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È il
1600, Londra in una casa situata nella campagna, pioveva a dirotto l’intera
abitazione era allagata, nessuno si aspettava nulla di buono da quella giornata,
infatti era nato lui, CarliseCullen,
un piccolo bimbo dagli occhi vispi e allegri, era grande gioia per la madre,
Elisabeth Cullen sorrideva, incurante del grande
dolore che provava, sembrava che l’affetto che provasse per lui riusciva a
placare la sofferenza.
Questo
non valse però per Martin Cullen il padre, un uomo
dalla stazza grossa, forte e molto affascinante era invidiato da tutte le donne
del paese, peccato ciò non valse anche per il suo carattere; infatti era
solito a mentire, e trattava tutti con estremo sgarbo .
Elisabeth
invece non gli assomigliava per nulla, era calma e sincera , definita da tutti un
angelo, nessuno capiva come potevano andare d’accordo l’unica cosa che
speravano era che il piccolo Carlise bon
assomigliasse all’energumeno .
PoV Martin
Erano
passati ben venti anni da quella notte, il mio giovane soldato stava diventando
un uomo, lui non era come gli altri, era contrario persino al mio lavoro,
cacciare vampiri e streghe per ripulire il mondo da ogni male era il
lavoro migliore che si potesse fare, era un rammollito, proprio come la madre …
Eravamo
(io e il mio plotone di caccia ) quasi arrivati a uno dei covi di vampiri più
grandi mai scoperti, le gambe mi tremavano, ma non potevo far vedere che avevo
paura e il capo di quella spedizione.
Ormai
eravamo arrivati, entrai nella grotta che si prospettava triste e cupa, una
cinquantina di uomini mi seguivano, si sentì un suono sordo, erano arrivati, ma
noi sapevamo come ucciderli …
<<
a morteee >> gridava la folla che stava dietro
di me, rallentai il passo mentre tutti combattevano, infatti tutti quelli
in prima fila erano i primi a lasciarci, la mia vita valeva più di quella di
tutti, non potevo di certo morire così .
I
vampiri erano cinque, l’intero esercito era in difficoltà, uno si avvicinò a
me, mi guardava, era pronto a mordermi , fortunatamente un mio sottoposto mi
salvò, dopo qualche minuto il vampiro morì; così avvenne anche per gli altri
quattro .
Eravamo
rimasti solamente in dieci << buon lavoro ragazzi, ottimo lavoro a tutti
>> dissi
<<
Grazie capitano !! >> mi risposero i nove, tutti quanti tornavamo a casa
eravamo davvero felici
<<
ciao papà >> chi parlava era Carlise che
sorrideva, era diventato davvero grande, una folta chioma bionda e un sorriso
lucente lo caratterizzavano, peccato che quel sorriso era destinato a
scomparire
<<
sei solo un rammollito, perché non vieni con me, è questo il tuo destino, tu
dovrai sostituirmi prima o poi … >> dissi
<<
non mi capirai mai .. >> aggiunse scappando di casa.
Così
ebbi l’idea di seguirlo , era diretto per la città , infatti fu là che si
fermò, era seduto in terra aspettava qualcuno.
Passarono
diverse ore dopodiché una giovane ragazza si avvicinò a lui, insieme a lei
corse via tra la folla, mi sfuggirono .
Come al
solito dovevamo organizzare una spedizione … << Carlise
oggi verrai alla caccia di streghe >> .
<<
Padre vi prego, la prossima volta giuro che verro con voi rendendomi degno del
cognome che porto >> disse, non capivo cosa aveva di tanto importante da fare,
mi ero stufato, presi la cinghia e iniziai a frustarlo .
Piangeva,
piangeva e ancora piangeva senza sosta ma, non mi lasciava la soddisfazione di
lasciare un grido di dolore; passarono svariati minuti gli diedi uno schiaffo e
lo minacciai, a quanto pare non serviva a nulla, nella sua schiena si erano
formate varie corpuscoli e bolle dovuti alle frustate, credo che mi odiasse,
l’odio rende più forti infatti ciò non mi preoccupava
<<
La spedizione durerà svariati mesi, se non anni, ricordati che se non ce la
farò a sopravvivere sarà solamente colpa tua >> dissi,ma non rispose e
girò la testa verso il camino
Commenti dell’autore :
Spero questo mio capitolo vi piaccia, è l’inizio di una storia
molto avvincente che ho in mente.
Ovviamente non è molto avvincente questo prologo perché serve a
farvi entrare nella storia, ma vi assicuro che se mi darete modo di continuarla
(incoraggiandomi ciè postando su
la vostra impressione) sono sicuro vi piacerà molto …
Grazie anticipate Un grande ringraziamento vo alla mia Beta alla
prossima
I commenti, come sempre, li trovate a fine pagina, però, prima di tutto,
preciso che il capitolo è stato betato ^_^ quindi
“addio errori” eheh. Ringrazio tantissimo Nevia che è corsa in mio soccorso. Non so come abbia fatto,
ma il giorno dopo aveva già pronti i capitoli. Grazie ancora.
Così andò via lasciandomi un grande rimorso, che in quegli
attimi sembrò divorarmi, e se fosse morto che avrei fatto?
Passarono ben due giorni da quel momento, ero molto felice perché
la mia amatissima Fiona doveva venire proprio oggi, l’avrei presentata a mamma,
che sono certo sarebbe stata più che felice di conoscerla.
Il tempo non passava mai ero troppo eccitato all’idea che
sarebbe arrivata.
Quanto ci metteva?!? Al solito non spaccava il minuto., la mamma si avvicinò
<< che ci fai vestito con le tue migliori giacche fuori
dalla porta, aspetti qualcuno? >> mi disse, fu proprio in quel momento
che arrivò la mia amata, le sue guancie rosee, il suo sorriso perfetto, la sua
perfetta linea segnata da un fisico senz’alcun difetto … la amavo
<< scusi per il ritardo signora Cullen,
mi chiamo Fiona e sono la fidanzata di suo figlio, sempre che lei mi ritenga
degna >> disse Fiona imbarazzata, mia madre sorrise.
Dopo qualche ora di intense chiacchiere Fiona dovette andare,
salutò mia madre che rispose con affetto << ciao Fiona, ti aspetto domani
>>, mia madre aveva trovato in Fiona la ragazza perfetta per me, ero
davvero felice .
Lasciai sola mia madre per andare ad accompagnare Fiona a casa
dei suoi, era buio non stava bene lasciare sola una così bella ragazza.
Ne approfittai per conoscere i suoi genitori, infatti salii per
qualche minuto, già mi amavano; ero nella strada di rientro di casa, quando
sentii un urlo proveniva da casa mia, era quella di mia madre, corsi
velocemente, vidi dalla finestra un uomo che la stava stuprando, ancora urli
presi la prima cosa che mi capito tra le mani (un ombrello, che al quel tempo
avevano la punta accuminata) .
<< Crepa brutto Bastardo !! >>, un colpo secco con
quell’ombrello bastò per ucciderlo, mia madre nemmeno mi guardò, la rabbia
aveva preso il sopravvento, da quel cadavere uscì tanto sangue, uscii dalla
casa e diedi a mia madre il tempo di riprendersi.
Passarono svariate ore, rientrai a casa << grazie figliolo
>> mi disse ma io non volli rispondere, oggi avevo passato il limite,
sarebbe bastata una minaccia per farlo andare via, avevo davvero esagerato, mi
voltai, non c’era più nessuna traccia del cadavere << mamma ma che fine
ha fatto?? >> chiesi
<< cosa?? Non è successo niente figliolo, non è successo
niente .. >> mi rispose; era stata una notte lunga ero stanco, mi misi a
letto, avevo bisogno di dormire… mia madre pensava
ancora a quegli orrendi minuti che non riusciva a togliersi dalla mente.
Ormai era da un po’ che mio padre non si faceva vivo, era
passato quasi un anno da quel momento, tante novità erano accadute da quella
notte, io e Fiona tra un mese esatto ci dovevamo sposare, infatti era proprio
con lei che mi trovavo, si prospettava una tranquilla giornata di shopping con
la mia amata, ma purtroppo non fu così.
Stavamo passeggiando lungo le strade della più grande fiera
esistente in tutta la Gran Bretagna, una ragazza si avvicinò a me con aria
svampita dicendomi << ciao bel fusto che ne dici se andiamo a conoscerci
meglio da qualche parte con più calma >> mi girai, Fiona aveva sentito,
povera ragazza non sapeva contro chi si era messa, infatti la mia futura sposa
si distingueva dalle altre soprattutto per la sua molto accesa gelosia .
Fiona si
avvicinò alla ragazza che si prese uno schiaffo << non permetterti mai
più villana >> aggiunse poi, la ragazza che aveva un acceso rossore alla
guancia iniziò a tirare la lunga chioma scura di Fiona che le sferrò un colpo
secco sul collo della ragazza che cadde a terra svenuta ... <<
Fiona ti avevo già detto che odio le scenate di gelosia >> non aggiunsi
altro avevo paura di finire nel suo mirino, da oltre due anni di conoscenza
avevo imparato che farla arrabbiare non mi sarebbe convenuto ; << la
prossima volta te li rado i capelli brutta puledra >> ‘’ puledra ?? ‘’ e
che significava ? questo non mi importava, ormai ero rosso dalla vergogna,
tutto ormai era andato in fumo.
Inoltre
la folla radunatasi durante lo scontro le fece
persino un applauso, così l’inchino sembrò d’obbligo dal canto mio io accennai
a una risata non troppo riuscita, così inchinò
sembrava una lottatrice di wrestling che aveva vinto il primo round, accennai a
una risata ma non mi usciva bene .
Eravamo tornati a casa, Fiona era invitata per il pranzo, tutti
stavamo mangiano, la porta si aprì
<< chi è questa donna? >> era Martin che parlava,
aveva perso un occhio e sembrava più incattivito di prima, era uno che aveva la
mano pesante sul lavoro avido, ruvido, feroce indomabile vecchio peccatore.
Duro e accumunato come la selce da qui nessun metallo aveva mai
fatto spuntare scintille generose; misterioso introverso e solitario come una
ostrica, il freddo che teneva dentro gli faceva aguzzare i suoi vecchi
lineamenti, era sempre lo stesso padre, sempre lo stesso egoista e avido, non
era cambiato proprio per nulla.
<< Sono Fiona la fidanzata di suo figli piacere di
conoscerla >> si avvicinò per stringergli la mano, Martin con un
movimento brusco, lo scansò.
<< ti dispiace andartene via, ho bisogno di stare con
quello che resta della mia famiglia >> disse il vecchio minaccioso.
Presi in disparte Fiona raccontandole esplicitamente che
rapporto avevo con Martin, così anche se a malincuore andò via .
<< In questo periodo ho avuto molto tempo per riflettere, Carlisle sono stato troppo permissivo nei tuoi confronti,
ora basta, te lo chiederò un’ultima volta, domani si parte per un raid di
caccia vuoi partecipare >> disse Martin arrabbiato .
<< No >> non feci in tempo a finire la frase che
intervenne << ok hai scelto tu, ma sappi che ti pentirai della tua
decisione >>.
Non diedi molta importanza alle sue parole .
Pov Martin
Sapevo
avrebbe risposto così, mi ero preparato a questa eventualità, così andai da un mio
vecchio amico, che avevo imparato a conoscere in quell’anno, abitava vicino
alla nostra casa
<<
per domani ho fissato un nuovo processo, ho trovato una strega raduna una folla
>>
<<
come si chiama la strega ?? >> mi chiese , senza esitare risposi <<
Fiona >> .
Sarebbe stato il peggior giorno della sua vita …
Commenti
dell’autore :
Spero
questo capitolo vi piaccia, tante avventure aspettano ancora Carlies Commentate!!!
COSPLAY ANIMAL scritta a 4
mani da vale_cullen1992 e cullenboy
tutte quelle di ale03 su twilight
tutte quelle di anthy su twilight
tutte quelle di sweet_apple_love
falling
in love with you di meme90
the masquerade
si shona
tutte quelle di wilderose
tutte quelle di isabella V
new life, angel, come un
eterno tramonto di stella del sud
inquilino, padre e figlia
di clarycullen
losangeles di valenessie
sogno proinito
di bells1987
rehab
diladyglam
wild
boy, carlisle story dideath_devil
nevia consiglia: the real
me di purelovequesta ficnn la beto LA CONSIGLIO E
BAST
se nn
e' un problema potreste togliere yaya dalla lista
autrice betate in tutti i capitoli dove l'avete
scritta.... non e' indispensabile ma mi farebbe molto piacere...
Oggi era il gran
giorno, era da oggi che dovevo rendere conto dei miei progetti a una altra
persona, era da oggi che la dovevo sostenere, era da oggi che dovevo amarla più
di qualsiasi cosa al mondo, e magari farci quello che più di avrei amato, dei
figli … progetti, avvolte si avverano, avvolte no, avvolte si avverano in
parte, avvolte non desideriamo più che si avverino, questi erano solamente dei
progetti.
Mancavano quattro
ore alle nozze, erano le sette del mattino, avevo organizzato tutto alla
perfezione , in questo momento mi stavo preparando psicologicamente, i pensieri
offuscavano la mia mente, ma c’era proprio bisogno di sposarmi ? non mi sarei
mai più potuto separare da Fiona, riflettendoci veniamo
al mondo da soli e lo lasciamo da soli,
è tutto quello che succede nel mezzo? è un dovere verso noi stessi cercare un
po' di compagnia, perciò preferiamo scegliere l'amore; scegliamo la vita è per
un po' ci sentiamo un po' meno soli...era per questo che sentivo la necessità
di sposarmi.
Non
facevo che pensare a lei, alla sua bellezza, alla sua audacia e spontaneità,
era proprio la donna per me, se l’amore fosse un lago vorrei affogare tra le sue
acque, se era questo l’amore, quello che lei mi dava; e così la giornata
avanzava tra i miliardi di pensieri.
Avevo
deciso strappai la mia anima dal mio corpo per donarla nelle braccia di Fiona,
lei che sapeva consolarmi, lei che tra qualche ora avrei sposato, lei che amavo
più di tutto ciò che mi circondava, ero fiducioso che da questo momento avrebbe
migliorato la mia vita vertiginosamente, mio padre avrebbe iniziato ad
apprezzarmi, e sarebbe andato finalmented’ accordo con mia madre,ero
fiducioso perché sapevo benissimo che il mio destino sarebbe cambiato.
Ero
pronto a fare colazione, la mia casa era silenziosa mi dava un senso di calma
notevole, cullandomi tra quel silenzio che era da tanto tempo non si sentiva.
Erano le
nove e mezza, mio padre non era in camera, vedevo solamente il sorriso in
faccia di mia madre che sdraiata al letto sembrava così beata … e io, io ero
ancora più beato.
Camicia,
smoking, cravatta, scarpe nere appena lucidate ero pronto, mia madre nel
frattempo si era svegliata << Ai fiori il profumo, agli uccelli il canto,
a te che vivi il più bel giorno della tua vita l'augurio di amarla tanto... so
che è quella giusta >> mi disse, le sue parole mi avevano commosso, dopo
mi abbracciò, era incantevole, classe e raffinatezza uniti in una sola persona,
mia madre.
Uscii di
casa era il momento, mi apprestavo a avviarmi verso le nozze, stava piovendo,
presi un ombrello, il fango inzuppava tutte le mie scarpe, correre non serviva
a nulla così rientrai a casa e mi presi un altro paio di scarpe che poi avrei
cambiato con quelle nere per il matrimonio, il grigio mi metteva malinconia, ma
nulla poteva rattristarmi in quel così speciale momento, la chiesa era lontana,
mi sarei dovuto fare una bella camminata.
Appena
salito all’altare che avrei fatto ?? mi ero studiato il giuramento a memoria,
cosa avrebbe detto Fiona? Non mi interessava più di tanto, l’unica cosa che mi
importasse era il fatto che mi amasse come me, senza esitazione; la pioggia
stava sempre aumentando, e se avessimo avuto dei figli? Uno dei miei sogni era
chiamare mio figlio Edward, non sapevo perché ma questo nome mi piaceva davvero
tanto .
In quel
momento stavo camminando vicino alla piazza che intravedevo, una piccola folla
si radunava, sembrava che tra mezz’ora circa si sarebbe tenuta un processo per
qualche strega o stregone, mio padre le organizzava sempre, di solito mi
chiedeva sempre di unirmi al questi eventi … strano, mi sarei dovuto
avvicinare? vediamo cosa succede …
Ma certo,
come facevo a non pensarci !! mi avviai verso la chiesa che si faceva sempre
più vicina, non andai più in piazza, poi anche per merito della pioggia il
processo si sarebbe tenuto dentro il Comune, la struttura dove si organizzavano
quando pioveva questi eventi; non era questo che importava, avevo capito, papà
ha capito! Ha capito che non sono fatto per queste cose, finalmente mi ha
accettato, il viaggio lo ha proprio cambiato, non in male quanto in bene, mi
ero sbagliato, che felicità tutto non poteva andare meglio; ero arrivato in
chiesa.
Ma che, cosa?
Perché la chiesa è vuota, nemmeno il parroco era arrivato, molto, molo strano,
andai a casa di Fiona, tanto non c’era molta distanza tra la sua abitazione e
la chiesa, non devo preoccuparmi, sarà un piccolo inconveniente, la casa era
molto vicina riuscivo ad intravederne le finestre, mi sembrava di vedere la
faccia della Madre di Fiona, la curiosità di sapere quello che era successo si
faceva così infrenabile che mi misi a correre come un bambino.
Aprii la
porta, << ciao famiglia !! >>dissi entusiasta, nessuno rispondeva,
in terra vidi un foglio, era il giuramento di Fiona, so che era sbagliato ma
non potetti resistere dal leggerlo diceva -Penso e ripenso a ciò
che voglio prometterti, le mie idee sembrano bloccarsi, l’unica promessa che posso
farti e che ti amerò sempre come ora e che quando pronuncerò il fatidico si,
non sarà solamente in quel momento che ti amerò, ma per sempre, e spero che si
l'alba del nostro amore non abbia mai un tramonto - .
Che poetica, leggendo
questa frase l’istinto di rivederla prese il sopravvento, uscii dalla casa, mi
accorsi che nel terreno erano presenti delle tracce di fango che stavano
scomparendo, le seguii .
Portavano proprio nel
comune, che cosa succedeva? , non sapevo Fiona si volesse sposare proprio in un
comune fuori dalla porta c’era una grande folla, era sicuramente accorsa per il
mio matrimonio, quindi non era un processo quello che vedevo prima.
<< Maledetto tu
ha portato solo guai a casa nostra, e ora a pagarne le conseguenze è mia
figlia,spero tu soffra dieci volte
tanto di quanto lo sta facendo ora per colpa tua lei >> era il padre di
Fiona a parlarmi, non capivo entrai nel Comune; NOOO, Fiona si trovava nel
rogo, mio padre, era a questo che puntava,Fiona mi vide, con il poco fiato che
le rimase mi disse << Amore mio, non tormentare la tua anima per quello
che accade perché so ce non è colpa tua, ti amerò per sempre, tu non pensare a
me >>.
<< NOOOOO,
SLEGATELAAAAA, SLEGATELAAA LASCIATELA SUBITO >> dissi urlando, il mio
cuore cessò di battere perchè
niente era per me più terrificante, più straziante, del pensiero di
allontanarmi da lei.
Era
impossibile.
Mentre io soffrivo così
tanto, mio padre aveva una espressione felice, lo odiavo, la rabbia e l’odio
che provavo per lui prese il sopravvento,Fiona era ormai morta, <<
BASTARDO >>dissi, un uomo tra la folla aveva una pistola, senza pensarci
su la presi e colpii con Martin, era una liberazione.
Commenti
dell’Autore:
Ciao a
tutti cari lettori, questo non era il finale che volevo dare però appena lo ho
scritto mi è presa una rabbia che proprio non ce la facevo a farlo restare in
piedi quel bastardo, comunque spero anche questo capitolo vi sia piaciuto
Risposte:
Rebecca Lupin : come
vedi ci ho pensato io a farlo morie, perché ho pensato che se lo vedevi nei
paraggi potevi farlo soffrire così tanto che un po’ di pena umana mi è venuta (
non volevo far soffrire martin così tanto) XD
chiaretta90 : sono
contento la mia storia ti piaccia
Violet Girl :
grazie mille per avermi recensito, spero questo capitolo sia degno della tua
lettura, alla prossima !!
The boardof
Mr. Cullen
Si apre da oggi una rubrica dove voi lettrici potete
consultarvi sui vostri problemi sia sentimentali e altro, e dove potete
ricevere dei consigli
Per
contattarmi scrivetemi attraverso posta sul mio accountdeath-kira@live.itmantenendo così il vostro anonimato, ditemi
un nome con il quale chiamarvi e nel capitolo successivo sarete risposti