Agli Uchiha piacciono i biondi di frida_E (/viewuser.php?uid=64920)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I - Gli inizi - ***
Capitolo 2: *** teme + dobe ***
Capitolo 1 *** Parte I - Gli inizi - ***
Agli Uchiha piacciono i biondi
C'era una sola cosa che
interessava allo stoico Uchiha.
Quella cosa, aveva capelli biondi e occhi di un'impossibile
blù.
O, almeno questo è ciò che i più
credevano, no che lui lo avesse mai negato
o confermato, sia chiaro.
Ciò che probabilmente non tutti sapevano, ma forse qualcuno
sospettava, era che
tale interesse era un qualcosa di insito, radicato nel loro DNA,
ma questo avrebbe trovato conferma qualche anno dopo.
Agli
Uchiha piacciono i biondi.
Parte I: Gli inizi.
Konoha.
24 anni prima.
Quel giorno di luglio, il cortile della facoltà di
Konoha,
era ricolmo di studenti, in quanto molti professori, avevano deciso
sadicamente di incentrare le date dell'ultima sessione d'esami.
Così, molti ragazzi si ritrovarono a dover sostenere
più
appelli. Molti erano nervosi, altri indifferenti, pochi tranquilli.
Il bel biondino seduto sotto un'albero era sicuramente tra i "nervosi".
Esasperato e isterico, reggeva sulle gambe un enorme libro di chimica,
una mano reggeva la matita che i suoi denti continuavano a tormentare,
mentre l'altra scompigliava i suoi capelli. Da lì ad un'ora,
avrebbe dovuto sostenere, per l'ennesima volta, l'esame di chimica I,
ed ora, a causa della sua ben consapevole impreparazione, era in piena
crisi pre-esame.
<< Dannazione!!! Non ce la farò
MAI!!>>
<< Tzè. Se avessi studiato, come ti
dicevo...>>
<< Umf! Se tu non avessi fatto il solito hentai, fra
un'ora sarei
stato in grado di superare l'ultimo esame! Mentre....sing, non
riuscirò a laurearmi MAI>>
Sul volto dell'affascinante moro che lo aveva raggiunto, si
creò
un malizioso ghigno. Certo, che si ricordava i loro pomeriggi di studio...mhm,
adorava il modo lascivo in cui il suo ragazzo cedeva alle sue carezze.
Solo che dopo, mentre cadeva in un sonno profondo, e Kami gli
è
testimone, pienamente giustificato, lui riprendeva lo studio da dove lo
avevano interrotto, col conseguente avanzamento di studio. Gli porse la
lattina di tè freddo che gli
aveva comprato e ruotando gli occhi in aria, con aria scocciata, prese
posto al suo fianco.
<< Uff. Da quà. Ascolta bene, il prof chiede
sempre le stesse quattro formule. Ecco, memorizza queste.
>>
Gli occhi blù del biondino si illuminarono e un esplosivo
sorriso adornò il suo volto. Era sempre così,
ogni volta
che si trovava in difficoltà, arrivava il suo angelo e lo
salvava.
<< Uchiha, ti ho già detto che ti
amo?>>
<< Tzè, Ruffiano! E poi...cosa ti
fà pensare che io
non abbia un mio tornaconto....Stasera, Namikaze, mi aspetto di essere
ampiamente ripagato>>.
L'iniziale sbigottimento, venne ben presto sostituito da un'intenso
rossore e una serie di colorite imprecazioni, a cui il moro rispose con
un sorriso spontaneo e divertito per cui il primo, si sentì
inondare di amore.
* * * Minato
e Fugaku * * * Minato e
Fugaku * * * Minato e
Fugaku * * *
flash-back
Minato
Namikaze, era un ragazzo
di una splendente bellezza. Era alto, aveva una bella pelle ambrata e
un fisico atletico. Stranamente, per un giapponese, aveva occhi
blù e capelli biondi. La sua famiglia apparteneva
all'elitè del paese, aveva frequentato i migliori istituti e
partecipato alle feste più esclusive. Proprio durante una di
queste, alla tenera età di 8 anni, conobbe il
figlio di un
socio d'affari di suo padre: Fugaku Uchiha. Non ci volle molto
perchè i due, alimentati dai loro genitori, che
già li
vedevano proiettati nel futuro come soci, divennero inseparabili.
Fugaku Uchiha era uno splendido ragazzo, i lineamenti marcati del volto
esprimevano la sua innata eleganza e sensualità. Di poco
più alto del biondo, aveva anch'egli un fisico possente e
mascolino, per cui la maggior parte delle ragazze avrebbe ucciso. Se da
soli erano bellissimi, insieme lasciavano senza fiato. Uno
rappresentava la notte, con tutto il suo mistero e calma, l'altro il
giorno, solare e frizzante. Insomma un connubio perfetto.
Se il destino volle farli conoscere come amici durante una maestosa
festa di gala, per farli scoprire innamorati si servì di una
rumorosa e scatenata festa di liceo.
Tra fiumi di alcool e sudore, Fugako decise di decretare SUO il biondo
amico, dopo averlo visto, e salvato, dalle grinfie di una maliziosa
ragazza. Ovviamente, a ciò Minato non ebbe mai nulla da
ridire
se non sul fatto che ci avesse messo troppo tempo.
fine flash-back.
* * * Minato
e Fugaku * * * Minato e
Fugaku * * * Minato e
Fugaku * * *
Quella sera,
Minato ringraziò
più volte Fugaku. Ah, se non si fosse capito,
superò l'esame.
Dopo la laurea, i due presero posto come leader delle
società di
famiglia. Ciò ridusse considerevolmente il tempo
da passare
insieme e la paura che questo potesse essere dannoso al loro
rapporto, Fugaku, da buon Uchiha, decise di porre fine alla situazione.
Nel suo ufficio, il biondino stava sclerando: 4 ore di consiglio, 2 di
interviste, l'intera mattinata passata a visionare i conti.
Praticamente non aveva avuto neanche il tempo di pranzare. Come se
ciò non bastasse, stava per incontrare un possibile socio, e
quel gran bastardo del suo ragazzo era irrangiungibile da ieri. Se lo
sentiva, a breve sarebbe scoppiato. Come d'abitudine si
passò
una mano tra i capelli, rendendoli più sbarazzini. Con un
sospiro, sciolse il nodo della cravatta e sbottonò i primi
bottoni. Al diavolo il bon ton, se il nuovo candidato, che
già
immaginava vecchio e snob, non avesse gradito lo avrebbe gentilmente
sbattuto fuori il suo ufficio. E poi mica era colpa sua, se il
condizionatore aveva deciso, proprio quel giorno, di rompersi.
Ruotò la sedia girevole verso l'ampia vetrata e si concesse
di
osservare il panorama esterno. Sul serio, perchè creare
delle
vetrate che occupavano due intere pareti, se poi erano fisse,
impossibili da aprire......si sentiva intrappolato.
Un rude aprirsi di porta lo ridestò dai suoi pensieri,
imprecando si volse con l'intento di uccidere l'irruento imbucato.
<< Tsè, ero certo che ti avrei trovato a
perdere
tempo>>. Ovviamente, ogni intento assassino
morì nella
splendida visione di Fugako in un completo blu.
<< cos- che diavolo ci fai qui? E' tutto il giorno che
cerco di
contattarti. Uff comunque, ora ho da fare, devi andartene, ho un
appuntamento >>.
Con una vena pulsante sulla tempia, il moro si avvicinò. Con
sguardo a metà tra il sorpreso e l'irritato, si
fermò
davanti la grande scrivania di ciliegio, perfettamenete lucida, e
poggiò le mani sull'immenso caos di fogli e buste di snack?
<< E sentiamo, Namikaze, tu ti presenti sempre
così agli appuntameti con possibili soci? >>
Il biondo solo in quel momento, parve accorgersi dello stato
disordinato in cui si presentava, ma dal comportamento del suo ragazzo,
non dubitò che lui lo trovasse indecente e, sicuramente,
provocante. Tuttavia finse di non accorgersene intuendo il modo in cui
sarebbero
finiti.
<< Se non te ne fossi accorto, Uchiha, nel mio ufficio ci
saranno
almeno 30 gradi. E sì, in queste circostanze mi
presenterò così al so- >> La parola
gli si
bloccò. Come faceva a sapere che doveva incontrarsi con un
potenziale socio...Il dubbio si palesò sulla sua faccia.
<< Dobe, sono io il tuo appuntamento >>.
Poi, approfittando
della sorpresa, lo afferrò per il colletto della camicia e
lo
avvicinò a pochi centimetri dal suo viso. Senza interrompere
il
contatto visivo gli soffiò sulle labbra,
<< Per stavolta ti perdono. Ma solo perchè
dovevi
effettivamente incontrarti con me...>>
Accorciò ancora la
distanza, Minato sentiva l'impazienza di poter toccare quelle labbra
sottili, quasi socchiuse gli occhi. L'Uchiha si sentì
soddisfatto. Abbastanza da staccarsi velocemente per accomodarsi sulla
comoda poltrona di pelle, lasciando il suo ragazzo sconcertato e
insoddisfatto.
<< Allora, Namikaze. Vogliamo parlare d'affari?
>> . Il
biondinò grugnì, incrociò le braccia e
mise su un
adorabile broncio. A Fugaku ci volle tutto il suo autocontrollo, per
non
balzargli addosso e saltare i convenevoli.
Oh, ma avrebbe saputo fargliela pagare. Seriamente, con che diritto
mostrava al pubblico ciò che era SUO. Come osava
essere
così fottutamente sexy, senza di lui.
L'osservò ancora una volta. Kami, sexy era riduttivo. I
biondi
capelli scompigliati e umidi dal sudore, quella maledetta camicia
bianca che lo fasciava come seconda pelle, addirittura sbottonata. La
pelle dorata lucida...persino gli occhi sembravano liquidi.
Cazzo. NO. Quella strettezza al cavallo dei pantaloni non era per
niente opportuna. Con studiata disinvoltura accavallò le
gambe,
per non farsi scoprire. Improvvisa rabbia lo assalì al
pensiero
che chiunque, chiunque fosse entrato al suo posto avrebbe provato le
stesse sensazioni. Lo avrebbe desiderato, lo avrebbe immaginato in pose
che solo con Lui poteva assumere, perchè,
malgrado la sua
apparente freddezza, il suo modo di punzecchiarlo, il suo modo di
provocarlo, malgrado tutto, il baka biondo era SUO.
Minato, nel
frattempo, aveva
potuto godersi lo spettacolo di vedere un combattuto Uchiha. Sapeva
cosa voleva, così come sapeva che voleva fargli pagare il
suo
abbigliamento. Ok, se voleva punirlo..
Kami-sama, l'avrebbe accontentato! Mhm, adorava le sue punizioni.
<<
Bene, bene, Uchiha. Lo
vuoi davvero? ...Intendo, diventare mio...socio
>> . Incrociò le mani sotto il mento e
sfoggiò il più sensuale sguardo.
Dannazione. Per Fugaku, le cose si complicavano, se prima
era
riuscito a bloccare i suoi istinti, bèh, ora sentiva solo un
forte desiderio di fottere quel maledetto sfrontato sulla scrivania.
Onde evitare di emettere suoni compromettenti, il moro si
limitò ad un cenno del capo, mentre dalla sua
ventiquattrore,
estraeva il contratto. Con poca gentilezza lo lanciò al
ragazzo,
che lo prese e osservò frettolosamente. Aveva altro in mente.
<< Mhm, questo punto non mi è
chiaro, Fugaku.
>>
Sapeva che era una trappola, per tre motivi: 1, era un Uchiha e non
sbagliava mai; 2, per il primo punto, il contratto era perfetto e
chiaro; 3...aveva sussurrato lascivamente il suo nome.
Tuttavia, si avvicinò. Un attimo di stasi, in cui
le loro guance
quasi si sfioravano, entrambi si inebriarono del loro profumo,
poi...Poi fù solo passione e desiderio.
* * Minato e
Fugaku * * * Minato e
Fugaku * * * Minato e
Fugaku * * *
Dopo un bacio che rasentava l'osceno, l'Uchiha decise di fargli sentire
in che stato lo aveva ridotto. Con un gesto fluido, gli aprì
completamente la camicia facendo saltare tutti i bottoni. Una rapida e
soddisfacente occhiata a quel torace muscoloso, prima di ricoprirlo con
violenti morsi attutiti dalla lingua impertinente. I gemiti di Minato
erano quanto di più erotico avesse sentito, e lo spingevano
a
dare di più. Ma il biondo non era passivo, voleva dare tanto
quanto ricevere, così riservò al bel completo del
moro lo
stesso trattamento che aveva subito la sua camicia. Questi
ringhiò, ma solo per l'incremento del desiderio.
<< ...ah..ah..Fugahhhku...ah... >>
<< SHHH, zitto e lasciati punire ...ahahh
..doveree >>.
Velocemente, ma con dolcezza, il moro lo voltò. Erano ormai
al
limite, davvero non poteva aspettare. Realizzò uno dei suoi
sogni erotici, quando lo fece poggiare con le braccia alla scrivania, e
lo iniziò a penetrare con movimenti possenti. Alzando gli
occhi,
poi si sentì impazzire nell'osservare il loro riflesso nel
vetro. Non ci volle molto che vennero contemporaneamente.
Minato si stava rivestendo con la camicia di riserva che teneva in un
piccolo armadio nel muro. Ad un tratto un pensiero gli
balenò
nella mente, facendogli corrugare la fronte. Ora, quella non era
proprio l'espressione che vorresti vedere sul tuo amante dopo aver
fatto sesso selvaggio.
<< A che stai pensando?>>
<< mhm..è strano. Insomma il telefono, di
solito, squilla
continuamente, per non parlare del fatto che la mia segretaria mi
stressa ogni secondo. Invece, stranamente, da quando sei entrato sembra
calata la pace >>.
<< Baka, saranno coincidenze. >>
Già, proprio una serie di fortunate coincidenze.
Oh, ad esclusione della
esplicita minaccia di morte a tutto il suo staff, che aveva ammonito,
appena arrivato, sul cercarli. E all'aver staccato il centralino, e
all'aver chiuso a chiave la porta, e......Ghignò. Si, si
trattava solo di coincidenze. Coincidenze dal marchio Uchiha.
* * Minato e
Fugaku * * * Minato e
Fugaku * * * Minato e
Fugaku * * *
In breve, con
la scusa di essere soci, andarono a vivere insieme. Era più
comodo. In tutti i sensi.
Le cose procedevano a meraviglia, se non fosse per il fatto che le loro
famiglie scoprirono, che la loro relazione andava ben al di
là
dei rapporti di lavoro. La rivelazione, venne tenuta all'interno dei
loro clan, onde evitare scandali. Da quel momento, per i due ragazzi
iniziò una vera e propria guerra contro le famiglie e le
regole.
Si amavano profondamente, erano felici e già realizzati,
lavorativamente parlando, quindi le minacce scivolarono addosso come
olio. Alla fine i loro genitori dovettero accettare, ma imposero loro
delle regole. La prima, era, ovviamente basata sul segreto, nessuno
avrebbe dovuto scoprirlo, la seconda riguardava il dover garantire
l'ereditarietà per via di sangue. Praticamente avrebbero
dovuto
inscenare una farsa, con tanto di moglie e figli. Devo dirvi come la
presero?
<<
Dannazione, Fugaku! Sapevi
che i miei avevano combinato l'appuntamento, e per il mio equilibrio
mentale, non potevo rifiutarmi di andare. Merda, ci avrebbero torturato
fino all'estremo! >> Il biondo era avvilito e irritato.
Davvero
credeva che i suoi sentimenti fossero così superficiali?
Insomma, faceva parte del patto, e poi, quando ne avevano discusso,
dopo una violenta lite finita con un notevole orgasmo, lui sembrava
averlo accettato. Ok, non era stato che un ringhio, ma ...era un modo
di dire sì.
<< Tsè, e com'è che io ho rifiutato
l'incontro che
avevano combinato i miei? >>. Oh, quanto odiava quando il
suo
ragazzo faceva il saccente-superiore-bastardo.
Con rabbia crescente, gli afferrò il colletto della camicia
e lo
strattonò, sotto il ghigno di vittoria dell'altro.
Già,
perchè sapeva di aver vinto. Infatti, Minato, alla
millimetrica
vicinanza del moro, non potè far altro che sciogliere la
rabbia
e tramutarla in desiderio. Sinceramente, come poteva resistere a quegli
occhi pece, che gli trasmettevano tutta quella possessività
e
desiderio?
<< Sei un bastardo! >>. L'unica frase che
riuscì a sussurrare, prima di dar vita ad un passionale
bacio.
Una risata cristallina li portò alla realtà.
<< ahahaa, scusatemi è che siete
così carini! >>.
A parlare era stato l'appuntamento
di Minato.
Kushina Uzumachi, così si chiamava, era una bella ragazza
dai
capelli carminii e brillanti occhi verdi. Neanche a dirlo, per Fugaku
la sua figura fù un pugno allo stomaco. Ovviamente non
temeva la
competizione, era un Uchiha, dopotutto. Inoltre per quanto bella
potesse apparire, era certo di non essere inferiore....e poi,
Kami-sama, non ci voleva di certo una laurea in anatomia per capire che
non poteva dargli ciò
che gli dava lui!
No, ad infastidirlo era ciò che potenzialmente
sarebbe
diventata. La moglie del suo ragazzo. La madre dei suoi figli.
Conosceva abbastanza Minato per sapere che si sarebbe sentito legato a
lei...Avrebbe finito con discorsi sconclusionati sulla
fedeltà
coniugale e altre cagate simili e lo avrebbe lasciato. No, doveva
intervenire subito e chiarire la situazione. Assottigliò lo
sguardo e definì i loro ruoli, presenti e, soprattutto,
futuri.
<< Il dobe è mio. >> Oh,
vabbè, anche definirne uno poteva bastare.
<< Ehi, teme guarda che Io sono qua!
>> . Minato
s'innervosi, insomma parlava di lui come se fosse assente o privo di
volontà propria.
La ragazza sostenne il suo sguardo ma non smise di sorridere.
<< Si, lo so. Ma... >> Venne bruscamente
interrotta dal
moro, che al "ma", si sentì più determinato a
chiarire e,
stringendo forte a se il biondo, continuò.
<< Non ti infilerai nel suo letto, nè in
nessuna altra parte. A dire il vero, non lo toccherai mai
>>
<< TEMEEE >> Il Namikaze s'imbarazzo
terribilmente. Diamine,
doveva per forza fare il volgare? in presenza di una ragazza,
oltretutto! Spostò il suo sguardo sulla sua figura, poi di
nuovo
sul suo ragazzo....Con sgomento si accorse che i due continuavano a
parlare come se lui fosse davvero assente. E poi perchè
Kushina
non gli spiegava la situazione? Torna ad osservarla:
è
bella e fiera, lo notava da come alza leggermente il naso nel
rispondere al suo teme e....
<< Stupido ragazzino! Non ti hanno insegnato a non
interrompere
una signora!! >> ...kami, era completamente pazza! Si era
alzata
in piedi e aveva continuato a colpire con il suo indice il petto di
Fugako, per tutta la durata del richiamo.
Minato potè
percepire l'ira del suo ragazzo toccare picchi stratosferici.
Preoccupato gli strinse la mano ottenendo l'effetto sperato, lo vide
rilassare la mascella che aveva contratto. Poi si rivolse all'uragano
rosso e la invitò a calmarsi.
Il provvidenziale squillo del cellulare di Fugako interruppe
l'astiosità creatasi.
<< Mhm!
....Si......mhm....arrivo.-click->>. Che non
fosse loquace si era capito? Guardò il compagno e quasi
scoppiò a ridere alla sua espressione scettica e ironica.
<< Però! >> Disse la ragazza,
osservandolo con un sopracciglio alzato e un sorriso sarcastico.
<< Oh, questo non è niente! Di solito il
bastardo non
aggiunge parole ai suoi monosillabi, che poi osa chiamare
"discorsi". >>
<< Tzè, dobbiamo andare. Hanno bisogno di me
in ufficio. >>
<< E io che c'entro? >> Fugaku lo
guardò con la sua
solita aria saccente-scocciata. Ma quanto era scemo il dobe??? Davvero
credeva che l'avrebbe lasciato lì con quella pazza?
Kushina sbuffò, roteò platealmente gli occhi in
aria e
tornò a sedersi, attirando la loro attenzione. Peccato,
pensò. Aveva seriamente pensato di torturarlo ancora un
pò. Ma avrebbe seriamente rischiato la vita e, soprattutto,
avrebbe perso l'opportunità di sistemarsi, in un certo senso.
<< Ti conviene richiamare il tuo ufficio e spostare il
tuo
impegno. Ho qualcosa di interessante da dirti, Uchiha. E per la tua
già instabile sanità mentale, faresti davvero
bene ad
ascoltare. >>. Minato annuì e tornò
a sedersi,
facendo segno al ragazzo di fare lo stesso. Si, pensò
quest'ultimo, poteva farlo, almeno prima di ucciderla.
Dopo che ebbe ottenuto la loro attenzione, la ragazza spiegò
la
versione non-ufficiale del loro "futuro". Praticamente, lei sapeva
della loro relazione e non aveva la minima intezione di intromettersi,
anche perchè gli uomini non rientravano nei suoi gusti.
Anche
lei era gay, felicemente fidanzata peraltro. Da qui la sua idea.
<< Allora Uchiha, per quanto io trovi allettante l'idea
di
torturarti psicologicamente, trovo sia ingiusto rendere un'inferno la
vita di Minato, quindi ecco la mia proposta. Io e la mia ragazza
abbiamo il vostro stesso problema...beh, più o meno, in
fondo
siamo state abbastanza intelligenti da non farlo scoprire alle nostre
famiglie.. >>
Minato aveva osservato l'impercettibile contrarsi della mascella del
suo ragazzo così come lo sgranarsi veloce delle pupille. Ne
era
certo. Se Kushina avesse continuato a parlargi in quel modo l'avrebbe
uccisa.
<< Ehm, Kushina, dovresti arrivare al punto
>>.
La ragazza sbuffò visibilmente scocciata. <<
Ok-ok. In
pratica la situazione è questa: le nostre famiglie ci fanno
pressioni per farci sposare, le vostre altrettanto. Ergo io
sposerò Minato e tu Mikoto, la mia ragazza. Salveremo le
apparenze, avremo dei figli con la fecondazione artificiale, e vivremo
tranquillamente con le nostre metà! Anche se mi chiedo se tu
sia
proprio la metà di Minato.. >>.
Fugaku, che all'inizio del discorso si era quasi rilassato, ora era
furioso sopra ogni cosa. Il povero biondino si lasciò ad una
risata forzata, afferrò il braccio del suo amore e con una
scusa
di impellenti impegni scappò, trascinandoselo, con la
promessa
di richiamarla.
Tempo un mese da quell'incontro, i quattro convolarono a nozze.
Ovviamente il tutto seguito da i principali quotidiani, con tanto di
foto in prima pagina.
Alla foto in
primapagina del maggior quotidiano del paese,
qualcuno si domandò se i due ragazzi avessero uno speciale
legame.
Probabilmente non sembrò normale vedere un Fugaku Uchiha,
splendido nel suo smoking nero,
osservare con occhi adoranti non la sua sposa, bellissima in una nuvola
bianca,
ma il suo amico, Minato Namikaze fasciato da uno smoking bianco.
E vedere quest'ultimo ricambiare tale adorante sguardo, con uno di pari
intensità.
Nessuno, però aveva visto che, dietro a vaporose spose, i
due avevano la dita intrecciate.
Alquanto dubbiosa, seppur felicissima, fù pure la reazione
del gioiellere,
che si era visto commissionare quattro costosissime fedi.
Per giorni si chiese come, una sposa esile come Mikoto, potesse avere
le misure del dito
pari a quelle di un uomo. E viceversa per Kushina.
Solo il comodino, dall'intimità della camera da letto,
sapeva che la fede di Fugaku
aveva all'interno il simbolo dei Namikaze,
così, come quella di Minato riportava il ventaglio degli
Uchiha.
Ah, l'ho detto che il comodino era lo stesso?
Ciao a tutti.
Beh, che dire
l'ispirazione sembra essere tornata. Mi auguro che questa storia in 3
capitoli, vi piaccia. L'avevo in mente da prima dell'estate, e ora, tra
un'imprevisto e un'altro eccola qui. Tutta per voi. Fatemi sapere
com'è. Ah, immagino che gli altri 2 capitoli siano
spudoratamente espliciti sui personaggi che tratteranno, voi comunque
datemi qualche parere. Kiss kiss Frida.
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Capitolo 2 *** teme + dobe ***
sasuke x naruto
Si sarebbe detto che le premesse c'erano tutte. Che "tale padre"
equivaleva, più che mai, a "tale figlio".
Certamente l'Uchiha non l'avrebbe mai creduto possibile. No che il
Namikaze lo incitasse, sia chiaro.
Fatto sta, che quando iridi nere scivolarono su pelle dorata e natiche
sode,
decretarono le stesse loro proprietà. E così il
loro possessore.
Che, poi, questo avesse splendidi occhi blù e biondi
capelli, era sicuramente un caso.
Come il fatto che fosse figlio dell'amore segreto del padre. Tutti
casuali dettagli, senz'altro.
Ecco perchè Sasuke Uchiha liquidò il tutto con
una scrollata di spalle.
Insomma lui voleva il dobe biondo e davvero non gli interessava il
perchè. Ma il quando.
Per il come, aveva chiare idee al riguardo. E non le avrebbe discusse
con nessuno.
Tantomeno col dobe.
Agli
Uchiha piacciono i biondi.
Parte II: La conferma.
Konoha.
Presente.
Così come tutte le teorie scientifiche
necessitano di una dimostrazione per trasformarsi in "leggi", anche la
teoria che voleva gli uomini Uchiha innamorati di persone con occhi
blù e capelli biondi, trovò presto la
sua...conferma. Ora si poteva davvero parlare di "Legge degli
Uchiha".
Konoha.
15 anni prima.
Con il
passare degli anni, le due
famiglie crebbero di numero. Fugaku, il primo a sottoporsi con la
moglie all'inseminazione artificiale, ebbe due figli. Minato, invece,
non ebbe fortuna al primo tentativo, ma solo 4 anni dopo,
potè
stringere tra le braccia il suo primo e unico figlio, nato tre mesi
dopo il secondogenito Uchiha.
I tre, crebbero molto uniti, come fratelli. Itachi, primogenito Uchiha,
era un perfetto
fratello maggiore anche per Naruto, il figlio di Minato, verso il quale
provava un profondo affetto e senso di protezione. Sasuke, il
secondogenito, invece, era un bambino brillante e responsabile
che, a suo dire, trovava estremamente rumoroso e stupido il piccolo
Uzumaki. Stranamente, però, era finito più volte
in rissa
con gli altri bambini, per proteggerlo.
<< Sasu-chan...ti fa male la bua? >> Un
biondino con gli
occhioni tristi si era inginocchiato verso un bambino seduto a terra,
con i vestitini sporchi e qualche graffio sul visino.
<< Tsè, sono forte, Io. >>
Rispose, ignorando i
dolori che avvertiva dopo aver fatto a botte con altri bambini.
<< Si, lo so. Sasu-chan è il più
forte di tutti!
>> Naruto era davvero pieno di orgoglio e subito gli si
buttò addosso, bloccandolo in un abbraccio talmente forte
che
Sasuke dovette mordersi il labbro per non gemere dal dolore, tuttavia
non riusciva ad impedirsi di essere felice.
Quando tornarono a casa vennero accolti dallo sguardo rassegnato dei
loro genitori. << Uff. Stavolta a chi dobbiamo telefonare
per
fare le "vostre" scuse? >> Disse stancamente Kushina,
mentre
prendeva il telefono e la rubrica voluminosa.
<< Tsè. non dobbiamo chiedere scusa a nessuno.
Hanno
iniziato loro. >> Rispose Sasuke, mentre Naruto annuiva
convinto.
<< Certo, come sempre. >> Le due donne
erano davvero
stanche. Insomma non passava giorno che quelle due piccole pesti non
finivano in qualche guaio. E come al solito, erano loro a dover
chiamare i genitori degli altri bambini per porgere le "loro" scuse.
<< Ma è vero, Mikoto-san. Sas'ke mi ha solo
difeso.
>> Al sopracciglio scettico della donna, si
affrettò a
spiegare. << Loro hanno detto che io dovevo essere la
loro
principessa! Mi hanno preso per una femmina! Allora io li ho picchiati,
ma loro erano di più e...e allora Sasuke mi ha aiutato.
>>
Kushina cercò di sopprimere le risate. Le sembrava di vedere
la
scena...effettivamente, Naruto era molto bello e i suoi tratti delicati
e un pò paffuti lo potevano far passare per una principessa
delle favole. Lo sguardo della moretta, però, la
riportò
alla realtà. Conosceva quello sguardo da io-so-saranno-guai,
evidentemente la vicinanza con l'Uchiha aveva i suoi effetti
collaterali.
Ci sono momenti nella vita, in cui bisogna stare in silenzio,
perchè quello che potresti dire può avere delle
conseguenze. E quasi mai, sono buone.
Ovviamente Naruto non sapeva quali fossero, perchè si
sentì in dovere di specificare, di aggiungere un concetto
all'idea vaga di Mikoto e chiarire la situazione a sua madre.
<< Sasu-chan è il più forte di
tutti, ecco
perchè lo sposerò! >>.
Finì di dire con la
sua innocente convinzione, gonfiando il petto e sorridendo.
Ora, le reazioni che quelle sue parole provocarono, furono
delle
più varie: dalla rassegnazione di Mikoto allo sbigottimento
di
Kushina, passando per quella di Sasuke, sicuramente la più
inattesa. Quest'ultimo, in un primo momento spalancò la
bocca
senza riuscire ad emettere suono, successivamente, quando i suoi occhi
incontrarono sorprendenti iridi blù e un sorriso raggiante,
si
limitò a voltare il capo di lato e arrossire, mentre
borbottava
un dobe.
Col passare del
tempo, le famiglie archiviarono l'episodio come un "infantile" e
"ingenuo",
modo di dimostrarsi affetto.
Solo Mikoto, pareva dare la giusta importanza a quelle parole,
ma lo tenne per sè.
Del resto, in suo figlio scorreva il sangue Uchiha. Davvero avrebbe
potuto cambiare idea?
Dopotutto loro erano famosi, oltre per la bellezza e il genio, per la
loro testardaggine.
Quasi sorrise al pensiero della reazione del clan e, nella fattispecie,
del nonno paterno, alla notizia.
Aveva tanto ostacolato Fugaku e Minato, e preteso nipoti con
discendenza diretta...
chissà se sapeva che avrebbero ereditato gli stessi gusti,
insieme ai suoi geni.
Probabilmente no, altrimenti non sarebbero arrivati a quel punto.
Konoha.
Presente.
Erano passati gli anni, i
tre erano l'orgoglio
delle loro famiglie e la gioia per gli occhi di chi li guardava.
Itachi, mantenendo fede alle premesse di quando era bambino, si
dimostrò un vero genio. A 23 anni, aveva ottenuto una laurea
con
lode, due anni dopo gestiva un intero ramo delle imprese
Uchiha-Namikaze, con successo. Era il punto di riferimento di Naruto e
Sasuke e l'idol dei loro amici. Oh, a dirla tutta, dell'intero paese.
Itachi osservava curioso come gli appuntamenti dei suoi "fratellini",
si alternassero con uno schema ben preciso. Generalmente era Naruto, il
primo ad uscire con una ragazza, seguito puntuale da Sasuke.
Quasi
sempre, le ragazze che sceglieva il biondino avevano tratti tipicamente
asiatici, pelle chiara e capelli e occhi scuri, non che fossero
difficili da trovare in Giappone.
Sicuramente più difficile era, invece, la
scelta per
Sasuke, a cui piacevano tutt'altro tipo di ragazze. Bionde e
con
occhi azzurri, per la precisione. E queste caratteristiche
sì,
che erano rare in Oriente. Per sua fortuna, la facoltà che
frequentava garantiva un certo numero di studenti stranieri...
Ancora più curiose, erano
le motivazioni che i ragazzi davano, quando chiedevano loro il
perchè non concedevano mai un secondo appuntamento, ovvero
il
perchè "scaricavano" subito le ragazze. Sicuramente, le
più illuminanti
erano
quelle dell'Uchiha: "mhm, era troppo silenziosa", " aveva un sorriso
finto", oppure " i suoi occhi non erano di un bel blù, i
suoi
capelli sicuramente tinti". Più discrete erano, certamente,
quelle di Naruto che con una scrollata di spalle si limitava a "non era
il mio tipo". Più che uscire, i due sembravano in cerca di
qualcosa. O, meglio dire, di qualcuno. Itachi sbuffò.
Chissà quando avrebbero capito che ciò che
cercavano era
proprio davanti ai loro occhi.
Mentre i due ragazzi si destreggiavano fra numerosi appuntamenti con
belle ragazze e feste dal profumo di birra, la situazione parve
stabile. Quello che nessuno poteva immaginare era che quel periodo non
era altro che la "quiete" prima della tempesta.
Tempesta che arrivò con la forma di due occhi verdeacqua
e devastante come il fuoco che ne colorava i
capelli. Essa
arrivò durante una scatenata festa di liceo, più
precisamente nel momento esatto in cui Naruto decise di poter
"tracannare" ogni alcolico, esistente e no, senza subirne gli ovvi
effetti.
A nulla valsero gli avvertimenti di Sasuke, per altro fortemente
surclassati dai rumorosi incitameti dei suoi amici, in special modo da
quelli dell'Inuzuka, la cui voce si alzava prepotente sulle altre,
ignaro di sfiorare la morte.
Una dolorosa e sicuramente lenta morte,
che lo avrebbe colpito attraverso le candide ed eleganti mani
dell'Uchiha. Perchè due cose erano certe quella sera: primo,
Kiba sarebbe morto, la seconda, non per importanza, era che se un dobe lucido poteva
essere spaventosamente imprevedibile, un dobe ubriaco sarebbe stato
oltre modo catastrofico.
E
si sà, gli eventi di quella portata sono, quasi
sempre,
ingestibili. Per quanto Sasuke cercasse di arginali, distribuendo
sguardi glaciali e assassini a chiunque cercasse di avvicinare
l'uragano biondo, non riuscì a evitare che la tragedia,
preannunciata a suon di bevute, si compisse. E, dopo l'attimo di
distrazione che valse ad un sexy e ubriaco rossino di penetrare le sue
difese, non potè far altro che assistere sconvolto alla
sciagura.
Il suo pseudo-fratello-baka , avvolto da forti braccia che di
femminile non avevano niente, stava consumando un focoso e rude bacio
con quel maledetto rossino.
Ora, non era di certo la prima volta che vedeva Naruto baciare
qualcuno, però quei "qualcuno" erano solitamente ragazze. E
per
quanto la cosa lo avesse "stranamente", sempre infastidito, poteva
tollerarlo. Si trattava pur sempre di ragazze! Una razza a parte. Ma da
qui a un ragazzo....ne passava di acqua sotto i ponti.
Dopo qualche secondo di immobilità, speso a metabolizzare il
fatto che il suo
biondino stava baciando un ragazzo, si avventò sullo stesso
con
incredibile rapidità, per strapparglielo dalle braccia.
Incurante delle proteste dei due, se lo caricò sulla spalla
e,
in breve, si ritrovò fuori. Più difficile
fù il
riuscire a farlo stare seduto nella sua auto, mentre cercava di
chiudere la cintura di sicurezza.
Il tragitto fino alla loro villa, fù accompagnato dalle
continue
imprecazioni e sempre più stanchi tentativi di fuga del
biondino e da un Sasuke
impassibile. Chiuso nel suo solito mutismo gli occhi fissi sulla strada
e un ben più preoccupante contrarsi spasmodico della
mascella.
Arrivati nella rimessa delle auto, spense il motore e le luci. Naruto
sembrava aver riacquistato un pò di lucidità,
tanto che
decise saggiamente di tacere.
Immagini di quel bacio inondarono le
loro menti a ripetizione. Sasuke poggiò la testa al sedile e
chiuse gli occhi, lasciandosi sfuggire un sospiro. Davvero non capiva
perchè si sentiva così arrabbiato,
frustrato...consapevole. Ma di cosa? Aveva agito bene, certo.
Però...
Nel frattempo, Naruto, che lo stava osservando
preoccupato, si sentiva confuso, agitato e ansioso. Era gay? Si
può essere gay e scoprirlo a quasi vent'anni? Ma soprattutto
si
può, per un solo istante desiderare che al posto di Gaara ci
fosse il tuo migliore amico, il tuo quasi fratello?
<<
Sei gay? >> L'improvvisa
voce di Sasuke lo fece sobbalzare. Chinò il capo per evitare
quegli occhi magnetici, che lo sapeva, sarebbero stati la sua rovina.
<< No. O almeno non credo. >>
<< Hai baciato un maschio. >>
<< Già >>
<< Hai baciato un maschio e dici che non sei gay
>> Ok, ora
Naruto si stava spaventando. Da quand'è che Sasuke usava
più di due parole in una frase? Se possibile
chinò di
più la testa, quasi volesse fondersi con la costosa
tappezzeria
dell'automobile.
<< Mhmmm >>
<< ...Dobe >>
<< Te- >> Ma la frase gli morì
sulle labbra. Beh, a
essere precisi su quelle dell'Uchiha, visto che lo aveva afferrato per
la nuca premendoselo contro.
L'iniziale pensiero che si trattasse del frutto di una sorta di coma
etilico in cui era caduto, dovette lasciare le intorpidite membra
dorate, all'incredibile realtà, che arrivò
inattesa come
la lingua, fottutamente fresca e umida dell'Uchiha che si scontrava con
la sua.
Si staccarono dopo un pò, maledicendo il bisogno impellente
di
inspirare ossigeno, solo per guardarsi ansanti e arrossati, con gli
occhi liquidi di desiderio e un'erezione soffocata dai vestiti.
Naruto decise che era abbastanza
sbronzo da
poter lasciarsi andare e dopo aver imprecato un << Cazzo
Sas'ke
>> ,si avventò su quelle impertinenti labbra
che lo
avevano ridotto in quel modo. Con un rapido movimento
abbassò la
leva che permise al sedile di reclinarsi. Sentiva un violento calore
esplodergli dentro e se ne lasciò avvolgere completamente.
Sasuke provava lo stesso, se non di più. Si
abbandonò a
quell'uragano biondo, lasciò che le sue grandi mani
abbronzate
gli strappassero la costosa camicia, guadagnando quanta più
carne possibile. Ma quando questi, iniziò a dondolarsi sulla
sua
erezione, si sentì impazzire. Era arrivato il momento di
prendere in mano la situazione.
Naruto si ritrovò improvvisamente balzato sul suo sedile, e
prima di potersi chiedere come era successo e come lo stesso si
ritrovasse già reclinato, Sasuke riservò alla sua
maglia
lo stesso trattamento, prima di privarlo dei jeans e dei boxer insieme.
A quel punto, ogni pensiero razionale venne soffocato dalla sensazione
del corpo nudo del moretto sul suo, ma soprattutto dalla sua erezione
che premeva sul suo, ancora per poco, inviolato sedere.
Ripetendosi un "Tanto
sono ubriaco", lasciò che Sasuke lo riempisse
completamente...in ogni fottuto senso.
L'Uchiha perse ogni sua maschera. Per un attimo vacillò.
Credette di impazzire quando quel sodo e dannatamente stretto culo si
aprì per lui. Chiuse gli occhi, ma vedeva ancora
blù.
Naruto era ovunque. Era nell'aria che respirava col suo odore fruttato;
era sulle sue mani che lo stringevano e lo toccavano; era
nella
sua bocca col suo sapore dolce mischiato all'alcol; era intorno al suo
cazzo che lo strigeva e Kami, probabilmente sarebbe morto per tutta
quell'eccitazione!
In breve quel maledetto dobe si era impadronito di tutti i suoi cinque
sensi, e ne era certo di tutto ciò che aveva.
Probabilmente fù in quel momento che Sasuke
realizzò i
suoi sentimenti per il biondino. Naruto era suo. Naruto era sempre
stato suo e, i Kami gli erano testimoni, sarebbe stato suo per sempre.
Ora doveva solo convincerlo. Certo, sarebbe stata una vera impresa. E,
mentre i suoi occhi si posavano su labbra carnose e rosse, per poi
perdersi in un mare blù, capì che riuscirci era
per lui
una necessità.
Il mattino dopo li sorprese ancora lì, nella splendida auto
nera
di Sasuke. O meglio, Itachi li sorprese lì. Scomodamente
abbracciati e nudi. Un ghigno gli si aprì sul viso
solitamente
impassibile, poi una rapida controllata al suo orologio, gli
ricordò che fra pochi minuti suo padre sarebbe andato a
prendere
la sua macchina. E per quanto trovasse allettante l'idea di lasciargli
quel bel panorama come buongiorno, dovette convenire che sarebbe stato
molto rischioso. Insomma mica lo voleva morto!
D'altra parte quei due erano lì che si offrivano.... e
quando
mai un'Uchiha aveva sprecato un'occasione come quella. Rapido prese il
suo cellulare e scattò una foto. Mhm, due, giusto per avere
diverse inquadrature.
Così, dopo aver scattato la terza
foto ( meglio abbondare ), si premurò di aprire con estrema
delicatezza lo sportello dal lato guidatore solo per svegliarli con il
clackson, che procurò un preoccupante bernoccolo al povero
Naruto, che per lo spavento era letteralmente saltato, salvo poi
tenersi la testa che gli pulsava come un martello pneumatico.
Per non parlare di Sasuke, che si era visto sbalzare rudemente e
sarebbe di certo caduto se il fratello non l'avesse preso, mentre era
in preda a sogni perversi che riguardavano il dobe biondo.
Ovviamente nessuno dei due prese bene la presenza di Itachi. Se poi
mettiamo che questi stava sfoderando un più che soddisfatto
ghigno, beh erano sicuri guai. Grossi guai.
Naruto si rivestì in un lampo, per poi scendere dall'auto e
dileguarsi senza proferire parola, lasciando un confuso e preoccupato
Sasuke, che rivestitosi, continuava a fissare il punto in cui il
biondino era sparito. Prima di reindossare la sua solita maschera,
chiuse gli occhi e si lasciò ad un lungo sospiro.
<< beh, fratellino, immagino tu abbia finalmente fatto
centro con Nacchan. >>
<< Fan'culo >>
Mhm, a quanto pareva, la situazione non si era evoluta nel verso
giusto. Forse sarebbe dovuto intervenire,
per smuovere un pò le acque. E sapeva anche a chi rivolgersi
e,
forse, ne avrebbe approfittato per trarne il giusto profitto.
Ghignò, mentre prese il cellulare e digitò il
numero. Dopotutto non era chiamato "genio" a caso.
Il piano che studiò era perfetto, no che avesse dubbi al
riguardo, e una festa in piscina era lo scenario perfetto. Solo, doveva
iniziare a preparare il campo, magari insinuando nella mente baka dei
due, qualche tarlo. Già, un enorme e fottutamente fastidioso
tarlo della gelosia.
Fu così, che l'invito a cena di Sai, da parte di Itachi
venne
accolto con stupore e perplessità alle due famiglie. Non era
un mistero che quest'ultimo mirasse a Naruto, più
specificatamente alle sue parti basse. Nè che tra lui e
Sasuke
non scorresse buon sangue. Diciamo che i due non si tolleravano tanto,
vuoi per i
caratteri simili, o per i sorrisi finti, o per le mani
impertinenti che molestavano troppo carni bronzee, insomma, si
detestavano! E questo faceva di lui l'invitato perfetto.
A tavola, non c'era mai stato tanto silenzio, come quella sera. Chi per
curiosità, chi per irritazione, chi per imbarazzo erano
tutti in
attesa di qualcosa. Perchè sarebbe sicuramente successo
qualcosa, e il ghigno di Itachi ne era la conferma. Ora lo sguardo di
tutti vagava continuamente da Itachi a
Sasuke-ucciderò-mio-fratello,
Naruto-ma-che-ci-faccio-qui e Sai, impassibile come sempre.
Perfino i domestici, intenti a servire le portate,
erano visibilmente tesi. Per esperienza con gli Uchiha, sapevano che
poteva succedere di tutto. I loro occhi si posavano continuamente sulle
nocche bianche delle mani di Sasuke mentre stringevano spasmodicamente
le posate d'argento, come se da un momento all'altro, questi le avrebbe
usate come arma per fare una strage. Probabilmente il primo sarebbe
stato il fratello, e loro avrebbero avuto il tempo per fuggire.
Kami-sama, avrebbero dovuto chiedere un aumento!
L'improvvisa e ironica voce di Itachi, spezzò
il silenzio e gelò il sangue nelle vene dei presenti.
<<
Allora, Sai. Visto come si è fatto bello il nostro
Naru-chan?
>>.
A Minato e Fugaku caddero le posate dalle mani, provocando un
sordo rumore mentre urtavano sulla fine porcellana. Mikoto e Naruto
quasi strozzarono col filet aromatico, e presero a tossicchiare.
kushina osservava sconvolta Itachi, che sia impazzito? Del resto aveva
sentito dire che genio e follia si accompagnavano. I
domestici si
dileguarono in cucina, con più fretta del necessario. Tutto
questo, mentre un composto Sai, ignorando lo sgranarsi degli occhi di
Sasuke, si tamponava elegantemente la bocca, col tovagliolo di seta e,
dopo averlo riposto alla destra del piatto, posava lo sguardo
lussurioso sul bel biondino.
<< Effettivamente, oggi Naru-chan sembra
più bello del solito. >> Si spinse un
pò più
avanti, verso l'oggetto dei suoi desideri. << Lo hai
fatto per
me, Naru-chan? Non dirmi che ti sei finalmente convinto a uscire con
me.
>> Il sorriso sfrontato, gli morì
sulla faccia come
gli arrivò un pezzo di carne sulla fronte. Ora, lo sguardo
che
tutti avevano puntato su un irritato quanto imbarazzato Naruto si
posò su Sasuke, la cui
venetta sulla tempia sembrava sul punto di esplodere.
<< Ops. Deve essermi scappato...daltronde questo
condimento è più viscido
del necessario >> Ovviamente il doppio senso
fù
colto da tutti. Credette davvero di perdere la pazienza.
Andiamo,
c'è un limite a tutto! E il suo, aveva imparato a capirlo da
poco, aveva capelli biondi e sorprendenti iridi blù.
Era passata una settimana dalla fatidica notte in cui tutti i tasselli
del puzzle, che erano composti da quella immensa serie di sentimenti
contrastanti che avevano seguito la sua crescita col dobe, trovarono
finalmente il loro giusto posto nel quadro finale.
Inutile dirlo, tale quadro prevedeva un fottutamente sexy e ansimante
biondo sotto di lui. Ciononostante quella testa quadra si ostinava a
non accettarlo. Aveva, difatto, preso l'insana abitudine a evitarlo il
più possibile, con la conseguente e ben giustificata,
crescita
esponenziale del suo nervosismo.
Quella settimana era stata, a detta di tutti, la più nera e
terrificante. L'umore, già di per sè, pessimo del
bel
moretto, aveva toccato i picchi minimi. Irritabile, scontroso, ermetico
e violento. Perfino le sue ammiratrici più incallite
dovettero
anteporre ai loro istinti lussuriosi quelli ben più forti
della
sopravvivenza, allontanandosi dall'affascinante ragazzo.
E, a conferma che il "peggio non ha mai fine", quella cena aveva
pericolosamente peggiorato la situazione.
Fugaku aveva osservato in silenzio i vari tentativi del secondogenito,
di appropriarsi del biondino. Dapprima con curiosità e
trepidazione, poi con l'innumerevole numero di fallimenti, aveva
iniziato a provare fastidio e rabbia. Insomma, suo figlio stava minando
il noto orgoglio di famiglia, che voleva tutti gli Uchiha vincenti.
Così una sera, contravvenendo alla promessa che il suo koi
gli aveva estorto nel momento clou
della loro intimità, decise di affrontare il figlio.
Lo raggiunse in giardino, mentre era intento a osservare Naruto con un
ridotto costume a perigamba, nuotare in piscina. A dire il vero, era
più un agitarsi frenetico e rumoroso, tanto che per un
attimo
temette che stesse affogando. Si voltò verso il figlio con
l'intento di richiamarlo, o quanto meno di fargli chiudere la bocca e
darsi un
contegno, quando la sua attenzione venne di nuovo richiamata verso la
piscina. In breve ebbe la stessa deplorevole espressione di Sasuke.
Mikoto, che si era avvicinata per lasciare degli asciugamani puliti,
dopo aver visto i due, non potè far altro che ruotare gli
occhi
e sbuffare. - Tsè, Uchiha! -.
Dalla piscina, due figure erano uscite grondanti e maledettamente
sensuali, entrambi con la pelle deliziosamente bronzea e una cascata di
capelli biondi. Il più alto aveva un corpo sinuoso ma
possente,
coi muscoli ben delineati e le spalle larghe, e un sedere
evidenziato dal costume bianco che ne fasciava deliziosamente le
rotondità. Il viso, beh, se il corpo era statuario, il viso
era
un qualcosa di indescrivibile: gli occhi magnetici non avevano perso la
luce giovanile, e le labbra...Kami, a quelle il tempo aveva solo
regalato due rughe di espressione per lato, che ne enfatizzavano la
sensualità.
Fugaku si perse nelle sue osservazioni. Minato era se possibile, ancora
più bello di quando erano ragazzini. Ed era suo. Solo ed
unicamente suo. Ghignò, stasera lo avrebbe punito a dovere,
per
aver indossato quell'indecente costume. Già, lo avrebbe
distrutto...il costume, ovviamente. Mhm, magari dopo averlo osservato
bene, da vicino...Credette di sbavare, quando la sua mente
creò
una nitida e fottibile immagine del suo ragazzo a gattoni sul letto e
lui dietro...
<< Però! Ora capisco tante cose... Voglio
dire, sono uno
spettacolo! Quale uomo etero può restisterli!
>>
Le parole maliziose del figlio maggiore, lo portarono bruscamente alla
realtà. Dopo avergli lanciato una severa occhiata, si diede
il
suo solito contegno. Aveva capito? Bene, meglio per lui, avrebbe potuto
prendersi più libertà col suo baka biondo. Ormai
i suoi
figli erano cresciuti e da quello che aveva potuto osservare in questi
giorni, era certo che non si sarebbero sconvolti.
Ritornò con lo sguardo su Minato e , veramente non potette
astenersi dal ghignare. Si diresse verso l'oggetto di tutti i suoi
sogni, non senza commentare.
<< Nessuno. Ma è solo mio. >>
Il biondo si sorprese, quando sentì due braccia stringerlo
possessivamente. Certo, non aveva alcun dubbio su chi appartenessero,
quanto al fatto che lo stesse abbracciando davanti suo figlio. E anche
i suoi? Stava per scostarsi quando Fugaku gli soffiò
nell'orecchio - solo mio
-. Prima di riuscire a chiedere spiegazioni, si sentì
sollevato e condotto all'interno della villa. Dannato ero-Uchiha!
Ovviamente, così alla sprovvista non vide lo sguardo
sconvolto
che gli rivolse Naruto. Sicuramente era l'unico che non aveva ancora
capito niente. Itachi sorrise di cuore a quell'espressione.
Non
importava quanto fosse cresciuto, Naruto sarebbe rimasto sempre
deliziosamente infantile.
<< Cosa aspetti, fratellino.. Raggiungilo.
>>
<< mhm... >> Sorprendentemente,
Sasuke non rispose al
fratello in malo modo, come del resto lo stesso si aspettava. Ma si
limito ad annuire, facendo come gli aveva suggerito, sembrava in
trance. A metà strada, però si fermò e
senza
girarsi lo ammonì:
<< Non provarci nemmeno >>
<< A fare cosa? >> Itachi si finse ingenuo.
<< A spiarci, razza di bastardo. Ti ho già
lasciato passare le foto che ci hai scattato di nascosto...
>>
<< Già, solo perchè te ne ho dato
una copia, con tanto d'ingrandimento >>
<< Tsè, ringrazia solo che non l'ho detto a
mamma >>
Itachi, a quel punto, ridusse la sua risata a un lieve sorriso, che si
tramutò in una smorfia di panico quando Sasuke
proseguì
<< o meglio... a Kushina. >>
Poi, riprese la sua camminata sempre senza mai girarsi. Non aveva il
minimo dubbio che la sua minaccia avesse ottenuto il suo effetto. Del
resto l'iper-protettività di quella donna verso il dobe,
poteva
essere altamente nociva alla salute. Si fermò. Probabilmente
anche lui stava rischiando, ma alla vista di Naruto mezzo nudo, solo,
sconvolto e quindi psicologicamente cedevole, pensò che si.
Ne
valeva la pena.
<< Non è quello che penso, vero?
>>
<< Credo proprio di si, dobe >>
<< Tu lo sapevi? >> Naruto era sconvolto.
L'impeccabile
padre e l'impassibile Fugaku. Insomma, erano praticamente gli opposti
in tutto. Come potevano stare insieme..in quel senso.
Arrossì all'idea che lui e Sasuke ne erano le copie, e che
avevano gli stessi gusti.
<< Dobe, credo che tu sia l'unico a non averlo capito
prima
>> Seguì un lungo attimo di silenzio, durante
il quale,
Sasuke potè osservare l'intensificarsi del rossore sulle
bronzee
guance. Avrebbe voluto stringerlo a se, sentirne il calore del corpo,
assaggiare quelle voluttuose labbra, farlo suo ancora una volta e
legarlo a sè per sempre.
Ma non fece niente di tutto questo. Conosceva così bene quel
sexy dobe, da sapere che doveva cambiare approccio.
Lui e Naruto avevano sempre avuto un legame particolare. Forte, senza
dubbio, ma particolare. Tra loro c'era sempre stata un'irrazionale
possessività: Naruto era suo, lui era di Naruto. Per quanto
litigassero, per quanto il dobe riuscisse a farsi numerosi amici,
nessuno aveva mai potuto sostituirlo. Ghignò al ricordo di
quando erano piccoli e lui pretendeva di portarsi il biondino ovunque,
come se fosse un pupazzetto. Aveva persino litigato con Kushina:
davvero, come poteva abbracciare e baciare il dobe.
Crescendo erano diventati fratelli, migliori amici, rivali.
Ed era proprio su questo che Sasuke capì di dover far leva.
Nessuno adorava le sfide come Naruto. Ad eccezione di lui, ovviamente.
E mentre il teme era perso nei suoi pensieri, a Naruto
sembrò
strano non aver subito nessun attacco da parte sua. Insomma era da
quella fottuta sera che doveva sventare tutti gli agguati che
dell'ero-teme gli riservava. Quasi perse un battito al pensiero che per
lui fosse stato tutto un gioco. Che avesse rinunciato a lui? Che non
l'amasse? Forse non era abbastanza desiderabile...
<< Dovresti coprirti, dobe. C'è molta
umidità,
potresti ammalarti. >> Sasuke, sforzandosi di non
guardare
nessuna parte di quel bellisimo corpo, soprattutto quegli impossibili
occhioni - che sapeva, erano feriti - lo superò. Fece per
entrare in casa, quando la sua voce stupita e irritata, lo
bloccò.
<< Tutto qui? >>
<< ...di che parli dobe >>
<< Di che..?.Tu, razza di ero-teme sono giorni che non mi
dai
tregua. Ci provi continuamente! Ed ora sono qui, mezzo nudo, solo e
tutto quello che sai dirmi è "copriti che fà
freddo"?!
>>
Nella penombra, non potè scorgere il ghigno compiaciuto di
Sasuke, che per altro contrastava nettamente con le parole incolori che
gli rivolse.
<< Tsè. Non sò a cosa ti riferisci.
Inizio
seriamente a pensare che oltre che dobe, tu sia egocentrico e
visionario >>
Non appena il cervello confuso di Naruto registrò le accuse,
non
ci vide più. Un'improvvisa e violenta rabbia lo avvolse
completamente, oscurandogli la ragione. In un attimo lo raggiunse e gli
afferrò bruscamente il colletto inamidato della camicia.
Sasuke
ebbe appena il tempo di scorgere una luce rossa nel blù,
prima
di avere le labbra divorate dalle calde e morbide gemelle, la lingua
coinvolta in un vortice di umido e delizioso sapore e l'olfatto
violentato dal suo assuefante odore fruttato.
Ancora una volta Naruto lo stava avvolgendo.
Dovette davvero far violenza ad ogni suo senso e desiderio per non
lasciarsi andare. Quando si separarono, indossò la sua
migliore
maschera, lasciò che le mani nelle tasche si stringessero
per
soffocare il desiderio di afferrare quello sfrontato adone, e farlo
subito suo lì, sul bordo piscina.
<< Mi riferisco a questo, stupido teme! >>
Ora avrebbe dovuto risponderlo per le rime, mettere una volta per tutte
in chiaro chi conduceva il gioco, ma Naruto era lì, che
l'osservava con quei suoi occhi liquidi di desiderio e speranza, con le
sue labbra gonfie e tremanti, e davvero non potè dire nulla,
perchè le sole parole che avrebbe voluto dirgli, urlargli
erano
"si, stupido dobe, ti amo, ti voglio". Ma sapeva anche che non poteva.
Non era ancora il momento giusto. Quindi si limitò a
voltargli
le spalle e ad allontanarsi.
<< Sul serio dobe, dovresti coprirti e andare a
letto. >>
Naruto avvertì una spiacevole sensazione di formicolio alle
mani, dovuta alla mancanza del contatto col teme. Si leccò
le labbra per assaporare ancora il sapore fresco e delicato del
bastardo. Poi ghignò. Per quanto lo chiamasse dobe, Naruto
aveva notato i suoi occhi brillare di desiderio, e aveva capito
perfettamente il suo piano. Sasuke puntava sul suo lato orgoglioso, lo
stava sfidando a conquistarlo. Stupido teme! Ma stavolta non l'avrebbe
assecondato. No.
Questa volta lo avrebbe fatto impazzire, entro la fine della settimana
si sarebbe arreso. E ripensando alla sua pelle candida e tonica, si
leccò nuovamente le labbra. Davvero non vedeva l'ora che si
arrendesse.
Probabilmente,
quella sera Naruto si rese conto
dell'attrazione per il bel moretto, per la prima volta.
Probabilmente quella sera fù l'inizio della loro
turbolenta storia, come coppia.
Tuttavia chi li conosceva bene e li aveva visti crescere insieme,
sapeva che essa aveva origini molti, molti anni addietro.
Ma era davvero importante farglielo notare?
To be
continued.....
...... Sorpresa!! Non sono
morta....almeno non ancora e a dirla tutta mi aspetto di vivere ancora
a lungo.... =_="
Beh, almeno avrete notato che non ho perso il vizio di dilungarmi nei
miei vaneggiamenti. Ma torniamo a noi ^^! Avrete sicuramente notato la
mia assenza totale negli aggiornamenti...(ok, magari no. e qui la
classica, quanto azzecata palla di fieno che rotola solitaria). Sta di
fatto che ho perso l'ispirazione. Ogni volta che mi accingevo a buttar
giù qualcosa....niente, foglio immacolato. Anche ora, non so
se sia tornata..
Chi ha seguito questa storia dall'inizio sà che è
di tre capitoli. Ognuno è dedicato ad un Uchiha e relativo
biondo, e doveva essere autoconclusivo, ma le SasuNaru mi sfuggono
sempre. Dopo settimane di tagli e modifiche non sono riuscita a fare
meglio di così.
L'ultimo capitolo, dedicato a Itachi includerà anche la fine
di questo. Davvero, ragazze credo sia la soluzione migliore che il mio
povero cervello sia riuscito a trovare....pazientate e siate clementi.
Ed ora i ringraziamenti alle vostre splendide recensioni ^____^:
ryanforever
Ciao cara, come al solito mi
onori della tua presenza ^^. Mi fà piacere che la storia
ti piaccia. Riguardo a Itachi, devo ammettere che non ho ancora deciso.
Come vedi
non ho dato un fratello a Naruto..credo sarebbe stato troppo scontato.
Comunque sì,
il partner sarà uno dei due che hai detto. Ma ancora non
sò quale. Tu chi preferisci?
Un bacione ^_-
Lucylu
Ciao, mi fà davvero piacere che la storia ti
piaccia. Tranquilla, chi è senza peccato
scagli la prima pietra...seriamente come potevano Minato e Fugaku aver
da ridire?
Spero che anche questo capitolo ti piaccia. kiss
Any Ikisy
Ciao tesò, si è vero è tanto che non
aggiorno, ma che dire non riesco proprio. Che dici di
questo capitolo? Ti piace? Spero di sì, e grazie ancora per
aver commentato. Un mega bacio ^^
Capitatapercaso
Ciaoooo! Grazie, le tue recensioni sono sempre ricche di complimenti.
Che dici di questo capitolo?
non sai quanto mi ha fatto faticare. Essendo una coppia scontata, ho
dovuto eleborarne molto i contorni,
tant'è che non sono riuscita a concluderla. Beh, divideranno
la scena con Itachi e ...
Kissoni ^^
azrael
Ciao ^^. Grazie, la tua recensione è
bellissima. Oltre che utile, ovviamente.
Condivido con il tuo pensiero sull'esprimere giudizi affrettati.
Tuttavia, spero di averti
conquistata con questo capitolo. Inoltre hai toccato un tasto, per me,
dolente. Sinceramente
anche io non sono convinta della scelta sulla sessualità di
Kushina e Mikoto..
Fin dall'inizio ho creduto di aver esagerato, insomma anche loro gay?
Però mi è sembrato l'unico modo per nn far
soffrire nessuno.
Fondamentalmente io adoro i lieto
fine, e non credo che loro sarebbero state contente
di sposare uomini che non possono amarle....a meno che anche loro...
Grazie ancora, spero mi seguirai ancora. ^^
Quistis18
Ma ciao, stellina!!^^ Grazie per aver lasciato un commento
anche a questa storia.
Si, anche io credo di aver osato troppo con KushinaMikoto, non mi
piacciono molto insieme.
Diversamente adoro FugaMina *__*. Mi fa piacere che tuttosommato la
storia ti piaccia.
Che ne pensi di Itachi? Suggerimenti?
ilarione
Ciao ^^. Grazie mille per la recensione. Si, anche io
adoro Kushina. E' davvero una grande!!!
riguardo a Sasuke e Fugako....che dire tale padre tale figlio, eheheh.
Scusa il mostruoso ritardo, mi auguro che continui a seguirla. Alla
prox. kiss kiss
SaChan 4ever
Ciao, tante grazie per la tua recensione....molto breve, sì.
Ma decisamente
esplicativa. ahahaha grazie ^^ Kiss
yaoi4life
Cara, grazie infinite per la recensione. ^^ Scusa l'immenso
ritardo....ma l'ispirazione và e viene...
nel mio caso + và e meno viene =.=" Comunque spero che
continuerai a seguirla.
PS: Complimenti anche a te! le tue ff mi piacciono tantissimo!!!^^
Kiss kiss
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