All is fair in love and war

di alex di gemini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontro tra amiche ***
Capitolo 2: *** sconvolgimento: la morte in persona ***
Capitolo 3: *** Gli spari del destino ***



Capitolo 1
*** Incontro tra amiche ***


Preludio: la scena della morte di Naoko Akagi così come l’abbiamo vista nell’anime

 

 

 

“Oi Ritsu! Sono qua”  le urla di Misato fecero voltare, come al solito,un buon numero di persone

“Misato, non hai un minimo di buone maniere” le rispose Ritsuko ansimando per la corsa

“perché sei così di fretta? Io sono sempre in ritardo, lo sai Non è certo il tuo solito essere puntuale che può essere considerato un evento” la prese in giro bonariamente la bruna

“Si Misato, è così, ma verrà un giorno in cui te la farò pagare” La risposta della bionda fu alquanto acida e le due iniziarono a punzecchiarsi

“Misato: “Penso che tu abbia passato troppo tempo con quella vecchia strega che continui a chiamare madre Tutto ciò che devi fare è scurirti quella tua chioma bionda e diventare la madre di te stessa”

Ritsuko: “Divertente.. avrei dovuto immaginare che non fossi maturata affatto. Penso che quella settimana passata a dormire con Kaji ti abbia dato alla testa”

Misato: “Potrei dire lo stesso di tutte quelle sigarette Mai pensato di smettere?”

Ritsuko: “Misato, dovresti aver capito che il giorno in cui smetterò di fumare sarà lo stesso giorno in cui smetterai di bere Ad ogni modo, dove ce ne andiamo tutte e due a mangiare?”

“Mangiare?” Misato aveva una faccia stupita

Ritsuko: “Sai, è quella cosa in cui metti del cibo solido nella bocca, mastichi e ingoi” La bionda fece una pausa. Il suo volto divenne improvvisamente accusatorio: “Aspetta un attimo… tu ti aspettavi di andare in un bar! E’ mezzogiorno Misato”

 

 

 

Rei?

Si signore?

Cosa ricordi di Naoko Akagi?

Dottoressa Naoko Akagi, 5 piedi, 5 pollici, capelli color porpora, occhi verdi

Creatrice del supercomputer Magi Deceduta. Ha una figlia….

Va bene Rei

Si signore

Puoi andare Rei II

Si signore

 

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Capitolo 2
*** sconvolgimento: la morte in persona ***


Ritsuko: “Misato, che ne dici di andare con me al quartier generale? Ho bisogno di un passaggio e poi sarà un buon mood per provare la tua nuova security card”

L’ufficiale dai capelli di porpora rispose con uno sbadiglio: “No, preferisco andare a casa e dormire, ci penserò domani”

Ritsuko: “Misato, tu ci vieni adesso con me, che ti piaccia o no Non ho tempo da perdere a guidare “tenenti smarriti” alle otto del mattino Al contrario di te io lavoro già Domani dobbiamo mettere in funzione il Magi System. Non ho bisogno di te che corri per la base. Sperduta come un pulcino solo perché non hai trovato il banco delle informazioni”

Misato: “Ritsuko.. sono troppo stanca”

La bionda fece roteare gli occhi, dato che aveva intuito la tattica e guardò bene in faccia l’amica

Ritsuko: “Va bene.. facciamo un compromesso, io guiderò fino alla base e ti darò la tua card”

Misato: “Ritsu, è perfetto”

“E questa dovrebbe essere il direttore del nostro reparto operativo” mormorò Ritsie tra sé e sé

Misato guardò il quindicesimo poliziotto: “Ristuko, sono sempre così pazzi o c’è qualcosa che non va?”

La bionda, impegnata a cercare qualcuno nell’ingresso, ignorò la domanda

“Hey Yamatami! Cosa sta succedendo?” un tecnico, ovviamente sconvolto, si avvicinò e le rispose: “Non sono io la persona più adatta a risponderle, dottoressa Akagi Tutto ciò che so è che, se lei fosse venuta qui, avrebbe dovuto far subito rapporto al comandante sul ponte di comando”

Il tecnico guardò subito il suo orologio, non appena ebbe finito di parlare

Ritsuko: “Molte grazie Yamatami, puoi andare”

Misato: “Che succede Ritsuko?”

Ritsuko: “Misato, hai sentito anche tu Non ne saprò nulla finchè non vedrò il comandante”

Misato: “Già mi hai costretta  a venire al quartier generale, ma non ci sarà modo di costringermi a vedere quel terrificante comandante”

Ritsuko: “Bene, se vai in fondo a questo corridoio – la dottoressa indicò alla sua destra – prendi, la prima  asinistra ed entri nel terzo ufficio giù, arriverai nel mio ufficio Ti incontrerò la tra venti minuti Per favore non perderti Misato”

“Non mi perderò”

“Non so perché ma ne dubito”

 

Fuyuzuki: “Era davvero necessario mandare Rei a morire, comandante?”

Gendo: “Si Se Naoko Akagi fosse rimasta in vita, lo scenario non avrebbe potuto realizzarsi. Lei sapeva troppo”

Fuyuzuki: “Ma era davvero necessario? Non avresti potuto continuare con entrambe le Akagi ancora vive?”

Gendo: “No, perché questo piano abbia successo, qualcuno deve lasciare il palco”

Fuyuzuki: “Si e tu credi di essere il direttore dell’opera”

Il direttore non si era accorto della presenza di una figura bionda che stava in piedi proprio sulla soglia, ma la figura più anziana se ne era accorta ed ebbe un piccolo sorriso

“ooo – disse Misato quando riuscì finalmente ad aprire il cassetto chiuso a chiave nella scrivania di Ritsuko e ne trasse fuori una bottiglia –ecco la roba buona”

All’improvviso la porta fu spalancata con forza, Ritsuko entrò, la chiuse alle sue spalle e girò la chiave

Misato la squadrò: “Ritsu, non sono neanche dieci minuti! Che succede? Sembri la morte in persona”

Ristsuko crollò per terra, tenendosi appoggiata alla porta, la testa giù Le lacrime iniziarono a scendere

“Ritsuko?” Misato si alzò e la guardò preoccupata

Ritsuko: “Lui ha ucciso la mamma” Misato si sedette sul pavimento, davanti a lei

Misato: “Ritsu, che intendi dire?”

Ritsuko: “Quel manipolatore l’ha sconvolta”

Misato: “Così.. che intendi fare?”

Ritsuko si alzò e si avvicinò alla scrivania: “la pagherà”

 

Gendo: “Yamatani, è arrivata la dottoressa Akagi?”

Yamatani: “Si signore”

Gendo: “Puoi andare”

Misato seguiva l’amica lungo il corridoio: “Ritsuko, non penso sia una buona idea”

Ritsuko: “Stai tranquilla e seguimi, hai una pistola, vero?”

“Be si” rispose un insicura Misato.

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Capitolo 3
*** Gli spari del destino ***


“Ci siamo” le sussurrò Ritsuko La porta si aprì lentamente

Gendo: “Dottoressa Akagi, avrebbe dovuto esser qui a fare rapporto già venti minuti fa”

Ritsuko guardò la sua mano scivolare nella sua tasca: “Mi spiace signore, non capiterà mai più”

Estrasse la pistola “Mai più” 

Sparò

Fallì

Gendo: “Così era questo il suo proposito.. che motivo aveva dottoressa Akagi?” Gendo guardava con soddisfazione il polso tremante che aveva sulla sua pistola “Sapeva che avevo intenzione di rimpiazzare sua madre? O forse sapeva che un giorno avrebbe finito col fare la sua fine? Però avrei preferito che…”

Il comandante non ebbe mai modo di finire la frase Un secondo sparo echeggiò sul ponte La pistola era tenuta in mano nientemeno che da Fuyuzuki

Fuyuzuki: “Questo era per Yui”

Un paio di occhiali danneggiati caddero dal ponte e finirono su una pozza di sangue purpureo che era gocciolato sul Magi

 

Nota dell’autrice: “Questo è il mio primo tentativo di fare una ff su eva Come potete vedere non mi piace Gendo Il titolo originale avrebbe dovuto essere: “La curiosità ha ucciso il gatto” ma non riuscivo ad uccidere Ritsu Penso che sia stata una vittima in tutte le macchinazioni di gendo

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