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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Capitolo 1: Preludio alla catastrofe *** Capitolo 2: *** Capitolo 2: Strani comportamenti... *** Capitolo 3: *** Capitolo 3: Pazzie quidditchose eccetera... *** Capitolo 4: *** Capitolo 4: Hogsmeade? Naa...biblioteca! *** Capitolo 5: *** Capitolo 5: Un supplente sospetto *** Capitolo 6: *** Capitolo 6: Solitudine *** Capitolo 7: *** Capitolo 7: Ci avviciniamo! *** Capitolo 8: *** Capitolo 8: Un viaggio piuttosto movimentato *** Capitolo 9: *** Capitolo 9: L'arrivo & i primi problemi *** Capitolo 10: *** Capitolo 10: Caramelle rubate & flore intestinali *** Capitolo 11: *** Capitolo 11: La missione di Ron *** Capitolo 12: *** Capitolo 12: Viva la mamma! *** Capitolo 13: *** Capitolo 13: Soluzioni pungenti... *** Capitolo 14: *** Capitolo 14: Riunione di guerrieri *** Capitolo 15: *** Capitolo 15: Ricerche appetitose *** Capitolo 16: *** Capitolo 16: Un po' di riposo *** Capitolo 17: *** Capitolo 17: Verso l'obiettivo! *** Capitolo 18: *** Capitolo 18: Compito in classe *** Capitolo 19: *** Capitolo 19: Il Bosco dei Cento Acari *** Capitolo 20: *** Capitolo 20: Comincia lo scontro! *** Capitolo 21: *** Capitolo 21: L'attacco delle cameriere, prima parte *** Capitolo 22: *** Capitolo 22: L'attacco delle cameriere, seconda parte ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1: Preludio alla catastrofe ***
Capitolo 1
Capitolo 1: Preludio alla catastrofe
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Harry Potter non era un ragazzo come tanti altri(ma questo
lo sapevano tutti)…
Inanzitutto perché quando aveva solo 1 anno era andato a
cercarsi grane con il mago oscuro più potente di tutti i tempi, Voldemort, che
per tutta risposta gli aveva procurato un bello sgarro a forma di saetta sulla
fronte che lo aveva reso celebre in tutto il mondo (leggi anche: senza quella
cicatrice oggi sarebbe uno sfigato totale!).
In secondo luogo perché durante ogni santissimo anno di
scuola toccava sempre a lui sconfiggere gli assurdi e deficienti mostri,
Voldemort compreso, che uscivano sempre allo scoperto SOLO nell’ultima
settimana di lezione… Ormai tutti si chiedono…”Perché sempre lui?? BASTA!! Si
cambiasse eroe ogni tanto…la cosa comincia a diventare monotona…”
E invece anche quest’anno Harry avrebbe dovuto affrontare un
nuovo terribile nemico…
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Era una mattina di fine autunno come tante altre, il sole
era sorto da qualche minuto, ma Harry era già sveglio, precisamente era seduto
sulla tazza del bagno del suo dormitorio immerso nella lettura de “La Gazzetta
del Profeta”, a documentarsi su quello che accadeva nel mondo magico…
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Harry: “Wow, sono già in vendita i biglietti per il concerto
di Vasco Rossi!!! Non posso perdermelo…Ehi, ma cosa…??”
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Dalla striminzita finestrella del bagno, che dava sul
cortile della scuola, filtrò una strana luce di color verde acido.
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Harry: “Ah, ho capito..dev’essere esplosa un’altra di quelle
stupide caramelle di Fred e George ripiene di Puzzalinfa…a chi saranno venute
le pustole, stavolta??”
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Deliziandosi la mente con l’immagine di Malfoy con la faccia
piena di bubboni, si allacciò i pantaloni, tirò lo sciacquone e uscì in giardino
a verificare di persona.
Quando arrivò trovò Ron e Hermione seduti sul prato.
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Harry: “Ehi, ragazzi, avete visto quella luce verde?!
Stavolta Fred e George hanno esagerato con le dosi di Puzzalinfa!! Eh eh!”
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I due amici lo guardarono con gli occhi scoppati. O____O
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Ron: “Di cosa stai parlando, Harry?? Noi non abbiamo visto
nessuna luce verde!!!”
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Hermione: “Già! E inoltre…Fred e George se ne sono andati da
scuola l’anno scorso, ricordi??”
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Harry all’improvviso si sentì molto, ma molto stupido. Per
la storia di Fred e George, intendo. Come aveva fatto a dimenticarsi del loro
fugone strategico, l’anno prima? Ma la luce verde…quella era sicuro di averla
vista!
Hermione, temendo altri segni di stupidità da parte
dell’amico, cambiò discorso.
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Hermione: “Harry, ma che ieri sera hai mangiato pesante??
Sei stato al bagno per quasi un’ora!! Ti sei anche perso la colazione!!”
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Harry: “Ehm…no, in realtà i tre quarti del tempo li ho impiegati
a leggere la…ehm…pagina culturale de “La Gazzetta del Profeta”…c’era un
articolo molto interessante su…ehm…il tapiro del Gabon!!”
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Hermione: “Ma…Harry, non ci sono tapiri nel Gabon!!”
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Harry: “Oh, davvero? Mah…comunque ho una fame…non ho
mangiato niente, stamattina…e ormai non sarà rimasta neanche una briciola, per
me, in Sala Grande…”
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Harry cercò di azzittire il suo stomaco brontolante
sferrandosi un bel pugno sull’intestino.
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Ron: “Aspetta, Harry, ci penso io!! MARLENEEEEEEEE!!!!! MARLENEEEEEEEEE!!!!”
Harry era ancora sconvolto per quella mela caduta dal cielo,
figuriamoci per quella battuta completamente senza senso. Non ci capiva più
niente.
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Ron: “Harry, non so se l’hai capito, ma ti stavano
sfottendo…”
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Harry assunse un’aria da sotuttoio e guardò Ron come se
avesse appena bestemmiato.
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Harry: ”Ehm…Ma certo che l’avevo capito, Ron!! Mica sono un
cretino, cosa credi??”
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Ron: “Mah, sarà…Vuoi una mela anche tu, Hermione?”
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Hermione: “No, grazie, Ron, io devo stare attenta alla
linea… MMMMIIIIIII…..YOMO!! ALL’ARREMBAAAGGIOOOO!!!”
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Detto questo sì buttò a capofitto su Aldo del trio Aldo
Giovanni e Giacomo, che stava tranquillamente passeggiando nel giardino della
scuola travestito da vasetto di yogurt.
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Aldo: “Miiiiii…peggio di Mancini!!!”
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Stavolta fu Harry a fare gli occhi scoppati. O_____O
Ormai ne era certo…stava succedendo DAVVERO qualcosa di strano…
(che perspicacia!!!)
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Hermione: (leccando gli ultimi residui di yogurt sulla
pellicola del vasetto) “Muoviamoci, ragazzi, stanno per cominciare le
lezioni!!”
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Harry si alzò in piedi. Era curioso di vedere come si
sarebbero comportati gli altri studenti…era maipossibile che erano sempre e solo i suoi due migliori amici ad
andare fuori di testa?!
Capitolo 2 *** Capitolo 2: Strani comportamenti... ***
Capitolo 2
Capitolo 2: Strani
comportamenti…
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Il nostro trio si incamminò
verso la serra n.3 per la lezione di Erbologia.
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Prof.ssa Sprite: “Buongiorno, ragazzi, benvenuti alla
lezione di Erbologia! Oggi vi assegnerò un
compito molto delicato…dovrete togliere tutte le spine ai cactus che
vedete davanti a voi. Buon divertimento!”
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I cactus erano enormi; ci avrebbero impiegato almeno
un’ora per togliere tutte quelle spine, che erano almeno un centinaio.
Harry si tirò su le maniche, si mise i guanti di
pelle di drago, afferrò le cesoie e cominciò a lavorare alla sua
pianta.
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Harry: “Piano, piano…AAAAHUUUU!!!”
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Una spina gli si era conficcata dritta sulla punta del naso.
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Harry: “Pianta bastarda!!
Brutta bacarospaaa!!”
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Girando su se stesso alla ricerca di un cerotto, notò
che il suo amico Seamus Finnegan aveva già levato quasi metà
delle spine dal suo cactus.
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Harry: “Seamus, ma…come hai fatto? Sei stato
velocissimo!!!”
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Seamus: “Bè, Harry, è tutto merito del
mio nuovo rasoio usa e getta Mach 3 di Gillette!!”
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Harry abbassò gli occhi e vide il rasoio che teneva
in mano il ragazzo.
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Harry: “Ma scusa, non dovremmo usare le cesoie??”
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Seamus: “Guarda che lo stanno usando tutti!! Sincronizzati, amico!!”
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Harry scoprì che, effettivamente, la maggior parte
della classe stava utilizzando quegli accrocchi.
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Harry: “E cos’hanno di
tanto speciale questi rasoi, in confronto alle cesoie??”
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L’intera classe si stupì.
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Harry: “Che ho detto??”
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Seamus: “Harry, ma stai scherzando??
Questo (e gli sventolò il rasoio davanti agli occhi tagliandogli
così quel poco di pizzetto che si era fatto crescere durante
l’estate) è il primo rasoio al mondo con quattro lame e due
striscie emollienti per una rasatura più profonda ed una pelle ancora
più liscia!!!”
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Harry era ancora in lacrime per il pizzetto di cui andava
fierissimo e ci mise un po’ a focalizzare quello che aveva detto Seamus.
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Harry: “Non ci ho capito niente, Seam… e poi,
scusa…”
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In quel momento rientrò la professoressa Sprite, che
simise a
gironzolare per i banchi per verificare il lavoro svolto dagli alunni.
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Prof.ssa Sprite: “Brava, signorina Patil, vedo che ha
adoperato bene le sue nuove striscie depilatorie Veet per pelli sensibili…”
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Calì: “Già, sono molto efficaci!! E guardi, professoressa, le ho utilizzate anche per le
mie gambe e ora non ho più un pelo!!”
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La professoressa squadrò la povera Calì con
uno sguardo che incenerì metà delle sue piante.
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Prof.ssa Sprite: “Le attrezzature per Erbologia non si
utilizzano anche per scopi personali!!! Cinque punti
in meno a Grifondoro!!!”
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E si allontanò verso un
altro banco, lasciando Calì in lacrime.
Harry era sempre più confuso; cosa stava succedendo?
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Harry: “Qui ci stiamo dirigendo sempre più
sull’orlo della follia più totale!!”
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In quel momento la professoressa si avvicinò al suo
banco.
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Prof.ssa Sprite: “Potter, non hai nemmeno cominciato
il tuo lavoro!! Dieci punti in meno a Grifondoro! E
dopo la lezione rimarrai qui a pulire!!”
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Harry: “No, professoressa, la prego!!
Dopo abbiamo pozioni, Piton mi prenderà a bastonate!!!”
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Prof.ssa Sprite: “Non mi interessa!
È ora che tu cominci a prenderti la
responsabilità delle tue azioni, Potter…”
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E così, Harry sprecò una buona mezz’ora
a ripulire ogni angolino della serra di Erbologia(grossa
circa 200 mq).
Come aveva immaginato, quando arrivò a lezione di
pozioni si beccò una bastonata sulla capoccia
da Piton.
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Piton: “Che ti serva da lezione,
Potter…dieci punti in meno a Grifondoro!”
La risata di Malfoy fu seguita a ruota da tutta la classe
Serpeverde.
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Piton: “Bravo, Malfoy, continua così…sono
sicuro che da grande diventerai un ottimo presidemte del
consiglio…accetta un incoraggiamento…dieci punti a Serpeverde!”
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I Serpeverde esultarono.
Harry, intanto, era andato a sedersi nell’unico posto
ancora libero, accanto a Neville Paciock.
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Neville:
“Ciao, Harry! Guarda, finora non ho commesso errori nel preparare
la mia pozione!!”
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Harry:
“Ehm…sì, Neville, bravo!!”
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Harry diede un’occhiata alla
ricetta scritta alla lavagna e tirò fuori dalla borsa gli ingredienti
per preparare la pozione assegnata quella mattina, la pozione Nesquik.
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Piton cominciò a passeggiare per i banchi,
sporgendosi per vedere il contenuto dei calderoni.
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Piton: “Trattatemeli bene questi calderoni,
ragazzi…me li sono fatti mandare apposta da Mondial Casa…ho speso
duecento sacchi!!”
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Harry:
“Mondial Casa?!”
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Tutta la classe: “Per vivere in casa!!!”
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Harry cadde a gambe all’aria. Ormai era più che
evidente che stava accadendo qualcosa di losco in
quella scuola.
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Harry: “Perché non so mai che cosa succede?
Uff…sono sempre l’ultimo a sapere le cose!!
Non è giusto!!”
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Piton raggiunse il calderone di Harry. Guardò dentro
e fece una faccia disgustata, che gli mise in evidenza
diverse rughe sulla fronte e intorno agli occhi.
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Neville: “Professore…se vuole, ho qui con me la
nuova crema della Cliniance…”
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Piton lo guardò con uno sguardo assatanato.
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Piton: “NON MI SERVE!! IO
SONO BELLISSIMO COME SONOO!!”
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Neville: (scappando a gambe levate)”Ma Cliniance
è la clinica della bellezzaaaa!!”
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Malfoy: “Non gli dia retta, prof…dimostra almeno
dieci anni di meno…anche se sulla testa ha la
fabbrica dell’olio Carapelli…”
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Piton: “Tutto merito della crema Roc che mi avete regalato l’anno scorso…cinque punti a
Serpeverde!!”
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Poi tornò a guardare la pozione di Harry, che nel
frattempo aveva cercato di suicidarsi con il cinturino del suo orologio.
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Piton: “Potter, sei sempre il solito IDIOTA!! Possibile che tu non sappia preparare nemmeno una
cavolata simile??”
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Harry: “Professò, guardi che io ho seguito alla lettera la ricetta: 2 cucchiai di latte e
mezzo litro di polvere di cioccolato!!”
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Piton: “È IL CONTRARIOOOO!!!
Deficienteeee!! Venti punti in meno a Grifondoro!”
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A quell’avviso, tutti i Grifondoro cominciarono a
scagliare pomodori pelati (chiusi ancora nella loro confezione) addosso a
Harry.
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Piton: “E per punizione rimarrai qui a pulire tutti i
calderoni! E non rigarmeli, altrimenti me li ricompri
tutti tu…”
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Harry ormai era al colmo dell’esasperazione.
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Harry: ”Sì, prof…”
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Piton: “E anche tu,
Weasley…primo perché sei suo amico, e secondo perché mi hai
incrostato il calderone…bastardo!”
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Ron: “Evvabbene…”
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Un quarto d’ora dopo avevano
già finito di pulire tutto e si recarono di corsa alla lezione di
Incantesimi.
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Hermione: “Ehi, siete stati velocissimi!”
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Harry: “Sì…io avevo preso due stracci,
invece Ron ha tirato fuori dalla sua tasca una specie
di aspirapolvere e si è messo a cantare a squarciagola: “VAPORONE
PRONTO VAPORE, VAPORONE PRONTO PULITO!!” e in meno di mezz’ora
abbiamo pulito tutto…”
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Hermione: “Oh, sì, me ne aveva
parlato…”
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Prof. Vitious: “Potter e Weasley, siete un po’
in ritardo, ma potete sempre cercare di imparare a far lievitare i vostri
Solero Red Fruits…”
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Harry vide sul suo banco un gelato al gusto di fragola,
ancora incartato nella sua confezione.
Avendo mangiato solo una mela, quella mattina, Harry non
resistette all’impulso, lo scartò e gli diede un morso. In quel
preciso istante una fragola di dimensioni spropositate cadde sulla testa del
minuscolo professor Vitious, spiaccicandolo.
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Ron: “Wow…anche mia madre mi dice
che un po’ di frutta fa sempre bene!!”
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Hermione: “All’inizio della lezione ci aveva
avvertito di non mangiarlo…ci aveva detto che se
l’avessimo fatto ci sarebbero stati degli effetti collaterali, ma non mi
aspettavo una cosa del genere…”
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Intanto tutti gli studenti si erano buttati a capofitto sulla fragola gigante e avevano cominciato a mangiarla con
gusto.
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Prof. Vitious: (per quanto glielo permettessero le due
tonnellate che gli gravavano pesantemente addosso)
“Potter…coff…dieci punti in meno!”
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Harry: “Decisamente oggi
è una delle giornate più strane che io abbia mai
trascorso…”
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Dopo che il prof. Vitious fu trasportato al San Mungo (detto
il nome, detto tutto…)le lezioni terminarono ed
Harry e Ron corsero agli allenamenti di Quidditch.
Harry sperava che almeno lì non accadessero pazzie.
Per arrivare al campo dovevano passare davanti alla sala
comune di Corvonero; quel giorno sentirono delle urla femminili provenire da
dietro il grande quadro di Corvonero che impediva
l’accesso agli estranei.
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Ragazza misteriosa: “Ah, sì? E lo sai che ti
dico?? Che adesso esco e vado COL PRIMO CHE INCONTRO!!!”
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Ron, che aveva sentito tutto, si
passò una mano tra i capelli e aggrottò le sopracciglia.
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Ron: “Harry, nasconditi…questo è il mio
momento!!”
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Harry andò a nascondersi dietro l’angolo del
corridoio, in maniera però di poter seguire l’intera scena.
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Harry: “Speriamo che lei ci stia…Ron è
sempre rimasto uno “zitello” incallito, ma è pur sempre un
bravo ragazzo!”
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La ragazza uscì dalla sala comune di Corvonero e Ron
sfoderò il suo miglior sorriso, cioè
nascondendo quei due denti che gli erano caduti durante la guerra in Vietnam.
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Ron: “Buonaseeeeeeeeraaaaaa!!!”
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Ragazza misteriosa: “Oh…ciao! Bè,
dove mi porti di bello?”
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Harry: “Ehi, non ha perso tempo!”
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Il ragazzo fece capolino dal suo nascondiglio; guardò
la ragazza, poi guardò Ron, poi di nuovo la
ragazza…
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Harry:
“No, con Cho no!!! BASTARDO!!!”
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E assalì il povero Ron,
facendogli saltare altri cinque denti e rompendogli due costole. Poi lo
afferrò per i capelli e lo trascinò verso lo spogliatoio di
Grifondoro. Ron perdeva sangue dal naso, ma non gliene fregava più di
tanto.
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Ron: ”Ahio…comunque,
Harry, se vuoi un consiglio…se vuoi davvero riconquistare Cho dovresti
regalarle un Cornetto Algida…”
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Harry: “O_____O Un che??Un Cornetto Algida?? E
perché?”
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Ron: “Perché senza Cornetto l’amore non
ha gusto!!”
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Harry si stava incolpando pesantemente per averlo picchiato
talmente forte da fargli spappolare il cervello, quando all’improvviso
incontrò Luna Lovegood nel corridoio.
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Harry:
“Ciao, Luna.”
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Luna girò pigramente gli occhi all’intorno e si
soffermò sul naso sanguinante di Ron.
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Luna:
“Ciao, Harry.”
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A Harry venne in mente una cosa: essendo Luna una ragazza
molto fantasiosa, oltre che una gran cretina, forse aveva visto anche lei
quella luce verde…
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Harry: “Ehm…scusa, Luna, per caso stamattina hai visto una strana luce verde?”
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Luna ci riflettè un attimo(=5 minuti).
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Luna: “Sì, me la ricordo! Mi stavo lavando i
denti, quando all’improvviso ho visto quella strana luce accecante e ho
sentito uno che gridava: “AVADA BERLUSKA”!!!”
Da quel momento i miei amici hanno cominciato a comportarsi in maniera molto
strana…”
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Harry: “Allora non sono io l’anormale qui
dentro! Evidentemente gli altri sono stati colpiti da un incantesimo, è per questo che si comportano
così…”
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Luna: “Allora neanch’io sono anormale, visto che
non sono stata colpita dall’incantesimo!!”
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Harry: “Bè, ovviamente ci sono le
eccezioni…”
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Luna: “Ah…”
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Luna annuì con un’espressione da pesce lesso
sul viso; cretina com’era non aveva capito che Harry si stava riferendo a
lei.
Ma quello che VERAMENTE conta è che Harry aveva
finalmente capito con chi avrebbe dovuto vedersela quella volta…con quel
misterioso Berluska!!
Ooh, sì…avevamo lasciato Harry e Ron ancora sanguinante nel
corridoio vicino alla sala comune di Corvonero.
Finalmente arrivarono agli spogliatoi del Grifondoro; Harry
aprì la porta e trovò tutta la squadra al completo.
Harry: “Scusate il ritardo, boyzz, ma ho avuto qualche
problemino…YAUUGGHH!”
L’intera squadra gli si gettò addosso picchiandolo a morte
per aver fatto perdere 50 punti ai Grifondoro in meno di una giornata.
Baston: (pulendosi le mani ancora sporche di sangue)
“Ragazzi, ricomponiamoci…AAAAA-T-TENTI!!!”
Tutti si misero in riga, pronti all’ordine…
Piccola nota dell’autrice: forse qualcuno si starà chiedendo…ma Baston non aveva
finito la scuola qualche anno prima?? Ebbene…no!! I suoi prof scoprirono che
durante gli anni scolastici aveva truccato i suoi voti, evitando così la
bocciatura…purtroppo per lui è stato sgamato e adesso deve ripetere tutti gli
anni che ha trascorso non facendo un cavolo…povero cinino!!!
Harry: “Ouch…bè, comunque siamo qui, pronti per allenarci…”
Baston: “COSA?? ALLENARCI?? OGGI C’E’ LA PARTITA CONTRO
TASSOROSSO, IDIOTA!!!”
Harry: “Aho!! Ma perché ti incavoli tanto?! E che cacchio!!
E inoltre mi hai sturato un timpano, brutto imbecille!!!”
Harry, mezzo sordo, si stava scrocchiando le dita pronto al
combattimento con il suo eccentrico capitano, quando Angelina si mise in mezzo.
Angelina: “Harry, ho qui con me questo…tieni.”
E gli diede in mano un apparecchio simile ad un auricolare.
Harry:
“Ehm…che cos’è?”
Angelina: “È un apparecchio Amplifon! (parte “What a
wonderful world” in sottofondo)…la vita ti sorride!!”
Harry ficcò la cuffia in bocca ad Angelina e gliela fece
ingoiare.
Angelina: “Coff…cercavo di aiutarti!!”
Baston: “Forza, Harry & Ron…cambiatevi...cominciamo tra
cinque minuti!!”
Harry: “Ma Baston…non ci avevi detto che oggi c’era la
partita!!”
Baston aveva le mani che gli prudevano…un bello schiaffone
lo avrebbe fatto stare meglio…e così fece.
SCIAFFETE!!!
Ron: “Ahia!! Ma che sei deficiente?!”
Trio Monnezza: (scappato fuori da non so quale strano
universo parallelo) “Se c’è Aia c’è gioia!! Uah ah ah ah ah ah!!!”
Tutti: “-____- gosh…”
Prof.ssa Mc Grannitt: “Fuori!! Bastardi!! Andate a ideare le
vostre battute deficienti da un’altra parte!! Eccheccavolo!! Mi distraete la
squadra!!”
Baston: (cercando ancora di capire da dove fosse entrata la
prof) “Ehm…professoressa…non dovrebbe stare qui…”
Prof.ssa Mc Grannitt: ”IO VADO DOVE MI PARE, CAPITOOO???”
Due punti in meno a Grifondoro!”
Detto questo si trasformò in un gatto e zompò fuori dalla
finestra dello spogliatoio.
Prof.ssa Mc Grannitt: “Basta…me ne vado a mangiare il mio
tonno Rio Mare…così tenero che si taglia con un grissino!! A proposito…qualcuno
di voi ha un grissino? Vorrei verificare di persona…MIAUUUUUU!!!”
Ron le aveva prontamente sferrato un calcio, mandandola a
finire nella foresta proibita dove venne sbranata da un branco di tapiri del
Gabon.
Baston: “Harry…ci sei?? Ce la fai?? Sei connesso?? Non hai letto gli avvisi nella sala
comune??”
Harry: “…Veramente no…”
Baston: “Il solito cretino…Ok, possiamo andare…la folla ci
aspetta!!”
Le due squadre uscirono dai loro spogliatoi, montarono in
sella alle loro scope e si posizionarono nei vari punti strategici del campo
gridando: “Verso l’infinitoooooo…e oltre!!!”
Harry: “*____*”
Madama Bumb lanciò la Pluffa, liberò i due Bolidi e il
Boccino e fischiò…la partita era cominciata!!
Dagli spalti di Grifondoro si levò un coro di ultras.
Grifondoro: “QUANDO GIOCA L’AS ROMA LA GENTE VA ALLO STADIO
ANCORA E ANCORAAAA…QUANDO GIOCA L’AS ROMA LA GENTE CHE LA VEDE SE
INNAMORAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!”
Baston: “Aho, guardate che non siamo la Roma, siamo la
squadra di Quidditch di Grifondoro!!”
Tifosi: “E allora perché le vostre divise sono giallo-rosse???
Buu, buffoni!!”
Dopo aver un po’ battibeccato con Ilary Blasi discutendo sul
copyright dei colori delle due squadre, Baston fu richiamato in campo per
continuare la partita. Nel frattempo, però, la maggior parte degli spettatori
se n’era andata, delusa.
Harry: “Ehi, dove andate?! Qualcuno mi spiega che razza di
squadra è la Roma?? Bwaa, non ci capisco più niente!!”
Intanto, dagli spalti, Lee Jordan commentava la partita.
Lee: “Johnson in possesso di Pluffa…un bolide si schianta
addosso al cercatore dei Tassorosso…e vai così!! E ora…ehi, ma che suscede???”
Hagrid: “Un uomo nudo!”
Lee: “Chesschiffo!!”
In campo sgambettava animatamente uno studente del settimo
anno vestito solo con un tanga che gridava: “Adriaaaanaaaaaaa!!!
Adriaaaaaaanaaaaaaaaa!!!”
Adriana: “Oddio…che deficiente…”
Lee: “Ma chissà perché lo fanno…”
Hagrid: “Ma che sei stupido?? Te l’ha appena detto perché
sta facendo una cosa del genere!”
Lee: “Davvero? Non me n’ero accorto…Innncredibile,
amisci!!!”
Lo studente fu portato via dal campo da un Gazza moolto
disgustato…
Gazza: “Non preoccupatevi…sarà punito come si deve!!”
E infatti il ragazzo fu costretto a ricomprare tutti i
calderoni di Piton che erano stati rigati.
Dopo novanta minuti di partita Madama Bumb soffiò nel fischietto.
Madama Bumb: “Fine primo tempo!!”
La squadra di Grifondoro si riunì in cerchio.
Baston: “Ok, ragazzi…il punteggio è di 50-40 per noi…siamo
in vantaggio, ma non mi piace il modo in cui state giocando…solo io sto
giocando in modo decente, oggi!!”
Tutti: “Ma Baston…noi stiamo facendo tutto il possibile!!”
Baston: “NON MI INTERESSA! Io voglio di piùùùùù!!”
SDEEENG…!!!!
Ron aveva sferrato un ferro da stiro sulla faccia di Baston,
facendogli quasi inghiottire la lingua.
Harry: “Ma che diavolo…da dove spunta fuori quel coso??”
Ron: “È un ferro da stiro Rowenta…per chi non si
accontenta!!”
Harry: “-___-…comunque ben fatto!! Non lo sopportavo più!!”
Angelina: “Bravo Ron…secondo me è un po’ fascista, tu che
dici??”
Ron: “Sottoscrivo in pieno!”
Dopodichè la squadra uscì in campo pronta per giocare il
secondo tempo.
Stavolta non ci furono molte stranezze…la partita andò come
al solito…Harry prese il Boccino dopo aver fatto sette giri di tutto il campo,
quattro salti mortali, due rovesciate e aver volato rasoterra per almeno due
chilometri.
Stavolta però la giuria gli diede un voto in meno per la
rovesciata con movimento carpiato…
Harry: “Mapporca…oggi avevo intenzione di stabilire il mio
nuovo record!!!”
Poco dopo tutti andarono a cena.
Nei piatti c’era una sostanza molliccia e viscida. Ron aveva
già attaccato a mangiare con voracità.
Harry: “Bleeahh! Ma che è sta roba???”
Ron: “Bono sto cacciucco, eh??”
Dean: “Accidenti!!”
Harry: “Cacciucco???”
Harry notò che Hermione non aveva toccato il suo cacciucco…come
lui, del resto…
Harry:
“Ehm…Hermy, cos’hai? Non hai fame??”
Hermione: “Il mio senso di colpa non mi dà pace…voglio
essere in forma, devo trattenermi!!”
Ron: (impallidito)”Hermione, non rinunciare ai piaceri della
tavola!! Tieni, usa questo!”
E le passò una scatoletta che riportava la scritta
“Kilokal”.
Ron: “Mia madre ha preso quella roba per tre mesi…è calata
diciassette chili!! Prima era una balena…”
Harry: “Bè, non mi pare che adesso sia un’acciuga…”
Ron sferrò un calcio sul callo del piede di Harry.
Hermione: “No, io non prendo questa robaccia chimica…ho ben
altri metodi…”
Infilò la mano nella tasca e accarezzò affettuosamente
l’elettrostimolatore Tesmed.
Neville: “Ehi, ragazzi…avete finito di mangiare? La
professoressa Sinistra ci aspetta per la lezione di Astronomia!!”
E così la classe dei Grifondoro si recò in cima alla torre
Nord.
Ron: “Non ne ho proprio voglia…ho un sonno…non vedo l’ora di
ficcarmi sotto il mio nuovo scaldasonno Imetec…”
Harry:
“Scaldasonno?? Mah…”
Nel frattempo erano già arrivati in cima alla torre. Si
posizionarono al loro posto e attesero gli ordini della prof.
Prof.ssa Sinistra: “Aguzzate la vista nell’immenso e
meraviglioso universo sconfinato, figlioli di Venere…chissà quante cose ci sono
ancora da scoprire…per esempio…TU!!”
Puntò il dito contro Seamus ficcandogli l’indice nell’occhio
destro.
Prof.ssa Sinistra: “…Che cosa vedi???”
Seamus: “Mmh…quattro quattro quattro quattro…quattro
stelline…quattro paperelle…”
Prof.ssa Sinistra: “Bravo! Cinque punti a Grifondoro!!”
Harry fece per l’ennesima volta gli occhi scoppati.
Harry: “Seamus…hai...hai visto quattro paperelle nello
spazio??”
Seamus: “Bè…che c’è di strano? L’ha detto anche la
professoressa che ci sono moltissime cose non ancora scoperte…”
Prof.ssa Sinistra: “Finnegan ha ragione, Potter…tu non apri
la tua mente a nuove scoperte…cinque punti in meno a Grifondoro!!”
Harry, esasperato, puntò il suo telescopio in alto nel cielo
e rimase scioccato da quello che vide…quattro costellazioni a forma di
paperelle…
Harry: “Opporca…!!”
Quella notte Harry non dormì molto…un po’ perché era dovuto
rimanere a pulire l’intera torre Nord, un po’ per via della borsite e un altro
po’ perché stava pensando a quale pista seguire per trovare qualche indizio sul
famigerato Berluska.
Aveva infatti deciso di cominciare le sue ricerche il giorno
dopo…riuscirà a riportare tutto alla normalità anche questa volta???
Harry afferrò la sveglia suonante di Ron e la
scaraventò fuori dalla finestra…ma solo
dopo aver visto che ore erano…
wwwwwwwwwwwwww
Harry: “Che?!? Le SEI?? Mapporca…stavo facendo un sogno
stupendo…sognavo che ero un serpente e stavo
attaccando Malfoy…invece ci si è messa la sveglia scassata di
questo deficiente!!”
wwwwwwwwwwwwwwww
Guardò Ron, che,nonostante i 120 decibel che gli
avevano suonato praticamente dentro l’orecchio,continuava a dormire come
un ghiro.
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Ron: “-____-
zzzzzzzz….”
wwwwwwwwwwwww
Harry scese dal suo letto a baldacchino e prese a scuoterlo
con violenza.
wwwwwwwwwwwww
Harry:
“Roon…te voi sveglià??”
wwwwwwwww
Ron:
“Zzzzzz.....”
wwwwwwwwwwww
Harry:
“ROOOOOOOOOONNNNNNNN!!!!!”
wwwwwwwwwwwww
Ron:
“Zzzzzzzzz.....”
wwwwwwwwwwwwwwww
Harry prese un petardo e glielo mise in bocca. K-POW!!!
Harry: “Senti, la tua sveglia ha suonato e
io…ehm…te l’ho buttata di sotto…”
wwwwwwwwwwwwwwwww
Ron: “COOOOOOSAAAAA??
Hai…hai buttato di sotto la mia preziosissima sveglia Philips?? Quella che ha sei gradi di suoneria e il quadrante
fosforescentee??”
wwwwwwwwwwwww
Harry:
“Bè…sì…visto che mi ha svegliato…”
wwwwwwwwwwww
Ron: “BASTARDO!!”
wwwwwwwwwwww
E zompò su Harry, che nel
frattempo aveva avuto la premura di togliersi gli occhiali per evitare di
romperli durante la sfuriata dell’amico.
wwwwwwwwwwww
Harry:
“Ok, ok…pace, pace!! Ora mi vuoi spiegare perchè hai
puntato la sveglia così presto??”
wwwwwwwwwwwww
Ron ci riflettè qualche secondo, poi gli si accese
una lampadina sopra la testa…DING!!
wwwwwwwwwwwww
Ron: “Harry, oggi c’è la gita a
Hogsmeade! Te ne sei dimenticato??”
wwwwwwwwwwwwww
Harry: “Ah, già…sì, in effetti me ne ero dimenticato…”
wwwwwwwwwwwwwwww
Harry non ricordava di aver letto alcun avviso sulla gita a
Hogsmeade.
wwwwwwwwwwwwwww
Ron: “Pensa che quest’anno la gita è
sponsorizzata dall’agenzia “Viaggi del Ventaglio”!! Quella dei villaggi turistici in Sardegna, Harry!!! Ti rendi conto??”
wwwwwwwwwwwwwww
Harry stava ancora cercando di capire cosa fossela
Sardegna, quando Dean Thomas emerse dalla sua montagna di
coperte e esclamò:
wwwwwwwwwwwwww
Dean: “Daje regà, dobbiamo andare a fare
colazione, altrimenti gli altri partiranno senza di noi!”
wwwwwwwwwwwwwww
Harry: “Ehm…sì…senti un po’,
Dean…da quant’è che sei diventato
così…fine?”
wwwwwwwwwwwwww
Dean: “Ho visto un po’ di wrestling in
tv…”
wwwwwwwwwwwwww
Harry:
“Ooh…capisco…”
wwwwwwwwwwwwwww
I cinque amici scesero la scala del dormitorio; uscendo dal
ritratto della Signora Grassa, Harry notò un gran macello nella sala
comune.
wwwwwwwwwwwwwwwww
Harry: “Ragazzi, ma…cos’è
tutto questo caos? Gli elfi domestici sono di nuovo in sciopero?”
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Ron: “No, è che ieri sera, mentre tu eri
impegnato a pulire la Torre
Nord, Lee Jordan ha portato una bottiglia di Cinzano
e…abbiamo stappato la festa…”
wwwwwwwwwwwwwwww
Neville: “Che festa ti sei
perso, Harry!! È stata megagalattica!! Per poco
mi ubriacavo anch’io!!”
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Harry: “Ehm…sì, peccato.”
wwwwwwwwwwwwww
Durante il tragitto per raggiungere la Sala Grande Harry
ringraziò mentalmente la professoressa Sinistra per averlo trattenuto
fino a tardi la sera prima.
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Seduti a fare colazione c’erano quasi tutti gli
studenti della scuola, ma ne mancava uno in particolare…
wwwwwwwwwwwwwwww
Harry: “Ehi, bestione (rivolto a
Goyle), dov’è Draco?”
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Goyle cominciò a grattarsi la testa con
l’indice della mano sinistra, facendo uno sforzo immenso nel tentativo di
pensare.
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Goyle: “Uga…è al San Mungo…uga uga…stanotte ha detto di essere stato attaccato da
un serpente gigante che…che…portava gli
occhiali…uga…tipo i tuoi…”
wwwwwwwwwwwwww
Harry incrociò le mani dietro la schiena con
nonchalanche.
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Harry: “Oh…ma davvero??”
wwwwwwwwwwwww
Tiger: “Sì, sì, li ha visti
bene…roar…erano un paio di Ray-Ban…”
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Goyle: “Indistruttibili!!”
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Tiger: “Mitici!!”
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Harry si gonfiò tutto scoprendo che da anni indossava
occhiali firmati e neanche lo sapeva.
Dopodichè si mise seduto tra Ron e Hermione, che
stavano già mangiando la loro colazione.
Ron aveva appena scartato la sua merendina con gli occhi che
brillavano.
wwwwwwwwwwwwww
Ron: “Aah…un Buondì…mitico!!”
wwwwwwwwwwww
Harry preferì prendersi qualcosa di più
leggero: cinque salsicce con bacon, tre uova fritte,
una caraffa di succo di zucca, una scodella colma fino all’orlo di latte
e cornflakes e due porzioni di porridge.
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Hermione: “Uao, l’ideale per stare leggeri!
Credo che ne prenderò un piatto anch’io…”
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E si allontanò con il suo
vassoio.
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Harry: “Ron, da quand’è che Hermione
è così ossessionata dalla linea?”
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Ron stava inzuppando il Buondì nel succo di zucca.
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Ron:
“Buondììììì…oh, scusa, Harry,
non ti ho sentito, ero distratto dalla leggerezza e dalla morbidezza di questa meraviglia…”
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Harry ripetè la domanda decisamente
seccato. Che fosse geloso del Buondì??
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Ron: “Da quest’estate, credo…stando sempre
sui libri le è capitato di spizzicare qualcosa in più del suo
solito e ora si vede ingrassata…”
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Harry: “E tu come fai a sapere tutte
queste cose? A me non ne ha mai parlato…”
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Ron: “Sono il suo dietologo…”
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Harry: “Aah…ha scelto il migliore in
circolazione!!”
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Naturalmente era sarcastico, ma Ron
era troppo concentrato sulla granella di zucchero per afferrarlo…
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In quel momento Silente si alzò in piedi.
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Silente: “Ragazzi, è ora di partire per
Hogsmeade…mettetevi in fila per due e procedete con ordine…niente
spintoni, chiaro??Altrimenti
dovrete vedervela con me…”
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Tutti si alzarono in piedi e si diressero verso
l’uscita principale correndo come bufali inferociti.
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Ron: “Forza, Harry…andiamo!”
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Harry: “No, io resto qui per oggi…devo fare
delle ricerche in biblioteca…”
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Hermione: “Ti serve una mano, Harry? Sarei felice di
aiutarti!”
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Harry era molto tentato di accettare l’offerta, poi però si ricordò che non poteva parlare di
Berluska davanti a qualcuno colpito dall’incantesimo…l’avrebbero
preso per pazzo!
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Harry: “No, grazie, Hermione…vai pure a
divertirti con Ron!”
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Hermione: “E va bene…ti porteremo qualcosa da
Hogsmeade!”
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Arrivati davanti al portone si salutarono e presero
direzioni opposte.
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Ron: “Harry dev’essere
impazzito…preferisce studiare piuttosto che divertirsi…”
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Seamus: “Ron…chiamali, chiamali…”
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Ron: “Lo farò stasera stessa!”
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Intanto Harry aveva raggiunto la biblioteca.
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Harry: “Vediamo un po’…in quale reparto
potrei cercare?”
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Decise di controllare nella sezione “Creature
Magiche”.
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Harry: “Uhm…Kappa, Ippogrifi, Mollicci,
Marciotti, Tom Cruise… ma Berluska non c’è…”
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Passò al reparto “Mostri mostruosi”.
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Harry: “Troll, Hulk, Mostro di Lochness, Micheal
Jackson…ma niente Berluska…”
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Dopo aver consultato un altro centinaio di sezioni, tra cui
“Pokemon”, “Cantanti rifatti”, “Tartarughe
Ninja”, Harry si sedette ad una delle scrivanie della biblioteca,
esausto.
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Harry: “Bè…magari potrei chiedere
informazioni a Madama Pince…”
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Madama Pince, la bibliotecaria, era
una donna alta e magra, ma piuttosto isterica e sospettosa. Harry le si avvicinò titubante.
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Harry:
“Salve, Madama Pince! Potrebbe dirmi dove posso
trovare qualche notizia interessante su un mostro chiamato Berluska?”
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Madama Pince: “Potter, ragazzo…sei qui da tre
ore e non hai ancora trovato quello che cercavi??”
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Harry: “Bè, la…la biblioteca è
immensa…ci saranno almeno un milione di reparti!”
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Madama Pince: “Deficiente…comunque
non ho mai sentito nominare questo tizio…perché non provi a fare
una ricerca con il computer?”
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Harry si mise seduto davanti al monitor del computer
pensando: ‘Ma non era proibito introdurre
oggetti babbani nella scuola?’, ma non indagò oltre; sinceramente,
non gliene importava più di tanto.
Digitò sulla tastiera il nome di Berluska e premette
“Invio”. Comparve una piccola lente d’ingrandimento sullo
schermo: la ricerca era cominciata.
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Harry: “Cacchio,
però…quant’è lento…”
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Harry attese per cinque minuti, poi si spazientì e
sferrò un bel pugno all’apparecchio.
Le narici di Madama Pince
fremettero di rabbia.
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Madama Pince: “Potter, vacci piano!!
Vuoi romperlo?! È un computer HP!!”
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Harry: “HP? Sono le mie iniziali! Allora posso trattarlo
come mi pare, no?”
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Madama Pince: “Potter, vuoi forse che ti cacci via?? Non ci metto niente a darti un calcio nel sedere con le
mie nuove Valleverde!!Sì,
perché è bello camminare in una Valleverde…”
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Harry, che ormai si era abituato a sentire queste frasi
strane e pazzesche, decise di azzittirsi.
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Harry: “Ok, sarò buono…però
mi levi una curiosità, Madama Pince…il computer l’ha
ordinato dalla Mondial Casa?”
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Madama Pince: “Certo! Per
vivere in casa!!”
wwwwwwwwwwwwwwww
Gocciolone sulla testa di Harry.
Nel frattempo la ricerca era giunta al termine; e aveva
anche prodotto qualcosa di buono.
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Harry: “Qui mi dice di cercare nel reparto
“Politici”…non ci avevo pensato!!”
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Harry balzò in piedi e corse verso l’ala
dell’edificio adibita a sezioni di quel genere: oltre a
“Politici”, infatti, c’era anche “Giornalisti”,
“Inviati speciali”, “Costantino e Daniele”…
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Harry: “Allora…D’Alema, Fassino, Arnold
Schwatzenegger…eccolo qui, finalmente!!
Berluska!!”
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Tirò fuori un grande libro
impolverato e lo adagiò su un tavolino. Cominciò a sfogliarlo
prendendo appunti.
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Harry: “Berluska…mostro proveniente dalla
penisola a forma di stivale, alto due metri e mezzo, muscoloso e scattante, con
lunghi capelli mori spesso legati in una coda…mamma mia!!
Terrificante!! Ci fosse almeno una sua
immagine…”
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Ma il libro non riportava nessuna immagine,
nemmeno animata…
Harry continuò a leggere.
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Harry: “Vive tra i suoi simili, ma in rifugi
più grandi e vistosi…yawn, che
sonno…”
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Abbassò le palpebre pesanti come piombo
e scivolò in un sonno profondo…
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Due ore dopo…
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DRRRRRRIIIIIIIIIINNNNNNN!!
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Harry: “Zzz…ma che cavolo…”
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Tastando i dintorni, prese in mano quell’oggetto che
suonava, non sapeva cosa fosse, e lo scaraventò a terra, mandandolo in
mille pezzi.
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Ron: “Nnnnnnoooooo!! Era nuova!!”
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Harry si risvegliò dalla trance.
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Harry: “Ah, Ron…eri tu…meno male che mi
hai svegliato…stavo facendo un incubo tremendo!!
Stavo sognando che Malfoy era guarito ed era tornato a
scuola…”
wwwwwwwwwwwww
Ron, ancora in lacrime per la sua ex-nuova sveglia, si
rialzò in piedi e lo guardò con occhi che esprimevano immensa
fierezza per se stesso.
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Ron: “Harry, siamo stati da Mielandia!! Hanno di tutto!! E-e poi ci
hanno portato a vedere il loro laboratorio bla bla bla
bla…e poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata!!”
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Hermione lo guardò esasperata, alzando gli occhi al
cielo.
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Hermione: “Hai fatto la tua ricerca, Harry?”
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Harry: “Sì, io…”
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Ron lo interruppe prendendolo per le spalle.
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Ron: “Ma c’è dell’altro, Harry!!! Guarda!”
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Afferrò la testa di Harry e gliela portò
violentemente verso il basso, in modo che davanti agli occhi si trovasse i suoi
piedi.
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Ron:
“Guarda, Harry!! Ho comprato le Geox, le scarpe che respirano!! Ora i miei piedi saranno sempre profumati come una rosa!!”
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Scarpa Geox:
“Aah…aiuuto…soffoco…qualcuno mi sfili da questo
piedeeee…
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Ron: “E a te, Harry, abbiamo preso questi bellissimi
modellini Micro Machines!!”
Harry scrutò le macchinine che gli aveva
messo in mano Ron (una Cinquecento e una Fiat Panda), annotandosi mentalmente
di buttarle via alla prima occasione. Anzi, al primo cassonetto…
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Hermione: “La prossima volta vieni anche tu,
Harry…c’è un sacco di roba nuova! E anche molto
interessante…io ho comprato l’intera raccolta dei libri del
“Battello a Vapore!” Te ne presto un paio,
se vuoi…”
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Harry: “Ehm…ci penserò…!”
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Ron: “Bè, io me ne vado a dormire…”
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Harry: “Ti seguo…mi sono annoiato a morte stando
tutto il giorno in biblioteca…però almeno
ho trovato quello che cercavo…”
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Si mise in tasca il taccuino su cui si era segnato tutte le
informazioni che gli sarebbero tornate utili.
Percorrendo i corridoi, Harry e Ron incontrarono Malfoy,
completamente rimesso a nuovo.
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Harry: “Cavolo…devo sognare meno spesso…”
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Arrivati nella sala comune di Grifondoro, i due amici
filarono subito a letto.
Qualche minuto dopo che Harry si fu infilato il pigiama,
qualcuno bussò alla porta.
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Dean: “Avanti!”
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Entrarono due uomini che trasportavano una brandella.
Indossavano due camici da infermieri, suiquali vi era un’etichetta
con scritto “SIM”.*
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Primo infermiere: “Abbiamo ricevuto una segnalazione
poche ore fa da un certo Ronald Weasley…chi di voi è Harry
Potter?”
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Harry sobbalzò. Che volevano
da lui?
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Secondo infermiere: “Allora??
Dobbiamo controllarvi uno per uno per vedere chi ha la cicatrice sulla fronte???”
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Harry, preso dal panico, aveva formato una pozza di sudore
freddo ai suoi piedi, ma nessuno se ne accorse.
Allora, orgoglioso del suo coraggio da agnello, puntò il dito contro
Neville Paciock.
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Harry: “È LUI!!!”
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Neville: “Cosa??”
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Gli infermieri zomparono addosso al
paffuto Grifondoro e lo immobilizzarono con una camicia di forza.
Harry: “Ron…Sei. Un. Deficiente! Volevi mandarmi
al manicomio???”
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Sopra la testa di Ron comparve un’aureola color oro e
sulla schiena un paio di alucce.
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Ron: (con voce angelica) “Io non ho fatto niente,
Harry…credimi!!”
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Harry: “Sì, vabbè…buonanotte, và!!”
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E si infilò sotto le
coperte.
Durante la notte Harry ci pensò a
lungo…’Come hanno fatto quegli infermieri
a non riconoscermi alla prima occhiata?!’ Ma soprattutto pensò a
quale scusa inventarsi con i professori per avere il permesso di andare a
salvare il mondo dalla minaccia di Berluska…
Capitolo 5 *** Capitolo 5: Un supplente sospetto ***
Capitolo 5
Capitolo 5: Un
supplente sospetto
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Il giorno dopo Harry era un po’ sull’agitato:
ora sapeva dove trovare Berluska, nella penisola a forma di stivale…ma
come avrebbe fatto ad assentarsi dalle lezioni senza destare sospetti??
Ma soprattutto…che cavolo era la penisola a forma di
stivale??
Harry decise di fare un altro salto
in biblioteca il più presto possibile…purtroppo in quel periodo
era pieno di impegni, un po’ per le varie punizioni che gli rifilavano i
professori, un po’ per via del Quidditch e un po’ per la montagna
di compiti che si ritrovava ogni giorno.
Quella mattina i Grifondoro si recarono a lezione di Storia
della Magia, tenuta dal professore fantasma Ruf, i quali discorsi
avevano un portentoso effetto soporifero sugli alunni.
Mentre tutti gli altri
schiacciavano il loro solito pisolino durante la lezione, Harry si riempiva la
testa di domande…
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Harry: ‘Con che mezzo posso
raggiungere questa cavolo di penisola a forma di stivale? Ci vado da solo o mi
faccio accompagnare?? Devo imparare qualche nuovo
incantesimo per tenerlo a bada??? Ridge e Brooke si
saranno riconciliati???? AAARRRGGGHHH!!’
wwwwwwwwww
K-POW!!!
Dalle orecchie di Harry uscirono minuscole nuvolette di fumo
grigio, che andarono addosso al viso di Ron, che stava sonnecchiando nel banco
vicino.
wwwwwwwwww
Ron: “Sniff sniff…Harry…che cavolo…coff coff…da quando fumi le Marlboro?? Io ti ho sempre
visto con le Camel!! Mi hai deluso,
Harry…”
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Prof. Ruf: (voce mistica)”Potter…coff coff…sei tu che emani questa puzza di fumo? Ti
avverto…se ti pesco con una cicca in mano…COFF
COFF!!!”
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Ron: “Professor Ruf…la tosse la fa dannare??”
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Nel frattempo erano comparse due corna sopra la testa del
professore e mentre parlava la sua lingua era diventata biforcuta.
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Prof. Ruf:
“Sì, Weasley…COFF COFF!!! Credo di essere
allergico al fumo..COFF COFF!! Anche se non capisco come possa essere possibile
visto che sono un fantasma…COFF COFF
COFF!!!”
wwwwwwwwwwww
Ron tirò fuori dalla sua
cartella un flacone marroncino.
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Ron: “Professore…con Bronchenolo ritrova la pace!!”
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Prese un cucchiaio che CASUALMENTE si era portato dietro
(=rubato) dalla Sala Grande, lo riempì fino all’orlo di sciroppo
per la tosse e lo diede al prof. Il fantasma lo afferrò e bevve,
mandando a finire tutto il liquido per terra…e grazie, era un fantasma!!
Eppure le corna si ritirarono
lentamente e la lingua tornò normale.
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Prof. Ruf: “Aah…Grazie, Weasley, mi sento
come…rinato!! Cinque punti a Grifondoro!”
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Tutta la classe esultò.
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Lavanda: “Evvai! Adesso solo 237 punti ci distanziano
dai Serpeverde!!”
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Neville: “E solo 164 dai Corvonero!!”
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Calì: “E solo 102 dai Tassorosso!!”
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Prof. Ruf: “Tuttavia…”
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Harry aveva già capito cosa passava per la mente del
prof…
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Prof. Ruf: “Potter…tu puzzavi terribilmente di
fumo…mi viene da pensare che tu abbia fumato di
nascosto…”
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Harry: “Ma no, professore…ero momentaneamente
andato in tilt e mi è…esplosa la testa!!
Ma io non ho mai fumato in vita mia, giuro!!”
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Prof. Ruf: “Ma che siamo nei cartoni animati?!Che assurdità! Cinque
punti in meno a Grifondoro!”
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Tutti: “GGGGGRRRRRRR…………..DI NUOVO!!!”
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Harry uscì dall’aula di Storia della Magia
inseguito da un codazzo di Grifondoro molto ma molto
incacchiati.
Alla fine, naturalmente, fu acchiappato e pestato.
Poco dopo la classe si recò a lezione di Difesa
contro le Arti Oscure.
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Harry: “Credo che salterò
la lezione…tanto il nuovo professore di Difesa contro le Arti Oscure non
c’è mai…chissà cos’ha di tanto importante da
fare…”
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E se ne andò in biblioteca.
Durante il tragitto incrociò Gazza.
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Gazza: “Ragazzo…hai ordinato i Friskies ripieni
di carne che ti avevo chiesto??”
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Harry rimase un attimo perplesso.
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Harry: “Guarda che a me non hai mai
chiesto di ordinarti i…Friskies…a proposito…cosa
sono??”
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Gazza: “Non cercare scuse, Potterino…ricordo
benissimo di avertelo detto ieri sera…eri
sonnambulo e stavi camminando per i corridoi…non credevo che fossi
talmente fesso da non tenerti in mente un’informazione simile…la
mia cara Mrs Purr viene prima di tutto!!”
wwwwwwwwwwwwwwww
Harry: “Ah, ecco perché
stamattina mi sono svegliato con una voglia di croccantini sulla guancia…”
wwwwwwwwwwwwwwww
E continuò il suo percorso,
lasciandosi dietro Gazza, che cominciò ad imprecare contro di lui.
Nel frattempo la sua cara gatta Mrs Purr, grassa come un
otre, rimasta senza mangiare per tre ore, era dimagrita di cinque chili e
andava strisciandosi sul pavimento rosicchiando la moquette.
Harry arrivò alla biblioteca e decise di utilizzare
subito il computer…stavolta però evitando rogne con Madama Pince.
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Harry: “Allora…”penisola a forma di
stivale”…invio…”
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La ricerca cominciò; Harry notò che ci stava
mettendo più tempo dell’altra volta.
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Harry: “E che cacchio!!!
Ma…questo computer non è un HP!!”
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Madama Pince: “Non vedi il simbolo lì sopra,
Potter?? Questo è un computer Canon!!”
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Harry: “E quello HP che fine
ha fatto?”
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Madama Pince: “Con i
professori abbiamo stabilito che la sigla di una marca non può
corrispondere con le iniziali di un alunno…quindi anche questa volta
è tutta colpa tua, Potter!”
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Harry: “-_________-
Capisco…”
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Madama Pince: “E poi con
Canon you can!”
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Harry: “Sarebbe meglio dire
che con Canon you sleep…è lentissimo!!! Ho cominciato la ricerca
mezz’ora fa…per caso anche questo l’ha preso dalla Mondial
Casa??”
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Madama Pince: “No, questo me
l’hanno dato in omaggio alla Cepu…”
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Del Piero: (sbucato fuori dal
condotto di aerazione)”Anch’io sono iscritto a Cepu!!”
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Madama Pince gli ficcò il suo stupido uccellino
(chiuso in una bottiglia di Uliveto) nella bocca e lo
rispinse su per il condotto.
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Harry: “…Ma chi era??”
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Madama Pince: “Niente, uno che fa di
tutto tranne il calciatore…torna al tuo lavoro…”
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Harry attese un altro quarto d’ora…
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Harry: “Zzzz…”
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Madama Pince lo prese per una
spalla e lo sgrullò.
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Madama Pince: “Oh, figlio di
Morfeo…il computer ha trovato qualcosa…”
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Harry:
“Zzz…eh?? Yawn...grazie, Madama...”
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Madama Pince: “Come mi hai chiamato??’Madama’?? Mica siamo
nell’Ottocento!!”
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Harry si stropicciò gli occhi e controllò i
dati rilevati dal computer.
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Harry: “’La penisola a forma di stivale ha una
tipica forma a stivale’…grazie, fin qui ci ero
pure arrivato!!!”
wwwwwwwwwwwwww
Madama Pince: “È un
computer predisposto ad aiutare anche quelli più idioti…”
wwwwwwwwwwwwwwwwww
Harry: “’…luogo famoso per la sua
produzione di arance e limoni, le acciaierie di Terni,
la pizza, la pastiera napoletana, il Colosseo’…ma non ha un nome
questo stupido posto?!”
wwwwwwwwwwwwwwww
Harry continuò a leggere gli appunti come se fossero
scritti in aramaico antico.
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Harry: “’…terra originaria di
Michelangelo, Sandro Botticelli, Francesco Petrarca e…Vasco Rossi??’ Ah, ma allora potevate dirlo subito che la
penisola a forma di stivale è l’Italia!!!”
wwwwwwwwwwwwwwww
E stampò quelle
preziosissime informazioni tutto contento. Finalmente sapeva dove avrebbe
dovuto dirigersi per trovare Berluska!!
wwwwwwwwwwwww
Harry: “Ehi, è già passata un’ora?
La lezione di Difesa contro le Arti Oscure dev’essere terminata… è meglio che mi sbrighi, non è il caso di
saltare anche Trasfigurazione…”
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Detto ciò corse via dalla
biblioteca diretto all’aula della professoressa Mc Grannitt. Forse
i suoi compagni si trovavano già lì…
Quando arrivò, infatti, lì trovò seduti
ai loro banchi, in attesa. Harry notò che tutti
loro avevano un’espressione estasiata, con gli occhi che brillavano, come
se fossero appena tornati da una vacanza in Paradiso.
wwwwwwwwwwww
Harry: “Com’era la lezione di Difesa contro le
Arti Oscure? Sinceramente sono un po’ pentito di averla
saltata…”
wwwwwwwwwwww
Harry incrociò le dita dietro la schiena.
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Ron: “Ti sei perso la migliore lezione di Difesa
contro le Arti Oscure che Hogwarts abbia mai visto,
Harry!! È stata supermegastrepitosa!!”
wwwwwwwwwwwwww
In quel momento entrò la professoressa Mc Grannitt.
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Prof.ssa Mc Grannitt: “Buongiorno, ragazzi. Oggi faremo…ma…signorina
Brown…cos’ha?”
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Lavanda Brown stava singhiozzando silenziosamente con il
viso nascosto tra le mani.
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Calì: “La perdoni, professoressa…il fatto
è che…tornare alla vita di tutti i giorni
è…difficile…”
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Lavanda emise un gemito.
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Dean: “A…a noi è successa…la stessa
cosa…”
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Neville: “È un chiodo fisso…”
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Mc Grannitt: “Ragazzi, volete spiegarmi cosa vi
succede??”
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Lavanda: “Scusi…è che non riesco ad
abituarmi… …io…io devo tornare in
quell’aula…”
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Ron: “Un’altra lezione di Difesa contro le Arti
Oscure…io…la rifarei subito!!!!”
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Lavanda si alzò in piedi di scatto.
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Lavanda: “IO DEVO TORNARCI!!!”
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Tutta la classe imitò il suo gesto e corsero via
dall’aula con foga.
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Prof.ssa Mc Grannitt: “Fermi!!
Dove andate??”
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E si mise a rincorrerli. Anche
Harry voleva scoprire dove stessero andando i suoi
compagni, così si unì nella corsa frettolosa della professoressa.
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Harry: “Ma…perché sono tornati
nell’aula di Difesa contro le Arti Oscure??”
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La professoressa Mc Grannitt era molto seccata. Guardava la
porta chiusa dell’aula con disprezzo.
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Prof.ssa Mc Grannitt: “Umphf…dev’essere
tutta colpa del nuovo supplente…”
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Harry:
“Ehm…supplente?”
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Prof.ssa Mc Grannitt: “Sì, sostituisce il
professor Brooklyn...è un fricchettone con i capelli neri, lunghi,
legati in una coda...uno di quei tipi tutto muscoli e
niente cervello, alto due metri e mezzo... non mi è mai
piaciut…”
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Harry: “E’ LUI!!!”
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Prof.ssa Mc Grannitt: “Potter! Non si urla nei
corridoi!! Cinque punti in meno a Grifondoro!”
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Ma Harry non l’aveva sentita…ne
era sicuro…il nuovo supplente di Difesa contro le Arti
Oscure…era BERLUSKA!!!!!!
Sì, ormai Harry ne aveva la
certezza…il supplente di Difesa contro le Arti Oscure era Berluska!! La
sua rabbia esplose provocando irrimediabili danni e bruciature alle statue del
corridoio.
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Harry: “Bastardo!! Si
è intrufolato a scuola per far rimbecillire ancora di più i miei
amici!!”
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Era così furibondo…ce
l’aveva sotto il naso e non se n’era accorto! Come si
sentiva stupido…
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Coscienza di Harry: “Harry,
caro…non fartene una colpa…come potevi sapere…”
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Harry la afferrò per la collottola e la
scaraventò lontano, intimandole di chiudere il becco.
In quel momento si formulò un pensiero nella sua
mente…
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Harry: “Ma se è il nuovo supplente…questo
vuol dire che è stato Silente ad assumerlo!!
Come ha potuto?!”
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E decise di andare a parlare con
lui di persona, piantando in asso la professoressa Mc Grannitt che nel
frattempo si era unita con gli altri studenti a seguire
l’affascinantissima lezione di Difesa contro le Arti Oscure.
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Harry: “Andiamo bene…è partita pure
questa…”
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Corse via diretto all’ufficio del preside. Durante il
tragitto parlottava fra sé e sé e così facendo
riconfermava la reputazione che si era fatto a scuola:
malato di mente in libertà.
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Harry: “Non ci vedo chiaro in tutta questa
storia…questa faccenda mi puzza…”
I suoi occhiali erano frantumati e i suoi
capelli e la sua divisa puzzavano di…ehm…avete capito…
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Harry: “AAAAAAAARRRRRRGGGGGGGHHHHHH!!!
SENTI COME PUZZO DI M**** (obbligata censura indetta dalla Mediaset)!!!!! IO
DEVO ANDARE DA SILENTE, PORCO CANE!!! Ehi,
ma…Aspetta un attimo…”
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Harry guardò per terra…ai
suoi piedi giacevano innumerevoli pezzetti di vetro…i resti dei
suoi occhiali rotondi (terribilmente fuori moda, aggiungo…NdVersace).
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Harry: “Va a quel paese, Versace!!
I MIEI RAY-BAN!!!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! Questa me la paghi,
criminale di un Polergeist!! FILIPENDO!!!!!”
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Dalla bacchetta di Harry scaturì una
fortissime luce blu elettrico che andò a finire dritta sul
cavallo di Pix, che venne sbattuto al muro provocando un buco
nell’intonaco che avrebbe fatto invidia a tutti i bazooka del mondo.
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Pix: (mentre veniva scaraventato
fuori dall’edificio per la forza d’attrito) “CtpOH3o!!!!!!
(linguaggio dei Poltergeist. Traduzione: che la più devastante
delle aerofagie possa spedirti in orbita costante nei
cieli della grande madre Russia affinchè le orde tartare possano
scambiare la tua carogna per la stella mattutina! Amen!)
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In quel momento arrivò Gazza (mitico!), tutto
trafelato. Guardò il buco con gli occhi esageratamente scoppati. O______O
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Gazza: “Wow…eppure gliel’avevo detto a Pix di non usare il Cillit Bang per levare
quella macchiolina di muffa sul muro!! Comunque ora so
che è vero che Cillit Bang è l’esplosione contro lo sporco!
Ah, ma quando torna mi sente!!”
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E si allontanò bollendo di rabbia, tanto che dovette
placarsi spruzzandosi addosso il contenuto di un
estintore. Prima di fare ciò, però, alcuni studenti avevano
avutro la premura di cuocersi due uova al tegamino sulla sua pelata calda.
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Harry raccolse da terra i cocci, tirò fuori la
bacchetta e la puntò su di loro.
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Harry: “Oculus reparo!”
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Gli occhiali tornarono come era
prima; Harry se li rimise sul naso e continuò il suo cammino verso
l’ufficio di Silente.
Ma allora se bastava un incantesimo
per rimetterli in sesto perché ha fatto tutta quella scenata? Eh, i
misteri della vita…
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Harry: “Occavolo…E adesso come faccio a levarmi
questa puzza di dosso?!”
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Britney Spears: “Tieni, usa il mio profumo! Vuoi osare??”
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Harry: “In questi anni ho osato fin troppo…comunque grazie!”
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Prese il flaconcino dalle mani della cantante e se lo
versò addosso. Puzzava più di prima.
Dopo qualche minuto il nostro eroe giunse finalmente davanti
al gargoyle che impediva l’accesso di estranei
nell’ufficio del preside.
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Gargoyle: “Parola d’ordine?”
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Harry: “Fammi passare, rompiscatole!!!
Grooarr!!”
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Harry sferrò un pugno sui denti della statua,
facendosi un male boia.
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Harry: (zompettando)”AAAAHHHHHIIIIIIIAAAAA!!! Che male!!!”
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Trio monnezza: (direttamente da sotto una mattonella del
pavimento) “Se c’è Aia c’è gioia!!! Dehihohu!!”
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Harry:
“Ma zitti!! Idioti!”
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E mise un piede sulla mattonella,
schiacciando il nostro trio monnezza. (Nooo! NdFanTrio)
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Gargoyle: “Ragazzo…non credevo fossi così
deficiente…sono di pietra, sai? Il professor
Silente mi ha comprato direttamente dal set del film della Disney “Il
gobbo di Notre Dame”! Oltretutto ogni mattina ho la premura di utilizzare
il Colgate Herbal…per denti sani e forti!!! Se
lo dice un castoro dev’essere vero per forza! E credimi…hai beccato
il mio punto più duro!! Uah ah
ah ah!! Allora…parola d’ordine?”
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Harry: (ancora massaggiandosi la mano cresciuta a dismisura)
”E va bene, mi arrendo…ehm… vediamo…sorbetto al
limone?”
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Gargoyle: “Puoi fare di meglio…”
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Harry: “Ehm…allora sarà…piuma di
fenice?”
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Gargoyle: “Puoi fare di meglio…”
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Harry provò e riprovò, ma non riusciva a
capire quale fosse la parolina magica. Ad ogni
tentativo, il gargoyle lo guardava con un sorrisetto maligno e ripeteva “Puoi fare di meglio…”
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Harry, al quarantottesimo tentativo, senza
più un filo di voce e senza idee, imprecò.
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Harry: “Ma insomma!! È
un quarto d’ora che cerco di entrare qui dentro!!E poi vuoi smetterla di ripetermi ‘puoi fare di
meglio’? Mi dai sui nervi…ehi…”
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DING!! Lampadina sulla testa di Harry.
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Harry: “Senti un po’, Hugo(ormai avevano preso
confidenza)…per caso la parola d’ordine è…’puoi
fare di meglio’???”
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Hugo: “Sono tre ore che cerco di suggerirtelo!! Prego, passa pure!”
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Si spostò da un lato, rivelando delle scale circolari
che conducevano all’entrata dell’ufficio del preside.
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Harry: “Wow! Era così semplice?? Thank you!!”
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Hugo: “Come hai detto? Non ti ho
capito, io sono francese…”
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Ma Harry ormai non lo sentiva
più. Aveva già salito le scale a
chiocciola e aveva bussato alla botola dell’ingresso.
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Harry:
“Ehm…permesso? Professor Silente, è qui?”
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Silente: “Ah, Harry, sei tu…vieni, vieni pure…stavo riscaldando l’acqua per il
tè…”
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Silente stava chino su di un fornelletto a gas da campeggio.
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Silente: “Eeh…la tecnologia ha fatto passi da
gigante…pensa che fino all’anno scorso per
farmi un tè usavo accendere il fuoco mediante lo sfregamento di due
bastoncini! Mi sono modernizzato, non trovi?”
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Harry: “Ehm…se lo dice lei,
professore…”
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Ma a dire il vero non ne era molto
convinto.
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Silente: “Ecco, l’acqua bolle! Vuol dire che ha raggiunto i cento gradi, lo sapevi, Harry?
Guarda tu stesso…immergi il mio termometro Oregon Scientific
nell’acqua e osserva, se vuoi le prove!”
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Harry preferì non fare quello che gli aveva detto il vecchio…mica era un ragazzino!! Non poteva
comandarlo a bacchetta!!! E poi…il comportamento
del preside non lo convinceva…c’era qualcosa di strano nelle sue
parole.
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Mentre Harry era assorto nei suoi
pensieri, Silente gli mise sotto gli occhi una scatoletta di cartone.
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Silente: “Scegli il filtro che preferisci,
Harry…ne ho di tutti i tipi e di tutti i gusti!
Nei miei tanti viaggi ho imparato ad apprezzare i tè di
ogni popolo! Bla bla bla bla…Così
ho incominciato a collezionarli!”
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Harry: “Zzz…oh…sì, professore,
grazie…”
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Prese una bustina a caso dalla scatoletta e la immerse nella
tazza piena d’acqua facendogli fare su e
giù.
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Silente: (con accento tipicamente inglese) “Oh, Harry,
sei sempre stato così sportiiivoo…”
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Harry lo guardò con un’aria enigmatica e con
gli occhi leggermente scoppati. o____o
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Harry: “Non capisco cosa…EHI! Cosa succede?? Aiuto!!”
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Il tè nella tazza di Harry si era trasformato in un
tornado e aveva risucchiato il ragazzo.
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Silente: “Ah, vedo che hai scelto
l’Estathe…ha un gusto che ti rapisce!”
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Harry venne sputato fuori dal
vortice e andò a finire sul pavimento.
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Harry: “Splut…coff coff…comunque
è buono…e a lei piace, professor Silente?”
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Silente stava sorseggiando molto
rumorosamente il suo tè con le labbra rugose incollate al lato
sbeccato della sua tazza.
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Silente:
“Sluuuuuurp…AAAAHHHH…me gusta, me gusta, ah ah ah ah
ah!!!”
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Quadro alla parete: “Eh, già…si sente quando è Estathe!!! Tuttuturutturu!!!”
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Harry:
“Oh, santo Piripillo…”
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Silente poggiò la tazza sul piattino.
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Silente: “Allora, Harry…di
cosa volevi parlarmi?”
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Harry era talmente sconvolto dal comportamento del preside
che gli era passato di mente il motivo della sua visita. Non poteva fare a meno
di pensare che…anche lui era stato contagiato da
Berluska!!!
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Harry: “Ah, già…bè, professore,
volevo chiederle perchè ha deciso di assumere quel fricchettone con i
capelli lunghi come supplente di Difesa contro le Arti Oscure…”
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Silente ci pensò un attimo.
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Silente: “Quale suppl…ah, ma sì! Ho
capito a chi ti riferisci…bè, sembra un ragazzo così
responsabile e attento alle esigenze degli alunni…mi ha chiesto se
c’era un posto per lui così l’ho
mandato a fare supplenza. E poi se ho assunto il cantante delle Vibrazioni
perché non potevo assumere anche il signor…il signor…oh
bella…non gli ho chiesto il nome! Dove sono le
mie pillole per la memoria?? Cavolo…non mi
ricordo più dove le ho messe!!”
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Harry non poteva credere a quello che aveva appena
sentito…anche Silente era rimasto vittima dell’influsso di
quell’infame!! Si sentì molto molto scoraggiato…era l’unico che potesse
aiutarlo!! Ormai solo lui aveva ancora la ragione!
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Harry: “Bè, professore…io me ne
vado…mi dispiace non potermi trattenere di più ed aiutarla nella
sua ricerca ma ho lezione di Pozioni e se non arrivo puntuale Piton mi
crocchia!”
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Silente: “Sì, certo, vai…ehi, ma chi ha
parlato? Harry?! Ma quando sei entrato??”
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Harry affrettò il passo mentre
usciva.
Scese le scale facendo lo scivolo, salutò Hugo e si incamminò verso l’aula di Pozioni.
L’attenzione di Harry fu attirata dal corridoio del
primo piano: era affollatissimo, pieno di studenti e professori.
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Harry:
“Cos’è successo?? Le
tubature dei bagni sono esplose un’altra volta? Ma…chi
è che sta parlando al microfono?”
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Qualcuno stava tenendo un discorso sui massimi sistemi e la
sua voce era enormemente amplificata.
Dando gomitate a destra e a manca, Harry si fece largo tra
la folla fino ad arrivare in prima fila. Alzò gli occhi e vide che sulla
parete era stato fissato un gigantesco schermo ultra piatto all’ultimo
grido che trasmetteva una faccia…una faccia brutta e maligna…una
faccia contornata da capelli lunghi e neri…una faccia…vabbè
insomma si è capito, era Berluska!! Era
impegnato in un discorso che aveva ipnotizzato tutta la folla
lì presente, attentissimi alle sue parole.
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Harry: “Cosa vi prende? Perché state ascoltando
quel pazzo??”
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SBAM!
Legnata sulla testa di Harry.
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Piton: “Chiudi il becco, Potter…sto ascoltando
il nostro Capo Supremo! Che la legnata ti sia di
lezione! E inoltre ti levo altri cinque punti!”
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Harry: “Ahi…stavolta la sua mazzata è
stata più dura del solito…ha cambiato legno, vero?”
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Piton: “Sì. È un pezzo
di Listone Giordano…lo chiameresti semplicemente parquet? Non
credo, dopo aver visto il bernoccolo che ti è venuto… E ora ti
ripeto…chiudi quella fogna di bocca!!”
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Harry non aveva intenzione di stare ad
ascoltare il “supplente”, così se ne tornò al
dormitorio. Era a pezzi…si era reso conto di essere
solo…solo nella lotta contro il nemico. Stavolta non poteva nemmeno
contare sull’aiuto dei suoi migliori amici Ron ed Hermione.
Dopo quattro ore arrivarono gli altri Grifondoro, tutti
euforici.
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Ron: “Wow, che discorso! Lui sì che sa come si
parla!!”
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Seamus: “Già, di solito i
discorsi mi annoiano, invece il suo mi ha aperto gli occhi!”
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Neville: “È stato davvero interessante! Però…yaawn…sono piuttosto stanco…
voi no?”
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Dean: “Sì! Anch’io
sono stanco…me ne vado a dormire, così domattina potremo andare a
lezione di Difesa contro le Arti Oscure prima di tutti gli altri! Non vedo
l’ora di tornarci!”
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Ron: “Anch’io me ne vado a letto…peccato
che domani pomeriggio se ne debba andare…”
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Harry sobbalzò. Nuova lampadina sulla sua testa.
DING!!
Il giorno dopo…-l’aveva deciso sul
momento-…l’avrebbe seguito nel suo covo!!!
Il ragazzo si mise sotto le coperte pensando su ciò
che avrebbe fatto una volta trovatoselo di fronte.
Stavolta però lo avrebbe affrontato da solo…
Non gli era venuto in mente, però, che c’era
un’altra persona che non era stata colpita dall’incantesimo
lanciato da Berluska…anche se forse non era la
più adatta per quella missione…
La mattina dopo Harry si alzò di buon’ora, si
vestì e scese a fare colazione senza neanche aspettare i suoi compagni
di stanza.
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Harry: “Non ho nessuna intenzione
di sorbirmi i loro attacchi di pazzia anche durante la
colazione…tsk!”
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Harry raggiunse la Sala Grande, già piena zeppa di studenti
seduti ai loro rispettivi tavoli. Li imitò, sedendosi al tavolo di
Grifondoro, completamente vuoto, eccetto i fratelli Canon con la loro
inseparabile macchina fotografica. Appena videro Harry gli corsero incontro e
si posizionarono ai suoi due lati, bloccandolo in 2mq
di area.
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Colin Canon: “Ccciao, Harry!!!
Posso farti una foto ora che hai una faccia così incavolata??”
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Harry: “Ok…te lo concedo, prima di spedirti
nella stratosfera…”
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Harry avrebbe voluto rimanere solo
con i suoi pensieri per escogitare uno dei suoi infallibili piani su come
seguire Berluska nel suo covo. Ma immancabilmente gli
si presentava qualche rompiscatole che gli prendeva circa mezz’ora del
suo tempo.
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Colin Canon: “Grazie mille, Harry!!
Questo sarà un modo perfetto per sperimentare la mia nuova macchina
fotografica corredata di stampante!!”
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CLICK!!
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Colin Canon: “Ecco…tra pochi minuti
uscirà la fotocopia…”
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Harry si era beccato un flash da 190 watt
dritto in mezzo agli occhi e cominciò a stropicciarseli con i
pugni chiusi.
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WWWWIIIIIIIIIRRRRRRRR…TRRRRUU…
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Colin Canon: “Eccola qui! Wow, è fantastica!
Complimenti, Harry! Sei molto fotogenico!!”
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Porse la foto ad Harry, che la
afferrò velocemente con una mano. Mise a fuoco la sua immagine.
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Harry: ‘Mio
Dio…disgustoso…che faccia da pesce…e guarda qui che
occhiaie…’
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Colin Canon: “Allora, Harry…non dici niente??”
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Harry:
“Ehm…carina.”
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Colin Canon: “Uaahh!! Allora
ho fatto davvero bene a farmi mandare da mio padre il
nuovo modello di macchina fotografica! Certo, mi ha tolto la paghetta per sei
anni, però ne è valsa la pena, vero
Dennis?”
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Dennis Canon: “Eh, sì! Sono proprio
contento!”
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Harry: “Fatemi capire…siete voi quelli che producete i prodotti Canon??”
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Colin Canon: “Certo!! Sono
contrassegnati dal nostro cognome!”
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Dennis Canon:
“With Canon…you can!!”
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Harry: “Questa frase mi pare di averla
già sentita...e non mi era piaciuta affatto...”
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In quel momento dalle finestre entrarono centinaia di gufi
che reggevano tra le zampe pacchi e pacchetti. Harry, che da poco si era
abbonato a “La Gazzetta
del Profeta” (ogni settimana regalava un nuovo numero del manga di Ranma ½), si mise a cercare con gli occhi la
sua civetta bianca Edvige.
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Harry:
“Ma dov’è? Sta a vedere che anche stamattina si
è fermata a parlare per strada con Tom & Jerry…”
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Qualche minuto dopo la civetta entrò nella Sala
Grande e planò sul succo di zucca di Harry.
Era piena di graffi ed escoriazioni.
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Harry: “Hai fatto di nuovo a botte con Tom, eh?”
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Edvige distolse lo sguardo.
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Harry: “Bè, dopo ti porterò da Madama
Chips…dammi “La
Gazzetta del Profeta”, per favore…”
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Edvige tese la zampa e Harry gli
sfilò il giornale, anch’esso ridotto malaccio.
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Harry: “Mi hai cagato sul manga di Ranma ½!!! Brutta bacarospaaa!!!”
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Edvige(miracolosa ripresa) schizzò via dopo aver
fatto la linguaccia(?) ad Harry.
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Harry: “Stasera ti mangio con contorno di patate!!! Rrraugggh!!!”
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Dopo essersi leggermente ricomposto (la sua reputazione ne avrebbe risentito!) spiegò la prima pagina del
giornale. Era piena zeppa di pubblicità e messaggi promozionali.
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Harry: “Oh, no…l’influenza di quel mostro
si sta espandendo sempre di più!!Comunque io volevo leggere del tour dei Green Day…Che
vuoi che me ne freghi di ‘sta roba…”
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In quel momento entrarono nella Sala Grande Ron, Hermione,
Seamus ecc. e si misero seduti con Harry al tavolo dei Grifondoro.
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Ron: “Buongiorno Harry! Sai che sei un bastardo? Perché non ci hai aspettato?”
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Harry:
“Ehm…perché…dovevo…ehm…fare una ricerca in
biblioteca!”
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Ron: “Sai che ultimamente sei diventato un secchione? Trascorri la maggior parte del tuo tempo in
biblioteca! Di questo passo potrai competere con Hermione!
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Hermione già fremeva di gelosia.
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Hermione: “Nessuno può studiare più di
me…ho faticato come una dannata per entrare nel Guinness dei Primati!!”
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Seamus: “Bleah! Harry, ma…cos’è
quello schifo nel tuo piatto??”
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Harry: “Di cosa stai parland…BLEAH!!!”
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Nel piatto delle salsicce al bacon
di Harry vi era adagiato un ratto morto.
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Harry: “Ron…hai per caso una carabina nel tuo
baule??Sai, dovrei sparare
alla mia civetta…”
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Ron: “Sì, credo di averla…dopo
vado su a controllare…”
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Harry: “O______OGULP!!”
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Ron: “Dai, Harry, non prendertela…prendi una caramella!”
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Harry: “Non mi piace mangiare caramelle di prima
mattina…”
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Ron: “Ma queste sono caramelle Haribo!”
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Harry: “E allora?”
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Ron: (canticchiando) “Haribo è la bontà
che si gusta ad ogni età!!”
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Harry: “Ehm…e va bene, dammele, così
almeno te ne stai zitto…”
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Agguantò l’intero pacchetto di Haribo e se lo
ficcò nella tasca dei pantaloni.
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Harry: “Bè…in fondo non sono
male…sono quelle gommose alla Cola…”
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Qualche minuto dopo i Grifondoro si recarono a lezione di
Cura delle Creature Magiche.
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Hagrid: “Bella, regà!!
Oggi dovrete curare queste Tartarughe Sputafuoco che c’ho
qui… siccome domani partono per l’Egitto, hanno bisogno di
vaccinarsi per evitare brutte malattie! Sta a voi fargli la
puntura…mi raccomando, sul sederino…buona fortuna! Ah, spero
che nessuno di voi vada a finire incenerito!”
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Tutti: “Oh, no…che due scatole…”
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Harry tirò fuori dalla borsa
la siringa e guardò la sua Tartaruga Sputafuoco.
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Harry: “Ehm…dov’è
che sta precisamente il sedere di questo coso?”
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La sollevò da terra e cominciò ad osservarla
da ogni angolazione. Ad un certo punto…
PROT!!!
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Harry: “Coff coff…credo che il sedere sia questo…mamma mia…ieri sera deve aver
mangiato una cuccuma di fagioli…”
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Accanto a lui, Ron aveva appena terminato il suo lavoro.
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Ron: “Fatto!!!”
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Tartaruga di Ron: “Già fattooo????”
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Harry:
“Wow Ron! Sei davvero in gamba!”
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Ron: “Già…tutto grazie al mio ago Pic
Indolor!!”
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Harry: “Io veramente mi riferivo al fatto che tu sia riuscito a far parlare la tua tartaruga…bè,
pazienza…”
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Harry prese la mira e infilò la siringa col vaccino
sul sederino della tartaruga.
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Tartaruga: “AAAAAAARRRRRRRGGGGGGGHHHHHHH!!!! DOLORE!!! Questa me la paghi
molto cara! FSSSHHHH…”
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La bestia lanciò un attacco lanciafiamme sulla mano
di Harry, carbonizzandola.
Trio Monnezza: “Cavolo…abbiamo sbagliato!!! Dobbiamo fare più allenamento…”
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Tartaruga: “Non era un ago Pic Indolor, vero?”
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Harry: “Ehm…veramente no…qui dice che è un ago ‘Avvocato del Diavolo’…”
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Hagrid: “Harry…all’inizio dell’anno
l’avevo detto di comprare una siringa Pic Indolor! Sono contento che la
tua mano si sia carbonizzata, che ti serva di lezione per il prossimo anno!
Guarda come si fa…”
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Il mezzo gigante tirò fuori dalla
sua tasca la sua siringa e iniettò il vaccino alla tartaruga di Harry,
che non fece alcun lamento.
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Tartaruga: “Per fortuna che c’è Pic!!!”
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Hagrid: “Visto? Non era diffic…”
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Hagrid fu interrotto dall’arrivo di Justin Finch-Fletchey
(bel nome), tutto di fretta e sudato come un porco.
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Justin: “Anf anf…ammazza che
corsa…anf…presto, ragazzi. Sbrigatevi! Anf…il supplente di
Difesa contro le Arti Oscure -anf- sta tenendo il suo
ultimo discorso prima della sua -anf- partenza definitiva!”
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Tutti: “COOOOOOSSSSSAAAAAA???
ARRIVIAMOOOOO!!!”
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L’intera classe di Grifondoro, compreso Hagrid e le
tartarughe, corsero via insieme a Justin, montando
addosso ad Harry che nel frattempo era rimasto inginocchiato a terra.
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Harry: “Aah…che botte…guarda qua che
roba…la mia divisa è piena di pedate! L’avevo appena
ritirata dalla tintoria! Bè, non è il momento di pensare a
questo…devo trovare il modo per seguire Berluska nel suo covo senza
destare sospetti!!”
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Raggiunse il corridoio del primo piano, dove Berluska stava
tenendo il suo ultimo discorso.
Nel frattempo Harry si stava scervellando.
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Harry: “Vediamo un po’…dovrò
portarmi il mantello dell’invisibilità…ma
non posso prendere la
Firebolt perché non ho più fatto benzina e il
distributore più vicino sta a 50 km da qui…come posso fare? Mumble
mumble…”
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Mentre pensava Harry stava
camminando avanti e indietro con gli occhi bassi. Ad un certo punto… SBAM!!
Harry urtò qualcosa e cadde a terra.
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Harry: “Ahi, che botta…ma che
cavolo…”
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Alzò gli occhi e vide con chi era andato a
scontrarsi…Luna Lovegood.
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Harry: “Ah…sei tu, Luna…scusa se ti sono
venuto addosso…”
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Luna: “Non ti preoccupare…sto bene. Stavo
pensando ai fatti miei…”
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Harry:
“Ah, ok. Allora...ehi!!”
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In quel momento a Harry venne in mente una cosa: Luna non
era stata colpita dall’incantesimo di Berluska!!
Non era solo!!
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Harry: “Luna…tu non sei stata colpita dalla luce
verde, vero?”
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Luna ci riflettè 10 minuti.
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Luna: “Ehm…no, infatti…mi trovavo nel
bagno del mio dormitorio quando è
successo.”
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Il viso di Harry si illuminò.
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Harry: “Fantastico!! Allora
tu verrai con me al covo di Berluska! Lo sconfiggeremo così i nostri
amici torneranno normali!!”
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Luna: “Wow!! Dai!!
Ganzissimo!! Chissà quali terrificanti creature incontreremo!
Sarà un buon salto di qualità per le
vendite de “Il cavillo”! Non vedo l’ora!”
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Mentre pronunciava la frase, Harry
cominciò a pentirsi di aver chiesto a Luna di accompagnarlo. Ma ormai il danno era fatto…
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Harry: ‘Che mi è
saltato in mente?? Che cretino…ma perché al posto di Luna non
poteva esserci Mike Tyson?’
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Luna: “Aspetta…vado a prendere qualcosa in
camera!”
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Dopo qualche minuto Luna tornò con
in mano una valigia molto capiente, ricoperta di adesivi che riportavano
le scritte “Rome”, “Paris”, “Athens”,
“New York”…
Harry la guardò con gli occhi scoppati. O_____O
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Harry: “Ma sei scema?? Mica stiamo andando in vacanza!!! Questa missione non è un
viaggio di piacere! Riporta subito questa roba in camera tua!”
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Luna: (molto indignata) “Ah, no! Al mio bikini con le
campanelle non rinuncio! Pensa che suona davvero!”
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Harry: “Vabbè…fa un po’ come ti
pare…io non voglio assumermi le responsabilità se ci
succederà qualcosa di brutto…”
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Un’ora più tardi Berluska terminò il suo
discorso accompagnato da una marea di applausi della
folla. Scese dal palco, seguito dalle sue guardie del corpo, ed entrò in
una porticina sul retro.
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Harry: “Dove sta andando? Così rischiamo di
perderlo di vista!”
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Luna: “Credo che stia andando al
parcheggio…non è la sua macchina quella lì fuori?”
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Harry guardò fuori dalla
finestra; una Smart color blu metallizzato tutto scrostato era parcheggiata
davanti al portone della scuola.
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Harry: “Furbo…vuole confonderci le idee…ma io non ci casco!! Ecco come faremo…ci infileremo sotto la macchina così non ci
scoprirà!”
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Luna: “Ma io mi sporcherò tutta!! Waaaah!!!”
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Nel frattempo i professori avevano cominciato a richiamare i
rispettivi alunni.
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Prof. ssa Mc Grannitt: “Grifondoro da questa parte…è
ora di tornare a lezione! Potter, anche tu, forza!”
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Harry: “Professoressa, posso avere il permesso di
andare a salvare il mondo?”
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Prof. ssa Mc Grannitt: “E va bene…ma non fare
troppo tardi!”
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Harry prese Luna per un braccio e la trascinò fuori dall’edificio.
Il ragazzo si accucciò sotto la microscopica
macchina, si sfilò la cintura, la fece passare intorno al tubo di
scappamento e se la riallacciò nuovamente alla vita.
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Harry: “Perfetto…così non dovrò
avere problemi durante il tragitto! Luna…ora tocca a te!”
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Luna: “Non è che
potrei mettermi sul sedile posteriore, eh? Lì sotto è così
brutto…”
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Harry avrebbe voluto sferrargli una cinghiata sulle gambe.
Non lo fece perché dopo avrebbe dovuto ricominciare quel lavoro daccapo.
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Harry: “Allora…cerca di capire quello che ti
dico perché non lo ripeterò due volte…1) Se tu facessi una
cosa del genere Berluska ci scoprirebbe subito e 2) La Smart ha solo DUE posti!!! Ora chiudi il becco e infilati qui sotto con
me!!!”
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Luna: “E va bene, ve bene…come sei suscettibile,
però…”
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Si sdraiò per terra e fece quello che aveva fatto Harry, utilizzando però i fili del clacson per
legarsi al motore perché in tutta la sua vita non aveva mai posseduto
una cintura.
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Harry: “Idiota! Così si insospettirà!”
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Luna: “Vuol dire che il
clacson glielo suoneremo noi quando ci pare!”
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Harry: “Zitta…sta arrivando qualcuno!”
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I due ragazzi, bloccati là sotto, potevano solo
sentire i rumori dei passi.
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Prima voce: “Sono stanco…andiamo subito a casa,
Smithers…”
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Harry: ‘È lui!’
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Seconda voce: “Sì, signore…”
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I due misteriosi individui montarono in macchina e misero in
moto.
Uno sbuffo di smog andò dritto sulla faccia di Harry,
che fece di tutto (compreso un doppio salto mortale) per cercare di non
tossire.
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Prima voce: “Come mai sento la
macchina così…appesantita?”
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Seconda voce: “Sarà la strana umidità di
questo posto.”
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Prima voce: “Sì, probabilmente hai
ragione…”
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La macchina accelerò, lasciandosi la scuola di Magia
e Stregoneria di Hogwarts alle spalle.
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Harry : (sottovoce) “Ce
l’abbiamo fatta!!!”
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Luna: “Che? Non ho sentito!!”
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Harry le infilò nell’orecchio
l’apparecchio Amplifon che gli aveva dato Angelina, poi sorrise
contento…finalmente stava per raggiungere il covo di Berluska!!!
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CONTINUA…
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Special Bonus Track: Risp a Karmensita: Yes!! Per l’incantesimo Filipendo ho preso spunto dal
primo gioco di HP per il computer! Solo k lì la luce che emanava era
arancione e non blu, ma…k ci frega!!! K
rabbia…Non sono ancora riuscita a finire il gioco, mi sono bloccata sulla
fine!!
Ne approfitto anche per ringraziare tutti coloro k mi hanno
recensito! Grazie mille! Spero k vi piaceranno anche i miei prossimi capitoli!! A presto!
Capitolo 8 *** Capitolo 8: Un viaggio piuttosto movimentato ***
Capitolo 8
Capitolo 8: Un viaggio
piuttosto movimentato
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Harry doveva ammetterlo…quella
posizione era veramente scomoda. Inoltre aveva dimenticato di passare al bagno prima della partenza improvvisata.
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Harry: “Forse era meglio fare come dicevi tu,
Luna…dovevamo cercarci una sistemazione migliore…eh
eh!! Come se fosse facile non farsi scoprire! Vero?”
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Luna: “Zzzz…”
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Luna stava dormendo saporitamente, con la testa ciondolante
all’indietro e le braccia struscianti sull’asfalto.
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Harry: “ ù______u Andiamo bene…”
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Decise di non svegliarla, così
almeno non sarebbe uscita fuori con una delle sue stupide battute.
Chissà…magari stava sognando una colonia di Nargilli.
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Harry: “Come cavolo riesce a dormire in quella posizione?! È…è tecnicamente impossibile!!”
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Luna: “Zzzz…Rooonf…”
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Harry: “Perfetto…russa pure!!
Bè, tanto non ci posso fare niente…cerchiamo
di goderci il viaggio, vecchio mio…”
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Harry si accomodò alla meglio e incrociò le
braccia, in attesa dell’arrivo della macchina
nel covo di Berluska.
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Harry: “Sì,
però…quand’è che arriviamo??”
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Per passare il tempo, il nostro eroe si mise a fantasticare
sui vari attacchi che avrebbe potuto utilizzare contro
il suo nuovo nemico.
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Harry: “Vediamo…potrei fare uno zompo di otto metri e sferrargli una potentissima onda
energetica…ma dopo mi consumerei troppo…no, lasciamo stare…Ci
sono!! Userò le mie tre spade e lo ridurrò in fettine!! Ah, no…le ho lasciate nel dormitorio…dannazione…mumble mumble…”
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Harry trascorse una mezz’ora buona a pensare ad
attacchi già contrassegnati dai copyright. Poi
Luna grugnì e aprì gli occhi.
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Luna: “Buongiorno…”
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Harry: “Oh, alla buon’ora!
Mi hai russato sull’orecchio destro per un’ora intera!! Si può sapere come diavolo hai fatto ad addormentarti in un momento simile?!”
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Luna: “Scusa, ho le adenoidi…non è colpa
mia se russo…comunque non è stato poi
così difficile addormentarsi…ho chiuso gli occhi, ho sgombrato la
mente da ogni pensiero e…ecco qua! Piuttosto…mi hai preparato la
colazione?”
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Harry: “Ma che colazione del piffero!!
Mi dici come facevo a muovermi, incastrato qui sotto?!”
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Luna: “Uff…quanto la fai lunga…dove siamo,
in questo momento? Siamo già arrivati a destinazione?”
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Harry: “No…credo che ci voglia ancora un bel
po’ di tempo prima di arrivare…non vedo
l’ora di scendere da qui…”
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Luna: “Speriamo che ci sia qualche posto in cui fare
il bagno!! Ho una voglia matta di distendermi a
prendere il sole!! Guarda come sono
bianca…”
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Harry: “Ma ti pare il momento di pensare a queste cose?! Sei davvero stupida!! E poi
è impossibile che tu riesca a fare il bagno durante la missione!!”
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Luna: “Mi sembri un dittatore…lasciami i miei
spazi ricreativi!! Sei sempre così…geloso!!”
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Harry: “Parli come se stessimo insieme…”
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Luna: “Perché, non stiamo insieme??”
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Harry: “Certo che no!! E
adesso…chiudi il becco!!”
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Luna mise il muso e si girò dalla parte opposta di
Harry, indispettita. Invece Harry fu attraversato da una
scarica di brividi al pensiero di come sarebbe la sua vita se si
fidanzasse con Luna.
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Harry: “OMMIODDIOOOOO!!!”
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Nel frattempo la
Smart aveva imboccato
l’autostrada principale e accelerò rapidamente.
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Berluska: “Guarda là, Smithers…cosa
dicono quei cartelli? Non riesco a vederli bene…”
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Smithers: “Ci avvertono che tra 50 m bisognerà
rallentare a causa di alcuni dossi artificiali…Pare
che balleremo un tantino, signore…”
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Infatti, dopo 50 m, Smithers premette il
freno della macchina.
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Harry: “Ehi, che succede? Perché
stiamo rallentando? Non è possibile che siamo
già arrivati…”
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*Primo dosso* TONK!!!
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Harry: “AAHIIIII!!! Che
dolore incommensurabile sulla capoccia!!! Ma che cavolo…”
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*Secondo dosso* TEEENGGG!!!
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Harry: “Aaaahhh!! Di nuovo!! Che botta!!!”
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*Terzo dosso* SBAM!!
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Harry:
“Auch!! Ancoraaaa??Che dolore pazzesco!! Mi è venuto un bernoccolo enorme!!”
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*Quarto dosso* TONK!!
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Harry: “Uaaaahiiiii!!!
Bwahaaaa!! Che maleee!! Bastaaa!!”
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Smithers: “Pare che i dossi siano
finiti, signore…”
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Berluska: “Era ora!!”
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Harry si stava massaggiando i vari bernoccoli che gli erano
venuti a causa dei vari urti con i dossi.
Luna, invece, era visibilmente insoddisfatta.
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Luna: “Uff…già finito??
Mi piaceva così tanto quel massaggino sulla
testa…era così rilassante!”
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La macchina percorse qualche centinaia
di metri, quando…
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Berluska: “Cribbio!! Ma cosa
fa questo camion qui davanti?? Sta sbandando a destra
e a manca!! Presto, Smithers! Suonagli!!”
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Smithers si incollò al
clacson, ma non emetteva alcun suono.
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Harry: “Sbrigati, Luna! Fai suonare il clacson,
altrimenti si insospettiranno!!”
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Luna: “Ok…allora…provo ad unire questi
fili…”
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BZZZAP!!!
Luna si era beccata una fulminata che le aveva fatto drizzare tutti i capelli.
Ma ormai era troppo tardi…Il camion si cappottò su un fianco, disperdendo tutto il suo
carico di puntine da disegno sulla strada.
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Smithers: “Stia tranquillo,
signore…le nostre gomme non si bucheranno…sono ultra
resistenti!”
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Berluska: “Meno male…la macchina non
subirà danni!!”
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Harry: “Cos’era quel rumore? Qualcosa ha
sbandato…e questi cosi per terra sono…sono… NNNOOOOOOOOOOO!!! AIUTOOOOO!!!”
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Una marea di puntine da disegno era andata a finire sotto la
vettura, precisamente addosso al corpo immobilizzato di Harry e di Luna.
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Harry: “Ahiahiahiahiahiahiahi!!
Sono piccole, ma…cavolo se fanno male!!
Ahiahiahiahiiii!!! AAAUUUUGGGGHHHHH!!!!”
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Una puntina era finita dritta sul naso di Harry,
conficcandosi proprio sulla “cima”.
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Harry:
“Che male cane!!!”
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Luna:
“Wow, Harry! Come ti dona quella puntina sul naso! Ti fornisce un
po’ di colore! Io ho usato le mie per fermarmi i capelli! Non trovi che mi donino??”
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Harry non aveva di certo
l’intenzione di girarsi a vedere la nuova pettinatura di Luna,
così cominciò a togliersi le puntine di dosso.
Harry: “Aaaah!!! E staccati!!
Mi stai macinando un polpaccio!!!”
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Luna: “Harry, non essere così duro con lui!! Guarda che musino tenero!! Ciao,
bel cagnetto!!”
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Mentre lo accarezzava, il cane
guardò Luna con uno sguardo da angioletto, poi si voltò verso
Harry con gli occhi assatanati di sangue.
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Harry: “Luna, renditi utile invece di fargli le
coccole!! Staccalo subito dalla mia gamba!! Ha dei denti affilatissimi che fanno male da morire!!”
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Luna: “Sei un essere spregevole! Non possiamo
lasciarlo andare!! Si perderà per strada!!”
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Cane: “Rowl…”
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Harry: “NON ME NE FREGA NIENTE!!!
ALLORA…”
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La macchina rallentò di nuovo fino a fermarsi
completamente.
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Berluska: “Che pizza…il semaforo…”
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Smithers: “Siamo fortunati, signore…hanno finito
di riasfaltare cinque minuti fa.”
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Harry: “Ma…cos’è questo caldo,
adesso? Sto sudando come un porco!”
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Anche il cane stava sudando, quindi
si staccò dalla gamba di Harry intenzionato ad andarsene da quella
sauna. Posò le zampe a terra e se ne andò
zompettando perché si stava letteralmente ustionando.
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Harry: “Ooh, finalmente se n’è andato
quel rompiscatole…Dio mio, fa caldissimo!! E
senti che puzza di catrame!! Bleah!!”
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Luna: “Probabilmente hanno appena
asfaltato…Sauna gratis!! Wow, perderò due
chili in dieci minuti!!”
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Harry: “Puff puff…ma tu prendi le cose sempre
così alla leggera??”
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Dopo qualche secondo scattò il verde e la macchina
sfrecciò in avanti a tutta velocità.
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Harry: “Era ora…”
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Luna: “Peccato…era davvero un metodo economico
per perdere peso!!”
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Passarono altri minuti, poi un tir si posizionò
davanti alla Smart.
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Smithers: “Questo camion qui davanti sta perdendo un
po’ di carico…cos’è quella
roba nera che sta sgocciolando da lì sopra?”
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Berluska: “Probabilmente è
pece…dannazione, mi imbratterà la
macchina!!”
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Smithers: “Non si preoccupi, signore…i
tergicristalli ci permetteranno una visione molto nitida!!”
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Intanto, però, una parte della pece sgocciolata dal
camion era andata a finire…sotto la macchina.
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Harry: “Cos’è questa puzz…NOOOO!!!”
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PLORCH!!!
La pece aveva ricoperto Harry e Luna da cima a fondo.
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Harry:
“Che schifo!! Ma...ma questa è pece!!!
Brutti bastardi!!!”
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Luna: “Un’ottima maschera di bellezza, non
trovi? Chissà quanto depura questa roba…!”
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Harry: “Coff coff…io non sopporto la pece!! Ha un puzzo insopportabile!! E
ora anch’io puzzo!! Bleaaah!! Mi è andata
anche dentro le scarpeee!!!”
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Luna: “Dai, Harry…non farla così
tragica!”
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Harry: “Eh, tu fai presto a parlare, vero??”
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Harry e Luna trascorsero un quarto d’ora cercando di
levarsi la pece di dosso, ma senza grandi risultati.
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Harry: “Forse hai ragione tu…quando
arriveremo a destinazione dovremo farci un bel bagno…”
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Luna: “Finalmente ti sei deciso! Ehi,
ma che…perché urlano?”
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Berluska: “Suona, Smithers!!
Suonaaa!!!”
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Smithers: “Non…non funziona!!
Il clacson non funziona!!”
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Harry si allarmò.
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Harry: “Corri, idiota!! Fai
qualcosa!!”
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Luna: “Ok, ok…provo questi altri due
fili!”
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BZZZAP!!!
POOOOOOOOOOOOOOOOOO….
Luna si era fulminata un’altra volta, però era
riuscita comunque a far suonare il clacson, che si era
incantato.
POOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO….
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Smithers: “Ma che succede?!
Si è incantato!!”
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Berluska: “Al clacson penserai dopo, ora guarda davanti a te! Stiamo per andare a sbattere contro
questo camion che trasporta i cuscini Eminflex!!!”
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Smithers: “Non riesco a sterzare!!
Ormai è troppo tardi!!!!”
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SBONK!!
La Smart aveva tamponato contro il tir;
l’urto fu così forte che il camion perse una parte del carico. I
cuscini si impigliarono su un gancio del camion e si
lacerarono, liberando milioni di piume d’oca bianche.
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Berluska: “Ma guarda tu che roba…avrà notizie dal mio avvocato!! Andiamo,
Smithers…cerca di superarlo…”
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Smithers sterzò a sinistra passando attraverso le
piume che erano cadute dai cuscini che, trascinate dal vento, finirono
nientepopodimeno che sotto la macchina.
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Harry: “Niente, questa pece non vuol saperne di
andarsene…ma cosa…Argh!!Che è ‘sta roba?”
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Luna: “Piume!! Migliaia di
piume!! Che bello!!”
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Harry inorridì.
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Harry: “Luna…ho un brutto presentimento…le
piume si appiccicano alla pece??”
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Luna: “Bè…direi proprio di
sì…io ho usato lo stesso sistema quando
per Carnevale mi sono mascherata da gallina!”
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Harry: “Nnoooooo!!!!!!”
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Cinque minuti più tardi Harry era più simile
ad uno struzzo che ad un ragazzo, ricoperto da piume bianche perfino sugli
occhiali.
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Harry: “Splut, coff…anche in bocca mi sono
andate queste cavolo di piume!! Waaaah…ce l’hanno tutti con me perché sono piccolo e
nerooo!!”
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Luna: “Bè, tanto nero non direi…”
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Harry stava per darle uno sganassone, ma si trattenne fino
all’ultimo secondo.
Non vedeva l’ora di arrivare. Chissà quanto
tempo ancora avrebbe dovuto stare legato lì
sotto, con tutta quella robaccia addosso…
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Harry: “Ma quand’è che arriviamooo?? Uffaaaa!!”
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Smithers: “Signore, credo che fra dodici ore circa saremo arrivati a casa…”
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Berluska: “Oh, meno male!”
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Harry sgranò gli occhi.
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Harry: “D…Dodici ore?!?!
Ma io non resisto dodici minuti di più qui sotto!!!
AAAIIIUUUUTOOOOOOOOOO!!!!”
Capitolo 9 *** Capitolo 9: L'arrivo & i primi problemi ***
Capitolo 9
Capitolo 9:
L’arrivo & i primi problemi
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Contrariamente a quanto si aspettava Harry, il viaggio di
dodici ore non fu poi così tremendo… Lui e Luna trovarono
vari modi per ingannare l’attesa: giocarono a briscola, cantarono (a
bassa voce!), si raccontarono barzellette, si levarono le piume di dosso a
vicenda, spettegolarono sui professori di Hogwarts…
Harry riuscì perfino, con i consigli
dell’esperta Luna, a schiacciare un pisolino in quella posizione che lui
aveva considerato tanto scomoda. Riuscì a restarci per un’ora e
mezza (!). Quando ormai mancavano solo tre ore
dall’arrivo, si svegliò a causa di un fastidioso solletico al
naso.
Aprì gli occhi e vide che Luna teneva in mano una
delle piume che le si erano appiccicate addosso, che
stava sventolando lievemente a pochi centimetri dal suo naso.
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Harry: “Ah, eri tu…Yaaawn…stavo dormendo
così bene…”
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Luna: “Eh, eh…Allora vedi che avevo ragione io??? È una tecnica davvero utile quando ti trovi in
una posizione scomoda come questa! Bisogna sapersi adattare alle
circostanze…”
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Harry: “Devo ammetterlo…ho dormito benissimo!
Ero davvero rilassato! Non credevo che…”
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Luna: “Spesso alla vista le cose ci sembrano strane,
ma se le guardi più da vicino…”
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Harry sgranò gli occhi, ammirato…Da quando Luna “Lunatica” Lovegood faceva
discorsi come quello???
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Luna: “…almeno così diceva quello
psicologo che è comparso su ‘Domenica In’ la settimana
scorsa…”
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Harry: “Ah, ecco…mi sembrava strano...”
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Luna: “Cosa?”
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Harry:
“Ehm…Niente!!!!!”
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Girò la testa di lato, trovandosi davanti il tubo di
scappamento. Si mise a fissare il fumo acre che fuoriusciva da lì e che
gli stava leggermente inquinando i polmoni. Non voleva ammetterlo, ma se Luna
non l’avesse accompagnato nel viaggio si sarebbe
annoiato a morte.
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Harry: ‘Sta
diventando…simpatica…EEH?!? MA…COSA STO DICENDO?????? Non è possibile una cosa simile!!!’
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Cercò di scacciarsi dalla mente quel
pensiero…Non era degno di lui!!! Piuttosto per
uno come Ron!!
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Harry: “A
proposito…Chissà cosa sta facendo Ron in questo momento…”
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NEL FRATTEMPO, A HOGWARTS…
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Ron: “Oh, ragà, c’ho una fame che non ci vedo…Gli elfi cuochi
sono in sciopero…che facciamo?”
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Seamus: “Ho un’idea!
Andiamo da Spizzico!”
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Dean: “Wow!! Sì, dai!!Spizzicoo, Spizzicoo…il fast-food dove tutto è very
goooooooooood…”
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Neville sferrò un pugno
sulla testa di Dean. TONK!!!
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Neville: “Chiudi il becco,
idiota!!”
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Seamus: “Allora? Che ne dite?”
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Hermione: “Fossi matta!! Mi vuoi tutta ciccia e brufoli?”
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Ron: “E va bè, andiamo da un’altra parte…Mmh…”
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Seamus: “Trovato!!Perché non andiamo da Mc
Donald’s?”
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Dean: “Mmh…I’m lovin’
it!!”
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Hermione: “E due...Fossi
matta!! Mi vuoi tutta ciccia e brufoli??”
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Ron: “Su, Hermione…Ora
da Mc Donald’s sono arrivate le Salads Plus!
Squisita mozzarella di bufala e pomodorini su un letto di ricca
insalata…Quello che non ti aspettavi da Mc
Donald’s!”
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Hermione:
“Mmh…Golosa sì, ma nel modo giusto! Ok, vengo!”
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Ron: “Benissimo!! ITALIA UNOOO!!!”
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Pugno di Neville sulla testa di
Ron. ARITONK!!!
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Neville: “Scemo!! Questo adesso che c’entrava??”
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Ron: (massaggiandosi il
bernoccolo color rosa fluorescente) “Ahio…Era così, per dire
qualcosa di stupido!”
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Hermione: “Dai,
ragazzi…muoviamoci! Altrimenti…ricordate che un
soldo risparmiato è un soldo guadagnato!”
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Ron: “No, no!! Corriamo!!”
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Harry: “Bè, in ogni caso…sono sicuro che
si stia annoiando a morte! Senza di me non saprà cosa fare, poveraccio!
Nessuno è simpatico, bello e intelligente come me!!
Uahahahahahahahahah!!”
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Luna: “Sei un po’ montato, lo sai?”
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Harry: “COOS…Mi…mi hai sentito??”
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Luna: “Bè…stavi urlando a squarciagola!
Dovrei essere sorda per non sentirti!”
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All’improvviso Harry si preoccupò…e se
Berluska e Smithers l’avessero sentito??
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Harry: “Porc…”
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Luna: “Tranquillo, non ti hanno sentito…”
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Harry: “Già, speriamo…”
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Dopo qualche secondo Harry focalizzò quello che era
appena accaduto.
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Harry: ‘Un momento…io
non stavo parlando…ma allora come ha fatto a…Oh mio dio…Luna
mi ha letto nel pensiero!!’
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Luna: “Ioo??? Noo,ti
sbagli!”
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Harry: “O______O STRAGULP!!!”
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Luna: “Dai, cerchiamo di distrarci un po’
durante le ultime ore del viaggio…Ti va di darmi la rivincita a
Strappacamicia?”
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Harry: “Sì, ho giusto bisogno di distrarmi da
un qualcosa che mi passa per la testa…preparati, perché ti batterò
un’altra volta! Strappacamicia è un gioco che richiede molta
tecnica, non potrai mai essere al mio livello!”
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Luna: “La vedremo…ecco le tue carte! Buon
gioco!”
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La partita fu una delle più lunghe che si siano mai viste. Ogni volta che Luna rimaneva con sole due carte smascherava un asso (il classico asso nella
manica!) che costringeva Harry a cederle una carta. Questa tecnica durò
per ben un’ora e quaranta, finchè…
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Luna: “Urrà!! Ho vinto
io!! Ho vinto!!! Ah ah, ti ho
schiacciato come uno scarafaggio!!”
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Harry: “Pfui…tutta questione di fortuna! Non darti troppe arie…”
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In realtà Harry si stava rodendo il fegato…la
sua prima sconfitta a Strappacamicia…Nooo!
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Trascorsero l’ora rimanente cantando l’intero
repertorio di Gigi d’Alessio. Finchè…
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Smithers: “Signore, comincio a
intravedere la fortezza…”
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Berluska: “Davvero?? Che
bellezza, finalmente siamo arrivati!!”
La piccola utilitaria a due posti percorse un tratto di
strada molto impolverato, pieno di sassolini che venivano
sormontati dalle ruote Michelin ultra potenziate. Si può intuire quale
tortura stessero passando i due clandestini.
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Harry: “Coff…che strada orribile! Coff coff…Ahia!! Mi
è andato un sasso in un occhio!!”
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Trio Monnezza: (sbucando fuori tutti e tre dal tubo di
scappamento) “Se c’è Aia c’è gioia, vero Potter?? Uahahahahahahahahahahahahahahah!!”
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Harry: “Zitti!! E poi
ditemi…cosa cavolo ci fate qui? Non dovreste
essere a scuola?”
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Trio Monnezza: “Uuuh, Potter…Sembri nostra
madre…noi andiamo dove ci pare, capito?!”
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Harry: “No, credo di essere un tantino sordo!! E ora sparite se non volete che vi usi come cotton fiocc
per le orecchie!!”
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Il Trio Monnezza si ritirò da dove era uscito.
La macchinina finì di percorrere quel tratto che fece
ballare non poco anche i passeggeri e imboccò una strada perfettamente
asfaltata e levigata.
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Harry: “Ci siamo…”
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Smithers sterzò a sinistra e andò ad infilarsi
in un enorme garage.
Finalmente il motore si spense.
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Luna: “Siamo arrivati!!”
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Harry le tappò la bocca con una mano.
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Harry: “Ssh…ora che il motore è spento ci
sono buone probabilità che possano
sentirci!”
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I nostri due eroi aspettarono che Berluska e Smithers
scendessero dalla macchina ed entrassero nella fortezza. Sentirono i loro passi
che si stavano dirigendo, supposero, davanti alla porta d’ingresso.
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Berluska: “Ho speso una fortuna per far installare
questi antifurti del cavolo…ma devo ammettere
che in fondo ne è valsa la pena!”
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Smithers: “Sicuro, signore…è
un’idea geniale! Grazie a questi sensori, potremo avere accesso alla
fortezza solo io e lei! Gli intrusi verranno sbalzati
via come grilli!!”
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Harry sentì un BIP, poi una voce meccanica che diceva
“Soggetto riconosciuto. Si accomodi, signore.”
Poi il rumore di una porta che si chiudeva.
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Harry: “Ok…possiamo scendere da
qui…”
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Luna: “Evvai!!!”
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I due si sganciarono da sotto il motore e sgusciarono fuori
rotolando sull’asfalto. Harry si tirò su a sedere con la schiena
che gli faceva un male cane; Luna lo raggiunse poco dopo. Lei non mostrava
alcun segno di dolore.
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Luna: “Credevo che mi avrebbe preso
un dolore forte alla schiena alla fine del viaggio, invece mi sento
benissimo!!”
Luna: “Non disperare…un bel bagno e tornerai
come prima!”
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Harry: “Sniff…Sì, ma…ci penseremo
dopo.”
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Harry si asciugò le lacrime con il dorso della mano(cafone!) e passò alla mossa successiva: entrare nella
fortezza!!
Si avvicinò al portone e tirò la maniglia;
niente.
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Harry: “Accidenti…non si muove!!”
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Luna: “Credo che si apra solo se
riconosce le impronte digitali di Berluska e di Smithers…”
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Harry: “Come fai a saperlo?”
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Luna: “Bè…di solito nei film di
spionaggio tutti usano questo trucchetto…e poi sta scritto qui,
guarda!”
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Harry guardò alla sua sinistra: incastonati nel muro
c’erano gli stampi di due mani e sotto un cartello che diceva “SI
APRE SOLO SE RICONOSCE LE IMPRONTE DIGITALI DI BERLUSKA E DI SMITHERS”.
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Harry: “Ah…ma certo! Era evidente! Io infatti l’avevo capito subito!!
Ahahahahahahahahahah!!”
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Luna: “Non smetterò mai di ripeterti che
secondo me sei davvero montato…comunque adesso
che facciamo, visto che da qui non possiamo entrare?”
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Harry: “Eh già…pensiamo…”
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Stettero fermi un quarto d’ora sullo stesso punto,
spremendosi il cervello.
All’improvviso…DING!!
Lampadina sulla testa di Harry!!! Luna, prontamente,
la spense accusando fastidio agli occhi.
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Harry: “Ho trovato!! Ci
arrampicheremo lungo la parete ed entreremo dalla torre!!”
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Luna: “Bell’idea, complimenti…è una
cavolata assurda!! Troviamo una strada più
complicata!! Non vuoi mettere un po’ di rischio
nella tua vita?! Quanto sei
scemoooooooooooo!!!!”
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La mascella di Harry si era allungata allo sproposito, fino
a toccare terra.
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Harry: “Ma…ma io…”
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Luna: “Prendiamo quella strada, piuttosto!!”
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Luna indicò un cartello a forma di freccia su cui era
scritto “SE VUOI METTERE UN PO’ DI RISCHIO NELLA TUA VITA CERCANDO
DI ENTRARE NELLA MIA FORTEZZA, ALLORA IMBOCCA QUESTA
STRADA! FIRMATO BERLUSKA”.
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Harry: “Tu sei tutta matta…non ho intenzione di
correre dei rischi inutili! Per me, puoi anche andare da sola!”
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Luna: “Ah!! Allora non sono
solo le piume che hai addosso che ti fanno sembrare un
pollo, tu…sei veramente un pollo!! Brutto vigliacco!!”
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Harry: “Smettila!!”
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Luna si mise le mani sui fianchi e fece l’imitazione
del pollo. La faccia di Harry divenne sempre più
rossa, finchè non esplose. KABOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMM…
wwwwwwwwwwww
Harry: “E così sarei un pollo?!
Tsk!! Ti pentirai di esserti presa gioco di me…IO, il famoso e
celeberrimo Harry Potter!!! Andiamo!!”
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Prese Luna per la collottola e si diresse lungo il percorso
indicato dalla freccia. Camminò per una ventina di
metri, poi si accorse di aver pestato qualcosa.
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Harry: “Ehi, che diavolo…?”
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Si chinò a prendere quella strana cosa, una
scatoletta blu trasparente che conteneva tante piccole caramelle.
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Harry: “Sono delle caramelle…l’etichetta
dice ‘Air Action Vigorsol’.
Sono alla menta! Le mie preferite!!”
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Luna: “Wow! Presto, dammene una! Mi sento
l’alito pesantissimo!”
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Harry: “Bleah…bè, il tuo alito
aspetterà…prima me ne mangio una
io!”
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Si fece cadere una caramella in mano e se la ficcò in
bocca avidamente. Poi si ficcò in tasca la scatoletta.
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Harry:
“Umfff…oooooh!! Questa sì che è menta!! Che frrreschezza!!!”
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Proseguirono in avanti finchè non incontrarono un
cartello che diceva “SARAI IN GRADO DI SUPERARE
IL PRIMO OSTACOLO?”
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Harry: “Hmm…che tipo di ostacolo
sarà?”
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Arrivarono all’entrata del percorso, ma davanti al
portone d’ingresso c’era un ragazzino che teneva in mano una
pistola ad acqua e guardava i nostri eroi con sprezzo.
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Harry:
“Ciao, bel bambino! Wow, carina la tua pistola ad acqua! La usi
nella vasca da bagno per affondare le paperelle??”
wwwwww
Harry si girò verso Luna con una mano davanti alla
bocca e assumendo un tono di voce molto più
basso.
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Harry:
“Ih ih! E sarebbe questo il primo ostacolo??
Sarà facile come rubare le caramelle a un
bambino!!”
wwwwwwwwwwww
Intanto il ragazzino aveva puntato la pistola verso i due
ragazzi.
Harry alzò le mani sopra la testa ridendo sotto i
baffi.
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Harry: “Uuh, che paura!!!
Attento a non bagnarmi troppo, eh??”
wwwwwwwwwwww
Il ragazzino premette il grilletto della pistola e…
SSSSWWWWWAAAAASSSSSSSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!
wwwwwwwwww
Dalla pistola uscì un getto d’acqua potentissimo
che colpì in pieno Harry e Luna, che vennero
scaraventati all’indietro e finirono col sedere per terra.
wwwwwwwwwwww
Harry & Luna: “AAAAAAAAAAAHHHH!!!!”
wwwwwwwwww
Il bambino cominciò a ridere sguaiatamente puntando
il dito verso di loro.
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Bambino:
“Air Action Vigorsol…A liquid explosion of freshness!!!”
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Harry: “Ma...ma cosa è stato?!”
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Luna: “Un potentissimo getto d’acqua!! Bè, almeno mi ha rinfrescato e mi ha portato via
un po’ di piume! Wow, meglio del bagno!!”
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Harry: “Sarà stato un caso…magari la
pistola era troppo carica e il gas in eccesso si
è sprigionato in quel modo…ora riprovo!”
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Harry corse verso l’entrata, ma prontamente il
ragazzino gli mandò addosso un altro getto
d’acqua di una violenza pazzesca e il ragazzo venne nuovamente
scaraventato a terra.
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Harry: “Ahi, che botta…e adesso come facciamo ad
entrare là dentro??”
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Riusciranno i nostri eroi ad aggirare l’ostacolo e ad
entrare nel portone d’ingresso??
Harry ancora non riusciva a capire come una pistola ad acqua
di dimensioni così ridotte potesse sprigionare uno spruzzo d’acqua
così incredibilmente potente e violento.
Tuttavia continuava a provare ad oltrepassare il bambino, un
po’ per il suo orgoglio e un po’ perché era davvero stupido.
E ogni volta, puntualmente, veniva scaraventato all’indietro.
Al trentacinquesimo tentativo Luna, che non si era
più mossa dopo i primi due tentativi, lo afferrò per la
collottola prima che potesse ripartire.
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Luna: “Sei davvero scemo! Non vedi che è tutto
inutile lo sforzo che stai facendo?! Quella piuma che ti è rimasta
incollata sulla soletta della scarpa non si staccherà se usi solo
l’acqua! Ti serve un solvente adatto!!”
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Harry cadde
a gambe all’aria. Si rialzò in piedi e la guardò in
faccia, fradicio e furibondo.
wwww
Harry: “Non me ne frega niente delle piume che mi sono
rimaste attaccate addosso!! Voglio solo superare il primo ostacolo!!”
www
Luna lo osservò divertita.
wwwwww
Luna: “Lo so, scemo! Volevo solo vedere come avresti
reagito! Ah ah!!”
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Harry avrebbe volentieri voluto incornarla e appenderla al
ramo di un albero, ma fece uno sforzo mentale incredibile per trattenersi.
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Harry: “Però forse hai ragione…”
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Luna: “Già…se vuoi il solvente te lo
presto io…”
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Harry: “Ma che hai capito! Dicevo che forse è
inutile continuare ad andargli incontro…anchè perché
comincio a non sentirmi più le chiappe per tutte le sederate che ho
dato…”
wwww
Appena Harry finì di parlare, Luna gli sferrò
un calcio sul sedere. KALC!!
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Harry:
“Aaaaaauch!! Ma sei pazza?!”
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Luna: “Ecco…ADESSO non ti senti più le
chiappe!”
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Harry: “GRAUUUUUURRR!!”
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Davanti agli occhi iniettati di sangue del ragazzo, Luna
ritenne più opportuno cambiare discorso.
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Luna: “Ehm…comunque secondo me dovremmo provare
a parlare con quel bambino…spesso con le parole si risolvono anche i
problemi più difficili!”
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Harry ci pensò su un attimo.
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Harry: “Bè…l’idea è
buona…però non credo che ti ascolterà…”
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Luna: “Lascia fare a me…”
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Si avvicinò cautamente al bambino, che nel frattempo
stava rifornendo d’acqua il serbatoio del giocattolo.
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Luna: “Bambiiiiinoooooo?? Pppuoi venire qui un
attimooooo???”
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Bambino: “NO!!”
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Luna: “Dai, dicci perché te la prendi con noi!
Cosa ti abbiamo fatto!”
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Bambino: “Non te lo dico, pappappero!!”
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Luna: “Piccolo insolente!! Dimmi subito perché
ci spari addosso o vado da tua madre e le dico che ti comporti male!!!
RRRAUUGH!!”
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Il bambino guardò Luna con occhi carichi di terrore.
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Bambino: “No, ti prego! Quella megera è capace
di lasciarmi a stecchetto per una settimana se non faccio il bravo bambino!! E
va bene, ti dirò tutto…”
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Il bambino puntò il dito contro Harry, che si stava
ancora massaggiando le chiappe.
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Bambino: “Quel…sniff..quel bruttone lì mi
ha…sob…mi ha fregato le caramelle!! Whaaaaaa!!!!!”
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Luna si girò lentamente verso Harry.
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Luna: “Gli hai…gli hai fregato le
caramelle?!”
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Harry non capiva a cosa stesse alludendo il moccioso.
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Harry: “IO?! Ma quando?! Io non ti ho fregato niente!!”
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Bambino: “E invece sì! Io avevo appoggiato le
mie Air Action Vigorsol per terra e ti ho visto chinarti, prenderle in mano e
mettertele in tasca!! Me le hai rubate!! Cattivooo!!!”
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Lampadina sulla testa di Harry. DING!!
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Harry:
“Aah, quelle!! Ma scusa, stavano per terra, che avrei dovuto
pensare?!”
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Bambino: “Chissenefrega! Le rivoglio e basta!”
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Harry si frugò in tasca ed estrasse la scatolina
delle caramelle.
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Harry: “Ecco, prendi! Ora ci lasci passare?”
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Il bambino si rovesciò sulla mano le caramelle
contenute nella scatolina e le contò una per una.
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Bambino: “…27…28…ehi! Ne mancano
due! Dove sono?!”
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Harry: “Ehm…ce le siamo mangiate! Mi dispiace,
credevo che…”
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Bambino: “Non vi farò passare fino a che non
avrò riavuto le mie due caramelle!!!”
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Harry fece gli occhi scoppati. O_____O
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Harry: “Cosa?? Ma se le abbiamo ingoiate
come…”
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In quel momento Luna si avvicinò ad Harry.
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Luna: “…dov’è il problema? Non sai
che ho fatto un corso di pronto soccorso?!”
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Harry: “Non capisco cosa vuoi
dir…OOOOOOUUUUUFFFFFF!!!”
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Luna aveva afferrato Harry ai fianchi e lo aveva stretto
fortemente con le braccia all’altezza dello stomaco.
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Luna: “…e che sono specializzata nella manovra
di Heilmich??”
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Luna cominciò a scuotere Harry su e giù mentre
lo teneva premuto contro il suo corpo.
Harry si sentiva tutto venire su, compresa l’appendice
e uno dei due reni, finchè…SPLUT!!!
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Luna: “Ecco la tua caramella!!”
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Poggiò il povero Harry a terra, lo stomaco ridotto ad
una sottiletta. Poi la ragazza tirò fuori la lingua.
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Luna: “Ed ecco la mia! La stavo ancora succhiando,
meno male che non l’avevo ancora ingoiata!”
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Il bambino rimise le due caramelle nella confezione e
sorrise ai due.
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Bambino: “Prego , passate pure!”
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Gli occhi di Luna brillarono.
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Luna: “Evviva!! Il primo ostacolo è superato!!
Hai visto come sono stata brava, Harry??”
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Harry: “…”
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Luna: “Harry?”
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Harry: “…Sì, devo essere morto…e
questa dev’essere la voce di San Pietro…che bello, mi hanno mandato
in Paradiso…”
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Luna lo tirò su a sedere afferrandolo sotto le
ascelle.
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Luna: “Andiamo, stupido! Tirati su! La mia manovra non
può averti fatto così male!! Ci sono andata il più
delicatamente possibile!”
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Harry: “…”
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Non scorgendo alcun movimento del ragazzo, che stava ancora
piegato in due con la faccia rivolta al terreno, Luna gli prese tra il pollice
e l’indice uno dei suoi capelli e…STAC!!
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Harry: “Yaaaaaaauuuugh!!”
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Luna: “Ooh, finalmente ti sei ripreso!!”
eeeewwwwwwwww
Harry: “Non fare mai più una cosa del genere,
capito?! I miei capelli non si toccano!!!”
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La ragazza posò gli occhi sul capello che aveva
appena staccato dalla testa di Harry.
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Luna: “Ma quanto siamo delicatini!! Comunque prova a
pettinarti, qualche volta…sei pieno di nodi!!”
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Harry non provò nemmeno a ribattere; meglio
risparmiare il fiato per altre cose.
I due camminarono lungo un breve tratto di strada, poi
incontrarono un altro cartello.
“BRAVO! HAI SUPERATO IL PRIMO OSTACOLO! MA IL SECONDO OSTACOLO
TI FARÀTORNARE INDIETRO CON
LA CODA TRA
LE GAMBE!”
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Luna: “Con la coda tra le gambe?! Mica siamo
gatti!”
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Harry: “Per favore, stai zitta…”
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Qualche metro più avanti trovarono un piccolo
edificio di cemento, senza finestre, ma con al centro una piccola porta che
riportava l’avviso “Ingresso libero”.
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Luna: “Che facciamo? Entriamo?”
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Harry: “Bè, mi pare ovvio! Il primo ostacolo
era davvero una bazzecola, questo non sarà molto diverso!”
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Luna: “Sì, sì, una bazzecola…fa
poco il gasato, d’accordo?”
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Harry spinse la porta ed entrò, seguito da Luna.
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Harry: “Ma cosa…?”
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Si trovavano all’interno di una stanza completamente
bianca, priva di mobili e, a prima vista, deserta.
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Harry: “Ecco la porta d’uscita!”
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Sulla parete opposta a quella da dove erano entrati
c’era un’altra porta che conduceva all’esterno.
Harry si diresse in quella direzione, quando…
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Harry: “Ehi! Ma che diavolo…?”
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Davanti agli occhi di Harry era appena passata, svolazzando,
una piccola mosca…no, una farfalla…no…una MARGHERITA!!
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Harry: “Una margherita volante?!”
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Anche Luna l’aveva notata, e si mise a seguirla con lo
sguardo mentre percorreva a mezz’aria il perimetro della stanza.
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Luna: “Com’è carinaaa!! Ma che
cos’è?”
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Harry: “Presto, tira fuori il Pokedex!!”
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Luna prese dalla sua tasca la piccola enciclopedia
elettronica e l’azionò.
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Pokedex: “Bzz…Flora Intestinale. Nessun dato
disponibile.”
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Harry: “E così quell’affare volante
è la Flora
Intestinale, eh? Sembra assolutamente innocua!”
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Il nostro eroe tornò a concentrarsi sul pomello della
porta d’uscita. Appena cercò di forzarlo, sentì un grande
fragore sopra la sua testa.
BROOOOOOOMMM!!!
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Harry: “Ehi!! Che cos’era?”
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Si girò verso Luna, che stava guardando verso il
soffitto con un’espressione confusa.
Anche Harry alzò gli occhi in quella direzione e
quello che vide lo lasciò a bocca aperta: una grande nuvola nera che
minacciava pioggia e mandava tuoni e lampi.
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Harry: “COSA?! Ma…ma come…”
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Dalla nuvola scaturì un fulmine, seguito da un
fragoroso >CRACK!< Subito dopo cominciò a venire giù una
pioggerellina fitta fitta.
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Harry: “Ma com’è possibile?! Una nube da
temporale in una stanza chiusa che butta pioggia…sembra di essere in un
film di Fantozzi!!”
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Luna: “Aah!! Harry, hai un ombrello? Mi sono fatta la
piastra stamattina!! Uffa, non è giusto!!”
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Ma Harry non stava ascoltando Luna…stava piuttosto
guardando la Flora
Intestinale, che aveva cominciato a strillare e a contorcersi
a mezz’aria.
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Flora Intestinale: “YYYYAAAAAH!!!”
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POP!
Il piccolo fiore si ingrandì di qualche centimetro.
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Harry: “O_____OEEEEEEEEH??? È…è diventato più grande di
prima!!”
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La
Flora Intestinale cominciò a rimbalzare di qua e di
là lungo tutta la stanza, acquistando mano a mano sempre più
velocità; Harry rischiò più volte di beccarla in pieno.
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Luna: “Ma che succede?”
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Improvvisamente la pioggià cessò e con essa
svanì anche il nuvolone, che lasciò il posto ad un tiepido sole
primaverile.
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Flora Intestinale: “YYYYYAAAAAH!!”
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POP!
La sua stazza raddoppiò nuovamente.
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Harry: “Cosa? Si è ingrandita di nuovo!!”
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Luna: “Senti che caldo, adesso…prima era
così freddo e umido…”
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Harry aveva appena schivato un rimbalzo del fiore
particolarmente violento, quando…DING! Lampadina!!
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Harry: “Luna…telefona alla professoressa Sprite
e chiedile informazioni sulla Flora Intestinale!”
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Luna: “D’accordo!”
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Tirò fuori il suo Nokia 3210 dalla tasca e compose il
numero. Come facesse a conoscerlo è un mistero per tutti…
TUU…TUU…TUU…
CLICK!
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Prof.ssa Sprite: “Prrronto??”
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Luna: “Ehm…salve, professoressa Sprite! Sono
Luna Lovegood, di Corvonero!”
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Prof.ssa Sprite: “Lovegood! Perché non sei
venuta a lezione oggi? A causa della tua assenza ho dovuto levare 10 punti alla
tua casa! I tuoi compagni ti stanno aspettando davanti all’ingresso della
Sala comune con le fruste e le mazze chiodate!”
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Luna: “Ehm, ho avuto da fare! E poi la colpa è
di Potter, non mia! Comunque vorrei sapere se può dirmi qualcosa
riguardo alla Flora Intestinale!”
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Prof.ssa Sprite: “Bè, la Flora Intestinale
è molto delicata; sbalzi di temperatura e cattive abitudini alimentari
possono alterarla!”
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Nel frattempo, all’interno della stanza, il sole era
scomparso ed aveva cominciato a nevicare; la Flora Intestinale
aveva assunto le dimensioni di una lavatrice e Harry stava scappando da tutte
le parti per evitare di essere spiaccicato.
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Luna: “Ah…e cosa si può fare, in questi
casi?”
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Prof.ssa Sprite: “Hmm…credo che dovresti usare
un po’ di Enterogermina…Enterogermina ti aiuta a ristabilire
l’equilibrio e l’armonia!”
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Luna: “Ah, ecco…non è che potrebbe
mandarmene una scatola?”
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Prof.ssa Sprite: “Io non posso lasciare la serra
incustodita…te lo manderò con Postal Market!”
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Luna: “No, Postal Market ci metterà almeno 3
giorni e a me serve adesso!”
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Prof.ssa Sprite: “Allora manderò Weasley, che
è uno spilungone e corre veloce. Ti confesso che a volte mi ricorda
Pippo…”
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Luna: “Allora aspetto che arrivi Ron con
l’Enterogermina! Grazie, prof, arrivederci!”
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CLICK!
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Luna si rimise il telefono in tasca e si guardò
intorno.
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Luna: “Come cambia in fretta il tempo…prima
nevicava e adesso si è formato un ciclone tropicale…”
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Harry, intanto, era stato risucchiato dal tornado e stava
girando vorticosamente in tondo mentre il fiore gigante cercava di
acchiapparlo.
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Harry: “Aah, mi viene da vomitaree!! E questo coso non
mi lascia in pace!!”
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Luna: “Tutto a posto, Harry! Tra poco arriverà
Ron con una scatola di Enterogermina e potremo uscire da qui!”
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Harry:
“Bleuuuurgh…bene! Speriamo che si sbrighi! Ehi, un
momento…gli hai detto dove siamo? Gli hai dato l’indirizzo?!”
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Luna ci pensò su per qualche minuto.
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Luna: “Ops…credo di essermene
dimenticata…”
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Harry:
“Cretinaaaaa…BLEEEEEEUUURGH!!!”
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Riuscirà Ron a giungere a destinazione prima che i
nostri due eroi rimangano spiaccicati dalla Flora Intestinale?
Capitolo 11 *** Capitolo 11: La missione di Ron ***
Appena riagganciò, la professoressa Sprite si mise a girare in
lungo e in largo la scuola alla ricerca del signor Weasley
Capitolo 11: La
missione di Ron
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Appena riagganciò, la professoressa Sprite si mise a
girare in lungo e in largo la scuola alla ricerca del signor Weasley.
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Prof.ssa Sprite: “Ma dove si è cacciato quel
nanerottolo…” (Ha parlato!! NdA)
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In quel momento incontrò Hermione lungo il corridoio.
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Prof.ssa Sprite: “Oh, signorina Granger…sa per
caso dov’è finito il suo amico rosso?”
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Hermione: “Intende Ron? A dire il vero non so dove
sia…però c’è un modo per saperlo!!”
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Hermione zompò sopra un tavolo che si trovava
lì per caso e si mise a ballare sfrenatamente come una scema.
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Hermione: “OTTO NOVE DUEEEEEEE…. OTTO NOVE
DUEEEEEEE….”
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Prof.ssa Sprite: “Insomma, signorina Granger! La smetta
di fare la cubista e mi dica cosa devo fare per trovare questo dannato
Weasley!!”
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Hermione: “ECCO IL NUMERO!! Otto nove due, otto nove
due!!!”
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Prof.ssa Sprite: “Oh! Non sapevo che Weasley fosse un
abbonato! Grazie mille, signorina Granger! Cinque punti a Grifondoro!”
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Ma Hermione era già stata notata da un produttore tv
ed era stata scritturata per girare uno spot indossando un parruccone biondo e
i baffi.
La professoressa Sprite tirò fuori il suo cellulare
(“Nokia…Connecting people!”) e compose il numero suggerito da
Hermione.
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Prof.ssa Sprite: “Signorina, mi metta in contatto con
l’abbonato Ronald Weasley!”
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Signorina: “Attenda, prego…”
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Prof.ssa Sprite: “Uff…che pizza…sia chiaro
che non voglio aspettare tanto!!”
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CLICK!
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Ron: “Pronto? Qui Ron!”
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Prof.ssa
Sprite: “WEASLEY!! Ti ho trovato, piccola canaglia!! Guarda cosa
ho dovuto fare per riuscire a parlare con te!!”
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Ron: “Ehm…ma io sono rimasto per tutto il tempo
nel mio dormitorio! Perché non è venuta a cercarmi
là?”
w
Prof.ssa Sprite: “…>____<D’OH!!”
w
Ron: “Comunque…cosa voleva dirmi?”
w
Prof.ssa Sprite: “Ah, già…ascolti, deve
andare subito a portare una scatola di Enterogermina a Potter e Lovegood, che a
quanto ho capito sono nei guai…ma sinceramente non è che me ne
freghi più di tanto…”
w
Ron: “Oh…d’accordo, parto immediatamente!
Ma…così dovrò saltare la lezione di oggi pomeriggio!”
w
Prof.ssa Sprite: “La prossima volta farai un’ora
in più con me!”
w
Ron: “D’OH! M’ha fregato!”
w
Prof.ssa Sprite: “Ti lascio la scatola fuori dal mio
ufficio…forza e coraggio, Weasley! Potresti diventare UN EROE!!”
w
Ron: “>GIGGLE!!< Grazie, prof!
Arrivederci!!”
ww
Il rosso riattaccò. Si sentiva così euforico
che si mise a saltellare sul letto di Seamus Finnegan, sfondandolo, e a
passeggiare sopra i poster di Dean Thomas appesi alla parete.
w
Ron: “Numi! È il segnale! Il mondo mi reclama
al suo servizio!! Quanto ho aspettato questo momento!!”
w
Agguantò la sua bacchetta, se la mise in tasca e
uscì dal dormitorio, correndo lungo il corridoio che portava
all’uscita dal castello. Improvvisamente frenò bruscamente,
puntando i piedi e schiantandosi contro il muro.
w
Ron: “Cacchio!! Non so dove andare a cercarli!! E
adesso come faccio?!”
w
Si mise seduto su un gradino appoggiando il mento sul palmo
della mano, pensando a un modo per rintracciare i due amici.
Il cervello prese a fumargli, la faccia era più rossa
dei capelli, lo stomaco era sul punto di esplodere per tutti i fagioli che
aveva mangiato a pranzo, finchè…TA-DAN!!
w
Ron: “Ehi! Aspetta…com’era? Per ogni
esigenza…affidati al tuo assistente personale!! Sì!!
OOOOOTTANTANOVE VENTIQUATTRO VENTIQUATTRO!!!”
w
Prese fuori dalla divisa le Pagine Gialle formato tascabile,
poi prese il telefono (“Hello Moto!!”) e fece il numero.
w
Signorina: “Buongiorno, posso aiutarla?”
w
Ron: “Presto, mi dica dove si trovano in questo
momento Harry Potter e Luna Lovegood!”
w
Signorina: “Hmm…ecco qui! Si trovano esattamente
nel covo di Berluska! Hanno superato il primo ostacolo, ma il secondo ostacolo
sta dando loro non pochi problemi!”
w
Ron: “Servizievole!!”
w
Riattaccò il telefono e corse fuori, salendo a bordo
della sua nuova Citroen C1.
w
Ron: “Più C1, più parcheggio! Magari la
lascerò sull’angolo della strada, così non perderò
tempo!”
w
Mise in moto e la macchina partì a tutto spiano.
w
Ron: “Yahuuuuu!! Vai così, bella!!!”
w
La macchinetta di Ron continuò a camminare per circa 100 km, fino a quando la
benzina venne a meno e la macchina si fermò in mezzo alla strada.
w
Ron:
“Oh no!! Ti prego, cerca di arrivare almeno al primo distributore
che incontri! Possibilmente della Q8, devo completare la raccolta dei bollini
del Club delle Meraviglie Q8!!”
w
Invece la macchina si diresse al distributore IP, dove venne
rifornita e lucidata alla meglio.
w
Ron: “Bastarda! Questa me la pagherai, un
giorno!!”
w
Macchina: “E dai…più si è,
più si vince!!”
w
Ron proseguì per un bel pezzo di strada finchè
non giunsero in prossimità del castello del famigerato Berluska.
w
Ron: “Ehi! Abbiamo fatto presto!! Dobbiamo andare alla
IP più spesso!!”
w
Sterzò e si infilò nel primo parcheggio che
incontrò sulla strada.
w
Ron: “Wow! Più parcheggio, più tempo
libero!! Magari domani farò un salto da Zonko…devo comprarmi altre
Caccabombe…”
w
Ron attaccò a correre verso il percorso imboccato da
Harry e Luna, pagò il bambino perché non gli sparasse addosso
l’acqua e arrivò alla casetta dove erano rinchiusi i due ragazzi
insieme alla Flora Intestinale. Sfondò la porta con una spallata ed
entrò.
w
Harry: “Ron!! Finalmente sei qui!! Ti prego,
salvaci!!”
w
Ron: “Allora, analizziamo la situazione…vedo un
fiore gigante, un tornado che ha catturato dentro il suo vortice Harry e Luna e
una patatina abbandonata a terra da chissà chi…Eh, sì!
Siamo messi male sì, siamo messi! Perché ci avete messo
così tanto a chiamarmi? Caspita, siete in un mare di guai,
ragazzi!”
w
Harry &
Luna: “Ron!!”
w
Ron: “...Ma adesso sono qua io, l’implacabile
travet della giustizia, il meticoloso raddrizzatore di torti, il puntiglioso
paladino dell’oppresso nonché molesta spina nel fianco
dell’oppressore...e tante altre cose che ora non mi vengono in
mente…”
w
Harry &
Luna: “Ron!!!”
w
Ron: “Un attimo, ci sto arrivando...Mi si pari dunque
dinanzi chi osa calpestare la libertà aggiogando il diritto! Quel
temerario assaggerà la punta della mia bacchetta acciocché gli
rimanga indelebilmente impresso il mio nome, cioè…”
w
Harry &
Luna: “RON!!!”
w
Ron:
“Esatto...RON!!! Voilà!!”
w
Harry : “Adesso che finalmente hai finito tutte
le presentazioni e cose varie, ti dispiacerebbe aiutarci?? Non ce la faccio
più a tenere a bada questo mostro!!”
w
Ron: “Oh, certo! È per questo che sono qui,
no?!”
w
Ron aprì la scatola di Enterogermina e tirò
fuori una fialetta.
w
Ron: “Harry, mi raccomando…è un
medicinale, leggere attentamente il foglio illustrativo.”
w
Harry: “Ma che mi frega!! Voglio solo che ti
sbrighi!!”
w
La
Flora Intestinale aveva sfondato il soffitto a causa della
sua smisurata altezza e sembrava avere tutta l’intenzione di mangiarsi
Harry e Luna.
w
Ron: “È la tua fine, mostro!!
ENTEROGERMINAAAAA…”
w
SQUIZZZ!!
Ron strinse la fialetta per far fuoriuscire il liquido.
L’Enterogermina colpì in pieno la Flora Intestinale,
che si accasciò al suolo e lentamente riacquistò le sue
dimensioni originali.
Il tornado svanì, lasciando liberi Harry e Luna.
w
Harry: “Bleurgh…che esperienza
sconvolgente…”
w
Luna: “Hai già vomitato troppo, tra un
po’ avresti vomitato anche l’anima! Adesso basta,
però!!”
w
Ron:
“Visto, Harry? Funziona anche nelle missioni più
impegnative!!”
w
Harry:
“Ehm…sì, Ron…”
w
Harry si diresse verso la porta d’uscita e
l’aprì.
w
Harry: “Bè, ora noi dovremmo
andare…grazie per il tuo aiuto, Ron, ora puoi tornare a
scuola…”
w
Ron: “Ehm…senti, Harry…non è che
potrei unirmi a voi?? Domani mi interroga Piton e io…ho ballato e cantato
per tutta la settimana!! Buaaaah!! Non sono pronto per niente!!!”
w
Harry ormai era esasperato. Cosa poteva fare??
w
Harry: “Uff…tanto, ormai…e va bene, vieni
con noi…”
w
Ron guardò Harry con due occhioni lacrimosi e pieni
di gratitudine.
w
Ron: “Grazie… …la carta che non taglia gli
alberi…”
w
Harry: “Ma ZITTO!!!”
w
Luna: “Dai, ragazzi, andiamo! Il terzo ostacolo ci sta
aspettando!”
w
Il nostro duo + uno uscì dalla stanza e si ritrovarono
di nuovo sul sentiero sterrato del percorso.
Dopo aver fatto qualche metro, incontrarono un grande
cartello di colore giallo che diceva: “SARAI CAPACE DI RISPONDERE AL
TERZO OSTACOLO??”
w
Harry: “Rispondere al terzo ostacolo? Chissà
cosa vuole dire…”
w
Luna: “Non ci resta che andare avanti per scoprirlo!!
Ah, non vedo l’ora!!”
w
Ron: “Harry?”
w
Harry: “Che vuoi?”
w
Ron: “Ehm…io…dovrei passare un momentino
al bagno…”
w
Harry lanciò a Ron un’occhiata terribile e
inceneritrice.
w
Harry: “Ma non potevi pensarci prima di partire dal
castello?! Idiota!!”
w
Ron: “Oh, se hai paura per l’odore, non
preoccuparti…mi sono portato dietro il nuovo Glad Microspray
Bagno…un solo tocco…e che profumo!”
w
Harry: “Ma che hai capito, scemo!! Non mi riferivo
alla puzza!! Dicevo che così perderemo tempo e basta!! Non puoi proprio
farne a meno??”
w
Ron: “Eeeeh…no. Comunque sta tranquillo, faccio
subito subito, una cosa veloce veloce!!”
w
E corse dietro alle fratte.
Harry e Luna si misero seduti per terra, in attesa.
w
Harry: “Grr…quando ci si mette, Ron diventa
anche peggio di te…”
w
Luna: “Che cosa hai detto, scusa?!”
w
Harry: “Niente…”
w
Dopo cinque minuti Ron riemerse da dietro un grosso
cespuglio con un’aria soddisfatta.
w
Ron: “Fatto!!”
w
Harry: “Ora finalmente possiamo andare o il signorino
desidera qualcos’altro??”
w
Ron: “Bè, un bel caffè Kimbo non mi
dispiacerebbe…a me, me piace!!”
w
Harry: “STUPIDOOO!! IMMAGINO CHE TU NON ABBIA CAPITO
CHE STAVO IRONIZZANDO, VEROOOO??? E adesso andiamo avanti, siamo già
indietro sulla tabella di marcia!”
w
Ron: “Ok, scusa!!”
w
I tre proseguirono per altri dieci minuti, poi arrivarono
davanti ad una grande radura, al di sopra della quale c’era un enorme
monumento dorato con il corpo da leone, le ali da aquila e la testa di un uomo.
w
Luna: “Ma che cos’è?”
w
Ron: “Potrei consultare la mia enciclopedia Encarta,
ma si capisce anche così…è la Sfinge!!”
w
Harry: “Ma che Sfinge!! La Sfinge sta in
Egitto!!”
w
Sfinge: “Mi hanno pagato assai bene perché io
mi spostassi…”
w
Appena la
Sfinge parlò, i tre ragazzi fecero uno zompo in aria
di circa quarantasette metri. Quando riatterrarono la guardarono con gli occhi
leggermente fuori dalle orbite. O_____O
w
Harry: “Ommioddioooo!!!”
w
Sfinge: “Smettetela di guardarmi così, mi fate
sentire in imbarazzo! Allora, facciamola breve…io vi rivolgerò una
domanda di cultura generale e se sarete in grado di rispondere vi
lascerò passare. Tutto chiaro?”
w
Harry, Ron & Luna: “Ehm…chiaro!”
w
Sfinge: “Bene, cominciamo…”
w
Harry era molto preoccupato per la domanda della Sfinge; e
se lui non conoscesse la risposta? E se avesse chiesto qualcosa sulla fisica
teologica? O sul latino legale?? O sulla tettonica a zolle??? O sul numero di
Topolino che si era perso la settimana prima????
w
Sfinge: “…Più di dieci milioni di italiani
bevono Actimel. Perché?”
w
Harry, Ron & Luna:
“COOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAA???”
Sfinge: “…Più di dieci milioni di italiani bevono
Actimel
Capitolo 12: Viva la
mamma!
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Sfinge: “…Più di dieci milioni di
italiani bevono Actimel. Perché?”
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Harry di sicuro non si aspettava una domanda
simile…non sapeva proprio quale potesse essere la risposta! Non sapeva
nemmeno cosa fosse quel cavolo di Actimel!!!
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Luna: “Che razza di domanda è questa?! Ci hai
fregato per bene, eh?!”
wwwwww
Sfinge: “Io faccio le domande che mi pare!!
Bwahahahahahahahaaa!!! (risata sadica & sguaiata ^.^)
wwwwww
Harry: “Chiudi il becco, dannato pezzo di granito!!
Grrrrrr!!!”
wwwww
Ron:
“’A Harry!! Chetati un tantino! Che ne dici di un po’
di Valium?”
wwwwwwww
Harry: “SONO CALMISSIMO!! Ooooh…e
ora…qualcuno di voi sa quale potrebbe essere la risposta? Perché
sinceramente io non ne ho la più pallida idea!!”
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Sfinge: “Cavolo…avevo scommesso su di te! E
adesso come faccio a dirlo al David di Michelangelo?!”
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Luna&Ron: “Eeeeeeeh……no.”
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Harry: “Ops…e ora?! Come caspiterina
acciderbolina facciamo?!”
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Sfinge: “Hai dimenticato di dire perdindirindina…”
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Harry: “Frena quella lingua!”
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Il trio si mise a riflettere sulla possibile risposta.
Incrociarono le braccia e pensarono, pensarono, pensarono (Luna stava per
addormentarsi dalla noia) finchè…
DING!
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Harry: “Ehi! La lampadina era una mia esclusiva!! Che
c’entra Ron adesso?!”
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Ron: “HO TROVATO!!! So chi potrebbe aiutarci!”
wwwwwwww
Harry: “Ma non esiste più il copyright in
questa storia?!?!”
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Luna: “Zzz…Yawn…hai detto che qualcuno
potrebbe aiutarci?! E chi?!”
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Ron fece un sorrisetto enigmatico e appoggiò la mano
destra sopra la sinistra volgendo lo sguardo da un lato.
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Harry: “Allora?!”
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Ron: “Oh, scusate…è che ci tenevo tanto a
fare l’imitazione della Monna Lisa…Comunque l’unica persona
che può aiutarci in questa situazione è nientepopodimeno
che…mia madre!!”
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Harry&Luna: “TUA MADRE?!?!”
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Ron: “Bè…compra una confezione di Actimel
ogni volta che va a fare la spesa! In frigo non c’è più
posto per nient’altro…Sniff!!”
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Harry non credeva alle sue orecchie. Tutto si sarebbe
aspettato meno di chiamare la signora Weasley per chiederle aiuto!! Comunque,
se quello che aveva detto Ron era vero…tanto valeva provare!
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Harry: “Bè…perché no? Possiamo
tentare!!”
wwwwwwwwww
Ron: “Vedrai che ho fatto bene a dirlo!! La chiamo
subitooo!!”
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Agguantò il suo pc portatile e inviò una
Stri-mail (sono come le Strillettere, solo che in questo caso se non le apri
subito ti esplode il computer…) a sua madre all’indirizzo… Miticasimpaticissimatroppofortemolly@magimagie.it
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Harry: “Però…non credevo che tua madre
fosse così modesta…”
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Ron: “E questo è solo quello della
posta…devi vedere quello del suo sito Internet…Ah, ecco! Sta
inviando la Stri-mail!”
wwwwwwwwww
I tre rimasero fermi davanti al computer a fissare lo
schermo senza nessun motivo.
wwwwwwwwww
Sfinge: “Hem hem…io non ho tutta la giornata,
sapete…tra mezz’ora dovrebbe arrivare il mio make-up artist e non
voglio farlo attendere tropp…”
wwwwwwww
SSSHHHHAWAAAMMMMM…!!!
Una densa nube rosa comparve improvvisamente di fianco a
Ron, che nel frattempo si era messo a giocare a Campo Minato.
Il rosso, Harry e Luna voltarono lo sguardo verso quella
strana “nebbiolina”, che si stava dissolvendo piano piano.
wwwwwwwwwwww
Ron: “Ciao, mamma! Hai fatto presto!”
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La madre, per tutta risposta, lo afferrò per un
orecchio con il pollice e l’indice e lo staccò a mezzo metro da
terra.
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Ron: “UAHIAHIAHIAHIAHIAHIAHIAHIIIIIIII!!!!! Ma che ho
fatto?? Senti, se è per quella storia del sugo Barilla volevo dirti che
non c’entro niente!! Non è colpa mia se sono stato il primo ad
assaggiarlo invece di papà, lo giuroooo!!!”
wwwwwwwww
Mamma
Weasley: “GRRRR!!! Ronald Weasley!! Mi hai mandato una Stri-mail
proprio mentre stavo facendo la doccia!!! Che poi stavo usando il
Bionsen…una doccia lunga un sogno! Sarei rimasta sotto l’acqua per
altre tre ore e mezza se quel…QUEL BOTTO proveniente dalle parti della
cucina non mi avesse svegliato dalla trance!! Dovresti vedere come è
ridotta adesso la mia povera Scavolini… GRRRRR!!!”
wwwwwwwww
Ron guardava la madre con uno sguardo angelico e cercando di
farle capire che non l’aveva fatto apposta…con scarsi risultati.
wwwwwwwwwwwwww
Mamma Weasley: (sguardo assatanato e ardente) “Spero
per te che sia una cosa importante…lo spero MOLTO per te…”
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Ron:
“Ok, ok!! Ma sì che è importante!! Però
lasciami andare!!! Eddaiiii!!”
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Mamma Weasley lasciò l’orecchio del figlio, che
ormai sembrava un hamburger in padella.
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Ron: “Ohi…Bè, ti ho chiamato
perché credo che sarai in grado di aiutarci a risolvere questo
indovinello…”
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Mamma Weasley: “UN INDOVINELLOOOO?!? Se è uno
scherzo giuro che non rivedrai più il tuo orsacchiotto con un occhio
soltant…”
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Ron tappò la bocca della madre prima che potesse
finire la frase.
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Ron: “Zitta!! Che figura mi fai fare?! Comunque
è la verità…Ehi, Sfinge, ti dispiacerebbe ripetere
l’indovinello per mia madre?”
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Sfinge: “Uff…se non fossi pagata 2 miliardi al
minuto non perderei tempo con queste sciocchezze... Più di dieci miliono
di italiani bevono Actimel. Perché?”
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Harry: “Ron…sei sicuro di quello che fai?”
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Ron: “Fidati…sentiamo cos’ha da dire la
mia bella mammona!”
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Mamma Weasley: “Sono insegnante
elementare…”
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Ron: “…MA DA QUANDO?!”
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Harry: “… -_____-Sigh…”
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Mamma Weasley: “Ho due figli…gemelli! Mio marito
voleva un maschio, io ne volevo due…”
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Ron: “Se è per questo ne ha altri
cinque…”
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Mamma Weasley: “VUOI STARE ZITTO PER DUE MINUTI, SESTO
FIGLIO?! Ooh…dicevo… Actimel è stata una grande
scoperta…lo bevo da qualche settimana e ora mi sento meglio!”
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Sfinge: “Sì, ma ora dammi la risposta…non
vedo l’ora di rilassare le mascelle…sai quant’è
difficile mantenere il sorriso così a lungo?”
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Mamma Weasley: “Ah…naturalmente Actimel è
il tuo rinforzo ogni mattina!!!!”
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Scese un silenzio pieno di ansia…
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Harry: “Ha dato la risposta…”
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Luna: “…sarà quella giusta? Non abbiamo
altre possibilità…”
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Ron: “…diceva sul serio riguardo
all’orsacchiotto?!”
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Sfinge: “La risposta… … …
…”
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Harry: “ALLORAAAAAA??!!”
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Sfinge: “Stavo per arrivarci!! Ho faticato così
tanto per creare la suspence…Comunque è esatta!”
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Harry, Ron & Luna: “MA VIENIIIIIII!!!!!”
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Mamma Weasley: “Lo consiglierei a mio figlio, il
grande…”
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Ron: “Basta, mà! Ormai non c’è
n’è più bisogno! Puoi tornartene alla Tana!”
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Mamma Weasley: “Oh…davvero? Proprio ora che
cominciavo a divertirmi! Bè, allora ciao, ragazzi! Harry, caro,
riguardati!”
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Harry: “Ehm…grazie, signora Weasley!”
wwwwwwwww
Mamma Weasley tirò fuori dalla tasca un tubetto di
Spray Pan alla fragola, se la spruzzò addosso finchè non ne fu
ricoperta fino in cima alla testa e sparì improvvisamente. POP!!
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Sfinge: “Potete passare…finalmente…”
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Harry: “Fregato!! A-ha!!! Ciao ciao, brutto pezzo di
granito!!”
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La Sfinge sembrava non aver sentito le parole di Harry,
perché nel frattempo era arrivato il make-up artist a rifargli le
pupille degli occhi.
Il nostro fantasmagorico trio oltrepassò il passaggio
che si era aperto alle spalle del monumento e proseguì per il percorso.
Cominciarono a camminare per il sentiero ciottoloso, un
tantino stanchi.
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Luna: “Certo che non è stato tanto difficile,
eh?”
wwwwww
Harry: “Bè…insomma…se non fosse
stato per la mamma di Ron non ce l’avremmo fatta…”
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Luna: “Ah, già…me n’ero
dimenticata…”
wwwwwwwww
Harry: “Poveri noi…Ron, datti una mossa! Non
rimanere indietro…”
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Ron stava saltellando allegramente qualche metro più
indietro di Harry e Luna.
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Ron: “Siam Lelli Kelly, le tue scarpine oh
yeah…”
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Harry: “Fai silenzio, idiota!!”
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Ron: “…”
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Harry: “Così va meglio…”
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Ron: “…siam Lelli Kelly le più carine oh
yeah!”
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Harry: “Vabbè, e mobbasta!!!”
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Ron: “Ma scusa, Harry, sto cantando perché sono
tanto contento! Oltre che abbiamo oltrepassato la Sfinge, Lelli Kelly mi ha
regalato ‘Fiorellino’, il tutù da ballerina!!”
wwwwwwwwww
Harry: “O_____ODio, aiutami tu…”
wwwwwww
Luna: “Uaaaaah, Ron!!!! Lo voglio
anch’io!!!!”
wwwwww
Ron: “Certo! Ne ho uno anche per te!!”
wwwwwwww
Cercando di ignorare Luna e Ron che volteggiavano e facevano
le piroette dietro a lui, Harry affrettò il passo finchè non
arrivò all’ennesimo cartello giallo. Stavolta diceva: “SEI
STATO DAVVERO IN GAMBA! COMPLIMENTONI! PRONTO PER IL PROSSIMO OSTACOLO? NON
CREDO PROPRIO…UAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!”
wwwwwwwww
Harry: “Ecchè!! Stavolta ci ha messo pure la
risata!!”
wwwwwwww
I tre proseguirono per un altro tratto, poi arrivarono in un
posto che più che un giardino sembrava una palude paludosa.
wwwwwwww
Harry:
“Palude paludosa?! L’autrice crede di essere tanto
spiritosa?!”
wwwwwwwwwwww
Autrice: “Certo! Qualcosa in contrario?! Sai, non ci
metto niente a cancellare il tuo nome e metterci quello di Justin
Finch-Fletchey…!!! ù____u”
wwwwwwwww
Harry: “Trovo che l’autrice abbia sempre delle
idee originali e bellissime!!”
wwwwwwwww
Comunque, in questa PALUDE PALUDOSA, piena di melma e
sporcizia, c’erano tante, ma tante zanzare…come in ogni palude, del
resto…
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Luna: “Uff…non sopporto le zanzare! Ogni volta
che mi pungono mi viene da grattarmi talmente tanto che alla fine mi
scortico!!”
wwwwwwww
Ron: “Come tutti, del resto…”
wwwwwwww
Harry: “Già, succede sempre così anche a
me…ehi, cos’è questo rumore?!”
wwwwww
Harry sentiva come una specie di ronzio, che a mano a mano
si percepiva sempre di più.
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Harry: “Ma cosa…”
wwwwwwww
Luna: “Ahia!!!! Una zanzara mi ha punto!!!”
wwwwwwwwwwww
Trio Monnezza: (emergendo dalla palude con indosso maschere
e boccaglio) “Se c’è Aia c’è gioia!! Uahahahahahahahahahahahahahahahhh!!!”
wwwwwww
Harry: “È un po’ che non vi vedevo!!
Comunque ora SPARITE!!!”
wwwwwwww
Trio Monnezza: “Sai, c’eravamo fermati
all’Autogrill…La sosta con la ‘A’
maiuscola…”
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Harry: “Fuori dai piedi!! Altrimenti vi ci rispedisco
io, all’Autogrill!!!”
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Trio Monnezza: “Evvabbeeeeeeeneeeeee…”
wwwwwwwwwwww
Il Trio Monnezza si rimise le maschere e sparì sotto
l’acqua puzzolente della palude paludosa.
Intanto, però, il rumore si era fatto
inconfondibile…era un ronzio…
wwwwwwww
Harry: “Ma che è?!”
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In quel momento…
wwwwwwwwwwww
Luna: “YYYYYYYAAAAAAAARRRRRRRGGGGGGHHHHH!!!!”
wwwwwwwww
Harry: “Che hai fatto, adesso?????”
wwwwwwwww
Luna: “Mi ha punto un’altra zanzara, ma
era…era enorme!!!!”
wwwwwwwww
Harry: “Che cosa, la bolla che ti è
venuta?”
wwwwwwww
Luna: “Idiota, parlavo della zanzara!!!! Era
gigantesca!! Ecco, se ti giri puoi vederla anche tu…”
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Harry voltò la testa all’indietro…si
ritrovò faccia a faccia con una lunga asta di legno di colore
nero…
Luna smise di scavare nel fango e si tirò su, un
po’ delusa.
wwwwww
Luna: “Peccato…in fondo era una buona idea…”
wwwwwww
La zanzara, intanto, continuava a volteggiare intorno al
nostro trio, bramosa di succhiare un pochino di sangue…anche
se fino ad allora non ci era mai riuscita, perché il suo
pungiglione era grande almeno il triplo di una persona simil-Hagrid e
francamente gli risultava difficile acchiappare qualcosa di più piccolo.
Mentre Ron stava scappando in
direzione opposta, verso un cespuglio dove avrebbe potuto dare libero sfogo ai
suoi impellenti bisogni, una lampadina gli si accese sulla testa. DING!!
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Ron: “Mapporca…proprio adesso?!
Non ce la faccio più a tenerla!! Poteva
aspettare qualche altro minuto!!!!”
wwwwwwwww
Harry: “Taci e dicci la tua idea…accidenti,
perché sulla MIA testa non compare più nessuna lampadina?!”
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Ron: “Ok…dunque, Harry…devi sapere che io
non esco mai di casa senza una bomboletta di Off! E questo perché Off è molto efficace! Tiene alla larga zanzare, zecche e tafani!!”
wwwwww
Harry: “Davvero?! Grande! E…”
wwwwwwwwww
Ron: “…ma questo è niente, Harry!! Pensa che Off…non unge!!!”
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Harry: “Vabbè, di questo, francamente, non me
ne potrebbe fregare di meno…comunque ho una
curiosità…perché vai in giro con una bomboletta di
insetticida in tasca? E soprattutto…perché non ti è venuto
in mente prima di usarlo contro questo mostro??
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Ron riflettè qualche secondo.
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Ron: “Uhm…effettivamente non so neanch’io
perché me ne vado in giro con una bomboletta di Off
in tasca…e non mi è venuto in mente di usarla prima perché
non mi serve mai…”
wwwwwwwwww
Harry: “+______+ Andiamo bene…Ok, ciancio alle
bande!! Tirala fuori e spruzza!!!”
wwwwwwwww
Ron:
“Just a moment! Moment…Momeeent…Momeeeeent…”
wwwwwwww
SDONK!!!
Mazzata sulla testa di Ron…naturalmente da parte di
Harry.
wwwwwwwwww
Harry: “Ok, pseudo-cantante, vogliamo darci una
mossettina o no?!”
wwwwwwww
Ron: “Evvabbene…però…ahi!”
wwwwwww
Il rosso si frugò in tasca per qualche minuto,
prendendosela comoda visto che la zanzara se
l’era presa momentaneamente con Luna, che stava cercando di farla
inciampare sulle sue stesse ali.
Finchè…
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Ron: “TADAAAAAAAANNNNN!!!
Eccola!!!”
wwwwwwwww
Ron teneva nella mano destra, trionfante, una confezione di
colore blu che sull’etichetta riportava la scritta “Off”.
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Harry: “Evvai!! Presto,
aprila!”
wwwwwwwww
Ron afferrò il tappo dell’insetticida e lo
tirò con tutte le sue forze…Peccato che non si muoveva…
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Ron: “Ehi, Harry…non ci riesco!!
Non si apre!!”
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Harry: “Dannati tappi a
chiusura ermetica…Alohomora!!”
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Il tappo si staccò dal flacone magicamente (“E
grazie!!” NdHarry) e il beccuccio era
lì…pronto per essere premuto…pronto a diffondere il suo
fluido malefico sul nemico…
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Harry: “Ma che è, un film western?! Diamoje una chiusa!!”
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Autrice: “Rompiscatole!!”
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Comunque, Ron si avvicinò
cautamente all’insetto, che era steso a terra dopo essere inciampato in
una delle sue ali con grande gioia di Luna, e premette il
grilletto…a-hem…il beccuccio.
In effetti, la zanzara sembrava leggermente infastidita, ma
qualche secondo dopo spiegò le ali e si librò in volo, lasciando
Ron a bocca aperta.
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Harry: “D’oh!!”
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Ron: “M-ma…ma…i-io non capisco…era la confezione famiglia…”
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Harry: “Probabilmente non gli ha fatto alcun effetto
perché è troppo grande!! Accidenti,
dovevamo pensarci prima!!”
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La zanzara si era completamente ripresa dallo stordimento
precedente, e ora si dirigeva a capofitto verso Harry, che strabuzzò
gli occhi e cominciò ad emettere strilletti isterici.
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Harry: “Iiiiiiiiiiiiiihhhhh!!!!
Ragà, fate qualcosa, per l’amor di Dio!!!
Non posso essere dissanguato senza prima aver conosciuto John Cena!!!”
www
Ron, che si stava mangiucchiando le unghie per il
nervosismo, era talmente preoccupato che si morsicò
anche le dita; Luna stava lì a guardare la scena, atterrita, senza avere
la minima idea di quello che avrebbe potuto fare.
La ragazza cominciò a volgere lo sguardo in ogni
direzione, nella speranza di trovare qualcosa che avrebbe potuto essere utile.
E poi la vide…
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Luna: “Ehi, Ron! Guarda là!”
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Ron: “… … …Ma certo!! Perché non ci ho pensato prima?!”
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Luna e Ron avevano puntato su una gigantesca spina
conficcata nel terreno. Corsero a vederla più da vicino.
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Ron: “Luna, dobbiamo tirarla fuori! Ce la fai ad
aiutarmi, vero?”
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Luna: “Sì…ma perché dobbiamo
tirarla fuori dal terreno?”
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Ron: “Te lo spiego dopo…Resisti, Harry!! Noi ti salveremo!!!”
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Luna: “Oh, che eroe!!”
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I due ragazzi presero due lati della spina con entrambe le
braccia e cominciarono a tirare verso l’alto con tutte le loro
forze…Cavolo, se era dura e pesante!!
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Ron & Luna: “Hanf, hanf!!!”
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Possiamo immaginare come se la stesse
passando Harry in quel momento…
Veniva sempre più vicina…il pungiglione che
brillava scintillante nell’oscurità (era pomeriggio, ma che
importa?!)…ancora pochi metri e quel mostro
avrebbe cominciato a succhiare in qualche punto indefinito del suo
corpo…il ronzio si faceva sempre più forte…la punta ormai
era a due centimetri dal suo naso…
>PUF!<
La zanzara gigante si fermò
di colpo e cadde con la schiena a terra.
Harry, che ancora pochi secondi e sarebbe collassato, fece
gli occhi più scoppati di tutti quelli che aveva fatto in passato. Poi
si buttò con le ginocchia dentro la pozza che aveva formato con il suo
stesso sudore.
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Harry: “O_____O
STRAGULPISSIMO!!! Ma che cavolo è
successo?!”
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Si girò lentamente verso Ron e Luna, ancora in preda a un forte attacco di tachicardia.
I due gli sorrisero allegramente mostrando la grossa spina,
estratta completamente dal terreno.
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Ron: “Spina sparita, zanzara stecchita!! Scusa se non mi era venuto in mente prima, amico!!”
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Luna: “Che fatica, però…senti come puzzo
di sudore, adesso…non è che c’hai
qualche maglietta di ricambio, eh Ron?”
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Ron: “No, però c’ho
il nuovo Deodorante Borotalco Vapo…Altolà al sudore!!”
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Harry si alzò, ancora piuttosto tremolante, e si
avvicinò ai suoi due amici.
wwwwwwwww
Harry: “Ehm…grazie, ragazzi!!
Cavolo, stava per venirmi un colpo!! Ottimo lavoro!!”
wwwwwwwww
Luna: “Per me ti erano già presi anche due o
tre, di colpi…Ehi, Ron! Questa roba è fenomenale!!”
wwwwwwww
Ron: “Vero, eh? Pensa che controlla il sudore senza
irritare!”
wwwwwwwww
Harry: “Ehm…cosa ne
dite di andare avanti?”
wwwwwww
Luna: “Ma con la palude come facciamo a…ehi,
guardate!!”
wwwwwwwww
Il fango della palude paludosa si stava lentamente ritirando
dentro un grosso buco che si era aperto al centro del lago pieno di zozzume;
alla fine il passaggio era completamente pulito e libero.
wwwwwww
Ron: “Andiamo, allora!!”
wwwwwwwww
Il trio scavalcò la zanzara, ancora stesa a terra
senza sensi, oltrepassò la palude bonificata e si ritrovò
nuovamente sul sentiero.
Stavolta si trovarono in un viale alberato, calmo e riposante.
wwwwww
Harry: “Wow! Questo sì che si chiama sentiero!!”
wwwwwwwwwwwwww
Luna: “Bè, almeno ci
rilassiam…zzz…”
wwwwwwww
Harry: “Bè, ora non esagerare, Luna!!”
wwwwwwwwwwww
Ron:
“Ehi, Harry!! Senti qua!! Visto che uno
dei miei sogni è quello di diventare una rock star famosa in tutto il
mondo, ho cominciato a comporre qualcosa!! La
situazione di prima mi ha dato ispirazione! Senti, eh?!”
wwwwwwwwww
Harry era piuttosto incuriosito, soprattutto perché non sapeva affatto che uno dei sogni di Ron era quello di
diventare una rock star famosa…
wwwwwwww
Harry:
“Ehm…ok, sentiamo…”
wwwwwwwwww
Ron: “Hem hem…’Non c’è
insetto senza spinotto, non c’è dodici senza ottantotto!!!’ “
wwwwwwwwww
STENNNNNGGG…
Harry era caduto a gambe all’aria con una gocciolina
che gli penzolava sulla testa.
wwwwwwwwwwww
Ron: “Allora, che ne pensi?!
Eh, Harry?! Non è stupenda?!”
wwwww
Harry si tirò su a sedere molto, ma molto
lentamente…poi guardò l’amico con occhi increduli.
wwwwwwwwwwww
Harry: “Guarda, te lo dico col cuore…il tuo
pezzo riuscirà sicuramente a sfondare…diventerà un tormentone…magari fra 50 anni e passa…”
wwwwwwwww
Ron:
“Oh, Harry!! Grazie per avermi dato fiducia!!
Vedrai, farò soldi a palate!!”
wwwwwwwww
Luna: “Bravo, bravo!!
È un pezzo bellissimo!!”
wwwwwwwwww
Ron: “Eh eh…ti ho
sorpreso, vero?”
wwwwwwwwwwww
Ron si passò una mano tra i capelli e assunse
un’aria misteriosa e intrigante. Luna lo squadrò con occhi
affascinati.
Harry, invece, distolse lo sguardo il più possibile.
wwwwwwwwwwww
Harry: “Ci mancava la soap opera…meglio proseguire,
và…”
wwwwwwwww
Cammina e cammina per qualche altro
metro, arrivarono all’ennesima radura.
Luna ne rimase estasiata, era così grande e
bella…
wwwwwwwwwwwwww
Luna: “Uaaaah!!!
Com’è bella questa radura!!”
wwwwwwwwwwwwwww
Si sentiva così contenta che cominciò a
correre in quella direzione…
wwwwwwwwwwwww
Harry: “Aspetta, Luna! Potrebbero esserci delle
trappole…”
wwwwwwwwww
SGUISH!!
Luna fece uno scivolone mega galattico appena poggiò
il piede sul terreno. Dopo un doppio salto mortale, una piroetta e un
caschè, cadde con un tonfo sulla schiena.
wwwwwwwwwwwwww
Ron: “Luna!! Resisti, vengo a
salvarti!!”
wwwwwwwwwwww
Harry:
“Ron, fermo!!”
wwwwwwwwwwww
Troppo tardi…Anche Ron era partito
a tutta birra.
Però, a differenza di Luna, non appena mise il piede
nella radura cominciò a scivolare come se
pattinasse; il bello è che non riusciva a fermarsi, nonostante rimanesse
miracolosamente in piedi.
Ron si era schiantato contro un albero che si trovava dalla
parte opposta rispetto a dove era partito.
Harry non sapeva cosa stesse
succedendo, ma era talmente codardo che non voleva nemmeno avvicinarsi.
Il suo occhio destro, però, cadde su un cartello che
non aveva notato in precedenza…
“INANZITUTTO COMPLIMENTONI PER AVER SUPERATO LA ZANZARA…MA ORA COME
TE LA CAVERAI CONTRO
IL SIGNOR…GRASSO?!”
wwwwwwwwww
Harry:
“Grasso?!”
wwwwwwwwww
DING!
Lampadina!
wwwwwwwwww
Harry: “Ooh, finalmente me la sono ripresa!!…Ora capisco perché Ron e Luna sono scivolati
in quel modo…la radura è ricoperta di…grasso!!!”
wwwwwww
Ron e Luna stavano ancora stesi a terra, ad ogni minimo
movimento sbandavano e ricadevano.
wwwww
Ron & Luna: “Ehi, Harry!!
Come facciamo a passare dalla parte opposta?! Si
scivola terribilmente!!”
wwwwwwwww
Harry non sapeva cosa potesse fare…
Secondo voi riuscirà a trovare l’ennesima
soluzione e a riconfermarsi salvatore del mondo (di nuovo!)?!
E chi può dirlo?
wwwwwwwwww
CONTINUA…
wwwwwwwwwwww
wwwwwwwwww
Noticine: Ciao a tutti!! Allora, come vi
sembra il nuovo chap? Spero che vi sia piaciuto! Wow, stiamo già al 13!! Non credevo!! Cmq sono qui x
un…parappappa…sondaggio d’opinione!!
Cosa ne pensate, credete che la storia stia diventando un
pochino noiosa? Comunque credo che questo
sarà il penultimo ostacolo, dopodichè…entrerà in
scena il famigerato nemico!! Naturalmente x ora è solo un ipotesi, ma probabilmente farò
così…Comunque fatemi sapere! J Ciao e grazie a tutti coloro
che mi hanno seguito finora!! VVB!!!J
Capitolo 14 *** Capitolo 14: Riunione di guerrieri ***
Capitolo 14: Riunione di
Capitolo 14: Riunione
di guerrieri
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Grasso…anzi, il SIGNOR Grasso…pronto a far
scivolare irrimediabilmente su di sé chiunque avesse avuto il coraggio
di avvicinarsi, senza alcuna via di scampo… O, naturalmente, coloro che
non hanno idea di cosa sia il pericolo e di coloro che hanno la brutta
abitudine di NON leggere i cartelli di avviso prima di partire a tutto gas
verso una pianura troppo, ma TROPPO tranquilla…
Ecco, in questo caso Ron e Luna, che ancora non erano
riusciti a tirarsi a sedere, figuriamoci in piedi…
wwwwwwwwww
Ron: “Uffaaaaa!!! Ma io li leggo sempre i cartelli!!
Ora se per una volta l’ho ignorato che cosa devo fare?! Basta, lo
so…tanto è sempre colpa mia, ecco…”
wwwwwwwww
Harry: “Ooh, insomma, smettila di fare la vittima!!
Uff, ti comporti sempre come un bambino lagnoso!!”
wwwwwww
Ron: “BBBBBWWWWAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!! NON
ÈVEROOO!!! PERCHÈ
SEI SEMPRE COSÌ CATTIVO CON MEEEE?!”
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Harry: “Oh, e chiudi il becco, per cortesia!! Sto
pensando a come fare per potervi tirare fuori da lì!”
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Ron: “Oh…in questo caso…sto zitto!”
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Harry: “Ecco, bravo…”
wwwwwwww
Effettivamente, Harry voleva trovare una soluzione a tutti i
costi…Non poteva permettere che la maglietta che aveva prestato a Ron si
ungesse in modo irreparabile… Oh, e NATURALMENTE voleva anche salvare i
suoi due amici, che sgusciavano da tutte le parti come una spugna
bagnata…
wwwwwwww
Harry: “Ehi…cosa? ‘Una spugna
bagnata?!’ Ma certo!!!!!”
wwwwwwww
Luna: “Ehi, Harry…hai trovato il modo di farci
uscire da qui?”
wwwwwwwwww
Harry: “No…ma forse so come sconfiggere il
Signor Grasso per aprirci il passaggio!!”
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Ron: “Uao…ammirevole, ma forse è meglio
che prima ci fai uscire da questo schifo, così possiamo
aiutarti!!”
wwwwwww
Harry: “Hai ragione…ma devo ancora pensare cosa
potrei utilizzare senza che ci cada dentro anch’io…”
wwwwwwww
Ron: “Ehi, Harry…Io so come potresti tirarci
fuori di qui!!”
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Harry guardò Ron, incuriosito ma anche un po’
incavolato. Perché non ci ha pensato prima a dirlo?! Sempre
all’ultimo minuto…!
wwwwww
Harry: “Uff…Forza, dimmi…”
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Ron: “Allora…ti ricordi quando Piton ci ha
costretto a rimanere in classe per pulirgli i calderoni? E dai, era il secondo
capitolo!! Bè, comunque…ricordi cosa ho usato io al posto del tuo
misero straccetto?”
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Harry: “Ehm…veramente no…”
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Ron: “Come no!! Ma
il…popporoppoppoppoo!!…Vaporone!!”
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Harry ancora non capiva a cosa alludesse l’amico.
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Harry: “Ehm…dopo aver sentito tante cavolate, in
questi ultimi giorni, non riesco a tenermele a mente tutte…c’era
qualche canzoncina abbinata che potrebbe aiutarmi a capire?”
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Ron: “Uff…’Vaporone pronto vapore,
Vaporone pronto pulito!’ E dai, Harry!!!”
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Il viso di Harry si illuminò all’improvviso.
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Harry: “Aaah, ora ho capito tutto!! Bè, allora
dammelo qui, così potrò aspirarvi fuori! Anche se forse ci
metterò un pochino, visto che pesate 55 chili a testa…”
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Ron: “Aspetteremo…ecco che lo tiro
fuori…”
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A fatica, Ron si infilò una mano nel taschino interno
della divisa ed estrasse il Vaporone. Come avesse fatto a mettercelo dentro,
non lo sapeva nemmeno lui…
Poi alzò il braccio in alto e lanciò
l’accrocco verso Harry con tutte le sue forze. Harry vide che il lancio
era troppo corto e sarebbe finito nel Grasso, se non avesse fatto
qualcosa…Perciò si buttò in avanti con le braccia tese
e…
Harry finì dritto con il petto nel Grasso, compresa
la faccia. Il Vaporone, invece, atterrò con grazia a due metri
più là dei suoi piedi, sull’erba.
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Harry: “D’oh!!”
wwwwwwwwww
Luna: “Non preoccuparti, Harry…sei sempre il
nostro eroe!”
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Appena sentì le parole di Luna, Harry si
gonfiò tutto e dimenticò subito la figura del cavolo che aveva
appena fatto. Sogghignando, si sfilò gli occhiali inzuppati di Grasso,
lì pulì sull’angolino della divisa e se li rimise facendo
l’occhiolino. Poi prese il Vaporone e lo posizionò davanti a lui,
con un dito sul pulsante d’accensione.
Il risucchio partì di scatto. Piano piano, scivolando
sulla superficie, Ron e Luna si avvicinarono gradualmente lungo la riva della
pozza di Grasso, dove si trovava Harry.
Quando…
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Ron:
“Ehi, Harry!! Aspetta un attimo!! Il Vaporone si è
risucchiato la mia maglietta e sono rimasto a petto nudo!! Aiutoooooooohh!!
Vado alla derivaaaaaaa!!!”
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Harry:
“Oh, noooooooo!!! La mia preziosissima maglietta
Pickwick!!!”
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Ron: “Eddai, potrai riaverla più tardi!! Ora
dammi una mano!!”
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Harry: “Appena ti tiro fuori da lì te la faccio
pagare!!”
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Harry prese un bastone che qualcuno aveva poggiato
casualmente ai suoi piedi e lo tese a Ron, che lo afferrò con tutte e
due le braccia e si tirò fuori.
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Ron: “Aaaaaah…Grazie Harry…Credo che per
qualche mese farò a meno di mangiare il prosciutto di mia
madre…”
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Harry era ancora in lacrime per la sua
maglietta…Chissà come era ridotta…
La prese dal sacco del Vaporone e la guardò commosso:
era tutta zozza e stropicciata…
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Harry: “Ssssssiggggh!!!”
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Luna: “Ehm…Harry, allora…il tuo
piano?”
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Harry si voltò verso Luna con gli occhi lacrimosi e
grandi quanto un compact disc.
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Harry: “Ah, sì…Sigh…Allora, prima
l’autrice ha accennato al fatto che voi due, sul Grasso, scivolavate di
qua e di là come una spugna bagnata…Perciò mi si è
accesa la solita lucina nella testa e ho pensato che l’unico modo per
liberarci del Signor Grasso è quello di utilizzare dei detersivi!”
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Ron: “Grande!! Bella idea!!”
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E sferrò una cinquina sulla schiena di Harry.
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Harry: “Ahia!”
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In quella Malfoy, Tiger e Goyle sfrecciarono in picchiata
davanti ai nostri eroi attaccati a delle liane verdi.
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Trio Monnezza: “Se c’è Aia
c’è gioia, vero Potter? Ahahahahahahahahahahah!!!”
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Harry: “Grrr…Ma voi sempre tra i piedi?! E
basta, avete scocciatooooooooo!!”
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Trio Monnezza: “E dai, Pottero, prendi la vita con
più Montana!!”
Con uno scatto di ira, Harry diede un mega calcione al Trio
Monnezza e li scaraventò lontano nella fitta boscaglia, fino a che non
divennero solo una lucina nel cielo.
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Luna: “A-hem…tornando alla tua idea,
Harry…come facciamo a procurarci dei detersivi in mezzo al bosco?”
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Harry: “ O___O Pork…a questo non avevo
pensato!”
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Ron: “Non ti preoccupare, Harry…ho visto il
programma ‘Amici’ in tv e ho capito che l’unico modo per
attirare qui qualcuno è indire un’audizione!”
Harry: “O____O Un’audizione?”
Ron: “Certo! Ci basta solo l’attrezzatura
adatta, per il resto…vedrai che accorrerà un casino di gente
ansiosa di candidarsi per aiutarci!”
Harry: “Boh…proviamo un
po’…cercherò di fidarmi di te…”
E così il nostro fantasmagorico trio si diede da fare
per preparare tutto l’occorrente. Abbatterono qualche albero del bosco(un
numero moderato, giusto una cinquantina…), catturarono i semi di gelso,
meglio se ne trovavano di colore rosso, prepararono la vernice estraendo il
pigmento dai sassi; e in quattro e quattr’otto(oddio, si fa per
dire…)i tre finirono di costruire il palcoscenico dove si sarebbero
tenute le esibizioni dei candidati, con tanto di tendone rosso davanti, che si
tirava mediante un elegante cordone giallo.
Harry: “Wow…Ma come cavolo ci siamo riusciti?!
Abbiamo anche cucito tenda e cordone…”
Ron: “In tutto ciò che devi fare, il lato bello
puoi trovare! Lo troverai eeee…HOP! Il gioco viene! Con un poco di
zucchero la pillola va giù…la pillola va
giùùùù…la pillola va giù…Basta
un poco di zucchero e la pill…”
CROCK!!
Harry fece cascare ACCIDENTALMENTE la trave di legno che
reggeva tra le braccia sull’alluce sinistro di Ron.
Ron: “Ok, ho capito…chiudo la bocca & freno
la lingua, giusto?”
Harry: “Braaaavo…vedi che con le buone maniere
si risolve tutto?”
Ron: “E ora aspettiamo che arrivi
qualcuno…Intanto assegnamoci i ruoli, ok? Luna, tu accoglierai i ragazzi
dietro il palcoscenico, io faccio le presentazioni e tu, Harry, farai da
giudice per decidere quale sarà il più adatto per la missione,
ok?”
Luna: “Non avrei potuto chiedere di meglio! Grazie,
Ron! Vedrai che io e i ragazzi diventeremo subito amici!”
E sparì dietro il tendone.
Harry: “D’accordo, per me non ci sono
problemi…Anche se forse avremmo potuto trovare un altro sistema ed
evitare questa pagliacc…”
Harry venne interrotto dal grido di Luna.
Luna: “Ehi, ragazzi!! C’è qualcuno!! Sono
pronti per dimostrare le loro capacità!!”
Ron: “Ooh, perfetto! Visto? Che vi dicevo? Allora
cominciamo subito!! Tre…due…uno…Vai con la sigla!!”
Harry: “Ma quale sigla, scemo!! Hai dimenticato che
dobbiamo solo trovare un detersivo adatto?!”
Ron ignorò completamente Harry e si posizionò
vicino ad un leggio, dove sopra vi erano appoggiati dei fogli. Poi estrasse la
bacchetta e amplificò la sua voce con un incantesimo.
Ron:
“Sa…sssa…ssssssssssa…prova…AH-RUMPH!! Benvenuti a
tutti ad una nuova puntata di…ehm…di…bè, questa
trasmissione! I concorrenti di stasera sono preparatissimi, ma solo uno
accederà alla finalissima!! Accogliamo con un caloroso applauso il primo
partecipante…Ecco a voi…Il grande AIAX SGRASSATOREEEEEEE!!!”
Il tendone si aprì e ne uscì, zompettando, un
flacone con l’etichetta ‘Aiax’ con vaporizzatore incorporato,
che si girava in ogni direzione salutando il pubblico(che Ron aveva insistito
per noleggiare)e mandando bacetti.
Aiax: “Grazie, grazie…”
Harry: “Mamma mia…”
Ron: “Allora, caro Aiax…inanzitutto devo farti i
complimenti per la tua silhouette! In secondo luogo, per il tuo coraggio e la
tua determinazione! Vorresti dirci quali sono le tue referenze?”
Aiax salì di nuovo sul palcoscenico e si mise a
ballare sfrenatamente, un pochino impedito nei movimenti.
Aiax: “Nuovo Aiax Sgrassatore, contro il Grasso fai
furore, un pulito da cima a fondo, tutto splende in un secondo…”
La canzoncina venne interrotta dallo scoppio di tifo del
pubblico, che si era alzato in piedi e saltellava sul posto. Aiax si
sentì avvampare d’orgoglio e si sentiva così fiero di
sé che gettò il beccuccio all’indietro e si mise a fare le
capriole.
Ron:
“Ah ah!! Ma guardate questo fenomeno!! Bravo! Ora facci vedere
quello che sai fare!”
Aiax: “Pfui…Lasciate fare a me, ragazzi…Io
non sbaglio mai!”
Il flacone buttò nuovamente il beccuccio
all’indietro, anche troppo indietro, tanto che non vedeva più dove
stava andando. Infatti stava andando dritto verso il dirupo che si trovava a
pochi metri di distanza dalla pozzanghera del Grasso.
Pubblico: “No, non andare!! Fermati!!!
Noooo…”
Aiax non si accorse in tempo della strada che aveva
imboccato e, con un saltello, cadde di sotto, finendo chissà dove.
Partì subito uno scroscio d’applausi.
Ron: “Ehm…Grazie Aiax
Sgrassatoreeeeee…Almeno è morto da eroe!”
Harry: “O___O MA QUANDO SAREBBE SUCCESSO
QUESTO?!”
Ron: “Harry, è il momento del
voto…”
Harry: “Ma se è caduto di sotto è
inutile dargli il voto!! Bè, comunque non sarebbe stato adatto
all’incarico, era troppo debole e mingherlino…”
Ron: “E UNO FUORI!!! Molto bene, allora andiamo con il
secondo concorrente! Salutiamo il fortissimo Omino Bianco!!!”
E l’Omino Bianco uscì dall’ingarbuglio di
tende rosse e sfilò tra il pubblico. Era talmente piccolo che anche
quelli delle prime file lo vedevano a malapena.
Ron si accucciò vicino a lui e gli avvicinò un
microfono.
Ron: “Così piccolo ma così in gamba, non
è vero? Puoi dirci qualcosa di te?”
Omino Bianco: “Bè…che dire…Nessuno
toglie più macchie! Anzi, se vuoi potrei diventare ancora più
forte, ma ho bisogno di qualcuno che mi dia una mano…”
Ron: “Oh oh!! Ma stiamo scherzando? La produzione
è così generosa e disponibile(in questo caso io)che ci
penserà lei a fornirti ciò di cui hai bisogno!! Cosa ti serve,
piccolo?”
Omino Bianco: “Cento sacchi!”
Ron: “Cento sacchi?! Gulp…sono tutti i miei
risparmi!! Però è un’azione a buon fine…e va
bene…tieni…Sob!”
A malincuore, Ron si infilò la mano in tasca ed
estrasse una banconota da 100 euro; la porse all’Omino Bianco, che se la
intascò velocemente.
L’Omino Bianco corse verso il Grasso, vi ci si
buttò sopra e cominciò a strofinare con tutte le sue forze. Dopo
un’ora era riuscito a levare circa due centimetri di Grasso.
Omino Bianco: “Anf anf…Basta! Non ce la faccio
più…Sono arrivato al mio limite…!!”
Ron: “Ok, basta così! Ma ora sentiamo cosa ha
da dire la giuria!”
Harry: “Bè…Sei piuttosto lento e
piccolino…Se con 100 verdoni hai levato solo quel pezzettino, per levarlo
tutto ti ci vorranno almeno 200 miliardi di verdoni! Ti mettiamo nella lista
dei ‘Forse’…”
Ron: “Un bell’applauso al coraggioso Omino
Bianco!! Ti resta sempre il premio di soddisfazione! Un portachiavi con la mia
faccia!!! E ora anche in edicola!!”
La testa di Luna faceva capolino da dietro il tendone rosso
e teneva una mano vicino alla bocca.
Ron: “Sì? Cosa c’è?”
Luna: “Ehm…C’è qui uno che vorrebbe
fare il provino, ma è un tipo strano, non so se devo farlo
passare…Dice di chiamarsi Anitra WC…”
Ron: “Bè? Perché no? Fallo entrare, qui
siamo aperti a tutti i nuovi talenti!!”
Luna: “Come sei democratico, Ron! Ok, ora lo faccio
salire sul palco! Vieni pure…”
Anitra WC: “Qua qua!!”
Un piccolo papero con una fascetta nera legata intorno alla
testa e alla vita salì goffamente sul palco, poi unì i palmi
delle mani e fece l’inchino al pubblico.
Ron: “Che tipo stravagante, non è vero, caro
pubblico? Allora, paperotto, vuoi dirci perché hai deciso di venire qui
questa sera?”
Anitra WC: “Qua qua!!”
Ron:
“Ehm…Ssssssì…Traduttoreee?!”
Traduttore: “Ha detto che è cintura nera di
pulizia…”
Ron: “Oh bè, mi basta! Bene, vai pure e facci
vedere di che pasta sei fatto!! Comincia la terza gara!!”
Anitra WC corse verso il Grasso, per quanto glielo
permettessero i piedi palmati, e tirò fuori dalla tasca, incorporata con
la cintura, un deodorante per gabinetti. Harry scoppò gli occhi appena
vide quello che reggeva tra le mani il pennuto.
Harry: “Ehi!! Ma quello lo riconosco!! Lo usa mia zia
Petunia per eliminare i cattivi odori dal water!! Il papero non è adatto
a sconfiggere il Grasso!! SQUALIFICATO!!!”
Ron: “Ehm…ok, Harry! Non c’è
bisogno di aggredire così il brutto anatroccolo!! Mi dispiace, Anitra
WC, ma hai sentito gli ordini supremi…Squalificato!”
Anitra WC:
“Quaaaaaaaaaaaaaaahaaaaaaaaaaaaaaa!!!”
Ron: “Su, su…non te la prendere…Ecco,
tieni…Consolati mangiando questo uovo al tegamino che mi ero portato per
pranzo…”
Anitra WC starnazzò ancora più forte, tanto
che ruppe uno dei riflettori, e scappò via dirigendosi verso il burrone
vicino al Grasso; naturalmente non lo vide e cadde di sotto pure lui.
Ron: “Ehm…Direi che possiamo andare avanti, no?
Allora, il prossimo concorrente è il fortissimo e rubacuori per le ragazze…Mastro
Lindoooooooooo!!!”
Mastro Lindo uscì velocemente da dietro il tendone,
tutto trafelato e sudato.
Mastro Lindo: “Scusate il ritardo, ho avuto qualche
problemino con alcune ‘Mastro Lindo Gomma Magica’ in
Amazzonia…”
Ron: “Nessun problema, noi siamo sempre qui! Allora,
vorresti dirci quali sono le tue referenze?”
Mastro Lindo: “Sì, ce l’ho…Mastro
Lindo Sgrassatore, contro il Grasso fai furore, la magia è il suo
potereeeee!!!”
Ron: “Grazie! Prego, vai! Ehi, Harry! Credo proprio
che possa fare al caso nostro!! Hai visto quant’è macho?”
Harry: “Già…stiamo a vedere…”
Mastro Lindo si avvicinò alla pozza di Grasso,
tirò fuori una bacchetta da mago dalla maglietta bianca e la
puntò dritta davanti a sé.
Mastro Lindo: “Gratta e netta!”
Dalla punta della bacchetta scaturì un raggio viola,
che colpì il Grasso; la pozza si ritirò fino a che non rimase
solo un grosso buco.
Tutti: “O_____OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHH!!!”
Mastro Lindo: “Credo di aver vinto…”
Harry: “Gratta e netta?! Perché non ci abbiamo
pensato prima?! Potevamo farlo anche noi senza coinvolgere tutta questa
gentaglia pazza!!!”
Ron: “Bè, l’importante è che
abbiamo superato l’ostacolo! Possiamo andare!”
Mastro Lindo: “Ehi! E la mia parcella?!”
Ron: “Oh, non ti preoccupare…adesso tutti ti
inviteranno nelle loro trasmissioni e ti chiederanno di partecipare a svariati
reality! Ci penseranno loro!! Ciao ciao, dobbiamo scappare!!”
E il nostro trio corse via, evitando accuratamente di
avvicinarsi al burrone, e si inoltrò nel sentiero della fitta boscaglia
che si trovava dopo la pozza.
Quale altro terribile ostacolo si sarebbero trovati a
fronteggiare, stavolta?!
Ron: “Non cambiate canale!! Tra poco saremo di nuovo
qui!!”
Harry: “ZITTOOOOOOO!!!”
CONTINUA…
Noticine: Già che stiamo in argoments…Raga…Ieri
pomeriggio ho fatto tre quarti d’ora di fila per vedere il tanto atteso
4° FILM, ma ne è valsa la pena!! È stato davvero
fantastico… WOOOOWWWW!!!!! E poi tutti quanti sono diventati dei veri BONAZZI(tranne
Neville che mi sembrava un merluzzo)!!J No, comunque se il primo tempo mi ha fatto strippare
dalle risate, il secondo…BWAHAAAAA!! Bello bello bello bello bello
bellooooooo!!! Ma non dirò nient’altro perché non voglio
rovinare niente a chi non l’ha ancora visto!! (OOOOOOHHH…ERA ORA!!!
NdLettori) J Uno smakkone a todos!!
Luna: “Gaaaaaaaaanzooo!!!
Riesco a vedere la cima del castellooooooooooo!!!”
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Harry:
“Eh già!! Ormai manca davvero poco!!!”
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Ron: “Uffa…Di già?
Cominciavo a divertirmi!”
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Harry: “Eh…anche io, amico…”
wwwwwwwwww
Luna: “Facciamo così…Appena ce ne
torniamo a casa vi porto tutti in gita a Disneyland!”
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Harry &
Ron: “EVVIVAAAAAAAA!!!”
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Il nostro trio aveva superato un altro ostacolo ed ora si
dirigeva verso il giardino del castello, dove molto probabilmente li avrebbe
aspettati un altro stupido e noioso ostacolo da aggirare.
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Harry: “Comunque,
ragà, credo che il prossimo ostacolo sarà DAVVERO una
passeggiata!!! Dai, siamo troppo SGHECI!!!”
wwwwwwwwww
Ron: “Sgheci?! Ma come cavolo
parli?!”
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Harry: “Ehm…Vabbè, dai…Andiamo, và…”
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I ragazzi camminarono per un altro po’ finchè
non incontrarono il solito cartello giallo, che rischiò di essere
buttato a terra da un calcio di Harry, che si era letteralmente rotto le
scatole di trovarsene sempre qualcuno davanti. Comunque,
stavolta diceva… “AMMAZZA!! SEI ARRIVATO ADDIRITTURA AL MIO
GIARDINO!! MA VEDRAI CHE APPENA VEDRAI QUELLO CHE TI
ASPETTA RIMARRAI QUI A FARE IL GIARDINIERE PER TUTTA LA VITA!!!!
BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAA!!!!!”
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Luna: “Oddio…Mi vengono i brividi…”
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Ron: “…Vuoi una Ciobar per riscaldarti? Riscalda
anche l’inverno…”
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Harry si decise a buttare il cartello a terra con un mega
calcione (“ATAIIIIIIIII…FUTUOOOO!!!”)
e gonfiò tutto il petto.
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Harry: “Pfui! IO non ho affatto
paura!! Che sarà mai!!
Deheheheheheheheheheheeeee!!!!”
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Ron: “Chiudi il becco, per favore? E
ora andiamo, su…”
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Luna: “Ehm…Io preferirei rimanere qui a dare
l’acqua ai gerani…”
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Harry: “Codarda!!
Cooooo…cocococococococooooo!!!”
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>GAN<
Luna aveva sferrato un ceffone megagalattico sulla faccia di
Harry, rigirandogli la dentiera.
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Luna: “Io non sono una codarda…CAPITOOOOO?! E ora…MARSCH!!!!!”
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I due ragazzi, intimoriti da Luna(che non si sa come
indossava pantaloni militari, una fascetta rossa sulla fronte, un kit di cartucce intorno al petto e imbracciava una
mitragliatrice), camminarono a passo più svelto.
>BUDDA BUDDA< (=rumore
di mitragliatrice ultimo modello AC243F)
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Luna: “Ma che cacchio c’entrava adesso?!E poi…Non. Nominarmi.
Adriana. Mi sta terribilmente antipatica. E ora cammina!!!”
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Harry: “O______ODio santo…”
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I tre attraversarono il giardino variopinto del castello,
pieno di piante carnivore tropicali (probabilmente per riservare calorose
accoglienze agli ospiti) e finalmente si ritrovarono la porta d’ingresso
davanti agli occhi.
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Ron: “Ma…non c’è nessun
ostacolo!”
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Harry: “Vai!! Siamo
vicinissimiiiiiiiiiiiii!!!”
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Harry corse verso il portone di quercia, euforico, quando un
pappagallo verde gli si scaraventò addosso, infilzandogli un capello con
il becco.
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Harry: “Ehi!!Ma che cavolo…Diavolo di un pennuto! Quello era il mio
capello preferito!!”
Pappagallo: “Ma certo che parlo!!
Se ho una lingua servirà pure a qualcosa!!Comunque avete capito quello che vi ho detto?! Dovete prima
superare l’ostacolo per entrare!!”
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Harry: “Aho, abbiamo capitoooo!!!”
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SPLAT!
Il pappagallo aveva mollato una cacatina sulla spalla di
Harry.
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Harry: “>____<MA CHE SCHIFO!!!”
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Ron: “Te la sei cercata, amico…”
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Pappagallo: “Allora…Vi informo
che la mia funzione qui è quella di ambasciatore…Dovete sapere che
l’ostacolo che state per affrontare purtroppo non può parlare, ma
non chiedetemi perché in quanto non lo so nemmeno io…Sono stato
pagato per questo servizio e basta…”
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Harry:
“Bè, allora? Dov’è
questo genio della parola?”
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SPLAT!
Altra cacatina.
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Pappagallo: “Portagli rispetto, piccolo
sgorbio…Eccolo, sta arrivando!”
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Da una porticina accanto alla porta d’ingresso
uscì un uomo che sembrava proprio un contadino: portava una salopette azzurra, un cappello di paglia e in mano reggeva
una zappa.
Ron lo guardò ammirato, con gli occhi che brillavano.
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Luna: “Ron, che ti prende?”
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Ron: “Oh mio Dio…Io so chi è
lui…”
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Harry:
“Hm? Perché, chi è?”
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Ron: “È …è L’UOMO DEL MONTE!!!”
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L’Uomo del Monte si posizionò
esattamente davanti al portone e il pappagallo gli si piazzò sulla
spalla, dove non dimenticò di lasciare un altro regalino. Harry non
capiva perché Ron ne fosse così ammirato…E soprattutto non
capiva che tipo di ostacolo era quel misterioso Uomo
del Monte.
wwwwwwwww
Harry: “Ron…Ma chi cavolo è l’Uomo
del Monte?!”
wwwwwwww
Ron: “Ce
l’hai davanti…”
wwwwww
Harry: “Hm…Sssì, grazie, questo l’avevo capito…Ma voglio sapere chi è!”
wwwwwwwwww
Ron: “È il mio idolo…”
wwwwwwwwww
Harry: “Andiamo bene…Allora, pennuto, che cosa
dobbiamo fare?”
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Pappagallo: “Certo che sei davvero un idiota! Non
conosci l’Uomo del Monte?”
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Harry:
“E daje!! Ti ho già detto di no-ooo!!!”
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L’Uomo del Monte gli scoccò
un’occhiataccia, decisamente deluso.
wwwwwwwwww
Pappagallo: “Lui è un rispettoso contadino
delle valli di Heidi, ed è l’unico che sappia
dare un corretto giudizio a tutti i cibi dell’universo! Perciò
dategli qualcosa che sia di suo gradimento e lui vi
farà passare! Tutto chiaro, animali che
camminate su due zampe?”
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Harry: “O_______OGulp!”
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Il nostro eroe non aveva davvero la minima idea di cosa potesse offrire all’Uomo del Monte, non aveva tanto
cibo con sé, solo schifezze che si premuniva di portare durante le
lezioni.
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Harry: “Ragazzi…Avete qualcosa da mangiare con
voi?”
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Luna: “Io avrei questo pacchetto di biscotti al
sedano…”
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Harry: “Al sedano?!Che schifo! Ma che cavolo mangi?!Comunque ci potrebbero essere utili… Tu hai
qualcos’altro, Ron?”
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Ron:
“Ehm…No…”
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Harry: “Perché quando serve non hai mai niente di utile?! E
vabbè, prendo le mie cose…”
wwwwwwwwwwww
Harry si frugò in tasca e tirò fuori una
montagna di roba: caramelle Tuttigusti +1, Cioccorane, Api Frizzole, tacos,
guacamole, bruschette all’olio, un piatto di spaghetti alla carbonara,
una collana di salsicce, un maialino arrosto, un Banana Split,
un pacchetto di Fonzies, un grappolo d’uva, una confezione extra gigante
di Nutella, un cubetto di ghiaccio e una cuccuma di brodo di pollo.
wwwwwwwwww
Harry: “Ecco…è tutto quello che
ho…”
wwwwwwwwww
Ron & Luna: “ ù_______uIdiota…”
www
Pappagallo: “Allora offri qualcosa al
Signore…Chissà che tra questa robaccia non ce ne sia una che gli piaccia…”
wwwwwwwww
Harry prese un mestolo che si era infilato nel calzino prima di partire, lo immerse nel brodo di pollo
e lo portò alla bocca dell’Uomo del Monte…Sì,
perché pretendeva anche di farsi imboccare…
L’Uomo del Monte lo assaporò
per qualche istante, poi guardò il pappagallo.
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Pappagallo: “L’Uomo del Monte…ha detto
NO!”
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Harry, Ron
& Luna: “D’oh!”
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Così Harry prese in mano una cucchiaiata di Banana
Split, abbondando con la cioccolata, e gliela fece
assaggiare. Di nuovo il pappagallo parlò…
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Pappagallo: “L’Uomo del Monte…ha detto
NO!”
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Harry: “Eccheppizzaaa!!”
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Prese una bruschetta all’olio, ci passò sopra
energicamente uno spicchio d’aglio di quelli extra piccanti e gliela diede. E per la terza volta…
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Pappagallo: “L’Uomo del Monte…ha detto
NO!”
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Harry: “Ancò! Ma che è un messaggio
registrato?!”
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Pappagallo: “Non te lo dirò
mai…BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAAAAA!!!!”
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Harry: “Oddio…”
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Harry continuò per più di mezz’ora ad
imboccare il capriccioso Uomo del Monte, ma ogni volta
che provava qualcos’altro il pappagallo lo informava che
“L’Uomo del Monte…ha detto NO!”
Al cinquantaduesimo tentativo andato a vuoto Harry decise di
provare con i miscugli. Versò la Nutella sopra la carbonara, spalmò il
guacamole sulle Api Frizzole facendosi esplodere un dito, arrotolò la
collana di salsicce intorno al cubetto di ghiaccio, infilò le Fonzies
nella bocca del maialino a mò di sigaretta e mescolò i tacos e
gli acini d’uva nel brodo di pollo, facendoli diventare una disgustosa
pappetta, ma purtroppo la risposta rimaneva sempre la stessa…
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Pappagallo: “L’Uomo del Monte…ha detto
NO!”
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Harry era senza idee, non sapeva più quale altro
strano cocktail inventarsi per far sì che entrasse nel castello.
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Harry: “Mamma mia, non ce la faccio più! A
forza di pensare a qualche nuova combinazione mi si è altamente fuso il
cervello!!”
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Pappagallo: “Perché non lo fai assaggiare al
Signore? Magari ti dice di sì…UAHAHAHAHAHA!!”
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Harry: “La prossima volta che mi sfotti ti infilzo e ti cuocio sulla brace, imbecille di un volatile
pettegolo…”
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Pappagallo: “Che pauuuuura!!!
Crrrrrrrra!!”
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Harry: “Ragazzi, che cosa possiamo fare? Avete qualche
altra idea?”
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Ron: “Veramente no…Comunque
complimenti per il ghiaccio alla salsiccia, è squisito!”
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Luna: “Nemmeno i miei biscotti al sedano gli sono
piaciuti, nonostante li avessimo lasciati come risorsa estrema per i casi di assoluta emergenza…”
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Harry: “In realtà li avevo proprio esclusi
dalle possibilità…è improbabile
che possano piacere a qualcuno!”
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Luna: “Antipatico…Sono ricchi di fibre!”
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Harry non stava ascoltando Luna…Stava invece guardando
incuriosito Ron, che sembrava estremamente pensieroso.
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Ron: “Eppure ho qualcosa qui sulla punta della lingua
che…”
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Harry: “…Un cicciolo di grasso di maiale?”
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Ron: “Sì, sì, bravo, sei uno scemo! No,
è un particolare che mi intralluzza ma non mi
viene in mente cos…MACCERTOOOO!!!!!”
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Harry: “Cosacosacosacosacosa?!
Ti è venuta un’idea?!”
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Ron: “No, mi sono solo ricordato dove avevo appoggiato
le mie caramelle Haribo…Cioè, non le ho
appoggiate, le ho date direttamente a te!”
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Harry: “ è____è Caramelle Haribo? Ah,
sì, quelle del settimo capitolo…Ce l’ho
qui nei pantaloni… Aspetta, com’è che faceva la
canzoncina?”
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Luna: “Haribo è la bontà che si gusta ad
ogni età!!”
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Harry:
“Ah, già… …EHI, COME FAI A SAPER…Aspetta
un momento…”
wwwwwwwww
Harry si ritirò in religioso silenzio sotto gli
sguardi stupiti di Ron e Luna, che stanchi di aspettare si misero
a giocare a Gobbiglie.wwwwwww
All’improvviso Harry ruzzolò giù dal
monte dove si trovava la sua caverna da eremita con una lampadina accesa che
gli penzolava sopra la testa.
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Harry: “Ho trovato!!!”
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Ron & Luna: “Cosa hai
trovato?!”
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Harry: “Ho trovato un cibo da offrire all’Uomo
del Monte!!”
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Ron & Luna: “Grande! Ma che
cos’è?”
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Harry: “Ooh, smettetela di parlare in due! Che vi
siete messi d’accordo?! Bè, è un idea che mi ha dato un uccellino…L’unico cibo
che può soddisfare l’Uomo del Monte è…UNA CARAMELLA
HARIBO!!!”
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Luna: “ ù_____ùTe l’ho data io
l’idea, cretino…”
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Harry: “Ah…davvero? Bè, è uguale!
Si vede che quel simpatico uccellino ha parlato con te, prima di venire da me! Allora, dove sono finite…”
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Harry si tirò giù i pantaloni per meglio
cercare il pacchetto di caramelle Haribo (Luna si vide bene dal coprirsi gli
occhi con le dita) e finalmente le trovò…incastrate
sull’elastico delle mutande…
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Harry: “EVVAI!!Ce l’ho!!!”
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Ron: “Me ne dai una?”
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Harry: “Dopo, dopo…Ora la cosa principale
è offrirne una all’Uomo del Monte…Ehe!”
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Pappagallo: “Ma che te ridi?”
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Harry si avvicinò di corsa al suo ostacolo e al suo fido ambasciatore.
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Harry: “Dimmi una cosa, pennuto…Quanti anni ha
l’Uomo del Monte?”
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Pappagallo: “Boh, comunque so
che si mantiene bene…Dovrebbe avere circa cinquecentosette
anni…”
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Harry: “Ok, va bene lo stesso! Ecco, assaggia
questa!”
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Harry prese una caramella alla liquirizia dal pacchetto e la
infilò in bocca all’Uomo del Monte, che stavolta ci mise un
po’ più tempo ad assaporarla. Qualche minuto dopo girò la
testa verso il pappagallo verde e lo guardò con un’altra espressione.
Il pappagallo fece gli occhi scoppati dalla sorpresa. O____O
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Pappagallo: “L’Uomo del Monte…ha detto
sì…”
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Harry fece uno zompo di
quarantaquattro metri in aria, saltò da una nuvola all’altra, si
aggrappò all’ala di un albatros, atterrò in cima a un
salice e gridò alzando le braccia al cielo.
I due ragazzi, con due cuffie sulla
testa per ignorare l’ululato di Harry, si avvicinarono all’Uomo del
Monte, che si era spostato da un lato per farli passare.
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Ron: “Senti, pappagallo, davvero non sai perché
l’Uomo del Monte non può parlare?”
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Pappagallo: “No, era solo per impressionarvi…In
realtà lo so eccome! Niente, qualche anno fa
gli è arrivata una bolletta del telefono salatissima e da allora non ha
più aperto bocca…”
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Ron: “Davvero? Ma se è solo per questo io saprei come farlo riprendere…”
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Il rosso agguantò il telefono cellulare e compose il
numero di Hermione.
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Ron:
“Ciao, Herm! Come stai? Senti, qui ci sarebbe
bisogno del tuo aiuto! Puoi raggiungerci?”
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Hermione: “Eccomi qui!”
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Ron si girò e zompò
in aria anche lui: Hermione (che da quando era entrata nel mondo della
televisione girava sempre con il suo inseparabile parruccone biondo e i baffi)
aveva viaggiato minimo alla velocità della luce!
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Hermione: “Bè, che c’è? Ho fatto
il prima possibile! Tu mi hai chiamato e io ho risposto
all’appello!”
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Ron: “Wow! Benissimo! E anche
il tuo look è quello giusto! Allora, devi dare una mano a
quell’uomo là! È l’Uomo del Monte, Herm! Ti rendi
conto?! È l’Uomo del…”
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Hermione: “Ho capito, Ron! Sta
zitto, devo lavorare! EHI, TU!!”
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Hermione puntò un dito contro l’Uomo del Monte.
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Uomo del Monte: “I…Io?”
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Il pappagallo, Ron, Luna e Harry (che era appena sceso)
scopparono gli occhi dalla sorpresa: aveva appena parlato!!
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Hermione: “Sì, tu!”
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Uomo del Monte: “I-io…posso parlare…grazie
alla tariffa fissa!!!!”
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SDENG!
Tutti caddero a gambe all’aria.
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Hermione: “Ecco fatto! E non
dimenticate di chiamarmi! OTTO NOVE DUEEEE…OTTO
NOVE DUEEEE…”
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E se ne andò correndo come
una pazza e cantando la sua canzoncina.
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Ron: “Uao, niente male! Però
ammazza, che denti gialli che hai! Tò, prova questo!”
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Lanciò all’Uomo del Monte un flacone che
conteneva un liquido verde. Lui se lo mise in bocca e subito dopo si
sentì come se gli fossero appena esplosi tutti i denti.
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Uomo del Monte: “Puah! Ma che cavolo era?!”
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Ron: “Niente, solo il Listerin! Una
bomba per la tua igiene orale!”
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Uomo del Monte: “In effetti, ora che me lo fai notare,
sento una grande freschezza…”
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Ron: “Deheheheheheheheheheeee!!
Lo so…”
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Harry: “Ragazzi, che ne dite di andare? La porta del
castello è aperta!!”
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Luna: “Sì! Evvai!!!
Però mi dispiace per il pappagallo…Ha appena perso il
lavoro…”
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Pappagallo(con un fagotto a quadri rossi e bianchi):
“Oh, non preoccupatevi per
me…Sigh…Farò l’animaletto di compagnia da
qualche altra parte…”
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Ron: “Perché non vieni con
noi?”
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Pappagallo: “Oh, nonononono…Andrò a fare
fortuna da un’altra parte…Ciao ragazzi! Ci vediamo presto!!”
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Il pennuto verde sfrecciò verso il bosco dietro al
castello, dove venne acchiappato da un tapiro del
Gabon; verrà digerito dopo qualche giorno, non senza problemi.
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Harry: “Bè, allora noi andiamo! Arrivederci,
signor Uomo del Monte!”
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Ron: “Ehi, signor Uomo del Monte…Me lo farebbe
un autografo?”
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Harry:
“Piantala!! Addioooooooooo!!!!”
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Harry prese il rosso per una manica e lo trascinò
dentro il castello, seguiti da Luna.
Finalmente erano nel covo di Berluska!!!!!!!!!
Quali pericolose imprese affronteranno prima di incontrarlo?!
Boh…
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CONTINUA…
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Noticine: Vi prego…RECENSITEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! Mi fareste felicissima!!! Grazie!!
Harry non riusciva a crederci...finalmente era nel covo del
suo nemico!! Si sentiva così fiero di se stesso che si mise a fare un balletto
sul corrimano delle scale d’ingresso.
Ron e Luna lo squadrarono rassegnati e andarono avanti senza
di lui.
Ron: “Non ci posso credere…si sta facendo anche la colonna
sonora da solo!!”
Harry: “Tapaturaturatah, e tapaturaturatah…Yeah…”
Luna: “Ma lascialo perdere, lo sai com’è fatto…quando va in
missione diventa un’altra persona!”
Ron: “Ah,
come dottor Jeckill e Mister Hyde!!”
Luna: “Ehm…Sì, Ron, proprio loro…”
Luna diede qualche colpetto sulla nuca di Ron (=due
scapaccioni) alzando gli occhi al cielo, poi, stanca e imbarazzata per Harry
che ancheggiava sul corrimano accanto a lei, lo tirò per una manica facendolo
scrocchiare con la faccia per terra.
Harry: “Ahio!! Ma sei scema?!”
Luna: “Io sarò pure scema, ma TU in quanto a cretinaggine
non batti nessuno!!”
Harry: “Oooh, la mia povera faccina…e guarda i miei
occhiali!! Sono andati a pezzi per la duecentoquarantacinquesima volta!!!”
Ron:
“Harry…tò!”
Ron passò a Harry un tubetto di colla Pritt.
Harry: “Ma che è sta roba?! Che cavolo ci faccio?!”
Ron: “Harry…è un’altra idea da Pritt!! Non vedi l’etichetta
color argento? È la colla attaccatutto, incolla legno metallo, ma anche stoffa
e carta!! Pensa che lì dentro ci sono i MUSCOLI, Harry…”
Harry restituì il tubetto di colla a Ron scagliandoglielo
violentemente sulla fronte.
Ron: “Ahiahiahiahiahiahiahiahiahiahiahiiiiiiiiii!! Cercavo
solo di aiutarti!! Sei un ingrato, Harry!!”
Harry: “E sta un po’ zitto!!”
Ron: “Sniff…e io…e io allora non sono più l’amichetto tuo,
ecco!!”
I tre proseguirono per il lungo corridoio fiocamente
illuminato da alcune torce che, Harry presumeva, avrebbe dovuto condurli nel
salone principale del castello.
Harry: “Una volta tanto possiamo goderci la passeggiata
senza temere che qualche stupido coso ci si pari davanti ad ostacolarci!”
Luna: “E già! Tutto merito del mio portafortuna! L’ho tirato
fuori adesso…”
Accarezzò affettuosamente la sua collana di tappi di
Burrobirra, che non mancava mai di indossare insieme al braccialetto fatto con
le carte della gomma da masticare.
Ron: “Che carino!! Appena torniamo me ne fai uno, eh?”
Luna: “Certo! Ehi, cos’è questo rumore?”
Harry: “Io non sento nessun rumore, Luna…”
Luna: “Lo so, era solo per attirare la tua attenzione su
quelle cose là…”
Prima che Luna potesse finire la frase, dal soffitto di
pietra si aprì una botola, da cui schizzò fuori a tutta velocità una pallina
colorata, che andò ad infrangersi violentemente sul petto di Harry.
Harry: “AAAAAAAAHIAAAAAAA!!!! Oh no, che ho detto…”
Come si aspettava, dalla botola scapparono fuori i tre
individui più insopportabili della scuola, vestiti da supereroi, che planarono
elegantemente sul pavimento(si sfracellarono per terra, insomma…).
Harry: “Ma perché sono così masochista? Sentite, non è
proprio il momento adatto, perciò sgommate, ok?”
Trio Monnezza: “NO!!!”
Harry: “Oh bè, in questo caso…”
Harry caricò il suo famosissimo mega-calcione(un po’ tipo
Oliver Atton quando fa gol)e colpì il Trio Monnezza talmente forte che fecero
un buconella parete spessa 48 cm,
prima di schizzare via verso la foresta cespugliosa. (Nnnnuooo!!! NdFanTrio)
Harry: “NOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! PALOOOOOOOOOOOOO!!! TI
BATTERÒ, MARK LENDERS!! Ok, a parte questo…Che cavolo c’entrava quella pallina,
adesso?”
Luna: “Boh…te l’avevo detto di stare attento…comunque non ce
ne sono più, vedi?”
Nel momento esatto in cui Luna chiuse la bocca, la botola
del soffitto si riaprì nuovamente, ma stavolta non ne uscì una semplice
pallina, ma centinaia, migliaia, MILIONI di palline colorate, che si andavano a
schiantare sempre sui petti dei nostri eroi.
Ron: “AAAAH!!! Ma che succede, Harry?!”
Harry: “Accidenti –AHIO!! –è proprio evidente che –OUCH!!
–il nostro Berluska non bada a spese per la difesa del suo territorio!!”
Luna: “AAAAAAAAHIAAAAAAAA!!! M’è arrivata una palletta sul
seno sinistro!!!”
Harry: “Luna, credo proprio che dovresti mettere via il tuo
portafortuna!!”
Luna si sfilò la collana e la scagliò con tutte le sue forze
sulla caviglia di Harry, che inciampò e imprecò silenziosamente.
Harry: “Cercate di ripararvi!! Ma perché fanno così?!”
Approfittando di una nicchia nella parete, Ron vi si nascose
in modo che non si trovasse sotto tiro e afferrò al volo una delle tante
palline che continuavano a precipitare addosso a Harry e Luna. La esaminò per
bene e poi la fece cadere a terra, chiaramente orripilato.
Ron:
“Harry…HARRY!!!”
Harry: “Che
c’è, Ron? Non vedi che sono occupato?!”
Per evitare la pioggia di palline, Harry fece sette
capovolte all’indietro, atterrò a quattro zampe e fece un Matrix a mezz’aria,
ma era tutto inutile.
Ron: “Ascolta, ho capito tutto…”
Harry: “Cosa? –AHI!! –Parla!!”
Ron: “Queste qui sono…sono General Trade…le decorazioni
natalizie che colpiscono al cuore!!!”
Harry: “COSA?! Allora ecco perché mirano sempre al petto!!”
Ron: “Aspetta, Harry, io risolverò la situazione!!”
Ron corse via dal suo nascondiglio, si posizionò esattamente
sotto la botola e aprì le braccia in fuori.
Ron sollevò le braccia sopra la testa, con le ascelle in
bella vista. In quel preciso momento al naso di Harry e Luna sopraggiunse un
odorino per niente piacevole e caddero con le ginocchia sul pavimento, sopra
una miriade di cocci delle palline.
Luna: “Harry…buonanotteeeeeeee…”
Harry: “Buonanotteeeeeeee…”
E svennero.
SDONK! ZZZZZZZZ…
Quando si risvegliarono(circa 12 secondi dopo), notarono che
la botola si era richiusa e il flusso di palline era cessato. In piedi là
sotto, con una chiara aria trionfante stampata sul viso, c’era Ron, con le
braccia di nuovo lungo i fianchi.
Ron: “Ragazzi! State bene?”
Harry lo fissò inorridito e con gli occhi scoppati. O____O
Harry: “M-ma allora tu…non sei morto!!”
Ron: “Ma certo che no! Ci vuole ben altro per ammazzarmi!
Peccato che dopo aver dato l’ultimo saluto alle palline tu non abbia visto la
mia azione di difesa!”
Harry: “Quindi…vuoi dire che…quando hai detto ‘Addio’ ti
riferivi alle palline?!”
Ron: “Ci sei arrivato, eh? Ammazza, sei un fulmine!!
Comunque, stavo dicendo…”
Ma Harry era già scattato in piedi e aveva gettato le
braccia al collo di Ron, abbracciandolo e dondolando di qua e di là. Ron si
sentiva strozzare.
Harry:
“Ron!! Oh, Ron!! Temevo che non ti avrei mai più rivisto!! Ero…ero così
in pena!! BWAHAAAAAAAAAAAAH!!! Sono coooooooosì felice!! Oh, Ronnie…”
HHHHHHHHHHHHHHH…
Ron tirò su un’ascella e la mise davanti al viso di Harry,
che svenne sul colpo.
Luna: “Oddio!…è morto!!”
Ron: “Ma no…non ci sono andato troppo pesante…Rimarrà
stordito per qualche minuto…”
Infatti trenta secondi dopo Harry si tirò su in piedi,
confuso.
Harry: “Ron…ma…insomma, Ron!! Ma quant’è che non ti fai una
doccia, Ron?!”
Luna: “Wow, ha detto il tuo nome tre volte! Meriterebbe un
premio per questo!”
Ron: “Oh
no, Harry! Io sono un esempio vivente di pulizia!! Sai, uso i prodotti
Acquolina…Coccolo il mio corpo…Comunque, quando serve, ho le mie armi segrete!”
Harry: “E…e allora come hai fatto a far sparire le palline e
soprattutto a FARMI SVENIRE?!”
Ron: “Mi sono messo un po’ di Auricchio sotto le ascelle…”
Harry: “Caspita! È così potente?!”
Ron: “Bah, che ti dico…se non lo provi non ci credi…”
Harry: “Capisco…Bè, meglio così! Ci hai salvato!!”
Ron: “Pfui! Lasciate fare a me!!”
I tre proseguirono lungo il corridoio, che era diventato
ancora più buio di prima.
Harry: “Ma com’è che tutto a un tratto è più buio?”
Luna: “È sera, Harry…non vedi la luna piena fuori da quella
finestra?”
Harry: “Brr…meno male che il professor Lupin non è qui con
noi…”
Ron: “Ehi,
Harry!! Che sberla! Mi hai fatto male, brutto cattivo!!”
Harry: “Smettila di cantare canzoncine che non esistono e
concentrati, capito?!”
Ron: “Uff…Vorrei tanto che Lupin fosse qui…almeno ti
sbranerebbe…”
Prof. Lupin: “Oh, ma io ci sono!!”
I tre fecero un salto in alto degno delle Olimpiadi dallo
spavento.
Harry: “Lupin!! Che…che cavolo ci fai qui?!”
Prof. Lupin: “Bè, mi avete chiamato e sono arrivato! Ma
cos’è quella sfera lassù nel cielo?”
Harry, Ron & Luna: “No, non la guardi!!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”
Troppo tardi: il tranquillo uomo solitario e sfigato si
trasformò in lupo mannaro e perse il controllo di sé. I ragazzi presero a
correre per tutto il corridoio, terrorizzati.
Luna: “CHE COSA TRISTE DA DIREEEEEEEEEEEEEEEEE!!!”
Lupin: “Ragazzi, ma…perché urlate?”
I tre si fermarono di botto e fecero gli occhi scoppati:
Lupin era tornato normale.
Harry, Ron & Luna: “O_____OCOOOOOOOSA?! Ma…è tornato come prima!! Come ha fatto?!”
Lupin: “Oh, niente di speciale, è bastato chiudere le
tapparelle…Bè, ora vi saluto, credo che il mio tempo da comparsa sia finito…Me
ne vado al bar di Madama Rosmerta…Bye bye!!”
E svanì nel nulla.
Harry: “ -____-Sono…senza parole…”
Ron: “EEEEEEEEEE…E HO GUARDATO DENTRO UN’EMOZIONE/ E CI HO
VISTO DENTRO TANTO AMORE/ E HO CAPITO PERCHÈ NON SI COMANDA AL CUOREEEEEE/ EH…”
>SPATACRASH<
Harry aveva atterrato Ron con un attacco surplex dall’alto.
Ron:
“Harry!! Ouff…Scusa, ma anche tu mi vai a nominare il titolo della
canzone di Vasco Rossi!! Che cosa dovrei fare?!”
Harry: “Fai quello che ti pare, ma devi stare zitto!!
Altrimenti attiri l’attenzione, cretino!!”
Ron: “Ok, scusa…”
Luna: “Ragazzi, sentite…io sarei piuttosto stanca, che ne
dici di riposarci per un po’? Oltretutto è notte! Io di solito a quest’ora sto
sempre dentro al letto!!”
Harry: “Alle sette e mezza?!”
Luna: “C’è l’ora legale, idiota!”
Harry: “Ah…oh bè, tanto non cambia più di tanto…comunque hai
ragione, anche io comincio a sentirmi la stanchezza…facciamoci un pisolino…”
Ron: “Evvai!!”
I tre si sdraiarono sul freddo e duro pavimento di pietra,
proprio sotto la finestra appena chiusa da Lupin.
Luna: “Alohomora!”
Le tapparelle si spalancarono, rivelando la luna piena e
luminosa.
Luna: “Non è romantico???”
Harry: “Come un cazzotto sulle gengive…Accidenti, non
riuscirò mai ad addormentarmi in un momento come questo!!”
Ron: “Dai, Harry, rilassati! Immaginati un programma dentale
che mantenga bianchi i tuoi denti anche quando dormi!”
Harry: “La fai facile, tu…ma io non ce la faccio!!
Oltretutto mi manca il mio cuscino…era il mio compagnuccio!!”
Ron: “Ci penso io, Harry…”
Il rosso tirò fuori dalla tasca un blocco di cioccolato.
Ron: “Fondente Nero Novi è un gran cioccolato…ci terrà buona
compagnia!”
Harry: “-_____-Sssssiggggh…Grazie, Ron, ma è deprimente!”
Ron: “E allora ne fai a meno! Io cercavo di aiutarti…”
Luna: “Insomma, zitti!! Adesso dormiamo…”
Ron: “Sì, d’accordo…ah, Harry, siccome ultimamente russi
come un trombone pieno di clacson e oltretutto sei raffreddato, ti metto un po’
di Rinazina Spray nasale, così respiri meglio e ci lasci dormire tranquilli,
ok?”
Harry: “NO!!”
Ron: “Uff…che tiranno…”
Luna: “Buonanotte, ragazzuoli!!”
Harry & Ron: “Buonanotte, Luna!”
Luna e Ron crollarono quasi subito, mentre Harry rimase
sveglio a lungo fino a che, per overdose di Rinazina Spray Nasale nelle narici
e per gli ultimi residui di Auricchio nell’aria, non crollò pure lui dando una
craniata sul pavimento.
Quali impressionanti cose sogneranno i nostri tre
invincibili eroi???
Capitolo 17 *** Capitolo 17: Verso l'obiettivo! ***
Capitolo 17:
Capitolo 17: Verso
l’obiettivo!
Il primo sole delle dieci e mezza di mattina si infranse
sulla finestrella del castello, sotto la quale i nostri mitici eroi stavano
ancora dormendo in posizioni strambe e molto, molto scomode. Tuttavia, dal
russare di Luna, evidentemente non ci stavano facendo caso.
Harry, Ron
& Luna: “Rooooon…Fiiiiiiiiiii…”
In quella un raggio di sole colpì in pieno Ron,
squagliandogli le sopracciglia a causa delle forti radiazioni ultraviolette.
Tuttavia continuò a dormire come un cretino, russando come
un elefante che ha inghiottito una mosca che ha inghiottito una radio che
trasmette una stazione di heavy metal.
Diede i primi segni di risveglio solo quando il liquido
rosso misto agli ultimi peli residui che gli si era formato sulla fronte gli
colò lungo il setto nasale, andandogli a finire nella narice sinistra.
Ron: “Ronf…Fiiii…Ronf…umphr…eddai, mamma…ancora cinque
minuti…eddai…non mi mettere il Nescafe cappuccino nel naso, sennò non posso
leccarmi i baffi…Uuumph…Sniff… AAAT-CHUMMMM !!!”
Ron si svegliò di soppiatto spalancando gli occhi così
violentemente che uno dei due gli uscì dall’orbita e in seguito tornò al suo
posto con un rimbalzo.
Si stiracchiò per benino, stendendo le braccia sopra la
testa e scrocchiando le dita.
Ron: “Yaaaawn…Aaah…Una buona notte inizia con Huggies Dry
Nites…”
Si guardò intorno: Harry e Luna stavano ancora dormendo
profondamente, nonostante il suo starnuto fosse stato così forte da aver
scocciato una finestra e avesse ribaltato un’armatura, la cui mazza chiodata si
era andata a ficcare in mezzo alle scapole di Harry.
Ron: “Ma che branco di pigroni…Ah, ma ora ci penso io!”
Ron prese una lente d’ingrandimento e la posizionò
esattamente di fronte al raggio di sole che penetrava dalla finestra,
puntandolo sui capelli di Harry; ovviamente quelli scricchiolarono e presero
fuoco.
Harry: “Zzzz…Snort…Dannata Hermione con quella sua Nouvelle
Cuisine del cavolo…Senti che caldo…”
Nonostante si fosse accorto della calura, Harry non si
decideva ad aprire gli occhi. Alchè il rosso prese una lattina di birra dal
distributore lì vicino(ovviamente rubando un quarto di dollaro dalla tasca di
Harry), la stappò e la tracannò tutta d’un fiato.
Ron:
“…Hips!! BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEUUUUURRKK!!”
Omino della Birra Moretti: “Prosit!”
Ron: “Grazie! Ah, questo sì che è un piacere da ricordare!!”
La cosa importante, comunque, era che Ron aveva raggiunto il
suo scopo: la grande quantità di aria calda che aveva eruttato dall’intestino
aveva stimolato il fuocherello che continuava ad oscillare sulla nuca di Harry,
facendolo estendere fino alle sopracciglia.
Harry: “Zzzzz…Sniff sniff…Santa polenta, senti che razza di
puzza…Ma che cavolo…?!”
Finalmente Harry aprì gli occhi e si tirò su a sedere,
ancora rimbambito.
Ron: “Buongiorno Harry!!”
E gli porse un vassoio con cornetto, cappuccino, pancetta e
ovetto strapazzato.
Harry: “Ron…dove li hai presi?”
Ron: “Boh…Mi sono comparsi tra le mani
all’improvviso…Piuttosto, non senti anche tu questa strana puzza di capelli
bruciati?”
Harry: “Non so che odore abbiano i capelli bruciati,
comunque hai ragione, la sento anche io… …Aspetta un attimo…”
Harry si toccò la testa con una mano; quando se la riportò
davanti agli occhi vide che era piena di grosse vesciche.
Harry: “Ron, a proposito…I miei capelli non stanno andando a
fuoco, vero?”
Ron:
“Ehm…Nnnooooooo, Harry!!”
Harry: “…”
Ron: “…”
Harry: “…Mi stai sfottendo, vero?”
Ron: “Ehm…Sssììììììììì, Harry!!”
Harry scattò in piedi, prese la tazza del cappuccino e se la
versò sulla testa, spegnendo l’incendio che si era divampato su ogni superficie
libera.
Ron: “Noooooooo!!! Era il Nescafe in edizione limitataaaa!!!
Bastardo!!”
Harry: “Bastardo sarai tu!! Avanti, confessa, sei stato tu
ad appiccare l’incendio!!”
Ron fece comparire dal nulla una piccola aureola dorata e un
paio di alucce bianche dietro la schiena.
Ron: “Non è vero!! Io, che sono la persona più gentile del
mondo…”
Harry: “Spiegati.”
Ron: “Moan moan…Non si riesce mai a fregarti, eh Harry?”
Harry: “SPIEGATI, PORCA PEPPINA!!!”
Ron: “Bè, cosa vuoi che ti dica…diciamo che…Non c’è birra
senza un bel rutto, non c’è dodici senza ottantotto!!”
Harry cadde
a gambe all’aria. -___-
Harry: “Ehm…Ok, diciamo che può andarmi bene…Sei
giustificato…”
In quella si svegliò anche Luna.
Harry &
Ron: “Ah…buongiorno!”
Luna: “Buongiorno…Sapete, ragazzi, ho fatto uno strano
sogno…C’era Harry impegnato in una conversazione telefonica con la
professoressa Mc Grannitt, e aveva una faccia…una faccia spaventosa…avete
presente il terrore allo stato puro?! Brr…se ci ripenso mi vengono i brividi…”
Harry e Ron scoppiarono a ridere.
Harry: “Bwahahahahahahaha!!! Ma dai, è stato solo un sogno!
È impossibile che la Mc TuttaRughe mi chiami al telef…”
>DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNN…ROOON, RISPONDI AL TELEFONOOOO…<
Ron: “Oh, scusate, è il mio…”
Harry: “Bella la suoneria…”
Ron: “Ci credo, è l’ultimo grido!!”
Luna: “Io però comincio a preoccuparmi…Ogni notte di luna
piena faccio un sogno premonitore…”
Ron si frugò nelle tasche ed estrasse il suo telefonino.
Ron: “Hello Moto!! Ah rumph…Pronto? … Sì, un attimo che
glielo passo…”
Il rosso tese il cellulare a Harry, che nel frattempo si
stava passando una lozione Cresci Cresci sulla pelata.
Ron: “Harry, è per te…è la Mc TuttaRughe…”
Luna: “ODDIO LO SAPEVOOOO!!! STA ATTENTO, HARRYYYYYY!!!”
Harry: “Ahò, smettila di urlare come una gallina!! Vedrai
che è uno scherzo! A-hem…Pronto?”
Prof.ssa Mc Grannitt: “POTTER!!! PICCOLO INSOLENTE!! Ma dove
ti sei cacciato?!”
Harry: “Ah…B-buongiorno, professoressa! Ma scusi la
curiosità, come ha fatto ad avere questo numero?”
Prof.ssa Mc Grannitt: “Potter, è ora che tu cominci a
seguire le mie lezioni, invece di fare i sudoku! (Ehi, ma quella sono io!!^^
NdA)Eppure ve l’ho spiegato! Che cosa vi ho detto? Se cerchi un numero, chi
chiami?”
Prima che Harry potesse farfugliare qualsiasi cosa, Ron
agguantò il cellulare con un gran sorriso, pronto a rispondere alla domanda.
Ron: “Dodici novantanoveeee!!!”
Prof.ssa Mc Grannitt: “È ovvio!”
Harry: “Ah…eh eh eh…Non ricordo in quale lezione lei l’abbia
detto… -__- ”
Prof.ssa Mc Grannitt: “Grr…Guarda che ti metto una nota sul
registro la prossima volta! Comunque ti ho telefonato per chiederti…HAI
INTENZIONE DI FARE ALTRI GIORNI DI ASSENZA?! MA LO SIA QUANTI GIORNI SONO CHE
MANCHI ALLE LEZIONI?!”
Harry(timpano bucato): “M-ma non se lo ricorda? È stata lei
a darmi il permesso di assentarmi per andare a salvare il mondo!!”
Prof.ssa Mc Grannitt: “Ma non raccontare frottole, Potter!
Vuoi rischiare una sospensione? Non ho mai detto una cosa del genere!! E per
punizione…”
Harry: “…Non lo dica, non lo dica!!”
Mc Grannitt: “…Levo tutti i punti accumulati fino a ora
dalla Casa dei Grifondoro!!”
Harry: “Fiuuuuu…Tutto qui?”
Mc Grannitt: “…e inoltre sequestro il tuo smaltino per le
unghie con le pagliuzze sbrilluccicose!!”
Harry:
“No…no…NNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”
Mc
Grannitt: “Bwahahahahahahahahahahaha!!!”
Harry: “Professoressa, non può farlo!! Lei è una sadica
perfida!!”
Mc Grannitt: “Cavoli tuoi, Potter! E vedi di rientrare a
scuola entro domani, altrimenti la quantità dei punti accumulati dai Grifondoro
finirà sotto lo zero, e sarà tutta colpa tua!! Questo non ti fa sentire
responsabile?”
Harry: “Hm, no…non più di tanto…”
Mc Grannitt: “Oh! Oh bè…Ehm…Ok, credo che…riattaccherò…”
>CLICK<
Harry: “Ha riattaccato…”
Luna: “Hai visto, Harry? Avevo ragione!! È terribile!! Anche
se a me non importa più di troppo, io sono una Corvonero…”
Ron agguantò il suo cellulare e se lo rimise in tasca dando
una pacca sulla spalla di Harry.
Ron: “Non te la prendere, Harry! Io ho imparato un metodo
per ricordarmi il numero da chiamare! Stammi bene a sentire…Dodici come dodici,
novantanove come novantanove! Ma soprattutto ricorda che novantanove è quasi
cento, ma è novantanove! Pertanto se cerchi un numero, chi chiami?”
Luna: “Secondo me…Dodici novantanoveee!!”
Ron: “È ovvio!”
Harry: “Ehm…Sì, grazie dell’aiuto, Ron! Bè, vogliamo andare?
Abbiamo già perso troppo tempo a cincischiare…”
I tre ragazzi ripresero il loro cammino lungo il corridoio
buio, leggermente più rischiarato grazie alla luce del sole che penetrava dalle
tante finestre.
Harry: “Ok, ragazzi, cerchiamo di sbrigarci, sennò la Mc
TuttaRughe ci leverà per davvero tutti i punti…”
Ron: “Ehi, Harry, ho una comunicazione ufficiale da fare!”
Harry si voltò verso Ron, lo sguardo confuso e
incomprensibile. Evidentemente non capiva a cosa si stesse riferendo l’amico.
Harry: “Ah
sì, eh? Hm, ufficiale…Si può sapere cosa devi d…”
Ron: “TANTI AUGURI ALL’AUTRICEEEE!!!”
>SDONK!< Mazzata megagalattica sul duodeno di Ron.
Harry: “Che cavolo dici?! Che…che boiata è questa?!”
Ron: “Ahio!! M-ma Harry, poco fa la redazione mi ha
incaricato di dirlo…O-oggi, undici febbraio, è il sedicesimo compleanno
dell’autrice!! Hanno…hanno detto che se non lo annunciavo mi avrebbero
dimezzato la paga…”
Harry: “Ma sti cavoli!! Smettila di divagarti e andiamo
avanti!”
Ron: “Moan moan…”
Harry: “Vabbè, comunque auguri!”
Autrice: “Grazie, caro!”
I tre proseguirono fino a che non arrivarono ad una grande
apertura a forma di arco al centro di una ampia parete, sbarrata da un piccolo
muricciolo.
Luna: “Che cos’è quello?”
Luna si affacciò dal muretto in modo da poter guardare il
panorama e controllare se ci fosse stato qualche altro passaggio.
Luna: “Ragazzi…”
Harry &
Ron: “Hm?”
Luna: “Ho una notizia buona e una cattiva…”
Harry: “Prima quella buona…”
Luna: “Ho trovato l’ufficio di Berluska…”
Harry: “Cosa?! Grande!! Mitico!! E dov’è?”
Luna: “È questa la cattiva notizia…”
Harry corse accanto a Luna e si sporse a sua volta. A pochi
metri in linea d’aria, dall’altra parte, c’era una delle tante torri del
castello, la quale riportava sulla parete un cartello a forma di freccia con su
scritto “Per l’ufficio privato di Berluska di qua”. L’unico problemino era che
non c’erano ponti o scale per raggiungere l’altra sponda: sotto di loro non
c’era assolutamente niente, il vuoto, un burrone insidiosissimo.
Harry: “M pare di capire che siamo bloccati qui…”
Luna: “Eh sì, mi sa di sì…”
Harry: “Ma porca#@*%£§!!”
Ron: “Harry!! Insomma, che parole sono?! Non le ho mai
sentite…”
Harry si accasciò al suolo poggiando la schiena contro il
muricciolo e abbandonando la testa in mezzo alle ginocchia.
Harry: “Mannaggia, adesso come facciamo? Non c’è modo per
passare dall’altra parte…”
Luna: “E che ci vuole? Non sai che io sono una campionessa
di salto in lungo? Quando me lo facevano fare ai campi estivi per bambini ero
un vero asso!”
Luna si allontanò di qualche metro, prese la rincorsa e si
gettò di sotto.
Luna: “YAHUUUUUUU!!!”
Harry:
“LUNA!! NO!!”
Harry e Ron videro Luna percorrere mezzo metro di distanza
sospesa per aria, poi si arrestò di colpo e precipitò di sotto.
Harry:
“LUNAAAAAAA!!! NOOOOOOOO!!! Accidenti, era una COSÌbrava ragazza…”
Harry zompò per aria dallo spavento: Luna era di nuovo lì
con loro! Aveva un braccio ingessato e si reggeva su di una gruccia.
Harry &
Ron: “Luna!! Sei…sei viva!!”
Luna: “Ma certo che sono viva! Io ho la pellaccia dura, lo
sapete…”
Harry: “Ma come hai fatto a non sfracellarti per terra?”
Luna: “Bè, mentre cadevo inesorabilmente nel burrone, ho
urlato ‘AHIA!!’ e quei tre Serpeverde si sono gettati dalla rupe a bordo di un
deltaplano, mi hanno afferrata al volo e mi hanno salvata!!”
Harry: “Allora quei tre sono stati utili a qualcosa,
finalmente! Ma allora come hai fatto a farti male?”
Luna: “Ma niente, mentre risalivo quassù sono scivolata
sulla lattina di birra di Ron e ho fatto un capitombolo!”
Ron: “Scusa…avrei dovuto buttarla nel cassonetto della
raccolta differenziata…”
Luna: “Fa niente…comunque adesso sappiamo che non si può
raggiungere l’altra torre con il salto in lungo…”
Harry: “Era già ovvio senza che tu ci provassi!”
Luna: “Tentar non nuoce! Allora cosa possiamo fare?”
Harry: “Hmm…è un bel problema…”
I nostri amici si ritirarono in meditazione per escogitare
un sistema per passare dall’altra parte. Dopo qualche ora senza aver ottenuto
alcuna soluzione, Ron si alzò in piedi e si stiracchiò.
Ron: “Che noia…Sentite, mi è venuta sete, vado al
distributore a prendere qualcosa da bere…”
Il rosso si diresse verso il distributore di bibite, infilò
tre monete e prese tre lattine di succo analcolico. Che caro, ha pensato anche
ai suoi amici…
Tornò da loro e tirò le lattine ai rispettivi destinatari.
Harry:
“Ahio, Ron! Eccheccavolo, stai un po’ più attento! Me l’hai tirata sulla
testa! Ma che roba è?”
Ron: “Non la vedi, Harry? Ti ho preso un Red Bull, l’energy
drink che stimola lo spirito e il corpo!”
Harry:
“Ah…grazie, Ron…”
Harry stappò la lattina e bevve: Ron e Luna lo imitarono.
Harry: “Aaah, ci voleva proprio! Ehi, ma cos’è questo
formicolio dietro la schiena?”
In mezzo alle scapole di Harry spuntarono dal nulla un paio
di ali bianche da angelo. Anche a Luna e Ron stava succedendo la stessa cosa.
Harry: “EEEEEEEEEEEH?? Ma…ma…”
Luna: “Non saremo mica morti, vero? Questo non è il
Paradiso, vero?”
Ron: “Ma no che non è il Paradiso! Mi sono solo dimenticato
di avvertirvi degli effetti collaterali! Red Bull…ti mette le aaaaali!!!”
Harry provò a sventolarle: con sua grande sorpresa, si
sollevò a mezz’aria e sfrecciò lungo le pareti.
Harry: “Ma è fantastico!! Con questi gioiellini non avremo
alcun problema ad attraversare il burrone e ad arrivare dall’altra parte!!”
Luna: “Hai ragione! E poi guarda, non sono terribilmente
carine addosso a me?”
Harry non la ascoltò nemmeno e si affrettò a buttarsi di
sotto: le sue ali lo sorreggevano a meraviglia. Subito dopo fu seguito da Ron e
Luna, che sembravano divertirsi da matti a svolazzare.
Harry: “Berluska, preparati…è giunta la tua ora!!
Bwahahahahahahaha!!!”
Ron: “Ma sta un po’ zitto!!”
CONTINUA…
Noticine: Comunque Ron è stato costretto a dire una cosa vera, verissima!! Oggi, undici febbraio, è il mio complex!! Sedici
anniiiiiiiii!!! Eh, ormai sto diventando vecchia…J Comunque, se PROPRIO vi va di farmi un regalino(ma anche
no! NdLettori), potete lasciarmi una recensioncina!! …Vi preeego!!!
Tanti auguri a meee!! Ora vi
lascio…vado a ritirare la pensione!!
Capitolo 18 *** Capitolo 18: Compito in classe ***
Capitolo 18:
Capitolo 18: Compito in classe
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I nostri amici percorsero il tratto di vuoto che li separava
dall’ufficio di Berluska sbattendo elegantemente le ali piumate.
Peccato che Luna insistesse tanto nel richiedere una tunica
celeste, una coroncina di spine e una nuvoletta d’oro su cui riposarsi per
assomigliare ancora di più ad un angelo. Ron la fece star zitta sferrandole un
bel cazzottone sulla fronte.
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Luna: “M-ma…Bwahaaaaaaaa!!! Ron, mi hai fatto male!!”
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Ron: “Quante storiee…Comunque scusa, è solo che mi serviva
una cavia per verificare una cosa…”
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Harry: “Che? Una cavia? Ma…per fare cosa, scusa??”
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Ron: “Harry, insomma, certo che tu non sai proprio niente!!
Vedi, mi sono adeguato alla moda del momento…Vuoi far divertire i tuoi amici
con scherzetti e idee cattivelle? Manda un sms con la parola SCHERZO al 12345!
Ricevi subito un suggerimento e…un divertente screen saver!!”
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Ron mostrò a Harry il fondale del suo cellulare, che
ritraeva loro due impegnati in una zuffa da wrestling. Ad Harry non piacque più
di tanto, forse perché quello che perdeva era sempre lui.
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Harry: “ -__- Ssigh…”
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Ron: “E in questo caso, il suggerimento era quello di dare
un pugno in fronte alla ragazza che ti piac…A-HEM, VOLEVO DIRE A QUALSIASI
RAGAZZA!! In questo modo attirerai la sua attenzione!!”
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Luna: “L’attenzione l’avrai anche attirata, ma non è stato
per niente divertente! Anzi, mi hai fatto un male del boia!! Sssigh…T___T ”
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Ron si sentì molto, molto in colpa. Abbassò gli occhi
puntellando gli indici con aria afflitta.
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Ron: “Oh…davvero?”
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Prese il suo cellulare e lo scagliò con forza nel vuoto
sotto di lui. Questo precipitò per parecchi metri, sprofondò nell’erba e dopo
qualche secondo esplose, radendo al suolo tutta l’area circostante.
Purtroppo coinvolse anche il tapiro del Gabon e il
pappagallo che si era ingoiato, ma per qualche arcano motivo il WWF non corse a
manifestare.
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Harry: “ O___OM-ma…Ron!! P-perchè il tuo telefono è esploso?! Guarda, mi ha bruciato i
lacci delle scarpe!!”
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Ron: “I-io non lo so…M-mi avevano detto che la benzina
diesel era sicura!!”
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Decisero di non pensarci e di guardare avanti, dopo che Luna
ebbe urtato un’aquila reale che passeggiava di lì per caso; anche questa cadde
di sotto e finì arrosto.
Finalmente, dopo qualche metro, atterrarono dall’altra
parte, vicino al cartello che indicava la via da seguire per arrivare
all’ufficio di Berluska.
Come misero piede in terra, le ali si staccarono e caddero
con leggerezza sul pavimento di marmo.
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Luna: “No…no…Noooooooooooooooooooooooooo!!! Le mie
aliiiiii!!! BWAAAAHAAAAA!!!”
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Luna si piegò sulle ginocchia e cominciò a frignare sui
cadaveri facendo ogni tanto il segno della croce.
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Harry: “Luna, daje ‘na chiusa!! Erano solo un paio d’ali!!”
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Ron: “Signori…La solita finezza del mio migliore amico…”
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Harry: “Coraggio, andiamo…Non perdiamo altro tempo!!”
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Luna ci mise un po’ più di tempo per raggiungerli, perché
volle assicurarsi che le sue ali avessero riposato in pace. Per questo le
seppellì dentro il primo buco che trovò, ovvero quello delle fogne, e pregò
qualche secondo coprendosi bene il viso con il velo di tulle nero.
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Luna: “Oooooh…erano così due care persooooone…Sniff sniff…”
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I tre si trovarono su di un ampio pianerottolo dal quale si
biforcavano diversi corridoi.
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Harry: “Accidenti, e ora da che parte andiamo?!”
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Ron: “Proviamo qui, Harry…”
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Ron indicò il corridoio alla loro destra, sul quale si
trovava una gigantesca freccia fosforescente puntata verso l’alto.
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Harry: “Ah…Ok…Proviamo questa…”
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Harry, Ron e Luna si incamminarono lungo il corridoio, che
era circondato da centinaia e centinaia di porte di colore rosso sangue.
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Luna: “Ooooooooh…Harry…secondo te con cosa sono state
dipinte queste porte?”
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Harry: “Ma che domanda, con la vernice rossa! E sicuramente
c’è voluto un pennello grande per finire tutto più in fretta…”
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Ron: “Non ci vuole un pennello grande, ma un grande
pennello!”
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Ron tirò fuori dal nulla un pennello Cinghiale e lo sventolò
davanti a Harry.
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Harry: “-___- Uff…”
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Luna: “Ma lì c’è un pezzetto di epidermide!!!”
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Harry: “Tutti effetti scenici!”
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Ron: “Ehi,
Harry! Guarda cosa c’è scritto qui!”
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Indicò una porta su cui c’era il cartello “PER INCONTRARE
BERLUSKA, DEVI OBBLIGATORIAMENTE PASSARE DI QUI”.
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Ron: “Che ne dici?”
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Harry: “Dico che mi basta…forza miei prodi, entriamo!!”
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Harry afferrò la maniglia e spalancò la porta. Entrarono
velocemente e si richiusero la porta alle spalle con un gran tonfo.
La stanza in cui si trovavano era molto illuminata, tranne
un cono di ombra in uno dei quattro angoli che appariva molto strano. Per il
resto, era completamente vuota.
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Luna: “Ma qui non c’è nessun…”
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Voce dal nulla: “Buonasera, cari…”
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I nostri eroi si voltarono di scatto, spaventatissimi. Harry
stava cercando di nascondere con i piedi il ruscelletto giallo che aveva creato
per terra.
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Luna: “M-ma…chi è????”
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Voce dal nulla: “Dovrei essere io a chiedervelo, strani
omuncoli rosati…”
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Harry: “Ehi, non vale, te l’abbiamo chiesto prima noi!!”
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Voce dal nulla: “E io ve l’ho chiesto per seconda! Avanti,
sparate!”
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Harry: “No, io non parlo finchè non parli tu!”
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Ron: “Io sono Ron Weasley, lei è Luna Lovegood e l’idiota di
turno è Harry Potter! Piacere, bella signora!!”
Voce dal nulla: “Oh, felice di conoscervi, figliuoli! E ora,
come da patto, uscirò dall’ombra che mi avvolge.”
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L’area oscura della stanza si illuminò e comparve una
signora vecchia, ma così vecchia che il re Luigi XIV era stato sicuramente più
giovane di lei. L’aspetto decrepito era completato da un paio di brutti,
vecchi, rotondi, occhialoni spessi cinque dita che la facevano sembrare una
talpa con la sinusite.
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Harry, Ron e Luna: “ODDIO!!!”
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Signora: “Buonaseraaaaaa…io sono la Signora Peppa!!”
Signora Peppa: “Così impari a fare il monellaccio,
picciotto!! Vai nell’angolo!!!”
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Harry: “Ok, faccio il bravo…Ma si può sapere chi è lei?”
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Signora Peppa: “Ci risiamo…!! Devo essere io a chiederlo a
voi! Se siete entrati qui dentro vuol dire che avete intenzione di incontrare
Berluska! Perché lo desiderate? Qual è il vostro scopo?”
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Harry: “Semplice! Vogliamo andare da lui per sconfiggerlo e
riportare la normalità nella scuola di Hogwarts!”
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Signora Peppa: “Hm, mi sta bene. Allora siete pronti per
fare il test!”
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Harry, Ron
& Luna: “COOOOOOOOOOOSA???? M-MA QUALE TEST??????”
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Signora Peppa: “Ovviamente il test per verificare le vostre
conoscenze! Se lo supererete sarete degni di incontrare Berluska, in caso
contrario ve ne tornate a casa vostra e quest’estate frequenterete i corsi di
recupero! CAPITOOOOOOO????!!!”
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Harry &
Luna: “OH, NO!!! Che pizza!!!!”
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Ron, invece, era giulivo.
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Ron: “Vedrete, ragazzi! Sarà una passeggiata!!”
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La Signora Peppa prese dallo sgabuzzino tre banchi di scuola
impolverati e pieni di scritte indelebili ed incisioni e li posizionò uno
dietro all’altro. Ron si sedette in quello in prima fila, Harry in mezzo e Luna
dietro a tutti.
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Signora Peppa: “Ecco i vostri fogli, avete un’ora di tempo
per rispondere a cinque domande di cultura generale. Non è difficile…Ma se per
caso becco uno di voi che cerca di copiare dall’altro…Vi avverto!!”
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La Signora Peppa braccò un lanciafiamme, ultimo modello in
commercio, che aveva un’aria tutt’altro che amichevole.
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Signora Peppa: “Badate che non avrò nessuna pietà nel
mettervi al rogo le mutande!!! Capito??? BWAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!”
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Harry:
“Gosh…Mammina!!”
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La Signora Peppa si sedette sulla cattedra, davanti alla
fila di banchi, e girò un’enorme clessidra.
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Signora Peppa: “Potete girare i fogli…Cominciate!!”
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Harry afferrò un lembo del foglio e lo voltò.
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Harry: “Ok, Potter, rilassati…hai fatto centinaia di compiti
in classe negli ultimi anni, questo non sarà poi così difficile…!!”
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Lanciò un’occhiata davanti a sé: Ron aveva già attaccato a
scrivere freneticamente sollevando nuvolette di polvere.
Harry si sentì come un verme che scopre di avere la scabbia.
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Harry: “Groan…Coraggio, Harry, non farti demoralizzare…”
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Portò gli occhi al foglio, tirò un gran sospiro e lesse la
prima domanda.
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Domanda n. 1: Come si chiamano gli elefanti al gusto di frutta?
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Harry: “CHE?! Gli…gli elefanti??? Ma che diavolo…?”
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Harry non aveva mai sentito parlare di elefanti al gusto di
frutta, e dubitò seriamente che qualcuno avesse mai leccato un elefante per
sentire che sapore aveva.
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Harry: “Ehm…Signora Peppa???”
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Signora Peppa: “Dimmi, caro…”
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Harry: “Ehm…Potrei avere delucidazioni sulla prima domanda?”
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Signora Peppa: “Sei davvero un deficiente! Evvabbene, ti
voglio aiutare…Quelli con le vitamine e i minerali! …Sai quegli elefanti,
ippopotami, con dentro dodici vitamine, dieci minerali…”
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Harry: “O___OEeeeeeeeeeeeeeeh…Temo di no…”
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Signora Peppa: “E allora ti arrangi, cretino!!”
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Harry: “-___-Ssssigh…”
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Harry si voltò lievemente di dietro: Luna aveva le mani tra
i capelli, la punta della penna in bocca e girava e rigirava il foglio in cerca
di qualche appuntino che avrebbe potuto aiutarla.
Il ragazzo decise di tentare il tutto e per tutto…si chinò
in avanti fino a che non fu molto vicino all’orecchio di Ron.
Harry era stato preso in pieno da una fuocata e la sua
maglietta stava ardendo pericolosamente, coinvolgendo anche quei poveri e pochi
peli che aveva sul torace.
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Signora Peppa(dito sul grilletto del lanciafiamme): “CHE
COSA TI AVEVO DETTO, RAGAZZO?! NON SI COPIA!! SEI SORDO PER CASOOOOOO?!”
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Ma Harry non la stava ascoltando, era troppo impegnato a
cercare di non finire arrostito. Ron si voltò e gli fece ingoiare una pillolina
bianca.
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Ron:
“Tieni, Harry! Maalox Plus, contro i bruciori sempre con te!!”
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E in effetti le fiamme intorno al corpo di Harry si spensero
all’istante. Il ragazzo si rialzò traballando ed emettendo sbuffetti di fumo
dalla bocca e dalle orecchie.
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Harry: “Coff coff…Almeno ho salvato le mutande…Grazie, Ron!”
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Harry si rimise seduto al suo banco. Nonostante fosse stato
carbonizzato per metà, era soddisfatto. Almeno aveva la risposta alla prima
domanda!
Finalmente passò alla seconda.
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Domanda n. 2: Illustra l’approccio dentale che bisogna assumere quando si artiglia
il Kinder Duplo e dimostralo.
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Harry: “Hm…Ok, questa la
salto, eh?…”
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Passò alla terza.
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Domanda n. 3: Se non ti lecchi le dita dopo che hai mangiato le Fonzies, quanto godi?
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Harry: “Ehm…Credo che su
questa ci tornerò dopo…”
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Domanda n. 4: Diva o Donna?
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Harry: “Ehi, ma questo è
un insulto alla mia essenza maschile!! Ma tanto non so nemmeno questa, meglio
che ci riprovi dopo…”
wwwwwwwwww
Lo sfregiato ormai
cominciava a preoccuparsi…Restava solo una domanda, se non avesse saputo
rispondere neanche a quella sarebbero stati cavoli mooolto amari.
wwwwwwwwww
Domanda n. 5: Se hai tutti i sintomi dell’influenza e anche il naso chiuso, con quali
compresse devi uscire per sentirti subito meglio?
wwwwwwwww
Harry: “Ok, meglio
andarsene…”
wwwwwwwwwwww
Harry sbattè la testa sul
banco, visto che altrimenti non avrebbe saputo dove sbatterla. Non aveva la
minima idea di quali risposte potesse scrivere era praticamente impossibile!!
Tranne che per Ron, che
aveva finito dopo soli cinque minuti, aveva consegnato e si era messo a
cancellare le scritte sul suo banco.
wwwwwwwwwww
Harry: “Lecchino…!”
wwwwwwwwww
Lanciò un’occhiata alla
sabbia che scendeva lungo la clessidra: mancavano solo due minuti,
quarantaquattro secondi e cinquantadue centesimi.
Decise di buttarsi a caso.
Meglio di niente…
wwwwwwwwww
Harry: “Allooooooora…Hm,
domanda n. 4: Diva o donna? Boh…facciamo ‘Donna’… Domanda n. 2…Questa proprio
non mi fa venire in mente niente! ‘Mordi e ingoi’, tò!! Domanda n. 3: …Hmmm,
‘Godi di più’, perché così non ingoi altri olii schifezzuolosi!! Sì, dev’essere
così!!”
wwwwwwww
Harry scrisse il proprio
nome, la classe e la data sull’angolo del foglio, si alzò e con un gran sorriso
ipocrita lo consegnò alla Signora Peppa proprio mentre il tempo scadeva.
wwwwww
Signora Peppa: “Bravo
Potter, forse non sei così idiota come pensavo! Signorina Lovegood, è ora di
consegnare!!”
wwwwwww
Luna sticchiò,
scarabocchiò qualcosa sul foglio e lo consegnò in mano a quel cesso di
esaminatrice con aria afflitta.
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Ron: “Com’è andata,
ragazzi? Io sono sicuro di aver preso almeno un ‘Eccezionale’!!”
wwwwww
Harry & Luna: “Groan… -__- ”
wwwwwwwwww
I tre aspettarono per
qualche minuto(=sette ore)mentre la Signora Peppa correggeva i loro compiti
giocando a Bussorologio, Strega Comanda Color e a Occhi di Gatto.
Finalmente vennero
richiamati e si sedettero ai loro banchi sudando come porci e invocando gli déi
più svariati, tra cui San Puzzone.
wwwwwwwwww
Signora Peppa: “Ragazzi,
come posso fare per spiegarvelo gentilmente…Sono disgustata!! Me li chiamate
compiti in classe questi?!”
wwwwwwwwww
Harry: “Ah, questa era la
versione gentile?! Pensa quella cattiva!!”
wwwwwwwwwwwwww
Ron: “M-ma professoressa,
davvero ho fatto un casino sul mio compito?”
wwwwwwwww
Signora Peppa: “No, mio
caro! Tu sei stato geniale, non hai sbagliato niente! Sono quegli altri due che
mi hanno lasciato scioccata!!! Anzi no, Lovegood ha fatto abbastanza bene,
almeno ha preso la sufficienza!”
wwwwwwww
Harry: “COOOOOOOOOSA?!
M-ma come ha fatto?! Lei non è stata colpita dall’incantesimo, è impossibile
che conoscesse le risposte!!”
wwwwwwwww
Luna: “Infatti mi sono
buttata a caso proprio all’ultimo momento! Che fortuna, eh Ron?”
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Ron: “La tua intelligenza
è sprecata per una cosa così, Luna!!”
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Signora Peppa: “Veniamo a
te, Potter…GROOOOOOOOOARRRR!!!!!”
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Harry: “Ohi ohi, la vedo
male…”
wwwwwwww
Signora Peppa: “Su questo
foglio di carta ci sono scritte più cavolate che sul libro delle barzellette di
Totti!! Come sarebbe a dire ‘Godi di più’?! GODI SOLO A META’, IDIOTA!! E le
procedure del Kinder Duplo? DENTALE-LABIALE! Anche un bambino di due anni ci
sarebbe arrivato!! Invece hai risposto bene alla prima sotto suggerimento del
genietto Weasley e incredibilmente anche alla quarta…Entrambe le alternative
sarebbero andate bene.”
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Harry: “E…e la quinta
domanda????”
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Signora Peppa: “Ah, a
quella non hai proprio risposto…Ma è ovvio…!!”
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Ron: “Dodici
novantanoveeeee!!!”
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Signora Peppa: “Ehm, no,
Ronnino, non intendevo quello…Potter, è OVVIO che la risposta è: “Devo uscire
con due compresse di VICKS FLU-ACTION!!!” Sei davvero un asino!!!”
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Harry: “…Bè, alla fine non
è andata poi così male!”
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Signora Peppa: “No,
cretino, perché non hai conseguito il punteggio sufficiente per passare il
test! Quindi vattene a casa!!”
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Harry inorridì. Davvero
non avrebbe potuto vedere Berluska per sconfiggerlo una volta per tutte?!
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Harry: “No, Signora Peppa,
la prego!! Mi conceda un’altra possibilità!!!”
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>SHWAHAAAAAAAAAAM<Altra fiammata gigantesca che bruciò
l’elastico delle mutande di Harry.
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Harry: “Noooooooooooo!!!
Sopra c’era l’autografo di John Cena!!! BUAAAAAAAAAAAHH!!!”
wwwwwwwww
Signora Peppa: “Nessuno
deve interferire sulle mie decisioni!! Ci vediamo quest’estate, Potty Potter
cretino!!”
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Harry si accasciò a terra,
sconfitto. Non poteva permettere che accadesse una cosa del genere, non quando
ormai si trovava a pochi passi di distanza dal suo nemico!!
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Ron: “Non te la prendere,
Harry! Andrà meglio quest’estate! Ci vediamo, andiamo a fare una visita al
genio dell’oratoria! Nessuno di noi ha dimenticato il discorso che ha fatto a
scuola…che uomo!!”
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Harry: “Ma no, io…”
wwwwwwwwww
Signora Peppa: “Insomma,
cosa aspetti a sloggiare?! Sciò!! ‘USS!!!”
wwwwwwww
Harry doveva assolutamente
trovare un metodo per aggirare il controllo della Signora Peppa, ma non gli
veniva in mente niente!!
E poi, come un fulmine, la
soluzione gli trafisse il cervello…(Harry: “Ahio! Che male boiaaaa!!”)
Una pioggia di mele rosse
dell’Alto Adige precipitò dritta dritta addosso alla Signora Peppa, che imprecò
sonoramente e cadde a terra tra un mucchio di pomi e foglie.
>TONK<Una mela particolarmente dolce, succosa e
lucida andò a finire sui suoi occhiali e li ruppe in mille pezzi. Ormai era
talmente cieca che non vedeva più niente.
wwwwwwwwww
Harry: “BWAHAHAHAHAHAHA!! Ciao, Signora Peppa!! Ci vediamo ai corsi di recupero a luglio!!!
Forseeeee…”
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Harry corse via e
raggiunse Ron e Luna al di là della porta, lasciando per terra la Signora Peppa,
che cercava di tirarsi fuori dal mucchio che l’aveva sepolta strafogandosi di
mele.
wwwwwwwwww
Signora Peppa: “Hmm…che
bontà…POTTER, NON FINISCE QUI!!!”
wwwwwwww
Harry ormai non
l’ascoltava più…era troppo occupato a contemplare la porta rossa che si trovò
davanti, ignorando il femore che era attaccato alla maniglia…”UFFICIO DI
BERLUSKA, prego bussare, altrimenti andate al diavolo!! BWAHAHAHAHAHAHAHA!!!”.
wwwwwwwww
CONTINUA…
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Noticine: un bacione alle mie dolcissime e
fedelissime recensitrici HERM88 e FRANCESCA AKIRA 89!! Vi voglio
beneeeeeeeeeeeeeeeeee!!
A proposito,
Herm, grazie per la recensione che mi hai lasciato sulla mia ficcy “How would
it be”! È stata una vera sorpresa, era un sacco di tempo che qualcuno non la
commentava! Grazieeeeeee!! E Francesco25…Bentornato!! Sai che mi sono mancate
le tue belle recensioni?^^
Un abbraccio
anche a tutti coloro che continuano a seguire la mia pazza ficcy!! E mi
raccomando, commentino!!
Capitolo 19 *** Capitolo 19: Il Bosco dei Cento Acari ***
Capitolo 19: Il Bosco dei Cento Acari
Capitolo 19: Il Bosco dei Cento Acari
Wwwwww
Forse stava sognando, era troppo bello per essere vero…
Si diede un pizzicotto sulla natica destra per esserne
sicuro, e dallo zompo in aria a causa del dolore allucinante che si era fatto
da solo Harry non aveva più dubbi…
Era a soli due centimetri dall’ufficio di Berluska!! Il suo
acerrimo nemico Berluska!!
Wwwww
Luna: “Acerrimo…ma se neanche vi siete mai incontrati!”
Wwwww
Harry: “È un modo di dire, Luna…”
Wwwww
Ron: “Non vedo l’ora di farmi firmare la maglietta! Hai una
penna da prestarmi, Luna? Va bene anche una Paper Mate, così sono sempre ok…”
Wwww
Luna: “No, non mi porto mai le penne dietro, solo i
fusilli…ma se vuoi ho il mio rossetto…”
Wwwwww
Ron: “Ma sì, va bene! It’s Maybelline New York!!”
Wwwwwwwwww
Harry: “Ragazzi…invece di perderci in quisquillie e
pinzillacchere, che ne dite di entrare?”
Wwww
Harry poggiò lentamente la mano sulla maniglia, tremando da
capo a piedi, insicuro sul da farsi. Raccolse tutto il suo coraggio, l’abbassò
lentamente e…
Wwwww
Ron: “HARRY!! TI VUOI MUOVERE?!”
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>SBAM<
Wwwwww
Ron sferrò un calcio sul sedere di Harry e lo mandò in
avanti, facendogli spalancare la porta con la capoccia.
Wwwwww
Harry:
“AHIAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!”
Wwww
Trio Monnezza(venuto fuori dalla serratura): “Se c’è Aia c’è
gioia, vero Potter? BWAHAHAH!!!”
Wwwwww
Harry: “Chiudete il becco!!!”
Wwww
Harry prese una chiave trovata lì per terra, la infilò nella
serratura e la girò, imprigionandovi il Trio Monnezza.
E così, i nostri eroi entrarono nell’ufficio di Berluska.
Era uno studio molto elegante, tutto in rosso…
Wwwwww
Harry:
“…R-rosso sangue?!”
www
Ron: “Harry, ma sei un macabro!! Non pensi ad altro?! Pensa
invece che questo rosso sia quello del rossetto di Luna…It’s Maybelline New
York!!”
Wwwwwwwwwww
Harry: “Sì.
Ron. Ok… -___-…Ehm…Dove sarà Berluska?”
Wwwwwwwwwwwwwwww
Non sembravano esserci segni di vita, in quella stanza.
Tutto era immobile, tanto che Ron rischiò di crollare addormentato a causa del
piattume che regnava sovrano.
Wwww
Luna: “Yuhuuuuuu!!! C’è nessunooooooo???”
Wwwwwwww
Ron: “Aaaaaaah, ho capito!! Acqua Lete…l’effervescente
naturale ricca di piacere, povera di sodio!”
Wwwwwwww
Harry decise di non badare all’ennesima cretinata che aveva
sparato Ron e alle risate isteriche di Luna e anche lui si guardò intorno.
A pochi passi di distanza vi era una scrivania che dava su
una grande finestra dalle tende di tulle bianco(“Finalmente più fantasia per i
colori!!” NdHarry)tendenti al rossiccio(“D’OH!!” NdHarry). E si riusciva a
distinguere perfettamente lo schienale di una poltrona…rossa. (E che ti
aspettavi, cocco?! Tessssssssssoooooooooooro!!! NdA)
Wwwwwwww
Harry(sottovoce): “Guardate, ragazzi…quello seduto sulla
poltrona deve essere Berluska…Ora avviciniamoci senza fare il minimo ru…”
Wwwww
Ron: “COOOOOOOSAAA?????? ODDIO IL MIO EROEEEEEEEEEEEEEE!!!
IL MIO EROE È QUI DAVANTI A MEEEE!! STO SOGNANDOOOOOOOOOO!!!!!”
Wwww
Harry: “O___O GULP!!”
Wwwwwww
L’individuo seduto in poltrona non si girò, ma si limitò a
sporgere in fuori la mano destra piena di anelli pacchianissimi e a scuotere
lentamente il bicchiere di cristallo che reggeva, contenente vino…rosso.
Wwwwwwww
Harry: “Daje co sto rosso!! Mi sa che mi conviene passare a
Corvonero, che sono azzurri, così non vedrò più questo stupido colore!!”
Wwwww
Harry lanciò un’occhiata a Luna, che si stava facendo i peli
sotto le ascelle, e decise che senza dubbio la casa dei Grifondoro era la
migliore in assoluto.
Ron: “Forse anche lui dovrebbe prendere un po’ di
Bronchenolo Sciroppo…almeno ritroverà la pace…”
Wwwwww
Harry: “Ma questa è vecchia!! L’hai già detta qualche giorno
fa al professor Rüf, scemo!!”
Wwwwwww
Ron: “Ah sì? Mah…”
Wwwwwww
Berluska: “Ehm…dicevo…Sono sorpreso che siate riusciti ad
arrivare fino a me…”
Wwwwwwww
Harry: “Eh bè, modestamente…”
Wwwwwww
Berluska fece scattare con un gesto brusco la mano che
reggeva il vino e mandò il liquido rosso addosso ad Harry.
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Harry:
“AAAAAAAAAAAH!!! MACCHESSCHIFOOO!!!!
Wwwwwwwwwww
Ron: “Tranquillo, Harry, il vino viene via facilmente dalle
camicie! Testiamo l’efficacia di Ava in polvere sulla tua macchia!”
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Calimero: “Ava, come lava!!!”
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Harry prese tra il pollice e l’indice la collottola di
Calimero e lo scaraventò fuori dalla finestra.
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Harry: “Ora non c’è tempo, Ron! Mi tengo la macchia, ok?!”
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Ron: “Va bene…Se ti piace andare in giro come uno zozzone io
non ti dirò più niente!”
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Berluska: “Cough cough…Per cortesia, state attenti al
tombino, non vorrei che qualcuno ci cada dentro…”
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Il nostro supercalifragilistichespiralidoso trio guardò per
terra e vide, effettivamente, un piccolo muretto con alla base una piccola
apertura rettangolare, ma comunque grande abbastanza per farci entrare solo un
piede.
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Harry: “E va bene, staremo attenti al tombino…anche se
sinceramente non capisco di cosa se ne faccia, di un marciapiede e di un
tombino nel suo studio…”
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Luna: “Certo! Lo sanno tutti che sei uno scemo deficiente!”
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Harry: “-__- Bando ai convenevoli!! Berluska, sono venuto
fin qua per affrontarti!! BWAHAH!!!”
Harry: “OFFRIRCI QUALCOSA????! COS’È, UNA STUPIDA
TRAPPOLA????! GUARDA CHE IO NON CI CASCO!! E NEANCHE I MIEI AMICI CADRANNO MAI
NELLA TUA…”
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Ron: “Io sì, grazie! Ho una fame…”
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Harry cadde a gambe all’aria.
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Berluska: “Bravo, ragazzo, così cresci forte come il tuo
idolo! Prego…gradisci una Chipster Freeky Fries?”
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Ron: “Oddio…Le nuove e croccanti chips a bastoncino?! Quelle
irresistibili con il buco?????!”
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Berluska: “Proprio quelle! Sai, sono in edizione
limitata…COFF COFF!!!!”
Wwwwwwwwww
Ron: “OH MIO DIOOOOO!!! MA QUESTA È CASA MIA!!! LA PREGO,
SIGNORE, MI ADOTTI!!!”
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Berluska: “Cough cough…Un’altra volta, ragazzo…ma ora prego,
avvicinati pure al distributore…”
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Il dito tozzo indicò un distributore di patatine e dolciumi
in fondo alla stanza, che riportava la scritta: “LECCORNIE E SCHIFEZZE VARIE
PER TUTTI QUELLI CHE VOGLIONO FARSI VENIRE UNA CARIE PARTICOLARMENTE INCURABILE
NEL GIRO DI CINQUE GIORNI”.
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Ron: “Oh, grazie mille!! Ehi, Harry, mi presti un quarto di
dollaro?”
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Harry: “Noi abbiamo le sterline, idiota!! E comunque non te
le presterei neanche se…”
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Luna: “Tieni, Ron, te la do io la monetina…”
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Harry: “-__- Groan…Ma tu da che parte stai, Luna?”
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Ron infilò la monetina, digitò il numero corrispondente alle
patatine e un momento dopo il pacchetto schizzò fuori dall’apertura a tutta
velocità, con Ron dietro alle calcagna.
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Ron: “EHI!! FERMO!!
IN NOME DELLA LEGGE!!“
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Troppo tardi…
Il pacchetto di patatine cadde dentro il tombino.
Wwwwwwww
Ron: “NOOOOOOOOO!!!”
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In preda alla disperazione, Ron si accucciò e si infilò
dentro al tombino striminzito, entrandovi dentro prima con la testa, e poi con
il busto.
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Harry: “Ron!! Ma
che fai ?! Attento!!”
Wwwwwww
Harry si aggrappò ai piedi sporgenti del rosso e cercò di
tirarlo su, con l’unico risultato che anche lui si ritrovò a farsi risucchiare
dal tombino maledetto.
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Harry: “AAAAAAAAIUTOOOOOOO!!! Luna, dammi una mano,
deficiente!!!!”
Wwwwwwwwww
Luna, che si stava togliendo i peli del naso con delle
pinzette, lasciò perdere il suo lavoro e afferrò le caviglie di Harry, ma ormai
erano tutti troppo incastrati dentro l’apertura del marciapiede e vennero risucchiati
al suo interno.
I tre precipitarono in un cunicolo buio, molto buio…e
taaaaanto lungo…
Finchè non intravidero una luce sotto di loro e si
ritrovarono in una bellissima spiaggia deserta.
Harry cadde di testa, mentre Ron e Luna caddero di spalla.
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Harry: “Aaaah…ammazza che botta…ma che cosa è successo? Dove
siamo?”
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Ron: “E io che ne so, Harry? Potrei telefonare a quelli di
Genius per farcelo dire, ma ho finito la batteria…Ma la cosa importante è che
le mie patatine sono salve!!”
Wwwwwwwww
Improvvisamente, da dietro una palma particolarmente alta e
slanciata si rivelarono due ragazzi indigeni, molto simili tra loro. Avevano la
pelle scura, una massa di folti capelli crespi e portavano camicie hawaiiane. E
tutti e due sorridevano come due ebeti.
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Primo ragazzo: “Salve!”
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Ron & Luna: “Ehm…Salve!”
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Harry: “Ma voi chi siete?”
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Primo ragazzo: “Gimiumuapua e…Fratellino!!”
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Gimiumuapua indicò quello accanto a lui, che si limitò a
sorridere ancora di più e a strizzare gli occhi.
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Harry: “Ah…certo…piacere…chiunque voi siate…”
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Gimiumuapua: “La domanda che tutti si pongono è…che cos’è
Bamboocha???”
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Harry: “O___O Bamboocha? Veramente io non me lo stavo
minimamente chiedendo…”
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Gimiumuapua: “Ascolta…”
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Gimiumuapua prese dalla tasca una bottiglietta di Fanta, la
aprì e la versò addosso a Harry.
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Harry: “OH
NOOOO!! MA CHE CAVOLO FAIIIIIIIIIIIIIIIIII?!”
Wwwwwww
Gimiumuapua: “…Bollicine molto sagge!!”
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Harry: “SIETE DUE DEFICIENTI!! TU E QUELL’ALTRO MUTO ACCANTO
A TE!!”
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Gimiumuapua: “Tutto è Bamboocha!!! Anche piccole cose di
vita! Come…”
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Ron: “Oh, sì, dimmelo, dimmelo!!”
Wwwww
Ma prima che Gimiumuapua potesse rispondere, Harry afferrò
Ron e Luna per mano e schizzò dritto davanti a sé correndo come un forsennato
facendo una fatica dannata per portarseli dietro, visto che non avevano la
minima voglia di collaborare. E Gimiumuapua e il Muto dietro a rincorrerli…
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Ron: “HARRY!! Io volevo sapere che cos’era Bamboocha!!”
Wwwwwwww
Gimiumuapua: “DRINK THE FANTA, STAY BAMBOOCHA!!!”
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Harry: “Non c’è tempo, deficiente!! Quelli vogliono solo
costringerci a bere quelle stupide bottigliette di Fanta!! E poi dobbiamo
andarcene subito via di qui!!”
Wwwwwwww
Ron: “…La mia banca è differente!!”
Wwwwwwww
I ragazzi(anzi, solo Harry…)corsero, corsero, corsero, fino
a che tutto a un tratto il paesaggio cambiò di botto. Ora si trovavano in un
piccolo boschetto con tanti alberi verdi, cespugli pieni di bacche
rosse(“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRGH!!!!” NdHarry), gli uccellini
cinguettavano allegri e melensi nel cielo azzurro ma che più azzurro non si
può.
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Luna: “Che bel posto…Ma dove siamo?”
Wwwwwwww
Harry si guardò intorno e scorse un cartello appeso con un
chiodo malfermo sul tronco di un albero. Infatti l’unica era leggerlo per
sbieco…
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Harry: “Hmmm…dice che siamo nel Bosco dei Cento Acari…”
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Luna: “Che?! Bosco dei Cento Acari??”
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Ron: “Ma quali Cento Acari, Harrino stupidino!! Leggi bene,
questo è il Bosco dei Cento Acri!!”
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Harry inorridì al soprannome che gli aveva dato Ron…qualcuno
avrebbe potuto sicuramente fraintendere…tuttavia provò a non farci caso e tornò
a concentrarsi sul cartello.
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Harry: “Bè, comunque, Acari o Acri che siano, si può sapere
che razza di posto è questo?”
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Ron: “Oh, ma io lo so!!”
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Harry: “Ah sì? Dove l’hai già visto, in biblioteca?”
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Ron: “No, sull’enciclopedia Treccani…”
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Il rosso si mise una mano sulla fronte in modo da coprirsi
dal sole accecante(che ovviamente sorrideva bonario nonostante il fenomeno non
si possa spiegare scientificamente)e cominciò a scrutare gli alberi in
lontananza.
Ron: “È tutto peloso/lo amo perché lui è/Winnie, amico
Winnie!!”
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Ron scattò in avanti e corse ad abbracciare un orsetto dal
pelo giallo e una magliettina corta rossa che stava tranquillamente
passeggiando sotto un alveare.
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Ron: “Corri con me/giochiamo insieme, dai!!”
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Winnie Pooh: “Ma chi cavolo…?!”
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Ron: “Winnie, amico Winnie/sali sull’albero/prendi il miele,
dai!!”
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Ron sollevò l’orsetto orripilato di peso e lo scaraventò in
alto, mandandolo a finire con la testa dentro la cavità dell’albero, facendolo
incastrare.
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Winnie Pooh: “Oh, rabbia!!”
Wwwwwwwwwwwwwww
Ron: “Su divertiamoci/senza mai smettere/questa è la vita
per noi!!”
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Il ragazzo staccò la testa di Winnie dall’albero e lo
abbracciò di nuovo, quasi soffocandolo.
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Winnie Pooh: “Ehm…Uh uh uh!! Ciao, piccolo amico!!”
Wwwwwwwwwwwww
Dagli occhi di Ron spuntarono fuori due immense lacrimucce
lucide di commozione, tirò su col naso e si strinse le mani al petto.
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Ron: “Se a casa non c’è/chi si cura di te/è bello contare/su
amici così!!”
Wwwwwww
Winnie Pooh: “Ma dai, per così poco…”
Wwwwww
Ron: “Oh, Winnie, amico Winnie!!/Con te io verrò/ovunque tu
andrai/sempre mi troverai/tu con me/ed io con te/amico mio Winnie Pooh!!!”
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Winnie Pooh: “Oh rabbia!! Io dovrei portarmi appresso questo
pazzo?!”
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Non appena Ron chiuse bocca mettendo fine alla stupida
canzoncina, tutti gli abitanti della foresta esplosero in un gigantesco
applauso. Harry e Luna, invece, si limitarono a fare gli occhi scoppati per
l’incredulità. Ron fece un solenne inchino(tanto per farsi un’idea, toccò le
punte dei piedi con la punta del naso)e lui e Winnie vennero raggiunti dagli
inseparabili amici Tigro, Pimpi, Ih-Oh l’asino con la coda removibile e Tappo
il coniglio.
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Tigro: “Yuhuhuhuuuuu!! Orzetto bello, coza mi combini!!!
Zempre in giro a fare danno!!”
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Pimpi: “C-c-c-chi è q-q-q-q-que-e-sto ra-ra-ra-ragaz-z-zo,
u-un t-tuo a-a-a-amic-c-c-o???”
Luna: “Dai, Harry, non sarà poi così male! Almeno potremo
rifocillarci!!”
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Harry: “Ma io non ho ancora digerito la pancetta di
stamattina!!! E poi non mi va di stare insieme a un dolce e tenero orsetto, un
porcello balbuziente, un asino che parla a rallentatore, una molla a forma di
tigre e un coniglio handicappato!!”
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Luna: “Quanto la fai lunga, però…io un po’ di miele me lo
vado a mangiare!!”
Wwwwwww
Luna corse ad unirsi al gruppetto e sparì dentro alla casa
di Winnie, ovviamente scavata dentro un albero. E Harry, suo malgrado, dovette
seguirli. Chissà, magari avrebbero potuto aiutarli ad andarsene da lì…
Entrò nella casetta facendo una fatica dannata per
infilarvisi dentro, visto che a malapena ci passava quel ciccione di un orsetto
parlante.
Winnie andò alle credenze e le aprì: erano vuote, tranne i
soliti ragnetti ospiti.
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Winnie Pooh: “Oh, rabbia!! Ho finito il miele un’altra
volta!!”
Dopo essere stati risvegliati da una scorreggia ben assestata
di Pimpi, Tigro saltellò sulla coda e tirò fuori dal nulla unvasetto di miele fresco.
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Tigro: “Ta-dan!!!”
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Harry: “D’oh!!”
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Winnie mise una mano nel barattolo e ne estrasse una bella
“manciata” di miele; poi lo passò agli altri, che fecero lo stesso, tranne
Harry, che non se la sentiva minimamente di infilare la mano dentro un
barattolo dove già altri avevano infilato le zampe.
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Approfittando della distrazione di Ron, che sembrava non
avere intenzione di andarsene troppo presto, Harry attirò l’attenzione di
Pimpi.
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Harry: “Ehi, cosetto…Sai come si fa ad andarsene da questo
posto?”
Harry: “Per carità, stai zitto, sennò mi addormento un’altra
volta!! Ehm…Tappo, o come cavolo ti chiami…puoi dirmi come possiamo fare per
tornare al nostro mondo?”
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Tappo: “Dov’è la mia carota?!”
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Harry: “-___- Sssssigh…”
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L’unica era provare con Tigro, ma al momento si era appeso
al soffitto con la coda attorcigliata e non voleva scendere.
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Harry: “L’importante è che ce ne andiamo di qui al più
presto!!”
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E poi…DIN!! Lampadina sulla testa dell’occhialuto!!
Bastava prendere Tigro per un orecchio e farlo precipitare
sul pavimento con una bella tirata!! Allora sì che avrebbe avuto modo di
parlare con lui!!
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Autrice: “Ammazza…certo che sei intelligente!! Io non ci
sarei mai arrivata!! Sei un GENIO!!”
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Harry: “Ti direi di chiudere il becco, ma so che se lo
faccio tu minaccerai di portarmi via il poster dei Red Hot Chili Peppers dal
dormitorio…”
Comunque, Harry prese l’orecchio di Tigro tra il pollice e
l’indice e lo fece planare “elegantemente” a terra, facendolo sfracellare.
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Tigro: “Yuhuhuhuuuuu!!! Ahia, che botta!!! Ma chi è ztato??”
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Harry: “Sono stato io! Ascolta, non è che mi porteresti a
fare una passeggiata nei dintorni?”
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Tigro: “Ma certo!!”
Wwwww
E così i due uscirono all’aria aperta, schivando all’ultimo
secondo uno sciame di api inferocite che voleva vendetta verso Winnie.
Wwwww
Harry: “Ascolta, Tigro…volevo sapere una cosa: tu sai qual è
la via più rapida per andarcene di qui? E per favore, mentre parliamo smettila
di zompettare di qua e di là come un idiota!!”
Wwwwwwwwww
Tigro: “Yuhuhuhuuuuu!!! Ok, zcuza…Zì, c’è un modo per
andarzene via di qui, ma è molto pericolozo!!”
Wwww
Harry: “Pfui…il pericolo è il mio mestiere!!”
Wwwww
Tigro: “Vedi quel cezpuglio? Ecco, lì zotto c’è una botola
che vi riporterà nel voztro mondo…il problema è che non si riezze a ztaccare le
zue radici, l’unico in grado di riuzzirzi è l’orzetto bello!!”
Wwwwwwwwwwww
Harry: “Vuoi dire Winnie? Bè, andiamolo a chiamare!”
Wwwww
Tigro: “Il punto è che quello zi ztacca zolo ze Winnie zi
arrabbia di brutto, ma proprio di brutto! Farlo arrabbiare è la voztra unica
zperanza!! Però vi avverto che zarà un’impreza molto difficile, quello non si è
arrabbiato neanche quando l’hanno zfrattato di caza!!”
Wwwwww
Harry: “Tutto qui? Lascia fare a me!”
Wwwww
Quando Harry e Tigro tornarono a casa, il ragazzo corse da
Ron, impegnato in una interessantissima conversazione con Tappo, e gli si
avvicinò all’orecchio coprendosi la bocca con il palmo della mano.
Wwwwww
Harry: “Ron…perché non coccoli un po’ il tuo Winnie?”
Ron si scagliò sul povero orsetto e cominciò ad abbracciarlo
forte forte…o meglio, a stritolarlo forte forte…
Wwwwww
Winnie Pooh: “Oh rabbia…”
Wwwwwwww
Ron lo lanciò in aria e lo riprese al volo poco prima che si
sfracellasse sul vasetto di miele appena finito.
Wwwwww
Winnie Pooh: “Oh rabbia…”
Wwwwwwwwww
Ron lo scaraventò verso il soffitto per la seconda volta e
gli fece dare una forte craniata sulla testa.
Wwwwww
Winnie Pooh: “Oh rabbia…”
Wwwww
Dopodichè tornò a stritolarlo in un forte abbraccio pieno di
affetto affettuoso.
Wwwww
Winnie Pooh: “OH RABBIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!”
Wwwwww
L’orsetto si liberò della stretta di Ron e a grandi passi
uscì in giardino, seguito a ruota da Ron, Luna, Pimpi, Tappo, Tigro, Ih-Oh e
Harry, soddisfattissimo.
Winnie prese il cespuglio tra le braccia tozze e, in preda a
una forte ira, lo sradicò dal terreno, rivelando la tanto ambita botola.
Harry: “Sono sicuro che se la caveranno benissimo anche
senza di noi! Andiamo!!”
Wwwww
Harry prese Ron e Luna per mano e si buttarono dentro la
botola buia, precipitando in un lungo canale.
Wwwww
Harry: “Addio, Bosco dei Cento Acari!! E l’ultimo spenga la
luce!!”
Wwwwww
Dopo qualche secondo tutti e tre caddero da un’apertura del
soffitto, ritrovandosi nell’ufficio del famigerato Berluska, ancora impegnato a
far dondolare il suo bicchiere di vino rosso.
Wwwwww
Berluska: “D’OH!! COFF COFF COFF!!!”
Wwwwwwww
CONTINUA…
Wwwwww
Noticine: Sia chiaro che io non ho niente contro Winnie Pooh e i
suoi scagnozzi, ma non ho resistito ad inserirli in questo capitolo!! Piaciuto?
COMMENTINO? Dai che non comporta nessuna fatica e in più mi fate contenta!!
VI
PREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEGOOOOO!!!^^
Capitolo 20 *** Capitolo 20: Comincia lo scontro! ***
Capitolo 20:
Capitolo 20: Comincia
lo scontro!
wwwwwwwww
Harry poggiò le mani sui fianchi e si gonfiò
tutto.
Sollevò una mano e cominciò ad elencare tutto
quello che era riuscito a fare in pochissimo tempo. Come al
solito, essendo il salvatore del Mondo ogni pericolo era risultato così
facile da aggirare…
wwwwwwwwww
Aveva viaggiato per dodici ore sotto un’automobile.
wwwwwwwwww
Era sopravvissuto a un attacco
alieno di puntine da disegno.
wwwwwwwwwwwwww
Con qualche fatica aveva vomitato una caramella
indispensabile per aggirare il primo ostacolo, e fino a quel momento non aveva
mai smesso di maledire pesantemente Luna per la mossa di Heimlich a tradimento.
wwwwwwwwww
Aveva risolto l’indovinello della Sfinge(l’aiuto
della mamma di Ron non era stato così indispensabile, in fondo…).
wwwwwwwwwwwwwww
Aveva schivato elegantemente una puntura di zanzara con una
grazia e una risolutezza da ballerino di danza classica. Un vero peccato che
non avesse con sé il suo tutù rosa
pesca.
wwwwwwwwwwwww
Aveva scelto personalmente
il detersivo giusto per eliminare il Signor Grasso. Un compito che richiedeva
accuratezza e una buona dose di deduzione…come la sua, ovviamente!
wwwwwwwwwwwwww
Con le sue innate doti culinarie era
riuscito a colpire il palato sopraffino dello schizzinoso Uomo del Monte, ed
era anche riuscito a farlo parlare dopo tanto tempo!
wwwwwwwwwwwwww
Aveva dormito per terra sopportando strenuamente ed
orgogliosamente tutte le atroci conseguenze: un approccio di mal di schiena e
un leggero pizzicorino alla testa. Ah, cosa non si fa per non far preoccupare inutilmente i tuoi compagni di
viaggio…
wwwwwwwwwwwwwwww
Gli erano addirittura spuntate le ali! Un chiaro segnale del
suo divino essere, naturalmente.
wwwwwwwwwwwwwwwwwwwww
Aveva fatto un compito in classe
fuori programma e ne era uscito brillantemente
e con un ottimo voto. Ma del resto, aveva dovuto fare uno sbocco assurdo per
riuscire a prepararsi adeguatamente.
wwwwwwwwwwww
E come se non bastasse, con la sua
intelligenza era riuscito a far arrabbiare di brutto un tenero e innocente
orsetto melenso e dolcioso!
Wwwwwww
Sì. Senza ombra di dubbio,
se non ci fosse stato lui a sventare il pericolo a quest’ora il mondo
sarebbe stato un vero disastro.
Wwwwwwwwww
Luna: “Harry, so che te l’ho già detto
tante volte…ma tu sei veramente UN MONTATO!!”
Wwwwwwwwww
Harry: “Hm? Scusa, stavo ripensando a tutte le imprese
che ho compiuto facendo enormi sacrifici…Ma tu
non puoi capire…”
Wwwwwww
Luna: “Certo, perché sei talmente CRETINO che
non ti sei nemmeno accorto che stavi parlando a voce alta!!!”
Wwwwwww
Harry: “O___OOPPORCA!!!”
Wwwwwwwwww
Luna: “Guarda che tu praticamente
non hai alzato un dito, abbiamo fatto tutto noi!!”
Wwwwwww
Harry: “Ah, l’invidia dell’ingenua ragazza
scema…Povera cara…Tranquilla, non mi ricordo
chi, ma qualcuno ha detto che ognuno di noi nella vita ha 15 minuti di
celebrità…Tranne me, ovviamente, che non passo mai di
moda…”
Wwwwwwwwww
Ron: “VUOI STARE ZITTO, BRUTTO MONTATO CHE NON SEI
ALTRO?!”
Wwwwwwwww
Harry: “NON TI PERMETTO DI PARLARMI COSÌ!!!!!IO…”
Wwwwww
Berluska: “Coff coff…Ehm…Vi siete
dimenticati che ci sono anch’io?”
Wwwwwww
Harry, Ron
e Luna: “Ooooooooh…Sorry!!”
Wwwwwwwwwwww
Il trio si passò una mano sul collo, imbarazzati, con
una gocciolona di sudore sulla testa.
Wwwwww
Luna: “Accidenti, ci siamo talmente accaniti contro
Harry che abbiamo trascurato il nostro ospite!!”
Wwwwwwwww
Ron: “Già…Che branco di cafoni…BWAAAAAAAAH!!! PERDONAMI, O MIO EROE!!!”
Wwwwwww
Ron si gettò in avanti e afferrò lo schienale
della poltrona, abbracciandolo e infradiciandolo di moccolo.
wwwwwwwwwwww
Harry: “-___-Ma non dovevamo toglierlo di
mezzo?”
Wwwwwwww
Berluska: “Ok, rifacciamo…Voi siete precipitati
dalla botola, mentre io stavo ancora girato…E lo sono tutt’ora,
a dire il vero…”
Wwwwwwww
Ron: “Ragazzi, ai nostri posti!!”
Wwwwwwww
Luna, Ron e uno stralunatissimo Harry si arrampicarono di
nuovo all’interno della botola da cui erano appena usciti fuori e
ripeterono la scena precedente. Stavolta la sederata fu più dura di
prima.
Wwwwww
Berluska: “Ok, a questo punto io ho detto:
“D’OH!!!” Perfetto, ci
siamo!!”
Wwwwwwwww
Harry, capito come stavano le cose(la perspicacia non
è di tutti!), scattò in piedi e puntò un dito contro lo
schienale rosso, con l’altra mano sul fianco.
Wwwwwwww
Harry: “BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!!
Preparati, Berluska!! Il tuo peggiore incubo è tornato!!!
BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!”
Wwwwwwww
Berluska:
“Cough cough…Davvero? Quello in cui l’abominevole bambola di porcellana di mia
sorella entra in camera mia nel cuore della notte e si mangia il mio Game Boy
col giochetto dei Pokemon dentro?”
Wwwwwwww
Harry: “O___O Ehm, no, l’altro…Quello
ancora più peggiore…”
Wwwwwww
Berluska: “Ah, allora quello in cui
il mio mangianastri difettoso si divora la mia preziosissima cassetta di
Shakira?”
Wwwwww
Harry: “Ehm…Non ci siamo ancora…”
Wwwwwwwwww
Berluska: “Oh, allora è senz’altro quello
in cui cado, cado, cado in un burrone e non atterro
mai?”
Wwwwww
Harry: “ECCO!!! PROPRIO
QUESTO!!”
Wwwwww
Berluska: “…Ragazzo, ma che ti sei fumato?!”
Wwwwwwwww
Harry: “Cosa ti mangi tu la sera, piuttosto!! Come cacchio fai a sognare
queste cose?!”
Wwwwwwww
Ron: “E ora a voi, gentile pubblico! Chi di loro
è il più cretino????”
Wwwwwwww
Da una tribuna colma di persone comparsa
all’improvviso in fondo alla stanza si levarono decine di cartelli,
alcuni con il numero 1 e altri con il numero 2.
Wwwwwwww
Luna: “Un bel pareggio tra due titani!!”
Wwwwwwww
Berluska, spazientitosi, schioccò le dita e fece
sparire la tribuna nel nulla. Dopodichè si riempì il calice di altro vino rosso e lo schizzò addosso a Harry, che
zompò in aria.
Berluska: “Così avrai qualcosa con cui passare
il tempo mentre io prendo la mia medicina!”
Wwwwww
Harry: “O___O Medicina?”
Wwwwwww
La mano di Berluska afferrò una piccola campanella
d’argento poggiata sul comodino lì accanto e la fece tintinnare.
In quel preciso istante, la porta di servizio si spalancò e ne
uscì una ragazza molto carina, con lunghi capelli castani mossi e una
divisa da cameriera molto, mooooolto corta.
Wwwwwww
Harry, Ron
& Luna: “HE…HERMIONE????????”
WWWWWWW
Hermione: “È ora della medicina, signore!!”
Wwwwww
Harry e Luna erano sconvolti, ma nessuno più di Ron,
che aveva gli occhi fuori dalle orbite.
Wwwwww
Ron: “Hermione, io non…non credevo che la
cuffietta sulla testa ti stesse così bene!!!”
Wwwwwww
Harry cadde a gambe all’aria. E
lui che era preoccupato per il suo strano comportamento…
Wwwwww
Hermione: “Sì, in effetti
mi dona!”
Wwwwwww
Luna: “Ma che ci fai qui?!
Credevo che lavorassi in tv con quelli dell’892!!!”
Wwwwwwww
Hermione: “Sì, infatti
era così, ma sai com’è…tutta quella colla sui capelli
e sui baffi mi aveva fatto venire un principio di orticaria!! E così ho deciso di tentare con un altro lavoretto
estivo!”
Wwwwww
Harry: “Ma se siamo a novembre…”
Wwwwwww
Hermione si avvicinò ad un mobiletto muovendo
freneticamente le anche, lo aprì e ne tirò fuori un sacchetto che
sembrava contenere caramelle.
Wwwwww
Berluska: “Hmm…La mia medicina quotidiana!!”
Wwwwwwww
Harry: “Io continuo a non capire…Herm, ci
spieghi tu?”
wwwwwwwwwwww
Hermione: “Da quando Berluska ha smesso con i vizi,
è completamente pazzo per Chupa Chups!”
Wwwwwww
Harry:
“Chu…Chupa Chups??”
Wwwww
Berluska: “Yum yum!!”
Wwwwwwww
Hermione: “Mi piace Chupa Chups, perchè ti
dà anche più cose! Un valido sostegno per la
concentrazione!”
Wwwwww
La ragazza infilò una mano nel pacchetto e ne estrasse un lecca lecca alla fragola. Lo passò
all’uomo seduto in poltrona e sorrise soddisfatta.
Ron si slanciò in avanti e agitò
freneticamente le mani.
Wwwwww
Ron: “POSSO AVERNE UNO??????”
Wwwwww
Hermione: “Certamente, piccolo mio!!”
Wwwwww
Ron: “SSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIII!!!!!”
Wwwwwwwww
Berluska: “Coff coff!! NO,
NON DARGLIELO!! È TUTTO MIO!!!”
WWWWWW
Ron: “No!!”
Wwwww
Berluska: “Sì!!”
Wwwww
Ron: “No!!”
Wwwwww
Berluska: “Sì!!”
Wwwwwww
Ron: “Noooooooo!!!”
Wwwwww
Harry, al quale era venuto un gran mal di testa per tutte
quelle urla e quei dannati comportamenti da veri
cretini, sbroccò e schiaffeggiò l’amico rosso.
Wwwwwww
Harry: “SMETTILA DI FARE IL BAMBINO!!!”
Wwwwwwww
Con lo sbroccaggio dello sfregiato Ron si trasformò
all’istante in un affascinante ragazzo di venticinque anni, bello,
muscoloso e decisamente attraente. Quello
che accadde dopo fu seguito dalle più assurde reazioni: Harry
scoppò gli occhi così esageratamente che un uccellino vi
formò il nido, visto lo spazio a disposizione; Hermione fece cadere la
mascella fino al pavimento, avvampò e dalle sue orecchie cominciò
ad uscire del fumo grigio; Luna fece spallucce e continuò a leggere
impassibile il “Cavillo” di quattro anni prima.
Wwwww
Harry: “BASTAAAAAAAAAAAA!!!
TORNA NORMALE, PER CARITÀ!!”
Wwwww
Un gesto, e Ron tornò il solito ragazzetto di sempre.
Harry schivò di poco il coltello che Hermione gli
aveva appena lanciato.
Wwwwwwwwwwwwww
Harry: “Basta, sono stufo!!
Sono venuto fino a qui per poter sconfiggere questo stupido mostro, e allora io
lo sconfiggerò! Sì, LO
SCONFIGGERÒ SENZA ALCUNA ESITAZIONE!!
BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!!”
Wwwwww
Luna: “Oh, che eroe!”
Wwwwww
Ron: “Hm…e come pensi di fare,
scusa?”
Wwww
Harry: “O___O…A questo penserò
una volta che l’avrò sconfitto!!”
Wwwww
Ron: “-__- Credo che tu non
abbia capito bene la domanda…”
Wwww
Harry: “No no, ho capito benissimo!!”
Wwww
Ron: “Ah, ecco…Allora…”
Wwwwwwwww
Harry: “Dimmi, brutto mostro…Perché hai
deciso di lanciare questo terribile incantesimo sui miei amici e su tutta
Hogwarts?! Hai creato un mondo di mostri!!”
Wwwwww
Berluska: “Cough cough…Credi davvero che te lo
verrò a dire così facilmente?
BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!”
Wwwwwww
Harry si accasciò al suolo con le lacrime agli occhi
e si prese la testa fra le mani, agitandola in ogni direzione.
Wwwwww
Harry: “AAAAAAAH!!!
L’ULTIMA SPERANZA È SPARITA!! MORIREMO TUTTI!!!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”
Wwwwwww
Ron gli corse incontro e gli
mollò un pugno sulla nuca.
Wwwwwww
Ron: “È questo il tuo coraggio?! Scemo!!”
wwwwwwwwwwwwwww
Harry: “Ahio! Mi hai fatto male!!”
Wwwww
In quella, dalla stessa porta di servizio da cui prima era
uscita Hermione arrivò il Trio Monnezza in veste da camerieri, con tanto
di cuffietta e vassoio con teiera e biscottini in mano.
Harry: “Oh Dio, che visione
atroce…COME…COME AVETE POTUTO METTERVI QUELI
VESTITINI??? SONO DI TRE TAGLIE PIÙ PICCOLI DELLA VOSTRA!!”
Wwwwwww
Malfoy: “Secondo me ci stanno benissimo!! Guarda come butta bene!”
Wwwww
Tiger & Goyle: “YEAH!!”
Wwwwwww
Harry aveva un brutto, bruttissimo presentimento…
Wwwwwwww
Harry: “Berluska, maledetto mostro…Non avrai per
caso assunto anche loro come camerieri, vero?“
Wwwwwww
Berluska: “Eh eh eh
eh…Ma certo!! Questi tre babbuini sono così servizievoli
che…”
Wwwww
Harry: “EVVAI!! NON VERRANNO
PIÙ A ROMPERE LE SCATOLE A ME!!!”
Wwwwwwwww
Berluska: “No, invece…A volte
ritornano…BWAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!”
Wwwww
Harry:
“D’OH!!”
Wwwwwwww
Berluska:
“BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!”
Wwwww
Luna: “E basta con queste risate da trogloditi!!”
Wwwwwwwwww
Harry si ricompose sistemandosi gli occhiali sul naso,
quando all’improvviso si accorse che Ron non era più
lì accanto a lui.
Wwwwwww
Harry: “Ron?!Ronnie, dove ti sei nascosto?”
Wwwww
Luna:
“YO-HOOOOOOOOOOO!!! RUPERT???!”
Wwwww
Harry: “Si chiama RONALD, scema!!
E comunque non dirlo, lui odia essere chiamato col suo
nome completo!”
Wwwww
Luna: “Ah, scusa…”
Wwwwww
Nonostante i loro continui
richiami, Ron non si vedeva. Non sapevano proprio dove potesse essere andato a
finire…
Wewwwwwwwwwwww
Berluska: “Eh eh eh…è
inutile che continuiate a cercarlo!”
Wwwwww
Harry: “Che…che cosa vorresti dire, bastardo?!”
Wwwwwwww
La mano di Berluska afferrò la campanella e la fece
tintinnare per alcuni secondi che sembrarono interminabili. Un attimo dopo, la
porticina si aprì…
Wwwwwww
Ron: “Avevi ragione, Malfoy!!
Questa divisa è così comoda!! Ho tutte
le mie cose al vento…”
Wwwwww
Harry: “RON!!!”
Wwwww
Davanti a Harry si presentava la scena più tremenda(o
più divertente, ma non se la sentiva di ridergli in faccia…)che
avesse mai visto: il suo migliore amico Ron costretto in una striminzitissima
divisa da cameriera…In testa l’immancabile cuffietta, in mano un
vaso di fiori freschi.
Wwwwww
Harry: “RON!! COSA TI HANNO
FATTO?! TI VERRÀ IL COMPLESSO DELL’ALTRA
SPONDA, IN QUESTO MODO!!”
Wwwwwww
Ron: “Cosa vuoi dire, Harry?
Io sto benissimo, non posso più farne a
meno!”
Wwwwww
Harry si voltò verso lo schienale perennemente
voltato del suo nemico.
www
Harry: “Che cosa gli hai fatto?!”
Wwwww
Berluska: “Non ricordi che anche lui è sotto
l’influenza del mio incantesimo? Eh eh eh!
È bastato uno schiocco di dita per trascinarlo dalla mia parte e farlo
lavorare per me!”
Wwwwww
Harry: “Accidenti, me ne ero
dimenticato!! Ma perché fargli indossare QUEL COMPLETINO?! La sua essenza mascolina potrebbe risentirne di brutto!!”
Wwwwww
Berluska: “Non è colpa mia se tutti quelli che
mi porti qua sono maschi! Insomma, avrò diritto anche io a godere di
qualche bella visuale!!COFF COFF!!”
Wwwwwww
Harry osservò mortificato Ron: stava facendo
volteggiare il suo piatto in bilico su un bastone…Vendetta, tremenda
vendetta!!
Wwwwww
Harry: “Non te la caverai così facilmente!
Vedrai, riuscirò a liberarlo dall’incantesimo sconfiggendoti con
le mie mani!!”
Wwwwww
Berluska: “Forse riuscirai a liberare il tuo
amico…ma se si trattasse di più
persone?”
Wwwwww
Harry: “Co…cosa?”
Wwww
Altro tintinnio, stavolta molto più prolungato e
squillante.
Un gran fracasso e la porta di frassino venne
sfondata da una folla inferocita, che spingeva per uscire prima.
Wwwwwww
Folla inferocita: “Ha chiamato, signore???”
Wwwww
Harry sgranò gli occhi e se li stropicciò,
incredulo.
Tra la folla distinse chiaramente la
Mc Grannitt, Dean Thomas, Cho Chang, Alicia
Spinnett, Blaise Zabini, i fratelli Canon, il professor Piton, persino
Silente…
Quella era Hogwarts al completo!!
Non c’erano più dubbi!
Wwwww
Harry: “…E sono tutti vestiti da cameriera!! AAAAAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGHHHH!!!”
Capitolo 21 *** Capitolo 21: L'attacco delle cameriere, prima parte ***
Capitolo 21:
Capitolo 21: L’attacco
delle cameriere, prima parte
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Harry ci riflettè un secondo, schivando con
noncuranza un vassoio d’argento che Dean Thomas aveva appena scagliato
contro di lui…
Lui era in netta minoranza, e aveva schierata contro la sua
fragile persona l’intera Hogwarts.
Lui era vestito normalmente, mentre gli altri indossavano
striminzite divise da cameriera, compresa Luna che, anche se non
c’entrava niente, ne era rimasta particolarmente
colpita e aveva deciso di adeguarsi.
Aveva la vescica talmente piena che presto sarebbe esplosa
coinvolgendo entrambi i reni, ma dalle conoscenze che aveva
in quella stanza il bagno era fuori uso.
Come se non bastasse era disgustatamente scosso da forti
conati di vomito: le gonne della divisa erano talmente corte che poteva
benissimo godere della vista delle gambe di Piton, che
mostravano lunghi pelacci neri appiccicati alla pelle a causa della loro
elevata composizione oleosa.
Ciascuno studente stava rimurginando rumorosamente su come
poterlo attaccare, tranne il Trio Monnezza che si era messo a canticchiare le
canzoncine dei cartoni animati e lo stavano facendo andare fuori
di testa tanto variassero tutti i testi con strafalcioni veramente
inammissibili.
…Forse, e dico forse, era un pochino nei guai.
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Harry: “Oh…Santo…Piripillo…”
Wwwwwwww
Berluska: “BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!
Paura, eh?”
Wwwwwwwwwww
Harry: “Se ti riferisci alle gambe di Piton allora
sì…ho paura…”
Wwwwwwwww
Piton: “Potter, è naturale…con il
Silk-Epil, le tue gambe rimarranno lisce fino a quattro settimane! Ma io
l’ho fatta CINQUE settimane fa, per cui…”
Wwwwwww
Harry: “Hm, tutto chiaro…”
Wwwwwwww
Berluska: “Coff cough!!
Allora, vediamo…come posso punirti per la tua sfacciataggine e la tua
faccia tosta?”
Wwwwwwwwww
Harry: “Basta che sia una cosa rapida! Oppure, se vuoi
che le tue pareti così lucide e immacolate vengano
inzuppate di urina, fai pure…”
Wwwwwwww
Berluska rimase qualche attimo in silenzio, interrotto solo
dal suo respiro affannoso e da qualche occasionale colpo di tosse ancora
più rauca della precedente. Fino a che non agitò felice il
bicchiere col vino rosso e si preparò a suonare la campanellina.
Wwwwww
Berluska: “Ho trovato! Lascerò che siano i tuoi
compagni di scuola a darti una lezione, così non potrai contrattaccare!! BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!”
Wwwwwwwww
Harry: “Capirai…”
Wwwwwwwwwww
Berluska: “…E dopo averti spappolato per bene,
chiederò loro di sequestrarti la Firebolt e tutte le tue figurine dei calciatori!! BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!”
Wwwwwwwwww
Harry urlò a squarciagola e si accasciò al
pavimento, in lacrime, brandendo minacciosamente un pugno
in aria.
Wwwwwwww
Harry: “MALEDETTO!! NON TI
PERMETTERÒ MAI DI
PORTARMI VIA LE FIGURINE!!
NOOOOOOOOOOOOOO!!!!!”
Wwwwwwwwwwwww
Luna: “Fagliela vedere, Harry!!
Siamo con te!!”
Wwwwwwwwwww
Harry: “Ehi, non credere che tu non mi debba aiutare!! Ho bisogno di te, non potrò mai farcela a
contrattaccarli da solo!!”
Wwwwwwwwwwwwwwww
Luna: “ *_____* Come sei gentile e premuroso,
Harruccio bello!! Pensi così
tanto a me!!”
Wwwwwww
Lo sfregiato si trattenne fino all’ultimo dal
vomitarle in faccia.
Ma ormai era arrivato il momento
tanto temuto: la mano che sporgeva dalla poltrona afferrò con grazia il
manico della campanellina e lo agitò lentamente, provocando un tintinnio
quasi inquietante.
Wwwwwwwwww
Harry: “Gulp…Chissà
quale ordine spaventoso darà ai suoi scagnozzi…”
Al richiamo del loro capo, il corpo studentesco
scattò in avanti e ognuno di essi tirò
fuori dalla tasca un oggetto particolare.
Inutili i tentativi di Harry di farli placare…
Wwwwwwww
Harry: “E-ehi!!Andiamo, ragazzi, noi siamo sempre andati d’accordo!
Seamus, ti ricordi di quando ti ho prestato quelle
quaranta cucuzze? E Ernie, quella volta in cui ti ho
permesso di frugare nel cassetto delle mie mutande? E Hannah, che mi dici di
quella volta in cui ti ho difeso da Pix prendendomi in pieno
quella partita di Caccabombe?! E Ron, non mi dire
che ti sei dimenticato di quando ti ho prestato le mutande e tu me le hai
riportate sudice di fango e…”
Wwwwwwwwww
Harry si interruppe di colpo,
ragionando su ciò che aveva appena detto.
Wwwwwwww
Harry: “MA SIETE VERAMENTE DEI BASTARDI!! NON ESITERÒ A SCONFIGGERVI, FATEVI PURE SOTTO!! MI VENDICHERÒ DI TUTTI I VOSTRI SOPRUSI, MALEDETTE
TESTE DI POLTERGEIST!!”
Wwwwwwwwww
Pix: “…Come ci hai chiamato?!
Come ti permetti di chiamarci in questo modo così ignobile?!”
Wwwwww
Harry: “Ehm…Amabili teste di legno!!”
Wwwwww
Il ragazzo prese un braccio di Luna e se la portò
accanto, dopodichè si mise sulla difensiva e assunse un cipiglio
pericoloso.
Wwwwwwwww
Harry: “Allora, chi è il primo che vuole sfidarmi?!”
Wwwwwwww
Cho: “Io, Harruccio…!!”
Wwwwwwwww
Cho uscì dalla folla e si avvicinò ad Harry con fare mooolto seducente, ancheggiando
freneticamente e sistemandosi la cuffietta con fare malizioso, approfittando
del fatto che la divisa le stava molto bene.
Wwwwwwww
Harry: “Oh no, lei no, vi prego…Potrebbe infradiciarmi
con le lacrime!!”
Wwwwwww
Cho:
“Harry…Voulez-vous patè avec moi??”
Wwwwwwwwwwww
Harry: “Che…che cosa?!”
Wwwwwwwww
Cho ghignò sadica ed estrasse un tubetto di colore
rosa dalla tasca; lo aprì e cominciò a spremerlo addosso al
ragazzo, che non riusciva a muoversi dalla perplessità.
Wwwwwww
Harry: “È…è al tonno?
AAAAAAAAAAAAAAAARRRRRRRRGH!! IO NON HO MAI SOPPORTATO IL
TONNO!! NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!”
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Cho: “Non è tutto…questo è
speciale, ti immobilizzerà come un salame!!
BWAHAHAHAHA!!”
Wwwwww
Luna: “Non credevo che una persona fine come la Chang potesse avere una
risata così sguainata…”
Wwwwwwwwwwwwww
In effetti, però, i filamenti di patè al tonno
si erano ingarbugliati intorno al corpo della sfregiato
e l’avevano stretto in una morsa.
Wwwwww
Harry: “Ma porca…SENTI QUA CHE PUZZA!!”
Wwwwwww
Cho: “BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!”
Wwwwwwww
Luna: “Sono sempre più colpita dal carattere
ambiguo della Chang!!”
Wwwwwwwwww
Harry: “Luna!! Invece di bofonchiare
questi sproloqui, vieni qua a darmi una mano!!”
Wwwwww
Luna: “E come faccio?”
Wwwwwww
Harry: “Non lo so, ma se non fai qualcosa il mio naso
cadrà da un momento all’altro!! Aiutami,
ti prego!!”
Wwwwwww
Luna: “Ehi, ma questo è tonno? Io amo il tonno!!”
Wwwwww
La ragazza si gettò a capofitto su Harry e
cominciò a mangiare il patè, fino a che Harry non fu in grado di
muovere braccia e gambe senza difficoltà.
Wwwwwwww
Harry: “Grazie, Luna! E-ehi, smettila, quella è
la mia maglietta!! Ferma, non ho più patè
addosso!! E STACCATI!!”
Wwwwwwwww
Poiché Luna non si decideva a mollare la presa dalla
maglietta odorosa di tonno di Harry, quest’ultimo se la tolse e la
tirò addosso a Cho, che venne sbranata
all’istante.
Fuori una.
Wwwwwwww
Harry: “Bravissima, Luna, sei stata grande!!”
Wwwwwww
Luna: “BUUUUUUUUUUURP!!
Ops…scusate…”
Wwwwwwwwwww
Harry: “Allora, chi è il mio prossimo sfidante?!”
Wwwwwww
Ron: “Io, Harry!!”
Wwwwwww
Harry sgranò gli occhi, contrariato. Non aveva molta
voglia di combattere contro il suo migliore amico, nonostante le mutande che
tanto amorevolmente gli aveva prestato gli fossero state restituite zuppe di
fanghiglia.
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Harry: “Oh no, Ron, ti prego…Va via, non voglio
farti male!”
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Ron: “E chi ha detto che mi
devi fare del male, Harry?”
Wwwwwwww
Harry: “O___OTi sei schierato dalla parte
oscura della forza!!”
Wwwwwwwww
Ron: “E allora?”
Wwwwwwww
Harry: “Sei uno dei miei nemici, idiota!! Ma non ce l’hai un
po’ di materia grigia in quella testaccia?!”
Wwwwwwww
Ron: “Grigio?!”
Wwwwwwww
Harry: “Sì, grigio!!”
Wwwwwwwwwww
Ron: “Anch’io ero grigio, poi ho scoperto Just
for Men!!”
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Harry: “Che?!”
Wwwwwwww
Ron tirò fuori una fiaschetta contenente uno strano
liquido rosso acceso e lo versò sui capelli di Harry.
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Harry: “CHE CAVOLO FAI?!
NOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!”
Wwwwww
Ron: “Così, anche se invecchi, sembrerà
che per te gli anni non passino mai!!”
Wwwwwwwwww
Harry cercò di divincolarsi dalla presa
dell’amico, che aveva cominciato a strofinargli energicamente la cute con
le dita per far assorbire la tinta per capelli.
Wwwwwwwwwww
Harry: “Lasciami, scemo!! Non
voglio diventare un pel di carota!! Luna, dammi una
mano!!”
Wwwwwww
Luna arrivò trotterellando accanto ad
Harry pulendosi le labbra sporche di patè con un tovagliolo e picchiettò
con una mano sulla spalla di Ron, che fu costretto a voltarsi.
Wwwwww
Luna: “Ron, ma davvero ti tingi i capelli?!”
Wwwwwwww
Ron: “Bè, ogni tanto ci vuole!”
Wwwwww
Approfittando del suo momento di distrazione, Harry si
liberò delle mani infingarde dell’amico e gli sferrò un
calcione che lo fece atterrare sul lampadario pendente della stanza.
Wwwwwwwwww
Harry: “E fuori due!!
Aaaaaah, ci sto prendendo veramente gusto!!”
Wwwwwwww
Luna:
“Io no…”
Wwwwwwwwww
Hermione:
“Harry…”
Wwwwww
Harry: “Hm? Che c’è,
Herm?”
Wwwwwwwww
Hermione: “Bè…Insomma…Non credi di
aver un po’ esagerato con Ron? Insomma, l’hai buttato fuori dalla finestra!!”
Wwwwwwww
Alle parole dell’amica, gli occhi di Harry si inumidirono e tirò su col naso facendo un rumore
veramente assordante.
Wwwwww
Harry: “M-ma io non…”
Wwwwww
Hermione: “Sei stato veramente crudele, Harry! Hai
sfasciato il nostro trio!! Ma non lo sai che tre
è il numero perfetto?!”
Wwwwwwwwww
Harry: “Eh? S-sì, ma…”
Wwwwwww
Hermione:
“Proprio così!! THREE IS A MAGIC NUMBER!!”
Wwwwwwww
Hermione estrasse dalla divisa un videofonino e lo
sbattè in faccia allo sfregiato.
Wwwwwwww
Harry: “Auch!! Ma sei pazza?!”
Wwwwwwww
Hermione:
“Guarda, Harry! Adesso con I nuovi videofonini Tre puoi finalmente
seguire tutte le partite del campionato in diretta TV! Non è fantastico?! Non dovrai più rimanere necessariamente a casa,
potrai guardartele ovunque vorrai, anche mentre sei al
bagno!!”
Wwwwwww
Harry: “-_____-Hermione, per
favore…”
Wwwwwwwwww
Hermione: “Passa a Tre, e se attivi il servizio in
tempo potrai usufruire dei vantaggi che ti offriamo, come la Christmas Card e altri incredibili opportunità! E
inoltre…”
Wwwwwwwwww
Luna: “Ooooooh, insomma, basta!!
Mi stai facendo venire il mal di testa!!!”
Wwwwwwww
Detto questo, rubò il cellulare in mano a Hermione e
glielo gettò a terra, mandandolo in mille pezzi.
Wwwwwww
Hermione: “Ecco un’altra cosa! Se porti in un
negozio Tre il tuo vecchio videofonino da rottamare, potrai riceverne un altro
in cambio, senza alcuno sforzo!!”
Wwwwwww
Luna: “Ma vuoi smetterla?!”
Wwwwww
La ragazza, esasperata da tutta quella pubblicità ai
videofonini, raccolse i pezzi e cominciò a lanciarli a Hermione, che se ne andò indignata.
Fuori tre.
Wwwwwww
Harry: “Cosa hai fatto, Luna,
accidenti a te!! Proprio ora che avevo cominciato ad
interessarmi alle offerte della Tre!!”
Wwwwwwwww
Luna: “Chiudi il becco, non ne hai bisogno!! Quante volte ti abbiamo detto
che gli oggetti babbani non possono venire utilizzati dentro Hogwarts?!”
Wwwwww
Harry ci riflettè su per un po’, fino a quando
un denso fumo nero non gli uscì dalle orecchie.
Wwwwwwww
Harry: “Hai ragione!! Me ne ero dimenticato!!”
Wwwwwwww
Luna: “Scemo…”
Wwwwwwwwww
Harry: “Allora, chi sarà il prossimo ad
assaggiare la mia ira?!”
Wwwwwwww
Luna: “Smettila di fare il superbo e…Ahi!!”
Wwwwwwww
Harry: “Cosa succede,
Luna?”
Wwwwwww
Luna: “No, niente…La bolla che mi ha fatto la
zanzara del tredicesimo capitolo mi ha dato una strana
fitta, ma non è niente di grave, credo…”
Wwwwwwww
In quella la professoressa Sprite si distaccò dal
resto dei professori brandendo un flacone che in cima riportava uno strano
beccuccio.
Wwwwwww
Prof. Sprite: “Contro zanzare, zecche e tafani
c’è il nuovo Vape da giardino, dal buonissimo profumo di
citronella!!”
Wwwwwwww
Harry: “Oddio…-_____-
“
Wwwwwwww
Prof. Sprite: “Ed è disponibile in più
varianti, sia piastrine che spray!”
Wwwwwww
Detto questo, agitò il flacone e ne disperse il
contenuto addosso al povero Harry, che tossì e si gettò a terra.
Wwwwwwww
Berluska: “Sei stato intossicato, eh?
BWAHAHAHAHAHAHAHAHA!!”
Wwwwww
Harry: “Un cavolo…Coff coff!!
Sono allergico alla…>coff!!<...citronella,
bastardo!!”
Wwwwwwwwwww
Berluska: “Ah! …Oh bè, è uguale!! BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!”
Wwwwwwwwww
Luna fermò la professoressa con una forza erculea e
la scaraventò fuori dalla finestra; la donna
precipitò nel giardino dello stabilimento urlando: “NON USARE
DENTRO CASA, È UN PRODOTTO ALTAMENTE TOSSICO! LEGGERE ATTENTAMENTE LE
ISTRUZIONI PER L’USOOOOOOOOOOOOO!!!”
Wwwwwwwwwwww
Fuori quattro.
Prima che qualcun altro potesse passare all’attacco,
Harry si impettì minaccioso e puntò un
dito contro la poltrona di Berluska.
Wwwwww
Harry: “E ora come la mettiamo, brutto mostro sadico?! Ho praticamente dimezzato il tuo
esercito!! Ah ah ah ah ah!! sono
troppo forte!!”
Wwwwww
Luna: “Ma se ne abbiamo
eliminati quattro su cinquemila…”
Wwwwwwwwww
Berluska non si scompose, scegliendo di non rispondere alla
provocazione. Si limitò a lanciare di nuovo il vino addosso allo
sfregiato, che imprecò sonoramente e giurò vendetta.
Wwwwwww
Luna: “Smettila di giocare e vieni qui,
abbiamo da fare!!”
Wwwwwwwww
Harry: “Ok, io…ahi!!”
Wwwwwwwww
Il moro era appena stato colpito da un piccolo oggetto di
colore giallo; si chinò per raccoglierlo e lo esaminò da ogni angolazione.
Wwwww
Harry: “…È un pezzo di formaggio!!”
Wwwwww
E se lo ficcò in bocca.
Eeeeee
Harry: “Hmmmmmmm…cavolo, ma è buonissimo!!”
Wwwwwwwwwww
Non l’avesse mai detto…
La professoressa Cooman emerse dal gruppo di cameriere e lo
raggiunse con il suo solito fare mistico.
Wwwwwwww
Prof.
Cooman: “Aaaaaaaaaaaaaah, Lerdammer…”
Wwwwww
Harry:
“Chomp chomp…Hm? Cosa?”
Wwwwwwww
Prof. Cooman: “ZITTO!!
Potrebbe essere pericoloso”
Wwwwwww
La donna pose le mani sopra la nuca di Harry e
cominciò a ruotarle in senso orario chiudendo gli occhi e fingendo di
concentrarsi.
Wwwwwwwwww
Prof. Cooman: “Tu…non lo sedurrai
più…con la tua dolcezza e la tua
bontà e…”
Wwwwwww
Luna: “…BASTA!!”
Wwwwwwwww
Luna schiaffeggiò la professoressa e la
rimproverò aspramente.
Wwwwwww
Luna: “Professoressa!!
È solo un tocco di formaggio…non deve sprecare le sue energie per
questo!! Faccia qualcosa per me, piuttosto! Sono una
delle sue allieve preferite!!”
Wwwwwww
Prof.
Cooman: “Ah ah ah!! Ti ho stregata!!”
Wwwwww
Poichè la situazione non accennava a sbloccarsi,
Harry prese la professoressa per una delle sue tante collane e la gettò
dalla finestra.
Fuori cinque.
Wwwwwww
Harry: “Bene! E
ora…”
Wwwwwwww
DOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOONG…
Il suono di un gong riecheggiò in tutta la sala,
tramortendo le orecchie di parecchi dei presenti.
Wwwwww
Berluska: “Break!!Riposatevi un po’, ragazzi, riprenderete più
tardi!”
Wwwwww
Tutti gli studenti di Hogwarts sparirono dietro la porticina
da cui erano usciti, mentre Harry e Luna si appartarono in un angolino sospirando stancamente.
Wwwwwww
Harry: “Accidenti a questo stupido intervallo,
così perderò la concentrazione!!”
Wwwwww
Luna: “Meglio non dirgli che
in realtà ho fatto praticamente tutto io…”
Wwwwwwwww
Riusciranno i nostri eroi a riposarsi quanto basta prima
della ripresa dello scontro?
E soprattutto…quanto
sarà elastica la vescica di Harry?
Capitolo 22 *** Capitolo 22: L'attacco delle cameriere, seconda parte ***
Capitolo 22: L’attacco delle cameriere, seconda parte
Capitolo 22:
L’attacco delle cameriere, seconda parte
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Grosse nubi grigiastre si addossarono al di fuori della
finestrella che dava sul cortile; in pochi istanti cominciarono a riversare la
pioggia di cui erano carichi, accompagnati da tuoni, lampi e un forte vento
fischiante. Tutto ciò rendeva ancora più inquietante la presenza
di tutta Hogwarts con indosso divise da cameriere…Una visione che
già di per sé era semplicemente orripilante.
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Luna: “Harry…hai notato che ogni volta che una
situazione si fa critica incomincia a piovere?”
Wwww
Harry: “Già…Dev’essere una cosa
poetica o qualcosa del genere…”
W
Harry squadrò uno per uno gli
studenti e i professori di Hogwarts che gli stavano davanti; operazione per cui
gli ci vollero sette ore e mezza, data la quantità.
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Piton: “Sei lecio*, Potter…lo sapevi?”
Wwwwww
Harry: “Ognuno ha i suoi tempi!”
Wwww
Berluska: “Coff! Allora, ragazzo…suppongo che tu
non abbia nessun altro asso nella manica, eh? Sto per darti il…due di
picche!!”
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Harry: “…”
Wwwwww
Berluska: “BWAHAHAHAHAHAH!!
L’hai capita?! Asso…due di
picche…Bwahahahahahaha!! Come sono spiritoso!! Bwahahahahahahahahahahahah!!!”
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Nel frattempo, Harry aveva già preso una katana, e
solo Luna lo fermò prima che facesse harakiri.
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Berluska: “Deduco che la mia brillante battuta non ti sia piaciuta…”
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Harry: “No, no, era una bella battuta, hai fatto pure ace!”
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Berluska: “Oh oh oh! Non
c’è bisogno che mi aduli così, ragazzo! Oh oh oh!”
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Luna: “Ma chi è, Babbo Natale?”
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Harry: “-______- Senti, maledetto…quando
arriverà la battuta vera avvertimi…perchè potrei anche non
accorgermene, capisci?”
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La mano di Berluska tremò per l’indignazione e
non si dovette aspettare molto prima che scattasse a
inondasse l’occhialuto con il vino.
Wwwwwwww
Harry: “E mobbasta veramente, però!! Guarda qua che schifezza!! Ma
non ce l’hai un po’ di sale in
zucca?!”
Wwwwwwwwwww
Berluska: “In zucca no, solo
nel barattolo! Bwahahahahahahahahaha!! Come sono divertente, mi faccio schifo
da solo!!Bwahahaha…Ehi,
ma…perché non ridete?”
Wwwwwwww
Nella stanza aveva cominciato a nevicare e a tirare un vento
gelido, mentre tutti avevano assunto l’aspetto di tante statue di cera.
Solo Luna aveva sghignazzato silenziosamente coprendosi la bocca con una mano.
Wwwwwwww
Berluska: “Aaah, ho capito, non riuscite a ridere per
quanto siete rimasti di stucco di fronte alla mia parlantina, non è
così? Coff cough!!”
Wwwwwww
Con uno sforzo sovrumano, Harry si voltò
dall’altra parte e fu preso da tanti, ma tanti conati di vomito.
Wwwwwww
Harry: “BLEEEEEEEEEEEURGH!!
PORTATELO VIA, VI PREGO…TAPPATEGLI LA BOCCA!!”
Wwwwww
Berluska: “Coff! Non capisco proprio
cosa…”
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Prima che potesse andare avanti,
però, un tremendo fracasso lo costrinse a chiudere bocca – anzi, a
rimanere senza fiato per la sorpresa: la piccola finestra era appena stata
sfondata da una jeep senza tettuccio, che era appena atterrata al centro esatto
della stanza. Alla guida vi erano due strani giamaicani ricciuti vestiti con
camicie hawaiane.
Wwww
Gimiumuapua: “Wow…Bollicine molto sagge!”
Wwwwwww
Harry: “O______O E voi…CHE CAZZUOLISSIMA CI FATE
QUI, SI PUÒSAPERE?!”
Wwwwwww
Gimiumuapua prese dal sedile posteriore una bottiglietta di aranciata e se l’accostò all’orecchio.
Wwwwwww
Gimiumuapua: “Ascolta…abbiamo vinto!”
Wwww
Harry: “…Eh?!”
Wwwwww
Dal gruppo degli studenti travestiti da camerieri si fece strada Seamus Finnegan, fino a trovarsi a fianco della
vettura.
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Seamus: “Vengo con voi!”
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Gimiumuapua: “Salta su!”
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E montò sul sedile
posteriore.
Il giamaicano sorrise e si voltò verso Harry.
Wwwwww
Gimiumuapua: “Vuoi venire al Fanta Village con
noi?”
Wwww
Harry: “Bamboocha!!”
Wwwwwww
…Se prima tutti erano rimasti come statue di cera, ora
erano molto simili a pezzi di granito dalla bocca spalancata e gli occhi decisamente scoppati.
Eeeeeeee
Tutti: “O______O Harry, ma…cosa stai dicendo?!”
Wwwwwwwww
Harry ci mise un po’ per rendersi conto di ciò
che aveva appena detto a Gimiumuapua.
Wwwwwww
Harry: “Ma cosa…? Ho detto una cosa tipo…Oddio…non
ditemi che…ho veramente detto Bamboocha?!”
Wwwwww
Tutti annuirono convinti.
Wwwwww
Harry: “NOOOOOOO!!!!!
CANCELLA TUTTO!! Volevo dire…Sparisci dalla mia
vista, belli capelli!!”
Wwwwww
Luna: “Ormai è inutile dire delle
spacconate…”
Wwwwww
Gimiumuapua fece spallucce, si sistemò gli occhiali
da sole sul naso e ripartì a tutto gas sfondando la parete opposta,
lasciando una poderosa sgommata sul pavimento.
Wwwwwww
Berluska: “ ’Azz! E ora
chi pulisce?!”
Wwwwwwwww
Harry ansimò e si buttò carponi a terra,
ancora provato dall’ultimo avvenimento.
Wwwwww
Harry: “Porca puzzola, mi sono lasciato prendere dal
momento…”
www
Luna: “E vabbè, dai, sono cose che
succedono…”
Wwwww
Harry: “Non avrei dovuto lasciarmi ipnotizzare da
quella camicia coi fiorellini e le palme che mi ha
sventolato davanti agli occhi…”
Wwww
Luna: “Se posso dirlo, non
avresti dovuto nemmeno chiamarlo ‘Belli capelli’, perché non
è che i tuoi siano tanto più docili dei suoi!”
Wwwwww
Harry: “Ti prego, lasciami solo col mio
dolore…”
Wwwwww
Luna: “…In realtà vuoi solo farti
compatire, non è vero?!”
Wwwwww
Harry non rispose(anche se fra sé e sé
pensò che Luna avesse perfettamente ragione)e cominciò a
singhiozzare nascondendo il viso fra le mani.
Lo sfregiato allagò il pavimento con lacrime da
coccodrillo per qualche altro minuto sotto lo sguardo indifferente degli altri,
quando venne distratto da un leggero rumore di passi.
Alzò la testa incuriosito e si ritrovò
davanti l’imponente figura di Silente.
Wwwww
Silente: “Harry…”
Wwwwww
Harry:
“Sniff…P-Professore…”
Wwwwww
L’uomo si accovacciò e passò le dita esili tra i capelli del ragazzo.
Wwwwww
Harry: “Professore…”
Wwwwww
Silente: “…”
Wwwwww
Harry: “…”
Wwwwww
Tutti: “Zzzzzz…”
Wwwwww
Silente: “I miei capelli erano ribelli…”
Wwwwww
Harry: “O______O Eh?!”
Ww
Silente: “Quando pioveva diventavano pesaaaaaaaanti, ‘piccicosi…sembravo un barboncino!”
Wwwwww
Il preside si prese fra le mani due ciocche di capelli
all’altezza delle tempie e abbaiò.
Wwwwww
Harry: “Ma che…”
Wwwwwwww
Silente: “Poi…sai cos’ho provato?”
www
Harry: “Il balsamo Pantene Lisci
Effetto Seta!”
Wwwwww
Harry: “-______-
Ah…”
Wwwwwww
Silente: “È incredibile! Ora riesco a
mantenerli leggeri e lucenti! Liiiiiiiiiiiiisci liscilisciliscilisci come la
seta!”
Wwwwww
Harry: “O____O Professore, ma cosa
sta cercando di…?”
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Silente: “Sono sicuro che gioverebbe molto anche a alla tua chioma, lascia che te lo somministri!”
Wwwwww
Con un gesto repentino, Silente si sfilò di tasca un
flacone di balsamo e lo spremette fino a che i capelli di Harry non ne furono
completamente ricoperti.
Wwwwwwwwww
Harry: “NOOOOOO!!!
PROFESSORE, LA PREGO,
STIA FERMO!!”
Wwwwww
Silente: “La pazienza è la virtù dei
forti, Harry…”
Wwwww
Harry si dimenò dalle grinfie schiumose del preside e
gli tirò il flacone vuoto sulla fronte, mandandolo a finire addosso alla
professoressa Mc Grannitt.
Wwwwww
Prof. Mc Grannitt: “Oh, Albus, non dirmi
che ti sei deciso…Allora mi vuoi bene! vedrai,
saremo felici insieme!”
Wwwww
E infilatosi un velo bianco da
sposa sulla testa, se lo trascinò via con sé tirandolo per un
braccio, diretta alla chiesa più vicina.
Wwwwww
Luna: “ Bene, fuori altri due! Anzi,
tre, se contiamo anche Seamus…”
Wwwwww
Harry: “Accidenti a lui, mi ha impiastricciato faccia
e capelli in una maniera veramente assurda!!”
www
Il ragazzo si portò le mani sulla nuca per pulirsi, e
nello stesso istante…
FLOP!
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Harry: “Eh?!”
Wwwwww
I fratelli Canon, impegnati a scattare foto ravvicinate
all’occhialuto da ogni angolazione, erano
stramazzati a terra, svenuti.
Wwwwww
Harry: “Ehi, ma che cosa è
successo?”
Wwwwww
L’occhialuto si voltò di scatto verso Luna per
avere spiegazioni, e fu sorpreso di vedere che si stava tappando il naso con le
dita di entrambe le mani.
Wwwwwww
Luna: “Harry, per
curiosità…da quanto tempo non ti fai una doccia?”
Wwwwww
Harry: “Ehm…Fammi pensare…Dalla settimana
scorsa, se non sbaglio…Perché?”
Wwwwwwww
Luna: “Forse tu non te ne sei accorto, ma hai le
ascelle che puzzano più di un topo morto di asfissia
dentro un pezzo di gorgonzola!”
Wwwww
Harry: “Accidenti, che espressione poetica!”
Wwwwww
Luna: “Abbassa quelle braccia, ti prego! Questo fetore
di sudore è insopportabile!”
Wwwwww
Harry: “Ma come faccio a…”
Wwwww
Voci dal nulla: “CI PENSIAMO NOI!”
Wwwww
Dal gruppo di Hogwarts emersero Calì e Padma Patil,
che si tenevano per mano e saltellavano stupidamente sul posto.
Wwwwww
Calì e Padma: “Dove
deodorante presenta il miglior accessorio per l’estate: ascelle a prova
di top!”
Wwww
Harry: “O____O Ma non siamo ancora in estate! Cosa state dicendo?”
Wwww
Le due ragazze lo ignorarono e cominciarono a lanciargli addosso centinaia di magliette smanicate multicolori a mano
a mano che le elencavano.
Wwwwwww
Calì: “Da abbinare a top
sbracciati, fasciati, Karate top!”
Ww
Harry: “Sì, ma…”
Ww
Padma: “Top scollati,
attillati, very sexy top!”
Wwwww
Harry: “Io non voglio…”
Wwwwww
Calì: “Top da ballo
lucenti e travolgenti!”
W
Harry:
“D’accordo, ma…”
Wwwwww
Padma:
“Bikini top, mamy top, per serate
chic!”
www
Harry: “Insomma, io…”
Ww
Calì: “Pigiama top…”
Eeeee
Padma: “…Yoga top…”
Wwwwww
Calì:
“…Love top e…”
Wwwwww
Padma: “Babababum top!”
Wwwww
Harry(sommerso dai top): “BASTA, INSOMMA!! ANDATE IN QUEL PAESE, COMMESSE CORROTTE!!”
Wwwwww
Luna: “Si dice ‘a quel paese’, non ‘in quel paese’…”
Wwwwww
Le due gemelle caddero a terra per il violento spostamento
d’aria causato dall’urlo di Harry.
Wwww
Padma: “M-ma…Dove deodorante
ti dà un risultato efficace a prova di top…”
Wwwwww
Harry: “Non me ne frega un tubazzo!!
Lasciatemi in pace e portatevi via questi stracci!!”
Wwwwww
Prese dal panico, le due sorelle si presero
per mano e si gettarono fuori dalla finestra.
Wwwwww
Harry: “Ehi! Avevo detto di portarvi via questi
stracci!”
www
Luna: “Lascia stare, Harry…voglio dargli un’occhiata io prima di buttarli via! Magari
trovo qualcosa di carino…”
Wwwwww
E si infilò i top nella
saccoccia, stando attenta a non lasciarsene sfuggire nemmeno uno.
www
Berluska: “Coff cough! Però,
ragazzo…non te la stai cavando affatto male! Hai praticamente
eliminato più della metà del mio invincibile esercito!”
Wwwwww
Harry(soffiandosi via la polvere dalle
unghie e aggrottando le sopracciglia): “Bè,
modestamente…”
Wwwwww
Berluska: “…Ma ti rimane ancora l’altra
metà! Sono proprio – coff! – curioso di sapere come farai a
sconfiggerla! BWAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!”
Wwwwww
I rimanenti studenti di Hogwarts(tutti coloro di cui
ignoriamo completamente l’esistenza, insomma…)si passarono la
lingua sulle labbra squadrando Harry dall’alto in basso.
Wwwwww
Harry: “Che cosa avete da guardare?!”
Wwwwwww
Berluska: “Stanno già pregustando il momento in
cui ti vedranno mangiare la polvere! Cough cough!!”
Wwww
Harry: “Maledizione!”
Wwwww
Era molto stanco, aveva faticato molto per arrivare fino a
quel punto, ma in quel momento temeva davvero di non farcela…
Stava per scoppiare di nuovo a piangere, quando…
Wwwww
BRIIIIP!! BRIIIIP!!
Wwww
I telefonini di tutti i presenti, compreso quello di Luna,
avvertirono l’arrivo di un messaggio SMS. Non appena il testo venne scorto con gli occhi, tutti seppero perfettamente cosa
fare…
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Tutti: “NO!!”
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E con il ritornello di “Happy hour” di Ligabue
in sottofondo, le cameriere si precipitarono fuori dalla
porticina sgomitando e picchiandosi a vicenda.
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Berluska: “Ehi, fermi! Coff! Dove andate?! Dovete sconfiggere Potter!! Ma
cosa avete in quella testaccia?!”
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Tutti: “ZEROOOOOOOOOOO!!!!”
Wwww
L’eco dei passi svanì a poco a poco, lasciando
nella stanza una grande desolazione.
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Berluska: “D’oh!!”
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Harry si asciugò la lacrimuccia con disinvoltura e
sghignazzò con molto perfidume.
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Harry: “Ah ah!!pare che tu sia rimasto solo, eh? Non hai più i tuoi
scagnozzi alle costole, eh? A questo punto mi sembra ben chiaro che la vittoria
è in mano mia!”
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Berluska: “Aspetta e spera, ragazzo…La partita
non è ancora finita!”
Wwww
La mano dell’individuo poggiò il bicchiere sul
tavolino e si ritirò dietro la poltrona, che cominciò a ruotare
in direzione di Harry e Luna provocando un inquietante scricchiolio…
Wwwwww
CONTINUA…
Wwwww
Wwwwwww
Noticine:
Whew! Finalmente ho terminato anche questo! Accidenti, che ritardo mostruoso
che ho fatto stavolta!! Perdonatemi, vi prego,
purtroppo ho avuto un’estate talmente piena di impegni
che non ho potuto dedicarmi alla stesura del capitolo come avrei voluto! Ma per
fortuna ho potuto scriverlo in brutta su un quaderno mentre
ero in vacanza, e così…Eccolo qua! E che dire…spero che vi
sia piaciuto…e che a lungo andare non vi stia
annoiando troppo!^^ Ormai siamo quasi alla resa dei conti…
Naturalmente un grosso
ringraziamento a tutti coloro che continuano a
seguirmi, in particolare a chi ha recensito lo scorso capitolo, ovvero Serry, Luna Lovegood, BreesballataMalfoy,Lizzyluna, Elyonchan(^///////^), Krithebest e le ormai
fedelissime Herm88(spero che
l’intervento di Silente ti sia piaciuto! ^__________^), Sara e Shining soul91! Grazie davvero di cuore, ho il musino tutto
rosso!! ^//////////////////^
Mi raccomando,
continuate a farmi sapere i vostri commenti! Per me è molto
importante, mi farebbe molto piacere!^^
Al prossimo capitolo(che spero
di aggiungere il prima possibile)e un grandissimo baciottolone a tutti!! ^________________^
Wwwwww
Wwwwww
*Mi è venuto un dubbio…Non so se questa sia una
parola che si usa solo in alcuni dialetti…Comunque, la parola
“lecio” vuol dire “lento”! ^________________^