Promessi Sposi Another Story di Smolly (/viewuser.php?uid=55321)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo I ***
Capitolo 3: *** Capitolo II ***
Capitolo 4: *** Capitolo III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Capitolo V ***
Capitolo 7: *** capitolo VI ***
Capitolo 1 *** Introduzione ***
Introduzioneee
L’autrice
Smolly_sev dice:questa idea è
nata come tante tra i banchi di scuola, fra una lezione di Greco e una di
Italiano. Non voglio certo recare offesa seria a nessuno con questo scritto,(nè tanto meno copiare qualcuno!)
perchè il romanzo e i suoi personaggi non mi appartengono. Vuole solo essere un
modo per ridere un po’ e vedere in modo più divertente un romanzo che molte
volte, studiandolo a scuola, ci viene a noia. Ad ogni cosa che scrivo sento di
migliorare un po’, ma comunque chiedo una mano da parte di chi legge, che può
dire la sua con una piccola recensione. Non lo faccio perché così ho molte
recensioni, ma perché mi aiutano a capire quello che ho fatto bene e quello che
non. Buona lettura a tutti!!!
…I
Promessi sposi another Story…
INTRODUZIONE
“l’Historia si può veramente
deffinire una guerra illustre contro il Tempo, perché togliendogli di mano gli
anni suoi prigionieri, anzi già fattai cadaueri, li richiama in vita, li passa
in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia. Ma gli illustri Campioni che
in tal Arringo fanno messe di Palme e d’Allori, rapiscono solo le spoglie più
sfarzose e brillanti, imbalsamando co’ loro inchiostri le Imprese de Prencipi e
Potentati, e qualificati Personaggi e trapontando coll’ago finissimo
dell’ingegno i fili d’oro e di seta, che formano un perpetuo ricamo di Attioni
gloriose…”
I Promessi
Sposi iniziano proprio così, con queste testuali parole.
Manzoni va
avanti con questa sorta di introduzione ancora per un po’, poi si ferma e dice:
“eh, non posso mica andare avanti; ma mica
l’ho scritto io questo obbrobrio, è un manoscritto che ho trovato, lo stavo
trascrivendo, ma forse è meglio se la smetto qui e ci metto le mani per
renderlo leggibile”. Perché non l’hai detto subito??? lo studente ignaro apre
il libro e si trova davanti questa cosa del quale non capisce mezza parola che
sia mezza, sta lì che si scervella per parafrasarlo e poi mi vieni a dire che
potevi evitarlo perché come scrittura è uno schifo?. Si comincia bene. Poi
Manzoni continua con una nenia parlando della lingua, dei lettori, della
stesura, insomma due balle incredibili in cui si capisce benissimo che il
manoscritto non esiste, che l’autore sta cercando di fare il modesto e bla bla
bla. Che poi ritiene gli possano esser fatte delle critiche e quindi fa il
modesto anche per questo. Alla faccia delle critiche: in pratica è odiato dalla
stragrande maggioranza degli studenti delle generazioni successive, o quasi.
Così
questa è la premessa di uno dei romanzi più conosciuti della storia del
Romanticismo Italiano.
Mi viene
spontantea una domanda per la nostra cara letteratura Italiana: ma Manzoni non
aveva nulla da fare dalla mattina alla sera che scrivere tre edizioni dei
Promessi sposi????
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Capitolo 2 *** Capitolo I ***
Quel ramo del lago di comix
CAPITOLO
1:
“Quel ramo del lago di Como, che
volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e
golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi ad un
tratto, a restringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio
a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte;…”
Capisco
bene che il nostro caro Alessandro aveva pensato ad un romanzo storico, e che
voleva essere il più preciso possibile, ma va avanti con la descrizione del
ramo del lago di Como per 2350 anni. E la stradina vicino di qui, e l’adda di
là, e il monte roccioso, e il paesino, e la casina…dopo un po’ uno si rombe le
scatole e si addormenta sul libro.
Poi,
finalmente, si vede arrivare Don Abbondio, e uno pensa chissà che cosa e si
dice: “che bello, c’è qualcuno di interessante”. Ma interessante dove? è un
curato di uno di quei paesini sconosciuti, non si sa di preciso dove abiti, non
si sa qual è il suo cognome, è una persona tranquilla, abitudinaria, che evita
contrasti, e per giunta è l’uomo più vigliacco di questo accidenti di mondo.
È lì che
cammina lemme lemme, pensando ai fatti suoi, recitando ogni tanto qualche sua
preghiera mezzo addormentato, quando si vede davanti i Bravi, che più che veri
delinquenti, con quei vestiti ce li vedo a ballare quel ballo russo di cui
francamente non ricordo il nome; solo la spada li fa un po’ meno ridicoli. Da
qui Manzoni fa tre paginate di storia sui Bravi, e vi assicuro che farvi
un’endovena di zucchero è meglio. Dunque… a Don Abbondio gli piglia il panico
più assurdo, e ovviamente da una parte non può scappare, dall’altra è bloccato
e non arriva nessuno. Ma più coincidenza di così che si può fare: non puoi
fuggire, non passa nessuno in quel momento, e sei bloccato con dei ballerini
russi mezzo delinquenti. E Manzoni cerca pure di far sembrare tutto il più
casuale possibile, come in un film giallo dove capisci fin dai primi cinque
minuti chi è l’assassino, ma il regista cerca di far finta di nulla e prolunga
la storia per due ore e mezza.
Insomma, Don
Abbondio prende il rosario, lo apre, si mette a leggerlo e intanto continua a
camminare, finchè quei due non gli si parano davanti, che è un miracolo se Don
Abbondio non ci va a sbattere contro…I Bravi gli dicono che non deve sposare
renzo e lucia, e Don Abbondio, ovviamente, con la strizza che ha, si mette a
farfugliare, a dire mille salamelechi e chi più ne ha più ne metta. Vigliacco.
I bravi lo intimidiscono ancora di più, e gli dicono che gli ha mandati don
Rodrigo. E con questo fine della storia. Don Abbondio se ne va a casa a parlare
con Perpetua, povera donna, che Manzoni descrive come una vecchina sopra i
quaranta –perché la perpetua doveva essere solo sopra i quaranta-, altrimenti
sotto questa età si poteva indurre i preti a fare chissà che cosa. Certo che se
Manzoni c’ha descritto la società di quel tempo in dettaglio e in modo vero,
allora non vorrei averci vissuto, son dei suscettibili tremendi (ovviamente
solo sulle donne…mai una volta che s’è sentito di un uomo bruciato al rogo
perché preso per un mago, mai!!). Perpetua, poverina, che con Don Abbondio ci
doveva vivere, voleva ovviamente sapere tutto, e quell’altro niente. La povera
Perpetua va avanti a cercare di ragionare con quel tonto del curato per un paio
d’ore, e solo alla fine quello le dice tutto. E questo era il primo capitolo!
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Fiuuu, primo capitolo andato...forse non sarò costante nel
postare, devo vedere un po' come procedo a scuola con le
spiegazioni...comunque ringrazio infiniatamente ____yuki____,
DanyCullen e Laban per le recensioni!
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Capitolo 3 *** Capitolo II ***
Capitolo II Renzo/coniglio tonto
CAPITOLO
II:
“si racconta che il principe di
Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi…”
il secondo
capitolo comincia con questo principe di Condè…ma a me cosa mi importa di
sapere che cosa fa il principe di Condè??????a noi interessa sapere che cosa
fanno i personaggi principali, non di uno che nemmeno si sa di preciso chi sia
e che poi non ricompare mai più. Dopo un po’ di dubbi iniziali, la telecamera
si ripunta su Don Abbondio il Coniglio Tonto che ripensa ai bravi…ma cosa c’ha
da aver così paura???in fondo sono solo dei ballerini russi travestiti…che vuoi
che siano!!!!però Don Abbondio per l’appunto è un Coniglio Tonto, e vede
delinquenti dappertutto. Mentre è in chiesa tutto tranquillo (insomma, non
tanto tranquillo), arriva Renzo, che mi immagino molto spavaldo, vestito ta
truzzo, (abiti molto consoni ad un matrimonio vicino) con uno stereo sulla spalla
che canticchia i Pink Folyd. Entra in chiesa con la musica a tutto volume per
chiedere al curato di sposare lui e Lucia per quel giorno. E quell’altro
ovviamente comincia a balbettare –esiste una specie di balbuzie a tratti???cioè
che si manifesta solo quando si devono trovare delle scuse???-, non vuole dire
che cosa gli è successo però fa delle allusioni. Ma lo vuole dire o non lo
vuole dire???se cominci a fare delle allusioni, ma poi dopo resti muto come un
pesce, che te ne fai???. Come dire “eh, non è colpa mia se non vi potete
sposare, non c’entro io, c’è qualcos’altro… io non so niente, però c’è qualcosa dietro”…inoltre Don Abbondio
comincia a parlare un po’ a casaccio in latino per far vedere che se ne intende
di più. e Renzo ovviamente si arrabbia, poverino, che cosa deve fare. Manzoni
lo descrive come un po’ rozzo, che non è molto ricco, fa l’operaio; insomma non
lo descrive poi tanto bene. Crede forse che una persona intelligente debba dire
che si deve preferire il Coniglio Tonto perché è meno rozzo???Ma meglio Renzo,
che intanto conosce i Pink Floyd…!!quando Renzo esce, trova Perpetua,e per
cercare di capire che cosa c’è sotto alle scuse di Don Abbondio, le va dietro
come 007 e poi comincia a tempestarla di domande, e questa volta Perpetua si comporta
quasi come Don Abbondio, cioè allude ma non dice: si vede che a forza di stare
con lo zoppo si impara a zoppicare. A questo punto Renzo spegne la radio tutto
arrabbiato, torna dentro, sta per tirare la tecnologia in testa al curato (e
gli starebbe anche bene!), però si strattiene, perché alla radio ci tiene
troppo. Coniglio si spaventa e rivela tutto. Renzo torna a casa da Lucia per
darle la notizia, e la trova vestita in un modo che sembra una madonnina
infilzata tre volte, e a parlare con una marea ti pettegole che peggio di così
non si può. Renzo, che ha paura di prendere la “Chiacchierite”, non vuole
salire lui da lucia, e manda una figliolina spuntata dal nulla, come un fungo.
Dopo cinque minuti tutte le amiche di Lucia sanno che lei non si sposa perché
Don abbondio è malato. Perciò, per la contentezza di Renzo, lasciano la casa
per prenderne d’assalto un’altra, cioè quella del curato, per rompere le
scatole a Perpetua. (sono delle sanguisuga!!!)…
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Capitolo 4 *** Capitolo III ***
CAPITOLO III:
Renzo, quando rimane solo con lei e la madre, scopre che il signor Don Rodrigo lei lo aveva incontrato ed era colpa sua se questo qui aveva impedito il matrimonio. Renzo, invece di mollarla lì, rimane un po’ stupito, poi la perdona e cercano delle vie alternative per sposarsi. Se fossi stata lui, l’avrei mandata via…si vede che renzo non ha un buon consulente privato… Agnese, la madre di Lucia, propone di mandare Renzo dal dottor Azzeccagarbugli, e dice che è tanto bravo, ma che non bisogna chiamarlo azeccagarbugli perché si arrabbia, o qualcosa del genere…io non mi arrrabbierei, Azzeccagarbugli è un soprannome così fashon!! Dunque Renzo, ignaro, si prepara a partire con quattro polli da portare al dottore. Qui c’è una scenetta buffa, perché c’è Renzo che cammina e gesticola in una maniera incredibile(degna di oscar) intanto che parla da solo e i polli sbatacchiano fra loro e si beccano…poveri polli, non so come hanno fatto ad arrivare dall’azzeccagarbugli ancora vivi. L’Azzeccagarbugli non è un vero avvocato, e questo basta vederlo dallo studio: sembra cascare a pezzi da un momento all’altro!!Quando Renzo arriva, cerca di spiegare la cosa, e da qui comincia l’ingarbugliamento, dove il primo che non ci acchiappa è proprio lui, il dottore. Che gentaccia!!Povero Renzo, che pazienza….prima Lucia, poi il dottore….il punto è che l’Azzeccagarbugli lo scambia per un bravo, che in realtà Renzo non è, e non si riescono ad intendere….vanno avanti con gli equivoci per un paio di millenni senza riuscire ad intendersi. Quindi l’incontro è un totale disastro, e i polli si devono fare di nuovo il viaggio di ritorno, e per fortuna il WWF ha avvertito Renzo che non si devono sbatacchiare i polli!!!!!
Agnese e Lucia intanto incontrano fra Galdino, un frate amico di fra cristoforo, che va a elemosinare in giro le noci (qui vi risparmio un’obbrobriosa descrizione di aneddoti sulle noci….fanno veramente pena!). Lucia, che per una volta sembra essere più sveglia del solito, per non fargli fare un giro troppo lungo e per farlo andare subito da fra Cristoforo per avvertirlo di venire, gli da in pratica una quantità di noci impressionante, che un reggimento ci si sfama per una decina d’anni. Appena fra Galdino se ne va, Renzo ritorna…(a proposito, se ci fate caso, Renzo non sta quasi mai in casa….è sempre a giro da qualche parte!!!)
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ciao...scusate se il capitolo non è il massimo, ma in questo periodo non riesco a fare di meglio....ringrazio tutti quelli che hanno recensito o anche solo letto questi capitoli!! |
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Capitolo 5 *** Capitolo IV ***
CAP IV: VECCHIETTO!!
CAPITOLO
IV:
“Il sole non era ancora del tutto
apparso sull’orizzonte, quando il padre Cristoforio uscì dal suo convento di
Pescarenico, per salire alla casetta dove era aspettato…”
Siamo
arrivati al 9 novembre del 1928…e fin qui non ci piove! Fra Cristoforo esce dal
convento di prima mattina per andare da Lucia…e non piove neanche su questo!!mi
chiederete allora:CHE CAVOLO C’E’ ALLORA CHE NON VA?????...è quello che viene
dopo che non va…questo capitolo consta di ben 10 lunghissime pagine(almeno
nella mia edizione), più la bellezza di circa 90 note a piè pagina e 3 pagine
agiuntive di letture supplementari sulla vita di fra Cristoforo…una biografia
assolutamente troppo lunga!!!se Manzoni caro voleva soffermarsi sulla vita del
povero vecchiettino del frate, bastavano la metà delle pagine, delle note e
delle letture supplementari!!!!Ma alcuni di ‘sti personaggi devono per forza un
passato atrocemente lungo, sfigato o semplicemente noiosissimo????in due
parole, Fra Cristoforo si chiamava Lodovico, era figlio di un mercante (non
molto nobile). Tuttavia lui voleva essere al pari dei nobili, cosa che lui non
era, e quindi faceva il tronfio con tutti, fino a che non venne abbandonato da
tutti. E lui a questo punto si sente malissimo e non sa più cosa fare…ma l’hai
voluta la bicicletta?o pedala! (per chi non conoscesse questo detto…potrei
metterla in questi termini: hai voluto essere quello che non sei? Ora paghi le
conseguenze…)…le conseguenze sono che lui vuole vendicarsi dei nobili cattivi e
stupidi e perciò si mette ad aiutare i poveri con azioni anche violente, senza
accorgersi che è quasi più cattivo dei nobili che lui aveva additato come tali.
Passano degli anni prima che si accorga che sta sbagliando strada, e il giorno
in cui capisce qualcosa è il giorno il cui uccide un nobile(guarda caso i
nobili ritornano sempre…onnipresenti non vi pare?). IN pratica lui sta
camminando con i suoi bravi quando incontra un nobile che vuole stare sul
marciapiede, ma Lodovico non glielo vuole cedere perché ritiene che la
precedenza sia sua, e il nobile dice che sia sua, e Lodovico dice che mente, e
il nobile replica che lui mente a dire che lui stesso ha mentito…MA CHE
BALLE…non esiste una legge unica per tutti e due???non potete andare avanti
così…e invece avanti ci vanno e così succede il fattaccio…nobile morto,
stecchito e infilzato….e allora Lodovico si fa frate per compensare il danno e
si scusa, si scusa, e si scusa altre cento volte finché la famiglia non accetta
le scuse…e va pure dal fratello della vittima per scusarsi (ancora?ma tanto
hanno accettato tutti le tue scuse!cosa vuoi di più?!). Inizialmente il
fratello vuole prenderlo un po’ in giro, ma rottosi un po’ le scatole e
irritatosi di sentirlo pregar pietà per il suo gesto, lo lascia in pace…dice
proprio così: “diavolo di un frate!se
rimaneva lì in ginocchio ancora per qualche momento, quasi quasi gli chiedo
scusa io che m’abbia ammazzato il fratello!” e c’ha ragione…era così
patetico….!!
Quanto ci
ho impiegato per riassumere la vita? 345 parole! 345...il nostro vecchio
Manzoni ci impiega dieci pagine…non si può far così, non va bene…
La fine
del capitolo termina che Cristoforo arriva da Lucia…le uniche tre righe
veramente importanti del capitolo…tre righe…
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le vacanze si avvicinano, e io spero di avere
più tempo di dedicarmi ai Promessi Sposi Another Story...questo
capitolo apre in qualche modo il periodo natalizio....BUON NATALE A
TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!...sono troppo HAPPY:..(sarà che
oggi è stato un giorno particolarmente allegro in fatto di voti
ed è anche il mio ultimo!XD XD XD XD XD)...felice NAtale a tutti
con un pochino di anticipo...
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Capitolo 6 *** Capitolo V ***
CAPOP % FRA CRISTOF E DROD
CAPITOLO
V:
“il quale padre Cristoforo si fremò
ritto sulla soglia, e, appena ebbe data un’occhiata alle donne, dovette
accorgersi che i suoi presentimenti non erano falsi…”
Presentimenti?
No, aspetta, mi sono persa un passaggio…presentimenti di cosa??chi sei,
Cristoforo, una specie di veggente, come la prfessoressa Cooman????no, chiedo,
non si sa mai…magari sei anche suo parente. Va be’…Comunque Fra Cristoforo
vuole aiutare Lucia. Ci sarebbero vari modi per cercare di aiutarla pacificamente:
andare a parlare con il Coniglio Tonto; andare dal cardinale, vescovo, o quello
che è; o coinvolgere i frati di Milano… ovviamente Cristoforo quale
sceglie?NESSUNA DI QUESTE..ne ha una migliore…Parlare con Don Rodrigo…mi
chiedo: MA CI SEI O CI FAI???????che ti serve parlare con lui, tanto che cosa
gli puoi fare,come minimo di caccia fuori dopo i primi due minuti di
conversazione…almeno il Coniglio Tonto puoi cercare di farlo ragionare, è un
Coniglio, ma Don Rodrigo…
Purtroppo
non sono potuta entrare dentro la storia a togliere le fette di prosciutto
sugli occhi di Cristoforo, ergo: il Frate va a parlare con Rodrigo…certo, ha
una casa che fa proprio schifo, ma ha un bel caratteraccio…in casa c’è un
banchetto, con Rodrigo,il Podestà, l’Azzeccagarbugli e il Conte Attilio (che è
il più forte di tutti perché è anche il più stupido!)…ah, più altri due ignoti
che non fanno altro che ingozzarsi di cibo (vengono subito dopo il conte
attilio nella lista dei simpatici del banchetto!!sono i più furbi di tutti…MANGIANO!!!).
LA discussione verte sul codice calvalleresco, una questinoe assolutamente
insulsa, inutile e quanto più infantile…e sono talmente presi dalla
discussione, che cercano anche di far parteciapre Fra Crisotforo, che rifiuta
qualcosa tipo una ventina di volte…Rodnrigo cerca di non parlarci, ma, visto
che “la seccatura non si poteva scansare”, decide di potrare il Frate in
un’altra stanza per parlare….
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Capitolo 7 *** capitolo VI ***
CAPITOLO &
CAPITOLO
VI:
ed eccoci
al fatidico colloquio fra il frate e Don Rodrigo. la domanda è semplicissima: e
mo’ ora che succede???????!!!!!!!!!Immagino che ci teniate tanto a saperlo
vero????bene, ora ve lo dico…
Don
Rodry,
tanto per essere in confidenza con i personaggi d’ora in avanti
lo chiamerò
così…è bellino però…
RODRY…*ehm, ehm…e il colloquio???nd me
stessa*…già, il
colloquio!!!scusate…dicevo…il colloquio, Don
Rodry….ah, ecco, dicevo: Don
Rodry, visto che fra Cristoforo gli sta un po’ sulle scatole e la
sua cena si
fredda, si comporta il modo più ipocrita possibile.
MA…MA…fra Cristoforo è
proprio un imbecille!!!perché già si è giocato
l’intelligenza con questa
brillante idea di andare da Rodry, poi porta al limite la pazienza del
signore…perché
chiacchera, chiacchera, chiacchera, chiacchera, e non la smette
più…MA FERMATI,
CAVOLOOOOOOO!!!!e invece no…e qui Don Rodry si incavola e il
colloquio finisce
con un totale fallimento,e il frate ci rimane male!!!logico no???se vai
dalla
belva e la fai arrabbiare, poi non ti lamentare se non combini niente!!!
Intanto
c’è Agnese che fa tutte le congetture più assurde per far sposare Renzo e
quella madonnina infilzata di Lucia. Sentite che bella idea è venuta fuori:
MATRIMONIO A SORPRESA!!!...cioè: Renzo e Lucia prendono di sorpresa Don
Abbondio insiema a due testimoni e dicono di essere marito e moglie e la cosa e
fatta…???????????...ma è un’idea assurda, tanto che oramai chi prova a farla è
proprio un autentico idiota!!tanto assurda è questa idea, che Renzo è
d’accordo, e si va a trovare i suoi testimoni!!!...-.- i due malcapitati sono
un certo Tonio (cartonio, quello della melevisione, avete presente???)e il
fratello Gervasio. Renzo li convince, ma adesso deve convincere Lucia, perché
lei non vuole fare ‘sto matrimonio a sorpresa…Renzo riuscirà a farle cambiare
idea???...lo scoprirete nella prossima puntata….!!!
*******
buon giorno....scusate l'assenza porlungata e il capitolo schifoso, ma
mi sto riprendendo da un periodo di blocco!!!spero che mi perdoniate
questa assenza, vi scongiuro, mi impegnerò di
più!!!!!!!un bacio, Smolly
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