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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Capitolo 1: Un incubo troppo reale.... *** Capitolo 2: *** Capitolo 2: Una gita piena di colpi di scena.... *** Capitolo 3: *** Capitolo 3: Coversazioni inusali in ospedale e minacce *** Capitolo 4: *** Capitolo 4: Omicidi ed indovinelli *** Capitolo 5: *** Capitolo 5: Stesso colpo, stessa arma *** Capitolo 6: *** Capitolo 6: Una battaglia vinta, ma persa.... *** Capitolo 7: *** Capitolo 7: L'inizio di due viaggi diversi. *** Capitolo 8: *** Capitolo 8: Aiuto a chi mi ha aiutato. *** Capitolo 9: *** Capitolo 9: Spezzoni di ricordi fra le pagine *** Capitolo 10: *** Capitolo 10: Prima Battaglia! Continua la scalata di Yuriy e quella di Key! Let's Duel! *** Capitolo 11: *** 11: Chi ha detto che non si possono avere flash back?! Viaggio nel passato per Key e Boris! ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1: Un incubo troppo reale.... ***
Capitolo 1: La gita al mare
Estate.
Un periodo dell’anno che la maggior parte delle persone, loda e rispetta: è il tempo delle ferie, delle corse in spiaggia, delle serate calde, delle mini gonne, dei costumi da bagno….Proprio quest’ultimo è un problema ossessivo di un ragazzo di nostra conoscenza….
"Eddai Takao!! Vedi che non c’è problema??"
"Cosa dici Max!!?? Non vedi che razza di pancia mi ritrovo??!!" E sì!! Il campione del mondo in carica, che noi conosciamo come Takao, ha da fare la classica prova del costume: proprio fra due giorni, tutti i ragazzi, avevano deciso di fare un mega picnic al mare ed avevano invitato proprio tutti: I Bajuzzu *, gli All Stars, i Majestics *, La Bartence Squadra, Zeo ed il suo amico ed anche i ragazzi della B.E.G.A!! L’invito era stato rivolto anche a Yuriy, ma avevano accettato con riluttanza la proposta.
"Takao rompi poco!! Sbaglio o è stata tua l’idea di questa sottospecie di gita??!!" Gli urlò contro infuriato Key dal piano di sopra: vista la sua natura, molto riservata e scontrosa, odiava stare troppo tempo insieme agli altri: l’unica cosa che aveva potuto convincerlo per andare al picnic, era stata l’idea d’invitare anche Yuriy.
Il ragazzo giapponese, fece comparire come per magia, due lacrime da cucciolo, accompagnate da uno sguardo da bambino innocente
"Ma….Io pensavo che per la data della gita al mare….Sarei dimagrito dei chili sufficienti….Invece sono ingrassato di un chilo!!" Piagnucolò il Blader, inondando la stanza con l’acqua che riversava dagli occhi
"Calmati Takao!!" Sopraggiunse Rey nella discussione, vedendo tutto il putiferio che stava combinando il suo amico: dato che lui era un po’ quello che si usa definire "La donna di casa", si sarebbe stancato non poco ad asciugare tutte quelle pozze d’acqua!!
"Rey ha ragione!! Mancano ancora due giorni: puoi iniziare da adesso a rimetterti in forma!! No??" Lo sostenne Max, che si era difeso da quella crisi di pianto con un’enorme impermeabile
Il blader giapponese, parve tranquillizzarsi
"Avete ragione!! Non posso sempre vedere il bicchiere mezzo vuoto!! Devo impegnarmi e raggiungere la meta tanto ambita: perdere almeno 4 chili!!"
"Se però lo vedi troppo pieno, rischi di scolartelo tutto ed ingrassare di qualche etto!! Soprattutto se la bevanda in questione è un frullato di cioccolato e panna!!" Ironizzò freddamente il Blader dai capelli argentei, mentre osservava con il terrore negli occhi, lo strumento che lo stava portando alla sua condanna: l’armadio.
Guardava con un’espressione di terribile disagio, ogni costume che riusciva ad intravedere, tra tutti gli altri vestiti: pantaloncini, topless, slip, boxer….Che incubo!! Si nascose con una mano il rossore che lo invadeva: quale scegliere??
Era talmente assorto nei suoi ragionamenti contorti, che non si preoccupò nemmeno di replicare ad i continui lamenti del suo compagno Takao, che lo rimproveravano continuamente delle sue crudeli frecciatine e non si curò nemmeno della persona che era entrata in camera sua con un sorriso sarcastico
"Il grande Key Hiwatari, che non sa scegliere quale costume portare per la spiaggia!!" Il blader russo riconobbe all’istante la voce: fredda e tagliente, come le tormente che invadevano di continuo il suo paese d’origine e che doveva aver osservato sempre dalla sua stanza nel monastero….
"Yuriy!! Si bussa prima di entrare lo sai??!!" Sbuffò Key voltandosi verso il suo ex coetaneo: dopo che si era ripreso dal brutto incidente, Takao l’aveva invitato a stare da lui, in attesa di una nuova sistemazione, il blader dai capelli rossi aveva accettato con un certo disagio la proposta: non era abituato a stare a casa di un amico e non sapeva proprio come comportarsi, troppo abituato a prendere ordini ed eseguirli.
Un episodio accaduto qualche tempo fa, aveva dimostrato la sua natura così sottomessa: era successo che, mentre percorreva il corridoio, era inciampato in un panno lasciato lì da Takao e l’impatto aveva fatto traballare un vecchio comodino che appoggiava un vaso che era andato in frantumi: si era inginocchiato ai piedi di Nonno J e Takao con le lacrime agli occhi, gli aveva pregati perdonarlo e che se volevano usare la frusta, che la utilizzassero dalla parte meno dolorosa: questo evento era stato molto rilevante ed era stato seguito da uno sfogo di febbre pazzesco che l’aveva fatto delirare, soprattutto del periodo al monastero….Da quell’incidente, aveva sempre cercato di difendersi con un maggiore distacco e freddezza e non erano servite a granché le nostre prove d’amicizia….
"La porta era aperta…." Ribatté Yuriy stancamente e pacato: anche se era stato alloggiato in una stanza con tutti i comfort possibili, sembrava che non dormisse mai ed il blader russo, che era il suo vicino di stanza, avrebbe giurato che quasi tutte le sere la luce in camera dell’altro fosse accesa, ma non capiva a quale scopo….
Key sbirciò l’uscio della sua stanza e capì che aveva ragione
"Perché: tu hai già scelto il tuo??" Cercò di cambiare discorso il ragazzo dai capelli argentei: sapeva perfettamente chi era stato a non chiudere la porta quand’era uscito e tutto soltanto per fargli un dispetto!!
Yuriy parve incantarsi a fissare un punto del pavimento prima di rispondere
"Sì, anche se io odio andare al mare: l’unica volta che ci sono andato è stata l’esperienza più brutta della mia vita, Ivan ha rischiato di annegare…." E con sorriso debole continuò
"….Appena a messo piede in acqua è sprofondato!!" Key trasformò il riso in una smorfia: Yuriy non parlava molto con Takao, Max, con Rey giusto per chiedergli qualche consiglio di cucina o per aiutarlo in alcune faccende domestiche, perché si sentiva terribilmente in debito con chi l’aveva accolto, invece con Key….Sembrava che il suo blocco di diffidenza s’allentasse in sua presenza, pareva molto più spigliato del solito e chiacchierava e rispondeva alle domande dei ragazzi più volentieri, ma c’era una parte di lui che nessuno era ancora riuscito a svelare….
Era inutile, fargli delle domande del tempo del monastero, perché o cambiava argomento o biascicava qualcosa in risposta: nessuno era mai riuscito a vederlo come un libro aperto, anzi, sembrava proprio il contrario….
"Incredibile!! Sapevo che era basso, ma non così tanto!!" Lui fece un’espressione stanca, mentre si sedeva sul letto e chinava la testa
"Già…."
Silenzio.
Il più totale.
Key ebbe l’impressione che si fosse addormentato e non era raro che questo capitasse….
Ma Yuriy non dormiva: era assorto nei suoi pensieri, incatenato all’interno del suo mondo….Completamente oscuro agli altri: un mondo dove lui era il signore e padrone, ma ultimamente quel pianeta viveva una minaccia costante che si era pronunciata qualche giorno fa, proprio quando il blader dagli occhi di ghiaccio aveva accettato l’invito della gita….
Aveva troppa paura per ammetterlo, ma ormai aveva capito che la morte dello spirito lo stava inseguendo: lo avrebbe tormentato, azzannato, ferito e poi accerchiato….Ed avrebbe messo fine alle sue sofferenze….
Tutto per colpa di quella stupida lettera recapitatagli qualche giorno fa da un mittente ignoto….
"Ehi Yuriy!! Dormi??" La voce ormai familiare di Rei, lo risvegliò da quell’incubo che lo tormentava e gli trasmetteva un profondo stato d’angoscia
"Più o meno…." Rispose pacato il russo alzandosi in piedi faticosamente
"Ma ti senti bene??" Domandò ancora il cinese, vedendolo così in difficoltà anche a rimanere in piedi!!
Yuriy cercò di tranquillizzarlo come meglio poteva, ma era assai difficile fare in modo che lui smettesse di essere in ansia: l’ex blader dei Bajuzzu era abituato a curare tutto in quella casa, anche la salute degli altri chiamando sempre il dottore ed acquistando le medicine necessarie per una buona guarigione e Yuriy, con il suo aspetto malandato e le occhiaie ormai apparse da parecchi giorni, non era un’eccezione, anzi, era molto più importante!!
Aveva ormai preso in mano la cornetta del telefono per chiamare il dottore, sotto le proteste incessanti del blader dei Demolytion Boys, quando la voce di Key s’inserì prontamente in quella sottospecie di litigio
"Ora che ci penso….Rei non dovresti dirmi qualcosa??!!" Il cinese sbiancò subito
"Che cosa intendi??!!" replicò allarmato mettendosi sulla difensiva
Key s’avvicinò lentamente verso rei, mentre lui s’allontanava preoccupato vedendo la sua faccia: era particolarmente inquietante e poi avendo il volto particolarmente pallido, quell’espressione si notava ancora di più….
"Non fare lo stupido con me Rei!! Sei stato tu a lasciare aperta la porta??!!" La sua era più un’affermazione che una domanda: soltanto Rei, suo compagno di stanza, sapeva che lui odiava che la porta rimanesse aperta quando era ancora dentro la camera in perfetta solitudine ed adorava sottolineare quel senso di tranquillità chiudendo per bene la porta, come per estraniarsi da tutto e da tutti
Il cinese capì di essere stato scoperto e così si diede ad una fuga disperata, mentre il giapponese lo inseguiva in fretta e furia, come una belva inferocita
"Dove credi di andare??!!" Queste furono le sue ultime parole, prima di partire per la caccia….
Il rosso tirò un sospiro di sollievo: l’aveva scampata bella!!
Aveva cominciato ad odiare i dottori, dopo il suo soggiorno all’ospedale per quell’incidente contro Garland. Gli erano sembrate persone così perfette e distanti….
Facevano della professionalità il loro scopo di vita: il loro ideale, la loro forza, la loro sopravvivenza….Come lui tempo fa al monastero…..Quando il distacco e la professionalità delle azioni ti rendevano un idolo: l’essere perfetto…..
Prese un lungo respiro e si diresse nella propria stanza
Era un luogo così tetro, in confronto alle altre camere: la luce era perennemente spenta, la finestra aperta, ma con la saracinesca abbassata, il letto era sfatto ed in disordine, perché mai e poi mai aveva permesso a Rei di entrare per far pulizia….
C’erano troppi segreti che teneva rinchiusi lì, per poter permettere al moro di venire a curiosare intorno: conoscendo la ficcanaseria di cui era effetto Takao in forma grave, aveva paura che anche gli altri ragazzi ne fossero rimasti contagiati….
Chiuse la porta e si sedette alla scrivania, appoggiandoci sopra la testa: aveva sonno, ma allo stesso tempo non voleva cadere tra le braccia di Morfeo, ma in quel momento gli parvero così invitanti….Pronti ad abbracciarlo in una stretta soporifera e piena di calore….
E così si lasciò cullare da quell’abbraccio possente, mentre la stanchezza accumulata in quel periodo sembrava dissolversi, come la nebbia di fronte al sole….
Ma il sonno non porta solo consiglio, ma anche i sogni….Ed è terribile immaginare quante cose bellissime e piene di orrore ti possono apparire nei sogni e negli incubi….
Notte traditrice: mi hai venduto agli incubi, anziché ai sogni….
Mi hai lasciato in balia di questi maledetti ricordi che riaffiorano ogni volta che lascio libero il mio inconscio….
Ed ora l’avevano incatenato ad una rupe su uno strapiombo e lui era solo….Senza possibilità di soccorso….
Ma una creatura candida come la neve, stava venendo a salvarlo: gli occhi freddi e duri come il ghiaccio, risaltavano su quel manto bianco, ma in quel momento erano mansueti e tranquilli, mentre due ali fatte di gelo e neve affioravano sulla schiena
"Wolborg…." Sussurrò Yuriy, mentre l’animale sacro volava verso di lui e lo abbracciava con la sua folta coda
"Andiamocene via da qui….." Sentenziò stancamente il ragazzo, mentre il lupo alato lo liberava da quelle catene e lo faceva montare sulla sua groppa, ma qualcosa di strano accadde
"No!! Lascialo andare protettore dei ghiacci!! Lui è mio!!" Una voce incolore e profonda si diffuse in quel posto spettrale: Yuriy ebbe un brivido, mentre si stringeva ancora di più al pelo del Bit Power
"Ti prego….Non abbandonarmi…." Per la prima volta in vita sua, una lacrima solcò la sua guancia nivea: aveva troppa paura di rimanere là, era tutto troppo tetro ed un’aura maligna aleggiava in quel posto….
Per tutta risposta, il lupo lo coprì con la candida coda come a protezione e si diresse verso l’ignoto, verso l’uscita…..
"Non ti lascerò andare via così facilmente!!" Urlò la voce creando dal nulla degli enormi rovi, mossi a guardia dell’uscita di quell’incubo….
Ma Wolborg non parve eccessivamente in difficoltà: bastò procurare un battito d’ali e le piante si congelarono, diventando statue di ghiaccio che l’animale sacro superò senza troppi problemi, riportando il suo padrone nel mondo reale….
Yuriy si svegliò ancora con le lacrime agli occhi: era certo che qualcuno, ogni volta che provava ad addormentarsi, entrasse nella sua mente!!
Era impossibile fare dei sogni del genere….Così nitidi e vivi….
Asciugò quella lacrima che ancora solcava la sua guancia nivea e prese dal cassetto uno strano libretto
"Tu sei il mio unico vero amico…." Sussurrò Yuriy aprendolo e cominciando a scrivere tra le sue pagine….
Capitolo 2 *** Capitolo 2: Una gita piena di colpi di scena.... ***
Yuriy sbadigliò assonnato, mentre osservava l’orologio della radio che indicava le 20:00 del giorno prima della gita al mare
Yuriy sbadigliò assonnato, mentre osservava l’orologio della radio che indicava le 20:00 del giorno prima della gita al mare....
Alla fine Takao era riuscito a dimagrire almeno 2 chili, evitando accuratamente i dolcetti o altri cibi ipercalorici e consumando invece tanta carne, frutta e verdura fresca, accompagnate da un innocuo bicchier d’acqua
Non sapeva perché, ma si sentiva strano....Come se avesse appena mangiato un blocco di cemento: forse era per via della lettera di qualche giorno fa??
Si mollò una sberla sulla fronte per impedire ulteriori ragionamenti: stava diventando paranoico!!
Quella lettera era solo uno scherzo....Tutto qui
Ed anche se non lo fosse stato, chi mai avrebbe potuto spedirgliela??
*Ragiona* pensò il ragazzo *E’ assolutamente impossibile che te l’abbiano potuta inviare loro....Sono morti tutti e nessuno può essere tornato in vita!!* Sorrise forzatamente, cercando di auto convincersi ed a quanto pareva ci stava riuscendo
"Non è difficile...." Mormorò il giovane alzandosi dalla sedia ed aprendo la porta della sua stanza: i ragazzi di sotto stavano facendo un casino della miseria e lui voleva scoprire perché....Se non altro si sarebbe fatto 4 risate davanti ai loro litigi....
*
"Takao!! Non provare a scassinare il frigo!!" Cinguettò allegramente Max, vedendo la maschera di sofferenza del blader che aveva ancora una fame incredibile....
"E’ facile per te dirlo!! Ti sei rimpinzato come un tacchino per il giorno del ringraziamento!!" Frecciò il moro osservando famelico l’elettrodomestico in cucina
"Un po’ di forza di volontà!! Ne trovi sempre tantissima quando combatti con Dragon!!" Celiò il cinese, mentre finiva gli ultimi chicchi del suo piatto di riso
Key osservava in un angolo la scena divertito: cosa avrebbe dato perché lo spettacolino si ripetesse tutti i giorni....
"Ragazzi!! Cos’è tutto sto casino??!!" Urlarono all’unisono sia Yuriy che il prof. K che erano scesi in cucina contemporaneamente
"E’ questo imbecille qui!!" Sogghignò il blader argenteo, indicando il giapponese che si disperava
"Mai quanto te!!" Replicò lui a bruciapelo
La risposta non si fece attendere: il bel ditino medio del russo – giapponese si alzò automaticamente
"Non ti rispondo neanche!!" Scherzò Takao che intanto si era portato pericolosamente vicino al frigo
"Allontanati da lì!!" Esclamarono in coro Rei e l’americano, afferrandolo saldamente per le braccia e trascinandolo lontano dalla fonte delle sue tentazioni
Il blader dai capelli rossi ridacchiò e si sedette accanto al suo coetaneo russo che ora si stava fumando un tiro
"Me ne dai una anche a me??" Chiese Yuriy allungando la mano
Key tirò una boccata di fumo e poi prese il pacchetto e lo passò all’amico che lo agguantò senza troppi complimenti
Era davvero piacevole stare con il blader dei Demolition Boys....
Che fosse per litigare o rimanere in silenzio era un compagno insostituibile e questo l’avevano verificato sia lui che il resto della squadra....
"Pronto per la tortura di domani??" Domandò Key ripensando al costume che aveva scelto, mandando a fanculo la timidezza e prendendone uno veramente osceno....
Il rosso ghignò tirando il fumo dalla bocca e facendo un cerchio quasi perfetto
"Se sei pronto tu, non posso che essere pronto anch’io!!" L’argenteo abbozzò ad un sorriso, ma venne cancellato da un’espressione molto cupa che era anche peggio della sua solita
"Yuriy....C’è qualcosa che ti preoccupa??" Il rosso rischiò di soffocarsi con il fumo dallo spavento: come faceva lui a saperlo??!!
"Ti ho osservato parecchio da quando sei venuto a soggiornare qui e devo ammettere che ti comporti in maniera molto strana: sei sempre chiuso nel tuo mondo, hai sempre le occhiaie e gli occhi lucidi, come se avessi appena pianto....Non sono preoccupato come Rei, ma forse anche peggio: si può sapere cosa cazzo hai combinato??!!" Sbotto Key in un sussurro per non farsi sentire dagli altri, ma era un pelino arrabbiato per il comportamento del blader dei Demolition Boys
Yuriy sospirò, rassegnato a cercare una balla che potesse reggere a quella richiesta....
"Tu sogni Key...." Che bela cazzata che aveva inventato....
L’argenteo sembrò essersi accorto della boiata, ma stette zitto e continuò a fumarsi la sua Camel con fare annoiato: non avrebbe saputo nient’altro da Yuriy e questo lo sapeva....
"Yuriy, Key!! Cosa state facendo!!??" L’urlò adirato di Rei, risvegliò i due bei addormentati che si erano completamente dimenticati che non si poteva fumare in casa....
Ci vollero parecchie scuse perché il cinese si calmasse e riprendesse a chiacchierare con gli altri come se nulla fosse accaduto
"Bene gente!! Io torno di sopra: devo finire una cosa al computer!!" Esclamò il professore dopo aver osservato sorridendo la scena
"Vengo anch’io!!" Aggiunsero in coro i due blader russi, alzandosi in piedi di botto, come due soldatini
"Cosa volete andare a fare voi due??" Domandarono maliziosamente gli ultimi 3 rimasti
I due ragazzi risposero prontamente con il dito medio e poi si diressero verso le scale, seguiti dal prof, mentre borbottavano insulti e maledizioni contro gli altri che avevano ripreso a cazzeggiare senza ritegno....
*Quei 3 alcune volte fanno commenti a spropositò!!* Pensò Key, mentre apriva la porta della sua stanza e ci si fiondava con un diavolo per capello....E poi un pensiero conturbante gli apparve in testa *Fossi almeno una donna!!*
Arrossì di colpo: cosa aveva pensato??!!
Si diede uno schiaffo in faccia per far ritornare i neuroni al loro posto: lui andare a letto con Yuriy??!!
Non sarebbe stato male....
Altro schiaffo....Oggi doveva aver fumato troppo....O forse aveva scambiato il pacco delle camel con le canne??
Stava di fatto che una bella dormita avrebbe calmato i suoi bollenti spiriti....
E mentre si infilava sotto le coperte, Rei comparve sulla soglia con un sorriso tirato
"Prima noi scherzavamo...."
"Non sono così idiota da non averlo capito...." Celiò l’argenteo, allacciandosi l’ultimo bottone della camicia del pigiama
Rei sembrò sollevato da quella risposta: quando era con Takao o Max, cercava sempre di essere spiritoso e spavaldo, ma quando era con Key, Yuriy o K era totalmente diverso....
Molto più timido ed impacciato....
Forse era per questo che aveva insisto così tanto per essere in camera con lui
"Io, Takao e Max abbiamo finito di riordinare di sotto: andiamo a letto presto stasera!!" Spiegò il cinesino svestendosi della maglietta e delle scarpe, restando così solo in pantaloni
"Dio Key....Ma non hai caldo con quel pigiama invernale??!! Capisco la tua timidezza, ma siamo in piena estate e fa un caldo boia...." Sbottò il moro, stendendosi nel letto di fianco a quello dell’altro
"Grazie mamma!! La prossima volta che vuoi darmi dei consigli risparmiateli!!" Replicò acido l’altro che l’avrebbe mandato volentieri a quel paese
"A Yuriy non fai mai questi commenti, eppure gira per casa con i maglioni!!"
"Lui ha proprio bisogno di rimanere un po’ al caldo!! Lo vedo malaticcio...." Ribatté prontamente il blader cinese, voltandosi su un lato per dormire
"Comunque ora sono stanchissimo ed ho proprio voglia di riposare: notte!!" Key l’avrebbe strozzato!!
Non sopportava quando qualcuno chiudeva il discorso a metà....
Con un gesto secco, s’infilò completamente sotto le lenzuola e spense la corrente, ma non si accorse che un debole raggio di luce filtrava da una fessura sotto la porta e quel raggio proveniva dalla stanza di fianco....La stanza di Yuriy Ivanof
*
"Takao!! Giù dal letto!!" Urlò con voce squillante l’americano che era già disotto a fare colazione con Yuriy, Key e Rei
"Un attimo di pazienza!!" Ribatté lui dalla stanza in cima alle scale, mentre un rumore assordante di passi proveniva dalla stanza del prof
"Ma che gli è preso a quei 2??!!" Sbuffò altero Key mescolando il caffè ultra nero nella sua tazza
"Oh niente....Emozione da mare!!" Sghignazzò Rei finendo un biscotto alla gianduia
"Perché noi non siamo emozionati, vero??!!" Sbuffò Yuriy che quella mattina si era svegliato con la luna storta, anche se dagli occhi gonfi che aveva, pareva che non si fosse nemmeno sopito per un secondo.....
"Forza: annusa e bevi!!" Esclamò ghignando Key, mentre passava tutta la caraffa di caffè al rosso che afferrò senza troppi ripensamenti
"Eccomi!! Sono pronto!!" Strillò allegramente il capitano scendendo i gradini a 2 a 2, seguito dal quattrocchi che sembrava più assonnato
Tutti i ragazzi della squadra più Yuriy si erano vestiti in completo mare, pensando di apparire inosservati, ma quando arrivarono all’appuntamento con il resto del gruppo, furono sorpresi di vedere le ragazze arrossire vistosamente ed anche alcune passanti ridacchiare come oche
Quelli che attiravano pienamente le attenzioni del gentil sesso erano in particolar modo Yuriy, Key, Rei e stranamente anche Max aveva fatto colpo su Mariam
In ogni modo non si poteva non resistere ai bellissimi jeans chiari a vita bassa, tagliati sulle ginocchia del rosso, alla sua bellissima camicia a zip nera, abbassata fino a mostrare il ventre piatto ed alle infradito anch’esse nere
Key, invece, per la delusione delle ragazze si era dimostrato più sobrio: camicia bianca, sbracciata, sanches bianchi con motivi neri disegnati sopra anch’essi a vita bassa ed infradito bianche con disegnati dei motivi blu
Rei era stato più generoso: sanches azzurro – bianchi a vita bassa, canottiera attillata blu scuro che metteva in risalto il fisico allenato ed infradito a motivi freddi
Mariam si era sorpresa a fissare con interesse i pantaloni alla pescatora neri e la maglietta rossa ultra larga, stile rapper di Max e si meravigliò ancor più di aver assunto un colore rosa acceso sulle guance
"Uao Key, Yuriy!! Non eravate i due blocchi di ghiaccio voi!!??" Chiese maliziosamente Hilary scrutando i due chiamati che parlavano fitto
I due interessati arrossirono leggermente, ma ghignarono in risposta e salutarono Boris che era stato l’unico, oltre al rosso, ad accettare l’invito di quella giornata
Ma anche le ragazze avevano da mostrare il loro look che fece fischiare più volte i ragazzi che si soffermavano a guardarle
Forse quella che sembrava affascinare di più era Mariam: indossava un bel vestito corto a top di colore nero, con disegnato un cuore al centro, attraversato da un freccia stile cupido
Il vestito, oltre ad essere terribilmente corto, era anche aderentissimo e sexy ed il biondo americano dovette coprire gli occhi dei suoi amici perché era veramente bella.....
Sotto gli apprezzamenti ed i classici insulti si diressero verso la bianca spiaggia, meno affollata del solito, anzi, forse erano gli unici che si sarebbero fermati lì fino al tardo pomeriggio
"Meglio!! Avremo la spiaggia tutta per noi!!" Sorrisero positivamente Daichi e Yuya che si erano uniti al gruppo
Per i 3 russi sarebbe stato il miracolo!!
Già erano andati lì con riluttanza, figurarsi svestirsi davanti a centinai di persone....Quando finalmente riuscirono a piantare sulla sabbia un ombrellone maxi, e fu un’impresa titanica visto il vento che soffiava vicino al mare, ma alla fine tra vari insulti e frecciate, riuscirono finalmente a svestirsi ed a mostrare i loro costumi
Ancora una volta le ragazze avvamparono e ridacchiarono davanti ai costumi osceni dei 3 russi: Key vestiva dei pantaloncini sgambatissimi, aderentissimi e per di più neri
Boris aveva dei boxer sgambati con sopra vari disegni dai colori freddi, mentre Yuriy aveva un paio di boxer sgambati, ma abbastanza larghi e dello stesso colore di quelli dell’argenteo, ma al centro aveva un teschio che teneva in bocca una chitarra elettrica stile Dark
"Chi l’avrebbe mai detto….I ragazzi più asociali hanno dimostrato il loro vero volto!!" Celiò Andrew notando che in effetti il loro modo di apparire era alquanto a doppio senso: erano molto belli e strafichi, ma soli….Sembravano accompagnatori che aspettavano le loro prede
"Parla per te che attiri ¼ di quella folla!!" Ribatté viola dalla rabbia e dall’imbarazzo il russo - giapponese: Rei l’aveva aiutato a scegliere, ma ora invece di ringraziarlo, avrebbe preferito ucciderlo!!
In effetti anche il inglese si stava dando da fare: con il suo costume che metteva in risalto il bel sedere palestrato, stava facendo ronzare parecchie farfalle….
Anche Michelle e Brooklyn avevano fatto colpo anche per l’originalità: Michelle aveva un costume poco sgambato, larghissimo di colore bianco con un disegno che rappresentava l’unione dei due sessi: ♀ ♂
Brooklyn invece aveva veramente molta fantasia: il costume era diviso in due parti, una molto sgambata di colore nero e l’altra molto meno sgambata di colore bianco
"Piantatevela di punzecchiarvi voi altri!! Andiamo a divertirci, piuttosto!!" L’intervento provvidenziale di Takao fece ritornare il buon umore a tutti: i ragazzi decisero di tuffarsi immediatamente in acqua, mentre le donne prendevano il sole sugli sdraio
Il capitano dei Demolition Boys nuotava da solo in uno stato di tranquillità assoluta: si era steso supino sull’acqua e stava facendo il morto, senza neanche preoccuparsi di dove la corrente lo stava sospingendo….Era bellissimo
Era come se i suoi problemi fossero rimasti a riva….
Si lasciò cullare dalle onde per molto tempo....Un tempo che appariva infinito….
Ed alla fine qualcosa di strano accadde
Non era sicuro di star sognando oppure di essere completamente sveglio: stava di fatto che si era ritrovato in una stanza buia e tetra….
Era molto strano ritrovarsi in quel posto così lugubre: piccole catene scintillavano per terra, mentre una densa nube oscura si elevava sopra il suo capo….
Ed al centro di quella camera, un trono scintillante di colore argento, sosteneva una figura in ombra che purtroppo era impossibile identificare....
"Come procede il lavoro Igor??" Domandò la voce gelida e profonda dell’uomo seduto su quel seggio
Un ragazzo inginocchiato ai piedi dell’uomo, con i lunghi capelli scuri che gli coprivano il viso, ridacchiò maligno
"Benissimo mio signore!! Fra poco il re dei ghiacci sarà qui tra noi...."
"....Peccato solo per quel cagnaccio!!" Una voce femminile, estremamente fredda e sinuosa, si introdusse nel discorso, ma era ancora impossibile scorgerla, ma a Yuriy suonava familiare....
"Natasha!! Non dovresti essere qui!! Dovevi torturare i due prigionieri!!" Il ragazzo moro si alzò rivelando due occhi a forma di mezza luna dal colore rosso scuro....Rosso come un rubino
Lei rise di gusto: una risata fredda, agghiacciante, priva di gioia o di qualsiasi altro sentimento....
"Conosci i miei metodi di tortura: mi sono stancata presto di vederli così sofferenti....Mi facevano quasi pena....Così li ho lasciati a crogiolarsi nel loro dolore!!" A Yuriy non piacque il modo con cui lo disse: era come se godesse di tante pene....
"Comunque ti hanno dato le informazioni che noi volevamo??" Chiese l’uomo seduto
La donna sbuffò inviperita
"No!! Hanno continuato a negare: a quanto pare non sanno veramente dove si trovano le mie care ex amichette del cuore...."
"Quindi suppongo che non ci servano più??!!" La voce di Igor divenne eccitata, come se una grande opportunità gli fosse balenata davanti
"So che ti piace uccidere i nostri prigionieri, ma oggi mi sento in vena di compiere omicidi...." Lo interruppe l’uomo alzandosi in piedi e finalmente il rosso riuscì a vederlo: aveva una massa di lunghi ed incolti capelli bianchi che apparivano come lunghi e crudeli tentacoli di una Medusa al maschile, ma la cosa che stupì di più il russo furono gli occhi: neri come la notte più scura, equivalenti alle tenebre che aleggiavano sopra le loro teste....
E poi, con sua immensa sorpresa si voltò verso di lui ghignando e scoprendo una massa di denti ingialliti, ma non seppe mai cosa venne dopo....
"Yuriy!! Apri gli occhi ti scongiuro!!"
Era un richiamo forte alla quale non seppe resistere....
E finalmente sentì di essere steso sopra un telo ed un gran frastuono attorno gli rimbombava nelle orecchie
Aprì gli occhi
I volti preoccupati dei Bladebrackers spuntava sopra il suo capo, ma una lacrimante Hilary era ben visibile
Provò a dire qualcosa, ma la gola gli bruciava terribilmente, sentiva il fiato mancargli e le orecchie gli dolevano e fischiavano
"Chiamate un’ambulanza!!" L’urlo forte e chiaro di Ralph, comunque, lo udì benissimo ed allora con un coraggio sovrumano, parlò in un sussurro
"No ragazzi!! E’ tutto a posto!! Davvero!!" Cercò di mettersi a sedere, ma Key e Boris lo fecero ristendere
"Ora smettila di fare la testa di cazzo!! Sei conciato malissimo!!"
"Cos’è successo??!!" Chiese allarmato il rosso
"Probabilmente ti sei addormentato quando eri disteso in acqua a fare il morto!! Altrimenti ti saresti accorto che l’acqua ti aveva spinto molto lontano dalla riva e che eri sprofondato giù!! Ci hai fatto preoccupare tantissimo!! Per fortuna Gianni e Ralph hanno fatto per molto tempo nuoto: così ti hanno raggiunto, ti hanno riportato in superficie e poi qui!!" Rispose dolcemente Emily, probabilmente aveva paura di scatenare qualche sentimento negativo nel capitano della NeoBorg
"Come mi sono addormentato!!??"
"Ti sei addormentato perché sei un’idiota!! Cosa credi che non me ne sia accorto!!?? Non dormi mai!! La notte la passi a tenere accesa la luce ed a fare chissà quale pazzia...." Sbottò Rei nero di rabbia: nessuno l’aveva mai visto così adirato
Yuriy cercò di ribattere, ma sentì uno scossone in corpo che gli fece capire che aveva ancora troppa acqua dentro....Doveva liberarsene ed alla svelta, sennò sarebbe stato troppo tardi!!
Si mise a sedere, ma Key e Boris erano pronti
"Spostatevi voi due!!"
"Ci credi così scemi!!?? Così tu scappi via prima che arrivi il pronto soccorso!!" Esclamarono all’unisono acidi
"Imbecilli!! Devo vomitare!!" Tutti quanti lo fissarono atterriti, mentre si alzava in piedi con fatica perché gli venne un capogiro quasi subito, ma si sostenne e con fermezza si ficcò un dito in gola....Poi due....
Fu terribile sia per gli altri che per l’interessato: per fortuna che era andato vicino alla riva, altrimenti avrebbe sporcato tutto quanto, ma quello il male minore.....
Aveva cominciato a vomitare violentemente e soprattutto lentamente.....
Dovette aggrapparsi alla sabbia, mentre alcune lacrime gli solcavano le guance e finalmente tutto finì, ma si sentì subito male, come se qualcuno l’avesse colpito alla testa: per fortuna ci furono i suoi due amici più cari che lo sostennero
Sentirono le urla distinte di Rei che rimproverava gli altri e se stesso per non avergli dato le prime cure, ma Yuriy era stato contento di quella mancanza: almeno non aveva baciato nessuno nel sonno!!
"Ma chi ti ha insegnato a fare i conati??!! E dove lo trovi il coraggio per fare un a cosa così massacrante e disgustosa??!!" Chiese meravigliata Hilary mentre lo aiutava ad asciugarsi, insieme alle altre donne che si stavano prendendo cura di lui, come per il loro ragazzo e questo fece ingelosire non poche persone....
"Manie paranoiche di un mio compagno di stanza: quando tornava in cella si ficcava due dita in gola e vomitava, forse faceva anche bene....Le guardie in quel periodo avevano la mania di avvelenare un piatto a caso di qualche ragazzo, un po’ per riderci su e l’altro po’ per verificare la nostra resistenza agli avvelenamenti....
"Io un giorno ebbi la paura di essere stato preso d’occhio da uno di quei maiali e così, quando sono tornato in stanza, ho fatto come il mio coetaneo: ho vomitato ficcandomi due dita in gola ed è stato terribile....Ma dovevo averci azzeccato: il giorno dopo le guardie furono stupite di non dover andare a raccogliere il mio cadavere in cella....E’ l’istinto di sopravvivenza: solo quello che ti permette di compiere queste cazzate!!" Spiegò il blader rosso chiudendo gli occhi color del ghiaccio e facendo una smorfia
Le ragazze furono molto comprensive e gentili ed anche i ragazzi riuscivano a comprendere, fino all’arrivo dell’ambulanza e furono quasi dispiaciute di abbandonare il rosso alle cure dei medici, come lui del resto.....Ma questa volta Rei era stato irremovibile: aveva fatto traboccare il vaso con l’ultima goccia....
Per fortuna un amico poteva accompagnarlo e lui scelse immediatamente il suo compagno di squadra: Boris
Quando finalmente lo trasportarono sopra il veicolo, richiusero le porte e corsero verso l’ospedale, sotto gli sguardi in ansia degli altri....
TBC
Ally: Sono contenta che ti piaccia!! Continua a seguirmi!!
Francesca Akira89: In effetti l’ho trattato un po’ troppo male….Grazie per i complimenti e continua a recensire!!
Capitolo 3 *** Capitolo 3: Coversazioni inusali in ospedale e minacce ***
Boris osservava impassibile l’asettico corridoio dell’ospedale nella quale era stato alloggiato: Il suo amico, nonché capitano, era rinchiuso oltre la porta che aveva davanti con circa due medici ed un’infermiera e conoscendo la sua avversione per i dott
Boris osservava impassibile l’asettico corridoio dell’ospedale nella quale era stato alloggiato: Il suo amico, nonché capitano, era rinchiuso oltre la porta che aveva davanti con circa due medici ed un’infermiera e conoscendo la sua avversione per i dottori, doveva essere in preda alla felicità….
Sbuffò fissando senza alcun tipo di espressione un ragazzo che gli era seduto di fianco e nei suoi occhi color argento vi era il sentimento che più lui aveva conosciuto: la paura….
La paura di perdere qualcuno che ti è caro, come era accaduto tempo fa a lui….
Si chiese quanto tempo era passato da quando aveva dovuto abbandonare per sempre la speranza di rivedere la donna amata….
I suoi ricordi vorticarono velocemente, soffermandosi sul periodo di soggiorno al monastero di quando aveva all’incirca una decina d’anni….Lì aveva dovuto abbandonare tutto….Anche lei….Ed in quell’unica occasione aveva pianto….
Pianto di dolore e di rabbia, perché lei lo aveva lasciato senza battere ciglio con un sorriso tranquillo e maligno sulla bella bocca….
Scosse la testa: doveva dimenticare tutto quanto!! Ormai lei non faceva più parte dei vivi!! Era deceduta da tanto tempo ormai….Anche se aveva abbandonato la vita molto prima….
"Per quale motivo sei qui??" Boris si svegliò di botto dai suoi pensieri e si voltò verso il giovane che poco prima aveva notato
Dopo lo stupore iniziale rispose in tono piatto e formale
"Un mio amico ha rischiato di annegare e tu??" Forse era stato troppo duro e professionale….
Lui scosse la testa sconsolato con gli occhi lucidi
"La mia ragazza ha avuto un attacco d’asma!! Non riusciva più a respirare…." Spiegò il ragazzo inciampando nelle parole e non riuscendo a continuare la risposta, ma al russo fu sufficiente
"Capisco…." Che belle parole di consolazione!! Possibile che non riuscisse neanche con un estraneo ad essere almeno un po’ gentile??
Lui scosse il capo come per dire *No che non capisci!!* e tornò a fissare il vuoto, immobile come prima
In quello stesso istante l’infermiera usciva dalla camera che si trovava di fianco a quella del rosso
"Allora??!! Come sta Nobuko??!!" Domandò il ragazzo preoccupato e con lo stesso sguardo di paura negli occhi argentei
La donna scosse il capo
"Non riesce a riprendersi….E noi temiamo che…."
"No!! Non lo dica la prego!!" Supplicò il ragazzo ritornando ad avere gli occhi lucidi e velati
L’infermiera scrollò le spalle
"Se vuoi che non glielo dica non glielo dirò!! Ma a giudicare da come sta, sembra che abbia avuto un qualche tipo di reazione allergica al polline…." In quel momento il russo rabbrividì: odiava le reazioni allergiche….Erano quelle più bastarde….Il giorno prima stai bene e quando arriva la primavera ti freghi….
"Posso vederla??" Richiese il ragazzo sul baratro delle lacrime ed in quel momento il vice della Neoborg si sentì trasportato verso il giovane dagli occhi grigi: la ragazza gli stava per morire davanti….Quella era una scena familiare….
Stava per dire qualsiasi cosa, ma si interruppe quando vide la porta che aveva davanti aprirsi e ne uscì l’infermiera
"Tu sei il ragazzo che ha accompagnato il paziente Yuriy Ivanov??" Chiese gentilmente ed in tono formale la donna che doveva avere poco più di 20 anni
Il ragazzo annuì spiazzato dalla velocità delle azioni
"Bene: se vuoi vederlo puoi adesso!! Anche se deve evitare di parlare troppo!! Anche se è riuscito ad espellere una grossa quantità di liquido una piccola porzione è riuscita comunque a penetrare nei polmoni: forse gli dovremmo fare un drenaggio…." Spiegò la ragazza sbrigativamente e professionalmente, spostandosi dall’ingresso della stanza e permettendo al russo di entrare per assicurarsi delle condizioni dell’amico….
Lo trovò disteso sul letto al centro della stanza con gli occhi fissi ed inespressivi, mentre i due dottori trafficavano con una flebo che avevano attaccato al polso del ragazzo, ma quando ebbero finito se ne andarono lasciando da soli i due giovani….
Ci fu un lungo silenzio interrotto solo dai lunghi ed affannosi respiri del rosso
"Allora capitano…..Andiamo per gradi: come stai?’" Domandò Boris sapendo di aver fatto una domanda scontata e priva di senso
Yuriy sospirò pesantemente con una lunga vena che gli pulsava sulla tempia
"Come vuoi che stia caro Boriskun??!! Da schifo!! Odio gli ospedali ed oltretutto ho un gran prurito al polso!! Potevano risparmiarselo!!" L’altro ghignò beffardo verso l’arrabbiatura del suo capitano
"Sei per caso inchacchiato??" L’argenteo sapeva di scherzare con il fuoco, ma non gli portava….Non gli era mai interessato: era così divertente punzecchiare il rosso….
Lui s’incavolò come una belva ed urlò in risposta
"Nooooo!! Io non sono inchacchiato!! Sono calmissimo con un’incazzattura terribile!!" Boris non riuscì a trattenersi e rise di gusto, sotto lo sguardo da orgoglio offeso di Yuriy
"Comunque l’infermiera mi ha detto di non farti parlare troppo Yuriykun!!" Affermò il vice riprendendo la sua aria seria
Lui sbuffò indispettito di quanto un medico potesse rompere le scatole e pensò a qualcosa di abbastanza lungo da raccontare all’argenteo giusto per vedere come si incazzavano i dottori….
Ed in quel momento gli ritornò in mente la visione….
E di quella voce familiare di donna….
"Boris??" Il chiamato si voltò verso il rosso con uno sguardo interrogatorio
"Tutti quelli dell’operazione Minerva sono morti vero??" La domanda lanciata come un’arma ferì Boris nello stesso punto in cui aveva un taglio nell’anima e lo riaprì con velocità e forza inaudita: perché glielo ricordava adesso?? Proprio quando lui ci era andato così vicino qualche istante fa….Perché??
"Io….Credo di sì….In fondo è impossibile che siano ancora vivi…." Biascicò in risposta Boris ancora spiazzato da quella domanda
"Lo pensi anche tu vero?’ Eppure io quando sono stato in acqua ho avuto una visione….E poco dopo ho sentito la voce di Natasha…."
"Non scherzare Yuriykun!! Non voglio sentire altre cazzate!!" Sbottò il coetaneo più pallido del solito: era assurdo!! Era un incubo!!
Il capitano capì che non era ancora il momento giusto per parlare di quell’argomento per adesso e cambiò il discorso
"Sai dove sono Sergey e Ivan??" Boris scosse il capo pensieroso
"E’ da quando sei stato sconfitto da Garland che non li ho più sentiti!!" Yuriy tremò impercettibilmente: se le sue supposizioni erano esatte, allora….Cazzo….
"Boris: domani acquista il giornale!!" Sentenziò il ragazzo dagli occhi color del ghiaccio in un sussurro
Il ragazzo si incuriosì
"Perché??"
"Ho una cosa da vedere….E se sarà quella che penso io tu….Sarai disposto ad ascoltarmi??" L’argenteo lo fissò come ipnotizzato: che cosa voleva dirgli di tanto urgente il suo più caro amico?? Rare volte l’aveva visto così scosso….
Non riuscì a parlare, ma annuì soltanto il rosso gli sorrise e stava per parlare, quando una forte scossa lo colpì: ma era mai possibile che della semplice acqua potesse rompere le palle in un modo così stressante??!!
Boris sghignazzò, intuendo il motivo della mutezza del suo amico
"E così ora non riesci più a parlare eh?? Quindi posso insultarti come meglio mi pare Yuriychan!!" Il rosso lo guardò viola di rabbia con un’espressione omicida: se non ci fosse stato quello stupido flebo….
Mosse la bocca in un perfetto mimo della frase *Vaffanculo Boris!! Smettila di fare il rompicoglioni!!*….
Cosa che fece sghignazzare non poco il coetaneo
"Però per questa notte non c’è la faccio proprio: sono stanchissimo….Vorrà dire che ci penserò domani mattina!!" E così si appisolò sotto lo sguardo assassino di Yuriy che lo avrebbe volentieri strozzato, ma si trattene sapendo che se no non sarebbe riuscito a raccontargli niente di ciò che voleva dirgli….
E tutto ciò era molto importante….
*
"Mi sono davvero preso un colpo quando non l’ho visto riemergere!!"
"Per forza!! Scommetto che lui non sa nuotare!!" Max e Takao si erano lanciati in una fitta conversazione sull'incidente di quel pomeriggio, mentre si avviavano a casa seguiti dagli altri che erano tutti ospiti del Nonno J
Key era taciturno e silenzioso come sempre, ma dentro di se aveva un immenso casino: Yuriy sapeva nuotare benissimo….
Quella volta in cui il monastero era andato al mare se lo ricordava benissimo, anche se aveva comunque un ricordo sfocato, però di una cosa era sicuro: Yuriy si era guadagnato il soprannome di Delfino….
Ed allora perché??!! Era sicuro che non dormiva: quando l’avevano riportato a riva aveva gli occhi spenti e vacui….
Cercò di spremersi le meningi per riuscire a trovare un nesso logico con qualsiasi cosa, ma ottenne soltanto un paio di immagine confuse sul suo periodo al monastero….Difficilmente identificabili….
Scosse la testa rassegnandosi a dover aspettare una confessione del suo coetaneo….
"Ah Key!! Perché sei così pensieroso??" La domanda di Brooklyn lo risvegliò dai suoi ricordi e lo fece voltare verso il suo ex rivale: aveva un’espressione gentile e serena, quasi distaccata dalle cose terrene….Era quasi impossibile pensare che un tempo fosse stato così pieno di malvagità ed al servizio della perfidia di Borkov
"Non sono cazzi tuoi!!" Rispose seccamente l’argenteo: poteva essere anche l’essere più celestiale del mondo, ma odiava i ficcanasi allo stesso modo!!
"Non c’è bisogno di essere così scortese!! Io ti ho fatto una domanda che potevi anche evitare più educatamente!!" Sorrise il capitano della BEGA, mentre accarezzava una rondine che si era poggiata sulla sua spalla
L’ex membro della Neoborg decise di ignorarlo sapendo che, se non l’avesse fatto, si sarebbe ritrovato con un diavolo per capello da farsi passare….
Giunti alla dimora Kinomya tutti discussero animatamente dell’avvenimento accaduto alla gita
Dio!! Ma si doveva discutere così tanto per qualcosa che soltanto Yuriy poteva rivelare a tutti quanti??!!
"Piantatevela di parlare!!" Urlò incazzato come una iena Key
Tutti lo fissarono sbigottiti
"Allora….Ricapitoliamo: Yuriy sa nuotare benissimo…."
"E tu come lo sai??" Chiese sconcertato Takao che aveva suggerito proprio lui l’ipotesi del non saper nuotare
"Abbiamo fatto una gita al mare al monastero tempo fa e Yuriy ha fatto un sacco di gare in acqua!! Non mi interrompere più la prossima volta!!" Spiegò l’argenteo scatenando le ire del capitano dei BladeBrackers
"Comunque non penso che si sia addormentato, visto che evita accuratamente di sopirsi anche solo per un secondo!! Quindi dobbiamo solo aspettare una sua confessione!!" Concluse Key scatenando i mormorii disapprovazione e consenso degli altri
"E’ un’assurdità!! Sarebbe meglio chiederglielo direttamente!! Se aspettiamo i suoi ritmi facciamo tra qualche mese!!" Ribatté acidamente Yuya
"Stai zitto tu!! Sei soltanto geloso per paura che ti freghi Key…." Mormorò Daichi in difesa del ragazzo russo
"Come hai detto??!!" Trillò viola dall’imbarazzo Yuya che, nonostante la voce bassa di Daichi, aveva sentito benissimo, ma quasi nessuno se ne accorse, troppo presi sulle loro congetture ed i loro litigi….
Fino a quando un fischio acutissimo li richiamò tutti quanti verso una parete dove un oggetto era stato lanciato, ma non era un oggetto normale….
Una freccia dai colori tenebrosi con il corpo rosso scuro, come sangue coagulato e la punta nera come l’oscurità aveva legata una piccola pergamena
"E questa che roba è??!!" Domandò sconvolto Rei osservando l’arma che era entrata senza che nessuno se ne accorgesse
Takao, il ficcanaso per eccellenza, afferrò senza troppi complimenti la freccia e sfilò la pergamena affissa ad essa e quando l’ebbe letta la rilesse nuovamente a voce alta, inorridito e turbato
"Preparate i riti funebri e le casse da morto perché presto sarete tutti quanti così….
Avete osato arrischiarvi così tanto nel mondo dei Bit Power che ormai non possiamo più ignorarvi….
Distruggeremo ognuno di voi: uno ad uno….
Ma soltanto i più forti sopravviveranno nelle tenebre ed uno di questi è il gelo che passa la Russia: i suoi freddi venti saranno utili all’oscurità , come lo sono il fuoco che arde e brucia ogni sentimento positivo, ma non il vento che soffia l’alito della vita o l’acqua che spegne la fiamma del dolore e la natura che odia il buio, ma apprezza la luce….
E ricordatevi che comunque finirete tutti quanti tra le braccia della Notte e del Caos….
Vi saluto con affetto ambiguo
Il 1° generale del regno dei 4 fiumi"
Tutti si fissarono sconvolti
"Cosa vorrà mai dire??!!"
TBC
Francesca Akira89: Scusami per l’esagerazione nella descrizione!! ^^"
Alcune volte mi capita di essere veramente accurata in dettagli che alcune volte non interessano (ma io mi diverto a riempire i capitoli di episodi alcune volte privi di senso, come quello che accade in questo capitolo per intenderci!! ^__^), comunque hai ragione e vedrò di stare più attenta in futuro….
Però potevi concedermi un’attenuante: non ho riempito mezzo capitolo con la descrizione!! :-D
Capitolo 4 *** Capitolo 4: Omicidi ed indovinelli ***
“Allora: la famosa cantante Ming – Ming è alle prese con un tour in
tutto il Giappone (Ma che ha fatto questa nazione di male
“Allora: la famosa cantante Ming – Ming è alle prese con un
tour in tutto il Giappone (Ma che ha fatto questa nazione di male per meritarsi
una come lei??), le autostrade sono bloccate dal traffico per i grandi esodi
delle vacanze (Che palle!! Ed ogni anno è sempre
peggio!! Ma noi esseri umani siamo talmente attratti
dalle spiagge??!!), un nostro atleta ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi
(Sai che roba!! E tutti i nostri sforzi con il Beyblade se ne vanno a farsi
friggere come al solito!!)....” Yuriy ascoltava la
lettura delle notizie del giornale, ghignando ogni volta che Boris pronunciava
qualche freddura: aveva sempre avuto un animo polemico, ma era comunque un grande spasso sentirlo....
“Smettila di lagnarti!! Sei una rottura!!” Sbottò alla fine
quando ne ebbe abbastanza delle sue nenie
“E’ facile per te dirlo!! Non sei tu a sorbirti queste
stressanti letture delle recensioni dei giornalisti!! E poi dicono che il mondo
non è pessimista!!” Rognò in risposta l’argenteo con
in bocca una sigaretta, Wolborg nella mano sinistra e nella destra un libricino
che il coetaneo gli aveva chiesto di prendere da casa Kynomia
Ovviamente tutti quanti avevano approfittato della sua
visita per chiedergli le condizioni del rosso ed era stato stressante....
Per fortuna che non tutti erano stati così pressanti!!
Altrimenti rischiava sul serio di finirci lui sul giornale
con un grande titolo che annunciava
*Un ragazzo ha ucciso i suoi amici durante un raptus
omicida!!*
Decisamente era stato molto
fortunato....
“Comunque dovrebbe esserci ciò che
cerco!! Non c’è neanche bisogno che tu legga a voce
alta: quando avrai trovato l’articolo, capirai subito la sua importanza....”
Sbuffò il russo che aveva voglia di un po’ di tranquillità: dopo tutto il tram
- tram di quella mattina con i medici e le infermiere che andavano e venivano
per prelievi ed analisi, aveva proprio bisogno di un po’ di relax....
Boris borbottò qualcosa del tipo che poteva dirglielo prima,
così non avrebbe sprecato la sua voce per quelle sciocchezze ed allora il
possessore di Wolborg lo mandò amorevolmente a quel paese
L’argenteo sghignazzò e riprese la sua *Interessante* lettura
del quotidiano non riuscendo a capire che cosa ci potesse
essere di tanto sconvolgente: l’unica cosa che aveva letto per il momento erano
state notizie insulse e già recensite centinaia di volte in altri giornali....
Continuò con questo parere quando non sbiancò davanti ad alcuni brevi righe, lasciate in fondo alla pagina: no,
non poteva essere
Con il volto cianotico e le mani malferme come se avesse
contratto una malattia dei nervi, lesse a voce alta quella piccola e quasi in
scorgibile colonna
“Sono stati rinvenuti in un quartiere alla periferia di
Tokyo i corpi di 2 ragazzi!! Dall’aspetto sembrerebbero proprio i 2 componenti della squadra russa, conosciuta come Neoborg: i
loro nomi sono Ivan Pavlov e Sergey Hagerup *!! Sono ancora ignote le cause
della morte, ma la polizia sta già indagando!!” Appena
ebbe finito scrutò Yuriy con uno sguardo stravolto, ma lui non sembrava
ricambiare: fissava il soffitto con occhi vuoti e spenti, mentre stropicciava
con forza le lenzuola
“Tu lo sapevi??” Chiese scioccato ed irato
allo stesso tempo Huznestov stringendo le dita convulsamente
Il rosso si voltò verso Boris e tutta la rabbia che in un
istante lo aveva travolto, scomparve d’incanto: gli occhi di Yuriy esprimevano
dolore e commiserazione, forse per se stesso....
La bocca piegata in un sorriso mesto ed amaro....
“Dicono che avere sogni strani che ti fanno vedere ciò che
accade da qualche altra parte, sia una cosa bella....Ma
ti rende tremendamente impotente quando ti informano di fatti
raccapriccianti....”
Rimasero lì in silenzio
Yuriy con ancora le coperte strette nei pugni, le labbra
piegate in quel sorriso ed i capelli scompigliati dal continuo rigirasi nel letto....
Boris con la sigaretta ancora accesa che rischiava di
ustionargli la bocca, il giornale stropicciato per il troppo stringere e con
gli occhi spalancati, come per cercare di scrutare qualcosa al
di là della dimensione reale....
“Ti ho fatto una promessa Senpai ed ora è il momento di
mantenerla....” Sussurrò infine Ivanof, sedendosi sul
giaciglio e facendo cenno a Boris di avvicinarsi
Lui non se lo fece ripetere due volte!!
Spegnendosi la sigaretta che ormai gli aveva causato una bella ustione, avvicinò la sedia al letto dell’amico, ma
quando gli fu vicino, notò sul serio il suo stato di sofferenza: occhi gonfi,
come di pianto e d’insonnia....
Insonnia perché non dormiva mai....
Pianto per l’impotenza negli avvenimenti di quella notte....
Perché lui se l’era sentito addosso, come se avesse avuto
una nuova visione: quella stessa sera i suoi due amici erano spirati ai piedi
di quel uomo con i cappelli alla medusa e gli occhi
alla morte....
“Dammi il libricino....” Continuò
flemmatico il russo, porgendo la mano per afferrare l’oggetto che appena fu tra
le sue mani, rivelò la terribile storia che il possessore di Wolborg aveva
vissuto dalla fine dei mondiali....
Una storia che fece diventare Boris pieno di paura....
*
“Io ho paura!!”
“Calma: manteniamo almeno quella!!”
“Un corno!! Ma ti rendi conto di
quello che ci hanno lanciato contro??!! E per di più con una
bella freccia appuntita che se beccava uno di noi era la fine!!”
Era dalla sera precedente che tutti bisticciavano ed
urlavano come degli invasati, dopo aver letto il messaggio che aveva gettato su tutti una buona dose di preoccupazione ed
inquietudine....
Ovviamente litigavano per il significato ambiguo di quella
lettera: era una specie di indovinello per riuscire a
capire quale nuovo pericolo li stava minacciando....
Rei e Key se ne stavano in un angolo in completa solitudine:
non sembravano particolarmente colpiti, visto che poteva anche trattarsi di uno
scherzo di cattivo gusto....
Comunque riflettevano sul
significato, basandosi su congetture che crollavano o che pure erano
verosimili, ma non ci davano troppo peso....
“Che palle!! Mi piacerebbe uscire
da sto covo di matti ed andarmene all’ospedale a
trovare Yuriy!!” Sbotto stancamente il cinese, visto che non avevano dormito
per tutta la notte
Il russo – giapponese annuì lentamente, sorseggiando una
buona dose di caffè per cercare di svegliarsi....Invano....
Aveva ancora per la testa l’incidente del giorno precedente:
gli occhi senza espressione del russo....
Rabbrividì e cercò nella sua mente un’ultima volta, sperando
finalmente di ricordare qualsiasi cosa....Invece
niente di niente
Sbuffò irritato e finì la sua tazza
“Sono stufo di sentire tutti i loro bisticci!! Io vado a
trovarlo!!” Esclamò infine il moro, prendendo un’impermeabile, visto che fuori pioveva
“Quando è arrivato Boris non gli
abbiamo neanche detto niente di quello che è successo!! Sarà l’occasione per
parlarne!!” Si aggiunse l’argenteo
Così, non visti dagli altri, afferrarono un ombrello e si
diressero verso l’ospedale non sapendo che Yuriy e Boris sapevano
molto di più di quello che davano a vedere....
*
Il ragazzo chiuse gli occhi e sospirò pesantemente: così era
quella la vera storia....L’intera....Senza tagli, ne
censure che invece Borkov aveva aggiunto quando l’aveva raccontata ai
coinvolti: circa 10 anni fa....
Si chiese il motivo per cui Yuriy
la conoscesse tutta....
Forse per il fatto che lui l’aveva
vissuta più direttamente di tutti gli altri messi insieme....
Già: doveva essere proprio così....
“Ma guarda un po’ chi si vede: perché non sei dentro con
Yuriykun??” Una voce roca, profonda e familiare, risvegliò il ragazzo dalle sue
congetture
“Starei volentieri a fargli compagnia, se quel
idiota di un dottore non mi avesse detto che doveva fargli il
drenaggio....” Sbuffò lui, voltandosi proprio davanti all’algida figura di Key Hiwatari
Proprio dietro di lui stava invece il cinese che 3 anni fa
l’aveva battuto in un incontro nella quale gli aveva dato una batosta terribile....
“Un drenaggio??!! Come mai??!” Chiese
inquisitore il possessore di Driger, sedendosi su una sedia della sala
d’aspetto
Key sbuffò leggermente e sedette di fianco a lui
“Secondo te??!! Era ovvio che con quella specie di conato
non aveva eliminato tutta l’acqua: mi sarei stupito
del contrario!!” Rispose * gentilissimo * il possessore di Dranzer
Rei si stizzì non poco della *
garbatezza * della risposta e borbottò alcuni insulti poco comprensibili, ma
facilmente identificabili
“Ed io che credevo di avere un repertorio molto
più ampio di insulti: grazie per gli insegnamenti Rei!!” Celiò il russo
– giapponese, sfilando dalla tasca dei jeans una scatola di sigarette
“Non si può fumare all’ospedale!!” Sbottò ultra irritato il
moro
“Io mi sono fatto dei tiri così e nessuno mi ha detto
niente!!” Esclamò Boris, intervenendo nella discussione dei due che l’avevano,
in un certo senso, escluso
I ragazzi si ricordarono solo ora della presenza del russo e
si diedero degli idioti per non essersene ricordati....
“Dobbiamo raccontarti qualcosa che quando sei venuto a casa,
non abbiamo avuto il tempo di dirti....” Sussurrò Key,
tirando una lunga boccata
Boris in apparenza non sembrava ascoltare minimamente, ma in
realtà era molto curioso di sapere ciò che avevano da dirgli
Ma quando gli dissero ciò che era accaduto, pensò che
avrebbe preferito non sapere niente: merda....Le cose si complicavano più di quanto non lo fossero
gia....
E dopo le vicende che Yuriy gli aveva spiegato, tutto si era
trasformato in n terribile rebus complicatissimo....
Anche se, secondo il rosso, mancava poco per
lui restava ancora un’eternità prima della rivelazione....
E quando tutto quello sarebbe accaduto, ne sarebbe rimasto
poco contento....
Capitolo 5 *** Capitolo 5: Stesso colpo, stessa arma ***
Ho solo due parole da dirvi:
Ho solo due parole da dirvi:
NUOVA GRAFICA!!
Credo che abbiate intuito il significato di queste parole....
Chiamiamolo un modo come un altro per alleggerire il ritmo della
storia, altrimenti sai che rottura....
Non ho molto da dire se non che ringrazio
Red-joy per il sostegno, Cricy e Francesca Akira89
per tutti i commenti e le recensioni che mi lasciate!!
Me felice e commossa!!
Voglio aggiungere soltanto che aspetto il suo seguito de “La Regina
Dei Digimon”!!
Ora vi lascio alle prese con la mia fic!!
OooO
Chiudeva e riapriva gli occhi in un
gesto di ozio ben riuscito: aveva subito il drenaggio
da ormai quattro ore ed aveva ancora un sonno micidiale....
Quella piccola iniezione di anestetico non aveva soddisfatto neanche per breve tempo
la sua esigenza di dormire: aveva solo alimentato la sua stanchezza....
Cercò di sedersi, ma le braccia forti
di Key lo ridiscesero
“Non muoverti idiota!! Se non cerchi di
dormire giuro che vado a chiamare il medico per farti
dare un sedativo!!” Minacciò alterato il russo- giapponese
Il rosso lo fissò iracondo
“Ma rompi poco
razza di deficiente!! Se non ho sonno, non ho sonno!!” Boris lo scrutò a metà
tra il rassegnato ed il disperato
“Ma chi cazzo
se ne frega se tu non hai sonno o no??!! Stai crollando!!”
“Mi hai tolto le parole di bocca!!
Anche se io sarei stato meno scurrile!!” Aggiunse Rei che nel frattempo stava
sistemando un po’ la camera
“Comunque ora
la cosa che vorrei sapere adesso (E non guardarmi come se stessi per emettere
il verdetto universale!!) è perché tu ti sia quasi annegato con le tue mani!!”
Sbottò il nipote di Hito, squadrando la faccia atona del capitano dei Neoborg
Lui voltò lo sguardo, ma subito Key aggiunse
“Guardandomi negli occhi
possibilmente!!” Era un vecchio trucco, ma funzionava ancora: la prova di coraggio....Se riesci a sostenere lo sguardo, anche quando prepari
una bugia....E’ difficile, certo, ma se non riesci a fregare questo ostacolo,
aggirandolo, tutti sapranno che stai mentendo....
Yuriy ritornò a fissare, come se niente
fosse, il volto dell’ex compagno di squadra: era difficile capire se stesse per
raccontare qualcosa di vero o falso....
“Mi sono semplicemente distratto!!”
Ovviamente Key non gli credette
“Ma per
favore!! Mi ricordo perfettamente la tua bravura nel nuotare!! Mi hai battuto
anche in una gara stile dorso una volta!! Mi vuoi raccontare la verità si o no??!!”
“No, perché è questa la verità!!” Mentì
secco Yuriy
“Oh!! Ma
insomma: non puoi fidarti una volta ogni tanto??!! Che cosa credi
che succederebbe se tu la smettessi di raccontare balle!!??” In un certo senso,
quel ultima frase colpì abbastanza il russo dalle iridi di ghiaccio: lui si
fidava incredibilmente di Key....Non era come per Boris che considerava come un
fratello, ma ci era vicino....E proprio perché lui voleva bene al russo-
giapponese, non voleva coinvolgerlo in qualcosa che solo lui e Boris sapevano e
c’entravano....
“Non mi costa niente perché io la
verità l’ho già detta!!” Sbottò nuovamente, cercando il modo di essere il più
convincente possibile
L’argenteo sospirò rassegnato
“Fa un po’ come ti pare....” Dopo varcò la soglia della stanza: direzione, il
giardino dell’ospedale....
*
Se ne fregava della pioggia che
scivolava sul suo impermeabile e del fango che si appiccicava alle scarpe:
voleva soltanto essere lasciato in pace....
Si sedette su una panchina che sembrava
aver resistito bene all’assalto dell’acquae cercò disperatamente di accendersi una sigaretta
“L’accendino è andato....”
Ringhiò: perfetto, l’incazzatura era al culmine....Un
po’ per colpa di Yuriy che lo aveva ferito e mandato , in un certo senso, a
vaffanculo con la sua preoccupazione, grazie a quelle stupide bugie....Serviva
l’ultima goccia per far traboccare il vaso....
In qualche modo il cielo lo
accontentava: quella pioggia era insistente e fastidiosa, ma non era ancora il
clou che gli mancava
Invece, quello che successe dopo, fu
proprio quello che gli bastò per far rovesciare il suo bicchiere della pazienza....
Soltanto che non ebbe il tempo di
sbraitare al mondo le sue ansie perché le tenebre furono molto più veloci: lo
circondarono, soffocandolo e lasciandolo privo di sensi in balia dei suoi
assalitori....
*
“Sono certo che la tua ostinazione a
non raccontarci niente sia motivata, ma in fondo potevi anche inventarti una
scusa più....Esauriente!!” Esclamò il cinese, mentre
sistemava le lenzuola ed il cuscino al quasi- annegato
Il rosso si skazzò non poco della
tranquillità che Rei ostentava sempre anche nella situazioni
più disparate
“Era la verità!!” Sbuffò lui ripetendo
la stessa solfa, mentre Boris gli lanciava imprecazioni con il pensiero per la
sua scarsa capacità nel mentire....
Rei non parlò,
ma dal suo viso si poteva leggere, come se fosse un libro stampato, la frase
*A chi vuoi
darla a bere??*
La calma ritornò prepotentemente
nell’ambiente, insieme al suo alleato: il silenzio
O almeno rimase per qualche minuto,
prima di venir scacciato dai fatti sconcertanti che
successero dopo
Una freccia, uguale ed identica a
quella della sera scorsa, spaccò il vetro della finestra con un insolito
silenzio, ma gli occupanti se ne accorsero eccome
“Chi è stato??!!” Urlò Boris
affacciandosi e scorgendo una figura in basso che correva dall’altro lato
dell’ospedale, nell’intento di fuggire
“C’era un tizio li
di fuori!! Vado a vedere che cosa voleva!!” Affermò il vice capitano dei
Neoborg, spalancando la soglia della camera e partendo all’inseguimento
L’immediatezza dell’azione ed i
riflessi pronti del suo ex rivale, scombussolarono un po’ il moro che sembrò
per un certo istante paralizzato, insieme a Yuriy, ma si riprese immediatamente
quando notò l’uguaglianza di quel arma a quella che era stata scagliata in casa
Kinomya: il suo incarnato divenne più pallido, addirittura di quello del malato....
“Aspettami qui: vado a dare una mano a
Boris!!” E così il rosso fu lasciato da solo, in balia del destino....Peccato che a lui gli ordini non andassero più a genio!!
Con fatica si sollevò dal giaciglio,
appoggiandosi ad esso per non crollare: gli sarebbe
servito qualcosa per tenersi in piedi, ma non sapeva cosa....
All’improvviso studiò la lunghezza
della freccia: era più lunga delle solite, ma troppo corta per
rimanere ritto....Si sarebbe accontentato....
Afferrò il suo Beyblade e stava anche
per prendere il libricino che un giorno non molto lontano, aveva chiamato *Il suo
migliore ed unico amico*, quando qualcosa lo bloccò: non poteva portarlo
difuori....
Era l’unica cosa che poteva aiutare lui
e Boris....Ed alla fine decise di lasciarlo lì....
Cercando di essere il più veloce
possibile, uscì dalla stanza ed intanto, mentalmente, sperava di non imbattersi
in un dottore o in un’infermiera, altrimenti sarebbe dovuto rimanere il quel
luogo angusto per loro ordine....E la cosa non lo
allettava più di tanto....
Probabilmente la sua preghiera erano stata esaudita: non c’era un’anima nel corridoio,
tranne per pochi visitatori o pazienti che schiacciavano un pisolino sulle
sedie color arancio....
Era tutto decisamente
molto sospetto, ma Yuriy non aveva tempo per indagare: velocizzò la sua
andatura il più possibile e si diresse di fuori per mandare a farsi fottere
quel qualcuno che aveva disturbato la quiete pubblica....
*
“Dov’è andato??!!” Urlò Rei per
sovrastare il rumore dei tuoni che si erano aggiunti al fenomeno atmosferico
“Ha corso verso il lato scuro
dell’ospedale!!” Il lato scuro....Tutti quanti
pensavano che si chiamasse così per il fatto che era l’unica parte
dell’edificio che rimanesse sempre al buio, ma solo in pochi ne conoscevano la
vera storia....
Giunti a destinazione si guardarono
intorno alla ricerca del loro uomo, ma non videro niente di particolare, grazie
anche all’oscurità che vi regnava....
“Cazzo!! S’è dileguato!!” Sbottò
L’argenteo, cominciando la sua ricerca disperata tra i luoghi più oscuri
“Siamo stati troppo lenti per sorprenderlo: eppure grazie a tutti gli allenamenti in
corsa campestre che fa la nostra squadra....”
“Rompi poco muso giallo!! Ho trovato un
passaggio!!” Per un primo momento Rei si sentì offeso, ma quando vide che Boris aveva ragione si calmò quasi subito: nel
terreno era stato scavato un tunnel particolarmente profondo ed abbastanza
stretto, ma abbastanza accessibile
“Dici che si è infilato per di là??!!”
Chiese sconcertato il moro, osservando meglio lo stretto passaggio
“Credo proprio di sì!! Sarà meglio
seguirlo prima di perderlo del tutto!!” Rispose il vice capitano dei Neoborg , tuffando un piede nella piccola entrata
“Ma....Ok!! Se
lo dici tu!!” E così i due si ritrovarono a percorrere quella sottospecie di
passaggio, reso umido dalla pioggia, ignari di essere osservati da qualcuno che
aveva già previsto tutte le loro mosse....
TBC
Chi sarà mai quel qualcuno misterioso??
Al prox cap!! :-D
PS Ho deciso d lanciare una sfida a
tutti voi lettori: che cosa significa il contenuto della famosa lettera,
allegata alla freccia??
Capitolo 6 *** Capitolo 6: Una battaglia vinta, ma persa.... ***
Finalmente ritorno con il seguito attesissimo
Finalmente ritorno con il seguito attesissimo!!
Spero di non avervi fatto attendere troppo!!
Ringrazio in particolar modo per aver risposto al mio
“indovinello”!!
OooO
“Ehi!! Ma che cosa....”
“Sei sopra il mio piede idiota!!”
“Scusami tanto se non vedo assolutamente niente!!”
“Perché non ti sei portato dietro una
torcia??”
“Rivolgo a te la domanda!!”
Il cinese ed il russo si stavano insultando a vicenda e *pestando*
per colpa della scarsa visibilità che vi era nella profondità del tunnel, ma in fondo cosa si aspettavano??
“Ma quel bacato con manie di persecuzione
ha gli occhi che vedono al buio??” Domandò a se stesso il moro
“No, ma doveva aver dietro qualcosa che
illuminava l’ambiente....” Rispose l’argenteo che cercava di farsi strada con
la scarsa luce dell’accendino
“Psicopatico sì....Ma fesso no!!”
Cantilenò Rei che adorava quelle frasi fatte, riadattate alla situazione
Boris si stava incazzando parecchio per quello stato: aveva un
maniaco da inseguire ed un muso giallo da tenere a bada....Il
paradiso fatto e finito....
“Non dirmi che sono un muso giallo!!”
“Ma io non l’ho detto!!”
“Prima si e comunque lo pensi!!” *Ma sto
qui ha imparato la telepatia??!!* Pensò Boris che nel suo mondo di sogni non si
era accorto di uno scalino che lo fece scivolare in modo alquanto buffo e per
fortuna l’accendino si era spento, impedendo a Rei di ridere a crepapelle
“Fatto male Boris??” Domandò allarmato il
moro che tratteneva a stento un ghigno
“Noooo!! Mi ha fatto un gran bene!!” Ironizzò l’argenteo
strofinando vigorosamente i jeans abbastanza sporchi
di terra
Poi improvvisamente tastò meccanicamente la superficie su cui era
caduto: non era terra, sembrava un qualche tipo di pavimento, più precisamente
il granito....
“Quindi siamo arrivati....” Sussurrò il
terzo Blader dei Bladebrackers scendendo il gradino con molta circospezione e
toccando le pareti fatte di marmo
“Eh già....” Sibilò una voce ignota che
sembrava aver dato l’ordine a centinaia di fiaccole di far luce nella stanza....
Era circolare ed i muri erano ricoperti da torce che la
illuminavano, il soffitto era formato dal terreno di sopra, ma stranamente non
si staccava e rimaneva perfettamente compatto....Al
centro vi era un rialzamento che aveva inciso sopra 4 stelle incassate e
dall’altra parte della stanza un seggio spalleggiato da due tende di velluto
nero, circondava in uno strano abbraccio un ragazzo dai lunghi capelli nero
pece e dagli occhi rossi come due scintillanti rubini ammaliatori....
Rei si guardava attorno affascinato, ma
Boris....
“Ehi tu!! Testa di cazzo: hai scagliato la freccia!!??”....Non pareva perdersi in simili apprezzamenti
Il ragazzo si sollevò dalla sedia come un re si alza dal trono e
con passi calibrati e suadenti si avvicinò al centro ghignando in maniera elegante
“Ed anche se fosse?? Non mi sembra di
aver fatto del male a nessuno!!” Boris pensò sul serio di infrangere un piccolo
e semplice comandamento....
“In fondo gli atti vandalici sono sempre più frequenti: uno in
meno od uno in più che differenza fa??” Ammiccò
sinuoso e pacato il ragazzo, accarezzando il lungo mantello che lo ornava
“Ti sbagli: se tutti noi la pensassimo come te a quest’ora il
mondo sarebbe un cratere privo di civiltà e forse anche di vita!!” Ribatté Rei
a cui non piacevano certi ragionamenti anarchici
Il ragazzo sbatté le lunghe ciglia e sorrise soddisfatto
“Hai descritto in maniera perfetta il posto perfetto!!” L’argenteo
ed il cinese rimasero leggermente spiazzati da quella risposta
“Si può sapere chi cazzo sei??!!” Sbottò Boris incavolato come una
iena
L’altro sorrise maliziosamente e si voltò
dirigendosi nuovamente verso il seggio
“Io mi chiamo Igor e sono venuto qui per
fare un incontro di Beyblade!!” *Ci mancava solo un’esibizionista!!* Pensò
skazzato il russo che odiava i viziati
“E se noi non volessimo accettare??” Lo apostrofò meno
amichevolmente del solito il cinese
Igor afferrò saldamente un corda al
fianco della tenda di destra e la tirò con forza: questa si spostò e mostrò
qualcosa che nessuno dei due si immaginava....
“Key....” Il russo- giapponese era stato incatenato al muro da due
manette che lo obbligavano a rimanere in ginocchio, mentre le braccia si
rivolgevano indietro perché il bicolore era troppo stanco per rimanere
perfettamente eretto: un fazzoletto lo imbavagliava completamente e non gli
permetteva nemmeno un bisbiglio, ma per fortuna Key sapeva farsi capire anche
con gli occhi....
*Questo coglione mi ha colto di sorpresa!!* Uno dei suoi tanti
messaggi....
“Vi ho dato abbastanza motivazioni??” Chiese in tono fintamente
accomodante Igor inginocchiandosi di fianco al possessore di Dranzer ed
alzandogli il volto con una mano
“Oppure preferite aggiungerne??” Key gemette impercettibilmente
quando sentì un unghia del ragazzo affondargli la
guancia *Non mi lascerete in balia di uno con dubbi sulla propria identità
sessuale??!!* Rei si sarebbe messo a ridere se la situazione fosse stata meno
drastica....
Boris aveva una vena che gli pulsava fortemente sulla fronte....
“Per questa volta accetto, Key, ma la
prossima volta te la sbrighi da solo!!” Rispose Boris afferrando il suo
dispositivo di lancio, ma il nemico lo bloccò
“No,no,no,no caro!! Io non devo
combattere contro di te!!” Si fece avanti Rei appena, appena stizzito
“E nemmeno con te!!”
“Ma caro mio: TI VUOI DECIDERE!!??” Sbottò quasi urlando il vice capitano dei Neoborg
Igor ghignò di fronte alla sua faccia incazzosa
“Certamente: Yuriy Ivanov, puoi avanzare!!” I tre rimasero
allibiti, Key compreso, quando videro uno Yuriy con addosso
una giacca pesante e la freccia con cui si era sorretto fino a quel
momento abbandonata nella mano sinistra
“Ma sei deficiente o cosa??!! Ti avevamo
detto di rimanere nel letto ad aspettarci!!”
“Come se io potessi mancare ad un incontro del genere!!” Replicò
rocamente il rosso ghignando ed avvicinandosi al rigonfiamento che si trovava
al centro *Il solito vanesio!!* Mimò Key che se non fosse stato imbavagliato, avrebbe sbuffato
La sporgenza si aprì e dal suo interno si innalzò
un Beyblade Stadium perfettamente consono a qualsiasi altro
“Sai perché la chiamano *la parte scura dell’ospedale *??” Domandò
annoiato il fanciullo
“Vuoi farmi una lezione di storia??” Frecciò Yuriy preparandosi al
lancio
“Per un ragazzo carino come te posso
anche fartela!!” Esclamò l’altro afferrando il suo dispositivo che era
anch’esso nero come le caligini
“Si dice che qui vi abbiano trovato una ragazza priva di vita....”
“LANCIO!!” Urlò Yuriy per coprire le parole di Igor
che sembrava aver ottenuto ciò che voleva ed in sincrono lanciò anche il suo
beyblade che al centro aveva un bit raffigurante un’aquila reale dalla coda
bianca
I due Beyblade si scrutarono con circospezione, prima di
attaccarsi a vicenda, scheggiandosi ed emettendo scintille
“Paura di sapere??” Chiese astutamente l’adolescente notando lo
sguardo iracondo del capo dei Neoborg
“Sono per caso cazzi tuoi??!!” Replicò aspramente, mentre gli
altri tre fissavano il loro duello senza fiatare
“Allora posso anche continuare: a te non interessa!!” Si
giustificò il moro, mentre il fulvo assumeva una smorfia irosa
“E’ stata ritrovata priva di vita in mezzo ad un cerchio.....”
“NE HO ABBASTANZA DELLE TUE STRONZATE!! SE NON TE LA PIANTI TI
SBATTO FUORI!!” Gridò incazzato nero il russo che appariva allarmato
e disperato allo stesso tempo
“EAGLE!!” Strillò Igor mostrando a tutti la magnificenza
del suo Bit Power alato che si librò con eleganza disarmante
“WOLBORG!!” Chiamò a sua volta Yuriy, mentre il lupo prendeva vita
davanti a tutti
I due animali presero a sorvegliarsi serratamene, mentre i due
padroni parevano essere usciti da quella fase
“Bel Bit Power: sul serio!! Lo sarebbe ancora di più se non avesse
tentato più di una volta di mandare a monte i nostri
piani!!” Yuriy fissò il suo rivale senza realmente capire
“Tu....” Come ad intuire il resto della frase il moro ridacchiò,
aumentando l’incacchiatura che tutti e quattro provavano verso di lui
“Perspicacie....Ti immaginavo più
stupido: evidentemente ti ho sottovalutato troppo....”
“E’ stato il primo errore che hai commesso fra tanti!!”
“Dimmene altri che avrei effettuato??”
Cinguettò Igor che, nonostante le occhiatacce che si stava guadagnando
assiduamente dai presenti, cominciava a trovare simpatico il capitano dei
Neoborg
Quest’ultimo sogghignò in un modo talmente incredibile da assumere
le sembianze di una sottospecie di maniaco....
“Primo: mi hai sottovalutato....Secondo:
hai attaccato me ed i miei amici infastidendo la nostra routine....Terzo: hai
legato ed imbavagliato Key a quel muro freddo ed umido....Quarto: hai offeso il
mio lupo.....Quinto: MI HAI FATTO INCAZZARE COME UNA BELVA!!” Ultimato il suo
sfogo il lupo sembrò rinvigorirsi e spinse l’aquila a terra, procurandogli dei
profondi, nonché acuti strilli
“LAMA DI GHIACCIO!!” Esclamò Yuriy invocando uno tra gli attacchi
più potenti del suo animale sacro che eseguì alla perfezione: il Beyblade del
rivale si ritrovò quasi completamente frantumato fuori dallo
Stadio....
Yuriy sogghignò riprendendo al volo il suo Beyblade che fu accolto
da una vigorosa risata del vice capitano, da un cordiale gesto del capo da
parte del cinese e da un sospiro di sollievo da parte del proprietario di
Dranzer....
Il vermiglio fissò beffardo con i suoi occhi azzurro ghiaccio l’avversario che non mostrava nessun segno di
rabbia o frustrazione, anzi, appariva calmo e rilassato, come se la sua
sconfitta fosse stata soltanto un tintinnio nel silenzio
“Ora che Yuriykun ha dimostrato la tua presunzione in maniera
impeccabile, potresti liberare Keychan??” Ironizzò Boris che fu fulminato da
un’occhiata poco amichevole da parte del nominato
Igor rise in maniera poco rassicurante e molto provocante....
“Ovviamente!! Sono un uomo di parola!!” Schioccò le dita e le
catene che tenevano imprigionato Key si dissolsero come se la loro consistenza
fosse stata quella dell’aria: l’argenteo ne approfittò
per liberarsi del bavaglio che gli impediva l’uso della parola e per dirigersi
verso i suoi amici
Tutti si stavano voltando per ritornarsene nella stanza
dell’ospedale, pensando che ormai la questione fosse stata risolta, quando la
voce del fanciullo li richiamò nuovamente
“Ehi, Ehi!! Dove andate così di fretta?? C’era un’altra piccola
clausola, prima che io vi lasciassi andare!!” I tre si voltarono riluttanti e
con maggior fastidio domandarono
“Di grazia....Quale??” Quello che gli
altri videro, soprattutto Yuriy, non era quello che si aspettavano: i capelli
del vinto lievitarono in aria come se fossero stati sospinti dal vento, gli
occhi color rubino, che erano stati velati molto grazie alla frangia, ora erano
scoperti in tutta la loro meravigliosa inquietudine....
Il soffitto della stanza cominciò a tremolare e di seguito a
franare, coprendo l’entrata ed altre possibili via di fuga, bloccando i ragazzi
in trappola....
I 4 erano da soli con un quinto che probabilmente nutriva manie omicida....
Poi, per lo sgomento del carminio, una risata gutturale e roca
riempì la camera del suo suono: negli occhi color azzurro del capitano dei
Neoborg si intravidé ciò che più lui aveva avuto cura
di celare nei meandri dei suoi sentimenti e dei suoi più oscuri regni del
cuore....
Il panico
Una parola solamente sussurrata da lui e da quella voce
innaturale, in sincrono, gli fece capire che probabilmente la sua libertà stava
per essere dominata
“Ade....”
*
La pesantezza del suo corpo gli fece capire che molto
probabilmente esso aveva rischiato, per l’ennesima volta, la vita....
Voci, urli, singhiozzi, risate isteriche: erano il sottofondo del
suo dormiveglia ovattato....
L’unica cosa nitida che gli sembrava di udire ancora era quella
piccola parola che ascoltò prima di ritrovarsi in questo stato: Ade....
Chi era costui?? Perché l’avevano
nominato?? E soprattutto....
Perché Yuriy ne aveva avuto paura??
Aprì gli occhi di scatto, quando udì i rumori di qualcosa di infranto: si ritrovò addosso il sorriso forzato di Hilary
che stonava con la tensione che si percepiva nell’aria....
“Ehi Key!! Staibene??” Il ragazzo le stava per rispondere, ma un dolore acuto alla testa
gli impedì di parlare ed emise un gemito soffocato
“Che cosa mi è successo alla testa??!!” Sussurrò dopo un attimo di
silenzio
Hilary sorrise in modo talmente finto, da far
concorrenza ad una letterina od una diva del cinema….
“A dir la verità….”
“….Hai un taglio lungo più di 5 cm ed ha quasi rischiato di
spaccarti il cranio….” Spiegò Boris che era seduto in
un letto di fianco al suo con una profonda lacerazione all’altezza dell’Omero
destro e vari lividi ed ematomi disseminati un po’ ovunque con l’aggiunta di
qualche graffio qua e la….
Il proprietario di Dranzer lo fissò sorpreso
“Ringrazia una roccia più acuminata delle altre che ti è caduta a
peso morto su quella testa bacata che ti ritrovi!!” Esclamò alzando la voce il
vice del rosso
Allora non era stato un sogno….
“SI SONO PORTATI VIA YURIY: CAZZO!!” Urlò incavolato
talmente tanto da essere in grado di spezzare in due un sasso che aveva in
mano: probabilmente il reduce di una pietra ancora più grande….
“COME SEMPRE SIETE STATI TALMENTE IDIOTI DA NON AVVISARCI!!” Gli
strillò contro Takao che pareva aver perso il suo solido ottimismo su cui molti
contavano….
Boris aveva tutta l’aria di voler mollare un ceffone al capitano
dei Bladebrackers, ma lasciò perdere per il semplice motivo che non ne valeva
la pena….
Girando un po’ lo sguardo il vice di Takao non riuscì a trattenersi
“Oh cazzo Rei!!” Il cinese giaceva inerte sul suo lettino in uno
stato a dir poco pietoso: svenuto con una gamba molto probabilmente rotta, lo
stomaco aveva tagli disseminati alcuni all’altezza dell’inguine, altri
apparivano pericolosamente vicini al collo….
Vi era un livido violaceo sulla guancia, il labbro inferiore era
spaccato ed il naso, fino a quel momento, doveva aver sanguinato….
“Il muso giallo è stato il meno fortunato….”
Sbuffò l’argenteo che si guadagnò parecchie occhiatacce dai presenti e dovette
darsi mentalmente dell’idiota, senza neanche un freno alla sua arroganza….
Aveva discusso con gli altri fino a quel momento: erano venuti li alla clinica, scoprendo l’abbandono di Key e Rei ed una
volta arrivati li, si erano ritrovati con loro tre completamente ammaccati e
privi di sensi, all’uscita di quel tunnel ormai impraticabile, senza nessuna
traccia del carminio....
Le loro lamentele erano le classiche scarse considerazioni che lui
e Yuriy avevano nei confronti degli altri membri del gruppo: dovevano
avvertirli prima, dovevano rendere conto a loro di quello che combinavano,
dovevano smetterla di essere così asociali, dovevano piantarla con le loro
idiosincrasie….
Le uniche che non l’avevano ripreso erano state le ragazze: forse
troppo intelligenti o troppo contente perché non avevano perso la vita….
Non ci voleva un genio per capire che le donne erano state più
lucide di tutti quanti i ragazzi messi insieme: parlavano flemmatiche,
accudivano loro con calma e disinvoltura invidiabili, rimproveravano gli altri
per la loro ira e mettevano i piedi in testa anche a persone cocciute come un
certo capitano dei Bladebrackers….
Era in quei momenti che approvava l’ammirazione sconfinata che il
suo capitano provava verso il gentil sesso: ne aveva
anche letto il motivo….
*Dove sei capitano??* Pensò l’argenteo, ignorando le domande ormai
ripetitive dei ragazzi….
*
Luna, stelle,
cielo blu scuro: sono questi gli elementi che creano la notte….
E’ così
romantico….Peccato che sia proprio in queste tarde ore che
accadano fatti illeciti….
Non è così Yuriy??
….
Capisco….Non ti
sono mai andati a genio i rapimenti con il bel addormentato….Ma cosa ci posso fare se tu quando dormi sei irresistibile….
….
Va bene: per il
momento ti lascio stare….Ma sappi una cosa: tornerò
ben presto mio caro ed allora ti farò parlare….
….
Ok….Ci
rinuncio….Per il momento….
….
Per la prossima
volta uso le maniere buone o più dure??
TBC
Spero di aver fatto un capitolo soddisfacentemente lungo….^^”
FRANCESCA AKIRA89: RoyalDigiworld?? Il titolo mi ispira….Magari
vengo a leggerla!! :-D
Grazie per i complimenti e ti dico che subito che Boris cercherò di ammorbidirlo un po’….Come lo sto
descrivendo adesso, sembra che qualcuno gli abbia sputato nel piatto…. ><
BAD DEVIL: La mia fic ti incuriosisce
davvero?? ?__?
Ed io che dicevo che l’avevo fatta troppo
scontata!! ^___^
Provo a risponderti in modo enigmatico, così cerco di tenere un po’
di mistero: hai detto giusto 3 cose su 5 risposte!! ^__^
Se vuoi altri chiarimenti non devi far
altro che inviarmi un’altra recensione!! ^-^
Capitolo 7 *** Capitolo 7: L'inizio di due viaggi diversi. ***
E sono arrivata anche col settimo capitolo…Chiedo perdono per i
E sono arrivata anche col settimo capitolo…Chiedo perdono per il
mio increscioso ritardo: sono stata troppo pigra e disorganizzata…Prometto che cercherò di essere migliore, anche perché non
voglio fare un torto a voi lettori: chiedo nuovamente scusa per la mia
stoltezza.
OooO
Boris
osservò vacuamente il fumo che fuoriusciva dalla sua bocca: nonostante i medici
glielo avessero impedito, lui si era comunque preso un
pacchetto di sigarette e con esso si era accinto a riprendere una delle
abitudini che più lo aiutavano a concentrarsi nei periodi di crisi. Il fumo.
-E che
diamine!- Pensò l'argenteo.
-Il caro
Sherlock fumava la pipa, suonava il violino e
prendeva la cocaina soluzione al sette percento per risolvere i casi.- Ma
nessuno pareva pensare al celebre detective, mentre lo
osservavano fumare un po' preoccupati ed agitati: dopo una discussione durata
una buona mezzora, (questa volta parlata ed arbitrata con più calma della
precedente) il vice dei Neoborg aveva acconsentito, anche se a malincuore
perché sapeva che Yuriy non voleva, a spiegare il perché di tutto quello che
era accaduto negli ultimi giorni. Essendo un argomento
abbastanza difficile aveva accettato a patto che gli dessero un po' di
tempo per formulare bene il suo discorso ed in compagnia di cosa? Ma delle
adorate sigarette naturalmente...
-Fumo,
donne e combattimenti di beyblade: potrei vivere solo di questo!- celiò nella sua mente riprendendo a pensare su tutti i
dettagli di quello che era accaduto.
Rei si era ripreso dopo qualche minuto dal risveglio degli altri
due: era rimasto sconvolto dallo stato a dir poco pietoso del suo corpo che
neanche contro Boris si era rovinato a tal punto.
Era
caduto in una specie di depressione e tutti avevano cercato di tirarlo un po'
su di morale, ma invano: molte di quelle ferite gli sarebbero rimaste per
sempre e questo lo sapevano sia lui, sia gli altri che
ora lo osservavano un po' tesi mentre aspettava le parole di Boris.
Key,
invece, si era alzato dal letto sotto le proteste
degli amici e dell'infermiera ed un po' traballante, sia per la botta alla
testa, sia per una gamba che si era salvata per miracolo dalla rottura, si era
seduto vicino a Boris con uno sguardo fiero e scostante, quasi a voler dire che
lui in quella storia non c'entrava niente e che non gliene poteva fregar di
meno di quello che era successo, però intanto con la coda dell'occhio,
osservava scrupolosamente il cinese che seduto sul suo letto, teneva lo sguardo
fisso alle sue gambe ricoperte dalle lenzuola sapendo che una sarebbe dovuta
essere ingessata...
Ma nel
frattempo osservava anche qualcosa che lo aveva colpito: sotto il cuscino di
Boris c'era un libricino piccolo e leggermente consumato che il vice di Yuriy
cercava di non far vedere a nessuno, ma purtroppo non era riuscito a
nasconderlo agli occhi di Key che approfittando di una
distrazione, lo aveva sfilato velocemente e l'aveva infilato sotto la maglia
del pigiama prima che qualcuno se ne accorgesse: dopo sarebbe andato a
guardarlo con più calma, anche perché sulla copertina aveva letto due iniziali
che avevano aumentato il suo interesse.
Y, I:
Yuriy Ivanov...
Finalmente,
l'ultimo tiro fu dato alla sigaretta che finì di spegnersi sulla superficie di un posacenere: ora l'argenteo pensava di essere
sufficientemente pronto per parlare.
“Bene
signori e signorine: ora sono sicuro di potervi dire tutto quello che volete sapere...”
“Io non
voglio ascoltarti...” Tutti si voltarono verso il ragazzo bicolore con un'aria
stupita e borbottando fra loro domande che avrebbero potuto rivolgergli, mentre
lui si alzava dalla sedia e zoppicando si diresse verso la porta.
“Dove
pensi di andare?!” Chiese allarmata Hilary.
“Non vi
preoccupate: non ho la benché minima intenzione di scappare dall'ospedale.
Andrò da qualche parte all'interno: quando Mr macho
avrà finito il suo racconto, lo saprò...” E così
concluse, uscendo fuori dalla stanza, inconsapevole
del fatto che Boris si era accorto di non aver più il diario di Yuriy dietro la
schiena...
-In
bocca al lupo Key: spero che ti divertirai a leggerlo...-
*
Appena uscito fuori, il ragazzo si diresse verso il bar al pianterreno:
per fortuna aveva con se degli spiccioli!
Aveva
una fame incredibile e già quando aveva alzato la testa dal letto se l'era sentita girare...
Ordinò subito una pasta e la iniziò a mangiare senza tanti
preamboli: aveva bisogno dello stomaco pieno per iniziare a leggere qualcosa
che sentiva lo avrebbe aiutato a capire meglio il rosso e forse anche la vita
al monastero che non ricordava per via di quello stupido incidente...
Sorseggiando
un succo che aveva chiesto subito dopo, con il cuore
che gli batteva forte aprì il libricino con estrema cautela, come per paura che
potesse sbriciolarsi fra le sue mani.
E subito
lesse le seguenti righe:
-Non capisco cosa attiri a te tante persone
che vengono a scrivere tra le tue pagine! Sono sempre assillati dal fatto di
venire a casa, dopo una dura giornata di lavoro o di scuola, per poter venire a
scrivere poche righe della loro giornata...Forse è per questo che ho deciso
anch'io di scribacchiare sulle tue pagine: per provare la stessa sensazione che
prova quella gente, dopo una confessione che li lascia più liberi, perché troppo codardi di parlarne con qualcuno o troppo
scettici...Forse io sono entrambe le cose...Per questo ho deciso che tu sarai
il mio vero amico...- Le
parole di profonda commiserazione che lesse su quel diario Key, lo sconvolsero
profondamente...E senza attendere oltre, girò la pagina successiva per poter
leggere fino a che punto il suo amico, gli aveva nascosto la verità...
*
Dischiuse le
palpebre dopo un sonno che gli pareva esser durato un secolo: il panorama furono un pavimento in legno, un paio di casse legate alle
pareti da corde robuste ed una coperta che lo proteggeva dal freddo pungente
dell'aria che entrava da dei finestrini...
I continui sobbalzi
del luogo, mossero in Yuriy un sospetto che aveva avuto già alla vista dei
finestrini ed al rumore di un mezzo a lui conosciuto:
lentamente si alzò dal tatami che lo aveva ospitato
durante le sue ore di riposo e con passo malfermo per l'instabilità del luogo e
per l'aria fredda che gli veniva addosso, si diresse verso una finestra e lì
vide il paesaggio muoversi ed un paio di vagoni dietro e davanti alla stanza.
Non ci volle molto per intuire che si trovava su un treno...
“Merda...” Sussurrò
il rosso: non sapeva neanche dove fosse e dove quegli idioti che lo avevano
sequestrato lo stessero portando, anche se aveva una vaga idea su questo ultimo
punto...
Con occhi attenti
controllò tutto il vagone per vedere se c'erano delle
vie d'uscita e purtroppo ne trovò solo una: quella laterale che se avesse
aperto lo avrebbe proiettato al lato della ferrovia.
“Dannazione...E' l'unica via di fuga...” Sibilò il capo dei Neoborg,
dirigendosi verso quella unica salvezza.
Purtroppo il destino
era contro di lui: più cercava di aprire la porta scorrevole, più essa sembrava
opporre resistenza. Doveva essere stata sigillata.
“Ma porca...” Imprecò il russo che cominciò a prendere a calci ed a
pugni ciò che gli impediva di salvarsi.
-Devono aver
architettato tutto in maniera che io fossi in una vera e propria botte di ferro.- Pensò Yuriy accasciandosi sul tatami
ed osservando la stanza con occhio clinico e molto stizzito.
-Andiamo! Quegli
stupidi sono talmente vanagloriosi che si saranno dimenticati qualcosa: un
dettaglio, un'uscita d'emergenza...Insomma qualsiasi cosa!- Iniziò a martellare
nervosamente con le dita sul legno del pavimento, fino a quando un rumore non
lo fece ghignare soddisfatto: era stato talmente preso dalla sua nuova
ubicazione, dopo che aveva parlato con quella stronza
psicopatica, che non si era neanche accorto che quei
deficienti lo avevano lasciato con Wolborg in tasca
che era scivolato provocando quel piccolo rumore che Yuriy aveva sentito dopo
una sconfitta...Peccato che adesso proclamasse solo la sua vittoria!
“Tzè!
L'ho sempre detto che non bisogna mai considerarsi
superiori agli altri...” E parlava proprio lui!
Con delicatezza
afferrò il suo compagno di tante avventure e lo strinse
al petto con forza: tante volte l'aveva trattato male perché troppo poco
potente ed ora invece si sentiva orgoglioso di lui e di possedere proprio quel
beyblade e di essere protetto proprio da quel lupo...
La creatura doveva
aver sentito l'affetto che il suo padrone gli esprimeva perché l'oggetto s'illuminò di un'aura azzurra- blu e trasportò Yuriy
in una dimensione di luce
-Dove mi trovo?-
Domandò a se stesso e la cosa strana fu che qualcun'altro
gli rispose, come se gli avesse letto nel pensiero.
Ti trovi nella
mia casa: dove io vivo e riposo in attesa di un altro
combattimento a cui ti mi vuoi sottoporre...
E comparve: uno
splendido lupo dal manto bianco come la neve dei ghiacciai
della Siberia, luogo in cui il suo spirito aveva riposato fino a quando Borkov non l'aveva scoperto...E da lì la sua avventura
insieme al rosso era iniziata...
Gli occhi più blu
della notte si posarono sulla figura del ragazzo che lo osservava stupito ed
emozionato: mai aveva avuto l'opportunità di vederlo così da vicino se non in
quei sogni in cui lui lo aveva sempre salvato dalle grinfie di terribili
creature pronte a catturarlo.
“Wolborg!
Non sono mai stato più felice di vederti: soltanto ultimamente ho capito che tu
sei uno dei pochi di cui mi posso fidare e che posso
considerare il mio più prezioso alleato...” Un sorriso sincero gli illuminò il
volto: gli capitava così di rado di sorridere che nessuno, neanche Boris, lo avevano mai visto così.
Il bit power si
avvicinò a colui che lo aveva appena chiamato alleato
e lo riscaldò con la sua sola vicinanza.
Sono contento di
sentire che tu ti fidi di me perché io è da quando ti
conosco che sento questo senso di fiducia nei tuoi confronti: ho sempre sperato
che tu un giorno avresti ricambiato ed ora sono contento di saperlo...
Il rosso a quel
punto si accovacciò e lo abbracciò: il gesto spiazzò molto l'animale, ma lasciò
che le forti, ma sottili braccia del russo lo accarezzassero e lo riscaldassero
con questa sua dimostrazione d'affetto.
Wolborg gli leccò una guancia per ricambiare.
Sono felicissimo
dal fatto che tu ti sia affezionato così tanto a me, ma ora non è più il
momento dei convenevoli, anche se non mi dispiacerebbe rimanere ancora un po'
con te a parlare, ma dobbiamo agire in fretta, prima che si accorgano della mia
presenza: i tuoi carcerieri hanno commesso il più grande errore che potessero
fare nei confronti di un prigioniero e noi non lo
lasceremo scappare!
Yuriy annuì e replicò convinto.
“So benissimo che tu
saresti in grado di rompere anche una gabbia fatta d'acciaio:
sono ai tuoi completi ordini.” Ed allora il lupo espanse la sua aura luccicante
fino ad invadere completamente la stanza e renderla più luminosa della notte
che stava per arrivare: la forza maligna che teneva
chiusa la porta venne sconfitta, ma ancora tenuta in vita per non suscitare
sospetti alla sua scomparsa. Lentamente il ragazzo dagli occhi di ghiaccio si volse verso la via di fuga e con il beyblade
stretto al petto, aprì la porta trovandosi davanti un boschetto che costeggiava
la ferrovia: senza più indugiare respirò a fondo e con un balzo ben calibrato,
atterrò sul candido manto erboso che lasciò subito per correre velocemente il
più lontano possibile dal mezzo, prima che si accorgessero della sua
mancanza...
*
“Ho sentito qualcosa
di strano nell'aria...”
“Rilassati Igor: non
è successo niente di pericoloso...” Replicò una voce
femminile, scivolando aggraziatamente sopra una poltrona del vagone privato in
cui lei ed il suo compare viaggiavano...
“Invece io ti dico
che ho sentito qualcosa!” Esclamò frenetico il ragazzo dagli occhi rossi
alzandosi di scatto dal divano.
Lei allungò il collo
per fissarlo con i suoi freddi occhi color rosso scuro.
“E che cosa avresti
sentito di preciso?” Domandò accondiscendente, ma con
una punta di sarcasmo nella voce fredda e sinuosa...
Il giovane prese a
camminare avanti ed indietro per la stanza.
“Un'aura di
luce...Proveniente dai ghiacci!” La donna rise di gusto alla sua
preoccupazione.
“Andiamo! La stanza
è sigillata con uno dei più potenti incantesimi che io abbia mai imparato! In
che modo lui avrebbe potuto creare un'aura...” Lei si interruppe: la sua pelle divenne ancora più cianotica di
quanto non lo fosse in precedenza e ciò contrastava molto con i suoi capelli
neri e lunghi.
Immediatamente lui e
lei furono trasportati nel vagone in cui avevano
“alloggiato” il sequestrato. La trovarono vuota.
Igor calciò con
forza una cassa che si ruppe immediatamente in mille pezzi.
“Dannazione! E'
scappato!” Urlò in preda ad un attacco d'ira che riversò anche sulla ragazza
che si stava mordendo un labbro con rabbia.
“Cosa cazzo hai tralasciato?! Razza di...” Ormai pensava sul serio di
prenderla a ceffoni.
“...Non mi ero
accorta del fatto che aveva Wolborg in tasca...Cioè: me ne ero resa conto, però...”
“...Però la tua
boria ha superato ancora una volta la ragione!”
Esclamò lui mettendosi le mani tra i capelli.
“Non pensavo che un
semplice Bit Power sarebbe riuscito ad aprire un varco fra una stregoneria di alto livello come questa!” Lui rise aspramente.
“Ah, no!? Sappi che quel Bit Power può tutto: non è come gli
altri!” A quel punto la ragazza non ce la fece più e
sbottò irata.
“Smettila di fare il
saputello Igor! Anche tu quando ti sei scontrato contro Yuriy lo hai sottovalutato ed hai miseramente perso!”
“Ma almeno io l'ho
catturato lo stesso!”
“Peccato che ti sia dimenticato di prendergli sia il dispositivo di lancio,
sia il beyblade!”
“Era un tuo compito Natasha! Ma porca puttana ti ci vuole così tanto per
capirlo ed ammettere che una volta tanto hai sbagliato
una cosa importantissima?!” La ragazza lo fissò furiosa ed offesa
nell'orgoglio: odiava sbagliare qualcosa e non sopportava le critiche.
Nonostante tutto,
alla fine si calmarono entrambi e cominciarono a
ragionare su dove potesse essere finito il rosso.
“Per nostra fortuna
non può essere andato lontano: a piedi, in pieno autunno, con un'aria sferzante
come questa e si sente anche l'umidità giusta per una
buona nevicata...” Affermò ghignando il moro.
“L'unico problema è
che qui attorno ci sono molte città...Sarà difficile trovarlo, visto che il suo
Bit Power farà di tutto per proteggerlo...” Ribatté la
ragazza dai capelli neri avvicinandosi all'unica porta d'uscita.
“Vedrai che alla
fine lo troveremo comunque: è cambiato talmente tanto
in questi anni che non si è reso conto di essere diventato estremamente
prevedibile...” E fu così che sul treno mancarono tre
passeggeri...
*
-Dannazione!- Pensò
Yuriy che in quel preciso istante, stava per finire di attraversare il bosco ed
aveva anche sentito qualcosa di freddo cadergli
proprio sulla punta del naso.
-Sta iniziando a
nevicare...Meno male che almeno sono nato in Russia e perlomeno sono abituato
al freddo...Comunque devo trovare un riparo al più
presto se non voglio ammalarmi sul serio...- Per sua immensa fortuna, una volta
giunto agli ultimi alberi, riuscì a scorgere in lontananza alcune luci che
dovevano sicuramente provenire da un villaggio o forse da una cittadina se gli
andava bene...
-Così potrò anche
scoprire dove mi trovo...- Gli ci volle un po' per
ridiscendere la montagnola dalla quale aveva avvistato le luci ed una buona
mezzora anche per arrivare alle porte del villaggio, ma ne valse la pena almeno
per scoprire dove si trovava e ripararsi sotto una tettoia dalla neve che aveva
iniziato a scendere un paio di minuti fa.
-Tutto perfettamente
perfetto...Quelli lì sono riusciti a portarmi solo fino in Cina e non più in là
come avevo supposto...Soltanto che sarà comunque un
problema ritornare indietro senza soldi e senza referenze...Merda...- Pensò
Yuriy riscaldandosi le mani con il suo fiato: anche se erano ben lontani dai
ghiacciai della Russia, il freddo si faceva sentire molto lo stesso.
Forse il destino
volle aiutarlo, forse no, sta di fatto che qualcosa richiamò la sua attenzione:
un grido di aiuto a qualche isolato più in là: era la voce femminile di una persona molto anziana...
-Che cosa le sarà
successo?!- Pensò allarmato Yuriy che iniziò subito a
correre in quella direzione e per un'istante nella
mente gli attraversò il pensiero che qualche anno fa' non avrebbe mosso un dito
per chiunque avesse chiesto soccorso...
E fu allora che vide la scena: un uomo stava cercando di scippare un'anziana
donna che, nonostante urlasse con tutta la forza che aveva in corpo, non
sembrava essere ascoltata da nessuno se non dal ladro e dal rosso che in quel
momento decise di intervenire.
Con
uno scatto fulmineo
raggiunse i due e con un pugno ben assestato colpì la mascella dell'aggressore
che, colto alla sprovvista, saltellò qualche metro più in là tenendosi la
mascella dolorante.
-Grazie al cielo gli
allenamenti Borkov alla fine servono a qualcosa!- Pensò ghignando il rosso voltandosi verso la vecchietta che
lo osservò spiazzata.
“Come sta signora:
tutto bene?” Lei rispose ancora più spiazzata.
“Sì...Grazie...Ma...Attento!”
Fu troppo tardi: il rosso sentì un dolore lancinante colpirgli la schiena ed un
liquido caldo colargli lentamente. Toccò con una mano per ritrovarsela sporca
di sangue: quel delinquente si era talmente incazzato
per quella interruzione che aveva deciso di usare le maniere forti.
“Te ne pentirai
amaramente...” Sibilò il rosso scagliandosi addosso all'avversario che menò a
dovere nonostante il dolore e la debolezza per il sangue che continuava
inesorabilmente a colare come cascata...
Ma alla fine l'uomo capì l'antifona: spaventato ed arrabbiato
fuggì via, dimenticandosi tutto quello che aveva in testa. Ora contava solo la
fuga.
Yuriy respirò
affannosamente senza poter far nulla per bloccare quel enorme
fiume di linfa vitale che ormai gli ricopriva tutta la schiena e gli scivolava
anche sopra le braccia e le gambe: si sarebbe detto un taglio molto profondo e
largo ed ebbe paura di non farcela...
Ma per fortuna il
destino aveva provveduto ad aiutarlo.
La signora si
avvicinò al giovane e con un'enorme gratitudine negli
occhi, sussurrò semplicemente.
“Tu hai salvato me,
io salverò te: cerca di rimanere sveglio per il momento e seguimi...Ti
porto a casa mia...” Yuriy, con un
gran freddo, la vista annebbiata ed il colorito della pelle più pallido del
solito, non poté far altro che fidarsi di quella sconosciuta a cui aveva salvato
il portafogli e molto probabilmente la vita...
Ricordò
solo di trovarsi davanti ad una bella casa, circondata da un lussuoso giardino,
poi tutto fu buio...
E così iniziarono
due avventure diverse che avrebbero portato irrimediabilmente due persone a
maturare in maniere differenti, ma molto probabilmente entrambe positive...
TBC
Francesca Akira89: Mi dispiace
enormemente per il mio increscioso ritardo…Spero sul serio di farmi perdonare…
Bad Devil: Chiedo
scusa per questo ritardo che è stato terribile…Sono
stata troppo pigra…Chiedo perdono…
Capitolo 8 *** Capitolo 8: Aiuto a chi mi ha aiutato. ***
Salve a tutti e benvenuti a questo ottavo capitolo
Salve a tutti e benvenuti a questo ottavo capitolo! ^__^
Iniziamo ad entrare un po’ di più nel vivo della storia a quanto
vedo e spero che vi piaccia sempre! :D
Buona lettura!
OooO
Si
sentiva uno straccio lavato, stirato, bagnato, buttato a terra, usato per
pulire dieci stanze, poi strizzato e gettato nella pattumiera: in parole povere
non riusciva a muovere un muscolo.
Provò ad
alzare un braccio, ma con scarsi risultati: la sua debolezza non gli permetteva
neanche questo. Aveva freddo alla schiena che sentiva praticamente
immobilizzata, ma sapeva che la sua faccia ed il resto del corpo erano distesi
prono su qualcosa di soffice, molto probabilmente un tatami. Alla fine aprì gli
occhi per una curiosità opprimente che gli martellava in testa: era stato per caso
catturato un'altra volta dopo la sua fuga?
Ma con
sua enorme gioia capì di non essere più su quel treno che di sicuro lo avrebbe
condotto verso un destino che per nulla al mondo lui avrebbe accettato: il
pavimento di legno fine e la porta-finestra che vide davanti ai suoi occhi lo
rassicurarono un poco.
“Vedo
con piacere che ti sei svegliato.” Quella voce suonò famigliare al rosso, anche
se l’aveva udita soltanto ieri sera quando aveva gridato un avvertimento che
purtroppo era arrivato tardi…Ma era stata anche la voce che lo aveva accolto
nella sua casa.
“La
ringrazio moltissimo della sua ospitalità signora…”
“Wang
puoi chiamarmi ed i ringraziamenti li dovrei fare io a te: mi hai salvato la
vita ed era il minimo che potessi fare.”
“Le sono
debitore.” Anche se in quel momento provava fastidio a parlare per via di un
forte bruciore alla gola non poteva fare a meno di esserle riconoscente.
“Non ci
pensare giovanotto! Ti ripeto che era il minimo!”
“Per
quanto tempo ho dormito?” Chiese.
“Circa
un giorno: avevi perso molto, ma molto sangue! Quando è arrivato il medico mi
ha detto che forse ti sarebbe venuta la febbre e ci avresti impiegato un paio
di giorni per svegliarti ed invece mi sono stupita di vederti già cosciente.”
Il ragazzo si sorprese della così breve durata del suo sonno: si era aspettato
di trovarsi in quel letto da più di tre giorni ed invece...
“Qui ci
deve essere lo zampino di Wolborg...” Sussurrò riconoscente al suo Bit Power.
“Cosa
hai detto?”
“Niente
signora! Comunque non voglio abusare della sua disponibilità, quindi adesso è
meglio che vada...” Provò ancora ad alzarsi, ma cadde di nuovo tra le soffici
lenzuola del tatami.
“Meglio
non affaticarsi caro! Devi ancora ristabilirti del tutto e finché non riuscirai
a camminare o altro, potrai rimanere qui fin quanto vorrai.” Il ragazzo provò a
convincerla, ma le sue proteste furono inutili, visto che il suo fisico
sembrava completamente dalla sua parte.
Fu così
che iniziò la sua permanenza nella modesta casetta di casa Wang.
Aveva
poche stanze e la casa era fatta di legno in stile giapponese, ma non era tanto
l'abitazione a colpire l'interessamento di Yuriy, bensì il giardino: un immenso
ed amplissimo prato verde con frastagliato di alberi, soprattutto di salici
piangenti sulla riva di un laghetto che si trovava all'interno con un piccolo
ponticello ad attraversarlo.
“Come
avete fatto a tenere integro un così tale splendore?!” Chiese stupito il
giovane osservando un piccolo nido di qualche uccellino che aveva deciso di
stabilirsi proprio in quel posto. L'anziana arrossì a quel complimento e spiegò
con gentilezza.
“Devi
sapere che i miei avi presero possesso di questa casa molte generazioni fa e
l'anno sempre custodita e curata in ogni suo anfratto. Poi, un giorno come
tanti, scoprirono che nel loro giardino vi avevano fatto la tana alcune
famiglie di scoiattoli e da quel giorno hanno sempre trattato con riguardo
questa meravigliosa oasi ed io ho continuato la tradizione per onorare la loro
memoria.”
“Siete
stata molto ligia al vostro lavoro a quanto vedo signora Wang.” E rendendosi
conto di quanto la donna considerasse importante quel lembo di terra, simbolo
della sua antica famiglia e del suo onore, decise, per tutta la durata della
sua permanenza, di aiutarla a mantenere vivo quell'ardore.
Appena
poté camminare, si prese l'impegno di accudire il giardino con tutta la sua
bravura: aveva notato che la signora Wang accusava tutti i sintomi che una
vecchia pensionata potesse avere e sapeva che se si fosse affaticata troppo
sarebbe peggiorata perciò, come segno della sua gratitudine, fece tutto quello
che poteva per facilitare la vita della donna e se le commissioni che doveva
svolgere portavano fuori dall'abitazione, si calcava sempre un berretto in
testa.
-Per
nulla al mondo devo farmi riconoscere...- Pensava tutte le volte che varcava la
soglia per fuoriuscire dalla casa.
Sapeva
benissimo che quei tre lo stavano ancora cercando e non avrebbero demorso
neanche se si fosse nascosto per un paio di anni: perciò aveva deciso che, fra
un paio di giorni se ne sarebbe andato via per la sua strada...Avrebbe trovato
il modo di tornare indietro in Giappone: i soldi da qualche parte li avrebbe
trovati.
Ma il
punto era che gli dispiaceva moltissimo: si era affezionato da subito alla
figura dell'anziana signora Wang.
Aveva
scoperto un sacco di cose sul suo passato parlandoci: di professione aveva
fatto la parrucchiera, aveva avuto 4 figli e sembrava che fossero morti tutti
in vari incidenti senza alcuna precisione, era vedova da 10 anni ed amava la
sistemazione dei fiori nei vasi. Aveva un carattere mite, non amava infastidire
nessuno, neanche quei maledetti esattori che gli aveva riferito venivano una
volta al mese a riscuotere delle imposte qualche volta inesistenti.
Fu
proprio questo il motivo che gli fece cambiare idea.
Era una
giornata come tanti: era uscito per concludere una piccola commissione ed al
suo ritorno...
“Signora
Wang, purtroppo se non ci darà il denaro richiesto sarà costretta ad ipotecare
la casa...” Il rosso si fermò prima di entrare: quella voce, anche se non la
conosceva, poteva solamente appartenere ad un'esattore delle tasse...
Non gli
andava di entrare dentro e creare qualche preoccupazione e quindi decise di
rimanere sulla soglia ad origliare: quello che ascoltò lo fece incazzare come
una bestia.
Avevano
dato un ultimatum alla donna: ho si prosciugava di tutte le sue finanze fino
alla morte per dissanguamento o rinunciava all'idea di avere un tetto sotto cui
riposare e vivere. Scelta ardua, soprattutto per una persona che, dopo queste
due cose, non ha niente altro.
Fu una
conversazione breve, ma incisiva: quando Yuriy entrò dopo che quel esattore se
ne era andato, trovò la signora con le lacrime che premevano per uscire, ma che
lei tratteneva con tenacia innata per orgoglio.
Il rosso
andò verso di lei e senza neanche rendersene conto l'abbracciò e la consolò.
Gli chiese quanto volevano esattamente quegli approfittatori, lei rispose che
ne volevano ben tremila.
“Cazzo...Sono
proprio dei ladri!” L'anziana sorrise alla sua esclamazione, ma amaramente perché
sapeva che era una cifra impossibile da racimolare in meno di una settimana,
però Yuriy le promise lo stesso che sarebbe riuscito a trovare tutti i soldi.
“Certo
Yuriy...Sei proprio un deficiente.” Sibilò a se stesso dopo che ebbe lasciato
la signora ad alcune sue faccende.
Dove li
sarebbe andati a racimolare quei soldi? Non poteva uscire per molto tempo dalla
casa se non voleva essere ritrovato subito ed inoltre aveva troppo poco tempo.
Si
spremette ben bene le meningi, pregando di trovare una soluzione intelligente,
ma purtroppo non vi riuscì.
Grazie
al cielo i bambini giocano un po' dappertutto, anche vicino a case con dei bei
giardini.
“Guarda
come ruota bene il mio beyblade!”
“Già, ma
ti posso assicurare che non resisterebbe per più di un minuto alla gara che si
terrà dopodomani al centro ufficiale di Shangai.” Il russo si fece più attento
alla loro conversazione.
“Perché
scusa?”
“Ma perché non lo sapevi? Per il primo premio metteranno in palio ben
settemila! Non pensi che un sacco di gente molto più brava di te ci
parteciperà?” Il bambino rimase muto alla domanda dell'altro, ma Yuriy avrebbe
voluto urlare come un pazzo al sentire a quanto ammontava il primo premio.
Senza
neanche pensarci uscì di casa, non dimenticandosi il fidato cappello, ed andò
immediatamente a comprare una tinta bionda, un paio di lenti a contatto rosse e
poi ritornò immediatamente a casa della vecchia signora Wang.
“Ho
bisogno di chiederle qualcosa signora...Le sembrerà strano, ma deve
assolutamente fidarsi di me!” L'anziana signora lo ascoltò e rimase un po'
stupita, ma in fin dei conti anche se aveva ospitato per poco il ragazzo, c'era
qualcosa in lui che lo rendeva stranamente affidabile benché fosse un estraneo
e quindi acconsentì.
Quella
stessa sera fecero qualcosa che in condizioni normali il ragazzo non avrebbe
mai fatto: si lavò i capelli che gli ricaderono lisci e fulvi sulla schiena e
poi, con un bislacco sentimento di cambiamento, la signora Wang gli tinse i
capelli.
Fu
un'emozione forte vedere la propria chioma diventare da un rosso fuoco ad un
giallo oro simile a quello dei capelli di Max anche se più acceso. Il giorno
successivo mise le lenti a contatto ed i suoi occhi divennero indaco: sembrava
una ragazza ed era proprio quello il risultato da ottenere...
Lo
stesso giorno andò a comprare, con l'aiuto della signora, alcuni abiti
femminili ed a fine giornata il risultato fu spettacolare!
Sembrava
sul serio una bella donna, magari straniera: si legò i capelli in una coda e
corse ad iscriversi al torneo.
“Nome?”
Chiese il controllore.
“Millenia
Pavlov.” Rispose sparando il primo nome e cognome che gli venne in mente.
“Età?”
“Diciassette
anni.”
“Nazionalità?”
“Ucraina.”
Non poteva dire russa: sarebbe stato un sospetto troppo grande per chiunque
avesse letto i nomi dei partecipanti.
“Bene
signorina, le eliminatorie si terranno domani mattina alle sette e la finale ci
sarà il giorno seguente in orario da stabilirsi: in bocca al lupo.”
“Crepi e
grazie mille per le informazioni.” Replicò correndo tutto contento: l'aveva
fatta, in barba a chiunque non si era fatto riconoscere come un ragazzo!
Fu
talmente felice che corse in contro alla donna che lo ospitava e la tempestò di
baci e di abbracci.
“Li ho
ingannati!” Lei, purtroppo, non capiva il motivo di tanta gioia perché lui non aveva
voluto rivelarle niente, ma sapeva che doveva essere qualcosa di molto
importante.
-Non si
preoccupi signora: presto mi sdebiterò per la sua gentilezza e
disponibilità...-
Capitolo 9 *** Capitolo 9: Spezzoni di ricordi fra le pagine ***
Ciao a tutti
Ciao a tutti! ^^
Volevo ringraziare del sostegno e prometto di aggiornare spesso,
ora che ho concluso una delle mie fanfictions!
In questo capitolo inizio a scrivere del diario di Yuriy quindi non
vi preoccupate se non riprendo le vicende del bel
“biondo”!
Spero vi piaccia lo stesso! :D
OooO
L'hall
dell'ospedale era semi-deserta in quel momento: gli unici
occupanti erano la barista che riordinava il bancone di buona lena
sapendo che fra poco il suo turno sarebbe finito e si sarebbe goduta un
meritato riposo, poi c'erano due signori che leggevano borbottando i loro
giornali e poi c'era un ragazzo dai capelli bicolore, con gli occhi rosso scuro
fissi su un libro malconcio che sembrava rivelargli chissà quali grandi verità
ed infatti per lui era così.
Ma
in fondo, era roba di tutti i giorni frugare nei ricordi
di un ragazzo che ebbe la malaugurata sorte di finire sin da bambino fra le
grinfie di un’organizzazione pazza fino al midollo, capace di fare qualsiasi
tipo di esperimento sui giovani corpi delle loro cavie per conquistare il mondo
tramite beyblade dotati di imponenti Bit Power geneticamente modificati? Decisamente non rientrava nella sua quotidianità…
Sorridendo
leggermente riprese a leggere lasciando stare quei banali pensieri.
*
Mio
elettrizzante amico, (1)
E’
da due giorni che sono qui in questo posto terribilmente umido e con il puzzo
di medicine che tutti chiamano con grande ossequi
Monastero Borkov: l’orfanotrofio non era certo una reggia, ma almeno mi
nutrivano con un buon pasto caldo, invece qui mi rifilano una sbobba che
disgusterebbe anche un uomo che non tocca cibo da anni: avrei voluto tanto
rimanere dove mi trovavo, ma il direttore del mio orfanotrofio mi ha detto che
gli hanno dato una bella somma di denaro per “prendersi cura” di me.
Vile
uomo attaccato al denaro.
Ma in fondo potrei anche cercare di comprenderlo (ovviamente sai
che scherzo!) quel povero uomo: badare in un luogo esclusivamente maschile non
deve essere facile per niente, ma nonostante tutto questi “monaci” (io ho
capito subito che non sono monaci perché avrò solo dieci anni, ma non sono così
scemo!) non si fanno problemi, anzi: più bambini hanno più sembrano essere
contenti.
Buon per loro, però per me non lo è neanche un po’.
Mi
hanno sistemato in una cella insieme ad altri quattro
ragazzini: sembriamo dei piccoli conigli pronti per essere portati dal
macellaio e questo riesce solo a deprimermi…
Ma
ora è meglio lasciar perdere: fra poco è ora di pranzo ed ho proprio bisogno di
prendere anche una boccata d’aria, nonostante fuori ci siano
meno quindici gradi sottozero…
------
Carissimo
diario,
Oggi
credo proprio di aver stretto amicizia con qualcuno!
Non
pensavo che sarei riuscito ad avvicinare un ragazzo, infatti è stato lui ad
avvicinare me, se così possiamo dire: ero in un tavolo
da solo a mangiare con senso di nausea il putridume che avevo davanti, quando
udii provenire da una tavolata abbastanza distante dalla mia due ragazzi urlare
come scemi, probabilmente vittima di un qualche litigio: alcune guardie si sono
dirette verso di loro e li hanno rimproverati aspramente e dopo un paio di
minuti ho sentito chiara e squillante la voce di uno dei due che affermava
sicura.
“Oh,
state pur certi che non accadrà mai più! Io ad un tale idiota non ci voglio stare vicino!” E così concludendo ha afferrato il suo
piatto di zuppa e sotto le proteste degli adulti che lo intimavano di rimettersi
a sedere nel posto che gli era stato assegnato, è venuto verso il mio tavolo e
con decisione mi ha chiesto se i posti erano liberi.
Io
avrei voluto rispondergli ironicamente che moltitudini di ragazzi-fantasma
erano seduti sulle sedie vuote, ma ho preferito
trattenermi forse un po’ per la timidezza: quel tipo era già abbastanza
incavolato di suo, quindi ho solo annuito e lui si è fiondato letteralmente
sulla sedia davanti alla mia. Così almeno ci siamo potuti vedere bene.
Mi
viene un po’ da ridere al ricordare il colore dei capelli: è la cosa più strana
che abbia mai visto! (e lo dico dall’alto dei miei
dieci anni!)
Non
saprei come definirli e forse era meglio se non glielo facevo
notare…Ma alla fine mi ha solo risposto che d’ora in poi quel colore lo dovrò
chiamare grigio argento.
Ricevuto:
come vuole il capo Boris!
Abbiamo
parlato poco, ma stranamente ci siamo trovati subito perfetti
per essere compagni di tante scorribande e di tante avventure…
Penso
proprio che in seguito potremo combinare tante, ma
tante belle cose insieme, soprattutto sapendo che le nostre stanze sono
tremendamente vicine…Quasi, quasi faccio cambio e penso proprio che lo farò…
Ora
scusami, ma devo proprio andare: non voglio che le guardie ti sequestrino…
*
Keytrattenne a stento
un piccolo sorriso pensando a quanto doveva essere ingenuo un bambino come
Yuriy all’età di dieci anni: così piccolo e già vittima delle grandi organizzazioni!
Stranamente
non aveva così voglia di arrivare al punto: la medicina amara di solito si
accompagna con qualcosa di dolce ecosì lui preferì rimanere ancora un
po’ fisso su quelle pagine con sopra impresse emozioni e ricordi di un piccolo
bambino alle prese col più brutto monastero che fosse mai esistito.
Sfogliò
distrattamente le pagine fino a quando non notò qualcosa di interessante
e riprese a leggere incuriosito…
*
Straordinario
compagno,
Oggi
festeggio il mio secondo anno al Monastero: sprizzo gioia da tutti i pori!
Questa
frase non è solo ironia perché in fondo non è stato
tanto terribile venire qui: è vero che ti trattano come una pezza da piedi, ti
sfiniscono con allenamenti massacranti, ti danno da mangiare del cibo
nauseante, ti portano una volta alla settimana in un laboratorio dove fanno
delle strane cose che non mi vogliono spiegare, ma alla fin dei conti ho
trovato più amici di quelli che mi ero fatto all’orfanotrofio: due anni fa’ ho
conosciuto Boris che adesso potrei definire il miglior compagno d’avventure che
abbia mai conosciuto e quando ho fatto cambio stanza per andare nella sua, ho
incontrato Ivan che si è subito rivelato un ottimo alleato di scherzi, anche se
all’inizio lo prendevo spesso in giro per il naso!
E
poi l’anno scorso abbiamo avuto modo di conoscere Sergey che fu trasferito
nella nostra stanza per via di alcuni dissapori avuti
con i precedenti: in principio credevo che fosse solo un’enorme guardaroba, ma
alla fine mi sono ricreduto scoprendo che aveva solo bisogno di sfogarsi un po’
attraverso un paio di scherzi!
Non
vedo l’ora che arrivi stanotte!
Ne abbiamo pensata una per festeggiare questo grande anniversario: io
e Boris abbiamo fatto una fatica matta per riuscire a reperire gli ingredienti
necessari per creare almeno cinque petardi, ma il risultato sarà estremamente
appagante…
Ora
ti lascio che devo scendere a cenare, altrimenti si insospettiranno…
*
Bastò
voltare una pagina per vedere solo disegni di quattro
bambini dell’età di circa dodici- tredici anni con un’enorme bernoccolo in
testa: evidentemente li avevano scoperti alla fine.
Soffocò
una risata davanti alla lacrimuccia che scendeva
dagli occhi enormi e ben disegnati di quello che doveva essere il leader dei
Neoborg che era davvero in gamba nel rappresentare lui ed i colleghi del
misfatto come innocenti vittime…
Colto
da un’improvvisa domanda si chiese se lui e il rosso
si erano già incontrati dentro al Monastero nel periodo d’infanzia: non avendo
ancora la memoria completa riguardo al tempo passato in quella prigione
mascherata, provò a cercare tra le pagine qualche riferimento ad un possibile
incontro con un bambino con degli strani segni sul viso e dai capelli bicolore…
Alla
fine trovò ciò che gli interessava e che onore! Addirittura un’intera pagina!
*
Splendente
confidente,
Oggi
ho conosciuto un ragazzo veramente strano: io e Boris
ci stavamo allenando per conto nostro con dei beyblade, quando abbiamo visto un
gruppetto che aveva appena concluso i propri duecento esercizi e mossi dalla
curiosità si erano diretti verso un beyblade stadium
in cui un ragazzo stava affrontando una macchina e gli mancavano circa
novantadue incontri. Ma non fu questo a colpire tutti noi, ma più che altro la
rapidità e la sua imbattibilità: la durata massima era di un
minuto, ma poteva impiegarci anche di meno e in tutti e centootto non aveva mai
dovuto recuperare la propria trottola perché fosse stata sbalzata di fuori.
L’ho
osservato meglio: dei buffi segni blu sulla faccia, occhi rosso scuro, capelli
neri con sopra grandi ciuffi ribelli sparati in aria
argentei. Un tipo strano non c’è che dire e con un perenne viso corrucciato:
una volta conclusi tutti i suoi duecento incontri ha
afferrato il suo beyblade e si è allontanato sotto i nostri sguardi stupiti.
Penso
che sia un pochetto egocentrico dopotutto; appena si
sono accorti che ci eravamo fermati per troppo tempo, alcune guardie ci hanno
richiamato ai nostri doveri e mentre sono stato rispedito insieme a Boris al
nostro beyblade stadium, entrambi ci dobbiamo essere
domandati se mai saremo riusciti a parlare con quel bambino…
Ma
ora ti lascio che devo pranzare.
---------
Cangiante
paginetta bianca,
Ti
ricordi quello che ho scritto poco sopra, vero?
Bene
e sappi che oggi ho avuto l’opportunità di “parlare”
con quel ragazzino e sai che ti dico?
Odioso!
Ha
delle enormi manie di grandezza pur avendo solo undici miseri
anni: io, Boris, Ivan e Sergey stavamo mangiando tranquilli al nostro
tavolo (non proprio tanto tranquilli, diciamo che combinavamo del leggero
baccano…Forse è meglio dire che ridavamo un po’ sguaiatamente!) e a un certo
punto ci arriva questo qui che stava avendo una conversazione con uno degli
scienziati del laboratorio, quando all’improvviso ha sbottato.
“La
smetta di fare il leccapiedi! Io non sono una nullità come loro!” Ed ha
indicato noi! Come osa?! Manco ci conosce e si
permette di etichettarci!
Borioso
ragazzino viziato…
Boris
ha dato voce ai miei pensieri alzandosi e sibilandogli
di moderare le parole che altrimenti se no gliela faceva vedere lui la sua nullità:
il tipetto si è voltato verso di lui e con freddezza ha ribattuto che un
perdente come lui non sarebbe mai riuscito a toccare Key Hiwatari.
Quando
ho udito il nome ho capito che non doveva essere
russo: Key come nome sembra più asiatico…
Sta
di fatto che Boris non si intimorì per niente, anzi:
sembrava prontissimo per fare a botte, ma lo scienziato ha minacciato Boris di
rimanere con la bocca cucita e si è portato via il bambino e forse è meglio
così anche perché non mi piacerebbe sprecare del tempo così…
Ma
ora basta che stanno passando le guardie ed oggi ci
portano in laboratorio: speriamo in bene!
*
Il
vice dei Bladebrackers ghignò fintamente offeso davanti agli insulti che il
capitano dei Neoborg gli aveva rivolto: doveva essere
stato davvero insopportabile da bambino, visto che concordava ancora con le
idee del suo nonnino approfittatore!
Ma
gliela avrebbe fatta pagare comunque per quel –Borioso
Ragazzino viziato…-
Avanzò
di un altro paio di pagine, fino a quando non le vide:
i fogli incriminati in cui iniziava la storia…La storia che più gli interessava
e che forse in quel momento Boris stava raccontando di sopra davanti a tutti
gli altri blader…
Sapendo
che non si sarebbe potuto sottrarre oltre alla lettura di quelle pagine, prese
il coraggio a due mani e rassegnato, ma con enorme trepidanza, iniziò a fissare
con lo sguardo la prima pagina in cui il bambino riportava l’inizio di tutto…
*
Tesoro
di cellulosa,
Ieri
sera ti avevo scritto che avevo sentito parlare due scienziati al laboratorio,
riguardo uno strano progetto di cui non ho capito bene il nome, ma pareva greco
o latino...
Bene:
si chiama Progetto/Operazione Minerva.
Come
lo so ti domanderai?
Te
lo spiego volentieri: stamattina è passata una guardia in ogni stanza è ci ha
avvertito di non andare nel campo di allenamento, ma
nello stanzone principale, dove di solito si danno gli annunci più importanti e
quello lo era di sicuro…
Io,
Ivan, Boris e Sergey abbiamo iniziato a chiederci ed a
fare congetture sul motivo, ma appena entrati nella sana, udendo il silenzio di
tomba, ci siamo zittiti subito: l’aria era già abbastanza tesa di suo e
continuare a parlare ci avrebbe resi degli ottimi capri espiatori…
Comunque ci siamo sistemati uno dietro l’altro in file ordinate come da
manuale ed alla fine da una porta secondaria è comparso un uomo che rare volte
ho potuto vedere in giro per l’edificio perché di solito sta con i bambini un
po’ più grandi di noi, cioè i ragazzi di quattordici/quindici/sedici anni, però
tutti sanno il suo nome per il semplice motivo che da il nome all’intera
struttura: Borkov.
Monastero
Borkov.
Capelli
scuri, viola ed una buffa e brutta maschera sulla parte superiore della faccia,
in modo da coprirgli tutto tranne la bocca che si piegò in un sorriso strano,
vedendoci da attraverso quel “muro” tutti in riga come
dei perfetti soldatini di piombo: mi è venuta quasi in mente la fiaba del
soldatino di piombo che si innamora della ballerina di carta…
All’improvviso,
dopo un mutismo per rispetto ed ansia, si schiarì la voce ed iniziò il suo
discorso.
Il
riassunto breve è più o meno questo, ovviamente interpretato da me: essendosi
lui rotto le scatole di avere attorno solo leggiadri
fanciulli, ha preso la decisione di costituire un’ala del Monastero in cui
alloggeranno quattro bambine scelte per allenarsi con noi.
Se
Boris potesse scrivere sul mio diario metterebbe una frase come “Finalmente un
po’ di presenza femminile!”, ma io non lo farò anche
perché, prima che ci venissero presentate, io non sapevo chi è una donna.
Forse
dovrei spiegarmi meglio: per quanto riguarda il significato della parola e per
chi sia una donna lo so, però non ne avevo mai vista
una perché essendo io stato abbandonato ed avendo abitato fino a questo momento
in luoghi esclusivamente maschili per me è stato un po’ un turbamento quando ci
hanno presentato queste quattro bambine di circa dieci anni a testa.
I
loro nomi?
Berit dalla Norvegia, Theresadalla Germania, Victoria dalla Gran Bretagna e Natasha dalla Russia.
*
Key
smise di leggere un istante strofinandosi una mano sulla testa fasciata:
stranamente cominciava a dolergli con forza fino a quando i contorni delle
immagini che vedeva divennero sfocati ed allora…
-Cazzo,
proprio adesso che ho la testa messa male doveva venirmi un flashback!- Pensò
mentre si abbandonava a quel ricordo…
“Io sono Natasha e sappi che voi stupidi
marmocchi non mi interessate: non sono venuta in questo Monastero per
dilettarmi con voi! L’Operazione Ade sarà devastante…”
*
Shangai quella mattina era più affollata del solito: piccoli bambini
neofiti e ragazzi più esperti si ritrovava attorno al
centro principale di beyblade della città.
Tutti
muti con l’attesa che li prendeva e li spingeva a
fissare incessantemente gli orologi perché battesse le dieci, il momento in cui
la gara sarebbe partita ufficialmente: fra la marea di persone che si
accalcavano per entrare per primi e vedere l’estrazione, spuntava il capino biondo oro di una ragazza che fissava con gli occhi
indaco l’entrata sbuffando con impazienza.
-Dannazione
a loro ed a questa maledetta puntualità: voglio aiutare la signora Wang il più presto possibile!- Pensò
Yuriy battendo il piede fasciato in un mocassino in modo ritmico.
Visto
che il tempo sembrava essere rallentato ne approfittò
per osservare da vicino dei possibili avversari: uomini principalmente, ma si
scorgeva anche qualche ragazza tra le file e poi c’erano pochi bambini
stranamente...
Forse
avevano lasciato perdere sapendo che premio c’era in palio e stanco di
guardarsi in giro preferì scoprire quanto fosse interessante il pezzo d’asfalto su cui si poggiavano tutti quanti.
Ma
la finta ragazza non sapeva che tra le file c’era qualcun altro travestito per
non farsi riconoscere e Wolborg lo sapeva…
Avrebbe
voluto avvertire il rosso, ma vedendo i portoni dell’edificio aprirsi lasciò perdere: non ora che la calca diventava più
combattiva, mentre il ragazzo cercava anche di concentrarsi per ripassare tutte
le strategia che aveva ideato per utilizzare il meno possibile il proprio Bit
Power se non per niente: era troppo pericoloso…
E
che le danze abbiano inizio.
TBC
Alla fine non ho resistito e Yuriy alla fine l’ho messo anche in
questo capitolo, nonostante sia sempre presente
sottoforma di narratore di fatti avvenuti in passato! ^^
Spero vi sia piaciuto anche se ho aggiornato
un po’ tardi! :D
Francesca Akira89: Non ti preoccupare di questo, del resto pochi ma
buoni! ^__-
Yuriy biondo in effetti non me lo immaginavo neanch’io,
infatti all’inizio avevo pensato di farlo moro, però la
capigliatura dorata mi sembrava più adatta ad un ragazzo straniero e quindi
vada per quella, ma per i fan della mitica “corna rosse” non si preoccupino che
torna presto, giusto il tempo di concludere la gara! ^__^
(PS Ho riletto “La Regina Dei Digimon”
qualche giorno fa’, che aspetti? ^__-)
€vaMagic: Grazie mille e per la capigliatura bionda, non lascerei mai che
Boris, Key, Rei e gli altri lo vedano in questo stato! XD
DarthHarion: Grazie: quel “notevole” esprimeva
molto, grazie ancora! ^^
Capitolo 10 *** Capitolo 10: Prima Battaglia! Continua la scalata di Yuriy e quella di Key! Let's Duel! ***
Ciao a tutti e benvenuti a questo nuovo capitolo, spero che vi
Ciao a tutti e benvenuti a questo nuovo
capitolo, spero che vi piaccia! ^^
Oggi scriverò principalmente delle avventure
del mio russo preferito! :D (Lo sapevo che in fondo,
in fondo mi volevi taaaaanto bene! N.D. Boris Non era
di te che parlavo! Mi riferivo al leggiadro rosso! N.D. Me Ora è biondo, furba!
N.D. Boris E’ vero! Ma tanto la vecchia capigliatura
tornerà presto! N.D. Me)
Ma ora piantiamola con queste riflessioni
acute e riprendiamo a concentrarci su questo nuovo,
avvincente, elettrizzante, umile e modesto capitolo! *__* (Direi che
soprattutto gli ultimi due aggettivi sono proprio azzeccati! N.D. Boris)
OooO
Yuriy fissò sconcertato il tabellone degli incontri.
-Cazzo! Devo già battermi con una donna! E se supero
lo scontro dovrò combattere contro una sottospecie di effeminato
o con un’altra ragazza: perché la dea bendata deve sempre sbattere contro dei
muri quando vuole dirigersi verso di me?!- I vari pensieri del rosso si
potevano esprimere in questo paragrafo: odiava combattere contro gli esponenti
del gentil sesso.
Lo mettevano sempre sotto pressione, neanche avesse
avuto dei problemi di prestazione!
Tutto per colpa di quella dannata Theresa...
*
“Ho vinto ancora senpai
Yuriy!” Esclamò con voce volutamente infantile la bambina, afferrando al volo il proprio beyblade.
“Se tu te
la smettessi di fare la finta mocciosa tenera, tenera, dolce, dolce che vuole
procura solo compassione e favori per il proprio tornaconto...Oppure provassi a
combattere con un beyblade senza alcuna peculiarità...Forse allora potrei
vincere!” Ribatté acido il rosso prendendo stizzito il proprio beyblade mezzo
distrutto, ma poco male: tanto al monastero ne avevano a centinaia di quel
tipo!
La ragazzina scosse con un
gesto elegante e docile la corta chioma bionda sorridendo.
“Andiamo senpai Yuriy: uno di
questi giorni prometto che non utilizzerò il mio fidato Diamanten!”
“Piantatela di chiamarmi
senpai e comunque me lo ripeti tutte le volte, però
alla fine sono solo parole buttate al muro!” Replicò scocciato Yuriy, anche se
un po' d'ira gli era già passata, però non voleva darla vinta alla tedesca: era
importante che capisse che una promessa è una promessa!
“Ma in fondo sono cose da
nulla...”
“...Che decidono soltanto la
posizione sociale di cui qualcuno deve essere proprietario qui al monastero...”Theresa lo scrutò perplessa con
gli occhi grigi spalancati.
“Che cosa centra la posizione
sociale?”
-Beata ingenuità!- Pensò Yuriy che sapeva che
la ragazzina era rimasta troppo poco in quel luogo per capirne fino in fondo le
regole basilari.
Stava quasi per spiegargli il motivo, tuttavia
Boris gli aveva appena scagliato una palla di neve e reclamava una breve
battaglia, ora che le guardie erano lontane.
“Senti...Te
lo dirò in un altro momento d'accordo?” Lei annuì riprendendo ad allenarsi da
sola: sembrava così carina e piccolina in mezzo a tutta quella massa bianca che
le arrivava alle ginocchia. Forse era quello il motivo
per cui non riusciva mai a sconfiggerla perché in fin dei conti provava un po'
di tenerezza per quella bambinetta così spaesata in quel posto che qualche
settimana fa era stato un luogo esclusivamente maschile...
E dopo l'essere stato
messo in coppia con lei per gli allenamenti quotidiani, Yuriy non riuscì ad
essere totalmente aggressivo in un incontro contro una donna.
*
La voce concitata del presentatore lo risvegliò ed
allora si diresse verso l'arena per iniziare finalmente la sua “avventura” in
quel torneo, partendo proprio dall'eliminatorie: se si
fosse presentato con il suo vero nome, molto probabilmente gli avrebbero fatto
saltare quella parte del torneo.
Troppo forte? O forse semplicemente troppo
sopravvalutato? Il rosso l’avrebbe scoperto presto, provando a partire dal
basso e riuscendo ad arrivare fino in alto senza bisogno di favori: era quasi
una sorta di test per la sua bravura e lui amava le sfide.
Varcata la soglia dell’arena la osservò un po’ per cercarne qualche peculiarità, ma con scarso
successo: alcune persone (parenti dei concorrenti, giornalisti locali, fanatici
di qualsiasi cosa riguardasse le trottole e naturalmente qualche talent scout
che scrutava ognuno di loro alla ricerca di un probabile nuovo blader di
successo) sedevano leggermente scomode su palchetti preparati apposta per
l’occasione, mentre molti partecipanti avevano già iniziato i loro incontri ed
altri aspettavano i loro avversari (qualcuno ebbe la fortuna o sfortuna di
vincere a tavolino), compresa la ragazza con cui si sarebbe dovuto scontrare.
Era piuttosto giovane e non doveva avere più di
tredici anni.
-Talenti emergenti…- Pensò Yuriy
avvicinandosi verso il beyblade stadium con una certa
calma, in modo da poter nascondere la sua effettiva agitazione.
-Dovrò tenere i nervi ben saldi per non farmi
prendere dalla collera, come invece ultimamente mi succede ogni volta che
comincio un match: devo cercare di riacquistare quella razionalità che, odio
ammetterlo, i miei maestri del Monastero mi hanno saputo insegnare alla
perfezione.- Concluse il corso dei suoi ragionamenti
perché la voce dell’avversaria lo richiamò alla realtà.
“Era ora che ti facessi viva! Avevi per caso paura
di rovinarti la messa in piega?” Domandò acida la ragazzina che, anche se
giovane, aveva già un’ottima lingua lunga.
“Ti sarebbe piaciuto, vero?” Replicò pacato lui per zittirla, però lei rincarò la dose.
“Tantissimo, almeno ti saresti disillusa subito e
non mi avresti fatto perdere tempo con te!” Il rosso ora biondo avrebbe
volentieri scagliato contro la tredicenne il suo
beyblade insieme a tutto il dispositivo di lancio, tuttavia il suo
autocontrollo glielo impedì saldamente, distruggendo i suoi precoci istinti
omicidi.
“Hai proprio ragione: neanch’io dovrei perdere tempo
con persone che evidentemente non sono alla mia altezza ed a cui, magari, devo
pure cambiare i pannolini tra uno scontro di beyblade ed un altro.” La ragazzina avvampò all’istante dalla collera.
“Vedremo Mrs simpatia,
vedremo…” Un arbitro si era, nel frattempo, avvicinato
a loro vedendo che avevano raggiunto la postazione ed iniziavano già a
scaldarsi anche senza bisogno di incominciare…
“Sapete tutte e due le regole immagino.”
Affermò certo mentre annuivano.
“Quindi non vedo motivi per
non far iniziare questo incontro: 1, 2, 3 lancio!” Contemporaneamente i due
beyblade vennero scagliati all’interno dell’arena, anche se Yuriy lo aveva
fatto con più forza.
-Ora non devo sottovalutare la mia
avversaria: se si è iscritta a questo torneo, molto probabilmente avrà
delle qualità che pensa che la porteranno al premio finale, ma devo stare anche
attento al fatto che non sia solo un bluff…- Il cervello del rosso era
ritornato calcolatore e lucido dopo tanto tempo di astinenza da veri e propri
incontri da torneo e stava riacquistando le sue abilità razionali: dopotutto
ciò che gli avevano inculcato nel Monastero non era poi tanto inutile, anche se
per certi versi immorale…
-Devo ricordarmi di usare il mio Bit Power solo ed
esclusivamente in casi estremi: non voglio ne perdere, ne dare troppo
nell’occhio.- Le due trottole in quel preciso istante si stavano
ancora studiando, ma alla fine la bambina cedette e con un urlo espresse la sua
voglia di vincere.
“Vai Fairy! Io, Lili Du, non mi posso permettere di perdere!” Il beyblade prese
a ruotare più velocemente e con un colpo secco andò a
cercare il suo avversario: per fortuna il russo ora ucraino ebbe l’accortezza
di far schivare l’attacco appena in tempo.
“Non dovresti parlare durante una battaglia: mi
rendi più facile l’intuizione delle tue mosse…” Sibilò Yuriy ora Millenia guadagnandosi un’occhiataccia da parte della
mocciosa.
“Non ti preoccupare che la prossima volta non ti
mancherò!” Esclamò spronando il suo Fairy ad un nuovo
attacco che venne schivato di nuovo, anche se questa volta con più difficoltà.
-Però, mena forte la piccoletta!- Pensò il russo che
ormai non poteva più limitarsi a sfuggire ai suoi colpi: ora doveva reagire!
“Vai Wolborg e cerca di
non fargli troppo male…” Mormorò per non farsi udire
da nessun altro se non dal suo fidato compagno: non poteva di certo gridare il
nome della sua trottola a tutto lo stadio come aveva fatto la mocciosetta!
Il beyblade sembrò confermare la sua richiesta
velocizzando il ritmo di rotazione e scagliandosi con incredibile velocità
verso Fairy che ricevette un duro colpo che la
padroncina non fece in tempo a prevenire.
“Che ti avevo detto
mocciosetta? Non bisogna mai urlare la mossa che intendi fare, se vuoi che essa
vada a segno!” Lili scrutava con ira crescente il volto della
sua avversaria storcendo il nasino alla francese: troppo capricciosa per
ammettere di aver sbagliato.
Ma nonostante le sue smorfie, l’incontro durò poco:
erano solo a dei preliminari e per Yuriy non si rivelò un grosso sforzo.
-Ed io che mi ero fatto tante di
quelle seghe da far concorrenza al più emo degli emo-boys!- Sorrise fra se e se, mentreassisteva anche allo spettacolino della
ragazzina che si era messa pestare i piedi per terra lamentandosi a più non
posso.
“Mi dispiace mocciosetta, ma tu non sei ancora in
grado di competere con la mia esperienza.” Sibilò
allontanandosi dal beyblade stadium per andare ad
assistere al match che avrebbe deciso il suo prossimo
avversario.
E scoprì che avrebbe dovuto combattere contro
l'effeminato.
Tutto ciò si sarebbe potuto rivelare divertente, se
non fosse accaduto in quel preciso istante alla sua persona...
-Cioè, ma basta! Fortuna togliti via quella benda del
cazzo!- Il rosso cominciava a pensare di prendere una pala e di
iniziare a scavare in profondità, ma molto in profondità!
“Calmati Yu, calmati...Devi rimanere concentrato!” Mormorò a se stesso
ispirando ed espirando.
“Posso batterlo, passare all'ultimo incontro e
qualificarmi per i quarti!” Esclamò alzando un pugno
al cielo in una posa sufficientemente eroica: doveva riuscirci per forza perché
non avrebbe sopportato l'idea di non ripagare la gentilezza della signora Wang.
Molti lo fissarono credendola una
ragazza alquanto svitata, ma...
“Vedo che non sei cambiato per niente Senpai
Yuriy...” Sussurrò una voce femminile distanziandosi
dal ragazzo che non si era accorto di niente, ma il
suo Bit Power sì e preferì tacere come aveva fatto all'entrata...
*
Eccelse pagine prive di parole,
Oggi ho conosciuto meglio Theresa,
Victoria, Natasha e Berit:
la prima è abbastanza simpatica, anche se molto distratta e troppo ingenua per
questo posto, la seconda un po' spocchiosa, però molto
disponibile, le altre due...Boris penso proprio che si sia preso una
sottospecie di infatuazione per la norvegese: Berit
di qua, Berit di là, è un gran bel pezzo di figliola,
non vedo l'ora di conoscerla più intimamente e bla, bla, bla...
I suoi monologhi durano per mooooooooolti
minuti e non scherzo: una volta siamo riusciti ad arrivare addirittura alla
mezz'ora!
Spero proprio che gli passi, altrimenti non so
dove arriviamo: o all'altare o all'appartamento degli scapoli...
Comunque non sembra molto antipatica
anche se un po' sadica...
Mentre Natasha...E'
sia sadica che masochista, quindi possiamo intuire il motivo per la quale quasi
tutti i ragazzi di questo edificio stravedono per
lei...
Ne rimaniamo tagliati fuori io e gli altri tre
del gruppo, alcuni ragazzi sufficientemente ragionevoli e sembra anche che
quello snob di Hiwatari non la fili neanche di striscio:
forse dovrei rivalutarlo un po'...
Tuttavia oggi ho una cosa ben più importante da
scriverti, quindi tieni aperte le tue orecchie di cellulosa: io
e Boris eravamo andati un attimo al bagno e mentre lui era entrato
dentro ed io lo aspettavo di fuori, ho udito delle voci che parlavano: due
scienziati stavano discutendo animatamente, incuranti del fatto che io ero
riuscito a sentirli.
Uno continuava a blaterare che era troppo
presto per dare il via a quella operazione, l'altro
ribatteva incessantemente che era giusto così e che nei prossimi giorni
avrebbero trovato i candidati adatti per far parte dell'esperimento insieme
alle quattro bambine...Ti confesso che il tono con cui discutevano di queste
faccende mi ha fatto raggelare i brividi e quando Boris è uscito dal bagno l'ho
subito afferrato e con una scusa ci siamo allontanati. (così
però ho dovuto rinunciare a fare la pipì per le prossime due ore...)
Però poi dopo gli ho dovuto raccontare tutto ed
anche a Ivan e Sergey...
Vuoi sapere il nome dell'esperimento?
Non me lo ricordo tanto bene, ma era un nome greco-latino come quello di Minerva...
Mi pare che si chiamasse
così: Ade
Esperimento Ade.
TBC
Lo so che mi sono fatta attendere un po', ma
ho avuto vari impegni (il trasloco non è mai una cosa semplice! XD) ma comunque spero che il capitolo vi piaccia lo stesso! ^^
Al prossimo
Francesca Akira89:
Sono contenta che ti sia piaciuto il modo di narrare nel diario ed i vari
saluti di Yu-san, spero che
ti piaccia anche questo capitolo! :D
Fe85: Grazie mille per i
complimenti e spero che questo capitolo non ti deluda!
^^
DarthHarion: Grazie mille, sono contento che ti piaccia il mio modo di scrivere,
soprattutto quando si parla del diario del rosso! ^^
Anche per me Yuriy rimane il preferito di
tutto Beyblade ed in maniera particolare adoro le sue
corna, quindi torneranno appena avrò finito il torneo! ^^
Capitolo 11 *** 11: Chi ha detto che non si possono avere flash back?! Viaggio nel passato per Key e Boris! ***
Eccoci di nuovo a Beyblade! ^^
Chiedo perdono per il ritardo
di questo capitolo, ma sono pronta per riprendere!
Iniziamo! ^^
OooO
Custodia di tanti segreti,
Ultimamente noto che le sessioni d'incontri
sono diventate sempre più pesanti e frequenti: non so come facciano Boris e
Sergey a rimanere sempre calmi ed impassibili, ma io ed Ivan siamo arrivato al
limite!
Ogni giorno vedo la mia mano acquistare un
nuovo callo che a contatto col freddo fa talmente male che non lo augurerei nemmeno
a Natasha, il che ti dovrebbe dire tutto...
Comunque credo di sapere a cosa dobbiamo questo
cambiamento: Esperimento Ade ti dice niente?
Ovvio che sì, però ne io ne nessuno dei ragazzi
a cui l'ho detto (il classico gruppo) ha ancora osato chiedere ad uno degli
scienziati cosa diavolo sia e penso proprio che neanche il caro Hiwatari
avrebbe tanto coraggio: gli adulti hanno una pessima cera recentemente...
Ed inoltre è stata affissa sulla parete della
sala principale una serie di calendari riguardanti turni di prove sulle nostre
abilità nell'utilizzare i beyblade e come ricompensa per i migliori, ci sarà un
soggiorno di un mese nelle stanze più lussuose del monastero e la possibilità
di partecipare a qualcosa che renderà i fortunati invincibili: non ci vorrebbe
un genio per capire che, da quel giorno, i numeri di risse, battibecchi e
allenamenti allo stremo delle forze sono aumentati in modo vertiginoso.
Ma per il momento, nonostante tutto, in testa
alle classifiche compaiono inesorabilmente Victoria, Theresa, Berit, Natasha,
Hiwatari (il che era ovvio), però la cosa più strana è che facciamo una piccola
comparsina anche noi, ovvero io, Boris, Sergey ed Ivan!
Mi chiedo come sia possibile, anche se giocare
a beyblade per me è sempre stato un divertimento, non credevo di avere abilità
così sviluppate!
Una cosa del genere potevo aspettarmela solo da
Boris (la crudeltà attraverso il beyblade è una sua esclusiva, ancor prima che
arrivasse quell'invasata della Natasha...) che per incredibile ironia della
sorte è più in basso di me di due posizioni...
Non so se ridere o piangere della mia
situazione: effettivamente non mi dispiacerebbe dormire in una vera stanza e
godermi un po' di meritato riposo, sebbene abbia un certo timore per quella
clausola che promette l'imbattibilità.
Ad alimentare le mie preoccupazioni ci si
mettono pure quegli stupidi dottori che, ogni volta che finisco un incontro
uscendone vincitore (quasi sempre, tranne qualche volta contro Boris ed una
volta contro Hiwatari) bisbigliano sempre fra di loro frasi tipo:
-Questo ragazzo potrebbe essere adatto per
ricevere in dono il potere dei ghiacci!-
-Forse hai ragione, ma forse è meglio se prima
gli diamo ancora un po' di tempo: magari non saprebbe resistere ad un tale
impatto e rischierebbe di lasciarci le penne...-
...
Essendo io un bambino facilmente
impressionabile, preferirei di gran lunga fare finta di essere un totale
deficiente col beyblade, tuttavia alla fine non ci riesco. E' più forte di me,
come se fossi legato a quella trottola da qualcosa di già scritto, ma forse
sono solo le stupide frasi filosofiche che piacciono tanto a Victoria...
A proposito! Oggi è stata talmente gentile da
offrirmi un pezzo del suo pane con un po' di cioccolata sopra: credo proprio
che lei venga da un altro pianeta.
Ha sempre quell'aria nobile e distinta che più
di una volta ha deposto nei pensieri di chi la incontra, un sentimento strano
di muto rispetto: forse è una sangue blu e non l'ha mai saputo, però io mi
stupisco sempre ogni volta che la vedo camminare con quel passo calibrato e
volutamente flemmatico come se tutto il mondo andasse al suo stesso ritmo.
Vorrei poter dimostrare anch'io così tanta
disinvoltura, anche se provo tutt'altro all'interno di questo posto...
Comunque proviamo a riprendere il filo del discorso.
Stavo scrivendoti...
*
Key ebbe un attimo di sbandamento: era
come se nella sua testa si fossero formate un sacco d'immagini che chiedevano
spingendosi vicendevolmente, di essere viste per prime.
A quel punto il proprietario di Dranzer
pensò portandosi le mani alla testa nel tentativo di contenere un tale flusso
di informazioni.
-E che cazzo! I flashback uno alla
volta non vengono mai, eh?!- Cercò di rimanere rilassato, anche se l'impresa in
quel preciso istante sembrava impossibile, ma doveva provarci per non far
intervenire alcuna persona nel caso lo avesse visto così malandato.
Lentamente tutto divenne spontaneo:
ogni minuscola cellula del suo corpo sembrò inabissarsi nelle più remote
memorie del ragazzo ed ogni piccolo respiro affannoso si mutò in un tranquillo
inspiro ed espiro di aria del sonno.
Oniriche figure remote che pian piano
si trasformavano in vividi filmati di un tempo che fu il promotore del suo
presente: voci, mani, corpi goffi, uomini alti e ricurvi e senso di superiorità
verso tutta quella massa informe.
Tutto rinchiuso fra muri in pietra
umida per la troppa neve scioltasi sopra...
Il Monastero Borkov, in fondo, era
sempre stato in perfetta sincronia con il mondo che lo circondava...
Flash Back
Lo odiava, ma non poteva fare a meno di viverci.
Suo nonno Hito lo aveva rassicurato su quel luogo: lo
avrebbe condotto verso la via della gloria e della potenza oltre ogni limite, e
pure gli sembrava che tutto lì dentro non fosse al suo livello. Coetanei,
adulti e guardie: tutti dei poveri inetti falliti senza alcun futuro e lui non
si sarebbe mai dovuto immischiare fra essi.
O almeno il suo pensiero rimase tale fino a quando un
giorno non arrivarono quelle quattro.
Piccole bambine forse orfane, forse mandate lì per
volere di genitori ambiziosi e con una bravura mostruosa nel maneggiare i
beyblade.
Ognuna aveva il suo: Theresa e Diamanten, Victoria e
Legend, Berit e Fuerza e Natasha e Gane...
Sin dalla prima volta che ebbe modo di parlare con
Natasha, capì di odiarla: molto piena di se tanto da assomigliargli!
E nessuno può osare nemmeno minimamente di eguagliare
Key Hiwatari...
In futuro invece, pensava di ricordarsi Victoria: era
spocchiosa come lui, però con classe e neppure egli non poteva non inchinarsi
alla regalità dei gesti...
Le altre due? Patetiche uguali, senza differenza
alcuna da un qualsiasi altro personaggio...
Un giorno, gli adulti del monastero iniziarono a
rendere le cose leggermente più difficili: intensificarono qualsiasi azione
comportasse fatica.
Non che a lui causasse alcun danno ovvio, ma iniziava
a stufarsi davvero molto.
Come se non bastasse vi era affissa nella sala
principale una maledetta classifica in cui era sotto a Natasha di una posizione
e ciò lo infastidiva alquanto.
Però non poteva fare a meno di ghignare nel notare
che quello stupido di Boris era sotto di lui ed addirittura del suo gran amico
Yuriy!
Quel rosso era una persona completamente insipida e
gli era sempre sembrato strano, però il suo vantaggio sull'amico gli aveva
aperto gli occhi sulle sue abilità, visto che era sotto di lui di due sole
misere posizioni.
Ma ora non era tempo per tali scemenze: oggi ci
saranno gli incontri decisivi e poi, i primi otto, potranno potuto usufruire
delle stanze più sfarzose e potranno prender parte ad un esperimento che li
renderà invulnerabili.
Ovviamente lui ne fa già parte perché è completamente
impossibile batterlo e neanche il su0o avversario di oggi potrà farcela,
nemmeno se fosse quella dannata di Berit che si è guadagnata la prima posizione
con una semplicità assurda per la quale avrebbe protestato vivamente, se non
fosse che l'apparire eccessivamente sulle scene gli da estremamente sui nervi.
Però adesso, come ha detto prima, non ha tempo da
perdere: la vittoria lo attende...
*
Non può crederci.
Ha perso e proprio contro Yuriy Ivanov!
E quel deficiente di Boris si è subito messo a
festeggiare il suo compare, anche se cinque secondi prima era arrabbiato nero
per essere sceso fino alla decima posizione.
Ora invece lui calerà fino alla nona...
Dannazione! Quell'offerta sull'invulnerabilità era la
sua occasione per diventare il blader più forte del mondo!
Quel rosso non se la merita minimamente e che cazzo!
E' lui che avrebbe dovuto riserbarsi questo onore!
E pure i suoi attacchi si erano rivelati una vera
sorpresa: rapidi e potenti, esattamente come i suoi.
E più forti.
Credo che anche il rosso si sia sentito stupito di
quella inaspettata bravura.
Borkov ovviamente l'ha guardato interessato ed è la
prima volta che l'ha visto rivolgere quello sguardo ad una persona che non
fosse Key o una delle quattro pupille.
Ma ad egli non interessa ora come ora: aveva una
possibilità di vincere ed essa era scappata come dalle mani di uno scemo!
Subito dopo la vittoria di Yuriy, lui e le quattro
ragazze sono stati portati via da cinque guardie e fatti scomparire dietro una
porta, mentre il bicolore li fissava invidioso nell'attesa di scoprire chi
sarebbero stati gli altri due che li avrebbero accompagnati...Con un nuovo moto
di gelosia.
Ma forse in futuro ringrazierò per
non essere stato scelto...
(Fine Flash Back)
L'argenteo ritornò a fissare il tavolo,
mentre la vista cominciò a stabilizzarsi: aveva ricordato una parte del suo
passato, con difficoltà, ma ce l'aveva fatta.
Anche se solo quel passo in particolare
aveva catturato la sua attenzione, ora rammentava un buon pezzo di ciò che era
stato: egoista, scontroso e tremendamente orgoglioso.
Difficilmente qualcuno l'avrebbe
avvicinato e ne era la prova quello che era ora...
Ma più di tutto, ora gli interessava
ciò che aveva ricordato: ecco perché solo Yuriy aveva memoria di quegli
avvenimenti!
Ma...Gli altri tre ragazzi chi erano?
All'improvviso ebbe voglia di avere un
altro attacco che gli portasse quella informazione, ma stranamente ne arrivò
un'altra che lasciò al russo-giapponese una sensazione di assoluto terrore...
Fiamme infernali...Un incendio
divampato dalla quale si intravedevano tre corpi infiammati esaltati e pazzi ed
uno di loro era...Igor.
Ed appoggiandosi al tavolino per
riprendersi da quello spettacolo macabro e sconvolgente, notò un giornale
aperto su una certa notizia che aumentò il suo senso di nausea: due morti di
persone che conosceva.
Perché Yuriy non aveva riferito ciò?
Perché Boris non aveva aperto bocca?
-Siete due innegabili bastardi.- Pensò
velenoso, mentre i visi dei deceduti gli comparivano in mente: non aveva mai
avuto modo di stringere un vero rapporto di amicizia con loro, ma il fatto che
non gli fosse stata rivelata la loro morte (perché era certo che il rosso ed il
vice dei Neoborg ne erano al corrente) lo aveva colmato di un'ira inspiegabile
a parole.
Cercò di calmarsi con la convinzione
che loro non ne avevano avuto il tempo materiale per avvertirli di un tale
lutto, però non riusciva a rasserenarsi pienamente.
Ancora perso fra i suoi pensieri non si
rese conto di qualcuno che gli si avvicinava.
“Tutto tranquillo
qui?” Sobbalzò sorpreso di vedersi davanti proprio lui.
“Rey! Sei scemo?! Non
dovresti apparire d'improvviso dietro le persone in questo modo! E comunque...”
Lui gli tappò la bocca ed aggiunse cantilenando.
“...Lo so, lo so:
dovrei essere nel letto a riposarmi come un qualsiasi altro paziente ubbidiente
ed ascoltare rilassatissimo le parole di Boris...Ma cosa ci posso fare se odio
rimanere fermo per troppo tempo?! Così ho preferito andarmi a sgranchire le
gambe, piuttosto che sentire la sua voce ed un estenuante formicolio alle gambe
insieme...Sai che effetto benefico!” Key ghignò sapendo per esperienza che non
sempre il buon vecchio Bo riusciva ad essere sufficientemente interessante
quando raccontava.
Il vero numero uno per questo rimaneva
ancora il rosso che purtroppo era lontano, ma se Key lo avesse potuto
incontrare, gliele avrebbe suonate fino a quando entrambi non sarebbero caduti
a terra esausti: che completo deficiente incapace di fidarsi degli altri!
Ma rimase poco nel suo flusso di
pensieri perché doveva ancora concludere il dialogo con l'altro e sarebbe stato
più che scortese.
Scrutò la sua figura zoppicante del
cinese che si appoggiava con tutto il proprio peso su una stampella forse
concessa con riluttanza: lo stato di shock iniziale sembrava essergli passato,
ma gli occhi che trattenevano una malcelata tristezza non mentivano.
“Cosa stai facendo di
bello qui, a parte romperti le palle allegramente?” Domandò scrutandolo
perplesso.
Key sbuffò e rispose.
“Cose che non ti
possono interessare, anche perché non sapresti di cosa parlano.” Rey ghignò.
“Ne sei così sicuro?
Boris è arrivato ad un punto interessante della spiegazione: un certo
incendio...Credo che già tu lo sappia o almeno è quello che ci ha detto.”
-Ma porca...Sono già lì!?- Pensò mentre
Rey lasciava vagare lo sguardo per la stanza...
E riconobbe anche lui i due nomi sull'articolo.
Lentamente nei suoi occhi si insinuò
nuovamente uno stato di depressione.
Il bicolore se ne accorse appena in
tempo perché affermò rapidamente.
“L'ho ricordato poco
fa e penso proprio che avrei preferito non scoprirlo tanto presto...Nessuno aveva
avuto il permesso di recarsi nell'area dell'Esperimento Ade, ma io ero troppo
curioso per pensarci e così avevo superato la guardia e mi ero recato a vedere
ciò che era successo...Cazzo! Fu un qualcosa di talmente inquietante che mi
chiedo come mai non ho vomitato subito dopo averlo ricordato!” Il cinese
sorrise amaro ed abbassò gli occhi pensieroso.
“Boris ci stava per
l'appunto raccontando per quale recondito motivo l'Esperimento Ade era nato...”
“...Credo che sul
diario di Yuriy ci sia scritto: se vuoi lo leggiamo insieme.” La proposta del
proprietario di Dranzer lasciò spiazzato il moro: allora un motivo per cui era
venuto di sotto c'era...
Le parole che Key aveva pronunciato
senza che se ne rendesse neanche conto lo meravigliarono alquanto, ma in fondo
pensava che anche Rey aveva il diritto di capire e sapere ciò che il russo
aveva scritto: in fondo era caduto anche lui nella trappola di Igor o no?
“Davvero Yuriy ha
tenuto un diario?”
“Se te l'ho detto
sarà pur vero!” Rispose il bicolore prendendolo dal tavolino e porgendolo al
ragazzo.
Il proprietario di Driger lo afferrò ed
iniziò a sfogliarlo con una curiosità crescente: sinceramente, non si sarebbe
stupito se il capo dei Neoborg avesse intrapreso la carriera di scrittore.
“L'idea mi sembra
buona: ci mettiamo a sedere e lo leggiamo a voce mooolto bassa...Non credo che
i pazienti, i medici e tutto il resto delle persone sarebbero contente se
riveliamo la vita altrui.”
“Sai che roba: la
gente vive dei fatti degli altri!” Rey sorrise bastardo.
“Infatti, altrimenti
tu non avresti preso questo bel diario se non per farti una valanga di cazzi
altrui.” Key ghignò in risposta sussurrando una cosa tipo -spiritoso-, però
entrambi alla fine ripresero la lettura...
*
Dolce droga di giorni monotoni,
Ho un'enorme paura.
Non mi chiedere perché, tanto alla fine te lo
dirò comunque.
Ho sempre sospettato che gli adulti di questo
Monastero fossero pazzi, ma non credevo che sarebbero arrivati a tanto.
Ci credi?! Volevano ammazzarci!
L'Esperimento Ade non era nient'altro che
questo: uno scienziato un giorno ha scoperto che i Bit Power possono essere
divisi in due categorie, ovvero vivi e morti.
TI chiederai cosa sono i Bit Power in questo
momento, allora te lo spiego: sono animali alla quale è stato donato un potere
che appartiene agli elementi e che proteggono dalla notte dei tempi...
Un giorno qualcuno scoprì che tali creature
potevano risiedere anche nei bit dei beyblade e perciò ne fu catturata
un'ingente quantità perché esse regalassero un potere inimmaginabile a chi era
il proprietario del beyblade...
E riprendendo il discorso di prima, un giorno
furono fatte delle ricerche approfondite su queste “bestie” e così si scoprì
che un tempo erano in continua lotta fra di loro: sanguinose battaglie fra tali
giganti permisero alla Terra di avere la geografia che ancor oggi esiste o
almeno è quello che all'inizio ci hanno spiegato.
Ad un certo punto si affermarono due fazioni
ben distinte secondo criteri come la sete di potere, la gentilezza nel riguardo
delle altre creature viventi...E cazzate varie se possiamo chiamarle in questo
modo.
Un giorno si scatenò una violenta guerra che
distrusse una delle due fazioni, ovvero quella che aveva avuto fino a quel
momento maggiori aspirazioni per dominare il mondo ed ogni suo membro fu ucciso
dai loro avversari, ma prima di spirare urlarono la loro vendetta, come ogni
buon malvagio che si rispetti in fondo.
Ma quei bastardi del Monastero non potevano non
resistere all'idea di mettersi in mezzo, eh?!
Ti chiedo scusa se uso un sacco di parolacce,
ma sono appena stato salvato per puro miracolo da un incendio che mi avrebbe
ammazzato, se non fosse stato per Sergey che era sfuggito alla sorveglianza e
mi aveva intravisto fra le fiamme e poi salvato.
Perché, come penso tu abbia già capito, questo
esperimento è finito estremamente male.
Volevano impiantarci nelle corpo quei Bit Power
morti perché potessero vendicarsi su chi li aveva uccisi e di conseguenza si
alleassero con loro, però non devono aver gradito i giochi già prestabiliti
perché, appena riportate in vita grazie al potere di qualche nano macchina, si
sono ribellate ed hanno iniziato a distruggere qualsiasi cosa si trovassero di
fronte.
Uccisero anche gli scienziati principali del
progetto e volevano distruggere pure noi otto che avremo dovuto far parte
dell'esperimento, ma...
Qualcuno si mise in mezzo e non era un essere
umano.
Non dimenticherò la sua candida pelliccia che
mi protesse da un attacco diretto ed il lungo ululato che lanciò...
Credo proprio di essere stato baciato dalla dea
bendata in quella occasione, tuttavia i miei coetanei e le quattro ragazze non
ebbero la stessa fortuna, anche se sembrava che Natasha, Berit e gli altri tre
che mi avevano accompagnato stessero dialogando con quei distruttori...
Ma Theresa e Victoria avevano ben poco con cui
salvarsi ed io ebbi uno strano moto che fu come se fosse stato trasmesso a
colui che mi aveva salvato da morte certa perché egli subito si parò su noi tre
e ci fece da scudo per permetterci di scappare da quell'inferno incendiato per
via di qualche reazione chimica avvenuta nella stanza...
Ma mentre fuggivo persi le tracce delle mie due
compagne che scomparvero fra le fiamme e pare che non ci siano più in nessun
posto del Monastero...
E mentre scappavo non facevo che sentire una
voce che mi istigava a buttarmi fra le fiamme e donargli il mio corpo e non sai
quanto mi sono cagato sotto all'idea di fare il pazzo suicida e per questo ho
cercato di dare il meno ascolto possibile a quelle parole, sebbene forse sarei
morto divorato da quel fuoco che non pareva spegnersi a niente, fino a quando
non ho visto Sergey venirmi incontro...
Ho dovuto raccontare sia lui sia ad Ivan (che
era venuto come sostegno al biondo) quello che era successo ed entrambi hanno
promesso che avrebbero mantenuto il segreto: era troppo pericoloso rivelare ora
ciò che era accaduto, senza ripercuotere gravi danni su tutti i ragazzi che
abitano qui ed imbrogliarli in un affare enormemente grande.
Boris stranamente non c'era ed Ivan mi aveva
sussurrato che aveva sentito uno strano rumore e si era recato a vedere
cos'era, ma il bello è che non è ancora tornato.
Nel frattempo ti dirò a chi assomigliava la
creatura che mi ha salvato perché era del tutto e per tutto identica ad un
lupo...
*
Forse sarebbe parso stupido raccontare
quel fatto ora, ma era meglio liberarsene, visto e considerato che poteva.
“...Ad un certo punto
sento un urlo e non apparteneva ad una voce che non conoscevo: quel tono
femminile ed acuto mi è sempre rimasto impresso, anche perché le rare volte in
cui io e lei ci siamo incontrati ho cercato di memorizzare bene il timbro
vocale per non dimenticarlo mai.
Tra me Ivan e Sergey sembravo l'unico
ad essermene accorto e perciò decisi di andarmi ad accertare del fatto che non
avessi avuto un'allucinazione, anche se mi sarebbe costato tanto, visto che il
punto da cui proveniva era estremamente vicino al luogo nella quale era
divampato l'incendio che Sergey ed Ivan avevano promesso di controllare per
accertarsi delle condizioni di Yuriy che si trovava per l'appunto in quella
parte del Monastero...” Il russo sputava quelle parole con riluttanza: non
poteva non essere reticente nel rivelare avvenimenti di un passato tutt'altro
che piacevole alla quale per pura fortuna aveva assistito come spettatore o
comparsa in qualche situazione.
Si lasciò inebriare da una delle ultime
boccate della sua ottava sigaretta, poi riprese.
“...Mi rendo conto
dopo un po' che sono veramente un piccolo fuorilegge: le sentinelle erano
appostate proprio nei pressi della nostra camera e per allontanarle abbiamo
dovuto faticare parecchio giocando a guardie e ladri, tuttavia alla fine ne è
valsa la pena perché ognuno di noi era riuscito a raggiungere il suo obbiettivo
ed io potevo cominciare a correre per trovare quella voce che ormai appariva
supplicare un aiuto che non si aspettava...”
“...Quando la
raggiunsi capii di aver cercato proprio lei, ovvero Berit: bruciata in più
punti, lacrimante e folle dal dolore e dalla paura tanto da non riconoscermi
all'inizio...” Il vice dei Neoborg non aveva mai avuto una dote innata come il
suo capitano per raccontare storie di qualunque natura esse fossero: l'abisso
che intercorreva fra loro sotto questo punto di vista era incolmabile, ma per
un attimo fu come se fosse stato lui lo scrittore e Yuriy il dilettante perché
l'attenzione che gli prestavano tutti quanti non faceva che alimentare la sua
fiducia, anche se Rey se ne era andato via qualche minuto fa per sgranchirsi le
gambe.
“...Quando ha capito
chi ero ha cominciato a raccontarmi strane cose riguardo un pipistrello nero
che la inseguiva e che io dovevo aiutarla a scappare, ma io non sapevo niente
in quel momento e credevo che stesse solo delirando...” L'argenteo aveva sempre
cercato di non ricordare quel momento, però non avrebbe potuto scappare in
eterno da quel frammento della sua vita e perciò doveva assolutamente lasciarlo
andare, così si sarebbe ripreso...Forse.
“...Mi ha chiesto di
rimanerle accanto e così ho fatto tutto ciò che potevo per salvarla...Poi mi ha
sorriso, anche se sembrava un ghigno...” Finì la sigaretta schiacciandola con
forza nel posacenere.
“...Ed è morta...” Il
silenzio che seguì a quelle parole meravigliò il russo che fino a quel momento
non aveva fatto altro che ascoltare il rumore delle noiose domande che ognuno
dei suoi spettatori gli porgeva.
Sentiva che se non avesse continuato
avrebbe pianto: quella maledetta Berit gli aveva donato un'istante d'amore e
non vi era stato sapore che fosse stato in grado di dissetarlo allo stesso
modo...
Flash Back
“Ti prego...Non lasciarmi...Non mi
abbandonare...Sento freddo...Il tuo corpo è caldo...” Senza neanche il tempo di
farlo rispondere lo aveva già abbracciato stringendolo con forza.
E che cosa credevate che potesse fare lui, perso nei
sentimenti che provava per quella ragazza?
Ovvio se non ricambiare.
Ed era fredda sul serio e tremava al solo contatto
con il muro gelido su cui si appoggiava e lui non poteva far altro che
sostenerla ed aiutarla ad alzarsi dalla posizione accovacciata: un calore
strano lo pervase dal viso al collo quando sentì lei premere le labbra su una
parte scoperta della scapola e lasciarvi impresso un marchio indelebile di
affetto.
Un bacio.
Uno stupido e quantomai insignificante bacio.
Ma Boris non aveva mai ricevuto niente del genere
come ringraziamento, facendolo sentire inadeguato alla situazione.
Ed alla fine gli sembrò quasi che il suo corpo fosse
diventato più bollente di qualsiasi altra cosa.
E non udiva neanche più gli urli delle guardie che
cercavano di domare l'incendio a pochi passi da loro e neanche il puzzo di
bruciato che esso emanava.
Svuotato, annientato in quel semplice contatto di
corpi dalla temperatura diversa che inutilmente cercavano un po' di sollievo
dai loro rispettivi problemi.
Maledizione! Non era mai stato attratto talmente
tanto da una donna, anche perché...Quando mai ne aveva vista una?
E quando avrebbe anche solo potuto pensare che si
sarebbe spinto al punto di baciarla in quel preciso istante?!
Mai e questo non lo aveva fermato.
Le fiamme di quel fuoco bruciavano dentro di lui e lo
spingevano in un abisso di cui non conosceva la profondità, ma dannazione!
L'ebrezza di un volo può darti ciò e molto di più!
Ed anche il fatto che lei stesse ricambiando lo
aiutava a scendere giù, giù e sempre più in giù a scoprire segreti che non
credeva esistessero in quel mondo ed infatti apparivano appartenere al
paradiso.
E lei poi dopo cosa aveva fatto?!
Si era staccata dalla sua bocca lasciandogli un
gelido brivido dove prima erano appoggiate le sue labbra, aveva sorriso, quasi
ghignando amaramente e poi...Una statua di marmo non avrebbe avuto più calore.
E lui cosa avrebbe potuto fare, dopo aver scoperto
tutte le emozioni che traspaiono da un incontro del genere?
Pianto?
Forse. Non aveva la forza per ricordarlo ne per
capirlo.
Urlato?
Tanto nel frastuono non si sarebbe udito.
Ricordava di essersi ritrovato fuori, incurante di
chiunque l'avesse visto, con un bucaneve in mano che era nato per chissà quale
motivo...
Per donare un po' di speranza?
A che serviva davanti alla morte?
Boris non poteva capirlo dall'alto della sua età,
però da grande avrebbe trovato le risposte che gli dovevano servire da
giovane...O almeno era questa la sua illusione.
Quando era ritornato all'ingresso del Monastero,
aveva intravisto due limpidi occhi azzurri che lo accompagnavano verso la sua
stanza ed un bagliore rosso nell'oscurità dei corridoi...
Molto probabilmente Yuriy Ivanov
stava piangendo e sorridendo allo stesso tempo.
(Fine Flash Back)
Millenia Pavlov non aveva mai avuto una
rogna del genere in vita sua.
Il suo avversario delle semifinali gli
stava facendo il filo con evidente trasporto.
Ed ovviamente...
-Ma porca puttana...Li trovo tutti io?!
Prima una bambina viziata, poi un effemminato, poi un collezionista di beyblade
degli avversari sconfitti, poi uno psicopatico con manie di grandezza...Ed ora
pure la manomorta!- Il rosso non aveva mai avuto una fortuna sfacciata, ma la
cosa non gli era mai pesata più di tanto, tranne quella volta contro Takao...
Ma ora si chiedeva perché non poteva
avere il culo di Sergey che si era battuto con Key, ma almeno lui aveva avuto
uno dei suoi classici momenti da sono-sufficientemente—giù-di-corda-per-perdere-anche-contro-il-più-dilettante-fra-i-pivelli...
All'inizio del match
aveva scommesso che sarebbe riuscito a portarla fuori a cena...Grazie al cielo
che con il beyblade era più bravo che con la dea bendata!
E quando quel
deficiente aveva provato a far scivolare la mano...Una bella mossa di judo e
via!
Ed ora era pronto:
la finale lo sapeva a che ora si sarebbe tenuta.
Domani a mezzogiorno
e finalmente i debiti sarebbero stati pagati.
Ed era la stessa
cosa che pensava un ragazzo dagli occhi dorati, mentre lo guardava nelle vesti
di donna...
TBC
Non
sapete come mi sono sentita quando ho riletto il flash back di Boris...
E'
pieno di doppi sensi! O__O
Ma io
cosa bevo prima di scrivere?!
Yuriy:
Domenica hai bevuto quel liquore all'anice con retrogusto di finocchio. Forse è
stato quello... -.-”
Bevo
anche troppi caffè! Buuuhaaaa! ;__;
Mi
sento sovraccarica...
Key:
Oh, su, su! Non morirai per una volta che fai un pezzo facilmente
fraintendibile! -___-
Credo
di no...Hai ragione Key! *__*
Key:
Modestie a parte...Il genio dei bladebrackers non è mica il Prof!
Yuriy:
Sei molto modesto, sai? --”
Key: Il
vanesio ha parlato giustamente! U__U
Ora
basta! >< Non dovevo dedicarvi tanto spazio perché tanto lo sapevo che vi
mettevate a litigare! In punizione tutti e due!
Yuriy e
Key: ç__ç
Ora
pensiamo a cose serie!
Arisu :
Grazie mille per i tuoi immensi complimenti! ^^
E' un
piacere vedere che la mia fic ti appassiona! ^__^
Non ti
preoccupare perché Yuriy non verrà mai scoperto dai suoi compagni. (e meno
male! ND Yuriy)
E
manifesterò a Boris la tua solidarietà! ^^ (guarda che io sono qui impedita di
un'autrice! ND Boris)
Ad
essere sincera avevo detto che Yuriy andava a comprarsi degli abiti femminili,
ma alla fine non li ho mai fissati per davvero! O__O
Comunque
tranquilla che non gli avrei mai messo la minigonna perché si sarebbe capito
subito che era un uomo. ;)
Ancora
grazie e spero che continuerai a seguire la mia storia e che questo capitolo
abbia chiarito un paio di dubbi.
Darth
Harion: Contenta che il capitolo ti sia piaciuto! ^^
Anche se
ho manomesso un po' lo stile d'attacco di Yuriy...(mi hai rovinato! ND Yuriy)
Ma l'ho
fatto anche per aiutare la sua copertura! :)
Ancora
grazie!
Nalu:
Contenta che ti piaccia! ^^
E per
tutti coloro che hanno letto questo capitolo...