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Avevo 17 anni quando tutto è iniziato, o forse sarebbe meglio dire
finito
Avevo 17 anni quando
tutto è iniziato, o forse sarebbe meglio dire finito.
Ma come dicono la fine è l’inizio di qualcosa di nuovo.
Il mio nome è
Isabella Maria Swan.
Sono
nata a Parigi il 20 Maggio 1763 e sono morta nel settembre del1780.
Motivo della mia
morte?
Mi sono lanciata dal
tetto del palazzo di mio padre il giorno che doveva essere il giorno piu bello della mia vita, il giorno che ogni donna attende:il giorno del proprio matrimonio.
Mio padre aveva
deciso il mio sposo, un nobile di ottima stirpe, ma io non l’amavo..
Ma alle
donna non è concesso il diritto di scegliere
E cosi saltai…
Un salto che mi
sembrava durare un’eternità ma che fini nello stesso momento in cui mi svegliai
in un letto in una stanza che non avevo mai visto e davanti a me c’era solo
Lui…
Fu solo
successivamente che imparai che quel volto aveva un nome e il suo nome è Aro,
era
stato lui a salvarmi
mi
aveva trasformato in un mostro
ma
mi aveva dato una possibilità di riscattarmi
avevo
l’eternità per essere felice…
almeno,
cosi credevo…
****
Aro mi aveva trasformato perché ero
forte, aveva sentito in me qualcosa che negli altri vampiri non aveva trovato,
per quello mi aveva trasformato, mi ci volle un pò
per capirlo, la sete all’inizio era troppo forte per dar spazio alle domande,
poi finalmente capii…la mia mente era forte, io ero uno scudo, cosi mi aveva
spiegato Elazar, la mia mante
era impenetrabile,ero immune a tutti gli attacchi mentali perfino da quelli di
Aro..mi ci volle molto per perfezionare le mie capacita, ma alla fina mi
rilevai essere la perla di Aro, una scoperta sensazionale che giovava alla
guardia dei Volturi di cui io ne facevo degnamente parte, ero l’arma piu forte che Volterra poteva esibire, il mio scudo non
proteggeva solo me e le persone k mi stavano accanto ma poteva fungere da barriera
fisica allo stesso tempo, potevo utilizzarlo come delle braccia invisibili,
senza attirare l’attenzione di nessuno..ma soprattutto nessuno poteva mai
colpirmi se non ero io a permetterlo..
Per Aro io ero molto importante,
mi trattava con lo stesso rispetto con cui trattava i suoi compagni Caiuse Marcus…la cosa era strana all’inizio, ma con la scoperta dei
miei reali poteri capii, voleva la mia fiducia, eppure nel modo in cui mi
guardava, in cui i suoi occhi si soffermavano su di le, nel modo con cui le lui
mani mi accarezzavano il viso nel mio cuore sapevo che non era solo per quello…
Fu solo nel 2005 che Aro si fido
a lasciarmi andare a vivere a Forks, una piccolo stupido e insignificante agglomerato urbano
nello stato di Washington insieme a Felix, Alec ,Jane e Alex…motivo della sua
scelte?il club dei Cullen, secondo Aro si stavano
facendo in troppi e andavano controllati e tenuti d’occhio..il nostro compito
era quello, controllare ogni loro singola mossa e aspettare che mettessero un
piede in fallo e in quel caso avremo avuto carta bianca:ucciderli.
COMMENTATE PLEASE!!!!!!
È la mia prima fiction..spero
che vi abbia attirato un pò…x farla corta Bella è un
vampiro della Guardia del Volturi dai poteri strabilianti che si troverà a
vivere nella cittadina di Forks insieme ai suoi ‘colleghi’
per tenere d’occhio la famiglia Cullen…!!!spero di
avervi incuriosito almeno un po…un bacio!!!!!!!
Nel prossimo chappy arrivano i Cullen che si incontreranno con i 5 Volturi…cosa
succederà?????
àarriva Edward..ma come sarà la nostra Bella?la vita con i
Volturi come l’avranno fatta diventare?
..stavo seduta a gambe incrociate sul cofano di un’HUMMER H3
oro metallizzato…
non c’era studente che non passasse che non mi lanciasse
un’occhiata carica di lusinghe e desiderio…ma ero abituata, nonostante l’ipod a massimo volume alle orecchie sentivo chiaramente i
commenti che le venivano fatti incuranti che io sentissi alla perfezione ogni
loro singola parola… i miei capelli lunghi fino alla vita toccavano appena
l’oro metallizzato della macchina di Felix su cui ero seduta…dovevamo essere la
notizia del giorno:i quattro affascinanti ragazzi venuti da lontano…ma come me
i miei compagni sembravano non farci caso, solo Jane sembrava elettrizzata
all’idea di immischiarci per qualche tempo nella vita degli umani..in fondo non
eravamo mai stati cosi tanto in contatto con loro..sarebbe stato un modo
creativo di studiarli..peccato solo che non potevamo assaggiarli:ordini di Aro,
potevamo cacciare solo lontano da Forks ma sempre
senza attirare l’attenzione su di noi..o meglio sui Cullen…probabilmente
il capofamiglia l’aveva chiesto a Aro come condizione perchè
noi potessimo vivere a stretto contatto con altri vampiri.
Una cosa
bella di Forks era il cielo oscurato dalle nubi,
erano pochissimi i giorni in cui splendeva il sole, questo ci permetteva di
fare una vita attiva anche di giorno, ma visto che non
potevamo stare tutto il giorno a bighellonare avremmo dovuto trovarci delle
occupazioni giornaliere, per questo mi trovo qui ora, nel parcheggio della ForksHightSchool
con Alec Jane e Alex…noi eravamo troppo giovani per lavorare, quindi c’era
toccata la scuola..mentre Felix poteva passare alcune ore in ufficio ed era
apposto…
Eravamo
tutti attorniati all’Hummer che Felix ci aveva dato;
visto che le nostre auto dovevano ancora arrivare; e stavamo aspettando loro…i Cullen.
Nonostante
Aro ci avesse spiegato il loro stile di vita e la loro dieta stentavamo a
credere alle parole del nostro padrone…vampiri vegetariani, cosi si
definivano…mi sembrava impossibile che dei vampiri avessero cercato uno stile
di vita alternativo, questo perché in un certo senso significava rinnegare la
propria natura:cacchio!noi eravamo vampiri!come si
poteva preferire sangue animale a quello umano?la mia risposta era solo una non
si poteva!
Pero dovevo
ammettere che passare due anni con i miei compagni lontani da Volterra e in
piena liberta mi affascinava molto…avrei dovuto sopportare quella petulante
ragazzina di Jane che faceva di tutto per imitarmi e emularmi in tutti i modi,
era praticamente la mia ombra, avrei dovuto sopportare le galanterie di Felix
che ormai da cinquant’anni voleva farmi diventare la sua compagnia di eternità,
non che mi dispiacessero in un certo senso, ma io con il matrimonio non credo
andrò mai d’accordo, poi c’era Alec, il fratello maggiore di Jane, lui era uno dei pochi apposto, solo troppo fissato con le regole, era
quello che noi definiamo il volturiano nato, a lui la
vita da guardiano calzava a pennello, sembrava non potesse desiderare di
meglio, e infine c’era Alex, la mia creazione, l’aveva trasformato mezzo secolo
fa, non so ancora spiegarmi il perché, so solo che quando ho capito che la sua
vita stava svanendo, non volevo che accadesse..e da quel giorno gli sono sempre
stata vicino, mi sono sempre sentita in debito con lui, per averlo fatto
diventare anche lui in un mostro, ma lui non la pensava cosi, fin dal momento
che aveva aperto gli occhi non mi si era scrollato di dosso un momento, forse
perché di solito se qualcuno trasforma un umano in un vampiro senza che questo
abbia particolari caratteristiche quello diventa per lui il suo compagno di
eternità…ero sicura che quello che Alex provava per me era qualcosa di piu di ammirazione e la cosa mi torceva le budella, già gli
avevo portato via la vita una volta..non volevo essere la causa del dolore
anche nella sua seconda possibilità, eppure, qualcosa non so cosa, mi faceva
essere molto gelosa di lui, averlo di fianco mi faceva stare bene…ma quella
cosa non la potevo certo chiamare amore…già l’amore..chissà perché il quasi 300
anni non avevo ancora capito cos’era, o forse non volevo proprio saperlo…
Proprio
mentre stavo riflettendo sulle cose più disperate della mia non-vita gli sentii
arrivare…una volvo grigio
metallizzata stava facendo il suo ingresso nel parcheggio e cinque paia
di occhi ci fissavano con un misto di curiosità e disprezzo..sentii i miei
compagni imitare il mio gesto e fissare l’auto con i suoi passeggeri, finchè la macchina non parcheggio e ne scesero 5 vampiri…
Alex mi
porse la mano in un gesto di cavalleria e mi aiutò a scendere dal cofano della
macchina, con un gesto fluido gli scivolai di fianco poi mi liberai dalla sua
presa e mi sfilai l’ipod, i 5 vampiri ci guardavano
rigidamente cercando di studiare i nostri movimenti, Alec fece cenno con la
testa di avvicinarci e tutti insieme ci avvicinammo ai Cullen
fino a bloccarci a un metro di distanza.
Erano 2
ragazze e 3 ragazzi, la bionda indossava tacchi vertiginosi e sembrava essere
appena tornata da una sfilata, la mora sembrava un piccolo elfo, ed era l’unica
che ci sorrideva contrastando con lo sguardo severo dei suoi compagni, un
ragazzo biondo era al suo fianco,vestito in vecchio
stile anni ottanta ma pur sempre moderno, davanti a loro stavano impalati come
per difesa un’energumenomoro, che in un certo senso mi ricordava
molto Felix che ci fissava con aria di sfida e al suo fianco un ragazzo dai
capelli rossicci che mi fissava con un misto di curiosità, ma appena i miei
occhi andarono a fissare la sua figura si distolsero e si misero a guardare
Alec che era sul punto di parlare.
<<..voi dovreste essere i Cullen…>>
fece una pausa ma poi riprese a parlare con maggiore tranquillità calibrando il
giusto peso da dare alle parole << noi siamo i membri della guardia dei
Volturi..io sono Alec, lei è mia sorella Jane, lei è Isabella e lui è Alex….ma
credo avremo modo di presentarci meglio..>> il suo viso non traspirava
nessuna emozione
<< noi
siamo i Cullen>> fu il moro a parlare <<
io sono Emmet e lei è mia moglie Rosalie, loro sono
Alice e Jasper e lui è Edward…>>indico uno per uno i
vampiri nominati fu allora che mi accorsi che il vampiro che rispondeva al nome
di Edward continuava a fissarmi con uno strano interesse, ma non fui l’unica ad
accorgermene, subito dopo che Alec decreto che era meglio andare in classe,
Alex mi posò un braccio intorno alla spalla guardando sprezzante il vampiro
curioso e insieme seguiti a ruota da Alec e Jane entrammo in segreteria
consapevoli che cinque paia di occhi continuavano a scrutarci, immobili li dove
li avevamo lasciati e uno di questi sentivo essere più insistente….
***
DADADADAN!!
Ecco il primo vero Chappy…lo
so che non è lunghissimo, ma preferisco postare appena ho l’idea senza
aspettare che il capitolo diventi di una certa lunghezza…diciamo che cosi ho
messo un pò le basi…cosi per chiarire alcuni
comportamenti futuri dei nostri protagonisti…spero comunque che sia di vostro
gradimento!
già 18 commenti per un post di meno
di 12 ore..accipicchia…cmq chiedo scusa per il precedente capitolo cortissimo
ma spero di riuscire a farmi perdonare con questo post!!!
Bene bene..non voglio perdermi in chiacchere…buona lettura e commentate!!!!!un bacione!!!
AMBIENTARSI AFORKS
BELLA POV
Entrammo in segreteria con gli occhi di tutti i presenti che
ci guardavano con un misto di interesse e compiacimento…speravo che almeno li i loro pensieri potessero tenerseli per se…non c’era
ragazzo che non mi fissava con la bava alla bocca…d'altronde essere un vampiro
doveva avere qualche aspetto negativo, soprattutto per una come me a cui non
piace avere attenzioni dal sesso opposto..mi faceva sentire sporca tutto
quell’interesse, poveri ingenui, se solo sapessero chi sono in verità il loro
sguardo sarebbe livido di rabbia e paura per non dire ribrezzo, nonostante ciò
non facevo in modo che le mie emozioni trapelassero, d'altronde trecento anni
con i Volturi mi avevano insegnato qualcosa, le emozioni erano per i deboli,
noi, vampiri, creature maledette non eravamo degni di provare sentimenti,
eravamo creature malvagie e non meritavamo la felicita, anche se a dirla tutta
ero l’unica a pensarla cosi, perché i miei compagni per quanto poco avevano
sempre provato a ritagliarsi il loro spazio di serenità…ma io sono fatta cosi,
che ci volete fare, il potere annebbia gli altri sensi…
Ad accoglierci al bancone della segreteria trovammo una
donna sulla cinquantina, i capelli rossi stinti raccolti in un cingnon sulla nuca che ci attendeva con un sorriso a
trentadue denti…una donna cordiale nonostante tutto, il cui odore nonostante
l’astinenza da sangue non mi fece scattare nessun impulso, forse perché sembrava
troppo fragile e con lei non avrei trovato divertimento…ci diede dei fogli da
fare firmare ai professori con cui avevamo lezione, i nostri orari e alla fina
una mappa della scuola.
Per il pubblico noi eravamo Isabella Maria Swan di anni 17 frequentante il secondo anno, i miei cugini Jane Brown di anni
16 al primo anno, suo fratello Alec di 18 anni al terzo e un nostro amico Alex
Bloom di anni 18 frequentante anch’egli il terzo con tutte le ore in comune con
Alec.
L’idea di essere stata divisa dai miei compagni un pò mi infastidiva, ma quella più accigliata sembrava Jane,
ciò significava che almeno a lezione non poteva essere la mia ombra, cosa che a
me sollevava parecchio.
Una volta ricevuti i nostri orari ci dividemmo, io avevo due
ore di Italiano, e visto che vivevo a Volterra fino a poche ore fa mi concessi
che avrei potuto far a meno di ascoltare, senza pero darlo a vedere.
Mi diressi nell’aula di italiano e aspettai l’ingresso del
professore fuori dalla porta, gli consegnai il foglio e lui mi fece accomodare
nell’ultimo banco disponibile, in ultima fila di fianco a una ragazza bionda
che rispondeva al nome di Jessica, dal profumo più invitante di quello della
segretaria.
-piacere, io sono Jessica..te devi
essere Isabella giusto? - annuii, ci mancava un’altra petulante ragazzina a
prendere il posto di Jane -..sai ti stavamo
aspettando, te e i tuoi amici intendo, era da settimane che non si parlava
d’latro a scuola…-era davvero eccitata, dovevamo essere una specie di nuova
attrazione di Forks
- wow gia sulla bocca di tutti
prima di arrivare - accennai un sorriso, che fece arrossire il mio
interlocutore
- bè..sai
come..piccola cittadina..tutti sanno tutto di tutti…ma dimmi da dove venite? -continua
la ragazzina petulante
- da Boston…io i miei cugini e Alec ci siamo trasferiti qui
per cambiare aria..sai com’è..le grande metropoli dopo
un pò iniziano a stare strette..- avevo studiato quel
discorso insieme ai miei compagni durante il volo in aereo, lo sapevamo a
memoria, meglio evitare brutte figure e raccontare storie differenti
- Boston..che bello…ma chi sono i
tuoi cugini..oggi vi ho visti in parcheggio ma non ho presente i nomi. - continuò
incurante del professore che spiegava le desinenze die verbi italiani sbagliando gli accenti
- bè, la ragazza che era con me è
Jane, lei ha 16 anni e suo fratello è il ragazzo biondo che si chiama Alec,
loro sono i miei cugini..poi c’è Alex che è un amico
dei nostri genitori, ma noi quattro in un certo senso siamo una famiglia -
probabilmente il mio tono di voce calmo e pacato doveva aver stroncato
l’interesse del mio interlocutore che si concentrò sulla lezione prendendo
appunti e lanciandomi di tanto in tanto qualche occhiata come a studiarmi.
Le due ore passarono in fretta, la lezione era basilare e a me
certo non sarebbe servita, ma non potevo dire lo stesso dei miei compagni che
alle domande del professore spiccicavano alcune parole a mò
di risposta di un misto tra italiano e spagnolo, ma cercai di mantenere un
certo contegno evitandogli di scoppiare a ridere in faccia.
Quando arrivo il mio turno me la cavai bene, anzi
ottimamente tanto chè dovei giustificarmi con il
professore che mia madre era italiana e mi aveva insegnato lei la lingua, cosi dovo essersi fatto scappare una battutina sul perché portavo
nome italiano riprese la lezione continuando a guardarmi con ammirazione, in
cuor mio temevo di essere diventata la perla di qualcun altro oltre che di Aro…
Una volta suonata la campana uscii dalla classe seguita a
ruota da Jessica, probabilmente mi ero sbagliata, non ero riuscita a stroncare
il suo interesse
- che lezione hai adesso? - sorrideva sempre quell’umana,
anzi tutti sorridevano, forse avrei dovuto farlo anche io se volevo sembrare
una di loro
-matematica..blocco D - sorrisi, e
la vidi arrossire di nuovo, fu allora che mi chiesi come doveva essere il mio
sorriso, in fondo per me era un’arma poco sfruttata finora
-oh…hem..peccato..io
ho biologa…bè..vorrà dire che ci vediamo a mensa….-sembrava
veramente dispiaciuta…che strana razza gli umani
uscii dall’edificio e notavo che
ancora gli sguardi di tutti i presenti che passavano si fermavano sulla mia
figura ma decisi ancora di non farci caso..prima o poi si sarebbero stancati…ne
ero sicura…cosi continuai la mia camminata sul marciapiede che portava al
blocco D finche non mi sentii chiamare
-hey! -…non potevano avercela con me..non
conoscevo nessuno e quell’umana di nome Jessica aveva svoltato dall’altra
parte, cosi non ci feci caso finchè un ragazzo biondo
piuttosto carino non mi si mise di fianco sorridendomi
- ciao..io sono Mike Newton..tu
devi essere Isabella, giusto? -annuii ma non si fece scoraggiare dal mio poco
interesse - adesso che lezione hai?..se vuoi ti posso
accompagnare..-
- grazie sei molto gentile…comunque ho matematica, blocco D..-gli sorrisi
- oh…perfetto - era arrossito anche lui..strani
gli umani -anche io..cosi ti faccio
strada…e magari ti puoi sedere vicino a me..cosi se ti serve qualcosa..non sono
bravissimo in matematica, ma se posso esserti d’aiuto..- era davvero impacciato
ma mi stava simpatico e poi il suo odore..sublime
- certo grazie!..poi non conosco
nessuno a perte te e una ragazza di nome Jessica..-sorrisi,
iniziava a piacermi tirare quel muscolo del viso e poi faceva un ottimo
effetto…infatti Mike arrossi e mi fece strada fino a un’aula semipiena,
tartassandomi di domande fino all’arrivo del professore.
Anche matematica passo
tranquillamente…le forme algebriche erano il mio forte, quando a Volterra non
sapevo cosa fare mi mettevo a studiare le misure dei sotterranei in cui
vivevamo, proporzionandoli con la città, e l’epoca a cui risalivano, eppure
sembrava che il mio compagno si trovasse in seria difficoltà con un esercizio
assegnato cosi decisi di ricambiare il favore
- ti serve una mano? -gli sorrisi
- in effetti..non so da dove
rigirarmi..-era imbarazzato
-è semplice più che altro sbagli la formula, non devo
moltiplicare qui per pigreco ma qui e qui devi
moltiplicare per epsilon e il tutto sotto radice cubica..capito?
- era a bocca aperta e anche il professore che si era posizionato dietro di noi
per vedere come andava l’esercizio
- signorina Swan..complimenti..non
è da tutti avere tanta destrezza con l’algebra! - era gasato
- hem grazie…ma l’avevo già fatto
un esercizio cosi a Boston - cercai di giustificarmi
- corso avanzato? - annuii e sul suo volto si allargo un
sorriso carico di ammirazione, non potei fare a meno di non rispondere e anche
lui subì il mio effetto diventando del colore della
cravatta
Forse avevo scoperto una nuova arma che perfino Aro ignorava
che io possedessi..interessante..ma dovevo stare
attenta a non esibirla troppi seno addio affetto sorpresa..risi di me
stessa..stavo delirando..mi stava piacendo questa vita dopo sole tre ore di
full immersion..preoccupante davvero..maglio non darlo in vista agli altri
visto tutto quello che mi ero lamentata prima di venire qui.
Finalmente anche quell’ora fini,
non mi andava essere lodata dal professore davanti a tutta la classe, non mi
piacevano proprio le attenzioni..svicolai fuori dall’aula in sincronia con il
suono della campanella con un movimento fluido e veloce ma fui presto raggiunta
da Mike che mi scodinzolava accanto tutto eccitato…si era auto proclamato mia
giuda…ma a me andava bene cosi..dovevo ambientarmi e poi quel ragazzo
tremendamente carino aveva un profumo troppo assuefacente..mi faceva eccitare e
mi dava la carica anche se sapevo che potevo solo annusare e non
toccare..peccato..grande peccato…avevamo anche l’ora successiva insieme,
storia..facile per una come me che l’ho vissuta una bella parte…il settecento,
l’illuminismo, Francia, casa…o meglio quello che lo era stata, le rivoluzioni,
le usanze, abiti, guerre, arte, donne uomini, dolore ,sapore, felicita, ghigliottine,
tribunali, industria, ricchezza povertà…un’altra lezione che non avrei
ascoltato…ma che scivolo via veloce, lasciandomi un serto senso d’amaro in
bocca..brutti ricordi pensai ma gli congedai subito..
Fu di nuovo Mike e accompagnarmi in mensa, dove trovai su un
tavolo in disparte Alec e Jane che mi aspettavano con uno sguardo incuriosito
vedendomi di fianco a un umano…
- vieni a mangiare con me i miei amici, cosi te li presento?
-sorrise Mike
- grazie per l’invito ma dovrei raggiungere i miei cugini..- lo vidi farsi tristo cosi puntualizzai -magari la prossima volta..-e gli sorrisi,
possibile che un mio sorriso avesse la capacita di far cambiare d’umore una
persona?sembrava di si, cosi mi diressi tranquilla al tavolo prefissato
attraversando la mensa con lo sguardo di tutti i presenti puntati addosso e i
soliti commentino che mi fischiavano nelle orecchie, fu quando passai di fronte
al tavolo dei Cullen, molto lontano dal nostro che
notai i cinque paia di occhi scrutarmi di nuovo, fu cosi che feci lo stesso,
passandoli uno per uno senza però smettere di camminare…d'altronde quegli
sguardi carichi d’oro me li ero guadagnati lo stesso giorno che ero entrata
nelle guarda..solo che due erano di verso, la ragazza elfo mi sorrideva e mi
salutava con la mano e il ragazzo che mi fissava questa mattina continuavaguardarmi con curiosità…ma non mi
interessava, passai oltre, e giunsi al tavolo dove mi aspettavano,mi sedetti da
fianco a Jane
jane -
allora come è andata? -
- noioso..tutti argomenti gia conosciuti -
alec -
cosa ti aspettavi? -
- a dire il vero niente di che…sono tutti troppo gentili..-
- e hanno un buon odore…-Alex si
era aggiunto a noi con in mano un vassoio carico di
cibo, umano, ci saluto con un sorriso e a me diede un bacio sulla guancia
alec -..e
questo è il peggio,..io ne assaggerei volentieri qualcuno..-
- non sai a chi lo dici..quel
biondino ha un odore niente male..-
jane -..tutti
ci fissano..che noia -
ghigno Alec - che pretendi, quattro
giovani studenti dalla bellezza ultraterrena in questa landa desolata non
potevi pretendere che passassero inosservati..-
- il solito narcisista- e tutti scoppiammo a ridere
Jane e Alec avevano ingaggiato una discussione su dove
andare a caccia quella sera mentre io e Alex ce ne stavamo in silenzio a
fissare i vassoi carichi di quel puzzolente cibo umano..
- non mi piace come ti guarda quello -puntualizzo alla fine
- tutti ci guardano in modo strano..mi
stupisce che tu abbia notato uno sguardo più interessato degli altri- risposi
senza togliere lo sguardo dal vassoio di cibo di fronte a me..e pensando
mentalmente le proprietà nutritive delle pannocchie
- tze..fosse
per quello dovrei ammazzarli tutti..scommetto che si sono già fatti i filmini
su come portarti a letto -il viso contorto da una smorfia
- da quand’è che sei cosi geloso ! -
lo ribeccai
- da quando quello stupido vampiro ti fa l’identikit- vampiro?alzai di
scatto lo sguardo e mi trovai a fissare il tavolo dei Cullen,
tutti ci guardavano ma il sospetto che il vampiro che aveva infastidito Alex
fosse lo stesso che avevo notato io era alquanto forte…
RISPOSTA ALLE VOSTRE RECENSIONI:
gianna88:eheh lo so che era corto..qst
è un po’ più lunghino spero i piaccia..!!
Tokiotwilighters: oh la un’altra persona a cui
piace l’HUMMER H3 per fortuna!!sono felice k ti sia piaciuta..pero mi dispiace
ma Alex non se ne va ..ma tranqui Edward e bella
4ever!
MimiMiaotwilight4e: sono felice k ti piaccia e cm vedi ho già aggiornato..eh si bella fa strage di cuori!
camy00:
chissà come hai fatto a capire che anche a me piacciono i Volturi?!
aki93:
mi sono guadagnata una lettrice..k bello…^^
Goten:
povero Alex..tutti che lo vogliono morto..perfino
bruciato!!
Becks:
esatto gli uomini devono essere gelosi soprattutto Edward!ma no..cm puoi ridere dell’hummer h3 è
meravigliosa…e come vedi ho aggiornato prestissimo!(ok il rosso diventerà il
tuo colore!)
Avevamo lascito un vampiro geloso e un altro che faceva l’identikit
alla nostra Bella…per non dire poi di un Mike da un profumino sublime….bene bene…allora ricominciamo
proprio da qui!!!!!
CONOSCENZE
BELLA POV
- non mi
piace come ti guarda quello -puntualizzo alla fine
- tutti ci
guardano in modo strano..mi stupisce che tu abbia
notato uno sguardo più interessato degli altri- risposi senza togliere lo
sguardo dal vassoio di cibo di fronte a me..e pensando mentalmente le proprietà
nutritive delle pannocchie
- tze..fosse per quello dovrei
ammazzarli tutti..scommetto che si sono già fatti i filmini su come portarti a letto
-il viso contorto da una smorfia
- da
quand’è che sei cosi geloso ! - lo ribeccai
- da
quando quello stupido vampiro ti fa l’identikit- vampiro?alzai di scatto lo sguardo e
mi trovai a fissare il tavolo dei Cullen, tutti ci
guardavano ma il sospetto che il vampiro che aveva infastidito Alex fosse lo
stesso che avevo notato io era alquanto forte…
fu il suono della campanella a
decretare la fina della pausa ‘pranzo’…bella parola per chi non aveva potuto
dare nemmeno un piccolo morso al cibo…un altro inconveniente di essere un
branco di vampiri tra le peggior specie in una scuola di umani per lo giunta in
copertura…ripercorsi mentalmente il mio orario…adesso mi aspettava l’ora di
biologia…un’altra materia inutile, ma forse più interessante delle altre,
infondo di scienza non ne sapevo poi moltissimo..bè…molto
di piu di qualunque umano quello è sicuro, ma sapevo
benissimo che in quel campo non potevo definirmi la migliore…mi persi nella mia
mente quando la mano calda di Alex mi accarezzo la guancia…dovevo essermi
imbambolata…
-a dopo Bella..-mi saluto con un
sorriso, strano, non l’avevo mai notato, anche Alex sorrideva, allora non era
una specialità degli esseri umani..anche i vampiri lo sapevano fare..con un’unica
eccezione: io!
Non mi ero neppure accorta che mi aveva accompagnato all’aula
di biologia…probabilmente aveva avuto anche lui lezione li
prima…respirai profondamente..si lui e Alec erano già stati qui..entrai nell’aula
con disinvoltura ma non riuscii lo stesso a passare inosservata…attenzione l’attrazione di Forks sta entrando mi ritrovai inconsciamente a pensare…fu
in quel momento che fingendo di respirare mi resi conto che non dovevo essere l’unico
vampiro ad avere lezione li ora..Biologia si prometteva già meno allettante di
quello che avevo immaginato…il vampiro che avevo sgammato
questa mattina a studiarmi era seduto in primo banco..e ancora i suoi occhi
andavano a indugiare sulla mia figura…mi stava iniziando ad irritare ma d'altronde noi Volturi non
dovevamo essere ben visti…tirai un sospiro e decisi di attendere l’arrivo del
professore appoggiata al cardine della porta…cercando di ignorare il più
possibile quegli sguardi sempre piu invadenti dei
miei compagni di classe…per fortuna il professore non si fece desiderare troppo
a lungo, e anche lui mi sorrideva…ma si può sapere che ha tutto il mondo?smania
di ridere?bah…lo ignorai e lui sembro rimanerci male…
-lei deve essere Isabella Swan…-
annuii in detta risposta –bene, benvenuta al corso di biologia, io sono il
professor Banner, puo accomodarsi vicino al signor Cullen..-
gli feci un misero cenno con la
testa e presi il libro che mi aveva consegnato e mi diressi verso il mio nuovo
banco..
lui era li che mi aspettava, non mi
aveva staccato gli occhi di dosso neppure in istante, avevo sentito il suo
sguardo penetrarmi la schiena per tutto il tempo che avevo parlato con il
professore…probabilmente stava studiando la mia condotta..non sia mai che
azzanno il professor Banner…non mi piaceva il suo odore..con un gesto fluido mi
sedetti sullo sgabello libero di fianco a lui, ma mantenendo una certa distanza,
posai la tracolla beige per terra e iniziai a fingere interessamento sul libro
di biologia…nessuna novità pensai…tutte cose basilari di mia conoscenza…chissà
se in quella scuola avrei mai imparato qualcosa…
-ciao…- eh? Girai appena la testa verso il mio interlocutore
ma non risposi, che voleva? – io sono Edward Cullen…tu
sei Isabella giusto?- quella scena l’avevo già vista questa mattina , due volte, prima con Jessica e poi con Mike…forse era il
modo di fare degli umani ma perché quel vampiro mi chiedeva chi ero se già lo
sapeva?non riuscivo proprio a capire, ma la prima cosa che pensai fu che era
sempre parte della loro copertura agli umani e fingersi come loro, quindi
decisi di assecondarlo, girai il viso dalla sua parte e accennai un sorrisetto,
a dir il vero il risultato che ottenni fu una semplice inclinazione delle
labbra..niente da dire dovevo allenarmi, quindi decisi di rispondere a parole
-si, sono io..- ragazza di poche
parole…poi distolsi lo sguardo e inizia a fingere il solito interesse verso il
professore che spiegava..e lui fece lo stesso, almeno in parte perché non
potevano certo passare inosservate le occhiate con cui mi studiava…e iniziavano
a darmi davvero fastidio..quindi pur di farlo smettere tentai di rassicurarlo
-tranquillo non lo azzanno - sibilai appena ma ero certa che
lui mi avesse sentito infatti il suo volto si inclino
in un sorriso seppur sghembo…non ci potevo credere anche lui..ma era
possibile?iniziavo a credere di non essere normale…
il resto dell’ora passo
tranquillamente, io persa nei miei pensieri contavo le mattonelle del
pavimento..364 per l’esattezza…ma ero più tranquilla, gli sguardi si erano
fatti più radi e io lo presi come un normale controllo o forse semplicemente
nervosismo a avere un membro della guardia seduto di fianco…
al suono della campana in perfetta antonomasia
presi la mia borsa a tracolla, me la infilai in spalla e mi diressi a passo
leggero verso l’uscita, notai il professor Banner guardarmi affascinato e
incuriositoe decisi di donargli un pò di allegria cosi gli sorrisi, vedendo l’effetto positivo
e la sua colorazione farsi più rosea, cosi soddisfatta lasciai il mio esperimento
alle spalle e mi diressi verso il mio armadietto, dovevo deporre i libri e
prepararmi per l’ultima lezione: ginnastica!
Ma lui mi stava seguendo…finchè
non mi si affiancò
-hai intenzione di pedinarmi?- sibilai, sembrava di averlo
colto di sorpresa perché lo sentii irrigidirsi per un secondo e poi rilassarsi
di nuovo
-no, direi di no…-sussurro con dolcezza
-bene..perchè
dovremo essere noi a controllare voi mi pare…-ero acida probabilmente ma non mi
interessava
-volevo solo parlare…- lo guardai stupita, parlare?di cosa?
-e di cosa scusa?- ci eravamo fermati dal mio armadietto e
io aspettavo una sua risposta
-bè, dovremo convivere per due
anni, non credi che dovremo almeno spiccicare parola?- perché mi continuava a
sorridere?
-mmm…non ti posso dare torto…ma….-non
continuai la frase e mi trovai a fissarlo stordita
-perché mi guardi cosi?- ancora quel sorriso sghembo, ma non
mi interessava, ero concentrata su altro..
-i tuoi occhi…sono dorati…-sussurrai
-oh…è per via della mia dieta sai, io e la mia famiglia
beviamo solo sangue-
-animale- completai la frase per lui che mi sorrise
compiaciuto – lo so, ma non pensavo facesse quell’effetto…molto appariscente
direi…-stavo parlando troppo, e me ne ero appena resa conto
cosi decisi di concludere li la conversazione, ero andata oltre lo spiccicare
parola, mi girai dandogli le spalle, presi uno zaino con la tuta di ginnastica
dentro e richiusi l’armadietto alle mie spalle, me lo infilai in spalla e
senzaguardarlo in viso attraversai il
corridoio lasciandolo li impalato con un solo devo andare …e ancora una voltamentre mi allontanavo sentivo il suo sguardo che mi seguiva…
tutta la lezione in palestra la
passai a pensare allo starno stile di vita a cui quel ragazzo e la sua famiglia
si erano affacciati…non capivo proprio eppure cercavo di
sforzarmi..inutile..come può un vampiro desistere all’inebriante gusto di
sangue che gli cola nella gola, quella sensazione a cui nessun vampiro può
passare indifferente, quello ne ero certa..era la cosa più inebriante,
soddisfacente, estasiante al mondo…perfino migliore del sesso tra vampiri…non
reggeva il paragone..se avessi dovuto fare un tema avrei sicuramente parlato
dell’affondare i canini nel collo di un fragile essere umano per succhiarne la
linfa vitale e goderne appieno di quella bevanda dell’eterna giovinezza, 17
anni in eterno, cosa può chiedere di più una persona?certo, una cosa c’era..il
potere, quello che avevano Aro Caius e Marcus, quel
potere di cui in una gran parte ero io la fonte…chissà senza di me se sarebbero
riusciti a essere quello che sono…non mi accorgevo neppure che più i miei
discorsi si facevano macabri più i miei occhi prendevano il colore del carbone,
quindi decisi che era meglio spostare la mente su qualcos’altro, anche se ormai
il danno era fatto, quella stessa notte sarei dovuta andare a caccia, perché il
collo di Mike che mi sorrideva beato iniziava a farsi pericolosamente attraente..
per mia grande fortuna, o meglio
per grande fortuna del collo di Mike l’ora era quasi finita, quindi per oggi si
poteva ritenere salvo…beato ragazzo,che sorrideva ingenuo…
mi cambiai svelta ma cercando di
tenere un ritmo umano, possibile che anche le ragazze continuavano a squadrarmi,
iniziavo a pensare che quella fosse una cittadina di pervertiti…peccato che avevano
messo gli occhi sulla ragazza sbagliata..mi infilai veloce Jeans e dolcevita
nero e uscii dalla palestra con lo zaino a tracolla…pensai mentalmente che
dovevo passare dal mio armadietto a recuperare la borsa, cosi imboccai il
marciapiede per il blocco A…e incontrai ancora quegli occhi dorati a guardarmi,
ma questa volta non erano i suoi, erano della ragazza che a mensa mi
salutava..pazza vampira…
-Bella!-mi salutò abbracciandomi e di tutta risposta io mi irrigidii
-tu dovresti essere Alice Cullen…-minimizzai
appena si scosto da quell’abbraccio
-si..e sono sicura che diventeremo
grandi amiche..-continuava a sorridere, non ci feci caso, troppi sorrisi mi
stavano dando alla testa, mi avvicinai al mio armadietto e ne tirai fuori la
tracolla..quella vampira continuava a seguirmi e a sorridermi..mi stava
incuriosendo
-e dimmi…- si illuminò il suo viso sentendomi parlare,
probabilmente sperava proprio in una mia domanda –come fai a esserne cosi sicura?-
-è semplice!io vedo il futuro…- mi irrigidii…lei leggeva il
futuro?grande!Aro sarebbe stato contento di quella notizia…
-immagino che ci hai visto arrivare…- la ammiccai sempre più
interessata
-in un certo senso si…-continuava a sorridere povera ingenua…
- e dimmi del tuo clan sei l’unica con strani poteri?-
speravo in un si
-famiglia, preferisco, noi ci definiamo una famiglia…-si
spiegò sorridente
-come preferisci..- accennai un
sorriso e lei ne fu compiaciuta,speravo continuasse da dove eravamo rimasti…
-oh bè..Jasper,
mio marito può controllare le emozioni, può farti diventare felice triste
arrabbiata, impaurita, quello che vuole insomma…- sembrava non vedesse l’ora di
raccontarlo a qualcuno cosi l’incitai anche se probabilmente non ce era bisogno
-wow..interessante…-finsi un’aria
ancora più interessata
-e poi c’è Edward, quello con cui hai lezioni di biologia…lui
legge nel pensiero, molto fastidioso, ma utile….-mi si
erano illuminati gli occhi, ecco perchè mi guardava
strano, lui non riusciva a leggere nella mia mente, perché io ero uno scudo, ma
lui questo non poteva saperlo –e dimmi, Bella che cosa te ne pare di Edward?-
il suo sorriso si era trasformato in un ghigno furbetto..dove voleva andare a
parare
-mi sembra sensazionale…-risposi in un soffio…Alice saltava
nel posto,era su di giri
-davvero?-mi incito
-certo, leggere nel pensiero non è da tutti…- adesso erano i
miei occhi a luccicare
-oh..-si incupì.. –non intendevo
questo..io mi chiedevo se Edward ti piacesse…-
ma io non l’ascoltavo ero immersa
nei mie pensieri, una veggente, un lettore di pensiero e un domatore…colpo
grosso..un clan con tanti poteri non era cosi comune, adesso iniziavo a capire
che Aro ci aveva mandato li con un secondo fine…
-ma…-la guardai un attimo accigliata
–perché mi hai chiamato Bella?-
-perché non ti piace?- sembrava lusingata dal mio
interessamento
-no, è che, solo poche persone mi chiamano cosi…bè d’altronde sei una veggente, avrai visto anche quello…-
-ma certo bella, ti ho detto che diventeremo amiche per la
pelle…-quel sorriso iniziava a farmi paura, che aveva visto nelle sue visioni?
-bè..adesso
devo andare..ci si vede Alice…-la salutai
-questa sera!- mi salutò lei..questa
sera?perchè questa sera?almeno che non venisse anche
lei a Seattle e che di colpo avesse cambiato le sue abitudini alimentari, non
che non sarebbe stata una cosa positiva, ma ne dubitavo, comunque non diedi
molto peso a quelle parole e andai nel parcheggio dove gli altri mi stavano già
aspettando….
Appena Alex mi vide mi saluto con un sorriso…
-niente vittime picc…Bella?-
-potrei incominciare da te…-gli sorrisi anche io..mi iniziavano a piacere questi sorrisi forzati, ma d'altronde
nel mondo degli umani dovevo dare bella mostra di me…
-e poi come faresti senza di me?-
già..come farei?...pensai tra me e me
salimmo in macchina, Alex al
volante, io al posto del passeggero e Jane e Alec dietro che battibeccavano…fratelli….
Mentre l’HUMMER si faceva strada tra gli studenti che laguardavano sognanti,
o forse guardavano i passeggeri, chi può dirlo, mi trovai a guardare fuori dal finestrino,
e notai che la Volvo grigio metallizzato era circondata dai cinque Cullen che continuavano a guardarci..tutti con il solito
sguardo indagatore, tranne Alice che mi sventolava una mano in gesto di saluto
ella quale io risposi con un semplice sorriso, e Edward che appoggiato sull’auto
a braccia conserte mi continuava a guardare senza nessuna espressione sul volto….strano
ragazzo…
.
LADIES AND GENTLEMAN ECCO A VOI IL TERZO
CAPITOLO!
Vi è piaciuto?ho cercato di farlo il più interessante
possibile..spero sia stato di vostro gusto….un bacio
grande grande a chi legge la mia fiction e a chi la
commenta!!!!
RECENSITE IN TANTI!!!
Gin_ookami97:
sarà dura per bella non mangiare Mike perché sembra avere davvero un bel
profumino…eh gia Alex soffre della sindrome di
ossessione possessiva nei confronti di Bella!
Becks: anche io amo la gelosia, ma solo se è da parte maschile!..tranqui Edward avra filo da torcere per conquistare la sua Bella….eheh sono contenta che le mie battutacce facciano ridere
qualcuno..di solito il sarcasmo non è il mio forte!
camy00: non per niente
il mio secondo nome è flash girl!
Tokiotwilighters: come si dice la matematica non è un’opinione!!
PikkolaGrandefan: grazie sono contenta che apprezzi..volevo
dare una scossa a Bella che la ritraggono come un acdavere..piu morta di Edward per giunta!
Kicks: detto fatto..spero ti piaccia
anche qstchappy!
giunigiu95: ma no k sono simpaticissimi i Volturi dai….a me mettono
quasi tenerezza!!
MimiMiaotwilight4e: ti ho accontentata!Edward ha parlato, poco
ma ha detto la sua..non tutti sono persone
espansive^^..cmq ho sistemato il capitolo precedente!mi disp
x il problema!
Goten: si sks l’ho sistemato e x
farmi perdonarte ho aggiornato subitissimo..spero ti piaccia qstchappy!
NikiPotter: grazie mille..sei gentilissima….cmq
il capitolo precedente ho avuto dei problemi con la scrittura della battute, se
ti sei persa qualcosa, adesso è sistemato e puoi andare a controllare^^
Ransie88219:
sono felice k ti piaccia la mia nuova isabella..volevo
darle una bella scossa e sn felice del effetto che ha
dato..mi sa k abbiamo gli stessi gusti..non potevo fare un fic
senza felix..e per mio masochismo ho messo dentro
anche alex a rendere il mix ancora piu accattivante..il problema del precedente capitolo l’ho
sistemato scusa..ho avuto qlk problemino con le
<<… grazie x avermelo fatto notare!
gianna88:_ grazie x
avermelo detto..ho provveduto a sistemare!
Erano quasi venti minuti che continuavo a fissare il mio riflesso sullo
specchio della mia stanza, era quasi sera…
Salve a tutti e buon 2009!!
So di non aver aggiornato subitissimo..ma mi ci è voluto un po’ per riprendermi dall’ultimo…poi
con l’inizio dei saldi ecc ecc non ho avuto molto
tempo…ma eccomi qui con un nuovo chappy…spero che vi
piaccia…è un chappy di transizione ma spero che non
vi facciate scoraggiare troppo….e continuate a recensirmi!!!buona lettura!!!
MOSTRO
BELLA POV
Erano quasi venti minuti che continuavo a fissare il mio
riflesso sullo specchio della mia stanza, era quasi sera….ma non mi guardavo,
anzi, la mia mente era altrove…forse stavo solo cercando di prendere tempo…dovevo
parlare con Felix il prima possibile…dovevo
raccontargli quello che avevo scoperto, insieme avremo preso la decisione
giusta…comunicarlo a Aro o aspettare…mentalmente avevo gia
scelto la prima ma qualcosa mi frenava…io, Isabella Maria Swan
per la prima volta nella mia vita da vampiro stato dubitando di quello che per
noi guardie era giusto…sapevo che appena Aro avesse saputo avrebbe trovato una
qualunque scusa e avrebbe attaccato i Cullen, anzi ci
avrebbe fatto attaccare i Cullen, avrebbe portato a
Volterra gli Extra e a noi sarebbe dato degna ricompensa…ma quei vampiri, non so
per quale colpo di matto mi erano sembrati fragili….ance se forse l’aggettivo
non era dei migliori…erano del tutto ignari del vero motivo per cui noi eravamo
li, in quella stupida cittadina dimenticata da dio per seguire una famiglia di vampiri vegetariani..famiglia?...gli avevo chiamati
famiglia?...non esistevano le famiglie!!!neppure i vampiri una volta sposati si
definivano una famiglia ma una coppia, non esistevano agglomerati di vampiri
che si chiamavano famiglie, erano clan!
Mostri come me in tutto e per tutto, magari non bevevano
sangue umano, ma erano dei dannati, creature che chissà come erano sfuggite
dagli inferi per pullulare la terra, perché noi vampiri è quello che siamo, il
male.
Tre erano le regole principali che Volterra mi aveva
insegnato: i sentimenti non esistono,
noi vampiri non possiamo provargli, sono morti con la nostra stessa anima,
quindi io avevo smesso di amare ancora prima di conoscere l’amore…patetico…noi siamo dei mostri e come tale ci
comportiamo, non dobbiamo sentirci in colpa, farci sopprimere dalla pietà, cose stupidi, cose da deboli, cose che fanno diventare un
vampiro feccia, e soprattutto la cosa più importante se vuoi continuare a vivere
per l’eternità devi essere tu quello cattivo, non devi aspettare che siano gli
altri ad attaccare, devi farlo tu, devi essere tu a uccidere, il potere c’è
stato dato e dobbiamo usarlo, uccidere è una caratteristica dei vampiri, noi siamo degli assassini, è stato il
Diavolo stesso a crearci perché noi lo facciamo.
E quello ero io, un mostro, un corpo senz’anima e priva di
provare sensazioni oltre quelle fisiche e in particolare un’assassina tra le più
temute di Volterra. L’orgoglio di Aro.
Uno stridere di gomme sul vialetto mi fece svegliare dai
miei pensieri…Felix.
Iniziai a fissare l’immagine riflessa sullo specchio…chiunque
mi avrebbe definita bellissima, perfino le creature della mia specie che non
erano ammaliate dal mio essere..ma io non la pensavo
come loro, io ero semplicemente un mostro, un’arma.
Mi passai una mano sulla fronte, gelida, come sempre d’altronde,
mi faceva strano pensare che un tempo quella temperatura era
diversa, tirai un respiro profondo e mi precipitai davanti alla porta di
casa, precedei appena Felix che stava impugnando la maniglia per aprire,ma
rimasi a bocca aperta, non era solo, con lui c’erano i 5 Cullen
che poche ore fa avevo incontrato a scuola più altri due vampiri più vecchi…rimasi
sbigottita.
Alle mie spalle sentivo la presenza degli altri vampiri in
casa che come me si erano irrigiditi alla sorpresa, sentii emergere un ringhio
probabilmente dalla gola di Jane ma non ci feci caso, i miei occhi erano
concentrati a leggere quelli di Felix.
-E’ tutto apposto…è solo un modo per conoscerci
ufficialmente…-sentenzio Felix, alle mie spalle sentii i
mie compagni sciogliersi un pò, ma senza allentare i
sensi, in modo da essere pronti allo scontro se necessario –ci fate entrare?-
continuò questo con un tocco di sarcasmo, solo ora mi ero accorta che stavamo
bloccando l’ingresso, io in primis, quindi decisi di scostarmi appena lo spazio
necessario per permettergli di entrare ma in modo di non dargli le spalle, mi
appoggiai alla parete imitata da Alex mentre Jane e Alex erano retrocessi con
un balzo in prossimità delle scale.
I Cullen sfilarono per l’ingresso,
erano tesi come noi, come degli insetti nella tela del ragno, e come il solito
c’era l’eccezione, Alice camminava sciolta e quando mi passo dinnanzi mi
apostrofò con un ciao Bella..che fastidio perché
mi chiamava cosi!
Felix li fece accomodare sul divano e sulle poltrone, e
anche lui sprofondò su una poltrona, Janee Alec si erano avvicinati a
appollaiati alle vetrate vicino alle tende mantenendo una certa distanza dagli
intrusi, non c’era altro modo per definirli..io e Alex all’inizio eravamo stati
immobili dove ci avevano lasciato, mentre tutti gli altri erano in soggiorno…fu
quando Felix ci chiamo che decidemmo di raggiungerli, chiusi la porta
rendendomi conto solo ora che non avevo mai mollato il pomello e seguendo Alex
ci materializzammo in salone un istante dopo, Alex si appoggio al caminetto
mentre io cercando di essere il più disinvolta possibili mi appoggiai al bracciolo della poltrona di Felix,
visto che Aro ci aveva assegnato a entrambi la missione avevamo gli stessi
diritti e doveri, dovevo mantenere la mai posizione.
Anche se in quel momento mentalmente volevo bombardarlo di
domande non alitai parola smettendo addirittura di respirare.
Fu Felix a spezzare quel fastidioso silenzio che aleggiava
nella sala…
-Isabella, Alex, Jane, Alec..potete
tranquillizzarvi, non c’è motivo per dare inizio a nessuno scontro, sono venuti
qui solo per fare conoscenza e sapere le nostre intenzioni…- o meglio quelle di Aro
-oh oh, non serve essere cosi fiscale mio
caro Felix, io e Aro siamo amici da molto, non saremo mai ostili a lui o alla
loro guardia…-era il nuovo vampiro a aver parlato, iniziai a studiarlo con
molta attenzione, doveva aver avuto circa l’età di 30 anni quando venne
trasformato…-mi presento, io sono CarliseCullen e loro sono la mia famiglia, lei è mia moglie Esme- ecco chi era l’ultimo vampiro – e loro sono i miei
figli Emmet, Rose, Alice Jasper e Edward..-
ancora quel nome, ancora quello
sguardo…le sue iridi dorate continuavano a guardarmi con..interesse..si doveva
essere proprio quello..chissà da quando mi fissava, non me ne ero accorta ero
troppo intenta a espandere il mio scudo per coprire i miei compagni e a
studiare i volti dei due nuovi vampiri che avevo del tutto trascurato gli altri
vampiri, soprattutto quell’irritante ragazzo che mi teneva sott’occhio e non
accennavaa smettere… per un attimo a
quello sguardo si affaccio quello dei ragazzi che la stessa mattina mi
guardavano a scuola con quel misto di lussuria e desiderio poi l’idea svanì,
per quel vampiro ero il nemico, un pericolo che minacciava la vita sua e della
sua famiglia…già famiglia…ancora quella parola, iniziava a infastidirmi…
sentivo Felix che parlava con quel
vampiro, Carlise, e piano piano
la conversazione si animo di nuove voci, Alice e Emett
avevano intrapreso anche loro una conversazione con Jane e Alec…o meglio Jane e
Alec sembravano essere interessati alle loro abitudini alimentari..ma io non
sembravano intenta ad ascoltare, mi erano persa in quelle iridi oro che
continuavano a sostenere il mio sguardo…uno sguardo intenso…che sembrava voler
dire tanto, ma che non mi diceva niente, uno sguardo nuovo, che non avevo mai
incontrato..uno sguardo caldo….
-Isabella…-mi sentii chiamare alle spalle, Alex aveva
portato la mia vita alla realtà…fissavo un vampiro, un mio nemico con interesse
e e stupore..cazzo..non era
da me… girai appena la testa tenendo con la coda dell’occhio Edward…e il suo
sguardo mi stupì..sembrava infastidito –dovremo andare a caccia se domani
dobbiamo andare a scuola…- sottolineò..già la caccia….ne avevo bisogno o Mike
Newton sarebbe divenuta la mia colazione l’indomani, mi limitai a annuire….
-Felix..io
e Alex andiamo a Seattle…dobbiamo mettere qualcosa sotto i denti…- non aspettai
sua risposta, mi alzai e solo quando avevo raggiunto Alex sentii la sua voce
rispondermi
- sono arrivate le vostre macchine questa mattina…le chiavi
sono nel cassetto in entrata….- bella notizia finalmente!la lentezza dell’Hummer oggi mi aveva quasi fatto andare in escandescenza
nonostante Alex la tirasse al massimo, mi limitai a un sorriso per sottintendere
la buona notizia
-bè…è stato un piacere fare la
vostra conoscenza- minimizzai rivolta agli ospiti con un accenno di un sorriso –noi
andremo a occuparci di una faccenda…- Alex di tuta risposta alla mia allusione
ghigno, mentre sul bellissimo volto dei Cullen si fece
trasparire una chiara ombra di dolore, il dottore stava per aprire bocca ma lo
precedetti –si avremo discrezione, niente disastri sanguinari, niente stragi e soprattutto
discrezione..sono cose che sappiamo già…- sorrisi…sembrava
sollevato almeno in parte…poi mi diressi con Alex verso la porta che dava al
garage sotterraneo…
-Alex non schiantarti con la
macchina da nessuna parte- esclamo Alec di tutta risposta Alex rispose con un
ruggito profondo che mi fece sorridere…aveva distrutto tre
macchina nel giro di un mese quando eravamo a Volterra, tra cui una di
queste era la mia…
-divertiti amore – Felix lo diceva davvero..era
da un pò che non facevo una caccia come si deve
Non esitammo ancora, la sete si faceva sentire, scendemmo le
scalee salimmo
sulla mia macchina una Lamborghini Gallardo nero placcato.
Ricordandomi l’accenno di Alec alla distruzione di massa di macchine da parte
di Alex mi misi io al posto del guidatore…
Era delirio puro guidare quella macchina, al mio tocco
faceva le fusa come un gattino, procedemmo a fari spento,
ormai erano calate le tenebre, sipario adatto per la nostra caccia, che
aggiungeva una dose in più di adrenalina a quella già accumulata nella giornata
al solo pensare allo spuntino serale….
-sta mettendo a seria prova la mia pazienza quel vampiro..-inizio Alex con un tocco d’odio nella voce
-si chiama Edward - lo corressi e subito mi pentii
-Bella..che cavolo ti sta succedendo?da
quando chiami il nemico per nome?- avevo fatto altro che buttare legna a ardere
nell’odio che gli ribolliva dentro
-da quando l’ho imparato…siamo in copertura no?non dobbiamo
dare a vedere perché siamo qui..-cercai di calmarlo
razionalmente mentre fissavo con un crescente interesse la pelle nera del
volante
-questo non spiega perché gli facevi gli occhi dolci…-rispose
acido
-io.non.ho.fatto.gli.occhi.dolci.a.nessuno.!-
era la goccia che aveva fatto traboccare il vaso…
-a me non sembra..-rispose stizzito
-comunque ora siamo arrivati.Buona caccia.- inchiodai la macchina, volevo che
capisse il mio fastidio, la spensi, tolsi le chiavi dal quadro, aprii la
portiera e scesi, chiusi la portiera e vedendo che mi aveva imitato chiusi la
macchina, infilai le chiavi in tasca e iniziai la mia caccia lasciando Alex e i
miei problemi alle spalle.
Adesso avevo solo sete e solo quello mi interessava.
Quella sera mi sembrava di essere tornata un vampiro
neonato, chiunque mi si sarebbe parato dinnanzi non avrei fatto scrupoli, lo
avrei azzannato e avrei succhiato la ninfa vitale che a me non scorreva piu nelle vene da tanto..anzi
troppo….e fui presto soddisfatta…
Una combriccola di due ragazzi passeggiava tranquillamente
dalla parte opposta della strada. Avevo sete.
Mi materializzai alle loro spalle con un semplice balzo.
Avevo sete.
-ciao…-gli salutai…al mio saluto risposero con un semplice
sobbalzo e si girarono all’inizio spaventati e poi una volta che mi guardavano
sentivo in loro crescere l’interesse…sentivo il loro sguardo che mi trafiggeva
in ogni angolo del mio corpo..mi stavano facendo la
lastra e sembravano compiaciuti del risultato
-mi chiedevo se vi andava di giocare un pò
con me..-sorrisi maliziosa…gli avevo colti di sorpresa…ma
ne sembravano lusingati…e infatti accettarono subito..-venite con me…-gli
sussurrai e iniziai a incamminarmi su un vicolo buio a pochi metri di distanza,
sentivo i loro passi seguirmi..il loro cuore che pulsava più intensamente, la
loro eccitazione crescere..sporchi pervertiti chissà a che avevano pensato…continuavano
a lanciarsi occhiate di intesa…probabilmente quella serata si stava rilevando
promettente…avevano bevuto, lo sentivo, ma niente di che, il loro tasso
alcolico doveva essere al massimo dell’1%..erano sobri…felici e sopratutto eccitati…mi
dovevano aver preso per una ragazzina arrapata che voleva ‘giocare’al dottore…e
allora perché non lasciarglielo credere ancora un po’?...
il loro profumo era invitante, e la
gola iniziava a bruciarmi sempre di più..quindi decisi che era arrivato il
momento giusto…mi avvicinai al ragazzo più alto e in punta di piedi iniziai a
baciargli il collo…gli piaceva…si stringeva a me sempre di più…ogni attimo ogni
secondo che passava lo sentivo farsi più desideroso di me…quindi decisi di
staccarmi da lui e passai al suo amico, e feci lo stesso…avevano le gambe che
gli tremavano e i loro occhi si erano fatti assatanati..mai quanto i miei che
sentivo di un nero tenebra…
-posso assaggiarvi?..-gli domandai…non
aspettai neppure una loro risposta, mi avvicinai al ragazzo che avevo più
vicino, sembrava lieto che la mia scelta fosse caduta su di lui…mi accolse a
braccia aperte…mi avvicinai al suo viso lo guardai fisso negli occhi..dipendeva
da me..lo sentivo…
-hai un buon odore- gli sussurrai prima di infilzare i miei
canini nel suo collo…di risposta emise un gemito, ma non sembrava soffrire..sembrava accecato dall’eccitazione da quel contatto e
infatti mi stringeva a se mugugnando qualcosa che certo non voleva dire fermati…probabilmente
pensava di essere in paradiso, povero illuso..non sapeva che al massimo io
potevo offrirgli l’inferno…ma non mi sarei sprecata a tanto per lui….lo sentivo
piano piano attenuare la stretta su di me..che fino
alla fina sembrava non demordere, finchè lo sentii
accasciarsi tra le mie braccia…me lo scostai di dosso…la mia sete si era
placata ma non del tutto…guardai per un’ultima volta il volto di quello che era
appena stato il mio spuntino, quasi per caso, non so perché ma i miei occhi
caddero li…sorrideva…sulla morte che lo accaniva potevo intravedere un sorriso,
feci una smorfia schifata e lo feci scivolare a terra...il suo amico doveva
aver assistito a tutta la scena e aveva capito cosa gli avrei fatto, forse per
quella stupida idea aveva iniziato a correre…mi bastò un balzo e gli fui
davanti..sul suo volto leggevo paura disprezzo terrore odio e un qualcosa che
non capivo…tante emozioni in un’unica persona..tipi strani gli umani…
-cos’è non vuoi più giocare con
me?- ghignai..non aspettavo neppure una risposta e gli
saltai al collo…tremava sotto i miei morsi…ma non cercava di scappare..forse
aveva capito che era inutile o forse il suo corpo non rispondeva ai comandi…quando
l’ultima goccia di sangue fu prosciugata lo feci scivolare al suolo, inerme,
morto come il suo amico, ma non mi degnai neppure di guardarlo in viso..
Ero sazia. Avevo placato la mia sete.
Sorrisi soddisfatta.
-..non si gioca con il cibo…-
-tsk…-
-Bella..cosi gli illudi…- ghigno e
in un attimo fu al mio fianco, mi cinse la vita con un braccio e mi avvicinò a
lui… con una mano mi scostò delle ciocche di capelli e appoggio la sua guancia
alla mia e mi sussurrò all’orecchio -mi eccita vederti cacciare…scusa per prima…so
che di quel strampalato di Cullen non te ne frega
niente…è che odio all’idea di pensarti con lui…-
-non dire cazzate Alex…non starei mai con lui…-sussurrai a
occhi chiusi…era quello che intendevo di Alex quando dicevo che non riuscivo a
stragli lontano…mi stregava…avrebbe potuto dirmi qualunque cosa e io ci avrei
creduto…si scosto piano da me e mi trovai a fissare i suoi occhi a pochi
centimetri dai miei, mentre il suo respiro freddo mi accarezzava il collo…le
distanze tra noi erano minimizzate…mi ero già trovata in situazioni simili ma
mai con lui…poi successe quello che avevo pensato…avvicino le sue labbra alle
mie e eliminò lo spazio che ci divideva…fù un bacio
dolce, come un soffio, leggero..niente di più ma per
me era nuovo..nessuno mi aveva mai baciato cosi..mai senza bramosia e quello
non era certo un bacio bramoso…era un bacio che sottintendeva molto
-so che per adesso non puoi darmi di più…ma ho aspettato 50
anni al tuo fianco per poter averti mia per l’eternità..posso
aspettare ancora tutto il tempo che vuoi, piccola….- quelle parole,non me le
sarei mai aspettate…
SPERO SIA STATO DI
VOSTRO GRADIMENTO!!!
RECENSITE PLEASE!!!!!
daene: wow geniale adirittura!!grazie^^..certo che la continuo ma tu continua
con le recensioni!!
meredhit89:eheh
certo che diventerapink..ma
non esitero a mettergli i bastoni fra le ruote come
avrai capito da qstcap!!
Gin_ookami97: vedrai che tra poco bella sorridera come non mia..devi darmi
un po di pazienza piano piano
sta imparando…^^ e poi deve avere la giusta motivazione, no??
Becks,: vedrai
che postero un po meglio promettto..solo che con capodanno mi devi perdonare..mi faccio
prendere tropo dalle feste..che ci vuoi fare…eheh
pensa cm carà geloso ed adesso^^
sachan: aggiornato!!!!eh già Bella è una della guardia di
Volturi..ma mica una qualunque..Bella è la guardia fatta vampiro!!
gianna88:grazie miell…detto
fatto e aggiornato!!spero che ti piaccia!!!
Ashlein: questa volta ho aggiornato
con un popiu di calma…povero
Akex dicevi..io non direi
intanto un bacio se l’e preso..in un certo senso…kiss!
MimiMiaotwilight4e: già alice è sempre alice..non mi azarderei mai a cambiarla
cm personaggio…^^ spero che commenterai!!
daene: senza parole..addirittura..ow!!grazie mille!!!!spero ti sia piaciuto!!
camy00: è un po
presto perche a Alex gli si spezzi il cuore…^^
giunigiu95: ma nongli
ha letto nel pensiero..neppure Aro puo..è questo uno
dei motivi per cui Ed la guarda cosi..ma niente aniticipazioni!!!!
Tokiotwilighters: questione di punti di vista..io a suola avevo 8 in matematica..sul resto facevo
pena….^^..dimmi se ti piace qstchappy..non
si parla di matematica^^
ECCO LE RISPOSTE ALLE VOSTRE
RECENSIONI…
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE
RECENSISCONO, CHE LEGGONO E CHE MI HANNO AGGIUNTA AI
PREFERITI…
VI
PREGO CONTINUATE COSI..
E RECENSITE!!!CHE MI PIACE LEGGERE QUELLO CHE
SCRIVETE!!!
-so che per adesso non puoi darmi di più…ma ho aspettato 50 anni al tuo
fianco per poter averti mia per l’eternità
Salve a tutti!!!!!
Come potete vedere sono tornata con un nuovo
capitolino…certo ho fatto la bas******a a terminare
quello precedente così sul più bello..ma non voletemi a male…anche io come
Bella ho un lato negativo cattivo cattivo… ahahahaha..no scherzo!!!
Spero che questo chappy vi
piaccia!e che mi lasciate tante Belle relazioni…che mi date la carica…mi piace
sentire che la storia vi emoziona e che molti di voi hanno decretato il mio
Alex come begnamino..anche se molti di voi lo vorrebbero ridotto a un mucchietto
di cenere…ma suvvia…se non c’è pepe che storia sarebbe????eheh
Un grande bacio a tutti quelli che mi seguono(anzi che seguono la nostra Bella!)!!!
AVVICINARSI…E
NO
BELLA POV
-so che per adesso non
puoi darmi di più…ma ho aspettato 50 anni al tuo fianco per poter averti mia
per l’eternità..posso aspettare ancora tutto il tempo
che vuoi, piccola….- le sue parole continuavano a ronzarmi in testa e non
c’era modo da scacciarle….quella notte dopo il bacio non aveva più proferito
parola, era stato in silenzio guardando fuori dal finestrino durante tutto il
tragitto per tornare a casa, era stato in silenzio quando eravamo arrivati a
casa e i nostri compagni ci avevano chiesto della caccia, rispondeva
tranquillamente alle loro domande, ma sembrava che non gli interessasse neppure
della risposta che dava, tal più si limitava a un si,certo, bene, ok, no….non si poteva certo definire di tante
parole quella notte, e questo non riuscivo a capirlo, avrei dovuto essere io
cosi, ero stata io quella baciata alla sprovvista, non lui…ma forse era proprio
questo il problema, Alex e io eravamo legati da qualcosa di speciale, di
chimico, infonda la mia morfina scorreva nel suo corpo, ma poteva questo
bastare a creare una completa dipendenza l’uno dall’altro? Io stessa mi ero
risposta che non volevo dividermi da lui…e sapevo che anche per lui era cosi,
ma in un certo senso noi eravamo già divisi, sapevo che voleva prendere il
posto di Felix per non dover indugiare quasi cinquant’anni per congiungere le
sue labbra alle mie…e sapevo che questo non era giusto, non l’avrei mai
incoraggiato a aumentare la sua dipendenza da me, perché ormai lo avevo capito
quella tra noi doveva essere per forza dipendenza, avevo concesso a Felix quel
legame con me perché sapevo che lui era diverso, sapevo che in fondo mi
assomigliava, anche lui come me si sentiva un mostro, eppure come molti altri
vampiri aveva provato per me attrazione, ma quello che c’era tra noi era solo
attrazione fisica, niente di più, mi ricordo ancora quando ero ceduta alla sua
corte, poco dopo che avevo trasformato Alex e avevo capito che quel nuovo
vampiro entrato come un fulmine nella mia vita si sarebbe scottato illudendosi
di poter essere finalmente felice,
quasi in automatica Felix si era fatto più serrato,
magari proprio sentendo la minaccia della presenza di Alex e così avevo deciso
più per proteggere Alex che per me stessa che Felix poteva andare…l’unica cosa
che in quel momento mi passava in mente era Alex, l’avevo trasformato in un
mostro togliendoli la possibilità di essere veramente felice, non volevo
incatenarlo ame, dovevo proteggerlo,
seppur questo voleva dire proteggerlo da me stessa…cosi adesso mi trovo cosi
incasinata, un compagno che brama ogni centimetro del mio corpo chiamandomi con
nomignoli stupidi, quale amore, tesoro, piccola…e il mio tutto al piano di
sopra che chissà cosa pensava, cosa provava, cosa gli passava per la testa…cosa
stava calcolando?non lo capivo, morivo dalla voglia di saperlo però…per un
attimo pensai a quel vampiro dagli occhi d’oro..chissà cosa avrei dato per
avere il suo potere ora….potere!cazzo è vero, dovevo dirlo a Felix e ai miei
compagni!
Con un balzo mi precipitai al piano di sotto, evitando
accuratamente le scale facendo invece leva sullo scorri
mano che dava nel salone e atterrai con disinvoltura nell’entrata, per fortuna
con il mio balzo felino ero stata abbastanza attenta da non scheggiare o
crepare il marmo sotto i miei piedi…
-ragazzi..vi devo parlare, tutti
giù..subito!- non avevo fatto in tempo a terminare la frase che quattro vampiri
si catapultarono alio fianco,
probabilmente l’idea di saltare le scale non era stata solo mia…
-che succede Bella?- domando Jane in asciugamano…
-hem…scusate..non
volevo essere cosi tempestosa, ma prima quando c’erano i Cullen
dovevo parlarvi di una cosa, ma con loro qui non potevo….- probabilmente gli
avevo spaventati, Jane grondava acqua sul marmo, Alex era a torso nudo, aveva
avuto la decenza di mettersi i jeans..chissà che stava facendo..Felix aveva
ancora il telecomando in mano, mentre Alex mi guardava a distanza senza far
traspirare emozione
-oggi, cioè ieri, a scuola ho parlato con Alice Cullen…mi ha raccontato un po’ di cose interessanti sulla
sua fam..clan!- mi schiarii
la voce..stavo per dire famiglia..io!mi stavano facendo il lavaggio del
cervello..-mi ha detto che tre di loro possiedono degli extra…-
-interessante…sai anche che poteri hanno?- Felix doveva aver
già calcolato la gratitudine di Aro se gli avremmo aggiunti alla sua collezione..la nostra mente lavorava in sincronia, ecco un altro
motivo perché avevo scelto Felix…a lui piaceva il potere, ghignai soddisfatta
-si…Jasper, il biondino che viene a scuola con noi è un
domatore, più domare le emozioni delle persone…- sapevo che non gli avrei
stupiti, nessuno si sarebbe scomodato per una cosina del genere, tantomeno i
Volturi, però meglio averlo che no… -Alice stessa è un extra, può leggere nel
futuro…- i ragazzi si erano irrigiditi eccetto Alec che con un ghigno in faccia
doveva essere arrivato a capire l’importanza della mia interruzione
-e il terzo?- chiese tutto eccitato
-è Edward…-a quel nome partì un ringhio dalla gola di
Alex…no non stava facendo finta di niente… - lui può leggere nel
pensiero…-lasciai queste parole in sospeso
-co-come
Aro?- domandò in un soffio
-meglio di Aro…a lui non serve il contatto fisico..lui legge nella mente quello che le persona stanno
pensando in quel momento…-il mio ghigno si era fatto più largo e pure quello di
Alec
-dobbiamo avvertire Aro…-confermò Felix, gli altri annuirono
-ma se lo avvertiamo, ce li farà attaccare…-
-e allora Jane, non ti sarai rammollita?- la ammonì il
fratello
-no idiota…vuol dire addio permanenza a Forks,
ce ne torniamo a Volterra il pomeriggio stesso…- sussurrò l’ultima parte
-è vero cazz…- Felix si era
irrigidito
-come facciamo?- per la prima volta Alex aveva parlato
-potremo far finta di niente per un po’ e alla fine consegniamo
a Aro gli extra…sarà troppo su di giri per far caso al piccolo ritardo con cui
lo abbiamo avvertito, no?- domandai quasi in automatico
-credo che possa funzionare- concluse
Felix…almeno per un po di tempo avremo potuto
essere liberi, sorrisi all’idea…e poi tornai in camera mia a occuparmi di
quello che non stavo facendo prima..ormai mancavano poche ore all’inizio della
scuola quindi optai per un bagno ‘caldo’..
-io e Alex andiamo via con la mia macchina- sentenziò Alec
dal piano di sotto
-ok…Bella noi andiamo con la tua?- mi chiese Jane dalla sua
camera
-certo!prendiamo la Lamborghini…-le risposi piano, tanto
sapevo che mi avrebbe sentito…
-noi andiamo!ci vediamo a scuola, vi aspettiamo in
parcheggio!-saluto Alec
la porta della mia camera si asprì
ed entrò Jane…decisamente pronta cosa che io non ero, allora mi velocizzai e
grazie alla mia velocità vampiresca presi una minigonna e un dolcevita neri
dell’armadio, gli abbinai con una calza lunga fino a metà gamba nerae decolté neri…almeno su qualcosa ero
sensibile, il gusto nel vestire…forse perché da umana avevo vissuto nello
sfarzo delle grandi corti francesi o semplicemente era dovuto al cromosoma X,
mi guardai allo specchio, si potevo andare, e dal sorriso di Jane capii che
anche lei concordava..quella vampiretta seppur
trasformata da giovane aveva gusto nel vestire seppure le forme del suo corpo
non fossero ancora sviluppate…insieme ci precipitammo al piano di sotto,
prendemmo tracolle e giacche e andammo in garage, e entrai in quella che era la
macchina più bella che un umano avesse mai realizzato…sfrecciammo per
l’autostrada a circa 250, questa macchina è una forza…peccato che comunque a piedi
sarei andata più veloce…arrivammo a scuola in meno di 15 minuti, per
l’esattezza 14.236 minuti, purtroppo una volta arrivava in centro avevo dovuto
rallentare se non volevo mietere vittime e seminare il panico tra gli abitanti
della cittadina che sembrava essersi appena svegliata…arrivai in parcheggio e
notai che l’ultimo posto libero era vicino alla Volvo metallizzata dei Cullen per lo più tutti attorniati alla loro macchina, non
avevo scelta dovevo parcheggiare li…con una semplice manovra entrai perfettamente
nelle linee e in sincronia con Jane scesi dall’auto, solo quando feci scattare
la chiusura della macchina mi accorsi che tutti gli studenti della ForksHightSchool
stavano decisamente con gli occhi puntati su di noi, cazzo, mi sembravano molti
di meno ieri..da dove sono spuntati questi?..ma come il mio solito non ci feci
molto caso, stavo percorrendo la fiancata dell’auto per raggiungere gli altri
quando Alice Cullen mi si parò davanti sempre con il
sorriso da folletto stampato in faccia,…
-Buongiorno Bella!!!-tintinnò
-Buongiorno Alice…-che allegria cavoli avrei fatto paura a
una mummia morta e defunta, come tutte le mummie d'altronde
-è tua la macchina?-continuò
-..-annuii
-wow è una Lamborghini!-
- Lamborghini Gallardo…-
- l’avevo intravista ieri sera ma così da proprio bella
mostra di se!-
-già…e come vedi non ho saputo resistergli…-sorrisi
-a quanto va?- questa volta era stato Edward a parlare, in effetti tutti i Cullen erano
intorno alla mia macchinae perfino i
miei compagni incuriositi dalla socializzazione si erano aggiunti
- 230 in
originale…adesso arriva a 290 circa..ma con un po’ di
modifiche arriva a 360…-risposi guardando quel vampiro che per una volta non
guardava me ma l’automobile
-come fai a esserne cosi sicura?-
domando la modellissima Rosalie acida come il male
-semplice il suo predecessore arrivavaa tanto…- sembrava non capire – ne avevo una uguale prima, solo bianca…ma bè
l’ho dovuta cambiare…- conclusi
-Alex si è schiantato sul muro di
cinta di Volterra…- ghignò Alec che doveva aver ascoltato l’intera
conversazione
-tsk..-fu
la risposta che ottenne
e tutti scoppiammo a ridere tranne
la bionda che mi guardava ancora male
-quindi ti intendi di macchine?- mi domandò stizzita
-sai, a Volterra se non si ammazza qualcuno ci si annoia..bisogna trovare hobby alternativi…- la ammonii e cosi
almeno avrebbe tenuto la bocca chiusa
-bè è una bella macchina…me la fai
provare un giorno?-mi domandò Alice e io in tutta risposta irrigidii, da quando
Alex l’aveva distrutta nessuno aveva più il permesso di toccare la MIA auto….
-tranquilla non mi schianto…ricordi..radar
incorporato…- è vero, lei leggeva il futuro, poteva prevedere se si fosse
schiantata da qualche parte, e non penso che lo avrebbe fatto apposta, ero pur
sempre un Voltura
-perché no…-risposi in un soffio- però fammela prima velocizzare- la
ammonii sorridendo
-certo!!! Sennò non sarebbe davvero
divertente!-e si mise a ridere
dopo che i Cullen smisero di
contemplare la mia auto ci dirigemmo insieme a scuola, tenendo comunque una certa
distanza di sicurezza, tutti eccetto Alice che saltellava da una parte
all’altra come se stesse camminando sui carboni ardenti…beata ragazza…non mi
accorsi neppure di chi avevo di fianco finchè non mi
rivolse la parola
-è strano vedere una ragazza che si interessa di auto- era
stato Edward a parlare…mi girai stupita ma non risposi, forse impotente di
farlo perche fui subito incatenata da quegli occhi dorati o forse perché non
sapevo che rispondere, quindi fu lui a rompere il silenzio
-non ti ho neppure salutato scusa..Buongiorno
Isabella…-che occhi magici
-Bella…- mi guardò confuso –chiamami Bella…lo preferisco…-
-come vuoi..Buongiorno Bella..- e
dicendo il mio nome si aprì in quel sorriso sghembo che seppur avessi già visto
ebbe la forza di stupirmi..se fossi stata umana avrei giurato che sarei
arrossita….
-buongiorno Edward….- cercai di riprendere il controllo e ci
riuscii quasi subito, bastò smettere di guardarlo negli occhi – diciamo che
all’inizio mi piaceva più l’estetica delle auto ma poi con il tempo ho voluto
iniziare a curiosare sotto il cofano…-
-anche Rose perde giornate con la testa dentro il cofano della auto, sai in fondo vi assomigliate e poi siete anche
tutte e due belliss…-ma coprì con un colpo di tosse
l’ultima parola…stava per dire bellissime?Edward Cullen
mi riteneva bellissima?questo poteva spiegare il perché del suo sguardo sempre
puntato su di me…in fondo non era tanto diverso da tutti i vampiri che avevo
avuto modo di conoscere, vegetariano o no anche lui bramava il mio corpo…mi
stizzii a quel pensiero, Alex aveva fatto centro e io sarei passata per
un’ingenua..in trecento anni non avevo ancora imparato la lezione…
probabilmente aveva capito che
avevo sentito benissimo quello che stava per dire e doveva aver notato perfino
la mia smorfia, così automatica che non l’avevo neppure comandata, odiavo
sentirmi dire che ero bella, lo sapevo!tutti i vampiri sono belli!e io lo ero
già da umana..che si vuoi fare…
pensai che avesse capito che era
meglio concludere la conversazione lì, ma aveva optato per sviare il
discorso…in uno non altrettanto migliore
-a cosa pensi?-domandò incuriosito, non andava bene
raccontargli la verità, più una persona ti conosceva più quella poteva trovare
il modo di attaccarti e io non potevo permetterlo
-alla lezione di letterature che mi aspetta a minuti- mentii
-è una bugia…-ragazzo astuto
-lo so..-risposi acido
-no, davvero..a che cosa
pensi?...-domando guardandomi supplichevole
-perché ti interessa?-domandai stizzita
-io…non…riesco…-ma non gli feci concludere la frase
-a entrarmi nella mente, vero?-conclusi
-si..ma come…-sembrava sorpreso
-Alice mi ha detto del tuo potere…-gli spiegai
-…ma ancora non capisco…perché io non posso…-
-non puoi e basta..nessuno
può…neppure Aro- sorrisi orgogliosa
-perché?-domandò ancora più insistente ma nongli risposi, entrai
in silenzio nella mia aula seguita dal suo sguardo interrogativo ma non
proferii parola..mi limitai a aprire la mente e a pensare a una sola cosa,
sapendo che lui l’avrebbe letta nella mia mente
-Isabella Maria Swan…benvenuta a Volterra…da
oggi in poi tu sarai un membro ufficiale della sacra Guardia dei Volturi….- la
voce di Aro e il suo sorriso soddisfatto
-…è semplice, Aro non può leggerti la mente, Jane non può torturarti,
Alec non può colpirti, Heidi non può manovrarti, Renata è nulla in confronto a
te…..tu Isabella sei uno scudo…- la voce pacata di Elazar, lui mi aveva rilevato il perché, quando la sete era
passata e nella mia mente la curiosità aveva fatto strada
e di nuovo la voce di Aro….-Isabella….tu sei l’arma più forte che
Volterra potrà mai esibire…grazie a te l’esercito di Volterra sarà sovrano per
l’eternità…- quel giorno portava sottobraccio la mia mantella nera, la stessa
che era riposta nel cassetto del comò della mia stanza
RISPOSTA ALLE VOSTRE
RELAZIONI:
mery123: Grazie mille per i9 complimenti..sono felice di
essermi guadagnata un’altra lettrice!
sydneybristow: che storia sarebbe se non avesse un lieto fine..e pure lui merita un lieto fine..non sono cattiva
vedrai..se qualcuno ci lascerà le penne non sarà di certo lui(credo)!!
Ashlein: vuoi sposare Alex?se vuoi ti do
il suo numero di telefono..allora è 347******9!!!! Cmq
sono d’accordo con te…se non sono vegetariani sono fiù
forti…il vampiro a mio parere deve essere stereotipo di ‘mostro’ e se è troppo
buono non c’è gusto…!!..Bella s’è data una bella ripigliata!!
gianna88: sono felice ti sia piaciuto..io
non ero convinta di quel capitolo ma se ti è piaciuto sono happy!!!
MimiMiaotwilight4e: grazie ho cercato di fare del
mio meglio….vedo che ho trovato un’altra fan dell’Alex-Bella…eheh
meredhit89: te invece sei una fan
dell’Edward Bella e immagino che vuoi che Alesx diventi
un bel mucchietto di cebnere…eheheh..tranqui..il destino vince su tutto e certe persone sono per
forza di cose destinate!
giunigiu95: eheh
il fascino del predatore..sono felice che Bella a caccia ti sia piaciuta…ho vuoluto dare a bella una ripigliata su qstfic..perchè ero stufa di
vederla come sfigata!
Un grande grazie
a tutti quelli che leggono la mia fic, che
recensiscono e che mi hanno aggiunta tra i preferiti..sono
davvero felice del successo che sta avendo qstfic e lo devo soprattutto a voi!!!!!
Ecco a voi il nuovo chappy…e come molti aspettavano
Ecco a voi il nuovo chappy…e come
molti aspettavano..
bè..non
vi dico niente..leggete…eheh…
un bacio a tutti
PRINCIPESSA
BELLA POV
Sapevo che aveva letto nella mia mente, gliel’avevo concesso
solo perché sapevo che l’interrogatorio sarebbe continuato, almeno così pensavo
di aver soddisfatto la sua curiosità…in fondo più chiara e concisa di cosi non
avrei potuto essere, gli avevo detto chi ero e con quei ricordi avrebbe potuto
capire molte cose di me…io ero uno scudo..non c’era
altro da capire…Isabella Maria Swan è uno scudo!
Almeno così avevo liquidato le sue domande e placato il suo
morboso interesse…ero sicura che adesso avrebbe smesso di
studiarmi in continuazione seppur di sottecchi..in fondo mi bastavano
gli occhi degli umani di quella scuola che sapevo di non poter
scacciare..nonmi serviva anche l’occhio
indagatore di un vampiro in piena fase zen di contemplazione per scoprire le
verità dell’universo, o meglio della mia mente assai contorta….
La lezione passo velocemente…non
avevo ascoltato una singola parola del professore e lui sembrava dispiaciuto
per questo…doveva aver notato la mia mancanza di interesse ma non me la fece
pesare né mi richiamò…un’altra persona ammaliata dal mio essere…al suono della
campana sentivo il suo sguardo che mi guardava mentre svicolavo dalla classe…ma
non uscii…mi appoggiai allo stipite della porta e mi girai verso l’insegnante
che mi guardava curioso, il resto della classe era già uscito e eravamo solo io
e lui….feci dietrofront e mi misi di fronte alla cattedra….il suo sguardo non
mi aveva lascito un momento..curioso e compiaciuto allo stesso tempo…sembrava
sul punto di dire qualcosa, così abbassai lo sguardo liberandolo
temporaneamente dal mio potere
-posso fare qualcosa per lei signorina….Swan- aveva esitato sul mio nome, fingendo di non
ricordarselo…ma non nera proprio un bravo attore…era perfino arrossito
pronunciando il mio cognome
alzai lo sguardo e lo guardai
sorridendo – volevo solo complimentarmi con lei..mi è piaciuto il suo discorso
sull’irrazionalismo di D’annunzio…il suo modo di vedere le cose, sul
comportamento di un personaggio così eccentrico l’ho trovato molto
coinvolgente…- feci una pausa e sorrisi ancora, vedevo il suo colorito tingersi
maggiormente di rossa e il suo spirito iniziare a gongolare – non è da tutti ritenere D’annunzio come una
persona di un talento fondato, normalmente le persona si attengono a giudicarlo
per il suo spirito avventuroso e i suoi colpi d’azzardo…mi piace il suo punto
di vista…- conclusi con un altro sorriso
-oh..hem..grazie..sono
contenta che lei condivida la mia linea di pensiero…non è comune ai giovani
d’oggi interessarsi alla filantropia passata…- sorrise fiero
- sarà che tutti ritengono che la mia mentalità è di altri tempi- risi e con un cenno del capo lo salutai
dirigendomi verso l’uscita della classe che iniziava a riempirsi per la
prossima lezione…un altro uomo felice…iniziavo a divertirmi con i miei sorrisi
ottenevo qualunque cosa…chissà..magari il prossimo compito in classe mi avrebbe
dato il massimo dei voti anche se lo avessi lasciato in bianco..ma che
pensavo..io avrei comunque preso il massimo dei voti…
stavo camminando per i corridoi per
la mia prossima lezione…geografia…ecco qui ero pessima…non ho mai avuto un
bell’orientamento..più delle cose elementari non sapevo…e mi c’erano voluti
decenni per impararle…una lezione che avrei dovuto ascoltare…entrai in classe e
svicolai all’unico posto libero..di fianco a Alice Cullen..ohoh
-ciao Bella..- ero appena entrata
in classe e già sventolava la mano festosa nella mia direzione…
-ciao Alice…-mi sedetti con un movimento fluido vicino a lei
e già sapevo cosa mi aspettava…
-che bello, abbiamo una lezione insieme..cosi
possiamo chiacchierare e conoscerci meglio..- ecco quello che temevo, quelle
parole…conoscerci meglio..chiacchierare..addio lezione di geografia..adesso che
iniziava a piacermi tanto…
-ma certo…- sospirai..ma lei era
troppo euforica per accorgersene….come poteva essere un vampiro quella ragazza
seduta di fianco a me?era uno scherzo della natura…cosi drizzai le orecchie per
sentire i battiti del suo cuore..niente..cazzo era un vampiro…e ancora una
volta mi trovai a pensare che era un mondo tutto suo quello dove viveva…beata
ragazza spensierata..ad un tratto però mi incuriosii..volevo sapere qualcosa di
più di lei..in fondo un vampiro del genere doveva aver avuto qualcosa di strano
nel suo passato per essere cosi…
-Alice…qual è la tua storia?- domandai, all’inizio sembrava
felice ma poi a quella domanda si rabbuio un attimo…era normale..nessun vampiro aveva una bella storia alle spalle…
-oh bè..non
ricordo nulla della mia vita da umana..-inizio ma la interruppi subito,
scherzava?
-ma è impossibile…tutti ci ricordiamo qualcosa…chi più chi
meno ma non ho mai sentito un vampiro senza ricordi di quando aveva umano…-
-lo so…è starno..ma mi sono
svegliata e ero diventata così…- era triste
- scusa..io ecco…non volevo..non ho
molto tatto per queste cose..-
-non ti preoccupare- e tornò a sorridere come quando ero
entrata in classe – bè quando sono stata trasformata
ho avuto una visione…ho visto me in un bar che parlavo con un altro vampiro,
Jasper..e ho capito che dovevo andare li…non so quanto
tempo c’ho messo a trovare quel posto ma le visioni mi aiutavano,, vedevo i
posti che dovevo attraversare, vedevo quello che dovevo fare e alla fina sono
arrivata in una bettola a NY…non so neppure quante notti ho passato in quel bar
aspettandolo…probabilmente 15 o giù di lì..pensavo di essermi sbagliata, ma
quando stavo per alzarmi e andarmene..l’ennesima visione..lui che entrava nel bar..e
dopo un’ora è successo…abbiamo parlato..anche lui cercava qualcosa, una vita
diversa, e io avevo bisogno di lui..l’ho capito subito…e pure lui…-sorrise
felice al ricordo probabilmente stava rivivendo la scena del loro primo
incontro – attrazione tra vampiri..impossibile sfuggirne- le sorrisi
pacatamente cercando di giustificare il tutto, lei annui –poi ho avuto un’altra
visione io e lui che trovavamo i Cullen e ci univamo
a loro..ed eravamo felici…soffrivamo tutti e due l’astinenza da sangue, lui era
abituato a bere sangue umano e io non avevo fatto altro prima di incontrarlo,
ma nell’ultima visione dei Cullen avevo visto che
loro bevevano sangue animale e cosi io e lui decidemmo di provarci..non fu
facile..ma ce la facemmo, anche se per Jasper è ancora difficile…infatti a
scuola non respira proprio per non correre rischi…bè
ci siamo uniti a loro e siamo diventati una famiglia…- sorrise compiaciuta,
doveva essere felice
-è una bella storia -la incoraggiai…-mi dispiace però che
non ti ricordi nulla della tua vita umana…-
-già..sarei proprio curiosa di
sapere di più…-
-magari il tuo potere di veggente era già attivo quando eri
umana…questo può spiegare molte cose…ma non sia chi ti ha trasformato?-le
chiesi sempre più curiosa..
-no..quando mi sono svegliata ero
sola…-rispose atona – e tu Bella?qual’è la tua
storia?- sobbalzai a quella richiesta ma dovevo aspettarmela..lei mi aveva
raccontato la sua, minimo che adesso fosse il mio momento sincerità…
-sicura di volerla sapere?- non era una balla storia
-si…-e mi sorrise per farmi coraggio
-bene…vediamo..sono nata a Parigi
il 20 Maggio 1763…-
la guardai di sottecchi pronta per lanciare la bomba e aspettare la sua
reazione – mio padre era il re Luigi XV…il mio nome per intero è Isabella Maria
Swan della dinastia Borbone,…-aveva la bocca
spalancata, la bomba era stata lanciatae aveva colpito… pendeva dalle mie labbra – trascorsi un’infanzia
felice, vivevo bel lusso più sfrenato…mio padre mi riempiva di ogni ricchezza
possibile immaginabile…per lui ero un dono del cielo, nonostante fossi femmina,
avevo una bellezza ultraterrena…ogni festa, ogni ricevimento mi voleva al suo
fianco…io ero onorata di questo, vedevo i miei fratelli e le mie sorelle alle
mie spalle rodere d’invidia ma non mi interessava, la mia bellezza mi stava
aprendo le strade per il successo…mio padre non faceva altro che presentarmi
uomini facoltosi ricchi e agli occhi della ragazzina che ero era solo un grande
onore…sapevo che mi sarei dovuta sposare in un futuro, era la miglior
aspettativa per una donna di corte trovare un uomo di ottima stirpe con cui
passare la vita..ma non pensavo a quello, sapevo che un giorno sarebbe
arrivato..ma nonpensavo che quel giorno
sarebbe arrivato cosi presto…mio padre promise la mia mano a un sovrano
scozzese, io non l’avevo mai visto…non mi andava di sposare un uomo che non
conoscevo, l’avevo visto solo due volte, e solo una di quelle mi aveva rivolto
la parola…a mio padre poco importava..quello per lui voleva dire prestigio,
ricchezze, terre..solo questo non importava la felicita di sua figlia, cosi
il30 settembre 1780 divenne il giorno del mio
matrimonio…ero disperata, non amavo quell’uomo seppur bellissimo, quindi salii
sui tetti del palazzo di mio padre e mi gettai di sotto…poi mi sono svegliata a
Volterra..era stato Aro in persona a trasformarmi, fingendo la mia morte di
fronte amio padre…cosi sono diventata
un membro della guardia e lo sono tutt’ora…- sorrisi, un sorriso amaro, mi ero
tolta un bel peso raccontandogli tutto..era da tanto che non ripensavo al mio
passato e ormai non ci facevo più caso..
-caspita…- furono le uniche parole che riuscì a pronunciar
Alice…l’avevo scioccata – non me lo sarei aspettata…wow..è
molto triste la tua storia certo..ma non pensavo che tu fossi la figlia di
Luigi XV…-
-già..non succede tutti i
giorni…-confermai pacata
-ma dopo?cioè tu sei entrata nella guardia dei Volturi e …-
-e basta..la mia storia finisce
qui..Aro mi aveva dato tutto quello che potevo desiderare, bellezza e
giovinezza in eterno, forza velocità e una seconda possibilità, si sono un
mostro, Ma poco conta…devo molto a quel vampiro è questo è uno dei motivi per
cui gli sono e sarò sempre fedele….- conclusi
-sai..ho fatto su tuo padre la tesi
dello scorso anno!- puntualizzo
-oh..interessante…-ghignai
-sai..ha avuto un bel
cambiamento…all’inizio era conosciuto come il Benevolo..ma poi è diventato il
Malevolo…all’incirca dall’anno della tua morte…- che cosa voleva dirmi?che mio
padre era dispiaciuto della mia morte?cazzate..era stato lui la causa
scatenante di tutto..
-mio padre è morto..e non c’è cosa
più bella al mondo…è la mia più grande vergogna essere sua figlia..peccato solo
che il passato non si possa cancellare…beata te che non lo ricordi…-sussurrai
la campanella era suonata, un’Altra
lezione era terminata…e io non avevo ascoltato niente..sapevo solo che parlava
di geologia…boh…
uscii dalla classe a spalla con
alice, entrambe sorridemmo al professore che esplose in u turbine di emozioni e
appena varcammo la porta ci lanciammo una occhiata e scoppiammo a ridere..una
risata argentina…in quel momento ero felice…la
mia mente era spensierata..mi ero tolta un peso raccontando la mia storiaa Alice e adesso ridevamo a crepapelle…si..un
giro sulla mia Lamborghini se lo era meritato…
le altre lezioni passarono molto più
lentamente..mi ero sforzata di ascoltare qualcosa, ma non mi interessava
proprio..per lo più avere vicino Mike Newton non aiutava molto..il suo profumo
era veramente buono..mi dispiaceva di non avere alee lezioni in comune con
Alice…ma forse era meglio cosi..anche se con lei mi divertivo…invece mi toccava
sentire i soliti discorsi del biondino dal buon profumo che insisteva a
chiedermi particolari della mia vita..sembrava in particolare che Alex avesse
colpito il suo interesse..lo aveva definito il mio ragazzo e io avevo smentito
subito definendolo un mio carissimo amico.. e a quello sembrava essersi
sollevato..aveva persino sorriso incurante che io con la coda dell’occhio lo
vedevo…forse credeva di avere qualche speranza con me…si aveva attirato il mio interesse,
chi non l’aveva notato gli sorridevo pure ma il mio era solo interesse
culinario, niente di più…è come quando sei a dieta e ti trovi sotto il naso una
torta al cioccolato…non mi avrebbe tentato molto ora, ma mi ricordo che da
umana le diete erano all’ordine del giorno, un principessa doveva essere
perfetta..basta!la mia mentre vagava ancora nei miei ricordi da umana, la
conversazione con Alice probabilmente gli aveva fatti tornare a galla…
finalmente il suono della campana
che decretava l’inizio della pausa pranzo taglio corto il discorso del
professore…uscii dalla classe con Mike di seguito che continuava a sorridermi…e
quando raggiunsi lo stipite della porta mi irrigidii un attimi…
il mio unico pensiero furono
quattro lettere legate tra loro:Alex…
mi aveva evitato come la peste
dalla notte prima…dopo che mi aveva baciato per giunta.. non era neppure venuto
in macchina con me..cosa che faceva sempre..aveva preferito stare con Alec e la
cosa mi aveva un po’ toccato..poi in parcheggio si teneva a distanza…non
riuscivo a capire..perchè…e adesso era li ad
aspettarmi sorridendo a braccia consorte…
-Bella…-mi chiamò, cosi feci qualche passo verso di lui
fermandomi a un metro di distanza…avevo sentito Mike che si allontanava
stizzito sputando la parola amiciprobabilmente
non era convinto…non sapevo come comportarmi..in fondo mi aveva ignorato
lui..io non avevo fatto nulla di male..ma mi sentivo come dire in colpa
-scusa…- sussurro sapendo che lo avrei sentito
quella parola bastava e avanzava,
mi avvicinai a lui e gli ciondolai le braccia con il collo..in quel momento
sembravo così umana…
poi insieme andammo in mensa e ci
dirigemmo al nostro tavolo..sempre a debita distanza da quello dei Cullen, Alex si separò da me per andar a prendere il cibo
per la nostra farsa e io mi accomodai al tavolo di fianco a Jane..
-fatto pace?-mi chiese la vampiretta
-non avevamo litigato..-la ammonii
-che gli era preso?questa mattina
era intrattabile..per fortuna l’ho convinto a fare un giro in macchina con me-
si intromise Alec
-lui che ti ha detto?-
-è stato vago..mi ha detto della
caccia di ieri sera e che…-
-che..-lo intimai io pendendo dalle
sue labbra
-che si sentiva un po spossato
aveva bisogno di riflettere…- rispose
-non sei bravo a mentire…che ti ha detto?..-
-che ti ha baciata…-sussurrò
janea quella frase sobbalzò e mi guardò
interrogandomi con i suoi occhioni e io di risposta
annuii
-e tu?-mi chiese curiosa
-io niente…-e istintivamente abbassai lo sguardo
-peccato…-sussurrò..ma non ebbi il
tempo di chiedergli peccato cosa perchè sentii Alex
avvicinarsi…quindi mi zittii incamerando la domanda per un momento più
opportuno
-io e Jane andiamo a caccia questa sera…-puntualizzo Alec
quando Alex si accomodò al mio fianco
-dove?-chiese
-Olimpia pensavamo…- tintinnò Jane
-vi divertirete…è molto meglio del cibo di Volterra…- ghignò
Alex
-bene bene…-si sfregò le mani Alec
-attenti a non farvi vedere..la
vita notturna va di moda da queste parti…- mi intromisi…
-scusate ragazzi…-era stata Alice a parlare..i Cullen si erano tutti avvicinati
al nostro tavolo e ci guardavano interessati –noi pensavamo di andare a caccia
questo weekend…pensavamo che magari volevate venire a vedere il nostro stile di
caccia…-sorrise beata e mi lancio un’occhiata
-penso sia una buona idea…-risposi
-e poi io sono curiosa..-aggiunse
Jane
-dove e quando?- fu Alec a parlare
-noi passiamo il week end sui monti presso Green Rock se vi
va di unirvi…-Alice sorrideva..probabilmente doveva
aver visto qualcosa
-partiamo sabato dopo scuola e torniamo Domenica notte in
tempo per la scuola di lunedì- a parlare era stata la bionda
-penso possa andare…-commentò Alex
-bene..in questo caso..che ne dite
di un pomeriggio di Shopping a Seattle?-chissà perché guardava me…
-io ci sto..te Bella?-mi domandò
Jane…
-perché no…-mi sforzai a
sorridere..-ragazzi?-
-io devo aiutare Felix con un lavoretto…-sbuffò Alex
-tu Alec?-chiese Jane
-mi sacrificherò..-sospirò
-Bene..allora siamo in 6..perchè neppure Rose e Emmet
possono…-tintinnò Alice – ci vediamo alle tre dalla chiesa…-ma fu interrotta
dal suono della campanella…voleva dire Biologia con Edward…
mi misi la tracolla in spalla,
presi la giacca sottobraccio e mi alzai imitata dai miei compagni..Edward si
mise al mio fianco
-facciamo la strada insieme?- mi domandò
-perché no…- stiracchia appena la bocca in un sorriso
e così arrivammo in classe, in
silenzio senza spiccicare parola, ci sedemmo al nostro posto e aspettammo il
professore…non tardò molto…una volta arrivato ci consegnò dei microscopi e
delle sostanze da catalogare…a seconda della fase in cui si trovavano…il lavoro
si svolgeva a coppie…
un’altra cosa noiosa…
Edward prese il microscopio, mise il primo campioncino da
controllare, si girò verso di me e con il suo sorriso sghembo mi incatenò ai
suoi occhi
-prima le signore…-
-grazie…-gli sorrisi anche io..presi
il microscopio e guardai..come se ce ne fosse stato bisogno…-anafase- dissi e
lui lo scrisse sulla scheda che il professore ci aveva dato da compilare…
feci scivolare il microscopio verso
di lui..sostituì il vetrino e disse profase..da qui
lo potevo vedere anche io..corretto…
toccava di nuovo a me…mi passò il
microscopio dopo aver sostituito il vetrino…ma mentre porgevo la mano per
tirarlo verso si me le nostre ,mani si sfiorarono…
un istante
una scossa
un qualcosa di inspiegabile mi
avvolse
lo guardai sconvolta e anche lui
fece lo stesso…
i nostri occhi si fissavano senza
neppure battere le palpebre…
era come se il mio cuore avesse
pulsato per un attimo…
un’emozione strana…cosa mi era
successo?
Cosa mi stava succedendo?
Perché stava reagendo cosi il mio corpo?
Avevo voglia di riavere quel contatto…
Rivolevo quelle emozioni…
Era da tanto che non sentivo qualcosa del genere….
O forse era la prima
volta…
I suoi occhi fissavano i miei indagatori…si erano fatti
neri…e lo sentivo irrigidito…probabilmente anche io ero cosi..ma
non lo sentivo ..il mio corpo sembrava così lontano che faticavo a percepirlo…
Cosa mi stava succedendo?
Il mio corpo sembrava fuori controllo…la mia mente si era
trasferita altrove…
Quel contatto era stata come una scossa e mi aveva fatto
ribollire dentro…
Dovevo reagire…
Dovevo fare qualcosa…
Dovevo svegliarmi da quello stato…
Sapevo cosa dovevo fare..
Ma non ci riuscivo..
Dovevo staccare gli occhi dai suoi…
Non ci riuscivo..
Dovevo…
Per fortuna riuscii a muovere la meno destra
Dovevo..
Serrai con forza i muscoli della mano…
Dovevo..
Sentii le unghie penetrarmi nella carne…
Dovevo…
Sentivo la carne lacerarsi…
Dovevo..
Sentivo un liquido caldo fluire dalla mano..sangue
Ce l’avevo fatta…
Il dolore fu forte ma mi permise di staccare gli occhi dai
suoi..
Ce l’avevo fatta…
Adesso dovevo solo uscire dalla stanza…
Mi alzai, presi giacca e tracolla,
andai dal professore…
-dovrei andare in infermeria- gli dissi, non aspettai sua
risposta, il suo sguardo era puntato sulla mia mano…sembrava sconvolto…
uscii dall’aula..
ce l’avevo fatta….
E finalmente è accaduto….cosa vi chiederete????
L’alchimia tra i nostri protagonisti…ma aspettate a cantare
vittoria il prossimo chappy sarà di vitale
importanza!!! Chissà perché ho idea che Alice ci metta
lo zampino….eheh
Che dire..RECENSITEEEEEEEE!!!!!!!
Risposte:
camy00: ho fatto abbastanza svelta????grazie
mille per la recensione…mi aspetto una recensione anche per qstchappy!!!^^ un bacio
gianna88: grazie..sono felice che ti sia
piaciuto…visto chehogia
aggiornato!spero che ti piaccia anche qstchappy!fammi sapere!un bacio
giunigiu95: eh si c’è gente molto loquace
in qstfic!!!..buon gustaia..sono fiera che hai apprezzato la Lamborghini..eheh è una favola…aspetto una recensione ank x il proxchappy!!un
bacio
sachan: grazie mille per il complimento…visto k ho
aggiornato velocemente?spero che continuerai a seguirmi!!!un bacio
Ed eccomi con un nuovo capitolo…sto aggiornando velocemente non trovate
Ed eccomi con un nuovo capitolo…sto aggiornando velocemente
non trovate?
Ho letto le recensioni e sono felice che a molti sia
piaciuto tantissimo lo scorso capitolo..d’altronde è
l’inizio di tutto!!eheh…
E come deludervi?quindi ho aggiornato subitissimo…
Ma ricordatevi: io aggiorno..voi
recensite!!!!
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pro recensioni. Farai felice milioni di scrittori.
LA VISIONE
BELLA POV
La mia mano serrata gocciolava sangue che non era il mio, ma
poco importava…ero uscita da quell’aula e quello era più che sufficiente…avevo
bisogno di rilassarmi..sentivo il mio corpo in
tumulto…ero tesa..per un attimo, anzi per più di un attimo avevo perso il
controllo…il mio corpo sembrava non volermi più appartenere…chissà che cosa
avrei fatto se non fossi riuscita a fermarmi….ma ce l’avevo fatta…ancora una
volta avevo dimostrato di essere forte nella mia debolezza…senza rendermene
conto mi ero trovata in parcheggio di fronte alla mia auto…chiusi gli occhi e
cercai di rilassarmi..ripetevo a me stesse che non era successo niente…in fondo
non era successo niente oltre al fatto che mi ero lacerata una mano nel
tentativo di riprendere il controllo del mio corpo…cazzo..per un attimo mi ero
sentita come un vampiro neonato soprafatto dalla smania di sangue..ma la mia
non era stata smania di sangue..era stata smania di Edward..ne ero certa..avevo
desiderato quel vampiro…volevo quel contatto che ci aveva unito per un
millesimo di secondo..lo volevo..volevo toccare la sua mano..sentire quella
scossa invadermi il corpo, l’avevo sentita partire di miei polpastrelli e
attraverso il sistema nervoso invadermi il corpo e concentrarsi suo cuore..quel
turbine di emozione mi aveva colpito in pieno..tanto che per un attimo mi era
parso di sentire il mio cuore battere…
Mi sforzai di aprire gli occhi…dovevo cambiare aria…
Lancia un’occhiata alla mano…la ferita si era rimarginata ma
ero cosparsa di sangue…con la mano sana aprii la tracolla, presi un fazzoletto
e mi pulii alla bene e meglio dal sangue, lo gettai
nel cestino li vicino, ne presi un altro e me lo avvolsi nella mano..aprii la
macchina e mi misi al volante..il fazzoletto mi avrebbe impedito di sporcare il
volante di pelle…
Arrivai a casa in poco tempo..scesi
dall’auto e mi fiondai in casa…poi mi ricordai di Jane..era venuta a scuola con
me quella mattina..ma poteva tornare con suo fratello e Alex, in macchina ci
sarebbe stata, disparata la mente anche da quel problema mi fiondai in bagno,
mi lavai più volte la mano finchè ogni traccia di
sangue non venisse cancellata via e una volta soddisfatta dal risultato mi
asciugai la mano…
Non dovevo pensare…
Al solo pensiero i miei occhi diventavano color dell’ebano…e
quel pomeriggio avrei dovuto passarlo a Seattle e ci sarebbe stato anche lui…
Lui…chissà che aveva pensato vedendomi fuggire via…
Chissà se anche lui aveva provato lo stesso…
I suoi occhi erano diventati neri come i miei..
E il suo sguardo…
Temevo di si…
Dovevo stargli alla larga…
Nessun turbamento Bella….
Ritornai al punto che dovevo distarmi…
Come?
C’era un solo modo che conoscevo….ed era parcheggiata in
garage…
Scesi al piano di sotto a velocità pazzesca e mi diressi in
garage…
La mia piccola aveva bisogno di una miglioratina…
I pezzi c’erano tutti, me li aveva fatti avere Felix…avevo
trovato un’ottima distrazione…
Presi un nastro e mi legai i capelli in una coda alta: a noi
due macchina!
Inizia a destreggiarmi con cacciavitee vari pezzi importati dall’italia…
Non so quanto tempo passai con la testa nel cofano, solo che
alla fine il lavoro era completo..la mia piccola era
messa a nuovo, come il suo predecessore adesso poteva dare il massimo di sé
stessa…
Ne ero certa : se non fossi stata
un vampiro sarei stata sicuramente un meccanico!
Chiusi in cofan accompagnandolo
con dolcezza, quando si parlava della mia auto i mie
poteri venivano sempre dolcemente dosati…non mi sarei mai perdonata se gli
avessi procurato anche la più minima ammaccatura o peggio ancora striscio…alzai
lo sguardo fiera con un sorriso a trentadue denti ma il mio umore cambio quando
mi trovai di fronte una furiosa Jane…
-scusa…- fu l’unica cosa che riuscii a dire prima che lei
iniziò a brontolarmi contro…
-ma ti sembra questo il modo di sparire?mi hai fatto
prendere un colpo…potevi mandarmi un messaggio…eravamo tutti preoccupati…-tutti?lì
c’era solo lei…-sono venuta via da scuola di corsa e quando arrivo cosa ti
trovo a fare?giocare con le macchine!...Alex e Alec
stanno tornando a casa in macchina..a Alex è venuto un infarto quando non ti ha
vista…stava dando i numeri, fortuna che Alec l’ha tranquillizzato, e pensa che
ho dovuto colpirlo per poter venire io di corsa qui a cercarti, chissà se
veniva lui da quanti umani si sarebbe fatto vedere…ma guarda te se è
possibile..Isabella!non farlo più!- mi sentivo unpò
in colpa..ma ad un tratto lei si mise a ridere come un’ossessa
-ma si può sapere che hai da ridere?- mi scaldai…lei non mi
rispose, mi prese per il braccio e mi trascino davanti allo specchio in
entrata…e lì capii
-oh mio dio…- sussurrai mentre con la mano cercavo di
pulirmi…
-sembri un panda…-continuava a ridere divertita..se fosse stata umano probabilmente sarebbe andata in
iperventilazione
-non c’è nulla da ridere..- la
ribeccai infastidita
-f-forse…è ..meg-lio…se
eheheeh…vai a farti un bagno!- l’ultima frase l’aveva
sputata con un soffio e poi aveva iniziato di nuovo a ridere come un’ossessa…
-si, forse hai ragione…-e svicolai al piano di sopra, ma
mentre stavo per aprire la mia stanza sentii due braccia forti stringermi la
vita…
-pazza…-…Alex…- sei una pazza….mi hai spaventato Bella….che
ti passa per la mente…- non aveva intenzione di lasciarmi…sentivo il mio corpo
fondersi con il suo eravamo appiccicati…
-sc-scusa..-bofonchiai
-non farlo mai più…giuralo…- la sua voce era un soffio, ogni
parola me l’aveva sussurrata all’orecchio, sentivo il suo respiro solleticarmi
il collo lasciato scoperto dalla coda di cavallo che mi ero fatta…annuii e lui
mi liberò dalla prese senza retrocedere di un passo…mi
girai a lentezza umana con ancora le sue mani appoggiate sulla mia vita…alzai
appena lo sguardo, i nostri visi si sfiorarono..mi sentii avvampare…
-sei un disastro- mi disse
-lo so..stavo puntando la
vasca…-non staccai gli occhi dai suoi…sentivo il suo viso avvicinarsi per
concludere la distanza tra noi con un bacio…mi aveva dato un bacio sulla fronte
e poi aveva fatto due passi indietro –vai…- mi disse per poi dirigersi al piano
di sotto…
entrai nella mai stanza in silenzio
e mi spogliai, gettai tutti i vestiti nella cesta delle cose da lavare e mi
infilai in vasca…mi strofinai in silenzio con il sapone cercando di scacciare
via tutte le macchie di olio e grasso che avevo praticamente dappertutto…quando
sentii la voce di Alec giungermi alle orecchie..anche se il suo era un sussurro
sapevo che era rivolto a me anche se non direttamente…
-peccato..- la stessa frase che
quella mattina a mensa aveva lasciato in sospeso…a cui mi ricordai dovevo
chiedere spiegazioni..
cercai di ignorare il più possibile
il commentino di Alex per non uscire dalla vasca di corsa e chiedere che voleva
dire..che era scemo si sapeva..magari era una sua solita cavolata…bah!
Mi lavai con cura, mi asciugai e mi vestii…volevo fare una
cosa prima di andare all’appuntamento con i Cullen….optai
per un abbigliamento sobrio, Jeans neri attillati, stivaletti neri e una
camicia nera a lasangature grigie…asciugai i capelli
e feci il flick (per chi non lo sapesse i capelli
sono lisci scomposti con le punte all’insù)..niente
trucco andavo bene così…presi dall’armadio una borsa di Louis Vuitton nera in
vernice tipo bauletto di bella capienza, e la riempii di quello che io definivo
kit di sopravvivenza con una decina di carte di credito tutte con deposito
inconti svizzeri, Aro era stato sempre
di manica larga…
Mi fiondai al piano di sotto presi una giacca nera di panno
e mi congedai
-ragazzi, ci troviamo direttamente all’entrata
dell’autostrada…io devo provare un attimo la macchina…!- non aspetta loro
risposta e andai in garage, salii in macchina e accesi il motore..mi sarei commossa…la mia Lamborghini era tornata a ringhiare
come un tempo…misi la prima e uscii dal vialetto…mi mancava proprio
quell’emozione…arrivai ai 360 facilemnte…funzionava
alla perfezione…bene il mio collaudo l’avevo fatto…adesso era meglio spicciarsi
a arrivare all’appuntamento…rifeci la stessa strada…pochi chilometri passati
dal vialetto di casa trovai la BMWdi
Alec e Jane che si stavano recando all’appuntamento…eheheh…aspettai
il rettilineo e gli affiancai…abbassammo entrambi il finestrino
-contenta del collaudo?- domandò Jane io in tutta risposta
alzai il pollice all’insù sorridendo
-Alec..dimmi
una cosa…- lui mi guardò ghignando – peccato cosa?- doveva aver intuito cosa
volevo chiedergli e in tutta risposta accelerò facendo rombare la BMW..mossa
sbagliata…lo potevo seminare come volevo…affondai il piede nel pedale e lo
affiancai senza alcun problema…
-non vorrai sfidarmi…-lo ammonii
-perchè no?..facciamo
a chi arriva prima- e accelerò nuovamente…tirai su il finestrino e ghignai
estasiata…ci voleva proprio una bella sfida..non avevo mai perso contro di
lui..tanto meno la mia macchina poteva essere battuta da una Bmw…affondai il
piede sull’acceleratore e mi accostai dietro la sua macchina…tirai l’orecchio,
stava arrivando un camion sull’altra corsia, non potevo superare..ma dopo di
quello strada libera..aspettai il passaggio del camion per aver la strada
libera e poi sterzai sulla corsia opposta, affiancai Alec e lo guardai
sorridendo…poi diedi gas e lo superai senza alcun problema…trovai di nuova la
lancetta oscillare i 350 e l’avevo già seminato…lo sentivo con i miei sensi ma
avevo già bello e vinto…ma non rallentai l’andatura…rallentai solo quando ero
arrivata…e fermai la macchina in una piazzola prima dell’entrata…uscii
dall’auto e mi appoggiai sull’auto a braccia conserte…sorridevo…dopo un paio di
minuti arrivò e mi parcheggio di fianco…scese dalla macchina e sbuffo
-no vale..- cercò di ribattere
-eh no fratellino, ti ha fatto mangiare la polvere..- Jane ridacchiava divertita, si era appoggiata alla mia
macchina di fianco a me e insieme guardavamo Alec che si contorceva le budella
poi mi ritornò in mente
-Alec…- alzò lo sguardo
probabilmente pronto a una presa in giro –peccato cosa?- gli domandai, Jane
strabuzzò gli occhi…
- a te e Alex…è meglio lui di Felix…dovresti saperlo..- mi rispose tranquillo, io rimasi a bocca aperta…non
sapevo che dire e per mia fortuna i Cullen arrivarono
in quel momento, parcheggiarono dietro la macchina di Alec e scesero dall’auto
venendoci incontro…
per fortuna avevo detto?
Alice saltellava tranquilla e divertita con Jasper al suo
fianco e Edward mi guardava, lo stesso sguardo che aveva il primo giorno che ci
eravamo visti..mi stava studiando…
-ahah..e
così Alec hai preso la paga da Bella eh?- ci salutò Alice saltellando, io e
Jane sorridemmo e Alec sbuffò probabilmente ferito nell’orgoglio…-Bella..ti
dispiace se guido io?- mi chiese con un sorriso a trentadue denti
- l’hai visto allora- risposi io, sottintendendo, che si
poteva guidare lei
-si ti ho vista con la testa dentro il cofano a trafficare
con viti bulloni o cose del genere…- parlava e sorrideva allo stesso tempo
chissà come faceva
-già..è pronta…c’ho fatto un
giretto prima per provarla…-risposi, fissandola negli occhi, non avevo smesso
un attimo di fissarla, avevo paura che staccando gli occhi da lei avrei incontrato
quelli di Edward che sentivo rigogliosamente attaccati alla mia figura
-bè che ne dite andiamo?- Jane era
su di giri..doveva ispirarle molto la giornata di
Shopping
-certo- tintinnò Alice e con disinvoltura mi passò davanti e
aprì la portiera della mia macchina – che fai non Sali Bella?- sorrisi efeci il giro della
macchina….non l’avessi mai fatto ma involontariamente avevo alzato lo sguardo e
lo incontrai…quei due occhi color oro mi guardavano attraverso il vetro della volvo, staccai subito quel contatto ma avevo quasi la
certezza che quando i nostri occhi si erano incontrati le sue mascelle si erano
serrate e lui si era irrigidito stringendo le mani sul volante…ormai ero
certa..non sarebbe stato facile ignorare il suo sguardo a lungo…aprii la portiera
della Lamborghini e con un movimento fluido salii in macchina accennando un
sorriso a Alice che stava regolando il sedile…
-emozionata?- le chiesi
-si!- rispose felice…-ma non credo di essere l’unica…-
chiaro riferimento a qualcuno, che quel qualcuno fossi io?meglio non saperlo e
deviare l’argomento
-Jane è su di giri per lo
shopping…- ammisi e potei vedete Jane annuire dalla Bmw di Alec
Alice se la cavava bene alla guida, e la mia tensione
iniziale svanì dopo poco…e mi rilassai sul sedile, per quello che concede
rilassarsi a un vampiro visto che i miei sensi non potevano certo rilassarsi..
-posso?- mi chiese a un tratto? I suoi occhi puntavano il
quadro della velocità, eraa 250…immaginai la richiesta
-certo!falla ringhiera questa macchina…gli altri gli
aspetteremo all’uscita…- sorrisi divertita lanciando
un’occhiata alla BMW di Alec certo che mi aveva sentito e lo vidi sorridere
così Alice affondò il piede
nell’acceleratore e iniziammo a staccarci dal gruppo, lancia un’occhiata al
quadro della velocità..285…290…300…310…320…340….350..360.. ringhiava…
-è una forza questa macchina…-civettò Alice
-…-io mi limitai a un sorriso
-non pensavo che ai Volturi piacessero le auto…-
-se è per questo ci piace anche lo shopping….almeno ad
alcuni..- sorrisi..non vedevo proprio Aro in giro per
negozi in Italia..lui se voleva qualcosa se lo faceva su misura..e poi non era
proprio il tipo da jeans..era di mentalità antica…molto ma molto più della
mia..
-sai..credo che a mio fratello tu
piaccia…-iniziò ad un tratto…sobbalzai -non ti stacca gli occhi di dosso
neppure un momento…- quello purtroppo lo avevo notato..mi chiedevo solo se lei
sapesse…
-tsk- fu
la mia risposta
-e credo che anche a te lui non stia indifferente..- continuò lei…quanto sapeva?
-ti sbagli- puntualizzai scocciata
-ti ricordi la visione che ti avevo detto di aver visto
prima del vostro arrivo?- io annuii – c’eri te… e tu sorridevi-
-io sorrido spesso..- la corressi
-fingi di sorridere…- colpita e affondata
-il sorriso che ho fatto con te a
geografia era vero…- cercai una scappatoia
-quello si…ma gli altri no…- aveva fatto colpo..forse quello era l’unico sorriso decente che avessi mai
fatto
-non capisco dove vuoi arrivare- mentii, l’avevo capito più
che bene
-io voglio che tu sia felice Isabella- perché mi aveva
chiamato così?
-io sono felice- mentii
-ne sei sicura?-mi domandò
-si- risposi in automatico… ma io
ero felice?non mi ero mai posta questa domanda…in fondo i vampiri e la felicità
avevano poco in comune…i mostri non possono essere felici
- sono soddisfatta della mia vita- mentii
-io da quando sono vampira l’unica vera felicità l’ho
trovata con Jasper…non che i miei famigliari non mi rendano felici..ma solo con la persona giusta si può essere felice…è una
bella sensazione Bella…- mi guardava con occhi sognanti..gli stessi che aveva
quando mi aveva raccontato di lui…
-noi siamo diverse Alice…- le
risposi ponendo la mia attenzione fuori dal finestrino
-dipende dai punti di vista…- ribeccò sempre sorridendo…non
poteva capire
-non a tutti è concessa la felicità, Alice…- sussurrai
-Bella…tu hai mai provato amore?- mi chiese triste
-quando ero umana l’unica cosa che amavo erano i vestiti e i
gioielli…- le risposi tranquilla
-e da quando sei vampira?- chiese
guardandomi
-le cose non sono cambiate più di
tanto…si sono aggiunte le macchine però…- ghignai
-mi dispiace…- aveva lo sguardo basso..
- e di cosa?- mi accigliai
-che tu non abbia conosciuto l’amore…- sussurrò
-non sono cose che mi interessano Alice…non devi
dispiacerti, io non lo sono- e mi concentrai sul suo volto
-bè..ma
in fondo c’è ancora tempo…- gli si era aperto un sorriso sulle labbra, quella
ragazza mi faceva paura, aveva sbalzi di umore così tempestivi – si..vedrai che
lo incontrerai presto!-
-…- ero rimasta allibita..non c’era
niente da fare, quella ragazza era un caso perso…chissà se Aro la avrebbe
voluta come membro della Guardia dopo averla conosciuta
-c’era anche Edward nella mia
visione…-sussurrò sapendo che comunque io l’avrei sentita, poi la sentii
rallentare, eravamo arrivate, parcheggio su una piazzola appena fuori dall’autostrada
e spense l’auto…
-scendiamo?- mi chiese
-s-si-
balbettai…mi stava mandando in confusione quella ragazza…non bastava Alec anche
lei adesso parlava per allegoria…e come lui voleva che gli ponessi la domanda
scontata….
Scesi dall’auto e mi appoggiai al posteriore della macchina
al suo fianco…rimasi in silenzio per un po’…la mia mente stava macchinando cosa
era giusto fare…rimanemmo cosi per quasi un quarto d’ora, andavano estremamente
piano gli altri…poi senza che il mio cervello dasse l’ordina
la mia bocca parlò
-che cosa hai visto?- le chiesi..e
lei si illuminò in un sorriso
-ti sei decisa…ti c’è voluto un po’
per trovare il coraggio di chiedermelo…-gongolava
-è solo curiosità..-mi giustificai…ma
visto che lei era in silenzio e non accennava una risposta dovetti parlare io –allora?me
lo vuoi dire o no?-
-no…- non ebbi il tempo di ribattere che lei alzò una mano
per zittirmi…-non te lo dirò Bella…è una cosa che deve accadere e non sarò io a
interferire…-
-ma…-
-se io te lo dicessi tu cambieresti
le cose…e io non voglio che succeda…abbi pazienza…-e mi sorrise dolcemente –
oh, sono arrivati…dai saliamo….guido ancora io eh!-
non ribattei neppure, salii in
macchina in silenzio cercando di non incontrare lo sguardo in nessun dei
vampiri delle altre autoe mi sedetti
sul sedile…
le lanciai solo un’occhiata e potei
notare che sorrideva…
THE END !!!!!!!!
(diquestochoppy!!!)
Risposte alle vostre recensioni:
MimiMiaotwilight4e: il follettino ha
in mente qualcosa secondo te?ti rigiro la domanda..perchè in qstchoppy
credo di averti risposto!fammi sapere se ti è piaciuto!!
camy00: veloce..anzi velocissima…prima c’è lo shopping poi c’è Green Rock…Alice..un
nome un programma…eheh continua a seguire e emi
raccomando anche a recensire!!un bacio
giunigiu95: come darti torto…Alice…chissà cosa gli
frulla per la testa qst volta…se vuoi scoprirlo
continua a seguire…ho aggiornato veloce no trovi?fammi sapere se ti è
piaciuto!!!
sachan: detto fatto…ho aggiornato in meno di 24 ore…sono felice che tu sia
curiosa…e che ti piace la mia fic….continua a
seguirmi mi raccomando e fammi sapere se ti piace!!un grande bacio!!!
meredhit89: due in uno…sn
velocissima eh!!!grazie mille per il commento e non chiedere scuso..se è lungo
vuol dire che hai molto da dire e la cosa mi fa molto piacere…Alice e Bella
anche in qstchoppy..ma il
prossimo sarà tutto o quasi un Edward e bella…è arrivato il loro momento..ma
niente anticipazioni….cmq sono felice che hai apprezzato il cap
7 è anche il mio preferito..l’ho scritto di getto ma mi è venuto abbastanza
bene..fammi sapere cosa te ne pare di qst!!!un grande
bacio!!!
stezietta w: wow!da urlo!!mi commuovo…penso di essermi conquistata una lettrice…spero
ti piaccia qtschoppy..ti
assicuro che nel prossimo ci sarà un bel pò di Edward
e Bella…ma sono cattiva e non ti dico niente..continua a recensire!!!un bacio
franci_cullen: hem…sangue alla
mano…all’inizio volevo solo farle squarciare la mano..ma poi al professore che
avrebbe detto?quindi visto che aveva da poco mangiato ho ipotizzato che il
sangue fosse ancora in circolo..eheh…sono felice k ti
piaccia qst bella più forte..all’inizio avevo paura
che non fosse apprezzata, ma vedo che piace davvero..e x quanto Ed e Bella,
visto che lei non è umana e non ci sono vampiri che vogliono mangiarla, dovevo mettre qualche difficoltà all’amore, non trovi??continua a
seguirmi e a recensire se ti va..magari se hai voglia di darmi qualche
consiglio sono tutta orecchie..un bacio
gianna88: grazie mille!!!!fammi sapere se qstchoppy ti piace!!!un bacio
Mi c’è voluta tanta fatica e
tanta pazienza per scriverlo..
volevo
che fosse perfetto..e credo di aver ottenuto un buon risultato..
ma solo voi potete dirmelo..
eplease
fatelo..perché ci tengo!!!!!
(Vi chiederete che centra
una tenda????centra centra…)
LA TENDA
BELLA POV
Parcheggiò la mia Lamborghini su un parcheggio a due piani,
centrando bene le righe….avevo tremato all’idea che mi potesse far nuova la
fiancata, ma era andata bene, anche se per un attimo la tentazione di
strapparle il volante di mano era stata grande…quella vampira aveva il potere
di terrorizzarmi e stupirmi allo stesso tempo…lei e Jasper dovevano essere per
forza fatti l’uno per l’altra, una creava attacchi d’ansia ai vampiri che le
stavano intorno e l’altro gli calmava con il suo influsso di poteri al gusto di
lillà…erano come una zolletta di zucchero in una tazza di caffè
americano…indispensabile l’uno per l’altro, lo zucchero da solo ti faceva
venire la diabete a 1000 e il caffè di chiudeva lo
stomaco..in fondo, l’uno senza l’altro era una cosa insostenibile, invece
insieme davano un gusto sostenibile, almeno da quel che mi ricordavo era molto
buono, ma si sa con lo scorrere degli anni i ricordi svaniscono….li vedevo
camminare a braccio collo e in fondo al mio cuore sentivo qualcosa
mugugnare…allora era quello l’amore…più conoscevo quella famiglia strampalata
più iniziavo a credere che qualcosa durante la loro trasformazione doveva
essere andata male, magari la morfina che gli aveva contaminati era particolare,
questo almeno poteva in parte spiegare il perché vedendoli mi veniva sempre più
facile paragonargli a umani…io Alec e Jane stonavamo particolarmente con
quell’insieme di umanità concentrata…più li guardavo più mi veniva la voglia di
scappare, mi facevano sentire a disagio, se io ero un mostro e si vedeva, loro,
mostri come me riuscivano bene a camuffare la cosa, ero certa che da un momento
all’altro qualcuno di quegli umani che ci camminavano intorno guardandoci a
bocca aperta avesse alzato la mano indicandomi e urlando è un vampiro…..quello avrebbe portato a una sola cosa:una strage, e
a una bella strage visto che il centro commerciale si estendeva su circa 5 km a due piani…cercai di non pensarci
ma misi tutti i miei sensi in stato di allerta…meglio prendere qualche
precauzione, che non avrebbe certo mai fatto male…
Jane mi trotterellava di fianco tutte eccitata guardando
tutte le vetrine che ci scorrevano di fianco…era pur sempre una ragazzina e
pensai che doveva essere normale, infondo avevo visto
molti vampiri trasformati agiovane età
che trapelavano i loro desideri molto facilmente e facevano di tutto per
avverarli e per togliersi quello sfizio…i bambini immortali, per un attimo mi
ricordai di Bra, se ci fosse stata lei lì si sarebbe attaccata al mio braccio
obbligandomi a entrare in ogni negozio per comprare praticamente tutto, ma lei
aveva solo 6 anni, da parecchio si, ma soli sei anni, mentre Jane in confronto
a lei era molto ma molto più grande, anche se molto spesso quelle due si
trovavano a litigare per futilità…ma almeno così mettevano un po’ di brio alle
noiose giornatea Volterra dove non
potevamo uscire perché il sole splendeva in cielo…cosa diversa da Forks…Forks 1 Volterra 0 ..ridacchiai
all’idea
-che hai da ridere?non ti piace?- mi chiese Jane
incuriosita, probabilmente mi doveva aver chiesto il parere su qualcosa e io
non l’avevo neppure considerata
-no, non è per quello..stavo
pensando mentalmente e mi è venuto da ridere…-avevo ancora il sorrisetto
stampato sulle labbra
-a cosa pensavi?- mi domandò incuriosita
-probabilmente a un modo per staccarti la testa a morsi
senza attirare troppo l’attenzione…-si intromise Alec
-brutto str…- attaccò Jane, ma la bloccai per un
braccio…meglio evitare risse
-simpatico Alec…no, non pensavo proprio a come far fuori
lei…-ghignai – pensavo a come ti avevo seminato prima….- il mio ghigno si
allargò in un sorrisetto
-tsk- fu
l’unica risposta che ricevetti
-ahahahahah…e poi Bella non mi
vorrebbe mai con la testa mozzata…-e mi guardò in cerca di conferma..annuii e ne fu felice
pericolo scampato…..
Alice mi si attaccò al braccio ancora libero e mi guardo
sorridendo come un ebete
-cosa c’è Alice..?..perchè mi guardi con quel sorriso da ebete?...- le domandai
ma sembrava scocciata, d'altronde gli avevo appena dato dell’ebete, mi schiarii
la voce in segno di scusa e a lei riapparve il sorriso che iniziava a farmi
timore, quando sorrideva così sembrava stessa tramando qualcosa….sentii Edward
sbuffare alle mie spalle…ohoh
-si inizia a fare shopping!- strillò tutta eccitata
diffondendo il sorriso anche in Jane e insieme iniziarono a correre
trascinandomi dietro mentre i maschietti se la ridevano dalla scena seguendoci
ma rimanendo a debita distanza…che vergogna..io orgoglio di Volterra, trascinata per
negozi da due pazze scatenate..meglio non farne troppa pubblicità….
Avevano parlottato fitte fitte mettendosi d’accordo su dove andare, perfino
un vampiro avrebbe fatto fatica a seguire i loro discorsi….
-andiamo prima a prendere l’occorrente per il weekend!-
aveva cinguettato Alicee le due pazze avevano
iniziato a correre verso il piano di sopra, per fortuna che ero un vampiro e la
mia dote naturale era l’equilibrio senò mi sareislogata almeno una
decina di volte le caviglie…
-aspettate la scala mobile, non ci passeremo…-riuscii a
svicolare dalla loro presa appena in tempo…e tirai un sospiro di sollievo
potendo finalmente camminare con i miei piedi…le seguii sulle scale mobili
restando due gradini più giù..le altre due continuavano
a parlottare…mi stava venendo il mal di testa…primo vampiro della storia con il
mal di testa…era la volta buona che Aro mi esponeva in un museo…
sentivo Alec sghignazzare alle mie
spalle, mi voltai appena
-che hai da ridere?- gli domandai acida fulminandolo con gli
occhi
-già una Jane è difficile da gestire…ma così sembrano
due…povera la mia Bella..- quanta ragione aveva…mi
ciondolò il collo con un braccio e mi scoccò un bacio sulla guancia soffocando
le risate…
-simpatico…potresti aiutarmi invece…- sempre più acida mi
svicolai dal suo braccio
-ma allora dove sarebbe tutto il divertimento?- mi domandò
criptico
-questa me la segno Alec..-..alzai
appena lo sguardo per vedere gli altri due…Jasper tratteneva un risolino
coprendosi la bocca con una mano e Edward..bè…Edward
mi fissava e mi sorrideva…come sempre…iniziava a essere monotono quel
ragazzo…lo guardai un attimo negli occhi…ma poi gli spostai subito iniziando a
fissarmi gli stivaletti…mi voltai e scesi dalle scale mobili…
mi metteva a disagio quello sguardo…
ma era così difficile resistergli…
quel colore…mi infondeva un calore
nel mio corpo marmoreo inspiegabile…
e poi il contatto con lui…
quella scossa…
il mio cuore sembrava aver
sussurrato un battito..
cos’era quella?droga?...
non credevo…
e se lo era veramente?...
droga…la mia droga…
ma dalla droga si può resistere…
e io sono forte…
ce la faccio…
due occhi non mi faranno mica
perdere la capacità di intendere e volere..
e neppure quella scossa…
magari era solo elettricità
statica…
no,non poteva essere…
se fosse non l’avrei sentita…
e se l’avessi sentita sarebbe
cessato di esistere l’intero stato di Washington…
eravamo entrati in un negozio di
sport…camminavo e pensavo mentre mi sfilavano di fianco panche da addominali,
tavole da surf, pesi, giacche, scarponi, pinne, palloni..di tutto…ci eravamo
leggermente divisi, Alice era alla mia destra e strava curiosando un po’
dappertutto con Jasper che si limitava a sorriderle, doveva davvero essere
amore quello che gli univa…Jane era una decina di metri davanti a me con Alec
al suo fiancoe stavano
battibeccando..fratelli…mancava qualcuno…mi girai per controllare dove fosse
finite Edward e lo vidi, a un metro di distanza da me che mi guardava fisso con
le mani in tasca e appena mi girai mi sorrise…
-ti ho spaventata?- mi domandò in un soffio
-hem…no…- abbassai lo sguardo
-non ti interessa niente?- sempre quella voce così dolce
-non mi piace molto il genere sportivo…- feci una smorfia e
lui allargò il suo sorriso – te invece?non ti interessa
niente..?- gli domandai di rimando di tutta risposta alzò le spalle, non aveva
smesso un attimo di guardarmi e i suoi occhi continuavano a cercare i miei
finché colta dalla tentazione lo guardai…
-Bella?!? Edward?!?-
ci voltammo in sincronia verso la vampira che ci sventolava un braccio in
nostra direzione, voleva che la raggiungessimo…io accattai subito il suo invito
e mi incamminai verso di lei seguita a stretta vicinanza da Edward…quando
arrivammo Jane era già al suo fianco e saltellava eccitata sul posto
-la prendiamo????- mi domandò, io
mi inclinai appena per vedere l’oggetto dei desideri che aveva fatto impazzire
una vampira centenaria come lei e la vidi: una tenda rosa e bianca a dir poco
gigante…ritornai a guardare lei era speranzosa
-prendi quello che vuoi, non devi certo chiedere il permesso
a me…- si illuminò in un sorriso a 32 denti mi afferrò il polso e mi trascinò
dentro a quell’oggetto molto simile a un igloo..era
molto carino, non c’era niente da ridire su quello…lei era euforica…mi stava
già spiegando come pensava di organizzare l’interno…e io annuivo
disinteressata…l’aveva definita un’adatta copertura per il week end..
-dovresti prendere anche dei sacchi a pelo allora…-
-aaaaaaaah…è vero..geniale Bella….-e mi abbracciò uscendo euforica dalla
tenda…stavo per imitarla quando qualcosa mi colpì in pieno e mi ritrovai di
nuovo dentro a quell’igloo….alzai appena lo sguardo e vidi che quel qualcosa
che mi aveva colpito era Edward che adesso si trovava a bocconi su di me, stesa
a terra come un sacco di patate…Alice stava ridacchiando fuori
-scusa..Alice mi ha spinto…- e si
scostò da me mettendosi seduto e mi porse una mano per aiutarmi, abituata
all’inutile gesto che di solito ero solita ricevere da Alex, cavalleria la
definiva, afferrai la sua mano….e di nuovo come una doccia fredda che mi colpì,
la stessa sensazione di quella mattina a scuola…
mi trovai a fissarlo negli occhi
incuriositaimpaurita allo steso
tempo….i suoi occhi erano diventati neri, di nuovo, tutto si stava ripetendo
come oggi….non riuscivo a interrompere quel contatto…ma era tutto più forte di
oggi…il mio cuore pareva sul punto di incominciare a battere di nuovo…mi
sentivo elettrizzata…il mio corpo era folgorato da quel contatto…non sapevo
cosa fare…non riuscivo a fare niente….non volevo fare niente…o forse si,
qualcosa lo volevo fare, volevo quel contatto che mi faceva sembrare così
viva…la domanda era solo una…
seguire l’istinto o seguire la
ragione?
Istinto o ragione?
Istinto o ragione…
Istinto…
….o….
..ragione….
cosa dovevo fare?
-lo senti anche tu?...- sussurrai
con un tono appena udibile
eravamo entrambi irrigiditi a
fissarci con due occhi color carbone e nel nostro volto il vuoto, tante
domande, tante emozioni, ma nessuna risposta
-..si..-fu l’unica risposta che
ottenni….
Quella voce, cosi dolce, cosi
soave…miele colato…mi colpì in pieno e mi sentii inebriare da una scossa ancora
più potente….
Potevano due vampiri creare elettricità statica?
A noi stava succedendo….
Il resto del mondo sembrava essere sprofondato
C’eravamo solo io e lui….
Sentivo di essere come su una calamita…
Gli opposti si attraggono…
Io il male, lui il bene..
Io il mostro…lui l’umano…
Io la Voltura…lui il vegetariano..
Sempre più vicini…
I nostri due corpi si attraevano…
Io il più..lui il meno….
Entrambi due poli, ma con polarità differente…
Non gli aveva staccato gli occhi di dosso nemmeno un istante
e neppure lui sembrava intenzionato a farlo…
Le nostre mani erano pietrificate..
La mia supina sulla sua…
Le nostre palpebre avevano smesso di sbattere…
Lo sentivo sempre più vicino a me…
O forse ero io che mi stavo avvicinando a lui…
I nostri visi erano attigui…
Poche dita ci dividevano da serrare quel contatto…
E diminuivano sempre di più…
Finche alla fina lo spazio che ci separava fu colmato…
Sentivo le sue labbra calde premere sulle mie…
Non avevo mai desiderato niente così tanto in vita mia come
ora desideravo lui ora…
Se all’inizio il nostro era stato un semplice contatto…
Un bacio casto…
Ora era molto di più..
Dischiusi le labbra desiderosa di accoglierlo
nella mia bocca…
Sentivo le nostre lingue intrecciarsi, accarezzarsi,
bramarsi….
Sentivo il suo corpo aderire perfettamente sopra il mio….
Le sue mani insinuarsi sotto la mia maglia con bramosia per
poi scendere e accarezzare le gambe…
Ero praticamente avvinghiata a lui, le mie mani
accarezzavano quei capelli della tonalità del miele, come il suo profumo che mi
assaliva facendomi bruciare la gola…
Lo volevo…
Volevo quel pazzo vampiro vegetariano…
-Bella!Edward!- era un ordine categorico Alice come ci aveva
uniti ci voleva dividere
Alice?per un attimo mi ero dimenticata di lei e di chi ci
stava intorno, di dove eravamo e di cosa stavo facendo e con chi lo stavo
facendo…
Edward mi stava baciando il collo fino alla giugulare…come se
non avesse udito sua sorella….
Dovevo fermarlo anche se voleva
dire cessare quel contatto cosi assuefacente…
Sfilai le mani dai suoi capelli e le posai sulle spalle…
Uno…
Due…
Tre…
Scostai quel vampiro dagli occhi neri dalla mia figura e mi
sistemai alla bene e meglio i vestiti e senza
aspettare un attimo di più uscii dalla tenda….trovando il sorriso trionfante di
Alice con Jasper che con maggiore discrezione se ne stava alle sue spalle
fingendo interesse per un bilanciere d’ottone…ma non vedevo Alec e Jane
-dove sono Alec e Jane?- domandai alla vampira
sorridente…lei mi indicò il lato opposto del negozio, era veramente enorme…non
dovevano essersi accorti di niente, meglio, gli feci un cenno con la testa e mi
diressi a passo spedito verso di loro passando davanti alla tenda dove stava
uscendo Edward e mi guardava allontanarmi con due occhi nero
ebano carichi di eccitazione…
-oh Bella finalmente…dove eri finita?- mi domandò la
ragazzina…ceraci di non fargli vedere i miei occhi, dovevano essere neri da far
paura
-curiosavo…trovato qualcosa di interessante?-dovevo
distrarmi
-qualcosina..-
e lanciò un’occhiata al fratello addobbato tipo un albero di natale, aveva la
tenda, cinque sacchi a pelo, due rosa e tre blu,due zaini enormi, stuoie, e
altre cose da me non identificate..
alzai lo sguardo sul ragazzo
estremamente scioccato e dietro di lui vidi qualcosa che poteva tornare
utile…non come le futilità di Jane..passai in mezzo ai fratelli attirando la
loro attenzione e mi diressi all’oggetto del desiderio…presi due borracce da un
litro e le ciondolai al collo di Alec
-credo che ci saranno parecchio utili…-gli spiegai e il
volto di Alec si illuminò…
-mettimene al collo altre tre!- e
così feci
-adesso basta chiedere a Felix di riempircele…- ghignò Jane
già..mi sarebbero proprio servite
per questo weekend…
E’ STATO DI
VOSTRO GRADIMENTO????????
Fatemi sapere se vi è piaciuto che
questo per me è un capitolo molto importante!!!
Un bacio a tutti quelli che mi seguono!!!
ducy,: il mio ego sta facendo i salti mortali..credo che qstchoppy ti piacerà ancora di
più..buona lettura e continua a seguirmi!un bacio!
camy00:
scusa se ti ho lasciato sul più bello…credo di aver aggiornato abbastanza in
fretta dai…spero mi perdonerai…un bacio egrazie mille epr le continue recensioni!!
MimiMiaotwilight4e: il bollettino c’ho messo lo zampino…finalmente la
bramosia tra i due è sfociata in qualcosa ma come sempre Alice dà e Alice
toglie…grazie per le recensioni!continua k mi fai felice!un bacio
franci_cullen: grazie a te per la domanda!se ne hai altre io sono qui
apposta!!!...non posso che assecondati per il w Alice..le meyer
con lei ha creato più di un semplice personaggio…un mito!!!..per Alex aspetta a
dispiacerti…per adesso Ed ha vinto una battaglia..ma l’importante non sono le
battaglie ma la guerra e chi la vincerà…^^ un bacino!
stezietta w:
prendo!non lascio tranquilla..la morbosità è anche mia complice^^…il titolo
dice tutto..alice ha visto una tenda..rosa e bianca,…tutto qui^^..fammi sapere
se ti è piaciuto qstchoppy!un
bacio!
eligianlo: mi sa che su qstchoppy qualcuno ha fatto il passo più lungo della
gamba!!!sono felice che ti piaccia la mia fic e spero
che continuerai aseguirla!!!un
bacino!!fammi sapere eh!
gianna88:
la Lamborghini fa breccia sul cuore di tutti…niente da togliere alla ferrari però…fammi sapere se ti è piaciuto!!!!un bacio!!!
Ashlein:
si si..fammi sapere gli sviluppi..che ci tengo a
Alex…è il prototipo dell’uomo ideale…e proprio per questo di lui neanche l’ombra…sono
felice che ti sia piaciuto il choppy!spero che anche qst soddisfi la tua curiosità!!!un bacio
daene,: non per niente di secondo nome faccio flash!!!grazie
mille per i complimenti…spero di rimanere fedele al mio credo con qstfic dall’inizio alla fine…un
grande bacio e continua a seguirmi…
kikkact93: grazie mille^^..Edward ha uno sguardo che scioglie il
ghiaccio..che ci vuoi fare..fà breccia un po’ su
tutti!!! Un bacio!continua a seguirmi e fammi sapere se qstchoppy è di tuo gradimento! Un bacio
giunigiu95: Alice è il mito indiscusso di tutti i libri della meyer…che ci vuoi fare lei è fatta così…cmq io non dico
niente..lascio tutto al fato!!!un bacio e fammi sapere se ti è piaciuto!!!
Non riuscivo ancora bene a formulare che cosa era successo…chiaro, io e
Edward ci eravamo baciati, ed era proprio questo il pu
Chiedo umilmente perdono alle mie lettrici..mi c’è voluto un bel po’ per aggiornare..ma non sapevo
bene come tracciare le linee del paringFelix-Bella..quando ho dovuto un po’ lottare con me
stessa..perchè se all’inizio della fic lo volevo a tutti i costi perche lo ritenevo una figura
sexye cattiva..insomma il badboy che si insinua nei rapporti altrui per creare
scompiglio..ma poi è iniziato a starmi sulle scatole..quindi sto cercando un
modo per sbarazzarmene..ma non è very easy..non posso
certo dire che Felix cadde dalla finestra e si ruppe l’osso del collo, non
trovate?quindi pensavo di farlo uscire di scena per un po…per
poi farlo rientrare…ma tranquilli al campeggio ci sarà…
Ma voglio sapere..voi, mie
fidate lettrici e recensitrici(si scrive cosi?) che
fine volete che faccia Felix?
È un SOS vero e proprio…!!!!!rispondete
perché sono confusa e non voglio rovinare la fic!!
Vi lascio al chappy..buona lettura…
MIXERDI
INSTABILITA’
BELLA POV
Non riuscivo ancora bene a formulare che cosa era successo…chiaro,
io e Edward ci eravamo baciati, ed era proprio questo il punto, la mia mente
sembrava non volerlo accettare, avevo baciato quel vampiro ed era già una cosa
negativa di per sé, ma se non fosse stato per l’intervento di Alice chissà che
altro sarebbe successo…oh mio dio!...non osavo
pensarci…io...Edward..tenda…quelle
tre parole continuavano a vorticare nella mia mente come dentro in un
mixer…dovevo essere impazzita…nemmeno se mi impegno riuscivo a capire che
cavolo era successo..quando la mia mano aveva toccato la sua era come se la mia
mente si fosse spenta, il mio corpo era stato governato dagli istinti…e i miei
istinti volevano lui…vera e propria attrazione…così forte, così
coinvolgente….attrazione, colpa sua di tutto quello che era successo…chissà
perché però quel vampiro mi faceva quell’effetto…avevo sentito parlare di
attrazione fatale tra vampiri ma l’avevo sempre ritenuta una cazzata, come
poteva esistere una tale futilità?...però alla fine esistevano anche i
vampiri..e mi ricordo che io stessa nella mia vita da umana ritenevo assurda
l’idea della loro esistenza…ok, non potevo dire con certezza che l’attrazione
esistesse,ma se davvero fosse esistita, perché?perchè
a me?...io non la volevo, mi avrebbe creato solo guai…io non ero il tipo per
quelle cose, non ero come Alice smielata per un sentimento che ai vampiri era
stato negato…attrazione fisica era, ok ci poteva stare, ma niente di più…però
quel vampiro da come era entrato nella mia vita, aveva scombussolato tutto,
aveva messo in dubbio chi ero veramente, la mia forza, la mia determinazione,
il mio carisma, la mia appartenenza a Volterra..mi stavo indebolendo, più
conoscevo i Cullen più mi stavo rammollendo…io,
l’arma di Volterra si stava arrugginendo…chissà se i miei compagni se ne erano
accorti, avevano notato questo cambiamento..poco importava, il mio unico
pensiero era lui…che cosa avrebbe detto Aro quando sarei tornata a
Volterra?...ecco un altro problema, sarei tornata tra due anni..due anni di
possibili perdite di lucidità per colpa di un vampiro vegetariano..oppure sarei
potuta tornare subito..bastava raccontare a Aro la storia degli extra e lui ci
avrebbe dato l’ordine, avremo attaccato i Cullen e
avremo catturato gli extra e saremo tornati a Volterra, peccato solo che lui
era un extra e sarebbe venuto a Volterra con me e con i suoi poteri sicuramente
Aro lo avrebbe voluto nella guardia speciale, con me..e questo voleva dire che
no, nonme lo sarei tolto dai piedi..e
poi se vessi raccontato tutto a Aro anche i miei compagni sarebbero dovuti
tornare a Volterra e in fondo nessuno di noi aveva voglia di farlo…dovevo
trovare una soluzione….il mio cervello stava macchinando ormai da ore, un lato
positivo di essere un vampiro..potevo fare più cose contemporaneamente…guidare,
macchinare possibili piani calcolandone la riuscita, parlare al telefono con
Felix…evitando accuratamente di raccontargli che era successo…sperando nella
stessa discrezione anche dall’altra parte, soprattutto da Alice. Iniziavo a
farmi un’idea sempre più confusa di quella vampira,
temevo davvero che fosse disposta a tutto pur di farmi stare con Edward..che
assurdità..io e Edward insieme….dalla mia bocca come un muscolo involontario ne
sgorgò una risata frizzantina, che assomigliava più a un canto di usignolo…io e
Edward insieme..impossibile..forse in un’altra vita…
Cercai mentalmente di cancellare quell’incidente di
percorso, così lo avevo etichettato…un po’ come il bacio di Alex…chissà che
era, magari colpa dell’aria di Forks, ma sembrava che
questo luogo svegliasse gli istinti più animali dei vampiri…un’altra risatina
accompagnò questo pensiero…
Fortuna che mi ero divisa dal resto del gruppo con la scusa,
vado da Felix e lo aiuto con le borracce…e
accecati dalla sete i miei compagni avevano approvato subito, mentre con i Cullen, specialmente con quel Cullen
ero stata molto vaga..a dire il vero non l’avevo
neppure guardato in muso, mi ero dileguata subito dopo essere usciti da quel
negozio e di tutta risposta Jasper mi aveva sorriso come se mi comprendesse e
Alice aveva sbuffato, mentre Edward, chi può dirlo, non l’avevo neppure
guardato di striscio.
L’unica cosa che mi era importata in quel momento era di dovermela
svignare, dovevo rimanere sola, calmarmi e pensare, soprattutto l’ultima e
Felix era la scusa adatta allo scopo…
Trovare Felix non fù un problema…un’Hummer oro metallizzato
attirava l’attenzione già per i comuni mortali figurati per la vista di un
vampiro…parcheggiai la mia macchina dietro alla sua, attirando ancora più
l’attenzione dei passanti, presi borsa e borracce e scesi dall’auto, tutto con
una fluidità da far invidia a una modella, feci scattare a chiusura dell’auto e
mi diressi verso Felix che mi aspettava a braccia consorte appoggiato alla sua
macchina…mi accolse con un sorriso e io cercai di ricambiare alla bene
meglio..non dovevo fargli credere quello che era successo poco prima a Seattle,
meglio evitare scene di gelosia sfrenate, e conoscendolo ci sarebbero state…
Già me lo vedevo, frugare nella mia borsa, prendere la
chiavi della mia Lamborghini, perché andava più veloce dell’Hummer , salirci con un balzo,.inserire
le chiavi nel quadro,ingranare la marcia e partire spedito, ignorando cartelli,
limiti, sensi unici, palette di stop dei vigili ,semafori, investendo un po’
tutto e tutti…arrivare da lui e staccargli la testa a morsi..no, non mi
sembrava il caso…
-ciao amore- mi salutò con un tocco di malizia..malizia?i maschi possono essere maliziosi?adesso lo
sapevo, si
-ciao Felix- niente nomignoli, non
facevano per me, già non mi piaceva sentirmi chiamare amore, figurati se IO
isabella Maria Swan scendevo al livello di trovare
nomignoli al mio compagno..per l’amore del cielo, se
la gente ha un nome ci sarà un motivo…non sarei certo stata io a storpiare i
nomi propri per semplici vezzeggiativi…
-finalmente un po’ da soli…- mi sussurrò all’orecchio, si la malizia ce l’avevano anche gli uomini, zero dubbi per
ora..io di tutta risposta gli sventolai davanti al naso le borracce…e lui fece
una smorfia di disapprovazione
-sempre a noi il lavoro sporco, mai che ci si possa
divertire..- e mugugnando mi sfilò le borracce dal
braccio e se le mise al collo…
-da dove iniziamo?- domandai cercando di far trapelare la
minima curiosità, in realtà me ne importava poco niente…mi bastava non essere
al centro commerciale con Edward…mmm..che noia, per un motivo o per l’altro nella mia testa
continuava a spuntare il suo nome…Edward EdwardEdwardEdwardEdward e ancora Edward…adesso che ci pensavo..il
nome Edward mi ricordava qualcosa…oltre a lui ovviamente…ah si…mio fratello si
chiamava Edward….ecco perché anche lui non mi andava a genio…
-hey piccola ci sei?- piombò nei
miei pensieri Felix , non mi ero neppure accorta che
mi cingeva ala vaia con un braccio e avevamo iniziato a incamminarci per la
città..
per tutta risposta
annuii. Si Felix ci sono, perché non si vede?
-sembra che hai la tesata da un’altra parte..- continuò lui..
bravo osservatore, allora mi conosci proprio
bene…
-no..non pensavo a niente..- mi
limitai
bugiarda, stupida bugiarda, tu stavi pensando a
qualcosa e quel qualcosa eha un nome Bella, si chiama
Edward…
-sarà…anche io sto pensando a un po’ di cose…-lasciò la
frase in sospesa..la gente lo fa solo quando vuole che
il suo interlocutore muoia di curiosità e gli chieda cosa, ma a me non me ne
poteva fregar di meno…
-a cosa Felix…?-domandai
che palle, perché la bocca non è sulla stessa
linea del mio pensiero
-che ho voglia di star un po’ da solo con te…-continuò lui calmo
allusione semplice e bonaria
Felix..dì semplicemente che vuoi scoparmi no?
-bè adesso siamo insieme no?-
risposta bastarda…infatti lui ghigno…
voglio proprio vedere che mi rispondi adesso Felix
caro…
-hai ragione..ma…- cinse la mia
vita con tutte e due le mani e mi strinse forte a lui, facendo aderire
completamente i nostri corpi….-io pensavo a qualcos’altro…- mi sussurrò
all’orecchio per poi scendere sul collo e iniziare a baciarmelo…mentre con la
mano destra infilava la mano gelida sulla mia schiena scostando leggermente la
mia maglia…
-Felix…- iniziavaa piacermi quel
contatto, lui sapeva cosa fare, sapeva cosa mi piaceva, sapeva come farmi
impazzire, era la persona che conosceva il mio corpo meglio di me,,- c’è gente
qui…e soprattutto ci fissa..- e cercai si scostarmi dalla sua presa lasciando
sul suo volto un ghigno amaro di scocciatura
-vediamo di fare in fretta allora..così
dopo ti faccio divertire un po’ io…- e si incamminò questa volta prendendomi
per mano….
Più che camminare sembrava correre, doveva avere proprio
fretta….
-ma..come hai fatto con il lavoro?-
gli domandai ad un tratto
-sono o non sono un vampiro…- di tutta risposta lo guardai
stizzita, non poteva aver azzannato al collo il suo capo…mi sarebbe sembrato
per così dire inopportuno…probabilmente guardando la mia faccia,aveva intuito la mia perplessità e decise quindi di
rispondermi
-ho usato un po’ di fascino…- rispose fermo
-ma..ma il tuo capo è un uomo!!!!-
non volevo pensare a nulla
-e allora?-
-come allora?...tu sei etero mi
risulta…-
-certo che sì..ma lui è gay…o
bisex..insomma una categoria a parte…-
-che cosa hai fatto?- sempre più perplessa
-ma perché ti preoccupi adesso?-
-vorrei ben sapere se il mio compag…insomma
se sei andato con un umano per lo più maschio!-
-non ho fatto nulla del genere..mi
basta molto poco per ottenere quello che voglio…un sorriso, dimenticarsi la
cravatta sciolta…allargare il colletto..-
-ho capito gli hai fatto delle avance…-
-ma cosa…-
- tu come lo definisci slacciare la cravatta, allargare il
colletto ecc ecc..il tutto accompagnato da un sorriso
seducente..???-
e scoppiò a ridere….ma che cazz???
-Bella, amore mio..non è che sei
gelosa?- mi domandò quando si riprese
-io? Gelosa??tze!-
fu la mai semplice concisa risposta…
gelosa io, di lui???non sia
mai..semmai sarei gelosa di Alex…ma più che gelosia è bramosia quella…o di Bra…di
lei si che sono gelosa…anche se non ne ho mai avuto motivo, visto che sono
l’unica a darle attenzioni…oppure gelosa di Aro..i fondo se qualcun altro
prendesse il mio posto, lì si che sarei gelosa, in fondo la preferita di Aro
sono io..oppure sarei gelosa di Edward…oddio…ho pensato di essere gelosa di
Edward?sono pazza..so dando i numeri…probabilmente quel nome è semplicemente
scivolato nella lista di nomi mentali, perché ronzava nella mia testa da ore
prima..no, io non sono gelosa di Edward…perché mai avrei il diritto di essere
gelosa di Edward?sono pazza..sto pensando ancora a lui…chi se ne frega di
quell’Edward…dovevo smettere di pensarci!
Serrai la stretta sulla mano di Felixe lo superai trascinandomelo
dietro…lui, anche se un po’ stupito mi lasciò fare
-prima facciamo, prima possiamo stare un po’ da soli…- gli
sussurrai ghignando, e lui fece lo stesso, inclinando le labbra in un sorriso
sbieco, che avevo già visto…e iniziò a seguirmi più volentieri
Appena rientrata in casa ero stata praticamente trascinata
da Jane nel salone, dove appena ne misi piede potei constatare che il caos regnava
sovrano…ebbi appena il tempo di depositare le borracce, aiutata da Felix nel
frigorifero in cucina.
Chissà perchè c’era anche una
cucina in quella casa non l’avevo mai capito, forse perché agli umani sembrava
strano costruire una casa senza cucina, o forse perché Aro si aspettava che
invitassimo a cena qualche compagno di scuola, in quel caso comunque non
riuscivo a capire a cosa servisse, perché anche se quel caso si fosse
verificato, la cena sarebbero stati loro…per un attimo mi immaginai Mike Newton
sdraiato sulla tavola con una mela in bocca…doveva essere prelibato…
Ma non ebbi il tempo neppure di for5mulare la mia fantasia perché
appena chiusi il frigo assorta nei miei pensieri sentii Jane afferrarmi per il
braccio e trascinarmi in salone, inutile opporre resistenza…
Quella ragazzina era stata trasformata troppo presto cavoli,
più pensavo il tempo con lei più la mia stima in Aro scendeva, Jane quando era
stata trasformata no stava morendo, Aro poteva aspettare e invece l’aveva
trasformata così, alla giovane età di soli 13 anni…almeno due anni poteva
spettare…almeno così avrebbe potuto godere appieno dei piaceri della vita..ad un tratto mi trovai a stringere convulsivamente la mia
mano…ogni pensiero che mi frullava per la testa non faceva altro che essere
avvertito al doppio da quella che di solito era quella parte della mia mente
che calcolava il fastidio…per fortuna solo che la mia faccia, allenata dagli
anni vissuti nella semi oscurità di Volterra sembrava irremovibile…
Jane cantilenava il pomeriggio come era stato dopo che io
ero andata vai per riempire le borracce, anche se il motivo vero non era quello
e cosa avevo fatto dopo non era stato semplicemente riempire le borracce…a lei
sembrava piacere molto Alice..doveva essersi divertita
molto quel pomeriggio, aveva letteralmente comprato mezzo centro
commerciale..poco male, soldi di Aro…
-oh no Bella…- seguii il suo sguardo e puntava proprio la
mia camicia nera con uno strappo all’altezza del colletto – peccato che l’hai
rotta..mi piaceva quella camicia…-
-oh..cazzo..peccato piaceva anche a
me…- e iniziai a giocherellare con quello che restava del mio colletto
-ma come hai fatto?-mi domandò innocente
-boh…- meglio non dirgli che in realtà era stato Felix, che
preso dalla foga mi aveva quasi strappato i vestiti prima che io glielo
impedissi spiegandogli che non era il caso che tornassimo a casa
nudi..eheh meglio non dirglielo
-è stato Felix, vero?- intuitiva la bambina. Per un attimo mi
preoccupai di non aver espresso i miei pensieri ad alta voce, e dopo essermi
assicurata che no, non l’avevo fatto mi concentrai di nuovo su Jane
-è sempre il solito pervertito..-
mi precedette e io stupita da tanta intuizione mi lasciai andare in una risatina…
Jane, in fondo non era poi così bambina…certe cose le capiva
fin troppo bene…
-Bella..io vado a preparare gli
zaini per domani, ok?- e si congedò al piano di sopra…
così decisi di fare lo stessoemi diressi in camera mia…non avevo voglia di
fare lo zaino, avrei chiesto a Jane più tardi di aiutarmi, certa che avrebbe
detto si sprizzando felicità da tutti i pori…i fondo quella ragazza era una buona
compagnia…stavo per aprire la maniglia della mia porta quando cambiai idea…salii
al piano sopra e mi fermai davanti a una porta bianca…feci per bussare ma una
voce mi precedette
-entra..- e così feci
-ciao Alex…- e mi avvicinai a lui sedendomi sul letto al suo
fianco…
era seduto a gambe incrociare e
stava accordando la sua chitarra, uno dei pochi ricordi di quando era umano, mi
ricordo che l’avevo accompagnato io stessa alla sua vecchia abitazione e ci
eravamo introdotti solo per prendere la sua chitarra e qualche foto…ricordi gli
aveva definiti..e quello mi aveva fatto venire un tuffo al cuore, mi aveva
fatto capire che a Alex mancava la sua vita da umano e io ancora una volta mi
ero comportata da mostro
-come è andata oggi?- mi chiese
-discretamente..mi sono dileguata
dopo il primo negozio…- mi limitai
-uhn..capisco..-
si limitò lui
-cos’hai Alex?- diventavo triste
quando usava quel tono
-come è andata con il vampiro?- fece pesare di più quella
parola
-come doveva andare?- sapeva?
-c’ha provato?- mi domandò infine
-perché avrebbe dovuto?- gli domandai io
nascondendo una vena di preoccupazione
-perché ti sbava dietro!- e si alzò dal letto poggiando la
chitarra sul suo contenitore
-pratico, conciso e diretto- sussurrai, ma doveva avermi
sentito perché si girò e iniziò a fissarmi con un sopraciglio alzato
-niente..- sussurrai ancora ma
accertandomi che mi avrebbe udito sicuramente – meglio che torno nella mia
stanza…- e mi alzai dirigendomi vero la porte ma in un batter d’occhio lui si
materializzo davanti a me bloccandomi il passaggio…alzai leggermente lo
sguardoemi trovai a stretta vicinanza
con il suo viso, di nuovo..
-Bella…- mi appoggio le mani sulle spalle, on avevo via di
fuga se avessi voluto fuggire, ma non avevo intenzione di farlo – io…- il suo
viso si avvicinò al mio, piano piano,…di nuovo in quella situazione
-no..- lo fermai e lui si blocco, e
senza che dicessi altro, sciolse la mio prigione e mi lasciò la strada per la
porta libera…
non aspettai nulla uscii dalla stanza
chiudendomi la porta alle spalle, lui si era seduto sul letto, lo sentivo…
espirai profondamente e ritornai al
piano di sotto nella mia stanza e trovai che non era vuota….
-Alec…ti serve qualcosa?..- domandai fingendo interesse, lui mi fissava e piano piano iniziò a avvicinarsi
-Bella..Bella…quando capirai che è
lui quello giusto?- mi sussurrò all’orecchio giocando con una mia ciocca di
capelli
-Alec..non
stai di cosa stai parlando…- lui non aspetto altro e usci dalla stanza chiudendosi
la porta alle spalle e io rimasi li, sola ,al buoi…
Sola, Buio, Stanza….quante volte mi ero trovata in quella
situazione..a Volterra lo facevo spesso, quando non c’erano
missioni io rimanevo li in stanza al buio, dicevo che mi piaceva…mi faceva
stare in pace con me stessa…adesso quella frase mi sembrava estremamente
stupita e idiota…quasi d’istinto mi butti a peso morto nel mio letto, lo facevo
spesso da umana..che comportamento sciocco…
Ero una vampira speciale mi avevano sempre detto, ma la cosa
che tutti pensavano era che io ero una vampira strana,…instabile…quello
era l’aggettivo più adatto per me…
Rilassai il mio corpo marmoreo e mesi in allerta i miei
sensi…avevo voglia di ascoltare, non so neppure io il perché…Alec era al piano
di sotto, nella zona svago, così l’avevamo definita che giocava da solo a
pingpong..patetico, poi sentivo un fruscio continuo
dalla stanza di fianco alla mia, Jane stava rovistando tra i suoi vestiti,
chissà in cerca di cosa..m spostai al piano di sopra..Alex suonava…no so dire
cosa, ma la canzone mi sembrava estremamente triste…Felix era tornato a lavoro…per
il resto la casa era silenziosa eccezione per vari rumori domestici a cui non
facevo molto caso…mi alzai in piedi e aprii la porta finestra che dava al mio
balcone.. e mi misi a ascoltare la foresta…animali, tanti soprattutto piccoli
che si muovevano, correvano, zampettavano, rosicchiavano, uccellini che
cantavano praticamente dappertutto…melodie più allegre di quelle di Alex…c’era
anche una volpe più a nord, la riconobbi dall’odore, seppur trattato , mi
ricordavo bene l’odore della pelliccia di volpe della moglie di Aro, non se la
toglieva praticamente mai, la adorava..annusai ancora l’aria e questa volta un
odore dolce mi colpì…non ci pensai due volte feci un balzo e mi inoltrai a
grande velocità nel bosco…
Quell’odore…
Dovevo raggiungerlo…
GRAZIE MILLE A TUTTI!!!
È graziea voi se
ho la voglia di scrivere ancora!!!
È proprio vero quando dicono che gli scrittori vivono in
un mondo tutto loro..
Non posso certo definirmi una scrittrice..ma cavoli..un pochino lo sono…
Si una scrittrice di fanfic!!!eheh…
Un grande bacio a tutti!!!!
Grazie mille alle 81 persone che mi hanno aggiunto tra i
preferiti!!fatevi sentire ogni tanto!!basta anche un ‘che
schifo’ o ‘carina’..ma mi fate piacere lo stesso
Come si dice…di bene o in male purchè
se ne parli!!!!
RISPOSTA ALLE RECENSIONI:
kikkact93:eheh le tende…fanno furore…grazie a te
per aver recensito!!!continua cosi che non puoi far altro che piacere!!!spero
che ti piaccia qstchappy!!!fammi
sapere anche il tuo parere su Felix…ok?kisskiss
MimiMiaotwilight4e: eheh…chissa
dove le penso le cose che scrivo…Alice è diabolica e continuerò a ripeterlo all’infinito…al
campeggio…eheh presto vedrai…fammi sapere per Felix!!un bacio!
giunigiu95:sei estremamente gratificante!!!grazie mille!!!!grazie
x la recensions…continua a seguirmi e fammi sapere
per felix!!baci
Noony: grazie..sono felice di aver azzeccato un buon
OOC…ed ecco a te il chappy!fammi sapere!!!
daene: grazie mille x la recions…abbi pazienza e cercherò di non deluderti..perchè voglio essere all’altezza di Alice per il proxchappy..estremamente diabolica!!!eheh bacini
camy00: grazie sei gentilissima…inizio a
aver paura che la pazza di Jane mi venga a staccare la testa a morsi perché la
ritraggo così ‘vivace’..eheh un bacio!!!fammi sapere
per Felix!!
gianna88: grazie, ci tengo al tuo parere
sei una delle mie lettrici fisse!!!!un bacio!!!fammi sapere per Felix!!kisskiss
ducy: Elena??immagino che hai letto il
m,io profilo..spero tu non sia rimasta sconvolta..mi sono fatta prendere
decisamente la mano!!cmq sei troppo gentile…scusa se non ho aggiornato subito…ma
ho avuto qualche problemino chiamato Felix..fammi sapere che te ne pare..anche
se su qstcap non credo di
aver dato al massimo!!kisskiss
eligianlo: ma si dai, diamo una svegliata
a qst centenario di Edward!!!senò
la mummia poi è lui!!!sono felicxe che ti piaccia qstfic e spero che continuerai a
seguirmi!un bacio
franci_cullen: alice..perchè
tutti pensano male di lie..ti sembra il tipo che trama
alle spalle degli altri????..meglio non rispondere^^..fammi sapere del cheppyedel problemino chiamato Felix!un bacio
Astarte92: grazie sei molto gentile…per la
grammatica so che ho qualche problemino..ma più che
altro è perche scrivo di sera e sempre di gran fretta..per cui ti chiedo scusa
per gli orrori vari…spero che continuerai a seguirmi!!!un bacio
stezietta: eheh..ma sei più perfida di alice allora…eheh…ho aggiornato il prima possibili..spero ti sia
piaciuto!!!un bacio PS fammi sapere per Felix!!
meredhit89: qst volta temo di essere stata io
un po’ lentina..eheh..grazie
mille per la recensione!!fammi sapere se qstchappy ti piace!!!e anche su Felix eh!!
Ashlein: no tranquilla il sangue delle
borracce non sarà il tuo^^…per il weekend cisarà un po’
di pepe vedrai ma dovrai aspettare il proxchappy!!!fammi sapere eh..e soprattutto
su Felix!!!un bacio e continua recensire che ti adoro!!!
E ora il mio ormai rituale
mando a tutti un grande
Starete pensando ‘ma questa non
ha nulla di meglio da fare?’…ma voi mie amate lettrici non lo state facendo
vero? perchè non siete così
cattive vero?
O lo siete?in quel caso, archivio
il capitolo sul mio pce lo pubblico tra un mesetto eh..non
ho mica problemi…
che sia chiaro, non pubblico il capitolo oggi perché sono buona..non sia
mai..ma solo perché nonho spazio per
salvarlo sul computer…
(in realtà è perché sono buona,
ma voi fate finta di non saperlo!ci tengo alla mia reputazione!)
bene..ringrazio tutti quelli che mi hanno consigliato per la ‘fine di
Felix’…che tra l’altro, eravate tutti d’accordo a farlo cadere dalla finestra e
fargli rompere l’osso del collo^^..
abbiate pazienza..dopo il weekend, lo faccio eclissare…solo perché non mi pare
carino che tiri buca all’ultimo^^
MIA
BELLA POV
..annusai
ancora l’aria e questa volta un odore dolce mi colpì…non ci pensai due volte
feci un balzo e mi inoltrai a grande velocità nel bosco…
Quell’odore…
Dovevo raggiungerlo…
dolce..
così dolce..
troppo dolce…
cosa o chi poteva sprigionare un
odore così perfetto?...
correvo come una pazza per il
bosco, facevo leva sulla corteccia degli alberi con i piedi lasciando come
segno del mio passaggio la scalfitura degli alberi,
ma poco mi interessava…zigzagavo tra gli alberi mentre mi lasciavo trasportare
dai sensi,non era mai stato il mio punto di forza la corsa, ma sentivo che il
mio corpo aveva una marcia in più..stavo andando più veloce del solito….
La mia mente lavorava in fretta, l’odore di chiunque o
qualunque cosa fosse era fermo a meno di un chilometro a est…
Fermo, non si muoveva….
Una cosa inanimata doveva essere, se fosse stato un animale
avrebbe dato segno di spavento e l’istinto l’avrebbe spinto a correre via, il
più lontano da me, ma quell’odore era fermo e non accennavaa muoversi…
Passai in rassegna tutti gli odori simili che avevo recepito
nella mai vita…
Forse poteva essere un fiore…
Io in fondo non ne avevo annusati tanti…
O magari un oggetto abbandonato lì da qualche capeggiatore…
La curiosità mi regnava da sovrana…
Cos’è? L’unica domanda che la mia mente assai sviluppata e
ben fornita si porgeva, ma non riusciva a rispondersi…
Dolce…
Dolcissimo…
Dietro questa cunetta di terra…
Non riuscivo a vederlo..
Ma a sentirlo…
Non era un oggetto inanimato…
Sentivo dei movimenti…
Rallentai e proseguii a passo umano..
Quell’odore stava inebriando i miei sensi sempre di più…
Un passo ancora e la mia curiosità si sarebbe saziata…
Un passo e…
….
…non potevo crederci
non volevo crederci
non poteva essere vero
non era vero…
…
ma lo era…
due occhi…
quegli occhi…
i suoi
puntati su di me
di nuovo
era lui.
-ciao…-
-…Edward…- riuscii solo a dire
l’odore era il suo, non c’erano
dubbi, ma perché non l’avevo capito? Che stupida..ero
corsa lì..come una pazza per giunta e avevo trovato lui….chissà che avrebbe
pensato…ma soprattutto che ci faceva lì?
I suoi occhi erano abbandonati ai miei che impotenti sembravano
sciogliersi a ogni suo movimento…
- cosa ci fai qui, Edward?- cercai di mettere stupore e
disprezzo in questa domanda ma quegli occhi non davano segno di cambiamento
lui non rispose…
mi guardava con quegli occhi
dorati, come se non avesse udito la mia domanda..
rispondi!
Il suo viso di tutta risposta si sciolse in un sorriso,
quello stupido, fastidioso, mieloso sorriso sghembo con cui l’avevo visto la
prima volta…
Sorrideva, perché sorrideva?gli facevo ridere?
-perché sorridi?- fredda, talmente tanto fredda da
spaventarmi da sola
il bellissimo sorriso che aveva
disegnato sul suo volto sembrò tentennare ma solo per un istante, per poi
ritornare come prima, quel dannatissimo e fastidioso sorriso da farti perdere i
sensi
-rispondi- sibilai tra i denti
dannato. dannato. dannato. dannato. chi eri tu per
farmi fare quell’effetto, cosa mi tratteneva di ucciderti all’istante?
-sorrido….perchè sto bene…ora che
qui ci sei tu…- sussurrato appena ma i miei timpani lo udirono come un urlo,
l’eco di quella frase mi rimbombava nella testa…
perché ci sei tu…
perché ci sei tu…
no!
cercai di ricompormi e di ritrovare
la mia franchezza…io pazza lo stavo ascoltando…
un altro vampiro novellino che
bramava me..
quante ne avevo sentite così…
frasi fatte, frasi che si dicono alle donne prima di
portarlea
letto, purtroppo molti vampiri si erano portati questa usanza nella loro
successiva vita, cazzate, solo cazzate, cos’è un modo creativo di chiedere il
permesso?patetico…
-non dovresti essere qui....- atona
ma rigida, come sono io d'altronde, la composta glaciale ma bellissima Isabella
-ma sono qui…- ancora quel sorriso
-ma non dovresti, VATTENE!- iniziai a chiudere le mani in
una morsa mortale, persino il diamante si sarebbe sbriciolato sotto quella
stretta
si avvicinò a me con un balzo fino
a d atterrarmi perfettamente di fronte, non sorrideva più…
-così ti fai male…- intendeva chiaramente alla mia mano, che
ancora una volta era stata perforata dalle mie unghie…
piano piano il suo braccio si
inclinava per raggiungere la mia mano ancora serrata in una morsa che non
volevo sciogliere…dovevo tenere il controllo, non potevo perderlo di nuovo,
smisi di respirare consapevole che quello avrebbe leggermente alleviato la mai
sensazione di intorpidimento, ma i miei occhi rimanevano ancorati ai suoi…a
pochi centimetri l’uno dall’altro..
la sua mano si avvicinava..
mancava solo una spanna…
lo sentii sfiorarmi e per istinto,
quasi per paura chiusi gli occhi…ma un enorme boato mi obbligò a riaprirli:
Edward non era più davanti a me, si trovava a una decina di metri di distanza
steso a terra da…Alex
io rimanevo lì ammutolita…non
l’avevo neppure sentito arrivare….appena avevo chiuso gli occhi avevo sentito
un ringhio carico di rabbia provenire da dietro di me…ma non avevo neppure
avuto il tempo di realizzare e tantomeno reagire che tutto era successo…
se prima era Alex a stare sopra a
Edward..i ruoli si erano presto invertiti…
Edward era decisamente più forte di Alex…
Dovevo fare qualcosa, o Alex avrebbe avuto la peggio…
Chiusi gli occhi e concentrai tutto il mio potere….gli aprii
di scatto e con un leggero movimento delle mani, senza muovermi di un
centimetro, allargai il mio scudo e lo infilati nello
spazio, seppur esile che li divideva…loro non si accorsero di nulla…come è
normale che sia…continuavano la loro lotta a base di ringhi e di morsi andati a
vuoto…
1….2….3….e allargai il mio scudo di colpo…
Edward si trovò sbalzato in aria per atterrare molto dietro
di me…mentre Alex non si spostò di un soffio…
Entrambi però con una faccia incredula…
-Bella…- mi guardò malissimo Alex ringhiando, ce l’avrebbe
avuta a morte con me per non so quanto per questo ma poco importava…il tempo
per me scorreva veloce…
Edward invece spostava lo sguardo sbigottito da mee Alex…
- Alex, andiamo, ce ne torniamo a casa…subito!- lo ammonii,
ma lui non guardava me ma l’altro vampiro presente nella radura
-tu- additò Edward – vedi di stare alla larga da Bella!o la
prossima volta sarà anche l’ultima- ringhiò Alex , io
lo afferrai per il polso e lo iniziai a trascinare via….
-Bella…- mi chiamò Edward…Alex di tutta risposta ringhiò
-ci si vede domani a scuola..e che
sia chiaro, niente risse!- e iniziai ad allontanarmi con Alex a grande velocità
verso casa senza però mai lasciare la presa sul suo polso che lasciai solo a
una debita distanza, lui non sputò parola per tutto il tragitto, stava ben
attento a non incontrare il mio sguardo e una volta entrati in casa si dileguò
in camera sua chiudendosi la porta alle spalle.
La mattinata a scuola trascorse tranquilla, Alex marcava
stretto il territorio, mi seguiva dappertutto, sempre tenendomi stretta per
mano tanto che per la scuola si era spersa la voce che io e lui c’eravamo messi
insieme…con uno sbuffo generale da parte dall’ente maschile decisamente avvilito
dalla falsa notizia e dalla più ceca invidia dall’ente femminile, che vedeva in
Alex il tipico ragazzo con cui provarci…era diventato la mia ombra, eravamo
andati a scuola insieme con la mia macchina, e appena scesa dall’auto aveva
iniziato la sua fiction, mi aveva presa sottobraccio e mi aveva accompagnato a
lezione per poi aspettarmi fuori dal’aula al cambio dell’ora per accompagnarmi
alla lezione successiva, per mia grande fortuna non avevo avuto nessuna lezione
in comune con i Cullen.
Tutta questa farsa sotto gli occhi neri di Edward e la
stizza di Alice, mentre Alec accorreva il tutto con un sorrisetto..ecco cosa intendeva con lui..lui era Alex…che i
due erano amici sia sapeva ma non immaginavo che campeggiasse per le sue
accoppiate…
Ma la cosa più assurda avvenne durante la pausa pranzo, era
stato l’unico momento in cui si era allontanato da me, andando a prendere un
vassoio di puzzolente cibo umano, e mentre io mi dirigevo al mio tavolo dove
c’erano già Jane e Alec ad aspettarmi un ragazzino mi si parò davanti.
A prima vista non mi disse nulla, lo ignorai e driblai il ragazzo continuando la mia camminata silenziosa
verso il tavolo ma questo mi chiamò
-Isabella…- mi voltai
per stare a sentire che aveva da dirmi, fingendo il benché minimo interesse, era decisamente arrossito
-hn?- domandai appena
ma lui non rispose, che era sordo?
-vuoi qualcosa?-
domandai
-Isabella…ecco..io…mi chiedevo se….vuoi venire al ballo con me?- l’ultima
parte l’aveva appena sussurrata ma era facilmente udibile
sentivo centinaia di paia di occhi puntati su me e
su quel ragazzo, dovevano aver sentito tutto e tutti erano curiosi di sapere la
mia risposta
-è già impegnata- una
voce dura e decisa alle mie spalle mi aveva tolto da quell’impiccio, Alex
il ragazzo era arrossito ancora di piùe aveva abbassato lo sguardo…
-mi dispiace,Brian…sarà per un’altra volta- avevo detto al ragazzo prima
di allontanarmi sotto la possessiva presenza di Alex
sentivo lo sguardo intenso del ragazzo ch mi
puntava la schiena..stupore?
ebbene si sapevo il suo nome, lo aveva sussurrato
tutta la mensa e per non fargli fare la figura dell’idiota gli avevo dato un
aiutino.
che onore sapere che Isabella conosceva il suo
nome.
E questo aveva solo fatto ancora più innervosire Alex che
sapeva che tra poco avrebbe dovuto attenuare la sua presa su di me in favore di
Felix.
Avevamo lascito la mia macchina in parcheggio della scuola e
avevamo scelto la BMW di Alece l’Hummer di Felix, già stracolme di
tutti gli intrighi che Jane aveva messo definendoli estremamente necessari per il campeggio..a me era bastata la
presenza della borracce e di vestiti decenti da mettere, per il resto poteva
portarsi via anche un elefante e poco mi importava.
Seguivamo le tre macchine dei Cullen
che sfrecciavano a alta velocità per quelle che dovevano essere strade di
montagna, Jane era con la testa fuori dal finestrino che si guardava attorno curiosissima, Alec si nascondeva una mano con la
faccia cercando inutilmente di ignorare l’esistenza di sua sorella, sicuramente
pesava a cosa tipo io sono figlio
unico,non ho una sorella, in realtà qui di fianco a me non c’è nessuno
oppure pensieri più azzardati tipo adesso
gli do una spintarella e vola fuori dalla macchina.
Anche se in fondo nessuno poteva dare torto a Jane, il
paesaggio che ci circondava era estremamente curioso e così, così..verde, non avevo mai visto una quantità così grande di
cose verdi in un unico posto, perfino il tronco degli alberi era verde
ricoperto dal muschio…forse a Alec tutto quel verde faceva venire la nausea o
forse era per non darle soddisfazione, visto che mi era parlo di vederlo spiare
da dietro la mano che gli copriva il viso.
Felix stava canticchiando una canzone probabilmente anni 80
che era riuscito a ricevere da qualche radio probabilmente microscopica, mentre
Alex scarabocchiava con la sua scrittura pur sempre perfetta un libretto di
enigmistica…e io?
Io ero sdraiata sul sedile posteriore e non facevo un
emerito cazzo.
Mi svegliai dalla mia situazione di come relax che andava
avanti ormai da due ore quando mi giunse l’eco di Carlise-adesso si procede a
piedi- e con uno sbuffo mi misi in posizione eretta e uscii dalla macchina
raggiungendo i miei compagni e i Cullen.
Mi guardai intorno…
Per fortuna che quella mattina avevo optato per un
abbigliamento un po’ più sportivo del solito…
Ci mancava solo il trekking…
Finisco sempre sul più bello vero?
Attenzione…..sono
arrivata a 99 recensioni…chi sarà la recensioni sta n°100?????
Lo scopriremo nel proxchappy!!!!
Grazie a tutti quelli k mi
seguonoe k mi
danno la voglia di scrivere^^
RISPOSTA ALLE RECENSIONSSSSS:
Ele_Cullen: grazie sei gentilissima!!sono
felice di dirti che le tue speranza sono state accontentate..era proprio Ed che
sapeva quel buon profumino^^
eligianlo: esatto lo scopo di Alex era proprio di mettere zizagna tra i due…sai k sei proprio diabolika..io
tuoi ragionamenti mi fanno paura^^in senso buono si intende…grazie x i
consigli..ma sono cattiva e non ti diko nulla su qll k succederà^^ baci!!
stezietta w: i
licantropi..mmm..a dire il vero me li ero
dimenticati..forse dovrei mettere anche loro..mmmm k
confusione..grazie x i consigli!mi hai fatto venire un’ideuccia^^ kisskiss
camy00:
grazie mille sia x l’aiuto sia x i complimenti!!un bacio
ducy: ti dico solo una cosa:ti adoro!!...grazie x i
complimenti!!!!..e bè se DOBBIAMO sbarazzarci di
Felix..così sarà^^..kisskiss
a te^^
MimiMiaotwilight4e: su qst capitolo spero di aver
spiegato il tuo dubbio su chi si riferisse Alec…grazie mille x il consiglio!!u bacio
franci_cullen: nuuuuuu..Felix gay…che
spreco!!!!piangooooooooo!!!...grazie x i consigli!xoqll sul gay non se ne
parla..ci sono già troppi uomini belli gay, non voglio anche lui…cmq in un modo
o nell’altro gli faccio fare puf!!..un bacio grande grande
kikkact93,: sono
cattiva!!il campeggio inizia dal prossimo chappy..gnegnegne…no
dai, cercherò di aggiornare presto!!!grazie mille x i consigli…qll di mettere Aro in mezzo mi piace tanto..quando penso a
lui i miei occhi si illuminano..i love aro!!kiss
giunigiu95: mi hai fatto pauraaaaaaa..cattiva…cmq
dopo le tue intimidazioni non posso far altro k assecondarti..ma abbi un pò di pazienza..tra poco di eclissa^^kiss kiss
gianna88:
ho fatto il prima possibile spero k ti piaccia^^..adori anche me??sono
commossa!!!grazie..ti adoro anche io!!!!un bacio!!
meredhit89: agli ordini!!!per il bene della ficfelix farà puf!!!un bacio e
grazie mille^^kisssssss
daene: Alex testardo???tu dici??noooooo..poverino..lui
è tato buono..è felix k scasa, ma scasserà ancora per poco!!un bacio e grazie
mille!!!
Eccomi con il
nuovo chappy..tutto verde,
perfino il titolo, ma non piangete la mia passione per rosa e dintorni rimane
sempre….e ricordate..tutto ha un senso…il prossimo capitolo sarà speciale…
Questo capitolo
mi è venuto in mente mentre leggevo il signore degli aneli…
Un’altra delle
mie tante passioni…
Bè..spero vi piaccia…buona letture a
tutti!!!
VERDE
BELLA POV
Il trekking non era mai stato il mio forte, nonostante da
vampira non facessi fatica a muovermi tra erba, alberi, fango e foglie…mi
ricordavo bene che da umana il massimo legame con la natura l’avevo con il
giardino perfetto che stava nella villa di Parigi, l’erba non superava mai il
centimetro di lunghezza e vi erano fiori importati da chissà dove, era un
giardino meraviglioso, coltivato da una schiera di ben venti operai, avevano
sempre lavoro, tagliere le siepi, innaffiare i fiori, rastrellare la ghiaia,
dar da mangiare alle anatre e ai vari uccelli che mio padre soleva
collezionare…più che un giardino sembrava un enorme parto tutto addobbato,
c’era perfino un piccolo labirinto costruito con una siepe alta circa due
metri, mio padre lo aveva voluto per intrattenere gli ospiti nelle lunghe
cerimonie che si tenevano all’aperto, probabilmente era iniziata lì la mai
lotta di sopravvivenza con la natura, mi ricordo che all’età di sei anni me
l’ero svignata dalla mia tata e ero andata in giardino a giocare e forse per la
prima volta mi ero interessata a quell’intrattenimento che fino al giorno prima
avevo sempre e accuratamente evitato, fatto stà che
la curiosità si prese possesso di me e entrai su quel labirinto per scoprire il
mio nuovo gioco, all’inizio mi divertivo, eccome, ma dopo una
paio di strade senza uscita mi ero iniziata a spaventare....e mi ero messa a
piangere e da bambina viziata quanto ero mi ero lasciata spaventare da quel
mondo fatto di siepi e ghiaia che non conoscevo, vedevo solo pezzi di celo
azzurro che si tagliavano in alto della siepe e ogni tanto qualche uccello
solitario passare…poi il celo diventava sempre più scuro e l’ara si faceva
fredda….il buio iniziava a incutermi timore e ogni ombra mi sembrava un mostro
di quelli che leggevo nelle favole con la mia tata..era notte fonda quando mi
trovarono, ero raggomitolata in un angolino e stringevo strette le ginocchia al
petto, il mio vestitino di raso rosa era ormai sporco di fango e strappato in
qualche parte per via delle rame della siepe…fù un
giardiniere a trovarmi e a portarmi in braccio fino alla villa, dove trovai un
papà più preoccupato per il mio aspetto che per la mia salute…mi ricordavo solo
che il giorno dopo la mia tata che mi seguiva da quando ero in fasce era
cambiata e mio padre aveva giustificato il tutto con era troppo vecchia benché
elle dimostrasse a malapena 30 anni….solo una settimana dopo quando ebbi il
coraggio di riavvicinarmi al labirinto di siepe potei notare che ci sorgeva un
cancello di metallo abbastanza alto da arrivare alla cima della siepe…meglio
così, tanto anche senza cancello non credo che ci sarei più rientrata…
Ma il massimo della mia sportività l’avevo data quelle due
volte che ero andata a caccia a cavallo con mio padre e dei signori che
parlavano una lingua strana, probabilmente l’inglese, ma io ancora non lo
masticavo…lì ero rimasta tanto sconvolta che da quel giorno non avevo più
mangiato carne per circa una settimana, i signoria cavallo correvano con i loro
fuciliuccidevano animali e poi
festeggiavano sul numero di prede colpite, lasciandole accuratamente lì, alcune
ferite e mezze morte, ala fina della giornata scossa ormai dai singhiozzi avevo
chiesto a mio padre di non portarmi più con lui, e lui aveva acconsentito
sussurrando qualcosa tipo femmina…ma ben poco importava alle orecchie di una
ragazzina di 12 anni…pensare che adesso quella ragazzina schizzinosa,
piagnucolosa, viziata e vanitosa era diventata lei la cacciatrice per
eccellenza ma senza cavalli lasciva un velo di amarezza, una cosa era certa,
una volta che una persona veniva trasformata in vampiro, cambiavae perdeva la sua coscienza, e così era
successo a me.
Una piccola mocciosa piagnucolonaera diventata una fredda vampira
sanguinaria.
Tze.
Eppure quel ribrezzo sfrenato per la natura ce l’avevo
ancora adesso mentre arrancavo sul piccolo sentierino
che portava a Green Rock, maledicendo mentalmente il signor Cullen
per doverci far affrontare la strada a passo d’uomo, giustificandosi che
potevamo incontrare qualcuno per strada, cosa che io dubitavo fermamente.
Mi consolavo di non essere l’unica a non sopportare quel
genere di passeggiata, il viso di Jane era piegato in una smorfia e bofonchiava
qualcosa come stupidi tacchi o qualcosa
giù per di lì, al suo fianco Alec sembrava un mulo da tiro, la sorella lo aveva
caricato con una miriade di zaini e oggetti che se fosse stato umano sarebbe
sprofondato sotto tale peso.
Felix discuteva con signore e signora Cullen
per quanto riguardava la meta da raggiungere…e Alex camminava al mio fianco
continuando assiduamente le sue parole crociate a volte porgendomi qualche
quesito da lui irrisolto, assai pochi a dire il vero, il mio aiuto era consistito
in dire il nome della capitale della nuova Zelanda cha
a lui sfuggiva di mante, quindi io avevo sputato un lieve Wellington
e lui mi aveva sorriso in risposta.
I Cullen
sembravano molto più energici di noi, probabilmente dovuto al fatto che avrebbero
mangiato tra poco. Signore e signora Cullen parlavano
con Felix e la loro conversazione si era spostata alle loro conoscenze di
vampiri estranei a Volterra, Felix era venuto così a conoscenza che i vampiri
nomadi conosciuti dai Cullen erano alcuni che
conosceva anche lui e mentre si raccontavano il dove il come e il quando li
avevano conosciuti sembrava che le avversità tra di loro si fossero sciolte al
sole.
Rosalie e Emmet
camminavano mano nella mano subito dietro a Felix, Emmet
era addobbato molto simile e Alec mentre Rosalie era in stivaletti e borsetta. lei gli stava raccontando che doveva andarsi a comprare le
nuove decolté di Versace entro la prossima settimana perché non resisteva più e
le voleva, e lui si lamentava per la sua carta di credito, ma lei sembrava non
ascoltarlo.
Alice saltellava appena fuori dal
sentiero e raccoglieva mazzetti di fiori di vari colori, e ogni tanto con una
graziosa piroetta si girava e lanciava un bacio verso Jasper che sorrideva
felicemente.
Jasper e Edward infine camminavano
di fianco sul sentiero entrambi carichi di zaini ma mai come Emmet e Alec…poveri vampiri, mi facevano quasi pena…
Ci vollero tre ore umane per
arrivare a Green Rock, che si presentò ai nostri occhi come una spoglia vallata
tutta circondata da fitti alberi di pino e abete.
Il signor Cullen
si fermò al centro di una landa e togliendosi lo zaino di spalla e stampando un
sorriso sul suo volto ci comunicò che eravamo arrivati.
Verde verdi
verde era l’unico colore che le mie
pupille super sviluppate captavano, un po’ di grigio per evidenziare qualche
roccia ma per il resto il verde era il colore dominante.
Storsi il naso.
Odiavo la natura.
Jane si era messa subito
all’opera, era diventata la dittatrice di turno, dettava gli ordini i comandi
da eseguire al povero Alec, Alex e Felix che obbedivano senza discutere.
Meglio non fare arrabbiare Jane,
visto che dal suo potere ero immune solo io.
Io nel frattempo mi era seduta sull’unico punto di colore
grigio di tutta la vallata, un masso solitario in messo alla vallata, no troppo
distante dal posto designato da Jane come posto dell’accampamento.
Avevo cercato riparo in quell’unico oggetto, appartenente
alla natura non verde, come per cercare di sfuggire a quel colore che sembrava
volermi assalire da tutte le parti.
Non mi era mai piaciuto il verde.
Evitavo di comprare qualunque cosa di quel colore, avevo
notato che persino le mie vittime di rado vestivano colori verdi, non mi
piacevae basta
quel colore.
Pensare poi che gli umani lo ritenevano
un colore terapeutico.
Secondo loro dipingere le sale operatorie di verde
tranquillizzava il paziente, a me invece innervosiva solo.
E poi? Verde
speranza!
Ma dico io..dove??...l’unica volta
che potrei mai affiancare quelle due parole sarebbe qualcosa tipo speriamo che non ci sia il verde….oppure
la mia speranza andrebbe in frantumi se
ci fosse il verde.
Verde, bleah.
Tutto in quel posto era verde.
Avrei dovuto immaginarlo, persino
il nome lo intuiva, Green Rock.
Roccia verde.
In effetti tutto era verde.
Mi sa che l’unica roccia che no era di quel colore era posta
sotto il mio posteriore.
Per un attimo mi venne voglia di salvarla, caricarmela in
spalle e tornarmene a casa.
Immaginavo come si sentisse quella roccia, troppo era il
verde che la circondava ance per lei.
Era riuscita a impedire perfino al muschio di crescerle
appresso, era stata brava.
adesso dovevo provarci anche io,
non volevo che neppure un filo di erba verde deturpasse il mio corpo.
Per fortuna che Jane aveva scelto la tenda rosa e bianca,
non avrei immaginato se quella tenda fosse stata verde probabilmente mi sarei
rifiutata di entrarci, mi avrebbe dato l’idea di essere ingoiata da tutto quel
verde, e di essere diventata verde anche io.
Non sia mai.
Quella tenda mi piaceva, era così non-verde, proprio un bel
colore.
In cuor mio mi preoccupai che il bianco si potesse macchiare
di verde, ma notai che la parte poggiare per terra era rosa e che bianca era
solo la parte a ghirigori sopra.
La tenda era salva
Io ero salva.
Eppure non avevo voglia di scendere da quel sasso.
Avevo perfino appoggiato i piedi sulla fredda pietra e mi
ero stretta le gambe al petto.
Mi venne un attimo i mente
un’allusione, il naufrago che sedeva sullo scoglio cercando di scappare alla
marea.
Solo cha la marea qui era verde.
-non ti piace vero?- mi domandò Alex che si era avvicinando
scampando probabilmente dalle grinfie di Jane senza che lei si accorgesse
-mmm-
mugugnai di risposta
-è tutto così..montagnoso e
…verde!- esclamò lui guardandomi di sottecchi
-non mi dispiace la montagna- sussurrai io
- ma il verde sì!- esclamò luì facendomi rizzare lo sguardo stupefatta –non è un segreto per me, ti conosco
da tanto da poter dire che hai proprio un a repulsione per quel colore…- mi
guardava dolcemente e io non potei fare a meno di sorridere
-non ci posso fare nulla…lo odio…- ritornai a guardarmi le
scarpe notando con dispiacere che erano macchiare sul carro armato di verde
-non capisco il perché però..- e mi
guardò come per studiarmi
-non mi piace la natura tutto qui…- cercai di concludere io,
meglio evitare di rendere noto l’episodio della siepe.
Saltai giù dalla roccia evitando di macchiarla di verde,
certa che dopo ci sarei ritornata per cercare un’ancora di salvezza
-vado a aiutare Jane- annunciai a
Alex che un pò di malavoglia mi segui fino alla pazza
scatenata che sembrava stesse costruendo una città da come tamburellava ordini
-cosa posso fare per aiutarti?- domandai alla mocciosa
lei si girò e si illuminò in un
sorriso
-tieni Bella, tu puoi pensare all’interno!- e mi mise in
mano 5 sacchi a pelo
lasciandomi guidare dal mio
istinto, visto che la mia vista era occupata da cinque sacchi a pelo, che non
avremo mai usato, mi recai verso l’ingresso dell’igloo, quando stavo per
mettere piede dentro sentii alle mie spalle sibilare
-togliti la scarpe- Alec…lo
ringraziai mentalmente per il consiglio, meglio non aizzarsi contro la mocciosa
aiutandomi con punta e tallone mi
levai le scarpe da ginnastica e con esse il poco verde che mi apparteneva. E mi
infilai dentro la tenda.
Spaziosa, non c’è che dire.
Ma meglio non rimuginare sulla prima volta che ero entrata.
Mi sedetti al centro e iniziai a sistemare i sacchia pelo, in modo da sfruttare al meglio lo
spazio…e ci riuscii facilmente senza neppure troppi sforzi.
E in meno di dieci minuti tornai all’aria aperta a respirare
la sana aria fresca e a farmi seppellire dl verde.
Mi infilai le scarpe e mi congedai con un vado
a prendere la legna, incitata da Jane che doveva esserselo fatto sfuggire di
mente.
La legna era marrone, doveva essere facile da avvistare in
mezzo a tutto quel verde, e visto che il signor Cullen
mi aveva chiesto di non distruggere alberi ma di raccogliere quella secca per
terra mi costrinsi a una passeggiata.
Per mia fortuna il bosco non era verde come la radura,
nonostante di quel colore ce ne fosse in abbondanza, ai miei occhi si
mostravano il marrone degli alberi che non potevo distruggere e qualche fiore,
normalmente bianco o di colore tenue tra il lilla e il rosa chiaro, alcuni
perfino azzurrini.
Cercai di concentrarmi su quei colori ignorando il verde che
mi circondava.
Verde fresco, verde bottiglia, verde pisello, verde marcio,
verde chiaro, verde scuro….tutti i tipi di verdi erano lì…
Avrei gradito perfino un azzurro acqua,
molti simile al verde ma neppure quello c’era, solo enormi distese di verde,
dove poggiavo piede e sopra la mia testa.
Dovetti camminare un quarto d’ora umano, chissà perchè poi , ma non avevo voglia
di usare la velocità di cui ero dotata, in quel posto mi metteva paura, prima
di iniziarea trovare della legna secca…
Ne raccolsi qualche fascinae quando finalmente pensai che
potessero bastare feci dietrofront, ma mi accorsi che non ero sola.
Seminascosto dietro un albero a pochi metri da me c’era lui,
Edward Cullen.
-avrei potuto spaventarmi..- lo
ammonii
-lo sei già…- mi disse lui, doveva aver ascoltato me e Alex
-la mia fobia per il verde non ti
riguarda…- lo accusai imbarazzatissima
-invece si…- mi fece eco lui
- e sentiamo perché mai dovrebbe riguardarti?- lo intimai
alzando un sopracciglio
-perché non voglio che tu sia spaventata, è colpa mia che
sei qui…- cercava continuamente i miei occhi
-non è colpa tua, io sono più che capace di scegliere ciò
che devo o non devo fare- lo rassicurai.
Rassicurai?oh cavoli, stavo rassicurando un vampiro, gli
stavo dicendo dinon
essere preoccuparti e triste per me, perche non era colpa sua, quando invece lo
era.
-ok..come dici te allora..ma lascia
ameno che ti dia una mano…- e guardò le fascine di legna..
- non sono mica un essere umano io, ricordi?- loribeccia, ero più che capace di
portare delle fascine di legno
-ma sei pur sempre una donna, e io sono un uomo e la
cavalleria mi ha insegnato di fare a me il lavoro duro e faticoso per le donne-
mi guardò dolcemente
-ma per me non è ne duro ne
fastidioso…- sussurrai
ma lui non mi ascolltò,
si avvicinò a passo sicuro verso di me e mi si fermò difronte.
E mi sorride.
Un bel sorriso.
Seppure sghembo.
Era il suo sorriso.
Lo stesso che mi aveva già rivolto due volte.
Ma ogni volta a me sembrava bellissimo.
Mi piaceva il suo sorriso, il suo sorriso sghembo.
E incapace di formulare una frase gli
sorrisi anche io.
Un sorriso da vampira.
Un sorriso tirato.
Un sorriso che non aveva niente di splendente.
Un sorriso che non aveva niente del suo.
Il suo era un sorriso, il mio una smorfia
fatta da un mostro.
-mi piaci quando sorridi…- mi sussurrò….
Eh?
-io non so sorridere…- gli sussurrai, ad un
tratto desolata
-bè, se già questo sorriso mi ha
stregato, quando imparerai non voglio immaginare l’effetto che mi farà -
sussurrò ancora
ormai la nostra voce era un
sussurro
rimasi in silenzio, non avevo
risposta da dargli,almeno il mio cervello non formulava nulla
-il tuo sorriso è bello, non il
mio…- ?????
avevo parlato io, cazzo non me ne
ero resa conto
lui si accese in una risata
argentina,felice e ti metteva allegria nel cuore
-permetti?- mi chiese
io lo guardai stupita, guardava le
fascine
annuii appena e lui iniziò a
sfilarle una a una dalle mie braccia..
ma i suoi occhi erano puntati sui
miei
mi guardava e non aveva intenzione
di smettere di farlo, era come incatenato ai miei occhi, e lo steso era per mè.
Quel marrone scuro mi piaceva molto, anche se ormai era
proprio nero, mi piaceva
-hai dei begli occhi…- sussurrai involontariamente
e di nuovo quel sorriso sghembo
dolce come il miele
ma seducente come il nero
-da umano erano verdi…- sussurrò trattenendo una risatinae immaginando la mia
reazione, una smorfia infatti si era fatta largo su mio viso
-meglio adesso direi…- sussurrai un po’ scocciata
-i tuoi di che colore erano?- m domandò
cercai di far spazio nella memoria,
ma invano, non trovai risposta…
-non mi ricordo..-sussurrai e il suo sorriso sembrava spegnarsi
un attimo per poi ritornare acceso
-da quanto sei una vampira?- mi domandò
la mia storia, ecco dove voleva
arrivare
-pensavo lo avessi letto da Alice..-
risposi acida
-no..devo ammetterci che c’ho
provato, ma ogni volta che mi avvicino ai suoi pensieri, la trovo intenta a
tradurre l’inno del canada in spagnolo o giù di li…-
brava alice..aveva tenuto fede alla
parola data
- l’inno del canada in spagnolo?-
domandai alzando un sopraciglio
- già..e sbaglia sempre la seconda
strofa- sorrise sarcastico lui…
sorrisi anche io, l’idea mi
divertiva..sapevo che alice era strana ma non fino a questo punto
-mi dispiace per ieri…- sussurrai ad un tratto
lui mi guardò inclinando un pò la testa
-è colpa mia, non dovevo venire così vicino a casa vostra-
si scusò
-non è colpa tua,Alex si sarà
preoccupato vedendomi volare fuori dalla finastra non appena ho sentito il tuo
odore..- gaffe
questa volta fu lui a alzare un sopraciglio
-ah si?- mi chiese con il suo sorrisetto beffardo
-a dire il vero non avevo capito che eri te, avevo sentito
un odore strano che mi attirava e mi sono incuriosita..-
per riparare una gaffe ne avevo fatta un’altra
-quindi il mio odore ti attira?- mi domandò subito,d'altronde gli avevo servito la domanda in un piatto d’oro,
non d’argento
-mi ha incuriosito, tutto qui…-
cerca di mantenere le apparenze
-secondo te perché ci succede?- mi
domandò ad un tratto perforandomi con il suo sguardo
-succede cosa?- domandai facendo finta di non capire,
nonostante capivo benissimo
-quando ti sono vicino…quando ti tocco, quando sento il tuo
odore…come è successo nella tenda…perdo il controllo, seguo il mio istinto e il
mio istinto vuole te…ti desidero…voglio sapere tutto di te, conoscere ogni
istante della tua vita e ogni centimetro del tuo corpo…quando sei lontana sto
male, quando sei vicina, non mi basta, non faccio altro che pensare a te..al nostro bacio, al tuo viso, ai tuoi capelli, al tuo profumo…desidero
tutto di te, ogni parte del mio corpo ti desidera…- ero rimasta zitta ad
ascoltare, avevo smesso di respirare…- a te succede lo stesso?- mi guardò
laconico
-s-si…-
balbettai appena
sono diventata lenta e fastidiosa..
interrompo sempre sul più bello…
e la parte bella del capitolo è sempre la finale…che ci
volete fare…
prendere o lasciare!!!
DEDICO QUESTO CAPITOLO ALLA MIA LETTRICE
FIDATA Gianna88
CHE HA AVUTO L’ONORE DI
SCRIVERE LA 100ESIMA RECENSIONE!!!!
ducy,: sei sempre gentilissima..spero di avere accontentato un
po’ il tuo desiderio!!!!sul prox però lo accontento
di più!
Ashlein:
le tue recensioni sono sempre le più complicate^^, ma le gradisco tanto..questa volta non dovrai leggere due cap
in uno perché me la sono prese con calma^^ spero ti piaccia
giunigiu95: grazie..ma no Alex è buono, no è colpa sua..e bella che
lo illude…ma lui si punta con lei, nonostante abbia dato il numero di Alex
ingiro^^…a preso e grz!!
MimiMiaotwilight4e: io non so per chi voterò…Edward è il numero uno..però mi dispiace per Alex..e se bella gli scegliesse tte due?che dici??kiss
kikkact93: e invece aro lo adoro..forse è il personaggio che mi
piace di più oltra a Jane…sono masochista eh!kisskiss
meredhit89: lo so che taglio sul più bello..cosi faccio dannare un
po’ le lettrici^^..spero ti sia piaciuto
daene: Felix E Alex che si scannano..perchè
no..magari in bikini^^..vedrai che finirà bene..tutto finisce bene nella
storie..specialmente nelle mie^^…per esempio, la mamma di Bambie
nella mia testa è ancora viva^^..kisskiss
stezietta w: nono,
niente anticipazioni…però per qstchappy
ha accantonato Alex abbastanza, no trovi??e come il solito ho interrotto sul
più bello..sono cattiva..ahahahah..^^
franci_cullen: ok…allora Alex è apposto..bello e fidanzato….adesso io
uccido bella e mi bello Edward^^-..che dici??nessuno se ne accorgerà se
entriamo nella storia^^
cullengirl,: grazie mille…bè..forse lo è gia…amore credo sia una parola grossa ora com ora..ma forse….non dico altro!!!
gianna88,: spero ti sia piaciuto visto che era
dedicato a te!!!^^
Lettori…e lettrici…anzi solo lettrici…in effetti ho notato che la
maggior parte delle persone che segue la mia fic è appartene
Lettori…e lettrici…anzi solo
lettrici…in effetti ho notato che la maggior parte
delle persone che segue la mia fic è appartenente al
genere femminile…ho detto la maggior parte?mi correggo…tutte!!
Ebbene si..ho
aggiornato…e lo sapete perché l’ho fatto?
Perche vi voglio bene?no!!!!sbagliato!!!
Perché sono stata minacciata
dalla maggior parte di voi!!!(scherzo!!!(insomma))
Bè ecco il nuovo capitolo…un po’ meno verde^^
Buona lettura e fatemi sapere…
MIELE E
LACRIME
Dove eravamo rimasti???
-quando ti sono vicino…quando ti
tocco, quando sento il tuo odore…come è successo nella tenda…perdo il
controllo, seguo il mio istinto e il mio istinto vuole te…ti desidero…voglio
sapere tutto di te, conoscere ogni istante della tua vita e ogni centimetro del
tuo corpo…quando sei lontana sto male, quando sei vicina, non mi basta, non
faccio altro che pensare a te..al nostro bacio, al tuo
viso, ai tuoi capelli, al tuo profumo…desidero tutto di te, ogni parte del mio
corpo ti desidera…- ero rimasta zitta ad ascoltare, avevo smesso di respirare…-
a te succede lo stesso?- mi guardò laconico
-s-si…- balbettai appena
BELLA POV
i suoi occhi sembravano aver
luccicato per un attimo ma non ci feci molto caso, nella mia testa regnava
sovrana la confusione, era successo tutto così in fretta che io stessa stentavo
a capire…lui aveva parlato, mi aveva detto delle cose..parole che non avevo mai
udito, almeno non rivolte a me, forse sentite qualche volta in un film o lette
su qualche vecchio libro della biblioteca a Volterra, ma questa volta ero io la
protagonista, quelle parole erano rivolte a me…mi voleva, mi desiderava..ma
quello non mi aveva toccato più di tanto…la sua bramosia di conoscermi e la sua
morbosità di pensarmi, quelle erano state le parole scatenanti, quelle parole
mi avevano mandato in quello stato di confusione ove la mia mente ora regna
sovrana…e io gli avevo risposto…anche a me succedeva lo stesso…ma era
diverso..le parole che mi aveva rivolto a volte potevano rispecchiare la
verità, ma la mia era una verità ben diversa, lo desideravo, è vero, a volte la
mia mente vagava alla ricerca del suo viso…ma non quadrava il tutto…lui mi amava? Era forse quella la parola con
cui si potevano riassumere le sue emozioni?io di certo non potevo dirlo, non
potevo capirlo, io che non avevo mai amato…per un attimo nella mia mente
apparve l’immagine che avevo veduto Alice e Jasper nel parcheggio del centro
commerciale, quella volta avevo pensato per la prima volta a quel sentimento…loro
si amavano..quindi esisteva davvero tale sentimento
anche per creature dannate?e io cosa ne sapevo…
io non ero capace di amare.
Io non conoscevo l’amore.
Io non volevo conoscerlo.
O forse si?.
No.
No.
Non potevo amare.
Quella era la mia unica certezza.
O forse semplicemente non volevo?
Si, forse era quello il motivo.
Io avevo paura di amare.
Ma anche se avessi sconfitto la mia paura, non avrei
comunque potuto amarlo, sarebbe stata una menzogna credere a tanto, e lui
sarebbe stato solo un amore impossibile.
Sarebbe successo come nei film, mi sarei innamorata, avrei
abbassato le mie barriere, sarei diventata fragile, avrei iniziato a credere
che il tutto fosse possibile, e quando finalmente avrei raggiunto la stabilità,
o meglio dire la felicità, il mio mondo sarebbe crollato.
Non si può costruire una casa su una palude.
E la mia palude era Isabella Maria Swan,
arma di Volterra, braccio destro di Aro, nientemeno che una creatura immonda,
un mostro.
Ma le paludi si possono bonificare….
Nel mio caso era diverso, la mia alleanza con Volterra non
era stata una scelta, Aro non mi avrebbe lasciato, avrebbe distrutto tutto ciò
che poteva farmi desiderare di lasciare quelle quattro fredde mura di pietra.
E io sarei tornata ad essere Isabella, il mostro di
Volterra, con una maggiore ferita, ma questa volta nel
mio freddo cuore.
Avevo ragionato così in fretta che erano passati solo
pochissimi istanti da quando da stupida quand’ero avevo alimentato le sue
speranze con un si, seppur balbettato.
Me ne stavo a testa china a
guardarmi le scarpe, non notando neppure il verde che mi circondava.
Era come se fosse sparito, il verde se ne era andato, ora
non mi incuteva più timore.
Ora il mio timore era un altro, e aveva il voto di un
bellissimo vampiro dai capelli bronzei e gli occhi d’oro che era piazzato
davanti a me..così vicino che potevo sentire il suo
alito caldo solleticarmi la nuca.
-sei triste….- mi sussurrò
-…- non risposi…non ne avevo le facoltà mentali
-dimmi il perché..te ne prego…-nel
suo tono si leggeva uno strato di timore e supplica che mi fece stringere
maggiormente il cuore
-non dovresti perdere il tuo tempo con me…- crack…il mio
cuore –io non posso amare, no potrei mai starti accanto..-
crack, un altro pezzo in frantumi –io sono un mostro…io..io…- ma dovetti
fermarmi accorgendomi che stavo singhiozzando.
Se solo fossi stata umana, il mio volto si sarebbe rigato di
lacrime, le mie guance sarebbero diventate rosse e il mio cuore avrebbe accelerato
il suo battito.
Ma io non ero umana e l’unica cosa che mi usciva erano
singhiozzi, carichi di amarezza e rancore.
Se solo fossi stata umana avrei potuto amare, ma non lo ero…ero
sbagliata…
-scusa- bofonchiai e mi girai di
scatto per andarmene via, non potevo stare lì…
non ebbi il tempo di fare cinque
metri, che sentii due forti braccia cingermi la vita…rimasi immobile, stupita
da tale gesto, mi aveva fermato…e io non volevo opporre resistenza…avevo di
colpo smesso di singhiozzare e di respirare…
lui mi abbracciava in silenzio,
sentivo il suo petto un tempo freddo e marmoreo poggiarsi sulla mia schiena,
sentivo la sua fronte bianca poggiare supina sul mio capo…
-non andare via…te ne prego..- mi
sussurrò tra le mie ciocche di capelli
non so quanto rimanemmo in quella
posizione, i miei occhi rimanevano chiusi per assaporare al meglio quella
sensazione…tutto intorno a noi sembrava svanito, il verde, gli alberi, le
fascine di legna…era come se fossimo stati trasportati in un universo parallelo
dove c’eravamo solo io e lui abbracciati, ma il nostro non era un abbraccio d’amore
ma un abbraccio di disperazione, entrambi sapevamo che quel momento sarebbe
finito, entrambi sapevamo che quello che volevamo era impossibile eppure
entrambi in quel momento non ci pensavamo, c’eravamo io e lui.
Non Isabella Maria Swan e Edward MasenCullen.
Non la vampira spietata e il vampiro con la coscienza.
Non la cacciatrice e la preda.
Non il male e il bene.
Solo noi.
Io…
…e…
…Lui
ma come ogni cosa bellaè destinata a finire. Il saggio direbbe che
se una cosa bella durasse in eterno allora perderebbe la sua bellezza, ma io in
quel momento me ne infischiavo. Volevo solo che quella cosa bella durasse in
eterno. E forse nel mio cuore sarebbe stato proprio così.
-Edward…- sussurrai con voce roca –soffriremo
e basta…ci faremo solo del male…-riuscii a formulare
di tutta risposta sentii la sua
fronte staccarsi dalla mia nuca, e tremai a quel distacco, eppure era giusto
così, lui avrebbe capito, era per il mio bene, il suo bene e quello della sua
famiglia…ma io soffrivo…nel mio cuore piano piano
qualcosa sembrava morire, e la cosa mi spaventava, pensavo che tutto quello che
mi era rimasto di vivo se ne fosse andato, ma ora che sentivo quel dolore capii
che non era così, avevo ancora qualcosa di vivo e lo stavo uccidendo in quel
momento, ma era meglio farlo così a mente fredda prima che fosse stato troppo
tardi, prima che cuore avesse regolato la ragione.
Sentii la sua presa sulla mia vita allentarsi e piano piano le sue mani scivolare lungo il corpo, mi aveva
liberato da quella sua morsa, o peggio d quel suo abbraccio, i sentivo nuda,
vuota, come se mi avessero strappato fuori il cuore al petto a morsi , ma era giusto così continuavo a ripetermi…meglio soffrire
adesso quel che è necessario piuttosto che in futuro che avrei sofferto il
doppio.
Perché soffrivo, e pure tanto.
Ero totalmente libera dlla sua
morsa, libera di fuggire, libera di andarmene.lui mi
aveva lasciato andare, come gli avevo chiesto, era quello che volevo giusto?
Eppure il mio corpo non rispondeva, immobile irrigidito,
come se fossi stata infilzata da una lama, tutti i miei muscoli erano tesissimi…sentivo
la sua presenza vicinissima, i nostri corpi si sfioravano,ma
non avevano più la forza di toccarsi eppure io lo sentivo così distante, così
lontano…
Ripensai al volto di quel vampiro, alla prima volta che l’avevo
veduto al parcheggio della scuola, al suo sguardo, alla lezione di biologia,
che mia aveva parlato, alla elettricità che ci aveva
uniti, a quando avevo scoperto ai suoi poteri, a quando eravamo andati a far
shopping insieme, alla tenda, ai suoi baci, alle sue carezze, al desiderio che
provavo per lui, ripensai al suo odore, alla mia sorpresa quando lo trovai
vicino a casa, al suo sguardo, alle parole che mi aveva rivolto, e a quello che
aveva detto poco prima….un’immagine dietro l’altra mi passava sulla mente, ogni
momento che avevo diviso con lui..e alla fina un’ultima immagine, a quel
sorriso così sghembo, ma così rassicurante,a l suo sguardo che ti perforava l’anima,
al colore dei suoi occhi così verdi…no, i suoi occhi erano dorati ne ero certa…
Colta dal dubbio mi voltai di scatto, dovevo saperlo, volevo
vedere il suo sguardo un’ultima volta…volevo imprimere nella mai mente ogni suo
dettaglio…lui stava di fronte a me, come lo avevo lasciato, ma i suoi occhi erano
chiusi…
Desideravo scorgere quegli occhi..
Perché gli avevo veduti verdi?
Colpa della mia fobia?
I suoi occhi non davano segno di volersi aprire…ma io volevo
scorgerli, dovevo…
Alzai lentamente una mano e la accostai al suo viso…rimasi
un attimo interdetta su cosa fare…ma la mia mente non ragionò i pari con il mio
corpo, trovai la mai mano fredda posarsi sulla sua guancia e a tale sensazione
sobbalzai, era caldo, me ne stupivo sempre…
Feci scorrere la mia mano dalla guancia fino al mento..i suoi occhi non davano cenno di aprirsi…continuai la
discesa con la mia mano…percorsi il collo e mi fermai dove solitamente si
trovava la giugulare…ma su di lui il sangue non pulsava, ne rimasi quasi delusa…guardai
i suoi occhi, erano sempre chiusi..non davano segno di volersi aprire…poi il
mio sguardo venne intrappolato da qualcos’altro…due labbra rosse e carnose
facevano a pugni con il suo viso pallido come un lenzuolo…rimasi a fissarle
interdetta…e senza rendermene conto mi trovai in punta di piedi…le mie labbra
che si avvicinavano pericolosamente alle sue…lui non si muoveva, i suoi occhi non
si aprivano..mi avvicinai maggiormente…mancava un soffio a coprire la distanza…eppure
mi sembrava un baratro…mi avvicinai maggiormente..e le nostre labbra si unirono…
Miele.
Fu l’unica cosa a cui riusciia pensare in quel momento.
Le sua labbra sapevano
tremendamente da miele.
Mi piaceva il miele.
Era così dolce, lui era così dolce le sue labbra erano così
dolci.
E stranamente quelle labbra non mi allontanarono, ma mi
accolsero con una dolcezza che mai avevo conosciuto.
Un bacio dolce ci coccolò in quel momento.
L’ambrosia degli dei in confronto sarebbe stata amara.
Ma i suoi occhi non davano segno di volersi aprirsi…
Mi lascia trasportare da quel bacio casto…
Quel bacio al miele..
Con un retrogusto salato…
Miele con un retrogusto di lacrime..
Se non fosse stato impossibile avrei creduto che fossero
scese della lacrime..
Ma in quel momento non volevo piangere, volevo ridere..
Ero felice…
Felice e pazza..
Stavo andando verso la distruzione..
Ma non c’era cosa che bramavo più di quella..
Avrei pagato a caro prezzo, ma ora
non mi importava..
Il miele mi stava alleviando tutto il dolore che mi aveva
assalito al pensiero di doverlo lasciare…
Quel miele stava alleviando tutte le mie ferite…
Non so quanto durò il nostro bacio..ma
sicuramente troppo poco..avrei voluto non finisse mai…istantaneamente ci eravamo
trovati abbracciati..le sue braccia mi cingevano la vita, ma questa volta
sembravano riluttanti a lasciarmi andare e le mie braccia gli ciondolavano il
collo…avvicinandolo il più possibile a me…
Quando il nostro bacio finì nessuno dei due ebbe la forza di
aprire gli occhi…posammo dolcemente la fronte di uno sull’altra e rimanemmo in
silenzio contemplare quel momento di pura soavità che ci aveva unito…la brezza
dell’aria solleticava appena il nostro viso, spostando le ciocche dei nostri
capelli a accarezzarci le guance che sicuramente in qualunque altra creatura
sarebbero state rosso porpora…
Aprii piano gli occhi…per un attimo avevo temuto che quando gli avrei aperti mi sarei trovata di colpo la realtà e avrei
scoperto che quello in cui vivevo era un sogno.
Ma quello non era un sogno, lui era li
di fronte a me…
-apri gli occhi te ne prego…- sussurrai e quella supplica i
suoi occhi si aprirono e io per poco non sobbalzai…
-Edward…- sussurrai..-i tuoi occhi sono verdi…-
lui mi guardò colpito…
-anche i tuoi…- sussurrò a sua volta – e sono bellissimi…-
poi si apri in un sorriso, in quel
magico sorriso sghembo che solo lui poteva fare….
-perché i tuoi occhi sono di quel colore?- gli domandai in
un soffio
-questi sono i miei occhi da umano…quando
una persona prova un forte sentimento nei confronti di un vampiro ella tende a
vedere il suo lato umano..e i miei occhi da umano erano verdi…- rispose
sorridendo -….prima mi hai detto che non ricordavi il colore dei tuoi occhi…e
ora io ti posso rispondere che i tuoi occhi da una erano verde smeraldo…molto
più bello dei miei…-
Ed ecco concluso un altro chappy…un
chappy tinto di rosa…
ho cercato di essere il più romantica possibile, nonostante
per indole lo sia ben poco…
questo è quello che si può definire chappy transitorio…
ovvero non è successo un granché..ma allo stesso
tempo è successo molto…
spero vi sia piaciuto!!!
Aspetto i vostri commentini!!
PS
…….Per chi fosse interessato ho iniziato un’altra ff su ‘ Tolkien e il
Signore degli Anelli’ e si intitola SPERANZA…Se a qualcuno
andasse di curiosare sarei più che contenta anche se è solo all’inizio!!
RECENSIONSSSSSSSS:
ducy: ho aggiornato il prima possibile..che sono cattiva lo so..l’ho
scritto anche sulla mia pagiina…sono stronzettaeheh..spero però di
essermi un po’ fatta perdonare con questo chappy!!kiss
gianna88:
ho aggiornato al prima possibile…chiedo scusa se sono cattiva..il fatto è k mi
diverto a fare soffrire le lettrici..no scherzo!!!!spero ti piaccia il chappy!!!
meredhit89: oh mio dio, tutto ma il muose
verde no…attenta che bella non o senta o lo fa a pezzi..anche se secondo me
dopo qstchappy il verde
inizierà a piacergli di più..^^
YuukiKuran 89: sono
felice k ti piaccia la mia fic!!!spero
ti piacerà ankqstchappy e k continuerai a seguirmi!!
Ashlein:
secondo me hai sbagliato nick con cui inscriverti..dovevi scegliere qualcosa tipo DIABOLIKA..devo dire che
sei assai complicata..ma meglio così…meglio le complicazioni che la calma
piatta…anche se il mio zingarelli ne risente, sono
riuscita a traslare la tua recensione in termine comune…e devo dire che mi sono
spaventata!!!!^^…a parte gli scherzi…ho aggiornato il prima possibile..e e
spero di aver alleviato l’odio che devo aver scaturito nei miei confronti da
parte della maggior parte delle mie lettrici…anche s e forse rimarrete un po’ delusi..niente
scene hot in effetti..ma u po’ di romanticismo non credo guasti..^^..fammi
sapere se te gusta!!!kisssssss
MimiMiaotwilight4e: eh già..il verde non gli
andava a genio..dico andava perché a chiunque inizierebbe a piacere se il verde
in questione riguardasse Edward Cullen…spero ti sai
piaciuto qstchappy!!kisss
kikkact93: il fascino del male…Aro o non Aro questo è il problema..ok sks x il piccolo delirio…spero k il chappy
ti gusti^^
franci_cullen:eheh…vediamo se così ti ho
soddisfatto..che dici si è decisa bella???però la scelta di ucciderla rimane
sempre in ballo eh!!!
stezietta w: o mamma
ti ho mandato in standby?ti kiedo scusa..ma la mia
perfidia non ha confine^^..spero ti sia piaciuto il chappy^^
giunigiu95: Alex non metterà piede in mezzo te lo giuro su..su…su
boh!!su quello che vuoi^^kiss
Un grande ringraziamento a tutti coloro
che mi seguono…
Probabilmente questo capitolo è il frutto di un mio delirio dovuto alla
febbre…
Probabilmente questo capitolo è il frutto di un mio
delirio dovuto alla febbre…
Quindi compatitemi!!
Probabilmente quando sarò tornata informa e lo rileggerò
me ne spaventerò io stessa…
Ma per ora l’onore spetta a voi..
Ma attente a non spaventarvi troppo!!
Prima che la mente mi facci delirare troppo vorrei
ringraziare daene per aver curiosato in SPERANZA!la mia nuova fic sul Signore degli Anelli!!
E ora basta ciance e buona
lettura!!!
BACI..BACINI..BECETTI
BELLA POV
I miei occhi erano verdi?stentavo a crederci…
Io che odiavo tanto il verde avevo gli occhi di quel colore..ma perché non me lo ricordavo?
Pure gli occhi di Edward erano verdi…e la cosa mi faceva
ancora strano…
Questa cosa sul colore degli occhi, e sul fatto che
ritornavano del colore originale mi lasciava assai perplessa…
Edward aveva chiaramente detto che questo succedeva quando
due vampiri erano legati d un forte sentimento..questo
lasciava intuire che io e Edward eravamo legati tra noi in qualche modo?Ma che
modo?
Dal poco che sapevo non ci si innamorava di una persona da
un giorno all’altro tantomeno se quella persona ero io…ma allora cos’era quel
legame che sci univa?
A cosa era dovuto il fatto che avevo potuto accorgere i suoi
occhi e lui i miei?
Non trovavo una risposta…ero vampira da tanto ormai, eppure
nel giro di due settimane il mio sapere si era rivoluzionato…avevo imparato più
nozioni in questo periodo a Forks che in tutti i
decenni circondata dai più svariati tipi di vampiri…
È proprio vero..tutti sono
ignoranti a questo mondo, bisogna solo sperare di non esserlo del tutto.
Fino a poche settimana fa mi ero ritenuta una delle vampire
più dotte sulla faccia della terra e adesso avevo scoperto cose che neppure
minimamente immaginavo…mi sentivo quasi ignorante…e pensare che ero ritenuta da tutti una persona dalla mente fine, fredda e
calcolatrice…eppure continuavo a scoprire cose nuove…
Ma una cosa non riuscivo ancora a capire e a dare una
risposta…perché avevo scorto i suoi occhi?
Ok in qualche modo mi ero legata a lui..ma
non così tanto da dire che lo amavo…quello era certo, non amavo Edward Cullen, il vampiro vegetariano, eppure lo sentivo
importante per me…
Ma ancora non era chiaro il perché avevo veduto i suoi
occhi…insomma, anche Alex per me è sempre stato a una persona importantissima,
e credo sempre lo sarà, eppure non avevo mai veduto i suoi occhi…anzi Alex era
sicuramente più importante di Edward, tenendo conto che era stato l’unico umano
verso cui avevo provato pietà e che la mano mi aveva spinto a trasformarlo…e da
quel giorno non me ne ero separata….
Ma perché allora Edward e non Alex?
Probabilmente avrei preferito la seconda, la via più facile,
Alex faceva già parte nel mio mondo e lui mi conosceva per quello che ero
davvero non per la Bella versione Forks come mi
conosceva Edward e neppure per la Bella versione Volterra, con cui mi conosceva
Felix.
Alex mi conosceva per quello che ero, forse un po’ troppo
per i miei giusti in effetti, lui riusciva sempre a capire quello che mi
frullava nella testa senza l’ausilio di strani poteri…aveva imparato più lui in
cinquant’anni di me di quanto avessi fatto io per me stessa in un’infinità di
tempo.
Atterrai con un balzo nella radura, mi ero separata da
Edward giustificando il tutto che era meglio evitare di dare scena…per un po’
quello che c’era accaduto e che si stava verificando ancora ora sarebbe rimasto
il nostro segreto almeno finchè on avremo trovato una
soluzione.
Non erano servite parole a stipulare il patto è come se con
uno sguardo avessimo sottoposto e firmato l’accordo.
Camminai leggermente verso l’accampamento con
in braccio le fascine di legna, per il falò, Jane mi stava già
aspettando sorridente, doveva aver scorto il mio avviso ancora prima che
mettessi piede nella radura..forse l’attesa era stata lunga…
-oh Bella finalmente…stavo per mandare Alex a cercarti!-
avevo fatto appena in tempo allora…tirai un sospiro di sollievo mentale..avevo evitato sicuramente una rissa..
-scusa…ma non sono riuscita a trovare legna non appartenente
a alberi vivi qui nei paraggi..- minimizzai sperando
che non facesse ulteriori domande
-oh..va bene…dammi pure..- e prese
la legna dalle mie braccia e si diresse pochi passi dalla tenda nostra e da
quella dei Cullen…io la seguii incuriosita
-Alec!!!!!!porta
il tuo culo qui!!!!!!- urlò verso il fratello facendomi sobbalzare
-Bella..avevi il pretesto giusto
per scappare e invece sei tornata…- mi sussurrò passandomi di fianco e
posandomi una mano rassegnato sulla spella mentre si dirigeva verso la
sorellina che lo fulminò con lo sguardo
ridacchiai…quei due sembravano
usciti da un fumetto…
feci per voltarmi e tornare alla
tenda e curiosare sul risultato dei lavori in corso quando un braccio forte mi
cinse le spalle…
quasi sobbalzai..Felix…
per un attimo avevo tenuto fosse
stato Edward…mi diedi mentalmente della stupida, Edward non era ancora tornato…
-allora amore, che te e pare del
weekend al campeggio?- mi domandò nascondendo un sorrisetto
-un’esperienza stimolante!-
ribattei con un sorrisetto molto simile al suo
-sarà difficile trascinarti anche solo in un parco da domani
in poi immagino…- ridacchiò – un tuffo nella natura così selvaggia deve essere
un trauma per il mio amore…-
mentre parlava di aveva fatto
ruotare su me stessa e mi aveva cinto la vita con le braccia…al’inizio non ci
feci molto caso…
ma quella postura voleva dire solo
una cosa…stava per baciarmi…
cosa dovevo fare?
Non ebbi neppure il tempo di pensare che due labbra dure si poggiarono sulle mie…
Era un bacio diverso da quello di Edward, era il classico
bacio di Felix, un bacio duro e bramoso, senza dolcezza né amore…un bacio che
sottintendeva solo una cosa..ti voglio…
Appena il bacio terminò e fui di nuovo libera di respirare
aria a pieni polmoni, notai un formicolio alla nuca…
Qualcuno mi stava guardando, anzi fissando…
Mi maledissi mentalmente…
E infatti percepii chiaramente
l’odore del vampiro che mi fissava…
Odore inconfondibile ormai..Edward…
Felix non curante di quello che avesse fatto mi lasciò
libera dalla sua presa e ritornò sui suoi passi…a sbrigare qualche faccenda per
conto della mocciosa…
Mi volta appena tanto da vedere nil
suo sguardo su di me…
I suoi occhi non erano più né verdi né dorati..erano neri..un ero che mi faceva paura…
Mi guardò un attimo solo poi scostò lo sguardo e si diresse
verso la sua famiglia, lo seguii a vista per tutto il percorso, in cerava di studiare ogni suo movimento…
Non mi guardò più, il suo sguardo stava attento a non
incontrare la mia figura, finché non si allontanò dandomi le spalle…
Sentii come un enorme peso sullo stomaco…
Come se quel peso volesse trascinarmi per terra…era come se
stessi sprofondando…
Mi sentivo…strana..
Una sensazione che non sentivo da molto tempo ormai…
Mi sentivo..male…
Come se il mio corpo fosse stato schiacciato da una potente
incudine, e che io mi trovassi sotto, immobile, ma
viva, a soffrire di quel peso sapendo che non potevo alleviarlo se non
procurandole uno dieci volte peggiore.
Continuai a maledirmi mentalmente, ero stata una deficiente..
Mi ero fatta baciare da Felix e per lo più di fronte a lui…
Idiota..pazza..scema..masochista….
Poi un altro peso mi cadde sullo stomaco…
E se lui avesse cambiato idea?se lui non mi volesse più?
Piombo.
Qualcuno doveva avermi tolto le viscere mentre ero distratta
e poi me le aveva riconsegnate piene di piombo.
Non c’era spiegazione migliore.
Altro che intelligente, vampira dalla mentalità fine…chiunque
avrebbe trovato una via di scampo…
Tranne ovviamente me…
Isabella l’orgoglio di Volterra era divenuta Isabella la
scema di Volterra.
Perfino lo scemo del villaggio lo era meno di me in quel
momento.
Stupida. Stupida. Isabella.
Da oggi in poi ogni vocabolario avrebbe portato alla voce stupido la voce vedi Isabella
Cercai di reffarmi almeno
fisicamente…rendendomi conta che ero rimasta lì impalata mi diressi verso la
tenda e mi ci infilai dentro…
Non c’era che dire Jane era passata anche di lì…sembrava di
entrare in una piccola casa…ma non mi misi a ispezionare troppo, non ne avevo
voglia sicura tanto che che
lei stessa poi mi avrebbe fatta da tuor nel mondo
delle meraviglie creato da lei stessa.
Mi diressi vero il mio sacco a pelo, facilmente
riconoscibile perché rosa…idea sicuramente di Jane…probabilmente un sacco a
pelo nero non le sembrava appropriato…
Mi buttai di peso,dimenticandomi
che non mi trovavo in un letto vero e infatti il contatto con il suolo non fu
dei migliori..mugugnai infastidita
Cercai di trovare una posizione comoda, girandomi e
rigirandomi almeno una decina di volte, poi ci rinuncia infastidita..
Non c’era modo, vabbè che non
potevo dormire ormai da parecchio tempo, ma almeno un posto comodo dove
rilassarmi…
Per un attimo ebbi la tentazione di andarmi a stravaccare
sulla pietra solitaria fuori…
Ma scartai l’idea al pensiero di chi avrei trovato fuori..meglio evitare…
Sbuffai ancora più infastidita…
Tutto aveva preso una piega sbagliata…
Sapevo io che non dovevo andarmene da Volterra…
Le mie sensazioni non mi avevano mai tradito..e infatti adesso eccomi qui, dentro una tenda nel vago
tentativo di rilassarmi…
Rilassarmi? Parola grossa…
-sembri in un bara bella..- alzai
appena la testa…Alex…- va bene che siamo vampiri, ma così eccedi…- mi stuzzicò
entrando anche lui nella tenda
-non c’e modo di trovare una posizione comoda…- e mi rigirai
di nuovo invano..
-ma lo sai che metti tenerezza?- mi guardava sorridendo e io
di tutta risposta alzai un sopraciglio
-devi aver preso un colpo di sole se ti sembro tenera…-
ribattei
-a me metti tenerezza…- e dicendo ciò si avvicinò
pericolosamente al mio viso…per poi deviare sulla mia fronte dove vi depose un
dolce bacio..
rimasi con gli occhi sgranati per
qualche minuto…nel frattempo lui era già uscito dalla tenda…
troppi baci, bacinie bacetti per oggi..
pensai infastidita uscendo da
quella tenda e rinunciando alla comodità introvabile..
Alex mi accolse con un sorrisetto, evidenziando la mia
rinuncia a trovare pace e tranquillità
Lo ignorai e mi diressi verso Alec…che finalmente sedeva
tranquillo intorno al fuoco
-stanco?- lo salutai
-sfinito…a Jane manca solo la frusta…- ridacchiò della sua stessa battute e io mi incurvai in un sorrisetto
amaro
-suvvia…è solo felice…forse si è fatta solo un po’ prendere
la mano…- trovai la scusante
- e tu questa la chiami prendere la
mano?- e mi fece cenno a guardare intorno…in effetti aveva costruito un intero
accampamento pari a una carovana…mancava solo un televisore al plasma…
- eheh…- ridacchiai…- che ci vuoi
fare..è fatta così…-
già..povero me..condannato a
un’eternità di sottomissioni…- ribatté lui
-se vuoi ti stacco la testa a morsi e poi ti butto in questo
bel fuocherello fratellino caro..- una voce alle
nostre spalle..Jane
-dai Jane non arrabbiarti..stavamo
scherzando…- cercai di calmarla mentre Alec già era pronto a darsela a gambe –e
poi è un modo creativo per apprezzare la tua…hem,…capacità
di adattarti-lei sorride e io tirai un sospiro di sollievo e lo stesso fece
Alec
il resto della notata trascorse
tranquillo, ad eccezione di Edward che continuava a evitare il mio sguardo…e il
peso nello stomaco diventava più insistente ogni volta che lo vedevo fingere
che non esistevo..chissà perché poi..avrei dovuto essere solo che felice…la
mattina seguente il signor Cullen ci aveva comunicato
che la caccia sarebbe iniziato e che noi potevamo assisterci senza problemi..bè mi pareva logico..eravamo lì per quello….
Alla prima luce del sole la caccia ebbe il suo inizio se
così si può dire…la famiglia Cullen si divise in
gruppetti al massimo di due persone e si diressero in varie parti del bosco…
Esme Rosalie e Alice si diressero
insieme verso sud, mentre i maschi del clan si recarono in direzioni totalmente
differenti
-dividiamoci anche noi!- intimò Felix mettendosi a correre
dietro Carlise
-io seguo le ragazze…- e sparì anche Jane
-buon divertimento..- salutai io
dirigendomi verso nord
e sentii i mie compagni sparire
alle mie spalle
avevo scelto da andare a nord per
un semplice motivo, ma non trovavo il caso di renderlo pubblico.
Correvo per la foresta come una pazza, appoggiavo i piedi
solo sui rami degli alberi, saltando da una chioma all’altra per evitare di
entrare troppo in contatto con il suolo, non mi piaceva il fango e non mi
andava di sporcarmi, e visto la iella spietata che sembrava seguirmi sarei
potuta piombare nell’unica pozza di melma di tutto lo stato del
Washington.
Annusavo costantemente l’aria….l’odore dei miei compagni era
già svanito, probabilmente il territorio di caccia dei Cullen
doveva essere molto vasto, cosa che non recava problemi per creature veloci
come i vampiri.
Soprattutto perché dopo la nostra permanenza nella radura,
gli animali dovevano aver fiutato il nostro odore e l’istinto gli aveva fatti
dare alla fuga. Questo spiegava la lunghezza della corsa.
Il signor Cullen era stato chiaro
dicendo di tenerci a una debita distanza da loro mentre cacciavano, perché
quello era uno dei pochi momenti, anzi l’unico in cui loro potevano lasciarsi
andare ai sensi, e la distanza serviva a evitare che tra loro e noi scoppiasse
qualche scontro.
Mantenni la distanza senza discutere.
Mai disturbare vampiro che mangia. Ammesso che tu non sia la
sua cena.
Certo che quel vampiro correva veloce…riuscivo a stento a stargli
dietro..
Chissà se si era accorto che a seguirlo ero proprio io…
Magari era per quello che correva come un pazzo..
Per seminarmi..
Vacillai all’idea e rallentai istintivamente…ma ripresi
quasi subito la velocità massima…
Correvo ormai da un quarto d’ora quando lo sentii fermarsi…
Un odore di sangue strano mi giunse al naso facendolo
arricciare…
Non mi attirava per nulla…
Mi avvicinai piano, ripensando all’avvertimento del signor Cullen…
Meglio evitare atteggiamenti bruschi…
Arrivai ai margini di un ruscello e lì sentii il suo odore
farsi forte…
Feci qualche passo verso la fragranza..
E lo vidi sull’altra riva che banchettava con un puma…
Sembrava non essersi accorto della mia presenza..
Meglio così…lasciarlo mangiare in pace non era una cattiva
idea…
Feci dietro front rendendomi conto
che mi ero avvicinata troppo…
Non avevo voglia di scontro..
Tanto meno con lui….
Mi voltai e iniziai a dirigermi un po’ dentro al bosco…
Ma feci un errore…
Il mio piede andò in fallo…
Dovevo aver pestato un ramoscello…
Cosa avevo detto prima?iella spietata?
Si sentì un debole crack…
E poi un ruggito alle mie spalle…
Non ebbi il tempo di reagire che mi trovai sbalzata e
qualche metro di distanza con lui sopra…
-Ed-Edward..-
balbettai spaventata
ma i suoi occhi in quel momento
erano diversi, troppe volte avevo veduto quegli occhi sul volto perfetto di un
vampiro…uno sguardo spietato che voleva dire solo una cosa…
era abbandonato ai sensi..
e non c’era peggior avversario che
si potesse avere..
era come se fosse stato un vampiro
neonato, con una forza sorprendente, con le capacità e l’astuzia di un vampiro
maturo…
ero davvero nei casini…
e indovinate???
Il capitolo finisce proprio qui…
Perché?
Ma non lo avete ancora capito???....Perché
sono stronza!!!!!eheheh
Vi prometto in cambio che aggiornerò il
prima possibile!!!
Un bacino a tutti!!!
RECENSIONZ!!!!!
daene: grazie sei gentilissima..spero ti sia piaciuto ankqstchappy!!!non
è romantico cm qll prima..anche se il titolo poteva
mettere su qll strada..però ankqstchappy è verde..verde d’invidia..povero
Ed….adesso si vendicae mangia Bella…ti
ringrazio x aver recensito ank SPERANZA…è la prima
volta k scrivo su quel argomento…kisskiss
meredhit89: farò il possibile per eliminare i così detti impicci…ma
forse uo non lo voglio poi eliminare^^
stezietta w: sono
felice k ti sia piaciuto..nonostante io non sia x nll
al mondo romantica ho sì cercato di immedesimarmi un po’!!!
gianna88:
grazie..sei carinissima..spero ti possa piacere ankqst
ducy: una ragazza schietta finalmente!!!qua la mano
sorella!!!!!spero ti sia piaciuto il chappy!!!
giunigiu95: eheh..si un po’ di pare se le
fa in effetti..ma povera…pensa se ed venisse mangiato dai volturi cattivi di volterra..un po’ di sensi di colpa forse ce gli
avrebbe..non trovi?
franci_cullen: vorrà dire che mi accontenterò di Alex!!!!^^…sono
felice ti sia piaciuto il chappy!!!
MimiMiaotwilight4e: ma poverino felix!!!!!!mi dispiacerebbe x lui un po’….ank
se cm l’ho descritto nella fic è stronzo e forse la
testa mozzata se la merita…cmq ti anticipo una lotta tra molto molto poco..^^
Ashlein,:
aspetta che prendo lo zingarelli….ok ci sono..allora..la mia diabolikaAshlein mi ha fatto un recensione con i fiocchi..un po’ troppo
verde…mah..non penso sai k bella caverà gli occhi a ed..al massimo gli rifila
le lenti a contatto…per quanto riguarda Alex Felix e Edward…che dire..sono
uomini..speriamo si decidano a fare i cavalieri e a lottare per la loro dama…certo
k deve essere stressante x bella aver tre corteggiatori ttt
e tre strafighi..io se fossi in lei cambierei sponda
e farei unpensierino a d Jane…no no x carita!!!...eheh ok..sto delirando pure io…mi fa uno strano effetto risp alle tue recensions..mi
spavento di me stessa^^..spero ti sai piaciuto il chappy!!!!ho
delirato abbastanza…kisskiss
baci bacini e bacetti!!!
kikkact93: perché ed esiste solo nei liobri??secondo
me xk se esistesse nella realtà avrebbe troppe
ragazza k gli sbavano dietro e o diventerebbe subito gay o si suiciderebbe!!!!eheh..spero ti sia piaciuto il chappy!!!kisss
aliceundralandi: k nick strambo!!^^…per quanto
riguarda lo scontro..raccogli tu le scommesse…se vuoi ti faccio una soffiata su
chi vince così poi dividiamo..ok???..sn felice ti
piaccia la fic…il delirio degli occhi verdi, mi è
venuto così mentre scrivevo..ma sono felice ti sia piaciuta cm idea!!!kissss
Ed ecco che la scrittrice più masochista del globo fa il
suo ingresso con il suo 14 effettivo capitolo….
Ho ricevuto tante minacce di morte che dopo tutto qst tempo non avevo più il coraggio di farmi viva^^….
Un capitolo decisivo…e tipicamente strano!!!
Spero di avervi insospettito almeno un po’..
Ma non illudetevi…con me non potete permettervi di
dormire sugli allori….
Mai sentito dire la
calma prima della tempesta????
Eheh..sono proprio strunz….nonvi dico
niente…
A buon intenditore poche parole
Buona lettura e fatemi sapere che ve ne pare!!!
FAME
Dove avevo interrotto?ah, si sul
più bello…
Si sentì un debole crack…
E poi un ruggito alle mie spalle…
Non ebbi il tempo di reagire che mi
trovai sbalzata e qualche metro di distanza con lui sopra…
-Ed-Edward..- balbettai
spaventata
ma i suoi occhi in quel momento erano diversi, troppe volte avevo veduto
quegli occhi sul volto perfetto di un vampiro…uno sguardo spietato che voleva
dire solo una cosa…
era abbandonato ai sensi..
e non c’era peggior avversario che si potesse avere..
era come se fosse stato un vampiro neonato, con una forza sorprendente, con le
capacità e l’astuzia di un vampiro maturo…
ero davvero nei casini…
BELLA POV
Rimasi immobile ancora incapace di intendere in che
situazione del cavolo ero finita…
Edward era sopra di me…
Il suo sguardo nero come la pece…
Mi faceva paura…
Mi ricordava troppe cose…
Tante volte mi ero trovata in quella situazione, ma questo
accadeva quando ero ancora un vampiro neonato, in quel caso non ero in grado di
gestire i miei poteri…Aro aveva dato ordine alla
guardie di addestrarmi nell’arte del combattimento, il suo scopo era quello di
farmi diventare un’autentica macchina da guerra, dalla mente superdotatae dalla forza bruta..secondo lui non bastava
l’esistenza dello scudo a rendermi forte, perché altri vampiri potevano capire
la mia debolezza sul piano fisico e puntare su quello, bastava un attimo di
distrazione e sarei stata fritta, quello che almeno in teoria lui riteneva ma
che dal piano reale non era mai accaduto, ma io da brava voltura avevo
accettato di sottopormi a quegli allenamenti..
E adesso avevo un serio motivo per ringraziare Aro…
Non potevo usare lo scudo per sbalzarlo via, perché lui mi
toccava…
Piccolo problema del mio scudo,è
che può fingere da arma fisica solo se tra me e il mio avversario c’e un minimo
spazio d’aria…altrimenti non potrei fare da leva…in questo caso era impossibile
utilizzarlo…
Ripensai mentalmente alle lezioni di Demetri...cercai di focalizzare le sue parole nella mia mente.,..
Ricordi antichi ormai…
Che dovevo fare?...
Sentii un ruggito provenire dalla gola di Edward che mi
immobilizzava i polsi…
Non potevo usare le braccia, la sua stretta era troppo
forte…
Ecco la iella di essere donna…per lo più giovane…
Merda!
Mi rimaneva solo una cosa da fare…
Cercai con tutta me stessa di concentrare le mie forze e far
leva sulle gambe per scansarlo da me…
Ormai i suoi canini erano sempre più vicini al mio collo…
Se non volevo essere fatta a pezzetti dovevo reagire…
Cercai di far leva sulle ginocchia..
Niente…non riuscivo a reagire…
Era troppo forte per me…
Un altro ruggito questa volta più potente squarciò il
silenzio che ci circondava…
Vidi i suoi canini avvicinarsi al mio collo troppo…
Tremai di paura…
non so perché lo feci, forse per
rassegnazione, forse perché avevo capito che era inutile dimenarmi..
ma mi arresi…
voltai la testa di lato e serrai
gli occhi spaventata..
debolmente soprafatta dal mio
destino..
aspettai l’arrivo della mia fine…
sentivo il suo alito avvicinarsi al
mio collo..
i respiri irregolari…
la stretta sui polsi farsi ancora
più salda…
e poi lo sentii….
Un contatto freddo con il mio corpo..
Che mi fece bruciare viva…
Sentivo come se la lava scorresse nelle mie vene…
Era quello il dolore?
No, non poteva essere…
Nessun rumore metallico…
Nessuna fitta al collo…
Niente…
Quel contatto non era stato come me lo aspettavo…
Non avevo sentito i canini infilzarmi la carne…
Non era stato doloroso…
Non capivo…
Aprii piano gli occhi..come se
avessi paura della realtà…
E mi trovai a fissare due occhi color ambra…
Poi realizzai il tutto…
Per una frazione di secondo avevo perfino pensato che sarei
morta…
Ma lui era lì che mi guardava…
Ma cha cazz??
-Edward…- sussurrai…
ma non ebbi tempo di dire nulla
perché due labbra rosse si impossessarono delle mie…
capii tutto..
non mi aveva morso…
mi aveva baciato il collo…
appena formulai l’idea risposi al
suo bacio…
un bel bacio…
-scusa…- mi ripeteva lui da un bacio al’altro…-quando ti ho
visto così..così..fragile…così vulnerabile…così..oddio
Bella…ti prego perdonami…- rantolava lasciandomi andare i polsi ormai
indolenziti
ma questa volta fui io a zittirlo
con un semplicestupido per poi baciarlo rassicurata finalmente che il mio collo era intatto…
quel bacio che all’inizio si era
rilevato un a richiesta di scusa reciproca…
ma poi diventò di più…
ecco cosa significava avere la lava
nel sangue…
dimenticai il dolore ai polsi e mi
aggrappai a lui con tutta la forza che mi rimaneva…
sentii lui fare lo stesso…con un
braccio lo sentii ciondolarmi la vita e farla aderire con la sua…e con l’altro
infilarsi bramoso sotto la mia camicia..
e di nuovo quella sensazione…
lo volevo..
e quelle volta non ci sarebbe stata
nessuna Alice, nessun Felix nessun Alex…nessuno e basta a interferire…
e lui sembrava pensarla come me…
sentivo le sue mani iniziare a
destreggiarsi con la mia camiciola di raso..e io decisi di fare lo stesso con
lui…
sbottonavo piano piano i bottoni della sua camicia senza mai staccare le mia
labbra con le sue..mentre con una mano gli accarezzavo la schiena..avida di
scoprire il prima possibile ogni suo centimetro di pelle…
in meno di trenta secondi tutti e due ci trovammo a petto
nudo…annaspanti e desiderosi come non mai l’uno dell’altro..
le nostre lingue danzavano bramose
di conoscere al meglio ogni anfratto della nostra bocca…
poi lui iniziò a baciarmi il collo
facendomi tremare di piacere…mentre io gli accarezzavo i capelli avvicinandolo
sempre di più al mio corpo…
non resistevo più volevo quel
vampiro e lo volevo subito…
scesi con una mano fino al suo
bacino e iniziai a sbottonargli i Jeans…
potevo sentire la sua voglia
pulsarmi sulla mano…
a quel contatto lo sentii annaspare…
smise di baciarmi il collo e si
concentrò sui miei jeans…
me li sbottonò e me li sfilò
lanciandoli chissà dove…
io feci lo stesso…
mi allungai per sfilargli quei
dannatissimi denim e una volta riuscita anche essi volarono
eravamo solo io e lui
in mezzo a una foresta…
i nostri compagni erano lontani..
sorrisi all’idea e lui rispose al
mio sorriso con il suo solito sorriso sghembo…
rimanevano solo due soffici pezzi
di stoffa a dividerci…
ma ben presto anche quelli
scomparvero…
rimanevamo io e lui nubi, uno
bramoso dell’altro…
le sue iridi nere come la pece mi
guardarono un attimo come a chiedermi il permesso e di tutta risposta io gli
baciai bramosamente le labbra…
era decisamente un sì…
lo sentii entrare in me
delicatamente come e non volermi fare male…
e una scossa mi colpì…anzi ci
colpì…
da lì smisi di pensare e lasciai il
mio corpo seguire i suoi istinti e lo stesso fece Edward…
amore
odio
piacere
bramosia
desiderio
non so quante emozioni mi
colpirono…
la mia testa sembrava essere volata
altrove lasciandomi preda degli istinti più bramosi che io potessi mai
possedere…
non avevo mai provato una cosa del
genere…
mai sentito tanto desiderio verso
un persona…
mai provato tante emozioni tutte
insieme…
mai provato un piacere così
appagante…
mai e poi mai avrei potuto di sentirmi così…
così appagata, così libera..così
rilassato..così bene…
se quello era il vero sesso..io
fino a quel giorno ne avevo conosciuto sono una parte piccolissima…
era come se non fosse stato solo
piacere fisico…
sentivo il mio corpo intorpidito
dalle emozioni ma sentivo anche una sensazione di così ampia beatitudine
assuefarmi il corpo…che pensai di essere in paradiso…
forse quello non era semplicemente
sesso…
e se per la prima volte quello
fosse stato..amore?
raggiungemmo l’apice insieme e il
suo corpo si appoggiò dolcemente sul mio per poi rotolarmi a fianco…
non so quanto rimanemmo lì
abbracciati l’uno all’altro…
i miei occhi a rispecchiarsi nei
suoi..
e i suoi nei miei…
verde nel verde…
e ancora una volta il mondo che ci
circondava sembrava svanire…
io e lui..
e fan culo il resto!
Nulla avrebbe più minacciato l’alchimia che ci univa..
Fù una brezza leggera a farci
tornare alla realtà…
Nell’istante in cui guardai il sole staccandomi dai suoi
occhi il mio cervello riprese a funzionare…
-edward…forse sarebbe meglio
vestirci..e poi tu devi mangiare…- parlai guardando il
sole…
ma lui non rispose…
voltai istintivamente la testa in
cerca del suo sguardo e ne rimasi palesemente delusa..
i suoi occhi erano di nuovo
neri.,..
ma in cambio lui mi regalò un
sorriso speciale..
forse il primo sorriso non sghembo
della storia di Edward Cullen…
ricambiai volentieri e mi misi a
sedere…
avevamo fatto un macello..
i nostri vestiti erano proprio
dappertutto…
iniziai a camminare per la riva
raccogliendo i vestiti, e mano a mano che gli trovavo gli indossavo…per mia
fortuna la mia iella spietata non ci aveva messo zampa e nessun vestito era
finito nel fiume…
dopo aver recuperato la mia camicia
su un ramo di un pino, presi i vestiti di Edward e glieli lanciai…e anche lui
iniziò a vestirsi…
-è meglio se mangi qualcosa ora…- dissi mentre lo guardavo
da seduta su una roccia mentre lui si abbottonava la camicia
lui si avvicino a me in silenzio e
mi scoccò un dolce bacio sulle labbra…
-miss Isabella..ora assisterai alla
cacciai..- e sorridendomi mi tese una mano che io prontamente afferrai…
-mmm..interessante
signor Cullen…-risposi nella tipica postura
dell’alunna, braccia dietro alla schiena e mento all’insù….
Non riuscii a capire bene cosa aveva fatto o come aveva
fatto…
Aveva chiuso gli occhi…
Aveva annusato l’aria…
I muscoli tesi come una corda di violino..pronto
a scattare…
Dove?
Verso casa?
Cosa aveva sentito?
E poi dopo non so quale scoperta…
Né grazie a quale senso…
Aveva captato qualcosa..e in una
frazione di secondo…
Aveva aperto gli occhi…
Occhi neri…
Aveva decisamente molta sete..
Aveva ghignato vittorioso…
E si era lanciato in mezzo al bosco…
Verso cosa…
Dove…
Quello non lo avevo capito…
Una sola cosa era chiara…
Edward aveva iniziato finalmente la sua caccia.
Allora??????
Un po’ cortino, lo so…spero almeno che in sostanza sia
stato sufficiente!!!
RISPOSTINE INE INE(oggi sono di fretta):
ranzie74: sono
felice di avere una nuova lettrice…e sono felice che la storia ti intriga…x la
grammatica sks non lo faccio a posta..è k a volte di
fretta non ho tempo x controllare bene tutto…spero k il cap
ti sia piaciuto!kiss
Florence:
sono felice k la mai bella ti abbia incuriosito…e
spero k continuerai a leggere…kiedosks anche a te x la grammatica..ma dalla fretta a volte
alcune cose mi sfuggono e non basta word a captare gli errori!kiss
ducy: il carma con bella x ora è
stato buono..ma ognuno ha qll k si merita
giusto???quindi lasciamo passare un po’ d’acqua sotto i mulini x ora..poi si vedra…kissss^^
Ashlein:
che te ne pare del cap???mi
aspetto una recensione di almeno 30 righe!!!qst volta
sono di fretta quindi non posso delirare troppo..ma il proxchappy mi farò perdonare!!abbi fiducia!al massimo ti
autorizzo a trasformarmi in un suffle!kisskiss
giunigiu95: credo k con qst capitolo ho
risposto per bene alla tua recensione^^..dimmi se ci sono altri sprizzi d’odio
verso altri personaggi!!kisss
stezietta w:
chiamami elena!!...cmq l’amore non è bello se non è litigarello!!!...eheh piaciuto il
cap vero????kisssssss
daene: eheheheheh….ma se uccidi me
chi continua la storia???????fammi sapere se mi puoi perdonare!!!!kissss
kikkact93: per citare una frase di quando andavo a scuola..avevo scritto sul
diario…la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede bene….ma tranqui..è
tutta questione di carma..ognuno ha qll che si merita!!!!!kissssss
gianna88:hem…non mi linci perché ho aggiornato solo
ora?vero??????...bacino per farmi perdonare!
aliceundralandi:mmmm…più
leggo le tue recensioni più mi spavento..certo k ce ne hai di inventiva..anche
troppa!!no!skerzo!...spero che la mia scelta di
scontro ti sia piaciuta..anche se è un po’ noiosa rispetto alle tue..eheh..baciiiiii
MimiMiaotwilight4e: come avrai capito, tutti stanno bene..nessno è bruciato e ed e bella continua a gonfie vele…^^..spero
di non averti agitata troppo…spero ti sia piaciuto il cap!kiss
Chiedo scusa a tutte e le mie lettrici fidate se sono
stata corta con le recensioni..ma oggi sono no di
corsa..di più…!non pensate male..tutto qui…
Dannatemante in ritardo…chiedo perdono a tutte voi che mi seguite e vi
lascio subito al capitolo così non vi rubo altro tempo…
Dannatamente in ritardo…chiedo perdono a
tutte voi che mi seguite e vi lascio subito al capitolo così non vi rubo altro
tempo….
Vi avverto che questo capitolo è
cosparso da uno spesso strato di demenza^^..
buona
lettura e se volete farmi un regalino lasciatemi un messaggino!!!
(ho fatto pure rima direi che lo merito.!!!.)
ARCOBALENO
BELLA POV
Bevevo avidamente dalla mia cannuccia…il gusto del sangue
umano…quanto adoravo quel sapore…lo sentivo scendermi sulla gola e percorrermi
il corpo trasformandosi piano piano in quella ninfa
vitale che mi permetteva la dannata esistenza…essere un vampiro aveva cambiato
in me molte cose…ma l’avversione per certe cose soprattutto…
Quando ero piccola odiavo la vista del sangue…se mi
sbucciavo un ginocchio mentre giocavo era la fine del mondo…vedere sangue mi
mandava in paranoia, e iniziavo a piangere come un’isterica…nemmeno le carezze delle mia balie servivano a qualcosa per calmarmi, io ero in
calmabile…odiavo il sangue…
Mi ero auto convinta di essere emofiliaca…il mio primo
pensiero quando mi ferivo era..cazzo sto morendo…cazzo
faccio un’emorragia…logicamente con un linguaggio appropriato a una
principessina di sangue più che blu…
Ma l’emorragia per fortuna non era mai avvenuta…
Meglio così…o forse no
Succhiai avidamente l’ultimo sorso di quel nettare color
ametista…
Dio che passione…mi mandava in estasi, anche se usare la
cannuccia per berlo non era il massimo, ma d'altronde addentare la borraccia di
latta non era il massimo..
Succhiai l’ultimo sorso emettendo un rumore similea un risucchio…
Mamma che palle era già finito…mentalmente ringrazia iddio
di essere vampiro, perché con la fame che avevo, e che sembrava non ridursi mai
non potevo ingrassare di neppure un etto…
Ero seduta in disparte con Jane, anche lei assorta del
cibarsi del nettare divino…
La caccia era andata bene, così avevo liquidato gli altri
quando eravamo ritornati alla radura…
Già quando eravamo tornati…
Io e Edward…
Non gli avevo staccato gli occhi di dosso neppure un istante
da quando eravamo tornati alla radura…e i suoi non avevano mai smesso di
cercare i miei…
La cosa mi faceva piacere, mi rilassava affogare i miei
occhi nelle sue pozze dorate..
Mi faceva sentire completa…
Avevo paura che se eliminavo quel
contatto mi sarei svegliata da un sogno..e al risveglio ne sarei rimasta
espressamente delusa…
Quindi avevo deciso di non correre il rischio di
addormentarmi (come se potessi farlo)…ma la paura di chiudere gli occhi era
diventata morbosa…avevo smesso perfino di sbattere le palpebre dalla paura che
quelle una volta chiuse non si fossero aperte più, o peggio se una volta
riaperte lui non ci fosse stato più…e così ormai mi trovavo a fissare l’oro dei
suoi occhi costantemente..mentre lui era assorto nel
rosso dei miei…
Ripensai al turbine di emozioni che mi aveva colpito poco
prima in riva al torrente…
Indescrivibile…
Non c’erano parole, non c’erano emozioni, non c’era neppure
un colore per descrivere quello che avevo provato…
Il rosso passionale…la voglia del suo corpo, il desiderio di
farlo mio, mai tanta eccitazione mi aveva colpito così direttamente, era come
se lui fosse divenuto la chiave giusta per aprire il lucchetto
Il giallo gelosia….pensare che quel
corpo poteva essere stato di qualcun’altra…pensare che quel corpo potesse
essere baciato, accarezzato, torturato, desiderato da qualcun altra mi dava
fastidio, mi procurava astio..
Il verde d’invidia…perché io non potevo realmente averlo?..sapevo che ioe
lui non saremo mai potuti essere più di quello…sesso e basta..eppure dopo
quello che avevo provato..desideravo per una volta poter vivere la vita di
alice…
E poi c’era il nero..l’odio che
provavo verso me stessa…perché già provavo odio per quello che stavo
facendo…sentivo che se il mio cuore voleva quello la mia testa mi avvertiva
come un cartello prima di un precipizio… handlewith care..già maneggiare con cura..perchè sapevo che dopo quello che era successo sicuramente
sarei stata preda delle mie emozioni…e avrei rischiato di danneggiare il credo
volturo..
Il bianco…per l’innocenza di quello che era successo…per la
neve..come il suo tocco, dolce e incolore come la
neve, dato solo dal fatto di esplorare terre nuove stando attento a non
lasciare orme sulla neve..un po’ come se dietro si celasse la paura di
rovinarla..
Un turbine di emozioni, questo leggevo nei suoi occhi…e
scommetto che con uno specchio avrei potuto scorgere anche nei miei…motivazioni
diverse certo..ma la sostanza infine era la stessa…
Io e lui eravamo diversi…
Alla fine la mia mente arrivava sempre a questa semplice
inutile ma essenziale constatazione.
Diversità…
Il credo che ci univae ci divideva…
Mai avrei incontrato Edward Cullen
se non fossi quella che sono…
Mai mi sarei divisa da lui se non fossi quello che sono…
Il punto qual’era?
Il problema ero io!, io soltanto…
Ma perché poi…su quale emerito punto del giudizio universale
era scritto che io Isabella Maria Swan dovevo essere
un ostacolo per me stessa?
Sempre la solita storia..
Sempre la solita risposta…
Iella spietata…
La stessa che mi aveva condotta ad essere quella che ero…
Un mostro dall’aspetto sublime…
Bella ma dannata.
Caratteristica essenziale per entrare nel mondo dei
vampiri…un piccolo prezzo da pagare la propria anima in cambio dell’eterna
giovinezza e dal’eterna bellezza, forza, intelligenza…
L’anima..chissà cos’era poi…
Chissà se io l’avevo mai avuta…in fondo nella mia vita avevo
provato sempre e solo odio…eppure adesso, che la mia anima non c’era più..sentivo qualcosa mugugnare infastidita dentro di me…
Sangue avariato probabilmente.
Mi destai dai miei problemi quando il mio campo visivo fu
intralciato da un grosso energumeno che non aveva la minima intenzione di
spostarsi…
Avrei voluto ringhiare e probabilmente lo avrei fatto se
quel armadio non fosse stato Felix.
Il mio compagno di letto da cinquant’anni…che io avevo
tradito meno di due ore fa…a sua insaputa logicamente..anche
se il termine tradito non era corretto..come si può tradire in una
stupidae insulsa storia di sesso il cui
unico scopo era provocare il piacere al proprio corpo?
Non aveva intenzione di spostarsi…alzai appena lo sguardo e
lo trovai più vicino di quello che pensavo…
Il bestione mi stava fissando ritto in piedi di fronte a me
che beatamente fino a pochi secondi fa stavo seduta a gambe incrociate con la
borraccia con tanto di cannuccia posata sul ventre a fissare due pozze dorate…
Alzai un sopraciglio irritata…
Ma l’armadio non sembrava aver intenzione di rispondere…
Il suo sguardo si posò su Jane che sorseggiava gli ultimi
sorsi di sangue dalla cannuccia…
E questa capendo il tutto se la svignò e andò dal fratello…
Lasciando me e l’energumeno da soli…
Rosso nel rosso…
Infastidito nel niente…
-Che c’è?- sputai
-ha chiamato Aro…-sobbalzai e finalmente mi degnai di
dargli la mia attenzione…ma lui non parlava…
-e…- lo incoraggia io
-domani mattina devo tornare a
Volterra…Demetri ha abbandonato l’esercito e quindi
ha bisogno della sua guardai del corpo lì….voi resterete qui…è tutto nelle tue
mani Bella…- concluse atono
-ok..capito…mi arrangio io qui…non
ti preoccupare…- sforzai il sorriso, anche se a dire il vero avevo voglia di
saltare e cantare a squarcia gola…
-ma…aspetta…Demetri ha abbandonato
l’esercito hai detto….questo significa che…-ma non ebbi il tempo di finire
-no, Aro non ha dato ordine di ucciderlo…strano, vero…-
ghignò lui infastidito
-perché ha abbandonato?...insomma
sapeva il rischio….cosa può averlo spinto a tale pazzia?- vergognandomi di me
stessa nello stesso momento in cui pronunciavo quella frase…pazzo..se lui era
pazzo…io lo ero altrettanto, visto che la mia mente aveva varcato quella
possibilità poco tempo fa…
-l’amore…- poetizzò Felix con un
misto di disprezzo e prese in giro
-e chi mai…-mi morivano la frasi in
gola..Demetri…abbandonato…esercito..amore… qualcosa
non quadrava..da quando il mio insegnante spietato aveva incontrato l’amore?
-bah..una…pensa te che cretino..per
una scopata abbandonare Volterra, Aro stesso..rischiare il rogo…idiozie..sanno
tuttiche i vampiri non possono amare….-
completò sempre più scettico mentre io ero rimasta pressoché stralunata da tale
informazione
adesso che Demetri
aveva fatto fagotto..Volterra si sarebbe rinchiusa a riccio..Gianna avrebbe
avuto molto lavoro da fare..tessere rapporti stretti tra mostri come noi non
era cosa da sottovalutare…per fortuna solo che io ero lontana e che in quella
rete non ci sarei entrata..per ora almeno…
una volta tornata lì, in quel posto comunemente chiamato casa…sarei stata il nocciolo del riccio,
in tanagliata in una cosa ancora più forte di me..e
senza via di scampo..come era la mia vita d'altronde…
una tela che non avevo tessuto io…
guardai Felix allontanarsi…
colpita e affondata…
classico…
non c’era nulla da fare..
la mia vita era quella…
porca la miseriaccia a chi mi aveva
trasformato…
la mia morbosità per la vita stava
diventando insostenibile…
poco male…
alzai lo sguardo e mi immersi di
nuovo nella ricerca…
oro nel rosso…
o forse oro nel nero…
in fondo dopo quello che mi aveva
appena detto Felix..il nero era scontato…
se per un attimo avevo provato
sollievo che lui se ne andava…
poi mi ero raggomitolata di nuovo
in me stessa…
io nonero schiava di me stessa…
io ero schiava di Volterra…
schiava del male…
schiava di Aro..
e gli schiavi non possono scegliere
della loro vita…
sospirai cercando di darmi del
contegno…
oro nel rosso…
probabilmente si…Felix aveva
ragione…sesso e basta l’amore non era cosa per vampiri…era solo una stupida
illusione…e io da brava deficiente stavo cadendo con il piede nella fossa…ma
non era ancora tardi…Volterra non sapeva..non poteva sapere..e non avrebbe mai
saputo…
scaccia di mente quei pensieri che
mi ronzavano in testa e mi offuscavano la testa come la nebbia a Forks…
mi alzai incurante della stretta
sorveglianza che Edward ormai mi tendeva…poggia la borraccia a lato della tenda
e mi incamminai sul mio sassolino…
l’unico punto non verde nel verde…
ridacchiai di me stessa…
con un balzo ci fui sopra e mi
sedetti con le gambe a penzoloni…facendole dondolare a ritmo di una canzone che
mi ricordavo dovesse essere di un certo Beethoven..inno alla gioia..proprio in
tema…
con le braccia tese a sorreggermi e
farmi coccolare dal cielo…
e ancora quella sensazione di
malinconia mi avvolse…
un sasso grigio che affogava in un
mare di vernice verde…
una giovane ragazza che voleva
semplicemente vivere in un mondo dove le era stato vietato…
io ero quel sasso…
e il verde era il mio mondo…
bella vita…
inclinai la testa indietro e
lasciai l’aria coccolarmi la faccia escompigliarmi
i capelli…chiusi gli occhi e cercai di abbandonarmi ai sensi…
in fondo stavo bene…
quel sasso nel complesso non era
messo male…
e neppure io ero messa tanto male…
Alex..Felix..Jane..Alec..Bra..e poi
c’era lui..la meteora del mio piccolo cielo nero..Edward…
Era arrivato e aveva scompigliato tutto…aveva cambiato me,
non potevo più nasconderlo…e come una meteora aveva lasciato dietro di se una
scia…chissà poi cosa sarebbe successo…quando lui se ne sarà andato cosà sarà
del mio cielo nero?sarà ancora nero?
Ero ancora con gli occhi chiusi quando una goccia mi bagnò
la guancia…
Aprii gli occhi con cautela..
Pioveva…
Una goccia..due gocce..tre gocce…quattro..sei..dieci..venti..troppe…
E per la prima volta in vita mia…non cercai di scappare
dalla pioggia…
Mi piaceva…
Provavo piacere…
Il cielo mi stava dando le lacrime che io non potevo più
versare…
Il cielo piangeva per me…
Tutte le lacrime amare che avrei sognato poter sgorgare ma
che per troppo tempo non avevo potuto lasciare libere di scivolare ora mi fasciavano
distrattamente il viso…
Sentivo i capelli fradici…
La camicia si era decisamente incollata alla pelle…
Poca importanza…
Ghignai tra me e me..
Ci voleva proprio…
Sentivo Jane imprecare perché si era bagnata i capelli, ora
al sicuro dentro la tenda..
E le gocce continuavano a scendere…
Da dolci che erano all’inizio ormai apparivano grosse e
cattive..
Il celo era come me..
Triste…una pioggerella leggera…
Arrabbiato..le gocce diventavano
grosse…
Ringraziai iddio che non fossi incazzata, altrimenti mi
sarebbe toccata la grandine…
Alec sghignazzava alle spalle della sorella…
Avevo letto da qualche parte, alcune leggende che narravano
che il cielo fosse l’anima di una donna e che quest’anima manifestava le
proprie sensazioni con la pioggia, il vento, il sole..la
grandine…
La cosa mi era sempre sembrava inverosimile…
Ma questa volta, io mi sentivo quella donna…
L’eterna incompresa..non era più
sola..ora c’era il cielo a farle compagnia..solo lui capiva come mi sentivo…
Ridacchiai all’idea…
Mi piaceva..mi faceva stare
bene..ero felice..
Senza accorgermi mi sentii finalmente libera, come se un
peso sullo stomaco se ne fosse andato di colpo…
Ridevo di gusto…la mia testa avanti e indietro..
La mano sulla pancia…ridevo perché ero felice…libera…
Pazza..ecco cosa sarei sembrava
agli altri…
Ma cosa mi importava..
Ero felice..
Ero stata una stupida…e forse lo ero ancora..ma non mi sentivo più sola….
Ridevo e ne ero felice…
La pioggia era bella…troppo bella…
E come le cose belle finiscono troppo presto…
Quando l’ultima goccia fu caduta dal cielo le mie risate si
fermarono istantaneamente..ma il sorriso sulle labbra
non se ne voleva andare…
Guardavo il cielo…azzurro di nuovo…una pioggerellina…tipica
di Forks, ma non l’avrei mai dimenticata…
Piano piano ripresi posizione
eretta…
E il sorriso si allargò…
Oro…
Eco cosa i miei occhi avevano visto…
A un metro da me stava lui…
Mi guardava fissa..bagnato fradicio
anche lui…
Un altro pazzo pensai…
I miei occhi nei suoi…
Non più oro nel nero
Non più oro nel rosso
Ma verde nel verde…
E mi sorrise…
Sorriso sghembo…classico..bello..da
lasciare senza fiato…
Era rimasto lì tutto il tempo, mentre gli altri si erano
intanati nelle tende…
Lui era rimasto lì sotto la pioggia..a
guardare me…
due pulcini bagnati…
si avvicinò piano…
senza accorgermene teneva la mia
mano nelle sue…
mi feci scivolare dolcemente dal
sasso e feci un passo verso di lui…
era bellissimo..da togliere il
fiato…
i capelli fradici…le gocce che
cadevano dal ciuffo…la camicia come una seconda pelle…bello, unico…e per un
attimo lo volli credere MIO…
-lo sai cosa succede quando smette di piovere?- sussurrò
io non risposi, troppo intenta a
affondare in quel verde…
il suo verde…
oddio quel verde…amavo quel verde…
mi posò dolcemente una mano sulla
spalla e a m io pieno rammarico mi fece girare dandoli le spalle…
le sue mani sulle mie spalle…
sentivo il suo torace sulla mia
schiena alzarsi e abbassarsi dolcemente…
poi piano piano
si avvicinò...
la sua guancia si appoggiò sulla
mia…
niente scossa…
solo miele….
-..appare l’arcobaleno…- sussurrò
sul mio orecchio
e lo vidi...
Finale romantico..che
dite????????
Passo subito alle recensions….
RISPOSTINE:
Shadowin:
la mia diabolikaashlein..eheh..da quanto…come va tutto
ok?davvero mi vedresti bene come scrittrice?mmm..interessante…ma
credo che il massimo lo stòdanto
qui su eftp…non mi ci vedo a passare le goirnbate a sbavare davanti a un pc
a scrivere tutto il giorno..mi verrebbe il sedere quadrato!!!...a parte le mie
minchiate…ma ti sei fatta davvero bloccare l’account??ma no…ma come fai?solo a
te poteva succedere^^…l’importante è che mi scrivi ancora le tue recensions che mi piacciono un sacco,,,eheh…un
giorno diventerò matta a leggerle…mi fanno sganasciare….hai visto il
capitolo???ti è piaciuto?...scommetto che il verde non è solo il tuo colore
favorito ora…eheh…adesso ti lascio!!!alla prossima…un
grande bacio alla mia fan, a cui io stessa ormai sono diventata fan!!!e come
sempre un grande…kisskiss
(sufficientemente lunga dai^^)
daene: detto fatto!chiedo sks x il
ritardo..che dici..te gusta?
Miryta:benvenuta nel
mio piccolo mondo allora..spero che la storia ti piaccia!fammi sapere che te ne
pare del cap..ci tengo!!kiss
eligianlo: ma ciao..che bello neppure il mio armadio è provvisto
di indumenti verdi..eccetto forse una maglia regalata…eheh..finalmente
ho fatto una scena senza interruzione dirai..ma sai com’è..solo quando la testa
e il cuore sono divisi si può assaporare veramente l’amore!!kiss
ducy: guarda che dopo mi gaso..sei troppo gentile…spero soprattutto
che il cap ti sia piaciuto!!alla prossima!!kiss
Sabry87:welcome
in mylittle world!!sono
felice che ti piaccia la mia fic…spero ti sia
piaciuto il cap!un bacio
Ele_Cullen: tranqui..sono
felice che tu apprezzi la storia…piano piano dentro
bella si sta creando qualcosa..o forse c’è già e lei non se ne è semplicemente
accorta…ma chissà…fammi sapere del cap!baci!!
ranzie74:
tranqui non me la sono presa per niente!!!anzi mi fa
piacere sentire il parere delle persone..e sono felice che apprezzi il mio
lavoro…fammi sapere per il cap!un bacione
gianna88: scusa se ti ho fatto attendere..spero che il cap
t piaccia!!!kiss
wawachan: grazie..sono felice ti sia piaciuto…e di qst che dici??un bacione!!
cullengirl: sono diventata piena di me e sto tessendo la mia
tela..vedrai vedrai che sorprese ho in serbo…ehehehe..kiss
kikkact93: eccomi
qui..grazie mille x la recensione…spero che il cap ti
sia piaciuto..fammi sapere…kisskiss
MimiMiaotwilight4e: eheh..si
si sono spicciati…almeno il passo l’anno fatto..ma
adesso ci sono i problemii da sistemare…eheh..fammi sapere se ti è piaciuto!!kiss
giunigiu95: gia..non potevi trovare
parole migliori..era ora!!!spero ti sia piaciuto qstchappy…io mi sono auto innamorata del finale…^^kisss
meredhit89: poi un bel lieto fine..per una volta niente sangue..kiss
aliceundralandi: spero ti sia piaciuto pure qst…vedrai..che
nel prosscap..c’è un’uscitaepure un’entrata..a
dopo si gufa!!!!eheh…ti ho incuriosito almeno un
pochino??kiss
stezietta w: ti è
piaciuta l’atmosfera finale di qst?spero di si…ho
cercato di mettere tutto il miele in mio possesso..spero sia riuscita…vedrai
che piano piano costruirò qualcosa…eheh..un bacio e kiss!!!!
Un grande kisskissa tutte le
persone che mi seguono…
KISS KISS
..e ricordatevi che alla fine di tutto
c’è sempre un arcobaleno…
Eccomi con il nuovo chappy..come avrete visto i tempi di aggiornamento sono aumentati
a causa del nuovo lavoro che mi occupa praticamente tutto il giorno, ma non vi
fate scoraggiare..continuerò la fic e darò il
massimo…
E senza trattenervi troppo…ecco a voi il cap…come anticipato ci sarà chi va e chi viene…
Chi va ormai lo avrete capito…
Ma chi viene?beh..leggere per
sapere!!
Buona lettura!!
BUGIE
BELLA POV
Avevo visto parecchie volte l’arcobaleno, ma forse quella
era stata la prima volta che mi ero soffermata a guardarlo.
Ed era bello.
Un gioco di luci e colori che sembravano portare un barlume
di speranza in quel cielo che fino a poco prima piangeva lacrime amare, dolore
rabbia, tristezza…lacrime che per me erano diventate solo una metafora, perché
io le lacrime avevo smesso di versarle ormai da molto tempo e al mio posto il
cielo aveva iniziato a versarle anche per me, soprattutto da quando ero a Forks, in quella sperduta cittadina dove la parola sole sembrava un’optional.
Ma in quel momento il mio umore non era nero, non avevo
voglia di versare lacrime, almeno non più, proprio come quell’arcobaleno che
brillava nel cielo anche nella mia piccola volta ora si era acceso qualcosa…un
qualcosa di non identificato, un qualcosa di buono, di speciale che mi faceva
stare bene, un qualcosa che in trecento anni di esistenza non mi si era mai
rivelato prima, un qualcosa da una faccia di un giovane vampiro dai capelli
bronzei e un sorriso sghembo stampato sulla faccia, quel qualcosa, o meglio
quel qualcuno aveva un nome: Edward Cullen.
Studente di professione, latin lover per passione..pensai scherzando…
In fondo quella persona aveva fatto scaturire qualcosa in me
di ignoto fino a poco prima, aveva attuato quel blackout che nei vampiri come
me vuol dire una sola cosa: passione.
E i vampiri ne hanno tanta: passione per la caccia, passione
per il sangue, passione per la velocità, passione per la patria, passione per
se stessi, e passione per gli altri.
Tutti altrettanto importanti ma differentemente rari da
trovare.
Soprattutto l’ultima.
Passione per gli altri…forse solo due persone potevano
essere definiti passionali per me ed era sicuramente una passione reciproca, ma
era altrettanto diversa dalla passione che mi legava a Edward.
Edward Cullen…chissà per quale
scherzo del destino il fato ci aveva fatto incontrare, un destino decisamente
crudele sicuramente viste le cose…ci aveva dato quello strano legame che non
eravamo stati noi a chiedere che ci aveva uniti e chepiù passava il tempo più sembrava
solidificarsi e che sarebbe diventato sicuramente un grosso problema quando i
piani di Aro sarebbero iniziati e io mi sarei dovuta schierare nel campo di
battaglia dimenticando le facce di quello strano clan con cui avevo avuto modo
di trascorrere del tempo…ma questa era Volterra, questa ero io e questo era il
mio destino, e nel mio destino c’era sempre e solo stato spazio per il dolore e
la parola amore era bannata da priori.
Avrei dovuto fare di tutto per non innamorarmi di Edward Cullen, ma la cosa si dimostrava già complicata su carta da
quando avevo scoperto che lui per me era come dire, una calamita,
irresistibile.
Lui era per me quello che era la mela per Eva.
Solo che Eva viveva nell’eden e io nell’inferno più totale.
Povera stupida Eva, lei che poteva avere tutto, per una
stupida questione di avarizia aveva buttato via quello che chiunque al mondo
avrebbe desiderato, vampiri compresi…sciocca.
Se solo io fossi stata lei.
Se solo avessi anche io la mia mela come tentazione rispetto
all’eden.
Io non commetterei il suo stesso errore.
Io sceglierei l’eden e getterei la mela.
Perché la mela non è simbolo di tentazione ma simbolo di
debolezza.
E una delle prime lezioni che mi era stata impartita a
Volterra è o mangi o vieni mangiato.
E io avevo scelto la prima, io non ero debole…Anche se la
mela in questione era Edward Cullen.
Sicuramente Forks mi aveva donato
molto, per prima cosa la tanto agoniata
libertà, mi aveva fatto vedere il mondo da unì’altra visuale, una visuale che
fino a pochi mesi prima io non credevo esistesse. Perché l’unica visuale da me
conosciuta era quella Voltura. Il credo di Volterra era l’unico concesso al
mondo di noi vampiri dannati, pena la morte.
Eppure qui avevo conosciuto loro, famiglia bizzarra i Cullen, in cerca di rinnegare la propria natura, di riscattarsi
di qualcosa di cui non avevano colpa ma che se la assumevano comunque.
Ma come Forks si era dimostrata
generosa a donarmi qualcosa in cambio aveva riscosso un grande tributo, e quel
tributo era quello che in anni di insegnamenti mi avevano fatto entrare in
testa Aro Caius e Marcus e che ora vacillava.
Il mio credo da Voltura era stato messo in crisi, la mia
voglia di vivere era ancora troppo forte, soprattutto perché sapevo che se io
fossi morta una persona non sarebbe più stata protetta e il mio tentativo di
tenerla in vita per tutto quel tempo sarebbe stato vano.
Tutto qui.
Un semplice motivo per cui Isabella Maria Swan teneva ancora alla vita.
Per una persona io non potevo permettermi di morire.
Perché questa persona era sempre stata il mio piccolo mondo
che avevo custodito gelosamente fino ad oggi.
E questo era l’unico modo di proteggerla.
Per questo la mia fedeltà a Volterra era consolidata sopra
ogni cosa.
Per questo Aro si era fidato a farmi andare lontano da lui.
Perché sapeva, che finché ci sarebbe stata lei con cui
potermi minacciare io avrei fatto qualsiasi cosa.
Lei era il mio tutto, la mia
piccola Bra.
Sorrisi amaramente all’idea che lei ora non era li con me, non eravamo mai state divise per così tanto
tempo, ma gli ordini erano ordini e dovevo rispettarli oppure sarebbe stata lei
a farne le spese.
Una sola cosa era certa, per lei avrei dato tutto, perfino
la mia non-vita se fosse stato necessario.
Guardai distrattamente fuori dal finestrino, il verde di Forks aveva imbrattato perfino gli alberi che contornavano
la strada per l’aeroporto.
Se avessi dovuto trovare un colore per Forks
sarebbe stato sicuramente verde.
Verde speranza.
Come quella che piano piano si era
fatto strada in me e infine si era accesa..e che poi a
rilento si era spenta lasciando un solo alone di amarezza e l’amara
consapevolezza della realtà.
Guardai svogliata nello specchietto retrovisore…
Cielo grigio, color pece, classico…ma i miei occhi vedevano
di più…una piccola scia di fumo bianco si slanciava verso ovest e se seguendo
la scia si poteva scorgere un aereo di linea, unico punto bianco in quel cielo
così malinconico.
Felix era partito.
Uno in meno.
O almeno una persona a cui non dover più dare spiegazioni.
Ma allo stesso tempo il corpo della squadra, quello dalla forza
bruta, una valida spalla su cui contare.
Anche se i Cullen non sembravano
aggressivi…
Diedi gas e accelerai al massimo, avevo voglia di andare a
casa il prima possibile e poi sarei dovuta andare a scuola con un permesso speciale
per entrare tre ore dopo.
Al contrario di me Alec Alex e Jane non avevano avuto la
stessa fortuna e nonostante le lamentele erano andati a scuola al solito
orario.
Mentre io avevo dovuto accompagnare Felix all’aeroporto.
Ioe
lui soli.
Ma era andata meglio di quello che pensavo, con un semplice
bacio a stampo me l’ero cavata.
E quasi sicuramente l’avrei rivisto non tanto presto.
Ghignai tra me e me e sterzai per
entrare nel vialetto di casa, se quella si poteva chiamare così, parcheggia la
Lamborghini sul vialetto e scesi con disinvoltura e lasciando le chiavi nel
quadro e entrai in casa.
Salii a velocità umana fino al piano di sopra salendo con
calma esemplare i gradini e con un sorriso stampato sulle labbra, mi sentivo
più libera come se mi si fosse tolto un grosso peso dallo stomaco, ma mi
vergognai subito di me stessa.
Felix era quello che si può definire il classico scimmione
tutto muscoli, eppure con me si era sempre comportato più che bene, oltre ad
essere stato mio compagno di lenzuola, lui era stato un mio punto fisso per
quasi cinquant’anni, sempre pronto a assecondarmi, sempre disponibile a
aiutarmi, specialmente con Bra.
Felix era sempre stato un ottimo compagno, tutto il mio
contrario.
Per me non era altro che un corpo capace di donare piacere
fisico.
Mi facevo pena da sola, non ero neppure capace di provare
affetto.
E il sorriso mi si cancellò da viso.
Entrai nella mia stanza e senza aspettare altro presi il
vestitino di lana con il collo alto che avevo preparato sul letto prima di
partire con Felix per l’aeroportoe un paio di parigine nere appoggiare
di fianco al vestito e iniziai a vestirmi.
Mi avvicinai allo specchio
-Specchio specchio delle mie brame chi è la più bella del
reame?- sussurrai
e senza aspettare risposta mi
diressi al piano di sotto e mi infilai un paio di stivaletti bianchi e
prendendo di slancio la borsa a tracolla con i libri di scuola e il permesso
per l’entrata fuori orario mi precipitai alla macchina, chiudendomi la porta di
casa alle spalle.
Salii in macchinae diedi gas, incurante di trovarmi in
una strada con possibili altri veicoli mi precipitai a alta velocità fino a
scuola…amata Lamborghini e il suo cambio micidiale.
E stabilii il mio nuovo record di 13.953 minuti.
Riproponendomi la prossima sfida nel battere anche
quest’ultimo.
Ghignando scesi dalla macchina e mi diressi verso il primo
edificio della scuola, la famigerata segreteria dove una donna dai capelli
rossi stinti mi attendeva al bancone
-buongiorno signora, sono Isabella Swan…ecco
il permesso..- e dopo avergli dato il permesso accuratamente
firmato da me gli regalai un sorriso che più falco non si poteva
-oh, certo signorina, è tutto
apposto, può entrare alla prossima ora, perché le lezioni di quest’ora sono già
iniziate…- mi sorrise imbarazzata la donna
-grazie mille…attenderò al parco allora…- e con un cenno del
capo mi dileguai dalla stanza chiudendo la porta alle mie spalle e appena varcai
il portone che dava al parcheggio una presenza attirò la mia attenzione.
Alice Cullen stava appoggiata in
maniera disinvolta alla ringhiera delle scale e mi salutava con un sorriso a trentadue denti degno di un folletto
-ciao Alice..- salutai io
educatamente cercando di far passare inosservata la curiosità sul perché lei si
trovasse lì, mentre doveva essere a lezione
-Ciao Bella..- e di slancio mi
abbraccio, mi irrigidii in automatico, probabilmente non mi sarei mai abituata
a certe effusioni
-non dovresti essere in classe?- azzardai appena si staccò
-oh…bè…ora buca…te?- senza
smettere di sorridere, ma come faceva??
-ho accompagnato Felix all’aeroporto e sono entrata ora…-
risposi pacata
-oh..è tornato a Volterra?- domando
l’elfetto
io di tutta risposta alzai un
sopraciglio – sei te che prevedi il futuro, no?avresti dovuto saperlo…- e le
sorrisi
-mmm a dire il vero, non ho
proprio visto questo mentre eravamo in campeggio..- e
mi sorrise maliziosa
un dubbio mi assalì…che lei
sapesse?che avesse visto?che Edward gli avesse raccontato? Automaticamente i
miei muscoli divennero tesi come corde di violino e appena riconquistai l’uso
dell’intelletto riuscii ad esprimermi
- e che cosa avresti visto?- domandai facendo la finta tonta
pregando iddio che non fosse quello che pensavo
- l’arcobaleno…- mi sorrise innocente
bugiarda…
mugugnai infastidita ma lei non ci
fece caso
-facciamo quattro passi?- domandò e io annuii tanto avevo
un’ora quasi da attendere
ci incamminammo verso il parchetto
della scuola dove probabilmente gli studenti normali si sarebbero messi a
prendere il sole con il bel tempo e infine ci fermammo su una panchina
-Alice…quanto avanti con il tempo si spingono le tue
visioni?-
-mmm…non c’è un arco di tempo
preciso a dire il vero, perché me lo domandi?- seria o forse preoccupata?
-curiosità…è interessante il tuo potere…- mi limitai
e
lei mi sorrise, forse l’avevo ingannata ma non potevo certo chiedergli cosa
sarebbe successo da un anno a questa parte…
-Bella…sii sincera…cosa provi per Edward?- sobbalzai, non mi
sarei mai aspettata una domanda così diretta neppure da lei
mi intristii in automatico…
io cosa provavo per Edward?
Ripensai al suo viso, a quello che avevo provato quando
avevamo fatto l’amore, a quel turbine di emozioni che mi aveva invaso, alla
scossa che mi colpiva ogni volta che lo toccavo, al miele, al suo sorriso, ai
suoi capelli, alle sue labbra, miele mielemiele…
-niente-
lei sembrò rimanerci male ma non si
diede per vinta – Bella, forse puoi mentire a me, a noi, anche a lui se ti
impegni ma non puoi mentire anche a te stessa…- cinguettò
questo era troppo, balzai in piedi
e il mio sguardo ritornò quello della vera Isabella, di Isabella il mostro
-non so in che mondo vivi te Alice
ma è molto diverso dal mio, a me non è permesso affezionarmi alla gente, io non
posso amare, non mi è permesso. Qui sono libera di fare quello che mi pare ma
so che ogni mia azione è monitorata da Volterra e io obbedisco a Volterra. Ogni
mia azione ha una conseguenza e nonposso permettermi di essere debole…e
l’amore rende deboli…- l’ultima parte la sussurrai
dovevo averla colta di sorpresa
perché ci mise un po’ a reagire
-puoi sempre tradire Volterra…- e si alzò facendoci trovare
così faccia a faccia
-non posso-
-Demetri l’ha fatto- ribatté
pronta
-io non sono Demetri, io non
posso.- secca
-o non vuoi?- punzecchiò
-non posso.- ribadii
-Bella, dimmi la verità, tu vuoi lasciare Volterra?-
insistette
non risposi
non potevo rispondere
questa conversazione iniziava a
farsi pericolosa
-rispondi!- quasi gridò, stringeva i pugni pronta a sferrare
un cazzotto
alzai lo sguardo e guardai i suoi
occhi, neri
vuoti, tristi, speranzosi, gli
occhi dei Cullen
-ti ho già detto che non posso..-
risposi fissandola negli occhi
era la verità
-non è questo che ti ho chiesto…dimmi la verità!-
-no- risposi appena udibile
sisisisisi
cazzo che voglio!!!si! odio quel posto quella prigione,
ma non posso, troppa gente pacherebbe per il mio tradimento..lei pagherebbe…
gli caddero le braccia lungo i
fianchi, delusa, amareggiata..e lo sguardo si fece basso attonito a guardarsi
le scarpe.
Quella ragazza sempre allegra solare,sorridente
sempre piena di vita allegria e speranza ora era così diversa..e solo per colpa
mia…
Le lancia un’ultima occhiata e poi la superai dirigendomi
verso la lezione di matematica lasciandola lì con un no che non era altro che
una stupida bugia
Ovunque andassi riuscivo sempre a rovinare qualcosa,
sperando solo che questo volta quella cosa non sarebbe
stata Alice Cullen.
Entrai nell’aula di matematica in silenzio soprafatta dai
miei pensieri, non sorrisi nemmeno all’insegnante che ne rimase visibilmente
deluso e mi diressi al mio posto dove Mike Newton mi attendeva con un sorriso
secolare.
-ciao Isabella…- sorriso
-ciao Mike…- il suo sorriso si fece ancora più largo
-come mai non c’eri alle altre lezioni?- domandò
visibilmente preoccupato
-ho accompagnato un mio amico all’aeroporto, sono entrata
adesso…- sorrisi e lui si zittì incantato dal mio fascino vampiresco.
L’ora trascorse veloce tra formule matematiche, rimproveri
del professore alla classe e sorrisi e segni di compiacimento e me..che ci stava provando?al massimo avrei potuto aggiungerlo
al mio menù di fine anno scolastico di cui Mike faceva già parte in pole
position, il suo odore non passava mai inosservato.
Al suono della campana uscii dalla classe accuratamente
scortata dal mio antipasto Mike Newton che gentilmente si era proposto di
accompagnarmi in mensa, nonostante ormai sapessi benissimo dove si trovava.
Entrammo in mensa in maniera trionfale, Mike che saltellava
come un pazzo per aprirmi la porta e io che un po’ stordita da tale gesto gli
sorridevo impacciata più di lui fino poi a congedarmi per andare al tavolo con
i miei compagni.
Jane imbronciata, Alex che mi sorrideva e Alec che sembrava
una statua di marmo quanto era impassibile.
-salve…- salutai svogliata al massimo
-ciao Bella- mi salutò Alex regalandomi un dolce bacio sulla
guanciacui io
risposi con un sorriso
Alec si limitò a un cenno della testa mentre Jane a un
grugnito.
-eddai ragazzi, non vi siete persi
nulla…e poi io avrei ceduto il mio posto più che volentieri a uno di voi…- Alec
ghignò e Jane si ricompose
-sapete ho fatto u nuovo record
13.953 per arrivare a scuola questa mattina…- ghignai felice
-mi sa che mi devo comprare anche io una spider come
prossimo acquisto…- sbuffò Alec
-rode che una donna sia più brava al volante di te vero
fratellino?- ridacchiò Jane
-ma cosa più brava, tutti sono bravi con un bolide sotto il
culo…-
-non proprio tutti…- sussurrò Jane lanciando un’occhiataccia
a Alex e insieme scoppiammoa ridere
-non mi darete mai tregua per quel piccolo incidente, vero?-
ribatté il diretto interessato
-temo di no…- lo consolò Alec con un colpetto sulla spalla
poi successe di colpo…tutti e
quattro ci irrigidimmo.
L’avevamo sentita tutti, la presenza di un vampiro.
In automatico il mio sguardo si posò sul tavolo dei Cullen, c’erano tutti, non poteva esser uno di quei vampiri
il diretto interessato che ci aveva allarmato con la sua presenza.
Anche il tavolo dei Cullen era in
agitazione, tesi come corde di violino e come noi avevamo cercato subito loro
con lo sguardo, loro avevano fatto altrettanto con noi.
C’era un vampiro fuori nel parcheggio, ne ero certa e non
era un Cullen.
Sempre in silenzio mi alzai dal mio posto con un movimento
fluido e Alex mi imitò in automatico, la sua presenza a un soffio della mia
schiena.
Janee Alec si guardarono preoccupati…
-chi può essere…- sussurrò lei
io non gli risposi.
Il mio primo pensiero fu Volterra, Aro forse ci aveva
mandato qualcuno da sostituire a Felix?no mi avrebbe avvertito.
Attraversaia grandi falcate la mensa e varcai il
portone diretta verso il parcheggio.
Sentivo tre paia di scarpe che mi seguivano.
Aumentai il passo, altri passi si aggiunsero..
Irrigidii i miie
muscoli pronta alo scontro, allargai lo scudo e mi trovai in parcheggio.
Ma quello che vidi mi fece rizzare i capelli in testa.
Sentii Jane rilassarsi Alec sghignazzare e lo sguardo
attonito di Alex perforarmi l’anima..
Seduta a cavalcioni sulla mia macchina stava lei
-…Bra…- sussurrai
la bambina si girò e appena mi vide
mi sorrise allegramente e con un balzo si lanciò ad abbracciarmi con le manine
che mi cingevano dolcemente il collo.
Risposi all’abbraccio un po’ titubante…
Perché lei si trovava qui???
-mamma!!!!- la sentii cinguettare
FINE CAPITOLETTO
Spero di non avervi deluso per l’assenza del bello e
affascinante vampiro dal sorriso sghembo…ma avevo bisogno di fare chiarezza per
permetter l’entrata del mio nuovo personaggio, che io ritengo molto caro e che
ha un ruolo fondamentale nella non-vita della nostra protagonista…ebbene a
differenza dell’entrata prevista da tutti di Demetri..ecco a voi Bra!!!!
Ho lasciato un po’ di voce a Alice che in questi capitoli
era stata nell’angolino a girarsi i pollici e le ho detto anche questa volta di
dire la sua.
Come avrete visto di Felix è rimasto solo un puntino
bianco in una volta grigia, quindi non si vede neppure molto..^^
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!lasciatemi qualche
recensione^^!!
cullengirl: grazie
gentilissima..spero ti sia piaciuto ankqst!
Bella_kristen: grazie, sono felice che ti piaccia…è un po’ complicata
come storia, ma d'altronde da una demente come me non poteva uscire diversamene^^
Sabry87: grazie, sono felice ti sia piaciuto..il
finale devo dire che mi ha colpita anche a me..volevo mettere un tocco di
romance e credo sia andata abbastanza bene..fammi sapere se qstcap ti piace! Un bacio
aliceundralandi: eheh..sono felice che ti sia
piaciuto..ma come ho detto esce Felix ma entra qualcun altro..e questo qualcun
altro è Bra….tutti immaginavano entrasse Demetri ma a
me Demetri sta piuttosto indifferente…quindi ecco a
voi Bra…praticamente qstcap
è tutto suo!un bacino e facci sapere che ne pensi^^
MimiMiaotwilight4e: eh già di Felix è rimasto solo un puntino bianco in
lontananza…ma adesso arriva Bra a mettere zizagna^^..kiss
abcdes: addirittura??cosi divento rossa!grazie mille sei
dolcissima..!!un grande bacio
daene: eh certo che Felix se ne è andato, con tutte le
bamboline woodo che gli hanno fatto in suo nome, o
scappava ao schiattava!!!fammi sapere del cap!!un bacio
kikkact93: avevo intenzione di fare un party di addio a Felix per tutte le
lettrici a dire il vero, vuoi venire?eheh..spero ti
piaccia il cap!!
Miroku90: ma tu sei dolcissima!!!troppi
complimenti!!cosi mi gaso..io scrivo solo quello che passa per la mia testolina
bacata…il resto è dovuto al caso ma sono felice che ti piaccia..da
soddisfazioni quando un lettore ti fa i complimenti devo ammetterlo, perché è
vero che di solito si scrive per il proprio piacere ma se fai piacere anche a
qualcun altro ti rende felice!!grazie mille!!!!un grande bacio
stezietta w: finale
perfetto?direi che quello di qstcap
invece è molto fastidioso..la domanda di tutti sarà..perchè
cavolo hai finito così il capitolo e io risponderò che mi era finito l’inchiostro
sulla biro^^…vuoi venire anche te al parti per l’addio a Felix???un bacio
Ashlein:
eccoci qui!!!la mia lettrice più diabolika
con le recensioni ha colpito ancora vedo…pensa che ogni volta che apro i commenti
mi preoccupo un po’…e quando vedo una recensions
lunga lunga dico eccola qua!beccata! e la leggo sempre per ultima così me la gusto di più e mi
faccio due risate…onde evitare di perdere la sanità mentale pretempo..in
realtà ci metto tttqst
tempo ad aggiornare, no perché devo scrivere il capitolo ma perché devo rispondere
alla tua recensione^^..scherzo, sai che ti adoro…ebbene..per farti felice,
Felix è diventato un miniscolo puntino bianco nel grigio più fastidioso della
nebbia in val padana…e quindi uno è fuori dai piedi..Alex per ora lo dovrai
sopportare di più, soprattutto adesso con l’arrivo di Bra, ma non ti voglio
fare anticipazioni..Salice come sempre mette lo zampino..e e Edward?boh..me lo
sono dimenticato su qstcap!!!eheh…fammi sapere che te ne pare!!!un dolce bacio!!!
PS
Siete tutte invitate al
party di addio a Felix!!!!
Ma salve a tutte mie adorate lettrici…eccomi qui con il nuovo
capitoletto molto atteso…
Ma salve a tutte mie adorate lettrici…eccomi qui con il
nuovo capitoletto molto atteso…
Immagino che in questi giorni tutti si siano posti
all’incirca la stessa domanda..chi cavolo è Bra?
Ebbene Bra è…no non ve lo dico, ma lo scoprirete
tranquille…
Lo so che mi piace farvi dannare l’anima lasciando sempre
il capitolo sul più bello…o meglio sul più brutto..
Ma la mia mentalità contorta ci gode di questo…
Ma visto che questa volta l’ho finito su un punto
piuttosto spigoloso..aggiorno ora…^^
Buona lettura e continuate a seguirmi eh!!
PRESE DI
POSIZIONE
Dove eravamo arrivati????
Sentivo tre paia di
scarpe che mi seguivano.
Aumentai il passo,
altri passi si aggiunsero..
Irrigidii i miei muscoli pronta allo scontro, allargai lo scudo e mi
trovai in parcheggio.
Ma quello che vidi mi
fece rizzare i capelli in testa.
Sentii Jane rilassarsi
Alec sghignazzare e lo sguardo attonito di Alex perforarmi l’anima..
Seduta a cavalcioni
sulla mia macchina stava lei
-…Bra…- sussurrai
la bambina si girò e appena mi vide mi sorrise
allegramente e con un balzo si lanciò ad abbracciarmi con le manine che mi
cingevano dolcemente il collo.
Risposi all’abbraccio
un po’ titubante…
Perché lei si trovava
qui???
-mamma!!!!- la sentii cinguettare
BELLA POV
Mi ci volle un po’ per riprendermi dallo shock, Bra si
stringeva forte e me con un sorriso a trentadue denti,
le sua manine candide che si intrecciavano nei miei boccoli scuri mentre il suo
faccino era nascosto nell’incavo del mio collo, i suoi boccoli scuri mi
solleticavano il viso e le sue spalline delicate si alzavano a ritmo dei suoi
singhiozzi.
Bra stava piangendo.
Le accarezzai dolcemente la schiena e le liberai il viso dal
suo nascondiglio così da poterla vedere in volto.
La mia piccola Bra era bellissima, i lineamenti da eterna
bambina seppur contorti dal pianto le davano un’aria divina. I suoi occhioni da cucciola stavano chiusi come a voler assaporare
al meglio quel momento.
Bra mi assomigliava moltissimo.
Era identica a come io ero da bambina.
-amore…- le sussurrai all’orecchio – Bra piccola, calmati…-
cercai di cullarla in un dolce abbraccio
-ma-mamma…-
e singhiozzò ancora
mi straziava vederla così, vedere
Bra in quello stato era una delle cose che al mondo non ero mai riuscita a
accettare. Lei era una bambina e come ogni bambina doveva sorridere, godersi la
spensieratezza di quegli anni così giocosi, e invece quella piccola creatura
era stata costretta a crescere troppo in fretta, nonostante la sua tenera età
di soli sei anni si faceva ancora riconoscere.
-amore, calmati…- e la scostai leggermente da me, così da
obbligarla a aprire i suoi occhioni neri come la pece
– hai fame..-sussurrai dando voce a un mio pensiero
lei annuì.
-ok…prima pensiamo a riempirti lo stomaco, e poi mi
racconterai tutto…- constatai mentre lei si stringeva nuovamente a me.
Mi girai verso i miei compagni e la famiglia Cullen al gran completo. Evitai accuratamente gli sguardi
indagatori dei Cullen che probabilmente erano ancora
sconvolti da vedere un bambino immortale tra le mie braccia e mi rivolsi
direttamente ai miei compagni
-tornate in classe. Qui me la sbrigo io. Ci vediamo a casa
nel pomeriggio.- non aspettai da loro nessuna risposta e mi diressi verso la
macchina con Bra stretta tra le mie braccia e finalmente sorrisi, lei era lì
con me…
trovai le chiavi dalla borsa e
aprii la macchina, feci scivolare Bra al posto del passeggero mentre io mi
sedevo a quello del guidatore e chiusi la portiera.
Lanciai un’occhiata a Alex che probabilmente era l’unico che
aveva capito tutto e mi concentrai sul volante.
Accesi la macchinae partii.
Sia i miei compagni che i Cullen
erano rimasti immobili lì dove li avevo lasciati ancora sconvolti da quello che
avevano visto e sentito.
Bra non era cosa da tutti i giorni.
Chiunque fosse un vampiro sapeva benissimo che era vietato
trasformare i bambini in vampiri e vedendo Bra probabilmente avrebbero capito
che qualcosa non andava.
Bra era un bambino immortale.
L’unico rimasto in vita dopo che la guardia dei Volturi
aveva deciso che andavano annientati perché troppo pericolosi e con poco
autocontrollo, era Bra.
Ma Bra non era in vita per un colpo di fortuna Bra era in
vita perché me ne ero presa io la responsabilità.
Lei era il motivo della mia fedeltà a Volterra.
Lei era la mia ragione di vita.
Io vivevo solo per permettere a lei di fare lo stesso.
Ma questo una bambina non poteva capirlo pienamente.
Per Bra io ero semplicemente la mamma.
Le gettai un’occhiata di sfuggita, era la più bella bambina
che io avessi mai visto.
I dolci boccoli scuri le incorniciavano il viso e arrivavano
fino alle spalle, il dolce visino sembrava essersi finalmente calmato ma
rimaneva velato da un’aria di preoccupazione. La pelle bianca latte le dava
un’aria diafana e il vestito di velluto rosso che indossava la faceva sembrare
una di quelle bambole di porcellana che gli esseri umani adorano collezionare.
Ma Bra era molto di più, Bra per me era la speranza che si
era riaccesa quando avevo scoperto di essere diventata un vampiro, dal primo
momento che l’avevo vista avevo capito subito che qualcosa ci univa, un dolore
comune e una concezione diversa dagli altri vampiri delle cose.
Nonostante la voglia di ribellione fosse ben attiva nei nostri cuori entrambe sapevamo che il destino che ci
attendeva non era dei migliori, ma era sopportabile perché per una era indispensabile
l’altra.
Bra aveva bisogno di qualcuno che la proteggesse e l’amasse.
Io avevo bisogno di qualcuno per cui dar un senso alla mia
vita.
E ognuna di noi aveva trovato quello di cui aveva bisogno
nell’altra.
Era bastato un semplice sguardo quella volta nei sotterranei
di Volterra quando ci eravamo viste la prima volta.
Io la guardiana, lei la carcerata pronta per essere uccisa
per la sola colpa di essere troppo piccola.
Nello stesso istante che i nostri occhi si erano incontrati
avevo capito che se lei fosse morta avrebbe portato qualcosa con sé del mio
cuore.
E così avevo lottato, avevo preso posizione con Aro, ma alla
fine ci ero riuscita.
Tutte le cicatrici, il dolore, il sangue, tutto era
scomparso quando finalmente tornando nella mia stanza non l’avevo trovata
vuota, ma con lei lì che mi aspettava.
Un rapporto nato dal nulla ma che in quasi trecento anni si
era consolidato fino ad arrivare ad essere una vara famiglia, io la madre e lei
la figlia.
Consapevoli di essere legate da un destino difficile ma
crudele, ma non impossibile finché eravamo insieme.
-Bra, amore..come
hai fatto ad arrivare fin qui?- domandai riportando la mia attenzione sulla
strada, dovevamo arrivare a Seattle il prima possibile
-sono scappata…- sussurrò
sgranai gli occhi…Bra era scappata?
-come?..come hai fatto?...-domandai
allibita ritornandola a guardarla
-mi mancavi, mamma…- mi addolcii
all’istante
-ma come…- continuai allibita..nessuno
era mai scappato da Volterra
-due giorni fa…Demetri se ne è
andato…e c’era tanta confusione e io sono andata via…- mi sorrise
beata ingenuità..
-come hai fatto con il sole?- domandai
-avevo la tunica e il cappello…non ho luccicato mamma..era brutto tempo…- sorrise ancora
-e come sei arrivata fino a qui?- ero proprio curiosa di
sapere come avesse fatto
-ho seguito per un po’ di strada Demetri…poi
lui si è accorto di me e mi ha detto dove trovarti…-
-oh…dovrò graziarlo…ma..ma.. come
cavoli ti è venuto in mente di fare una cavolata del genere?????- ululai
Bra abbassò lo sguardo -…tu mi mancavi..e
non tornavi più…pensavo che con Felix saresti tornata anche te…ma Gianna ha
detto di no e io…- sussurrò la bimbetta
-ho capito…-
-mamma succederà qualcosa adesso?- domandò
preoccupatissima…era una bambina ma non era ingenua
-nulla tesoro..ci pensa la mamma
adesso..te non preoccuparti di nulla…- le sorrisi nonostante sapessi che questa
fuga mi sarebbe costata cara..
parcheggiai la macchina in un
parcheggio di Seattle, presi per mano Bra e insieme ci incamminammo verso la
città.
Bra fremeva dalla fame quindi decisi di prenderla in
braccio, chissà da quanto non mangiava, aveva sempre avuto un ottimo
autocontrollo per essere una bambina, ma proprio per quello era meglio prendere
precauzioni.
Individuai la prima vittima, una donna di una quarantina
d’anni che sostava alla fermata dell’autobus in periferia…controllai che non ci
fosse nessuno e quando constatai che non ci fosse nessuna possibile
scocciatura, mi diressi verso la donna sempre con Bra in braccio…la donna
quando ci vide rimase un attimo affascinata e poi si
soffermò sulla bambina
-ma che bella bambina che sei cara…assomigli moltissimo alla
tua ma…- ma non ebbe il tempo di finire che Bra si era già avventata sulla
giugulare e succhiava avidamente il suo nettare divino.
Aspettai che Bra finisse il suo pasto poi mi caricai la
donna in spalle e l’adagiai dietro un cespuglio lì vicino, non era morta, i
bambini immortali non avevano una morfina letale sui loro canini e non potevano
neppure trasformare esseri umani i loro simili.
La donna si sarebbe svegliata, forse tra una decina di ore e
si sarebbe sentita semplicemente molto stanca.
Lanciai un’occhiata a Bra e le sorrisi dolcemente
-va meglio?- lei annuì soddisfatta
stavo per tornare verso la macchina
quando mi colpì un dato di fatto
-dobbiamo andare a prenderti dei vestiti…- e il suo sorriso
si allargò come preso dalla consapevolezza che non
l’avrei rispedita a Volterra con il primo volo.
Ci dirigemmo verso il centro commerciale dove ero andata con
i Cullen pochi giorni fa…
E come avevo immaginato pochi giorni fa Bra era sudi giri e
mi trascinava su ogni vetrina.
Mi era mancato quella parte della mia vita con lei…seppure
succedesse di rado che avessimo la giornata libera quando succedeva per
entrambe era un dato di fatto tornare a casa stremate.
Passammo un paio d’ore vagando da un negozio all’altro a
comprare un po’ di tutto.
Vestiti, maglie, gonne, calze, scarpe, canotte, pigiami…fino
a arrivare a far straripare la Lamborghini.
E una volta in macchina ci dirigemmo verso casa con la
consapevolezza di trovare tre facce pronte a ricevere una spiegazione.
Fregandomene altamente dei limiti di velocità, degli stop e
dei semafori arrivammo a casa in un’oretta e mezza e per nostra grande fortuna
prima degli altri.
Parcheggiai la macchina in garage e iniziai a riempirmi le
mani di borse a sacchetti e Bra fece lo stesso.
-vieni amore, li portiamo in camera mia…- e la accompagnai
su per le scale fino a farla entrare nella mia stanza. – appoggiali pure,
adesso ci penso io-
e
mentre lasciava cadere i pacchi a terra si diresse verso il letto, si sfilò le
scarpette di vernice e si arrampicò sul letto iniziando a saltarci sopra.
Non potei fare a meno di sorridere vedendo tanta
spensieratezza…
La mia Bra era tornata…
Sistemai le borse in un angolo rinviando il problema della
sistemazione a dopo e raggiunsi Bra che continuava a saltare e ridere sul mio
lettone.
Mi sedetti su un angolino e iniziai a trafficare con gli
stivaletti bianchi finoa toglierli, le
lanciai un’ultima occhiata pronta a memorizzare nella mia mente il suo sorriso
e il suono della sua risata frizzantina.
La risata di una bambina, non di un vampiro.
E mi lanciai con lei sul letto iniziando a saltare come una
pazza tenendola per mano, come madre e figlia.
Più saltavo più mi sentivo libera…più saltavo più mi sentivo
libera, più saltavo più mi sentivo libera…
Finché estasiata mi lasciai cadere sul materasso con un
sorriso stampato sulle labbra e Bra fece lo stesso, si sdraiò sopra di me e mi
abbraccio con le sue manine paffutelle.
La rinchiusi in un dolce abbraccio…
- ti prometto che non ci divideranno mai più..- le dissi all’orecchio lei alzò la testa di scatto e mi
guardò sorpresa, tante volte mi aveva chiesto di prometterglielo ma io non
l’avevo mai fatta sapendo che non sarei riuscita a mantenere la mia promessa ma
questa volta ero stata io a prometterglielo perché in cuor mio sapevo che non
avrei più permessa a nessuno di dividerci.
lei si illuminò in un sorriso degno
di un dio
-ti voglio bene mamma…-
-anche io tesoro…- e le diedi un bacio sulla fronte facendola
ridacchiare – ora scendiamo, gli altri sono arrivati, gli dobbiamo una
spiegazione…-
lei annuì ma non si sciolse
dall’abbraccio così che scesi le scale con lei ancora aggrappata a me.
Arrivata al piano di sotto trovammo una Jane confusa, un’Alec sovrappensiero e un Alex sorridente
-ciao mocciosa..- la salutò
quest’ultimo
Bra come d’incanto si staccò da me e si diresse verso la braccia di Alex e gli scoccò un bacio sulla guancia
-allora?- scoccò irritata Jane – che ci fai lei qui?- acida
Bra si irrigidì aspettando la mia risposta
-lei è venuta qui per restare…-
risposi tranquillamente
Jane ringhiò, Alec strabuzzò gli occhi e Alex alzò un
sopraciglio guardandomi sorpreso mentre la piccola Bra sorrise allegra più che mai
-lei dovrebbe essere a Volterra..non
può restare qui..- sibilò Jane
-hai capito bene quello che ho detto.- risposi acida
-non è giusto, ci caccerà solo nei guai..io
non la voglio, deve andarsene- il sorriso di Bra si spense e iniziò a guardarsi
i piedini scalzi
-qui gli ordini gli ho io- e mi misi faccia a faccia con
Jane -e questo è un ordine, se non intendi rispettarlo sai quali saranno le conseguenza..- ringhiai minacciosa
Jane si irrigidì e nella sala cadde il silenzio
Alec mise una mano per separarci e io lo fulminai
-scusala Isabella, non mettiamo in dubbio la tua
autorità…noi rispettiamo gli ordini…- Jane era paonazza – solo non sappiamo
come organizzarci…- scoccò un’occhiata alla bambina ancora stretta tra le
braccia di Alex che ci guardava preoccupati
-questo non è un problema vostro, è un problema mio, lei
restae non si
discute…- chiusi l’argomento feci per voltarmie andare al piano di sopra che la voce di Jane mi arrivò all’orecchio
-e Aro?- domandò appena udibile
-me la sbrigo io…lo chiamo tra poco…- risposi e poi mi
voltai iniziando a fare le scale per tornare al piano di sopra seguita a ruota
dalla piccola Bra
entrai in camera e dopo che anche
lei fu entrata chiusi la porta, dal piano sotto non volava neppure una mosca
mi sedetti sulla poltrona bianco
pallido in camera e Bra mi raggiunse sedendosi sulle mie ginocchia
-loro non mi vogliono…- sussurrò
-loro non valgono nulla, ricordalo, io ti voglio qui e
finché sarò io a volerlo nessuno ti dirà o farà più nulla…- lei mi abbracciò
forte
la stanza era buia, dalla finestra
si scorgeva appena una flebile luce, era passato parecchio tempo da quando ero
entrata in quella stanza ma non mi ero mossa di una virgola, Bra stretta tra le
mie braccia che giocava con il ditino con una mia ciocca di capelli e io che le
accarezzavo dolcemente la schiena..il silenzio regnava sovrano sulla casa, la
notizia dell’arrivo di Bra doveva aver sconvolto tutti…
-entra…- dissi e la porta della stanza si aprì rilevando una
sconsolata Jane
-Bella…scusa…io..non volevo..è solo
che ..-
-non ti preoccupare, posso capire, e comunque non devi delle
scuse a me…-
Jane alzò gli occhi che fino a prima teneva bassi e andò a
cercare quelli di Bra che si era stretta maggiormente a me
-scusami Bra….- riprese Jane
Bra gli sorrise e si lanciò verso
la ragazzina che stava impalata alla porta e l’abbracciò.
Per Bra era tutto sistemato, ma d'altronde lei aveva solo
sei anni.
-sai, cadi giusta a fagiolo…adesso che Felix se ne è andato
hai una stanza tutta per te…-
probabilmente anche per Jane era
pace fatta…
Bra mi guardò speranzosa e io annuii…
-se vuoi possiamo iniziare a sistemare subito le tue cose-
sorrisi scoccando un’occhiata alle borse
lei annuì.
Mi alzai dalla poltrona e mi diressi verso le borse dei
vestiti che avevamo comprato poche ore prima e iniziai a raccoglierle imitata
da Bra
-vi aiuto…- ammise la redenta Jane e insieme ci caricammo di
borse e ci dirigemmo alla stanza di Felix poco distante della mia
entrammo nella stanza di Felix
appena svuotata e iniziammo a riempire i cassetti con i vestiti di Bra
- dovresti comprare altre cose però…- ammise Jane
- in macchina non c’era più spazio…- risposi
-la prossimo volta prendiamo l’Hummer e vengo anche io…- sorrise Jane, figurarsi se lei
diceva no a un po’ di sano shopping
Bra nel frattempo saltellava estasiata all’idea mentre
tirava fuori i suoi nuovi vestitini dalle borse…
Devo chiamare Aro…mi
ricordai
-Jane, puoi aiutarla te qui..io devo fare una chiamata…- lei capii al volo e annuì
tornai in camera mia salutando con
un sorriso la piccola e presi il telefono argentato che mi permetteva di
mettermi in contatto con Volterra…
digitai il numero e aspettai che
squillasse…
-pronto?- rispose una voce femminile
-passami Aro sono Isabella…- risposi ferma
-oh..hem..si,
subito…- potevo sentire la sua agitazione anche solo via telefono
-Isabella…- mi rispose quest’ultimo
-Aro…- risposi
-a cosa devo l’onore della chiamata?-
-avrai notato che manca una persona lì a Volterra, no?-
-la bambina immortale…-
-già…-
-è l’ì con te, vero?-
-si..-
-non avrebbe dovuto scappare- acido
-questo dovrei dirlo io, mi pare che mentre ero via in
missione avresti dovuto tenerla d’occhio…-
-Gianna è già stata punita…-
-Bra rimane qui con me…-
-convincimi..-
-avrai quello che vuoi, ma io e Bra non verremmo mai più
divise-
-è una promessa la tua?-
-si-
-allora accetto…-
misi giù la chiamata consapevole di
quello che avevo promesso, o meglio di quello che ancora non sapevo di aver
promesso.
Un peso me l’ero tolto, Aro era stato informato, Bra sarebbe
rimasta con me, ma quello che avrei dovuto fare in cambio non potevo
aspettarmelo.
Ma per Bra sarei stata disposta a tutto.
Mi passai una mano sul viso intenta ascacciare i cattivi pensieri e uscii
dalla stanza diretta verso quella di Bra ma una voce mi fermò
-Bella..ci sono visite…- Alex
lo guardai scocciata dall’alto
delle scale, dovevo aspettarmelo…
I Cullen al gran completo erano al
piano di sotto pronti a richiedere una spiegazione per quello che avevano
visto…
-arrivo subito…- risposi e mi diressi verso la stanza di Bra
dove lei e Jane stavano ancora trafficando con i cassetti
-Bra, devo presentarti delle
persone…- lei mi guardò stranita e un po’ preoccupata
le sorrisi e lei parve calmarsi
gli allungai la mano e lei la prese
e insieme si dirigemmo al piano di sotto seguiti a ruota da Jane…
era il momento delle verità…
FINE CAPITOLO!!!
Ho aggiornato presto, che dite?
Scommetto che adesso inizierà un’altra crociata anti-Bra…
Ma presto ve la farò amare…
In fondo i bambini sono ingenui e sono la voce della
verità, no??
E poi una Bella in miniatura come può stonare???
Lo so lo so..Edward in questi
due capitoli è passato in secondo piano..anzi proprio non è stato preso in
nessun piano, ma il prossimo capitolo vedrete che avrà la sua bella parte…^^
giunigiu95: credo di aver risposto bene o male a tutte le tue
domande…e a quelle che non ho risp in questo chappy..ci sara la risposta nel
prossimo..non ti preoccupare tutto verrà svelato..bisogna solo aver molta
pazienza!!
cullengirl: bella ha figli???boh..però Bra la chiama mamma..ma..chi
lo sa…lo scoprirai presto presto..eheh
stezietta w:
ciao!innanzitutto per quanto riguarda il nick non ti preocc se è sottolineato, succede qnd
posto k alcuni diventano sottolineati e altri no, ma non dipende dalla mia
volontà, deve essere un bug del programma…tornando alla fic..ho
aggiornato velocemente, non credi??forse se leggi bene tra le righe su qstcap hai già le risposte alle
tu domande oppure mi sa che dovrai attendere un po’..eheh..fammi sapere se ti piace..tranquitnt nel proxcappy
C’è anche Edward!
daene: molte moltemolte grazie^^…ho aggiornato abbastanza presto qst volta?baci!!
Sabry87: eccomi qui con il nuova cap..per i momenti Edward bella devi aspettare un altro po’..ma
nel prossimo cap se sono buona faccio succedere
qualcosa, abbi fede…pere adesso ho fatto entrare un moccio setta che ne combinerà
delle belle…^^..bacini
MimiMiaotwilight4e: Alice se ne farà una ragione non credi soprattutto perché
adesso Bra è lì con Bella e magari bella si da una
calmata..eheh..ti è piaciuto il cap?ho
aggiornato presto così inizio a fare chiaro su Bra…ebbene si..chi è Bra?un po’ dovresti
averlo capito..presta attenzione che il proxcap ti interrogo!!^^
franci_cullen: Aro già…perché Aro crede che Bella le rimarrà fedele ora
che Bra è lontana dal suo braccio assassino..bella domanda.-.ma
non ti rispondo..eheh..sorpresa..eheh…vedrai
che tra un po’ tutto diventa più chiaro..devi solo aver pazienza..eheh..sono proprio cattiva eh!!bacini!!
Sono decisamente la persona più sconvolta sul globo terrestre…
Sono decisamente la persona più sconvolta sul globo
terrestre…
Ero abituata a tutti i genere di
crociate contro vari personaggi che quando ho letto le vostre recensioni mi è
caduta la mascella dalla sorpresa…
Manca poco che create un fun
club in onore della mocciosetta Bra…eheh
Ben dai..meglio…
Ebbene si miei adorate lettrici..il
nuovo capitolo è appena stato sfornato, tutto per voi…
Che dire?
Buona lettura e recensite mi raccomando!!!
FEDELTA’
BELLA POV
Bra mi stringeva forte la mano..i
suoiditini si intrecciavano alle mie
con un alto livello di nervosismo, perfino l’occhio meno attento avrebbe notato
la tensione cui era sottoposta quella bambina, e come darle torto, mentre
scendevamo le scale mano nella mano sembrava di andare al patibolo, Jane era
appena dietro di noi rinchiusa in un silenzio che sembrava di lutto e dal
salone arrivava un dolce brusio, per il resto nella casa regnava il più tetro
silenzio, paragonabile forse a quello di una cripta ormai in disuso da secoli.
Silenzio spezzato solo dal leggero tonfo che producevano le
nostre pantofole mentre scendevamo le scale, rumore appena udibile perfino a un
vampiro.
Quel silenzio non era un buon segno.
Mi ricordava la classica frase citata da messeri
quali Napoleone mentre se ne stavano al sicuro a contemplare il silenzio
che gli circondava, silenzio che sicuramente sarebbe durato ancora poco..
La calma prima della
tempesta…
E poco dopo sarebbe scoppiata la guerra e messere Napoleone
avrebbe bramato più di qualunque cosa, perfino di un bicchiere di Brandy di
poter tornare indietro in quel silenzio carico di tensioni piuttosto che
trovarsi nel bel mezzo di una battaglia a suon di mortaio e cannoni dove tutta
la sua vita veniva messa in piazza.
Da quella battaglia sarebbe dipesa non solamente la sua
vita, ma il suo nome, il nome con cui i posteri lo avrebbero conosciuto.
E la cosa non era tanto diversa per me, ma a differenza di
napoleone io ero un vampiro e bramavo più di ogni altra cosa la guerra.
Presi di slancio Bra in braccio che mi ricambiò con uno
sguardo colmo di gratitudine e agitazione.
Avrei voluto dirgli di calmarsi, che sarebbe andato tutto
bene, che nessuno le avrebbe fatto nulla, che lei non aveva nulla da temere.
Ma lei lo sapeva, non promettevo cosa che non potevo
mantenere.
E una delle cosa che non potevo
immaginare era la reazione dei Cullen.
Entrai nel salone con Bra tra le braccia, e il primo viso
che incontrai fù quello di Alex, e la cosa non mi
consolò, era teso.
Glielo si leggeva in faccia.
Cercai di fargli un sorriso, ma le labbra mi si incurvarono
in una specie di smorfia.
Appena Alex si spostò leggermente per farmi entrare li vidi.
I Cullen, tutti e sette,lì.
Seduti sul nostro divano di pelle chiara come statue, il
loro viso inespressivo e i loro occhi puntati su di me, o meglio sulla piccola
tra le mie braccia.
Non avevano fiatato, ma se solo i loro occhi avessero il
dono della parola avrebbero detto molto.
Disprezzo, curiosità, sgomento, tristezza, ansia, e amore….
Un paio di occhi trapelavano amore…
Due occhi dorati che guardavano la mia figura e quella di Bra abbracciati…
Due occhi che non erano i suoi…
E la cosa mi preoccupò..
Due occhi che fino a un giorno fa mi guardavano con
disprezzo, o tanto meglio non mi guardavano proprio se potevano evitarlo.
Due occhi che se potevano parlare mi avrebbero lasciato
sgomenta.
-buongiorno…- gli salutai.. – credo
di dovervi una spiegazione…- inizia diplomatica
mi avvicinai alla mia poltrona e
feci sedere Bra sulle mie ginocchia.
La piccola era talmente terrorizzata che non mi aveva staccato
gli occhi dal viso neppure un istante, nel vano tentativo di incontrare i miei
e di trovare una sicurezza che forse in quel momento non gli avrei potuto dare.
-lei si chiama Bra…- continuai…
i due occhi che mi guardavano con
amore parvero sorridere mentre gli altri si distesero un po’
- come avrete accuratamente dedotto è unabambina immortale…- e sorrisi
-come è possibile?- domandò il signor Cullen
ancora scosso dalla vista della piccola
- succede quando un vampiro adulto morde un bambino e lo
trasforma…- fece il verso Jane
io ridacchiai mentalmente alla
constatazione e Bra parve rilassarsi
-c’è una regola…perché l’hai
morsa?- domandò Carlise
-non l’ho morsa io innanzitutto….e lei è semplicemente
l’eccezione che conferma la regola…- ribattei
Bra nel frattempo cercava di nascondere il suo visino nel
mio collo
-perché Volterra te lo ha permesso?- domandò Carlise alzando un sopraciglio
non me l’aspettavo quella domanda,
esitai un attimo e diedi una veloce occhiata a Alex che mi sorrise
rassicurandomi
-lei è stata creata prima della crociata contro i bambini
immortali…la storia è lunga, ma Aro ha concesso a
mantenerla in vita, nonostante abbia soli sei anni ha un autocontrollo
invidiabile..- sorrisi guardando Bra negli occhioni
che si era appena scostata dal suo nascondiglio, che sarebbero i miei boccoli
per guardarmi
-lei ti ha chiamato mamma…- Rose, l’unica che l’aveva
guardata con amore
-anche voi ritenete Esme e Carlise come i vostri genitori…- risposi
-quindi non è tua figlia naturale?- domandò Carlise
-no…le ricordo che i vampiri non possono avere figli…-
risposi e gli occhi della bionda si velarono di tristezza
-è pericolosa?- domandò Jasper
-quanto me o te…- rispose Alec
- è una bambina ma è molto matura per la sua età….- risposi
io
-è per te che lei è ancora in vita vero?- domandò la bionda
-è stata una mia richiesta speciale a Aro…- risposi
malinconica.
Non era stata una richiesta facile, avevo dovuta strapparla
con tutta la mia forza al suo destino, ma ne era valsa la pensa per lei.
Nonostante avessi dovuto passare ben due settimane stesa a
letto senza poter muovere un arto ne ero felice.
Avrei sofferto mille volte quel dolore per lei.
Jasper parve capirlo e mi guardò con tristezza negli occhi
ma prima che potesse dire qualcosa io sfoderai un mio sorriso, falso si ma sempre bellissimo.
Jasper era empatico, me ne ero dimenticato e io non potevo
mostrare le mie debolezza a nessuno.
-immagino che non sia stato facile convincere Aro…devi
essere stata molto persuasiva…- Carlise per poco non mi face venire un colpo
- il motivo per cui Bra è intoccabile è strettamente legato
alla mia fedeltà a aVolterra- risposi io
-stai dicendo che tu hai deciso di diventare una Voltura per
la bambina?-domandò Esme
-non proprio…- risposi
-il legame di fedeltà a Volterra è
libero, ognuno può giurare fedeltà a Aro quando vuole e liberamente..- spiegò
Alec
-però voi l’avete fatto tutti e quattro..-
continuò Emmet
-ognuno di noi ha delle motivazioni diverse…- risposi io
- a questo punto potremo chiedervi quali sono?- domandò Carlise sorridendo
seguì un attimo di silenzio in cui
noi quattro ci guardammo interrogandoci a vicenda
-credo che sia giusto che sappiate ormai…- risposi io
-magari poi vi alleerete anche voi con Volterra…- ghignò
Jane
Emmet ringhiò ma Carlise lo fulminò con lo sguardo e questo fu costretto a calmarsi
-io e Jane siamo stati trasformati da un membro della
guardia che ci ha portato a Volterra e ci anno
insegnato a vivere da vampiri, insegnandoci regole, sotterfugi e soprattutto a
usare a pieno i nostri poteri..in un certo senso la nostra unione a Volterra è
libera ma Aro ci considera parte dellal sua
collezione e la cosa non ci dispiace perché ci dà un certo livello di autorità
e sicurezza…- parlò Alec
Jane annuì.
Il loro era semplice interesse, per quello avevano aderito
alla guardia.
-io non ho mai prestato giuramento allal
guardia, in un certo senso sonoalleato con Volterra ma non prendo
ordini da loro…- proseguì Alex
-e allora perché sei qui?- domandò Alice
Alex non rispose ma mi lanciò un’occhiata, che venne
accuratamente intercettata da tutti i Cullen.
Alec non era fedele a Volterra, Alex era fedele a me.
Ora toccava a me parlare
-io sono stata trasformata da Aro…e ho sempre vissuto nella guardai, è stato lì che ci siamo conosciuti tutti e li che
ho conosciuto Bra…- risposi io
-quindi te non puoi lasciare la
guardai?- domandò Carlise
io annuii.
La reazione che ne venne fuori fu tra le più strane, Alex
sbuffò, Bra si strinse maggiormente a me, sentendosi la colpevole, e io di
risposta le accarezzai la testa come a voler alleviare le sue colpe, Alice
sbiancò e saltò sul posto, Jasper iniziò a sprigionare aria di tranquillità, Emmet sembrava essersi fatto più grosso, Carlise si accarezzò le tempie, Esme
abbassò lo sguardo..ma le reazioni più strane vennero
da Rose e Edward…
Rose sembrava essersi sciolta, il suo sguardo mi perforava
l’anima, come a volermi dire qualcosa, come se..capisse…
Edward era furente…stringeva i pugni convulsamente e potevo
tranquillamente sentire stridere i denti che digrignava in cerca di calmarsi
-Bella…- sussurrò Alice –scusa…-
alzai lo sguardo e rimasi
sconvolta, singhiozzava.
Era raro vedere un vampiro piangere, soprattutto in
pubblico.
Jasper le cingeva amorevolmente la vita e cercava di
consolarla ma lei fissava solo me.
Io scossi la testa
-non c’entri…- sussurrai e accesi un sorriso, forzato ma
vero, non un sorriso di felicità ma un sorriso di comprensione
ma non ebbi il tempo di fare altro
che due esili braccia mi stringevano forte in un tentativo di abbracciarmi…
rimasi sconvolta…
Alice si che aveva le palle, o al massimo gli mancava
qualche rotella.
Sentii Bra sussultare, anche lei sconvolta dal gesto
Ci volle un po’ per allentare la tensione che era creata,
sentivo gli occhi di tutti i Cullen puntati su noi
due e pure quelli dei miei compagni, tutti tesi in
maniera straordinaria, pronti a qualunque ti po’ di scatto…
Meglio alleviare la tensione pensai.
Con la mano che tenevo libera, l’altra cingevo l’esile vita
di Bra, la posai sulla spalla di Alice, nel vano tentativo di un gesto, di un
abbraccio, insomma di un qualcosa che capisse che capivo il suo gesto e che non
doveva preoccuparsi e di un qualcosa che cercasse di far capire agli altri ch
non sarebbe esplosa nessuna rissa.
Alice si scostò leggermente da me in modo da potermi guardare
negli occhi…
Si era calmata…ma il suo volto era stranamente serio
-Bella dimmi la verità…- temendo quello che mi volesse
chiedere – tu vuoi?-
tu vuoi lasciare Volterra?
Sarebbe stato facile mentire, ma quella volta mentire mi
sembrava più che altro di fare un torto a me stessa
-si- sibilai appena udibile
lei si illuminò in un sorriso che
io cercai di contraccambiare
ci volle un colpo di tosse di Bra
per farci tornare alla realtà, la piccola era stata travolta dell’onda anomala
di nome Alice Cullen e stava ancora un po’ scossa in
braccio mio mezza soffocata dalla presenza di Alice.
Quest’ultima sembrò realizzare e si rizzo sull’attenti per
poi rivolgersi alla bambina
-ciao!io mi chiamo Alice…- le disse sorridendo – sai io e tua mamma siamo care amiche…- cinguettò lei
Bra mi lanciò un’occhiata un po’ intimidita e io le sorrisi.
Che dovevo fare?dirle che quella era suonata?che da piccola
era caduta dal seggiolone?o dirgli semplicemente che soffriva della sindrome di
Alice Cullen?
-ciao…- sussurrò la bimba, poi rese la mano che Alice le
porgeva e a strinse con le sue esili manine – io mi
chiamo Bra..-e con un sorriso la conquistò
-vuoi venire in braccio a zia Alice?- domandò alla piccola
io alzai un sopraciglio stranita,
ma prima che potessi ribattere, Bra si era già lanciata tra le braccia di Alice
e io che gli avevo insegnato a non dar retta
agli estranei…
sentivo l’atmosfera della stanza
che si era smossa, e dubitavo fortemente che fosse merito di Jasper, piuttosto
credevo che l’arteficie fosse Bra…
non serviva essere empatici quando
si aveva due occhioni pari a quelli di un cucciolo.
Intorno alla piccola si era radunata l’intera componente
femminile dei Cullen.
Esme la guardava con una dolcezza
pari a quella di una mamma, dolcezza che probabilmente io non le avevo mai
dato.
Rosalie le accarezzava dolcemente i capelli mentre le diceva
quanto bella fosse.
Il resto del mondo per loro sembrava scomparso.
Bra aveva conquistato anche loro, nello stesso modo con cui
aveva conquistato me anni prima, con un sorriso.
Notai il signor Cullen intento a
fissarmi e gli accennai un sorriso.
Lui si alzò in piedi e si diresse alla vetrata che dava al
giardino, chiara intesa a seguirlo e così fece.
Mi alzai e con la grazia che solo un vampiro poteva
possedere mi misi al suo fianco, in posa da guardare fuori dalla finestra
- cosa hai promesso a Aro per mantenerla in vita?-
sobbalzai, dritto al sodo quell’uomo, affascinante
-la mia fedeltà aVolterra…-sussurri
-tradotto per noi comuni immortali…- e mi sorrise
-ho giurato di obbedire o ogni ordina da parte di Aro, che
non avrei mai tradito la guardia…- risposi guardando il vuoto fuori dalla
finestra, consapevole che la mia conversazione era ascoltata anche da qualcun
altro
-come mai lei è apparsa qui dal nulla?- astuto
-è scappata da Volterra…- si irrigidì
-…e Aro?- alzai un sopraciglio, da come pronunciava quel
nome veniva trapelato rispetto ma anche disprezzo
non risposi
-cosa gli hai promesso?- chiese fissandomi
io continuai a scrutare fuori dalla
finestra
-tutto quello che vuole…- sussurrai
lui quasi sobbalzò ma non disse
nulla…
la conversazione venne interrotta
dalle manine di Bra che mi tiravano l’orlo del vestito
-mamma…posso portarle a vedere la mai stanza?- domandò
beata innocenza, io annuii
e lei si defilò di sopra con le donne
di casa Cullen verso la sua nuova cameretta.
La bimba mi aveva salvato d una domanda che sicuramente
avrebbe avuto risposta positiva
Isabella, ma sei
pazza?
Si
Mi allontanai leggermente dalla finestra quando una mano mi
prese per il polso dolcemente
-possiamo parlare?- Rose
io annuii, poi vedendo il suo
imbarazzo le feci cenno di seguirmi su per le scale dove incontrammo Bra che
tirava giù per manina Esme e Alice.
Passammo oltre e salimmo fino in camera mia, aprii la porta
e le feci cenno di entrare.
Notando il buoi della stanza accesi
la luce e le feci cenno di accomodarsi dove volesse.
Lei scelse la poltrona così io mi andai a sedere sul bordo
del letto
-dimmi pure…- risposi pacata. La cosa più importante è la diplomazia, pensai alle parole di Aro
-ti devo delle scuse…- sobbalzai
perche? Mi venne voglia di chiedere ma non lo feci
-ti ho giudicato male, credevo fossi un demonio senza cuore,poi quando ho visto che Edward che non ti staccava gli
occhi di dosso pensavo che gli avresti fatto del male, ma ho sbagliato a
giudicarti…- fece una pausa ma io ero tutta intenta a non interromperla – dopo
la storia di Bra, ho capito che mi sbagliavo, che tutto quello che fai è per
proteggere lei, come una vera madre…io…quando l’ho vista mi è mancato un
battito al cuore…pensavo fosse un’altra cosa, invece il modo in cui la
proteggi, con cui l’abbraccia, te la ami davvero….sai, io ho sempre desiderato
avere un bambino, non ho mai accettato la mia trasformazione…non sai quanto ti
invidio ora…- sussurrò l’ultima frase
-non lo diresti se sapessi cosa vuol dire la mia vita..- sussurrai dando vita a un mio pensiero e maledicendomi
per quella uscita
mai dimostrare la propria debolezza
lei sussultò e mi guardò
all’istante, io abbassai lo sguardo
-tu hai la possibilità di scegliere della tua vita, puoi
stare con le persona che ami..io la possibilità di
scegliere non l’ho mai avuta, neppure da umana…- lei mi guardò perplessa – la
mia unica vera scelta si è rivelata per me fatale trasformandomi in quello che
sono ora…-
-e cosa sei ora?- sussurrò guardandomi, ma io continuavo a
guardarmi le scarpe
-un mostro…- sussurrai
-non dirlo!- quasi urlò – essere un vampiro non vuol dire
essere un mostro…- spiegò
-no..ma essere Isabella Maria Swan invece vuol dire esserlo…- risposi alzando finalmente
lo sguardo e rivelandolo vuoto
- se salvare una bambina da morte certa e sacrificare ogni
attimo di felicità della propria vita per lei vuol dire essere un mostro allora
si…- rispose lei
accennai un sorrisetto, poco
convinta
-a te piacciono i bambini giusto?- domandai
lei annuì
- e ti piace lo shopping?- lei annuì ancora
-che ne dici di fare la mamma per un giorno?- lei mi guardò
perplessa per un frazione di secondo, poi parve reffarsi
-davvero?- e si illuminò
io annuì
-io odio lo shopping…e Bra ha bisogno di comprarsi un po’ di
cose, e di arredare la stanza…e mi sembra che tu abbia buon gusto…- lei mi
guardava con gli occhi spalancati e con un sorriso degno di un re – che ne dici
se uno di questi giorno ti diverti a andare a spasso
con lei e a far spese folli..logicamente a spese di Volterra…-
lei si rizzò in piedi come
fulminata, rimase lì immobile per un po’ poi come aveva fatto Alice mi
abbracciò di slancio.
Un’altra persona felice.
-grazie…oddio..che bello..ma dici
davvero?....oddio..oddio…bè devo prendere le misure
della camera, sapere qual è il suo colore preferito..mmm…secondo
me il rosso…oddio….- parlava totalmente da sola
-forse è meglio se andiamo giù dagli altri…- le sorrisi
e insieme ci dirigemmo verso la
porta…
lei elettrizzata…se qualcuno non lo
sapesse che era una vampira probabilmente l’avrebbe presa per una appena fatta…
scendemmo le scale in
volata…sicuramente aveva voglia di raccontarlo a qualcuno…
ma quando entrai in sala per poco
non mi venne un colpo.
Quello che vidi mi fece pensare di aver sbagliato casa.
Alec era impegnato sotto il portico con Emmet
a fare braccio di ferro sotto la tifoseria di Jane.
Carlise parlava pacatamente al
telefono, probabilmente con l’ospedale.
Rose si fiondò su Alice e Esme
pronta a raccontare la grande notizia.
Alex invece parlava pacificamente con Jasper di qualcosa che
a dir loro sembrava molto interessante.
Ma il bello doveva ancora arrivare.
Edward parlava con Bra che come emozionata si girava una
ciocca di capelli.
Mi avvicinai piano piano per sentire
di cosa palassero e la cosa mi stupì..parlavano di me.
Bra stavaraccontando a Edward un episodio del passato che mi riguardava e
da come lui rideva sembrava fosse una cosa buffa…
Mi appoggiai sullo stipite della porta così da poter
contemplare quella scena.
Bra e Edward sembravano molto in sintonia.
Poi a un tratto lui alzò lo sguardo e rimanemmo in silenzio
a fissarci per qualche minuto, fino a quando colta da un impulso non previsto
mi andai a sedere sul bracciolo della poltrona dove era seduto lui.
Lui mi cinse con un braccio la vita e mi avvicinò
maggiormente a lui.
Io gli passai un braccio intorno al collo.
Probabilmente incoscienti di quello che facevamo e stava
succedendo.
I nostri occhi incollati come due calamite, e entrambi con
un dolce sorriso stampato i faccia, e fu di nuovo
magia…
Niente sorrisi sghembi, sorrisi maliziosi, sorrisi bramosi,
sorrisi accennati, sorrisi falsi, solo due dolci sorrisi naturali che non
avevano nulla di strano ma che per noi erano probabilmente
una grande novità.
E non fù più rosso nell’oro.
Non fù più nero nel nero.
Ma fu semplicemente verde nel verde.
Edward e Bella.
Poi una voce…
-mamma…lui è il tuo nuovo fidanzato?-
Ecco il nuovo capitolo…allora..deluse?????
Finale come il solito sorprendente…
Ma come si dice…i bambini sono la voce dell’innocenza,
della verità…eheh..
Che ve ne pare?????
Ho un piccolo dubbio che mi
assale….allora vediamo un po’…
140 persone hanno aggiunto la mia fiction
nei preferiti…
l’ultimo capitolo
segnava 378 letture in due giorni…
o tutti hanno
problemi con il server o siete tutti troppo cattivi!!!!
Vi scioccia lasciarmi un messaggino???
È gratis!!!!!!!!
ECCO LA
RISPOSTINA…
MimiMiaotwilight4e: Bra ti sta simpatica eh..scommetto
che dopo l’ultima frase di qst capitolo ti starà
ancora più simpatica…la promessa di bella a Aro dici?ma..io pensavo a qualcosa
di peggio…ma se leggi la prefazione forse ti fai un’idea..è appena accennato
eh..ma dice tutto…^^
Sabry87: grazie, sono contenta che ti piaccia…e per il momento
Edward e Bella..bè non dico
nulla tanto avrai già capito..eheh..sono perfida…^^
stezietta w:
scommetto che adesso sono ancora più irritante…eheh..ma
dai abbi fede che tra poco aggiorno…ehe..sono felice
che Bra ti piace..all’inizio temevo che facesse un brutto effetto, ti dico
quando io ho letto l’ultimo libero e ho letto di renesmee
volevo smettere di leggerlo, l’avevo auto definita guastafeste…^^kisskiss
Bella_kristen: ho aggiornato il prima
possibile…contenta???lo so che finisco sul più bello, ma se facessi tutto
troppo facile più nessuno leggerebbe la fic..^^…scommetto
che adesso mi arriva una scarpa in pieno muso…^^..fammi sapere se ti è piaciuto
il cap!!!
daene: ma grazie…ho fatto abbastanza in fretta???che dici ti
piace?????un bacione
franci_cullen: guai per i Cullen?tu
dici…quello è compreso nel pacchetto credo..ma la promessa non riguarderà
proprio loro, se vuoi metterti qualche dubbio in più rileggi il prologo e lì se
sei astuta capirai a che mi riferisco come promessa, ma attenta a non farti
venire un colpo!!!!un dolce bacio
aliceundralandi: ti darò una dritta…sul primo capitolo della fic, precisamente sulla prefazione se leggi attentamente
trovi la risposta alla promessa che Bella ha fatto a Aro ma lei è ancora a
nascosto di ciò che ha promesso, quindi se capisci non dirgli nulla eh!!!..che
dici del capitolo, ha reagito bene Edward?io direi di sì..bisogna vedere adesso
che diranno i due piccioncini..eheh…abbracciati
insieme davanti allo sguardo indagatore di una bambina molto ma molto
curiosa..e si sa quando i bambini non ottengono la risposta che vogliono
farebbero di tutto..eheh..ho detto tropo..fammi
sapere del capitolino!!un bacione
ducy: grazie sei dolcissima..spero che in questo capitolo tu
abbia trovato le risposte che cercavi..che dici, come l’ha prese Edward???io
direi bene…bisogna vedere come la prende Bra ora..eheh..kisskiss
cullengirl: una famiglia dici???sarebbe
troppo facile, troppo scontato..no devo inventarmi qualcosa di più strano..sennò
come faccio a sbalordirvi????un bacione!! giunigiu95: oddio, non uccidere le tue sorelline…per l’amor di
dio..io ho un fratello di 10 anni più vecchio e è una rottura inclassificabile,
ma ora gli sono grata che lui non mi abbia ucciso quando ero piccola, ti
assicuro che se le lasci in vita vedrai che poi anche loro ti saranno grate…x
la promessa di bella che ci vuoi fare..spirito materno, così dicono, per i
figli si farebbe di tutto, almeno in teoria…un bacione!!
mistica88:no, in effetti non è una mamma MAMMA!eheh
un bacio!!fammi sapere per il cap!!!
Ashlein:
la mia preferita!!!!!mamma mia ma che mangi a
colazione????e io che pensavo che il mio nesquik
fosse cancerogeno..sicuramente anche tu non scherzi..eheh…scherzi
a parte..hai visto dove è finito Edward?quello già si vede a fare il paparino…e
dimmi secondo te che risponderanno alla piccola impertinente i due
piccioncini???...tranquilla tranquilla che nella mai
pazzia il lieto fine c’è sempre, almeno dal mio punto di vista…però come ogni
cosa bisogna attendere e dannarsi l’anima,magari come proponevi te facendo un bel
frullato di vampiri messi insieme..eheh..sai che mi haia fatto venire un’idea?i licantropi, me li ero scordati
completamente..anche se Jacob non è il massimo dal mio punto di vista..vedrò
davvero se ficcarli in mezzo, tanto in mezzo a questa bolgia credo di trovare
un posto anche per loro, ma non prometto nulla…per il fatto che hai perso un capitolo..IMPERDONABILE!..sono
arrabbiata, furente, incollerita, sono diventata perfino dislessica dalla
rabbia!!!!!!beh….vedi di fari perdonare eh!!!!(scherzo cmq!)…ma in fondo l’epopea
è più che gradita!!!eheh..almeno mi metti sempre il
sorriso sulle labbra, quindi questa volta vedrò di chiudere un occhio…eheh..fammi sapere del cap,
aspetto la tua prossima epopea!!!un bacione-one-one!!!
GRAZIE A
TUTTI!!!
Ringrazio che recensisce…
Ringrazio che legge…
Ringrazio che mi ha messo sui
preferiti…
Ringrazio chi semplicemente
passerà di qui per sbaglio….
ma se mi volete bene…LASCIATEMI UNA RECENSIONE!!!!!!!!!
Chiedo scusa umilmente per il ritardo e non cercherò scusanti per
calmare l’ira delle mie lettrici adorate che sono già armate
Chiedo scusa umilmente per il ritardo e non cercherò
scusanti per calmare l’ira delle mie lettrici adorate che sono già armate di
fiaccole per accompagnarmi al patibolo^^…
Ebbene sì sono tornata più cattiva che mai..pronta a portare le mie nuove convinzioni su questo
capitolo che si rivelerà…strano…
Strano?ebbene si strano, almeno per me è strano,
considerando che l’ho scritto io la cosa si rileva parecchio strana…ma va bene
così…
Vi lascio al capitolo n° 20 e
auguro a tutti buona lettura!!!
DIABOLICA APATIA
Dove vi avevo
abbandonato????
Niente sorrisi sghembi, sorrisi
maliziosi, sorrisi bramosi, sorrisi accennati, sorrisi falsi, solo due dolci
sorrisi naturali che non avevano nulla di strano ma che per noi erano probabilmente una grande novità.
E non fù
più rosso nell’oro.
Non fù
più nero nel nero.
Ma fu semplicemente verde nel
verde.
Edward e Bella.
Poi una voce…
-mamma…lui è il tuo nuovo
fidanzato?-
BELLA POV
Avevo
sempre creduto di essere apatica, o forse lo avevo sempre sperato…
Da quando
Aro mi aveva fatto diventare il suo gingillo personale qualcosa in me era
cambiato, avevo avuto modo di vedere il mondo dalle più svariate prospettive ma
sempre con le stesse convinzioni inculcate in testa, e la cosa non cambiava
molto, l’unica cosa che i miei occhi color rubino riuscivano a scorgere era il
dolore.
Tutto il
mio mondo girava intorno a quell’unico sentimento, il dolore.
Ed era
proprio quel dolore che mi faceva sentire viva.
Nella mia
vita il dolore era sempre stato il sentimento sovrastante, quello che mi aveva
vietato di scorgere le altre sfaccettature del mondo, perché il mio dolore era
troppo forte e copriva tutte le cose belle che al mondo potessero esistere.
Ero
abituata a conviverci e seppure i primi tempi mi sembrava di essere soprafatata
da tale forza alla fine avevo imparato a resistere.
Io e il
dolore eravamo diventati un tutt’uno.
Non c’era
dolore fisico in grado ridestarmi.
E nessun
altro tipo di dolore poteva toccare una creatura maledetta come me.
E così avevo creduto di essere diventata
apatica.
Quando uccidevo una persona non
riuscivo più a cogliere il dolore nei suoi occhi, leggevo solamente il suo iride nero farsi sempre più scuro, fino a diventare
vuoto per poi scomparire.
Eppure una volta da bambina ero
sicura di averci scorto molto di più.
Ero sicura che quell’iride
nero piano piano emettesse una fiammella e che
questa fiammella piano piano si spegnesse e lasciasse
una scia di fumo griglio che si propagava tutt’intorno.
Avevo passato i miei primi 15 anni
da vampira alla ricerca di quella fiammella, ma non l’avevo mai trovata.
E così mi ero rassegnata.
Nessun senso di cola, nessun
ribrezzo, nessun sentimento, nessuna sensazione, nulla, io non sentivo più
nulla.
L’unica sensazione che sembrava
destarmi era la frenesia del sangue umano…
Era…
Perché ormai mi cibavo solo per
inerzia.
Come se assimilare il nettare
divino per me non fosse più un piacere, ma una consapevolezza.
Un tempo pensavo che nulla avrebbe
mai potuto sorpassare la sensazione di affondare i canini in un collo umano, o
forse lo speravo.
Quell’unico gesto era l’unica cosa
che non mi faceva sentire totalmente vuota.
E poi era successo, l’apatia mi
aveva sopraffatta.
Oltre ad essere un mostro, ero
diventata un mostro senta sensazioni.
Tutto quello che facevo lo facevo
per inerzia.
Ero sprofondata in un mare nero,
senza scogli, senza rive, senza il minimo appiglio dove aggrapparmi.
Quel mare nero non era altro che
la mia anima.
Non mi ricordo quanto tempo ho
passato in quella sensazione, vivevo, uccidevo, mi cibavo, obbedivo agli
ordini, facevo tutto quella che la solita Isabella era abituata a fare ma era
come se a svolgere quelle cose non fossi io ma un’altra persona che si fosse
appropriata del mio corpo.
E io rimanevo spettatrice di me
stessa impassibile per quello che succedeva intorno a me.
E poi la voglia di morire, il
rendersi conto che nulla mi teneva viva.
E se il mio cuore aveva smesso di
battere molto tempo addietro, quel poco che mi aveva lasciato la mia precedente
vita era svanito.
Ero un cadavere che camminava.
Tutto intorno a me si era fatto
buio.
E non c’era nulla da poter
scorgere, nulla in grado di poter scorgere per salvarmi.
Quello era stato il periodo più
nero della mia esistenza.
Secondo Demetri
ero diventata intrattabile,non obbedivo, non
ascoltavo, era come se il mondo fosse diventato invisibile.
Peccato solo che io non fossi
stato altrettanto invisibile.
E poi eccolo, il mio appiglio.
L’unica cosa che avesse smosso
leggermente la mia speranza.
Una piccola scossa che mi avrebbe
destato da quella sensazione di apatia che ormai era diventata parte di me.
Come se il mondo avesse voluto
darmi un’altra possibilità.
Bra.
Proprio la stessa Bra dall’aria
innocente che mi fissava con il suo sorriso sornione che avrebbe voluto dire
tutt’altro.
I bambini, voce della verità, che
con la loro innocenza sono capaci di sbatterti in faccia la realtà senza che tu
potessi obbiettare.
Quelle piccole creature così
semplici che si differenziavano dal resto del mondo solo perché non sapevano
macchinare linee di pensiero oltre a una frase di un semplice periodo.
Ma quella che mi fissava
sorridente non era una bambina qualunque, era un demonio, un demonio bello e
buono.
È vero che i bambini non sanno
macchinare con le loro menti, ma questo non vuol dire che i bambini non siano
diabolici e quella che mi continuava a fissare sempre sorridendo era la bambini più diabolica che esistesse al mondo.
Dannata Bra.
Ricordai gli avvertimenti di Demetri.
Un vampiro per incutere timore deve essere indifferente e
strafottente a più non posso.
Iniziai a fissarla con un
sopracciglio alzato.
Lei continuava a sorridermi
tranquillamente.
Ma dove l’aveva pescata quella
frase???
I bambini dovrebbero essere
creature innocenti, e invece Bra si stava rilevando tutto tranne innocente.
Da quando Bra era così spavalda?
Sapeva che era meglio non farmi
arrabbiare, ne aveva più volte avuto la prova, seppure mai a sue spese…
Ma la mocciosetta
continuava a fissarmi con il suo sorrisetto e i suoi occhioni
si erano tinti di curiosità mista…speranza?
Speranza??????
Il mio viso si tinse di uno stato
di confusione..che stava succedendo?
Decisamente Bra voleva una
risposta…
Scoccai un’occhiata alla mia
sinistra..
E decisamente Bra non era l’unica
a volerla..
Edward se ne stava seduto rigido
sulla poltrona, in attesa…
-allora mamma…Edward è il tuo
fidanzato?-
se speravo di aver capito male mi ero proprio illusa…
Edward mi scoccò un’occhiata come
a esortarmi di rispondere.
Era come se la curiosità di quel
vampiro fosse nettamente superiore a quella della bambina che aveva formulato
la domanda.
Probabilmente la mia risposta
avrebbe assimilato molti dubbi, scaturito nuove certezze, e avrebbe dato una
nuova piega alle cose…
La domanda sorgeva spontanea…
che cosa volevo che sarebbe successo?
Se gli avessi risposto di no, Edward
si sarebbe alzato, sarebbe andato via e probabilmente sarebbe stato
irraggiungibile..
E io non potevo permetterlo, non potevo
permettere che Edward si allontanasse da me…
Se gli avessi detto di si, Edward non si sarebbe scollato da me, avrei passato molto
più tempo con lui e mi avrebbe seguito…
Logicamente pensato secondo gli
interessi di Volterra…
Se si…sarebbe stato facile
trascinare i Cullen a Volterra e adempiere
alla missione…
Se no...sarebbe
stato tutto più complicato, avrei dovuto elaborare una nuova strategia per
avvicinare i Cullen a Volterra…
Tanto valeva la pena recitare per un pò…
Sorrisi e annuii
Presto il mio sorriso non fu
l’unico, una mano mi cinse la vita e mi scostò dal mio rialzo della poltrona
fino a farmi scivolare sulle ginocchia del diretto interessato.
Edward sorrideva.
Bra sorrideva.
Alice sorrideva.
Alice sorrideva??????????
Poi di colpo l’illuminazione…in
una parola
Alice.
Lei aveva architettato tutto, per
quello aveva voluto vedere la stanza di Bra, il suo vero interesse era parlare
da sola con lei.
Alice aveva istigato Bra.
E Bra da ingenua bambina aveva fatto
esattamente quello che Alice voleva.
Questo spiegava molte cose…
Bra era sempre stata timida con
gli sconosciuti, ed era strano che parlasse con sconosciuti, ed era ancora più
strano che tra tutti quegli sconosciuti avesse scelto proprio Edward con cui
simpatizzare.
Alice era la causa, Bra era il
vettore, io la vittima.
Dannazione.
Mi ero fatta fregare.
E in quel momento l’apatia che mi
assimilava tipo un velo grigio sembrava scomparsa per lasciar spazio a rabbia.
Odio essere presa in giro.
E Alice lo aveva fatto.
Aveva scoperto la mia debolezza
Bra e ne aveva approfittavo o per colpirmi.
E che colpo, meglio di un touchdown.
Ma non sarebbe finita così, me
l’avrebbe pagata questa volta, eccome se me l’avrebbe pagata.
Dovevo solo aspettare il momento
buono e avrei colpito.
O bastava semplicemente giocare al
suo gioco a carte coperte.
Tanto alla fine quella che li
stava prendendo in giro ero io.
Io gli avrei consegnati a Volterra.
Bastava solo recitare ancora per
un po’…
Edward non mi aveva staccato gli
occhi di dosso neppure un istante.
probabilmente la mia risposta doveva averlo reso felice.
Meglio così.
Mi sforzai di buttare indietro la
rabbia e non pensarci per ora i incollai gli occhi ai
suoi e gli sorrisi, e la cosa si rivelò più facile del previsto.
I suoi occhi mi aiutavano molto,
quel verde mi fungeva da sedativo, era come se il problema Alice si stesse
dissolvendo piano piano.
Forse sarebbe stato meglio dire
accantonando.
Adesso sarebbe bastato far finta
di ignorare il tutto e concentrarmi su Edward.
Dovevo fare in modo che si
intossicasse della mia presenza.
Dovevo diventare il centro del
mondo di quel vampiro.
E la cosa sembrava facile e
abbastanza piacevole.
Dovevo farlo diventare pazzo di
me.
Ghignai mentalmente e iniziai la
mia crociata in favore della vendetta e di Volterra.
Inclinai la testa leggermente
senza mai smettere di sorridere e nascosi la faccia nell’incavo del suo collo.
Lo sentii irrigidirsi.
Il mio ghigno mentale si allargò.
Il mio respiro freddo andava a
sbattere direttamente sul suo collo che si alzava e abbassava a ritmo dei suoi
respiri.
E non bisognava essere un vampiro per capire
che erano aumentati.
Il ciuffo dei miei capelli gli
solleticava dolcemente il viso e lui non sembrava esserne infastidito..
Il suo braccio non aveva mai
smesso di fasciarmi la vita e sembrava non avesse intenzione di cambiare
proprio ora, mentre il suo braccio sinistro ancora sotto shock rimaneva
incolume addormentato sul divano.
Nonsi poteva certo immaginare una tale
dolcezza dal demone che aveva seduto in grembo.
E infatti
nessuno poteva aspettarselo.
Nessuno almeno che conoscesse la
vera Isabella, perché chiunque la conoscesse avrebbe detto la stessa cosa:
Isabella non sa amare.
E io avrei risposto a tutto con
un’alzata di spalle.
Ma se la conversazione fosse
continuata, come le prime volte accadeva io avrei
risposto con le solite 5 parole l’amore è
per i deboli.
E a Volterra la debolezza non era
concessa.
Respirai profondamente l’aria, il
suo profumo mi avvolgeva completamente.
Non avevo mai sentito un profumo
più dolce e più desiderabile del suo.
Sentivo il mio corpo rilassarsi
sotto quell’aroma.
Come se fosse un certo tipo di
veleno che ti porta all’eden e poi ti fa addormentare sotto le fronde di un
albero.
Ma in questo caso, l’albero scelto
non era un albero qualunque, era l’albero della mela.
L’albero tentatore dove la mela
era tutto quello che una persona poteva desiderare.
Il suo desiderio più segreto, la
sua più grande debolezza.
E io che avevo sempre disprezzato
la debolezza di Eva per un momento mi sentii sua complice.
Assaggiare per un attimo quel puro
momento di benessere per un’eternità di oblio ora come ora non sembrava più
così sbagliato.
Ma si sa il diavolo è tentatore.
E nessuno può pensare di giocare
con il diavolo e illudersi di uscirne vincitore.
Si sa, c’è solo un modo per
sconfiggere il diavolo, essere peggio di
lui…
E solo una volta che si ha sconfitto il diavolo si può godere appieno della dolcezza
della mela senza temere l’oblio.
Ma io certo non potevo competere
con il diavolo, almeno non finché avrò qualcosa da perdere.
Sospirai e chiusi gli occhi pronta
a assaporare per piccolo pezzo di mela che mi era stato donato.
Nessun diavolo mi avrebbe potuto
fermare, perché nessun diavolo sarebbe mai venutoa conoscenza della mia tentazione chiamata Edward
Cullen.
Mi rilassai inconsciamentesulla poltrona, i Cullen erano andati via, chi sorridendo chi meno, Rosalie
era ancora su di giri per la mia promessa dello shopping con Bra, Alice doveva
aver visto il suo piano andare a gonfie vele e Edward, lui sembrava in pace con
il mondo.
E io?
Probabilmente non avrei saputo
rispondere a questa semplice domanda neppure tra cent’anni.
Io non stavo né bene né male.
Apatia?
No, tutto era agitato in me come
se qualcosa mi turbasse nel profondo, come se avessi tralasciato qualcosa di
importante, avevo dimenticato qualcosa, o forse avevo ignorato qualcosa, ma la
domanda era sempre lì che girava
Di cosa ti preoccupi Bella?
Il mio subconscio era in
subbuglio, dentro di me sapevo a cosa era dovuto quel tormento ma il mio corpo
non voleva prenderne consapevolezza, almeno non per il momento.
Mi ritrovai a stringermi la testa
con le mani con fermezza che si addice a una donna disperata di mezza età che
aspetta a casa di notte il marito consapevole che lui si trova a scaldare le
lenzuola di qualcun'altra.
Un’altra conclusione, la vita è
tutta un problema.
Se ti chiami Isabella Maria Swan poi è molto di più.
Se porti questo nome devi partire
dal principio che la vita è ingiusta, che qualunque scelta tu faccia è quella
sbagliata, qualunque cosa tu decida di fare ti recherà una dose abbondante di
dolore.
Perché la vita è dolore.
E io questo lo avevo capito la molto.
Ma allora perché pativo ancora?
Forse perché non volevo arrendermi
alla realtà, ma la voglia di lottare se ne era andata da molto.
Nonostante io avvertissi con ogni
cellula del mio corpo il mio destino, fingevo sempre di non conoscerlo, perché
dal momento in cui avrei preso piana consapevolezza di quello che mi sarebbe
successo, non avrei fatto altro che sprofondare in quel baratro nero che era la
mia anima.
E se la volta prima c’era stata Bra a fungermi
d’appiglio, questa volta non ci sarebbe stato nessuno, e io non avrei fatto
altro che sprofondare in quel dannatissimo abisso che è la mia vita.
Vivere o morire?
Vivere, almeno finché la mia vita
sarà legata a quella di qualcun altro di importante per me. Su quello non avevo
dubbi.
E poi?quando lei sarà libera?
Spalanca gli occhi,
non ci avevo mai pensato
sicuramente quel giorno sarebbe arrivato, non tanto presto, ma sarebbe
arrivato, e poi cosa avrei scelto
vivere o morire?
Chinai la scelta rassegnata,
sapevo anche quella risposta.
Mi alzai in piedi e come un corpo
vuoto iniziai a salire le scale diretta verso la mia
stanza.
Stavo per prendere il pomello di
ottone per aprirla e intanarmi dentro per un po’ quando capii che prima dovevo
fare una cosa.
Ignorai il pomello e iniziai a
salire le scale.
Mi trovai a fissare un altro
pomello, identico a quello della mia stanza.
Sapevo che una volta entrata non
avrei trovato la stessa aria di solitudine della mia ma lo dovevo fare.
Afferrai il pomelloe mi sforzai di
entrare richiudendomi la porta alle spalle.
Mi appoggiai con la schiena alla
porta ferma e in attesa, la stanza era buia ma io potevo vederci completamente.
Quindi decise di serrare gli occhiabbandonare i sensi.
E poi arrivò, il dolore.
Mi sentii scaraventare al centro
della stanza atterrando supina sul pavimento.
Non avrei reagito, era giusto
così.
Il mio polso doveva essersi
spezzato dalla forza della presa ma non ne diedi importanza.
Me lo meritavo.
Meritavo molti di più.
Per cui non mi mossi, non reagii,
rimasi con gli occhi serrati, in balia di quello che sarebbe stato il mio
esecutore.
Ed ecco un altro capitolo ultimato!
Spero vi sia piaciuto….
Sorgerà spontaneala domanda, dove cavolo è andata a
ficcarsi Isabella?
Eheh non ve lo dico, vi lascio alle
supposizioni…
Voglio ringraziare tutti quelli che mi seguono, e sono
felice di notare che la fiction ha 150 lettori che l’hanno aggiunta tra i
preferiti!!
Voglio ringraziare inoltre chi dopo aver letto le mie
suppliche ha lasciato una recensione, e spero che molti altri seguano l’esempio
e mi lasciano un messaggino a fine capitolo!
Mando un grande bacione a tutti quelli che leggeranno
questa fiction perché mi riempie d’orgoglio che alla gente piaccia leggere i
miei deliri^^!!!!!!
ANGOLINO DELLE
RISPOSTINE^^
CriPattinson: ciao!sono felice che ti sia
piaciuta la fiction e sono felicissima della tua recensione^^…bene bene sono felice che Bra sia
di tuo gusto, perché è stato un personaggio un po’ azzardato, ma vedo che è
andato a buon fine…fammi sapere che te ne pare del cap!e
fammi sapere se hai qualche idea da suggerirmi^^.un grande bacio!!
MimiMiaotwilight4e: ma ciao!eh già Bra ha messo un
po’ di allegria a questa mandria di vampiri con le pare mentali..speriamo continui copsì^^…che dici attribuiamo un po’ di
merito anchea Alice?anche se Bella
nonmi sembra molto felice..ehehe..un bacione
Florence:ma ciao!sono felice che tu abbai
recensito e spero che tu non smetta proprio ora, sono felice che la fiction ti
sia piaciuta e che la Bella che ho costruito ti piaccia, mi c’è voluto un po’
per ingranare la marcia ma adesso ho le idee chiare su che tipo di personaggio
voglio che sia, quindi la vera bella sta iniziando a affiorare..sono felice che
il finale di arcobaleno ti sia piaciuto, quello in assoluto è il mio pezzo
preferito di ttt la fic
finora^^…bene bene, ci ho messo un po’ a aggiornare,
ma spero che il cap ti sia piaciuto!fammi sapere!un
grande bacio!
Bella_kristen: ma ciao!temo che con questo
capitolo ho risposto a una sola domanda delle tue, per
Alex dovrai aspettare il prosscap,
e ti prometto arriverà prima di qst!fammi sapere del
capitolo eh..e vediamo se indovini chi è dentro quella stanza!!eheh un bacione
giunigiu95: eccomi qui!!!eh già Bra ha
fatto breccia sul cuore di tutti quanti…e come hai visto la bambina diabolica è
stata aiutata, da una persona ancora più diabolica..e chi può essere la persona
diabolica che dirige i fili?Alice!chi altri senò!!ti
mando un grande bacione
aquizziana: ma ciao!ti nomino direttamente
carnefici di Aro!eheh…tranquilla che lui avrà quello
che si merita..ma prima sarà lungae dolorosa…per
quanto riguarda Bra quella piccola ha più cervello di ttt
i vampiri adulti messi insieme, almeno perché lei non si fa pare esistenziali
ma se deve dire qualcosa lo dice, mi sa perfino chè è
la più matura di tutti, perché, come avrai modo di scoprire riuscirà a fare la
cosa giusta in molte situazioni!e perché?perchè è un
bambina^^..eheh tranquilla vedrai che edward e bella troveranno il loro equilibrio, ma prima
Bella deve smetterla di mentire a se stessa^^, che ne dici del
capitolo?continua a recensire che mi fai felicissima^^..un grande bacio!
stezietta w: ciao!chiedo innanzitutto scusa per il ritardo!spero che almeno la
risposta di bella abbia placato un po’ la tua ira, perche adesso so che mi vuoi
ammazzare per come ho fatto finire questo cap…ma
sennò io come mi diverto?insomma la morte rende la gente viva!!vediamo se
indovini che succederà adesso…eheh un bacione
Ashlein: ma ciao!!!hia visto che capitolo diaboliko???tutto
in tuo onore!!!eheh…tutti questi sotterfugi, piani
sui piani, menzogne, fughe di notizie..che puoi desiderare di più????eheh…appena ho finito il capitolo pensa che ho pensato
proprio a te, ti ho immaginata in versione 007 pronta a scoprire gli altarini
epianificare come Alice per perseguire
i suoi scopi!!!tradotto: ti adoro!!^^…e per mettere ancora un po’ di pepe sul
capitolo ho finito sul più bello, in modo che tu mi possa esporre i tuoi piani
diabolici^^…a parte gli scherzi, tu lo hai detto per scherzare ma per me
potresti davvero fare un’epopea su 1001 modi per far impazzire e poi morire
Edward Cullen, io la leggerei sicuramente, poi non so
in che stato ne uscirei però la cosa mi elettrizza molto^^…nel caso fammi un
fischio che se hai bisogno di un supporto sono qui^^..un maga bacio, anzi i
classici kisskiss e alla
prossima con un’esilarante e demenziale, e pure con un pizzico didiabolicità!!!ehehehehehehe
ma ciauuuuuuuuuuuuuuuu!!!!
franci_cullen: ma ciao..hai letto il prologo
eh?già…si parla del diavolo e spuntano le corna, ultimamente il soggetto di Aro
è molto sottointeso, bella stessa lo vede come il diavolo..ma..si sa..dal
diavolo si può sfuggire, o forse no…spero che il capitolo ti sia piciuto anche se come detto all’inizio è un po’ strano..^^..un
grande bacio e fammi sapere!!kisskis
cullengirl: ma ciao!davvero è il tuo
capitolo preferito?eheh sono felice dai..e qst che te ne pare, non è poi tanto gioioso xo…d'altronde la vera felicità la si gusta solo se
concentrata alla fine e poi si dovrà sapere perché bella è così, come dire un
po’ troppo starna perfino per essere una vampira..piano piano si scoprono gli
altarini..un grande bacio^^
aliceundralandi: ma ciao!studi biologia?c’è
anche Edward per caso???^^senò ti vengo a far compagnia..cmq si sentiti libera
di esprimere tutte le tue supposizioni liberamente qui^^ e io ti risponderò per
le rime…ma dimmi ti è piaciuto il cap??vediamo se sei
così perspicace che indovini che succ ora???..per la
formazione del funclub x me è ok, da quel che mi
scrivono sulle recensions Bra è adorata da ttt!!!eheh..la piccola ha fatto
breccia nel cuore!!..ti mando un grande bacio e ti lascio con un’incognita del
nome Alex…kisskiss
mistica88: ma ciao!!!sono felice che la mia dolcezza
abbia contagiato il capitolo, per fortuna che non è così sennò non sarebbe
stato per nulla dolce…eheh…lascai perdere i miie deliri, e dimmi che te ne pare dai!!ti mando un grosso
bacione!!continua a recensire!!
Flockkitten: ma ciao!!grazie
per i complimenti, sono felice che ti piaccia Bra e la storia, spero che
continueraia seguirmi e a
commentare….come avrai notato mi piace lasciare i capitoli sul più bello così
le lettrici si divertono a fare supposizionie a mandarmi minacce di morte, se ti va di unirti, magari non alle
minacce di morte…un bacione!!alla pross!!
Sabry87: ma ciao!!io
perfida????no, ti sbagli io sono un angioletto cacciato a calci dal
paradiso^^..sono felice ti sia piaciuto il cap..che
dici anche qstcap è finito
sul più bello???un bacione
abcdes: ma ciao!!allora piaciuto il cap?neppure la traccia di Alex eh..e la piccola Bra è
diventata la seguace della setta di Alice…cosa succederà adesso???non te lo
dirò mai!!!eheheh..ti mando un bacione!!fammi
sapere!!!
sbadata93: salve!!!ebbene Bella dopo attente
riflessioni e molte paranoie ha dato la sua risposta senza neppure
fiatare..loquace la vampira, vero???eheh…sono felice
che la piccola Bra ti sia simpatica, avrà spesso ruoli decisivi la moccio
setta, che la faranno odiare e amare, insomma Bra è tutto quello che a Bella
manca..eheh..ti mando un bacione!!!
Miroku90: ciao dolcissimO!chiedo scusa per l’errorino
di sesso che ho commesso, è che sono abituata a risp
a girl e quindi l’ho dato x scontato, chiedo umilmente scusa!!!sono felice cmq
che la storia ti piaccia, purtroppo io e la gramm non
andiamo d’accordo seppur io stia cercando un punto di incontro..mi dispiace per
gli errori, che nonostante io rilegga millee mille volte mi sfuggono senza troppi convenevoli!...spero che il
capitolo ti sia piaciuto, anche se questa volta sono io in ritardo con
l’aggiornamento ma non ho molto tempo libero…tu sei un ’90, quindi qst anno dovresti avere gli esami giusto?in bocca al lupo
quindi e non preocc che sono una cavolata!!!un
bacio!!
ranzie74: ma ciao!sono felice che con la primavera sia
arrivata anche te^^..ebbene bella ha risposto, non con molte parole, anzi non
ha proprio fiatato e le cose sembrano andate bene..ma come ho detto
sembrano…visto che bella non sta passando un bel quarto d’ora..^^..per quanto
riguarda Bra, è proprio così di nome, diciamo che è un nome che adoro, non so
neppure se esiste, ma è il mio nome femminile preferito o quasi, per cui
gliel’ho dato alla moccio setta^^..ti mando un bacione!!kisskiss
ducy: ma ciao!!!eccomi qui con il
nuovo capitolo, piaciuto??spero di si…la piccola Bra come spesso molti bambini
è il collante delle famiglie, ma si sa che il collante non puù
reggere in eterno, deve esserci anche una colla tra le due persone dirette
interessate, in quel caso si crea quella che io definisco sindrome da Atack, cioè il vissero ttt
felicie contenti, ma per qst dovremo aspettare molto…ti mando un bacione!fammi
sapere!!
gerby88: ma ciao!!sono felice ti piaccia la fic e spero che continuerai a seguire e recensire cosi io
sono tanto tanto felice…sono soprattutto felice che
ti sia piaciuto il pezzo dell’arcobaleno, quello è anche il mio prezzo
preferito di ttt la fiction finora!...per quanto
riguarda Bra è pur sempre una bambina..dovrà avergli messo qualcuno la pulce
sull’orecchio e chi meglio di Alice???bene bene, starai scoprendo quanto sono
diabolica..eheh spero di non averti
spaventata…piuttosto, che te ne pare del cap??vediamo
se riesco a stupirti su che succederà in quella stanza e soprattutto che cosa
c’è in quella stanza!!!un bacione!!
Dedico questo capitolo a Prucha, Smith e Goetz per avermi dato un valido
alleato nella scrittura della mia fiction
Dedico questo capitolo a Prucha, Smith
e Goetz per avermi dato un valido alleato nella
scrittura della mia fiction!
Chi sono questi tre?
Se non lo sapete giuro che vibanno dalla fiction!
Loro sono gli inventori della panna montata spray!!!
(bannati tutti!)
SOTTOINTESI
Mi sembrava di essere sprofondata in quello che doveva
essere un baratro senza fine.
Un vortice oscuro e profondo in cui neppure gli occhi
esperti di un vampiro riuscivano a scorgere il fondo.
Tanto meno i miei.
Occhi chiusi, serrati, come nel tentativo di estromettersi
dalla realtà.
Occhi che non volevano scorgere, o forse non ne avevano più
la forza.
Quella dove mi trovavo ora non era altro che una fossa.
Quella stra maledetta fossa che mi
ero scavata da sola.
Con le mie mani.
Pregando che fosse pronta il prima
possibile.
Volevo entrarci al più presto, passarci quella che doveva
essere il resto della mia esistenza dannata.
Sprofondarci, fino a
scomparire…
Ma qualcuno probabilmente non voleva che fosse così.
E quel qualcuno ora non poteva fare niente per intervenire.
Speravo…
….o
forse temevo.
Il polso mi faceva male, come tutto d’altronde.
Nell’impatto la mia testa era andata a sbattere contro
qualcosa, e lì dove c’era stato il colpo sentivo la mia nuca pulsare.
Il dolore che mi provocava quello squarcio non era neppure
minimamente paragonabile a quello che io avevo inflitto a colui che mi stava
sopra.
L’avevo già sentito quel dolore, ma allora era stato più
piacevole.
L’unica cosa che aveva in comune quella volta con ora era il
mio autolesionismo.
La ragazzina dall’aspetto da principessa stufata della vita
molti secoli prima e ora la ragazzina immutata che era stufa della sua non vita
e di dover affrontare la realtà.
Ebbene si, Isabella era sempre
stata sopraffatta dai problemi, forse troppo.
Da una parte in suo alterego, la cattiva vampira sanguinaria
e dall’altra la bambolina di porcellana annoiata.
Ora che quelle due creature si erano ritrovate era tutta
un’altra storia.
Isabella aveva imparato che per la propria felicità, o
almeno per una piccola parte di questa doveva lottare.
Ma allora perché stava facendo tutto questo?
Perché Isabella continuava a mentire?
Perché Isabella non era capace, almeno per una volta a
essere se stessa?
Perché non trovava il coraggio ora che le serviva?
Isabella era sempre stata così, una dura corazza
impenetrabile a chiunque.
Tranne e lei, e
forse ora pure a lui…
E allora perché una volta non provava a essere felice?
Perché un pizzico di felicità non poteva capitare pure a
lei?
Non era giusto!
A cosa le serviva l’immortalità se non poteva viverla?
Fu solo quando si sforzò di aprire gli occhi che Isabella
capì.
Capì che quella Isabella era proprio lei, e per una volta
decise la cosa giusta…
Avrebbe smesso di fare da spettatrice a se stessa e avrebbe
iniziato a vivere…
Gli occhi finalmente aperti riuscivano a scorgere
perfettamente quello che mi circondava…
Riuscivano a scorgere lui…
L’unica persona per cui avevo pensato che la mia scelta era
sbagliata.
-Alex…- sussurrai guardandolo
finalmente negli occhi
lui era lì immobile, attonito, che
mi guardava come se fossi la cosa più strana al mondo
-..voglio iniziare a vivere
davvero…- sussurrai
dopo quella frase non avevo avuto
più il coraggio di tornare a fissare i suoi occhi, impaurita di scorgerci
qualcosa che avrei potuto chiamare terrore.
Lui poteva capire, e forse per una volta la gelosia non
avrebbe interferito.
Sapeva quanto quella frase mi fosse costata..
Sapeva quello che mi sarebbe successo…
Sapeva che se l’avevo detto c’era un serio motivo…
Sapeva pure che mi avrebbe perso…
Ma non disse nulla, si spostò solamente e mi lasciò libera
di muovermi di nuovo.
Non era un sì.
Non era un no.
Non mi avrebbe mai dato il suo permesso, e tanto meno la sua
benedizione, e sapeva inoltre che se avrebbe obbiettato non avrebbe ottenuto
nulla.
La sua era semplicemente rassegnazione.
Feci leva sul polso sano e mi alzai con disinvoltura…
Testa bassa, troppa era la paura di cercare un confronto in
quel momento.
E uscii dalla stanza richiudendomi dietro quel pomello di
ottone che era stato così difficile da aprire.
Quella che poteva essere sembrata una resa a un qualunque
estraneo, per me non era altro che una vittoria.
Scesi le scale in silenzio, il mio unico amico, il mio unico
alleato.
In quella battaglia che avrei pagato sicuramente a caro
prezzo.
Ma che finalmente mi aveva dato una scossa, quello che si
può definire uno stimolo.
Un obbiettivo personale.
Lottare per la mia felicità.
A costo della vita avrei vinto e magari un giorno avrei
potuto rispondere a quella semplice domanda….che cos’è la felicità?
E io avrei risposto solo con un sorriso.
Un sorriso vero, che valeva più di 1000 parole.
Perché quel sorriso era sentito.
Ormai ero certa, avrei lottato e avrei pure vinto.
Isabella’sdestinymustchange!
Mi ricordai del polso e con la mano sana lo presi e con un
debole schiocco feci assestare le ossa.
Come quel polso ci era sistemato con un semplice tocco
adesso sarebbe toccato alla mia vita.
Isabella Maria Swan avrebbe
ottenuto la felicità!
E se non ci fosse riuscita almeno sarebbe morta nel
tentativo.
Anche se sperava vivamente nella prima opzione.
Entrai nella camera di Bra e la trovai sdraiata sul
pavimento a disegnare su un foglio di carta con una penna.
Annotai mentalmente di comparargli un album da disegno e dei
pastelli.
Vederla così mi faceva bene.
Bra era l’emblema che i vampiri possono essere spensierati.
E ora che vedevo quella bambina lì con il suo vestitino
rosso di raso e le calze bianche non potei fare a meno di pensare che la
felicità non poteva essere più poi così distante.
E nel mio piano di felicità Bra nefaceva pienamente parte, visto che era
lei uno dei motivi per cui la mia vita continuava.
Io e Bra saremmo state felici.
Ma per essere felici c’era un grosso e enorme ostacolo:
Volterra.
Mi inginocchiai di fianco alla piccola che continuava la sua
opera ondeggiando a ritmo le gambe, come a scandire il tempo.
-cosa disegni piccola?- domandai
cerando di avvicinarmi al foglio da sopra la sua spalla.
Ma la sua reazione fu repentina e inaspettata.
A velocità vampiresca Bra si alzo e corse di fianco al letto
nascondendo dietro la schiena quello che dovevaessere qualcosa da tenere nascosto.
Cosa Bra avrebbe mai potuto disegnare che non volesse
mostrarmi?
Per un attimo trattenni il fiato…
Non poteva essere che…
La guardai interrogativamente
No, Bra era troppo piccola per certe cose.
Ma allora cosa aveva disegnato?
-nonme lo vuoi far vedere?- domandai guardandola mentre cercava di
dondolare il peso da un piede all’altro
lei scosse la testa e i dolci
boccoli castani le dondolarono sul viso
era proprio un amore di bambina…
ma anche io come bambina troppo
poco cresciuta ero succube di quel peccato capitale chiamato comunemente
curiosità.
E il fatto che mi si celasse qualcosa, non faceva altro che
aumentare la voglia di scoprirne di più.
Chissà chi delle due era la più immatura?
-mi stai nascondendo qualcosa, amore?- domandai dolcemente
accennando a un sorriso
ero disposta a usare le mie armi di
persuasione perfino con una bambina, ero patetica…
lei mi guardò negli occhi, se non
fosse stata una vampira avrei giurato che fosse arrossita e poi iniziò a
fissarsi con un morboso interesse i piedini.
Deduzione facile: si, qualcosa me
lo stava nascondendo..
Ma cosa c’era da nascondere in un disegno?
La curiosità cresceva…
-amore, lo sai che non hai motivo di nascondermi niente….-
non spostò lo sguardo dai suoi
piedi e iniziò a disegnare piccoli cerchietti con un piedino…
la conversazione era proprio a
senso unico…
pensai ai film polizieschi, dove il
sequestratore veniva convinto da un uomo con il megafono a rilasciare gli
ostaggi…
mi immedesimai nell’uomo con il
megafono…
Bra il sequestratore…
E uno stupido pezzo
di carta che aveva attirato la mia curiosità era l’ostaggio…
Stavo diventando patetica, meglio se per un paio di decenni
mi tenevo a distanza dalle televisioni, mi facevano un cattivo effetto.
Tirai un sospiro.
E mi sedetti a mò di indiano sul
pavimento.
Mi mancavano solo le piume intesta e la pipa…
-c’è qualche problema, qualcosa ti
preoccupa….?- domandai quasi in un sussurro
e finalmente Bra mi degnò del suo
sguardo, sguardo di una bambina innocente, che aveva molto l’aria di aver
combinato una marachella e faceva di tutto per nasconderlo, invano…
-cosa c’è disegnato in quel foglio?- domandai
Bra sospirò…
E poi si mosse, fece pochi passi e si fermò di fronte a me,
sempre con il foglio nascosto dietro la schiena, i suoi occhioni
non mi guardavano più e avevano iniziato a fissare nuovamente i piedi, come se
avesse terrore che questi potessero prendere e andarsene..
Poi allungò una manina e mi porse il foglio…
Rimasi di stucco…
E alzai subito gli occhi per chiedergli una spiegazione..
Non cifù
bisogno di fiatare che lei capì subito..
-mi dispiace mamma, ecco io…è solo un disegno…- sussurrò
-chi è l’uomo del disegno?-
-papà!-
-co-come
papà?- balbettai
lei annuì – io me la immagino così
mamma, una famiglia…- non risposi – tu sei la mamma, io la bimba e poi c’è il
papà…-
-capisco…ma l’uomo, chi sarebbe di preciso?-
domandai
Bra arrossì ( nel senso vampiresco) ma non rispose
Riposai lo sguardo sul foglio
Una ragazza dai capelli lunghi sorrideva felice tenendo per
mano una bambina con dei nastri sui capelli, e l’altra mano della bimba era per
un uomo dai capelli corti che sorrideva anche lui.
Una vera famiglia, una famiglia di vampiri.
Ma qualcosa non mi convinceva, che quella donna fossi io non
c’erano dubbi e neppure sul’identità dellabambina…fu l’uomo infatti a colpirmi.
Chiunque avrebbe pensato a uno stereotipo, un uomo qualunque
senza un volto reale, senza una personalità precisa, un uomo che sarebbe potuto
essere quello di qualche film, di qualche storia, eppure l’uomo del disegno non
i convinceva…
Era così…familiare…
-chi è?- le domandai indicando l’omino stilizzato che
stringeva la mano alla MIA Bra
-……- alzai un sopraciglio -…nessuno in particolare mamma….-
sussurrò e sorrise
non ebbi tempo di ribattere ne di
fare nulla che lei siu liquidò con la sciusa che voleva andare a vedere la televisione e si
fiondò al piano di sotto lasciandomi sola, imbambolata con quel pazzo di carta
in mano
dannati cartoni animati…
alla fine, rassegnata per essere stata piantata in asso da
una bambinetta mi alzai e sempre con il pazzo di carta in mano mi avvicinai al
letto.
Guardai un’ultima volta quel disegno.
Mamma. Papà. Figlia.
Un bel quadretto avrebbero detto…
Lasciai il disegno sul letto e uscii dalla stanza.
Forse stavo fantasticando troppo, forse l’uomo del disegno
non era davvero nessuno in particolare, eppure qualcosa in lui mi ricordava
qualcuno.
Aveva un sorriso così familiare…ridacchiai di me stessa.
Quel ragazzo era diventato il mio chiodo fisso, lo vedevo
perfino negli scarabocchi di Bra.
La mia salute mentale iniziava a preoccuparmi..
Meglio non farlo sapere in giro…tantomeno a Alice, o quella
avrebbe avuto un attacco di felicità capace di farmi sprofondare sotto terra.
Già…Alice…doveva ancora pagarmela per quello scherzetto…e
forse il modo per farsi perdonare era molto più facile…
Se avrei avuto Volterra contro il
suo aiuto sarebbe potuto tornare utile…
In fondo i Cullen erano sotto il
mirino di Aro già da un po’, e probabilmente loro stessi lo avevano capito.
Entrai in camera mai e mi richiusi la porta alle spalle.
Avevo bisogno di pace e silenzio.
Tradotto avevo bisogno della massima concentrazione.
Tradire Volterra era un grande passo e dovevo pianificare la
cosa nei minimi dettagli.
L’unica cosa certa era che potevo godere dell’elemento
sorpresa e che sicuramente non avrei goduto dell’indulgenza che era
stata concessa a Demetri.
Mai un re rinuncerebbe di propria volontà alla sua corona.
Mai Aro rinuncerebbe alla sua pupilla.
Ma questa cosa non sarebbe certo dipesa dalla sua volontà.
Sapevo che dal momento che avrei fatto il primo passo, nulla
avrebbe più potuto salvarmi dalle conseguenze.
E sapevo purtroppo che le conseguenze che più mi
spaventavano non erano dirette a colpirmi direttamente, ma bensì che mi
colpivano in secondo luogo.
Tutti sanno che l’uomo è debole.
L’uomo è debole perché ha qualcosa da perdere.
Ma questa non dovrebbe essere una prerogativa valida anche
per i vampiri.
Almeno non per tutti.
Per me valeva, per Aro no.
E sapevo che Aro non avrebbe esitato a colpire i miei punti
deboli per aver avuto la sua vittoria.
E lui punti deboli non ne aveva.
Dovevo arrivare al suo stesso livello per avere qualche
speranza.
Questo voleva dire che dovevo liberarmi dei miei punti
deboli.
Nella mia mente balenò la figura di Bra.
Era impossibile liberarmi di lei.
Ma potevo fare in modo che lui non potesse colpirmi.
Bra doveva morire per Volterra.
E alla sua morte dovevo assistere solo io.
In questo modo quando mi avrebbe chiesto di aprire la mia
mente gli avrei mostrato pezzi di memoria e avrei giocato a mio vantaggio.
E lui avrebbe creduto che Bra era morta.
Ma non avrebbe mai creduto che a uccidere Bra sarei stata
io.
Dovevo trovare una soluzione, al più presto.
Nessuno avrebbe dovuto venire a
conoscenza del mio piano, sennò sarebbe senz’altro saltato.
Sospirai.
Ce l’avrei fatta! Ne ero sicura
o almeno lo speravo.
Da sola avrei affrontato Volterra.
E se fossi morta io, almeno Bra avrebbe avuto la tanto agoniata felicità, anche
senza di me…
In qualunque caso, ci sarebbe stata una vittoria, magari non
mia ma della persona che amavo…
Se ami una persona e
questa è felice, la sua felicità sarà in parte anche tua…
È una delle leggi dell’universo.
E se tanti la ritengono una cazzata, vuol dire che non amano
veramente.
E io Bra l’amavo.
E forse non amavo sole lei.
E per una volta sorrisi all’idea.
Parcheggia la macchina nel parcheggio della ForksHightSchool.
Guardai al mio fianco, Jane stava scendendo, Alex aveva
adottato la via della freddezza o della rassegnazione, poco importava la
differenza era minima.
Staccai la chiavi dal quadro e
scesi anche io.
Ormai la mia Lamborghini non dava poi più tanto nell’occhio,
gli studenti della piovosa cittadina dovevano essersi abituati all’idea e
credevo l’avessero etichettato come una delle stranezze dei nuovi stra-fighi arrivati.
Più passavano i giorni e più quegli stessi studenti si
rassegnavano dell’idea che la vita era ingiusta.
Se non rientravi in certi parametri non saresti mai nessuno.
Era come se la ruota della fortuna non avesse mezze misure.
O tutto o niente.,
e vedendo noi la cosa doveva aver
aumentato la linea dei loro pensieri.
Belli e con le macchine lussuose, doveva essere diventato il
loro motto.
E la cosa aumento maggiormente quella mattina quando le
speranze della maggior parte della fauna maschile di Forks
si sgretolarono.
Quando feci scattare la chiusura centralizzata del mio
gioiellino mi trovai la vita ciondolata da due ferme braccia.
Non c’era il bisogno di girarmi, ne
tanto meno di sbirciare sul riflesso del finestrino per capire a chi
appartenessero.
Era bastato il profumo.
Quel dolce aroma di miele mi era entrato nelle narici con
una velocità impressionante e come una droga mi aveva fatto rilassare all’istante.
Ecco cosa Edward intendeva come fidanzati.
Fidanzati voleva dire fidanzati.
Ma non il fidanzati i voga nel 2009
e neppure il fidanzati in voga nel 1760 ma bensì il fidanzati del 1900.
Perché fidanzati nel 2009 voleva dire, una botta e via,
almeno così la pensavano gli studenti di Forks dai
loro discorsi…
Perché nel 1760 fidanzati voleva dire, convogliare a giuste
nozze non appena i documenti erano pronti senza il minimo contatto prima…
Ma bensì fidanzati voleva dire, nel caso del meno remoto ma
del più attuale 1900, due persone che si amano e che designeranno a giuste
nozze….
Ma questo io non lo sapevo e forse non l’avrei saputo molto
presto…
E così come le ultime speranze dei maschietti di Forks andarono a farsi benedire…
Lasciando loro nel più assoluto sconforto e me nel più assoluto panico…
Non avevo mai avuto quella fase delle mai
vita…
Il fidanzamento…cono
senza impegni non l’avevo mai conosciuto…
Per un attimo mi pentii all’idea di avere confermato la cosa
quandoBra me l’aveva
chiesta ma poi mi maledii mentalmente per aver pensato di nuovo di aver paura
di affrontare la realtà e quindi mi voltai semplicemente.
Così finalmente mi potei specchiare in quelle pozze dalla
dolcezza del miele e dalla consistenza del caramello.
Dolce solo a dirlo…
-Buongiorno…- sussurrai imbarazzata visto che non aveva
mollati la presa sui miele finche e mi trovavo
pacificamente incollata al suo corpo
-buongiorno…- rispose lui con il suo sorriso sghembo capace
di farmi impazzire
-posso?-domandò
io lo guardai con un sopraciglio
alzato,un misto tra l’incapacità di intendere e volere e dalla mancanza di
comprensione
di tutta risposta il suo sorriso si
allargò
poi capii…
avvicinò le sue labbra alle mie e
con un’immensa dolcezza e delicatezza mi baciò per poi staccarsi subito dopo
sentii metà della gente nel
parcheggio trattenere il fiato per un po’ e poi iniziare a sussurrare all’impazzata…
eravamo usciti allo scoperto
ufficialmente…
lascio la
parola a voi….
Credo vi sia piaciuto…ma come la bilancia della fortuna non
posso sbilanciami…
Aspetto commenti numerosissimi…
Anche da voi in incognito, sotto il manto da 007 che non mi
avete ancora reso felice!!!!
ANGOLINO DELLE CONGETTURE:
(…..il mio preferito…..)
ranzie74: eh già Bella non è stata
molto loquace… ma la sua pre4sa di posizione è cambiata subito dopo..mentire
serve solo per la felicità, e credo che si sia resa conto che mentire e
rendersi ancora più triste non serva. D'altronde se c’è menzogna non c’è
neppure felicità..e direi che qst
bella l’ha capito…grazie x la recensions!!!ti adoro!
ducy: una su due si è avverata,
Bella ha cambiato idea ma Alex si è rivelato manesco…sono felice che il cap ti sai piaciuto!un bacione
Ele_Cullen: qst
ragazza è ominiscente…esatto dietro la porta c’era alex…e come vedi bella ha cambiato idea…inizia a
spaventarmi…spero che il cap ti sia piaciuto!ti mando
un bacione!
cullengirl: ma ciao!no tranqui il manesco non era ed ma alex..bella
consolazione vero…che dici..bella adesso avrà fatto la scelta giusta?e il suo
piano funzionerà?...io lo so ma non te lo dico…si accettano congetture!!!eheh..un bacio!!
giunigiu95: bella ha cambiato idea, o
forse si è semplicemente resa conto che non sa fingere poi tanto bene…sentimenti
troppo forti o semplicemente voglia di una rivincita?mah..chi può dirlo…per qnt riguarda Alice, il suo ruolo è molto importante nella fic e tra poco lo sarà ancora di più!un bacione
Shinalia: grazie mille!sono felice
che ti piaccia….Bella ha decisamente sbattuto la testa, e ha avuto un raptus improvviso…probabilmente
Alex ne è la causa, ma la nostra eroina ultra centenaria ha avuto un bel cambio
di idea…sarà stato il colpo in testa o forse quello che dice lo sente
davvero?lascia perdere il mio delirio, non centra il colpo in testa!bella si è
svegliata!alleluia!!!grazie x la recensions!continua
a scrivermi k mi fai felice!!!bacio!
Ashlein: …è lei o non è lei…ma
certo che è lei!!!!la mia lettrice preferita!!!!l’unica
con la capacità di mandarmi in manicomio con una recensione!per qst che aggiorno così in ritardo, mica perchè
non riesco a scrivere il cap in tempo, perché devo
riprendermi dalla eddy’ssong!..giuro
che quando l’ho letta, dopo un attimo per realizzare la cosa sono caduta dalla
sedia di botto!!!!è no esilarante di più!!!!l’unico motivo per cui continuerò a
scrivere qst fiction è solo per le tue recensioni!una
botta di gioia che mi ci vuole proprio!!!...x il fatto che ti ho dedicato il
capitolo, che ci devo fare?a momenti lo stavo firmando con il tuo nome, visto
che il capitolo è così diabolico lo devo alla tua influenza!!!eheh!!!...per qnt riguarda le
storie fidati fallo!!!riesci a farmi sbelliacere a me
con una recensione se scrivi una fic ci scommetto che
la gente no si imboressa, ma qualcosa di più!!!quindi
FALLO!!!!!è un ordine!!! Per la questione congetture, l’hai beccata in pieno,
un nome, un mongolo: Alex! Ma bella con una sola frase l’ha messo ko!daltronde è una donna,e noi donne
abbiamo qll marcia in più consistente nella mongolaggine, perché il primo pensiero di una donna al
mattino è: come posso aizzare una mandria di vampiri sanguinolenti a staccarmi
la testa a morsi?in una parola, donne…eheh…che ci
vuoi fare!..per che il cap ti sia piaciuto..da qui
iniziano le nuove manovre su coem sviare Volterra…ce
la farà o schiatterà nel tentativo?...mamma che tentazione di far avvenire la
seconda!!!ti mando un bacione!alla prossima epopea tesoro1!!kisskiss
Sabry87: eccomi qui!scusa per il
ritardo, temo stia diventando un’abitudine, una pessima abitudine oserei…sono
felice che il cap ti sia piaciuto e spero che qst non sia da meno, Bella finalmente si è data una reffata..e speriamo funzioni il
suo piano..altrimenti ho idea che diventerà un bel mucchietto di cenere…ma in
quel caso temo che voi mie adorate lettrici mi farete fare la stessa fine, e io
non voglio ancora diventare un contenuto di un posacenere, quindi mi
impegnerò!!un bacione alla pross!!
stezietta w: hai indovinato!!!..ok devo essere sincera con te…devo dire che
da 1a100 il fatto di lasciarvi sulle
spine a fine di ogni cap sia di 99…l’altro 1% lo
lascio in disparte e va a indicare il grado di paura per le minacce di morte^^…eheh sono proprio strunz!no dai
mi dispiace…serve per l’odience…sennò se non vi
lascio sulle spine poi non corre nessuno a leggere quando aggiorno…eheh…scusa….ti mando un bacino per farmi perdonare……..^^
Flockkitten: un’altra persona onnisciente!ma
vi siete messi ttt d’accordo?forse la cosa era un po’
scontata in effetti…credo che con i cap io abbia risp a parecchie cose…ma il lieto o no fine non te lo posso
certo dire^^…grazie per la recensions!!continua a scrivere!”!un bacione
Florence:tifacico un resoconto veloce: Bella, Alex, Felix, Alec,
Jane vanno a forks per controllare i Cullen e Edward si ‘innamora’ di Bella. Felix è il compagno
di Bella, Alex è stato trasformato da Bella e la ama, cosa che non è un segreto
per nessuno…poi Demetri abbandona Volterra e Felix,
solo lui viene richiamato, così rimangono Bella Alex Alec e Jane a forks, per poco perché Bra, una bambina immortale, figlia
non biologica di bella arriva lì all’improvviso e Bella decide che lei rimarrà
con loro e sarà lei a dover rispondere a Aro…e il resto l’hai appena letto, l’ho
fatto molto sintetica ma se qualcos’altro ti sfugge sono qui!grazie mille x la recensions!spero che qnd avrai l’occasione
continuerai a commentare!!!un bacione
Bella_kristen: ma ciao!lo so che sono
cattiva, ce l’ho nei geni^^..spero che il cap ti sia piaciuto..anche se avevi già indovinato dove era
andata a cacciarsi bella spero che almeno ti abbia stupito la sue decisione di
rivolta a volterra, sennò mi do davvero all’ippica!!!un
bacione
gerby88: eccomi qui!grazie per la
recensione…come jhai detto te Bra e Alice stanno
facendo come dicono dalle mie parti comarò cioè
confabulando tra di loro, ma non dimentichiamoci di Jane, anche lei non
scherza, pensavo che insieme avrebbero potuto fare le charli’sangels il ritorno!!!eheh…sono
felice che il cap ti sia piaciuto e anche te avevi
indovinato dove bella si era cacciata!!!!!un bacione!!!!alla pross!
Sara25: ma ciao!e benvenuta!!!!sono felice che la fic ti sia
piaciuta e spero che continuerai a seguirla!ho letto la tua recensions
nel prologo e ti ringrazio ank x a qll, non l’avevo proprio notata x qst
due cap fa non ti avevo lasciato neppure una riga,
chiedo scusa!mi disp se ultimamente non aggiorno
molto velocemente, ma spero di tornare come una volta e aumentare la velocità
di aggiornamento!farò uno sforzo!!un bacione!continuarecensire!
MimiMiaotwilight4e: eheh..non so neppure cosa risp..ti sei
risp da sola e il resto te l’ho scritto sul capitolo,
mi sento un po’ inutile…spero almeno che il cap ti
sia piaciuto!!!!!!un bacione!!!
abcdes: la setta di alice ti dà il
benvenuto!!!^^…ho messo le cose abbastanza apposto mi pare, te che
dici????spero che il cap ti sia piaciuto!!!un
bacione!!!
Ringrazio tutti quanti,
specialmente che si è trattenuto per tutto qst tempo
da non staccarmi la testa a morsi per il ritardo di aggiornamento….
Sono felice che il numero
delle persone che hanno messo le fic sui preferiti
sia salito a 165!!
E mi raccomando non siate
timidi a recensire!!!!che mi fate felici!!!!
Ricordo che chi non conosceva gli inventori
della panna montata spray non è degno di rispondere^^
Abbiamo lasciato i nostri protagonisti a
sbaciucchiarsi allegramente in parcheggio…
Che sarà successo dopo?Che succederà
adesso?Come andrà a finire??
(……quante domande!!!!)
Io non ve lo dico, ma voi lo sapete
benissimo qual è l’unico modo per scoprirlo…
In una parola?leggere!!!!E magari recensire!!!!!!
Buona lettura!!!!!!!
BACI PERUGINA
Si dice che quando una donna si
innamora non riesca più a distinguere la sottile linea tra giusto e sbagliato..
Si dice inoltre che quando una
donna si innamora il resto del mondo smetta di esistere…
Quando un giorno qualcuno aveva detto che un semplice gesto
valeva più di mille parole, quel qualcuno ora sapeva chela frase finora destinata unicamente ai
baci perugina finalmente aveva un vero senso.
Perché si sa, le frasi che si scrivono sui cioccolatini non
sono altro che stupide frasi di abbordaggio capaci di sciogliere il cuore delle donna e di farle inebetire per il tempo necessario da
rubarle un bacio.
Ma per una volta un bacio perugina
si era rilevato sacro santa verità.
Un semplice gesto aveva il potere di parola.
Non che tutti fossero diventati onniscienti, certo.
Ma semplicemente che ora tutti sapevano molto di più di
quello che avrebbero dovuto sapere.
Tutto questo voleva dire solo una cosa:pettegolezzi.
E si sa in una povera cittadina perennemente coperta da un
manto di nubi, ogni piccola notizia, dal litigio dei vicini agli sconti del
supermarket assumeva la forma di una luce cheattirava come uno sciame di falene
tutte le bocche curiose di Forks.
E di falene a Forks ce ne erano
tante, doveva essere un gene ereditario probabilmente.
Peccato che quella volta non erano gli
sconti o i litigi dei vicini a attrarre l’attenzione, ma la nascita di
una nuova coppia.
Cosa che a Forks voleva dire che
se da un semplice bacetto scambiato in segno di buongiorno tra due balzi giovani diveniva nient’altro che un remix di un apocalittico amore
tra due giovani che probabilmente
sarebbero fuggiti insieme in una fuga d’amore.
L’unica cosa che in ogni pettegolezzo rimaneva invariata era
il nome dei due protagonisti.
Isabella Swan e Edward Cullen.
Una la nuova arrivata a Forks di cui non si sapeva pacatamente nulla.
L’altro il figlio del beneamato dottore della zona, nonché
ragazzo pressappoco perfetto.
Quindi sapendo che un pettegolezzo dure
solo 72 giorni come farlo sembrare più succoso se non aggiungendoci qualche
particolare scabroso?
E come ogni volta i protagonisti venivano messi in disparte
da quelle che la gente definiva questioni di vitale importanza, quale
spettegolare.
E Isabella odiava i pettegolezzi.
Da piccola aveva imparato che i pettegolezzi erano solo mal
dicerie allo scopo di infangare un nome e metterne in luce un altro.
Ora la sua credenza era un’altra, i pettegolezzi, dopo varie
deduzioni e delucidazioni non erano altro che un pretesto.
Un pretesto per prendere delle posizioni, posizioni che a
loro non sarebbero dovute riguardare affatto.
Ma non era neppure questa la cosa che sembrava infastidirla
maggiormente.
Isabella odiava un semplice cosa
dei pettegolezzi.
Quando eri vittima di quelle che gli umani definiscono
parole del diavolo una cosa era certa, non potevi fare un passo neppure nel
corridoio della ForksHightSchool senza attirare tutti gli sguardi delle persone
nei paraggi di 15 metri.
E se non bastava la presenza esasperante degli sguardi degli
alunni ci si metteva pure lo occhiate dispiaciute e
disapprovate dei professori.
Probabilmente quest’ultimi avevano sperato in una remota
possibilità che quel bacio tanto spettegolato venisse indirizzato a uno di
loro.
E erano stati delusi, come tutti i membri della fauna
maschile della scuola, primo tra tutti Mike Newton che
aveva visto le sue speranze e i suoi sogni più oscuri e sconci sgretolarsi come
un castello di vetro.
Sognare fa bene solo se non si è a diretto contatto con la
realtà.
Altrimenti il sogno diventa null’altro che un’illusione.
La cosa diventa ancora più pesante e fastidiosa se i
soggetti del pettegolezzo non sono altro che una mandria di vampiri sanguinari
in copertura.
Ma la cosa peggiore di questo pettegolezzi
era che riguardava le persona più desiderate della scuola.
Edward che ormai da due anni era stato etichettato dalle
ragazze il sogno nel cassetto.
Isabella che appena arrivata aveva fatto voltare la testa a
tutti i ragazzi della scuola solo quando passava.
E sempre Edward il ragazzo che aveva bruciato le possibilità
della fauna maschile della scuola di far invaghire di loro Isabella.
E poi di nuovo Isabella, la nuova arrivata che era riuscita
in quello che la fauna femminile della scuola provava da due anni, far
innamorare Edward.
Amore e odio.
Mai parlare male di Isabella davanti ai ragazzi.
Mai parlare male di Edward davanti alle ragazze.
-basterebbe che non parlassero proprio…- sentenziò Isabella
mentre entrava nell’aula con Alice
-eddai Bella, io te l’ho detto dal
primo giorno che sarebbe successo…- cinguettò l’altra
-facile per una veggente…- ribattei inacidita, odiavo essere
l’attrazione delle voci di Forks.
Nello stesso momento che varcai la porta dell’aula il brusio
che prima sembrava regnare incontrastato svanì all’istante.
Nel mio volto si disegnò una smorfia.
Molto probabilmente gli studenti di Forks
credevano di essere dei veri furbi, peccato che all’udito micidiale di un
vampiro non potevano certo scappare quei sussurri e borbottii che erano
iniziati subito dopo che Edward aveva attaccato le sue labbra calde dalle mie.
Bel momento.
Non come quello che seguiva ora.
Uscire allo scoperto poteva significare molte cose positive
non c’è che dire, ma le cose negative sembravano essersi moltiplicate.
Mai avevo pensato che il mio più grande problema potessero
essere una marmaglia di ragazzini con gli ormoni a mille.
Proprio gli stessi ragazzini con cui dovevo trascorrere ore
seduta su dei banche di scuola a ascoltare lezioni che
avrebbero fatto annoiare perfino Bra.
E probabilmente se i professori avrebbero
reso le lezioni più interessanti almeno un 10% del loro interesse si
sarebbe concentrato su di loro invece che sulla sottoscritta.
Scivolai sul mio banco con un gesto fluido e Alice si
sedette al mio fianco,
ultimo banco.
Almeno i mocciosi potevano limitarsi a parlare e non a
guardare.
Le occhiate che mi avevano lanciato dall’inizio della mia
carriera scolastica erano sembrate diminuire piano piano,
come se finalmente i mocciosi si fossero abituati alla mia presenza e invece,
proprio sul più bello che stavo iniziando a rilassarmi, le occhiate erano
tornate e si erano pure moltiplicate.
Per non parlare dell’interesse con cui mi scrutavano.
Impossibili.
La mia tentazione di saltargli addosso e di banchettare con
il loro collo era al limite.
Maledetti mocciosi.
Per lo più tutto questo viavà di
pettegolezzi non sembravano turbare solo me.
Alex, sembrava non sopportare che la gente non facesse altro
di parlare di me e Edward.
Geloso e allo stesso tempo preoccupato.
Geloso che al posto che lui aveva tanto aspirato ora ci
fosse un altro, un perfetto sconosciuto che della sua Bella non sapesse
assolutamente nulla.
E in parte era vero.
Preoccupato che a Volterra qualcuno potesse aver drizzato le
orecchie e avesse sentito quello che non avrebbe dovuto sentire.
Cosa che per lui aveva una sola spiegazione: la sua Bella
era totalmente diventata rincoglionita.
E su questo punto sembravano essere d’accordo tutti i mie compagni di Volterra.
Alec dopo le continue uscite che secondo me il tipo giusto
era Alex non poteva certo storcere il naso davanti alla mia scelta cercando di
marcare il mio fondo di pazzia.
Mentre Jane, nonostante secondo lei Edward era molto più che
accettabile sembrava aver mantenuto il controllo della ragione, se Aro lo
scopriva sarebbero saltati casini.
Ma questo lo sapevo anche io, per questo avevo passato la
nottata chiusa nella mia stanza a pensare.
Cosa che a dire il vero non avevo mai smesso di fare,
prendendomi una pausa solo in presenza di altri vampiri, che dagli occhi più
attenti degli umani sarebbero stati sicuramente in grado di scorgere il mio
turbamento.
Sospirai.
Cercai di concentrarmi sulla lezione, Geografia era l’unica
materia che poteva tornarmi utile.
-stai tranquilla…- sentii appena il sussurro di Alice e la
guardai con la coda dell’occhio – andrà tutto bene..-
poi si girò verso di me e mi sorrise – io lo so-
lei lo sapeva, lei era una
veggente.
Lei doveva sapere tutto.
Sperai con tutto il cuore che le sue parole fossero
veritiere.
Le sorrisi anche io.
-tu sai del…?- lascia la frase in sospeso
-del piano?- domandò diventando tutto d’un tratto seria
io annuii.
Lei mi sorrise.
Sapeva o non sapeva?
E se sapeva quanto sapeva?
-so quel che basta – disse lei.
Mi irrigidii di colpo.
Non era Edward il lettore del pensiero?
Lei ridacchiò.
-Bella, Bella..non ci vuole certo
Edward per sapere quello che pensi, per me sei un libro aperto!- cinguettò
cercai di prendere nuovamente
possesso delle mie facoltà mentali e appena ci riuscii mi sforzai di prendere
un’aria più naturale e meno rigida.
-cosa sai di preciso?- paralai guardando la lavagna.
Il professore indicava con la bacchetta sulla cartina quello
che doveva essere il Bangladesh mentre spiegava alcune caratteristiche
geografiche del luogo.
Ero stata una volta in Bangladesh, e non ci sarei mai
tornataadire
il vero.
Quel poco faceva a dir poco pena, era povero e malconcio.
Il posto adatto dove i vampiri potevano banchettare
incontrollati.
Per quello ero andata lì con Felix e Demetri
a farne a pezzetti alcuni.
Niente di interessante.
Né il posto né i vampiri.
Storsi il naso.
Alice ancora non rispondeva.
Era immobile a guardare la lavagna ma la sua testa era
altrove, stava pensando a qualcosa, ma cosa?
Alice si piegò leggermente in avanti e infilò una mano nel
suo zaino e ne trasse fuori un quaderno.
Ci armeggiò un paio di secondi e alla fina lò aprì su una pagina vuota.
Poi si allungò verso una matita sul suo banco, che io non
avevo neppure notato.
E l’impugnò avvicinandosi al foglio.
Nel tramezzo non aveva mai staccato gli occhi dalla lavagna.
Alice doveva essere vampira da abbastanza tempo per avere i sensi così sviluppati, o forse il suo potere la
aiutava in molto.
La vidi poggiare la mina sul foglio e iniziare a scriverci
qualcosa.
Poi una volta che il suo lavoro fù
concluso mi passò il foglio con un sorriso.
Lo aveva piegato a metà.
Lo feci scorrere sul mio banco e lo presi con il pollice e
l’indice.
Mossi il pollice il foglio si aprì.
Una sola parola tracciata in caratteri antichi era scritta
nel bel mezzo del foglio.
Tracciata probabilmente da una mina HB.
Non spessa non fina la tratteggiatura.
Ma abbastanza che quella parola mi si stampasse fitta fitta in testa.
Quella parola ne valeva più di 1000.
Ecco di nuovo la frase dei baci perugina che trovava la sua
seconda applicazione nella giornata,.
Quella parola era bastata a Alice per spiegarmi che si, lei sapeva.
Dopo minuti interminabili a guardare fissa il foglio mi
decisi a guardarla.
I suoi occhi erano fissi sulla lavagna ma in realtà
guardavano me.
Lei mi sorrise.
Non provai neppure a fare lo stesso tanto ero sbigottita.
Miagolai solo una frase.
-che cosa ne pensi?-
la sua risposta sarebbe valsa
molto.
Lei sapeva quello che volevo sapere in realtà
come andrà?
Lei annuì e sollevò l’angolo destro della bocca.
Quel sorriso mi faceva quasi paura.
-avrai bisogno di me…- Alice aveva in mente qualcosa e
probabilmente solo lei poteva dire cosa
io annuii.
Forse il suo aiuto mi sarebbe davvero tornato utile.
In fondo Volterra era un avversario temibile e io da sola
avrei potuta fare ben poco.
La conversazione terminò lì e entrambe iniziammo a prestare
attenzionea
quella che doveva essere la spiegazione dell’insegnante.
Almeno per il poco restante dell’ora.
Quando la campanella suonò uscimmo insieme dall’aula e lei
mi salutò con un cenno del capo.
Alice era mia complice.
Se qualcosa fosse andato male avrei trascinato anche lei
nell’oblio.
Mi intristii della cosa.
Ma non per molto, appena staccai gli occhi dalla vampira che
si allontanava nella mia direzione opposta i miei occhi andarono a incontrare
quelli dell’unico vampiro che avevo voglia di vedere.
-Edward…- lo salutai
lui si avvicinò ame con il suo solito passo aggraziato e senza
interessarsi minimamente degli sguardi che avevamo attirato mi cinse la vita
con un braccio
-ti accompagno- mi spiegò solo e io annuii.
-lo sai che siamo sulla bocca di tutti?- domandai appena
uscimmo alla’aperto per raggiungere il blocco B
-anche nella mente di tutti…- aggiunse lui per poi
allargarsi nel suo sorriso sghembo
sentii la neve sciogliersi nel mio
cuore.
Mi faceva un bell’effetto la sua presenza.
-non ti infastidisce la cosa?- domandai guardandolo di
sottecchi
da quando ero diventata pure timorosa?
-no,almeno adesso hanno un motivo
per starti alla larga tutti i tuoi spasimanti- e sorrise ancora
sorrisi anche io, quelle parole mi
fecero piacere
l’acqua della neve sciolta nel mio
cuore stava pino piano iniziando a evaporare.
Arrivammo davanti alla porta della classe di matematica dove
avrei avuto la prossima ora in un batter d’occhi.
Troppo presto per i miei gusti.
Mi dispiaceva separarmi da lui.
Sciolse la presa della mia vita e si piazzò davanti di me.
Sembrava imbarazzato.
Forse conscio che tutti gli occhi curiosi erano rivolti a
noi.
Ma smetterà mai questa curiosità?
Mentalmente pregai di sì sennò con le cattive l’avrei fatta
cessare io.
-ci vediamo dopo a pranzo?-
io annuii mentre gli sorridevo
se qualcuno di Volterra fosse
passato di lì probabilmente non mi avrebbe neppure riconosciuto.
Allungò una mano verso il mio viso e mi accarezzò dolcemente
la guancia.
Io socchiusi gli occhi per gustare appieno di quel contatto
e quando gli riaprii lui era lì che mi sorrideva .
Lo guardai anche io.
Mi aprii in un sorriso felice quando incontrai i suoi occhi.
Erano verdi.
Probabilmente come i miei.
Anche lui sembrava compiaciuto da quella cosa e senza
smettere di sorridere avvicinò il suo viso al mio.
Finche le sua labbra calde
tornarono a massaggiare le mie.
Un bacio caldo ma dolce.
Proprio come piacevano a me.
Ci staccammo piano con gli occhi chiusi e quando gli
riaprimmo scoprimmo che la magia non era finita.
Verde nel verde.
Non potevo desiderare nulla di meglio.
Quegli occhi avevano un effetto terapeutico e elettrizzante
su di me.
Ma questa volta avevano la funzione della prima.
Benessere allo stato puro.
Portò la sua mano al suo viso e mi scostò una ciocca che
dispettosa mi solleticava il viso.
Poi ritrasse la mano con gentilezza.
-a dopo- sussurrò
e cercando di mantenere il più a
lungo possibile il contato con i miei occhi si allontanò verso la sua classe.
-a dopo- sussurrai quando lui era troppo lontano per
sentirmi
parole al vento…
entrai in classe con un briciolo in
meno della mia felicità, quella che mancava l’avevo lasciata su quelle calde
labbra.
Calde morbide labbra al gusto di miele, che goduria!
Mi diressi al mio banco e con la grazia concessa solo a chi
come me ha fatto un patto con il diavolo presi posto.
Mike Newton già seduto al mio fianco.
Lo salutai con un cenno del capo, lui fece lo stesso.
Sembrava che fosse seduto sui carboni ardenti, non riusciva
proprio a stare fermo, cercai di non farci caso.
Ben presto entrò il professore che esibiva una delle sue
cravatte migliori, nera e puà gialla.
Doveva aver visto il cartone dell’ape Maia di recente.
Ridacchia mentalmente mentre gli regalavo un mio prezioso
sorriso che lo fece ingrossare come un tacchino in prossimità del
Ringraziamento.
Il professore si sistemò sul suoi
posto alla cattedra con la grazia di un elefante con il tutù.
Mi promisi di non ridacchiare, in fondo un po’ della colpa
era dovuta al mio sorriso.
Sembrava che tutti in quella classe oggi fossero ansiosi.
Mike continuava a agitarsi sulla sedia.
I pettegolezzi erano continuati certo ma almeno la gente
aveva preso a buona idea di non parlare di me davanti a me.
Il professore iniziò l’appello.
Quando arrivò al cognome Newton il mio compagno balzò sulla
sedia facendo girare la classe a guardarlo.
Tutti lo guardarono accetto il professore che sembrava estremamente
interessato al suo registro.
Alzò gli occhi solo quando arrivò al mio cognome
-Swan-
pronunciò e iniziò a scandagliare la classe in cerca di me.
Come se non sapesse dove mi trovavo.
E quando finì la sua faticosa ricerca mi regalò un sorriso e
un cenno del capo e segnò una X sul registro.
Vecchio pazzo.
Il professore iniziò a spiegare la lezione come al suo
solito e nella classe cadde la confusione più totale, come al solito nessuno ci
stava capendo nulla.
Io non prestai la minima attenzione.
Mi era bastato cogliere la parola derivate
e avevo etichettato la cosa come livello di difficoltà zero, quindi avevo
iniziato a farmi beatamente gli affari mie.
Il professore passò la prima ora aparlare del più del meno, poi si mise
a fare qualche esempio di banalità unica e alla fine ci assegnò un paio di
esercizi da svolgere all’istante mentre lui vagava per l classe.
Infilai una mano nella tracolla e ne tirai fuori il
quaderno.
Presi la penna e iniziai a copiare la funzione da derivare
sul quaderno.
Unapasseggiata.
Feci la stesa cosa anche con la seconda e soddisfatta della
mia mentalità altamente superiore misi il tappo alla penna e mi rilassai sulla
sedia.
Il professore sembrava non aspettare altro, appena chiusi la
penna lo sentii dirigersi verso di me e posizionarsi alle mie spalle per
controllare l’esercizio.
-ottimo lavoro come sempre signorina Swan-
contemplò dopo un attento esame sorridendomi
-grazie professore!la sua spiegazione è stato molto chiara!-
aggiunsi sorridendo
a dire il vero non sapevo se la sua spiegazione era stata
chiara, anzi, non sapevo neppure che aveva detto ma ottenni comunque il risultato
che volevo.
Arrossì e mi sorrise.
Poi come per uscire da quello stato di
imbarazza che gli avevo regalato spostò lo sguardo sul mio compagno di
banco.
-e lei signor Newton?- domandò al diretto interessato che
divenne paonazzo
-lo aiuto io professore, non si preoccupi!- sorrisi salvando
così dalla figuraccia il mio compagno di banco.
In fondo lui era stato carino con me e non avevo minimamente
dimenticato il profumo del suo collo.
il professore accettò di buon grado
e si diresse di malavoglia a aiutare gli altri studenti.
Accostai maggiormente la mia sedia al banco di Mike e
guardai sul foglio
-sei in alto mare eh!- lui sorrise imbarazzato
gli spiegai velocemente cosa doveva
fare e nel giro di cinque minuti l’esercizio era finito, stessa cosa per il
successivo.
-wow!altro che spiegazione del prof!- ridacchiò lui – sei un
vero genio!-
-è solo che mi piace la matematica..-
risposi io
..e
si sono anche un genio, grazie per averlo notato..
-hem…posso chiederti una cosa?- mi
domandò lui imbarazzato
notai che aveva ripreso a agitarsi
sulla sedia…
-certo dimmi pure ma non serve che ti agiti così tanto- e
lancia un’occhiata alle sue mani intrecciate sul tavolo
lui mi sorrise ancora più
impacciato – insomma…volevo sapere se è vero che…bè..dicono
che tu e Cullen…insomma state insieme…- l’ultima
frase l’aveva quasi sussurrata
lui alzò lo sguardo per incontrare
il mio, in attesa di una risposta
-dicono il vero…- risposi io
-oh..- fu l’unica cosa che disse
prima di andare a concentrarsi sull’esercizio appena svolto ricontrollandone i
passaggi.
Decisi di lasciare perdere, a minuti avrebbe suonato la
campana.
Il professore passò un’ultima volta a vedere l’esercizio di
Mike e annuì soddisfatto per poi andare alla cattedra.
Non fece in tempo a sedersi che la campana suonò.
Due ore di matematica erano passate.
Tutti uscivano felici dalla classe.
Tutti tranne Mike che sembrava evidentemente abbattuto.
Decisi che era meglio non fare nulla, in fondo era colpa
mia.
Sospirai e uscii dalla classe anche io.
Di fronte alla porta, dalla parte opposta del corridoio,
appoggiato alla parete c’era lui.
Mi avvicinai a gli sorrisi.
Si staccò dalla parete e mi diede un dolce bacio sulle
labbra.
Io adoro il miele.
Poi si staccò e mi sfilò la tracolla dalla spallae se la mise sulla
sua.
Mi cinse la vita con il braccio e insieme ci dirigemmo verso
la mensa.
Non c’era bisogno di parole
Bastavano i nostri occhi.
Verde nel verde che si sorridevano beatamente.
Poi qualcosa attirò la mia attenzione.
Mike Newton che ci superava con passo frettoloso e si
dirigeva fuori dall’edificio.
Lo segui con lo sguardo, sembrava nervoso.
-ecco cosa si prova a essere il ragazzo più invidiato di
tutta la scuola- sussurrò un voce al mio orecchio
mi girai verso di lui e gli sorrisi
-posso dire lo stesso, solo al femminile- sussurrai
poi mi persi nelle sue labbra.
Già, non poteva andarmi meglio…
Ecco qui
il nuovo capitolo!
Spero vi
sia piaciuto!
Finalmente
abbiamo un po’ di momenti Bella Edward in love!!!
Credo che
un po’ tutti voi vi siate fatti la stessa domanda…cosa c’era scritto nel
biglietto che Alice ha passato a Bella???
Vi lascio
alle congetture!!!
Ne voglio
sentire veramente tante!!!!
Gente
sono felice che la mia fiction sta facendo passi da
leone, non me l’aspettavo neppure io quando ho iniziato a scriverla, più per
noia a dire il vero.
Ebbene
siamo arrivati a …..169
preferiti e ..255 recensioni!!!
Ringrazio
tutti quelli che mi stanno facendo avere questi risultati!
E spero
che a questi se ne uniranno molti altri!!!
RECENSITEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
ANGOLO DELLA SOTTILE LINEA CHE LEGA ME
STRONZA SCRITTRICE E VOI ADORATI LETTORI:
(…i love thatspace!!!!)
pucciosi4ever: Ciao e benvenuta!!!sono
felice che hai commentato e spero che continuerai a farlo..sono felice che la
storia ti piaccia e spero di non averti deluso con qstcap!!un bacione
totta91: benvenuta!!!sono felice
che ti piaccia la mia fic e spero che continuerai a
recensirlae a leggerla!!ti mando un
bacione!!!fammi sapere se il cap ti è piaciuto!kiss
ranzie74: ma ciao!!spero
innanzitutto che il capitolo ti sia piaciuto…niente colpi di scena qst volta, oppure la fauna della ForksHightSchool poteva
rimanerci secca…sono strafelice che ti piaccia il nome Bra, io l’adoro!non so
dove l’ho sentito ma sono fissata con qst nome!per
ora però nessun mio animaletto ha preso qst identità..mi
sono limitata a darlo a una vampuiretta^^..fammi sapere!!!un bacione
Ashlein: inserire un nuovo
capitolo senza aver letto una tua recensione è inaccettabile!!!(non
ti manco salutato!)….ma ciao!!!!!!eccomi qui a commentare il tua capitolo recensionistico (No credo neppure che esista qst parola)…mamma mia…non so proprio da dove iniziare…per
quanto riguarda il povero Ed di qst passo perderà
tutti i capelli con le minacce che gli fai..povero ragazzo tanto caruccio…diciamo che le tue congetture sono esatte e no…la
cosa certa è che Bella non morirà mai in qst fiction,
almeno non fisicamente(anche se credo che essendo un vampiro lo sia già, ma tu
capisci che intendo). Per quanto riguarda Alex ti dico solo che la gelosia fa
fare cazzate allucinanti!!!Bra è un personaggio che io
definisco pastello, cioè dal colore leggero ma non indelebile. Da una balla
carica alla fic, ma possono sempre passare un
gruppetto di gomme a cancellarle..non di sai mai…come
vedi Bella non si troverà da sola nella sua battaglia, Alice sa gia tutto, cosa che i mie adorati lettori invece non sanno…eheheheheh!!!bisogna solo vedere come andràa finire…ti do una cosa su cui pensare..il
biglietto di Alice…se scopri cosa c’è scritto lì dimmelo perche scopri un bel
po’ di cose!!!^^…adesso ti saluto(evitando di commentare la canzoncina sui pampers appositamente)…ti mando un grande bacione!!!!alla
prossima!!!!aspetto la tua recensione!!kisskiss
fede_sganch: ciao!!sono felice che la
storia ti piaccia!!!per la lotta tra bella e alex era
una semplice collisione diciamo, niente spargimenti di sangue, perché Alex cmq
non riuscirebbe a farle del male, ne è innamorato!!sono molto felice della tua
recensione!!spero che continuerai a comm e
recensire!!un bacione…..PS ho letto la fic e
commentato!baci
Bella_kristen: ma ciao!!grazie
mille per i complimenti, se ti consola ho deciso che non mi darò all’ippica,
forse anche perché sono troppo pigra^^…sono felice che il cap
ti sia piaciuto e spero che ti piaccia anche qst
anche se è molto diverso!ti mando un bacione!!!!
Ele_Cullen: ciao Elena!che bello una
mia omonima!non ci avevo mai fatto caso!sono felice che il cap
ti sia piaciuto!e come hai detto te bella si è proprio decisa a mandare a quel
paese Aro e ha trovato una spalla in Alice..chissà che
avranno in mente le due..eheh….spero che il cap ti sia piaciuto!!!un bacione
Confusina_94: ma ciao!grazie mille per
i complimenti e benvenuta!!sono felicissima che tu
abbia commentatoe spero che continuerai
a farlo…spero ti sia piaciuto il capitolo!!!un bacione
gerby88: ma ciao!!sono felice che
ti sia piaciuto il cap, spero sia altrettanto con qst…e come avrai notato Bella non è più sola, un’Alice
molto pazza è pronta a aiutarla!!!chissà che avranno in mente!!!certo
rivoltarsi a Volterra non è un a cosa da poco, ma con qst
determinazione chi la ferma più Bella??per quanto riguarda Alex, non credo si
sai rassegnato, ha aspettato mezzo secolo a guardare Bella e Felix, penso che
abbia a disposizione abbastanza resistenza, ma una cosa è certa, se potrà
mettere i bastoni tra le ruote a Ed lo farà sicuramente!!ti mando un bacione
giunigiu95: dalla tua recensione
deduco che il susseguirsi degli eventi ti sia piaciuto!!!eheh
ma adesso inizia il bello, non credo sarà tutto rose e fiori ma neppure tutto
spine..qst è il bello no?spero che il cap ti sia piaciuto!!un bacione
cullengirl: ma ciao!!!spero che qst capitolo ti sia piaciuto, in fondo non è altro che
quello che tutti vorrebbero, pace e tranquillità, a accezione i un po’ troppi
pettegolezzi…per quando riguarda Volterra, Bella deve solo stare attenta a non
frasi pungere…perché i problemi sono alle porte!un bacione
Flockkitten: ma ciao!sono felice che il
cap ti sia piaciuto!spero che x qst
sia altrettanto!!!ti mando un bacione!
stezietta w: ma ciao e grazie mille!!!sono felice che ti sia piaciuto!in
fondo quei due un po’ di normalità se la meritano!!!!ti mando un bacione!!!
Sabry87: ma ciao!!!sono felice ti sia piaciuto…vedrai che il piano di Bella
on andrà male, l’amore trionfa sempre..per quanto riguarda i momenti Bella
Edward stanno per iniziare, abbi fede, intanto un po’ di zuccherò c’è già!!un
bacione
MimiMiaotwilight4e: ma ciao!Alex, è sempre
lui la causa dei problemi,scherzo!spero che il cap ti sia piaciuto, finalmente i due sono usciti allo
scoperto!!!adesso bisogna solo aspettare lo scorrere degli eventi!!un bacione
Sara25: ma ciao!abbastanza ok con
i termini di aggiornamento?spero di sì!come hai visto bella si è svegliata,
adesso deve solo affrontare i problemi che noi ragazze abbiamo ttt i giorni, i pettegolezzi, e se riesce a sconfiggere qst, cosa vuoi che sia volterra
come avversaria???sono felice che il cap ti sia piaciuto!!!sei troppo gentile!mi fai troppi
complimenti!poi mi gaso!!!ti mando un bacione!!a prestissimo!!
Mando un bacione immenso ai miei fidati recensionisti
e a quelli nuovi che hanno iniziato a recensire!!!
E un invito caloroso a quelli che non l’anno ancora fatto a
unirsi a loro!!!
Eccomi qui di nuovo pronta a infestare le pagine di EFP
Eccomi qui di nuovo pronta a infestare le pagine di EFP!
Questa volta credo di aver aggiornato abbastanza in
fretta quindi non mi aspetto nessuna minaccia di morte o cose simili…devo
ammettere che scrivere questo capitolo mi è sembrato di una banalità quasi
unica nonostante la mia testa ultimamente sia da tutt’altra parte…devo dire
inoltre che è da un bel pezzo che non facevo un’introduzione come si deve visto
che ultimamente mi limitavo a due semplici linee stilizzate dove vi auguravo
buona lettura e vi intimavo, non necessariamente con buone maniere a
recensire…ma oggi mi sento loquace quindi vale la pena approfittarne, visto che
succede di rado…
Come avete notato la mia fic sta diventando lunghetta,
sono già a 23 capitoli, molti di più di quelli che desideravo veramente
scrivere, ma da brava scrittrice instabile mi sono lasciata trascinare…a dirla
tutta non so neppure quanti capitoli salteranno fuori perché io l’idea di come
finirà ce l’ho bella fissa in testa e non credo la cambierò!
Ricordo che se qualcuno ha consigli, critiche o qualunque
cosa da dirmi o avvisarmi può farla tramite recensione e io sarò più che
volenterosa a rispondere!
Mando un bacione a tutti e vi auguro finalmente buona
lettura!
PAURA
Chi lotta può perdere…
Chi non lotta ha già perso…
BELLA POV
Entrammo in mensa in silenzio consapevoli
che tutti gli occhi erano puntati su di noi.
Per un attimo mi ricordai quando ero umana.
Alle feste di mio padre.
Sempre la stessa storia.
Sentivo nella mia mente il nome dell’annunciatore
pronunciare il mio nome.
Isabella Maria Swan figlia del nostro sovrano Luigi XV nonché principessa
di Francia.
Ogni volta la solita frase.
Ogni volta il solito tono.
Rispetto.
O forse sarebbe meglio dire paura.
Poi la sala che piano piano si
apriva davanti ai miei occhi.
Anche allora tutti gli sguardi erano puntati su di me.
Non sulle mie sorelle.
Non sui miei fratelli, prossimi eredi al trono.
Su di me.
Occhi carichi di lussuria e di desiderio.
Occhi che vedevano aprirsi nuove frontiere all’arricchirsi.
Occhi che indugiavano troppo a sul
corpetto stretto che mi faceva a malapena respirare.
Occhi carichi d’ammirazione.
Occhi d’invidia.
Poi gli occhi di mio padre.
Occhi che io avevo sempre creduto d’affetto.
Poi avevo scoperto solo di interesse.
Gli occhi di mia madre.
Occhi che di madre non avevano nulla.
Occhi carichi di disprezzo nascosti dalla classica freddezza
che era in voga a quell’epoca.
Occhi che di vero non avevano nulla.
Una maschera.
Finta ammirazione per quella figlia che le aveva rubato le
scene.
Occhi che celavano malaugurate maledizioni.
Occhi che io non riuscivo a sostenere.
E poi i miei occhi.
Occhi di una ragazzina, che però non doveva essere tale.
Occhi che dovevano avere l’unico scopo di ammaliare più
generi maschili possibili.
Possibilmente di alto rango.
Occhi a cui era vietato trasmettere emozioni.
Gli stessi occhi che si tingevano di lacrime non appena
tutto era finito.
Non appena la porta della stanza si chiudeva e anche
l’ultima candela veniva spenta.
Occhi che continuavano a cambiare con la
loro proprietari.
Occhi che alla fine rimanevano sempre uguali.
Ma quella volta era diverso.
Quegli occhi avevano ripreso a palpitare.
Occhi di un verde che non poteva essere altro che di
speranza.
Occhi che erano solo per lui.
Lo stesso lui che sfilava tenendomi la vita attraverso i
tavoli della mensa e mi portava via da tutti quegli sguardi indiscreti che
ancora una volta mi guardavano.
E in assoluto silenzio mi giudicavano.
Sentivo la sua mano fare una lieve pressione sul mio fianco.
Come con la paura di potermi in qualche modo sciupare.
Mani delicate.
Forse perché cariche di un sentimento a me nuovo.
Mani che solo per il fatto che erano le sue erano perfette.
Come tutto del resto.
Lui era perfetto.
Forse troppo per me.
-vado a prendere da mangiare…arrivo
subito- dolce e triste
come se non volesse lasciare la
presa.
E io avrei scongiurato che non lo facesse.
Appena le sue mani si staccarono dalla mia vita.
Sentii come un vortice, un improvviso risucchio.
Poi il vuoto.
Vedevo le sue spalle allontanarsi.
E ogni passo che faceva lo sentivo sempre più lontano.,
mi sentivo sempre più lontana.
Sempre più sola.
Mi sentivo male.
Era come se quella mancanza di contatto così perfetta fino a
un attimo prima se ne fosse andata e con lei avesse portato via qualcosa di
mio.
Mi sentivo nuda privata da quel contatto.
Persa.
Vuota.
Sola.
Deglutii a vuoto…mi sentivo triste…
Poi sentii una presa sul braccio.
Non era la sua presa.
Girai la testa e staccai gli occhi da Edward che si
allontanava per raggiungere i vassoi.
Alice.
Mi guardava e mi sorrideva.
-oggi mangiamo tutti insieme Bella!-
cinguettò e mi trascinò verso la sala in quello che fino al giorno prima era
etichettato come territorio dei Cullen.
Trovai già i miei compagni seduti al tavolo e mi stupii di
vedere Alex lì che parlava tranquillamente con Alec.
Mi sedetti vicino a Jane che parlava con Rose su qualche
cosa di estremamente indispensabile che doveva assolutamente comprare al più
presto.
Emmet parlava con Jasper e Alice
mi guardava sorridendo.
Mi sforzai di sorridere anche se
non ne avevo voglia.
Mi sentivo come profanata.
Mi sentivo profanata di Edward.
Lo volevo lì vicino a me in quel preciso momento.
Probabilmente qualcuno doveva aver ascoltatole mie preghiere
perché sentii la sedia di fianco alla mia muoversi e un leggero spostamento
d’aria.
Sorridere a un tratto non sembrò più così difficile.
Il difficile sembrò smettere.
Sentii la sua mano cercare la mia che era accasciata sul mio
grembo.
Come a voler in qualche modo proteggermi da quel vuoto che
mi aveva improvvisamente colpito.
Non indugiai.
La strinsi con la mia.
E quello che mi era stato profanato sembrò tornare.
La tristezza se ne era andata come era apparsa.
Il professor Banner parlava ormai da mezzorae io non avevo
ascoltato una sola parola di quello che aveva detto.
Dubitavo che questo sarebbe andato
a influenzare il mio profitto scolastico.
Come dubitavo che il mio profitto scolastico avesse qualche
ruolo importante per il mio futuro.
Già normalmente la biologia non serve a granché nella vita,almeno che non si voglia creare una bomba atomica fatta in
casa.
Ma anche in quel caso una lezione del professor Banner si
rileverebbe inutile.
Buttai l’occhio fuori dalla finestra.
Forks iniziava a diventare
monotona.
Da qualunque angolatura la guardassi la sostanza non
cambiava mai.
Era proprio una località bigia.
Sembrava davvero che anche al sole non piacesse quel posto e
che facesse di tutto per evitarlo.
Alle fine Forks
era quello che era.
Per noi vampiri andava benissimo.
Non c’era mai sole e quindi si poteva passeggiare
allegramente anche di giorno e nella noiosa delle ipotesi andare a scuola senza
rischiare di diventare una lampada al neon co
l’applicazione di brillantini.
La cosa che non mi tornava chiara era però come facessero a
viverci dei comuni esseri umani.
Se io fossi stata una di loro me ne sarei andata via subito.
Forks era troppo umida e bagnata
per i miei gusti.
E pure se si tralasciava il reparto climatico.
Forks era una cittadina noiosa.
Ero qui da meno di due settimane e già conoscevo alla
perfezione ogni angolo di quel posto.
Conoscevo il profumo di ogni collo e a momenti iniziavo a dare
i nomi agli alberi.
Forks non era proprio il posto che
faceva per me.
Annotai mentalmente che nel caso le
mia libertà venisse ufficializzata, Forks non sarebbe
diventata la mia dimora fissa.
A dire il vero non pensavo proprio a una dimora fissa.
Semmai fossi veramente libera da obblighi e costrizioni di
Volterra avrei fatto quello che fino a ogni non avevo potuto fare.
Viaggiare.
E non i soliti viaggetti di lavoro che mi facevano dare i
Volturi.
Volevo conoscere posti nuovi.
Magari posti dove potevo essere veramente me stessa.
Sospirai.
Stavo viaggiando troppo con la fantasia.
Distolsi lo sguardo dalla finastra e notai che Edward mi
fissava.
Doveva avermi sentito sbuffare.
Lui non era un essere umano era un vampiro annotai
mentalmente.
E adesso mi guardava guardingo in attesa di una spiegazione.
-mi annoia le lezione- sibilai
lui sorrise.
Probabilmente non era l’unica che trovava irrilevante lo
studio della scissione molecolare.
Solo che a lui veniva meglio e soprattutto più naturale la faccia
da finto interessato.
Altro che la maschera che assumevo io.
L’unica cosa positiva di Biologia, come di Forks era lui.
Un valido motivo per non fare i bagagli e girare sui tacchi.
Guardai il professore.
Stava trafficando con la sua valigetta, probabilmente stava
cercando qualcosa di noioso.
Noioso come lui.
Prestai attenzione alla sua ricerca visto che non avevo
nient’altro da fare.
L’avambraccio del professore era totalmente immerso nella
sua valigetta di pelle, probabilmente finta.
I suoi occhi erano concentrati e erano diventati due
fessure.
Cosa ci sarà mai stato
di così interessante lì dentro?
Annusai l’aria.
Più dei soliti odori di cancelleria non c’era nulla.
Allungai leggermente il collo.
Il mio interesse ormai era incentrato nell’esplorazione del
professor Banner.
Sentii Edward sghignazzare.
Mi girai appena e notai che non stava ridendo del prof ma di
me.
Alzai un sopracciglio seccata.
Lui sghignazzò ancora.
Probabilmente trovava buffo che una vampira della mia età
trovasse interessante una tale banalità.
O probabilmente trovava assurdo che non riuscissi a
estraniarmi totalmente dal luogo da dove mi trovavo.
-sono curiosa, tutto qui- sibilai
per fortuna aveva smesso di ridere.
Sul suo volto era solo stampato il disegno di un sorrisetto
che non mancai anotare.
Notai inoltre che pressappoco tutta la classe si stava
facendo i cavoli loro.
Mike era stravaccato sul suo banco nella speranza che quello
si trasformasse in un cuscino di soffici piume d’oca.
Jessica, la ragazza che ricordai avevo conosciuto il primo
giorno di scuola era tutta concentrata a guardare qualcosa dal lato opposto
della classe.
Tirai attentamente gli occhi fino a scorgere la sua pupilla
nera.
Ridacchiai.
Stava guardando Mike.
Subito mi sentii meno in colpa per aver praticamente dato un
due di picche a Newton.
Jessica non era poi tanto male.
E per lui sarebbe andata più che bene.
Ritornai a guardare il professore che finalmente guardava
felice e soddisfatto il suo malloppo.
Il tanto oggetto ricercato non era altro che una decina di
fogli tenuti insieme da una graffetta.
E io che mi aspettavo chissà cosa.
Il professor Banner iniziò a squadrare la classe.
Si soffermò sul volto di ogni alunno.
Poi ritornò a guardare il plico di fogli.
Sembrò riflettere su qualcosa.
Poi alzò di nuovo lo sguardo e lo trovai afissarmi.
Edward sbuffò.
Io lo guardai di rimando.
-signorina Swan mi farebbe
cortesemente il piacere di consegnare questi fogli in segreteria?- domandò
io annuii
mi alzai e con la solita fluidità
concessa solo ai vampiri mi avvicinai alla cattedra.
Il professore mi consegnò i fogli sorridendo.
E io gli risposi di rimando.
Arrossì.
Presi i fogli e mi diressi verso la porta.
Un attimo prima di dileguarmi dalla classe e mi trovai a
guardare negli occhi Edward.
Gli sorrisi e me la svignai dalla classe.
Camminai per i corridoi con più calma possibile.
Pii mi venne un’idea.
Aprii la mente e iniziai apensare
Lalala..sono libera…
addio professor Banner…lalala
…buona lezione Edward…..lalala
…mi faccio un
giretto….lalala…
Poi mi sforzai e pensai mentalmente ai suoi occhi verdi nei miei consapevole che lui gli avrebbe visti
E chiusi la mente
Ridacchiai di me stessa.
E inizia a vagare per i corridoi.
Decisi mentalmente che prima avrei consegnato i fogli e poi
avrei vagato un po’ in santa pace.
Magari avrei fatto un salto in macchina.
Entrai in segreteria e la solita donna sulla cinquantina mi
accolse al bancone.
Non ricordavo male, il suo odore
era pessimo.
Le consegnai i fogli del professor Banner con allegato un
sorriso.
Aspettai che gli mettesse al loro posto in un cassetto.
La salutai con un cenno del capo e mi dileguai.
Pensai di fare un salto in parcheggio.
Mi avvicinai alla mia macchina.
Il parcheggio era pieno.
Ma non c’era nessuna anima viva.
Ridacchiai di me stesse Isabella sei l’unica scampata a lezione!
Mi sedetti sul cofano e sfilai il cellulare dalla tasca.
Feci il numero e aspettai che qualcuno rispondesse.
Tuuuuu.
Tuuuuu.
-pronto mamma!- cinguetto Bra
-ciao amore!come va a casa?-
-bene!!!..ma te non dovresti essere
a scuola?-
-diciamo chemamme ha fatto una pausa- mentii – te
amore cosa stai facendo di bello?- domandai prima che potesse chiedermi
qualcosa sulla misteriosa pausa
-gioco alla play station…ho trovato
dei giochi divertenti in camera di Alex…-
-brava amore!adesso ti devo
salutare, la pausa è quasi finita e la mamma deve tornare in classe…se c’è
qualche problema chiama!!-
-ok mamma…ti voglio bene…-
-ti voglio bene anche io piccola…-
e sorrisi chiudendo la chiamata.
Infilai il telefono in tasca e scesi dalla macchina.
Non ebbi il tempo di fare due passi che un odore mi blocco.
Mi irrigidii d’istinto.
Veniva dal bosco.
Azzardai alcuni passi in quella direzione.
L’odore si faceva più intenso.
Avevo già sentito quell’odore e nella mia mente non era
collegato a un bel ricordo.
Cercai di sforzarmi.
Continuai a camminare
in quella direzione.
Lo avevo sentito duecento anni fa.
Ma era bello impresso nella mia mente.
Due passi.
Sud America.
Un altro passo…
Per l’esattezza in Argentina
Un ultimo passo…
Nell’ arcipelago di Santa Cruz.
Mi bloccai
Sud America…..Argentina……Santa Cruz
Nella mia mente una sola parola risultò chiara.
Licantropi.
Balzai indietro di almeno una decina di metri.
Non mi ricordavo di aver fatto tanta strada.
Nella mia mente rimbombava quella sola parola
Licantropi
Licantropi
Licantropi
Licantropi
Licantropi
Non ci volevo credere, non ci potevo credere.
Eppure era così
Ero paralizzata dal terrore.
In quel posto c’erano licantropi.
Davanti a me c’era un licantropo.
Come d’incanto nella mia mente si fece strada un’immagine.
La prima volta che avevo visto un licantropo, la prima volta
che ne avevo affrontato uno.
Non era un bel ricordo.
Ma era un ricordo e mi metteva in guardia.
Era come se la mie mente fosse
tornata indietro nel tempo…
L’unica cosa che la mia mente riuscì a focalizzare era il
dolore che avevo portato quando quelle zanne avevano infilzato la mia carne.
Non avevo mai portato tanto dolore in vita mia.
Se non fosse stato per Demetri
quella volta sarebbe stata probabilmente l’ultima.
L’unica cosa che mi aiutava in quel momento era che ero in
un luogo aperto, vicino a una scuola e se il licantropo non era del tutto scemo
non mi avrebbe mai attaccato.
Sperai.
Il lupo se ne stava al limite della boscagliaa fissarmi con le
zanne affilate e il pelo ritto.
Mi sentivo molto cappuccetto rosso i
quel momento.
Poi mi ricordai dello scudo.
Raggiunsi una postura più eretta e iniziai a concentrarmi.
-vattene o sarà peggio per te- riuscii solo a dire
lui di risposta ringhiò ancora di
più
-stai impestando l’aria palla di pulci- non so dove la
trovavo tutta quella caparbietà ma ringraziai di averla
luì ringhiò ancora di più
allora mi decisi.
Concentrai tutte le mie forze sullo scudo e lo diressi nella
sua direzione.
-è l’ultimo avvertimento…conto fino al tre-
non si mosse, continuò a ringhiare
i suoi occhi fissi sui miei
-uno…- iniziai
pregai perché ci fosse solo lui e
non avesse un branco nei paraggi
-due…-
dall’odore non doveva esserci
nessun branco…
-tre….-
feci balzare lo scudo a tutta
potenza sul lupo che venne scaraventato a una decina di metri di distanza.
Si alzò a fatica.
Guaì.
Ringhiò nuovamente, mi guardò e poi iniziò a correre nel
cuore della foresta.
Salva.
Ero salva
C’era mancato un pelo.
Sospirai e mi portai una mano al cuore.
Lì dove non batteva più nulla ormai da molto.
C’era mancato poco.
Decisi che era meglio entrare prima che quello cambiasse
idea e tornasse indietro.
E in un attimo mi trovai a camminare per i corridoi della
scuola.
Arrivai davanti alla porta dell’aula di biologia.
In fondo le lezioni del professor Banner non erano male…
Non mi sforzai neppure di sorridere all’insegnante e ancora
trafelata mi diressi al mio banco.
Edward era più trafelato di me.
Tentai un vano sorriso.
Per un attimo avevo temuto il peggio.
Adesso avevo un unico grande problema…
Che cosa ci faceva un
licantropoa Forks?
Questo capitolo è dedicato a
tutti quelli che come me hanno avuto almeno una volta PAURA nella vita.
Eccomi qui a attendervi alla fine del capitolo…allora che ve ne
pare?
Soddisfatti?sconvolti?arrabbiati?tristi?felici?
Spero non apatici!!sennò ci rimango
male…
Come consigliato da molti ho voluto far entrare in scena anche
loro…i puzzolenti lupacchiotti!
Che dire…deve scorrere un po’ d’acqua sotto i ponti ma alla fine
serviranno a qualcosa…(almeno spero)
Aspetto numerosissimo commenti!!!
Un bacione!!!
BOTTA E RISPOSTA:
MimiMiaotwilight4e: ma ciao!non sapevo fosse
il tuo compleanno!ti faccio gli auguri con un po’ di ritardo allora!mi dispiace
per l’influenza è una rottura essere ammalati alle feste, se ti consola io ogni
ferragosto per abitudine lo passo sotto le coperte in
montagna!penso sia una tradizione^^..ma torniamo alla storia, come puoi
immaginare Bella sta elaborando qualcosa ma io non ti verro a dire cosa, sennò
ti rovinerai la fic…e Alice bè,
come potrebbe mancare Alice in qualunque cosa dove c’è un pizzico di
pazzia??..spero che il cap ti sia piaciuto…si accettano
supposizioni^^..un bacione!!
Confusina_94: ma ciao!figurati se ti ho
risposto!dovere a me piace un sacco socializzare con i miei adorati lettori
soprattutto quando mi minacciano di morte^^..per
fortuna non è il tuo caso, sono felice che la fic ti
piaccia, temo di essere ripetitiva però!quindi passiamo alle supposizioni..hai
detto Bra…temo di no, risposta errata!ma lei centra stai tranquilla, il demonietto centra eccome!spero che il cap
ti sia piaciuto!un bacione
Sara25: salve!ma lo sai che sei
un amore???troppi complimenti..poi mi abituo e non va
bene…sono felice che la mia idea di bella ti piace, ma cerca di non entrarci
troppo in testa che non si sa mai, come avrai notato non è molto dritta di
mentalità!^^..per la supposizione, mi dispiace ma sie
in alto mare, Bra centra perché è una dei diretti interessati ma non è ne lei
né rivolta e co!...è più facile di quello che sembra
la soluzione ma non ti toglierò il divertimento di scervellarti per
scoprirla^^..spero che il capitolo ti sia piaciuto…ti mando un bacione
Sabry87: grazie mille per i
complimenti!sei dolcissima!!come vedi ho postato il
prima possibile..non mi sono fatta attendere tanto qst
volta…per il biglietto dovrai attendere un po’ per sapere il contenuto…non ti
voglio rovinare né la sorpresa nè il suspance^^..un
bacione!!
3things: ciao e benvenuta!!grazie mille per i complimenti sono felicissima che hai
recensito!!come avrai avuto modo di intuire dai capitoli sono abbastanza
stronza a lasciare le mie lettrici sulle spine..mi piace troppo…purtroppo la
tua supposizione non è corretta..direi che sei molto lontana…ma vedrai che un
paio di capitoli e lo scoprirai^^…continua a recensire mi raccomando!un
bacione!
Ele_Cullen: ma ciao!!che
bello parlare con una mai omonima!certo che il mondo è disseminato di elene da tutti i lati!!!eheh…sono
felicissima che il cap ti sia piaciuto..e sono ancora
più felice che sei curiosa del contenuto del biglietto…vedi devi sapere che cul biglietto c’era scritto GHINFL..interessante vero?si lo
so, sono cattiva, ma sto scherzando…spero che il capitolo ti sia piaciuto!un
bacione!!!
fede_sganch: ma ciao!chiamami Elena
che sentirmi chiamare petalo mi fa un certo che!sono felice che il capitolo ti
sia piaciuto!ti mando un bacione!!!
totta91: ciao!grazie per i
complimenti, sono felice che il cap ti sia
piaciuto…per mike non ti preoccupare, è un maschio se
ne farà una ragione dai…e poi non è mica tutto concluso così..chissà che
incontri la sua anima gemella…mah…eheh la coppia di
ed e bella è perfetta così com’è, la meyer ha fatto
un bel lavoro non c’è che dire e io mi sto divertendo a devastarlo!!!un bacione
stezietta w: ma
ciao!ma lo sia che sei cattiva!non è vero che sono sadica, forse solo un po’
cattivella…^^…sono felice che il cap ti sia
piaciuto…per scoprire cosa c’e scritto sul biglietto dovrai aspettare ancora un
po’…ma abbi fede…andrà tutto per il meglio…spero che qstcap ti sia piaciuto!ti mando u bacione!
Flockkitten: ma ciao!sono felice che
la dolcezza dei baci perugina abbia fatto il suo effetto…(gli
adoro anche io!!)…ebbene sì mike si è comportato da
gentleman, per una volta almeno…per una volta ho voluto far una bella e Edward
dai problemi comuni, chi almeno una volta non si è trovato al centro di un pettegolezzo??credo
che sappiamo tutti come ci si senta, solo che noi non siamo vampiri ma vorremmo
cmq staccare la testa a morsi a tutti!!!..ti mando un bacione!!
gerby88: ma cioa!innanzitutto
sono fiera di averti spiazzato con il biglietto, ero rimasta delusa l’altra
volta che tutti avevano detto che era Alex nella stanza e mi sono voluta
vendicare un po’…e credo di esserci riuscita perché siete tutti in alto
male..per quanto riguarda mike, sono concorde con te,
io non lo sopportavo poi tanto nel libro e ho dovuto fargliela pagare in
qualche modo..e quale modo migliore di un due di picche???poi l’alleanza tra
bella e alice è fondamentale, per me loro due insieme fanno una bella squadra,
le adoravo sul libro e le adoro tutt’ora!..eheh…spero
che il capitolo ti sia piaciuto!!!ti mando un bacione!!
Ashlein: ma ciao!mi sono munita di
occhiali qst volta per leggere senò
rischiavo che gli occhi mi cadessero sulla tastiera e poi mandavo il computer
in loop…ebben sei scappata
per il greco…mmm..ave
greco!!per fortuna che io non ho fatto il classico sennò ci rimanevo secca al
primo anno…allora vediamo un po’ da dove cominciare a risponderti…partiamo con
le supposizioni…hai fatto centro le parola è genocidio!!!!!bravissima!ma come
hai fatto!!ma mi leggi nel pensiero!!ma sei un hacker che si è intrufolato nel
mio computer???altro che greco, te hai studiato il codice ashii!!!madonna,
sono sconvolta, mi toccherà cambiare fiction, ormai è stata
rovinata…peccato….(scherzo, logicamente la parola non è quella!!!)eheh…a parte gli scherzi..Alice e Bella stanno escogitando
qualcosa e la domanda più logica è cosa??logicamente io non te lo dico, tanto
te ti intrufolerai nel mio pc e lo scoprirai!!eheh…(Inutile tanto non trovi salvato nulla!!)..per quanto
riguarda mike nonme ne può fregar de meno!se lo merita!!sempre a mettere il naso in
tutto, non lo sopporto…ritornando a argomenti a dir poco demenziali..sono
sconvolta ti metti a fare pure i remix!!!!oh mio dio!!!te nuoci alla mia sanità
mentale!un giorno ci rimarrò secca quando leggo..devi mettere come sulle
medicine le avvertenze!!eheh..a parte gli
scherzi…adoro le tue recensioni, sono un tocco di gioia ogni volta!molto meglio
del bello qua bello la bello su bello giu!almeno ho
qualcosa di divertente da leggere e non mi annoio!!!vabbè…adesso
ti lascio che pubblico qst capitolo dai, così non mi
fischiano le orecchie ancora a lungo!un bacione!!e buone supposizioni!un
bacio!ti adoro!!
cullengirl: buongiorno!!sono felice
che il cap ti sia piaciuto!!spero di averti
incuriosito con la faccenda dei continui complotti…e per scoprire il contenuto
del biglietto dovrai pazientare un po’!!!un bacione!!
Bella_kristen: ma cioa!grazie
mille per i complimenti!sono felice che il cap ti sia
piaciuto!hiaragine che
quei due sono proprio carini insieme…Bra l’ho messa un
attimo sull’angolino, avrà trovato sicuramente qualcosa da fare a casa, non
preoccuparti starà giocando con la play o cose del genere^^..per quanto
riguarda il biglietto, vedrai che tra un po’ di capitoli il mistero sarà
svelato…è più semplice di quello che credi comunque!un bacione!!
Shahrazad: ma ciao!grazie mille dei
complimenti ebenvenuta!!!wow
certo che sei brava a averla letta in un giorno!ti prendi tutti i miei complimenti!ma
non ti preoccupare sei perdonata!sono felice che la fic
ti piaccia, è un po’ diversa dal libro della meyer a
dire il vero l’ho proprio devastata!!!ma va bene così!!spero che continuerai a
recensire!!!un bacione^^
KISS KISS
Mi soffermo due minuti a dire due parole alla fine della fiction
per un valido motivo….
Dopo il
terremoto che è avvenuto inAbruzzo nei giorni scorsi, le immagini dei telegiornali, la
cronache per la televisione e le storie che si possono leggere sui giornali non
ho potuto fare a meno di sentirmi toccata da questo evento.
Nonostante
i chilometri di distanza che mi separano dalle zone colpite dalle scosse mi
sento in dovere di lasciare almeno due righe a riguardo.
Aggiungo
qui sotto il fiocco di lutto per tutte le persone che sono venute a mancare in
questi giorni e in queste ore.
Perché
credo che nessuno di noi possa estraniarsi da una faccenda del genere.
Sono fiera di essere italiana e sono fiera di quelle persone che
ora si trovano lì a scavare sulle macerie nel tentativo di salvare delle
persone come me e come voi.
Se non
posso essergli vicina fisicamente, almeno spiritualmente lo sono.
Un addio
a tutte le persone che sono venute a mancare.
E un
abbraccio a tutte le persone che hanno perso i loro cari.
Con la
speranza che il numero dei morti smetta di salire.
Ebbene eccomi qui!Sono tornata a appesantire il server di
EFP con i miei deliri!
Ma a voi non dispiace vero???
Non so voi ma adesso che pasqua e pasquetta sono passate
mi sento molto meglio!!!..le cene tra parenti hanno il
dono di demoralizzarmi in maniera eccessiva per una che come me non ha il dono
di riuscire a stare seduta sulla stessa sedia per più di mezzora!!..vi
chiederete come faccio a aggiornare???misteri della vita!!in realtà per non
annoiarmi cambio sedia ogni pagina, così tanto per cambiare!!(logicamente
scherzo!!)
Tornando a noi..passate buone
vacanze???mangiato tante uova???guardato il motomondiale????
Spero che almeno la seconda cosa l’abbiate fatta!!!Ma se avete provato a fare la terza come me, vi sarete
sbellicati alle battutine del radiocronista!
Ritornando a noi e alla fic...non
troverete uova pasquali, colombe o cose del genere, perché se vedo un altro
dolce o solo scrivo di un altro dolce sono sicura mi verrà un attacco di
diabete!
Quindi addolcitemi voi con le vostre recensioni…visto che
è Pasqua, siate tutti più buoni!!!
Buona lettura!!!
IMPRINTING
BELLA
POV
Non so
come riuscivo a stare seduta su quella sedia senza fare nulla.
Se fossi
stata umana sarei andata in tachicardia.
Ma anche
da vampira non scherzavo.
Una statua
di cera, come una di quelle del famoso museo Madame Tussaud.
Ecco come apparivo.
Non sapevo cosa pensare.
E soprattutto non sapevo cosa fare.
Nella mia mente tutto appariva annebbiato.
Come se la paura avesse preso il sopravvento nel mio sistema
nervoso.
Solo tre cose mi erano chiare: primo a Forks
c’era un licantropo, secondo lo avrei rivisto sicuramente, terzo ancora una
volta mi ero fatta sopraffare dalla paura.
Cercai di darmi del contegno.
Mi trovavo in un’aula e sembravo una ragazzina in agonia.
Una ragazzina qualunque spaventata.
Dovevo avere fiducia in me.
E per la prima volta sentii la mancanza di Felix.
Quell’energumeno sarebbe stato sicuramente capace di
proteggermi.
Quella volta in Argentina c’era anche lui e ne era uscito
incolume.
Ma lui non c’era.
E non doveva sapere nulla del mio incontro del terzo tipo in
parcheggio.
O sarebbe tornato.
E il mio piano sarebbe andato a rotoli.
Ma non dovevo pensare al piano ora.
La mia priorità era non diventare un mucchietto di cenere.
Forza, destrezza e velocità queste erano le caratteristiche
base di un licantropo.
Erano come grossi lupi, solo più pericolosi.
E da quel che mi ricordavo, avevano un altro aspetto in
comune con i lupi, si muovevano in branco.
Ma quel licantropo che avevo incontrato in parcheggio era
solo.
Qualcosa non quadrava.
Anzi, a dire il vero più di una cosa non quadrava.
Più il mio cervello macchinava più sembravo ritornare la
lucidità che alla vista della palla di pelo era svanita.
Qualcosa mi stava sfuggendo.
Ne ero certa.
Ma non capivo cosa.
Fu il suono della campanella a interrompere i miei pensieri.
Edward si era alzato quasi di scatto e dopo essersi issato
sia il suo che il mio zaino in spalla mi porgeva la mano.
La presi e fu in quel momento che guardai il suo viso.
Un’altra statua da esporre a Madame Tussaud
pensai.
Era teso e bianco.
Molto più bianco del dovuto.
Mi alzai e mi lasciai condurre in corridoio.
-come stai?- mi domandò appena varcata la porta
-bene…- bugiarda…
-non ti ha fatto nulla vero?- preoccupato, ecco cosa aveva
Edward
-no…-
-sei terrorizzata…- sussurrò lui
e qui qualcosa in me scattò.
Come se qualcuno mi avesse tirato un ceffone in pieno viso.
Come se un secchio d’acqua con tanto di ghiaccioli mi fosse
stato rovesciato addosso.
Come se avessi semplicemente aperto gli occhi e un fascio di
luce bianco troppo potente mi avesse accecato.
-io non sono spaventata. – sibilai adenti stretti
lo sentii chiaramente.
Il sangue bollirmi nelle vene.
La rabbia sgorgarmi da ogni poro del mio corpo.
Gli occhi farsi neri e vuoti.
Stavo perdendo il controllo.
Strinsi con fare eccessivo le mani a pugno.
Sentivo le ossa schioccare sotto pressione.
Le nocche erano diventate bianche, un colore troppo
innaturale per una vampiro.
Arpionai i piedi a terra.
Era come se il mondo fosse scomparso.
Solo una frase rimbombava nella mia testa.
Sei terrorizzata…
Poi una strana sensazione mi colpì.
Una sensazione opposta.
Innaturale.
Una sensazione che non poteva essere mia.
Non mi ero accorta neppure della mano di qualcuno che avevo
sulla spalla.
Avevo sentito semplicemente un qualcosa dentro bruciare e
prendere piano piano il sopravvento.
Stavo perdendo il controllo di me stessa.
e ora una starna sensazione.
Come un vuoto d’aria sul cervello.
Come se mi avessero riempito di elio.
Come se il mio corpo si stesse sciogliendo.
Girai appena la testa.
Jasper.
Lo avevo sottovalutato.
Avevo sottovalutato il suo potere.
Mi guardava sorridente.
Un sorriso da circostanza.
Di quelli che si adottano quando si incontra una persona che
non si vede da tanto e non si ricorda proprio di chi si tratta.
E Alice al suo fianco preoccupata.
-oh Bella…- disse solo e mi agganciò le
braccia al collo
la mano di Jasper si staccò dalla
mia spalla dopo l’irruenza con cui sua moglie mi era saltata addosso facendomi
barcollare di qualche passo.
Mi sentivo confusa.
Non capivo bene che era successo attorno a me in quei
momenti.
Ne quanti momenti erano passati.
Mi ero totalmente estraniata da quel luogo.
Con ancora Alice che mi teneva stretta nel suo abbraccio
iniziai a guardarmi intorno.
Edward mi guardava preoccupato e dispiaciuto.
L’ultima cosa che mi ricordavo era la sua frase, il suo
sussurro, quella botta allo stomaco che mi aveva colpito all’improvviso.
Svicolai dall’abbraccio di Alice e lei mi fece face senza
smettere un attimo di fissarmi preoccupata.
-sto bene- riuscii solo a formulare in un mugugno
cercai di sorridere, ma più che
altro mi uscì una smorfia.
-adesso devo andare in classe – mi avvicinai a Edward che
continuava a guardarmi preoccupato ma senza il coraggio di pronunciare parola.
Gli sorrisi.
Non fù un sorriso da fil ma non fù neppure la smorfia che mi era uscita prima.
Indicai con la testa la mia tracolla.
Se la sfilò e me la diede.
Me la infilai.
Alzai una mano in segno di saluto e mi diressi verso la
prossima lezione.
Lasciandoli lì con mille domande, mille preoccupazioni,
mille dubbi.
Ma non era il momento giusto per lasciarsi andare alle
emozioni.
Dovevo essere forte.
E Isabella era forte perché non aveva nessuno vicino a cui
poteva apparire debole.
Uscii dall’edificio e mi diressi verso il blocco D dove
avrei avuto lezione di Italiano.
Alex e Alec venivano nel mio verso opposto.
Gli notai appena.
-ciao Bella!!mamma che faccia,manco
stessi andando a un falò- canzonò Alec ridacchiando
ma io lo ignorai.
Gli passai di fianco e prosegui sulla mia strada.
Alec scrollò le spalle offeso dal fatto che lo avevo
ignorato e continuò per la sua strada.
Alex si fermò.
Sentivo il suo sguardo perforarmi la testa.
Come se volesse scorgerci qualcosa dentro di particolare.
Fu proprio per quel fastidioso formicolio alla nuca che
voltai appena il viso.
E per la prima volta, dalla rivelazione della mia relazione
con Edward che incontrai i suoi occhi.
Occhi vuoti, i miei incontrarono occhi indagatori, i suoi.
Ma fu solo un attimo e riportai le mie attenzioni davanti a
me proseguendo verso la classe.
Nonostante tutto per un attimo mi ero sentitaal sicuro.
Arrivai alla porta dell’aula e entrai in classe.
Ignorando pressappoco tutto e tutti.
Mi sedetti sul mio posto e rimasi così per tutta le lezione.
Fino al suono della campana.
E come una automa uscii dalla
classe.
Appena varcai la porta sentii una presa sul polso.
Mi voltai stupita non mi ero neppure accorta della sua
presenza.
-Bella…io…mi dispiace…non volevo…- occhi tristi
-non ti preoccupare,Edward, è tutto
apposto- riuscii a interromperlo
appoggiò le sue mani sulle mie
spalle.
Sentivo i suoi occhi cercare disperatamente i miei
abbassati, nascosti.
Ma non gli permisi di trovarli.
Non ora.
Sentii la sua presa diventare una carezza sulle mie spalle
fino a trovarmi stretta al suo petto, con le sue braccia a accarezzarmi la
schiena e la sua testa affondata nei miei capelli.
Ma non sentii nulla.
Avevo troppe cose per la testa per sentire il vero
significato di quel gesto.
Ma lo apprezzai comunque.
Mi cocessi al suo abbraccio per il tempo che voleva e poi
dolcemente lo sciolsi e accennai un sorriso di ringraziamento a occhi bassi.
Non soddisfatto con una mano iniziò a accarezzarmi il viso.
Un tocco che sentivo appena.
Fino a poggiare le sua lebbra sulle
mie.
E fu lì che capii che avevo un problema.
Non avevo sentito nulla.
Mi stupii di me stessa ma cercai lo stesso di rispondere al
bacio.
Non potevo permettermi ulteriori preoccupazioni.
Lo sentii staccarsi dolcemente ma di mala voglia.
Lo sentii passarmi un braccio intorno alla vita dopo avermi
sfilatola tracolla.
Lo sentii condurmi fuori dall’edificio D e andare in
parcheggio.
Lo sentii ma era come se non lo sentivo.
Era come se il mio corpo fosse lì e il resto fosse eclissato
da qualche parte.
Come rinchiuso in una teca di vetro.
Capace di vedere e vivere.
Ma non di sentire e provare.
eravamo usciti dall’edificio D e
stavamo andando in parcheggio.
Quando sentii qualcosa.
Come il famoso sesto sento.
Un brutto presentimento.
Non riuscivo bene a capire.
Ma l’unica cosa che mi fu chiara era che non ero l’unica a
aver avvertito qualcosa di strano.
Edward sembrava in allerta.
Lo guardai interrogativamente ma non ebbi bisogno di una sua
risposta.
Avevo la conferma sotto il mio naso.
Aumentai il ritmo staccandomi dall’abbraccio di Edward.
Dovevo arrivare in parcheggio il
prima possibile.
Se il mio presentimento era giusto e il mio olfatto
funzionava bene il problema si era moltiplicato.
Stavo praticamente correndo.
Ma non appena la mia visuale del parcheggio si rilevò libera
mi bloccai di colpo.
Boccheggiavo.
Non uno, non due, non tre…un branco
al completo.
sette licantropi.
O meglio sette indiani se ne stavano in piedi vicino a degli
alberi, in attesa.
E non ci volle molto per capire che la loro attesa era terminata.
Loro stavano aspettando me.
O meglio noi.
L’attacco è la
migliore delle difese
Sospirai e avanzai verso di loro.
Nonmi accorsi neppure che non ero più sola.
Edward, Alec, Alex, Jane e i quattro Cullen
erano alle mie spalle.
Poco conto.
Cercai di non pensare che erano licantropi
ma che quelli erano semplici ragazzini, facili da uccidere se non trasformati.
Ma ero nel parcheggio di una scuola all’ora dell’uscita
degli studenti.
La cosa non sarebbe certo passata inosservata.
Continuai a avvicinarmi e mi fermai a tre metri di distanza.
Allora un ragazzo più grande fece un passo in avanti.
Il vampiro e il licantropo.
Sembrava l’esodo di una grande battaglia.
-che volete palle di pulci?-
sentii i Cullen
irrigidirsi, probabilmente non si aspettavano tanta irruenza mentre i miei
compagni, abituati ghignarono soddisfatti e si posizionarono alle mie spalle.
-succhiasangue!...è
semplice, vogliamo che ve ne andate da qui, subito o vi facciamo a pezzettini!-
ribatte
feci scorrere il mio sguardo tra i
licantropi, erano tutti giovani e c’era pure una ragazza, l’unico con un po’ di
esperienza sembrava essere quello che parlava.
-e sarebbero sette lupetti a farci a pezzettini?- ironizzai
i lupetti sembravano parecchio
irritati
-non sottovalutarci ragazzina se non vuoi diventare un
mucchietto di ceneri- sputò il capo branco
Edward ringhiò e si posizionò al mio fianco – devi solo
provarci e ti ammazzo-
Rimasi un attimo senza parole.
Non ero abituata a essere difesa.
Ero abituata a minacce e cose simili.
Ma non ero abituata che qualcuno prendesse le mie difese.
Soprattutto perché non ne avevo bisogno.
-cos’è succhiasangue,
sei innamorato?- ironizzo il capo
-e non è l’unico…-
una vocina, chi poteva essere se
non lei?
-Alice non mi sembra il momento- la zittii io
-esatto non ce ne può fregare niente di quello che voi
chiamate amore tra voi succhiasangue- ribatte acido
il capobranco
Alice sorrise e con un salto aggraziato si appoggiò alla mia
spalla sorridendomi divertita
-c-cosa
c’è?- domandai con un sopraciglio alzato
-ma come Bella non te ne sei accorta???-
mi canzonò
-non mi pare il momento per- ma non ebbi il tempo di finire
-guarda quel lupetto lì!- e mi indicò con il dito un ragazzo
che doveva avere intorno ai 16 anni dai capelli lunghi
il mio sopraciglio si alzò maggiormente
-è innamorato!- sorrise lei iniziando a battere le mani
in quel momento tutta l’attenzione dei lupetti si concentrò
sul loro compagno,capo branco compreso.
-Jacob, cosa sta dicendo questa?-
domandò il capo
ma Jacob non rispose, sembrava
incantato.
Lo guardi con maggiore attenzione.
Guardava qualcosa, o meglio qualcuno.
Seguii il suo sguardo e notai che l’ossessione di Jacob era qualcosa alle mie spalle.
O meglio qualcuno.
Jacob guardava Jane.
Jane guardava Jacob.
Il mio sguardo non era l’unico a indugiare tra i due.
Tutti si facevano miliardi di domande mentali, ma nessuno
aveva il coraggio di profanarne una.
-imprinting- sussurrò il capo
branco
io lo guardai confusa mentre lo
sguardo ei lupetti si raggelò
-Sam, stai dicendo che Jacob ha
avuto l’imprinting con una succhiasangue?-
domandò la lupetta con una faccia oltraggiata
Sam annuì.
Io non ci capivo più nulla.
Il mio sguardo continuava a indugiare da Jane ai lupi di
fronte a me.
-qualcuno mi spiega che è successo a mia sorella?- sbottò
Alec
ringraziai i santi del paradiso che
almeno qualcun altro si fosse fatto la stessa domanda.
Jane in effetti sembrava assente.
Guardava il licantropo con la bocca semichiusa e nel suo
sguardo c’era un che di preoccupazione misto benessere.
-te lo spiego io- a stupore di tutti fù
Edward a parlare – tra quel licantropo di nome Jacob e Jane è scattato l’imprinting, è come se due anime gemelle si fossero
incontrate-
-ma tu come???- sbottò Sam
oltraggiato
-leggo nel pensiero- rispose piatto Edward
-anime gemelle?mia sorella e un botolo?- Alec era scioccato
come se fossi stata colpita da una
scossa capii cosa non mi convinceva.
-voi non siete licantropi- affermai semplicemente attirando
l’attenzione dei tutti tra vampiri e lupi
sguardi stupiti.
E un sorriso più simile a un ghigno che si allargava nella
mia mente.
-voi siete mutaforme- il ghigno
era completo e vittorioso
-che cazzo dici?- sbottò Sam
-voi non siete licantropi,i veri
licantropi si trasformano solo con la luna piena e solo di notte, ma oggi io ho
visto un lupo gigante e l’ho subito collegato a un licantropo, mamma che
stupida, voi siete solo degli insulsi mutaforme!- e
scoppiai a ridere
tanta paura per niente.
Mi ero fatta prendere dal panico per un mio errore.
Stupido errore.
E finalmente la teca di vetro in cui mi ero rinchiusa sembrò
rompersi.
-ti faccio io smettere di ridere
adesso- intimò Sam facendo un passo avanti verso di me.
Smisi di ridere.
Ghignai.
E feci un passo avanti a mia volta.
Il suo viso a un palmo dal mio.
-ma come, il tuo amichetto non ti ha detto niente?-
ironizzai lanciando un’occhiata a un lupetto con un profondo taglio sulla gamba
messo in evidenza dai bermuda di jeans.
Lui sembrò esitare.
-non lo faresti, c’è gente…- sussurrò
-ci vuoi scommettere?- lo canzonai
-così saprebbero che sei un vampiro- preoccupato ma diretto
-così avrei un buon pretesto per fare uno spuntino..sai ho una certa fame…-
si irrigidì e fece alcuni passi
indietro.
La tensione era alta.
-direi che farci la guerra non serve- si intromise Alice –i
nostri due amici sono cotti a puntino!- cinguettò
-non so come avete fatto a fare questo ‘imprinting’ a mia
sorella ma adesso toglietelo- sbottò Alec che sventolava una mano davanti a
Jane
-non-non si può togliere….- sibilò
la ragazza lupo
-stai scherzando?- ribatte Alec
-l’imprinting una volta che si
verifica lega due persone da un sentimento di totale dipendenza l’uno
dall’altro, è come se loro due si conoscessero da una vita, ormai sono
indispensabili l’uno all’altra- spiegò un lupetto
-Seth quella è una vampira-
gracchiò la ragazza lupo
-e quello è un mutaforme- lo
ironizzo Alec
-la legge del branco ci vieta di interferire i qualche modo con l’imprinting lo sai Leah-
ribatté il ragazzo di nome Seth
-che cosa si fa adesso?- domandò Sam
nessuno rispose.
Tutti troppo sconvolti.
-però nessuno vieta a noi di ammazzare quel lupo, magari
così l’imprinting scompare- Alec iniziò a avanzare
verso Jacob
-io te lo vieto- era stata Jane a parlare e adesso si
trovava tra Jacob e Alec
-Jane, che cavolo ti salta in
mente?- Alex che era stato sempre in silenzio si era deciso a aprire bocca
Jane scosse la testa ma non si mosse.
Jane nonaveva mai preso iniziative specialmente contro il fratello.
La cosa mi spiazzo.
Ora toccava a me dire la parola fine.
Sentii una mano sulla mia spalla.
Alice.
-direi che il nostro piano và rivisto…- mi sussurrò
all’orecchio
annuii appena.
Se Jane si era in qualche modo assurdo, strano e a me non
ancora del tutto chiaro modo invaghita di quel
licantropo, Volterra gli sarebbe stata scomoda.
Jane si sarebbe unita a me e a Alice e il suo potere sarebbe
tornato utile.
Le speranze aumentavano.
Ma le cose si complicavano maggiormente.
-direi che abbiamo bisogno di una tregua- cinguettò Alice
Sam annuì.
E i lupetti lo assecondarono, chi con più voglia chi con
meno.
Io sospirai.
-e tregua sia, nessuno attaccherà nessuno…almeno non prima
che abbia capito bene che cavolo è successo-
Jane mi sorrise riconoscente.
Poi come soprafatta da un impeto di felicità mi abbracciò e
per poco non piombai a terra con lei stesa sopra.
Non mi sforzai di sorriderle.
Le accarezzai semplicemente le testa.
Mentre Alec mi lanciava un’occhiata carica di diniego.
Si, i problemi stavano aumentando…
Immagino che tutti i fan Edward&Bella
saranno rimasti un po’ delusi….
mentre tutti i fan Alex&Bella
(non ce ne sono) si saranno un po’ riempiti di speranza…
Scrivere questo capitolo è stato come mangiare uno di
quei gelati con il bastoncino alla liquirizia…il gusto del limone è un po’ come
una cornice per chi compra quel gelato e poi c’è la liquirizia,il vero motivo per cui si compra quel tipo del gelato…e si
sa la liquirizia, o la ami e la divori o la odi e la butti via…ma in questo
caso, il gelato l’ho scelto io..e spero che la liquirizia non vi faccia poi
tanto schifo…perché si sa con la liquirizia non ci sono vie di mezzo!
Spero che il capitolo sia piaciuto
anche se immagino le vostre facce in questo momento O.o
!!!
Tranquilli la Jacob&Jane
rimarrà solo come utilità, non intendo approfondirla soprattutto perché non
nutro molta simpatia per Jacob!
SFUMIAMO I VOSTRI DUBBI:
Ele_Cullen:
Ciao!eh no il cane peloso che bella ha incontrato era Quil!e
come avrai notato non ha avuto l’imprinting con
bella..sospiro di sollievo???per il biglietto c’è tempo fidati..eheh..bacione!
Valle89:
ciao e benvenuta!sono felice che hai recensito e mi
raccomando non smettere mica adesso di farlo eh!sono felice che la fic ti sia piaciuta!!!spero che qstcap non sia stato da meno!un bacio
gerby88: ma ciao!sono
felice che il cap ti sia piaciuto!purtropèpo
x te il botolo che ha incontrato bella era Quil, jacob appare solo in qstcap!!e non interferisce tra la coppia d’oro no preocc!x il biglietto devi avere pazienza..primo a poi
spunta fuori te lo assicuro!!!ti mando un bacione
Bella_kristen:
ma ciao!credo di aver risposto alle tue domande con il capitolo, ebbene jacob c’è ma no ha avuto l’imprinting
con chi credevate tutti voi^^..eheh spero che il cap ti sia piaciuto!un bacione!
tess89: grazie sei
gentilissima!!sono felice che la fic ti piaccia!spero
che continuerai a seguirlae a
recensire!ti mando un bacione!!!
ranzie74: ma ciao!sono stata
veloce ad aggiornare allora eh!!!spero che il cap ti
sia piaciuto!come hai visto già appena arrivati i licantropi scombussolano un pò le cose, ma qst è il bello
no???un bacione
Ashlein: ciao tesoro!ti
dico già che sarò breve perché sono in volata e devo andare via, ma cercherò di
rispondere al meglio, al massimo recupero il prosscap!recensione bellissima e demenziale come al solito!e
come al solito hai il dono di strapparmi un sorriso!cm hai notato con i
licantropi c’è la probabilità che qualcuno diventi un mucchietto di cenere e
visto che io sono stronza, la cosa si verificherà, ma visto che a torturare edward ci pensi già te, ho idea che toccherà a qualcun
altro!!cmq io ho finito la scuola lo scorso anno,
adesso più che altro girò l’italia con il mio ragazzo
perché fa l’italiano di motocross..e come avrai dedotto con la scuola ho chiuso
definitivamente!..devo dire che il remix di piccola ketty
mi ha un po’ lasciato stupita..se non commentavo mi lanciavi davvero la winx??così la bruciacchiavo per bene visto che non le
tollero!l’unica che passa è quella di colorado!!cm il
solito ti ringrazio per i complimenti e sono felice che tu segua così la mia fic, pensa che mi sono andata a vedere i tuoi vecchi
commenti perfino!mi ricordo che hai iniziato a seguirmi dal prologo. e pensare che io avevo iniziato la fic
così tanto per fare e guarda che è saltato fuori, sembra un
successone!^^…adesso ti devo proprio salutare!aspetto la tua pross recensione! E ti prometto che risp
come si deve!!!
Confusina_94:
ma ciao!!!grazie mille per il complimento!sono felice
che ti sia piaciuto il cap…e con questo sono riuscita
almeno un po’ a stupirti!?!spero di si!!!!ti mando un bacione!!!!!!
Sara25:
ma ciao!premetto che quando ho letto il tuo commento mi sono illuminata!!non svelerò il tuo ‘segreto’ a nessuno!la cosa mi lusinga
molto!sono onorata!!!e non so davvero cosa dire per bene, mi hai proprio lasciato
senza parole e non solo metaforicamente!!!sai anche a me piacciono le donne
forti e magari un po’ combattute!ho cercato di dare a bella un carattere da
genio del male come dici te perché la bella del libro un po’ mi lasciava
l’amaro in bocca, io volevo che la mia bella fosse consapevole di se stessa e
che non avesse sempre e solo bisogno dell’aiuto degli altri, ma che fosse lei
un punto di riferimento!bella rivoluzione!spero che la meyer
non me ne vorrà troppo!!!come avrai notato Jacob non ha avuto l’imprinting con
lei, sennò veniva fuori beautiful e non riuscivo più a gestire la storia, visto
che qst è un motivo per cui Felix se ne è
andato!!^^ti mando un bacione!!!!spero che il cap ti
sia piaciuto!!!
fede_sganch:
salve!!mi dispiace per il gioco di parole sulla paura, non volevo portare iella
a nessuno che sia chiaro, non mi piace avere paura neppure a me e mi dispiace
per la scossa che hai sentito ma sono felice che tu sia bella e intera!!!per
quanto riguarda il capitolo sono felice che ti sia piaciuto!un bacio e un
abbraccio
Flockkitten:
tu siei un genio!molto meglio di me o di Bella e
Alice messe insieme!hai una sfera di cristallo per caso???non
so come cavolo hai fatto!ma se vaiarileggere la tua recensione dopo aver letto il capitolo prendi
paura!!sei medium!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ti ringrazio per i
complimenti e sono felice che le lampade con i brillantini ti siano
piaciute!!!!ti mando un grande bacio!!!
giunigiu95:
errore di battitura, in realtà la frase è ‘occhi che continuano a cambiare con
la loro proprietaria’….scusa per l’errore…sono felice che il capitolo ti is piaciuto!!!ti mando un bacione e spero che anche qst non sia stato da meno!!!kissssssss
Sabry87:
ma ciao!sei gentilissima!!!!hai visto che ho infilato
pure i lupetti???pensavi me ne fossi dimenticata!!io aspettavo semplicemente il
momento giusto!!ti mando un bacione^^
3things:
ciao!grazie per i complimenti!!!hai visto che ho messo
pure i licantropi??mi dispiace ma il lupo che ha incontrato bella non era Jacob
ma Quil..e come avrai letto, l’imprinting l’ha avuto
con Jane!!!ti mando un bacione!!!
stezietta w: ma ciao!!!dai non ti preoccupare,i
licantropi serviranno a qualcosa e come avrai notato ho messo a Jacob a
guinzaglio, così se ne stà bello e alla larga da
Bella!!!!ti mando un bacione!!!!!!
MimiMiaotwilight4e:
ma ciao!i pensieri che ha sentito Ed erano del licantropo!sennò si sarebbe
fatto sconvolgere per troppo poco..tranquilla la
guerra si scatenerà, è inevitabile, ma non per Bella!!!e soprattutto non una
guerra piccola piccola, io pensavo a qualcosa di più
grande e corposo!!un bacione
cullengirl: grazie per il
complimento!spero che anche qstcap
ti sia piaciuto!!un bacione
DUBBI COLLETTIVI:
Il branco dei licantropi è formato da:
Sam il capo branco,
Jacob che ha avuto l’imprinting
con Jane,
Quil che è quello che ha attaccato Bella,
Embry,
Paul,
Jared,
Leah sorella di Seth,
Seth fratello di Leah.
Tutto chiaro???
Mando un bacione a tutto e
un augurio di buona
pasqua
collettivo!!!!
Eccomi qui a aggiornare per la vostra felicità…mi c’è voluto un po’ in effetti ma ho avuto degli impicchi
con venerdì
17 che non vi sto qui a spiegare!
Ma meglio tardi che mai no??
Quindi…eccomi qui….l’ho già detto vero?ma non so proprio
da dove iniziare, lo scorso capitolo vi ho lanciato una bomba e le reazioni
sulle recensioni sono state circa tutte uguali…avete presente l’espressione dei
fichi d’india (più precisamente di quello brutto brutto quando fa la faccia tra lo disperato e lo
sconvolto??) ecco, il risultato è stato pressappoco quello!
...diciamo che immaginavo una
insorta popolare o un ammutinamento dove voi miei care lettrici mi assalivate con tanto di mazza da baseball e
spranga per rubarmi la tastiera e evitarmi di scrivere ancora cavolate…bè pressappoco è stato così, solo che si può scrivere anche
solo con la presenza del mouse se si usa world, ma per fortuna questo voi non
lo potevate sapere^^…
quindi vi presento il nuovo capitolo, scritto con
l’utilizzo del mio adorato topolino da scrivania!
Buona lettura a tutti e ci si vede più in basso!!
FINO IN FONDO
BELLA POV
Lanciai un’occhiata di sfuggita alla mia destra.
Jane sembrava seduta sui carboni ardenti e guardava fuori
dal finestrino con un interesse che avrebbe fatto sorgere dei dubbi a chiunque.
La foresta di Forks correva dal
finestrino della mia Lamborghini a velocità troppo elevata per il limite di
quella piovosa cittadina e io cercavo in tutti i modi di non guardarla
concentrandomi sulle linee della strada ormai sbiadite.
Se da una parte Jane desiderasse che la mia andatura
diminuisse in modo da poter scorgere meglio il contenuto di quell’ammasso di
verde dall’altra parte io volevo solo poter aumentarla.
Cosa impossibile visto che avevo già raggiunto il massimo per
il motore delmio
gioiellino che avrei accuratamente sacrificato se accelerando fosse servito a
lasciare indietro tutti quei problemi.
Problemi che mantellavano nella mia mente da quando avevo
iniziato a capire qualcosa.
E la cosa era grave perché per il mio habitué sentivo di non
aver capito perfettamente un cazzo.
L’unica cosa che desideravo ora era che tutto finisse al più
presto.
Svegliarmi di soprassalto e scoprire che si era trattato di
uno stupido incubo.
Ma sapevo che non era possibile.
Almeno che il mio sonno non durasse da tre secoli.
Se mi ero definita in una brutta situazione fino a quella
mattina ora la cosa era degenerata.
Avevo dato perfino di matto a scuola.
E pensare che la mia compagna si fosse innamorata di una
parte del motivo per cui io avevo svalvolato mi
faceva salire la pressione a 1000.
Cosa preoccupante per una senza pulsazioni.
Concentrai il mio sguardo sul volante in pelle e lo strinsi
convulsamente con le mani.
Ne andava della mia sanità mentale.
Dovevo fare chiarezza al più presto su quello che era
successo.
Voltai la testa di lato e inizia a scrutare fuori dallo
stesso finestrino cui Jane era praticamente appiccicata.
Trovai subito il motivo del suo interesse.
Un lupo dal manto marrone scuro correva troppo vicino al
ciglio della strada.
Qualunque umano avrebbe potuto scorgerlo.
Stupido ammasso di
pulci.
Acceleraid’impulso tanto che la macchina parve protestare ma poco mi
importava.
Ero arrabbiata dalla situazione.
Oltraggiata per essere dovuta scendere a trattative per lo più
nella mia casa.
E pensare che quell’ammasso di botoli pulciosi maleodoranti
avrebbe infestato con la loro presenza per non dire poi con il loro odore la
mia casa mi faceva raggelare.
Pensare poi alla reazione che avrebbe potuto avere Bra mi
dava il colpo di grazia.
Già Bra non sapeva nulla.
Le sarebbe venuto un colpo vedendo entrare in casa un branco
di licantropi al completo.
-ammassi di pulci aspettate prima di entrare!devo fare una
cosa!- parlai cosciente che mi avrebbero sentito
sentii un ringhio provenire dal
bosco
-lo prendo come un sì- risposi
Jane finalmente staccò il suo interesse dal finestrino
ricordandosi che la macchina non si guidava da sola e che c’era qualcuno che
doveva farlo e quel qualcuno ero io.
Mi guardò curiosa.
-Bra-
sibilai
lei annuì.
La guardai attentamente.
Aveva un sorrisetto stampato sulle labbra che sembrava non
avere intenzione di andarsene.
Totalmente deficentizzata.
-Jane, come ti senti?- domandai
all’improvviso visto che avevo finalmente ottenuto la sua attenzione
-bene- confusa ma con il sorrisetto
-seriamente Jane,come ti senti?- mi
girai a guardarla
una domanda seria doveva avere una
risposta seria.
-bene..-
-Jane!- esclamai alterata
lei abbassò lo sguardo.
Iniziò a torturarsi con le mani gli orli della gonna, chiaro
segno di nervosismo.
-è una sensazione nuova…- sussurrò
-cosa senti?- domandai incuriosita cercando di scorgere il
suo sguardo
-è strano da dire…è successo tutto all’improvviso…ho sentito
come uno strappo all’altezza dell’ombelico e poi….- sussurro continuando a
sgualcire la gonna
-e poi…- la intimai io
-e poi mi sono sentita bene…come se stessi galleggiando..non sentivo nulla ma dentro di me c’era confusione..è
difficile da spiegare…era come se avessi perso tutti i sensi…- all’ultima frase
alzò lo sguardo e mi sorrise
-perso tutti i sensi…- ripetei tra me e me
-è grave?- mi domandò con la voce tremante
-le conseguenze non saranno
piacevoli…- risposi guardando dritta davanti a me mentre sentivo lo sguardo di
Jane martellarmi addosso come un tacito invito a guardarla e a darle sicurezza
-io..non voglio stare senza di
lui…- tubò di colpo
non sapevo cosa dire.
Se qualcuno mi avesse detto che avrei avuto quel tipo di
discorso con Jane gli avrei riso in faccia.
Ma d'altronde fino a poco tempo fa non credevo nemmeno di
poter provare io stessa qualcosa.
La mia teoria si confermava.
A Forks c’era qualcosa in grado di
cambiare le persone.
Ma non potevo dire se in meglio o in peggio.
Colo che i cambiamenti non giovavano a nessuno.
Sobbalzai sentendo singhiozzare.
Mi voltai di scatto e rimasi folgorata.
Jane stava piangendo.
O almeno ci stava provando e per le possibilità di piangere
che avevamo noi vampiri sembrava un pianto pieno di disperazione.
Qualcosa nel mio petto si strinse.
Non mi piaceva vedere quella scena.
Non mi piaceva vedere Jane piangere.
La cosa mi recava fastidio.
Ritornai a osservare la strada cercando di concentrare tutta
la mia intenzione sulla carreggiata.
Ma i singhiozzi soffocati giungevano alle mie orecchie.
Ogni singhiozzo era come una sberla per me.
-smettila!...non ho detto che la
cosa è impossibile…-
chi aveva parlato?
Ancora una volta bocca e cervello sembravano aver volontà
propria.
Mi maledissi mentalmente.
Ma mi accorsi subito che i singhiozzi erano finiti e che
nella macchina regnava il singhiozzo.
Jane aveva smesso di piangere e pure di respirare.
Non ci feci caso.
E pregai perché quella frase l’avessi solo pensata.
Speranze mal riposte.
-dimmi cosa devo fare e io lo farò!- seria
una voce tropo seria per una
bambina di soli 13 anni.
Una voce che trasudava disperazione e desiderio di rivalsa
vero il destino.
Destino comune a tutti noi vampiri.
Destino che o lo ami o lo odi.
Non ci sono vie di mezzo.
E ora Jane lo odiava.
Un po’ come me.
-sai a cosa vai incontro se decidi di intraprendere questa
strada?- domandai chiudendo gli occhi
no, Jane , dimmi di no, dimmi che non ne vale
la pena, dimmi che vuoi vivere, dimmi che non lo farai, ti prego Jane, non fare
la mia stessa fine, ti prego, almeno te…
la sentii trattenere il respiro
potevo sentire i macchinaggi della sua testa in funzione
pregai che almeno i suoi
funzionassero bene
-sono disposta a tutto!-
di nuovo le mie speranze furono mal
riposte.
-Jacob è un licantropo per
Volterra saresti una traditrice e Marcus non accetta se o me
se si tratta di licantropi…- concisa e diretta – ti ucciderebbero –
-darebbero a te Bella ordine di uccidermi, visto che sei
l’unica in grado di resistere ai miei attacchi- sorrise
-cosa vorresti dire?- la guardai stupita, mi stava chiedendo
di ucciderla o cosa?
-a te Volterra sta stretta- rispose semplicemente
silenzio.
Semplice costatazione.
Semplice dato di fatto.
Semplice verità.
Una verità che solo io conoscevo, o quasi.
-non sono scema, sono una bambina ma ti conosco, te per me sei come una sorella maggiore, conosco tanti lati
di te, e l’avevo capito da un po’…- sempre quel sorriso
condanna.
Non devi dirlo.
Non devi dirlo.
Ti prego no.
-tu stai pianificando di tradire Volterra-
un sussurro ma ben udibile
Ecco, l’hai detto.
Quando pronunci una
cosa a alta voce quella diventa reale….
Amara verità.
Non solo Jane sapeva.
Ma era stata zitta.
Consapevole di quello che stava succedendo.
-e io sarò con tè, così tutte e due otterremo quello che
vogliamo davvero- posò una mano sulla mia e a quel tocco mi sentii sprofondare
non voglio portarti nel baratro con me…
-chi altro lo sa?- domandai terrorizzata dalla possibile
risposta
-nessuno, non ho parlato a nessuno di questo, non sono
scema, se volevo aiutarti non avrei mai fiatato- e mi sorrise – anche io come
te voglio lasciare Volterra-
-lo dici per Jacob…- sussurrai
-e tu per Edward,…- sussurrò
-e per Bra…- aggiunsi io
-e per me stessa e credo che la cosa valga anche per te…-
sorrise Jane
mi girai completamente verso di
lei.
Sorrideva beata, spensierata nonostante la consapevolezza di
quello a cui andava incontro.
La guardai un attimo in silenzio.
Studiavo il suo viso con attenzione.
Era come se la bambina che era salita la stessa mattina
nella mia macchina non ci fosse più.
Al suo posto c’era un’adolescente innamorata.
Le sorrisi.
-si, Jane, lo faccio anche per me…-
il suo sorriso si allargò.
Allungò la sua mano verso la mia.
-fino in fondo- disse seria
guardai la sua mano con attenzione.
La strinsi.
Sospirai ormai consapevole al fatto che non avevo più scuse
se non ammettere la verità.
-fino in fondo- risposi
fino alla morte
Parcheggiai la macchina nel garage.
Non ebbi il tempo di scendere che due esili braccine mi cinsero la vita.
Sorrisi felice.
Bra.
La presi in braccio e affondai la testa nei suoi boccoli
profumati.
-ciao amore- sussurrai al suo orecchio
lei rise felice
-mi sei mancata mamma- cinguetto stringendosi maggiormente
al mio collo.
Chiusi la portiera dell’auto e incontrai lo sguardo di Jane.
Uno sguardo vale più di mille parole.
La vidi rientrare in casa per poi uscire dalla porta
principale così potevo parlare con Bra.
Entrai in casa e posai le chiavi della macchina
sull’armadietto.
Bra non aveva intenzione di cambiare posizione.
Probabilmente trovava il mio abbraccio comodo.
E a me non dispiaceva.
La scostai leggermente e lei mugugnò infastidita.
Mi trovai occhi negli occhi con quella che doveva essere mia
figlia.
Le sorrisi.
Non potevo farneameno.
-amore, adesso arriveranno sette persona
che tu non hai mia visto, sono dei licantropi-
la sentii sobbalzare e per rassicurarla
le accarezzai una guancia e le sorrisi.
-non ti preoccupare non ti faranno nulla, ricordi? c’è la mamma!- ironizzai
la vidi sorridere felice
-te comunque stai sempre vicino a me e per nessuna ragione
non allontanarti da me Alec e Alex- le rassicurai.
Per mia fortuna non replicò per l’assenza del nome di Jane
sulla lista.
Lei annuì semplicemente.
La ripresi alla posizione iniziale
così da avere un braccio totalmente libero e avanzai verso la porta principale.
Uscii sul portico giusto in tempo per poter vedere il resto
delle macchine dei Cullen e di Alec arrivare e
parcheggiare nel piazzale davanti casa.
I rinforzi…risi mentalmente.
Sentii Bra agitarsi tra le mie braccia e la vidi sorridere
nella direzione di Rosalie.
Lo stesso per la vampira.
-forza lupetti al rapporto!- ironizzai
un bel po’ di ringhi mi giunsero in
risposta ma quelli che si presentarono davanti a me furono solo sette ragazzi
senza scarpe.
Cercai di ignorare quel particolare.
Anche se trovavo la cosa esilarante.
Mutaforme alle prime armi.
Memorizzai il tutto per qualche battutina di cattivo gusto.
Ma quello non era decisamente il momento.
-che bravi mi obbedite già!- ghignai sarcastica
-tu brutta succhiasangue…- ma non
ebbe il modo di finire la frase perché si trovò con il naso piantato per terra
-ops..non
volevo…- ritrassi lo scudo e pensai che ero proprio una pessima bugiarda
sentiiEmmet
sghignazzare alle mie spalle.
Il capobranco si rialzò rosso di rabbia e mi guardò truce.
sorrisi di rimando, lo avrei
rifatto volentieri ma non mi sembrava il caso.
Sentii una lieve pressione sulla mia spalla e mi ricordasi
di avere Bra in braccio, voltai la testa bella sua
direzione e aspettai che proferisse parola.
-mamma…- parlava a smorfie – puzzano…- e indicò con il
ditino il gruppo di ragazzini senza scarpe che assistevano alla
scena furenti
il mio sorriso si allargò.
-è sveglia la bambina…- sghignazzò Emmet
il capobranco aveva raggiunto il
culmine
-stupida succhiasangue, questo è
troppo- sputò
io alzai una mano facendoli segno
di fermarsi
poi con tono canzonarlo e un
sorriso estremamente falso cinguettai – mai sentito dire che i bambini sono la
voce della verità?-
e qui Emmet
esplose.
Gli lanciai un’occhiata che voleva dire molte cose ma la cos più deducibile era commiserazione.
Quel vampiro da piccolo doveva aver sbattuto la testa da
qualche parte.
Riportai la mia attenzione sui lupetti davanti a me.
Ora che il ghiaccio in qualche modo si era rotto.
Dovevamo chiarire le cose.
Gli feci cenno di sedersi sul
tavolini sul portico.
-vi offrirei qualcosa, ma non credo che un po’ di sangue sia
nel vostro menù abituale…- ironizzai mentre tutti si stavano sistemando
sull’ampio portico.
Bra si sedette sul dondolo in braccio a Rosalie così che io
potevo muovermi liberamente in qualsiasi situazione di emergenza.
Emergenza che non avvenne.
I lupetti si erano rivelati più svegli di quel che avevo
immaginato.
Non c’erano volute minacce, attacchi e tantomeno il pugno di
ferro.
In meno di mezzora l’accordo era sancito.
Pace e bene.
Così direbbero i saggi.
Noia mortale questo si era rilevato per me.
Niente a che vedere con gli accordi che si sancivano per via
dei Volturi.
L’unico insoddisfatto sembrava Alec.
Se fosse stato per lui i lupetti sarebbero diventati solamente
un bel ricordo.
Purtroppo non era per lui.
Sghignazzai soddisfatta.
L’unica cosa che ci avevano chiesto era di non trasformare
nessuno e di non mangiare in zona.
Accodo già sancito in precedenza con i Cullen
e che a noi non recava nessun cambiamento.
I Cullen invece dovevano stare
lontani dalla riserva indiana per cacciare.
Una noia mortale.
Sbuffai.
Il pomeriggio si era rilevato noioso.
Trattare con i lupetti si era rilevato incredibilmente una
perdita di tempo.
Quelle palle di pelo non avevano polso.
Forse le pulci gli avevano succhiato via la
poco intelligenza che avevano.
Guardai distrattamente Jane.
Parlava con Jacob.
Gli altri lupetti se ne erano andati, ormai era sera.
E Jacob sembrava voler mettere radici.
L’amore.
Sbuffai e rientrai in casa dove i Cullen
erano tranquillamente accampati in soggiorno.
Fate come foste a casa
vostra eh…
Appena varcai la soglia sentii afferrarmi per l’orlo della
gonna.
Bra.
Sorrisi.
-mamma, mamma, domani posso andare
con la zia Rose a fare shopping???- diretta e concisa, aveva preso tutto da me.
Io annuii e le sorrisi.
E lei insiemealla
zia Rose si misero a chiacchierare del più e del meno.
Come madre e figlia.
Le guardai distrattamente e poi mi infilai in cucina.
Mi avvicinai al frigo e sospirando l’aprii.
Ne sfilai una bottiglietta rossa.
La portai alle labbra.
E mi sentii subito meglio.
La finii in un sorso.
Chiusi il frigo e buttai la bottiglietta nella spazzatura.
Guardai distrattamente fuori dalla finastra.
Jane stava ridendo insieme a Jacob.
La scena mi rese felice e sorrisi anche io.
Rendendomi conto della cosa mi portai una mano alla faccia
nel tentativo di cancellare il sorriso del mio volto.
Bastò annullare il contatto visivo.
Mi girai per andare in soggiorno dagli alti ma non feci
neppure un passo che vidi Edward appoggiato allo stipite della porta.
Sorrisi.
-sto perdendo l’uso dei miei sensi, non mi ero accorta…- lo
salutai
lui si allargò nel suo sorriso
sghembo.
Bellissimo.
E m si avvicinò lentamente.
Allungò la sua mano sul mio viso e mia accarezzo dolcemente
la guancia.
Chiusi gli occhi e mi lasciai in balia del suo tocco.
Un tocco dolce, leggero, sensuale, capace di rendermi sua
schiava.
Aprii gli ochi solo quando sentii
qualcosa di cldo posarsi sulle mie labbra.
Le sue labbra.
Chiusi gli occhi subito dopo.
Gli avevo aperti solo per istinto, per controllare.
E mi lasciai trasportare in quel bacio.
Un bacio salato.
Uno di quelli che non ti fa passare la sete.
Ma te la fa aumentare.
Un bacio che vuol dire voglio di più.
Un bacio che vuol dire stai con me.
Non so quanto durò.
Ma quando ci staccammo ci trovammo in una magia.
La nostra magia.
Verde nel verde.
Sorridemmo entrambi senza scioglierci dal nostro abbraccio.
-resta con me, questa notte…- sussurrai appena
lui annuì.
Allora???
Che cosa ve ne pare???schifo?bello?accettabile?passabile?devo
darmi all’ippica?devo bruciare anche il mouse???
Qualunque sia la vostra tendenza di pensiero fatemelo
sapere lasciando un messaggino a fina del capitolino (tiè
ho fatto la rima!)
Baci baci
Hey tu che stai leggendo!
Esatto proprio tu dalla faccia buffa!
Non farmi sprecare queste righe di sano inchiostro
informatico per niente!
Vedi dove c’è scritto ‘vuoi inserire una recensione?’
ecco bravo proprio lì!
Non devi rispondere mentalmente si o no!
Devi portare quel coso chiamato cursore sopra e con il
tasto destro fare un bel click!
Oh mamma cosa è successo?
Un foglio bianco?
Non potrò mica cimentarmi in una bella recensione per la
mia adorata PetaloDiCiliegio?
E invece sì!!!!
Quindi bando alle ciance e lasciami un messaggino!
E ora passiamo al motivo fondamentale per cui sul mio
volto si dipinge sempre un ghigno quando entro nel sito di EFP…..rullo di tamburi….le vostre recensioni!!!!
ANGOLITO DOVE LA SANITA’ MENTALE E’ UN OPTIONAL^^
Nel
mio caso è più che plausibile^^
Jessica_Hale:
ciao!grazie per i complimenti!sono felice che l’idea dell’imprinting
tra jane e jacob ti sia
piaciuta!continua a recensire!un bacione
giunigiu95:
ma ciao!mi è piaciuta la definizione ‘coppia di andati’ mi ha fatto
sorridere!speriamo che andranno bene insieme dai…bella è l’incoerenza fatta
persona ma credo che si sia fatta chiarezza in fretta, dai…per il resto Alex è
importante per lei, qst è chiaro e è logico che abbia
un bel po’ di scendente su di lei, in fondo sono 50 ani che si conoscono, e
bella l’ha trasformato perché sentiva qualcosa!fammi sapere del capitolo!un
bacione
gerby88:
ma ciao!sono riuscita a stupirti allora eh!l’imprinting tra janee jacob è una cosa
che mi è venuta così, e in un certo senso mi mette tenerezza, Bella si rivede
in parte nella situazione di Jane e per una volta inizia a considerarla un po’
di più di una semplice bambina, diciamo che qstcap è dedicato a loro due e al loro rapporto che muta, il
titolo ne è una prova!per lo scorso capitolo mi dispiace che la reazione bdibelal ti abbia un po’
‘infastidito’ ma volevo dare un senso alla paura e alle reazioni che essa comporta,
io stessa quando ho veramente paura me ne frego di come comportarmi con gli
altri e credo che in quelle situazioni la cosa sia lecita, coem
hai visto poi bella è tornata in sé!e nel prossimo capitolo vedrai molto di
più!visto che ho interrotto sul più bello^^..un bacione
Ele_Cullen:
ma ciao!!!adoro parlare con un’altra elena^^..sono
felice che il cap ti sia piaciuto..dire che non
sopporto jacob è poco, per quello non avrei mai
concesso l’imprinting con lei, lma i lupetti
potrebbero, anzi saranno utili in qst guerriglia e
dovevo far in modo che si instaurasse un legame con i vampiri..quindi da qui la
jacob x jane^^…spero che il cap
ti sia piaciuto!un bacio
Bella_kristen:
ma ciao!non sai quanto le tue parole mi abbiano risanato!per fortuna a te alex piace!io lo adoro, molto più di Edward!e mi tenta
tanto fargli vivere insieme felici e contenti..magari
fosse possibile, ma qst è ua
Edward x bella quindi mi sa che andrà a finire proprio così…ma non sarà così
facile..magari poi mi invento un continuo ee li metto
insieme^^..ma k tentazione^^…ti mando un bacione spero che il cap ti sia piaciuto!
Ashlein,: tessssssssoroooooo!!!ma ciao!!da quanto!!!!come va?????sono prontapimpatissima a ris alla tua recensione, quindi armati di popcorn e buona
lettura!!!!....bene bene..ti chiedo scusa mia adorata fan di Alex..d’altronde
il fascino dello sfigato in amore belo da far paura ha fatto brezza anche sul
tuo cuore, ne sono onorata^^..io lo adoro, anzi no, lo amo, è il vampiro dei
miei sogni, dire che Edward mi aveva un po’ stancato perché era diventato
monotono e a volte proprio non lo sopportavo è poco!come hai detto te a scena
di scappare dai problemi e di andarsi a far bruciacchiare a Volterra è stato il
culmine della mongolaggine, in quel momento volevo
entrare nel libro e dargli una mazzata intesta e dirgli che così non si fa!ma dimmi te, tanti muscoli niente
cervello…patetico..c’è però da dire che il suo fascino è inestimabile^^…chi non
gli salterebbe addosso dopo averlo visto???solo un deficiente non lo
farebbe..ma io preferisco Alex, anzi lo stimo forte!!!..come hai visto ho dedicato
il capitolo a una nuova alleanza, a una bella e jane
che si trovano nella stessa situazione, entrambe rincretinite pronte a farsi
accoppare per il loro grande amore, quando basterebbe portarselo a Volterra e
fare festa grande..ma noi donne non ci capiamo mica eh!!!...waaa
sto delirando…sono fiera che hai visto il moto gp!io
l’ho guardato mentre sonnecchiavo in divano!però io tifo valentino,
troppo simile a me quel pazzoide, entrambi con questa deficienza che ci
assale^^…ma lasciamo perdere questa cavolate, che di moto ne ho
abbastanza^^…passata qst parentesi ti devi
rimproverare seriamente!non toccare Aro!!!!lui è un mito!lo vedo molto come un
padrino vampiresco!è a dir poco fenomenale, e se segui la sua linea di pensiero
non è poi male…è uno dei personaggi della storia che avrei voluto approfondire
maggiormente ma la meyer si è limitata a metterlo in
un angolino e non sai quanto mi rode, lo adoro, è come se fosse l’emblema del
vero vampiro!mi ricorda molto la setta del film intervista con il vampiro!waaaa è un mito..ok sto impazzendo..piccolo delirio
personale, non prendertela…tornando al capitolo, che te ne apre??????come il
solito ho rotto sul più bello, tanto per aumentare l’audiencee e ghigliottine
che pendono sulla mia testa, ma che ci posso fare, è una cosa troppo
divertente^^..eheh….wabbè!dai…ho
delirato abbastanza…adesso ti saluto e ti mando un bacione grande grande…al prossimo capitolo!!!!kisskiss
Sara25:
salve^^…grazi mille per la recensions^^…eheh…sono feliuce che lo scambio di battutine tra bella e sam ti sia piaciuta direi che anche su qstcap ci ho insistito un po’!mi piace troppo umiliare
quel cagnaccio^^…per quanto riguarda l’indecisione dei
bella hai centrato in pieno, bella conosce Alex da tanto e lui forse è uno dei
pochi che la capisce e che riesce a infonderle sicurezza, d'altronde Edward è
appena entrato nella sua vita, non può diventare il centro del suo mondo così
da un gg all’altro!ha già fatto smuovere il suo cuore
e non è poco..vedrai che con il tempo andrà molto meglio^^..dire che è stato
stupido a dirgli che era terrorizzata è poco, ma a volte i maschietti ragionano
d’impulso, povero, in fondo era solo preocc..e bella
è permalosa, e tanto pure^^…Jacob/Jane è molto strana come cosa, me lo avete
fatto notare ttt ma mi ispirava e poi ci voleva un
motivo per allearsi con i lupetti , no?e Bra è troppo piccola e Bella troppo
protettiva con lei, Jacob in quel caso sarebbe già morto^^..ti mando un kisskiss
fede_sganch:
graziegraziagrazie^^…tranqui si è tutto sistemato in qst capitolo…Edward e Bella come hai visto se la passano
bene…ma devi capire che Alex per bella è cmq importantissimo e forse è l’unico
che la conosce, perché Bra in fondo è una bimba, è normale che Bella si senta
al sicuro con lui..daltronde Edward è appena comparso
nela sua vita…ma ricordi per chi Bella sta mandando a
p*****e volterra?per Ed!l’ha detto pure lei..quindi
stai tranqui, è consapevole dei suoi sentimenti^^..ti
mando un kisskiss
Valle89:
ti ha spiazzato la storia dell’imprinting?bene!era
quello che volevo..scommetto che dl titolo avevi pensato a una jacob per bella^^..eheh…dai che
si è tutto risolto in qstcap..bella
si è sciolta!!!!!eheh…eh, lo so ho interrotto sul più
bello, vero???un bacione
Florence: ma ciao!strana
coppia hai proprio ragione…tranqui k beklal è tornata normale, aveva avuto un piccolo svarione
credo, ma è colpa di Edward, se solo imparasse a tenere la sua boccaccia
chiusa, che ci vuoi fare..sono felice che qstfic ti piaccia^^..grazie
grazie grazie!adesso arrossisco!!!!^^^^^^^^^^^..spero che il cap ti sia piaciuto!ti mando un bacione
Confusina_94:
ma ciao!davvero sei rimasta così O.o allora ho avuto
l’effatto che volevo^^..sono
sicura che qst capitolo abbai risollevato il morale
visto che hai detto che tifi per la Belal x
Edward!!un bacione
aliceundralandi:
ma ciao Alice!sono felice che sei tornata!pensavo mi avessi abbandonata!e
invece eccoti qui!..devo dire che sei arrivata su un capitolo molto polmenico, am con qst dovrei sfatare molti dubbi…ecco che Bra è ritornata in
scena..come dici te la bampira è un amore^^…eheh..ti ho stupito co la storia
dell’imprinting, vero?non te l’aspettavi??daltronde
la mia mente se non lancia qualche delirio non è soddisfatta^^…come vedi la
bella x Edward continua…e Alex è ancora nell’angolino, nonostante tu lo odia,
vedrai che a qualcosa servirà^^..adesso ti mando un bacione grande grande!!!!!! PS apprezzo il pensiero per l’uovo di pasqua,
ma se mangio ancora cioccolato divento una balenottera^^
cullengirl:
ma ciao!anche te sei tradizionalistica e tifosa del bellaxedwarad!vedrai che il porssimo
capitolo ti piacerà ancora di piu!!!un bacione
Flockkitten:
ma ciao!sono felice che ti sia piaciuta l’idea dell’imprinting
e scusa per lo spavento!come hai detto te adesso l’alleanza si è solidificata e
allargata..bella è stratega di nascita e Alice le da sempre belle dritte…spero
che non rimarrai delusa dal capitolo, non si sa mai che tu lo abbia già
previsto^^..un bacione
3things: ma ciao!povero jacob dici???a me non
dispiacerebbe se jane sfogasse la sua frustrazione su
di lui, in fondo non mi è mai andato a genio, e balla pare la pensi ugualmente
visto che si diverte a fare gli scherzetti ai lupetti^^..per la piccola apatia
di bella, non ti preoccupare, coe hai visto era
passeggera la cosa, almeno dal finale si deduce così, vedrai che nel prossimo
capitolo ne avrai la conferma^^..spero di avere chiarito i tuoi dubbi, per ogni
cosa chiedi pure io sono qui x qst!..ti mando un
bacione
MimiMiaotwilight4e:
ma ciao!eh si, il gruppetto di prime donne si è
allargato!!!tutte pronte e combattive e con superpoteri, sembrano le
protagoniste di qualche banda di supergirl di nuova invenzione!!!!..carina la
J/J vero?ma ispirava un po’, e volevo dare una svegliata a Jane, perché così mi
intristiva u po’…speriamo bene dai!un bacio
Sabry87:
ma ciao!....il titolo mandava un po’ alla deriva lo
ammetto, ma come il solito mi piace mettere i colpi di scena, mi diverto
troppo^^spero che la cosa ti sia piaciuta!tranqui che
la bella x Edward continua^^..un bacione
stezietta w: ma ciao!il senso del gelato alal fina voleva dire una sola cosa, il finale piace o
meno, cioè la J/Jpiace o fa schifo..la
parte precedente del capitolo sarebbe il limone^^..spero di essere stata
chiara!..cm veei nel capitolo è tornata Bra, tranqui stava bene…per Jacob puoi stare tranquilla, si
terrà a debita distanza da Bella^^…mentre il complotto segreto se te lo dico,
che complotto segreto è???un bacione!
ATTENZIONE QUESTO CAPITOLO IN VIA DEL
TUTTO ECCEZIONALE AVRA’ IL RATING ROSSO!
A VOI LA LIBERTA’ DI
LETTURA!
Salve gente!
Avete visto?siamo in piena
primavera!e l’estate è alle porte!
Per tutti quelli che come me sono
sopraffatte dall’allergia è una cattiva notizia, ma come rimanere impassibili davanti
ai ciliegi in fiore e alle fragole italiane che spuntano sulle bancarelle degli
ortofrutta!
Che bella stagione!
Non per niente il mio nick prende spunto da questo!
Io adoro la primavera, nonostante
per il 90% del tempo lo passi sotto farmaci!
Ma sapete cos’è inoltre simbolo
la primavera??Dell’amore!
E quindi come non poter dedicare
un capitolo tutto rosa alle mie adorate
lettrici??
Tenete conto che non sono
romantica, e continuerò aripeterlo fino
allo sfinimento però ho provato a dilettarmi in questo romanzetto rosa e spero che i miei sforzi non
siano stati vani!
Quindi tra uno starnuto e l’altro
vi auguro buona lettura!
PS. Armatevi di popcorn..capitolo
lunghissimo!
CONDENSA
L’amore è
qualcosa di irrazionale..
..a cui
si pensa quando si soffia sulle candeline..
Riprendiamo dal più bello….
Ma quando
ci staccammo ci trovammo in una magia.
La nostra
magia.
Verde nel
verde.
Sorridemmo
entrambi senza scioglierci dal nostro abbraccio.
-resta con
me, questa notte…- sussurrai appena
lui annuì.
Lo so che sono stronza, l’ho
scritto pure sul mio space!
BELLA POV
Dire che
la giornata era stata strana era dir poco.
Licantropi, imprinting, strette di mano, accordi, segreti.
Non erano cose per me normali.
Neppure per una vampira ultracentenaria.
Sospirai contenta che almeno quella giornata fosse giunta al
termine.
Quasi giunta al
termine a dire il vero.
Mi lasciai massaggiare dal getto dell’acqua calda della
doccia.
Acqua comunque fredda su di me.
Ripensai alla puzza dei licantropi e istintivamente storsi
il naso.
Come cavolo faceva
Jane a essersi invaghita di uno di loro?
E a starci accanto?
Io mi sarei strappata
il naso dopo cinque minuti…
Bah…chi capisce questa
cose è bravo…
Magari Jane non
trovava fastidioso l’odore…
Ma lui era un licantropo..e un giorno sarebbe morto…
Felicità temporanea…forse neppure raggiungibile…
Scacciai dalla testa quel pensiero.
Non mi andava di pensare negativo proprio ora.
Me lo ero promessa.
Ce lo eravamo promesse.
Fino in fondo.
E non mi sarei rimangiata la mia parola.
Chiusi il getto dell’acqua e mi passai una mano sul viso.
Sospirai e mi preparai a uscire.
Strizzai i capelli e uscii dalla doccia.
L’acqua doveva essere stata calda, un leggero vapore
aleggiava nell’aria.
Sembrava nebbia, molto simile a quella di Volterra.
Non riuscii a trattenere un sorrisetto.
Afferrai un asciugamano e me lo strinsi all’altezza dl seno.
Infilai le infradito e mi avvicinai allo specchio.
Appannato.
Posai una mano sulla superficie di vetro pallido e lasciai
una scia di acqua tirata a lucido sul vetro.
Almeno così ci vedevo.
Mi soffermai sulla mia immagine riflessa sullo specchio.
Un pulcino bagnato.
Sorrisi.
Guardai la mia mano.
Inerme posata sulla superficie del vetro.
Bagnata.
Guardai il gioco delle goccioline che da dove era posata la
mia mano correvano giù.
Come una pazza corsa per arrivare prime.
La condensa era sempre divertente.
Mossi appena dal mano.
Ma mi fermai subito.
Che cosa stupida.
Ero una vampira di 300
anni e pensavo a certe cose.
Sorrisi.
In fondo nessuno lo
avrebbe mai saputo.
La mia mano si mosse appena.
Si strinse a pugno, solo l’indice era scappato da quella
presa.
Sembravo ET.
Ridacchiai e cercai di trovare coraggio.
Spostai il braccio un po’ più in basso dove la condensa aveva
avuto la meglio.
Avvicinai la mano e posai delicatamente l’indice.
Lo stavo per fare.
Presi un ultimo boccone d’aria e mi decisi.
Mossi la mano delicatamente, senza fare pressione.
Prima su…
Poi giù…
Poi su ancora…
E infine giù…
Staccia la mano di colpo e la posai al petto.
Guardai la mia opera.
Un cuoricino sghembo, simile a quello della Phard.
Sorrisi.
L’avevo fatto.
Avevo sempre desiderato di farlo, pure in macchina.
Ma sapevo che non bisognava scrivere sui vetri.
Isabella Swan ha appena infranto una regola…gongolai tra me e
me.
Sempre sorridendo alzai lo sguardo.
Due occhi mi guardavano fissi.
Mi raggelai.
La mia immagine riflessa allo specchio mi guardava allibita.
Che cosa stupida…
Voltai le spalle e uscii di fretta dal bagno come a voler
lasciare al più presto le prove della mia colpa.
Colpevole fino all’ultimo capello.
Imbarazzante…
Scesi le scale con una calma impressionante.
Come una principessa al suo grande debutto in società.
Solo che al posto di un vestito di seta e pizzi mi ero limitata
a un paio di shorts e canottiera.
Niente tacchi a spillo, meglio le infradito.
Niente acconciature degne di un hair
style ma semplicemente capelli ancora umidi che mi solleticavano il viso.
Ma il tocco forte era l’asciugamano bianco che se ne stava
sulle mie spalle, prendendo il posto del collo di volpe.
Una principessa del ventunesimo secolo vestita ad arte per
il suo debutto nel salone di casa.
Saltai l’ultimo gradino e gongolai fino al soggiorno.
Un sorrisetto pacato.
-non ce la facevo più, odour-de-lupet
non è il mio preferito- ghignai annusando il dolce profumo di vaniglia che
ornava i miei capelli.
Di tutta risposta Jane mi guardò storta.
Ma non ci feci caso.
Mi avvicinai alla poltrona dove era seduto Edward e mi
posizionai sul bracciolo.
Gli sorrisi.
-scusa se ci ho messo tanto- egli depositai un dolce bacio
sulla guancia
lui sorrise
-per questa volta sei perdonata- sorriso sghembo
non riuscii a trattenere una risatina.
Adoravo quel sorriso così particolare.
Lui mi annodò un braccio alla vita e mi trasse più vicino a
sé.
Lo lasciai fare, non desideravo altro.
Sentii il suo soffio gentile sul collo.
Aria calda, l’unica capace di scaldare un po’ il mio cuore.
Mi accoccolai meglio sulle sue gambe.
Se si potesse descrivere con delle emozioni il senso di pace
più assoluto probabilmente avrei usato quelle che provavo ora.
Posai delicatamente la mia testa sull’incavo del suo viso.
Caldo e piacevole.
Lui mi abbraccio con entrambe le braccia e iniziò a
massaggiarmi la schiena.
Dolce e tenero.
Mi lasciai trasportare da quel tocco così frizzante sulla
mia pelle anche se diviso da una semplice canotta di cotone.
Bella sensazione.
La sua testa si posò delicatamente sulla mia.
Come a vietarmi vie di fuga.
Era stretta in una gabbia.
La sua gabbia.
Una gabbia da cui non avrei tentato di scappare.
Pace, tranquillità,
benessere.
Avrei usato quei tre aggettivi per descrivere il tutto.
Decisi di rilassarmi maggiormente.
Volevo godere al massimo dei quella sensazione.
Chiusi delicatamente le palpebre.
Strofinai il mio naso sull’incavo del suo collo.
E li mi fermai.
Cercai di annullare i sensi.
Mi concentrai sul suo tocco, sul suo contatto, sulle
sensazioni che mi faceva provare la sua vicinanza.
Sentii chiaramente che stava sorridendo.
E a occhi chiusi sorrisi anche io.
Ero felice.
Mi concentrai maggiormente e riuscii a annullare le
sensazioni estranee a noi due.
Solo io e lui.
Non Jane che bisticciava con Alec.
Non Bra che si divertiva a colorare.
Non Alex che suonava dal piano di sopra con la chitarra.
L’ultima fu difficile da isolare.
Quella sinfonia mi ricordava qualcosa.
Ma prima di ricordarmene riuscii a annullarla.
Io e lui.
Bella & Edward.
Suonava pure bene la cosa.
Rimasi così immobile e rilassata e cullarmi in quel momento.
Uno dei momenti più belli della ma vita.
Un momento per cui valeva la pena lottare.
Sorrisi ancora.
Si, per questo la gente lotta, per qualcosa per cui vale la
pena.
Strinsi leggermente la presa sulla sua maglietta.
Non volevo correre rischi.
Neppure lui poteva scappare da quella gabbia.
Sentii il suo sorriso accendersi.
Poi due labbra calde sui miei capelli umidi.
-non lo farei- un sussurro
decisi di non investigare.
Troppo desiderosa di continuare quel contatto e di godere
appieno delle sensazioni che questo mi provocava.
E mi lasciai trascinare.
Come non avevo mai fatto nella mia vita.
Emozioni nuove che scorrevano nel mio corpo.
Emozioni per cui valeva la pena vivere.
Emozioni che solo quel vampiro mi riusciva a dare.
Edward.
Mi soffermai sul suo nome, sul suo volto.
Non so quanto tempo quella fu l’unica immagine e pensiero
che mi attanagliò, ma fu bellissima e incomparabile.
Quella sensazione fu bellissime e incomparabile.
Quell’abbraccio fu bellissimo e incomparabile.
Tutto di lui fu bellissimo e incomparabile.
Finalmente avevo trovato il mio stimolo.
Quello che ti agganci per vivere lo avevo già e aveva gli
occhi di una bambina di sei anni.
Quello per essere felice lo avevo trovato e ora mi stringeva
stretto al suo petto.
-sto benissimo qui…con te…- sussurrai piano aprendo gli
occhi in due fessure
-anche io ora…che qui con me ci sei te…-sussurrò a sua volta
svicolai con la testa da quel nascondiglio naturale che
avevo trovato e mi soffermai aguardarlo.
Bellissimo.
Sul viso mi apparve un sorriso senza che io lo avessi
previsto.
E mi compiacqui per questo.
Il suo sguardo si mosse appena.
Ma bastò per farmi trovare occhi negli occhi.
Mi si allargò il sorriso.
E una miriade di emozioni si fecero largo nel mio cuore.
Poi il mio sguardo cadde sulle sue labbra.
Il desiderio di farle mie cresceva.
E come se lui avesse avvertito il mio desiderio avvicinò il
suo viso al mio.
Lasciando un dito a separarci.
Occhi negli occhi.
Verde nel verde.
Sentivo il suo respiro solleticarmi le labbra.
E decisi che non potevo aspettare maggiormente.
Tagliai le distanze e il dito che ci separava fu presto un
lontano ricordo.
Labbra che scottano.
Labbra che fremono.
Labbra che desiderano.
Labbra che si cercano.
Labbra che sembrano non riuscire a trovare la loro pace
quanto è il desiderio di quell’unione.
Labbra che finalmente sembrano aver trovato la loro metà.
Corpi che rispondono al semplice tocco.
Copri che non si accontentano.
Occhi complici che si guardano.
Occhi che nascondono segrete verità.
Il respiro mozzato.
Il corpo che trema.
Le sensazioni che si sormontano.
Il desiderio che cresce.
La consapevolezza che si fa strada.
Lui è diventato
indispensabile.
Senza di lui non puoi
vivere.
E ancora baci, carezze, tocchi delicati che lasciano spazio a
tocchi più decisi, più irruenti.
Un’ultima boccata d’aria.
Un’altra volta incontrarsi in quelle pozze così simili alle
proprie.
Pozze che sembrano sussurrare al tuo cuore..vedi che non siete poi così diversi?
E in quel momento vorresti darti della stupida per non
averlo capito prima.
Ma decidi di rinviare.
-ti voglio Isabella, …ti desidero come non potrei mai
desiderare nessun altra- un sussurro a mezz’aria
me te sembri non capire che quello è più di un desiderio.
È una verità, una verità bella e buona appena dichiarata.
Una dichiarazione in piena regola.
È come se qualcuno avesse dato voce al tuo desiderio.
Un desiderio che non è solo il tuo.
Un desiderio in comune con qualcun altro.
Per un attimo sembra che i tuoi occhi luccicano.
Che l’emozione sia troppo grande.
Che dai tuoi occhi spingano incoscientemente delle lacrime.
Ma è la tua bocca a rispondere.
Come un soffio, un filo d’aria.
Un semplice constatazione la tua.
-ti desidero anche io Edward…e sono stata una stupida a non
capirlo prima…-
parole soffocate da un bacio.
Un bacio che vuol dire molto.
Ma la cosa più captabile è stai zitta, non importa, lo so, ora siamo insieme e nessuno ci potrà
separare.
Come a dar voce a un desiderio, a un sogno che non si può
esprimere a gran voce.
Perché si sa, se i
desideri gli esprimi ad alta voce poi quelli non si avverano.
Un ultimo bacio.
Poi un tacito assenso.
Le sue ginocchia che si piegano.
Il tuo corpo che si solleva.
Le scale non ti sono mai sembrate così lunghe.
Quando la camera della tua porta viene aperta ti accorgi per
la prima volta che la tua camera non era mai stata così spoglia.
Ma è un miliardesimo di secondo.
Quando la porta viene chiusa capisci che ora è la camera più
piena del mondo.
E sorridi.
Felice di poter dividere la tua felicità con la persona
giusta.
Perché finalmente lo capisci.
Edward è quello
giusto!
Sentii il mio corpo posarsi delicatamente sul materasso.
Mai avrei immaginato tanta dolcezza rivolta verso il mio
essere.
Finalmente la felicità iniziava a diventare cosa palpabile
mano.
Sentii il materasso abbassarsi leggermente.
Alzai lo sguardo che fino a prima avevo tenuto abbassato
dall’imbarazzo.
E quello che vidi mi fece sentire un salto al cuore.
Verde nel verde.
Sorrisi.
No, non potevo essere
più felice..
Edward era a gattoni su di me.
I ciuffi bronzei, forse troppo lunghi gli solleticavano il
viso e si allungavano comea voler
raggiungermi.
Non erano abbastanza lunghi però.
Il suo viso era serio e rilassato.
Come se il suo cervello stesse macchinando qualcosa, ma il suo
corpo fosse finito in standby.
Sorrisi soffermandomi sulle sue labbra arrossate.
Era perfetto.
Un dio.
Il mio sogno nel
cassetto si stava avverando.
Un angelo mi era
venuto a salvare per portarmi in paradiso.
E io che non credevo
negli angeli.
Sorrisi compiaciuta della mia ignoranza.
E lui si unì al mio sorriso.
-è bellissimo…-sussurro – posso sentire i tuoi pensieri…-
esitò.
Io sobbalzai.
Poteva sentire i miei
pensieri?
Possibile che…?
Capii subito…
-non mi sono mai sentita così….-sorrisi imbarazzata –immagino
che sia per questo..-
non mi importava che lui violasse la mia privacy.
Soprattutto perché nei miei pensieri c’era solo lui.
Sorrise ancora.
Sospirai.
-in questo caso…- sussurrai
feci leva sui polsi e gli donai un bacio.
Un bacio casto.
-voglio che tu sappia tutto di me…- sussurrai ancora per poi
concedermi alle sue labbra.
Sentii il suo corpo stendersi sul mio ma facendo attenzione
a non schiacciarmi.
Dolcezza.
Le sue labbra si posavano sulle mie e insieme iniziavano una
danza piena di colori, sentimenti, passioni.
Desiderio.
Il respiro mozzato, le mani che si spingevano nell’esplorare
il corpo dell’altro, i gemiti di approvazione quando le maglie venivano
superate.
Il semplice fatto che
a Isabella non bastava più.
Il semplice fatto che
a Edward non bastava più.
Portai la mia mano all’estremità della sua maglietta.
Un dolce impiccio.
Staccai le mie labbra dalle sue.
Consapevole che lui sapeva le mie intenzioni.
E sfilai la maglietta che andò a posarsi in qualche meandro
della camera.
Mi soffermai un attimo a ammirare gli addominali ben
scolpiti che grazie alla colorazione della pelle lo facevano assomigliare al
busto di Apollo scolpito da Michelangelo.
Sorrise dalla metafora.
Mi alzai leggermente.
Raggiungendo l’incavo del suo collo che mi aveva cullato in
quella miriade di sensazioni poco prima.
E iniziai a baciarlo.
Un segno di ringraziamento.
Baci sempre più passionali.
Baci che lasciavano il segno poi accarezzato dalla lingua
che dolcemente voleva cancellare il segno di quel così bel peccato.
Pensavo che solo il collo umano potesse avere tale
ascendente su di me, ma mi sbagliavo.
Lo sentii gemere e stringersi maggiormente al mio corpo.
La sua eccitazione premere sul mio addome.
La sua voglia crescere proporzionalmente alla mia.
Lo sentii sfuggire dai miei baci per poi guardarmi a mo di
scuse mentre mi sfilava la canottiera che andava a far compagnia alla sua
maglia sparsa da qualche parte
Sentii il suo tocco bollente partire dal mio collo,
solleticarmi la clavicola per poi scender giù fino al reggiseno di pizzo e lì
soffermarsi, lasciando posto alle labbra.
Dolci baci ripercorrevano la via percorsa in precedenza
dalle sue carezze.
Miriadi di emozioni si fecero strada nel mio corpo mentre
con le mie mani gli accarezzavo la schiena spingendola verso di me.
Non avrei resistito a lungo.
Feci scivolare le mie mani fino ai suoi denim e iniziai a
slacciargli i bottoni.
Mai le asole dei pantaloni mi erano sembrate così
fastidiose.
E lui sembrava essere d’accordo con me.
Una volta che tutti i bottoni furono liberi afferrai i jeans
e glieli sfilai con l’aiuto delle gambe.
Davanti a me un dio greco armato solo di boxer neri
attillati.
Sorrisi compiaciuta.
Sentii il suo corpo premere sul mio e la sua eccitazione
insistente sulla mia gamba.
Le nostre lingue danzavano in una danza incontrollabile.
Le mie mani strette sui suoi capelli in una morsa senza
fuga.
Mentre la sua a sorreggermi la testa e l’altra a combattere
con le asole dei miei pantaloncini.
Battaglia vinta facilmente.
Mi diede un ultimo bacio sulle labbra.
E iniziò a lasciarmi una scia su tutto il corpo
soffermandosi in gran modo sul seno e sull’ombelico.
Sfilò i miei pantaloncini.
Si fermò a guardarmi sognante.
-il blu è decisamente il tuo colore-
mi lasciai sfuggire una risatina presto soffocata dai suoi
baci pieni di passione.
Se il miele avesse
potuto essere piccante…
Sollevò leggermente il mio corpo e mi sfilò il reggiseno.
Sentivo il suo corpo fremere sul mio.
Portai le mani sui suoi boxer e inizia a giocherellare con
l’elastico.
Lo sentii gemere.
La mia dolce tortura lo stava facendo impazzire.
Lasciai stare l’elastico e mi concentrai sulla sua schiena.
Iniziai baciargli il collo dolce e passionale mentre lui si
stringeva a me.
Voleva di più.
Sentivo la sua eccitazione sfregare sul mio bacino in
maniera sempre più incisiva.
-ti prego…-ansimò al mio orecchio
feci scivolare le mie mani sulla su schiena e arrivai ai
boxer.
Ignorai totalmente l’elastico.
Infilai una mano al suo interno e accarezzai la sua
eccitazione ormai tesa.
Lo sentii gemere.
Iniziai a muovere la mano a ritmo rallentato.
Una dolce tortura seguire da ansimi e gemiti sempre più
accentuata.
La sua mano scese fino a arrivare alle mie mutandine di
pizzo.
Così decisi di aumentare il mio movimento.
Una dolce tortura che stava diventando un tormento.
Un gemito più alto partì dalla sua bocca.
La sua mano mi sfilò le mutandine facendole cadere
abbandonate ai piedi del letto.
Lasciai la sua eccitazione, cosa accolta da un gemito di
disapprovazione e con entrambe le mani sfilai i boxer.
Un segno di liberazione.
Sentii il suo corpo finalmente nudo sopra il mio.
Allacciai le mie braccia al suo collo e lui ne fece passare
una dietro la mia schiena mentre l’altra sui miei glutei sollevandomi
leggermente dal letto.
La sua eccitazione premeva sempre più forte sul mio bacino
facendomi gemere dal piacere.
Allungai il collo e legai le mie labbra alle sue.
E poi una miriade di sensazioni.
Le sue labbra che baciavanole mie.
La sua lingua che esplorava la mia bocca.
Poi un’emozione più forte seguita da un gemito di piacere di
tutti e due.
Sentii il suo membo caldo entrare
in me e il mio corpo soprafatto da un’andata di calore.
Due corpi complementari.
Due corpi capaci d rendersi piacere a vicenda.
Due corpi tra loro legati.
Due corpi che si appartenevano.
Sentii il suo corpo fremere e rispondere al desiderio con
dolci spinte che piano piano si facevano sempre più
irruenti.
Mentre i nostri occhi si guardavano carichi di desiderio.
Occhi che sembravano raccontarsi i loro segreti più
nascosti.
Occhi che parlavano al posto delle labbra.
Occhi che vivevano nella magia.
Occhi verdi che si rispecchiavano in altrettanti occhi
verdi.
Verde nel verde.
Come un sogno.
Un sogno pieno di piacere.
Un sogno silenzioso il cui le uniche voci erano quelle di
due ragazzi che si amavano e vivevano il loro amore.
Fino a che raggiunsero entrambi l’apice.
Un gemito più forte parti dalle loro gole.
E poi si spense piano lasciando solo il posto ala respiro
pesante.
-è stato bellissimo- fu il solo pensiero che il mio
cervellino riuscìesprimere
lui mi sorrise – è stato magico- poi si spostò delicatamente
e si sdraiò al mio fianco.
Mi girai in modo da poterlo guardare negli occhi.
E sorrisi col fiato ancora corto.
Allungò la sua mano fino a arrivare a sfiorarmi il viso.
Socchiusi gli occhi mentre la sua carezza si faceva strada.
Lo sentii scostarmi una ciocca di capelli sbarazzina vicino
all’occhio.
Poi il suo tocco si fermò.
Aprii piano gli occhi e trovai il suo viso vicinissimo al
mio.
Lo guardai confusa ma l’unica cosa che mi uscì fu un
sorrisetto.
-posso baciarti?- mi domandò
io rimasi confusa.
Ma la mia confusione venne subito ripagata quando le sue
labbra si posarono sulle mie.
Miele allo stato puro.
Un bacio dolcissimo e pieno d’amore.
Poi piano piano le sue labbra si
staccarono dalle mie.
-credo dovremo farci una doccia- ironizzò
io ridacchiai
-si, credo tu abbia pienamente ragione-
e insieme c alzammo dal letto.
Totalmente nudi.
Mano nella mano e ci dirigemmo in bagno.
Sentivo una strana sensazione.
L’acqua fredda che picchiettava sul mio corpo.
E delle labbra bollenti che massaggiavano le mie.
Una sensazione piacevole.
Molto piacevole.
Quando il bollore alle labbra terminò rimase solo l’acqua
fredda a massaggiarmi il viso.
Mentre due occhi verdi mi scaldavano il cuore.
Non potei fareameno
di sorridere.
Poi anche l’acqua smise di scorrere e rimasero gli occhi
verdi a scaldarmi.
Mi strizzai i capelli lunghi mentre lui con una mano
frizionava i suoi mandando goccioline d’acqua dappertutto.
Ridacchiai.
Aprii la porta della doccia e allungai la mano verso due
asciugamani poco distanti che avevo preparato prima.
Uno blu e uno rosso.
Gli passai quello blu mentre iniziai a armeggiare con quello
rosso.
Ma mi dovetti fermare.
Guardai Edward e lo vidi con in mano anche il mio
asciugamano.
Alzai un sopraciglio interrogativamente.
-ti sta meglio il blu- mi sorrise lui
io ghignai e afferrai l’asciugamano blu che mi porgeva e me
lo fasciai al corpo annodandolo all’altezza del seno.
Lui era stato più veloce.
Sorrisi imbarazzata della mia lentezza.
E uscii dalla doccia seguita a ruota da lui.
Di nuovo la nebbia.
Storsi il naso e mi avvicinai allo specchio.
Pulii parte della superficie dalla condensa e mi specchiai.
Presi la spazzola posata sul mobiletto li di fianco e
iniziai a pettinarmi i capelli.
Impresa facile per chi non conosce la parola nodi.
Una volta terminata l’impresa riposi la spazzola dov’era e appena
tornai la postura eretta trovai due braccia a fasciarmi la vita.
Mi rilassai e posai delicatamente la mia schiena al suo
addome.
Potevo sentire il movimento della sua cassa toracica alzarsi
e abbassarsi seguendo il ritmo del respiro.
Un dolce massaggio.
Piegai la testa leggermente di lato per far spazio alla sua
che si posò immediatamente alla mia.
Guardai la nostra immagine riflessa allo specchio.
Sorrisi sorpresa che lui facesse lo stesso.
Sempre guardando lo specchio notai che la sua attenzione si
era spostata.
Mi infastidì la cosa.
Cercai di seguire il suo sguardo e notai che andava a
indugiare sul lato basso dello specchio ancora appannato.
Sobbalzai vedendo cosa stesse realmente guardando.
Ma lo sentii sorridere e tendere la mano verso il cuoricino
che avevo disegnato poco prima e che era riapparso.
Posò il suo dito sul cuoricino mezzo cancellato e ne ripassò
le linee.
Rimasi stupita da quel gesto.
Ma sorrisi lo stesso.
Poi sentii afferrarmi il polso destro.
Sentii le dita piegarsi, tranne l’indice.
Istintivamente posai il mio sguardo su di lui.
Mi sorrise.
Poi iniziò a armeggiare con il mio polso.
Portai la mia attenzione sul vetro e non potei fare a meno
di sorridere.
Accano al cuoricino figuravano due lettere.
E ♥ B.
Sorrisi compiaciuta e imbarazzata.
Poi un dolce sussurro arrivò al mio orecchio.
-così te lo ricorderai…la condensa è tremendamente difficile
da eliminare…-
non potei fare a meno di sorridere.
Miiiiiiiiiiiiiiiiiiii capitolo
lunghissimo!!!!!!
Ho consumato tutto lo smalto bianco sulle unghie a colpi
di battitura!!!
Guarda te cosa mi tocca fare per addolcire le mie adorate
lettrici!
Mi dovrete come minimo fare un monumento in giardino!
Spero almeno che lo sforzo sia valso aqualcosa!
RECENSION’S
MOMENT!
È
arrivato il momento perfetto per delirare in compagnia!!
Valle89:ma ciao!come hai visto ho aggiornato il prima
possibile!così da svelare che succederà tra i picciotti^^..per jane è logico, l’unione fa la forza, e si sa non c’e nulla
di più temibile di un branco di ragazzine innamorate^^
pucciosi4ever:ma
ciao!non ti preocc la scuola prima di ttt, so qnt possono essere
stronzi i prof!meglio non frali inca!sono feluce tu
sia passata a leggere e recensire..spero che qstcap ti piaccia!un bacio
Ashlein: ma ciao
stella!!!!!..ma come mi dici che se ti piace qualcuno ti piace torturarlo??mi preocc..spero di non piacerti^^..ma a colazione te no mangi
cereali…sei un jubox!!!!tutte le canzoncine
conosci!...vorresti avree il potere di jane???a me piacerebbe qll di
Edward…sai k bello poter leggere nel pensiero, o quello di alice, prevedere i
numeri al lotto^^..magari…povero jacob, mi sa k se
provava a dare un bacio a jane dal finestrinoho idea che bella lo trasformasse in una di qll pellicce che si trovano in mezzo alla strada, di solito
di nutrie, ma dato che ci siamo un bel lupetto versione maxi spiaccicato non
dovrebbe guastare..cm hai detto te Edward è apparso poco nello scorso cap, ma si è rifatto in qst..e alex rimane un personaggio ambiguo..non c’è mai ma c’è
sempre…mah..Jane non credo sia il tipo da suicidio, quindi la consulenza di
Edward sarebbe inutile, la vedo più in versione killer armata di motosega a a fare a pezzetti ttt i
volturi^^…x qnt riguarda i licantropi stava pensando
di fargli a pezzettini e aprire una pellicceria di alta moda, immagino che i proventi
sarebbero ottimi, chiunghe vorrebbe uno scalpo di
lupetto davanti al caminetto dove passarci con le scarpe piene di fuliggine…eheh…emmet è un mito, io se fossi
stata bella avrei fatto a pezzi rose e mi sarei presa emmet!...devo
dire che sulla canzone di Aro ti batto io qst
volta..ascolta bene…aro dududu amico di sempre..aro
alla moda, aro controcorrente….aro in cerca di guai…aro al telefono che non
parla mai…aro dududu in mezzo alla via e balla passa
e ti porta via…ok…ho delirato abbastanza!!!oh mamma che vergogna…speriamo che
nessuno legga i nostri monologhi, senò mi becco una
violazione del sito per attacchi di mente!!!!mamma mamma…e anche per oggi è
andata..che te gusta il capitolo????speriamo bene!Edward ha parlato poco erò..speriamo bene dai…eheh..ti
mando un bacione!!!kisskiss
_zafry_: ciao e benvenuta!sono felice che hai recensito!sono felice che
la storia ti piaccia….per quanto riguarda virgole non mi sono mia piaciute, ho
uno stile un po’ particolare di scrivere..ma spero ti piaccia cmq…cmq se noti qlkcs di sbagliato fammi sapere così correggo subito^^..un
bacione
Sabry87:
ciao stella!ghrazie x i complimenti..già la J/J è
assurda come coppia lo ammetto, ma mi è venuta così…due birrette
di troppo immagino^^…per E/B in qstcapitoluzzo hanno avuto un po’ di space^^..un bacio
Bella_kristen:
ma ciao!!!ma sai che mi hai datp un’ideuzza…la B/A piace da morire anche a me…se tutto va bene
ci scriverò qualcosa…come coppia alternativa..chissà…sono felice che ti sia
piaciuta la scenetta comica di E/B/Bnonmi piacciono le cose troppo
serie, ho voluto dare un po’ di vitaa ttt!!!ti mando un bacione^^
stezietta w:
ma ciao!!!sapevo che la fina mi avrebbe fatto odiare e x farm,i perdonare,
capitolo iper lungo e iper
romantico..una bella/Edward che d’amore non scherza!!!!un bacione
sanders88:
ciao!benvenutissima!!!!!sono felice che ti piaccia la
fic e che tu abbia recensito!adesso che hai iniziato
non smettere mica pero^^…sono felice che ti piaccia la trama, è un po’
particolare,è vero ma senò mi annoiavo con le solite
cose^^..vedrai che tra poco si ritorna nel piano x tradire Volterra^^..ti mando
un bacione!!
Confusina_94:
ma ciao!sono felice che ti sia piaciuta!!la J/J è una trovata un po’
particolare ma sembra che la cosa fili abbastanza^^..e che dire delle E/B????
ho dato il massimo in qst capitolo!!un bacione
Flockkitten:
ma ciao!!!bella recensione!quando l’ho letta mi ha fatto veramente piacere, hai
apprezzato qll k volevo foste apprezzato e hai notato
qlkcs che solo te hai notato…innanzitutto la alleanza
tra Jane e Bella non n è stipulata a caso, sono donne e si capiscono da priori,
perché noi donne apparteniamo a una razza a parte^^…il fatto che sia stata
sempre zitta significa che Jane non ammira Bella solo per come si veste o per
la sua forza, come scritto su tanti capitoli fa, ma va a denotare che Jane stimi
bella per quello che è per un esempio…e qst le fa
lode, perché non è affatto una bimba superficiale, forse non è neppure una
bimba…e poi te hai notato un’altra cosa, molto molto
importante…di Bra e Rose, non è un caso quella frase che ho fatto pesare a bella,
come madre e figlia, perché dietro qst semplice frase
ho intenzione di tesserci qlkcs!!!!...scusa se ho
scritto tanto, ma mi sono gonfiata in petto qnd ho
letto al tua recensione!ti mando un bacione^^
gerby88:
ciao!sono felice che ti sia piaciuta l’alleanza tra bella e jane,
tutto quello che hai detto è sacro santo e io non posso far altro che
stringerti la mano^^…la scenetta comica sono felice che ti sia piaciuta…Bra è
la voce della sincerità d'altronde^^..ti mando un bacione
cullengirl: grazie!!!!Sei
dolcissima!!!!sono felice che i pensieri di bella siano divertenti^^..e se hai
detto che ti è piaciuto il bacio tra i due piccioncini, non voglio immaginare qstcap qui!!!!un bacione
lilly95lilly:
ma ciao!non mi ricordo se hai hgià recensito a dire
il vero…cmq ti do il benvenuto ufficialmente!!!spero che continuerai aseguire e recensire!mi farebbe felice!...x il
capitolo sono felice che ti sia piaciuto e ho idea che anche qst non sia da meno, un capitolo dedicato solo a bella e
Edward!!!!un bacio
Sara25:
ma ciao!!!!che recensione on i fiocchi mi hai lasciato^^..i’m very happy!!!...devo dire che mi hai sgamato, bella ha qlk tratto del mio carattere, la bastardaggine credo
l’abbia presa da me^^..spero di non averti fatto arrabbiare troppo, ti ho
appena sfornato il nuova cap!spero sia all’altezza e
spero mi faccia perdonare^^…hai detto che vuoi un bambino immortale?qui dietro
l’angolo gli affittano!se vuoi tyi do il numero di tel per prenotarlo^^io ne ho uno^^…sono felice che jane, la piccola sadica ti piaccia…le ho voluto dare un po’
di spazio^^…per Edward non ha molta voce quando non è con bella xk scrivo in bella pov..forse
scriverò qlkcs il Edward pov…ma
non sono sicura…avrà modo di riscattarsi stai tranqui!!!!un
bacione!!
Jessica_Hale,: ciao!!mi hai fatto
diventare tonalità gabibbo con tanto di bocca
spalancata1!!...timando un bacione
grande grande..spero che il cap ti sia piaciuto!!!
aliceundralandi:
ma ciao!!!!premetto che alex non morirà mai..io lo
amo, lo adoro, e non potrei accettare se gli succedesse qlkcs^^..però magari
ammazzo qlk1 altro….mmmmm…vadiamo
un po’..adesso stilo una lista sui possibili candidati….sono felice che il cap ti sia piaciuto…ho vuolto
rendere il ttt u po’ comico a dire il vero…e spero
che qstcap ti sia piaciuto
lo stesso anche se di comicità zero^^..un bacione
giunigiu95:
ma ciao!!sono felice che il cap ti sia
piaciuto!!!!!!!!eheh Edward e ebelal
sono proprio fatti per stare insieme^^..un bacione
3things:
ciao!!!!!nulla per i chiarimenti, dovere^^…dai che facciamo ttt
il tifo per bella e le paladine che distruggeranno Voltera^^..un bacione
MimiMiaotwilight4e:
ma ciao!!sono felice che la piccola bra abbia fatto
breccia anche nel tuo cuore^^ e sono felice che la nuova coppia ti piaccia..su qstcap, sono voluta rimanere
tradizionalista, spero di aver fatto bene^^..un bacione
fede_sganch:
ma ciao!!!!sono felice che la magia del verde nel verde ti sia piaciuta, non so
neppure io cm mi sia uscita, fatto stà che l’ho
scritta e mi sono anche sconvolta da sola della pensata…Jacob ti piace?bene
bene..a me noe non credo mi piacerà
mai…ti mando un bacione grande grande^^
ebbene sì…
ce l’ho fatta….
Spero vi sia piaciuto il
tutto….
Colgo l’occasione per
ricordare che domani è la fasta del boccolo..e io da veneziana DOC nonpotevo che farvi gli auguri^^
Questa volta vi ho fatto penare lo ammetto ma ho cercato
di non interrompere sul più bello…
Ho alcune segnalazioni sulla fiction
importanti da fare…
♦
Innanzitutto riguardanti il rating…ho dovuto passarlo a rosso…come mi è stato fatto notare
era ancora arancione e dopo il precedente capitolo ho decisamente sfollato..di
conseguenza l’ho cambiato subito..spero che questo non provochi problemi a voi
che seguite la mia fiction…ma vedo che continuate a seguirla comunque…
♦
La seconda segnalazione riguarda un piccolo
spoiler!...esatto gente ho deciso di
spoilerizzare un po’..anche se non so se è il termine adatto..tradotto ho
scritto una ONE-SHOT legata aquesta
fiction..il cui titolo è FALENA che parla
del primo incontro tra la piccola Bra e la nostra Isabella…la segnalo nel caso qualcuno volesse leggerla (e
lasciarmi una ben voluta recensione!)…l’ho scritta convinta dal successo che ha
avuto quella bambina in tutte voi lettrici…quindi andateci a fare un saltino!!
♦Terza
segnalazione riguarda una one-shot scritta da me circa un mesetto fa e
pubblicata solo questo pomeriggio perché partecipante a un contest..si intitola
ROUTINEed è una Jane-centric..così per
farvela conoscere un po’ di più o almeno come io l’ho immaginata…spero darete
un’occhiata …dateci una lette dai e fatemi
spere se pure a voi fa tanto schifo!
♦
Quarta e ultima segnalazione…vi chiedo di non
fare spam sulle mie recensioni perché sennò
Erika mi mangia!^^
Finite le segnalazioni!grazie per
l’attenzione!!!
Passiamo al delirio…
Sono qui per presentarvi il 27° capitoluzzo!!!
Non sarà romantico come il precedente sennò rischio il
ricovero in ospedale per diabete fulminante(esiste??)…
Ma sarà un bel scorrere della storia…ricordiamoci che
Volterra è un impiccio e l’unico modo per essere liberi è farla a mucchietti di
cenere..quindi bando alle ciance e si passa al riarmo dei vampiri!!!
Buona letturaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
M
La testa mi martellava.
Erano ore che non facevo altro che strizzare gli occhi.
Infastidita.
Ogni cosa per me era una distrazione.
Soprattutto in quel momento.
Soprattutto se rientrava nel mio campo visivo.
E le cose non erano poche.
Un effetto negativo di essere una vampira.
Nulla poteva sfuggire alla vista.
Ne volutamente né no.
Nella mia testa martellava una tale confusione da far
invidia a un concerto rock.
Forse gli effetti post sbornia erano simili ai miei.
Non lo avrei mai saputo.
Nonmi ero mai
ubriacata.
Al massimo avevo assaggiato da umana qualche bicchiere di
merlot.
Niente di più.
Sbuffai tanto che Mike sobbalzò.
Girò la testa nella mia direzione e mi guardò stupito.
Forse si era dimenticato che ero al suo fianco.
O forse ero io ad essermi dimenticata di trovarmi in classe.
Mike ridacchiò.
Lo degnai di uno sguardo.
Consapevole che mi avrebbe distratto.
Ma tanto tutto sembrava distrarmi in quell’aula.
L’unico che non se ne era accorto doveva essere il
professore.
Troppo annoiato a spiegare una lezione che aveva ripetuto
chissà decine o forse centinaia di volte.
-allora sei umana…- sghignazzo guardandomi il mio vicino di
banco
lo guardai con un sopraciglio alzato.
-iniziavo a credere che fossi un automa…temevo ti piacesse
davvero la matematica- l’ultima
parola era accompagnata da una smorfia logorroica
pericolo scampato.
Lo guardai.
Continuava a ridacchiare.
-già…odio la
matematica- sbuffai
Odio stare qui.
Odio parlarti.
Odio perdere tempo.
Odio non poter
azzannarti al collo.
Odio pressappoco tutto
Mike…e si per precisione non sono neppure umana!contento?
Portai la mia attenzione alla finestra.
La mia ansia continuava a crescere.
Guardai l’orologio appeso al muro.
Ancora dieci minuti.
Troppo.
Ne andava del mio autocontrollo.
Dieci minuti e tutto sarebbe iniziato.
L’inizio della grande fine.
O l’inizio degli inizi.
Comunque tutto sarebbe cambiato per me.
Isabella Maria Swan alla fine di tutto, da viva o morta che
fosse stata sarebbe stata diversa.
Sospirai.
L’unico modo per allontanare ansia e angoscia.
Il mio sguardo andò aposarsi sulla porta.
Sembrava lontanissima.
Sbuffai ancora.
Magari se avessi continuato così il professore mi avrebbe
cacciato fuori dall’aula.
Dubitavo che l’avrebbe fatto.
Ma almeno sperarci e sognarlo era un modo per perdere tempo.
Tempo estremamente lungo a trascorrere.
Tempo che sembrava di piombo.
Come l’aria.
Densa di adrenalina.
Mi guardai attorno.
L’ultima ora si faceva sentire un po’ a tutti.
Mezza classe era addormentata sul braccio.
L’altra mezza stava preparando lo zaino con netto anticipo.
Decisamente nessuno aveva voglia di restare in quell’aula.
Tanto meno io.
Presi libro quaderno e penne e li infilai della borsa a
casaccio.
Mezze fuori e mezze dentro.
Guardai la mia opera.
Disastrosa.
Feci pressione con la mano e infilai maggiormente dentro i
libri.
Sicuramente si sarebbero rovinati.
Sicuramente si sarebbero riempiti di pieghe e orecchie.
Una smorfia comparve sul mio viso.
Ero sempre stata abituata a trattare con rispetto i libri.
Involucri di segrete verità rinchiuse in una semplice
copertina.
Più era rovinata la copertina più il libro era prezioso.
Ora, nel ventunesimo secolo sembrava valere la regola
opposta.
I libri scritti a mano, quelli sì che erano degli dell’uso
delle buone maniere.
Peccato che non ne facevano più.
Guardai l’orologio.
Mancavano otto minuti.
Otto minuti.
Ma il tempo si era fermato?
Per fortuna che secondo tutti per i vampiri il tempo scorre
velocissimo.
Bazzecole.
Come la storia dell’aglio.
Io da umana lo detestavo, adesso mi sta del tutto
indifferente.
Girai la testa di lato.
Mike stava disegnando una M in caratteri gotici.
Ne avevo scritta una anche io una settimana fa.
Ma la mia era uscita decisamente meglio.
E soprattutto non stava per Mike.
Questa volta fu Mike a sbuffare.
Lo guardai.
Stava accartocciando il foglio dove aveva scritto la M.
Una smorfia nel viso.
Non doveva essere piaciuta neppure a lui.
Almeno aveva un senso del gusto.
Prese un altro foglio.
Iniziò la sua opera.
La biro tracciava la curva della gambetta della M in maniera
fluida.
Quasi elegante.
Per poi sbagliare e diventare sghemba e tremolante.
Un altro foglio appallottolato.
Un’altra smorfia.
Un altro tentativo.
Vano.
Sorrisi.
Allungai la mano verso la biro abbandonata sul banco.
Mike mi guardò, ormai arreso.
Non sarebbe mai diventato famoso.
Quella M non sarebbe mai stata la sostituta della M di
Michelangelo.
Avvicinai al mio banco un foglio, bianco e immacolato.
Lui mi guardava confuso.
Mi sforzai di sorridergli.
Poi mi concentrai sul foglio.
Lasciai la biro scivolare composta sul foglio.
Senza fare pressione con la punta, con calma.
L’inchiostro nero andava a tracciare le linee composte della
M,
Una M finalmente guardabile.
Non uno scarabocchio.
Appoggia la biro di fianco al foglio e alzai lo sguardo sul
mio compagno di banco.
Sorrideva, soddisfatto e compiaciuto.
-ma c’è qualcosa che non sai fare?- mi domandò d’un tratto
con gli occhi a palla
lo guardai confusa.
Corrugai la fronte nel tentativo di spremere le meningi.
mmm…qualcosa che non
so fare….
Difficile come domanda.
Molto difficile.
Ci pensai attentamente.
Qualcosa che non sapevo fare.
Poi mi sia accese una lampadina.
Sì.
C’era qualcosa che non sapevo fare.
-non so cucinare- sbuffai
mi era sempre scocciato.
Ma imparare a cucinare per cosa?
Per chi?
-scherzi?non sai cucinare?..non ci posso credere, pure io
sono capace..non sono uno chef ma me la cavo..insomma..guardami..non sono mai
morto avvelenato- tutto d’un fiato.
Era tanto terribile
che non sapessi cucinare?
-purtroppo è così…- annuii
lui mi guardò confuso poi alzò un sopracciglio.
Soffiò per trattenere le risate
-ecco perché sei così magra e pallida-soffiò per poi
scoppiare a ridere.
Io lo guardai sbieco.
Un misero umano mi stava deridendo?
Mike Newton si stava prendendo gioco di me?
Lo stesso Mike Newton che non
sapeva risolvere una semplice equazione?
Purtroppo non mi sbagliavo.
Mike era contorto dalle risa.
Sbuffai.
E annotai mentalmente una
vendetta.
Già pregustavo il gusto del suo
sangue.
La sua pelle sciogliersi come
burro.
La sua ninfa vitale scorrermi in
bocca.
Lui rideva.
E io annotavo mentalmente il mio
pranzetto.
Guardai l’orologio quasi per
sbaglio.
La lancetta dei secondi scandiva
il tempo.
Venti secondi e la campana sarebbe
suonata.
Nonostante tutto Mike era riuscito
a distrarmi.
Ghignai e mi infilai la tracolla
in spalla.
In perfetta sincronia con la
campanella.
Almeno l’attesa era finita.
Uscii dall’aula alla massima
velocità che mi era consentita per non essere sospettata di doping.
Sentii Mike borbottare qualcosa.
Forse si aspettava di fare la
strada con me.
Si sbagliava.
Non oggi almeno.
Edward non c’era, era andato a
caccia e sarebbe tornato solo in tarda serata.
Rosalie si sarebbe dedicata a Bra
per tutto il resto della giornata.
Jane sarebbe stata sicuramente
insieme al lupetto puzzolente.
E da quel che ne sapevo Alex e
Alec sarebbero andati a casa.
Ero libera.
Libera di attuare il mio piano.
Libera finalmente di poter
iniziare a lottare.
Lottare per essere libera.
Arrivai in parcheggio per prima.
Non c’era ancora nessuno.
Mi ero troppo preoccupata di fare
in fretta che non avevo neppure pensato che avrei dovuto aspettare gli altri.
Sbuffai.
Tempo perso.
Entrai in macchina e misi in moto.
Almeno qualche secondo era
guadagnato.
Tirai giù i finestrini.
Giocai con il cambio.
Regolai il sedile.
Sistemai lo specchietto
retrovisore.
Lavai il vetro.
Sbuffai quando la portiera di lato
si aprì.
-ciao Rose- sorrisi
sono proprio felice d vederti…
non puoi neppure immaginare quanto…
-ciao Bella, scusa se ti ho fatto
aspettare…-
annuii poco convinta.
Per questa volta avrei accettato
le sue scuse.
Ingranai la retromarcia e uscii
dal parcheggio.
Sorrisi a Jane che intanto saliva
in macchina del fratello.
Per nulla scocciata.
Probabilmente Alice le aveva
accennato qualcosa.
O forse lo aveva capito da sola.
In fondo una giornata libera non
succedeva tutti i giorni.
Soprattutto se sei fidanzata.
Chiunque avrebbe approfittato
della fatto che Bra avrebbe passato il pomeriggio con Rosalie per stare con il
proprio fidanzato.
Ma io no.
Povero Edward gli avevo rifilato
una balla storica.
Ma d'altronde non avevo scelta.
Accelerai e uscii dal parcheggio.
Rose sembrava su di giri.
La guardai attentamente.
Lei sognava di essere madre.
E il suo sogno non si sarebbe mai
avverato.
Poi era arrivata Bra e una
speranza si era accesa.
Forse lei sarebbe stata la madre
perfetta per Bra.
Sarebbe stata la figura perfetta
al suo fianco.
Quella che io non ero.
Che non potevo essere.
O forse che non ero capace di essere.
Una cosa era certa, Rosalie voleva
bene a Bra.
Magari se qualcosa del mio piano
fosse andata storta lei avrebbe potuto fare la sua parte.
Lei sarebbe diventata madre.
E Bra verrebbe trattata come
figlia.
In fondo sarebbe stato un lieto
fine pure quello.
Forse non per tutti.
Forse non per me.
Ma per una volta nella vita sapevo
che dovevo essere egoista.
Perché anche io avevo diritto a
della gioia nella mia vita.
Ma sapere a una speranza in più
per Bra mi faceva stare meglio.
Anche se questo poteva significare
una speranza in più per me.
Accelerai maggiormente.
Avrei desiderato che i miei
tormenti fossero divenuti il pedale dell’acceleratore.
Così da poterli schiacciare.
Forte.
Di continuo.
Ripetutamente.
Magari un giorno non sarebbero più
tornati a farmi visita.
Lanciai un’occhiata all’orologio
sul cruscotto.
17:04.
Mancavano solo 11 minuti.
Né minuto più né minuto meno.
Era di importanza vitale la
puntualità.
Lanciai un’occhiata a Rose.
Se ne stava in silenzio.
Eppure quella ragazza mi era
sempre sembrata loquace.
-c’è qualcosa che non và?-
domandai
lei sobbalzò.
Doveva avere la testa da
tutt’altra parte.
Appena si ricompose mi lanciò un
sorriso rinquadrante.
Falso.
-sei preoccupata- constatai
lei abbassò lo sguardo.
Colpita in flagrante.
-andrà tutto bene- le sorrisi io
lei alzò appena lo sguardo.
Stupita.
-come fai asapere che è per quello?- mi domandò
le sorrisi
-quando io ho conosciuto Bra non
sapevo cosa fare…è stato l’istinto a guidarmi…sei una donna..ce l’hai nel
sangue il comportamento materno- sorrisi
lei mi guardò negli occhi.
Stupita.
In silenzio.
Colpita dalle mie parole.
Forse rincuorata.
Poi scoppiò a ridere.
La guardai male.
Alzai un sopraciglio.
-si può sapere che avete tutti
quanti?che cos’ho di tanto buffo?...sei la seconda persona oggi che mi ride in
faccia…- sbuffai.
Lei si fermò all’istante.
Si portò una mano alla bocca.
Vano tentativo di coprire un
sorriso.
-mi stupisci ogni volta che
parliamo…continuo a non capire come sei fatta…quando penso di aver capito il
tua carattere ecco che cambia ancora…è per questo che ridevo..sei un caso
perso…-
la guardai malissimo
-coso perso?- sibilai
di colpo volevo che il pedale
dell’acceleratore fosse il viso di Rosalie.
Quella biondina mi dava fastidio.
Lei mi sorrise e si portò le mani
davanti al corpo come per difendersi.
Ma più che una difesa sembrava un
battito d’ali inesperto.
Rosalie sapeva combattere?
Probabilmente no.
Quella ragazza era tutta tacchi
emascara.
Magari non aveva mai ucciso
nessuno.
Una vampira pura.
Il mio contrario.
-non fraintendere Bella…intendevo
nel senso che non sei prevedibile…- soffiò
poi posò le mani in grembo e si
concentrò sul parabrezza
-sei una persona speciale…Edward
l’hai capito subito..pure Alice..e scommetto che pure per Bra è stato lo
stesso…sono io che l’ho capito tardi..e mi dispiace…- sussurrò
la guardai attentamente.
Ghignai
-non devi chiedere scusa..forse
hai capito meglio degli altri chi sono in realtà…-sibilai.
Sfilai la chiave dal quadro e scesi
dalla macchina sbattendo la portiera.
Capitolo chiuso.
Rose fece lo stesso.
Entrammo in casa e nello stesso
momento in cui aprii la porta mi si increspò un sorriso sul volto.
Bra in un vestitino di raso rosso
ci aspettava ai piedi delle scale appoggiata al corrimano.
Le sorrisi.
Sentii Rose fare lo stesso.
-ti dona molto quel colore-
affermò Rose
Bra le sorrise.
Fece una giravolta con il vestito
e poi guardò me.
Sapevo perchè si ostinava a
indossare vestiti rossi.
Le ricordavano me.
Il nostro primo incontro.
Sorrisi e annuii con il capo.
si piccola…tu stai bene con tutto…
-allora sei pronta a una giornata
di puro shopping con zia Rose?- le domandai
lei sorrise amabilmente.
Come solo lei era capace e annuì
con il capo facendo rimbalzare i boccoli castani.
Mi avvicinai al mobiletto in
entrata.
Sfilai un paio di chiavi.
Le guardai attentamente.
C’era ancora attaccato il
portachiavi di Felix.
Ridacchiai.
Romano DOC.
Feci scorrere una falange sulla
scritta d’oro SPQR e non potei fare a meno che sorridere.
Felix era sempre stato importante
nella mia vita.
E io non avevo saputo
contraccambiare.
Sospirai e passai le chiavi a
Rose.
-sono le chiavi dell’Hummer-
poi ceraci nel mio zaino e sfilai
il portafoglio.
Presi tre carte di credito
entrambe a nome di una certa Isabella Rinaldi e gliele passai.
-fanne buon uso- esclamai
sorridendo
Rose prese il tutto e mi rispose
son un cenno del capo.
Lanciai un’occhiata all’orologio
del salone.
17:13.
-e allora?ancora qui?forza…via
via…lo shopping vi attende!- esclamai mentre le spingevo verso il garage.
Ridevano entrambe ma non
opponevano resistenza.
Mi appoggiai allo stipite della
porta e le osservai mentre uscivano dal garage.
Sospirai quando sentii il rumore
dell’Hummer farsi più sottile.
Entri in casa richiudendomi la
porta del garage alle spalle.
Sfilai il telefono che avevo in
tasca.
Sorrisi.
Ero in tempo.
Le 17:15
erano appena scattate.
Non aspettai oltre.
Digitai il numero e aspettai che
al capo opposto del telefono qualcuno rispondesse.
-Isabella…a cosa devo l’onore?-
una voce sottile ma pronunciata
-deve esserci un motivo par
chiamare un amico?- sussurrai chiudendo gli occhi
appoggiai la schiena alla parete e
mi rilassai il più possibile
-conoscendoti c’è- mi rispose la
voce calma ma suadente
ridacchiai
-tanto vale la pena che vada al
sodo allora- sospirai
-prima dovresti sapere delle
cose…Volterra è agitata…si stanno verificando molti cambiamenti…- a voce era
divantata preoccupata
deglutii a vuoto
-sono già aconoscenza del tradimento di Elazar…- risposi
con la voce troppo roca per essere naturale
-è stata una grande
perdita…soprattutto per te immagino..ma nonmi riferisco a questo…-voce irrequieta
-cos’altro?-iniziavo a
preoccuparmi seriamente
-Sulpicia è morta…-un sussurro
udibilissimo
mi sentii mancare.
Allontanai il telefono
dall’orecchio.
Sentivo il mio busto scivolare
finché non mi ritrovai seduta per terra.
Sulpicia era morta…
Cercai di farmi coraggio
Deglutii un paio di volte a vuoto.
Sentivo gli occhi vagare confusi
per la stanza senza scorgere nulla.
Sentivo un rimbombarmi nell’anima.
Sentivo che era un grosso
problema.
Mi sforzai di portare il cellulare
all’orecchio.
-come?- soffiai
-Aro- voce dura carica di odio,
rancore.
Ecco come tre lettere avevano il
modo di far cadere il mondo.
Ecco come tutto sembrava svanire.
Tutto era chiaro.
Aro aveva fatto uccidere Sulpicia,
troppo vile per non farlo con le sua mani.
Tutto sarebbe stato un incidente.
Come aveva fatto con Didyme, sua
sorella.
Un mostro.
Un dubbio.
Un terribile dubbio.
-p-perché?- sussurrai
temevo la risposta.
Non volevo sentirla.
Eppure sapevo di conoscerla.
Desideravo con tutti il mio corpo
di aver dedotto male.
-vuole te-
e in un attimo tutte le mie
speranza erano cadute.
In frantumi.
Come un bicchiere di vetro lanciato
contro una parete.
Impossibile da ricomporrete.
-no…-riuscii solo a sibilare
-perché mi hai chiamato?- voce
dura
l’argomento era chiuso.
Tabù.
-io…volevo…- singhiozzai
non riuscii neppure a terminare la
frase.
Tutto si stava dissolvendo.
Tutte le speranze.
I sogni.
I desideri.
Castelli in aria cancellati da una
folata troppo forte di vento.,
vento dl nome Aro.
-ti sei decisa- una voce convinta,
speranzosa ma decisa
smisi di singhiozzare all’istante
-come?cosa?- sussurrai
mi mancava l’aria.
Avevo dimenticato di respirare.
Non mi ricordavo più come si
facesse.
-ti aiuterò- una voce dura –
vogliamo entrambi la stessa cosa-
spalancai gli occhi
avevo sperato in un suo aiuto.
Ma non così.
-uccideremo Aro, distruggeremo
Volterra- una decisione
la voce era sicura.
Dura come non mai.
Desiderosa di poter avverare quel
desiderio.
Mi sforzai di sorridere.
Un sorriso amaro.
-ne sei sicuro?-sussurrai
-si-
-potremo morire entrambi-
-siamo già morti piccola-
scoppiata a ridere.
Una risata morbosa.
Ridere per non piangere.
Ridere perché non c’è altro da
fare.
La sua filosofia di vita e ora
pure la mia.
Sorrisi fiduciosa.
-sono felice che tu sia con me-
sussurrai
-non potrei desiderare alleata
migliore- mi rispose la voce
-io…grazie…ti vorrò sempre bene…-
un sussurro
-anche io…figlia mia…ora devo
andare..fammi sapere le novità…-
la conversazione era finita.
Posai il telefono sul pavimento.
Mi passai entrambe la mani sul
viso.
Almeno ero in buone mani…
Allora vi è piaciuto???
Il piano per mettere KO Volterra è iniziato…secondo voi
chi è che sta tranquillamente dialogando con Isabella?????
Bene bene gente..ho in mano il mio death note e ci sono
scritti due
nomi sicuri e uno in forse…due hanno già
un piede nella fossa, l’altro si può salvare…dipenderà dall’estro della
giornata in cui scriverò quei precisi capitoli…vi voglio fare una
soffiatina…potrebbe morire un’innocente!!^^
Sono sadica!
Ma è la storia d’amore che vi interessa, vero?
E l’amore trionfa sempre…e almeno per ora io continuo a
crederci!
DELIRIOUS
ZONE oANGOLO DELLE CHIACCHERE
(…Zona a alto tasso di deliazioni…)
Bellissima
Cullen: ciao e benvenuta!!!sono felicissima della tua
recensione!mai ricevuti tanti complimenti tutti di seguito!grazie!come ahi
detto te adoro la parte riflessiva, i dialoghi non mi divertono
tanto..preferisco morire dietro a pare mentali..sono fatta così..sono felice
che appressi il mio modo di scrivere..sei dolcissima!sono felice che ti sia
piaciuta la fiction e che tu mi giudichi romantica!grazie grazie grazie…spero
che continuerai a recensire e a seguirmi!un bacione
Ashlin: ciao tesoro!”sono felice che tu come
la condensa sei difficile da eliminare!grazie al cielo è così sennò mi
annoierei a morte senza di te..come hai visto nessun accenno a popcorn qst
capitolo..solo per te!..eh già rimedio sulla passione visto che quella volta
non sono stati gentili e non mi hanno dato anche il romanticismo nei miei
canoni genetici…colpa dei miei genitori..edward?penso sia sempre vergine…non
voglio rivoluzionare il suo prima…mi limito a incasinare il passato di bella
che già non è cosa da poco…pensavi a un matrimonio?era troppo noioso…ma credo che
ne sentirai parlare..forse.,..sono felice che intendi arrivare alla fine della
mia fiction!evviva^^…tranquilla cmq con qst capitolo non correvi il rischio
diabete^^..ti mando un bacione..scusa se sono breve ma mi rifarò te lo
prometto!!!un grande kiss kiss
ale03:ciao
e benvenuta!sono felicissima della tua recensione!spero che continuerai arecensire!mi farebbe molto piacere!sono
felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto..ho cercato di dare uil
massimo!!un bacione
Bella_kristen:
grazie!!sono felicissima che ti sia piaciuto!e soprattutto che tu abbia
apprezzato la scena giusta!!!tutto è spuntato da lì..poi è spuntato il resto,…sono
andata a ritroso nello scrivere!!un bacione
ciccimuamua:
ciao Fefè!tranquilla non faccio la spia…sono felice che il capitolo ti sia
piaciuto!sono stata romantica dici?grazie!allora qualcosa lo so fare anche
io!eheh…è stata un recensione bellissima!grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ti
mando un bacione in incognito
gerby88:
ma ciao!!!sono felice che ti sia piaciuto il capitolo specialmente la scena
della condensa!devo dire che sono rimasta stupita cneh io di quello che
scrivevo..poi quando ho riletto pensavo di denunciare il mio rapimento agli
alieni..mi sembrava assurdo che per una voklta ero stata romantica!!!^^..ti
mando un bacione…PS sono convinta che questo capitolo ti abbia incuriosito un
pochino…eheh
stezietta
w:grazie mille!sei dolcissima!!!sono felice tu abbuia
già realizzato il mio monumento^^eheh..ti mando un bacione
Sara25:
ma ciao!grazie mille per i complimenti…sono felice ti sia piaciuta l’idea della
condensa..mi è venuta in mente mentre scrivevo a dire il vero^^…bella è
decisamente più umana del solito, non c’è che dire…ma puoi stare tranquilla
bella perde il pelo ma non uil vizio!uno se è bastardo è bastardo e
basta..neppure se diventasse papa potrebbe perdere quel tratto di sé!grazie
mille per il commento!adesso ti saluto!un bacione!!
Mary___02:
ciao!!!!mi dispiace ma non rispondo di attacchi improvvisi di diabete!!!sono
felice che il cap ti sia piaciuto!continua a recensire!!
sanders88:
oh mio dio sei dolcissima!!grazie grazie grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!mi
hai illuminato la giornata!!!!!!!!!!!!!un bacione!!!!!!
Flockkitten:
dolce ma non smielata!mi piace come definizione!!!!!grazie grazie grazie…stiamo
scoprendo un bella più umana più vicina a noi…il fatto che si imbarazzi che
però si senti a suo agio la fa sentire migliore…diversa dall’arma di
distruzione di massa che ho inventato..sono felice tu abbia apprezzato!!!grazie
mille per le tue recensioni e sono felice di essere finita in questo circolo
vizioso!un bacione
_zafry_:
grazie mille per i complimenti!grazie per la recensione!grazie insomma per
continuare e a seguirmi!!!un bacione
lilly95lilly:
grazie per i complimenti..sono felice che ti sia piaciuta e tranquilla non mi
offendo se salti alcune parti..ho messo il rating rosso per sicurezza ma non ho
intensuzione di faral diventare un fanfic di sesso..alzi!!ti mando un kiss PS
non preocc x gli esami io gli ho fatti la scorsa estate..sono una passeggiata e
si copia da dio!
Confusina_94:grazie
per i complimenti!sono felice ti sia piaciuto!!un bacione
giunigiu95:
grazie sei dolcissima!!!!sono felice che il cap ti sia piaciuto!!un bacione!!
cullengirl:ma ciao compaesana!!!!che bello vedere una
veneziana da queste parti!mi fa proprio piacere!!!!sono felice che il cap ti
sia piaciuto!!!ti mando un bacione1!!!
Per rispondere a una domanda comune….no..io non ho mai
scritto sui vetri….!!!!!
sapete gente…sono un po’ preoccupata…siamo in
maggio ormai e io durante l’estate non sono mai a casa…problemino legato alla
fiction..non so se riuscirò a finirla per l’estate e soprattutto non so se
riuscirò a aggiornare per tempo…me problematica!!!!!
Dite che non devo fasciare la testa prima di
averla rotta?
Ok…va bene…
Voglio fare un ringraziamento speciale alle persone che
hanno aggiunto la mia fiction alle preferite…ben 202! E a quelle che l’hanno
aggiunta alle seguite ben 29!
Ringrazio inoltre che ha aggiunto me la sottoscritta PetaloDiCiliegio tra i
suoi autori preferiti!in ben 11 lo avete fatto!e credo sia per forza di cause dovuto
alla fiction!!!
Dopo quasi un mese di silenzio stampa sono tornata…
Dopo quasi un mese di silenzio stampa sono tornata…
Spero che il capitolo vi possa piacere…
Chiedo scusa a tutti i lettori per la mia lunga assenza e
spero di potermi fare perdonare!
Non voglio rubarvi altro tempo, c’ho già messo un mese,
quindi vi auguro buona lettura!
un bacione a tutti!
FELICITA’
Che una notizia era in grado dio cambiarti la vita era cosa
certa.
nella mia testa continuava a
volteggiare un nome un volto.
Sulpicia.
Quella vampira ultracentenaria dal volto severo e lo sguardo
altezzoso.
Non mi era mai stata simpatica Sulpicia,
era una di quelle donne che al primo sguardo sono capaci di farti abbassare lo
sguardo e farti sentire inferiori.
E con me c’era riuscita.
All’inizio la invidiavo, il suo ruolo e il posto che
occupava nella corte dei Volturi era di vitale importanza.
Chi non avrebbe essere seduto sul gradino più alto della
scala per poter fissare dall’alto tutti quelli che stavano più in basso.
Ea
Sulpicia questa cosa sembrava riuscire naturale.
Poi avevo capito, e avevo smesso di invidiarla facendo
perfino invertire i ruoli.
Nello stesso momento in cui avevo preso coscienza e capacità
dei miei poteri tutto era cambiato, di nuovo, e Sulpicia
ai miei occhi era apparsa con un soprammobile logoro che serve solo da
facciata.
Un po’ come il divano, in ogni casa ce ne è uno, e in ogni
casa ha un ruolo fondamentale per i suoi abitanti; fino a quando la gente non
si sdraia sopra con le scarpe sporche di fango.
E allora il divano non è più importante.
Il divano diventa sostituibile, con uno più nuovo, uno
migliore.
E per Sulpicia valeva lo stesso.
Aveva avuto il suo tempo di splendore, aveva inferto la sua
dittatura alla corte e poi troppo vecchia e logora per continuare era stata
rimpiazzata.
E secondo i piani di Aro il nuovo divano sarei dovuta essere
io.
La sola idea mi metteva i brividi.
Ma per fortuna c’era lui,
e lui mi avrebbe aiutato.
Aprii la porta nello stesso momento in cui la piccola Bra
stava per fare irruzione seguita da una Rosalie stracolma di borse e borsette.
Per fortuna Rosalie era un vampiro e non rischiava di
rimanere senza ossigeno.
-bentornate- sorrisi dolcemente
mentre Bra mi si lanciava in braccio – divertite?- domandai sogghignando,
sapevo già la risposta
Bra mi sorrise dolcemente poi si staccò leggermente dal mio
collo e esclamò – io e zia Rose abbiamo comparto mezzo negozio!- ridacchiò
In quello stesso momento Rosalie spuntò dalla valanga di
borse e guardò stizzita la piccola Bra – cosa ti ho detto tesoro?per una donna
lo shopping non è mai troppo…e poi ci siamo dimenticate pure di comprare
qualche cornice per le foto- soffiò affranta Rosalie
Io ridacchiai, feci scendere Bra dalle mie braccia e
afferrai un paio di borsee inizia a trasportarle al piano di sopra.
-senti Rosalie…hai impegni questa settimana?- soffiai d’un
tratto quando Bra era ridiscesa dalle scale per recuperare il restante dei loro
acquisti
Rose mi guardò perplessa –nulla di importante mi pare-
esclamò corrugando la fronte per poi tornare a fissarmi dubbia
-sono stata chiamata a Volterra per una missione,devo partire domani mattina presto insieme a Jane, pensavo
che magari potevi passare un po’ di tempo con Bra mentre starò in Italia…-
domandai
Lei mi guardò perplessa.
Sorrise e annuì.
Tirai un sospiro di sollievo, almeno in parte il problema era
risolto.
-pensavo che le cose sarebbe ro cambiate- sussurrò d’un
tratto
Alzai lo sguardo stupita.
Cosa voleva dire?
-cosa intendi?- soffiai
Lei posò gli occhi caramello sui
miei e il suo sguardo si fece cupo e triste.
-non siamo stupidi, Carlise
immagina che Volterra stia tramando qualcosa e che voi centriate…ma pensavo che
dopo tutto questo..le cose sarebbero andate
diversamente- sussurrò
Io abbassai lo sguardo.
Troppo vigliacca da reggere tale
sfida.
Troppo vile da ammettere la verità.
-certe cose sono destinate a non cambiare mai…- sussurrai
Proprio in quel momento Bra fece il suo ingresso nella
stanza con il resto delle borse cariche dei suoi nuovi acquisti.
Bra sorrideva.
Come solo lei era in grado di fare.
È proprio vero, più si cresce meno si apprezza al vero
valore delle piccole cose.
Probabilmente per lei quella sarebbe stata una di quelle
giornate indimenticabili.
Di quelle che si scrivono sul diario.
E si riempie di cuoricini la pagina, così che quando la apri
tu non possa far a meno di sorridere.
Sorrisi amaramente.
Io non avevo mai avuto un diario.
Preferivo tenermi le cose dentro.
Ma questo era perché io fino a poco tempo fa ero sempre
stata sola.
Per Bra era diverso, lei era felice spensierata,lei meritava il meglio.
Lei meritava avere qualcosa di bello da scrivere su un
ipotetico diario.
Chissà se Bra ne aveva
già uno…
Rosalie continuava a fissarmi intensamente.
Troppo intensamente per i mie
gusti.
Lancia un’occhiata a Bra.
Sorrisi.
Era mezza infilata in una borsa nel tentativo di prelevarci
qualcosa.
-devo fare una cosa- sussurrai
Uscii dalla stanza.
Senza fermarmi.
Senza girarmi.
Ignorando la voce trillante di Bra che curiosa mi domandava
cosa dovessi fare e perché non la aiutando.
Ignorando il silenzio logorroico di Rosalie.
Dovevo fare una cosa.
Prima che la casa si affollasse completamente.
Prima che arrivasse lui.
afferrai il pomello della mia
stanza e mi ci infilai dentro richiudendomi la porta alle spalle.
Sospirai.
L’esodo stava
arrivando
Dovevo iniziare a
agire.
Infilai una mano nella tracolla di scuola e afferrai un
quaderno, probabilmente di geografia.
Poi presi una penna.
E mi avvicinai al letto.
Sospirai e mi lasciai sprofondare a pancia in giù.
Afferrai la penna e la portai alla bocca.
Tirai.
Il tappo rimase stretto saldo tra i miei canini e penna alla
mano iniziai a scrivere.
L’inchiostro nero scivolava sulla pagina come un lungo
verdetto.
Lettere chiare, le une dietro le altre.
Caratteri semplici, leggibili.
Niente aggettivi idilliaci.
Niente metafore.
Niente inganni.
La pura e semplice verità.
Una semplice e comune confessione.
Che avrebbe svelato pressappoco tutto.
Non era mai stato così facile scrivere.
Era come se le parole fossero stampate fisse nella mia mente
ormai da tanto tempo.
Semplici verità.
Mai svelate.
Tutto per tre fogli.
Niente giri di parole, niente grattacapi.
Tre fogli per tre persone diverse.
Tre persona che avevano cambiato la
mia vita.
Che per una volta non mi avevano fatto sentire IsabbellaSwan, il mostro.
Scesi dal letto e mi avvicinai alla scrivania.
Aprii il primo cassetto.
E il duro impatto con la realtà mi raggelò.
Rivoltai il tessuto nero tra le mie mani.
Sospirai.
Presi la tunica nera, segno della mia fedeltà a Volterra e
la deposi sul letto.
Ritornai alla scrivania e infilai la mano nel cassetto.
Afferrai un pacchetto sigillato con delle buste bianche.
Semplici.
Ma che avrebbero avuto un onere molto grande.
Contenere il peso della mia coscienza.
Afferrai le buste e mi ridiressi al letto.
Presi la penna nera e scrissi tre nomi.
Bra, Alex, Edward.
E infilai i rispettivi fogli al loro interno.
Mi alzai nuovamente e mi diressi alla scrivania.
A questa volta non al cassetta che
chiusi con un colpo secco.
Sospirai.
Il carillon di avorio intarsiato stava in un angolo,tra la polvere.
Lo presi e ritornai sul letto.
Passai un dito sulla superficie lisci.
Togliendo la polvere che si alzò e iniziò a vorticare per la
stanza.
Intorno a me.
Sorrisi.
Per la prima volta mi sarei divisa da quella frivolezza che
portavo con me dal giorno in cui ero nata.
Da quel che mi ricordavo c’era sempre stato.
E io non me ne ero mai separata.
L’unico legame che avevo mantenuto con la mia vita da umana.
L’unico legame che mi ricordava che anche io un tempo ero un
semplice ammasso di proteine piena di buoni propositi e sentimenti.
Poi ero cambiata.
Aprii il cofanetto con delicatezza.
E una dolce melodia iniziò avibrare nell’aria.
La mia canzone.
Un motivetto che canticchiavo sempre da bambina.
E molte volte pure da vampira.
Guardai la superficie a specchio che rifletteva la mia
immagine.
Impeccabile.
Feci pressione con il dito indice sul lato destro del
carillon.
E un cassettino segreto sfilò leggermente all’infuori.
Guardai il contenuto.
Sorrisi.
Sfilai l’anello d’oro massiccio dal cassettino e me lo
infilai al dito.
Il blasone della mia famiglia era rimasto intatto.
Presi un piccolo portasigarette in argento più recente e me
lo misi in grembo.
Chiusi il carillon e lo deposi sopra alla tunica nera.
Presi il piccolo portasigarette in argento e lo aprii.
Inchiostro ancora fresco emanò il suo odore nell’aria.
Arricciai il naso infastidita.
Posai l’anello nell’inchiostro fino a inzupparlo e poi lo
posai sulla chiusura della busta ormai chiusa.
Sospirai.
Ormai era fatta.
Risistemai il tutto e mi andai a lavare le mani per togliere
l’inchiostro.
Tornai in camera e afferrai malamente la tunica e la infilai
in una borsa di pelle.
Viaggio leggero.
Uscii dalla stanza con la borsa in spalla e discesi le
scale.
Posai per terra la borsa vicino all’entrata.
Mi girai e feci per tornare al piano superiore ma due
braccia mi fermarono.
Mi irrigidii.
Ma riconobbi subito l’odore e mi rilassai.
-Edward…- sussurrai sorridendo
-ti ho presa…- sussurrò al mio orecchio
Ridacchiai.
Si Edward mi hai presa..
Cazzo che mi hai
presa…
Ti sei preso pure il
mio cuore dannazione…
Ma infondo ne sono
felice…
-già- soffiai
Lui sghignazzò
-pensi di potermi lasciare andare?- sussurrai chiudendo gli
occhi e posando la mia schiena sul suo petto
-vuoi che lo faccia?- domandò lui
Lo potevo sentire, stava sorridendo.
Quel dannatissimo sorriso sghembo che mi aveva fatto
innamorare.
Perché ormai era chiaro, dannate mante
chiaro.
Isabella Maria Swan era
fottutamente innamorata di Edward MasenCullen.
E fan culo il resto!
Decisi di non rispondere.
Lui ridacchiò.
Io sorrisi.
-come è andata la caccia?- domandai
Lui trattenne il fiato e si irrigidì.
-ho preso un puma e un cervo…ero sazio..ma
poi mi è capitata sotto mira una vampira e la fame è tornata…- sussurrò
Io ridacchiai.
-vuoi mordermi?- esclamai
-io parlavo di un’altra fame…- sussurrò lui al mio orecchio
Io ridacchiai.
Poi il sorriso mi si spense tra le labbra.
Se qualcosa fosse
andato male,forse non avrei più rivisto Edward.
Mi mancò un battito.
La sola idea mi uccideva.
Io
Non
Avrei
Più
Baciato
Edward
Mi si svuotò la mente.
E uan strana morsa mi attanagliò
le viscere.
La sola idea mi uccideva.
Perdere Edward.
Proprio ora che avevo scoperto di
amarlo
-ti amo…- sussurrai
Edward sobbalzò.
-anche io ti amo…- sussurrò al mio orecchio aumentando la
stretta.
-Edward…posso chiederti un
favore?- sussurrai piano abbassando il capo
Lui annuì.
Mi morsi il labbro.
-mordimi- soffiai
Lui si irrigidì e smise di respirare.
-voglio avere un tuo ricordo fisso su di me per sempre…ti
prego, fallo…-sussurrai
Lui non rispose.
Silenzio.
Gli unici rumori dal piano di sopra.
Bra e Rosalie si stavano dando alla pazza gioia.
-non posso…- sussurrò – non posso farti male-
-ti prego fallo…fammi felice…- sussurrai
Mi svicolai dalla sua presa in modo da trovarmi faccia a
faccia con lui.
Lui mi guardava confuso.
La mia richiesta doveva averlo spiazzato.
Io gli sorrisi.
-fallo per me…- sussurrai
Lui aggrottò le sopraciglia.
Alzai la mano.
Piano.
Debolmente.
E gliela avvicinai alle labbra.
-mordimi Edward- sussurrai
Poi chiusi gli occhi.
Momenti interminabili.
Potevo sentire la sua confusione.
Il suo timore.
La sua esitazione.
Poi un dolore lacerante al palmo della mano.
Sorrisi.
Aprii piano gli occhi.
La mano mi prudeva.
Segno che la morfina era entrata in circolo.
Edward guardava la mia mano.
Triste.
Pensieroso.
Gli sorrisi.
-grazie- sussurrai
Lui non rispose.
Mi guardò attentamente.
Per studiarmi.
Poi la sua mano s alzò e sui andò a
posare sulla mia guancia.
Una dolce carezza.
Dalla tempia allo zigomo per poi arrivare sulle mie labbra.
-ora mordimi te- sussurrò
Io sgranai gli occhi
Esterrefatta.
Lui sorrideva.
-ne sei sicuro?- domandai appena udibile
Lui annuì e mi sorrise.
Chiuse gli occhi.
Esitai un attimo.
Poi sorrisi.
Nulla avrebbe più potuto dividerci,
la nostra morfina ci avrebbe uniti per sempre.
Avvicinai le mie labbra al dorso della sua mano.
Era calda.
Gli regalai un bacio.
Lo guardai un’ultima volta.
Poi i miei canini penetrarono nella sua carne fino a
lacerarla.
Allontanai immediatamente il viso dopo il morso e presi la
sua mano nella mia.
Le nostre mani lacerate, l’una nell’altra.
Una consapevolezza.
La mia morfina avrebbe continuato a scorrere nel suo corpo
per sempre.
E la sua morfina avrebbe fatto lo stesso sul mio corpo.
Un’unione indissolubile.
Come una patto di sangue.
Da quel momento io e Edward ci saremo appartenuti per
sempre.
Enulla
ci avrebbe diviso.
Sorrisi dolcemente e alzai lo sguardo mentre le nostre mani
restavano intrecciate senza il minimo desiderio di lasciarsi.
Edward mi guardava e io guardavo lui.
Entrambi sorridenti.
Entrambi uniti dalla stessa magia.
La stessa magia che ci aveva uniti e che ci aveva legati.
Il verde dei suoi occhi splendeva nelle mie pozze verdi.
Come una magia.
Come la nostra magia.
Verde nel verde.
Isabella e Edward.
-per sempre- sussurrò lui
Io lo guardai perplessa, poi sorrisi, dolcemente, come non
avevo mai fatto
-per sempre- risposi
E rimanemmo così.
Mano nella mano.
Mentre la nostra morfina scivolava tra le nostre dita,
unendo maggiormente il nostro legame.
Mentre i miei occhi affondavano nei suoi e i suoi affogavano
nei miei.
Poi le sue labbra si avvicinarono lentamente alle mie mentre
sul mio viso si incurvava il segno di un sorriso fatto solo d’amore.
E quando le mie labbra incontrarono le sue fu tutto più
chiaro.
Quella era la vera
felicità.
CLICK!
Entrambi sobbalzammo interrompendo il nostro dolce bacio.
Le mani ancora strette in uan
morsa dolce ma feroce.
Alzai lo sguardo lentamente in cerca del rumore che ci aveva
disturbati.
E trovai Bra, sorridente, in cima alle scale, con una
macchinetta fotografica digitale stretta tra le manine.
Alzai un sopraciglio interdetta.
Lei abbassò lo sguardo e iniziò a ciondolare sulle gambe.
-volevo provare la nuova macchinetta..e
poi eravate così belli…- sussurrò
Sentii Edward sciogliersi alle mie spalle.
Poi iniziò a ridere dolcemente.
Lo guardai confusa.
-Bra non è che me ne faresti una
copia?- domandò alla bimba
Bra sorrise estasiata e annuì.
Io lo guardai stupito.
Lui mi sorrise.
-non abbiamo neppure una foto insieme- sussurrò dolcemente
Non potei fare a meno di sorridere
-una copia anche per me grazie!-
esclamai mentre due braccia forti mi stringevano in un dolce abbraccio.
Guardai Edward di sottecchi e lo strinsi a mia volta.
Ok….allora che ve ne pare????
Vi è piaciuto!?!
Spero di si dai..mi sono data al romanticismo
alla fine….
Lasciatemi un parere mi raccomando!
Ringraziamenti:
visto che oggi non ho proprio tempo non vi risponderò
alle recensioni(chiedo scusa pure per questo!) ma
voglio comunque ringraziare le 14 persona che hanno recensito lo scoro
capitolo!
Un grazie specialea:
_zafry_
Ashlein
lilly95lilly
Sara25
Bella_kristen
gerby88
Valle89
Flockkitten
stezietta w
ale03
aliceundralandi
Bellissima Cullen
Sabry87
Ringrazio inoltre le 204 persone che hanno aggiunto la fiction tra i preferiti e
i 40 che
l’hanno aggiunta tra le seguite!
Ricordo inoltre che se qualcuno non l’avesse saputo, ho
scritto una ONE-SHOT legata a questa fiction che si
intitola FALENAe parla del primo
incontra tra Isabella e Bra e sembra aver riscosso molto successo!
Ringrazio infatti le 9 persone che l’hanno
recensita:
Chiedo immensamente perdono, mi inchino ai vostri piedi, questa volta
sono stata imperdonabile e pure insopportabile…vi ho abbandonate sul vivo della
storia e non ci sono giustificazioni degne…
Chiedo immensamente perdono, mi inchino
ai vostri piedi, questa volta sono stata imperdonabile e pure insopportabile…vi
ho abbandonate sul vivo della storia e non ci sono giustificazioni degne…
Alla fine però sono tornata, con un
nuovo capitolo, decisivo e interessante (spero!)
Diciamo che le carte erano in tavola e è arrivato il momento di iniziare a scoprirle, ma con
calma, altrimenti il livello di suspance scende…
Che dire?
Sono grata a chi mi ha aspettato, a chi
mi ha contattato via mail chiedendo delucidazioni (siete state in tante mannaggia!) a chi a avuto fede
fino a ora e a chi semplicemente si è ricordato di questa fiction..
Posso assicurarvi una cosa, odio le
cose incompiute e vi GIUROche questa ficion non sarà tale..
Quindi armatevi di occhiali, popcorn e
pazienza e buona lettura!
Ci si vede a fondo
pagina!
VOLTERRA
Vivi il presente
Sogna il futuro
Impara dal passato.
Volterra.
La sola idea di tornarci mi
metteva l’ansia, l’idea di camminare in quel labirinto di corridoi in pietra,
di sentire il fruscio del mantello alle mie spalle mi faceva venire alla mente
quello che ero.
Un vampiro, e nessun vampiro
aveva la capacità di poter lasciarsi alle spalle un pezzo della sua vita, tanto
meno 200 anni di sanguinaria violenza che mia aveva
caratterizzata.
Probabilmente ero diventata del tutto pazza a fare una cosa del genere, ribellarmi al
mio credo, al mondo che mi aveva accolta, istruita e fatta diventare quello che
ero veramente, un mostro con la m maiuscola.
Sospirai rassegnata, tra
poco l’aereo sarebbe atterrato e Volterra sarebbe stata imminente, nello stesso
momento in cui avrei posato piede sulla penisola italiana la certezza che il
fare retro front sarebbe stato impossibile mi assaliva.
Jane al mio fianco sembrava una statua di pietra, gli
occhi fissi fuori dal finestrino a fissare la coltre
di nuvole che ci separava dal momento della verità, ma gli occhi erano spenti,
neri e opachi, segno che la sua mente, come la mia si trovava da tutta altra
parte.
Aveva sentito come uno
strappo all’ombelico quando avevo messo piede
nell’aeroporto di Seattle che si era poi trasformato in un senso di nausea
nello stesso istante in cui l’hostess ci aveva invitato a allacciare le
cinture.
Io e Jane
non avevamo deliberato parola da quando eravamo
partite da casa, coscienti entrambe che qualunque parola sarebbe stata
superflua e inappropriata; entrambe decise ad affogare nei proprio ricordi fino
al momento in cui avremo dovuto metterli da parte, per pensare a noi, alla
nostra sopravvivenza.
Probabilmente se non fosse
stato per le poche persone che erano rimaste nella penisola di Olympia a
aspettarci l’idea di morire non mi avrebbe scalfito più di tanto, era invece la
terribile paura di non riabbracciare più loro
che mi dava la forza di continuare.
Sarebbe stato facile
scappare in qualche parte desolata del mondo con le persona
a me care, ora che sapevo che Demetri non avrebbe più
potuto rintracciarmi, non avere più alle costole il miglior segugio del mondo
era una soddisfazione bella e buona, ma sapevo benissimo che Demetri era nulla in confronto al potere di Volterra.
Le probabilità di uscirne
‘vive’ erano assai poche.
Potevo scappare, ma avrebbe
solo ritardato il seguirsi degli evanti, quindi avevo
deciso che affrontare il tutto di petto era la cosa migliore, almeno, speravo
sarebbe stato veloce ma non indolore.
Sentii un solletichino
alla nuca, non mi servì girarmi per capire che Jane
era sul punto di parlare.
La cosa che mi stupì invece
fu il tono della sua voce, era sempre stata una ragazzina energica e petulante, ma questa volta la sua voce sembrava provenire da
qualcun altro, da qualcuno di più grande, la sua voce mi ricordava
tremendamente la mia.
-come l’ha presa Edward?-
abbassai lo sguardo e mi concentrai sui miei jeans scuri, non
mi andava di risponderle, di spiegarle quello che avevo dovuto fare..non mi andava e basta.
Alzai le spalle e spicciai
un – così-
Lei mi guardò più
intensamente, conscia che non era quella la risposta giusta, ma non disse
nulla, tornò semplicemente a guardare il paesaggio fuori dal
finestrino, dove le nuvole si stavano diradando ela terra era visibile finalmente a occhio
umano.
La guardai di sottecchi, per
la prima volta aveva paura di incrociare il suo sguardo, perché sapevo che
l’Isabella che avrebbe visto non era la stessa che aveva conosciuto in tutti
questi anni.
Mi morsi il labbro e
ricambiai la cortesia.
-jacob, invece?- soffiai
I muscoli del viso divennero
contratti, il labbro inferiore più pronunciato e delle piccole rughe le si fermarono intorno al naso; feci finta di non averlo
notato e tornai a fissarmi i jeans interessata.
Non mi aspettavo nessuna
risposta, non ce ne era bisogno, ne per lei né per me,
sapevamo entrambe come ci sentivamo e nessuna delle due sentiva la necessita di
parlarne apertamente per mantenere il poco autocontrollo rimasto.
La cosa che non mi sarei
aspettata invece fu il leggero tocco alla mano, un semplice contatto che di
solito era caratteristico degli esseri umani, da qual che avevo letto sui libri
era un modo per supportarsi.
Distesi i muscoli e
ricambiai alla stretta. Probabilmente sarebbe stato buffo a vedere, due vampire
che si tengono per mano i un aereo.
Ma forse agli occhi degli
esseri umani dovevamo sembrare solo due ragazzine mano nella mano, due semplici
amiche, che magari avevano aura di volare e per farsi forza a vicenda si davano
al mano.
In fondo due cose su quattro
erano giuste.
Sospirai e mi rilassai sul
sedile cercando di trovare una postura più consona possibile a una creatura
vivente e chiusi gli occhi.
-Edward, ti devo dire una cosa- sussurrai
Lui mi guardò incuriosito, mentre sul suo volto si
allargava un sorriso dolce e curioso, cercai di memorizzare ogni piccolo
dettaglio di quel vivo così perfetto, mentre nella mia mente mi si allargava
l’idea della separazione.
E faceva male, dannatamente, fottutamente
male.
Trovarsi per poi lasciarsi era una delle cose più
dolorose al mondo, e io lo capivo solo ora.
Cercai di trovare del contegno, ma i miei occhi
continuavano a cadere sui suoi, così dolci, così puri, così innamorati.
A quella parola trasalii.. innamorati…
Non avrei fatto del male solo ame, ma anche a Edward.
La cosa mi uccideva.
Mi morsi il labbro inferiore e scostai i miei occhi
dei suoi, avevo bisogno di sicurezzae determinazione per quello che stavo
per dire, e fissare i suoi occhi non era d’aiuto.
Lui mi guardava attento, probabilmente si aspettava
tutta altra cosa perché il suo sorriso sghembo era spensierato e felice.
Non c’era un modo facile per dirlo, quindi decisi di
dirlo e basta.
-domani devo partire-
Mi era uscita una voce strana, vuota, coma se il
fatto che lo avessi detto ad alta voce lo avesse fatto diventare reale.
O sentii trattenere il fiato.
Alzai leggermente lo sguardo attenta a evitare i suoi
occhi e notai le sopracciglia corrugati ma le labbra
serrate.
Probabilmente nella sua mente era in atto una lotta
straziante per stare zitto e aspettare che continuassi per poi potermi
bombardare di domande.
-devo andare a Volterra-
continuai ormai decisa
Alzai nuovamente lo sguardo euna parte di me si spezzò.
I suoi occhi erano neri, il suo sguardo cupo e i suoi
muscoli facciali contratti.
Lui rimase zitto, in silenzio.
Probabilmente stava valutando cosa dire, cosa fare, o
semplicemente stava cercando di capire quello che avevo detto.
Non fiatai e aspettai che fosse lui a dire qualcosa.
Faceva male, il silenzio, quel dannato silenzio che
ci circondava, sembrava che la stessa foresta avesse optato per il silenzio
assoluto, era come caduta in una stasi di rispetto, terrore,come
se capisse che in quel momento la cosa migliore era non interferie.
Ma a me il silenzio faceva male, ogni istante che
passava era come una martellata al cuore, come un lento ma veloce logoramento
dell’anima.
Era come morire lentamente.
-ti accompagno-
Rispose infine.
Sobbalzai.
Tra tutte le risposte a cui
mi ero preparata quella non si avvicinava nemmeno lontanamente.
-no- risposi troppo veloce
Lui mi guardò dubbioso ma severo.
-non puoi andartene- ringhiò
-devo- risposi
-ma non vuoi- osservò – te lo leggo negli occhi-
Non risposi, rimasi boccheggiante senza sapere cosa
dire.
Poi una luce si fece strada dentro di me, non avevo
altra scelta, ma avrebbe fatto male.
-io voglio tornare a Volterra-
affermai decisa – Volterra è casa mia-
Mi girai e me ne andai.
Lasciandolo
semplicemente solo in mezzo alla foresta.
Potevo sentire il ronzio della
ruota dell’aereo che correva sulla pista,aistanti il comandante avrebbe parlato
comunicando il perfetto atterraggio appena eseguito.
Ma a me non interessava.
Mi slacciai la cintura mentre l’aereo era ancora in movimento e afferrai la
borsa ai miei piedi.
L’hostess più vicino stava
per aprire bocca ma la zitti con uno sguardo
minaccioso.
Jane al mio fianco era pronta come me.
All’apertura delle porte
fummo le prime a uscire, fortunatamente era piena notte quindi non dovevamo
preoccuparci di dare nell’occhio.
Attraversammo l’aeroporto
senza troppi convenevoli e una volta in strada trovammo una macchina a
attenderci.
Un mercedes
nero era parcheggiato al bordo della strada, ghignai soddisfatta e non aspettai
un attimo a salirci,sapevo che l’aveva mandata e la
cosa mi aveva rigenerato come una boccata d’aria fresca.
La campagna italiana era
diventata cupo con l’arrivo del freddo ma poco
importava, anche se fosse stata un viale in fiore quello a condurmi a Volterra
non sarei riuscita comunque ad apprezzare il tutto.
Jane al mio fianco si torturava distrattamente l’orlo
della maglia, troppo sottile per quel periodo, le lanciai un’occhiata per
studiarla e accennai un sorriso.
-andrà tutto bene, non
preoccuparti-
Stranamente le mie parole
sembravano veritiere.
Jane spostò lo sguardo di scatto su di me, per vedere se
stavo mentendo o se ero impazzita.
Probabilmente il ghigno che
mi si era stampato sul viso doveva avere il suo effetto perché la sentii
trattenere il fiato.
Poi il suo sguardo guizzò
sui miei occhi, neri come l’olio.
-hai fame?- soffiò
Io ghignai, non era la fame
quella che mi assaliva, l’avevo sentita appena era scesa dall’aereo, come une
scarica di adrenalina, come una forza disumana spuntarmi dentro, una voglia
pazza di andare fino in fondo a quella faccenda.
-sono solo eccitata- ghignai
– non vedo l’ora di fare a pezzi un po’ di vampiri-
Il mio ghigno si allargava a
vista d’occhio.
Piano piano
stavo cadendo preda dei miei istinti.
Era come se Volterra mi
ricordasse quello che ero veramente.
Un vampiro.
E in nessun altro momento
come quello prima d’ora ne ero felice.
Jane doveva essere rimasta turbata dal mio cambiamento
d’umore, perchè continuava a fissarmi di sottecchi.
Poi finalmente, dopo una
lunga lotta interiore si decise a parlare.
-credi che ce la faremo?-
soffiò timorosa
Io sorrisi, probabilmente il
sorriso più dolce che le avessi mai concesso,
facendola sussultare.
-credo che se non riusciamo
noi a distruggere la monarchia di Volterra, nessun altro potrebbe mai
riuscirci- parlai calma guardando la strada.
Ormai intravedevo le mura di
cinta di Volterra.
Jane mugugnò probabilmente spaventata o agitata.
-io credo che se c’è qualcosa per cui valga la pena morire, quel qualcosa sia
il motivo di tutto questo- affermai pacata
Sentii il suo sguardo incollarsi
alla mia nuca
-credi davvero che
altrimenti potremo vivere?credi davvero che Volterra ce lo
permetterebbe?- non aspettai nessuna risposta
-tu ami Jacob,
vero?- le domandai lanciandole uno sguardo
Lei sussultò.
Era un sì, lo si capiva, o almeno io, ora lo potevo davvero capire.
Avevo capito cos’era
l’amore, perché ci ero sprofondata dentro, inaspettatamente e non per scelta e
per Jane era lo stesso.
Una delle poche cose che
avevo chiare in testa era che non si poteva lottare contro quel sentimento, non
si poteva ignorare, né eclissare dal proprio corpo, l’unica cosa da fare era
accettarlo.
Perché una volta che scopri
l’amore ne diventi totalmente incondizionatamente dipendente.
L’idea di rinunciare a quel
sentimento era impensabile, non c’era modo di toglierselo di dosso, e forse
anche se ci fosse stato non avrei voluto proprio.
-io vivrei una vita di
dannazione per essere felice un solo istante, ma essere veramente felice-
affermai stringendo il volante
Jane mi guardò esterrefatta.
Camminava regolarmente a fianco di suo fratello, Aro
gli aveva fatti chiamare, aveva semplicemente detto che doveva presentargli
qualcuno di importante, ma la cosa non la incuriosiva minimamente.
Normalmente il termine interessante indicava qualcuno
fuori dell’ordinario, ma per lei erano tutti uguali, tutti vampiri bevitori di
sangue, coma lei d’altronde, quindi non riusciva proprio a capire perché
l’urgenza di quella chiamata.
Probabilmente Aro aveva bisogno di qualcuno per
torturare qualche vampiro, prima di ucciderlo, ma quella ormai era semplice e
banale Routine.
Sospirò esasperata guadagnandosi un’occhiataccia da sua fratello più grande.
Il salone della triade era da sempre la sua stanza
preferita, lì poteva essere se stessa pienamente, poteva mangiare, torturare e essere
rispettata.
Perché tutti avevano paura di lei.
Lei era la perla di Aro, l’orgoglio di Volterra.
Avanzarono ancora di qualche passo dopodiché
entrarono nell’immenso salone.
Jane corrugò le sopraciglia
mentre suo fratello si guardava intorno incuriosito.
C’erano tutti, la guardia al gran completo era
radunata nel salone.
Decise di non farci troppo caso e avanzò fino alla
sua postazione, in prima fila di fianco al fratello sotto gli occhi di Aro che
stranamente per la prima volta non la salutò con un sorriso.
Decise di ignorare pure quel mancato gesto di ‘amore’
a lei esclusivamente concesso, probabilmente c’era qualcosa di davvero
importante, magari una guerra imminente.
Non trovava altre spiegazioni.
Si guardò intorno curiosa,
ma non trovò nulla che la potesse aiutare, tutti come lei cercavano
informazioni l’un l’altro, ma nessuno osava proferire parola.
Aro si alzò in piedi e si allargò in un sorriso
seducente.
Molto più largo di quello che faceva a lei.
A dire il vero non aveva mai visto Aro sorridere
così.
Si costrinsea ignorare anche quel segno e portò le
sue attenzioni al suo maestro che stava per iniziare a parlare.
Almeno finalmente avrebbe avuto una spiegazione
logica, o no?
-voglio presentarvi una persona
molto importante- iniziò
Jane lo vide voltare il capo e fare segno a
qualcuno nell’ombra di raggiungerlo.
La figura si fermò a pochi passi da lui ancora con il
cappuccio in testa.
Jane sapeva cosa sarebbe successo ora.
Aro allargò il sorriso e portò le candide mani alla
tela del cappuccio della figura e la fece scivolare.
-lei è Isabella- soffiò affascinato
Jane rimase sbigottita.
Tutto questo tramtram per
una nuova guardia?
Sul suo viso si dipinse una smorfia che cercò di
camuffare nello stesso momento in cui aro tornò a parlare.
-da oggi Isabella si unirà a noi, confido nel fatto
che la facciate sentire a suo agio, lei per noi è
molto speciale-
Come pronunciò l’ultima parola non le piacque
affatto.
Guardò attentamente la ragazza cercando ti coglierne
le vere potenzialità ma l’unica cosa che riuscì a
percepire fù l’innata bellezza, sembrava una bambola
di porcellana.
-Isabella si è rilevata da subito molto speciale-
continuò Aro stringendo gli occhi a due fessure –è infatti
immune al mio potere e a quello dei miei consociati…-
Lasciò la frase in sospeso, poi finalmente si andò a
posare su di lei.
Aro la guardava.
Jane contraccambiò lo
sguardo ammirata, per un attimo aveva pensato che il suo maestro
l’avesse rimpiazzata.
Aro fece segno a lei e a suo fratello di
raggiungerlo.
E lì cambiò tutto.
Jane era stata davvero rimpiazzata, per la
prima volta da quando era entrata nella guardia aveva
fallito.
Il suo potere su quella Isabella non funzionava.
L’aveva odiata, ma la temeva e la cosa le dava un
fastidio dell’anima.
Lei odiava Isabella al contrario di tutti.
Ma poi qualcosa era successo, per sbaglio, ma le era
bastato.
L’odio era scomparso, lasciando posto alla curiosità.
Isabella era diversa, strana ma piacevole.
E quando aveva iniziato a capire che l’apprezzava era
troppo tardi per tornare indietro.
Jane adorava la presenza di Isabella.
Parcheggiai la macchina
senza troppi pensieri e uscii dalla portiera.
Jane al mio fianco aveva seguito le mie mosse, esitando dapprima ma poi acquistando coraggio era giunta al mio
fianco.
Gli scalini di Volterra
erano in pietra rossa, come me li ricordavo e la città non sembrava essere
cambiata minimamente, in fondo perciò mi ero assentata da poco.
Jane si era chiusa in un silenzio cupo e teso ma i suoi
occhi continuavano a studiare ogni risvolto del mio viso, aspettandosi di
leggerci paura o magari agitazione.
Ma io sapevo che non sarebbe
successo.
Avevo lasciato la paura per
un altro momento e l’agitazione non è di per sé la caratteristica che mi veniva associata più spesso.
Assusai intensamente l’aria.
L’odore di moltissimi
vampiri mi entrò nelle narici, probabilmente sapevano già del nostro arrivo.
- sono felice di essere al
tuo fianco- soffiò Jane alle mie spalle, si era
fermata.
Strabuzzai gli occhi e mi
fermai anche io.
Jane era seria e decisa, uno sguardo che l’aveva
abbandonata da quando aveva incontrata il botolo.
Forse Jane
era tornata, non potevo che augurarmelo.
-non te l’ho mai detto, ma
sono felice di affrontare questa battaglia con te al mio fianco…- poi il suo
sguardo si sciolse leggermente fino tramutarsi in un sorriso bellissimo – non potrei desiderare compagna migliore-
Non sapevo cosa dire.
Rimasi ferma immobile a
guardare quella bambina che non lo era più.
Jane non era una bambina e me ne accorgevo solo ora.
Avevamo passato tanti
momenti assieme, per Volterra avevamo lottato spalla a spalla.
E forse Jane era l’unica a
potermi capire davvero.
E forse io ero l’unica a poter capire Jane davvero.
Accennai un sorriso, ma
prima che me ne accorgessi l’avevo già abbracciata.
-neppure io potrei desiderare
compagna migliore- sussurrai tra i suoi capelli.
Passarono alcuni
minuti prima che decidemmo a sciogliere l’abbraccio.
Dopodiché ci bastò un solo
sguardo.
Entrambe avevamo gli occhi
neri con un ghigno stampato in faccia.
Continuammo la scalinata
fino agiungere
alla torre del campanile.
Lì una figura incappucciata
ci aspettava.
Come avevo immaginato il
nostro arrivo era stato avvertito.
Una voce sottile ma profonda
salutò il nostro arrivo.
-Isabella…Jane…-
Jane rispose con un segno del capo.
-sono felice di rivederti Marcus- soffiai con un sorriso
Okok..sò
che mi vorreste ammazzare..
Ho finito sul più belo, vero????
Ma sennò cosa vi spingerebbe a leggere
il prossimo capitolo?
Spero comunque che vi sia piaciuto!
Vorrei ringraziare le 203
persone che hanno aggiunto la mia storia ai preferiti, le 67
che l’hanno aggiunta ai seguiti e soprattutto alle persona
che mi hanno lasciato una recensione!!!!!!
Dal prossimo capitolo ricomincerò a
rispondere alle vostre recensioni!