8 Balli e corse
Non potevo
credere a quello che stavo vedendo! L’accompagnatrice del re era Umabel! Ma che
diavolo ci faceva qui! Non aveva senso la sua presenza! Cercando di non farmi
notare, andai alla ricerca di Mehiel. Quando la trovai era vicino ad una delle
grandi finestre che davano sull’immenso giardino.
-Mehiel vieni con me
ho bisogno di parlarti e di farti vedere una cosa-le dissi appena le fui
accanto.
-Sei
impazzito?!? Se ci allontaniamo da questa sala finiremo nei guai-mi rispose
lei.
-E va bene.
Allora vieni a ballare con me-
-Veramente
dovresti chiederlo con più garbo-
-Permette un
ballo signorina? Va bene così?!?-
-Con vero
piacere! E si, così va bene. Scusa ma perché sei così agitato?-
-Ora te lo
spiego-
Quindi la
presi per la vita e la spinsi verso il centro della sala dove altre eleganti
coppie stavano ballando sulle note di un lento intonato da un’orchestra
posizionata su un rialzo in un lato della sala. Solo allora notai il vestito di
Mehiel. Era davvero bellissima. Portava un elegante abito nero senza spalline,
fermato sotto il seno da una fascia di diamanti, coordinata con il collier, gli
orecchini, il bracciale e la spilla che aveva tra i capelli.
-Sei davvero
stupenda stasera!-le dissi.
-Grazie. È
stato un dono del re. Voleva che fossi elegante stasera-rispose lei arrossendo.
-E lo sei!
Ti ho invitato a ballare per farti vedere la dama che accompagna il re-
-L’ho già
vista. Era venuta prima negli appartamenti del re e sono scesi assieme-
-Ah...ma
l’hai riconosciuta?-
-Si certo è Umabel-
-Come fai a
stare così tranquilla? Non ti preoccupa la sua presenza?-
-No. Sarà stata
mandata per vedere come procede la nostra missione-
-Ok ma
perché non ci ha avvisato prima?-
-Ha detto
con me. Forse non ti ha avvertito per non dare troppo nell’occhio-
-Mah...sarà
così...-
-Fidati non
sta succedendo nulla di male-
-Va bene-
-Chiedo
scusa se vi interrompo ma vorrei ballare con la sua dama se non è un
problema-ci interruppe il re-
-Certo sire.
Per me non ci sono problemi-risposi facendo un inchino.
-Nemmeno io.
Eccomi sire-disse Mehiel facendo anche lei un inchino.
-Posso avere
l’onore di questo ballo?-mi chiese Umabel.
-Certo. Se
non sono indiscreto posso chiedere il motivo di questa vostra visita?-
-Sicuro.
Sono qui per vedere come procede la vostra missione. È passato molto dalla
vostra uscita dalla Dimora e temevamo di un vostro possibile incidente-
-Come vedete
stiamo bene. Purtroppo il posto in cui è custodito l’oggetto è nascosto e
tenuto sotto stretta sorveglianza. Mehiel l’ha già individuato. Dovremo solo
escogitare un piano per prenderlo-
-Perfetto.
Ma dove sono gli altri due che erano con voi?-
-Reuel e Lelahel?
Dovrebbero arrivare tra poco. Erano appostati qui vicino. Entreranno come
ospiti e poi rimarranno dentro al castello per agire questa notte nella
missione di recupero del libro-
-Vedo che
avete già programmato tutto-
-Si siamo
organizzati. Ora dobbiamo solo aspettare-
-Infatti.
Ora devo lasciarvi. Il re mi crede una persona di alto rango e ha richiesto la
mia presenza per discorsi importanti-
-Certo. A
dopo-
-Si con
piacere-
Quando
Umabel si allontanò mi avvicinai alla porta di ingresso per vedere se i miei
due amici arrivavano. Dopo vari minuti di attesa li vidi arrivare. Erano molto
carini insieme. Lui portava una abito simile al mio solo nella tonalità del
grigio. Lei, invece, portava un semplice abito viola con uno scollo sul
davanti. Sulle spalle aveva uno scialle lilla quasi trasparente. Aveva raccolto
i capelli biondi in una morbida treccia da una parte tenuta ferma da una rosa dello
stesso colore dello scialle.
-Ciao Poyel-mi salutarono appena mi videro.
-Ciao
ragazzi. Come siete eleganti! Non vi ho mai visto vestiti così!-
-Grazie per
il complimento-mi rispose Lelahel.
-Taci! Se
era per me mi tenevo la mia classica divisa: comoda e pratica-disse invece
Reuel.
-Sono
d’accordo con te amico mio. Non sono molto comodi questi abiti per il ballo-
-Ma dov’è
Mehiel?-chiese Lelahel.
-Non saprei
mi aveva detto che doveva andare dal re. Sai è la sua dama di compagnia come
copertura...-
-Si lo so-
-Eccola la.
Ma con chi sta scherzando e ridendo? Non ci posso credere! Con
Umabel!-interruppe Reuel.
-Cosa?!?-dicemmo
in coro io e Lelahel.
-Che cosa ci
fa lei qui?-
-Sapevo che
c’era Lelahel ma non pensavo che Mehiel si divertisse a stare con lei. Mi
sembra strano il suo comportamento-
-Già anche a
noi-
-Senti io ho
sempre sognato di ballare quindi non ti dispiace se invito Reuel in pista?-mi
chiese Lelahel arrossendo un po’.
-Certo che
no. Andate pure. Sono proprio curioso di vedere le abilità di ballerino di Reuel-dissi ridendo sotto i baffi.
-Spiritoso!-mi
rispose il mio amico.
Così rimasi
solo all’ingresso della sala mentre i miei due amici si apprestavano a ballare.
Erano molto belli insieme. Entrambi avevano una certa scioltezza nei movimenti
e ballavano molto bene. Mentre li osservavo danzare, arrivò un’altra ragazza.
Era molto singolare. Indossava un vestito che le ricopriva solo una spalla,,
bianco e ricamato da piccoli fiori nel bordo inferiore di un pallido azzurro.
Portava i lunghi capelli argentei sciolti lungo la schiena. I candidi occhi
bianchi erano truccati da un velo molto sottile di ombretto azzurro. Era una
visione celestiale. Sembrava una creatura magica. L’avevo già vista da qualche
parte ma al momento ero imbambolato dalla sua bellezza ultraterrena. Mi
avvicinai con cautela come se avevo paura che scomparisse. Lei, quando sentì
che venivo nella sua direzione, si voltò con uno sguardo curioso e enigmatico.
-Ci
rincontriamo-
-Penso di
si. Ma non mi ricordo di voi-
-Io si. Sono
Yoliah la ragazza che vi ha venduto le erbe per
questa serata-
-Ora
ricordo. Sono molto felice di rivedervi-
-Ti prego
dammi del tu. A quanto vedo non ho sbagliato quando ti ho salutato nel mio
negozio. Se ti ricordi ti dissi a presto-
-Si hai
ragione. Se posso chiederlo come mai sei qui?-
-Sono stata
invitata dal re in quanto sono una sua commerciante. Acquista sempre da me le
erbe che gli occorrono. Purtroppo ci ho messo un po’ a giungere qui. A piedi
questa città è grande-
-Ma potevi
dirmi che partecipavi anche tu. Avrei chiesto al re se potevo mandarti una
carrozza o al massimo venivo io con un cavallo per darti un passaggio-
-Non
occorreva. Grazie per il pensiero ma sono una persona molto indipendente. Tento
a fare le cose da sola-
-Capisco. Se
vuoi farmi un favore dopo posso portarti a casa io?-
-Se ci tieni
certo-
-Grazie-
-Niente.
Allora non mi inviti a ballare? Avevo letto sull’invito che era un ballo...-
-Certo. Vuoi
concedermi questo ballo?-
-Con molto
piacere-
Ricevuta la
sua conferma la trascinai con dolcezza verso il centro della sala dove le altre
coppie ballavano. Prima con Mehiel ero impacciato e imbarazzato, ma ora con la
mia nuova dama riuscivo a mantenere la calma scivolando con lei in un movimento
sinuoso che seguiva le note della musica intonata dall’orchestra presente. Mi emozionava
quel momento con quell’ambigua ragazza. Non la conoscevo bene, non sapevo nulla
di lei, le avevo mentito sulle mie origini ma per qualche ignoto motivo mi
fidavo di lei. Stavo abbassando le difese che mi avevano insegnato a erigere
con gli sconosciuti nella Dimora.
Dopo vari
volteggi la musica cessò e accompagnai Yoliah verso
un margine della sala dove si erano sistemati i miei due amici Reuel e Lelahel.
-Allora vi
state divertendo?-chiesi appena li raggiunsi, assieme a Yoliah.
-Si certo. Ma
se non sono indiscreto chi è la tua dama?-mi chiese Lelahel, gli occhi illuminati
da una strana curiosità.
-Lei è Yoliah una ragazza che vende erbe nella città vicina. È da
lei che ho effettuato gli acquisti per questa serata-
-Piacere di
conoscerti Yoliah. Io sono Lelahel e lui è Reuel-
Mentre la
mia amica si presentò rivelando i loro veri nomi sbiancai.
-Piacere mio.
Mihael è tutto a posto? Sei pallido...-mi chiese.
Sentendo il
mio falso nome i mie due amici mi guardarono con un’espressione stupita,
cercando di capire il motivo della mia scelta di non rivelare il mio vero nome.
-Oh..si
certo...tutto a posto. Yoliah ti devo dire una cosa-
-Dimmi ti
ascolto-
-Il mio nome
non è Mihael. Io mi chiamo Poyel. Ti ho mentito perché
sono sotto copertura e non potevo fidarmi di una sconosciuta. Ti chiedo scusa
ma era necessario-
-Ti capisco.
Ma per quale motivo ora mi hai rivelato il tuo nome e anche quello dei tuoi
compagni?-
-Perché mi
fido di te anche se non so chi sei-
-Il mio nome
è Yoliah come già sai. Il mio lavoro è solo una
copertura per restare nelle vicinanze del castello. Tengo sotto controllo i
movimenti strani che compie il re. La tua missione invece qual è?-
-Io e i miei
compagni apparteniamo a una...-
-Poyel taci!! Non è
questo il posto per dire certe cose! Troviamo una stanza ma non parliamo qui in
mezzo a tutti!-mi interruppe Lelahel con rabbia ma in modo autoritario.
-Si hai
ragione. Possiamo andare nella mia cella. Lì non ci sentirà nessuno. Venite con
me-
-Ehi ma
Mehiel non viene con noi?-mi chiese Reuel.
-Penso che
ora sia impegnata e poi stava parlando con Umabel. Se venisse con noi potrebbe
farla insospettire-
-Si forse
hai ragione-
-Forza
seguitemi. Vi faccio strada. Yoliah vieni anche tu
così ti finisco di spiegare-
-Certo
arrivo-
Così cercando
di non dare troppo nell’occhio uscimmo dalla sala per recarci al piano
inferiore dove erano state costruite le celle per gli inservienti. Giunti all’interno
della stanza feci accomodare le due ragazze sul giaciglio che condividevo con
Mehiel e ripresi il mio discorso.
-Allora
stavo dicendo che io, Mehiel e i miei compagni apparteniamo a una setta
segreta. Siamo stati mandati qui per recuperare ed eliminare ogni possibile
traccia dell’esistenza della setta. Per fare questo io e Mehiel ci siamo
travestiti e siamo riusciti ad entrare nel castello per studiarlo e trovare il
punto in cui possono essere tenuti i documenti con le informazioni che ci
occorrono-
-Capisco. Mi
sembra molto pericolosa. Penso che avrete bisogno di un'altra persona per
riuscire nell’impresa-
-Ci vuoi
aiutare?-
-Certo. Non conosco
l’identità della setta alla quale appartenete ma mi state simpatici-
-Grazie
davvero. Volevamo agire questa notte. Ora dobbiamo solo avvertire Mehiel senza
che Umabel senta-
-Poyel torniamo in
sala o si chiederanno che fine abbiamo fatto-
-Hai ragione
Reuel. Andiamo ragazzi-
Finito di
parlare uscimmo e tornammo nella sala del banchetto. Qui cercai tra la folla
Mehiel, appena in tempo per vederla andare via in modo furtivo dietro a Umabel.
ÓzÎ
La foresta
ci avvolgeva. Non eravamo ancora sicuri a tornare lungo i sentieri principali. Dovevamo
mantenerci nascosti se non volevamo essere scoperti. Finalmente avevamo
decifrato un pezzo della profezia della vecchia. Quattro delle otto persone
citate eravamo noi. Dovevamo trovare le altre quattro. Mentre proseguivamo tra
la vegetazione cercavo di pensare all’identità delle persone ci avrebbero
aiutato. Ad un tratto ebbi un’illuminazione.
-Ragazzi so
che possono essere gli altri quattro!-urlai fermandomi.
-Davvero? Dicci
chi sono!-dissero in coro i miei compagni, fermandosi anche loro.
-L’altro
gruppo che è uscito con noi dalla Dimora tempo fa-
-Il gruppo
di Poyel dici?-mi chiese Hariel.
-Si il suo. Alche
loro sono in quattro e come noi sono fuori dalla Dimora. Liberi di compiere ciò
che vogliono-
-No. Nessuno è libero
anche se siamo fuori. La Dimora ci controlla anche se non ce ne
accorgiamo-intervenne Eyhiah.
-E se anche
fosse vera la tua supposizione dobbiamo trovarli. Non conosciamo il luogo in
cui sono. Per quanto sappiamo potrebbero già essere tornati alla Dimora-
-Lo so Leuviah ma sento che sono loro gli altri quattro-
-Come credi.
Allora dobbiamo trovare un modo di scoprire dove si trovano-disse
Hariel.
-Ho un’idea
ragazzi. Può essere pericolosa ma è l’unico modo di sapere la loro
posizione-intervenne Leuviah.
-Che hai
intenzione di fare?-
-Sta a
vedere Iezael. Questa tecnica ci è stata mostrata in
una lezione durante l’addestramento. Ho fatto delle ricerche per conto mio e ho
appreso il modo per compierla-
-Per
compiere cosa?-chiesi, con voce impaziente.
-La cristallomanzia-
-Vuoi dire
che puoi divinare i nostri compagni?-
-Si Iezael ma ho bisogno di uno specchio d’acqua-
-Presto
fatto. Si sente in lontananza il rumore di un fiume. Venite per di qua-ci guidò
Euviah.
Così tutti
insieme con più speranza nel cuore ci recammo nella direzione indicata dal
nostro amico. Dopo vari minuti giungemmo nei pressi della riva di un fiume. Leuviah alla vista dell’acqua si avvicinò alla sponda
tirando su le maniche della sua tunica. Arrivata si inginocchiò e posando le
mani sulla superficie dell’acqua chiuse gli occhi incominciando a pronunciare
parole in una strana lingua. Non riuscivo a cogliere cosa diceva ma coglievo l’intensità
di quelle parole. Sembrava un incantesimo ma non ne ero certo.
Poco a poco
dalle mani di Leuviah uscirono dei bagliori che
colorarono la superficie d’acqua attorno ad esse. In breve tempo si formò un’immagine
che raffigurava i nostri compagni. Da quanto si poteva vedere erano abbigliati
in modo elegante e sembravano all’interno di un castello date le pareti
decorate e i ricchi candelabri che pendevano dal soffitto.
-Sono in un
castello ma non so dove sia di preciso-sussurrò Leuviah
aprendo gli occhi.
-Abbiamo
visto. L’unico castello nelle vicinanze è quello del re Sitael.
Penso possa essere quella-dissi.
-Allora
andiamo là-rispose Hariel.
-Ragazzi
posso spezzare il collegamento?-chiese n un soffio Leuviah.
-Certo e
grazie del tuo prezioso aiuto-
Appena ebbe
reciso il collegamento con la visione Leuviah svenne.
Euviah quindi la portò sulle spalle in una radura
dove cercammo di farla riprendere. Dopo poco si riprese.
-Scusate se
vi ho spaventato ma la cristallomanzia richiede molte
energie-
-Sei sicura
di stare bene?-chiese preoccupato Euviah.
-Certo stai
tranquillo. Possiamo riprendere il viaggio-
-Come vuoi-
Detto questo
la aiutammo a sollevarsi da terra e continuammo in direzione della reggia del
re Sitael. Durante il viaggio Hariel
non mi degnò di uno sguardo e quando provai a prenderle la mano come facevamo
da quando ci eravamo baciati mi respinse. La osservai preoccupato. Non capivo
le sue reazioni. Era strana. Ad un tratto lanciò un grido acuto e si alzò in
volo scomparendo. Eravamo tutti rimasti imbambolati. Noi non volavamo e non
capivamo cosa poteva essere successo alla nostra amica.
Ciao
a tutti! Finalmente l’agognato pezzo del ballo è arrivato! Grazie alle vacanze
di Pasqua sono riuscita a finire questo pezzo! Spero vi piaccia!
Passo
subito a ringraziare chi ha messo la storia tra le seguite: dolceGg94 e jazz211 e chi l’ha messa tra i preferiti SuperEle46.
Un grazie
particolare agli angeli che hanno recensito:
-
dolceGg94: ciao! Sono contenta che il capitolo
precedente ti sia piaciuto! Si ormai cominciano a capire la profezia! Spero che
questo cap ti piaccia! Baci
-
SuperEle46: ciao! Come vedi ho finalmente
scritto la parte del ballo! Sono contenta che il precedente cap
ti sia piaciuto! Spero che questo non ti deluda! E non preoccuparti se sei in
ritardo! Baci
-
mollicadipane: ciao! Grazie come sempre dei tuoi
complimenti! Non c’è nessun problema quando hai tempo commenti! Vai tranquilla
non ho fretta! Baci
-
jazz211: ciao! Mi fa piacere aver letto la
tua recensione! Sono contenta che ti sia piaciuto! Questo capitolo risponde
alle tue domande sul vecchio cap! Spero ti piaccia!
Baci
-
Clitemnestra: ciao! Sono contenta che tu abbia
iniziato a leggere questa storia! Spero che arriverai a leggere tutti i cap! Baci
Grazie anche
a chi ha solo letto!
Baci
alla prossima
Morkia94
(piccola stephenie
meyer)