Ikebana 2- il ritorno

di Dian87
(/viewuser.php?uid=1157)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 1- riuniti ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2: KAGOME ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3: L'IKEBANA DI GUARIGIONE ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4: IL LORO AMORE ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 5: COME STANNO REALMENTE LE COSE ***
Capitolo 6: *** EPILOGO ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 1- riuniti ***


CAPITOLO 1: RIUNITI
Erano passati ben sei mesi da quando la scuola d'ikebana era stata distrutta, Giglio bianco era diventata Giglio rosa e lei, con la piccola Rosa bianca, si era trasferita da un altro Yendo Ikkyu. Non si sentiva parlare della Shikon no Tama da quelle parti da troppo tempo e lei lo sapeva.
- Su, vieni qui, Rosa bianca.- la chiamò Giglio rosa.
La bambina raggiunse la ragazza e Yendo Ikkyu gattonando. La ragazza la sollevò in aria, facendola ridere, e dopo la passò a Yendo Ikkyu.
- Fa' la brava con il nonno finché non torno.- le disse e si allontanò con l'ikebana.
Giglio rosa s'inoltrò nel bosco, sentendosi percorrere la schiena da brividi freddi. Odiava quella zona, spesso umani si combattevano, rischiando di romperle l'ikebana che portava dalla scuola. Raggiunse una radura e non badò all'ennesimo scontro.
- Taglio nel Vento!- urlò una voce maschile.
La ragazza voltò la testa e, intuendo l'attacco, lo schivò, mantenendo l'ikebana intatto. Raggiunse senza altri intoppi il villaggio e lì consegnò l'ikebana al capovillaggio.
- Grazie, Giglio rosa, meraviglioso come sempre.-
- Di niente, signor capovillaggio.-
- Vuoi rimanere?-
- No, mi spiace, ma mi stanno aspettando alla scuola e perciò devo tornare velocemente indietro.- rispose la giovane.
- Sappi che sei sempre la benvenuta.-
- Arrivederci.-
La giovane Giglio rosa corse indietro e si accorse solo che nella radura il combattimento era finito, ma non vide dove andava, sbattendo contro qualcuno.
- Oh, mi dispiace.- si scusò.
L'individuo l'abbracciò e lei riconobbe il kariginu rosso di Inu Yasha.
- Sono tornato come ti avevo promesso.- disse.
- Inu-chan, sono così felice di rivederti.- rispose la giovane, alzando lo sguardo sul ragazzo.- Come stai?-
- Io bene, tu e Rosa bianca, invece?-
- Anche.-
- Ti accompagno alla scuola.-
Inu Yasha prese per la vita Giglio rosa, accompagnandola alla scuola, ma, arrivati lì, videro tutto distrutto. La ragazza corse nel cortile, ma Inu Yasha la fermò, dicendole di rimanere lì, che sarebbe stata al sicura mentre lui andava a cercare l'anziano e la bambina.
- Tsk, per un'umana così indifesa se n'è andato.- disse una voce.
Giglio rosa volse lo sguardo nella direzione della voce e vide Kagome, ma non quella che aveva conosciuto, una Kagome diversa, più pericolosa, che saltò giù dal muro, raggiungendola.
- Un'umana indifesa eppure carina.- constatò Kagome.
Inu Yasha uscì in quel momento con Rosa bianca in braccio e aiutando Yendo Ikkyu a camminare e vide le due ragazze fronteggiarsi, l'una davanti all'altra. Rosa bianca cercava di andare da Giglio rosa e proprio per quel movimento Kagome si accorse di ciò che Giglio rosa s'era accorta già da tempo: l'arrivo del piccolo gruppo.
- Guarda, Giglio rosa, è arrivata la tua famigliola.- rise Kagome.
- Me n'ero già accorta e mi chiedevo tra quanto te ne saresti resa conto tu.- rispose cautamente Giglio rosa.
Improvvisamente Kagome si gettò verso Giglio rosa, la ragazza attese, ma la barriera del fiore respinse Kagome, lanciando però Giglio rosa diversi metri più indietro, sorpresa ma illesa.
- Ci rivedremo, Giglio rosa, e anche tu, Inu Yasha!- urlò Kagome, fuggendo.
Inu Yasha raggiunse Giglio rosa e l'abbraccio, rimasti entrambi stupefatti da ciò che era successo e di cui non capivano il motivo, entrambi, però, si accorsero molto presto che Rosa bianca era svanita e Yendo Ikkyu si avvicinò.
- Maestro...-
- Rosa bianca è tornata dai suoi genitori, non preoccupatevi per lei.-
- Forse è meglio se ora andiamo anche noi, Giglio rosa.- le disse Inu Yasha.
- Avete la mia benedizione.- salutò un'ultima volta Yendo Ikkyu, mentre i due giovani si allontanavano dalla scuola semi-distrutta.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** CAPITOLO 2: KAGOME ***


CAPITOLO 2: KAGOME
- Tieni, Inu Yasha.- gli disse Giglio rosa, porgendogli una ciotola piena di zuppa.
- Grazie, Giglio rosa.-
Mangiarono in silenzio. Erano stati lontani molto tempo l'uno dall'altra e ora che si erano ritrovati dovevano fuggire da Kagome. Giglio rosa andò al fiume a lavare le cose che aveva usato, mentre Inu Yasha badava al fuoco, canticchiando sommessamente.
- Finalmente ti si rivede, Giglio rosa.- disse una voce alle sue spalle.
- Cosa?-
Giglio rosa, presa alla sprovvista, lasciò cadere una ciotola e la riprese in mano, lavandola con cura. Kagome la raggiunse alle spalle e la voltò verso di lei. La ragazza tentò di liberarsi dalla youkai, ma quest'ultima la gettò in acqua, nella parte più profonda del fiume.
- LUI È SOLO MIO! RICORDALO, GIGLIO ROSA!- le urlò Kagome.
La ragazza lottò per restare a galla, ma la corrente era troppo forte e venne trascinata via. Inu Yasha si rendeva conto che Giglio rosa ci stava mettendo troppo tempo e decise di andare a cercarla. Trovò solo le cose che stava lavando e notò che una ciotola era sporca di terra e sentì anche l'odore della youkai Kagome.
- Kagome, che hai fatto a Giglio rosa?- le chiese, voltandosi.
- Si sta facendo un bagno, ma si è dimenticata di togliersi il judogi e ora sarà già sul fondo del fiume.- rise la youkai.
- Dannata!- le urlò Inu Yasha.

La ragazza si aggrappò a un albero che stava galleggiando, lì la corrente era meno forte e riuscì a raggiungere la riva.
- Serve una mano, ragazza?- le chiese un'anziana donna con una benda su un occhio.
- No, grazie.- rispose Giglio rosa.- Serve a Lei una mano?-
- No, grazie, ragazza. Sei sola?-
- Ora sì.-
- Viaggiavi con qualcuno?-
- Sì, un hanyou.-
- Vieni con me, qui prenderai freddo...-
- Giglio rosa.-
- ... Giglio rosa, il mio nome è Kaede.-
La ragazza si alzò e la seguì alla capanna.
- Grazie per l'interessamento, Kaede-sama.- la ringraziò la ragazza.
- Come sei finita nel fiume?-
- Sono caduta.- mentì la ragazza.
Inu Yasha le aveva parlato di Kaede e lei aveva deciso di mentire per non metterla nei guai, così com'era successo a loro due. Kaede uscì dalla capanna e Giglio rosa si offrì di accompagnarla, ma Kaede le ordinò di rimanere al caldo.
- Giglio rosa!- esclamò Shippo, accortosi di lei, saltandole sulle ginocchia.
- Shippo, quanto tempo!- rispose, accarezzandogli la testa.
- Avete visto Kagome?-
- Sì, ci sta dando la caccia.-
- Davvero sta a letto con altre donne?-
- Non lo so, piccolo Shippo, so che la barriera del mio fiore mi ha protetta.- "Già, è molto strano che la mia barriera l'abbia respinta..."- Sai cosa le è successo?-
- Ha capito per ultima che Inu Yasha non amava lei ma te e così, una volta recuperata la Shikon no Tama, l'ha usata per trasformarsi in youkai.-
- È tutta colpa mia, non avrei dovuto innamorarmi di Inu Yasha...-
- Ma che dici?!- esclamò Shippo, indignato.- Non è colpa di nessuno dei due se vi siete innamorati, così diceva anche Sango.-
- A proposito, dove sono lei e Miroku?-
- Kaede è andata a chiamarli e tra poco saranno qui. Sei davvero caduta in acqua?-
TU-TUM!- Perché me lo chiedi, Shippo?-
- Perché Inu Yasha non ti avrebbe mai lasciato trascinare via dall'acqua.- rispose Sango, appena entrata.
- Non volevo farvi preoccupare, per questo vi ho mentito. È stata Kagome mentre ero lontana da Inu Yasha.- ammise Giglio rosa.
- Lo immaginavamo.- disse Miroku.- Ora devi riposare.-
Detto questo, colpì Giglio rosa con il suo bastone, facendole perdere i sensi.
- Così non tenterà di andare a cercare Inu Yasha da sola.- commentò Kaede.
- Riposa tranquilla, Giglio rosa, ci siamo qui noi.- le sussurrò Shippo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** CAPITOLO 3: L'IKEBANA DI GUARIGIONE ***


CAPITOLO 3: L'IKEBANA DI GUARIGIONE
- Kagome, perché lo hai fatto?- le urlò Inu Yasha.
- Non sono stupida come credi, mio caro Inu Yasha, so che senza di lei la tua forza si dimezza perché lei è la tua forza.- rise la youkai.- Non pensare nemmeno di tuffarti per salvarla: la corrente è troppo forte anche per te.-
"Giglio rosa... ti vendicherò!"- Preparati a morire, youkai!-
Inu Yasha attaccò con la Tessaiga Kagome, che schivò con facilità l'attacco e che colpì l'hanyou con un potente calcio. Non riusciva a trovare la concentrazione, l'unica cosa che riusciva a vedere era la sua Giglio rosa che veniva trascinata via dai flutti.
- Non sei affatto concentrato!- lo derise Kagome, mandandolo a sbattere contro un albero.
La sua Giglio rosa ora era sicuramente morta e lui voleva seguirla ovunque, anche all'altro mondo, se era possibile. Non si alzò, Kagome lo colpì, frantumandogli una tempia, e, credendolo morto, se ne andò, sperando di divertirsi di più con Giglio rosa, se fosse stata ancora viva, o con il suo cadavere, se era morta.

Giglio rosa si alzò, aveva dormito tutta la notte, recuperando tutte le forze, e vide gli amici di Inu Yasha e che ora erano anche suoi amici.
- Ben svegliata, Giglio rosa.- la salutò Shippo, saltandole gioioso sulle ginocchia.
La ragazza sorrise al piccolo kitsune-youkai. Miroku l'aiutò a rialzarsi, controllandosi per non toccarle il sedere perché, altrimenti, sapeva che avrebbe fatto una brutta fine.
- Andiamo.- disse Sango.- Kirara!-
Il piccolo youkai diventò molto più grosso e tutti gli salirono sulla groppa, partendo verso il luogo nel quale doveva trovarsi Inu Yasha. Giglio rosa riconobbe il luogo dove aveva raggiunto la riva e risalirono il fiume sempre più velocemente.
- Là!- urlò Shippo, vedendo gli alberi distrutti dal combattimento.
Si fermarono e Giglio rosa corse avanti.
- INU YASHAAAAAAAA!- urlò, vedendolo seduto contro un albero, con le lacrime agli occhi.
Vide il ragazzo con la tempia fratturata e gli si strinse contro, piangendo. Lo aveva perso per sempre, Kagome glielo aveva portato via per sempre.
- No! Inu Yasha, perché mi hai lasciato? PERCHÈ?- pianse la ragazza.
- Giglio rosa, Inu Yasha è duro a morire, perché non provi a curarlo con i tuoi fiori?- le chiese Shippo.
- Non so curare con i fiori, i miei non sono ikebana di cura, stavo appena imparando a guarire le semplici contusioni.- ammise, dolorosamente.
- Lo Yendo Ikkyu che ti aveva ospitato?- chiese Sango.- Lui non può guarirlo?-
- È una cosa molto delicata e questa frattura è molto estesa, temo che nemmeno lui possa salvarlo dalla morte, se non è già...-
- NON PENSARCI NEPPURE!- la rimproverò Shippo.- Lui non può abbandonarti. È già tornato una volta e sono sicuro che lo farà di nuovo.-
- Grazie, piccolo Shippo.-
Lo caricarono e Giglio rosa, mettendosi in spalla le sue cose, li portò alla scuola d'ikebana che l'aveva accolta.
- YENDO IKKYU! YENDO IKKYU!- chiamò Giglio rosa.
- Giglio rosa, quanto tempo! Come state?-
- È molto grave, Yendo Ikkyu, ha una frattura alla tempia!-
- Portatelo dentro, non c'è tempo da perdere. Giglio rosa, vieni con me.-

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** CAPITOLO 4: IL LORO AMORE ***


CAPITOLO 4: IL LORO AMORE
N.d.Yc.: la parte scritta così è a alto contenuto erotico, quindi che bambini la saltino, non mi assumo responsabilità a riguardo, comunque non vi perdete niente.

Mentre Yendo Ikkyu componeva l'ikebana di guarigione, Giglio rosa teneva delicatamente la mano di Inu Yasha, inginocchiata accanto a Inu Yasha, sperando di poterlo riabbracciare di nuovo. Doveva sopravvivere, anche per la piccola Rosa bianca che doveva ancora nascere.
- Giglio rosa?-
- Sì, Yendo Ikkyu?-
- Vi siete già uniti? Dimmi la verità.-
- No, Yendo Ikkyu, sebbene abbiamo dormito accanto, non ci siamo mai uniti.- ammise la ragazza, con un po' di vergogna.
- Si salverà, allora.-
- Perché?-
- Proprio come pensavi anche tu, Rosa bianca deve ancora nascere.-
"Ha intuito alla perfezione i miei pensieri." pensò la ragazza.
- L'ikebana è finito, resta pure con lui, Giglio rosa.- le disse Yendo Ikkyu, uscendo con i suoi attrezzi.
La ragazza accarezzò la tempia fratturata di Inu Yasha, sentendola rinsaldarsi dopo il suo tocco, e lei sospirò di sollievo. Inu Yasha aprì gli occhi e sorrise nel vedere la sua amata Giglio rosa accanto a lui.
- Ti prego, dimmi che non è un sogno.- mormorò.
- Non lo è, Inu Yasha, sei vivo come me, mi hai fatto preoccupare non poco, avevi una terribile frattura alla tempia e temevo che tu mi lasciassi sola per l'eternità.-
- Ti sei salvata dal fiume...- commentò, sospirando di sollievo.- Kagome ti dava per morta e per questo non ho riuscito a combattere al meglio.-
- L'importante è che ora tu stia bene.-
Inu Yasha si tirò su, abbracciandola e baciandola dolcemente, e lei ricambiò il bacio. Inu Yasha le passò una mano sotto la giacca del judogi e lei si sfilò il giglio dai capelli, appoggiandolo poco distante da lei. Inu Yasha le sfilò la giacca del judogi, ammirando il suo corpo coperto ancora da una leggera maglietta, e lei gli tolse le giacche del kariginu rosso e del judogi che lui portava, accarezzandogli i pettorali. Inu Yasha la baciò di nuovo, togliendole la maglietta e la fascia che le fungeva da reggiseno.

- Come sta Inu Yasha?- chiese Shippo, curioso come sempre.
- Ora sta bene, ma è meglio lasciarli soli finché non ci raggiungeranno.- rispose Yendo Ikkyu.
- Perché?-
- Capirai quando sarai più grande, Shippo.- rispose Miroku, tirandogli un pugno in testa.
- Ahio!-

Inu Yasha la fece distendere e si distese su di lei, giocando con il suo seno e facendola gemere di piacere, dopo le tolse i pantaloni del judogi e le mutande, svestendosi completamente pure lui. La ragazza lo accarezzò, baciandolo dappertutto, compreso il suo membro eretto, e lui le aprì le gambe, posizionandosi in mezzo. La ragazza inarcò la schiena per accoglierlo meglio e lui la penetrò, facendola urlare.
Il suo fiore si tinse di rosso, sentendo i sentimenti della sua proprietaria. Inu Yasha continuò a penetrarla e a uscire da lei per diverso tempo, prima di accasciarsi su di lei, stanco. Lei, contenendolo ancora, lo abbracciò, baciandolo, e lui la lasciò fare e si addormentarono così, una tra le braccia dell'altra, uno dentro l'altra. Nessuno li avrebbe mai più separati, nemmeno la morte.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** CAPITOLO 5: COME STANNO REALMENTE LE COSE ***


CAPITOLO 5: COME STANNO REALMENTE LE COSE
I due giovani raggiunsero gli altri il giorno dopo. Si erano amati ancora un po', prima di decidere il ritorno dagli altri. Giglio rosso aveva nascosto il fiore nella giacca del judogi. Yendo Ikkyu tirò da parte Inu Yasha, che, stupito, non oppose resistenza.
- Cos'avete fatto?- chiese Shippo.
- Dormito.- rispose la ragazza, innocentemente.
- Sono domande da fare, Shippo?- chiese Miroku, tirandogli un pugno in testa.

- Vi siete uniti?- chiese Yendo Ikkyu all'hanyou.
- Uh, che le interessa?- rispose Inu Yasha.
- Devo saperlo, sono il maestro di questa scuola.-
- Sì, ma dove vuole arrivare?-
- Per te è rimasta incinta?-
- Che vuole che ne sappia?-
- Rispondi.-
- Sì, il mio sesto senso mi dice che sì, lo è.-
- Ora tu non servi più, caro Inu Yasha.-
Yendo Ikkyu stese il ragazzo e lo nascose lontano dalla ragazza che entrambi amavano.

- Giglio?-
La ragazza alzò gli occhi sul suo insegnante. Stava insegnando a Shippo le composizioni più semplici e sentiva già una nuova vita nascere dentro di lei.
- Desidera?-
- Puoi venire un attimo qui?-
La ragazza lo raggiunse e Yendo Ikkyu la portò fuori.
- C'è una cosa molto importante che vorrei chiederti, Giglio...-
- Mi chiami solo Yasha.- lo interruppe, gentilmente, la ragazza.
- Come mai hai deciso di cambiare nome?-
- L'ho deciso assieme a Inu Yasha, non volevamo più ricordarci di quell'avventura dell'altro anno e così ho cambiato nome.-
- Ah, a proposito del tuo amico, se n'è andato.-
"Cosa?"
- Appena ha saputo in che condizioni eri non ha pensato due volte e ha deciso di abbandonarti al tuo destino.-
- Lei si starà sbagliando, abbiamo già stabilito tutto per...-
- Se n'è andato per sempre.-
- Sono sicura che lei si sta sbagliando.-

Proprio in quel momento Inu Yasha si riprese, sbattendo violentemente contro la parete di ferro della sua prigione, un cubo metallico non troppo grande. Dove era finito e dov'era la sua Yasha?

Yasha sentì un rumore e si liberò dalla presa di Yendo Ikkyu, correndo via. Raggiunse il cubo e, con non poca difficoltà, sollevò il coperchio, facendo uscire il suo amato. Non si sarebbero mai più lasciati, se lo erano promesso.
- Cos'è successo?- chiese Yasha, abbracciando Inu Yasha.
- Il tuo Yendo Ikkyu ti voleva, come quell'altro.-
- Non lasciarmi mai.-
- Non lo farò.-

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** EPILOGO ***


EPILOGO
Erano passati pochi mesi e Inu Yasha e Yasha si erano sposati al villaggio di Kaede. Entrambi stavano bene, vivendo in una casetta fuori dal villaggio, coltivando un campo, Inu Yasha aiutato dalla moglie, e facendo lavori meno pesanti, Yasha. La ragazza aveva già un bel pancione, essendo al quarto mese di gravidanza, che le impacciava un po' i movimenti.
- Yasha!- la chiamò Inu Yasha dal campo.
- Sì?- rispose la ragazza dalla strada.
- Tutto a posto, lassù?-
- Sì, Inu Yasha, nessun problema.-
In quel momento la ragazza si voltò e vide Yendo Ikkyu, il secondo dal quale era stata. Il cuore le batté forte dalla paura.
- Desidera?- chiese, gentilmente, Yasha, ricordando perfettamente ciò che era avvenuto mesi prima alla scuola.
- Vorrei un'informazione.- rispose Yendo Ikkyu.- Dove posso trovare Inu Yasha?-
- Mio marito è laggiù, desidera altro?-
- No, grazie.-
- Di niente.- disse e tornò in casa.
Non voleva restare fuori se c'era in giro il suo vecchio insegnante. Trovò sulla porta un ikebana di morte. Lo lesse come aveva imparato alla prima scuola di ikebana nella quale era stata. L'ikebana riguardava il suo Inu Yasha, colpito da morte violenta. La ragazza corse fuori per avvisarlo del pericolo, ma fu inutile, i due già si fronteggiavano. Decise per il male minore e tornò dall'ikebana, modificando il ricevente, cambiandolo da Inu Yasha a Yendo Ikkyu, dopo, tenendo in mano l'ikebana, tornò al campo.
- YENDO IKKYU!- chiamò la ragazza e, una volta che entrambi posarono gli occhi su di lei.- QUESTA È LA FINE DEL TUO IKEBANA DI MORTE!-
- Stupida, così Inu Yasha morirà.-
- NON MORIRÀ PERCHÈ IL RICEVENTE SEI TU, YENDO IKKYU!- la ragazza gettò a terra l'ikebana, che esplose, facendola indietreggiare.
Inu Yasha fu accanto a lei e la sostenne.
- Non potevo permettere che ti uccidesse, Inu Yasha.-
- Ora riposa, Yasha, non avresti dovuto romperlo, ricordati che non posso sopportare che tu te ne vada per sempre.-
- Aishiteru, Inu Yasha.-
- Boku mo, ma non parlare così, amore mio, mi fai temere di perderti.-
I due si unirono in un caldo bacio e Inu Yasha portò la moglie nella casa, adagiandola sul letto. Yasha non sarebbe morta perché lui lo avrebbe impedito. Dopo Inu Yasha tornò al lavoro, stando più attento ai dintorni della casa.
- Yasha, riposa, non posso vivere senza di te.- mormorò Inu Yasha e incominciò a lavorare.
Intanto...
- Sii felice, Inu Yasha, solo ora ho capito quanto tu fossi disposto a dare la tua vita per lei. Andiamo, Kikyo?-
- Andiamo, Kagome. Auguri e figli maschi, Inu Yasha.-

Inu Yasha si sedette sul letto, accanto a Yasha, che gli sorrideva, e cominciò a cantarle.
- VORREI ESSERE IL VESTITO CHE PORTERAI
IL ROSSETTO CHE USERAI
VORREI SOGNARTI COME NON TI HO SOGNATO MAI
TI INCONTRO PER STRADA E DIVENTO TRISTE
PERCHÈ POI PENSO CHE TE NE ANDRAI

VORREI ESSERE L'ACQUA DELLA DOCCIA CHE FAI
LE LENZUOLA DEL LETTO DOVE DORMIRAI
L'HAMBURGER DI SABATO SERA CHE MANGERAI... CHE MANGERAI
VORREI ESSERE IL MOTORE DELLA TUA MACCHINA
COSI' DI COLPO MI ACCENDERAI

TU TU NON MI BASTI MAI
DAVVERO NON MI BASTI MAI
TU TU DOLCE TERRA MIA
DOVE NON SONO STATO MAI MAI

DEBBO PARLARTI COME NON FACCIO MAI
VOGLIO SOGNARTI COME NON TI SOGNO MAI
ESSERE L'ANELLO CHE PORTERAI
LA SPIAGGIA DOVE CAMMINERAI
LO SPECCHIO CHE TI GUARDA SE LO GUARDERAI... LO GUARDERAI
VORREI ESSERE L'UCCELLO CHE ACCAREZZERAI
E DALLE TUE MANI NON VOLEREI MAI

VORREI ESSERE LA TOMBA QUANDO MORIRAI
E DOVE ABITERAI
IL CIELO SOTTO IL QUALE DORMIRAI
COSI' NON CI LASCIEREMO MAI
NEANCHE SE MUOIO E LO SAI

TU TU NON MI BASTI MAI
DAVVERO NON MI BASTI MAI
IO IO IO CI PROVO SAI
NON MI DIMENTICARE MAI.-
- Non morire, Inu Yasha.- gli sussurrò la ragazza.
- Nemmeno tu, Yasha.-


--------------
N.d.Aki: la canzone è di Lucio Dalla, per quel che mi ricordo

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=42772