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di HonoSamurai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1-La Partenza ***
Capitolo 2: *** Il viaggio ***
Capitolo 3: *** L'inizio-Come un rullo di tamburi ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1-La Partenza ***


1607 nel mare navighiam

1607 nel mare navighiam

e gloria e l’oro, il Dio

della Virginia Company

di scoprire il Nuovo Mondo

dove ricchi noi sarem

noi siamo i grandi eroi della Virginia Company

siamo i grandi eroi della Virginia Company

e gloria, l’oro, Dio

della Virginia Company

 

12 giugno 1607 – Inghilterra

 

Il sole splendeva nel cielo estivo inglese.

I gabbiani volavano liberi nel cielo intorno ai velieri ormeggiati al porto dove un gran fermento si stava addensando intorno ad una nave dalle grandi vele bianche ancora chiuse.

Una compagnia.

La Virginia Company stava partendo per il Nuovo Mondo per conquistare i territori non ancora esplorati da spagnoli, olandesi e francesi.

Sulla nave già diversi uomini stavano sistemando i cannoni lungo i lati del veliero, non si sapeva mai chi si incontrava in mare ed i pirati erano sempre più portanti ad attaccare anche navi militari.

Un giovane ragazzo dai capelli biondi e con un ciuffo a ricciolo in mezzo alla frangia stava assicurando una corda, si chiama Matthew…era il suo primo viaggio.

Sentì un dei soldati sobbalzare ed esclamare poco dopo:

- Ehi guarda! Ma non è Alfred!-

La voce di un altro marinaio, che Canada sapeva rispondere al nome di Lovino intervenne:

- Certo che è lui! Quel vecchio lupo di mare!-

Un uomo piuttosto alto dai corti capelli biondi e l’espressione allegra, vestito con un paio di brache bianche e con un armatura splendente sul petto stava camminando tra la folla con passo sicuro, sulla spalla teneva una sacca di pelle, una sciabola ed una pistola:

- Il capitano Alfred Jones, ho sentito storie incredibili su di lui!-

Un marinaio si portò una mano accanto alla bocca gridando:

- FARAI ANCHE TU PARTE DI QUESTA SPEDIZIONE?!-

- è naturale, idiota, non puoi affrontare gli indiani senza Alfred Jones!-

Lo ammonì Romano, Alfred alzò lo sguardo afferrando la corda di una rete che alcuni uomini stavano issando sulla nave e si fece così portare sul veliero rispondendo:

- Esatto, non lacerò tutti il divertimento a voi!-

A pochi metri di distanza una carrozza nera tirata da due cavalli del medesimo colore stava arrivando, il cocchiere la fermò davanti alle due file di soldati che scattarono sull’attenti quando la porta del mezzo di trasporto si aprì lasciando passare l’incaricato dal re di sorvrintendere la spedizione.

Il governatore Arthur Kirkland.

Mentre passava sul tappeto rosso con dietro tutto il suo seguito di servitori le prime cime vennero tolte dagli ormeggi e la bandiera inglese venne alzata sull’albero maestro per lasciarla garrire al vento.

Quando il governatore fu salito ed anche l’ultimo membro del seguito, l’ultimo ormeggio venne staccato e le vele vennero spiegate al vento favorevole.

La spedizione era partita.

Verso Ovest.

Verso il Nuovo Mondo.

 

Lo so..lo so è una cosa molto demenzialeXDD..

Ma è da giorni che mi passava per la mente..prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi:P

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Il viaggio ***


Per diversi giorni il bel tempo era stato padrone delle lunghe giornate di viaggio della piccola flotta della Virginia Company

Per diversi giorni il bel tempo era stato padrone delle lunghe giornate di viaggio della piccola flotta della Virginia Company, la terra ormai era un lontano ricordo ed a perdita d’occhio il mare intorno al veliero si estendeva a perdita d’occhio.

Splendido viaggio si direbbe, se non che un mattina, improvvisa come sempre, una tempesta colse la flotta della compagnia inglese che si ritrovò a dover affrontare le onde che, sempre più grosse, sballottavano la nave.

I marinai in coperta si ritrovarono a dover correre veloci per legare tutti i cannoni ed impedire così a qualcuno di farsi male, altri invece si impegnarono ad ammainare le vele per impedire al forte vento di rovinarle.

Matthew era uno degli incaricati di sistemare i cannoni, un’onda troppo forte lo colse impreparato e lo gettò fuoribordo, il marinaio di vendetta segnalò prontamente la caduta,

ma nessuno si mosse per aiutarlo,

nessuno fece solo un passo timoroso di non riuscire più a risalire sulla nave una volta sceso.

Alfred, impegnato a legare una vela, vide il canadese in mare e, legatosi una corda alle vita si tuffò:

- ALFRED MA SEI IMPAZZITO!-

Grido Romano guardando il capitano raggiungere il canadese:

- Matthew sono qui! Resisisti!-

Gridò Alfred afferrandolo da sotto le spalle per portarlo verso la nave, i marinai sulla nave afferrarono la corda a cui era legato per issarlo sulla nave.

La pioggia continuava a cadere copiosa, ma il vento sembrava essersi quietato e questo permise all’equipaggio di svolgere più velocemente questa operazione, appena i due furono di nuovo sulla nave Lovino avvolse il giovane marinaio in una coperta, mentre Antonio ne gettò un’altra ad Alfred che la usò semplicemente per asciugarsi il volto:

- Sei stato fortunato, ragazzo!-

Osservò il castano muovendo la coperta sulle spalle di Matthew per scaldarlo,  Jones ridacchiò sedendosi su una cassa vicino ad uno degli alberi del veliero:

- Bene, una bella rinfrescata!-

Esclamò, lo spagnolo gli passò una mano sul capo scompigliandogli i capelli:

- Ben fatto, Jones!-

L’americano sorrise allegro:

- Naturalmente, voi avreste fatto lo stesso per me, vero?-

Alla domanda del capitano un silenzio imbarazzante cadde per alcuni istanti tra l’equipaggio, ma qualsiasi risposta a scoppio ritardato venne comunque freddata da una voce:

- Problemi in coperta?-

Tutti si voltarono per vedere la figura del governatore con in braccio il fidato volpino Sealand e accanto il suo inseparabile maggiordomo Francia che lo proteggeva dalla pioggia con un ombrello, si diceva che ci fosse qualcosa tra i due, ma nulla di assodato..

- Il governatore Kirkland!-

Osservò Matthew alzandosi in piedi, Alfred gli passò un braccio intorno alle spalle rispondendo alla domanda dell’inglese:

- Matthew è caduto in mare,signore-

Arthur fissò con sufficienza i due accennando appena un sorriso tirato:

- Grazie al cielo è stato prontamente ripescato, ben fatto Jones..-

- Grazie,signore-

Il governatore fece alcuni passi per portarsi in mezzo agli uomini dell’equipaggio sempre seguito dal maggiordomo che reggeva l’ombrello:

- Non perdetevi d’animo, non manca molto per giungere al Nuovo Mondo..-

Il cane abbaglio una volta come a voler rinforzare le parole dette dal padrone:

-..e ricordatevi che cos’è che ci attende: libertà, prosperità, l’avventura della nostra vita..-

Si portò vicino all’albero maestro in una posizione leggermente più alta rispetto agli altri:

- ..siete il miglior equipaggio che l’Inghilterra abbia da offrire e né il vento né la pioggia né alcun indiano assetato di sangue ostacolerà il nostro cammino! Coraggio miei prodi!-

Gli uomini esultarono alzando le braccia verso il cielo da cui la pioggia aveva smesso di cadere mentre Arthur si allontanava a grandi passi seguito da Bonnefoy che esclamò:

- Un discorso elettrizzante, signore, sono certo che gli uomini se ne sono rallegrati!

Kirkland si fermò a poco meno di un metro dalla sua stanza esibendo uno dei suoi migliori ghigni:

- Speriamo, ho bisogno che quei tonti plebei estraggano il mio oro…-

Aprì la porta entrando nella sua camera e prima che il maggiordomo potesse fare anche solo mezzo passo gli sbattè la porta in faccia lasciandolo fuori.

 

- Il Nuovo Mondo sarà stupendo! Sarò pieno di oro, coustrirò una casa bellissima e se qualche indiano proverà a fermarmi..gli sparerò!-

Eslamò Matthew sedendosi nella postazione di sentinella dell’albero maestro, l’americano che li vicino stava sistemando le vele rise:

-  Tu pensa a fare fortuna e lascia i selvaggi a me!-

Lovino si sistemò sulla cassa che stava portando vicino ad uno degli alberi:

- Pensate che gli indiani ci daranno problemi?-

Antonio arrivò alle spalle del castano posandogli le mani sulle spalle:

- Non quanti gliene darà Jones di certo!-

Lo spagnolo saltò sulla cassa mettendosi una piuma d’oca dietro all’orecchio destro e cantando con alto tono di voce:

- Portateci un indiano! -

Alfred estrasse la sua pisola sparando alla piuma bianca:

- Cosi conoscerà!-

Matthew e Lovino, molto contrariato però, si unirono al canto dei due compagni:

- I valorosi eroi della Virginia Company!-

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** L'inizio-Come un rullo di tamburi ***


Come un rullo di tamburi

Come un rullo di tamburi

Che la gente chiamerà

Le stagioni volano piano i frutti ci darà

E vicino al fiume noi

Pianteremo tutto ciò

Che la Madre Terra può

Maturare con amor

Grande Spirito se puoi,

guidaci nel fato poi,

tiene acceso il fuoco che

che via ci mostrerà

le stagioni volano come un rullo di tamburi

questa vita ci unirà

 

Lunghe canoe in cui diversi uomini vestiti con gonnellini di pelle remavano lungo il fiume, il sole con i suoi caldi raggi illuminava un piccolo villaggio fatto di case di paglia e legno in cui sembrava esserci un grande fermento.

Il suo di un corno ruppe il silenzio ed un canto si alzò nel villaggio.

La guerra era finita.

I guerrieri erano finalmente tornati a casa!

Sulla riva del fiume un gran numero di persone si addensò in attesa che le canoe si fermassero per far scendere gli occupanti, numerose famiglie si riunirono felici di esserci finalmente ritrovate dopo mesi di angoscia.

Il capo villaggio, coperto sul petto da una pelliccia di orso e con i neri capelli raccolti da una fascia rossa con diverse piume d’aquila sul capo e con un bastone di noce nella destra, scese dalla sua canoa avvicinandosi ad una ragazza dai capelli neri chiusa in una lunga tunica bianco panna:

- Huan yin hui lai, Wang Yao -

Salutò la ragazza sorridendo allegra, Wang gli posò una mano sulla spalla destra:

- Xie Xie, Vietnam, è bello essere a casa..-

Il cinese passò a rivolgersi all’interno villaggio:

- Ascoltatemi! La tribù di Cuba è stata sconfitta con l’aiuto dei nostri fratelli i nostri villaggi sono di nuovo salvi!-

Un’unica voce di esultanza fu creata dalle voci dei componenti della tribù, la vietnamita annuì rivolgendosi nuovamente all’amico e capo:

- Il tuo ritorno a portato gioia al nostro villaggio, guarda quanti visi sorridenti!-

Yao sorrise, poi sospirò:

- Si, ma c’è un viso sorridente che non riesco a vedere..dov’è mio figlio?-

Vietnam scosse il capo sorridendo:

- Conosci Kiku, ha lo spirito di sua madre..và dove lo porta il vento!-

 

Kiku era fermo su una rupe alta più o meno 20 metri, sotto il grande letto del fiume.

Gli occhi chiusa ed i capelli scossi dal vento ascoltava la natura che intorno viveva, il suo spirito era perfettamente in armonia con tutto.

Si sentiva calmo.

Si sentiva in pace con l’intera natura.

Il suo momento di meditazione venne però interrotto da una conosciuta voce maschile:

- Kiku! Vieni giù è tornato tuo padre!-

Era Corea del Nord, erano stai amici fin da quando erano piccoli ed il tempo aveva rafforzato quel loro legame senza mai spegnerlo, il giapponese sorrise allegro voltandosi verso il colibrì che volava vicino alla sua spalla sinistra:

- Hai sentito Ludwig? È tornato!-

Esclamò gioioso, un procione dagli occhi neri e allegri i salì sulla spalla sinistra strusciandosi contro la sua guancia:

- Feliciano, dobbiamo andare!-

La voce del coreano lo ammonì nuovamente:

- Ti muovi?!-

Honda si guardò per un attimo intorno, doveva scendere velocemente..

Alla fine guardò in basso, dove si trovava l’amico…seduto in una canoa che guardava in alto.

Sorrise e saltò giù dalla rupe su cui si trovava stendendo le braccia davanti alla testa e chiudendo a punta le mani.

Si tuffò raggiungendo in pochi attimi l’acqua e scomparendo nel letto del fiume, Corea scosse il capo, mentre alle sue spalle anche il procione volava giù in un modo molto poco armonico:

- Potevo anche aspettare due secondi…-

Kiku riemerse sorridendo e nuotando fino alla barca, si issò sopra mentre il coreano cominciava a remare verso il villaggio:

- Tuo padre è desideroso di vederti e vuole anche di parlarti di una questione importante..-

- Una questione importante?-

- Si, ma non chiedermi di cosa si tratta…io proprio non lo so!-

Kiku posò lo sguardo sul colibrì che stava tentando di issare sulla canoa uno stravolto procione, sorrise prendendo in braccio l’animale:

- Feliciano..dovevi fare attenzione quando hai saltato..-

Il volatile svolazzò intorno al capo di Feliciano emettendo continui cinguettii come se lo stesse sgridando, terminato il monologo si posò sulla spalla del padrone restando calmo.

Il villaggio fu presto alla vista e Kiku sorrise nel vedere il padre sulla riva ad aspettarlo, corse giù dalla canoa senza aspettare che fosse arrivata sulla secca raggiungendo il genitore:

- Padre!-

Esclamò abbracciandolo, Wang sorrise ricambiando il gesto d’affetto e cullando il figlio che non vedeva da molto tempo.

Era cresciuto..

Stava diventando un uomo e presto avrebbe dovuto fare la sua prima caccia e, soprattutto, trovarsi una compagna o un compagno…a seconda della sua preferenza.

- Vederti mi da grande gioia-aru..-

Cominciò il cinese conducendo il figlio verso la sua tenda:

-..voglio sapere tutto quello che hai fatto-aru, dobbiamo parlare anche di grande cose-aru..-

Kiku sorrise decidendo di rivelare al padre un sogno che da tempo lo tormentava:

- Sto facendo da diverse notti un sogno molto strano, padre, credo che voglia dirmi che presto accadrà qualcosa di incredibile!-

Wang si tolse il copricapo posandolo sul tavolo in un angolo, si girò verso il figlio annuendo:

- Esattamente, sta per accadere qualcosa di straordinario - aru..-

- Davvero? Cosa?-

- Honk Kong mi ha chiesto la tua mano ed ho accettato-aru, ho detto che avrebbe fatto volare il mio cuore-aru..-

- Unirmi ad Honk Kong? Lui..è così..serio..-

- Sarà un ottimo marito..-

Wang posò una mano sulla spalla del figlio guardandolo serio:

-..è leale, forte, ti costruirà una casa con mura forti-aru..-

- Non penso che sia questo il mio destino!-

Esclamò imbronciandosi il giapponese, Yao avvolse con un braccio le spalle del figlio portandolo fuori, vicino al fiume:

- Tu sei il figlio del capo, devi prendere a cuore il futuro di questo villaggio, anche i ruscelli delle montagne selvagge, alla fine, si uniscono al grande fiume..-

Il capo-villaggio alzò il bastone che ancora stringeva nella mano indicando a Honda il corso del grande fiume, con voce pacata e serena iniziò a cantare:

- Guarda il fiume scivola e mai le rive invaderà seguirà la retta via, e guai a chi non lo fa, tranquillo e tranquillo lui vivrà..-

Yao si tolse dal collo una collana con come pendolo un corno di avorio bianco, lo mise al collo del figlio sorridendo:

- Lo indossai alla mia unione, ora è il tuo momento..-

- Ma..padre..-

Wang non gli diede modo di ribattere, ritornò in tenda così congedandolo.

Kiku sospirò sedendosi vicino al fiume, guardandone il calmo letto:

- Vuole che me ne stia buono..-

Il procione al suo fianco chiuse gli occhi accoccolandosi, mentre Ludwig riposava nel pelo della sua coda:

-..come il fiume…-

Improvvisamente due lontre spuntarono fuori dall’acqua scomparendo poi di nuovo allegre tra i flutti, Kiku sorrise alzandosi in piedi:

-…ma il fiume non è mai calmo!-

Rise spingendo per qualche metro la sua canoa prima di salirvi sopra ed iniziare a remare, Feliciano lo rincorse riuscendo anche lui a salire in tempo per non dover nuotare:

- Ciò che dei fiumi amo di più e che non sono mai uguali mai..-

Con voce chiara ed allegra iniziò a remare lungo il grande fiume, seguendo le lontre che continuavano a saltellare in acqua:

-..e l’acqua scosse senza mai pensare, ma per noi umani non è così c’è un prezzo da pagar, ci fa perder l’occasione di capire, dopo il fiume cosa c’è..al di là del fiume cosa c’è ..-

Il fiume iniziò a farsi più stretto e l’acqua cominciò a farsi torbida e a scorrere più velocemente facendo così aumentare la velocità anche alla canoa:

-  e io non so dopo il fiume cosa c’è, là dove noi non rischiamo mai, non se se poi il mio sogno incontrerò, forse dopo il fiume c’è per me, solo per me..-

Feliciano si sistemò sulla punta della nave guardando le lontre davanti a lui nuotare allegre:

- lo sento dietro agli alberi, dovunque vada lui con me..-

Il procione alzò il muso per guardare Ludwig che stava volteggiando in un piccolo gruppo di variopinte farfalle:

-…non posso più ignorare il suo richiamo, mentre gli altri ancora aspettano, io sono ancora qui a fantasticare che qualcosa avvenga, al di là del fiume che sta sognando insieme a me....!

Gli scuri occhi si sbarrarono quando non vide più davanti a lui scorrere il fiume..una cascata!

Indietreggiò saltando sul capo del padrone proprio quando la canoa si inclinò in avanti per seguire il corso del fiume, ma le aspettative troppo positive dell’animale vennero presto deluse:
- e c’è qualcosa che, dopo il fiume cosa c’è, qualcosa che..non so come sia, non so perché, se il mio sogno colmerà, dopo il fiume cosa c’è..-

Le rapide terminarono dopo lunghi minuti di divertimento per povero procione terribilmente impaurito , ma per Kiku furono troppo pochi..

L’animale spaventato si lasciò andare all’interno della canoa con il cuore che batteva molto più velocemente del normale, inizialmente il colibrì preoccupato gli svolazzò attorno, ma quando si accorse che, come al solito, era solo un grosso spavento andò sulla spalla del padrone che con serio volto fissava il proprio riflesso nell’acqua calma:

- Dovrei scegliere una via, per capir la vita mia..se sposare Honk Kong…ma come può finir così o tu sei lì, lì per me, mi aspetti..dietro il fiume aspetti me..-

Doveva andare a chiedere consiglio.

Kiku si sentiva troppo insicuro su troppe cose e c’era solo una persona in grado di aiutarlo..

 

Risposte ai Commenti

Eh eh eh volevo almeno iniziare la storia per rispondere ai commenti XDD..

 

Cry_chan

 

Grazie mille^__^

 

Baekho sono le nazioni, ma naturalmente in questo caso..ho cambiato un po’ di “ruoli canonici”, sono più i personaggi delle nazioni che interpretano qualcosa…beh Arthur a fare il cinico, approfittatore ed anche un po’ egoista me lo vedevo beneXDD e poi con Francis come maggiordomo..beh ci saranno delle cose a parte della serie “cosa facevano nella cabina durante il viaggio?”, ma saranno a parte…e naturalmente anche “come ha ringraziato Matthew Alfred per acergli salvato la vita?”…per il ruolo di protagonista volevo fare Alfred..ma al posto di un raffinato tuffo avrebbe fatto un tuffo a bomba, quindi ho cambiato idea…poi ho pensato a Francis,ma al posto di scappare da Alfred-Smith gli saltava addosso e poi si faceva tutti i coloni compreso il governatore..quindi no..alla fine ho optato per Kiku..

È venuto da sé colibrì=Germania e procione=Feliciano…axis forever*__*..

 

Ed ora la domanda da 10000000000 di yen, chi è Nonna Salice?

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