-Sicuro-

-Nemmeno se ti dicessi che Giusy è in coma...?-

-COSA?!








Spazio autrice:

Mamma mia che capitolo pieno di emozioni! o...almeno spero! XD

Povera Giusy...non le va mai niente bene...mi sento davvero cattiva...ogni volta mi accanisco su di lei!

Mie adorate fanciulle passo subito a rispondervi, anche perchè ho davvero poco tempo!


Girlstar: come vedi sono tornati insieme...ma poi...lei è in coma!! mamma mia! Non ne fanno una giusta questi ragazzi! U.U

E dopo quest'ultima rivelazione, spero tanto che tu non decida di mandarmi in un posto ancora più lontano...il Tibet per esempio! Sarebbe una vera tragedia!

Continuerò sempre a seguirti, don't worry! Mi piace la tua storia!

Cominque filastrocca troppo carina! Mi hai rilassato in una giornata alquanto pesante! Baciii!



Dolcissima77: in questo capitolo, per fortuna, Jo non c'è proprio!

Comunque è un bel nome Benedetta!

Spero che questo capitolo ti piaccia lo stesso e scusami per la misera risposta, solo che sto in um momento un po' brutto...baci!!


Sana e Akito: ehi tesoro! Ma che fine hai fatto?! Non cara, io ho ben altri gusti, mi dispiace! Hihihi

Hai visto che bella svolta? Giusy con Guido e Giusy in coma! Comincio a pensare che si portano sfiga a vicenda!

Non preoccuparti per la tua storia! Continuerò sempre a seguirti!!! baci tesorooo!!!


Sweet_Honey: eh già...è stato proprio un cafone! In questo capitolo ho preferito lasciare più spazio a Giusy e Guido, anche perchè adesso siamo a un buon punto della storia!! ^^


GiulySister: ciao cara! Grazie mille! Scusami se ho aggiornato così tardi...ma ho avuto così tanti problemi e impegni che non ho potuto fare altrimenti!!! baciiiii!!!


Mileybest: Oooooooh ma che bello! Una nuova lettrice!! ^^

Grazie mille per tutti i magnifici c

omplimenti! Mi riempie davvero il cuore sapere che la storia piace così tanto da farti appassionare a questa coppia! Ti devo dire la verità: non avrei mai pensato che la mia storia avrebbe riscosso tanti commenti positivi!! ne sono piacevolmente colpita! Grazie mille!

Per quanto riguarda le voci, brava! Molto brava! Sei stata molto perspicace a ricordarti di quel particolare! Tienile ben a mente, mi raccomando!

Baciiii!!


































































































































































































































































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Capitolo 28
*** Capitolo 28: Ho capito di amarti mille volte più dell'infinito ***


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Capitolo 28: Ho capito di amarti mille volte più dell'infinito










Arrivammo in quel momento nella sala d'attesa dell'ospedale e trovammo Guido seduto su una delle anonime sedie con la faccia calcata tra le mani.

-Guido!-

Quando mi sentì, alzò di poco la testa, guardandomi con gli occhi rossi e il viso stremato.

Di certo non era un buon segno...

-Ragazzi...- mormorò lui, mentre ci guardava prendere posto.

Io avevo la mano stretta in quella di Bruno, mentre Matias cercava di consolare Tamara e Fabio si era seduto poco lontano da noi, vicino ad Antonella, che guardava me e Bruno con occhi pieni di odio.

Sinceramente in quel momento non mi interessava granchè...avevo paura per la mia migliore amica...avevo paura che non l'avrei più rivista...

-Hai parlato con un medico?- chiese Matias, abbracciando Tamy.

-Si...ma non ha saputo dirmi niente...-

-Ma come è successo?- Tamara riusciva a stento a parlare tra i singhiozzi.

-Ma non lo so...noi avevamo un appuntamento...sono tornato a casa perchè aveva un bel po' di ritardo e quando sono entrato, l'ho trovata priva di sensi ai piedi della scala- Guido si passò una mano sugli occhi, sospirando pesantemente.

-Quindi è caduta da sola...- sussurrai, stringendomi di più a Bruno.

-Cosa intendi?-

-Che forse l'hanno spinta...ma è solo una supposizione stupida...-

-Ma anche se la prendessimo in considerazione...chi?- fece Bruno.

-Qualcuno che potrebbe avercela seriamente con mia sorella- disse Matias, già con un sospetto nella testa.

-Tzè...il capo sarebbe molto vasto...-

-Antonella non mi sembra il momento!...se sei venuta qui con il tuo solito intento, puoi anche andartene- Tamara si era staccata da Matias e ora guardava Antonella con molto astio.

-Hn-

-Lascia stare Tamy...ce l'ha con noi- dissi io. Non avevo voglia di discutere anche quella sera...adesso eravamo tutti lì per Giusy e non era proprio il momento di ricordare ad Antonella le buone maniere.

-Perchè mai dovrei avercela con voi?!-

-Antonella basta!- tuonò anche Fabio, che senza essere notato, guardava Tamara di sottecchi.

-Ragazzi secondo me è una possibilità assurda! Chi potrebbe essere così cattivo da farle del male seriamente?- fece Bruno.

In effetti era un'ipotesi più che assurda...

Nessuno poteva essere così cattivo...nessuno poteva mettere così a rischio la vita di una persona...

Già...perchè Giusy stava rischiando la vita in quella camera di ospedale e dovevamo ritenerci fortunati che non era morta sul colpo.

-Hai ragione...- concordò a mezza voce Guido.

Tra di noi calò il silenzio, interrotto ogni tanto solo dai sospiri di guido e dai singhiozzi di Tamara.

Io cercavo di farmi forza...ma i minuti passavano inesorabili...e più passavano e più lasciavano su di me sentimenti tanto negativi che il cuore mi si appesantiva e sembrava quasi spaccarsi...

Nascosi il viso nell'incavo della spalla di Bruno e solo allora mi lasciai trasportare da tutta la tristezza che provavo e cominciai a piangere.

-Patty...non ti preoccupare...tutto si risolverà per il meglio...-

Bruno cercava di rassicurarmi, ma io non gli credevo...

Avevamo attraversato tanti momenti brutti, ma qualcosa dentro di me mi diceva che quello era diverso...che le cose non si sarebbero aggiustate tanto presto...

-Non ce la faccio più ad aspettare così! Sono pur sempre suo fratello!- Matias si alzò, lasciando Tamara che intanto si era un po' calmata, e cominciò a cercare disperato un medico.

Guido non si mosse nemmeno dalla sua posizione, mentre Fabio si alzò e si diresse verso l'amico.

Gli mormorò qualcosa all'orecchio e poi si abbracciarono. Vennero di nuovo a sedersi e Matias sembrò più calmo. Mentre andava a sedersi lo guardai negli occhi e vi lessi i miei stessi sentimenti.

Proprio in quel momento, si avvicinò a noi un medico, sulla cinquantina e con pochi capelli.

Teneva tra le mani una cartella e ci osservava sopra ai suoi occhialetti.

-Siete qui per Josefina Beltran?-

-Si!-

Tutti scattammo in piedi, con il fiato sospeso e il cuore bloccato.

-Chi è il parente più prossimo?-

-Io, sono il fratello-

-Bene...può seguirmi?-

-Noi tutti viviamo con lei e io sono il suo fidanzato, credo che meritiamo tutti di sentire come sta-

Fu come se Guido si fosse risvegliato da uno stato di trans...fino a quel momento ripeteva la azioni meccanicamente e sembrava non essersi nemmeno accorto veramente dell'arrivo del medico.

Quando poi quest'ultimo vide la nostra determinazione, sospirò e cominciò a parlare.

-La paziente ha riportato un trauma cranico e diverse fratture alle costole e in altri punti, ma ci preoccupa di più sono le pesanti fratture ad entrambe le gambe...quelle sono molto rischiose...-

-Cosa ci sta dicendo dottore?-

-Che se anche la paziente dovesse svegliarsi dallo stato in cui è caduta, ci sono basse possibilità che possa ritornare a camminare...-

Il mondo mi crollò addosso.

Le gambe mi cedettero e non caddi solo perchè dietro di me trovai il petto forte di Bruno.

Non poteva essere...non riuscivo a crederlo...non volevo crederlo!!

C'era anche la possibilità che lei non si svegliasse?!

Volevo urlare, dimenarmi e piangere, ma non potevo farlo, perchè dovevo essere forte per guido, per Matias, ma soprattutto per Giusy...

Guido appoggiò una mano sulla spalla di Fabio, che, girandosi prontamente, riuscì ad afferrarlo in tempo.

Tamara ricominciò a piangere e si strinse di nuovo a Matias, che asseriva a qualcosa che diceva il medico, ma nessuno di noi lo stava ascoltando davvero.

Anche Antonella sembrò soffrire un po', perchè abbassò la testa e guardò il vuoto.

Quando il medico se ne andò. Io strinsi di più la mano di Bruno e subito ritrovai la sua stretta rassicurante.

Mi voltai, immergendomi nel suo caldo abbraccio e piansi a dirotto.

-Amore...shh...andrà tutto bene...ti prego, non fare così...-

Sentivo che anche lui cercava di essere forte, ma la nota roca si sentiva anche nella sua voce.

-Se Giusy non si risvegliasse più io...io...-

La frase venne spezzata dai singhiozzi, venne spezzata dalla stretta di Bruno, venne spezzata dalla paura.

Un lampo nella mia testa.

Guido!

Mi voltai e lo cercai con lo sguardo.

Lo trovai seduto su una sedia, insieme a Matias e Fabio, con le mani tra i capelli lisci e gli occhi rossi e gonfi.

Si erano appena ritrovati...non era giusto che dovessero perdersi di nuovo...

-Ragazzi cosa cazzo è successo!-

Proprio in quel momento arrivò Gonzalo e la sua agitazione crebbe ancora di più vedendoci in quella valle di lacrime.

Lasciò cadere il pesante borsone e venne verso me e Bruno.

-Tu cosa ci fai qui! Vattene! Te ne devi andare!- urlò Guido, alzandosi, ma venne prontamente riportato a sedersi da Fabio.

-Ma vaffanculo Guido! Io ho lo stesso tuo diritto di stare qui!-

-Guido, Gonzalo ha ragione...anche lui vuole bene a Giusy ed ha il diritto di stare qui...- Tamara parlò con voce strozzata, ma che non ammetteva repliche.

Guido parve accettare quelle parole e distolse lo sguardo da Gonzalo.

-Allora? Cosa è successo?!-

Quando io gli raccontai tutto...tutto quello che aveva detto il medico, anche Gonzalo si portò le mani nei capelli ricci e imprecò a bassa voce.

Quando riportò lo sguardo su di noi, un velo di lacrime velava anche i suoi occhi.

-No...non può essere vero...non a lei...!-

-Ragazzi...io vado a prendere un caffè...lo volete anche voi?-

Quella richiesta venne dalla persona più improbabile: Antonella.

-Si, grazie- io fui la prima a rispondere.

Quando anche tutti gli altri diedero il loro assenso, lei si avviò.

-Aspetta, vengo con te!- anche Tamara la seguì.

-andiamo a sederci?- mormorai a Bruno.

-Certo...-

Prendemmo posto su una delle sedie e io sospirai ancora.

Quella sarebbe stata la nottata più lunga della mia vita...





Tre mesi...

Erano passati tre mesi e la mia Giusy ancora non si era risvegliata...

Ma io non volevo perdere la speranza...non volevo pensare che lei non si sarebbe più risvegliata.

Avrebbe fatto parte della mia vita per sempre, e se questo significava osservarla per ore mentre era in coma per tutti i giorni della mia vita...bhe...l'avrei fatto.

Non avevo mai amato prima di lei e di certo non lo avrei mai più fatto dopo.

Lei era la mia altra metà...il mio altro pezzo di mela...

Stavo seduto nella sala d'attesa del ben noto ospedale e aspettavo che arrivasse l'orario delle visite, per vederla finalmente...

Da tre mesi a questa parte le mie giornate passavano così...andavo da lei e cominciavo a parlare, a parlare...mi sentivo uno stupido, ma avevo letto da qualche parte che questo poteva aiutare le persone a svegliarsi dal coma...

Ma, in fondo, quando (e se) si fosse svegliata, la sorte non sarebbe stata migliore...molto probabilmente non avrebbe più camminato...

A me, però, questo non importava...l'importante era tenerla di nuovo tra le braccia, con o senza l'uso delle gambe...

L'avrei amata lo stesso...l'avrei amata anche senza gambe, senza braccia, senza capelli...perchè io avrei amato semplicemente lei...avrei continuato ad amare il modo in cui mi sentivo quando stavo con lei...

Scattarono le cinque e la porta venne subito aperta.

Io mi incamminai per il lungo corridoio e entrai nella sua stanza.

Come ogni volta che vi entravo, anche quella mi sentii stringere il cuore.

Vederla lì...in quel letto...immobile e piena di tubi...

Volevo starci io al posto suo...desideravo disperatamente che lei stesse bene...

Presi una sedia e mi misi accanto a lei, le presi la mano e cominciai a parlare...

-Ciao amore mio...e già...sono ancora qui! A quanto pare nemmeno in coma riesci a liberarti di me...! ma quando hai intenzione di svegliarti? Qui ti stiamo aspettando tutti...Tamara non fa altro che piangere...Patty è in stato vegetativo...Matias è a pezzi e io...amore mio io non riesco a stare senza di te. Non riesco a passare le mie giornate senza vederti ridere, senza poterti abbracciare, senza poter sentire il calore delle tue labbra. Fino a poco tempo fa credevo che non sarei mai riuscito ad amarti di più rispetto a quanto facevo, perchè nessun uomo avrebbe mai potuto amare tanto una donna, ma mi sono dovuto ricredere...adesso ho capito di amarti mille volte più dell'infinito...ho realizzato che tutta la mia vita è un grosso baratro di infelicità ed errori se tu non sei con me...non sei la ragione della mia vita, tu SEI la mia vita...- risi -hai visto quanto mi hai fatto diventare smielato?...tutto questo per colpa tua!- le accarezzai una mano e mi avvicinai a lei, fino ad arrivare a due centimetri dalla sua faccia -non so se mai ricorderai quello che sto per dirti adesso, molto probabilmente no, ma tanto da sveglia io te lo chiederò di nuovo...- cominciai a piangere, un pianto silenzioso...-sposami amore mio..sposami...voglio passare tutto il resto della mia vita con te...ti prego, apri gli occhi e dimmi di si...dimmi che mi vuoi sposare...-

Annullai la piccola distanza tra di noi e la baciai dolcemente.

Proprio in quel momento accadde quello che per me, fu il momento più bello di tutti.

Lei si mosse e strinse impercettibilmente la mia mano.

Mi staccai subito da lei, giusto in tempo per vedere i suoi occhi semi aperti.

-Guido...- fu un sussurro. Un sussurro che mi aveva ridato la vita.

-Ti sei svegliata! Amore mio ti sei svegliata! Aspetta un attimo!-

Corsi fuori dalla stanza, cercando disperatamente un medico. Quando trovai quello che aveva seguito il caso di Giusy, lo spinsi quasi fino alla sua stanza.

Mentre lui cominciò a visitarla, io presi il mio cellulare e chiamai Patty, raccomandandomi con lei che avvertisse tutti.

Posai il cellulare e ancora tutto euforico mi diressi al suo capezzale.

Ero troppo contento. Troppo...

Oddio si era svegliata! Lei era tornata da me!

-Dottore..io...io non sento le mie gambe...!-

A quelle parole, ripiombai di nuovo nella realtà.

I miei occhi si incupirono e mi avvicinai di più a lei, prendendole la mano.

Chiesi al dottore che fossi io a spiegarle tutto e lui acconsentì.

Mentre le raccontavo tutto, lei scuoteva la testa e quando finii di parlare, cominciò a piangere disperatamente.

-NO! NON PUO' ESSERE VERO! NO! TUTTA PER COLPA SUA! PER COLPA SUA! TI PREGO, GUIDO, DIMMI CHE NON E' VERO! DIMMI CHE GUARIRO'!-

Sembrava come impazzita, ma le sua parole non mi sfuggirono.

-Giusy colpa di chi? Di cosa stai parlando?-

-Scusi, ma sono io il medico qui, e se non vuole uscire dalla stanza, è meglio che si calmi, sia lei che la paziente-

Restammo in silenzio per i restanti dieci minuti e quando il medico lasciò la stanza, ero intenzionato a riprendere quella discussione.

-Allora?!-

-Allora cosa...-

-di cosa stavi parlano?-

-Di niente...ormai non ha più importanza...lei ha vinto...-

-Giusy di chi stai parlando?-

-Di...-

-GIUSY!-

tutti quanto entrarono quasi di corsa nella stanza e Tamara e Patty si lanciarono nel vero senso della parola addosso a Giusy.

-Ragazze così non respiro!-

-Oh Giusy! Come sono felice! Abbiamo avuto tanta paura!-

-Ragazzi non vorrei interrompere questa felice riconciliazione, ma io stavo facendo un discorso con Giusy-

-Cioè?-

-Guido...davvero...non ha più importanza-

-Si che ne ha!-

-Ma di cosa state parlando?!-

-Vorrei saperlo anche io!- dissi, guardando Giusy.

-Ok, te lo dirò, ma tutti voi dovete promettermi che non farete pazzie...-

-Giusy, parla!- la incitai.

-Promettete!-

-Lo promettiamo!- mormorammo tutti.

-Ok...- prese un grande respiro -io non sono caduta dalla scale...mi...mi ha spinta...mi ha spinta Alicia-

COSA?!











Spazio autrice:

Caspita! Ragazze scusatemi...scusatemi davvero!

Ma questo è stato il primo momento in cui ho avuto tempo per aggiornare!

Ho passato un periodo davvero brutto...mio zio si è operato al cuore e l'operazione non è che è andata proprio bene...perciò capirete che non avevo tutta questa voglia di mettermi a pensare al continuo della storia...

Ma per fortuna adesso sta bene e mi sono concessa cinque minuti per riordinarmi le idee e rieccomi qui a scrivere!! ^^


_Tokidoki_: ciao cara! Bhe...questa volta mi sono assentata io per tanto tempo, quindi tu sei completamente perdonata! U.U

Lo so...è stata una cattiveria far finire Giusy in coma, ma come hai visto lei non ha perso la memoria! In realtà non pensavo di farlo...mi era venuta l'idea di farla cadere dalla scale, ma non avevo minimamente pensato alle conseguenze!

Baciii!!


Dolcissima77: ciao! Come vedi, però, una delle coppie più belle è ritornata insieme! Visto che romantico Guido? ^///^

Grazie mille per il complimento! Spero ti piaccia anche questo capitolo! Baciii!!


Alexiel94: muahaahahah ciao lettrice che non ha mai voglia di recensire XD!

Ma non ti preoccupare, davvero! Il fatto che tu mi lasci anche poche parole a me va bene, perchè significa che anche se ti scocci da morire a farlo, me lo lasci lo stesso un commentino! ^^

Cosa che mi fa sempre molto piacere! Alla prossima!!


Girlstar: noooooooooooooooooo ti prego! Non mandarmi a timbuctù (non ho idea se si scriva così!)!!

Li ho fatti tornare insieme! E Guido è stato anche così dolce! Dai suuu non fare la cattiva! A questo punto era meglio il Canada! E poi morirei in tutto quel polistirolo!

Me sta sdraiata a terra con un gocciolone sulla testa!

Tesoro grazie mille per tutti i complimenti! E scusami per aver aggiornato così tardi! Baciii!


Sana e Akito: ehi tesoroooooo!!!!

come sono andati gli esami? Sicuramente bene!

Giusy non ha perso la memoria! Come ha detto qualcuno, troppo scontato! Siete arrivate in molte a questa conclusione e non avrei avuto più l'effetto sorpresa!

In che senso con me non si sa mai?! Che vuoi dire?! Tzè! Ahahahahaah

Baci tesoroooo!!


Miraclegirl: ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooo!!! oddio non ci speravo più a leggere una tua recensione! Quanto mi sei mancata!

Ma che grazie a me! Grazie a te per tutte le parole belle che mi dici! Mi metti davvero in imbarazzo! XD

Cominciare a recensire da tutti i capitoli vecchi, è stata davvero una cosa troppo carina e tenera! Non me lo sai mai aspettata! Quando ho letto tutte le tue nuove recensioni, sembravo una scema, ridevo da sola davanti al pc! XD

Sono contenta che tu non ti sia dimenticata di me! Ma sapevo che avevi un impegno moooolto più importante che leggere i miei capitoli e quindi mi limitavo a sperare di risentirti!

Io sono venuta in sicilia a marzo e mi sarebbe davvero piaciuto conoscerti di persona!

Senti, mi hai quasi fatto piangere! *___*

Mi hai detto delle cose bellissime!

Il fatto che leggi la mia storia a tua figlia mi riempie di orgoglio, ma la cosa che mi è arrivata davvero al cuore è stata la frase “tu sei un po' come una sorella per me, magari presto o tardi ti farò vedere la tua nipotina!!”.

Te lo giuro, mi hai spiazzato! Non puoi immaginare come mi abbia fatto sentire questa frase!

Grazie mille! Perchè con te non ho “acquistato” una lettrice, ma ho conosciuto una grande persona!

Baciiiii!! <3


Bhe ragazze...non mi resta che lasciarvi...anche perchè sono le 0.22 e ho un po' di sonno! Domani mi aspetta una giornata all'acquario!

Baci ragazzeeeeeee!! ciaoooooo!!!

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Capitolo 29
*** Capitolo 29: Una storia già scritta ***


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Capitolo 29: Una storia già scritta







-Ragazzi non vorrei interrompere questa felice riconciliazione, ma io stavo facendo un discorso con Giusy-

-Cioè?-

-Guido...davvero...non ha più importanza-

-Si che ne ha!-

-Ma di cosa state parlando?!-

-Vorrei saperlo anche io!- dissi, guardando Giusy.

-Ok, te lo dirò, ma tutti voi dovete promettermi che non farete pazzie...-

-Giusy, parla!- la incitai.

-Promettete!-

-Lo promettiamo!- mormorammo tutti.

-Ok...- prese un grande respiro -io non sono caduta dalla scale...mi...mi ha spinta...mi ha spinta Alicia-

Le reazioni di tutti non tardarono ad arrivare...

Guido si sedette sulla sedia più vicina, passandosi una mano sul mento. Avrei pagato oro per sapere i suoi pensieri.

Patty si era voltata verso Bruno, che la guardava in modo interrogativo.

Fabio aveva sgranato gli occhi e aveva afferrato di forza la sorella per il braccio, ringhiandole qualcosa all'orecchio. Antonella, però, si staccò bruscamente, mormorando un “non lo farei mai” indignata.

Matias si era seduto affianco a Guido e parlavano fitto fitto, senza che io potessi captare una sola parola.

Infine, Tamara si era seduta sul mio lettino, accarezzandomi la caviglia.

Guardai distratta fuori dalla finestra, arrabbiata con me stessa.

Non dovevo dirlo...ero stata una stupida...l'ennesimo errore nell'album della mia vita...

O forse avrei fatto ancora peggio a tacere...Guido l'avrebbe scoperto lo stesso e saremmo arrivati ad una conclusione ancora più drastica.

Avevo fatto la cosa giusta a dire la verità, ma allora perchè mi sentivo così in colpa?

Eppure la colpa non era mia...era di quella serpe che faceva di tutto pur di rovinarci la vita...

-Ma perchè?- fece Tamara.

-Secondo te perchè?!- disse Antonella, con un tono a metà tra l'ironico e il derisorio -perchè Giusy ha qualcosa che lei considera suo. Lei rivuole Guido-

-”te la farò pagare! Io me lo riprenderò! Lui è mio! Capito?! MIO!”- ripetei, quasi meccanicamente.

-Cosa?-

-È quello che mi ha detto prima di spingermi...-

Solo dopo mi morsi la lingua.

Ero sempre stata una chiacchierona, ma quello proprio non dovevo dirlo.

-Io l'ho sempre detto che quella era una pazza...- disse Patty, come se seguisse un pensiero suo.

-Altro che pazza...questa è da rinchiudere proprio...-le diede man forte Bruno.

-Ma non possiamo restarcene con le mani in mano, va denunciata!- sbottò anche Tamara.

-Ma che denunciata...non mi va di dover affrontare anche questo...voglio solo cancellarla dalla mia vita-

-è proprio vero: le popolari sprizzano stupidità da tutti i pori!- avrei preso davvero a pugni Antonella se avessi potuto! -svegliati! Ti rendi conto che forse non potrai più ritornare a camminare?!...altro che fagliela pagare! Dovresti ricompensarla con la stessa moneta!-

-E le divine sprizzano follia da tutti i pori!...ma ti pare che andiamo a menarla?!- disse Patty, portandosi le mani ai fianchi.

-Ragazzi la decisione spetta a me, e io non voglio fare nulla!- sbottai.

-Giusy ma non è detto che quello che è accaduto una volta, non possa ripetersi!...lei non ti lascerà mai in pace! Almeno finchè non otterrà quello che vuole...e tu sei disposta a perdere Guido?-

-No, ma...-

-Guido, aspetta!- le mie parole furono bloccate dalla voce allarmata di mio fratello Matias.

I miei peggiori sospetti si stavano concretizzando.

Guido era scattato dalla sedia e, livido in volto, come mai l'avevo visto, si lanciò fuori dalla stanza.

-Guido!- urlai anche io.

I miei occhi si riempirono di lacrime, ma cercai di trattenerle alla meno peggio. -andate tutti via...- mormorai, affondando con il viso tra i cuscini.

-Ma Giusy...- cercò di protestare Patty.

-Ragazzi...per favore...-

-Non ti vogliamo lasciare sola!- fece anche Tamara.

-ANDATE VIA!- questa volta urlai. Non volevo stare con nessuno. Non volevo vedere nessuno.

Al mio urlo strozzato, tutti uscirono dalla stanza, mentre io davo libero sfogo alle lacrime.

Una sola domanda mi frullava nella testa:

Ma perchè mi ero risvegliata?!





Mi precipitai fuori dalla stanza, con una rabbia dentro che non avevo mai provato in tutta la mia vita.

Alicia l'aveva scaraventata dalle scale?!

Ma cosa era saltata in mente a quella pazza sclerotica?!

Ero sempre stato il tipo di persona che non provava odio per nessuno, ma lei aveva superato ogni limite.

Quella volta l'aveva fatta davvero grossa e io non avrei tollerato più i suoi attacchi gelosia-possessività convulsivi.

Andavano più o meno bene le telefonate in cui lei non parlava, ma quello no!

Non poteva far del male a Giusy...

E anche questa volta era stata colpa mia...non ero riuscito a proteggerla come avrei dovuto...ero un fallimento su tutti i fronti.

...Non ero all'altezza di stare con lei...ma avrei fatto di tutto pur di diventarlo!

Lei avrebbe subito di nuovo dei danni gravi...e come sempre a farle del male era i miei errori...

Errori che questa volta si erano concretizzati in qualcuno, che speravo potesse sostituire lei che non poteva esserlo.

Soltanto fuori dall'ospedale mi resi conto di non avere una meta.

Dove l'avrei trovata?

Di scatto presi il cellulare e di fretta composi il suo numero.

Dopo alcuni squilli a vuoto, finalmente la sua voce, che ormai mi era diventata odiosa anche a sentirla, mi colpi le orecchie.

-Guido...amore...-

Ignorai volutamente quell'amore -dove sei?-

-Perchè...?-

-Dimmelo e basta, dannazione!-

-Sono a...casa-

-Sto arrivando- non aspettai nemmeno che lei mi rispondesse e riattaccai subito, cominciando a correre verso casa sua.

Per fortuna l'ospedale si trovava abbastanza vicino, infatti arrivai lì in poco tempo.

Arrivato alla sua porta cominciai a bussare furiosamente.

Che volesse evitare di aprirmi?

-Alicia se non apri immediatamente butto giù la porta!...e sai che lo farò!-

Un attimo dopo la porta si spalancò, rivelando un'Alicia a dir poco strana: aveva gli occhi gonfi e i capelli arruffati.

Il ritratto della felicità...mi ritrovai a pensare.

Abbassò lo sguardo, scostandomi per farmi entrare.

Richiusi la porta alle mie spalle, con un'incredibile voglia di vendicarmi.

-Guido...cosa...-

Non la lasciai nemmeno finire, che la inchiodai al muro, serrandole una mano sulla gola, ma senza stringerla davvero.

-Cosa...pensavi...di...ottenere?-

Parlavo piano...avevo paura anche io di me stesso...non mi riconoscevo...

-E c'è bisogno di chiederlo?...voglio che tutto ritorni come prima...-

-Non c'è mai stato un prima...c'è sempre stata solo Giusy...-

-Non è vero!- riprese a piangere -capivo che mi amavi dal modo in cui mi abbracciavi e baciavi!-

Ghignai -...ti darò una notizia Alicia...- mi avvicinai al suo orecchio -ogni volta che ti baciavo...immaginavo ci fosse lei al posto tuo-

Freddo e cattivo. Diretto e inarrestabile.

Lei sgranò gli occhi, cominciando a divincolarsi.

-Stai mentendo! Stai mentendo!...cos'ha lei che io non ho?!-

-E vuoi anche saperlo?!...lei è la persona che ho scelto...lei è la persona che amo!...tu non hai niente di lei! NIENTE!-

Alicia continuava ancora a piangere, ma smise di dimenarsi.

Lo leggeva.

Leggeva nei miei occhi tutta la mia rabbia...il mio odio per lei.

-Ma perchè...era destino per noi stare insieme...-

-è qui che ti sbagli...sei stata tu ad intrometterti in una storia già scritta-

-No...no...-

-Tu sei una pazza...una pazza pericolosa! Ma ti rendi conto?! L'hai scaraventata giù da una scala! Poteva morire!- le urlai.

-Si! Era questo che doveva fare! DOVEVA MORIRE! LEI HA ROVINATO TUTTO! IO TI AMO!-

-Ma ti rendi conto che non c'era niente da rovinare?! Dici di amarmi, ma chi ama non si comporta così!...se tu mi amassi davvero, avresti capito che cercare di far del male a lei, è come uccidere me!...tu non ami Alicia, tu non ami!-

-Non dirmi così...non farlo...-

-Ma davvero?! Se davvero mi amassi, mi lasceresti andare! Emi faresti vivere la mia vita con Giusy tranquillo!-

-Non posso lasciarti andare...non mi odiare...ma non posso farlo...-

-Oh, ma non ti preoccupare -sibilai -io non ti odio...io ti DISPREZZO!...e adesso ascoltami bene: io ti lascerò andare, perchè non mi va di sporcarmi le mani con te! Ma io ti giuro, te lo giuro Alicia, che se tu ti intrometterai ancora tra di noi o se lei dovesse uscire in qualche modo ferita da tutto ciò, nessun luogo sarà così lontano per poterti considerare al sicuro da me!- la lasciai andare e lei si inginocchiò a terra, singhiozzando pesantemente.

Mi incamminai verso la porta, ma mi bloccai prima di uscire.

-Cambia città...non farti più vedere...d'accordo?- lei non mi rispondeva -D'ACCORDO?!-

Alicia annuì piano e io uscii definitivamente da quella casa...

Quella fu l'ultima volta che la vidi...



-Guido!- Tutti i ragazzi si alzarono vedendomi arrivare -ma dov'eri?-

-Da nessuna parte- mormorai cupo, per poi entrare subito nella camera di Giusy.

La trovai stesa a letto, con la testa tra i cuscini e il sorriso pesante.

-Andate via...non voglio vedere nessuno...-

-Giusy...-

La chiamai flebile e lei, con non poca fatica, balzò a sedere.

Mi guardava con gli occhi pieni di lacrime e le labbra gonfie.

Come poteva essere bella anche così?come poteva essere sempre così...perfetta?

-dov'eri?!- la voce non sembrava nemmeno la sua, le era uscito un urletto stridulo.

-A sbrigare delle faccende- mi limitai a dire.

-Sei andato da lei?...Guido rispondimi!- urlò, al mio continuo silenzio.

-Si...ma non ti preoccupare, non ci darà più fastidio- mi avvicinai al suo letto.

La guardai per un istante e poi mi fiondai ad abbracciarla.

Quasi la stavo stritolando, ma a me non importava.

Dio mio...l'avevo di nuovo tra le braccia...potevo ancora inebriarmi del suo profumo...

Se solo pensavo a cosa sarebbe potuto succedere...

Purtroppo, però, il peggio ancora doveva passare...

E se non fosse più riuscita a camminare?

Scacciai dalla mia testa quel pensiero...non volevo pensarci...non in quel momento...

-Guido...- mi chiamò piano.

Mio Dio...come era bello poter sentire il mio nome pronunciato da lei...non c'era suono più bello...

-Ho avuto tanta paura amore mio...pensavo di non poter più abbracciarti come sto facendo adesso...io...- la mia frase fu spezzata da qualcosa che non immaginavo nemmeno...

...Le mie lacrime...

Stavo piangendo...e non lo avevo mai fatto...

Mi beai di quel pensiero...perchè anche le mie lacrime aveva il sapore di lei...

-Guido...stai piangendo?-

si amore mio...sconvolta anche tu...?

La strinsi ancora più forte, aspettando che le mie lacrime la smettessero di uscire.

Dopo minuti che a me sembrarono anni, mi staccai da lei, rispecchiandomi di nuovo nei suoi occhi.

-Amore...non piangere più...niente ci dividerà da ora in poi- mi disse, regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.

-Mai più...-

-guido...senti...- cominciò titubante.

-Dimmi-

-Quando...quando...bhe, quando ero in co...coma...tu mi hai detto qualcosa, ma io non lo ricordo...-

-E ora vuoi sapere cosa...-

-Già...vorrei saperlo-

-Ti chiedevo di sposarmi, Giusy-

Lei prima sgranò gli occhi, poi divenne di un rosso disumano.

-Bhe...se avessi saputo che ti sarebbe venuto un infarto, non te l'avrei proprio chiesto...- la buttai sullo scherzo.

Che non sapesse come dirmi no?

-richiedimelo bene!-

-Come?-

-Come nei film d'amore!-

-Giusy...!- mi lamentai io.

-Dai...dai!-

Mi inginocchiai come uno stupido, con lei che m guardava con gli occhi luccicanti.

-Josefina Beltran....mi vuoi sposare?-

Quello fu il momento più bello, ma allo stesso tempo brutto di tutta la mia vita.

Avevo una paura matta che mi dicesse di no e avevo l'impressione di avere anche le gambe molli.

-Si Guido...lo voglio-

Scattai subito e mi lanciai letteralmente su di lei.

Ridevamo come due idioti...e mentre ridevamo, piangevamo.

Mi staccai e la guardai negli occhi.

Le spostai una ciocca di capelli dal viso.

-Ti amo Giusy...adesso e per sempre-

-Ti amo anch'io...-

Ci baciammo. Un bacio che non era passionale, ma tenero, carico di tutto l'amore che avevamo dentro.

Si Giusy...

...Prometto di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita...






Spazio autrice:

Su ragazze...posate le armi...

E no! Il bazuka (si scrive così? O.o) mi sembra esagerato!

Si si...avete ragione...troppo che non aggiorno...ma non è stata colpa mia...mi perdonate? ^^


Siete state davvero molto dolci!...vi siete preoccupate tutte per me e vi ho sentito davvero vicine in un momento molto...difficile...siete davvero come una seconda famiglia! ^^


Non vorrei rompervi troppo con i miei vaneggiamenti, così passo subito a rispondervi:


Sana e Akito: ehi tesoro!! mi fa molto piacere che i tuoi esami siano andati bene! Sei un piccolo genio? Hihihih

Comunque si...anche a me tutto benissimo!...e adesso mi do all'ozio puro!

Si...per fortuna adesso mio zio sta bene ed è tornato tutto pimpante!

Ci organizzeremo presto per uscire e così decidiamo anche il psoto della fuga!!

Baciiii!!


Ella 96: ciao gemellina! Non preoccuparti, Giusy guarirà! Ci tengo troppo alla mia vita per non farla guarire!...facciamo una cosa! Vieni lo stesso a Napoli, ma per trovare me!

Non hai perso nessun pezzo: tra tamara e fabio non è successo nulla, ma, ovviamente, c'è ancora tensione tra i due!

Baciiiii!!


Miraclegirl: ciao!...la reazione di guido è stata quella che è stata...anche se un po' eccessiva...

Ho deciso di togliere da mezzo il personaggio di alicia, dato che non l'ho mai sopportata XD

Tutto quello che ti ho detto, vengono dal profondo del cuore e anche io spero tanto di conoscerti da vicino!! non vedo l'ora di conoscere la piccola pamela, che di sicuro sarà una bambina spettacolare!

Baciiii!!


Giulysister: ehi! Grazie mille! Per fortuna con mio zio si è tutto risolto! Baci e al prossimo capitolo!


_Tokidoki_: ehi tesoro grazie mille...per fortuna è tutto passato...se gli fosse successo qualcosa non mi sarei più ripresa XD

Non preoccuparti! Il tuo momento di delirio mi ha fatto morire dalle risate!

Sai...credo proprio che ti accompagnerò e insieme andremo ad uccidere alicia!

Anche io in quel momento avrei tanto voluto bruno XD we <3 bruno! Ahahaha

E dopo questo mio momento di delirio ti lascio...!!

Baciiii


Girlstar: wow diventi sempre più brava con le filastrocche! Hihihihihi mi fanno troppo ridere! Sei bravissima, davvero!

Grazie mille per i complimenti ma.....io non voglio andare in timbuctùùùùùùùùùùùùù!! T.T io sono brava! T.T lasciami qui!

Mi dispiace tanto di aver aggiornato tanto tardi, ma non capisco nulla! In questo periodo sta succedendo di tutto!

Baciii!!


Sweet_Honey: hola! Visto? Questo capitolo è un misto di gioia, rabbia e tristezza! Che bel mix! XD

Si si...con mio zio tutto bene! Grazie!

Ti aspetto al prossimo capitolo! Ciaooo!!


Dolcissima77: heilà! Eh già...guido è stato proprio un amore...lo avrei preso in affitto insieme a bruno!

Credo che ogni ragazza sogni queste parole, io ho solo tradotto le mie!

Jo per il momento è out...l'ho mandato a fare un bel viaggetto! ^^

Antonella non è diventata buona...non potrebbe mai diventarlo!

Baciiii alla prossima!!


E infine vorrei ringraziare tutte le persone che hanno messo la mia storia nei seguiti e nei preferiti, ma anche a chi legge soltanto!

Un bacio a tuttiii!!




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Capitolo 30
*** Capitolo 30: I A YOU ***


Capitolo 30: I A YOU














Ok. Dopo un mese dal brutto incidente di Giusy, potevo affermare con assoluta certezza e convinzione che finalmente io ero felice.

Tutto andava come doveva andare, tutto andava come avevo sempre sognato o ,molto probabilmente, anche meglio.

Giusy aveva ripreso a camminare e adesso si godeva appieno la sua relazione con Guido, che sarebbe arrivata, come la chiamava lei, alla fase idilliaca, cioè nell'attesa del coronamento del suo sogno d'amore: il matrimonio.

Niente più Alicia, che si era rassegnata e aveva cambiato città, niente più Gonzalo, che aveva deciso lo stesso di partire per la Spagna, a “ritrovare sé stesso” come diceva lui o a “perdere una parte di sé stesso” come diceva Bruno.

C'eravamo tutti rimasti male per la sua partenza e inutili sono stati gli sforzi di convincerlo a restare.

Forse era stata la cosa migliore per lui...sarebbe stato sicuramente più male se avesse visto continuamente Giusy e Guido abbracciati e felicemente innamorati...

Anche Matias era entrato nella fase “I love you” come la chiamavo io, dal momento che era sempre più innamorato della sua Marline e insieme avevano deciso di affittare un piccolo appartamento nella periferia della città, lasciando anche lui la villetta.

La situazione, però, non era così rosea per Tamara.

C'era ancora tensione tra lei e Fabio e cercavano di incontrarsi il meno possibile. Ad ogni nostro invito uno dei due rifiutava gentilmente, inventandosi mille scuse...scuse che non reggevano affatto dal momento che Tamara abitava con noi...

In fondo...loro due si erano lasciati prima di un matrimonio e non stupisce che nell'uno ci sia la traccia indelebile dell'altro...

Eppure io ero convinta che loro due si amassero ancora, ma Bruno diceva che erano solo le fantasticherie di una persona romantica.

Bruno...

Solo a pensare il suo nome mi si scioglieva il cuore.

Ogni giorno mi perdevo a guardarlo per ore, temendo che fosse tutto un sogno e che da un momento all'altro potessi svegliarmi, rendendomi conto che tutto quello non era mai successo.

Era possibile amare tanto qualcuno? Era possibile essere innamorati di ogni singola cosa di un'altra persona?

Non gli avrei cambiato nemmeno un capello...perchè di lui amavo i pregi, ma soprattutto i difetti, come la sua gelosia, il suo modo di arricciare il naso quando si parlava di “qualcuno” che non gli piace, il suo guardare da un'altra parte quando dopo una litigata capiva di aver torto, il suo orgoglio...

Ogni volta che mi trovavo accanto a li, mi sentivo trascinata in un vortice dalla forza inimmaginabile, che mandava in confusione il cervello e faceva accelerare il battito del cuore.

Bhe...in fondo, non è questo l'amore...?

Sospirai e riportai di nuovo gli occhi sulla rivista che stavo leggendo, ma senza prestarle particolare attenzione...in verità la usavo solo per spiare di nascosto Bruno.

Non riuscivo a staccargli occhi di dosso...la sua “tuta da lavoro” mi ipnotizzava terribilmente!

Cioè...sempre se si può parlare di tuta da lavoro di un pantalone largo bianco con alcune strisce nere e una canotta nera super aderente, che metteva in bella mostra i suoi muscoli.

Era proprio un attentato ai miei ormoni!...e di sicuro loro non si sarebbero opposti!

-Ehi...- parli del diavolo e spuntano le corna!

-Ciao...- lo guardai sedersi accanto a me.

-Che fai?- non mi stare così vicino!

-Leggo!-

-Sicura?-

-Si!- sorriso a 32 denti. Non poteva essersi accorto che lo guardavo mentre montava la lampadina nuova!

-E di che parla?- ghignava troppo per una semplice domanda!

-Niente di che!- la buttai lì. Mamma mia...non sapevo per niente di cosa parlasse!

-Dai dimmelo! Sono curioso!-

-Oh...bhe...- illuminazione! -parla di quella cavolata secondo la quale nel 2012 verrà la fine del mondo!-

-E c'è scritto in una rivista di moda?-

-Bhe...si..è...è molto istruttiva!-

-Amore...- mi chiamò lui, ridendo sotto i baffi.

Ma perchè cavolo rideva?!

-Si...?!-

-Hai la rivista al contrario-

Ops...

Ecco il perchè di tutte quelle domande e quei sorrisini...

-Mhm...- mi lamentai, coprendomi la faccia con il giornale.

Mamma mia...che figura...adesso sembravo proprio una dodicenne con gli ormoni a palla.

Bruno mi spostò il giornale dal viso e venne molto, ma troppo, vicino a me.

-...E adesso dimmi...perchè tutte quelle bugie? Mi stavi forse spiando...?-

-N...no! Ma che vai a pensare!-

-Ne sei sicura?- mi mormorò nell'orecchio con la voce roca, per poi lasciare una scia di baci sul mio collo.

-S...si!-

Non dovevo farmi coinvolgere...dovevo restare ferma e lucida...ferma e lucida...

Lui ghignò di nuovo, poi mi afferrò per i fianchi e mi fece stendere sul divano.

Ferma e lucida...

Maledetto divano e maledetta casa libera!

Si portò sopra di me, mettendo una gambe tra le mie ginocchia e infilando una mano sotto la mia maglia.

-Peccato...perchè in cambio della verità ti avrei dato una bella ricompensa...-

La scalata della sua mano era partita inesorabile e tentatrice, come la sua bocca sul mio collo.

Ormai le parole “ferma e lucida” erano solo un vago ricordo nella mia mente e ormai ero del tutto in balia del suo tocco.

-Ok...ti stavo spiando...mi piace questa tuta...- riuscii a confessargli, provocando in lui l'ennesimo ghigno.

-Bhe...neanche tu non sei male con questi pantaloncini...-

La sua mano si fermò appena sotto il mio seno e io non sapevo se gioirne o implorarlo di continuare.

Le sue labbra non mi dettero modo per saperlo, perchè si impossessarono violentemente delle mie, facendomi dimenticare anche come mi chiamavo.

Mentre mi baciava, la sua mano arrivò al capolinea, chiudendosi a coppa sul mio seno.

Si staccò da me, ma solo per facilitare l'altra sua mano, intenta a sfilarmi la maglia.

Ritornò a baciarmi, ma a quel punto una strada inquietudine mi avvolse.

Desideravo Bruno...Dio solo sapeva quanto...ma adesso ero in ansia, agitazione e di certo i miei ormoni si erano calmati del tutto.

Bruno si accorse subito del mio cambio di umore, perchè si allontanò subito, mettendosi in ginocchio tra le mie gambe e portando le mani sul bracciolo del divano, ai lati della mia testa.

-Che succede?- mi chiese dolce, ma ancora con la voce roca.

-E'...è solo che...io non..- mi vennero gli occhi lucidi.

Non volevo che lui si stufasse di me, non volevo sembrargli una bambina...non volevo essere considerata come una che “sul più bello” si tirava indietro.

Abbassai la testa, guardando la mia pancia nuda.

-Ehi. Ehi!- mi portò una mano al mento e mi rialzò la testa, avvicinando di nuovo il suo viso al mio -Non voglio che stai male per questo. Se anche questa volta non vuoi, non ti preoccupare...io morirò di eccitazione, ma va bene. Non dobbiamo fare nulla che a te non vada. Nulla-

Mi guardò intensamente negli occhi, come a voler rinforzare le sue parole ancora di più.

Non volevo che pensasse, però, che io non provavo la sua stessa voglia, volevo fargli capire il perchè, anche se mi vergognavo da morire.

-Se...se ti dico una cosa, mi prometti che non ti metti a ridere...?-

-E come potrei?...soprattutto adesso...-

Presi un respiro e cominciai a parlare -Io...io non voglio che tu pensi che io non ti desideri abbastanza...anzi...è solo che...che...- oh mamma non ce la facevo.

I miei occhi si velarono ancora di più.

-Che?-

-E' solo che io sono ve...ve...che io non...Bruno io non l'ho mai fatto...- presi aria e dissi tutto d'un fiato, diventando rossa come un pomodoro.

Bruno sorrise, un sorriso radioso che non gli avevo mai visto...eppure gli avevo chiesto di non ridere!

-Cioè...tu...tu non lo hai mai fatto con Jo?-

-No...-

-E con nessuno-

-No...- ma che voleva, un disegnino?!

Sorrise ancora di più, poi portò di scatto le braccia dietro la mia schiena, abbracciandomi così di scatto da farci finire dall'altro lato del divano, con me sopra di lui.

-Grazie...grazie...grazie!- mi disse, mentre rideva e mi stritolava.

Io quel ragazzo non l'avrei mai capito...

-Non...non sei deluso?- volevo saperlo...o tutto quell'imbarazzo non sarebbe servito a niente.

Mi allontanò da lui, prendendomi il viso a coppa. -E come potrei?!...mi hai detto la cosa più bella che potessi dirmi!-

-Pe...perchè?-

-Come perchè?...perchè è da quando le cose tra di noi si sono volute che mi distruggevo con il pensiero che qualcun altro ti avesse toccata prima di me!...inconsciamente e egoisticamente io volevo essere il primo e...e anche l'unico a condividere una cosa così con te-

Sorrisi anche io.

Ma cosa avevo fatto per meritarmi una persona così al mio fianco?!

Non aveva reagito per niente come mi aspettavo e questo aveva confuso anche la mia reazione.

Mi abbracciò di nuovo o meglio mi stritolò di nuovo, e io abbandonai la testa nell'incavo del suo collo.

Mi piaceva essere cullata dal suo profumo e in quel momento non mi importava di essere in reggiseno...quel “piccolo” particolare era passato in secondo piano.

-Ma...dimmi solo un'altra cosa...come mai? Lui non voleva..? o tu...?- mi chiese dopo un po'.

Ringraziai mentalmente per trovarmi in quella posizione, perchè nascosta nella sua spalla, potevo rivelargli il motivo, senza guardarlo in faccia.

-Perchè...perchè io aspettavo te- sincera e sicura.

Bruno non mi rispose, si limitò a stringermi ancora di più, per quanto umanamente possibile, e appoggiando la testa sulla mia spalla.

-Ti amo, Patty. Ti amo così tanto, che le stesse parole “ti amo” non bastano per descriverti quanto ti amo-

-Allora possiamo inventarci un modo nostro per dirlo!- che idea bizzarra...ma lui la accolse di buon grado.

-Io non ho molta fantasia...-

-Potremmo dire I A You...significa sempre io amo te, ma detto in modo diverso- appena la dissi, la mia idea mi sembrò così stupida...

Ringraziai ancora una volta di trovarmi in quella posizione.

-Patty...-

-Si hai ragione..meglio lasciar stare-

-Patty, I A You....-

Gli sorrisi sulla spalla e poi mi spostai per lanciarmi a baciarlo.

Si Bruno...I A YOU.





Era da un po' che giravo per la città, ancora con le parole di Patty nella testa.

Lei e Jo non l'avevano mai fatto...l'avevo sempre detto io che quel calciatore da strapazzo era un damerino...

Adesso, però, mi sentivo stranamente ansioso...sapevo che prima o poi sarebbe giunto quel momento, o almeno lo speravo, e volevo essere all'altezza delle sue aspettative...

Volevo che la sua prima volta fosse del tutto unica e speciale, come mi aveva detto lei nel pomeriggio.

E se invece fossi stato io a deluderla?

No...non volevo pensarci...

Sarebbe stata una cosa naturale...come le cose più belle della vita...

Volevo amarla come meritava...

Dovevo ammetterlo, però, ero impaziente...ma non tanto per l'atto in sé, quanto per la voglia di sentirmi un tutt'uno con lei...per poter dire definitivamente che lei era MIA...Patty era COMPLETAMENTE mia.

Arrivai sulla strada principale, circondato da innumerevoli negozi.

Poi...successe...i miei occhi ne furono attratti...

Mi sembrò tremendamente giusto...era quello che volevo...era un prezzo caro...ma mi sarei abbandonato a quella follia.

Così...mi avvicinai...e lo feci...





Quando anche io tornai a casa, la trovai stranamente vuota.

Ma cosa stavano facendo Guido, Giusy e Tamara per star fuori tutto il giorno?!

Non c'era nemmeno Bruno e questo mi infastidì un po'.

Dov'era? Perchè non era a casa? Cosa stava facendo?

Scossi la testa.

Non dovevo farmi prendere da certe paranoie.

Sbuffai a mi diressi in salotto, intenzionata a guardare un po' di tv.

Appena varcai la soglia, una mano mi coprì la bocca e un braccio mi cinse la vita. Volevo urlare, ma la mano sulla mia bocca me lo impediva.

Cominciai a dimenarmi e mi calmai solo quando sentii la voce di Bruno sussurrarmi nell'orecchio “ciao amore”.

Mi voltai di scatto e cominciai a tempestarlo di schiaffi.

-ciao amore?! CIAO AMORE?! Mi hai fatto prendere un colpo!- sbraitai, ancora con il cuore a mille.

-Scusami...non pensavo di farti tanta paura!- mi disse, bloccandomi i polsi. -Posso farmi perdonare?-

-E come?!-

Mi avvicinò a lui e cominciò a baciarmi teneramente sulle labbra.

Io ricambiai il bacio e ogni traccia di rabbia sparì.

Tra le sue braccia dimenticavo tutto...e questo non sapevo se era un bene o un male.

-Ho una sorpresa per te...- fece quando smettemmo di baciarci e, quando acconsentii, mi portò una mano sugli occhi e cominciò a guidarmi.

Io avevo sempre avuto il senso di orientamento di un criceto in gabbia e perciò non capii minimamente dove stessimo andando.

Salii molti scalini e dato che c'era Bruno, ero scampata alla morte un paio di volte.

Quando una leggera brezza mi scompigliò un po' i capelli, Bruno allontanò le mani dal mio viso, permettendomi di guardare tutta quella meraviglia.

Al centro del terrazzo c'era una specie di materasso, ricoperto da veli doppi di tutti i colori. Il “letto” era circondato da milioni di petali rossi disposti a cuore e tutti i lati del cornicione del terrazzo erano ricoperti da tantissime candele rosse, che disperdevano nell'aria un odore dolciastro.

Tutto questo era contornato da un cielo pieno di stelle, che non avevo mai visto in vita mia e lo spettacolo di Buenos Aires di notte, ricoperta da luci.

Mentre io ero ancora intontita, Bruno mi guidò sul letto e mi fece sedere.

-Bruno è...è...è bellissimo!-

-Senti non voglio che pensi che l'ho fatto per avere “qualcosa” in cambio! Volevo solo creare un'atmosfera romantica per darti una cosa! Io non..-

Bloccai quel fiume in piena. -Non preoccuparti...non ho pensato minimamente che tu abbia fatto questo per “sedurmi”-

Lui tirò un sospiro di sollievo e subito tornò a sorridere. -Pronta per la sorpresa?-

-Si!-

Ero in agitazione. Cosa mi avrebbe regalato?

Dalla tasca dei jeans estrasse un piccolo cofanetto blu e il mio cuore cominciò a battere all'impazzata.

Lo aprì e al suo interno c'era l'anello più bello che avessi mai visto.

-Mi...mi hai comprato un solitario?- esclamai, ipnotizzata dal luccichio di quel piccolo oggetto.

-Si...camminavo per strada ed è stato come se i miei occhi fossero stati catturati da questo anello e così...l'ho preso!- mi spiegò contento, anche se era un po' teso. -Ti piace?-

-Lo adoro! Me lo metti?-

Lui lo estrasse dal piccolo cofanetto e mi infilò l'anello al dito. -con questo...- cominciò a dire -non ti chiedo di sposarmi...voglio solo prometterti che se lo vorrai un giorno lo farò-

Fissavo la mano di Bruno che mi metteva l'anello con le lacrime agli occhi.

Tutto mi sembrava così giusto.

Adesso sentivo che era proprio lì che dovevo stare, con lui...

...E presi la mia decisione.

-Si...adesso-

-Mi vuoi sposare adesso? Bhe tesoro...penso che Giusy e Guido abbiano la precedenza!-

-No!...voglio fare l'amore con te adesso...- mormorai imbarazzata.

Ma che cavolo stavo dicendo!

Volevo morire......!

-Sei sicura? Io non vado da nessuna parte...aspetterò tutto il tempo che vuoi...davvero-

-Ne sono sicura-

-E non te ne pentirai domani?-

-Se sarà con te no- e per dare più forza alle mie parole, mi sporsi a baciarlo.

Bruno ricambiò subito, portandomi una mano sul viso.

Delicatamente mi fece sdraiare sul letto e si portò su di me, ma senza farmi gravare il suo peso addosso.

Mentre mi baciava, mi accarezzava un fianco e poco dopo mi sfilò la maglia.

Ed ecco che il turbine di emozioni stava ricominciando...

Il mio cervello già si stava preparando per issare bandiera bianca e sembrò sorvolare sul fatto che non sapessi per niente cosa fare.

Bruno cominciò a lasciare una scia di baci sul mio collo, per poi scendere sempre più giù...più giù...

Arrivò all'incavo dei miei seni e mentre indugiava lì con la bocca, la sua mano si chiuse a coppa sul mio seno, provocandomi mille fitte nella pancia.

Mentre scendeva sempre più giù, torturava un capezzolo con il pollice e l'indice e con la bocca arrivò al mio ombelico, tuffandovici dentro la lingua.

Involontariamente inarcai la schiena.

Possibile che io fossi in imbarazzo e goffa anche in quel momento?!

Abbandonò sia il mio seno che l'ombelico, rituffandosi sulla mia bocca.

Era una bacio diverso da tutti gli altri...questo era più...non lo so...era diverso...ma il più bello di tutti.

Si sfilò la maglia e presto i miei pantaloni e il mio intimo fecero lo stesso volo verso il pavimento.

Decisi che era arrivata un po' l'ora che io prendessi l'iniziativa e così, con le mani tremanti, cominciai a sbottonargli i bottoni del jeans.

Lui eliminò tutti i pochi indumenti che separavano il contatto nudo della nostra pelle e pian piano anche il mio imbarazzo finì.

Bruno mi accarezzava in modo dolce, quasi avesse paura che io da un momento all'altro potessi rompermi.

Sapeva esattamente cosa fare...cosa evitare per farmi male...

Era come se conoscesse il mio corpo a memoria, come se lo avesse visto da sempre.

Le sue mani vagavano per ogni centimetro della mia pelle, assaporandolo anche.

-Fermami se ti faccio male...-

Io annuii. Bruno mi diede un dolce bacio e poi affondò in me.

Il dolore all'inizio fu incredibile, ma dopo fu sostituito dal piacere.

Quella fu la notte della mia prima volta.

...Immersi tra le stelle e con i battiti dei nostri cuori come musica, feci una promessa: Bruno sarebbe rimasto il primo e l'ultimo, perchè senza di lui io non avrei più saputo amare. Promisi di dare me tutta me stessa solo al lui.



Ho pensato di farvi un piccolissimo regaluccio e vi faccio vedere...


Abbigliamento Bruno mentre lavorava

Abbraccio Bruno e Patty ovviamente non sono bruno e patty, ma ho usato questa foto per rendere l'idea dell'abbraccio ^^

Fatemi sapere cosa ne pensate!




Spazio autrice:

Ed ecco tutto per voi un capitolo piuttosto intenso di una delle nostre coppie preferite!

Voglio dedicare questo capitolo a tutte quelle persone che mi hanno sostenuto dall'inizio e che hanno fatto diventare un'idea bizzarra che mi era venuta, in una cosa concreta e che mi hanno spinto a dare sempre di più.

Penso che con questo capitolo ci stiamo imbucando nella fase finale della nostra avventura...è strano pensare che tra un po' concluderò questa storia, mi sono tanto affezionata sia a voi che alla storia, che vorrei non finisse mai!
Ma, dato che io sono una persona buona e gentile, vi risparmio questa tortura! XD

poiché è un po' tardi (le 0.59 per la precisione), passo subito a rispondervi!


Dolcissima77: sisi, per fortuna adesso sta benissimo! E chi lo ferma! XD

Davvero la foto ti piace? L'ho fatta io e non sono brava, dato che sono proprio alle prime armi, ma spero di migliorare anche in questo ^^

Credo che la definizione pazza sclerotica si adatti benissimo a lei! Guido non poteva far altro che tornare da Giusy, perchè lui sa che il suo posto è lì e poi è con lei che vuole stare!

Con le parole di Guido, sono pienamente d'accordo con te! Io sono una persona romantica e perciò cerco di trasportare a parole tutto quello che mi piacerebbe sentirmi dire...spero solo di non cadere troppo nello smielato a volte XD

Antonella...Antonella..non abbassare mai la guardia con lei!

Ti lascio con un forte bacio! Ciao!


_Tokidoki_: ciao caraaaa!! grazie mille! Sono molto contenta che l'immagine ti piaccia, anche perchè l'ho fatta io >.<

Eh già...i due piccioncini convolano a nozze e nel frattempo l'altra coppietta si fa travolgere dalla passione!

Ti chiedo scusa per non aver potuto leggere la tua storia, ma da come avrai capito anche dall'aggiornamento in ritardo, in questi giorni ho avuto una vita piuttosto frenetica XD

Domani la leggerò di sicuro!

Baciiii


Hermgrenger: O.O ho una nuova lettrice O.O e io non lo sapevo O.O me tanto felice!!

Comunque ciao! E non ti preoccupare, non sono sempre così >.<

Può sembrare una frase scontata, ma io sono davvero immensamente felice quando mi dite queste cose! Mi fa mooooooooooolto piacere che la mia storia ti piaccia e spero che sarà sempre così! ^^

Comunque patty e bruno all'inizio avevano una storia clandestina e poi nel capitolo “alla luce del sole”, dato che sia antonella che jo li hanno visti baciarsi e quindi si sono lasciati, si sono messi insieme ufficialmente XD... si...mi diverto congli intrighi XD

Baciii!!


asTar__: ciao!...non prendermi per pazza, ma saltello ogni volta che vedo che c'è una nuova lettrice e che recensisce la mia storia! >.<

Mi dispiace per l'immane ritardo con cui ho aggiornato! Spero che con questo capitolo mi sia fatta perdonare!

Ciaooo!!



Alexiel94: ehi! Ma ciao! Siiii sei la prima a recensire!!! ^^

Comunque non ti preoccupare, anche io ho riso sadicamente e perciò le opzioni sono due: o siamo diventate due pazze o questa è una reazione normale!

Anche io avrei approvato in parte il piano di antonella, ma le nostre popolari si sono mostrate superiori! E poi il nostro guido ha pensato a tutto lui! XD

Ti mando un grosso bacio! Ciaoooo!!



Infine vorrei ringraziare tutte le persone che mettono nei preferiti e nei seguiti, ma anche a chi lgge solamente!

Baci a tutteeee! Notteee! <3

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Capitolo 31
*** Capitolo 31: Il mio peccato ***


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Capitolo 31: Il mio peccato













Quando mi svegliai, sentii qualcosa appoggiata al mio fianco e inizialmente non riuscivo a capire cosa fosse.

Inizialmente non riuscivo a connettere il cervello e a ricordarmi cosa ci facessi mezza nuda -no tutta nuda- in terrazza.

...Poi i ricordi riaffiorarono uno ad uno e la nottata passata tra le braccia di Bruno ritornò prepotente nella mia testa.

Sorrisi e mi voltai, ancora avvolta nel suo abbraccio e notai che era già sveglio.


-...Ciao- sussurrai, accoccolandomi di più contro di lui.

-'Giorno- mi baciò i capelli e mi attirò meglio sul suo petto.

Quando un leggero venticello ci colpì, io mi raggomitolai meglio tra le coperte.

-Hai freddo?-

-Un pò..-

-Ok...rivestiamoci...-

Ci alzammo in silenzio dal letto e ogni volta che i nostri sguardi si incontravano, ridevamo come due scemi.

Mentre io finivo di rivestirmi, Bruno smontò quel letto improvvisato e cominciò a raccogliere tutte le candele, mettendole in una busta.

Scendemmo le scale e in poco tempo ci ritrovammo in casa.

A proposito...ma tutti gli altri?

Bruno semrò leggermi nel pensiero, per disse:

-Gli avevo chiesto di lasciarmi casa libera per la sera...ma non sapevo che sarebbe andata così!- mi stampò un piccolo bacio sulle labbra.

-Non lo sapevi eh?...furbacchione!- ridemmo insieme ed entrammo nella mia camera, per dare libero sfogo al secondo round.




I giorni passarono così...veloci, pieni e colmi di amore.

Io e Bruno eravamo così in sintonia, che quasi l'uno era capace di anticipare le parole e i gesti dell'altro.

Di tanto in tanto io aiutavo Giusy ad organizzare il matrimonio, mentre Bruno cercava di tenere lontano Guido dalle crisi nervose della futura sposa.

-Ma dove andrete a vivere poi?- le chiesi, mentre sfogliavo un catalogo di abiti da sposa.

-Mi sembra ovvio: qui!- disse tutta contenta.

Non ci saremmo divise?...che notizia stupenda!

-E come la mettiamo con la prima notte?-

-Ma quella la passeremo in albergo! Mica qui!...oddio Patty! Guarda questo vestito!- mi indicò una cosa sul catalogo.

Ok...i gusti di Giusy sui vestiti da sposa lasciavano a desiderare...

-Carino...- bofonchiai e ritornai a guardare il mio catalogo.

-Che ha che non va?!-

-Niente!- avevo leggermente paura di scatenare un'altra delle sue crisi pre-matrimonio.

-Avanti...sputa il rospo! Che ha che non va?-

Mi decisi a parlare. -Io...pensavo a qualcosa di più semplice...questo è...è..troppo...troppo pomposo!-

Giusy ritornò ad esaminare con occhio critico il vestito.

-Bhe...forse hai ragione...ma comunque non l'avrei comprato lo stesso!

Scossi la testa e ripresi a svogliare la rivista, ma fui interrotta da una telefonata.

Convinta che fosse Bruno, risposi senza guardare il display.

-Pronto?-

Ciao...”

Mi si gelò il sangue nelle vene e mi alzai dal divano, per avvicinarmi di più al balcone.

-Che vuoi?- sbottai.

-Chi è?- mi disse giusy sotto voce.

-Jo- mimai e ritornai ad ascoltare quello che aveva da dirmi.

Tratti così il tuo ragazzo?”

-Tu non sei più il mio ragazzo...da quasi un anno ormai. E poi perchè ti rifai sentire dopo tutto questo tempo? Che vuoi da me?-

Sei crudele amore mio...io volevo solo sentire la tua voce...”

Sospiai e mi imposi di stare calma.

-Non chiamarmi così...ti prego Jo...-

Ah, è vero, dimenticavo! Solo quel bamboccio può chiamarti così!”

-Lascia fuori Bruno da questa discussione!-

Si, si...ma non ti agitare tanto! Nessuno te lo tocca!”

-Te lo richiedo: che vuoi?-

Patty mi manchi...non ce la faccio più a non vederti...ti prego...un'ultima volta. Anche per lasciarti un bel ricordo di noi”

Mi trovavo davvero in difficoltà.

Avrei dovuto accettare? E cosa avrei detto a Bruno?

Patty...un'ultima volta...”

-Alle sette al bar dello zio di Tamara- dissi in fretta e chiusi subito la chiamata.

-Non mi piace questa cosa- mi disse Giusy seria, quando andai a risedermi vicino a lei.

-Quale cosa?- feci finta di non capire.

-Ho capito che ti devi vedere con Jo. Questo non porterà a niente di buono-

-Non ti preoccupare. È solo per dirgli addio in modo decente...-

-Sarà...-

Ritornammo a guardare i vestiti, ma la mia mente era decisamente da un'altra parte.





Era da mezz'ora che giravo per le strade senza una meta, ma sentivo che dovevo farlo...

Avrei voluto passare il mio pomeriggio con Patty, ma lei era stata strana, scostante...e mi aveva detto di dover uscire con Tamara per fare una cosa importante.

Mi sentivo strano. Dentro di me sapevo che c'era qualcosa che non andava...ma cosa?!

Mi alzai il colletto del giubotto di pelle e infilai le mani in tasca.

Tra due mesi sarà un anno dal bacio che mi diedi con Patty...un anno dall'inizio di tutto...

Mi ritrovai all'entrata del bar dello zio di Tamara e distrattamente entrai...forse mi avrebbe fatto bene bere qualcosa!

Entrai e mi sedetti al bancone e, aspettando che il tizio servisse anche me, presi a guardare la gente nel locale.

I miei occhi furono attirati da una chioma bionda, molto distante da dove mi trovavo io.

Misi meglio a fuoco e notai Patty seduta al tavolo più remoto del bar.

Era da sola. Probabilmente stava aspettando Tamara...

Quando, però, capii che non era così, il mio cuore si fermò.

Non era Tamara che stava aspettando...

Vicino a lei si sedette un ragazzo dai capelli neri e gli occhi blu.

Cosa ci faceva Patty con Jo?!?!

Una grande rabbia mi montò dentro. Avevo voglia di andare lì e spezzare le gambe a lui e trascinarmi a forza Patty.

Lo stavo per fare, quando il mio cuore bloccato, si spezzò del tutto.

Jo si era sporto verso Patty e l'aveva baciato.

Mi appoggiai al bancone, con tutte le forze prosciugate.

Cosa significava tutto quello?!

Non volevo vedere più niente. Non volevo vedere la persona che amavo, tremendamente nelle braccia di un altro.

Come una furia uscì dal locale e subito l'aria pungente mi colpì le guancie.

Patty...la dolce e buona Patty...mi aveva mentito...mi aveva mentito a tradito.

Come aveva potuto farlo?!

Perchè stare con me se pensava ancora al suo ex?!

E da quanto andava avanti questa storia?!

Cominciai quasi a correre per le strade colme di gente.

Volevo arrivare al più presto in qualsi posto mi avesse aiutato a non pensare, a dimenticare.

Andai a sbattere contro qualcuno.

Quella sera il destino sembrava contro di noi, perchè davanti mi ritrovai Antonella.

Bhe...io volevo dimenticare, no?

-Bruno, sei sconvolto! Ma cosa è successo?!-

-Anto...-

-Bruno cominci a preoccuparmi!... vieni, andiamo a casa mia-

Mi prese per mano e mi guidò verso le strade tanto familiari, ma in quel momento tanto sconosciute.

Perchè mi aveva fatto questo?...perchè mi aveva ingannato in modo così subdolo?

Arrivammo a casa di Antonella e io sembravo un automa.

Ma ne stavo nella piccola entrata, ancora tutto ingagottato nel giubotto e con lo sguardo fisso a terra.

-Vorrei sapere cosa o CHI ti ha ridotto in questo stato!- mi disse, togliendomi giubotto e sciarpa.

-Hn...-

Mi portò in camera sua e mi fece sedere sul letto, mentre lei si appoggiò alla finestra.

-Perchè sei così gentile con me dopo...- mi bloccai.

-Dopo che mi hai tradita?- continuò per me, la voce ferma e lo sguardo fisso.

-Perchè qualcosa mi dice che hai pagato per la tua colpa- sorrise -scherzo...lo faccio perchè sono ancora innamorata di te-

Quella rivelazione non ci voleva. Non quella sera.

Scattai dal letto e mi avventai sulle sue labbra.

Un bacio che non sapeva di amore, nè di tenerezza, nè di passione. Ma solo di rabbia e di voglia di punire.

La spinsi verso il letto e cominciai a spogliarla, impaziente e rabbioso.

In breve tempo ci ritrovammo entrambi nudi, con me dentro di lei.

E fu lì...che quella sera...consumai il mio peccato...






Spazio autrice:

Mamma mia...in questo capitolo è successo di tutto!

Mi è dispiaciuto un sacco scriverlo, ma dovevo mettere qualcosa che scuotesse un pò la perfezione della loro coppia e poi era programmato fin dal primo capitolo della storia!

E con questo capitolo direi che siamo quasi agli sgoccioli...ci stiamo addentrando verso la fine...!

Penso che i prossimi capitoli saranno in maggior parte verso la coppia patty/bruno che sembra piuttosto scoppiata...

Vi prego, non mi odiate per questo! >.<

Tesorine mi farebbe molto piacere che voi passaste dalla mia nuova storia, scritta con una mia amica e magari mi lasciaste anche un piccolo commento! Mi fareste davvero tanto felice!

Per chi volesse leggerla, il link è questo:

On the road-in viaggio verso i sogni


Adesso passo subito alle recensioni:


Martathebest: ciao! ^^

Hai davvero letto 30 capitoli tutti insieme?! O.O mamma mia, sono impressionata!...ma davvero tranto felice! Vuol dire che la mia storia prende davvero ^^

A me la coppia antonella/bruno non piace tanto, forse perchè è lei che non mi piace tanto!

Guido/giusy è anche una mia coppia preferita e finalmente almeno loro sono in pace XD non deve capitare più niente, chiuso, amen! XD

Baciiiii e continua a seguirmi, che a me fa davvero tanto piacere!


Sana e Akito: tesoro mioooooo ciaoooo!!

hai visto un pò che è successo?? T.T

sono proprio cattiva! >.<

Chissà se si risolverà tutto! Ti lascio nel dubio! Hihhi


Alexiel94: ma ciaooo!! onorata di averti fatto emozionare :P lo scopo era proprio quello!

Con questo capitolo penso proprio di averti fatto un favore Xd però, mi raccomando, contieni gli urletti di gioia! Hihhihi scherzo scherzo!

Dal momento che è la prima storia su patty/bruno che ti appassiona,spero di essere sempre all'altezza delle tue aspettative! Baciiii!!


Star__: ehi! Ciao!

Eh bhe...anche a me sono venuti gli occhi a cuoricino! Peccato che adesso stia andando tutto male tra loro due! T.T


Ella96: ciao gemellina! Tutto bene? ^^

Siiiiii che carino bruno! *__*

anche io vorrei un ragazzo così, ma tu non ti preoccupare! Lo troverai sicuramente! Sei una persona splendida e non tarderai a trovare la persona che lo capirà e ti starà per sempre vicino! ;)

Baci e al prossimo capitolo!!



Eh bhe...adesso ho proprio finito...U.U

Spero di arrivare viva al prossimo capitolo, perchè qui fa un caldo incredibile XD

Anche da voi è così?! XD

Besos e al prossimo capitolo!

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Capitolo 32
*** Capitolo 32: è tardi per perdonare! ***


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Capitolo 32: Non c'è tempo per perdonare!











Tornai a casa alle sei del mattino, non ricordavo nemmeno dove fossi stato. Ricordavo solo Patty e Jo che si baciavano e io che commettevo il più grande errore della mia vita.

Adesso insieme alla rabbia c'era anche l'odio...

Verso di lei?... no.

Verso di me? ... si.

Rientrai chiudendomi pesantemente la porta alle spalle, gettando le chiavi sul mobiletto e passando attraverso il salotto.

-Dove sei stato?- una voce roca, rotta e nervosa.

-In giro- mi limitai a dire, dirigendomi verso le scale.

Non ce la facevo a guardarla in faccia, perchè ogni volta che ci provavo, davanti ai miei occhi si ripeteva sempre la stessa scena.

-Bruno, dove sei stato?- mi chiese ancora una volta.

-Sono stanco Patty-

Stavo per salire il primo scalino, quando mi sentii afferrare per un braccio. Aveva gli occhi gonfi e le occhiaie.

...Ma non mi importava.

Lei aveva baciato un altro, lei mi aveva mentito!

-Bruno...-

-Perchè sei così sconvolta, eh?!- il tono mi uscì più cattivo di quanto mi aspettassi.

Lei...lei...lei era una stronza!

-Cosa è successo...?-

-bhe...questo dovrei chiederlo io a te!-

ùmi guardò senza capire, ma io rimediai subito.

-La prossima volta che vorrai nascondermi qualcosa, cerca di non andare nei luoghi che frequentiamo tutti-

Nei suoi occhi leggevo confusione, ma poi sgranò gli occhi.

Aveva capito e questo mi fece arrabbiare ancora di più.

-Brava, complimenti- le riversai addosso tutto il mio odio, sia verso di lei, ma soprattutto verso di me.

-Bruno ma...come...-

Negli occhi le lacrime.

-Non sei stata tanto furba a scegliere proprio il bar dello zio di Tamara-

Nella voce il rancore.

-tu...ci hai visti?-

Nella testa il vuoto.

-Si-

Nel suore...la disperazione.

Patty mi lasciò il braccio e andò ad appoggiarsi al muro, si portò una mano agli occhi e cominciò a singhiozzare.

-Posso spiegarti tutto, non è come sembrava!- mi disse dopo un pò.

-Ma davvero?!...non sono completamente rincoglionito, riesco a riconoscere due persone che si baciano!- mi portai davanti a lei.

-Lui ha baciato me!...mi ha chiamato dicendomi che voleva vedermi per l'ultima volta e io come una stupida, ho accettato. Quando, però, mi ha baciata, l'ho allontanato subito e mollato uno schiaffo, dicendogli di non farsi vedere mai più!- mi confessò tra i singhiozzi.

-Non potevi invetarne una migliore?-

-non ti fidi di me?-

-Ah no! Non ci provare!...non ti azzardare a rigirare la frittata! Sei tu che mi hai tradito!- urlai.

-Io non ti ho tradito! Ti ho già detto come sono andate le cose!-

-Hn- la guardai con odio.

-Non guardarmi così...ti prego...-

-Mi dispiace, è l'unco sguardo che ho per il momento. Adesso mi fai solo schifo- le voltai le spalle e mi avviai verso la mia camera, sentendola piangere come una disperata e morendo dentro ad ogni suo singhiozzo.





-Non puoi continuare ad ignorarmi! Sono giorni che lo fai!-

-Scommetti?!- mi sorpassò.

-Ti stai comportando come un bambino per una cosa da niente!-

-Una cosa da niente?!...non la definirei così-

-E' stato solo un bacio!-

Non potevo perderlo così, non per quello.

Era sbagliato. Tremendamente sbagliato!...ed ecco che Jo aveva rovinato ancora una volta la mia vita!

...Ma aveva ragione Bruno forse...era stata tutta colpa mia...

-Non è solo un bacio quando lo dai al tuo ex!-

-Guardami in faccia quando ti parlo!- lo fece -Io amo solo te!-

-Non mi sembra-

-Non essere cattivo, lo sai che è vero!....tu, mi ami ancora?-

-Io ti amerò sempre...ma adesso non riesco a guardarti in faccia-

E se ne andò, lasciandomi lì con il mio cuore infranto e una mezza verità...





E così arrivammo a dicembre...le cose diventarono ancora peggiori di quanto mi aspettassi.

Ormai sembravamo una di quelle coppie separate in casa. La tensione si sentiva, ma io più che avvertire quello, sentivo l'odio che provava per me.

Nonostante sapessi che avevo sbagliato, mi dicevo che la sua reazione era stata troppo esagerata, troppo drastica.

Avevo perfino paura di chiedergli se stavamo ancora insieme, temendo che potesse rispondermi di no...

Stavo da sola in cucina e Bruno stava nell'altra stanza.

Eravamo da soli e facevamo di tutto per non incrociarci neanche a casa, per quanto fosse impossibile.

Sentii suonare alla porta e per muovermi dal mio stato catatonico, andai ad aprire.

Quella che, però, mi ritravai davanti, non era per niente una bella sorpresa.

-Cosa ci fai qui?-

-Posso entrare? Dovrei parlare con Bruno-

-che vuoi Antonella?!-

-Falla entrare, non mi sembrano siano affari tuoi-

Quella frase mi fece male, così mi spostai di lato e la feci entrare.

Lei aveva qualcosa di strano. Lui era nervoso.

Antonella andò in salotto e noi la seguimmo.

Ed ecco che il magico trio era di nuovo lì...

-Sbrigati a dire cosa vuoi- sentivo che c'era qualcosa che non andava...

-Patty...piantala-

-Già, sono d'accordo con lui-

-Hn...allora?-

Prese un bel respiro.

-Sono incinta...e il bambino è tuo-

L'unica cosa che ricordo...fu il buio.







Spazio autrice:

Ok vi prego! Non mi uccidete! Vi prego, vi prego!

E' vero...questo è un capitolo tragico...drammatico...ma non per questo merito di morire!

Il comportamento di Bruno potrà sembrare troppo drastico, ma lui oltre ad essere arrabbiato con lei, odia anche se stesso...e che dire della bomba finale?

Per questo capitolo ho deciso di non rispondere alle recensioni singolarmente, anche perchè tutte mi chiedevano la stessa cosa, quindi penso sia nutile fare le “divisioni”

vi posso dire ch ci aspettano tempi duri e per la fine della storia saranno due capitoli, o forse tre. Probabilmente ci metterò anche l'epilogo.

A tutte quelle che rimarrano deluse da questo capitolo, voglio dire di non disperarsi! È vero che le cose per bruno e patty non sono delle migliori, ma la cosa che si è potuta cogliere da tutti i miei capitoli è che sono una persona tremendamente romantica e amo i lieto fine, perciò non disperatevi!

Non vi dirò cose esplicite, ma leggendo tra le righe, vi ho detto molto! E sono sicura che capirete!!

Per chi volesse saperlo, la storia che scrivo insieme ad una mia amica, si chiama “on the road- in viaggio verso i sogni” e parla di due amiche che scappano in america e lì ci saranno molte soprese, con il magico incontro di due persone molto importanti per loro!.. se magarti ci deste un'occhiata e mi lasciaste anche un commentino, mi fareste molto piacere!!



Vi lascio consigliandovi di leggere una storia molto carina, scritta dalla mia amica ella96 e che si chiama

Listen To Your Heart - perchè non capisci?





Il link è questo --->http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=482166

Adesso vi lascio! Un bacio a tutteee! E grazie per leggere sempre la mia storia! Grazie dal cuore!

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Capitolo 33
*** Capitolo 33: di bene in meglio...! ***


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Capitolo 33: Di bene in meglio...!







Sentivo gli occhi pesanti, non riuscivo ad aprirli o forse semplicemente non volevo.

Una strana sensazione mi avvolgeva e tutto intorno a me era buio e freddo, non riuscivo a capire né dove fossi e né perchè ero lì.

Era un incubo? ...cosa era successo?

Sentivo in lontananza una voce, ma non riuscivo a distinguere cosa dicesse. Facendo un enorme sforzo su me stessa aprii gli occhi lentamente e subito sentii su di me uno sguardo intenso e nervoso.

Quando incrociai i miei occhi con quelli verdi di Bruno, tutto mi ritornò alla mente e la dura e crudele realtà mi colpì come una frusta di lingue di fuoco.


-Sono incinta...e il bambino è tuo-


Era questa la verità, quella che mi aveva fatta svenire e rifuggiare nel buio dei miei incubi.

-Patty...- il suo sussurro flebile, l'implorazione velata di prestargli attenzione, mi arrivò alle orecchie, provocandomi un senso di inquietudine e rabbia.

Mi voltai dall'altro lato. Non meritava nemmeno che io gli rispondessi.

-Non ignorarmi...ti prego...lascia che ti spieghi...-

Com'è che era diventato di nuovo gentile, dopo che mi aveva ignorata per giorni? ...regalandomi solo il suo diprezzo e la sua indifferenza.

-Non credo ci sia qualcosa che tu mi debba spiegare...- mi decisi a parlare alla fine, anche se mi costava un incredibile sforzo.

-Si, invece-

Sentii gli occhi umidi e una grande rabbia.

Volevo punirlo, farlo stare male come lui aveva fatto con me.

Mi girai di scatto, sedendomi al centro del letto e cominciai a tempestare il petto di Bruno di pugni.

Piangevo, mi dimenavo e picchiavo.

Bruno riuscì ad afferrarmi per i polsi, ma quella stretta mi bruciava peggio del fuoco.

Tutto, tutto quello che avevamo costruito, che o avevo sognato, era svanito in poche settimane...sei anni andati in fumo in pochi giorni.

Sette anni...

Il cuore mi si strinse e quasi si bloccò.

Eravamo a dicembre e tra poco avremmo dovuto festeggiare il nostro primo anniversario...

Le lacrime aumentarono, Bruno mi parlava, ma io non lo volevo ascoltare.

-Lasciami!- gli ordinai, ma lui non sembrava intenzionato a farlo.

-Non posso lasciare le cose così e se usare la forza è lunico modo per farmi ascoltare, lo farò!-

-Io non voglio sentire quello che hai da dirmi! Le tue patetiche e insulse scuse! Non cìè niente che tu possa dire!-

Voltai la testa di lato, chiudendo gli occhi, le spalle scosse dai singhiozzi.

-Patty...ti vidi baciare Jo e il mondo mi crollò addosso. Uscii dal bar e incontrai Antonella e...non ricordo nemmeno più niente di quella sera...io non avrei mai voluto farti del male...-

-Non...AVRESTI MAI VOLUTO?!...mi hai ignorata per giorni facendomi credere che tutto quello fosse colpa mia, quando l'errore era tuo!...mi hai trattato come la peggiore delle traditrici quando un bacio paragonato a una scopata non è niente!- urlai, lottando per liberarmi i polsi, ma invano.

-Si amore mio, ma...tu...tu cerca di capirmi...ti prego...-

-Non...non chiamarmi amore mio!- presi un respiro -cosa?! COSA dovrei capire?! ...TU MI HAI TRADITA BRUNO!-

-Ma io voglio te! Solo te! Non lo voglio quel bambino!-

-Troppo facile adesso...un figlio non si può buttare via, far finta che non sia mai esistito e io non priverò mai a un figlio suo padre. Adesso ti assumerai il peso delle tue scelte...-

Ormai il cuore non lo sentivo nemmeno più.

Gli occhi mi bruciavano e la testa mi faceva male. -spero ne sia valsa la pena- aggiunsi alla fine, carica di cattiveria.

-Come puoi dirmi una cosa del genere?-

Adesso quello deluso era lui?

-Almeno io mi limito a dirle! ...tu invece, preferisci i fatti!- con rabbia mi strattonai i polsi, che tornarono liberi e un pò indolenziti. -E adesso vatte. Sparisci dalla mia vita!-

-Patty...-

-VATTENE!-

Bruno si alzò dal letto, ma quando era ormai già arrivato alla porta, lo richiamai.

-Questo non lo voglio più. Ormai mi fa solo schifo!- mi svilai l'anello e glie lo gettai addosso, con tutta la rabbia che avevo in corpo.

Lui lo afferrò al volo e se lo mise in tasca.

-un giorno...- disse -questo ritornerà al tuo dito...-

Si voltò e uscì.

Io mi rigettai a letto, sprofondando nei cuscini e dando libero sfogo a tutta quell'angoscia che avevo dentro.




Era da giorni, ormai, che restavo chiusa in camera mia, mangiando appena.

Quando raccontai, tra le lacrime, tutto a Giusy, la sera stessa sentii dei grandi tonfi e urla al piano di sotto, ma non avevo nè la voglia, nè la forza per interessami a cosa stesse succedendo.

Il giorno dopo, però, lo seppi: Guido e Bruno si erano picchiati e adesso si guardavano in cagnesco.

Sentii bussare e, senza che io dessi il mio permesso, qualcuno entrò nella mia stanza.

-Ero solo venuto a dirti che vado a stare un pò da Fabio...-

-Non mi interessa...tu per me sei come morto- glie lo dicevo di spalle, perchè non era vero e non avrei saputo mentirgli guardandolo negli occhi.

-Come puoi cancellarmi dalla sera alla mattina?-

-Sei stato tu a farlo...e poi non dovresti stare da Fabio, ma dalla madre di tuo figlio. Non dovresti sbagliare anche nei suoi confronti-

-Patty...per me lei non conta nulla...-

Chiusi gli occhi. -Ancora peggio...mi hai tradito con qualcuno che nemmeno conta...vattene Bruno...- dissi, con voce tremante.

Sentii la porta aprirsi, per poi chiudersi silenziosamente, come si era chiuso il mio cuore.

Dentro di me, però, sapevo che non potevo restare ancora a lungo confinata in quella stanza, sprofondata in quel letto. Dovevo reagire e fare in modo che alla fine di tutta quella storia i pezzi da raccogliere fossero pochi...

Impresa ardua...





Il giorno dopo decisi che era abbastanza tempo che ero rimasta chiusa in quella stanza, così mi feci una lunga doccia e mi vestii.

Passai accanto alla porta della camera di Bruno, dove i miei occhi dovettero assistere a una scenetta patetica: Antonella, con tanto di accenno di pancia, aiutava Bruno a mettere le sue cose in enormi scatoloni.

Lei era tutta coccole e premure, mentre lui aveva l'aria più tetra di un cimitero di notte.

Più metteva le cose in quelle scatole, più sembrava che ogni singola parte di me veniva chiusa dentro insieme agli oggetti.

La prima ad accorgersi di me fu Antonella che, con sguardo trionfante e voce maligna, finì di sistemare una maglia.

-Guarda qui chi c'è...la nostra ammalata. Passata la febbre?-

A quel punto anche Bruno alzò gli occhi, incatenandoli ai miei, ma presto li spostò, per riportarli a una pila di vestiti.

-Sto bene- mi limitai a dire.

-Sai...non se devo ringraziarti...in fondo è merito tuo se Bruno verrà a vivere da me...-

Le mani cominciarono a tremare, la vista ad annebbiarsi.

Bruno non diceva niente, non mi guardava neanche, si comportava semplicemente come se non esistessimo.

-E vuoi sapere un'altra novità?...appena nascerà il bambino, ci sposeremo-

ed ecco l'ultima bomba.

Il colpo do grazia.

Solo allora Bruno sollevò gli occhi di scatto, portandoli su Antonella, poi me.

Era stato così facile rimpiazzarmi, eh, Bruno?

Tu che mi giuravi amore eterno.

Ma forse era la cosa giusta...quel bambino doveva crescere con un padre e una famiglia.

Mi voltai e uscii di corsa dalla stanza.

Non era stata una buona idea uscire...




-Patty...questa storia deve finire-

-E' già finita, Giusy-

-Non intendevo quella di Bruno...ma parlavo di te. Ormai lui abita da Antonella...ammetto che è stato da...stronzo farti sapere del matrimonio così...però tu...tu non puoi reagire in questo modo- mi disse Giusy, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-io non posso reagire così?!...Giusy, Bruno mi ha tradito! È stata con un'altra! Con Antonella!...non ci ha pensato due volte! E adesso lei è incinta!-

-Ma tutti commettono errori...!-

-errori? Mettere incinta la tua ex ragazza è solo un errore?...a questo punto non so se lui mi abbia mai amata!-

-Patty senti...non puoi mettere in dubbio l'amore che c'era tra di voi. Bruno ha sbagliato di grosso, ha fatto delle...scelte imperdonabili, ma anche le cose impossibili si possono aggiustare. Fattelo dire da una che le ha passate di tutti i colori!-

Giusy, per quanto ci provasse, non riusciva a farmi sentire meglio, non riusciva a farmi affievolire tutto l'amaro che avevi in bocca.

Era proprio vera la frase che diceva: è brutto sapere che l'unica persona che potrebbe consolarti, è anche quella che ti ha fatto piangere.

-Certo Giusy...ma tra te e Guido ci sono stati incomprensioni, malintesi e amori troppo ostinati, non un figlio!...ma ti rendi conto?! Un bambino!...non voglio più parlare di questo...-

Mi faceva troppo male.

Già bastavo io a farmi del male, che ripensavo a questa storia ogni istante della mia vita...non volevo discuterne anche con Giusy...

-Ok...io avrei un altro argomento- i suoi occhi luccicavano.

-Spara...- mormorai stanca.

Ormai, per me, vivere era diventata un'abitudine...

-Vorrei che tu fossi la mia testimone di nozze...- mi disse un pò rossa in viso, mentre si girava e rigirava l'anello che portava al dito.

Certe volte la invidiavo...tutto quello che lei aveva con Guido...anni di problemi non aveva scalfito nemmeno un pò quell'amore incredibile...era riuscito a sopravvivere a tutto...

-Ne sarei immensamente felice- le dissi e subito me la ritrovai addosso.

-Grazie, grazie!...ma che fai? Ti commuovi?- mi disse, quando mi lasdciò andare.

-Già...-

No Giusy...non piango per te...ma per la ocnsapevolezza che non potrl mai più essere felice...

-Giusy senti...-

-si?-

-Ho preso una decisione. Non discutibile o trattabile...-

-E sarebbe?-

-dopo il matrimonio, io ripartirò per la Spagna e questa volta sarà per sempre-







Spazio autrice:

Eh ragazze...qui andiamo di male in peggio...nel prossimo capitolo saremo tutte invitate al matrimonio di Giusy, dove le rivelazioni scuoteranno non poco la piccola chiesa del quartiere...

Sarà un mese con i fiocchi!

Mi scuso per il grande ritardo, ma avevo bisogno di "ferie" e in questi giorni sono stata tutta mare e relax!

Adesso passo subito a rispondervi! ^^


Dolcissima77: ciao! Qui da me fa caldissimo! E da te?

Si lo so...spesso accadono cose brutte...ma come hai letto in tutti i miei capitoli precedenti, le cose si sono sempre aggiustate!

La nostra Antonella ci riserva sempre delle "belle" sorprese, come il suo futuro matrimonio con Bruno...brutta situazione, eh?

Baciii e al prossimo capitolo!


Star__: ehii!! sisi, la nostra Anto è incinta!...scusami per il ritardo!...non so se potrò aggiornare velocemente, perchè vorrei godermi ancora un altro pò quello che mi resta dell'estate! X

Baciii


MartaTheBest: concordo con te! È proprio drammatico! XD

Antonella è davvero incinta, su questo non ci piove...e patty sta cadendo proprio in uno stato di depressione cronica XD

Per quanto possa sembrare assurdo, sono contenta di questo, perchè è sempre nell'intento di ogni "scrittore" ( o chi scribacchia come me) sorprendere le persone che leggono ciò che scrive...

In questo capitolo è presente più che altro la malinconia di patty...mentre nel prossimo ci saranno delle belle!

Ciao!


Ella96: ciao gemyyy!!!...non guardarmi così...quello che è successo è successo! T.T

Comunque non ti preoccupare, non farei mai e poi mai abortire antonella! Nemmeno in una storia inventata!

So che ho rovinato la tua coppia di amori, ma non ti disperare! E ricorda quello che ti ho detto...ma...sssshhh!! hihihhi

Grazie di che! Mi ha fatto piacere aiutarti!

Baciiii!! <3


Hermgrenger: ciao!...da quanto ho potuto leggere c'è stato uno sciok generale Xd

Mi dispiace, ma antonella è davvero incinta, su questa cosa non scherza!

Il comportamento di bruno è imperdonabile e infatti tutto il "risentimento" che riversava su patty, in realtà era "odio" verso se stesso!

Baciii!!



E con questo ho concluso anche questo capitolo!...Mi raccomando...

Preparate i fazzoletti o...i mitra! A voi la scelta!

Baci a tutteeee! <3

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Capitolo 34
*** Capitolo 34: Un quasi matrimonio non troppo tranquillo! ***


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Capitolo 34: Un quasi matrimonio non troppo tranquillo!




Erano le sette del 15 dicembre, quando in casa scoppiò un fragoroso caos.

Gente che correvano a destra e a manca, mentre io e Tamara eravamo intente a fare aria con un misero fazzolettino, per calmare la crisi di panico che era venuta alla “neo sposina”.

A detta sua, a quattro ore dal matrimonio che l'avrebbe legata indissolubilmente a Guido, relegato a casa di Fabio, niente andava come doveva.

L'estetista si era beccata la febbre proprio quel giorno, la parrucchiera le aveva fatto un'acconciatura che assomigliava più a un barboncino, i genitori di Guido erano bloccati dall'altro lato della città e tante altre cose che avrebbero fatto bestemmiare un santo.

Tutto ciò non aiutava Giusy, che sembrava in preda a un attacco di rabbia cieca, tanto da trasformarla in Hulk, e me e Tamara, che cercavamo in tutti i modi di risolvere quell'intricato giorno delle nozze della nostra migliore amica.

-Ma perchè anche sposarmi deve diventare un problema?!- piagnucolò Giusy.

Domanda ovviamente retorica, che mai né io né Tamy ci saremmo sognate di rispondere.

-Dai, la stai facendo troppo tragica! ...riusciremo a sistemare tutto!- fu la risposta di Tamara, che abbandonò il fazzoletto sul letto e andò a sedersi vicino a Giusy.

-E secondo te tutto questo non è tragico!-

-Quello che voleva dire Tamara è che nonostante tutto, questo matrimonio sarà perfetto!-

-non credo proprio, dal momento che ai miei guai, tu hai deciso di aggiungerne i tuoi!-

Io roteai gli occhi, mentre Tamara si appoggiò allo schienale della sedia, riprendendo il fazzoletto e facendosi lei un po' d'aria stavolta.

-Ne abbiamo già discusso, Giusy- tagliai corto.

-No Patty! ...tu sei venuta al matrimonio con Jo! ...con che coraggio lo hai fatto ritornare!-

-Non vedo perchè io non possa venire con Jo, dal momento che Bruno sta con...- feci una smorfia -Antonella...-

Ripensare a tutta quella storia, mi faceva aumentare l'emicrania, arrivata già a livelli insopportabili.

Quali ragazze sane di mente si ritroverebbero alle sette di mattina a parlare delle proprie “sventure” alle soglie di un matrimonio?

-Quindi TU vuoi vendicarti di Bruno proprio il giorno del MIO matrimonio?!- si schifò Giusy.

-Io non mi voglio vendicare, sto solo cercando di riprendere il rapporto con una persona che per me ha fatto tanto- mi limitai a dire, gettando un'occhiata fuori dalla finestra.

-E poi Giusy, non credo che questa cosa possa intaccare il tuo matrimonio- rincarò anche Tamara, facendo spallucce.

-Non lo può intaccare?! ...e voi mi dite cosa dovrei fare io quando ci ritroveremo Bruno e Jo che se le danno di santa ragione proprio quando io dovrei dire “si, lo voglio”?!-

-Giusy...Bruno ha fatto la sua scelta. Io non sono più affar suo!-

-Lui non ha propriamente scelto-

guardai Tamara inarcando le sopracciglia -Ah no? ...lui ha scelto prima quando mi ha tradito e poi quando ha messo incinta la sua ex- le ricordai con tono acido.

Non mi andava di passare per la cattiva della storia, quando, invece, ero quella che si era limitata ad accettare lo scorrere degli eventi...

-Per me stai sbagliando-

-Hn...non ho cominciato io a sbagliare- detto questo mi alzai -forza Tamy! Abbiamo un matrimonio da salvare!-

Tamara scattò in piedi, un grande sorriso sulle labbra.

Giusy, poco convinta e ancora esasperata, si costrinse a un sorriso tirato, mentre io cercavo il più possibile di apparire calma e rilassata.

Coraggio Patty! ...saranno solo le 24 ore più stancanti della tua vita!




-Dove cazzo le hai messe Bruno?!-

-Calma, calma! Le ho messe qui...da qualche parte!- si difese Bruno, intento a rovistare nell'ammasso di vestiti, con le testa mezza immersa nell'enorme cassettone.

-Calma?! ...come faccio a stare calmo se a due ore dal mio matrimonio il mio testimone si è perso le fedi?!-

Andavo avanti e indietro per la stanza, la cravatta slacciata e la giacca buttata chissà dove.

Quello era il giorno più importante della mia vita e avrei tanto voluto che fosse anche perfetto, ma, a quanto pareva, non era possibile...

Mi lasciai andare su una poltrona, già avvilito per i mille imprevisti di quell'inizio giornata...era destino che le cose con Giusy non sarebbero mai andate tranquillamente...

Sospirai e appoggiai la faccia sul palmo della mano, “godendomi” la vista del culo di Bruno.

-TROVATE! Urlò Bruno, esibendo un cofanetto blu notte.

Scattai immediatamente e corsi da lui, quasi con le lacrime agli occhi, proprio come nei cartoni animati.

-Lo sapevo che c'erano!- fece lui tutto felice e fiero di se stesso, mentre si metteva le fedi in tasca.

-...E vedi di non perderle adesso!- lo ammonii io, minacciandolo con un dito puntato contro.

-Ma come sei suscettibile oggi!-

Inarcai le sopracciglia e lo guardai mentre andava sedersi.

Ok...era seduto...potevo dirglielo...

-Bruno senti...-

-si lo so, lo so...sei in agitazione...non ti preoccupare-

-Non è questo...-

-E allora cosa?-

-Bhe...vedi credo sia giusto dirtelo prima...-

-cosa Guido?- mi ripetè lui, nervoso e sospettoso.

-Oggi Patty al matrimonio non verrà da sola...- vedevo la confusione sul suo viso -...verrà con Jo-

Bruno strinse i pugni così tanto che le nocche gli diventarono bianche...quasi avevo paura che esplodesse da un momento all'altro...

-Cosa stai dicendo?-

-In fondo anche tu stai con Antonella...- cercai di alleggerire la cosa, ma evidentemente Bruno non era del mio stesso parere...

-Non penso sia la stessa cosa! ...io con Antonella ci devo stare per obbligo, a me lei sembra, invece, per piacere-

-Se avessi tenuto a freno il tuo di piacere, adesso non staremmo in questa situazione-

Mi pentii subito di averlo detto...

Di certo Bruno non stava bene e non era da buon amico rinfacciargli quello...era stato uno sbaglio...un grosso sbaglio di cui stava pagando le conseguenze...

-Lo so Guido...- fece, una reazione che non mi sarei aspettato: rassegnazione -ho sbagliato...e nella vita si paga...sempre...no?-

Sapevo che non si aspettava realmente una risposta...risposta che in ogni caso non avrei saputo dargli...

-Bruno....-

-Non dire niente...non c'è nulla da dire...- mi disse sconfortato.

-Solo una cosa...- mi costava chiederglielo in quella situazione, ma Giusy si meritava un matrimonio con i fiocchi -...ti prego...niente scenate-

-...Niente scenate...non ti preoccupare...-

-Ok...-

-Su! Mettiamoci a lavoro!-




-Ditemi che è tutto pronto!- si lagnò Giusy, mentre finiva di lisciarsi il suo stupendo abito da sposa.

-Devo solo metterti un sacco di lacca nei capelli! - confermò entusiasta Tamara.

Si...finalmente tutto era pronto e la crisi di qualche ora prima sembrava superata.

Giusy era bellissima, fasciata nel suo abito bianco...sembrava quasi una principessa...

A guardarla provavo un po' di invidia...anche io avevo sperato di riuscire a realizzare tutti i miei sogni e invece...

Mi ritrovavo a stare con una persona che non amavo più...che non avevo mai amato...

Sentii il mio telefonino squillare...cosa c'era ancora?

Mi affrettai alla scrivania dove era appoggiato e risposi.

-Non può essere! ...ma non ce n'è un altro?!-

Giusy e Tamy si avvicinarono sentendomi quasi urlare.

-Questo è un problema vostro! Trovate qualsiasi cosa o giuro che un titolo ecclesiastico non basterà per proteggervi dalla mia furia!-

Bhe...probabilmente sarei andata all'inferno per quella frase...

-Si, mi faccia sapere, grazie!- e riattaccai. -abbiamo un problema-

-Si, questo l'avevamo capito...- fece ironica Tamara.

-Cos'altro c'è ancora?!-

-Bhe...il prete è costretto a letto da una forte febbre e stanno cercando un sostituto...-

ci mancò poco che Giusy non cominciasse a dare testate nel muro e Tamara che aprisse la finestra per buttarsi di sotto.

-Questi sono tutti segni!-

-Oppure è Alicia che fa qualche malocchio...- se ne uscì Tamara, per buttarla sullo scherzo e far riprendere un po' Giusy.

-Io non ne posso più...va tutto male oggi!-

-Giusy non ti preoccupare! Tu e Guido vi sposerete! A costo di sposarvi io stessa!- feci io decisa, costringendo Giusy a guardarmi.

-E se è davvero destino che ci sposassimo...perchè sta succedendo tutto questo?-

-Ma perchè tu hai mai avuto cose facili? Ormai dovresti essere abituata!- mi aiutò anche Tamy, facendole un gran bel sorriso.

-Già...è vero...-

Cercammo di non pensarci e di definire gli ultimi dettagli...dopo circa mezz'ora (eravamo in un terribile ritardo) mi squillò il cellulare.

-Ragazze, è fatta! ...voliamo in chiesa! Lo sposo sta lì da un quarto d'ora!-



Stavo in un'altra saletta della piccola chiesa, mentre Tamara stava con Giusy e tutti gli invitati già ai loro posti.

Avevamo deciso di posticipare di poco la cerimonia e avevamo dovuto, per questo, stravolgere un po' la giornata.

Aggiustavo le ultime cose, quando sentii la porta aprirsi piano dietro di me.

-Giusy ti ho detto di stare calma! Vai da Tamara!!- dissi, senza voltarmi.

-Non sono Giusy...mi dispiace...- disse una voce...o meglio, la sua voce...

Mi voltai lentamente e il solo guardarlo in faccia mi riempiva gli occhi di lacrime...

Avevo il cuore svuotato.

-Posso?-

-Certo..-

Avanzò di qualche passo e si chiuse la porta alle spalle.

-ho saputo...ho saputo che sei ritornata con Jo...-

-Bruno...per favore....- scattai, sulla difensiva.

-No,no! ...non sono venuto affatto per farti la morale...sono l'ultima persona che può giudicare...-

Mi rilassai di poco...di cos'altro poteva mai parlarmi?

-Patty io ho sbagliato...lo so...ma non mi do pace...c'è qualcosa che posso fare per rimediare...io DEVO rimediare...- in poche falcate fu da me, con le mani a coppa sul mio viso.

Quanto avrei voluto dirgli che era tutto a posto...che potevamo ritornare come prima...e invece...

-Bruno non c'è niente che, ormai, tu possa fare. Tu mi hai tradita! E oltre a questo c'è anche un bambino in viaggio!- gli ricordai io con ovvietà, ma a lui non sembrò importare tutto questo.

-Non me lo perdonerai mai, vero?-

-Non mi perdonerei io a far crescere un figlio senza suo padre-

-Io non mi riferivo a questo...- avanzò ancora verso di me, prendendomi il viso tra le mani -Non mi perdonerai mai di essere stato con Antonella?-

Chiusi gli occhi. Quanto mi era mancato il suo tocco su di me...riusciva ancora a mandarmi mille scariche in tutto il corpo...

-Che differenza fa, ormai?-

-La fa per me...-

-Non lo so Bruno...non lo so...-

-Ma tu mi ami ancora?-

Ci misi un po' prima di rispondere, non perchè non conoscessi la risposta, ma perchè mi era diventato difficile dirlo ad alta voce -Non chiedermelo...-

-Io non ci riesco...non riesco a stare senza te...non riesco a immaginare un futuro senza te affianco...-

Fece una cosa che non mi sarei aspettata, che portò anche me sull'orlo di un'effrenata agonia.

Dagli occhi chiari di Bruno, piccole gocce di cristallo gli bagnarono il viso.

Lui stava piangendo.

Per me. Per noi. Per quel noi che non c'era più. Che non ci poteva essere.

Appoggiò la fronte alla mia, continuando a piangere in un modo che non avevo mai visto: stava semplicemente in silenzio, con gli occhi chiusi e sembrava che non fosse lui a piangere, ma che le sue guance fossero bagnate dall'acqua.

A quella scena chiusi anche io gli occhi, lasciando che anche le mie di lacrime uscissero. Quella probabilmente sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei tenuto così vicino, l'ultima volta che avrei potuto sentire il calore della sua pelle, la dolcezza della sua stretta, l'amore dei suoi occhi chiusi e ormai piegati a una realtà che non ci piaceva.

-Ti amo Patty...- mi sussurrò.

-Ti amo Bruno...-

-Questo non cambierà mai...tra un mese o tra 50 anni noi ci ritroveremo e staremo ancora insieme...-

...E piangevamo lì, come due bambini, con la consapevolezza di non poter più stare insieme.

...Ignari di essere visti...





Entrammo in chiesa insieme, ma alla navata centrale ci separammo: io andai all'altare e Bruno andò a sedersi in prima fila accanto ad Antonella.

Guardavo tutta la sala, mi concentravo sul punto più idiota pur di non incrociare gli occhi di Bruno, che sapevo essere ancora rossi come i miei.

Come si poteva essere tanto tristi in un giorno tanto felice? Come si poteva festeggiare nello stesso giorno la nascita di un amore e la distruzione di un altro?

Deglutii sulle note della marcia nuziale.

Ed eccola lì. Dalla porta, accompagnata dal padre fece capolinea Giusy, più raggiante che mai.

Dopo anni di problemi finalmente potevano mettere la parola fine alle sofferenze.

Avanzava piano, sorridente e con gli occhi lucidi, con Guido che la guardava come se fosse il gioiello più prezioso di una corona di diamanti.

Tra tutti gli invitati in piedi, le note si diffondevano melodiose, sovrastando del tutto la voce che urlava dentro di me.

Quello era il giorno di Giusy, c'era tempo per autodistruggermi...

Giusy fu accanto a Guido e il padre prese posto accanto alla madre.

I due novelli sposi si guardarono negli occhi, più felici della felicità stessa.

Il prete cominciò a parlare, recitando il consueto rituale così ben noto a tutti, ma così speciale per Giusy e Guido.

-...Parli ora o taccia per sempre- disse il paffuto prete.

Mentalmente immaginai Gonzalo che entrava tutto trafelato e interrompeva il matrimonio, magari con un mitra, portandosi via Giusy...

-...Be...-

-NO!!-

Un urlo squarciò la quiete e la solennità della cerimonia, facendo sbiancare Guido e quasi svenire Giusy.

Tutti ci voltammo verso la fonte della voce, ritrovandoci un'Antonella in piedi e con le mani sulla pancia.

Istintivamente mi accostai di più vicino a Jo, al mio fianco.

-Antonella...cosa vuoi ancora?- fece Giusy tra i denti.

-Io ho fatto tante cattiverie, ma questo no...questo no!- disse tra le lacrime. Scansando il braccio di Bruno che voleva costringerla a farla sedere.

-signorina, siamo nella casa del Signore...cosa c'è che non va?-

-Esatto! Perchè te la stai prendendo con il mio matrimonio?!-

-Ho taciuto la verità per troppo tempo...io lo amo...non posso...non posso...-

-Antonella ma cosa dici?- mi spazientii anche io. Non sopportavo che volesse mettersi in mostra anche quel giorno.

Antonella, tra le lacrime, lasciò il suo posto e andò al centro della navata, con le mani sulla sua grande pancia.

-Io...io sono incinta da quasi tre mesi...-

-Antonella cosa diamine dici?- si alzò Bruno, livido in volto.

Io mi sentii mancare...cosa? ...cosa cavolo stava cercando di dire?

-Io ero già incinta quando io e Bruno abbiamo fatto l'amore...- confessò infine, tra i singhiozzi. -Ho ascoltato la vostra conversazione prima...e ho capito...mio figlio deve crescere con il suo legittimo padre, non deve essere la rovina di tutti! Un bambino è una gioia! Mio figlio deve crescere come non sono potuta crescere io! ...ho fatto tante cose cattive...ma adesso basta...voglio essere una persona nuova...per me, per mio figlio...-

Crollai in ginocchio, gli occhi vitrei e le mani tremanti.

La mia testa era svuotata e il cuore mi batteva così forte che mi faceva male.

Di scatto guardai Bruno, nelle mie stesse condizioni, seduto sulla panca.

Quindi tutto il dolore, le lacrime, i litigi, la tristezza e l'infelicità erano inutili?!

Come aveva potuto! Come aveva potuto farla così grande!

-Perdonatemi, perdonatemi se potete...io cambierò...-

-Non ci posso credere! Ma come si fa a mentire su una cosa del genere!- si indignò Tamara, più sconvolta di me...

-Ma perchè non mi posso sposare in santa pace!-

-Ormai io c'ho fatto l'abitudine...- la consolò Guido.

-tu...- Bruno si alzò, arrabbiato e sconvolto come non l'avevo mai visto -tu...come hai...osato...fare quello che hai fatto! Sei solo una...-

-Zitto giovanotto! Ti ricordo che in casa di Dio non è permesso!- lo ammonì il prete, che ci guardava come se fossimo una banda di matti.

-Tu hai tutte le ragioni del mondo per odiarmi...ma io rimedierò a tutto!-

-Chi è il padre, Antonella?- l'unica domanda giusta era quella, pronunciata da Matias.

Antonella ci guardò tutti, sembrava che le parole le si fossero bloccate in gola.

-Di chi?- chiesi anche io, che mi ero alzata e appoggiata a una panca li vicino.

-E'...il padre è Jo...-

Silenzio.

Realizzai.

-COSA?!-

Adesso mi sentivo più male di prima.

-come? Da quanto?-

Mi sembrava così incredibile...potevo fidarmi di Antonella?

-E' impossibile!- fece anche Giusy.

-no, è vero...- la voce di Jo ci fece girare tutti verso di lui -Io e Antonella siamo stati amanti da un bel po'..-

-Jo ma cosa dici?- feci io, allibita, stralunata e incredula -da quanto?-

-Poco dopo il nostro arrivo...è successo per caso...-

-E me lo dici solo adesso? Mi hai fatto sentire uno schifo quando hai saputo di me e Bruno?!-

-Non mi sono comportato bene...ma allora non pensavo cosa stavo facendo, né alle conseguenze...-

L'aria era pesante, come le rivelazioni di quella giornata.

In meno di due minuti il mio mondo si era ancora una volta capovolto, facendo sempre le solite vittime: me e le mie facoltà mentali.

-Sei incinta di Jo?!- fecero in coro Matias, Guido e Giusy, il cui matrimonio era ormai rovinato...

Realizzai tutto.

Quindi non c'era più niente che mi divideva da Bruno?

Lo guardai, ma lui già stava guardando me, gli occhi di nuovo lucidi.

Volevo corrergli incontro e sfinirlo di baci, non mi importava della cocente rivelazione che avevo sentito poco prima.

Guardai Giusy, non volevo rovinarle ulteriormente questo giorno, ma lei, inaspettatamente, scosse la testa sorridendo e mi indicò Bruno.

Avremmo mai fatto qualcosa in santa pace?

Corsi diritta verso Bruno.

Mi lanciai su di lui, che mi prese a volo stringendomi forte e quando mi rimise a terra, ci guardammo negli occhi e tutti sorridenti uscimmo di corsa dalla chiesa.

La mia acerrima nemica, mi porta via l'uomo che amo per un bambino non suo, ma del mio ex...ma a me cosa importava?

Adesso avevo Bruno. Adesso avevo la mia felicità!!





Spazio autrice:

si, avete tutte le ragioni del mondo per volermi fucilare! Non aggiorno da ben due mesi e non so se questo capitolo compensi l'attesa XD

A me sembra abbastanza decente, ma spero che con i vostri commenti mi diciate un po' anche cosa ne pensate voi >.<

Questo è il penultimo capitolo, ormai manca solo il prologo...dopo tanti mesi anche questa “esperienza” volge al termine...chissà chissà!!


Ella96: ciao gemellina! Mi sono fatta attendere tanto, vero? ...tu che ne dici di questo capitoletto? >.<

Per la verità farmi minacciare non mi piace per niente, soprattutto da te! XD Sai sei più pericolosa di quanto sembra XD Bruno e Guido hanno “litigato” perchè comunque Guido è molto affezionato a Patty, essendo anche la migliore amica di Giusy e chi fa male a Patty fa male a Giusy, e chi fa male a Giusy, per Guido, deve “morire” XD

Come avrai capito Patty non partirà per la spagna, dato che sta felicemente tra le braccia del suo bruno!

Purtroppo (o per fortuna!) non ci sono altri mille capitoli, ma solo uno! L'epilogo!! tu pensa, però, ad aggiornare la tua di storia! Baciiiii!!! <3


Martathebest: ciao!! ...a me tutto bene..te??

Ho aggiornato davvero in ritardo questa volta, vero? XD mi dispiace tanto! Comunque hai proprio ragione, alla povera patty ne succedono di tutti i colori! Ma come hai visto le cose si sono messe bene, anche se dopo tutta quella preparazione il matrimonio non è andato nei migliori dei modi per i due sposi!

Avevi ragione sul fatto che sarebbe rientrato in scena Jo, anche se per un motivo diverso! Per quanto riguarda tamara e fabio le cose sono rimaste come prima: non stanno più insieme e non so se ci ritorneranno, forse dedicherò loro una piccola parentesi nell'epilogo!! ciaooo baci!



Ricordate quelle due misteriose voci nei capitoli iniziali? Ed ecco a voi svelato il mistero! Erano quelle di antonella e jo che avevano una “piccola” tresca! Spero che questo sia un piccolo colpo di scena e di avervi un po' spiazzato! Questo era l'intento ma poi non so se ci sono riuscita o se qualcuno di voi l'aveva immaginato XD

Adesso non mi resta che lasciarvi, dicendovi in anticipo che non so quando potrò postare l'ultimo capitolo!

Alla prossima!

Baci a tutte! <3

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Capitolo 35
*** Epilogo: Tutto bene quel che finisce bene!! ...o quasi... ***


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Epilogo: Tutto bene quel che finisce bene!! ...o quasi...







Stavo sulla veranda di casa mia, di casa nostra, sfogliando un album fotografico. Ad ogni immagine nasceva spontaneo un sorriso: mi sembrava tutto così lontano, quella Giusy mi sembrava una ragazza di mille anni fa, quasi fosse un'estranea.

Voltai la pagina e trovai cinque ragazze che mi guardavano sorridenti: le Popolari. I miei occhi divennero lucidi, come troppe volte era capitato in quei mesi.

-Ancora a sfogliare questo vecchio album?- Guido mi abbracciò da dietro per le spalle, mentre io mi inebriavo del suo profumo.

-Ormai sono diventata una piagnona sentimentale-

-Lo sei sempre stata. E poi adesso siete in due ad essere delle piagnone sentimentali- Guido si staccò da me e andò a sedersi su una specie di poltroncina al mio fianco.

-Tutto è così incredibile. Ma riesci a credere che tra due mesi diventeremo genitori? Mi sembra ieri che ci siamo sposati...-

-Vorrai dire genitori per la seconda volta e...- Guido si fermò. -Nicolas scendi da lì!- urlò. -è una piccola peste. Mi ricorda qualcuno!-

Io gli feci la linguaccia, proprio come una bambina.

Eh già...mamma per la seconda volta e dopo aver affrontato un parto di ben 5 ore, potevo dire che era stato di gran lunga più difficile sposarmi!

Dopo che la mia cara amica Patty, nonché mia testimone, aveva egregiamente abbandonato la chiesa per “scappare” con il suo grande amore, avevamo dovuto annullare tutto e un anno e mezzo dopo ci riprovammo, ma con scarsi risultati: nel ben mezzo della cerimonia stava quasi per nascere Nicolas!

Arrivati alla terza, eravamo così tesi che al primo rumore eravamo pronti a saltare in aria, ma finalmente tutto andò liscio e riuscimmo a sposarci.

...E così avevo realizzato tutto quello che volevo: ero sposata con l'unico ragazzo che avevo mai amato da ben sette anni, avevo un bambino bellissimo (tutto la mamma!) e una bambina in viaggio.

Ero felice e serena e dalla vita non desideravo nient'altro, se non invecchiare con Guido circondata da tanti nipoti.

-Sai...abbiamo un problema- fece Guido, ridacchiando.

-E cioè?-

-mi sa che Nicolas si è innamorato-

-Dai amore...sono bambini...che sarà mai!- feci io noncurante, chiudendo l'album.

-Di Penelope- aggiunse dopo lui.

-COSA?! TU MI STAI DICENDO CHE IL MIO BAMBINO SI E' INNAMORATO DELLA FIGLIA DI QUELLA VIPERA DI ANTONELLA?!- sbraitai.

Mai, mai e poi mai!

...Mai! ...l'avevo già detto?

-Dai amore non esagerare! L'hai detto tu: sono bambini! e poi sai che Antonella è cambiata-

-Ma non me ne può fregar di meno! È una questione di principio, non può fare questo a sua madre!-

-amore non vorrai fare di Nicolas e Penelope due piccoli Romeo e Giulietta? Vorrei ricordarti che come storia non finisce proprio bene!- osservò angelico lui, il tipo!

-Tzè. Mi opporrò! E...- mi bloccai all'istante, portandomi una mano sulla pancia.

-Cos'hai?- mi chiese Guido allarmato, venendomi subito vicino.

-Ha...ha scalciato...-

Guido, sorridente e immensamente felice, portò una mano sulla mia pancia, condividendo con me l'amore per quella creaturina che ancora doveva venire al mondo.

Abbandonammo completamente il discorso precedente, troppo presi a bearci di quella sensazione stupenda.

-Ti amo Giusy-

-Ti amo tanto...-

Si sporse a baciarmi. Mi sentivo così completa, così realizzata. Anni di difficoltà valevano anche un solo secondo di quell'immensa felicità.



Stabile. Se avessi dovuto definire la mia vita in quel momento, avrei di certo usato l'aggettivo “stabile”.

Quello che era sicuro, era che avevo bisogno di un po' di colore nella mia vita, un po' di movimento. Non volevo più svegliarmi la mattina e odiare la luce del giorno per avermi strappato dall'unico momento in cui non pensavo: la notte.

Ero diventata chiusa in me stessa, scorbutica e di poche parole, in pratica il fantasma di quella che ero stata.

Inutili i tentativi di Bruno di farmi riprendere...negli ultimi due anni mi ero distaccata anche da lui...

Incredibile, vero?

Tante lotti, tanti dolori per una felicità che era durata pochi anni. Forse io non ero la persona adatta a lui...forse meritava di meglio...

Eravamo arrivati a parlarci a stento...l'unica cosa che ancora ci univa era un rito religioso.

Eppure entrambi, chiusi nel nostro mutismo, sapevamo che dentro ai nostri cuori, c'era ancora quell'amore così forte, da smuovere le montagne.

Perchè non ce lo dimostravamo?

Perchè avevo cominciato a chiudermi in me stessa?

L'ho fatto da quando, dopo averlo desiderato tanto, avevo perso un bambino ai sette mesi di gravidanza...

A quel punto era già un bambino...sette mesi...dentro di me cresceva il mio bambino e io non ero stata in grado di tenerlo al sicuro...l'avevo lasciato andare via, lasciando dentro di me un vuoto incolmabile.

Mi sentivo una fallita...una povera sciocca che non era riuscita nemmeno a dare un figlio alla persona più importante della sua vita.

Bruno mi ripeteva che avremmo superato anche questo, che avremmo avuto un altro bambino...con i suoi occhi e il mio sorriso, mi diceva...già...diceva...

Quando anche Bruno si era chiuso in se stesso?

...Quando il medico ci aveva comunicato che io non avrei più potuto avere figli.

E lì dov'erano tutte le belle parole? Perchè mi aveva lasciato sola? Sola chiusa nel mio dolore...

Provavo rabbia e delusione. Rabbia verso me stessa, così incapace, così stupida. Delusione verso di lui, che aveva preferito battere in ritirata e leccarsi da solo le ferite. Provavo odio.

Odiavo Bruno che mi aveva dato quel bambino e odiavo il destino che me l'aveva tolto.

All'improvviso Bruno mi diventò nemico, avevo persino dato la colpa a lui per la perdita del nostro bambino...

-Patty...-

Non alzai nemmeno la testa dal cuscino, quel letto era diventato la mia tomba...

Bruno si sedette vicino a me, calcandosi la testa tra le mani.

-Devi parlarmi...devi ricominciare a farlo...-

Lo sentii piangere, come tante volte aveva fatto, distrutto da un dolore che non era solo mio.

Lo capivo razionalmente, ma non riuscivo ad accettarlo.

-Dobbiamo andare avanti...-

-come...puoi dire...una cosa del genere...- scattai a sedere, tempestandogli la schiena di pugni. -Era il nostro bambino! Aveva sette mesi! Lui era vivo! ERA QUI! E ADESSO NON C'E' PIU'!-

Urlavo, mi dimenavo, mi distruggevi dal dolore.

Bruno mi afferrò per i polsi, inchiodandomi a letto, bagnando quella mia pazzia con le sue lacrime.

Cercava di bloccarmi, di bloccare quella passa che sembrava interpretare la scena dell'esorcista.

-Era qui...era qui!-

-E adesso non c'è! Non ci sarà mai più! Dobbiamo farcene una ragione!-

-Tu non capisci...il mio bambino....il mio...- singhiozzai, stanca anche di dimenarmi.

-ti prego amore mio...-

Mi alzò verso di lui, abbracciandomi, stringendomi in modo che non aveva mai fatto e lì piangemmo tutte le nostre lacrime.

Credevo che ormai le avessimo finito, ma non era così...quelle non sarebbero finite mai...

-Dobbiamo ritrovarci...mi manchi...-

-è tutto difficile...è sbagliato!-

-Non smetterò mai di amarti-

Mi sbagliavo.

La magia c'era ancora. Quelle erano state le uniche parole che mi avevano regalato un po' di pace...

Restammo ancora abbracciati, dormimmo così...tutta la notte...

Il mattino seguente mi alzai con una strana sensazione. Avevo un forte mal di testa e avevo una gran voglia di vomitare.

Di mala voglia mi vestii e uscii di casa. Non sapevo dove stavo andando, avevo solo bisogno di camminare, di sentire qualcosa di fresco sulla mia pelle.

Cominciai a sentire un fischio nelle orecchie, le gambe mi tremavano e vedevo tutto nero.

Caddi, tra la folla di gente. Caddi e non mi accorsi di chi cercava di aiutarmi.

Qualcuno mi diceva qualcosa, mi sorreggeva, ma io sembravo un'automa. Avevo un incredibile dolore alla pancia e la vista non voleva ritornare.

Poi...tutto fu buio.

Mi svegliai in una stanza bianca, con un forte odore di...non riuscivo ad identificare cosa fosse.

-Amore...- mi voltai alla mia destra e poco dopo vidi Bruno avvicinarsi a me.

Era strano, mi sentivo strana. Era come se fossi tornata 15enne e avessi rivisto Bruno con gli stessi occhi di allora...

-Cosa ci faccio qui?-

-Un malore, probabilmente dovuto allo stress, ma i medici hanno detto che puoi tornare a casa anche adesso..-

-Si...voglio tornare a casa...-

-Bene...-

Lui si alzò, diretto verso la porta, ma io riuscii a bloccarlo in tempo, prima che uscisse.

Lo feci sedere accanto a me.

-Finalmente ho capito...-

-Capito cosa?-

-Amore ritorniamo quelli che eravamo. Io ti amo ancora come prima...magari un giorno potremo adottarlo un bambino...-

Bruno sorrise, come se non aspettava altro. Mi abbracciò e io la potei risentire. Cosa?

La nostra magia.





-Pronto?-

-Ehi mia bella modella!-

-Giusy! ...da quanto tempo! Come stai?- la voce gioiosa della mia amica, mi arrivò nitida, nonostante fosse all'altro capo del mondo.

-Si va avanti, te?-

-Abbastanza bene...anche se tra set fotografici e riprese non ho un attimo di pace...-

Sorrisi, anche se lei non poteva vedermi...

-Ritornerai mai in Argentina?- chiesi, sperando in uno stentato si...

-Credo di si...appena finisco tutto qui-

Beh...di certo è di più di quello che immaginavo...

-Senti Tamy...hai più sentito Fabio?- come sua amica mi sentivo in dovere di dirle quello che tutte noi sapevamo e che forse lei non sapeva...

-Si...un paio di anni fa...forse tornerò in Argentina anche per lui...forse...forse posso recuperare il nostro rapporto...-

Quindi non lo sapeva...

-Tamy senti...-

-Lo so, sono stata un'egoista e non posso presentarmi così all'improvviso a casa sua, ma col tempo...-

-Tamy...Fabio il mese prossimo si sposerà e andrà a vivere in Spagna..- mi ero accorta negli ultimi anni che ero sempre io che dovevo dare le brutte notizie..

Tamara dall'altro lato del telefono non parlava e potevo affermare con certezza che non avrei mai più dimenticato i suoi singhiozzi, il suo pianto di dolore...

Non piangeva solo per il suo amore perduto, ma anche per le sue speranze distrutte...speranze di ritrovare quello che aveva perso...ma era questo il lato oscuro della vita...non ti ridava mai indietro quello che avevi perso...

-Giusy...io...-

-Tranquilla Tamy...andrai avanti...incontrerai un nuovo amore...-

-Io non riesco a dimenticarlo...non serve a niente buttarmi nel lavoro...-

-Tamy e tutto questo ti viene in mente dopo tutti questi anni? Non puoi stupirti che lui si sia rifatto una vita-

-Però mi aspettavo che sarebbe ritornato...-

-Ma lui non poteva aspettarti a vita! Non è facile quando ci si sente rifiutare una proposta di matrimonio-

Non volevo sembrare troppo dura con lei, ma era arrivato il momento di farla scontrare con la realtà...doveva andare avanti anche lei...

-Giusy...io non riuscirò mai a vederlo con un'altra...- mi confessò lei tra i singhiozzi e io non riuscii a non pensare quanto la capissi...

-Tesoro tu fortunatamente non lo incontrerai per molto tempo...vedilo dal lato positivo. Senza la presenza costante di Fabio, tu potrai trovare un nuovo amore-

-No Giusy, io non amerò mai più-

-Tamara non si può smettere di amare, anche perchè non è una cosa che decidiamo noi...-

Ricominciò a singhiozzare e io non riuscivo a calmarla...

-Tamy..-

-Si...hai ragione...io andrò avanti!-

-Bene...perchè per fortuna io non ti ho chiamato solo per questo-

-E per cosa?- mi chiese, mentre tirava su col naso.

-Non è che potresti tornare tra un mese e mezzo circa qui per fare la madrina al mio bambino?-

-Giusy...- la sentii ricominciare a piangere, ma un pianto diverso da quello di prima.

-Ehi, ma quando sei diventata di lacrima così facile?- la presi in giro io, facendola subito ridacchiare.

-Ok, ci sarò. Grazie Giusy...-

-E di che! ...ci vediamo Tamy! Ti voglio bene-

-Anche io...-

Riattaccammo e io restai ancora qualche minuto ad osservare il telefono.

Povera Tamy...ma, in effetti, non era colpa di Fabio se dopo tanti anni aveva deciso di crearsi una famiglia...

Andai in cucina, dove trovai Nicolas letteralmente immerso, mani e faccia, nel vasetto di cioccolata.

-Nico!- brontolai e lui subito alzò la testolina a guardarmi, colto in flagrante.

Quando lo sorprendevo a fare qualcosa che non doveva, assumeva la stessa espressione del padre...

-Andiamo a lavarci, và...-

Lo presi per il polso e lo portai in bagno.

Quanto era dura fare la mamma!



Passò velocemente una settimana, settimana in cui io e Bruno facemmo di tutto per recuperare il nostro rapporto.

Non era semplice ritornare quelli che eravamo stati, ma entrambi ce la mettevamo tutta...

Avevo riscoperto tante cose, che, mi ero resa conto, con l'andare del tempo avevo rimosso...

Quel giorno, però, quel venerdì di primavera, ritornai a casa con un animo molto diverso...

Ero incredula ancora io, avevo quasi paura di dirlo ad alta voce, quasi fosse un sogno destinato poi a sparire...

Come sempre, appena entrata, appoggiai la piccola borsa sul mobiletto alla mia destra e poi mi diressi in salotto, sicura di trovare lì Bruno.

...E infatti lui era lì, disteso sul divano intento a guardare una partita di calcio.

-Bruno...-

Lui si voltò di scatto, portandosi una mano al petto. -Oddio Patty mi hai fatto venire un infarto...non venirmi così dietro!-

-Scusami...- mormorai, dirigendomi verso di lui.

-E' successo qualcosa?- fece serio, portando la sua mano a coppa sul mio viso.

-No, no...- scossi la testa. O meglio, qualcosa era successo...ma era una cosa bella, infinitamente bella!

-Amore oggi sono stata dal medico perchè per strada non mi sono sentita bene...di nuovo...-

-E me lo dici così!- scattò subito Bruno. -e meno male che non era successo niente!-

-Ma non sono stata da un dottore normale...-

-Patty...così cominci a spaventarmi...-

-Credevo...credevo di non potertelo dire mai più...- cominciai a piangere, il pianto più felice della mia vita -Aspettiamo un bambino...-

Vidi passare sul volto di Bruno mille emozioni: confusione, incredulità, perplessità, paura, gioia, felicità...

-Co..- non riusciva nemmeno a parlare, i suoi occhi divennero subito lucidi e non ebbe alcuna vergogna di farsi vedere in lacrime.

Scoppiai a piangere anche io, piangevo e ridevo...ridevo e piangevo...

Bruno si alzò dal divano, afferrandomi e facendomi girare.

Rideva anche lui e tutte le lacrime gli arrivavano alla bocca, ma lui non se ne curava, a me non importava...

-Basta basta...mettimi giù che vomito!-

quando finalmente si fermò e mi fece scendere, mi abbracciò così forte che quasi temetti di morire soffocata.

-amore mio...non ci credo...sono troppo felice!- aveva preso il mio viso a coppa, stampando sulle mie labbra un'infinità di baci.

Quello era un miracolo...perchè ormai nessuno dei due credeva più di poter provare una simile gioia...

Illuminati dal tiepido sole primaverile ci baciammo...suggellando così la nostra felicità, che aveva il sapore dell'infelicità passata, ma consci che un futuro roseo e pieno di sorprese ci aspettava proprio dietro l'angolo...








Preparate i fazzoletti (o fuochi d'artificio, dipende dai punti di vista!) perchè la storia si ufficialmente conclusa!

Quasi quasi piango io! ...è stata davvero molto lunga e mi dispiace enormemente di avervi fatto aspettare così tanto per questo misero capitoletto finale! Spero che almeno sia abbastanza carina come conclusione...

Ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito e che man mano mi hanno supportato e aiutato ad andare avanti con questa storia. Per essere la prima che scrivo, 206 recensioni sono state un bel traguardo, che ho potuto raggiungere solo grazie a voi!

Per quanto riguarda le recensioni a questo capitolo (che spero saranno tante!!! *__* sarebbe un ottimo regalo di natale!!) vi risponderò sicuramente, modificando questo capitolo oppure aggiungendone uno finale!

Detto questo, passo a ringraziare chi ha recensito:


Hermgrenger: ciao!! innanzitutto auguri di buon natale! Anche se in anticipo! Eh si...per la gioia di tutti la “cara” antonella non è incinta del nostro bruno!! grazie mille per aver recensito fino ad ora! Baciii!!


Star__: ehi! Mi dispiace di aver aggiornato così in ritardo! Questa volta ho proprio esagerato! >.< sono contenta di essere riuscita nel mio intento: quello di creare molti colpi di scena! ...speravo nell'effetto sorpresa! Grazie mille! Baciii!!


Dolcissima77: ciao tesoro! Come va? Mica adesso mi ucciderai per questo enorme ritardo? Me si scusa infinitamente XD Guarda sono superfiera che la storia ti sia piaciuta tanto da farti innamorare di questa coppia! È più o meno quello che vorrebbero tutti quelli che scrivono! Povere persone che hanno assistito al tuo urlo, allora! Anche se questo era proprio l'effetto che speravo! Spero che anche questo capitolo sia carino e magari all'altezza degli altri! Dato che giusy/guido è la mia seconda coppia preferita, non avrei mai potuto far tradire giusy! E poi non c'erano le basi di un avvicinamento di guido a antonella! Anche perchè, povera giusy, ne ha passate davvero tante in questa storia!

Sei davvero molto dolce!! ogni volta che scrivo penso sempre che non può piacere e mi dico da sola “guarda come scrivi male!!”, anche perchè leggo altre storie e puntualmente mi sembrano scritte meglio delle mie XD Comunque questo è davvero un complimento stupendo! Baci e tanti auguri!!



Probabilmente non leggerà questo capitolo, ma io volevo salutare anche Miraclegirl!! visto che non mi sono dimenticata di te? =)


volevo ringraziare anche chi ha messo la storia nelle seguite e nei preferiti!!


Adesso non mi resta che lasciarvi, augurandovi un buon natale!! baci a tuttiii!!


Dark Moon

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