A different story for Draco and Hermione di Lety Shine 92 (/viewuser.php?uid=52677)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Something about Draco ***
Capitolo 2: *** Something about Hermione ***
Capitolo 3: *** The meeting ***
Capitolo 4: *** A strange dialog ***
Capitolo 5: *** The first tentative ***
Capitolo 6: *** Damned necklace ***
Capitolo 7: *** Revelations ***
Capitolo 8: *** The second tentative ***
Capitolo 9: *** Poison in a bottle ***
Capitolo 10: *** Bad birthday ***
Capitolo 11: *** Feelings ***
Capitolo 12: *** Letters and mistakes ***
Capitolo 13: *** An important advice ***
Capitolo 14: *** Explain this! ***
Capitolo 15: *** The last tentative ***
Capitolo 16: *** Up the highest tower ***
Capitolo 17: *** 6 years later ***
Capitolo 18: *** A different end for Draco and Hermione ***
Capitolo 1 *** Something about Draco ***
Something about Draco
Questa è la mia prima Draco/Hemione, la mia
coppia preferita nell'universo HP.
Qui c'è solo una piccola anticipazione su la
situazione di Draco.
A presto!!!
Something about
Draco
Draco entrò nella sua stanza sbattendo la
porta alle sue spalle. Si accasciò sul letto, sfinito da quella interminabile
giornata. L'avambraccio gli bruciava da impazzire, se lo massaggiò cercando di
far passare quel lancinante dolore e,alla luce della luna, scorse il segno che
gli procurava tanta sofferenza: il Marchio Nero!
Qualche giorno prima suo padre, il
Mangiamorte Lucius Malfoy, era entrato festante in quella medesima stanza, con
un'importante notizia da comunicare al figlio; l'Oscuro Signore aveva infatti
deciso che il giovane discendente della nobile famiglia Malfoy sarebbe stato la
sua nuova recluta tra le fila dei Mangiamorte.
Se il padre era entusiasta dell'imminente iniziazione
del figlio, non si poteva dire lo stesso di quest'ultimo; Draco era certo un
fiero Purosangue che disprezzava tutti coloro che non erano tali, ma la
visione utopica di Voldemort era troppo anche per lui, solo suo padre e un
ristretta cerchia di fanatici potevano appoggiare seriamente le sue idee su un
mondo popolato solo da maghi Purosangue!
Nonostante la sua riluttanza era stato
marchiato a vita con quell'orribile simbolo ed ora sarebbe stato completamente
agli ordini dell'Oscuro Lord, che lo desiderasse o no.
Draco ripensò al momento nel quale
l'incantesimo proibito gli aveva lambito la carne e l'inchiostro maledetto gli
era entrato sottopelle per non essere più cancellato, e al dolore si aggiunse
il rancore ed il desiderio di vendicarsi.
Si alzò dal letto per avviarsi alla
scrivania, prese un ruvido foglio di pergamena ed una lunga penna d'oca,
l'intinse nell'inchiostro e cominciò a scrivere una lettera. Quando ebbe
terminato la legò alla zampa del suo gufo reale, che volò rapido fuori dalla
finestra.
Suo padre non avrebbe deciso al suo posto
per tutta la vita!
Ora era lui a scrivere il suo
destino!
to be
continued
|
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Capitolo 2 *** Something about Hermione ***
Something about Hermione
Ecco il secondo capitolo! Ho aggiornato
piuttosto in fretta e non prometto di riuscire a continuare con questo
ritmo.
Ringrazio tutti coloro che leggono la mia
fanfic, la commentano o la inseriscono nei preferiti.
A presto!
Something about
Hermione
Hermione Granger non era una sedicenne
qualunque, era una strega. Quando l'aveva scoperto la sua gioia era smisurata,
non vedeva l'ora di sperimentare degli incantesimi, di imparare delle formule.
Pensava che con la magia la sua vita, allora semplice ed ordinaria, sarebbe
stata grandiosa.
Allora pensava anche che con la magia
tutto si potesse sistemare. Se rompi un vaso basta un incantesimo Reparo, se fai
una figuraccia un Oblivion ben fatto è sufficiente.
Ma ci sono momenti in cui neppure
l'incantesimo più potente ti può aiutare a stare meglio.
Hermione stava vivendo uno di quei momenti
da quando aveva appreso che sua madre era tragicamente scomparsa dopo un
incidente d'auto. Era successo mentre lei era ancora ad Hogwarts. Dopo
quella terribile notizia aveva deciso di abbandonare la magia.
"Se avessi frequentato una scuola babbana
sarei rimasta al fianco di mia madre e forse tutto questo non sarebbe
accaduto!", si ripeteva in continuazione.
Per tutta l'estate era rimasta
fermamente convinta della sua scelta, ma a pochi giorni dall'inizio di settembre
qualcuno cambiò la sua decisione.
Inizio flash-back.
-Herm, posso entrare?-
-Certo papà.-
-Ho pensato alla tua idea di lasciare
Hogwarts e...-
-Non serve a nulla che ne parliamo, io ho
già deciso che non tornerò più in quel posto!-
-No tesoro tu mi devi ascoltare! Credi che
tua madre approverebbe la tua scelta? Pensi che sarebbe felice di vederti
lasciare la scuola e forse il tuo futuro?-
-...-
-Pensaci Hermione! E fa la scelta
giusta!-
Fine flash-back.
Così Hermione ascoltò le parole del padre
e, nonostante l'immenso dolore, tornò sulla sua decisione.
Primo Settembre. King's Cross. Binario 9 e
3/4.
-Ciao Harry! Ciao Ron!-, salutò Hermione
non appena vide i suoi due migliori amici.
-Ciao Herm!-, risposero in coro.
E fu come se si fossero appena lasciati.
I due ragazzi iniziarono subito un'intensa conversazione sulla squadra di Quidditch
di Grifondoro.
"Loro non sanno nulla... Nessuno deve
sapere..."
Hermione li seguva stranamente silenziosa, non
aveva parlato loro della morte della madre e loro non si erano accorti di nulla,
neppure quando avevano visto il signor Granger accompagnare la figlia alla
stazione senza l'amata moglie.
La ragazza era tanto assorta nei propri
pensieri che non riuscì a pecepire un sguardo fisso su di lei, che la seguì
finchè non fu salita sul treno.
to be
continued
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Capitolo 3 *** The meeting ***
The meeting
Ed ecco a voi il terzo capitolo!
Spero di non deludere le aspettative di chi segue la mia
fic e ringrazio già da ora chi la leggerà, la recensirà o la metterà tra le
storie seguite o preferite!
A presto!
The meeting
Il sesto anno ad Hogwarts di Hermione era
cominciato da pochi giorni quando ricevette una lettera dallo stesso preside,
Albus Silente, che le chiedeva di recarsi nel suo studio quella sera
stessa.
La gridondoro si avviò puntuale come
sempre all'appuntamento, chiedendosi ovviamente cosa potesse volere l'anziano
preside da lei. Quando entrò nella stanza scorse subito l'alta figura dell'uomo, ma
anche un'altra. Un ragazzo era comodamente seduto su una delle poltrone
sistemate per gli ospiti di Silente.
Hermione rimase
incerta sulla porta, non sapeva se poteva entrare, temeva di aver
interrotto qualcosa di importante. Poi vide il ragazzo in volto e rimase
completamente allibita: era Draco Malfoy! Lei e il Principe delle Serpi due erano
nemici giurati sin dal loro primo anno ad Hogwarts, quindi
le risultava complicato capire cosa potesse volere il preside da
loro.
-Signorina Granger entri, la prego.-, la
invitò il preside.
La ragazza chiuse la porta e si sedette
guardinga, come se si aspettasse di essere colpita da un momento all'altro dal
Serpeverde.
-La vedo preoccupata. Qualcosa non
va?-, le chiese Silente, affabile come sempre.
-E' tutto a posto, mi chiesevo solo il
motivo di quest'incontro...-, cercò di spiegarsi.
-Ma certo, le illustrerò in breve la
situazione. So bene che lei è senza dubbio l'allieva più dotata della scuola,
quindi mi vedo costretto a chiederle un favore.-
-Se posso aiutarla, ben volentieri!-,
rispose lei.
-Eccellente, è proprio la risposta che mi
aspettavo, ero certo che il suo nobile animo di Grifondoro non mi avrebbe
deluso! In breve le chiedo di aiutare il signor Malfoy e, eventualmente di
proteggerlo, per tutto il tempo della vostra permanenza ad Hogwarts.-
Hermione fissò il preside allibita, certa
di aver sentito male.
-Ora è piuttosto tardi, quindi vi consiglio
di andare a letto, potrete discutere domattina di tutto. Buonanotte!-
Hermione e Draco si alzarono e uscirono
dalla stanza in silenzio, senza guardarsi.
Raggiunto il corridoio lui si diresse
immediatamente verso i sotterranei, ma lei lo trattenne.
-Cosa significa il discorso di Silente?-,
chiese aggressiva.
-Lo hai sentito no? E comunque ne
parliamo domani, facciamo prima di pranzo in biblioteca, va bene?-
Lei annuì, sempre scossa.
Si divisero, ognuno
diretto al proprio giaciglio, ma lei aveva ancora molte domande senza
risposta.
to be
continued
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Capitolo 4 *** A strange dialog ***
A strange dialog
Ecco il quarto capitolo...è un po'più lungo
dei precedenti e probabilemente saranno così anche i prossimi...
Rigrazio ancora tutti coloro che
pazientemente hanno letto, recensito, ecc. la mia fic!
A presto!
A strange
dialog
Il giorno dopo Hermione si svegliò presto
come al solito e scese nella Sala Grande per la colazione. Lì c'erano anche
Harry, Ron e Ginny, i suoi amici di sempre.
Trascorsero la mattinata tra una lezione di
Incantesimi con i Tassorosso e una di Pozioni con i Serpeverde. Quando la
campanella informò gli studenti del termine delle lezioni mattutine, Hermione si
liberò non con poche difficoltà degli amici Grifondoro per recarsi in
biblioteca, all'appuntamento con Malfoy.
Logicamente li era ben guardata dal parlare
ad Harry e Ron di quest'incontro. Entrambi avrebbero pensato, forse giustamente,
che Silente era ormai giunto al capolinea ed era meglio per lui andare in un
comodo ospizio per maghi ultracentenari.
Arrivò con una decina di minuti d'anticipo,
mentre il ragazzo si fece parecchio aspettare.
-Sei parecchio in ritardo! Di questo paso
non ce la faremo ad andare a pranzo!-, lo attaccò la Grifondoro.
-Non ti agitare Mezzosangue.-, la scernì
lui.
Se solo la sera prima le parole del preside
l'avevano fatta leggermente preoccupare per Malfoy, ora la sua ritrovata
arroganza le fece capire che nulla era cambiato
dall'anno precedente.
-Io ho molte cose da fare dopo pranzo, come
per esempio studiare. Se tu non hai preoccupazioni come queste non mi interessa!
Vediamo di sbrigarci!-, disse risoluta.
-Bhè... Silente è stato piuttosto chiaro.
Devi aiutarmi e proteggermi, tutto qua!-
-E in nome di quale regola di Hogwarts
sarei tenuta a farlo?-
-Prima di tutto te lo ha chiesto il preside
in persona, non puoi disubbidirgli, no? E poi non capisco questa tua
fissazione per le regole, mi vuoi dire che tu non faresti niente di niente se
una legge te lo imponesse?-
Hermione non seppe cosa ribattere, era
strano vederla senza una risposta pronta.
-Bene, ti spiegherò comunque in cosa
consiste in tuo compito più dettagliatamente.-, proseguì Draco.
-Devi sapere che quest'estate l'Oscuro
Signore mi ha insignito di un importante compito.-
A sentir nominare Voldemort Herm si
riscosse.
-Cosa? Starai scherzando spero, è
impossibile che Tu-Sai-Chi affidi una missione ad un ragazzo senza diploma e
ancora minorenne!-
-In effetti la cosa è alquanto strana, ma è
andata così...-
-E Silente cosa centra in tutto
questo?-
-Il mio compito è di
assassinarlo!-
Hermione lo guardò atterrita, perdendosi
in quegli stupendi occhi d'argento. Era sempre più confusa dalla bizzarra
situazione nella quale si trovava.
-Cosa significa?-
-Il Signore Oscuro vuole che elimini il
preside, un enorme ostacolo che si pone tra lui e i suoi progetti.-, Draco era
calmo nonostante la rivelazione appena fatta.
-E Silente mi avrebbe chiesto di aiutarti
ad uccidelo?-
-Sì e no. Vedi io tenterò di ucciderlo, per
tenere calmi i Mangiamorte, ma allo stesso tempo fallirò. Chiaro?-
-Quindi è solo una messa in scena per
guadagnare tempo. Ma ancora non capisco cosa centro io...-
-Veramente non te lo saprei dire... Silente
ha voluto affiancarmi una brava strega e tu sei piuttosto abile...-, non
disse la migliore, sarebbe stato troppo per lui.
-D'accordo... Mi vedo costretta ad
aiutarti.-, cedette lei.
-Perfetto, allora ci troviamo direi...
nella Stanza delle Necessità domani sera alle nove. Per te va
bene?-
-Sì, vedrò di liberarmi per
quell'ora...-
-Come se tu avessi altro da fare, a parte
studiare incantesimi del settimo anno!-, ribattè lui sarcastico.
Lei, per tutta
risposta , lo gelò con
un'occhiata.
-Si è fatto tardi... Me ne vado. A
domani Furetto!-
-Arrivederci Mezzosangue!-
to be
continued
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Capitolo 5 *** The first tentative ***
The first tentative
Ciao e
tutti! Eccovi il nuovo capitolo... Siamo ancora all'inizio ma volevo sapere il
vostro parere riguardo al possibile finale di questa fic quindi fatemi sapere
cosa ne pensate...
Ancora grazie a
tutti...
A presto!
The first
tentative
-Herm! Dove sei stata finora?-
-Ho avuto da fare...-, tentò di scurarsi la
ragazza. Non poteva rivelare nulla a nessuno, neppure ai suoi amici.
-Ma hai saltato il pranzo!-
-Sei sicura di stare bene? Hai una
faccia...-, chiese la piccola Weasley.
-Ma sì vi dico... Piuttosto avete fatto il
saggio di Trasfigurazione per domani?-, divagò Hermione.
-Oh cavolo! Me ne sono completamente
dimenticato!-, escalmò Ron.
-Io l'ho solo iniziato... Non è che ci
potresto dare una mano Herm?-, implorò Harry.
-E va bene... Vi aiuterò io.-, acconsentì lei.
Il loro pomeriggio volò nella sala comune di
Grifondoro, tra libri di magia e formule varie. Hermione gli aiutò nel
componimento dei loro saggi e poi li rilesse per sistemare gli errori. In realtà
la sua mente era altrove. Pensava a Draco e alla loro conversazione.
Ma come faceva
Silente a pretendere che lo aiutasse dopo tutte le volte che Malfoy
l'aveva derisa/umiliata/affatturata/ecc.? I ragionamenti del preside erano un mistero impenetrabile per i più, sicuramente
voleva che l'aiutasse per il suo assurdo desiderio di abbattere la barriera
secolare che divideva le loro casate.
Nonostante tutti i suoi dubbi, la sera
seguente si avviò verso la Stanza delle Necessità. Entrambi furono puntutali e
subito cominciarono a discutere di un piano per mantenere in vita Silente e
evitare la collera di Lord Voldemort a Draco.
-Potremmo provare con un veleno!-, propose
Hermipone dopo una buona mezz'ora di idee scartate.
-E come glielo facciamo arrivare?-, chiese
Draco scettico.
-Già... Ma cos'altro potremmo fare? Non
disponiamo mica di un negozio di Arti Oscure!-
A quelle parole gli occhi del ragazzo si
illuminarono.
-Ma certo! Magie Sinister! Chiederò a
lui!-
-Quel postaccio? E come potrebbe
aiutarci?-
-E' spesso frequetato dai Mangiamorte, se mi
vedono fare acquisti lì riferiranno all'Oscuro Lord che mi sto dando da fare,
inoltre il proprietario è un vecchio amico di mio padre e...-, interruppe la
frase, senza un motivo apparente.
Hermione lo fissò incuriosita, chissà
perchè si era zittitò non appena aveva nominato il padre.
Ma fu solo un attimo, immediatamente
ripresero a parlare come se nulla avesse turbato quell'atmosfera di complicità
che si era creata tra loro.
Alla fine riuscirono a mettersi d'accordo
ma ormai si era fatto molto tardi ed entrambi dovevano affrettarsi a rientrare
nei rispettivi dormitori, se non volevano incorrere in una punizione!
-Mi metto in contatto con il negozio e
appena ho notizie ti faccio sapere, ok?-
-Per me va bene, ci si vede in giro!-, lo
salutò lei.
-Buonanotte Granger!
to be
continued
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Capitolo 6 *** Damned necklace ***
Damned necklace
Ciao a tutti! Scosatemi l'enorme ritardo con
cui posto questo
capitolo! Per un po' mi è mancata l'ispirazione, ma ora
ricomincerò a pubblicare i capitoli con una certa costanza! Inoltre ho sistemato
gli errori di battitura nei precedenti capitoli!
Ringrazio tutti coloro che stanno leggendo, mi metteranno tra i
preferiti, tra le storie seguite o recensiranno. Aspetto sempre dei consigli per
migliorare la fic e rendervela più piacevole!
A presto!!!
Damned
necklace
Erano già passato parechio tempo
dalla loro ultima conversazione e Hermione attendeva pazientemente notizie da
Draco, senza averne, fino a quella mattina di metà ottobre.
I Grifondoro avevano in programma una
lezione di Incantesimi con i Serpeverde. Il gruppo di Harry stava per
raggiungere l'aula del professor Vitious quando si scontrò con quello capeggiato
dal principe delle Serpi.
-Oh, guadate chi abbiamo qui! San Potter
con i suoi inseparabili amici, Lenticchia e la Mezzasangue!-, sbottò rivolto a
Tiger e Goyle.
-Lasciaci in pace, Furetto!-, lo rimbeccò
Harry.
-Altrimenti? Che cosa conti di fare Potter?
Scapperai a nasconderti sotto la tunica di Silente?-.
-Non raccogliere le sue provocazioni,
Harry. Andiamo in classe.-, intervenne Hermione.
-Anche tu sei terrorizzata dal mio immenso
potere, Granger?-, chiese il Serpeverde.
Anche se si incontravano per ordine di
Silente, davanti a tutti dovevano continuare a mostrarsi nemici giurati, come
sempre.
-Il tuo "immenso" potere non mi spaventa
minimamente, potrei sconfiggerti qui e subito!-.
-Allora dimostramelo!-, la sfidò lui,
sfoderando la bacchetta.
-Tarantallegra!-.
Appena Malfoy ebbe pronunciata la formula
il corpo di Hermione cominciò a muoversi freneticamente, animato da un
irrefrenabile desiderio di danzare.
I Serpeverde sembravano sul punto di star
male per le troppe risate, mentre Harry e Ron non riuscivano a fermare l'amica,
la quale, dopo un numero imprecisato di piroette, finì col inciampare e cadere
rovinosamente al suolo.
Stranamente Draco fu il primo a
raggiungerla e a porgerle la mano perchè si rialzasse. Nell'aiutarla le infilò
nella tasca un foglietto di pergamena.
-Allora Granger, ti è piaciuto il mio
incantesimo?-, le chiese divertito.
-Malfoy! Ti giuro che questa
vol...-.
-Forza ragazzi venite
in classe! Non posso mica fare lezione da solo!-, ad interrompere il loro
"duello" era arrivato l'insegnante, uscito dalla classe dopo aver sentito le risate
delle Serpi e il rumore della caduta di Hermione.
La classe entrò nell'aula e la
lezione cominciò normalmente, ma mentre il professore spiegava come eseguire
un incantesimo per nascondere alla vista un'abitazione, Hermione si affrettò a
leggere il messaggio di Draco.
"Ho trovato quello che ci
serve. Ci vediamo questa sera nell'aula di Trasfigurazione alle 10.
D.M."
Terminata la cena, Hermione salutò gli
amici e raggiunse la sua stanza per ripassare per il compito di Pozioni del
giorno dopo. Notò una lettera sul letto mandatale da suo padre.
Se scriveva per sapere come stava, se a
scuola stava andando tutto bene. Le solite cose. Le solite cose che le scriveva
sua madre, e non una parola su questa, come fosse normale non
parlarne.
Senza neppure rendersene conto, Hermione
cominciò a piangere.
Sua madre era stata la persona più
importante della sua vita fino ad allora.
Non riusciva ancora ad accettare l'idea che
fosse scomparsa per sempre.
E ora quella lettera di suo padre che non
la menzionava neppure di sfuggita.
Senza rendersene conto passò una buona
mezz'ora a piangere e quando se ne rese conto dovette sbrigarsi a raggiungere
l'aula dove l'aspettava Draco.
-Sei in ritardo!-, l'attaccò subito
lui.
-Per una volta! Di solito sei tu che ti fai
attendete!-.
Non era riuscita ad asciugarsi bene le
lacrime e per un attimo le parve che Draco le avesse scorte.
-Comunque arriviamo subito al punto. Ho
ordinato un certo articolo da Sinister e lui si è affrettato a spediarmelo...-,
così dicendo trasse dal mantello un pacco dalla forma strana.
-Non avresti dovuto consultarmi prima di
fare qualunche cosa?-, gli rispose irritata.
-Immagino di sì... Ma sono certo che
apprezzerai la mia scelta!-, e le mostrò una stupenda collana, avvolta nella
carta.
-E' meglio se non la tocchi,
credimi!-.
-E perchè mai?-.
-E' maledetta! Chi la tocca muore
all'istante!- le spiegò serio.
-E come pensi di farla avere a Silente?-,
chiese lei, scettica.
-Troverò un modo. Lui saprà già tutto in
anticipo ed eviterà l'anatema. Intanto io avrò sistemato per un po' il Signore
Oscuro!-.
-Bel piano Malfoy, non me lo aspettavo da
te! Praticamente non ti serve più il mio aiuto!-.
-Sono certo che ti saprai rendere utile, a
tuo tempo...-.
Decisero gli ultimi dettagli e poi si
ripromisero di incontrarsi dopo il falso attentato a Silente.
to be
continued
|
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Capitolo 7 *** Revelations ***
Revelations
Ecco un capitolo nel quale Hermione e Draco
finalmente sono vicini!
Come sempre ringrazio le stupende persone che
leggono, mettono tra i preferiti/le storie seguite o recensiscono!
A presto!!!
Revelations
"Non si può uccidere un dolore
anestetizzando il cuore..."
Eros Ramazzotti - Parla con me
Pochi giorni dopo, gli studenti dal terzo
anni in poi parteciparono alla prima visita prevista per quell'anno al villaggio
di Hogsmeade. Draco aveva avvisato Hermione che avrebbe agito durante
quella gita, senza però metterla al corrente di tutti i dettagli.
Lei avrebbe voluto sentirsi più partecipe,
ma si rassegnò all'idea di dover fare da spettatrice... a distanza! Infatti
proprio il giorno prima si rese conto di essersi persa un brutto raffreddore,
che le impedì quindi di allontanarsi dal castello.
-Allora noi partimo Herm!-, la salutò
Ron.
-Sì, ti porteremo qualche dolcetto di
Mielandia!-, le promise Harry.
-Ciao ragaz... eeeetciù!-.
-Stai tranquilla e cerca di rimetterti!-,
le consigliò Harry.
-Ciao!-.
Draco Malfoy si appostò nel bagno dei Tre
Manici di Scopa, aspettando qualche studente di Hogwarts da Imperiare (una delle
cose che era stato cotretto ad imparare), perchè consegnasse la collana a
Silente.
Finalmente vide una ragazza di Grifondoro
dirigersi verso la toilette, le si parò davanti impedendole una possibile
fuga.
-Imperio!-.
Lo sguardo dell'ignara Katie Bell si fece
subito vacuo.
-Prendi questo pacchetto, va a Hogwarts e
portalo a Silente!-, le ordinò.
Quando anche le sue compagne di stanza se ne furono andate,
Hermione si stese sul letto per leggere un libro e studiare per un test di
Astronomia. Passò lì diverse ore, ma poi metre cercava degli appunti lo sguardo
le cadde sulla lettera del padre.
Cominciò a leggerla per la millesima volta e, come sempre gli
occhi divennero subito lucidi al pensiero della madre. Si gettò sul cuscino e vi
affondò i propri dispiaceri.
Draco entrò volando nella sua camera, facendola
sobbalzare.
-C'è stato un problema con la collana e...-, si interruppe di
colpo.
Sta piangendo! La Mezzosangue orgogliosa? Non può
essere!
Lei si affrettò a nascondere le lacrime che le rigavano spietate
il viso: non voleva che Malfoy la vedesse piangere, lei aveva una sua dignità da
difendere.
-Come... come dici... Mal... Malfoy?-, chiese, cercando di
fermare i singhiozzi.
Lui era titubante, non sapeva con precisione come comportarsi.
Quella era pur sempre la Granger che aveva insultato per anni, ma il loro
rapposto era notevolmente cambiato nell'ultimo periodo.
Così scese dal manico di scopa, si avvicinò al suo letto e le si
sedette in parte.
Lei aveva ormai capito che era inutile cercare di occultare la
reale situazione.
-Cos'è successo, Hermione?-, era la prima volta che la chiamava
per nome, la cosa fece uno strano effetto su entrambi.
La Grifondoro lo fissò, con gli occhi dorati lucidi per il
pianto. Aveva tenuto a tutti nascosti gli avvenimenti di quell'estate, ma ora
era sul punto di cedere. Ricominciò a piangere senza più alcun
contegno.
Il serpeverde l'abbracciò di sclancio e lasciò che riversasse le
proprie lascime sulla sua divisa.
-Mia... madre...è mor... morta!-, si ritrovò quasi ad urlare,
per mesi aveva atteso segretamente di poter gridare a tutti quella
verità.
Finalmente l'ho detto!
Quando si fu calmata, gli spiegò con maggiore precisione
l'accaduto e gli mostrò anche la lettera del padre.
-Lui non mi parla più di lei, da quando sono partita, non vuole
che torni sui miei passi e lasci la scuola.-.
Draco capiva i suoi sentimenti, il dover tenete nascosto ai più
qualcosa che andrebbe urlato, tutto ciò che aveva dovuto passare (e avrebbe
passato in futuro) a causa dell'ossessione di suo padre per
Voldemort.
Improvvisamente sentì anche lui il bisogno di sfogarsi. Alzò la
manica del maglione per mostrare il Marchio Nero.
Lei trattenne il respiro: non credeva che l'Oscuro Lord fosse
arrivato a tanto!
-Il Marchio! Ma allora...-.
-Sì, sono stato marchiato quest'estate, contro la mia volontà!
Fa parecchio male.-.
Hermione non faticava a credergli: il segno sembrava avere una
propria vita e pulsava in modo sinistro.
-Lord Voldemort ti ha costretto a sottoporti ad una cosa del
genere?-.
-No, è stato... mio... mio... PADRE!-, terminò la frase con un
urlo e sentì le lacrime premere prepotenti per poter uscire allo scoperto.
Riuscì comunque a trattenerle.
-In ogni caso ero passato per dirti che ho consegnato la collana
ad una studentessa di Hogwarts perchè la consegnasse al preside...-, raccontò
per cambiare argomento.
-Ma l'Imperio non ha funzionato a dovere e lei ha aperto il
pacchetto.-.
-Cosa? E ha toccato la collana?-.
-A quanto ne sò l'ha solo sfiorata, ma l'hanno portata al San
Mungo.-.
-Quindi il piano non ha funzionato.-, concluse
Hermione.
-Non proprio, certamente la voce del mancato attacco a Silente
arriverà fino alle orecchie di qualche Mangiamorte. Comunque tra poco verranno
qui Potter e Weasley a darti la notizia, hanno soccorso loro la ragazza.-,
spiegò Draco.
-Allora dovremo escogitare un nuovo piano...
eeeeetciù!-.
-Esatto, ma tu per il momento non pensarci, ripostati!-, le
consigliò con dolcezza.
Quella situazione era molto strana, si comportavano come fossere
amici.
-Ciao, io vado!-, la salutò, risalendo sulla scopa.
-Ciao...-.
...Draco!
to be continued
|
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Capitolo 8 *** The second tentative ***
The second tentative
Ciao a tutti! Ci tenevo a chiarire che
Hermione non ha parlato a Harry e Ron della morte della madre perchè non vuole
che nessuno la compianga, come pensa farebbero di certo i suoi amici; però
vorrebbe potersi sfogare almeno con il padre... meno male che c'è Draco a
confortarla!!!
Come sempre ringrazio di cuore tutti coloro che leggono la mia
fic, la recensisce o la mette tra i preferiti/le storie seguite!!!
A presto!!!
The second
tentative
Draco rietrò nella sua stanza dopo un lungo
pomeriggio di allenamento con la squadra di Quidditch. Appena entrato notò un
gufo appollaiato sul davanzale, con una lettera dall'aspetto ufficiale stretta
nel becco.
Si fece consegnare la missiva e spedì
l'animale a rinfocillarsi nella gufaia. Guardò del mittente. Malfoy Manor.Subito
il desiderio di ditruggere la lettera prima ancora di averla letta si impossessò
di lui. Ma fu solo un attimo. L'aprì e lesse attentamente il
contenuto.
Suo padre si complimentava tiepidamente con
lui per l'attentato a Silente e lo invitava a procedere con la sua
IMPORTANTISSIMA missione. Tipico. Non gli chiedeva come stava, se prendeva bei
voti a scuola e se aveva trovato una ragazza.
E' l'esatto opposto del padre di
Hermione.
Si stupì con se stesso quando si rese conto
che anche nei suoi pensieri aveva iniziato a chiamarla per nome. Ormai era quasi
un'abitudine. Era cambiato moltissimo nell'ultimo periodo, e non solo nei
confronti della Grifondoro: era più cortese con gli amici, risparmiava battute
pungenti ai Grifoni.
Ma cosa mi succede?
In quel preciso
istante Hermione era sedita nella Sala comune con Harry e Ron.
Lei studiava, come sempre, mentre loro erano impegnati nel "fare" alcuni esercizi di
Astronomia.
-Ragazzi! Il prossimo anno abbiamo gli
esami, non è il caso che cominciate seriamente ad impegnarvi?-.
-Eddai Herm... E' quasi Natale, lascia che
ci rilassiamo un po'!-, l'implorò Ron.
-La se è da Settembre che vi
rilas...-.
In quel momento una civetta della scuola
raggiunge il loro gruppo e si appollaiò vicino ad Hermione. Lei afferò rapida la
lettera e, non appena ebbe letto il nome del mittente, corse sù per le scale
fino alla sua stanza.
-Cosa le sarà preso?-, chiese
Harry.
-Non ne ho proprio idea!-, rispose
Ron.
La Grifondoro si chiuse nella sua camera e
lesse attentamente il biglietto di Draco.
"Domani sera alle 8 nella mia stanza. La
parola d'ordine è Verdi Squame. D.M."
Hermione si stupì che il Principe delle
Serpi le permettesse addirittura di entrare nel suo regno.
Forse Draco è cambiato sul serio. Ma da
quando lo chiamo per nome???
La sera seguente si diresse titubante
verso i sotterranei. Entrò senza problemi nella sala comune di Serpeverde
che trovò inaspettatamente deserta, eccezione fatta per un certo
biondo.
-Sera Granger!-.
-Sai, ho rivalutato la tua proposta
di usare un veleno?-, le disse mentre salivano le scale che portavano ai
dormitori maschili.
-E immagino tu abbia già un' idea della
pozione da scegliere...-.
-Esatto, ma vorrei sapere anche il tuo
parere.-.
-Mi sembrava di ricordare che il migliore in Pozioni tra noi due
eri tu. O sbaglio?-.
-Su questo non ci piove, ma bisogna anche pensare a come far
arrivare il veleno a Silente.-, spiegò lui, salendo le scale del suo
dormitorio.
-Già... non possiamo riciclare l'idea
dell'altra volta, sarebbe troppo sospetto. Ma dove sono tutti i tuoi
compagni?-.
-Alla festa di Lumacorno... Pensavo ci
andassi anche tu...-.
-Infatti deve avermelo chiesto, ma me ne ero
già scordata.-.
-Questo Luma-club è proprio una
seccatura!-.
-Non è che ti dispiace esserne escuso?-,
chiese Hermione, perspicace come sempre.
-Ma cosa vai a pensare? Piuttosto tu che fai
durante le vacanze che fai?-, buttò lì per cambiare argomento.
-Torno a casa... Tu?-, chiese fingendosi
disinteressata.
-Anche io torno al Malfoy
Manor...-.
C'era un' evidente punta di amarezza nella
sua voce.
Forse pensa a suo padre.
-E se il veleno fosse un regalo di natale?-,
disse d'impeto la Grifondoro.
-Cosa vorresti dire?-, chiese incuriosito
Draco.
-Possiamo far passare la pozione per
qualcos'altro, una bottiglia di qualcos'altro.-.
-L'idea non è per niente male ma andrebbe
migliorata, me ne occupo io?-.
-D'accordo. Allora io vado...-.
-Sì...-.
Era come se nessuno dei due volesse davvero
uscire da quella stanza.
-Allora ci si vede in giro,
Granger.-.
-Certo... Buone vacanze Malfoy.-.
-Altrettanto...-.
Hermione.
to be
continued
|
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Capitolo 9 *** Poison in a bottle ***
Poison in a bottle
Ciao a tutti, cari lettori!!!
Scusatemi se non ho aggiurnato prima ma avevo
problemi con la connessione ad Internet...
Questo capitolo è piuttosto corto, ma spero
che lo apprezzerete e recensirete comunque!
A presto!!!
Poison in a
bottle
Le vacanze natalizie stavano passarono rapide, sia
per Draco, impegnato a procurarsi il veleno, sia per Hermione.
Il Serpeverde dovette subire per tutto il
tempo i discorsi monotoni e deliranti del padre sulla grandezza di Lord
Voldemort e su come lui li avrebbe ricompensati una volta conquistato il Mondo
Magico.
La Grifondoro scoprì,con suo grande
disappunto, che il padre si liberato di gran parte delle fotografie di sua madre,
nascondendole in uno scatolone in soffitta.
-Draco, come sta procedento la missione che
il Signore Oscuro ti ha affidato?-, gli chiese una sera Lucius.
-Bene, padre.-.
-Spero che tu ti stia impegnando a dovere,
lo sai che dalla morte di Silente dipende il futuro della nostra
famiglia!-.
-Sì, padre.-.
Mai una parola gentile, mai un gesto
affettuoso. Sua madre è spesso assente, il suo tempo lo passa chiusa nella sua
stanza, sola e isolata.
Una sera di quelle interminabili vacanze Draco
sente la mancanza di una persona con cui parlare, con cui sfogarsi, che lo
faccia sentire capito.
Come il giorno in cui decise di tradire il
padre e allearsi con Silente, prende coraggio e si procura carta e
calamaio.
-Herm, cara, hai mangiato
abbastanza?-.
-Sì, papà. Vado a letto, leggerò
qualcosa...-.
Da quando suo padre ha deciso
di cancellare i ricordi e la presenza stessa di sua madre, Hermione si comporta in modo molto
diverso con lui.
-D'accordo. Io sparecchio.-.
La ragazza entra nella sua stanza e si sente infinitamente
sola. Vorrebbe qualcuno con cui parlare, con cui sfogarsi, che la faccia
sentiren capita.
Quasi a risposta alle sue preghiere, un guro
comincia a sbattere sul vetro della finestra.
lLe porta una lettera...
... di Draco???
"Il veleno è pronto, lo farò avere a Lumacorno che, ho
saputo, desidera regalare una bottiglia di Idromele Barricato al preside
per Natale. Fammi sapere se per te va bene
l'idea.
A presto.
Draco Malfoy"
Hermione rilesse la missiva parecchie volte,
soffermandosi soprattutto sulle parole "A presto". Era tanto intenta che pareva
leggesse una lettera d'amore.
Subito si affrettò a scrivere una
risposta.
-Draco, è arrivata della posta per te!-, lo avvisò
la madre.
-Grazie, madre.-.
Non appena si rese conto
che era la risposta alla sua lettera salì nella sua
stanza, lontano da occhi curiosi e lesse attentamente le parole di Hermione.
"La tua proposta è perfetta, quindi è
meglio sbrigarsi! Ovviamente bisogna avvisare anche Silente per fare in modo che
eviti di bere quella bottiglia.
Ti auguro delle felici
vacanze.
Hermione Granger"
L'aver ricevuto quella risposte lo riempì
istantemente e inspiegabilmente di una strana euforia.
Forse non sono del tutto
solo.
to be
continued
|
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Capitolo 10 *** Bad birthday ***
Bad birthday
Rieccomi con un nuovo capitolo... Questa volta
sono stata abbastanza rapida ^^
Attendo sempre le vostre recensioni con dei
consigli per migliorare la fanfic!!!
A presto!!!
Bad
birthday
Al ritorno dalle vacanze le lezioni
ripresero tranquillamente, anche troppo, visto che Draco e Hermione si
aspettavano la notizia del mancato attentato a Silente.
Una notte si scontrarono in un
corridoio durante la ronda dei Prefetti, erano entrambi soli.
-Salve Malfoy.-.
-Granger.-.
-Hai saputo nulla dal preside?-.
-No, Lumacorno non gli ha donato nessuna
bottiglia per Natale,ma io sono certo di avergliela fatta avere...-.
-Questo è un bel problema! Se Lumacorno ha
il veleno ma non l'ha dato a Silente, rischiamo che sia lui a
berlo!!!-.
-Cercheremo di recuperare la bottiglia
prima che succeda!-.
-Va bene... Ora devo proprio andare. Ciao
Draco!-, disse lei, un po' sovrappensiero.
-Ah... Allora si si vede
Hermione!-.
La mattina seguente, durante la colazione
nella Sala Grande, Hermione ripensò alla sua conversazione della sera precedente
con Draco, soprattutto al modo in cui si solo congedati, quasi fossero amici di
vecchia data.
-Ciao Herm!-, la salutò Harry.
-Ciao.-.
-Allora ci hai pensato, durante le
vacanze?- chiese lui abbassando il tono della voce.
-A cosa?-.
-Ma come? Te ne sei dimenticata? Dopodomani
è il compleanno di Ron!-, sbottò lui irritato.
-Ah, già...-, con tutto quello che stava
succedendo si era completamente scordata dell'imminente compleanno
dell'amico.
-Per fortuna ho preso già un regalo da
dargli, ma speravo che tu avessi avuto delle idee migliori...-.
Lei si sentì istintivamente in colpa per
l'aver trascurato l'amicizia con lui e Ron. In effetti è colpa di Malfoy se non
ha più tempo per loro. Ma questo non le pesa così tanto.
Ma anche la mia amicizia con Draco è
importante.
Il pensiero la stupì per la naturalezza
con cui è nato nella sua mente e la fece arrossire.
-Cosa succede?-, le chiese
Harry.
-Nulla...-, minimizzò lei, prima di
dirigersi rapidamente verso l'aula di Antiche Rune.
-Herm!!! Herm!!!-, le
urla di Ginny arrivarono fino alla stanza della Grifondoro.
-Cosa succede? Perchè strilli in quel
modo?-.
-Oh, Herm... E' successa una cosa
terribile! Vieni, presto!!!-, detto ciò la trascinò in Infermeria.
Strada facendo le disse qualcosa su Ron, dei
Cioccalderoni con dentro una pozione d'amore, Lumacorno e una
bottiglia.
Subito la mente di Hermione si mise in
moto e collegò il veleno consegnato da Draco all'insegnate di Pozioni con
l'incidente nel quale sembrava essere coinvolto Ron.
-Ron! Come stai?-, chiese la Grifondoro,
avvicinandosi al letto dov'è steso l'amico.
-Male...-, riuscì a mormorare
lui.
-Ma cosa è successo?-, chiese, rivolta a
Harry.
-Ha mangiato dei Cioccalderoni che Romilda
Vane aveva regalato a me, era imbottito di una pozione d'amore scaduta. L'ho
portato da Lumacorno, ma lui gli ha fatto bere dell'Idromele che era
avvelenato!-.
-Ma allora...-.
-Per fortuna gli ho messo
in gola un Bezoar, che ha agito da antidoto!-, concluse
Harry.
-Perchè mi hai voluto incontrare?-, le
chiese Draco.
-L'incidente di Ron... A causarlo è stato
il nostro veleno!-.
Draco sbiancò di colpo, tutto si era
aspettato tranne quello.
-Cosa gli è successo?-.
Sembra davvero preoccupato, anche se si
tratta di Ron!
-Il veleno che hai dato a Lumacorno è
arrivato fino a lui.-.
-Ma... Come sta?-.
Ma questo è proprio
Draco???
-Abbastanza bene, Harry è riuscito a
salvarlo...-.
-Ah... Bene... Forse qualche Mangiamorte
arriverà a sapere di questa faccenda...-.
-Già, lo spero per te.-.
to be
continued
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Capitolo 11 *** Feelings ***
Feelings
Un capitolo di svolta nella storia tra Herm e Draco!!! Spero vi piaccia^^anche se
in alcune parti mi sembra di essere stata un po' ripetitiva riguado ai sentimenti dei due protagonisti e di
averli fatti diventare OOC...SORRY!
Anche se è
ancora lontano, stò già pensando al finale della storia...cercherò di non deludervi e di scrivere capitoli più lunghi (visto
che me lo chiedete)!!!
Vi ringrazio molto per le vostre recensioni e
chiedo a chiunque legge un piccolo favore: mi sapete dire come si fa a inserire
più di un personaggio/genere/avvertimento/ecc. nell'introduzione di una storia su EFP?
A presto!
Feelings
"L'amore non conosce
regole."
San
Girolamo
-Draco! Draco!-, chiamò Blaise
Zabini.
Il suo migliore amico sembrava non
ascoltarlo, fissava il soffitto perso nei suo pensieri.
Pensava alla Granger, ai loro ultimi
incontri, al modo in cui il suo comportamento nei confronti della Grifondoro era
improvvisamente mutato.
-Ehi Draco! Ma mi senti?-, gli chiese
preoccupato l'altro Serpeverde.
-Eh? Cosa?-, chiese trasognato il giovane
Malfoy, dopo essere stato così bruscamente riportato alla realtà.
-Ti vuoi sbrigare? Ti sei dimenticato che
tra poco comincia l'allenamento di Quidditch?-.
-Ah.. giusto! Arrivo subito!-, gli assicurò
Draco.
-Allora io ti aspetto giù.- lo informò Zabini,
uscendo dal dormitorio.
Draco, che stava fingendo di cercare la
sua divisa da Cercatore nel caos che regnava incontrastato nella loro
stanza, si fermò subito per buttarsi sul letto verde-argento.
Blaise doveva avergli praticamente strillato
in faccia, e lui l'aveva ignorato nel modo più assoluto, perso com'era nei suoi
penieri.
Ma cosa mi sta succedendo? Penso
alla Granger in continuazione e ho sempre la testa altrove! Cosa
diavolo devo fare?
Anche per Hermione quello era un periodo
piuttosto difficile.
Doveva studiare per gli
esami, aiutare Harry e Ron e pensare a nuovi piani con Draco.
Si sentiva soprattutto
divisa tra i suoi amici di sempre e un nuovo, strano sentimento che provava per
Draco.
Si incontravano di
nascosto da tutti, parlavano per ore,
non solo della loro "missione", ma anche della scuola, dei weekend a Hogsmeade, degli
esami di Materializzazione.
Anche se all'esterno potevano sembrare
sempre i soliti Draco e Hermione che si insultavano e si affatturavano, tra
loro stava nascendo qualcosa.
Un'amicizia.
O forse di più.
-Herm! Come posso concludere il mio tema di
Storia della Magia sulla rivolta degli Orchi del 1682?-, le chiese Harry,
riscuotendola dai suoi pensieri.
-Come???-, rispose lei, spiazzata
nonostante avesse finito quel tema da giorni.
-Il compito di Ruf! Ma mi
ascolti?-.
-Oh... certo! Fammi dare un'occhiata e poi
ti so dire...-.
Quella sera Hermione
e Draco dovevano pattugliare assieme i corridoi della scuola.
La ragazza si sentiva non poco agitata a
quel pensiero. Nonostante passasse in quel periodo molto tempo in compagnia del
biondo, le sue riflessioni di quel pomeriggio l'avevano portata a vedere la
situazione sotto una nuova luce.
Una luce che la impauriva, ma allo stesso
tempo la affascinava. Proprio come faceva Draco.
Anche lui non poteva dire di essere
indifferente alla Grifondoro, che a poco a poco stava vincendo le sue difese e
arrivando dove nessuno era mai giunto: nel suo Cuore!
-Ciao Draco!-, lo salutò lei.
-Salve Hermione.-, le rispose
lui.
Ormai si erano abituati a sentire i loro
nomi pronunciati dalle persone che per anni erano state loro rivali.
-Da dove partiamo stasera?-.
-Direi dal quinto piano, poi scendiamo
negli altri.-.
La loro complicità li aveva uniti di
nuovo, anche dopo i pensieri che entrambi avevano avuto quel
giorno.
-Hai pensato a qualche nuovo piano in
questi giorni?-, le chiese.
-A dire il vero no... Sono stata molto
impegnata con i compiti e...-.
-Tranquilla non ti devi mica
giustificare.-, la rassicurò.
Hermione lo guardò e solo in quel momento
ammise a se stessa che Draco era proprio un bel ragazzo.
Ma cosa vado a pensare?
-E tu? Hai qualche idea?-, disse, cambiando
mentalmente argomento.
-No purtroppo... E sono certo che mio
padre non tarderà a mandarmi una lettera per ordinarmi un maggiore
impegno.-, le rispose, afflitto.
Anche in quell'occasione, Hermione notò con
quanta fatica e con quanto odio parlava del padre.
-E' a causa sua se sei diventato un
Mangiamorte?-, chiese d'impulso.
Draco non sapeva se risponderle o no, per
lui era molto dura affrontare l'argomento. Ma con Hermione era tutta un altra
cosa!
-Sì.-, ammise.
-Deve essere molto triste sentirsi
comandati a bacchetta dal proprio genitore...-, intutì lei.
Il Serpeverde si stupì: aveva capito al
volo i suoi sentimenti!
-Già, ma da quando sono passato dalla parte
di Silente non lo ritengo più tale. E' come se non fossimo più davvero
parenti!-.
-E' un'affermazione molto forte... Ne sei
certo?-.
-No... non del tutto. Forse col passare del
tempo cambierò idea, ma per adesso mi limiterò a pensare ad altre persone, più
importanti per me!-.
-I tuoi amici, per esempio.-.
-Certo, i miei amici... ma anche te!-,
disse impulsivamente.
Era una frase che non era nata dal suo
cervello, ma dal suo cuore!
Hermione si voltò nella sua direzione
appena in tempo per far incontrare le loro labbra in un tenero bacio.
Rimasero fermi così per un tempo che
nessuno dei due avrebbe saputo descrivere. Un tempo infinito.
Attorno a loro non c'erano più le cupe mura
di Hogwarts e i molti quadri, che li guardavano increduli.
Erano soli in un mondo tutto per
loro.
to be
continued
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Capitolo 12 *** Letters and mistakes ***
Letters and mistakes
Spero mi scusiate per il ritardo con cui
arrivo a postare ^^''... Ma visto che mi chiedete di scrivere capitoli più
lunghi ci metto un po' arrichendo di più dettagli...
Un grazie a tutti coloro che hanno recensito
lo scorso capitolo, ma anche a chi l'ha messo tra i preferiti/le storie seguite
o ha semplicemente letto^^
A presto!!!
Letters and mistakes
Qualche sera dopo, Ron e
Harry si trovavano nella Sala Comune per finire i compiti che avevano
accumulato in quel periodo a causa dei continui allenamenti, anche se era
molto tardi e tutti gli altri erano ormai andati a letto.
-Non ti sembra che,
ultimamente, Hermione si comporti in modo strano?-, chiese Ron all'improvviso,
con fare cospiratorio.
-Cosa intendi
dire?-.
-Bhè... una volta ha
ricevuto una lettera e se ne è andata via di corsa. Poi ha sempre la testa tra
le nuvole, cosa che non è proprio da lei, mi sembra.-, spegò l'altro.
-Ma tu pensi...-,
cominciò Harry sperando che fosse Ron a terminare la sua frase, visto che da
quel discorso non aveva capito molto.
-Potrebbero esserci
mille ragioni, ma... Oh, guarda! Hermione ha lasciato la sua borsa sulla
poltrona!-.
-Hai ragione, è proprio
la sua!-.
-Magari potremmo...-,
cominciò il rosso, infilando una mano nella trecolla.
-Non ci pensare
nemmeno!-, l'ammonì Harry, ma era troppo tardi.
Ron estrasse dalla borsa
un libro e cominciò a sfogliarlo in cerca di indizzi. Improvvisamente un foglio
cadde a terra dal tomo.
-E' una
lettera...-.
-Leggila, dai... Tanto
il danno l'hai fatto-, lo incitò il moro, incuriosito a sua volta.
-
"Il veleno è pronto, lo
farò avere a Lumacorno che, ho saputo, desidera regalare una bottiglia di
Idromele Barricato al preside per Natale. Fammi sapere se per te va bene
l'idea.
A presto.
Draco Malfoy"-.
Appena Ron terminò la lettura, con il fatidico nome, un
silenzio di tomba si insinuò nella stanza.
-Ma cosa...-, riuscì a blaterare Harry dopo una
decina di minuti.
-Aspetta, la rileggo. Magari abbiamo capito male.-, cercò
di calmarlo l' altro Grifone.
Ma dopo aver letto il foglio ben venti volte i due
capirono che non poteva essere uno sbaglio: Draco Malfoy, il loro nemico giurato
sin dal primo anno, teneva una corrispondenza segreta con la loro migliore
amica, Hermione Granger, e non era tutto!!! Erano stati loro in accordo a
cercare di uccidere Silente con l'Idromele avvelenato...
-...e forse anche con la collana maledetta!-, finì il
giovane Weasley.
-Aspetta un momento! Qui il nome di Hermione non c'è...
Magari l'ha trovata a terra e ce l'avrebbe mostrata appena possibile...-, tentò
Harry.
-Può essere...-, convenne Ron, poco convinto.
-Comunque domani gliene parliamo, ok?-.
-E va bene.-, accettò il Bambino Sopravvissuto.
Dalla sera del loro bacio, Hermione e Draco non si erano
più incontrati. Forse per una serie di coincidenze, forse perchè si evitavano di
proposito.
La ragazza era della seconda opinione, per quando
riguardava il Serpeverde: lei desiderava parlargli, chiarirsi con lui, ma
dall'altra parte incontrava un muro, che si dileguava non appena la scorgeva nei
corridoi. Lei, dopo qualche tentativo, aveva rinunciato a rincorrerlo,
aspettando un passo da lui.
La mattina dopo, la Grifondoro cercava
affannosamente la borsa per la propria stanza, senza risultati.
Non si arrese e scese a cercarla nella Sala Comune, dove
la individuò dopo una breve ricerca.
-Herm...-, sentì chiamarsi.
La ragazza si girò e scorse il suo amico del cuore, Harry
Potter, che la osservava con aria preoccupata.
-Oh, ciao Harry!-.
-Ti volevo parlare...-, iniziò lui, titubante. In realtà
avrebbe dovuto attendere Ron, ma qualcosa gli imponeva di parlare per primo
all'amica, in privato. Così la trascinò in una passegiata nel parco, visto che
quella mattina avevano un paio di ore buche.
-Di cosa mi volevi parlare?-, chiese lei, quando
raggiunsero le sponde del Lago Nero.
Lui non le rispose e si limitò ad estrarre dalla tasca un
foglio che lei conosceva fin troppo bene.
-Dove l'hai presto?-, chiese, irata.
-L'altra sera hai lasciato la borsa nella Sala Comune.
Ron ci ha frugato dentro perchè era preoccupato dal tuo comportamento insolito.
Quando l'ho letta mi sono sentito tradito, da te! Dalla mia migliore
amica!-, esclamò, trattenendo la rabbia che sentiva montargli dentro.
-Dimmi che non è tua Herm! Dimmi che è tutto un dannato
errore!-.
Hermione lo guardò implorante. Non voleva raccontargli
una bugia. Una cosa era tenerlo all'oscuro della missione datale da Silente,
un'altra mentirgli spudoratamente.
-Quella lettera era indirizzata a me!-, rispose sicura.
Forse Harry avrebbe capito, forse si sarebbe calmato, dopo un'attenta
spiegazione. Non fu così.
-Allora aveva ragione Ron! Tu stai aiutando quel bastardo
ad uccidere Silente!-, urlò, saltando subito alle conclusioni.
-No, Harry, aspetta che ti spieghi...-, lo pregò lei.
-Magari avete anche una storia! Come ho potuto fidarmi di
te per tutti questi anni?-, proruppe il giovane Potter, incapace di celare la
proprio rabbia.
-Ascoltami, ti
stai sbagliando!-.
-Puoi anche smetterla di
mentirmi! Addio!-.
Detto ciò il ragazzo si allontanò a grandi passi, lasciando Hermione sola, nel
freddo parco.
to be continued
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Capitolo 13 *** An important advice ***
An important advice
Mi scuso se lo scorso capitolo è risultato triste/deprimente/daspararsiuncolpo/ecc.
all'inizio doveva essere un tutt' uno con
questo, ma poi ho deciso di dividerli... Spero che questo vi piacia di
più^^ditemi!!!
Grazie a chi ha recensito, letto, messo tra i
preferiti/le storie seguite!!!
A presto!!!
An important
advice
"Il bene più segreto sfugge
all'uomo che non guarda avanti mai!"
Tiziano Ferro - Indietro
Draco camminava deciso nella direzione
dell'ufficio del professor Piton. Anche se deciso non era un aggettivo molto
adatto a lui, nell'ultimo periodo.
Dopo la sera del loro bacio, non aveva più
parlato con Hermione, evitandola attentamente. La ragazza l'aveva cercato,
ovviamente. Ma lui era sempre sfuggito, di proposito. Era certo di averla offesa
con questo suo comportamento poco virile, ma non sapeva proprio come
comportarsi, cosa dirle.
Era incertezza, la sua. Paura di amare ed
essere amato. Forse perchè nella sua famiglia nessuno si era preso la briga di
spiegargli cosa significasse quella parola.
Entrambi avevano bisogno di chiarimenti.
Per non parlare degli incontri voluti da Silente.
Doveva decidersi a vincere quella strana
timidezza che si era impossessata di lui e fare il primo passo!
Piton attendeva nervoso il
suo studente preferito nel buio e umido ufficio. Dopo ciò che gli era stato riferito
e dopo il dialogo avuto con Silente, si era deciso a fare quello che il caro
Lucius non aveva mai avuto il desiderio di fare.
La porta si aprì cigolando e la testa del
giovane Serpeverde sbucò da dietro essa.
-E' permesso?-.
-Certo, Draco! Entra e mettiti comodo.-,
fece Piton, cordiale come lo era solo con gli studenti della sua
Casa.
Il Serpeverde si diresse verso una delle
poltroncine indicategli dall'insegnante, attendento una lode per la sua ultima
pozione o, forse, un messaggio da parte del loro Lord.
-Forse il professor Silente non te ne ha
messo al corrente, ma anche io sono dalla parte dell'Ordine.-, rivelò
l'uomo.
Draco lo fissò sinceramente stupito: di
certo non avrebbe mai creduto che uno dei Mangiamorte più vicini a Voldemort
potesse tradirlo senza essere smascherato come spia.
-Il preside mi ha spiegato qual'è il tuo
compito, perciò ti vorrei offrire il mio più completo sostegno!-, spiegò
risolutamente Piton.
-Mi sarebbe di grande aiuto la sua
esperienza...-.
-Aspetta, non ho finito.-, lo interruppe il
professore di Pozioni.
-So che ti è stata affiancata
un'aiutante... la signorina Granger se non sbaglio.-, continuò, con una certa
sicurezza, che poco si adattava alla frase detta.
-Sì, è così.-.
-Già. E mi sembra che ci sia stato un
cambiamento in te, ultimamente.-.
Le pallide guance del ragazzo si colorirono
di una lieve sfuamatura rosea.
-E' merito suo, Draco? E' stata lei a
cambiarti?-.
In quel momento il Serpeverde pensò di
avere davanti la copia più giovane di Silente; certo, era sempre stato il
favorito da Piton, ma non pensava che l'avrebbe mai visto sotto quella luce.
Come il padre che non poteva avere, a causa dell'Oscuro
Signore.
-Sì.-, rispose infine, risultando quasi
timido.
-Lo sospettavo. E mi sento in dovere di esprimerti tutta la mia
approvazione.-.
A questo punto il giovane Malfoy era ancora più sbigottito: da
quando l'insegnate apprezzava i Mezzosangue?
-So bene che tutto ciò
ti sembra irrazionale, ma, credimi, ci sono delle buone motivazioni che mi fanno dire questo! Se qualcuno ti ama,
cerca di ricambiare, per quanto ti è
possibile.-.
Le parole dell'uomo compirono una sorta di miracolo nel ragazzo,
in quale, senza neppure congedarsi, uscì correndo dalla stanza e si fiondò alla
ricerca della SUA Hermione!
Ora sapeva cosa fare!
to be continued
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Capitolo 14 *** Explain this! ***
Explain this!
Altro capitolo importante che mi porterà sulla
lista nera dei fans di Harry e Ron...^^" Qui abbiamo tante scene
spezzettate...spero vi sia tutto chiaro...
Come di consueto, ringrazio di cuore chi ha
letto, recensito o messo tra i preferiti/le storie seguite^___^
A presto!!!
Explain
this!
Hermione era rimasta
dove Harry, il suo oramai ex-migliore amico, l'aveva lascita.
Per una serie di
sfortunate conicidenze, lui e Ron avevano mal'interpretato la lettera di Draco e
ora erano certi di essere stati traditi e manipolati.
Se solo fosse riuscita a
spiegarsi! A dirgli come stavano davvero le cose: loro stavano salvando Silente,
non attentando alla sua vita! Certo, Harry aveva anche intuito qualcosa di reale
in enorme malinteso, ossia la loro "storia", se così la si poteva definire.
Persa nei suoi pensieri,
Hermione non si accorse del tempo che passava, con il risultato che fu
assente alla prima ora di lezione.
Tanto nessuno noterà la mia mancanza. A Ron e Harry non
importa più nulla di me! Rimuginava tristemente, seduta sulla sponda del
Lago Nero.
-Come potete vedere,
l'incantesimo si manifesta nelle sue due forme...-.
Draco non sentiva una
sola parola della spiegazione di Vitiuos, troppo impeganto a chiedersi dove
fosse Hermione: non era da lei saltare una lezione importante, soprattutto senza
una valida motivazione.
Dopo il dialogo con
Piton di quella mattina l'aveva cercata praticamente dovunque, saltando anche la
colazione, ma di lei nessuna traccia. Così aveva pensato di fermarla prima
dell'inizio della lezione comune di Incantesimi, alla quale
però mancava.
Ma dove diavolo sarà andata a finire? Si chiese in
ansia, senza sentire una sola parola della lezione.
Terminata l'ora, il
Serpeverde cercò di liquidare il suo gruppetto per poter trovare
Hermione.
Magari potrei chiedere ad una sua amica...
Davanti alla porta
dell'aula lo attendevano però due visi a lui ben noti.
-Dove pensi di andare,
Malfoy?-, chiese Harry.
-E a voi che
interessa?-.
-Abbiamo scoperto tutto,
sai?!-, lo rimbeccò Ron.
-Scoperto
cosa?-.
-Non fare il finto
tonto!-, gli rispose Ron, mentre gli altri studenti si avvicinavano a loro per
ascoltare l'ennesima lite tra Serpi e Grifoni, neanche fosse un incontro di
pugilato.
-Parlo di te e...
Hermione!-.
Draco sbiancò di colpo:
come avevano fatto a sapere che gli attentati a Silente erano causa
sua?
-Penso proprio che
stiate prendendo un granchio...-.
-Non puoi continuare a
mentire! Abbiamo letto la lettera, sai?!-, esclamò Harry,
soddisfatto.
-Lettera?-.
-Sì, e ora ti porteremo
dal Preside!-, concluse Ron.
Draco tirò mentalmente
un sospiro di sollievo: Silente avrebbe chiarito
tutto; per fortuna non avevano pensato di trascinarlo al Ministero della Magia,
altrimenti sarebbe finito in guai ben peggiori!
-D'accordo, vi seguirò e
capirete quanto vi state
sbagliando!-.
-Oh, Harry! Come mai
sei qui? Signor Weasley...-.
-Signore, ho le prove
che Malfoy abbia attento alla sua vita!-.
-Ma davvero?-, rispose Silente,
sembrava quasi divertito dalla situazione.
-Certo! Lui e Hermione
le volevano far avere la bottiglia avvelenata!-, affermò sicuro Ron.
-Bene, ora calmatevi e lasciate che
vi dica due parole...-.
Un quarto d'ora più
tardi, i tre studenti uscirono dall'ufficio; Silente, vista la situazione e
conoscendo la testardaggine di Harry, si era
visto costretto a svelare loro tutto.
-Bhè, Malfoy. Non
pensavo che l'avrei mai detto,
ma mi dispiace per averti accusato senza conoscere
bene la situazione.-, si scusò Ron controvoglia.
-Capisco che le vostre menti non siano state in g
rado dicapire subito la reale situazione.-, commentò Draco con un
ghigno.
-Ora c'è un altro problema,
però...-.
Hermione! Il nome della ragazza che
lo aveva aiutato e sostenuto in mille modi e situazioni invase prepotentemente
la mente del Serpeverde.
-Sono stato uno sciocco a trattarla così!-,
confessò Harry.
-Ma ora dov'è?-.
-Quando l'ho lasciata eravamo vicini al Lago
Nero...-.
Draco non gli diede il tempo di continuare:
si voltò e cominciò a corre in direzione del Lago, nonostante le rumorose
proteste dei quadri.
Hermione lo vide arrivare da
lontano. All'inizio era solo un puntino nero, poi davanti ai suoi occhi si
delinearono i contorni dell'ragazzo che amava.Appena lo riconobbe si alzò di scatto e cominciò a corrergli
incontro.
Quando finalmente si raggiunsero, si
gettarono l'uno nelle braccia dell'altra; per poi cadere assieme sul
prato.
-Oh, Draco... Harry. La lettera.
Silente.-.
-Tranquilla. E' tutto
sistemato.-.
Quelle parole ebbero un effetto incredibile
sulla ragazza: capì immediatamente che corrispondevano al vero e smise subito di
agitarsi.
Si rannicchiò contro il petto di lui e
rimase immobile ad ascoltare il battito del suo cuore.
to be
continued
|
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Capitolo 15 *** The last tentative ***
The last tentative
Eccomi tornata dopo l'ennesima sparizione... qui trovate l'ultimo
tentativo di uccidere Silente da parte di Herm e Draco, quindi la fic sta
volgendo al termine...
Un sentito grazie a chi recensisce, mette tra le storie
seguite/i preferiti o legge... non siate timidi e lasciatemi un commentino, sia
positivo che negativo!
A presto!!!
The last tentative
Ora che Harry setiva Ron conoscevano (e sopportavano, loro
malgrado) il suo segreto, Hermione si sentiva molto più tranquilla: non era più
costretta a mentire ai suoi due migliori amici e poteva passare serenamente del
tempo con Draco. Avevenano anche ricominciato a lavorare alla missione loro
affidata da Silente, bruscamente imterrotta la sera del loro bacio.
Ormai l'anno volgeva al termine e il padre del Serpeverde era
sempre più impazziente che il figlio portasse a termine un piano per uccidere il
preside, prima che Lord Voldemort perdesse la pazienza e decidesse di uccidere
la sua famiglia. Oltre a questo si sommavano anche gli impegni del Quidditch
(per Draco) e le ultime lezioni dell'anno, ovvero le più pesanti e
impegnative.
E avevano bisogno di un piano per "uccidere" Silente!
-Hai avuto qualche idea?-, chiese Hermione, una sera di
metà maggio.
-No, prima la Sprite mi ha messo in punizione, poi c'era
l'allenamento per la partita contro i Corvonero e inoltre...-, elencò stanco il
ragazzo.
-Ho capito, ma dobbiamo sbrigarci! L'ultima lettere di tuo padre
era molto chiara.-, gli fece notare la Grifondoro.
-Lui è sempre molto chiaro quando vuole qualcosa!-, sbuffò
Draco.
-In un certo senso mi tocca ammettere che ha ragione:
se la scuola finisce tu non avrai più occasioni per colpire Silente e Voldemort
se la prenderebbe con voi!-.
-L'Oscuro Signore si arrabbierà di sicuro: ti ricordi o no che
la morte di Silente dev'essere solo una messa in scena?-.
-Certo che me lo ricordo! Ma le altre volte i nostri tentativi
sono stati molto deboli! Dovremmo fare qualcosa di drastico...-.
-Come far arrivare dei Dissennatori ad Hogwarts?-, concluse
Draco con un ghigno.
-Bhè... forse i Dissennatori sono un po' troppo... ma i
Mangiamorte no!-, esclamò la Grifondoro.
-E come facciamo? Andiamo noi ad aprirgli il cancello
principale?-.
-Smettila di scherzare e pensa ad un modo serio per far venire
una truppa di Mangiamorte qui!-, sbuffò Hermione, leggermente infastidita.
Ormai tra loro c'era più che un amicizia, ma non perdevano mai l'occasione per
punzecchiarsi un po'.
-Ok! Senti, ci penserò sù questa settimana: promesso, ma adesso
basta parlare di "lavoro"!-, le sussurrò lui avvicinandosi al viso della
ragazza. Gli bastò desiderarlo e subito la Stanza delle Necessità diventò una
stupenda camera, con un letto a baldacchino che la riempiva quasi per
intero.
-Ti propongo un intermezzo...-, continuò Draco, afferrandola
dolcemente per i fianchi, mentre lei lo fissava titubante.
-Non riesci proprio a rimanere serio, eh?-, chiese
lei.
-No, e non riesco a stare con te solo per lavorare a quei
stramaledetti piani!-, concluse la Serpe, con un tono che non ammetteva
repliche.
Un raggio di sole passò attraverso la finestra per andarsi a
posare con delicatezza sul viso di Hermione, che riposava
beatamente al fianco del suo ex-peggiore nemico, finendo con lo svegliare la
ragazza.
-Uhmm-, biascicò la Grifondoro ancora mezza
addormentata.
Ma come ho fatto a farmi convincere? Con tutto ciò che
dovevamo fare!!! Si disse, mentre cercava i vestiti e le scarpe; quando
però raccolse l'orologio strabuzzò gli occhi incredula: erano le dieci
passate!
-Come ho fatto a dormire così tanto?-, si chiese ad alta voce,
tanto che svegliò Draco, ancora placidamente assopito.
-Ma che hai da urlare?-, si lamentò lui, tirando le coperte fin
sopra il capo per difendersi dai raggi solare, come fosse un bimbo capriccioso
che non vuole andare a scuola.
-Guarda che ora è! Smettila di dormire: dobbiamo andare a
lezione!-, ordinò la ragazza.
-Tanto tra poco sono finite, perchè non rimaniamo qui, invece?-,
le sussurò lui, malizioso.
-Non ricominciare: non voglio snetir più parlare dei tuoi
"intermezzi"!-, replicò Hermione, rivestendosi e dirigendosi verso la porta
spedita.
-Eddai Granger, aspetta! Stavo scherzando!-, ma lei correva già
verso la Sala Comune.
-Ciao Herm!-, la salutò Harry, non appena attraversò il dipinto
della Signora Grassa.
-Oh, Harry...-, rispose lei, ancora insonnolita.
-Come mai torni solo ora?-.
-Ecco... Vedi... Io...-, annaspò la ragazza in cerca di una
spiegazione plausibile: i suoi amici sapevano che lei e Draco lavoravano
assieme, ma non erano ancora al corrente del loro rapporto.
-Ehi, stai tranquilla; non ti devi giustificare con me. Io
e Ron abbiamo detto ai professori che stamattina non ti sentivi molto bene
e hai preferito saltare le lezioni.-, spiegò il suo migliore amico.
Hermione lo fissò e intuì che doveva sapere tutto, ma aveva
capito e accettato da VERO amico! Lo abbracciò forte, per potergli dire tutto
ciò che non aveva avuto il coraggio di svelare.
-Grazie!-, sussurrò, sincera.
Una volta salita in camera, Herm trovò un grazioso gufo
appollaioato sul suo balcone che stringeva orgoglioso una lettera tra le zampe.
La prese e cominciò a leggere il messaggio inviatole da Draco.
Ho avuto un idea brillante, come il mio solito! Nel negozio
del vecchio Sinister c'è un armadio svanitore, gemello di quello qui ad
Hogwarts, che si potrebbe sistemare ed usare nel tuo piano.
Che te ne pare? Fammi sapere presto.
Draco
PS: Scusa per stamattina.
L'ultima frase era scritta in piccolo, tipico di
Draco!
to be continued
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Capitolo 16 *** Up the highest tower ***
On the highest tower
Dopo un'estenuante (si fa x dire) attesa eccovi il nuovo
capitolo!!! Prometto che il prossimo nn si farà attendere tanto!!! In questa
fanfic il veleno di Voldemort agisce molot più lentamente, per esigenze di
copione!!!
Vorrei porre di nuovo una domanda a chiunque legga qui: quando si
inserisce una fanfic come si fa a mettere più di un
personaggio/genere/avviso/ecc.??? Se tipo voglio mettere si Draco che Hermione?
O sia romantico che Fantasy? Un grazie sincero a chiunque si prenda la briga di
ripondere ^^
A presto!!!
Up the highest tower
-Sei certo che l'armadio svanitore funzioni a dovere, Draco?-,
chiese Silente al giovane Serpeverde. Loro due ed Hermione si erano trovati
nello studio per definire gli ultimi dettagli del piano.
-Sì... Abbiamo fatto diverse prove e Sinister ha avvertito un
discreto numero di Mangiamotre. Ci saranno i Carrow, Greyback e...-, elencò
Malfoy.
-Non penso sia molto sicuro far entrare un lupo mannaro qui a
scuola, potrebbe sfuggire persino al controllo degli altri e fare una strage!-,
protestò Hermione.
-Non penso che il signor Malfoy abbia potuto selezionare i
Mangiamorte che preferiva, dico bene?-, intervenne il preside.
-Purtroppo no, ho dovuto accettare le decisioni del Signore
Oscuro. Ma cercherò di tenere a bada Greyback e di evitare che entri nei
Dormitori!-.
-Eccellente, tutto deve essere inscenato in modo da non destare
nessun dubbio. Ora andate pure e, grazie ragazzi!-.
-Quindi Malfoy farà entrare una squadra di Mangiamorte qui, ad
Hogwarts?!?-, chiese Ron all'amica, tra lo strupito e il terrorizzato. Hermione
stava illustrando a lui, Harry e Ginny il piano che di lì a pochi giorni Draco e
Silente avrebbe interpretato per calmare un volta per tutte Lord
Voldemort.
-Ma se non riuscisse a controllarli? Mentre lui finge di
ammazzare Silente loro potrebbero radere al suolo l'intera scuola!!!-, saltò sù
il Bambino Sopravvissuto.
-Abbassate la voce, ragazzi!-, li rimproverò
Hermione.
-Oh volete farlo sapere all'intera scuola?-.
-Scusaci-, disse Ginny a nome degli altri due.
-Ma potrebbe succedere, non credi?-.
-Ovviamente sì, ma Silente ha detto che avrebbe chiamato alcuni
tra i membri dell'Ordine per tenere a bada i Mangiamorte...-, siegò la
Grifondoro per eccellenza.
-E se non fossero sufficienti? Dobbiamo dare anche noi il nostro
contributo!-, sentenziò Ron.
-Oh, non penso sia una buona idea, Ron. E' molto
rischioso!-.
-No, se hai la fortuna dalla tua!-, sussurrò Harry, per poi
correre in camera alla ricerca di una certa fialetta.
Silente ed Harry stavano tornando ad Hogwarts, dopo aver
recuperato il Medaglione di Salazar Serpevarde; il preside era stanco e
debilitato dopo le prove che avevano dovuto superare nella grotte dov'era
nascosto l'Horcrux.
Quando ebbero raggiunto la presidenza, Harry insistette per
accompagnare Silente in Infermeria.
-Non preoccuparti per me Harry.-, lo tranquillizzò
questo.
-Piuttosto fa in modo che nessun Grifondoro esca dal Dormitorio
questa notte, o non potremmo garantire per la sua incolumità!-, continuò
grave.
-Daccordo.-, rispose Potter, ma in realtà la sua mente era già
alla battaglia che lui e i suoi amici avrebbero dato ai
Mangiamorte.
Harry uscì dallo studio del preside e si diresse verso la Torre
di Grifondoro; contemporaneamente Draco andava verso la Stanza delle Necessità,
dove i Mangiamorte sarebbero arrivati a momenti.
Neanche mezz'ora dopo i Membri dell'ordine dell Fenice,
affiancati da Harry, Ron Hermione e Ginny, si scontravano con un gruppetto di
Mangiamorte, mentre Draco, perfettamente immedesimato nel suo ruolo, inseguiva
Silente sulla Torre di Astronomia.
-Allora, Draco, hai intenzione di uccidermi?-, chiese il
preside, alzando la voce quel tanto che gli concedeva il dolore conseguenza del
veleno di Voldemort, che a poco a poco lo stava uccidendo.
-Certo! Compirò il volere del mio Oscuro Signore!-, rispose con
lo stesso tono Malfoy.
-Silente è in trappola! Venite!-, ululò uno del Mangiamorte,
salendo le scale della Torre.
-Forza Draco, uccidilò!-, ordinò Alecto Carrow, arrivata con gli
altri.
-Io...-, tentennò il Serpeverde. In quel momento giunse anche
Piton.
-Cosa aspettate ancora? Altri Auror stanno arrivando dal
Ministero!-, gridò l'insegnate di Pozioni.
-Il giovane Malfoy si fa desiderare...-, rispose
Amycus.
-Io non ucciderò Silente!-, ribattè Draco.
-Allora lo farò io.-, ringhiò Greyback.
-Avada Kedavra!-.
Le parole di Piton bloccarono il licantropo prima che potesse
abbattersi contro il corpo di Silente.
Mentre il cadavere precipitava giù per la torre, i Mangiamorte e
Severus Piton fuggirono da Hogwarts, lasciando lì il giovane Malfoy.
Lui era stato un codardo. Lui era un traditore.
to be continued
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Capitolo 17 *** 6 years later ***
6 years later
Capitolo breve ma molto importante (e, direi, anche parecchio
dolce)... che purtroppo ci conduce verso la fine T_T C'è anche un bel salto
in avanti nel tempo, ma penso che ttt risulterà chiaro!!!
Spero che le fan della coppia Draco/Astoria non vengano a
protestare sotto casa mia^^''
A presto!!!
6 years later
Lucius Malfoy era pigramente seduto nella poltrona del suo
elegante studio e attendeva l'arrivo del figlio, che aveva fatto
chiamare.
Un leggero bussare alla porta.
-Avanti.-.
-Mi hai fatto chiamare, padre?-, chiese Draco, non appena fu
entrato.
-Sì, devo parlarti di una cosa della massima
importanza.-.
Draco sbuffò infastidito: suo padre era riuscito a sfuggire ad
Azkaban dopo la caduta di Voldemort grazie alle sue influenti amicizie, ma in
quegli anni non era per niente cambiato.
-Devi sapere, figlio mio, che sono appena riuscito a combinarti
un eccellente matrimonio!-, esclamò l'anziano Malfoy, gioioso.
-Co... cosa?-, balbettò suo figlio, incredulo.
-Hai capito bene, il signor Greengrass ti ha gentilmente
concesso la mano della sua secondogenita, Astoria. Sono certo che già la
conosci.-.
Draco non sapeva come rispondere, tutto si era aspettato da suo
padre, tranna quello; come poteva permettersi di scegliergli una moglie al suo
posto?
-Sarà una cerimonia sfarzosa, alla quale parteciperanno
tutti i maghi più in vista, forse lo stesso Ministro della Magia.-,
continuò Lucius, ispirato.
-E quando me ne avresti parlato?-.
-Proprio ora!-, esclamò suo padre, come fosse una cosa
perfettamente normale.
-Ma in un matrimonio, non dovrebbero essere gli sposi a
scegliersi?-, Draco si ritrovò quasi ad urlare in faccia all'ex
Mangiamorte.
-Non dire sciocchezze! Sposare la giovane Greengrass è la
miglior scelta che tu possa fare! Dove la troveresti una moglie
migliore?-.
A quel punto la conversazione aveva perso del tutto senso, Draco
si voltò le spalle al padre e si diresse verso la porta.
-Ti conviene dire al signor Greengrass che il matrimonio è
saltato, non ho intenzione di sposarmi, almeno non con Astoria.-.
-Ti vuoi forse ribellare alla mia volontà?-, chiese un infuriato
Lucius.
-L'ho fatto molto tempo fa!-, e detto questo, Draco
uscì.
-Ti serve altro, papà?-, chiese Hermione all'anziano
genitore.
-No, tesoro. Ho solo bisogno di riposo.-, le rispose flebilmente
l'uomo, costretto da diversi anni a letto a causa una grave malattia,
che lo stava lentamente spegnendo.
-D'accordo, allora io ti lascio solo.-, disse la donna, uscendo
dalla camera da letto.
Quante cose erano successe in quegli anni! Dopo il diploma (con
un anno di ritardo) ad Hogwarts, aveva intrapreso una carriera nel Ministero
della Magia, alla sezione per i Relazioni con i Babbani. Per diverso tempo era
stata molto in contatto con i suoi vecchi amici, ma lentamente si erano un po'
persi di vista: tra il lavoro e le attenzioni per il padre, Hermione aveva poco
tempo per se stessa figuriamoci per coltivare amicizie!
Mentre scendeva al piano terra, sentì il suono del campanello
all'entrata.
Si affretto a scendere gli ultimi gradini, ma quando aprì la
porta restò come pietrificata.
-Dr... Dra... Draco.-, riuscì solo a balbettare. Nonostante il
passare del tempo aveva riconosciuto all'istante il ragazzo che aveva
amato durante il suo ultimo anno ad Hogwarts; come scordarsi di quegli occhi di
ghiaccio che si accendevano solo per lei?
-Ciao Hermione-, c'era ancora la dolcezza di un tempo nel modo
in cui pronunciava il suo nome, forse anche amore.
-Come mai sei qui?-, chiese lei, turbata.
Da anni non si vedevano, si erano limitati a qualche lettera di
tanto in tanto, giusto per mantenersi in contatto.
-Posso... posso entrare?-, le chiese, titubante sulla
soglia.
-Certo.-, rispose Hermione, spostandosi dall'entrata.
to be continued
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Capitolo 18 *** A different end for Draco and Hermione ***
A different end for Draco and Hermione
Eccovi il capitolo conclusivo di questa
fanfic...Mi scuso per il ritardo, ma la mia connessione Internet ha avuto qualche problema^^"
Un grazie a chi ha messo la storia tra i preferiti e
cioè:
1 - BabyBaffy [Contatta] 2 - BabyFairy [Contatta] 3 - banvany [Contatta] 4 - barbarak [Contatta] 5 - Bia_chan [Contatta] 6 - bribry85 [Contatta] 7 - cavallinobianco91 [Contatta] 8 - cino
nero [Contatta] 9 - cla81 [Contatta] 10 - daffyna [Contatta] 11 - DANINO [Contatta] 12 - Debora93 [Contatta] 13 - dolce
kikkina [Contatta] 14 -
Emily91 [Contatta] 15 - erigre [Contatta] 16 - feddy3 [Contatta] 17 - fede72 [Contatta] 18 - fiore
di ren [Contatta] 19 - flavia93 [Contatta] 20 - fulmy [Contatta] 21 - Genesi92 [Contatta] 22 - gigialove [Contatta] 23 - giuly94 [Contatta] 24 - hermy13 [Contatta] 25 - Hoshi_chan [Contatta] 26 - isabell 1 [Contatta] 27 - kiamilachan [Contatta] 28 - kirkina23 [Contatta] 29 - lallina_89 [Contatta] 30 - Lally_the best [Contatta] 31 - maury [Contatta] 32 - MBDB [Contatta] 33 - mikelina [Contatta] 34 - miry16 [Contatta] 35 - Miss_Cate96 [Contatta] 36 - mv3028 [Contatta] 37 - noiaia [Contatta] 38 - nuv [Contatta] 39 - Roxy [Contatta] 40 - ryry [Contatta] 41 - samuel87 [Contatta] 42 - sanvegeta [Contatta] 43 - scherryina [Contatta] 44 - SlytherinMac [Contatta] 45 - sole
a mezzanotte [Contatta] 46 - Sweet
Me [Contatta] 47 - TENTEN_SUPER_STAR [Contatta] 48 - titti6493 [Contatta] 49 - twinings [Contatta] 50 - valevigi1995 [Contatta] 51 - VeraAuxilia 04 [Contatta] 52 - Whitney [Contatta] 53 - Yoghi89 [Contatta] 54 - _Giuli95_ [Contatta] 55 - _MarcoLandi_ [Contatta]
A chi l'ha messa tra le
storie seguite:
1 - AlepsinaTH [Contatta] 2 - Anfitrite [Contatta] 3 - Cali [Contatta] 4 - cecilia95 [Contatta] 5 - cocochanel87 [Contatta] 6 - davil09 [Contatta] 7 - deaselene [Contatta] 8 - Emily91 [Contatta] 9 - excel
sana [Contatta] 10 - fandracofiction [Contatta] 11 - hikaru_angelic [Contatta] 12 - jacopo25 [Contatta] 13 - kairy94 [Contatta] 14 - Kicks [Contatta] 15 - kukina [Contatta] 16 - Larapret88 [Contatta] 17 - lucia_hp [Contatta] 18 - lunachan62 [Contatta] 19 - MissBlack____ [Contatta] 20 - Peach_93 [Contatta] 21 - PrincessVanilla [Contatta] 22 - Rituzza_95 [Contatta] 23 - Rori95 [Contatta] 24 - salkmania22 [Contatta] 25 - sesshoyue [Contatta] 26 - single93 [Contatta] 27 - steg94 [Contatta] 28 - Susannina93 [Contatta] 29 - susy88 [Contatta] 30 - sweetbaby [Contatta] 31 - tonks97 [Contatta] 32 -
Troue_xxx [Contatta] 33 - ValyBrick [Contatta] 34 - XXXBEAXXX [Contatta] 35 - _corvo_ [Contatta]
E a tutti coloro che hanno recensito gli scorsi capitoli!!!
Grazie!!!
A different end for Draco and
Hermione
Londra. Stanzione di King's
Cross.
Una famiglia, madre padre e tre figli al
seguito, correva tra le centinaia di passeggeri che ogni giorno affollano la
stazione, trascinandosi dietro dei bagagli alquanto strani, che non tardarono a
suscitare la curiosità di chi li vide: massicci bauli dall'aria antica e grosse
gabbie contenenti gufi e civette.
-Ragazzi, cercate di sbrigarvi o il treno
partirà senza di voi!-, esclamò la donna, spronando i ragazzi che le arrancavano
dietro, carichi di valige.
Lo strano gruppo
arrivò finalmente alla barriera tra i bianri 9 e
10 e lì si fermò in attesa di un treno inesistente.
-Forza Albus, prima vai tu.-, ordinò
l'uomo, sistemandosi gli indomabili capelli neri.
-Noooooo! Voglio andare io per primo!-, protestò
sonoramente il figlio più grande.
-Sta buono James! Poi potrai andare anche
tu.-, lo calmò la madre, cercado di non attirare troppi sospetti sulla loro
presenza.
Perchè questo non è un giorno qualunque. E'
il primo di settembre; il primo giorno di scuola per gli studenti di una certa
scuola.
L'undicenne
Albus cominciò a correre deciso verso il muro, ignorando gli sbuffi del
fratello maggiore: non appena toccò il cemento questo lo lasciò passare senza ferirlo in alcun modo. A
seguirlo furono James e la sorellina Lily, poi anche i genitori raggiunsero i
ragazzi dall'altra parte del passaggio.
-Mamma, guarda! Stanno arrivando!-, esclamò
una ragazza, rivolta verso una donna dai boccoli castani; con l'indice puntava
verso la famiglia Potter che li stava raggiungendo sul binario 9 e
3/4.
-Finalmente! Ce ne
avete messo di tempo per arrivare!-, li accolse Hermione, abbracciando subito
l'amica Ginny. I due uomini si fecero appena un cenno di
saluto.
In fondo cosa ci si può aspettare da Harry
Potter e Draco Malfoy, nemici giurati già dal primo giorno di scuola a Hogwarts e
ora costretti dalle rispettive mogli a fingersi amici?
Il vecchio treno a vapore sbuffò, come
spazzientito dalla lentezza dei suoi passeggeri: era ora di partire.
-Questo è anche il tuo primo anno,
Scorpius?-, chiese Ginny, rivolta ad un ragazzino biondo, copia del
padre.
-Sì.-, rispose pronto quello.
-E sono certo che finirò a Grifondoro come mia
sorella Rose!-, continuò con la medemisa sicurezza.
A quell'affermazione il padre sobbalzò,
interdetto, mentre il moro rideva di gusto.
-Sù, Scorpius non vorrai far venire un
infarto a tuo padre.-, gli disse Hermione.
-Come quello che ha avuto Harry quando
James è andato a Serpeverde!-, continuò Ginny, ricordando l'orrore del
marito.
-Basta con queste storie!-, le interruppe
Harry.
-I ragazzi devono salire o la corsa fatta
per arrivare qui sarà inutile.-.
-Per un volta mi trovo d'accordo con te,
Potty.-.
Uno alla volta tutti e quattro i ragazzi
salirono sul treno, lasciando i genitori e la piccola Lily sul marciapiede a
salutarli, mentre si inoltravano nella campagna inglese.
-Bhè, noi dobbiamo andare; non è verò
Harry?-, chiese la rossa al marito.
-Certo tesoro, se non voglio fare tardi al
lavoro.-, concordò Harry.
-E noi che facciamo?-,
chiese premurosamente Draco alla giovane moglie.
Lei lo fissò,
incredula che l'uomo gentile e cortese davanti a lei fosse proprio lo stesso ragazzino con il quale aveva
litigato per cinque anni. Si alzò sulle punte dei piedi per posare un bacio
sulle labbra di lui.
-Direi che facciamo meglio a muoverci! Loro
non sono a soli a dover andare a lavoro, no?-, rispose Hermione e, dopo averlo
preso per mano, si diresse verso il passaggio per la stazione.
the
end
|
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