The Destiny

di P3tit Fl3ur
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1-L'ingresso nella Dimora ***
Capitolo 2: *** 2-Sentimenti e missioni ***
Capitolo 3: *** 3-Fati opposti ***
Capitolo 4: *** 4-Libertà e prigione ***
Capitolo 5: *** 5-Incontri e profezie ***
Capitolo 6: *** 6-Doveri e decisioni ***
Capitolo 7: *** 7-Inviti e discussioni ***
Capitolo 8: *** 8-Balli e corse ***



Capitolo 1
*** 1-L'ingresso nella Dimora ***


Ciao a tutti io sono nuova e questa è la mia prima fic! Non mi dilungo molto e passo subito a narrare la storia!

The Destiny

 I.     L’ingresso nella Dimora

Quella notte me la ricordai per sempre... Mio padre era morto per colpa loro e ora quella dannata setta mi aveva portato via anche mia madre! Il peggio pero è che avrei dovuto passare la mia vita là dentro fino al compimento dei vent’anni, anno in cui avrei compiuto il rito di iniziazione per divenire un Dominatore del Fato. Purtroppo avevo solo dieci anni e altrettanti mi dividevano da quel momento perciò strinsi i denti e seguii Umabel, la Dominatrice che mi avrebbe insegnato le arti marziali e le regole per diventare un Dominatore.

-Forza non ho tempo da perdere quindi vedi di darti una mossa o la prossima vittima del giorno di Mumiah sarai tu!!-disse Umabel con rabbia.

-Arrivo prendo le mie cose!!-dissi sbrigandomi, impaurito dalla minaccia della donna.

-Non ti servirà nulla dentro la Dimora(nome della setta). Là troverai tutto dai vestiti al cibo! Quindi sbrigati prima che qualcuno ci veda!- detto questo Umabel sparì silenziosa nell’ombra e io dietro a lei.

 

Nella Dimora vivevo in una piccola cella dove c’era un letto, un tavolo e un’unica sedia. In un angolo c’era anche un baule per le proprie cose, ma era completamente vuoto visto che l’unica cosa che proveniva dall’esterno era un bracciale che mia madre mi aveva donato prima di andare in quella che è divenuta la sua ultima missione per la Dimora.

Quel giorno dovevo allenarmi assieme a Umabel e così mi avviai nella palestra. Qui trovai altri novelli, nome con cui venivano chiamati i ragazzi prima del rito, tra cui i miei vicini di stanza: Lelahel, una ragazza bionda molto agile nei salti e nello schivare colpi, Reuel, un ragazzo molto corpulento dal pugno micidiale e la piccola Mehiel, una ragazza rossa molto abile con i pugnali e molto silenziosa negli spostamenti. E poi c’ero io Poyel, un ragazzo castano, alto e magro che odiava a morte quel posto.

Poco dopo arrivo Umabel.

-Forza muovetevi!Agli attrezzi!! Poyel, tu vieni qua. Oggi ti alleni con me così posso vedere che cosa hai imparato dai precedenti allenamenti-disse con un sorriso enigmatico sulle labbra.

-Certo arrivo-dissi molto preoccupato da quel suo sorriso.

Passammo due ore a combattere senza che nessuno dei due avesse la meglio.

-Bene per oggi può bastare! Complimenti non ti facevo così agile e scattante!-disse tra un respiro e l’altro.

-Grazie-le risposi con il fiatone.

Dopo una doccia veloce raggiunsi i miei compagni nell’aula di Infusi e Pozioni, dove imparavamo l’arte dell’uso delle piante per i veleni o per curare ferite lievi e successivamente arrivò Menadel, il Dominatore che ci insegnava quella disciplina.

-Buongiorno novelli. Accomodatevi ai vostri tavoli e preparate tutto il necessario per la preparazione di un infuso per simulare un annegamento-disse mentre riportava sulla lavagna le istruzioni per la pozione. Mi accomodai vicino a Mehiel, la mia compagna in quella disciplina, e preparammo tutto il necessario. Per mia sfortuna la mia vicina non era molto loquace e per questo passavo tutto il tempo in silenzio, preparando le pozioni che ogni volta Menadel proponeva. Nel tavolo dietro, invece, Lelahel e Reuel chiacchieravano sempre discutendo di tutto.

-Prima in palestra ho distrutto sedici manichini con questo pugno-stava dicendo Reuel, sempre a lodare il suo pugno distruttore.

-Ohh bravo! Ma io sono stava più brava di te! Sono riuscita a evitare i colpi di tre Dominatori assieme con un solo salto!-disse Lelahel, che amava prendere in giro Reuel e vantarsi come lui della sua bravura nello schivare colpi.

-Ma senti questa! E con questo cosa vorresti insinuare eh? Ok ti sfido stanotte nel cortile delle riflessioni!-ribattè Reuel.

-Ci sto! Ma preparati a una sconfitta!-

-Non credo proprio!-

-Infatti! Allora volete smettere di fare conversazione o volete sperimentare la pozione che abbiamo preparato oggi!!-urlò il Dominatore a Reuel e Lelahel così assorti nella loro conversazione.

-Certo... cioè no non volgliamo sperimentare l’infuso, ma stiamo zitti!-risposero i due in coro, spaventati all’idea di annegare.

-Complimenti! Sempre a parlare voi due! Ma che avete sempre da dirvi?-bisbigliai loro.

-Beh cose importanti! Non come te e la tua compagna di banco che sembra morta da quanto parla!!-mi rispose Reuel.

-Non so il perché del fatto che non parla-risposi, pensando per la prima volta al motivo che poteva avere Mehiel per non proferir parola.

Mentre stavo ancora pensando a Mehiel, Menadel annunciò la fine della lezione, e così ci avviammo tutti nelle nostre celle.

 

Per tutto il pomeriggio passai il tempo a pensare a Mehiel e, quando mi distolsi da lei mi accorsi che era già ora di andare a dormire. Quella notte sognai per la prima volta da quando ero entrato nella Dimora e sognai Mehiel.

Bene così si conclude il primo capitolo di questa fic fantasy. Spero che vi piaccia! Chiedo scusa in anticipo per eventuali errori! Grazie ancora! Aspetto recensioni, anche negative!!

Morkia94

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Capitolo 2
*** 2-Sentimenti e missioni ***


2.  Sentimenti e missioni

La mattina seguente mi svegliai più attivo del solito e cosi decisi di andare ad allenarmi in palestra. Dopo che mi ero preparato mi diressi in sala allenamento lungo i corridoi bui e silenziosi della Dimora. Quando giunsi nella sala vidi una luce che proveniva da essa e così nell’ombra come un abile Dominatore sapeva stare, sbirciai dentro. All’interno c’era qualcuno che si stava esercitando con un manichino. Era Mehiel. La salivazione mi andò a zero. Per la prima volta avevo abbassato le mie difese. Ero vulnerabile ma non sapevo dare una spiegazione alle nuove situazioni che provavo. Decisi non so come di entrare nella sala. Quando mi sentì si voltò sorpresa di vedere qualcuno.

-Ciao. Non sapevo che anche tu ami allenarti di mattina. Se vuoi me ne vado tanto ho già concluso il mio allenamento-disse tutto d’un fiato senza guardarmi negli occhi.

-No resta. Non è un problema. Possiamo allenarci insieme se vuoi-le risposi senza fiato.

-Ok-surrurrò lei di risposta.

Così passammo due ore a sferrare attacchi in una danza senza fine. Alla fine eravamo stremati, ma purtroppo ci attendevano le lezioni. Ci di reggemmo così nella sala principale. Lungo i corridoi trovammo Reuel e Lelahel.

-Ciao come va? Come mai siete così sudati e rossi in faccia?-ci chiese Reuel.

-Ci siamo allenati- gli risposi freddo. Non volevo condividere quel magico momento con nessuno.

-Insieme!! Bravi!!-fece Lelahel.

-Non è successo niente! Stai tranquilla-rispose Mehiel tra lo stupore principale.

-Ok. Scusa non volevo irritare nessuno-disse Lelahel con aria mortificata.

Continuammo poi il percorso per la sala in silenzio.

 

Qui trovammo tutti i Dominatori riuniti e tutti gli altri novelli. Ci accomodammo anche noi e dopo poco Umabel iniziò a parlare.

-Bene oggi è il gran giorno. Tra voi novelli verranno scelti otto di voi per affrontare una missione sul campo. I prescelti saranno divisi in due squadre da quattro e si batteranno in una gara a tempo. La prima squadra che porterà a termine la missione potrà accedere al prossimo livello del vostro percorso: vituosi. Ora verranno detti i nomi dei partecipanti alla gara-concluse Umabel.

-Buongiorno a tutti. Allora la prima squadra sarà formata da...-incominciò a dire Nith-Haiah, il sommo Dominatore-...Hariel, Iezael, Leuviah e Ehyiah. La seconda squadra, invece, è composta da Poyel, Mehiel, Lelahel e Reuel. Questo è tutto potete tornare nelle vostre celle ad eccezione dei novelli appena nominati-concluse Nith-Haiah.

Eccitato all’idea di poter uscire all’aria aperta mi diressi vicino al tavolo dei Dominatori assieme a Mehiel, Reuel e Lelahel. Qui ci illustrarono le nostre missioni e l’equipaggiamento che dovevamo portare con noi.

-Ora potete andare nelle vostre celle. Riposatevi. Domattina siete attesi qui alle 5 in punto. Buona giornata-concluse Nith-Haiah.

Quindi ci dirigemmo tutti nelle nostre celle e dopo pochi brevi saluti andammo a dormire.

 

Il mattino seguente mi preparai tutto eccitato all’idea di uscire finalmente dalla Dimora e soprattutto di essere in squadra con i miei amici e in particolare Mehiel. Quella ragazza mi cominciava a piacere ma purtroppo erano pochi i momenti in cui si lasciava scappare qualche parole. Finito di preparare lo zaino raggiunsi la sala principale. Mehiel era già arrivata insieme ad altri tre novelli della squadra avversaria. Quella mattina era bellissima. Aveva i lunghi e setosi capelli rossi legati in una morbida coda da una parte fermata da un piccolo nastro di cuoio nero. Portava una tunica molto aderente che metteva in risalto il suo corpo snello e atletico e degli stivali che le fasciavano le esili gambe. Quando mi vide mi fece un cenno e le andai incontro.

-Ciao. Come va?-le chiesi.

-Tutto bene grazie. Te invece?-mi domandò facendomi sgranare gli occhi dalla sorpresa. Era la prima volta che mi poneva una domanda!!

-Bene anche io. Sono solo un po’ stanco per l’ora così mattutina-le dissi.

-Già un po’ anche io però dovremmo farci l’abitudine perché sarà così tutti i giorni in missione-mi rivelò lei.

-Già sarà dura. L’altra squadra è molto forte. Hariel e Leuviah sono molto abili con il pugnale, ma soprattutto a mascherare veleni che somministrano ai nemici. Ci sarà da divertirsi ma non dovremo mai abbassare la guardia-le riferii.

-Non c’è problema li batteremo!-urlò Reuel sulla porta della sala.

-Ciao ben arrivati. Ci stavamo preoccupando-dissi in modo scherzoso.

-Se! Tu che ti preoccupi per noi! Ma quando mai!-Lelahel, sempre molto diretta e schietta.

-Era per dire!! Lo sai che non lo penso veramente!!-

-Ok. Per questa volta sarò buona e porterò pazienza. Anche perché se ti faccio fuori ora saremmo in minoranza in missione e potremmo perdere-

-Grazie mille per la tua generosità-

-Niente-

-Allora siete pronti giovani novelli?-incomiciò Nith-Haiah.

-Certo signore-rispondemmo tutti in coro.

-Allora seguitemi fino al portone dell’oblio-disse dirigendosi fuori dalla sala.

Proseguimmo in silenzio dietro di lui per circa dieci minuti, poi arrivammo di fronte ad un enorme portone nero chiuso da immense sbarre di ferro. Nith.Haiah si avvicinò e toccato il portone pronunciò alcune parole incomprensibili. Fatto ciò il portone si aprì.

-Bene. Potete uscire. Buona fortuna e che Hakamiah, il dio dei Dominatori vi protegga-ci augurò Nith-Haiah.

-Grazie mille a presto-rispondemmo tutti in coro, uscendo dal portone. Un attimo dopo il portone si chiuse dietro di noi. Eravamo fuori dalla Dimora. Indifesi e soli. Avevamo una missione e l’avremmo svolta anche a costo della vita.

 

E così si conclude anche il secondo capitolo! Spero che vi piaccia!! Scusate per gli eventuali errori!!

Voglio ringraziare due mie amiche:

dolceGg

SuperEle46

Grazie ad entrambe per le belle parole che mi avete scritto come recensione. Spero che questo capitolo vi piaccia. A presto baci

Morkia94

 

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Capitolo 3
*** 3-Fati opposti ***


3.  Fati opposti

L’ultima notte tutti insieme è quella più difficile, ma non potevamo restare tutti uniti per il bene della setta e per la riuscita della missione. Per questo motivo salutammo Hariel, Iezael, Leuviah e Ehyiah e,

-Ciao ragazzi. Buona fortuna. Che il dio Iah-Hel vi aiuti nell’impresa-dissi loro.

-Certo. Anche a voi-dissero in coro Hariel e Iezael.

-Si grazie per le belle parole-aggiungero gli altri due.

-Finite le missioni ci rincontreremo qui per ritornare vittoriosi alla Dimora-disse Reuel.

-Contaci sarà così-commentò Lehahel.

L’unica che non disse niente fu Mehiel. Dopo ciò con il cuore in gola, proseguimmo per la direzione opposta.

 

La nostra missione consisteva nell’entrare nella corte reale del re Sitael per eliminare tutti i documenti riguardanti la nostra setta. Per fare questo dovevamo dividerci: io e Mehiel saremmo entrati sotto copertura, mentre Reuel e Lelahel avrebbero tenuto sotto controllo la situazione dall’esterno per poi avvertire la Dimora se finiva male la missione.

 

Lungo il percorso decidemmo di fermarci nei pressi della reggia. Era mezzogiorno. Mangiammo qualcosa poi ci mettemmo a rivedere i vari schemi da attuare. Dopo due ore di intenso studio io e Mehiel ci preparammo. La nostra idea era quella di entrare sotto le spoglie di umili servitori, per questo indossammo vestiti logori e stropicciati. Fatto ciò augurammo buona fortuna ai nostri compagni e ci avviammo alla porta del castello.

-Bene così può bastare. Il piano lo conosciamo a memoria. Non ci resta che entrare-dissi con il fiato corto per la tensione.

-Andrà tutto bene. Tu e Mehiel siete i migliori novelli nella Dimora. Non fallirete. Ne sono sicura-ci rassicurò Lelahel.

-Certo non vi succederà nulla. Terremo sotto controllo la situazione. Ve lo prometto-assicurò Reuel.

-Ok ora andiamo sennò finiranno per scoprirci prima di muovere un dito. Forza Poyel la missione ci aspetta. Conto su di voi e grazie per le vostre parole di conforto-disse Mehiel tra lo stupore generale.

-Certo arrivo. Ciao amici miei a presto-conclusi.

-Ciao e buona fortuna a entrambi-dissero Reuel e Lelahel insieme.

-Bene. Andiamo ora tutto dipende da noi-dissi a Mehiel.

-Certo. Andiamo-mi rispose lei.

 

La guardia si guardò intorno e quando si accorse di noi due disse –Voi due che volete?-

-Siamo mendicanti. Vorremmo un tetto per ripararci e un lavoro per avere i soldi per sfamarci-gli dissi con voce roca.

-Aspettate. Chiedo se c’è bisogno di due nuovi servi. Arrivo non muovetevi e non fate scherzi o verrete uccisi-ci disse la guardia prima di scomparire dentro la torre di controllo.

-Ok ora è tutto nelle mani del fato. Speriamo di riuscire ad entrare o il piano andrà in fumo-sussurrai a Mehiel.

-Calmati. Smettila di stressare o non combineremo nulla-mi disse lei.

-Vedrai che entreremo non dubitarne-finì.

-Come fai ad esserne così sicura?-le chiesi.

-Perché mi sono informata. Due settimane fa sono morti per la peste alcuni vagabondi che si erano rifugiati nel castello. Con loro anche quattro servi sono passai a miglior vita-mi rispose.

-Allora non abbiamo problemi. Complimenti per la ricerca-le dissi facendole un sorriso.

-Non è nulla. Era indispensabile per la riuscita della missione-mi disse concedendomi per la prima volta un sorriso sincero.

-Ehi voi due. Siete fortunati sembra proprio che ci sia bisogno di due nuovi sguatteri. Entrate e dirigetevi nel capanno di fianco alle stalle-ci interruppe la guardia.

-Che ti avevo detto?-mi sussurrò Mehiel nell’orecchio.

-Già. Infatti-le risposi.

-Arriviamo e grazie tante per l’ospitalità-dissimo poi alla guardia.

 

ÓzÎ

 

Arrivati al tempio ci appostammo dietro ad un enorme masso. Quell’edificio di fronte a noi era la meta della nostra missione. Li dentro avremmo trovato il libro sacro con i riti più oscuri del pianeta.

 

Per ottenerlo dovevamo riuscire a eludere il controllo generale poi, per arrivare alla sala del libro, dovevamo uccidere tutti i guardiani che erano all’interno. Era la prima volta che dovevamo uccidere qualcuno, ma dovevamo farcela per il bene della Dimora.

Decidemmo quindi per una breve sosta per mangiare. Quando finimmo era ormai calato il buio. Così, avvolti dalle tenebre, riuscimmo a passare inosservati e ad entrare nel tempio.

-Ora muovetevi con cautela e senza fare rumore o verremo scoperti-dissi a Hariel, Leuviah e Ehyiah.

-Ok Iezael. Ti seguiamo. Guidaci tu-mi risposero.

-Certo va bene-dissi loro.

Arrivammo intanto alla porta della sala che precedeva quella che conteneva il libro. Ora dovevamo tirare fuori tutto il nostro coraggio per affrontare i guardiani del libro. Con una forcina sbloccai la serratura della porta ed entrammo. Lo scontro aveva inizio.

-Voi chi siete? Ma soprattutto come avete fatto ad arrivare fino a questa sala?-ci chiesero i guardiani allarmati.

-Siamo qui per il libro e non abbiamo timore di uccidervi-dissi loro con tono autoritario.

-Non farmi ridere! Sei solo un ragazzino come i tuoi compagni! Al massimo ci potete fare un graffio o due!-ci schernì uno.

-Ragazzi all’attacco-urlai ai miei compagni.

 

Ci avventammo con ferocia sui guardiani sorpresi del nostro attacco. Eravamo veloci, ma questo non bastava. Erano troppi, ma soprattutto erano abili quanto noi con i pugnali. Decidemmo quindi di usare la velocità a nostro favore. La battaglia quindi si velocizzò diventando molto più simile a una danza sfrenata. Dopo due ore tutti i guardiani erano a terra. Avevamo compiuto la prima parte della missione. L’unico problema era che Hariel era a terra ferita ad una gamba, mentre Leuviah aveva un profondo taglio nel braccio.

-Ragazze dobbiamo curarvi o rischiate di perdere troppo sangue. EHyiah dammi una mano ferma l’emorragia di Leuviah. Ad Hariel ci penso io-dissi con il panico che si stava diffondendo in me.

-Ok. Leuviah eccomi. Dammi il braccio. Ti farò un po’ male ma se non fermo l’uscita del sangue potresti morire-disse Ehyiah.

Dopo i soccorsi passammo alla sala successiva. Finalmente davanti a noi su un piedistallo c’era la causa della morte dei guardiani e delle ferite di Hariel e Leuviah. Lo presi e lo misi nel mio zaino al sicuro. Poi, aiutando le ragazze, uscimmo dal tempio, uccidendo i superstiti. Nessuno doveva sapere del furto. Era l’unica condizione imposta nella missione. Ora potevamo tornare nella Dimora. Eravamo salvi e avevamo portato a termine la missione.

 

Ciao a tutti! Questo capitolo è diverso dagli altri perché ho sviluppato due storie in una. Spero vi piaccia!! Aspetto commenti anche negativi!!

A presto

Morkia94

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Capitolo 4
*** 4-Libertà e prigione ***


4.  Libertà e prigione

Finalmente eravamo all’interno della reggia di Sitael. Ora tutta la missione dipendeva dalla nostra recita nei panni di due sguatteri. La guardia che ci aveva fatto entrare ci affidò ad un’anziana donna che ci condusse negli alloggi della servitù.

-Forza muovetevi non ho tempo da perdere. Sistemate i vostri bagagli e sbrigatevi a raggiungere la cucina. Lì vi verranno affidati i vostri incarichi-disse freddamente senza sorridere.

-Certo. Grazie ancora per l’ospitalità-dissi con riverenza.

-Smettetela di ringraziare e tacete. Agli sguatteri non è permesso parlare intesi?-mi rimproverò la donna.

 

Dopo di che ci lasciò davanti ad una porta malconcia. Entrando ci ritrovammo in una piccola stanza buia e sporca dove l’unica cosa che c’era era un pagliericcio secco. Sistemammo i nostri zaini sotto ad esso e ci avviammo in silenzio, mano nella mano per farci forza a vicenda verso la cucina.Qui ci accolse una cuoca di nome Chaetel, grossa e sporca di resti di cibo che mi porse un grembiule altrettanto sporco.

-Tu resterai qui assieme a me e mi aiuterai a mantenere la cucina pulita-mi disse.

-Scusi un attimo se non sono indiscreto la mia compagna dove lavorerà?-chiesi con un po’ di timore, stringendo la mano di Mehiel.

-Lei sarà la dama di compagnia del re in persona. Sua maestà l’ha chiesto espressamente in persona. Quindi tu ragazza vieni con me. Avrai bisogno di un bagno e di abiti puliti-disse la donna anziana che ci aveva mostrato le stanze.

-Sarà un onore per me servire il nobile padrone di questa reggia che mi ha gentilmente accolta-disse Mehiel.

-Finalmente abbiamo una ragazza che conosce le forme di cortesia nel parlare. Sua maestà ne sarà lieto. Bene seguimi perché c’è molto lavoro da fare-rispose la vecchia.

Quando Mehiel se ne fu andata incominciai a pulire il bancone della cucina, sotto lo sguardo attento Chaetel. Quel lavoro mi occupò tutta la giornata e arrivata la sera mi diressi stanco e affamato nella stanza che condividevo con Mehiel.

 

Quando arrivai la trovai distesa e addormentata sul pagliericcio, avvolta nel mantello che si era portata dietro. Avrei voluto parlare con lei della giornata, ma vedendola dormire così beatamente decisi di non svegliarla. Prima di coricarmi mangiai un pezzo di pane raffermo che ero riuscito a infilarmi di nascosto nella tasca dei pantaloni. Quando mi sdraiai, sfiorai involontariamente Mehiel, che muovendosi si appoggio alla mia spalla. Quella era la prima notte che dormivamo vicini e soprattutto abbracciati.

 

La mattina successiva, quando mi svegliai trovai Mehiel già alzata che si stava sistemando i capelli in una morbida treccia su un lato.

-Già alzata? Ma come fai? Io ho ancora sonno, ma se non mi alzo e non vado in cucina Chaetel mi ammazza-le dissi ancora con la voce impastata dal sonno.

-Oh ciao non ho sentito che eri sveglio. Comunque il mio incarico non è molto impegnativo. Per lo meno riesco a ottenere delle informazioni utili alla nostra ricerca. Sai sembra proprio che sua maestà sia un dongiovanni-mi disse in modo ironico.

-Ehi guarda che non era quello che dovevi fare. Mica devi sedurre il re!-dissi urlando.

-Stai tranquillo o svegli tutti! E poi se serve per la missione lo devo fare anche perché se non lo faccio vado nei casini-mi confessò lei.

-Mi stai dicendo che per compagnia intendono che tu seduca il re?-chiesi timoroso della risposta.

-Si-sospirò.

-Ti prometto che non ti accadrà nulla di male. E se ti farà qualcosa di male se la vedrà con me-

-No. Qualsiasi cosa succeda tu non farai niente. Non possiamo compromettere la missione-

-Ok mi arrendo però sta attenta-

-Certo anche tu-

Detto questo i due ragazzi dopo un abbraccio si avviarono in cucina lui e nella sala del re lei. Un altro giorno era iniziato.

 

ÓzÎ

 

Finalmente il tormento della missione non c’era più. Avevamo portato vittoriosamente a termine la missione data. Ora potevamo tornare a casa. Prima però avevamo una tappa importante da fare. Dovevamo trovare qualcuno che ci aiutasse a curare Hariel e Leuviah. Così ci avviammo sulla strada del ritorno sperando di trovare qualche paesello non notato mentre raggiungevamo il tempio.

 

Finalmente dopo varie ore di cammino intravedemmo una casupola dispersa nella natura. La raggiungemmo speranzosi di trovare qualcuno che ci potesse offrire un aiuto e ospitalità. Arrivati alla porta bussai un po’ timoroso.

-C’è nessuno? Avremmo bisogno di aiuto! Ci sono due ragazze ferite!-chiesi rivolto alla porta.

-Chi è che osa disturbare il riposo di una vecchia?-domandò una voce proveniente dall’interno della capanna.

-Siamo in cerca di aiuto. Ci sono due ragazze che sono ferite che hanno bisogno di cure. La prego ci faccia entrare-implorai.

-E va bene entrate. La porta è aperta-disse la voce che arrivava dall’interno.

Così aiutando Hariel a camminare, seguito da Ehyiah che scortava Leuviah entrai nella casa.

-Grazie tante non so come ringraziarla-dissi rivolto alla vecchietta che stava seduta su una sedia a dondolo in un angolo dell’unica stanza di cui era composta la casa.

-Non ringraziare. So chi siete e so quello che è successo quando queste due ragazze sono rimaste ferite. Però vi aiuto a curarle ma poi dovrete andarvene. Io non voglio assassini nella mia umile casa-disse con tono fiero e serio.

-Ok va bene. Comunque sappiate una cosa. Abbiamo solo quindici anni e siamo entrati nella setta per volere dei nostri genitori-risposi.

-Questo non cambia la violenza che avete compiuto nei confronti dei sacerdoti del tempio. Erano innocenti. Se dovevate prelevare il libro sacro potevate almeno risparmiare loro la vita-

-Purtroppo no. La setta ci impone di non lasciare tracce del nostro passaggio in un luogo. Comunque nemmeno noi volevamo uccidere degli innocenti, ma se non lo facevamo ci capitava una sorte peggiore. Non si resta impuniti se si viola il volere di Nith-Haiah-

-Già come avevo sospettato. Sempre quel povero vecchio che comanda ai ragazzini di uccidere persone innocenti per mantenere segreta la sua dannata setta segreta-

-Conosce il sommo Dominatore?-chiedemmo in coro.

-Certo ragazzi. Sono stata la sua insegnate quando era poco più di un novello!-

-Ma quanti anni?-chiese senza pensare Ehyiah.

-Beh ragazzo molti più di quelli che dimostro-rispose la vecchia.

-Mi scusi se non sono indiscreta potrebbe raccontarci la sua storia?-chiese gentilmente Hariel.

-Certo. Però prima è meglio risanare le tue ferite e quelle della tua amica-

Detto questo prese delle bende e un unguento e incominciò a disinfettare le ferite delle due ragazze.

-Ehi voi due venite qua. Questo disinfettante brucerà quindi cercate di distrarre le ragazze dal dolore che sentiranno-chiese a me e ad Ehyiah.

-Certo arriviamo subito-rispondemmo in coro.

-No fa lo stesso non c’è problema sopporteremo il dolore-dissero le due ragazze.

-Questo non è il momento di fare le eroine. Stringete le mani dei ragazzi e cercate di pensare ad altro. Credetemi-disse loro la vecchia.

-Va bene. Grazie per l’aiuto ragazzi-

-Siamo sempre disponibili ad aiutare le amiche-

-Per fortuna l’amicizia e l’amore sono ancora presenti tra i futuri Dominatori. Allora non tutto è perduto-disse la vecchia tra lo stupore generale.

-Che cosa intende dire?-chiedemmo in coro.

-Dopo risponderò a tutte le domande. Ora abbiamo qualcosa da fare.

-Certo-

Detto questo tenendo la mano ad Hariel e Ehyiah a Leuviah ci preparammo all’urlo di dolore delle nostre due amiche.

 

Eccomi qui!! Voglio ringraziare dolceGg94 e SuperEle46 che stanno seguendo la storia e l’hanno commentata! Grazie ragazze!!

Beh attendo ancora commenti anche se negativi! Spero che questo capitoli vi piaccia!

A presto

Morkia94

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Capitolo 5
*** 5-Incontri e profezie ***


5.  Incontri e profezie

Arrivato in cucina trovai Chaetel sulla porta con un cesto vuoto in mano. Appena mi vide mi venne incontro.

-Finalmente sei arrivato!! Bene oggi avrai un compito diverso dal solito. Devi uscire per andare a prendere delle spezie e delle erbe per il banchetto di stasera-disse quando le fui di fronte.

-Certo. Non c’è problema. Anzi veramente si. Con quali soldi pagherò la merce?-chiesi un po’ timoroso della risposta.

-Con questi. Ma vedi di non spendere più del dovuto o passerai i tuoi giorni a ripulire la cucina senza fare delle pause. Siamo intesi?-

-Ok. State tranquilla non vi deluderò-

-Sarà meglio per te. Comunque nel cesto troverai l’elenco delle cose che devi acquistare-

-Perfetto. A dopo-

-Ciao-

 

Finita la conversazione mi diressi verso l’uscita del castello dove una guardia, dopo aver investigato sul motivo della mia uscita, mi lasciò uscire.

Finalmente ero fuori libero anche solo per alcune ore. Vedendo la distesa d’erba davanti mi venne un po’ di nostalgia pensando a Mehiel costretta alla presenza costante del re.

-Povera. Lei così delicata non merita quello che le potrebbe fare quel mostro-dissi a voce alta.

-Poyel sei tu?? Oddio non ci credo!! Finalmente ti rivedo dopo molto tempo!-disse una voce proveniente da dietro un grosso macinio, seguita da una ragazza bionda che subito riconobbi per Lelahel.

-Ciao amica mia!! Quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo visti!-le dissi abbracciandola.

-Già parecchio! Scusa un attimo se tu sei qui Mehiel dov’è?-chiese con un tono di voce spaventato.

-Tranquilla. Lei è al sicuro. O almeno lo spero. Comunque io sono uscito per fare delle compere per il banchetto che si terrà stasera-

-Ah il banchetto. Ho sentito delle voci in giro. Comunque vieni con me. Ti porto al nostro nascondiglio così vedi Reuel-

-Bella idea!! È da un po’ che avevo voglia di fare due chiacchiere con lui-

Detto questo ci avviammo verso un capanno abbandonato scherzando e ridendo come non avevamo mai fatto. Arrivati alla porta Lelahel bussò e dopo poco Reuel, il mio corpulento amico venne ad aprire con un’espressione di stupore stampata in faccia.

-Guarda chi si rideve!! Allora come procede la missione?-

-Non urlare!! Potrebbe sentirci qualcuno!! Entriamo poi ti spiego tutto!!-dissi

-Ok scusa. Entrate-

Dentro in un angolo c’erano due giacigli fatti di paglia, mentre dall’altra parte un vecchio tavolo e un paiò di sedie tutte rovinate.

Quando mi accomodai su una delle sedie Reuel mi assalì con una miriade di domande.

-Allora come te la passi al castello? Che cosa durante il giorno? E Mehiel che fa?-

-Vai piano e tranquillamente mi poni una domanda alla volta. Comunque al castello non si sta male se non consideri il lavoro giornaliero in cucina!-

-Mehiel invece? Perché non è con te?-

-Lei è stata affidata al re come dama di compagnia e quindi non può allontanarsi dal castello-

-Ah...peccato mi sarebbe piaciuto rivederla! Tu invece come sei riuscito a uscire?-

-Sono fuori per delle compere. Stasera ci sarà un banchetto al castello-

-Cavoli che bello! Scusa un attimo ma se io e Lelahel venissimo stasera al banchetto? Potremmo dare un’occhiata a come procede la vostra copertura e la missione! Così non restiamo con le mani in mano no?-

-Si sarebbe un’ottima idea! Mi dispiace ma ora devo proprio andare o passerò il resto dei miei giorni a sgrassare una cucina!-

-Allora è deciso a stasera amico mio!-

-Ok a stasera-

-Ciao Poyel a presto visto che non vedo l’ora di vestirmi per bene e prendere parte a un banchetto regale!-

-Avrai quello che desideri a presto ciao-

Detto questo mi incamminai verso Syrion, il paese vicino per effettuare le compere.

 

ÓzÎ

 

Dopo tanto dolore e urla finalmente Hariel e Leuviah si addormentarono sfinite su un giaciglio preparato dalla vecchia che ci stava ospitando. Finito di sistemare le bende sporche e il disinfettante la vecchia si accomodò su una sedia a dondolo e, rivolta verso i ragazzi, incominciò a narrare la sua storia.

-Tanto tempo fa quando avevo circa venticinque anni entrai nella setta per seguire la persona di cui mi ero innamorata. Putroppo per me dopo poco tempo non ritornò da una missione e fu considerato morto. Piansi amaramente per quella perdita e decidetti di abbandonare la setta. Durante il periodo precedente alla morte del mio amore però ero entrata nelle grazie dell’allora Sommo Sacerdote NelkHael e per questo dovetti restare in quel orrendo posto fino a quarant’anni, quando finalmente riuscii a scappare rifuiandomi in questa misera casa che tutt’ora abito dopo centoventi anni-

-Centoventi anni?!? Ci sta dicendo che lei ha centosessant’anni?!? È impossibile! E poi scusi come ha fatto a conoscere il sommo sacerdote attuale se è uscita dalla setta?-chiesi sopreso.

-Ragazzo fino a quarant’anni ci sono stata e in quel periodo Nith-Haiah entrò nella setta. Lo vedevo tre volte a settimana perché mi erano stati affidati i novelli della sua età nelle ore di palestra. Modestamente a quell’età ero veloce e scattante come una pantera! Ehi tu con quella faccia pensi che stia dicendo delle scemenze?-

-Non certo che no. Mi scusi è che mi sono un attimo distratto-si scusò in fretta un imbarazzato Ehyiah, rosso in faccia.

-Meglio così perché se mi arrabbio sono ancora pericolosa. Comunque riprendiamo. Durante la mia permanenza nella Dimora venni mandata in missione. Fu l’esperienza più orribile della mia vita. Quel giorno per uno stupido foglio di carta ammazzai venti persone assieme alla mia compagna di squadra Lauviah. Lei perì nell’impresa e dovetti tornare alla Dimora sola per l’ennesima volta. Abbandonata dalle persone a cui volevo bene. Quella sera freddamente decisi di scappare e lasciarmi alle spalle quel luogo che mi aveva solo provocato dolore. L’unica cosa che mi resta è il falso del foglio che rubai. Eccolo-

Detto ciò mi porse un foglietto piegato in quattro un po’ sciupato. Stremante, lo aprii timoroso di quello che vi avrei trovato all’interno. In una sottile ed elegante calligrafia c’era scritta una specie di profezia. Vedendola, guardai con stupore la vecchia che, con gli occhi chiusi, incominciò a recitarla a memoria.

 

“Verrà il giorno in cui il mondo sarà invaso e sotto il potere del male. Otto giovani si ribelleranno e porteranno alla luce la giustizia e la vendetta per le sofferenze subite. Si pagherà con il sangue e il sudore ma alla fine il male verrà dominato se nei loro cuori risplenderà sempre il sentimento nobile dell’amore e dell’amicizia. Questo è scritto ma non effettivo se il male prenderà il sopravvento immettendo la malvagità nel cuore delle uniche otto persone che possono salvare l’umanità. Tutti in loro confidiamo!

 

L’indovino perpetuo Asaliah

 

Finito di recitare la profezia la vecchia si ricompose e aprì gli occhi guardandoci.

-Questo è il motivo per cui sono fuggita. Appena sono venuta in possesso del foglio originale e a conoscenza della profezia decisi di scappare per cercare le tracce che potevano renderla vera. Purtroppo sono ancora alla ricerca di questi segni-

-Quindi lei crede che possa essere vero quello che c’è scritto?-chiesi un po’ titubante.

-Certo ragazzo! È l’unica cosa che mi tiene in vita. La speranza che il male possa essere sconfitto. Sono però poco convinta della faccenda degli otto ragazzi...-

-Già anche a me quel punto mi mette dei dubbi...tu che ne pensi Ehyiah?-

-Beh non saprei...certo è strana come profezia perché non specifica chi sta causando il male...-

-Hai ragione!...chissà che voleva dire...-

Mentre pensavo Hariel e Leuviah si svegliarono.

-Ciao ragazzi! Finalmente possiamo reggerci in piedi-

-Hariel Leuviah! Finalmente siete sveglie!! Che bello!!- dicemmo io e Ehyiah in coro.

-Perfetto! Ora potete riprendere la vostra strada e andarvene da questa casa!-disse la vecchia tra lo stupore generale.

-Perché ce ne dobbiamo andare così all’improvviso?-chiesi.

-Se la setta venisse a sapere che sono a conoscenza della profezia mi farebbe uccidere quindi andatevene e tenetevi il foglio. In futuro sento che vi sarà utile. Addio-

-Come volete. Ancora grazie per l’ospitalità. Addio-dissi.

-Addio e grazie-aggiunsero gli altri.

-Prego ragazzi. Che gli dei vi proteggano-

Detto questo ci ritrovammo sbattuti fuori dalla casa. Nelle parole di congedo della vecchia c’era un velo ci paura, ma non riuscivo a trovare una spiegazione plausibile. Con il dubbio ancora vivo, ripresi il viaggio assieme ai miei compagni di avventura.

 

Ehilà gente!! Come va? Io tutto bene!! Finalmente sono riuscita a finire questo capitolo!! Bene passiamo ai ringraziamenti:

-          grazie a dolceGg94 che ha messo la mia fan nei preferiti;

-          grazie a dolceGg94 e jazz211 che hanno messo la mia fan tra le seguite;

-          e soprattutto grazie ai commenti di:

 

dolceGg94: ehi come va? Grazie per le belle parole nei tuoi commenti! Visto finalmente sono riuscita a finirlo! Ancora grazie per l’aiuto nella seconda parte della storia! P.s. il paritocolare che avevi intuito nello scorso capitolo forse sarà lievemente diverso da come l’avevi capito e sarà più avanti!

 

SuperEle46: ciao grazie per i tuoi commenti sempre molto carini!! Aspetto il tuo commento! Tvb a presto

 

jazz211: ciao mi ha fatto molto piacere vedere che la storia ti sia piaciuta!! Spero in tuo prossimo commento! a presto

 

mollicadipane: ciao! Accidenti sei stata rapidissima a leggere tutti e quattro i capitoli! Grazie anche per le fantastiche parole che mi hai scritto nel commento! Il tuo consiglio mi è molto utile! Purtroppo però la storia ora è incentrata sul dialogo! Più avanti però ci saranno lunghe descrizioni di paesaggi e di eventi passati! A presto.

 

Infine ringrazio anche le persone che hanno visitato la fan (beh 80!!). Se la prossima volta volete lasciare un commento sarà gradito anche se è negativo!

Baci Morkia94

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Capitolo 6
*** 6-Doveri e decisioni ***


6.  Doveri e decisioni

Syrion era affollata a causa del mercato che veniva allestito tutti i mesi per la luna nuova. Tra le bancarelle si potevano scorgere gli oggetti più disparati: da un antico calamaio ad una lampada ad olio tempestata di gemme. I tanti volti dei padroni delle bancarelle e dei passanti rispecchiavano una moltitudine di etnie e razze, come anche tutte le parole che venivano scambiate tra essi.

Era molto facile perdersi in quell’ammasso di gente, ma non potevo permettermi di perdere altro tempo. L’incontro inaspettato con Reuel e Leuviah mi aveva dimezzato il tempo che Chaetel mi aveva concesso per gli acquisti. Per questo motivo mi sbrigai a raggiungere l’emporio che si trovava in fondo al mercato in una piccola via buia e deserta.

Quando vi arrivai fui scosso da un brivido intenso lungo la schiena, ma cercando di sciogliere la tensione che mi attanagliava, mi avviai lungo la via.

L’ingresso dell’emporio era sovrastato da un’elaborata insegna intagliata nel legno a forma di un drago. Le parole incise dicevano: “Infusion and Concoction”. Dopo averle dato una rapida occhiata entrai cercando di non dare troppo nell’occhio.

L’interno era semioscuro e avvolto da una sottile nebbiolina, resa visibile da alcune candele cilindriche sparse per la piccola stanza, mentre nell’aria aleggiava un miscuglio di profumi intensi ed essenze esotiche e orientali. Nella stanza erano sparsi senza un senso logico tre tavoli, sui quali vi erano dei fogli antichi con misteriose scritte, dei mortai con resti di erbe e tanti altri strumenti bizzarri e non, probabilmente utilizzati per maneggiare erbe e spezie. Mentre davo un’occhiata in giro per cogliere tutti i particolari di quell’insolito posto, da una tenda decorata con perle di ogni tonalità, mi venne incontro una ragazza dai capelli color dell’argento e dagli occhi simili alla candida neve. Nell’insieme appariva come l’incarnazione umana di una dea, ma nei suoi occhi c’era un bagliore indecifrabile. Quando mi vide si diresse verso il tavolo che probabilmente fungeva da bancone principale, facendomi cenno di seguirla.

Giunta al bancone si voltò verso di me rivolgendomi per la prima volta la parola.

-Che cosa vi porta qui straniero? Non vi ho mai visto da queste parti. Da dove venite?-

-vengo dal palazzo del re Sitael. Sono qui per effettuare delle compere per il banchetto che si terrà stasera alla reggia-

-Di cosa avete bisogno?-

-Mandarago, giuntiglio, verdonnea e assomazia-

-Perfetto. Aspettate solo un attimo. Vado a prenderle nel retro. Torno subito-

-Certo. Grazie-

-Niente. È il mio lavoro-

Dopo cinque minuti buoni la ragazza tornò con un piccolo pacchetto giallo tra le mani.

-Son venticinque avi-

-Ecco qui il denaro-

-Perfetto-

-Se non sono indiscreto posso sapere il vostro nome?-

-Certo. Mi chiamo Yoliah. E voi?-

-Puoi darmi del tu. Comunque il mio nome è...Mihael-

Per qualche strana ragione non ero riuscito a fidarmi di quell’ambigua ragazza e per tempo ero riuscito a fornirle un nome falso.

-Bel nome. Allora a presto-

-Penso di si. Ciao-

-Ciao-

Scambiati i saluti, uscii molto più tranquillo da quel misterioso e curioso posto. Mi restava solo mezz’ora per tornare nuovamente al castello, così rifeci di corsa la via del ritorno.

Fortunatamente arrivai con cinque minuti di anticipo impedendo a Chaetel di rimproverarmi o mettermi in punizione. Quando giunsi in cucina le lasciai il cesto con gli acquisti e il resto del denaro che avevo con me. Fatto ciò mi diressi verso la mia stanza esausto, ma la cuoca mi chiamò.

-Ehi ragazzo! Aspetta un attimo. Il re vuole vederti. L’unica cosa è che non puoi presentarti così, quindi corri nella tua stanza a darti una sistemata, poi recati nella sala azzurra dove sua maestà ti sta aspettando-

-Grazie dell’informazione. Per caso conosci il motivo di questa chiamata?-

-Purtroppo no, però spero non sia nulla di grave. Sei un ottimo sguattero e se ti perdessi sarebbe molto difficile sostituirti-

Restai sbalordito di quell’improvvisa manifestazione di affetto.

-Sul serio? Beh grazie. Se va tutto bene dopo ti racconto tutto-

-Ok, ma non sei obbligato-

-Non c’è problema. A dopo-

-Ciao-

 

Con l’ansia nel cuore raggiunsi la mia stanza dove lasciai il mantello che avevo utilizzato per le compere. Dopo una breve sistemata mi recai verso la sala azzurra, ancora con tutti i sensi all’erta.

Ero molto bravo a controllare le emozioni e a mantenere il sangue freddo, ma quel giorno per qualche ignota spiegazione, per ben due volte, mi ero fatto cogliere dall’agitazione. Quella sera avrei dovuto fare un bel esame di coscienza per capire che cosa mi stava succedendo!!

Quando arrivai alla sala trovai Mehiel che mi aspettava sulla soglia.

 

ÓzÎ

 

Dopo varie ore di cammino finalmente ci fermammo per riposare e riprendere le forze. Lasciai Ehyiah a tenere sotto controllo la situazione delle ragazze e mi allontanai per restare un po’ da solo per riflettere sulle parole della vecchia che ci aveva ospitato poco tempo prima.

Dopo poco mi ritrovai in una radura, circondato da vari tipi diversi di alberi e arbusti che al buio non riuscivo a distinguere.

 Amavo fare passeggiate tra la natura, ma ancora di più amavo restare solo quando avevo dei pensieri e dei dubbi che mi attanagliavano. Durante quei momenti riuscivo a scaricare tutte le emozioni che mi tenevo dentro e potevo finalmente essere me stesso. Fin da quando ero entrato nella setta mi ero creato una maschera per non rivelare quello che ero e provavo realmente, soprattutto per non rivivere gli episodi spiacevoli della mia infanzia.

 

 

Flashback...(circa 10 anni prima...)

.....

-Ehyiah sbrigati dobbiamo andare!-

-Ma mamma io non voglio andare via!-dissi tra le lacrime.

-Smettila di fare il bambino! Bisogna andare! Poche storie!!-

-Ma...-

-Ho detto basta. Smettila di fare la femminuccia e cerca di essere come tuo padre, che non mostrava mai quello che realmente provava-

-Ok...-

-Sai quello che devi fare. Tuo padre è morto e purtroppo non riusciamo a pagare tutti i debiti che ci ha lasciato. L’unico modo per sopravvivere è affidarti alla setta che ha aiutato tuo padre prima di morire-

-Come vuoi. Entrerò nella setta-

-Così ti voglio. E ricorda non lasciare trasparire le tue debolezze o sarà la fine. Ora vai e buona fortuna figlio mio-

-Anche a te madre. Addio-

-Addio-

.....

 

 

Avevo tenuto fede alla promessa di mia madre, ma quando ero solo si risvegliava in me quella sensazione di disagio e paura che mi dominavano in quei momenti.

Mentre meditavo sulle parole della vecchia sentii un fruscio tra le foglie e scattai agile attaccando la cosa che aveva interrotto i miei pensieri.

Dopo un salto verso la zona da dove era venuto il rumore, mi ritrovai a terra avvinghiato a un’impaurita e sorpresa Hariel. Dopo una frazione di secondo capii il mio errore e rosso per l’imbarazzo l’aiutai a rialzarsi da terra, riponendo il pugnale che avevo usato per difendermi nella fodera legata alla cintura.

-Scusa per come ho reagito ma non pensavo che fossi tu-le dissi senza guardarla negli occhi, spaventato da una qualsiasi reazione della ragazza che avevo cercato di ammazzare.

-Non c’è nessun problema. La colpa è mia. Non dovevo avvicinarmi così di soppiatto-

-No sono io il colpevole perché ti ho quasi tagliato la gola-

-Già quasi. Sono ancora viva quindi non c’è nulla di cui scusarsi-

-Ok come vuoi...-

-Perfetto. Per quale motivo sei venuto qui da solo?-

-..ehm...avevo bisogno di pensare...-

-Ah...ok...allora me ne vado...-

-No...aspetta...resta-

-Davvero lo vuoi?-

-...si...resta qui con me...-

-Ok..-

Detto questo ci ritrovammo l’uno nelle braccia dell’altro. Ci stavamo baciando con una passione a mostrata prima. Entrambi stringevamo l’altro come a impedire una qualsiasi fuga. Con un semplice bacio stavamo esprimendo tutto il sentimento che provavamo l’uno per l’altra.

Ci staccammo solo un attimo per riprendere fiato e guardarci negli occhi.

-Scusa non volevo assalirti...-disse Hariel rossa in viso.

-Non chiedere scusa...era da una vita che volevo farlo...-le dissi accarezzandole una guancia.

-Dici davvero? Vale anche per me...ma non riuscivo a trovare le parole per dirtelo...-

-Anche io...ma finalmente ce l’abbiamo fatta-

-Già..-

In un secondo riprendemmo a baciarci, ritrovandoci per terra.

 

La mattina seguente quando mi svegliai mi ritrovai disteso a terra e accanto a me c’era Hariel, ancora addormentata. Era bellissima. Per la prima volta potevo osservare tutti i particolari che la caratterizzarono. I riflessi rossi tra i suoi morbidi ricci castani risplendevano al sole. Le sue labbra erano di candido rosa ed erano lievemente aperte. Il suo corpo sinuoso, avvolto in una semplice tunica celeste, era acciambellato per terra e proteso nella mia direzione.

Mentre la contemplavo però Hariel si ridestò dal sonno guardomi perplessa da quella strana situazione in cui eravamo.

-Ciao..-mi disse, con la voce ancora impastata dal sonno.

-Ciao...dormito bene?-

-Insomma...penso che dovremmo raggiungere gli altri.. saranno preoccupati della nostra assenza non credi?-

-Oh..già hai ragione-

Che stupido! Mi ero totalmente dimenticato di Ehyiah e Leuviah.

-Allora sbrighiamoci-

-Certo-

Così ci avviammo verso la piccola radura dove la sera prima avevo lasciato i miei compagni.

 

Ciao a tutti!! Finalmente sono riuscita a finire questo capitolo!! Dopo tante peripezie sono riuscita a pubblicarlo!! Ma ora passiamo ai ringraziamenti:

un grazie a dolceGg94 che ha messo la fan tra i preferiti

un grazie a dolceGg94 e jazz211 che hanno messo la fan tra le seguite.

Ma soprattutto un GRAZIE particolare alle quattro persone che hanno commettato:

dolceGg94: grazie per il tuo sostegno continuo!! Spero che questo nuovo capitolo ti piaccia a presto tvb

SuperEle46:grazie per tutti i tuoi bellissimi commenti!! Attendo un tuo prossimo commento baci tvb

jazz211:mi fa molto piacere che stai continuando a seguire la mia fan!! Spero continuerai!! a presto tvb

mollicadipane:eccoti qui!! Grazie ancora per le tue bellissime parole che ogni volta scrivi per ogni capitolo!! Sono davvero contenta che tu stia seguendo la mia fan!! Al prossimo commento! baci tvb

Alla prossima baci

Morkia94

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Capitolo 7
*** 7-Inviti e discussioni ***


7  Inviti e discussioni

Mehiel mi aspettava con uno strano sguardo. Era da un po’ che non la vedevo e non mi ricordavo più i particolari che la caratterizzavano. La sua vita sottile decorata da una morbida e semplice cintura di pelle viola. I suoi candidi occhi verdi brillavano, circondati da sensuali ciglia. La sua bocca lievemente aperta era simile ad un bocciolo di rosa. E per ultimi ma non meno importanti i suoi fantastici boccoli rossi che gli ricadevano morbidi sulle spalle alte e fiere.

Quando le fui di fronte accennò un sorriso invitandomi ad entrare nella sala azzurra. Ero terrorizzato, soprattutto per la copertura necessaria alla riuscita della nostra missione. Subito dietro a me entrò anche Mehiel che andò a posizionarsi alle spalle del trono sul quale era seduto il re Sitael.

-Vieni avanti servo. Non aver timore voglio solo parlare-disse il re, con tono autoritario.

-Certo sire. Sono al servizio-risposi, facendo un inchino di riverenza.

-Ho saputo che il tuo compito in cucina è svolto molto bene, senza problemi. Per questo ho deciso di premiarti. Dimmi cosa desideri?-

-Veramente non saprei sire. Sono rimasto sorpreso-

-Non avete un desiderio nascosto?-

-Beh...forse uno ci sarebbe ma non so se mi è concesso...-

-Avanti ditemi di che si tratta-

-Stasera date un ballo giusto? Mi piacerebbe molto prendervi parte-

-Non c’è problema. Avete il mio permesso per poter partecipare-

-Grazie maestà. L’unica cosa è che non dispongo di abiti adatti ad un banchetto regale-

-Provvedo io a fornirveli. Mehiel mia cara accompagna il nostro amico nelle mie stanze e vestitelo con i miei abiti migliori-

-Certo, come desidera sua maestà-disse la giovane.

-Potete andare ora. A stasera-

-Grazie ancora. A stasera-

Finita la conversazione fui invitato a uscire dalla sala, guidato da Mehiel. Dopo cinque minuti raggiungemmo le stanze private del re dove Mehiel mi aiutò con i vestiti per il banchetto.

-Scusa un attimo. Che cosa ti è saltato in mente?-chiese Mehiel, interrompendo il silenzio che era sceso tra di noi.

-Voglio tenere la situazione sotto controllo. E poi non mi fido a lasciarti sola con lui-le risposi, arrossendo un po’.

-Ti ho già detto che so badare a me stessa-

-Si lo so, ma è più forte di me aiutare gli altri-

-Beh per stasera cerca di tenere a freno la tua mania o rischierai di mandare all’aria tutto-

-Hai un piano? Hai scoperto qualcosa?-

-Smettila di urlare o ci sentirà qualcuno! Comunque si ho scoperto qualcosa-

-Racconta-

-Ho scoperto che il re possiede una stanza segreta dove custodisce i suoi tesori. Purtroppo però non ne ho ancora trovato l’ingresso-

-Quindi hai trovato il posto dove potrebbero essere nascosti i documenti che dobbiamo distruggere?-

-Si. Ma se facciamo qualcosa stasera ci scopriranno-

-Come fai a dirlo? Secondo è l’occasione giusta per agire-

-Invece è quella più folle. Tutti saranno addetti al banchetto o vi prenderanno parte. Il re non lascerà incustodita quella stanza-

-Come puoi esserne certa?-

-Si da il caso che io sia la dama di compagnia del re e che assista a tutti i suoi incontri con guardie o altro. Ieri per l’appunto ha stabilito turni di guardia per stasera senza però specificare il luogo. Presumo quindi che si riferisca alla stanza che cerchiamo-

-Mi arrendo. Hai ragione tu-

-Non ho ragione. Ho solo cercato tutti gli indizi a nostro favore-

-Beh allora non mi resta che farti i complimenti. Brava ottimo lavoro!-

-Grazie. Non voglio essere scortese ma potresti indossare questi abiti? È già da un po’ che li ho in mano-

-Oh...si certo...scusa-

-Niente. Esco un attimo così puoi cambiarti. Quando hai fatto chiama-

-Certo-

Mehiel quindi mi lasciò solo nella stanza con in mano una morbida camicia turchese, una giacca di un azzurro più scuro e dei pantaloni stretti di un blu notte. Il tutto accompagnato da un mantello nero, da stivali simili al colore dei pantaloni e un piccolo fiocco da legare attorno al collo. Purtroppo per me non avevo mai portato abiti così complicati da mettere quindi, un po’ imbarazzato, chiamai Mehiel.

-Mehiel?Potresti venire un attimo per favore?-

-Si certo arrivo subito-

Detto questo entrò, bloccandosi sulla porta, vedendomi mezzo nudo.

-Ma che ti è saltato per la testa?!? Vestiti!-gridò, coprendosi gli occhi.

-Mi dispiace ma purtroppo non sono molto pratico con questi indumenti. Potresti aiutarmi?-le dissi arrossendo per la situazione in cui mi trovavo.

-Ok ma non farlo mai più. O almeno avverti prima-

-Va bene. Grazie-

-Niente. Ora sta fermo così ti riesco a sistemare i vestiti-

-Certo-

Così passammo una buona mezz’ora a sistemare il casino che avevo combinato con gli abiti che avrei indossato quella sera. Quando Mehiel finì mi invitò a specchiarmi in un immenso specchio decorato con un’elaborata cornice d’oro.

-Ora cerca di restare in questo stato fino alle otto così sarai presentabile-

-Ci proverò-

-Vedi di riuscirci o te la vedrai con me-

-Va bene mi hai convinto-

-A posto. Ora scusa a devo andarmi a preparare-

-Certo a stasera-

-A stasera-

Detto questo mi lasciò solo. Decisi così di andare a raccontare la faccenda dell’invito al banchetto a Chaetel. Dopotutto glielo avevo promesso. Così mi diressi verso la cucina, cercando di fare attenzione ai vestiti che indossavo, per non scatenare la furia di Mehiel e del re se li rovinavo.

Arrivato in cucina chiamai a gran voce Chaetel.

-Ehi Chaetel ci sei? Sono io Poyel-

-Ti ho sentito sono qui. Ma ti prego non urlare-

-Ops...scusa-

-Niente. Da quando in qua tu porti abiti così eleganti e raffinati?-

-Da quando sono stato ufficialmente invitato a partecipare al banchetto di stasera-

-Bello scherzo! Dai puoi dirmelo se li hai rubati-

-Ti assicuro che non commesso nessun furto. Stasera prendo parte sul serio alla festa-

-Va bene, ti credo. Quindi era questo il motivo per cui il re ti aveva chiamato no?-

-Si è questo-

-Beh almeno resterai qui ad aiutarmi per un altro po’-

-Si infatti. Non ti lascio sola-

-Meglio. Avrò ancora compagnia in questa cucina deserta-

-Si non ti preoccupare-

-Presumo che tu non possa aiutarmi con i preparativi con quegli indumenti no?-

-Già. Non mi conviene rovinarli se ci tengo alla vita-

-Sono d’accordo. Allora puoi andare dove vuoi. Per questa volta sei libero, ma da domani si riprende con il lavoro a tempo pieno ok?-

-Ai tuoi ordini. Comunque grazie. Ciao a domani-

-Certo a domani-

Mancava solo un’ora all’inizio del banchetto quindi decisi di andare a fare una passeggiata nell’immenso giardino del castello. Amavo camminare tra la natura soprattutto verso il tramonto quando tutt’attorno si creava un gioco di ombre e riflessi rossi e arancioni. Era bellissimo. Trovai una panchina che aveva una buona visuale sul parco e restai lì per un bel po’ a contemplare quello spettacolo.

Mentre ero assorto nei miei pensieri, venni interrotto da Mehiel.

-Ma che ci fai qua fuori? Dentro sta per cominciare il banchetto!-

-Chi...cosa? Oh Mehiel sei tu? È successo qualcosa?-

-Si! Se non ti muovi arriveremo in ritardo al banchetto!-

-Oh cavoli potevi dirmelo subito!-

-Ma mi stai prendendo in giro?!? Guarda che era già la seconda volta che te lo dicevo!-

-Davvero?!? Beh allora scusa-

-Niente. Ma ora muoviti-

-Si certo. Fammi strada-

Dopo poco ci ritrovammo di fronte all’ingresso della sala dove era stata allestita la tavola per il banchetto. Quando Mehiel mi lasciò solo entrai. La sala era stupenda. Sparsi qua e là c’erano degli enormi vasi pieni di rose rosse, probabilmente da offrire alle dame durante le danze. Anche le decorazioni che si avvolgevano alle tende e alle colonne erano costituite da fiori di ogni tipo, che riempivano l’aria con dolci profumi che rievocavano la primavera.

Solo allora notai l’accompagnatrice del re. Era una giovane alta e snella. Portava un elegante vestito color rubino che le copriva una spalla e le lasciava scoperta l’altra. I capelli erano racchiusi in una crocchia tenuta ferma da un fermaglio argento. Era splendida e aveva un portamento davvero regale. Ma chi era?

 

ÓzÎ

 

Arrivati nella radura trovammo Ehyiah e Leuviah che si guardavano intorno spaventati alla ricerca di qualcosa o qualcuno.

-Ciao ragazzi. Che state cercando?-

-Che stiamo cercando?!? Voi ecco chi cerchiamo! Ma dove eravate finiti?-urlò Ehyiah.

-Ci siamo allontanati da qui e quando è scesa la notte ci siamo sistemati dove eravamo. Tutto qua-spiegai.

-Tutto qua?!? Iezael abbiamo pensato che vi avevano catturati!-mi rispose Leuviah con la paura nella voce.

-Tranquilla Leuviah. Non è successo nulla. Stiamo bene. Ora calmati e respira-le disse in modo dolce Hariel.

-Ok mi calmo. Però non fatelo mai più per favore-

-Promesso-dicemmo in coro io e Hariel.

-Bene. Ora che ci siamo ritrovati è meglio riprendere il viaggio-intervenne Ehyiah.

-Si hai ragione. Però penso che non dovremmo tornare subito alla Dimora-

-E dove vorresti andare?-

-Hariel non lo so. Ma prima penso che dovremmo risolvere il mistero della profezia-

-Ma come possiamo fare? Non sappiamo nemmeno a chi si riferisce?-

-Forse l’ho intuito io, Ehyiah-

-Dicci quello che hai dedotto-intervenne Leuviah.

-Certo. Penso che quattro persone delle otto citate siamo noi-

-Noi?!? E come puoi dirlo?-

-Leuviah hai prestato attenzione alle battute della vecchia che ci ha ospitato?-

-In parte si. Ripensandoci forse hai ragione-

-Ma se noi siamo parte della profezia, chi sono gli altri quattro?-chiese Hariel.

-Questo non lo so. È quello che dobbiamo scoprire-

-C’è solo un problema. Questa nuova ricerca ci farà perdere molto tempo. Alla Dimora cominceranno a sospettare e manderanno qualcuno a cercarci-

-Effettivamente Leuviah hai ragione-

-Quindi non ci resta che risolvere questo mistero nel minor tempo possibile-intervenne Hariel.

-Ben detto. Allora in marcia. Il viaggio sarà lungo!-dissi.

-Si andiamo!-dissero gli altri in coro.

Finito di parlare sistemammo le nostre borse e riprendemmo il viaggio. La strada che stavamo seguendo era tutta immersa nella natura per permetterci di muoverci senza essere visti da occhi indiscreti. La natura che ci avvolgeva era di vario tipo: arbusti che pendevano verso di noi, cespugli che si alzavano da terra e i rami degli alberi secolari che cercavano di raggiungere il cielo. Piccoli animali ogni tanto facevano capolino tra le foglie ma appena ci vedevano scappavano. Non erano abituati alla presenza così ravvicinata dell’uomo.

Oltre agli animali quella foresta forniva anche molte piante e erbe particolari per infusi e pozioni. Potevamo quindi trovare le scorte che ci potevano servire durante il viaggio. Eravamo stati fortunati a scegliere quella via di cammino.

 

Eccomi qui con un altro capitolo di questa fan! Questa volta mi sono molto soffermata sulla prima parte perché sennò posticipavo troppo l’evento del ballo!! La seconda invece per ora è breve perché i passaggi successivi saranno più lunghi e articolati! Spero vi piaccia! Aspetto come sempre dei commenti anche se negativi, perché aiutano l’autore a migliorare!

Ora passo a ringraziare:

dolceGg94 e SuperEle46 che hanno messo questa fan tra i preferiti;

dolceGg94 e jazz211 che hanno messo questa fan tra le seguite;

 

un grazie particolare a:

dolceGg94: finalmente sono arrivata al tanto atteso ballo! Grazie per il precedente commento! aspetto di sapere che ne pensi di questo! baci

SuperEle46: anche per te vale la stessa cosa del ballo! Grazie per il sostegno che mi dai per questa fan! Aspetto un tuo commento! a presto

mollicadipane: grazie per il fatto che segui la mia fan!! Grazie anche per le belle parole che ogni volta mi lasci nei commenti! Aspetto di sapere che cosa ne pensi di questo nuovo cap! alla prossima

 

Grazie anche a tutte le persone che hanno visitato tutti i capitoli precedenti! Grazie davvero! Magari la prossima volta lasciate un messaggio così so che cosa pensate di questa mia fan!! Anche negativi!! Alla prossima con il ballo e il viaggio!

 

Baci a tutti

Morkia94

(piccola stephenie meyer)

 

(P.S. il nickname tra parentesi me l’ha suggerito la mia grande amica SuperEle46! Grazie mille!)

 

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Capitolo 8
*** 8-Balli e corse ***


8  Balli e corse

Non potevo credere a quello che stavo vedendo! L’accompagnatrice del re era Umabel! Ma che diavolo ci faceva qui! Non aveva senso la sua presenza! Cercando di non farmi notare, andai alla ricerca di Mehiel. Quando la trovai era vicino ad una delle grandi finestre che davano sull’immenso giardino.

-Mehiel vieni con me ho bisogno di parlarti e di farti vedere una cosa-le dissi appena le fui accanto.

-Sei impazzito?!? Se ci allontaniamo da questa sala finiremo nei guai-mi rispose lei.

-E va bene. Allora vieni a ballare con me-

-Veramente dovresti chiederlo con più garbo-

-Permette un ballo signorina? Va bene così?!?-

-Con vero piacere! E si, così va bene. Scusa ma perché sei così agitato?-

-Ora te lo spiego-

Quindi la presi per la vita e la spinsi verso il centro della sala dove altre eleganti coppie stavano ballando sulle note di un lento intonato da un’orchestra posizionata su un rialzo in un lato della sala. Solo allora notai il vestito di Mehiel. Era davvero bellissima. Portava un elegante abito nero senza spalline, fermato sotto il seno da una fascia di diamanti, coordinata con il collier, gli orecchini, il bracciale e la spilla che aveva tra i capelli.

-Sei davvero stupenda stasera!-le dissi.

-Grazie. È stato un dono del re. Voleva che fossi elegante stasera-rispose lei arrossendo.

-E lo sei! Ti ho invitato a ballare per farti vedere la dama che accompagna il re-

-L’ho già vista. Era venuta prima negli appartamenti del re e sono scesi assieme-

-Ah...ma l’hai riconosciuta?-

-Si certo è Umabel-

-Come fai a stare così tranquilla? Non ti preoccupa la sua presenza?-

-No. Sarà stata mandata per vedere come procede la nostra missione-

-Ok ma perché non ci ha avvisato prima?-

-Ha detto con me. Forse non ti ha avvertito per non dare troppo nell’occhio-

-Mah...sarà così...-

-Fidati non sta succedendo nulla di male-

-Va bene-

-Chiedo scusa se vi interrompo ma vorrei ballare con la sua dama se non è un problema-ci interruppe il re-

-Certo sire. Per me non ci sono problemi-risposi facendo un inchino.

-Nemmeno io. Eccomi sire-disse Mehiel facendo anche lei un inchino.

-Posso avere l’onore di questo ballo?-mi chiese Umabel.

-Certo. Se non sono indiscreto posso chiedere il motivo di questa vostra visita?-

-Sicuro. Sono qui per vedere come procede la vostra missione. È passato molto dalla vostra uscita dalla Dimora e temevamo di un vostro possibile incidente-

-Come vedete stiamo bene. Purtroppo il posto in cui è custodito l’oggetto è nascosto e tenuto sotto stretta sorveglianza. Mehiel l’ha già individuato. Dovremo solo escogitare un piano per prenderlo-

-Perfetto. Ma dove sono gli altri due che erano con voi?-

-Reuel e Lelahel? Dovrebbero arrivare tra poco. Erano appostati qui vicino. Entreranno come ospiti e poi rimarranno dentro al castello per agire questa notte nella missione di recupero del libro-

-Vedo che avete già programmato tutto-

-Si siamo organizzati. Ora dobbiamo solo aspettare-

-Infatti. Ora devo lasciarvi. Il re mi crede una persona di alto rango e ha richiesto la mia presenza per discorsi importanti-

-Certo. A dopo-

-Si con piacere-

 

Quando Umabel si allontanò mi avvicinai alla porta di ingresso per vedere se i miei due amici arrivavano. Dopo vari minuti di attesa li vidi arrivare. Erano molto carini insieme. Lui portava una abito simile al mio solo nella tonalità del grigio. Lei, invece, portava un semplice abito viola con uno scollo sul davanti. Sulle spalle aveva uno scialle lilla quasi trasparente. Aveva raccolto i capelli biondi in una morbida treccia da una parte tenuta ferma da una rosa dello stesso colore dello scialle.

-Ciao Poyel-mi salutarono appena mi videro.

-Ciao ragazzi. Come siete eleganti! Non vi ho mai visto vestiti così!-

-Grazie per il complimento-mi rispose Lelahel.

-Taci! Se era per me mi tenevo la mia classica divisa: comoda e pratica-disse invece Reuel.

-Sono d’accordo con te amico mio. Non sono molto comodi questi abiti per il ballo-

-Ma dov’è Mehiel?-chiese Lelahel.

-Non saprei mi aveva detto che doveva andare dal re. Sai è la sua dama di compagnia come copertura...-

-Si lo so-

-Eccola la. Ma con chi sta scherzando e ridendo? Non ci posso credere! Con Umabel!-interruppe Reuel.

-Cosa?!?-dicemmo in coro io e Lelahel.

-Che cosa ci fa lei qui?-

-Sapevo che c’era Lelahel ma non pensavo che Mehiel si divertisse a stare con lei. Mi sembra strano il suo comportamento-

-Già anche a noi-

-Senti io ho sempre sognato di ballare quindi non ti dispiace se invito Reuel in pista?-mi chiese Lelahel arrossendo un po’.

-Certo che no. Andate pure. Sono proprio curioso di vedere le abilità di ballerino di Reuel-dissi ridendo sotto i baffi.

-Spiritoso!-mi rispose il mio amico.

Così rimasi solo all’ingresso della sala mentre i miei due amici si apprestavano a ballare. Erano molto belli insieme. Entrambi avevano una certa scioltezza nei movimenti e ballavano molto bene. Mentre li osservavo danzare, arrivò un’altra ragazza. Era molto singolare. Indossava un vestito che le ricopriva solo una spalla,, bianco e ricamato da piccoli fiori nel bordo inferiore di un pallido azzurro. Portava i lunghi capelli argentei sciolti lungo la schiena. I candidi occhi bianchi erano truccati da un velo molto sottile di ombretto azzurro. Era una visione celestiale. Sembrava una creatura magica. L’avevo già vista da qualche parte ma al momento ero imbambolato dalla sua bellezza ultraterrena. Mi avvicinai con cautela come se avevo paura che scomparisse. Lei, quando sentì che venivo nella sua direzione, si voltò con uno sguardo curioso e enigmatico.

-Ci rincontriamo-

-Penso di si. Ma non mi ricordo di voi-

-Io si. Sono Yoliah la ragazza che vi ha venduto le erbe per questa serata-

-Ora ricordo. Sono molto felice di rivedervi-

-Ti prego dammi del tu. A quanto vedo non ho sbagliato quando ti ho salutato nel mio negozio. Se ti ricordi ti dissi a presto-

-Si hai ragione. Se posso chiederlo come mai sei qui?-

-Sono stata invitata dal re in quanto sono una sua commerciante. Acquista sempre da me le erbe che gli occorrono. Purtroppo ci ho messo un po’ a giungere qui. A piedi questa città è grande-

-Ma potevi dirmi che partecipavi anche tu. Avrei chiesto al re se potevo mandarti una carrozza o al massimo venivo io con un cavallo per darti un passaggio-

-Non occorreva. Grazie per il pensiero ma sono una persona molto indipendente. Tento a fare le cose da sola-

-Capisco. Se vuoi farmi un favore dopo posso portarti a casa io?-

-Se ci tieni certo-

-Grazie-

-Niente. Allora non mi inviti a ballare? Avevo letto sull’invito che era un ballo...-

-Certo. Vuoi concedermi questo ballo?-

-Con molto piacere-

Ricevuta la sua conferma la trascinai con dolcezza verso il centro della sala dove le altre coppie ballavano. Prima con Mehiel ero impacciato e imbarazzato, ma ora con la mia nuova dama riuscivo a mantenere la calma scivolando con lei in un movimento sinuoso che seguiva le note della musica intonata dall’orchestra presente. Mi emozionava quel momento con quell’ambigua ragazza. Non la conoscevo bene, non sapevo nulla di lei, le avevo mentito sulle mie origini ma per qualche ignoto motivo mi fidavo di lei. Stavo abbassando le difese che mi avevano insegnato a erigere con gli sconosciuti nella Dimora.

 

Dopo vari volteggi la musica cessò e accompagnai Yoliah verso un margine della sala dove si erano sistemati i miei due amici Reuel e Lelahel.

-Allora vi state divertendo?-chiesi appena li raggiunsi, assieme a Yoliah.

-Si certo. Ma se non sono indiscreto chi è la tua dama?-mi chiese Lelahel, gli occhi illuminati da una strana curiosità.

-Lei è Yoliah una ragazza che vende erbe nella città vicina. È da lei che ho effettuato gli acquisti per questa serata-

-Piacere di conoscerti Yoliah. Io sono Lelahel e lui è Reuel-

Mentre la mia amica si presentò rivelando i loro veri nomi sbiancai.

-Piacere mio. Mihael è tutto a posto? Sei pallido...-mi chiese.

Sentendo il mio falso nome i mie due amici mi guardarono con un’espressione stupita, cercando di capire il motivo della mia scelta di non rivelare il mio vero nome.

-Oh..si certo...tutto a posto. Yoliah ti devo dire una cosa-

-Dimmi ti ascolto-

-Il mio nome non è Mihael. Io mi chiamo Poyel. Ti ho mentito perché sono sotto copertura e non potevo fidarmi di una sconosciuta. Ti chiedo scusa ma era necessario-

-Ti capisco. Ma per quale motivo ora mi hai rivelato il tuo nome e anche quello dei tuoi compagni?-

-Perché mi fido di te anche se non so chi sei-

-Il mio nome è Yoliah come già sai. Il mio lavoro è solo una copertura per restare nelle vicinanze del castello. Tengo sotto controllo i movimenti strani che compie il re. La tua missione invece qual è?-

-Io e i miei compagni apparteniamo a una...-

-Poyel taci!! Non è questo il posto per dire certe cose! Troviamo una stanza ma non parliamo qui in mezzo a tutti!-mi interruppe Lelahel con rabbia ma in modo autoritario.

-Si hai ragione. Possiamo andare nella mia cella. Lì non ci sentirà nessuno. Venite con me-

-Ehi ma Mehiel non viene con noi?-mi chiese Reuel.

-Penso che ora sia impegnata e poi stava parlando con Umabel. Se venisse con noi potrebbe farla insospettire-

-Si forse hai ragione-

-Forza seguitemi. Vi faccio strada. Yoliah vieni anche tu così ti finisco di spiegare-

-Certo arrivo-

 

Così cercando di non dare troppo nell’occhio uscimmo dalla sala per recarci al piano inferiore dove erano state costruite le celle per gli inservienti. Giunti all’interno della stanza feci accomodare le due ragazze sul giaciglio che condividevo con Mehiel e ripresi il mio discorso.

-Allora stavo dicendo che io, Mehiel e i miei compagni apparteniamo a una setta segreta. Siamo stati mandati qui per recuperare ed eliminare ogni possibile traccia dell’esistenza della setta. Per fare questo io e Mehiel ci siamo travestiti e siamo riusciti ad entrare nel castello per studiarlo e trovare il punto in cui possono essere tenuti i documenti con le informazioni che ci occorrono-

-Capisco. Mi sembra molto pericolosa. Penso che avrete bisogno di un'altra persona per riuscire nell’impresa-

-Ci vuoi aiutare?-

-Certo. Non conosco l’identità della setta alla quale appartenete ma mi state simpatici-

-Grazie davvero. Volevamo agire questa notte. Ora dobbiamo solo avvertire Mehiel senza che Umabel senta-

-Poyel torniamo in sala o si chiederanno che fine abbiamo fatto-

-Hai ragione Reuel. Andiamo ragazzi-

Finito di parlare uscimmo e tornammo nella sala del banchetto. Qui cercai tra la folla Mehiel, appena in tempo per vederla andare via in modo furtivo dietro a Umabel.

 

ÓzÎ

 

La foresta ci avvolgeva. Non eravamo ancora sicuri a tornare lungo i sentieri principali. Dovevamo mantenerci nascosti se non volevamo essere scoperti. Finalmente avevamo decifrato un pezzo della profezia della vecchia. Quattro delle otto persone citate eravamo noi. Dovevamo trovare le altre quattro. Mentre proseguivamo tra la vegetazione cercavo di pensare all’identità delle persone ci avrebbero aiutato. Ad un tratto ebbi un’illuminazione.

-Ragazzi so che possono essere gli altri quattro!-urlai fermandomi.

-Davvero? Dicci chi sono!-dissero in coro i miei compagni, fermandosi anche loro.

-L’altro gruppo che è uscito con noi dalla Dimora tempo fa-

-Il gruppo di Poyel dici?-mi chiese Hariel.

-Si il suo. Alche loro sono in quattro e come noi sono fuori dalla Dimora. Liberi di compiere ciò che vogliono-

-No. Nessuno è libero anche se siamo fuori. La Dimora ci controlla anche se non ce ne accorgiamo-intervenne Eyhiah.

-E se anche fosse vera la tua supposizione dobbiamo trovarli. Non conosciamo il luogo in cui sono. Per quanto sappiamo potrebbero già essere tornati alla Dimora-

-Lo so Leuviah ma sento che sono loro gli altri quattro-

-Come credi. Allora dobbiamo trovare un modo di scoprire dove si trovano-disse Hariel.

-Ho un’idea ragazzi. Può essere pericolosa ma è l’unico modo di sapere la loro posizione-intervenne Leuviah.

-Che hai intenzione di fare?-

-Sta a vedere Iezael. Questa tecnica ci è stata mostrata in una lezione durante l’addestramento. Ho fatto delle ricerche per conto mio e ho appreso il modo per compierla-

-Per compiere cosa?-chiesi, con voce impaziente.

-La cristallomanzia-

-Vuoi dire che puoi divinare i nostri compagni?-

-Si Iezael ma ho bisogno di uno specchio d’acqua-

-Presto fatto. Si sente in lontananza il rumore di un fiume. Venite per di qua-ci guidò Euviah.

 

Così tutti insieme con più speranza nel cuore ci recammo nella direzione indicata dal nostro amico. Dopo vari minuti giungemmo nei pressi della riva di un fiume. Leuviah alla vista dell’acqua si avvicinò alla sponda tirando su le maniche della sua tunica. Arrivata si inginocchiò e posando le mani sulla superficie dell’acqua chiuse gli occhi incominciando a pronunciare parole in una strana lingua. Non riuscivo a cogliere cosa diceva ma coglievo l’intensità di quelle parole. Sembrava un incantesimo ma non ne ero certo.

Poco a poco dalle mani di Leuviah uscirono dei bagliori che colorarono la superficie d’acqua attorno ad esse. In breve tempo si formò un’immagine che raffigurava i nostri compagni. Da quanto si poteva vedere erano abbigliati in modo elegante e sembravano all’interno di un castello date le pareti decorate e i ricchi candelabri che pendevano dal soffitto.

-Sono in un castello ma non so dove sia di preciso-sussurrò Leuviah aprendo gli occhi.

-Abbiamo visto. L’unico castello nelle vicinanze è quello del re Sitael. Penso possa essere quella-dissi.

-Allora andiamo là-rispose Hariel.

-Ragazzi posso spezzare il collegamento?-chiese n un soffio Leuviah.

-Certo e grazie del tuo prezioso aiuto-

Appena ebbe reciso il collegamento con la visione Leuviah svenne. Euviah quindi la portò sulle spalle in una radura dove cercammo di farla riprendere. Dopo poco si riprese.

-Scusate se vi ho spaventato ma la cristallomanzia richiede molte energie-

-Sei sicura di stare bene?-chiese preoccupato Euviah.

-Certo stai tranquillo. Possiamo riprendere il viaggio-

-Come vuoi-

Detto questo la aiutammo a sollevarsi da terra e continuammo in direzione della reggia del re Sitael. Durante il viaggio Hariel non mi degnò di uno sguardo e quando provai a prenderle la mano come facevamo da quando ci eravamo baciati mi respinse. La osservai preoccupato. Non capivo le sue reazioni. Era strana. Ad un tratto lanciò un grido acuto e si alzò in volo scomparendo. Eravamo tutti rimasti imbambolati. Noi non volavamo e non capivamo cosa poteva essere successo alla nostra amica.

 

Ciao a tutti! Finalmente l’agognato pezzo del ballo è arrivato! Grazie alle vacanze di Pasqua sono riuscita a finire questo pezzo! Spero vi piaccia!

Passo subito a ringraziare chi ha messo la storia tra le seguite: dolceGg94 e jazz211 e chi l’ha messa tra i preferiti SuperEle46.

 

Un grazie particolare agli angeli che hanno recensito:

-        dolceGg94: ciao! Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto! Si ormai cominciano a capire la profezia! Spero che questo cap ti piaccia! Baci

-        SuperEle46: ciao! Come vedi ho finalmente scritto la parte del ballo! Sono contenta che il precedente cap ti sia piaciuto! Spero che questo non ti deluda! E non preoccuparti se sei in ritardo! Baci

-        mollicadipane: ciao! Grazie come sempre dei tuoi complimenti! Non c’è nessun problema quando hai tempo commenti! Vai tranquilla non ho fretta! Baci

-        jazz211: ciao! Mi fa piacere aver letto la tua recensione! Sono contenta che ti sia piaciuto! Questo capitolo risponde alle tue domande sul vecchio cap! Spero ti piaccia! Baci

-        Clitemnestra: ciao! Sono contenta che tu abbia iniziato a leggere questa storia! Spero che arriverai a leggere tutti i cap! Baci

Grazie anche a chi ha solo letto!

Baci alla prossima

Morkia94

(piccola stephenie meyer)

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