Finalmente anch'io ho trovato l'amore

di ryry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


FINALMENTE ANCH'IO HO TROVATO L'AMORE
PROLOGO


Non avrei mai pensato che la vita ti potesse riservare simili occasioni…
All’inizio era tutta una gioia per te…
Poi, è arrivata la tragedia e pensavi di non poter più andare avanti… pensavi che non potevi più ricominciare daccapo…
Ma…
Ecco che la vita ti sorride nuovamente e, stavolta, sai che è per sempre…

Si pensa sempre che
un grande amore viva in eterno,
ma ci si sbaglia, perché
l’unico amore che può durare
è uno solo…
quello piccino perché
continua a crescere giorno dopo giorno
e non ci abbandona mai…

Spazio autore:
salve a tutti! so che come inizio non sembra molto intrigante, ma vi posso assicurare che, continuando la ff, si scopriranno tante nuove cose!!! spero di leggere le vostre recensioni ^_^ a presto!!! baci

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO 1



Se proprio devi odiarmi fallo ora.
Ora che il mondo è intento
a contrastare ciò che faccio,
unisciti all’ostilità della fortuna,
piegami, non essere l’ultimo colpo
che arriva all’improvviso.
Ah, quando il mio cuore
avrà superato questa tristezza,
non essere la retroguardia di un dolore ormai vinto,
non fare seguire ad una notte ventosa
un piovoso mattino,
non far indugiare un rigetto già deciso.
Se vuoi lasciarmi,
non lasciarmi per ultimo,
quando altri dolori meschini
avran fatto il loro danno,
ma vieni per primo,
così che io assaggi fin dall’inizio
il peggio della forza del Destino
e le altri note dolenti,
che ora sembrano dolenti,
smetteranno di esserlo
di fronte la tua perdita.
(William Shakespeare)



<< Uffa! Ecco che l’estate sta volgendo al termine! >> esclamò Veronica, la mia amatissima sorella gemella.
<< Beh sore… purtroppo tutto ha una fine… >> le dissi, passandole un braccio intorno le spalle e dandole un bacio sui capelli.
<< Come sempre hai ragione! >> mi disse, iniziando a ridere.
A vederci non sembriamo sorelle gemelle… Vero è bellissima, alta circa un metro e settantacinque, capelli lisci, lunghi fino alle spalle e di un bel color rossiccio ed i suoi occhi sono di uno stupendo verde smeraldo… io, invece, sono un po’ più alta di lei, capelli lunghi fino a metà schiena, mossi e di un bel castano scuro, mentre i miei occhi sono verdi con delle tonalità di marrone verso la pupilla… certe volte, Vero mi dice che tra i due colori mi vengono anche delle leggere sfumature dorate…
Viviamo in un bel paese nella provincia di Bergamo, in un modesto appartamento insieme ai nostri genitori…
Vero ed io frequentiamo la stessa scuola, solamente che abbiamo deciso di iscriverci a due sezioni diverse… lei studia informatica, mentre io lingue… ogni tanto, lei mi da qualche dritta su come utilizzare il computer oppure mi insegna ad usare nuovi programmi, mentre, con me, impara nuovi vocaboli delle altre lingue… certe volte, quando non vogliamo far sapere i nostri discorsi ai nostri genitori, ci mettiamo a parlare in francese o in spagnolo, anche se la nostra lingua preferita è l’inglese… in quest’ultima siamo molto brave, anche perché il fratello di nostro padre ha sposato un’americana e si sono trasferiti negli Stati Uniti e, quando eravamo piccole, andavamo spesso a trovarli…
Vero ed io vivevamo serenamente la nostra vita, finché un brutto giorno…
I nostri genitori erano andati a trovare dei loro amici e, visto che Vero ed io non ne avevamo molta voglia, eravamo rimaste a casa a guardarci un film… era quasi mezzanotte e fuori infuriava un forte temporale, quando, ad un tratto, il telefono squillò… andai a rispondere credendo che fossero mamma e papà che ci avvisavano che stavano rientrando, ma…
<< Pronto? >> risposi.
<< Famiglia Simoni? >> mi chiese una voce all’altro capo dell’apparecchio.
<< Si, chi parla? >> domandai.
<< Sono il capo dei carabinieri, volevo avvisarla che una pattuglia sta arrivando a casa sua… >> mi rispose il capo.
<< Posso chiederle per quale motivo…? >> domandai.
<< Quando la pattuglia arriverà, risponderà alle sue domande… >> mi disse.
In quel momento suonarono al campanello, Vero andò ad aprire e fece entrare tre carabinieri… riattaccai il telefono e feci accomodare le guardie in salotto…
<< Per favore, vorreste cortesemente spiegarci il motivo della vostra visita? >> domandai confusa.
Le tre guardie si guardarono un momento…
<< Per favore, meglio che vi sediate… >> ci disse il primo carabiniere.
Vero ed io ci scambiammo un’occhiata… entrambe eravamo ansiose e spaventate, ma facemmo come ci aveva chiesto la guardia…
<< Siamo venuti ad annunciarvi che… >> iniziò il secondo carabiniere.
<< Che…? >> chiedemmo all’unisono Vero ed io, preoccupatissime.
<< Che, purtroppo, i vostri genitori sono morti in un incidente stradale >> concluse il terzo carabiniere.
Vero ed io impietrimmo… non era possibile…
<< Come sarebbe che i nostri genitori…? >> chiese Vero, iniziando a piangere.
<< Purtroppo, un ubriaco ha tagliato la strada ad un camion e questo, per non andare addosso alla vettura, ha sterzato, travolgendo altre tre automobili… una di queste era quella dei vostri genitori… l’ambulanza è arrivata immediatamente sul luogo dell’incidente, ma per i vostri genitori e gli altri due conducenti non c’è stato nulla da fare… >> ci spiegò il primo carabiniere.
Mi sentii mancare, pian piano scivolai dal divano e mi accasciai al suolo… Vero si sedette al mio fianco e mi abbracciò… io ricambiai quell’abbraccio e piansi con lei… i nostri genitori non c’erano più… per colpa di uno stupido ubriaco nostra madre e nostro padre avevano perso la vita… ora, eravamo sole…
I carabinieri ci soccorsero, facendoci riaccomodare sul divano e cercando di confortarci, ma non servì a nulla…
Il giorno dopo l’incidente, venne a trovarci un avvocato… ci disse che tutti i beni dei nostri genitori sarebbero stati divisi tra noi e nostro zio, l’unico nostro parente ancora in vita e fratello di nostro padre… ci annunciò, anche, che saremmo dovute andare a vivere da lui e sua moglie, questo significava solo una cosa… dovevamo trasferirci negli USA… dovevamo abbandonare i nostri amici, la nostra casa, tutto ciò che un tempo ci aveva rese felici di vivere… adesso dovevamo ricominciare da zero, ricrearci una nuova vita…
Saremmo partite per gli Stati Uniti il giorno dopo il funerale dei nostri genitori… i nostri amici non volevano che noi ci trasferissimo in un altro Stato, ma sapevano che non avevamo altra scelta… purtroppo, mia sorella ed io avevamo appena compiuto 17 anni, essendo nate il 6 giugno, perciò avremmo dovuto obbedire alla legge e trasferirci…




Minato Namikaze: si, mi scuso del prologo corto, ma spero di aver un pò rimediato col primo capitolo ^_^ leggerò la tua ff con molto piacere... grazie dei complimenti e spero che la ff continui a piacerti!
sweet_cullen: dai sore, non puoi commuoverti subito!!! ihih ^_^
ilachan89yamapi: grazie mille!!! sono contenta che ti sia piaciuto!!! spero che, continuando la ff, ti piacerà sempre di più ^_^
Grazie ancora e spero di leggere le vostre recensioni!!! baci

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2



Oggi è il fatidico giorno…
Vero ed io siamo all’aeroporto di Milano, pronte a partire per Forks, la nostra nuova casa… i nostri amici sono venuti a salutarci ed a farci promettere che ci saremmo sentiti presto… Alessandra e Giulia sono in lacrime… loro erano le nostre migliori amiche e ci eravamo promesse che nessuno avrebbe mai potuto separarci… purtroppo non eravamo riuscite a mantenere quella promessa…
<< Prometteteci che vi farete sentire ogni giorno… >> ci disse Ale.
<< Non posso assicurarti che ci sentiremo ogni giorno, ma ti posso promettere che ci faremo sentire, appena potremo… >> le risposi.
Ci abbracciamo e Vero ed io ci imbarcammo sull’aereo… il viaggio durò circa sei ore… purtroppo non c’era un volo diretto per Forks, quindi dovemmo fare scalo a Port Angeles… quando arrivammo era quasi il tramonto e scorgemmo nostro zio che ci stava aspettando vicino all’uscita… gli andammo incontro…
<< Ciao ragazze! >> ci salutò, appena lo raggiungemmo.
<< Ciao zio >> rispondemmo all’unisono Vero ed io.
Rimanemmo qualche minuto lì, immobili, poi nostro zio ci abbracciò e noi ricambiammo quell’abbraccio…
<< Mi dispiace tantissimo di non essere riuscito a venire al funerale… >> ci disse, quando ci separammo << purtroppo il lavoro non me l’ha permesso… >> si scusò.
<< Non ti preoccupare zio… >> gli dissi.
Nostro zio, Riccardo, era un avvocato molto popolare a Forks, mentre nostra zia, Christina, era una sceneggiatrice e lavorava per molti registi famosi…
Ci avviammo verso la macchina e, dopo aver caricato le valigie, ci dirigemmo verso Forks… questa cittadina dista circa un’ora da Port Angeles, non è molto grande e non c’è quasi mai il sole… ancora non capivo il motivo del perché gli zii avessero deciso di andare a vivere in una cittadina così… monotona e triste… se così si può definire Forks…
<< La zia è a casa? >> domandò Vero, interrompendo il breve silenzio venutosi a creare nell’abitacolo.
<< No, al momento è via per lavoro, ma dovrebbe tornare tra qualche giorno… >> le rispose lo zio.
<< Un nuovo film? >> gli domandai.
<< Si… magari ne avete anche sentito parlare… >> mi rispose, facendo un sorrisetto.
<< Di che film si tratta? >> domandò incuriosita Vero. << Twilight >> le rispose semplicemente.
<< Wow! Ho letto i libri di quella saga… >> disse Vero.
<< Si, anch’io… trovo che sia una storia davvero bella ed avvincente… la scrittrice è davvero brava nel raccontare le avventure di quest’umana innamorata del suo bel vampiro e disposta a superare ogni tipo di ostacolo pur di stare con lui… >> dissi, ripensando alle trame dei libri.
<< Immaginavo che lo conoscevate… >> disse lo zio.
<< Quindi, ha accettato di fare la sceneggiatrice in quel film? >> domandai.
<< Si >> mi rispose zio Riky.
<< Oddio! >> esclamai, dopo un attimo di silenzio, ricordandomi che...
<< Che succede Ery? >> mi chiese preoccupata Vero.
<< Sore… ti ricordi dove è ambientata la saga? >> le domandai con voce ironica, capendo che non ci era arrivata subito.
<< Forks e allor… >> non finì la frase perché anche lei capì dove volessi arrivare.
Zio Ricky scoppiò a ridere…
<< Si ragazze mie… la storia è ambientata nella nostra città, perciò la zia sarà vicina a noi durante le riprese del film… >> ci disse lo zio.
<< Mon Dieu! >> esclamammo all’unisono Vero ed io.
Lo zio ci guardò storto…
<< Ah già… a volte ci capita di parlare mischiando alcuni termini delle varie lingue… quando, magari, non volevamo che mamma o papà ascoltassero le nostre conversazioni, Vero ed io iniziavamo a parlare o in inglese, o in francese, o in spagnolo… così non ci potevano capire… >> gli spiegai.
<< Ah, ora è chiaro… beh, qui vi va male ragazze… sia la zia che io capiamo alla perfezione, ovviamente l’inglese, ma anche l’italiano e lo spagnolo… >> ci disse lo zio, sorridendo.
<< Beh sorellina… >> mi disse Vero << mi sa che ci dovremo accontentarci del francese! >>
Iniziai a ridere ed anche Vero e lo zio si unirono a me…
Dopo un’oretta di viaggio arrivammo a Forks… il cielo era nuvoloso, ma, per fortuna, non pioveva… gli zii avevano acquistato un villa non molto distante dal centro della città… quando arrivammo, rimasi letteralmente a bocca aperta perché non ricordavo che la villa fosse così… maestosa… oppure l’avevano ingrandita…
<< Non ricordavo che avesse tre piani… >> dissi, rivolgendomi allo zio.
<< Infatti… l’abbiamo ristrutturata circa un anno fa… visto il lavoro di vostra zia, a volte capitava che gli attori si fermassero a dormire da noi, così abbiamo deciso di ingrandirla… >> mi spiegò lo zio.
<< Ora è tutto chiaro… >> dissi.
Il giardino era immenso e, dopo che scendemmo dalla macchina, notai altri due velivoli lì vicino…
<< Abbiamo ospiti? >> domandai, osservando le bellissime macchine che si presentavano dinanzi a me.
Lo zio rise…
<< No… quelle sono per voi… >> mi rispose, ridendo ancor di più alla vista delle nostre espressioni scioccate.
<< Per… per noi? >> chiedemmo all’unisono Vero ed io.
<< Si >> rispose semplicemente lo zio.
<< Ma noi non abbiamo ancora la patente! >> esclamai.
<< Tranquille… vi ho iscritte ad un corso, così, per quando inizierete la scuola, potrete andarci da sole… >> mi rispose zio Riky.
<< Wow! >> esclamammo Vero ed io.
Poi ci guardammo… ora dovevamo scegliere quale sarebbe stata la nostra macchina…
<< Ovviamente la mia è la Porche nera! >> esclamai, avvicinandomi al mio gioiellino.
<< Tienitela… io mi prendo questa bellissima Ferrari nera elettrica! >> esclamò Vero, avvicinandosi alla sua auto.
<< Su venite ragazze… ora dovrete scegliere le vostre stanze… >> ci disse lo zio, avviandosi verso l’entrata.
Quando aprì la porta m’immobilizzai sul posto… non avevano aggiunto solo un piano alla villa, l’avevano completamente ristrutturata!
<< Accidenti! >> esclamò Vero.
<< Vi piace? >> domandò lo zio, anche se già conosceva la risposta.
<< Certo che si! >> esclamammo all’unisono mia sorella ed io.
<< Allora… >> iniziò zio Riky << da questa parte c’è la cucina… >> disse, indicandoci la porta dinanzi a noi << se andate alla porta accanto, entrerete in un piccolo bagno… >> disse, indicando la porta affianco alla precedente << quella conduce alla taverna, dove ci sono una stanza, dove potrete ballare perché abbiamo fatto installare le casse ed abbiamo insonorizzato la camera, un piccolo salotto ed una piccola palestra… >> ci disse, indicando la porta alla nostra destra << da quella parte, invece, c’è il salotto… >> concluse, indicando la porta alla nostra sinistra.
S’incamminò su per la scalinata, noi lo seguimmo ed arrivammo al primo piano.
<< Su questo ed il piano superiore, ci sono solo le camere da letto… dove preferite avere la vostra stanza? >> domandò, guardandoci.
Io mi girai verso Vero << Voto su questo piano >> dissi e lei annuì.
<< Ci sono sei stanze su ogni piano e sono tutte grandi uguali… >> ci avvisò lo zio.
Io optai per la seconda stanza sulla destra, mentre Vero prese quella accanto alla mia.
Appena entrai nella mia nuova camera rimasi a bocca aperta… era immensamente grande… un enorme letto matrimoniale era situato al centro della stanza… le porte-finestre davano sul terrazzo che si affacciava al giardino interno… una parete era occupata da un enorme armadio, mentre su un’altra vi erano molti scaffali, uno stereo ed una scrivania… sul lato destro dell’entrata, c’era il bagno… anch’esso era immenso… c’erano sia la doccia che la vasca, il lavandino con tutti i suoi scaffali ed un enorme specchio che occupava un quarto della parete… era magnifico!
Appoggiai le valigie ed uscii… lo zio stava aspettando in corridoio e, appena mi vide, sorrise e mi chiese << La stanza è di tuo gradimento? >>
<< Assolutamente si zio! Grazie! >> gli risposi, abbracciandolo.
Vero ci raggiunse e si unì al nostro abbraccio… mi disse che la sua stanza era identica alla mia, solo che lei aveva il bagno sul lato sinistro…
<< Vi lascio disfare le valigie… avete fame? Posso andare a comprare delle pizze se volete… >> ci disse lo zio.
<< No grazie… abbiamo mangiato sull’aereo e per ora siamo apposto… >> gli rispondemmo Vero ed io.
Lui scese in salotto, mentre io ritornai in camera mia…
Accesi lo stereo ed iniziai ad ascoltare un cd di musica classica… decisi che avrei scritto ad Ale, per avvisarla che eravamo arrivate e che il viaggio era andato tutto bene…
Accesi il mio computer portatile e scrissi la mail…

Cara Ale,
come stai?
Ovviamente spero bene… il nostro saluto all’aeroporto è stato davvero molto triste…
Il viaggio in aereo è stato abbastanza piacevole (non mi lamento dei posti in prima classe, figuriamoci!) però, durante tutto il viaggio, non ho fatto altro che pensare alla mia vita in Italia, alle amicizie createsi e a tutto quello che ho vissuto in quel magnifico paese…
Comunque, tornando al presente, ti avviso che Vero ed io siamo arrivate a Forks… fortunatamente al momento non piove, però, come al solito, il cielo è coperto dalle nuvole… mi mancherà molto il sole, ma non solo quello… mi mancherete, anzi… ci mancherete voi… sembra così strano non essere più lì, tutte insieme come ci eravamo promesse… purtroppo non potevamo immaginare quest’eventualità… va beh… cambiando discorso, gli zii hanno ristrutturato la casa ed ora è più bella di prima… le stanze sono megagalattiche!
Ammetto che non mi manca molto la mia vecchia stanza (visto che, in confronto a questa, era proprio piccola) però…
Va beh, dai ora ti lascio, inizio a disfare le valigie…
Spero di sentirti prestissimo…
Un grossissimo bacione,
con affetto

Vero ed Ery



Inviai la mail e spensi il computer… iniziai a disfare le valigie, sistemando ordinatamente i vestiti nell’armadio, i libri sulle mensole, alcuni accessori sulla scrivania e nei cassetti e, quando ebbi terminato, andai a farmi una doccia e mi preparai per andare a dormire… quando tornai in camera mi sdraiai sul letto e, essendo molto stanca dopo il lungo viaggio, mi addormentai immediatamente.

I ricordi sono l’unico Paradiso
dal quale non possiamo venire scacciati





Ora rispondo alle recensioni ^_^
Ryry_: che bello!!! la mia omonima ha recensito ad una mia storia!!! ihih ^_^ sai, quando ho scritto la parte dell'incidente avevo i brividi pure io! XD me onorata di essere tra i tuoi preferiti!!! grazie!!!!! spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! bacioni e grazie ancora!!!
yara995: questo è solo l'inizio della loro avventura in America ^_^ vedrai cosa ho in serbo per loro!!! XD ihih, spero continuerrai a seguirla e grazie ancora per il tuo commento!!! ^_^ eheh, ti lascerò abbastanza spesso sulle spine in questa ff XD ihih... grazie ancora!!! bacioni!!!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3


Durante la prima settimana, Vero ed io studiammo tantissimo per poter passare l’esame di guida e così fu… ora potevamo guidare le splendide macchine che gli zii ci avevano regalato!
L’ultima settimana di agosto e la prima di settembre passarono in un lampo e così ricominciò la scuola…
La sveglia suonò le 7, la spensi e mi alzai di malavoglia… al solo pensiero che quel giorno sarei stata, insieme a mia sorella, al centro dell’attenzione di tutti… mi sentivo male!
Non sono mai stata una ragazza che voleva avere a tutti i costi l’attenzione su di sé e mia sorella la pensava esattamente come me.
Andai in bagno a farmi una doccia e tornai in camera per vestirmi… quel giorno indossai una maglietta smanicata bianca con sopra una felpa dello stesso colore, jeans scuri, con qualche strappo sulle ginocchia e delle scarpe bianche ed argento… i capelli formavano delle belle onde, così decisi di lasciarli sciolti… dopo aver fatto tutto, scesi in cucina.
Mia sorella si stava preparando la colazione e lo zio era seduto al tavolo, con una tazza di caffè fumante tra le mani e lo sguardo sul giornale, posato dinanzi a lui…
<< Buongiorno a tutti >> salutai, entrando nella stanza.
<< Buongiorno tesoro >> mi salutò lo zio, alzando velocemente lo sguardo per potermi guardare, prima di immergersi nuovamente nella lettura.
<< Buongiorno sore >> mi salutò Vero.
Mi versai del caffè nella tazza, presi una brioches alla crema e mi sedetti al tavolo.
<< Andiamo con la tua o con la mia? >> mi domandò Vero.
<< Andiamo con la mia >> le risposi semplicemente, finendo la colazione e lavando la tazza.
Tornai in camera per lavarmi i denti, presi lo zaino e scesi, con le chiavi della macchina in mano.
<< Buona giornata ragazze! >> ci salutò zio Riky, salendo in camera sua a prepararsi.
<< Anche a te! >> rispondemmo Vero ed io.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo verso le auto… andai alla mia Porche e salii dalla parte del guidatore, mentre Vero si accomodava al mio fianco, al posto del passeggero.
Avviai il motore e partimmo in direzione della scuola… non era molto distante, solo 5 minuti in macchina.
Arrivammo che la campanella non era ancora suonata… parcheggiai la macchina e Vero ed io ci dirigemmo verso la segreteria… dietro ad un bancone, si trovava una signora dall’aspetto gentile…
<< Buongiorno… posso esservi utile? >> ci domandò, appena fummo entrate.
<< Salve, in effetti si… noi siamo Veronica ed Erica Simoni, siamo venute a ritirare i nostri orari scolastici… >> le dissi, avvicinandomi al bancone.
<< Ah, ma certo! Le nuove iscritte provenienti dall’Italia, le nipoti dell’avvocato Simoni… dico bene? >> ci chiese sorridendo.
<< Si, siamo noi >> le rispose Vero.
<< Bene, ditemi che indirizzo vorreste frequentare? >> ci domandò la segretaria.
<< In Italia frequentavo un corso di informatica… >> le rispose Vero.
<< Perfetto… >> disse la signora, girandosi e rovistando tra una miriade di fogli, sparsi su un tavolo alle sue spalle << ecco qui il tuo orario cara >> disse, rivolgendosi a Vero e porgendole un foglio con su gli orari dei suoi corsi… poi si girò verso di me…
<< Io frequentavo un corso linguistico… >> le dissi.
<< Che lingue studiavi? >> mi chiese, voltandosi nuovamente verso il tavolo alle sue spalle.
<< Inglese, francese e spagnolo… >> le risposi.
<< Ma certo… ecco qui il tuo orario… per favore, fate firmare il foglio ai vostri insegnanti e quando finite, venite a riportarmelo >> ci chiese.
<< Certamente >> rispondemmo all’unisono Vero ed io.
<< Buona giornata >> ci augurò la segretaria.
<< Grazie >> rispondemmo.
Uscimmo dalla segreteria e guardammo i nostri orari…
<< Non sembra male come orario >> constatò Vero.
<< Si, anche il mio non è male… che lezione hai ora? >> le chiesi, sporgendomi per guardare il suo orario.
<< Matematica, poi ho informatica ed inglese… tu? >> mi domandò.
<< Inizio già con le lingue… ho francese, spagnolo e poi inglese… in quest’ultimo vedo che abbiamo lo stesso professore, quindi ci vedremo… dopo pranzo ho matematica e poi ho finito… >> dissi.
<< Si, anch’io dopo l’altra ora di informatica ho finito… almeno terminiamo insieme le nostre giornate… >> mi disse.
La campanella suonò l’inizio delle lezioni…
<< Ci vediamo dopo sore… >> mi urlò Vero, dirigendosi alla sua prima lezione.
Io feci lo stesso… non fu difficile trovare l’aula ed, appena entrai, gli sguardi di tutti si fissarono su di me…

Se questa vita non è una vera battaglia,
in cui grazie al successo l’Universo
ottiene continuamente qualcosa,
non è nulla più di uno scherzo
in una recita di dilettanti da cui
chiunque può tirarsi indietro quando vuole…
ma sembra una vera battaglia…
(William James)



“Accidenti! Che imbarazzo… odio essere al centro dell’attenzione!” pensai.
Mi avvicinai alla cattedra e feci firmare il foglio al professore… mi accomodai nell’unico banco libero davanti alla cattedra, vicina ad una ragazza dai capelli biondi e ricci…
<< Ciao >> mi salutò cortesemente la ragazza, quando mi sedetti.
<< Ciao >> ricambiai il suo saluto.
<< Il mio nome è Sonia >> mi disse, presentandosi.
<< Piacere, io sono Erica >> le risposi.
Non riuscimmo più a parlare perché il professore richiamò l’attenzione della classe ed iniziò la sua lezione… erano cose che avevo già fatto, però presi appunti comunque… la campanella suonò… misi i libri in cartella e mi alzai…
<< Che lezione hai ora? >> mi domandò Sonia.
<< Spagnolo, tu? >> le chiesi.
<< Matematica… va beh, speriamo di vederci presto Erica… è stato un piacere conoscerti >> mi rispose sorridendo.
<< Si, lo stesso vale per me >> le dissi.
Uscii dall’aula e mi diressi alla lezione di spagnolo… come nell’ora precedente, feci firmare il foglio alla professoressa e mi sedetti nel banco dinanzi la cattedra… stavolta ero vicina ad un ragazzo… era carino, capelli castano-dorati ed occhi grigi…
<< Ciao, mi chiamo Diego >> disse sorridendomi e porgendomi la mano.
<< Piacere Diego, io sono Erica >> gli risposi, ricambiando il sorriso e stringendogli la mano.
<< Hai uno strano accento… non sei inglese giusto? >> mi chiese curioso.
<< No, non sono inglese… sono italiana >> gli risposi.
<< Quanti anni hai? Se posso chiederlo… >> domandò, sorridendomi.
<< Diciassette… >> gli risposi.
<< La mia stessa età… come mai ti sei trasferita negli Stati Uniti? >> mi chiese.
<< E’ una storia lunga e triste… scusa, ma non ne voglio parlare… >> gli risposi, abbassando lo sguardo.
<< Scusa, non volevo toccare un tasto dolente… >> mi disse, rattristandosi.
<< No, scusa tu… >> gli risposi.
Non parlammo più di quell’argomento, in compenso mi bombardò con domande di ogni tipo… era un ragazzo davvero simpatico e divertente… l’ora passò così in fretta che sobbalzai al suono della campanella…
<< Accidenti! Com’è volato il tempo! >> esclamai, sorridendo.
<< Già… posso chiederti che lezione hai ora? >> mi domandò.
<< Inglese >> gli risposi.
<< Anch’io! Che coincidenza! >> esclamò allegro.
<< Già >> dissi, continuando a sorridere per il suo entusiasmo.
Ci incamminammo verso l’aula d’inglese… Vero era già arrivata e mi aveva tenuto un posto in fondo all’aula… feci firmare il foglio al professore, che stava controllando dei moduli e mi diressi verso mia sorella… Diego era dietro di me e si sedette nel banco dinanzi a noi…
<< Diego, permettimi di presentarti mia sorella gemella, Veronica… Vero lui è Diego, ci siamo conosciuti nell’ora di spagnolo… >> li presentai.
<< Piacere >> disse Diego, porgendo la mano a mia sorella che la strinse.
<< Piacere di conoscerti Diego… a quanto pare sei riuscito a superare la barriera di mia sorella… solitamente non approccia subito con gli sconosciuti… >> disse Vero, dandomi una gomitata.
Io le risposi con una linguaccia e scoppiammo tutti e tre a ridere…
<< Se è davvero così, mi sento lusingato del privilegio >> disse Diego, guardandomi.
Arrossii ed abbassai gli occhi…
La lezione cominciò e Vero mi passò un foglio con scritto un messaggio…

E’ carino… magari riesce a distrarti…

Presi la matita e risposi…

Ma che vai a pensare?!? Non ho bisogno di distrazioni… sto benissimo così…

Le passai il foglio e rispose…

Ery lo sappiamo entrambe che stai male… non puoi continuare così… devi ricominciare a vivere sorellina… hai sofferto troppo… per colpa di Massimo hai passato dei momenti orribili… hai tutto il diritto di essere felice…

Appena lessi la sua risposta, sentii una fitta allo stomaco… aveva ragione… ma non lo volevo ammettere… non ancora…

E tu credi che lui possa essere quello giusto per poter ricominciare? Okay, è un ragazzo molto simpatico e spiritoso, però… non saprei… c’è qualcosa che mi ostacola…

Quando lesse la mia risposta, mi lanciò un’occhiata confusa, poi mi chiese…

Che intendi con “c’è qualcosa che mi ostacola”?

Intendo dire che ho una strana sensazione… come se stessi aspettando qualcosa… però non so che cosa…

Certo che sei davvero strana sorellina… comunque, voglio solo che tu sia felice… quindi, se pensi che lui non sia quello giusto, d’accordo… però guardati intorno… sono sicura che, prima o poi, riuscirai a trovare la persona che cerchi… tieni a mente quella dedica…

TEMERE L’AMORE E’COME
TEMERE LA VITA



Quando lessi la sua risposta, un sorriso affiorò sulle mie labbra… mi voltai verso la mia carissima sorella, sussurrandole << Grazie, me ne ricorderò… >> e lei mi fece un cenno con la testa, ricambiando il mio sorriso.
Prima della fine della lezione, il professore ci annunciò che, dalla prossima volta, avremmo iniziato a studiare Shakespeare…
<< Che bello! >> esclamai radiosa, mentre mi dirigevo con Vero e Diego alla mensa.
<< Come mai tutta questa felicità? >> mi domandò, sorridendo, Diego.
<< Shakespeare è il suo autore preferito >> gli rispose Vero al posto mio.
<< Ovvio! Le sue opere sono favolose e le sue poesie… divine! >> dissi con voce beata.
Vero e Diego scoppiarono a ridere… raggiungemmo la mensa e ci sedemmo ad un tavolo libero…
Scorsi un volantino appeso alla parete vicino al bar, ma non riuscii a leggerlo…
<< Che c’è scritto sul volantino appeso a fianco del bar? >> domandai.
Anche gli altri si voltarono nella mia stessa direzione…
<< Ah quello… è un avviso, dice che tra qualche settimana inizieranno a girare le scene del film “Twilight”… lo conoscete? >> ci chiese Diego.
<< Si, entrambe abbiamo letto la saga… la troviamo bellissima… quindi troveremo per la scuola i produttori e gli attori del film… sarà strano riuscire a comportarsi in modo normale con tutte quelle telecamere che riprendono in ogni momento… >> disse Vero.
<< Si, però potremo vedere la zia… >> le dissi.
<< La zia? >> chiese allibito Diego.
<< Si, nostra zia è la sceneggiatrice del film… >> gli risposi.
<< Volete dirmi che voi siete le nipoti dell’avvocato Riccardo Simoni? >> domandò, incredulo, Diego.
<< Si >> rispondemmo all’unisono Vero ed io, guardandolo confuse.
<< Wow! Ho il privilegio di conoscere le nipoti del grande avvocato Simoni! >> esclamò esaltato Diego.
<< A quanto pare lo zio è più popolare di quanto pensassimo >> dissi a Vero, che annuì alla mia constatazione.
La campanella suonò la fine della pausa pranzo… certo che il tempo volava in quel luogo!
<< Cos’avete ora? >> ci chiese Diego.
<< Io ho ancora informatica… >> gli rispose Vero.
<< Mentre io ho matematica… >> dissi e Diego mi sorrise, esclamando << Anch’io! >>
Ci alzammo e ci avviammo verso le nostre aule… prima di salutarci Vero mi sussurrò all’orecchio << Quando si dice “il Destino”… >> e se ne andò, facendomi un sorriso beffardo.
<< Che ti ha detto? >> mi domandò, curioso, Diego.
<< Nulla d’importante >> gli risposi, entrando in classe e prendendo posto nel primo banco libero.
Anche quell’ora passo incredibilmente veloce… la campanella scandì la fine di una giornata…
<< Hai finito per oggi? >> mi chiese Diego.
<< Si… tu? >> domandai.
<< Quasi, ora ho biologia… >> mi rispose.
Vero ci raggiunse…
<< Allora ci vediamo domani, okay? >> mi chiese.
<< Si, ciao a domani >> gli risposi e mi diressi con Vero in segreteria per consegnare il foglio con le firme dei professori.
Tornammo a casa e, quando entrammo, lo zio ci chiamò dal salotto…
<< Ehi ragazze?!? Venite qui un momento, c’è una bella sorpresa per voi >> ci disse.
Noi entrammo in salotto e, seduta sul divano intenta ad osservarci, c’era nostra zia…
<< Zia! >> esclamammo felici Vero ed io, correndo ad abbracciarla.
<< Tesori miei, ma quanto siete cresciute! >> esclamò, scostandosi da noi per poterci osservare bene.
<< Abbiamo saputo che sarai la sceneggiatrice nel nuovo film “Twilight” >> le dissi.
<< Già… avevo letto il libro e nella mia mente si era creata una così bella storia che, quando ho sentito che avevano intenzione di girarlo, non ho perso tempo ed ho contattato i produttori del film per propormi come sceneggiatrice… >> ci disse, raggiante, la zia.
<< E’ fantastico! Poi girerete proprio in questa città, perciò riusciremo a vederti ogni giorno! >> esclamò Vero.
<< Si e non solo me… >> disse in tono malizioso.
<< Che intendi dire? >> domandai, il tono della zia non prometteva nulla di buono.
<< Visto che abbiamo ristrutturato la casa, abbiamo convenuto coi produttori di ospitare a casa nostra alcuni degli attori protagonisti… >> mi rispose la zia.
Vero ed io sbiancammo…
<< Cioè… tu… ci stai dicendo… che… >> cincischiammo Vero ed io.
<< Si, avete capito bene… avremo come ospiti gli attori del film… >> ci rispose, ridacchiando, lo zio.
Vero ed io ci guardammo scioccate… non potevamo crederci…
<< O… okay… se volete scusarci… noi andremmo nelle nostre stanze… a… riprenderci dalla… ehm… notizia… >> dissi, dirigendomi in camera mia, con Vero che mi seguiva.
Gli zii ridacchiarono della nostra reazione e, prima di uscire dal salotto, la zia ci disse << I nostri ospiti ci raggiungeranno tra un paio di giorni… >>
Entrai in camera mia ed andai a farmi una doccia… mi infilai una tuta ed andai al computer… pensavo di mandare una mail ad Ale per sapere come stava e raccontargli la nostra disgrazia… se così potevo definire il fatto di avere degli attori in giro per casa…

Cara Ale,
Come stai?
Come è stato ricominciare la scuola?
Noi tutto bene, la scuola non è molto diversa da quella italiana, anche se qui ci sono le stesse materie ogni giorno, a seconda del corso che scegli… oggi Vero ed io abbiamo fatto una nuova conoscenza… il ragazzo si chiama Diego, ha la nostra età, capelli castano-dorati ed occhi grigi… è un tipo davvero simpatico e spiritoso… Vero pensa che potrebbe succedere qualcosa tra lui e me, però io non sono dello stesso parere… hai presente quando senti, dentro di te, come una forza che ti avvisa che sta per succedere qualcosa e che questo potrebbe cambiarti la vita?
Riesci a capire quello che intendo dire?
Ecco, io mi sento esattamente così… c’è qualcosa che mi annuncia che, presto, mi succederà qualcosa di magnifico… qualcosa che mai mi sarei aspettata di poter provare…
Va beh… lo sappiamo entrambe che non sono poi molto normale!
Oggi, al ritorno da scuola, ci siamo trovate una bellissima sorpresa… zia Christina è tornata a casa!
Però…
Okay, quando leggerai cosa sto per dirti mi dirai che siamo entrambe (Vero ed io) delle pazze a pensare che questo non sia una cosa straordinaria… però sai come siamo fatte… comunque, oggi la zia ci ha annunciato che, finché dureranno le riprese, gli attori del cast di Twilight verranno a vivere con noi… hai capito?!?
Avremo degli attori che gireranno per casa!
HELP US!!!
Ti starai chiedendo come mai vengono da noi piuttosto che andare in un hotel o chissà dove… bene, come ti ho già detto nelle mie precedenti mail, gli zii hanno ristrutturato la casa e, visto che la zia è la sceneggiatrice del film, s’è accordata coi produttori per far venire da noi gli attori protagonisti…
AIUTO!!!
Quando ce l’ha detto, Vero ed io siamo sbiancate!
Scusami, mi sto prolungando troppo ed immagino che tu abbia di meglio da fare che stare a sentire una pazza che si lamenta del fatto che, presto, avrà degli attori (magari anche carini) in giro per casa…
Vero ti manda i suoi saluti…
Un grosso bacione,
con affetto

Ery



Inviai il messaggio nello stesso istante in cui Vero entrava nella mia camera…
<< Ti disturbo? >> mi domandò, chiudendosi la porta alle spalle.
<< No, figurati… >> le risposi, spegnendo il computer.
<< Allora, che ne pensi? >> mi chiese, sedendosi sul letto e incrociando le gambe.
<< Cosa ne penso a proposito di cosa? >> domandai confusa.
<< Credi che riusciremo a sopravvivere in una casa infestata da attori? >> mi chiese, in tono scherzoso.
<< Oddio no! Pensa che già sto progettando a come suicidarmi! >> esclamai ed entrambe scoppiammo a ridere.



Salve a tutti ^_^
Prima di tutto vorrei ringraziare le persone che hanno inserito la ff tra le preferite o le seguite... davvero grazie!!! ^_^
Bene, ora rispondo alle recensioni...
Ryry_: ebbene si, mia cara omonima... Forks esiste veramente!!! beh, non credo che Ale e Giuly sarebbero riuscite ad entrare nella valigia XD ihih, non credo che ancora abbiano inventato una così grande valigia per contenere le persone!!! ihih XD ehi, che ci posso fare se mi piacciono le porche??? non è colpa mia!!! sigh, la mia omonima mi odia!!! ç______ç ihih, dai, spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento!!! ^_^
Minato Namikaze: grazie mille, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!! grazie ancora!!! ^_^
yara995: hai ragione yara, proprio lì sono andate a finire!!! ihih, beh, questo capitolo ti ha dato un'idea di cosa succederà??? ihih :P
Perfetto, ora vi saluto e spero di leggere ancora le vostre recensioni!!!
Bacioni!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Allora, stavolta.... prima ringrazio tutti quelli che hanno messo la ff tra le preferite o le seguite... davvero mille grazie ^_^ mi fa molto piacere ^_^
secondo, rispondo alle recensioni e poi posto il capitolo...
yara995: ebbene, sono contenta che il precedente capitolo ti sia piaciuto, come spero tantissimo che gradirai anche quello che posterò oggi!!! chissà se le due gemelle riusciranno a fare colpo... lo scopriremo presto!!! ^_^ baci
Ryry_: mia omonima!!! ç_______ç ma perchè mi devi odiare... loro sono le fortunate!!! perchè te la prendi con me??? ç______ç

Bene, ora passiamo al capitolo ^_^
spero di leggere le vostre recensioni e che sia di vostro gradimento!!! ^_^
Bacioni




CAPITOLO 4



Sono passati cinque giorni da quando zia Christina ci aveva avvisate dell’imminente arrivo degli attori del film… Vero ed io continuavamo con la nostra solita routine, finché…
Lunedì, Vero ed io avevamo passato tutta la mattinata insieme a Diego, Sonia e nuovi compagni… c’era Leo, un ragazzo molto simpatico e spiritoso, che faceva la corte a mia sorella (anche se lei non gli prestava molta attenzione) abbastanza alto, capelli castano scuri ed occhi azzurri… Emma, una ragazza che segue i corsi di informatica insieme a Vero, capelli lisci, neri, lunghi fino alle spalle ed occhi marroni… Alexander, un ragazzo davvero divertente, capelli castano chiaro ed occhi marroni... ed, infine, c’era Daniel, un ragazzo di media altezza, capelli neri ed occhi marroni.
Stavamo tornando a casa da una lunghissima giornata di scuola, quando ci accorgemmo che qualcosa non andava… vicino alla Ferrari di Vero ed alla Mercedes di zio Riky, c’erano altre due macchine… la prima era un Volvo grigio metallizzata, mentre la seconda era una Aston Martin Vanquish blu notte…
<< Wow! Chissà a chi appartengono quelle due bellezze! >> esclamò Vero.
Io avevo una mezza idea su chi potessero essere i proprietari ed infatti, i miei sospetti erano fondati… appena entrammo in casa, gli zii ci chiamarono dal salotto…
<< Ragazze! Venite in salotto, ci sono delle persone che vorremmo presentarvi… >> ci urlò zia Christina.
Io guardai Vero e le sussurrai << Pronta per la sfida? >> lei annuì ed entrambe entrammo in salotto…
Quattro ragazzi e tre ragazze spostarono lo sguardo su di noi appena varcammo la soglia…
<< Eccovi finalmente! >> esclamò la zia, venendoci incontro << Venite che vi presento i nostri nuovi coinquilini… >> continuò.
Vero si sedette sulla poltrona vuota posizionata davanti ai nostri ospiti, mentre io mi accomodai sul bracciolo…
<< Ragazze, lasciate che vi presenti… >> iniziò la zia, ma venne interrotta da una delle ragazze… era un po’ più bassa di Vero, capelli lunghi, castano scuro ed occhi verde-grigi…
<< Non preoccuparti Christy… ci presentiamo noi… bene, allora… io sono Ashley ed interpreto Alice nel film >> si presentò.
<< Bene, ora tocca a me… io sono Kristen ed interpreto Bella >> disse una ragazza dai capelli castani e gli occhi verdi.
<< Io sono Nikki ed interpreto Rosalie >> disse l’ultima ragazza, bionda e dagli occhi marroni.
Ora fu il turno dei ragazzi di presentarsi…
<< Io sono Taylor ed interpreto Jacob >> disse il ragazzo, che a mio parere era il più giovane dei quattro, capelli neri ed occhi marroni.
<< Io sono Jackson alias Jasper >> si presentò il ragazzo dai capelli ricci, biondo-castani e gli occhi verdi.
<< Io sono Kellan ed interpreto Emmett >> disse il ragazzo più muscoloso del gruppo, capelli neri ed occhi azzurro-verdi.
Non so perché, ma quando il ragazzo si presentò, Vero mi stritolò la mano sinistra…
Ora rimaneva l’ultimo ragazzo, dall’aspetto doveva avere circa vent’anni, capelli castano-rossicci ed occhi azzurri intensi, lui doveva essere…
<< Io mi chiamo Robert ed interpreto Edward >> disse, sorridendoci.
Vero ed io non avevamo ancora aperto bocca… ero totalmente incantata da Robert… mi riscossi e ci presentai…
<< Piacere di conoscervi… io sono Erica, mentre lei è la mia gemella Veronica… >> dissi.
<< Senza offesa, ma non sembrate per niente gemelle… >> disse Kristen.
<< Già… beh, sai com’è… la genetica rimane sempre un mistero >> buttai lì e tutti scoppiammo a ridere.
<< Si, hai proprio ragione… >> mi disse Robert.
Il telefono squillò e lo zio andò a rispondere…
<< Pronto? >> rispose << si certo, te le passo subito >> Capii subito che si trattava di Ale, perché lo zio parlò in italiano per farsi capire dall’altra persona…
<< Ery? Vero? C’è Ale al telefono! >> ci disse, parlando in inglese.
<< Vogliate scusarci un attimo? >> chiesi, rivolgendomi ai nostri ospiti.
<< Certo… figuratevi! >> esclamò Nikki.
Vero era ancora intenta a guardare Kellan e dovetti scuoterla per farla ritornare coi piedi per terra…
<< C’est Ale à l’appareille! >> le dissi, parlando in francese.
<< Quoi? >> mi domandò, confusa ed irritata per la mia interruzione alla sua visione di Kellan.
<< Ale… elle nous a appellé! >> le risposi, andando a prendere il telefono.
Vero mi raggiunse e prese la cornetta che lo zio le porgeva, mentre io rispondevo al portatile…
<< Pronto? >> chiedemmo in italiano Vero ed io.
<< Ehi ragazze! E’ un sacco di tempo che non ci sentiamo! >> esclamò Ale, felicissima di sentirci.
<< Ti abbiamo mandato una mail soltanto ieri sera! >> esclamò Vero, divertita dall’entusiasmo nella voce di Ale.
<< Ah… mi sono dimenticata di guardarci… >> rispose.
<< La solita stordita! >> esclamai, iniziando a ridere con Vero ed Ale.
<< Ma senti chi parla! Allora con questo Diego come va? >> mi chiese.
<< Nulla, è solo un amico… e tu? Come va a ragazzi? Quanti ti fanno la corte? >> domandai, sghignazzando.
<< Tanti tanti tanti… >> mi rispose con nonchalance, poi ci chiese << allora, sono arrivati gli attori? >>
<< Si… abbiamo appena fatto la loro conoscenza >> le rispose Vero.
<< E come sono? >> ci chiese curiosa.
Vero ed io ci guardammo e poi rivolgemmo un’occhiata agli zii… loro capivano l’italiano, quindi non potevamo farla franca…
<< Qu’est-ce que nous faisons? >> mi domandò Vero.
<< Je ne sais pas! >> esclamai.
<< Ragazze, odio quando vi parlate in questo modo! >> ci ricordò Ale.
Vero sospirò ed io risposi alla sua domanda…
<< Molto carini… >> dissi infine.
Gli zii ci guardarono ed iniziarono a ridacchiare… avrei voluto sotterrarmi mille chilometri sotto terra!
<< Non è come pensate! >> gli dissi.
<< Se se, come no! >> esclamarono all’unisono.
I ragazzi ci guardavano in modo strano… sicuramente erano curiosi di sapere ciò che ci stavamo dicendo… notai che Kellan e Robert continuavano a fissare Vero e me… questo mi fece arrossire…
Rimanemmo al telefono con Ale per altri dieci minuti, poi riattaccammo e tornammo dai nostri ospiti…
<< Scusateci… >> disse Vero, riaccomodandosi sulla poltrona.
Guardai l’orologio, erano quasi le quattro del pomeriggio… << Io vado di sopra a cambiarmi… >> dissi, prendendo lo zaino e dirigendomi verso le scale.
<< Dove vai? >> mi chiese la zia.
<< A correre! >> le risposi semplicemente.
Arrivata in camera, posai lo zaino e mi cambiai i vestiti, mettendomi dei pantaloni della tuta lunghi e neri ed una maglietta a maniche lunghe… mi legai i capelli in una coda da cavallo, presi l’I-pod ed uscii dalla stanza… mi fermai sulla soglia del salotto…
<< Ci vediamo tra poco… >> dissi, salutando tutti.
<< Attenta ai ragazzi! >> esclamò Vero.
Io mi girai e le feci la linguacci, mettendomi, poi, a ridere insieme agli altri…
<< E tu stai attenta al bel ragazzo muscoloso! >> le risposi in italiano.
Gli zii continuarono a ridere, mentre Vero arrossì come un pomodoro!
Uscii di casa ed iniziai la mia corsa pomeridiana… corsi per la mia solita ora e mezza, poi tornai a casa… i ragazzi erano andati a sistemare le loro cose ed io mi diressi in camera mia… mi feci una doccia rilassante e mi vestii con una tuta che usavo solamente in casa… pantaloni lunghi e bianchi e la felpa abbinata, bianca anch’essa e con delle strisce grigie sulle braccia… era quasi ora di cena, così decisi di scendere per aiutare in cucina e, appena chiusi la porta della mia stanza, Robert uscì dalla sua camera…
“Oh mio Dio!” pensai, vedendo che aveva scelto la stanza dinanzi la mia.
Lui mi vide << Ciao, non sapevo che la stanza davanti alla mia fosse la tua! >> esclamò, facendomi un magnifico sorriso.

La prima volta che ti vidi,
m’innamorai del tuo sorriso,
del tuo sguardo...
poi, pian piano, m’innamorai di te
ed ora ti amo con tutto il mio cuore



Rimasi imbambolata per qualche secondo, poi mi ripresi << Già… che coincidenza! >> dissi, ricambiando il suo sorriso.
Lui ridacchiò e scendemmo insieme le scale, dirigendoci in cucina… la zia era al telefono con la pizzeria… quel giorno, non era riuscita ad andare a fare la spesa e così avevano deciso di ordinare delle pizze…
Visto che la tavola era già preparata, andai in salotto e mi sedetti sul divano… Robert si sedette vicino a me… presi il telecomando e glielo passai…
<< Prego, scegli pure… >> gli dissi, sorridendo.
<< No, scegli tu… >> mi disse, passandomi il telecomando.
<< No no… sei tu l’ospite, è giusto che sia tu a scegliere cosa guardare… >> gli dissi.
Qualcuno arrivò alle nostre spalle e prese il telecomando...
<< Tra i due litiganti il terzo gode! >> esclamò, ridendo, Kellan, sedendosi sulla poltrona ed accendendo la tv su un canale sportivo.
Robert ed io scoppiammo a ridere...
Vero, Kristen, Nikki e Ashley arrivarono in quel momento e ci guardarono storto...
<< Che c’è di così divertente? >> ci chiesero all’unisono.
<< Nada! >> esclamai, sorridendo e girandomi verso Robert… lui mi stava osservando con sguardo dolce ed io rimasi incantata dall’incredibile bellezza dei suoi occhi azzurri.
Vero tossì ed io mi ripresi dall’incantesimo, distogliendo gli occhi da quelli di Robert... le ragazze si sedettero ed iniziarono a battibeccare sul programma che ognuna di loro avrebbe voluto vedere…
<< Andiamo, questo programma è migliore di quello! >> disse Kristen.
<< Ma fammi il piacere… questo è il migliore tra tutti >> disse Ashley.
<< Io dico che questo è più bello >> disse Nikki.
Kellan faceva finta di non sentirle e continuava a guardare la partita di baseball… Vero era assorta nei suoi pensieri, mentre io non ce la facevo più di sentire le ragazze che litigavano…
<< Io vado in camera… >> dissi, rivolgendomi a Vero e Robert, che erano entrambi seduti vicino a me.
<< Posso farti compagnia? >> mi chiese lui, alzandosi insieme a me.
<< Volentieri… >> risposi, avviandomi verso la mia stanza ,con lui che mi seguiva.
“Ma che mi prende? Lo conosco da poche ore e già accetto di farlo entrare in camera mia! Gli Stati Uniti devono avermi dato alla testa!” pensai, entrando in camera e facendo accomodare Robert.
<< Mamma mia! Ma quanto leggi?!? >> mi domandò, avvicinandosi agli scaffali vicino alla scrivania e meravigliandosi nel vedere che erano pieni zeppi di libri.
<< Leggere è il mio hobby preferito >> gli risposi, dirigendomi alla porta-finestra ed aprendola per far entrare gli ultimi raggi del sole, ormai prossimo al tramonto.
<< Vedo! >> esclamò ridacchiando.
Mi girai e lo vidi sporgersi per leggere meglio i titoli…
<< Noto che ti piacciono molto i libri sui draghi, maghi, lupi mannari e vampiri… >> mi disse, con un sorrisetto. << Il fantasy è il mio genere preferito… >> gli risposi, avvicinandomi a lui.
<< Vedo anche che hai letto Twilight! >> mi disse, girandosi verso di me ed indicando il libro.
<< E’ la mia saga preferita… Stephanie Meyer ha un modo unico di raccontare le cose… mi ha molto affascinata… pensa che, quando iniziai Twilight, l’ho finito in due giorni e sono subito corsa a comprare gli altri… in una settimana avevo letto l’intera saga! >> dissi, ridendo al ricordo.
<< Wow! >> esclamò Robert, sbalordito.
<< Ti va un po’ di musica? >> gli chiesi, dirigendomi verso lo stereo.
<< Si dai! >> mi rispose, andandosi a sedere sul mio letto.
<< Hai un genere preferito? >> gli domandai.
<< No… mi va bene tutto! >> esclamò.
Misi il primo cd che trovai e premetti il tasto “play”…
<< Scelta discreta… ce ne sono di migliori, ma va bene questa... >> disse Robert, facendomi un sorrisetto ed ascoltando l’inizio della canzone...
“Behind these hazel eyes” di Kelly Clarkson…

Seems like just yesterday
You were a part of me
I used to stand so tall
I used to be so strong
Your arms around me tight
Everything, it felt so right
Unbreakable, like nothin' could go wrong
Now I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hanging on



<< E’ triste e bella nello stesso tempo… >> dissi, sedendomi a mia volta sul letto ed incrociando le gambe.
<< Lo penso anch’io… >> mi disse.
<< Siamo dello stesso parere… >> constatai, rivolgendogli un sorriso.
Lui ricambiò il mio sorriso e rimasi nuovamente affascinata dalla sua bellezza…
“Oh ma ora basta! Siamo seri Erica, Robert è un bel ragazzo, ma, ammettilo una buona volta, non puoi avere nessuna speranza con lui! Chissà quante ragazze gli fanno la corte… no no no… non ho nessuna possibilità con lui…” pensai sconsolata.
<< A che stai pensando? >> mi domandò all’improvviso Robert.
Lo guardai scioccata…
<< Ehi, ma leggi nel pensiero?!? >> gli chiesi, ridacchiando.
<< Magari! Quello solo Edward Cullen può farlo! >> esclamò, iniziando a ridacchiare anche lui.
<< Ma tu sei Edward Cullen! >> gli risposi, guardandolo negli occhi.
<< Beh, allora dovrei avere lo stesso potere di sedurre le belle fanciulle! >> disse, in tono scherzoso, continuando a sghignazzare.
Risi anch’io, però, quella frase speravo che intendesse…
Qualcuno bussò alla porta…
<< Avanti! >> esclamai.
Nikki comparve sulla soglia << Le pizze sono arrivate… scendete? >> ci disse.
<< Arriviamo >> le risposi, alzandomi.
Lei chiuse la porta e mi voltai verso Robert… era ancora seduto sul letto, però mi stava guardando…
<< Scendiamo? >> chiesi incerta.
Lui annuì solamente, alzandosi e precedendomi alla porta… la tenne aperta per lasciarmi passare…
<< Molto cavalleresco! >> scherzai.
<< Ovvio… Edward Cullen al vostro servizio, mademoiselle! >> mi disse, facendo un leggero inchino.
<< Sai parlare francese? >> domandai esterrefatta.
<< Me la cavo… >> mi rispose, facendo spallucce.
Gli sorrisi e scendemmo insieme le scale… entrammo in cucina e ci accomodammo al tavolo… io mi sedetti tra Vero e Kristen, mentre Robert tra Taylor e Kellan.
<< Domani dovrebbe arrivare Catherine… >> disse zia Christina.
<< Come mai? >> domandò Ashley.
<< Già, le riprese non dovrebbero iniziare tra due settimane? >> chiese Jackson.
<< Si, però viene per perfezionare alcune scene… vorrebbe che ci foste anche voi, così potreste darci la vostra opinione… arriveranno anche Peter ed Elizabeth… >> rispose la zia.
<< Chi sono? >> domandò Vero, incuriosita ed attenta alla conversazione.
<< Catherine è la regista del film ed una mia vecchia amica… Peter ed Elizabeth sono gli interpreti di Carlisle ed Esme Cullen… >> le rispose la zia.
<< Che scene dovreste rivedere? >> domandai.
<< Sinceramente non lo so con precisione… se volete partecipare alla riunione venite pure >> disse la zia.
<< Si, io ci sarò! >> esclamò Vero.
Kellan la guardò in un modo strano… sembrava contento, soddisfatto che anche Vero sarebbe stata presente all’incontro…
<< Vieni anche tu? >> mi chiese Robert e mi parve di cogliere una nota di speranza nella sua voce.
<< Non saprei… >> risposi incerta.
<< Dai Ery! Vieni anche tu! >> mi disse Ashley.
<< Se proprio insistete! >> esclamai, facendo un sorrisetto.
<< Evviva!!! >> esclamarono Nikki, Ashley, Vero e Kristen.
<< Vedrai Ery… ci divertiremo! >> mi disse Taylor.
Jackson e Kellan annuirono in assenso e mi sembrò che Robert fosse felicissimo del fatto che ci sarei stata pure io alla riunione…
“Non illudiamoci!” pensai tra me e me “sicuramente me lo sto immaginando… non ci possono essere speranze che lui possa trovarmi carina…”
La serata continuò piacevolmente e, dopo cena, mi ritirai in camera mia… non passò molto tempo che il mio cellulare iniziò a vibrare…
“Chissà chi mi cerca…” pensai, mentre aprivo il messaggio… il numero non lo conoscevo…

Ti sei rifugiata immediatamente nella tua tana?
Non pensavo fossi così solitaria… potrei offendermi pensando che non gradisci la nostra presenza… se, ipoteticamente, decidessi di bussare alla tua porta… apriresti ad un vicino rompiscatole?
Robert


Mi venne da svenire quando lessi di chi fosse il messaggio… gli risposi con un sorriso sulle labbra…

Mah, chi può sapere se aprirei o no?
Dipende sempre da quale dei tanti vicini venisse a bussare alla mia porta…
Magari potrei anche fare una piccola eccezione…
Dipende se questo ignoto vicino ha il coraggio di venire nella tana del lupo!


Inviai il messaggio e salvai il suo numero…
“Chissà a chi l’avrà chiesto… ma è logico… gliel’avrà dato Vero… però, perché l’ha voluto? Sempre che sia stato lui a chiederglielo e non il contrario…” pensai.
Bussarono alla porta…
“EH? Ma ho inviato il messaggio solo due secondi fa! Magari stava aspettando fuori dalla porta…” pensai, sorridendo.
Andai ad aprire al mio ospite e mi ritrovai davanti un ragazzo che poteva essere un angelo tanto era bello…

L’anima,
unico elemento non concreto
che ci rende ciò che siamo
e noi vorremmo solo un paio d’ali
per volare vicino agli angeli,
ma se mi giro a guardarti,
vedo il più bello di loro e penso
a quanto il Paradiso sia vicino



Mi stava rivolgendo un sorriso sghembo che mi fece trattenere il respiro…
“Oh mio Dio!” pensai.
<< Sembra proprio che io sia l’eccezione alla regola! >> esclamò Robert, ancora con quel sorriso sulle labbra.
<< A quanto pare! >> esclamai, ricambiando il suo sorriso e spostandomi per farlo entrare.
Lui si accomodò nuovamente sul letto e mi fissò… io mi sedetti vicina a lui, incrociando le gambe.
<< Come mai non sei giù con gli altri? Potrebbero offendersi per la tua assenza! >> gli dissi.
<< Non moriranno se mi assento per una sera… >> mi rispose con nonchalance.

<< Credo che i tuoi amici siano arrabbiati con me perché ti ho rapita >>
<< Sopravvivranno >> sentivo ancora i loro sguardi
che mi perforavano la schiena.
<< Non è detto che ti restituisca, però >> disse lui,
con una luce maliziosa negli occhi.



<< Mmmh… >> dissi.
<< Però, quella domanda, ora la rivolgo io a te… come mai ti rintani sempre in camera tua? >> mi chiese curioso.
<< Non ci crederai, ma nemmeno io lo so con precisione… >> gli risposi, guardando fuori dalla vetrata.
<< A prima vista non sembri una ragazza solitaria… io credo, che c’è qualcosa che ti opprime a tal punto che non riesci a stare bene con le persone che ti stanno intorno… >> disse serio Robert, osservandomi attentamente.
Io rimasi spiazzata da quest’osservazione… in effetti, era proprio quello che sentivo… non riuscivo a trovare un posto tra la gente… era come se fossi venuta da un altro pianeta…
<< Sei molto bravo a capire le persone >> constatai, ritornando a guardarlo.
<< Me la cavo… >> disse, facendo spallucce << anche se tu... se più complicata del previsto... >> confessò, fissando i suoi occhi nei miei.

<< Il mio volto è così facile da leggere...
mia madre dice sempre che sono un libro aperto >>
<< Al contrario, per me tu sei molto difficile da leggere >>
<< Devi essere un bravo lettore, allora >> replicai.
<< Di solito si >>



Accennai un sorriso e tornai ad osservare il panorama notturno fuori dalla finestra… quella sera il cielo era ricoperto dalle nuvole e queste impedivano alla luna di mostrarsi a noi…
<< A che pensi? >> mi domandò, curioso, Robert.
<< Stavo tornando nel passato… come mio solito… >> gli risposi, a voce bassissima.
<< Vuoi che ti lasci sola? >> mi chiese, dolcemente.
<< Si, per favore… ma, non pensare che non gradisca la tua compagnia, al contrario, mi piace molto passare del tempo con te… solo che, ora come ora, vorrei proprio stare da sola… >> gli dissi.
<< Ehi tranquilla, non preoccuparti… tutti passiamo dei momenti difficili nella nostra vita… vedrai che, poi, tutto passerà… >> mi disse, alzandosi e sfiorandomi una guancia con la mano.
Rabbrividii al contatto della sua mano sulla mia pelle… ma non erano brividi di freddo, no… erano qualcos’altro… ma non riuscivo a spiegarmelo…
<< Grazie… buona notte >> gli dissi, osservandolo mentre si dirigeva verso la porta e l’apriva.
<< Buona notte anche a te… se hai bisogno di qualcuno, ora hai il mio numero… oppure ti basta attraversare il corridoio e bussare alla porta qui di fronte! >> esclamò e richiuse la porta alle sue spalle.
Mi distesi sul letto e guardai il soffitto, pensando…

Era bellissimo guardare attraverso
i tuoi occhi color dell’oceano,
quello splendido spettacolo…
le nuvole ed il cielo
si specchiavano in essi,
regalandomi la sensazione
di stare in Paradiso…
e di avere di fronte
un angelo



Quest’ultimo pensiero, prima che il sonno mi avvolgesse, fu rivolto a Robert.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Salve a tutti!!! ^_^
Prima di tutto, ringrazio le 11 persone che hanno messo la ff tra le preferite e le 6 tra le seguite ^_^
Mi fa davvero piacere sapere che trovata la ff carina ^_^
Bene, ora passiamo a rispondere a coloro che hanno recensito....
Mary___02: grazie mille del complimento e ti chiedo perdono ma non mi ricordo in quale altro sito ci siamo viste XD me molto sbadata XD perdono!!!! comunque, sono felicissima che ti sia piaciuta ^_^ spero continuerai a seguirla!!!
yara995: ihih eh già, a quanto pare le due gemelline hanno già fatto colpo, ma ti assicuro... non sarà tutto rose e fiori! XD
Ryry_: mia omonimaaaa!!!! beh, dopo la porche perchè non beccarsi un bell'attore??? ihih XD sorry, ma credo che le camere siano tutte occupate ù.ù ti rifarai la prossima volta dai!!! ^_^ ma non è vero che posto tutti i giorni!!! XD se vuoi, ti posto una volta al mese! :P aspetto di leggere cosa mi scriverai sul prossimo capitolo!!!
sweet_cullen: sorellina mia adorata, io mi beccherò anche robert, ma tu ti becchi kellan, quindi di cosa ti lamenti??? ù.ù ma tu guarda questa! dai, sai perfettamente che sto scherzando!!!
Okay, ora vi lascio al capitolo, sperando sia di vostro gradimento!!!
Bacioni




CAPITOLO 5



Non guardare al presente
per poi rifugiarti nel passato



Mi trovavo nella mia vecchia casa… ero nella mia vecchia stanza…
“Non posso più continuare così… Massimo mi fa solo soffrire… è ora che ricominci daccapo…” pensai.
Vero apparve improvvisamente sulla soglia di camera mia…
<< Ery, c’è Massimo di sotto… vorrebbe parlarti… >> mi disse la mia amatissima sorella, ma il tono con cui mi disse queste parole non prometteva nulla di buono.
“Credo che questo sia il momento migliore per dirglielo…” mi dissi.
Mi alzai e scesi al piano inferiore… Massimo, il ragazzo con cui avevo una storia, mi stava aspettando in salotto.
Appena varcai la soglia notai che aveva un’espressione strana, pensierosa… questo non mi piacque affatto…
<< Ciao >> gli dissi, avvicinandomi a lui.
<< Ciao >> mi rispose, osservandomi attentamente.
<< Vero mi ha detto che volevi parlarmi… >> dissi.
<< Si, è vero… senti, hai voglia di andare a fare una passeggiata? >> mi domandò incerto.
<< Certamente, vado a mettermi le scarpe… >> dissi.
Quando ebbi fatto, uscii con Massimo…
Andammo in un parco poco distante da casa mia e ci sedemmo su una panchina…
<< Allora, cosa volevi dirmi? >> domandai, diversamente dal solito ero tranquilla, non mi preoccupavo di cosa mi avrebbe detto.
“Forse perché, ormai, non sento più nulla nei suoi confronti…” pensai.
<< Ecco… volevo dirti… che… >> era in difficoltà.
<< Massimo, calmati… prendi un bel respiro e dimmi tutto… >> gli dissi gentile.
Lui seguì il mio consiglio ed iniziò a parlare << Senti, è molto che stiamo insieme e mi chiedevo se… >> s’interruppe nuovamente.
Io capii all’istante cosa volesse dirmi… molte volte mi aveva dimostrato che avrebbe voluto andare oltre, ma io l’avevo sempre frenato…
<< Massimo, ne abbiamo già parlato… io non me la sento di farlo… e poi, anch’io devo dirti una cosa… >> gli dissi, senza tanti giri di parole.
<< Andiamo, che vuoi che sia! >> esclamò con ironia.
<< Senti, se tu lo vuoi fare solo perché, tra i tuoi amici, sei l’unico che ancora non ha provato… beh, allora trovati un’altra ragazza… >> dissi irritata.
Possibile che i ragazzi pensavano solo a quello!
<< Ehi che c’è, mi stai forse lasciando? >> mi chiese con tono di sfida.
“Oh si mio caro!” pensai tra me e me.
<< E’ quello che ho appena fatto! >> esclamai, alzandomi e voltandomi per tornare a casa.
Lui mi afferrò il braccio… la sua stretta era forte…
<< Lasciami andare! >> gli dissi, cercando di liberarmi da quella stretta.
<< Eh no mia cara! >> esclamò lui.
<< Massimo… così mi fai male! Lasciami! >> continuai.
Lui mi attirò a sé e cercò di baciarmi, ma io lo evitai e gli tirai uno schiaffo… a questo gesto mi lasciò andare… io mi voltai velocemente ed iniziai a correre verso casa… lacrime amare iniziarono a rigarmi il viso…


Con uno scatto mi sedetti sul letto… tremavo ed ero completamente bagnata…
<< Un sogno… >> sussurrai << era solo un sogno… >>
Guardai la sveglia sul comodino… le sei e mezza…
“Tanto mi sarei dovuta alzare tra poco” pensai.
Mi alzai lentamente e mi diressi in bagno… mi feci una doccia e mi vestii per andare a scuola… quando fui pronta, scesi in cucina e fui molto sorpresa di trovarvi Robert…
<< Buongiorno… vedo che siamo mattiniere! >> mi salutò, rivolgendomi un sorriso.
<< Buongiorno… no, è solo che non ho dormito bene, tutto qui… >> risposi, versandomi una tazza di caffè appena fatto.
<< Come mai? Brutti sogni? >> mi chiese preoccupato. << Si… >> risposi tristemente.
Lui non disse più nulla, semplicemente si limitò a guardarmi con occhi ansiosi e preoccupati…
A poco a poco la cucina andò riempiendosi…
<< Giorno! >> esclamarono, ancora assonnate, Vero, Nikki e Kristen.
<< Che programmi abbiamo per questa mattina? >> chiese pimpante Ashley.
<< Scuola… >> rispondemmo all’unisono, Vero ed io.
<< Ah… >> rispose Ashley, visibilmente delusa.
<< E non potete fare uno strappo per un giorno? >> domandò imperterrito Kellan.
Vero ed io ci guardammo… lei piegò leggermente la testa da un lato, il suo modo di dirmi che a lei andava bene qualunque scelta prendessi, mentre io alzai le spalle, facendole capire che anche per me era indifferente.
<< Io non ho nessun test oggi… >> mi disse.
<< Nemmeno io, quindi si potrebbe anche fare… >> ammisi.
<< Dai ragazze! Accontentateci una volta! >> supplicarono Kristen, Nikki e Ashley.
<< Andiamo… non vorrete negarci una giornatina tutti insieme! >> disse Taylor, con tono supplichevole.
<< Se proprio insistete… >> dicemmo all’unisono Vero ed io.
<< Si, insistiamo! >> ci dissero tutti insieme.
<< Bene allora… io vado a scuola! >> esclamai, ridendo sotto i baffi ed uscendo dalla cucina.
Vedendo le loro espressioni, capii che li avevo lasciati di stucco… dopo aver fatto due passi oltre la porta della cucina, tornai indietro e sulla soglia esclamai << Ovviamente… era uno scherzo! >> ed iniziai a ridere.
Anche loro si unirono a me…
<< Uffa Ery! Ma ti sembrano scherzi da fare?!? >> mi chiese Jackson.
<< Oh si! Avreste dovuto vedere le vostre facce! >> gli risposi, continuando a ridere.
<< Bene… visto che abbiamo convinto le ragazze a saltare scuola, che proponete di fare? >> domandò Kellan.
<< Non saprei… Catherine, Peter ed Elizabeth arriveranno nel primo pomeriggio, quindi che ne dite di rimanere a casa a svagarci? >> propose Kristen.
<< Che ne pensate di andare in taverna a ballare un po’? >> propose Vero.
<< L’idea mi piace assai! >> esclamai.
<< Si, piace molto anche a noi… >> dissero le ragazze.
Rivolgemmo uno sguardo ai ragazzi che se ne stavano zitti zitti…
<< Che ne dite? >> domandò Nikki.
I ragazzi si lanciarono un’occhiata a vicenda e poi si aprirono in un sorriso…
<< Diciamo che è una magnifica idea! >> esclamarono insieme.
Andammo in camera a cambiarci e vestirci con abiti adatti a ballare… ovviamente, non potevano mancare pantaloni della tuta ed una maglietta senza maniche!
Scesi in taverna e vi trovai già Kellan, Taylor, Jackson e Robert…
<< Wow! Posso farti i complimenti? >> mi chiese con tono beffardo Kellan.
<< Perché? >> domandai, non del tutto desiderosa di conoscere la risposta.
<< Sei la prima ragazza che riesce a cambiarsi in soli cinque minuti! >> esclamò, iniziando a ridacchiare.
Gli altri si unirono a lui ed anch’io…
<< Sai Kellan, sei proprio una forza! >> esclamai, cercando di smetterla di ridere.
<< Eh lo so! Sono un esemplare molto raro! >> esclamò con nonchalance.
Ricominciai a ridere a crepapelle e mi dovetti appoggiare al muro per non cadere per terra…
Le ragazze ci raggiunsero dieci minuti dopo…
<< Finalmente! >> esclamarono i ragazzi.
Io sghignazzai… entrammo nella saletta apposita per il ballo…
<< Allora… che genere di musica volete? >> domandò Vero, dirigendosi verso lo scaffale contenente tutti i cd.
<< Iniziamo con musica da riscaldamento, che ne dite? >> domandò Nikki.
<< Che intendi con “musica da riscaldamento”? >> chiedemmo tutti insieme.
Lei si limitò a sorridere e si diresse verso lo scaffale dei cd… ne prese uno e lo avviò…
<< E questa la chiami musica da riscaldamento?!? >> domandai sorridendole.
Iniziammo a ballare… non ricordo l’ultima volta che mi sono divertita così tanto!
I ragazzi erano bravissimi, ma anche noi non eravamo da meno… non so come, ma ad un certo punto mi ritrovai a ballare con Robert… devo ammettere però, che non mi è per nulla dispiaciuto danzare con lui…
Verso mezzogiorno andammo a lavarci e, poi, scendemmo per il pranzo…
Verso le due suonarono alla porta, la zia andò ad aprire e ritornò con due persone… lui era alto, capelli biondi, sicuramente tinti, ed occhi verdi… pensai che doveva essere colui che avrebbe interpretato Carlisle… lei, invece, era un po’ più bassa, capelli castani ed occhi marroni… doveva essere l’attrice che interpretava Esme…
<< Salve a tutti! >> esclamarono, sedendosi sui divani liberi.
<< Ciao! >> risposero gli altri.
I nuovi arrivati guardarono mia sorella e me…
<< Piacere, io sono Erica e lei è mia sorella Veronica >> ci presentai.
<< Piacere mio, io sono Peter >> si presentò l’uomo.
<< Mentre io sono Elizabeth >> disse la donna.
Dopo dieci minuti il campanello suonò di nuovo…
<< Deve essere Catherine >> disse la zia, alzandosi ed andando ad aprire al nuovo arrivato.
Tornò poco dopo con una donna bionda…
<< Ah, vedo che ci siete tutti! >> esclamò la nuova ospite.
<< Ciao Catherine! >> la salutarono tutti gli altri.
<< Ciao a tutti! >> esclamò Catherine, poi si voltò verso Vero e me << E loro due… devono essere le tue nipoti Christina, dico bene? >> domandò, avvicinandosi a noi.
<< Si, piacere io sono Veronica, mentre lei è Erica >> ci presentò mia sorella.
<< Christina mi ha parlato così tanto di voi! >> ci disse Catherine.
Noi guardammo la zia che ci rivolse un sorriso…
<< Accomodatevi… >> disse zio Riky.
<< Bene… allora, vi ho fatto riunire oggi perché volevo rivedere con voi alcune scene che magari potrebbero essere leggermente modificate… >> iniziò Catherine.
<< Quali sarebbero queste scene? >> domandò Nikki.
Catherine prese dei fogli dalla borsa e se li sistemò in grembo…
<< Vediamo… ecco, la prima sarebbe la parte iniziale della storia… ovviamente bisognerà girare la scena a Phoenix, ma sarei indecisa su come partire col racconto… >> disse.
<< Qual’era la tua idea iniziale? >> le chiese la zia.
<< Pensavo di far vedere Bella che lascia la sua casa e che si dirige verso l’aeroporto con la madre ed il nuovo marito di lei… >> disse Catherine.
<< Mi sembra fattibile… >> disse Kristen.
<< Ora, bisognerebbe trovare un modo per far capire, a coloro che magari non hanno letto il libro, il motivo del trasferimento della ragazza da un posto soleggiato ad uno dove piove sempre… >> disse Catherine.
Io mi sporsi verso Vero ed iniziai a sussurrarle delle cose…
<< Erica, perché non esponi anche a noi ciò che stai dicendo a Vero? >> mi chiese al zia e tutti gli sguardi si posarono su di me.
<< Ecco, stavo pensando… e se ci fosse una voce che racconta brevemente ciò che sta accadendo? Se, la voce narrante, fosse quella di Bella sarebbe ancora meglio… >> dissi.
<< Si, la tua idea non fa una piega… potremmo far citare alcune frasi tratte dal libro per spiegare quello che sta succedendo… >> annuì zia Christina.
<< Si, faremo esattamente così! >> esclamò Catherine, prendendo appunti.
Vero mi diede una pacca sulla spalla, dicendomi << Bell’idea sore! >>
Io le sorrisi e tornai ad ascoltare…
<< Ed un problema è risolto… ora, quando Bella va per la prima volta a casa Cullen… >> ed iniziò ad esporci quello che aveva in mente << però volevo aggiungere anche la scena in cui Edward le fa vedere cosa sa fare… >> concluse.
Calò un breve silenzio…
<< Ehm… io avrei in mente… >> iniziai.
Tutti si voltarono nuovamente a guardarmi e zia Christina mi incitò a continuare << Avanti tesoro, siamo aperti a tutte le idee… >>
<< Visto che Catherine vorrebbe che Bella conoscesse i poteri di Edward, si potrebbe fare una scena in cui lui presenta Bella a tutta la sua famiglia… magari i Cullen potrebbero essere in cucina a preparare il pranzo per lei… poi, Edward la porterebbe in camera sua e, magari dopo un breve balletto, potrebbe prenderla sulle spalle e farle vedere dei bei panorama dalla cima degli alberi… >> dissi.
<< Ma tua nipote è un genio! >> esclamò Catherine, rivolgendosi a mia zia.
<< Sono sorpresa, da quanto tempo hai una simile predisposizione nell’organizzare scene? >> mi domandò, stupefatta, zia Christina.
<< Ho l’abitudine di farmi dei filmati mentali mentre leggo un libro… >> dissi, facendo spallucce.
<< Ho una proposta da farti… >> mi disse Catherine.
Io la guardai, piegando leggermente la testa di lato con espressione confusa…
<< Che ne pensi di venire ad aiutarci con le riprese? >> mi chiese Catherine.
A queste parole sbiancai…
<< Vo… vorresti che… vi aiutassi con… con le scene del film? >> cincischiai.
<< Si, potresti essere l’aiutante di tua zia… hai moltissime idee e i tuoi consigli potrebbero aiutarci a creare un capolavoro! >> mi rispose Catherine.
Io sorrisi, ero al settimo cielo << Accetto con piacere l’offerta! >> esclamai.
<< Ottimo, almeno avrò una scusa per venire sul set! >> esclamò Vero, aprendosi in un sorriso.
Gli zii erano felicissimi del fatto che avrei contribuito nella creazione del film “Twilight”… lanciai per caso un’occhiata a Robert e vidi che mi stava guardando felice…
“Chissà cosa l’ha reso così allegro?” mi domandai.
Continuammo a parlare del film per tutto il pomeriggio ed i nostri ospiti si fermarono a cena da noi... poi Catherine dovette andare perché diceva che doveva sbrigare delle ultime commissioni prima dell’inizio delle riprese… ci saremmo riviste tra due settimane… Peter ed Elizabeth, invece, si sarebbero fermati da noi a dormire finché non avremmo concluso il film…
Mancava una settimana all’inizio delle riprese, erano circa le undici di sera… ero sul terrazzo e stavo osservando il cielo che, per quella notte, mi concedeva di osservare le sue magnifiche stelle… c’era una musica dolce in sottofondo mentre continuavo a pensare… mi stavo nuovamente rifugiando nei ricordi del passato…

<< Avanti Erica! >> mi disse mia madre.
<< Si, vieni sorellina, l’acqua è fantastica! >> mi urlò Vero, immersa fino alla vita nella limpida acqua del mare.
<< Dai, raggiungile così vi faccio una foto! >> mi disse mio padre, tenendo in mano una macchina fotografica.
<< Okay! Corro! >> esclamai, raggiungendo mia madre e mia sorella.


Tornai nel presente… la canzone che era appena iniziata aveva attirato la mia attenzione…
“Someone’s watching over me” di Hilary Duff…

So I won't give up
No I won't break down
Sooner than it seems life turns around
And I will be strong
Even if it all goes wrong
When I'm standing in the dark I'll still believe
Someone's watching over me



Sentii che qualcuno stava entrando in camera, mi voltai e vidi che era Robert… mi osservò un momento e mi s’avvicinò…
<< Scusa… avevo bussato, ma ho sentito la musica ed allora ho pensato che magari non avessi sentito… va tutto bene? >> mi chiese preoccupato, notando la mia espressione avvilita.
Io non resistetti più, caddi in ginocchio ed inizia a piangere come una bambina, tenendomi il volto tra le mani… Robert mi venne subito a fianco e mi fece alzare, conducendomi sul letto, facendomi sedere ed avvolgendomi tra le sue braccia…
<< Sfogati… avanti… non trattenerti… >> mi continuava a ripetere, tenendomi sempre tra le braccia e, ogni tanto, baciandomi i capelli.
Riuscii a calmarmi… questo contatto con lui mi dava un senso pace e serentità…
Sciolsi il suo abbraccio e mi asciugai il viso…
<< Va meglio? >> mi domandò Robert, con sguardo ancora preoccupato.
<< Si, adesso si… grazie… >> gli risposi, alzando lo sguardo su di lui.
Non so per quale motivo, ma sentivo il dovere di spigargli il perché del mio comportamento… iniziai il mio racconto, narrandogli della mia vita in Italia, del perché ci siamo dovute trasferire, dell’incidente in cui i miei genitori persero la vita… lui mi ascoltava in silenzio ed, ad un certo punto, mi prese la mano, stringendola tra le sue… quando finii di raccontargli la mia storia, lacrime silenziose ricominciarono a rigarmi il viso e lui mi abbracciò di nuovo…
<< Tranquilla… vedrai che ora andrà tutto per il meglio… non sei sola, hai tua sorella, i tuoi zii, dei nuovi amici e… e adesso ci sono anch’io con te… >> mi disse, stringendomi ancor più a sé.
Non credetti a quello che sentii… non poteva averlo detto davvero…
“Magari…” inizia a pensare, ma subito reclinai l’ipotesi “ma no, mi sto solo illudendo…”
Non so per quanto tempo rimasi tra le sue braccia, ma alla fine mi addormentai… mi destai quando sentii che Robert mi stava distendendo sul letto… stava per andarsene e, prima che potesse allontanarsi da me, afferrai la sua maglietta, sussurrandogli, con voce piena di tristezza << Ti prego… resta… resta con me… stanotte… >>
Lui semplicemente annuì e si distese al mio fianco, passandomi un braccio intorno la vita, baciandomi i capelli e sussurrandomi parole dolci… io poggiai la testa sul suo petto e mi riaddormentai… avvolta dalle sue braccia…

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Salve a tutti!!! ^_^
Prima vorrei ringraziare le 13 persone che hanno messo la ff nelle preferite e le 8 nelle seguite... mi fa davvero molto piacere ^_^
Chiedo umilmente scusa a Ryry_ e yara995 perchè non riuscirò a rispondere alle loro recensioni (lo farò la prossima volta, promesso ^_^)
Bene, ora vi lascio alla lettura del capitolo!!!
Bacioni




CAPITOLO 6



Il giorno dopo, mi svegliai che era mattina inoltrata… Robert non era più lì con me, però c’era un biglietto sul cuscino…

Sono dovuto uscire con gli altri… non volevo lasciarti, però i ragazzi mi hanno costretto ad andare con loro… tu pensa a riposarti… ti sei agitata tutta la notte… non avevi pace…
Cercherò di tornare il prima possibile, promesso…
Baci
Robert


“Poverino… magari non gli ho nemmeno concesso di riposare… però, gli incubi che ho avuto stanotte mi hanno aiutata a capire…” pensai, alzandomi e dirigendomi in bagno per farmi una doccia.
Fatto ciò mi vestii ed accesi lo stereo…
<< Appropriata, giusto quello che mi serviva… >> dissi, sorridendo.
La canzone era “Vamos a bailar” di Paola e Chiara…
“Massimo… questa la dedico a te!” pensai semplicemente, iniziando a cantare.

Ho voluto dire addio
al passato io
Eri un'ombra su di me,
su di me…
Ora è tempo di essere
nuova immagine
Cerco la mia isola
via di qua.
Se qualche volta ho creduto che
fosse impossibile
non ho più niente da perdere
solo te!



“Mi hai fatto passare dei momenti che mai più voglio ricordare… mi hai fatto soffrire le pene dell’Inferno e non me lo meritavo… adesso basta… ora che siamo distanti, non sento più la tua influenza!” pensai.

Paradiso magico,oltre oceano
è una luce che mi dà libertà
Ho voluto dirti addio
lo sa solo Dio
Eri un'ombra su di me,
su di me…
Anche se a volte ho creduto che
fosse impossibile
ora mi sento rinascere
senza te!



“SI! Ora sono veramente rinata… adesso non mi tormenterai più!” pensai, continuando a cantare felicissima… ora mi ero lasciata il passato, le brutte esperienze e tutte le mie sofferenze alle spalle e, finalmente, avrei potuto guardare verso un futuro migliore… mi venne in mente una dedica appropriata per quel momento…

Vivi bene il tuo presente
perché sarà il passato
del tuo futuro



I giorni passavano e il mio rapporto con i ragazzi e le ragazze si solidificava sempre di più… tra Vero e Kellan sentivo che stava nascendo qualcosa… qualcosa di molto bello e che sicuramente li avrebbe resi inseparabili… mentre tra Robert e me… beh, c’era una solidissima amicizia, ma nulla di più…
Le riprese sono finalmente iniziate…
Catherine ha deciso di cominciare, girando le scene di Phoenix, così Kristen e la zia sono partite insieme alla troupe.
Avevamo convenuto che io rimanessi a casa, così non avrei perso quei pochi giorni di scuola che mi rimanevano, visto che poi avrei dovuto partecipare alle riprese in città…
I nostri amici erano felicissimi che partecipassi alla creazione del film ed erano anche gioiosi del fatto che, grazie a noi, avrebbero potuto conoscere di persona gli attori protagonisti…
Sonia ed Emma non vedevano l’ora di fare la conoscenza dei ragazzi…
<< Ma vi rendete conto? Conosceremo gli attori che interpreteranno i bellissimi vampiri… poi quello che interpreta Edward è uno schianto! >> esclamò Emma.
<< A me piace di più Emmett… ha un fisico da urlo! >> esclamò Sonia.
Vidi che Vero si era un po’ innervosita alle parole di Sonia… ero sicura che provasse qualcosa per Kellan, anche perché, ogni volta che erano insieme o anche solo lo vedeva, iniziava a sprizzare gioia da tutti i pori ed i suoi occhi s’illuminavano di una luce nuova... mentre io… anche se non ne conosco il motivo, il commento che Emma aveva fatto su Robert mi aveva suscitato una strana irritazione e gelosia.
La campanella annunciò la fine della pausa pranzo… Mi stavo dirigendo verso l’aula di matematica insieme a Diego, quando…
<< Volevo chiederti… oggi pomeriggio hai degli impegni? >> mi domandò tutto d’un fiato.
Quel pomeriggio volevo andare a correre, così gli risposi << Pensavo di andare a correre questo pomeriggio, sai, col fatto che poi inizieranno le riprese e mi terranno impegnata tutto il giorno, volevo approfittarne… >> << Oh, non importa… sarà per un’altra volta… >> mi disse, con voce letteralmente delusa.
<< Si, certo… >> gli risposi, mentre ci sedevamo ai nostri soliti posti.
Erano circa le tre del pomeriggio, avevo una grandissima voglia di uscire di casa, così mi infilai la tuta, presi l’I-pod ed uscii…
Inizia a correre, ripensando a quello che era successo negli ultimi giorni, ma, soprattutto, a quello che era successo quella sera, quando confessai la mia storia ed il mio dolore a Robert…
La canzone che iniziò mi fece sorridere…
Era “Por Besarte” dei Rebelde…

Quiero pertenecerte ser algo en tu vida
que me puedas amar
con un abrazo fuerte hacerte una poesia
renunciar a lo demas
Y en cada frase oculta de lo que tu digas
en un beso hablara
ya no me queda duda solo ven y escucha
decidamos comenzar
[...]
Por besarte
mi vida cambiaria en un segundo
tu, serias mi equilibrio, mi destino
besame y solo asi podre tenerte
eternamente en mi mente



Di tre cose ero del tutto certa.
Primo, Edward era un vampiro.
Secondo, una parte di lui,
chissà quale e quanto importante,
aveva sete del mio sangue.
Terzo, ero totalmente, incondizionatamente
innamorata di lui.



“Non è possibile!” pensai, immobilizzandomi di colpo.
Quella canzone e la citazione di Twilight, mi aveva fatto riflettere...
Avevo compreso il motivo del perchè provavo fastidio quando le ragazze parlavano di certi argomenti che riguardavano Robert... del perchè arrossivo e mi sentivo lusingata quando mi guardava, mi abbracciava o mi baciava sulla guancia... del perchè fosse sempre nei miei pensieri...

Ed io intesi quel che non dicevi
m’innamorai di te perchè tacevi



“Mi sono innamorata di lui!” conclusi, capendo tutto finalmente.
Rimasi immobile per un altro minuto buono...
“E’ un amore impossibile, ma voglio crederci... non mi sono mai sentita così... così... felice... serena... VIVA... si, è solo da quando ho conosciuto Robert che ho ricominciato a vivere...” pensai, ricominciando a correre.
In quel momento iniziò una nuova canzone...
Sorrisi, quando capii quale fosse...
“Shine” di Hilary Duff...

Shine, come on and let it shine
Light me up, make me feel alive
You've got what it takes
Shine, and only you know how to lift my spirit off the ground
And chase those clouds away
Shine on me today
[...]
Oh you have this way of making me feel like I can fly
You're underneath my wings
So I'll free fall out of the sky
You're always there to save me
You know you'll save me



“Chissà che starà facendo in questo momento... quando sono uscita era in camera sua… chissà se, a volte, anche lui ripensa a quella notte insieme…” e continuai a pensare a lui, al mio amore impossibile.
Rimasi fuori più del solito… ero così assorta nei miei pensieri che non mi accorsi di che ore fossero, finché non mi arrivò un messaggio da Vero…

Ery ma dove sei finita?
Sei uscita da più di tre ore! Avanti torna subito a casa, lo zio, i ragazzi e Robert stanno iniziando a preoccuparsi…


Quando lessi che anche Robert era in pensiero per me, una strana gioia mi invase…
“Ma che vado pensando… siamo amici… è normale che si preoccupi, quindi non significa che provi qualcosa per me…” pensai sconsolata.
Risposi al messaggio di mia sorella, così avrei tranquillizzato gli altri…

Scusa, ero assorta nei miei pensieri e non mi sono resa conto dell’orario…
Sto rientrando a casa… avvisa gli altri per favore, così la smettono di preoccuparsi per niente!


Appena inviai il messaggio, ritornai sui miei passi, dirigendomi verso casa mia…
Quando arrivai alla villa erano quasi le sette… non feci in tempo a varcare la soglia che mi trovai davanti a Robert… Vero mi aveva avvertita che si stava preoccupando, ma non immaginavo che…
<< Ma dove cavolo sei stata?!? >> mi chiese, irritato.
<< Sono andata a correre ed ho perso la cognizione del tempo… non c’era nulla di cui preoccuparsi… >> gli risposi tranquillamente.
Chiuse gli occhi e prese un bel respiro… vidi che stava iniziando a rilassarsi, poi…
<< Scusami… non so che mi sia preso… >> mi disse, con voce calma, riaprendo gli occhi.
<< Tranquillo… non importa… >> gli risposi, allungando, incerta, una mano per posarla sulla sua guancia.
Lo vidi sorridere e nei suoi occhi scorsi una luce nuova… quello sguardo provocò una stranissima sensazione in me…

Tra il mio occhio e il mio cuore si è stretta un’alleanza,
e ora ciascuno rende all’altro buoni favori:
se il mio occhio anela a uno sguardo,
o il cuore innamorato soffoca nei respiri,

allora l’occhio festeggia con l’immagine del mio amore,
e al dipinto banchetto invita il mio cuore;
un’altra volta il mio occhio è ospite del mio cuore
e partecipa ai suoi pensieri d’amore.

Così, o per la tua immagine o per il mio amore,
tu, anche se lontano, sei sempre con me;
poiché non puoi allontanarti oltre i miei pensieri,
e io sono sempre con loro, e loro con te;

oppure, se dormono, la vista della tua immagine
risveglia il mio cuore per la delizia del cuore e dell’occhio.
(William Shakespeare)



<< Vado a farmi una doccia… >> gli dissi, iniziando a salire le scale ed andando in camera mia.
Richiusi la porta dietro di me ed andai in bagno… quando mi fui lavata e cambiata, uscii e mi diressi in cucina… passando davanti alla stanza di Robert, la canzone che stava cantando attirò la mia attenzione…
“Vivo per lei” di Andrea Bocelli...

Vivo per lei da quando sai
la prima volta l'ho incontrata,
non mi ricordo come ma
mi è entrata dentro e c'è restata.
Vivo per lei perchè mi fa
vibrare forte l'anima,
vivo per lei e non è un peso.
[…]
È una musa che ci invita
a sfiorarla con le dita,
attraverso un pianoforte
la morte è lontana,
io vivo per lei.
[…]
Vivo per lei perchè mi da
pause e note in libertà.
Ci fosse un'altra vita la vivo,
la vivo per lei.



Robert aveva una voce meravigliosa… il suo timbro era dolce, armonioso, sensuale… ne ero incantata… ma la cosa che mi stupì di più, fu il nome che pronunciò alla fine della canzone…
<< Erica >> sussurrò.
Il mio nome, detto dalle sue labbra, sembrava ancora più bello… gli aveva donato una sfumatura angelica…
Mi allontanai e scesi in cucina, con mille domande che mi affollavano la mente…
Perché aveva pronunciato il mio nome appena era finita la canzone?
Perché suonava così bene pronunciato da lui?
Perché prima era così preoccupato?
Perché, quando gli ho poggiato la mano sulla guancia, il suo sguardo è cambiato?
Perché ho avvertito quella stranissima sensazione in me? Perché? Perché?
Quella sera, quando tornai in camera mia, decisi di scrivere ad Ale…
Non solamente perché era un po’ che non le scrivevo, ma anche perché avevo bisogno dei suoi consigli, del suo aiuto…

Cara Ale,
come stai?
Scusami se negli ultimi tempi non mi sono fatta sentire molto… non è stato un periodo semplice per me…
Finalmente sono riuscita a lasciarmi il passato (e soprattutto Massimo) alle spalle… basta rintanarsi nei ricordi, è giunto il momento di vivere!
Vero ed io stiamo creando un’amicizia solida con i ragazzi e le ragazze… sai, credo che Vero provi qualcosa per Kellan (alias Emmett) e che lui ricambi il suo interesse… se dovessero mettersi insieme, farei i salti di gioia!
Magari ti stai chiedendo…
E tra te e Robert?
Beh, tra noi c’è solamente amicizia… o almeno, è quello che credo… però, non ti sto scrivendo solo per sapere come ti vanno le cose, ma anche per chiederti aiuto e consigli… ora ti racconto…
La settimana scorsa, mentre stavo osservando le stelle (si lo so che stai pensando… hai visto le stelle?!? Ebbene si, quella sera, per la prima volta dopo non ricordo quanto tempo, in cielo non c’erano le nuvole!) comunque, stavo dicendo… mentre stavo guardando le stelle, la canzone di Hilary Duff ,“Someone’s watching over me”, faceva da sottofondo a quel momento tanto triste… non mi accorsi che avevano bussato alla porta, finché Robert non entrò in camera mia… mi chiese perché fossi così infelice e non riuscii più a trattenermi… scoppiai a piangere… gli raccontai cosa mi fosse successo (perché Vero ed io ci eravamo dovute trasferire, l’incidente dei miei genitori, etc...) e lui mi consolò tutta la sera... pensa che, dopo averglielo chiesto, aveva accettato di passare la notte con me…
Non pensare male! Non è successo niente!
Mi sono addormentata, ancora in lacrime, tra le sue braccia e lui continuava a sussurrarmi parole dolci.
Negli altri giorni non è successo nulla tra noi, solo il rafforzamento di quest’amicizia.
Però…
Oggi ho capito una cosa… una cosa, per me, molto importante… Ale, ho capito di essermi innamorata di lui!
Da quanto Robert è al mio fianco, non sono più triste… lui mi ha fatto rivivere!
Però, sicuramente, lui non proverà niente di tutto questo verso di me… il mio è un amore impossibile…
Com’è che diceva quella dedica?


Sei come il vento che passa e va,
sei come un aereo che parte e domani tornerà,
sei come il cielo, irraggiungibile,
sei un amore... impossibile



Sai cos’è strano?
Qualche ora fa, passando davanti alla sua camera, l’ho sentito cantare la canzone di Bocelli, “Vivo per lei” e, quando la canzone è finita, ha pronunciato il mio nome con una dolcezza degna di un angelo…
Secondo te, cosa può significare?
Io ho rinunciato a provare a rispondere alle mille domande che mi frullano per la testa…
Dai, ora ti saluto perché ti ho trattenuta troppo…
Spero di ricevere presto la tua mail con tanti bei consigli per un caso disperato come la sottoscritta!
Un grosso bacione,
con affetto

Ery


Spensi il computer e guardai la sveglia… le dieci e mezza… mi sdraiai sul letto e, mentre stavo pensando a Robert, il cellulare iniziò a vibrare…

Stai dormendo?

Non ci potevo credere… era un suo messaggio… sorridendo, gli risposi…

No… a quanto pare non sono l’unica a fare le ore piccole!
A cosa devo l’onore di un suo messaggio?


Non ci mise molto a rispondere… nemmeno un minuto!

Nulla, mi era sembrato che fossi strana stasera… tutto qui…

Rimasi un po’ perplessa… così gli chiesi…

Che intendi con “strana”?

Non hai parlato molto stasera… eri sempre assorta nei tuoi pensieri…
E’ successo qualcosa?


No tranquillo… nulla d’importante… che stai facendo in questo momento?

Sono sdraiato sul letto e sto pensando ad una ragazza davvero speciale…

Fortunata quella che ha rapito i tuoi pensieri!

Già, non capita tutti i giorni di riuscire a conquistare Robert Pattinson alias Edward Cullen! Ihih!

Eh già… dai, ora vado a nanna… ci vediamo domani bel vampiro! Ihih!
Notte e sogni d’oro, baci

Buona notte anche a te, tesoro! Baci


Mi addormentai subito e, come ormai accadeva tutte le notti, sognai Robert…

C’è chi è nato per sognare
e chi per essere sognato…
io sono nata per sognare
e tu sei il mio sogno…


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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Salve a tutti!!!!
Ringrazio coloro che hanno messo la ff nelle preferite e nelle seguite ^_^
Ora le recensioni:
Alex_Innamorata_67: grazie mille!!! sono contenta di sapere che ti piace ^_^
Ryry_: prima di tutto, ciao soriana!!!!!!! ^_^ hai dormito la notte oppure continuavi a pensare al motivo di Rob??? :P ihih andiamo mia omonima, dimmi di si altrimenti mi farai sentire in colpa XD ihih, vediamo se anche questo capitolo sarà di tuo gradimento ^_^
yara995: spero di non averti fatto aspettare troppo, cara!!! ^_^
Bene, ora vi lascio al prossimo capitolo ^_^
Baci




CAPITOLO 7



Chiudo gli occhi sdraiata ogni sera,
il cuore che ti pensa e spera,
mi sembra di vederti e sospiro,
ma già dei pensieri non seguo più il filo,
il sonno mi prende e mi porta con sé,
inizio a sognare e mi ritrovo con te



Il giorno dopo, visto che non stavo molto bene, non andai a scuola…
Vero rimase a casa con me perchè voleva sorvegliarmi, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, visto che a casa c’erano i ragazzi, ma lasciai correre… verso le dieci e mezza della mattina, qualcuno bussò alla porta…
<< Avanti >> dissi, spostando le coperte e mettendomi a sedere.
Entrò mia sorella… dal suo sguardo prevedevo un lungo interrogatorio…
<< Avanti, raccontami tutto >> disse, arrivando subito al nocciolo della questione e sedendosi sul bordo del letto.
<< Che ti devo raccontare? >> chiesi con tono innocente, anche se sapevo benissimo cosa volesse sapere.
<< Mi nascondi qualcosa e non dirmi che non è vero perché ti conosco come le mie tasche! >> esclamò minacciosa.
Non avrei potuto mentirle… mi conosceva troppo bene... non mi restava che confessare…
<< Okay… ieri, mentre ero andata a correre, ascoltando una canzone e ricordandomi una frase di Twilight, ho capito una cosa molto importante… >> dissi, interrompendomi.
<< Di che si tratta? >> mi domandò, calma e curiosa nello stesso tempo.
<< Ecco… >> non sapevo come dirglielo, presi un profondo respiro << ho capito di… di… >> non riuscii ancora a continuare.
<< Ti prego sorellina… fatti forza e dimmi ciò che hai scoperto… >> mi disse Vero, prendendomi una mano per darmi la forza di continuare.
<< Sore… io mi sono innamorata di Robert… >> dissi, tutto d’un fiato.
All’inizio rimase immobile, poi mi abbracciò, felicissima della notizia…
<< Oh tesoro! Non immagini quanto io sia felice per te! >> esclamò raggiante.
<< Ma è un amore impossibile… >> sussurrai, poggiando la testa sulla sua spalla.
<< No mi querida… nulla è impossibile… sei tu che non credi nelle tue capacità… prova a dirglielo… sono sicura che anche lui provi qualcosa per te… >> mi spiegò.
<< No sore… io non posso dirgli la verità… e poi, lui sentirà solo amicizia nei miei confronti… è impossibile che possa esserci qualcosa di più… >> le dissi.
<< Non devi mollare tesoro mio… credici in questo amore… non sono in molti quelli che possono vantarsi di provare un sentimento così puro e sincero… ti ricordi quella dedica? Il vero amore è come un fantasma... tutti ne parlano, ma pochi l’hanno visto... Tu meriti di essere felice e, credimi, con lui lo sei davvero… >> mi disse.
Io la guardai allibita…
<< Cosa vuoi dire? >> domandai confusa.
<< Amore, magari gli altri potranno anche non notarlo, ma io si… ogni volta che Robert è nelle vicinanze t’illumini… diventi allegra… gioiosa come non lo sei mai stata… lui ti ha cambiata tesoro… lui ti rende felice… e se non ho visto male… anche lui ha lo stesso atteggiamento… >> mi confessò.
<< Eh? >> ora ero ancora più confusa.
<< Si, quando non ci sei è sempre silenzioso ed assorto nei suoi pensieri, mentre quando sei con lui, ti guarda in un modo che invidio… >> mi confessò.
<< Perché? Come mi guarda? >> chiesi.
<< Ogni volta che ti osserva, ha uno sguardo gioioso, dolce e… innamorato… >> mi disse.
Dire che impallidii sarebbe un eufemismo!
<< Che… che intendi… con… “innamorato”? >> cincischiai.
<< Ha lo sguardo perso, sognante... come se stesse guardando un angelo! >> mi rispose.
Non riuscii ad aprire bocca… la mia mente stava assorbendo quello che Vero mi aveva appena rivelato… quello che aveva notato…
“Magari… un po’ di speranza potrei anche concedermela…” pensai, aprendomi in un sorriso.
<< Che bello rivederti sorridere! >> esclamò Vero.
Io l’abbracciai e le sussurrai << Grazie >>
<< E di cosa? Tra sorelle ci si aiuta! >> mi disse, ricambiando l’abbraccio.
Dopo due settimane, zia Christina, Kristen e tutta la troupe, tornarono a Forks… ora era giunto il momento di girare le scene nella mia città!
Era domenica mattina, il giorno precedente l’inizio delle riprese… avevo lasciato aperta la porta della mia stanza ed, ora, ero beatamente sdraiata sul mio letto… tenevo le braccia dietro la testa, gli occhi chiusi e stavo spensieratamente cantando una canzone… la stavo dedicando a Robert…
“Bésame sin miedo” dei Rebelde…

Bésame sin miedo con el corazón
Beso que me llegue hasta el sol
Bésame sin miedo sin explicación
Beso que me llegue de tu amor
Bésame sin miedo como si fuera el ultimo. Ohh Ohh. Ohh.

No me importa lo que piensen los demás.
Tu eres toda mi verdad
No me importa quien estuvo antes de mi
yo te quiero hacer feliz
y ahora estas aquí
Jamás te dejare partir para poder vivir, yeah...



Mentre cantavo, i ragazzi si erano fermati sulla soglia della mia stanza e mi stavano ascoltando… le ragazze li raggiunsero ed anche Vero… non mi accorsi che erano lì, finché Vero non mi avvertì della loro presenza…
<< E’ dedicata a qualcuno? >> mi domandò mia sorella, iniziando a ridacchiare.
Sobbalzai e voltai la testa nella loro direzione… tutti mi stanno guardando e notai che, ognuno di loro, aveva un ampio sorriso sulle labbra… guardai Robert e lo vidi fissarmi gioioso… abbassai gli occhi ed arrossi quando il mio sguardo incrociò il suo… i suoi occhi erano così azzurri e profondi che mi ci potevo perdere dentro…

Vorrei rivedere i tuoi occhi
color dell’oceano per leggerli
e vedervi scritto “Sei bellissima”.
Vorrei sentire la tua voce
sussurrarmi tante dolci parole.
Vorrei baciarti ancora ed ancora
e non smettere mai.
Vorrei averti adesso vicino a me
perché tu possa leggere
questa poesia scritta dal mio cuore per il tuo.
Vorrei vedere il tuo sorriso.
Vorrei sentire il tuo corpo sul mio.
Vorrei provare le sensazioni
che solo con te riesco a provare
perché solo tu mi fai quest’effetto.
Ed, infine, vorrei dirti solo due parole...
TI AMO



<< Ragazzi? Potete scendere un momento? >> urlò lo zio dal piano inferiore.
Tutti se ne andarono e, prima che anche Vero potesse fare lo stesso, le sussurrai << Questa me la paghi… >>
Lei mi ripose allegra << Invece credo che mi ringrazierai! >>
Quella notte, sognai Robert… sognai lo sguardo gioioso che mi aveva rivolto alla fine della canzone…

I love you…
I dream you…
I want you…
Why can’t you be mine?



Primo giorno delle riprese… mi svegliai prestissimo perché ero eccitata all’idea di aiutare la zia ad organizzare le scene da girare… mi feci una doccia, mi vestii ed uscii dalla mia stanza…
<< Buongiorno >> mi disse una voce d’angelo alle mie spalle.
Sapevo esattamente a chi appartenesse… il tono dolce e sensuale… mi venne da sorridere…
<< Buongiorno >> risposi, voltandomi verso Robert.
<< Pronta per oggi? >> mi chiese, ricambiando il mio sorriso.
<< Certo! E tu, pronto per entrare in scena?!? >> gli domandai.
<< Certo! >> esclamò.
Scendemmo in cucina ed entrambi ci stupimmo nel vedere che anche gli altri erano già svegli e pronti per cominciare…
<< Salve a tutti! >> esclamammo all’unisono Robert ed io.
<< Buongiorno ragazzi! >> ci salutarono gli altri.
<< Allora Ery, pronta per iniziare la tua nuova carriera da sceneggiatrice? >> mi chiese, sorridendo, Kristen.
<< Si, un po’ ansiosa, ma pronta all’azione! >> le risposi.
Tutti scoppiammo a ridere… facemmo un’allegra colazione, poi arrivarono anche gli zii…
<< Avanti ragazzi… è ora di andare! >> ci avvisò zia Christina.
<< Agli ordini! >> esclamammo tutti insieme.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo verso le auto…
<< Kris, Nikki, Ash… andate con la Ferrari di Vero… Jack, Kellan e Robert… voi andate con la Porche di Eri… Peter ed Elizabeth verranno con me con la Mercedes… >> ci disse la zia.
Salii sulla mia macchina… Robert era al mio fianco, mentre dietro sedevano Kellan e Jackson…
<< Pronti? >> domandai, sorridendo.
<< Occhio a non fare incidenti! Hai un’enorme responsabilità sulle spalle! >> esclamò Jackson.
<< Ma davvero?!? E quale sarebbe questa grande responsabilità? >> domandai, ridacchiando.
<< Farci arrivare sul set sani e salvi! >> esclamò Kellan.
Scoppiammo tutti a ridere e partii, seguita dalla Ferrari di mia sorella e dalla Mercedes della zia… dopo cinque minuti giungemmo a scuola, dove avremmo iniziato le riprese… quella mattina si era pensato di girare il primo giorno di scuola di Bella, mentre, nel pomeriggio, avremmo girato la scena della partita di baseball…
<< Finalmente! >> esclamò Catherine, appena ci vide scendere dalle auto.
<< Giorno Cathy, siamo pronti per cominciare >> disse zia Christina.
Catherine mandò i ragazzi a cambiarsi e, nel frattempo, Vero, la zia ed io ci dirigemmo con la regista a rivedere le scene da girare…
Iniziammo con la scena dell’arrivo di Bella nella nuova scuola… del suo incontro con Mike, Eric e Jessica e filmammo anche la scena dell’ora di ginnastica… poi passammo a quella della pausa pranzo, quando sarebbero comparsi, per la prima volta, i ragazzi Cullen…

Fu in quel momento che li vidi per la prima volta.
Erano seduti nell’angolo più lontano e isolato della mensa.
Erano in cinque. Non si assomigliavano affatto.
Dei tre ragazzi, uno era grosso, nerboruto
come un sollevatore di pesi professionista, i capelli neri e ricci.
Uno era più alto e magro, ma comunque muscoloso, biondo miele.
Il terzo era smilzo, meno robusto, con i capelli rossicci e spettinati.
Le ragazze erano sedute di fronte a loro.
Quella più alta era statuaria.
Il genere di bellezza che si vede nei cataloghi di costumi da bagno,
di quelle che ti infliggono duri colpi all’autostima delle donne.
Aveva capelli dorati, che le accarezzavano la schiena con un’onda delicata.
La ragazza più bassa era una specie di folletto,
magrissima, dai tratti molto delicati.
I suoi capelli erano neri corvini, corti e scompigliati.



I ragazzi e le ragazze stavano ascoltando Catherine e zia Christina che decidevano come avrebbero potuto entrare in scena i giovani Cullen… io ero poggiata al muro, poco distante da loro e stavo osservando fuori dalla finestra, quando mi venne un’idea…
<< Ci sono! >> esclamai esultante, avevo trovato la soluzione.
<< Cosa? >> mi chiesero gli altri all’unisono.
<< Ho trovato la risposta al nostro problema… >> dissi, avvicinandomi a loro.
<< Avanti… dicci tutto! >> esclamò felice Catherine.
<< Allora, potremmo mettere Bella e la sua compagnia a quel tavolo… lei dovrebbe essere rivolta verso la porta d’entrata, mentre Jessica ed Angela siederebbero al suo fianco… Bella sta osservando fuori dalla finestra e vede arrivare delle nuove figure… potrebbe chiedere alle ragazze di dirle chi sono i nuovi arrivati… come prima coppia farei entrare Emmett e Rosalie, seguiti da Jasper con Alice ed, infine, Edward… >> dissi e nel contempo gesticolavo per far comprendere meglio agli altri il mio progetto.
<< Mi sto convincendo sempre più del fatto che diventerai una sceneggiatrice famosa quanto tua zia! >> si complimentò con me Catherine.
<< Grazie >> risposi, lusingata del complimento.
<< Sei un genio sore! >> esclamò Vero.
<< Un’idea eccellente! >> mi disse Robert, mettendosi al mio fianco e passandomi un braccio intorno le spalle.
Arrossii a quel gesto, ma dentro di me ero al settimo cielo…
<< Ery! Vero! >> ci chiamò una voce alle nostre spalle.
Mia sorella ed io ci voltammo e vedemmo i nostri compagni di scuola sbracciarsi per attirare la nostra attenzione…
<< Vogliate scusarci un momento… >> disse Vero, guardandomi.
Alzai lo sguardo verso Robert e lo vidi sorridermi, mentre toglieva il braccio dalle mie spalle… ricambiai il suo sorriso e mi diressi con Vero verso i nostri amici…
<< Ciao ragazze! >> esclamarono Emma e Sonia.
<< Ciao >> rispondemmo noi.
<< E’ un po’ che non ci vediamo… come state? >> ci chiese Daniel.
<< Tutto bene dai, e voi? >> chiese Vero.
<< Anche noi tutto bene… >> le rispose Leo.
<< Allora, come vanno le riprese? >> domandò, curioso, Alexander.
<< Benissimo, Ery è bravissima! Ha appena trovato la giusta soluzione riguardo a come girare una scena! >> esclamò Vero.
<< A quanto pare te la cavi alla grande! >> mi disse Diego.
<< Già… >> risposi, imbarazzata.
<< Non ci presentate i vostri compagni? >> chiese una voce alle mie spalle.
Girai la testa e vidi comparire al mio fianco Robert… mi rimise un braccio sulle spalle e sorrise ai miei compagni…
<< Salve a tutti… io sono Robert alias Edward >> si presentò.
<< Mentre io sono Kellan alias il magnifico Emmett >> disse Kellan, affiancandosi a Vero e mettendole un braccio intorno la vita.
Vidi che mia sorella era felicissima per quel gesto ed era arrossita in una maniera incredibile!
Notai, anche, che Leo e Diego non gradivano molto quest’intimità tra noi ed i ragazzi…
<< Pi… piacere nostro… >> cincischiarono Emma e Sonia.
Nei loro occhi vedevo l’invidia per quella confidenza tra i ragazzi e noi… sicuramente avrebbero voluto essere al nostro posto… il loro sguardo, ormai carico di odio nei nostri confronti, non prometteva nulla di buono…
Se gli sguardi potessero uccidere…” mi venne da pensare.
<< Ragazzi? Avanti si ricomincia a girare! >> ci urlò Kristen.
<< Arriviamo! >> rispondemmo tutti insieme.
<< Beh, allora buon lavoro! >> ci dissero, con finta simpatia, Emma e Sonia.
<< Grazie… ci vediamo >> rispondemmo Vero ed io.
<< Ciao >> ci dissero i ragazzi e notai che Leo e Diego continuavano a guardare con grande gelosia Kellan e Robert.
Iniziammo a girare la scena della pausa pranzo… stava uscendo davvero bene… erano tutti bravissimi… notai che, quando Kellan e Nikki entrarono in scena mano nella mano, Vero aveva uno sguardo triste, molto triste… qualche giorno fa, mi aveva confessato di provare qualcosa per Kellan… anche lei si era innamorata… capivo esattamente cosa stesse provando in quel momento… il non poter stare con la persona amata era davvero una sofferenza… quando alzai lo sguardo, Robert stava entrando dalla porta della mensa… mi si fermò il respiro vedendolo in azione… era bellissimo…

Le persone dicono
che gli angeli non esistono
e noi tante volte,
per non essere diversi,
diamo loro ragione…
poi, quando ti vedo,
penso di aver sbagliato…



Però, quel bellissimo e perfetto angelo, non poteva essere mio… abbassai lo sguardo e sentii che qualcuno mi stava passando un braccio intorno la vita… mi voltai e vidi Vero al mio fianco…
<< Siamo sulla stessa barca sore >> mi disse, tristemente, la mia carissima gemella.
<< Già… >> le risposi.
Le riprese continuarono per tutta la mattina ed occuparono anche parte del primo pomeriggio… dopo un pasto veloce, ci dirigemmo nel luogo dove avremmo girato la scena della partita di baseball…
Quando i ragazzi si furono cambiati, iniziarono la partita… Mentre Emmett fingeva di prendere una palla particolarmente alta, arrampicandosi su un albero, Rosalie disse << Il mio scimmione! >>
Fu una battuta così inaspettata, che tutti scoppiammo a ridere… anche Vero stava ridendo, ma vedevo che i suoi occhi trasmettevano solo tristezza… non potevo sopportare di vederla in quello stato…
Andai da zia Christina e le dissi << Zia senti, credo che Vero non stia molto bene… vorrei portarla a casa… >>
Zia Christina mi osservò e poi guardò Vero… capì subito cosa volesse dire la mia frase ed annuì....
<< Avvisa anche Catherine >> mi disse semplicemente.
Io annuii e mi diressi verso la regista…
<< Catherine? >> la chiamai.
<< Dimmi Ery… >> mi rispose.
<< Vero non si sente molto bene, vorrei portarla a casa… ho già avvisato la zia e per lei non è un problema, ma volevo sapere se andava bene anche a te… >> le dissi.
<< Ma certo cara, non ti preoccupare… per oggi abbiamo finito… >> mi disse gentilmente.
<< Ci vediamo domani allora… >> le dissi, allontanandomi e dirigendomi verso mia sorella.
<< Vieni, andiamo a casa… >> dissi.
Lei mi guardò confusa, ma annuì senza far domande... ci dirigemmo verso la sua macchina…
<< Aspetta un attimo… >> le dissi.
Mi diressi verso Elizabeth, che al momento non era in scena e le chiesi << Ely, per favore, potresti dare le chiavi della mia macchina a Robert? Vero non si sente molto bene, perciò la sto portando a casa… >>
<< Certamente Ery… >> mi rispose, prendendo le chiavi che le stavo porgendo.
<< Grazie >> dissi e tornai da Vero.
Le presi le chiavi della Ferrari…
<< Ma che fai? >> mi chiese, spiazzata dal mio gesto.
<< Sarei una pazza se ti lasciassi guidare in quello stato! >> le risposi, sedendomi al posto di guida.
Lei non oppose resistenza e si sedette al mio fianco… partimmo e ci dirigemmo verso casa… durante il breve viaggio nessuna delle due parlò… appena giungemmo alla villa, Vero si diresse immediatamente in camera sua… volevo andare a consolarla, ma non subito… prima l’avrei lasciata sfogarsi un po’ in solitudine e poi sarei andata da lei…

L’unica cosa brutta di quando sei triste
è sapere che l’unica persona
che ti può consolare...
è la stessa che ti fa soffrire



Andai in camera mia e mi feci una doccia… l’acqua calda mi aiutò a rilassare i muscoli ed a rilassarmi… quando finii, mi vestii e mi diressi in camera di Vero… era distesa sul letto, il viso nel cuscino, ma sapevo perfettamente che stava piangendo… mi avvicinai silenziosamente e mi sedetti sul bordo del letto… Vero girò il viso nella mia direzione, poi mi abbracciò e scoppiò in singhiozzi… le accarezzavo la testa, sussurrandole frasi confortevoli e riuscii a calmarla, almeno un po’…
<< Tesoro, non puoi continuare così… prova a dirglielo… >> le dissi, dolcemente.
<< Vorrei, ma al pensiero che potrebbe ridermi in faccia… >> disse.
<< Mi querida, non credo possa accadere… secondo me, anche lui prova qualcosa nei tuoi confronti… >> le dissi.
Mi guardò un attimo e, vedendo il mio sguardo gentile, ma determinato, prese coraggio…
<< Si, hai ragione… glielo dirò, ma non oggi… >> mi rispose.
Accennai un sorriso e le diedi un bacio sulla guancia…
<< Ti lascio sola… >> feci per uscire, quando Vero mi chiamò…
<< Sore, guarda che lo stesso vale per te! >> mi disse, con sorriso malizioso.
<< Ci penserò… >> le risposi, richiudendomi la porta alle spalle.
Nelle settimane seguenti, le riprese andarono a gonfie vele… Vero stava cercando l’occasione giusta per confessare a Kellan ciò che provava per lui, mentre io… io non riuscivo a trovare il coraggio per fare ciò che stava cercando di fare lei…
Poi, una sera…
Vero ed io stavamo uscendo dalla mia stanza, erano circa le dieci e volevamo uscire un po’ in giardino… passammo davanti alla stanza di Robert… la porta era socchiusa e sentimmo che i ragazzi erano tutti riuniti e stavano canticchiando una canzone… come due portinaie curiose, ci mettemmo ad ascoltarli…
Stavano cantando “Livin’ la vida loca” di Ricky Martin…

Upside Inside Out
She's livin' la vida loca
She'll push and pull you down
Livin' la vida loca
Her lips are devil red
And her skin's the color of mocha
She will wear you out
Livin' la vida loca
She's livin' la vida loca
[...]
She'll make you take your
Clothes off and go dancing in the rain
She'll make you live her crazy life
Until you go insane
No, you'll never be the same



Al termine della canzone...
<< Allora ragazzi… >> disse Tayler, rivolgendosi a Robert e Kellan << a quanto pare le due fanciulle vi hanno rapito il cuore! >>
Vero ed io impietrimmo… ci scambiammo una rapida occhiata ed ascoltammo con più attenzione…
<< Ma è ovvio! Sono pazzi di loro! Non hai notato come i loro sguardi e le loro espressioni cambino appena le vedono?!? >> disse Jackson, iniziando a ridacchiare e guardando i diretti interessati.
<< Ma fatevi gli affari vostri! >> esclamarono all’unisono Kellan e Robert e, a quanto capii dal tono della loro voce, dovevano essere molto imbarazzati.
Vero ed io non riuscivamo a credere alle nostre orecchie… silenziosamente, ma molto velocemente, scendemmo in salotto…
<< Hai sentito?!? >> sussurrai.
<< Eccome se ho sentito! >> Vero era al settimo cielo.
<< Ma che ti prende? >> domandai confusa, non capendo il motivo della sua felicità.
<< Ora vado a confessare tutto a Kellan… non posso più resistere… lui deve sapere… >> mi disse e si diresse a grandi passi su per la scalinata.
Non potei fermarla... sapevo che non mi avrebbe mai ascoltata… la mia gemella adorata era fatta così!

Il mondo cambierà
più per le profezie di una donna
che non per le decisioni di un uomo
(Claude Bragdon)


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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Salve a tutte!!!!! ^_^
Allora ragazze, siete pronte a scoprire se Vero è ricambiata o meno????? speriamo di si :P
Oggi non mi prolungo e posterò subitissimo il capitolo ^_^
Grazie per le recensioni e l'aumento di preferiti e seguite!!!!
Mi fa molto piacere ^_^
Bacioni




CAPITOLO 8



Adesso, dopo due settimane da quell’incredibile sera, penso di aver fatto bene a non fermare mia sorella… ora era felice… aveva confessato tutto a Kellan e lui le aveva rivelato che provava i suoi stessi sentimenti… ora erano una coppia inseparabile!
Vero mi continuava a ripetere che, anch’io, avrei dovuto fare la stessa cosa, solo… solo che non ci riuscivo… non trovavo il coraggio per fare quello che lei aveva fatto… e poi, ero ostacolata…
Dal giorno in cui presentammo Robert e Kellan a Emma e Sonia, ogni volta che potevano, le due ragazze erano sempre con loro… non li lasciavano respirare un secondo!
Ma, da quando Vero e Kellan stavano insieme, Sonia si era finalmente arresa alla realtà dei fatti ed aveva accettato la cosa… Emma invece… lei era sempre più convinta di riuscire a conquistare Robert, solo che lui non le badava per niente… cercava in tutti i modi di levarsela dai piedi… ogni volta che ero libera, lui veniva da me, ma Emma non lo mollava nemmeno in quelle occasioni… ovviamente non sapeva che io lo amavo, ma il suo sguardo, pieno di odio nei miei confronti, confermava il fatto che mi vedeva come una rivale… comunque, cercavo sempre di non badarci…
Era mezzanotte, ero sdraiata nel mio letto e cercavo di prender sonno… fuori aveva iniziato a piovere molto forte… dopo cinque minuti mi alzai ed uscii, il più silenziosamente possibile, dalla mia stanza… non so per quale motivo, ma volevo uscire… volevo sentire la pioggia bagnare il mio corpo… volevo sentirla bagnarmi fin dentro l’anima…
Aprii la porta che conduceva in giardino e m’incamminai sotto quelle piccole gocce d’acqua… dopo due minuti ero completamente bagnata ed iniziai a piangere… non so perché, ma piansi sotto la pioggia… poco dopo, mi venne anche da sorridere, quando mi tornarono alla mente una frase che avevo letto in un libro…

Molti dicono
che la pioggia sia brutta,
ma non è vero…
ti permette di piangere
tenendo la testa alta…



Era vero… la pioggia mi consentiva di alzare la testa e nascondeva quelle lacrime silenziose che mi rigavano il viso… avvertii una presenza alle mie spalle e, voltandomi, rimasi stupita di chi mi trovai davanti… Robert era completamente fradicio, i capelli gli ricadevano sul viso ed i vestiti aderivano completamente al suo corpo…
“Perché mi ha seguita? Come ha fatto a scoprire che ero uscita?” pensai, non trovando però una risposta.
<< Per… perché sei qui fuori? Torna subito dentro! Potresti prenderti un malanno! >> esclamai, guardandolo negli occhi.
<< Dovrei essere io a farti questa domanda! >> mi rispose, accennando un sorriso divertito.
Lo guardai confusa… lui divenne subito serio…
<< So che stai piangendo… la pioggia potrà anche nascondere le tue lacrime, ma non può coprire la tua espressione addolorata e triste… i tuoi occhi sono come un libro aperto per me… >> mi disse.
Ero scioccata a queste parole… non era da tutti riuscire a comprendermi così profondamente…
<< Ti prego, torniamo dentro… ti prego… vieni con me… >> mi disse, con voce dolce e sofferente.
Non so che cosa successe con precisione, ma, all’improvviso, mi sentii stanca e debole… stavo per crollare al suolo, ma Robert mi prese tra le braccia, sollevandomi e portandomi dentro casa… mentre mi conduceva in camera sua, mi teneva stretta a sé… il suo profumo m’invase fin nel profondo… poggiai la testa sul suo petto e mi strinsi di più a lui…
Entrati nella sua stanza, mi portò subito in bagno e mi tolse i vestiti bagnati, per evitare che mi ammalassi, avvolgendomi in un caldo asciugamano… io ero come in trans… non riuscivo a muovermi, anche se vedevo e sentivo ciò che lui faceva o diceva… si spogliò a sua volta, si asciugò e mi riprese in braccio, portandomi sul suo letto e facendomi distendere… stavo iniziando a tremare… Robert mi strinse a sé per scaldarmi e ci riuscì… il contatto col suo corpo, riuscì a ridarmi un po’ di lucidità…
<< Come lo sapevi? >> sussurrai, certa che mi avesse sentito.
<< Cosa? >> mi domandò confuso.
<< Come facevi a sapere che ero uscita? >> chiarii.
<< Non stavo dormendo… non riuscivo a prendere sonno… ti ho sentita aprire e richiudere la porta della tua stanza il più silenziosamente possibile… mi sono chiesto perché fossi ancora sveglia e dove stessi andando a quest’ora della notte… ti ho seguita e, vedendoti fuori, sotto la pioggia e con la testa china, ho capito che stavi piangendo… che stavi soffrendo… >> mi rispose, con voce triste e tormentata.
Iniziai a ridacchiare… lui era confuso, non capiva il motivo del perché ridessi…
<< Ti sei offerto come mio angelo custode?!? >> domandai, continuando a ridacchiare.
Anche lui si unì a me << A quanto pare si… e, devo ammetterlo, come lavoro non mi dispiace per niente! >> esclamò.
Di li a poco mi addormentai, sempre restando stretta a lui…
Quando riaprii gli occhi, compresi che ero sempre abbracciata a Robert… lui stava ancora dormendo e non volevo svegliarlo… cercai di alzarmi il più piano possibile, ma lui si destò…
<< Dove credi di scappare? >> mi chiese, con voce divertita e maliziosa.
<< Nella mia stanza… >> gli risposi, voltandomi per guardarlo.
Era incredibilmente bello… i capelli spettinati, il viso angelico, le labbra perfette, il corpo da modello e… gli occhi… i suoi fantastici occhi azzurri, ora fissi su di me, mi impedivano di guardare qualunque cosa che non fosse lui…

Mi sveglio al mattino col vuoto nel cuore
ho scoperto qualcosa, ho scoperto l’amore
dentro di me ho solo i tuoi occhi,
occhi splendenti, pieni d’amore,
che sono riusciti a conquistare il mio cuore



Robert iniziò ad avvicinarsi a me, i suoi occhi incatenati ai miei da fili invisibili… i nostri volti si stavano sfiorando, le labbra a pochi centimetri le une dalle altre, poi…
<< Robert! >> esclamò Kellan, entrando nella stanza, seguito da Vero, Jackson e Taylor.
Ci fissarono per un minuto, poi si aprirono in sorrisi maliziosi…
<< Ops, scusate! >> disse Vero, guardandomi.
<< Cavolo Robert, finalmente anche tu ti sei fatto avanti! >> esclamò Kellan.
<< E ci hai anche dato dentro a quanto pare! >> esclamò Jackson.
Tutti iniziarono a ridacchiare… mi osservai e notai che avevo addosso solo un asciugamano… lanciai una veloce occhiata a Robert, che ricambiò lo sguardo e mi fiondai in camera mia…
“Accidenti, che vergogna!” pensai, andando in bagno per farmi una doccia.
Quando uscii, tornai in camera per vestirmi…
“Però…” sorrisi “non ha approfittato del fatto che non ero nelle mie piene facoltà mentali… togliendomi i vestiti bagnati, ha solo impedito che mi prendessi un malanno…” pensai “ma prima… mi stava per baciare?”
Chissà se avrei mai trovato anche solo una risposta alle mille domande che mi passavano per la testa… dopo essermi vestita, notai un biglietto che sbucava da sotto la porta… lo aprii, la scrittura era quella di mia sorella… il foglio conteneva un’unica frase che riconobbi subito…
Era una delle mie preferite, scritta da William Shakespeare…

UN VERO AMORE
NON SA PARLARE



Quelle parole erano vere… solo adesso l’avevo capito… magari il mio amore non era impossibile… magari Robert provava davvero qualcosa per me… forse, la mia non era un’illusione… ora potevo farlo… ora avevo il coraggio di confessare a Robert i miei sentimenti…
Bussarono alla porta… questa si aprì e Kristen fece capolino in camera mia…
<< Sei pronta? >> mi domandò sorridendo.
<< Si, ora più che mai! >> esclamai.
Sapevo che non aveva capito il vero significato della mia risposta, ma lasciò perdere…
Per fortuna, fuori aveva smesso di piovere, ma il cielo rimaneva comunque coperto da un fitto strato di nuvole.
Durante le riprese, Robert ed io continuavamo a scambiarci sguardi intensi e, questa cosa, non passò inosservata…
Emma era gelosissima del fatto che Robert continuava a guardarmi e cercava in tutti i modi di attirare la sua attenzione.
Mentre stavo rivedendo una scena coi produttori e mia zia, qualcuno m’infilò un biglietto nella tasca posteriore dei jeans… lo presi e non mi stupii di vedere la scrittura di Vero…

NON TI AMA CHI TE LO DICE
MA TI AMA CHI TI GUARDA E TACE



Mi voltai in cerca di mia sorella e la trovai a pochi metri da me, vicina a Kellan, intenta a fissarmi con uno sorriso furbo sulle labbra… chissà che aveva in mente!
Io ricambiai il suo sorriso e le feci un cenno col capo… lei intese il significato di quel gesto…
Presi il cellulare e le mandai un messaggio…

Qual è il tuo piano?

Non dovetti attendere molto per la risposta…

Kellan, Taylor e Jack andranno da Emma e la convinceranno a seguirli…
Tu andrai da Robert e gli dirai quello che devi…


Come piano non era male, ma avevo in mente di meglio…

Mi piace, ma non voglio dirgli che lo amo in questo modo…
Ho un altro progetto in mente…

Dimmi tutto!


A quella risposta sorrisi…

I ragazzi la distraggono ed io vado da Robert, ma gli passo solo un biglietto…
Su di esso scriverò una frase e gli chiederò di vederci stasera perché gli devo dire una cosa molto importante…

Bel piano!
Me gusta mucho chica!
Allora, entriamo in azione…


Alzai lo sguardo verso di lei e le feci cenno di cominciare…
Cercai un foglio e scrissi…

L’AMORE E’
LA SAGGEZZA DELLO SCIOCCO
E LA FOLLIA DEL SAGGIO

Vediamoci stasera, alle nove in camera mia…
devo dirti una cosa molto importante…
Ery



Piegai il foglietto in quattro ed attesi il momento giusto per andare da lui… vidi i ragazzi che cercavano di convincere Emma a staccarsi un secondo da Robert… a quanto pare non ne voleva sapere di lasciarlo solo un millesimo di secondo… intervennero anche Nikki, Kristen, Ashley e Vero… non sarei mai riuscita a ringraziarle abbastanza per quello che stavano facendo per me!
Finalmente Emma cedette e seguì il gruppetto… vidi Robert tirare un sospiro di sollievo… non potevo aspettare, Emma non sarebbe stata via a lungo… mi diressi svelta verso Robert… vidi che mi stava guardando, felice che stessi andando da lui… appena gli fui davanti, gli diedi il biglietto e gli dissi semplicemente << Ti aspetto >> poi mi girai e tornai da zia Christina… mi voltai un secondo e vidi Robert sorridere, mentre leggeva il mio messaggio… alzò lo sguardo, incrociandolo col mio… annuì col capo…
Perfetto! Sarebbe venuto…

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Salve a tutti!!! ^_^
Ringrazio, come sempre, coloro che hanno aggiunto la ff tra le preferite o tra le seguite... mi fa davvero piacerissimo ^_^
yara995: eh già, Vero ormai è "accasata" e la nostra Ery, chissà ^_^
Ryry_: mia omonima!!! soriana stai tranquilla ^_^ approposito, sei riuscita a dormire la notte??? altrimenti mi sento in colpa!!! XD ihih, tra poco scopriremo che succederà tra i due ragazzi ^_^
DarkViolet92: dici???? allora chiedo alla mia omonima di chiamare veramente il cecchino XD
Alex_Innamorata_67: sono contenta che ti piacciano le piccole dediche e/o poesie che inserisco ^_^ spero anche le prossime ti piaceranno ^_^
EmilyAtwood: sono contenta che la ff inizi ad appassionarti ^_^ è un bel traguardo per me!!! ^_^ grazie per i complimenti, mi rendono davvero gioiosa sapere che non hai trovato la storia banale e che riesco a rendere "sazi" i lettori alla fine di un capitolo ^_^ sai, dopo aver letto il tuo commento ho un pò paura a postare XD quello che hai detto è giusto, perchè quello che scrive ha bisogno di consigli e/o recensioni negative per migliorare il suo modo di scrivere e di intrattenere la gente... le domande del tipo "Ma se adesso diventasse banale? E se non fosse più appassionante come prima? E se si aspettano un altro fatto?" queste domande mi assalgono in continuazione e mi fanno temere che potrei deludere tutti voi..... spero davvero che ciò non accada....
Bene, credo di essermi un pò troppo dilungata ^_^
Spero che i miei brutti pensieri non si avverino e di continuare a leggere le vostre recensioni ^_^
Bacioni




CAPITOLO 9



Tu guardi le stelle
ed io vorrei essere il cielo
per guardarti con mille occhi



Il resto della mattina e tutto il pomeriggio passarono in un baleno e, finalmente, tornammo a casa… non vedevo l’ora che arrivassero le nove, ma sembrava che, adesso, il tempo andasse a rilento, per impedirmi di fare ciò che dovevo... questo pensiero mi fece sorridere, perché mi ritornarono alla mente una dedica che Ale mi aveva scritto in una mail…

Mi hanno insegnato che…
un giorno ha ventiquattro ore
un’ora ha sessanta minuti
e che un minuto ha sessanta secondi…
Nessuno però, mi aveva detto
che un secondo lontana da te
sarebbe durato un’eternità…



Bussarono alla porta… guardai l’ora… erano le otto e mezza…
Andai ad aprire e sorrisi, quando vidi chi aveva bussato… davanti a me, in tutta la sua bellezza, c’era Robert…
<< Ciao >> mi salutò, facendomi un sorriso sghembo.
<< Ciao >> gli risposi dolcemente.
<< Scusa se sono in anticipo, ma aspettare che arrivassero le nove era un vero suicidio… sembrava che il tempo andasse a rallentatore! >> mi disse, sghignazzando.
Mi unii a lui e gli risposi << Hai fatto bene… anch’io non riuscivo più ad aspettare… vieni, entra pure! >> e mi feci da parte per lasciarlo passare.
Lui entrò e, invece che sedersi sul letto, andò sul terrazzo… quella sera, il cielo era sereno, così che potessimo osservare le stelle illuminare la notte con la loro luce candida…

L’amore
è guardare le stelle col tuo lui
ed accorgerti che quella più bella
è quella che ti sta accanto



Mi avvicinai a Robert e, come lui, guardai il firmamento… dopo due minuti di silenzio, decisi che era giunta l’ora di confessargli quello che provavo per lui…
<< Senti… >> iniziammo all’unisono Robert ed io.
<< Prego, prima tu… >> gli dissi, ridacchiando.
<< Okay… >> mi rispose, osservandomi serio.
Lo guardai negli occhi e, da quel momento, il mio sguardo non riuscì più ad abbandonare il suo…
<< Riguardo quello che è successo ieri sera e stamattina… >> iniziò.
<< Mi dispiace… >> lo interruppi.
Lui mi osservò con sguardo confuso…
<< Non so che mi sia passato per la testa… avevo sentito la pioggia ed il desiderio di uscire… ti ringrazio per avermi seguita e riportata in casa… proprio non riesco a comprendere il motivo del mio comportamento… ti ringrazio anche per essermi stato vicino durante la notte… >> continuai, abbassando lo sguardo ed osservando le mattonelle del pavimento.
<< Non mi devi nessuna spiegazione e non mi devi ringraziare per quello che ho fatto… in fondo, sono pur sempre il tuo angelo custode! >> mi disse, aprendosi in un sorriso.
Alzai gli occhi e vi trovai i suoi ad osservarmi…
<< Erica, io… io… >> non riusciva a continuare la frase, era imbarazzato.
Alla radio iniziò la canzone “Favola” dei Modà…
<< Perfetto! Era ciò di cui avevo bisogno… adesso potrò confessarti tutto ciò che provo per te… >> mi disse, facendomi un sorriso sghembo ed iniziando a cantare il ritornello della canzone…

Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella



Ero stupita… piacevolmente stupita… la sua voce rendeva la canzone ancora più bella e le parole divennero piene di significato… mi stava confessando ciò che anch’io provavo per lui…
La canzone finì ed io ero in totale silenzio… non riuscivo a proferir parola perché non sapevo che dire, se non…
<< Ti amo Robert! >> gli sussurrai.
<< Non avevo bisogno di sentire altro! >> mi disse, attirandomi a sé e baciandomi con passione.
Mi aggrappai a lui e ricambiai il bacio con altrettanto ardore… finalmente ero riuscita a confessargli quello che provavo per lui e non ero stata respinta, anzi, Robert ricambiava i miei sentimenti…

<< Così, il leone si innamorò dell’agnello... >> mormorò.
<< Che agnello stupido >> sospirai.
<< Che leone pazzo e masochista >>



Ci baciammo per non so quanto tempo ed ogni volta che le nostre labbra si staccavano, lui mi sussurrava frasi dolci e romantiche…
<< Non è vero che tutte le stelle sono in cielo… io ti ho qui! >> mi disse una volta ed io non potei non attirare le sue labbra nuovamente sulle mie.
Rimanemmo sul terrazzo per un tempo immemorabile, poi gli sussurrai…
<< Vogliamo rientrare? >> domandai, con voce maliziosa.
Lui non mi rispose, semplicemente mi prese tra le braccia e mi riportò in camera… sempre tenendomi stratta a sé, mi fece sdraiare sul letto e lui si accomodò al mio fianco…
<< Ti amo >> gli dissi, avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo ed avvicinando ancor di più il mio corpo al suo.
<< Io ti amo di più >> mi sussurrò all’orecchio, facendo scorrere le sue labbra sul mio mento, sul mio collo e tornando su, fino a raggiungere le mie labbra… annullai la poca distanza tra noi e lo baciai con amore…

Amarti è la cosa più bella che ci sia...
Essere amata da te è come
farsi baciare da una stella cadente
che in silenzio ti grida...
TI AMO



Lo sentii sorridere contro le mie labbra… poi, accadde una cosa inaspettata… iniziò a ridacchiare…
<< Posso sapere perché ridi? >> domandai in tono dolce e curioso.
<< Ridevo al pensiero che, adesso, i giornalisti inizieranno a torturarti… >> mi rispose, sempre col sorriso sulle labbra.
<< E per quale motivo scusa? >> domandai, facendo la finta tonta.
<< Perché ora sei la mia ragazza! >> mi rispose con semplicità.
<< Mmmh... credo di poter sopravvivere… ma avrò bisogno del mio angelo custode per poter superare quest’ardua impresa! >> dissi, guardandolo con occhi dolci ed innamorati.
<< Sei fortunata mi amor, perchè il tuo angelo custode non ha la minima intenzione di lasciarti sola nemmeno per un istante… >> mi disse, ricambiando lo sguardo e baciandomi nuovamente.
<< Emma non prenderà molto bene la nuova situazione… >> constatai.
<< Pazienza! Sinceramente, ringrazio il cielo che, finalmente, non dovrò più sopportarla… >> mi rispose.
<< Lo ringrazi solo per quello? >> domandai, facendo una faccia triste.
Lui mi sorrise sghembo e mi rispose << Certo che no! Non riuscirò mai a ringraziarlo abbastanza del fatto che ora, finalmente, sei solo mia! >>
Io ridacchiai…
<< Hai ragione amore mio… io appartengo solo a te! >> gli dissi.
Quella notte ci coccolammo per tutto il tempo e ci addormentammo l’una tra le braccia dell’altro…

Avevo chiesto alla notte
di regalarmi un sogno,
ma il giorno,
rubandole l’idea,
mi ha regalato te



Quando mi svegliai, la mattina seguente, trovai un biglietto sul cuscino… citava una dedica...

AMANDOTI HO CAPITO
CHE LA VITA NON E’ BELLA PERCHE’ E’ NOSTRA
E’ BELLA PERCHE’ ESISTE QUALCUNO
A CUI DONARLA

Tu sei l’unica ad avermi mai preso il cuore… sarà per sempre tuo!
Ti amo
Robert



Un sorriso affiorò sulle mie labbra… Dio quanto lo amavo!
Sicuramente era stato chiamato sul set e, premuroso com’è, non avrà voluto svegliarmi… decisi di scrivergli a mia volta una dedica… cercai il mio diario, dove vi avevo scritto le migliori frasi che avessi mai trovato, cercai quella giusta e la trovai… presi un foglio ed scrissi...

NON POSSO DIRTI CHE TI AMO
PIU’ DELLA MIA VITA
PERCHE’ SEI LA MIA STESSA VITA

Sei riuscito ad impadronirti del mio cuore…
della mia anima…
ora non posso più scappare e non voglio nemmeno farlo...
solo tua… io appartengo solo a te…
Ti amo, mio dolce angelo
Ery



Andai a farmi una doccia e mi vestii… presi le chiavi della macchina ed uscii, diretta sul set… ricordavo che avevano deciso di girare la scena di casa Cullen, perciò mi diressi là…
Arrivai e vidi Vero venirmi incontro, raggiante come non mai…
<< Oh sore! Sono felicissima per te! >> esclamò, saltandomi al collo.
<< Eh? >> domandai, non sapendo di preciso a cosa si riferisse.
<< Non fare la finta tonta… Robert ci ha detto tutto! >> esclamò radiosa.
<< Uffi, mi ha rubato la parte più divertente! >> esclamai, facendo la finta offesa.
<< Ih ih… dai sore… vieni, al momento stanno girando la scena in cucina… >> mi disse, prendendomi per mano e conducendomi dentro casa.
Quando entrammo, salutammo la zia ed il resto della troupe ed aspettammo che finissero di girare la scena.
Appena finirono, Catherine disse che potevano fare un quarto d’ora di pausa… mi diressi verso Robert, che stava parlando con gli altri e che, appena mi vide, s’illuminò in viso e mi venne incontro… mi abbracciò e mi baciò, non curandosi del fatto che tutti ci stessero guardando… io ricambiai il suo bacio, passandogli le braccia intorno al collo…
<< Ehi ragazzi! Non si fanno queste cose! >> esclamò Jackson, iniziando a ridere insieme agli altri.
Robert ed io ci staccammo e, rimanendo sempre abbracciati, ci unimmo a loro...
<< Oh che bello! >> esclamò Ashley.
<< Finalmente vi siete decisi a farvi avanti! >> esclamò Kellan.
<< Ma senti chi parla! >> controbatté Robert.
<< Io mi sono fatto avanti prima di te! >> gli rispose lui.
<< In realtà, è mia sorella che si è fatta avanti… >> specificai, sorridendo.
<< Infatti! >> concordò Robert.
<< Si… però… io… >> cincischiò Kellan.
Scoppiammo nuovamente a ridere…
<< Erica! Finalmente sei arrivata! >> esclamò Catherine, venendomi incontro.
<< Si, scusa il ritardo, ma… >> risposi.
<< Tranquilla, Robert ci ha spiegato come sono andate le cose… >> mi interruppe, sorridendo felice.
<< Ah >> fu l’unica cosa che riuscii a dire, alzando lo sguardo verso il mio amore.
<< Scusa, ma tutti mi chiedevano di te e non ho potuto mantenere segreto l’accaduto! >> rispose lui, sorridendomi gioioso.
Io ricambiai il suo sorriso e mi strinsi di più a lui…
<< Comunque, avevi bisogno Cathy? >> le domandai.
<< In effetti si… vorremmo sapere il tuo parere riguardo una scena… >> mi rispose.
<< Okay… arrivo subito >> le dissi.
Lei s’avviò ed io mi girai verso gli altri…
<< Il lavoro mi chiama! Ci vediamo tra poco… >> dissi e baciai Robert.
<< Fai in fretta amore! >> mi sussurrò lui.
Mi ricordai del mio biglietto, lo presi e glielo diedi…
<< Molto bella la frase mi amor… >> gli dissi e mi diressi verso Catherine e zia Christina.
Non sapevano con precisione come girare la scena nella camera di Edward…
<< Potremmo farli conversare un po’, ma poi non saprei come continuare… >> disse Catherine.
<< Che ne dici se li facessimo danzare un attimo? >> propose la zia.
<< Si, si potrebbe fare, ma poi? >> domandò la regista.
Io stavo leggendo il copione, quando mi venne un’idea…
<< Che ne pensi se, dopo averli fatti ballare, poco dopo Bella potrebbe dire…
“Non ho paura di te”
Ed Edward le risponderebbe…
“Questo non avresti dovuto dirlo”
E, sorridendole, la prenderebbe in spalla e si fionderebbe fuori dalla finestra… >> proposi.
<< E’ perfetto! Da lì in poi potremo fare le scene sugli alberi… un bel panorama… >> confermò Catherine.
<< Ottimo lavoro Ery! >> esclamò mia zia.
<< Le scene non possiamo girarle oggi, perché non abbiamo l’attrezzatura adeguata, ma, entro dopodomani, dovremmo riuscire ad avere tutto ciò che ci serve… >> constatò Catherine.
<< Adesso però, modifichiamo la scena da girare in camera di Edward… >> disse zia Christina.
<< Si... per favore Ery, vai ad avvisare gli altri che cominceremo a girare tra dieci minuti… >> mi chiese la regista.
Io annuii e tornai da Robert e gli altri… si erano spostati in salotto e stavano ascoltando la radio… le ragazze erano sedute sui divani, Kellan era su una poltrona e teneva in braccio mia sorella, Jackson e Robert stavano dando spettacolo… entrambi stavano cantando la canzone che stavano trasmettendo alla radio…
“Love show” dei Sonohra…
Appena entrai in salotto, Robert mi guardò immediatamente e, sorridendomi, mi venne incontro, continuando a cantare il ritornello della canzone…

Sono qui, amami
io sarò baci facili
io lo so che sei tu
quella che fa per me.
Siamo qui a viverci
siamo noi cuori impavidi
è per te che farò
il mio love show.
Yeah...



Mi abbracciò ed io gli passai le braccia intorno al collo, fissandolo negli occhi…
<< Sono qui, amami… >> mi sussurrò.
<< Siamo qui a viverci, siamo noi cuori impavidi… è per te che farò, il mio love show… >> gli risposi, avvicinandolo a me.
Fu un bacio incredibilmente dolce e passionale… speravo che potesse durare in eterno… ma, come sempre, ogni cosa ha una sua fine…
<< Ragazzi andiamo! Trattenetevi almeno in pubblico! >> esclamò Kellan.
Io lo guardai, contrariata del fatto che ci avesse interrotti ed esclamai << Sempre a rompere le scatole sul più bello vero?!? >>
Tutti scoppiammo a ridere… le riprese continuarono e ci tennero impegnati per il resto della mattina e per tutto il pomeriggio… arrivammo a casa esausti!
Andai a farmi una doccia, cenai insieme agli altri ed andai in camera mia… ero sul terrazzo, intenta a pensare a Robert...

Credo alla mia anima e a quel che mi sussurra,
al brivido che irradia il mio corpo al sol pensarti,
al fiato che si spezza ed al cuore che s’arresta
ogni volta che ti vedo,
se chiudo gli occhi ed ascolto la tua voce,
guardo il mondo con gli occhi del cuore,
vedo il sole quando è notte,
vedo una luce che mi guida,
vedo che sei solo tu
la persona più bella che esista



Il mio angelo entrò nella mia stanza e mi osservò con attenzione…
<< Che c’è? >> domandai, piagando la testa da un lato con fare interrogativo.
<< Nulla… sono solo intendo ad osservare la persona più bella che abbia mai visto! >> mi disse dolcemente, avvicinandosi a me.
<< Come siamo romantici stasera! >> gli risposi, aprendomi in un sorriso.
<< E’ la tua influenza che mi rende così… >> mi disse, prendendomi per i fianchi ed avvicinandomi a sé.
Passai le mani sulle sue braccia e lo guardai... sotto il cielo stellato, i suoi occhi avevano una strana sfumatura violetta e potevo perdermi dentro di essi, a causa dell’infinito amore che vi leggevo... avvicinai il mio viso al suo e posai, delicatamente, le mie labbra sulle sue… fu un bacio lungo ed intenso… sentivo dei brividi percorrermi il corpo… brividi che non avevo mai provato prima… ci separammo, ma Robert mi continuò a stringere tra le braccia… avvicinò la bocca al mio orecchio…
<< Allora felice io, che amo e sono riamato da chi non posso lasciare, né essere lasciato… >> mi sussurrò, con tono dolce e sensuale.
Iniziai a ridacchiare << Sei un ladro... hai rubato i versi a William Shakespeare… >> gli dissi maliziosa, ma felicissima perché quelle parole avevano un significato profondo per noi… ci rispecchiavano in tutto e per tutto.
<< Le ho solo prese in prestito >> mi rispose, ridacchiando insieme a me.
<< Fanno al caso nostro… >> sussurrai.
<< Oh si… fanno pienamente al caso nostro… >> mi disse, abbassandosi ed iniziando a baciarmi il collo.

<< Ho fatto qualcosa di male? >>
<< No... al contrario. Mi stai facendo impazzire >>
Meditò qualche istante e, quando aprì bocca, sembrava compiaciuto
<< Davvero? >>
Il suo viso si andò illuminando di un sorriso trionfante.
<< Ti aspetti che parta un applauso? >>



Sentivo la passione crescere in me... mi stava facendo impazzire…
<< Amore, così mi fai impazzire >> gli dissi, sorridendo maliziosa.
Lui smise di baciarmi e si staccò per guardarmi negli occhi… ricambiò il mio sorriso e, sfacciatamente, mi rispose << Era proprio la mia intenzione! >>
Io ridacchiai << Pazienta amore mio… dovrai avere pazienza… >> gli dissi.
Lui sapeva a cosa mi stessi riferendo…
<< Ti ho aspettata fino ad ora… posso aspettare ancora un po’… >> mi rispose, facendo spallucce ed aprendosi in un sorriso.
Io gli sorrisi di rimando e lo baciai…

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Hola a todos!!!
Bene, allora... innanzitutto, ringrazio yara995, la mia omonima ^_^ Ryry_, sweet_cullen e DarkViolet92 per le recensioni ^_^
MESSAGGIO PER LA MIA OMONIMA -----> non è colpa mia se sono una tipa romantica!!! uffy, ce l'hanno tutti con me ç_____ç ROBERT HELP ME!!!! (ma quanto sono deficente??? XD)
MESSAGGIO PER DARKVIOLET92 -----> tranquilla, Emma non romperà più le scatole ^_^
Okay, premettendo che il prossimo sarà un capitolo veramente (almeno è quello che credo) noioso, vi dò ora la buona notte (tanto credo che il capitolo vi farà da ninna nanna XD)
Spero di leggere le vostre recensioni prima che cadiate nel mondo dei sogni (che spero siano d'oro e gioiosi ^_^)
Bacioni!!!




CAPITOLO 10



Una settimana dopo la notte in cui abbiamo dichiarato il nostro amore l’una all’altro, i giornalisti erano riusciti ad impadronirsi di quelle informazioni ed avevano pubblicato un articolo sulla nostra storia… anche Vero e Kellan non riuscirono a farla franca… i giornali parlarono anche di loro!
Eravamo il miglior scoop del momento... nessuno si sarebbe mai aspettato che due attori si innamorassero di due ragazze comuni... anzi, comuni mica tanto, visto che eravamo le nipoti di una famosissima sceneggiatrice e di un noto avvocato… adesso, ogni volta che volevamo andare a farci un giro, eravamo continuamente assaltati dai giornalisti e paparazzi… che seccatura!
Una sera, dopo che venne pubblicato l’ennesimo articolo che dichiarava che due attori del cast di Twilight si erano innamorati delle nipoti della sceneggiatrice e dell’avvocato Simoni...
Robert venne in camera mia... aveva un’espressione strana, sembrava... pensieroso... sofferente...
<< Robert, va tutto bene? >> gli domandai, preoccupata.
<< Ti devo parlare di una cosa molto importante... >> mi rispose, andando alla porta-finestra e dandomi le spalle.
<< Dimmi pure... >> dissi, avevo una stranissima sensazione.
<< Forse... forse sarebbe meglio se non stessimo più insieme... >> sussurrò, chiudendo gli occhi.
Mi si fermò il respiro, non poteva essere...
<< Cosa? Perché? >> chiesi, posizionandomi al suo fianco.
Lui aprì gli occhi e si girò a guardarmi...
<< Perché ti sto rovinando la vita... prima vivevi spensieratamente, invece ora... ora che tutti sanno che stiamo insieme, non ti lasc... >> iniziò, ma lo zittii posandogli due dita sulle labbra.
<< No... tu mi hai ridato la vita... prima che tu arrivassi, vivevo solo perché lo sentivo come un dovere... solo perché dovevo stare vicina a mia sorella ed ai miei zii... solo perché non volevo che soffrissero per me... ma da quando sei arrivato tu... da quando sei entrato nella mia vita, ho scoperto cosa vuol dire vivere per qualcuno... non mi interessa cosa pensano o dicono gli altri... io ti amo... la mia vita sei tu... soffrirei davvero, soltanto se perdessi te... >> gli dissi, guardandolo negli occhi.
Lui mi fissò...
<< L’unica paura che ho... è quella di perderti... >> mi confessò.
Io gli sorrisi e gli sussurrai << Ma io sono qui, il che significa che andrei contro tutti, piuttosto che rinunciare a te... >>
Anche lui mi sorrise << Ti amo e voglio stare con te... per sempre... >> mi disse.
<< Non chiedo di meglio... >> gli risposi, baciandolo con tutto l’amore che provavo per lui.
Era un martedì mattina ed eravamo a Port Angeles… c’era bel tempo, così Catherine aveva deciso di girare la scena in cui Bella andava a La Push insieme ai suoi compagni… Robert e Kellan avevano la giornata libera, per cui Vero ed io ci eravamo prese un giorno di riposo per poter passare una giornata tutti insieme…
<< Vi prego, abbiamo finito di girare per negozi? >> ci supplicarono i ragazzi, dopo due ore di shopping sfrenato.
<< Si, abbiamo finito… >> dicemmo all’unisono Vero ed io.
Robert e Kellan tirarono un sospiro di sollievo, ringraziando quei Santi che avevano esaudito le loro preghiere!
Durante le compere, ero riuscita a compare una sorpresa per il mio amato, visto che, quel giorno, avremmo festeggiato il nostro anniversario… erano tre mesi che eravamo insieme!
Passando davanti ad una gioielleria, qualcosa aveva attirato la mia attenzione… una collana, raffigurante una stella con all’interno un cuore… mi era sembrata perfetta per lui… quando i ragazzi ci informarono che dovevano andare un attimo a fare una cosa, Vero ed io avevamo approfittato del momento per tornare a quel negozio e comprare i regali… lei aveva trovato un bellissimo braccialetto d’argento, con su disegnati dei tribali, per Kellan…
Arrivammo a casa ed andammo ognuno nelle proprie stanze… erano solo le tre del pomeriggio ed avevamo deciso di uscire in giardino per rilassarci… ci mettemmo all’ombra di un abete e lì, ci sdraiammo sui salviettoni che avevamo portato… Robert si distese al mio fianco e mi abbracciò… poggiai la testa sul suo petto e mi avvinghiai a lui…
Vero e Kellan erano distesi davanti a noi, abbracciati a loro volta…
<< Mi sembra un sogno… >> disse, ad un tratto, Vero.
<< In che senso? >> le domandò Kellan.
Io mi misi a sedere e Robert cambiò posizione, poggiando la testa sul mio grembo… gli passai una mano tra i capelli e glieli spettinai ancor di più!
<< Forse ho capito ciò che intendi con quella frase… >> dissi, abbassando lo sguardo per guardare Robert negli occhi.
Lui ricambiò il mio sguardo e disse << Allora ce lo spieghi anche a noi? >>
<< Sembra così strano… personalmente, non pensavo che sarei riuscita a trovare l’amore della mia vita… invece, eccoti qui… insieme a me… >> gli risposi.
<< Per me è la stessa cosa… il mio sogno nel cassetto era quello di poter trovare il vero amore… pensavo che questo desiderio non si sarebbe mai avverato… poi, siete comparsi voi… siete entrati nelle nostre vite... nei nostri cuori... nelle nostre anime e non ve ne siete più andati... >> disse Vero.
<< Anche per me è stato uguale… appena ti ho vista, ho pensato di aver dinanzi a me un angelo… la creatura più bella che avessi mai visto in tutta la mia vita… >> mi disse Robert, fissando i suoi occhi azzurri nei miei.
<< Lo stesso vale per me… ti amo dal primo momento che ti ho vista… non avrei mai immaginato di poter essere così fortunato… sul mio cammino ho trovato la cosa più importante di tutta la mia vita… >> disse Kellan, sporgendosi per poter baciare mia sorella.
Dopo un attimo…
<< Ora sei la cosa più importante per me… >> disse Vero, citando la frase di Twilight.
<< La cosa più importante di tutta la mia vita… >> conclusi, finendo la citazione.
I ragazzi ridacchiarono…
<< Sapete anche le frasi a memoria? >> ci canzonò Kellan, sempre continuando a sghignazzare.
<< Ovvio che si! >> esclamammo all’unisono Vero ed io.
<< Siete incredibili! >> esclamarono i ragazzi all’unisono.
<< Mi piace stupirti… >> risposi a Robert, abbassandomi su di lui e poggiando le mie labbra sulle sue.
Vero tirò fuori dalla borsa i quattro libri della saga…
<< Come mai li hai portati? >> domandò, curioso, Kellan.
<< Pensò che qui ci siano delle frasi più che adeguate per noi… >> rispose semplicemente Vero.
Io mi sporsi e presi Eclipse…

<< Hai idea di quanto importante tu sia per me?
Riesci a renderti conto di quanto ti amo? >>
Mi strinse più forte contro il suo petto marmoreo
e accolse la mia testa sotto il mento.
Sfiorai con le labbra il suo collo freddo come la neve.
<< Mi rendo conto del MIO amore per TE >>, risposi.
<< E’ come paragonare un alberello a un’intera foresta >>



Sentii Robert stringersi di più a me…
<< Quanta verità c’è in quelle parole… >> disse, contro il mio grembo.
Lo feci spostare affinchè potessi sdraiarmi a pancia in giù e mi distesi… tenevo il libro dinanzi a me e Robert si posizionò contro di me, la testa poggiata sulla mia schiena… riuscivo a percepire il suo respiro caldo contro la maglietta leggera che indossavo…
Anche Vero si mise nella mia stessa posizione, mentre Kellan rimaneva disteso a pancia in su, ma con la testa rivolta verso mia sorella…
Lei aveva in mano New Moon…
<< Quel libro, tra i quattro, è quello che mi è piaciuto meno… è così… triste… Stephanie Meyer riesce a trasmettere le emozioni di Bella perfettamente… non ricordo più quanto ho pianto, mentre leggevo il suo dolore e la sua disperazione… >> dissi, osservando mia sorella sfogliare le pagine del libro, per cercare le frasi che voleva leggere.
<< Si, anch’io ho pianto molto quando l’ho letto la prima volta… >> ammise Vero, poi si fermò...

Prima di te, Bella, la mia vita era una notte senza luna.
Molto buia, ma con qualche stella:
punti di luce e razionalità…
Poi hai attraversato il cielo come una meteora.
All’improvviso, tutto ha preso fuoco:
c’era luce, c’era bellezza.
Quando sei sparita, la meteora è scomparsa
dietro l’orizzonte e il buio è tornato.
Non era cambiato nulla,
ma i miei occhi erano rimasti accecati.
Non vedevo più le stelle.
Niente aveva più senso.



Dopo che Vero finì di leggere, sentii un tuffo al cuore… era esattamente ciò che provavo io... ciò che provavo per Robert… lui era la mia meteora nel mio cielo arricchito da qualche stella… senza di lui, non vedevo più nulla… NIENTE AVEVA PIU’ SENSO
Robert si strinse a me…
<< Non lasciarmi mai… >> mi sussurrò.
Io chiusi il libro e lo abbracciai di rimando… il mio volto era contro la sua spalla…
<< Non potrei mai lasciarti… >> gli risposi.
Si scostò un po’ e mi baciò con amore, trasmettendomi tutto ciò che provava per me… io ricambiai il suo bacio con altrettanto ardore...
Quando ci staccammo, Robert tornò ad abbracciarmi, mentre io riaprivo il libro...

Se tutto il resto perisse, e lui rimanesse,
io continuerei ad esistere;
e, se tutto il resto rimanesse e lui fosse annientato,
l’universo diverrebbe per me un’immensa cosa estranea.



<< Rispecchia alla perfezione ciò che provo... >> dissi, a bassa voce.
<< La penso esattamente come te sorellina… >> concordò Vero.
Robert si alzò e prese in mano Breaking Dawn…
<< Se si deve fare un concerto sulle frasi più belle… mi aggiungo anch’io! >> esclamò, sorridendo ed iniziando a sfogliare il libro.
<< Si, hai ragione fratello! >> concordò Kellan, prendendo il primo libro della saga... Twilight.
<< E’ una gara? >> domandò Vero, iniziando a ridacchiare.
<< Mah… si potrebbe anche fare… che premio c’è per il vincitore? >> chiese Kellan.
Vero ed io ci scambiammo un’occhiata maliziosa…
<< Passare una magnifica serata col proprio amore? >> propose Vero, voltando la testa per guardare la reazione di Kellan.
Lui, in compenso, si aprì in un sorriso malizioso…
<< Ci sto! >> esclamò.
Io mi girai verso Robert…
<< E tu? >> gli chiesi, con voce suadente.
<< Ovviamente, ci sto anch’io! >> mi rispose, in tono malizioso.
<< E poi, stasera si deve festeggiare... >> dissi con nonchalance.
Robert mi si avvicinò e sussurrò al mio orecchio << Il nostro anniversario... pensavi me ne fossi dimenticato? >>
<< Forse… visto che hai sempre la testa tra le nuvole, volevo solo avvisarti che stasera sarai molto impegnato… >> gli risposi dolcemente.
Lui ridacchiò e mi diede un bacio sulla guancia…
<< Sicuramente me lo ricorderò… >> mi disse.
Io sghignazzai e riportai la mia attenzione sul libro… quando trovavamo le nostre frasi preferite, le leggevamo ad alta, voce così che tutti sentissero e, a volte, le commentavamo…

Ma se ami chi ti sta uccidendo,
non hai alternative.
Come puoi scappare,
come puoi combattere se così feriresti il tuo adorato?
Se la vita è tutto ciò che hai da offrirgli,
come fai a negargliela?
Se è qualcuno che ami davvero…
(Breaking Dawn)

<< No, voglio che mi baci ancora >>
<< Sopravvaluti il mio autocontrollo >>
<< Cosa ti tenta di più: il mio sangue o il mio corpo? >>
<< L’uno e l’altro >>
(New Moon)



Quando Vero finì di leggere questa frase, mi voltai verso Robert e, con un sorriso malizioso, gli chiesi << Cosa ti tenta di più? >>
Lui mi osservò e ricambiò il mio sorriso con altrettanta malizia...
<< Tutto mi tenta... tutto! >> esclamò e scoppiammo tutti e quattro a ridere.

<< Chi è quello con i capelli rossicci? >> chiesi.
<< Si chiama Edward. E’ uno schianto,
ovviamente, ma non sprecare il tuo tempo.
Non esce con nessuna.
A quanto pare qui non ci sono ragazze
abbastanza carine per lui >>
(Twilight)



<< Eh si… modestamente sono proprio uno schianto! >> disse Robert, sghignazzando.
<< Ma che modesto! >> esclamò Vero, iniziando a ridacchiare anche lei.
<< Io sono meglio di te fratellino! >> esclamò Kellan, facendo un sorriso beffardo a Robert.
<< Quanto hai ragione amore mio! >> gli disse Vero, sporgendosi verso di lui.
<< Secondo me ha torto… >> dissi, alzando gli occhi verso i due piccioncini << a mio parere, nessuno può battere il mio angelo! >> continuai e sentii Robert iniziare a ridere.
<< Almeno c’è qualcuno che mi difende! >> esclamò, continuando a ridere.
<< Ovvio mi amor… solo io sono riuscita a conquistare Edward Cullen alias Robert Pattinson! >> gli risposi con nonchalance.
<< Mai verità fu più vera di questa… >> mi rispose il diretto interessato, avvicinandosi a me e baciandomi sulle labbra.
Quando ci staccammo, gli sorrisi e ritornai al libro… lui fece lo stesso…

<< Facile >> e alzai le spalle.
<< Tu sei più importante di chiunque altro.
E mi hai regalato te stesso.
Questo è più di quanto io meriti,
e ogni aggiunta da parte tua mi scombussola ancora di più >>
Ci pensò un momento, poi alzò gli occhi.
<< Il modo in cui mi consideri è assurdo >>
Sapevo che non mi avrebbe ascoltato se gli avessi detto
che in questo era un po’ all’antica.
(Eclipse)

<< Però io non userei la parola “bellissima” >> aggiunse
<< Non se il confronto è con te >>
Abbozzai un sorriso, sollevai la mano libera
e la posai sul suo cuore.
Il mio tocco gli provocò un sussulto impercettibile.
Il suo respiro si fece più agitato.
<< Ho promesso che ci avremmo provato >> sussurrò,
improvvisamente nervoso.
<< Se… se faccio qualcosa che non va,
se ti faccio male, dimmelo subito >>
<< Non temere >> mormorai << noi ci apparteniamo >>
Fui immediatamente travolta dalla verità delle mie stesse parole.
Quel momento era così perfetto, così giusto,
che per nulla al mondo potevo dubitarne.
<< Per sempre >> aggiunse Edward e mi trascinò con dolcezza
verso acque più profonde.
(Breaking Dawn)

C’era una sola cosa alla quale dovevo credere
se volevo continuare a vivere:
la certezza della sua esistenza.
(New Moon)

Chi ama ha il potere di distruggere.
(New Moon)

<< Edward... c’è una cosa che voglio fare
prima di perdere la mia natura umana >>
<< Tutto ciò che vuoi >> m’incoraggiò,
ansioso e completamente disorientato.
<< Me lo prometti? >> mormorai.
<< Si >> disse << Dimmi cosa vuoi e l’avrai >>
<< Voglio te >>
<< Sono tuo >>
(Eclipse)



Robert mi si avvicinò...
<< C’è una cosa che voglio fare... >> mi sussurrò, con voce suadente e provocante.
<< Tutto ciò che vuoi... >> gli risposi, con lo stesso tono di voce e capendo a cosa si riferisse.
<< Voglio te... >> mi disse, iniziando a baciarmi il collo.
<< Sono tua... >> gli risposi, girando la testa e facendo incontrare le nostre labbra.
<< Ragazzi... trattenetevi fino alla camera da letto! >> esclamò Kellan.
Io lo fulminai con lo sguardo, ma poi iniziai a ridere con loro...

Ecco il legame di cui avevo bisogno.
La prova, per quanto remota,
che nello stesso mondo in cui vivevo,
lui esisteva.
(New Moon)

Dormi, mia Bella.
Fai tanti bei sogni.
Tu sei l’unica ad avermi mai preso il cuore.
Sarà per sempre tuo.
Dormi, mio unico amore.
(Eclipse)



Continuammo per tutto il pomeriggio… al tramonto…
<< Abbiamo vinto! >> esclamarono i ragazzi all’unisono.
Vero ed io ci guardammo e sorridemmo…
<< Okay... accettiamo la sconfitta… >> dicemmo all’unisono mia sorella ed io.
<< Una bella serata tu ed io… >> mi disse Robert, avvicinandosi con fare provocante.
<< Non vedo l’ora… >> ammisi, baciandolo con desiderio.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Salve a tutte!!! ^_^
Ringrazio le ragazze che hanno recensito ^_^ muchas gracia!!!! ^_^
Bene, credevo che vi avrei annoiate col precedente capitolo, ma mi sono dovuta ricredere visto che mi avete detto che vi è piaciuto ^_^
Me felice della cosa ^_^
Okay, basta parole e passiamo al capitolo... aspetto le vostre recensioni ^_^
Bacioni!!!!!!




CAPITOLO 11



Vorrei essere dietro di te
per proteggerti,
vorrei essere davanti a te
per aprirti la strada,
vorrei essere accanto a te
per vincere sempre,
vorrei essere dentro di te
per vivere in eterno



Gli altri tornarono a casa per l’ora di cena e, prima che mi ritirassi nella mia stanza, gli zii chiamarono mia sorella, Kellan, Robert e me in salotto...
<< Vorremmo dirvi una cosa... >> iniziò zio Riky, spostando, poi, lo sguardo verso la zia.
<< Diteci pure... >> disse Vero.
<< Vogliamo proporre ai ragazzi di trasferirsi nelle vostre camere... siete molto uniti e sappiamo che, alcune notti, loro non tornano nelle loro stanze... quindi, abbiamo deciso di concedervi libertà di scelta... >> ci annunciò zia Christina.
Calò un breve silenzio...
<< Ci state dicendo, che adesso, potremmo condividere la stanza? >> domandai, per chiarire la questione.
<< Si >> risposero semplicemente gli zii.
Vero ed io ci guardammo, poi...
<< Accettiamo l’offerta! >> esclamammo tutti e quattro insieme.
Gli zii ci sorrisero e ci augurarono la buonanotte...
Ci ritirammo nelle nostre stanze, o meglio... Robert ed io andammo nella nostra stanza e Vero e Kellan fecero lo stesso.
Quando Robert si chiuse la porta alle spalle, gli saltai al collo...
<< Non è bellissimo! >> esclamai radiosa.
<< Bellissimo? Io direi stupendo, meraviglioso! >> esclamò lui, baciandomi con passione.
Sapevo cosa sarebbe successo quella notte, ma prima...
<< Amore... mi permetti di fare una doccia veloce? >> gli chiesi, con sguardo di sfida.
<< Mmmh... se proprio devo concedertelo... okay, ma dovrai fare alla svelta... >> mi rispose, prima di darmi un altro bacio.
<< Sarò così veloce, che non avrai nemmeno il tempo di fare un passo! >> esclamai e ridemmo insieme.
Andai in bagno, prendendo prima gli abiti che avrei indossato quella sera e mi feci una doccia... mi vestii con una maglietta elegante, scollata e di un bel blu notte, un paio di jeans scuri e delle ballerine blu... i capelli li ravvivai con la crema ed osservai il risultato finale...
“Accettabile” pensai, aprendomi in un sorriso.
Tornai in camera e notai che Robert era già pronto... indossava una camicia nera, sbottonata sul collo, dei jeans chiari e delle scarpe nere... come al solito, i suoi capelli erano in disordine... sembrava il Dio della bellezza in carne ed ossa!
<< Meno male che avevi detto che saresti stata un fulmine! >> esclamò lui, con tono beffardo.
<< Volevo farmi desiderare... >> gli risposi maliziosamente.
Lui mi si avvicinò e mi circondò la vita con le braccia...
<< Ci sei riuscita... >> mi disse, abbassandosi ed iniziando a darmi dei piccoli baci sul collo.
Io sorrisi e mi aggrappai saldamente a lui...
<< Qual è il programma per stasera? >> domandai, con un filo di voce.
Lui, notando il cambiamento nella mia voce, ridacchiò contro il mio collo e questo mi fece rabbrividire di piacere...
<< Che ne dici di una piccola passeggiata al chiaro di luna? >> propose, riprendendo a baciarmi il collo.
Io mi scostai un po’ da lui, per riprendere un minimo di lucidità e lo fissai negli occhi...
<< Dico che è un’idea fantastica! >> esclamai, dandogli un leggero bacio sulle labbra.
Robert sorrise, mi prese per mano e ci avviammo giù per la scalinata, uscendo in giardino...
<< Mi ricorda qualcosa... >> disse, iniziando a ridacchiare.
<< Che imbarazzo! >> esclamai, abbassando lo sguardo e capendo a cosa si riferisse.
<< Certo che, quella sera, eri davvero strana... però, è stato un bene... altrimenti non ci saremmo mai rivelati l’uno all’altra... >> mi disse, lasciando la mia mano per avvolgere il suo braccio intorno la mia vita.
<< Hai perfettamente ragione... comunque, tanto per fartelo sapere... tutto bagnato sotto la pioggia eri davvero... sexy! >> dissi, alzando gli occhi per vedere la sua reazione ed iniziando a sghignazzare.
<< Modestamente! >> mi rispose, passandosi una mano tra i capelli ed iniziando a ridacchiare insieme a me.
Passeggiammo per un po’, parlando di tutto quello che ci passava per la testa e, soprattutto di questi bellissimi mesi insieme... poi rientrammo in casa e tornammo nella nostra stanza... accesi lo stereo e feci cominciare un cd... erano canzoni dolci e romantiche... abbassai il volume, così da creare un sottofondo unico e, dopo, Robert aprì la porta-finestra e mi condusse sul terrazzo... lui rientrò un secondo ed io alzai lo sguardo verso il cielo, per ammirare la luna in tutto il suo splendore... sentii Robert avvolgermi, con le braccia, la vita e mi baciò i capelli...
<< A che stai pensando? >> mi sussurrò all’orecchio.
<< A quanto sono fortunata ad averti trovato... >> gli risposi con semplicità, poggiando la testa sul suo petto.
<< Sono io ad essere fortunato ad aver trovato te... >> mi disse,sfiorando con la punta del naso il mio collo.
Ancora una volta, il mio corpo reagì al suo gesto, facendomi sospirare di piacere...
<< Mettiamola così... >> dissi, girandomi per poterlo guardare negli occhi ed avvolgendogli le braccia intorno al collo << siamo stati entrambi fortunati ad esserci trovati... >> conclusi, sorridendo.
Lui mi sorrise di rimando e mi baciò dolcemente.
In quel momento iniziò una canzone della Walt Disney, “Un’unica realtà” tratto dal seguito del Re Leone...

Con il tempo scoprirai
Ci son cose che mai
Potrai capire
Qualche volta un tuo progetto
Che sembrava perfetto
Può non riuscire
Guarderai in avanti
Senza avere mai rimpianti
Noi saremo al tuo fianco, lo sai
Con orgoglio e lealtà
Siamo un'unica realtà
E nessuno la spezzerà mai

La mia scelta già la so
E me stessa sarò
Per la mia via
Nel gran piano della vita
È già stata scolpita
La strada mia

Anche chi non c'è più
Ci protegge da lassù
Sarà lungo il cammino, vedrai
Avrai gioia e dolore
Ma non avere mai timore
Non potranno dividerci mai

Sempre insieme, tu ed io
Senza dirci mai addio
La mia terra e il mio cielo sarai
Vai avanti perché
Ogni ostacolo che c'è
Non ci dividerà ora e mai



<< Semplicemente perfetta... per questo momento... >> disse Robert, a pochi centimetri dalle mie labbra.
<< Per noi due... >> gli sussurrai.
<< Vieni... >> mi disse, porgendomi la mano << ho una sorpresa per te... >>
Io afferrai la sua mano, facendo intrecciare le nostre dita e lo seguii in camera... quando fummo vicini al letto, prese una scatolina che aveva posato sul comodino e me la porse...
<< Un piccolo regalo, per ringraziarti di essere entrata nella mia vita... >> disse, sorridendomi felice.
Io gli sorrisi di rimando ed aprii un cassetto del comodino... tirai fuori la scatolina che vi avevo messo dentro e gliela porsi... lui mi osservò con fare interrogativo...
<< Anch’io ho un pensierino per te, per ringraziarti di essere quello che sei... >> gli risposi.
Lui mi guardò ancora...
<< E cosa sono? >> mi domandò, con tono malizioso.
<< Il mio unico e vero amore... >> gli risposi, avvicinandomi per poterlo baciare.
Lui ricambiò il bacio, poi aprimmo i nostri regali... rimasi piacevolmente sorpresa quando vidi cosa conteneva quella scatolina... dentro vi era una bellissima collana, raffigurante un cuore con all’interno una stellina...
<< E’ meravigliosa amore... non ho parole... >> dissi, alzando lo sguardo su di lui.
<< Sono contento che ti piaccia... come a me piace il tuo... >> mi rispose, guardandomi negli occhi.
<< Mi sembrava perfetto per te... >> gli risposi dolcemente.
<< E’ la stessa cosa che ho pensato io... >> mi confessò, prendendo la collana che mi aveva regalato e legandomela al collo.
Io feci lo stesso con la sua... gli stava benissimo!
<< Gli opposti si attraggono... >> mi disse, osservando le nostre collane.
Io ridacchiai a quest’affermazione... Robert mi portò una mano sotto il mento e mi alzò il viso, per far si che i nostri sguardi si potessero incrociare... era il momento... il momento perfetto per fare ciò che stava per succedere...
<< Ti amo >> sussurrò, continuando a guardarmi.
<< Ti amo anch’io >> sussurrai di rimando, avvicinandomi a lui.
I nostri volti erano a pochi centimetri l’uno dall’altro... annullammo la distanza tra noi con un bacio passionale... le mie braccia avvolsero il suo collo ed una mano s’infilò tra i suoi capelli, mentre le sue braccia mi circondarono la vita e mi attiravano a sé... mi distese delicatamente sul letto, continuando a baciarmi... ero pronta... pronta per lui...

L’attesa del piacere,
è essa piacere
(Lessing)



<< Ti amo... ti voglio... >> sussurrò Robert, contro il mio collo.
<< Prendimi... sono tua... ti amo... >> sussurrai di rimando, attirando nuovamente le sue labbra sulle mie.
Pian piano, le mie mani sbottonarono uno ad uno i bottoni della sua camicia e gliela sfilai, facendola cadere sul pavimento... passai le mani sul suo petto scolpito, sorridendo al pensiero che, tutta quella bellezza... tutta quella perfezione... era mia... lui, maliziosamente, infilò una mano sotto la mia maglietta e me la tolse, facendola cadere vicino alla sua... si abbassò su di me ed iniziò a baciarmi il collo, le spalle e continuando a scendere, fino ad arrivare ai seni... brividi di piacere stavano nascendo in me... lo volevo... volevo essere sua... volevo donarmi a lui... iniziai a sbottonargli i jeans e lui fece lo stesso... quando restammo solo in abiti intimi, lui si spostò, sdraiandosi al mio fianco... mi osservò attentamente, aprendosi in un sorriso... quel sorriso ed i suoi occhi erano malizia pura...
<< Che c’è? >> gli domandai, con voce seducente.
<< Nulla... stavo solo ammirando la tua bellezza... >> mi rispose, con lo stesso tono di voce.
Io ricambiai il suo sorriso e mi sdraiai su di lui, baciandolo con passione e desiderio.
Robert scivolò sul fianco e mi trovai nuovamente sotto di lui... il suo corpo premeva contro il mio... sentivo che mi voleva tanto quanto io volevo lui... ci amavamo e così sarebbe stato... per sempre...
<< Ti amo >> sussurrò, contro il mio petto.
<< Anch’io... ti amo... >> sussurrai di rimando.
Robert mi baciò nuovamente... sentivo le sue mani accarezzare il mio corpo... mi stava facendo impazzire... sentivo come un fuoco dentro di me... un fuoco di passione ed amore... passione per lui... amore per lui... mi inarcai e Robert mi slacciò il reggiseno... si sfilò i boxer e fece lo stesso con le mie mutandine...
“Solo sua...” pensai tra me e me.
<< Tua... >> sussurrai << sono solo tua... >>
<< Ti amo >> mi disse.
Trattenni il respiro quando entrò in me... era una sensazione bellissima... finalmente mi sentivo completa... finalmente, Robert mi aveva fatta sua... i suoi movimenti erano dolci e, ad ogni spinta, continuava a ripetermi quanto mi amasse... io non potevo far altro che accoglierlo in me e ricambiare il suo amore...
<< Ti amo Robert >> gemetti, con un filo di voce.
<< Ti amo... immensamente... >> mi rispose, prima di crollare su di me.
Lo abbracciai, stringendolo a me e lui ricambiò quell’abbraccio... ci addormentammo così, l’una tra le braccia dell’altro...

Quando ti chiedi cos’è l’amore
immagina due mani ardenti che si incontrano,
due sguardi persi l’uno nell’altro,
due cuori che tremano
di fronte all’immensità di un sentimento
e poche parole, per rendere eterno un istante



Era mattina inoltrata quando mi svegliai, ero ancora al avvolta dalle braccia di Robert... un sorriso di felicità comparve sulle mie labbra... ancora non ci potevo credere... avevo fatto l’amore con l’unico uomo che avessi mai amato... Robert mi amava in egual modo e mi aveva fatta sua... ora, nessuno avrebbe mai più potuto separarci... io ero sua tanto quanto lui era mio...

Ama, ama follemente,
ama più che puoi
e se ti dicono che è peccato,
ama il tuo peccato
e sarai innocente
(William Shakespeare)



Robert mi accarezzò la schiena... a quanto pare, aveva capito che ero sveglia... mi avvinghiai ancora di più a lui, poggiando la testa nell’incavo della sua spalla... anche lui mi strinse più forte a sé e mi baciò i capelli...
<< Buongiorno amore >> disse, continuando ad accarezzare il mio corpo.
<< Buongiorno >> risposi, alzando la testa e facendo incontrare le nostre labbra.
Lui ricambiò il mio bacio e mi sorrise...
<< Che programmi abbiamo oggi? >> mi domandò malizioso.
<< Non dovremmo andare al lavoro? >> gli chiesi confusa.
Lui scosse la testa, continuando a sorridermi...
<< No... oggi no... ho chiesto a Catherine di lasciarci la giornata libera... visto che avremmo festeggiato il nostro anniversario... lei ha accettato... oggi avrebbe girato le scene con i tre vampiri... perciò, non avranno bisogno di me... >> mi rispose con nonchalance.
<< Bel furbetto... e non mi dici nulla?!? >> domandai, facendo la finta offesa.
Lui ridacchiò e mi rispose << Volevo farti una sorpresa... >>
<< Una bellissima sorpresa amore mio... un’intera giornata sola con te... penso che sia un’idea magnifica! >> esclamai, radiosa al pensiero.
<< Sono felice che lo pensi! >> esclamò, sghignazzando del mio entusiasmo.
<< Perciò... che vorresti fare oggi? >> domandai, riprendendo il discorso iniziale.
<< Te l’ho domandato prima io! Comunque, per me è uguale... lascio a te la scelta... >> mi rispose, iniziando a baciarmi sulle guance, sul collo.
Ancora una volta, il mio corpo reagì a queste sue carezze...
<< Ehm... non... non saprei... ci sono... così tante cose... che potremmo... fare... >> dissi, cercando di formulare una frase completa.
Robert ridacchiò... doveva aver capito che effetto avesse su di me... sicuramente era compiaciuto del risultato...
<< Beh... io un’idea ce l’avrei... >> mi disse, spostandosi sopra di me.
<< Mmmh... potrebbe anche piacermi... >> dissi, facendo finta di pensarci.
<< Io penso... che ti piacerà... molto... >> mi disse, mentre continuava a baciare un punto diverso del mio corpo.
<< Mah... chi lo dice che mi può davvero piacere... >> gli risposi maliziosa, passandogli una mano tra i capelli ed attirando la sua bocca sulla mia.
<< Lo dico io... >> rispose, contro le mie labbra.

Ho voglia di perdermi fra le tue braccia,
di rimanere senza fiato avvolta dai tuoi baci,
di morire di passione facendo l’amore con te,
tutto questo solo perché ti amo,
tutto questo solo perché ti desidero
più di ogni altro uomo al mondo



Eravamo insaziabili... desideravamo sentirci l’una parte dell’altro... facemmo nuovamente l’amore, amandoci sempre più intensamente... questo semplice ed unico sentimento, che ci permetteva di sentirci l’uno parte dell’altra, si rinforzava sempre di più...

L’amore è l’unica forza
invincibile del mondo



Verso mezzogiorno mi alzai ed andai a farmi una doccia... mentre mi stavo vestendo, fu il turno di Robert di andare in bagno... uscimmo dalla nostra stanza abbracciati e scendemmo in cucina... la zia ci aveva lasciato un biglietto con scritto quello che aveva preparato... mangiammo allegramente e decidemmo come passare quel pomeriggio...
<< Che ne pensi di fare un giretto per la città? >> mi domandò Robert.
<< Oggi c’è bel tempo... si potrebbe anche fare... >> risposi.
<< Oppure... >> iniziò lui, lasciando la frase in sospeso.
<< Oppure? >> chiesi, si percepiva una nota di curiosità nella mia voce.
<< Oppure, potremmo andare alla spiaggia... >> concluse Robert, facendo spallucce.
Mi aprii in un sorriso e gli risposi << E’ un’idea fantastica! >>
<< Bene, allora andremo alla spiaggia... >> sentenziò Robert, ricambiando il mio sorriso.
Quando tornammo in camera per cambiarci, notai che mi era arrivato un messaggio da Vero...

Ciao sore!
Allora, com’è andata la serata?
Kellan ed io ci siamo divertiti moltissimo... ih ih!
Va beh... Catherine ci ha avvisati che oggi non sareste venuti... bei furbetti, non si fa così!
Dai, ovviamente sto scherzando... è giusto che abbiate un giorno di riposo e lo passiate a rilassarvi, a coccolarvi e...
Okay, ci vediamo stasera!
Mi raccomando, fate i bravi!!!
Bacioni Vero e Kellan


Iniziai a ridacchiare quando finii di leggere il messaggio di mia sorella...
<< Che c’è di tanto divertente? >> mi chiese Robert, avvicinandosi e leggendo il messaggio.
<< Capito perché rido? >> domandai, continuando a sghignazzare.
<< Oh si... beh, non ha tutti i torti... innanzitutto... un giorno di riposo ce lo meritiamo... riguardo alle altre cose... beh, sai com’è amore... >> disse, lasciando la frase in sospeso.
<< Ha detto di fare i bravi... quindi, credo che dovremmo ascoltarla... >> gli dissi, guardandolo di sottecchi.
<< Dipende... oggi mi sento particolarmente ribelle... >> disse, abbracciandomi e baciandomi dolcemente.
<< Ho notato... >> gli risposi << e la sai una cosa? Oggi mi sento una ribelle anch’io! >> esclamai, ridacchiando.
Anche lui rise con me, poi finimmo di cambiarci... avevo indossato un costume nero con dei tribali bianchi, mentre Robert un costume azzurrino con delle strisce blu scure ai lati... gli stava d’incanto!
Preparammo l’occorrente per un pomeriggio in spiaggia ed uscimmo... prendemmo la mia macchina, ma, stavolta, fu Robert a mettersi al posto di guida... quando partimmo, risposi al messaggio di mia sorella...

Hola sore!
La serata è andata benissimo... Robert ed io abbiamo festeggiato alla grande il nostro anniversario! Ih ih!
Sai che mi ha regalato? Una collana simile a quella che gli ho fatto io... è un cuore con dentro una stellina... è stupenda!
Certo che faremo i bravi... ma che vai a pensare?!?
Adesso ci stiamo dirigendo alla spiaggia...
Ci vediamo stasera sore
Baci baci Ery e Robert


Inviai il messaggio ed iniziai a pensare al bellissimo pomeriggio che mi attendeva insieme al mio amore.
Dopo venti minuti, Robert parcheggiò la macchina... scendemmo insieme e prendemmo le borse col necessario... camminando, mano nella mano, raggiungemmo la spiaggia che, quel pomeriggio, era illuminata da uno stupendo sole...
<< Hai scelto proprio una magnifica giornata per venire qui... >> dissi, iniziando a stendere il salviettone.
<< Era tutto calcolato! >> esclamò Robert, iniziando a ridere.
Io mi unii a lui...
<< Se se... come no... >> risposi.
Lui mi guardò con una strana luce negli occhi...
<< Che c’è? >> chiesi, osservandolo con sguardo interrogativo.
<< Nada >> mi rispose, distogliendo lo sguardo, ma continuando a lanciarmi, di nascosto, strane occhiate.
“Mah, valli a capire gli uomini!” pensai.
Iniziai a togliermi i vestiti e, dopo, mi avviai verso la riva... l’acqua era alla giusta temperatura...
<< L’acqua è fantastica! >> esclamai.
Mi stupii quando Robert mi prese in braccio ed iniziò ad avviarsi verso il mare aperto...
<< Ma che fai?!? >> domandai, iniziando a ridacchiare.
<< Un bagno con te, mi sembra ovvio! >> mi rispose, lasciandomi all’improvviso.
Quando riemersi, iniziai a bagnarlo...
<< Questa me la paghi! >> gli urlai.
Lui rise e si tuffò in acqua... poco dopo, sentii due mani che mi prendevano le caviglie, facendomi perdere l’equilibrio e mi ritrovai nuovamente sottacqua... riemersi e...
<< Adesso basta! >> esclamai, buttandomi su di lui e facendolo cadere all’indietro.
Mentre eravamo entrambi sottacqua, mi baciò dolcemente... tornammo in superficie e mi abbracciò...
<< Gli altri due elementi, l’aria lieve e il purificante fuoco, sono entrambi con te, ovunque io mi trovi: l’una è il mio pensiero, l’altro il mio desiderio... >> mi disse all’orecchio.
<< Se fossi in William Shakespeare, chiederei gli interessi perché continui ad usufruire dei suoi versi... >> risposi, ridacchiando.
<< Sono utilizzati per una buona causa... credo che non gli dispiaccia se usufruisco delle sue poesie... >> mi disse, ridacchiando insieme a me.
Alzai gli occhi per incontrare i suoi...
<< L’amore è la più saggia delle follie, un’amarezza capace di soffocare... una dolcezza capace di guarire... >> dissi, con voce delicata.
<< E poi dici a me! Anche tu stai rubando i versi di Shakespeare! >> esclamò, con un sorriso sghembo.
<< Ma sono per una buona causa... >> gli risposi, con voce maliziosa.
Si avvicinò al mio viso ed io attirai le sue labbra sulle mie... fu un bacio dolce, pieno di passione ed amore...
<< Ti amo >> mi sussurrò, iniziando a baciarmi il collo.
<< Io di più >> gli risposi, aggrappandomi a lui.
<< Non credo proprio >> mi disse, in tono divertito.
Io sghignazzai e mi allontanai da lui... nuotando verso il largo...
<< Non vale! >> esclamò Robert, iniziando ad inseguirmi.
Nuotammo per un po’ e, poi, tornammo a riva... ci sdraiammo sul salviettone e ci abbracciammo...
<< Che calma... che tranquillità... >> dissi, poggiando la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.
<< Siamo solo noi due... >> disse Robert, passandomi un braccio intorno la vita ed attirandomi a sé.
Alzai la testa e passai le braccia intorno al suo collo, fissando i miei occhi nei suoi che, quel giorno, erano di un azzurro meraviglioso...
<< Ogni tanto mi chiedo perché vivo... poi, mi vieni in mente tu... >> gli dissi, con voce dolce.
Lui mi sorrise...
<< Se mi chiedessero di scegliere tra te e la mia vita... sceglierei te, perché sei la mia vita... >> disse, baciandomi con desiderio.
Mi strinsi più forte contro di lui... Robert si girò e si posizionò sopra di me... l’amore ci accolse nuovamente nel suo abbraccio, facendoci unire come un unico corpo... come un’unica anima...

L’amore,
se è veramente vero,
può superare i confini del reale



Il sole stava tramontando... il cielo aveva delle magnifiche sfumature, che andavano dal giallo al rosso ed avviandosi verso un blu scuro...
<< Meglio avviarsi... >> dissi, alzandomi ed iniziando a rivestirmi.
<< Se proprio dobbiamo... >> sussurrò Robert, in risposta.
Ridacchiai per questa sua mancanza di volontà... mentre si stava infilando il costume, mi avvicinai e gli sussurrai << Abbiamo tempo... >>
Lui mi guardò e si aprì in un sorriso pieno di sottintesi...
<< Hai ragione... abbiamo un mucchio di tempo... >> mi rispose con malizia.
Quando giungemmo alla macchina...
<< Stavolta guido io! >> esclamai, prendendo le chiavi dalla mano di Robert.
<< Okay... >> rispose, con un’alzata di spalle.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Salve a tutti...
Scusate se non scrivo le solite cose, come i ringraziamente e altro, ma avrei un tantino di fretta, quindi non riuscirei a dilungarmi come mio solito XD
Spero riuscirete a perdonare questa mia maleducazione, ma ho giusto il tempo per postarvi il capitolo prima di ricominciare a studiare come una forsennata per recuberare un debito scolastio... non so dirvi quando riuscirò a postare nuovamente, quindi spero riuscirete a pazientare...
Ora vi lascio al capitolo, sperando che sia di vostro gradimento ^_^
Bacioni




CAPITOLO 12



Se amarti
con tutto il mio cuore
è un crimine...
sono colpevole



Un mese dopo, si conclusero le riprese del film... a tutti dispiaceva essere arrivati alla fine, perché stava a significare che non ci saremmo più visti ogni giorno, non ci saremmo più divertiti prendendoci in giro se una scena veniva male o se qualcuno si dimenticava la sua battuta... ma solo una cosa mi faceva davvero soffrire... non avrei più avuto il mio amore accanto a me ogni giorno... Robert doveva tornare in Inghilterra, dalla sua famiglia e, inoltre, gli erano stati proposti altri ruoli in nuovi film...
Era sera, il cielo faceva mostra delle sue stelle e la luna rischiarava il paesaggio, dandogli un tocco magico... Robert ed io eravamo abbracciati sul terrazzo e stavamo contemplando quella notte, così perfetta e romantica...
<< Vorrei essere una stella, per guardarti dal cielo... una lacrima, per scendere sulle tue labbra... il vento, per accarezzare il tuo viso... vorrei essere aria, senza la quale non potresti vivere... >> mi sussurrò, all’orecchio, con voce dolce e sensuale.
<< Mai parole furono più veritiere di queste... >> gli risposi, alzando il viso verso di lui e baciando le sue labbra.
Quando ci separammo...
<< Perdonami se mi sono innamorata di te... ma una piccola stella, come me, non può far altro che amare... il suo cielo infinito >> dissi.
Lui mi sorrise e rispose << Io non credo nei miracoli... ma tu, sei l’eccezione! >>
Non potei non attirare nuovamente le sue labbra sulle mie...

Il bacio è
un dolce trovarsi,
dopo essersi a lungo cercati



Iniziai a ridacchiare contro le sue labbra...
<< Che c’è di così divertente? >> mi domandò, dolcemente.
<< Nulla... mi è solo venuta in mente una dedica speciale... che ti si addice... >> gli risposi, con sguardo divertito.
<< Come fa? >> mi chiese, curioso.
<< Se la tua vita, dipendesse dall’amore che provo per te... allora, potresti considerarti immortale... >> dissi, guardandolo con amore.
<< Lo stesso vale per te >> disse, prima di baciarmi.
Tornammo in camera, ci sdraiammo sul letto e passammo tutta la sera citando frasi romantiche... ma, poi, toccammo quell’argomento...
<< Amore, non ti devi assolutamente preoccupare... >> mi disse.
<< Non riusciremo a vederci più tanto spesso... non voglio pensare a quanto mi mancherai... >> sussurrai, avvolta dalle sue braccia e con la testa sotto il suo mento.
<< Ci terremo sempre in contatto... ti chiamerò ogni giorno, molte volte anche e, appena avrò tempo, verrò a trovarti... >> disse, cullandomi nel suo abbraccio.
Io mi strinsi di più a lui...
<< Ti amo, immensamente >> sussurrai, iniziando a piangere.
<< Anch’io ti amo e voglio stare per sempre con te... >> rispose, baciandomi la testa.
Di lì a poco, mi addormentai, sempre avvolta dal suo caldo abbraccio...

Il desiderio più bello è quello
di baciarti sotto un cielo stellato
e vedere la luna che sorride,
perché felice del nostro amore



Era mattina, anzi, era l’alba...
Ero distesa su un fianco, un braccio di Robert mi avvolgeva la vita e sentivo il suo respiro, lento e regolare, sul collo... dormiva serenamente... pian piano, mi alzai e riuscii a non svegliarlo... mi cambiai i vestiti, mettendomi i pantaloni della tuta, una felpa e le scarpe da ginnastica... guardai verso il letto ed osservai il mio amore che dormiva tranquillamente...

Vorrei poterti osservare mentre dormi,
per farmi incantare dalla tua dolcezza
e per fare in modo
che essa non venga mai disturbata



Presi un foglio e scrissi un messaggio per Robert...

Ho fatto l’errore d’innamorarmi
delle tue mani, calde e delicate,
dei tuoi capelli, rossicci e ribelli,
dei tuoi occhi, azzurri e brillanti,
delle tue labbra, dolci e morbide,
del tuo sorriso, unico e speciale...
Ho fatto l’errore d’innamorarmi di te
e, ogni volta, vorrei rifare lo stesso errore
per altre mille volte



Tu sei tutta la mia vita... sei la mia anima, il mio cuore... non riesco a fare a meno di te...
Il sapere che anche per te è lo stesso, mi rende la persona più felice del mondo...
Tu sei l’angelo che Dio ha mandato sulla Terra, per far si che potessi incrociare il mio cammino... per permettermi di incontrarti, ma, soprattutto, per consentirmi di amarti come non ho mai amato nessuno...
Tu sei tutto per me...
Ti amo e così sarà... per sempre...

P.s. è bello osservarti dormire... sei così tranquillo, rilassato...
Sono uscita a correre perché mi devo calmare un po’... tornerò presto... in questo momento spero di essere nei tuoi pensieri, anzi, nei tuoi sogni... tu, nei miei, ci sei sempre...
Spero che non ti sveglierai finché non sarò tornata... se così non fosse, ti auguro adesso un buongiorno...
Ti amo, mio bellissimo angelo


Posai il biglietto sul cuscino e, dopo aver preso l’I-pod, uscii dalla stanza... nessuno era sveglio, ma, d’altro canto, non mi aspettavo di certo il contrario... notai solo in quel momento che erano le sei e mezza...
“Va beh... una corsa di prima mattina non può farmi altro che bene...” pensai.
Iniziai con la mia corsa... quella mattina, c’era un leggero venticello che scuoteva i rami degli alberi... il cielo era, come sempre, nuvoloso, però, non sembrava volesse piovere...

E un bel giorno ti accorgi che esisti
Che sei parte del mondo anche tu
Non per tua volontà. E ti chiedi chissà
Siamo qui per volere di chi
Poi un raggio di sole ti abbraccia
I tuoi occhi si tingon di blu
E ti basta così, ogni dubbio va via
E i perché non esistono più.
[...]
Poi un soffio di vento ti sfiora
E il calore che senti sarà
La forza di cui hai bisogno.
Se vuoi resterà forte dentro di te.
Devi solo sentirti al sicuro C'è qualcuno che è sempre con noi.
Alza gli occhi e se vuoi
tu vederlo potrai
e i perché svaniranno nel blu.



Adoravo le canzoni de “Il Re Leone”... era il mio cartone della Walt Disney preferito da bambina... le sue canzoni erano fantastiche e riuscivano sempre a risvegliarmi forti emozioni...
Come una pazza, iniziai a cantare la canzone, non facendo caso alle strane occhiate che mi lanciavano le persone che incontravo... non m’importava ciò che pensava la gente... se dovevo essere accettata, mi dovevano apprezzare totalmente... pregi e difetti inclusi... e poi, Robert mi amava per quella che ero, non sarei mai cambiata per nessuno... stavo bene con me stessa, quindi i pareri degli altri non m’interessavano...
Erano quasi le otto, quando mi arrivò un messaggio da Vero...

Uffa, sei sempre a correre!
Sono venuta in camera tua per chiederti se ti andava di venire con me e le altre a cercare il vestito per stasera e trovo solo Robert, appena svegliato e con in mano un tuo biglietto...
Dai sore, torna subito a casa...
Le ragazze ed io vogliamo fare shopping... stasera dobbiamo essere perfette per i nostri cavalieri...
Avanti, fai marcia in dietro e torna a casa...


Ops, mi ero completamente dimenticata che, quella sera, ci sarebbe stata la cena con tutti i componenti del cast del film... visto che avevamo concluso le riprese, Catherine aveva pensato che sarebbe stata una bell’idea passare un’ultima serata tutti insieme... anche se, poi, ci saremmo rivisti per la premier del film...
“Chissà quali saranno le tappe... spero ce ne sia una anche in Italia... mi piacerebbe tantissimo poter tornare nel mio paese...” pensai.

Sore, non ho bisogno di un nuovo vestito per stasera...
Troverò qualcosa nell’armadio... voi andate pure, ci vediamo più tardi...


Non feci in tempo ad infilarmi il cellulare in tasca, che già mi era arrivata la risposta di Vero... e credo, che anche le altre debbono aver contribuito...

Sorellina adorata...
TORNA IMMEDIATAMENTE A CASA, ALTRIMENTI MANDIAMO I RAGAZZI A CERCARTI!!!
Non stiamo scherzando, quindi ti conviene collaborare...
MUOVITI E RIENTRA SUBITO!!!


“Oh cielo! Okay, non ho proprio scampo... non posso salvarmi questa volta...” pensai, sorridendo tra me e me.
Tornai a casa che erano le otto e mezza... non feci nemmeno in tempo a varcare la soglia, che...
<< Alleluia! >> esclamò Vero, comparendo sulla porta della cucina.
<< Era ora che tornassi a casa! >> esclamarono Kristen e Nikki.
<< Avanti... fila subito a farti una doccia che poi usciamo... >> ordinò Ashley.
<< Okay, vado... comunque, buongiorno pazze furiose >> le salutai, correndo su per le scale prima di fare una brutta fine.
Appena mi chiusi la porta della stanza alle spalle, tirai un sospiro di sollievo...
<< Vedo che sei riuscita a sopravvivere a quelle pazze con manie omicide! >> esclamò Robert, alzandosi dal letto e venendomi incontro.
<< Ed è un miracolo credimi! >> gli risposi, avvicinandomi a lui e sorridendogli.
<< Buongiorno >> mi salutò, avvolgendomi in un caloroso abbraccio.
<< Buongiorno a te... dormito bene? >> domandai, alzando la testa per poterlo guardare negli occhi.
<< Magnificamente e tu? >> chiese, guardandomi di rimando.
<< Si, anch’io... solo che sono stata un po’ mattiniera... >> dissi con nonchalance.
<< Ho notato... ah, il biglietto era bellissimo... >> disse, prima di baciarmi dolcemente.
<< Sono felice che ti sia piaciuto... ma ora, meglio che vada a cambiarmi... altrimenti chi le sente quelle là! >> esclamai, scoppiando a ridere insieme a Robert.
Mi feci una doccia veloce e mi vestii... con Robert, scesi al piano inferiore, dove le ragazze mi aspettavano con impazienza...
<< Oh, finalmente sei arrivata! Avanti, andiamo che siamo in ritardo... >> dissero Vero, Nikki, Kristen ed Ashley.
<< Buona fortuna, amore... ti aspetterò, sperando che ritorni a casa sana e salva... >> mi disse Robert, accompagnandomi all’uscita.
<< Più che altro, preoccupati che ritorni sana di mente! >> esclamai, facendo una smorfia.
Lui rise e mi baciò con amore...
<< Ci vediamo più tardi... >> dissi e mi avviai con le altre alle macchine.
Rimanemmo fuori tutta la mattina e gran parte del primo pomeriggio... erano le cinque quando, finalmente, giungemmo a casa... non ero stanca, però correre tra un negozio e l’altro con le ragazze, mi stressava...
<< Avanti, sorelline... andate a farvi belle per i vostri boys! >> esclamarono Kristen, Nikki ed Ashley.
Andai a rifugiarmi in camera mai, lontana da quelle pazze scatenate!
<< Finalmente, sei tornata... >> mi disse una voce d’angelo, alle mie spalle.
Mi voltai e ritrovai il viso di Robert a pochi centimetri dal mio...
<< Già, finalmente... >> dissi, sorridendogli ed avvolgendogli il collo con le braccia << e sono anche sana di mente! >> conclusi, ridacchiando.
Anche lui rise con me e le sue braccia mi circondarono la vita...
<< Hai trovato qualcosa di carino? >> mi domandò, con sguardo divertito.
<< Si dai... non posso lamentarmi di quello... >> dissi, dimezzando la distanza tra i nostri volti.
Il bacio che ci scambiammo fu dolce e passionale... ma, purtroppo, non durò a lungo...
Il mio cellulare vibrò... era Kristen...

Muoviti a cambiarti!
Non perderti in smancerie con Robert!
Forza, stasera devi essere perfetta per lui... MUOVITI!!!


Robert lesse il messaggio insieme a me ed entrambi iniziammo a ridere...
<< Ci conoscono davvero bene >> disse, continuando a ridacchiare.
<< Però, hanno ragione stavolta... voglio essere perfetta stasera... per far colpo su un uomo... >> dissi, sorridendo al diretto interessato.
<< Sei sempre perfetta e non hai bisogno di far colpo... ci sei già riuscita... >> disse, dandomi un altro bacio.
Malvolentieri, mi staccai da lui e gli sorrisi...
<< Dai, concedimi di prepararmi e, stanotte, la tua pazienza verrà ripagata... >> gli dissi, con tono malizioso.
<< Mi piace l’idea di quel “stanotte”... >> rispose, ricambiando il mio sorriso.
Mi riavvicinai a lui e gli sussurrai << Pazienta, amore... pazienta ancora un po’ e, poi, sarò tua... >>
Lui mi strinse forte a sé, baciandomi con desiderio...
<< Non vedo l’ora... >> mi rispose, sciogliendo il nostro abbraccio ed uscendo dalla stanza.
Andai in bagno, mi feci una doccia per rilassare i muscoli, mi lavai i capelli e, dopo che ebbi finito, uscii e mi asciugai... andai in camera e presi il vestito che avevo comprato quel pomeriggio e che avevo deciso di indossare quella sera... era un abito bianco, scollato e che arrivava poco più sopra le ginocchia, non aveva spalline, in compenso, aveva un laccetto da legare dietro al collo... lo indossai e mi osservai allo specchio...
“Uhm... magari un trucco leggero non ci starebbe male...” pensai, andando in bagno e prendendo il necessario.
Mi truccai leggermente e, poi, con la crema, ravvivai i capelli, lasciandoli ricadere sulle spalle... tornai in camera ed infilai le ballerine bianche che avevo comprato quel giorno... mi osservai nuovamente allo specchio...
“Okay... così va bene, manca solo una cosa...” pensai, andando a prendere la collana che mi aveva regalato Robert, quando avevamo festeggiato il nostro anniversario.

Volevo rubare il tuo cuore,
ma che ladra maldestra
ho dimostrato di essere...
perché sei stato tu
a rubare il mio



“Ora si che sono perfetta...” pensai, osservandomi attentamente.
Bussarono alla porta...
<< Avanti... >> dissi e vidi entrare le ragazze, anche loro vestite alla perfezione.
<< Wow! >> esclamarono Nikki e Kristen.
<< Accidenti sore, sei un incanto! >> esclamò Vero, osservandomi da capo a piedi.
<< Si, hanno ragione... sei perfetta Ery! Robert non potrà resisterti! >> mi disse Ashley.
<< Se lo dite voi, allora devo credervi sulla parola... >> risposi, iniziando a ridacchiare.
Loro si unirono a me ed uscimmo, insieme, dalla mia stanza...
Al piano inferiore, i ragazzi e gli zii ci stavano aspettando con impazienza...
<< Finalmente! >> esclamarono Taylor e Jackson.
<< Scusate l’attesa, ma dovevamo farci belle! >> esclamò Ashley, iniziando a ridacchiare.
Kellan e Robert fissavano a bocca aperta Vero e me... mia sorella ed io ci guardammo e sorridemmo per la loro reazione...
<< Ti prego amore, respira... >> dissi, con voce divertita, quando fui al fianco di Robert.
Lui prese un bel respiro e mi guardò con malizia...
<< Sei un incanto! >> esclamò, squadrandomi da capo a piedi.
<< Grazie, anche tu sei bellissimo! >> esclamai, guardandolo a mia volta.
Per la serata, aveva indossato un completo nero, con sotto una camicia bianca e le scarpe nere... era il Dio della bellezza in carne ed ossa!
Ci fissammo negli occhi...

Le persone guardano il cielo,
perché sentono che manca qualcosa in loro...
io guardo i tuoi occhi e capisco
che ho più di quel che merito...
ho te



<< Bene, ora che ci siamo tutti... andiamo >> disse zia Christina, prendendo a braccetto zio Riky ed avviandosi verso le macchine.
Ci dividemmo in gruppi da quattro e partimmo... Robert era alla guida della mia Porsche, io ero seduta al suo fianco, mentre nei posti posteriori sedevano Ashley e Jackson...
<< Allora, a quanto pare ci dovremo salutare... >> disse, triste, Ashley.
<< Ma ci rivedremo per le premier del film e per i seguiti... >> le dissi, per tirarle su il morale.
<< Già, è vero! Però, ci dovremo anche incontrare fuori dal set, no? >> domandò, con voce speranzosa.
<< Certo! Che ne dici di una bella vacanza? >> buttai lì.
<< L’idea non è male... >> disse Jackson, pensieroso.
<< Si, mi piace come idea... >> disse Robert.
<< Sei un genio, Ery! >> esclamò Ashley.
<< Modestamente! >> esclamai e tutti scoppiammo a ridere.
Dopo un quarto d’ora, arrivammo davanti al ristorante, dove avremmo cenato insieme a tutto il cast... erano tutti fuori dal locale e ci stavano aspettando...
<< Salve a tutti! >> esclamarono gli zii, avvicinandosi al gruppo.
<< Ciao! >> risposero in coro.
Entrammo nel ristorante ed andammo a sederci al nostro tavolo... la cena fu molto piacevole, ero seduta tra Robert e mia sorella e chiacchieravamo allegramente, dicendo quanto ci dispiacesse che le riprese fossero finite...
<< Dai, non preoccupatevi... abbiamo ancora tre film da girare per completare la saga! >> esclamò Catherine, tutti noi annuimmo e scoppiammo a ridere.
La serata continuò e, verso le dieci, arrivarono anche dei musicisti che iniziarono a suonare delle bellissime canzoni...
<< Mi permette questo ballo? >> domandò Robert, alzandosi e porgendomi la mano.
<< Con molto piacere >> risposi, afferrandola ed alzandomi.
Ci posizionammo sulla pista da ballo e ci avvicinammo l’una all’altro... la musica era lenta e, dopo che Robert mi prese una mano e portò l’altra sul mio fianco, iniziammo a ballare, seguendo il ritmo della musica... poggiai la testa sul suo petto, lasciandomi guidare da lui...
<< Amore, senti... >> iniziò Robert.
Alzai la testa e lo guardai negli occhi... vi leggevo tristezza ed incertezza... non mi piaceva per niente quello sguardo...
<< Che succede? Robert che vuoi dirmi? >> gli domandai, continuando ad osservarlo.
Prese un breve respiro, poi continuò a parlare...
<< Dopodomani, devo partire per Londra... devo tornare a casa per qualche giorno, perché il mio manager mi ha chiamato, informandomi che stanno cercando un attore protagonista per un film... dice che sarebbe una buona occasione per me e che, per questo, dovrei andare a fare i provini... >> mi disse, a bassa voce.
Il mio cuore accelerò il battito... sapevo che dovevo essere forte e lasciarlo andare... non volevo essere egoista e privarlo della sua vita, ma la lontananza da lui, sapevo, mi avrebbe fatto star male... ma io volevo che fossimo felici, entrambi felici...
<< Se è una buona occasione, allora non devi lasciartela scappare, amore! >> esclamai.
Non capivo da dove riuscissi a tirar fuori quella determinazione e quel coraggio... lui mi osservò ed accennò un sorriso...
<< Non starei via molto... si tratterebbero di tre, quattro giorni al massimo... >> mi disse.
<< Non devi preoccuparti per me, amore... ti aspetterei e mi mancheresti molto, lo ammetto... ma voglio che tu continui la tua vita... ora che stiamo insieme, non voglio limitarti... non ti voglio obbligare a rinunciare al tuo lavoro solo per starmi accanto... è vero, facendo l’attore ci capiterà di stare lontani per un paio di mesi, ma potrei sempre venire a trovarti quando avresti tempo, oppure il contrario... vedrai, riusciremo a superare questo problema... >> gli dissi, cercando di convincerlo e di fargli capire che, nonostante non fossimo vicini, io avrei continuato ad amarlo.
<< Sei sempre così dolce e disponibile, amore mio... continuo a pensare che tu sia un angelo sceso dal Paradiso appositamente per me! >> esclamò, stringendomi a sé e baciandomi dolcemente.
Ricambiai il suo bacio e, quando ci staccammo, aggiunsi << E poi, è molto che non vedi i tuoi genitori... questo viaggetto a Londra ti permetterebbe di rivederli! >>
<< Si, è vero... ma, un giorno, dovrai venire anche te a Londra dai miei... sicuramente, vorranno conoscerti >> mi disse, sorridendo felice.
Gli sorrisi di rimando e continuammo a ballare, parlando del film in cui avrebbe cercato di essere il protagonista.
Eravamo abbracciati e stavamo ballando sulle note di una musica dolce e romantica, quando Robert si scostò un po’ da me, fissando i suoi magnifici occhi azzurri nei miei...

Ci siamo persi
nella profondità dei nostri occhi,
fino ad arrivare ai nostri cuori
e, finalmente,
abbiamo conosciuto l’amore



<< Che c’è? >> sussurrai, mantenendo il contatto col suo sguardo.
<< Mi stavo domandando come ho fatto a meritare una creatura unica e speciale come te... >> mi rispose, sorridendo.
<< Semplice, il Destino aveva deciso che io avrei dovuto incrociare il tuo cammino... perché eravamo destinati l’uno all’altra... perché io potevo essere solo tua... >> gli dissi, dolcemente.
Lui avvicinò il suo volto al mio e mi baciò con passione ed amore...
Verso mezzanotte, uscimmo dal ristorante...
<< E’ stata una bellissima serata, ragazzi! >> esclamò Catherine, felicissima.
<< Si, dovremmo farlo più spesso! >> esclamò Nikki.
<< Dai, sarà meglio avviarsi a casa... >> disse zia Christina, salutando tutti e dirigendosi con zio Riky alla macchina.
Dopo aver salutato tutti, mi diressi verso la mia auto, seguita da Robert e gli altri... mi sentivo un po’ stanca, ma, visto che tra due giorni il mio amore sarebbe partito, volevo godermi il tempo che mi rimaneva da passare con lui. Giunti a casa, augurammo a tutti la buonanotte e Robert ed io ci dirigemmo verso la nostra stanza...
Entrati in camera, Robert mi abbracciò immediatamente, posando le sue labbra sulle mie in un bacio passionale... sapevo il perché del suo gesto improvviso, anche lui voleva approfittare di quel poco tempo che avevamo, prima che partisse...
<< Prendimi... >> sussurrai al suo orecchio, dopo che lui ebbe staccato le sue labbra dalle mie, iniziando, però, a baciarmi il collo.
<< Consideralo già fatto! >> esclamò, ridacchiando contro la mia spalla.
Slacciò il piccolo nodo che mi reggeva il vestito e fui nuda, davanti a lui... io gli sfilai la giacca ed iniziai a slacciare i bottoni della sua camicia, lentamente... molto lentamente... lui mi sorrise, malizioso ed iniziò a sfiorare il profilo del mio corpo... gli tolsi la camicia e passai le mie mani sul suo petto scolpito e perfetto... poi, arrivai ai pantaloni e glieli feci calare... Robert mi adagiò sul letto, posizionandosi sopra di me ed iniziò a baciarmi il collo, le spalle, i seni, continuando a scendere fino all’altezza dell’ombelico e poi tornò su, arrivando alle mie labbra... passandogli una mano tra i capelli, attirai le sue labbra sulle mie in un bacio pieno di desiderio... lui ricambiò quel bacio e si sfilò i boxer... fu una notte piena d’amore... i nostri corpi combaciavano perfettamente l’uno con l’altro e ne volevano sempre di più... eravamo insaziabili... Robert si muoveva dentro di me ed io lo accoglievo , sperando che, quel momento, potesse durare per sempre...
<< Ti amo >> gemette Robert, prima di dare la spinta finale ed accasciarsi su di me.
<< Anch’io ti amo... per sempre >> sussurrai, abbracciandolo e stringendolo a me.
Con questa fusione, demmo origine ad una sola anima... la più bella e la più pura tra tutte le anime...
Era, ormai, mattina inoltrata, quando mi svegliai...
Robert ed io avevamo deciso di restare insieme tutto il tempo, visto che, il giorno dopo, sarebbe dovuto partire per Londra...
<< Programmi di oggi? >> domandò, stringendomi a sé.
<< Sinceramente, non ho per niente voglia di uscire... >> ammisi, accoccolandomi meglio sul suo petto.
<< Onestamente, nemmeno io ne ho voglia... >> disse e, dal tono della sua voce, capii che stava sorridendo.
<< Voglio stare tutto il giorno qui... con te... >> confessai, alzando la testa per poterlo guardare.
Lui mi sorrise ed attirò le mie labbra sulle sue...
Restammo tutto il tempo nella nostra camera, parlando di come avremmo potuto mantenerci in contatto, di quanto saremmo mancati l’una all’altro e coccolandoci...
Giunta la sera, il cielo ci concesse di poter ammirare le sue stelle e la sua luminosa luna...

Stasera, affacciati alla finestra,
scegli una stella
e dalla il mio nome...
se brillerà,
sarà perché ti voglio bene,
ma non meravigliarti
se brillerà in eterno



Avevo addosso solo un vestitino nero, scollato e che mi arrivava fino a metà coscia... Robert, invece, indossava solo un paio di boxer... ero sul terrazzo e stavo pensando...

Il fatto che una persona
non ti ami come tu vorresti,
non vuol dire
che non ti ama
con tutta sé stessa



Robert mi abbracciò da dietro, il suo mento poggiò sulla mia spalla e le sue braccia mi avvolsero in vita...
<< Come siamo silenziose, stasera... >> mi disse.
<< Pensavo a domani... >> ammisi, con voce triste.
Robert mi baciò i capelli e mi strinse a sé...
<< Vedrai, quattro giorni passano molto velocemente... >> cercò di consolarmi.
<< Già, lo spero anch’io... >> risposi, poggiando la testa contro il suo petto.
Alzai gli occhi verso il firmamento...
<< Il mare è rinchiuso nei tuoi occhi, quegli occhi che brillano di luce... quegli occhi che, se guardo, sfuggono... occhi che ti riempiono di gioia e, per quegli occhi, tu continui a sorridere, a sognare... solo i tuoi occhi riescono a giocare con le stelle... quegli occhi, così azzurri, che il cielo invidia... >> citai, girandomi e fissando lo sguardo in quello di Robert.
<< Se stanotte, ti sembrerà di sentire una leggera brezza, che ti scompiglia i capelli... non preoccuparti amore, sono io che ti accarezzo dolcemente... >> mi sussurrò, con voce dolce.
Io gli sorrisi...
<< Se stanotte, senti un leggero soffio d’aria... non ti preoccupare... sono le mie labbra che cercano le tue, per assaggiare tanta dolcezza... >> gli risposi, con lo stesso tono di voce.
<< Non hai bisogno di aspettare stanotte, per assaggiare le mie labbra... >> mi disse malizioso, avvicinando il suo viso al mio e baciandomi con passione.
Io sorrisi contro le sue labbra e ricambiai quel bacio con egual ardore...
<< Sfioro le tue labbra e sento il tuo calore, che mi accende di passione... sfioro le tue guance, come petali di rose... sento il tuo respiro... che mi riaccende il cuore... >> mi sussurrò, all’orecchio.
Il mio autocontrollo si frantumò in quell’istante... circondai il suo collo con le mie braccia ed attirai le sue labbra sulle mie, baciandolo con desiderio crescente... lui ricambiò il bacio e mi prese in braccio... mi portò sul letto e lì, mi adagiò dolcemente, posizionandosi sopra di me... sentivo il suo corpo sul mio... sentivo la passione avvolgerci entrambi e l’amore reciproco crescere di secondo in secondo... Robert mi spogliò dell’unico indumento che indossavo ed io feci lo stesso con lui... il desiderio cresceva e la voglia di sentirci parte l’uno dell’altra aumentò... quando mi fece sua, un gemito di piacere uscì dalle mie labbra... Robert si muoveva dentro di me e continuava a sussurrarmi quanto mi amasse... io lo accoglievo in me e rispondevo con altrettanto amore... ci amammo tutta la notte, finché non giunse il nuovo giorno...

Smetterò di amarti
quando un cieco e sordo
riuscirà a rappresentare
il rumore di un petalo di rosa
che cade su un pavimento di cristallo


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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Salve a tutti!!!
Lo so, è un pò che non aggiorno, ma spero mi potrete perdonare per questo... giovedì devo fare l'esame per recuperare un debito, quindi sto studiando come una forsennata... spero di passarlo! XD
Bene, i ringraziamenti li farò dopo aver postato il capitolo ^_^
Quindi non mi resta che augurarvi una buona lettura e sperare che sia di vostro gradimento ^_^
PS. vi avviso che questo capitolo è un pò sdolcinato XD purtroppo sono una ragazza molto romantica, quindi non sono riuscita a trattenermi dallo scrivere tutte queste dolcezze... spero lo troverete di vostro gusto ^_^
Baci




CAPITOLO 13



Tu ed io siamo una cosa sola...
non posso farti del male, senza ferirmi



Eravamo all’aeroporto... Robert aveva salutato i nostri amici ed i miei zii a casa, così che potessimo rimanere ancora un po’ da soli...
<< Tranquilla amore, avremo anche otto ore di differenza, ma non ti devi preoccupare... puoi chiamarmi a qualsiasi ora... che sia giorno o notte... >> mi disse, quando ebbe consegnato i bagagli per i controlli.
<< E lo stesso vale per te... >> gli risposi, tentando di controllare la mia voce e le mie lacrime.
Lui mi strinse a sé ed io non riuscii più a fermarmi... iniziai a singhiozzare, stringendomi a lui...
<< Mi mancherai... >> sussurrai, tra un singhiozzo e l’altro.
<< Anche tu, amore... farò il conto alla rovescia delle ore che ci separeranno, prima di tornare nuovamente da te... >> disse, baciandomi la testa e scostandosi un po’, per asciugare le mie lacrime.
Io mi calmai e lo guardai negli occhi... lui s’avvicinò e mi baciò dolcemente...

Cos’è un bacio?
E’ sentirsi amati
è scoprire, nel mondo,
il mondo di chi ami
è l’entusiasmo delle tue giornate
è l’universo degli innamorati
è il ricordo di un incontro con te
è il tuo ricordo...
un ricordo dolce ed inimmaginabile



In quel momento, l’altoparlante chiamò il suo volo...
<< Vai, prima di perdere l’aereo! >> esclamai, per sdrammatizzare il momento.
<< Tornerò presto, amore... tornerò presto da te... >> disse, carezzandomi il viso e guardandomi negli occhi.
<< Ed io aspetterò con impazienza il tuo ritorno... >> sussurrai.
Mi mise un foglietto tra le mani, mi diede un ultimo bacio e si avviò verso l’imbarco... guardai il piccolo biglietto che mi aveva dato, lo aprii e lessi ciò che vi era scritto...

Guardo i tuoi occhi e mi perdo nel tuo sguardo, profondo ed immenso... vedo i tuoi pensieri, sento vibrare ogni parte del mio corpo, ogni volta che osservi il mio volto... desidero solo l’odore di te, della tua pelle... il sapore della tua bocca e della tua anima... solo le tue mani sul mio corpo, tremante di desiderio, d’amore, di speranza... ti incontrerò nei miei sogni, ma vorrei tu fossi parte della mia realtà... ma, non la realtà dei nostri incontri furtivi, notturni, indefiniti come indefinito è l’orizzonte nel buio della notte più buia... ti vorrei nella realtà dei miei giorni e delle mie notti... nella realtà della mia felicità e della mia tristezza... vorrei poter contare sulla tua mano, che stringe, ogni volta che la mia si fa debole e vorrei contare sul tuo respiro, ogni volta che la vita lo toglie a me... vorrei vivere la realtà dei tuoi abbracci e sapere che sono solo per me e, nelle mie fantasie, vorrei te, come unica verità... sussurrerò il tuo nome in ogni soffio di vento, perché possa arrivarti la mia voce, che vibra per te... sfiorerò i tuoi pensieri con le mie carezze, per farti sentire che ti sono vicino... ti chiederò di seguirmi in un grande castello incantato, che si erge, maestoso, al confine del mondo... a te la scelta, ti porgerò la chiave e tu dovrai decidere se, con essa, aprire le sue immense porte o gettarla nel fossato... ma, se vorrai entrare con me, sappi che non importa quanto vorrai fermare il tuo tempo, non importa per quanto vorrai tenermi con te... importa solo che, fin quando vorrai, tu sappia svegliarmi, ogni giorno, col tuo sorriso, nel calore di un abbraccio che mi faccia sentire vivo... tante volte le storie non si misurano dal tempo che durano, ma dall’intensità di cui vivono... in questi mesi, sono cambiate tante cose per me... adesso, sento di provare qualcosa per te e non voglio sopprimerlo, come al solito... ma voglio viverlo intensamente e, finché potrò, l’unico desiderio mio sarebbe di averti solo per me, perché ti reputo troppo importante per accettare di dividerti con altri...

TI AMO e così sarà... per sempre



Quando finii di leggere il suo messaggio, le lacrime avevano ricominciato a rigarmi il viso... alzai lo sguardo e lo vidi, sulla soglia dell’imbarco... mi stava osservando attentamente... appena incrociò il mio sguardo, mi fece l’occhiolino e mi sorrise... io mi portai una mano sul cuore e sussurrai << TI AMO >>
Lui mi mandò un bacio ed oltrepassò la soglia... rimasi lì, finché il suo aereo non decollò, poi, tornai a casa...

Sia questa triste pausa come l’oceano
che separa la costa, dove due promessi amanti
si recano ogni giorno, perche vedendo
ricambiato il loro amore, più felice possa essere il loro incontro.
(William Shakespeare)



Appena parcheggiai la macchina, le ragazze ed i ragazzi uscirono di casa, venendomi incontro...
<< Dai sore, stai tranquilla... lo rivedrai tra quattro giorni >> cercò di consolarmi Vero.
Io accennai un sorriso, ma continuavo a tenere lo sguardo basso...
<< Ahi ahi... qui la situazione è molto seria... >> disse, pensierosa, Kristen.
<< Già, qui ci vuole una bella giornata di shopping! >> esclamò Ashley, venendomi incontro e prendendomi a braccetto.
Alzai la testa di scatto...
<< Cosa?!? >> domandai.
Tutti scoppiarono a ridere, vedendo la mia espressione scioccata...
<< Per tirarti su di morale e per passare una giornata tutti insieme! >> esclamarono i ragazzi.
“Lo fanno per me, perché mi vogliono bene e non sopportano di vedermi triste...” pensai, aprendomi in un sorriso sincero.
<< Okay, vada per lo shopping! >> esclamai.
Ci dividemmo per le macchine e partimmo alla volta di Seattle.

Ti penso,
perché nel pensiero c’è il ricordo
ti ricordo,
perché nel ricordo c’è l’amore
ti amo,
perché nell’amore c’è la vita
vivo,
perché nella vita ci sei tu



Mentre guidavo, seguita dalla Ferrari di Vero, Ashley aveva acceso la radio ed ora, stava cantando la canzone di Camp Rock, “This is me”... Kristen ed io cantavamo insieme a lei, mentre Jackson ci ascoltava, divertito...

I've always been the kind of girl
That hid my face
So afraid to tell the world
What I've got to say
But I have this dream
Right inside of me
I'm gonna let it show, it's time
To let you know
To let you know

This is real, this is me
I'm exactly where I'm supposed to be, now
Gonna let the light, shine on me
Now I've found, who I am
There's no way to hold it in
No more hiding who I want to be
This is me

Do you know what it's like
To feel so in the dark
To dream about a life
Where you're the shining star
Even though it seems
Like it's too far away
I have to believe in myself
It's the only way

This is real, This is me
I'm exactly where I'm supposed to be, now
Gonna let the light, shine on me
Now I've found, who I am
There's no way to hold it in
No more hiding who I want to be
This is me

You're the voice I hear inside my head
The reason that I'm singing
I need to find you, I gotta find you
You're the missing piece I need
The song inside of me
I need to find you, I gotta find you

This is real, this is me
I'm exactly where I'm supposed to be, now
Gonna let the light, shine on me
Now I've found, who I am
There's no way to hold it in
No more hiding who I want to be
This is me
You're the missing piece I need
The song inside of me (this is me)
You're the voice I hear inside my head
The reason that I'm singing
Now I've found, who I am
There's no way to hold it in
No more hiding who I want to be
This is me



Quando la canzone finì, scoppiammo tutti a ridere...
<< Grazie, ragazze >> dissi, sorridendo a loro ed a Jackson.
<< E di cosa? >> mi chiese quest’ultimo.
<< Mi state distraendo... mi state facendo sorridere di nuovo >> disse, semplicemente.
<< A che servono gli amici se non a correre in tuo soccorso nel momento del bisogno? >> mi domandò Kristen, felice.
<< Si, hai ragione >> confermai.
Arrivammo a Seattle e ci demmo allo shopping sfrenato!
I ragazzi reggevano le nostre borse, mentre noi correvamo da un negozio all’altro, senza interruzioni...
<< Vi prego ragazze, possiamo mettere qualcosa sotto i denti? >> ci supplicarono Kellan, Jackson e Taylor, verso l’ora di pranzo.
<< Si, in effetti, anch’io sto morendo di fame >> disse Nikki e tutte noi annuimmo.
Arrivate ad un ristorante, unimmo due tavoli e pranzammo allegramente, chiacchierando e scherzando come una grande famiglia!
Erano quasi le tre del pomeriggio, quando il mio cellulare suonò...

Amore, sono arrivato a Londra...
Il viaggio è andato tutto bene...
Spero che tu non sia rinchiusa nella nostra stanza a piangere... anche se non sono accanto a te, cerca di distrarti, fallo per me...
Non sopporterei l’idea che tu non riesca ad essere felice a causa della mia lontananza...
Mi manchi amore mio, ma tornerò presto da te
Salutami gli altri
Ti amo


Sorrisi, felice... era arrivato e si preoccupava che io non stessi soffrendo... quanto lo amavo!
<< Chi è Ery? >> mi chiese, curioso come al solito, Kellan.
<< Robert >> risposi.
<< E’ arrivato a Londra? >> domandò Nikki.
<< Si, dice che il viaggio è andato tutto bene e vi saluta >> le risposi.
<< Solo quello? >> chiese, con tono e sguardo malizioso, Kristen.
Io non risposi, ma capirono che c’era dell’altro dal modo in cui arrossii...
<< Avanti, rispondi al tuo innamorato! >> esclamò Vero, iniziando a ridere con gli altri.
Risi anch’io con loro ed iniziai a rispondere al messaggio del mio angelo...

Amore mio
No, non sono nella nostra stanza e non sto piangendo...
Ringrazia gli altri, perché sono riusciti a convincermi ad andare a Seattle a fare shopping!
Abbiamo appena finito di pranzare e, ora, ricominceremo col nostro shopping sfrenato...
Anche tu mi manchi... tantissimo...
Spero con tutta me stessa che questi quattro giorni passino alla svelta, così da poterti avere di nuovo qui, con me...
I ragazzi e le ragazze ti saluta e mi hanno detto di dirti di mettercela tutta ai provini... come loro, anch’io faccio il tifo per te!
Comunque, sei già arrivato dai tuoi genitori?
Ti amo, mio dolce angelo


Inviai il messaggio e m’immersi nuovamente nella conversazione con i miei amici... dopo pochi minuti, ecco arrivarmi la risposta...

Cosa???
Le ragazze che sono riuscite a convincerti ad andare a fare shopping???
Oh cielo! Ma è un miracolo!
Dai, sto scherzando, amore... però, devi ammetterlo, questo è davvero strano!
Tornando a noi...
Si, sono appena arrivato a casa dei miei...
E’ strano essere tornato...
Dai, ci sentiamo tra poco amore, vado a sistemarmi e poi mi faccio sentire...
Ti amo


Okay, amore
Fai pure con calma e, se non ti rispondo subito, è perché mi sto provando un bel completino!
Porgi i miei saluti ai tuoi genitori
Ti amo


Il resto del pomeriggio lo passammo, ancora, tra un negozio e l’altro... mi stavo provando un bel vestitino intimo, quando mi vibrò il cellulare...

Okay...
Mi sono sistemato e tutto...
I miei ricambiano i tuoi saluti e sperano di conoscerti presto... gli ho parlato di noi e sono felicissimi di sapere che io abbia trovato una persona speciale come te...
Dovrò portarti presto a visitare Londra, perché, ora, non fanno altro che chiedermi di te!
Cambiando discorso... che stai facendo? Ancora in giro per negozi?
Ti amo

Oddio!
Mi sento lusingata del fatto che vogliano conoscermi!
Spero solo di non deluderli quando verrò a Londra...
Dove mi trovo? In un bel camerino a provarmi un bel completino intimo... sai amore, credo che ti piacerà assai! Ihih!
Ti amo

Ma no che non li deluderai... fidati di me!
Completino? Avanti descrivi!
Ti amo

No, deve essere una sorpresa, amore...
Voglio lasciarti a bocca aperta!
Ma io mi fido di te... come potrei dubitare del mio angelo?!?
Impensabile!
Ti amo


Mi cambiai ed andai a pagare i miei acquisti... appena uscii dal negozio, il cellulare suonò ancora...

Ti mando un bacio,
una carezza,
un forte abbraccio
lo dico al mare,
lo urlo al cielo
l’ho chiesto ad un angelo
e m’ha detto che è vero
te ora sei lontana,
ma ti ho nel cuore
ti amo, mio piccolo e dolce amore



Ero... incantata... meravigliata... stupita... era una bellissima poesia... non potei non rispondergli...

Vorrei provare a dirti
tutto quello che c’è nel mio cuore,
ma il dizionario non contiene
così tante parole



“Se vuole una guerra di poesie o dediche... beh, allora guerra avrà!” pensai, ridacchiando tra me e me.
Infatti, a quanto sembrava, era proprio ciò che voleva...

Non chiedermi
perché ti amo,
dovrei spiegarti
perché vivo



Queste parole contengono tutto ciò che provo per te, amore mio...
Ti amo e questo non cambierà... mai...


Quanto era dolce ed io quanto lo amavo!

Ho mandato un angelo, per proteggerti,
poi, lui è tornato da me
e mi ha detto
“Mi dispiace, ma un angelo
non può proteggere
un altro angelo”



Tu sei il tutto nel mio nulla...
Ti amo con tutta me stessa e nessuno potrà mai cambiare questa cosa...


<< Ery >> mi chiamò Vero.
<< Avanti, smettila un secondo di messaggiare col tuo amato e muoviti... si torna a casa! >> esclamò Jackson e lo vidi tirare un sospiro di sollievo, insieme a Kellan e Taylor.
“Poverini, si saranno di sicuro stancati di fare avanti ed indietro da un negozio all’altro!” pensai, dirigendomi verso di loro.
Il ritorno fu molto piacevole, esattamente come all’andata, solo che nella macchina c’era una quiete innaturale... le ragazze si erano addormentate, mentre Jackson osservava il panorama fuori dal finestrino... in quel momento, mi tornò alla mente una poesia che Chiara, meglio nota come Kiah per le amiche, aveva composto un giorno, mentre stavamo tornando a casa da scuola...

I WILL
Vorrei che fossi qui, di fianco a me...
Vorrei che mi consolassi,
perché questa tristezza, mi sta lentamente corrodendo...
Vorrei provare, almeno una volta nella vita, quella sensazione
che tutti decantano, come la più bella al mondo...
Vorrei essere in grado, di dire quelle parole così frivole ormai...
Quel “ti amo” che ha perso il suo significato...
I miei desideri, però, non si realizzeranno mai...
Tu non esisti,
tu sei solo il frutto della mia fervida immaginazione...
Non sei reale e, anche se lo fossi, non ti accorgeresti della mia presenza...
Io, per te, sarei come una specie di goccia in un infinito mare...
Forse, è meglio che tu non ti accorga di me...
Io sarei un peso,
un mattone sulla tua immacolata anima...
Presto, ti stancheresti di me e mi abbandoneresti...
Rimarrei sola, come adesso,
a piangere su quello che non ci sarà più...
Vorrei non stare più male per te...
Il tuo ricordo resterà, per sempre, impresso nel mio cuore,
ma, adesso, devo ricominciare tutto da capo...
Stavolta, senza te



Ricordo che, dopo che Kiah ebbe finito di scrivere, avevo letto la poesia e le avevo chiesto da dove avesse preso lo spunto per comporla...

<< Sinceramente, non lo so nemmeno io... so solo che rappresenta il mio stato d’animo attuale... >> mi rispose, rileggendo quello che aveva appena composto.

Arrivammo a casa che era quasi l’ora di cena... gli zii avevano ordinato delle pizze e la serata passò piacevolmente...

<< Pronto? >>
<< Bella >>
<< Oh, Edward! Ero preoccupatissima! >>
<< Bella >> sospirò, frustrato, << ti ho detto
di preoccuparti solo per te stessa >>
[...]
<< Mi manchi >>, sussurrai.
<< Lo so, Bella. Credimi, lo so.
E’ come se ti fossi portata via metà di me stesso >>
<< E allora vieni a riprendertela >>
<< Presto, il più presto possibile. Prima ti salverò >>
<< Ti amo >>
<< Ci credi se ti dico che, malgrado tutto quello
che ti sto facendo subire, ti amo anch’io? >>
<< Si, certo che si >>
<< Verrò a prenderti presto >>
<< Ti aspetto >>



Verso le nove, andai in camera mia per farmi una doccia e, dopo che mi fui vestita per la notte, il telefono suonò...
<< Pronto? >> chiesi.
<< Buonasera >> mi rispose, all’altro capo, una voce d’angelo.
<< Buonasera a lei >> dissi, dolcemente, uscendo sul terrazzo e poggiandomi alla ringhiera.
<< Allora, si è divertita oggi? >> mi chiese, iniziando a ridacchiare.
<< Si dai, ho comprato molti vestiti... >> risposi, ripensando a ciò che avevo acquistato.
<< Mi fa piacere... >> mi rispose, dolcemente.
Calò un breve silenzio, interrotto solo dai nostri respiri, poi Robert parlò...
<< Domani mattina, dovrò andare a fare quel provino... >> mi disse, un po’ ansioso.
<< A che ora ce l’hai? >> domandai.
<< Alle undici... >> mi rispose semplicemente.
<< Vedrai amore, sono sicura che ti prenderanno... sei un bravissimo attore... stai tranquillo... >> gli dissi, cercando di calmarlo un po’.
<< Sei sempre così ottimista! >> esclamò e, dal tono della sua voce, capii che stava sorridendo.
<< Certo! Bisogna essere ottimisti in queste cose! >> esclamai di rimando.
Lui ridacchiò... parlammo per ore, però, purtroppo, lo stress di quella giornata iniziò a farsi sentire e, verso mezzanotte, dovetti salutarlo...
<< Buonanotte amore... sogni d’oro >> mi disse.
<< Grazie, amore mio e notte anche a te... >> dissi.
<< Grazie a te tesoro... ci sentiamo domani... >> mi disse e ci salutammo.

Più socchiudo gli occhi meglio essi vedono,
poiché tutto il giorno osservano cose indegne;
ma quando dormo, nei sogni essi vedono te,
e, oscuramente luminosi, sono luminosamente diretti nel buio.

E tu, la cui ombra rende lucenti le ombre,
quale felice spettacolo formerebbe la forma della tua ombra
al chiaro giorno con la tua luce molto più chiara,
se a occhi ciechi la tua ombra splende così tanto!

Come sarebbero beati gli occhi miei, io dico,
guardandoti nel vivo giorno,
se nella morta notte la tua bella vaga ombra
nel sonno profondo appare a occhi spenti!

Tutti i giorni sono notti finché non ti vedo,
e le notti sono giorni splendenti quando i sogni ti
mostrano a me.
(William Shakespeare)



Il secondo giorno passò molto velocemente e così anche il terzo... era la sera prima del ritorno di Robert ed io non stavo più nella pelle all’idea che, presto, l’avrei rivisto!
<< Calmati sorellina, ti ricordo che arriverà domani mattina >> mi disse, esasperata, Vero.
<< Lo so, ma non resisto più! >> esclamai, sprizzando gioia da tutti i pori.
<< Dai Ery, prova ad andare a riposarti... >> mi consigliò zia Christina.
Ascoltai il suo consiglio e, dopo aver augurato la buonanotte a tutti, mi diressi in camera... andai sul terrazzo e rimasi ad ammirare le stelle e la luna... in quel momento mi tornò nuovamente in mente un’altra poesia che Kiah aveva composto...

WITHOUT YOU
Una canzone diceva "I can't live If living is without you"...
Beh, non aveva tutti i torti...
Io, senza di te, non resisto...
Con te, mi sentivo completa...
Mi bastava sapere che eri felice, per esserlo a mia volta...
Ma tu, adesso, hai un'altra,
ed io non rido più...
Io ora piango nella mia camera,
mentre tu scherzi tranquillamente...
Tu non sai chi sono io...
Forse, non hai capito che tu, per me,
sei diventato importante...
Non riusciresti ad immaginare la tua vita con me...
Di questo non te ne faccio una colpa...
Anzi, tu mi hai fatto capire cosa significa amare
e cosa significa non essere amati...
Quel sentimento che ti sta facendo camminare
un metro sopra la terra...
Io, quello, non lo proverò mai...
Io ti aspetterò,
io sarò pronta a provare ogni emozione,
a superare ogni limite possibile con te...
Spero solo di non aspettare per sempre



“Anche questa poesia l’aveva composta tornando a casa da scuola, il giorno dopo la prima...” ricordai e, anche allora, non era riuscita a spiegarsi da dove le era venuta l’ispirazione.
Sentii un rumore provenire dal letto e notai che mi era appena arrivato un messaggio...

C’è chi dice che, per toccare il cielo,
bisogna alzare un dito,
ma a me basta un tuo sorriso
per abbracciare l’universo intero



Da te, la notte sarà ormai scesa...
Sarai sul nostro terrazzo ad ammirare le stelle e la luna...
Mancano poche ero e tornerò da te...
Ti amo, mio piccolo miracolo


Sorrisi e gli risposi...

Le cose belle si dicono in silenzio
ecco perché, quando ti vedo,
non ho parole



Manca davvero pochissimo e, poi, potrò di nuovo sentire le tue braccia stringermi contro il tuo petto...
Il tuo respiro che mi accarezza il viso...
Le tue labbra fondersi con le mie...
Il tuo cuore battere all’unisono col mio...
Ma, soprattutto, potrò vedere nuovamente te... il mio unico e vero amore...
Ora vado a dormire, così il tempo passerà ancora più velocemente...
‘notte, mio dolce angelo, ti amo


Erano vere quelle parole... entro poco tempo, avrei potuto sentirmi nuovamente completa... lui era il pezzo mancante del puzzle che componeva la mia vita...

Buona notte mio dolce angelo,
ma sappi che ci incontreremo fra poco, nei miei sogni...
Io, sognerò di starti accanto e, credimi,
non dovrò desiderare niente,
perché starti accanto è tutto quello
che mi basta per vivere...



Ti amo, mia dolce stellina


Mi sdraiai sul letto, continuando a pensare al messaggio della buonanotte che mi aveva inviato Robert e, non passò molto, che mi ritrovai nel mondo dei sogni, insieme a lui...

Compagna ricca di sapore e buona,
compagna a cui ho affidato la cura
definitiva della mia persona,
tu, mio ultimo e solo testimone,
vieni qui, mia cara, ch’io ti baci,
che io ti abbracci a lungo, fortemente,
vicino al tuo il mio cuore batte
d’amore e gioia fino alla morte.
Amami,
perché, senza te,
niente posso
niente sono.

Io povero come un topo di chiesa,
tu che hai soltanto le tue dieci dita;
spesso la tavola non è apparecchiata
nei nostri sotterranei, nelle nostre
soffitte, ma non è inattivo il letto,
sempre allegro, sempre festeggiato,
lì io sono re, lì nel reame
della tua gioia, della tua salute!
Amami,
perché, senza te,
niente posso
niente sono.

Dopo le notti d’amore vigoroso
esco dalle tue braccia più temprato,
la tua ricca carezza è quella giusta
la mia carne non subisce alcun inganno,
il tuo amore riempie di energia
il mio essere, proprio come un vino,
e solamente tu conosci l’arte
di soddisfare il mio cuore divino.
Amami,
perché, senza te,
niente posso
niente sono.

Che importa il tuo passato, bella mia,
e il mio, perbacco, il mio che cosa importa?
Io ti amo, ed è fedele il mio amore,
e tu, tu non mi hai fatto che del bene.
Uniamo nelle nostre due miserie
il perdono che ci è stato rifiutato;
e io ti stringo e tu mi abbracci forte
e al diavolo la gente e le sue chiacchiere!
Amami,
perché, senza te,
niente posso
niente sono.
(Paul Verlaine)





Angolo Autore:
Bene, eccomi tornata...
Allora, troppo romantica e sentimentale???
Sono pronta a qualsiasi commento sia positivo che negativo su questo capitolo...
Spero comunque che sia stato di vostro gradimento ^_^
Bene, ora passiamo ad altro....
DarkViolet92: tesoro, la tua recensione mi ha messo un pò d'ansia ad essere sincera... il tuo SENZA PAROLE lo devo prendere come... SENZA PAROLE, perchè è uno schifo oppure SENZA PAROLE perchè è troppo tenero???? XD questo pensiero mi ha occupato la mente tutto il tempo! XD
Ryry_: eheh, no tesoro... solitamente la colazione è il pasto che salto sempre XD il romanticismo è tutto mio! U.U beh, non posso raccontare per filo e per segno quello che succedeva ogni giorno, altrimenti non avrei più finito!!! XD ihih... riguardo alle frasi, prendine pure quante ne vuoi ^_^ anche io le ho rubacchiate agli autori!!! ihih XD grazie per il "in bocca al lupo"... incrocia le dita per me! XD
sweet_cullen: sister, sono contentissima di sapere che il capitolo ti è piaciuto! me happy!!!
Bene, ora passo ai ringraziamenti....

Ringrazio

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per averla aggiunta tra le seguite... mi fa moltissimo piacere! ^_^
Ok, ora vi lascio libere... spero di leggere i vostri commentini ^_^
Bacioni!!!!

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


CAPITOLO 14



La mia mano maschile e femminile
sulla tua carne in festa passa e ride
dolce, ride e del tuo piacere gode.
Lo sai bene, essa è fatta per servirla,
bisogna che il tuo corpo io lo svesta,
lo inebri senza fine con un’arte
nuova nella tua carezza sempre pronta.

Lascia che la mia testa vaghi, e affondi
un po’ selvaggia, all’avventura, in cerca
d’ombra, di odore e di un lavoro splendido
verso i gusti della tua gloria segreta.
L’ascia andare l’anima del poeta
dovunque, in campi o boschi, monti o valli,
come tu vuoi e se io lo desidero.

Allora stringo avido il tuo corpo,
la carne contro il mio corpo d’atleta
che si tende e a momenti si rilassa,
nel trionfo e nella disfatta beato,
in questa guerra del cuore e della testa.
Per la sterile stretta in cui il cervello
giunge a completare la natura.
(Paul Verlaine)



Da quando Robert era partito, dormivo dalla sua parte del letto, perché mi sembrava di essere più vicina a lui e, sentire il suo profumo sul cuscino, mi rallegrava e mi calmava.
Quel giorno, ero felicissima... tra poche ore, avrei riabbracciato il mio amore... sarebbe di nuovo tornato al mio fianco...
Ero sveglia, ma non avevo voglia di alzarmi... ancora con gli occhi chiusi, percepii una stranissima sensazione... come se qualcuno mi stesse osservando... aprii gli occhi e, quello che vidi, mi bloccò il respiro... un magnifico angelo era disteso al mio fianco e mi stava osservando, poggiato su un gomito e con la testa sulla mano... il suo sguardo era divertito e mi stava sorridendo sghembo...
<< Buongiorno amore, finalmente ci siamo svegliate! >> esclamò, ridacchiando.
Io ero ancora scioccata dalla sua visione, ma, appena capii che non era un sogno...
<< Robert! >> esclamai, gettandomi tra le sue braccia e stringendomi a lui.
Lui mi strinse a sua volta e mi baciò i capelli...
<< Mi fa piacere avere quest’effetto su di te! >> esclamò, sghignazzando.
Alzai la testa, per poterlo guardare in viso e lui fece incontrare le nostre labbra in un bacio dolce ed intenso...
<< Mi sei mancato >> sussurrai, poggiando la testa sul suo petto.
<< Anche tu amore, non immagini quanto >> sussurrò a sua volta, circondandomi la vita con le sue braccia e stringendomi a sé.

<< Stavi dormendo sodo; non mi sono perso niente >>
Il suo sguardo si accese. << I discorsi li avevi già fatti >>
<< Cos’hai sentito? >>, mi uscì con un tono lamentoso.
I suoi occhi dorati mi sfiorarono con uno sguardo dolce.
<< Hai detto che mi amavi >>
<< Lo sapevi già >>, dissi, chinando la testa.
<< Però è stato bello sentirlo >>
Affondai la faccia nella sua spalla.
<< Ti amo >>, sussurrai.
<< Tu sei la mia vita, adesso >>



<< Quando sei arrivato? >> domandai, spezzando il breve silenzio che si era venuto a creare.
<< Circa 40 minuti fa... >> mi rispose, come se niente fosse.
<< Potevi svegliarmi... >> sussurrai, alzando la testa e fissando il mio sguardo nel suo.
<< Mi è piaciuto osservarti dormire... sei ancora più bella! E poi, da quando hai iniziato a parlare nel sonno? >> mi chiese, curioso e divertito.
<< Oddio! L’ho fatto di nuovo! >> esclamai, arrossendo per l’imbarazzo.
<< Di nuovo? >> domandò, Robert.
<< Si, ehm... ecco, vedi amore... ogni tanto mi capita di, ehm... raccontare ciò che sto sognando... a volte, mi capita persino di rispondere alle domande... è un difetto che ho sempre avuto... >> gli risposi, guardando ovunque, meno che lui.
<< Divertente ed interessate! >> esclamò, iniziando a ridacchiare.
<< Io direi che è imbarazzante... >> dissi, a bassa voce.
<< Io non credo... >> mi sussurrò, all’orecchio, iniziando a baciarmi il collo.
<< Posso... posso sapere... che ho detto? >> domandai, cercando di rimanere lucida.
Lui si scostò un pò e mi osservò con occhi dolci ed innamorati...
<< Hai detto che ti mancavo e... >> rispose, lasciando la frase in sospeso.
<< E? >> chiesi, curiosa e, anche, un po’ ansiosa per quello che avrei potuto aver detto.
<< E che mi ami >> concluse Robert, aprendosi in un magnifico sorriso.
<< Ma, questo, lo sapevi già... >> dissi, sorridendogli a mia volta ed avvicinando il mio viso al suo.
<< E’ vero, però, è stato bello sentirtelo dire... >> mi disse, dimezzando la distanza tra noi.
<< Ti amo >> dissi, ormai vicinissima alle sue labbra.
<< Anch’io ti amo >> sussurrò e, detto questo, mi baciò, d’apprima dolcemente, poi, sempre con più passione.
Entrambi desideravamo sentirci l’uno parte dell’altra... interrompendo il bacio, Robert si spostò sopra di me, nei suoi occhi vidi una strana luce ed io gli sorrisi, maliziosa... le nostre labbra si incontrarono nuovamente, mentre le sue mani vagavano sul mio corpo, scatenandomi brividi di piacere... infilai le mie mani sotto la sua maglietta e gliela sfilai, facendola cadere accanto al letto... lui iniziò a baciarmi il collo e, quando raggiunse il colletto della canottiera, me la tolse... le sue labbra ripresero a segnare il mio corpo e si fermarono sui miei seni... la mia voglia e la sua continuavano a crescere... volevo sentirmi parte di lui... con un movimento dolce, ma deciso, invertii i ruoli, mettendomi cavalcioni sul suo bacino... con movimenti sensuali e lenti, gli sbottonai i jeans e glieli tolsi, insieme ai boxer... lui fece lo stesso coi miei pantaloncini e le mie mutandine... mi abbassai su di lui e lo baciai con trasporto... lui mi tenne stretta a sé e, girandosi su un fianco, riportò il mio corpo sotto il suo... il piacere e l’amore ci avvolgevano e, quando entrò in me, percepii tutti i pezzi del puzzle tornare al loro posto... ora, ero nuovamente completa, perché Robert era di nuovo con me... era di nuovo parte di me...
<< Ti amo >> mi disse, accasciandosi su di me e stringendomi forte.
<< Anch’io ti amo, tantissimo >> gli risposi, ricambiando quell’abbraccio.
Rimanemmo l’una tra le braccia dell’altro per un po’, felici di esserci nuovamente riuniti... poi, Robert si distese al mio fianco e mi strinse a sé...
<< Allora, com’è andata a Londra? >> domandai, interrompendo il silenzio che era calato nella stanza.
<< Tutto bene, dovrò ritornarvi settimana prossima e... >> mi rispose, lasciando in sospeso la frase e guardandomi negli occhi, con un sorriso sulle labbra.
<< E? >> chiesi, mi aveva fatto incuriosire.
<< E tu verrai con me... >> concluse la frase.
Ero allibita... non sapevo cosa rispondere... Robert iniziò a ridere della mia espressione...
<< Ho raccontato di te... di noi alla mia famiglia e... beh, non vedono l’ora di conoscerti! Per questo, ho prenotato due biglietti per Londra... vi staremo una settimana... >> disse, continuando a guardarmi.
<< Non ho parole, amore... ecco, mi hai preso alla sprovvista... ma, l’idea mi piace da morire! >> esclamai, abbracciandolo e baciandolo con trasporto.
Lui mi strinse ancora di più a sé e ricambiò il mio bacio... si spostò sopra di me e, ancora una volta, il desiderio di sentirci parte l’una dell’altro ci avvolse... ci amammo di nuovo, tornando a formare un’unica persona...
Restammo tutta la mattina nella nostra camera, raccontandoci di quello che era successo nei giorni di lontananza...
<< I provini per il film sono andati bene... >> disse.
<< E ti hanno preso, vero? >> gli chiesi, guardandolo in attesa della risposta.
<< Si, mi hanno preso >> mi rispose, aprendosi in un sorriso.
<< Ma è fantastico! >> esclamai, ricambiando quel sorriso e baciandolo, felice.
<< Però, alla fine ho dovuto rifiutare... >> disse, con un’alzata di spalle.
<< E perché? >> gli domandai, confusa e scioccata della rivelazione.
<< Solo dopo che mi avevano annunciato che avevo superato il provino, mi dissero quando sarebbero avvenute le riprese... ho dovuto rifiutare, perché erano in contemporanea alle riprese di New Moon... loro hanno cercato di persuadermi a rimanere, ma io non voglio abbandonare il ruolo di Edward Cullen.... anche perché, è grazie a questo personaggio che sono riuscito ad incontrarti >> disse, carezzandomi una guancia.
Io non potei non sorridere e lo baciai con amore...
Rimanemmo abbracciati per un tempo che mi parve infinito, poi, guardai la sveglia sul mio comodino...
<< Sono le 12.40, tra poco dovremo scendere per il pranzo... >> dissi, mettendomi a sedere e guardando il mio amato.
<< Già e devo anche farmi perdonare... >> disse Robert, in tono pensieroso.
<< E perché? >> domandai, curiosa.
<< Quando sono arrivato, ho posato i miei bagagli all’ingresso e sono corso subito da te... salendo le scale, ho incontrato tuo zio e l’ho salutato velocemente... devo chiedergli scusa per il mio comportamento... >> mi rispose, semplicemente.
<< Ah, capito... beh, comunque non credo che se la sia presa... avevi un valido motivo per essere di fretta >> sussurrai, avvicinandomi al suo viso e posando le mie labbra sulle sue.
Robert ricambiò il bacio e mi osservò, uno sguardo tenero e pieno d’amore...
<< Vado a farmi una doccia >> dissi, alzandomi e dirigendomi in bagno.
Non feci in tempo ad arrivare alla doccia, che due braccia mi avvolsero la vita e mi attirarono verso un corpo a me fin troppo conosciuto...
<< Mi sei mancata così tanto, che non riesco a starti lontano... e poi, in due sarà più divertente >> mi sussurrò, all’orecchio, la voce di un angelo.
Sorrisi maliziosa ed entrai con Robert... ci lavammo a vicenda, scambiandoci, anche, tenere carezze e baci dolci e passionali... dopo esserci asciugati e vestiti, Robert mi prese per mano ed uscimmo dalla nostra stanza... appena giungemmo in cucina, tutti gli sguardi dei presenti si posarono su di noi...
<< Era ora che vi faceste vedere! >> esclamò Kristen, ridendo insieme agli altri.
<< Scusate, ma... >> inizia.
<< Ma avevamo un po’ di cose da raccontarci >> concluse Robert.
<< Se certo! Spero solo che il letto sia ancora integro! >> esclamò Kellan, scatenando nuove risate maliziose.
Robert ed io ci guardammo, imbarazzati e, poi, ci unimmo agli altri...
<< Vorrei scusarmi per il mio comportamento di stamattina >> disse Robert, rivolgendosi a mio zio.
<< Tranquillo, avevi un motivo più che valido per essere di corsa! >> esclamò lui, guardandomi con occhi gioiosi.
Io gli sorrisi...
<< Avanti Robert, siediti e raccontaci com’è andata a Londra >> disse Vero, prendendo posto vicino a Kellan.
Ci accomodammo a tavola ed iniziammo a pranzare, chiacchierando animatamente...
<< E’ un vero peccato che tu abbia dovuto rifiutare per via delle riprese di New Moon... >> disse zia Christina, con voce triste.
<< Si, ma non importa... sinceramente, mi piace interpretare il ruolo del magnifico vampiro Edward Cullen! >> esclamò Robert, sorridendo ed osservandomi di sottecchi.
<< Secondo me, non è solo per fare il vampiro che ha rifiutato >> disse Ashley, osservandomi con sguardo malizioso.
Arrossii, conoscendo cosa sottintendessero quelle parole... Robert, da sotto il tavolo, mi prese la mano, facendo intrecciare le nostre dita...
<< Può anche darsi >> disse, voltandosi per guardarmi.
Io lo fissai di rimando ed i miei occhi s’incatenarono ai suoi...
<< Inoltre, settimana prossima dovrò ripartire nuovamente per Londra... >> disse, rivolgendosi agli altri.
<< Come mai? >> domandò, curiosa, Nikki.
Robert ed io ci scambiammo un’altra veloce occhiata...
<< Ho raccontato di Ery alla mia famiglia e non vedono l’ora di conoscerla... e poi, le avevo promesso che le avrei fatto vedere la mia città natale... >> rispose Robert.
<< Wow! Mi raccomando sore, portami un souvenir! >> esclamò Vero, ridacchiando con gli altri.
<< Forse >> dissi e mi unii a loro.
Verso il primo pomeriggio, Taylor, Jackson, Ashley, Nikki e Kristen andarono a preparare le valige perché, il giorno seguente, sarebbero tornati a casa...
Robert ed io tornammo in camera nostra e parlammo tutto il pomeriggio, organizzando la nostra vacanza a Londra...
<< Ci sono delle persone che vorrei presentarti... ho incontrato i miei amici e mi hanno detto che non avranno impegni per la settimana prossima... anche loro sono impazienti di conoscerti... >> mi disse.
<< Oh cavolo! Ma a quante persone hai parlato di me?!? >> domandai, sconcertata e lusingata nello stesso tempo.
<< A un po’... >> mi rispose, con nonchalance.
Alzai gli occhi al cielo e lo abbraccia forte, poggiando al testa nell’incavo della sua spalla...
<< Ti amo >> dissi, dolcemente.
<< Anch’io, amore... ti amo tantissimo >> rispose, baciandomi i capelli e carezzandomi la schiena.

Il mio occhio e il mio cuore sono in guerra mortale
su come dividere la conquista della tua visione:
il mio occhio vorrebbe impedire al cuore la vista della tua immagine,
il mio cuore, al mio occhio la libertà di quel diritto.

Il mio cuore afferma che tu dimori in lui,
scrigno mai violato da occhi cristallini,
ma l’avversario nega tale asserto
e afferma che in lui dimora il tuo grazioso aspetto.

Per decidere su questo diritto, è insediata
una giuria di pensieri, tutti vassalli del cuore,
e col loro verdetto viene stabilito
quanto spetta al chiaro occhio e la parte del caro cuore:

così spetta all’occhio la tua parte esteriore,
e diritto del mio cuore è il tuo amore profondo.
(William Shakespeare)



Il pomeriggio passò molto velocemente ed arrivò la sera... il mio angelo ed io cenammo insieme agli altri e rimanemmo con loro per gran parte della serata, visto che, dal giorno dopo, non ci saremmo più visti fino al momento della premier del film...
<< Secondo voi, quale sarà la prima tappa? >> domandai, eccitata e curiosa.
<< Io spero Roma >> disse mia sorella.
<< Perché Roma? >> chiese, confuso, Taylor.
<< E’ da quando ci siamo trasferite qui che non andiamo più in Italia, mi piacerebbe tornarci e, magari, passare a salutare i nostri amici... >> gli rispose Vero, con un’alzata di spalle.
<< Sai sore, anche a me era venuta la stessa idea >> le dissi, con un sorrisetto.
<< Tranquille ragazze, una premier a Roma ci sarà sicuramente... >> c’informò zia Christina.
Vero ed io eravamo entusiaste alla notizia... tutti ridacchiarono delle nostre espressioni gioiose...
<< Comunque, tornando alla prima domanda... io opto per Parigi >> disse Nikki.
<< Io, invece, credo che sarà Tokyo >> disse Jackson.
<< Io spero Londra >> disse Robert ed io gli sorrisi.
<< Vi immaginate Hollywood? >> chiese, all’improvviso, Vero.
<< Oh cavolo! Sarebbe un sogno! >> esclamai, immaginandomi la scena.
Robert e gli altri sghignazzarono...
<< Ma che hai da ridere? >> domandai, stizzita.
<< Scusa amore, ma dovreste vedere le vostre facce... sembrate due bambine il giorno di Natale! >> esclamò, ricominciando a ridere e gli altri fecero lo stesso.
Anche Vero ed io ci unimmo alle loro risate, perché, se era come dicevano loro, allora eravamo davvero buffe!
Era quasi mezzanotte, quando ci ritirammo nelle nostre stanze... sinceramente, non avevo per nulla sonno, ma la mattina seguente mi sarei dovuta svegliare abbastanza presto, per accompagnare le ragazze ed i ragazzi all’aeroporto... dopo essermi fatta una doccia, mi distesi al fianco di Robert e poggiai la testa sul suo petto... lui mi avvolse con le sue braccia ed iniziò a sussurrarmi parole dolci... io gli rispondevo con altrettante frasi sdolcinate e, dopo un po’, entrambi ci addormentammo, sempre rimanendo stretti l’uno nell’abbraccio dell’altra...

Al calar della notte,
gli angeli sfioreranno le tue labbra
e, quello, sarà
il mio bacio della buonanotte



Alle nove in punto, la sveglia sul mio comodino ci avvisò che era ora di alzarsi... Robert era ancora mezzo addormentato, così andai per prima a farmi una doccia e lo lasciai riposare ancora un po’... quando ebbi finito, lo svegliai con un leggero bacio sulle labbra ed un “buongiorno, amore” sussurrato all’orecchio con voce dolce e sensuale... lui mi aveva sorriso, ancora con gli occhi chiusi ed aveva riavvicinato il mio viso al suo... si alzò ed andò a lavarsi... quando ebbe terminato, si vestì e scendemmo insieme in cucina... erano già tutti pronti, i bagagli erano all’ingresso e stavano facendo colazione...
<< Peccato che sia tutto finito >> sospirò Ashley, con sguardo triste.
<< Dai, non ci pensare... piuttosto, immagina che tra poche settimane ci rincontreremo per la premier! >> esclamò Nikki.
<< Si dai, in fondo, non hai tutti i torti >> constatò Ashley, aprendosi in un sorriso.
<< E poi, ci sentiremo quasi ogni giorno... mica ci siamo scambiate l’indirizzo di posta elettronica per niente! >> esclamò mia sorella, seduta in braccio a Kellan.
<< Hai ragione Vero, possiamo tenerci in contatto ed aggiornarci su tutte le novità che ci capitano durante la nostra lontananza >> concordò Kristen.
Chiacchierammo ancora un po’, poi, ci avviammo verso le macchine...
<< Guidi tu? >> domandai, rivolgendomi a Robert.
<< Ma si, perché no... >> mi rispose, prendendo dalla mia mano le chiavi della Porsche.
Mi sedetti al posto del passeggero, mentre, nei sedili posteriori, sedevano Kristen, Jackson e Nikki...
<< Tutti pronti? >> domandò Robert, avviando il motore e dirigendosi verso l’aeroporto.
<< Allora Ery, quando, la settimana prossima, partirai per Londra, voglio che ogni giorno tu mi faccia un resoconto dettagliato su tutto quello che Robert ti mostrerà! >> esclamò Kristen, sorridendomi maliziosa.
<< Ci proverò >> le risposi, ridacchiando.
Arrivammo all’aeroporto ed accompagnammo, fino all’imbarco, i nostri amici...
<< Allora, ci vediamo presto e non combinate guai! >> ci disse, in tono scherzoso, Ashley.
<< Ma come, noi metterci nei guai? Spero tu stia scherzando! >> esclamò Vero, facendo una finta espressione innocente.
<< Al massimo, sono i guai che trovano noi! >> esclamai, ridendo insieme a tutti.
<< Mi mancherete ragazze! >> esclamò Kristen, abbracciandomi forte.
<< Anche voi ci mancherete... >> le risposi.
Dopo tutti i saluti, ognuno di loro si imbarcò sul suo volo, mentre Robert, Kellan, Vero ed io tornammo a casa.
La settimana passò in fretta ed arrivò il giorno precedente la mia partenza per Londra... ero in crisi, perché non sapevo cosa portarmi appresso...
<< Accidenti! Ma che mi porto dietro?!? >> domandai esasperata, guardando tutti i vestiti che avevo nell’armadio.
In quel preciso istante, mia sorella entrò nella stanza...
<< Mi sembri in difficoltà sore... vuoi una mano a decidere i vestiti da portarti appresso? >> mi chiese, con tono divertito.
<< Ti prego, salvami! >> esclamai, guardandola con occhi supplichevoli.
Lei ridacchiò e venne al mio fianco, osservando, insieme a me, il mio guardaroba...
<< Allora, vediamo un po’... a Londra dovrebbe fare abbastanza freschino, quindi ti consiglierei delle felpe non troppo pesanti, ma che ti tengano al caldo... in casa potresti indossare i pantaloni della tuta o i tuoi soliti jeans... magliette a maniche corte, magari anche un paio senza maniche e, ovviamente, potresti portartene dietro anche un paio con le maniche lunghe... >> iniziò mia sorella, vagliando le mille possibilità che mi si presentavano.
<< Sore, guarda che starò via una settimana, non un mese! >> esclamai, divertita dalla miriade di vestiti che voleva mi portassi dietro.
<< Si, è vero >> constatò lei, iniziando a ridere.
Mi unii a lei e passammo il resto della mattinata a preparare le mie valige...
<< Allora amore, hai preparato tutto? >> mi domandò Robert, venendomi incontro, mentre stavo scendendo le scale per dirigermi in cucina.
<< Quasi, devo mettere in valigia ancora due o tre cosucce e poi ho finito >> gli risposi, aprendomi in un sorriso.
Il resto del pomeriggio e la sera, la passammo con la mia famiglia e Kellan... quella notte non dormii molto... ero eccitata, impaziente e, anche, un po’ nervosa... non vedevo l’ora di arrivare a Londra, ma avevo un po’ di paura... paura di non piacere alla famiglia di Robert...
La sveglia segnava le 10.30 quando il mio angelo si svegliò...
<< Buongiorno, amore >> lo salutai, baciandolo dolcemente.
<< Buongiorno a te >> mi rispose, poi, mi osservò con attenzione << amore, ma ti senti bene? Non hai un bell’aspetto... >> disse, con voce preoccupata.
<< Si tesoro, sto bene... non ho dormito molto stanotte, tutto qui >> gli risposi, tranquilla.
<< Sei preoccupata? Hai paura del giudizio della mia famiglia, vero? >> mi chiese.
“Colpita ed affondata!” pensai tra me e me.
<< Si >> ammisi, abbassando lo sguardo.
Robert mi strinse a sé...
<< Io credo, che rimarrai sorpresa... molto sorpresa, quando arriveremo a casa dei miei genitori >> mi sussurrò, con tono sollevato e malizioso.
Io lo guardai curiosa, mentre lui mi sorrise ed attirò le mie labbra sulle sue...
<< Non ci pensare >> mi disse, alzandosi ed andando a vestirsi.
Io lo imitai e, quando fummo pronti, scendemmo in cucina...
<< Buongiorno ragazzi >> ci salutarono zio Riky e zia Christina.
<< Giorno >> rispondemmo, all’unisono, Robert ed io.
<< Allora sore, pronta a partire? >> mi chiese Vero, seduta sulle ginocchia di Kellan.
<< Si, non vedo l’ora di arrivare a Londra! >> esclamai, sprizzando gioia da tutti i pori.
<< Mi raccomando, appena arriverete chiamateci e fatevi sentire durante la settimana >> ci disse, premurosa, zia Christina.
Pranzammo con loro e, verso le due, Robert ed io andammo in camera nostra a prendere le valige... scendemmo e, all’ingresso, tutti ci stavano aspettando...
<< Buon viaggio, tesoro >> disse la zia, abbracciandomi e baciandomi sulla guancia.
<< Grazie >> risposi.
<< Divertitevi ragazzi e... fate i bravi! >> esclamò zio Riky, ridacchiando e stringendomi in un abbraccio.
<< Tranquillo >> gli risposi.
Stavo per uscire, quando mi girai verso gli zii...
<< Tenete, in caso vi servisse... >> dissi, porgendo loro le chiavi della mia Porsche.
<< Grazie, piccola >> disse zio Riky, prendendole e dandomi un bacio sulla testa.
Caricammo le valige sulla Ferrari di Vero e partimmo, alla volta dell’aeroporto, con lei e Kellan...
<< Bene sore, buon divertimento e... mi raccomando, tenetevi sotto controllo! >> esclamò Vero, abbracciandomi.
<< Certo sore... comunque, guarda che lo stesso vale per te! >> esclamai in risposta, ricambiando il suo abbraccio.
Dopo aver salutato anche Kellan, Robert ed io ci imbarcammo sull’aereo...
<< Non ti sei stancato di fare continuamente avanti ed indietro?!? >> domandai, prendendo posto vicino al finestrino ed allacciandomi la cintura.
<< Un po’... >> ammise lui, accomodandosi al mio fianco.
Poggiai la testa sulla sua spalla e lui mi cinse con un braccio...
<< Riposati, amore >> mi sussurrò, dolcemente, all’orecchio.
Io obbedii e, appena chiusi gli occhi, mi addormentai...
<< Amore, amore svegliati... >> continuava a sussurrarmi una voce d’angelo.
Feci come mi chiese ed aprii gli occhi, vedendo Robert che mi sorrideva...
<< Ben svegliata >> mi disse, ridacchiando.
<< Che ore sono? Non siamo ancora arrivati? >> chiesi, ancora mezz’addormentata.
<< Sono quasi le otto di mattina e siamo quasi arrivati >> mi rispose lui.
Poco dopo, l’aereo atterrò a Londra e, appena scendemmo, ci dirigemmo a ritirare i nostri bagagli...
<< Dobbiamo prendere un taxi per arrivare a casa tua? >> domandai, avviandomi con Robert all’uscita dell’aeroporto.
<< No, dovrebbe venire qualcuno della mia famiglia >> mi rispose, guardandosi in giro.
<< Rob! >> sentimmo urlare, alle nostre spalle.
Robert ed io ci voltammo verso quella voce e vedemmo avvicinarsi una ragazza sui ventisei anni, capelli castani chiaro, raccolti in una coda e, quando fu abbastanza vicina, notai che aveva dei fantastici occhi marroni...
<< Lizzy! >> esclamò Robert, sorridendo alla ragazza ed abbracciandola.
Appena si furono separati, la ragazza si girò verso di me e, sorridendomi, mi porse una mano...
<< Piacere, io sono Elisabeth, meglio nota come Lizzy... tu devi essere Erica, giusto? >> mi chiese, continuando a sorridere.
<< Si, sono io... piacere di conoscerti Lizzy >> le risposi, ricambiando il sorriso e stringendole la mano.
<< Il piacere è tutto mio... mio fratello ci ha parlato così tanto di te... non vedevamo l’ora di conoscerti! >> esclamò, osservando il fratello, con sguardo malizioso.
<< Anch’io non vedevo l’ora di fare la vostra conoscenza >> le dissi.
<< Bene, se avete recuperato tutto, direi che possiamo andare >> disse Lizzy.
<< Si, andiamo! >> esclamò Robert, passandomi un braccio intorno le spalle.
Preceduti da Lizzy, ci avviammo verso il parcheggio dell’aeroporto e rimasi letteralmente a bocca aperta, quando capii verso che macchina ci stavamo dirigendo...
<< Wow! Accidenti Lizzy, ma è davvero la tua macchina? >> domandai, allibita, osservando la magnifica BMW blu notte che avevo dinanzi.
Lei si mise a ridere di gusto...
<< Si Ery, ma... non hai ancora visto nulla... sapessi che macchina ha mio fratello... >> mi disse, lasciando la frase in sospeso.
Io mi girai per guardare il diretto interessato e lo vidi ridere, osservando la mia espressione scioccata...
<< Vedrai... ti lascerò di stucco! >> esclamò Robert, con sguardo divertito ed iniziando a sghignazzare.
Dopo aver messo le valige nel bagagliaio, stavo per sedermi nei sedili posteriori, quando Lizzy mi bloccò...
<< Ma che fai?!? Tu ti siedi davanti con me! >> esclamò, sedendosi al posto del guidatore.
Robert ed io ci scambiammo un’occhiata divertita ed andai a sedermi al fianco di Lizzy, mentre il mio amore prendeva posto alle mie spalle...
<< Bene, pronti? >> domandò Lizzy, con voce letteralmente entusiasta.
Non feci nemmeno in tempo a risponderle, che aveva già avviato il motore e stava uscendo dal parcheggio dell’aeroporto, dirigendosi verso casa Pattinson...



Salve a tutti!!!
Scusate il ritardo, ma la scuola ha già iniziato a farsi sentire tra le interrogazioni e le verifiche d'ingresso XD Prima di tutto, tranquillizzo la mia omonima Ryry_ dicendole che sono stata promossa ^_^ ihih!!!
Poi ringrazio coloro che hanno aggiunto la ff tra le preferite o le seguite ^_^
E, per finire, ringrazio sweet_cullen, mv3028, DarkViolet92 e la mia omonima Ryry_ per le recensioni ^_^
Ihih, allora, che ne pensate di questo capitolo???
Bacioni al prossimo aggiornamento!!! ^_^

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Hola!!!
Allora, prima di tutto vorrei scusarmi per l'incredibilissimo ritardo nell'aggiornare questa ff... SCUSATEMI!!!!
Però spero che riuscirò a farmi perdonare con questo aggiornamento ^_^
Bene, allora... ringrazio coloro che hanno aggiunto la ff tra le preferite o le seguite ^_^
Poi anche un ringraziamento a DarkViolet92, Ryry_ e sweet_cullen per le loro recensioni!!!!
Bene, non ho altro da aggiungere, quindi vi lascio alla lettura di questo capitolo ^_^
Bacioni




CAPITOLO 15


Eravamo in macchina da circa dieci minuti e Lizzy mi aveva già fatto un milione di domande e... guai se non le rispondevi!
Stavamo per raggiungere Barnes, una periferia di Londra e città dove era nato e viveva Robert con la sua famiglia...
<< Bene, siamo quasi arrivati... vi stanno aspettando tutti! >> esclamò Lizzy, sorridendo felice.
<< Tutti? >> domandammo, all’unisono, Robert ed io.
<< Beh, oltre ai nostri genitori ci sono anche Victoria, James e Simon... >> ci rispose, come se niente fosse.
<< James e Simon? >> chiesi, confusa.
<< Simon è il mio fidanzato, mentre James è quello di Victoria... >> chiarì Lizzy.
Continuammo a parlare per altri cinque minuti, poi, Lizzy si fermò e, guardandomi...
<< Eccoci arrivati! >> esclamò, sorridendo.
Ero intenta ad ammirare la villetta che mi si parava dinanzi... era semplice, solito stile inglese e dai muri beige... aveva due piani ed un bellissimo giardino...
<< Wow! Ma è bellissima! >> esclamai, continuando a guardare la casa.
<< Grazie >> mi risposero, in coro, Robert e Lizzy.
Il mio amato venne ad aprirmi la portiera e, porgendomi la mano, mi aiutò a scendere, conducendomi all’ingresso della casa...
<< Le valige le prendiamo dopo... >> mi disse Robert.
Io annuii semplicemente, avevo come perso la voce tanto ero emozionata...
<< Pronta per conoscere il resto della mia famiglia? >> mi chiese Robert, con un magnifico sorriso sulle labbra.
<< Si >> risposi, facendo un profondo respiro.
Robert mi passò un braccio intorno la vita ed aprì la porta...
Facemmo il nostro ingresso nella villetta e, appena oltrepassammo la porta, una ragazza di bell’aspetto, con i capelli ricci, castani e gli occhi marroni con delle sfumature azzurrine, ci venne incontro...
<< Oh, finalmente! >> esclamò, abbracciando Robert.
<< Victoria, quanto tempo! >> esclamò lui, ricambiando l’abbraccio della ragazza.
<< Si, è vero... non sono riuscita a venirti a salutare nella tua ultima visita... però, adesso avrò l’occasione di conoscere la famosa Erica >> disse, girandosi per guardarmi.
<< Non pensavo di essere così famosa! >> esclamai, ridendo insieme a Robert e le sue sorelle.
<< Robert ci ha parlato così tanto di te, che sei già parte della famiglia! >> esclamò Lizzy.
<< Allora ragazze, ma dove sono le buone maniere? >> chiese una donna, apparendo dalla stanza accanto all’ingresso.
Aveva capelli lunghi e ricci, delle stesso colore di quelli di Victoria, ma con gli occhi marroni come quelli di Lizzy... mi si avvicinò...
<< E’ un vero piacere conoscerti Erica, io sono Clare >> disse, abbracciandomi.
Io ricambiai il suo abbraccio e risposi << Il piacere è mio Clare, sono felice di conoscerla >>
<< Ti prego, dammi del “tu”... ormai sei come una figlia per me... >> disse Clare, sorridendomi.
Io ricambiai il suo sorriso, imbarazzata e lusingata nello stesso tempo...
<< Vieni cara, sarai stanca per il lungo viaggio... >> disse, ancora, la madre di Robert, facendomi strada in salotto, dove si trovavano altre tre persone.
<< Robert, quanto tempo! >> esclamarono, all’unisono, due ragazzi.
<< Figliolo, finalmente ci presenti la ragazza di cui ci hai molto parlato! >> esclamò la persona che, sicuramente, era il padre del mio amato, visto che era la copia esatta di Robert... stessi capelli castano-rossicci e stessi occhi azzurri.
<< Ery, lui è Richard, mio padre >> lo presentò Robert.
<< Piacere di conoscerla >> dissi, avvicinandomi per stringere la mano che il padre di Robert mi porgeva.
<< E noi non ci presenti? >> chiese il ragazzo dai capelli biondi, in piedi, vicino a Victoria.
<< Tesoro, loro sono James... >> disse Robert, indicando il ragazzo che aveva appena parlato << e Simon >> ed indicò il ragazzo dai capelli neri, vicino a Lizzy.
<< Piacere di conoscervi, io sono Erica >> dissi, presentandomi.
<< Finalmente sei arrivata, Victoria e Lizzy non facevano altro che parlare del tuo arrivo! >> esclamò Simon, osservando, con sguardo divertito, Lizzy.
<< Sono lusingata... >> ammisi, arrossendo un po’.
<< Accomodati cara... >> mi disse Clare, indicando il divano libero vicino a quello dove erano seduti lei e Richard.
Robert ed io ci sedemmo e lui mi passo un braccio sulle spalle...
<< Com’è andato il viaggio? >> chiese Victoria, osservando, compiaciuta ed allegra, Robert e me.
<< Sinceramente, non saprei... >> risposi, aprendomi in un sorriso e guardando Robert.
<< Ovvio, hai dormito per tutto il viaggio! >> esclamò lui, iniziando a ridere con gli altri.
<< Eh dai, ero stanca! >> esclamai, dandogli una pacca sulla spalla.
Lui si avvicinò a me e mi baciò, non curandosi della presenza dei suoi familiari... io ricambiai il suo bacio e, quando ci separammo, arrossii, tanto ero imbarazzata...
<< Come sono felice per voi! >> esclamò Clare, guardandoci con occhi lucidi.
<< Sono contento che hai trovato la persona giusta, figliolo >> disse Richard, guardando, allegro, il figlio.
<< Anch’io papà, sono felice anch’io... >> gli rispose Robert, stringendomi a sé.
<< Avanti, ora dovete placare la nostra curiosità... >> disse Victoria, sorridendo.
<< E come possiamo fare? >> chiesi, divertita.
<< Attenta Ery, con questa domanda ti sei appena messa in un mare di guai! >> esclamò James, scatenando le risate di tutti.
<< Bene, iniziamo... la domanda più semplice di tutte... come vi siete conosciuti? >> domandò Lizzy.
Robert ed io ci scambiammo un’occhiata veloce...
<< Come saprete, io sono italiana... vivevo in un paesino nella provincia di Bergamo, con i miei genitori e mia sorella gemella... eravamo una famiglia felice, finchè... >> m’interruppi un momento.
Robert mi strinse, con più forza, a sé...
<< Tesoro, cos’è successo? >> mi domandò, con dolcezza, Victoria.
Feci un respiro profondo...
<< Era una sera di metà agosto, era quasi mezzanotte e fuori si era scatenato un forte temporale... mia sorella ed io eravamo in casa, perché non avevamo voglia di uscire, mentre i nostri genitori erano andati a trovare dei loro amici... ad un certo punto, il telefono prese a suonare... andai a rispondere, credendo che fossero i nostri genitori che ci avvisavano che stavano tornando a casa, ma non fu così... all’altro lato dell’apparecchio, c’era il capo dei carabinieri... ci aveva chiamato per informarci che una pattuglia stava venendo a casa nostra... gli chiesi il motivo, ma lui non mi rispose... arrivarono tre carabinieri e ci raccontarono che un ubriaco, tagliando la strada ad un camion, aveva provocato un gravissimo incidente, dove... dove i nostri genitori avevano perso la vita... >> quest’ultima frase mi uscì come un sussurro << dopo quella rivelazione, mi sono sentita morire... era come se il mondo mi fosse crollato addosso... >> mi fermai nuovamente.
Robert mi diede un bacio sulla guancia, mentre, notai, che Victoria, Lizzy e Clare avevano gli occhi lucidi...
<< Cara, mi dispiace così tanto... >> mi disse quest’ultima, sporgendosi dal divano ed abbracciandomi forte.
<< Non preoccuparti, grazie alla mia famiglia, ai miei amici e, soprattutto, grazie a Robert, sono riuscita a superare quel momento così doloroso... >> le dissi, aprendomi in un sorriso.
Anche Clare mi sorrise e mi strinse nuovamente in un abbraccio...
<< Perciò, è per questo motivo che vi siete dovute trasferire negli Stati Uniti... >> constatò Simon.
<< Già, nostro zio è l’unico parente ancora in vita... >> confermai.
<< Quindi, hai conosciuto mio fratello sul set del film, visto che, come ci ha detto Rob, tua zia è la sceneggiatrice... >> disse Lizzy.
<< Non proprio... mia zia si era accordata coi produttori di ospitare a casa nostra alcuni degli attori protagonisti, così non sarebbero dovuti andare in hotel... >> iniziai.
<< I ragazzi ed io abbiamo accettato con molto piacere l’offerta e, in questo modo, ho conosciuto Ery... >> m’interruppe Robert.
<< Quando si dice “Per volere del Destino”! >> esclamò James, iniziando a ridacchiare.
Tutti ridemmo con lui...
<< Poi che è successo? >> chiese, curiosa, Victoria.
<< Abbiamo iniziato a conoscerci meglio e siamo diventati grandi amici... >> le risposi.
<< E come avete capito di amarvi? >> domandò Lizzy.
<< Da parte mia, è stato un pomeriggio... ero uscita a correre, come mio solito e stavo ripensando ad una cosa che era successa qualche sera prima... >> iniziai, ma Lizzy m’interruppe...
<< E cos’era accaduto? >> chiese, ancora più curiosa. Io le sorrisi...
<< Vedi, il mio problema era che mi rifugiavo sempre nel passato e, in questo modo, non mi accorgevo di cosa mi stesse accadendo nel presente... era una serata serena, mi trovavo sul terrazzo, stavo osservando le stelle ed ero così assorta nei miei pensieri, che non mi ero accorta che Robert aveva bussato alla porta di camera mia, finchè non lo vidi entrare... mi chiese se stavo bene e non riuscii più a trattenermi... scoppiai a piangere e gli raccontai tutto quello che mi era successo... lui mi ascoltò in silenzio, lasciandomi sfogare e liberare di tutto il dolore che mi ero tenuta dentro fino a quel momento... gli chiesi anche di rimanere con me, quella notte, perché avevo paura a rimanere da sola... paura di rifugiarmi nuovamente nel passato... lui accettò di rimanere con me... la mattina seguente, mi sentii viva, rinata... era una sensazione magnifica... >> risposi.
Lizzy mi sorrise...
<< Ti prego, continua... >> m’intimò.
<< Riprendendo il discorso iniziale, quel pomeriggio stavo ripensando a ciò che era accaduto quella sera e, ascoltando una canzone e ricordandomi una citazione di Twilight, capii cos’era quel sentimento che provavo verso Robert... mi ero innamorata di lui... pensavo che fosse un amore impossibile, ma... mi sbagliavo... >> conclusi, voltando il viso verso il mio amato.
Lui mi stava fissando con occhi dolci ed un sorriso sulle labbra...
<< Due giorni dopo quella sera, anch’io capii di provare qualcosa di molto forte e profondo verso Ery... non riuscivo a starle lontano, la maggior parte del tempo eravamo insieme e scherzavamo, giocavamo, ci divertivamo e lei era sempre nei miei pensieri... fu grazie ad una canzone che riuscii a dare un nome a ciò che provavo, che sentivo... io l’amavo... non sapevo se lei provasse la stessa cosa, così, finii per credere che fosse un amore impossibile... >> disse lui, rivolgendosi ai suoi familiari.
<< Come avete scoperto di provare lo stesso sentimento, l’uno per l’altra? >> ci chiese Richard, sinceramente curioso.
Arrossii in una maniera incredibile...
<< E’ stato terribilmente imbarazzante... >> ammisi, diventando, se possibile, ancora più rossa.
<< Perché? >> domandarono tutti in coro.
Fu Robert a rispondere...
<< Era notte fonda e fuori aveva iniziato a piovere molto forte... non riuscivo a dormire e, ad un tratto, ho sentito Ery aprire e richiudere, in modo molto silenzioso, la porta della sua stanza... mi sono chiesto come mai fosse ancora sveglia ed ero curioso di sapere dove stesse andando a quell’ora della notte... l’ho seguita e l’ho vista in giardino, completamente bagnata dalla pioggia e con la testa china... avevo capito che stava piangendo, che stava soffrendo di nuovo... sono uscito anch’io sotto la pioggia e le ho chiesto di rientrare in casa, con me... non so cosa sia successo con precisione, ma Ery stava per cadere a terra... mi sembrava stanca e debole, così la presi tra le braccia e la riportai in casa... andai in camera mia e la coprii con un asciugamano, così non avrebbe rischiato di prendersi un malanno e l’ho distesa sul mio letto... il giorno dopo, durante le riprese, Ery mi ha mandato un messaggio, dicendomi che voleva incontrarmi per dirmi una cosa molto importante... accettai e, quella sera, abbiamo confessato ciò che provavamo l’uno per l’altra... >> disse Robert, stringendomi contro il suo corpo.
Io poggiai la testa sul suo petto e mi rallegrai... quell’abbraccio e quel gesto possessivo mi facevano sentire protetta ed amata...
<< Da quel giorno, siamo diventati ancor più uniti... >> dissi, tenendo sempre la testa sul petto di Robert.
<< Siamo così felici per voi! >> esclamò Richard.
<< Sai Ery, Robert non ci ha mai parlato tanto di una ragazza... con te, invece, è stato diverso... non finiva mai di raccontarci qualcosa di te... >> disse Simon.
<< Si, è vero... >> concordarono Lizzy e Clare.
<< Non so che dire, mi sento imbarazzata e lusingata nello stesso tempo! >> esclamai, ridacchiando con gli altri.
In quel momento, Clare guardò l’orologio...
<< Perché non andate a sistemarvi, nel frattempo, io preparo il pranzo... >> disse, alzandosi dal divano e dirigendosi in cucina, seguita dalle figlie.
<< Vengo ad aiutarvi coi bagagli... >> disse Richard, seguendoci.
Robert ed io prendemmo le nostre valige e, stavamo per seguire Richard al piano superiore, quando sua moglie lo chiamò dalla cucina...
<< Beh, credo dovrete fare da soli... sai perfettamente dove si trova la tua stanza, figliolo! >> esclamò Richard, avviandosi in cucina.
Seguii il mio angelo al piano di sopra e, dopo che lui ebbe aperto una porta, entrai in una stanza spaziosa e luminosa.
Robert si chiuse la porta alle spalle...
<< Questa è la mia stanza... >> mi disse, andando a poggiare le nostre valige vicino all’armadio e, subito dopo, tornando da me.
Io lo abbraccia ed alzai lo sguardo, incontrando i suoi magnifici occhi azzurri fissi su di me... lui si avvicinò al mio viso e mi baciò, un bacio dolce e passionale...
<< Ti amo >> sussurrai, quando le nostre labbra si scostarono un po’.
<< Anch’io ti amo >> mi rispose, con voce dolce e sensuale.
Mi prese in braccio, mi distese sul letto matrimoniale, che si trovava vicino alla porta-finestra che dava sul terrazzo e si posizionò sopra di me... percepivo il suo corpo aderire alla perfezione col mio...
<< Te l’avevo detto... >> mi sussurrò, all’orecchio, Robert.
<< Cosa? >> chiesi, non capendo a cosa si riferisse.
<< Ti avevo avvisata che saresti rimasta sorpresa... riguardo la mia famiglia... >> chiarì lui, iniziando a baciarmi il collo.
<< Già, dovrei darti retta più spesso... >> ammisi, passandogli una mano tra i capelli.
Bussarono alla porta...
<< Ragazzi, il pranzo è pronto >> ci avvisò Lizzy.
<< Arriviamo >> rispondemmo, all’unisono, Robert ed io.
Il mio amore si alzò in piedi e, dopo avermi squadrato con uno sguardo molto malizioso, mi porse la mano e mi aiutò ad alzarmi...
<< Oh cavolo! >> esclamai, tirando fuori, dalla tasca dei jeans, il mio cellulare.
<< Che c’è? >> mi chiese Robert.
<< Mi sono dimenticata di avvisare i miei zii che siamo arrivati >> gli risposi, iniziando a scrivere il messaggio.
Robert si picchiò una mano sulla fronte, segno che anche lui se ne era completamente dimenticato.
Due minuti dopo, avevo inviato il messaggio ai miei zii, dicendogli che eravamo arrivati e che andava tutto bene... gli avevo anche scritto che ci saremmo sentiti più tardi, visto che, da loro, erano quasi le cinque di mattina.
Robert mi venne affianco, mi passò un braccio sulle spalle e, insieme, scendemmo in cucina.
Il pranzo fu molto piacevole... chiacchieravo con la famiglia di Robert, raccontavo ancora qualcosa su di me e mia sorella, scherzavamo e ridevamo insieme... verso le due, il telefonino di Robert iniziò a suonare...
<< Scusatemi un attimo >> disse, alzandosi da tavola ed andando in salotto.
<< Sai Ery >> iniziò a parlare Victoria, dopo pochi secondi di silenzio.
<< Dimmi >> dissi, guardandola ed incitandola a continuare.
<< Sono davvero felice, non puoi immaginare quanto, del fatto che mio fratello sia riuscito a trovare una persona speciale ed unica come te... all’inizio, le ragazze non gli badavano molto... poi, è diventato un grande attore e, ora, lo trovano sexy e tutto il resto, ma credo sia solo perché è famoso... non credo che capiscano quanto sia dolce, sensibile e gentile mio fratello... penso che si fermino solo all’aspetto esteriore e non provino nemmeno a guardare cosa ci possa essere nel suo cuore... ma tu... tu l’hai capito profondamente, sei riuscita ad oltrepassare tutte le barriere che si era creato ed hai imparato ad amarlo per quello che è... un ragazzo come tutti gli altri... tu lo consideri in quel modo, lo vedo dal tuo sguardo... tu non lo vedi come un attore che ti farebbe diventare famosa, tu lo vedi come l’uomo che è... >> disse Victoria, guardandomi negli occhi.
<< Victoria ha ragione, pensavo davvero che mio fratello non sarebbe mai riuscito a trovare la ragazza giusta, quella che lo avrebbe amato per ciò che è... ma ha trovato te, un gioiello che molti cercano, ma che pochissimi trovano... >> concluse Lizzy.
Io ero scioccata... non sapevo cosa dire...
<< Non so che dire... sono lusingata, non sapete quanto, del fatto che voi siate riusciti a capire che non lo vedo come un attore famoso che mi può portare alla fama, ma che lo vedo come l’uomo che amo con tutta me stessa ed avete compreso quanto io tenga lui... riesco solo a dirvi... grazie... questa piccola parola, racchiude tutta la mia riconoscenza del fatto che mi avete accettata per quella che sono... una semplice ragazza che ama, con tutta sé stessa, Robert... >> dissi, guardandoli uno ad uno.
Victoria, Lizzy e Clare si alzarono ed io feci lo stesso... ci abbracciammo, un abbraccio forte e speciale, che simboleggiava tutto...
<< Eccomi qui >> disse Robert, entrando in cucina.
Sciolsi l’abbraccio con le ragazze ed andai da lui, il mio amore, che mi osservava con sguardo interrogativo...
<< Dopo ti racconto... >> dissi, abbracciandolo e poggiando la testa sul suo petto.
<< La mia famiglia ti ha già fatta diventare pazza?!? >> chiese, ridendo insieme a tutti.
Ci sedemmo nuovamente a tavola e continuammo la nostra chiacchierata... aiutai a sistemare le cose e, dopo, tornai in camera con Robert...
<< Chi era al telefono? >> domandai, curiosa, sedendomi sul bordo del letto.
<< Un amico... mi chiedeva se eravamo già arrivati e se ci andava di uscire a cena... >> mi rispose, togliendosi la maglietta.
<< Che gli hai risposto? >> chiesi, iniziando a guardarlo con malizia.
<< Che ci saremmo stati... stasera, conoscerai un po’ di gente amore... >> rispose, ricambiando il mio sguardo.
Ci continuammo a fissare per un po’...
<< Allora, adesso mi dici come mai eravate abbracciate prima? >> mi domandò, facendo un passo verso di me.
Gli raccontai ciò che mi avevano confessato Victoria e Lizzy e lui mi sorrise...
<< Hanno ragione, anch’io credevo di non riuscire a trovare la ragazza giusta per me... poi, ho trovato te... la cosa più importante di tutta la mia vita... >> disse, fermandosi dinanzi a me.
Alzai lo sguardo e trovai i suoi occhi a fissarmi... gli sorrisi e lui si abbassò a baciarmi... passai una mano sulla sua guancia e lui, senza interrompere il bacio, mi fece stendere sul letto...
Robert si spostò al mio fianco ed io mi strinsi a lui...
<< Dove ci troveremo coi tuoi amici? >> domandai, poggiando la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.
<< Abitano tutti nelle vicinanze di Londra... ci troveremo al ristorante e, dopo la cena, pensavamo di andare a fare un giro nei dintorni... >> rispose, spostandomi una ciocca di capelli che mi ricadeva sul viso.
<< Chi sono questi tuoi amici? >> chiesi, curiosa.
<< Li conosci di sicuro, almeno, una buona parte... sono del cast di Harry Potter, mentre il resto, sono amici d’infanzia... >> rispose, carezzandomi la schiena con movimenti lenti.
<< Wow! Ho letto tutti i libri di Harry Potter ed ho visto tutti i film... poi, c’eri anche tu... il bel Cedric Diggory... sei davvero tutto, il mio mago... il mio vampiro... >> sussurrai, alzando la testa e guardandolo negli occhi.
<< Eh già, però, tra tutti... preferisco essere il tuo Robert... >> mi disse, avvicinando il suo viso al mio.
<< E lo sei, amore mio... lo sei... >> risposi, annullando la distanza tra noi e baciandolo dolcemente.
Lui ricambiò il bacio con egual ardore e, con un movimento fluido, si spostò sopra di me...
<< Ma c’è la tua famiglia... >> sussurrai, dopo che le nostre labbra si furono separate.
<< Sbaglio o quando eravamo a Forks c’era anche la tua famiglia? >> mi chiese, con un sorriso vittorioso sulle labbra.
<< E’ vero... >> ammisi, sorridendogli complice.
Le sue labbra trovarono nuovamente le mie e le sue mani iniziavano a tracciare il contorno del mio corpo, soffermandosi più a lungo sulle mie curve... il piacere ci stava avvolgendo... i suoi gesti erano dolci e leggeri, mentre le sue labbra erano come fuoco sulla mia pelle...
<< Prendimi, fammi tua... >> sussurrai, dopo un tempo che mi parve infinito.
Lui non mi rispose, semplicemente, entrò a far parte di me... ci amammo per il resto del pomeriggio, esaudendo il desiderio di sentirci l’uno parte dell’altra...
Erano, ormai, le sette, quando interruppi il silenzio creatosi nella stanza...
<< A che ora ci dobbiamo incontrare con gli altri? >> chiesi, accoccolandomi meglio sul petto di Robert.
<< Verso le otto e mezza... >> rispose, attirandomi a sé, con fare possessivo e protettivo.
<< Meglio che vada a farmi una doccia, allora... >> dissi, dandogli un bacio ed alzandomi. Il getto dell’acqua, fece rilassare i mie
i muscoli e mi restituì un minimo di lucidità... finito di farmi la doccia, mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e tornai in camera... Robert, appena mi vide, mi fissò con uno sguardo di pura malizia...
<< Abbiamo appena fatto l’amore, ma, ogni volta che ti vedo... mi viene subito voglia di stringerti a me e non lasciarti più andare... >> mi disse, aprendosi in un sorriso sghembo.
<< Lo stesso vale per me... vorrei rimanere tra le tue braccia per sempre... >> gli risposi, ricambiando il suo sorriso.
Si alzò dal letto e mi venne incontro... mi diede un bacio pieno di sottintesi e sparì in bagno.
M’infilai gli indumenti intimi ed osservai i vestiti che mi ero portata dietro... non sapevo proprio che mettermi.
All’improvviso, due braccia mi avvolsero la vita e sentii il respiro caldo di Robert sul collo...
<< Qual è il problema? >> mi chiese, con voce divertita.
<< Che non so cosa mettermi... >> ammisi, continuando a guardare i vestiti.
<< Perché non indossi i vestiti di sempre? >> propose, sempre con quella voce divertita e baciandomi i capelli.
<< Non credo sia appropriato, insomma, una maglietta e dei jeans... >> dissi, con tono lamentoso.
<< Amore mio, su di te, anche un misero abitino è perfetto! >> esclamò Robert, facendomi voltare e guardandomi con occhi dolci.
Io gli sorrisi ed attirai le sue labbra sulle mie...
<< Okay, seguirò il tuo consiglio... >> dissi, alla fine.
<< Brava e, tanto per la cronaca, stasera avrai una bella sorpresina... >> mi disse, andando a vestirsi.
<< Una sorpresina? E cosa? >> domandai, con quelle parole, aveva acceso la mia curiosità.
<< Vedrai... >> mi rispose, vagliando i suoi vestiti, per trovare quelli che avrebbe indossato quella sera.
Mi girai nuovamente verso la mia valigia e presi ciò che avrei indossato... una felpa grigia, scollata, con sotto una maglietta bianca, jeans chiari ed un paio di ballerine bianche... mi guardai allo specchio...
<< Accettabile... >> sentenziai, aprendomi in un sorriso.
Robert apparve alle mie spalle... mi osservava divertito ed allegro...
<< Io direi che sei bellissima, ma... >> disse, lasciando la frase in sospeso.
<< Ma? >> chiesi, con voce preoccupata ed ansiosa.
Non rispose, però mi allacciò al collo la collana che mi aveva regalato...
<< Ecco, mancava il tocco finale... ora sei stupenda e perfetta! >> esclamò, sorridendomi e baciandomi i capelli.
Mi girai e gli passai le braccia intorno al collo... notai che, anche lui, indossava la collana che gli avevo regalato... mi aprii in un sorriso felice e lo baciai...
Quando ci separammo, mi accorsi di com’era vestito... aveva indossato una maglietta a mezze maniche nera, con sopra una camicia dello stesso colore e che teneva sbottonata al collo, jeans scuri e scarpe nere...
<< Sei bellissimo, amore mio >> dissi, tornando a guardarlo in viso.
<< Grazie >> mi rispose, abbassandosi per baciarmi.
Il mio cellulare iniziò a suonare...
<< Pronto? >> chiesi.
<< Ciao sore! >> mi rispose Vero, all’altro capo del telefono.
<< Ciao! Come state? Avete ricevuto il mio messaggio? >> domandai, sorridendo.
<< Si, l’abbiamo ricevuto... noi tutto bene e voi? La famiglia di Robert? >> mi chiese.
<< Anche noi tutto bene ed anche la famiglia di Robert... >> le risposi.
<< Tua sorella? >> mi sussurrò Robert, per confermare un suo sospetto.
Annuii...
<< Bene sore, che state facendo? >> mi chiese Vero.
<< Abbiamo appena finito di prepararci che stiamo per uscire a cena... Robert mi vuole presentare dei suoi amici... >> le risposi.
Continuammo a parlare per un quarto d’ora, poi dovetti interrompere la nostra conversazione, perché era ora di andare...
<< Okay sore, buona serata e fatti sentire presto! >> esclamò Vero, riattaccando.
M’infilai il cellulare in tasca e guardai Robert...
<< Bene, ora possiamo andare! >> esclamai, allegra ed ansiosa di uscire.
Lui mi sorrise e, prendendomi per mano, uscimmo dalla nostra stanza...
<< Buona serata, ragazzi! >> esclamarono Lizzy e Victoria, dal salotto.
<< Grazie >> rispondemmo Robert ed io.
<< Farete tardi? >> ci chiese Clare, fermandosi sulla soglia della cucina.
<< Non penso, comunque, non aspettateci svegli... ho le chiavi >> le disse Robert, prendendone due paia dal portachiavi, appeso vicino la porta d’ingresso.
<< Buona serata cara, divertiti e... tieni d’occhio Rob! >> esclamò Richard, ridendo e facendomi l’occhiolino.
<< Non si preoccupi, non lo perderò di vista nemmeno un secondo! >> esclamai, ridendo con loro.
<< Al massimo, dovrei essere io a tener d’occhio te... stasera, sei così bella, che non passerai di certo inosservata! >> esclamò Robert, facendo ridere nuovamente il resto della famiglia.
Salutammo tutti, augurando loro una buona serata ed uscimmo in giardino...
<< Pronta a scoprire la mia macchina? >> mi chiese Robert, con un sorriso divertito e beffardo sul viso.
<< Certo, ma... mi devo preoccupare? >> domandai, facendo una finta espressione impaurita.
<< Mmmh... forse, potrei già immaginarmi la tua reazione... >> mi rispose, iniziando a sghignazzare.
Alzai lo sguardo al cielo e sospirai...
Mi condusse in garage, dove erano parcheggiate le macchine dei suoi genitori, una Lamborghini bianca ed una Jaguar grigia e...
<< Oh mio Dio! >> esclamai, rimanendo a bocca aperta, dinanzi ad una...
<< Sapevo che avresti reagito così! >> esclamò Robert, iniziando a ridere.
Davanti a me si presentava una magnifica Aston Martin nera...
<< Ora ho capito che intendeva Lizzy con “Sapessi che macchina ha mio fratello”! >> esclamai, riprendendomi dallo shock.
Robert venne ad abbracciarmi e mi baciò con trasporto...
<< Meglio andare, altrimenti faremo tardi >> mi sussurrò, all’orecchio.
Annuii e, dopo che Robert mi ebbe aperto la portiera, come un vero gentiluomo, mi sedetti al posto del passeggero.
Dopo venti minuti, arrivammo dinanzi al ristorante...
<< Bene, non siamo gli ultimi... >> disse Robert, osservando l’ingresso del locale, dove stavano allegramente conversando cinque ragazzi.
Li riconobbi immediatamente...
<< Adesso svengo... >> dissi, emozionata.
Robert rise di gusto alla mia espressione...
<< Dai amore, andrà tutto bene... ci sarò io con te... >> disse, guardandomi con occhi dolci.
Mi voltai verso di lui, la mia espressione era ancora scioccata...
<< Amore, ti sembra il caso di presentarmi tanti attori famosi tutti in una sera? >> domandai, con voce ansiosa.
<< Mica è la fine del mondo! >> esclamò lui, ricominciando a ridere << e poi, se questa è la tua reazione davanti ai miei amici... non voglio immaginare come reagirai dinanzi la sorpresina che ho in serbo per te! >> continuò, sghignazzando ancora.
Mi lasciai scivolare sul sedile...
<< Se dico che non mi sento molto bene, mi riporti a casa? >> domandai, conoscendo già la risposta.
<< No! >> rispose, sorridendo allegro.
<< E se dicessi che ho una gran voglia di fare l’amore con te? >> sussurrai, con voce maliziosa e sfoderando il mio asso nella manica.
In fondo, era anche vero... il fatto che fosse vestito in un modo così elegante, aumentava la mia voglia di lui...
Rimase pensieroso e, con tutta me stessa, sperai accettasse l’offerta...
<< La tentazione è tanta... >> disse, continuando a rimanere pensieroso.
I secondi passavano ed io chiusi gli occhi, cercando di calmarmi...
All’improvviso, sentii le labbra di Robert sulle mie... era un bacio passionale e pieno d’amore...
<< E’ un si? >> chiesi, cercando nuovamente le sue labbra.
<< E’ un... più tardi... >> rispose, baciandomi nuovamente e, dopo essersi scostato, mi sorrise.
Lo guardai di sottecchi, ma, poi, accettai la sua decisione...
<< Guarda che te lo ricorderò, stanotte... >> dissi, voltandomi ed aprendo la portiera.
<< Tranquilla amore, sarà il mio punto fisso per tutta la serata e la prima cosa che mi ricorderò quando entreremo in camera... >> disse, osservandomi con sguardo uno di pura malizia.
Ricambiai quello sguardo e scesi dalla macchina...
Quando Robert mi raggiunse, mi passò un braccio intorno la vita e ci avviammo verso quel gruppetto di persone...
<< Buonasera a tutti! >> esclamò Robert, quando ci fummo avvicinati.
<< Robert! >> esclamarono i ragazzi, salutandolo.
Poi, tutti gli sguardi si puntarono su di me...
<< Ragazzi, lasciate che vi presenti la ragazza che è riuscita a rubarmi il cuore... >> iniziò Robert, osservandomi con occhi gioiosi ed innamorati << Erica >> concluse.
<< Piacere di conoscerti Erica, io sono Tom >> disse un ragazzo dai capelli biondo chiaro e con gli occhi azzurro-grigi.
<< Io sono Rupert >> si presentò un ragazzo dai capelli rossi e con gli occhi azzurri.
<< Io sono James, mentre lui è mio fratello gemello Oliver >> disse un ragazzo dai capelli castani e gli occhi marroni, indicando, poi, il fratello che era la sua esatta copia.
<< Mentre io sono Daniel >> disse l’ultimo dei ragazzi, capelli neri ed occhi azzurri.
<< Il piacere è mio di fare la vostra conoscenza >> dissi loro, aprendomi in un sorriso.
Iniziavo a sentirmi a mio agio in mezzo a loro e, poi, la vicinanza di Robert era come un calmante per me...
<< Ehi ragazzi! >> esclamò una voce maschile.
In quel momento, arrivarono altri tre ragazzi... il primo aveva capelli neri ed occhi marroni, il secondo aveva capelli cortissimi, scuri e gli occhi verdi, mentre l’ultimo aveva capelli biondi e gli occhi azzurri...
<< Ehi, ciao a tutti! >> esclamò Robert, salutando i ragazzi.
I tre arrivati mi squadrarono da capo a piedi... abbassai lo sguardo, imbarazzata...
<< Se lei è la famosa Erica, complimenti amico! >> esclamò il ragazzo dai capelli neri.
<< Ebbene si, è lei... >> rispose Robert, stringendomi ancor più a sé.
<< Piacere di conoscerti, finalmente... io sono Matthew >> si presentò il ragazzo dai capelli neri.
<< Io sono David >> si presentò il ragazzo dai capelli biondi.
<< Mentre io sono George >> disse l’ultimo ragazzo, quello dai capelli cortissimi.
<< Piacere di conoscervi... >> dissi, sorridendo a tutti.
<< Bene, ci siamo tutti... no, quasi... >> disse Tom.
<< Ragazzi! >> ci chiamarono delle voci alle nostre spalle.
Ci voltammo e vidi arrivare tre ragazze... la prima aveva capelli ricci, castani ed occhi marroni, la seconda capelli castano chiaro e gli occhi azzurri e la terza aveva capelli lunghi, neri e gli occhi marrone scuro.
<< Buonasera a tutti! >> salutarono, quando furono dinanzi a noi.
<< Era ora! In ritardo come al solito! >> scherzò Daniel, iniziando a ridere.
Tutti noi ridemmo con lui...
<< Ma sentitelo, ha parlato Mister Puntualità! >> esclamò la ragazza dai capelli ricci.
Scoppiammo nuovamente a ridere per questo battibecco...
<< Ery, loro sono Emma... >> iniziò la presentazione Robert, indicando la ragazza dai capelli ricci << Bonnie >> indicò la ragazza dagli occhi azzurri << e Katie >> concluse, indicando la ragazza dai capelli neri.
<< Piacere di conoscervi, io sono Erica... >> mi presentai alle ragazze.
<< Piacere nostro Erica, siamo felicissime di conoscerti >> mi disse Emma.
<< E finalmente, aggiungerei! >> esclamò Bonnie, facendoci ridere nuovamente.
Notai che Katie stava osservando in modo strano Robert, ma lui era intento ad osservare me...
<< Vogliamo entrare? >> domandò Rupert.
<< Si dai, sto morendo di fame! >> esclamarono Oliver, James e David.
Entrammo nel ristorante e prendemmo posto al nostro tavolo... ero seduta tra Robert e Tom, mentre gli altri si mettevano intorno a noi.
La serata passò tranquilla, tra scherzi, chiacchiere e battute da parte dei gemelli... erano davvero una forza!
La cosa che non mi sfuggì, fu che, per tutta la serata, Katie non riusciva a staccare lo sguardo da Robert...
“Forse hanno avuto una storia...” pensai, osservando il modo in cui Katie guardava il mio amato.
<< Emma, posso chiederti una cosa? >> domandai, sedendomi al suo fianco, quando Robert, David, Matthew, George ed i gemelli uscirono un attimo e Katie era andata in bagno.
<< Certo Ery, dimmi pure... >> mi rispose, allegra.
<< Volevo sapere se tra Robert e Katie c’è stata una storia... >> le chiesi, guardandola.
Daniel, Rupert e Tom si lanciarono una veloce occhiata, mentre Bonnie ed Emma mi osservarono attentamente...
<< Non sono gelosa se è questo che volete sapere, ho solo notato il modo in cui Katie guarda Robert... il suo sguardo è sempre intenso, ma nello stesso tempo pieno di dolore e tristezza... >> dissi, giustificandomi.
<< L’hai notato... >> constatò Daniel.
Semplicemente annuii...
<< No Ery, Robert e Katie non sono mai stati insieme... >> mi disse Bonnie.
<< Anche se lei avrebbe voluto... >> dissi, cercando conferma.
<< Si, vedi... durante le riprese di Harry Potter, Katie, Robert e l’attore che interpretava Viktor Krum, Stanislav, hanno instaurato una forte amicizia tra loro... >> disse Tom.
<< Però, Katie non vedeva Robert solo come un amico, giusto? >> chiesi.
<< Giusto, per lei era qualcosa di più profondo della semplice amicizia... mi aveva confidato che, quando aveva confessato a Robert ciò che provava, lui, in modo molto gentile, le ha detto che non ricambiava il suo sentimento... >> mi rispose Emma.
<< Katie non ha mollato perché voleva conquistare Robert a tutti i costi e lui cercava in tutti i modi di farle passare questa cotta... ma senza successo... >> disse Rupert.
<< Devi sapere che, quando Robert è tornato, la settimana scorsa, lei è subito corsa da lui... diciamo che ha cercato di sedurlo... >> disse Daniel.
Mi si bloccò il respiro...
<< E lui? >> domandai, con una nota stonata nella voce.
<< Tranquilla, lui si è comportato come sempre... l’ha trattata come un’amica e nulla di più... quando ci ha detto che si era innamorato, Katie è andata fuori di testa... non accettava il fatto di non poter avere Robert per sé... >> rispose Tom.
<< Si, è vero... se n’era andata immediatamente... >> ricordò Bonnie.
<< Robert ha cercato di dirglielo in tutti i modi possibili che non provava nulla per lei e, adesso, deve accettare la cosa... >> disse Daniel, convinta.
<< Sai Ery, sono felicissima per voi... >> mi disse Bonnie, sorridendo.
<< Già, anch’io... non ho mai visto Robert così felice! >> esclamò Emma.
Io sorrisi e le abbracciai... loro ricambiarono il mio abbraccio...
<< Robert è proprio fortunato... >> disse Daniel, guardandomi.
<< Concordo... non è facile trovare una persona così speciale, dolce e gentile come te... >> disse Rupert.
<< Grazie, ma non è tutto merito mio... un grande aiuto viene da Robert... lui mi ha dato tutto ed il suo amore è la cosa più importante per me... non riuscirei a stare senza di lui... >> ammisi.
In quel momento, i ragazzi rientrarono e, dopo che Katie tornò dal bagno, continuammo la nostra serata.
Verso le undici, uscimmo dal ristorante...
<< Bene ed ora dove si va? >> domandò Emma.
<< Io proporrei una passeggiata al parco... che ne dite? >> chiese David.
<< Ottima idea! >> esclamarono Robert, Daniel e Tom.
<< Mi nascondi qualcosa? >> chiesi al mio angelo, guardandolo con occhi curiosi ed indagatori.
<< Ricordi la sorpresina? >> mi domandò, aprendosi in un sorriso.
Alzai gli occhi al cielo e sospirai...
Lui ridacchiò della mia reazione e mi diede un bacio sulla guancia...
<< Vedrai, ti lascerò senza parole... >> mi sussurrò all’orecchio.
<< La lascerai senza parole? >> domandò, ironico, Matthew.
<< Secondo me, ti sviene tra le braccia... >> sghignazzò Rupert.
<< Voi sapete cos’è la sorpresina? >> domandai ai ragazzi, osservandoli con sguardo minaccioso.
<< Ovvio! >> esclamarono all’unisono.
Sospirai ancora...
<< Okay, allora... quale dei tanti parchi...? >> iniziai a chiedere, ma non riuscii a finire la domanda.
<< St James’s Park! >> esclamarono, in coro, i ragazzi.
Il parco si trovava a trenta minuti da dove eravamo noi... prendemmo le macchine e ci avviammo verso la nostra meta...
<< Ti prego... nemmeno un piccolo aiutino per capire di che si tratta? >> continuavo a supplicare Robert, cercando di estorcergli qualche informazione riguardo la sorpresa che mi voleva fare.
<< Assolutamente no! >> esclamò lui, con un sorriso sulle labbra.
“Certo che non molla!” pensai.
<< Eh dai, ti prego... mi fai soffrire così? >> insistetti.
<< Andiamo, poi sono sicuro che mi ringrazierai di avertelo tenuto nascosto fino all’ultimo secondo... >> mi disse, continuando a sorridere.
Sbuffai irritata e lascia perdere, portando la mia attenzione al panorama fuori dal finestrino... sentii una mano carezzarmi la guancia e, voltando il viso, vidi Robert che mi stava osservando con occhi gioiosi e divertiti...
<< Dai, non fare così... >> mi disse, tornando a guardare la strada.
<< Okay, ma questa me la pagherai... >> lo avvisai, con tono malizioso.
<< Non vedo l’ora! >> esclamò lui, ridacchiando.
Arrivammo a St James’s Park e parcheggiammo le macchine all’ingresso... entrammo e rimasi a bocca aperta nel vedere quanto grande e bello fosse...
<< Accidenti! >> esclamai, continuando ad osservarmi attorno.
Tutti ridacchiarono della mia espressione stupita...
<< E’ il parco più curato ed elegante di Londra... >> m’informò Bonnie.
<< Eh ci credo! >> esclamai, non riuscendo a trattenermi.
<< Ed offre splendide vedute di Westminster, St James’s Palace e altri panorami interessanti... >> mi disse Emma.
<< Dovresti venire in estate, le aiuole in fiore sono meravigliose! >> esclamò Matthew.
<< Ma non è tutto... >> disse Robert, prendendomi per mano.
<< Che altro c’è? >> domandai, curiosa ed eccitata.
<< Vieni... >> mi rispose, semplicemente.
Non me lo feci ripetere due volte...
<< Ery >> mi chiamò Tom.
Mi voltai a guardare il gruppo, che non ci stava seguendo...
<< Ma voi non venite? >> domandai, confusa.
<< No, ma volevamo avvisarti... >> disse Daniel, lasciando la frase in sospeso.
<< Si...? >> chiesi, incoraggiandolo a continuare.
<< Di non urlare troppo quando scoprirai di cosa si tratta la sorpresina... >> disse George, iniziando a ridacchiare.
<< Ma, soprattutto, non svenire! >> esclamarono Oliver e James, ridendo con gli altri.
Li incenerii con lo sguardo...
Robert rise con gli altri e mi passò un braccio intorno la vita, incoraggiandomi a continuare la nostra passeggiata...
<< Dopo li uccido! >> esclamai, irritata.
<< Io non credo... >> sussurrò Robert.
Lo guardai e vidi che mi stava osservando...
<< Che c’è? >> chiesi, stizzita.
<< Nulla, è solo che sei meravigliosa, stasera... >> mi rispose, continuando a guardarmi.
Abbassai lo sguardo ed arrossii... ogni volta che mi faceva un complimento, la mia reazione era sempre la stessa...
<< Eccoci arrivati... >> m’informò Robert.
Alzai lo sguardo e rimasi piacevolmente sorpresa nel vedere che eravamo arrivati alle sponde di un immenso lago e che, come sfondo, avevamo una stupenda visuale su Buckingham Palace...
<< Ma è bellissimo! >> esclamai, in un sussurro.
<< Sapevo che ti sarebbe piaciuto... >> mi disse, all’orecchio, Robert.
La luna si rifletteva sulla superficie del lago e dava all’ambiente circostante, un’atmosfera magica e romantica...
<< Mi sembrava il luogo ideale per chiedertelo... >> continuò Robert, guardandomi intensamente.
<< Per chiedermi cosa? >> domandai, guardandolo a mia volta.
Lui non disse più nulla, semplicemente s’inginocchiò dinanzi a me e tirò fuori una scotolina dalla tasca dei jeans.
Il mio cuore perse un battito e fissai Robert con sguardo incredulo e stupito...
<< Erica Simoni... >> iniziò lui, guardandomi con occhi seri << mi vuoi sposare? >> domandò alla fine, aprendo la piccola scatolina e rivelandone il contenuto... un piccolo anello d’argento, semplice, ma nel contempo bellissimo, era posato al centro della scatolina...
Calò un brevissimo silenzio... sembrava un sogno, un bellissimo sogno... non sapevo cosa dire, se non un’unica parola...
<< Si >> risposi, aprendomi in un sorriso.
Anche Robert sorrise e, prendendo l’anello, me lo infilò al dito... si alzò e, abbracciandomi, mi baciò con amore e gioia... io gli passai le braccia intorno al collo e lo strinsi maggiormente a me...
<< Ti amo >> disse, continuando a baciarmi il viso.
<< Anch’io ti amo, immensamente >> gli risposi, attirando nuovamente le sue labbra sulle mie.

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Salve a tutti!!!
Scusate, me chiede umilmente perdono per il super ritardo nell'aggiornare questa ff!!!
PERDONATEMI!!!!!
Bene, ora che sono tornata (per vostra sfortuna XD) colgo subito l'occasione per ringraziare coloro che hanno aggiunto la ff tra le preferite o le seguite ed in particolare...
DarkViolet92: grazie della recensione tesoro, sono contenta che il capitolo sia stato di tuo gradimento!!! ^_^
Xx_scritrice88_xX: piacere di conoscerti elisa, sono contenta che la ff ti piaccia e non ti devi assolutamente scusare per non aver recensito ai precedenti capitoli ^_^ sono felicissima di sapere che li leggevi nonostante non li commentassi e questo davvero è una gioia per me ^_^ non credo proprio tu sarai il mio incubo peggiore! anzi, mi fa felice sapere che adesso potrò leggere anche i tuoi commenti riguardo questa ff ^_^ grazie ancora tesoro!!!
AshG: mi dispiace che hai dovuto occupare una parte del tuo tempo per leggere la mia ff ç_____ç però, sono contenta che mi hai comunicato che ne è valsa la pena e che la storia ti è piaciuta! ^_^ mi fa tirare un sospiro di sollievo sapere che non ti ha delusa oppure non ti è piaciuta ^_^ sono contenta di averti fatto cambiare idea riguardo a Robert! è il mio attore preferito e sapere che adesso anche a te piace almeno un pò, mi rende ancora più felice perchè sono riuscita a far ricredere qualcuno su di lui ^_^ grazie ancora dei complimenti e spero che la ff continui a piacerti!!! ^_^
Bene, dopo questi ringraziamenti, passiamo ad aggiornare, finalmente, questa ff ^_^
Bacioni!!!!!



CAPITOLO 16



Rimanemmo davanti al lago, abbracciandoci e baciandoci, per un tempo che mi parve infinito...
Ancora non ci potevo credere... il mio sogno, quello di poter rimanere con lui per sempre, si era avverato... ci saremmo sposati... mi aveva appena chiesto di diventare sua moglie e, sottinteso, di rimanere al suo fianco... per sempre...
<< E’ un sogno... >> sussurrai, con la testa contro il suo petto.
<< No, amore mio... è la realtà... presto, molto presto, diventerai mia moglie... sarai solo... mia... >> disse Robert, baciandomi i capelli.
Sorrisi a quelle parole...
<< Cosa intendi con “Molto presto”? >> domandai, alzando lo sguardo su di lui.
<< Prima dell’inizio della premier del film, ovvero, prima di giugno, tu sarai mia moglie... >> mi disse, con tono deciso.
<< Non chiedo di meglio... solo una cosa... >> dissi, non concludendo la frase.
<< Dimmi... >> m’incitò Robert.
<< Avrei un piccolo desiderio, riguardo il giorno del matrimonio... >> gli dissi, continuando a guardarlo.
<< E quale sarebbe? Dimmi ciò che desideri e lo avrai... >> m’incoraggiò, sorridendomi.
Sorrisi a mia volta, capendo ciò che sottintendevano quelle parole...
<< Beh, se posso avere tutto ciò che desidero, allora presto avrò te... >> dissi, lanciandogli uno sguardo malizioso.
Lui ridacchiò...
<< Quel desiderio non si deve contare... è già esaudito! >> esclamò, ricambiando il mio sguardo.
Tornai seria...
<< Mi piacerebbe... >> m’interruppi, feci un respiro profondo e continuai << mi piacerebbe sposarmi lo stesso giorno dei miei genitori... >> ammisi.
Robert mi sorrise, dolcemente...
<< E quando sarebbe? >> mi domandò, tranquillo.
<< Si sono sposati il 4 Maggio >> gli risposi.
Il suo sorriso si aprì ancor di più...
<< Sarà un vero piacere, poter esaudire il tuo desiderio... >> disse, guardandomi con occhi dolci.
<< Perfetto allora, la data del matrimonio è già decisa! >> esclamò, baciandomi di nuovo.
Tornammo dai nostri amici, che ci stavano aspettando seduti a delle panchine, vicine a dove li avevamo lasciati... stavano conversando tranquillamente e, appena ci videro, sorrisero felici...
<< Allora? >> domandarono, in coro.
Guardai complice Robert e portai la mano davanti al viso, mostrando loro l’anello di fidanzamento...
<< Congratulazioni! >> esclamarono Bonnie ed Emma, sprizzando gioia da tutti i pori.
<< E bravo Robert! >> esclamò Daniel, dando una pacca sulla spalla al mio fidanzato.
<< E chi l’avrebbe mai pensato che avresti fatto un simile passo? >> scherzò Matthew, abbracciando il suo amico.
<< Già, chi l’avrebbe mai detto! >> esclamarono Tom e David.
<< A quando le nozze? >> chiese Rupert, abbracciandomi forte.
<< Il 4 Maggio >> rispondemmo, all’unisono, Robert ed io. << Fantastico! >> esclamarono tutti.
Rimanemmo nel parco ancora un po’, dopo di che, convenimmo che era ora di tornare a casa...
<< Mi raccomando, attendiamo con ansia l’invito! >> esclamarono Daniel, Rupert ed Emma.
<< Tranquilli, il tempo di organizzarci... >> dissi, sorridendo e salutandoli.
Mi sedetti in macchina e tirai un sospiro di sollievo, poggiando la testa sul sedile...
<< Stanca? >> mi chiese, premuroso, Robert.
<< Un po’... è stata una giornata intensa... >> gli risposi, voltando il viso per guardarlo.
<< Vero, ma ne è valsa la pena... >> disse, carezzandomi una guancia.
<< Oh si, ma... sbaglio o abbiamo ancora un conto in sospeso? Credo che tu sia in debito di un desiderio! >> esclamai, ridacchiando.
Anche lui si unì a me e mise in moto la macchina... quando fummo a casa sua, il più silenziosamente possibile, entrammo e ci rinchiudemmo in camera nostra...
Andai in bagno a lavarmi e tornai in camera... Robert scomparve in bagno ed io mi sdraiai a pancia in giù sul letto... ad un certo punto, sentii Robert sedersi al mio fianco e, pochi secondi dopo, le sue labbra stavano baciando ogni centimetro del mio corpo... ridacchiai e mi voltai verso di lui... trovai il suo viso a pochi millimetri dal mio ed annullai la distanza tra noi con un bacio pieno di desiderio...
<< Ti amo... ti voglio... adesso... >> mi sussurrò, tra un bacio e l’altro.
<< Anch’io ti amo... e... e voglio fare l’amore con te... >> sussurrai di rimando.
Lui si posizionò sopra di me... mi baciò intensamente ed iniziò a percorrere il mio corpo con carezze dolci e provocanti... i nostri abiti erano solo d’intralcio, infatti, pochi minuti dopo, giacevano dimenticati ai piedi del letto...
Robert ed io ci amammo, ma, quella notte, non fu come le altre volte... no... questa volta era diversa... la consapevolezza di appartenere solamente a lui... il fatto che, in meno di un mese, sarei diventata sua moglie, rendeva il momento ancora più speciale... ancora più dolce... l’anello che portavo al dito era il simbolo del nostro amore... un amore vero... profondo... infinito... adesso, niente e nessuno avrebbe mai potuto separarci...
<< Ti amo >> dissi, quando lo sentii entrare in me.
<< Anch’io ti amo e ti amerò... per sempre... >> mi rispose, continuando a muoversi dentro di me.
Eravamo perfetti... l’una la parte mancante dell’altro... ora, con questo semplice gesto d’amore, eravamo completi...
Mi fece sua per gran parte della notte, continuando a confessarmi il suo amore ed io mi donavo a lui con tutta me stessa, ricambiando i suoi sentimenti in egual modo... era quasi l’alba quando ci addormentammo, l’una nelle braccia all’altro e con lui ancora dentro di me...
Quando mi svegliai, era quasi mezzogiorno... Robert mi teneva ancora stretta tra le braccia, gli occhi chiusi ed il respiro regolare... probabilmente stava ancora dormendo, ma questo non mi fermò... lo baciai sulle labbra e lui ricambiò quel bacio...
<< Ma allora eri sveglio >> dissi, passandogli le braccia intorno al collo.
<< Non da molto... solo che non volevo allontanarmi da te... e poi, sei bellissima quando dormi >> mi disse, aprendosi in un sorriso.
<< Grazie >> risposi, sorridendo a mia volta.
Rimanemmo a fissarci per un tempo indefinito...
<< Vado a farmi una doccia... >> gli dissi, alzandomi ed andando in bagno.
Dopo essermi lavata, mi vestii ed aspettai il mio fidanzato... quando fu pronto, scendemmo di sotto...
<< Buongiorno, ragazzi >> ci salutò Clare, quando entrammo in cucina.
<< Buongiorno >> la salutammo Robert ed io.
Mi passai una mano tra i capelli, per spostare delle ciocche che mi ricadevano sul viso... Clare notò l’anello che portavo al dito e ci guardò, radiosa...
<< Ragazzi, dovete dirmi qualcosa? >> ci chiese, alludendo all’anello.
<< Oh, ehm... >> iniziai, alzando lo sguardo per cercare l’aiuto di Robert.
<< Mamma... Ery ed io ci sposeremo >> annunciò lui a sua madre.
Clare venne ad abbracciarci e scoppiò a piangere dalla felicità...
<< Tesori, sono così felice per voi! Non potevate farmi regalo migliore di questo! >> esclamò, tra un singhiozzo e l’altro.
In quel momento, entrarono in cucina anche Lizzy e Victoria...
<< Mamma, che succede? Perché piangi? >> domandarono, preoccupate, le ragazze.
<< Niente ragazze, non è niente... piango solo perché sono felicissima... >> rispose loro Clare, asciugandosi gli occhi.
<< E perché? >> domandò Richard, entrando nella stanza.
<< Papà, ragazze... >> iniziò Robert, attirando l’attenzione del resto della sua famiglia << Ery ed io ci sposeremo il mese prossimo >> annunciò, aprendosi in un sorriso gioioso.
Per un minuto calò un leggero silenzio, poi...
<< Che bello! >> esclamarono le ragazze, correndo ad abbracciarci e congratulandosi con noi.
<< Figliolo, sono così felice per voi! >> esclamò Richard, raggiungendoci.
<< Ery, ti avviso... vogliamo presto un nipotino o una nipotina... >> mi disse Victoria.
<< Esatto ,quindi... iniziate a darvi da fare! >> esclamò Lizzy.
Robert ed io ci scambiammo un’occhiata d’intesa... ne avremmo discusso più tardi.
Il pranzo fu piacevole, parlammo molto del matrimonio e del mio piccolo desiderio di sposarmi il giorno in cui si furono uniti anche i miei genitori...
<< E’ un bellissimo pensiero il tuo... >> mi disse Clare.
<< Grazie >> fu tutto ciò che riuscii a dire.
Parlammo per tutto il pomeriggio, poi, verso le quattro, Robert ed io ci ritirammo nella nostra stanza...
<< Che ne dici di chiamare i tuoi zii per comunicargli la splendida notizia? >> mi chiese Robert, sdraiandosi sul nostro letto.
<< Mi sembra una bellissima idea... >> concordai, prendendo il cellulare e componendo il numero.
Il telefono squillò due volte, poi rispose una voce maschile...
<< Pronto? >> chiese.
<< Ciao zio, sono Erica... >> dissi, inserendo il vivavoce, per permettere anche a Robert di ascoltare.
<< Tesoro, come state? >> mi chiese, felice di sentirmi.
<< Bene grazie... e voi? >> domandai.
<< Anche noi tutto bene... si sente la vostra mancanza... >> ammise, in tono divertito.
<< Eh già, anche voi ci mancate... senti, la zia e Vero sono li con te? >> chiesi.
<< Si e c’è anche Kellan con noi, perché? >> mi domandò, curioso.
<< Puoi mettere il vivavoce? Vorrei parlarvi di una cosa molto importante... >> gli risposi.
<< Ma certo, tesoro... ecco, ora ti sentiamo tutti... >> mi avvisò zio Riky.
<< Ciao a tutti! >> esclamammo Robert ed io.
<< Ciao ragazzi >> ricambiarono il saluto i miei familiari.
<< Bene, volevamo annunciarvi che... >> iniziò Robert, lasciando la frase in sospeso.
<< Che...? >> ci invitarono a continuare gli altri.
<< Che il mese prossimo, siete invitati al nostro matrimonio >> conclusi, sorridendo.
Calò un breve silenzio, tanto che pensai che fosse caduta la linea, ma, poi, si sentì solo un gran baccano!
<< Ma è fantastico! >> esclamò Vero.
<< Tesoro, che bellissima notizia! >> esclamò mia zia e, dalla voce, capii che stava piangendo dalla gioia.
<< A quando le nozze? >> domandò Kellan, felice.
<< Il 4 Maggio >> rispondemmo, all’unisono, Robert ed io.
<< Il giorno in cui si sono sposati mamma e papà... >> disse mia sorella.
<< Si, mi sembrava il giorno perfetto... >> ammisi.
<< E lo è cara, lo è... sono sicura che sarebbero felicissimi di sapere che ti sposi lo stesso giorno in cui si sono uniti... >> mi disse zia Christina.
<< Già... >> dissi, a bassa voce.
<< Kellan >> lo chiamò Robert.
<< Dimmi socio... >> gli rispose.
<< Vorresti farmi da testimone? >> gli chiese il mio amore, lasciandomi a bocca aperta.
<< Sarebbe un vero onore... >> gli rispose, gioioso, Kellan.
<< Già che ci sono... Vero >> chiamai mia sorella.
<< Ti ascolto, tesoro... >> mi rispose lei.
<< Vuoi essere la mia testimone di nozze? >> le chiesi, conoscendo già la risposta.
<< Assolutamente si! >> esclamò, radiosa.
Tutti ridacchiammo della sua reazione... Robert mi abbracciò e mi fece poggiare contro il suo petto... una scarica mi attraversò e mi fece desiderare di averlo mio... di sentirlo ancora parte di me...
<< Ehi sore... >> mi chiamò Vero, distraendomi dai miei pensieri.
<< Dimmi sore... >> risposi, incitandola a continuare.
<< Voglio un nipotino o una nipotina, perciò... >> iniziò Vero.
<< Perciò, tu e Robert, vedete di darvi un po’ da fare... >> concluse Kellan, ridendo con gli altri.
“Ecco altri che vogliono dei nipoti!” pensai tra me e me.
<< Ehm, si... okay... ehm, scusate ma ci stanno chiamando... ci sentiamo presto... un bacione... >> dissi.
<< Okay, ciao ragazzi! >> esclamarono i miei familiari.
Riattaccai e posai il telefono sul comodino... mi abbandonai tra le braccia di Robert, la mia schiena contro il suo petto e la mia testa sotto il suo mento...
<< Sai amore, credo che abbiano ragione... >> mi disse, di punto in bianco, Robert.
<< Riguardo a cosa? >> domandai, spiazzata.
<< Riguardo al fatto di darci un po’ da fare... >> mi rispose, con tono malizioso.
Mi drizzai a sedere e mi voltai, guardandolo negli occhi...
<< Puoi ripetere? >> chiesi, credendo di aver capito male.
<< Hai capito... comunque, ho detto che non sarebbe male avere dei figli... >> mi ripeté, aprendosi in un sorriso.
Rimasi letteralmente a bocca aperta... questa confessione proprio non me l’aspettavo... prima la proposta di matrimonio ed ora, il fatto di volere dei figli...
<< Amore, io... io non so... che dire... >> ammisi, aprendomi, a mia volta, in un sorriso.
<< Non credo ci siano bisogno delle parole... mi basta la tua espressione... >> disse Robert, sporgendosi verso di me e baciandomi con passione.
Il mio autocontrollo si frantumò all’istante... mi misi cavalcioni su di lui e gli tolsi la maglietta... lui fece lo stesso e, quando fummo nudi, mi prese dolcemente, ripetendomi quanto mi amasse e facendomi provare un piacere che solo lui riusciva a darmi...
<< Voglio creare una famiglia... con te... voglio avere dei figli... da te... >> mi sussurrò, all’orecchio, continuando a muoversi dentro di me.
<< Lo voglio... anch’io... >> gemetti, stringendomi maggiormente contro di lui ed accogliendolo in me.
Robert era sdraiato su di me... la sua testa poggiava sul mio petto ed io gli passavo una mano tra i capelli spettinati...
<< Ti amo >> dissi, rompendo il silenzio.
<< Io di più >> mi rispose, sorridendo.
<< Non credo proprio... >> gli dissi, sorridendo a mia volta.
Alzò la testa e fissò i suoi occhi azzurri nei miei...
<< Mi stai sfidando? >> chiese, con tono malizioso.
<< Forse... >> risposi, ridacchiando e sfiorando il suo bacino col mio.
<< Così mi provochi, amore... >> mi disse, con voce piena di desiderio.
<< Era mia intenzione... >> risposi, con sguardo pieno di malizia.
Le sue labbra s’impossessarono delle mie ed il suo corpo reclamò un'altra volta il mio, facendoci unire nuovamente come un'unica persona...
La settimana a Londra passò molto velocemente e il giorno della partenza arrivò... solo che non eravamo diretti a Forks... ci stavamo preparando ad andare in Italia...
<< Chiamateci quando arrivate, va bene? >> chiese Clare, mentre ci stavamo salutando all’aeroporto.
<< Tranquilla, mamma... >> rispose Robert, abbracciandola e dandole un bacio sulla fronte.
<< Grazie mille dell’ospitalità... >> dissi ai miei futuri suoceri.
<< No tesoro, siamo noi a doverti ringraziare... non avrei mai sperato che mio figlio riuscisse a trovare una ragazza speciale ed unica come te... siamo davvero fortunati ad averti trovata... >> disse Richard, abbracciandomi.
<< Lo stesso vale per me... Robert ha cambiato la mia vita e voi siete una famiglia fantastica! >> esclamai, ricambiando l’abbraccio.
<< Ery, ricordati di darti da fare con mio fratello! >> scherzarono Lizzy e Victoria.
<< Sai tesoro, credo che anche noi potremmo iniziare a darci da fare... >> disse, pensieroso, James, passando un braccio intorno le spalle di Victoria.
<< Mmmh... si potrebbe anche fare... >> ci pensò lei, aprendosi, poi, in un sorriso.
L’altoparlante chiamò il nostro volo...
<< Buon viaggio >> ci salutarono tutti.
<< Ci sentiamo presto >> salutammo Robert ed io, dirigendoci all’imbarco.
Il volo fu tranquillo e piacevole... rimasi per tutto il tempo abbracciata a Robert e parlammo dell’imminente matrimonio, pensando alle varie tappe per la luna di miele...
<< Che ne dici di un posto vicino al mare? >> propose Robert.
<< Sai amore, hai avuto la mia stessa idea... >> ammisi, sorridendogli.
<< San Diego? >> propose.
<< Non male... che ne pensi di Miami? >> buttai lì.
<< Mmmh, fattibile... >> disse, pensandoci.
<< Però... >> iniziai.
<< Però...? >> m’incoraggiò a continuare.
<< Rio de Janeiro? >> domandai, aprendomi in un sorriso.
<< Perfetto! >> esclamò lui, baciandomi con trasporto.
<< Allora è deciso... >> dissi, a pochi millimetri dalla sue labbra.
Lui annuì e tornò a baciarmi...
Atterrammo all’aeroporto di Orio che era quasi mezzogiorno... Vero e Kellan ci stavano aspettando all’ingresso...
<< Finalmente, era ora! >> esclamò mia sorella, venendoci incontro.
<< Scusate il ritardo... >> dicemmo, all’unisono, Robert ed io.
<< Okay, fidanzatini... siete perdonati! >> esclamò Kellan, sorridendo.
Dopo i saluti, prendemmo due taxi e partimmo alla volta di Seriate, il paese dove avevamo abitato Vero ed io... giungemmo all’hotel “Bell’Italia” e ci sistemammo nelle nostre stanze... volevo che anche i miei amici partecipassero al giorno più felice della mia vita, per quel motivo avevo deciso di andare in Italia... per chiedere alle persone che mi volevano bene, se volevano partecipare al mio matrimonio...
Dopo aver sistemato le nostre cose, uscimmo dall’hotel ed andammo al ristorante, che si trovava vicino alla piscina comunale...
<< Bene, che ne dici di avvisare gli altri che siamo qui? >> propose Vero, sedendosi al tavolo.
<< La trovo un’idea fantastica... >> risposi, prendendo il cellulare e componendo il numero di Ale.
<< Pronto? >> rispose una voce che non sentivo da un sacco di tempo.
<< Ciao Ale, sono Ery >> dissi, sorridendo.
<< Ciao Ery! Ma da dove mi stai chiamando? Sento un gran vociare in sottofondo... >> mi chiese.
<< Se te lo dico, non ci crederai... >> l’avvisai.
<< Avanti, ormai ti conosco troppo bene... nulla mi può più sorprendere! >> esclamò.
<< Io non credo... comunque, sono al ristorante davanti la piscina comunale, insieme a Vero, Robert e Kellan... >> le risposi, attendendo la sua reazione.
Calò un silenzio di tomba...
<< Credo che sia morta alla notizia... >> dissi, rivolgendomi agli altri che scoppiarono a ridere.
<< MORTA?!? MA SEI IMPAZZITA!!! >> mi urlò Ale, al settimo cielo << NO, SCUSA... VOI SIETE IN ITALIA E NON ME LO DITE??? >> domandò, spaccandomi i timpani tanto urlava.
<< Mi sembra che ti stiamo chiamando apposta per dirtelo... >> ironizzai.
<< Si, ma... oddio! VOI SIETE IN ITALIA... siete qui, nella nostra città... SIETE TORNATE!!! >> urlò di nuovo.
<< Se la tua reazione è questa, la prossima volta ti faccio chiamare da Vero... almeno così non rischio di perdere l’udito! >> esclamai, iniziando a ridacchiare.
<< Dobbiamo assolutamente vederci! >> esclamò Ale.
<< Vedo che comprendi in fretta! >> esclamai, divertita.
<< Avviso immediatamente tutti gli altri... ci vediamo tra un’ora al campo sportivo... >> mi disse, riattaccando.
Spensi la chiamata ed infilai il cellulare nella tasca...
<< Ragazzi, siamo fregati... >> dissi, iniziando a ridere con gli altri.
Dopo un’ora, durante la quale Robert, Kellan, Vero ed io ne avevamo approfittato per fare una veloce passeggiata nei dintorni, ci trovammo coi nostri amici al campo sportivo...
<< Vero, Ery! >> esclamarono Ale e Giuly, correndoci incontro.
Noi le imitammo e, non appena fummo faccia a faccia, ci abbracciammo...
<< Quanto ci siete mancate! >> esclamarono, all’unisono, le ragazze.
<< Anche voi, non sapete quanto >> rispondemmo Vero ed io.
<< E noi non vi siamo mancati? >> chiese Kiah, facendoci l’occhiolino.
<< Ma certo che ci siete mancati! >> esclamò Vero, andando ad abbracciarla.
<< Tesori, che bello rivedervi... >> ci disse Liz, abbracciandomi.
<< Che sorpresa che ci avete fatto! >> esclamò Mattia, sorridendo.
<< Già, non ci aspettavamo una vostra visita... >> disse Davide, stringendomi tra le braccia.
<< Una piccola sorpresina! >> esclamò Vero, che stava salutando Nicolò.
<< E notiamo che non siete sole... >> disse, in tono malizioso, Kikka.
Tutti si voltarono a guardare Robert e Kellan, che stavano a poca distanza da noi, per concederci di salutare i nostri amici...
<< Wow! E quei bei pezzi di fighi chi sono? >> chiese Michela, con una strana luce negli occhi.
<< Miki, mi dispiace per te, ma ti va male stavolta... >> le disse Vero.
Dal tono della voce, capii che se avesse potuto, credo l’avrebbe strangolata.
<< E perché scusa? >> domandò lei.
<< Perché loro... >> iniziò Vero, ma venne interrotta dai diretti interessati.
<< Piacere di fare la vostra conoscenza, io sono Kellan, il ragazzo di Vero... >> si presentò l’amore di mia sorella.
<< Mentre io sono Robert, il fidanzato di Ery... >> si presentò il mio angelo, affiancandomi e passandomi un braccio intorno la vita.
Miki sbiancò sentendo che stava per provarci coi nostri boys...
<< Ops, scusate... >> disse, guardando il pavimento.
<< Tranquilla Miki, non è la fine del mondo! >> esclamai, vedendola sinceramente dispiaciuta del suo comportamento.
Tutti ridacchiarono e si presentarono ai nostri amori...
<< Allora, qual buon vento vi porta qui? >> domandò Carmen, quando ci fummo accomodati al bar.
<< Siamo venuti per invitarvi ad un evento molto importante... >> disse Vero, guardandomi di sottecchi.
<< Siamo tutti orecchi... >> disse Sabry, sporgendosi sul tavolo.
Mi voltai verso Robert e lo vidi annuire, con un magnifico sorriso sulle labbra... posai la mano sinistra sul tavolo, facendo mostra dell’anello che portavo al dito...
<< Oh mio Dio! >> fu l’esclamazione generale.
Kellan, Vero, Robert ed io scoppiammo a ridere delle loro espressioni...
<< Scusateci, ma siete davvero buffi! >> esclamò Kellan.
<< Buffi? >> chiesero Mattia e Davide.
<< E chi ci può biasimare? >> domandò Terry.
<< Insomma, non capita tutti i giorni di scoprire che una tua amica, che ha ancora diciassette anni, sta per sposarsi! >> esclamò Kikka, continuando ad osservare l’anello al mio dito.
<< Beh, hanno ragione... >> dissi, in loro difesa.
<< Si, potremmo anche dargliela vinta... per questa volta... >> disse Vero, divertita.
<< Accidenti Ery! A quando le nozze? >> domandò, elettrizzata, Kiah.
<< Maggio >> rispondemmo Robert ed io.
Rimasero tutti a bocca aperta...
<< Cosa? E ce lo vieni a dire solo ora? >> chiese Liz.
<< Mancano ancora due settimane... >> iniziai, ma venni interrotta...
<< Dove vi sposerete? >> domandò Miki.
<< A Forks, nella città che ci ha fatti incontrare ed innamorare... >> le rispose Robert, stringendomi a sé.
<< Ragazze, dobbiamo prenotare i biglietti... l’hotel... dobbiamo organizzare tutto... minimo staremo due giorni... >> disse Carmen, guardando il resto del gruppo.
Ridacchiai...
<< Per l’hotel non vi preoccupate... potrete stare da noi... >> l’informò Vero.
Tutti ci guardarono, sorpresi...
<< Ma non vogliamo disturbare, dopotutto, avrete già altri ospiti... >> iniziò Sabry.
<< Non vi preoccupate... penseremo noi a tutto! >> esclamò Kellan.
<< Okay, allora... grazie... >> dissero in coro.
<< Bene, ci avete dato una notizia fantastica, ma ora... >> iniziò Ale, con uno sguardo che conoscevo fin troppo bene.
<< Ora? >> domandammo, in coro, Vero ed io.
<< Ora ci dovrete raccontare tutto! >> esclamarono Davide, Mattia e Nicolò.
<< Nei minimi particolari... >> precisarono Liz, Kiah, Miki, Carmen, Sabry, Kikka e Terry, con sguardo malizioso.
Vero, i ragazzi ed io ci guardammo un momento e, sorridendo, iniziammo a narrare la nostra storia... dopo che avemmo raccontato loro ogni cosa, furono gli altri a raccontarci cos’era accaduto da quando ce ne eravamo andate...
<< Ogni tanto, incrociamo Massimo con la sua ragazza ed il suo gruppo... >> ci dissero Terry e Sabry.
<< Si, da quando l’hai lasciato è diventato un’altra persona... prima poteva essere anche un po’ simpatico, ma adesso è diventato solo un bullo... >> dissero Kikka, Miki e Liz.
<< Ancora non capisco come sei riuscita a stare con lui... >> disse Giuly.
<< Credimi, ora non lo capisco nemmeno io... se penso alla mia vita prima di incontrare Robert, mi continuo a chiedere come avessi fatto ad andare avanti... >> ammisi, ripensando al passato.
<< Siamo così felici per voi, ragazze >> ci disse Nicolò.
<< Si, non vi avevamo mai visto così felici >> ammise Mattia, guardandoci con un ampio sorriso.
<< E lo siamo Tia, lo siamo davvero! >> esclamò Vero, baciando Kellan.
<< L’abbiamo notato! >> esclamarono tutti, ridacchiando.
Stavamo conversando allegramente, quando una voce alle nostre spalle c’interruppe...
<< Ma guarda un po’ chi si è rifatta viva... >> disse qualcuno dietro di noi, con tono derisorio.
Mi voltai e sbiancai quando, dinanzi a me, vidi Massimo... mi stava sorridendo, ma, il suo, era un sorriso maligno...
<< Massimo >> dissi, in un sussurro.
<< Ah, allora ti ricordi ancora di me... >> disse, scoppiando in una risata cattiva.
Dietro di lui, comparve una ragazza mora e con gli occhi marroni...
<< Chi è quella? >> chiese, con voce annoiata.
<< Erica, te ne ho parlato, tesoro... >> le rispose Massimo, passandole un braccio intorno le spalle.
<< Ah, quella che ti ha lasciato... sai Erica, sei proprio una stupida... ti sei lasciata scappare il ragazzo migliore del mondo... >> disse lei, lanciandomi uno sguardo cattivo.
Il suo atteggiamento mi stava dando sui nervi...
<< Non sono affatto pentita di averlo lasciato, visto come si è ridotto... >> le riposi.
<< Ma sentitela! >> esclamò Massimo, facendo ridere il suo gruppo che era alle loro spalle.
Mi alzai, mi stava facendo arrabbiare...
<< Perché tu e la tua banda non ve ne andate da un’altra parte? >> chiesi, irritata.
<< Che c’è? Ti diamo fastidio? O forse la mia presenza ti fa desiderare di tornare con me? >> mi canzonò Massimo.
<< Tu mi volevi solo portare a letto... >> gli dissi con rabbia.
<< Sei sempre stata bellissima Ery e, lo ammetto, il tuo corpo mi ha sempre attratto... >> disse, osservandomi da capo a piedi << e, sicuramente, non hai ancora trovato un ragazzo che ti ami abbastanza da aspettarti tanto... >> continuò.
Robert si alzò e si parò dinanzi a me...
<< Forse è meglio che ve ne andiate... >> disse, in tono minaccioso.
<< Ma che paura! >> esclamò Massimo, iniziando a ridere.
Anche Kellan, Davide, Mattia e Nicolò si alzarono...
<< Non lo ripeterò più... andatevene >> ripeté Robert.
<< E tu chi sei per poterti intromettere? >> gli domandò Massimo, sfidandolo.
<< Lui è il mio fidanzato... >> gli risposi, affiancando Robert.
Massimo rimase a bocca aperta a questa rivelazione...
<< Come? Il tuo fidanzato? Ma è assolutamente impossibile... cioè, lui... lui è... >> gracchiò la ragazza di Massimo.
<< Claudia, tu lo conosci? >> le chiese Massimo.
<< E chi non lo conosce? Lui è il famoso Robert Pattinson, colui che da il volto ad Edward Cullen in Twilight e lui... >> disse Claudia, osservando, poi, Kellan << lui è Kellan Lutz, il ragazzo che interpreta Emmett Cullen... >> continuò lei.
<< Cosa? >> Massimo guardò, scioccato, prima Kellan e poi Robert << voi... voi due siete degli attori? >> domandò, stupito.
<< Si >> risposero, in tono secco, Robert e Kellan.
<< E per dirtela tutta... io amo Erica in un modo che nemmeno puoi immaginare... lei è la mia vita e farei qualsiasi cosa per renderla felice... tu non hai capito niente di lei, non hai capito che è una persona gentile, altruista, dolce, speciale ed unica... tu l’hai solo fatta soffrire e lei non se lo meritava... e la sai la novità? Tra due settimane ci sposeremo... >> lo informò Robert, con una determinazione e sicurezza, da lasciarmi senza parole.
“Robert, non puoi capire quanto ti amo!” pensai, osservando la mia ragione di vita lottare per me.
Massimo era muto, non proferiva parola... ad un tratto, ci voltò le spalle e se ne andò, seguito a ruota dalla sua ragazza ed il suo gruppo...
Quando furono a debita distanza, abbracciai Robert e lo baciai con passione ed amore...
<< Grazie >> sussurrai, contro le sue labbra.
<< Ti amo >> rispose, baciandomi nuovamente.
Rimanemmo in Italia altri due giorni e passammo anche a salutare i nostri genitori...
<< Mi mancano tantissimo >> disse Vero, posando dei fiori sulla loro tomba.
<< Anche a me >> dissi, imitandola.
Robert e Kellan erano venuti con noi e, ora, ci stavano tenendo tra le loro braccia, cercando di arginare le lacrime che avevano iniziate a scendere sul volto di mia sorella ed il mio... dopo un po’, riuscimmo a calmarci e sorridemmo ai nostri amori...
<< Come farei senza di te? >> chiesi a Robert, guardandolo negli occhi.
<< Semplice, saresti spacciata! >> esclamò lui, per tirarmi su il morale.
Ovviamente ci riuscì, perché iniziai a ridere...
I giorni passarono in un lampo... per l’organizzazione della cerimonia e del ricevimento se ne occuparono mia zia e la madre di Robert, ma Vero, Lizzy e Victoria davano loro una mano... io non ne volevo sapere... desideravo che fosse tutto una sorpresa... verso fine aprile, Vero, Nikki, Ashley, Kristen, Victoria e Lizzy, visto che ci avevano raggiunte a Forks, mi avevano portata in giro per i negozi di Port Angeles, a cercare l’abito da sposa... dopo il millecinquecentesimo negozio, riuscii a trovarlo... era semplice, bianco perlato, con un unico laccetto che si legava dietro al collo, lungo fin quasi al suolo e che mi lasciava la schiena scoperta... le scarpe erano dello stesso colore dell’abito, con un po’ di tacco e che si legavano alla caviglia.
Era sera, Robert ed io eravamo distesi sul letto di camera nostra e ci stavamo coccolando...
<< Manca poco... >> dissi, due sere prima del matrimonio.
<< Non vedo l’ora che arrivi quel giorno... voglio che tu appartenga... solo a me... >> disse Robert, baciandomi dolcemente.
Quei due miseri giorni passarono in un baleno ed il giorno che Robert ed io attendevamo con trepidazione, arrivò...
<< Tesoro, sei bellissima! >> esclamò mia zia, osservandomi da capo a piedi.
<< Grazie zia >> le risposi, sorrisdendo.
<< Come ti senti? >> mi chiese Vero, posizionandosi dietro di me e sistemandomi l’abito.
<< Nervosa, eccitata, gioiosa... >> iniziai.
Lei e le ragazze risero...
<< Dai, vedrai che finirà presto... >> mi disse Victoria.
Annuii...
Bussarono alla porta e Nikki fece il suo ingresso nella stanza, seguita da Ashley e Kristen...
<< Allora, come sta la sposa? >> domandò Kristen.
<< Un mix di emozioni... >> le risposi, iniziando a ridere con loro.
<< Tranquilla, passerà in un lampo... >> mi disse Ashley.
<< Ragazze, è ora... >> disse Richard, apparendo sulla soglia.
Mi guardò attentamente e sorrise...
<< Sei uno splendore, tesoro... >> mi disse.
<< Grazie >> gli risposi, ricambiando il sorriso.
<< Bene, ci vediamo giù, sore... >> disse Vero, stampandomi un leggero bacio sulla guancia.
<< Non cadere dalle scale, mi raccomando! >> esclamò Lizzy.
<< Tranquilla, tesoro >> disse zia Christina, abbracciandomi forte.
<< Vi auguro tutta la felicità di questo mondo >> disse Clare, abbracciandomi con fare materno.
<< Grazie, per tutto >> le dissi, ricambiando l’abbraccio.
Sulla porta arrivò zio Riky...
<< Pronta? >> chiese, guardandomi.
Clare uscì dalla stanza e scese con le altre... presi un profondo respiro e mi avviai anch’io, affiancandomi a zio Riky...
<< Sei bellissima, come tua madre il giorno del loro matrimonio... >> mi disse lo zio, sorridendo.
<< Diciannove anni fa, lei ha fatto ciò che sto facendo... anche lei, felice di potersi unire alla persona che amava... >> dissi, ripensando ai miei genitori.
Mio zio mi porse il braccio ed io lo afferrai...
Quando la marcia nuziale iniziò, scendemmo le scale e ci dirigemmo in giardino, dove tutto era stato addobbato per il grande evento... un lungo corridoio divideva le due file di panche che erano state messe per l’occasione e... in fondo a questo corridoio, l’unico uomo che avessi mai amato mi stava aspettando, affiancato da mia sorella e da Kellan...
La celebrazione durò circa un’ora, alla fine della quale...
<< Ora vi dichiaro marito e moglie >> disse il parroco, sancendo in modo definitivo la nostra unione.
Robert mi si avvicinò e mi baciò... un bacio pieno d’amore e passione...
Intorno a noi, i nostri familiari ed amici stavano applaudendo e festeggiando questo momento... quando ci separammo, Robert mi sorrise...
<< E’ ufficiale, ora sei mia... signora Pattinson >> mi disse, con quel magnifico sorriso sulle labbra.
Ricambiai il suo sorriso e lo baciai di nuovo...
Poco dopo, iniziarono i festeggiamenti... tutti venivano a congratularsi con noi e ci auguravano tutta la felicità possibile...
<< Ricordatevi che dovete tornare prima dell’inizio di giugno! >> scherzò Catherine, ridendo.
<< Ah già, la premier del film... tranquilla Cathy, ce ne ricorderemo... >> le disse Robert, continuando a ridere.
Per tutto il pomeriggio ballammo, chiacchierammo, scherzammo e ci divertimmo... poi, verso sera, Robert ed io andammo a prepararci per la nostra luna di miele, che sarebbe durata fino a fine maggio...
I nostri familiari ci avevano accompagnati fino all’aeroporto...
<< Mi raccomando... spediteci una cartolina! >> esclamarono Clare e zia Christina.
<< Sicuramente >> dissi, abbracciandole.
<< Buon divertimento sore e ricordatevi... >> iniziò Vero.
<< Vogliamo dei nipotini! >> conclusero la frase Lizzy e Victoria.
Tutti scoppiammo a ridere e, dopo aver fatto un ultimo saluto, Robert ed io ci imbarcammo sull’aereo per Rio de Janeiro.
Quando arrivammo a destinazione, prendemmo un taxi e ci dirigemmo verso la piccola casetta che avevamo affittato per quel mese...
<< Accidenti! >> esclamai, osservando la magnifica villetta che avevo dinanzi a me.
<< Una piccola sorpresa da parte dei miei genitori... >> m’informò Robert, aiutandomi a scendere dal taxi.
<< Sono pazzi! >> esclamai.
Robert ridacchiò della mia reazione e mi invitò a fare gli onori di casa... quando fui davanti alla soglia, inserii la chiave nella porta e la aprii...
<< Ora mi sento male! >> esclamai, restando a bocca aperta.
Robert mi prese in braccio ed entrò nel magnifico ingresso che conduceva a varie stanze del piano terra...
<< Per di qua c’è la cucina, mentre da quella parte il soggiorno... >> mi disse, dirigendosi, poi, al piano di sopra...
<< Qui c’è il bagno, mentre oltre quella porta... >> continuò, senza concludere la frase.
Girai la testa per guardarlo e gli sorrisi...
<< C’è forse la nostra camera da letto? >> domandai, con voce maliziosa.
Lui mi sorrise e si diresse verso la nostra stanza...
<< Aspettami qui... vado a prendere le valige... >> disse, dopo avermi distesa sul letto.
<< Okay, ma fai in fretta... >> gli dissi, con voce sensuale e baciandolo in egual modo.
Lui ricambiò il bacio ed uscì dalla stanza... dopo due minuti era di ritorno con tutte le valige...
<< Certo che pesano... così rischio di esaurire tutte le mie energie... >> mi disse, ridacchiando e sedendosi sul letto.
<< Allora lasciale dove sono... >> gli dissi, sporgendomi verso di lui << conosco un modo migliore per farti esaurire tutte le energie... >> gli sussurrai, all’orecchio.
Lui mi baciò con trasporto, facendomi sdraiare e posizionandosi sopra di me...
<< Ti amo, signora Pattinson... >> sussurrò, baciandomi il collo.
<< Suona davvero bene... >> dissi, ridacchiando.
<< Oh si, molto bene... >> mi rispose, iniziando a precorrere il mio corpo con le sue mani.
Lo volevo... volevo fare l’amore con... con mio marito... lo spinsi con decisione, facendolo sdraiare al mio fianco e mi misi cavalcioni su di lui...
<< Vuoi giocare? >> mi chiese, divertito.
Non gli risposi, semplicemente lo baciai con desiderio e gli sfilai la maglietta... gli stavo sbottonando i jeans, quando mi riportò sotto il suo corpo, non prima di avermi tolto la maglietta... continuammo a stuzzicarci ancora un po’, poi sentimmo il bisogno di sentirci parte l’una dell’altro...
<< Ti amo >> gli dissi, quando lo sentii entrare in me.
<< Anch’io ti amo... per sempre... >> mi rispose, continuando a muoversi dentro di me.
Facemmo l’amore per tutta la notte, finché non si iniziarono a scorgere i primi raggi del sole all’orizzonte...



Piccolo angoletto ^_^
Queste sono delle altre ff che sto scrivendo, magari, se ne avete voglia, potreste passare a darci un'occhiatina ^_^

The Dragons of Natural Elements
Destiny
La Guerriera di Narnia
Aria, terra, acqua e fuoco
I Gemelli Potter
You are my life

Questa è una ff che ha scritto un MIO AMICO e che mi ha dato il permesso di postare ^_^

Kyrian

Questa, invece, è una mia One-shot ^_^

Dimmi cos'hai desiderato... Te...

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Hola a todos!!!
Chiedo scusa per il ritardo nell'aggiornare la ff, ma la scuola diventa ogni giorno più pesante e le verifiche ed interrogazioni iniziano ad essere veramente stressanti...
Bene, prima di tutto, vorrei ringraziare...

1 - AlessandraMalfoy [Contatta]
2 - Alex_Innamorata_67 [Contatta]
3 - deisy87 [Contatta]
4 - gegge_cullenina [Contatta]
5 - gossipgirl909 [Contatta]
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per aver aggiunto la ff tra le preferite ed anche...

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per averla aggiunta tra le seguite ^_^

Poi ringrazio per i loro commenti...
DarkViolet92: eh già, finalmente i due piccioncini si sono sposati! ^_^ eheh, vedrai che ti riservo in questo capitoletto ^_^
Xx_scritrice88_xX: ihih, sono felice di averti lasciata di stucco, tesoro ^_^ l'effetto che vi volevo trasmettere era proprio quello! XD ihih e se lo scorso capitolo è stato una sorpresa, chissà che dirai quando leggerai questo!!! ^_^
Bene, dopo questi ringraziamenti, passiamo ad aggiornare, finalmente, questa ff ^_^
Bacioni!!!!!




CAPITOLO 17



Mi svegliai che era pomeriggio inoltrato... Robert ed io eravamo ancora abbracciati nel nostro letto e lui, mentre dormiva tranquillo, sembrava un angelo sceso sulla Terra appositamente per me...
“Il mio angelo custode... il mio mago... il mio vampiro... il mio uomo perfetto... mio marito... il mio unico e vero amore...” pensai, passando una mano sul viso e tra i capelli del mio angelo.
Lui sorrise al mio tocco e mi prese la mano, poggiandosela sulle labbra e stampandovi un dolce bacio... sorrisi...
<< Buongiorno >> mi disse, aprendo gli occhi e fissandoli nei miei.
<< Buongiorno... penso che sia stata una notte indimenticabile, non crede anche lei, signor Pattinson? >> domandai, avvicinando il mio volto sul suo, con fare seducente.
<< Concordo con lei, signora Pattinson >> mi rispose, sorridendo ed annullando la distanza tra noi.
Ci alzammo dal letto che erano quasi le quattro del pomeriggio, andammo in bagno per farci la doccia e, dopo esserci messi qualcosa addosso, scendemmo in cucina a mangiare.
<< Allora, cosa vorresti fare in questi giorni? >> chiese Robert, abbracciandomi da dietro e poggiando il mento sulla mia spalla.
<< Mmmh... vediamo, potremmo andare al mare, visitare la città ed i paesini vicini, ma... se devo essere sincera, oggi non ho molta voglia di uscire... >> risposi, con tono malizioso.
<< E cos’avresti in mente di fare? >> mi chiese, con una strana luce negli occhi.
<< Mi sento molto triste, così tanto che avrei bisogno di coccole >> risposi, voltandomi e guardandolo.
<< Triste? Non va bene, mia moglie non deve essere triste... sai, penso proprio che io sia l’unico a poterti tirar su di morale... >> mi disse, iniziando a percorrere il mio collo con le labbra.
Iniziavo già a sentirmi avvolgere dal piacere...
<< Credo che tu abbia ragione... >> dissi, con voce flebile.
Robert ridacchiò contro la mia pelle e mi prese in braccio, dirigendosi verso la nostra stanza... non facemmo altro che coccolarci, baciarci ed amarci tutto il giorno...
La prima settimana passò velocemente e, domani, sarebbe stato il compleanno del mio amore... avevo già in mente come festeggiarlo, ma, ovviamente, per lui doveva essere una sorpresa...
Poco dopo che il sole sorse, oltre l’orizzonte, mi alzai il più silenziosamente possibile, cercando di non svegliare Robert... mi feci una doccia, mi vestii, indossando una canottiera bianca e dei pantaloncini neri e scesi in cucina, iniziando a preparare un’abbondante colazione... erano le nove quando sentii Robert svegliarsi... mi diressi in camera e lo vidi stiracchiarsi, aprendo gli occhi e cercandomi, con espressione confusa... entrai in camera con un sorriso sulle labbra e mi sedetti al suo fianco...
<< Buongiorno, tesoro... >> lo salutai, baciandolo dolcemente.
<< Buongiorno, siamo state mattiniere oggi... >> mi rispose, ricambiando il bacio.
<< Si, ma è stato per una buona causa... >> gli dissi, continuando a sorridere.
<< Ah si? >> mi chiese, con un sorrisetto.
<< Buon compleanno, amore mio >> gli dissi, posando, nuovamente, le mie labbra sulle sue.
<< Con te, sarà sicuramente buono! >> esclamò, portandomi sotto di sé ed iniziando a baciarmi il collo.
Iniziai a ridacchiare...
<< Pazienta, amore... prima ti aspetta una buona colazione >> gli dissi, scostandolo un po’ da me e guardandolo negli occhi.
<< Non può attendere? >> mi sussurrò, con voce seducente.
<< No, non credo... >> risposi, prendendogli il viso tra le mani e baciandolo dolcemente.
Mi alzai e mi diressi in cucina...
<< Ti aspetto... >> gli dissi, prima di uscire dalla stanza.
Dopo dieci minuti, mi raggiunse in cucina e rimase piacevolmente sorpreso di quello che gli si presentava dinanzi...
<< Wow! Ma che hai combinato? >> mi chiese, sorridendo.
<< Tesoro, è il tuo compleanno, dobbiamo festeggiare >> risposi, contenta della sua reazione.
Lui scosse il capo, continuando a sorridere...
<< Ma prima della colazione... un piccolo dono per te... >> gli dissi, avvicinandomi a lui e porgendogli un cofanetto nero.
Lui lo aprì e rimase piacevolmente sorpreso del contenuto...
<< Amore, è bellissimo... >> mi disse, prendendo il braccialetto che gli avevo regalato.
<< “I love you... forever...” >> gli dissi, citando l’iscrizione incisa sul retro del braccialetto.
Robert mi baciò e, dopo, prese il bigliettino che vi era all’interno del cofanetto...
<< Questo dono potrebbe sembrare un tesoro, ma non è vero... questo pensiero servirà solo a rendere ancora più speciale quello che considero il mio vero tesoro... TE... ti amo... >> lesse, ad alta voce.
Alzò lo sguardo verso di me e mi sorrise...
<< Grazie amore mio, ti amo anch’io >> disse, baciandomi dolcemente.
Facemmo un’allegra colazione e, mentre stavo lavando i piatti, Robert mi abbracciò da dietro, iniziando a percorrere il mio corpo con mani sapienti...
<< Spero che, oggi, tu non abbia in programma un’uscita... >> mi disse, iniziando a baciarmi il collo.
<< Mmmh... non ci ho ancora pensato... perché, hai in mente qualcosa, maritino? >> gli dissi, in tono malizioso.
<< Oh si... ho in mente un ottimo modo per festeggiare il mio compleanno... >> mi rispose, con altrettanta malizia nella voce.
<< E sentiamo, cos’avresti in mente? >> gli chiesi.
<< Prima una domanda, posso esprimere qualsiasi desiderio? >> mi domandò, con voce allegra.
<< Ovvio, oggi sei tu che decidi... >> risposi.
<< Bene, ho un unico desiderio... pronta ad esaudirlo in tutto e per tutto? >> chiese, facendomi voltare in modo da poter incrociare il mio sguardo.
<< Tutto ciò che desideri... dimmi cosa vuoi e l’avrai... >> risposi, passandogli le braccia intorno al collo.
<< Voglio te... >> disse, attirandomi a sé.
<< Sono tua... >> risposi, baciandolo con passione.
Mi prese in braccio ed andò in camera nostra... pian piano, mi tolse i vestiti e mi adagiò sul letto, stendendosi sopra di me...
<< Oggi, voglio stare solo con te... voglio fare l’amore con te e non lasciarti mai... >> mi sussurrò, quando entrò in me.
<< Non chiedo altro... >> sussurrai, di rimando, mentre lo sentivo muoversi dentro di me.
<< Ti amo >> disse, baciandomi con amore.
<< Anch’io... per sempre... >> risposi, ricambiando il bacio e stringendolo a me.
Festeggiammo il suo compleanno così, continuando a fare l’amore e sentendoci sempre più uniti l’una all’altro...
Le restanti settimane passarono veloci come la prima ed il giorno della partenza arrivò, con nostro sommo dispiacere...
<< Ad essere sincera, non ho molta voglia di tornare a casa... >> ammisi, prendendo posto vicino al finestrino.
<< Nemmeno io amore, ma, tra una settimana, inizierà la premier del film e non possiamo mancare... >> mi ricordò Robert, passandomi un braccio intorno le spalle.
<< Hai ragione... però, ci stavamo così divertendo... >> dissi, con un sorriso malizioso.
<< Le occasioni non mancheranno, amore mio... >> mi disse, ricambiando il sorriso e baciandomi.
Il viaggio fu piuttosto piacevole, tranne per il fatto che dovetti andare al bagno più volte del normale...
<< Tesoro, va tutto bene? >> mi chiese Robert, dopo la quinta volta che tornai dai servizi.
<< Si, non preoccuparti... sarà colpa del fuso orario... >> risposi, tranquilla.
Quando atterrammo a Londra, erano ormai le dieci di mattina...
<< Ragazzi! >> esclamò il padre di Robert, venendoci incontro.
<< Ehi papà! >> lo salutò Robert, abbracciandolo.
<< Ben tornati, com’è andata la luna di miele? >> ci domandò, dopo avermi abbracciata e baciata sulla fronte.
<< Alla grande! >> esclamammo, all’unisono, Robert ed io.
<< Non avevo dubbi! >> esclamò Richard, guardandoci maliziosamente.
Robert ed io ci scambiammo un’occhiata divertita...
<< Venite, a casa vi stanno aspettando tutti... >> disse il padre di Robert, aiutandoci coi bagagli.
Salimmo sulla Lamborghini bianca e ci dirigemmo verso casa dei miei suoceri... appena varcammo la soglia, Lizzy e Victoria ci presero d’assalto, trascinandoci in salotto e facendoci raccontare ogni cosa della nostra vacanza...
<< Amore, per la nostra luna di miele... anche noi a Rio, che ne pensi? >> chiese Victoria a James.
<< Prima pensiamo a sposarci e poi ne parliamo! >> esclamò lui, ridendo con noi.
In quel momento dovetti correre in bagno e, quando tornai, tutti mi fissavano con espressioni preoccupate...
<< Scusatemi, deve essere il fuso orario che mi ha scombussolata un po’... >> dissi, cercando di tranquillizzarli.
<< Vuoi una camomilla? >> mi chiese, premurosa, Clare.
<< Si, grazie... magari riesce a sistemarmi un po’ >> dissi, sedendomi nuovamente accanto a mio marito.
Passammo il resto della mattinata e gran parte del pomeriggio a casa dei genitori di Robert, poi...
<< Credo sia il momento della sorpresa, non è vero, Robert? >> domandò Simon, rivolgendosi a mio marito.
<< Si, penso proprio di si... >> rispose lui, prendendomi per mano e dirigendosi in giardino.
<< Ma dove stiamo andando? >> gli chiesi, curiosa.
Robert si fermò a due case di distanza da quella dei suoi genitori...
<< Eccoci arrivati >> mi disse, sorridendo.
Guardai la piccola villetta che mi si presentava dinanzi e l’occhio mi cadde al nome scritto sul campanello...
<< Oh mio Dio! >> esclamai, letteralmente stupita.
<< Non vuole entrare, signora Pattinson? >> mi chiese, dolcemente, Robert.
Seguita da lui, mi avviai verso la porta di casa nostra... quando la aprii, rimasi a bocca aperta...
<< Ti piace? >> mi chiese Robert, dopo avermi fatto fare il giro di tutta la casa.
<< Amore, ma è stupenda! >> esclamai, saltandogli al collo e baciandolo.
<< Sono contento che ti piaccia... >> disse, stringendomi a sé.
<< Ma quando l’hai comprata? >> gli chiesi, felicissima.
<< Poco prima di sposarci... durante la luna di miele, ho chiesto ai miei genitori di apportare le ultime modifiche, prima del nostro ritorno... >> mi disse, contento della mia reazione.
<< Grazie amore, è stata una bellissima sorpresa... >> gli dissi, radiosa.
<< Sono contento che ti piaccia... >> mi rispose, in un sussurro ed a pochi centimetri dal mio viso.
Io lo guardai negli occhi e lo baciai... un bacio passionale ed intenso... lui ricambiò il mio bacio, iniziando con una mano a sfiorarmi la schiena, mentre l’altra s’infilava tra i miei capelli... io gli passai le braccia intorno al collo ed una mano finì tra i suoi capelli, spettinandoglieli ancor di più...
Prendendomi in braccio, si diresse verso la nostra stanza e mi depositò sul letto, il tutto senza interrompere quel bacio...
<< Ti amo >> sussurrai, quando le nostre labbra si staccarono, per concederci di riprendere fiato.
<< Anch’io ti amo... immensamente... >> mi sussurrò di rimando, tornando a baciarmi.
I nostri respiri accelerarono ed in poco tempo, i nostri abiti giacevano abbandonati sul pavimento, accanto al letto... per gran parte della notte mi fece sua, facendomi sentire amata e protetta come solo lui era in grado di fare... ci addormentammo che era quasi l’alba, l’uno tra le braccia dell’altra...
La settimana passò in fretta ed arrivò il giorno dell’inizio della premier del film...
La prima città sarebbe stata...
<< Parigi! >> esclamammo, felicissime, Vero ed io.
<< Beh, la città più romantica d’Europa... >> disse Nikki.
<< Rivale di Venezia, bisogna aggiungere... >> fece notare zia Christina.
Eravamo comodamente seduti sull’aereo diretto in Francia e ci stavamo aggiornando sulle novità che erano accadute dal nostro ultimo incontro, ovvero dal giorno del mio matrimonio...
<< Allora, sore... ce lo darete un nipotino o no? >> chiese Vero, osservandomi attentamente.
<< Uffa, sore... dai tempo al tempo >> dissi, esasperata.
Robert, al mio fianco, iniziò a ridere ed i ragazzi gli diedero corda...
<< Dai Ery, non è così male diventare madri >> mi disse Nikki.
<< Non sto dicendo il contrario, sono solo stanca di sentirmi ripetere “Allora, ce lo dai un nipotino? Quanto ancora dobbiamo aspettare per avere un nipotino?” >> dissi, irritata << perché non provi te a darti da fare? >> domandai a mia sorella.
<< Cavolo, ma... Robert che le hai dato stamattina da bere a colazione? Acido? >> gli chiese Vero, osservandomi nervosa.
<< Non ha fatto colazione, il che è preoccupante... >> le rispose Robert, osservandomi ansioso.
Chiusi gli occhi e feci dei respiri profondi, ma, ad un tratto, mi venne un attacco di nausea che mi costrinse a correre in bagno...
<< Accidenti! >> esclamai, quando tornai a sedermi.
<< Amore, che succede? Ti senti poco bene? >> mi chiese, preoccupato, Robert.
<< Nulla di grave, solo un po’ di nausea... >> gli risposi, poggiando la testa sulla sua spalla.
Robert mi passò un braccio intorno le spalle e mi strinse a sé...
<< Propongo di andare a farti visitare appena atterriamo... >> disse Robert.
<< Ma non è nulla di grave, davvero... adesso sto benissimo >> dissi, per tranquillizzarlo.
<< Sarà, però non hai una bella cera, Ery >> mi fece notare Jackson.
<< Una bella dormita sistemerà tutto >> dissi, chiudendo gli occhi.
Robert mi tenne stretta a sé per tutto il viaggio e, ogni tanto, mi carezzava i capelli o una guancia... dormii per il resto del volo, finché il mio amore non dovette svegliarmi per avvisarmi che eravamo quasi arrivati...
<< Amore, tra poco atterreremo... >> disse, dolcemente, mio marito.
<< Mmmh... >> mugugnai, aprendo gli occhi.
Lo sentii ridacchiare...
<< Avanti bell’addormentata... la città dell’amore ci attende! >> esclamò Kellan.
<< Non ho bisogno dell’amore... l’ho già trovato >> sussurrai, alzando gli occhi verso Robert.
Lui mi stava fissando con quei suoi fantastici occhi azzurri...
<< Magari, la città dell’amore ci porterà fortuna... >> mi sussurrò, all’orecchio.
<< Riguardo a cosa? >> domandai, confusa.
<< Al fatto che gli altri vogliano dei nipotini... >> mi rispose, sorridendo.
<< Va bene, ma non cominciare anche tu... >> gli dissi, minacciosa.
<< Okay leonessa, però... adesso calmati... >> mi disse, con tono di resa e baciandomi amorevolmente.
Dopo l’atterraggio, recuperammo i nostri bagagli e ci dirigemmo in hotel, per poter depositare le valige e rinfrescarci dopo il lungo viaggio... eravamo tutti sullo stesso piano ed in camere vicine...
<< Perfetto, almeno se non dovessi dormire la notte, saprei dove trovarvi! >> esclamò Kellan, ridendo.
<< Prova a venire a chiamarci a notte fonda e sarà la tua ultima gita notturna... >> lo avvertii, ridendo con tutti.
Robert ed io entrammo nella nostra stanza ed iniziammo a sistemare le valige...
<< Che ne dici amore, hai voglia di andare a fare una passeggiata? >> propose il mio angelo.
<< Si, perché no... >> dissi, prendendo gli occhiali da sole ed uscendo con lui.
<< Ehi, ragazzi? >> ci chiamo Nikki, in fondo al corridoio.
<< Dove state andando? >> ci chiese Jackson.
<< Pensavamo di andare a fare una passeggiata... vi unite a noi? >> domandò Robert.
<< Si, volentieri >> rispose Kristen, mano nella mano con Michael, il suo fidanzato.
Insieme ci avviammo all’entrata dell’hotel ed uscimmo per le strade di Parigi...
<< Non l’avevo mai visitata e sono contenta di poterlo fare, ora... >> disse Vero, a braccetto con Kellan.
<< La terrò conto per la nostra luna di miele... >> disse quest’ultimo, sorridendo a mia sorella.
I due piccioncini si erano fidanzati la settimana dopo il mio matrimonio, ma, ancora, non avevano deciso nessuna data per le nozze...
Dopo un’ora che giravamo per le vie...
<< Che ne dite di bere qualcosa? >> proposi, indicando un piccolo bar, poco distante da dove ci trovavamo.
<< Penso che sia un’ottima idea >> concordarono Ashley e Nikki.
Dopo aver preso posto, notai l’assenza di mia sorella e Kristen...
<< Ma dove sono andate a finire? >> domandai, curiosa.
<< Avevano una commissione da sbrigare... non ci metteranno molto... >> dissero Nikki ed Ashley, rimanendo sul vago.
“Quelle due non me la contano giusta...” pensai, ma, al momento, lasciai perdere.
Dopo cinque minuti, Vero e Kristen ci raggiunsero, con una borsetta in mano…
<< Che avete comprato di bello? >> domandò, curioso, Taylor.
<< Nulla di speciale... >> risposero le due, guardando Nikki ed Ashley.
Dopo un po’, convenimmo che era ora di tornare in albergo, per prepararci all’imminente serata...
Arrivati davanti alla porta di camera nostra...
<< Tesoro, Kellan, Jackson e Taylor mi hanno chiesto di passare un attimo da loro che mi volevano parlare di una cosa... torno subito, va bene? >> mi chiese Robert.
<< Certo amore, non c’è problema >> risposi, dandogli un bacio sulle labbra ed entrando in camera, mentre lui si avviava nella stanza dei ragazzi.
Mi chiusi la porta alle spalle e stavo per andare in bagno a farmi una doccia, quando qualcuno bussò alla porta...
<< Ragazze, che ci fate qui? >> domandai, confusa, trovandomi dinanzi a Vero, Nikki, Kristen ed Ashley.
<< Dobbiamo parlare... >> rispose mia sorella.
<< Prego, entrate >> dissi, scostandomi e facendole accomodare in camera.
<< Spero tu non sia ancora andata in bagno... >> mi disse Nikki, quando ebbi chiuso la porta alle loro spalle.
<< Perché? >> chiesi, non del tutto desiderosa di conoscere la risposta.
<< Perché ora avremo una risposta >> mi rispose Ashley, estraendo una scatolina dalla borsetta che aveva in mano.
Mi avvicinai per osservare attentamente cosa fosse...
<< Ma che vi salta in testa? >> chiesi, scioccata.
<< Ery, niente storie... vai in bagno e fallo... >> ordinò Kristen, porgendomi il test di gravidanza ed indicandomi il bagno.
<< Voi siete matte! >> esclamai, prendendo la scatolina e chiudendomi in bagno.
Seguii le istruzioni del test alla lettera ed attesi il risultato...
<< Allora? >> mi chiesero le ragazze, da dietro la porta.
<< Un attimo, mica sono Speedy Gonzales! >> esclamai, esasperata.
Un minuto dopo, il test espresse il suo giudizio... uscii dal bagno e guardai le ragazze una ad una...
<< Allora? >> domandò Vero, ansiosa di conoscere la risposta.
<< Che è uscito? >> mi chiese Kristen, elettrizzata.
<< Positivo o negativo? >> mi domandò, trepidante, Nikki.
<< Ma ci vuoi tenere sulle spine? >> chiese Ashley, non riuscendo a contenere l’agitazione.
<< Ragazze... >> inizia, facendo un respiro profondo.
<< Si...? >> chiesero, all’unisono.
<< SONO INCINTA! >> esclamai, saltando loro al collo.
Anche loro mi abbracciarono, gioiose ed esultanti della notizia...
<< Si, lo sapevamo! >> esclamò Nikki.
<< Chissà che dirà Robert quando lo verrà a sapere >> disse Vero.
<< Anche lui, sicuramente, sarà felicissimo della notizia >> disse Kristen.
<< Penso che dovremmo andare a chiamarlo... tanto, quello di Kellan ed i ragazzi era solo un diversivo per farlo star fuori... >> disse Ashley.
<< Avevate progettato proprio tutto... >> dissi, congratulandomi.
<< Nei minimi dettagli! >> esclamarono tutte insieme, fiere della riuscita del loro piano.
<< Ora andiamo a chiamare tuo marito... ci vediamo stasera Ery >> mi salutarono le ragazze, uscendo dalla mia stanza.
Quando la porta si fu chiusa alle loro spalle, mi sedetti sul letto e ripensai a ciò che avevo appena scoperto... istintivamente, mi portai le braccia intorno alla pancia...
“Chissà come reagirà il tuo papà alla notizia, piccolino” pensai, aprendomi in un sorriso.
Sentii la porta aprirsi e, voltando la testa, vidi Robert entrare e richiudersi la porta alle spalle...
<< Amore, stai bene? >> chiese, premuroso, raggiungendomi sul letto.
<< Certo tesoro, anzi... sto più che bene... >> gli risposi, sorridendo felice.
<< Perché tutta questa allegria? Che mi nascondi? >> domandò, sorridendomi a sua volta.
<< Grazie alle ragazze, ho appena fatto una scoperta meravigliosa... >> gli dissi, trattenendo a stento la mia felicità.
<< Cosa? >> mi chiese, con una nota di agitazione nella voce.
<< Amore... >> iniziai, continuando a sorridere.
<< Si...? >> disse, con voce sempre più ansiosa.
<< Aspetto un bambino! >> esclamai, radiosa.
Per un secondo, Robert mi fissò, sbalordito, poi, mi attirò a sé e mi baciò, felicissimo... io mi strinsi ancor di più a lui e ricambiai il suo bacio con altrettanta gioia...
<< Come l’hai scoperto? >> chiese, stendendomi sul letto e sdraiandosi, subito dopo, al mio fianco.
<< Ricordi quando Vero e Kristen erano andate a fare una cosa, oggi pomeriggio? >> gli domandai.
<< Si >> mi rispose.
<< Erano andate a comprare un test di gravidanza... ti hanno mandato dai ragazzi con una scusa per far si che fossi sola nella stanza, in modo da poter fare il test, che è risultato positivo... amore, sono incinta! >> esclamai, raggiante.
<< Ora capisco perché continuavi a sentirti poco bene... >> disse, sorridendo.
<< Già, ora l’ho capito anch’io... >> risposi, avvicinandomi a lui e baciandolo dolcemente.
<< Dovremo, comunque, andare da un dottore, per assicurarci che stiate bene... >> disse Robert, passandomi una mano sul ventre.
Io sorrisi e posai una la mano sopra la sua...
<< Ti amo >> dissi, guardando il mio angelo negli occhi.
<< Anch’io ti amo... anzi, vi amo... >> disse, continuando a carezzarmi la pancia.
<< Amore, così mi fai venire voglia... >> iniziai, ma non riuscii a finire perché Robert mi aveva zittita con un bacio pieno di desiderio.
<< Ma dobbiamo prepararci... >> cercai di replicare, ma mi zittì nuovamente, posandomi due dita sulle labbra.
<< Abbiamo tempo, amore mio... >> mi disse, sorridendo malizioso.
Io non resistetti e, passandogli una mano tra i capelli, attirai di nuovo le sue labbra sulle mie...
Facemmo l’amore per le restanti ore pomeridiane, poi, verso le sei e mezza, convenimmo che fosse ora di prepararci per la lunghissima serata che ci attendeva...
<< Se devo essere sincero, ora come ora, vorrei rimanere qui... con te... >> mi disse Robert, quando ebbe finito di farsi la doccia.
<< Per me è lo stesso, ma non possiamo trascurare il nostro dovere... >> gli dissi.
<< Come sempre, hai ragione... >> mi disse, sorridendo.
Ci vestimmo in modo elegante ed uscimmo dalla nostra stanza, scendendo nella hall, dove ci saremmo incontrati con gli altri...
<< Tra un paio di mesi, questi vestiti non mi entreranno più... >> considerai, mentre eravamo in ascensore.
<< Adesso, dobbiamo iniziare a guardare i vestiti per le donne incinte... >> mi disse Robert.
<< Già, la nota negativa della gravidanza è quella... devi comprarti dei nuovi vestiti >> borbottai.
Robert ridacchiò e mi baciò i capelli...
Quando arrivammo in atrio, c’erano già Vero, Kellan, Kristen e Michael ad aspettare...
<< Buonasera a tutti >> salutammo Robert ed io.
<< Buonasera, futuri genitori >> ci risposero, in coro.
<< Mantenere un segreto guai, vero? >> domandai, stizzita.
<< Non possiamo nascondere una simile notizia >> mi rispose Vero.
<< Già quando i giornalisti sono venuti a sapere del matrimonio ci hanno girato intorno chissà quanto tempo... se, ora, venissero a sapere che sono anche incinta, non ci voglio pensare... >> dissi, rabbrividendo all’idea.
<< Si, in effetti, su questo non ti diamo torno... >> concordarono Kristen e mia sorella.
<< Beh, facile... basta tenere la bocca chiusa quando siamo all’esterno... >> disse Kellan.
Sospirai, esasperata...
Quella sera, il tempo passò abbastanza in fretta e meno male dovrei aggiungere...
<< Ho perso il conto di quante persone ci fossero! >> esclamai, entrando nella nostra stanza d’albergo.
<< Hai ragione, non ricordo l’ultima volta che ho visto così tanta gente in una sera! >> esclamò Robert, togliendosi la giacca.
<< Per non parlare di tutti quei giornalisti... i flash delle loro macchine fotografiche mi facevano girare la testa >> dissi, sedendomi sul letto e lasciandomi cadere all’indietro sul materasso.
<< Adesso, dovremo prestare più attenzione... non voglio che ti senta male per colpa loro >> mi disse, premuroso.
<< Si, hai ragione... >> risposi, sorridendo e passandomi una mano sul ventre.
Robert venne a sedersi al mio fianco ed io mi tirai a sedere, ammirando il bellissimo angelo che avevo accanto...
<< Tra poco, sarà il tuo compleanno... hai già pensato a come festeggiarlo? >> mi chiese, con finto tono innocente.
<< Sinceramente, no... ma, dal tono della tua voce, dovrei intuire che tu ci hai già pensato... >> gli risposi, osservandolo con sguardo indagatore.
<< In effetti, si... >> mi rispose, con nonchalance.
Ridacchiai e lo baciai con passione...
Il giorno seguente, Robert ed io ci dirigemmo in ospedale per fare una visita di controllo...
<< Congratulazioni, ragazzi! >> esclamò il dottore che mi aveva visitata.
<< Grazie, ma, ci dica, il bambino sta bene? >> domandai, un po’ ansiosa.
<< Oh si, il piccolo sta benissimo... >> mi rispose, con un sorriso.
<< Di quanto è incinta? E quando dovrebbe nascere il bambino? >> chiese, curioso ed eccitato, Robert.
<< Beh, dal test risulta che la signora sia incinta di un mese, quindi il bambino dovrebbe nascere intorno a Gennaio... >> gli rispose il dottore.
Robert ed io eravamo al settimo cielo!
Ogni sera, per la premier, eravamo in giro per la città con tutti gli attori del film e solo durante il giorno potevamo prenderci un minuto di pausa... fortunatamente, i giornalisti non sono venuti a conoscenza della mia condizione e questo ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo...
<< Pronta per domani? >> mi chiese Robert, la sera prima del mio compleanno.
<< Mi dovrei preoccupare? >> gli domandai, fintamente ansiosa.
<< Mmmh... no, sarà una piacevole giornata... >> mi rispose, con un sorriso.
<< Allora, si... >> dissi, passandogli le braccia intorno al collo e facendo aderire il mio corpo al suo.
<< Penso proprio che ti piacerà la sorpresa... >> mi disse, portandosi sopra di me e baciandomi con amore.



Piccolo angoletto ^_^
Queste sono delle altre ff che sto scrivendo, magari, se ne avete voglia, potreste passare a darci un'occhiatina ^_^

The Dragons of Natural Elements
Destiny
La Guerriera di Narnia
Aria, terra, acqua e fuoco
I Gemelli Potter
You are my life

Questa è una ff che ha scritto un MIO AMICO e che mi ha dato il permesso di postare ^_^

Kyrian

Questa, invece, è una mia One-shot ^_^

Dimmi cos'hai desiderato... Te...

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Hola a todos!!!
Cavolo, chiedo umilmente scusa se ci ho messo tanto ad aggiornare questa ff XD
Bene, ora vorrei ringraziare coloro che hanno inserito la ff tra le preferite o le seguite ^_^
DarkViolet92: tesoro, se sarà maschio o femmina non te lo dico, altrimenti che sorpresa è! U.U gemelli??? mmmh, boh, si vedrà ^_^
Xx_scritrice88_xX: chica, ma così mi fai arrossire! con tutti questi complimenti potrei montarmi la testa! XD (poi ci pensa Rob a farmi rinsavire XD ihih, ecco, sono già partita!!! XD) visto che ho esaudito il tuo desiderio? ^_^ le tue ff mi piacciono tantissimo!!!!! ^_^
Bene, ora non mi resta che postare il capitolo! ^_^
Buona lettura!!!
Besos




CAPITOLO 18



Quando mi svegliai, la mattina seguente, erano ormai le 9:30... mi voltai verso Robert, ma non lo trovai... al suo posto, c’era un biglietto poggiato sul cuscino, indirizzato a...
<< Erica Pattinson >> lessi, sorridendo tra me e me.
Mi misi seduta, avvolgendo il lenzuolo intorno al mio corpo nudo ed aprii il biglietto, scoprendo la calligrafia di mio marito.
Iniziai a leggere ciò che mi aveva scritto...

Buongiorno amore mio,
innanzitutto...

BUON COMPLEANNO!



Adesso, anche te sei entrata a far parte del mondo degli adulti...
Spero che tu e mio figlio siate in gran forma oggi, perché vi attende una stranissima avventura...
Per festeggiare i tuoi 18 anni, ho pensato che ti sarebbe piaciuta una caccia al tesoro per la città di Parigi...
Verso le 10 arriverà Vero a prendervi, per accompagnarvi in quest’avventura...
Questo non è il biglietto col primo indizio... quello te lo recapiterà mia cognata quando arriverà, sperando sia puntuale!
Ogni biglietto avrà un indizio che ti condurrà in un luogo significativo di Parigi e lì, ci sarà ad aspettarti un nostro amico che ti consegnerà il prossimo indizio...
Segui tutti gli indizi e, alla fine della caccia, troverai una bellissima sorpresa... hai tutto il giorno a tua disposizione, ma spero non ci metterai molto...
Io ti aspetterò alla fine del gioco...
Buon compleanno, ancora, amore mio...
Aspetterò con trepidazione il momento in cui sarai, anzi, sarete, di nuovo fra le mie braccia...
Buon divertimento e...
CHE LA CACCIA AL TESORO ABBIA INIZIO!
TI AMO
tuo Robert


Sorrisi come una stupida quando finii di leggere il messaggio...
<< Una bellissima sorpresa... mmmh... chissà che avrà in mente il tuo papà... l’unico modo per saperlo, è di giocare a questa caccia al tesoro... sei pronto, piccolo mio... >> dissi, passandomi una mano sulla pancia, dove nostro figlio stava crescendo.
Guardai l’orologio... le 9:40...
Mi feci una doccia e mi vestii, aspettando, poi, che arrivasse mia sorella per dare inizio alla caccia al tesoro.
Alle dieci in punto, qualcuno bussò alla porta della mia stanza... andai ad aprire e mi trovai di fronte mia sorella che mi sorrideva, felicissima...
<< Buon compleanno, sore! >> esclamammo, all’unisono.
Ci guardammo un secondo negli occhi e, poi, scoppiammo a ridere come due cretine...
<< Allora, tu ed il mio nipotino siete pronti per iniziare la caccia al tesoro organizzata da quel pazzo di mio cognato? >> mi chiese Vero, sorridendo.
<< Si, ma prima... >> dissi, rientrando nella stanza e prendendo un pacchetto che avevo posato sul tavolo.
<< Ecco il tuo regalo >> dissi, porgendolo a Vero.
<< Grazie, anch’io ho qualcosa per te >> disse, mostrandomi una borsetta.
Aprimmo i nostri regali...
<< Grazie sore, era proprio quello che cercavo! >> esclamò Vero, abbracciandomi e baciandomi sulla guancia.
<< Prego sore, grazie mille anche a te! >> esclamai, ricambiando il gesto d’affetto.
Io le avevo regalato un libro sui misteri dell’universo, mentre lei un portafoto, dove ve n’era una raffigurante Robert che mi teneva tra le braccia e mi baciava dolcemente...
<< Bene sore, adesso che ci siamo scambiate i regali... eccoti il primo indizio... >> disse Vero, porgendomi un biglietto.
Lo presi e, aprendolo, lessi il primo messaggio...

Questo è il primo indizio...
E’ la seconda piazza per grandezza francese...
Da inizio ad una lunga strada...
Concordia è parte del suo nome...
Ti amo



<< C’è una sola piazza che può corrispondere alla descrizione... >> dissi, alzando lo sguardo verso mia sorella.
<< Io non posso darti nessun suggerimento, posso solo farti da accompagnatrice ed autista >> mi rispose Vero.
<< Bene, Place de la Concorde sarà la nostra prima tappa! >> esclamai, uscendo dall’hotel, accompagnata da mia sorella.
Prendemmo la macchina che avevamo noleggiato per quei giorni a Parigi e ci avviammo verso la piazza più grande della città... arrivati a destinazione, notai Kellan salutarci con la mano...
<< Salve gemelline, tanti auguri di buon compleanno! >> ci disse, quando gli fummo vicine.
<< Grazie >> rispondemmo, all’unisono, Vero ed io.
<< Bene, eccoti il secondo indizio... >> disse Kellan, porgendomi un biglietto e, poi, abbracciando e baciando mia sorella.

Ecco il secondo indizio...
Il suo nome proviene della mitologia greca,
facente riferimento al regno dei morti...
Tu ti trovi all’inizio,
ma se il prossimo indizio vuoi trovare
più avanti dovrai andare...
Ti amo



<< Piccioncini? Scusate se vi interrompo, ma io avrei una caccia da terminare se il marito voglio incontrare! >> esclamai, sorridendo.
<< Bella rima! >> si complimentò Kellan, continuando a rimanere abbracciato a mia sorella.
<< Amore, vieni anche te >> gli propose Vero, guardandolo con occhi dolci.
<< Okay, in marcia allora... la nostra meta? >> mi domandò.
<< Champs-Elysées >> risposi.
Saliti in macchina, iniziammo a percorrere il lungo viale dei Campi Elisi e, arrivati circa a metà strada, notammo Taylor attenderci...
<< Salve ragazze, auguri di buon compleanno! >> esclamò.
<< Grazie >> ringraziammo Vero ed io.
<< Eccoti il terzo indizio, Ery... in bocca al lupo... >> mi disse.
<< Al vampiro, vorrai dire... >> lo corresse Vero, sghignazzando.
Ridacchiai con loro, mentre leggevo il messaggio di Robert...

Terzo indizio...
Fu Napoleone a prendere la decisione, dopo una famosa battaglia,
da cui ne uscì vincitore...
Nel sotterraneo vi si può trovare un museo
con degli oggetti appartenenti a colui che fece la scelta...
Ti amo



<< Venite >> dissi, tornando in macchina.
<< Destinazione? >> mi chiese Kellan, il nostro autista ufficiale.
Gli indicai un punto alla fine del viale...
<< L’Arc de Triomphe >> dissi, con un sorriso sulle labbra.
Giungemmo alla nostra meta e ci guardammo intorno, ammirano la maestosità di quell’arco...
<< Ery, Vero! Tantissimi auguri! >> esclamò Jackson, arrivandoci alle spalle.
<< Grazie Jack >> rispondemmo mia sorella ed io.
<< Ery, certo che Robert ha avuto un’idea davvero strana... >> mi disse, ridendo e porgendomi il quarto indizio.
<< E che ti aspettavi? Con la moglie che si ritrova, non dovremmo sorprenderci se anche lui ha perso la testa! >> esclamò Kellan, sghignazzando.
<< Tu non salirai in macchina... vivo... >> lo minacciai, ridendo...

Quant’è alto l’Arc de Triomphe!
vediamo un po’... dove vi manderò adesso?
Un tempio di Giove, una basilica romana
ed una chiesa romanica la precedettero...
Molte sono le teorie della prima pietra,
ma Victor Hugo pensa che l’abbia posata
il grande Carlo Magno...
Ti amo



<< Wow! >> esclamai, felice della prossima tappa.
<< Dove? >> mi domandarono Kellan e Vero.
<< Notre-Dame >> risposi, correndo verso la macchina.
Arrivati davanti alla cattedrale, la prima cosa che feci fu osservarla attentamente ed ammirare il magnifico rosone, il suo simbolo...
<< Avanti Ery, non hai tempo di contemplare la cattedrale... hai un marito che vi aspetta! >> esclamò Ashley.
<< Buongiorno, anche a te >> dissi, ridacchiando.
<< Buon compleanno, ragazze... finalmente diciottenni! >> esclamò, sorridendo.
<< Già, eravamo stanche di essere le più piccole... >> disse Vero.
<< Ma come, eravamo sempre coccolate e super viziate... >> le dissi, con un sorriso.
<< Non ti preoccupare, ora potrò essere più dolce con le coccole... >> disse Kellan a mia sorella, con un sorriso che era malizia pura.
<< Devo ricordarvi che siamo in pubblico? >> chiese Ashley, divertita.
<< E che abbiamo un minorenne tra noi? >> aggiunsi, sfiorandomi la pancia.
<< Nah, il piccolino è già cresciuto... chissà cosa gli tocca subire con la mamma ed il papà che si ritrova! >> esclamò Kellan.
<< Ehi! >> esclamai, fingendomi offesa.
<< Andiamo Ery, sto scherzando! >> esclamò l’orso, abbracciandomi.
<< Sarà meglio... >> mugugnai, ricambiando l’abbraccio con un sorriso.
Sciolsi l’abbraccio e lessi il prossimo indizio...

Ben’arrivata al quinto indizio...
La sua è un’architettura neoclassica
ed ospitava soldati invalidi...
La sua cupola è interamente dorata
e vi risiede la tomba di Napoleone...
Sei quasi arrivata al traguardo, amore mio...
Ti amo



<< Andiamo ragazzi, l’Hôtel des Invalides ci attende! >> esclamai.
Arrivati lì, trovammo Michael ad attenderci...
<< Buon compleanno, signorine! >> esclamò, sorridendoci.
<< Grazie, Michael >> rispondemmo Vero ed io.
<< Bene Ery, ecco il tuo messaggio... >> disse, porgendomi il sesto indizio.

Contiene le più famose opere del mondo...
Della Lisa è famoso il sorriso
ed il suo autore era persino mancino...
In un film il codice bisognava trovare
se al Sacro Graal si voleva arrivare...
Ti amo



<< Non dirmi che finalmente vedremo... >> iniziò Vero.
<< Il Louvre ci attende! >> esclamai, gioiosa.
Kellan rise del mio entusiasmo e partì alla volta del museo più famoso della Francia...
<< Che bello! >> esclamò Vero, quando fummo arrivati a destinazione.
<< Un giorno lo visiteremo... mi piace l’arte e qui vi sono un sacco di opere famose... >> dissi e mia sorella concordò con me.
<< Ma ora, pensiamo alla caccia... il tuo maritino avrà anche una grande pazienza ad aspettarti, ma io voglio tornare in albergo a festeggiare con la mia dolce metà... >> mi disse Kellan, passando un braccio intorno alla vita di Vero.
<< Certo che pazienza zer... >> iniziai, ma venni interrotta...
<< Vero? Ery? >> ci chiamò una voce alle nostre spalle.
Mia sorella ed io ci voltammo e vedemmo venirci incontro...
<< Roxy! Sara! >> esclamammo, all’unisono, correndo loro incontro.
<< Ehi ragazze, auguri di buon compleanno! >> esclamarono, abbracciandoci.
<< Grazie, ma diteci, che ci fate a Parigi? >> domandò Vero.
<< Siamo in vacanza con le nostre famiglie e voi? >> ci chiese Roxy.
<< Sai la premier del film? Ecco, siamo qui per questo... >> le risposi.
<< Ah, ho capito... ciao Kellan! >> esclamò Sara, salutandolo.
<< Ciao ragazze, che piacere rincontrarvi! >> le salutò Kellan.
<< Già, il mondo è piccolo... ma, Ery, non vedo Robert... >> mi fece notare Roxy.
<< Già, vedi, per il mio compleanno ha deciso di farmi una sorpresa alquanto bizzarra... >> le dissi.
<< E cioè? >> mi domandò Sara, curiosa.
<< Una caccia al tesoro... >> le risposi.
<< Che dolce! E come ti sta andando? >> mi chiese.
<< Bene, sono quasi giunta alla conclusione del gioco... >> le risposi.
<< Ragazze! >> esclamò Nikki, venendoci incontro.
<< Ciao Nikki >> la salutammo.
<< Buon compleanno gemelle non siamesi... >> ci disse, ridendo.
<< Grazie mille >> ringraziammo Vero ed io.
<< Ery, eccoti il settimo indizio... >> disse, porgendomi il messaggio.

Un ultimo sforzo amore e ci sei...
Allora...
E’ il monumento più famoso di Parigi
nonché il suo simbolo...
Il suo nome deriva dall’ingegnere che la progettò...
Dalla sua cima si può scorgere l’intera città...
Ti amo



<< Roxy, Sara, spero ci scuserete ma dobbiamo scappare... >> dissi alle nostre amiche, dispiaciuta di doverle abbandonare.
<< Non ti preoccupare, tesoro... non facciamo attendere tuo marito... >> mi disse Roxy, ridacchiando.
<< Non vogliamo sentirci fare una bella strigliata da parte sua perché ti abbiamo fatta tardare >> disse Sara, sorridendo.
Le abbracciai e, dopo un ultimo saluto, mi diressi verso...
<< La Tour Eiffel >> dissi, al mio autista personale.
<< Ah, bene... l’ultima tappa... >> mi disse.
Tirai un sospiro di sollievo...
<< Stanca? >> mi chiese Vero.
<< Non molto... >> le risposi.
<< Ha solo voglia di rivedere suo marito, che domande fai? >> chiese Kellan, in tono scherzoso.
<< Ehi, ti ricordo che aspetta il nostro futuro nipotino... non si deve stancare troppo... >> gli ricordò Vero.
Sorrisi a quelle parole e mi passai una mano sul ventre...
“Il tuo papà è proprio matto! Ci ha fatto girare l’intera città! Ma è così dolce e romantico...” pensai.
Arrivammo ai piedi della famosa torre e scorgemmo immediatamente Kristen ad aspettarci...
<< Auguri, ragazze! >> esclamò, quando ci avvicinammo.
<< Grazie >> rispondemmo Vero ed io.
<< Ery, questo è l’ultima tappa... almeno, l’ultima esterna... >> mi disse, sorridendo.
<< Che vuoi dire? >> domandai, confusa.
<< Leggi e capirai da sola... >> mi rispose.

Amore mio,
ora hai quasi raggiunto il punto d’arrivo...
Il tuo tesoro è molto vicino...
Adesso, dirigiti dalla persona
che ci ha fatti incontrare...
Ti amo



<< Sarai contento Kellan... >> dissi, rivolgendomi al fidanzato di mia sorella.
<< Eh? >> domandò, spaesato.
<< Adesso possiamo tornare in albergo... >> risposi, sorridendo.
<< Le mie preghiere sono state esaudite! >> esclamò.
Kristen, Vero ed io scoppiammo a ridere...
Arrivate in hotel, mi diressi verso la stanza di zia Christina e bussai... non dovetti attendere molto che la porta si aprì...
<< Immaginavo fossi te, tesoro... >> mi disse, sorridendo.
<< Già, credo tu abbia qualcosa per me >> le dissi, ricambiando il sorriso.
<< Infatti, un messaggio da tuo marito... >> mi disse.
Aspettai che mi porgesse l’ultimo indizio, ma non fece nulla...
<< Zia? L’indizio? >> le chiesi, confusa.
<< Nessun biglietto tesoro, solo queste parole... “L’ultimo indizio lo possiede la persona che per tutto il tempo vi ha accompagnati...” >> mi rispose.
<< Vero >> sussurrai, voltandomi verso mia sorella, che si trovava alle mie spalle.
<< Esatto! >> mi disse, esultante.
<< Avanti sorellina, mi diresti l’ultimo indizio? >> le domandai, dolcemente.
<< Ovvio sore, il tuo maritino ti attende...
allora... “Dove tutto è iniziato ti dovrai recare, affinché la tua sorpresa potrai svelare” >> citò.
<< Grazie sore, di tutto >> le dissi, abbracciandola.
<< Figurati, è stato un piacere >> mi disse.
<< Buon pomeriggio, mia cara e buon compleanno >> mi disse zia Christina, tornando nella sua stanza.
Salutai Vero e Kellan e mi diressi verso la mia stanza...
“Dove tutto è iniziato” pensai, arrivata dinanzi la porta.
Abbassai la maniglia ed entrai... le tende erano state tirate, così che la stanza rimanesse nella penombra... molte candele erano state disposte per tutta la camera e davano all’ambiente un’atmosfera magica... romantica... mi chiusi la porta alle spalle e mi posizionai al centro della stanza... sentii un lieve rumore alle mie spalle... due braccia mi avvolsero da dietro e, delicatamente, mi avvicinarono ad un corpo che conoscevo fin troppo bene...
<< Buon compleanno, amore mio... >> mi sussurrò, all’orecchio, Robert.
<< Con te, sicuramente, sarà bellissimo... >> sussurrai di rimando.
<< Piaciuta la caccia? >> chiese, iniziando a baciarmi il collo.
<< Molto amore... >> risposi, chiudendo gli occhi e lasciandomi avvolgere dalle mille emozioni che mi stava scatenando col suo gesto.
Rimasi tra le sue braccia per quello che mi parve un secolo, poi parlò...
<< Perché non vai a rilassarti un attimo? Sarai senz’altro stanca dopo la lunga gita che ti ho fatto intraprendere... >> rispose.
<< In effetti, mi farei volentieri una doccia veloce... >> ammisi.
Lui sciolse l’abbraccio e mi spinse verso il bagno...
<< Ti aspetto qui, amore... non metterci troppo >> sussurrò, baciandomi sulla guancia.
Mi diressi in bagno e chiusi la porta... mi feci una doccia veloce e, quando mi fui asciugata, notai un vestitino intimo piegato sulla mensola del bagno... era bianco, scollato, con le spalline sottili ed arrivava fino a metà coscia...
“Ma guarda un po’... hai capito il furbetto!” pensai, osservando attentamente quel vestitino “non lascia nulla all’immaginazione...”
Sorrisi e lo indossai...
“Perfetto” pensai, osservandomi allo specchio.
Il vestitino risaltava incredibilmente le mie curve e metteva in mostra il piccolo rigonfiamento della pancia...
“Non posso più indossare vestiti attillati in pubblico... si noterebbe subito che sono incinta” osservai, mettendomi di profilo, per vedere meglio la piccola sporgenza del mio ventre.
Sorrisi, all’idea di aspettare un bambino...
“Il figlio di Robert, concepito grazie all’infinito amore che proviamo l’una per l’altro...” pensai.
Aprii la porta del bagno e, con fare provocante, mi poggiai sulla soglia, osservando mio marito... dava le spalle alla porta-finestra, le braccia incrociate sul petto scolpito, indossava solo un paio di boxer e... il suo sguardo, profondo e pieno di desiderio, era fisso su di me... immobile, in quella posa, era maledettamente ed incredibilmente sexy...
<< Ti sta d’incanto >> mi disse, riferendosi al vestitino << e, come immaginavo, non lascia proprio nulla all’immaginazione... >> continuò, aprendosi nel suo sorriso sghembo.
<< Quando l’hai acquistato? >> domandai, avvicinandomi a lui con fare seducente.
<< Oggi, mentre eri in giro per la caccia... >> rispose, accogliendomi tra le sue braccia e stringendomi a sé.
<< Grazie, amore >> dissi, alzando la testa e facendo incatenare i suoi occhi azzurri ai miei.
<< Non mi devi ringraziare... per te, questo ed altro... >> mi disse, abbassandosi e facendo incontrare le nostre labbra in un bacio dolce ed intenso.
<< Ho una cosa per te... >> disse, portandomi verso il letto e prendendo un oggetto dal comodino.
<< La sorpresa? >> chiesi, sorridendo.
<< Una parte >> mi corresse, porgendomi una scatoletta rossa.
La aprii e, dentro, vi trovai un paio di orecchini... erano dei pendenti e, alla fine di ciascuno, vi era un cuoricino con al centro un piccolo diamante... un bigliettino era poggiato all’interno della scatolina...

Due cuori per due anime...
Due cuori...
...noi...
Il nostro amore...
Questi due cuoricini simboleggiano
l’infinito amore che provo per te,
i diamanti
rappresentano il tuo splendore...
Tu sei la luce nella mia oscurità...
Tu sei l’angelo
che ha abbandonato il Paradiso...
...per me...
Grazie per essere tutto ciò che sei, amore mio
TI AMO



Alzai il viso verso Robert... ero senza parole...
<< Amore, non so che dire... sono... sono bellissimi... >> dissi, cercando le parole giuste per esprimere i miei sentimenti.
<< No, tu sei bellissima... questi sono solo dei piccoli gioielli che arricchiranno un tesoro già prezioso... tu sei il vero tesoro... >> disse, prendendomi il viso tra le mani.
Poggiai la scatolina sul comodino e, passando le braccia intorno al collo di Robert, lo baciai con passione ed amore...
<< Ti amo >> dissi, contro le sue labbra.
<< Anch’io ti amo >> mi rispose, facendo aderire ancor di più il mio corpo al suo.
Ci baciammo di nuovo... inizialmente fu un bacio casto, ma, poi, si trasformò in un bacio pieno di passione e desiderio... le mani di Robert iniziarono a vagare sul mio corpo, accarezzando ogni centimetro della mia pelle e soffermandosi più a lungo sulle mie curve... si scostò un po’ da me e mi osservò con una strana luce negli occhi... mi sorrise... un sorriso di pura malizia e terribilmente accattivante...
<< Questo vestitino ti sta divinamente, ma... >> disse, abbassando le sottili spalline e lasciando che la stoffa percorresse il mio corpo, cadendo al suolo e lasciandomi completamente nuda, dinanzi all’uomo che amavo.
<< Ma...? >> gli domandai a bassa voce, sorridendo tentatrice ed avvolgendogli il collo.
<< Ma senza, sei ancora più bella... >> rispose, con voce roca e baciandomi con trasporto.
Ricambiai quel bacio con egual ardore e gli infilai una mano tra i capelli, scompigliandoglieli ancor di più... le sue mani ricominciarono a sfiorare il mio corpo e, questo gesto, mi fece rabbrividire di piacere...
<< Lascia che dica... la stessa cosa... di te... >> dissi, con voce seducente e sfilandogli lentamente i boxer.
Lui mi sorrise malizioso e mi attirò ancor più a sé... le nostre labbra si ritrovarono in un bacio passionale e, piano, lo feci sedere sul bordo del letto... le nostre labbra si staccarono, ma i nostri sguardi rimasero allacciati l’uno all’altro... io ero in piedi, dinanzi a lui... il suo volto era all’altezza del mio ventre ed iniziò a baciarlo... le sue braccia mi avvolsero la vita, mentre le sue labbra continuavano a sfiorare quella piccola rotondità che avevo... le mie mani s’infilarono tra i suoi capelli e mi strinsi a lui, iniziando ad ansimare...
<< Porti in grembo mio figlio... >> sussurrò Robert, sorridendo contro la mia pancia.
<< Si >> sussurrai di rimando, aprendomi in un sorriso radioso.
Robert mi stava facendo impazzire... i suoi baci e, dopo, le sue carezze, mi stavano scatenando un piacere incredibile... con una leggera spinta, lo feci cadere all’indietro, facendolo distendere sul letto... mi sdraiai su di lui, baciandolo con amore e passando le mie mani sul suo petto perfetto... Robert mi teneva stretta contro di lui, poi, poggiò le sue mani sui miei fianchi ed attirò il mio bacino contro il suo... con un’unica spinta, lo sentii entrare in me e questo mi fece sospirare di piacere... le sue braccia mi sorreggevano, mentre i nostri bacini si muovevano in sincronia, incontrandosi e facendoci unire l’una all’altro...
<< Robert >> gemetti, guardando quegli occhi azzurri, fissi su di me.
<< Ti amo >> mi disse, con voce roca, continuando ad attirare il mio bacino sul suo.
Mi accasciai su di lui, avvolgendogli il collo con le braccia e poggiando la testa nell’incavo della sua spalla...
<< Ti amo anch’io >> gli sussurrai, all’orecchio, dopo qualche minuto di silenzio.
Lui ridacchiò e, questo sussultare del suo corpo, accese nuovamente i nostri desideri...
Robert rotolò su un fianco e, in questo modo, portò il suo corpo sopra il mio...
<< Non ne hai mai abbastanza? >> gli chiesi, con voce dolce e maliziosa.
<< No, ma, la colpa è tua... sei tu che mi rendi ingordo, facendomi continuamente desiderare di essere tuo... di essere parte di te... >> mi rispose, con voce sensuale.
Io ridacchiai ed avvicinai il suo volto al mio... le nostre labbra iniziarono una danza tutta loro, mentre le mie mani si allacciavano dietro al suo collo e le sue vagavano sul mio corpo... quando ci staccammo, le sue labbra iniziarono a baciarmi il collo, le spalle, soffermandosi più a lungo sui seni e scendendo ancora, fino ad arrivare al mio ventre e poi tornavano su, facendo il percorso a ritroso... queste carezze mi stavano facendo impazzire... avevo il respiro accelerato e mi stringevo contro quel corpo che tanto bramavo... ora, volevo di nuovo essere sua... volevo ancora sentirlo dentro di me...
<< Robert, prendimi... fammi tua... >> sussurrai, con voce flebile.
<< Mai richiesta fu più bella da esaudire... >> mi rispose, sorridendo contro il mio collo.
In quel momento, entrò a far parte di me... inarcai la schiena e mi strinsi ancor di più a lui, mentre lo sentivo muoversi dentro di me...
<< Ti amo >> gemetti, contro la sua spalla ed assecondando i suoi movimenti.
<< Anch’io ti amo >> mi rispose, aumentando l’intensità delle spinte e, infine, accasciandosi su di me.
Lo strinsi tra le braccia e gli baciai i capelli spettinati, sorridendo felice... i nostri giochi d’amore continuarono per tutto il pomeriggio e per tutta la notte, rendendoci insaziabili l’uno dell’altra e facendoci amare sempre più intensamente... solo verso l’alba, felici e sfiniti, ci addormentammo, l’una tra le braccia dell’altro...



Piccolo angoletto ^_^
Queste sono delle altre ff che sto scrivendo, magari, se ne avete voglia, potreste passare a darci un'occhiatina ^_^

The Dragons of Natural Elements
Destiny
La Guerriera di Narnia
Aria, terra, acqua e fuoco
I Gemelli Potter
You are my life

Questa è una ff che ha scritto un MIO AMICO e che mi ha dato il permesso di postare ^_^

Kyrian

Questa, invece, è una mia One-shot ^_^

Dimmi cos'hai desiderato... Te...

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Hola a todos!!!
Bene, non mi prolungo molto perchè direi sempre le stesse identiche cose, quindi, per oggi, mi limito ad aggiornare ed a rispondere alle recensioni del precedente capitolo! ^_^
Xx_scritrice88_xX grazie dei tuoi complimenti tesoro e, ti dirò, la giornata della caccia al tesoro mi è venuta in mente da un sogno che avevo fatto ^_^ eheh, pazza vero? però ho visto che questo mio pizzico di pazzia sia stato di tuo gradimento ^_^ i complimenti che ti faccio te li meriti tutti!!!!
DarkViolet92 grazie tesoro! sono contenta che ti sia piaciuto ^_^
Ryry_ omonima!!! ma ciao!!! eheh, l'importante è che hai continuato a seguirmi tesoro ^_^ grazie, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto ^_^
Bene, ora passiamo all'aggiornamento ^_^
Bacioni

Ps. scusate, me ne stavo dimenticando XD
Volvevo avvisarvi, che questo è il PENULTIMO CAPITOLO della FF ^_^
Ribacioni




CAPITOLO 19



La premier del film era andata benissimo e Twilight stava riscuotendo un enorme successo... New Moon era già in fase produzione e la mia gravidanza, finalmente, stava giungendo al termine... la pancia si era ingrossata tantissimo e pesava un quintale!
<< Allora? Cos’ha detto il dottore? >> mi chiese Victoria.
<< Nulla di nuovo, è tutto apposto... >> risposi, sedendomi sul divano.
<< Ha detto che dovrebbe nascere verso i primi di Gennaio >> disse Clare, alla figlia.
<< Oh bene! Allora manca poco! >> esclamò Lizzy, arrivando dalla cucina.
<< Già, non vedo l’ora! >> esclamai, con un sospiro di sollievo.
Tutte e tre ridacchiarono...
<< Ery, ha chiamato Robert pochi minuti fa... >> mi avvisò Lizzy.
<< Davvero? E cosa ti ha detto? >> le chiesi, facendomi subito attenta.
<< Mi ha chiesto di richiamarlo appena saresti tornata a casa... >> mi rispose.
Mi alzai, pian piano, dal divano ed andai in cucina... composi il numero di mio marito e premetti il tasto “call”...
<< Pronto? >> rispose una voce che non sentivo dalla sera prima.
<< Un uccellino mi ha informata che un certo signor Pattinson mi aveva cercata... >> dissi, con un sorrisetto.
<< Si e quell’uccellino mi ha informato che lei era andata a fare una visita... >> mi rispose, allegro.
<< E’ bello sentirti, amore mio... >> dissi, felice.
<< A chi lo dici... mi manchi... >> mi rispose.
<< Anche tu, tantissimo... manchi ad entrambi... >> lo informai, toccandomi il ventre.
In quel momento, sentii un debole colpetto nel punto in cui avevo poggiato la mano... ridacchiai...
<< Perché ridi? >> mi chiese, curioso, Robert.
<< Perché tuo figlio ha appena concordato con me... mi ha dato un calcetto in assenso... >> gli risposi.
Lo sentii ridacchiare...
<< Fosse per me, prenderei il primo aereo e volerei immediatamente da voi... >> mi disse.
<< Tesoro, prima il dovere e poi il piacere... >> gli ricordai.
<< Uffa >> borbottò, all’altro capo del telefono.
<< Andiamo amore, tra poco tutto sarà finito... >> gli ricordai.
<< La gravidanza o le riprese? >> mi chiese, divertito.
<< L’una e l’altra... >> risposi, sorridendo.
<< Non hai voluto scoprire se sarà maschio o femmina? >> mi domandò.
<< No, voglio che sia una sorpresa... >> gli risposi.
<< Una magnifica sorpresa >> mi corresse.
<< Assolutamente >> concordai.
<< Già deciso i nomi? >> chiese.
<< Ce ne sono così tanti... >> dissi, sospirando.
<< Che ne pensi di Elena se sarà femmina e William se sarà maschio? >> mi chiese, incerto.
<< Mi piacciono, oppure che ne pensi di Crystal e Ryan? >> proposi.
<< Belli anche quelli... accidenti, la scelta dei nomi è la cosa più complicata in queste situazioni! >> esclamò, sghignazzando.
<< Che ne dici se ci penseremo più avanti? >> proposi.
<< Dico che hai avuto un’ottima idea! >> mi rispose.
Parlammo per quasi un’ora...
<< Amore, devo andare... Catherine mi reclama >> mi disse, con voce triste.
<< Okay amore, il lavoro ti aspetta! Mi raccomando, dai il massimo! >> esclamai.
<< Ovviamente! >> esclamò, divertito.
<< Ci sentiamo presto, mio bel vampiro >> gli dissi.
<< Va bene, ti amo >> mi rispose.
<< Anch’io, cioè, anche noi >> mi corressi.
Chiusi la chiamata e tornai in salotto dalle altre...
<< Come sta Robert? >> mi chiese Clare.
<< Bene, ora tornava al lavoro... >> risposi.
<< Il bellissimo Edward Cullen >> disse Lizzy.
Rimasi con loro ancora un po’, poi, tornai a casa mia...
<< Ora siamo solo tu ed io, piccolo mio... >> dissi, carezzandomi il ventre.
Andai in camera e decisi di sistemare un po’ gli armadi, tanto per passare il tempo... mentre riordinavo, trovai...
<< Ma guarda un po’, il mio vecchio diario... >> dissi, aprendolo.
Sfogliai qualche pagina, sorridendo ai vari ricordi che avevo scritto...
<< Ci scrivevo tutte le dediche più belle e quello che facevo con le mie amiche... >> dissi, parlando tra me e me.
Mi sedetti sul letto ed iniziai a leggere, soffermandomi su certe cose e paragonandole col mio presente...

In questi giorni, Massimo si comporta in modo strano... non mi vuole dire cosa lo turba ed ho lasciato perdere, concedendogli i suoi spazi... non voglio essere una ragazza troppo appiccicosa... se volesse sfogarsi, gli basterebbe chiedere ed io sarei pronta ad ascoltarlo... alle ragazze non va molto a genio la mia storia con lui, mi continuano a ripetere che lui non è il ragazzo giusto per me... magari hanno ragione, ma, al momento, sono felice di stare con lui... forse non è il mio vero amore, ma nessuno lo può dire con certezza... in questi giorni, Vero sta affrontando un periodo molto difficile col ragazzo che le piace e Kiah ha scoperto di possedere una vena poetica... infatti, ha scritto due poesie che mi hanno colpito particolarmente... non le voglio dimenticare, per questo le ho chiesto il permesso di copiarle e scriverle su questo diario, per ricordarmele ogni volta che lo rileggerò...

AWAY
Calde lacrime bagnano questo cuscino,
realizzo solo ora che tu sei scappato via,
lontano da me e dai miei problemi.
Eri la mia soluzione al buio,
ma ora sono ricaduta in un baratro senza fondo.
Ti obbligavo a dirmi “Sei bellissima”,
forse è per questo che sei scappato.
Chissà dove sarai adesso,
se mi starai pensando, sognando, amando.
Ora so solo che non sei qui, vicino a me,
io aspetto che ritorni l’illusione del nostro amore,
anche se so che non tornerai.
(Kiah)

EMPTY LIFE
E' veramente difficile capire quando si sta toccando il fondo,
quando si realizza che nessuno è in grado di aiutarci.
Quando anche le persone che noi consideriamo più care e importanti ci voltano le spalle,
abbandonandoci a noi stessi.
Io vivo in una giungla di emozioni,
parlo di tutto, ma non parlo di niente.
La mia vita è vuota.
Desolatamente priva di emozioni.
Il mondo che mi sta di fronte reclama la mia presenza,
ma io non sono in grado di stare con la gente.
Io non sono capace di stare di fronte a quello che mi succede intorno.
Io ho bisogno di avere uno scopo.
Tutti i miei gesti, le mie azioni, le mie parole
sono meccanicamente calcolate per non far intravedere la maschera che mi nasconde agli occhi degli altri.
Io non posso essere perfetta.
Io non voglio essere perfetta.
Io voglio essere me stessa e vivere senza essere condizionata da cosa pensano gli altri di me.
Io sono un miscuglio di emozioni che va presa per com'è
e che non deve essere modificata in nessun modo.
Io sono quello che sono
e nessuno mi cambierà mai!
(Kiah)



Sorrisi, rileggendo quelle due poesie...
<< Kiah ha sempre avuto un talento per le poesie... ho sempre pensato che dovrebbe fare la poetessa invece che la studentessa! >> esclamai, tra me e me.
Continuai la mia lettura e trovai altre poesie e dediche, tutte scritte dalle mie amiche... quanto mi mancavano!

Cos’è amare una persona?
E’ l’averla sempre nei tuoi pensieri...
... nei tuoi sogni...
E’ il riconoscere il suo profumo, la sua voce...
... sempre, ovunque tu sia...
E’ il fatto di non poter vivere senza di lei,
perché è il vero amore della tua vita...
... perché lei è la tua stessa vita...

Tutti dormono,
invece io sono ancora sveglia e penso...
... penso a lui...
... al suo volto...
... al suo corpo...
... alle sue labbra tentatrici,
ma, soprattutto,
penso alla sua voce...
Che cos’ha lui
che un altro non possa avere?
Perché tra tanti
proprio di lui mi dovevo innamorare?

E’ inutile cancellare
una cosa dalla mente se, ormai...
l’hai incisa nel cuore

C’è silenzio stanotte,
un silenzio pieno di tristezza...
Tutto tace, ma,
ad un certo punto,
sento la tua voce e, nell’oscurità,
vedo te...
Sei più splendente della luna
e delle stelle...
Ti grido due semplici parole...
Tu, però, sei irraggiungibile...

IL TUO SORRISO
Ho vagato nel buio,
ho attraversato lande sconfinate,
trovando ori e pietre preziose...
Però, solo una perla
era più splendente del sole...
Il tuo sorriso

PER SEMPRE
Penso ancora a noi due...
A quando stavamo insieme
e a tutti quei momenti passati con te...
E’ stata tutta colpa mia,
ma io ti amavo e ti amo
più di me stessa...
Non riesco a dimenticare il tuo sorriso,
la tua voce, le tue labbra...
Non ci riesco e basta...
Forse per te,
ormai, non sono niente,
ma tu, per me,
sei e sarai sempre...
il mio unico e vero amore

SENZA AMORE
Il mio cuore si lamenta,
invoca il tuo nome,
ti vorrebbe accanto
per tenerti sempre stretto,
per guardare i tuoi occhi in ogni momento,
per ritrovare nei tuoi abbracci
il calore che adesso non sento...
Sono fredde queste giornate
senza di te,
perché chi dava loro calore,
eri solo tu

QUEL GIORNO
Quel giorno,
quando mi hai salutata,
mi sono sentita morire dentro...
Mi pento di essermi fermata a parlarti,
perché ho scoperto che ti amo ancora...
Perché ho scoperto che,
nonostante tutto,
non ho mai smesso di amarti...
Quel giorno sei di nuovo entrato
a far parte della mia vita...
Quel giorno, non dovevo fermarmi a parlarti...
E’ stato l’errore più bello della mia vita

DIGLI
Digli che lo odio,
digli che amo un altro,
digli che non mi interessa più,
digli che non voglio più vederlo,
digli tutto questo, ma...
Non dirgli che te l’ho detto
piangendo.



Alzai lo sguardo e notai che si era fatta ora di cena...
“Come vola il tempo!” pensai, alzandomi e dirigendomi in cucina per preparare qualcosa da mangiare.
Le settimane passarono velocemente e Gennaio arrivò in un lampo!
Era l’8 Gennaio, quando accadde...
<< Allora Ery, finalmente è quasi finita... >> mi disse Lizzy, mentre stavamo allegramente conversando nel salotto di casa mia, inisieme a Victoria e Clare.
<< E sarai anche contenta di riabbracciare Robert >> mi disse quest’ultima.
<< Già, non vedo l’ora che arrivi >> concordai.
<< Tranquilla, papà è andato a prenderlo all’aeroporto... non ci dovrebbero mettere molto ad arrivare a casa... >> mi disse Victoria.
<< Speriamo... Ah! >> esclamai, piegandomi in due dal dolore.
<< Ery! >> esclamarono Lizzy, Victoria e Clare, accorrendo.
Alzai lo sguardo su di loro...
<< Meglio se andiamo all’ospedale... >> dissi, con voce flebile.
<< Perché? >> chiesero in coro.
<< Mi si sono rotte le acque... >> risposi.
Sui loro volti lessi un misto di emozioni, poi, tutto accadde in un battito di ciglia...
<< Chiama Richard ed avvisalo di raggiungerci con Robert in ospedale... >> disse Clare a Victoria, mentre mi aiutava a salire in macchina.
<< Fai dei respiri profondi, Ery... >> mi suggerì Lizzy.
Seguii il suo consiglio, cercando di rilassarmi, ma le contrazioni aumentavano e sentivo un gran dolore al basso ventre...
<< Presto, sta per nascere... >> dissi, cercando di controllarmi.
Arrivammo in ospedale e un’infermiera accorse ad aiutarci...
<< Meglio sbrigarsi >> disse, quando entrammo in ospedale.
Un dottore arrivò immediatamente e mi fece stendere su un lettino, spingendomi verso la sala parto...
<< Aspetti un attimo... Clare... >> chiamai.
<< Dimmi cara... >> accorse la madre di Robert.
<< Vorresti venire con me? >> le chiesi, cercando di trattenere un urlo di dolore.
<< Ne sarei onorata... >> mi disse, sorridendo.
Insieme al dottore, entrammo in sala parto...

Tre ore dopo...



<< Tesoro, come ti senti? >> mi chiese Victoria.
<< Stanca, ma felicissima... >> risposi, sorridendo.
<< E’ andato tutto benissimo, Erica è stata bravissima... >> disse Clare, che sedeva al mio fianco.
<< Vi somiglia molto... >> disse Lizzy, osservando il bellissimo bambino che riposava tra le mie braccia.
<< Io penso, che abbia preso più da Robert... >> dissi, guardando mio figlio.
In quel momento, il mio miracolo aprì gli occhi e mi fissò, curioso...
<< Il colore dei capelli ed i lieneamenti li ha presi dal padre, ma, su questo siamo tutte d’accordo, il colore degli occhi è quello dalla madre! >> esclamò Victoria, sorridendo.
Sorrisi a mia volta, concordando con lei...
<< La prossima volta, però, verrò io con te! >> esclamò Lizzy.
<< Vedremo, comunque, dovrai aspettare un po’ prima di avere quel piacere... >> dissi, ridacchiando.
Clare, Victoria e Lizzy risero con me e, in quel momento, la porta della stanza si aprì, facendo entrare Richard e Robert, entrambi col fiatone...
<< Amore, stai...? >> iniziò Robert, ma s’interruppe, vedendo ciò che tenevo tra le braccia.
<< Accidenti! Siamo arrivati tardi! >> esclamò Richard, sorridendo ed avvicinandosi a suo nipote.
<< L’importante è che ora siate qui >> disse Clare.
<< L’aereo di Robert era in ritardo... saremmo arrivati molto prima se non ci fosse stato quel contrattempo... >> si giustificò Richard.
<< Non importa, adesso siete qui... >> dissi, guardando mio marito che stava ancora sulla soglia, in uno stato di shock.
<< Forse volete rimanere un po’ da soli... >> dissero Victoria e Lizzy.
<< Noi aspettiamo qui fuori... >> disse Clare, dandomi un bacio sulla fronte.
<< Okay, grazie >> dissi, osservandoli mentre uscivano dalla stanza.
Quando Lizzy si fu chiusa la porta alle spalle, guardai Robert...
<< Hai intenzione di rimanere sulla soglia ancora per molto? >> gli chiesi, divertita.
Lui si riscosse e si sedette al mio fianco, posando lo sguardo sul bellissimo bambino tra le mie braccia.
<< Un bel maschietto... >> dissi.
<< Potevi cercare di aspettare ancora un po’! >> scherzò Robert.
<< Ehi, non è mica colpa mia... >> gli feci notare.
Lui mi baciò e, dopo, tornò a guardare nostro figlio...
<< Alla fine, come l’hai chiamato? >> chiese il mio amore.
<< Ti sembrerà stupido, ma... visto che è grazie a lui che ci siamo incontrati, ho pensato che fosse il nome più appropriato... >> risposi.
<< Grazie a lui, chi? >> mi chiese, curioso.
<< Edward Cullen >> risposi, alzando lo sguardo su mio marito.
Mi sorrise e mi baciò di nuovo...
<< Edward, è perfetto! >> esclamò.
<< Sono contenta che ti piaccia... è identico a te, a parte gli occhi verdi... >> dissi.
Nostro figlio gemette debolmente e capii che dovesse aver fame...
<< Non ha ancora mangiato? >> mi chiese Robert.
<< No, ma ora rimediamo... >> risposi.
Robert prese il piccolo tra le braccia, per permettermi di sbottonarmi la veste, poi osservò attentamente la scena...
<< E’ uno spettacolo unico >> disse Robert, guardando suo figlio mangiare.
Io sorrisi e continuai ad osservare il mio piccolino nutrirsi da me...
<< La prossima volta, sarò io ad accompagnarti in sala parto... >> mi disse, sorridendo, Robert.
<< Ehi, lascia passare un po’ di tempo... non è una passeggiata! >> esclamai, divertita.
<< Forse un anno o due te li posso anche concedere... >> mi disse, con sguardo malizioso.
Ridacchiai e baciai il mio amore...
<< Credo che abbia finito >> mi disse Robert, osservando Edward sbadigliare e chiudere i suo fantastici occhi verdi.
Lo posai tra le braccia del padre e mi riabbottonai la veste, distendendomi un po’ sul lettino...
<< Che bel quadretto >> dissi, con un sorrisetto, guardando padre e figlio insieme.
<< Dici? Manca la mamma per essere un quadretto perfetto... >> mi fece notare Robert, sorridendo.
<< La mamma adesso è un po’ stanca... >> scherzai.
<< Riposati amore mio, ora sono qui con voi... >> mi disse mio marito.
<< Ma io stavo scherzando... >> gli dissi.
<< Io no... devi riprenderti dallo sforzo di mettere al mondo questo piccolo miracolo... >> mi disse, serio.
<< Va bene, ma non scappare... >> gli dissi, sorridendo.
<< Non potrei mai allontanarmi dalla mia ragione di vita... >> mi rispose, sporgendosi e baciandomi dolcemente.
<< Ti amo >> riuscii a dirgli, prima di addormentarmi.
Era mezzanotte passata, ero nella camera da letto di casa mia, tra le braccia di mio marito... era passato un mese dalla nascita di Edward ed il piccolo non creava nessun problema... era un angioletto e, a mio parere, stava già iniziando ad essere viziato dai nonni e dagli zii...
<< Amore, non dovresti biasimarli... erano tutti al settimo cielo, quando gli abbiamo annunciato della tua gravidanza... non potevamo aspettarci di meno da loro... >> mi disse, sorridendo, Robert.
<< Lo so amore, ma Edward ha solo un mese... non possono iniziare a sommergerlo di doni ogni volta che usciamo a fare un giro! >> esclamai.
Lui ridacchiò e mi diede un bacio sui capelli...
<< Calma amore mio, nostro figlio imparerà a non usufruire troppo della generosità dei nonni e degli zii >> mi rassicurò.
Borbottai tra me e me e questo fece ridere nuovamente il mio angelo...
<< Tesoro, se non la smetti di brontolare, ti zittisco io... >> mi minacciò, con un sorriso malizioso.
<< E come faresti? Sentiamo, sono curiosa... >> lo sfidai, ricambiando il sorriso.
Con un rapido movimento, lo ritrovai sdraiato sopra di me... il suo petto nudo era illuminato dalla fioca luce della luna ed i suoi occhi brillarono di malizia e desiderio...
<< Così riesco a rendere l’idea? >> mi chiese, con voce maledettamente accattivante.
<< Mmmh... non saprei, forse dovresti approfondire un po’ più il concetto, tanto per non lasciare alcun dubbio... >> risposi, passandogli le braccia intorno al collo ed una mano andò a scompigliargli ancor di più i capelli, già ribelli di loro.
<< Attenta, potrei esaudire con un po’ troppo entusiasmo la tua richiesta... >> mi disse, a fior di labbra.
Io lo bacia con amore e, dopo essermi scostata un po’ da lui, gli sorrisi...
<< Al momento, faremo attenzione, ma sono stata troppo tempo senza di te... >> gli dissi, maliziosa.
Lui ridacchiò e mi baciò di nuovo...
<< Abbiamo un po’ di mesi in arretrato, ora che me l’hai fatto notare... in questo momento, non vorrei altro che essere parte di te, dimostrarti quanto ti amo con quel semplice gesto d’amore... >> mi confessò.
<< E allora cosa stai aspettando? Un invito alla festa? >> gli chiesi, scherzando.
<< Mmmh... il biglietto d’invito? >> mi domandò, sorridendo.
Io lo attirai a me, baciandolo con passione ed avvolgendogli le gambe intorno alla vita...
<< Quest’invito è abbastanza chiaro? >> gli chiesi, con voce accattivante.
<< Oh si, più che chiaro... >> mi rispose, con voce roca e seducente.
Mi baciò con ardore e, dopo tanto tempo, fummo di nuovo un’unica persona...



Piccolo angoletto ^_^
Queste sono delle altre ff che sto scrivendo, magari, se ne avete voglia, potreste passare a darci un'occhiatina ^_^

The Dragons of Natural Elements
Destiny
La Guerriera di Narnia
Aria, terra, acqua e fuoco
I Gemelli Potter
You are my life

Questa è una ff che ha scritto un MIO AMICO e che mi ha dato il permesso di postare ^_^

Kyrian

Questa, invece, è una mia One-shot ^_^

Dimmi cos'hai desiderato... Te...

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Capitolo 21
*** Epilogo ***


Salve a tutti!
Ebbene si, come avrete sicuramente capito dal titolo di questo capitolo, siamo giunti alla fine di questa storia... sinceramente, mi dispiace concluderla, ma tutto ha una fine e quella di Robert ed Erica è ormai giunta...
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno seguito passo a passo questa FF... poi ringrazio...

1 - AlessandraMalfoy
2 - Alex_Innamorata_67
3 - deisy87
4 - gegge_cullenina
5 - Ginny Weasley 95
6 - ilachan89yamapi
7 - lazzari
8 - Lillina92
9 - miky 483
10 - mv3028
11 - mylifeabeautifullie
12 - Myrhiam
13 - privi93
14 - Ramona37
15 - Ryry_
16 - sandycullen
17 - suxpicci_89
18 - sweet_cullen
19 - terry 90
20 - violetdreamy
21 - Xx_scritrice88_xX
22 - yara995
23 - _Camillalice_
24 - _screps_

per aver aggiunto la FF tra le preferite ed anche...

1 - 0kikka0
2 - and225
3 - AshG
4 - baby90
5 - biviana
6 - clakkycullen
7 - DarkViolet92
8 - lady hina_shadow7
9 - ladyherm
10 - lasimo77
11 - Mary___02
12 - mv3028
13 - Ramona37
14 - serr
15 - shasca
16 - SweetCherry
17 - Twilly
18 - winnie poohina

per averla aggiunta tra le seguite... ringrazio coloro che hanno sempre recensito ad ogni capitolo e, adesso, vorrei rispondere alle due ragazze che hanno commentato lo scorso capitolo ^_^
sweet_cullen mi dispiace sister, ma purtroppo tutto ha una sua fine e per la mia FF è giunta l'ora dei saluti... comunque anche a me mancherà molto ç___ç
Xx_scritrice88_xX eheh, anche a me suonava bene il nome Edward Pattinson ^_^ e poi mi sembrava carina anche l'idea di collegarlo a Twilight, visto che Ery e Rob si sono conosciuti proprio grazie al film ^_^ sono conteta che il capitolo ti sia piaciuto e spero ti piacerà anche quest'ultimo ^_^
Bene, dopo questi ringraziamenti non so che altro aggiungere se non...

GRAZIE INFINITE PER AVERMI SEGUITA!!! ^_^



Ora vi lascio all'ultimo capitolo...
Bacioni




EPILOGO
9 ANNI DOPO



<< Zia, ma quando nascerà il nostro cuginetto? >> chiesero i bambini a Lizzy.
Erano passati nove fantastici anni dal mio matrimonio con Robert e, ora, avevamo creato una magnifica famiglia...
La saga di Twilight era ormai conclusa ed aveva riscosso un enorme successo... Robert era diventato un sex simbol per le fan ed anche un bravissimo attore, molto richiesto dai più famosi produttori, mentre io ero diventata una famosa sceneggiatrice, proprio come mia zia... a volte, ci capitava ancora di lavorare insieme... comunque, Robert ed io eravamo davvero felici...
Quel giorno, ci trovavamo a casa dei suoi genitori, stavamo facendo una rimpatriata... c’erano anche zio Riky e zia Christina, oltre, ovviamente, alla mia gemella ed a suo marito...
<< Mancano ancora sette mesi, tesori miei >> rispose Lizzy, pazientemente.
<< Arrenditi, non ti lasceranno più in pace! >> esclamò Victoria, scoppiando a ridere insieme a tutti noi.
<< Mamma, ma tu ci darai un altro fratellino? >> mi chiese Edward, supplicandomi con quei suoi bellissimi occhi verdi.
<< Ecco, non saprei... >> cincischiai, guardando il mio amore.
Lui mi sorrise...
<< Andiamo mamma, in tre non è bello! >> esclamarono i miei gemelli, Thomas e Marco.
Erano nati due anni dopo Edward e, entrambi, erano uguali a Robert... solo gli occhi li distinguevano... Thomas li aveva della stessa tonalità azzurra di suo padre, mentre Marco aveva preso i miei occhi verde-marroni...
<< Amore, fai qualcosa... >> supplicai il mio angelo.
<< Bambini, mamma ed io vedremo di esaudire la vostra richiesta... >> gli rispose Robert, lanciandomi un’occhiata di pura malizia.
Io gli sorrisi, ma il mio non era un sorriso come gli altri...
<< Oh beh, dacci dentro Robert! >> esclamò Kellan, battendo un cinque con mio marito.
<< Ehi scimmione, vedi di fare lo stesso! >> esclamai, osservando lui e mia sorella.
Tutti ridemmo della loro espressione e del loro imbarazzo...
Vero e Kellan erano sposati da cinque anni e, ora, avevano due splendide bambine... Christal di quattro anni e Faith di due... le sorelle di Robert si erano sposate a loro volta... Victoria e James da sei anni ed avevano avuto due gemelli, Amber e Harry, di tre anni... Lizzy e Simon, invece, erano sposati da tre anni e, oltre al piccolo che sarebbe nato fra sette mesi, avevano già Seth, di due anni...
<< Ehi ragazze, vedete di non esagerare! >> esclamarono zia Christina e Clare, ma ce lo dissero con un sorriso sulle labbra.
<< Ci proveremo >> rispondemmo Vero ed io.
<< Ery, stavolta però, voglio una femmina! >> esclamò James.
<< Non sono io che decido... >> specificai.
<< Si ma, andiamo, quattro maschi... sei in minoranza! >> esclamò Richard.
<< Tranquillo papà, Ery vale per dieci! >> esclamò Robert.
<< Come sarebbe a dire! >> esclamai, divertita, ridendo con tutti.
Robert mi baciò con amore e continuò a ridacchiare...
Era sera ormai, i bambini erano già tutti a letto ed io avevo appena finito di farmi una doccia... Robert indossava solo un paio di boxer ed era sul terrazzo della nostra stanza, ad ammirare le stelle e la luna...
<< Che c’è, amore? >> gli chiesi, abbracciandolo da dietro.
<< Nulla, stavo solo ripensando al nostro incontro >> mi rispose, voltandosi e stringendomi a sé.
<< Bei ricordi >> sussurrai, alzando il viso per incontrare quei bellissimi occhi azzurri che tanto amavo.
<< Io direi meravigliosi... come te... >> mi disse, sorridendo e ricambiando il mio sguardo.
Mi prese in braccio e mi distese sul nostro letto, mettendosi subito dopo al mio fianco... prima mi osservò per qualche minuto, poi, iniziò a baciarmi con passione ed amore, carezzando il mio corpo ed attirandomi più vicina a sé...
<< Tesoro, devo dirti una cosa... >> iniziai, con voce intrisa di piacere.
<< Allora, meglio che tu la dica subito, perché credo che, tra poco, non riuscirò ad ascoltarti con lucidità >> mi sussurrò, sulle labbra.
<< Ecco, riguardo a quello che ci hanno chiesto i nostri figli... >> continuai.
<< In effetti, il mio programma per stasera riguarda proprio quel campo... >> mi disse, sorridendo.
<< Amore... >> dissi.
<< Si...? >> mi incitò a continuare.
<< Sono incinta >> dissi, aspettando la sua reazione.
Le sue labbra si fermarono nell’incavo del mio collo e, pian piano, alzò la testa, per far si che i nostri sguardi si incrociassero...
<< Potresti ripetere? >> mi chiese, aprendosi in un sorriso.
<< Aspetto un bambino >> gli dissi, sorridendo a mia volta.
Mi osservò per un tempo che mi parve infinito, poi, mi baciò con ardore...
<< Quando l’hai scoperto? Di quanto sei incinta? >> mi chiese, sprizzando gioia da tutti i pori.
<< L’ho scoperto qualche giorno fa, quando sono andata in ospedale per fare una visita... sono incinta di un mese... >> gli risposi, radiosa.
<< Perché non l’hai detto, oggi? >> mi domandò.
<< Perché volevo farti una sorpresa... >> gli risposi, con un’alzata di spalle.
Lui ridacchiò e si posizionò sopra di me...
<< Questo, però, non cambia il mio programma di stasera... >> mi disse, con voce suadente e lo sguardo malizioso.
<< E chi vuole cambiare programma? >> chiesi, attirandolo a me e baciandolo con desiderio.
<< Ti amo >> dissi, contro le sue labbra.
<< Anch’io ti amo... per tutta la vita... >> mi rispose, posando nuovamente le sue labbra sulle mie.

All’inizio, dopo la morte dei miei genitori, credevo di non poter più vivere, se non per mia sorella ed i miei zii... poi, ho incontrato Robert e, da allora, la vita non ha fatto altro che regalarmi una gioia dopo l’altra... Robert era la persona che stavo aspettando, il pezzo mancante del puzzle che componeva la mia vita e, solo grazie a lui, ho vissuto i momenti più belli di tutta la mia esistenza... solo grazie a lui, ROBERT PATTINSON, il mio unico e vero amore...



Piccolo angoletto ^_^
Queste sono delle altre ff che sto scrivendo, magari, se ne avete voglia, potreste passare a darci un'occhiatina ^_^

The Dragons of Natural Elements
Destiny
La Guerriera di Narnia
Aria, terra, acqua e fuoco
I Gemelli Potter
You are my life

Questa è una ff che ha scritto un MIO AMICO e che mi ha dato il permesso di postare ^_^

Kyrian

Questa, invece, è una mia One-shot ^_^

Dimmi cos'hai desiderato... Te...

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