Deadly Sins di Anthy (/viewuser.php?uid=56253)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Greed (Avarizia) ***
Capitolo 2: *** Gluttony (Gola) ***
Capitolo 3: *** Envy (Invidia) ***
Capitolo 4: *** Wrath (Ira) ***
Capitolo 5: *** Sloth (Accidia) ***
Capitolo 6: *** Pride (Superbia) ***
Capitolo 7: *** Lust (Lussuria) 1# ***
Capitolo 8: *** Lust (Lussuria) 2# ***
Capitolo 9: *** Lust (Lussuria) 3# ***
Capitolo 1 *** Greed (Avarizia) ***
DS1
Avarizia
L'avarizia è la scarsa disponibilità a spendere e a donare ciò che si possiede.
L'avarizia è il carnefice del ricco senza cuore.
Anonimo
Nascosto nel buio, la osservi dormire.
Bella, di nome e di fatto.
Tua.
Lo sguardo scende, ti soffermi sul suo viso candido e sereno. Un guizzo delle labbra cattura la tua attenzione.
<< Edward...>> Flebile sussurro, ma che il tuo cuore morto percepisce come urlato.
Prosegui la tua esplorazione su quel corpo morbido, coperto da un pigiama consunto. Anche quello ti appartiene.
Sei egoista. Non dovresti essere
qua in questo momento, sei pericoloso.
Sei un mostro.
Ma questa umana
ti è entrata dentro, avviluppando il tuo organo cardiaco con le
sue piccole dita, scaldandolo. Conquistandolo.
E più ti dici di
starle lontano, più la tieni stretta a te, usando catene
invisibili, parole suadenti. Come un'ombra vegli sulla sua
quotidianità, preservandola dai pericoli in cui potrebbe
incappare a causa della sua goffa natura.
Sai bene di essere te il
più pericoloso, il più terribile dei pericoli, ma lei ti
ha accettato. Si è affidata a te, si è donata a te,
piccola preda di un predatore mai sazio. E ora possiedi il suo cuore,
dono prezioso, gioiello di inestimabile valore. Tu non hai un cuore da
donarle, ma sei sicuro che quello che provi altro non è che
amore.
Amore per questa creatura che dorme nel letto, incosciente,
avventata, senza amor proprio. Ma delicata, sincera, umile.
La ami.
Per
questo, ora che te l'ha affidato, non cederai il suo cuore a nessuno.
Nessuno.
Sei avaro del suo amore, avaro di lei, delle sue attenzioni.
Uccideresti, impazziresti per lei.
Ti chini lentamente, senti la gola ardere, il veleno riempirti il palato, ma ti imponi calma.
Sfiori le sue labbra con le tue, in
un casto bacio che nasconde tutta la tua passione, tutta la tua brama,
tutto il tuo senso di possesso.
<< Dormi mia
Bella, sono qui.>>
Note: bene. Piccola pazzia di sette capitoli. ^^ Scrivendo una serie di
"poesie" sui peccati capitali, ho pensato di trattare lo stesso tema
utilizzando i personaggi di Twilight. Da qui nascono una serie di
flashfic, in cui cercherò ti utilizzare i fratelli Cullen.
Cercherò di essere il più IC possibile, ma ovviamente aspetto il vostro parere!
Riguardo a questo capitolo. La citazione sotto il testo è di
Wikipedia (e pure le prossime verranno da là). Per scriverla mi
sono concentrata sull'ultima parte della frase "scarsa
disponibilità a donare (...) ciò che si possiede.". Per
me Edward è rappresentato benissimo da questa frase, soprattutto
l'Edward del primo libro.
La citazione scelta, invece, è stataa presa non perchè io
creda che Ed sia senza cuore, ma perchè in senso letterale un
vampiro non ha più un cuore ed è pure ricco sfondato:
ora, pensando a New Moon, effettivamente la frase potrebbe starci. Ma
ovviamente mi rimetto a voi!
Un bacione
Anthea
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Capitolo 2 *** Gluttony (Gola) ***
DS2
Gola
“Nel mondo occidentale moderno il vizio della gola, inteso come
sfrenato soddisfacimento del bisogno fisiologico del cibo, non esiste
più. Ad esso spesso si sostituisce, nei Paesi sviluppati,
proprio il suo contrario; mangiare troppo non è peccato,
bensì disagio mentale e sociale(*)”
«Chi è, Signore, che non mangia del cibo, un poco oltre i limiti del necessario?»
Agostino — Confessioni
Ti muovi
sinuoso per le vie. È ora di cena, il sole è ormai basso
e sono poche le anime ancora fuori in questo sperduto paesino texano.
Nonostante il passo dall'impronta militare, ogni rigidità
è smorzata dalla grazia ed eleganza insita nella tua razza.
Vampiro. Sei un parassita che per vivere nella morte deve uccidere
esseri umani, esseri viventi con sogni, emozioni. Ghigni. Chi meglio di
te conosce le loro emozioni? Empatia, questo il tuo potere. Questa la
tua croce. Stai seguendo la tua preda, la tua cena, una giovane ragazza
che sprizza felicità da tutti i pori. La conosci, la sua gioia:
è quella che segue una notizia piacevole, un qualcosa di
inaspettato, una sorpresa. Se fossi lucido, te ne chiederesti il
motivo. Magari è appena stata chiesta in sposa, magari ha
ottenuto un lavoro... Ma non sei in te, è la fame che ti muove.
Annebbia la mente, ti confonde. Ti assorda. Faresti di tutto per farla
tacere. Ora non sei altro che un animale affamato, che manovra la
propria preda. Cominci a sentire l'ansia invaderla, la paura di essere
pedinata. E la paura diventa certezza quando incontra la tua figura
vestita di nero. Un angelo della morte. Affretta il passo, inutilmente.
La razionalità comincia ad abbandonarla, imbocca vie a caso,
fino ad arrivare ad un vicolo cieco.
Fine dei giochi.
Ansima, trema,
ad ogni tuo passo geme. Lasci fluire il tuo potere, ondate di calma
invadono il vicolo, tranquillizzandola. Ormai sei di fronte a lei,
è una bella ragazza. Se fossi umano, al suo passaggio ti
inchineresti; se si presentasse, le baceresti la mano. Ti limiti ad
accarezzarle una guancia, arrossata. Quel tocco ti manda fuori di
testa, la gola che già ardeva, ora brucia lambita dalle fiamme
della fame. Con un gesto secco la tua mano, passata dietro la nuca,
avvicina il suo collo alla tua bocca. Candido, ti appare in tutta la
sua prelibatezza, le vene pompano furiose quel fluido per lei vitale. E
anche per te.
Senza indugiare
oltre, mordi vorace, ignorando il suo urlo di dolore. Ignorando i sensi
di colpi che dopo ti logoreranno. Ora non esiste altro che il sangue
che velocemente scende in te, sfamandoti. Ogni bruciore scompare.
Nettare divino, caldo, squisito. Succhi con urgenza, con desiderio,
ogni goccia non viene sprecata. Piacere. Questo provi mentre ingoi. Un
rumore però ti distrae dal tuo pasto. Una voce…
<< Jasper, tutto bene?>>
Ti volti di scatto, lasciando la
tua preda, e la vedi. Alice. Sorpreso, riporti lo sguardo sulla tua
vittima. Un alce. Lo getti lontano, portandoti le mani alla testa.
È successo di nuovo, hai desiderato ancora sangue umano. Sangue
vero. Dopo tutti questi anni, ancora fai fatica a controllarti. Hai
paura di questo, anche se non lo ammetteresti mai.
Per questo ti lasci avvolgere dalle piccole braccia di tua moglie, che ti stringono al suo petto, cullandoti. Amandoti.
Quella contro il cibo
è una dura battaglia, la più difficile della tua vita di
soldato, ma sai che non sarai mai solo ad affrontarla.
Note:
beh, inevitabile che il peccato di gola riguardasse Jasper. ^^
Gola, sia un peccato che una malattia. Come collocazione potrebbe
risalire a qualche anno dopo il suo arrivo a casa Cullen, ma anche dopo
visto che a mio parere lui è il più tormentato dei
fratelli. So che i vampiri non possono sognare, per cui ci tengo a
precisare che questo non è un sogno: è semplicemente un
vagare indietro nei ricordi, recuperare sensazioni perse. Sono quasi
certa di averlo sviluppato il più IC possibile, ma sarete voi a
dirmelo. L'immagine poi sono stata felicissima di averla trovata: un
po' tetra ma più azzeccata di quella...
(*): Vizi letterari
L'ultima
parte, lo ammetto, l'ho scritta anche pensando a tutti coloro che
soffrono di una malattia legata al cibo, anche se so che ci sono vite,
storie e motivi diversi li uni dagli altri. E non tutti hanno la
fortuna di avere un sostegno accanto.
Risposte alle recensioni:
Erymoon21:
mi fa piacere sapere di essere riuscita nel mio intento. Non sono molto
abituata con gli IC (oddio, non che snaturo i personaggi nel loro
carattere, ma non mi risulta sempre facile accettare come ci vengono
presentati), però sono contenta di averlo fatto risultare vero!
Spero anche questo sia di tuo gradimento! Un bacione!!!
Crazyfv:
direi che ci hai azzeccato sul personaggio. ^^ Inevitabilmente Jasper.
Tuttavia non l'ho fatto cedere; ho preferito trattare di qualcosa
già vissuto, perché credo che Jazz di sua spontanea
volontà non attaccherebbe più (ahimè, New Moon a
parte, però povero gli hanno messo il sangue sotto il naso!). Un
bacione!!!
Grazie
inoltre alle 4 persone che hanno inserito la raccolta fra le preferite
e le 2 che l'hanno aggiunta alle seguite. Grazie anche a chi legge.
Un bacione
Anthea
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Capitolo 3 *** Envy (Invidia) ***
DS3
Invidia
“L'invidia
comporta infatti sentimenti negativi, che sfiorano il rancore, l'odio,
l'ostilità verso chi possiede qualcosa che l'invidioso non ha.
L'invidia agisce allora come un meccanismo di difesa, come un tentativo
di recuperare la fiducia e la stima di sé stessi, attraverso la
svalutazione di chi ha di più: in termini di fortuna, di
successi personali...(*)”
«l’invidia è tristezza per il bene d’altri in quanto ostacolo alla propria superiorità»
Tommaso d’Aquino
<< Bella oggi inciamperà cinque volte. Scommettiamo?>>
Sospira. << Okay.>>
<< Em, ho vinto.>> ghigna il bastardo. << La prossima volta che troviamo un puma spetterà a me.>>
<< Hai avuto fortuna, Jazz!>>
***
<< Oggi i Seattle Mariners batteranno i Texas Rangers.>>
<< Ti sbagli, i Texas li faranno fuori.>> proruppi sicuro di te.
<< Direi che ho vinto. Ancora.>> ti limiti a ringhiare e a disintegrare il telecomando che tieni fra le mani.
***
Mentre osservi Jasper divorare la tua
preda, non puoi non ripensare a tutte le vostre scommesse. Il numero di
volte in cui hai perso è imbarazzante, per te. Non riesci a
capire: come diavolo fa quel soldato sempre tutto d’un pezzo a
batterti? Certo, ammetti che è discreto nella logica, anche se non ai livelli di intelligenza di Carlisle. Anche nella lotta se la cava, anche se ovviamente
non può competere con la tua forza; magari è leggermente
più veloce di te, ma è un piccolo dettaglio. La tua
potenza è maggiore della sua ed è quello che conta in un
corpo a corpo. Ma questo ora non c'entra. Non riesci proprio a capire
come riesca sempre a vincere, anche in campi in cui non sembrerebbe
esperto. Al contrario di te. Capiresti fosse Alice, che vede nel
futuro, ma... A meno che...
<< Non ci posso
credere...>> mormori, attirando l'attenzione di tuo fratello, a
cui ben presto rivolgi il più duro dei tuoi sguardi. << Tu
ti fai suggerire gli esiti delle nostre scommesse da Alice!>>
Non ti lasci incantare dal
sopracciglio inarcato, sei convinto di quanto asserisci. Sei sempre
stato scettico e ora hai avuto la conferma: tu sei il migliore
scommettitore.
<< Emmett, >> sei
pronto a goderti le sue scuse, l'ammissione della tua
superiorità. Nel frattempo ripensi a tutte le prede che gli hai
ingiustamente lasciato, pronto a fargli notare il suo debito
nei tuoi confronti. << ... com'è possibile che Alice mi
dica il risultato di una scommessa quando l'accetto? Non è
sempre con me. Quindi quando scommetto sono all'oscuro del futuro tanto
quanto a te. Ergo, le mie vittorie sono frutto di fortuna e
intelligenza.>> incredulo, spalanchi la bocca. Ti rifiuti di
credere alle sue parole, ma non riesci a confutarle! << Invidioso
per caso?>> la goccia che fa traboccare il vaso.
Truce, sollevi indignato il mento,
in segno di sfida. << Di un damerino come te? Giammai. Anzi, ti
propongo una scommessa: nella giornata di domani, Bella si farà
del male cinque volte. Visto che tua moglie non c'è, dovrebbe
essere un sfida alla pari.>>
Ti osserva, serio. << Io scommetto che si farà male tre volte.>>
Annuisci, prima di correre via, alla ricerca di una tua preda.
***
Guardi la schiena di Emmett mentre
si allontana. Solo quando scompare dalla tua vista, ti concedi un
ghigno divertito, mentre mentalmente ringrazi tua moglie per averti
riferito come sarebbe trascorsa la giornata. Come fa ogni giorno...
***
Il giorno dopo...
<< Em, ho vinto.>> la risposta fu una colorita imprecazione.
Note:
Emmett mi ha creato problemi, devo ammetterlo. Sono stata indecisa fino
all'ultimo su quale peccato affibiargli, perchè sinceramente
l'unico "peccato" che potrei affibiargli è l'ironia e la
permalosità ogni tanto. Ma per il resto ha un grande cuore. So
che mi direte "perchè non la lussuria?": ho deciso che per quel
peccato coinvolgerò tutte e tre le coppie. Ovviamente questa
flashfic è da leggere in chiave scherzosa, vizio compreso:
mentre Edward e Jasper si macchiano ripetutamente di avarizia e gola (a
mio parere, almeno), Emmett non è una persona invidiosa a mio
avviso. Forse perchè leggermente egocentrica. Quindi voi farete
la domanda "perchè allora non hai usato la superbia?": primo, mi
avrebbe scombinato i capitoli ^^; secondo, a mio avviso l'invidia
è una costola della superbia, nasce quando si ha un concetto
troppo elavato di sè e tendente quindi a giudicare. Ora, a mio
avviso uno che giudica malignamente, almeno in piccola parte soffre di
qualche invidia. Insomma, a mio parere sono collegati u.u
(*): Psicoinlinea
Risposte ai commenti:
Martina97:
ti ringrazio, sono felice che l'hai trovato descritto bene. ^^
Però più che instabile, diciamo tormentato. Non è
un neonato, però si sa com'è: quando si assopara qualcosa
di buono si vorrebbe sempre averlo a portata di mano. Un bacione!!!
Crazyfv:
beh, effettivamente perchè non potrebbe essere un episodio
realmente vissuto? Perso nella frustrazione, ha richiamato a sè
un ricordo pericoloso. Oppure può essere effettivamente un sogno
ad occhi aperti, sebbene i vampiri non possono sognare. A te libera
interpretazione. ^^ Mi dispiace, ma stavolta non hai azzeccato, sebbene
era in ballottaggio. Un bacione e grazie del commento!!!
Sweet_Cullen:
ti rispondo in questo, anche se hai commentato il primo! Sono contenta
che la storia ti piaccia. Anche a me da soddisfazione scriverla. ^^ Un
bacione!!!
Grazie inoltre per i 5 preferiti e le 10 seguite! Un grazie anche a chi legge.
Un bacione
Anthea
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Capitolo 4 *** Wrath (Ira) ***
DS4
Ira
“L’ira sconvolge
l’animo, riduce il controllo delle parole e della azioni, conduce
alla vendetta, all’odio, all’insulto, all’ingiuria e
anche all’omicidio. (...) Non tutti ne possiedono uguale dose:
accanto a chi non si lascia scuotere da alcun evento avverso, vi
è colui che va in collera per ogni inezia che contrasta i suoi
desideri e si oppone alle sue aspettative. (...) L’ira (lo
sdegno) è anche sana reazione di fronte a situazioni moralmente
inaccettabili.(*)”
<< L'ira è il ricordo di un odio nascosto o di un rancore.>>
Giovanni Climaco
Piove.
È normale a Forks, per questo l'avete scelta. Perché non
potete uscire quando c'è il sole. Superato questo
piccolo disagio, la cosa non è poi così male: il fatto
che sia brutto significa che non è necessario chiudersi in casa,
che è possibile uscire. È possibile vivere. E ora state
per rischiare di perdere tutto. Il grande specchio al centro della
stanza riflette il tuo viso contratto dalla rabbia. Non vuoi lasciare
questa sistemazione, non ora. Non per una stupida cotta. Edwad, il
bravo ragazzo, si è innamorato. Non di una vampira, no. Di
un'umana. Della sua cantante. Ti alzi di scatto dal letto, hai bisogno
di sfogarti. Non riesci a capire, non riesci a spiegarti come possa
essersi innamorato. L'hai osservata in questi giorni. È una
ragazza normale, potresti definirla carina ma come possono esserlo
tante altre. E sicuramente meno di quanto lo è una vampira.
Tuttavia non è questo il problema, ma un altro: lei è
umana, lui no. Anche se Edward riuscisse a vincere la sua attrazione
per il suo sangue, ti chiedi come potrebbero mai vivere il loro amore.
Sono essere incompatibili, una mortale, l'altro immortale. Sai anche
che esisterebbe un modo per ovviare a ciò... Morderla. Ma ti
rifiuti anche solo di pensarlo. Ti sembra inconcepibile che qualcuno
possa rinunciare alle gioie offerte dalla vita umana per abbracciare la
sterile vita da vampiro. Vivere senza luce, non dormire, non sognare...
non procreare. Ti accorgi solo quando le schegge di vetro toccano il
suolo che hai distrutto lo specchio. No, non è questa la vita
che sognavi per te. Certo, ora sei bellissima e immortale, ma ti sembra
il risarcimento minimo per ciò che ti è stato tolto. Per
le possibilità negate. Del resto, sai anche che se non fosse
stato per la tua bellezza, non saresti stata notata da Royce, non gli
saresti stata promessa in sposa, non saresti stata violentata e
lasciata a morire... La rabbia si impossessa di te al ricordo. Avresti
voluto vivere. Ora invece ti rimane solo questa misera parvenza di
vita, dove non puoi neppure piangere per sfogare il tuo dolore. La tua
furia. Con uno scatto afferri lo specchio e lo lanci contro la parete.
Lo osservi frantumarsi con occhi di fuoco. Sei arrabbiata, irata,
contro un destino beffardo, contro un destino ingiusto. Non avresti
voluto morire, ma non avresti voluto nemmeno questo! E adesso che stavi
quasi per accettare la tua condizione, arriva un'umana che rischia di
far scoprire la vostra esistenza, che potrebbe essere la causa del
vostro ennesimo trasferimento. Vorresti urlare, inveire, distruggere tutto. Ti limiti a stringere i pugni. Improvvisamente ti
senti circondare da due forti braccia, che appartengono ad una delle
poche cose belle della tua immortalità... Che conosce i tuoi
attacchi d'ira.
<< Cosa ne dici di sfogarti in maniera diversa?>>
Da questa proposta al
ritrovarsi nudi sul letto basta poco. E mentre ti muovi sopra di lui,
osservi di sfuggita la pioggia. E capisci... Le gocce di pioggia
altro non sono che le lacrime che non potrai mai versare. Forse
è per questo che ti piace tanto...
Note:
uhm... Non vi aspettavate Rose vero? Ma secondo me dietro Rosalie
c'è molto di più che non la superficialità che
spesso le viene affibbiata. E' una donna che ha subito violenza e,
nonostante gli anni in cui ha potuto metabolizzarla, è un segno
che non si cancella. E' una donna, inoltre, a cui sono stati strappati
i sogni, i desideri, per questo ha alcuni atteggiamenti egoisti. Quindi
a mio parere c'è altro che oltre la facciata che la Meyer ha
presentato. Per questo penso di poter dire che sia IC. Altra cosa:
l'ira, come vizio capitale, dai più viene descitto come qualcosa
di non occasionale, in quanto la rabbia è qualcosa che scoppia
d'improvviso. E rabbia e ira non sono la stessa cosa. Però non
sono completamente d'accordo: per questo mi piace la spiegazione che ho
trovato e che ho postato sotto il titolo.
Ah, mi sa che ho sforato di qualche parola le cinquecento necessarie per renderla flashfic. ^^
Ultima nota: il prossimo capitolo conterrà due falshfic, in quanto ci saranno due pov.
(*): luigilorenzetti.net
Risposte ai commenti:
Saretta_Trilly_:
sono contenta che ti sia piaciuta questa nuova idea. ^^ Spero che pure
questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacione!!!
Martina97:
diciamo che hai una piccola adorazione per Jazz, o no? XD Beh,
più che con lui, Emmett non può competere con le
previsioni di Alice. Un bacione!!!
Hale1843:
un'altra amante di Jazz immagino. ^^ Sono felice che ti siano piaciuti
entrambi i capitoli, soprattutto per quanto riguarda l'IC del
personaggio. Beh, che dire: l'intelligenza di Jasper unita al potere di
Alice fa faville... Un bacione!!!
Crazyfv:
certo, potrebbe benissimo essere quello che dici te. Anche se il tuo
paragone (cioccolata al posto di cavoli invece che sangue umano al
posto di quello animale) mi piace di più u.u La lussaria,
come avevo scritto nella scorsa nota, avrà per protagonista
tutte e tre le coppie; ho deciso di scrivere tre flashfic, una per
ciascuna. Mi dispiace ma anche questa volta la previsione è
stata sbagliata. ^^ Un bacione!!!
Ringraziamenti:
sono estramente felice nel dirvi che sono tra gli autori preferiti di
101 persone!!! GRAZIE! E non lo dico per vantarmi o altro, lo dico
perchè sono veramente felicissima che le mie storie, il mio modo
di scrivere o chissa quale altra immaginabile cosa vi piaccia! Per me
significa molto. Grazie sul serio!
Grazie inoltre alle 7 persone che hanno aggiunto la raccolta alle preferite e le 13 alle seguite! Grazie anche a chi legge.
Un bacione
Anthea
Next sin: Sloth (Accidia)
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Capitolo 5 *** Sloth (Accidia) ***
DS6
Accidia
L'accidia è l'avversione all'operare mista
a noia e indifferenza. (…) Nell'antica
Grecia il termine acedia indicava, letteralmente, la
mancanza di dolore, l'indifferenza e quindi
la tristezza e la malinconia. Il termine fu ripreso
in età medievale, quale
concetto teologico indicante il torpore malinconico che
prendeva coloro che erano dediti a vita contemplativa.
«La loro anima ha respinto ogni nutrimento»
Salmo CVI
1#
Non essere
abbastanza, non essere importante, non essere... voluta. Per lui, da
lui. L'hai sempre saputo, lui era troppo per te. Ma sentirselo dire ha
fatto male. Ti raggomitoli su te stessa, alla ricerca di un abbraccio
che non ci sarà più. Lacrime non ne hai. Evaporate. Solo
quelle nel tuo cuore non si esauriscono; scorrono copiose, uscendo
laddove le sue parole hanno formato crepe e voragini. Senti le gambe
indolenzite, ma non hai voglia di girarti: che senso avrebbe? Lui non
tornerà. Un singhiozzo ti sfugge al pensiero. Non
tornerà... Non tornerà perché non ti ama. Non ti
vuole. Sei stata una novità, una curiosa novità per lui.
Ma come un giocattolo, una volta scoperto ogni suo meccanismo, sei
stata gettata via. Non importava che fossi innamorata di lui.
Perché poi dovrebbero essere importanti i sentimenti di Bella
Swan? La normale, goffa, banale Bella Swan? Sapevi che sarebbe successo
prima o poi. Contrai le dita, in quello che dovrebbe essere un
tentativo di rafforzare la tua presa sul lenzuolo, cosa che ti costa
fatica.
Edward...
Fa male pronunciare il suo nome, evidentemente c'è ancora spazio
per creare nuove ferite sul tuo cuore lacerato. Non sei arrabbiata con
lui. Come potresti? Non ha fatto altro che troncare una storia che non
sarebbe neanche dovuta nascere. È una cosa stupida, lo sai, ma
del resto l'amore fa pensare, fare e dire cose stupide.
Edward...
Ieri sera era qui, con te, in questo stesso letto. E così la
sera prima, quella prima ancora. Ora ti sembra fredda ed estranea
questa camera. Lo rivuoi, lo rivuoi lì con te, ma non
sopporteresti saperlo vicino senza che il tuo amore sia ricambiato.
Eppure, sembrava che pure lui ti... Ti... Ma era una bugia, una
finzione. Chissà da quanto andava avanti, chissà da
quanto fingeva. Non te ne sei mai accorta. Non ti voleva. Eri un peso.
Edward...
Sei stanca, stanca. Combattere il dolore è stancante, si
presenta sempre sotto diverse forme: pensieri, ricordi, parole
sussurrate senza valore... Forse... Forse non dovresti reprimerlo. Ti
chiedi cosa succederebbe se lasciassi che ti invadesse. Potresti stare
peggio di così? No, sicuramente no. Ma non ne sei sicura. Non
hai mai provato così tanto dolore in vita tua. Perché amare se poi bisogna soffrire così?
ti chiedi. Ma sei stufa di quesiti senza risposta. Una risposta l'hai
già ottenuta: non eri abbastanza, non eri importante. Lui... Non
ti amava. Edward non ti amava.
<< Edward non mi amava...>> mormori a fatica. È
questo il colpo di grazia che il tuo cuore aspettava. L'accettarlo. Hai
rimandato fino ad oggi. Ora basta, ora puoi lasciarti cullare dalle
dolci braccia dell'indifferenza, scudo ad ogni male. Il resto non ha
più importanza.
2#
Tempo. Per
voi vampiri ha un valore diverso rispetto agli umani. Lo scorrere delle
lancette non corrisponde ad un proporzionale deterioramento della
vostra struttura fisica né alla perdita progressiva della
memoria. Voi vivete consapevoli che durerete per
l’eternità, concetto che per la vostra razza, che passa
attraverso i secoli senza subire cambiamenti fisici, non è poi
così assurdo. Siete pietre viventi finemente scolpite, dotate di
intelligenza; creature troppo perfette, forse per questo qualche
divinità vi ha punito all’alba dei tempi, dannandovi. Non
ne hai idea. Tuttavia mai come ora la definizione che hai sempre usato
per descrivere la tua razza ti sembra più sbagliata.
Perché lo scorrere del tempo non ti è mai parso
così lento. La stanchezza mentale mai così forte. La tua
intelligenza, tanto decantata, non ti è mai sembrata così
simile alla stupidità. Osservi il soffitto, l’intonaco
intaccato dall’umidità, ragnatele ovunque. È un
posto misero, per una persona miserabile come te. Sei disteso sul
pavimento, le braccia aperte e le gambe leggermente divaricate.
È l’unica percezione che hai del tuo corpo. Non sai da
quanto tempo sei così né ti dispiacerebbe divenire un
tutt’uno con le piastrelle. Ma sarebbe una scappatoia troppo
facile. Sei una nullità. L’odio che provi verso te stesso
non è mai stato così profondo come ora, neppure durante i
tuoi primi anni di ribellione. Hai abbandonato la tua famiglia.
Soprattutto, hai abbandonato lei. Isabella. Ed eccolo, come evocato il
suo volto fa capolino fra i tuoi pensieri. Bello, ridente, imbarazzato,
innamorato… I suoi occhi, specchi del suo animo, ti catturano,
riesci a vederci la felicità e la voglia di vivere in quelle
pozze intense. Ma subito questa immagine viene scacciata dal vostro
ultimo incontro. Occhi spenti, viso terreo, voce roca e spezzata.
Dolore. Quel volto urla dolore e tormento. Gli stessi che stanno
sbriciolando quel cuore creduto morto, congelato. Ti urli che
l’hai fatto per lei, per offrirle un futuro di cui non pentirsi,
qualcuno di meglio che un essere dannato. Eppure devi fare violenza su
te stesso per non correre da lei, a guardarla, stringerla, sussurrarle
quanto l’ami. Dio, se la ami. Ma non puoi, proprio perché
la ami non puoi tornare da lei e legarla a te. E allora te ne stai qui,
ad osservare un soffitto che dovresti conoscere a memoria, ma che in
realtà ti mostra solo il suo volto. Ti passi la lingua sulle
labbra: se ti concentri puoi ancora sentire il suo sapore…
Ritiri la lingua e te le mordi. Non meriti di sentirlo, l’hai
abbandonata. No, cerchi di correggerti, le ho offerto una vita migliore. E non importa se soffrirai te. Non importa. Ti basta saperla felice…
Un trillo rompe quel silenzio apatico. Volti il capo a destra: accanto
la tua mano c’è un telefono, che afferri portandotelo
all’orecchio.
<< Edward, devo parlarti.>> con la morte nel cuore, senti
la voce concitata di Rose spiegarti l’ultima visione di Alice:
Isabella che si gettava da uno scoglio. No, questo non l’avevi
previsto. Lei doveva riprendersi, vivere felice, amare ancora…
Non questo. Non quello che le tue orecchie sentono, ma la tua mente
fatica a recepire. Chiudi la conversazione e componi un altro numero,
che ricorderesti a memoria, anche se non fossi un vampiro.
Al ragazzo che ti risponde chiedi di Charlie e la risposta uccide ogni speranza. Non c’è. E' al funerale. Al funerale.
Trovi strano che la tua mente riesca a lavorare nonostante il vuoto che
senti dentro. Mentre lentamente ti alzi, arrivi ad una conclusione. Ora
c’è solo una cosa da fare per ricominciare a vivere:
morire.
E mentre il tuo corpo, autonomamente, si muove, lasci che un ultimo
pensiero attraversi la tua mente, prima di lasciarla in balia del buio
che ti avvolge.
Aspettami, amor mio, sto arrivando…
Note: che
tristessa scrivere queste due! Allora, dico subito che l'ultima sfora
di cento parole le cinquecento necessarie per renderla flashfic,
però non me la sentivo di ridurla. Inutile penso indicarvi dove
collocarle temporalmente. Credo sia chiaro. Ora, mi sono più
soffermata sui pensieri dei due, piuttosto che sul vizio stesso. Esso
fa solo da contorno. Su Isabella non ho scritto molto: a mio avviso,
è inutile insistere tanto sul dolore, quando si soffre non ci
sono parole che tengono. Edward invece mi sono soffermata leggermente
di più non perchè credo che lui soffre meno, ma
perchè pensa di più. ^^ Basta, non dovrebbe esserci
altro. L'IC ci sta, che ne dite?
Risposte ai commenti:
Crazyfv:
ahahah, tranquilla non assilli mica. ^^ Sai, non ci sei andata
lontana: all'inizio questo capitolo doveva basarsi su quel periodo
là, la ribellione di Edward. Poi però ho preferito fare
questo doppio pov. Di Rose avrei tante cose da dire. Non mi piace come
la Meyer l'ha caratterizzato: prima superficiale (vedi Mid Sun), poi
vittima di violenza, aspirante madre... Un po' confuso che dici? Ma non
sono le uniche cose che non mi sono piaciute. Ma vabbè, non
importa. Ah, nè Carlisle nè Esme ci saranno! Un bacione!!!
Hale1843:
beh, se quello era triste, questo allora lo troverai sicuramente peggio
u.u Come detto nel precedente commento, la Meyer ha saltato un
po' di interessanti notizie, non solo su loro due. Pensa, di Emmett
cosa si sa? Mah, forse aveva fretta di pubblicare. Grazie dei
complimenti!!! Un bacione!!!
Martina97: sono felice che ti piaccia. ^^ Un bacione!!!
Sweet_Cullen:
beh, credo che questo in tristezza li batte tutti. Piccola correzione:
il vizio, più che vanità, sarebbe superbia. ^^ Ma tanto
vanno di pari passo! Un bacione!!!
Saretta_Trilly_:
ti ringrazio dei complimenti! Beh, direi che ora è arrivato
quello tormentato, di capitolo u.u Un bacione!!!
Grazie ai 10 preferiti e alle 16 seguite!!! Un ringraziamento anche a chi legge.
Un bacione
Anthea
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Capitolo 6 *** Pride (Superbia) ***
DS5
Superbia
"Il superbo è una persona innamorata della propria superiorità,
vera o presunta,
per la quale si aspetta un riconoscimento."
<< Non mi sento responsabile d'essere migliore degli altri.
Ciò che non sopporto è di provare piacere nel dimostrarlo. >>
Fabrizio De Andrè
Sbuffi, picchiettando impaziente con il piede. È da due
minuti che è là dentro. Due. Ora, capiresti fosse umana,
potresti anche perdonarle l'attesa, ma è una vampira!
<< Bella, pensi di aver finito?>> chiedi esasperata.
<< Sì, quasi.>>
Il problema è che quel quasi
scombina la tua tabella di marcia. Hai organizzato questa mattinata di
shopping in vista dell'anniversario di matrimonio fra Edward ed
Isabella, in modo che quest'ultima possa vantare per la serata un vestiario quanto minimo decente. Perché, checché ne
dica lei sulla sua cabina armadio piena, i vestiti che la riempiono
possono ormai considerarsi vecchi. E sia mai che Alice Cullen
permetta di usare vestiti out. Poco importa se erano stati presi solo un mese prima: la moda cambia velocemente.
<< Eccomi.>>
Osservi la tua migliore amica con occhio critico, seria. Un abito
blu, che lascia le spalle scoperte, particolare ma elegante. Una
cintura d'oro in vita, con fibbia eccentrica. Scarpe dorate.
<< Sì, può andare.>> sussurri, più a te stessa.
<< Alice, non
è esagerato? Del resto saremo solo io ed Edward, non
dobbiamo andare in nessun rist...>> la tua occhiata la
zittisce.
<< Bella, nel campo della moda non c'è nessuno meglio di me. Nessuno.>> assottigli lo sguardo. << Non ti fidi di me?>>
Boccheggia un attimo, prima di risponderti. << No, ma...>>
<< Ho mai compiuto una scelta sbagliata?>>
<< No, ma...>>
<< Non ho sempre avuto buon gusto nel vestire?>>
<< Sì, però...>>
<< Però cosa?!>>
Devi reprimerti per evitare di andare là e strapparle l'orlo del vestito dalle mani, ingiustamente torturato.
<< Io voglio una cosa
semplice...>> ecco, è sempre stato questo il problema
con lei. Che poi il concetto di semplice è qualcosa di
relativo. Per te "semplice" è qualcosa
di chic e grazioso. Ti rifiuti di definire tale una tuta da
ginnastica, a meno che non sia firmata e molto particolare.
Ti avvicini a lei, posando entrambe le mani sulle sue spalle. Hai una sola arma in tuo possesso.
<< Bella, ti fidi di me?>> deglutisce a disagio. La vittoria è vicina.
<< Sì.>> pigola con un filo di voce.
<< Bene, perché ti
vorrei ricordare che io vedo il futuro. Quindi ho visto come
andrà. E fidati, l'assenza di parte dell'intimo non
farà che assicurarti un anniversario degno di una Cullen.>>
<< Alice!!!>>
<< Che
c'è?>> ribatti stizzita. << Sai che non posso
evitare di vedere il futuro. E ti ricordo che se non fosse così,
tu
ora non staresti festeggiando nessun anniversario.>> abbassa la
testa, capisci di aver vinto. << Bene, ora cambiati che dobbiamo
scegliere il cappotto. Su su, il sole mangia le ore.>> trilli
felice.
Mentre la osservi rientrare in
camerino, non puoi che gongolare soddisfatta. Avevi previsto tutto. E
tutto è andato secondo i piani. Mai sfidarti o tentare di
discutere con te, si perderebbe in partenza.
***
La sera dopo...
Il telefono squilla. Proprio come avevi previsto.
"Ti ringrazio, è stato tutto apprezzato. ^^
Bella."
Sogghigni, soddisfatta. Tu hai sempre ragione.
Note:
eheh, non mi veniva in mente niente per questa flashfic. Poi
un'oretta fa l'illuminazione. La superbia viene solo
accennata. Ricordo che la mia intenzione è quella di trovarci
qualcosa di buono nei vari vizi.
In questa,
la superbia la si può ritrovare sfumata nell'impazienza di
Alice, come disturbo nel dover attendere. La si può trovare nei
dialoghi interrotti di Bella, in quanto la giovane Cullen non la lascia
parlare, dando per buone solo le proprie risposte. La si può
ritrovare nei sottintesi, quando le dice che è merito suo se ora
festeggia un anniversario: del resto, New Moon conferma. E non solo in
quel caso. L'ultima frase è la ciliegina, detta da lei non
puoi che darle ragione.
Risposte ai commenti:
Crazy_fv:
sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto. ^^ Sai, quando
parlo della Meyer, sono tante le cose che non mi piacciono. La sua
opera non di certo, ma secondo me ha lasciato tanti vuoti su alcuni
personaggi, o magari li ha trattati confusamente e velocemente. Ma
rischierei di dilungarmi troppo! Per la tua proposta mi lusinga molto,
non c'è problema. Volentieri! Tu dimmi solo come fare, se
vuoi contattami pure con l'apposito link di contatto. Un
bacione!!!
Pinkgirl:
sono felice che ti sia piaciuto. ^^ Come detto sopra, cerco di trovare
il "buono" dei vizi, oppure di usarli come contorno per
descrivere il personaggio. Spero anche questo sia stato di tuo
gradimento. Un bacione!!!
Saretta_Trilly_:
sì, sono due modi di soffrire differenti. Bella soffre
perché si crede respinta, è insicura, ha perso il suo
amore. Edward, oltre a soffrire della lontananza, deve far i conti con
le sue due parti di sé: quella che vorrebbe tornare e il buon
senso che gli dice di star lontano. Un bacione!!!
Hale1843:
ti ringrazio dei complimenti.^^ Sono felice che ti abbia trasmesso
emozioni sebbene non felici. Ma questo è stato sicuramente
più allegro! Un bacione!!!
Kessi:
ahahah, ti ringrazio per avermelo detto! Ne sono contenta. ^^ Ecco il
penultimo; il prossimo conterrà invece tre pov, uno per coppia.
Un bacione!!!
Luisina:
me felice che le storie ti piacciono!!! Sono felice che ti siano
piaciute. ^^ Sì, con quella di Emmett non ho voluto mettere la
lussuria, ma ci sarà pure lui nel prossimo, visto che
riguarderà tutte e tre le coppie. Comunque sono contenta che ti
abbiano trasmesso tutte qualcosa.
Ne
approfitto per risponderti qua alla tua recensione alla shot (grazie
mille. ^^) perché purtroppo msn non mi va. Intanto mi dispiace
per quello che hai dovuto passare; sono felice quindi che l'hai
trovata buona. A me è successo con mio nonno. Secondo, per
quanto riguarda l'allontanamento dal fandom di Twilight in parte
è anche per quello che dici. Troppo bombardato, troppo tutto. Ho
avuto serie difficoltà a continuare anche perché le mie
long sono AU e OOC, però non mi davano stimolo di continuare.
Ora, tentando la strada dell'IC mi trovo meglio. E magari
frenando il mio entusiasmo di fan di Twilight, raffreddandolo, forse
riuscirò a scrivere meglio, senza lasciarmi troppo trasportare
da mie sciocchezza. ^^ Forse un po' contorto come discorso.
Insomma, mi sembrava di banalizzare le situazione e renderle "classiche". Però ora mi sto rimboccando le maniche
per continuare! Un bacione!!!
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Capitolo 7 *** Lust (Lussuria) 1# ***
DS7_Jasper&Alice
Lussuria
“La lussuria è l'abbandono lascivo al
piacere sessuale. Nella società occidentale il
termine lussuria non è più molto usato, in
quanto si ritengono normalmente accettabili i comportamenti sessuali
che coinvolgono adulti consenzienti.”
Gli afrodisiaci sono il ponte gettato tra gola e lussuria.
Immagino che, in un mondo perfetto, qualsiasi alimento naturale, sano,
fresco, di bell'aspetto, leggero e saporito
– vale a dire, dotato di quelle caratteristiche che si cercano in un partner –
sarebbe afrodisiaco, ma la realtà è ben più complessa.
Isabel Allende
1#
Appollaiato
sopra un ramo, scruti il sole tramontare, non preoccupandoti se qualche
raggio entra a contatto con la tua pelle: la foresta in cui ti
trovi di certo non è adatta agli umani, quindi sei certo che
nessuno noterà lo sfavillio del tuo corpo.
In ogni caso, questo era l’ultimo dei tuoi pensieri.
Ben altri, più importanti, ti riempiono la mente, e hanno tutti un denominatore comune.
Alice.
È passato più di un
mese da quando l’hai incontrata in quel bar malandato. Non fu il
sorriso che ti rivolse, né la facilità con cui si mise a
parlare con te, a permetterti di fidarti di lei. No. Quello che ti
conquistò fu il sollievo che provò nel vederti entrare
dalla porta e la gioia nell’averti di fronte. Erano emozioni che
non avevi mai sentito prima; dove vivevi esistevano solo l’odio e
la brama di potere. Ma lei, probabilmente, neanche sapeva cosa fossero.
Fu un’attrazione inevitabile,
che giorno dopo giorno aumentò d’intensità, facendo
cadere quel muro di imbarazzo che vi divideva.
E ora, che è lontana da te,
riesci a sentire la potenza con cui siete legati, l’uno
all’altro. Non averla vicino, non poter attingere dal suo
costante buonumore e dalla sua dolcezza ti rende nervoso come non mai.
Finché… Ecco, il
profumo che tanto desideravi sentir vicino è arrivato. Per un
istante, ti chiedi come sarebbero i vostri odori confusi.
<< Jasper.>> con
lentezza, abbassi gli occhi. Ti fissa, curiosa. Nell’aria, senti
l’inconfondibile scia di sangue dovuta alla caccia.
Ci vuole poco per ritrovarti giù, vicino a lei. Ancor meno a strusciare il naso sul suo collo alabastrino.
<< Hai mangiato.>> constatazione inutile. Ma poco importa.
<< Sì, dovresti
nutrirti anche te.>> percepisci il suo corpo vibrare al tuo
tocco. L’eccitazione che senti provenire da lei, la stessa che la
circonda da molte settimane, agisce come afrodisiaco naturale.
<< È un invito?>>
<< No, è un dono.>> non resisti oltre.
I tuoi denti affondano su quel
collo dannatamente erotico e succhiano quella linfa vitale per
entrambi. Le sue mani finiscono fra i tuoi capelli, spingendoti
maggiormente verso lei.
Ti stacchi, ma non per molto; cambi
solo obiettivo. Le vostre labbra si incontrano in un bacio violento,
agognato. Dio, quanto hai aspettato questo momento. Tutta
l’eccitazione accumulata fuoriesce impazzita. O forse, solo in
maniera tremendamente giusta.
I vostri vestiti giacciono a terra,
mentre tu ti muovi in lei. È la cosa più calda che ti
abbia mai circondato. E non parli solo della vostra unione fisica. I
tuoi sono affondi veloci e insaziabili, i suoi sono gemiti acuti
e piacevoli.
Per una volta ti senti completo.
Probabilmente, se non fossi
già morto, tutte queste emozioni che provengono da entrambi ti
annienterebbero. Ma sarebbe una morte felice.
<< Ti amo.>> urla, mentre il piacere la scuote.
Non rispondi. Ti limiti ad abbassarti, offrendo il tuo collo.
<< È il mio dono.>> sussurri.
E mentre ti morde, in concomitanza con il tuo orgasmo, non riesci a non trovare deliziosi i vostri odori mischiati…
Note: ecco il primo pov. Jasper e Alice.
Beh, premessa: cosa c'è di più erotico, fra due vampiri, se non un morso reciproco? *ç*
E con questo ho detto tutto! ^^
Ricordo
che la mia intenzione è di far apparire bene i vari vizi, per
cui la lussuria (che di solito dovrebbe essere continua), qua riguarda
solamente il momento in cui l'eccitazione è ormai troppo e non
si desidera altro che unirsi fisicamente.
Grazie mille a tutti i vari preferiti e seguiti (perdono, si capisce che sono di fretta? ^^).
Risposte ai commenti:
hale1843: già, Alice è una tosta! Ed eccoti servito il tuo Jasper! ^^ Un bacione!!!
Saretta_Trilly_:
sono contenta che ti sia piaciuto! Alice, quando si imputa, non
la smuovi di una virgola! Beata lei che è sempre così
sicura... Un bacione!!!
Kessi:
mi dispiace se ti ha dato sui nervi, la mia intenzione era di mostrarla
con il suo solito caratterino, quello con cui la spunta sempre. (Vedi
Eclipse, quando riesce a convincere Bella per il matrimonio. O tutte le
volte che parla di abiti.). Ma Alice è sicuramente il
personaggio più simpatico e sveglio della saga, su quello non ci
piove. Un bacione!!!
Luisina:
sono contenta che ti sia piaciuta e che hai trovato Alice IC. Non era
facile metterla da qualche parte, ma a questo punto posso dire di
avercela fatta. ^^ Ti ringrazio dei complimenti! Un bacione!!!
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Capitolo 8 *** Lust (Lussuria) 2# ***
Ds8
Lussuria
“Nel linguaggio comune, la lussuria è associata all'erotismo, o eros.
In questa accezione del termine,
la lussuria non è propriamente un peccato capitale,
a meno che la persona non si faccia travolgere dalle proprie passioni,
perdendo completamente il controllo di sé.”
"Il piacere è come certe droghe medicinali:
per ottenere sempre lo stesso risultato
bisogna raddoppiare la dose."
Honorè de Balzac
2 #
Le mani, frenetiche, esplorano le une il corpo dell’altro.
Le vostre bocche si muovono, desiderose solo di stare a contatto, il più possibile.
E grazie alla vostra natura, la cosa risulta fattibile.
Adori il suo sapore, adori il suo profumo.
Adori tutto di lei.
In questo momento non desideri altro che spogliarla di quell’inutile abito e farla tua.
Sentirla gemere al tuo orecchio, sentire il tuo nome da quelle labbra carnose.
<< Emmett... Aspetta.>> la senti bisbigliare, dopo essersi staccata.
Ma non è questo che vuoi.
Perciò ti riappropri di quei boccioli carnosi, mordicchiandoli e sentendoli schiudersi, mentre ridacchia divertita.
Contrariato, ti stacchi, imbronciandoti.
Ma non puoi tenere il muso per
molto; non quando il suo corpo, morbido, si posa sulla tua schiena, le
braccia a circondarti la vita, le mani che si intrufolano birichine
sotto la camicia.
<< Torno subito. Voglio solo prepararmi al meglio per te.>>
Ti posa un bacio veloce, così come velocemente la presa si scioglie e la porta del bagno sbatte.
Sospiri, ridacchiando divertito, mentre ti allenti la cravatta e sbottoni parte della camicia.
Al resto ci penserà la mia gattina, pensi, mentre un sorriso sornione fa capolino fra le labbra.
Ti distendi supino, le braccia
dietro la testa, nel letto dell’appartamento comprato per
festeggiare l’ennesima vostra luna di miele.
Niente alberghi: chi avrebbe spiegato poi i danni alla camera causati dalla vostra passione?
Anche se ora sapete controllarla, queste sono le uniche volte che concedete libero sfogo alla vostra libidine.
Non puoi non ripensare alle vostre prime volte.
Alla prima, in particolar modo.
Fu un amplesso selvaggio, in cui l’istinto aveva il sopravvento sulla razionalità.
Rivedi Rose, la sua passionalità prorompente, la fiducia che leggevi nei suoi occhi.
Ecco, quella è la cosa che ricordi meglio.
La fiducia.
Nonostante tutto ciò che ha
vissuto, nonostante la brutta esperienza avuta alla sua prima volta, ha
avuto fiducia in te. E tuttora te la concede.
È per questo che si mostra
algida, con gli sconosciuti; per mascherare una sofferenza troppo grande da
dimenticare e che ha paura di rivivere.
Ed è per questo che, subito dopo la vostra prima volta, si accoccolò fra le tue braccia, alla ricerca di amore.
Amore che mai le hai negato.
Sei quasi certo che, se avesse potuto, quella volta avrebbe pianto.
Solo tu puoi vedere dietro quella maschera che mostra a tutti, solo a te ha mostrato tutta la sua debolezza di donna ferita.
Hai lottato contro il suo orgoglio, contro la sua testardaggine, ma alla fine si è lasciata aiutare.
Da te.
Te che vieni sempre considerato solo per la tua forza; quello dai pensieri profondi è Ed, di solito.
Ma solo tu riesci a comprendere al meglio i desideri della tua donna.
<< Ehi maschione, ti vedo distratto.>>
Sussulti, impreparato alla visione di Rose in un completino di pizzo, con reggicalze annesso.
Quante volte hai visto il suo corpo nudo?
Tante.
Ma non ti stancherai mai di ammirarlo ed adorarlo.
<< Hai ragione, gattina. Ora sono tutto tuo.>>
Ora e per sempre.
Note: scusate il ritardo (_ _)
Rose ed Emmett proprio non si volevano scrivere.
Solo oggi sono riuscita a buttare giù qualcosa di decente per loro.
Ho voluto
fare un paragone fra passato e presente; la loro coppia viene sempre
rappresentata come passionale, così tanto da aver distrutto una
casa (XD).
Tuttavia ho pensato alla loro prima volta e, di conseguenza, alla prima volta di Rose.
Perché
secondo me quella con Royece fu la sua prima esperienza; visto i tempi
in cui viveva, credo che i rapporti nelle famiglie bene si consumassero
solo dopo il matrimonio.
E per lei fu un disastro, per non dire peggio.
Poi
arrivò Emmett e la Meyer descrive con tenerezza il loro
incontro, lasciando poi ad altri personaggi la narrazione della loro
vita intima.
Per questo credo che Emmett abbia faticato a scalfire la “corazza” di Rose, per poterla aiutare.
In ogni caso, mi auguro che la flash fic vi sia piaciuta.
*
Piccola pubblicità: per chi può leggere le storie a
rating Rosso, ho appena cominciato una long su Twilight. Se vorrete
passarci, la trovate nel mio account. “Life” è il
suo nome. *
Risposte alle recensioni:
Saretta__Trilly__: ti ringrazio dei complimenti, spero che anche questo ti sia piaciuto! Un bacione!!!
Hale1843:
sì, quei due sono stupendi insieme, perché si completano.
^^ Anch’io ho adorato la scena del morso. Sebbene sappia tutto il
discorso sul sangue riguardo ai vampiri della Meyer, ho immaginato che,
visto che Alice aveva appena cacciato, qualcosa in circolo avesse.
Un bacione e grazie!!!
Isangel:
felice che ti sia piaciuta.^^ L’immagine, come quella di questo
capitolo e quelle precedenti, viene dalla gallery di Nami86, su
DeviantArt (questo il link):
è bravissima e, in particolare, grafica sulla coppia composta da
Jasper e Alice (per quanto riguarda Twilight intendo). Un bacione e
spero che anche questa sia piaciuta. ^^
Luisina: figurati, io sono più in ritardo di te O_O Anzi, ti ringrazio per il tempo dedicato. ^^
Sono
felice che ti sia piaciuta, cerco sempre di lasciare il peccato stesso
di sottofondo, per dar maggior spazio ai loro pensieri.
Un bacione e sappi che avrai sempre il mio sostegno (ho letto che la vicenda non è conclusa -.-)!!!
Adry91:
sono felice che questa raccolta ti piaccia! Postato giusta giusta. ^^
Per le immagini, ti consiglierei di scaricarti Nvu, il programma per
generare l’html. Una volta fatto, con le immagini non avrai
problemi sul dove posizionarle. ^^
Io infatti uso quel programma.
Un bacione!!!
Ringrazio inoltre i 19 che preferiscono e i 28 che seguono questa piccola raccolta: attendo anche vostri pareri. ^^
Alla prossima coppia, l’ultima.
Anthea
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Capitolo 9 *** Lust (Lussuria) 3# ***
DS9
Lussuria
“La definizione di lussuria, alla luce delle mutazioni culturali intervenute nel corso dei secoli,
è stata oggetto di variazioni interpretative.
[...]
Anche in ambito sessuale non si parla di "lussuria", ma di piacere e di desiderio.
Ed esso per quanto voluttuoso non è considerato negativo se "giocato" fra esseri adulti nel rispetto reciproco.”
“Io credo che chi non ha provato l'ansia dell'attesa,
i lunghi tormenti del desiderio insoddisfatto,
la paura di perdere la propria donna,
i dubbi dell'assenza,
non possa dire fino a quale altezza
sappia giungere la passione.”
Luciano Zuccoli
3 #
Le tue labbra sono sulle sue, in un bacio che non ha precedenti.
In un bacio che a lungo hai
desiderato – oh, se l’hai desiderato – ma che ti sei
sempre rifiutato di concederle, per il suo bene.
Ma ora...
Ora la vuoi.
Le vostre bocche si incontrano con
veemenza, decise. Hai la bocca invasa dal veleno, ma cerchi di
ricacciarlo indietro, insieme alla sete di sangue tua debolezza. Tua
vergogna.
Ma adesso c’è spazio solo per lei.
Lei che porti sotto di te, premendoti sul suo corpo. Così morbido, caldo, invitante... perfetto per te.
Senti le sue mani scorrere fra i
capelli, ed è piacere che si propaga lungo per tutto il tuo
corpo, fino al cavallo dei pantaloni, che si fa più stretto.
La vuoi, la desideri, sempre e
comunque. Solo se lei è vicino, solo se quando siete insieme, ti
senti in pace con te stesso. È una dolce dipendenza; è un
amore forte, mai provato. Ed ora, in questa radura, sei vicino a
donarle ciò che vuole. Ciò che, in fondo, desideri anche
te.
Tuttavia c’è qualcosa che non va.
Te ne accorgi quando, dopo che la
lasci respirare dedicandoti al collo – ed il cielo solo sa quanto
è sconvolgente sentire il sangue pompato veloce sotto la tua
bocca –, pronuncia parole che non ti aspetteresti.
Non da lei.
<< Basta, Edward. Aspetta>>, mormora a fatica.
Non capisci...
<< Perché?>>, le
sussurri sul collo, così tenero e profumato... lo baci,
succhiando leggermente la pelle, godendo nel sentirla rabbrividire.
<< Non voglio farlo ora>>.
Ma il suo corpo la tradisce. Il suo odore la tradisce...
Sorridi della sua testardaggine. << Ah no?>>, la provochi, ma non le lasci il tempo di reagire.
Ti riappropri delle sue labbra, quella labbra che tante volte ti hanno tormentato, che tanto desideri...
La baci con tutta la passione che hai in corpo, addossandoti maggiormente a lei perché capisca quanto la vuoi.
Ed è atroce, tutto questo.
È piacere e tormento.
Un mix letale, che ti lascia senza fiato.
Volerla come uomo e come vampiro...
Conciliare le due parti per amarla nel giusto modo... è
difficile. Ma vuoi riuscirci, per lei.
Per lei che è il tuo mondo, il tuo soffio di vita.
Continui a baciarla, famelico, e
distrattamente senti le sue mani abbandonare i tuoi capelli per
scendere... Le sue dita raggiungono il torace... Un ansimo ti sfugge a
quel contatto. Seppur lieve, il suo è un tocco bruciante. Lo
immagini su tutto il tuo corpo, lo immagini accarezzarti con desiderio,
passione. Pelle contro pelle. Bella non può sapere quanto tu la
desideri.
Quanto la brami.
Così dolce, così
fiduciosa... non sa quanto l’uomo che c’è in te
voglia vederla nuda, sotto il tuo corpo, in questo stesso momento.
Per troppo tempo ti sei trattenuto.
Ed in questo momento in cui il raziocinio si trova molto più in
basso del solito, nulla sembra impossibile, neppure fare l’amore
con lei senza farle del male.
La vuoi, la desideri, la ami.
Ma quando le sue mani premono in
modo più determinato sul tuo petto, in un gesto che sicuramente
erotico non è, capisci che non è ancora il momento.
Non la forzerai.
Mai.
Ma vuoi capire.
Ti stacchi controvoglia.
Un’unica domanda riesci a formulare. << Perché?>>
La tua gola arde; il suo volto
rosso, le sue labbra gonfie, il suo sguardo lucido... senti il
desiderio ruggire nel tuo corpo, la smania di divorarla di baci farsi
impellente.
Non aspetti risposta. Dio, la vuoi. << Ti amo. Ti voglio. Adesso>>.
E lo fai: la baci, tua unica aria, tuo unico cuore.
L’unica in grado di accendere il tuo desiderio.
L’unica.
Per sempre.
***
Note: salve a tutti!
Scusate il ritardo per quest’ultima parte (_ _)
Deadly
Sins è ufficialmente conclusa! Ah... devo tanto a questa
raccolta! Scriverla mi ha portato a riavvicinarmi al fandom di Twilight
e di questo gliene sono grata!
Riguardo
a quest’ultima flashfic – che flashfic non è,
perché supero di circa cinquanta parole le normali 500
^^’’ – la scena che ho usato mi è sembrata la
più indicata per il peccato della “Lussuria”. Edward
si lascia andare in tutta la sua passione, sempre trattenuta nel suo
perbenismo novecentesco – e nel perbenismo della Meyer –
dandoci prova di essere pur sempre uomo con reazioni... maschili. ^^
Non ho
voluto descrivere tutto il momento, per quello c’è sempre
Eclipse! Mi sono limitata a riprendere in mano il pezzo che consideravo
più adatto e fermarmi laddove vedevo che la passione poteva
finire – sebbene quando pronuncia quel “Magari
potessi” con occhi infuocati mi ha molto tentata...
La frase è stata presa da Wikiquote: quando l’ho letta ho detto “Edward, è lui”.
Mentre la spiegazione della Lussuria è stata presa da qui.
Ringrazio
di cuore tutti coloro che mi hanno seguito in questa piccola avventura!
Grazie di cuore a tutti: chi mi ha seguito costantemente, chi si
è perso per strada, chi mi ha scoperto più tardi. Grazie!
Spero che quest’ultimo capitolo possa esservi piaciuto!
Ringrazio
le 18 persone che hanno preferito e le 33 che hanno seguito questa
storia: se vorrete farvi sentire in quest’ultimo capitolo, non
potrebbe che farmi piacere ^^
Risposte ai commenti:
hale1843: Emmett è tutto da spupazzare! Un orso di muscoli, tenerezza e sensualità *_*
Sì,
è solo la sua facciata che sembra pacciocosa e magari poco
seria, ma a mio avviso è una persona molto leale ed ha pure lui
i suoi momenti di profondità. Ti ringrazio per le belle parole!!!
Un bacione!
Crazyfv: purtroppo il “molto presto” è stato parecchio lungo. ^^’
Spero che comunque anche questa piccola flash ti sia piaciuta!
Un bacione!
Saretta__Trilly__: addirittura emozionare? Cavolo, non so se esserne felice o dispiacermi per questo!
Nel dubbio, ti ringrazio: sono felice che ti sia piaciuta!
Grazie dei complimenti, un bacione!
Adry91: figurati, spero di esserti stata d’aiuto invece!
Sono felice che il capitolo scorso ti sia piaciuto.
Un bacione e grazie!
Ninfea306: che piacere ritrovarti anche qua ^^
Questa
raccolta è nata per caso: avevo voglia di scrivere su Twilight,
dopo tanto che l’avevo snobbato, ma nulla di troppo lungo.
Così è nata questa breve raccolta, che ho adorato
scrivere!
Sì,
per Rose capisco, però ho voluto giocare su una cosa: i vizi
capitali spesso si collegano fra loro e certi si legano inevitabilmente
ad altri. Così a mio avviso l’ira, che può
benissimo essere generata da un senso di invidia, a sua volta provocata
da un sentirsi a volte superiori e quindi superbi. Decidere cosa
affibbiare a Rosalie è stato difficile, ma ho preferito
così, piuttosto che scrivere di un Emmett irato ^^
Ti ringrazio dei complimenti, un bacione!
Un bacione a tutti!
Anthea
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