Promessi Sposi Another Story

di Smolly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** capitolo VI ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Introduzioneee

L’autrice Smolly_sev dice:questa idea è nata come tante tra i banchi di scuola, fra una lezione di Greco e una di Italiano. Non voglio certo recare offesa seria a nessuno con questo scritto,(nè tanto meno copiare qualcuno!) perchè il romanzo e i suoi personaggi non mi appartengono. Vuole solo essere un modo per ridere un po’ e vedere in modo più divertente un romanzo che molte volte, studiandolo a scuola, ci viene a noia. Ad ogni cosa che scrivo sento di migliorare un po’, ma comunque chiedo una mano da parte di chi legge, che può dire la sua con una piccola recensione. Non lo faccio perché così ho molte recensioni, ma perché mi aiutano a capire quello che ho fatto bene e quello che non. Buona lettura a tutti!!!

 

I Promessi sposi another Story

 

INTRODUZIONE

“l’Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il Tempo, perché togliendogli di mano gli anni suoi prigionieri, anzi già fattai cadaueri, li richiama in vita, li passa in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia. Ma gli illustri Campioni che in tal Arringo fanno messe di Palme e d’Allori, rapiscono solo le spoglie più sfarzose e brillanti, imbalsamando co’ loro inchiostri le Imprese de Prencipi e Potentati, e qualificati Personaggi e trapontando coll’ago finissimo dell’ingegno i fili d’oro e di seta, che formano un perpetuo ricamo di Attioni gloriose…”

I Promessi Sposi iniziano proprio così, con queste testuali parole.

Manzoni va avanti con questa sorta di introduzione ancora per un po’, poi si ferma e dice:

 “eh, non posso mica andare avanti; ma mica l’ho scritto io questo obbrobrio, è un manoscritto che ho trovato, lo stavo trascrivendo, ma forse è meglio se la smetto qui e ci metto le mani per renderlo leggibile”. Perché non l’hai detto subito??? lo studente ignaro apre il libro e si trova davanti questa cosa del quale non capisce mezza parola che sia mezza, sta lì che si scervella per parafrasarlo e poi mi vieni a dire che potevi evitarlo perché come scrittura è uno schifo?. Si comincia bene. Poi Manzoni continua con una nenia parlando della lingua, dei lettori, della stesura, insomma due balle incredibili in cui si capisce benissimo che il manoscritto non esiste, che l’autore sta cercando di fare il modesto e bla bla bla. Che poi ritiene gli possano esser fatte delle critiche e quindi fa il modesto anche per questo. Alla faccia delle critiche: in pratica è odiato dalla stragrande maggioranza degli studenti delle generazioni successive, o quasi.

Così questa è la premessa di uno dei romanzi più conosciuti della storia del Romanticismo Italiano.

Mi viene spontantea una domanda per la nostra cara letteratura Italiana: ma Manzoni non aveva nulla da fare dalla mattina alla sera che scrivere tre edizioni dei Promessi sposi????

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Capitolo 2
*** Capitolo I ***


Quel ramo del lago di comix

CAPITOLO 1:

 

“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi ad un tratto, a restringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte;…”

Capisco bene che il nostro caro Alessandro aveva pensato ad un romanzo storico, e che voleva essere il più preciso possibile, ma va avanti con la descrizione del ramo del lago di Como per 2350 anni. E la stradina vicino di qui, e l’adda di là, e il monte roccioso, e il paesino, e la casina…dopo un po’ uno si rombe le scatole e si addormenta sul libro.

Poi, finalmente, si vede arrivare Don Abbondio, e uno pensa chissà che cosa e si dice: “che bello, c’è qualcuno di interessante”. Ma interessante dove? è un curato di uno di quei paesini sconosciuti, non si sa di preciso dove abiti, non si sa qual è il suo cognome, è una persona tranquilla, abitudinaria, che evita contrasti, e per giunta è l’uomo più vigliacco di questo accidenti di mondo.

È lì che cammina lemme lemme, pensando ai fatti suoi, recitando ogni tanto qualche sua preghiera mezzo addormentato, quando si vede davanti i Bravi, che più che veri delinquenti, con quei vestiti ce li vedo a ballare quel ballo russo di cui francamente non ricordo il nome; solo la spada li fa un po’ meno ridicoli. Da qui Manzoni fa tre paginate di storia sui Bravi, e vi assicuro che farvi un’endovena di zucchero è meglio. Dunque… a Don Abbondio gli piglia il panico più assurdo, e ovviamente da una parte non può scappare, dall’altra è bloccato e non arriva nessuno. Ma più coincidenza di così che si può fare: non puoi fuggire, non passa nessuno in quel momento, e sei bloccato con dei ballerini russi mezzo delinquenti. E Manzoni cerca pure di far sembrare tutto il più casuale possibile, come in un film giallo dove capisci fin dai primi cinque minuti chi è l’assassino, ma il regista cerca di far finta di nulla e prolunga la storia per due ore e mezza.

Insomma, Don Abbondio prende il rosario, lo apre, si mette a leggerlo e intanto continua a camminare, finchè quei due non gli si parano davanti, che è un miracolo se Don Abbondio non ci va a sbattere contro…I Bravi gli dicono che non deve sposare renzo e lucia, e Don Abbondio, ovviamente, con la strizza che ha, si mette a farfugliare, a dire mille salamelechi e chi più ne ha più ne metta. Vigliacco. I bravi lo intimidiscono ancora di più, e gli dicono che gli ha mandati don Rodrigo. E con questo fine della storia. Don Abbondio se ne va a casa a parlare con Perpetua, povera donna, che Manzoni descrive come una vecchina sopra i quaranta –perché la perpetua doveva essere solo sopra i quaranta-, altrimenti sotto questa età si poteva indurre i preti a fare chissà che cosa. Certo che se Manzoni c’ha descritto la società di quel tempo in dettaglio e in modo vero, allora non vorrei averci vissuto, son dei suscettibili tremendi (ovviamente solo sulle donne…mai una volta che s’è sentito di un uomo bruciato al rogo perché preso per un mago, mai!!). Perpetua, poverina, che con Don Abbondio ci doveva vivere, voleva ovviamente sapere tutto, e quell’altro niente. La povera Perpetua va avanti a cercare di ragionare con quel tonto del curato per un paio d’ore, e solo alla fine quello le dice tutto. E questo era il primo capitolo!

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Fiuuu, primo capitolo andato...forse non sarò costante nel postare, devo vedere un po' come procedo a scuola con le spiegazioni...comunque ringrazio infiniatamente ____yuki____, DanyCullen e Laban per le recensioni!

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Capitolo 3
*** Capitolo II ***


Capitolo II Renzo/coniglio tonto

CAPITOLO II:

 

“si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi…”

il secondo capitolo comincia con questo principe di Condè…ma a me cosa mi importa di sapere che cosa fa il principe di Condè??????a noi interessa sapere che cosa fanno i personaggi principali, non di uno che nemmeno si sa di preciso chi sia e che poi non ricompare mai più. Dopo un po’ di dubbi iniziali, la telecamera si ripunta su Don Abbondio il Coniglio Tonto che ripensa ai bravi…ma cosa c’ha da aver così paura???in fondo sono solo dei ballerini russi travestiti…che vuoi che siano!!!!però Don Abbondio per l’appunto è un Coniglio Tonto, e vede delinquenti dappertutto. Mentre è in chiesa tutto tranquillo (insomma, non tanto tranquillo), arriva Renzo, che mi immagino molto spavaldo, vestito ta truzzo, (abiti molto consoni ad un matrimonio vicino) con uno stereo sulla spalla che canticchia i Pink Folyd. Entra in chiesa con la musica a tutto volume per chiedere al curato di sposare lui e Lucia per quel giorno. E quell’altro ovviamente comincia a balbettare –esiste una specie di balbuzie a tratti???cioè che si manifesta solo quando si devono trovare delle scuse???-, non vuole dire che cosa gli è successo però fa delle allusioni. Ma lo vuole dire o non lo vuole dire???se cominci a fare delle allusioni, ma poi dopo resti muto come un pesce, che te ne fai???. Come dire “eh, non è colpa mia se non vi potete sposare, non c’entro io, c’è qualcos’altro… io non so niente, però c’è qualcosa dietro”…inoltre Don Abbondio comincia a parlare un po’ a casaccio in latino per far vedere che se ne intende di più. e Renzo ovviamente si arrabbia, poverino, che cosa deve fare. Manzoni lo descrive come un po’ rozzo, che non è molto ricco, fa l’operaio; insomma non lo descrive poi tanto bene. Crede forse che una persona intelligente debba dire che si deve preferire il Coniglio Tonto perché è meno rozzo???Ma meglio Renzo, che intanto conosce i Pink Floyd…!!quando Renzo esce, trova Perpetua,e per cercare di capire che cosa c’è sotto alle scuse di Don Abbondio, le va dietro come 007 e poi comincia a tempestarla di domande, e questa volta Perpetua si comporta quasi come Don Abbondio, cioè allude ma non dice: si vede che a forza di stare con lo zoppo si impara a zoppicare. A questo punto Renzo spegne la radio tutto arrabbiato, torna dentro, sta per tirare la tecnologia in testa al curato (e gli starebbe anche bene!), però si strattiene, perché alla radio ci tiene troppo. Coniglio si spaventa e rivela tutto. Renzo torna a casa da Lucia per darle la notizia, e la trova vestita in un modo che sembra una madonnina infilzata tre volte, e a parlare con una marea ti pettegole che peggio di così non si può. Renzo, che ha paura di prendere la “Chiacchierite”, non vuole salire lui da lucia, e manda una figliolina spuntata dal nulla, come un fungo. Dopo cinque minuti tutte le amiche di Lucia sanno che lei non si sposa perché Don abbondio è malato. Perciò, per la contentezza di Renzo, lasciano la casa per prenderne d’assalto un’altra, cioè quella del curato, per rompere le scatole a Perpetua. (sono delle sanguisuga!!!)…

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Capitolo 4
*** Capitolo III ***


CAPITOLO III: Renzo, quando rimane solo con lei e la madre, scopre che il signor Don Rodrigo lei lo aveva incontrato ed era colpa sua se questo qui aveva impedito il matrimonio. Renzo, invece di mollarla lì, rimane un po’ stupito, poi la perdona e cercano delle vie alternative per sposarsi. Se fossi stata lui, l’avrei mandata via…si vede che renzo non ha un buon consulente privato… Agnese, la madre di Lucia, propone di mandare Renzo dal dottor Azzeccagarbugli, e dice che è tanto bravo, ma che non bisogna chiamarlo azeccagarbugli perché si arrabbia, o qualcosa del genere…io non mi arrrabbierei, Azzeccagarbugli è un soprannome così fashon!! Dunque Renzo, ignaro, si prepara a partire con quattro polli da portare al dottore. Qui c’è una scenetta buffa, perché c’è Renzo che cammina e gesticola in una maniera incredibile(degna di oscar) intanto che parla da solo e i polli sbatacchiano fra loro e si beccano…poveri polli, non so come hanno fatto ad arrivare dall’azzeccagarbugli ancora vivi. L’Azzeccagarbugli non è un vero avvocato, e questo basta vederlo dallo studio: sembra cascare a pezzi da un momento all’altro!!Quando Renzo arriva, cerca di spiegare la cosa, e da qui comincia l’ingarbugliamento, dove il primo che non ci acchiappa è proprio lui, il dottore. Che gentaccia!!Povero Renzo, che pazienza….prima Lucia, poi il dottore….il punto è che l’Azzeccagarbugli lo scambia per un bravo, che in realtà Renzo non è, e non si riescono ad intendere….vanno avanti con gli equivoci per un paio di millenni senza riuscire ad intendersi. Quindi l’incontro è un totale disastro, e i polli si devono fare di nuovo il viaggio di ritorno, e per fortuna il WWF ha avvertito Renzo che non si devono sbatacchiare i polli!!!!! Agnese e Lucia intanto incontrano fra Galdino, un frate amico di fra cristoforo, che va a elemosinare in giro le noci (qui vi risparmio un’obbrobriosa descrizione di aneddoti sulle noci….fanno veramente pena!). Lucia, che per una volta sembra essere più sveglia del solito, per non fargli fare un giro troppo lungo e per farlo andare subito da fra Cristoforo per avvertirlo di venire, gli da in pratica una quantità di noci impressionante, che un reggimento ci si sfama per una decina d’anni. Appena fra Galdino se ne va, Renzo ritorna…(a proposito, se ci fate caso, Renzo non sta quasi mai in casa….è sempre a giro da qualche parte!!!) ******************************************************************************************** ciao...scusate se il capitolo non è il massimo, ma in questo periodo non riesco a fare di meglio....ringrazio tutti quelli che hanno recensito o anche solo letto questi capitoli!!

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Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


CAP IV: VECCHIETTO!!

CAPITOLO IV:

 

“Il sole non era ancora del tutto apparso sull’orizzonte, quando il padre Cristoforio uscì dal suo convento di Pescarenico, per salire alla casetta dove era aspettato…”

Siamo arrivati al 9 novembre del 1928…e fin qui non ci piove! Fra Cristoforo esce dal convento di prima mattina per andare da Lucia…e non piove neanche su questo!!mi chiederete allora:CHE CAVOLO C’E’ ALLORA CHE NON VA?????...è quello che viene dopo che non va…questo capitolo consta di ben 10 lunghissime pagine(almeno nella mia edizione), più la bellezza di circa 90 note a piè pagina e 3 pagine agiuntive di letture supplementari sulla vita di fra Cristoforo…una biografia assolutamente troppo lunga!!!se Manzoni caro voleva soffermarsi sulla vita del povero vecchiettino del frate, bastavano la metà delle pagine, delle note e delle letture supplementari!!!!Ma alcuni di ‘sti personaggi devono per forza un passato atrocemente lungo, sfigato o semplicemente noiosissimo????in due parole, Fra Cristoforo si chiamava Lodovico, era figlio di un mercante (non molto nobile). Tuttavia lui voleva essere al pari dei nobili, cosa che lui non era, e quindi faceva il tronfio con tutti, fino a che non venne abbandonato da tutti. E lui a questo punto si sente malissimo e non sa più cosa fare…ma l’hai voluta la bicicletta?o pedala! (per chi non conoscesse questo detto…potrei metterla in questi termini: hai voluto essere quello che non sei? Ora paghi le conseguenze…)…le conseguenze sono che lui vuole vendicarsi dei nobili cattivi e stupidi e perciò si mette ad aiutare i poveri con azioni anche violente, senza accorgersi che è quasi più cattivo dei nobili che lui aveva additato come tali. Passano degli anni prima che si accorga che sta sbagliando strada, e il giorno in cui capisce qualcosa è il giorno il cui uccide un nobile(guarda caso i nobili ritornano sempre…onnipresenti non vi pare?). IN pratica lui sta camminando con i suoi bravi quando incontra un nobile che vuole stare sul marciapiede, ma Lodovico non glielo vuole cedere perché ritiene che la precedenza sia sua, e il nobile dice che sia sua, e Lodovico dice che mente, e il nobile replica che lui mente a dire che lui stesso ha mentito…MA CHE BALLE…non esiste una legge unica per tutti e due???non potete andare avanti così…e invece avanti ci vanno e così succede il fattaccio…nobile morto, stecchito e infilzato….e allora Lodovico si fa frate per compensare il danno e si scusa, si scusa, e si scusa altre cento volte finché la famiglia non accetta le scuse…e va pure dal fratello della vittima per scusarsi (ancora?ma tanto hanno accettato tutti le tue scuse!cosa vuoi di più?!). Inizialmente il fratello vuole prenderlo un po’ in giro, ma rottosi un po’ le scatole e irritatosi di sentirlo pregar pietà per il suo gesto, lo lascia in pace…dice proprio così: “diavolo di un frate!se rimaneva lì in ginocchio ancora per qualche momento, quasi quasi gli chiedo scusa io che m’abbia ammazzato il fratello!” e c’ha ragione…era così patetico….!!

Quanto ci ho impiegato per riassumere la vita? 345 parole! 345...il nostro vecchio Manzoni ci impiega dieci pagine…non si può far così, non va bene…

La fine del capitolo termina che Cristoforo arriva da Lucia…le uniche tre righe veramente importanti del capitolo…tre righe…

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le vacanze si avvicinano, e io spero di avere più tempo di dedicarmi ai Promessi Sposi Another Story...questo capitolo apre in qualche modo il periodo natalizio....BUON NATALE A TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!...sono troppo HAPPY:..(sarà che oggi è stato un giorno particolarmente allegro in fatto di voti ed è anche il mio ultimo!XD XD XD XD XD)...felice NAtale a tutti con un pochino di anticipo...


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Capitolo 6
*** Capitolo V ***


CAPOP % FRA CRISTOF E DROD

CAPITOLO V:

“il quale padre Cristoforo si fremò ritto sulla soglia, e, appena ebbe data un’occhiata alle donne, dovette accorgersi che i suoi presentimenti non erano falsi…”

Presentimenti? No, aspetta, mi sono persa un passaggio…presentimenti di cosa??chi sei, Cristoforo, una specie di veggente, come la prfessoressa Cooman????no, chiedo, non si sa mai…magari sei anche suo parente. Va be’…Comunque Fra Cristoforo vuole aiutare Lucia. Ci sarebbero vari modi per cercare di aiutarla pacificamente: andare a parlare con il Coniglio Tonto; andare dal cardinale, vescovo, o quello che è; o coinvolgere i frati di Milano… ovviamente Cristoforo quale sceglie?NESSUNA DI QUESTE..ne ha una migliore…Parlare con Don Rodrigo…mi chiedo: MA CI SEI O CI FAI???????che ti serve parlare con lui, tanto che cosa gli puoi fare,come minimo di caccia fuori dopo i primi due minuti di conversazione…almeno il Coniglio Tonto puoi cercare di farlo ragionare, è un Coniglio, ma Don Rodrigo…

Purtroppo non sono potuta entrare dentro la storia a togliere le fette di prosciutto sugli occhi di Cristoforo, ergo: il Frate va a parlare con Rodrigo…certo, ha una casa che fa proprio schifo, ma ha un bel caratteraccio…in casa c’è un banchetto, con Rodrigo,il Podestà, l’Azzeccagarbugli e il Conte Attilio (che è il più forte di tutti perché è anche il più stupido!)…ah, più altri due ignoti che non fanno altro che ingozzarsi di cibo (vengono subito dopo il conte attilio nella lista dei simpatici del banchetto!!sono i più furbi di tutti…MANGIANO!!!). LA discussione verte sul codice calvalleresco, una questinoe assolutamente insulsa, inutile e quanto più infantile…e sono talmente presi dalla discussione, che cercano anche di far parteciapre Fra Crisotforo, che rifiuta qualcosa tipo una ventina di volte…Rodnrigo cerca di non parlarci, ma, visto che “la seccatura non si poteva scansare”, decide di potrare il Frate in un’altra stanza per parlare….

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Capitolo 7
*** capitolo VI ***


CAPITOLO &

CAPITOLO VI:

ed eccoci al fatidico colloquio fra il frate e Don Rodrigo. la domanda è semplicissima: e mo’ ora che succede???????!!!!!!!!!Immagino che ci teniate tanto a saperlo vero????bene, ora ve lo dico…

Don Rodry, tanto per essere in confidenza con i personaggi d’ora in avanti lo chiamerò così…è bellino però… RODRY…*ehm, ehm…e il colloquio???nd me stessa*…già, il colloquio!!!scusate…dicevo…il colloquio, Don Rodry….ah, ecco, dicevo: Don Rodry, visto che fra Cristoforo gli sta un po’ sulle scatole e la sua cena si fredda, si comporta il modo più ipocrita possibile. MA…MA…fra Cristoforo è proprio un imbecille!!!perché già si è giocato l’intelligenza con questa brillante idea di andare da Rodry, poi porta al limite la pazienza del signore…perché chiacchera, chiacchera, chiacchera, chiacchera, e non la smette più…MA FERMATI, CAVOLOOOOOOO!!!!e invece no…e qui Don Rodry si incavola e il colloquio finisce con un totale fallimento,e il frate ci rimane male!!!logico no???se vai dalla belva e la fai arrabbiare, poi non ti lamentare se non combini niente!!!

Intanto c’è Agnese che fa tutte le congetture più assurde per far sposare Renzo e quella madonnina infilzata di Lucia. Sentite che bella idea è venuta fuori: MATRIMONIO A SORPRESA!!!...cioè: Renzo e Lucia prendono di sorpresa Don Abbondio insiema a due testimoni e dicono di essere marito e moglie e la cosa e fatta…???????????...ma è un’idea assurda, tanto che oramai chi prova a farla è proprio un autentico idiota!!tanto assurda è questa idea, che Renzo è d’accordo, e si va a trovare i suoi testimoni!!!...-.- i due malcapitati sono un certo Tonio (cartonio, quello della melevisione, avete presente???)e il fratello Gervasio. Renzo li convince, ma adesso deve convincere Lucia, perché lei non vuole fare ‘sto matrimonio a sorpresa…Renzo riuscirà a farle cambiare idea???...lo scoprirete nella prossima puntata….!!!

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buon giorno....scusate l'assenza porlungata e il capitolo schifoso, ma mi sto riprendendo da un periodo di blocco!!!spero che mi perdoniate questa assenza, vi scongiuro, mi impegnerò di più!!!!!!!un bacio, Smolly

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