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Lista capitoli: Capitolo 1: *** capitolo 1: Un ritorno inaspettato *** Capitolo 2: *** capitolo 2: Primi batticuori *** Capitolo 3: *** capitolo 3: Ritornare a pensarti *** Capitolo 4: *** capitolo 4: Chiarimenti per metà *** Capitolo 5: *** capitolo 5: ti sfioro...ti sento...scusami... *** Capitolo 6: *** Capitolo 6: Loveless *** Capitolo 7: *** capitolo 7: Io & te...un bacio mancato *** Capitolo 8: *** capitolo 8: Tremori *** Capitolo 9: *** Capitolo 9: Proposte *** Capitolo 10: *** capitolo 10: Voglia di chiarimento?no...voglia di te *** Capitolo 11: *** Capitolo 11: So che non ci sei *** Capitolo 12: *** Capitolo 12: unanswered questions *** Capitolo 13: *** Capitolo 13: Preparativi *** Capitolo 14: *** Capitolo 14: La festa dei noi *** Capitolo 15: *** Capitolo 15: I non ricordi che fanno male *** Capitolo 16: *** Capitolo 16: Un bacio rubato che profuma d'amore *** Capitolo 17: *** Capitolo 17: The melody of love *** Capitolo 18: *** Capitolo 18: l'inizio... *** Capitolo 19: *** Capitolo 19: Tu sei mia…sei sempre stata mia… *** Capitolo 20: *** Capitolo 20: incancellabile *** Capitolo 21: *** Capitolo 21: Quando due si lasciano *** Capitolo 22: *** Capitolo 22: Confessioni sotto voce *** Capitolo 23: *** Capitolo 23: Ti lascio...ti amo...ti...! *** Capitolo 24: *** Capitolo 24: Un sospirato noi! *** Capitolo 25: *** Capitolo 25: ti amavo ancora prima di conoscerti *** Capitolo 26: *** Capitolo 26: Alla luce del sole! *** Capitolo 27: *** Capitolo 27: oh mamma mia! *** Capitolo 28: *** Capitolo 28: Ho capito di amarti mille volte più dell'infinito *** Capitolo 29: *** Capitolo 29: Una storia già scritta *** Capitolo 30: *** Capitolo 30: I A YOU *** Capitolo 31: *** Capitolo 31: Il mio peccato *** Capitolo 32: *** Capitolo 32: è tardi per perdonare! *** Capitolo 33: *** Capitolo 33: di bene in meglio...! *** Capitolo 34: *** Capitolo 34: Un quasi matrimonio non troppo tranquillo! *** Capitolo 35: *** Epilogo: Tutto bene quel che finisce bene!! ...o quasi... ***
Capitolo 1 *** capitolo 1: Un ritorno inaspettato ***
Capitolo 1
Salve
a tutti…questa è la primissima storia che scrivo, non
sono molto brava e spero che comunque sia di vostro gradimento…
Lasciate
una recensione,,bella o brutta che sia, perché in entrambi i
casi non potrebbe che farmi piacere. Desidero molto migliorarmi e non
c’è niente di meglio di farlo anche con delle critiche!
Grazie in anticipo per chi leggerà!!
Capitolo
1: Un ritorno inaspettato
Casa
Beltran.
Quello
sarebbe stato un giorno speciale, non solo per me, ma anche per la
maggior parte degli ex studenti della Prettiland School of Arts.
Già...quel
giorno sarebbe ritornata Patty, la mia cara amica Patty!
Cinque
anni...erano passati esattamente cinque anni da quando lei, Carmen e
Leandro erano dovuti partire per la Spagna per motivi lavorativi, e
adesso potrò rivederla.
Potrò
di nuovo abbracciarla forte, ridere e arrabbiarmi allo stesso tempo
per il suo comportamento ingenuo, confidarmi con lei, trascorrere
interi pomeriggi a ballare, cantare, scherzare e spettegolare sulle
Divine.
Ma,
in fondo, questo era impossibile, perché quello lo facevamo
quando avevamo quindici anni e adesso avevamo la bellezza di
vent’anni…
Già…vent’anni…e
loro erano ancora divise in Popolari e Divine, come delle ragazzine.
Ma si sa, il lupo perde il pelo ma non il vizio! Sarebbe stato troppo
strano cambiare e, infondo, a tutti stava bene così.
Con
questi pensieri nella testa, andai in bagno, decisa a farmi una bella
doccia.
Quella
mattina ero sola a casa, perché tutti erano già usciti.
Tutti…incredibile
pensare a come le cose erano cambiate in cinque anni.
Quando
finimmo la scuola, io, Matias, Tamara, Fabio, bruno e Gonzalo ci
affittammo una bella villetta nell’ex quartiere di Leandro.
Certo, era molto imbarazzante stare sotto lo stesso tetto con Gon,
però poi ci avevo fatto l’abitudine ed eravamo diventati
tutti una grande famiglia.
Ovviamente,
però, non si poteva mai stare in pace, perché c’era
sempre un via vai continuo di gente.
Finalmente
io e Matias avevamo realizzato uno dei nostri sogni:vivere insieme
per conto nostro in una bellissima casa piena di amici.
Matias…il
mio caro e dolce fratellino…
Chissà
se Patty ne era ancora perdutamente innamorata o il tempo le avesse
fatto dimenticare quell’amore non corrisposto e rimarginato le
ferite, che la relazione tra lui e la vecchia Tontonella le aveva
fatto.
Quante
giornate passate a consolarla, a convincerla che quello stupido di
mio fratello alla fine si sarebbe accorto di che persona
straordinaria avesse vicino e dimenticasse completamente quella super
oca di Antonella.
Anche
se, in verità, per Matias non era un vero e proprio amore non
corrisposto, perché lui considerava Patty un’amica, ma
era Cleopatra la protagonista principale dei suoi sogni.
Certo...un
po’ da ridere c’era…mio fratello che di giorno
amava Antonella e di notte voleva Cleopatra e nel frattempo
considerava Patty un’amica, quasi una sorella... non
dimenticherò mai la faccia che fece quando scoprì che
Patty e Cleopatra erano la stessa persona. Per fortuna, però,
dopo poco tempo che mio fratello aveva scoperto che Patty e Cleopatra
erano la stessa persona, cominciò ad innamorarsene pazzamente.
Peccato, però, che non sia durata…adoravo averla come
cognata!
Mi
infilai sotto la doccia e il potente getto d’acqua ebbe il
potere di svegliarmi e di farmi accorgere di quanto fossi
tremendamente in ritardo!
Così,
uscita dalla doccia e ricoperto il pavimento d’acqua, mi
catapultai nella mia stanza, in cerca di qualcosa da mettermi.
Non
potevo fare tardi! Non oggi!
Trovai
un jeans e una canotta nera nel mucchio d’abiti sulla mia sedia
e mi vestii alla svelta.
Uscii
da casa, dove una leggere brezza mi accolse e mi scompigliò
dolcemente i capelli.
Corsi
a perdifiato da casa mia alla nostra ex scuola e mi fermai soltanto
quando arrivai all’entrata per riprendere un po’ di
fiato.
Riempiti
un po’ i miei polmoni e diminuite le fitte nello stomaco,
ripresi a correre, dirigendomi alla fontana, sicura di trovare lì
tutti gli altri.
Quando
arrivai, tutta la “banda” era già lì e
avevano una faccia tutt’altro che amichevole…
-Finalmente!-
esclamò un ironico Gonzalo –ti avevamo dato per
dispersa! Ma non lo sentivi il cellulare?-
-No…ehi,
sono in orario o mi sbaglio?- ribattei io. Certo ero in un leggero
ritardo, però farmelo pesare in quel modo!
-Sei
in orario se fossi ancora una quindicenne rompipalle che deve entrare
a scuola, ma visto che non lo sei e aggiungerei anche da un pezzo,
NO, non sei in orario. Sai quanto è stato difficile convincere
Ines e farci fare una festa nella nostra vecchia scuola - dopo avermi
sorbito anche la ramanzina di mio fratello, Dio decise che non era
abbastanza, perché proprio in quel momento arrivò la
persona più odiosa, prepotente, superficiale, montata,
egocentrica e insopportabile di quel pianeta: ovvero la nostra
carissima Tontonella!
Antonella,
con i suoi modi di superdonna, seguita dalle altre divine, andò
ad attaccarsi al braccio del suo fidanzato.
-Bruno,
love, cosa ci fai con queste sempliciotte? Hai deciso di rovinarmi la
giornata già di prima mattina?- la voce sprezzante di
Antonella mi diede leggermente sui nervi e stavo quasi per
risponderle adeguatamente, se non fosse stato per le adorabili
braccine di mio fratello che mi tirarono verso di lui.
Lasciami
andare! Continuavo a
pensare. Fammi sbranare
quella vipera!
Ma
niente! Mio fratello continuava a tenere saldamente le mani sul mio
braccio, impedendomi così di scaraventare Antonella al di la
del sistema solare.
Decisi
che era inutile lottare contro mio fratello, quindi, dopo essermi
ricomposta, invitai l’allegra compagnia ad entrare a scuola,
per organizzare la mitica festa di bentornato alla nostra Patty.
Appena
entrati nell’aula di danza, cominciammo a dividerci i ruoli:
Guido, Alan, Matias e Felipe si dedicarono alle decorazioni; Gon,
Santiago e Fabio alla musica; Io, Sol e Tamara al cibo.
Ovviamente
le Divine andarono a sedersi sugli scalini del palco, guardando con
occhi sprezzanti e divertiti i nostri preparativi, mentre
borbottavano tra loro.
Per
Patty decisi di ignorarle completamente e rivolgere il mio unico
pensiero alla festa, quando mi accorsi che...mancava la torta di
bentornata!
-Ma
chi doveva andare a prendere la torta?- esclamai agitata, guardandomi
intorno, ricevendo solo occhiate di diniego.
Ok.
Era ufficiale: mi stava venendo un attacco di panico!
-Dovevo
andarla a prendere io…-mi girai verso il ragazzo che aveva
parlato, sicura che dopo sarebbe diventato cibo per cani. Davanti
invece mi trovai solo Bruno con un’aria afflitta e mortificata.
Ed
ecco che tutti i miei propositi omicidi sparivano. Era noto ormai a
tutti che, la faccia di cane bastonato di Bruno riusciva ad
impietosire e convincere tutti e proprio per quella faccia che molte
volte si è salvato un’altra cosa…ma su! Non
diventiamo volgari adesso!
-Va
bene- cominciai, respirando a fondo e pensando a una soluzione.
–Bruno esci dalla scuola senza farti vedere da Germano e vai
alla pasticceria, tanto è vicina. Ma mi raccomando: non farti
vedere per nessuna ragione da Germano!Comincerebbe a farci le solite
storie…sai che era contrario a questa festa…-
Bruno
si precipitò fuori dall’aula e io cominciai a guardarmi
intorno per vedere a che punto erano gli altri.
Avevo
le mani piantate sui fianchi e continuavo a girare su me stessa per
osservare tutta la stanza. Certo che era una bella idea organizzare
una festa di bentornata per Patty nella nostra vecchia scuola!
Il
mio “balletto” finì quando due braccia forti mi
circondarono da dietro.
-Sei
terribilmente bella quando sei assorta e agitata...io aspetto sempre
che tu mi dia un’occasione…-
Il
fiato caldo di Gonzalo mi pizzicò il collo, mentre il contatto
del mio orecchio con le sue labbra, aiutò il rossore che già
mi era venuto per le sue parole.
Non
sapevo cosa rispondere e quella braccia forti che mi stringevano non
mi aiutavano di certo.
Tornai
in me quando sentii che qualcuno mi stava fissando.
Infatti,
due occhi bellicosi e accessi da quella che io interpretai come
gelosia, mi fissavano con incredibile intensità, quasi
volessero penetrarmi l’anima.
E
poi lo vidi.
Vidi
lo sguardo ferito di Guido e quegli occhi che prima erano così
arrabbiati, ora delusi e scoraggiati.
Decisi
che era arrivato il momento di mettere fine a quel contatto tra me e
Gon, girandomi e allontanandomi da lui.
-Senti…ho
tante cose a cui pensare adesso…scusami- detto ciò me
ne andai o per meglio dire scappai.
Involontariamente
mi voltai verso Guido, che, però, non mi guardava più e
dedicava la sua totale attenzione allo striscione che pendeva
alquanto a destra.
-Non
capisco perché vi date tanto da fare per quella
provincialotta. Secondo me non c’è niente da
festeggiare-
Le
parole di Antonella mi riportarono con i piedi per terra, e facendomi
staccare per un po’ la spina dal pensiero di Guido e di tutto
il resto.
-Si
da il caso, che a noi importa che Patty ritorni e siamo contenti di
festeggiare per questo. Perciò, dato che non sei la benvenuta
né tu ne la tua combriccola di dementi, puoi anche andartene,
che nessuno piange- le risposi io battagliera, godendomi appieno il
gesto stizzito di Antonella e delle altre Divine, che poi, tutto
questo divino non so dove sia.
Non
riuscivo proprio a capire cosa ci trovasse Bruno in una come lei.
Certo,
era carina, ma il suo pessimo carattere annientava tutto il resto.
Bruno mi era sempre sembrato...non so...diverso. E pensare che prima
della partenza di Patty lui…vabbè...quella era un’altra
storia.
Antonella
stava per rispondermi. Lo capii da come si alzò e veniva verso
di me. Ma dovetti ricredermi, perché si piantò in mezzo
alla stanza, guardando incredula alle mie spalle.
Per
curiosità mi voltai a guardare quale cosa divina avesse
bloccato Antonella e in poco tempo anche io assunsi la sua stessa
espressione.
I
ragazzi, vedendoci imbambolate così, accorsero preoccupati
verso di noi, non accorgendosi minimante di ciò che stavamo
guardando.
Quando
anche gli altri si voltarono, lo stato di imbambolamento fu generale.
Nessuno
riusciva a credere a ciò che stavano guardando, me compresa.
Infatti,
davanti a noi c’era Patty, ma non era più la ragazzina
bruttina e senza curve, bensì una bellissima ragazza.
Quello
non era un cambiamento! Era una totale trasformazione!
La
“nuova” Patty aveva i capelli scalati e un po’
mossi, i grandi occhialoni e l’apparecchio erano scoparsi, al
loro posto c’erano degli occhi profondi e furbi e un sorriso
dolcissimo.
Era
diventata più alta, il seno più abbondante e le gambe
snelle e ben tornite.
Teneva
per mano un ragazzo altrettanto carino.
Più
alto di lei di parecchi centimetri, forse alto quanto Bruno, i
capelli neri un po’ lunghi e dal taglio sbarazzino, due
profondi occhi azzurri e un fisico che lasciava capire che molto
probabilmente fosse un calciatore.
Quella
non era Patty…non poteva essere lei.
Incredibile
quanto fosse cambiata in cinque anni…era diventata un’altra
persona, quasi irriconoscibile.
Ma
sinceramente che fosse cambiata non mi importava granché. Mi
interessava solo che lei fosse tornata.
Perciò
quello che volevo dirgli lo pensai solo e in quel momento non glie lo
dissi...
Dopo cinque anni mi ritrovavo di nuovo
all’entrata della Prettiland School of Arts.
Quella scuola mi aveva completamente
cambiato la vita: avevo trovato un padre, conosciuto gente fantastica, mi ero
innamorata, avevo sofferto, riso, vinto, perso, gioito e pianto.
Avevo conosciuto le persone più importanti
della mia vita. Avevo conosciuto lui.
Lui…lui che mi aveva gettato via come una
scarpa vecchia.
Inizialmente non volevo andare in Spagna,
ma poi, quel paese che mi sembrava così lontano da tutto ciò che era il mio
mondo, diventò un porto sicuro.
Un luogo che mi avrebbe permesso di stare
lontano da lui e dal vuoto che mi aveva lasciato dentro.
Così, quando partii salutai tutti tranne
lui... per la verità da quella sera non ci eravamo più
visti e questo ben presto diventò il mio grande rimpianto.
Lui mi aveva illuso, era vero, ma almeno
vedendolo avrei potuto far capire al mio cuore che la vita andava avanti anche
senza di lui e che se era felice così lo sarei stata
anche io, non tanto per me, quanto per lui.
Avevo cominciato a mentire a mia mamma e a Giusy, dicendo loro che io stavo bene ormai e
che ognuno nella vita fa delle scelte, perciò se era successo quello che era
successo era perché così era stato deciso, così aveva voluto il destino, quindi
era inutile piangere ancora.
In realtà, di notte, quando nessuno poteva
vedermi, io piangevo e chiedevo a Dio cosa avessi fatto di tanto grave da
meritarmi quello, perché a tutti tranne che a me era dato di essere
felice. Quindi più stavo male e più fingevo, ripetevo
in continuazione che mi era passata, che ormai era inutile stare male.
Ben presto però, quella che era una bugia,
si trasformò in convinzione, una convinzione che mi
faceva stare meno male.
Adesso, per fortuna, era tutto finito.
Avrei potuto guardarlo negli occhi e
parlargli normalmente, senza che anche solo il fatto di incrociare il suo
sguardo mi avrebbe fatto soffrire.
Patty era cambiata. In tutto. Tutto di me
ora era diverso.
Dopo un’altra occhiata alla scuola, mi
voltai verso Jhonny e gli sorrisi dolcemente.
Ora tutto il mio mondo era lui.
Il passato non mi importava
più. Adesso il mio presente e futuro era lì e mi
teneva per mano.
Ci guardammo ancora e lui, con la mano
libera, mi accarezzò la faccia, come per infondermi più coraggio e dirmi che lui era lì e ci sarebbe sempre stato.
Così, ci addentrammo nella scuola e
percorremmo i corridoi. Quei corridoi che mi erano così familiari, che avevo
tanto amato e odiato allo stesso tempo.
Eccola.
L’entrata dell’aula di danza. Dove tutto era cominciato e tutto, cinque anni fa, era
finito.
Mi preparai mentalmente e sentimentalmente
a varcare quella soglia.
Mi fermai lì e inspirai affondo.
-Entriamo?- la voce calda
e rassicurante di Jhonny mi convinse a fare quel passo decisivo.
Cosa sarebbe cambiato?cosa avrei trovato?
Appena entrata mi rilassai
e il mio cuore riprese a battere.
Niente. Niente era cambiato.
Infatti, come sempre, ritrovai Antonella e Giusy a
litigare e i ragazzi che le ignoravano, per mantenere una sorta di loro
equilibrio mentale.
Antonella stava avanzando verso Giusy, ma
poi si fermò, guardandomi con occhi spalancati.
Dopo un po’ anche Giusy si voltò e mi fissò
proprio come Antonella.
Oh Giusy...la mia Giusy...
Avevo gli occhi lucidi. Li guardai uno ad
uno. Quanto mi erano mancati.
In cinque anni avevo sentivo la loro mancanza,
ma solo adesso capivo quanto.
Tutti loro, chi più chi meno, erano
cambiati, ma mai quanto me..
Pensando questo feci
un mezzo sorriso amaro. Cambiata, già. Quanto? Tanto. Per chi? Per me…per lui. Perché? Perché…la domanda a cui non ho
mai trovato risposta.
Avere tutti gli occhi addosso cominciava a farmi
innervosire un po’, infatti strinsi di più la mano di Jhonny.
-Ehi ragazzi ho
preso la torta!-
Il mio cuore perse un battito. Ecco perché
mi ero rilassata, lui non c’era.
Chiusi impercettibilmente gli occhi e
cercai di controllarmi e di imporre al mio cuore un ritmo regolare.
La sua voce...Dio quanto mi era mancata!
Nonostante questo, però, non avevo la forza per voltarmi e incrociare di nuovo il suo
sguardo.
Cominciai a sudare freddo e ad agitarmi
ancora di più.Jhonny sembrò
accorgersene, perché mi tirò verso di lui.
Lui sapeva tutta la storia, perciò
interpretai quel gesto come una sorta di marcamento di territorio e non per
aiutare me.
-ragazzi ma che avete?-
sorrisi. Non mi aveva
ancora vista.
Decisi per l’entrata con effetto, perciò mi
staccai da Jhonny e lentamente mi voltai verso di lui.
-Ciao Bruno- due semplici parole, che
ebbero lo stesso effetto che la sua voce aveva fatto poco fa
su di me.
L’enorme scatolone che aveva in mano gli
cadde e provocò un tonfo sordo.
Anche lui, come gli altri, cominciò a guardarmi.
So, quasi per certo, che lui provasse quello che provavo io. Sapevo che io ero mancata a
lui, forse non proprio quanto lui a me, ma gli ero mancata.
Occhi negli occhi.
Avevo ragione a pensare che tutto fosse passato quando
reagivo così?
Quell’atmosfera strana e pesante venne interrotta dalla voce di Antonella, che si era
risvegliata nel momento in cui aveva notato che il fidanzato si era
letteralmente imbambolato a guardare la sua nemica.
-Bruno, darling, hai visto un po’ chi è
tornata?-
-si, ho notato- le
rispose lui, gli occhi ancora nei miei.
Lo sguardo di Antonella
e Jhonny passava da me a Bruno e in entrambi cresceva la gelosia verso di noi.
Il braccio di Jhonny si strinse con
incredibile possessività intorno alla mia vita e, sia io che
Bruno, ci svegliammo dallo stato di trans in cui eravamo caduti.
-Quanto mi sei
mancata...-questa volta era stata Giusy a parlare. Gli occhi lucidi e una mano
davanti alla bocca.
Mi guardava come se fossi un’allucinazione,
frutto, probabilmente, della sua voglia di avermi lì.
Le mie labbra si distesero in un sorriso.
Si, Giusy. Anche tu mi sei mancata, non sai quanto.
In un attimo ci corremmo incontro e, prima
di abbracciarci come due disperate, ci guardammo intensamente di nuovo.
-Quanto mi sei
mancata, non ce la facevo più…-mi confessò lei tra i singhiozzi.
In poco tempo tutto il gruppo delle
Popolari si strinse a noi, chi con gli occhi lucidi, chi già piangendo.
Bruno non era venuto a salutarmi, ma potevo
sentire il suo sguardo fisso su di me.
Quel groviglio di gente si staccò da noi e io e Giusy riprendemmo a respirare di nuovo regolarmente.
-Mi devi raccontare tutto!-cominciò lei con
voce rotta dal leggero pianto –e quando dico tutto…intendo tutto!-sottolineò la parola tutto lanciando un’eloquente occhiata
a Jhonny.
-Bhe…credo sia ora di fare le
presentazioni- era arrivato il momento, anche se credo
che si era capito tutto. Con la coda dell’occhio seguivo i movimenti di Bruno,
intento a raccogliere quello che era rimasto della torta.
-Ragazzi…vi presento Jhonny…il mio ragazzo-
dopo la mia ultima affermazione un altro tonfo
interruppe il silenzio.
-le cose non cambiano mai-cominciò stizzita
Giusy verso di me, per poi girarsi furiosa verso Bruno –ma
la vuoi smettere o no con quella torta?! Ormai già è rovinata, è la ventesima
volta che cade! E che cavolo!-
Cominciai a ridere di gusto. Ah che bello
essere a casa.
-Scusate, non vorrei interrompere questa
felice riconciliazione-la voce di Antonella ruppe
quella bella atmosfera e mi fece ricordare quanto la odiassi –vorrei ricordarvi
che avevamo avuto il permesso solo per la prima ora e che dopo io, Anto the
best, devo andare in radio-
A quel punto scoppiai in un’altra fragorosa
risata.
-Certo che alcune cose non cambiano mai- e
ridevo ancora –ti credi ancora il top del top? Ma
quanto sei…- un’altra risata interruppe le mie parole –vabbè…lasciamo stare,
non mi va di rovinarmi la giornata con cose e soprattutto persone così inutili-
Un altro silenzio calò nell’aula. L’avevo detto
io che ero cambiata…finalmente ero riuscita a tenere testa a Tontonella e
questo mi dava un senso di serenità incredibile.
-Senti Jhonny, ci vediamo stasera?-al segno
di assenso di Jhonny, gli diedi un bacio sulle labbra
–ci vediamo dopo allora, ciao-
Dopo che Jhonny sparì oltre la porta, io mi
girai verso i miei più cari amici. Quanto ero felice di essere lì!
-ragazzi…Patty è tornata!quanto sono
contenta!- dopo queste parole mi gettai di nuovo su
Giusy, che mi accolse a braccia aperte.
Da quel giorno, le Popolari riebbero la
loro leader.
Io e Gonza stavamo
percorrendo la strada per ritornare a casa, ognuno perso nei propri pensieri.
Il mio era sempre lo stesso da questa
mattina: Patty.
Era cambiata. E
tanto anche.
Il bruco che diventava una bellissima
farfalla.
Avevo sempre saputo che in cinque anni
sarebbe cambiata, ma non immaginavo in quel modo. Adesso era una splendida
ragazza che superava di gran lunga Antonella.
Antonella...
Stavamo insieme da quattro anni, ma in
tutto questo tempo ogni suo bacio non mi mandava in tilt
come il sorriso di Patty.
Credevo che dopo cinque anni l’avessi del
tutto dimenticata, che il mio cuore sarebbe stato capace di continuare a
battere anche dopo aver incrociato il suo sguardo. Ma,
in realtà, perdermi nei suoi occhi aveva su di me lo stesso effetto di allora.
Stamattina non potevo credere a quello che
stavo guardando. Non riuscivo a convincere il mio cervello che quella ragazzameravigliosa fosse
Patty.
Adesso era più…più…nessun più. Si poteva
descrivere con una sola parola:donna.
Si, perché Patty ormai era diventata una
donna.
Non era più la ragazzina ingenua e tormentata
da Antonella e a cui era proposto sempre di fare la finta fidanzata, no, adesso
era diventata incredibilmente bella e consapevole di questo.
Io ero certo, però, che per quanto potesse essere cambiata, rimaneva sempre la mia dolce Patty.
Un ghigno si dipinse sul mio volto.
Mia. Non lo era mai stata. Lei non lo aveva
mai voluto e io non glie lo avevo mai permesso.
Avevo le mani ficcate nelle tasche dei jeans e calciavo di tanto in tanto qualche piccola
pietra della strana.
Sospirai. Adesso non bastava
più sognarla tutte le notti, lei doveva tormentarmi anche di giorno.
-Stai pensando a quello che penso io, vero?- se ne uscì all’improvviso Gonza, guardandomi
fisso.
-Mi spieghi perché io dovrei pensare a
Giusy?- la voce scocciata e la mente altrove.
-Non mi riferisco a Giusy, ma a Patty-
ecco. Adesso la mia attenzione era completamente per mio
fratello.
-E perché tu staresti
pensando a Patty?- avevo usato un tono più irritato di quello che avrei voluto.
Gonza inarcò le sopracciglia, fermandosi dibotto. –saresti
geloso anche di me? Perché lo sai, io…-
-Amo solo Giusy, è lei quella che voglio.
Lo so Gonza, me lo ripeti almeno cento volte al
giorno- lo interruppi io spazientito. –e poi io non
sono geloso di Patty-
Mio fratello scoppiò in una fragorosa
risata, stringendosi la pancia con le braccia.
-Mi fai morire Bruno
quando fai queste battute- un’altra risata interruppe la quiete di
quella strada.
Mi urtava i nervi quando
faceva così. Mi toccai il pearcing che avevo un po’
più sotto delle labbra a sinistra, gesto tipico di quando ero nervoso.
-Senti Gon, io non sono geloso di Patty e
poi figuriamoci di te! L’argomento è chiuso, se non ci credi è un problema tuo- feci secco e alquanto velenoso.
-Certo che sei di un’antipatia...allora
vuoi dirmi che non ti importa che è fidanzata? Guarda che è parecchio carino- fece lui in un tono strano.
Era una sfida? Aveva quel tono che usava
per farmi confessare qualcosa e questo non mi piaceva per niente.
-Si, proprio molto carino. Sembra che l’ha pescato in un catalogo come si fa con i mobili-
Mi guardai un po’ intorno, scorgendo da
lontano due bambini che giocavano a pallone le parco del quartiere.
Mio fratello aveva la voce ironica e le
braccia incrociate. –E questo lo chiami non essere
geloso?-
Alla mia ennesima occhiataccia, questa
volta alquanto omicida, Gon capì che era meglio starsene zitto e farsi gli
affari suoi. Infatti si massaggiò una spalla e guardò
altrove.
Ricominciammo a camminare, mentre il
silenzio regnava attorno a noi. Com’era tranquillo quel quartiere a quell’ora, se non fosse stato per l’interrogatorio mirato ad
urtarmi i nervi di mio fratello, quella sarebbe stata una piacevole
passeggiata.
Il mio pensiero corse di nuovo a lei.
Era tornata ormai e adesso non sarebbe più
stato così facile far finta che lei fosse solo un
ricordo lontano, perchè lei adesso era lì e i miei sentimenti si ripresentavano
ancora più forti di prima.
Capitolo 3 *** capitolo 3: Ritornare a pensarti ***
E posto anche il terzo capitolo, visto che fino ad ora nessuno mi ha
ancora lapidato XD
E posto anche il terzo capitolo, visto che
fino ad ora nessuno mi ha ancora lapidato XD
Grazie tante!!!Soprattutto
a chi recensisce, ma anche a chi legge soltanto!! ^__^
Bhe…a parte questo schifoso modo per dirvi
quanto sono contenta che la storia vi piaccia almeno
un po’, voglio ringraziare soprattutto:
Sana
e Akito: ma non c’è di cheee!!ahahah XD e non preoccuparti per
il teso, mi fa assolutissimamente piacere!
Summers84:
se
ne leggi poche, sono contentissima che la mia ficcy
per te sia tanto carina da entrare in quelle poche!!(spero
di essermi spiegata XD!!)
sabry99: Mi inchino a
questo complimento! =P è una delle cose più carine che una
persona potesse mai dirmi!!grazie grazie grazie!!
ella96: ma è logico che è
una Patty/Bruno!!! Non potrebbe essere altrimenti!!^///^ Adoro questa coppia e
mi dispiace che ce ne siano così poco fifanfic su di loro!! Comunque
aggiorna presto anche tu!!sono impaziente di leggere la tua ficcy!!!
E dopo questa interminabile “introduzione”, ringrazio infine anche
tutte le visite e vi lascio alla ficcy!!
Besos!!
DarkMoon
Capitolo
3: Ritornare a pensarti
Io, Tamara e Giusy stavamo
in un carinissimo bar del centro.
Parlavamo da ore, come se il tempo si fosse
fermato etornato
indietro.
Tutto sembrava come allora, quando ero
ancora una ragazzina incerta e insicura e tutto mi sembrava strano.
C’era un via vai di gente continua: chi
entrava e usciva dal bar, ragazze di tutte le età che si fermavano a ogni vetrina attratte, probabilmente, da ciò che non
sarebbero mai riuscite a comprare o indossare, c’erano coppiette felici e altre
un po’ meno, maa noi questo non
importava, ci importava solo di essere insieme e recuperare il tempo perso.
Mi ero fatta raccontare
tutto dalle ragazze, così sono venuta a sapere che adesso Giusy, Tamy,
Fabio, Gonza, Mati e...Bruno vivevano insieme in una bella villetta.
Mi sentii un po’ strana, forse leggermente
delusa. Non era mai stato un mistero che “da grandi” sarebbero andati a vivere
insieme, però, una volta, nel progetto dovevo esserci anche io.
Anche io dovevo andare a vivere con loro, il
nostro sogno di sempre. E invece non ho potuto fare
niente di tutto ciò. Non ero nemmeno potuta crescere
con loro.
Venni a sapere anche che Sol stava da tre
anni con Santiago e vivevano in una bella casetta, dove San le preparava ogni
sorta di prelibatezza.
Mi venne da sorridere. Ricordo quando
Santiago le preparava a me le sue innumerevoli delizie e io, troppo imbarazzata
per dire di no, mangiavo tutto, fino allo sfinimento
quasi.
Quanti chili sarò
ingrassata? Adesso che ci penso credo un bel po’!
Sol si era un po’ staccata dal gruppo, così
come Santiago. Preferivano passare le loro serate insieme e senza la comitiva.
Mati era ancora single.
Feci un risolino. Magari adesso avrei
qualche possibilità di ritornare con lui. Peccato, però, che io non sia più
innamorata di lui e da un pezzo anche.
Come lo avevo amato, più di me stessa. Era
un amore senza futuro però e adesso che ci penso non credo che a lungo andare saremmo stati compatibili.
Io per lui sarei rimasta a Buenos Aires e
non sarei mai cambiata e io avevo un disperato bisogno
di cambiare.
Dovevo cambiare per me stessa, per sentirmi
meglio e cominciare ad accettarmi.
Seppi anche che il mitico trio della scuola
esisteva ancora e, dopo cinque anni, Giusy non riusciva
a scegliere tra Guido e Gonzalo.
Bhe…io una soluzione glie l’avevo data:
fidanzati con Gonzalo e prenditi Guido come amante!
Ci saremmo fatte un sacco di risate per
proteggere il “segreto”.
In realtà, con il carattere di Guido non
penso proprio che sarebbe riuscito a reggere la
situazione.
Tamy e Fabio stavano
insieme da parecchio tempo e non avevano nessuna intenzione di lasciarsi più.
Antonella e Bruno stavano insieme da
quattro anni…
Diciamo che stanno da quattro anni ufficialmente
insieme, perché prima della mia partenza io li ho visti che...e Anto mi disse
che...
Basta Patty! Non rievocare quei ricordi, ti
faresti solo male.
Prima di ritornare in
Argentina, decisi che avrei cancellato tutto. Sarei stata di nuovo
amica di Bruno e non gli avrei più permesso, ne a lui che a Tontonella,
di farmi del male.
Era stato difficile dimenticarlo, ma adesso
avevo Jhonny ed ero felice.
Lui mi dava tutto ciò di cui avevo bisogno
e poi io…io l’amavo.
-E così sei fidanzata eh…dai raccontami
tutto! Voglio anche i dettagli più piccanti!- fui
riportata alla realtà da Giusy, che con voce maliziosa e sguardo furbo mi
chiedeva i “retroscena” di quella storia.
-Come vi siete conosciuti?- Tamara era molto interessata, anche perché aveva sempre avuto un
debole per le storie romantiche.
-Ci siamo conosciuti a
un corso di canto e danza a Barcellona. Ci siamo ritrovati in coppia per caso e
all’inizio non ci sopportavamo granchè.
Io odiavo il suo atteggiamento da playboy e
lui non sopportava niente del mio carattere. Così, come vi ho detto, ci
trovammo in coppia per una gara di ballo. Dovendo passare molto tempo insieme
cominciammo a parlare e ad apprezzarci, capendo che in fondo ci
eravamo sbagliati entrambi sul conto dell’altro.
Un giorno lui mi chiese di uscire e io
accettai. Uscimmo insieme per circa un mese e poi lui mi chiese di diventare la
sua ragazza e io accettai. Non c’è niente di così Romantico, Tamy, mi dispiace,
è solo una storia come le altre- aggiunsi dopo,
vedendo lo sguardo un po’ deluso di Tamara.
Stavamo ridendo e scherzando tra di noi, quando al nostro tavolino si avvicinarono
quattro ragazzi.
-Ciao bellezze, siete
sole?- esclamò il primo, con un sorriso affabile.
Tutte e tre ci guardammo
contemporaneamente negli occhi, per poi rispondere ai ragazzi.
-In questo momento si-rispose Tamara.
-Possiamo sederci?- chiese uno dei quattro,
un ragazzo alto e magro con degli stupendi occhi castani.
-Certo certo-risposi cordiale.
Una volta che i ragazzi si sedettero,
cominciammo a parlare.
-Piacere- cominciò un ragazzo biondo –io
sono Lucas, lui e Morgan, Jacque e Romi- a uno ad uno
si presentarono: Lucas era biondo e con un fisico atletico, Morgan era alto,
magro e castano, Jacque era anch’egli biondo ma con qualche lentiggine e Romi
aveva una carnagione mulatta e gli occhi verdi.
-Piacere. Io sono Patty, lei e Giusy e lei Tamara-
-Siete fidanzate?-chiese Romi. Aveva un
accento strano, probabilmente era inglese..
-Si…dispiaciuti?-chiesi io. Tamy e Giusy si
voltarono verso di me con un sorrisino e con una muta
domanda negli occhi:da quando ero così sfacciata?
- Dipende- mi rispose
Lucas, che non aveva smesso di guardarmi e cercare di “sedurmi” con lo sguardo
da quando era arrivato.
-Da cosa?-
-Io sono già stato con ragazze già
fidanzate, non sono geloso- un ghigno si dipinse sulle sue labbra e mi si fece
più vicino –e poi io ottengo sempre quello che voglio-
Decisi di giocare un po’ anche io e mi
avvicinai terribilmente al suo viso, tanto chi l’avrebbe più rivisto?
-Bhe…io non sono come tutte le altre…decido
io quando e se voglio farti “ballare”. Andiamo
ragazze…-aggiunsi io dopo un po’, sempre guardandolo intensamente negli
occhi.
Feci un’uscita trionfale e, mentre mi
tiravo dietro Giusy e Tamy che trattenevano a stento
le risate, mi allontanai sculettando leggermente, sicura che Lucas mi stava
osservando piuttosto interessato.
Già…da quando ero diventata così sfacciata?
Gli Scratch erano tutti riuniti alla loro “base” con
l’intenzione del tutto diversa da quella per cui si
erano riuniti, ovvero provare.
Gonzalo, reduce da una nottatina accesa, stava
svaccato sul divano e un braccio piegato sugli occhi.
Fabio pensava alla sua dolce e bella Tamara, con lo
sguardo fisso nel vuoto e l’aria sognante. Era incredibile quanto fossero sdolcinati!
Matias era intento ad un’accanita partita a poker
con Alan che, a quanto pareva, lo stava letteralmente stracciando.
Santiago non era presente all’appello, come
succedeva ormai da quasi tre anni a quella parte.
Io, invece, stavo seduto su una piccola poltrona,
con l’i-pod nelle orecchie e la mano destra che scandiva
il ritmo sulla gamba.
Avevo gli occhi chiusi e mi concentravo al massimo
sulla canzone per non pensare alla confusione che avevo in testa.
Ero anche un po’ nervoso visto che la notte
precedente non avevo dormito sempre poi a causa dello
stesso motivo!
Ormai credevo davvero che non l’avrei
più rivista, che ero riuscito a colmare la delusione.
All’inizio non riuscivo a capire perché lei, quella
che si definiva la mia migliore amica e dopo quello
che era successo tra noi, non mi avesse detto che sarebbe dovuta partire.
A dirla tutta ero
arrabbiato anche per il fatto che quel giorno non mi avesse salutato. Possibile
che contavo così poco? Era stata così brava a fingere per tre anni un
sentimento che non esisteva?
Così, appena lei partii mi fidanzai con Antonella,
non perché l’amassi ancora, ma perché era totalmente diversa da Patty.
Cominciai a prendermela con chiunque pronunciasse
solo il suo nome e odiavo quando Giusy leggeva a tutti
le sue lunghissime lettere.
Diceva che era felice, che tutto andava bene, che c’erano
delle novità, ma non aveva mai accennato alla GRANDE novità.
Aveva un ragazzo! E non
aveva detto niente! Come aveva potuto cancellare tutto? Perché
era partita senza degnarmi nemmeno di un saluto?non meritavo nemmeno quello?
Così Gonzalo mi ha visto arrabbiato ogni giorno di
più.
Mi aveva detto di non mettermi con Antonella, perché
prima o poi lei sarebbe ritornata e io avrei dovuto
affrontare i miei fantasmi. Non credevo, però, che quel giorno sarebbe arrivato
e così sono rimasto davvero fregato…
Io però amo Antonella...la amo...la
amo...no??
Tutta “l’allegria” di quella stanza venne interrotta dall’entrata di tre ragazze:Tamara, Giusy e
Patty.
La sua risata aveva svegliato tutti e il
suo profumo inondava dolcemente tutta la stanza.
Era entrata bella e sorridente e tutto
intorno aveva preso a girare.
-Ragazzi ho una
notizia da darvi…-comincio Giusy –Mati, Gon, Fabio e Bruno vi presento la
nostra nuova coinquilina!- finì indicando Patty.
Avete presente quando
nei cartoni animati c’è una gocciolina sulla testa dei personaggi? Ecco, io
credo di avere quella gocciolina in questo momento.
Se pensavo che fino a quel momento era una
situazione terribile, adesso era proprio una catastrofe!
Possibile che non me ne capitava una
giusta?
-E, ovviamente, con lei ci sarà anche
Jhonny, la casa è grande e ci staremmo benissimo-
Ecco. Adesso non era più una catastrofe, ma
un’apocalisse!
Perché quella situazione mi sapeva tanto di io, lei e l’altro??
Mentre tutti accoglievano la notizia con gioia,
io restai seduto e mi passai una mano sulla faccia.
Mi voltai e incontrai gli occhi di Gonzalo.
Sisi fratellino, i
veri guai stavano per cominciare!
Capitolo 4 *** capitolo 4: Chiarimenti per metà ***
Capitolo 4: Chiarimenti per metà
Capitolo
4: Chiarimenti per metà
Stavo seduto sul divanetto della mia
stanza, cercando di mettere insieme l’imbroglio di parole nella mia testa per
scrivere una canzone almeno decente.
Erano ore ormai che ero chiuso là dentro
con la chitarra in mano e mi erano uscite solo due parole in croce.
In realtà ero chiuso dentro solo per
evitare di incontrare Patty e Jhonny e di pensare che avrebbero dormito nello
stesso letto.
-Sei scappata via da me…-niente…erano solo
quelle le parole che mi uscivano e di certo in una
canzone non potevano esserci solo quelle!
Preso da un moto di stizza gettai la
chitarra sul divano, appoggiando i gomiti sulle ginocchia e calcandomi la
faccia tra le mani.
Ero troppo preso dai miei pensieri e infatti non sentii la porta che si apriva.
-Ehi…-
Alzai il viso e vidi mio fratello, che
stava con una spalla appoggiata al muro e le braccia incrociate.
-La tua allegria è sempre più contagiosa-
-Senti Gon non ho proprio voglia delle tue
battutine sarcastiche, quindi per favore, sloggia!-
-Ma quanto sei acido! Ero solo venuto a vedere
come stavi, visto che sono delle ore che ti sei
rinchiuso qua dentro- si staccò dal muro e si svaccò sul divano di fianco a me.
-Non mi sono rinchiuso. Stavo
scrivendo-cercai di giustificarmi.
-Ed è perché non trovavi le parole di una
canzone che quando sono entrato ho trovato quel quadro
pietoso e drammatico? Dai Bruno non prendermi per il culo,
sono tuo fratello e ti conosco bene-
-Ti senti realizzato se confermo la tua
teoria?-replicai io con un po’ di stizza.
Odiavo quando usava quel tono da onnipotente.
-E tutto questo è perché Patty è tornata? Non
dovrebbe essere una cosa bella?-
-No che non lo è Gon! Prima del suo arrivo
vivevo tranquillo e invece in meno di ventiquattro ore mi ha stravolto la vita
e non c’ho parlato ancora!pensa poi quando lo farò!-
-Sappiamo entrambi che prima non è che le cose fossero diverse da come sono adesso.
L’unica differenza è che ora lei non è un fantasma che vive solo nei tuoi
ricordi, adesso devi venirci a contatto tutti i giorni
e affrontare una volta per tutte le cose che avete lasciato in sospeso- Gonzalo
si accese una sigaretta e gettò il pacchetto sul tavolino un po’ più lontano.
-Ecco un altro problema Gon. Non posso
affrontare quello che abbiamo lasciato in sospeso, perché non lo so. Non so perché
è partita all’improvviso senza dirmi niente e senza nemmeno salutarmi-
-Da oggi fino a non si sa
quando vivrete insieme e vi vedrete praticamente tutti i momenti, cosa
pensi di fare?evitarla e non rivolgerle mai la parola? Si creerebbe in casa un
clima troppo teso. Quindi prima parlate e prima le cose si risolvono-
Mio fratello rendeva la situazione più
facile di quello che era. Non potevo andare da lei e dirle “senti scusa ma si può sapere perché dopo tutto quello che c’è stato
tra noi mi hai cancellato?”! oltretutto adesso aveva
un fidanzato e perciò le cose erano meglio che restavano sepolte dov’erano.
-Credo che la soluzione migliore è quella
di dimenticare tutto, compresa lei e ricominciare tutto come se fosse una
semplice amica- sentenziai alla fine, ancora con la mente persa e lo sguardo
vuoto. Mi passai una mano tra i capelli, chiudendo gli occhi.
-Bruno senti- aprii
gli occhi e lo riguardai. Adesso era del tutto serio –qualsiasi amore che possa
essere definito con questo nome è difficile da
dimenticare. Se poi è un amore impossibile e con delle cose
in sospeso lo è ancora di più. Il bene che vuoi alle persone non
scompare perché così hai deciso tu. Se è destino che deve finire, succederà quando verrà il momento giusto-
Quelle parole mi colpirono molto e non
potevo smettere di guardare mio fratello.
Aveva ragione…aveva tremendamente ragione, ma io non potevo fare altro.
-Non importa Gonza…io adesso sto con
Antonella ed è sempre stata lei quella che volevo. Patty è fidanzata e le cose
devono rimanere così. Anche se ci vorrà tempo diventeremo di
nuovo amici. Solo questo e basta…-
-A questo punto se vuoi raccontarti questa bugia è un problema tuo. Non c’è peggior sordo di chi
non vuol sentire!- Gon si alzò e si diresse verso la
porta.
-Certo che è un problema mio!non mi sembra che lo abbia accollato ad altri!-
Credo che prima di uscire e sbattersi la
porta alle spalle mi abbia mandato a fanculo...
Ma lui non poteva capire...
In fondo non sarà poi così difficile come diceva Gon dimenticare Patty…in effetti non era nemmeno
successo chissà che…
Però perché più penso questo e più il cuore mi
fa male?
Sentii di nuovo la porta
aprirsi e, sicuro che fosse Gon, non guardai nemmeno chi entrava.
-Ma sei un’ossessione oggi! Ti avevo detto di
lasciarmi stare!- certo che mio fratello è proprio un rompipalle
quando ci si mette!
-Scusami…non volevo
disturbarti...- alzai immediatamente gli occhi e incontrai quelli di Patty.
Restammo così per alcuni minuti, finché non
fu lei a interrompere quel silenzio.
-Scusami…torno dopo se adesso non è il
momento…-
Era vero che era cambiata, però restava comunque la dolce e timida ragazza che avevo conosciuto e
voluto bene.
Le mie labbra si distesero in un sorriso
dolce e la invitai a sedersi accanto a me.
Sembrava titubante, poi
però sembrò prendere coraggio, perché venne a sedersi, anche se con una
certa distanza.
-Volevi dirmi qualcosa?-cercavo di apparire
tranquillo e rilassato quando dentro di me avevo di tutto tranne che quello.
Lei sembrò stranita da questa sorta di
freddezza, infatti cominciò a mordersi le labbra e a
torturarsi le mani.
-Niente...ero
venuta a salutarti, visto che prima non c’è stato modo...-
-Ah...bhe…adesso l’hai fatto…-
-Guarda che se mi stai cacciando me ne vado
subito, non preoccuparti!- ribattè stizzita, girandosi del tutto verso di me e
perdendo la timidezza di prima.
-Non ti stavo cacciando…era solo una
constatazione- cominciai a giocare con il mio pearcing
e aspettavo che lei mi rispondesse.
-Capito…senti vado
subito al sodo. Dovremmo vivere insieme e credo sia meglio avere un rapporto quanto meno civile!-
-Certo, come vuoi…-
Si alzò, ma poi a metà stanza si fermò, si
girò e ritornò a sedersi.
Cos’altro aveva da dirmi?
Sembrò che mi leggesse nella mente, perché
la risposta arrivò subito.
-Sai…-cominciò estraendo qualcosa dalla
tasca –in Spagna, mentre rifacevo la valigia, tra il mucchio di cose vecchie ho trovato una nostra conversazione scritta su un foglio…-
-Davvero? E di
cosa parlavamo?- chiesi curioso. Possibile che l’avesse conservato tutto questo
tempo?
-Te lo leggo subito…-aprii il foglietto,
ispirando forte, per poi cominciare -allora...
devo solo capire dove comincia…dunque "sei ancora mio frato*?" "domanda stupida.."
"E' una promessa?" "eeeeeeh un'altra domanda stupida.. " "allora mi dovrai sopportare..." "ok"
"ok...lo sarai per sempre?" "se non muori mentre
cerchi di strozzarti con Antonella…" "ok allora se vivo sei e rimani
mio frato?" "Eh!" "Mi credi?" "E' finito lo
spazio! comunque si!"-
Credevo di
morire. Ricordo benissimo il giorno di quella conversazione, ma rileggerla lì,
dopo tutto quello che era successo, dopo tutti quegli
anni e con lei mi faceva uno strano effetto.
Avevo gli
occhi lucidi e potevo sentirlo. Anche lei, però, sapevo
che provava i miei stessi sentimenti, perché mentre leggeva il foglietto le
tremava la voce.
-Ed ecco che cadiamo in una valle di lacrime sommersi da dolci
ricordi...-cercai di ironizzare un po’.
Si era creata
nell’aria una tensione incredibile e lei continuava a non parlare e a guardare
il biglietto.
-scusa…-fece lei sorridendo appena –non era
mia intenzione...-continuava però a non guardarmi…
-Patty guardami- quando lo fece, ripresi a
parlare –abbiamo “litigato” per ragioni che io nemmeno conosco, ma probabilmente
per te erano cose importanti. Ma non bisogna necessariamente ricordarsi solo per
questi "errori", ti volevo bene e continuo a volertene, anche se
forse siamo radicalmente cambiati, ma sinceramente, in
questa realtà così piena di seghe mentali, gente depressa, chenon sa fare altro che desiderare di scappare via..
beh, spero sinceramente di poter ricostruire una sincera amicizia con te, anche
se dovessimo impiegarci anni-
-Avevo deciso
di leggerti questo biglietto un po’ per provocazione, forse perché desideravo
avere una risposta da te e, sinceramente, sentendola sono contenta di averla fatta..anch'io ti voglio bene e lo sai...è vero...ci sono
rimasta male per tante cose...abbiamo gestito male il nostro rapporto...ma siamo
sempre fratello e sorella no?- mi chiese con la sua aria da bambina e le guance
rosse.
Inspirai
forte. Perché quella domanda mi faceva così male?
Forse perché era considerare Patty come una sorella che mi faceva male…
-guarda, non
sono abituato a citare le frasi di una pubblicità, ma in questo caso è una
frase piuttosto azzeccata: “Gli amici sono i fratelli che ti scegli”, nel bene
o nel male, anche se così diversi, così lontani (e anche con il DNA totalmente
diverso), a distanza di anni, si.. siamo sempre
fratello e sorella-
Era meglio
risponderle così. Saremmo di nuovo diventati grandi amici e tutto avrebbe
ripreso a circolare normalmente.
La nostra era una storia che non poteva funzionare e prima me lo sarei
impresso nella mente e prima avremmo cominciato a vivere meglio.
-è una promessa?- mi venne un risolino. Stava
ripetendo le stesse parole del bigliettino...Dio quanto era fantastica...era
troppo perfetta per uno come me…
-è una verità assoluta, non c'è granchè da promettere.
Ce lo siamo promesso in passato, e nonostante gli alti
e i MOLTObassi, siamo ancora qui. Direi che più di così, non si può, neanche con un contratto
firmato col sangue-
- allora mi dovrai sopportare- sorrise con quel suo
sorriso indimenticabile, che, ogni notte nei miei sogni, mi faceva
felice e dannato al tempo stesso...ah…le cose con lei avevano proprio un sapore
diverso...
- non mi sono mai tirato indietro- ci guardammo
per un tempo indeterminato negli occhi, per poi prenderci per mano.
Il contatto con la sua mano mi provocò un brivido
per la schiena e sono certo che anche per lei era lo
stesso.
-Sono contenta che abbiamo parlato…dovevo togliermi un peso enorme…ma per
fortuna adesso tutte le cose sembrano sistemate…-
-Già…-lasciai la sua mano
e le diedi un bacio sulla guancia, vicinissimo alle labbra. Rimasi ancora molto
vicino a lei e la guardai intensamente negli occhi –bentornata mia dolce Patty…-
Mi alzai e lasciai la
stanza. Avevo il cuore che mi batteva forte e le gambe molli.
Tutto si era sistemato o,
almeno, così sembrava…
In realtà, però, entrambi
sapevano che quella non era una vera riconciliazione,
poiché avevano lasciato in sospeso parecchi argomenti e che prima o poi tutti i
nodi sarebbero venuti al pettine…
Era una bella giornata di
fine settembre e io pattinavo tranquillamente per le strade del mio quartiere.
Indossavo un pantalone molto stretto giallo,
una maglia con le maniche bombate azzurra e un corpetto dello stesso colore del
pantalone.
I miei lunghi capelli
erano mossi dal leggerissimo venticello e il fatto che per strada non ci fosse
nessuno mi rilassava ancora di più.
Pensavo alla situazione
strana in cui mi trovavo da ben cinque anni e mi ripetevo da sola quanto fossi
stupida.
Possibile che non ero
ancora in grado di scegliere tra Guido e Gonzalo?
Probabilmente il mio
cuore sapeva già la risposta, solo che non volevo ammetterla dato che avrebbe fatto male a uno dei due e questo per me era
insopportabile.
Dato che ero immersa nei
miei pensieri non badavo molto a dove andavo, infatti
inciampai in un sasso, Sarei certamente caduta se due braccia forti non mi avessero
sorretta.
Così, in meno di dieci
secondi, mi ritrovai stretta a un ragazzo che non
sapevo chi fosse.
Però, mi bastò inalare il suo
profumo per capirlo.
Chiusi gli occhi e mi
abbandonai a quel dolce abbraccio.
-Vedi di stare attenta la
prossima volta...io potrei non esserci sempre...-
Perché la seconda frase mi
suonava con un significato diverso?
Mi staccai e, guardandolo
diritto in faccia, mi portai le mani ai fianchi, con la mia solita aria di
sfida.
-Mio caro Guido io non ti
ho mai chiesto di esserci sempre e non mi sembra di averlo fatto nemmeno oggi!
Mi stavi seguendo?-dissi con tono mezzo scherzoso e
mezzo serio.
Lui mi sorrise e scosse
un po’ la testa.
-Dio
quanto sei bella Giusy...- sembrava quasi una rassegnazione che un complimento.
Era un periodo che non riuscivo più a capirlo...i suoi gesti e le sue parole non
coincidevano...forse si stava cominciando a stancare?
A questo pensiero ebbi
una fitta nello stomaco. Sarebbe mai potuto accadere che Guido andasse via
dalla mia vita?
-A
cosa stai pensando?-
-A...a niente...-
-Impossibile…quella tua
testolina pensa sempre qualcosa…sei un essere troppo diabolico per non pensare
niente!- scoppiò a ridere e si avvicinò molto a me.
-Ah, io sarei un essere
diabolico? Ma lo sai che...-
-Ma ti amo anche per questo...-
le mie parole vennero interrotte dalle sue.
Sgranai lo sguardo e
probabilmente avevo anche la bocca leggermente aperta.
Eccolo...eccolo di nuovo
quel suo sguardo...quello da cucciolo ferito...
Tanto tempo fa quello
sguardo fu uno dei principali motivi che mi fece innamorare pazzamente di lui.
-Cos’hai oggi Giusy? Non è da
te essere così silenziosa...e non credo siano state le
mie parole, perché lo hai sempre saputo che ti amo...-
-U...una cosa è
ipotizzarlo e una cosa è sentirlo...-
-Stai con me Giusy...- mi
prese per la vita e mi attirò a sé. I nostri nasi si
sfioravano e potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra. –stai con me Giusy
e te lo ripeterò ogni attimo della tua vita...-
Mi sentivo
male...non ce la facevo a reggere quella situazione...
Non era mai stato
esplicito in cinque anni come in quel momento.
Io, però, dopo cinque
anni non ero ancora in grado di affrontare tutto ciò...
-Lasciamo Guido…-feci,
staccandomi quanto lui me lo permetteva.
-Ah già dimenticavo- mi rispose, questa volta staccandosi lui del
tutto. –a te piace essere stretta così solo da Gonzalo! Bhe scusami se mi sono
permesso di toccare sua maestà! Comincio a pensare che a te piaccia avere il
piede in due scarpe…-
Lo guardai e scossi la
testa. Non avrebbe mai capito quello che io provavo. Era sempre stato così. Era
troppo impulsivo e...e idiota!
-Sei
uno stupido Guido...io me ne vado...- lo superai ancora scuotendo la testa.
Lui diede un paio di
pugni dell’aria, per poi girarsi verso di me.
-Giu...- non continuò, perché
io ero già lontana. –cavolo!- si passò una mano tra i capelli, poi anche lui si
girò e se ne andò dal lato opposto.
Io e
Tamara
camminavamo nel parco, tenendoci per mano e parlando, come al solito, di tutto
e di niente.
Erano quasi sei anni che
stavamo insieme, ma starle accanto mi provocava lo
stesso brivido del primo giorno.
Parlava ininterrottamente
da un’ora, ma a me non importava, perché adoravo ascoltarla.
Adoravo persino il suono
della sua voce e i suoi grandi occhi verdi mi
trasmettevano tutto il calore del mondo.
-Scusami...parlo sempre io...forse ti sto
annoiando...- mi chiese lei timida.
-No, Tamy, ma che
pensi...sai che con te non mi annoierei mai...-
Ecco...i complimenti
erano la base migliore per lanciare brutte notizie...
-Senti amore...-
-Si Fabio?-
-Ecco...mamma mi ha
obbligato di andare in Spagna da lei a festeggiare tutte le vacanze di natale
insieme e ovviamente dovrà venire anche Antonella...-
In ogni singola parola
del discorso pensavo costantemente “oddio adesso mi ammazza”,
ma Tamara si limito a staccarsi da me e camminare da sola davanti a me.
Dopo un paio di minuti si
voltò e mi guardò con quella sua finta aria calma...
Adesso cominciavo ad aver
paura sul serio...
-Fabio Lama Bernardi!-
quando cominciava con il nome completo non era MAI un
buon segno. –E io dovrei rovinarmi le vacanze di Natale per passarle con
Antonella?! E poi questo sarebbe stato il primo Natale
passato con Patty!!-
-Si amore lo so. Però i
miei me lo chiedono ogni anno e questa volta non potevo inventare ancora scuse!-
-Ma Fabio! Sai che a Natale
ho quasi le uniche vacanze dal film!- sbuffò pesantemente e si voltò dall’altro
lato.
Dimenticavo che era
diventata una famosa attrice...quanto mi faceva ingelosire questa storia e poi Quan( non so se si scrive così XD) era sempre all’agguato!
-Tamara mi
dispiace...facciamo una cosa...io vado e tu rimani qui...-feci un risolino che feci fatica a trattenere. La lontananza era l’ultima arma
che potevo usare per convincerla.
Infatti lei sbuffò ancora una
volta, poi venne ad abbracciarmi.
-Va bene Fabio, verrò con
te...però che sia l’ultima volta in tutta la nostra
vita!-
-Perché tu conti di restare con me per tutta la vita?- la punzecchiai.
-Cosa vorresti
dire?- fece allontanandosi, ma non staccandosi del tutto dall’abbraccio. –Certo che conto di stare con te per tutta la
vita...-
Mi addolcii ancora di
più. Come avrei potuto vivere una vita intera senza il mio angelo?
-Scherzavo Tamy...non
immagino nessuno con me se non tu...sei i battiti del mio cuore...senza di te
non c’è vita...-
Ci guardammo ancora negli
occhi, poi Tamara si avvicinò a me e mi diede un
leggero bacio, che io non aspettai ad approfondire.
Il
mio cure, la
mia mente, i miei polmoni, me...erano pieni di lei e quel bacio era l’ennesima
promessa che il nostro amore non sarebbe mai finito.
Ci staccammo e ci
sorridemmo. Poi, mano nella mano, tornammo a casa.
Spazio
autrice:
*per chi non
lo sapesse (cosa possibilissima), “frato” si usa dove abito io e significherebbe “fratello”. L’ho specificato per farmi
sapere che non è un errore di scrittura!!!=D
Per me questo
è il capitolo più bello che abbia scritto fino ad oggi XD ovviamente sta a voi
il giudizio, perché io lo leggo con uno stato d’animo diverso =)
E ora i
ringraziamenti a chi ha recensito:
ella96: bhe..tu ormai sei diventata una veterana della mia ficcy XD spero che i miei capitoli ti piacciano sempre!!
Sana
e Akito: per quanto
riguarda il passato si saprà molto più in là e spero che sarà un colpo di scena
come me lo immagino io XD
sabry99: nooo ma tu così
mi fai piangere!!mi fa davvero tanto piacere quello che mi dici!!sul serio!!
Non posso anticiparti niente, ma ti posso dire che
questa sarà una fanfictionmoooolto
diversa dalla serie, diciamo che ha in comune i personaggi e alcuni tratti
della storia XD spero che gli eventi che ho in mente di scrivere facciano un
certo effetto, perché pensarli e scriverli sono due cose diverse XD
Ringrazio
anche chi l’ha solo letta!! Mi raccomando recensite in
tanti!!spero di ricevere le vostre opinioni!! Grazie!!
Capitolo 5 *** capitolo 5: ti sfioro...ti sento...scusami... ***
Capitolo
5:Ti sfioro…ti sento…scusami…
Erano
passati un paio di giorni dalla mia conversazione con Bruno e le cose
tra noi sembravano andare abbastanza bene.
Leggevo
annoiata un rivista di gossip, mentre ero sdraiata sull’enorme
divano del salone e non alzai la testa quando una figura alta e con i
capelli neri si sedette sul divano, vicino ai miei piedi.
-Cosa
leggi?-mi domandò il mio ragazzo, mentre cominciava ad
accarezzarmi un po’ la caviglia.
-Niente-
risposi scocciata, senza ancora guardarlo in faccia –stavo
leggendo le critiche sull’ennesimo video musicale porno di
Madonna...-
-E
potresti distogliere lo sguardo da questa appassionante lettura e
dedichi cinque minuti del tuo tempo al ragazzo qui presente, che ti
ama tanto e ha tanta voglia di te?- mi chiese un po’ sarcastico
e un po’ con l’aria da cucciolo, mentre si sdraiava del
tutto sopra di me.
Feci
un sorriso e abbandonai la rivista poco più lontano su un
tavolino.
Jo
faceva un po’ di forza sulle braccia per non far gravare il suo
peso su di me, però in realtà mi piaceva sentire il suo
corpo che schiacciava il mio.
-Usciamo
un po’ oggi?-mi domandò, mentre cominciò a darmi
una serie di piccoli baci a stampo.
-Io...davvero...volevo...dai,
poi...vediamo...-riuscivo a rispondere solo a tratti tra un bacio e
l’altro.
Lui
fece un sorriso sulle mie labbra, per poi darmi un “vero
bacio”.
Il
contatto tra noi si fece più intenso, agevolato dalla sua mano
grande e calda che mi massaggiava dolcemente e possessivamente un
fianco da sotto la maglia.
Io
gli passai una mano tra i capelli e lo attirai di più a me.
Avevo
il respiro corto e i sensi annebbiati.
La
mano di Jo stava salendo più su, ma prima che io stessi per
fermarlo, due colpi di tosse lo fecero al posto mio.
Ci
staccammo immediatamente, io rossissima, mentre Jhonny per niente.
Alzai
gli occhi sulla persona che ci aveva fermato e divenni ancora più
rossa quando vidi che era Bruno.
Dio
quanto era bello!
Aveva
un jeans scuro un po’ strappato a vita bassa, una canotta nera
e una camicia bianca del tutto sbottonata.
Guardava
il soffitto con aria mezza divertita e mezza dispiaciuta, mentre si
grattava la nuca e giocava con il suo pearcing.
Il
suo gesto di toccarsi il pearcing con la punta della lingua aveva un
potere magnetico su di me. Non riuscivo a smettere di fissarlo e ad
immaginare come sarebbe stato farlo anche io con il suo pearcing...
-Scusate
se vi ho interrotto, ma un’arrabbiatissima Giusy mi ha
“ordinato” di ricordarti l’appuntamento di questo
pomeriggio. Oggi è parecchio incazzata e quindi ho preferito
non contraddirla...sai come è fatta…in queste giornate
è un pelino suscettibile...- mi informò Bruno con la
sua voce profonda e il suo sorriso provocatore.
-Si,
si, lo so...comunque me lo ricordavo…- il silenzio piombò
tra noi e io guardavo da tutte le parti per non guardarlo in faccia.
–esci?- gli chiesi dopo un po’, con una nota di ansia
nella voce.
-Si,
sto andando da Anto-
-Ah-
un leggero fastidio mi prese lo stomaco. “è solo mio
amico…è solo mio amico” mi ripetevo, ma non ne
ero poi così convinta.
-Cercate
di tornare presto, perché questa è la serata del film
horror e Giusy non può fare la furbetta e cercare di
scappare!- mi informò Bruno.
-Serata
film Horror?-chiese Jo, un po’ confuso.
-Ogni
giovedì c’è una sorta di “rituale”.
Restiamo tutti a casa, ordiniamo una pizza e ci guardiamo un film.
Ognuno di noi sceglie un film a settimana. Stasera è il mio
turno e ho scelto un film horror!- ci spiegò tutto entusiasta.
-Ottima
idea!che film avresti scelto?- chiese Jhonny, dimenticandosi del
tutto di me e rivolgendo tutta la sua attenzione a Bruno.
-Cannibal
Holocaust!-
Gli
occhi di Jo si “illuminarono”.
Ma
perché i ragazzi avevano quel perverso amore per gli horror?
Io sinceramente li detestavo ed avevo una paura incredibile di ognuno
di quei film.
Tutto
quel sangue, l’ansia, le urla, i morti…
Mi
vennero i brividi e cercai di accoccolarmi sul petto del mio ragazzo,
ma lui continuava a chiacchierare amabilmente con Bruno.
Li
guardai intensamente entrambi.
A
volte cercavo di farmi scivolare tutto addosso, di non pensare quanto
mi facesse effetto vederli tutti e due lì, insieme, che
chiacchieravano.
Il
mio passato e il mio presente erano nella stessa stanza.
Erano
due giorni che non facevo altro che chiedermi se la mia decisione di
ritornare in Argentina fosse stata buona o meno.
Avevo
avuto modo di osservare tutti loro e dovevo confessare che spesso mi
ero sentita un’intrusa, un’infiltrata in una realtà
che non mi apparteneva più.
-Senti
Bruno, sai se Gon è in casa?-mi intromisi dopo un po’,
non volevo pensare e quindi buttai un argomento a caso.
Lui
mi fissò, chiedendosi probabilmente cosa volessi dal fratello.
-Si
è sta di sopra...perchè?-
-Ma
niente...volevo fare un giro in moto...me l’ha promesso…e
le promesse si mantengono sempre no?- mi guardò in modo
strano, cercando di capire se la mia affermazione fosse innocua o
nascondesse un significato più profondo.
Distese
il volto, quindi capii che optò per la prima.
-Ok...è
in camera sua, sono sicuro che non ti negherà un giro. Vabbè
ragazzi, io esco!- si avvicinò alla porta e, guardandoci
un’altra volta, uscì.
-Perché
vuoi fare un giro con Gonzalo?- proruppe dopo un po’ Jo.
-Che
c’è?sei geloso?-chiesi con una punta di divertimento,
ristendendomi su di lui.
-E
se anche fosse?- mi chiese, finto imbronciato.
-Ti
direi che sei uno stupido, perché io amo solo te e lo sai-
Quanto
erano vere quelle parole?
Le
dicevo perché erano la verità o una convinzione che mi
ero costruita?
Incontrai
i limpidi occhi di Jo e decisi che almeno per il momento non ci avrei
pensato.
Infondo
era inutile fasciarsi la testa prima che si rompa, giusto?
-Si
lo so, ma mi piace sentirmelo dire...-
-Ti
amo Jo- feci seria, guardandolo negli occhi.
-Anche
io...non immagini quanto...-
Ci
baciammo di nuovo, questa volta con una sorta di violenza ed
esigenza, anche se i motivi erano diversi.
Io
volevo solo evitare di pensare...evitare di scontrarmi con una
domanda che in cinque anni non trovava risposta.
Erano
appena le dieci del cinque novembre e nel salone, addobbato a sala
mortuaria, c’era un clima alquanto strano.
I
ragazzi erano tutti contenti per il film che avremmo dovuto vedere e
chiacchieravano tra loro, abbuffandosi di ogni schifezza possibile.
Io
e le ragazze lo eravamo un po’ meno e maledicevamo mentalmente
Bruno per aver scelto un così bel film.
Alle
dieci e un quarto arrivarono le pizze e noi, dopo aver spento la luce
e acceso mille candele per “creare atmosfera”, prendemmo
posto chi sul divano, chi a terra.
Per
uno strano scherzo del destino io finii sul divano tra Bruno e jhonny
e al lato sinistro di Bruno ovviamente c’era Antonella.
A
quella “riunione” c’erano molte divine così,
con un’unanimità, avevamo stabilito una tregua solo per
quella sera.
Non
smettevo di pensare a quale sorta di divinità avessi fatto un
torto, per capitare sempre in situazioni così simpatiche.
Avevo
le gambe piegate sul divano e un cuscino stretto al petto. Per
prevenzione, diciamo.
La
mia attenzione venne catturata da Bruno, che, con sguardo assorto,
guardava la scatola della pizza.
-Bruno
ma che hai?-chiesi dopo un po’.
-Ragazzi-
adesso tutti lo guardavano interrogativi –ma perché se
la pizza è rotonda la mettono in una scatola quadrata?- finì,
accennando con la testa alla pizza sul tavolo.
Ci
fu un minuto di silenzio.
Davvero
stava pensando a quello?!?
Cercai
di trattenermi, poi, però, scoppiai a ridere in modo
incredibile.
Tutti
mi seguirono e Bruno, dopo un momento di finto broncio e avendo
mormorato “guardate che è una cosa seria!”,
cominciò a ridere anche lui.
La
nostra allegria venne interrotta da Antonella, che, ovviamente, non
sopportava di non essere al centro dell’attenzione per una
volta.
-sentite,
io sono venuta qui per vedere questo cavolo di film. Lo mettete o
no?- sbottò con la sua aria di superiorità, toccandosi
poi i capelli con gesti eccentrici.
-Ma
chi l’ha invitata questa...-se ne uscì Giusy, che
incrociò le braccia e si sistemò meglio a terra.
Certo
che nemmeno lei si trovava in una situazione migliore della mia,
infatti stava seduta a terra tra Gon e Guido, che avevano affianco
rispettivamente Alan e Caterina da un lato e Tamara e Fabio
dall’altra.
Da
lì a un’accesa lite il passo fu breve.
-Senti
carina! “questa” chiami una delle tue patetiche
amichette!-
-A
chi hai dato della patetica, eh Tontonella?- le rispose Giusy
alzandosi in piedi e fronteggiandola con occhi carichi di odio.
-Ti
ho già detto di non chiamarmi in quel modo mi sembra! E poi mi
riferisco a te e alla tua combriccola, stupida popolare!-anche
Antonella si alzò in piedi, lontana da Giusy di una decina di
centimetri.
-Sentimi
bene sottospecie di Bretney Spears riuscita male, questa è
casa mia e ci metto tre secondi a sbatterti fuori!-
-What?!?-
Antonella era davvero furiosa e prima che si “avventasse”
su Giusy, venne tirata per un braccio dal fidanzato, che la costrinse
a sedersi sulle sue gambe.
Giusy,
dal canto suo, era stata tirata da Gonzalo, che prontamente si era
alzato e aveva trascinato Giusy in cucina, sotto lo sguardo incazzato
di Guido, che si malediceva mentalmente per non essere intervenuto
prima lui.
In
cucina...
-Ma
secondo te è normale litigare come due dodicenne idiote alla
vostra età?!- rimasi del tutto indifferente alla sfuriata di
Gon, infatti continuai tranquillamente a bere il mio bicchiere
d’acqua senza dargli ascolto.
Dopo
tutta la vita che conoscevo Antonella, i suoi atteggiamenti
cominciavano a darmi sui nervi, soprattutto dopo quello che Patty mi
aveva raccontato.
Tra
le tante cose che gli mettevo in conto, l’aver fatto “fuggire”
la mia migliore amica era una di quelle che non tolleravo proprio.
-Ma
mi stai ascoltando almeno?- mi chiese Gon, vedendo che io ero del
tutto immobile e guardavo il muro di fronte a me con aria assorta.
-No-
risposi sincera.
-Ah,
bene!- Gon si sedette su uno degli sgabelli, puntando il gomito sul
ripiano della cucina e appoggiando la testa sul palmo della mano.
-Mi
sembra che stasera avevamo detto niente liti-
-è
stata lei a cominciare-
-Giusy
ma ti rendi conto che vi comportate come delle bambine? Ma quand’è
che vi rendete conto che avete 20 anni?-
In
risposta mi girai e posai il bicchiere nel lavandino.
Rimasi
di spalle anche quando Gonzalo mi venne vicino e appoggiò le
mani ai lati dei miei fianchi.
-Ti
volti per favore?- quando lo feci, tra me e Gonzalo c’erano
pochi centimetri.
-Quando
ti deciderai a prendere una decisione?-
Stavo
quasi per rispondere, quando l’aprirsi della porta me lo
impedì.
-Scusate-
fece Guido con tono più arrabbiato che dispiaciuto –ero
venuto a vedere se era tutto a posto, ma a quanto pare, va benissimo-
detto questo ci guardò entrambi e poi sparì dietro la
porta.
Ma
perché Guido doveva trovarmi sempre in quelle situazioni?
Lo
sentivo...lo stavo perdendo...
Se
non mi fossi data una mossa alla svelta a dare al mio cuore una
direzione, Guido sarebbe scomparso.
Avrebbe
trovato di certo una ragazza meno stupida, che lo avrebbe amato come
si deve.
E
a quel punto lui sarebbe scomparso dalla mia vita e io sarei
rappresentata per lui solo una ragazza che una volta gli piaceva e
che si era scocciato di rincorrere.
Sentii
le lacrime pungermi gli occhi, ma non avrei pianto davanti a Gonzalo.
-Non
assillarmi!-detto questo mi strattonai da lui e, più stizzita
di prima, tornai dagli altri.
-Era
ora!-feci io, quando vidi prima Giusy e dopo un po’ Gonzalo
uscire dalla cucina.
Guardai
la mia amica e vidi che era più arrabbiata (e triste?) di
quando se n’era andata.
-Allora,
lo mettiamo sto film?- fece dopo un po’ Alan, stretto a
Caterina.
-ok
ok!- Fabio si alzò e inserì il cd nel dvd e dopo un po’
una musica inquietante partì.
Ancora
non era successo niente, ma istintivamente mi strinsi a Jo.
Mi
guardai un po’ in giro, per distogliere lo sguardo da
quell’orribile film e quello che vidi in parte mi divertì.
Tutte
le ragazze stavano praticamente in posizione “polipo” sui
propri fidanzati, che non le calcolavano minimamente, troppo presi
dal film.
Nel
buio di quella stanza due mani vicine si sfiorarono prima timide,
come se volessero cercare le une il consenso delle altre.
Dopo
un paio di secondi la forte mano di bruno si intrecciò con la
mia e io chiusi istintivamente gli occhi.
Il
contatto con la sua pelle era bellissimo, era come se tutto intorno a
me fosse sparito e esistessero solo quelle mani intrecciate.
Bruno
con il pollice cominciò ad accarezzarmi il dorso della mano,
facendovi dei piccoli cerchi immaginari.
Non
mi aveva guardata nemmeno una volta, era come se quella stretta fosse
un gesto inconsulto, un impulso dettato dall’istinto.
-Oddio
che schifo!-
Antonella
si gettò sul braccio del suo ragazzo, nascondendo il viso
nell’incavo della sua spalla.
Bruno
istintivamente, staccò velocemente la mano dalla mia,
interrompendo quel contatto, che mi aveva reso febbricitante per
tutto il tempo.
Eravamo
stati legati in quel modo per non più di una decina di minuti,
ma era stato come rivivere.
Non
c’erano soluzioni…Bruno era la mia linfa vitale e per
citare la frase di un bel film “la mia qualità preferita
di eroina”(twilight).
Antonella,
come sempre, aveva spezzato quel momento, come aveva sempre fatto con
i miei momenti felici.
Mi
ricordai del mio ragazzo e mi voltai preoccupata verso di lui,
temendo avesse potuto vedere qualcosa.
Fortunatamente
non si era accorto di nulla e, dopo aver guardato con la coda
dell’occhio Bruno, ritornai al film, ma senza guardarlo
veramente.
La
mia mano pulsava ancora dove prima c’era la sua e non potei
evitare di arrossire.
Di
vergogna o di gelosia...bhe...questo lo lascio immaginare a voi...
MI
RACCOMANDO RECENSITE, ALTRIMENTI NON SO SE NE VALE LA PENA
CONTINUARLA!!
Sabry99:
dato che io sono cattiva, voglio lasciarti ancora con questa
domanda!!muahhahaa!!!(ok ella prendi nota!!momento di sclero!!). No
vabbè scherzo, ti posso dire che sarà sia una
Giusy/Guido che una Giusy/Gonzalo, ma non ti dirò la nostra
bella Giusy chi sceglierà!!ancora grazie per i complimenti!!
Ella96:
mi dispiace, ma le cose non so se si sistemeranno presto, anche
perché a me la storia viene mentre scrivo XD comunque non ti
lamentare!!io è una vita che aspetto il tuo nuovo
capitolo!!!me lo sto sognando la notte!!mi raccomando…continua
a recensire se ti va!!baci!!
Sana
e Akito: grazie
mille!!!!! Ma ho visto che anche tu hai aggiunto un capitolo alla
tua!!!andrò subito a leggerla!!questo capitolo non è
proprio nei miei preferiti, ma spero che ti piaccia lo stesso..fammi
sapere!!
Stavo seduto al bancone del bar dello zio di Tamara e bevevo il secondo Sex on the beach, nonostante
fossero solo le undici di mattina.
Non sono mai stato un “alcolizzato”,
però in quel momento mi sembrava una cosa saggia diventare un po’
brillo, magari l’avrei dimenticata per qualche ora...
Ma a chi la voglio raccontare questa cazzata...lei è sempre con me, anche se non c’è...
-Carlos, dammi il solito!- una prorompente bionda,
dalle forme generose, aveva chiesto al barista una qualche bevanda, per poi
girasi a guardarmi con aria assorta.
-Non si fissa la gente lo
sai? È poco carino...-feci io, senza nemmeno voltarmi.
Lei si appoggiò al bancone con la schiena.
–hai ragione. Piacere Alicia-
-Lo so...-mi girai e la guardai.
Certo che era proprio una bella ragazza. –piacere
Guido-
-Stai così per una ragazza?-
-Cosa te lo fa
pensare?-esordii io. Ma che voleva questa?
-Il fatto che guardi come un disperato il
fondo del bicchiere e, a quanto pare, non è nemmeno il
primo- mi disse, accennando con la testa al primo bicchiere vuoto del mio
drink.
-Hn-grugnii.
-Avevo ragione allora-
Alicia si sedette sullo
sgabello, puntando un gomito sul bancone e appoggiando la testa sul palmo della
mano.
-perché dovrei raccontarti i fatti miei se
non so neanche chi sei…?-
-Bhe...sai il mio nome!-
-E allora?non significa che ti conosca-
-Mi chiamo Alicia, come sai, ho diciannove
anni, studio economia all’università, mi piace ballare e stasera voglio uscire
con te-
La guardai in modo strano. Certo che era una
tipa davvero particolare.
-Mi stai chiedendo un appuntamento?-
-Già…che c’è? Hai paura
di uscire con una sconosciuta?io non mordo sai?-fece un sorriso
malizioso, attorcigliandosi un riccio intorno al dito.
A guardarla meglio era proprio carina:capelli ricci biondi, occhi castani e delle labbra rosse e
piene.
Ci sarei uscito…in fondo, cosa avevo da
perdere? Avrei passato una bella serata insieme ad una
bella ragazza, niente di male no?
L’immagine di Giusy mi apparve in testa, ma
la cacciai subito.
Lei faceva la sua vita e io mi sarei comportato di conseguenza.
Se lei poteva fare il bello e il cattivo
tempo tra me e Gonzalo, io perché non potrei uscire con una ragazza?
-Dammi il tuo numero va…ci vediamo qui
stasera alle nove…ti va bene?-
-Ottimo-mi guardò in modo provocatorio, per poi
estrarre il telefonino dalla tasca e scambiarci i numeri.
-Sai…-cominciai io –tu non mordi…ma io forse si…-sussuratole questo nell’orecchio,
pagai i miei drink e la lasciai lì, sicuro di aver fatto arrossire quella
ragazza che sembrava tanto sicura.
-Ti devi
decidere!-sbottai io per l’ennesima volta allo specchio.
–si però...-feci meno convinta.
-Niente però! Devi scegliere! O uno o l’altro!-
-Si però...-
-Hn…tu non mi piaci!-sbottai
alla fine.
Dopo un po’ mi resi conto della scenetta
patetica di poco prima.
Oddio…ero così impazzita da parlare da sola
allo specchio?
Da quando ero peggiorata?
-Giusy, ma quanto ci metti!-mi
urlò Patty da dietro la porta.
Erano le nove e dovevamo uscire, una serata
tra ragazze diciamo! Peccato che
fossimo solo io e lei!XD
-Mi guardai per
l’ennesima volta allo specchio, potevo andare!
Indossavo una minigonna di jeans e una
camicia blu a maniche lunghe...semplice e carina!
Uscii e trovai la mia amica con aria
alquanto scocciata, che mi aspettava appoggiata alla porta.
-Che c’è? Sono uscita no?!-
-Peccato che io ti stia aspettando da
un’ora!-
-Esagerata!-
Dopo l’ennesima occhiata in cagnesco,
uscimmo di casa, dirette al Dreams, la discoteca più
in del momento!
Dreams ore 24.00
Eravamo lì da circa un’ora e io e Patty ci stavamo divertendo come delle matte!
…Ballavamo al centro di un’enorme pista e
una decina di ragazzi ci ballavano intorno.
-Giusy, andiamo a
prendere qualcosa al bar?- mi propose Patty, evidentemente scocciata da
tutti quei ragazzi.
-Certo!-ci dirigemmo, anche se con un po’
di fatica, al bar, dove ordinammo due birre chiare.
-Mi girai, trovandomi con le spalle
appoggiate al bancone e guardavo distratta la gente
che ballava.
All’improvviso quasi mi strozzai con la
birra.
-O mio Dio!Patty!-strillai.
-Giusy che hai?-
-Vieni qua- la feci
mettere davanti a me. –Guarda ma non guardare!girati ma non ti girare!-
-Ma che cavolo stai
dicendo?-mi fece Patty, del tutto ignara del mio momento di follia.
Respirai. –Patty, a tre metri da noi c’è
Guido che sta ballando con una biondina…-finii delusa.
Mi sentivo male…veramente male…
…Chi era quella?cosa ci faceva con il mio
Guido? Cos’era per lui?
Lo sapevo, lo sapevo!!Ero
sicura che sarebbe arrivato il momento in cui l’avrei perso.
-Davvero?!-fece
patty sbalordita. –andiamo a salutarli!-
-Ma sei impazzita tutto d’un botto!-
-Dai su!è il modo migliore per avere
risposte!-
Mi trascinò letteralmente da Guido, che
appena ci vide o meglio mi vide, si bloccò sul colpo.
.Ciao guido!-salutò
Patty allegra.
Lui salutò Patty, ma i suoi occhi erano
fissi su di me, come un’altra persona del resto:la
biondina mi stava scrutando…studiando quasi.
-Ciao Giusy…-
-ciao…non ci presenti?-feci io acida dopo
un po’.
-Certo…lei è...lei
è Alicia, la mia ragazza-
Il mondo mi cadde addosso.
Stavo per svenire, dovevo allontanarmi da lì!
-Piacere, io sono Giusy…scusate, mi manca
l’aria…devo uscire un attimo-
Mi precipitai fuori dal
locale e cercai di trattenere le lacrime.
Guido…Guido…Guido…
-Giusy…- mi voltai e me
lo ritrovai davanti.
-Si?-feci, mostrando noncuranza, quando
dentro di me morivo.
-Perché sei scappata?-
-Io non sono scappata-
-Invece si-
-Ma ti dico di no-
-e io ti dico di si-
-Vuoi litigare? Perché non ritorni dentro dalla tua ragazza biondina?!-sbottai
isterica.
Quanto mi faceva innervosire!
-Prima di tutto si chiama
Alicia- mi puntualizzò lui.
-Io la chiamo come cavolo
mi pare!-
-Ma mi spieghi perché sei così antipatica?-
-Io non sono antipatica!- urlai –sono solo
schifata!-
-E da cosa?- mi replicò lui pacato.
-Da te!-
-Da me?!- adesso
stava urlando anche lui –e sentiamo il perché di grazia!-
-Mi fai schifo perché fino alla settimana scorsa mi hai detto ti amo! Ti rendi conto?! Ti amo! E poi ti ritrovo
fidanzato! Si guido, mi fai schifo!-
-Ma senti che cazzo dici
con quella bocca?! Giusy devi capire una cosa fondamentale: io non sono il tuo
cagnolino!-
-Io non ti ho mai trattato da cagnolino!-
-Ah no? Giusy io capisco che ti serve tempo
per decidere con chi vorresti stare, ma sono passati cinque anni cazzo! Cosa
pretendevi?! Che passassi tutta la mia vita a
rincorrerti?-
-No, ma mi aspettavo un minimo di coerenza!
Dove sono finite tutte quelle belle parole?!Stai con me Giusy, stai con me!-dissi, imitando il suo tono
di voce.
-Le belle parole sono
morte insieme ai miei sentimenti per te!- mi urlò contro –sei solo una
bambina Josefina Beltran! E io mi sono stancato di
stare al tuo gioco!- mi urlò contro.
Sentivo le forze venire meno.
Avevo le ginocchia molli e gli occhi in
fiamme.
Ma non potevo cedere, non davanti a lui!
-Bene!allora vaffanculo Guido!- gli urlai
con voce tremante.
-Al diavolo Giusy…io torno dalla mia
ragazza!-
Nel momento stesso in cui Guido rientrò nel
locale, patty si avvicinò a me, che nel frattempo aveva assistito a tutta la
conversazione.
-Giusy...-
La abbracciai e scoppiai in lacrime.
“Le belle parole sono morte insieme ai miei
sentimenti per te”.
…Questa frase mi rimbombava nella mente e
mi straziava il cuore.
Sentivo la mia anima lacerata.
Volevo morire…morire…
Restammo così non so per quanto tempo. Patty sapeva che non
volevo parlare, ma solo sfogarmi.
-Che dici, torniamo a casa?-
-Si…-
-perché le hai detto
che sono la tua ragazza?-
-Non lo so...forse perché volevo farle male
come lei ne ha fatto a me…-
-E sei sicuro di tutto quello che le hai detto?-
-E tu come lo sai?-
-Ero uscita un attimo e non era difficile
ascoltarvi…-mi disse sarcastica.
-No…io la amo ancora...ma
devo togliermela dalla testa…questo amore unilaterale non può funzionare…sono
cinque anni che mi faccio del male da solo..-
-Sicuro?-
-…Sicuro-
Ero sdraiata sul letto della mia stanza e
ripensavo a tutti gli avvenimenti di quella sera.
Era uno stronzo, solo un maledettissimo stronzo!
Dovevo dimenticarlo, cancellarlo se avessi potuto.
Avrei fatto di tutto per eliminare il
ricordo di Guido dalla mente e dal cuore.
In quel momento presi una decisione.
Mi alzai dal letto e uscii dalla stanza.
Percorsi il corridoio e arrivai davanti
alla porta. Misi la mano sulla maniglia, ma senza aprire.
Ero ancora indecisa sulla mia decisione.
Le sue parole mi ritornarono
di nuovo alla mente, così, con stizza, entrai nella stanza.
Mi avvicinai al letto e scossi un po’ il
ragazzo che dormiva beatamente.
-Mhmm-
-Gon svegliati…-
-Giusy…ma che ore sono?-mi
domandò con la voce impastata dal sonno.
-Le quattro- dissi
sedendomi sul letto.
-è successo qualcosa?-
lui si tirò a sedere.
-No…o meglio si…-
-Giusy, spiegati…-
-Ho scelto…-mormorai flebilmente.
Mi avvicinai a lui finchè
le nostre labbra non si sfiorarono.
Ci baciammo, ma fu un bacio a stampo, anche
se lungo.
-Aspetta…aspetta…-
Che neanche lui mi
volesse più?-
-Non mi vuoi più?-
-No ma che dici…voglio solo essere sicuro
di tutto questo…sono un ripiego Giusy?-
-No…voglio stare con te…-
Gonzalo sorrise, poi prese il mio viso tra
le mani e mi baciò.
Mi prese per la vita e mi fece stendere sul letto, sdraiandosi quasi su di me.
Adesso il bacio era diventato violento e
anche io stavo cominciando a perdere il controllo.
La mano di Gon si infilò
sotto la mia maglia, fermandosi poco prima dei seni e stoppando il bacio,
cercando con gli occhi il mio consenso.
Gli feci cenno di si,
che anche io lo volevo…
Mi sfilò la maglia del pigiama e la buttò a
terra, dopodichè i miei pantaloni e i suoi boxer li
fecero compagnia in pochi secondi.
Cominciammo a baciarci sempre con più
passione, con le sue mani che esplorarono ogni centimetro del mio corpo.
Anche la biancheria fece la stessa fine dei
vestiti e così ci ritrovammo nudi l’uno sull’altro.
Quella notte facemmo l’amore, ma io gli avevo attribuito un significato diverso.
Dovevo dimenticare e Gonzalo poteva essere
il ragazzo che mi avrebbe resa felice.
Alle sei del mattino ci addormentammo
esausti e ancora intrecciati.
Quella notte però, non fummo gli unici a
perdersi in una passione fatta di voglia di voler dimenticare.
…Già…quella notte Guido e Alicia fecero l’amore e quello era l’inizio della strada che
avrebbe portato i due a una vita fatta dall’esclusione dell’altro.
Da quella notte…Guido e Giusy non si sarebbero più appartenuti...
Spazio autrice:
Questo capitolo è triste, anche perché
rispecchia un po’ il mio stato d’animo quando l’ho
scritto…
Spero che vi piaccia lo stesso e che…
RECENSIATE!
Passiamo ai ringraziamenti!
Lara divina 90: la mia prossima fanfiction avrà come protagonisti due personaggi famosi e
due ragazze normali!leggila se vuoi, mi farebbe molto
piacere!!!fammi sapere poi se ti piace!!!grazie!!
Miraclegirl: anche a me piace molto quella scena!!! Volevo renderla più intensa, però non sempre riesco ad
esprimere a parole tutto quello che voglio e immagino, per questo cerco di
migliorarmi giorno per giorno!!
Sabry99: zizi…Antonella
è una s......!!! ma la aspetteranno delle belle sorprese!! *mecattiva*!! Grazie ancora per tutti ibei complimenti che mi fai!!grazie
grazie grazie!1baci!!
VanillaChococat96:
l’idea del film mi è venuta così…per la verità dovevo trovare un contesto in cui dovevo inserire patty e Bruno che si
prendevano per mano e mi è venuta quell’idea..mi fa
piacere che è piaciutA! Anche perché così magari
potrei inserire altre “serate film”!!!
Comunque…onorata che ti piaccia!!
ella96: eh eh
io e te siamo amiche di vecchia data ormai!!ahahaha!!!!
Ti do ragione!!sono due antipaticoni
e vedrai in seguito cosa succederà!!! Purtroppo credo che li farò mettere in
mezzo spesso, anche perché io adoro le cose complicate!!XD
Sana
e Akito: ti è piaciuto questo cappy?? Di cose “scandalose” ne
sono successe un po’!! ^___^
Spero di averti soddisfato!! *____* recensisci
anche questo capitolo se ti va!!! Baci!!
girlstar:
grazie mille! Mi fa piacere che segui da molto la mia fanfic
e spero che continuerai a farlo!!
È la prima che
scrivo e non mi sarei aspettata tutti questi commenti
positivi, anche perché non sono molto brava!1vabbè spero di migliorare anche
grazie a voi!!!
Ringrazio ancora
una volta tutti quelli che hanno recensito, ma anche chi ha solo letto!!!
Spero di ricevere
anche in questo capitolo e nei prossimi tanti commenti, che mi piacciono tanto
leggerli!!
-Cosa hai fatto tu?!?!-
potevo giurare con certezza di avere quasi gli occhi fuori dalle orbite.
Non ci potevo credere! Assurdo!
-Sono andata a letto con Gonzalo. E abbassa la voce!-
mi assicurò di nuovo Giusy, con un’aria troppo fredda
però.
-E me lo dici così?!-
feci io, quasi bisbigliando.
-E come te lo dovevo dire? Aspetta eh, che
faccio due capriole e te lo canto in lirica-
-Giusy è una cosa importante! Smettila di
prenderla così alla leggera. Ma adesso state insieme?-
Ci mise un po’ di tempo per rispondermi.
-…Si-
-Non mi sembri né tanto convinta né tanto
contenta…- la guardai mentre abbassava lo sguardo e
poi lo rialzava.
-Sono convintissima invece. Io ho fatto la mia scelta, ora sto
con Gon-
Sospirai. –se lo dici tu…-
ma sapevo che mi stava mentendo.
-Io lo amo Patty-
-Stai convincendo me o te?- sbottai, senza smettere di fissarla diritto negli occhi.
-Ti sto solo informando-
-Giusy non puoi usare Gonzalo. Non è
giusto! Fino a ieri eri indecisa e adesso mi dici non
solo che sei stata con Gonzalo, ma che addirittura lo ami. Se
proprio vuoi prendere in giro te stessa, non contare di prendere in giro me- mi
sedetti sul suo letto, mentre lei abbracciava un cuscino.
Sapevo che avevo centrato il punto. Non
potevo credere che lei amasse Gonzalo...
-Senti io vado…devo uscire un po’…mi…mi
devo vedere con Gonzalo-
-Ok vai…- la seguii
con lo sguardo, finchè non sparì oltre la porta.
Mi sdraiai sul suo letto e non mi accorsi
che la maglia si era alzata di molto.
Pensavo e ripensavo a Giusy.
Stava facendo un grosso sbaglio e non
perché Gon avesse qualcosa di male, ma perché io sapevo benissimo che lei amava
Guido più della sua stessa vita.
Però, mettere d’accordo testa e cuore era una
cosa difficilissima…
Quanto mi rivedevo
nella scelta di Giusy…lei stava percorrendo in modo diverso tutti i miei
errori.
Anche lei stava scappando per evitare di
scontrarsi con ciò che si prova…
La porta si aprì, ma io, troppo persa nei
miei pensieri, non me ne accorsi nemmeno.
-Ehm...-
Alzai immediatamente lo sguardo, vedendo Bruno
che mi guardava in modo intenso e imbarazzato al tempo stesso.
-Ciao…-
-Ciao…- seguii la traiettoria del suo
sguardo e mi accorsi della mia maglia quasi del tutto alzata.
Arrossii e rapidamente me la abbassai,
mormorando uno “scusa”, che però non ricevette risposta.
-Che stavi facendo
nella camera di Giusy?- mi chiese, venendo a sdraiarsi vicino a me.
-Niente…pensavo…-
-A cosa?-
-A Giusy…- non so perché, ma mi spostai e
mi appoggiai sul suo petto.
Il suo braccio forte subito mi avvolse,
chiudendomi in una dolce morsa.
Non sembrava infastidito dal mio gesto,
anzi.
…I nostri corpi uniti così sembravano fatti
apposta per amalgamarsi insieme, come due metà della stessa mela.
Chiunque ci avrebbe
visto, di sicuro ci avrebbe scambiato per due fidanzati.
-E perché?- mi strinse ancora di più a sé,
inalando il mio profumo.
-Non sai niente di lei e Gon?-
-Ah quello…certo che lo
so. Mio fratello mi sta
rompendo le palle da questa mattina! Non lo sopporto più-
-Io sono preoccupata…- gli dissi,
affondando nel suo abbraccio.
-E perché?- quanto adoravo sentire la sua
voce, soprattutto a due centimetri dal mio orecchio.
Sarei potuta restare in quella posizione
per ore, anche senza parlare, beandomi solo del suono dei suoi respiri.
-Perché Gon non è la
scelta per lei…-
-perché pensi questo?-
-Andiamo Bruno!!
Non prendiamoci in giro! Lei ha sempre voluto più che bene a Guido e fino a due
giorni fa era confusa. Io non voglio che lei soffra in
futuro di questa scelta-
-Pensi che mio fratello la possa rendere
infelice?- mi chiese con voce infastidita.
-Bruno non ti arrabbiare! Io non sto
criticando Gon. Tutta questa situazione ha a che fare relativamente con lui. È
sicuramente un ottimo ragazzo, ma neanche il ragazzo
migliore del mondo può farti scordare l’amore della tua vita. Quando nel cuore hai un’altra persona, tutti gli altri sono
solo proprietari abusivi. Il cuore di una persona appartiene solo a chi lo fa
battere…-
Restammo in silenzio. Avevo l’impressione
che quel discorso riguardasse più noi che Gon e Giusy.
Bruno mi prese per il mento e mi costrinse
a guardarlo. –se è vero amore, entrambi gli amanti combatteranno per esso, non c’è amore senza lotta. Se invece si vive solo di
ricordi e non si fa niente per la persona a cui hai dato il cuore, se ci si
limita solo a vivere una vita senza di esso, significa
che non è mai stato amore vero-
Cosa stava cercando di dirmi?
Mi stava dicendo in modo indiretto che
avrei dovuto combattere per lui? Per noi?
O mi stava dicendo
che tra noi non c’era e non ci sarebbe mai stato amore?
Mi mandava letteralmente in confusione e
quel suo sguardo ipnotico e le braccia sul mio corpo di certo non mi aiutavano
a fare chiarezza.
Arrossi leggermente, ma non ci pensai minimamente a sciogliere gli sguardi.
-E se si ha troppa paura di ricadere negli
stessi errori?-
-Se non si tenta, si vivrà con un errore
ancora più grande: quello di aver sciupato qualcosa di
magnifico per pura stupidità e codardia-
-Peccato però che non ci siano solo gli
amanti...-
Ci guardammo ancora negli occhi e Bruno
cominciò ad accarezzarmi la guancia con l’altra mano.
-Quanto sei
bella…- fermò la mano, mentre insieme ad essa si fermava anche il mio cuore.
La stanza aveva preso a girare e io avevo
le farfalle nello stomaco.
…Provavo gioia, rimpianto, delusione,
tradimento, voglia, nostalgia, adorazione, affetto,
completezza, complicità, unione…un mix di sentimenti che solo lui era
capace di darmi.
Mi specchiavo nei suoi occhi e mi riconoscevo
in essi.
Nei suoi limpidi occhi castani riuscivo a
trovare quello che ero e quello che desideravo essere.
Ci avvicinavamo impercettibilmente l’uno
all’altra, senza avere la cognizione né di quello che stavamo facendo né di
dove ci trovavamo.
I nostri nasi si sfiorarono e cominciammo
ad “accarezzarci” con nessi.
…Ancora occhi negli occhi,
le nostre labbra aspettavano solo di suggellare ciò che i cuori avevano già
deciso.
-Patty senti…-
La magia si dissolse con l’entrata di
Gonzalo, che adesso guardava il soffitto mortificato e divertito.
-Patty...- mormorò Bruno.
Sentivo le lacrime pungermi gli occhi.
Cosa stavo facendo? Cosastavamo facendo? Ci stavo ricascando
di nuovo.
-Cosa stavamo
facendo...- ripetei.
Mi alzai, staccandomi bruscamente da lui.
-Patty, aspetta…-anche lui si alzò. Voleva afferrarmi per un braccio, ma io ero già
fuggita dalla stanza. –Patty!- urlò.
Io però già ero andata via, cercando di
imporre al mio cuore un ritmo regolare.
Dovevo smetterla…smettere
di essere soggiogata dallo sguardo di Bruno Molina.
Spazio autrice:
olèèè ed ecco a voi anche il capitolo sette!!
Non vi lamentate che ho aggiornato in tempo lampo!
Non mi aspettavo tutte queste recensioni e
sono troppo contenta di leggerle!!! Quando avevo
deciso di cominciare a scrivere non avrei mai pensato che sarebbe piaciuta a
qualcuno la mia storia ^^
Mi raccomando…continuate a dirmi quello che
ne pensate!anche se fossero critiche, vi ho sempre
detto che sono ben accette!!
Detto questo…Ringrazio..
Ella96: non so se devo essere felice o meno di
questa tua reazione, perché vuol dire che i miei
capitoli suscitano sentimenti a chi li legge! Bhe…forse l’ho fatto per non far sistemare le cose…o forse si? =P
Ovviamente tra i personaggi ci devono stare
anche scene come queste, anche perché hanno 20 anni XD Fammi sapere cosa pensi
anche di questo capitolo!!
Miraclegirl:
ho avuto la pelle d’oca quando ho letto la tua
recensione XD sembrava proprio una recensione della critica che si legge sui
giornali XD grazie mille!!!!
Sana
e Akito:
già…dispiace anche a me…però a me piacciono le cose movimentate!!muahahah!!! recensisci anche
questo capitolo se ti va!!
PS:mi ha fatto
tanto piacere conoscerti meglio, sei una persona interessante lol
Lara
divina 90: grazie per il
complimento!1 un bacio!!!
Sabry99: hai ragione su tutti i fronti!!tzè! due s******!!!!!! Ma vedrai
che entrambi ti faranno ricredere!1(forse!!:P)
Girlstar:
grazie sei molto gentile a preoccuparti anche per me XD
Le cose tra i personaggi si evolveranno e
spero che lo stesso sia per me!! Grazie ancora!!baci!!!
-Non ci posso credere…-mi
mormorò di nuovo Gonzalo, il viso a pochi centimetri dal mio.
Io in risposta
sorrisi flebilmente. Dovevo ancora assimilare tutto, perché mi sembrava ancora
troppo strano.
Le immagini di ieri notte mi passavano
davanti agli occhi come dei flash.
Ma non mi sarei dovuta sentire felice? Questo
non doveva essere il risveglio più dolce di tutti? Era la seconda notte di fila
che io e Gonzalo avevamo fatto l’amore e questo DOVEVA
rendermi felice…
-Sei mia ora...sei mia…-
mi attirò a sé,
cominciando a baciarmi e ripetendo a fior di labbra “sei mia”. -…sei mia e non
ti lascerò andare mai più…-
Mi bloccai all’istante, facendolo staccare
da me.
Affondai con il viso nel cuscino. “E non ti lascerò più andare”…ero in gabbia…in una fottutissima gabbia!
…Ma, in fondo,
avevo voluto io tutto ciò…ero stata io ad andare nella camera di Gon e sono
stata sempre io ad averlo spinto a fare l’amore con me…
Una lacrima bagnò il cuscino.
Non doveva essere così…non avrei dovuto
sprecare la mia prima volta per ripicca…sarebbe dovuto
essere il momento più magico della mia vita e invece mi sentivo imprigionata in
un rapporto che non ero sicura di voler vivere.
-Piccola…ma che hai??-
gon cominciò ad accarezzarmi la testa.
Tutto questo non dipendeva da lui…Gon era
magnifico e sapevo che poteva darmi l’amore che cercavo.
Il mio pensiero corse a lui…a lui che mi aveva detto ti amo…a lui che adesso era di un’altra.
Una grande rabbia
mi invase. Se lui era stato capace di voltare pagina e ricominciare
tutto daccapo, lo avrei fatto anche io. Avrei creato una meravigliosa
storia con Gon e avrei imparato ad amarlo anche più di guido.
Mi voltai di scattò
e non detti peso alla sua occhiata strana quando vide i miei occhi così
determinati.
Mi avvicinai a lui e gli
detti un bacio.
Un bacio pieno della mia
confusione, del mio odio, della mia tristezza.
…Gonzalo rispose subito al mio bacio, facendomi ristendere sul letto e facendo aderire meglio i
nostri corpi.
Sapevo che io per lui ero tutto quello che
aveva mai desiderato e lui per me…bhe, lo sarebbe diventato.
Le nostre mani vagavano ancora sui nostri corpi nudi e il mite sole di novembre faceva da
sfondo a quella nuova vita che aspettava solo di essere vissuta.
Erano le nove e decisi
che era meglio alzarmi.
Non avevo chiuso occhio per tutta la notte,
il pensiero di me e Bruno e quello che era successo ieri mi riempiva ancora la
testa.
Stavo quasi per baciare bruno e non avevo
pensato minimamente alle conseguenze.
Come sarei riuscita a guardare negli occhi
Jo? Lui che mi amava tanto e che lo avrei ucciso dicendogli di essermi baciata
con Bruno.
Quella sarebbe stata la prima e l’ultima
volta che mi sarei lasciata andare con lui. Non avrei più permesso alla mia
testa di cedere e al mio cuore di essere ammaliato.
Entrambi adesso avevamo una nuova vita, vita in cui l’uno non era al centro dell’altro.
Jo al mio fianco si voltò, mugugnando
qualcosa.
Lo guardai e sorrisi.
Quanto era bello il mio
amore…con quei suoi capelli sbarazzini, le labbra carnose e quegli immensi
occhi azzurri sempre bambini….
Lui ora era tutta la mia vita, era la stabilità e la
tranquillità che avevo sempre cercato.
Dopo altri mugugni aprì
pian piano gli occhi e la prima cosa che fece, come ogni mattina, era cercare
il mio sguardo e regalarmi quel suo dolce sorriso.
-Buongiorno amore…- fece con la voce
impastata dal sonno, avvicinandosi per darmi un bacio.
-‘giorno…- gli dissi, mentre risposi al bacio.
-Da quanto sei sveglia?-
-Da poco…- gli mentii.
-E cosa stavi facendo?- mi chiese divertito,
appoggiando la testa sul palmo della mano.
-Ti guardavo…!- mi
avvicinai a lui, fino a sfiorarli la punta del naso con il mio.
-Bhe in effetti
devo dire che sono un gran figo!-
-Ehy!non ti montare la testa!- mi allontanai e
gli diedi una cucinata.
Di li a una lotta
con i cuscini il passo fu breve.
C’erano piume bianche che riempivano il
letto e i nostri capelli, ma in quel momento ci stavamo divertendo troppo per
rendercene conto.
Jo riuscì ad infilarmi
tra una mia cucinata e l’altra, finchè non mi mise al tappeto,
stendendosi su di me.
Il respiro veloce e le guance rosse, ci
baciammo. Ci baciammo tra quel mare di piume, rendendo ancora più morbido il
nostro bacio.
-Vestiti!- mi ordinò all’improvviso.
-Perché?- chiesi confusa.
-poi vedrai!! È
una sorpresa!-
Era tutta la giornata che stavamo in giro.
Baci, foto, follie e tante risate avevano fatto da sfondo a
una giornata perfetta.
Erano le 20.30 e Jo si era fatto prestare
la moto da Gonzalo; l’adrenalina nelle vene e il vento che ci scompigliava i
capelli, eravamo diretti a una meta sconosciuta.
Jhonny per tutta la giornata aveva avuto un
sorriso enigmatico e malizioso sulla faccia e mi aveva riempito di regali.
Che fosse qualche data importante? Cosa avevo
dimenticato??
Dopo circa dieci minuti Jo parcheggiò
vicino all’entrata del più lussuoso ristorante di Buonos
Aires…!
-Oddio…ma perché ti sei
fermato proprio qui?- chiesi
incredula del posto dove mi aveva portato.
-è un’altra mia sorpresa…ma
non è quella finale!- era stranamente eccitato e cominciò a spingermi verso
l’entrata del ristorante.
-Ma…ma Jo! Questo ristorante è carissimo! E poi io non ho i vestiti adatti…!-
-Amore mio tu sei talmente bella che non
hai bisogno di vestiti eleganti per essere magnifica…-
I nostri sguardi si incatenarono
di nuovo. Come potevo anche solo pensare di fargli del male?
Mi prese per mano
ed entrammo.
Tutto era magnifico. Il tavolo era
apparecchiato quasi in modo regale, la luce soffusa e la dolce melodia dei
violini rendevano tutta quella situazione magica.
Mi sentivo una principessa...era tutto così
bello che non avevo nemmeno la forza per parlare.
Potevo giurare di trattenere anche il
respiro, avevo troppa paure che respirando solo mi
sarei potuta svegliare e capire che tutto quello era un sogno.
Jo mi spostò la sedia dal tavolo, proprio
come un vero principe e mi fece sedere, per poi sedersi
a sua volta.
Ordinò del costoso vino francese con dei
piccoli antipasti al caviale.
-Jo senti…non vorrei sembrarti antipatica ma…dove prenderai i soldi per pagare questa cena
a base di caviale e champagne?- mormorai sottovoce.
-Patty guarda che puoi alzare la voce!- mi
disse ghignando -…e poi tu non ti preoccupare. Non c’è pericolo che a fine serata ci facciano lavare i piatti!-
Sorrisi. Ma sì! Mi
sarei goduta quella splendida serata con l’uomo che a...amavo...!!
-Se non ti conoscessi penserei che hai qualcosa da farti perdonare- dissi, portandomi la coppa
del vino alla bocca.
Jo quasi si strozzò con il vino –ma cosa
dici?!?-
-Ehy rilassati! Stavo solo
scherzando!- esclamai alla sua faccia tesa.
Passammo la serata così, ridendo e
scherzando, parlando di tutto e di niente.
Alle 23.00 Jhonny si fece portare il conto
e pagò, lasciando anche un’abbondante mancia.
All’uscita del ristorante stavo per
dirigermi alla moto, quando lui mi bloccò.
-Dove vai? La serata non è ancora finita-
Mi prese per mano
e mi portò su un incantevole molo che affacciava Rio de la Plata.
Il molo era pieno di luci e fiori e
stranamente non c’era nessuno.
-Non dirmi che
tutto questo lo hai fatto tu!- esclamai, guardandomi in giro con le mani
congiunte.
-Perché ti sorprendi
tanto?- fece lui sorridendo.
Mi fece affacciare al molo e poco dopo fece
una telefonata.
Qualche minuto più tardi, partì in sottofondo la nostra canzone e
su un muro lì vicino si accesero dei fuochi artificiali a forma di cuore, con
le nostre iniziali dentro.
Ero sbalordita. Non avevo parole per
descrivere tutto quello.
Il mio cuore batteva a mille e avevo gli
occhi lucido.
Jo mi abbracciò da dietro, mormorandomi
qualcosa all’orecchio.
-Auguri per il nostro primo anno insieme…ti
amo amore mio…-
Spazio autrice:
SCUSATEMIIIIIII!!!!! XD
Mi dispiace moltissimo per l’immenso
ritardo di questo capitolo, ma a mia discolpa posso dirvi
che sono stata super impegnata a causa della scuola!! Sorrysorrysorry!!! *me si sta inchinando chiedendo il vostro
perdono*
Passiamo ai ringraziamenti!!
Alexiel94: prenderò in considerazione
le tue opzioni! Comunque ti
voglio dire chr ad Antonella capiteranno delle cose
perché non è che mi piaccia poi tanto come personaggio…!! Per quanto riguarda
Jhonny, spero che con questo cappy il tuo odio per
lui diminuisca un po’ XD commenta anche questo capitolo se ti va!!
sabry99:
non preoccuparti per la recensione dell’altra volta!! Anzi mi fa piacere,
perché significa che se anche non hai tempo leggi la mia FF!!e si…Gon è stato proprio un cattivane ù_ù ma non ti preoccupare, si farà perdonare anche lui!!
Summers84: eh si…un bacio
ci voleva…però le cose complicate sono sempre più
belle!! E poi un bacio tra loro (e non vi dico se mai ci sarà *io cattiva*)
dovrebbe essere qualcosa di speciale, perché entrambi hanno
qualcuno a cui dar conto. Commenta anche questo capitolo se ti va!!bacini!!
Miraclegirl:
ti giuro, quando leggo le tue recensioni mi viene la pelle d’oca!! Grazie, grazie e ancora grazie! Mi fai dei complimenti
spettacolari e devo dire anche molto professionali!!
XD scusami ancora peri l mio immenso ritardo…spero di
aggiornare più velocemente in futuro!1 kissoliniii!!
Sana e Akito:
ciao tesora!! Anche tu sei
una splendida ragazza e mi fa tanto piacere che continui a leggere la mia
storia!! Bhe…speravo di essere perdonata!! Grazie!1
girlstar: io tanto cattiva…c’ho messo proprio
tanto per aggiornare…mi dispiace tantissimo…come vedi questo capitolo non parla
di una coppia solo ed è anche un po’ corto…vabbè l’ho scritto perché volevo
aggiornare, ma spero che ti piaccia lo stesso!! Commenta anche questo se ti va!!grazie!!
ella96:
e dulcis in fundo la mia
ella!!!! =P guarda che se un gonzalo dovrebbe morire è il tuo!!!!!!
Dato che siamo due pazze ti confesso che anche io avrei fatto la stessa cosa muahahaha!!! Comunque tutto bene…spero di sentirti su msn visto che non ti trovo mai!! Un bacio cucciolè!!zau!!
-Per quanto ancora vorrai
evitarmi?- mi sentii prendere per un braccio e tirare in una stanza del secondo
piano.
Quando mi voltai, vidi l’imponente e
perfetta figura di Bruno che mi sovrastava e quei suo occhi
verdi confusi quanto i miei.
-Io non ti sto affatto
evitando- feci io con noncuranza, andando a sedermi su un divanetto lì vicino.
-Hn- si venne a sedere vicino a me -…mi credi così poco intelligente?-
-Non dar peso a quello che penso io, interessati di più di quello che
pensa la tua ragazza- avrebbe capito
il messaggio??
-Patty…noi ci stavamo per baciare…-
Cominciai a torturarmi le mani e a guardare
la punta delle mie scarpe.
Odiavo essere nervosa e agitata, e la cosa
che odiavo ancora di più era che fosse proprio lui a farmi sentire così.
-lo so che ci stavamo per baciare…se non te
ne sei reso conto io ero una delle due persone in quella stanza!-
Ero consapevole del mancato bacio, ma
ancora più consapevole che era una cosa che doveva essere accantonata. Un
sentimento che doveva essere dimenticato…
Non potevo far del male a
Jhonny…lui non se lo meritava…
Dopo la serata che avevamo passato ieri
sera, con che coraggio potevo ucciderlo in quel modo?
-Non fare la spiritosa Patty! Possibile che
per te non conto niente!- fece con voce arrabbiata, passandosi dopo poco la
mano sugli occhi.
-Bruno ma mi sbaglio o tu sei fidanzato?!-sbottai io, mettendomi una ciocca di capelli dietro
l’orecchio.
Perché voleva far passare me come la
stronza della situazione e lui come la povera vittima?!?
-adesso vorrei che non ci fosse...- sibilò a bassa voce, prendendomi la mano.
-Però lei c’è e c’è anche Jo…in questa storia
non ci faremmo male solo noi due!- sfilai la mia mano dalla sua.
Ma perché anche lui non riusciva a capire
che tra di noi era tutto impossibile? Perché dovevo essere sempre io quella con i piedi per terra?
-Lo ami?-mi chiese
all’improvviso.
Sbattei gli occhi, non mi aspettavo quella
domanda…non mi aspettavo che fosse così difficile
rispondere.
-e tu?- cercai di deviare la domanda, ma
invano.
-Te l’ho chiesto prima io…non fare la furba
con me Patty…ti conosco meglio di chiunque altro…- mi prese i polsi
–rispondimi...lo ami??-
Tentai di divincolarmi,
ma inutilmente, la presa sui miei polsi era troppo salda.
-Bruno lasciami!-
Strinse ancora di più i miei polsi,
facendomi stendere sul divano. Lui si sdraiò a sua volta, con l’unica
differenza che si era messo a cavalcioni su di me! Comunque
non faceva gravare per niente il peso del suo corpo sul mio.
-rispondimi!- eravamo a pochi centimetri di
distanza, entrambi con le guance rosse, lui in attesa
di una verità che avrebbe potuto fargli male e io con una voglia matta di
fuggire da quella situazione.
-Bruno!- urlai.
-Patty!- fece di rimando.
-SI- lo dissi con un urlo…un urlo liberatorio.
Nello stesso istante lui lasciò la presa
sui miei polsi e si limitò a guardarmi con quei suoi occhi dove vi puoi leggere tutto, e io ci leggevo amarezza e tanta, tanta
delusione.
...Avevo promesso a me stessa che non gli
avrei più permesso di farmi male né di giocare con me...mi aveva già una volta frantumato il cuore e io stavo ancora raccogliendo
i pezzi.
Eravamo entrambi immobili, nelle stesse
posizioni.
-Da oggi in poi saremo solo amici...potrai sempre contare su di me…cancelliamo questi ultimi due
giorni…-mi informò freddo.
Dopo avermi fissato un’altra volta, serrò i
pugni e se ne andò e io avevo la terribile sensazione
che in quel momento lui non fosse sparito solo da quella stanza…
-non possiamo
continuare….-una voce sibilò nel buio.
-Ma io non riesco a smettere...- fece un’altra
voce di rimando.
-…Sei un veleno…un veleno che mi scorre
nelle vene…ma dobbiamo smettere-
-Per te sarebbe così facile chiudere
tutto?- chiese con voce roca.
-…No...-
Un ghigno malizioso nel buio e poi in
quella stanza si sentirono solo soffocati gemiti di piacere.
Stavo aspettando Alicia sotto casa sua da
più di mezz’ora.
Era incredibile quanto le femmine ci mettessero per prepararsi! Al momento dell’uscita sono tutte
belle…profumate…con i capelli apposto e i tacchi alti e tu speri
una serata intera di riuscire a strappare almeno un bacio da quella meraviglia.
Ma poi, se le vedessi appena cinque minuti
dopo che le hai accompagnate a casa, giureresti che quell’essere,
con i capelli raccolti, il pigiamone rosa a puà, le
pantofole enormi a forma di coniglietto e quei mirabili brufoletti,
non è la persona con cui tu sei uscito…
…E questa era una
delle grandi verità sulle donne…
Speravo almeno che Alicia non mi riservasse
la stessa sorpresina…lei era tutta esaltazione e passione…lei sapeva darti
tutto quello che un cuore morto cerca…per quanto un cuore morto possa ancora cercare…
Dopo altri dieci minuti di queste seghe
mentali assurde, la vidi scendere, bella e solare come sempre.
Indossava un vestitino azzurro a maniche
lunghe, con una cinta legata in vita, le calze marroni
e gli stivaletti bassi con il tacco, dello stesso colore della cinta.
I suo capelli oscillavano ad ogni movimento e il suo
corpo e la sua mente era tutta tesa verso di me…verso quel nuovo amore…
Lo sapevo…sapevo che pensava questo di me e
di lei…infondo aveva solo 18 anni e io non volevo
distruggere i suoi sogni…non volevo essere colui che le strappava tutte le sue
illusioni.
Salì in macchina con tutta quella vivacità
che solo i 18 anni può portare e mi stampò un bacio
sulle labbra, come se non mi vedesse da una vita intera.
-Ciao amore- mi salutò, con il viso ancora
vicino al mio.
-ciao- feci anche io sorridendole.
-Dove mi porti?-
mi chiese, sistemandosi meglio a sedere e appoggiando la borsetta sui posti del
passeggero.
-Dovunque deciderai di andare principessa!- feci io,
con il mio solito sorriso enigmatico, portando le mani alle chiavi.
-Qualunque posto?-
-Certo madame…glie l’ho appena detto!- ci scherzai su.
-portami ovunque vuoi…l’importante è che tu
sia con me…-
Ci guardammo negli occhi,
seri e teneri, poi ci baciammo. Ma fu un bacio
diverso dal precedente, era un bacio più voluto…più passionale…più violento…
-Che ne dici di andare nel posto dove ci
siamo conosciuti?-
-Vuoi andare al mare con
questo freddo?- la presi
in giro io.
-ehi! Noi non ci siamo conosciuti al mare!-
mi diede un leggero pugno sulla spalla e mise un finto
broncio.
-Davvero? Mi sarò confuso
con qualche altro mio flirt…- ovviamente scherzavo. Sapevo benissimo
dove ci fossimo conosciuti…
-Ti odio…-
-ahahahahahaha…amore…stavo
scherzando…ricordo benissimo dove ci siamo conosciuti...come
potrei dimenticarmene…-
Lei mi sorrise,
arrossendo un po’ e spostandosi una ciocca di capelli dal viso.
Nonostante il suo aspetto, era una ragazza estremamente dolce...aveva quella tenerezza e perspicacia
che arrivava diritto al cuore…
Ma ci sarebbero voluti di più di due
magnifici occhioni e un sorriso dolce a farmi dimenticare Giusy e guarire le
mie ferite.
Pensandoci a mente lucida la nostra
situazione poteva sembrare una barzelletta…un trio amoroso che durava da ben 5
anni…un record mondiale…
…io, però, avevo
smesso…avevo smesso di stare dietro ai giochetti di Josefina Beltran…non
le avrei più permesso di giocare con i miei sentimenti…
Le avevo dato tutto e lei ha sempre preteso di più…ha sempre e solo voluto ricevere e
non ha mai dato…
-amore, a cosa stai pensando?- la domanda di Ali mi aveva scosso dai miei pensieri, riportandomi alla
realtà.
-A niente amore…niente di
importante- dopo l’ennesimo sorriso, partimmo, ma quello che ancora non
sapevo era la sorpresa che avrei trovato una volta arrivato al locale.
-Amore quanto è noioso questo film…- feci
io sbadigliando.
-Dai Fabio! È così romantico! Lui che decide di morire pur di salvare lei!- fece ancora lei, con
gli occhi luccicanti rivolti alla tv.
-Più che altro è surreale! Mi spieghi chi
darebbe il suo cuore per salvare la propria ragazza?-
-Fabio! Mi stai dicendo
che se io fossi malata di cuore tu non mi daresti il tuo?!?- sibilò con aria
agguerrita,
Ecco...mi ero addentrato in una di quelle
situazioni in cui non era facile uscirne.
Distolsi lo sguardo, cominciando a
giocherellare con l’accendino di Gonzalo.
-Fabio!- tuonò.
-Si???- feci io
angelico, sbattendo gli occhioni.
-Rispondimi!-
-A cosa?- cercavo in
tutti i modi per scansare quella litigata certa. Era un periodo che Tamy si fissava su
ogni cosa…che dava peso a qualsiasi cosa facessi o
dicessi, anche una stupidaggine.
-Tamy non è che
non ti darei il mio cuore…solo che la vedo una cazzata. Mi spieghi il motivo per cui ti do il mio cuore e poi lo stesso non possiamo
vivere insieme?-
-Il solo pensiero di salvare colei che ami dovrebbe bastare- incrociò le braccia e mi diede la schiena,
mettendo il broncio.
-Tamy…ti sei davvero
arrabbiata per questa cosa?- chiesi incredulo.
Questa ragazza cominciava a preoccuparmi...
-No- si girò di scatto, sorridendomi come
solo lei sa fare, con quel sorriso che coinvolge anche
gli occhi.
Mi si gettò tra le braccia, affondando il
viso nell’incavo della mia spalla. Io l’abbracciai e lei si accoccolò meglio
tra le mie braccia.
Sapevo che in quella posizione si sentiva
protetta e amavoche
fossi io a dargli la protezione di cui aveva bisogno.
Quando la tenevo tra le mie braccia mi sentivo davvero me stesso...quando lei mi guardava
con tutto l’amore che aveva sentivo di essere la persona che volevo
diventare…quando era completamente mia, sia mentalmente che fisicamente,
abbandonata tra quelle lenzuola e stretta nelle mie braccia ero consapevole del
fatto che avrei potuto vivere così per sempre, che solo lei mi sarebbe bastata
per tutta la vita.
-Ti amo Fabio…-
-Ti amo anche io amore mio…- la strinsi ancora di più. Non avrei permesso mai a niente e a
nessuno di portarmela via, non più…lei era il mio
porto sicuro…la mia unica certezza.
Ok. Avevo deciso. Lo avrei fatto. Adesso.
Non avrei mai più rimandato…non avrei più
permesso che la mia paura bloccasse quelle parole che erano mesi che volevo
pronunciare.
Mi guardai meglio intorno.
A casa non c’era nessuno, così io e Tamy avevamo deciso di passare il sabato sera a vedere un film.
Per rendere l’atmosfera più romantica,
avevo spento tutte le luci e acceso mille candele.
Nell’aria il suo profumo
preferito e nella mia pelle il suo.
Decisi che quello era il momento perfetto.
Non avrei più esitato.
Mi alzai dal divano di scatto, cominciando
a camminare avanti e indietro.
Tamy mi guardava stranita, con una muta
domanda negli occhi: cos’avevo?
-Amore senti…sono
giorni che voglio dirti questa cosa e non ho mai avuto il coraggio- cominciai,
fermandomi davanti a lei.
-Fabio cosa vuoi
dirmi?-fece lei preoccupata.
-Tu sei l’amore della mia vita…non riesco
ad immaginare un futuro senza il tuo sorriso, i tuoi occhi, le tue carezze, il
tuo profumo, i tuoi rimproveri...insomma…senza te…in passato già ben due volte
sei uscita dalla mia vita, portandoti con te tutto il mio essere…quando
tu non sei con me io mi sento annullato…nulla conta…nulla ha senso…sei tutto
quello che io ho abbia mai chiesto a Dio…sai perché non ti darei il mio cuore?
Perché io non ce l’ho più…te lo sei preso nell’istante
stesso in cui mi sono innamorato pazzamente di te…per questo, stasera ti
chiedo…-
Spazio autrice:
Ed ecco a voi il nono capitolo!! Visto??ho aggiornato prima
questa volta!! ^^
Mi dispiace se i capitoli sono un po’
cortini e bruttini, ma in questo periodo non ho tanta ispirazione…=S
Si accettano taaaaaante
e taaaaante recensioni, che, con i vostri commenti,
mi aggiustate proprio tutte le giornate!! =P
Ringrazio:
Alexiel94:
eheh paura!!Ihihih scherzo! E bhe…l’intento era quello e sono contenta
di vedere che ci sono riuscita!!
Per quanto
riguarda il tuo odio per Jo, sono lieta di avertelo fatto piacere almeno un
po’! ti dico, però, che è un personaggio che darà
molte sorprese e si metterà parecchievolte in mezzo!! Baci!!commenta se vuoi!! ^^
Sana
e Akito: si
infatti! Anche io non la sopporto quando fa così!!ahahah e in questo capitolo poi lo ha fatto ancora di più!!
Tesora ma dimmi una cosa…..quando
aggiorniiii??!!
Davvero sei
diventata una mia fan??:D me
tanto felice!! Grazie!! Spero che andando avanti la storia non ti scocci e che
continuerai a lasciarmi tanti bei commentino ^.^!! Sai è la prima storia che
scrivo e non mi sarei mai aspettata che piacesse e che addirittura trovassi anche
delle persone che la seguono con tanto entusiasmo!! Grazie 1000!1^^
Miraclegirl: ed ecco la mia critica
personale!!zau!! XD
Ti ringrazio non
solo per il commento, ma anche quella bellissima e-mail che mi hai mandato!
Quelle sono cose che ad una ragazza che scrive fa un immenso
piacere leggere, soprattutto se è alle prime armi come me!! Apprezzerò
sempre tutti i consigli che vorrai darmi e anche le critiche, se avrai qualcosa
da “rimproverarmi”!!baciniiiiii
ella96: ti ho preso sulla parola: ho
aggiornato presto!! Mi dispiace davvero tanto per il mio incredibile ritardo,
ma sono stati proprio dieci giorni infernali!
Bhe…si…per quanto
Jo possa essere dolce e carino…NOI AMIAMO BRUNO!!! XD
(siamo due pazzeeee!!)
Per quanto
riguarda Gonzalo, io propongo una petizione per cancellarlo dalle ff!!muahahaha!!
scherzo dai…poverino…non trova mai nessuno che lo ama
davvero…mi fa quasi pena…
Vabbè…lasciami un
commento se ti va!!Besos!!
Voglio
ringraziare anche tutte le persone che hanno messo la storia nei preferiti (ben
10!! Non ci credo!!):
Capitolo 10 *** capitolo 10: Voglia di chiarimento?no...voglia di te ***
Capitolo 10: Voglia di chiarimento
Capitolo
10: Voglia di chiarimento? No…voglia di te
Il destino non esiste…esso è solo la
somma delle nostre azioni, delle nostre scelte.
La vita è fatta di dubbi, di incertezze
e di “e se…”…ed essa è il primo dubbio.
I dubbi sono strettamente collegati alle
scelte, poiché non esistono gli uni senza le altre.
Come due amanti, dubbi e scelte si intersecano
tra loro, dando vita, come loro figlia legittima, la conseguenza.
La motivazione causa-effetto è alla base delle nostre
esistenze. Noi viviamo per convenzioni, per quello che gli altri possono
pensare di noi.
Tutto di noi ruota intorno al sé sociale…noi mutiamo il nostro comportamento in
base a come gli altri ci vedono. Non è debolezza, non è
influenzabilità…è solo il modo di vivere di comuni mortali, che cercano nel
prossimo la forza per andare avanti...
Quando quella serata era cominciata, quando
ero ancora in macchina con Ali, non mi sarei mai
aspettato quello che sarebbe successo di lì a poco…non avrei mai immaginato che
il mio cure malandato potesse rompersi ancora…in piccole schegge…come la mia
vita…
Togliendo lei dalla mia vita, è come se
avessi tolto la vita stessa.
Lei riempiva le mie giornate anche solo con
il suo sorriso e accendeva in me quel fuoco che nemmeno l’acqua riusciva a spegnere.
…E in quel momento, l’acqua era Alicia, la
mia delusione, la rabbia, il dolore, la nostalgia, l’orgoglio e tutto ciò che
la mia testa mi imponeva per stare lontano da lei.
La mia testa aveva ben capito che restare
ancora in contatto con lei mi rendeva un sadico masochista, ma la scena cambiava quando questa verità dovevo imporla al cuore, quel
cuore che batteva per lei e viveva per lei.
Avevo lasciato che il mio orgoglio avesse la meglio sui i miei sentimenti, ma, in fondo, tutta
la colpa non la si poteva attribuire solo a me.
La colpa era anche di Giusy…di lei che non
aveva saputo scegliere, di lei che mi metteva allo stesso piano di Gonzalo, di
lei che riempiva i suoi occhi di me e poi andava da lui, di lei che era sempre
scappata di fronte all’immensità del nostro amore, di
lei che mi aveva lasciato la prima volta, di lei che aveva fatto insinuare Gon
tra di noi, di lei che mi feriva…di lei…
Arrivammo al locale ed entrammo e quella
musica assordante riuscì per un istante ad annullare tutte le voci nella mia
testa.
Mi muovevo lento, trascinando Ali con me
per una mano, con una strana sensazione che mi opprimeva il petto…
La mia testa malata continuò a vagare nei
meandri dei miei pensieri vorticosi, lasciando altre cicatrici…
La mia anima era piena di graffi, lividi e
cicatrici ed era sempre lei la causa.
Se fino a quel momento non aveva preso la
sua decisione, significava che ne io né lui eravamo
poi così importanti…
Poi, i miei occhi la videro…bella come
sempre lo era stata, seduta sulle gambe di un Gonzalo sorridente, che le
stampava di tanto in tanto dei piccoli baci sulle labbra,
La sua decisione l’aveva presa ed io ero
quello scartato…almeno, però, poteva avere la decenza di venirmelo a dire…ma dire cosa poi?
Il mondo prima si sgretolò e poi mi cadde
addosso.
Sentivo le gambe molli e il cuore pesante,
la rabbia mi montava dentro ed avevo una tremenda voglia di fuggire da tutto
quello…dalla visione di lei felice con un’altra
persona.
La frase “se la ami davvero devi essere
felice se anche lei lo è, nonostante la sua felicità l’abbia trovata con un
altro”, mi sembrava un’enorme cazzata!
Non si può essere felici del fatto che la
donna che ami abbia trovato tutto quello che cercava
in un’altra persona, perché quello era solo un modo per nascondersi dietro una
maschera di ipocrisia. Fino all’ultimo momento, speri sempre che sia tu il
mondo della persona che ami, che possa trovare in te tutto quello che le serve.
Non riuscivo più a pensare, tutto quello
che sapevo era che io la odiavo…mi
aveva inflitto l’ultima pugnalata e adesso ero più deciso che mai a crearmi un
futuro con Alicia, un futuro che non aveva più niente
a che fare con lei.
Josefina Beltran, dal mio dolce sogno
proibito, era diventata il mio incubo.
-amore che hai? Cosa
hai visto?- mi ero del tutto dimenticato di essermi impalato al centro del
locale, ma i miei occhi ormai vedevano solo lei, lui e il loro “amore”.
-Niente amore…ho visto due amici…andiamo a
salutarli?- feci velenoso e, senza aspettare nemmeno
un segno di assenso di Alicia, la trascinai ai divanetti dove si trovavano i
due traditori.
-Salve ragazzi!- urlai per farmi sentire, abbracciando Ali
per la vita.
Lei mi guardava senza
capire, non le piaceva sentirsi un trofeo.
-c…ciao...!- disse
Giusy, un tantino disorientata. Ero sicuro di emanare scariche elettriche dal
corpo.
-ciao- mi rispose Gonzalo, più freddo e meno
cordiale.
Non è contento di vedermi. Cerca di
mantenere la calma, ma quella mano serrata a pugno lo
tradisce.
La presa su Giusy si fa più intensa e io di istinto faccio lo stesso con Ali.
-Gon credo che tu non abbia ancora
conosciuto la mia ragazza…lei è Alicia- faccio cenno con la testa, mentre noto Giusy che si irrigidisce.
-Piacere Alicia…io sono Gonzalo e lei è la
mia ragazza Giusy- dice, più a me che a lei, come se volesse “marcare il
territorio”.
Giusy rimane ancora zitta. Il suo sguardo
passa da me ad Ali, cercando qualche traccia di un finto rapporto forse.
-piacere…- mormora sommessamente Ali, si
sente in imbarazzo, lo so, e alquanto scocciata.
-ah state insieme?- continuo a dire io con
una certa punta di sarcasmo –ci piaceva la stessa ragazza e adesso siamo
entrambi fidanzati felicemente eh Gon?! Qualche volta potremmo uscire insieme…o la concorrenza
non ti piace?-
Mi godola sua espressione…uno a zero per me bastardello!
Si sta arrabbiando…lo si
può notare.
-Io non tempo alcuna concorrenza. E poi da parte di chi? Mi sembra che qui tutti siano
fidanzati…inoltre non crucciarti troppo su Giusy…lei ha
scelto me, quindi come potrei aver paura di un montato come te? Non l’hai
mai avuta e mai l’avrai!-
La rabbia che provavo divenne ancora più
grande. Cosa voleva insinuare con le sue parole?
Mi sciolsi dall’abbraccio con Ali e stavo
per scagliarmi su Gon, se solo Giusy non si fosse
messa in mezzo.
Zitta fino a quel momento, adesso stava tra
noi con aria bellicosa e mi guardava con lo sguardo più agguerrito che aveva.
-Ti devo parlare- scandì
lei, senza dar il minimo peso né a gonzalo né ad Alicia.
Guardandomi ancora furente, mi sorpassò e
io la seguii immediatamente.
Inutile il tentativo di Gon di fermarci,
una sua occhiata arrabbiata e lui era tornato al suo posto da bravo cagnolino.
Per quanto riguarda
Alicia, invece, lei si limitava a guardare tutto senza proferir parola. Sapevo
che dopo avrei fatto una litigata pesante anche con lei, ma in quel momento non
mi interessava. Ali sapeva
benissimo che si era infilata in un vorticoso imbuto…un ciclone che trascinava
al suo centro tutto quello che gli stava intorno.
A passo fermo, Giusy si faceva spazio tra
la folla e in meno di un paio di minuti, ci ritrovammo all’uscita sul retro del
locale.
Dopo qualche secondo che ero uscito, mi
ritrovai schiacciato al muro con il minaccioso dito di Giusy puntato contro.
Non potevo non notare quanto fosse ancora più bella quando era arrabbiata…basta cuore
basta…non soffermarti su questi particolari…scorda il suo profumo e cancella i
suoi baci…
-Cosa ti è saltato
in mente?! Come ti permetti di insinuare certe cose?!-
-Hn…mi permetto dal
momento che il tuo ragazzo ha marcato il territorio come fanno i cani e
poi ti devo confessare: godo nel far arrabbiare Gonzalo- la mia confessione
fredda la colpì come un pugno.
Cosa ti aspettavi eh Josefina? Che ti dicessi che morivo dalla gelosia perciò mi sono comportato
così?
Mi dispiace, ma hai finito di manovrarmi…non
sentirai da me solo quello che ti piace…
-E questo ti sembra un buon motivo? Stavamo
passando una bella serata fino al tuo arrivo! Possibile che non riesci a stare bene con la tua ragazza senza intrometterti
nella mia vita?!?- marcò molto la frase “la tua fidanzata”, ma a sembrava che
volesse più imporre un autocontrollo a lei che a me.
-Josefina te l’ho già detto. Volevo solo
stuzzicare Gonzalo…mi dispiace informarti che il mondo non gira tutto intorno a
te!-
Esatto. Il mondo non gira intorno a te. Ma il mio si…
-Da quando sei così
cambiato Guido?- mi chiese più tenera. Era una muta rassegnazione quella
che leggevo nel suo tono?
-Da quando mi chiedi?- feci
sarcastico, portandomi teatralmente il pollice e l’indice al mento
–diciamo che lo sono diventato nel momento in cui ti ho visto per quella che
sei davvero-
-E cosa sarei?- mi chiese atona.
La volevo ferire, come lei aveva fatto con
me…mai come in quel momento volevo vederla piangere…distruggersi per amore per
me.
-Una gattamorta con lo scopo di manipolare
la gente…ti sei divertita a prenderti gioco di me…ma
adesso non te lo permetto più…-
Si asciugò una lacrima furtiva. Sapevo che
quelle erano parole cattiva, che non mi erano mai
appartenute, ma così riuscivo a esprimere tutta la mia frustrazione.
-Non ho mai voluto giocare con te…- fece sommessa, ma dopo poco si riaccese –ma se non sbaglio
sei tu quello che mi ha rimpiazzato subito dopo avermi detto ti amo! Dimmi
guido, chi sta giocando?!-
Aveva le mani sui fianchi e gli occhi
lucidi. Voleva scoppiare a piangere, ma sapevo che non l’avrebbe mai fatto
davanti a me, la conoscevo troppo bene!
-Mi sembra che tu la tua scelta l’hai fatta- feci io, accennando con la testa alla porta del
locale.
-No guido…è qui che ti sbagli…IOnon ho scelto, TU
hai scelto…io mi sono solo adeguata…- detto questo si avviò all’entrata del
locale.
Cosa voleva dire?
-Aspetta!- la mia voce la
fermò. Dovevo capire.
–Stai dicendo che se io non mi sarei fidanzato con
Alicia, la tua decisione sarebbe cambiata?-
-Che importanza ha adesso? Hai fatto la tua
scelta, io la mia…adesso sopporta le conseguenze-
Mi lasciò così, dietro quel vicoletto, con
le sue parole enigmatiche.
Quando rientrai dentro, però, trovai solo
Ali…loro due erano già andati via.
Mi alzai dal divano di scatto, cominciando
a camminare avanti e indietro.
Tamy mi guardava stranita, con una muta
domanda negli occhi: cos’avevo?
-Amore senti…sono
giorni che voglio dirti questa cosa e non ho mai avuto il coraggio- cominciai,
fermandomi davanti a lei.
-Fabio cosa vuoi
dirmi?-fece lei preoccupata.
-Tu sei l’amore della mia vita…non riesco
ad immaginare un futuro senza il tuo sorriso, i tuoi occhi, le tue carezze, il
tuo profumo, i tuoi rimproveri...insomma…senza te…in passato già ben due volte
sei uscita dalla mia vita, portandoti con te tutto il mio essere…quando
tu non sei con me io mi sento annullato…nulla conta…nulla ha senso…sei tutto
quello che io ho abbia mai chiesto a Dio…sai perché non ti darei il mio cuore?
Perché io non ce l’ho più…te lo sei preso nell’istante
stesso in cui mi sono innamorato pazzamente di te…per questo, stasera ti
chiedo…- mi misi in ginocchio, sotto gli occhi increduli di Tamy e estrassi un
pacchettino blu dalla tasca. -…Tamara…mi vuoi sposare?-
Ecco fatto. Glie l’avevo
chiesto…ma lei non mi rispondeva!
Eppure non ero solo io quello convinto del nostro
amore…
Le mani mi sudano, le ginocchia cominciano
a farmi male..
-Oddio…-mormora lei dopo un po’ –adesso sono impegnata con il lavoro e non abbiamo proprio una
stabilità economica, ma…DIAMINE SI!! SI LO VOGLIO!!-
Non riuscivo a crederci. Dopo l’inizio di
quel discorso già mi preparavo a un eventuale rottura
tra noi.
Ma la sua melodiosa voce era arrivata alle
mie orecchie e stentavo a crederci…mi aveva detto si…MI AVEVA DETTO SI!!!
Mi alzai di scatto e fulmineo l’avevo presa
in braccio.
Ero troppo felice,
riuscivo a toccare il
cielo con un dito. La sollevai da terra e cominciai a girare, mentre lei rideva
come una pazza…rideva e piangeva, piangeva e rideva…
Stavamo ancora girando…ma
noi non eravamo gli unici. Tutto intorno a noi sembrava girare.
Piangevo anche io, dalla gioia, dalla
sorpresa, dal troppo amore…non lo so…piangevo e
basta…il mio miglior sogno era lì tra le mie braccia e mi sposava.
Per il troppo girare, cademmo sul letto.
Avevamo il cuore a mille, come se volesse uscire dal petto…quell’amore troppo
grande da contenere in cuore voleva sgorgare come miele da esso,
inondandoci della sua purezza e unicità.
Lei si ricompose a sedere e ancora
piangendo entrambi, le infilai il solitario che avevo comprato per lei
all’anulare sinistro.
Le lacrime non accennavano a finire e
allora così, come due perfette metà, le nostre labbra si unirono…in un bacio
che aveva il sapore delle lacrime…della gioia…di noi…!
Il bacio divenne sempre più profondo e le
nostre lingue si accarezzavano…avevo le mani a coppa sul suo viso e lei aveva affondato le sue nei miei capelli. Eravamo avvinghiati
l’uno all’altra in un amore indissolubile che né il tempo né il destino aveva
saputo dividere.
Con la consapevolezza del nostro amore
sempre più forte, ancora abbracciati e tremanti, la presi in braccio e la
portai nella camera da letto.
Facevo un po’ fatica a camminare, perché ci
stavamo ancora baciando, ma non avevo la minima intenzione di interrompere quel
contatto solo per il tragitto dal salotto alla camera da letto.
La adagiai sul letto e io mi distesi sopra
di lei.
Scossi e trepidanti, cominciammo ad
approfondire i nostri baci e presto le mie mani scivolarono sotto la sua gonna.
In meno di pochi minuti ci ritrovammo nudi
ed eccitati ed eravamo ancora una volta pronti a
suggellare quell’amore con la danza dei nostri corpi uniti e la melodia dei
nostri cuori…
Spazio autrice:
Finalmente sono riuscita a fare un capitolo
più lungo e spero tanto che mi
lasciate mooooolte recensioni!!!
ella96: non
preoccuparti!!!ti capisco benissimo…per quanto riguarda Patty..bhe…anche io avrei risposto lo stesso!! XD mi sarei
letteralmente buttata tra le sue braccia!!!Lasciau n commentino anche qui se ti va!!zau!! ^^
girlstar:
grazie per i tuoi numerosi complimenti!!davvero, sembro un’ingrata, ma non so
proprio esprimerti tutta la mia contentezza nel leggere tutto ciò!1 spero
resterai sempre una mia fan e che quello che scrivo ti piaccia sempre e riesca
ad emozionarti almeno un po’!! kissolini
e ancora grazie!!
Miraclegirl: eheh…sorpresina!! Le due voci nel buoi possono essere tutto come niente!!! È vero, Guido
non si trova nelle migliori delle situazioni, ma è stato lui a volerlo. Per
quanto riguarda Bruno e Patty, lei non fa soffrire lui, è che lui ha fatto
soffrire lei, ma questo è un particolare che ti svelerò in seguito!! Bacini e dimmi sempre se ti piace!!zau!!
sabry99: spero di
aver saziato la tua curiosità!! E non preoccuparti per la recensione dell’altra
volta, mi fa sempre piacere leggerle, corte o lunghe che siano!!comunque sono pareri!! Questa forse sarà una storia a lieto fine, perché credo che l’amore vero vinca su tutto..e chissà che questo non possa succedere anche ai nostri
protagonisti…
Rimango ancora
basita per il numero crescente di visite e chi aggiunge la storia nei preferiti
e nei seguiti!! Stento ancora a crederci!! Davvero ragazze, tutte le parole del mondo non
basterebbero a descrivere tutto quello che penso!!
Grazie!!
Capitolo 11 *** Capitolo 11: So che non ci sei ***
Capitolo 11: So che non ci sei
Capitolo 11: So che non ci
sei
-Davvero Tamy?! Oddio non
ci posso credere!!- fece Giusy tutta eccitata.
Già…Tamara ci aveva appena
dato la stupenda notizia: l’anno prossimo si sarebbe sposata con Fabio!!
Stentavo a crederci…era
tutto troppo bello…
Loro due sembravano una
realtà a parte…divisa da noi poveri sconsolati in cerca di un po’ di affetto…
certo che anche loro avevano avuto la loro fetta di problemi, ma ormai noi,
ossia io, Giusy, Gon, Guido e Bruno, avevamo battuto il record degli eterni scontenti.
Pensando questo, sospirai
un po’, cosa che non sfuggì a Tamy.
-Patty, perché sei così
silenziosa? Non sei felice per me?- mi chiese così ingenuamente, con quella sua
aria da bambina.
Sorrisi. Non c’erano dubbi
sul perché Fabio si fosse così innamorato perdutamente di lei…
-no…sono felice…è solo
che…-
-è solo che?- mi esortò
Giusy.
-…è solo che voi siete
così felici e non posso fare a meno di invidiarvi- confessai alla fine,
puntando i gomiti sul tavolino del bar e appoggiando la faccia sul palmo della
mano.
-In che senso?- fece
Tamara senza capire.
-Nel senso che ormai io,
Patty, Guido, Bruno e Gonzalo non troveremo mai pace…saremo legati sempre da un
indissolubile vincolo di infelicità…- rispose Giusy per me, capendo appieno
quello che io intendevo, mentre girava distratta il liquido scuro nella sua
tazzina.
-Mamma mia che
pessimismo…!- esordì Tamy –siete voi che vi condannate a tutta questa
infelicità! E poi tu perché lo saresti Patty? Sei fidanzata con un ragazzo
meraviglioso e vi amate-
-Beata ignoranza…- fece
Giusy con sarcasmo, senza staccare gli occhi dalla sua tazza.
Io le diedi uno strattone,
guardandola male e questa volta lei si voltò, guardandomi come per dire “che
c’è? Che ho detto?”.
-smettila- gli ringhiai a
bassa voce tra i denti.
-ragazze ma di cosa state
parlando?- continuò Tamara, evidentemente a disagio.
-Ma niente…non dare peso a
quello che dice Giusy…quando mai ha avuto senso quello che dice lei?- feci io
con aria angelica a Tamy, mentre mollavo un calcio da vera giumenta a Giusy da
sotto il tavolo.
Lei saltò leggermente, ma
capì che era meglio lasciar perdere l’argomento con Tamara.
Non so il perché di questa
mia reazione. Non so perché non ho voluto raccontare tutto anche a lei.
Forse perché non volevo
macchiare con le mie colpe e i miei dubbi tutta quella purezza e felicità di
Tamara.
-Giusy tu dove sei stata
ieri sera?- chiese Tamy e per poco Giusy non si strozzava con il suo caffè,
mentre io me la ridevo sotto i baffi.
Con una stentata
spiegazione, lei raccontò tutto anche a Tamara, cercando ogni tanto il mio
aiuto con lo sguardo.
Tamara, che fino alla fine
del racconto aveva tenuto lo sguardo fisso sul fondo della tazza del the, lo
riportò fulmineo su Giusy, con unatacita domanda negli occhi.
-Si, Tamy. Lo amo ancora-
sussurrò lei, in modo tanto flebile da far fatica persino a noi ad udirla.
-Sai che per me è uno
sbaglio. Sei stata tu a scegliere Gonzalo e sei stata tu a metterti in questa
situazione. Adesso devi solo provare ad essere felice con lui-
Il tono di Tamara era stato
duro, quasi accusatorio. Ma come poteva capire lei una situazione come quella
di Giusy…? Come la nostra…?
Io riuscivo a capirla del
tutto…a volte non si può stare con la persona che si ama…a volte anche la più
piccola cosa sembra un ostacolo insormontabile…
Sospirò. –lo so. Ma è un
errore che non riesco a finire di commettere. Non si può non amare qualcuno da
un giorno all’altro-
-Hn…ti sei cacciata in una
situazione non facile. In tutta questa storia quello che soffrirà più di tutti
sarà Gonzalo! Ma con quale cuore riesci a prenderlo in giro così?!-
Ma cosa era successo a
Tamara? Secondo me tutto quell’amore le aveva dato alla testa…
Alla faccia del “saremo
sempre unite” e “io sarò sempre dalla tua parte”.
Ma in fondo, però, Tamara
non aveva tutti i torti. Giusy si era cacciata in un vincolo che non l’avrebbe
più lasciata andare…
-Non dirmelo anche tu…ti
prego Tamy…non so cosa fare…- Giusy si portò le mani alla faccia, calcandovela
dentro, come per cercare un momentaneo conforto.
Gli occhi di Tamy si fecero
subito più dolci. –Hai ragione, scusami…ti aiuteremo noi…vero Patty?- fece poi,
rivolta a me.
Eh Tamy…come vorrei che
sapessi la mia situazione…come posso aiutare Giusy se non riesco nemmeno ad
aiutare me stessa?
-Si, certo…- mormorai
distratta, volando con il pensiero al mio di triangolo amoroso, che poi in
realtà era un quadrilatero…
Stavo seduto sul davanzale
della mia finestra, con le cuffie dell’i-pod nelle orecchie.
Le note della canzone Non
ci sei degli Studio 3 rimbombavano nella mia testa e nel mio cuore,
rispecchiandomi sempre di più tra le parole di quella canzone.
Se si potesse giuro venderei l’anima
Per
riavere te così splendida, ma io so
So che non ci sei
Se
si potesse ruberei il nostro attimo
Per riaverti qui e riviverlo
Ma io so,
so che non ci sei vicino a me.
So che non ci sei
So che non ci sei…e che
non ci potrai mai essere.
Devo imparare a vivere
senza di te…ma che vita sarebbe? Tu sei la mia vita…
Devo rinunciare ai tuoi
occhi…ma cosa mi guiderà poi nelle mie notti buie?
Devo scordarmi del tuo
amore…ma cosa mi riscalderà poi?
Devo cancellarti dal mio
cuore…ma di cosa vivrò poi?
Perché Patty? Perché? Perché
sono così irrimediabilmente e indissolubilmente innamorato di te?
Perché sei dovuta
riapparire nella mia vita? Perché me l’hai dovuta sconvolgere così?
Perchè non ricambi più il
mio amore?
Eppure c'era stato un
tempo in cui nei tuoi occhi vedevo me...
Ma anche se il mio amore,
per una ragione ispiegabile, fosse ricambiato, lo stesso non potremmo stare
insieme...già...perchè c'è lei...Antonella...io non la posso lasciare...lei
voleva fare la dura, ma in realtà è fragile e io sapevo che ero
il suo unico punto di
riferimento...
L'unica soluzione era
quella di considerarti davvero solo un'amica...ma questa volta dovevo
dimostrarlo anche con i fatti...
Il turbine malato dei miei
pensieri fur interrotto dall'entrata di uno dei tanti ostacoli che c'erano tra
me e il dolce sogno...
-Ciao love! che ci fai qui
tutto solo?- fece con la sua voce acuta, venendo a sedersi in braccio a me e
togliendomi l'i-pod dalle orecchie.
-Ciao..niente..non mi
andava di stare in compagnia...- le dissi senza fissarla.
-Eh già ti capisco...la
puzza di papera provinciale arriva fino a qui...è insopportabile- si portò
teatralmente la mano sul naso, facenso una delle sue tante smorfie.
Questa volta la guardai.
Ma come avevo fatto ad
innamorarmi di una persona così? Come avevo potuto perdere la testa per una
ragazza così cattiva?
...Ma in fondo io lo
sapevo...la sua non era vera cattiveria...era una maschera...una maxhera che le
permetteva di difendersi e non essere più ferita...ma perchè fingeva anche con
me?
-Bruno ma che hai? sei
così silenzioso!-
-niente, te l'ho detto-
mormorai scocciato, mentre tentavo di alzarmi dalla finestra.
Lei si alzò con me, ma
mentre io andai a stendermi sul letto, lei rimase appoggiata al davanzale della
finestra, con tutto il sole che le arrivava da dietro.
In effetti non potevo
negare quanto fosse bella...ma oltre a ciò?
-amore senti...ti va se
oggi usciamo un pò? ho visto delle scarpe che devo assolutamente prendere!-
-Mi dispiace...non posso-
-e perchè?- michiese lei
delusa, come se avessi tolto a una bambina il suo giocattolo preferito.
-Perchè ho promesso a
Tamara che sarei andato a prenderla- la informai secco, piegando un braccio
sugli occhi.
-E perchè mai dovresti
andare a prendere Tamara? e dove poi?!- era indignata, aveva le braccia piegate
sui fianchi e le labbra increspate nel suo solito modo buffo.
-Perchè doveva andarci
Patty, ma dato che gli studi sono troppo lontani, Tamara e lei mi hanno
convionta ad accompagnarla. tutto qui- in quest'ultimo periodo, mi scocciava
moltissimo doverle dare tutte queste spiegazioni, perciò parlai con tono secco.
-Non mi va bene per niente
nè che mi parli con quel tono e nè che vai in macchina con quella! e poi
guardami quando ti parlo!- avevo innescato un'altra bomba...
Mi voltai lentamente a
guardarla, giocando con la lingua con il mio pearcing.
-uhm?-
-Non mi piace ripetermi
Bruno. Cos'è tutto questo attaccamento con quella papera?- sbotto stizzita,
incrociando le braccia.
A volte era proprio una
bambina.
-non è una papera- scandii
io, in modo da farle capire bene il concetto.
-E adesso la difendi
pure?! bruno ti ricordo che sei il mio ragazzo!-
-E io ti ricordo che lei è
la mia migliore amica!- mi alzai dal letto, infuriato. Non sopportavo i suoi
attacchi di gelosia oppressiva.
-Sentimi bene Bruno
Molina: a me non piace per niente che tu vada in macchina con quella, perciò
non ci andrai-
mi guardava con il suo
solito sguardo...con quello che sapeva che avrebbe vinto lei.
Ma doveva capire che io
non ero il suo giocattolo.
Così mi avvicinai a due
centimentri di distanza dal suo volto e le parlai guardandola intensamente
negli occhi.
-E a me non piace ricevere
ordini- detto questo uscii dalla stanza, senza calcolare minimamente i suoi
numerosi richiami arrabbiati.
Oddio che situazione...
Maledicevo mentalmente
ancora tamara per la situazione in cui mi aveva messa...
Io e lui...lui e io...da
soli in macchina!
Mi mordicchiavo
ininterrottamente il labbro inferiore, mantendendo una debita distanza e
cercando in ogni modo di non avere contatti tra noi.
Per tutto il tempo del
viaggio, nessuno aveva parlato e questa situazione cominciava a pesarmi un pò,
nonchè mi metteva disagio.
Ogni tanto lanciavo
qualche occhiata nella sua direzione e non potevo non pensare quanto fosse
maledettamente bello...
I capelli scompigliati e
al vento, le labbra imbronciate, la lingua che giocava con il pearcing, gli
occhi verdi fissi sulla strada, un braccio teso sul volante e l'altro piegato
sul finestrino aperto, nonostante fosse novembre...
Bruno era un mix di
tentanzione ed eroticità inconsapevole...un mix che lo rendevano diabolicamente
stupendo...
Sfortunatamente per me, si
accorse che lo fissavo e si voltò a fissarmi, tenendo però sempre sotto
ocntrollo la strada.
Dio, però, decise che non
era abbastanza, infatti proprio in quel momento ci fermammo ad un semaforo e
lui ebbe tutto il tempo per scrutarmi.
-C'è qualcosa che non va?-
mi chiese con quella sua voce così...così...così..oddio stavo diventando
pazza!!!
-n..nononononononononnono!
niente!- parlai velocissimo, mentre sentivo la faccia in fiamme.
-e perchè sei così agitata
e rossa?-
-non lo sono affatto!- mi
uscì un urlo soffocato, decisamente non era il tono di chi era perfettamente a
suo agio.
Fece un ghigno. -Certo
come no...sono forse io che ti faccio agitare così?- chiese con quel suo tono
diabolico e sensuale.
Per fortuna non risposi,
perchè proprio in quel momento scattò il verde.
Tutto il resto del viaggio
trascorse così...in silenzio e la mia agitazione aumentava sempre di più.
Basta...basta...perchè
tutta questa agitazione? sono solo in macchina con un amico...!
Finalmente arrivammo e
quando lui parcheggiò, io quasi mi catapultai fuori dalla macchina.
Raggiunsi i marigini del
set, poichè giravano una scena all'aperto e quando Bruno mi arrivò alle spalle,
mi irrigidii ancora di più.
-ma si può sapere che hao
oggi?- mi sussurrò all'oreccio, mentre il suo alito caldo mi pizzicava il
collo...
ODDIO!!
Anche questa volta fui
salvata, poichè ci venne incontro una raggiante Tamara.
-Ragazzi, non ci potete
credere cosa è successo!- si fermò e con il fiatone cominciò a raccontarci.
-Stamattina, senza che io lo sapessi, mi guardava recitare un uomo, che solo
poco fa ho scoperto essere un importantissimo produttore di Hollywood-
si fermò tre secondi.
-PATTY MI HA CHIESTO DI ESSERE LA SUA PROSSIMA PROTAGONOISTA NEL SUO NUOVO
FILM!-
finalmente il grande sogno
di Tamy si stava per realizzare!
-Oddio Tamy è
meraviglioso!- ci staccammo e anche Bruno la abbracciò, alzandola da terra come
se fosse una piuma.
Quelle braccia
possenti...BASTA!!
In preda all'euforia ci
abbracciammo anche io e Bruno, ma non ci rendemmo conto minimante del nostro
gesto.
Lui alzò anche me da terra
e mi fece girare, e ridevamo come due matti.
-Ehm Ehm...-
Due colpi di tosse ci
riportarono alla realtà e Bruno mi mise subito giù.
Quando mi voltai...
Spazio Autrice:
Innanzitutto volevo darvi
gli auguri, nonostante sia decisamente tardi...me si scusa, ma ha avuto qualche
problemino...T.T
Per quanto riguarda il
capitolo, spero che vi piaccia e che mi facciate TANTE RECENSIONI, belle o
brutte!!
Sana e Akito: tesy no ti
preoccupare per la recensione!!davvero!! e per quanto riguarda la tua FF, è
normale che la seguirò lo stesso!! è logico! U.U
Patty e Bruno...bhe..le
cose sono un pò complicate per loro e le cose non si risolveranno tanto
presto!!
Miraclegirl: ed ecco la mia critica
professionista!! come stai?? come va con il tuo stato? (dico "il tuo
stato" perchè non so se posso dirlo XDXD) *ok..me tanto scema...XD*
Visto...ti ho accontentata!!
ecco un pezzettino minuscolo di Patty/Bruno!! senti...davvero...non so che
parole usare per ringraziarti di tutti i compliennti che mi fai!! davvero XD
l'italiano intero non basta!! XD
Sei troppo carina e dolce
quando mi dici queste cose!! spero davvero che leggerai tutta la mia ficcy e
che non ti annoierai!1 e non è solo una frase di circostanza!!grazie davvero!!
girlstar: me in questo momento si sta
inchinando!! mi dipingi sinceramente più brava di quello che sono, ma se lo
pensi davvero mi fa tanto piacere!! non so se sei arrivata a leggere le mie due
recensioni, ma te lo ribadisco..è davvero molto carina e mi piace lo spessore
che dai ai personaggi!!
Sisi, Tamy e Fabio sono prorpio
teneri ed è prorpio una delle coppie che mi ha oclpito proprio per questo!!
In questo capitolo c'è solo un
accenno a una Giusy/Guido, ma a quanto posso capire, l'eventualità che resti
con Gon non ti piace proprio XD bhe...tutto è affidato al caso!! XD
Questa storia è tra le
preferite di... [addirittura 11?? O.o grazie milleeeeeee!!!!]
1 - ada12
2 - fedec93
3 - lallina_89
4 - lara divina90
5 - mileybest
6 - Miraclegirl
7 - sabry99
8 - TSsara
9 - Veronica91
10 - Vitto_96
11 - _annina_
Questa storia è seguita da
...[ e qui siamo arrivati addirittura a 13!! me in questo momento ha la
mandibola che le arriva a terra!!!!! spero che aumenterranno ancora e che la
mia storia continui a piacere!!GRAZIE!! *__*]
1 - Baby_Wildfire
2 - BebyChan
3 - bella187
4 - Dark_lady88
5 - Eilantha3
6 - ella96
7 - KaDe
8 - mionetta95
9 - Miraclegirl
10 - pimkigirl
11 - Shin_86
12 - xXBlack Rose OSheaXx
13 - _pat__xD
E con questo vi
lascio...buonanotte (visto che sono le 0.23!!) e dolci sogne a tutte quante!!
-Ehm
Ehm...- due colpi di tosse alle nostre spalle.
Quando mi voltai incrociai
due occhi azzurri furiosi...
Jo
mi stava guardando con un’ira muta negli occhi e aveva incrociato le braccia.
Bruno
mi mise prontamente giù, mentre io cercavo sia di darmi un minimo di contegno
che di cercare il modo migliore per uscire da quella situazione.
Di
certo il rossore sulla mia faccia e il fiato corto non mi aiutavano minimamente,
senza contare la “forte” presenza di Bruno di fianco a me, come se cercasse di
“proteggermi” solo standomi accanto.
Lo
sguardo di Jhonny si spostò da me a Bruno.
Iragazzi si
guardavano negli occhi come due tigri furiose e fameliche, che volevano
entrambe lo stesso pezzo di carne…
Bhe…ecco…se
fosse stata un’altra situazione, avrei lasciato che queste due belle tigri se
la vedessero tra loro, ma dato che il pezzo di carne
in questione ero proprio io, non
potevo far finta di niente e sarei dovuta entrare in gioco.
Nessuno
dei due accennò ad abbassare o almeno a distogliere lo sguardo e su tutti noi era scesa una tale tensione che si poteva tagliare
con un coltello.
…Jo
continuava a guardare iroso bruno, che, dal canto suo, non mostrava il minimo
turbamento e si limitò a ficcarci le mani in tasca.
Ma
si vedeva chiaramente che quella era solo una calma
apparente, perché attraverso la maglia, si poteva scorgere leggermente il
guizzare dei suoi muscoli, come se stesse in allerta…come se aspettasse
qualcosa.
Mi irrigidii ancora di
più…che avessero intenzione di fare a botte?! Qui?!
L’idea
mi parve subito assurda per due motivi: il primo era che io e Bruno non avevamo fatto chissà che da meritare una rissa tra quei due
e secondo, ma non meno importante, perché mai Bruno avrebbe dovuto fare a botte per me??
-Ragazzi
ma che succede?- la voce di Tamara riportò tutti e tre
alla realtà…infatti io mi ero proprio dimenticata della sua presenza…
-Niente- rispose secco Bruno,
senza staccare il contatto visivo con Jo -…Jo si è messo a guardarmi e io
faccio altrettanto…forse gli piaccio!-
Era
forse impazzito?!?! Buttarla sull’ironico non era
proprio la soluzione adatta! Jo fece una smorfia con la bocca, una sorta di
ghigno quasi e in quel momento, non so il perché, lo
paragonai a quello di Bruno, costatando quanto il suo fosse diverso….non diabolico, ma sensuale…
Ok…l’ultima
briciola di sanità mentale che avevo era andata a farsi benedire.
-Hn.
Tu piacermi??Semmai è il
contrario! Ti sto fissando per il semplice fatto che ti ho trovato avvinghiato
alla mia ragazza…che c’è? La tua ti da così poche soddisfazioni che devi strusciarti sulla mia?- Jo avanzò verso di noi,
tenendosi però a una certa distanza.
Bruno
fremette e il suo sguardo si indurì. –Non azzardarti a
mettere in mezzo Antonella, né di parlare di lei in
questo modo- anche Bruno avanzò.
Lo
guardai con la coda degli occhi. Mi aveva dato fastidio il modo in cui aveva
difeso Antonella, ma, in fondo, cosa potevo aspettarmi…era pur sempre la sua
ragazza.
-Guarda
che nessuno si stava “strusciando” con nessuno-
aggiunsi io, per mettere i puntini sulle i.
-Già
Jo…che ti prende?- fece anche Tamara, all’oscuro di
tutta la situazione.
-niente,
proprio niente. Andiamocene- mi prese bruscamente per
il polso e mi tirò dietro di sé in malo modo.
-Ma
cosa è successo??- sentii chiedere da Tamy a Bruno,
che mi fissava mentre Jo mi trascinava via.
Arrivati
alla sua macchina, mi aprì lo sportello e mi lasciò entrare dentro, diciamo in modo non del tutto delicato.
In
meno di cinque secondo salì anche lui e accese la
macchina.
Partì
in modo così violento che io quasi mi spiaccicai sul parabrezza. Quando mi
risistemai, mi misi in un angolino del sedile, per
paura di non so cosa.
Jo
guidava come un pazzo, borbottava e fremeva e più fremeva
e più aumentava la velocità.
Avevo
il cuore in gola, mi mantenevo con entrambe le mani a tutto quello che potevo.
Evitava
di guardarmi in faccia e soprattutto di sfiorarmi, anche involontariamente.
Ma perché era così
arrabbiato? Non era successo niente…
Arrivammo
a casa e lui andò nella nostra camera, intimandomi di seguirlo.
Una
volta lì, tutta la sua rabbia esplose.
-Mi
spieghi cosa cazzo stavi facendo eh?!-
-Ma non stavamo facendo
niente! Eravamo contenti per Tamara, perché può
realizzare il suo sogno! Non ci siamo nemmeno resi conto che ci siamo abbracciati!!- mi avvicinai a lui, ma Jo arretrò di qualche passo.
-Non
insultare la mia intelligenza Patty! E poi fammi capire una cosa…Tamara
realizza “il suo sogno” e voi due vi abbracciate?! Ma
che dici!! Usa almeno il cervello
prima di inventarti una scusa!- mi urlò contro, avvicinandosi di molto.
Questa
volta mi infuriai anche io. Ma chi credeva di essere?!
-allora-
cominciai io –punto numero 1 abbassa il tono quando
parli con me e punto secondo, le cose sono andate così, perciò se non ci credi
sono problemi tuoi!- urlai anche io.
-Io
uso il tono che voglio dal momento cheLA
MIA RAGAZZA, abbraccia il primo che
capita!!- si passò una mano tra i capelli e si sdraiò sul letto.
Ma
cosa stava dicendo?! Cosa cavolo stava dicendo?!
La
rabbia stava cominciando ad invadere anche me.
Era
una discussione assurda…una situazione assurda!!
-Bruno
non è il primo che capita!!-
Lui
scattò dal letto, gli occhi ancora accesi di ira e mi
venne di nuovo contro –eh certo! Bruno non è il primo che capita! Bruno è Bruno!! Lui è il grande amore della tua vita!!
E fammi capire una cosa eh?!! Lui è il principe dalla
sfavillante armatura, tu sei la bella principessa e io chi sono io?! Il cazzone che ti corre dietro?!
Patty tu non mi fai fare la figura dell’idiota che non
vede che la ragazza fa la gatta morta con un altro!! Dimmele in faccia le
cose!-
Era del tutto impazzito…stava
dicendo delle cose incredibili.
Stava
mettendo in mezzo un discorso vecchio che sapeva benissimo che mi faceva
male….se ne voleva parlare mi stava anche bene…ma sapevo che l’aveva tirato
fuori per farmi male e questo non mi stava bene.
-Ma
che cavolo stai dicendo?! Ma ti senti
quando parli? Ti rendi conto di quello che dici?!?Bruno
non è l’amore della mia vita! In passato c’è stato pure qualcosa e adesso è
finito. Se ho deciso che voglio stare con te, mica sarò stupida?! È così! Io sono sicura di quello che provo! E poi io non voglio farti passare proprio per nessuno! E di sicuro non sei il cazzone che mi viene dietro. Sei solo
il mio ragazzo che è tanto geloso e ha reagito in modo esagerato! Ma ammettilo che è tutto qui il punto!-
Avevo
un incredibile mal di testa e quelle sue teorie assurde me lo facevano
aumentare.
Sentivo
gli occhi pieni di lacrime e il cuore a mille.
Sentivo
che sarei ceduta a breve, ma non volevo farlo davanti
a lui.
-E
fino a quando ti può bastare?!-
-Smettila di urlare!- quell’urlo stizzito, mi uscì
come una supplica roca.
Lui
parve calmarsi, infatti venne da me e mi prese le mani
–dimmi solo una cosa...perchè sei voluta ritornare qui? O
meglio…per chi?-
Volevo
rispondergli, ma la voce mi si era bloccata in gola.
Me
la prendevo con me stessa…se avessi potuto mi sarei presa
a schiaffi da sola.
-Ok…mi
hai già risposto…- mi guardò con quello sguardo ferito
e poi mi lasciò le mani.
-no
aspetta…- sussurrai flebilmente e quelle lacrime che
avevo trattenuto uscirono tutte.
Cercai
di riprendere le sue mani, ma lui si divincolò, andando alla porta.
Mi
guardò un’ultima volta, poi uscì. Io mi accasciai a
terra e cominciai a piangere. Quel pianto che avevo
trattenuto da anni...
Con
il briciolo di forza che mi era rimasto, mi alzai e tirai dall’armadio l’enorme
valigia.
Tirai
su col naso mentre le mie mani cercavano frenetiche il
motivo del mio dolore.
Finalmente
lo trovai e, accasciatami sul letto, cominciai a leggere la lettera…quella
lettera che ancora mi sognavo la notte.
Le
pagine furono macchiate da innumerevoli goccioline e arrivata a metà lettera,
decisi che mi ero già fatta male abbastanza.
Mi
rannicchiai nel letto, la lettera tra le mani, e mi addormentai tra le lacrime.
Bruno
non era l’uomo dei miei sogni…no…lui era solo colui che
me li aveva strappati...
Erano
le sei del pomeriggio e io e Tamy stavamo passeggiando
nel parco vicino casa nostra.
Avevamo
parlato di un po’ di tutto, ma da una decina di minuti era calato un pesante
silenzio e io mi limitavo a calciare qualche pietra di
tanto in tanto.
-Come
vorrei essere felice come te- me ne uscii io dopo un
po’, sia per rompere quel silenzio, sia per sfogarmi con qualcuno.
Avevo
ancora lo sguardo perso nel verde quando lei mi
rispose. –la felicità è solo uno stato d’animo…tu
perché non ce l’hai? Non sei felice con Gon?-
-Non
è questo Tamy…è che…- mi bloccai, intravedendo una
panchina. –ci andiamo a sedere?-
Lei
annuì e andammo verso una panchina all’ombra di una vecchia quercia. Tamara si
sedette con le gambe accavallate, mentre io piegai una gamba e l’altra la lasciai penzolare.
-è
solo che?- fece lei, una volta che io la guardai negli occhi.
-Tamara
sappiamo entrambe che io non sono innamorata di Gon- ammisi infine e subito
sentii un piccolo macinio dal petto che se ne andava.
-E
allora perché ti sei fidanzata con lui?! Guarda che hai fatto tutto tu!- mi tenne a precisare lei.
Come
se non lo sapessi…ma che altro potevo fare?!
Tamy
era proprio ingenua…un’ingenuità che forse a 20 anni si doveva perdere, ma che
lei, probabilmente, avrebbe conservato a vita.
-Tamy
ma non l’hai capito che mi sono messa con lui solo per cercare di dimenticare
Guido?!- lo dissi come se questa fosse la risposta più
naturale e più ovvia del mondo…come se fosse una cosa giusta..
-Giusy
ma tu non puoi agire così! Le tue scelte hanno delle conseguenze! Così non
farai del male solo a te, ma anche a Gon! Lui è un ragazzo meraviglioso e non
si merita di essere preso in giro da te!-
-Ma
lo so benissimo!! Non so cosa fare però Tamy…- feci io
con voce roca…avevo ripromesso a me stessa che non
avrei più pianto…soprattutto per Guido…
-quello che io penso è che non dovresti stare con nessuno se non hai il
cuore libero prendi in giro te e lui…ma ovviamente non puoi guardarti sempre
alle spalle si deve sapere quando mettere il punto a
una pagina già scritta e cominciarne a scrivere una nuova-
Tamara
aveva parlato piano, come si fa con i bambini e la verità di quelle parole mi colpirono come uno schiaffo.
Aveva
ragione lei…aveva ragione Patty…io non potevo
continuare a far soffrire tutti gli altri…non era giusto per me e non era
giusto per loro…
-già…-
riuscii solo a dire.
-già…- mi
seguì anche Tamara.
-Sei
sempre saggia- la buttai un po’ sulloscherzo…per sdrammatizzare…per evitare
di piangere, di urlare…
-Ogni
storia finisce con gente che soffre...ma non per
questo si deve smettere di amare...-
Sorrisi…aveva
proprio ragione...Guido era stato importante, si, ma io dovevo mettere un
punto…per sempre…
Guido
aveva la sua ragazza ed era felice con lei e io avrei dovuto
accettare tutto questo…
Non
sempre la persona che amiamo è quella adatta a noi e
questo dovevo farmelo entrare in testa.
L’era di Giusy e Guido era finita…adesso ne cominciava un’altra…con
una persona che avrebbe saputo amarmi e che io, sperando, avrei amato con la
stessa intensità…
-Adesso
parliamo di cose più piacevoli!!- Tamara mi riscosse
dai miei pensieri. Aveva un enorme sorriso ed era tutta contenta.
-Dimmi-
-tra poco
è il compleanno di Fabio e io voglio organizzargli una festa bellissima!! Mi aiuti???-
Com’era
contagioso il suo amore…la sua allegria…quell’amore
che aveva vinto su tutto.
-Certo! e me lo chiedi anche!! Ci trascineremo anche Patty!!-
-Ovvio!!-
Io e Tamara cominciammo a ridere di gusto e dopo un po’
decidemmo di tornare a casa, per cominciare ad organizzare la mega festa per il
dolce boy di Tamy!!
Ero
appena arrivato a casa e non sapevo se Jo era ancora qui...
Salii le
scale e arrivai al secondo piano…volevo sdraiarmi e
dormire…dormire sempre…
Attraversando
il corridoio per andare nella mia stanza, passai danti alla porta di Patty e
decisi di continuare a camminare.
Poi,
però, qualcosa mi fermò e tornai indietro.
Stavo per
bussare, ma la mia mano si fermò a mezz’aria.
Bussare…parlarle…per
dirle cosa poi?
Non avrei
mai potuto fare quello che realmente volevo…e cioè
entrare in quella maledetta stanza e portarmela via…anche contro la sua
volontà…anche se dovesse odiarmi.
L’avrei
tenuta sempre con me, l’avrei inchiodata a un letto e
l’avrei tenuta per sempre tra le mie braccia.
Ma tutto questo non si poteva fare…no…perché c’era lui…perché c’era lei…
…E in fin
dei conti non sapevo nemmeno se lei mi amasse davvero
e soprattutto ancora.
Non
riuscivo a capire…non capivo perché alla fine aveva ceduto ai suoi ed era
andata in Spagna…non capisco perché non è tornata da me…non capisco quell’odio
che a volte le leggo negli occhi quando mi guarda…
Non
capisco tante cose e tutto questo mi fa stare ancora più male…
Rimasi
qualche secondo così…tanto vicino a lei quanto lontano…
Decisi
che era meglio restare le cose come stavano…sarei entrato
lì…l’avrei guardata negli occhi…e poi? Poi cosa le avrei detto?
Tu sei
mia? Anche se era vero, mi avrebbe riso in faccia e mi
avrebbe cacciato…
Lasciai
ogni mio intento lì…con lei e andai nella mia stanza.
Aprii la
porta con calcio che, per la violenza, si richiuse da sola.
Mi
lasciai cadere sul letto e piegai un braccio sugli occhi, pensando ancora a
lei…
Sentii un
flebile bussare alla mia porta e sperai con tutto il cuore che
fosse lei, ma ad entrare fu Antonella.
Mi rimisi
il braccio sugli occhi…non la volevo guardare…non la volevo sentire…lei era uno
dei miei impedimenti per portare via Patty.
-Cosa vuoi?- feci brusco, ancora sdraiato a letto.
Lei in risposta cominciò a piangere e venne a sedersi sul letto.
Mi misi a
sedere preoccupato e lei subito si fiondò tra le mie braccia.
-Anto cosa è successo?-
-mi
dispiace tanto…mi dispiace tanto amore mio!!-
Piangeva
come una disperata e non riuscivo a capire il perché.
Lei
riprese a parlare. –non volevo litigare con te-
Mi sembrò tanto piccola e indifesa in quel momento…mi fece
tanta tenerezza.
-Va
bene…lascia stare…non fa niente..- decisi di
rassicurarla e cominciai ad accarezzarle i capelli.
Lei staccò
il viso dalla mia spalla e mi guardò negli occhi.
-Cosa c’è?- era troppo strana.
-Oggi ero nervosa…avevo paura…-
-Di
cosa?-
-Stamattina
sono stata dal medico di famiglia…e…-scoppiò di nuovo a piangere –e mi ha detto che ho una malattia al cuore...- mi disse tra i
singhiozzi.
Non ci
potevo credere…sgranai gli occhi e l’abbracciai più forte che potevo.
Anto…malata?? Di cuore per giunta…
Era incredibile…non poteva essere vero…
Da
quanto?quanto era grave??
-Amore
mio ho tanta paura…-
-Non
preoccuparti Anto...non ti preoccupare…-
-Mi
prometti che tu non mi lascerai mai?- mi chiese,
quando il pianto si fermò un po’.
-Certo…te
lo prometto…mai…-
Spazio
autrice:
Sorryyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy
Amorine scusatemi per il ritardo!! Ma ho avuto
problemi con il pc…con internet ecc…spero che con
questo capitolo mi posso far perdonare un po’!! XD
Mi
raccomando…lasciatemi tanti bei commentino!! ^^
ella96: ma che ciedi perdono!! Non ti preoccupare!!Comunque ho fatto bruno con il pearcing per due
motivi: 1)perché a me ai ragazzi un pearcing piace (ovviamente non quelli pieni
e ne in posti strani!!) e 2)perché comunque loro adesso sono adulti e di certo
non li posso far essere né comportarsi ancora come dei 12enni XD un bacinooo!!
girlstar:
wowwowowowowwow!! Che commento lungo!! GRAZIE!! Non ti preoccupare, io sono sempre super mega
contenta di tutti i bei complimenti che mi fai!! E non
so davvero esprimerti quanto sono felice quando li
leggo!! Mi fanno sempre venire voglia di scrivere ancora di più!!
Anche
io sono una fan della coppia Giusy/Guido e lei è il mio personaggio preferito!!
Ti
prometto che le cose tra loro in un futuro andranno meglio!!
Grazie ancora per tutte le belle cose che mi hai detto!!(e soprattutto per aver letto e recensito l’altra mia
storia!!!)GRAZIEEEEE!!
sabry99: muahahahahaah ti voglio lasciare con questo enorme
dubbio!!! Muahahaha
vabbè no scherzo XD loro sono troppo perfetti e la mia mente malata vuole
elaborare qualche problemino anche a loro!!
Miraclegirl: te
l’ho chiesto anche per una questione di privacy…comunque
non c’è proprio niente di male! Anzi è la cosa più bella che può capitare ad
una donna!!e sono sicura che tu sarai una mamma
bravissima e dolcissima!! Per quanto riguarda il nome..io adoro i nomi strani
(pensa volevo chiamare uno dei miei figli Drake!! Ovviamente io non ne ho
ancora eh!!Ahahah)..comunque due nomi che a me piacciono un sacco sono
Riccardo e Eva!! Anzi no!1chiamala come me:Clarissa!! Hihihih ovviamente scherzo!!non
prendermi sul serio!!
Ritornando
alla tua recensione…visto chi li ha interrotti?? Il
nostro Jo!! Poverino...che pena che mi fa…comunque grazie 1000 di tutti i complimenti che mi fai!!sei
troppo carina!! Grazieee e fammi sapere se questo
capitolo va bene!!zauuuu
MARI 95: ho
ottenuto un’altra lettrice!! Olèèèè!! A parte gli
scherzi…grazie per il complimento e per quanto riguarda Bruno e Patty…bho..può essere!!di sicuro non
adesso!!
_pat__xD: grazie,
grazie, grazie!! Eh si…Bruno è proprio un diavolo tentatore…e questo non è
ancora niente!! A me i ragazzi un po’ così piacciono e
quando scrivo cerco sempre di metterci quanto di più vero ci possa
essere!!!grazie mille per aver letto!!zauuuu!!
Detto questo…al prossimo capitoloooooo!! Grazie ancora a
chi ha letto e recensitolo!!besosss
-ok ragazze! È ufficiale:
sono entrata nel panico!- fece Tamara in preda ad una crisi di
isterica.
Tutto
questo perché avevamo programmato circa un mesetto primo tutti i particolari
della festa per Fabio e solo qualche giorno prima del compleanno eravamo uscite
per organizzarla “davvero”…
Risultato?
Non abbiamo trovato
nessuna band. Il cantante dell’unica band che eravamo riuscite a trovare si è beccato la febbre a 40 e
aveva contagiato tutti gli altri.
Il pasticciere ha sbagliato
la nostra ordinazione e adesso la torta, invece che essere bianca con una crema
al cioccolato e con delle scaglie al cioccolato sopra, era di uno strano
verdino con su una sconcia attrice porno come foto.
Non avevamo la lista
completa degli invitati.
Non avevamo i vestiti!
Tamara non gli aveva
comprato ancora il regalo.
Io e
Giusy
avevamo litigato con i nostri ragazzi. (ok, questo non
era un problema che c’entra con la festa di Fabio, ma comunque era un
problema!)
IL ristorante che doveva
provvedere al cibo si era leggermente dimenticato di
dirci che nello stesso giorno aveva un matrimonio.
E infine, ma non meno disastroso, Tamara stava per avere un collasso nervoso e noi
due povere sconsolate, la seguivamo per tutta Buenos Aires mentre lei parlava da
sola e imprecava contro chissà chi!
L’unica cosa buona di
tutte quelle giornate orribili, era che almeno il locale ce
l’avevamo! Ma solo perché era quello dello zio di Tamara!!
-Dai Tamy…troveremo una soluzione…- cercò di consolarla invano Giusy.
-Ma quale soluzione??!-
-A tutto c’è una
soluzione!- feci io, per dare man forte a Giusy.
-Ah davvero?- fece ironica
Tamy –allora dimmela!-
-ehm…cioè…nel
senso…più o meno si può fare…si...forse…no non lo so XD- ammisi io alla fine e
Giusy mi mollò una gomitata nel fianco, che mi tolse il respiro per un buon
quarto d’ora! Va bene! Non è possibile…sarà stato
qualche secondo…
-Tamy dai…abbiamo ancora
un po’ di tempo!-
-Un po’ di tempo?!- Tamara usò un tono di voce con tre ottave più alto
–Giusy la festa è dopodomani!-
-Ok- feci io e entrambe si voltarono –non ci facciamo prendere dal
panico!-
-Troppo tardi…oddio non riesco a respirare!- Tamara si portò una mano alla pancia e
cominciò a camminare in cerchio.
-Mhm…andiamo di bene in
meglio!- mi disse Giusy, per poi andare da Tamy –su, su…respira…-
Dovevamo trovare una
soluzione o ci saremmo giocate Tamara!!
Cominciai a pensare…a elaborare qualsiasi tipo di soluzione per aiutare Tamara e
fare questa benedetta festa!
Pensavo e ripensavo e alla
fine arrivai a una soluzione!
-ragazze ho trovato!- feci, dirigendomi da loro, che si erano sedute
su una sorta di muretto.
-Cioè?-
-Prima di tutto dobbiamo dividerci, così faremo prima! Tamy tu vai da Sol e
convincila a convincere Santiago a fare la torta e
dopo vai a comprare il regalo! Giusy, tu vai a racimolare nei vari
ristoranti…pizzerie…e dovunque puoi trovare un po’ di cibo…! Io penserò alla band! Quando tutte abbiamo finito,
se è presto, andiamo insieme a comprare i vestiti, i capelli eccetera!-
Mi sentivo tutta gasata e
dopo “la mia soluzione” lo erano anche loro.
Tamara aveva ripreso a
respirare e Giusy aveva cominciato a ringraziarmi in tutte le lingue del mondo!
Cominciammo a separarci e
quel momento di acuta depressione sembrava essere
finito!!
Tamara
Via del Patito Linda ore
10.45
Feci un altro respiro e
poi un altro.
Era da molto che non
vedevo Sol e Santi e la prima cosa che dovevo dirgli era un favore…diciamo che avrebbero tutti i motivi per mandarmi a...
Ma dopotutto erano nostri
amici! Dovevano aiutarci! E poi altrimenti io sarei morta!!
Dopo un altro respiro mi decisi a suonare il campanello e dopo pochi secondi sentii
dei passi affrettati al di la della porta.
-Chi è?-chiese
una squillante voce femminile.
Sol, ovviamente…
-Sol, sono Tamara!- risposi io cordiale, aspettando che lei aprisse la porta.
-Oh ciao Tamy! Vieni,
entra!- aprì la porta con un sorriso a 32 denti e mi incitò
ad entrare.
Quella casa non era
proprio grande…diciamo che era un mini appartamento,
ma aveva sempre avuto un non so che di speciale…era piena di un calore
magico…forse era l’amore che l’uno provava per l’altra a rendere quel posto
così speciale.
Sol mi condusse in una
piccola cucina, dove trovai Santi, che ovviamente stava cucinando!!
-Ciao Tamara! Da quanto
tempo! Come stai?- Santi si pulì le mani con uno
straccio e poi si sedette su una sedia, invitandomi a fare lo stesso.
-Tutto bene, grazie. Voi?-
anche sol si sedette e fu proprio lei a rispondermi.
-Tutto bene…solo ci
dispiace di non aver rapporti con voi come prima. Siete rimasti così uniti e
noi ci sentiamo un po’ tagliati fuori…-mi confessò
lei, ma più che una chiacchierata, mi sembrava un’accusa…
Andiamo bene…non solo la pensavano così, ma dovevo chiedere loro anche un favore!
Non volevo passare per
quella che pensa solo ai propri interessi, ma quella
volta si trattava di Fabio e dovevo farmi forza.
-bhe…siete voi che vi
siete un po’ isolati. Ovviamente a noi farebbe più che piacere avere
un’amicizia stretta come prima. Siete sempre stati due dei nostri migliori
amici!-
-Si anche a noi farebbe
piacere- concordò con me Santi. Probabilmente aveva
riconosciuto che erano stati loro a sbagliare e aveva voluto troncare
l’argomento.
-Bhe…non è facile sopportare ancora Antonella, eh?- mi chiese Sol
ridacchiando.
-No, per niente! Ma è la ragazza di Bruno e ce la dobbiamo ancora sopportare!
Però poverina…-aggiunsi alla fine.
-Perché?-
-perché abbiamo saputo da
poco che ha una malattia al cuore…-
-Oh…- si limitarono a
dire.
Di certo a loro non poteva fregar di meno…vivevano nella loro bella campana di
vetro, al riparo da tutti i nostri problemi…
Pensandoci bene…siamo
sempre stati noi…cioè il nostro gruppo è sempre
quello…non è che ci portavamo sfiga a vicenda?!
A questo punto era l’unica
spiegazione plausibile!
-Tamara, ma cosa ti porta qui?- mi chiese Santi più sbrigativo.
-Bhe…ecco…ragazzi sono nel
panico! E solo voi mi potete aiutare!- ammisi in fine.
Sarei arrivata anche a supplicarli!
-Dicci Tamara…in cosa
possiamo aiutarti?- Sol aveva uno sguardo preoccupato.
-Dopodomani è il
compleanno di Fabio, ve l’ho detto no?, e siamo nei
casini! La band si è ammalata, non ho il regalo, non
ho i vestiti, non ho il cibo, non ho niente! Fa 21 anni e vorrei
organizzargli una festa stupenda, ma mi sento inutile! Non mi è riuscito niente
e ci mancano due giorni alla festa!- spiegai tutto
velocemente e con gran panico.
-E non cosa possiamo fare?
Dicci! Faremo di tutto!- mi rispose dolce Santi.
Come avevo potuto dubitare
di loro?
-Santi mi dovresti fare tu la torta! Ti prego!-
-E tutto qui quello che mi
dovevi chiedere?! Per così poco Tamy! Ma certo! Dimmi come la vuoi-
Gli spiegai tutto e dopo
una ventina di minuti, uscii da quella casa più che soddisfatta.
Un problema era stato
risolto; chiamai Giusy e Patty tutta contenta e andai a compare il regalo per
il mio bel Fabio.
Per prima cosa andai a
ritirare l’unica cosa che ero riuscita a farmi fare
prima: una foto nostra enorme fatta a puzzle.
Dopodichè andai in uno
stupendo negozio del centro, in cerca di un bello scrigno.
Alla fine, tra i tanti, optai per uno marrone stile antico di legno scuro, con le
rifiniture e il gancetto di chiusura in oro.
Pagai moltissimo quel
cofanetto, ma per il mio Fabio questo e altro.
Alla fine andai in un
negozio di dolci e comprai una ventina di ovetti di
cioccolata bianca (la sua preferita!).
Misi tutto in un’enorme
busta. Domani, a casa, avrei aperto con tanta pazienza tutti
gli ovetti e in ognuno di essi avrei messo un pezzo di puzzle. Alla fine, tutti
questi ovetti li avrei messi nello scrigno.
Ero troppo contenta! Mi
piaceva un sacco quest’idea!
Dopo essermi congratulata
da sola, andai in una gioielleria lì vicino e comprai
un bracciale doppio in oro bianco con dei disegni neri e feci fare dalla
commessa, antipatica e acida tra l’altro, un bel pacchetto.
Quella sarebbe stata una
festa meravigliosa!!
Giusy
Ok! In fondo dovevo solo
trovare del cibo! Non c’era niente di più facile!
Bastava ordinare tutto e parlo a prendere il giorno della festa!
Unico problema…dove
trovavo un posto dove mi davano una centinaia di
pizzette?!
Presi il cellulare e
cominciai a vagare nella rubrica, fino ad arrivare al numero che cercavo.
Amore…come
era strano leggere così il suo nome in rubrica…
Chiamai e dopo vari squilli mi rispose una voce assonnata.
-Gon…stavi dormendo?-
-Mhm- mugugnò lui dall’altro
capo del telefono.
-Ho bisogno di te…mi
dispiace per ieri…non volevo litigare-
-Non ti preoccupare…ma mi
hai chiamato solo per dirmi questo?- adesso la voce era completamente priva di accenni di sonno.
-No…sono all’incrocio del
nuovo centro commerciale e il bar King’s…puoi venire? Ho proprio bisogno del tuo aiuto…- chiesi io,
con il tono di voce più avvilito che potessi fare.
-Ok aspettami
lì…tra poco sarò da te!-
Gon mise giù e io andai ad
appoggiarmi a un muretto per aspettarlo.
Era sempre presente per me
e questa era una cosa che mi piaceva tantissimo in lui.
Era pronto a donarmi tutto
se stesso e ad aiutarmi in mille modi.
-Ciao- alzo
gli occhi e vedo un ragazzo castano con un gran sorriso.
Lo guardai meglio. Mi
sembrava di conoscerlo.
Aveva
dei capelli castani simili a quelli di Matias, occhi dello stesso colore dei
capelli, era
alto e con un fisico atletico.
Fatto bene il ragazzo, non
c’è che dire!
-ciao…- gli risposi
spaesata.
-Sei josefina, giusto?-
-Giusy…ma tu?-
-si scusami! Io sono
Andres!- si presentò e mi tese cordiale la mano.
-Piacere. Ma come fai a conoscermi?-
-Abito nel tuo stesso
quartiere e ti vedo spesso, o meglio…ti guardo spesso-
Ecco perché aveva un’aria
familiare!
-mi guardi
spesso?- chiesi senza capire.
-Si…ecco…mi piaci…mi sei sempre piaciuta…ti va di uscire qualche volta?-
mi chiese timido, ma guardandomi diritto negli occhi.
Uscire?!
Insieme?!
-bhe…vedi…- stavo cercando un modo carino per dirgli di no, che non era
proprio il caso, ma lui fraintese la mia esitazione, perché si piegò in avanti
con l’intento di baciarmi.
Una grande
mano, però, si posò sulla sua spalla e lo tirò bruscamente via.
-cosa pensavi
di fare?-
-gon!- esclamai, contenta
di vederlo.
-La stavo per baciare, ma
da quando sono fatti tuoi Gon?- chiese lui portandosi
davanti a gon.
-Sono fatti miei dal momento che lei è la mia ragazza, Andres- lui sembrò
tentennare un attimo. Dedussi che si conoscevano anche…-e poi Gon è solo per gli amici e parenti…e dato che tu non sei né
l’uno né l’altro chiamami gonzalo, ok? E adesso è meglio se vai, sai…non mi
piace tanto fare a pugni davanti alla mia ragazza…ma se è proprio necessario-
Andres guardò lui, poi me
e poi di nuovo lui. Alla fine decise che era meglio
non mettersi contro gon e se ne andò.
-Mi spieghi perché ti
stavi facendo baciare?!- si volse verso di me e mi
fece quella domanda arrabbiata.
-io non mi stavo facendo
baciare…mi aveva chiesto di uscire e io stavo cercando un modo carino per
dirgli di no…e poi il resto lo sai-
-Un modo carino per dirgli di no?! Non esiste un modo carino! No è no! Pensa se arrivavo due
secondi dopo…lo avrei ucciso!-
Sorrisi e mi avvicinai a lui.
-Sai…sei ancora più carino quando sei geloso…-lo baciai e lui si ammorbidì
subito.
-è solo che…mi sento
morire se penso che un altro ti possa baciare…-
-non ti preoccupare…tu sei
l’unico che bacerò- gli confessai con un sorriso.
-Promesso?-
-Promesso!-
-Ok…cosa dovevamo fare?-
mi domandò dopo un po’.
L festa! Me n’ero del tutto
dimenticata!
Aggiornai velocemente Gon
e insieme ci dirigemmo verso una pizzeria che conosceva lui.
Montammo sulla sua
stupenda moto (mi piaceva un sacco!!) e in meno di
dieci minuti arrivammo in una pizzeria niente male.
-gon…ma non dovremmo
andare in una rosticceria?-
-tu non ti preoccupare!-
Entrammo per mano e lui
disse qualcosa nell’orecchio a un ragazzo all’entrata
della sala.
Questo ragazzo, alto e
magro con un naso adunco, ci portò in una stanza, dove poco
dopo, venne un ragazzone corpulento sui trent’anni
circa.
-Oi guarda un po’ chi si
rivede!-
-Ehi Max!-
I due si salutarono con un
abbraccio tipico maschile, come quello da gorilla che a volte si vedono nei film.
-Chi è la bambolina? Una
tua amica?-
Bambolina?!
-Senti caro
bambolina chiami tua sorella!- scattai subito io, ma gon mi tirò per un
braccio e mi strinse a sé.
Non ero un tipo
aggressivo, ma i ragazzi come lui non li sopportavo
proprio.
-Che caratterino- commentò
Max, per niente intimorito dalle mie parole.
-Max vedi di andarci piano. È
la mia ragazza…-
Lui parve sorpreso, fatto
sta che nei seguenti dieci minuti che restammo con lui, mi ignorò
quasi del tutto.
-Ok, amico scusa. Cosa posso fare per te?-
-Tuo fratello ha ancora
quel mega ristorante?-
-Certo certo-
-Bene- gon mi sorrise e io
lo guardai senza capire. –mi servirebbe un favore!-
Gon cominciò a parlare e
spiegò tutta la situazione…della festa, del cibo e di tutto il resto.
Max ci rispose che lui e
il fratello sarebbero stati ben lieti di aiutare un vecchio amico e così anche
la fase “cibo” era terminata con successo.
Uscimmo dalla pizzeria e
io mi precipitai a chiamare Tamara e Patty, entusiaste che la festa stava
riuscendo.
-Certo che non ti posso portare proprio da nessuna parte…sei troppo bella- mi
disse gonzalo sorridendo.
-Grazie…-
Lo baciai e dopo montammo
sulla moto, con l’intenzione di fare una bella passeggiata.
Patty
Ovviamente io, non
contenta, mi ero presa il problema più difficile da risolvere!
Dove la trovavo una band un
giorno e mezzo prima della festa?!
Ovviamente non potevamo
far suonare i ragazzi, perché non era proprio l’ideale far passare il festeggiato tutta la sera a suonare.
Optai per vagabondare per
alcuni locali…magari lì potevo trovare qualche gruppo interessato all’idea.
Andai nel primo locale, la
cui clientela non era proprio la migliore…
Ovunque c’erano camionisti
ubriachi che mi guardavano con occhi lascivi e potevo giurare di aver visto
qualcuno toccarsi posti…
Ok! Era meglio fuggire da
lì!
Uscii di
corsa e cominciai acamminare in una
direzione imprecisa.
Incredibile che
esistessero ancora posti così! Sembrava una di quelle locande di fine
settecento, con lord e banditi scalmanati e donnine dagli abiti succinti.
Il secondo e terzo locale,
se possibile, erano ancora peggio del primo.
Erano due ore che
camminavo e tutto era un fiasco completo.
Da lontano vidi l’insegna
di un bar che non conoscevo e decisi che era meglio provarli tutti…tanto…
Entrai e la pesante porta
di legno scuro scricchiolò un po’.
C’era una luce soffusa e
una musica di sottofondo.
Il locale non era proprio
pieno, ma in fondo erano le 13.00…chi voleva ubriacarsi già?
Sul lato dentro c’era un grande bancone a U, con una bellissima ragazza che preparava
i drink.
Mi avvicinai a lei e
aspettai che avesse finito di servire alcuni signori prima di parlare.
-Ciao!-
-Ciao amore…dimmi…cosa ti
offro?-
Era una mia impressione o
questa tipa mi guardava un po’ come quei camionisti?!
E poi…amore?!
La guardai meglio, era
proprio bellissima: aveva lunghi e folti capelli neri e occhi di un verde
bottiglia. Di fisico non sapevo com’era, perché era semi
nascosto dal bancone.
-Ehm…volevo solo sapere se
qui fate musica dal vivo…- chiesi interdetta.
-Certo-
-E potrei parlare con il
manager del gruppo?-
-E cosa mi dai in cambio?-
-Come?!-
uscii dal bancone e mi venne vicino.
-Cosa mi dai se ti faccio
parlare con il manager?-
-La mia eterna
gratitudine?- la buttai sul ridere per non piangere…ma cosa voleva questa da me!!
-Oltre ad
essere molto carina sei anche simpatica..bene…-
Mi guardò in modo strano e
io per istinto indietreggiai.
Ma questa era…?
-Ti stai chiedendo se sono
lesbica?-
Oddio…ma dov’ero capitata!!
Non lo volevo sapere! Non
lo volevo sapere!
-Bhe si
lo sono- ammise con noncuranza, come se fosse una cosa più che ovvia –e tu
saresti proprio il mio tipo.
Si avvicinò a me e io
indietreggiai ancora di un passo.
-Non aver paura…che c’è?
Non ti piaccio?- cominciò a ridere. Aveva una risata
cristallina…certo però…che spreco!
-nono sei una bella
ragazza!-
Cazzo…! A
una lesbica non era proprio quello che dovevo dire!
Infatti lei ghignò e si avvicinò
di molto…
-Bene…andiamo un po’ di
là?-
-Senti…io sono carina,
simpatica, ma ho anche altri orientamenti…!- meglio mettere le cose in chiaro.
-Oh che peccato!- si
staccò subito –va be…fa niente! Sarà per un’altra
volta! Comunque dimmi-
-dirti cosa?-
-sono la manager degli
Oblivius, il gruppo che suona qui-
Ma si! Andiamo di bene in
meglio!
-Oh non ti preoccupare per
prima! Dimentica tutto! Dimmi cosa ci proponi!-
Dopo una mezz’ora ci
mettemmo d’accordo e gli versai una piccola caparra.
Uscii dal locale più
sconvolta di quando ero entrata.
All’uscita chiamai le
altre due pazze e raccontai loro tutto.
Decidemmo di incontrarci
davanti al bar dello zio di Tamy e quando le vidi, loro stavano ancora ridendo!!
Spazio autrice:
ragazze siete mitiche,
eccezionali, stupende, uniche, meravigliose….!! Ok mi fermo! (per
il vostro bene!!)
Davvero, non
contentissima, mi avete lasciato ben 9 recensioni in un solo capitolo! Non le
ho mai ricevute! Vi ringrazio davvero di cuore!! Siete
super!!
Vi adoro proprio un sacco!!
Ok, passiamo ai
ringraziamenti!!
Alexiel94: bhe si…jo è
proprio esagerato a volte!! Si togliesse di mezzo lui
e l’altra ci farebbero un favore!!
Miraclegirl: qui l’unica cosa meravigliosa sei tu!!Sei troppo tenera e gentile!1 ogni
volta mi rendi sempre più felice con tutti i tuoi commenti! Ormai arrivo
a leggermeli dieci volte al giorno, come una scema!!!
Il contenuto
della lettera lo svelerò tra un paio di capitoli, ma
non ne sono sicura, perché correlato ad essa ci sarà un episodio importante.
Non so dirti
quando perché io la storia in testa non ce l’ho XD nel
senso che io invento le cose mentre scrivo XD
Fammi sapere se
anche questo capitolo ti piace, anche se è solo un chappy
di passaggio!!
Ps. Pamela è davvero un nome molto carino e dolce!!
Kiky_Cullen96: davvero??Tutti insieme? O.O wow grazie!! Spero continuerai
a seguirla fino alla fine!!
Anche io solo
qualche tempo fa ho pensato a questa coppia, ma cominciava a piacermi ogni
girono di più!!
MARI 95: concordo con te!!saltiamo tutte addosso a bruno!! U.U per quanto riguarda il tentatore…bhe…io li adoro così!!Baciii
ella96:
ok ti accompagno!!!! Comunque Gon è un bravo ragazza
in fondo, anche se combina tanti guai!! E poi e proprio carino!! Complimenti a mamma molina!!Ahahaha
Per quanto
riguarda anto, non ti preoccupare!!non
la faccio morire!! XD
_pat__xD: eheh furbacchiona!!
Se ti dicessi questa cosa svelerei anche troppo!! È un
elemento che ho messo proprio per suscitare questo pensiero e sono proprio
contenta che ci sono riuscita!!
bella187: grazie!!! Però mi dispiace…non posso farlo
arrivare proprio presto…o forse si XD non lo so…io creo mentre scrivo XD quindi
può essere anche che questo capitolo fatidico arrivi presto.
girlstar: eh già..anto
se non crea problemi non è lei! Comunque io la
ucciderei lo stesso!! XD comunque nella festa
succederanno delle belle!! Commenta anche qui se ti va!!zau!!
sabry99: ciao!1 anche a me tanto!! Come va?? Grazie mille per i complimenti, comunque
non penso farò lasciare jo e patty, altrimenti le cose sarebbero troppo facili
XD non sei cattiva!1 è un dubbio che è venuto anche ad altre!1 comunque non
svelerò niente!! Ziaoooo!!
Ragazze, grazie
ancora a tutte…non so se riuscirò a postare presto perché sono un po’
malaticcia e mi sento una schifezza!!
-Ma perché dovresti prepararti a casa nostra?!- sbottò Giusy a una
indifferente Antonella, che continuava placidamente a mettersi lo smalto rosso
sulle unghie.
-Perché è più conveniente
per il mio ragazzo e poi non vedo perché devo darti tutte queste spiegazioni dal momento che non sei nessuno e questa non è solo casa tua-
-Pesa bene le parole prima
di parlare Tontonella o ti strappo uno ad uno tutti i capelli di quella
parrucca che ti ritrovi!- fece Giusy, costringendola a
guardarla in faccia.
Ma perché Giusy era così furiosa oggi?
-E così vorresti farmi
paura?! Guarda che non serve a niente sfoderare quelle
zanne che ti ritrovi!-
-Zanne? Guarda Tontonella
che se sei ancora viva è perché mi fai pena!-
-Pena io?!
Qui l’unica a far pena sei tu! Sei così pietosa da
metterti con un ragazzo che nemmeno ami!-
Anche lei se n’era accorta?
Ormai anche i pesci rossi
di Tamara si erano resi conto che lei si sforzava di amare
Gon…
-Sai Antonella? Io mi
domando come tu possa avere una malattia di cuore, dal
momento che non ne hai uno! E poi tu pensa al tuo di ragazzo dal
momento che non credo dovresti stare tranquilla!-
Antonella la guardò senza
capire e ci era mancato poco che io cadessi dallo
sgabello sul quale ero seduta.
Avevo capito benissimo
dove era voluta arrivare con quella frase, infatti
notai che Antonella mi aveva guardai con la punta degli occhi.
Dovevo ricordarmi di non
infliggere troppo dolore a Giusy quando dopo l’avrei
uccisa!
Non le
si poteva confessare niente che subito lo usava come arma! Era
incredibile!
Prima che la discussione
degenerasse, intervenne Tamara, ricordando alle due che se si fossero azzardate
a rovinare la festa, sarebbero dovute fuggire in un
altro continente per scappare alla sua furia.
Così ricominciammo a
prepararci, da notare, però, che mancavano ben 4 ore alla festa!
Con un pretesto Matias era
riuscivo a portarsi via Fabio ed era tutta la giornata
che non si vedevano e non si sentivano…per fortuna!
Comunque decisi di non far notare,
Antonella compresa, che quella frase mi aveva fatto sussultare, così riguardai
il mio vestito, richiedendomi ancora dove avrei trovato il coraggio per
mettermelo.
Quando lo avevo visto nella vetrina nel negozio, non so perché, avevo
avuto un solo pensiero: sarei piaciuta a Bruno con quel vestito?
Ma perché il mio primo
pensiero non è stato se fosse piaciuto a Jo?
Jo…si ostinava a non
parlarmi… si ostinava a non incrociarmi…si ostinava a
voler far finta che non esistessi.
…Erano già tre notti che
non tornava a casa e non avevo idea di dove fosse.
Ero preoccupata, confusa,
ma lo volevo con me…mi aveva promesso che sarebbe venuto…dovevo averlo vicino
stasera, perché con Bruno ci sarebbe stata lei…lei che era stata parte
importante del mio dolore…
A volte penso che esagero
a parlare così di quello che successe…ma io mi ero
sentita tradita…tradita non solo dal mio migliore amico, ma anche dalla persona
che avevo capito di amare…
Sentii subito una fitta al
cuore…era proprio vero…di ricordi si muore…nemmeno il
pensiero di quello che poteva essere faceva male come quello che c’era e non ci
sarà più…
Che pensiero contorto…che
realtà contorta…una realtà che non mi piaceva…
Aveva ragione Jo…
Perché ero tornata?
Cosa mi tratteneva ancora qui?
La risposta mi arrivò
diritta dal cuore…
Due occhi verdi…ecco cosa
ti tiene ancora qui…
Due occhi verdi che mi
avevano seguita per cinque anni…due occhi verdi che mi
avevano fatto piangere…due occhi verdi che mi ricordavano la mia codardia…due
occhi verdi per cui volevo lottare, ma non avevo la forza…due occhi verdi che mi avevano fatto innamorare…
-Patty a
cosa pensi?-
-niente Giusy…perché?-
-Perché ti sei imbambolata
a fissare quel vestito…non ti preoccupare…lui guarderà solo te
stasera- aveva negli occhi una certezza solo sua.
-Tzè…proprio me…avrà la sua ragazza al suo fianco…- le ricordai.
-Ma non
quella che vorrebbe-
-Eh?-
Giusy non mi rispose, mi
lanciò uno sguardo eloquente e poi se ne andò.
Due occhi castani, però,
ci aveva osservate e un’Antonella attenta aveva
ascoltato ogni parola.
-Ragaaaazzee!! Possiamo vedervi?!-
Le teste di Bruno, Alan,
Santiago e Gonzalo, sbucarono dalla porta di poco aperta.
In meno di due secondi
arrivò loro addosso di tutto: tre mutande, due maglie,
un asciugamano, due paia di pantofole, una scatola uscita chissà dove e altra
roba di dubbia provenienza.
-Uscite immediatamente di qui!!- strillò Caterina, che non aveva il pezzo di sopra.
-Chiudete gli occhi e
andatevene! Ma siete cretini?!- urlò Giusy, che invece
si era appena tolto quello di sotto.
I ragazzi capirono che era
meglio andarsene, così malconci uscirono dalla stanza.
Non ricominciammo a
prepararci, questa volta senza disturbi da parte di nessuno.
Eravamo tutti nel salone
principale, aspettando le nostre belle, chi più ansioso, chi meno.
Tutti erano contenti,
tranne Jo, che stava appoggiato al muro poco distante da noi ed aveva un’aria
alquanto cupa.
Non potei non notare che,
se avevano litigato io ero più che felice…
-sono quattro ore che si
sono preparate…non vedo l’ora di vederle!- fece
Santiago.
-Tzè! Secondo me dopo
quattro ore, con tutto quel trucco che si saranno messe non le riconosceremo nemmeno!- disse ironico mio fratello Gon.
-Dai ma quanto sei cattivo!! Non riconosceresti nemmeno la tua
Giusy?- gli domandai io, per punzecchiarlo un po’.
-Ma che c’entra! Lei è bella
con o senza trucco! E poi la riconoscerei a occhi
chiusi!- mi rispose sulla difensiva.
Tutti cominciarono a
ridere, ma le nostre risate furono smorzate dalle ragazze che scendevano.
La prima a scendere fu
Sol, che aveva un mini vestitino nero con delle
striature dorate.
Il vestitino si allacciava
al collo e si congiungeva al centro del vestito con una sorta di anello.
Aveva i capelli sciolti e
mossi che le arrivavano alle spalle.
Santi era
rimasto del tutto sbalordito. Aveva la bocca spalancata e quando lei gli arrivò
vicino, lui riuscì solo a balbettare uno bellissima e stupenda a stento.
La seconda fu Caterina,
che aveva un vestito che le arrivava al ginocchio verde, dei sandali dello
stesso colore e i capelli raccolti in una bellissima coda alta.
Era truccata leggermente,
con dell’ombretto verde chiaro sugli occhi e una leggera matita nera.
La reazione di alan fu per lo più uguale a quello di San.
Appena l’aveva vista aveva
cominciato a battere le mani da solo e l’aveva baciata, dicendole
che era la più bella.
Poi fu la volta di Tamara.
Aveva un vestito lungo un
po’ fin sopra al ginocchio blu. In vita aveva una cinta di pelle nera con una
rosa di lato dello stesso colore, mentre la parte di sotto del vestito era
formata da un doppio velo.
Aveva anche lei i capelli
sciolti ed era truccata pochissimo.
Certo che erano tutte
bellissime!
Dopo scese Antonella e non
potei non notare che fosse veramente bella.
Aveva un vestitino
cortissimo nero, che si intrecciava dietro al collo.
Sul seno aveva una fascia, poi il vestito si allargava, per poi restringersi
con un0altra fascia sulle cosce.
Aveva i capelli sciolti,
fermati di lato da delle mollettone nere.
Era abbastanza truccata e
scendeva le scale con il suo solito modo disinvolto e vanitoso.
-ti piace?- mi disse nell’orecchio, una volta che l’ebbi al mio fianco.
-Sei bellissima- le dissi e lei si toccò i capelli.
-Lo so-
fece guardandomi negli occhi.
-Ma Giusy?- chiese Gon.
Neanche finì di dirlo, che
Giusy comparve in cima alle scale. Un altro po’ e dovevamo mantenerlo noi in
piedi.
Aveva un vestito rosso
scuroche si
legava al collo, ma non era come quello di Anto, con un generoso scollo.
Sotto al
seno aveva una fascia a forma di triangolo e poi il vestito scendeva a
“livelli” pieghettati, arrivando fino a metà coscia.
I capelli erano raccolti del tutto e alcuni ricci le ricadevano sulle
spalle.
Era truccata normalmente,
con un rossetto leggermente rosso che le delineava
meglio i contorni della bocca.
Gon era estasiato…si
vedeva proprio che era innamorato perso…non aveva occhi che per lei…peccato che
non potessi dire lo stesso di lei e questo mi faceva
male…
Gonzalo sarebbe rimasto
ferito da tutta quella storia…
-Sei bellissima amore
mio…la più bella!-
-Ma come sei sdolcinato!- feci sarcastico con mio fratello, buttando un occhio alla
scala, per poi fissarla di nuovo, ma con più incredulità.
In cima ad essa c’era la creatura più bella che avessi mai visto.
Non di una bellezza rara,
ma unicamente meravigliosa.
Patty indossava un vestito
nero che le arrivava a metà coscia.
Era scollato e la
rotondità del suo seno perfetto giocava al vedo non
vedo.
In vita aveva una sorta di
bustino nero lucido, con tre piccole fibbie.
Il vestito, poi, scendeva
leggero sui suoi morbidi fianchi. Due gambe snelle e ben tornite si muovevano
in modo sinuoso, lasciando che il vestito ondeggiasse un po’.
Indossava un paio di
decoltè nere lucide e dal tacco altissimo; i capelli erano sciolti e di un
liscio quasi finto.
La matita sugli occhi mettevano in risalto i suoi occhi di cioccolato e il
rossetto rosso, ma non troppo, faceva diventare la sua bocca ancora più
desiderabile di quanto non fosse.
Mentre guardavo lei, lanciai
un’occhiata a Jo, che la guardava anche lui come se fosse un sogno.
Una grande
gelosia mi assalì e avevo tanta voglia di urlargli che lei era un sogno, si, ma
era il MIO sogno!
Era bella da far paura e
sensuale da far impazzire.
Non riuscivo a staccarle
gli occhi di dosso e non mi importava se Antonella lo
avesse notato, se Jo mi avesse spaccato la faccia, se il mio cuore si era
fermato…in quel momento esisteva solo lei…intorno a noi…IL VUOTO…
Stavamo immersi e zitti
nell’oscurità dell’enorme entrata del locale dello zio
di Tamara.
Al mio fianco c’era
Antonella, che si lamentava sotto voce del ritardo di suo fratello.
Subito Giusy le intimò di
stare zitta, altrimenti sarebbe fallita la sorpresa.
La lite tra le due fu
smorzata dal suono di due voci in vicinanza.
-Ma perché è tutto buio?-
chiese Fabio senza capire.
-Ma che ne so! Forse…-
In quel momento arrivarono
nel salone tutto addobbato e le luci si accesero subito.
-AUGURIIII!- urlammo
tutti, contenti ed eccitati, mentre Fabio ci guardava con gli occhi sgranati e
un sorriso ebete.
-Non ci posso credere…-
-Auguri amore mio…buon
compleanno!- fece Tamy andandogli incontro e
baciandolo a stampo.
-Se avessi
saputo che c’era una festa, mi sarei vestito meglio!- disse lui ironico,
ricambiando il bacio di Tamara.
-Non importa…sei
bellissimo lo stesso…- lo rassicurò Tamara sotto voce.
-Tu sei bellissima…-
I loro occhi si incatenarono e scattò di nuovo quella magia che durava da
sei anni.
-Ragazzi, scusate, non vorrei interrompervi…ma se cominciate così noi ce ne
possiamo pure andare!- feci io ridendo, con un Jo accanto a me sempre più
taciturno.
-Hai ragione! Scusateci!-
tutti cominciarono a ridere e finalmente la vera festa
cominciò.
Gli Oblivius dal palco
cominciarono a suonare una canzone, non troppo alto, mentre portavamo Fabio
all’enorme sala dove c’erano tutti i regali.
Tra quella montagna di
pacchetti sembrava un bambino, non sapeva dove girarsi e non condividevamo la
sua felicità.
-Dobbiamo parlare- Jo mi tirò per un braccio e uscimmo dalla stanza, sotto lo sguardo
vigile e geloso di Bruno.
-Dimmi- dissi io una volte che entrammo in una stanza più silenziosa.
-dimmi? Sai bene di cosa
dobbiamo parlare, ma dal momento che non ti è
importato per niente chiarire con me devo dedurre che la nostra storia aveva
valore solo per me!-
-perché dici
aveva?- chiesi io timorosa della risposta.
-Perché
adesso non lo so più-
-Non mi ami più?-
-Oh Patty per favore!
Adesso non far passare me per l’insensibile! Lo sai benissimo che ti amo
ancora! Ed è per questo che sono ancora più deluso dal tuo comportamento-
-Deluso di che Jo?! Hai fatto tutto tu! Ti sei dato TU la risposta alla
domanda che tanto ti premeva farmi!- sbottai io,
questa volta anche un po’ arrabbiata.
Lui non voleva passare per
l’insensibile, ma io non volevo passare per la stronza!
-Appunto! La risposta che
non mi hai dato! O meglio ,non
mi hai dato a parole, ma era più che eloquente quale fosse!-
-Ma quale risposta! Ma di che stai parlando!-
-Patty tu sei tornata per
lui e non dirmi che non è così!-
Feci un respiro. –non è
così-
-Tsk- si passò una mano tra i
capelli e poi mi riguardò fisso negli occhi. –con che coraggio mi menti
guardandomi negli occhi?-
-Non ti sto mentendo Jo!
Hai ricavato una risposta che non è vera!-
-e allora perché non mi
hai risposto subito?-
Rimasi di
nuovo interdetta.
-Perché mi sembrava ovvia come
risposta! Sono tornata per i miei amici, per ritrovare la mia vecchia casa…per
stare con Giusy, Tamy..-
-..Bruno- insistette lui.
-Anche! Ma
non nel modo che intendi tu! Io voglio stare con te!-
Il suo sguardo si
ammorbidì. –Davvero?-
-Si…io amo
te…voglio te…-
Lui mi sorrise e poi mi
baciò.
Un bacio disperato e
arrabbiato….
-Ok…scusami per la mia
stupida gelosia…-
-non ti preoccupare…la tua
gelosia mi piace…mi fa capire quanto tieni a me-
-Non immagini quanto-
Ci baciammo di nuovo e
uscimmo abbracciati dalla stanza.
Non vidi però, che dietro
l’angolo c’erano due occhi verdi che ci guardavano tristi e nostalgici.
Si…quegli occhi verdi…
-Non la sopporto! Non la sopporto!- sbottai io.
-Chi?- mi chiese Gon mentre ballavamo.
-Quella! La bionda
slavata!-
-La ragazza di Guido?-
-Già!-
-E perché?- mi chiese
seccato, senza smettere di ballare.
-Perché pensa di essere bella! Guarda, guarda!
Guarda come si struscia!-
-Ma sta con il suo ragazzo! E
poi non è bello parlare di un altro quando si è con il
proprio!-
-Hai
ragione…scusami…-
lo baciai velocemente e lui mi sorrise.
Ero riuscita di nuovo ad
appianare la situazione.
A volte non riuscivo a
controllare i miei attacchi di gelosia, nemmeno davanti a Gon.
Mi chiedevo se solo io
stessi con un ragazzo che non amavo a 360 gradi…se solo io ero così cattiva…
Notai che Guido lanciava
ogni tanto degli sguardi vero di me, e come complici inconsapevoli il gruppo
che aveva cominciato a cantare una canzone “sensuale”, cominciai
a scatenarmi con Gon, ballando in modo sensuale.
Lui rideva, ignaro di
tutto, mentre vidi Guido irrigidirsi.
Dopo un po’ si allontanò
con la sua ragazza, mentre io me la ridevo in silenzio.
-Era da più di mezz’ora
che ero attaccato al bar, scolandomi tutto quello che mi veniva in mente.
Stavamo già a tre birre,
due bicchieri di vodka, uno di whiskey e due di rum e
pera.
-Dai
guido…smettila...ti
prego…-
Al mio fianco Ali mi
pregava di smettere…ma smettere di fare cosa? Smettere
di soffrire?!
Cazzo!
Che rabbia che mi era salita quando l’avevo vista ballare in quel modo con
gonzalo.
E poi quel vestito…le sue
labbra…i suoi capelli…i suoi occhi…il suo corpo…mi facevano impazzire…la volevo
tutta per me…anzi…la rivolevo tutta per me…
Adesso quello che ballava
con lei potevo essere io…se lei non si fosse decisa
troppo tardi…se io non mi fossi arreso troppo presto…
Troppo presto?! Cinque anni lo chiamavo troppo presto?!
Sentii una voce venirmi da
dentro…
Si, cazzone è troppo
presto! Avevi giurato che per lei avresti aspettato l’eternità!
-guido ma cosa ti è preso
all’improvviso?!-
Di nuovo lei…
In questo momento mi dava
fastidio…avrei tanto voluto urlargli di tacere…che
adesso stavo pensando a Giusy e lei non poteva contaminare i miei pensieri con
la sua voce!
Volevo
essere lasciato in pace…volevo rimanere fermo per sempre…morire…morire con il
suo nome tra le labbra e il suo volto nella testa…
Stavo impazzendo…si…stavo impazzendo per una ragazza che mi aveva fatto perdere
persino il sonno…
…Ma era una dolce
pazzia…una pazzia che non mi sarei mai stancato di
avere…una pazzia che mi permetteva di vivere…lei…
Lei era
la mia pazzia, i miei sogni, il mio cuore, la mia anima, i miei
desideri…tutto…
E io che mi ostinavo a fare
il cuore forte e stare con una ragazza che nemmeno amavo…
-Vado da
un’altra parte…non mi seguire!- le dissi burbero, senza nemmeno guardarla in
faccia.
Mi facevo schifo,
tremendamente schifo e non solo perché puzzavo di alcool.
Mi facevo schifo perché
riuscivo ad ammettere i miei sentimenti solo da ubriaco.
Andai nella stanza più
vicina, sentivo che non sarei rimasto in piedi per molto.
Quando entrai, però,
trovai qualcosa che non mi sarei mai aspettato…
-Mi concede questo ballo?-
mi voltai e trovai la mano tesa di Bruno verso di me. –sempre se il tuo ragazzo
me lo concede…- riprese, guardando Jo.
Anche io lo guardai, cercando
con gli occhi la sua approvazione.
Dopo qualche secondo lui
mormorò uno stentato ok, ma solo un ballo, incrociando le braccia e
sprofondando nella sedia, gesto tipico di quando cominciava ad innervosirsi.
Mi voltai verso Bruno, che
sorrideva ancora e prontamente presi la sua mano.
Lui mi tirò al centro
della stanza, proprio quando il gruppo decise di
rilassarsi un po’ e misero un disco di lenti.
Le sue braccia forti mi
strinsero subito in una dolce morsa e io mi sentii immediatamente a disagio.
Gli portai le braccia al
collo, ma con la coda dell’occhio guardavo anche Jo, temendo una sua reazione
negativa.
-Non ti preoccupare per
adesso di lui…viviamoci quest’attimo…temo non ce ne saranno tanti…-
Rabbrividii subito.
Il suo corpo a contatto
con il mio mi facevano provare sensazioni che nemmeno
sapevo esistessero…
Quella sera era
bellissimo…bello e dannato…fasciato perfettamente nel suo abito scuro…un
principe…il mio principe…
-La tua ragazza non è
gelosa? Conoscendola…-
-No, non ti preoccupare…se
davvero la conoscessi, devi sapere quindi che sta ballando con un altro
ragazzo- fece ironico.
-E ti da fastidio?-
-Non in questo momento-
Ci guardammo negli occhi e
ci stavamo muovendo non per nostro volere, ma solo perché ci portava la musica.
Mi sembrava così naturale
essere lì, con lui, abbracciati come due metà della stessa mela…
-Sei
stupenda stasera…- mi sussurrò all’orecchio.
-Anche tu…- gli risposi timida.
Quanto era bello…dio ti
prego dammi la forza per non morire qui…tra le sue braccia…
-Mi sembra un sogno stare
così con te…-
-Bruno
perché mi dici queste cose?-
Era strano…troppo strano…
-forse perché ho bevuto
qualche bicchierino di troppo…o forse perché volevo dirti quello che pensavo…-
mi sorrise e in quel momento le mie gambe divennero molli.
Perché mi diceva quelle cose? Perché doveva sempre mettermi in confusione?
-Sei strano stasera…-
-No, ti sbagli…sono
solo sincero-
-Forse sei solo brillo…-
Dovevo interrompere quella
situazione o non sarei più tornata in me…
Le sue braccia sulla mia
schiena non mi aiutavano a pensare…mi confondevano…mi facevano bramare qualcosa
di più…mi facevano ricordare quello che eravamo…
-No…Patty perché sei andata via?- mi chiese serio e in quel momento desiderai
solo di sparire.
Perché me lo chiedeva! Lui lo
sapeva!
-Lo sai benissimo Bruno…-
-No non lo so!- sembrava arrabbiato –Non so perché mi hai abbandonato! Non
so perché non mi hai salutato! Non so perché hai cercato di cancellarmi! Non so
perché quello che è successo per te non ha avuto valore!-
Ma diceva sul serio? Stava
dando a me tutta la colpa?
-Non sono io quella che ha
sbagliato…lo sai bene-
-E allora se davvero sono
stato io dimmi come posso rimediare!-
Mi guardò con quel suo
sguardo disarmante e per un attimo fui tentata di dirgli
che non volevo che facesse niente per farsi perdonare…mi bastava che lui fosse
con me…
-Bruno lascia stare…-
-no! Non voglio lasciar
stare! Non ti immagini mai come poteva essere?-
-Essere cosa?-
-NOI!!!-
In quel momento a canzone
finì e fui più che felice di sottrarmi a quella situazione.
Mi staccai da lui e uscii.
Mi allontanai da quella
sala…mi allontanai dai miei dubbi…mi allontanai da lui..
Si Bruno…ci pensavo…ci penso
e ci penserò per sempre…
Ho sempre voluto un noi…un
noi però che non poteva esistere…
Stavo vicino alla
finestra, non mi andava di stare di la con gli latri,
non mi andava di fingere con gon una felicità che non avevo.
La loro storia stava
continuando…stavano insieme da un po’ e sembravano
tanto uniti…
All’improvviso sentii un
rumore alle mie spalle e intimorita mi voltai.
Davanti mi ritrovai un
barcollante Guido, che si era appoggiato al muro per cercare di non cadere.
-Ohi ohi
guarda un po’ chi si vede!-
Cominciò a ridere e a
battere le mani. Era ubriaco forte! Ma a cosa pensava quella biondina?!
-Già…come mai sei qui?- mi allontanai dalla finestra, appoggiandomi anche
io al muro.
-Non mi andava di stare di la- mi disse semplicemente.
Era incredibile come fossimo simbiotici…eravamo troppo uguali, ma proprio per
questo non potevamo stare insieme…
-Tu?- mi chiese passandosi
una mano sulla fronte.
-Anche io…siediti!- lo vidi
barcollare e lo aiutai a sedersi su un divanetto.
Lui si sedette e piegò le
braccia sulle ginocchia; ci trovammo a una distanza
molto piccola e i miei occhi vagavano nei suoi come i suoi nei miei…
Ci fu un attimo di
silenzio, dopo del quale io mi staccai.
Non potevo stare così
vicina a lui, altrimenti non sarei riuscita a
pensare…non sarei riuscita a controllare i miei comportamenti.
-Perché ti sei allontanata?
Guarda che non ti faccio niente…- fece un leggero ghigno.
-Non sei
tu il problema…sono io…- mi allontanai ancora un po’.
Lui si alzò e mi venne
vicino, ma io indietreggiavo man mano che lui avanzava.
-Che c’è? Hai paura degli
effetti della mia vicinanza?-
Io non gli risposi, ma
continuavo ad allontanarmi, finchè lui non ghignò diabolicamente.
Dopo capii il perché…in
meno di cinque minuti mi ritrovai schiacciata tra il muro e lui, con le sue
mani ai lati della mia testa che mi impedivano ogni
via di fuga.
-Quanto sei
bella stasera…- mi mormorò a due centimetri dalle labbra, ma con lo sguardo un
po’ più giù.
-Sono bella io o le mie
tette?!- volevo mostrarmi forte, non fargli capire che
mi trovavo in difficoltà…e poi non mi piaceva essere guardata in posti in cui
non si dovrebbe guardare.
Lui alzò gli occhi e li
incollò nei miei. –entrambe- e sorrise.
-Sei un maiale- dissi naturalmente –ma dov’è la tua bella ragazza bionda?-
-di la- mi disse
semplicemente.
-e
perché non ci vai pure tu?-
-Perché se in questo
momento volessi stare con lei, starei lì…ma adesso sto
nel posto in cui ho sempre voluto stare e con la persona che ho sempre voluto…-
Si avvicinò ancora di più.
Non riuscivo a muovere un
muscolo, ero del tutto paralizzata e non riuscivo a
spiaccicare parola.
-Guido cosa stai cercando
di fare?- gli dissi, quando lui fu troppo vicino a me.
-Voglio baciarti Josefina
Beltran-
-Scordatelo!-
Riuscì a divincolarmi da
quella trappola che mi aveva tessuto addosso.
Per fortuna era troppo
ubriaco per avere i riflessi pronti come sempre. Mi allontanai, camminando
all’indietro.
-Perché
scappi da me?-
-Lo sai bene! Come puoi
pretendere che mi lasci baciare dopo tutto quello che
mi hai detto?! E poi ci terrei a ricordarti che siamo entrambi fidanzati!-
-Non me ne frega! Non me
ne frega! Io voglio solo te!- mi urlò.
Il mio cuore si sciolse e
per un attimo chiusi gli occhi.
-Perché
mi dici queste cose…?-
-Perché lo sai anche tu
che io ho sempre voluto te…non riesco a smettere di pensarti, di volerti, di
desiderarti, di averti…Giusy tu sei tutto il mio mondo!-
-PERCHE’ TI FA STARE BENE
VEDRMI SOFFRIRE?!- gli urlai contro io, mentre calde
lacrime cominciarono a bagnarmi le guance.
Era uno stronzo! Uno
stronzo…
Faceva
di tutto per ferirmi…godeva nel vedermi piangere…
-NON MI FA STARE BENE
VEDERTI PIANGERE! IO STO BENE SOLO QUANDO SO CHE LO
SEI ANCHE TU!-
Mi asciugai
velocemente le lacrime, non volevo mostrarmi debole davanti a lui.
Lui cominciò a camminare
più velocemente, finchè non arrivò da me e mi prese per le spalle.
Cominciò una sorta di
piccola lotta, della quale fu lui il vincitore, infatti
mi afferrò meglio per le spalle e mi “scaraventò” al muro, facendomi anche un
po’ male.
Mi teneva ferma lì, al
muro e mi guardava piangere, poi mi abbracciò in un modo che mai aveva fatto in
tutti quegli anni di conoscenza.
Un modo che mi toglieva il
respiro…ma che mi dava vita…
Adesso potevo affermare
con certezza che la mia vita era dove c’era lui…la mia vita
era lui…io vivevo per lui…
In quel
momento tutte
le mie certezze, tutti i miei dubbi, tutte le mie paura, tutti i miei dolori
scomparvero…lasciando il posto a un menefreghismo puro.
Non mi importava
se ci avessero visti, se Gon mi avesse odiato, se tutto sarebbe andato
male…adesso ero lì con lui e potevo finalmente dire che stavo bene.
…Ma non di un bene
convenzionale…io ero me stessa e dentro di me sentivo
una pace che non provavo da tanto…
-Non piangere…ti prego…non
piangere amore mio…- mi disse con voce roca, mentre
ero ancora stretta a lui.
Quando mi guardò, capii che la
sua voce non era arrochita dall’alcool…anche lui, come me, stava piangendo…
Già…Guido stava
piangendo…con me e per me…
Sembravamo due
sciocchi…due sciocchi che si vogliono bene e non hanno
il coraggio di stare insieme.
Fu un attimo.
Lui mi baciò. Un bacio
dolce, ma al tempo stesso passionale e arrabbiato.
Le nostre lingue si
toccarono, prima timidamente, poi si incatenarono
sempre di più.
Era un bacio che sapeva di
sale…che sapeva di amore…
Lui mi spinse ancora di
più contro il muro, fino a far diventare i nostri corpi una cosa sola.
Io appoggiai
le mani a pugno sulla sua maglia e, per quanto possibile, me lo feci
aderire ancora di più il suo corpo al mio.
Ci staccammo per
riprendere fiato e ci riguardammo ancora negli occhi.
-ti amo…- disse lui flebilmente e in quel momento morii del tutto.
Bacio…
-Ti amo…-
gli dissi io.
Bacio…
-…da sempre…-
Bacio…
-e per sempre…-
Bacio…
Ci staccammo di nuovo…questa volta definitivamente, ancora con gli
sguardi inebetiti.
Non potevo credere a tutto
quello che era successo.
Cosa significava tutto questo?
Cosa eravamo adesso?
-Giusy…- una voce…non
mia…non sua…
Ma di…
Spazio autrice:
Olèèèè ecco un altro capitolo!
Alquanto lungo direi XD spero che non vi annoierete nel leggerlo!! Ho cercato di metterci più passione
possibili e spero di aver trasmesso tutto quello che ho provato io nel
scriverlo!!
Passiamo ai ringraziamenti!!
sabry99: sisi
è la manager di quel gruppo, ma tanto fanno si e no due comparse in questo
capitolo!
ella96: è
verissimo!1 ahahah povera patty!! Mi ha fatto una pena quando ho scritto quella scena!!! Ahaha
Volevo dirti ( anche se non è che c’entra poi tanto detto qui), che
la tua fanfic diventa sempre più bella e tu sempre
più brava!! Commenta anche questo capitolo se ti va!!Ziau!!
Miraclegirl: eheh!! La letterà
rimarrà celata ancora per un po’!! *me
tanto cattiva!!*
Comunque in questo ne
succedono delle belle (almeno spero XD), ma di certo non segnerà la fine dei
problemi per le nostre due belle!!
ho cercato di
metterci più cose possibili in questo capitolo! Spero sia carino lo stesso!! XD
Per quanto
riguarda la tua ficcy, io l’avevo messa nei seguiti,
ma non so com’è non me la sono ritrovata, quindi non
sapevo i tuoi aggiornamenti! Per fortuna adesso l’ho messa “davvero” e
commenterò tutti i tuoi fantastici capitoli!!
Alexiel94: oh ma che carina che sei ^^
leggi la mia storia nonostante la tua coppia preferita è un’altra…troppo,
troppo tenera!
Comunque Anto non avrà
vita facile, perché a me non piace particolarmente. Per quanto riguarda la sua
storia con bruno, non posso dire niente perché ho visto solo pezzi di video!!
Kiky_Cullen96: vabbè uccidiamola lo stesso!! XD per quanto riguarda i guai, i nostri protagonisti non
riescono proprio a non farli! Sono delle calamite per i guai!!
Sono bellissimi insieme patty e bruno, troppo dolci e teneri!!
Mi fa un piacere enorme sapere che aspetti i miei aggiornamenti e di avere
lettrici che si appassionano davvero alla mia storia!!
Kissoliniii
_pat__xD: ed ecco
che la misteriosa festa si svela!! Scherzo…!! Spero che questo capitolo ti
piaccia!!! Fammi sapere!!
Bhe ragazze…che
dirvi…sono arrivata a 71 recensioni e davvero, ma davvero non me lo sarei mai
aspettata!! Ogni volta che ne leggo una, divento
felice e la mia giornata si aggiusta!!
Mi fate troppo
felice, soprattutto in un momento in cui ne ho troppo bisogno!!
Grazie ancoraaaaaaaa
Kiss
Dark Moon!! <3
Ah dimenticavo!!!volevo farvi vedere alcuni dei vestiti delle ragazze!! XD
Capitolo 15 *** Capitolo 15: I non ricordi che fanno male ***
Capitolo 15: I non ricordi che fanno male
Capitolo 15: I non ricordi che fanno male
Piangevo. Avevo freddo. Tremavo.
Tutto a causa sua…
Mi venne da ridere…quante
volte lo avevo detto da quando ero tornata?
Il vento mi scompigliava i
capelli e un gelo che non era dovuto al freddo, mi si
insinuò nelle ossa.
Con la mente ripercorrevo
quegli attimi infiniti della nostra conversazione…aveva un tono strano, degli
occhi duri…come se qualcosa in particolare avesse risvegliato tutto quello…
Ma quanto potevo credere
alle sue parole? Lui voleva un noi?
Un noi non era più possibile…ormai eravamo ricordi sgretolati in un mare di
nostalgia e di errori…
…Niente poteva tornare
come prima, perché prima non è che la situazione fosse
diversa…non ricordo un tempo dove il mio cuore, con consapevolezza o meno, non
fosse stato suo…non ricordo un tempo in cui lui non sia stato con me…
Sentii dei passi dietro di
me, ma non mi voltai, un po’ perché già sapevo chi fosse, e un po’ perché non
avevo voglia di affrontarlo adesso.
-Patty…-
Mi asciugai le lacrime
alla meno peggio e mi imposi un tono che non facesse
capire che avevo pianto. –dimmi Jo-
-Perché sei scappata?- mi chiese
quasi con paura.
-Io non sono scappata…il
ballo era semplicemente finito-
Ancora non ci guardavamo,
ma avvertivo che era nervoso…che aveva paura…che voleva capire…
-Mi guardi per favore?- si
era avvicinato e adesso potevo avvertire la sua
presenza dietro di me.
Ispirai forte, cercando di
non fargli capire tutto il tumulto che avevo dentro e poi mi voltai.
-Hai pianto?- mi portò una
mano sotto al mento, per scrutare meglio i miei occhi.
-No, ma che dici! È il vento!- gli dissi scostandomi, sperando di aver
recitato bene.
-Patty
perché siamo qui?-
-è la festa di Fabio!! Come perché…- feci senza capire e scossi la testa.
-non intendo qui, questa
sera…intendo qui a Buenos Aires…-
-Non ti seguo-
gli dissi secca, incrociando le braccia.
Dove voleva arrivare? Se tirava di nuovo fuori quel discorso, lo avrei piantato lì…
Non avevo bisogno di altri dubbi…di altri punti interrogativi.
-Patty noi a Madrid stavamo
bene…eravamo felici e non litigavamo mai…qui ti vedo triste, spenta…perché ti
ostini a restare qui se ti fa male?-
Storsi la bocca e guardai
altrove.
-Perché vuoi
negare l’evidenza?- continuò lui, costringendomi a guardarlo. –tu non sei
felice, qui, Patty!-
-Si che lo sono!-
Volevo convincere lui o
me?
Mi ero scocciata di dover
continuamente fingere…giustificarmi e inventarmi scuse.
-Ma chi vuoi
prendere in giro?-
-Ma dimmi una cosa tu invece!
Mi dici questo perché come dici tu “mi vedi spenta” o perché temi
qualcos’altro, eh Jo?-
Adesso lo stavo
fronteggiando anche io e lui alla mia domanda distolse
lo sguardo.
Colpito e affondato, vero
Jo?
Lo cercavo con lo sguardo,
ma lui si ostinava a non guardarmi.
Io non potevo lasciare
tutto di nuovo...non potevo lasciare i luoghi dove
c’era ancora l’eco dei miei giorni felici…
-Perché dovrei
temere qualcosa?- mi disse, una volta che portò lo sguardo su di me.
Furbetto…aveva rigirato la
cosa…
-No, per niente- risposi
sicura, scrollando le spalle.
Ci guardammo per un po’
con lo sguardo fisso e la mascella tesa, poi lui sembrò rilassarsi, perché mi
venne incontro e mi abbracciò.
-Scusami…è che mi sento
morire solo all’idea di perderti…-
-Tu non mi perderai Jo- gli dissi non troppo sicura nemmeno io.
Mentre lui mi abbracciava, io
guardai alle sue spalle e sull’uscio della porta c’era Bruno appoggiato lì con
una spalla.
Aveva le braccia
incrociate e il vento a tratti gli scompigliava i capelli e a tratti, una volta
calmatosi, glie li faceva cadere sugli occhi.
Ci guardammo ancora, io
con la voglia di corrergli incontro e lui con quella di strapparmi da lì.
Io mi controllai, ma lui
un po’ meno, infatti cominciò a battere le mani e a
ridere di gusto.
-Ma che scenetta romantica…-
batteva ancora le mani e si avvicinava a noi.
Jo istintivamente sciolse
l’abbraccio e si voltò a guardare Bruno con aria scocciata.
-Ma quanto siete carini- fece ridendo e piazzandosi davanti a noi.
-Si lo sappiamo-
fece Jo di rimando, ma non tanto divertito.
Io li guardavo entrambi,
sperando che non scattasse una rissa.
-Volevi qualcosa Bruno?- mi intromisi anche io, mettendomi istintivamente di lato a
Jhonny.
Questo non sfuggì a Bruno
che, infatti, guardò lui e poi di nuovo me.
-C’è qualcosa che voglio…però credo sia meglio lasciare stare…- mi guardava
intensamente, come se volesse comunicarmi qualcosa con gli occhi…come se quello
che voleva fosse…un attimo…ero io?!
-Le tue frasi a doppio
senso non mi piacciono proprio, come non mi piace il
modo in cui guardi la mia ragazza...- sibilò Jo minaccioso, prendendomi per
mano e facendo un passetto in avanti, così che mi trovai di poco dietro di lui.
Ma cosa avevano? Che fossero entrambi ubriachi?
Sudavo freddo e spostavo
freneticamente lo sguardo prima su uno e poi su un
altro.
-E in che modo la guarderei?- gli rispose divertito Bruno, per niente
intimorito.
-in un
modo in cui non dovresti…-
Bruno stava per
rispondere, ma…
-Cosa succede qui?-
Antonella stava avanzando
verso di noi, con i suoi modi da super donna.
-niente amore…- Bruno se
la portò bruscamente al lato, schiacciandola per la vita e poi ci guardò, come
se volesse fare un dispetto a noi.
Il mio cuore si strinse e
volevo tanto urlare di lasciarla…di non tenerla così.
-Ehi paperotto…vedo
che dove ci sei tu ci sono guai...come sempre…- mi guardò e fece quella sua
solita risata diabolica.
-Ehi
Tontonella…gira a largo che non è proprio giornata!-
-Oh ma che paura! Bruno ti
prego aiutami tu, altrimenti Patty mi fa la bua!!-
fece con tono divertito, per poi scoppiare in una fragorosa risata.
-Dovresti- feci io minacciosa,
avanzando di qualche passo.
Ero arrabbiata, non solo
perché era lei che odiavo a morte, ma anche per un'altra ragione, che in quel
momento non volevo ammettere.
Bruno e Jo ci guardavano
in silenzio, ma guardandosi tra di loro, a volte, con
la coda dell’occhio.
-Ah si?- anche lei avanzò.
-Si, perché proprio
stasera un cazzotto non te lo leva nessuno-
Ero più agguerrita che
mai, nervosa e aggressiva.
-Ma davvero?! Non saresti capace nemmeno di sfiorare una mosca…stupida
papera provinciale!!-
Nello stesso momento, lei
scattò verso di me e io verso di lei.
Volevo scansare una rissa
tra i ragazzi e invece adesso era scattata tra noi.
Ci sarebbe stata di
sicuro, se i ragazzi non fossero intervenuti.
Infatti Bruno prontamente afferrò
Antonella per la vita e la tirò a sé e lo stesso fece Jo.
Io, tra le sue braccia,
scalciavo e continuavo ad insultarla e di sicuro lei non era da meno.
Attirati dal frastuono,
Tamara e Fabio uscirono e corsero subito da noi.
-Ma che
è successo?-
-Niente Fabio…le…so…solite cose!- disse Bruno.
LA cosa strana, però, era
che mentre cercava di trattenere Antonella, guardava me.
Mi guardava intensamente
e, senza farsi vedere da Jo, mi mimò con le labbra “calma”.
Calma?! Pensa alla tua
amata ragazza! La stessa che tieni tra le braccia!!
Pensavo questo e più lo pensavo e più mi dimenavo.
-Calmati Patty!- Jo
cercava di trattenermi alla meno peggio e, a un certo
punto, cominciò a camminare a fatica, trascinandomi con se.
Arrivato al lato di Bruno,
mormorò un “non è finita qui” e passò oltre, mentre Bruno lo guardò con la coda
dell’occhio e sussurrò “non vedo l’ora”.
Mentre Jo mi trascinava via, non potevo non pensare che quella vipera
bionda si era portata via tutto…
-Giusy…-
Spinsi via
Guido, che, barcollando, si appoggiò al muro.
-Gon…-
-Cosa stavi
facendo?- disse con voce atona.
-Ni..niente!-
-Ci siamo
baciati…problemi?- rispose anche Guido, staccandosi alla meno
peggio dal muro.
Gonzalo abbassò lo sguardo
e lo vidi tremare. Strinse i pugni, finchè le nocche non
diventarono bianche.
-è
vero?- si limitò
a dire.
Era ovvio che si stava rivolgendo a me, ma io avevo la lingua attaccata al
palato…non riuscivo a parlare…
-Bene…ho capito…-
Gonzalo si lanciò su Guido
e entrambi caddero a terra.
Io emisi un piccolo urletto e rimasi impietrita dov’ero.
Non riuscivo a muovervi e
non capivo il perché. Vedevo Guido e Gon che si prendevano a cazzotti e io non
stavo facendo una mazza!
Gon stava sopra Guido e
gli stava tempestando la mascella con dei pugni
micidiali; Guido si difendeva come meglio poteva, dato che l’alcool che aveva
in corpo non gli permetteva di avere i riflessi pronti.
-Gonzalo, ti
prego!fermati! Guido!!- urlai, ma nessuno dei due mi
stavano a sentire.
Guido ribaltò le posizioni
e si mise a cavalcioni su Gonzalo e questa volta fu lui a spaccargli il naso
con un pugno.
Gon lo buttò di lato e si
alzò, sputando un po’ di sangue e toccandosi il naso dolorante.
Anche Guido si alzò e con il
fiatone si piazzò davanti a Gonzalo.
-Sei uno stronzo Guido!
Non osare alzare le mani sulla mia ragazza!!!-
-Ma lo vuoi capire che non
ti ama, eh?!-
Sembrava come se io non
esistessi…mi limitavo ad ascoltare e rimanere in un angolo.
Mi davo della cretina da
sola…perché non riuscivo a fare niente?!
Guido corse incontro a
Gonzalo e lo inchiodò al muro, lo stesso muro dove poco prima ci eravamo baciati.
Lo prese per il colletto e
lo strattonò ancora, poi gli diede una ginocchiata nello stomaco e gon sputò di
nuovo del sangue.
Gonzalo, però, si riprese
subito, infatti diede una gomitata in faccia a Guido
e, quando lui si piegò in avanti, gli diede un calcio fortissimo sulla schiena.
Non si fermavano…entrambi erano doloranti, ansanti e pieni di sangue e lividi.
In quel momento, come se
tutto quello non bastasse, entrò…
-Guido!-
urlò
Alicia, per poi lanciarsi verso i ragazzi.
Io riuscii ad afferrarla
appena in tempo, prima che un pugno colpisse anche lei.
Erano due furie e noi
sembravamo due povere sceme, impietrite e senza la
forza di fare niente.
-Ma cosa è successo?- mi chiese lei, preoccupata per il suo ragazzo.
-Hn…è una cosa che dura da
sette anni…ci vorrebbe troppo per spiegartelo!- risposi acida, irritata da
tutta quella apprensione.
-Ragazzi vi prego, smettetela!-
Ma loro niente…continuavano
a picchiarsi senza darci il minimo peso.
Decisi che dovevo mettere
fine a quella situazione, che il mio stato di inebetimento
era già durato troppo.
Andai verso di loro e
continuavo ad urlare per farmi sentire.
-Gon! Amore, ti prego!
Basta! Guido, smettila!- cercai di tirare Gon per la
maglia, ma fu una mossa sbagliata…
Senza volerlo, Gon mi tirò
una gomitata e io caddi a terra dolorante.
Nel momento in cui io
caddi a terra, loro due si fermarono di botto.
Io li guardavo con gli
occhi sbarrati e il labbro gonfio.
-Giusy!- urlò Guido e si
abbassò verso di me.
Gonzalo rimase lì a
guardarmi, con un gran senso di colpa.
-Non mi toccare!-
strillai, per poi portarmi un dito al labbro. Quando
me lo guardai, il dito era pieno di sangue e il dolore al labbro era aumentato.
-Giusy, ti prego…perdonami…-
-SIETE DUE IDIOTI!!-
Mi alzai e di corsa uscii
dalla stanza, senza dar peso ai richiami di Gonzalo.
Appena uscita, trovai Patty in
un angolo e Jo che cercava di trattenerla.
Mi avvicinai ad una mia
amica, anche lei lì e la convinsi ad accompagnarmi a
casa.
Erano due emeriti coglioni!!
…La mattina dopo…
Mi svegliai di soprassalto
e mi alzai a sedere.
Sbadigliai e poi mi
strofinai gli occhi, notando qualcosa di strano con la coda dell’occhio.
Infatti, sdraiato scomodamente
sulla mia poltrona, c’era Gonzalo che ancora dormiva.
La sera prima ero stata
più di mezz’ora a tamponarmi il labbro, con Patty nelle orecchie che voleva
sapere cosa era successo.
Ero arrabbiata e…felice…felice si…
Ieri sera ero anche
riuscita a dire “ti amo” a Guido e lui l’aveva detto a me.
Cosa eravamo adesso? Io non
avevo lasciato Gon e lui Alicia…
Mi sentivo stupida…dovevo
essere arrabbiata con loro due per la gomitata di ieri…eppure riuscivo a
pensare solo a lui e a tutte le sensazioni che avevo provato nel baciarlo di
nuovo…
Sbadigliai di nuovo e
decisi di alzarmi. Mi infilai la vestaglia e uscii
piano dalla stanza, cercando di fare il minimo rumore possibile.
Quando scesi in cucina, trovai
Matias seduto su uno sgabello e la faccia letteralmente affondata nella tazza
del latte, Patty che beveva silenziosa il suo cafè, con la testa chissà dove,
Jo alquanto taciturno di lato a Patty che guardava in cagnesco Bruno,
placidamente accoccolato su una sedia che leggeva le ultime notizie sullo
sport.
C’era un’altra persona,
che non mi aspettavo minimamente di trovare lì.
Quando gli occhi di Guido si
fermarono a guardarmi, il mio cuore ebbe un sussulto e divenni leggermente
rossa.
-Buongiorno…- mormorai,
dirigendomi alla macchinetta del cafè.
-Buongiorno- fece Bruno, senza
staccare gli occhi dal giornale.
-Ciao…- fece abbattuta
Patty, mentre Jo fece solo un cenno con la testa.
Mi preparai un cafè e poi
mi appoggiai con la schiena alla cucina, avendo Guido proprio di fronte, che si
limitava a bere la sua tazza di cappuccino e toccandosi di tanto in tanto la
faccia contusa.
Io avevo gli occhi puntati
sul liquido scuro e non avevo il coraggio di alzarli, troppo impaurita alla
sola idea di trovare nei suoi occhi una verità che non mi sarebbe piaciuta.
Passavano lenti i minuti,
ma nessuno parlava…possibile che era già di primo mattino una giornata
disastrosa?!
-Ehi fratellino…hai fatto le ore piccole?- dissi io, per smorzare quel
silenzio.
-Hn…- si limitò a dire,
bevendo un sorso di latte.
-E dove saresti andato?- gli
chiesi maliziosa.
-Eh…chi lo sa!! Fa sempre tardi ultimamente!!-
rispose Bruno per lui.
-Vedo che è un’abitudine
intrometterti in cose che non ti riguardano…- borbottò
sotto voce Jo, ma io lo sentii benissimo e forse fui anche l’unica.
Ma che cavolo era successo
ieri sera?!
-Ma davvero? E così il mio fratellino
ha la fidanzatina…!-
-La smettete di prendermi
in giro! Ho la testa che mi scoppia poi!- io risi di gusto, mentre lui prendeva
la sua tazza e se ne andò in salotto.
-Salve a tutti…- in quel
momento scesero Tamy e Fabio, già di prima mattina mano nella mano.
-‘giorno ventunenne! Come ti
senti?- finalmente Patty si era riscossa dallo stato comatoso in cui era caduta e adesso chiacchierava divertita con Fabio.
-Eh…normale…solo più
vecchio…!-
-Eh già! Adesso sei il più
vecchio della casa, caro il mio nonnino!- anche Bruno lo
prese in giro, chiudendo il giornale e svaccandosi meglio sulla sedia.
-no…quella prerogativa
spetta a me!- si intromise jo, un po’ meno nervoso.
-Perché?- chiese Tamy.
-Perché lui ha 23 anni…- rispose Patty al posto suo, bevendo ancora
tranquillamente la tazzona di cafè.
-Davvero?! Non sembra
proprio!- feci io gentile.
-Per me se li porta
tutti…-
-Bruno!- feci io.
-No…lascialo parlare…lui è
inutile come le cose che dice-
-Jhonny!- fece Patty.
Bruno scattò subito dalla
sedia, ma venne fermato da Guido.
-Calmati Bruno…-
-Ripetilo se ne hai il
coraggio!- fece imperterrito lui.
-Che…- lo stava per
ripetere, ma venne fermato da Patty.
-Basta Jo…ho mal di testa…- lui si zittì all’istante.
-Bravo cagnolino…- sibilò
sottovoce Bruno, ma venne lo stesso sentito da tutti.
-Siediti Bruno…- Guido lo fece sedere e gli si mise di lato.
-Bhe…io vado di la…- li snobbai tutti e mi diressi al piano di sopra.
A metà scala,
però, mi sentii afferrare per un braccio.
-Giusy…-
Ebbi un tremito e poi mi
voltai. –Guido…-
Ci guardammo un po’ e poi
cominciò a parlare.
-Senti…-
Voleva dirmi di stare
insieme?
Oddio…si
Guido…si!!
Avevo il cuore a mille e
le gambe molli, ma avevo sperato troppo presto…
Dovevo imparare a non
sperare…perché tutto quello che volevo non si realizzava mai…
-Non mi ricordo
assolutamente niente di quello che è successo ieri sera…se non fosse stato per Alicia, non mi sarei ricordato nemmeno come
mi sono fatta questi lividi…lei però sapeva poco o niente…tu puoi dirmi
qualcosa?-
Mi sentii
morire…non si ricordava niente…niente…
Volevo piangere, urlare,
spaccare tutto…e io che pensavo che quello sarebbe stato un giorno
meraviglioso…
Non riuscivo a parlare e
la tristezza mi bloccava la lingua.
Cercai di trattenere le
lacrime, ma gli occhi lucidi non riuscii a fermarli.
-Non è successo niente
Guido…hai litigato con Gon perché inciampando mi sei caduto addosso e lui ha
pensato a un’altra cosa…- gli mentii con voce
tremante.
-Ah…nient’altro?- mi
domandò deluso, scrutandomi con lo sguardo.
-Niente di niente…- dovevo andare via da lì, altrimenti gli sarei morta davanti.
–bhe…io vado…- mi “ripresi” il braccio e scappai via,
con lo sguardo di Guido addosso.
Entrai nella mia stanza,
cercando di non svegliare Gon e presi dall’armadio una tuta blu scuro.
Uscii e mi diressi in
bagno.
Gli occhi vitrei e i
movimenti meccanici, mi spogliai e mi infilai sotto la
doccia.
Quando l’acqua calda mi
arrivò addosso, fu come se esplosi…
Diedi un pugno sulle
piastrelle della doccia e scoppiai a piangere.
Un pianto diverso da tutti…un pianto di pura agonia e angoscia…
Mi accovacciai in un
angolo della doccia in lacrime, mantenendomi il polso dolorante con l’altra
mano e con l’acqua calda che mi accarezzava la pelle…come se volesse
confortarmi…
Spazio Autrice:
Questo è proprio il
capitolo delle risse!!Muahahah
Mi sono proprio divertita
a scrivere la rissa tra Patty e Antonella!!
Volevo ringraziare
veramente di cuore le persone che hanno messo la storia nelle seguite:
Addirittura 16!! Ragazze non so come
ringraziarvi!1 mi
riempite davvero il cuore di gioia!!
Passiamo invece a chi ha
recensito!! Le mie stupende lettrici!
Alexiel94:
grazie! È bello avere questa capacità…io non riuscirei
a leggere storie che non sono su delle mie coppie preferite! Rimarrei
costantemente male XD
Sana
e Akito: eh si…mi hai
proprio abbandonata…*me piange*…
Scherzo
tesorina!1 non ti preoccupare! Il cattivane è il tuo pc!!Baciniiiiii
Kiky_Cullen96:
hai letto un po’ che macello è successo?? XD
Che
dire…le cose a Giusy non vanno mai bene!! Quel
diavoletto di Guido non si ricorda niente!!
Anche
io volevo che il ballo tra Patty e Bruno non finisse mai, ma come tutte le cose
belle…anche quello è finito!! Fammi sapere anche se
questo capitolo ti piace!!sempore
se ti va!! Ciauuuu
ella96: mi dispiace contraddirti…già
li ho separati XD tra me e te non so chi è la più cattivaaa!!!!
XD
bhe è logico che abbiamo
usato lo stesso muro!! Noi siamo telepatiche!!Muahahahahahacomunquebell’idea…il muro delle passioni!!! Hihihihihi
_pat__xD: grazie mille!!!! Sono
contenta che ti piaccia!!!
Oddio…io
tanto spaventata!! XD però credo di avere ancora qualche
annetto di vita, perché la loro è una delle coppie
principali…ma chi lo sa se è una delle definitive!! Bha!!
Hihihihihihi ti mando tanti bacettiiiiiziauuuuu
sabry99: cosa ha fatto Bruno a
Patty, è un po’ una cosa che preme a tutte sapere! Ma io sono cattiva e non lo
dico ancora!!!Muahahah
comunque grazie mille, sei
troppo gentile!! Tra giusy e guido, come hai visto, le cose non sono andate per
niente bene…mi dispiace per lei XD
girlstar:
io invece non ho parole per ringraziarti!! Davvero non merito tutti i
complimenti che mi fai e non lo dico per ipocrisia!!davvero
grazie!!
Già…quei
vestiti sono meravigliosi!! A me piacciono tanto!! Bruno finalmente ha fatto un passo avanti…ma
tra loro non sarà assolutamente facile!!
Per
quanto riguarda chi ha visto giusy e guido…era gon!! E
hanno pure fatto male a giusy!!!!
Mi
dispiace di non aver aggiornato tanto presto…è solo che l’ispirazione non mi
veniva proprio!!
A
presto!1
Ps. Grazie ancora!!Sei troppo dolce!1
Kissoliniiiiiiiiiiiiiiiiii
Mando
a tutte un bacio in generale e mi
raccomando…lasciatemi tante recensioniiii!!!!
Capitolo 16 *** Capitolo 16: Un bacio rubato che profuma d'amore ***
Capitolo 16: Un bacio rubato che profuma d’amore
Capitolo 16: Un bacio rubato che profuma d’amore
Il mese di novembre e metà
di dicembre passò velocemente, così che il giorno della vigilia di Natale
arrivò, trepidante di buoni propositi e regali non del tutto comprati.
Per le strade trafficate di
Buenos Aires c’era un clima magico: grandi luci di tutti i colori erano appese un po’ ovunque e i commercianti dal viso paffuto e
l’aria felice cercavano di vendere quel po’ che era rimasto, infreddoliti
dall’aria gelida e già sognando il succulento pasto che li attendeva al loro
ritorno a casa.
Famiglie felici
passeggiavano, chi per godersi la magica aria del Natale, chi, con bambini al
seguito, davano gli ultimi sguardi alle vetrine, sperando che i regali comprati
non siano né tanto scontanti, né tanto banali.
Tutto questo, però, non
era il clima che regnava in casa.
Fabio, Antonella e Tamara
erano andati in Spagna per festeggiare il Natale con
la svampita madre dei due ragazzi e il suo nuovo compagno…
Ancora mi chiedo chi possa essere tanto masochista da volersi sposare con
Bianca…mi venne da ridere pensando che una volta quel “masochista” era mio
padre….poi l’arrivo mio e della mamma aveva stravolto
tutta la sua vita…
Ritornando a noi…io e Giusy non ci trovavamo proprio in una bella
situazione…eravamo costrette a passare il Natale con Matias e la sua nuova
ragazza, che ci avrebbe fatto conoscere quella sera…
Matias ormai io lo
consideravo un elemento a parte rispetto alla casa…non c’era mai ed era
all’oscuro di tutte le tresche che c’erano…
Certo…un po’ tonto lo era
sempre stato!
Poi ci sarebbe stato,
ovviamente, Gonzalo, Bruno e Jo…e dulcis in fundo…Guido e Alicia!
La serata non si poteva
prospettare meglio di così!
Giusy era riuscita a fare
pace con Gon proprio in “calcio d’angolo”, ma stasera
ci sarebbe stato Guido…Gon odiava Guido…Guido odiava Gon…Giusy odiava Alicia e
Alicia era all’oscuro di tutto questo teatrino!
Poi c’eravamo io e Jo…in
momentanea tregua…ma in questa tregua si infilava
Bruno, che stasera stava pure senza Antonella!
Insomma…era un caos
totale!
Dopo questo riepilogo
mentale da povera pazza quale ero diventata, anzi, mi
correggo, povera pazza quale MI avevano fatto diventare, andai nel salotto,
dove vidi Giusy intenta a mettere gli ultimi pacchetti sotto l’albero.
Guardai il nostro bell’alberello e non potei non sorridere nel ricordarmi
quanto ci eravamo divertiti nel farlo…
…Flash Back…
-Io là sopra non ci vado più!- esordì Bruno arrabbiato, completamente ricoperto
di polvere e con un enorme scatolone tra le mani.
-Io sono
d’accordo con lui!- venne anche Fabio conciato allo stesso modo di Bruno
e con una decina di piccoli pacchetti.
-Ma cosa cavolo avete combinato?!- fece Giusy, riuscendo a trattenersi a
stento dal ridere.
-Hn. Quella soffitta è un
campo di guerra! Ma che abbiamo a fare le donne in casa se non puliscono mai
niente!-
-Guarda che noi mica siamo le vostre schiave!- feci io divertita.
Ancora ridendo, io, Giusy
e gli altri andammo nel salotto.
I problemi non furono
pochi, dato che il nostro albero era almeno di due metri e quindi montarlo fu un impresa da mission impossible!
Fabio manteneva la base
dell’albero, mentre Bruno metteva il secondo pezzo a
incastro…fino a qui niente di anormale, ma i guai arrivarono nel mettere il
terzo pezzo, evidentemente troppo in alto.
Dopo vari tentativi e
seghe mentali, decidemmo che io dovevo mettere il terzo pezzo…
Come?
Dovevo salire sulle spalle
di Jo e cercare di mettere l’albero, ovvio!
-Jo più a sinistra!-
urlavo io dall’alto.
-Ma che! Più a destra!- fece
Giusy, mangiandosi le unghie.
-Oddio- mormorai io sbiancando.
-Che succede?!-
fecero in coro Fabio, Bruno, Gon e Mati.
-Cado! Cado cado cado!-
L’albero era troppo
pesante e io cominciai a barcollare, Jo compreso.
Alla fine fummo salvati da
10 paia di mani che ci trattennero.
Dopo varie
peripezie, riuscimmo a montare l’albero…ma c’erano ancora le palline.
Io, Giusy e Tamy eravamo fissate con queste cose, ma i ragazzi un po’ meno…
Infatti, volete sapere come
metteva le palline Bruno?
Prendeva uno dei rami più
alti, li piegava verso di lui, metteva la pallina e poi lo lasciava…tipo
catapulta avete presente?
-Ma sei deficiente?!- intervenne subito Giusy, portandosi vicino a Bruno.
-Bruno così rompi tutto!- rincarò anche Tamara.
-Ragazze basta…mi sembra
che è sufficiente…- feci io, sentendo un ringhio nelle orecchie.
Mi voltai e trovai Jo
dietro di me, che mi mormorò un “lo difendi sempre”.
-Ragazzi io credo sia
meglio procedere a coppie o non lo finiamo più quest’albero- disse
Matias guardandolo.
-E cioè?-
chiese Gonzalo.
-Allora…Gon tu prendi
sulle spalle Giusy, Jo tu Patty, Fabio Tamara e Bruno me-
esordì in fine.
Tutti accettammo
felici…tranne Bruno.
-E perché io dovrei
prendere te sulle spalle?!-
-Perché non c’è la tua ragazza- rispose Fabio.
-Dai…non peso mica così tanto!-
Comunque, alla fine, dopo tante
peripezie ala BrigetJones,
riuscimmo a montare l’albero e ad addobbare tutta la casa.
Io e
Giusy
guardammo felici il risultato e battemmo il cinque con Tamara, mentre i ragazzi
erano stesi sul divano, non tanto felici…
…Fine Flash Back…
-Hai comprato tutti i
regali?- feci io, accennando al milione di pacchetti sotto l’albero.
-Si…-
-Anche a Guido?-
-Non vedo il tuo regalo
per Bruno…non glie lo hai fatto?- cercò di cambiare argomento
lei.
Furbetta…
-Sai che non si risponde a una domanda con un’altra domanda?-
Giusy sospirò. –Si…ma non
so se metterlo sotto l’albero…-
-Lo hai fatto anche ad
Ali?- chiesi io ironicamente.
-Tzè…da come quella lo
guarda le dovrei regalare un pacco di preservativi da 200…-
Io scoppiai a ridere. –Mamma quanto sei cattiva!-
-Hn-
Giusy si allontanò
dall’albero e andò a sedersi sul divano e subito io la seguii.
-Non ci posso credere che
non ricordi niente…per me è stato importante…e speravo che lo fosse anche per
lui…- Giusy si sedette più comodamente sul divano e mi
guardò con gli occhi lucidi.
Quanto mi dispiaceva
vederla così…doveva smettere di vedere Guido, ma
averlo tutti i giorni davanti non aiutava di certo…
-Vabbè…- continuò Giusy dopo un
po’ –meglio non pensarci…andiamo a preparare la cena per stasera…-
-Solo per curiosità…ci
aiuta anche Tamara?- mormorai finta impaurita.
-Purtroppo si…-
-Mi viene da piangere…-
-Già…per fortuna i ragazzi
non lo sanno!-
Io e
Giusy
ridemmo e andammo in cucina, dove Tamara aveva già combinato dei casini.
24 Dicembre, ore 20.30
-Possibile che mio
fratello è sempre in ritardo!- borbottò scocciata
Giusy, guardando l’orologio per l’ennesima volta.
-Lamentarti ogni due
secondi non servirà a farlo tornare prima!- la informò
ironicamente Bruno.
-Ehi, lascia
in pace la mia ragazza!- rispose Gonzalo, abbracciando Giusy.
-Mi sta salendo il
diabete…- mormorò Guido a bassa voce, ma non così
basso perché Gonzalo lo sentì.
-Hai detto qualcosa?- fece
scorbutico, già pronto all’attacco.
-No per niente, ma anche
se lo avessi fatto non erano problemi tuoi-
La rissa fu evitata dal
suono del campanello, accompagnato dai sospiri di sollievo mio e di Giusy.
-Alla buon’ora!!- fece Fabio, abbracciando Tamy, una volta che Matias
entrò nella stanza.
Aveva un braccio
appoggiato su una ragazza mingherlina, con i capelli scuri e gli occhi chiari.
Era molto timida, infatti, quando tutti noi andammo a salutarla, lei arrossiva
sempre di più.
La guardavo e mi ritrovai
a pensare agli anni in cui mi piaceva Matias…quelli si
che erano sereni rispetto al mio presente…e io che mi lamentavo pure…
Dopo le varie
presentazioni, andammo tutti a tavola e quando Tamara parlò, il gelo e il
terrore si diffuse tra tutti i commensali.
-Ho cucinato anche io!-
-Ah davvero amore? Che brava…!- fece terrorizzato Fabio.
-Gon, ma che fai?- chiese
sottovoce Giusy, vedendo Gonzalo borbottare qualcosa.
-Prego!-
Giusy sorrise in silenzio
e gon fece lo stesso.
-Oh mamma…- mormorò anche
Matias.
-Mi devo preoccupare?-
chiese Marline, la nuova ragazza di Mati.
-Abbastanza…-
-Ragazzi…comunque abbiamo cucinato anche io e Giusy- feci io per
rassicurare i ragazzi.
Sospiri di sollievo si
levarono nella stanza e finalmente la cena cominciò.
-Giusy…- la chiamai
sottovoce.
-Mhm?- aveva un pezzo di pollo
in bocca.
-Guido
non fa
altro che guardarti?- mormorai ridendo un po’.
-Che guardi!- rispose
stizzita lei –non mi riguarda!-
-Si va be…-
Quando la cena finì, erano
le dieci e mezza e, in attesa della mezzanotte per
scambiarci i regali, decidemmo di giocare a obbligo o verità.
Il primo a cominciare fu
Fabio.
-Tamara…sei felice di
sposarmi?-
-Ma che domande sono! Certo
che si!-
I due si scambiarono un
bacio e girammo di nuovo la bottiglia per decidere.
Il secondo estratto fu
Guido e da come gli si fecero gli occhi, stava pensando a
una domanda cattiva.
-Giusy…-
-Lo sapevo…-mormorò-dimmi-
-Obbligo o verità?-
-Verità- rispose sicura.
-Sei davvero innamorata
del tuo ragazzo?-
-Guido
non mi sembra
il caso- scattò su Bruno.
-No lascia Bruno, io non
ho problemi a sentire la risposta-
-E io a darla- cominciò
Giusy –si, lo amo-
Giusy e Guido si
guardarono negli occhi, ma nessuno dei due accennò ad abbassarlo.
-Ok! Giro io!- mi intromisi, per eliminare tutta la tensione.
-è uscito Bruno-
Lui scattò e subito cominciò
a pensare.
-Mhm…Patty…obbligo o verità-
-Obbligo- lo sfidai io, ma più che
una sfida, temevo la verità…
-Dimmi il motivo della tua
partenza-
Un leggero brivido per la
schiena –questo non è un obbligo-
-Certo che lo è! Ti
obbligo a dirmelo! Meglio di così!-
-Perché i miei genitori
avevano deciso così-
-Potevi restare-
-Ragazzi…non mi sembra il
momento adatto…- ci fermò Giusy e la ringraziai
mentalmente per questo.
Giocammo ancora un po’,
finchè tutti decidemmo di smettere per ovvie ragioni:
evitare spargimenti di sangue!!
-Ragazze…io vado a fare il
caffè!- io mi alzai dal
divano e stavo per dirigermi in cucina.
Sull’uscio, però, mi
scontrai con Bruno.
Io mi feci a destra per farlo passare e lui fece lo stesso…era una di quelle
situazioni imbarazzanti…
-Scusa…- mormorò. –passa
prima tu-
-No dai…prima tu!-
Quando entrambi ci facemmo
da parte, fummo interrotti dalla voce di Alicia.
-Ragazzi! Fermi! State
entrambi sotto al vischio!- disse, tutta eccitata.
-Oh che coincidenza…bhe..io
vado in cucina!-
-No aspetta! Vi dovete
baciare o porta sfortuna!-
IN quel momento calò il
silenzio nella stanza e io avevo tanta voglia di uccidere Alicia.
Giusy aveva
ragione…grande…grandissima stronza!
-Non mi sembra
il caso- mi difese Giusy.
-Ma che male c’è? Tanto sono
amici, no?- si intromise anche Marline.
Io stavo
per avere un collasso…non volevo…non volevo baciarlo…non lì…non davanti
a Jo…
Lo guardai di istinto di sott’occhiovidi la sua faccia scura.
-Ragazzi…davvero…-
-no! Porterà sfortuna a
tutti!-
-Dai Patty…un bacino
innocente…che sarà mai!- rincarò la dose Tamara,
all’oscuro di tutto.
Avevo il cuore a mille e
sudavo freddo.
-Dai ragazzi…una cosa
veloce!-
-Ok…solo un bacino…mi dispiace Bruno…- risposi io sotto voce, guardando Jo.
-A me no-
Lo guardai negli occhi.
Sentivo
di svenire…avevo
le gambe molli…
Bruno si avvicinava sempre
di più a me e più lui si avvicinava, più io mi sentivo male e il battito
accelerava.
Dopo tanti anni lo avevo
di nuovo tanto vicino…
Il suo profumo di mischiò al mio e ormai non avevo più la mente lucida per
connettere, né per guardare Jo.
Potevo sentire che anche
Bruno provava i miei stessi sentimenti, perché anche i suoi occhi erano lucidi.
Quando le nostre labbra vennero
a contatto, mi sentii completa.
Il mondo poteva finire in
quel momento…non mi sarebbe importato…perché io sarei
morta tra le sue braccia…
Tutto il mio essere era
lì…con lui…e capii che gli anni di lontananza erano stati inutili…lui era la
mia metà…la famosa mezza mela che completava il tutto.
Fu un bacio a stampo,
breve…ma interrotto da un battito di mani.
Quando ci staccammo, due occhi
castani ci guardavano bellicosi e amareggiati.
-Ma bravo…e io che ero
ritornata a Buenos Aires per passare il Natale con te…complimenti!- Antonella ci guardò ancora una volta indignata e poi uscì
dalla casa, sbattendo violentemente la porta.
-Anto!- Bruno la chiamò
inutilmente, poi corse verso l’entrata e uscì anche lui.
Io con il cuore a pezzi,
di nuovo, andai da Jo, che mi guardava più furioso che mai.
-Sai che lo odio…non
dovevi azzardarti a baciarlo-
-Non è stata colpa
mia…hanno insistito gli altri…e poi è Natale e avrebbe portato sfortuna-
Già Natale…che bel Natale…
Spazio autrice:
Ok…avete ragione…Natale è
passato da un pezzo…ma le cose movimentate accadranno
tutte nelle feste e alle appassionate della coppia Bruno/Patty consiglio di non
perdere il prossimo capitolo, anche se (lo dico già da adesso) ci metterò moooooolto per pubblicare!! Mi scuso in anticipo!!
Ragazze…sono davvero,
davvero tanto sorpresa!! Vi rendete conto? 19 nei
preferiti e 15 nei seguiti! Vi ringrazio tutte!!
Passiamo ora alle mie
stupende lettrici!!
Kiky_Cullen96:
i consigli sono sempre ben accetti e io ascolterò volentieri tutti quelli che
vorrete darmi!! Mi sarebbe davvero piaciuto vedere
patty che picchiava Antonella, sarebbe stato davvero divertente!!
Miraclegirl: certo che ti capisco!
Anzi! Sono contenta del fatto che tu mi segua nonostante il periodo indaffarato
che sicuramente avrai! Non so quando sarà il lieto
evento, ma spero prima che pubblichi il prossimo capitolo, perché lì…si
vedranno davvero delle cose stupende! Sarà un capitolo interamente sulla coppia
Bruno/Patty e lo dedicherò tutto a te! baciii
Alexiel94:
no, non si nota per niente! Ahahaha dai…povera
patty…è così dolce…anche se nella storia originale anche io a volte non la
sopporto, perché la vorrei più combattiva!
sabry99: hai ragione…sono proprio
cattiva…TçT…perdona me…ma i momenti felici non
mancheranno neanche per loro! Giuro! Anche io sono morta dalle risate quando ho scritto quella parte e mi sono immedesimata
in patty e in quello che si può provare vedendo il ragazzo che si ama con
un’altra!
girlstar: hihihihi ok! Per il bene di tutti aggiornerò velocemente! Ma per il prossimo capitolo ti chiedo scusa in anticipo,
perché non so se riuscirò a postarlo presto! Credo, anzi, che ci vorrà un po’
di tempo, ma spero che continuerai a seguirmi!
Già…proprio
un trio bizzarro…hai trovato proprio l’aggettivo
adatto! Tutti e tre mi ricordano molto i film di fantozzi!!
Ma
davvero…che sfiga…però mi diverto troppo XD! L’eterno
trio chissà per quanto durerà! Hihihih
_pat__xD: nono giuro che non cambio
coppia! XD anche perché voglio vivere ancora un po’ XD
Ti
confesso una cosa…io quando finisco di scrivere,
rileggo tutto e a un certo punto anche io ho detto RISSA-RISSA!! Hihihih
Grazie
per i complimenti che mi fai sempre!!
Faccio
ancora un ringraziamento generale! Spero che mi lasciate tanti commenti per
farmi sapere cosa ne pensate!!
Capitolo 17 *** Capitolo 17: The melody of love ***
Capitolo 17: The melody of love
Capitolo 17: The melody of love
Questo
capitolo lo dedico tutto alla dolcissima Miraclegirl,
che dall’inizio mi segue senza ancora uccidermi!
Faccio a te
i miei più sinceri auguri per la tua bambina e auguro a lei tutto quello che di
più bello e migliore ci possa essere su questa terra!!
Una cosa già
ce l’ha: la sua mamma!
Baci!!
Era incredibile come le
circostanze della vita ti portino in situazioni che
mai avresti nemmeno immaginato…circostanze che ti cambiano la vita e che ti
tolgono il respiro anche solo pensarci…
Avevo sempre creduto che tutte
le cose e gli esseri dell’universo avessero un perché…anche io lo avevo… il mio era sempre stato lei…lei che sapeva amare come nessun
altro…lei che era stupenda…lei che era fragile e forte al tempo stesso…lei che
riempiva le mie giornate…lei che era le mie giornate…
Adesso ero pronto ad
accettarlo…io l’amavo e l’avevo amata da sempre…
Mi venne in mente una
frase di un famoso film e che esprimeva appieno quello che lei era.
Lei era una melodia…una melodia fatta solo di note belle…
Ero stato uno sciocco…uno
stupido cieco che non aveva voluto vedere…avevo
lasciato che lei stesse lontano da me per cinque anni…ho lasciato che lei si
facesse toccare da altri uomini…ho lasciato che i suoi sorrisi fossero rivolti
ad altre persone…
…io avrei potuto fermare
tutto questo…io avrei potuto fare in modo che lei
stesse per sempre e solo con me…
Ed era proprio per tutti
questi motivi che adesso mi ritrovavo a correre per le
strane affollate di Parigi, stringendo tra le mani quel maledetto pezzo di
carta…il motivo della nostra separazione…
Correvo…correvo…
…due giorni prima…
-Cazzarola, muovetevi che
è tardi!!!- Gonzalo urlava dalla porta principale
della casa, imprecando contro di noi, fottuti ritardatari…testuali parole.
-Stiamo arrivando!- urlai io dal piano di sopra, seguita dal rumore di qualcosa
di grosso che cadeva.
-è la ventesima volta che ce lo ripeti!- rincarò la dose Jo, spazientito.
-Stanno
ancora di sopra?- chiese un ironico Bruno, che, assonnato, si trascinava le sue
valigie.
-già! Ma
non è possibile!- continuò Gon, appoggiandosi alla porta.
-è colpa delle tue
manie…mi dici chi parte alle cinque del mattino?!- si
lamentò Fabio, sdraiato in malo modo sul divano e sprofondando la testa nei
cuscini.
-ma non manca qualcuno?- fece
Bruno guardandosi intorno.
-No- fu secco e brusco
Gonzalo.
-ho capito…- se ne uscì
Fabio –Guido ha confermato che viene?-
Gonzalo, colto in
flagrante, sbuffò, guardando di nuovo l’orologio e poi le scale.
Proprio in quel momento,
senza neanche bussare, Guido entrò, con un muso lungo che arrivava
dall’Argentina alla Spagna, seguito dalla sua ragazza, altrettanto di malumore.
-Ti sembra questo il modo
di entrare in una casa che non è la tua?!- sibilò
subito Gonzalo, già sulla difensiva.
Guido in
risposta gli regalò un bel dito medio e andò a sedersi sul divano.
Alicia andò ad appoggiarsi
sul davanzale della finestra, ben lontana da Guido e guardava distrattamente
fuori.
-Ma cosa sarà successo?- mormorò sotto voce Bruno al fratello,
guardando si sottecchi i due.
-Non lo so e nemmeno mi interessa…l’importante è che non ci rovinino la vacanza.
-Ma quanto cazzo sei acido…-
anche Bruno si allontanò dal fratello, per sedersi su una poltrona e accendersi
la tv.
-Eccoci!- feci io dalla cima delle scale, trascinandomi le mie ben 4
valigie.
Dietro di me c’era Giusy
con tre valigie e Tamara con ben quattro e due zaini.
Ci fermammo al primo
scalino, guardando male i ragazzi.
-Ma quanta roba avete portato?! Dobbiamo stare solo cinque giorni!-
-Meglio non usarlo ma
averlo, che non averlo quando ce ne bisogno!- fu la pronta risposta di Giusy.
-Ma cosa aspettate?- chiese
Tamara, portandosi le mani ai fianchi.
All’occhiata confusa dei
ragazzi, risposi io, come se quello stavo per dire era
più che ovvio.
-Le valigie! Noi non
riusciamo a portarle!-
-Ah problemi vostri!- rispose scorbutico Fabio.
-Cosa?!-
-Tamy ti arrangi, hai
portato le valigie e te le trascini tu- rispose Fabio mettendo si a sedere.
-Muoviti- sibilò gelida Tamara.
-Ok, vengo-
Fabio si alzò e andò a prendere
le valigie di Tamara, mentre gli altri ragazzi, con qualche risatela, aiutavano
le rispettive ragazze.
-Comunque manca ancora Antonella- informai io con voce atona, più per
sentire una qualsiasi risposta di Bruno sull’argomento, che per reale interesse.
–non sei andato a prenderla?-
-Se sono qui mi sa di
no…non sono sicuro che venga-
Yeah! Avrei voluto urlare e
farmi un balletto per la stanza, ma per ovvie ragioni, mi trattenni,
senza però nascondere un sorrisetto.
-No viene…me lo ha detto
ieri sera- ci disse Fabio e ovviamente tutti sbuffammo.
-Ehi! Guardate che è mia
sorella!-
-Ehi! Guarda che è una
stronza malefica!- gli risposi io per le rime e con lo
stesso tono.
Mentre Fabio mi faceva una
linguaccia, sentimmo bussare al campanello e quando Gonzalo andò ad aprire, ci
trovammo davanti Antonella, con un pantalone nero strettissimo e un cappotto
dello stesso colore che le arrivava fino a metà coscia.
-Andiamo? Non mi piace aspettare- esordì dalla porta, masticando una gomma.
-Guarda già sei fuori casa,
non c’è nemmeno bisogno dello sforzo di cacciarti a calci tu sai dove!- sibilò
scocciata Giusy, intimandole con lo sguardo che non era proprio giornata.
Dopo altri vari
battibecchi, sfrecciatine e schiavismo da parte nostra verso i ragazzi, uscimmo
tutti di casa, diretti all’aeroporto.
DESTINAZIONE:
CAPODANNO A PARIGI!
29 Dicembre ore 20.00
In quel momento arrivammo nell’ Hotel e io e le altre ragazze avevamo ancora gli occhi
a cuoricino.
Parigi era meravigliosa,
soprattutto in questo periodo.
Era piena di luci, di
vita, di risate.
Non ci dividemmo subito
nelle stanze, ma ci riunimmo tutti in quella mia, di Giusy e di Tamara.
Eravamo tutti
stanchissimi, ma non ci saremmo persi nemmeno un
secondo di quel meraviglioso viaggio.
-Parigi è
un sogno!- esordì Giusy, sprofondando nel letto enorme.
-Io mi associo!-
Tamara, seduta sulle gambe di Fabio, aveva letteralmente gli occhi
scintillanti.
-Ragazzi…però io volevo la
neve…- mi lamentai io, guardando fuori dalla finestra.
Io adoravo la neve,
rendeva tutto ancora più magico, ma…lì non c’era!
-Mi dispiace amore…-
-non si può avere tutto-
rispose Antonella, lanciandomi una eloquente occhiata.
-Ragazzi io propongo di andare a cena…- fece Guido alzandosi.
-Si, ok!-
Man mano tutti uscirono
dalla stanza, ma io restavo ancora, delusa, alla finestra.
Pensavo che tutti fossero
usciti, ma all’improvviso sentii una presenza accanto a me.
Quando mi voltai, incrociai due
occhi verdi.
-La neve arriverà- mi disse Bruno, per poi guardare fuori. –te lo
prometto-
Mi guardò
ancora una volta negli occhi, poi mi accarezzo la guancia.
Non capivo il suo
comportamento.
Era stato strano per tutto
il viaggio…mi aveva guardato spesso e una volta l’avevo visto stringere i
pugni.
-Avrai
la neve…- mi mormorò ancora. Poi uscì dalla stanza e si chiuse la porta alle
spalle.
Sospirai…decisamente sarebbe stato una vacanza stressante.
Uscii anche io e mi
diressi alla sala da pranzo, ignara che la mia vita sarebbe cambiata.
Tutto il giorno dopo,
andammo in tutti posti più belli di Parigi.
Avevamo i piedi a pezzi,
ma non ce ne importava.
Tutto era stupendo,
luccicante e ognuno di noi non credeva di essere lì davvero.
Io avevo una strana
sensazione e più volete mi ero sentita gli occhi
addosso.
Alle sette di sera
tornammo in albergo e ci preparammo per andare a cena e poi uscire.
E così…tra risate, litigi,
figuracce e divertimenti, anche il 30 dicembre passò e il giorno di capodanno
arrivò, carico di aspettative per il nuovo anno.
La mattinata passò come
sempre, ma la sera, successe qualcosa che non mi sarei
mai aspettata.
Erano le 21.00 e io stavo
per uscire dalla stanza per raggiungere gli altri, finchè qualcosa vicino al
letto, non attirò la mia attenzione.
Presi il
mano il foglietto di carta e lo aprì e per poco non mi venne un infarto.
Era la lettera…QUELLA lettera…
Me la infilai subito nella
borsetta, sospirando di sollievo che nessuno l’avesse
trovata.
Quella seranon avevamo mangiato
in Hotel, perché volevamo festeggiare Capodanno in piazza, come tante volte
avevamo visto in Tv.
Alle 22.00 arrivammo lì e
cominciammo a chiacchierare per passare il tempo.
-Ragazzi io vado a prendere qualche coca-cola- feci io all’improvviso,
più per sfuggire alle occhiate di Bruno che per la voglia di coca-cola.
Senza aspettare la
risposta degli altri, mi infilai tra la folla e mi
allontani da lì.
Invece di dirigermi a
qualche bar, però, cominciai a camminare, ma all’improvviso mi sentii afferrare
per un braccio.
-Vieni con me-
Bruno mi afferrò per una
mano e mi trascinò in un vicoletto lì vicino.
-Cosa vuoi,
Bruno?- feci, impaurita da ciò che poteva dirmi.
-Volevo stare un po’ da
solo con te-
-Senti
Bruno…non ho
tempo da perdere-
Feci per allontanarmi, ma
lui mi afferrò per le spalle e mi spinse indietro.
-Io sarei
una perdita di tempo?- era arrabbiato e deluso.
No…no che non lo era.
-Mi metterai nei guai con
Jo…e tu con Anto- gli ricordai.
-Non mi interessa-
-E certo…a te quando mai te ne è fregato qualcosa di me!- urlai.
Cazzo…!
Mi ero lasciata andare…!
-cosa stai
dicendo Patty?- Bruno mi si fece più vicino. –sai che sei
sempre stata importante-
-Ma non dire cazzate Bruno!
Io non sono mai stata niente per te!-
Stasera la mia bocca aveva
deciso di andare per conto suo, ma già che c’ero, meglio chiarire una volta per tutte.
-Tu non sei stata
importante?! Questo dovrei dirlo io che te ne sei andata senza una spiegazione e poi te ne sei tornata con
un altro!-
-Cosa?! Non far passare me
per la cattiva Bruno…tu hai sbagliato! Tu mi hai detto
che non contavo niente!-
-E quando te lo avrei
detto?! Mi hai lasciato Patty! Eppure ci eravamo baciati! Avevo dormito insieme!-
-Non urlare con me! Ci eravamo baciati si, ma se ti eri pentito, dovevi venire a
dirmelo tu!-
-Ma di cosa stai parlando?!-
-non fare
il finto tonto!-
-non lo faccio! Ma se
proprio ho sbagliato, vorrei sapere il perché!-
-Davvero vuoi che ti
rinfreschi la memoria?!-
-SI!-
-Bene…il giorno dopo tu non ti sei fatto vedere e mi arriva Antonella con una
lettera in mano, dicendomi che me la mandavi tu. Mi ha detto
che tu le avevi detto tutto. Che io ero stata un’illusa
perché avevo creduto chissà che. Mi ha detto
che tu le hai confessato che amavi solo lei e che io ero stata un madornale
errore, che ti faceva schifo anche solo ripensare a quel bacio!...e adesso non
venirmi a dire che è colpa mia che sono partita! Io me ne sono andata per
questo!-
-Te ne sei andata per
colpa mia?- aveva uno sguardo incredulo e la voce roca. –ma
come hai potuto pensare che io abbia detto quelle cose! Non ci posso credere!-
-Nemmeno io ci potevo
credere! Ma era la verità! Ho vissuto per cinque anni
piangendo tutti i giorni! Perché ogni santo giorno mi
leggevo quella maledetta lettera!-
-E non era più facile
parlarne con me?! Ti avrei smentito tutto-
-no! Non mi fidavo più di
te!-
-non ci credo…-
-Credici!- presi la lettera dalla boresetta e
lui mi guardò senza capire. –leggi-
Lui lo fece e ad ogni rigo
cambiava espressione, una volta che ebbe finito di leggere, mi guardo sconvolto.
-Patty…come…-
Non lo feci finire di
parlare, che lo fermai.
-Non mi interessano
le tue scuse. Non voglio altre bugie. Ho giurato a me stesso che tu non mi
avresti fatto più male…addio Bruno…!-
Mi voltai e cominciai a
correre, lasciando lì, non solo lui…
Correvo…correvo…
Ma non sapevo dove stavo
andando.
Non conoscevo per niente
Parigi, ma qualcosa mi diceva che dovevo andare in
quella direzione.
Avevo aspettato anche
troppo per cercarla…dovevo rincorrerla appena lei se ne era
andata, ma ero troppo sconvolto…
L’aria fredda era
pungente…nuvolette bianche mi uscivano dalle labbra, mentre mi scontravo con i
parigini, che mi urlavano dietro cose incomprensibili.
Non me ne curavo però,
perché loro non sapevano…non sapevano dove stavo andando…chi stavo
cercando…
Correvo ininterrottamente
da un quarto d’ora e le fitte ai miei polmoni mi costrinsero a fermarmi.
Alzai la testa e mi trovai
presso la tour Eiffel…quell’imponente struttura che di
notte era ancora più bella che di giorno…con tutte quelle luci…quelle persone…
In quel momento, non so
perché, avevo il cuore leggero…mi sentivo in pace…come se fossi arrivato al mio
obbiettivo.
Non riuscivo ancora a
capire perché mi sentissi così bene, ma poi la vidi.
Vidi lei illuminata sia
dalla luce della luna che quelle della tour Eiffel,
lei infagottata nel suo giubbotto blu, lei che camminava assorta ai piedi della
torre, lei che si sentiva osservata e alzava gli occhi, lei che si era accorta
di me, lei che adesso stava scappando.
Istintivamente la rincorsi, pregando dio di riuscire ad afferrarla.
Facendo un grande sforzo
su di me, riuscii ad afferrarla per il polso e a farla voltare verso di me.
Tutte le domande mi
morirono sulle labbra, nel momento stesso che vidi i suoi occhi pieni di
lacrime.
-Patty…- mormorai e lei
tirò su col naso, spostando lo sguardo altrove.
Come mi sembrava
fragile…come mi sembrava piccola…come mi sembrava mia…
-Patty guardami…- le
portai le dita sotto al mento e dolcemente la
costrinsi a guardarmi.
Era incredibile quanto fosse bella anche mentre piangeva…aveva gli occhi rossi e
gli occhi gonfi…bellissima…
-L’ho letta Patty…e non
potevo crederci…come hai potuto essere così stupida?-
-Su questo non c’erano dubbi…ma non per le ragioni che intendi tu- mi sputò addosso
quando decise a parlarmi.
-Patty non posso crederci
che tu sia stata lontana da me per tutto questo tempo solo per questa lettera-
A queste mie parole, lei
sembrò scoppiare.
-SOLO?! Bruno ma hai letto
cosa mi hai scritto?! E adesso vieni qui a fare l’offeso con me!-
-Patty non l’ho scritta io!- urlai anche io, esasperato.
Mi sembrava una situazione così assurda…lontani per una colpa che non
era stata nemmeno mia.
-Non ci credo-
sibilò glaciale.
-Allora, ok, leggila ad
alta voce e io ti contesterò ogni punto. Cazzo, Patty! Ti farò stare qui tutta
la notte se questo servirà a riportarti da me!-
Lei mi guardò e gli occhi le si inumidirono di nuovo.
Dopo un po’ optò per giusta la mia proposta, perché con voce roca
cominciò a leggere.
-Patty, mi chiedo come una
persona come te, brutta, stupida e vuota, abbia potuto anche solo pensare che
possa piacere a uno come me-
La fermai.
-Già qui avresti dovuto stracciare
la lettera. Brutta? Patty tu sei una ragazza meravigliosa, bella non rara, ma unica, di una bellezza disarmante. Stupida? Come
hai potuto credere che io pensassi queste cose? Tu stupida? Se
non vogliamo contare quello che c’è stato la sera prima, tu eri la mia migliore
amica…il mio centro…il mio universo. Vuota? Tu sei buona, gentile, altruista,
solare, disponibile, spiritosa, profonda, sensibile. Sul fatto di piacermi è
vero…tu non mi piaci…di più…io ti adoro- gli carezzai
la guancia, ma lei continuò a leggere senza badarci.
-Il bacio di ieri sera è
stato un madornale errore…anche solo pensare che tu mi abbia
sfiorato, mi fa stare male-
-Quel bacio è stata la cosa più bella della mia vita. Io tremo a ogni tuo tocco, ma non per il motivo che c’è scritto lì,
ma perché ogni volta che mi sfiori, avrei tanta voglia di sbatterti su un letto
e baciarti finchè avrei fiato-
A queste mie parole
arrossì.
Non mi interessava
in quel momento di metterla in imbarazzo…doveva capire…capire che tutte quelle
cose io non l’avevo né scritte né pensate.
-Mi chiedo sempre perché
tu sia dovuta entrare nella mia vita…l’hai sconvolta e mi hai riempito di
problemi. Con te accanto non ci si poteva stare mai tranquilli…non-
qui tremo, ma poco dopo riprese a leggere. -…non sono mai stato felice-
Se avessi preso il
deficiente che aveva scritto quella lettera, lo avrei ucciso con le mie stesse
mani, ma nel vero senso della parola.
Lei era stata male per
cinque anni…cinque anni lontani per delle emerite
cazzate!
-Io invece mi chiedo perché prima che tu diventassi la mia migliore amica,
io non ti abbia mai notata-
-perché eri innamorato di Antonella-
-Già…che idiota, vero?
Potevo avere il dolce per intero e invece mi sono accontentato delle briciole.
Patty io in questi cinque anni non sono stato felice per il semplice fatto che
tu non eri con me. Quanto avrei voluto svegliarmi tutti i giorni con te
accanto. Accarezzare i tuoi capelli biondi, difenderti quando ne avevi bisogno, asciugare le tue lacrime…-
Mi tremava la voce…mi
tremava sempre tutto quando stavo con lei…a partire
dal mio cuore…
Lei era l’essenza della
mia vita…l’unica persona che volevo accanto…
Leggevo ancora dubbi nei
suoi occhi…voleva leggerla tutta quella lettera…ma perché voleva continuare a
farsi male?
-Mi sono subito pentito di
essere andato al di la dell’amicizia…tra me e te non
ci potrà mai essere niente…per citare una frase di una canzone, siamo figli di
mondi diversi…tu non c’entri niente con me…mi dispiace solo di avertelo detto
solo ora. Non volevo illuderti, ma anche solo il ricordare di
aver sfiorato la tua bocca, mi riempie di sensi di colpa. Su di noi ti
sei fatta un progetto che riguardava solo te. Hai pensato che io mi sia innamorato di te, ma non è mai stato così. Quel bacio e
quel dormire insieme non ha mai significato niente…TU non hai mai significato niente-
Ti ripeto che mi dispiace
di averti illuso.
Addio…Bruno-
Finì di leggere, ma ancora
guardava il foglio.
Sapevo che stava
soffrendo, ma da quel momento giurai a me stesso che mai più avrebbe sofferto
in quel modo.
Mi venne un’idea.
Le strappai dalle mani
quel maledetto pezzo di carta, sotto gli occhi esterrefatti di lei.
Presi l’accendino dalla
tasca e bruciai la lettera davanti a lei.
La lasciai andare e la
carta si accartocciò su se stessa, per poi ridurla in cenere.
Avevamo guardato entrambi
la carta sparire, portata poi via dal vento. Adesso ci guardavano negli occhi.
Sentivo che non era
convinta al cento per cento…che voleva un’ulteriore
conferma.
-Patty…io in questi cinque
anni credevo di amare Antonella, ma non è così. Non ho
mai amato nessun’altra- dissi,
guardandola intensamente negli occhi.
Speravo che il sento di quella frase l’avrebbe capito, come avrebbe capito
che l’amavo profondamente.
Ruppi il contatto visivo
con lei, per estrarre il mio i-pod dalla tasca del giubbotto.
Lei mi guardava
senza capire, ma, dopo aver trovato la canzone e data una cuffietta a lei,
cominciai a parlare.
-Dato che le parole
sembrano non convincerti, affiderò a una persona più
brava di me il compito di spiegarti quello che sento-
Misi play
e la canzone cominciò…
Ti proteggerò
dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
Eravamo
una cosa sola, uniti come non lo eravamo mai stati. Mi sembrava
un sogno…lei adesso era lì…tra le mie braccia…
Inconsciamente
ci avvicinammo sempre di più.
Lei
aveva gli occhi lucidi e io il cuore a mille.
Eravamo fatti per stare insieme…non eravamo
fatti per non essere mai divisi.
Le
accarezzai la guancia e le asciugai un lacrima fuggitiva.
-Io
non posso più lasciarti andare…perché questo significherebbe strapparmi l’anima
dal corpo. Io vivo solo dei tuoi respiri…-
-Tu
stai con Antonella…lei è bellissima…non ti pentirai domattina?-
Voleva
essere rassicurata…lo sapevo…ma adesso mi stavo
giocando tutto…
-Io
non mi pentirò mai di averti con me.
Mi
sono innamorato di te così…senza volerlo, senza saperlo, senza cercarlo…e
adesso mi chiedo di cosa vivevo ieri-
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.
Occhi
negli occhi.
Non
c’era altro intono a noi.
Poteva
scoppiare una bomba atomica, ma non ce ne saremmo
accorti.
Vivevamo
solo dell’amore che l’uno provavamo per l’altra e la
consapevolezza di essere lì, adesso, insieme.
Occhi
chiusi. Fiato sospeso.
Bacio.
Un
bacio che sapeva di tristezza per il tempo perso, di gioia per la consapevolezza
che non ce ne sarebbe stato più, di punizione per le
sofferenze passate, di passione capace di chiudere tutte le nostre ferite, di
voglia di stare insieme, della coscienza del fatto che mai niente e nessuno ci
avrebbe divisi.
Un
bacio.
Un
bacio che sapeva di noi.
Patty
cominciò a piangere, ma le sue lacrime non furono sole.
Le
mie e le sue lacrime si unirono…come tutto di noi lo era.
Lei
piangeva, io piangevo…le nostre lacrime rendevano il
bacio salato.
Non
mi importava più niente adesso. Volevo lei. Lei e
basta.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
Ci
staccammo ancora piangendo.
-Ti
amo Patty…come non ho mai amato nessun’altra…da
adesso in poi staremo insieme per sempre…-
-Ti
amo…come non avrei creduto mai…-
Ridemmo mentre piangevamo e
proprio in quel momento successe la magia.
Piccoli
fiocchi bianchi caddero su di noi, testimoni, insieme alla
tour Eiffel, della nostra unione.
Anche
il cielo era felice per noi e ce l’aveva fatto capire
a modo suo.
Lei
alzò gli occhi al cielo e sorrise.
-La
neve…-
-Si…te
l’avevo promesso-
Ci
guardammo ancora e poi ci baciammo di nuovo.
Un
bacio che veniva accompagnato dalla melodia dei nostri
cuori…
…The melody of love…
io sì, che avrò cura di te
Spazio
autrice:
Ragazzuole! Non ho aggiornato poi così tardi!
Questo
capitolo mi piace un sacco! In assoluto il mio preferito e spero di aver
trasmesso le mie stesse emozioni quando l’ho scritto a
voi che lo leggerete!
Avete
ragione…sono un po’ in ritardo con i tempi XD capodanno è passato da un sacco…ma per il loro bacio io volevo la neve!
Ho
fatto delle piccole modifiche…non so se ve ne siete accorte, ma ho aggiunto i
titoli per ogni capitolo!
Detto
questo, passo a ringraziarvi!
Innanzitutto grazie ai 18 seguiti e 22 preferiti! Spero che
aumenterete sempre di più!
Ella93:
ma ciao mia nuova lettrice!! ^^ anche io adoro la loro
coppia e ti prometto che i momenti teneri non mancheranno neanche per loro!!
girlstar:
anche io sono morta dalle risate a quella scena! Mi è venuta così…per inserire
un momento divertente! Se dipendesse da me, Antonella
la farei trasferire per sempre in spagna XD
finalmente le cose tra Bruno e Patty si sono mosse e non posso essere più
contenta!
Kiky_Cullen96:
grazie! Come vedi questo capitolo l’ho dedicato tutto a Patty e Bruno e spero
di aver fatto un buon lavoro!1 ^^
thiisme:
grazie mille! Mi fate arrossire con tutti questi complimenti! Mi dispiace
tanto, ma dato che Antonella non è proprio uno dei miei personaggi
preferiti…non succederanno tante cose belle a lei XD
_pat__xD: XD comincio ad aver paura
di te! XD ma non ti preoccupare, io li adoro troppo insieme per cambiare
coppia! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere se anche
questo sarà dello stesso parere!!
Miraclegirl: bhe…ormai ringraziarti
ogni volta è diventato superfluo! Ti è piaciuta la dedica? E poi non devi
ringraziarmi, l’ho messa perché mi andava di farlo e sono tutte cose sentite!!
Se vi fa piacere, lasciatemi tanti bei commentini^^
Non
riuscivo ancora a crederci…adesso io e lui eravamo
diventati un noi…
anche se un noi un po’ strano…
Ero
ancora restia a credergli…forse perché lui era ancora il ragazzo
di Antonella e io non
mi sentivo tanto sicura…
Avevo
paura che io fossi solo un passatempo…avevo paura di non esserne
all’altezza…avevo paura di perdere…avevo paura di non
riuscire a mentire…
Avevo
paura…
Io
non volevo ferire Jo, almeno quanto lui non voleva fare con Antonella…
Stavo
sdraiata sul mio letto, con la testa fra le nuvole e l’i-pod nelle orecchie.
Ascoltavo
quella canzone, la nostra canzone e più mi imprimevo
quelle parole nella testa, più tutto mi sembrava così irreale…
Sentii
bussare alla porta e sobbalzai, ma al mio flebile avanti, sulla soglia apparve
lui.
Il
mio angelo dagli occhi verdi.
Senza
che me ne rendessi conto, sorrisi a 32 denti e il mio pensiero, per l’ennesima
volta, corse a meno di tre giorni fa…
…Flash
Back…
io
sì, che avrò cura di te
La canzone proprio in quel momento finì e con essa anche il nostro bacio.
Era stato un bacio favoloso…un bacio
fatto di lacrime e neve…un bacio perfetto…
I nostri occhi, come accadeva ormai troppo spesso, si incatenarono.
Lui aveva smesso di piangere, mentre io avevo
ancora qualche piccola lacrima che furtiva mi attraversava la guancia.
Con le mani a coppa sul mio viso, Bruno mi asciugò
quelle piccole goccioline, depositando piccoli baci su di esse.
Mi sembrava di non essere lì, di non vivere quel
momento.
Era come se stessi vedendo un meraviglioso film
d’amore e io mi immaginassi di mettere noi, ancora
divisi, al posto dei protagonisti.
Chiusi gli occhi per vivermi meglio quel momento e
li riaprì solo quando sentii la sua voce chiamarmi.
Aveva uno sguardo diverso, non era come quello che
gli avevo visto da quando io ero tornata.
Non era più ferito, deluso e a
volte geloso, adesso era vivo, felice e…ardente?
Sorrisi, un sorriso però,
che sembrava una mezza smorfia.
Sembravo inebetita, non sapevo che fare e lui che
mi fissava in silenzio non mi aiutava.
Staccò le mani dalla mia faccia, per poi tirarmi
violentemente a sé e stringermi in un abbraccio che toglieva il respiro.
-Amore mio…amore mio…-
mormorava solo questo e ad ogni suo mormorio, il mio cuore tremava.
Lo abbracciai fortissimo anche io e la neve, la
nostra neve, cadeva ancora dal cielo notturno,
suggellando la nostra unione.
Tutto era perfetto, tutto era
magico.
-Dimmi
che starai con me…dimmi che non te ne andrai più via…che passerai l’eternità
con me…io senza di te non posso vivere…- diceva parole che non legavano tra
loro, erano confuse e lui aveva la voce roca. –promettimelo-
Mi staccai dall’abbraccio.
-Non possiamo…!- scossi la testa,
in un momento di lucidità ero riuscita a ricordarmi di jo.
Lui non meritava tutto questo…
Non potevo ferirlo così tanto…
-Perché?- Bruno cercò di prendermi
per un braccio, ma io mi scostai.
-perché io sto con Jo e tu con
Antonella-
-Non mi interessa. Io voglio te, ho sempre voluto te-
Erano le parole che avevo
sognato una vita di sentire e allora perché mi mettevano così in confusione?
-Non possiamo…- ripetei con voce flebile. Era più
una sottile difesa che una sorta di divieto.
-Patty
a me non interessa né di Jhonny e né di Antonella. Se dovrò smuovere mari e monti per stare con te, lo farò.
Non ho paura di questo. Adesso che ti ho ritrovato, non permetterò a nessuno di
dividerci- Bruno mi afferrò per le spalle e aveva lo sguardo più convinto che gli avessi mai visto.
-Antonellaè malata- gli ricordai.
Lui
sembrò “rinsavire”, perché mollò la presa e si ficcò le mani in tasca.
-Lo
so…ma non riesco a mantenere la promessa-
-Che promessa?- chiesi confusa.
-Le
ho promesso che non l’avrei lasciata mai…-
-Bene…-
anche io misi le mani nelle tasche, più per riscaldarmi che per altro.
Lei
sarebbe sempre stata un’ombra tra di noi, un ostacolo
difficile da superare.
-Hai
ragione…non posso farlo…non posso lasciarla, o almeno, non adesso-
Sapevo
che aveva ragione, ma mi faceva star male. Ci eravamo
ritrovati, ma lo stesso non potevamo stare insieme.
-Allora
dobbiamo far finta che questo non sia mai accaduto?- feci con un tremolio nella
voce, temendo la risposta.
-Cosa?!
No!- sbottò lui, come se io avessi detto la cavolata più grande del mondo.
Ok.
Adesso davvero non ci capivo più niente.
-Non
voglio dimenticare…non potrei-
-E allora?- scrollai le spalle, senza capire.
-Non
lo so. So solo che non voglio lasciarti andare-
Quanto
era dolce il mio amore…così dolce che mi faceva male
il cuore pensare che dovevo lasciarlo andare.
-E allora?-
Ci
pensò un attimo, poi mi si avvicinò e mi prese la mano. –non voglio farti
sentire quello che non sei, ma voglio stare con te ad
ogni costo. Quindi che ne dici di stare insieme in segreto?-
-dovremo
restare insieme, mentre staremmo con Jo e Anto? Bruno,
mi stai proponendo di fare l’amante?-
Era
forse impazzito?
-Detto
così sembra squallido-
-Perché lo è- dissi e mi strattonai la mano.
-Ti
prego amore, non fare così-
-non
chiamarmi amore. Non starò con te in segreto-
-Se
dici così, devo pensare che poi non sono così importante-
-non
rigirare la cosa!- scattai io.
-Non
posso lasciare Antonella-
-Nemmeno
io Jo-
-Ma
chi se ne frega di Jo!- esordì lui sbuffando.
-E
a me di Antonella!- sbottai anche io.
Lui
sorrise e mi guardò.
-Che
hai da ridere?- mi puntai le mani sui fianchi e lo
guardai bellicosa.
-Sei
tremendamente bella quando sei gelosa-
-Io
non sono affatto gelosa. Forse lo sei tu!-
-Oh,
questo è sicuro-
Sorrisi
anche io e istintivamente ci avvicinammo.
-Non
voglio lasciarti andare-
-Nemmeno
io…-
-Allora
restiamo insieme…per il momento segretamente…ti prego…-
Cosa dovevo fare?
Dovevamo
diventare “amanti”?
Questa
situazione mi faceva ridere. Non mi ci vedevo proprio in quel ruolo.
Ma decisi di rischiare. Se quello era
l’unico modo per stare con lui, per il momento mi sarei accontentata.
-Non
ami lei?- volevo esserne sicura.
-Non
ho amato nessun’altra che te dasei anni-
Non
mi tornavano i conti.
-Ma io sono stata via cinque anni-
-E infatti io ti amavo da prima-
Io
sorrisi. Lui sorrise.
Bacio.
…Fine
Flash Back…
-Ciao…-
mi disse lui, entrando e chiudendosi la porta alle spalle.
Io
mi misi seduta sul letto e lui fece lo stesso.
Mi
sorrise, poi mi afferrò per la mano e mi attirò a lui.
Io
mi sedetti a cavalcioni sulle sue game e,
sorridendogli, gli passai le mani tra i capelli.
-Ciao
amore…-
-Come
è bello…- mi mormorò dolce.
-Cosa?-
-Amore…detto
da te…- mi confessò, “strofinando” il naso sul mio collo e depositandovi
piccoli baci.
Io
risi, cominciando a perdere la ragione per la troppa vicinanza.
-Stavo
impazzendo prima…quando ti ho vista abbracciata con
lui…-
-Mi
dispiace…-
-Dovrò
farci l’abitudine-
Salì
con le labbra, fino ad arrivare alle mie.
Ci
baciammo. Un bacio che prima era tenero e appena accennato, e poi profondo e
passionale.
Mi
mise le mani sotto la maglia, ma non andò né sopra e né sotto, si limitò ad
accarezzarmi i fianchi mentre mi baciava.
-Ti
amo anima mia…- mi sussurrò sulle labbra e io mi ero
sciolta del tutto.
-Anche io…-
In
quel momento sentimmo lo scatto della porta e io saltai incredibilmente, fino a
trovarmi dal lato opposto del letto, con il cuore a mille.
-Ehi
Patty- tirai un sospiro di sollievo. Giusy.
…Flash
Back…
-Ma dove sei stata? Ti ho cercata
dovunque- Jo venne verso di me, con un’aria arrabbiatissima.
-Volevo
cercare un bar, ma poi mi sono persa- mentii.
-E Bruno?-
Il
mio cuore perse un battito.
Proprio
in quel momento arrivò anche lui.
-Scusate
ragazzi…ma che succede?- fece guardandosi.
Che grande attore che era!
Jo
ci guardò, poi sembrò tranquillizzarsi e mi abbracciò.
-Mi
ero preoccupato-
Mentre ero abbracciata con lui, guardavo Bruno. Aveva uno sguardo
furioso. Gli dava fastidio vedermi con lui.
-Scusa…-
Ci
staccammo e ci dirigemmo in hotel.
Ormai
avevamo perso il conto alla rovescia. Erano le 0.30.
Pensandoci
bene, io e Bruno ci eravamo baciati alle 0.00…allo
scocco del 2010 e…quello che fai a capodanno, fai per tutto l’anno!
Sorrisi
a questa idea e subito al mio fianco sentii la
presenza di qualcuno di fianco a me.
-Tu
devi dirmi tutto- mi mormorò Giusy.
-Ok-
Una
volta in stanza, Giusy mi spinse in bagno e chiuse la porta a chiave.
-Dimmi
tutto!-
-Ehm…io
e Bruno ci siamo baciati-
-COSA?!-
-E
adesso stiamo insieme…anche se in segreto…-
-ODDIO-
Giusy
cominciò a saltellare per il bagno, mormorando frasi sconnesse.
Anche io cominciai a ridere.
Ero
felice…felice come non lo ero mai stata.
-Fermati,
fermati…mi fai girare la testa!-
Giusy
si fermò e mi abbracciò.
-Sono troppo felice per te…davvero-
-Anche
io…anche se non mi piace l’idea di stare insieme senza che nessuno lo sappia-
-Se
volete stare insieme, questa è la soluzione plausibile, anche se momentanea-
-Già…-
la abbracciai ancora, per poi uscire dal bagno e cominciare la mia farsa.
…Fine
Flash Back…
-Mi
hai fatto prendere un colpo!- sbottai io, portandomi
una mano al cuore.
-Mi
hai fatto perdere dieci anni di vita!- rincarò la dose
Bruno.
-Esagerati!
Volevo farvi un piacere: Jo è appena tornato, ha chiesto di te, gli ho detto che eri in bagno-
-Ok!
Grazie!-
-E di che- Giusy uscì, per poi chiudersi la porta dietro di sé.
-Devo andare- sussurrai, avvicinandomi di nuovo a lui.
-Ti
vorrei far restare qui e sfinirti di baci…- mi attirò
di nuovo a sé e mi baciò.
-Devo andare…- riuscii a dire tra un bacio e l’altro.
-Ok…-
acconsentì, senza, però, lasciarmi andare.
-Bruno…davvero…-
mi staccai io, perché lui sembrò non ascoltarmi proprio.
-Ok…ma
promettimi che non lo bacerai-
-Te
lo prometto-
Lo
baciai ancora, a stampo questa volta, poi uscii dalla
stanza, lasciando lì l’amore della mia vita.
Spazio
autrice:
Salve!!
Ok, ok! Avete ragione! È tanto che non aggiorno, però questo capitolo non mi veniva proprio…!
Ho
una comunicazione di servizio: da questo capitolo in poi, non so se posso
aggiornare frequentemente, forse un capitolo a settimana. Spero che mi
seguirete lo stesso!!
Passiamo
ai ringraziamenti:
Miraclegirl: non devi ringraziarmi
per la dedica, sono tutte cose che mi sono venute dal cuore. Sei una persona
meravigliosa, dolce e simpatica e , ripeto, la tua
bambina è stata proprio fortunata ad avere una mamma come te. Mi piacerebbe in
un futuro diventare una scrittrice, è uno dei miei sogni, e davvero non mi
sarei mai aspettata che tu salvi tutti i miei capitoli
e sono a dir poco onorata che vorrai leggerli alla tua piccola!! Grazie ancora!
Ormai non ti considero più una mia lettrice, ma qualcosa di molto di più!!Baciniiii
girlstar:
ogni volta con te mi scuso del ritardo, ma è stata davvero una settimana
difficilissima!! Mi dispiace tanto!! Sai il nome i tre g mi piace un sacco! Non ci avevo mai pensato! Ma tanto anche io sono una sua fan e le cose per loro si
risolveranno.
Sana
e Akito: ciao tesorina!! Non ti preoccupare!! L’importante
è che ci sei!! Come vedi in questo
capitolo non succede niente, mi è solo servito per far capire la nuova
situazione.
sam05: ziau
mia nuova lettrice!...davvero l’hai letta in due giorni?! *me sconvolta*
a
me la coppia Bruno/Antonella non è che mi piace particolarmente, forse perché è
proprio lei che non sopporto tanto! Comunque non ti
preoccupare, che non mi offendo e poi non hai detto niente per cui debba
farlo!...spero che la storia ti incuriosirà sempre e che continuerai a leggerla
e a commentarla (sempre se ti vanno entrambe le cose XD).
eliana1991: che carina che sei ^.^
addirittura la migliore? Se mi dici queste cose mi fai
montare la testa ^///^
Anche io adoro questo capitolo, forse perché sono un
tipo molto romantico e queste cose non sai quanto mi
piacciono!!
Ti aspetto al prossimo chappy
^^ baciniiii
Kiky_Cullen96:
bhe…la situazione in cui si trovano Bruno e Patty non
è delle migliori, però l’idea di stare insieme in segreto mi piaceva troppo! È
troppo comica come situazione! L’idea di Parigi mi è venuta perché volevo che
per il loro bacio ci fosse la neve, perciò il loro chiarimento è stato tanto
lungo XD
_pat__xD: ciao anche a te! Sei
sempre la prima a recensire!! XD
Sono riuscita nel mio intento: far commuovere le
persone con quello che scrivo. Sai, questa è una cosa davvero importante per
tutte le persone che scrivono qualcosa e mi fa tanto piacere visto che sono
alle prime armi!
Per quanto riguarda l’ascia, sono più che contenta
che tu l’abbia messa a posto, cominciavo a sognare te che mi inseguivi
con l’ascia!!hihihih XD
Ella96: gemellino miaaa!
Scusami tanto! Mi dispiace un casino…ti giuro che non succederà più!...comunque non ti dirò chi è stato a scrivere la
lettera…cattiva vero? (sia io che la lettera
XD)…comunque vengo volentieri ad ucciderla con te!...non vorrei sembrare poco
modesta, ma secondo me il capitolo 17 è proprio carino!! Tu ke
dici? :P
Adesso non mi resta che ringraziare tutte le 224 visite solo per questo capitolo e i 18 seguito e i 24 preferiti! * me tanto ma tanto felice
^.^*
Vi lascio davvero questa volta, con la speranza che
recensiate in tanti!!
Capitolo 19 *** Capitolo 19: Tu sei mia…sei sempre stata mia… ***
Capitolo 19: Tu sei mia
Capitolo 19: Tu sei mia…sei sempre stata mia…
Voglio ringraziare soprattutto _TokiDoki, perché grazie a lei io sono arrivata
alle 100 recensioni!! Grazie davvero tanto, sembra una
cosa stupida, ma ci tenevo tantissimo!
Avete
presente quando all’improvviso tutto diventa chiaro
dentro di te?
Quando capite finalmente i vostri sentimenti e vi sentite così
stupidi da non aver reagito prima?
Quando
la risposta è davanti a voi, ma si cerca in tutti i modi di non vederla, di non
cercarla…quando lei è a pochi passi da voi e non fate
il minimo sforzo per afferrarla…
…Ecco…io
mi sentivo così…
Avevo
cercato in tutti i modi di vivere una vita che non mi apparteneva, mi ero
creato una storia che non stava in piedi con una ragazza che non amavo.
E
adesso la sensazione di fallimento e di paura mi riempiva la bocca di amaro.
Mai…mai
avrei voluto che questa situazione arrivasse…meglio vivere nell’ignoranza…meglio vivere amandola da lontano.
Ma è davvero questa la vita che volevo? Volevo limitarmi a stare
in panchina nella partita della mia vita? Volevo davvero non mettermi mai in
gioco?
La
risposta era si se in gioco c’era la sua felicità…ma
siamo sinceri, non era questa la ragione che mi aveva portato via da lei.
Io
avevo paura del suo rifiuto, avevo paura che lei potesse dirmi
che non provava più le stesse cose, che si era innamorata per davvero di
Gonzalo.
E
io a quel punto che avrei fatto?
L’unica
soluzione sarebbe stata morire, perché ormai non c’era più motivo per vivere.
Ma adesso avevo deciso di giocarmi il tutto per tutto, lei
doveva ritornare mia, il suo cuore doveva battere di nuovo solo per me, le mie
mani dovevano essere le uniche a conoscere il suo corpo.
La
volevo, come non ho mai voluto nessun altra, come non
ho mai amato nessun altra.
Lei
era stata il mio passato, ma nel mio futuro vedevo
sempre e solo lei.
Ed
era per tutti questi motivi che adesso mi ritrovavo a
litigare con Alicia.
Alicia…mi
aveva donato il suo amore puro, da diciottenne e io l’avevo buttato via,
l’avevo rovinato.
Lei
mi aveva dato tutto, ma io non potevo dargli niente,
non VOLEVO dargli niente.
Nella
mia testa malata avevo sempre paura di perdere Giusy e per
questo mi ero sempre trattenuto nel vivere determinate cose con Alicia.
Adesso
lei stava lì, davanti a me, con il peso della mia confessione.
-E
questo cosa vuol dire?- mi chiese con voce tremante.
Perché vuoi far uscire quelle parole dalla mia bocca? Perché vuoi farci soffrire ancora di più?
-Significa
che…Ali noi non possiamo continuare a stare insieme…- cercai
di dirlo nel modo più dolce possibile. Non volevo farle male,
non avrei mai voluto.
Alicia
si accasciò al muro, portandosi una mano agli occhi.
Le
sue spalle cominciarono a tremare e i primi singhiozzi si diffusero nella
stanza.
-Ma perché? Perché?- aveva lasciato il muro ed era venuta verso di me.
Mi
aveva preso per la maglia e mi scuoteva. E piangeva.
Piangeva e mi scuoteva. Era disperata…ed io con lei.
Io
ero inerme…sulle spalle la colpa di averle inferto la
sua prima ferita d’amore.
Ma che amore potevo darle io?
-Ti
prego Ali…-
-no
prego io te…non mi lasciare Guido..-
Chiusi
gli occhi.
Odiavo
vedere la gente piangere, soprattutto se erano ragazze.
Non
era mai stata mia intenzione ridurla così.
-Ali
non rendere le cose più complicate…sto cercando di
essere sincero-
-sincero?!- scoppiò lei in un urletto
disperato. –sincero?! Dovevi essere sincero ogni volta che hai finto di amarmi!!-
-io
non ho mai finto di amarti-
Questo
no. Non l’avevo mai fatto. Forse l’avevo illusa, ma sapeva che non l’amavo.
-si
invece! Ogni volta che eri con me!-
-Ali
senti…io sono responsabile di quello che dico, non di
quello che capisci tu-
Non
mi piaceva quando le persone volevano mettermi in
bocca parole che non avevo detto. Ma forse avevo esagerato, dovevo capirla e
non dirle quello che le avevo detto.
Lei
lasciò la mia maglia e abbassò la testa.
I
suoi voluminosi capelli le coprirono il viso e enormi
goccioloni le scesero sulle guance, per poi arrivare al mento e, indecise,
penzolavano per un po’.
-Mi
dispiace…- cercai di avvicinarmi, ma lei spinse
lontano la mia mano, rabbrividendo visibilmente.
-Non
mi toccare…-disse flebilmente-NON MI TOCCARE!- urlò.
Mi
guardava con occhi spalancati, tremava, piangeva e mi guardava fisso.
-Non
reagire così…ti prego…-
-E
come dovrei reagire?! Eh?!...io
ti amo Guido…TI AMO!-
Quelle
parole mi colpirono più di un pugno…volevo che tutto finisse in modo pacifico,
ma forse avevo sottovalutato il suo amore.
-Lo
vuoi capire che non ti posso amare come tu vorresti?!
Tu meriti di meglio! Meriti qualcuno che ti ami come tu ami
lui! E quel qualcuno non sono io-
-Ma
io voglio te!...ho sempre voluto te…-
C’era
qualcosa di strano nelle sue parole…
-In
che senso?-
-Credi
davvero che il nostro incontro è stato casuale?...Guido
io ti amavo ancora prima di sceglierti!-
-Ma
cosa stai dicendo?- mi avvicinai a lei con un’aria
confusissima.
-Io
sapevo già chi tu fossi. Ti vidi per la prima volta quando tu eri ancora uno studente della Prettiland.
Forse tu non ti ricorderai di me…ma io da quel giorno
non mi sono mai più dimenticata di te…-
-Ma
quale giorno…?- ok…adesso ero ufficialmente preoccupato…!!
-Io
ero poco più che una bambina…un giorno camminavo per
strada e caddi, sbucciandomi il ginocchio. Cominciai a piangere, ma ad aiutarmi
venne uno splendido ragazzo, dai capelli lunghi e gli occhi buoni. Mi chiese se
stavo bene e se mi ero fatta tanto male. Io gli
risposi di si, indicandogli il mio ginocchio e lui
dalla borsa estrasse un piccolo cerotto a forma di pesciolino e me lo mise. Dopo
che il ragazzo mi aiutò ad alzarmi, mi fece promettere di non piangere più e di essere forte, poi se ne andò. Quel ragazzo eri tu Guido…-
Rimasi
sconvolto. Mai e poi mai avrei potuto immaginare tutto quello.
Non mi ricordavo affatto di quel giorno…
Non
sapevo come comportarmi…come reagire…non riuscivo nemmeno a pensare.
-Mi
dispiace…- ripetei. Era l’unica cosa che sapevo dire
quel giorno.
-Ti
dispiace…- ripeté lei -…dimmi solo una cosa…c’entra lei?-
Non
le risosi, ma deviai il mio sguardo per non farle leggere nei miei occhi, per
non darle quella certezza.
-Lo
immaginavo…- sembrava essersi calmata, ma mi sbagliavo di grosso. –C’ENTRA LEI!
C’è SEMPRE CENTRATA LEI! LEI NON TI AMA! NON TI MERITA!- sembrava
una pazza, cominciò a dimenarsi tanto che dovetti afferrarla per le spalle, ma
lei continuava a scalciare come un cavallo impazzito. –LEI NON TI AMERA’ MAI
COME ME! TU DEVI RESTARE CON ME!-
Mi
sedetti sul divano della sua stanza e trascinai lei con me che ancora si
dimenava.
La
strinsi, fino a farle male, ma non mi importava.
Adesso
capivo…capivo tante cose…
Quando si calmò un po’, cominciai a parlare io, stringendola ancora
tra le braccia.
-Mi
dispiace davvero Ali…ma non posso farci nulla…lei è
tutta la mia vita…l’unica persona importante. Potrei benissimo annullare me
stesso per lei. La amo a tal punto da bruciare ogni volta che la vedo.
Ardo…sempre e solo per lei. Non c’è mai stata nessun altra.
Ho sempre amato solo lei. Lei è il mio vero amore-
-Ma tu devi stare con me…tu sei la mia anima gemella…- la sua
voce era come un lamento, ormai si era arresa, si aggrappava all’ultimo barlume
di speranza.
-Non
dire così…un giorno incontrerai sicuramente la tua vera anima gemella…l’anima gemella è quella persona che ti completa, è quella
persona che in lei vedi riflesso te stesso, la parte di te che ti manca. E io l’ho già trovata. È lei…lei è
la mia luce…-
-Non
posso fare niente per farti cambiare idea?-
-No…-
Lei
si slacciò dal mio abbraccio e si mise seduta più comodamente.
-Se è davvero questo che vuoi…-
Si
alzò e io feci altrettanto.
-Si…-
-Va
bene…addio Guido…-
-Addio…-
Uscii
dalla stanza, sentendo lei che ricominciava a piangere.
Ma io non potevo più farlo, quello era il tempo di reagire.
Lei
doveva ritornare mia e avrei fatto di tutto pur di
riaverla.
Adesso
il vero Guido si era rimesso in gioco…
Quello
sembrava il mio girono fortunato. Che anche Dio
volesse che io e Giusy tornassimo insieme?
Quella
sera tutti dovevamo andare in un pub, per festeggiare
il futuro film di Tamara e, ovviamente, ci sarebbe stata anche lei.
Avrei
fatto di tutto…
Questo
pensavo mentre mi preparavo e quella sera dovevo
essere impeccabile.
Tanto
bello che lei non doveva riuscire a staccare gli occhi da me.
Per
l’occasione, misi un paio di jeans neri non tanto stretti e sopra un maglione
bianco a collo alto aderentissimo e con i bottoni di lato.
Anni
e anni di palestra quella sera avrebbero dato i suoi frutti, perché, non per
vantarmi, ma i miei muscoli guizzavano sotto la stoffa
chiara.
Non
mi ero mai vantato del mio fisico, ma quella sera
dovevo sfruttarlo al 10%!
Decisi
di mettere quel profumo che lei tanto adorava, che lei stessa mi aveva
regalato, in modo da rendere il mio gioco ancora più perfetto.
Non
ero nella pelle e Bruno se ne accorse subito, mentre
aspettavamo gli altri davanti al pub.
-Che hai?-
-Che
ho?- chiesi, facendo finta di non capire.
-Stasera
sei così elettrico da poter alimentare l’intera Argentina…!-
mi disse, con il sorriso sulle labbra.
-Niente!-
Non
era un argomento da discutere con lui…era pur sempre
il fratello di Gonzalo!
-Quel
tuo niente dice tutto. Il tuo tutto c’entra per caso con la ragazza di mio
fratello?-
Bhe…almeno
uno dei due fratelli molina non era una capra…
Bruno
mi era sempre piaciuto…era diverso dal fratello…era sempre leale e sincero,
qualità che di certo non potevo associarsi anche con
Gonzalo.
-Perché
pensi che Giusy dovrebbe c’entrare qualcosa?-
-Dal
momento che tu hai quel sorriso ebete solo quando
pensi a lei-
-Ma dai…esagerato…-
-Guido
ti trattieni solo perché sono il fratello di Gonzalo?-
-Solo?-
feci io ironico, inarcando le sopracciglia.
-ti
sembrerà strano, ma io voto per te-
Lo
guardai senza capire e lui se ne accorse.
-Non
fraintendermi, non sono un fratello disamorato, ma io voglio solo che Gonzalo
sia felice e che abbia una ragazza che lo ami per davvero-
-Quindi credi che lei mi ami ancora?-
-Credo
che solo Gonzalo ancora non l’ha capito-
-Bhe…tuo
fratello non è mai brillato per intelligenza…!- lo presi
in giro io e lui mi guardò male, ma poco dopo scoppiò a ridere.
-La
rivoglio Bruno…mi manca da morire- gli confessai.
-Ti
posso capire…allora metticela tutta-
-Ovvio!-
-Ma Alicia?-
-Ci
siamo lasciati- dissi semplicemente.
-mhm…bene-
In quel momento arrivarono Fabio e Tamara, uniti come sempre e
come nessuno mai; Patty e Jo (Bruno fece un’espressione strana); Antonella che
andò a baciare Bruno (questa volta fu Patty a fare una faccia strana). Che mi ero perso?!
E
infine lei con quella piattola vivente con i capelli alla Maratona!
Odiavo
il modo in cui la guardava, il modo in cui la
stringeva, come le parlava, come la toccava…odiavo tutto…
Lei
era mia! Lui era solo un buffone che si era trovato in paradiso per sbaglio! Lei era SOLO il MIO paradiso!
Tutti
cominciarono ad entrare nel locale, ma io aspettavo che loro passassero davanti
a me.
Quando lo fecero, io sfiorai impercettibilmente la sua mano, ma lei
si ritrasse come scottata.
Bene…questo
era il segno che non le ero del tutto indifferente…
Entrai
anche io nel locale e la fase uno del piano stava per
cominciare…!
-Guido
ti sta fissando da almeno due ore…!- mi mormorò Patty
all’orecchio, mentre aspettavamo le birre.
-Si
lo so Patty…me ne sono leggermente accorta!- feci io,
alquanto stizzita da quella situazione.
Mi
dava fastidio essere osservata, soprattutto se era lui.
Per
fortuna Gonzalo non si era accorto di nulla…
Ma a proposito di ragazzi…Alicia dov’era?
-Che cosa romantica…-
-Cosa
c’è di romantico nello squadrarmi tanto da mettermi a disagio?-
-Il
fatto che ti guarda perché ti vuole…- Patty fece un
leggero sospiro, prendendomi ovviamente in giro.
-Ma pensa ai tuoi di sguardi, visto che Bruno fulmina Jhonny con
lo sguardo ogni volta che si avvicina a te. Di questo passo se ne accorgerà anche il cameriere che c’è qualcosa- commentai
acida.
-Non
cercare di sviare il discorso carina!- mi disse,
sbattendo le ciglia. –guarda, guarda! Adesso ti sta
proprio fissando spudoratamente!-
-Smettila!
Così mi fai venire un collasso nervoso!- ringhiai
sottovoce a Patty. –io vado in bagno, torno subito- dissi
a voce più alta.
-Vengo con te- disse Gonzalo, guardando di sottecchi Guido.
-Amore
guarda che riesco a fare la pipì da sola da quando
avevo cinque anni-
-Sicura?-
-Gon
ma perché? Che c’è? Adesso non posso andare nemmeno in
bagno? Non ti preoccupare, il pannolino me lo so aggiustare da sola!-
A
quest’ultimo scambio di battute, Gonzalo non rispose ed io mi avviai.
Non
sopportavo quando faceva così l’ossessivo!
Andai
in bagno e quando uscii per lavarmi le mani, trovai Guido appoggiato al
lavandino.
-Sai
vero che questo è il bagno delle donne? Devo preoccuparmi?-
Certo
che stasera ero di un acido incredibile!
-Simpatica.
Lo so bene che è il bagno delle donne-
-E sai anche che potrebbe entrare qualcuno?- dissi, lavandomi le
mani.
-Per chi mi hai preso. L’ho bloccata-
-Bene.
Io e te chiusi in un bagno pubblico, oltretutto pure puzzolente, il top del romanticismo!- ironizzai io. In realtà non volevo
pensare di essere chiusa in una stanza da sola con Guido.
Avevo
qualcosa che si muoveva nello stomaco e cominciavo a sudare freddo.
-Lo
hai proprio istruito bene Gonzalo…è un fido animaletto…- mi mormorò, venendo
verso di me e prendendo una ciocca dei miei capelli
tra le dita.
-Non
parlare così del mio ragazzo- puntualizzai io, scostandomi, in modo da
togliergli anche i miei capelli dalle dita.
-Perché fai questo?-
-Questo cosa?-
-Resistermi-
-Senti
Guido, sei di nuovo ubriaco?non mi va di fare questi giochetti-
Dissi
e mi diressi con passo affrettato verso la porta.
Non
potei uscire, però, perché lui mise una mano sulla porta e con l’altra mi
bloccò in un angolino.
Io
cercavo il più possibile di non guardarlo in faccia, ma lui si avvicinò tanto
da far aderire i nostri corpi.
-È
inutile…non puoi…tu vuoi me come io voglio te…- mi
costrinse a guardarlo in faccia, ma io davvero non riuscivo a capire.
-Guido
ma che hai stasera?...e Alicia?-
-Io
e Alicia ci siamo lasciati-
Ok
cuore, ricomincia a battere…!!
Ero
felice…ma anche preoccupata.
Questo
non avrebbe cambiato le cose.
Io
non sarei mai più ritornata con Guido.
-Vuoi
che ti faccia un applauso?- commentai cattiva.
-No…voglio
solo che mi chiedi perché-
-Ok…perché?-
-Perché voglio te-
-Guido io sto con Gon. Io sono la sua ragazza adesso- cercai di
difendermi, per non far capire quanto mi colpisse
questa cosa.
-Hn.
Tu sei mia…sei sempre stata mia!- mi disse con un
ghigno.
Abbassai
lo sguardo.
Lo
spinsi così tanto che si staccò dal muro. Io aprii la
porta e solo sulla soglia lo guardai.
-Cattivo…-
mormorai con gli occhi lucidi. –sei uno stronzo che gode nel vedermi soffrire-
una lacrima sfuggì al mio controllo. –ma ho smesso di essere presa in giro da te- uscii sbattendo
la porta.
-Giusy!-
urlò lui, ma io non me ne curai.
Spazio
autrice:
Holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!
E
questo capitolo lo dedico a tutte le fan della coppia Giusy/Guido!!!
Credo
che più o meno sarà questo il tempo per gli
aggiornamenti…prima non posso proprio perché lo studio mi occupa un sacco di
tempo e poi non sempre le idee vengono XD
Mi
fa piacere vedere che ci sono tante persone che mettono la mia storia nelle
seguite e nelle preferite, davvero non so come ringraziarvi senza sembrare
fredda o banale!
La storia dell’amante è troppo forte e poi mi
divertirò come una pazza a scrivere quelle parti!
sam05: anche io considero Patty un
po’ così ed è per questo che ho deciso di cambiarle del tutto il carattere XD
mi fa piacere sapere che ti ho “stravolto” le idee su patty e bruno con la mia
storia, davvero non ho mai avuto pretese così alte! Bacii
E
così ho trovato un’altra fan della loro coppia! Davvero, mi riempi il cuore di gioia quando mi dici che hai letto la storia tutta d’un
fiato e che ogni mia parola ti ha emozionata. Questo è la cosa più grande che
spera tutti coloro che scrivono, soprattutto chi è
alle prime armi come me!
Fammi sapere se questo capitolo ti piace egualmente!!Kissoliniiii
PS a te voglio fare un ringraziamento particolare
perché mi hai fatto arrivare alle 100 recensioni!!
Grazie mille!!
a
me Antonella come personaggio non è che mi ispira tanto (come ho più volte
detto) e perciò la vedo solo come un ostacolo per bruno e patty.A me sinceramente dispiace più per jo XD
_pat__xD: hai visto? Finalmente siamo
riusciti a farli stare insieme!! Adesso l’ascia puoi
buttarla del tutto per favore? XD
Comunque
si…avevo cominciato a fare quei tipi di sogni XD
Fammi sapere cosa pensi di questo capitolo!!Bacetti!!
E infine un’ultima comunicazione…non voglio sembrare
cattiva o acida, ma credo che in seguito posterò i capitoli
non solo in base al tempo, ma anche in base alle recensioni…più
recensioni e più sarò contenta nel postare il prima possibile!!
Adesso non mi resta che lasciarvi definitivamente…..bacetti a tutteeeee
<3
Camminavo
con Giusy tranquillamente per il parco antistante casa nostra.
C’era
un mite sole e quel po’ di venticello ci scompigliava i capelli.
Il
passo lento e il suono della natura, parlavamo del più e del meno.
Con
la mente non ero del tutto lì.
Pensavo
a Bruno e all’immenso amore che provavo per lui.
Era
la mia vita quel ragazzo…il mio sole, la mia anima…
Ma per quanto ancora io avrei dovuto fingere?
Per
quanto ancora potevo reggere quella situazione?
Il
flusso dei miei pensieri vennero interrotti dalla
musichetta del mio cellulare.
Quando lo presi e lessi il messaggio, mi si sciolse il cuore.
Istintivamente
sorrisi e questo non sfuggì a Giusy.
-Chi
è? Bruno?-
-Mhm?...si…è lui. Mi ha mandato un messaggio-
-Fai
un po’ leggere…!-
Giusy
prese il mio cellulare e cominciò a leggere a voce alta. –ogni corda di
chitarra è un suono…ogni lettera d’amore è una poesia…ogni volte che vedo te…il
mio cuore diventa una chitarra che suona una poesia per l’amore suo…mi manchi da morire…ti amo piccola mia…B. Oddio ma che dolce!-
esordì alla fine Giusy, stringendosi teatralmente il mio cellulare al petto.
-Già…-
risposi arrossendo.
Ogni
volta che c’era lui di mezzo, il mio cuore cominciava a ballare la macarena…
-Non
lo facevo così romantico!- mi disse, restituendomi il
cellulare.
-Si
vede che io lo ispiro!- poi sorrisi e mi scrollai i
capelli dalle spalle.
-Tzè!
Guarda che tu sei persa almeno quanto lui! Non dico di più perché è impossibile
amare una persona come ti ama lui-
-A
volte dubito di tutto questo…- le confessai e il mio
cuore tremò alla sola idea.
-Perché? Anche un cieco capirebbe che vuole
te-
-E
se vuole così disperatamente me, perché non lascia Antonella?-
-Tu
lasceresti Jo adesso?-
Quella
semplice domanda ebbe il potere di zittirmi.
Lasciarlo
adesso equivaleva a ferirlo e io per niente al mondo lo avrei
fatto.
-No…-
-E allora! Non puoi pretenderlo nemmeno da lui!...soprattutto
con Antonella in quello stato- ci fermammo all’ombra di un albero.
-Già
poverina! E io dovrei accettare tutto questo per quanto tempo?!-
-Per
tutto il tempo che deve accettarlo pure lui!-
Aveva
ragione, ma…ma no!
-Si,
ma io cerco di non “far esagerare” Jo più di tanto…loro due invece stanno tutto
il tempo a baciarsi!- esclamai indignata.
-Io
non vorrei dare sempre ragione a lui, ma lo vedi ogni
volta che Jo ti sorride solo? Ha la faccia di chi sta per ammazzare qualcuno!-
-Cambiamo
argomento va’…che è meglio!-
-Beccata…-
mi disse Giusy ridacchiando, guadagnandosi una mia occhiata
fulminate.
-a
proposito di beccare…tu e guido? Come siete rimasti dopo quello
che è successo?-
-Niente-
-Come
niente?- feci io confusa.
-Lo
evito semplicemente-
-Bhe,
questo si era capito!- risposi ironica io, ridendo, ma
il mio sorriso si spense subito e con la testa accennai qualcosa.
-Cazzo…-
mormorò Giusy, guardando Guido venire verso di noi.
Io e Giusy stavamo per girarci, ma Guido fu più veloce e ci
raggiunse, fermando Giusy per un braccio.
Adesso
si che sarebbero scoppiati fuochi d’artificio…!
-Ti
devo parlare- mi disse Guido, prendendomi per un
braccio.
-E io non ho niente da dirti- replicai acida.
-Patty
puoi lasciarci soli?- fece rivolto alla mia amica, ma
senza staccare gli occhi da me.
Io
pregavo mentalmente Patty di non farlo, ma inutilmente, perché lei si defilò in
silenzio, lanciandomi solo una significativa occhiata.
Soltanto
quando Patty sparì quasi del tutto,lui cominciò a parlare.
-Non
è una bella sensazione essere evitati-
-Io
non ti sto affatto
evitando- dissi angelica io, marcando l’affatto.
-Ah
no?- cominciò sarcastico, incrociando le braccia –e tu come lo chiami quando una persona non risponde alle telefonate, non
si fa trovare mai e quando siamo con gli altri fa la sfuggente?-
-Io
lo chiamo sfuggire a delle manie di persecuzione. E poi ti ritieni troppo importante se pensi che io ti eviti-
anche io incrociai le braccia e lo sfidai con gli occhi.
Lui
sorrise, in quel suo modo che mi faceva venire un brivido dietro la schiena…il
suo meraviglioso sorriso sghembo che tanto avevo amato…
-Io
non mi reputo troppo importante…lo sono…!- si chinò
verso di me, finchè i nostri visi non furono a pochi centimetri di distanza.
Io
risi, quella mia risata finta, che, però, mi fece viaggiare tra i ricordi…
Era
la stessa risata che feci al nostro primo bacio…
Scacciai
quei pensieri dalla mia testa, per evitare che mi facessero ancora più male.
–forse sarai anche importante per qualcuno, ma di certo non per me. Per me non
conti niente-
-Ma davvero?-
Aveva
qualcosa di strano negli occhi…
A
cosa stava pensando…?
All’improvviso
mi prese per il polso e cominciò a correre, ignorando angelicamente le mie
proteste.
Arrivammo
nei pressi di una sorta di grotta e lui mi spinse delicatamente dentro.
Era
tutto buio e anche parecchio umido…
-Guido maco…- non finii la
frase, perché Guido mi spinse contro il muro e si avvicinò a me.
Le
nostre gambe, il nostro busto e tutto aderivano perfettamente, poi portò le mani ai lati della mia testa…un mix che mi stava
facendo perdere il controllo.
Troppo
spesso ci trovavamo in quelle situazioni…troppo spesso
l’esito era sempre quello…troppo spesso ero io che soffrivo.
-Prova
a ripeterlo…riprova a dirmi guardandomi negli occhi che non conto
niente- mi soffiò sulle labbra, con un voce roca e sensuale.
Silenzio.
Lui
inarcò le sopracciglia come per incitarmi a parlare.
Lingua
paralizzata, gambe molli.
-Tu
per me non sei nulla- trovai il coraggio di ripetere,
facendo molto appello al mio self control.
Lui
sorrise in modo diabolico. –Quindi significa che non ti do più nessuna emozione?-
-Esatto…!-
-Nemmeno se faccio questo?-
Cominciò
a baciarmi delicatamente il collo, fino ad arrivare al lobo del mio orecchio,
che lambì con la punta della lingua.
-nemmeno così…-
Insinuò
una mano sotto il mio maglione, accarezzandomi la pancia piatta.
Istintivamente
chiusi gli occhi.
Stavo
perdendo davvero il controllo…per così poco…
Volevo cercare di farmi forza, ma niente, il mio corpo
rispondeva
da solo alle sue carezze.
Guido,
vedendomi così docile alle sue carezze, salì con la mano, fino a sfiorarmi
l’orlo del piccolo reggiseno.
-Ed
hai anche il coraggio di dire che non provi più
niente…il tuo corpo dice altro Giusy…-
Con
la mano salì del tutto, fino a racchiudere a coppa il mio seno con la sua mano.
Sospirai…ormai era inutile fingere.
Lui
sorrise ancora e, mentre mi lambiva il seno con la mano, le sue labbra si
posarono di nuovo sul mio collo.
-Giusy…-
disse tra un bacio e l’altro.
Lì…nel
buio…nascosti da occhi indiscreti, decisi di lasciarmi andare e far guidare
tutto al mio cuore…
-Guido…no…-
cercai di opporre l’ultima palli da resistenza.
-Giusy
si…non capisci quanto è sbagliato stare divisi?-
Per
zittire ogni mia ribellione, cominciò a baciarmi sulle labbra, bacio che io
ricambiai in pieno.
Cosa
stavo facendo?...sapevo che era sbagliato…
Dopo
un po’ il bacio finì e Guido ritornò a tormentare il mio collo.
All’improvviso
sentii una pressione più forte su di esso e dopo un
attimo capì cos’era.
Facendo
appello a tutte le mie forze, mi ripresi.
Con
il viso rosso e il respiro pesante, lo allontanai bruscamente da me, facendolo
ghignare malignamente.
Mi
portai la mano al collo, toccandomi la parte arrossata.
-E adesso prova a nascondere quello!- mi disse trionfale.
-Guido,
cazzo!...mi hai fatto un succhiotto!- gli ringhiai
contro.
-E che succhiotto! Rimarrà almeno un mese…così una certa persona
capirà che non gli appartieni-
-Non
appartengo nemmeno a te! Io non sono un pacco da spartire tra voi due! Io ho
scelto con chi stare e non sei tu Guido! Mettitelo in testa! Io sto con G-O-Z-A-L-O!- gli urlai contro.
-Hn.
Io ottengo sempre quello che voglio-
-Non
questa volta…- dissi e uscii dalla grotta, lasciandolo lì, a crogiolarsi nella
sua vittoria.
Rientrai
in quel momento a casa, pensando ancora a Giusy e Guido.
Possibile
che io e lei dovevamo affrontare sempre situazioni strane e complicate?!
A
casa tutto era buio, ma c’era un odore strano…
Seguii
questo strano odore ed arrivai nel salotto.
Quando vi entrai, trovai la scena più bella di tutto il mondo…
La
stanza era tutta buia e illuminata solo da tante piccole candele sparse un po’
ovunque.
Sul
pianoforte della stanza, c’era un incredibile mazzo di rose rosse, le più belle
che io avessi mai visto.
Appesi
un po’ ovunque c’erano tanti palloncini a forma di
cuore e quello che ormai ero consapevole essere l’uomo della mia vita, stava
appoggiato con le spalle al muro vicino al pianoforte.
Indossava
un pantalone nero classico, una camicia bianca sbottonata un po’ e sopra una
giacca nera.
I
capelli erano lasciati liberi di scendere un po’ ovunque e mi guardava con quei
suoi occhi che mi avevano fatto tanto innamorare.
Venne
verso di me, prendendo il mazzo di rose e, dopo avermi
dato un leggero bacio, me lo porse.
Io
ancora non riuscivo a parlare, mi sembrava tutto così
surreale…
-Auguri
amore mio…oggi è il primo mese che passo con te…tutto questo non mi serve per
farti capire che ti amo…ma che lo faccio da sempre e continuamente…-
Avevo
gli occhi lucidi e mi limitavo a guardarlo negli occhi.
Gli
sguardi si incatenarono e la nostra magia accadde di
nuovo.
Mi
accarezzò la faccia e poi mi baciò.
Le
nostre lingue vennero a contatto, come in una danza…una danza
vecchia come il mondo…
Ci
staccammo e lui mi sorrise.
-Vieni…-
mi disse –le sorprese non sono ancora finite…-
Mi
prese per mano e, dopo che mi fece posare le rose, mi
portò al pianoforte.
Lui
si sedette e fece sedere me tra le sue gambe.
…E cominciò a suonare…
A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
La voce di Bruno si disperdeva per la stanza,
provocandomi sensazioni che mai avrei anche solo
pensato di provare.
Lo amavo…amavo tutto di
lui…il modo in cui parlava, come mangiava, come dormiva, come camminava, come
mi confortava, come mi amava…tutto…
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
Mi appoggiai contro il suo forte petto, che mi
accolse come ogni volta che ne avevo bisogno.
Ormai non riuscivo più a trattenere le lacrime, che
copiose mi inondavano il viso.
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
Cosa
avrei dato perché questo momento non finisse mai…per stare noi due…per
sempre…da soli…
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piacimai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
Non riuscivo a credere che tutto questo stesse
capitando a me…
Lui continuava a cantare, con quella sua
meravigliosa voce ogni parola mi colpiva il cuore e me lo faceva sciogliere…
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un
immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni
miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei
sogni...
La
canzone finì in quel momento e io tirai su col naso, provocando il suo
risolino.
-Non
mi aspettavo tutto questo…va molto oltre tutto quello
che potessi desiderare…- riuscii a dire io, girandomi a sedere per guardarlo
meglio in faccia.
-Io
invece non ho più niente da desiderare…tu sei tutto quello che io abbia mai voluto…-
-Anche
per me è lo stesso…ora che ho te…non ho bisogno più di
niente…-
Lui
mi strinse a se, fino a stritolarmi quasi.
-Sappi
che io ti amerò per tutta la vita…non ti lascerò mai andare, anche se per
questo mi odierai…non mi interesserà, perché il giorno
che tu potresti andare via, se ne va con te tutto me stesso…-
-Allora
non ti preoccupare…perché io non ti lascerò mai…-
Lui
sorrise, poi si alzò e prendendomi in braccio come una principessa, mi portò
sul divano, facendomi accoccolare su di lui.
-tu
non lasciarmi mai…perché oramai sarai…- cominciò lui,
canticchiando un altro pezzo di canzone.
-incancellabile…-
finimmo insieme.
Ci
completavamo…noi due eravamo l’uno per l’altra la metà che ci completava…
-Ti
amerò tutti i giorni della mia vita…anche quando sarai un’adorabile vecchietta-
Sorrisi
–non chiedo altro…-
Ci
baciammo.
Un
bacio no passionale, ma carico dell’amore che
provavamo reciprocamente.
Bruno
era il sogno più bello che mi sarebbe mai stato concesso di vivere…
Spazio
autrice:
Non
so voi…ma io vorrei essere Patty!
Bhe…forse
avete ragione…questo capitolo è un po’ sdolcinato…ma
io sono un’inguaribile romantica!...sopportatemi vi prego!
Ragazzuole passo subito alle risposte alle recensioni…perché
non posso proprio intrattenermi a parlare qui con voi e mi dispiace moltissimo…
Alexiel94:
non ci ho mai pensato alla loro coppia, ma non li vedo tanto bene
insieme…troppo diversi…troppo strani…ma sarebbe un
ottimo modo per far unire tre coppie!!
Spero che con questo capitolo possa farmi perdonare
di non aver parlato di loro nel precedente!...comunque
io ucciderei anche anto e jo…non si sa mai XD
_TokiDoki: le tue recensioni valgono e come! Sono
fondamentali!!Hihih
Ti giuro quando ho letto la
parte miiiora mi lasci cosììì
voglio leggere il seguitooooT.T
sono scoppiata a ridere e quasi non mi fermavo più!
Anche io spero di arrivare a 200 recensioni, sarebbe davvero il
massimo e spero di farlo ricevendo sempre commenti tanto carini e dolci!ma non
ti preoccupare, che anche le critiche sono ben accette!
Non
sei ashley? Sicura? Peccato! Io volevo un autografo!!!Hihihi…comunque è vero…è la
prima storia che scrivo e sono felice nel vedere che riscuote tanto successo!!
Capitolo 21 *** Capitolo 21: Quando due si lasciano ***
Capitolo
21: Quando due si lasciano
Era
un mite pomeriggio di febbraio, quando successe quello che non avrei
mai nemmeno immaginato nei miei peggiori incubi...
Il
cielo era azzurro, puntellato solo in qualche punto di un arancione
sfocato, chiaro segno che di li a poco ci sarebbe stato il tramonto.
Da
una settimana, il mio pensiero fisso era sempre stato quello...
come
dirglielo...se era giusto...cosa fare...come avrebbe reagito...
Quando
presi coraggio e decisi di parlare con Fabio, pioveva...forse non era
una semplice pioggia...forse il cielo piangeva e voleva comunicarmi
qualcosa...ma io non gli detti ascolto e così cominciò
quella che sotto alcuni aspetti poteva essere la fine...
Eravamo
da soli a casa, Fabio stava disteso sul divano e guardava
svogliatamente un film, sbadigliando di tanto in tanto.
Io
stavo ferma alla soglia della salotto e lo guardavo, mordendomi il
labbro inferiore.
Mi
sentivo come un'assassina che doveva confessare il suo delitto...il
cuore mi batteva a mille e avevo una paura tremenda nel dire a Fabio
quello che dovevo.
Feci
un respiro più profondo e, con passo lento, mi diressi verso
il divano.
Fabio
appena mi vide arrivare, mi sorrise, con gli occhi stanchi e con voce
roca mi mormorò un “ehi”.
Io
mi sedetti, ma non lo guardavo in faccia, mi limitavo solo a
guardarmi la punta delle scarpe, chiedendomi se quello che stavo per
fare era una cosa giusta.
-Amore,
ma che hai?- mi chiese apprensivo, spegnendo la televisione.
Io
continuavo a non rispondergli, la lingua era attaccata al palato e
avevo la gola secca.
-Tamara,
che è successo?- stavolta era davvero preoccupato. Portò
le sue dita al mio mento e mi costrinse dolcemente a guardarlo.
-Ti...ti
devo dire una...cosa...- riuscii finalmente a dire, tra un balbettio
e l'altro.
Lui
mi sorrise, rassicurato. -Ed è tutto qui?...mi hai fatto
spaventare...temevo già il peggio...-
Forse
si era rasserenato troppo in fretta...
-Però...promettimi
che non ti arrabbierai...-
Sembravo
una bambina...una bambina che aveva rotto il vaso più prezioso
della mamma e adesso doveva scusarsi con lei.
...Ma
perchè dovevo sentirmi così??
-Perchè
dovrei arrabbiarmi?...Tamara parla, per favore!-
Io
avevo le mani in grembo e me le stavo torturando, poi, però,
decisi di dire tutto...
-Sai
no che mi hanno offerto di essere la protagonista di un nuovo film?-
solo quando Fabio annuì, io andai avanti -bene...da contratto,
oltre a questo film, devo accettare un corso speciale agli Actor
Studios, così posso aprirmi più strade...-
Gli
occhi di Fabio si illuminarono. -E perchè avevi paura di dirmi
questo? È una bella cosa, no?-
Respirai
di nuovo più profondamente...
1...2...3...bomba
sganciata.
-...Devo
andare per tre anni a vivere a New York...- abbassai di nuovo lo
sguardo.
Il
sorriso di Fabio si spense, come la luce nei suoi occhi.
Adesso
mi guardava, cambiando ogni due secondi l'espressione della faccia.
Prima
sbalordito, poi arrabbiato, poi confuso, poi frastornato e alla fine
semplicemente abbattuto.
-E...e
quando lo hai saputo?-
-Una
settimana fa...- biascicai, mordendomi le labbra.
-Ah...-
sembrava calmo. -Tamara! Lo sai da una settimana e me lo dici solo
adesso?!- esplose lui, alzandosi dal divano.
-Avevi
detto che non ti saresti arrabbiato...- riuscii solo a dire.
-primo:
non mi sembra di averlo detto e secondo: come pretendi che io resti
impassibile davanti a una notizia del genere?!- mi disse,
gesticolando come un matto.
-Fabio
per favore...non prenderla sul personale...-
-Non
devo prenderla sul personale? Tamara te ne vai per tre anni e
pretendi che io ti dia non solo la mia benedizione, ma che sia anche
felice per te?!- si sedette di nuovo sul divano e si calcò la
faccia tra le mani.
Io
avevo gli occhi lucidi e mi sentivo tremendamente in colpa.
Ma
in colpa per cosa poi? Cosa stavo facendo di così grave?
-Fabio
è il mio sogno!...come puoi essere così egoista?!-
sbottai anche io, cercando una forza che in quel momento non avevo.
-Io
sarei l'egoista?! Io?!...non mi sembra di essere io quello che parte
fregandosene di tutto!- Fabio mi stava guardando con due occhi
bellicosi.
-Non
è ancora deciso niente!!-
-E
ci mancava che partivi senza dirmi niente!-
Fabio
aveva appoggiato le spalle al divano e adesso borbottava qualcosa di
incomprensibile.
-Fabio
è il mio lavoro! Non puoi dirmi queste cose! Di certo a me non
fa piacere partire senza di te!-
-ah
quindi già hai messo in conto che io non devo partire con te!-
Ma
perchè stasera tutto quello che dicevo era sbagliato??
-Mi
distrarresti solo! Io non vado lì per una vacanza di
piacere!...vado lì per lavorare-
-Si
Tamara mi sembra di averlo capito che non vai lì per una
vacanza, dal momento che ci rimani per tre anni!-
-Non
urlare con me!...ti ho detto che non ho deciso ancora di partire!-
-Ma
ti ricordi o no che noi ci dovremmo sposare? Eh?!-
A
quel pensiero, le parole mi morirono sulle labbra.
Certo
che ci avevo pensato, ma forse il matrimonio poteva essere
rimandato...
-Fabio...io
non credo sia la cosa giusta sposarci adesso...siamo entrambi troppo
giovani...-
Gli
occhi di Fabio si velarono di quella che a me sembrò
delusione.
Mi
guardava senza pensare e io volevo uccidermi da sola per aver detto
quella cosa.
Non
ero nemmeno sicura di quello che avevo detto, probabilmente era solo
una cosa per fargli male, visto che stavamo discutendo...
-Allora
questo viaggio è una scusa per allontanarti da me...da noi...-
mormorò sottovoce, come se tutta la furia di prima si era
improvvisamente dissolta.
-No
Fabio, no...sto solo cercando di essere sincera...io ti amo, ma non
credo che
sposarci
adesso sia la cosa migliore...-
-non
credi sia la cosa migliore...E NON POTEVI PENSARCI PRIMA DI DIRMI
SI?!- esplose di nuovo.
I
suoi occhi erano lucidi...che stesse per piangere? O era solo una mia
impressione?
Mi
sentivo uno schifo...gli stavo facendo male...stavo ferendo la
persona più importante della mia vita...quella a cui ho dato
tutto e ho ricevuto tutto...
-Fabio
mi dispiace...forse hai ragione...- non sapevo che altro dire...non
sapevo che fare...
-Sai
Tamara...pensavo che tu fossi la persona adatta per me...quella che
sarebbe stata al mio fianco per sempre, ma non è così.
Tu non potrai mai stare al mio fianco, perchè pensi solo a
quello che conviene a te. Io ti amo sul serio, mentre tu mi amavi
solo perchè non c'era ancora niente che intaccasse il tuo
amore. Anzi...il mio era amore, forse il tuo era abitudine...- si
fermò per qualche secondo.
Io
avevo il cuore aperto in due e un nodo alla gola.
Non
era vero tutto quello che stava dicendo...mi dipingeva come il mostro
che non ero...
Io
l'avevo sempre amato...lui non poteva metterlo in dubbio....io avevo
fatto dei sacrifici per lui...avevamo vissuto delle cose insieme...e
adesso lui stava rinnegando tutto.
-Sai
che ti dico?- riprese dopo un po'. -Vai...vattene! Vattene a New
York, a Parigi o in Australia. Non mi importa!...fai quello che più
ritieni giusto per te stessa, perchè da oggi in poi non hai
più un noi a cui dar conto-
Mi
guardò un'ultima volta, riversandomi addosso tutto l'odio che
in quel momento provava per me.
Era
come un fiume in piena quell'odio che gli leggevo negli occhi...un
odio che mi uccideva...come si poteva odiare una persona che fino a
poche ore prima amavi disperatamente?
Senza
che io potessi fare qualcosa per fermarlo, senza che nemmeno ne
avessi la forza (o la voglia?) di fermarlo, lui prese il suo
cappotto, poi, sprezzante, uscì di casa sbattendo la porta,
mettendo fine a quell'amore che era durato per ben sei anni...
Camminavo
per strada, senza sapere nemmeno io dove stessi andando.
La
pioggia mi aveva inzuppato da capo a piedi e si confondeva con le
lacrime che mi inondavano il viso.
Mi
sentivo vuoto...svuotato della forza che fino a quel momento mi
portava avanti...
Mai
come in quel momento capii che la mia vera vita era Tamara...non era
sol una frase fatta...e capii anche quanto quello fosse sbagliato...
Lei
aveva distrutto tutto...aveva distrutto me con delle semplici
frasi...aveva distrutto tutte le mie convinzioni, i miei sogni, le
mie aspettative...tutto.
Sembravo
uno zombie...non sapevo che fare...cosa avrei dovuto fare adesso
della mia vita.
Mi
sentivo come se vivessi solo perchè avevo nel petto un cuore
che batteva...un cuore che adesso odiavo perchè mi faceva
amare una persona che mi aveva fatto così male...
Non
era sicura del nostro matrimonio...traduzione: non era sicura del
nostro amore...
...O
meglio, non era sicura del SUO amore, perchè del mio io ero
CONVINTISSIMO...
Non
riuscivo ancora a metabolizzare il fatto che l'”era di Fabio e
Tamara” fosse finita.
Non
era la prima volta che ci lasciavamo, eppure sentivo quella
sensazione di averla persa per sempre...
che
mai più nulla sarebbe stato come prima...
Adesso
non avevo più niente per cui andare avanti...allora perchè
vivere?...non sarebbe stato più facile farla finita per
sempre?
Mi
detti mentalmente dell'idiota e in quel momento fui alimentato da un
grande odio...
Per
me...ecco per cosa sarei andato avanti...per me e soltanto per me!
Non
avrei lasciato che lei con il suo egoismo mi rovinasse la vita...io
non avrei amato mai amato nessun altra...l'amore era una cosa
stupida, che portava l'essere umano inevitabilmente a soffrire...e io
non volevo soffrire più...non avrei più permesso a
nessuno di ferirmi come aveva fatto lei...
Ormai
era calata la notte con le sue ombre...le stesse ombre che io avevo
nel cuore...
-Fabio!-
mi sentii chiamare, ma non riconobbi la voce, ormai non ero in grado
di capire più niente.
Sentivo
solo un grosso buco dove prima c'era il mio cuore.
-Fabio,
ma cosa stai facendo?...sei completamente fradicio!- disse una
seconda voce allarmata.
Quando
l'acqua non mi scorreva più addosso capii che stavo sotto
l'ombrello di qualcuno.
Solo
quando le due voci invocavano impaurite il mio nome, io mi decisi a
guardarli.
All'inizio
non riuscivo a mettere a fuoco i loro visi, poi capii che erano Guido
e Bruno.
-Fabio
che hai? Che è successo?!- Guido mi scrollava per le spalle.
-Portami
a casa tua...- sussurrai flebilmente.
Bruno
lanciò un'occhiata complice a Guido, che mi prese per il
braccio e mi portò a casa sua.
Ero
ancora lì, immobile, ferma nel buio di quella stanza.
Non
riuscivo a piangere, non riuscivo a muovermi, non riuscivo a
pensare...
Era
davvero tutto finito o era solo un incubo?
Era
stata un buona decisione?...ma quale decisione poi? Io non avevo
ancora scelto se partire o no...
Forse
però del matrimonio dovevo parlargliene in un altro momento...
Sentii
la porta aprirsi e due voci allegre parlottare di loro.
Non
mi mossi nemmeno quando le teste di Patty e Giusy fecero capolineo
dalla porta, osservando il salotto immerso nel buio.
Quando
mi videro, entrambe sussultarono per la paura, poi, accendendo la
luce, mi vennero incontro.
-Ehi
Tamy, perchè stavi al buio?- mi chiese gioviale Patty.
-Tamara
che è successo?- mi chiese più preoccupata Giusy,
vedendo che io non rispondevo e avevo lo sguardo fisso nel vuoto.
Solo
quando si sedettero una alla mia destra e l'altra alla mia sinistra,
mi lanciai tra le braccia di Giusy e cominciai a piangere disperata.
Mi
sentivo svuotata...svuotata da tutto ciò che era la mia vita.
Adesso
partire mi sembrava l'unica scelta plausibile, l'unica cosa che mi
avrebbe allontanata dal mio dolore...
-Tamara,
che è successo?!- fecero in coro Giusy e Patty in grande
agitazione.
Giusy
cercava di sollevarmi per guardarmi in faccia e Patty si era messa
allo stesso lato di Giusy per fare altrettanto.
-ho
rovinato tutto...TUTTO!!-
Piangevo
come una disperata...mi mancava l'aria e tremavo tutta...
-Tamy
così ci fai preoccupare davvero tanto!- continuava Patty,
spostandomi i capelli dal viso bagnato.
Le
mie guance erano così piene di lacrime, che quasi quasi sarei
riuscita ad annegare.
-Oddio
Tamy!...ti devi calmare...respira!- fece apprensiva Giusy, sull'orlo
di piangere anche lei.
Non
ci riuscivo proprio...mi sembrava che il castello che avevo costruito
in tutti quegli anni si sciogliesse come neve al sole.
Cosa
avrei fatto adesso senza Fabio?...che ne sarebbe stata della mia
vita?
Patty
e Giusy smisero di parlare e aspettarono solo che io mi sfogassi e
parlare solo quando mi sentissi pronta.
Passarono
degli abbondanti dieci minuti e almeno il tremolio era passato.
-Adesso
ti va di dirci che è successo?-
Annuii
e poi mi feci forza. -Io...io..io e Fa...Fabio...ci
siamo...lasciati...per sempre...-
Stavamo
a casa di Guido da un'oretta più o meno e io avevo raccontato
a lui e Bruno tutto...ogni singola parola di quella straziante
conversazione.
Stavo
seduto sul letto di Guido, con i gomiti puntati sulle ginocchia e la
testa tra le mani.
Adesso
piangevo anche io...non mi fregava niente se gli altri mi vedessero o
quant'altro...
Pensavo
e ripensavo...avevo fatto la cosa migliore?
Era
stata esagerata la mia reazione?
Certo
che no!...lei aveva detto di non volermi sposare più...lei
aveva detto di non essere pronta...lei aveva messo il lavoro prima di
me...lei aveva fatto tutto
...E
io non mi sarei incolpato anche questa volta...avevo ragione io...lei
era stata un'egoista e io un illuso a pensare che lei mi amasse nello
stesso modo.
Dovevo
progettare la mia vita senza di lei, perchè adesso dovevo dar
conto solo a me...
Come
mi sembrava difficile ricrearmi una vita senza di lei, che era stata
la mia stessa vita da sempre.
-Guido...posso
chiederti un favore?- dissi con voce atona, senza cambiare la mia
posizione.
-Dimmi...-
-ti
va di farmi venire a stare qui per un po'?-
Non
avevo voglia di ritornare a casa...non ne avevo il coraggio...
-Si
Fa...non c'è nemmeno bisogno di chiederlo- mi rispose, dandomi
una pacca sulla spalla.
-Certo
che le donne sono tutte uguali...e poi si lamentano di noi uomini-
E
il premio oscar per la frase sbagliata nel momento ancora più
sbagliato va a...Bruno Molina!!
Guido
lanciò un'occhiataccia a Bruno e si passò l'indice
della mano destra sul collo.
-Posso
restare anche per molto tempo?- chiesi, senza dar conto alle parole
di Bruno.
-Guarda,
puoi restare anche per sempre. A che servono gli amici sennò?-
e mi fece un sorriso.
Anche
io sorrisi, ma un sorriso forzato, che non mi apparteneva.
-Ti
dispiace se vado a dormire un po'?- continuai.
-Vai,
vai...non ti preoccupare. C'è una stanza affianco alla mia-
Mi
alzai pesantemente dal divano e andai verso la stanza.
Sentii
Bruno e Guido scuotere la testa e parlare tra loro, ma ero troppo
stanco e spossato per capire cosa dicessero.
Arrivato
nella stanza, mi buttai sul letto, piegando un braccio sugli occhi e
solo lì detti sfogo a tutti i miei sentimenti.
Piansi.
Come
un bambino.
Come...come
non avevo mai fatto.
-Tamara,
io non vorrei infierire, ma complimenti per il tatto!- sbottai io,
passando un fazzoletto a Tamy.
-Bhe
grazie Patty!...però tu non sei da meno!- mi disse ironica,
tirando su con il naso.
-Ma
è davvero ciò che vuoi?- le chiese più
dolcemente Giusy, portandole una mano sulle spalle.
Tamara
aspettò un po' per rispondere. -Mi sembra che abbia fatto
tutto lui...-
-No
Tamara...- continuai io con voce più tenera. -tu gli hai detto
che non volevi più sposarti...non c'era un altro modo che
potesse reagire-
-Certo
che c'era!- sbottò lei. -poteva capirmi!-
-E
tu lo hai fatto con lui?- rispose Giusy per me.
A
questa domanda, Tamara restò in silenzio. Aprì più
volte la bocca per parlare, ma dopo la richiudeva subito.
Anche
io stavo per dire la mia, quando fui bloccata dal suono del mio
telefono.
-Scusate
un attimo...- mi alzai dal divano e andai in cucina.
-Pronto?-
-Amore...-
Era
Bruno, ma decisi di punzecchiarlo un po'...!
-Ehi
Jo...- a stento tratteni la risata.
-Come
Jo?!...lui non è il tuo amore!- fu la sua risposta stizzita.
Io
scoppiai a ridere. -no...sei tu il mio solo amore...MATTEO-
-E
adesso chi è Matteo?...Guarda Patty che ti rifaccio mettere
gli occhiali e le trecce! E inoltre...da oggi in poi niente trucco o
gonne!-
Risi
ancora di più. Quanto era tenero il mio
love...-Bruno...scherzavo...-
-Io
no- fece indispettito. -hai saputo di Fabio e Tamy?- continuò,
cambiando discorso.
-Si...lei
è qui...è sconvolta-
-anche
Fabio. Lei è sconvolta? Si rende conto che ha fatto tutto lei?
È stata un'egoista-
-Non
giudicare Bruno...lei ha fatto solo quello che si sentiva- gli
risposi per le rime.
-Già...e
ha messo fine a un rapporto di sei anni in cinque minuti-
-Quello
è stato Fabio!-
Mi
dava fastidio quella sorta di maschilismo....stava davvero
cominciando a innervosirmi.
-Ok.
Basta. Per quanto possano essere miei amici, non voglio litigare con
te per loro-
Sorrisi.
-neanche io...perchè mi hai chiamata?-
-Per
dirti che ti amo...che mi manchi...e che Fabio starà da Guido
per un po'-
-Anche
tu mi manchi...Fabio sta davvero tanto male?-
-Si...io
e Guido l'abbiamo incontrato sotto la pioggia come uno zombie. Questa
storia l'ha distrutto...-
Il
mio cuore prese a battere più velocemente.
-Bruno...-
lo chiamai.
-Si?-
-Promettimi
che io e te non affronteremo mai questo momento...che non ci
lasceremo mai- chiesi, con una punta di ansia nella voce.
Lo
sentii sospirare allegro. -Non c'è bisogno che te lo
prometta...ricorda amore mio...io e te...oltre il destino...per
sempre-
Quelle
parole mi scaldarono il cuore.
-Non
sopporterei se tu mi lasciassi- dissi, riferendomi alla situazione di
Tamy.
-Non
preoccuparti...e poi te l'ho già detto...io non ti lascerò
nemmeno quando sarai tu a mandarmi via...ti costringerò a
tenermi con te-
-Che
bella minaccia...-
-Amore
mio adesso ti devo lasciare...pensami un po'...-
-Anche
tu...ciao...-
Chiusi
la telefonata con Bruno e tornai di là.
-Ha
chiamato Bruno...Fabio starà per un po' da Guido-
-Ok...-
fece atona Tamara, mentre Giusy storse la faccia.
Mi
andai a sedere sul divano e abbracciai Tamara.
-Non
ti preoccupare...insieme supereremo anche questo-
Anche
Giusy si unì all'abbraccio...
Tamara
ricominciò a piangere...un pianto che si unì a quello
del cielo....
Spazio
autrice:
Ok...la
smetto di piangere...
Poverini!...ed
ecco che i problemi arrivano anche per la coppia più
indistruttibile!
Mi
è dispiaciuto farli separare, però la loro storia mi
sembrava piatta...troppo monotona...anche se in negativo, ho voluto
far succedere qualcosa anche tra
di
loro...
E
poi che dire di Bruno e Patty?...sono troppo teneri! Anche io vorrei
un ragazzo come lui!!
E
Come promesso ecco le risposte alle recensioni:
Girlstar:
bhe...io invece sono una drogata delle recensioni XD quindi ci siamo
date insieme delle drogate!
Io
ancora non so definire Gonzalo...perchè a volte mi piace e a
volte no...per esempio sono d'accordo che per la persona che ti piace
devi fare tutto, ma lui esagera!
In
questo capitolo non ho affrontato come Giusy deve nascondere a Gon
l'evidenza, perchè l'ho dedicato interamente a Tamy e Fabio.
Posso
chiederti una cosa? Come ti chiami?
Se
ti va...rispondimi!! baciiiii
Thiisme:
anche io adoro la coppia Giusy/Guido, mentre Gon/Giusy non mi piace
proprio!! La sorpresa di Bruno è stata favolosa...chi non
vorrebbe averla? Io la vorrei eccome!!
Tokidoki:
nono non ti offendere!!...ho aggiornato presto?! XD
Olè!
Siamo due inguaribili romanticone e come direbbe Maicol del
gf10...Bruno...ci piaceeeee!!!hihihi
Facciamo
una cosa...l'autografo ce lo facciamo a vicenda! =P
Fammi
sapere se questo capitolo ti piace!! baciiii
_pat__XD:
e io direi di fare una festa per l'ascia bruciata!! hihhii
Anche
io volevo essere Patty...in effetti io faccio succede a loro quello
che mi piacerebbe far succedere a me XD
E
poi c'è anche una grande componente: la mia mente folle!!
Ella96:
ehi gemellina!!...certo che Jo ti sta proprio antipatico XD eppure
ancora non ha fatto niente di male XD
Per
quanto riguarda gli aggettivi...bhe...sono d'accordo con te!! baciiii
Volevo
ringraziare anche tutte le persone che hanno messo la mia storia nei
preferiti e nei seguiti!...vedo che il numero aumenta sempre di più
e sono strafelice di questo!!
Kissolini
e tutti!! e mi raccomando...RECENSITE!!! ^___^
Capitolo 22 *** Capitolo 22: Confessioni sotto voce ***
Capitolo
22: Confessioni sotto voce
-Amore...perchè
porti la sciarpa anche in casa?- mi chiese perplesso Gonzalo e io
quasi mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo.
-Perchè
ho...freddo- gli voltai le spalle e posai il bicchiere nel lavandino,
per non fargli capire che stessi mentendo.
Quanto
avrei voluto dirgli il VERO perchè portassi la sciarpa, così
che Gon avesse potuto spaccare la faccia a quel cretino!
Nonostante
siamo passati giorni, c'era ancora un'enorme macchia rossa sul mio
collo...
Avevo
provato in tutti i modi per toglierla, ma niente!...quel ragazzo
aveva proprio un risucchio in bocca!!
Ma
la verità più profonda...quella che non riuscivo ad
ammettere nemmeno con me stessa, era che anche io avevo cercato
disperatamente un contatto con lui...mi erano mancate le sue
mani...mi erano mancati i suoi baci...mi era mancato lui...
Ma
tutto questo io non lo potevo ammettere...perchè farlo avrebbe
significato ricadere in quel baratro pericoloso, dove troppe volte mi
ero fatta male...
Guido
era coma una malattia...una malattia a cui dovevo trovare una
cura...e in parte l'avevo trovata...
Mi
voltai e di slancio abbracciai Gonzalo...lui...
Era
Gonzalo la mia cura...
Chiusi
gli occhi, conscia sia di voler immaginare di abbracciare una persona
diversa, ma allo stesso tempo di non poterlo mai fare...
-Sei
strana...che hai?- mi chiese, soffiandomi sul collo.
-Niente
di particolare...avevo solo bisogno di sentirti vicino...è da
molto tempo che non mi sfiori nemmeno...-
-Se non
lo faccio è perchè sento che tu non vuoi...- fu la sua
stentata risposta, che continuava a parlarmi, tacciandomi dei cerchi
immaginari sulla schiena.
...Era
così evidente?
-E'
stata solo una tua impressione...ti sei distaccato e a me questo non
piace...ho bisogno di averti vicino-
Si...ho
bisogno di questo per non cedere...
-Mi
dispiace...- mormorò dopo un po'. -non lo farò più...-
Si
staccò leggermente e mi guardò negli occhi.
Non mi
ero mai resa conto quanto erano profondi i suoi occhi e quanti
sentimenti trasmettessero...
Mi
sentii cattiva...perfida perchè ero consapevole di usarlo per
nascondere la mia debolezza...usavo Gon per avere un pretesto valido
alla mia vigliaccheria di mettermi di nuovo in gioco...
Ma
quando ero diventata così timorosa e egoista?
Gonzalo
appoggiò dolcemente le sue labbra sulle mie e non potei fare a
meno di paragonare i suoi baci con quelli di Guido.
Guido
era il tipo che ti attaccava a un muro e ti dava uno di quei baci che
ti facevano letteralmente sciogliere...Gonzalo, invece, ti baciava
prima in modo delicato e poi approfondiva il bacio.
Sentii
due colpi di tosse e io mi allontanai bruscamente da Gonzalo.
-Scusate
l'interruzione, ma ho dimenticato l'insulina a casa e non vorrei
rischiare una crisi- sbottò la voce ironica di Guido.
Ma
quando era arrivato?!
-Nessuno
ti obbliga a guardare. Se non lo facessi, sarebbe un bene per
entrambi: io non dovrei
sopportare la tua brutta faccia e tu la smetteresti di rosicare per
il fatto che Giusy sia la mia ragazza- rispose Gonzalo, staccandosi
del tutto da me.
-Devi
vedere sempre in che modo è la tua ragazza. Ti piace essere un
rimpiazzo?- lo sfidò Guido.
-Io
sarei un rimpiazzo?..beh meglio essere questo che un povero fallito
che si attacca all'unica cosa bella che ha avuto nella vita e che la
sciupata-
-Su una
cosa hai ragione: lei è la cosa più bella che io abbia
mai avuto, perciò è meglio se non stai tranquillo,
perchè me la riprenderò-
Prima
che Gonzalo potesse controbattere, mi misi in mezzo, guardando
bellicosa i due.
-Smettetela
di parlare di me come se io non ci fossi!...non sono un giocattolo!
Possiedo tutte le facoltà mentali per poter scegliere! Mi sono
scocciata di essere il vostro preteso per litigare!-
Li
guardai ancora una volta, poi, scocciata, uscii dalla cucina, più
nervosa di quando ero entrata.
Non ce
la facevo più...erano due giorni che non mi ero potuta
avvicinare a Bruno e cominciavo a sentirmi male sul serio.
Era
diventato peggio dell'ossigeno...una droga della quale non potevo
fare a meno.
La sera
prima mi ero fermata a riflettere sulla nostra relazione e mi
chiedevo per quanto tempo sarebbe stato giusto continuare.
Ma in
tutta questa storia non c'era niente di giusto, perchè io
stavo ingannando Jo...il ragazzo che mi amava e che mi aveva sempre
dato tutto.
Io,
però, non potevo fermarmi...adesso che ci eravamo ritrovati
non riuscivo a trovare la forza per staccarmi...non ce la facevo
proprio...
Pensare
a una vita senza di lui, era come pensare a un giorno senza sole...
Ti
rendi effettivamente conto quanto tieni a una persona non quando la
perdi, ma quando la ritrovi, perchè fai inevitabilmente il
confronto con la tua vita precedente e ti domandi come sei potuta
andare avanti senza trarre vita da colui che in sostanza è la
tua vita...
Ma poi
ti chiedi come hai fatto...come hai potuto vivere per tanto tempo
senza il sapore dei suoi baci, il conforto delle sue braccia, il
calore dei suoi sorrisi, la dolcezza dei suoi occhi...
In
tutti quegli anni mi ero sempre accontentata e cercavo negli altri
qualche tratto che potesse ricordarmi lui...infatti Jo aveva gli
occhi chiari...
Lo
avevo incontrato a un corso di ballo...come un tempo avevo
partecipato con Bruno alla gara di ballo della scuola...
Più
adesso stavo con lui e più potevo capire quanto mi era
necessario e quanto mi era mancato...
Mentre
facevo tutti questi idilliaci pensieri, ero arrivata al secondo
piano, con l'intento di andare in camera di Bruno.
Arrivai
alla porta e, senza neanche bussare, la aprii.
Quello
che trovai non mi piacque per niente...
Bruno
stava steso sul letto e Antonella gli stava a cavalcioni sopra e si
stavano baciando.
Io
rimasi impalata sulla soglia, con la mano sulla maniglia e gli occhi
pieni di lacrime.
Bruno
mi intravide con la coda dell'occhio e scansò in malo modo
Antonella, che si alzò, ma rimase comunque a cavalcioni su di
lui.
-Nessuno
ti ha insegnato a bussare?- nemmeno il rimprovero acido di Antonella
mi risvegliò.
Io
guardavo Bruno, che a sua volta mi guardava con gli occhi più
colpevoli e supplicanti del mondo.
Il
tempo sembrò fermarsi e con esso anche il mio cuore...
-Si hai
ragione...scusami...-
Decisi
di conservare un po' di dignità e, con il tono di voce più
fermo che potessi cercare di avere, mormorai delle stentate scuse e
uscii dalla stanza.
Una
volta chiusa la porta, detti sfogo a tutte le mie lacrime.
Quella
era una situazione normale...erano due fidanzati che si baciavano e
io non dovevo prendermela in quel modo...ma non ce la facevo...lo
vedevo come un tradimento...un tradimento che non potevo reclamare
perchè lo stavo commettendo prima io...
Sul
pianerottolo presi una decisione: stasera in occasione dell'uscita in
gruppo, mi sarei vendicata!
Stavo
ancora gironzolando per la casa a pensare a Giusy, quando vidi Patty
piangere.
Mi
avvicinai preoccupato. -Che hai?-
-Niente
Guido- mi disse semplicemente lei, puntando i suoi grandi occhi pieni
di lacrime nei miei.
-E
allora perchè piangi se non è niente?- le chiesi con
dolcezza, porgendole un fazzoletto.
Lei si
asciugò le lacrime e tirò su con il naso. -è una
storia lunga Guido e non ne vale nemmeno la pena...non mi va di
annoiarti con cose inutili...-
Era
proprio una bimbetta...una bimbetta tanto tenera...
-Se ti
fa piangere non è niente, ma io non voglio insistere...non
vorrei sembrare invadente...ma sappi che se vuoi parlare, un'opinione
di un ragazzo su un altro ragazzo è molto utile-
Lei mi
sorrise timida e poi si strofinò gli occhi con il dorso della
mano.
-Grazie
Guido...altrettanto- mi disse, lanciandomi una eloquente occhiata.
-se vuoi la sua camera è quella...io faccio il palo!- si offrì
ridendo raucamente.
Anche
io risi. -Lo faresti davvero?-
-Il
vero amore va aiutato soprattutto quando i due amanti hanno paura di
scontrarsi con l'immensità dell'amore stesso...-
Quella
frase mi stupì.
-Da
quando sei diventata così saggia?- e ridacchiai.
-Ehi,
non sfottere che ritiro tutto quello che ho detto!!-
-Nono,
la smetto...allora tu resti qui?-
Quando
lei annuì, io mi diressi verso la porta della stanza di Giusy.
-Giusy...??-
Entrai
di soppiatto nella stanza e mi appoggiai con la schiena alla porta
chiusa.
Feci
una muta risata, quando la vidi accoccolata sul letto.
Mi
avvicinai di più e mi persi a guardarla.
Quanto
mi faceva male stare lontano da lei...quanto mi pesava non poter
gridare a mondo quanto l'amavo...
Si
metteva sempre in quella posizioni quando dormiva: stesa su un
fianco, le gambe leggermente al petto e un braccio sulla pancia e
l'altro steso.
Era
troppo bella...sembrava una fata...una fata che aveva portato la
magia della felicità e dell'amore nella mia vita...
Mi
piegai sul letto e lentamente gli tolsi un riccio dalla faccia,
portandolo dietro il suo orecchio.
-...Perchè
non capisci che ci apparteniamo?- mormorai, più a me stesso
che a lei.
Le
accarezzai una guancia, per poi baciarle dolcemente le labbra, per
non turbare il suo sogno.
Mi uscì
una sola lacrima, che andò a infrangersi sulla sua pelle
diafana.
Mi
staccai subito, asciugandomela.
-Guido...-
Sussultai.
La guardai meglio: dormiva ancora.
Per un
attimo temetti che si fosse svegliata, ma per fortuna non era così.
Mi
baciai la punta delle dita e poi le portai sulle sue labbra.
-Ti
giuro che ti riporterò da me...-
Uscii
dalla stanza, richiudendomi lentamente la porta alle spalle.
-Hai
fatto presto- mi disse bonaria Patty.
-Già...tutto
quello che dovevo dirle si concentra in due parole-
Patty
mi guardò e sono sicuro capisse come mi sentissi.
-Andiamo?-
mi chiese.
Io
annuii e insieme ci dirigemmo al piano di sotto.
-Sono
d'accordo che vuoi farlo ingelosire, ma così è
troppo!...un altro po' e lo vedremo esplodere!- esordì Giusy
a bassa voce, mentre io stavo seduta sulle gambe di Jo.
Stavamo
tutti in un piccolo pub e io avevo fatto scattare la mia vendetta.
Non
avevo degnato Bruno di uno sguardo e appena arrivati al pub, mi ero
subito seduta sulle gambe di Jo e avevo cominciato a fare la carina
con lui.
Lo
baciavo in continuazione e gli passavo le mani nel capelli e spesso
ridevo buttando la testa all'indietro.
Bruno
mi guardava furente, sprizzando elettricità dagli occhi.
Parlava
con Antonella e tutti gli altri, ma con la coda dell'occhio guardava
sempre me e spesso stringeva i pugni.
-Ma
cosa sta facendo Patty?- sentii dire Guido a Bruno.
-Me lo
chiedo anche io- ringhiò Bruno guardandomi, scolandosi tutto
d'un sorso il bicchierino di alcolico.
Io
sorrisi maliziosa...ero contenta che stava morendo di gelosia!
Se lo
meritava.
-Quanto
sei bella questa sera...- mi soffiò Jo sul collo.
-Ragazzi
se fate così tutta la sera noi ce ne andiamo...non per
qualcosa ma sembriamo i terzi incomodi!- fece Guido, in aiuto di
Bruno.
-Si
scusate...avete ragione...Jo, andiamo a prendere qualcosa al bar-
dissi e subito mi alzai, portandomi Jo dietro.
Continuai
così quasi tutta la serata, ma al ritorno, avrei dovuto
cambiare la mia tattica.
Quando
tornammo a casa, Jo e Guido andarono a casa di quest'ultimo per
vedere come stesse Guido, Gon e Giusy si erano chiusi nella loro
camera e mio mi diressi nella mia stanza.
Non
feci nemmeno in tempo a chiudere la porta, che un ciclone entrò
in stanza, sbattendo la porta e piantandomi contro di essa.
-Adesso
mi spieghi cosa cazzo hai voluto dimostrare stasera- scandì
bene Bruno, facendo leggermente presa sulle mie spalle.
Era
furioso e per la rabbia tremava.
Che
avessi esagerato così tanto...?
-Non so
a cosa ti riferisci- replicai io angelica, decisa a fargliela pagare
fino alla fine.
-Mi
riferisco al fatto che tutta la sera hai fatto la cretina con Jo-
-Io non
ho fatto la cretina con Jo...lui è semplicemente il mio
ragazzo-
Sorrisi
quando il suo sguardo diventò ancora più furioso.
-Jo non
è il tuo ragazzo- mi precisò.
-Ma
davvero?...e chi te l'ha data questa notizia?-
-Patty
smettila di provocarmi che sono già parecchio incazzato se non
l'hai notato!-
-Sei
per caso geloso?-
-E c'è
bisogno di chiederlo?!- mi guardò come se fossi un alieno. -si
sono geloso! Sono tremendamente geloso!...sono geloso anche quando so
che sei mia e non posso dirlo! Odio quando Jo ti bacia o ti sfiora,
perchè non posso dirgli che ogni centimetro della tua pelle mi
appartiene!...Stasera mi hai fatto impazzire...continuavi a
strusciarti...e io non potevo alzarmi e strapparti via da lì...non
potevo...e più non potevo farlo e più invece ne avevo
voglia!...pensavo di morire ogni volta che lo baciavi e mi sembrava
di sparire ogni volta che non mi guardavi...-
Il suo
discorso mi spiazzò del tutto.
Non mi
aspettavo che il mio piano funzionasse così tanto...
-Mi
dispiace...ma così capisci come mi sono sentita io-
Ricordando
quello che era successo nel pomeriggio, le lacrime mi pizzicarono di
nuovo gli occhi.
-Non è
stata colpa mia...Antonella mi si è buttata addosso e ti
giuro, davvero, mi sono sentito male quando tu sei entrata...non
farei mai niente che potesse farti male...preferirei
morire...credimi...-
Decisi
di non trattenere più le lacrime e mentre piangevo, ridevo.
Era
quello il mio amore...l'unico uomo della mia vita...
-Non
farmi soffrire più in quel modo...- gli soffiai sulle labbra.
-Mai
più...perdonami...non ti farò più del male...-
Ci
staccammo dalla porta e senza rendersene conto, ci dirigemmo alla
finestra.
Mi
sedetti sul davanzale della finestra e cominciammo a baciarsi “sul
serio”.
Le sue
grandi mani vagavano sulla mia schiena, regalandomi tanti piccoli
brividi.
...Ma
proprio in quel momento la porta si aprì e...
Spazio
Autrice:
Beh...forse
dopo questo capitolo dovete farvi una grande cura per il diabete che
vi sarà venuto...ma questo capitolo mi è piaciuto
scriverlo...
Devo
farvi una comunicazione di servizio, che forse vi farà piacere
XD:
Questo
sarà l'ultimo capitolo che pubblicherò per almeno
qualche settimana, perchè lunedì parto e torno giovedì
in tarda serata.
Forse
leggendo questo il vostro primo pensiero sarà “meno
male! Così la smette con sti capitoli!!”...beh...spero
proprio di no XD
Ragazze...volevo
ringraziare di cuore tutte colore che hanno messo la storia nei
preferiti e nei seguiti! Perchè mi date la voglia di andare
avanti a scrivere e mi spronate a fare sempre di più!! baciii
Ella96:
il modo di pensare di Fabio è comune a tutte le persone che
vivono quello che ha vissuto lui.
Comunque
Jo “materialmente” non ha fatto niente ancora e con
questo non ti dico se mai succederà, anche perchè non
lo so!! XD
Girlstar:
a me piace tanto il fatto che anche se hai pochissimo tempo, mi lasci
comunque una recensione...così mi fai sentire importante XD
Kiky_Cullen90:
grazie a te che leggi ogni volta XD
E
non preoccuparti se non hai recensito, la scuola occupa davvero tanto
tempo e ti capisco.
Riuscire
a suscitare sentimenti è la cosa che cerco di fare in ogni
capitolo e mi piace molto il crescere con voi come “scrittrice”,
se posso abusare di questo termine XD
Dolcissima77:
spero che non sarà l'ultimo che recensirai XD
Come
hai letto, Jo, anche se indirettamente, compare, così come
antonella.
Non
posso dirti se giusy e guido si metteranno insieme, perchè
altrimenti ti rivelerei una delle parti più importanti della
storia e poi non ci sarebbe più gusto!
Per
quanto riguarda i capitolo, non so dirtelo davvero, perchè
ogni volta scrivo di getto!!
Sweet_Honey:ehy
ciao!...certo che mi ricordo! ^^
Anche
io sono triste per loro...e non ne ho idea se le cose si sistemeranno
o no XD baciniiiii
_Tokidoki_:
ehi tesooorinaaa!! noooo ma che sfortuna!!!...beh...me la fai adesso?
*__* così parto contenta e con tante recensioni *__*
In
questo capitolo ho dato spazio a due delle coppie principali credo
che questo capitolo sia uscito abbastanza caruccio XD
Grazie
per il bravissima!!...davvero non me lo merito!!! grazie! <3
_Pat__XD:
ziao! Beh...tutte vogliamo essere fidanzate con Bruno! He is
perfect!! hihihhi
Grazie
1000 per tutti i complimenti che mi fai ogni volta!!
Ad
oggi posso dire che anche se non le conosco bene, mi sono affezionata
a tutte le mie lettrici!! ^^ baciiii
Beh...adesso
non mi resta che lasciarvi...ricordandovi che comincerò a
scrivere il prossimo capitolo tra tre settimane più o
meno...mi dispiace davvero tanto...ma non posso fare
altrimenti!!! Pensatemi un po' e recensite in tante!!
Capitolo 23 *** Capitolo 23: Ti lascio...ti amo...ti...! ***
Capitolo
23: Ti lascio...ti amo...ti...!
-Te
lo giuro, non vedo l'ora di partire!- esclamò Patty tutta
eccitata, mentre io stavo placidamente sdraiata sul mio letto.
A
me non rendeva così felice la partenza per le vacanze, visto
che questo viaggio era stato l'oggetto della mia grande litigata con
Gonzalo.
Due
giorni fa avevamo litigato e da altrettanti giorni non facevamo altro
che lanciarci frecciatine e fare altre discussioni.
Mi
ero davvero scocciata...tutto quello stava diventando pesante e io
non avevo più né la forza né la voglia per
andare avanti.
-La
prima vacanza con il mio Bruno!- continuò gioviale lei, senza
dare il minimo peso alla mia aria funebre.
Sbuffai
e mi piegai un braccio sugli occhi, accavallando le gambe.
Ogni
momento di felicità in quella casa, diventava un problema
esagerato.
Con
tutta quella pesantezza, potevo giurare che un bel giorno la nostra
casa sarebbe sprofondata...
-Giusy
ma che hai?...hai litigato anche oggi con Gonzalo?- Patty si sedette
al mio fianco, scostandomi il braccio dalla faccia. -Allora?-
-Niente
Patty...sempre le solite cose...per lui litigare sta diventando un
passatempo!...sembra che ci trovi gusto a farmi stare male!- le
confessai, al limite del nervosismo.
-Devi
anche capire che lui è molto ossessionato da Guido e per
quello che lui possa rappresentare per te-
Mi
alzai a sedere e mi portai di scatto una ciocca di capelli dietro
l'orecchio. -Ma la sua gelosia mi sta opprimendo!...per lui qualsiasi
cosa io dica o faccia, lo dico e lo faccio per Guido! Ormai per lui è
diventata una malattia e tutte le sue seghe mentali le riversa su di
me!-
Patty
per un po' non rispose, aprendo e chiudendo la bocca diverse volte.
-Ok,
forse hai ragione...ma tu dovresti parlargli in modo da dissolvere i
suoi dubbi, non alimentarli- fu la sua sentenza, una volta che parlò.
-Ma
io lo faccio! Solo che lui prende questo come un modo per
“aggirarlo”! Sta impazzendo!-
Lei
scoppiò a ridere, sdraiandosi sul letto, mentre io la mandavo
a quel paese sotto voce.
-Sono
seria, Patty!- lei si rimise a sedere, asciugandosi le lacrime.
-Ok,
ok, la smetto, ma lo hai detto in un modo troppo comico!-
-Hn-
guardai fuori dalla finestra e il sole mi colpi gli occhi.
-Ma
comunque devi prendere una decisione in fretta, si parte tra meno di
una settimana-
-Tanto
ho entrambi i biglietti...- commentai con amarezza, rammentando a me
stessa che qualunque scelta avrei preso, di sicuro qualcuno ci
sarebbe restato male...
Ma
possibile che non potevo decidere in grazia di Dio? Perchè
ogni mia decisione, anche su argomenti idioti, doveva avere
conseguenza apocalittiche?!
-Io
non sto più nella pelle!..voglio vedere Bruno in costume!-
Apprezzai
il suo voluto cambio di discorso, così anche io smisi di
pensare a Gon.
-Guarda
che ci sarà anche Jo e Antonella- le ricordai io e il suo
sorriso si spense.
-Si,
lo so...e se tu non ci sarai...non so chi ci aiuterà a stare
un po' insieme...- aveva un'aria abbattuta e la fronte crucciata.
-Certo
che la state tirando per le lunghe...sono già sette mesi che
state insieme...-
-E
di questo passo arriveremo anche agli anni...-
-Su
questo non ci sono dubbi...andrete a prendere la pensione insieme...-
Io
e Patty ci guardammo negli occhi, per poi scoppiare a ridere
all'unisono.
-Io
sto ridendo per una tragedia- disse, tra un risata e l'altra.
-Tanto...tragedia
più, tragedia meno...!- feci io, con le lacrime agli occhi.
-Oddio...mi
sto sentendo male!- Patty stava piegata in due sul letto e si
manteneva la pancia, così come anche io stavo morendo dalle
risate.
-ok,
direi di smetterla!- Patty ritornò seria.
-Direi...-
Poi
scoppiammo di nuovo a ridere...
Stavo
camminando per il secondo piano, con le cuffie dell'i-pod nelle nelle
orecchie, canticchiando le vecchie canzoni delle popolari.
In
casa non c'era nessuno e io mi godevo quella momentanea pace, per
distendere i nervi e abbandonare tutto il nervosismo accumulato
nell'ultimo periodo.
Gonzalo
era diventato troppo ossessionato da me e Guido, ma in fondo, un po'
aveva ragione...
Dei
baci c'erano stati...qualcosa in più c'era stata...
Ma
io per quello non riuscivo a sentirmi in colpa per quello...non mi
sentivo sporca...
Forse
perchè il mio cuore, a differenza della mia testa, sapeva che
tutto quello era giusto, che il mio destino era legato a Guido...
Con
questi pensieri nella testa, scesi le scale, diretta al salone e
urlai dallo spavento, quando un braccio mi tirò, portandomi in
cicina.
-Giusy
calmati, sono io-
Sospirai
di sollievo quando incrociai gli occhi di Gonzalo.
-Mi
hai fatto perdere dieci anni di vita!...che bisogno c'era di portarmi
in cucina in questo modo?!- sbraitai io, con la mano sul cuore.
-Come
sempre sei esagerata-
-Come
sempre hai la frecciatina pronta- ribattei io, con il suo stesso tono
di voce.
-Comunque
non era questo che volevo dirti-
-Lo
spero-
-Hai
finito?!- mi disse, allargando le braccia.
Io
annuii e lui cominciò a parlare.
-Allora...io
quest'estate devo andare fuori per lavoro e non mi va che mentre io
stia lavorando, tu stia in un altro posto a fare chissà che-
mi informò con voce gelida.
-è
la ventesima volta che mi fai lo stesso discorso. Ma perchè
non riesci a capire che io non ho voglia di passare in questo modo le
vacanze estive- ribattei io, appoggiandomi al tavolo.
Ignorai
volutamente il “a fare chissà cosa”, altrimenti
avremmo toccato discorsi che non volevo...
-Le
passeresti con me- fece lui ovvio, alzando le spalle.
-Ma
è la prima vacanza che passerei con Patty dopo cinque anni!-
Ma
perchè non riusciva a capire quello che io provavo?!...quello
poteva anche essere una stupidaggine, ma lui era il mio ragazzo e
qualsiasi cosa, anche se piccola, era importante per me, lo doveva
essere anche per lui...!
-Con
questa scusa di Patty, passi sempre più tempo con una certa
persona- le sue accuse mi colpirono come un schiaffo. Non che fosse
la prima volta che me lo diceva, ma era stata la cattiveria a
colpirmi.
I
nodi man mano stavano per venire al pettine...!
Tutto
questo era dovuto al fatto che teneva a me o al suo smisurato
orgoglio? Che, ormai, fossi diventata una sfida?...voleva tenermi con
sé per non darla vinta a Guido?
-Allora
la questione non è che vuoi passare le vacanze con me, è
che non vuoi lasciarmi da sola!-
-è
anche questo- rispose lui, con la sua tranquillità che mi dai
sui nervi.
-è
SOLO questo!...la tua gelosia sta diventando stancante!-
-Se
sono geloso è perchè tu me dai motivo!-
-Ma
che motivo! Ma per favore!...devo ripeterti ogni giorno che ho scelto
te, che ti amo e tutto questo perchè hai una paranoia al
giorno!- esplosi io. Tutto quello che avevo sopportato in quel
periodo, stava venendo a galla.
-Non
sono paranoie!...il modo in cui vi guardate, lo vedo anche io!-
Gonzalo mi afferrò con forza per un spalla, per poi lasciarmi
subito dopo.
-Ma
perchè non possiamo stare bene io e te?!...ti sto dicendo che
il motivo per cui voglio andare con loro in vacanza non è
Guido! A me di lui non interessa un'emerita mazza!...ma spiegarlo a
te è inutile!-
-Io
le cose le capisco fin troppo bene!...tu preferisci stare con i tuoi
amici anzicchè con me!...mi sono stancato di non essere mai
la tua priorità, mi sono stancato di quest'amore unilaterale!-
-E
io mi sono stancata di dover giustificare tutto quello che dico o
faccio-
Stavamo
entrambi andando ben oltre quello che pensavamo e io sapevo
altrettanto bene che mi stavo spingendo in una zona di non ritorno...
-Bene-
affermò lui, con chissà che pensiero in testa.
-Bene-
ripetei anche io, decisa a non dargliela vinta.
-Allora
non vedo il perchè di restare insieme-
-Mi
stai lasciando?- chiesi con voce stridula.
-No,
ti sto solo facendo un favore-
Uscì,
sbattendo la porta e facendomi capire quanto mi odiasse in quel
momento.
Rimasi
di sasso alle sue ultime parole...
Ci
eravamo lasciati...io avevo perso anche Gonzalo...
Asciugai
con stizza qualche lacrima ribelle, mentre il giorno lasciava il
posto alla sera, al buio...lo stesso buio che era sceso nel mio
cuore...
...Una
settimana dopo...
Stavo
infilando le ultime cose nella valigia, mentre pensavo a tutto
all'infuori di quello che stavo facendo.
Gonzalo
era partito la sera stessa che ci eravamo lasciati e io mi ero
rintanata in camera, fino al giorno della partenza.
Saremmo
stati fuori per circa un mesetto, sperando che almeno il sole e il
mare sarebbero riusciti a lavare via qualche pensiero di troppo...
Questa,
però, era solo una vana speranza, dal momento che avrei avuto
tutto il tempo davanti agli occhi, la vera fonte del mio esaurimento!
Sentii
dei colpi alla porta e distrattamente alzai lo sguardo, poco
interessata a chi stesse entrando.
-Sei
pronta?- mi chiese gioviale Patty, restando sulla soglia -Di sotto ci
sono tutti...e intendo proprio tutti-
-Hn-
non avevo proprio voglia di cominciare a impazzire ancora prima di
partire... -Sto scendendo-
-Ok..-
Patty mi rivolse l'ultimo mite sorriso, per poi sparire oltre la
porta.
Chiusi
la mia ultima valigia e mi diressi alla porta. Appena aperta, mi
prese un colpo, perchè mi ritrovai davanti Guido.
-Non
cominciamo!- gli rivolsi un'occhiata obliqua, per poi cercare di
sorpassarlo.
Lui
mi bloccò il passaggio. -volevo solo aiutarti a portare la
valigia- sembrava quasi offeso...
-Ok...grazie-
mi sciolsi un sorriso.
-Dovresti
sorridere più spesso...diventi ancora più bella...-
-Andiamo?!-
Scendemmo
entrambi di sotto, con Patty che ci guardava sogghignando di nascosto
e Bruno che commentava con Antonella.
Prendemmo
tutti le nostre valigie e i ragazzi cominciarono a farsi dei
problemini, in quanto i bagagli erano un tantino grandi...
Morale?
Io=
quattro troller di cui due grandi e due medie.
Patty=
tre troller tutti grandi.
Antonella=
non lo dico nemmeno...lascio immaginare
E
poi i ragazzi avevano tutti bagagli “passabili”,
ovvero...massimo due piccoli!
Dopo
due ore passate a disporre i bagagli nella macchina, partimmo,
dirette all'aeroporto.
Dopo
ben dodici ore di viaggio, arrivammo alla meta tanto agognata: le
Maldive!
Il
sole era magnifico e bastava solo quello per infondere tanta
allegria, il mare era cristallino e si poteva vedere il fondo.
Appena
fuori dall'aeroporto, trovammo subito un taxi e demmo all'autista
l'indirizzo dell'hotel.
Io
ero capitata con Guido e Patty e io guardavo fuori dal finestrino
come una bambina.
I
colori, i profumi, le persone...era tutto fantastico!
-Vorrei
che guardassi me con quegli occhi...ma come devo fare con lei
signorina Josefina Beltran?- mi sussurrò in un orecchio,
sfiorandomelo con la punta delle labbra.
Io
arrossii, ma non mi voltai a guardarlo -vorresti essere guardato come
guardo una pianta?-
-No...vorrei
essere guardato come la cosa che ti rende felice...-
Mi
voltai a guardarlo negli occhi.
E...
-Siamo
arrivati!- squittì Patty, precipitandosi fuori dal Taxi.
Uscimmo
anche io e Guido, che po pagò anche la corsa e, dopo che
arrivò anche l'altro taxi, ci dirigemmo in albergo, per
sistemarci nella stanza.
-Patty...io
credo di amarlo...tanto...-
-Ma
davvero?!...giura!- fu l'ironica risposta di Patty, mentre disfava
metà valigia.
-non
prendermi in giro...come resisterò un mese?-
-Resistere
a cosa?-
-A
tenermi a bada!- bofonchiai, pensando a scene di me e Guido non del
tutto caste...
-E
perchè dovresti trattenerti?...per me sarebbe anche il momento
che tu lasciassi andare...-
-E
tu sei la regina del lasciarti andare! Vero?-
-Bhe...diciamo
che mi sto attrezzando!-
Scoppiammo
a ridere e la smettemmo solo quando i ragazzi ci chiamarono per
andare al mare.
Erano
passati cinque giorni e quel sabato mattina non sapevo che la mia
vita sarebbe cambiata.
La
giornata passò tranquillamente, tra le solite liti con
Antonella, i momenti passati a coprire Bruno e Patty e i momenti
enigmatici con Guido.
Ormai
stavo sempre più perdendo la ragione...Guido mi stava
letteralmente mandando fuori di testa...
Quando
il primo giorno l'avevo visto in costume, per poco non svenivo, ma un
mancamento mi era venuto lo stesso, solo che io avevo dato la colpa
al sole!
Erano
le 20.00 e noi ragazze eravamo pronte per un'appartato falò
sulla spiaggia.
Bruno,
guido e Jo avevano corrotto i bagnini del lido per farci fare un falò
notturno da soli e questa si rivelò una scelta magnifica...!
Erano
le 23.00 quando Antonella decise che era ora di ballare, così
inventammo una sorta di pista e ci scatenammo.
Arrivò
la canzone “lamento boliviano” e Guido mi catturò
per ballare una bachata.
Stavo
per svenire tra le sue braccia.
Mi
tratteneva con forza, ma anche con dolcezza allo stesso tempo,
facendo aderire i nostri corpi come se fossimo di burro.
-dovrebbero
proibirti!- mi disse tra un giravolta e l'altra.
-...Eh?-
-Sei
così...così...così bella che sei un pericolo
pubblico...dovresti essere illegale!- mi soffiò sulle labbra,
per poi sorridere sommessamente.
-Non
fare lo stupido con me...-
-Non
posso farti un complimento?...perchè ti da fastidio che te li
faccia?-
-Perchè
finirei col crederci-
-Fallo-
Ci
guardammo negli occhi, come troppo spesso era capitato...come troppo
spesso avevo sperato...ma io interruppi quel contatto visivo, anche
perchè la canzone era appena finita.
Ci
staccammo di colpo e io mi allontanai subito da lui.
Tra
chiacchiere, balli e piccoli litigi, passò un'altra ora e
sempre alla solita Antonella, venne quel lampo di genio di fare il
bagno di mezzanotte.
Alla
fine, tutti un po' riluttanti, accettammo l'idea, per essere subito
invasi da una scarica di adrenalina.
Arrivammo
a riva e, un po' imbarazzati, un po' poco sobri, cominciammo a
toglierci sia i pantaloncini che il costume, per poi fuggire subito
nudi nell'acqua.
Il
contatto con l'acqua fredda, mi diede un piacere inimmaginabile,
tanto che chiusi gli occhi e mi tuffai meglio in acqua.
Era
tutto più che buio...non si distingueva niente, tanto meno chi
avevi di fianco.
Sentii
una presenza dietro di me e mi voltai di scatto.
Alla
luce della pallida luna, che imbarazzata ci guardava dall'alto,
incontrai in quella notte magica gli occhi di Guido.
Non
provavo imbarazzo che potesse scorgere qualcosa sotto quella mandria
di capelli usati per nascondermi il seno, non mi importava che gli
altri ci vedessero.
In
quell'universo fatto di luce fioca e magiche stelle, i nostri palmi
scivolosi si unirono.
Il
contatto tanto agognato stava per avvenire...
Guido
piegò la testa verso di me e io chiusi gli occhi e mi
avvicinavo sempre di più verso quella fonte di piacere.
Le
nostra labbra erano a un soffio di distanza...quell'amore stava per
essere suggellato...
Proprio
in quel momento...
Spazio
autrice:
Heilaaaaaa
genteeeee!!...come vi va la vita??
sono
di ritorno da un super viaggio in Sicilia con delle mie amiche e,
tranne il cibo, è stato favoloso!
Per
la verità il cibo non era poi così male...lasciando
stare il fatto che i siciliani mangiano sempre piselli!...ma tanto io
sono andata avanti con arancini e paninoni!...mi raccomando, se
andate lì, non dimenticate di comprare gli arancini!...sono
ottimi!
A
parte questo, sono contenta di aggiornare dopo tutto questo
tempo!!...devo dire che voi e la mia storia mi mancavate tantissimo!
Solo
che quando sono tornata ero troppo stanca per mettermi a scrivere!
Come
avete notato, nell'ultima parte ci sono tanti sbalzi di tempo, ho
fatto questo perchè altrimenti la narrazione diventava pesante
e soprattutto inutile...cosa avrei scritto in dodici ore di viaggio?!
XD
Come
promesso...dopo neanche mezz'ora ecco a voi le risposte alle
recensioni!!
Girlstar:
anche tu sei importante e ormai le tue recensioni sono diventate
vitali per migliorarmi e a spronarmi sempre di più!
Tontonella
c'entra sempre U.U e come suo solito deve rovinare sempre tutto U.U
Ovviamente
Gonzalo è la cura rispetto a ciò che prova Giusy,
perchè io ogni volta che scrivo, mi immedesimo nel personaggio
e mi immagino di essere proprio io e di trovarmi in quella
situazione...ok...può essere pazzia XD
Quando
nelle recensioni degli scorsi capitoli ho letto ce non hai lasciato
il tuo nome, diciamo che mi è preso un mezzo colpo!...non per
altro, pensavo che ti avessi in qualche modo infastidito la domanda
(anche se non capivo il perchè!)! Serena è un bel nome,
mi piace! Il mio (se ti interessa e se non lo sai) è clarissa!
^^
Kiky_Cullem96:
grazie mille! E ti confesso che un giorno mi piacerebbe tanto
diventare una scrittrice, perchè quando lo sei, vivi due
volte! (frase tratta da un telefilm! XD) però penso che già
da adesso mi si può definire così! Devo migliorare, e
tanto!
Come
vedi questo capitolo è incentrato su Guido, Giusy e gonzalo
(come i prossimi paio di capitoli) e quindi non spiego chi è
entrato nella stanza, ma comunque visto che Patty era felice come una
pasqua, non ti preoccupare!...niente di grave!
_Tokidoki_:
ciao cara!...non ti preoccupare se è breve! L'importante è
sapere che mi pensi! Hihihi
Mi
dispiace solo che non ho aggiornato presto, ma è stato per
ragioni che venivano dall'alto U.U
Sweet_Honey:
don't worry!...non è entrato nessuno di sconvolgente!...potete
tirare sospiri di sollievo! La loro relazione è ancora
segreta! XD
Alexiel94:
mi dispiace!...mi fai sentire in colpa XD e con questo finale spero
non mi ucciderai XD
Sapere
questo mi fa ancora più piacere, cioè nonostante la
coppia non ti piaccia, tu continui a leggere la mia storia!...anche
perchè di solito quando la coppia non piace, non piace nemmeno
la storia!...perciò...grazie! Baciniiii
Dolcissima77:
nooo tesoro hai capito male! È solo una frecciatina che Guido
lancia a Gonzalo, dato che lui e Giusy si “scambiano tenerezze”
e lui e geloso! XD
Comunque
io vengo da Napoli...tu?? ^^
_pat__XD:
eh eh...tu non conosci la mia mente malata! U.U
Ti
posso assicurare che per abbastanza tempo le cose tra patty e bruno
andranno bene, anzi, miglioreranno anche!...ma poi...boh! Chi lo sa!
Hihihi
Forse
questa storia si tirerà per le lunghe e spero che questa
notizia a te e agli altri lettori non sia tanto terribile XD
Si,si!
Guido è un mito! Sono pienamente d'accordo con te!
Adesso
io ti lascio con un graaaaaaaande bacio!! zau
Alla
fine vorrei fare un saluto a Miraclegirl che in questo momento sta
affrontando uno dei periodi più belli e difficili della vita!
Spero che questo mio saluto ti arrivi e che ti faccia piacere!!
ciaooo!
Un
ringraziamento generale a chi mette la storia nei preferiti e nei
seguiti, ma anche a chi legge soltanto!vi sollecito a lasciarmi
(sempre se vi va eh! XD) tante recensioni che, vi assicuro, per chi
scrive è una grandissima gratificazione!
Capitolo 24 *** Capitolo 24: Un sospirato noi! ***
Capitolo
24: Un sospirato “noi”!
In
quell'universo fatto di luce e magiche stelle, i nostri palmi
scivolosi si unirono.
Il
contatto tanto agognato stava per avvenire...
Guido
piegò la testa verso di me e io chiusi gli occhi e mi
avvicinavo sempre di più a quella fonte di piacere.
Le
nostre labbra erano a un soffio di distanza...quell'amore stava per
essere suggellato...
Proprio
in quel momento capii che eravamo stati divisi, ma senza esserlo
davvero.
Tutto
di me iniziava e finiva in lui...in quell'amore che seppur
contrastato e pieno di problemi, era riuscito a durare per ben sei
anni.
Non
mi interessava pensare a tutto quello che mi avrebbe aspettato a
casa, alle conseguenze, agli errori, ai ripensamenti...
Volevo
semplicemente vivermi quel momento e porre fine per una buona volta,
a tutte le mie paure, ai miei problemi, alla mia infelicità...
Ecco...un
altro movimento indistinto nell'acqua scura, e io mi ritrovai
schiacciata sul forte petto di Guido.
Ci
baciammo...
Ci
baciammo mettendo fine a tutte le nostre sofferenze.
Io
portai le braccia attorno al suo collo, aiutandomi con l'acqua per
arrivare più a lui.
Essere
basse non mi aiutava di certo!
Guido
era intenzionato a non lasciarmi andare, perchè per
approfondire il bacio, mi prese in braccio e io allacciai le mie
gambe attorno ai suoi fianchi.
Il
bacio divenne ancora più profondo e acceso dalla passione che
avevamo in tutti i modi cercato di reprimere.
Affondai
le mani nei suoi capelli bagnati, per poi tirargli un po' indietro la
testa.
Passai
la lingua sulle sue labbra, ma lui, da bravo predatore qual'era, si
impossessò di nuovo della mia bocca, rifacendo venire a
contatto le nostre lingue.
Quando
la mia mente annebbiata riuscì ad avere un barlume di
lucidità, mi ricordai dov'eravamo e che non eravamo soli.
Mi
staccai da lui di poco, ma Guido non era per niente d'accordo, tanto
che cercava sempre di catturare di nuovo le mie labbra.
-No...Guido
aspetta...non qui...ci sono gli altri...- mormorai roca.
-non
mi interessa...ho aspettato anche troppo...-
-Andiamo
via...ti prego...-
Ci
guardammo negli occhi e io lo intravidi annuire. Mi mise giù
e, prendendoci per mano, cominciammo a correre verso la riva.
Sapevo
che tutti ci stavano guardando, ma...
AL
DIAVOLO!
Adesso
c'era solo lui...solo io...solo noi.
Arrivammo
a riva e, guardandoci desiderandoci, cercammo di infilarci alla meno
peggio i costumi.
Con
le mani che tremavano, riuscii ad infilarmi anche i pantaloncini,
senza riuscire a staccare gli occhi da lui.
Dio
quanto era bello...con i capelli tutti bagnati e quel fisico che
sembrava impresso nella pietra.
E
mi guardava...guardava solo me...era lì per me.
Guido
mi prese di nuovo per mano e insieme ricominciammo quella confusa
corsa tra le persone ignare del nostro amore.
Mentre
correvamo in stanza, ci fermavamo ogni tanto per scambiarci un
piccolo bacio a stampo.
Una
volta arrivati in hotel, prendemmo la chiave della sua stanza e,
eccitati e felici, ci dirigemmo in camera.
Guido
non riuscì nemmeno ad aprire bene la porta, tanto che ci
mettemmo alcuni minuti.
Quando
finalmente ci riuscì, entrammo e subito Guido mi attirò
a sé, schiacciandomi tra lui e il muro.
Era
incredibile come i muri avessero un ruolo così importante
nella nostra storia...
Non
ebbi il tempo di pensare altro, perchè mi ritrovai la bocca di
Guido sulla mia, che, impaziente, chiedeva quell'accesso che non gli
avrei mai negato.
Portò
una mano al mio viso, accarezzandomelo dolcemente, per poi scendere
fino al collo.
Mi
accarezza la gola con il pollice e io, sempre più cedevole a
quelle dolci torture, mi lasciavo travolgere dai battiti dei nostri
cuori.
Era
proprio vero...il cuore arrivava in luoghi che la ragione poteva solo
intravedere...
Mani
che vagavano...cuori che battevano...
Ribaltai
le posizioni, fino a far ritrovare lui schiacciato contro il muro.
Ci
staccammo per qualche secondo, giusto il tempo di prendere fiato e in
quei pochi secondi, Guido mi spinse verso il letto.
Faceva
pressione sulle sue braccia, per non far gravare troppo il suo peso
su di me e riprendemmo a baciarci.
Era
incredibile quanto non riuscissimo a staccarci...come se ci fosse
dell'elettricità tra noi...
Piano
piano Guido slacciò il pezzo di sopra del mio costume,
ritrovandomi mezza nuda davanti ai suoi occhi.
-Quanto
sei bella amore mio...- mi sussurrò sulle labbra.
Ero
imbarazzata, ma la mia felicità superava ogni cosa.
-ripetilo...-
-Quanto
sei bella...-
-No...non
quello...-
Lui
mi sorrise. -Amore mio...-
-Ancora...dillo
all'infinito...- feci roca, chiudendo gli occhi.
-Amore
mio...amore mio...amore mio...lo dirò tutte le volte che
vorrai sentirtelo dire...-
Ci
abbracciammo, facendoci travolgere dal turbine di emozioni che
stavamo provando.
Guido
si rialzò, affondando di nuovo i suoi occhi nei miei e tutto
ricominciò...
Ci
baciammo. Un bacio che subito si accese di quella passione lontana,
che tornava vivida sui nostri cuori, sulla nostra ragione.
Guido
chiuse una mano a coppa sul mio seno e io sentii subito mille scosse
attraversarmi il corpo.
Poco
dopo risalì ad accarezzarmi la guancia, mentre io vagavo con
le mani sulle sue possenti spalle.
Ribaltai
di nuovo le posizioni e mi misi a cavalcioni su di lui. Cominciai dal
collo, lasciando una scia di baci che arrivavano fino all'ombelico.
Arrivai all'orlo del suo costume e, guardandolo maliziosa, glie lo
sfilai.
Mi
sdraiai su di lui, cominciando di nuovo quella danza con le nostre
lingue.
In
meno di due secondi, mi ritrovai schiacciata sul materasso, con Guido
che mi sfilava piano il pezzo di sotto del costume.
Affondò
due dita in me, facendomi provare sensazioni inimmaginabili,
sensazioni che solo lui sapeva farmi provare.
Quella
fu la prima notte in cui io e lui ci sentimmo un solo essere.
Fare
l'amore con la persona amata è sempre qualcosa di forte e
completo, ma quando lo fai per la prima volta con lui, è
qualcosa di inspiegabile.
Non
importa se non è il primo, ciò che conta è che
capisci di amarlo come non ami nemmeno te stessa.
Quella
notte fu magica e proprio come avevo sognato tante volte,
risvegliarmi tra le sue braccia fu qualcosa di unico.
Avevo
la testa appoggiata al suo petto e lui con il braccio mi stringeva
per i fianchi, come se avesse paura di lasciarmi andare.
Quando
aprii gli occhi, lo ritrovai a fissarmi, cosa che mi fece arrossire
subito.
-Buon
giorno...- mi disse, con un tono di voce che non gli avevo mai
sentito.
-Buon
giorno...come vorrei svegliarmi così ogni mattina...-
-Chi
ha detto che non possiamo?...quando sono con te, anche la cosa più
impossibile, mi sembra così facile da realizzare...-
Il
cuore riprese a battermi forte e di istinto affondai la faccia
nell'incavo del suo collo. -non lasciarmi più...- mormorai,
con un groppo in gola.
-Tra
di noi la confusa eri tu. Io non ho mai avuto dubbi sul fatto che
volevo te-
-Ed
è proprio per questo che ti sei messa con quella biondina!-
dissi acida, guardandolo negli occhi.
-Non
puoi paragonarti a lei. Era l'unico modo per farti sentire come me
quando ti vedevo con Gonzalo-
In
quel momento mi sentii cattiva...capii quanto gli avevo fatto male,
quanto non ero io l'unica a soffrire..
-Scusami...-
-Non
ti devi scusare...e poi, ne è valsa la pena!- mi disse felice,
stampandomi un dolce bacio sulle labbra.
-cosa
siamo adesso?- chiesi timorosa.
-Cosa
vuoi che siamo?...adesso tu sei la mia ragazza e non ti lascerò
mai più andare, perciò mettiti il cuore in pace!-
-Che
bella minaccia!- sorrisi anche io, ma subito dopo mi resi conto che
qualcosa non andava.
-che
c'è?-
-Dove
sono gli altri?-
-Forse
non sono proprio tornati...in fondo sono due coppie...!-
-In
realtà ne sono tre!-
-Che
vuoi dire?-
-Mi
giuri che non dici niente?-
-Giuro!-
-Bruno
e Patty stanno insieme...- gli confessai.
Lui
cominciò a ridere. -E stanno nella stessa casa anche con
Jo?!...certo che queste cose strane succedono solo tra di noi!-
-Forse
stanno nell'altra stanza...-
-Ma
cosa te ne importa...- cercò di attirarmi a sé, ma io
gli sfuggii.
-Io
vado a farmi una doccia!- intravidi una sua camicia buttava sulla
poltrona e prontamente la infilai.
Con
lui che mi guardava, mi diressi in bagno, felice come non lo ero mai
stata.
Mi
guardai allo specchio, accarezzandomi i segni rossi sul mio collo,
sorridendo al pensiero della nottata appena trascorsa.
A
casa avrei trovato Gonzalo e forse dovevo spiegare a lui tutta la
situazione...
Mi
infilai sotto la doccia e meno di due minuti due forti braccia mi
abbracciarono da dietro, facendomi sobbalzare.
-Guido!...mi
hai fatto prendere un colpo!- lo rimproverai, ridendo.
-Scusa...-
mi disse, depositando una scia di baci tra il collo e la spalla.
-Sai,
vero, che io sto in una doccia nuda?-
-Bhe?
C'è ancora qualcosa che non ho visto?- replicò ironico,
facendomi voltare.
Io
sorrisi, portandogli le mani al collo. -Vuoi fare la doccia con me?-
-Mi
sembra ovvio!-
Ci
baciammo e in quella doccia, facemmo di tutto tranne che lavarci!
-Adesso
tu mi racconti tutto!- Patty mi prese per un braccio e mi trascinò
lontano dagli altri.
-Tutto
cosa?- feci finta di non capire.
La
curiosità della mia migliore amica era incredibile!
-Non
fare la finta tonta!...voglio sapere tutto! Nei minimi dettagli!-
Io
la guardai, facendole capire tutto -ok...proprio tutto no eh!-
continuò e io scoppiai a ridere.
-Bhe...l'abbiamo
fatto!- le confessai sotto voce.
Lei
urlò piano, battendo le mani, per poi saltarmi al collo. -non
ci posso credere! Finalmente!-
-Già!-
feci anche io, una volta che ci staccammo, sotto l'occhiata confusa
degli altri.
-E
adesso state insieme?-
-Certo!-
-Come
sono contenta per te, davvero!-
-A
proposito, voi dove siete stati?- cambiai volutamente discorso.
Ancora non ci credevo nemmeno io.
-Non
farmici pensare!- sbottò lei -ho sudato sette camicie per
convincere quell'oca di Antonella a non tornare in albergo!...ho
costretto tutti a dormire in spiaggia. Bhe...non è stato poi
così difficile convincere Bruno e Jo!-
Quanto
le volevo bene. Era incredibile. Riusciva ad essere serena anche in
una situazione come quella.
-A
proposito...Guido lo sa-
-Sa
cosa?- chiese confusa.
-Di
te e Bruno-
-Giusy!-
mi rimproverò lei -dovrebbe essere una cosa segreta!-
-Ma
sai com'è Guido! Non dirà niente a nessuno!-
Parli
del diavolo, spuntano le corna, mi ritrovai abbracciata da dietro,
stretta al suo possente petto.
-Penso
che l'hai tenuta per te per troppo tempo!-
-Guido
guarda che sono passati solo dieci minuti!-
-Bhe...sono
tanti!...e poi io devo recuperare sei anni! Perciò fatti un
po' il conto!-
-In
effetti...sono tanti...ok Giusy! Ci rivediamo tra una ventina
d'anni!-
Tutti
e tre scoppiammo a ridere, ma venimmo interrotti dall'arrivo degli
altri.
-Perchè
ridete?- fece quell'acida di Antonella, tutta stretta a Bruno.
-Non
capiresti- la provocai io.
-Ma
davvero? Se ci siete arrivate tu e quella papera provinciale, penso
che posso riuscirci anche io!-
Patty
alò le mani. -Non mettete anche a me in mezzo! E poi papera
chiama quella mentecatto di tua madre!- sbottò lei, puntando
le mani sui fianchi.
-Mentecatta
a chi?!-
-Ok
basta!-
Bruno
“prese” Antonella, tirandosela per un braccio e così
fecero anche Jo e Guido.
Ma
perchè era dovuta venire anche lei?!
-Dai
amore...non far rovinare ad Antonella questo magnifico giorno...- mi
sussurrò guido all'orecchio.
-Hai
proprio ragione- lo baciai, abbracciandolo subito dopo.
Tutte
le restanti settimane finirono in un batter d'occhio e io mi ritrovai
sulla via del ritorno, decisamente non pronta per essere catapultata
nella realtà che mi attendeva.
Avevo
una sola consapevolezza: non avrei dovuto affrontare tutto quello da
sola, perchè al mio fianco c'era Guido e sapevo che lui mi
avrebbe sorretto sempre.
Strinsi
la sua mano, come per rinforzare i miei pensieri e subito mi
specchiai nei limpidi occhi di Guido, che mi guardava sorridendo.
-Che
c'è?-
-Niente.
Volare mi fa sempre uno strano effetto- mentii e lui subito capì
la mia bugia.
-Amore
ti conosco meglio di tutti...forse anche meglio di te stessa. Mi dici
cosa ti è preso?-
-è
che...- non avevo il coraggio di dirglielo. -è che...ho paura
di ciò che dovremmo affrontare a casa...-
Lui
fece una smorfia. -Parli come se ci trovassimo negli anni 50 e
stessimo tornando a casa dopo che io ti ho “disonorata”!...non
dovremmo affrontare niente, solo vivere il nostro amore- mi disse, di
certo più sicuro di me.
-Ma
come fai a non capire? Non pensi a Gonzalo e ad Alicia?-
-Mi
sembra che tu a Gonzalo ci pensi anche troppo!- grugnì,
facendo finta di fissare fuori dal finestrino, per poi ripuntare lo
sguardo su di me.
Io
mi sciolsi in un sorriso. -Sei geloso?-
-Io?!
NO!- sbottò lui. Colpito e affondato!
-Su...confessa!-
-E
va bene! Si! Sono tremendamente geloso!- confessò, facendomi
ridere di gusto. -ormai sono un veterano della gelosia!...sono geloso
di te da sei anni!-
-Non
devi essere geloso...il mio cuore batte solo per te...-
Lui
mi sorrise e il mio cuore perse un battito.
Come
si poteva amare così incondizionatamente e completamente una
persona?
Lo
baciai a fior di labbra, trovando nei suoi occhi quella sicurezza che
mi serviva per affrontare ciò che mi aspettava...
-Ciao...-
Rimasi
sorpresa da tutto ciò.
Ero
appena tornata a casa e ad aprirmi la porta mi ero ritrovato Gonzalo,
con una strana luce negli occhi.
-Ciao...-
mormorai anche io, per poi far passare Bruno, Patty, Jo e Antonella.
-Lascia
che ti aiuti-
Prima
che potessi rispondergli, lui prese la mia valigia e si diresse al
piano di sopra.
Io
lo seguivo in silenzio, ripetendomi mille volte tutto il discorso che
avevo pensato di fargli.
Entrammo
nella mia stanza e, approfittando del fatto che stavo con la testa
tra le nuvole, lui chiuse in fretta la porta a chiave.
-Cosa
stai facendo?- riuscii a biascicare, una volta che misi a fuoco la
situazione.
Volevo
parlargli, si, ma trovarmi chiusa in una stanza con lui senza vie di
fuga, non era proprio quello che avevo immaginato.
-Devo
parlarti-
-Bhe...anche
io-
I
suoi occhi si illuminarono, avendo capito di certo una cosa per
un'altra.
-Sono
contento di questo. Oh amore mio quanto mi sei mancata!- disse,
venendo verso di me per stamparmi un bacio sulla bocca.
Io
lo fermai premendogli i palmi delle mani sul petto, allontanandolo da
me.
Lui
mi guardò senza capire. -Penso che hai frainteso...-
-Cosa
ho frainteso?-
-Gon
io non voglio tornare con te-
Lui
si rabbuiò subito, staccandosi lentamente da me.
-E...c'entra
qualcosa Guido?- chiese timoroso.
Ecco...il
momento della verità era arrivato e io non potevo fare niente
per sottrarmi.
-Io
e Guido adesso stiamo insieme- confessai tutto d'un fiato.
Alla
fine avevo optato per la risposta diretta, tralasciando tutti gli
inutili giri di parole.
Lui
si sedette sul letto, calcando il viso tra le mani e per un attimo lo
vidi tremare.
Non
parlava, non mi guardava, non si muoveva.
Sembravamo
uno strano quadro...lui immobile sul letto e io addossata a una
parete.
Lui
all'improvviso si alzò, gli occhi pieni di rabbia.
-Vedo
che ci hai messo davvero poco a dimenticarmi-
-Come
tu ci hai messo davvero poco a lasciarmi-
Cominciavamo
ad azzannarci come due animali, ma la cosa che mi tormentava da
quando ero tornata era che quando avevo rivisto Gonzalo il mio cuore
aveva cominciato a battere più velocemente e adesso mi faceva
un male incredibile vederlo soffrire...
Questo
cosa voleva significare?
-quindi
ti sei messa con guido per ripicca? Per farmi capire che ho
sbagliato?...bhe, allora torna con me!-
-No
Gon...io adesso sto con Guido perchè è con lui che
voglio stare-
-Lo
ami?-
Perchè
dovevo dare a lui questa risposta?
Perchè
era così difficile dargliela guardandolo negli occhi?
-Si,
lo amo-
Non
lo potevo negare a me stessa.
Vedere
Gonzalo mi faceva quell'effetto per il semplice fatto che lo avevo
voluto bene...era Guido l'uomo della mia vita...
-Non
si può smettere di amare da un giorno all'altro! Devo dedurre
che quando lo dicevi a me erano tutte bugie?-
-No.
Io sono sempre stata sincera e spontanea con te-
-Allora
perchè hai deciso di buttarti tra le sue braccia?!- era un
urlo strozzato il suo, un perchè che non volevo dargli.
-Gon...la
nostra storia è stata bella...ma io...io lo amo sul serio-
-Ci
sei andata a letto?-
Quella
domanda mi colpì come uno schiaffo.
Il
mio cuore sembrò fermarsi, per poi riprendere a battere più
velocemente.
Non
sapevo come rispondergli...non sapevo SE rispondergli...
Abbassai
lo sguardo e lo vidi di nuovo rabbrividire.
Chiuse
gli occhi e strinse le mani a pugno, quasi a farsi diventare le
nocche bianche.
Mi
lasciò lì, arrivando a grandi passi alla porta.
La
aprì, per poi fermarsi sulla soglia.
-Ascoltami
bene...io ti amo...io ti rivoglio e perciò farò di
tutto per riportarti a me. Comincia a considerarti già la sua
ex ragazza- detto questo mi lasciò lì, con i miei
dubbi, le mie paure e la consapevolezza che mi sarei ritrovata ad
essere l'oggetto conteso dai due cavalieri...
Spazio
autrice:
Avete
incredibilmente ragione, ma non mi ero resa conto di aver postato
così tardi!...infatti ho scritto questo capitolo in fretta e
furia e spero che non sia venuto tanto male!
Come
vi avevo anticipato questi capitoli tratteranno dell'eterno triangolo
e non so se anche il prossimo capitolo sarà così,
perchè devo sviluppare un po' la loro storia...ma forse sarà
un capitolo misto, cioè anche con qualcosina di bruno e patty!
Ragazzi!
Oggi è Pasqua! Auguri a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Avete
ricevuto un bell'uovo di Pasqua?? =P
Non
mi divulgo troppo in attimi di follia e passo subito alle risposte
delle recensioni:
Giulysister:
ciao cara! Vedo che sei nuova e questo mi fa un immenso piacere! ^.^
Grazie
per il bellissimo, spero troverai anche questo capitolo carino! Fammi
sapere cosa ne pensi!!! baciiii!!
Dolcissima77:
grazie! Davvero non conosci altre persone di Napoli?
Roma
è davvero una città stupenda...ci vengo ogni tanto, ma
ogni volta è come se la vedessi per la prima volta! Comunque i
personaggi che mi piacciono sono: come femmine Giusy, anche mi
rispecchio molto nel suo carattere e dei maschietti Bruno e Guido!
Sweet_Honey:
Grazie mille! ^^
Auguri
di buona Pasqua e se ti va, fammi sapere cosa ne pensi anche di
questo capitolo!
Girlstar:
ta ta ta taaaaaa! E siamo arrivati alla mia cara girlstar!
Tai...non
mi uccidere....e poi il Canada non mi piace! Mandami almeno alle
Maldive così mi godo un po' il sole!
Sono
contenta di essere riuscita nel mio intento, anche perchè i
sentimenti che una persona mette nello scrivere, è difficile
che siano gli stessi di chi legge.
Siiiiiii
tutti nudiiiiiii! E poi si è visto questo tutti nudi che piega
ha preso!
Ti
posso assicurare che Patty è stata più che felice,
anche se non poteva saltargli addosso perchè c'erano quei due
rompico....cioè antonella e Jo XD
Oddio...DIVINA
proprio no...ma per quello che intendevi tu sono felice di sentirlo e
spero che la storia continui a piacerti sempre! Una baciooooo <3
Alexiel94:
saggia come cosa! Dovrò usarla come scusa ogni volta che
qualcuno mi vorrà uccidere per i miei finali XD
Si...in
effetti 12 ore di viaggio sarebbero state stancanti da scrivere e
noiose da leggere XD anche perchè in un aereo non si può
fare granchè XD
mi
dispiace solo di non aver potuto aggiornare prima, spero di essermi
fatta perdonare con il capitolo! XD
_pat__XD:
è successo questo! Finalmente stanno insiemeeeeee!
Anche
io ho cominciato a ballare il limbo!! muahahahha!!
Ella96:
io parlavo del cibo dell'hotel che era parecchio strano XD ogni sera
mangiavamo piselli, ti giuro!
Comunque
accetto l'offerta! Fammi una scorta di arancini e anche di cannoli,
visto che adoro entrambe le cose! ^.^
Finalmente
Guido e Giusy stanno insieme! Mi dispiace solo che in questi capitoli
non sto parlando di Bruno e Patty...bhe...io adesso ti lascio!!!
baciniii
Non
mi resta che andarmene davvero, ma prima devo ringraziare tutte
quelle persone che stanno leggendo la mia storia e che mi stanno
seguendo dall'inizio!
Volevo
dirmi solo un'ultima cosa...
Ho
pubblicato una one shot su Harry Potter e mi farebbe tanto piacere
sapere cosa ne pensate! Ovviamente senza nessun obbligo, se non vi va
non fa nulla! ^.^
Capitolo 25 *** Capitolo 25: ti amavo ancora prima di conoscerti ***
Capitolo
25: Ti amavo ancora prima di conoscerti
-Ehi,
principessa...svegliati...- mi strofinai gli occhi con il dorso della
mano, sciogliendomi in un bel sorriso.
Non
riuscivo ancora ad assimilare che nella mia vita adesso ci fosse
Guido, la persona che avevo amato più di chiunque altro.
-Mhm...-
-Dai...che
ti ho preparato la colazione...-
Ero
davvero felice, il mio sogno si era realizzato.
C'era
solo una cosa strana...come aveva fatto ad entrare?
Forse
lo aveva fatto entrare Patty...
Ancora
tutta intontita mi misi a sedere, accettando la rosa che mi porgeva.
Quando
misi a fuoco chi avevo davanti, feci un piccolo urletto.
-Cosa
ci fai qui Gonzalo?!-
-Perchè
questo cambio di reazione?- mi mormorò lui accigliato,
sedendosi sul letto e posando di lato il vassoio della colazione.
-Pe...perchè
pensavo fossi Guido-
Lui
roteò gli occhi, per poi guardarmi di nuovo.
-Sai
già che non durerà-
Un
moto di stizza mi prese.
Cosa
ne poteva sapere lui?
Era
soltanto geloso e godeva nel rovinarmi la vita!
Se
si fosse cercato una ragazza, a quest'ora saremmo stati tutti più
contenti!
All'improvviso
l'immagine di Gonzalo con un'altra, mi colpì come uno
schiaffo. Il cuore cominciò a battere più velocemente e
un fastidio si faceva largo nello stomaco.
Cosa
voleva significare tutto ciò?
Perchè
ero...gelosa?!
-Giusy...tu
sai meglio di tutti che devi stare con me...con me e basta...-
Si
avvicinò pericolosamente al mio viso.
Occhi
negli occhi. Ma io non avevo la forza di mandarlo via.
Ero
paralizzata a letto, non riuscivo più nemmeno a pensare.
Il
bacio non ci fu, perchè Gonzalo fu scaraventato in malo modo
via da me e io come per magia, ripresi contatto con la realtà.
-Cosa
cazzo stavate facendo?!- vidi Guido furioso, tenere Gonzalo attaccato
al muro, mantenendolo per il collo della maglia.
Ma
come aveva fatto pure lui ad entrare?
Possibile
che la mia stanza era di così facile accesso?!
Ma
soprattutto...perchè non lo avevo sentito?
-Allora?!-
-Quello
che stavamo facendo di certo non lo veniamo a dire a te- lo sfidò
Gon, per nulla intimorito da lui.
Io
mi alzai di scatto dal letto, andando da loro per dividerli.
-Guido
non stavamo facendo niente. Lui mi ha portato la colazione, tutto
qui!- gli misi una mano sul braccio, ma lui non si decideva a
lasciarlo.
Lo
sapevo. Sapevo che era arrabbiato con lui come con me.
-E
com'è che stavate così vicini, eh?!- si rivolgeva a me,
ma senza smettere di guardare Gonzalo.
Odiavo
quelle situazioni, odiavo essere sempre l'oggetto delle litigate,
odiavo che fossi io il motivo per cui loro due stavano male.
-Perchè
a me è entrato qualcosa nell'occhio!...Guido! Ti ho detto di
mollarlo!-
Non
capivo perchè gli avessi mentito.
Dentro
di me sapevo che non lo avevo fatto per evitare un'altra rissa, ma
allora perchè?
Perchè
non volevo che lui venisse a sapere del nostro mancato bacio? Ma
soprattutto perchè non mi sentivo SPORCA?
-Ascolta
la tua ragazza, che è meglio-
-è
meglio per te, di certo non per me- lo lasciò, per poi
spingerlo verso la porta.
Gonzalo
prima di uscire ghignante dalla stanza, mi rivolse uno sguardo
significativo che, per fortuna, non venne visto da Guido.
-Non
mi va Giusy!-
-Di
cosa?-
-di
trovarmi già in questa situazione!...siamo tornati da appena
tre giorni!-
Era
davvero arrabbiato con me...
e
io non volevo che lo fosse...non volevo essere odiata da lui...
-non
mi odiare...non ho fatto niente...-dissi con voce flebile,
trattenendo le lacrime.
Lui
sembrò calmarsi subito, regalandomi un bel sorriso.
Mi
abbracciò e parlò piano. -Come potrei odiarti?e per
così poco poi...se tu mi dici che non è successo
niente, io ti credo-
-Non
è successo niente...-
-Ok...-
ci
staccammo di poco e lui mi prese il viso a coppa.
-Buon
giorno...-
-Giorno...-
Lui
avvicinò le sue labbra alle mie, unendosi un bacio che
scacciava tutte le mie nuvole.
-Dai
amore smettila...- gli sussurrai, con le sue labbra sul mio collo.
-Di
fare cosa?-
Languide
carezze sul mio collo, mi facevano perdere la ragione, dimenticando
anche quello che dovevo dirgli.
Lui
mi abbracciava da dietro e lasciava una scia di baci sul mio collo,
mentre io indugiavo ai fornelli.
-Bruno
davvero...se gli altri vedessero...-
Bruno
si staccò all'improvviso da me, balzando al mio fianco, giusto
in tempo per vedere Jo sulla soglia.
Ci
guardava enigmatico e io speravo tanto che Bruno non si fosse mosso
così velocemente da non essere visto.
-Vedere
cosa?-
Cominciai
a sudare freddo, mentre mi scambiavo un'occhiata obliqua con Bruno.
-Ni...niente.
Volevamo preparare la colazione per tutti, ma tu l'hai scoperto!- mi
congratulai con me stessa per l'invenzione a volo della bugia.
Jo
ci guardava non troppo convinto, mentre io mi mordevo il labbro
inferiore e Bruno era perfettamente a suo agio.
-Amore
senti...ti va se oggi usciamo?- alla fine parve convincersi, perchè
mi venne vicino e mi abbracciò.
-Si...si
potrebbe fare...- gli risposi, guardando senza farmi vedere da Jo,
Bruno.
Bruno
era libido di rabbia, stringeva in mano un bicchiere ed era
appoggiato al lavandino.
-No,
non può scendere- sbottò lui all'improvviso.
-E
perchè no?...non mi sembra che debba chiedere a te il
permesso-
-Non
può perchè oggi è il nostro turno di fare le
pulizie e in più ci sono le macchine e la piscina-
Turno
di fare le pulizie?
Da
quando gli stavano così a cuore?
Presi
subito la palla al balzo. -Ah è vero amore...mi dispiace così
tanto...facciamo la prossima volta?-
-E
tu dovresti fare le pulizie da sola con quel tipo?-
-Quel
tipo ha un nome e poi dovresti fidarti della tua ragazza- lo guardò
così intensamente che per un attimo temetti che dai suoi occhi
Jo potesse capire tutto.
-Io
mi fido della mia ragazza, il problema è con te-
-Stai
tranquillo, ho anche io la mia ragazza-
-Appunto-
-amore
basta...ti ho detto che facciamo un altro giorno-
Jo
alla fine si arrese, sospirò e puntò i suoi occhi nei
miei. -va bene...io adesso esco. Ci vediamo stasera-
-Ok,
ciao-
Jo
uscì dalla cucina, ma io non ebbi nemmeno il tempo di tirare
un sospiro di sollievo, che Bruno mi afferrò per un braccio,
facendomi voltare di scatto e incontrai la sua faccia livida.
-Cosa
ti è preso?!-
-Non
ti capisco Bruno, che ho fatto?-
-Cosa
hai fatto?!...ti fai abbracciare, lo chiami amore, ti sei fatta
baciare! E per di più davanti a me!-
Quanto
diventava ancora più bello quando si arrabbiava...
La
mascella serrata, i muscoli che guizzavano, i capelli che cadevano su
quei meravigliosi occhi verdi...
-Sai...credo
che dovrò farti arrabbiare più spesso-
-E
perchè?-
-Perchè
diventi ancora più bello-
-Patty...non
è il momento per scherzare-
-Io
non scherzo affatto...-
Cercai
di accarezzarlo, ma lui si scansò al mio tocco.
-Ma
che hai?-
-Tu
ci riesci? Tu riesci davvero ancora a fingere? Io non ne posso più-
Abbassai
lo sguardo.
Si
che mi dava fastidio, ma era l'unico modo che avevamo per stare
insieme...
-Cosa
credi?...che io non vorrei poterti baciare davanti a tutti?-
-Non
trattarmi come la cattiva della situazione. Anche a me pesa-
-Però
intanto ti fai baciare!-
-Bhe
tu invece ci dormi insieme! Chi è peggio?!-
Mi
accusava sempre. Mi ero scocciata. Scocciata di tutto. Scocciata di
lui quando faceva così.
Mi
voltai, me ne volevo andare.
-Patty...aspetta...-
Cercò
di trattenermi, ma io gli sfilai il mio braccio dalla mano. -è
meglio che me ne vado. Non ho voglia di litigare-
Uscii
da lì, più per la paura di dire qualcosa di sbagliato
che per altro.
Stavo
camminando nel corridoio del secondo piano, con una pila di vestiti
tra le braccia, quando mi sentii tirare dentro lo sgabuzzino.
Io
non potei urlare, perchè una mano era premuta con forza sulla
mia bocca.
-Giusy,
non urlare, sono Gonzalo-
Io
annuii, facendogli capire che non avrei urlato.
-Ma
che ti passa per quel cervello bacato che purtroppo ti ritrovi?!-
sbraitai, una volta che lui tolse la mano.
-Avevi
detto che non avresti urlato-
-E
infatti non sto urlando!...mi sto semplicemente incazzando!-
Lui
non prestò ascolto alle mie parole, ghignando angelicamente.
Solo
allora realizzai quanto eravamo vicini...a una manciata di
centimetri...
Lo
guardai negli occhi e il mio battito accelerò.
I
suoi occhi verdi...i suoi incredibili occhi verdi...
Mi
avevano amato da sempre e mi avevano giurato di farlo per sempre...
Venne
ancora più vicino a me, strofinando il suo naso contro il mio.
Non
riuscivo a mandarlo via...o non volevo?
-Gonzalo
no...io sto con Guido...- mormorai, chiudendo gli occhi.
-Bhe...questo
è un freno per te, di certo non per me...-
Passava
con le labbra sulle mie, sfiorandole impercettibilmente....stavo
affogando in quella tortura...
Stava
per baciarmi...stava per macchiarmi...
-No!-
due occhi che non erano i suoi mi vennero in mente, facendomi sentire
terribilmente colpevole.
-no
Gon...tu non sei l'amore...Guido lo è...-
-Però
ti piaccio...non lo puoi negare...-
-Guido
è l'amore...- ripetei -tu solo il piacere...- la mia pallida
difesa non poteva nulla contro la sua ferma determinazione.
-Bhe...l'amore
non è altro che il romanzo del cuore, mentre il piacere ne è
la storia...non credi sia meglio?- mi sussurrò sulle labbra.
(frase baci perugina XD)
Non
gli risposi...non potevo...la mente annebbiata, i sensi in subbuglio
e il cuore in confusione...
Saremmo
restati in eterno il trio storico...che aveva smosso mari e
monti...che aveva distrutto e creato...che aveva ferito, ucciso,
distrutto, manipolato...
Noi...semplicemente
un gruppo complicato...
Le
sue labbra vennero a contatto con le mie e io mi sentii libera.
Le
lingue che si muovevano a passo di danza...i cuori che battevano
insieme.
Il
bacio si approfondì, suggellando il mio peccato.
Mi
stavo abbandonando a quel piace...a quella strana inconsapevolezza
del dopo...
All'improvviso
tutto divenne chiaro...capii cosa dovevo fare...il mio destino non
era lì...con lui...
Lo
spinsi, ancora intontita dal bacio...
-No
Gonzalo...non potrai mai fare niente per farmi cambiare idea...-
Detto
questo uscii dallo stanzino, più sicura di quando ero entrata.
Stavamo
pulendo la piscina in un silenzio religioso.
La
casa era vuota e c'eravamo solo io Bruno.
Sentivo
i suoi occhi su di me, ma io non avevo il coraggio di guardarlo.
-Pensi
di non rivolgermi mai più la parola?-
-Zitto
e pulisci-
-Bhe...un
passo avanti, hai aperto bocca. Avevo quasi dimenticato la tua voce-
-Tu
dimentichi un sacco di cose-
-Patty...dai...non
fare così...-
-Ma
cosa dovrei fare?!...abbiamo deciso di comune accordo di fare tutto
in segreto e adesso venire a scaricare tutta la colpa su di me solo
per pulirti la coscienza-
-Se
io volessi avere la coscienza pulita non mi sarei preso un'amante!-
-Amanti...già...è
proprio questo quello che siamo...che schifo...-
Lui
venne verso di me, abbracciandomi da dietro e appoggiando la testa
nell'incavo del mio collo.
-Non
fare così...ti prego. Siamo amanti per il semplice fatto che
mi sento morire anche solo pensando di non averti più
affianco...voglio che tu sia l'ultima cosa che vedo quando mi
addormento e la prima quando mi sveglio...amami e basta sole
mio...amami senza pensare al domani...-
-Io
non voglio più un cuore a metà Bruno...-
-Ma
tu ce l'hai tutto. Ti ho amato anche quando avevi le trecce, anche
quando non c'eri...ti ho amato quando mi odiavi...-
Sospirai,
abbandonandomi a quella verità.
-Anche
io ti amo...-
-Bhe...ma
io batto il record!-
-E
perchè?- chiesi ridendo.
-Perchè
io ti amavo ancora prima di conoscerti...-
Mi
voltai di scatto, con gli occhi pieni di lacrime.
Lo
abbracciai fortissimo, beandomi del suo profumo...della sua
essenza...di lui...
-Ti
amo...ti amo...ti amo...!-
Lui
mi strinse così forte da farmi perdere l'equilibrio.
Senza
che ne io e né lui potessimo fare niente, cademmo in piscina.
Risalimmo
in superficie, ridendo come due scemi.
All'improvviso
Bruno mi venne dietro, prendendomi in braccio.
Io
gli allacciai le braccia al collo, perdendomi nei suoi occhi.
Ci
baciammo.
Un
bacio bagnato. Un bacio voluto. Un bacio perfetto.
-COSA
STA SUCCEDENDO QUI?!?!-
18.30:
ora dell'inferno.
Stavo
all'entrata della Prettiland...dove tutto era cominciato e dove io
finalmente avrei messo un punto.
Avevo
dato un appuntamento sia a Guido che a Gonzalo e aspettavo impaziente
l'arrivo dei due.
-Ciao...-
Gonzalo fu il primo ad arrivare.
Aveva
un grande sorriso, che si spense non appena vide Guido.
-E
lui cosa ci fa qui?!- dissero insieme.
-Vi
ho chiamato entrambi perchè devo parlarvi-
-Non
potevamo parlare da soli?-
-No.
Riguarda tutti e tre. Adesso state zitti e non azzardatevi ad
interrompermi!-
Quando
vidi i due ragazzi annuire, cominciai. -Io e Gonzalo ci siamo
baciati-
Lanciai
la prima bomba, che non tardò ad esplodere.
-Cosa?!-
-Ti
ho detto di non interrompermi!-
-Già,
l'ha detto- fece Gonzalo ghignando.
-E
sta zitto pure tu!...Guido io ti amo...ti amo più della mia
stessa vita. Ma amo anche Gonzalo. Due amori diversi...due amori tra
i quali non so scegliere.
O
meglio, non voglio scegliere.
Sono
anni che va avanti questa situazione...il nostro triangolo che non ha
fatto altro che ferirci. Credo che sia giunto il momento di mettere
un punto a tutto questo. È ora di voltare pagina e aprire i
nostri cuori e la nostra mente a nuovi orizzonti. Io non ho fatto
altro che rendervi la vita impossibile, di farvi soffrire...i momenti
in cui vi ho fatto del male superano di gran lunga quelli felici...e
io sono stufa di essere sempre quella che rovina tutto. Perciò,
a te Guido, dico non di dimenticare tutto, non potremmo, ma di
considerare la nostra favola semplicemente per quello che è,
una favola. E a te Gonzalo, dal momento che dovremmo vivere
obbligatoriamente nella stessa casa, ti prego di non farmi più
pressioni, perchè finiremmo per stare ancora male e questo
circolo non avrebbe mai fine.
Non
potete dire né fare niente per cambiare la mia decisione...non
sono fredda e cattiva...sto solo evitando a tutti di soffrire...-
-Hai
finito?...perchè adesso parlo io- Guido era furioso e lo
capivo dai suoi occhi. -Hai dimenticato tutto quello che è
successo al viaggio?-
-Ma
non ti ha appena detto di non contestare la scelta?!-
-Bhe
se permetti io vorrei cercare di fare di tutto per farla restare con
me! IO la AMO!-
-Guido...per
favore...-
-Guido
niente!...ma perchè non vuoi capire che io preferisco stare
male per te e non per la tua assenza?!-
Oh
Guido...il mio Guido...
-Giusy
io non voglio rinunciare a te!-
-Gonzalo
per favore...ma perchè non capite!-
-Non
capisci tu Giusy!- Guido perseverava, ma niente poteva farmi cambiare
idea.
-Io
ti amo! E non puoi pretendere che io non faccia niente, che accetti
tutto questo. Io ci proverò sempre-
-Questo
vale anche per me- disse Gonzalo.
-Bene...non
mi lasciate altra scelta. Se voi non accetterete la mia decisione, io
me ne andrò in Spagna, per sempre-
Entrambi
sgranarono gli occhi. Sapevano che era la verità.
-è
davvero questo quello che vuoi?-
-Si-
-Bene-
Guido si voltò e se ne andò.
-Davvero
non ti capisco Giusy...-
-Così
staremo meglio tutti-
-No...così
starai meglio solo TU- detto questo anche Gonzalo se ne andò.
Quando
fui sola, mi concessi di rompere quella finta sicurezza che avevo e
mi abbandonai a un pianto liberatorio.
L'era
del triangolo...era arrivata al capolinea.
Spazio
autrice:
Oh,
cazzarola! 20 giorni che non aggiornavo! O.o
Vi
sono mancata? Hihihih non rispondetemi! Ho paura della risposta XD
Che
conclusione triste...forse alcuni di voi penseranno che era meglio
che io non aggiornassi affatto...bhe...forse avete ragione XD
Detto
questo, passo a rispondere alle recensioni:
Girlstar:
credo proprio che devo andare a recuperare il mio biglietto...vero?
Le
tue parole si sono avverare: Guido e Giusy hanno litigato e Giusy
finalmente ha preso una decisione drastica. Io non la biasimo...vista
da fuori sembra una bella situazione, ma da dentro non lo è.
Non è bello essere combattuta tra due amori...
Però
dai...ti prego...non mandarmi in Canada! XD
Dolcissima77:
io penso che i romani sono troppo simpatici e poi io adoro il mondo
in cui parlate! XD
Ogni
volta che vengo a roma mi incanto a sentirli parlare (io adoro molto
anche l'accento siciliano!).
Comunque
le mie coppie preferite sono Giusy/Guido, Patty/Bruno e Patty/Matias.
Hai
ragione: tre ragazzi assolutamente perfetti! XD
Grazie
per i tuoi complimenti!...il mio desiderio è di migliorare
sempre di più e spero tanto che voi mi aiuterete a farlo!
Baciiii!
Ella96:
fai una bella cosa: portameli di tutti i tipi! XD sono un'inguaribile
golosa!
Come
hai visto, la nostra coppietta tanto amata c'è...peccato per
quello che è successo tra Giusy e Guido...quanto mi dispiace!
T.T
Fammi
sapere cosa ne pensi di questo capitolo! Zao!
Thiisme:
mi dispiace per l'immenso ritardo...hai tutte le ragioni per odiarmi
XD
La
situazione tra i tre è decollata e davvero non so come andrà
a finire!
Bhe...lo
scopriremo insieme se ti va! ^^
GiulySister:
shi shi, in questo capitolo ci sono eccome!
Visto
che romantico Bruno?...lo avrei mangiato di baci XD
è
piaciuto anche a te? Hihihi
Sweet_Honey:
Già...è sempre Gonzalo! Sempre!...facciamo una
petizione e cambiamogli il carattere! XD
A
quanto ho potuto capire tutti eravate contenti per Giusy e Guido...mi
dispiace tanto di aver rovinato i vostri sogni XD non odiatemi! XD
Ragazze,
mi farebbe tanto piacere se magari deste un'occhiata all'altra mia
storia pubblicata: ricatto d'amore e magari mi lasciaste anche un bel
commentino che non mi farebbe felice, di più! ^^
Detto
questo vi lascio...sperando di non ricevere troppe minacce di morte
per aver fatto lasciare Giusy e Guido XD
Capitolo 26 *** Capitolo 26: Alla luce del sole! ***
Capitolo
26: Alla luce del sole!
-COSA
STA SUCCEDENDO QUI?!?!-
Un
brivido lungo la schiena e io e Bruno smettemmo di baciarci.
Mi
voltai lentamente verso la voce e, a bordo piscina, trovai Jo, con le
nocche serrate e la faccia arrabbiata. Come se non bastasse, di
fianco a lui c'era Antonella, che ci guardava bellicosa più di
Jo.
-Jo...-
-Anto...-
-Sareste
così cortesi da uscire dall'acqua e darci qualche risposta?!-
anche Antonella si piantò a bordo piscina, incrociando le
braccia al petto.
Bruno
mi mise giù e mi strinse la mano, ma io la ritrassi subito,
guardando verso il basso.
Quello
che più temevo al mondo si era avverato...
Non
avevo tanta paura che lo scoprissero...ma COME lo avrebbero fatto...
Sapevo
che in quel momento Jo stava soffrendo più che mai...glie lo
leggevo dal tremolio delle mani strette a pugno.
Io
e Bruno ci incamminammo lentamente e uscimmo dalla piscina.
Io
avevo ancora lo sguardo basso...non riuscivo a guardarlo negli occhi.
-Credo
che ci dobbiate delle spiegazioni- continuò Antonella.
-Da
quanto tempo va avanti?- mi chiese semplicemente Jo.
Io
non gli risposi. La voce era andata a farsi benedire...
-Da
circa sei mesi- rispose Bruno per me, ma lo fece con quella
presunzione che a me dette fastidio.
Avevamo
sbagliato e lui non poteva rispondere come se avesse ragione.
-Sentimi
bene Patty, prima che spacchi la faccia qui al tuo ragazzo, credo sia
meglio se noi due andassimo a parlare da un'altra parte-
-Io
sono d'accordo con Jo. Bruno, dobbiamo parlare!-
Io
e Bruno ci guardammo, poi le due coppie si divisero: Bruno e
Antonella rimasero in piscina e io e Jo andammo nella mia stanza.
L'ora
della verità era finalmente giunta...
-Sei
mesi, Patty, sei mesi!...mi hai preso in giro per tutto questo
tempo!- tuonò Jo.
Non
l'avevo mai visto così. Aveva le nocche bianche e gli occhi
pieni di odio.
Mi
odiava...mi odiava tanto e io non lo volevo assolutamente...
-Mi
dispiace...-
-Ti
dispiace?!...le dispiace! Mi prendi per il culo per sei mesi e sei
solo capace di dirmi mi dispiace?!...con Bruno poi! Quante volte te
l'ho chiesto se eri ancora innamorata di lui!-
Le
sue parole mi colpivano come mille aghi incandescenti nel cuore.
Non
sapevo cosa rispondergli. Non sapevo come rispondergli.
Avevo
sbagliato...eppure non riuscivo a rinnegare il mio peccato.
Era
da stupida, da stronza, da puttana...ma io lo avrei rifatto altre
cento volte...io AMAVO il mio peccato...
Perciò
era per questo che non riuscivo a rispondergli.
Non
potevo discolparmi, non volevo.
Avrei
lasciato che tutta la sua furia si abbattesse su di me e io non avrei
fatto niente per fermarlo.
-Perchè
mi hai fatto questo?!-
-non
lo so...io non volevo farti soffrire ed è per questo che non
ti ho detto niente...-
-Non
mi hai detto che te la facevi con un altro sotto al mio naso per non
farmi soffrire?!...cosa credi che stia facendo adesso?!-
Sentivo
le lacrime pungermi gli occhi.
Ero
cattiva...cattiva...non meritavo niente...
-Quanto
sono stato stupido! Sei mesi e non mi sono accorto di niente! Sei
mesi nella stessa casa-
-Cosa
vuoi sentirti dire?...è stata anche colpa tua!-
Lui
esplose del tutto. Ok...forse non dovevo dirlo...
-Ah,
adesso è anche colpa mia?! Mi fai diventare un fottutissimo
cornuto e la colpa è mia?!...ma dove cazzo vivi!-
-non
parlare in questo modo con me!...la nostra storia era finita da
tempo!-
-E
questo sarebbe una scusa valida per farti un amante?!...potevi
dirmelo, cazzo, potevi dirmelo!-
-Tu
non mi avresti mai lasciato andare!-
-Ma
per che razza di mostro mi hai preso?!...ah, no scusa, il mostro qui
sei tu!-
-non
esagerare Jo...per favore...-
-Non
dovrei esagerare?!...ma cosa pretendevi, che ti facessi un
applauso?!-
-Io
non ti amo più!- gli urlai contro, in preda all'esasperazione
più totale.
-No
Patty- venne verso di me e mi afferrò bruscamente per le
braccia -sono io che non voglio più affianco a me una persona
tanto schifosa!...fai tanto la buona e virtuosa, ma tu fai schifo!
Sei una nullità!- detto questo mi spinse e io caddi
pesantemente sul letto.
Le
lacrime adesso uscivano a dirotto.
-Aspetta
Jo...- lo afferrai per un braccio -perdonami-
-Non
posso mai perdonarti e sai perchè?!...perchè sei solo
una PUTTANA!-
Detto
ciò, fece una cosa che non pensavo avrebbe mai potuto fare...
Mi
diede uno schiaffo...uno schiaffo che ebbe la capacità di
zittirmi e farmi accasciare sul letto.
Jo
non mi guardò nemmeno quando aprì la porta e scomparve
dalla stanza.
-Ma
come hai potuto?! Con che coraggio puoi tradire Antonella the best?!
Non c'è assolutamente niente meglio di me!...con quella papera
provinciale poi!-
-Non
chiamare Patty così!- mi infuriai io.
Come
avevo potuto amare tanto una persona così?
Cosa
avevo mai visto in lei?!
-Ma
davvero? Io la chiamo con il nome che merita-
Per
la prima volta vidi la grande cattiveria di cui era capace.
Non
che la vedessi per la prima volta, ma adesso la vedevo chiaramente
per quello che era...
pura
cattiveria...non era un modo per attirare l'attenzione, né per
mascherare qualcos'altro.
Antonella
era semplicemente CATTIVA.
-E
allora io come dovrei chiamare te?-
-Oh
caro mio, non sei proprio nella posizione per fare il moralista. Tu
mi hai tradito! Sapendo, soprattutto, in che stato ero! Ti avevo
chiesto di stare al mio fianco, ma niente! Tu ti vai a sbattere
quella peperella!-
-Insulta
me quanto vuoi, ma lascia stare lei!-
-Eccolo
il cavaliere dalla scintillante armatura! Ma non ti preoccupare, ne
ho per tutti e due!-
Antonella
si toccò vanitosamente i capelli, con noncuranza, come se
tutto quello doveva semplicemente...accadere?
-Non
era previsto- dissi semplicemente.
-Cosa?-
-Che
io non riuscissi a dimenticarla-
-Aspetta
un attimo!- venne verso di me, puntandomi minacciosa il dito contro.
-vuoi dire che per quattro anni io sono stata un ripiego?!...io?!
Antonella the best! La migliore!-
-Probabilmente
non dovrei dirlo a te, ma...io la amo. Ho sempre amato lei-
-Avevi
ragione. Non dovevi dirlo a me. Bhe...sappi una cosa: questa me la
pagherete, tu, ma soprattutto LEI!!-
Prima
che io potessi fermarla e chiederle cosa intendeva, uscii di corsa
dalla stanza, lasciandomi una strana sensazione dentro...
Stavo
rannicchiata sul mio letto da un'abbondante mezz'ora e le lacrime non
smettevano di uscire.
Il
labbro mi faceva tremendamente male...così come la mia anima.
Come
avevo potuto ferire in questo modo Jo?
Lui
mi aveva aiutato quando io ero troppo a pezzi anche per raccogliere i
cocci di me stessa...
E
io l'avevo ripagato così...
Eppure,
nemmeno in quell'istante, riuscivo a smettere di pensare a Bruno e a
quanto desiderassi trovarmi tra le sue braccia.
Tutto
mi appariva confuso...tutto sbagliato...ma nonostante questo non mi
importava...
Forse
perchè per la prima volta avevo la consapevolezza che avevo
fatto tutto quello per me e per quello che desideravo...forse perchè
per la prima volta ero ferita da me stessa e non dagli altri...
Affondai
ancora di più la testa nel cuscino, ma il flusso dei miei
pensieri continuava a scorrere, senza che io potessi fare niente per
bloccare tutto quello.
Avevo
rovinato tutto...ma la cosa che più mi faceva stare male era
che avevo rovinato la vita a ben 4 persone...
Prima
del mio arrivo tutti erano felici...mentre adesso i problemi erano
anche più grandi di noi...
Se
io non fossi mai tornata, tutti sarebbero stati più felici.
...Anzi...se
io non fossi mai arrivata a Buenos Aires la vita delle persone a cui
tenevo di più sarebbe stata sicuramente migliore...
Due
colpi secchi alla porta mi fecero tremare.
Non
volevo che nessuno mi vedesse in quello stato.
Tirai
velocemente su con il naso, asciugandomi alla meno peggio gli occhi e
affondai di nuovo nel cuscino.
-Avanti-
dissi, cercando di impormi un tono fermo.
-Patty...-
Ecco...la
mia solita fortuna...
Era
entrato la prima persona che non volevo mi vedesse così:
Bruno.
-Patty...-
ripetè e venne a sedersi sul letto, ma io ero di spalle.
-Ehi...-
-Patty,
ma che hai?-
-niente...che
dovrei avere-
-E
allora perchè non mi guardi?-
Perchè
momentaneamente faccio schifo!...ma di certo non potevo dirglielo!
-Patty!-
mi prese con forza per le spalle e tentò di voltarmi...inutili
i miei tentativi di sfuggirgli.
Quando
fui davanti a lui, feci di tutto per evitare di guardarlo.
-Sei
strana- mi mise due dita sotto al mento e mi costrinse a guarlo.
Stava per dire qualcosa, ma poi fisso il mio labbro pieno di sangue
secco, il livido sulla guancia e gli occhi rossi.
-è
stato lui?!- tuonò Bruno, ispezionandomi dappertutto.
-Bruno...per
favore...-
-Per
favore una mazza! Io gli spacco la testa appena lo vedo! Guarda che
ti ha fatto!-
-non
mi fai stare meglio così!-
Gli
leggevo preoccupazione e rabbia negli occhi...sapevo che se avesse
davvero incontrato Jo, gli avrebbe fatto male...
-Nessuno
deve osare toccarti!...soprattutto in questo modo!...e poi è
per lui che piangi?!-
Io
non gli risposi, mi limitai a tuffarmi tra le sue braccia.
Bruno
mi accolse sul suo petto forte e mi lascio piangere senza dirmi
niente...
-Odio
vederti così...- mi disse semplicemente, quando io mi calmai
un po'.
-è
tutta colpa mia...- dissi, tra i singhiozzi.
-colpa
tua cosa?-
-Se
io non fossi mai arrivata qui tutti sareste stati più felici!-
Lui
mi prese il viso a coppa e mi guardò diritto negli occhi.
-Ascoltami
bene: tu hai reso la mia vita degna di essere vissuta. Se tu non
fossi mai apparsa nella mia vita, sarei venuto a cercati perchè
mi sarebbe sempre mancato qualcosa!...tu sei la mia anima
gemella...tu cominci dove io finisco. Perciò non sparare
cazzate sul fatto che era meglio meglio se tu non fossi mai arrivata
qui, perchè tu hai reso le nostre vite più belle-
Le
sue parole mi scaldarono il cuore...
Come
si faceva a non amare una persona così?
-Adesso
dimmi una cosa tu...sei pentita di tutto questo?-
-Ma
cosa ti viene in mente?!- scattai io -non potrei mai pentirmi della
mia stessa vita!-
Lui
mi sorrise e si avvicinò a me, finchè i nostri visi
erano a pochi centimetri di distanza.
-ti
amo follemente Patricia Castro...noi due staremo insieme per sempre-
-Anche
io ti amo Bruno Molina...e me lo auguro-
Le
nostre labbra si avvicinarono del tutto e io tra le sue braccia,
trovai tutto il conforto di cui avevo bisogno.
Spazio
autrice:
Et
voilà il capitolo! XD
Questo
sicuramente è uno dei più tragici, ma almeno ha il
finale dolce!!
cosa
avrà in mente la nostra caaaara Antonellina?
Passo
subito a rispondere alle recensioni, perchè è successo
una mezza cosa a casa e non ho tanto tempo per chiacchierare qui con
voi!! ^^
Sweet_Honey:
ciao cara!...in questo capitolo ho deciso di non parlare di guido e
giusy, perchè ho deciso di dare una svolta decisiva alla
storia di bruno e patty: finalmente possono stare insieme alla luce
del sole!
Sana
e Akito: tesoroooo! Grazie mille per i complimenti che mi fai ogni
volta!^^
E
poi quella dell'altra sponda sei tu!! muahahahahah
Ho
letto che lascerai in sospeso la tua storia...mi dispiace
tanto...anche perchè a me piaceva tanto...spero la riprenderai
presto! Baciii
Girlstar:
guarda....ti do 10 per la filastrocca! XD ti devo dire la verità:
appena avevo cominciato a leggere non avevo capito che ero una
filastrocca, ma quando poi l'ho letta tutta, sono scoppiata a ridere!
Noooooo
il canada nooooooooooooo!!
In
questo capitolo sono stata brava e finalmente bruno e patty possono
stare insieme!!! elimina la prenotazione *____*
Ho
letto la tua storia e ho anche recensito!! ^^ baciiiii
Dolcissima77:
si, sono coppie che piacciono anche a me!! ^^
Ma
sono io che ti sto facendo innamorare di questa coppia?? *___*
Eh...mi
dispiace tanto farli lasciare...ma è questo che la mia mente
malata ha previsto per loro...
Grazie
mille per i complimenti e comunque io mi chiamo Clarissa ^^...tu?
Giulysister:
ciao cara! Grazie! Mi dispiace di aver aggiornato tardi...ma questo
per me è un momento davvero pieno di impegni...!!
-Ma
non posso fare niente per fermarti?!- implorai più che
chiedere, ma purtroppo temevo già di conoscere la risposta.
Gonzalo
scosse la testa, tenendosi il borsone tra le mani. -No...questa è
la soluzione migliore per tutti-
-Non
è vero!...questa non è una soluzione!-
-Si
invece. L'unico modo che io possa uscire da tutto ciò è
questa-
-Quindi
sei proprio sicuro...?-chiesi, con un filo di voce.
-Si
Giusy. Io me ne andrò in Spagna- dichiarò con voce
roca.
Qualche
giorno prima
-Patty...sento
che ho sbagliato tutto...- confessai alla mia migliore amica davanti
a una tazza di caffè.
-Parli
di Guido?-
-Già...ho
scelto la via più facile...non la più giusta o ovvia-
Ci
pensavo e ci ripensavo, ma purtroppo giungevo sempre alla stessa
conclusione: io ero una gran cogliona!!
Ancora
una volta ero fuggita da quello che provavo e da cosa rappresentava
Guido per me.
Lui
non sarebbe sempre stato lì ad aspettarmi, né tanto
meno avrebbe continuato a tollerare i miei sbalzi di umore.
Ma
perchè non facevo altro che ferirlo?
-Sei
sempre in tempo per rimediare- mi dice Patty, distogliendomi dai miei
pensieri.
-No,
Patty. Sono cinque anni che lui sopporta i miei alti e bassi, non
posso chiederglielo ancora-
-Se
una persona ama, aspetta per sempre. Prendi me e Bruno: dopo tutto
quello che era successo non c'era più la minima speranza di
tornare insieme. E invece!...mai dire mai nella vita!-
Bevvi
un sorso di caffè, perdendomi di nuovo nei miei pensieri.
Adesso
ne ero sicura più che mai: amavo Guido, era soltanto lui
quello che volevo...
Ma
come potevo pretendere che lui che lui mi perdonasse anche
quest'altro errore?
Io
avevo sempre pensato a ciò che era meglio per me, fingendo di
farlo per tutti, mentre Guido aveva agito sempre nel modo da farmi
meno male possibile...
Si
può essere più ciechi?
Si
può essere più vigliacchi?
Avevo
toccato vette inimmaginabili di codardia e adesso stavo pagando tutte
le conseguenze.
...Ma,
in fin dei conti, non avrei potuto fare niente...avrei ferito troppo
Gonzalo...
Ecco...l'ennesima
bugia raccontata per evitare di sbattere la testa...
-E
perchè mai dovrebbe aspettarmi ancora? Non ne vale la pena
Patty...-
-non
ne vale la pena? Per te? Per Guido?...penso ancora tu non ti renda
conto di chi stiamo parlando! Guido non si è stancato in
cinque anni, perchè dovrebbe farlo adesso?-
-Perchè
tutti hanno un limite...-
-Ma
tu non puoi evitare di provarci solo in base a delle congetture!...se
non ti muovi adesso, te ne pentirai per tutta la tua vita!- mi disse
lei...facendomi sentire ancora peggio!
-Non
lo so...mi sono stancata di essere sempre io quella che rovina
tutto...-
-No
tesoro...tu in questo momento sei semplicemente quella che si tira
indietro!-
Guardai
la mia migliore amica e capii che aveva ragione: io non avevo mai
lottato...ma adesso lo avrei fatto...per lui...ma soprattutto per me!
-Ehi
tesoro...a che pensi?- Bruno mi abbracciò da dietro, posando
un bacio sull'incavo del mio collo.
-A
Giusy...-
-Ti
ha detto qualcosa?-
-Scusami...è
che non vorrei parlare di questo con te...- dissi, voltandomi, ma
sempre stretta lui.
-E
perchè?- chiese un po' stizzito. -perchè sono il
fratello del ragazzo che per l'ennesima volta ha spezzato il cuore?-
Io
inarcai le sopracciglia. -Cosa vorresti dire con questo?-
-Semplicemente
quello che ho detto-
-Senti
Bruno, io voglio un gran bene a Gon, ma io preferirei che lei stesse
con Guido-
Bruno
si staccò da me, andando a sedersi su una sedia.
-E
perchè? Credi che mio fratello non sia alla sua altezza?!-
-Ma
cosa dici? Penso questo per il semplice fatto che lui è l'uomo
della sua vita. Ama e amerà per sempre solo Guido. È
inutile mettersi in mezzo-
-Mio
fratello non si è messo in mezzo, ha solo lottato per la
persona che amava-
-E
anche Guido lo ha fatto. Però per lui non va bene, però
per Gonzalo si perchè è tuo fratello-
Mi
faceva innervosire quel suo ragionamento.
Anche
lui sapeva che Guido era fatto apposta per lei e proprio Bruno mi
aveva confidato più volte che Giusy sarebbe dovuta stare con
Guido...adesso cosa gli prendeva?
-Non
ho detto questo, ma non puoi far passare mio fratello per il cattivo
della situazione, dal momento che quella che sbaglia sempre è
la tua amichetta- disse questo con tutta la cattiveria di cui era
capace, lasciandomi allibita.
-Bruno
ma che stai dicendo?...Gonzalo si merita la persona migliore del
mondo, ma quella persona non è Giusy. Dove sta il problema?-
-Non
mi sorprende il fatto che tu non mi capisca- sibilò freddo,
gelandomi con i suoi occhi verdi.
Ma
cosa gli era successo?
Perchè
mi trattava così?
-Spero
tu stia scherzando-
-Non
scherzo-
-Mi
reputi davvero una cretina?!-
-Non
ho detto questo- sibilò sempre nello stesso tono. -ho detto
semplicemente che non mi stupisce il fatto che tu non capisca queste
cose. Apri gli occhi! Non tutti sono perfetti come te! Smettila di
vivere nel tuo mondo irreale e comincia a guardarti intorno! Eppure
non sei più una bambina ingenua e piagnucolona!-
Gli
occhi mi si riempirono di lacrime.
Dove
era finito il mio Bruno?
Quello
non era lui...
Non
poteva pensare davvero quello che aveva detto...
Nello
stesso istante che finì di parlare, scosse la testa, come se
fosse all'improvviso tornato in sé, e subito corse verso di
me.
-Patty...-
-Non
dirmi queste cose...- mormorai con la voce roca. -Non mi trattare
male!-
spinsi
bruscamente la sua mano che tentò di afferrarmi e uscii da lì,
chiudendomi rumorosamente la porta alle spalle.
Mi
stavo spremendo le meningi da un'ora, ma le buone idee sembravano
avermi abbandonato del tutto.
Dovevo
escogitare qualcosa, altrimenti avrei perso Guido per sempre e questo
non me lo sarei mai perdonata.
Come
ero potuta essere così cieca? Come avevo potuto far tanto male
alla persona più importante della mia vita?
Capii
quanto ero stata stupida e quanto le mie debolezze avevano sempre
rovinato tutto...ma quella volta sarebbe stato diverso...non avrei
permesso a niente e a nessuno di mettersi tra di noi!
Due
colpi alla mia porta mi fecero distrarre e, con una grande tensione,
osservai Gonzalo entrare nella stanza.
-Che
devi dirmi?- l'ansia del tono mi fece capire fin da subito che sapeva
più o meno cosa dovevo dirgli.
In
quel momento, tutto il coraggio accumulato andò a farsi
benedire e prima di riuscire a parlare aprii la bocca diverse volte
senza emettere suono.
-Gon
senti...io ti voglio un gran bene e credimi, davvero, mi fa un male
incredibile doverti ferire sempre...ma non lo faccio volontariamente.
Avevo detto a te e Guido che non sarei stata la ragazza di nessuno
dei due, ma mi sono sbagliata...- respirai più profondamente.
-io lo amo...lo amo tanto...-
Gonzalo
chiuse gli occhi, ma li riaprì subito, con una triste
rassegnazione impressa in quelle pozze verdi.
Mi
odiavo in quel momento...lo stavo facendo soffrire, seppur lui non se
lo meritava affatto.
-Non
posso fare niente per far cambiare la tua scelta?-
-Temo
di no...-
-Ma
mi hai mai amato o mi hai semplicemente usato?-
-Non
ti ho usato-
-Ma
non mi hai nemmeno amato-
-Non
nel modo che intendi tu...-
Lui
scosse la testa, con un sorriso beffardo stampato in faccia. -sei
sempre stata brava ad uscirtene con le mani pulite-
-Lo
so che ho sbagliato con te...ma spero che un giorno mi perdonerai e
ritorneremo a essere amici...-
Il
suo sorrisetto divenne un ghigno. -Certo...ti perdonerò, un
giorno...ma non potremo mai più essere amici-
Mi
colpì una fitta al cuore. Immaginavo quelle parole, ma non
credevo mi avrebbero fatto così male...
-Pe...perchè?-
tentai di chiedere. Domanda stupida.
-Perchè
mi chiedi?...perchè io TI AMO Giusy e questo non potrà
mai cambiare. Non puoi chiedermi di diventare tuo amico, perchè
non lo sono mai stato...-
-Gon...-
-Non
dire niente...non c'è niente che tu possa dire o fare per
cambiare le cose. Ormai sono arrivato all'età veterana di ben
5 anni di amore non corrisposto e credo che devo cominciare a farmene
una ragione. Non architetterò strani trucchetti per farti
innamorare di me...ti lascio libera-
Queste
sue parole mi riempirono gli occhi di lacrime.
-Mi
dispiace...-
-Credo
che la cosa migliore per me adesso sia andarmene per un po' in
Spagna...-
Una
fitta al cuore mi colpì. Mi sentivo orrendamente in colpa.
-Ma
non posso fare niente per fermarti?!- implorai più che
chiedere, ma purtroppo temevo già di conoscere la risposta.
Gonzalo
scosse la testa, tenendosi il borsone tra le mani. -No...questa è
la soluzione migliore per tutti-
-Non
è vero!...questa non è una soluzione!-
-Si
invece. L'unico modo che io possa uscire da tutto ciò è
questa-
-Quindi
sei proprio sicuro...?-chiesi, con un filo di voce.
-Si
Giusy. Io me ne andrò in Spagna- dichiarò con voce
roca.
-Mi
dispiace così tanto...- mormorai ancora una volta, come un
disco rotto.
-Posso
chiederti un'ultima cosa?-
Annuii
e lui ricominciò a parlare.
-Un
ultimo bacio...-
-Gon
non credo...-
-Per
favore...-
Lo
guardai negli occhi. Nei suoi profondi occhi e mi dissi che dopotutto
un ultimo bacio non avrebbe fatto male a nessuno.
Lui
si avvicinò lentamente a me e con grande dolcezza posò
le sue labbra sulle mie.
Proprio
in quel momento, nella stanza entrò l'ultima persona che
avrebbe dovuto sapere di tutto quello.
-Ma
bravi! Se era questo quello che dovevi dirmi, potevi anche
risparmiarmelo!-
Mi
voltai nell'attimo esatto in cui Guido, in preda ad una grande
rabbia, si era lanciato fuori dalla stanza, imprecando anche in
aramaico.
Senza
pensare più a Gonzalo, uscii di corsa anche io dalla stanza e
cominciai ad inseguirlo.
-Guido!-
lo chiamavo ripetutamente, ma lui faceva finta di non sentirmi. Non
VOLEVA ascoltarmi.
Arrivammo
in giardino e con una grande pressione su me stessa, riuscii a
raggiungerlo e ad afferrarlo per un braccio.
-Guido!-
-Cosa
vuoi ancora da me Giusy?!- mi disse mentre si voltava. -Non ti è
già bastato rovinarmi la vita?!-
-Mi
sembra che la vita tu te la stia rovinando da sola, se mai tu l'abbia
fatto!-
-Sai
Giusy- cominciò a dirmi. -non so se l'amore che ho per te sia
un dono o una cazzo di maledizione!- finì, con tutta la
cattiveria di cui era capace.
Lo
fissai allibita e tutti i miei propositi di una felice
riconciliazione crollarono.
-Sei
un coglione Guido! Non capisci una mazza né di me né
della nostra situazione!-
-Ma
quale situazione Giusy? Qui c'è soltanto una ragazza a cui
piace fare il bello e il cattivo tempo e un ragazzo che l'ha sempre
assecondata come un povero scemo!...ma io ho finito Giusy! Stai con
Gonzalo o con chi cavolo ti pare!-
Strattonò
il mio braccio e si voltò per andarsene.
O
adesso o mai più.
-No,
Guido, la stupida sono io!...perchè sono innamorata
perdutamente di una testa di cazzo!- urlai.
Guido
si bloccò in mezzo al giardino, ma non si voltò.
-Sei
sicura al 100% questa volta? Sei convinta di volere me?-
-Mi
sono accorta che l'ho sapevo da sempre-
Guido
si voltò di poco, mi fissò per alcuni secondi e poi si
rigirò.
Il
mondo mi crollò addosso. Avevo tirato troppo la corda e si era
spezzata...lo avevo perso.
Contro
tutto ciò che avevo immaginato, lui si voltò e cominciò
a correre verso di me.
Mi
abbracciò e mi baciò con un tale impeto che quasi mi
fece male.
-Ti
amo...ti amo...ti amo!-
Mi
mormorò sulle labbra, a ogni intervallo dei nostri baci.
-Mai
più Guido...te lo giuro...-
-E
io ti giuro che non ti lascerò mai più andare...-
-Ti
amo...-
-Ti
amo...-
Si...in
quel momento...io...ero completa...
Stavo
seduta a bordo piscina, con i piedi nell'acqua e gli occhi rossi.
Avevo
smesso da poco di piangere per le cose che mi aveva detto Bruno, che
mi avevano colpito in modo incredibile.
Non
riuscivo a credere che mi avesse detto davvero quelle cose...o
semplicemente non riuscivo a credere che le pensasse sul serio.
Era
solo un cretino! Un cretino a basta.
Tirai
di nuovo su con il naso, sentendo dei passi dietro di me.
-Amore...-
-Non
mi chiamare amore- sibilai, con la voce ancora rotta dai residui di
pianto.
Bruno
si sedette di fianco a me e cercò di accarezzarmi il braccio.
-Non
mi toccare. Non mi devi toccare- dissi, ritraendo velocemente il
braccio.
Bruno
al mio fianco sospirò, chiedendomi di voltarmi almeno verso di
lui.
-Non
mi guardare con quegli occhi...-
-Ringrazia
Dio che ti guardo così, al momento è quella meno
disgustata che mi viene-
-Ti
prego scusami...non penso tutto quello che ho detto...-
ercando
di dirmi?-Hn- mi voltai di nuovo, posando gli occhi sull'acqua
tranquilla della piscina.
-Davvero...scusami...ho
sbagliato a dirti quelle cose...solo che ero preoccupato per mio
fratello...ti prego Patty...io ti amo-
-Non
puoi giustificare ogni cosa che dici con ti amo. Troppe volte hai
questi scatti. Non mi piacciono Bruno, non mi piacciono. Io con una
persona che mi tratta e considera meno di zero non ci voglio
stare...- dissi e scoppiai di nuovo a piangere.
Non
volevo che proprio in quel momento lui mi vedesse piangere.
Non
volevo dimostrarmi ancora una volta debole ai suoi occhi.
-Cosa
stai cercando di dirmi? Io non penso che tu sia meno di zero. Tu sei
il mio sole, la mia vita...-
-Già...hai
proprio un bel modo per dimostrarlo-
-Scusami...davvero...non
farei mai niente che ti possa far soffrire...preferirei morire mille
volte invece che farti male...-
Mi
voltai a guardarlo.
Aveva
QUEGLI OCCHI...quelli che mi facevano voglia di perdonargli tutto...
Vedevo
che era pentito...che si sentiva tremendamente in colpa...
-Davvero
non pensi tutto quello?-
-Sul
serio. Pensare quello di te è come se pensassi lo stesso di
me...-
Gli
sorrisi, con gli occhi ancora gonfi. -Devo avere un aspetto
orribile..-
-No
amore...sei semplicemente ancora più bella-
Mi
avvicinai timida a lui e lo baciai. Bruno ricambio il mio bacio e in
poco tempo lo approfondì.
-Che
ne dici di andare a farci un giro?- mi chiese, quando ci staccammo.
-Ok!-
Bruno
mi aiutò ad alzarmi e, mano nella mano, cominciammo a parlare
e a decidere cosa avremmo fatto quel pomeriggio.
Ancora
non potevo crederci...stavo con Guido...il mio Guido...
Ero
da sola in casa e tra meno di un'ora sarebbe venuto lui da me e
avremmo passato un bel pomeriggio insieme.
Uscii
dalla mia camera e, arrivata alle scale, trovai una spiacevole
sorpresa.
-Ma
brava puttanella da quattro soldi-
-E
tu cosa ci fai qui? Chi ti ha fatto entrare?!-
-Oh...questo
non importa...piuttosto...ti è piaciuto portarmi via il MIO
Guido eh?!-
-Alicia
non so di cosa tu stia parlando. Guido non è MAI stato tuo.
Eppure ti facevo una ragazza intelligente...ancora non hai capito che
stava con te solo per farmi ingelosire?-
Lei
si fece rossa di rabbia e venne verso di me.
Istintivamente
io feci un passo avanti e cominciammo a girare in tondo, come se
fossimo due predatori.
-Ripetilo
se ne hai il coraggio!Sei solo una gatta morta! Puttana!- mi urlò
contro.
-Puttana
a chi pazza squilibrata?! E adesso fuori da casa mia!!-
-Tu...insulsa
moretta! Io te la farò pagare! Io me lo riprenderò! Lui
è mio! Capito?! MIO!-
Ricordo
solo le sue braccia tese verso di me...poi...il buio...
Stavo
all'aeroporto, aspettando che il aereo arrivasse...che la mia vita
cambiasse...
Non
potevo credere che alla fine l'avevo persa per sempre...che aveva
scelto lui...
All'improvviso
il cellulare nella mia tasca vibrò.
-Pronto?-
-Gon...-
fece la voce preoccupata di mio fratello dall'altro capo del
telefono.
-Ehi...scusami
se ti ho salutato così male...-
-Non
ti ho chiamato per questo...devi tornare Gonza...subito...-
-No
Bruno...non posso tornare...sai perchè me ne sono andato-
-Sicuro
che non vuoi tornare?-
-Sicuro-
-Nemmeno
se ti dicessi che Giusy è in coma...?-
-COSA?!
Spazio
autrice:
Mamma
mia che capitolo pieno di emozioni! o...almeno spero! XD
Povera
Giusy...non le va mai niente bene...mi sento davvero cattiva...ogni
volta mi accanisco su di lei!
Mie
adorate fanciulle passo subito a rispondervi, anche perchè ho
davvero poco tempo!
Girlstar:
come vedi sono tornati insieme...ma poi...lei è in coma!!
mamma mia! Non ne fanno una giusta questi ragazzi! U.U
E
dopo quest'ultima rivelazione, spero tanto che tu non decida di
mandarmi in un posto ancora più lontano...il Tibet per
esempio! Sarebbe una vera tragedia!
Continuerò
sempre a seguirti, don't worry! Mi piace la tua storia!
Cominque
filastrocca troppo carina! Mi hai rilassato in una giornata alquanto
pesante! Baciii!
Dolcissima77:
in questo capitolo, per fortuna, Jo non c'è proprio!
Comunque
è un bel nome Benedetta!
Spero
che questo capitolo ti piaccia lo stesso e scusami per la misera
risposta, solo che sto in um momento un po' brutto...baci!!
Sana
e Akito: ehi tesoro! Ma che fine hai fatto?! Non cara, io ho ben
altri gusti, mi dispiace! Hihihi
Hai
visto che bella svolta? Giusy con Guido e Giusy in coma! Comincio a
pensare che si portano sfiga a vicenda!
Non
preoccuparti per la tua storia! Continuerò sempre a
seguirti!!! baci tesorooo!!!
Sweet_Honey:
eh già...è stato proprio un cafone! In questo capitolo
ho preferito lasciare più spazio a Giusy e Guido, anche perchè
adesso siamo a un buon punto della storia!! ^^
GiulySister:
ciao cara! Grazie mille! Scusami se ho aggiornato così
tardi...ma ho avuto così tanti problemi e impegni che non ho
potuto fare altrimenti!!! baciiiii!!!
Mileybest:
Oooooooh ma che bello! Una nuova lettrice!! ^^
Grazie
mille per tutti i magnifici c
omplimenti!
Mi riempie davvero il cuore sapere che la storia piace così
tanto da farti appassionare a questa coppia! Ti devo dire la verità:
non avrei mai pensato che la mia storia avrebbe riscosso tanti
commenti positivi!! ne sono piacevolmente colpita! Grazie mille!
Per
quanto riguarda le voci, brava! Molto brava! Sei stata molto
perspicace a ricordarti di quel particolare! Tienile ben a mente, mi
raccomando!
Capitolo 28 *** Capitolo 28: Ho capito di amarti mille volte più dell'infinito ***
Capitolo
28: Ho capito di amarti mille volte più dell'infinito
Arrivammo
in quel momento nella sala d'attesa dell'ospedale e trovammo Guido
seduto su una delle anonime sedie con la faccia calcata tra le mani.
-Guido!-
Quando
mi sentì, alzò di poco la testa, guardandomi con gli
occhi rossi e il viso stremato.
Di
certo non era un buon segno...
-Ragazzi...-
mormorò lui, mentre ci guardava prendere posto.
Io
avevo la mano stretta in quella di Bruno, mentre Matias cercava di
consolare Tamara e Fabio si era seduto poco lontano da noi, vicino ad
Antonella, che guardava me e Bruno con occhi pieni di odio.
Sinceramente
in quel momento non mi interessava granchè...avevo paura per
la mia migliore amica...avevo paura che non l'avrei più
rivista...
-Hai
parlato con un medico?- chiese Matias, abbracciando Tamy.
-Si...ma
non ha saputo dirmi niente...-
-Ma
come è successo?- Tamara riusciva a stento a parlare tra i
singhiozzi.
-Ma
non lo so...noi avevamo un appuntamento...sono tornato a casa perchè
aveva un bel po' di ritardo e quando sono entrato, l'ho trovata priva
di sensi ai piedi della scala- Guido si passò una mano sugli
occhi, sospirando pesantemente.
-Quindi
è caduta da sola...- sussurrai, stringendomi di più a
Bruno.
-Cosa
intendi?-
-Che
forse l'hanno spinta...ma è solo una supposizione stupida...-
-Ma
anche se la prendessimo in considerazione...chi?- fece Bruno.
-Qualcuno
che potrebbe avercela seriamente con mia sorella- disse Matias, già
con un sospetto nella testa.
-Tzè...il
capo sarebbe molto vasto...-
-Antonella
non mi sembra il momento!...se sei venuta qui con il tuo solito
intento, puoi anche andartene- Tamara si era staccata da Matias e ora
guardava Antonella con molto astio.
-Hn-
-Lascia
stare Tamy...ce l'ha con noi- dissi io. Non avevo voglia di discutere
anche quella sera...adesso eravamo tutti lì per Giusy e non
era proprio il momento di ricordare ad Antonella le buone maniere.
-Perchè
mai dovrei avercela con voi?!-
-Antonella
basta!- tuonò anche Fabio, che senza essere notato, guardava
Tamara di sottecchi.
-Ragazzi
secondo me è una possibilità assurda! Chi potrebbe
essere così cattivo da farle del male seriamente?- fece Bruno.
In
effetti era un'ipotesi più che assurda...
Nessuno
poteva essere così cattivo...nessuno poteva mettere così
a rischio la vita di una persona...
Già...perchè
Giusy stava rischiando la vita in quella camera di ospedale e
dovevamo ritenerci fortunati che non era morta sul colpo.
-Hai
ragione...- concordò a mezza voce Guido.
Tra
di noi calò il silenzio, interrotto ogni tanto solo dai
sospiri di guido e dai singhiozzi di Tamara.
Io
cercavo di farmi forza...ma i minuti passavano inesorabili...e più
passavano e più lasciavano su di me sentimenti tanto negativi
che il cuore mi si appesantiva e sembrava quasi spaccarsi...
Nascosi
il viso nell'incavo della spalla di Bruno e solo allora mi lasciai
trasportare da tutta la tristezza che provavo e cominciai a piangere.
-Patty...non
ti preoccupare...tutto si risolverà per il meglio...-
Bruno
cercava di rassicurarmi, ma io non gli credevo...
Avevamo
attraversato tanti momenti brutti, ma qualcosa dentro di me mi diceva
che quello era diverso...che le cose non si sarebbero aggiustate
tanto presto...
-Non
ce la faccio più ad aspettare così! Sono pur sempre suo
fratello!- Matias si alzò, lasciando Tamara che intanto si era
un po' calmata, e cominciò a cercare disperato un medico.
Guido
non si mosse nemmeno dalla sua posizione, mentre Fabio si alzò
e si diresse verso l'amico.
Gli
mormorò qualcosa all'orecchio e poi si abbracciarono. Vennero
di nuovo a sedersi e Matias sembrò più calmo. Mentre
andava a sedersi lo guardai negli occhi e vi lessi i miei stessi
sentimenti.
Proprio
in quel momento, si avvicinò a noi un medico, sulla
cinquantina e con pochi capelli.
Teneva
tra le mani una cartella e ci osservava sopra ai suoi occhialetti.
-Siete
qui per Josefina Beltran?-
-Si!-
Tutti
scattammo in piedi, con il fiato sospeso e il cuore bloccato.
-Chi
è il parente più prossimo?-
-Io,
sono il fratello-
-Bene...può
seguirmi?-
-Noi
tutti viviamo con lei e io sono il suo fidanzato, credo che meritiamo
tutti di sentire come sta-
Fu
come se Guido si fosse risvegliato da uno stato di trans...fino a
quel momento ripeteva la azioni meccanicamente e sembrava non essersi
nemmeno accorto veramente dell'arrivo del medico.
Quando
poi quest'ultimo vide la nostra determinazione, sospirò e
cominciò a parlare.
-La
paziente ha riportato un trauma cranico e diverse fratture alle
costole e in altri punti, ma ci preoccupa di più sono le
pesanti fratture ad entrambe le gambe...quelle sono molto
rischiose...-
-Cosa
ci sta dicendo dottore?-
-Che
se anche la paziente dovesse svegliarsi dallo stato in cui è
caduta, ci sono basse possibilità che possa ritornare a
camminare...-
Il
mondo mi crollò addosso.
Le
gambe mi cedettero e non caddi solo perchè dietro di me trovai
il petto forte di Bruno.
Non
poteva essere...non riuscivo a crederlo...non volevo crederlo!!
C'era
anche la possibilità che lei non si svegliasse?!
Volevo
urlare, dimenarmi e piangere, ma non potevo farlo, perchè
dovevo essere forte per guido, per Matias, ma soprattutto per
Giusy...
Guido
appoggiò una mano sulla spalla di Fabio, che, girandosi
prontamente, riuscì ad afferrarlo in tempo.
Tamara
ricominciò a piangere e si strinse di nuovo a Matias, che
asseriva a qualcosa che diceva il medico, ma nessuno di noi lo stava
ascoltando davvero.
Anche
Antonella sembrò soffrire un po', perchè abbassò
la testa e guardò il vuoto.
Quando
il medico se ne andò. Io strinsi di più la mano di
Bruno e subito ritrovai la sua stretta rassicurante.
Mi
voltai, immergendomi nel suo caldo abbraccio e piansi a dirotto.
-Amore...shh...andrà
tutto bene...ti prego, non fare così...-
Sentivo
che anche lui cercava di essere forte, ma la nota roca si sentiva
anche nella sua voce.
-Se
Giusy non si risvegliasse più io...io...-
La
frase venne spezzata dai singhiozzi, venne spezzata dalla stretta di
Bruno, venne spezzata dalla paura.
Un
lampo nella mia testa.
Guido!
Mi
voltai e lo cercai con lo sguardo.
Lo
trovai seduto su una sedia, insieme a Matias e Fabio, con le mani
tra i capelli lisci e gli occhi rossi e gonfi.
Si
erano appena ritrovati...non era giusto che dovessero perdersi di
nuovo...
-Ragazzi
cosa cazzo è successo!-
Proprio
in quel momento arrivò Gonzalo e la sua agitazione crebbe
ancora di più vedendoci in quella valle di lacrime.
Lasciò
cadere il pesante borsone e venne verso me e Bruno.
-Tu
cosa ci fai qui! Vattene! Te ne devi andare!- urlò Guido,
alzandosi, ma venne prontamente riportato a sedersi da Fabio.
-Ma
vaffanculo Guido! Io ho lo stesso tuo diritto di stare qui!-
-Guido,
Gonzalo ha ragione...anche lui vuole bene a Giusy ed ha il diritto di
stare qui...- Tamara parlò con voce strozzata, ma che non
ammetteva repliche.
Guido
parve accettare quelle parole e distolse lo sguardo da Gonzalo.
-Allora?
Cosa è successo?!-
Quando
io gli raccontai tutto...tutto quello che aveva detto il medico,
anche Gonzalo si portò le mani nei capelli ricci e imprecò
a bassa voce.
Quando
riportò lo sguardo su di noi, un velo di lacrime velava anche
i suoi occhi.
-No...non
può essere vero...non a lei...!-
-Ragazzi...io
vado a prendere un caffè...lo volete anche voi?-
Quella
richiesta venne dalla persona più improbabile: Antonella.
-Si,
grazie- io fui la prima a rispondere.
Quando
anche tutti gli altri diedero il loro assenso, lei si avviò.
-Aspetta,
vengo con te!- anche Tamara la seguì.
-andiamo
a sederci?- mormorai a Bruno.
-Certo...-
Prendemmo
posto su una delle sedie e io sospirai ancora.
Quella
sarebbe stata la nottata più lunga della mia vita...
Tre
mesi...
Erano
passati tre mesi e la mia Giusy ancora non si era risvegliata...
Ma
io non volevo perdere la speranza...non volevo pensare che lei non si
sarebbe più risvegliata.
Avrebbe
fatto parte della mia vita per sempre, e se questo significava
osservarla per ore mentre era in coma per tutti i giorni della mia
vita...bhe...l'avrei fatto.
Non
avevo mai amato prima di lei e di certo non lo avrei mai più
fatto dopo.
Lei
era la mia altra metà...il mio altro pezzo di mela...
Stavo
seduto nella sala d'attesa del ben noto ospedale e aspettavo che
arrivasse l'orario delle visite, per vederla finalmente...
Da
tre mesi a questa parte le mie giornate passavano così...andavo
da lei e cominciavo a parlare, a parlare...mi sentivo uno stupido, ma
avevo letto da qualche parte che questo poteva aiutare le persone a
svegliarsi dal coma...
Ma,
in fondo, quando (e se) si fosse svegliata, la sorte non sarebbe
stata migliore...molto probabilmente non avrebbe più
camminato...
A
me, però, questo non importava...l'importante era tenerla di
nuovo tra le braccia, con o senza l'uso delle gambe...
L'avrei
amata lo stesso...l'avrei amata anche senza gambe, senza braccia,
senza capelli...perchè io avrei amato semplicemente
lei...avrei continuato ad amare il modo in cui mi sentivo quando
stavo con lei...
Scattarono
le cinque e la porta venne subito aperta.
Io
mi incamminai per il lungo corridoio e entrai nella sua stanza.
Come
ogni volta che vi entravo, anche quella mi sentii stringere il cuore.
Vederla
lì...in quel letto...immobile e piena di tubi...
Volevo
starci io al posto suo...desideravo disperatamente che lei stesse
bene...
Presi
una sedia e mi misi accanto a lei, le presi la mano e cominciai a
parlare...
-Ciao
amore mio...e già...sono ancora qui! A quanto pare nemmeno in
coma riesci a liberarti di me...! ma quando hai intenzione di
svegliarti? Qui ti stiamo aspettando tutti...Tamara non fa altro che
piangere...Patty è in stato vegetativo...Matias è a
pezzi e io...amore mio io non riesco a stare senza di te. Non riesco
a passare le mie giornate senza vederti ridere, senza poterti
abbracciare, senza poter sentire il calore delle tue labbra. Fino a
poco tempo fa credevo che non sarei mai riuscito ad amarti di più
rispetto a quanto facevo, perchè nessun uomo avrebbe mai
potuto amare tanto una donna, ma mi sono dovuto ricredere...adesso ho
capito di amarti mille volte più dell'infinito...ho
realizzato che tutta la mia vita è un grosso baratro di
infelicità ed errori se tu non sei con me...non sei la ragione
della mia vita, tu SEI la mia vita...- risi -hai visto quanto mi hai
fatto diventare smielato?...tutto questo per colpa tua!- le
accarezzai una mano e mi avvicinai a lei, fino ad arrivare a due
centimetri dalla sua faccia -non so se mai ricorderai quello che sto
per dirti adesso, molto probabilmente no, ma tanto da sveglia io te
lo chiederò di nuovo...- cominciai a piangere, un pianto
silenzioso...-sposami amore mio..sposami...voglio passare tutto il
resto della mia vita con te...ti prego, apri gli occhi e dimmi di
si...dimmi che mi vuoi sposare...-
Annullai
la piccola distanza tra di noi e la baciai dolcemente.
Proprio
in quel momento accadde quello che per me, fu il momento più
bello di tutti.
Lei
si mosse e strinse impercettibilmente la mia mano.
Mi
staccai subito da lei, giusto in tempo per vedere i suoi occhi semi
aperti.
-Guido...-
fu un sussurro. Un sussurro che mi aveva ridato la vita.
-Ti
sei svegliata! Amore mio ti sei svegliata! Aspetta un attimo!-
Corsi
fuori dalla stanza, cercando disperatamente un medico. Quando trovai
quello che aveva seguito il caso di Giusy, lo spinsi quasi fino alla
sua stanza.
Mentre
lui cominciò a visitarla, io presi il mio cellulare e chiamai
Patty, raccomandandomi con lei che avvertisse tutti.
Posai
il cellulare e ancora tutto euforico mi diressi al suo capezzale.
Ero
troppo contento. Troppo...
Oddio
si era svegliata! Lei era tornata da me!
-Dottore..io...io
non sento le mie gambe...!-
A
quelle parole, ripiombai di nuovo nella realtà.
I
miei occhi si incupirono e mi avvicinai di più a lei,
prendendole la mano.
Chiesi
al dottore che fossi io a spiegarle tutto e lui acconsentì.
Mentre
le raccontavo tutto, lei scuoteva la testa e quando finii di parlare,
cominciò a piangere disperatamente.
-NO!
NON PUO' ESSERE VERO! NO! TUTTA PER COLPA SUA! PER COLPA SUA! TI
PREGO, GUIDO, DIMMI CHE NON E' VERO! DIMMI CHE GUARIRO'!-
Sembrava
come impazzita, ma le sua parole non mi sfuggirono.
-Giusy
colpa di chi? Di cosa stai parlando?-
-Scusi,
ma sono io il medico qui, e se non vuole uscire dalla stanza, è
meglio che si calmi, sia lei che la paziente-
Restammo
in silenzio per i restanti dieci minuti e quando il medico lasciò
la stanza, ero intenzionato a riprendere quella discussione.
-Allora?!-
-Allora
cosa...-
-di
cosa stavi parlano?-
-Di
niente...ormai non ha più importanza...lei ha vinto...-
-Giusy
di chi stai parlando?-
-Di...-
-GIUSY!-
tutti
quanto entrarono quasi di corsa nella stanza e Tamara e Patty si
lanciarono nel vero senso della parola addosso a Giusy.
-Ragazze
così non respiro!-
-Oh
Giusy! Come sono felice! Abbiamo avuto tanta paura!-
-Ragazzi
non vorrei interrompere questa felice riconciliazione, ma io stavo
facendo un discorso con Giusy-
-Cioè?-
-Guido...davvero...non
ha più importanza-
-Si
che ne ha!-
-Ma
di cosa state parlando?!-
-Vorrei
saperlo anche io!- dissi, guardando Giusy.
-Ok,
te lo dirò, ma tutti voi dovete promettermi che non farete
pazzie...-
-Giusy,
parla!- la incitai.
-Promettete!-
-Lo
promettiamo!- mormorammo tutti.
-Ok...-
prese un grande respiro -io non sono caduta dalla scale...mi...mi ha
spinta...mi ha spinta Alicia-
COSA?!
Spazio
autrice:
Caspita!
Ragazze scusatemi...scusatemi davvero!
Ma
questo è stato il primo momento in cui ho avuto tempo per
aggiornare!
Ho
passato un periodo davvero brutto...mio zio si è operato al
cuore e l'operazione non è che è andata proprio
bene...perciò capirete che non avevo tutta questa voglia di
mettermi a pensare al continuo della storia...
Ma
per fortuna adesso sta bene e mi sono concessa cinque minuti per
riordinarmi le idee e rieccomi qui a scrivere!! ^^
_Tokidoki_:
ciao cara! Bhe...questa volta mi sono assentata io per tanto tempo,
quindi tu sei completamente perdonata! U.U
Lo
so...è stata una cattiveria far finire Giusy in coma, ma come
hai visto lei non ha perso la memoria! In realtà non pensavo
di farlo...mi era venuta l'idea di farla cadere dalla scale, ma non
avevo minimamente pensato alle conseguenze!
Baciii!!
Dolcissima77:
ciao! Come vedi, però, una delle coppie più belle è
ritornata insieme! Visto che romantico Guido? ^///^
Grazie
mille per il complimento! Spero ti piaccia anche questo capitolo!
Baciii!!
Alexiel94:
muahaahahah ciao lettrice che non ha mai voglia di recensire XD!
Ma
non ti preoccupare, davvero! Il fatto che tu mi lasci anche poche
parole a me va bene, perchè significa che anche se ti scocci
da morire a farlo, me lo lasci lo stesso un commentino! ^^
Cosa
che mi fa sempre molto piacere! Alla prossima!!
Girlstar:
noooooooooooooooooo ti prego! Non mandarmi a timbuctù (non ho
idea se si scriva così!)!!
Li
ho fatti tornare insieme! E Guido è stato anche così
dolce! Dai suuu non fare la cattiva! A questo punto era meglio il
Canada! E poi morirei in tutto quel polistirolo!
Me
sta sdraiata a terra con un gocciolone sulla testa!
Tesoro
grazie mille per tutti i complimenti! E scusami per aver aggiornato
così tardi! Baciii!
Sana
e Akito: ehi tesoroooooo!!!!
come
sono andati gli esami? Sicuramente bene!
Giusy
non ha perso la memoria! Come ha detto qualcuno, troppo scontato!
Siete arrivate in molte a questa conclusione e non avrei avuto più
l'effetto sorpresa!
In
che senso con me non si sa mai?! Che vuoi dire?! Tzè!
Ahahahahaah
Baci
tesoroooo!!
Miraclegirl:
ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooo!!! oddio non ci speravo più
a leggere una tua recensione! Quanto mi sei mancata!
Ma
che grazie a me! Grazie a te per tutte le parole belle che mi dici!
Mi metti davvero in imbarazzo! XD
Cominciare
a recensire da tutti i capitoli vecchi, è stata davvero una
cosa troppo carina e tenera! Non me lo sai mai aspettata! Quando ho
letto tutte le tue nuove recensioni, sembravo una scema, ridevo da
sola davanti al pc! XD
Sono
contenta che tu non ti sia dimenticata di me! Ma sapevo che avevi un
impegno moooolto più importante che leggere i miei capitoli e
quindi mi limitavo a sperare di risentirti!
Io
sono venuta in sicilia a marzo e mi sarebbe davvero piaciuto
conoscerti di persona!
Senti,
mi hai quasi fatto piangere! *___*
Mi
hai detto delle cose bellissime!
Il
fatto che leggi la mia storia a tua figlia mi riempie di orgoglio, ma
la cosa che mi è arrivata davvero al cuore è stata la
frase “tu sei un po' come una sorella per me, magari presto o
tardi ti farò vedere la tua nipotina!!”.
Te
lo giuro, mi hai spiazzato! Non puoi immaginare come mi abbia fatto
sentire questa frase!
Grazie
mille! Perchè con te non ho “acquistato” una
lettrice, ma ho conosciuto una grande persona!
Baciiiii!!
<3
Bhe
ragazze...non mi resta che lasciarvi...anche perchè sono le
0.22 e ho un po' di sonno! Domani mi aspetta una giornata
all'acquario!
Capitolo 29 *** Capitolo 29: Una storia già scritta ***
Capitolo
29: Una storia già scritta
-Ragazzi
non vorrei interrompere questa felice riconciliazione, ma io stavo
facendo un discorso con Giusy-
-Cioè?-
-Guido...davvero...non
ha più importanza-
-Si
che ne ha!-
-Ma
di cosa state parlando?!-
-Vorrei
saperlo anche io!- dissi, guardando Giusy.
-Ok,
te lo dirò, ma tutti voi dovete promettermi che non farete
pazzie...-
-Giusy,
parla!- la incitai.
-Promettete!-
-Lo
promettiamo!- mormorammo tutti.
-Ok...-
prese un grande respiro -io non sono caduta dalla scale...mi...mi ha
spinta...mi ha spinta Alicia-
Le
reazioni di tutti non tardarono ad arrivare...
Guido
si sedette sulla sedia più vicina, passandosi una mano sul
mento. Avrei pagato oro per sapere i suoi pensieri.
Patty
si era voltata verso Bruno, che la guardava in modo interrogativo.
Fabio
aveva sgranato gli occhi e aveva afferrato di forza la sorella per il
braccio, ringhiandole qualcosa all'orecchio. Antonella, però,
si staccò bruscamente, mormorando un “non lo farei mai”
indignata.
Matias
si era seduto affianco a Guido e parlavano fitto fitto, senza che io
potessi captare una sola parola.
Infine,
Tamara si era seduta sul mio lettino, accarezzandomi la caviglia.
Guardai
distratta fuori dalla finestra, arrabbiata con me stessa.
Non
dovevo dirlo...ero stata una stupida...l'ennesimo errore nell'album
della mia vita...
O
forse avrei fatto ancora peggio a tacere...Guido l'avrebbe scoperto
lo stesso e saremmo arrivati ad una conclusione ancora più
drastica.
Avevo
fatto la cosa giusta a dire la verità, ma allora perchè
mi sentivo così in colpa?
Eppure
la colpa non era mia...era di quella serpe che faceva di tutto pur di
rovinarci la vita...
-Ma
perchè?- fece Tamara.
-Secondo
te perchè?!- disse Antonella, con un tono a metà tra
l'ironico e il derisorio -perchè Giusy ha qualcosa che lei
considera suo. Lei rivuole Guido-
-”te
la farò pagare! Io me lo riprenderò! Lui è mio!
Capito?! MIO!”- ripetei, quasi meccanicamente.
-Cosa?-
-È
quello che mi ha detto prima di spingermi...-
Solo
dopo mi morsi la lingua.
Ero
sempre stata una chiacchierona, ma quello proprio non dovevo dirlo.
-Io
l'ho sempre detto che quella era una pazza...- disse Patty, come se
seguisse un pensiero suo.
-Altro
che pazza...questa è da rinchiudere proprio...-le diede man
forte Bruno.
-Ma
non possiamo restarcene con le mani in mano, va denunciata!- sbottò
anche Tamara.
-Ma
che denunciata...non mi va di dover affrontare anche questo...voglio
solo cancellarla dalla mia vita-
-è
proprio vero: le popolari sprizzano stupidità da tutti i
pori!- avrei preso davvero a pugni Antonella se avessi potuto!
-svegliati! Ti rendi conto che forse non potrai più ritornare
a camminare?!...altro che fagliela pagare! Dovresti ricompensarla con
la stessa moneta!-
-E
le divine sprizzano follia da tutti i pori!...ma ti pare che andiamo
a menarla?!- disse Patty, portandosi le mani ai fianchi.
-Ragazzi
la decisione spetta a me, e io non voglio fare nulla!- sbottai.
-Giusy
ma non è detto che quello che è accaduto una volta, non
possa ripetersi!...lei non ti lascerà mai in pace! Almeno
finchè non otterrà quello che vuole...e tu sei disposta
a perdere Guido?-
-No,
ma...-
-Guido,
aspetta!- le mie parole furono bloccate dalla voce allarmata di mio
fratello Matias.
I
miei peggiori sospetti si stavano concretizzando.
Guido
era scattato dalla sedia e, livido in volto, come mai l'avevo visto,
si lanciò fuori dalla stanza.
-Guido!-
urlai anche io.
I
miei occhi si riempirono di lacrime, ma cercai di trattenerle alla
meno peggio. -andate tutti via...- mormorai, affondando con il viso
tra i cuscini.
-Ma
Giusy...- cercò di protestare Patty.
-Ragazzi...per
favore...-
-Non
ti vogliamo lasciare sola!- fece anche Tamara.
-ANDATE
VIA!- questa volta urlai. Non volevo stare con nessuno. Non volevo
vedere nessuno.
Al
mio urlo strozzato, tutti uscirono dalla stanza, mentre io davo
libero sfogo alle lacrime.
Una
sola domanda mi frullava nella testa:
Ma
perchè mi ero risvegliata?!
Mi
precipitai fuori dalla stanza, con una rabbia dentro che non avevo
mai provato in tutta la mia vita.
Alicia
l'aveva scaraventata dalle scale?!
Ma
cosa era saltata in mente a quella pazza sclerotica?!
Ero
sempre stato il tipo di persona che non provava odio per nessuno, ma
lei aveva superato ogni limite.
Quella
volta l'aveva fatta davvero grossa e io non avrei tollerato più
i suoi attacchi gelosia-possessività convulsivi.
Andavano
più o meno bene le telefonate in cui lei non parlava, ma
quello no!
Non
poteva far del male a Giusy...
E
anche questa volta era stata colpa mia...non ero riuscito a
proteggerla come avrei dovuto...ero un fallimento su tutti i fronti.
...Non
ero all'altezza di stare con lei...ma avrei fatto di tutto pur di
diventarlo!
Lei
avrebbe subito di nuovo dei danni gravi...e come sempre a farle del
male era i miei errori...
Errori
che questa volta si erano concretizzati in qualcuno, che speravo
potesse sostituire lei che non poteva
esserlo.
Soltanto
fuori dall'ospedale mi resi conto di non avere una meta.
Dove
l'avrei trovata?
Di
scatto presi il cellulare e di fretta composi il suo numero.
Dopo
alcuni squilli a vuoto, finalmente la sua voce, che ormai mi era
diventata odiosa anche a sentirla, mi colpi le orecchie.
-Guido...amore...-
Ignorai
volutamente quell'amore -dove sei?-
-Perchè...?-
-Dimmelo
e basta, dannazione!-
-Sono
a...casa-
-Sto
arrivando- non aspettai nemmeno che lei mi rispondesse e riattaccai
subito, cominciando a correre verso casa sua.
Per
fortuna l'ospedale si trovava abbastanza vicino, infatti arrivai lì
in poco tempo.
Arrivato
alla sua porta cominciai a bussare furiosamente.
Che
volesse evitare di aprirmi?
-Alicia
se non apri immediatamente butto giù la porta!...e sai che lo
farò!-
Un
attimo dopo la porta si spalancò, rivelando un'Alicia a dir
poco strana: aveva gli occhi gonfi e i capelli arruffati.
Il
ritratto della felicità...mi ritrovai a pensare.
Abbassò
lo sguardo, scostandomi per farmi entrare.
Richiusi
la porta alle mie spalle, con un'incredibile voglia di vendicarmi.
-Guido...cosa...-
Non
la lasciai nemmeno finire, che la inchiodai al muro, serrandole una
mano sulla gola, ma senza stringerla davvero.
-Cosa...pensavi...di...ottenere?-
Parlavo
piano...avevo paura anche io di me stesso...non mi riconoscevo...
-E
c'è bisogno di chiederlo?...voglio che tutto ritorni come
prima...-
-Non
c'è mai stato un prima...c'è sempre stata solo
Giusy...-
-Non
è vero!- riprese a piangere -capivo che mi amavi dal modo in
cui mi abbracciavi e baciavi!-
Ghignai
-...ti darò una notizia Alicia...- mi avvicinai al suo
orecchio -ogni volta che ti
baciavo...immaginavo ci fosse lei al posto tuo-
Freddo
e cattivo. Diretto e inarrestabile.
Lei
sgranò gli occhi, cominciando a divincolarsi.
-Stai
mentendo! Stai mentendo!...cos'ha lei che io non ho?!-
-E
vuoi anche saperlo?!...lei è la persona che ho scelto...lei è
la persona che amo!...tu non hai niente di lei! NIENTE!-
Alicia
continuava ancora a piangere, ma smise di dimenarsi.
Lo
leggeva.
Leggeva
nei miei occhi tutta la mia rabbia...il mio odio per lei.
-Ma
perchè...era destino per noi stare insieme...-
-è
qui che ti sbagli...sei stata tu ad intrometterti in una storia già
scritta-
-No...no...-
-Tu
sei una pazza...una pazza pericolosa! Ma ti rendi conto?! L'hai
scaraventata giù da una scala! Poteva morire!- le urlai.
-Si!
Era questo che doveva fare! DOVEVA MORIRE! LEI HA ROVINATO TUTTO! IO
TI AMO!-
-Ma
ti rendi conto che non c'era niente da rovinare?! Dici di amarmi, ma
chi ama non si comporta così!...se tu mi amassi davvero,
avresti capito che cercare di far del male a lei, è come
uccidere me!...tu non ami Alicia, tu non ami!-
-Non
dirmi così...non farlo...-
-Ma
davvero?! Se davvero mi amassi, mi lasceresti andare! Emi faresti
vivere la mia vita con Giusy tranquillo!-
-Non
posso lasciarti andare...non mi odiare...ma non posso farlo...-
-Oh,
ma non ti preoccupare -sibilai -io non ti odio...io ti DISPREZZO!...e
adesso ascoltami bene: io ti lascerò andare, perchè non
mi va di sporcarmi le mani con te! Ma io ti giuro, te lo giuro
Alicia, che se tu ti intrometterai ancora tra di noi o se lei dovesse
uscire in qualche modo ferita da tutto ciò, nessun luogo sarà
così lontano per poterti considerare al sicuro da me!- la
lasciai andare e lei si inginocchiò a terra, singhiozzando
pesantemente.
Mi
incamminai verso la porta, ma mi bloccai prima di uscire.
-Cambia
città...non farti più vedere...d'accordo?- lei non mi
rispondeva -D'ACCORDO?!-
Alicia
annuì piano e io uscii definitivamente da quella casa...
Quella
fu l'ultima volta che la vidi...
-Guido!-
Tutti i ragazzi si alzarono vedendomi arrivare -ma dov'eri?-
-Da
nessuna parte- mormorai cupo, per poi entrare subito nella camera di
Giusy.
La
trovai stesa a letto, con la testa tra i cuscini e il sorriso
pesante.
-Andate
via...non voglio vedere nessuno...-
-Giusy...-
La
chiamai flebile e lei, con non poca fatica, balzò a sedere.
Mi
guardava con gli occhi pieni di lacrime e le labbra gonfie.
Come
poteva essere bella anche così?come poteva essere sempre
così...perfetta?
-dov'eri?!-
la voce non sembrava nemmeno la sua, le era uscito un urletto
stridulo.
-A
sbrigare delle faccende- mi limitai a dire.
-Sei
andato da lei?...Guido rispondimi!- urlò, al mio continuo
silenzio.
-Si...ma
non ti preoccupare, non ci darà più fastidio- mi
avvicinai al suo letto.
La
guardai per un istante e poi mi fiondai ad abbracciarla.
Quasi
la stavo stritolando, ma a me non importava.
Dio
mio...l'avevo di nuovo tra le braccia...potevo ancora inebriarmi del
suo profumo...
Se
solo pensavo a cosa sarebbe potuto succedere...
Purtroppo,
però, il peggio ancora doveva passare...
E
se non fosse più riuscita a camminare?
Scacciai
dalla mia testa quel pensiero...non volevo pensarci...non in quel
momento...
-Guido...-
mi chiamò piano.
Mio
Dio...come era bello poter sentire il mio nome pronunciato da
lei...non c'era suono più bello...
-Ho
avuto tanta paura amore mio...pensavo di non poter più
abbracciarti come sto facendo adesso...io...- la mia frase fu
spezzata da qualcosa che non immaginavo nemmeno...
...Le
mie lacrime...
Stavo
piangendo...e non lo avevo mai fatto...
Mi
beai di quel pensiero...perchè anche le mie lacrime aveva il
sapore di lei...
-Guido...stai
piangendo?-
si
amore mio...sconvolta anche tu...?
La
strinsi ancora più forte, aspettando che le mie lacrime la
smettessero di uscire.
Dopo
minuti che a me sembrarono anni, mi staccai da lei, rispecchiandomi
di nuovo nei suoi occhi.
-Amore...non
piangere più...niente ci dividerà da ora in poi- mi
disse, regalandomi uno dei suoi meravigliosi sorrisi.
-Mai
più...-
-guido...senti...-
cominciò titubante.
-Dimmi-
-Quando...quando...bhe,
quando ero in co...coma...tu mi hai detto qualcosa, ma io non lo
ricordo...-
-E
ora vuoi sapere cosa...-
-Già...vorrei
saperlo-
-Ti
chiedevo di sposarmi, Giusy-
Lei
prima sgranò gli occhi, poi divenne di un rosso disumano.
-Bhe...se
avessi saputo che ti sarebbe venuto un infarto, non te l'avrei
proprio chiesto...- la buttai sullo scherzo.
Che
non sapesse come dirmi no?
-richiedimelo
bene!-
-Come?-
-Come
nei film d'amore!-
-Giusy...!-
mi lamentai io.
-Dai...dai!-
Mi
inginocchiai come uno stupido, con lei che m guardava con gli occhi
luccicanti.
-Josefina
Beltran....mi vuoi sposare?-
Quello
fu il momento più bello, ma allo stesso tempo brutto di tutta
la mia vita.
Avevo
una paura matta che mi dicesse di no e avevo l'impressione di avere
anche le gambe molli.
-Si
Guido...lo voglio-
Scattai
subito e mi lanciai letteralmente su di lei.
Ridevamo
come due idioti...e mentre ridevamo, piangevamo.
Mi
staccai e la guardai negli occhi.
Le
spostai una ciocca di capelli dal viso.
-Ti
amo Giusy...adesso e per sempre-
-Ti
amo anch'io...-
Ci
baciammo. Un bacio che non era passionale, ma tenero, carico di tutto
l'amore che avevamo dentro.
Si
Giusy...
...Prometto
di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita...
Spazio
autrice:
Su
ragazze...posate le armi...
E
no! Il bazuka (si scrive così? O.o) mi sembra esagerato!
Si
si...avete ragione...troppo che non aggiorno...ma non è stata
colpa mia...mi perdonate? ^^
Siete
state davvero molto dolci!...vi siete preoccupate tutte per me e vi
ho sentito davvero vicine in un momento molto...difficile...siete
davvero come una seconda famiglia! ^^
Non
vorrei rompervi troppo con i miei vaneggiamenti, così passo
subito a rispondervi:
Sana
e Akito: ehi tesoro!! mi fa molto piacere che i tuoi esami siano
andati bene! Sei un piccolo genio? Hihihih
Comunque
si...anche a me tutto benissimo!...e adesso mi do all'ozio puro!
Si...per
fortuna adesso mio zio sta bene ed è tornato tutto pimpante!
Ci
organizzeremo presto per uscire e così decidiamo anche il
psoto della fuga!!
Baciiii!!
Ella
96: ciao gemellina! Non preoccuparti, Giusy guarirà! Ci tengo
troppo alla mia vita per non farla guarire!...facciamo una cosa!
Vieni lo stesso a Napoli, ma per trovare me!
Non
hai perso nessun pezzo: tra tamara e fabio non è successo
nulla, ma, ovviamente, c'è ancora tensione tra i due!
Baciiiii!!
Miraclegirl:
ciao!...la reazione di guido è stata quella che è
stata...anche se un po' eccessiva...
Ho
deciso di togliere da mezzo il personaggio di alicia, dato che non
l'ho mai sopportata XD
Tutto
quello che ti ho detto, vengono dal profondo del cuore e anche io
spero tanto di conoscerti da vicino!! non vedo l'ora di conoscere la
piccola pamela, che di sicuro sarà una bambina spettacolare!
Baciiii!!
Giulysister:
ehi! Grazie mille! Per fortuna con mio zio si è tutto risolto!
Baci e al prossimo capitolo!
_Tokidoki_:
ehi tesoro grazie mille...per fortuna è tutto passato...se gli
fosse successo qualcosa non mi sarei più ripresa XD
Non
preoccuparti! Il tuo momento di delirio mi ha fatto morire dalle
risate!
Sai...credo
proprio che ti accompagnerò e insieme andremo ad uccidere
alicia!
Anche
io in quel momento avrei tanto voluto bruno XD we <3 bruno!
Ahahaha
E
dopo questo mio momento di delirio ti lascio...!!
Baciiii
Girlstar:
wow diventi sempre più brava con le filastrocche! Hihihihihi
mi fanno troppo ridere! Sei bravissima, davvero!
Grazie
mille per i complimenti ma.....io non voglio andare in
timbuctùùùùùùùùùùùùù!!
T.T io sono brava! T.T lasciami qui!
Mi
dispiace tanto di aver aggiornato tanto tardi, ma non capisco nulla!
In questo periodo sta succedendo di tutto!
Baciii!!
Sweet_Honey:
hola! Visto? Questo capitolo è un misto di gioia, rabbia e
tristezza! Che bel mix! XD
Si
si...con mio zio tutto bene! Grazie!
Ti
aspetto al prossimo capitolo! Ciaooo!!
Dolcissima77:
heilà! Eh già...guido è stato proprio un
amore...lo avrei preso in affitto insieme a bruno!
Credo
che ogni ragazza sogni queste parole, io ho solo tradotto le mie!
Jo
per il momento è out...l'ho mandato a fare un bel viaggetto!
^^
Antonella
non è diventata buona...non potrebbe mai diventarlo!
Baciiii
alla prossima!!
E
infine vorrei ringraziare tutte le persone che hanno messo la mia
storia nei seguiti e nei preferiti, ma anche a chi legge soltanto!
Ok.
Dopo un mese dal brutto incidente di Giusy, potevo affermare con
assoluta certezza e convinzione che finalmente io ero felice.
Tutto
andava come doveva andare, tutto andava come avevo sempre sognato o
,molto probabilmente, anche meglio.
Giusy
aveva ripreso a camminare e adesso si godeva appieno la sua relazione
con Guido, che sarebbe arrivata, come la chiamava lei, alla fase
idilliaca, cioè nell'attesa del coronamento del suo sogno
d'amore: il matrimonio.
Niente
più Alicia, che si era rassegnata e aveva cambiato città,
niente più Gonzalo, che aveva deciso lo stesso di partire per
la Spagna, a “ritrovare sé stesso” come diceva lui
o a “perdere una parte di sé stesso” come diceva
Bruno.
C'eravamo
tutti rimasti male per la sua partenza e inutili sono stati gli
sforzi di convincerlo a restare.
Forse
era stata la cosa migliore per lui...sarebbe stato sicuramente più
male se avesse visto continuamente Giusy e Guido abbracciati e
felicemente innamorati...
Anche
Matias era entrato nella fase “I love you” come la
chiamavo io, dal momento che era sempre più innamorato della
sua Marline e insieme avevano deciso di affittare un piccolo
appartamento nella periferia della città, lasciando anche lui
la villetta.
La
situazione, però, non era così rosea per Tamara.
C'era
ancora tensione tra lei e Fabio e cercavano di incontrarsi il meno
possibile. Ad ogni nostro invito uno dei due rifiutava gentilmente,
inventandosi mille scuse...scuse che non reggevano affatto dal
momento che Tamara abitava con noi...
In
fondo...loro due si erano lasciati prima di un matrimonio e non
stupisce che nell'uno ci sia la traccia indelebile dell'altro...
Eppure
io ero convinta che loro due si amassero ancora, ma Bruno diceva che
erano solo le fantasticherie di una persona romantica.
Bruno...
Solo
a pensare il suo nome mi si scioglieva il cuore.
Ogni
giorno mi perdevo a guardarlo per ore, temendo che fosse tutto un
sogno e che da un momento all'altro potessi svegliarmi, rendendomi
conto che tutto quello non era mai successo.
Era
possibile amare tanto qualcuno? Era possibile essere innamorati di
ogni singola cosa di un'altra persona?
Non
gli avrei cambiato nemmeno un capello...perchè di lui amavo i
pregi, ma soprattutto i difetti, come la sua gelosia, il suo modo di
arricciare il naso quando si parlava di “qualcuno” che
non gli piace, il suo guardare da un'altra parte quando dopo una
litigata capiva di aver torto, il suo orgoglio...
Ogni
volta che mi trovavo accanto a li, mi sentivo trascinata in un
vortice dalla forza inimmaginabile, che mandava in confusione il
cervello e faceva accelerare il battito del cuore.
Bhe...in
fondo, non è questo l'amore...?
Sospirai
e riportai di nuovo gli occhi sulla rivista che stavo leggendo, ma
senza prestarle particolare attenzione...in verità la usavo
solo per spiare di nascosto Bruno.
Non
riuscivo a staccargli occhi di dosso...la sua “tuta da lavoro”
mi ipnotizzava terribilmente!
Cioè...sempre
se si può parlare di tuta da lavoro di un pantalone largo
bianco con alcune strisce nere e una canotta nera super aderente, che
metteva in bella mostra i suoi muscoli.
Era
proprio un attentato ai miei ormoni!...e di sicuro loro non si
sarebbero opposti!
-Ehi...-
parli del diavolo e spuntano le corna!
-Ciao...-
lo guardai sedersi accanto a me.
-Che
fai?- non mi stare così vicino!
-Leggo!-
-Sicura?-
-Si!-
sorriso a 32 denti. Non poteva essersi accorto che lo guardavo mentre
montava la lampadina nuova!
-E
di che parla?- ghignava troppo per una semplice domanda!
-Niente
di che!- la buttai lì. Mamma mia...non sapevo per niente di
cosa parlasse!
-Dai
dimmelo! Sono curioso!-
-Oh...bhe...-
illuminazione! -parla di quella cavolata secondo la quale nel 2012
verrà la fine del mondo!-
-E
c'è scritto in una rivista di moda?-
-Bhe...si..è...è
molto istruttiva!-
-Amore...-
mi chiamò lui, ridendo sotto i baffi.
Ma
perchè cavolo rideva?!
-Si...?!-
-Hai
la rivista al contrario-
Ops...
Ecco
il perchè di tutte quelle domande e quei sorrisini...
-Mhm...-
mi lamentai, coprendomi la faccia con il giornale.
Mamma
mia...che figura...adesso sembravo proprio una dodicenne con gli
ormoni a palla.
Bruno
mi spostò il giornale dal viso e venne molto, ma troppo,
vicino a me.
-...E
adesso dimmi...perchè tutte quelle bugie? Mi stavi forse
spiando...?-
-N...no!
Ma che vai a pensare!-
-Ne
sei sicura?- mi mormorò nell'orecchio con la voce roca, per
poi lasciare una scia di baci sul mio collo.
-S...si!-
Non
dovevo farmi coinvolgere...dovevo restare ferma e lucida...ferma e
lucida...
Lui
ghignò di nuovo, poi mi afferrò per i fianchi e mi fece
stendere sul divano.
Ferma
e lucida...
Maledetto
divano e maledetta casa libera!
Si
portò sopra di me, mettendo una gambe tra le mie ginocchia e
infilando una mano sotto la mia maglia.
-Peccato...perchè
in cambio della verità ti avrei dato una bella ricompensa...-
La
scalata della sua mano era partita inesorabile e tentatrice, come la
sua bocca sul mio collo.
Ormai
le parole “ferma e lucida” erano solo un vago ricordo
nella mia mente e ormai ero del tutto in balia del suo tocco.
-Ok...ti
stavo spiando...mi piace questa tuta...- riuscii a confessargli,
provocando in lui l'ennesimo ghigno.
-Bhe...neanche
tu non sei male con questi pantaloncini...-
La
sua mano si fermò appena sotto il mio seno e io non sapevo se
gioirne o implorarlo di continuare.
Le
sue labbra non mi dettero modo per saperlo, perchè si
impossessarono violentemente delle mie, facendomi dimenticare anche
come mi chiamavo.
Mentre
mi baciava, la sua mano arrivò al capolinea, chiudendosi a
coppa sul mio seno.
Si
staccò da me, ma solo per facilitare l'altra sua mano, intenta
a sfilarmi la maglia.
Ritornò
a baciarmi, ma a quel punto una strada inquietudine mi avvolse.
Desideravo
Bruno...Dio solo sapeva quanto...ma adesso ero in ansia, agitazione e
di certo i miei ormoni si erano calmati del tutto.
Bruno
si accorse subito del mio cambio di umore, perchè si allontanò
subito, mettendosi in ginocchio tra le mie gambe e portando le mani
sul bracciolo del divano, ai lati della mia testa.
-Che
succede?- mi chiese dolce, ma ancora con la voce roca.
-E'...è
solo che...io non..- mi vennero gli occhi lucidi.
Non
volevo che lui si stufasse di me, non volevo sembrargli una
bambina...non volevo essere considerata come una che “sul più
bello” si tirava indietro.
Abbassai
la testa, guardando la mia pancia nuda.
-Ehi.
Ehi!- mi portò una mano al mento e mi rialzò la testa,
avvicinando di nuovo il suo viso al mio -Non voglio che stai male
per questo. Se anche questa volta non vuoi, non ti preoccupare...io
morirò di eccitazione, ma va bene. Non dobbiamo fare nulla che
a te non vada. Nulla-
Mi
guardò intensamente negli occhi, come a voler rinforzare le
sue parole ancora di più.
Non
volevo che pensasse, però, che io non provavo la sua stessa
voglia, volevo fargli capire il perchè, anche se mi vergognavo
da morire.
-Se...se
ti dico una cosa, mi prometti che non ti metti a ridere...?-
-E
come potrei?...soprattutto adesso...-
Presi
un respiro e cominciai a parlare -Io...io non voglio che tu pensi che
io non ti desideri abbastanza...anzi...è solo che...che...- oh
mamma non ce la facevo.
I
miei occhi si velarono ancora di più.
-Che?-
-E'
solo che io sono ve...ve...che io non...Bruno io non l'ho mai
fatto...- presi aria e dissi tutto d'un fiato, diventando rossa come
un pomodoro.
Bruno
sorrise, un sorriso radioso che non gli avevo mai visto...eppure gli
avevo chiesto di non ridere!
-Cioè...tu...tu
non lo hai mai fatto con Jo?-
-No...-
-E
con nessuno-
-No...-
ma che voleva, un disegnino?!
Sorrise
ancora di più, poi portò di scatto le braccia dietro la
mia schiena, abbracciandomi così di scatto da farci finire
dall'altro lato del divano, con me sopra di lui.
-Grazie...grazie...grazie!-
mi disse, mentre rideva e mi stritolava.
Io
quel ragazzo non l'avrei mai capito...
-Non...non
sei deluso?- volevo saperlo...o tutto quell'imbarazzo non sarebbe
servito a niente.
Mi
allontanò da lui, prendendomi il viso a coppa. -E come
potrei?!...mi hai detto la cosa più bella che potessi dirmi!-
-Pe...perchè?-
-Come
perchè?...perchè è da quando le cose tra di noi
si sono volute che mi distruggevo con il pensiero che qualcun altro
ti avesse toccata prima di me!...inconsciamente e egoisticamente io
volevo essere il primo e...e anche l'unico a condividere una cosa
così con te-
Sorrisi
anche io.
Ma
cosa avevo fatto per meritarmi una persona così al mio
fianco?!
Non
aveva reagito per niente come mi aspettavo e questo aveva confuso
anche la mia reazione.
Mi
abbracciò di nuovo o meglio mi stritolò di nuovo, e io
abbandonai la testa nell'incavo del suo collo.
Mi
piaceva essere cullata dal suo profumo e in quel momento non mi
importava di essere in reggiseno...quel “piccolo”
particolare era passato in secondo piano.
-Ma...dimmi
solo un'altra cosa...come mai? Lui non voleva..? o tu...?- mi chiese
dopo un po'.
Ringraziai
mentalmente per trovarmi in quella posizione, perchè nascosta
nella sua spalla, potevo rivelargli il motivo, senza guardarlo in
faccia.
-Perchè...perchè
io aspettavo te- sincera e sicura.
Bruno
non mi rispose, si limitò a stringermi ancora di più,
per quanto umanamente possibile, e appoggiando la testa sulla mia
spalla.
-Ti
amo, Patty. Ti amo così tanto, che le stesse parole “ti
amo” non bastano per descriverti quanto ti amo-
-Allora
possiamo inventarci un modo nostro per dirlo!- che idea bizzarra...ma
lui la accolse di buon grado.
-Io
non ho molta fantasia...-
-Potremmo
dire I A You...significa sempre io amo te, ma detto in modo diverso-
appena la dissi, la mia idea mi sembrò così stupida...
Ringraziai
ancora una volta di trovarmi in quella posizione.
-Patty...-
-Si
hai ragione..meglio lasciar stare-
-Patty,
I A You....-
Gli
sorrisi sulla spalla e poi mi spostai per lanciarmi a baciarlo.
Si
Bruno...I A YOU.
Era
da un po' che giravo per la città, ancora con le parole di
Patty nella testa.
Lei
e Jo non l'avevano mai fatto...l'avevo sempre detto io che quel
calciatore da strapazzo era un damerino...
Adesso,
però, mi sentivo stranamente ansioso...sapevo che prima o poi
sarebbe giunto quel momento, o almeno lo speravo, e volevo essere
all'altezza delle sue aspettative...
Volevo
che la sua prima volta fosse del tutto unica e speciale, come mi
aveva detto lei nel pomeriggio.
E
se invece fossi stato io a deluderla?
No...non
volevo pensarci...
Sarebbe
stata una cosa naturale...come le cose più belle della vita...
Volevo
amarla come meritava...
Dovevo
ammetterlo, però, ero impaziente...ma non tanto per l'atto in
sé, quanto per la voglia di sentirmi un tutt'uno con lei...per
poter dire definitivamente che lei era MIA...Patty era COMPLETAMENTE
mia.
Arrivai
sulla strada principale, circondato da innumerevoli negozi.
Poi...successe...i
miei occhi ne furono attratti...
Mi
sembrò tremendamente giusto...era quello che volevo...era un
prezzo caro...ma mi sarei abbandonato a quella follia.
Così...mi
avvicinai...e lo feci...
Quando
anche io tornai a casa, la trovai stranamente vuota.
Ma
cosa stavano facendo Guido, Giusy e Tamara per star fuori tutto il
giorno?!
Non
c'era nemmeno Bruno e questo mi infastidì un po'.
Dov'era?
Perchè non era a casa? Cosa stava facendo?
Scossi
la testa.
Non
dovevo farmi prendere da certe paranoie.
Sbuffai
a mi diressi in salotto, intenzionata a guardare un po' di tv.
Appena
varcai la soglia, una mano mi coprì la bocca e un braccio mi
cinse la vita. Volevo urlare, ma la mano sulla mia bocca me lo
impediva.
Cominciai
a dimenarmi e mi calmai solo quando sentii la voce di Bruno
sussurrarmi nell'orecchio “ciao amore”.
Mi
voltai di scatto e cominciai a tempestarlo di schiaffi.
-ciao
amore?! CIAO AMORE?! Mi hai fatto prendere un colpo!- sbraitai,
ancora con il cuore a mille.
-Scusami...non
pensavo di farti tanta paura!- mi disse, bloccandomi i polsi. -Posso
farmi perdonare?-
-E
come?!-
Mi
avvicinò a lui e cominciò a baciarmi teneramente sulle
labbra.
Io
ricambiai il bacio e ogni traccia di rabbia sparì.
Tra
le sue braccia dimenticavo tutto...e questo non sapevo se era un bene
o un male.
-Ho
una sorpresa per te...- fece quando smettemmo di baciarci e, quando
acconsentii, mi portò una mano sugli occhi e cominciò a
guidarmi.
Io
avevo sempre avuto il senso di orientamento di un criceto in gabbia e
perciò non capii minimamente dove stessimo andando.
Salii
molti scalini e dato che c'era Bruno, ero scampata alla morte un paio
di volte.
Quando
una leggera brezza mi scompigliò un po' i capelli, Bruno
allontanò le mani dal mio viso, permettendomi di guardare
tutta quella meraviglia.
Al
centro del terrazzo c'era una specie di materasso, ricoperto da veli
doppi di tutti i colori. Il “letto” era circondato da
milioni di petali rossi disposti a cuore e tutti i lati del
cornicione del terrazzo erano ricoperti da tantissime candele rosse,
che disperdevano nell'aria un odore dolciastro.
Tutto
questo era contornato da un cielo pieno di stelle, che non avevo mai
visto in vita mia e lo spettacolo di Buenos Aires di notte, ricoperta
da luci.
Mentre
io ero ancora intontita, Bruno mi guidò sul letto e mi fece
sedere.
-Bruno
è...è...è bellissimo!-
-Senti
non voglio che pensi che l'ho fatto per avere “qualcosa”
in cambio! Volevo solo creare un'atmosfera romantica per darti una
cosa! Io non..-
Bloccai
quel fiume in piena. -Non preoccuparti...non ho pensato minimamente
che tu abbia fatto questo per “sedurmi”-
Lui
tirò un sospiro di sollievo e subito tornò a sorridere.
-Pronta per la sorpresa?-
-Si!-
Ero
in agitazione. Cosa mi avrebbe regalato?
Dalla
tasca dei jeans estrasse un piccolo cofanetto blu e il mio cuore
cominciò a battere all'impazzata.
Lo
aprì e al suo interno c'era l'anello più bello che
avessi mai visto.
-Mi...mi
hai comprato un solitario?- esclamai, ipnotizzata dal luccichio di
quel piccolo oggetto.
-Si...camminavo
per strada ed è stato come se i miei occhi fossero stati
catturati da questo anello e così...l'ho preso!- mi spiegò
contento, anche se era un po' teso. -Ti piace?-
-Lo
adoro! Me lo metti?-
Lui
lo estrasse dal piccolo cofanetto e mi infilò l'anello al
dito. -con questo...- cominciò a dire -non ti chiedo di
sposarmi...voglio solo prometterti che se lo vorrai un giorno lo
farò-
Fissavo
la mano di Bruno che mi metteva l'anello con le lacrime agli occhi.
Tutto
mi sembrava così giusto.
Adesso
sentivo che era proprio lì che dovevo stare, con lui...
...E
presi la mia decisione.
-Si...adesso-
-Mi
vuoi sposare adesso? Bhe tesoro...penso che Giusy e Guido abbiano la
precedenza!-
-No!...voglio
fare l'amore con te adesso...- mormorai imbarazzata.
Ma
che cavolo stavo dicendo!
Volevo
morire......!
-Sei
sicura? Io non vado da nessuna parte...aspetterò tutto il
tempo che vuoi...davvero-
-Ne
sono sicura-
-E
non te ne pentirai domani?-
-Se
sarà con te no- e per dare più forza alle mie parole,
mi sporsi a baciarlo.
Bruno
ricambiò subito, portandomi una mano sul viso.
Delicatamente
mi fece sdraiare sul letto e si portò su di me, ma senza farmi
gravare il suo peso addosso.
Mentre
mi baciava, mi accarezzava un fianco e poco dopo mi sfilò la
maglia.
Ed
ecco che il turbine di emozioni stava ricominciando...
Il
mio cervello già si stava preparando per issare bandiera
bianca e sembrò sorvolare sul fatto che non sapessi per niente
cosa fare.
Bruno
cominciò a lasciare una scia di baci sul mio collo, per poi
scendere sempre più giù...più giù...
Arrivò
all'incavo dei miei seni e mentre indugiava lì con la bocca,
la sua mano si chiuse a coppa sul mio seno, provocandomi mille fitte
nella pancia.
Mentre
scendeva sempre più giù, torturava un capezzolo con il
pollice e l'indice e con la bocca arrivò al mio ombelico,
tuffandovici dentro la lingua.
Involontariamente
inarcai la schiena.
Possibile
che io fossi in imbarazzo e goffa anche in quel momento?!
Abbandonò
sia il mio seno che l'ombelico, rituffandosi sulla mia bocca.
Era
una bacio diverso da tutti gli altri...questo era più...non lo
so...era diverso...ma il più bello di tutti.
Si
sfilò la maglia e presto i miei pantaloni e il mio intimo
fecero lo stesso volo verso il pavimento.
Decisi
che era arrivata un po' l'ora che io prendessi l'iniziativa e così,
con le mani tremanti, cominciai a sbottonargli i bottoni del jeans.
Lui
eliminò tutti i pochi indumenti che separavano il contatto
nudo della nostra pelle e pian piano anche il mio imbarazzo finì.
Bruno
mi accarezzava in modo dolce, quasi avesse paura che io da un momento
all'altro potessi rompermi.
Sapeva
esattamente cosa fare...cosa evitare per farmi male...
Era
come se conoscesse il mio corpo a memoria, come se lo avesse visto da
sempre.
Le
sue mani vagavano per ogni centimetro della mia pelle, assaporandolo
anche.
-Fermami
se ti faccio male...-
Io
annuii. Bruno mi diede un dolce bacio e poi affondò in me.
Il
dolore all'inizio fu incredibile, ma dopo fu sostituito dal piacere.
Quella
fu la notte della mia prima volta.
...Immersi
tra le stelle e con i battiti dei nostri cuori come musica, feci una
promessa: Bruno sarebbe rimasto il primo e l'ultimo, perchè
senza di lui io non avrei più saputo amare. Promisi di dare me
tutta me stessa solo al lui.
Ho
pensato di farvi un piccolissimo regaluccio e vi faccio vedere...
Abbraccio
Bruno e Patty ovviamente non sono bruno e patty, ma ho usato
questa foto per rendere l'idea dell'abbraccio ^^
Fatemi
sapere cosa ne pensate!
Spazio
autrice:
Ed
ecco tutto per voi un capitolo piuttosto intenso di una delle nostre
coppie preferite!
Voglio
dedicare questo capitolo a tutte quelle persone che mi hanno
sostenuto dall'inizio e che hanno fatto diventare un'idea bizzarra
che mi era venuta, in una cosa concreta e che mi hanno spinto a dare
sempre di più.
Penso
che con questo capitolo ci stiamo imbucando nella fase finale della
nostra avventura...è strano pensare che tra un po' concluderò
questa storia, mi sono tanto affezionata sia a voi che alla storia,
che vorrei non finisse mai! Ma, dato che io sono una persona buona
e gentile, vi risparmio questa tortura! XD
poiché
è un po' tardi (le 0.59 per la precisione), passo subito a
rispondervi!
Dolcissima77:
sisi, per fortuna adesso sta benissimo! E chi lo ferma! XD
Davvero
la foto ti piace? L'ho fatta io e non sono brava, dato che sono
proprio alle prime armi, ma spero di migliorare anche in questo ^^
Credo
che la definizione pazza sclerotica si adatti benissimo a lei! Guido
non poteva far altro che tornare da Giusy, perchè lui sa che
il suo posto è lì e poi è con lei che vuole
stare!
Con
le parole di Guido, sono pienamente d'accordo con te! Io sono una
persona romantica e perciò cerco di trasportare a parole tutto
quello che mi piacerebbe sentirmi dire...spero solo di non cadere
troppo nello smielato a volte XD
Antonella...Antonella..non
abbassare mai la guardia con lei!
Ti
lascio con un forte bacio! Ciao!
_Tokidoki_:
ciao caraaaa!! grazie mille! Sono molto contenta che l'immagine ti
piaccia, anche perchè l'ho fatta io >.<
Eh
già...i due piccioncini convolano a nozze e nel frattempo
l'altra coppietta si fa travolgere dalla passione!
Ti
chiedo scusa per non aver potuto leggere la tua storia, ma da come
avrai capito anche dall'aggiornamento in ritardo, in questi giorni ho
avuto una vita piuttosto frenetica XD
Domani
la leggerò di sicuro!
Baciiii
Hermgrenger:
O.O ho una nuova lettrice O.O e io non lo sapevo O.O me
tanto felice!!
Comunque
ciao! E non ti preoccupare, non sono sempre così >.<
Può
sembrare una frase scontata, ma io sono davvero immensamente felice
quando mi dite queste cose! Mi fa mooooooooooolto piacere che la mia
storia ti piaccia e spero che sarà sempre così! ^^
Comunque
patty e bruno all'inizio avevano una storia clandestina e poi nel
capitolo “alla luce del sole”, dato che sia antonella che
jo li hanno visti baciarsi e quindi si sono lasciati, si sono messi
insieme ufficialmente XD... si...mi diverto congli intrighi XD
Baciii!!
asTar__:
ciao!...non prendermi per pazza, ma saltello ogni volta che vedo che
c'è una nuova lettrice e che recensisce la mia storia! >.<
Mi
dispiace per l'immane ritardo con cui ho aggiornato! Spero che con
questo capitolo mi sia fatta perdonare!
Ciaooo!!
Alexiel94:
ehi! Ma ciao! Siiii sei la prima a recensire!!! ^^
Comunque
non ti preoccupare, anche io ho riso sadicamente e perciò le
opzioni sono due: o siamo diventate due pazze o questa è una
reazione normale!
Anche
io avrei approvato in parte il piano di antonella, ma le nostre
popolari si sono mostrate superiori! E poi il nostro guido ha pensato
a tutto lui! XD
Ti
mando un grosso bacio! Ciaoooo!!
Infine
vorrei ringraziare tutte le persone che mettono nei preferiti e nei
seguiti, ma anche a chi lgge solamente!
Quando
mi svegliai, sentii qualcosa appoggiata al mio fianco e inizialmente
non riuscivo a capire cosa fosse.
Inizialmente
non riuscivo a connettere il cervello e a ricordarmi cosa ci facessi
mezza nuda -no tutta nuda- in terrazza.
...Poi
i ricordi riaffiorarono uno ad uno e la nottata passata tra le
braccia di Bruno ritornò prepotente nella mia testa.
Sorrisi
e mi voltai, ancora avvolta nel suo abbraccio e notai che era già
sveglio.
-...Ciao-
sussurrai, accoccolandomi di più contro di lui.
-'Giorno-
mi baciò i capelli e mi attirò meglio sul suo petto.
Quando
un leggero venticello ci colpì, io mi raggomitolai meglio tra
le coperte.
-Hai
freddo?-
-Un
pò..-
-Ok...rivestiamoci...-
Ci
alzammo in silenzio dal letto e ogni volta che i nostri sguardi si
incontravano, ridevamo come due scemi.
Mentre
io finivo di rivestirmi, Bruno smontò quel letto improvvisato
e cominciò a raccogliere tutte le candele, mettendole in una
busta.
Scendemmo
le scale e in poco tempo ci ritrovammo in casa.
A
proposito...ma tutti gli altri?
Bruno
semrò leggermi nel pensiero, per disse:
-Gli
avevo chiesto di lasciarmi casa libera per la sera...ma non sapevo
che sarebbe andata così!- mi stampò un piccolo bacio
sulle labbra.
-Non
lo sapevi eh?...furbacchione!- ridemmo insieme ed entrammo nella mia
camera, per dare libero sfogo al secondo round.
I
giorni passarono così...veloci, pieni e colmi di amore.
Io
e Bruno eravamo così in sintonia, che quasi l'uno era capace
di anticipare le parole e i gesti dell'altro.
Di
tanto in tanto io aiutavo Giusy ad organizzare il matrimonio, mentre
Bruno cercava di tenere lontano Guido dalle crisi nervose della
futura sposa.
-Ma
dove andrete a vivere poi?- le chiesi, mentre sfogliavo un catalogo
di abiti da sposa.
-Mi
sembra ovvio: qui!- disse tutta contenta.
Non
ci saremmo divise?...che notizia stupenda!
-E
come la mettiamo con la prima notte?-
-Ma
quella la passeremo in albergo! Mica qui!...oddio Patty! Guarda
questo vestito!- mi indicò una cosa sul catalogo.
Ok...i
gusti di Giusy sui vestiti da sposa lasciavano a desiderare...
-Carino...-
bofonchiai e ritornai a guardare il mio catalogo.
-Che
ha che non va?!-
-Niente!-
avevo leggermente paura di scatenare un'altra delle sue crisi
pre-matrimonio.
-Avanti...sputa
il rospo! Che ha che non va?-
Mi
decisi a parlare. -Io...pensavo a qualcosa di più
semplice...questo è...è..troppo...troppo pomposo!-
Giusy
ritornò ad esaminare con occhio critico il vestito.
-Bhe...forse
hai ragione...ma comunque non l'avrei comprato lo stesso!
Scossi
la testa e ripresi a svogliare la rivista, ma fui interrotta da una
telefonata.
Convinta
che fosse Bruno, risposi senza guardare il display.
-Pronto?-
“Ciao...”
Mi
si gelò il sangue nelle vene e mi alzai dal divano, per
avvicinarmi di più al balcone.
-Che
vuoi?- sbottai.
-Chi
è?- mi disse giusy sotto voce.
-Jo-
mimai e ritornai ad ascoltare quello che aveva da dirmi.
“Tratti
così il tuo ragazzo?”
-Tu
non sei più il mio ragazzo...da quasi un anno ormai. E poi
perchè ti rifai sentire dopo tutto questo tempo? Che vuoi da
me?-
“Sei
crudele amore mio...io volevo solo sentire la tua voce...”
Sospiai
e mi imposi di stare calma.
-Non
chiamarmi così...ti prego Jo...-
“Ah,
è vero, dimenticavo! Solo quel bamboccio può chiamarti
così!”
-Lascia
fuori Bruno da questa discussione!-
“Si,
si...ma non ti agitare tanto! Nessuno te lo tocca!”
-Te
lo richiedo: che vuoi?-
“Patty
mi manchi...non ce la faccio più a non vederti...ti
prego...un'ultima volta. Anche per lasciarti un bel ricordo di noi”
Mi
trovavo davvero in difficoltà.
Avrei
dovuto accettare? E cosa avrei detto a Bruno?
“Patty...un'ultima
volta...”
-Alle
sette al bar dello zio di Tamara- dissi in fretta e chiusi subito la
chiamata.
-Non
mi piace questa cosa- mi disse Giusy seria, quando andai a risedermi
vicino a lei.
-Quale
cosa?- feci finta di non capire.
-Ho
capito che ti devi vedere con Jo. Questo non porterà a niente
di buono-
-Non
ti preoccupare. È solo per dirgli addio in modo decente...-
-Sarà...-
Ritornammo
a guardare i vestiti, ma la mia mente era decisamente da un'altra
parte.
Era
da mezz'ora che giravo per le strade senza una meta, ma sentivo che
dovevo farlo...
Avrei
voluto passare il mio pomeriggio con Patty, ma lei era stata strana,
scostante...e mi aveva detto di dover uscire con Tamara per fare una
cosa importante.
Mi
sentivo strano. Dentro di me sapevo che c'era qualcosa che non
andava...ma cosa?!
Mi
alzai il colletto del giubotto di pelle e infilai le mani in tasca.
Tra
due mesi sarà un anno dal bacio che mi diedi con Patty...un
anno dall'inizio di tutto...
Mi
ritrovai all'entrata del bar dello zio di Tamara e distrattamente
entrai...forse mi avrebbe fatto bene bere qualcosa!
Entrai
e mi sedetti al bancone e, aspettando che il tizio servisse anche me,
presi a guardare la gente nel locale.
I
miei occhi furono attirati da una chioma bionda, molto distante da
dove mi trovavo io.
Misi
meglio a fuoco e notai Patty seduta al tavolo più remoto del
bar.
Era
da sola. Probabilmente stava aspettando Tamara...
Quando,
però, capii che non era così, il mio cuore si fermò.
Non
era Tamara che stava aspettando...
Vicino
a lei si sedette un ragazzo dai capelli neri e gli occhi blu.
Cosa
ci faceva Patty con Jo?!?!
Una
grande rabbia mi montò dentro. Avevo voglia di andare lì
e spezzare le gambe a lui e trascinarmi a forza Patty.
Lo
stavo per fare, quando il mio cuore bloccato, si spezzò del
tutto.
Jo
si era sporto verso Patty e l'aveva baciato.
Mi
appoggiai al bancone, con tutte le forze prosciugate.
Cosa
significava tutto quello?!
Non
volevo vedere più niente. Non volevo vedere la persona che
amavo, tremendamente nelle braccia di un altro.
Come
una furia uscì dal locale e subito l'aria pungente mi colpì
le guancie.
Patty...la
dolce e buona Patty...mi aveva mentito...mi aveva mentito a tradito.
Come
aveva potuto farlo?!
Perchè
stare con me se pensava ancora al suo ex?!
E
da quanto andava avanti questa storia?!
Cominciai
quasi a correre per le strade colme di gente.
Volevo
arrivare al più presto in qualsi posto mi avesse aiutato a non
pensare, a dimenticare.
Andai
a sbattere contro qualcuno.
Quella
sera il destino sembrava contro di noi, perchè davanti mi
ritrovai Antonella.
Bhe...io
volevo dimenticare, no?
-Bruno,
sei sconvolto! Ma cosa è successo?!-
-Anto...-
-Bruno
cominci a preoccuparmi!... vieni, andiamo a casa mia-
Mi
prese per mano e mi guidò verso le strade tanto familiari, ma
in quel momento tanto sconosciute.
Perchè
mi aveva fatto questo?...perchè mi aveva ingannato in modo
così subdolo?
Arrivammo
a casa di Antonella e io sembravo un automa.
Ma
ne stavo nella piccola entrata, ancora tutto ingagottato nel giubotto
e con lo sguardo fisso a terra.
-Vorrei
sapere cosa o CHI ti ha ridotto in questo stato!- mi disse,
togliendomi giubotto e sciarpa.
-Hn...-
Mi
portò in camera sua e mi fece sedere sul letto, mentre lei si
appoggiò alla finestra.
-Perchè
sei così gentile con me dopo...- mi bloccai.
-Dopo
che mi hai tradita?- continuò per me, la voce ferma e lo
sguardo fisso.
-Perchè
qualcosa mi dice che hai pagato per la tua colpa- sorrise
-scherzo...lo faccio perchè sono ancora innamorata di te-
Quella
rivelazione non ci voleva. Non quella sera.
Scattai
dal letto e mi avventai sulle sue labbra.
Un
bacio che non sapeva di amore, nè di tenerezza, nè di
passione. Ma solo di rabbia e di voglia di punire.
La
spinsi verso il letto e cominciai a spogliarla, impaziente e
rabbioso.
In
breve tempo ci ritrovammo entrambi nudi, con me dentro di lei.
E
fu lì...che quella sera...consumai il mio peccato...
Spazio
autrice:
Mamma
mia...in questo capitolo è successo di tutto!
Mi
è dispiaciuto un sacco scriverlo, ma dovevo mettere qualcosa
che scuotesse un pò la perfezione della loro coppia e poi era
programmato fin dal primo capitolo della storia!
E
con questo capitolo direi che siamo quasi agli sgoccioli...ci stiamo
addentrando verso la fine...!
Penso
che i prossimi capitoli saranno in maggior parte verso la coppia
patty/bruno che sembra piuttosto scoppiata...
Vi
prego, non mi odiate per questo! >.<
Tesorine
mi farebbe molto piacere che voi passaste dalla mia nuova storia,
scritta con una mia amica e magari mi lasciaste anche un piccolo
commento! Mi fareste davvero tanto felice!
Hai
davvero letto 30 capitoli tutti insieme?! O.O mamma mia, sono
impressionata!...ma davvero tranto felice! Vuol dire che la mia
storia prende davvero ^^
A
me la coppia antonella/bruno non piace tanto, forse perchè è
lei che non mi piace tanto!
Guido/giusy
è anche una mia coppia preferita e finalmente almeno loro sono
in pace XD non deve capitare più niente, chiuso, amen! XD
Baciiiii
e continua a seguirmi, che a me fa davvero tanto piacere!
Sana
e Akito: tesoro mioooooo ciaoooo!!
hai
visto un pò che è successo?? T.T
sono
proprio cattiva! >.<
Chissà
se si risolverà tutto! Ti lascio nel dubio! Hihhi
Alexiel94:
ma ciaooo!! onorata di averti fatto emozionare :P lo scopo era
proprio quello!
Con
questo capitolo penso proprio di averti fatto un favore Xd però,
mi raccomando, contieni gli urletti di gioia! Hihhihi scherzo
scherzo!
Dal
momento che è la prima storia su patty/bruno che ti
appassiona,spero di essere sempre all'altezza delle tue aspettative!
Baciiii!!
Star__:
ehi! Ciao!
Eh
bhe...anche a me sono venuti gli occhi a cuoricino! Peccato che
adesso stia andando tutto male tra loro due! T.T
Ella96:
ciao gemellina! Tutto bene? ^^
Siiiiii
che carino bruno! *__*
anche
io vorrei un ragazzo così, ma tu non ti preoccupare! Lo
troverai sicuramente! Sei una persona splendida e non tarderai a
trovare la persona che lo capirà e ti starà per sempre
vicino! ;)
Baci
e al prossimo capitolo!!
Eh
bhe...adesso ho proprio finito...U.U
Spero
di arrivare viva al prossimo capitolo, perchè qui fa un caldo
incredibile XD
Capitolo 32 *** Capitolo 32: è tardi per perdonare! ***
Capitolo
32: Non c'è tempo per perdonare!
Tornai
a casa alle sei del mattino, non ricordavo nemmeno dove fossi stato.
Ricordavo solo Patty e Jo che si baciavano e io che commettevo il più
grande errore della mia vita.
Adesso
insieme alla rabbia c'era anche l'odio...
Verso
di lei?... no.
Verso
di me? ... si.
Rientrai
chiudendomi pesantemente la porta alle spalle, gettando le chiavi sul
mobiletto e passando attraverso il salotto.
-Dove
sei stato?- una voce roca, rotta e nervosa.
-In
giro- mi limitai a dire, dirigendomi verso le scale.
Non
ce la facevo a guardarla in faccia, perchè ogni volta che ci
provavo, davanti ai miei occhi si ripeteva sempre la stessa scena.
-Bruno,
dove sei stato?- mi chiese ancora una volta.
-Sono
stanco Patty-
Stavo
per salire il primo scalino, quando mi sentii afferrare per un
braccio. Aveva gli occhi gonfi e le occhiaie.
...Ma
non mi importava.
Lei
aveva baciato un altro, lei mi aveva mentito!
-Bruno...-
-Perchè
sei così sconvolta, eh?!- il tono mi uscì più
cattivo di quanto mi aspettassi.
Lei...lei...lei
era una stronza!
-Cosa
è successo...?-
-bhe...questo
dovrei chiederlo io a te!-
ùmi
guardò senza capire, ma io rimediai subito.
-La
prossima volta che vorrai nascondermi qualcosa, cerca di non andare
nei luoghi che frequentiamo tutti-
Nei
suoi occhi leggevo confusione, ma poi sgranò gli occhi.
Aveva
capito e questo mi fece arrabbiare ancora di più.
-Brava,
complimenti- le riversai addosso tutto il mio odio, sia verso di lei,
ma soprattutto verso di me.
-Bruno
ma...come...-
Negli
occhi le lacrime.
-Non
sei stata tanto furba a scegliere proprio il bar dello zio di Tamara-
Nella
voce il rancore.
-tu...ci
hai visti?-
Nella
testa il vuoto.
-Si-
Nel
suore...la disperazione.
Patty
mi lasciò il braccio e andò ad appoggiarsi al muro, si
portò una mano agli occhi e cominciò a singhiozzare.
-Posso
spiegarti tutto, non è come sembrava!- mi disse dopo un pò.
-Ma
davvero?!...non sono completamente rincoglionito, riesco a
riconoscere due persone che si baciano!- mi portai davanti a lei.
-Lui
ha baciato me!...mi ha chiamato dicendomi che voleva vedermi per
l'ultima volta e io come una stupida, ho accettato. Quando, però,
mi ha baciata, l'ho allontanato subito e mollato uno schiaffo,
dicendogli di non farsi vedere mai più!- mi confessò
tra i singhiozzi.
-Non
potevi invetarne una migliore?-
-non
ti fidi di me?-
-Ah
no! Non ci provare!...non ti azzardare a rigirare la frittata! Sei tu
che mi hai tradito!- urlai.
-Io
non ti ho tradito! Ti ho già detto come sono andate le cose!-
-Hn-
la guardai con odio.
-Non
guardarmi così...ti prego...-
-Mi
dispiace, è l'unco sguardo che ho per il momento. Adesso mi
fai solo schifo- le voltai le spalle e mi avviai verso la mia camera,
sentendola piangere come una disperata e morendo dentro ad ogni suo
singhiozzo.
-Non
puoi continuare ad ignorarmi! Sono giorni che lo fai!-
-Scommetti?!-
mi sorpassò.
-Ti
stai comportando come un bambino per una cosa da niente!-
-Una
cosa da niente?!...non la definirei così-
-E'
stato solo un bacio!-
Non
potevo perderlo così, non per quello.
Era
sbagliato. Tremendamente sbagliato!...ed ecco che Jo aveva rovinato
ancora una volta la mia vita!
...Ma
aveva ragione Bruno forse...era stata tutta colpa mia...
-Non
è solo un bacio quando lo dai al tuo ex!-
-Guardami
in faccia quando ti parlo!- lo fece -Io amo solo te!-
-Non
mi sembra-
-Non
essere cattivo, lo sai che è vero!....tu, mi ami ancora?-
-Io
ti amerò sempre...ma adesso non riesco a guardarti in faccia-
E
se ne andò, lasciandomi lì con il mio cuore infranto e
una mezza verità...
E
così arrivammo a dicembre...le cose diventarono ancora
peggiori di quanto mi aspettassi.
Ormai
sembravamo una di quelle coppie separate in casa. La tensione si
sentiva, ma io più che avvertire quello, sentivo l'odio che
provava per me.
Nonostante
sapessi che avevo sbagliato, mi dicevo che la sua reazione era stata
troppo esagerata, troppo drastica.
Avevo
perfino paura di chiedergli se stavamo ancora insieme, temendo che
potesse rispondermi di no...
Stavo
da sola in cucina e Bruno stava nell'altra stanza.
Eravamo
da soli e facevamo di tutto per non incrociarci neanche a casa, per
quanto fosse impossibile.
Sentii
suonare alla porta e per muovermi dal mio stato catatonico, andai ad
aprire.
Quella
che, però, mi ritravai davanti, non era per niente una bella
sorpresa.
-Cosa
ci fai qui?-
-Posso
entrare? Dovrei parlare con Bruno-
-che
vuoi Antonella?!-
-Falla
entrare, non mi sembrano siano affari tuoi-
Quella
frase mi fece male, così mi spostai di lato e la feci entrare.
Lei
aveva qualcosa di strano. Lui era nervoso.
Antonella
andò in salotto e noi la seguimmo.
Ed
ecco che il magico trio era di nuovo lì...
-Sbrigati
a dire cosa vuoi- sentivo che c'era qualcosa che non andava...
-Patty...piantala-
-Già,
sono d'accordo con lui-
-Hn...allora?-
Prese
un bel respiro.
-Sono
incinta...e il bambino è tuo-
L'unica
cosa che ricordo...fu il buio.
Spazio
autrice:
Ok
vi prego! Non mi uccidete! Vi prego, vi prego!
E'
vero...questo è un capitolo tragico...drammatico...ma non per
questo merito di morire!
Il
comportamento di Bruno potrà sembrare troppo drastico, ma lui
oltre ad essere arrabbiato con lei, odia anche se stesso...e che dire
della bomba finale?
Per
questo capitolo ho deciso di non rispondere alle recensioni
singolarmente, anche perchè tutte mi chiedevano la stessa
cosa, quindi penso sia nutile fare le “divisioni”
vi
posso dire ch ci aspettano tempi duri e per la fine della storia
saranno due capitoli, o forse tre. Probabilmente ci metterò
anche l'epilogo.
A
tutte quelle che rimarrano deluse da questo capitolo, voglio dire di
non disperarsi! È vero che le cose per bruno e patty non sono
delle migliori, ma la cosa che si è potuta cogliere da tutti i
miei capitoli è che sono una persona tremendamente romantica e
amo i lieto fine, perciò non disperatevi!
Non
vi dirò cose esplicite, ma leggendo tra le righe, vi ho detto
molto! E sono sicura che capirete!!
Per
chi volesse saperlo, la storia che scrivo insieme ad una mia amica,
si chiama “on the road- in viaggio verso i sogni” e parla
di due amiche che scappano in america e lì ci saranno molte
soprese, con il magico incontro di due persone molto importanti per
loro!.. se magarti ci deste un'occhiata e mi lasciaste anche un
commentino, mi fareste molto piacere!!
Vi
lascio consigliandovi di leggere una storia molto carina, scritta
dalla mia amica ella96 e che si chiama
Capitolo 33 *** Capitolo 33: di bene in meglio...! ***
Capitolo
33: Di bene in meglio...!
Sentivo
gli occhi pesanti, non riuscivo ad aprirli o forse semplicemente non
volevo.
Una
strana sensazione mi avvolgeva e tutto intorno a me era buio e
freddo, non riuscivo a capire né dove fossi e né perchè
ero lì.
Era
un incubo? ...cosa era successo?
Sentivo
in lontananza una voce, ma non riuscivo a distinguere cosa dicesse.
Facendo un enorme sforzo su me stessa aprii gli occhi lentamente e
subito sentii su di me uno sguardo intenso e nervoso.
Quando
incrociai i miei occhi con quelli verdi di Bruno, tutto mi ritornò
alla mente e la dura e crudele realtà mi colpì come una
frusta di lingue di fuoco.
-Sono
incinta...e il bambino è tuo-
Era
questa la verità, quella che mi aveva fatta svenire e
rifuggiare nel buio dei miei incubi.
-Patty...-
il suo sussurro flebile, l'implorazione velata di prestargli
attenzione, mi arrivò alle orecchie, provocandomi un senso di
inquietudine e rabbia.
Mi
voltai dall'altro lato. Non meritava nemmeno che io gli rispondessi.
-Non
ignorarmi...ti prego...lascia che ti spieghi...-
Com'è
che era diventato di nuovo gentile, dopo che mi aveva ignorata per
giorni? ...regalandomi solo il suo diprezzo e la sua indifferenza.
-Non
credo ci sia qualcosa che tu mi debba spiegare...- mi decisi a
parlare alla fine, anche se mi costava un incredibile sforzo.
-Si,
invece-
Sentii
gli occhi umidi e una grande rabbia.
Volevo
punirlo, farlo stare male come lui aveva fatto con me.
Mi
girai di scatto, sedendomi al centro del letto e cominciai a
tempestare il petto di Bruno di pugni.
Piangevo,
mi dimenavo e picchiavo.
Bruno
riuscì ad afferrarmi per i polsi, ma quella stretta mi
bruciava peggio del fuoco.
Tutto,
tutto quello che avevamo costruito, che o avevo sognato, era svanito
in poche settimane...sei anni andati in fumo in pochi giorni.
Sette
anni...
Il
cuore mi si strinse e quasi si bloccò.
Eravamo
a dicembre e tra poco avremmo dovuto festeggiare il nostro primo
anniversario...
Le
lacrime aumentarono, Bruno mi parlava, ma io non lo volevo ascoltare.
-Lasciami!-
gli ordinai, ma lui non sembrava intenzionato a farlo.
-Non
posso lasciare le cose così e se usare la forza è
lunico modo per farmi ascoltare, lo farò!-
-Io
non voglio sentire quello che hai da dirmi! Le tue patetiche e
insulse scuse! Non cìè niente che tu possa dire!-
Voltai
la testa di lato, chiudendo gli occhi, le spalle scosse dai
singhiozzi.
-Patty...ti
vidi baciare Jo e il mondo mi crollò addosso. Uscii dal bar e
incontrai Antonella e...non ricordo nemmeno più niente di
quella sera...io non avrei mai voluto farti del male...-
-Non...AVRESTI
MAI VOLUTO?!...mi hai ignorata per giorni facendomi credere che tutto
quello fosse colpa mia, quando l'errore era tuo!...mi hai trattato
come la peggiore delle traditrici quando un bacio paragonato a una
scopata non è niente!- urlai, lottando per liberarmi i polsi,
ma invano.
-Si
amore mio, ma...tu...tu cerca di capirmi...ti prego...-
-Non...non
chiamarmi amore mio!- presi un respiro -cosa?! COSA dovrei capire?!
...TU MI HAI TRADITA BRUNO!-
-Ma
io voglio te! Solo te! Non lo voglio quel bambino!-
-Troppo
facile adesso...un figlio non si può buttare via, far finta
che non sia mai esistito e io non priverò mai a un figlio suo
padre. Adesso ti assumerai il peso delle tue scelte...-
Ormai
il cuore non lo sentivo nemmeno più.
Gli
occhi mi bruciavano e la testa mi faceva male. -spero ne sia valsa la
pena- aggiunsi alla fine, carica di cattiveria.
-Come
puoi dirmi una cosa del genere?-
Adesso
quello deluso era lui?
-Almeno
io mi limito a dirle! ...tu invece, preferisci i fatti!- con rabbia
mi strattonai i polsi, che tornarono liberi e un pò
indolenziti. -E adesso vatte. Sparisci dalla mia vita!-
-Patty...-
-VATTENE!-
Bruno
si alzò dal letto, ma quando era ormai già arrivato
alla porta, lo richiamai.
-Questo
non lo voglio più. Ormai mi fa solo schifo!- mi svilai
l'anello e glie lo gettai addosso, con tutta la rabbia che avevo in
corpo.
Lui
lo afferrò al volo e se lo mise in tasca.
-un
giorno...- disse -questo ritornerà al tuo dito...-
Si
voltò e uscì.
Io
mi rigettai a letto, sprofondando nei cuscini e dando libero sfogo a
tutta quell'angoscia che avevo dentro.
Era
da giorni, ormai, che restavo chiusa in camera mia, mangiando appena.
Quando
raccontai, tra le lacrime, tutto a Giusy, la sera stessa sentii dei
grandi tonfi e urla al piano di sotto, ma non avevo nè la
voglia, nè la forza per interessami a cosa stesse succedendo.
Il
giorno dopo, però, lo seppi: Guido e Bruno si erano picchiati
e adesso si guardavano in cagnesco.
Sentii
bussare e, senza che io dessi il mio permesso, qualcuno entrò
nella mia stanza.
-Ero
solo venuto a dirti che vado a stare un pò da Fabio...-
-Non
mi interessa...tu per me sei come morto- glie lo dicevo di spalle,
perchè non era vero e non avrei saputo mentirgli guardandolo
negli occhi.
-Come
puoi cancellarmi dalla sera alla mattina?-
-Sei
stato tu a farlo...e poi non dovresti stare da Fabio, ma dalla madre
di tuo figlio. Non dovresti sbagliare anche nei suoi confronti-
-Patty...per
me lei non conta nulla...-
Chiusi
gli occhi. -Ancora peggio...mi hai tradito con qualcuno che nemmeno
conta...vattene Bruno...- dissi, con voce tremante.
Sentii
la porta aprirsi, per poi chiudersi silenziosamente, come si era
chiuso il mio cuore.
Dentro
di me, però, sapevo che non potevo restare ancora a lungo
confinata in quella stanza, sprofondata in quel letto. Dovevo reagire
e fare in modo che alla fine di tutta quella storia i pezzi da
raccogliere fossero pochi...
Impresa
ardua...
Il
giorno dopo decisi che era abbastanza tempo che ero rimasta chiusa in
quella stanza, così mi feci una lunga doccia e mi vestii.
Passai
accanto alla porta della camera di Bruno, dove i miei occhi dovettero
assistere a una scenetta patetica: Antonella, con tanto di accenno di
pancia, aiutava Bruno a mettere le sue cose in enormi scatoloni.
Lei
era tutta coccole e premure, mentre lui aveva l'aria più tetra
di un cimitero di notte.
Più
metteva le cose in quelle scatole, più sembrava che ogni
singola parte di me veniva chiusa dentro insieme agli oggetti.
La
prima ad accorgersi di me fu Antonella che, con sguardo trionfante e
voce maligna, finì di sistemare una maglia.
-Guarda
qui chi c'è...la nostra ammalata. Passata la febbre?-
A
quel punto anche Bruno alzò gli occhi, incatenandoli ai miei,
ma presto li spostò, per riportarli a una pila di vestiti.
-Sto
bene- mi limitai a dire.
-Sai...non
se devo ringraziarti...in fondo è merito tuo se Bruno verrà
a vivere da me...-
Le
mani cominciarono a tremare, la vista ad annebbiarsi.
Bruno
non diceva niente, non mi guardava neanche, si comportava
semplicemente come se non esistessimo.
-E
vuoi sapere un'altra novità?...appena nascerà il
bambino, ci sposeremo-
ed
ecco l'ultima bomba.
Il
colpo do grazia.
Solo
allora Bruno sollevò gli occhi di scatto, portandoli su
Antonella, poi me.
Era
stato così facile rimpiazzarmi, eh, Bruno?
Tu
che mi giuravi amore eterno.
Ma
forse era la cosa giusta...quel bambino doveva crescere con un padre
e una famiglia.
Mi
voltai e uscii di corsa dalla stanza.
Non
era stata una buona idea uscire...
-Patty...questa
storia deve finire-
-E'
già finita, Giusy-
-Non
intendevo quella di Bruno...ma parlavo di te. Ormai lui abita da
Antonella...ammetto che è stato da...stronzo farti sapere del
matrimonio così...però tu...tu non puoi reagire in
questo modo- mi disse Giusy, spostandomi una ciocca di capelli dietro
l'orecchio.
-io
non posso reagire così?!...Giusy, Bruno mi ha tradito! È
stata con un'altra! Con Antonella!...non ci ha pensato due volte! E
adesso lei è incinta!-
-Ma
tutti commettono errori...!-
-errori?
Mettere incinta la tua ex ragazza è solo un errore?...a questo
punto non so se lui mi abbia mai amata!-
-Patty
senti...non puoi mettere in dubbio l'amore che c'era tra di voi.
Bruno ha sbagliato di grosso, ha fatto delle...scelte imperdonabili,
ma anche le cose impossibili si possono aggiustare. Fattelo dire da
una che le ha passate di tutti i colori!-
Giusy,
per quanto ci provasse, non riusciva a farmi sentire meglio, non
riusciva a farmi affievolire tutto l'amaro che avevi in bocca.
Era
proprio vera la frase che diceva: è brutto sapere che l'unica
persona che potrebbe consolarti, è anche quella che ti ha
fatto piangere.
-Certo
Giusy...ma tra te e Guido ci sono stati incomprensioni, malintesi e
amori troppo ostinati, non un figlio!...ma ti rendi conto?! Un
bambino!...non voglio più parlare di questo...-
Mi
faceva troppo male.
Già
bastavo io a farmi del male, che ripensavo a questa storia ogni
istante della mia vita...non volevo discuterne anche con Giusy...
-Ok...io
avrei un altro argomento- i suoi occhi luccicavano.
-Spara...-
mormorai stanca.
Ormai,
per me, vivere era diventata un'abitudine...
-Vorrei
che tu fossi la mia testimone di nozze...- mi disse un pò
rossa in viso, mentre si girava e rigirava l'anello che portava al
dito.
Certe
volte la invidiavo...tutto quello che lei aveva con Guido...anni di
problemi non aveva scalfito nemmeno un pò quell'amore
incredibile...era riuscito a sopravvivere a tutto...
-Ne
sarei immensamente felice- le dissi e subito me la ritrovai addosso.
-Grazie,
grazie!...ma che fai? Ti commuovi?- mi disse, quando mi lasdciò
andare.
-Già...-
No
Giusy...non piango per te...ma per la ocnsapevolezza che non potrl
mai più essere felice...
-Giusy
senti...-
-si?-
-Ho
preso una decisione. Non discutibile o trattabile...-
-E
sarebbe?-
-dopo
il matrimonio, io ripartirò per la Spagna e questa volta sarà
per sempre-
Spazio
autrice:
Eh
ragazze...qui andiamo di male in peggio...nel prossimo capitolo
saremo tutte invitate al matrimonio di Giusy, dove le rivelazioni
scuoteranno non poco la piccola chiesa del quartiere...
Sarà
un mese con i fiocchi!
Mi
scuso per il grande ritardo, ma avevo bisogno di "ferie" e
in questi giorni sono stata tutta mare e relax!
Adesso
passo subito a rispondervi! ^^
Dolcissima77:
ciao! Qui da me fa caldissimo! E da te?
Si
lo so...spesso accadono cose brutte...ma come hai letto in tutti i
miei capitoli precedenti, le cose si sono sempre aggiustate!
La
nostra Antonella ci riserva sempre delle "belle" sorprese,
come il suo futuro matrimonio con Bruno...brutta situazione, eh?
Baciii
e al prossimo capitolo!
Star__:
ehii!! sisi, la nostra Anto è incinta!...scusami per il
ritardo!...non so se potrò aggiornare velocemente, perchè
vorrei godermi ancora un altro pò quello che mi resta
dell'estate! X
Baciii
MartaTheBest:
concordo con te! È proprio drammatico! XD
Antonella
è davvero incinta, su questo non ci piove...e patty sta
cadendo proprio in uno stato di depressione cronica XD
Per
quanto possa sembrare assurdo, sono contenta di questo, perchè
è sempre nell'intento di ogni "scrittore" ( o chi
scribacchia come me) sorprendere le persone che leggono ciò
che scrive...
In
questo capitolo è presente più che altro la malinconia
di patty...mentre nel prossimo ci saranno delle belle!
Ciao!
Ella96:
ciao gemyyy!!!...non guardarmi così...quello che è
successo è successo! T.T
Comunque
non ti preoccupare, non farei mai e poi mai abortire antonella!
Nemmeno in una storia inventata!
So
che ho rovinato la tua coppia di amori, ma non ti disperare! E
ricorda quello che ti ho detto...ma...sssshhh!! hihihhi
Grazie
di che! Mi ha fatto piacere aiutarti!
Baciiii!!
<3
Hermgrenger:
ciao!...da quanto ho potuto leggere c'è stato uno sciok
generale Xd
Mi
dispiace, ma antonella è davvero incinta, su questa cosa non
scherza!
Il
comportamento di bruno è imperdonabile e infatti tutto il
"risentimento" che riversava su patty, in realtà era
"odio" verso se stesso!
Baciii!!
E
con questo ho concluso anche questo capitolo!...Mi raccomando...
Preparate
i fazzoletti o...i mitra! A voi la scelta!
Capitolo 34 *** Capitolo 34: Un quasi matrimonio non troppo tranquillo! ***
Capitolo
34: Un quasi matrimonio non troppo tranquillo!
Erano
le sette del 15 dicembre, quando in casa scoppiò un fragoroso
caos.
Gente
che correvano a destra e a manca, mentre io e Tamara eravamo intente
a fare aria con un misero fazzolettino, per calmare la crisi di
panico che era venuta alla “neo sposina”.
A
detta sua, a quattro ore dal matrimonio che l'avrebbe legata
indissolubilmente a Guido, relegato a casa di Fabio, niente andava
come doveva.
L'estetista
si era beccata la febbre proprio quel giorno, la parrucchiera le
aveva fatto un'acconciatura che assomigliava più a un
barboncino, i genitori di Guido erano bloccati dall'altro lato della
città e tante altre cose che avrebbero fatto bestemmiare un
santo.
Tutto
ciò non aiutava Giusy, che sembrava in preda a un attacco di
rabbia cieca, tanto da trasformarla in Hulk, e me e Tamara, che
cercavamo in tutti i modi di risolvere quell'intricato giorno delle
nozze della nostra migliore amica.
-Ma
perchè anche sposarmi deve diventare un problema?!- piagnucolò
Giusy.
Domanda
ovviamente retorica, che mai né io né Tamy ci saremmo
sognate di rispondere.
-Dai,
la stai facendo troppo tragica! ...riusciremo a sistemare tutto!- fu
la risposta di Tamara, che abbandonò il fazzoletto sul letto e
andò a sedersi vicino a Giusy.
-E
secondo te tutto questo non è tragico!-
-Quello
che voleva dire Tamara è che nonostante tutto, questo
matrimonio sarà perfetto!-
-non
credo proprio, dal momento che ai miei guai, tu hai deciso di
aggiungerne i tuoi!-
Io
roteai gli occhi, mentre Tamara si appoggiò allo schienale
della sedia, riprendendo il fazzoletto e facendosi lei un po' d'aria
stavolta.
-Ne
abbiamo già discusso, Giusy- tagliai corto.
-No
Patty! ...tu sei venuta al matrimonio con Jo! ...con che coraggio lo
hai fatto ritornare!-
-Non
vedo perchè io non possa venire con Jo, dal momento che Bruno
sta con...- feci una smorfia -Antonella...-
Ripensare
a tutta quella storia, mi faceva aumentare l'emicrania, arrivata già
a livelli insopportabili.
Quali
ragazze sane di mente si ritroverebbero alle sette di mattina a
parlare delle proprie “sventure” alle soglie di un
matrimonio?
-Quindi
TU vuoi vendicarti di Bruno proprio il giorno del MIO matrimonio?!-
si schifò Giusy.
-Io
non mi voglio vendicare, sto solo cercando di riprendere il rapporto
con una persona che per me ha fatto tanto- mi limitai a dire,
gettando un'occhiata fuori dalla finestra.
-E
poi Giusy, non credo che questa cosa possa intaccare il tuo
matrimonio- rincarò anche Tamara, facendo spallucce.
-Non
lo può intaccare?! ...e voi mi dite cosa dovrei fare io quando
ci ritroveremo Bruno e Jo che se le danno di santa ragione proprio
quando io dovrei dire “si, lo voglio”?!-
-Giusy...Bruno
ha fatto la sua scelta. Io non sono più affar suo!-
-Lui
non ha propriamente scelto-
guardai
Tamara inarcando le sopracciglia -Ah no? ...lui ha scelto prima
quando mi ha tradito e poi quando ha messo incinta la sua ex- le
ricordai con tono acido.
Non
mi andava di passare per la cattiva della storia, quando, invece, ero
quella che si era limitata ad accettare lo scorrere degli eventi...
-Per
me stai sbagliando-
-Hn...non
ho cominciato io a sbagliare- detto questo mi alzai -forza Tamy!
Abbiamo un matrimonio da salvare!-
Tamara
scattò in piedi, un grande sorriso sulle labbra.
Giusy,
poco convinta e ancora esasperata, si costrinse a un sorriso tirato,
mentre io cercavo il più possibile di apparire calma e
rilassata.
Coraggio
Patty! ...saranno solo le 24 ore più stancanti della tua vita!
-Dove
cazzo le hai messe Bruno?!-
-Calma,
calma! Le ho messe qui...da qualche parte!- si difese Bruno, intento
a rovistare nell'ammasso di vestiti, con le testa mezza immersa
nell'enorme cassettone.
-Calma?!
...come faccio a stare calmo se a due ore dal mio matrimonio il mio
testimone si è perso le fedi?!-
Andavo
avanti e indietro per la stanza, la cravatta slacciata e la giacca
buttata chissà dove.
Quello
era il giorno più importante della mia vita e avrei tanto
voluto che fosse anche perfetto, ma, a quanto pareva, non era
possibile...
Mi
lasciai andare su una poltrona, già avvilito per i mille
imprevisti di quell'inizio giornata...era destino che le cose con
Giusy non sarebbero mai andate tranquillamente...
Sospirai
e appoggiai la faccia sul palmo della mano, “godendomi”
la vista del culo di Bruno.
-TROVATE!
Urlò Bruno, esibendo un cofanetto blu notte.
Scattai
immediatamente e corsi da lui, quasi con le lacrime agli occhi,
proprio come nei cartoni animati.
-Lo
sapevo che c'erano!- fece lui tutto felice e fiero di se stesso,
mentre si metteva le fedi in tasca.
-...E
vedi di non perderle adesso!- lo ammonii io, minacciandolo con un
dito puntato contro.
-Ma
come sei suscettibile oggi!-
Inarcai
le sopracciglia e lo guardai mentre andava sedersi.
Ok...era
seduto...potevo dirglielo...
-Bruno
senti...-
-si
lo so, lo so...sei in agitazione...non ti preoccupare-
-Non
è questo...-
-E
allora cosa?-
-Bhe...vedi
credo sia giusto dirtelo prima...-
-cosa
Guido?- mi ripetè lui, nervoso e sospettoso.
-Oggi
Patty al matrimonio non verrà da sola...- vedevo la confusione
sul suo viso -...verrà con Jo-
Bruno
strinse i pugni così tanto che le nocche gli diventarono
bianche...quasi avevo paura che esplodesse da un momento all'altro...
-Cosa
stai dicendo?-
-In
fondo anche tu stai con Antonella...- cercai di alleggerire la cosa,
ma evidentemente Bruno non era del mio stesso parere...
-Non
penso sia la stessa cosa! ...io con Antonella ci devo stare per
obbligo, a me lei sembra, invece, per piacere-
-Se
avessi tenuto a freno il tuo di piacere, adesso non staremmo in
questa situazione-
Mi
pentii subito di averlo detto...
Di
certo Bruno non stava bene e non era da buon amico rinfacciargli
quello...era stato uno sbaglio...un grosso sbaglio di cui stava
pagando le conseguenze...
-Lo
so Guido...- fece, una reazione che non mi sarei aspettato:
rassegnazione -ho sbagliato...e nella vita si paga...sempre...no?-
Sapevo
che non si aspettava realmente una risposta...risposta che in ogni
caso non avrei saputo dargli...
-Bruno....-
-Non
dire niente...non c'è nulla da dire...- mi disse sconfortato.
-Solo
una cosa...- mi costava chiederglielo in quella situazione, ma Giusy
si meritava un matrimonio con i fiocchi -...ti prego...niente
scenate-
-...Niente
scenate...non ti preoccupare...-
-Ok...-
-Su!
Mettiamoci a lavoro!-
-Ditemi
che è tutto pronto!- si lagnò Giusy, mentre finiva di
lisciarsi il suo stupendo abito da sposa.
-Devo
solo metterti un sacco di lacca nei capelli! - confermò
entusiasta Tamara.
Si...finalmente
tutto era pronto e la crisi di qualche ora prima sembrava superata.
Giusy
era bellissima, fasciata nel suo abito bianco...sembrava quasi una
principessa...
A
guardarla provavo un po' di invidia...anche io avevo sperato di
riuscire a realizzare tutti i miei sogni e invece...
Mi
ritrovavo a stare con una persona che non amavo più...che non
avevo mai amato...
Sentii
il mio telefonino squillare...cosa c'era ancora?
Mi
affrettai alla scrivania dove era appoggiato e risposi.
-Non
può essere! ...ma non ce n'è un altro?!-
Giusy
e Tamy si avvicinarono sentendomi quasi urlare.
-Questo
è un problema vostro! Trovate qualsiasi cosa o giuro che un
titolo ecclesiastico non basterà per proteggervi dalla mia
furia!-
Bhe...probabilmente
sarei andata all'inferno per quella frase...
-Si,
mi faccia sapere, grazie!- e riattaccai. -abbiamo un problema-
-Si,
questo l'avevamo capito...- fece ironica Tamara.
-Cos'altro
c'è ancora?!-
-Bhe...il
prete è costretto a letto da una forte febbre e stanno
cercando un sostituto...-
ci
mancò poco che Giusy non cominciasse a dare testate nel muro e
Tamara che aprisse la finestra per buttarsi di sotto.
-Questi
sono tutti segni!-
-Oppure
è Alicia che fa qualche malocchio...- se ne uscì
Tamara, per buttarla sullo scherzo e far riprendere un po' Giusy.
-Io
non ne posso più...va tutto male oggi!-
-Giusy
non ti preoccupare! Tu e Guido vi sposerete! A costo di sposarvi io
stessa!- feci io decisa, costringendo Giusy a guardarmi.
-E
se è davvero destino che ci sposassimo...perchè sta
succedendo tutto questo?-
-Ma
perchè tu hai mai avuto cose facili? Ormai dovresti essere
abituata!- mi aiutò anche Tamy, facendole un gran bel sorriso.
-Già...è
vero...-
Cercammo
di non pensarci e di definire gli ultimi dettagli...dopo circa
mezz'ora (eravamo in un terribile ritardo) mi squillò il
cellulare.
-Ragazze,
è fatta! ...voliamo in chiesa! Lo sposo sta lì da un
quarto d'ora!-
Stavo
in un'altra saletta della piccola chiesa, mentre Tamara stava con
Giusy e tutti gli invitati già ai loro posti.
Avevamo
deciso di posticipare di poco la cerimonia e avevamo dovuto, per
questo, stravolgere un po' la giornata.
Aggiustavo
le ultime cose, quando sentii la porta aprirsi piano dietro di me.
-Giusy
ti ho detto di stare calma! Vai da Tamara!!- dissi, senza voltarmi.
-Non
sono Giusy...mi dispiace...- disse una voce...o meglio, la sua
voce...
Mi
voltai lentamente e il solo guardarlo in faccia mi riempiva gli occhi
di lacrime...
Avevo
il cuore svuotato.
-Posso?-
-Certo..-
Avanzò
di qualche passo e si chiuse la porta alle spalle.
-ho
saputo...ho saputo che sei ritornata con Jo...-
-Bruno...per
favore....- scattai, sulla difensiva.
-No,no!
...non sono venuto affatto per farti la morale...sono l'ultima
persona che può giudicare...-
Mi
rilassai di poco...di cos'altro poteva mai parlarmi?
-Patty
io ho sbagliato...lo so...ma non mi do pace...c'è qualcosa che
posso fare per rimediare...io DEVO rimediare...- in poche falcate fu
da me, con le mani a coppa sul mio viso.
Quanto
avrei voluto dirgli che era tutto a posto...che potevamo ritornare
come prima...e invece...
-Bruno
non c'è niente che, ormai, tu possa fare. Tu mi hai tradita! E
oltre a questo c'è anche un bambino in viaggio!- gli ricordai
io con ovvietà, ma a lui non sembrò importare tutto
questo.
-Non
me lo perdonerai mai, vero?-
-Non
mi perdonerei io a far crescere un figlio senza suo padre-
-Io
non mi riferivo a questo...- avanzò ancora verso di me,
prendendomi il viso tra le mani -Non mi perdonerai mai di essere
stato con Antonella?-
Chiusi
gli occhi. Quanto mi era mancato il suo tocco su di me...riusciva
ancora a mandarmi mille scariche in tutto il corpo...
-Che
differenza fa, ormai?-
-La
fa per me...-
-Non
lo so Bruno...non lo so...-
-Ma
tu mi ami ancora?-
Ci
misi un po' prima di rispondere, non perchè non conoscessi la
risposta, ma perchè mi era diventato difficile dirlo ad alta
voce -Non chiedermelo...-
-Io
non ci riesco...non riesco a stare senza te...non riesco a immaginare
un futuro senza te affianco...-
Fece
una cosa che non mi sarei aspettata, che portò anche me
sull'orlo di un'effrenata agonia.
Dagli
occhi chiari di Bruno, piccole gocce di cristallo gli bagnarono il
viso.
Lui
stava piangendo.
Per
me. Per noi. Per quel noi che non c'era più. Che non ci poteva
essere.
Appoggiò
la fronte alla mia, continuando a piangere in un modo che non avevo
mai visto: stava semplicemente in silenzio, con gli occhi chiusi e
sembrava che non fosse lui a piangere, ma che le sue guance fossero
bagnate dall'acqua.
A
quella scena chiusi anche io gli occhi, lasciando che anche le mie di
lacrime uscissero. Quella probabilmente sarebbe stata l'ultima volta
che l'avrei tenuto così vicino, l'ultima volta che avrei
potuto sentire il calore della sua pelle, la dolcezza della sua
stretta, l'amore dei suoi occhi chiusi e ormai piegati a una realtà
che non ci piaceva.
-Ti
amo Patty...- mi sussurrò.
-Ti
amo Bruno...-
-Questo
non cambierà mai...tra un mese o tra 50 anni noi ci
ritroveremo e staremo ancora insieme...-
...E
piangevamo lì, come due bambini, con la consapevolezza di non
poter più stare insieme.
...Ignari
di essere visti...
Entrammo
in chiesa insieme, ma alla navata centrale ci separammo: io andai
all'altare e Bruno andò a sedersi in prima fila accanto ad
Antonella.
Guardavo
tutta la sala, mi concentravo sul punto più idiota pur di non
incrociare gli occhi di Bruno, che sapevo essere ancora rossi come i
miei.
Come
si poteva essere tanto tristi in un giorno tanto felice? Come si
poteva festeggiare nello stesso giorno la nascita di un amore e la
distruzione di un altro?
Deglutii
sulle note della marcia nuziale.
Ed
eccola lì. Dalla porta, accompagnata dal padre fece capolinea
Giusy, più raggiante che mai.
Dopo
anni di problemi finalmente potevano mettere la parola fine alle
sofferenze.
Avanzava
piano, sorridente e con gli occhi lucidi, con Guido che la guardava
come se fosse il gioiello più prezioso di una corona di
diamanti.
Tra
tutti gli invitati in piedi, le note si diffondevano melodiose,
sovrastando del tutto la voce che urlava dentro di me.
Quello
era il giorno di Giusy, c'era tempo per autodistruggermi...
Giusy
fu accanto a Guido e il padre prese posto accanto alla madre.
I
due novelli sposi si guardarono negli occhi, più felici della
felicità stessa.
Il
prete cominciò a parlare, recitando il consueto rituale così
ben noto a tutti, ma così speciale per Giusy e Guido.
-...Parli
ora o taccia per sempre- disse il paffuto prete.
Mentalmente
immaginai Gonzalo che entrava tutto trafelato e interrompeva il
matrimonio, magari con un mitra, portandosi via Giusy...
-...Be...-
-NO!!-
Un
urlo squarciò la quiete e la solennità della cerimonia,
facendo sbiancare Guido e quasi svenire Giusy.
Tutti
ci voltammo verso la fonte della voce, ritrovandoci un'Antonella in
piedi e con le mani sulla pancia.
Istintivamente
mi accostai di più vicino a Jo, al mio fianco.
-Antonella...cosa
vuoi ancora?- fece Giusy tra i denti.
-Io
ho fatto tante cattiverie, ma questo no...questo no!- disse tra le
lacrime. Scansando il braccio di Bruno che voleva costringerla a
farla sedere.
-signorina,
siamo nella casa del Signore...cosa c'è che non va?-
-Esatto!
Perchè te la stai prendendo con il mio matrimonio?!-
-Ho
taciuto la verità per troppo tempo...io lo amo...non
posso...non posso...-
-Antonella
ma cosa dici?- mi spazientii anche io. Non sopportavo che volesse
mettersi in mostra anche quel giorno.
Antonella,
tra le lacrime, lasciò il suo posto e andò al centro
della navata, con le mani sulla sua grande pancia.
-Io...io
sono incinta da quasi tre mesi...-
-Antonella
cosa diamine dici?- si alzò Bruno, livido in volto.
Io
mi sentii mancare...cosa? ...cosa cavolo stava cercando di dire?
-Io
ero già incinta quando io e Bruno abbiamo fatto l'amore...-
confessò infine, tra i singhiozzi. -Ho ascoltato la vostra
conversazione prima...e ho capito...mio figlio deve crescere con il
suo legittimo padre, non deve essere la rovina di tutti! Un bambino è
una gioia! Mio figlio deve crescere come non sono potuta crescere io!
...ho fatto tante cose cattive...ma adesso basta...voglio essere una
persona nuova...per me, per mio figlio...-
Crollai
in ginocchio, gli occhi vitrei e le mani tremanti.
La
mia testa era svuotata e il cuore mi batteva così forte che mi
faceva male.
Di
scatto guardai Bruno, nelle mie stesse condizioni, seduto sulla
panca.
Quindi
tutto il dolore, le lacrime, i litigi, la tristezza e l'infelicità
erano inutili?!
Come
aveva potuto! Come aveva potuto farla così grande!
-Perdonatemi,
perdonatemi se potete...io cambierò...-
-Non
ci posso credere! Ma come si fa a mentire su una cosa del genere!- si
indignò Tamara, più sconvolta di me...
-Ma
perchè non mi posso sposare in santa pace!-
-Ormai
io c'ho fatto l'abitudine...- la consolò Guido.
-tu...-
Bruno si alzò, arrabbiato e sconvolto come non l'avevo mai
visto -tu...come hai...osato...fare quello che hai fatto! Sei solo
una...-
-Zitto
giovanotto! Ti ricordo che in casa di Dio non è permesso!- lo
ammonì il prete, che ci guardava come se fossimo una banda di
matti.
-Tu
hai tutte le ragioni del mondo per odiarmi...ma io rimedierò a
tutto!-
-Chi
è il padre, Antonella?- l'unica domanda giusta era quella,
pronunciata da Matias.
Antonella
ci guardò tutti, sembrava che le parole le si fossero bloccate
in gola.
-Di
chi?- chiesi anche io, che mi ero alzata e appoggiata a una panca li
vicino.
-E'...il
padre è Jo...-
Silenzio.
Realizzai.
-COSA?!-
Adesso
mi sentivo più male di prima.
-come?
Da quanto?-
Mi
sembrava così incredibile...potevo fidarmi di Antonella?
-E'
impossibile!- fece anche Giusy.
-no,
è vero...- la voce di Jo ci fece girare tutti verso di lui -Io
e Antonella siamo stati amanti da un bel po'..-
-Jo
ma cosa dici?- feci io, allibita, stralunata e incredula -da quanto?-
-Poco
dopo il nostro arrivo...è successo per caso...-
-E
me lo dici solo adesso? Mi hai fatto sentire uno schifo quando hai
saputo di me e Bruno?!-
-Non
mi sono comportato bene...ma allora non pensavo cosa stavo facendo,
né alle conseguenze...-
L'aria
era pesante, come le rivelazioni di quella giornata.
In
meno di due minuti il mio mondo si era ancora una volta capovolto,
facendo sempre le solite vittime: me e le mie facoltà mentali.
-Sei
incinta di Jo?!- fecero in coro Matias, Guido e Giusy, il cui
matrimonio era ormai rovinato...
Realizzai
tutto.
Quindi
non c'era più niente che mi divideva da Bruno?
Lo
guardai, ma lui già stava guardando me, gli occhi di nuovo
lucidi.
Volevo
corrergli incontro e sfinirlo di baci, non mi importava della cocente
rivelazione che avevo sentito poco prima.
Guardai
Giusy, non volevo rovinarle ulteriormente questo giorno, ma lei,
inaspettatamente, scosse la testa sorridendo e mi indicò
Bruno.
Avremmo
mai fatto qualcosa in santa pace?
Corsi
diritta verso Bruno.
Mi
lanciai su di lui, che mi prese a volo stringendomi forte e quando mi
rimise a terra, ci guardammo negli occhi e tutti sorridenti uscimmo
di corsa dalla chiesa.
La
mia acerrima nemica, mi porta via l'uomo che amo per un bambino non
suo, ma del mio ex...ma a me cosa importava?
Adesso
avevo Bruno. Adesso avevo la mia felicità!!
Spazio
autrice:
si,
avete tutte le ragioni del mondo per volermi fucilare! Non aggiorno
da ben due mesi e non so se questo capitolo compensi l'attesa XD
A
me sembra abbastanza decente, ma spero che con i vostri commenti mi
diciate un po' anche cosa ne pensate voi >.<
Questo
è il penultimo capitolo, ormai manca solo il prologo...dopo
tanti mesi anche questa “esperienza” volge al
termine...chissà chissà!!
Ella96:
ciao gemellina! Mi sono fatta attendere tanto, vero? ...tu che ne
dici di questo capitoletto? >.<
Per
la verità farmi minacciare non mi piace per niente,
soprattutto da te! XD Sai sei più pericolosa di quanto sembra
XD Bruno e Guido hanno “litigato” perchè comunque
Guido è molto affezionato a Patty, essendo anche la migliore
amica di Giusy e chi fa male a Patty fa male a Giusy, e chi fa male a
Giusy, per Guido, deve “morire” XD
Come
avrai capito Patty non partirà per la spagna, dato che sta
felicemente tra le braccia del suo bruno!
Purtroppo
(o per fortuna!) non ci sono altri mille capitoli, ma solo uno!
L'epilogo!! tu pensa, però, ad aggiornare la tua di storia!
Baciiiii!!! <3
Martathebest:
ciao!! ...a me tutto bene..te??
Ho
aggiornato davvero in ritardo questa volta, vero? XD mi dispiace
tanto! Comunque hai proprio ragione, alla povera patty ne succedono
di tutti i colori! Ma come hai visto le cose si sono messe bene,
anche se dopo tutta quella preparazione il matrimonio non è
andato nei migliori dei modi per i due sposi!
Avevi
ragione sul fatto che sarebbe rientrato in scena Jo, anche se per un
motivo diverso! Per quanto riguarda tamara e fabio le cose sono
rimaste come prima: non stanno più insieme e non so se ci
ritorneranno, forse dedicherò loro una piccola parentesi
nell'epilogo!! ciaooo baci!
Ricordate
quelle due misteriose voci nei capitoli iniziali? Ed ecco a voi
svelato il mistero! Erano quelle di antonella e jo che avevano una
“piccola” tresca! Spero che questo sia un piccolo colpo
di scena e di avervi un po' spiazzato! Questo era l'intento ma poi
non so se ci sono riuscita o se qualcuno di voi l'aveva immaginato XD
Adesso
non mi resta che lasciarvi, dicendovi in anticipo che non so quando
potrò postare l'ultimo capitolo!
Capitolo 35 *** Epilogo: Tutto bene quel che finisce bene!! ...o quasi... ***
Epilogo:
Tutto bene quel che finisce bene!! ...o quasi...
Stavo
sulla veranda di casa mia, di casa nostra, sfogliando un album
fotografico. Ad ogni immagine nasceva spontaneo un sorriso: mi
sembrava tutto così lontano, quella Giusy mi sembrava una
ragazza di mille anni fa, quasi fosse un'estranea.
Voltai
la pagina e trovai cinque ragazze che mi guardavano sorridenti: le
Popolari. I miei occhi divennero lucidi, come troppe volte era
capitato in quei mesi.
-Ancora
a sfogliare questo vecchio album?- Guido mi abbracciò da
dietro per le spalle, mentre io mi inebriavo del suo profumo.
-Ormai
sono diventata una piagnona sentimentale-
-Lo
sei sempre stata. E poi adesso siete in due ad essere delle piagnone
sentimentali- Guido si staccò da me e andò a sedersi su
una specie di poltroncina al mio fianco.
-Tutto
è così incredibile. Ma riesci a credere che tra due
mesi diventeremo genitori? Mi sembra ieri che ci siamo sposati...-
-Vorrai
dire genitori per la seconda volta e...- Guido si fermò.
-Nicolas scendi da lì!- urlò. -è una piccola
peste. Mi ricorda qualcuno!-
Io
gli feci la linguaccia, proprio come una bambina.
Eh
già...mamma per la seconda volta e dopo aver affrontato un
parto di ben 5 ore, potevo dire che era stato di gran lunga più
difficile sposarmi!
Dopo
che la mia cara amica Patty, nonché mia testimone, aveva
egregiamente abbandonato la chiesa per “scappare” con il
suo grande amore, avevamo dovuto annullare tutto e un anno e mezzo
dopo ci riprovammo, ma con scarsi risultati: nel ben mezzo della
cerimonia stava quasi per nascere Nicolas!
Arrivati
alla terza, eravamo così tesi che al primo rumore eravamo
pronti a saltare in aria, ma finalmente tutto andò liscio e
riuscimmo a sposarci.
...E
così avevo realizzato tutto quello che volevo: ero sposata con
l'unico ragazzo che avevo mai amato da ben sette anni, avevo un
bambino bellissimo (tutto la mamma!) e una bambina in viaggio.
Ero
felice e serena e dalla vita non desideravo nient'altro, se non
invecchiare con Guido circondata da tanti nipoti.
-Sai...abbiamo
un problema- fece Guido, ridacchiando.
-E
cioè?-
-mi
sa che Nicolas si è innamorato-
-Dai
amore...sono bambini...che sarà mai!- feci io noncurante,
chiudendo l'album.
-Di
Penelope- aggiunse dopo lui.
-COSA?!
TU MI STAI DICENDO CHE IL MIO BAMBINO SI E' INNAMORATO DELLA FIGLIA
DI QUELLA VIPERA DI ANTONELLA?!- sbraitai.
Mai,
mai e poi mai!
...Mai!
...l'avevo già detto?
-Dai
amore non esagerare! L'hai detto tu: sono bambini! e poi sai che
Antonella è cambiata-
-Ma
non me ne può fregar di meno! È una questione di
principio, non può fare questo a sua madre!-
-amore
non vorrai fare di Nicolas e Penelope due piccoli Romeo e Giulietta?
Vorrei ricordarti che come storia non finisce proprio bene!- osservò
angelico lui, il tipo!
-Tzè.
Mi opporrò! E...- mi bloccai all'istante, portandomi una mano
sulla pancia.
-Cos'hai?-
mi chiese Guido allarmato, venendomi subito vicino.
-Ha...ha
scalciato...-
Guido,
sorridente e immensamente felice, portò una mano sulla mia
pancia, condividendo con me l'amore per quella creaturina che ancora
doveva venire al mondo.
Abbandonammo
completamente il discorso precedente, troppo presi a bearci di quella
sensazione stupenda.
-Ti
amo Giusy-
-Ti
amo tanto...-
Si
sporse a baciarmi. Mi sentivo così completa, così
realizzata. Anni di difficoltà valevano anche un solo secondo
di quell'immensa felicità.
Stabile.
Se avessi dovuto definire la mia vita in quel momento, avrei di certo
usato l'aggettivo “stabile”.
Quello
che era sicuro, era che avevo bisogno di un po' di colore nella mia
vita, un po' di movimento. Non volevo più svegliarmi la
mattina e odiare la luce del giorno per avermi strappato dall'unico
momento in cui non pensavo: la notte.
Ero
diventata chiusa in me stessa, scorbutica e di poche parole, in
pratica il fantasma di quella che ero stata.
Inutili
i tentativi di Bruno di farmi riprendere...negli ultimi due anni mi
ero distaccata anche da lui...
Incredibile,
vero?
Tante
lotti, tanti dolori per una felicità che era durata pochi
anni. Forse io non ero la persona adatta a lui...forse meritava di
meglio...
Eravamo
arrivati a parlarci a stento...l'unica cosa che ancora ci univa era
un rito religioso.
Eppure
entrambi, chiusi nel nostro mutismo, sapevamo che dentro ai nostri
cuori, c'era ancora quell'amore così forte, da smuovere le
montagne.
Perchè
non ce lo dimostravamo?
Perchè
avevo cominciato a chiudermi in me stessa?
L'ho
fatto da quando, dopo averlo desiderato tanto, avevo perso un bambino
ai sette mesi di gravidanza...
A
quel punto era già un bambino...sette mesi...dentro di me
cresceva il mio bambino e io non ero stata in grado di tenerlo al
sicuro...l'avevo lasciato andare via, lasciando dentro di me un vuoto
incolmabile.
Mi
sentivo una fallita...una povera sciocca che non era riuscita nemmeno
a dare un figlio alla persona più importante della sua vita.
Bruno
mi ripeteva che avremmo superato anche questo, che avremmo avuto un
altro bambino...con i suoi occhi e il mio sorriso, mi
diceva...già...diceva...
Quando
anche Bruno si era chiuso in se stesso?
...Quando
il medico ci aveva comunicato che io non avrei più potuto
avere figli.
E
lì dov'erano tutte le belle parole? Perchè mi aveva
lasciato sola? Sola chiusa nel mio dolore...
Provavo
rabbia e delusione. Rabbia verso me stessa, così incapace,
così stupida. Delusione verso di lui, che aveva preferito
battere in ritirata e leccarsi da solo le ferite. Provavo odio.
Odiavo
Bruno che mi aveva dato quel bambino e odiavo il destino che me
l'aveva tolto.
All'improvviso
Bruno mi diventò nemico, avevo persino dato la colpa a lui per
la perdita del nostro bambino...
-Patty...-
Non
alzai nemmeno la testa dal cuscino, quel letto era diventato la mia
tomba...
Bruno
si sedette vicino a me, calcandosi la testa tra le mani.
-Devi
parlarmi...devi ricominciare a farlo...-
Lo
sentii piangere, come tante volte aveva fatto, distrutto da un dolore
che non era solo mio.
Lo
capivo razionalmente, ma non riuscivo ad accettarlo.
-Dobbiamo
andare avanti...-
-come...puoi
dire...una cosa del genere...- scattai a sedere, tempestandogli la
schiena di pugni. -Era il nostro bambino! Aveva sette mesi! Lui era
vivo! ERA QUI! E ADESSO NON C'E' PIU'!-
Urlavo,
mi dimenavo, mi distruggevi dal dolore.
Bruno
mi afferrò per i polsi, inchiodandomi a letto, bagnando quella
mia pazzia con le sue lacrime.
Cercava
di bloccarmi, di bloccare quella passa che sembrava interpretare la
scena dell'esorcista.
-Era
qui...era qui!-
-E
adesso non c'è! Non ci sarà mai più! Dobbiamo
farcene una ragione!-
-Tu
non capisci...il mio bambino....il mio...- singhiozzai, stanca anche
di dimenarmi.
-ti
prego amore mio...-
Mi
alzò verso di lui, abbracciandomi, stringendomi in modo che
non aveva mai fatto e lì piangemmo tutte le nostre lacrime.
Credevo
che ormai le avessimo finito, ma non era così...quelle non
sarebbero finite mai...
-Dobbiamo
ritrovarci...mi manchi...-
-è
tutto difficile...è sbagliato!-
-Non
smetterò mai di amarti-
Mi
sbagliavo.
La
magia c'era ancora. Quelle erano state le uniche parole che mi
avevano regalato un po' di pace...
Restammo
ancora abbracciati, dormimmo così...tutta la notte...
Il
mattino seguente mi alzai con una strana sensazione. Avevo un forte
mal di testa e avevo una gran voglia di vomitare.
Di
mala voglia mi vestii e uscii di casa. Non sapevo dove stavo andando,
avevo solo bisogno di camminare, di sentire qualcosa di fresco sulla
mia pelle.
Cominciai
a sentire un fischio nelle orecchie, le gambe mi tremavano e vedevo
tutto nero.
Caddi,
tra la folla di gente. Caddi e non mi accorsi di chi cercava di
aiutarmi.
Qualcuno
mi diceva qualcosa, mi sorreggeva, ma io sembravo un'automa. Avevo un
incredibile dolore alla pancia e la vista non voleva ritornare.
Poi...tutto
fu buio.
Mi
svegliai in una stanza bianca, con un forte odore di...non riuscivo
ad identificare cosa fosse.
-Amore...-
mi voltai alla mia destra e poco dopo vidi Bruno avvicinarsi a me.
Era
strano, mi sentivo strana. Era come se fossi tornata 15enne e avessi
rivisto Bruno con gli stessi occhi di allora...
-Cosa
ci faccio qui?-
-Un
malore, probabilmente dovuto allo stress, ma i medici hanno detto che
puoi tornare a casa anche adesso..-
-Si...voglio
tornare a casa...-
-Bene...-
Lui
si alzò, diretto verso la porta, ma io riuscii a bloccarlo in
tempo, prima che uscisse.
Lo
feci sedere accanto a me.
-Finalmente
ho capito...-
-Capito
cosa?-
-Amore
ritorniamo quelli che eravamo. Io ti amo ancora come prima...magari
un giorno potremo adottarlo un bambino...-
Bruno
sorrise, come se non aspettava altro. Mi abbracciò e io la
potei risentire. Cosa?
La
nostra magia.
-Pronto?-
-Ehi
mia bella modella!-
-Giusy!
...da quanto tempo! Come stai?- la voce gioiosa della mia amica, mi
arrivò nitida, nonostante fosse all'altro capo del mondo.
-Si
va avanti, te?-
-Abbastanza
bene...anche se tra set fotografici e riprese non ho un attimo di
pace...-
Sorrisi,
anche se lei non poteva vedermi...
-Ritornerai
mai in Argentina?- chiesi, sperando in uno stentato si...
-Credo
di si...appena finisco tutto qui-
Beh...di
certo è di più di quello che immaginavo...
-Senti
Tamy...hai più sentito Fabio?- come sua amica mi sentivo in
dovere di dirle quello che tutte noi sapevamo e che forse lei non
sapeva...
-Si...un
paio di anni fa...forse tornerò in Argentina anche per
lui...forse...forse posso recuperare il nostro rapporto...-
Quindi
non lo sapeva...
-Tamy
senti...-
-Lo
so, sono stata un'egoista e non posso presentarmi così
all'improvviso a casa sua, ma col tempo...-
-Tamy...Fabio
il mese prossimo si sposerà e andrà a vivere in
Spagna..- mi ero accorta negli ultimi anni che ero sempre io che
dovevo dare le brutte notizie..
Tamara
dall'altro lato del telefono non parlava e potevo affermare con
certezza che non avrei mai più dimenticato i suoi singhiozzi,
il suo pianto di dolore...
Non
piangeva solo per il suo amore perduto, ma anche per le sue speranze
distrutte...speranze di ritrovare quello che aveva perso...ma era
questo il lato oscuro della vita...non ti ridava mai indietro quello
che avevi perso...
-Giusy...io...-
-Tranquilla
Tamy...andrai avanti...incontrerai un nuovo amore...-
-Io
non riesco a dimenticarlo...non serve a niente buttarmi nel
lavoro...-
-Tamy
e tutto questo ti viene in mente dopo tutti questi anni? Non puoi
stupirti che lui si sia rifatto una vita-
-Però
mi aspettavo che sarebbe ritornato...-
-Ma
lui non poteva aspettarti a vita! Non è facile quando ci si
sente rifiutare una proposta di matrimonio-
Non
volevo sembrare troppo dura con lei, ma era arrivato il momento di
farla scontrare con la realtà...doveva andare avanti anche
lei...
-Giusy...io
non riuscirò mai a vederlo con un'altra...- mi confessò
lei tra i singhiozzi e io non riuscii a non pensare quanto la
capissi...
-Tesoro
tu fortunatamente non lo incontrerai per molto tempo...vedilo dal
lato positivo. Senza la presenza costante di Fabio, tu potrai trovare
un nuovo amore-
-No
Giusy, io non amerò mai più-
-Tamara
non si può smettere di amare, anche perchè non è
una cosa che decidiamo noi...-
Ricominciò
a singhiozzare e io non riuscivo a calmarla...
-Tamy..-
-Si...hai
ragione...io andrò avanti!-
-Bene...perchè
per fortuna io non ti ho chiamato solo per questo-
-E
per cosa?- mi chiese, mentre tirava su col naso.
-Non
è che potresti tornare tra un mese e mezzo circa qui per fare
la madrina al mio bambino?-
-Giusy...-
la sentii ricominciare a piangere, ma un pianto diverso da quello di
prima.
-Ehi,
ma quando sei diventata di lacrima così facile?- la presi in
giro io, facendola subito ridacchiare.
-Ok,
ci sarò. Grazie Giusy...-
-E
di che! ...ci vediamo Tamy! Ti voglio bene-
-Anche
io...-
Riattaccammo
e io restai ancora qualche minuto ad osservare il telefono.
Povera
Tamy...ma, in effetti, non era colpa di Fabio se dopo tanti anni
aveva deciso di crearsi una famiglia...
Andai
in cucina, dove trovai Nicolas letteralmente immerso, mani e faccia,
nel vasetto di cioccolata.
-Nico!-
brontolai e lui subito alzò la testolina a guardarmi, colto in
flagrante.
Quando
lo sorprendevo a fare qualcosa che non doveva, assumeva la stessa
espressione del padre...
-Andiamo
a lavarci, và...-
Lo
presi per il polso e lo portai in bagno.
Quanto
era dura fare la mamma!
Passò
velocemente una settimana, settimana in cui io e Bruno facemmo di
tutto per recuperare il nostro rapporto.
Non
era semplice ritornare quelli che eravamo stati, ma entrambi ce la
mettevamo tutta...
Avevo
riscoperto tante cose, che, mi ero resa conto, con l'andare del tempo
avevo rimosso...
Quel
giorno, però, quel venerdì di primavera, ritornai a
casa con un animo molto diverso...
Ero
incredula ancora io, avevo quasi paura di dirlo ad alta voce, quasi
fosse un sogno destinato poi a sparire...
Come
sempre, appena entrata, appoggiai la piccola borsa sul mobiletto alla
mia destra e poi mi diressi in salotto, sicura di trovare lì
Bruno.
...E
infatti lui era lì, disteso sul divano intento a guardare una
partita di calcio.
-Bruno...-
Lui
si voltò di scatto, portandosi una mano al petto. -Oddio Patty
mi hai fatto venire un infarto...non venirmi così dietro!-
-Scusami...-
mormorai, dirigendomi verso di lui.
-E'
successo qualcosa?- fece serio, portando la sua mano a coppa sul mio
viso.
-No,
no...- scossi la testa. O meglio, qualcosa era successo...ma era una
cosa bella, infinitamente bella!
-Amore
oggi sono stata dal medico perchè per strada non mi sono
sentita bene...di nuovo...-
-E
me lo dici così!- scattò subito Bruno. -e meno male che
non era successo niente!-
-Ma
non sono stata da un dottore normale...-
-Patty...così
cominci a spaventarmi...-
-Credevo...credevo
di non potertelo dire mai più...- cominciai a piangere, il
pianto più felice della mia vita -Aspettiamo un bambino...-
Vidi
passare sul volto di Bruno mille emozioni: confusione, incredulità,
perplessità, paura, gioia, felicità...
-Co..-
non riusciva nemmeno a parlare, i suoi occhi divennero subito lucidi
e non ebbe alcuna vergogna di farsi vedere in lacrime.
Scoppiai
a piangere anche io, piangevo e ridevo...ridevo e piangevo...
Bruno
si alzò dal divano, afferrandomi e facendomi girare.
Rideva
anche lui e tutte le lacrime gli arrivavano alla bocca, ma lui non se
ne curava, a me non importava...
-Basta
basta...mettimi giù che vomito!-
quando
finalmente si fermò e mi fece scendere, mi abbracciò
così forte che quasi temetti di morire soffocata.
-amore
mio...non ci credo...sono troppo felice!- aveva preso il mio viso a
coppa, stampando sulle mie labbra un'infinità di baci.
Quello
era un miracolo...perchè ormai nessuno dei due credeva più
di poter provare una simile gioia...
Illuminati
dal tiepido sole primaverile ci baciammo...suggellando così la
nostra felicità, che aveva il sapore dell'infelicità
passata, ma consci che un futuro roseo e pieno di sorprese ci
aspettava proprio dietro l'angolo...
Preparate
i fazzoletti (o fuochi d'artificio, dipende dai punti di vista!)
perchè la storia si ufficialmente conclusa!
Quasi
quasi piango io! ...è stata davvero molto lunga e mi dispiace
enormemente di avervi fatto aspettare così tanto per questo
misero capitoletto finale! Spero che almeno sia abbastanza carina
come conclusione...
Ringrazio
tutti quelli che mi hanno seguito e che man mano mi hanno supportato
e aiutato ad andare avanti con questa storia. Per essere la prima che
scrivo, 206 recensioni sono state un bel traguardo, che ho potuto
raggiungere solo grazie a voi!
Per
quanto riguarda le recensioni a questo capitolo (che spero saranno
tante!!! *__* sarebbe un ottimo regalo di natale!!) vi risponderò
sicuramente, modificando questo capitolo oppure aggiungendone uno
finale!
Detto
questo, passo a ringraziare chi ha recensito:
Hermgrenger:
ciao!! innanzitutto auguri di buon natale! Anche se in anticipo! Eh
si...per la gioia di tutti la “cara” antonella non è
incinta del nostro bruno!! grazie mille per aver recensito fino ad
ora! Baciii!!
Star__:
ehi! Mi dispiace di aver aggiornato così in ritardo! Questa
volta ho proprio esagerato! >.< sono contenta di essere
riuscita nel mio intento: quello di creare molti colpi di scena!
...speravo nell'effetto sorpresa! Grazie mille! Baciii!!
Dolcissima77:
ciao tesoro! Come va? Mica adesso mi ucciderai per questo enorme
ritardo? Me si scusa infinitamente XD Guarda sono superfiera che la
storia ti sia piaciuta tanto da farti innamorare di questa coppia! È
più o meno quello che vorrebbero tutti quelli che scrivono!
Povere persone che hanno assistito al tuo urlo, allora! Anche se
questo era proprio l'effetto che speravo! Spero che anche questo
capitolo sia carino e magari all'altezza degli altri! Dato che
giusy/guido è la mia seconda coppia preferita, non avrei mai
potuto far tradire giusy! E poi non c'erano le basi di un
avvicinamento di guido a antonella! Anche perchè, povera
giusy, ne ha passate davvero tante in questa storia!
Sei
davvero molto dolce!! ogni volta che scrivo penso sempre che non può
piacere e mi dico da sola “guarda come scrivi male!!”,
anche perchè leggo altre storie e puntualmente mi sembrano
scritte meglio delle mie XD Comunque questo è davvero un
complimento stupendo! Baci e tanti auguri!!
Probabilmente
non leggerà questo capitolo, ma io volevo salutare anche
Miraclegirl!! visto che non mi sono dimenticata di te? =)
volevo
ringraziare anche chi ha messo la storia nelle seguite e nei
preferiti!!
Adesso
non mi resta che lasciarvi, augurandovi un buon natale!! baci a
tuttiii!!