Strade

di Ayumi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 - Step - ***
Capitolo 2: *** Cap 1 - Babi - ***
Capitolo 3: *** Cap 2 - Step - ***
Capitolo 4: *** Cap 2 - Babi - ***
Capitolo 5: *** Cap 3 - Step - ***
Capitolo 6: *** Cap 3 - Babi - ***
Capitolo 7: *** Cap 4 - Step - ***
Capitolo 8: *** Cap 4 - Babi - ***
Capitolo 9: *** Cap 5 - Step - ***
Capitolo 10: *** Cap 5 - Babi - ***
Capitolo 11: *** Cap 6 ***
Capitolo 12: *** Cap. 7 ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 - Step - ***


GENNAIO, SECONDA META’

GENNAIO, SECONDA META’

 

-         Paolo, mi sono rotto i coglioni di stare qua… Lo sai, io non sono come te.

-         E perché Stefano, sentiamo. Io come sarei?

-         Sei tu… Ecco come sei. Hai il tuo lavoro, le tue cose… Che cazzo c’entro io qui?

 

Paolo guarda il fratello riempire rabbiosamente un vecchio borsone.

E forse vorrebbe poter essere come lui per una volta: forte, impulsivo e perché no… Anche un po’ egoista. Ma come questo pensiero prende forma nella sua testa, già capisce che non potrà mai farlo, che non potrà mai cambiare.

 

-         Se ti può interessare, io un lavoro non ce l’ho più. E nemmeno una fidanzata.

 

Questa volta è Step a guardarlo stupito, interrompendosi improvvisamente.

 

-         Come Pa’… Ti hanno licenziato? – chiede, sinceramente dispiaciuto.

 

Guarda il fratello annuire sommessamente e voltarsi per raggiungere il divano. Quasi meccanicamente, senza pensarci, lo segue, e si ritrovano così l’uno accanto all’altro, a fissare un punto imprecisato, davanti a loro. Stanno così per un po’ in silenzio.

 

-         Stefano, prima che tu te ne vada, vorrei dirti una cosa – dice poi Paolo, attirando quasi magneticamente l’attenzione di Step.

-         L’avrei fatto anche io. – continua.

-         Avresti fatto cosa, Paolo? – chiede guardandolo negli occhi.

-         Spaccargli il muso… Lo avrei fatto anche io. Ad Ambrosini.

 

Step sgrana gli occhi, non crede alle proprie orecchie.

 

-         Sapevi anche tu allora… E perché? – gli chiede quasi con rabbia – Perché non hai mai…

-         Non ho mai detto nulla? – lo precede – Per lo stesso motivo per cui non l’hai mai fatto nemmeno tu – si interrompe sorridendo - per papà.

 

Step guarda di nuovo Paolo.

Non l’avrebbe mai immaginato, anche lui aveva sempre saputo tutto, e come lui aveva taciuto.

Povero Paolo.

 

All’improvviso si alza dal divano, e torna nella sua camera. Ormai la decisione è stata presa: quella casa, quella città… Tutto gli sta troppo stretto. Babi, Pollo, e poi sua madre. Non può sopportare tutto questo in una volta, non lo può proprio sopportare.

E come un vigliacco, ha deciso di scappare da tutto e da tutti, sa che è il solo modo per lenire il suo dolore. Ed è convinto che anche Paolo, se potesse, farebbe proprio la stessa cosa. Ma Paolo è diverso: è responsabile, è maturo, è un adulto, e gli adulti non fuggono. Mentre lui, lui com’è? Insensibile, violento, irresponsabile… Quante volte si è sentito chiamare in tutti questi modi? E forse qualcosa di vero c’è. Ma forse c’è anche dell’altro.

Si guarda distrattamente allo specchio, e poi indossa un giubbotto di pelle, quello nero, pesante, e si butta il borsone in spalla.

 

-         Ci vediamo Paolo – saluta il fratello.

-         Non ti può fermare nulla, vero?

 

Step fa segno di no con la testa, mentre tra i suoi pensieri si delinea l’immagine di Babi: perché solo lei forse potrebbe convincerlo a restare. Ed invece è solo lei la causa della sua partenza.

 

-         Fammi almeno sapere dove starai… - continua Paolo.

 

Step sorride, e poi i due ragazzi si abbracciano, finalmente sentendosi realmente vicini, come mai erano stati.

 

-         In bocca al lupo Paolo!

-         Anche a te...

 

E l’istante dopo Step è in strada, in sella alla sua moto, e sfreccia per le strade ancora bagnate a causa della pioggia di quella notte, con il cielo grigio sopra la sua testa, e il vento gelido di gennaio che presto gli entra nelle ossa.

Si lascia tutto alle spalle: le risse, le corse in moto; i litigi con suo padre, il silenzio e l’insensibilità di sua madre; e si lascia alle spalle anche lei.

E’ questo quello a cui pensa. E’ questo quello che decide quando vede la scritta sul ponte, quella scritta che era stata così bella e luminosa, e che ora è solo una macchia sbiadita, quasi illeggibile, e triste. Almeno lo era ai suoi occhi, perché lui lassù non ci sarebbe mai più arrivato.

 

GENNAIO, PRIMI GIORNI DEL MESE

 

-         Step, allora parti sul serio?

 

Pallina non riesce a credere alle parole dell’amico.

 

-         Mi mancherai un sacco, lo sai vero?

 

Step annuisce. Pallina è stata l’unica in grado di stargli vicino in quegli ultimi mesi; avrebbe tanto voluto chiederle di partire con lui, ma poi qualcosa gli aveva fatto capire che sarebbe stato sbagliato.

 

-         Anche tu mi mancherai – le risponde abbracciandola.

-         Hai ragione tu Step, bisogna voltare pagina, anche se è così difficile e doloroso, ci proverò…

 

Il ragazzo sorride, e accarezza i capelli all’amica.

 

-         Beh, se hai bisogno, sai dove sarò.

 

Pallina annuisce e ricambia il sorriso.

 

-         Fino a che non mi sarò trovato un lavoro, starò da Roberto e Marianna. Non voglio più pesare su Paolo. E poi speriamo di riuscire almeno ad trovare un buco in affitto. Tu chiamami quando vuoi…

-         Lo farò senz’altro, stanne certo!

 

La ragazza fa per andarsene, ma all’improvviso, senza voltarsi, si ferma.

 

-         Non la chiamerai, vero? – gli chiede, già conoscendo la risposta.

-         Non credo sia il caso.

 

Pallina annuisce.

 

-         Vuoi che glielo dica? – continua poi.

 

Step sospira.

 

-         Fa come credi, anche se non penso possa interessarle.

 

Parlare di lei gli è ancora così insopportabile… E la situazione è ormai diventata talmente intollerabile da sembrargli quasi ridicola.

Saluta un’ultima volta Pallina, la simpatica e dolce Pallina.

Le mancherà sul serio. Sarà forse l’unica persona di cui sentirà la mancanza.

 

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Capitolo 2
*** Cap 1 - Babi - ***


- Daniela, la pianti con questo casino

-         Daniela, la pianti con questo casino?

 

Babi è proprio scocciata: deve preparare due esami in meno di un mese, e Daniela non vuole proprio lasciarla studiare. Il suo continuo chiacchierare, la musica ad altissimo volume… E’ un disastro.

 

-         Certo che se proprio insopportabile – risponde stizzita – Più passa il tempo, e più peggiori… Hai bisogno di svagarti, sorellina!

 

Babi sospira. Daniela invece non cambierà mai.

Almeno ha chiuso la porta della sua camera, e finalmente sembra regnare un po’ di pace.

Si porta i capelli che le ricadono sul viso dietro alle orecchie. Sono più corti, e più biondi: ha voluto cambiare un po’ il suo stile, per adeguarsi alla sua nuova vita di studentessa universitaria.

Dopo quasi un intero semestre di lezioni seguite, ecco che si avvicina la prima verifica, e Babi intende dare il meglio di sé, per laurearsi il prima possibile. Tutto il contrario di sua sorella: se andrà avanti così, chissà se riuscirà mai a diplomarsi un giorno!

Sorride al pensiero, giusto un istante, e poi si rituffa a capofitto tra i libri e i suoi appunti.

Ma ecco una nuova distrazione: il bip bip del cellulare le annuncia l’arrivo di un messaggio.

Scocciata, afferra il telefonino per stanare il colpevole e non appena lo scopre, sente un tuffo al cuore.

E’ passato così tanto tempo dall’ultimo loro incontro, dalla loro ultima chiacchierata. Un tempo che sembra ancora più lungo di quanto sia stato in realtà, a causa delle diverse pieghe prese dalle loro vite.

-         Pallina… - sussurra la ragazza, mentre preme il tasto per leggere il contenuto del messaggio.

 

Ciao Babi, spero di non disturbarti. Ti andrebbe di vederci? Magari questa sera!

 

Vorrebbe riuscire ad interpretare il tono del messaggio, vorrebbe scoprire il motivo di questo improvviso e inaspettato invito. Che sia successo qualcosa? A questo pensiero lo spettro degli avvenimenti di qualche mese prima si fa avanti nitido davanti ai suoi occhi. No, non vuole avere più nulla a che fare con quella vita, con quelle persone. Non vuole più soffrire, e non vuole più vedere soffrire nessuno.

Preferisce restare sottovetro, chiusa nella sua campana di cristallo all’interno della quale solo ciò che più le fa comodo per essere serena e felice può entrare. Perché lo decide lei e nessun altro.

Però si tratta di Pallina, della sua amica di sempre. Come può ignorarla? Come può ignorarla ancora?

Si alza dalla sedia e raggiunge la finestra. Le giornate sono così buie, e corte. Quest’inverno sembra non voler finire mai.

Decide infine di accettare l’invito dell’amica, e di non interrogarsi più sulla motivazione. In fondo ha veramente voglia di rivederla, e chissà che questo non possa essere un primo passo per far tornare la loro amicizia forte come prima.

Fissano così il loro appuntamento alle otto da Baffetto, una birra e una pizza come una volta, soltanto loro due.

 

Babi utilizza il tempo che la separa dall’appuntamento finendo di studiare almeno uno dei due capitoli che si era prefissata di finire per quel giorno.

Poi si butta sotto la doccia, e infine si dedica alla ricerca di un vestito adatto da indossare. Come se dovesse uscire chissà con chi, e non con la sua amica del cuore.

Come al solito il contenuto dei suoi cassetti finisce sul letto, interamente, e dopo un’ardua scelta, opta per qualcosa di molto semplice: un maglioncino bianco, il suo preferito a dire la verità, con lo scollo a “V”, e un paio di jeans scuri.

Un filo di trucco, leggerissimo come sempre, e una spazzolata veloce ai capelli, ed eccola pronta.

 

-         Dany, io vado a cena fuori, avvisa tu la mamma! – urla alla sorella, che subito esce dalla sua camera.

-         Con chi vai, con Alfredo? – le chiede, con la solita curiosità.

-         Non ti riguarda – risponde seccamente.

-         Allora non esci con lui! Con chi? – urla alla sorella, che però ha già richiuso alle sue spalle la porta di casa.

 

Quando arriva da Baffetto, Pallina è già fuori che l’aspetta.

Babi non può fare a meno di notare quanto sia cambiata: nonostante il cappotto, è evidente quanto sia dimagrita. E poi i suoi bellissimi e lunghissimi capelli: sono svaniti per lasciare il posto a un caschetto sfilato e sbarazzino.

Le due ragazze si guardano e, non senza un po’ di imbarazzo, si salutano abbracciandosi.

 

-         Grazie per essere venuta Babi – le dice, mentre entrano nel locale.

-         Avevo voglia anche io di rivederti.

 

La serata trascorre in maniera più che piacevole: si aggiornano sulle loro rispettive vite, parlano dell’università, delle nuove conoscenze, di moda, di musica. Parlano di tutto, ma entrambe sembrano voler evitare accuratamente alcuni argomenti: Step, Pollo, le moto, e tutto quello che hanno condiviso durante quei mesi di vita sfrenata.

Almeno fino a quando Pallina decide di rompere quell’assurdo e tacito accordo.

 

-         Babi, ti devo dire una cosa. Anche se sono certa che non t’interessa.

 

La ragazza la guarda incuriosita.

 

-         Beh, in questo periodo ho visto spesso Step, ma questo lo sapevi già. Beh, ieri è partito. Non so per quanto, non so se tornerà.  si interrompe per vedere la reazione dell’amica, che però rimane impassibile – Beh, mi sembrava giusto dirtelo.

 

Restano per un po’ in silenzio. Pallina abbassa lo sguardo, e Babi si concentra nel tormentare un avanzo di torta che le è rimasto nel piatto. Poi si decide a rispondere.

 

-         Hai fatto bene a dirmelo – dice, seria – Così non dovrò più vivere con l’ansia di trovarmelo di nuovo davanti. Spero che non torni più.

 

Pallina l’ascolta senza replicare niente. Di certo non si aspettava che Babi la pregasse di raccontarle tutto, di rivelarle dove fosse andato. Ma una reazione così fredda, e dura… Nemmeno questa rientrava tra le sue previsioni.

Decide per il momento di non obiettare. Non vuole che la serata prenda una brutta piega, e così cambia subito discorso.

 

-         Che ne dici di andare al cinema? – chiede sorridendo.

 

Babi ci pensa un attimo, ma poi accetta l’invito. In fondo Pallina le era mancata tantissimo, e un po’ di svago dallo studio non può che farle bene.

 

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Capitolo 3
*** Cap 2 - Step - ***


Il viaggio è stato lungo, e noioso

 

Rubo solo due righe per ringraziare delle loro parole morgana, damynex e Cry90. Per ora l’ispirazione c’è, spero non mi abbandoni prima della fine della storia!

 

********

 

Il viaggio è stato lungo, e noioso.

E il tempo non è stato certo favorevole: prima la pioggia a Bologna, e infine la nebbia a Milano, come ha potuto non prevederlo?

Ma ora finalmente Step ha raggiunto la sua destinazione, e l’insegna luminosa del bar di Marianna gli appare come un miraggio.

-         Gaugin… – legge a bassa voce mentre parcheggia la moto.

 

Dopo essersi tolto il casco e aver preso il suo borsone, Step fa il suo ingresso nel locale: gente da tutte le parti: chi è seduto ad un tavolino, chi in piedi, chi sosta vicino al bancone.

Il locale non è eccessivamente grande, al contrario, ma è decisamente accogliente: pareti color albicocca, luci soffuse, lampade e oggetti etnici. E ovviamente appese alle pareti copie di quadri del famoso pittore che gli ha prestato il proprio nome.

 

In mezzo tutta quella confusione, ecco  un viso noto accoglierlo con un caloroso sorriso.

Marianna è proprio così come se la ricordava: piccola e minuta, con una cascata di capelli castani, e un sorriso che non può non ispirare da subito simpatia.

La ragazza si fa largo tra la folla, e raggiunge l’amico.

 

-         Step, ben arrivato! – esclama abbracciandolo – Come stai?

-         Ciao Marianna, ti trovo bene! – le risponde – Tutto a posto… Sono solo stravolto e affamato!

 

La ragazza lo guarda ridendo, e prendendolo per un braccio lo trascina verso uno dei pochi tavoli ancora liberi.

 

-         E allora mettiti qui, e rilassati! Dimmi solo cosa ti va di mangiare, e te lo porto in men che non si dica!

 

Step si lascia condurre senza opporre alcuna resistenza, appoggia a terra borsa e casco, si leva il giubbotto e si accomoda.

 

-         Prendo un panino Mary… Con tutto quello che riesci a infilarci dentro!

-         Sarà fatto! E da bere, una bella birra giusto?

 

Il ragazzo annuisce e ringrazia.

 

-         Ah Mary, e Roberto non c’è? – le chiede prima che vada.

-         Credo che sarà qui a momenti, dovrebbe aver finito di lavorare un quarto d’ora fa – risponde, guardando il grande orologio colorato sulla parete dietro al bancone.

 

E infatti non appena la ragazza torna ad occupare il suo posto dietro al bancone, un bel ragazzone alto e moro entra nel bar, guardandosi intorno con fare ansioso.

E quando vede Step, gli si fa subito incontro.

 

-         Step, eccoti qua, finalmente! – esclama dandogli una pacca sulla spalla.

-         Roberto! Allora? Come va?

 

Roberto si siede si fronte a Step, e nel frattempo Marianna serve loro le birre.

 

-         Ne avrete di cose da raccontarvi! – dice loro.

-         Puoi giurarci! –

 

Roberto e Step che si rincontrano dopo quasi due anni.

Roberto che l’hai aiutato nei suoi momenti più duri, pur non volendo mai sapere nulla oltre a quel poco che gli raccontava, che è stato più di un amico, più di un fratello maggiore.

Roberto che poi ha deciso di sposare la sua bella, e per lei si è trasferito lontano.

Non per questo il loro rapporto è cambiato, Step lo sente mentre parla con l’amico. Sono cose che si avvertono al volo secondo il suo parere. E lui lo sta proprio percependo.

Avere di fronte Roberto, sentire la voce di Marianna rivolgersi ai clienti, lo fa stare già bene. Lo fanno sentire ancora più convinto della difficile decisione che ha dovuto prendere.

 

Roberto lo bombarda di domande sugli altri del gruppo, si addolora con lui della perdita del povero Pollo, gli racconta ridendo felice della sua vita da uomo sposato, e con soddisfazione dell’ottimo andamento della sua autofficina.

A Step toccherà in un altro momento parlare. Parlare dei veri motivi che l’hanno portato lì, di tutto quello che ha dentro e che non riesce a tirar fuori.

Di come vorrebbe essere diverso e di come invece sembra riuscire solo peggiorare le cose.

Di Pollo. Che è ancora una ferita aperta.

Di Babi. Che vorrebbe odiare per non essergli stata vicino quando più ne aveva bisogno, mentre lui aveva sempre cercato di darle il massimo.

Di Babi. Che a dispetto di tutto, ama ancora.

 

Ci sarà tempo per tutto.

 

Nel frattempo il locale si è quasi svuotato, e Marianna si avvicina ai due ragazzi.

 

-         Facciamo notte qui? Io vorrei tanto andarmene a casa! – dice sospirando.

 

Roberto l’abbraccia, e con una mossa rapida ma elegante, la fa accomodare sulle sue gambe.

 

-         E allora andiamo subito! – le dice ridendo.

 

Step sorride nel leggere negli occhi dell’amico tanta serenità.

Anche se a vederli può sembrare che non abbiano niente in comune, Step non ha mai conosciuto nessuna coppia meglio assortita della loro.

“La coppia perfetta!” pensa Step, con un po’ di invidia.

 

-         Bene anche per me! – esclama poi – Non appena sfiorerò un cuscino partirò per il mondo dei sogni… Non ce la faccio più!

 

La casa di Roberto e Marianna è poco distante dal  Gaugin.

E’ un appartamento molto carino, non molto grande, certo, ma molto accogliente. Il suo stile richiama vagamente quello del locale, per i colori soprattutto, e per i vari soprammobili sparsi un po’ dovunque.

Roberto guida Step in un veloce giro turistico della casa, e poi gli mostra il suo alloggio temporaneo.

 

-         Step, spero che sia di tuo gradimento! – dice Roberto ridendo.

 

Anche Step non può fare a meno di ridere osservando la camera: pareti azzurre, pupazzi di peluche dovunque, sul letto, per terra, e per concludere in bellezza una bella greca lungo tutto il perimetro della stanza raffigurante niente meno che Topolino, Paperino e compagnia.

 

-         E’ veramente ciò che sognavo! – esclama Step, guardandosi attorno – Il letto per fortuna c’è, pensavo avessi deciso di farmi dormire in una culla… O magari nel lettone tra la mamma e il papà!

-         Quella zona è off-limits, mi dispiace figliolo! – continua scherzando Roberto.

-         Avete intenzione di avere un bambino? – chiede Step, incuriosito dalla camera.

 

L’amico sorride.

-         In realtà lo aspettiamo già!

-         Beh… io non so… Cosa si dice in questi casi? Congratulazioni? – chiede Step, visibilmente emozionato.

 

Roberto lascia la stanza facendogli l’occhiolino, e Step rimane da solo, ancora un po’ stranito, a guardarsi intorno.

Prende il suo borsone e lo appoggia sul letto, e inizia a tirar fuori con calma quei quattro vestiti che si è portato da Roma: due paia di jeans, una camicia – ora tutta stropicciata – un maglione, una felpa e una tuta. E qualche maglietta.

Mette tutto quanto in un piccolo armadio che al posto delle maniglie ha la faccia di Topolino, e poi si sdraia sul letto.

O meglio, ci si lascia cadere.

 

Alla fine ce l’ha fatta.

Il suo tentativo di cercare di cambiare la sua vita è partito nel modo migliore. Senza titubanze, senza ripensamenti. O meglio, senza dar retta a tutte quelle insistenti voci dentro di lui che avrebbero voluto dissuaderlo dal partire.

 

Chiude gli occhi e rivede scorrere velocissimi alcuni fotogrammi della sua lunghissima giornata, ripensa a quelle parole e quei pensieri che non hanno smesso di accompagnarlo durante il viaggio: le parole di Paolo, che forse troppo tardi gli hanno fatto conoscere un tassello molto importante del carattere di  suo fratello; il pensiero fisso di Babi.

Che sia partito anche per poterla ferire? Per dimostrarle che di lei non gliene importa più nulla?

Mille domande, mille dubbi, che ti assalgono feroci proprio quando sei più debole e stanco, e non puoi contrastarli.

 

Step si alza e si porta le mani al viso.

“Per oggi basta, basta, non ce la faccio più” pensa.

 

E dopo essere passato in soggiorno ad avvisare Roberto, si chiude in bagno e si butta sotto la doccia.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Cap 2 - Babi - ***


Sono le tre passate quando Babi richiude dietro di sé la porta di casa

 

Cry 90, grazie nuovamente per le tue parole, sono felice che fino a qua la storia ti piaccia!

Miky black,grazie anche a te!

Marylu e Damynex, per ora vi posso dire che sicuramente ci saranno degli intrecci, diretti e indiretti. Più di così, non posso dirvi (anche perché devo ancora decidere come sviluppare la cosa!).

 

*****

 

Sono le tre passate quando Babi richiude dietro di sé la porta di casa.

Non c’è nessuno ad attenderla sveglia, al contrario di ciò che solitamente succedeva fino a qualche mese prima: quante sgridate da parte di sua madre, anche qualche schiaffo.

E quante fughe dalla finestra per potersi godere quella libertà che le era sembrata così affascinante.

Cercando di essere il più silenziosa possibile, raggiunge la sua camera, e si butta subito sul letto. 

“Finalmente un po’ di calduccio…”  pensa, stringendosi al morbido piumone.

Alzandosi controvoglia, si toglie il cappotto e si raccoglie i capelli, e poi indossa il suo confortevole pigiama.

E intanto pensa a quanto sia stato intenso trascorrere la serata con Pallina.

Intenso, importante, commovente.

E inaspettato soprattutto.

 

Mette un po’ di ordine sulla scrivania, sistemando nella libreria i suoi libri di testo, e provvisoriamente nella sua borsa i quaderni. Il disordine non ha mai fatto per lei, che è sempre stata una precisina. E mentre pensa a questo suo lato, ricorda con un sorriso quante volte Pallina l’ha presa in giro. Pallina che al contrario è una disordinata senza la minima speranza.

Si sono ritrovate, e spera con tutto il cuore che questo sia soltanto l’inizio, solo la rinascita della loro amicizia.

 

Inevitabilmente ripensa ai loro ultimi sporadici incontri, dopo la morte di Pollo.

Babi si è resa conto di aver lasciato sola l’amica in quel periodo, di essersi comportata da grande egoista.

Ma cosa avrebbe dovuto fare?

Non lo sapeva, e neppure ora lo sa.

Le loro vite erano diventate così frenetiche, così fuori controllo, e lei aveva reagito nel peggiore dei modi: ignorando tutte quelle persone, quei posti, quei gesti quotidiani che le avevano portato solo sofferenza.

Mettendo una barriera insormontabile tra lei e loro.

Perché questo era ciò che ricordava di quel periodo: sofferenza, dolore, lacrime.

Era come se tutti i bei ricordi fossero stati inghiottiti dal mostro del Tempo.

E tra tutto questo, c’era anche Pallina, che con lei invece aveva condiviso tutto.

Allora aveva pensato che fosse la cosa migliore.

Adesso si rende conto di aver abbandonato la sua migliore amica in un momento di dolore e solitudine, forse nel momento più triste di tutta la sua vita.

Però Pallina le ha dato l’opportunità di ricucire il loro rapporto. Le ha dato una prova di amicizia incalcolabile, e Babi spera di non commettere più degli errori che possano allontanarle di nuovo.

 

E’ sicura che prima o poi le parlerà di tutto quello che le è passato per la testa in quel periodo. Ma ancora non è il momento, sta ancora cercando di girare una pagina della sua vita che in realtà vorrebbe strappare, e di scriverne con entusiasmo una ancora bianca e intatta, che racchiuda tutti i sogni e i cambiamenti della nuova Babi, e che non vuole assolutamente sporcare con brutte macchie di inchiostro.

 

Si mette sotto le coperte, e si sistema al meglio il cuscino per stare comoda: il sonno non vuole saperne di arrivare, e decide di leggere un po’. Ci sono diversi libri sul suo comodino che attendono di essere letti, un paio già iniziati, altri ancora no. Purtroppo il tempo libero è sempre meno, e Babi si è trovata costretta a trascurare una delle sue passioni preferite. Opta per “La casa degli spiriti” uno dei libri già iniziati. Aveva già letto questo testo al liceo, anni prima, ma come per tutte le cose che si fanno perché obbligati, non era riuscita ad apprezzarlo.

Cerca così di farsi coinvolgere dalla magia delle parole di Isabel, ma la sua testa questa sera è altrove, e non vuole saperne di restarsene concentrata.

Perché non riesce a non ammettere che se da una parte l’aver passato del tempo con Pallina sia stato meraviglioso, dall’altra l’ha riportata troppo vicino ad alcuni pensieri, ad alcune sensazioni che ha cercato di rimuovere e dimenticare, e non senza fatica.

 

Un solo nome che non la smette di girare nella sua testa, e un solo volto: quelli di Step.

Step che ha lasciato Roma, chissà per dove.

Step, e il suo caratteraccio così impulsivo e violento.

Step e le mille attenzioni che aveva nei suo riguardi.

Step che non ne ha mai fatta una giusta.

Babi sospira, e si porta istintivamente le mani ai capelli.

“Non me ne frega niente” ripete a se stessa. “Io finalmente sono serena, e ora che se n’è andato, lo sarò di più”.

 

La innervosisce un po’ però pensare ancora a lui.

La innervosisce perché vede soltanto il dolore che le ha causato, senza ricordare le emozioni dei bei momenti trascorsi insieme.

La innervosisce ancora, nonostante la sua storia d’amore con Alfredo la renda felice.

Ricorda solo il suo volto sempre ricoperto da qualche livido, e i guai che sembravano cercarlo – e trovarlo -  in continuazione.

Ricorda com’erano tesi i rapporti con sua madre, le bugie, le giustificazioni quasi mai credibili.

 

Ripone sul comodino il libro, di cui avrà letto si e no un paio di righe, e prende il suo cellulare. Fa scorrere la rubrica fino a trovare il numero di Alfredo. Preme il tasto per inoltrare la chiamata, ma purtroppo è solo la voce asettica e registrata dell’operatore di telefonia che le comunica che il telefono della persona chiamata non è raggiungibile.

 

-         Bene… – sussurra sarcastica – Avevo proprio voglia di sentirlo.

 

Alfredo è un ragazzo così serio e responsabile, anche troppo a volte.

Ma non è stato questo suo essere così maturo e affidabile ad averla affascinata e ad averla fatta innamorare di lui?

Sì, è stato tutto questo, è stato questo suo essere così diverso da Step.

Ricorda il modo dolce e discreto con cui l’ha corteggiata, mandandole fiori, invitandola a romantiche cene. In poche parole, facendola sentire come una vera principessa.

E il loro primo bacio, e poi la prima notte passata insieme: tutto come nel più romantico dei film.

Mentre ripensa a tutto questo, non può fare a meno di sorridere. E’ strano, ma pensare ad Alfredo le ha permesso di rientrare nella sua realtà.

Si accuccia sotto le coperte dopo aver spendo l’abat-jour, e sta volta in un attimo riesce ad abbandonarsi ad un sonno profondo.

 

***

Un grido soffocato e Babi si sveglia di soprassalto, con il cuore a mille.

La luce filtra già da dietro le tende, una luce debole, pallida.

Si alza e raggiunge la finestra.

E’ giorno, un’altra pallida e fredda giornata invernale.

C’è un silenzio insolito in casa, e poi si chiede come mai la radiosveglia non abbia suonato. Il dubbio è presto risolto, le basta dare un’occhiata alle ore: sono già quasi le dieci, deve averla spenta nel sonno.

Un’imprecazione, e si fionda in cucina.

Sul tavolo un messaggio di sua madre:

Sono via per tutta la mattina per alcune commissioni, ci vediamo a pranzo. Mamma.

 

-         Ma perché nessuno  mi ha svegliata? – si chiede ad alta voce. – Ho perso due ore buone di studio…

 

Babi è così afflitta per questa sua negligenza... non è da lei.

Si rassegna, e decide di fare buon viso a cattivo gioco: rinuncerà al pomeriggio di shopping che aveva deciso di concedersi.

 

Prende dal frigo uno yogurt – ovviamente magro – e si siede al tavolo. E all’improvviso affiora alla sua mente quella sequenza di immagini così strane, e prive di senso che l’hanno svegliata con una forte sensazione di confusione, e ansia.

 

Una stanza grande, che le ricorda il suo soggiorno. E’ disadorna, sembrano mancare un sacco di mobili. Ma poi si rende conto che i mobili sono quelli che aveva prima che sua madre decidesse di rivoluzionare tutto. Sembrano pochi perché la stanza è molto più grande di quanto dovrebbe. Ci sono due ragazzi all’interno della stanza, intenti a sistemare al centro di essa un tavolo circolare. Babi non li riconosce, sono voltati, e loro non sembrano aver notato la sua presenza.

Lascia la stanza, e si ritrova all’entrata del suo comprensorio. C’è Pallina con Alfredo. Pallina vede l’amica e si volta verso di lei:

-         Babi, non ti vuole più, ti ha cacciata di casa. – le dice seria, prima di sparire con in ragazzo, che neppure l’ha guardata, all’interno di un garage.

Babi resta immobile, senza sapere cosa fare. Intanto si fa buio, così decide di salire in casa.

E lì si ripete di nuovo la stessa scena: i due ragazzi che sistemano il tavolo circolare al centro del soggiorno.

Sta volta uno di essi si accorge della sua presenza, e senza distogliere l’attenzione dal suo lavoro, le dice:

-         Ci trasferiamo qui, è l’unica soluzione per risolvere tutto.

 

E’ Alfredo ad aver parlato, ha riconosciuto la sua voce.

Cerca di replicare qualcosa, ma la voce non vuole saperne di uscire. E’ spaventata, non sa nemmeno per quale ragione, ma sente un nodo alla gola.

E poi si volta. L’altro ragazzo.

 

E lei si sveglia. Turbata.

 

- Step… - mormora.

 

 

 

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Capitolo 5
*** Cap 3 - Step - ***


Inizi di marzo…

MARZO, PRIMI GIORNI DEL MESE

 

Cosa c’è di meglio se non una lunga doccia rilassante, dopo una dura e faticosa giornata di lavoro?

Step appoggia le chiavi del monolocale che Roberto è riuscito a trovargli, e si lascia scivolare sulla poltrona.

Purtroppo ha solamente mezz’ora per darsi una rinfrescata e raggiungere il posto del suo secondo lavoro: un locale in centro, dove è stato assunto come aiuto barman. Giusto il tempo una doccia lampo e poi ripartire.

L’affitto della casa non è molto alto, però è stato costretto a chiedere un anticipo a Roberto e Marianna, che vuole restituire il più rapidamente possibile. Non vuole approfittare ancora della loro generosità, sono stati sin troppo disponibili ospitandolo gratis per quasi un mese.

 

Si butta sotto la doccia, e in men che non si dica è pronto.

E intanto ripensa al programma che lo aspetterà il giorno seguente: in mattinata grandi pulizie della casa, bucato e spesa, poi il pomeriggio in palestra, e di sera di nuovo al locale.

 

“Chissà” pensa divertito “magari un giorno mi troverò pure un lavoro regolare…”

 

Non si vede proprio sotto questa veste, si immagina tutto preciso e incravattato come Paolo, e il solo pensiero gli fa provare in brivido di terrore. Anche se deve ammettere che guadagnarsi da vivere con le proprie forze dà anche delle piccole soddisfazioni.

 

Quando arriva al locale, ci sono già alcuni dei suoi colleghi.

C’è Raffaele, il barman, e ci sono Sofia e Ilaria, due delle cameriere. Raffaele è anche uno dei due proprietari.

 

-          Ciao a tutti! – dice Step entrando.

 

E poi sparisce dietro ad una porta.

 

Sofia guarda Ilaria di sottecchi e nota lo sguardo vacuo dell’amica.

 

-          Ila, tutto bene? – chiede – Finiamo di sistemare i tavoli?

 

Ilaria viene riportata alla realtà dalle parole di Sonia, e annuendo, iniziano insieme il lavoro.

 

Da quando Stefano, Step, è stato assunto nel locale, Ilaria ha totalmente perso il senso della realtà. Della sua realtà.

E’ così strano, non lo conosce, eppure ne è attratta irresistibilmente. Sa che non si tratta di qualcosa di puramente fisico, anche se deve ammettere che un ragazzo così non l’aveva mai conosciuto. Sente che è qualcosa di più. Sente che per lui potrebbe lasciare all’istante Francesco, il suo fidanzato da ormai tre anni, senza provare alcun rimorso o pentimento.

E’ come se il Destino le abbia voluto fare un regalo inaspettato.

 

Nel frattempo Step raggiunge Raffaele dietro al bancone. Approfitta dei momenti prima dell’arrivo dei clienti per farsi insegnare qualche trucchetto, e Raffaele è davvero un ottimo insegnate.

 

-          Step, se vai avanti così dovrò già darti una promozione!

-          Non scherzare… - risponde - Piuttosto, continuiamo un po’ con questi cocktail!

 

Step non si è accorto degli sguardi di Ilaria, purtroppo è completamente occupato dalla sua nuova vita per poter accorgersi di lei.

Di lei, Ilaria, come di tutte le altre ragazze.

 

Raffaele invece ha notato benissimo il suo comportamento insolito, e spera che non commetta qualche stupidaggine. Step gli piace, è un bravo ragazzo e finora si è dimostrato molto responsabile, ma lo conosce davvero da troppo poco tempo per capire com’è realmente. E inoltre disagi sul posto di lavoro proprio non ne vuole.

 

Il locale si riempie in fretta.

Del resto al giovedì sera la voglia del fine settimana è tanta, e molti ragazzi si concedono un antipasto di quello che sarà il weekend.

Step da dietro il bancone, tra un’ordinazione e l’altra, si svaga osservando la moltitudine di vite che entra ed esce. Non è male guardare il mondo da una prospettiva nuova, diversa.

 

Questo lavoro gli piace, e le serate al locale trascorrono veloci. Sono un vero toccasana per lui, che pian piano si sta inserendo al meglio nella nuova vita che ha voluto con tutte le forze crearsi.

Le ferite un po’ alla volta si stanno rimarginando e, chissà, forse anche il suo cuore un giorno non tanto lontano tornerà a battere forte e innamorato, chi può dirlo. Di certo se prima questa opzione gli sembrava irrealizzabile, o per lo meno remota, ora sembra più credibile, e Step riesce a guardare avanti con un pizzico in più di ottimismo.

 

-          Step, se vuoi andare, qui ci penso io – dice Raffaele a fine serata,  iniziando a mettere una sedia su un tavolino – Ci penso io a pulire, va’ pure!

 

Step lo guarda un po’ meravigliato.

 

-          Ti aiuto volentieri, non è un problema!

 

Raffaele annuisce.

 

-          E’ solo che pensavo ti avrebbe fatto piacere uscire con i tuoi amici, tutto qui!

 

Step sorride.

 

-          Non è che qui abbia questa grande vita sociale. Mi sto sistemando con la casa, e quindi per ora non ho tempo per coltivare eventuali amicizie… - si interrompe spostando lo sguardo altrove. Poi continua, con un filo di voce – E ad essere sincero al momento non ne ho neppure voglia.

 

Iniziano così a sistemare il locale. Poi, chissà per quale alchimia, si ritrovano a chiacchierare seduti al bancone, davanti a due fresche birre chiare.

E Step si ritrova a raccontare ad un ragazzo che praticamente non conosce, le motivazioni che l’hanno spinto a trasferirsi.

Raffaele ascolta in silenzio, rapito dal racconto della morte di Pollo, e della storia con Babi. Non riesce neppure ad immaginare quante debba essere grande la sofferenza di Step, e quanto sia stato forte nel cercare di dare una svolta alla sua vita.

 

Quando Step finisce di parlare, assapora un lungo sorso di birra.

 

-          Parlare così a lungo fa venir sete! – dice sorridendo.

 

Poi, salutando il ragazzo con un cenno del capo, esce dal locale.

 

La notte non è eccessivamente fredda, quest’anno la primavera ha fatto capolino in anticipo.

Step si avvicina alla sua moto e ci si appoggia, e mentre fa scorrere lo sguardo sulle auto che si inseguono veloci, si accende una sigaretta.

Saranno tutto questi cambiamenti, sarà l’aria nuova, ma ha ridotto notevolmente il numero di sigarette giornaliere. O forse semplicemente perché è sempre al lavoro.

Assapora intensamente ogni singola boccata, e si lascia affascinare dalle forme incomprensibili del fumo che lascia uscire piano dalla sua bocca. Lascia vagare nel nulla la sua mente, si permette per qualche breve istante di distaccarsi dalla realtà.

L’attimo dopo invece è già in moto che sfreccia per queste strade ormai conosciute, e nonostante sia ancora molto presto per i suoi standard romani, decide di tornarsene a casa.

E intanto  ripensa a come sia stato facile parlare a Raffaele,  si chiede se ha fatto bene, o se ha sbagliato per l’ennesima volta. Di certo sa che ora si sente sicuramente un po’ più leggero, e un po’ meno solo.

 

Appena arriva a casa, parcheggia la moto nel cortile condominiale, e lentamente sale le scale.

E all’entrata del suo appartamento c’è una sorpresa ad attenderlo: la figura esile di una ragazza dai lunghi capelli scuri, che lo guarda sorridendo:

 

- Finalmente Step, non hai ricevuto il messaggio di Roberto? Ti aspetto da almeno mezz’ora!

 

Step sgrana gli occhi, stupito-

E’ felice? E’ scoccato, infastidito?

Non riesce a capirlo.

Forse- almeno un pochino – è contento di questa visita a sorpresa.

 

Sorride, anche se quasi impercettibilmente, ma lei ormai lo conosce bene, e conosce il significato prezioso di ogni suo piccolo gesto.

 

-          Ciao Madda, e benvenuta nella mia umile dimora! – esclama, aprendo la porta di casa e facendo accomodare la sua ospite.

 

Step prende due birre dal frigo, e ne porge una alla sua ospite, che intento si è accomodata sul divano.

 

-          Allora, cosa ti porta da queste parti? – le chiede.

-          Roberto… - Sai com’è fatto… Fa tanto il duro, ma è un fifone. Marianna non sta molto bene per la gravidanza, e così le do una mano. – spiega, guardandolo.

 

Assaggia la birra, e nel frattempo cerca nella sua borsetta il pacchetto di sigarette.

 

-          E poi – continua – Approfitto dell’occasione per rivedere un amico che è partito senza avvertire nessuno.

 

Step sospira. Ma da quando Madda è diventata così loquace?

Beh, tra loro due effettivamente non c’è mai stata la possibilità di fare una vera e propria chiacchierata. I loro incontri erano caratterizzati da ben altre attività, e a nessuno dei due è mai dispiaciuto.

 

-          Li sai benissimo i motivi… - le risponde.

-          Li so, infatti. Non ti sto criticando. E’ solo che credevo che me l’avresti fatto sapere, tutto qui. L’ho saputo solo grazie a mio fratello.

 

Si guardano un istante in silenzio.

 

-          Non l’ho detto praticamente a nessuno. – dice serio, tornando a ripensare a quei giorni.

 

Madda capisce di avere esagerato.

 

-          Scusa – sussurra. Poi, per stemperare la tensione creatasi, chiede all’amico di farle vedere la casa.

 

Step la conduce fino al piccolo corridoio all’entrata.

 

-          Ecco: alla tua destra il soggiorno con piano cottura a vista, alla tua sinistra il bagno, e di fronte a te la camera da letto. – dice ridendo – Giro turistico finito.

 

-          Beh, è molto carina secondo me. C’è tutto quello che può servirti, giusto? – poi, guardando l’orologio aggiunge – Ora è meglio che vada, è tardissimo!

-          Ti accompagno, aspetta

-          No, lascia stare. Sarai stremato e poi sono solo quattro passi.

 

Sarà la birra, la sorpresa, ma l’attimo dopo Step la attira e sé e la bacia sulle labbra. Un bacio tenero e lieve, ma che sembra bastare ad entrambi per cancellare tutti quei mesi durante i quali nemmeno si salutavano più.

 

Maddalena si scioglie piano dall’abbraccio, e sorridendo apre la porta ed esce sul pianerottolo.

 

-          Ci vediamo Step… E’ stato un vero piacere rivederti. – lo saluta, e scende subito dalle scale.

-          Piacere mio – risponde sottovoce.

 

 

 

N.d.A.: Le cose si complicano e come al solito i personaggi e la storia mi sfuggono di mano e fanno quello che vogliono! Ora veramente non so più nemmeno io come si andrà a finire… Staremo a vedere.

Ah, so che  probabilmente a molti lettori/lettrici il personaggio di Madda sta un po’ sulle scatole… Io invece sono dell’idea che nel libro le sia dato troppo poco spazio, quindi concedetemi di rimediare un po’ qui!

Infine vi ringrazio in anticipo per tutti i commenti, le critiche e quant’altro vogliate scrivermi! Sappiate che sono sempre ben accette!

 

Ayumi^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Cap 3 - Babi - ***


Inizio di Marzo

Eccoci qui finalmente, dopo che sia il piccì che l’ispirazione avevano deciso di abbandonarmi momentaneamente!

Damynex sì, Madda alla fine del libro, quando ricompare, stava con un ragazzo, ma ho deciso bellamente di fregarmene!

Cry90… grazie di nuovo per i complimenti, sono contenta che la storia continui a piacerti!

Zakurochan grazie anche a te! Sai, a me invece Madda piace molto come personaggio, e non trovo giusto vederla solo come quella che ha fatto del male a Babi: prova a pensare quanto deve aver sofferto quando Step ha deciso di ignorarla perché si era innamorato di Babi… Penso che in fondo sia una ragazza fragile, ed è questo il lato che più mi interessa! Spero di riuscire a farti cambiare idea!

 

Buona lettura!

 

****

 

INIZIO DI MARZO

 

Quando esce dalla facoltà, è davvero impossibile non riuscire a vedere la gioia dipinta sul suo viso, ancora più bello perché illuminato dai raggi capricciosi di un sole stranamente caldo.

La soddisfazione la vorrebbe far correre e saltellare come una bambina che ha appena ricevuto in dono un nuovo giocattolo.

Ed è così in effetti che si sente, proprio come quando da piccola i suoi genitori le facevano dei regali inaspettati.

 

Alfredo è sul marciapiede appoggiato al suo fuoristrada e, non appena la scorge, le corre incontro.

 

-         Allora amore, com’è andata?

 

Babi corre nella sua direzione e lo abbraccia, stringendolo forte, e non riuscendo a smettere di ridere.

 

-         Su Babi, non tenermi sulle spine!

 

La ragazza scioglie l’abbraccio, e lo guarda dritto negli occhi.

 

-         E’ andata benissimo! Ho preso trenta!

 

Questa volta è Alfredo ad abbracciarla, sollevandola da terra.

 

-         Sono proprio orgoglioso di te, bravissima!

-         E’ stato anche grazie al tuo aiuto, cos’avrei fatto senza di te?

-         Non fare la modesta, ce l’avresti fatta benissimo comunque!

-         Io non ne sarei certa, sai? Comunque sono troppo felice e sollevata! Finalmente potrò concedermi un po’ di relax!

 

Alfredo la guarda, colmo di amore e ammirazione per quella ragazza che con la sua spontaneità è riuscita a riempirgli la vita di colore.

 

Le apre lo sportello dell’auto, e poi sale a sua volta.

 

-         Sta sera festeggiamo, sei d’accordo Babi?

 

Lo guarda sorridendo e annuisce.

 

-         Non vedo l’ora Alfredo! Ora però vorrei andare a casa, sono stremata!

-         D’accordo, ti accompagno subito!

 

Quando Babi è finalmente sola nella sua camera, decide di sistemare come prima cosa i libri e gli appunti dell’esame che ha appena sostenuto.

Le sembra così strano aver affrontato e superato la prima sessione di esami con tanto successo, anche se è convinta di meritarselo visto tutto l’impegno e le ore trascorse a studiare.

 

E ora?

Un paio di settimane di relax puro, e poi avrebbe ricominciato a seguire i corsi.

“Dovrò trovare qualcosa di divertente da fare” pensa, sistemando nello scaffale quei libri tanto difficili e pesanti. “Magari potrò stare un po’ con Pallina!”

Quest’idea l’alletta molto.

Dopo la serata in pizzeria, avevano avuto poche possibilità per incontrarsi: lei così occupata con lo studio, e Pallina… Pallina nel cercare di recuperare il semestre quasi interamente perso.

Non vede l’ora di poter organizzare giornate intere di shopping, oppure dal parrucchiere, oppure semplicemente passando del tempo a chiacchierare con la sua ritrovata migliore amica.

 

Nel frattempo decide di approfittare del pomeriggio che ha di fronte per potersi rilassare completamente e scaricare la tensione rimastale incollata.

Suo padre è al lavoro, sua madre è fuori da un’amica, e Daniela… Daniela sarà in giro per la città con qualche nuovo amichetto.

Sorride all’idea e va subito a prepararsi un tanto sognato bagno profumato e rilassante.

Si immerge in acqua, e si lascia coccolare dal suo calore e dalla schiuma morbida e abbondante.

Si sente così soddisfatta e serena, e non vede l’ora di trascorrere la serata in compagnia di Alfredo.

Chissà cosa avrà organizzato... Magari una cena romantica, forse al mare! Sarebbe magnifico, un’idea splendida. Oppure una cenetta a lume di candela a casa sua, con dei manicaretti cucinati appositamente per lei!

Si perde in queste mille fantasie e si lascia cullare ancora per un po’, fino a quando si accorge che l’acqua ha iniziato a raffreddarsi.

Si avvolge nell’accappatoio e decide di rimanere così fino a prima di doversi preparare per uscire. L’appuntamento con Alfredo è per le 19.30, e ora sono da poco passate le 16. Almeno un paio d’ore da trascorrere come una vera pantofolaia, come non aveva potuto permettersi da tantissimo tempo.

 

Alfredo arriva puntuale come sempre, e quando Babi va ad aprire la porta, si ritrova davanti un mazzo gigantesco di rose rosse, belle e profumate da togliere il fiato.

 

-         Alfredo, grazie mille, sono meravigliose! – esclama prendendo il mazzo e appoggiandolo sul divano – Non avresti dovuto…

 

Il ragazzo la guarda felice, e come gli capita sempre, non può che lasciarsi colpire dalla bellezza così fresca di Babi: basta un’acconciatura un po’ diversa dal solito, e un trucco più ricercato per renderla ancora più incantevole e desiderabile di quanto non sia al naturale.

E poi il bellissimo vestito nero, con una scollatura discreta e molto elegante, non fa che accentuare la sua classe innata.

La guarda mettere le rose in un vaso, e poi prendere il cappotto e la borsetta: ogni suo gesto riesce a rapire istantaneamente la sua attenzione.

 

-         Allora, cos’hai organizzato di bello? – gli chiede con entusiasmo – Non sto più nella pelle!

-         Se te lo dico, ti rovino la sorpresa!

 

Escono e ben presto si ritrovano in auto, lasciandosi il frastuono della città alle spalle.

 

Alfredo ha scelto un ristorante un po’ fuori città, piccolo ma molto romantico e accogliente, che colpisce immediatamente Babi. E’ così diverso dai posti lussuosi e freddi che è stata abituata a frequentare dai suoi genitori. Lì invece è come se fossero stati riuniti in un solo luogo raffinatezza e semplicità. L’arredamento, le decorazioni in tavola: pochi dettagli, ma precisi e molto curati.

 

La cena trascorre in maniera perfetta: il personale è davvero molto gentile, e riserva loro ogni attenzione possibile. Il cibo è ottimo, e il vino scelto da Alfredo perfetto. Le sembra di sognare, le sembra di non poter desiderare nulla di meglio.

 

Mentre sono in auto sulla via del ritorno, il cellulare di Babi squilla.

 

-         Scusa Alfredo – dice prendendo l’apparecchio. Poi, leggendo il nome sul display: - Oh che bello, è Pallina!

 

-         Pallina, ciao! – esclama rispondendo.

-         Babi, ho saputo della tua performance, complimenti!

-         Ma grazie, sei gentile! Per fortuna è andata bene, con tutto quello che ho sofferto per prepararmi!

-         Vedi, sei stata premiata! Ora cosa fai?

-         Sono con Alfredo, stiamo tornado da un ristorante meraviglioso…

-         Allora vi lascio, non voglio disturbare i due piccioncini! Domani però ti voglio tutta per me, okay?

-         D’accordo, a domani!

 

Babi chiude la comunicazione ancora con il sorriso stampato in viso, e non si accorge dello sguardo scuro e serio di Alfredo.

Infatti resta a bocca aperta quando il ragazzo la riaccompagna a casa senza troppe spiegazioni, solo dicendole che è molto stanco.

 

-         Che ti succede Alfredo? Pensavo che avessimo trascorso ancora un po’ di tempo insieme… - dice sinceramente dispiaciuta.

-         No Babi, mi sono ricordato che domattina mi devo alzare presto, quindi è meglio che vada… Facciamo un’altra volta. Quando magari la tua amica ci lascerà in pace…

 

Il tono duro di Alfredo riesce a ferirla. Perché ha capito il motivo del suo cambiamento di atteggiamento.

 

-         Pallina è sempre stata mia amica, da prima che conoscessi te. Non ti permetto di parlare così di lei – risponde arrabbiata.

 

Alfredo la guarda.

 

-         Pensavo che avessi capito che persone come lei ti possono fare solo del male… Guarda com’eri ridotta quando abbiamo iniziato ad uscire… Tutto per colpa di Pallina e della gente che frequentavate insieme! Un gruppo di idioti…

 

Il suo tono si fa sempre più dispregiativo, e Babi si arrabbia sempre di più.

 

-         Com’ero ridotta?? Avanti dimmelo, com’ero? Se ti facevo così schifo, perché hai iniziato a chiamarmi, a frequentarmi? Eh, me lo dici? – urla, scendendo dall’auto.

 

Poi, prima di richiudere lo sportello, aggiunge:

 

-         Alfredo, vaffanculo! Sei solo geloso e arrogante, e io a Pallina non rinuncio per te! Ah, e grazie per avermi rovinato la serata!

 

Sale in casa come una furia, supera senza degnare di uno sguardo i genitori che si trovano in soggiorno a guardare la tv. Entra nella sua camera e chiude la porta sbattendola rumorosamente.

 

Poi scoppia a piangere, lacrime di rabbia, di dolore, di delusione.

Come ha potuto dirle quelle cose? Come si è permesso di giudicare le sue amicizie?

Possibile che neppure in una giornata così importante per lei, le fosse concessa un po’ di serenità?

Si sente così confusa… Ripensa alla sua felicità nell’aver ritrovato Pallina, e credeva che anche Alfredo fosse contento per lei. Invece no, e lui si è rivelato solo una delusione.

 

Una miriade di immagini e frasi le passano per la testa, aumentando la sua rabbia nei confronti del suo ragazzo.

Poi vede se stessa, qualche mese prima.

Si vede mentre litiga con un ragazzo, e rinfacciargli per l’ennesima volta di frequentare un gruppo di pazzi irresponsabili, e di non avere rispetto per nessuno.

Si rivede mentre discute con Step, con la stessa aria di superiorità, con la stessa arroganza con cui si è rivolto a lei Alfredo proprio quella sera.

 

Sente un nodo salirle alla gola, e le lacrime scendere di nuovo a bagnarle le guance.

Questa volta lacrime di nostalgia.

 

 

 

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Capitolo 7
*** Cap 4 - Step - ***


-

Valentina e Cry90, grazie per le vostre parole e i vostri complimenti… Non sapete quanto mi aiutino a continuare a scrivere!

Ele91,sono felice la storia ti appassioni! Babi è una ragazza che sa il fatto suo, non si farà certo mettere i piedi in testa. Per quanto riguarda Step e Maddalena, nelle prossime righe avrai la risposta che cerchi!

Zakurochan, grazie anche a te! Sai, tornando a Madda… Io credo che abbia picchiato Babi perché era l’unico modo che conosceva per difendersi, per farsi valere, visto l’ambiente e le persone che frequentava. Vedrai che la “mia” Maddalena saprà conquistarsi anche la tua simpatia (almeno lo spero!!)!

 

Buona lettura, e come sempre, aspetto con ansia i vostri commenti, critiche, suggerimenti!

 

 

FINE DI MARZO

 

-         Per quanto tempo starai da tuo fratello e Marianna?

 

Step solleva il busto e si volta di lato, verso di lei, appoggiando la testa sulla mano.

Osserva il suo viso ancora arrossato, la linea delle sue labbra, e i lunghi capelli scomposti sul cuscino. E in un attimo gli torna il mente il motivo per cui per tanto tempo ha creduto che fosse lei quella giusta.

 

-         Partirò domani sera, è deciso… Ormai Marianna sta bene. – gli risponde, stringendosi nelle spalle. Poi si volta verso di lui, e per un istante dolcissimo si perde nei suoi occhi.

-         Non tornerai a Roma con me, vero? – aggiunge poi, con un velo di tristezza.

 

Step continua ad osservarla in silenzio.

 

-         Non posso. – sussurra – Non ancora.

 

Maddalena si alza dal letto, facendo attenzione a coprirsi al meglio con il lenzuolo.

 

-         Lo sapevo Step, però mi fa male lo stesso sentirtelo dire. – risponde, tentando di sorridere – Chissà se mi passerà mai…

-         Non sono io la persona giusta per darti consigli… – le risponde.

 

La ragazza raccoglie da terra i suoi vestiti e, sempre avvolta nel lenzuolo, lascia la camera di Step.

 

-         Vado a farmi una doccia.

 

Anche Step si alza dal letto, si infila i pantaloni e una maglietta, e apre la finestra.

Il freddo  della notte entra nella stanza.

 

Non avrebbe dovuto invischiarsi in quella pseudo relazione con Madda.

Lui che tanto ha sofferto per amore, avrebbe dovuto capirla.

E invece si è lasciato contagiare dalla sua esuberanza, si è lasciato ammaliare dalla sua innegabile bellezza.

Pur sapendo entrambi che quello che stavano facendo era sbagliato, si sono lasciati trasportare, vedendosi in segreto come due amanti, cercando sollievo dalle proprie sofferenze l’uno nelle braccia dell’altro.

 

Maddalena intanto rientra e raggiunge Step alla finestra, offrendogli una sigaretta.

 

-         Ti capisco Step, non preoccuparti – gli dice – Sono cambiata anch’io in questi mesi… Non reagirò come l’altra volta. So cosa significa amare qualcuno che non ti vuole. Me ne sono fatta una ragione da tempo.

 

Step la osserva, e le circonda le spalle con un braccio.

 

-         Possibile che tutti riescano a crescere, tranne io? – le chiede, mentre le scosta dal viso una ciocca ribelle.

-         Questo lo pensi tu. Io ti trovo molto cambiato. Step, non so se ti rendi conto: a vent’anni riuscire a mantenersi da soli, non è cosa da tutti.

 

Rimangono così per un po’ in silenzio, assaporando quelle boccate di piacere velenoso e contemplando un cielo notturno meravigliosamente limpido.

 

-         Sono felice di averti incontrata ancora. E spero di poter sempre contare sulla tua amicizia.

-         Sai che io vorrei di più, però in questi giorni ho capito quanto tu la ami, Step. E io non potrò mai competere con lei. – un’altra boccata – Spero che capisca quanto sei unico, sai?

 

Madda si volta e gli sorride. E’ comunque stato meraviglioso poter stare con lui in questi giorni, come in un sogno, anche se sin dall’inizio era consapevole che non sarebbe durata.

Tutte le tensioni che in passato li avevano divisi, si sono magicamente dissolte, e spera con tutto il cuore che la loro amicizia possa essere profonda e sincera, e speciale.

 

Maddalena spegne la sigaretta.

 

-         Almeno mi accompagnerai domani alla stazione, vero?

 

Step sorride e le risponde con un abbraccio.

 

***

 

Qualche giorno dopo la partenza di Maddalena, Step riesce finalmente a restituire a Roberto il denaro che gli aveva prestato.

 

-         Roberto, grazie ancora. Lo sai no? Che senza di voi non ce l’avrei fatta…

 

Roberto gli appoggia una mano sulla spalla.

 

-         L’abbiamo fatto volentieri, non preoccuparti. Marianna è felice che tu sia venuto a trovarci. E lo sai che lo sono anch’io.

 

Step annuisce.

 

-         A proposito – riprende poi Roberto – Spero che con mia sorella questa volta sia tutto a posto, vero Step?

-         Cosa intendi? – gli chiede sorpreso, e anche un po’ imbarazzato.

 

Roberto sorride.

 

-         Step, le cose in segreto non le sapete fare. Lo so che vi siete visti mentre lei era qui… - gli spiega – Vorrei solo che lei non soffrisse più. Lei è mia sorella, tu uno dei miei più grandi amici… Non è stato facile nemmeno per me, sai?

-         Abbiamo chiarito Roberto, non preoccuparti – gli risponde dopo una pausa -  Madda è forte e intelligente. Non c’è più motivo che tu ti preoccupi.

 

Step poi guarda l’orologio.

 

-         Ora scappo Roby, mi aspettano al lavoro, a domani!

 

Step fila veloce al locale, spera di non arrivare in ritardo.

Fortunatamente non trova traffico, e quando entra, c’è soltanto Raffaele.

 

Inizia a svolgere i suoi lavori di routine, mentre, uno dopo l’altro, arrivano i colleghi.

La sua attenzione è catturata però da Sofia, che entra come una furia e si precipita subito verso Raffaele e Step:

 

-         Ragazzi, Ilaria è nei guai! – esclama, sforzandosi di trattenere le lacrime.

-         Che è successo? – chiede Raffaele, preoccupato.

-         Lei… Lei ha lasciato qualche giorno fa il suo ragazzo, e lui ora l’ha bloccata qui fuori e la sta minacciando…

 

Step si precipita subito fuori dal locale, seguito a ruota da Raffaele. Si guarda intorno, ma non vede nessuno. Quando però si allontana di qualche passo dall’ingresso, vede Ilaria seduta sul marciapiede, con la testa tra le mani.

 

-         Ilaria, tutto bene? – le dice, andandole incontro.

 

La ragazza alza la testa, e annuisce tra le lacrime.

Nonostante i suoi sforzi nel coprirlo con i capelli, il livido che ha sulla guancia non vuole sapere di stare nascosto.

Step la guarda, e porgendole la mano l’aiuta ad alzarsi.

 

-         Su entriamo, così ti siedi e bevi un po’ d’acqua.

 

La ragazza si lascia condurre docilmente fino a dentro il locale. Poi Step l’affida a Sofia, che l’accompagna a sedersi nel retro.

 

Quando poi torna nel locale, Raffaele si informa sulle condizioni di Ilaria:

 

-         Allora, come sta?

-         Sembra si sia tranquillizzata… Poverina, non se lo merita proprio…

-         Ma che cavolo combina il suo ragazzo? Non è mai stato uno violento… - continua poi.

 

Sofia sospira.

 

-         No, non lo è mai stato. Tutto il contrario anzi. E’ solo che Ilaria l’ha lasciato, e anche se all’inizio lui sembrava aver accettato la cosa, in realtà non è stato così. La vuole costringere a ripensarci, a tornare con lui…

-         Beh, se si comporta così, anche se aveva delle speranze, credo che ormai se le sia bruciate – commenta Step.

 

La ragazza annuisce.

 

-         Infatti. A parte che Ilaria questa volta è proprio decisa. Non sarebbe comunque tornata sui suoi passi. - dice, abbassando lo sguardo –Quando non c’è più amore, c’è poco da fare…

 

Dopo qualche minuto, Ilaria entra nel locale, e inizia a lavorare posizionando le liste e i porta tovaglioli sui tavolini, senza posare mai il suo sguardo verso gli altri.

E’ Raffaele che le si avvicina, con fare ancora preoccupato.

 

-         Se preferisci andare a casa per sta sera, non c’è problema… - le dice.

 

Ilaria scuote la testa.

 

-         Se me ne vado a casa è peggio… Almeno qui sono occupata e non ci penso.

 

Raffaele annuisce, e poi torna dietro al bancone.

 

Durante la serata la ragazza sembra comportarsi normalmente: la solita simpatia e spigliatezza con i clienti, e l’efficienza nello svolgere i suoi conti. Questo tranquillizza un po’ tutti quanti, soprattutto Sofia, che purtroppo era presente quando la sua amica ha ricevuto in pieno viso quello schiaffo.

 

-         Buonanotte a tutti ragazzi! – esclama Ilaria a fine serata.

 

-         Se ti fa sentire meglio, posso darti un passaggio… - le chiede Step, avvicinandosi.

 

Ilaria lo ringrazia, ma rifiuta l’offerta con un sorriso.

 

-         Sei gentile, ma mi ha già offerto un passaggio Sofia, abitiamo vicino!

-         Okay, come preferisci – le risponde – Ma se lui ti dà ancora fastidio, diccelo, d’accordo?

 

La ragazza annuisce, e non appena Sofia la raggiunge, salgono in auto e si dirigono verso casa.

 

Sofia guida in silenzio, cambiando ogni tanto la frequenza dell’autoradio, cercando qualche bella canzone allegra.

Ilaria invece è completamente appoggiata al sedile, con gli occhi socchiusi.

 

-         Sofia… - dice ad un tratto – Sono proprio in una situazione del cavolo… Ho paura…

 

La ragazza sposta per una frazione di secondo lo sguardo verso l’amica.

 

-         Ila, stai tranquilla… Sono certa che presto non ti darà più fastidio, vedrai! Ci sono io, c’è Raffaele, e c’è anche Step… Ti siamo tutti vicino.

 

Ilaria annuisce.

 

-         Hai ragione… Devo tranquillizzarmi. – poi cambiando già tono, continua – Lo sai che Step mi ha chiesto se volevo un passaggio a casa ?

-         E tu perché non hai accettato? Cosa ci fai nella mia auto?? Dimmi che sei sono un fantasma, e che la vera Ilaria adesso è in moto con quel figo pazzesco!!– le dice ridendo.

 

La ragazza non riesce a trattenere una risata alle parole dell’amica.

 

-         Non so… - risponde poi,  abbassando lo sguardo – A lui ho detto che ero già d’accordo con te. Però in realtà è che ho avuto paura…

-         E di cosa? Ilaria, non capisco… Lui ti piace così tanto

-         Non lo so… Paura di stare sola con lui, paura delle emozioni che avrei potuto provare. E poi, paura che Francesco mi potesse vedere con lui, e della sua reazione…

 

Sofia la guarda con comprensione.

Ilaria sta vivendo un periodo difficile, sta cercando voltare pagina, di cambiare quelle cose che non le danno più nulla, tra le quali c’è anche Francesco; lei vuole riuscire a starle vicino. Certo che se Step potesse essere interessato a Ilaria, sarebbe un ottimo punto di partenza.

Ma come fare per capire?

Lui è sempre così riservato per quanto riguarda la sua vita privata… Si sa solo che è di Roma, e che da pochi mesi si è trasferito lì, da solo.

Mentre Sofia è immersa in questi pensieri, parcheggia quasi automaticamente sotto casa dell’amica.

 

-         Ila mi raccomando, riposa e sta tranquilla! Domani sera ti passo a prendere io, okay?

-         Grazie Sofia, sei un amica! – le dice, dandole un bacio affettuoso sulla guancia. – A domani! –

 

Ilaria entra nel portone del palazzo, e Sofia riparte.

 

E poco più in là, qualcuno ha seguito la scena.

Qualcuno, come una guardia del corpo, le ha scortate a loro insaputa.

 

Step lancia lontano la sigaretta ormai finita, si infila il casco, e finalmente torna anche lui a casa.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Cap 4 - Babi - ***


META’ DI MARZO

Valentina, Step ha proprio tutte le qualità dell’uomo perfetto, vero? Grazie per il commento!

Zakurochan, la violenza non la giustifico neppure io! Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto… E per i nuovi risvolti… Beh, molto probabilmente ci saranno ancora circa un paio di capitoli per Step, e un paio per Babi… E poi chissà, magari nell’epilogo avverrà il tanto desiderato incontro![se la mia mente non gioca brutti scherzi!].

Ele91, come vedi Madda ha saputo crescere e capire Step! Ilaria… Forse complicherà un po’ le cose, chi può dirlo…

Buona lettura!

 

 

META’ DI MARZO

 

La Y10 ha svolto anche questa volta egregiamente il suo compito, e le ha portate sane e salve alla meta della loro breve vacanza: un bellissimo agriturismo immerso nel verde delle colline marchigiane, con tanto di beauty farm.

Babi parcheggia nel cortile antistante all’ingresso, e come Pallina sgrana gli occhi nell’osservare il magnifico posto che hanno scelto per passare un po’ di tempo insieme.

Le due amiche si sorridono, e dopo aver scaricato i bagagli, si precipitano alla reception, dove una gentile signora effettua la registrazione e porge loro la chiave della loro stanza, insieme con il programma dei trattamenti della giornata.

 

-         Babi, è meravigliosa! – esclama Pallina, entrando in camera.

 

Babi annuisce, e inizia a curiosare per la stanza: è molto luminosa, e le pareti sono state dipinte con delle sfumature di giallo molto calde e tenui nel contempo.

E poi il bagno: davvero grande, con doccia e vasca da bagno, tutto nei toni dell’azzurro e del lilla.

 

Appoggia la borsa vicino a uno dei due letti, quello vicino alla finestra, e poi vi si lascia sprofondare.

 

-         Pallina, dimmi che non sto sognando! – dice ridendo.

-         Certo che no! – le risponde saltandole praticamente sopra – E’ la nostra meritatissima vacanza, è la vacanza della vera riunione di Babi e Pallina!

 

Si abbracciano ridendo, unite nella loro forte amicizia come un tempo.

 

Sempre ridendo, iniziano a consultare il programma della giornata, senza riuscire ad evitare di commentare ogni singola voce.

 

-         Ah, non sto più nella pelle! – esclama Pallina.

-         A chi lo dici… Non vedo l’ora di cominciare! – risponde, facendole l’occhiolino.

 

Dopo una giornata fatta di massaggi, sauna, bagni in acque termali, le due amiche si sentono più in forma che mai.

 

-         Caspita, è bastata una sola giornata, e già mi sento benissimo! – esclama Pallina, mentre sceglie un vestito da indossare durante la cena.

-         E pensa che abbiamo davanti ancora sei giorni… Al nostro ritorno saremo così belle e rilassate, che non ci riconosceranno! – aggiunge Babi ridendo, tentando di fermare con un molletta una ciocca ribelle.

 

Lo stress e il nervosismo sembrano proprio averla abbandonata.

E’ contentissima di essersi concessa questo piccolo lusso, e di aver scelto come compagna di viaggio Pallina. Hanno trascorso soltanto un giorno insieme, e già  il distacco che si era creato purtroppo tra loro nei mesi precedenti, sembra essersi praticamente annullato.

E poi è contenta di non aver dato retta ad Alfredo, alle sue paranoie e alle sue quasi suppliche di passare la settimana di vacanza con lui. Dopo tutto quello che le ha detto, ha deciso di tenerlo un po’ sulla corda.  A dirla tutta poi non è che l’allettasse poi molto l’idea di passare una settimana intera con lui…

 

Alla fine Pallina sceglie di indossare una minigonna di jeans e una semplice camicia bianca, molto attillata, mentre Babi un paio di jeans scuri, una maglietta a maniche corte nera, e sopra una giacca anch’essa nera.

 

-         Semplici ma eleganti! – commenta Babi la loro immagine riflessa nel grande specchio del bagno.

-         Siamo impeccabili!

E poi raggiungono la sala pranzo.

 

La cena a base di cibi ultra sani e ulta biologici trascorre nella tranquillità più totale, e le due amiche non fanno che scambiarsi pareri su ciò che hanno apprezzato di più o di meno di quella giornata, sui meravigliosi oli profumati da massaggio, e confessano di non vedere l’ora della giornata di seguente per andare a cavallo nel parco dell’agriturismo.

 

-         Io un po’ di paura ce l’ho – ammette Babi.

-         Su Babi, non essere la solita! Cosa vuoi che ti faccia un povero cavallino? – le risponde, prendendola un po’ in giro – Io non vedo l’ora, speriamo che il tempo sia clemente!

-         Già, speriamo! Sono emozionata come quando eravamo bambine, ti ricordi?

 

Pallina sorride al pensiero di loro due, che intorno ai dieci anni avevano iniziato a frequentare un corso di equitazione.

 

-         Certo che mi ricordo! – le risponde – E a parte l’emozione e il divertimento, ricordo la tua faccia terrificata la prima volta che sei montata a cavallo! – continua ridendo.

-         Che stupida Pallina! Piantala! – dice fingendosi offesa – Perché non ricordare allora di quando sei caduta da un pony, e non la finivi più di piangere? Chi è poi la fifona?

 

Raggiungono la loro camera che ancora ridono ripensando a tutti quei ricordi.

In effetti hanno sempre fatto tutto insieme loro due, e fin dalle elementari sono sempre state inseparabili.

 

Babi guarda l’orologio.

 

-         Sono già le dieci passate… - commenta – Che dici Pallina, domattina ci dobbiamo svegliare molto presto…

-         Okay Babi, a nanna allora! Del resto siamo qui per disintossicarci dalla vita sregolata e dalle cattive abitudini, no?

-         Esattamente!

 

E proprio in quell’istante, il cellulare di Babi le annuncia con una suoneria piuttosto irritante, l’arrivo di un messaggio.

Pallina la guarda un po’ stupita e un po’ divertita.

 

-         Non fare quella faccia… Potrò almeno concedergli di scrivermi un messaggio, no? Nonostante tutto è il mio ragazzo…

-         Ah, allora si tratta di Alfredo, dell’uomo che tanto mi ha insultata e che tanto si è opposto alla nostra vacanza!

-         Esatto, proprio lui… Vuole solo sapere come sto… E come dovrei stare? Da Dio! – risponde Babi, mentre le sue dite, veloci, compongono il testo del messaggio.

 

Poco dopo essersi sistemate sotto le coperte e aver spento la luce, Babi decide di spezzare quella profonda e rilassante quiete.

 

-         Pallina…

-         Dimmi tesoro!

-         Lo sai che ti voglio bene vero? E che ti ho sempre considerato la mia migliore amica?

 

Pallina si alza a sedere, e senza accendere la luce guarda in direzione di Babi, che fa la stessa cosa.

 

-         Certo che lo so, te ne voglio anche io… Mi devi per caso confessare una cosa molto brutta? – risponde ridendo.

 

Anche Babi sorride.

 

-         No, non ti devo confessare nulla – risponde – Però ci sono una serie di cose per cui vorrei che mi perdonassi.

 

Pallina l’ascolta in silenzio.

Il momento tanto temuto e tanto desiderato dei chiarimenti è giunto.

Poi Babi continua:

 

-         Sai, se penso a come mi sono comportata nei tuoi confronti… Beh, non so spiegarmi la motivazione per cui ho agito così, non mi ritrovo assolutamente nella persona che ti ha lasciata sola in quei momenti. – fa un sospiro – Forse stavo impazzendo, non lo so. So solo che pensavo che isolandomi avrei trovato la soluzione a tutto, che le mie ferite sarebbero guarite più in fretta. Come se nulla fosse mai successo, come se per magia fosse possibile tornare indietro nel tempo… Beh… tu alla fine mi conosci meglio di chiunque altro. Mi sono comportata malissimo e ti chiedo perdono.

 

Pallina la osserva in silenzio, oramai i suoi occhi si sono abituati all’oscurità.

 

-         Babi, io ti ho già perdonata… Scusami se te lo dico così, ma ho sofferto così tanto per la morte di Pollo, che sinceramente non avevo né la volontà né il tempo per mettermi ad odiarti. Non ho mai capito il tuo comportamento, però non ce l’ho mai avuta con te.

 

Babi alza lo sguardo verso l’amica, e sorride.

 

-         Scusami. Sono stata solo un’egoista viziata.

-         Beh, visto che ti vuoi proprio scusare, allora fattelo dire: è vero, sei stata proprio egoista! – dice ridendo. – Sei scusata Babi, ma d’ora in avanti promettimi di non tentare più di impazzire, okay? Che sei piuttosto antipatica!

-         Okay, te lo prometto! Guarda che scema, mi scendono le lacrime!

 

Pallina si alza e si siede a fianco dell’amica, abbracciandola.

 

-         Sai, queste cose mi stavano uccidendo – confessa Babi, appoggiando la testa sulla spalla dell’amica – Non ce la facevo più a tenerle dentro, però non riuscivo nemmeno a parlartene…

-         Dai Babi, non pensarci più… La cosa importante è che siamo ancora amiche, e forse più di prima, vero?

 

Babi annuisce, asciugandosi le guance con il dorso della mano.

 

-         Pallina, da chi hai imparato ad essere così… così matura?

 

La ragazza sorride e alza le spalle.

 

-         Quello che è successo a Pollo… Quello mi ha fatto riconsiderare tutto da un altro punto di vista, mi ha fatto capire che non si deve sottovalutare niente, e soprattutto che non bisogna mai e poi mai dare qualcosa per scontato. – risponde – E poi, se proprio devo dirti chi più di tutti mi ha aiutato, scommetto che non ci crederesti mai.

 

Nella mente di Babi, come un flash, ecco l’immagine di Step: Step e Pallina, che dopo la morte di Pollo hanno istaurato tra loro un legame forte, un’amicizia profonda e sincera.

 

-         Step, non è vero? – le chiede, in un sussurro.

 

Pallina annuisce.

 

-         Se non fosse stato per lui, probabilmente sarei diventata pazza io. Ci siamo fatti coraggio a vicenda. – risponde, guardando il viso dell’amica farsi scuro – Che hai adesso Babi?

 

Babi scuote la testa.

 

-         Non ho niente… Non lo so, sono un po’ confusa… - risponde – Solo che mi sto rendendo conto che forse non l’avevo dimenticato come credevo… E se fosse così, a cos’è servito chiudermi in me stessa? A cosa è servito rischiare di perdere anche te?

-         Babi… non lo potevo immaginare, scusami. Posso fare qualcosa?

-         Aiutami a capire quello che sento, ti prego! Perché ultimamente non faccio che pensarlo? Perché la magia che c’era con Alfredo sembra dissolta? Cosa significa?

 

Pallina abbraccia l’amica, di nuovo.

Finalmente è riuscita ad ammetterlo” pensa, cercando di trattenersi dal sorridere compiaciuta. “E’ già qualcosa. Non ho mai capito perché questi due amino tanto farsi del male a vicenda… Mi sa che per l’ennesima volta sarà necessario il mio intervento!

 

-         Babi, adesso basta con tutte queste storie… Un sorriso, subito! Te lo ordino! Non permettiamo a questi uomini di rovinarci la festa! Ci siamo chiarite, siamo in vacanza, siamo coccolate dalla mattina alla sera, cosa vuoi di più?

 

Babi sorride e annuisce. A Pallina non si può resistere, è una forza della natura. E le è mancata così tanto!

 

-         Bravissima Babi, e ora a letto!

 

E così Babi si abbandona ad un sonno profondo e senza sogni, mentre Pallina la veglia ancora per un po’, per poi crollare a sua volta, e raggiungere come ogni notte – almeno nella sua immaginazione – il suo amato Pollo.

 

 

 

N. d. A.: Babi inizia a cedere… Del resto sa di poter mentire a tutto il mondo, anche a se stessa, ma non a Pallina, che la conosce meglio di chiunque altro. Chissà cosa deciderà… Che sorte toccherà ad Alfredo? Non lo so neppure io, perché continuo a cambiare la scaletta della storia, a seconda dell’umore che ho quando mi metto a scrivere… Comunque, abbiate fede!

W l’improvvisazione!

 

                                                                                                       Ayumi^^

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Cap 5 - Step - ***


APRILE

Ele91: ecco qui il nuovo capitolo. Pian piano i nostri amici fanno chiarezza. Chissà se il lieto fine è vicino! Grazie per i tuoi commenti!

Zakurochan: siamo telepatiche!Pallina mi piace molto, e vorrei approfondire un po’ questo personaggio, magari in una prossima fic! Grazie anche a te per il commento!

Erica: Ciao, sono felice che la storia ti piaccia! Alfredo è un personaggio troppo inutile, non lo sopporto!

Chiocciolina79: grazie per i tuoi commenti! Sì, Babi si è comportata abbastanza male nei confronti di Step, però bisogna anche guardare le cose dalla sua prospettiva… Non penso che sia stato semplice per lei, e infatti in questa storia ho voluto far uscire tutti i suoi dubbi e le sue debolezze!

 

 

APRILE

 

A Roma ultimamente le giornate sono già piuttosto calde.

Pallina è seduta ad un tavolino del bar, e guarda spazientita l’orologio. Sono quasi le quattro, e loro avevano appuntamento per le tre e mezza.

Sbuffa, sempre più irritata. Avrebbe proprio voglia di alzarsi ed andarsene, ma così facendo il suo piano andrebbe in fumo. E i piani di Pallina non vanno mai in fumo.

Sorseggia il succo che ha ordinato, quando ecco che finalmente, come un fulmine, entra la persona che tanto aspettava.

 

-         Scusa il ritardo, non sono riuscita a liberarmi prima…

 

Pallina si finge arrabbiata, ma poi sorride alla ragazza che intanto si è seduta di fronte a lei. La scruta cercando di captare qualcosa dal suo sguardo.

 

-         Allora Madda, buone notizie?

-         Buone notizie, ma non per me… - risponde, abbassando lo sguardo – Lo sai che a me quella Babi non è mai piaciuta… E non so nemmeno perché sto facendo tutto questo – dice, sospirando.

-         Perché sei mia amica, e ti ho chiesto un favore. – le risponde Pallina – E perché vuoi solo il bene di Step, o mi sbaglio?

 

Madda sbuffa di nuovo. Deve ancora abituarsi alla parte della “brava ragazza”. O forse il suo disagio è solo nei confronti di Babi, che non ha ancora saputo smettere di considerare sua rivale.

 

-         Pallina, Step la pensa ancora, è ancora innamorato di lei.

-         Bene… Perché la sai la novità? Anche Babi lo ha ammesso…

-         Allora è proprio scema! – la interrompe, quasi arrabbiandosi – Lei lo ama, lui anche… Mi sembrano due deficienti!

-         Non dirmelo, ti prego. Ne so qualcosa… - dice Pallina ridendo.

 

Nel frattempo Madda ordina una birra.

 

-         Quindi ora che facciamo? – chiede, seria.

-         Dobbiamo far sì che Step torni a Roma.

-         Ma lui mi ha detto che non ha intenzione di farlo, almeno per un po’…  E portare lei a Milano?

-         Non so… Non è facile convincerla, ne so qualcosa… Dovrebbe sembrare tutto casuale…

 

Pallina e Madda dopo un po’ si salutano.

Hanno molto a cui pensare.

La storia è più complessa di quanto Pallina aveva immaginato, e non sarà così facile permettere a Babi e Step di tornare insieme… O quanto meno di incontrarsi.

 

***

 

La moto sfreccia veloce sulle strade come di consueto più che mai trafficate.

Il cielo è grigio, ma non quel grigio fatto di nuvole cariche di pioggia. E’ quel grigio che sembra quasi bianco, è quel grigio antipatico che non ti fa vedere l’azzurro che c’è al di là.

 

Ilaria sta uscendo dall’aula in cui la lezione di letteratura inglese si è appena conclusa.

Saluta un paio di compagni di corso, e si ritrova nel cortile dell’università: non vede l’ora lasciarselo alle spalle. Le lezioni oggi sono state massacranti, e se pensa che tra metro e treno, ci vorrà almeno un’ora buona prima di arrivare a casa, si sente male. L’idea non l’alletta per nulla. Si sistema alla meglio la borsa a tracolla, indossa i suoi nuovi occhiali da sole, anche se di sole non ce n’è neanche l’ombra, e lascia l’università, avviandosi verso la fermata della metropolitana.

 

Step parcheggia la moto, si toglie il casco, e vede una piccola figura famigliare allontanarsi con passo deciso. Proprio la figura che è venuto a cercare.

Chiedendo scusa ad un paio di passanti che ha urtato nel superarli, la raggiunge e deve fermarla per un braccio per richiamare la sua attenzione, perché lei è tutta concentrata a canticchiare la canzone sparata a mille dal suo walkman.

Si volta quasi spaventata, e con un sospiro di sollievo lo saluta.

 

-         Ciao Step, e tu che ci fai qui?

-         Ehi ciao! Avevo delle commissioni, ho pensato che se ti avessi trovata, ti avrebbe fatto piacere un passaggio!

 

Ilaria lo guarda sorridendo.

Che amico prezioso ha trovato in lui.

Un amico che l’ha difesa, l’ha protetta e le ha dato il coraggio di denunciare quel deficiente del suo ex. L’ ha aiutata ad avere di nuovo fiducia negli altri, e tutto in così poco tempo.

 

-         Certo che mi fa piacere! Oggi è stata una giornata massacrante. Non sai che favore mi fai!

-         Vorrà dire che me ne dovrai uno tu!

 

Si incamminano verso la moto, e intanto Step le spiega il programma per la serata, organizzata da Raffaele.

 

-         Allora, ci siamo tutti, e sperando che il tempo regga, una bella grigliata non ce la leva nessuno!

-         Che meraviglia, non vedo l’ora! – risponde, infilandosi il casco.

 

Poi il ragazzo monta in moto, e lei lo imita.

E mentre si appoggia alla sua schiena, pensa che sarebbe la fine del mondo se anche Step si innamorasse di lei.

 

***

 

Arrivata a casa, Ilaria si ritrova davanti ad una raggiante Sofia.

 

-         E tu che ci fai qui? – le chiede.

 

Sofia sorride.

 

-         Come che ci faccio? Ti devo trasformare per la cena di sta sera! – esclama, facendo l’occhiolino all’amica – Sarò la tua consulente d’immagine!

 

Ilaria la guarda perplessa. La sua amica deve essere impazzita, chissà quali film mentali si sta facendo. Il solo pensiero la terrorizza.

 

-         Ma Sofia, non è necessario… - cerca di resistere – Si tratta solo di una grigliata, e poi a casa di Raffaele!

 

Ormai però la ragazza è partita in quarta: spedisce Ilaria a farsi una doccia, poi a trucco e parrucco ci penserà lei.

Step dovrà restare a bocca aperta quando la vedrà. Dovrà avere occhi solo per lei.

 

E mentre Sofia si perde tra le sue macchinazioni, Ilaria torna in camera, in accappatoio e con i capelli avvolti nell’asciugamano.

 

-         Avanti, spiegami un po’ perché ti sei messa in testa questa cosa… - chiede rassegnata all’amica.

-         Perché è ora che esci dal tunnel dell’imbruttimento! Voglio solo aiutarti a tornare quella che eri prima dei casini con quello stronzo del tuo ex.

 

Ilaria sospira, e si siede sulla sedia.

 

-         Okay, allora mi metto nelle tue mani. Ma senza esagerare, mi raccomando!

 

Sofia esulta con un gridolino, e subito si mette all’opera, partendo dal trucco: un trucco leggero e naturale, che però metta in evidenza gli occhi castani di Ilaria. Ombretto, eyeliner nero e tanto mascara. Un po’ di gloss sulle labbra e il gioco è fatto.

E poi si dedica ai capelli dell’amica: così belli, ma sempre mortificati una  coda fatta frettolosamente. Si arma di spazzola e phon, ed eccoli splendere: lunghi, lisci e lucidi.

 

-         Okay Ila, ora puoi guardarti allo specchio! – esclama, una volta finito.

 

E Ilaria non può che sorridere all’immagine di sé che lo specchio le rimanda.

 

-         Grazie Sofia… Sembro un’altra…

 

Sofia sorride e l’abbraccia.

 

-         E questa bella ragazza, cosa vuole indossare?

 

Alla fine Ilaria, con l’approvazione di Sofia, sceglie qualcosa di semplice: un paio di jeans scuri, quelli a vita bassa, il maglioncino di cotone nero, e la giacca di pelle nera.

 

Quando arrivano da Raffaele, ci sono già quasi tutti.

Il padrone di casa e occupato alla griglia, aiutato da altri due ragazzi che Ilaria e Sofia conoscono di vista.

E poi in casa ci sono la sorella di Raffaele, Chiara, e una sua amica che stanno iniziando a preparare la tavola.

Anche se non vuole ammetterlo nemmeno a se stessa, Ilaria cerca in ogni angolo la figura di Step, senza però alcun risultato.

E quando lo vede uscire in giardino, il suo cuore manca un battito.

Non deve accadere questo, si dice, mentre lui sorridendo le va incontro per salutarla.

Sofia le ha messo in testa strane idee, false illusioni. Tutto ciò da cui lei aveva tentato in ogni modo di schermarsi, per non soffrire.

 

-         Ciao ragazze! – le saluta Step.

-         Ciao Step! – esclama Sofia. Poi guardando Ilaria continua – Vado a dare una mano a Chiara.

 

Ilaria annuisce, e poi saluta a sua volta Step.

 

-         Ciao Step, tutto bene? – cerca di comportarsi normalmente, anche se sente un’insolita ma conosciuta tremarella alle gambe.

-         Sì, tutto a posto – le risponde – Hai visto quanta gente?

-         Già, la maggior parte la conosco solo di vista!

-         Allora non solo l’unico a sentirsi un po’ spaesato… Raffaele ha voluto fare le cose in grande!

 

Ilaria annuisce, guardandosi attorno.

 

-         Hai sete? – le chiede poi Step – se vuoi ti porto qualcosa!

-         Sì, ti ringrazio.

 

E mentre Step entra in casa, Ilaria incrocia lo sguardo di Sofia, che sorride e le fa l’occhiolino.

Va a sedersi su una sedia, dalla parte opposta della barbecue. Sa che si sta cacciando in un altro guaio. Ed è consapevole che finirà con lo stare male un’altra volta.

Poi però vede Step che le si avvicina sorridendo, porgendole una bottiglia di birra.

E in fondo pensa che per un sorriso così, valga la pena di rischiare, valga la pena di lasciarsi travolgere dai sogni più belli.

 

Step si trova molto bene con Ilaria.

Una ragazza semplice, carina, simpatica.

Una ragazza educata, che sembra quasi non avere pretese.

Sta bene in sua compagnia, le piace parlarle, e prova una sorta di istinto di protezione nei suoi confronti, e non se lo spiega. E’ come se fosse una sua sorellina.

Perché è questo quello che prova per lei, niente di più. Come potrebbe essere altrimenti, quando nella sua testa e nel suo cuore c’è ancora più nitida che mai l’immagine dell’unica ragazza che abbia mai amato?

Quante volte negli ultimi tempi gli è capitato di guardare Ilaria ridere, chiacchierare con entusiasmo, e chiedersi perché mai non possa essere lei quella che può guarirlo, quella che può riportarlo tre metri sopra il cielo. Lo ha desiderato tantissimo, ma la magia non è scoccata.

La guarda sorseggiare la sua birra.

La guarda, e ammette di trovarla bella, anche se quel trucco è forse un po’ esagerato.

Le accarezza istintivamente i capelli, e lei si gira, stupita.

 

-         Stai bene così – le dice, e lei distoglie subito lo sguardo, e arrossendo lo ringrazia.

 

Poi Raffaele invita a tutti a prendere posto a tavola.

E Ilaria si ritrova tra Sofia e Chiara, mentre Step dalla parte opposta della grande tavolata.

 

Non sanno come sia potuto succedere, ma a notte inoltrata sono ancora seduti sul marciapiede fuori dalla casa di Raffaele a chiacchierare. E Step lo capisce che Ilaria vorrebbe qualcosa di più da lui. Qualcosa che non le può dare. E capisce anche che Ilaria sa anche questo. E’ una ragazza intelligente. Ma anche molto sensibile, fragile, e ancora scottata dalla recente storia con Francesco.

E quando Step l’abbraccia, per cercare di infonderle quell’affetto che è l’unica cosa che può darle, Ilaria lo bacia dolcemente, sulle labbra.

 

-         Step, devi tornare da lei. – gli sussurra, tra le lacrime.

 

E quelle parole gli fanno capire quanto sia stato codardo. Per colpa sua, per colpa della sua paura ad affrontare il suo dolore, altre persone hanno sofferto. Prima Madda, ora Ilaria.

Capisce che la sua fuga è servita a poco.

Guarda Ilaria, e annuisce.

 

-         Forse sì... Forse hai ragione. – le dice, abbracciandola di nuovo.

 

Ilaria si sforza di sorridere.

Le lacrime posso aspettare ancora un po’.

Del resto lo sapeva che presto o tardi sarebbe andata così.

Si infila il casco che il ragazzo le porge, e per l’ultima volta sale in moto e si appoggia a lui, assaporando ogni singolo istante di quella corsa.

 

 

Cosa ne pensate di questo capitolo?

E di Ilaria?

Beh, ha avuto un ruolo importante per Step, e chissà se ora i nostri cari protagonisti riusciranno a incontrarsi…

Pallina come al solito gioca un ruolo primario, e anche Madda… Beh, Madda non sarà da meno.

Ah, per chi mi ha chiesto del ragazzo di Madda: l’ho eliminato perché se no mi avrebbe complicato le cose… Sono molto democratica devo dire!

Al prossimo aggiornamento!

                                                                                              Ayumi^^

 

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Capitolo 10
*** Cap 5 - Babi - ***


Cap

Artemisia_looney, ciao, e grazie per la tua recensione! Spero la storia ti piaccia fino alla fine!

Ele91, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, e anche Ilaria!

Zakurochan, ciao!Per sapere se e come Babi e Step si incontreranno ci vorrà un po’ di tempo, perché succederanno ancora alcune cose… Nel frattempo spero che la lettura continui a piacerti!

 

 

Cap. 5  - Babi –

 

-         Pallina, questo è veramente uno scherzo di cattivo gusto. Cosa ci fa questa qui?

 

Babi è arrabbiata, sconvolta, delusa. Non può credere a quello che vede.

E’ passata a casa di Pallina per riportarle una gonna che per sbaglio era finita nella sua valigia, al ritorno dalla loro mini-vacanza, e chi trova?

Quell’odiosa, antipatica, prepotente di Maddalena.

 

Pallina guarda spaventata l’amica, e tenta di calmarla.

 

-         Babi, smettila ti prego… Lasciaci spiegare tutto… Madda è mia amica.

 

Babi la guarda sconvolta.

 

-         Cosa? Tua amica? – inizia a camminare velocemente avanti e indietro per la stanza. – Guarda che questa mi ha menato, ti ricordi per caso? Questa ha tentato in ogni modo di mettermi i bastoni tra le ruote! E tu mi dici che è tua amica? Questa non me l’aspettavo proprio.

 

La ragazza prende la sua borsa, e si avvia quasi correndo verso l’uscita.

 

Maddalena e Pallina si scambiano uno sguardo. Decidono di lasciarla andare per il momento.

 

-         Scusa Madda, non pensavo che potesse reagire così…

-         Io te l’avevo detto. Cosa pretendevi? Mi odia, come del resto io odiavo lei.

-         Non ti preoccupare, ci parlerò io!

-         Se ti vorrà parlare…

 

Pallina sospira, e guarda verso la porta da cui è appena uscita Babi. Maddalena ha ragione, forse per un po’ non le vorrà parlare. Forse avrebbe dovuto confidarle da tempo della sua amicizia con Maddalena. Però non si dà per vinta: anche a lei pensava che Maddalena fosse odiosa, proprio il tipo di ragazza con cui non avrebbe mai voluto avere niente a che fare. E invece si è dovuta ricredere dopo aver imparato a conoscerla un po’.

Per questo crede che anche Babi dovrebbe darle una possibilità.

 

Babi intanto è corsa subito a casa.

E’ arrabbiata.

Ferita.

Proprio ora che pensava che tra lei e Pallina tutto fosse tornato come prima, questa cosa di Maddalena l’ha proprio sconvolta. Come ha potuto Pallina tradirla così? Dopo tutto quello che si erano finalmente riuscite a confidare. No, non avrebbe mai dovuto farle una cosa del genere.

Non appena si richiude la porta della sua camera alla spalle, lascia libere di scendere quelle lacrime che non sarebbe riuscita a trattenere ancora per molto. Lacrime di rabbia, di tristezza, e perché no, di paura. Paura di aver di nuovo perso la sua migliore amica.

Si siede sul letto, appoggiandosi alla testata e abbracciando un cuscino. Le lacrime non ne vogliono sapere di smettere di scendere.

E’ che è un periodo strano. Si sente insicura, confusa. E pensava di poter contare su Pallina, ma evidentemente si era sbagliata.

Mentre è completamente assorbita da questi pensieri, sente bussare alla porta:

 

-         Babi, vieni, è passato Alfredo a trovarti!

 

Babi sbuffa.

 

-         Ci mancava anche lui – sussurra.

 

Sua madre intanto continua a bussare.

 

-         Babi, allora, esci di lì!

-         Arrivo mamma, ho capito! – grida, irritata. Sua madre è riuscita a farle perdere quella poca pazienza che le era rimasta.

 

Si alza dal letto, e con il dorso della mano si asciuga le lacrime dal viso. Poi si dà un’occhiata nello specchio appoggiato sulla scrivania. L’aspetto non è dei migliori, pensa. Cerca di sistemarsi alla meglio i capelli con le dita, ma poi pensa che non gliene frega nulla se sta male, non ha assolutamente voglia di perdere tempo a farsi carina. Per Alfredo soprattutto.

Esce dalla sua camera, e va incontro alla madre, alla quale muore il sorriso sulle labbra non appena la vede.

 

-         Babi, ma cosa…

-         Sto bene mamma… Cos’è, devo mettermi l’abito da sera anche per stare in casa? E poi non aspettavo nessuno – risponde acidamente, lanciando un’occhiata ad Alfredo.

 

Raffaella, scioccata, lascia i due ragazzi da soli e va in cucina. Babi non le rispondeva più così male da… Beh, da quando frequentava quel gruppo di pazzi. Che sia tornata ad uscire con loro? Il solo pensiero la atterrisce.

 

Intanto, in soggiorno, Babi non si finge nemmeno un po’ contenta per la visita di Alfredo, che la guarda quasi intimorito, senza trovare le parole giuste da dire.

 

-         Scusa Babi… Non pensavo che potesse darti fastidio … - dice in un sussurro.

-         E’ che oggi è una giornataccia – gli risponde la ragazza, cercando di usare un tono il più educato possibile  - Preferirei stare da sola.

 

Alfredo la guarda, e ora anche lui sembra arrabbiato, o almeno, infastidito dalla sua reazione.

 

-         Babi, non so più cosa fare con te. Ogni cosa che faccio non va bene. E poi sei sempre di cattivo umore.

 

Babi sospira.

 

-         E non ti viene qualche dubbio pensando a queste cose? – risponde, guardandolo negli occhi – Non ti chiedi se forse non sono le cose che fai a non andarmi bene, ma è proprio la tua presenza? Non lo capisci che sei soffocante?

 

La seconda sfuriata in meno di un’ora.

E quello che la lascia più perplessa, è il fatto di non dispiacersi nemmeno un po’ per Alfredo. Non le importa di averlo ferito, non le importa se non lo vedrà mai più. Anzi, questo pensiero è più un sollievo per lei. Vorrebbe solo che se ne andasse e la lasciasse in pace.

 

Alfredo è rimasto senza parole.

 

-         Allora mi vuoi lasciare? – le chiede. Poi, più parlando a se stesso che a Babi, prosegue – Lo sapevo… Dovevo immaginarlo che quella tua amica del cavolo…

-         Lascia stare Pallina, cosa vuoi che c’entri lei? – lo interrompe -  Non sono innamorata di te, lei cosa c’entra, spiegamelo! – gli chiede, ormai al limite della sopportazione.

-         Allora hai già deciso, e da quanto tempo?

 

Non lo sopporta più. Non ha voglia di sostenere ancora questa conversazione. Perché non lo accetta e basta?

 

-         Senti Alfredo, ho deciso, è vero. Non ti amo più okay? Avrei preferito dirtelo in un'altra maniera, ma tu non mi lasci alternative. E non chiedermi altre spiegazioni, perché non ce ne sono.

-         Ma non puoi lasciarmi così…

-         E tu non puoi obbligarmi a stare con te, non lo capisci? E ora ciao, voglio stare sola.

 

Alfredo si volta, e senza salutare esce dalla casa.

 

E Babi si butta sfinita sul divano. Si sente svuotata, e infinitamente stanca. Ma purtroppo non è ancora finita.

Raffaella ha sentito sbattere la porta di ingresso, e si è precipitata subito fuori dalla cucina.

 

-         Babi, ma che è successo? – le chiede, preoccupata.

 

La ragazza non la guarda neppure, anzi, volta la testa dalla parte opposta.

 

-         L’ho lasciato, va bene? – risponde.

 

Raffaella è sconcertata.

Alfredo le piaceva così tanto, e pensava che piacesse anche a Babi: stavano così bene insieme…

Nel frattempo Babi si alza per raggiungere la sua camera, e sua madre fa per dire qualcosa.

 

-         Mamma, lo so cosa pensi, quindi risparmiami la predica. Non sono innamorata di lui. Punto. Se piace a te, non è che deve piacere per forza anche a me.

 

E così dicendo si chiude in camera sbattendo la porta.

 

***

 

Sono passati tre giorni, durante i quali Babi e Pallina non si sono sentite.

Babi ha vissuto come una sorta di automa: frequentando le lezioni all’università, studiando, e rimanendo chiusa in casa. Nonostante il caldo della primavera, nonostante il profumo dell’aria e la luce del sole.

Pallina invece non si è fatta sentire con Babi per permetterle di sbollire un po’ la rabbia. Pallina ha preparato una lettera per l’amica, per spiegarle tutto, e per farsi perdonare. Ora resta solo riuscire a consegnarla alla destinataria, e Pallina ha già ideato il suo piano: sta infatti aspettando Daniela all’uscita di scuola, perché sarà lei a dare la lettera a Babi.

Mentre aspetta, Pallina ripensa all’anno precedente, a quando lei e Babi avevano iniziato a frequentare Pollo e Step, e un nodo le sale subito alla gola. Si rivede con addosso quell’orribile divisa scolastica, preoccupata soltanto per le interrogazioni della Giacci, ma comunque serena e spensierata. Come non lo sarà mai più.

Il vociare delle studentesse la riporta alla realtà, e comincia a cercare Daniela. La individua subito, mentre parla fitto fitto con la sua amica-nemica di sempre, Giulia.

 

-         Ehi ciao Daniela!

-         Pallina, che sorpresa!

 

Le due ragazze si salutano con un bacio sulla guancia.

 

-         Ti devo chiedere un favore: dai questa a Babi, è importante! – le dice, porgendole la busta.

 

Daniela allunga la mano per afferrarla, ma Pallina un istante prima l’allontana.

 

-         Ehi! – le dice poi seria – Daniela, non farle domande, e non tentare di spiare cosa c’è scritto!

-         Ma certo Pallina, non preoccuparti… Fidati! – risponde, questa volta riuscendo a prendere la lettera.

 

Daniela si allontana verso l’auto di Raffaella che, puntuale come ogni giorno, è passata a prenderla. E Pallina spera di aver fatto la cosa giusta a rivolgersi proprio a quella piccola pettegola.

 

Sono le sei di sera passate quando Babi finalmente rientra a casa.

Il venerdì è la giornata più pesante in assoluto all’università.

Saluta senza entusiasmo la madre, che sta già preparando la cena, e Daniela, occupata a guardare qualche nuovo telefilm in tv. Suo padre invece non è ancora rientrato.

Entra in camera, e appoggia lo zaino ai piedi del letto.

Anche questa settimana è finita” pensa, con sollievo.

E mentre sta per posare il suo giubbino in jeans sulla sedia, nota appoggiata sulla scrivania una busta, bianca e senza alcuna scritta.

La prende, un po’ dubbiosa e un po’ incuriosita, e inizia ad aprirla.

Spera tanto non sia di Alfredo. Può sopportare tutto, ma una lettera da parte sua proprio no.

Appena dispiega i fogli, riconosce subito la calligrafia tonda e famigliare di Pallina. E vorrebbe esserne tanto infastidita, ma invece si accorge di provare solo contentezza per questa ennesima sorpresa dell’amica. Si siede sul letto, e comincia avidamente a leggerne il contenuto.

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Cap 6 ***


Cap

Amiche, amici, siamo quasi agli sgoccioli di questa storiella… Mi dispiace aver fatto tanto aspettare per questo capitolo, spero almeno vi piaccia. E prima di lasciarvi alla lettura, i soliti ringraziamenti…

Melany, ciao, e grazie per i complimenti!

Lucilla91, eccoti accontentata! Come si dice, la pazienza è la virtù dei forti!

Ele91, ciao, e grazie di nuovo anche a te!

Minni, grazie, spero che anche questo capitolo ti piaccia!

Maryterry4, non sono scomparsa, eccomi qui. Grazie per i complimenti e buona lettura anche a te!

 

Cap.  6

 

... ecco, e ora ti ho spiegato proprio tutto.

Purtroppo tu non c’eri per me Babi, e mi sono avvicinata a Maddalena, che conosceva Pollo, e gli voleva bene. Mi ha aiutata, so che può sembrare strano, ma è così. E’ soltanto grazie a lei e a Step che non mi sono persa completamente.

Non ti chiedo di diventare sua amica, ma solo di cercare di capire anche il mio punto di vista. E poi, perché non le dai una possibilità? Sono certa che potreste tranquillamente superare i vostri rancori passati. Lei non è più la ragazza che ti ha picchiato Babi. E’ cambiata, come sono cambiata io, com’è cambiato Step.

E tu?

Prova a riflettere Babi, ma solo con la tua testa.

Non pensare a quello che potrebbero dire tua madre, o Alfredo, o le tue amichette di università con la puzza sotto al naso.

Pensaci, promettimi solo questo.

E quando te la senti, chiamami.

 

Pallina

 

Babi è in lacrime quando ripiega la lettera e la rimette nella busta.

Ma possibile che lei sia rimasta ferma, nel suo mondo superficiale, nella sua bolla di cristallo per tutto quel tempo?

Possibile che abbia davvero smesso di ragionare con la propria testa?

E’ vero, è stato così.

Ora non ha paura di ammetterlo, anche se un po’ questo la fa soffrire: il mondo perfetto che si era creata è crollato, è andato in mille pezzi.

Non era quello che voleva, e ora ha finalmente capito che non vuole più fingere per compiacere sua madre, o chi altro.

Se le vogliono davvero bene, dovranno accettare il suo vero modo di essere.

Non può rinnegare se stessa.

Non può rinnegare il suo amore.

Pensa a Step, alla loro storia, e sta volta non fa nulla per bloccare i ricordi.

Pensa che forse sia stata colpa sua, questo volerlo cambiare ad ogni costo a renderlo invece più imprevedibile e violento.

Lo ama ancora.

E non ha mai potuto smettere.

E’ qualcosa di inevitabile. E’ qualcosa che non potrà cambiare. Mai.

 

Sorride.

Perché finalmente lo ha capito, lo ha ammesso a se stessa.

Spera solo che non sia troppo tardi.

Spera solo che Step la ami ancora.

 

Afferra subito il cellulare e chiama Pallina.

In questo momento ha assolutamente bisogno della sua più cara amica.

 

***

 

Step sta riempiendo alla rinfusa il suo vecchio borsone.

Sembra una scena già vista.

Il protagonista sembra essere lo stesso. E lo è, se non con una ricchezza in più.

In questi mesi tante persone gli sono state vicine come se lo conoscessero da sempre.

L’hanno aiutato, e magari lui ha aiutato alcune di loro.

Ha capito delle cose importati.

In primo luogo che Pollo sarà sempre il suo migliore amico, ma non più l’unico.

E poi che non è scappando o cercando di nasconderli che i problemi spariscono.

Quindi adesso è pronto per ritornare a Roma.

Rinato, pieno di tutte quelle speranze che aveva perso.

Non vede l’ora di abbracciare Paolo.

E spera di poter incontrare lei, e magari poterle parlare. Anche se sarà ancora fidanzata, poco importa. Di certo questa volta non scapperà, e cercherà di fare di tutto per riconquistarla.

 

Ha deciso che partirà la mattina seguente.

Non vuole deludere tutti i suoi amici, che hanno organizzato una festa in suo onore proprio per quella sera.

Tutti al Gaugin quindi, aperto esclusivamente per loro.

Roberto e Marianna hanno insistito talmente tanto, che non hanno ammesso rifiuto, anche se Step non ama particolarmente queste “cose cerimoniose”, come le chiama. Del resto glielo deve, con tutto quello che hanno fatto per lui.

 

Chiude il borsone, e lo appoggia vicino alla porta d’ingresso.

E a fianco invece ne appoggia un altro, che dovrà consegnare a Marianna: ci sono tutte le lenzuola, gli asciugamani e il resto che gli aveva gentilmente prestato quando si era trasferito.

 

Dà un’occhiata a quella che è stata la sua prima casa.

E ripensa a quanto era diverso quando per la prima volta ha varcato quella soglia.

E’ soddisfatto di se stesso, di quello che è riuscito ad ottenere, a capire.

Anche se manca un’ultima  battaglia, quella più importante, e che più lo spaventa. Ma che vuole affrontare. E cercare di vincere.

 

Da un’occhiata all’orologio: sono quasi le otto. E Marianna e Roberto lo aspettano per la cena.

Si carica in spalla il borsone di Marianna, e scende di corsa le scale.

 

***

 

Babi e Pallina ancora insieme, a vivere un’altra delle loro avventure.

Dopo lacrime, spiegazioni, scuse e perdoni,  eccole correre come due forsennate verso l’Eurostar in partenza per Milano.

Maddalena ha dato loro tutte le indicazioni per raggiungerlo.

E anche Babi non ha potuto fare altro che riconoscere il suo cambiamento. E ringraziarla con un abbraccio, come si fa tra amiche, amiche vere.

Sono quasi le 15.30, e tra poco il loro treno sarà in partenza.

Sperano non ci siano ritardi, soprattutto Babi, che non vede l’ora di cancellare quella distanza, che li ha divisi per così tanto tempo, sia fisicamente che nel cuore.

Pallina è la prima a salire sul treno, seguita a ruota da Babi. E dopo aver ripreso fiato di fanno strada alla ricerca dei loro posti, trovati e prenotati come si suol dire, per una botta di … fortuna.

 

Il treno parte puntualissimo, e le due ragazze come erano sempre solite fare prendono ognuna un auricolare del lettore MP3 di Babi, e si lasciano trasportare dalla musica.

Babi non stacca gli occhi dal finestrino.

Vede quei paesaggi scorrere sotto il suo sguardo, quelle case e quei campi, e le sembra impossibile che Step sia stato per tanto tempo così lontano da lei.

Cerca di immaginare che cosa l’attenderà una volta a casa di Step. Ha paura di affrontarlo nonostante tutto quello che Maddalena le ha confidato. Ha paura di trovarlo con un’altra. Ha paura che lui non vorrà nemmeno vederla.

E se lui poi non vorrà più tornare a Roma?

Sono troppi gli interrogativi e le immagini che affollano la sua mente.

E ora che Pallina si è addormentata si domanda se per caso non sarebbe stato più giusto lasciare le cose come stavano, senza fare questo colpo di testa.

Tipico di Pallina tra l’altro.

Babi viene risucchiata in questo vortice di supposizioni.

Pian piano chiude gli occhi, e la musica comincia ad essere sempre più fievole, sempre più lontana.

Fino a quando non sente più nulla e lei si arrende, e stanca si addormenta.

 

***

 

-         Marianna, grazie per la cena, mi mancheranno i tuoi manicaretti! – esclama Step, mentre mastica ancora l’ultimo boccone dell’arrosto di Marianna.

-         E tu passa a trovarci più spesso, no? – dice Roberto.

-         Beh, sicuramente quando nascerà Luca ci sarai, vero? – gli chiede Marianna.

 

Step sorride.

 

-         Puoi contarci, non mi perderei l’arrivo del diavoletto per niente al mondo!

 

Marianna sparecchia, mentre Roberto prepara il caffè.

E Step pensa a come quei cinque mesi siano passati in fretta.

Ricorda alla perfezione il giorno del suo arrivo, arrabbiato, triste e stanco, e di come l’amicizia di Roberto e Marianna l’abbiano da subito fatto sentire meglio.

Non si scorderà di certo tutto l’affetto che gli hanno dato, e di come gli abbiano insegnato a fidarsi di più degli altri.

E poi guardandoli compiere insieme qualsiasi piccolo gesto, e vederli come ora scherzare e prendersi in giro come due ragazzini, gli ha dato una speranza e gli ha ricordato quanto sia bello stare con la persona che si ama.

 

Roberto serve in tavola il caffè, e nel frattempo arriva anche la sorella di Marianna.

 

-         Allora, si va ad aprire il locale, o no? – chiede, con la sua solita esuberanza.

 

Roberto l’afferra per un braccio e senza troppo complimenti la fa sedere.

 

-         Sei sempre la solita agitata! – le dice – Beviti un caffè con noi, anche se per te sarebbe meglio una bella camomilla!

 

E poco dopo sono davanti al locale, dove ci sono già Raffaele, Sofia e gli altri colleghi del pub dove ha lavorato Step.

Il ragazzo cerca spontaneamente la figura di Ilaria, che però sembra non esserci. Sarebbe davvero brutto se non potesse salutarla, ci terrebbe sul serio.

Decidere di chiedere a Sofia.

 

-         Step, non ti preoccupare, fa tardi perché è appena rientrata dall’università. Anche lei vuole salutarti, non mancherà!

 

Il ragazzo annuisce, e insieme entrano nel locale, che lentamente si comincia a riempire.

Step si meraviglia nel vedere tutte le persone che ha conosciuto in quei mesi tutte insieme… Sono veramente tante, e chi più chi meno, è stato importante per lui.

Oltre ai sui colleghi del pub, ci sono quelli della palestra, alcuni clienti del bar di Marianna, e i ragazzi che lavorano insieme a Roberto.

E verso le dieci arriva finalmente anche Ilaria.

 

Step le va subito incontro, e le porge la solita bottiglia di Beck’s.

 

-         Credevo non arrivassi più! – le dice.

-         Non scherzare Step… Davvero pensavi che non sarei venuta a salutarti? Ti ossessionerò fino alla fine! – esclama prima di bere una sorsata di birra.

 

I due ragazzi si sorridono, e si siedono al bancone dove Roberto si sta esibendo in una preparazione bizzarra di un cocktail improbabile, con Marianna che lo guarda divertita fingendo disapprovazione.

 

***

 

Pallina si sveglia quando ormai il treno sta per entrare in stazione centrale, e sveglia subito Babi.

 

-         Babi, siamo arrivate! – esclama divertita.

 

La ragazza ha un sussulto e una lieve sensazione di panico.

Il momento della verità si sta avvicinando.

 

Prende il suo specchietto dalla borsa e si da un’aggiustata ai capelli, imitata subito dall’amica.

 

-         E sì, siamo troppo belle, nessuno può resisterci! – dice rimirandosi.

 

Escono dalla stazione che già non sanno dove andare.

Prendono il foglietto di Maddalena con tutte le indicazioni, e alla fine si orientano e prendono la metropolitana. Poi un autobus, ed ecco raggiunto il centro del paese dove ha vissuto Step.

 

Pallina guarda l’amica, e non può fare a meno di notare l’espressione tesa del viso.

La prende sottobraccio.

 

-         E ora, dove si va? – le chiede.

 

Babi apre nuovamente il foglietto, e trovano subito l’indirizzo di Step e le indicazioni per raggiungerlo.

 

-         Chissà se sarà in casa – chiede Babi, mentre salgono le scale – Magari è fuori, potremmo tornare più tardi – dice, fermandosi.

 

Pallina si fa seria e comincia a tirarla per un braccio.

 

-         Eh no carina, adesso andiamo, suoniamo e vediamo un po’. Non mi sono fatta tutto sto sbattimento tra treni e autobus per niente, sai?

 

Babi si lascia trasportare, ma una volta davanti alla porta dell’appartamento, esita di nuovo. E guarda l’amica in cerca di comprensione.

 

-         Cosa stai aspettando? – le chiede, cercando di parlare a bassa voce. – Su, premi il pulsantino!

-         Pallina, non riesco… Ho troppa paura…

 

Pallina sospira e guardano male l’amica, suona il campanello.

E Babi sente il cuore balzarle in gola. Perché ormai è fatta, e non si torna più indietro. Oppure sì, potrebbe scappare. Ma si sente immediatamente stupida per averlo solo pensato.

 

Passa qualche istante, e nessuno arriva ad aprire.

Pallina ritenta, ma nulla.

 

-         E ora? – chiede Babi, adesso un po’ delusa.

 

E Pallina senza nemmeno risponderle prende il cellulare e chiama Maddalena.

 

-         Non c’è! – le dice senza neppure salutare – Ora che facciamo? Siamo venute fin qui per niente?

 

Babi osserva l’amica, che dopo qualche istante chiude la comunicazione e si volta verso di lei.

 

-         Ora chiama suo fratello Babi, non fare quella faccia. Vedrai che lo troviamo.

 

Si siedono sui gradini, e Babi inizia a mangiucchiarsi le unghie.

E poco dopo ecco squillare il telefono di Pallina.

 

-         Si Madda, dimmi!

 

Babi tira un sospiro di sollievo, e imita Pallina che intanto si è alzata e le fa cenno di seguirla.

Una volta fuori dal palazzo e una volta terminata la telefonata, Pallina guarda Babi sorridendo.

 

-         Babi, ce la fai a fare un ultimo sforzo?

 

La ragazza annuisce.

 

-         Step è al locale della cognata di Marianna. Stanno facendo una festa perché domani parte, andiamo!

-         Aspetta Pallina, ma tu sai dov’è?

-         No, ma ci viene a prendere il fratello di Maddalena.

 

Babi non sta capendo più niente, i suoi pensieri non seguono un filo logico.

Il fratello della persona che fino a qualche giorno prima odiava la porterà da Step. Maddalena che si è fatta in quattro per far andare a buon fine il piano folle di Pallina.

Step, che tra pochi minuti potrà rivedere.

Si lascia trascinare dalla solita Pallina, sempre entusiasta e piena di vita.

E la segue silenziosa in quell’auto dove fa la conoscenza di questo ragazzo sconosciuto, che per certi versi le ricorda tanto Step.

 

 

 

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Capitolo 12
*** Cap. 7 ***


I ragazzi che si amano si baciano in piedi

Ragazzi, ecco qui l’ultimo capito, l’epilogo di questa fanfiction.

Spero non vi deluda.

Vi ringrazio per avere seguito questa storia con tanto interesse, con tutto il cuore.

Spero di essere riuscita a regalarvi qualche emozione in cambio delle vostre bellissime parole.

Mi sono veramente divertita a scrivere queste pagine, e a regalare ai nostri amici “cartacei” in finale un po’ più lieto.

 

Beh, ora passo ai ringraziamenti…

 

Maryterry4, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, e per scusarmi ancora dell’attesa dello scorso aggiornamento, questa volta ho fatto il possibile per essere più veloce!

Elenuccia91, grazie! Sicuro, recensirò le tue storie volentieri!

Minni, grazie anche a te… E fammi sapere se il finale che ho immaginato ti piace!

Giuky, ciao e grazie!Mi hai fatto dei complimenti bellissimi! Per il sequel… beh, per ora mi sembra un po’ presto per pensarci! Magari più avanti, chi può dirlo!

Majandra ciao! Beh, per il seguito eccoti accontentata! Anch’io non stavo più nella pelle di scriverlo!

 

                                                                                                                          Ayumi^^

 

 

 

Cap. 7

 

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
[…]

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
.

 

I ragazzi che si amano
-Jacques Prévert

 

 

Roberto parcheggia di fronte al locale.

Babi lentamente apre la portiera ed esce dall’auto. Si sente come ipnotizzata, come in un sogno, quando non si ha il controllo del proprio corpo.

Non sente quello che Roberto e Pallina le dicono, e inizia soltanto a camminare verso quella porta, a passi lenti, ma decisi.

Alcuni ragazzi sorseggiano i loro drink proprio a fianco all’ingresso e la osservano incuriositi, ma lei non sembra accorgersene.

Si sistema automaticamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio e poi apre la porta.

 

***

 

Step sta chiacchierando allegramente con Raffaele e altri sui ex-colleghi del locale. Ovviamente stanno cercando di pianificare futuri incontri per non perdersi di vista: qualcuno propone addirittura un bel viaggio da fare tutti insieme non appena si presenterà l’occasione, e gli amici iniziano a sparare a raffica le probabili mete. E in tutta questa confusione Step ha l’impressione di sentire una voce chiamarlo.

Si allontana un po’ dagli altri e si volta d’istinto verso la porta.

E non può credere a quello che i suoi occhi incontrano.

 

Si rivolta verso Raffaele che lo osserva incuriosito.

 

-         Me la puoi tenere? -  gli chiede, dandogli la sua birra. Poi si dirige verso la porta.

 

Raffaele non ha neppure il tempo di rispondere, né tanto meno di capire l’amico.

Poi però vede una ragazza bionda vicino alla porta.

E trova la risposta.

 

Babi non è riuscita a fare nemmeno un passo all’interno del locale.

I suoi occhi l’hanno trovato immediatamente.

E vederlo così, dopo tanto tempo, è stata un’emozione troppo forte, tanto forte da farle mancare il respiro.

 

Quando Step la raggiunge si guardano, a lungo, come per accertarsi che quello che vedono sia la realtà, e non un bel sogno.

E quando Step l’attira a sé, e con il dorso della mano le accarezza il viso, Babi non riesce più a trattenere le lacrime.

Lacrime di emozione, gioia, paura. Amore.

Il bacio che si donano vale più di mille parole.

Perchè in un attimo mette a tacere tutto il dolore, la cattiveria, la sofferenza, per lasciare spazio alla gioia del loro amore.

 

E l’istante successivo eccoli camminare mano nella mano tra le vie quasi deserte di un paesino che rimarrà per sempre nei loro cuori.

 

Step sa che i suoi amici non se la prenderanno per la sua “fuga”. E’ bastato solo guardare Roberto, Ilaria,  Raffaele, Pallina e leggere nei loro sorrisi la felicità per lui, e per Babi.

 

Sono tante le cose che vogliono raccontarsi. Ed è tanta la voglia che hanno di ricominciare a vivere il loro amore.

Nell’appartamento di Step, anche se non c’è il mare, anche se non sono in un castello, il tempo sembra averli riportati indietro a quella magica sera di circa un anno prima.

Si guardano, si cercano, si trovano. In una danza infinita. Colmando quel vuoto e riempiendo quella distanza che c’era tra loro.

Un bacio, una carezza, un “Ti amo” sussurrato.

E dormire abbracciati fino al mattino.

 

***

Babi si sveglia di soprassalto.

Vede la luce filtrare dalla finestra, e si chiede perché la sveglia non abbia suonato.

 

Si sente così strana, serena, ma anche un po’ malinconica.

Tutta colpa del sogno di quella notte. Tutta colpa di quel bellissimo sogno che ha la colpa di essere solo un sogno.

Quel sogno che ha ancora così appiccicato addosso da farle avere le allucinazioni.

 

Perché c’è Step che la guarda sorridendo, al suo fianco.

C’è davvero, non le sembra possibile.

Si mette a ridere e lo abbraccia forte.

 

-         Sei vero allora – gli dice – non sei solo un sogno…

 

Step l’abbraccia.

 

-         Sei vera anche tu… E sei qui.

 

E di nuovo un bacio, e poi un altro.

 

***

 

E poi a salutare Roberto e Marianna, e il rientro a Roma. Babi e Pallina in treno. Step in sella alla sua moto.

Una corsa sotto il cielo azzurro, una corsa tra le vie della sua città che non gli è mai sembrata così bella, così diversa.

 

E’ l’inizio di una nuova vita, Step questa volta se lo sente.

E anche Babi lo pensa, mentre il treno corre veloce verso Roma.

 

Tutto sembra più luminoso ai loro occhi, più bello e più colorato. E tutto sembra fatto su misura per loro, per le loro vite, per il loro amore.

 

Step è arrivato sotto casa, e sale di corsa le scale. Quando vede Paolo, lo abbraccia, rendendosi soltanto ora conto di quanto gli sia mancato.

Paolo risponde all’abbraccio meravigliato: Step è diventato un sentimentale, non lo riconosce più!

 

Pallina guarda divertita Babi, con lo sguardo perso nel vuoto e gli occhi sognanti.

Finalmente tutto sembra essere andato a posto.

Le ombre, i segreti, tutti pensieri negativi si sono finalmente dissolti.

Spera che i suoi amici possano apprezzare la fortuna che hanno di poter stare insieme e regalarsi il loro amore.

Ora forse toccherà anche a lei tornare ad essere felice. Come quando Pollo era con lei. Sente che anche lui vorrebbe questo, vorrebbe vederla sorridere.

 

Sospira, e imitando l’amica guarda fuori dal finestrino quel mondo scorrere via veloce, e si perde in quei colori che si mescolano e si confondono tra loro.

 

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