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Christian Sanzo, scrittore squattrinato ~ Genjo
Sanzo Hoshi
Il Duca ~ Homura
Kanzeon Ziedler, padrona del Moulin ~ Kanzeon
Bosatsu
Nataku Toulouse, il ragazzino ~ Nataku
Gojyo, l’argentino narcolettico ~ Sha Gojyo
Hakkai, il musicista ~ Cho Hakkai
Kou, il fornitore d’assenzio ~ Kogaiji
Shi e Zen, tirapiedi del Duca ~ Shien e Zenon
Nini, la rompiscatole ~ Lirin
L’anziana “balia” di Gokine ~ Yaone
Il medico ~ Jiroushin
Il defunto padre di Sanzo ~ Komyo Sanzo Hoshi
… e un sacco di altra gente …
ACT. 1
Voce fuori campo: …
c’era una volta un ragazzo, un ragazzo tutto particolare
Si dice
che vagabondò a lungo e lontano, molto lontano, per terra e per mare
E così un
giorno, un giorno di tempesta, le nostre strade s’incrociarono
E mentre
mi narrava molte cose, di pazzi amori, demoni e dei, questo infine mi disse…
La cosa più grande che tu possa imparare è… è…
…
[silenzio assoluto, il
pubblico è in attesa]
Voce fuori campo
(leggermente alterata): Ehi, qui manca roba! Si può sapere chi è l’imbecille
che ha usato l’ultima pagina del copione per rollarsi una canna?? Volevo farlo
io… Comunque, quello che quel ragazzo mi disse… lo scoprirete solo seguendoci!
Buona visione… (si
ritira in punta di piedi per poi precipitarsi a cercare il trafugatore/trice di
pagine)
[Gare de Lion, stazione
di Parigi, ultimo anno del XIX secolo]
Il treno proveniente da
Londra si era appena arrestato alla fine del binario 9 e ¾ , e già i suoi
passeggeri si apprestavano a scendere a terra: tra questi, spiccava un
giovanotto abbigliato di nero, con una piccola valigia in mano e l’espressione
scocciata. Aveva capelli dorati al pari del grano maturo, un paio di penetranti
occhi violetti e una sigaretta incollata alle labbra, ed emanava un tale
fascino che rischiò di provocare una fibrillazione generale tra le svariate
persone che gli passavano accanto.
Il suo nome era
Christian Sanzo, ed era giunto a Parigi con l’intento di scrivere quel
dannatissimo romanzo che gli frullava in testa da una mezza dozzina di mesi e
che ancora non gli riusciva di cominciare; quello di scrivere poi era uno dei
pochi talenti che aveva, quindi perché non sfruttarlo? E come se non bastasse,
ne aveva pieni i coglioni di stare a Londra, da quando… da quando era successa quella cosa lì. Rimugina che ti rimugina, giunse infine alla sua
meta: il famigerato quartiere di Montmartre, dove abbondavano sigarette, erba,
assenzio a metà prezzo e dove potevi fare quello che ti pareva! Un vero
paradiso! Magari avrebbe anche trovato un lavoro interessante… Fatto sta che si
ritrovò in men che non si dica ad aver affittato un appartamentuccio squallido,
le cui finestre davano giusto giusto sul celeberrimo… Moulin Rouge! Sanzo
conosceva di fama il suddetto locale, anche se non gli interessava granchè
metterci piede: un po’ perché non voleva beghe di genere femminile, e un po’
perché rischiava di venir preso lui stesso per una primadonna del Moulin, vista
la sua bellezza delicata (al contrario del suo carattere).
Insomma, stava per
cercare di cominciare a buttare giù qualche riga, quando un tizio dai capelli
rossi gli rovinò proprio sulla scrivania (che era già scassata di suo),
precipitando dal soffito.
Sanzo (facendo un salto
indietro): MA CHE CAVOLO…
Voce proveniente dal
buco nel soffito: Oddio, tutto bene? Aaah, gli succede veramente troppo spesso!
Sanzo (alzando la testa
e vedendo un ragazzino appollaiato sul bordo del buco): Prego?
Ragazzino (indica il
tizio semisvenuto sulla scrivania): Quello è Gojyo, l’argentino, ed è
narcolettico… di tanto in tanto si addormenta come un ghiro e casca giù a peso
morto! Ora lo tiriamo su, non ti preoccupare…
Mentre il biondo non
riusciva a capacitarsi di cosa diamine stesse succedendo, altre due teste si
affacciarono alla voragine del soffitto: uno era un tizio moro con un assurdo
monocolo e il volto gentile, il secondo un ragazzo dai lunghi capelli rossastri
e l’aria vagamente allucinata. Entrambi si calarono nella stanza di Sanzo,
seguiti a ruota dal ragazzino, e raccattarono l’argentino.
Tipo-con-il-monocolo:
Oh, accidenti, e adesso come facciamo ad andare avanti con le prove?
Tipo-rosso-allucinato:
Dici che gli ci vorrà un po’ a svegliarsi?
Tipo-con-il-monocolo:
Non lo so, ma non possiamo perdere tempo!
Ragazzino (facendo segno
verso Sanzo): Ehm…
Tipo-con-il-monocolo
(guardando Sanzo): Oh, tu sei nuovo?
Sanzo (irritato): Certo
che sì… quanto ci mettete a togliervi dai piedi?
Così, il nostro
protagonista venne trascinato su per le scale dallo strano terzetto (sarebbero
in quattro, ma l’argentino era fuori gioco), per ritrovarsi in un appartamento
completamente arrangiato in modo da assomigliare ad un palcoscenico, con
pannelli che rappresentavano un presunto paesaggio alpestre e luci che si
fulminavano ogni due minuti. Abbandonato l’argentino sul divano, i tre strani
figuri si presentarono come Nataku Toulouse (il ragazzino), Hakkai (il tipo con
il monocolo) e Kou (l’allucinato), e spiattellarono un cappello tirolese in
testa a Sanzo, che rischiava seriamente di esplodere dalla rabbia.
Hakkai (sedendosi di
fronte ad un piccolo pianoforte scassato): Forse sarà bene spiegarti un attimo…
Sanzo (tripudio di
venuzze pulsanti sulle tempie): Sì, credo anch’io.
Nataku: Vedi, stiamo
mettendo su uno spettacolo da presentare a Kanzeon Ziedler, la padrona del
Moulin Rouge! Se l’idea lepiacesse
avremmo l’opportunità di portarlo in scena con il suo aiuto e ci guadagneremmo
un po’ di soldi.
Sanzo (sopracciglio
inarcato in modo scettico): E io cosa dovrei entrarci?
Kou: Per ora nulla, devi
solo sostituire Gojyo…
Sanzo: Non darmi ordini…
Kou: … però se poi tu
volessi darci una mano sei libero di farlo. Qui siamo ad un punto morto.
Sanzo: Ve lo potete
scordare.
Hakkai: No, pensaci su!
Sei appena arrivato e hai bisogno di un lavoro, vero? Questa è una buona occasione!
Sanzo (riflettendo e
considerando che è la verità): Beh… almeno ditemi di cosa parla questo dannato
spettacolo.
Detto fatto. Nel giro di
dieci minuti, Nataku e Hakkai, parlando un po’ a turno e facendo un gran
casino, gli spiegarono che la storia del loro “spettacolo spettacolare” si
svolgeva in Svizzera e parlava d’amore (al che il giovane biondo storse
leggermente il naso)… solo che non avevano davvero idea di cosa scrivere, si
erano impantanati. Quando il ragazzino, il moro e l’allucinato iniziarono a
parlare tutti insieme, proponendo le frasi più assurde per il monologo cantato
del protagonista, Sanzo non ne potè veramente più: non che ne avesse tutta ‘sta
voglia, ma poteva davvero trovare una strada per guadagnare, assieme ai quattro
svitati che aveva incontrato, e poteva mettere alla prova le sue abilità.
Dimenticandosi in tal modo di quella
cosa lì…
Sanzo (cantando,
appollaiato su uno scaleo): The
hills are alive with the sound of music…
Tutti (spiazzati e
incantati dalla sua voce): …
Gojyo (risvegliandosi di
colpo): Le colline vivono del suono della musica! Mi piace!! (e ricasca giù
come una pera)
Sanzo: Ma che idiota…
Tutti (occhio adorante):
Ti prego, continua!
Sanzo (prima sbuffa e
poi canta ancora): …
with songs they have sung for a thousand years…
Nataku (quasi in
trance): Oooh… ma è meraviglioso!
Hakkai (a mani giunte):
Hai una voce strepitosa! E le parole… oh, divine!
Sanzo (preoccupandosi
seriamente della sanità mentale degli astanti): …
Kou (scuotendosi): Bene,
direi che sei assunto.
Sanzo (scettico):
Perché, questo tu lo chiami lavoro?
Kou (laconico):
Dettagli, dettagli… lo diventerà ben presto, grazie al tuo aiuto!
Sanzo (a voce bassa):
Beata ingenuità…
Gojyo (risvegliandosi e
appoggiando inavvertitamente una mano sui bassifondi del biondo): Il ragazzo ha
talento! Mi piace!
[Sanzo gli tira un
sonoro pugno in testa e l’altro ritira la mano]
Gojyo (massaggianosi il
capo): Mi piace il tuo talento, razza di scrittore schizofrenico! Cos’hai
capito?!
Sanzo: Tu tieni giù le
mani e poi ne riparliamo, argentino pervertito!
Hakkai (interviene):
Suvvia, non discutete, siamo tutti colleghi ormai!
Nataku: Esatto! (a
Sanzo) Non sei forse anche tu un degno bohemien?
Sanzo: Veramente…
Gojyo: Tu credi nella
bellezza?
Sanzo: Ovvio.
Kou: Nella libertà?
Sanzo: Ma certo che sì.
Hakkai: E nella verità?
Sanzo: Naturalmente.
Nataku (prendendolo per
un braccio): E nell’amore?
Tutti: Già! L’amore!!
Sanzo (occhiataccia):
Assolutamente NO.
[patatrack generale, ci
manca poco che i quattro caschino a terra]
Nataku&Hakkai
(sconvolti): Ma… ma… ma… ma com’è possibile??
Kou (sempre laconico):
Il tuo è un nonsense, giovanotto…
Gojyo (scandalizzato):
Come puoi non credere nell’amore, pazzo?!
Sanzo (alzando
decisamente la voce): E PIANTATELA DI PARLARE TUTTI INSIEME!!!
Così, anche se gli
costava fatica, il biondo scrittore spiegò al quartetto di invasati che credeva
all’amore come idea astratta, ma che non voleva averci mai a che fare di
persona: l’aveva capito quando, pochi mesi prima, suo padre era morto per
salvarlo quando un manipolo di loschi individui li aveva assaliti per
rapinarli… e lui, suo padre, gli aveva fatto scudo con il proprio corpo… come
si poteva quindi legarsi a qualcuno, se poi c’era il rischio di perdersi?
L’amore arrecava dolore, solo dolore… e troppe responsabilità.
Nataku (occhi lucidi
alla fine del racconto): Oh… cielo, mi dispiace per tuo padre…
Sanzo (scuote le
spalle): In casi normali non l’avrebbe mai fatto, credo, ma doveva aver fumato
da poco…
Kou: Il risultato però
non cambia…
Sanzo (occhiataccia):
Appunto.
Hakkai: Beh, nell’amore
credi comunque, no?
Sanzo (il mal di testa
avanza): Ti ho detto che ci credo solo come idea…
Nataku: Fa lo stesso!
L’importante è crederci! Perciò… ehi, dove sono le bottiglie nuove?
Kou (aprendo una
scatola): Ci penso io, le ho portate stamattina.
Gojyo (occhi che
brillano alla vista delle preziose bottiglie di assenzio): Ah, questo sì che si
chiama parlare!
Sanzo (passo indietro):
Cosa diamine vorreste fare?
Nataku (sbattendogli
sotto il naso un bicchiere già pronto): Festeggiare il tuo primo lavoro a
Parigi!
Hakkai (levando il
proprio bicchiere in alto): E la tua entrata ufficiale nel mondo bohemien!
Gojyo: Sei dei nostri,
scrittore schizofrenico!
Sanzo: Purtroppo sì,
argentino pervertito!
Kou: Salute a tutti.
[tracannano tutti e
cinque i rispettivi bicchieri di assenzio… e qui parte lo sclero]
Quella notte Christian
Sanzo visse la sua prima, indimenticabile, allucinogena esperienza bohemienne,
popolata di sensuali fatine verdi che cantavano e ballavano il can-can al ritmo
di musiche semisconosciute (tra cui una canzone che doveva essere in giapponese
perché diceva Tachidomatteru
kimi no senaka wa, sabishige na mama boku wo toraeru… ), mentre i suoi quattro svitatissimi compagni ne
combinavano di cotte e di crude e blateravano cose incomprensibili riguardanti
lo spettacolo e certe ballerine, in particolare di una che doveva essere una
primadonna… una tizia molto bella dagli occhi dorati…
Ma il biondo non si
soffermò ad ascoltare (era di fuori come una tegola sbilenca): in fondo, la
sera successiva sarebbero andati proprio nel regno della potente Kanzeon
Ziedler e delle sue Tenkai Dogs… al Moulin Rouge!
To be continued…
Note dell’autrice: ehm… non chiedetemi come mi sia venuta
fuori quest’idea perché sinceramente non lo so… Il fatto è che adoro Moulin
Rouge, e mi è venuto quasi spontaneo abbinarci i nostri amati personaggi
saiyukeschi… anche se ovviamente ne è nata una cosa del tutto schizzoide!
Purtroppo non so se farà molto ridere come storia, visto che non ho mai scritto
fics comiche prima d’ora, né tantomeno parodie, ma mi sto divertendo un sacco a
scriverla e spero che lo stesso valga per voi nel leggerla. Perciò fatemi
sapere cosa ne pensate, mi raccomando, ci tengo. Detto questo vi saluto e vi do
appuntamento al prossimo atto (sempre che questo vi sia piaciuto e che
decidiate di proseguire la lettura ^^’’), in cui entrerà finalmente in scena la
regina del Moulin Rouge… e in cui i casini, come ben sapete se avete visto il
film, cominceranno.
See you soon and go to
the West! Black Moody (che
farebbe meglio a studiare per gli esami…) ♪
* picola nota: non credo
ci sia bisogno di dirlo, ma le parole in giapponese sono quelle d’inizio di
“For real”, la prima sigla d’apertura dell’anime (insomma, sempre meglio
chiarire).
Come avevano progettato, ventiquattr’ore dopo la
memorabile botta a base di assenzio Sanzo e i quattro svitati misero piede nel
locale più scintillante, malfamato e pazzoide dell’intera Parigi, tutti e
cinque azzimati e tirati a lucido con tanto di frac e cilindro (dove li
avessero rimediati è un’incognita, ma li avevano e tanto basta). Il biondino si
guardava attorno a bocca aperta, osservando il bailamme che aveva
intorno: ballerine vestite (ah, vestite?) di abiti sgargianti e succinti, tizi
prestanti dalle dubbie tendenze sessuali, musicanti più deragliati di un treno,
e un’immensa folla di clienti, tutti in frac come loro, che facevano a gara per
guadagnarsi i favori delle ragazze di Kanzeon Ziedler (la quale, dal canto suo,
dirigeva il tutto dal balcone dell’orchestra); la musica era quasi assordante,
e c’era una tale eccitazione diffusa da dare l’idea che ballassero il can-can
più gli ormoni dei presenti che non le stesse Tenkai Dogs. I cinque presero
posto ad uno dei tavolincini posti su una pedana sopraelevata.
Sanzo (allontanando l’ennesima Tenkai Dog che ha
cercato di abbordarlo): Cosa siamo venuti a fare, di preciso?
Gojyo (sguardo vispo del Cuccador): A divertirci
con le signorine, ovvio!
Sanzo: Ma parla per te! Io sono qui per lavoro!
Hakkai (sorridendo): Anche noi! Solo che dovremo
incontrare una delle signorine… anzi, tu devi incontrarla!
Sanzo (fa un salto sulla sedia): Stai scherzando?
Non dovevamo parlare con la capoccia? (indica Kanzeon)
Kou (sempre distaccato): Lei ha sempre troppo da
fare, non ci starà mai a sentire.
Nataku: Però se prima parliamo con la sua
prediletta avremo via libera!
Sanzo (mano sul viso): … voglio sperare che abbiate
già pensato a come fare…
Nataku (orgoglioso): Certo, ho preparato tutto! Tu
e la signorina vi incontrerete nell’Elefante, qui fuori, finito lo spettacolo.
Sanzo (venuzze sulle tempie): E perché ci devo
andare proprio io?
Gojyo: Appunto, della ragazza potrei occuparmi i…
ahia! (pestone da parte di Hakkai)
Hakkai: No, il nostro Sanzo è il più adatto, visto
che è l’autore della storia.
Kou: E poi qui ci conoscono fin troppo bene, si
fiderà certamente di più di una faccia nuova.
Nataku (sorridendo complice a Sanzo): Tra l’altro
tu sei un tipino niente male, sai?
Sanzo (si accende una sigaretta): Tsk… Chi è la
donna in questione?
Tutti (scambiandosi un’occhiata): Eh…
Sanzo (irritato): “Eh” cosa, per la miseria??
Nataku (sussurrando e sporgedosi in avanti): È la
regina del Moulin Rouge!
Gojyo (sguardo sognante): La più bella di tutte!
Kou (tranquillo): La più talentuosa e la più
richiesta.
Hakkai (concitato): Vero! La vedrai tra poco, non
ti preoccupare!
Nataku: Ne resterai stregato!
Sanzo (un po’ confuso): Ma fatemi il piacere…
staremo a vedere…
La musica e le danze intanto continuavano, e nel
tavolo accanto a quello cui sedevano i cinque, isolato da un separè, la potente
Kanzeon Ziedler, padrona assoluta del Moulin e dal passato più dissoluto di
quello di tutte le sue Tenkai Dogs messe assieme, stava confabulando con un
uomo distinto e affascinante (dai lucidi capelli corvini e due straordinari
occhi di colore diverso che avrebbero fatto invidia a David Bowie), e per
giunta ricchissimo… colui che era noto come Il Duca.
Kanzeon (versandosi del vino): Mi fa piacere che
siate venuto qui stasera, Duca.
Duca: Non potevo mancare, Ziedler… Sapete bene che
abbiamo un affare in ballo.
Kanzeon: Oh, proprio per questo sono contenta che
siate qui (ghignetto).
Duca (fa finta di nulla): Passando al dunque… la
ragazza è stata avvertita?
Kanzeon (ammiccando): Naturalmente sì, Duca. Vi ho
preparato un incontro per dopo lo spettacolo, nell’Elefante.
Duca (interessatissimo): E… sarò da solo con lei?
Kanzeon (sogghigna di nuovo): Potrebbe essere
altrimenti? Domani poi stileremo il contratto.
Duca (soddisfatto): Sì, credo che lo stipuleremo.
[all’improvviso la musica e le danze cessano, le
luci si smorzano ed un fascio dorato illumina il centro della sala]
Sanzo (sollevando lo sguardo dall’ennesimo
bicchiere tracannato): Cosa succede?
Tutti (adoranti): … è lei, è lei…
Sanzo (leggermente curioso, ammettilo): Quella che
devo incontrare?
Nataku: Non è “quella”… è lei… è Gokine!
Sanzo: Cos… (poi guarda in alto e si sente mancare
il fiato)
Nel silenzio generale, una figura esile, seduta a
gambe accavallate su un trapezio, venne calata giù dal soffitto proprio al
centro del fascio di luce: aveva lunghi capelli castani raccolti in cima alla
testa ed un abito luccicante dello stesso colore dei suoi grandi occhi dorati;
doveva avere sì e no diciotto anni, ma era bella oltre ogni dire… e infatti
anche il nostro protagonista non potè fare a meno di fissarla con l’aria a
perfetto baccalà che dovevano avere tutti quanti (compreso il Duca, che aveva
rischiato di strozzarsi con il vino nel vederla). Quando se ne rese conto,
Sanzo si sentì estremamente idiota, però ormai il danno era fatto.
Gokine (alzando lo sguardo e canticchiando): Some
men are glad to die for love…
[di colpo si riaccendono le luci, la musica attacca
e Gokine salta giù dal trapezio, al centro della pista, tirando fuori da non si
sa dove un sottile bastone scarlatto con due sfere d’oro alle estremità]
Gokine (cantando e iniziando a ballare): A kiss
on the hand may be quite continental
But diamonds are a
girl’s best friends
A kiss may be grand but it can’t pay the rental
of your humble flat, or help
you feed your pussy cat…
Men grow cold as girls grow old, and we all lose our charms in the end
But
square-cut or pearl-shaped, these rocks don’t lose their shape
Diamonds are a girl’s best friends!
[Gokine continua a ballare, facendo volteggiare il
bastone, e a cantare; i clienti rischiano seriamente il collasso]
Nataku&Gojyo (agitando in aria i bicchieri):
SEI STUPENDA!!!
Sanzo (concentratissimo sui movimenti di Gokine):
Mi piace…
Gojyo (mettendogli un braccio intorno alle spalle):
Che ti avevo detto io, scrittore schizofrenico?
Sanzo (scrollandoselo di dosso): Intendo dire che
mi piace perché almeno non parla di smancerie romantiche!
Hakkai (sguardo furbetto): Mh… chi ti dice che lo
faccia semplicemente perché è il suo lavoro?
Sanzo: Tsk… non che me ne importi, sia chiaro.
Tutti (annuendo con scarsa convinzione): Sì, sì…
[Kanzeon raggiunge Gokine sulla pista e si mette a
cantare con lei assieme alle Tenkai Dogs]
Gokine&Kanzeon (spalla a spalla su una pedana):
There may come a time when a lass needs a lawyer,
but diamonds are a girl’s best friends!
Gokine (mentre le Tenkai Dogs cantano): Kanzeon, che mi
dici? Hai parlato con il Duca?
Kanzeon: Certo che sì, scimmietta!
Gokine (occhiataccia): Uffa, non chiamarmi così!
Dimmi piuttosto come sta la faccenda!
Kanzeon (ridacchiando): Ma quanto siamo
suscettibili, signorina… Beh, ti aspetta nell’Elefante più tardi.
Gokine (eccitata): E… una volta lì, cosa devo fare?
Kanzeon (sbuffa): Usa la tua immaginazione, no?
Cosa potrai mai fare per convincerlo del tutto a firmare il contratto?
Gokine (arrossendo un po’): Oh, giusto, ho capito!
E… qual è il Duca?
Kanzeon: Guarda laggiù, ai tavoli…
[in contemporanea, Nataku apostrofa il Duca per
chiedergli cosa ne pensa di Gokine]
Kanzeon: Il Duca è quello che sta parlando con quel
fuso di Nataku Toulouse.
Gokine (si gira a guardare): Davvero?
[intanto Nataku si è di nuovo rivolto a Sanzo]
Gokine (leggermente stupita, fissa il biondino):
Ehi, sei sicura che sia lui?
[Nataku torna a parlare con il Duca, che stavolta
gli risponde in malo modo]
Kanzeon (controllando): Sicurissima, cosa credi?
Speriamo che quel ragazzino rincitrullito non lo faccia scappare!
[disturbato, il Duca se ne va, seguito dai suoi due
assurdi tirapiedi]
Gokine (guardando di nuovo Sanzo): Molto bene…
Kanzeon (dandole una pacca su una coscia): Dai,
cambiati!
[le Tenkai Dogs le circondano, nascondendole con le
gonne alzate e continuando a distrarre i clienti sbavanti]
Gokine (indossando in fretta un altro vestito): Oh,
Kanzeon, spero che questa storia dello spettacolo finisca bene!
Kanzeon (ridacchiando): Lo spero anch’io! Ho
proprio bisogno di un bell’investimento per pagarmi le scorte di sakè…
Gokine (sospirando): E io non vedo l’ora di poter
recitare da vera attrice!
Kanzeon (ammicca): Inoltre, il Duca è ricchissimo e
potrà comprarti tutto quello che vuoi…
Gokine (occhioni che brillano): …e potrò mangiare
quanto voglio!!
Kanzeon (sbuffa): Pozzo senza fondo…
[Gokine è pronta, e le Tenkai Dogs si levano dai
piedi, lasciandola allo scoperto in tutto il suo splendore]
Gokine (avanzando tra la folla adorante verso i
tavoli): …’cause that’s those louses go back to their spouses…
Nataku,Gojyo,Hakkai&Kou (a mani giunte): Viene verso
di noi!
Sanzo (un po’ preoccupato): Ah…
Gokine (cantando e avvicinandosi): Diamonds are a…
girl’s (sale sulla pedana dei tavoli) … best (va verso i cinque) …
Nataku,Gojyo,Hakkai&Kou (in estasi profonda): Ooooooooh…
Gokine (protendendosi sorridente verso Sanzo): …
friends! (sguardo suadente) Immagino che voi stiate aspettando m… eeeh…
… ma la bella Gokine non riuscì a terminare la frase in
modo decente, poiché l’assoluto fascino (aumentato a dismisura dal momento che
ora lo vedeva da vicino) del biondino le fece andare in tilt le facoltà mentali
per circa mezzo minuto: da dove sbucava quel giovanotto meraviglioso?! In mezzo
a tutti quei maschiacci allupati poi splendeva come il sole…! E Sanzo, dal
canto suo, certo non rimase indifferente nel trovarsi lei a due centimetri di
distanza, anzi… davanti a quegli occhi dorati che lo fissavano quasi adoranti
sentì i propri ormoni scatenarsi inspiegabilmente in una samba che non lasciava
presagire nulla di buono. I quattro pazzi accanto a lui, se non altro, erano
praticamente svenuti e non rompevano le scatole.
Sanzo (riprendendosi dalla trance): Sì, stavo aspettando…
voi…
Gokine (riassume il tono professionale da ammaliatrice):
Oh, benissimo! (al pubblico) È la donna che sceglie, signori!
[il nostro protagonista rischia di rimanere fulminato
dagli sguardi degli astanti]
Gokine (di nuovo a Sanzo): Allora… che ne direste di
ballare?
Sanzo (alzando un sopracciglio): Ballare? Ma nemmeno per
sbaglio! (per non confessare che non sa)
Gokine (facendo il broncio e dandogli le spalle): Capisco…
se proprio non vi va…
Pubblico (intenzioni omicide): Debosciato! Vigliacco!
Femminuccia! Ma ce le hai le palle? Deficiente!
Gojyo (balzando in piedi): Ehiehi, se questo essere
inutile vuole perdersi una tale occasione lo sostituisco io!
Sanzo (tirandogli un pugno nello stomaco): Provaci e ti
strozzo.
Gokine (lo guarda contenta): Quindi accettate di ballare,
signore?
Sanzo (sfuggente): Tsk… e va bene… (si alza e Gokine lo
prende sottobraccio, conducendolo sulla pista)
Nataku,Hakkai&Kou (si sono ripresi): Dacci dentro,
Sanzo!
Gojyo (piegato in due): … sì, incitatelo pure, quel pazzo…
[l’orchestra riattacca a suonare, stavolta con un brano
veloce, e tutti iniziano a danzare, compresi i quattri svitati]
Gokine (volteggiando attorno a Sanzo, sorridente): Ditemi…
avete particolari progetti per dopo?
Sanzo (cercando di seguire un minimo la musica): Bah,
pensavo ad una lettura di poesie… tanto per cominciare…
Gokine (gettandogli per un attimo le braccia al collo):
Poesie? Mh, le adoro… (ammicca e si tira indietro)
Sanzo (si sta iniziando a stufare): Non mi sembrate
proprio una grande intenditrice, voi…
Gokine (continuando a ballare): Oh, signore, così mi
offendete!
Sanzo (sfuggente): Tzè…
Gokine (sorride): Almeno spero che prima di cominciare
vorrete offrirmi da mangiare…
Sanzo (la guarda male): Ma che, a quest’ora di notte? E
poi, prima di iniziare a fare cosa??
Gokine (ridacchia): Questo lo deciderete voi… (perde di
colpo l’aria maliziosa) Comunque ogni momento è buono per mangiare!
Sanzo (guardandola male): Mph… peggio delle scimmie…
Kanzeon (osserva la pista da lontano): Però! Non lo facevo
tanto bravo a ballare, il Duca!
Gli equivoci si stavano quindi accavallando a tutta birra,
mentre la serata si faceva scatenata come non mai. Dopo un paio di brani veloci
come il primo, il biondino non ce la fece più e, biascicando delle scuse
(sempre che uno come lui fosse capace di scusarsi) e un “a dopo”, se la filò
con stile dalla pista, per raggiungere i suoi quattro compagni e pregarli di
andarsene; Gojyo protestò soltanto per una mezz’ora, visto che lo avevano
interrotto proprio in un momento interessante, ma alla fine riuscirono a
trascinarlo fuori dal locale. Nel frattempo, Gokine era tornata a volteggiare a
mezz’aria sul trapezio con il suo bastone scarlatto, tutta contenta all’idea di
trascorrere il resto della nottata con quel meraviglioso, affascinante, colto,
misterioso Duca dagli occhi violetti… senza avere la benchè minima idea che il
vero Duca era nelle sue stesse condizioni al pensiero di passare la notte con
lei!
To be continued…
Note dell’autrice: aaaah, non ho idea di cosa mi stia
venendo fuoriiii!! Le mie mani vanno da sole sulla tastiera! Inoltre c’è Goku
che mi vorrebbe strozzare perché lo sto facendo vestire da donna e Homura che
ce l’ha con me perché gli ho affibbiato il ruolo del “cattivo”… o per meglio
dire, perché nemmeno stavolta riuscirà a sconfiggere Sanzo ^^’’’. Perdonami,
Homura-kun, prometto che prima o poi ti darò una parte più gratificante… (certo
certo, promesse da marinaia!)
A parte tutto, voglio ringraziare le lettrici che hanno
recensito il primo capitolo e anche, naturalmente, tutti coloro che hanno letto
senza lasciare commenti: continuate così, mi raccomando! Il terzo atto dovrebbe
arrivare tra non molto, visto che domani l’altro avrò finalmente finito con gli
esami… e, tanto per dare qualche anticipescion (evviva l’inglese maccheronico),
vi posso dire che Sanzo darà nuovamente prova delle sue doti canore e che il nostro
Goku… ehm, Gokine! … beh, immaginate un po’ ^^
Detto questo vi saluto, ci sentiamo al prossimo capitolo.
See you soon and go to the West!
Un
paio d’ore più tardi, dopo aver dato nuovamente fondo ad una bottiglia di vino,
assenzio, vodka, quello che era (nemmeno lui l’aveva capito) e ad un pacchetto
di sigarette, il nostro Christian Sanzo si recò alla costruzione che sorgeva al
lato del Moulin Rouge e che tutti, a causa della sua forma, chiamavano
l’Elefante: era una roba talmente esagerata ed esageratamente kitch che, fosse
stato per lui, non ci avrebbe messo piede neanche dietro lauta ricompensa, ma
ormai aveva preso un impegno e gli scocciava non farsi vedere per nulla. Poi
poteva sempre tagliare la corda a metà della conversazione, chiaro.
Sanzo
(aprendo la porta): Permesso.
Gokine
(saltandogli praticamente addosso): Benarrivato!! Vi stavo giusto aspettando!
Sanzo
(leggermente spiazzato davanti al sensuale abito nero di Gokine): E vorrei ben
vedere…
Gokine
(sorridendo, voce suadente): Chiudete la porta, vi prego, e accomodatevi.
Sanzo
(avanzando nella stanza): Mh…
Gokine:
Allora… volete bere qualcosa?
Sanzo
(sfuggente): No grazie, ho già provveduto in abbondanza.
Gokine
(stupita): Oh! Forse gradite qualcosa da mangiare? Non fatevi problemi, ho fame
anch’io!
Sanzo
(spazientito): Insomma! Sono qui per fare ben altro!
Gokine
(lascia cadere una mela, a bocca piena): Oh! Avete ragione! Quindi… cominciate
pure…
[si
siede sul letto accavallando le gambe con aria tentatrice]
Sanzo
(guardando da un’altra parte): Sì… beh, dunque…
Gokine
(stendendosi un po’): Qualche problema? Perché non venite qui?
Sanzo
(si gira di spalle, abbastanza agitato): Diciamo che preferisco farlo in piedi.
Gokine
(gettandoglisi al collo): Siete qui per questo, non è vero? Coraggio, coraggio,
non fatevi pregare!
Sanzo
(cerca di divincolarsi perché si sente eccessivamente interessato): E poi cos’è
‘sta storia del sole?!?
Gokine
(sempre appassionata): Oh, vi prego! vi prego!
Sanzo
(si rialza di scatto e riesce ad allontanarsi): E BASTA!! AVEVO PARLATO SOLO DI
RECITARE POESIE!
Gokine
(mezza per terra): Ah… aaah, intendevate in quel senso… perdonatemi… (delusa)
Sanzo
(irritato): Tsk… in che senso dovevo intenderlo?
Gokine
(contrita): Niente… allora fatemi sentire le vostre poesie…
Sanzo
(sbuffa): Mph… dunque… è un po’ bizzarro quello che sento dentro…anche se
spesso so ben nasconderlo…
Gokine
(interessata): Oh…
Sanzo
(titubante suo malgrado): …e… non ho molti soldi, ma se ne avessi… se ne avessi
comprerei una grande casa per noi due!…
Gokine
(adorante, stringe un cuscino): Continuate, vi supplico!
Sanzo
(sempre meno sicuro): …se fossi uno scultore, o un uomo che si occupa di
magiche pozioni… ma che cavolo sto dicendo…?
Gokine
(praticamente eccitata, rotolandosi a terra): Oh, non vi fermate!! Amo le vostre
parole! Continuate, sì!!
Sanzo
(estremamente preoccupato): … so che non è granchè ma è il meglio che posso fare…
Gokine (ormai andata): CONTINUATE, CONTINUATE! Aaaah, vi
prego, fatemi sentire ancora la vostra voce!!!
Sanzo:
…
…
e a quel punto, soprattutto per farla stare zitta, il biondo se ne uscì con
qualcosa che non avrebbe mai pensato di fare…
Sanzo
(cantando con voce chiara e forte): My
gift is my song and this one’s for you
Gokine (si blocca, si
zittisce e lo guarda): …
Sanzo (cantando, più dolcemente):
And you can tell everybody this is your song It may be quite simple but now that it's done I hope you don't mind I hope you don't mind that I put down in words How wonderful life is now you're in the world
[Gokine si alza
lentamente, piacevolmente stupita, e Sanzo si decide a girarsi a guardarla]
Sanzo (cantando): I
sat on the roof and kicked off the moss Well
some of the verses well they've got me quite cross But the
sun's been kind while I wrote this song It's
for people like you that keep it turned on
[il biondino si rende conto di cominciare a prenderci
gusto, ma non riesce a fermarsi, tanto più che Gokine sorride come non mai]
Sanzo (cantando e avvicinandolesi): So excuse me forgetting but these things I do You see I've not forgotten if they're brown or they're gold Anyway the thing is what I really
mean Yours are the sweetest eyes I've ever seen
[Sanzo prende Gokine per mano e prende a farla
volteggiare, anche se si sente un po’ scemo]
Sanzo (cantando): And you can tell everybody this is your song It
may be quite simple but now that it's done…
I hope you don't mind I hope you don't mind that I put down in
words How
wonderful life is now you're in the world…
[si ferma e la
guarda negli occhi tenendola stretta alla vita; Gokine rischia il collasso]
Sanzo (cantando,
riprende a farla volteggiare): … I hope you don't mind I hope you don't mind that I put down in words How wonderful life
is… now you're in the world!
Non appena il
giovane scrittore (momentaneamente duca) si fu stancato di ballettare con la
ragazza tra le braccia, chiedendosi inoltre da dove gli fosse saltata fuori la
bella idea di mettersi a cantare quella specie di dichiarazione d’amore, si
fermò nel bel mezzo della stanza, davanti al balcone; la cosa strana fu che non
lasciò andare Gokine, anzi: continuò a tenerla per la vita, neanche avessero
giusto finito di ballare un tango-col-casquet! Ma lei gli sorrideva in maniera
talmente luminosa, con quei grandi occhi dorati che lo guardavano adoranti, che
Sanzo non aveva tutta questa voglia di cambiare posizione… sebbene
l’espressione di Gokine gli avesse acceso un campanello d’allarme in testa. Ed
era tanto immerso nelle sue seghe mentali che non si accorse neppure delle
facce interessatissime di Nataku, Gojyo, Hakkai e Kou che facevano capolino da
un angolo della finestra, intenti a spiare cosa stessero facendo lì dentro.
Gokine
(socchiudendo gli occhi): Aaah, è incredibile… ho incontrato un giovane pieno
di talento, bellissimo…
Sanzo: …
Gokine (sorride e
fa per portargli una mano al volto): … e me sono innamorata…
Sanzo (sbarra gli
occhi come se avesse ricevuto una doccia fredda): INNAMORATA???
[apre di scatto
le braccia e lascia cadere Gokine a terra]
Gokine (dal
pavimento): Eeeeeek! *sdeng*
Sanzo (si allontana in fretta e furia): Come sarebbe a dire
“innamorata”?!? Ma state scherzando??
Gokine (rialzandosi e lamentandosi, confusa): No, sono seria!
Sanzo (scioccato): Voi?! Siete una di quelle… quelle là, insomma! … del
Moulin Rouge! Non potete innamorarvi davvero!
Gokine (lo raggiunge): Cosa c’entra chi sono? Io mi sono innamorata di
voi, Duca, credetemi!
Nataku,Gojyo,Hakkai&Kou: …
Sanzo (sopracciglio alzato): … duca? Io non sono un duca.
Gokine (idem con patate): Ah no? Beh, non che il titolo sia importante…
Sanzo (freddissimo): Non-sono-un-duca. Sono uno scrittore.
Gokine (confusissima): Come sarebbe a dire “uno scrittore”?
Sanzo (venuzze pericolose): Volete un disegnino?
Gokine (fa un salto indietro): Ommioddio!!! Non sarete mica uno degli
amici squattrinati di Nataku Toulouse??
Sanzo: Diciamo di sì…
Gokine (agitatissima): AAAAAH!!!! MA ALLORA IL VERO DUCA DOVE…
Detto fatto: un paio di colpetti si fecero udire dall’altra parte della
porta chiusa, e bastarono per far gelare sul posto tanto Gokine quanto i
quattro osservatori nascosti, che in meno di un secondo si rimpiattarono ancora
di più; l’unico che mantenne un minimo di sangue freddo fu Sanzo, ma solo
perché era troppo sconvolto dalla dichiarazione della ragazza per connettere a
dovere.
Duca (oltre la porta): Posso entrare, mia cara?
Gokine (guardandosi attorno frenetica): Ehm… sì…! Solo un attimo e sono
da voi! … oddio, e ora come…
Sanzo: …
Duca (inizia ad abbassare la maniglia): Qualche problema, mademoiselle
Gokine?
Gokine (spingendo Sanzo dietro il tavolino con il cibo): Aaaaah! No,
no, nessun problema! Entrate pure!!
Sanzo (irritatissimo): Si può sapere che cavolo…
Gokine (occhiata a metà tra il “cattivo” e l’implorante): Zitto, ve ne
prego!
Sanzo: Tsk…
Duca (entrando, sorriso da rock-star): Mia cara…! Finalmente
c’incontriamo!
Gokine (tesissima): Già, signor Duca… vi stavo… aspettando!
Duca (solito sorriso, si avvicina): Mi fa piacere sentirvelo dire… una
bellezza come la vostra…
Gokine (si riprende un po’): Oh, voi mi lusingate!
Duca (avvicinandosi al tavolino): Direi che è più che lecito…
Gokine (di nuovo agitata): AAAAH!!! NON ANDATE LÌ!! … cioè… avete
proprio voglia di mangiare…?
Duca (perplesso): Pensavo di servirmi qualcosa da bere… (si gira ancora
verso il tavolo)
Gokine (notando che Sanzo non sa nascondersi molto bene): Nonononono!
Duca!! (gli si butta addosso)
Gokine (guardando Sanzo in cerca d’aiuto): Ecco… si può dire che è
strano… quello che sento…
Sanzo (stile sordomuto): …”dentro”!
Gokine (guardando il Duca): … dentro! Non ho molti soldi, ma se ne
avessi… comprerei una grande casa per noi due…
[si stringe leggermente al Duca per distrarlo e il biondino avverte una
strana irritazione nel vedere la scena]
Gokine (suadente): … so che non è granchè ma è il meglio che posso
fare…
Duca (a bocca aperta): …
Gokine (canticchiando): … how wonderful
life is now you’re in the world…! (ma si gira a guardare Sanzo)
Duca (occhi che brillano): Oooh… meraviglioso…
Gokine (allontanandosi, più seria): Tratto direttamente dallo
spettacolo che metteremo su grazie al vostro aiuto, Duca.
Duca: Oh, certamente… ne parlavo giusto con la vostra… direttrice
artistica.
Gokine (sorridendo): Kanzeon sa sempre il fatto suo!
Duca (non molto convinto): Me ne sono accorto… allora… (fa per girarsi
verso il tavolo, ancoooora)
Gokine (si butta riversa sul letto): Aaaaaaaah!!! Duca, Duca!! Come
potete non accorgervene?!
Sanzo (suda freddo): Ma ci è o ci fa?
Duca (decisamente perplesso): A… accorgermi di cosa, mia cara?
Gokine (voltandosi): Voi non avete idea dell’ascendente che avete sulle
donne! Non capite l’effetto che mi fate!! Ooooh…
Duca (ringalluzzito): E voi non sapete quanto io sia felice di
sentirverlo dire…
Gokine (si alza di scatto): Ma ora presto, andate! (lo guida verso la
porta)
Sanzo: …
Duca (titubante): Andarmene? Ma mia cara, sono appena arrivato! Inoltre
volevo…
Gokine (apre la porta): Oh, lo so, lo so, perdonatemi! Però adesso è
bene che mi lasciate sola… devo riposare…
Duca (praticamente spinto fuori): Un momento! Io…
Gokine (sorriso falsissimo): … voi potrete discutere i particolari con
Kanzeon! Ci vedremo presto, mio Duca!
[la porta viene chiusa con forza sulla faccia del disorientatissimo
Duca]
Gokine (tirando un sospiro di sollievo): Potete uscire adesso, signor…
signor?
Sanzo (uscendo dal nascondiglio, un po’ scocciato): Christian Sanzo. Mi
spiegate cosa diamine succede?
Gokine: Niente… solo che se il Duca vi avesse visto sarebbero stati
guai, credetemi!
Sanzo (spolverandosi la giacca): Ma a cosa vi serve quel damerino
borioso?
Gokine (pensandoci su): Beh, deve finanziare il nostro spettacolo…
Sanzo: Tzè… dubito che gli interessi davvero quello…
Gokine (innocente): Eh? Cosa volete dire?
Sanzo (sospira): Lasciamo perdere… (non si decide a levare le tende)
Gokine (curiosa): Però… voi perché volevate parlare con…
Ma in quel momento accadde qualcosa di imprevisto: lo stomaco di Gokine
dette un sordo brontolio, la ragazza sentì la testa girare, le forze mancarle e
la vista appannarsi, e alla fine si accasciò priva di sensi tra le braccia di
Sanzo, che non ci stava capendo più nulla. Va detto che Gokine non riusciva a
reggersi in piedi per molto quando erano diverse ore che non mangiava, e quella
sera, dal momento che aveva lavorato assai, aveva trovato il tempo di fare solo
un paio di spuntini poco sostanziosi…
Sanzo (vagamente inquieto, scuotendola): Ehi? Ci siete? Gokine,
rispondetemi!
[intanto Nataku, Hakkai, Gojyo e Kou sono tornati ad affacciarsi al
balcone e seguono con grande attenzione]
Sanzo (trascinando Gokine verso il letto): Ma che è, toccano tutte a
me?! Che stress!
[adagia Gokine sul letto, finendole però completamente sopra]
Nataku,Hakkai,Gojyo&Kou (interessatissimi): Uh…!
Sanzo (nervoso perché quella posizione non gli dispiace): Allora, mi
sentite? Gokine!
Gokine (corrugando la fronte): Mmmmh…
Sanzo (spazientito): Volete svegliarvi, razza di scimmia
ammaliatrice?!?
[proprio in quel momento, la porta si apre di nuovo]
Duca (entrando): Perdonatemi, mia cara, credo di aver dimenticato il
cappello… (si blocca nel vedere la scena)
Nataku,Hakkai,Gojyo&Kou (goccia di sudore): Ops…
Sanzo (sempre sopra Gokine): Ah…
Gokine (riprendendosi, fa finta di nulla): Oh, siete di nuovo qui,
Duca…
Duca (incavolato): Cosa significa questo?!
Gokine (cercando di alzarsi): Ecco… (assesta senza volere una bella
ginocchiata nei gioielli di famiglia del biondo)
Sanzo (scivola a terra, tenendosi i bassifondi, abbastanza incazzato):
Mapporc…!
Gojyo (sottovoce): Bel colpo…
Gokine (si alza, faccia tosta): Stavamo provando una scena del nostro
spettacolo, Duca!
Duca (mica tanto convinto): Ah, ma davvero? E chi sarebbe questo tizio?
(indica Sanzo)
Sanzo (sempre a terra): “Questo tizio” lo dici a tuo nonno!
Gokine (non sa cosa inventarsi): Lui… ehm… è…
Nataku (balzando nella stanza con gli altri): … è l’autore dello
spettacolo!
Hakkai (a ruota): Proprio così! Si chiama Christian Sanzo!
Gojyo (sorriso smagliante): E noi ne facciamo parte! Dello spettacolo,
intendo.
Kou (laconico): L’hai detto.
Sanzo,Gokine&Duca (stupiti per motivi diversi): Cosa?
[la porta si spalanca per la terza volta]
Kanzeon (entrando): Duca! Gokine! Posso disturba… ma che diamine
succede qui? (vede tutta la gente che c’è)
Duca (irritato, girandosi verso Kanzeon): È quello che vorrei sapere
io, Ziedler!
Il silenzio cadde sullo strano gruppetto per qualche istante, mentre i
neuroni di tutti lavoravano a gran velocità (quindi immaginatevi lo sforzo) per
trovare una soluzione che salvasse loro il didietro dalla furia del Duca e, al
contempo, il tanto agognato spettacolo spettacolare che dovevano ancora
inventare. E, per chissà quale miracolo, la soluzione non si fece attendere
troppo…
To be continued…
Note dell’autrice: scusatemi se ho interrotto bruscamente la scena, ma
se avessi fatto altrimenti mi sarebbe venuto fuori un capitolo chilometrico…
quindi il prossimo sarà interamente dedicato alla scenadello “Spectacular
spectacular”! E dopo… un po’ di sano romanticismo per Sanzo (che già mi punta
la shoreju alla tempia à da lui accetto
questo e altro **) e Gokine (che ce l’ha sempre con me per il fatto dei vestiti
da donna ma che aspetta in gloria la scena in questione ^^). Detto questo,
voglio ringraziare Gaia, Simo/Sakura, Nasty e Lily per le recensioni: arigatou
gosaimazu, minna! Sono contentissima che siate d’accordo con l’assegnazione dei
vari ruoli e che la storia vi piaccia, per cui… continuate a dirmi cosa ne
pensate, mi raccomando. E grazie mille anche a chi ha soltanto letto. Bon, per
stavolta termino qui, ci sentiamo al prossimo atto!
See you soon and go to the West! Black
Moody(finalmente LIBERA dagli esami*_____*!)
(piccolo appunto:
ho modificato leggermente le parole di un verso della canzone per adattarlo
meglio a Goku e ai suoi occhi… avete capito a quale mi riferisco, no? Ho
scritto “you see I’ve not forgotten if they’re brown or they’re gold” invece di
“you see I’ve forgotten if they’re green or they’re blue”… sorry, mi appello alla
licenza poetica! ß esagerata…)
Kanzeon: Bene… Duca, se ce ne andassimo nel mio
ufficio a firmare qualche scartoffia e lasciassimo i ragazzi alle prove?
Duca (freddo): Se non vi dispiace, visto che devo
investire vorrei sapere di cosa tratta questo spettacolo, Ziedler…
Kanzeon (suda freddo): Oh beh, dunque… lo
spettacolo… (si gira verso Nataku) … Toulouse! Spiega tu!
Nataku (cerca di prendere tempo): Ah… ecco… è una
storia particolare che… ehm… (si gira verso Hakkai)
Hakkai (sorriso abbagliante): … una storia moderna…
(guarda Gojyo in cerca d’aiuto)
Gojyo (grattandosi pensoso la testa): Ovvio, uno
spettacolo bohemien in tutto e per tutto! E poi… (guarda Kou)
Kou (laconico): … e che ne so io?
Duca (sfottendo): Vedo che avete le idee
chiarissime…
Sanzo (venuzze a go-go): Razza di idioti…
Kanzeon (gesticolando disperatamente): Ma
naturalmente è una storia che parla… che parla di…
Gokine: … che parla d’amore!
Tutti (la guardano): Eh?
Sanzo (sfuggente): Ti pareva…
Gokine (guardandolo): Sì, parla d’amore. Di
quell’amore… che supera ogni ostacolo…
Sanzo (si sente strano): … tsk…
Nataku (tutto ringalluzzito): E si svolge in
Svizzera!
Duca (sopracciglio alzato): Come, prego?
Kanzeon (sorriso a trentadue denti): Ovvio,
l’esotica Svizzera!
Duca (guardandola malissimo): Sentite…
Sanzo (quasi urlando): Si svolge in Oriente! In una
regione lontana chiamata… Togenkyo!
Tutti (si voltano verso di lui): Ah?
Sanzo (ispirato): Esatto! Qui vive una principessa
dagli immensi poteri, la principessa più bella che esista al mondo… (s’incanta
a guardare Gokine, ma si riprende subito)… ed ecco che un giorno viene portata
nella dimora di un malvagio dio della guerra, che desidera tanto i suoi poteri
quanto lei! (occhiata significativa al Duca) … Ma mentre si trova nella reggia
del malvagio dio della guerra, la principessa conosce uno scrit… (si blocca)
no, dicevo, un bonzo errante squattrinato, che è ospite lì per qualche strana
ragione, e se ne innamora perdutamente…
Gokine: …
Gojyo (spingendo via Sanzo): Io sarò il bonzo
errante quattrinato! Sarò affascinante in tutto e per tutto!
Sanzo (spingendo via Gojyo): Non interrompermi,
argentino pervertito!
Gojyo (alzando il dito medio): Trattami meglio,
scrittore schizofrenico!
Sanzo (prende un profondo respiro per calmarsi):
Insomma, i due si innamorano, ma devono tenerlo nascosto al malvagio dio della
guerra, che naturalmente non ha intenzione di lasciar andare la principessa…
Hakkai: Inoltre, il bonzo squattrinato possiede un
sutra incantato che sa dire soltanto la verità, e…
Nataku (posizione eroica): Io farò la parte del
sutra incantato! E se devo dire solo la verità…
[si volta a guardare Gokine]
Nataku (sognante): Voi siete bellissima!
[si volta verso Sanzo]
Nataku (ridacchiando): Tu sei troppo nervoso,
tesoro!
Sanzo (venuzze pericolose): Nataku, se vuoi morire
dillo subito!
Nataku (guardando il Duca): E voi invece siete un
vero str…
Tutti (tappandogli la bocca): Buono, buono!! Farai
il sutra, non ti preoccupare!
Nataku (soddisfatto): Grazie.
Duca (un po’ perplesso): Sì, credo di aver capito
la storia… e come pensereste di metterlo su, questo spettacolo?
[tutti si guardano con aria interrogativa; Kanzeon
sfodera la sua espressione più affascinante]
Kanzeon (tono epico): Sarà uno spettacolo
spettacolare! Un evento come non se ne sono ancora visti!
Tutti (annuendo): Sì sì!
Kanzeon (braccio sulle spalle del Duca): Gli
incassi arriveranno alle stelle, registreremo il tutto esaurito!
Tutti (annuendo con convinzione): Proprio così!
Kanzeon (aria trionfante): Non potrete pentirvi di
averci finanziato, quando vedrete di cosa siamo capaci!
Tutti (pugno alzato, trionfanti): Puoi dirlo forte!
Kanzeon (cantando, si allontana dal Duca e
raggiunge gli altri): So exciting, the audience will stomp and cheer! So delighting, it will run for 50 years!
Tutti (cantando e saltellando): So exciting, the
audience will stomp and cheer!
So delighting,
it will run for 50 years!
Hakkai&Kou (con due katane trovate chissà
dove): Guerrieri valorosi!
Kanzeon (avvolta in un mantello): Dei!
Gokine (agitando un ventaglio): E principesse
innamorate!
Hakkai&Kou (reggendo una abat-jour): Luci
elettriche! Macchinari sofisticati! Nataku (agitando per aria una specie di rotolo di pergamena): Effetti
speciali!
Kanzeon (brandendo la katana di Hakkai): E io sarò
il malvagio dio della guerra!
Sanzo (molto scettico): Ma non siete una donna?
Kanzeon (mettendogli una mano sulla spalla): Guarda
che posso prendere anche il ruolo dell’uomo…
Gokine (a mani giunte): Oh, Kanzeon, nessuno può
fare quella parte meglio di te!
Tutti (cantando, zompando e ballando davanti a
lui): Spectacular, spectacular No words in the vernacular Can
describe this great event You'll be dumb with wonderment
So
exciting, the audience will stomp and cheer! So delighting, it will run for 50 years! So
exciting, the audience will stomp and cheer! So delighting, it will run for 50 years!
Duca
(sudando freddo): Sì, ma cosa succede alla fine?
Dopo
essersi scambiati un’ennesima occhiata interrogativa, il biondo, la bella
Gokine, i quattro svitati e Kanzeon sistemarono la stanza nel giro di mezzo
minuto in modo da farla sembrare una scenografia adatta alla storia che la
mente di Sanzo (ancora sotto l’effetto collaterale delle bevute, delle
sigarette e di Gokine) aveva miracolosamente partorito; Hakkai prese posto al
pianoforte e improvvisò una musichetta orientaleggiante, mentre Kou giostrava
con le luci.
[si
apre lo pseudo sipario; Gokine, Gojyo, Nataku e Kanzeon hanno pure trovato
delle sottospecie di costumi]
Sanzo
(canticchiando): The princess and the virtuous monk
Are pulled apart by an evil plan…
Gokine
(abbracciata a Gojyo, guardando Sanzo): … but in the end she hears his song
And their love is just too strong
Duca
(fissando ora lei ora lui): C’è qualcosa che mi sfugge…
Tutti
(cantando e riprendendo a ballare): So exciting, the
audience will stomp and cheer! So delighting, it will run for 50 years!
Sanzo
(guardando il Duca con aria di sfida): Grazie alla canzone segreta degli
amanti, il malvagio dio della guerra perderà…
Gokine
(prendendo il biondo a braccetto): … e la principessa e il bonzo squattrinato
potranno vivere in pace il loro amore! Perché l’amore è una cosa
importantissima! L’amore… l’amore è come l’ossigeno! Come l’acqua! Come il
sole! Il sole! Il…
Sanzo
(imbarazzato, le mette una mano sulla testa e spinge verso il basso): Vogliamo
piantarlaaa?!?
Tutti
(non sanno se ridere o se disperarsi): Ahem…
Gokine
(rialzandosi): Ma l’idea è questa, non è vero? (occhiata significativa)
Sanzo
(sfuggente): Tsk…
Tutti
(cantando e saltellando): So exciting, we'll make them laugh we'll
make them cry! So
delighting…!
Duca
(sta per cedere): E alla fine qualcuno morirà…?
Tutti
(si guardano e poi riattaccano a cantare e ballettare): So
exciting, the audience will stomp and cheer! So
delighting it will run for 50 years...!
[vanno
avanti con questa solfa per un altro quarto d’ora e concludono mettendosi in
posa davanti al Duca]
Tutti
(in attesa del responso): …
Duca
(sorride): In generale mi piace (ha ceduto).
Tutti
(gettando per aria mantelli, ventagli, katane, pergamene e abat-jour): YAY!!!!
Sanzo
(sospiro di sollievo): È andata…
Così,
i nostri prodi bohemiens circondarono il Duca e lo sommersero di ringraziamenti
ed ovazioni, lasciandolo ancora più confuso. Ovviamente non si sarebbero mai
sognati di comportarsi così se non fosse stato perché aveva appena accettato di
aiutarli, ma si sa… il sollievo fa fare strane cose. In tutto quel trambusto
Gojyo cercò di abbracciare Gokine (che non si accorse di nulla, intenta com’era
a rimirare il biondino) e finì con il toccare Sanzo per sbaglio, prendendosi un
gancio destro memorabile; il Duca si ritrovò in braccio a Kanzeon (che non fu
certo disturbata dalla cosa) e Nataku e Hakkai rischiarono grosso con i
tirapiedi del Duca, Shi e Zen, che erano entrati temendo che il loro boss fosse
nei guai, mentre Kou si rollava una canna in tutta tranquillità. Alla fine, il
bel Duca riuscì a tagliare la corda, e a quel punto anche gli altri se ne
tornarono a casa, pronti a festeggiare.
Ma
le sorprese, per quella notte straordinaria, non erano ancora finite…
To be continued…
Note
dell’autrice: voilà la famosa scena “spectacular spectacular” ^^! Più corta di
altre, ma non volevo unirla alla successiva… perché quest’ultima deve avere un
atto tutto per sé *_*! Quindi prepratevi adesso ad una bella dose di sano
romanticismo, nonostante la ritrosia di Sanzo… Pensandoci bene, mi sono accorta
di aver aggiornato prestissimo! Cavoli, mi succede davvero di rado, giuro. Ma
sarà che ieri sera ho rivisto proprio Moulin e che stamattina ho scritto questa
quarta parte di getto… insomma, sono ispirata. E sono contentissima delle
recensioni che mi state facendo: grazie grazie grazie a tutte voi, bimbe!
Continuate così, mi raccomando, ci tengo un sacco! Ah, per rispondere agli
interrogativi sul finale… non voglio spoilerare nulla, però abbiate fiducia e
non temete. E con questo vi ho già detto troppo, accidenti alla mia lingua lunga…!
Bon,
adesso vi saluto e vi do appuntamento tra breve con il quinto atto. See you
soon and go to the West!
Quella notte fu una delle più scatenate dell’anno: due ore
dopo aver dato l’annuncio che il Duca aveva accettato di collaborare, tutta la
marmaglia del Moulin stava ancora festeggiando nella palazzina in cui abitavano
Sanzo e i suoi quattro folli amici, più precisamente nell’appartamento di
Nataku. Chi avesse voluto riposare non ci sarebbe riuscito, visto il casino che
stavano stampando… Gojyo si dava alla pazza gioia con una mezza dozzina di
Tenkai Dogs, Hakkai strimpellava dei motivetti allegri flirtando al contempo
con altre piacenti fanciulle, Kou distribuiva quantità epiche di assenzio
(anche perché voleva fare colpo sulla dama di compagnia – chiamiamola così – di
Gokine) e Nataku, sbronzo da fare spavento, declamava versi appassionati a Nini
la rompiscatole, la diretta rivale di Gokine; gli altri partecipanti alla festa
improvvisata non erano certo da meno.
Al piano di sotto, un esasperatissimo Sanzo cercava
di scrivere qualcosa per il copione dello spettacolo, ma aveva la testa
completamente vuota: un po’ per il baccano che facevano i suoi compagni, e
soprattutto perché non riusciva a staccarsi dalla finestra dalla quale poteva
vedere l’Elefante. Sapeva che lei era ancora lì… E la ragazza, dal canto suo,
non aveva la benchè minima traccia di sonno, e guardava verso la casa del
giovane scrittore. Non potevano non pensarsi a vicenda (cosa per la quale il
biondino si sarebbe volentieri buttato nella Senna con la macchina da scrivere
appesa al collo, nonostante si sentisse stranamente felice)…
Gokine (canticchiando, sul balcone): I follow
the light, can’t stand the night
When will I begin to live again?
[si appoggia ad una colonnina, sognante]
Gokine (cantando, guarda verso la palazzina): One
day I’ll fly away, leave all this to yesterday
What more could your love do for me?
When will love be
through with me?
Why live life from dream to dream
and
dread the day when dreaming ends?
[lentamente sale le scalette che portano sul tetto
dell’Elefante; Sanzo la sente cantare da lontano e la osserva]
Gokine (cantando, a braccia aperte): One day
I’ll fly away, leave all this to yesterday
Why live life from dream to dream?
… and dread the day when dreaming ends…
[in silenzio, Sanzo è uscito di casa e ha raggiunto
l’Elefante, arrampicandovisi; Gokine non se ne accorge]
Gokine (cantando più piano): One day I’ll fly
away
Fly, fly…
away…
Sanzo (alle sue spalle, non sa se muoversi o no): …
Gokine (si volta e lo vede): AH!!!! Che ci fate voi
qui?! (arrossisce)
Sanzo (leggermente agitato): Niente, niente, ero
solo venuto a ringraziarvi per prima!
Gokine (perplessa): Ringraziarmi?
Sanzo (sbuffa): Ma sì, per averci dato una mano con
questa faccenda dello spettacolo.
Gokine (quasi delusa): Oh, vi riferivate a questo…
figuratevi… (fa per voltarsi)
Sanzo (passo in avanti): E poi volevo chiederti se eri seria… quando mi hai
detto quella cosa.
Gokine (si blocca): Eh… certo che ero seria… (emozionatissima)
… perché me lo chiedi? (gli dà del tu anche lei)
Sanzo (asciutto, ma in maniera non troppo
convincente): Perché avrei preferito che fosse una cretinata.
Gokine (occhioni mesti): Capisco… Mi sopporti così
a malapena?
Sanzo (esasperato): Cosa cavolo c’entra questo? Non
è così! Però non mi fa piacere che tu sia… innamorata… di me!
Gokine (adesso è curiosa): Scusa, ma per quale
motivo dici queste cose?
Sanzo (sempre meno convincente): Sono fatti miei.
Non voglio avere a che fare con l’amore.
Gokine (si sta infervorando): Non è possibile! Una
vita senza amore è tremenda! Non si può vivere senza amore!
Sanzo (venuzza): Cos’è, ricominci con i discorsi di
prima? E poi è meglio se lasci stare uno come me.
Gokine (ignorandolo): Non ci penso nemmeno! L’averti
incontrato… è stato come essere liberata da una vita che mi ha sempre fatto
schifo! Tu per me sei la luce, come il sole, perché mi hai fatto trovare quello
che ho sempre sognato!
Sanzo (spiazzato): Ma… io non ho fatto
assolutamente null…
Gokine (andandogli vicinissima): E invece sì!
Esisti e ti sei accorto di me in maniera diversa da tutti gli altri uomini,
Sanzo!
Sanzo (inizia a sentirsi emozionato): Io non… Oh,
insomma, non sperare di convincermi, scimmia ammaliatrice!
Gokine (tenendogli dietro): Non sono una scimmia!
Ti prego, stammi a sentire…
Sanzo (fa per andarsene): Ho detto di noooo…
Gokine (lo prende per un braccio): Guarda che
l’amore è una cosa meravigliosa! Ci innalza verso il cielo, è tutto quello che
ci serve!
Sanzo (sospirando): Non ricominciare, per fa-vo-re!
Gokine (cantando): All you need is love
Sanzo (cercando un’altra via per andarsene): L’amore non è
necessario alla vita.
Gokine (cantando, lo blocca di nuovo): All you
need is love
Sanzo (non riesce a raggiungere le scale): E comporta
troppi problemi!
Gokine (cantando e guardandolo negli occhi): All
you need is love…!
Sanzo (si arrende, cantando): Love is just a
game
Gokine (cantando e girandogli intorno): I was
made for lovin’ you, baby,
you were made for lovin’ me!
Sanzo (cantando, vuole fare il duro): The only
way of lovin’ you, saru,
is to pay a lovely feel
Gokine (cantando appassionata): Just one night,
give me just one night…
Sanzo (cantando, la supera con fare cinico): There’s
no way ‘cause I can’t pay
Gokine (aggrappandosi ad una colonnina): In the
name of love, one night in the name of love!
Sanzo (si avvia alle scale): You crazy fool, I
won’t give it to you
Gokine (non cede, cantando, tende la mano verso di
lui): Don’t leave me this way…
I can’t survive without your sweet love
Oh baby, don’t leave me this way
Sanzo (sul punto di sciogliersi, cantando piano): You’d
think that people would had enough
of
silly love songs…
Gokine (cantando, sorride): I look around me and
I see it isn’t so, oh no…
Sanzo (cantando, si gira a guardarla): Some
people want to fill the world
of
silly love feels
Gokine (cantando): Well, what’s wrong is that,
I’d like to know?
‘Cause here I go… again!
[salta sulla cupoletta che si trova sulla testa
dell’Elefante, a braccia spalancate, mentre Sanzo suda freddo]
Gokine (cantando con voce chiara e forte): Love
lift us up where we belong
Where eagles fly, on a mountain high
Sanzo (tirandola giù per un polso e cantando): Love
makes us act like we are fools
Throw our lives away for one happy day
Gokine (avvicina il viso a quello del biondo,
cantando): We could be heroes, just for one day!
Sanzo (confuso, scende le scale e canticchia): You…
you have your work
Gokine (seguendolo): No, I love only you!
Sanzo (appoggiandosi al muro): And I… I’ll smoke
all the time!
Gokine (avvicina di nuovo il viso a quello di lui,
cantando): We should be lovers
Sanzo (dovrebbe allontanarla ma proprio non vuole
farlo): We can’t do that…
Gokine (gli prende il viso tra le mani, decisa): We
should be lovers, and that’s a fact!
Sanzo (si decide a mettere una mano su quella di
Gokine): Though nothing will keep us together…
Gokine (sorridendo, gli occhioni raggianti): …
we could steal time…
Sanzo&Gokine (ormai partiti per la tangente): …
just for one day!
We could
be heroes, for ever and ever
We could be heroes…!
Gokine (gettandogli le braccia al collo): Just
because I will always love you
Sanzo (stringendola a sé, tenendola per la vita): And
I can’t help loving you…
Gokine (sorriso dolcissimo): How wonderful life
is…
Sanzo&Gokine (vicinivicinivicini): … now
you’re in the world
Sanzo (ha ceduto del tutto): Tsk… ti rovinerò gli affari,
lo sai?
Gokine (lo guarda emozionata): Ma questo non è
importante…
Sanzo (sorriso accennato): Mph… scimmia…
… e finalmente, Christian Sanzo si arrese a
quell’immenso, meraviglioso casino che è l’amore, abbracciando la bella Gokine
e baciandola con passione incredibile, tanto che la ragazza rischiò di
collassare dalla felicità (e anche lo stesso Sanzo, ma questo è un segreto)
mentre fuori, nella palazzina e nel Moulin, seguitavano ad impazzare le follie,
le musiche e le danze. Chi se ne importava se un borioso Duca o dio della
guerra che dir si voglia metteva i bastoni tra le ruote, se persino un
ghiacciolo come il biondo si era sciolto in modo così sincero e totale? Chi se
ne importava di tutti i problemi che molto probabilmente sarebbero cascati loro
tra capo e collo, adesso che erano lì, finalmente abbracciati (sebbene si
fossero conosciuti poche ore prima)?
Nel frattempo, giustappunto, il bel Duca e Kanzeon
si trovavano nell’ufficio di quest’ultima, ignari degli eventi.
Kanzeon (offrendo un bicchiere di vino al Duca):
Bene, siamo dunque d’accordo, mio caro Duca.
Duca (sorseggiando il vino): Certo, Ziedler… ma ci
sono un paio di punti del contratto che vorrei farvi notare.
Kanzeon (all’erta): Naturalmente. Di quali punti
parlate?
Duca (freddo): Innanzitutto, ora vanto dei diritti
sul vostro Moulin Rouge, non dimenticatelo.
Kanzeon (sfuggente): Non lo dimentico… del resto,
se dobbiamo trasformarlo in teatro…
Duca (guardandola): … avete bisogno dei miei soldi,
esatto. E poi… (si blocca)
Kanzeon (sporgendosi in avanti): E poi cosa, Duca?
Duca (tormentando il proprio cappello): … esigo che
mademoiselle Gokine sia mia!
Kanzeon (sopracciglio alzato): Ah beh… però, Duca,
tenete conto del lavoro che…
Duca (balzando in piedi): Signora Ziedler! Io non
sopporto che qualcun altro tocchi ciò che è di mia esclusiva proprietà! Perciò
esigo che la vostra protetta mi appartenga! (si mette in posizione eroica con
un piede sulla sedia) Sì! Sarai mia e mia soltanto, Seiten Taisei Son Gokine!
(fate conto di vederlo circondato da fiamme)
Kanzeon (poco convinta): Seiten Taisei? Che fate,
Duca, rubate le mie battute dello spettacolo?
Duca (si ricompone): Lasciamo perdere. Il succo del
contratto è questo, Ziedler... Accettate comunque di firmare?
Kanzeon (occhi che brillano al pensiero dei
guadagni): Naturalmente sì.
Duca (sorride e le porge il foglio): Molto bene.
E così, il destino di tutta la folle compagnia del
Moulin Rouge, Sanzo e Gokine compresi (anche più degli amici), venne segnato
non appena la potente Kanzeon appose la propria illeggibile firma sul contratto
maledetto. Forse se i due amanti avessero saputo quello che stava accadendo si
sarebbero preoccupati almeno un po’, sebbene seguissero la sacrosanta filosofia
del “viviamo alla giornata”… ma questo non era possibile: erano troppo
impegnati in ben altre, piacevolissime attività.
To be continued…
Note dell’autrice: oddio, spero di aver reso abbastanza
bene l’atmosfera romantica di questo atto… anche se alla fine è comunque andata
un po’ persa per colpa del Duca e di Kanzeon (che protestano perché affermano
che la colpa è solo mia ^^’’). Insomma, mi auguro che vi sia piaciuto! Ho
apportato alcune modifiche ai testi delle canzoni per renderli più adatti alla
situazione e ai personaggi: nella prima parte, ad esempio, Gokine canta “I
follow the light, can’t stand the night”, mentre la Satine originale dice
l’esatto contrario; inutile poi dire cosa ho cambiato nel dialogo tra i due…
dal momento che ho proprio invertito le parti ^^. Mi appello ancora alla
licenza poetica… A proposito, il nostro Goku è soddisfattissimo della piega che
stanno prendendo gli eventi e Sanzo, come prevedibile, minaccia ancora di farmi
il pelo e il contropelo… ma si vede lontano un miglio che è contento pure lui!
Dal prossimo atto inizierà una parte non troppo
facile, a mio parere, perché le cose si faranno meno semplici… però farò del
mio meglio per mantenere alti i livelli di comicità, promesso. Continuate a
dirmi cosa ne pensate, mi raccomando! Per questo ringrazio ancora tantissimo
tutte voi che recensite, bimbe, e voi che leggete soltanto: grazie grazie
grazie! Grazie mille!
Al prossimo capitolo, quindi! See you soon and go
to the West!
Black Moody (reduce da due intensissimi giorni di
mare *_*)
Iniziarono così le prove per quello che sarebbe stato lo
spettacolo più spettacolare e delirante degli ultimi cinquecento anni (tenendo
soprattutto conto di chi erano i soggetti che vi avrebbero preso parte):
Kanzeon assunse una ditta dalla dubbia onestà per ristrutturare la zona
posteriore del Moulin e adibirla a teatro; Hakkai si occupò delle musiche, Kou
si rivelò molto abile per quanto riguardava le coreografie, stupendo tutti
(naturalmente continuò anche a rifornire la combriccola di ogni tipo di generi
di sopravvivenza bohemiens), e Sanzo si buttò a pesce nella stesura del
copione, incredibilmente ispirato (è superfluo dire il perché); Gokine, Gojyo,
Nataku e il resto degli attori si divertivano un sacco a farsi prendere le
misure per i costumi e a saltellare qua e là sul palco, mentre il Duca non
mancava di assistere ad alcuna prova (asseriva di farlo per accertarsi che non
ci fossero problemi, ma gli si leggeva negli occhi che l’unica cosa che gli
interessava era rimirare Gokine e provarci spudoratamente, invano).
Il biondo e la ragazza, intanto, continuavano a vedersi di
nascosto e ad approfittare di qualsiasi buona occasione per sbaciucchiarsi come
due matti, sebbene il più delle volte si trovassero costretti a interrompersi
per colpa delle improvvise comparsate dell’ignaro Duca. La scena che si
svolgeva in tali casi era regolarmente questa:
[Sanzo e Gokine stanno pomiciando in santa pace in una
stanza, i fogli del copione in mano]
Duca (entrando sorridente con un mazzo di fiori in mano):
Mia cara! Signor scrittore da quattro soldi!
Sanzo&Gokine (staccandosi in fretta e furia): Sìììììì?
Duca (sempre sorridendo): Vi disturbo?
Sanzo (camicia mezza aperta, a voce bassissima): Eccome,
deficiente…
Gokine (spettinata&paonazza, sorridendo): Oh, ma certo
che no, Duca! Avete bisogno?
Duca (si avvicina, fascinoso): Volevo chiedervi se vi
andrebbe di venire con me a fare una passeggiata sul lungo-Senna…
Sanzo (freddo): A dire il vero avremmo da fare.
Duca (lo fulmina con lo sguardo): Non stavo parlando con
voi, signore.
Sanzo (venuzze): Ma io vi rispondo lo stesso, va bene?
Gokine (sorriso falso): Duca, suvvia! E anche voi, signor
Sanzo!
Duca (addolcito): Allora, ma chérie… cosa mi dite?
Gokine (non si sforza nemmeno di apparire dispiaciuta):
Non posso, Duca…
Duca (sbarrando gli occhi): Come? State scherzando?
Gokine (sospirone): No, sono serissima. Dobbiamo lavorare
ancora su questa scena. Sapete, è molto importante…
Sanzo (tagliente): Che vi avevo detto, io?
Duca (ignorandolo): Va bene… Capisco, lo spettacolo è
fondamentale. Conto sulla prossima volta, mia adorata…
Gokine (porgendogli una mano): Se sarà possibile, mio
Duca.
Sanzo (geloso): Tsk…
Duca (facendo il baciamano a Gokine): Arrivederci,
mademoiselle Gokine! Signore… (si gira ed esce)
Gokine (sospiro di sollievo): Uff, anche oggi è andata
bene…
Sanzo (imbronciato): Ce lo butterei volentieri, nella
Senna…
Gokine (guardandolo di sottecchi): Potrebbe essere
un’idea… però dopo lo spettacolo! (gli butta le braccia al collo)
Sanzo (abbracciandola): Mph… d’accordo.
[i due riprendono a baciarsi e buonanotte al copione e al
presunto lavoro]
Insomma, il bel Duca lo prendeva continuamente in tasca
senza nemmeno rendersene conto, e tutto sembrava andare a gonfie vele. Se non
che, un giorno nel tardo pomeriggio, durante una prova, le complicazioni
cominciarono a saltare fuori…
Sanzo (avvicinandosi a Gokine, che è seduta accanto al
Duca): Mademoiselle…
Gokine (girandosi, aria non troppo indifferente): Ditemi
pure, signor Sanzo…
Sanzo (tono professionale): Mi chiedevo se stasera non
avreste un po’ di tempo per guardare con me quella scena…
Duca (cerca di intromettersi): Ehi, un momento…
Gokine (interessata): Di quale scena state parlando?
Sanzo (idem come prima): La scena dell’incontro degli amanti
nell’umile stanza del bonzo squattrinato.
Duca (gesticolando per farsi notare): Ehm… scusate…!
Gokine (sbarrando gli occhi): Ma certo! Ho capito! Sì, ci
lavoreremo…
Sanzo (trattenendo un sorriso): Perfetto.
Duca (sbotta): E per la miseria! Mi ascoltate sì o no?!
Sanzo&Gokine (voltandosi verso di lui): Sììììì?
Duca (quasi disperato): Mia cara, questa sera avevamo in
programma una cena solo per noi!
Gokine (sospirone): Lo so, mio caro Duca, ma il lavoro è
il lavoro…
Duca (tormentando il proprio cappello): Ho già fatto
preparare dei manicaretti squisiti!
Gokine (occhioni che brillano): Dite sul serio…? Mh…
Sanzo (sull’orlo dell’incazzatura): Mademoiselle Gokine!!
Possibile che pensiate sempre a mangiare??
Duca (fulminando il biondo): Si può sapere che ve ne frega
a voi?
Sanzo (fulminando il moro): E a voi che ve ne frega se me
ne frega?
Gokine (riprendendosi dalla trance famelica): Fermi,
fermi! Duca, mi dispiace ma sono costretta a rifiutare l’invito.
Sanzo (soddisfatto): Ah, ecco.
Duca (vorrebbe strozzare Sanzo): Ma… ma…
Gokine (sorridendo): Vi prometto che ci sarà un’altra
occasione.
Gokine (sempre sorridendo): Vi ringrazio, signor Duca!
[il biondino si allontana trionfante; le prove terminano e
la compagnia di disperde; Gokine corre furtiva da Sanzo]
Kanzeon (sedendosi accanto al Duca): Allora, signor mio! È
tutto pronto per la cena di stasera?
Duca (faccia lunga fino a terra): Quale cena?
Kanzeon (perplessa): Beh… quella tra voi e la mia
protetta, no?
Duca (sguardo omicida): Peccato che la vostra protetta,
come sempre, abbia da fare, Ziedler!
Kanzeon (spaesata): Anche stasera? Ma che le prende?
Duca (nero di rabbia): E lo chiedete a me?! Non riesco mai
a stare da solo con lei perché ha da lavorare con quel… quel…
Kanzeon (improvvisamente seria): Con il nostro giovane
scrittore, intendete?
Duca (sputacchiando): Esattamente!!! Io capisco che lo
spettacolo sia importante, ma non dimenticatevi del contenuto del contratto che
abbiamo firmato! Dannazione, signora Ziedler, mi sembra di essere preso per il…
Ziedler, mi state ascoltando?
Kanzeon (guardando fisso verso la balconata sopra il
palco): …
[sulla balconata, nascosti non troppo bene dalle tende,
Sanzo e Gokine si stanno baciando come al solito]
Duca (fa per girarsi per seguire lo sguardo di Kanzeon):
Ma cosa…
Kanzeon (prendendolo per le spalle per impedirgli di
guardare): Aaaah, signor Duca!!! Certo che vi sto ascoltando!
Duca (sopracciglio alzato): E… c’è bisogno di agitarsi
tanto?
Kanzeon (sorridendo): State tranquillo, convincerò Gokine
a lasciar perdere il lavoro, stasera, e a venire da voi.
Duca (più tranquillo): Molto bene, vi ringrazio. Ditele di
essere alle otto alla mia torre, intesi?
Kanzeon (sorriso tiratissimo): Ma naturalmente! Alle otto!
Duca (andandosene): Arrivederci, signora Ziedler.
Kanzeon (considerandolo a malapena): Arrivederci… Quella
disgraziata! Ora mi sente… (va verso la balconata)
[nel frattempo, i due amanti…]
Sanzo (a voce bassa): Verrai stasera?
Gokine (tono innamoratissimo): Ci sarò, ci sarò! Oh, mio
sole, come potrei mancare?
Sanzo (imbarazzato): Tsk… non entusiasmarti troppo…
Gokine (abbracciandolo): Scusami, non riesco a farne a
meno…
Sanzo (sempre più pericolosamente imbarazzato): Va bene,
va bene… alle otto, d’accordo?
Gokine (stampandogli un bacio veloce sulla bocca):
D’accordissimo! A più tardi!
Sanzo (scompigliandole i capelli): Mh… occhio a non farti
scoprire.
[il biondo se ne va e Gokine fa per tornare dagli altri,
tutta contenta, ma Kanzeon la precede]
Kanzeon (bloccandole la strada): Razza di stupidissima
scimmia!!!!! Cosa cavolo ti salta in testa, sempre che tu ne abbia una?!?
Gokine (arrossendo): Non so di cosa tu stia parlando,
Kanzeon…
Kanzeon (sull’orlo di una crisi di nervi): Non sai di cosa
sto parlando?! Certo, ero io a limonare con lo scrittore, poco fa!
Gokine (paonazza): … ehm… ma cosa stai dicendo? Non è…
Kanzeon (idem come sopra): Gokine, piantala di prendermi
per i fondelli! Vi ho visti insieme!
Gokine (impallidisce di colpo): Ah… beh… non c’è nulla di
male se…
Kanzeon (afferrandola per le braccia): Nulla di male?!? Il
Duca vanta dei diritti sul Moulin e su di te, signorina, e se non ti
avrà saremo tutti quanti nella merda più profonda! Addio guadagni…! Addio mio
adorato sake di prima qualità…!
Gokine (interrompendola): Scusa, cosa c’entro io con lo
spettacolo?
Kanzeon (esasperata): Non capisci proprio nulla… il
biondino ti ha fatta rincitrullire ancora di più…
Gokine (lampadina da 200 watt in testa): Il Duca… mi vuole
fino a questo punto?
Kanzeon (si è arresa): Ottima intuizione, scimmietta… e
hai avuto modo di vedere che tipo d’uomo è…
Gokine (occhioni tristi): Quindi cosa dovrei fare io?
Kanzeon (improvvisamente materna): Dai buca al caro Sanzo
e vai a cena con il Duca, almeno per stasera. Poi vedremo…
Gokine (occhioni lucidi): M-ma… veramente…
Kanzeon (sorriso minaccioso): Gokine, almeno per stasera dammi
retta e fai quello che ti dico!! Intesi?
Gokine (annuendo, sconfitta): Ho capito, ho capito… vado a
prepararmi…
Kanzeon (si gira per andarsene): È per il tuo bene,
Gokine.
Gokine (poco convinta): Sì, sì… come no…
La ragazza mosse qualche passo per dirigersi verso la
propria stanza, tutta triste e pensierosa, domandandosi come l’avrebbe presa
Sanzo quando non l’avesse vista arrivare all’appuntamento… ma non ebbe modo di
rifletterci su troppo a lungo perché improvvisamente venne assalita da un
tremendo languore di stomaco, uno di quelli che le causavano dei giramenti di
testa assurdi: cercò di riprendersi e di resistere, invano, e un attimo dopo
cadde a terra priva di sensi. Aveva troppa fame e non aveva più mangiato nulla
da quella mattina! Per fortuna Kanzeon se ne accorse subito e chiamò Nataku e
gli altri, ordinando loro di portare Gokine in camera e di chiamare il medico,
monsieur Jiroshin; questi arrivò nel giro di un quarto d’ora, preoccupatissimo:
ogni volta che c’era di mezzo Kanzeon Ziedler si precipitava al Moulin come se
fosse questione di vita o di morte anche se si trattava di una semplice
diarrea, e giravano difatti voci fondate secondo cui i due sarebbero stati
amanti, tempo addietro…
La graziosa dama di compagnia di Gokine (quella che
flirtava con Kou, per intenderci) lo fece entrare nella stanza della ragazza,
dove quest’ultima giaceva ancora svenuta con una nervosissima Kanzeon al
capezzale.
M. Jiroshin (avvicinandosi al letto): Signora Ziedler,
potreste spiegarmi cos’è successo?
Kanzeon (mordicchiando un fazzoletto): Non ne ho idea! È
caduta a terra all’improvviso e non si è ancora ripresa!
M. Jiroshin (prendendo il polso di Gokine): Uhm… sembra
una sorta di anemia… o pressione bassa, non so…
Kanzeon (nervi a fior di pelle): Se non lo sapete nemmeno
voi che cavolo vi ho chiamato a fare?!?
M. Jiroshin (china la testa): Perdonatemi, ma proprio non
capisco cosa sia successo a mademoiselle Gokine…
Kanzeon (sconcertata): E… si riprenderà per le otto?
M. Jiroshin (scuote la testa): Ah, signora mia, per questa
sera è bene tenerla tranquilla.
Kanzeon (mani nei capelli): Ommioddio, per tutti i sutra…!
M. Jiroshin (continua con la sua tiritera): Poi quando si
sveglierà datele qualcosa da mangiare, ne ha bisogno.
Kanzeon (vorrebbe battere la testa nel muro): Ora che
caspio m’invento con il Duca?
M. Jiroshin (gocciolina di sudore): Signora… mi state
ascoltando?
Kanzeon (interrompendo un attimo il suo lamento): Come?
Oh, certo, ho capito perfettamente. Ora potete andare…
M. Jiroshin (deluso, esce): D’accordo… tornerò domani
mattina per vedere come sta.
Kanzeon (lugubre): Sì… sempre che io sia ancora viva per
accogliervi… sono rovinata…
Dama&Nini (inquiete): Kanzeon…
Kanzeon (riprendendosi un po’): A meno che… Forse ho
un’idea…
Gokine (mugolando nel suo stato semicomatoso): Ho fame…
Nel frattempo, i minuti passavano e due uomini attendevano
con un crescente palletico (o agitazione che dir si voglia) la bella Gokine,
senza sapere che quella sera sarebbero andati entrambi in bianco; il Duca
progettava già folli ritorsioni contro quegli sconsiderati bohemiens che lo
stavano prendendo in giro, e Sanzo iniziava a conoscere il sapore amaro della
gelosia… e della zuppa troppo salata che Hakkai gli aveva rifilato. Ma Kanzeon
aveva la soluzione a portata di mano, e non tutto era perduto.
To be continued…
Note dell’autrice: olè, completato anche il sesto atto!
Anche qui ho interrotto per evitare di farlo eccessivamente lungo, perciò il
prossimo sarà dedicato alla scena di “Like a virgin” (una delle più divertenti
del film, secondo me), con Kanzeon e il Duca, e alla gelosia sanzesca… In ogni
caso, aggiornerò più in là del previsto perché sono via dal 24 al 27 e non ho
modo di utilizzare il pc. Chiedo venia! Dopo scriverò come un fulmine per farmi
perdonare ^__-. Come sempre, GRAZIE INFINITE a tutte voi che recensite: sono
contentissima, continuate così! Grazie veramente! E anche a chi legge soltanto,
lo ripeto. Spero che Simo/Sakura sia riuscita a risolvere i problemi che aveva
con internet, è tantissimo che non riusciamo a sentirci…
Ecco, mi pareva strano che Homura non cominciasse a
chiedermi perché non ho dato a lui la parte di Christian, al quale, a detta
sua, somiglia molto di più di Sanzo…! Io ci rinuncio, non dirò più una parola!
Però metti via quella spada, grazie… ¬_¬’’’
Bene, vi saluto. Ci sentiamo al prossimo atto! See you
soon and go to the West! E buone vacanze!
Black Moody (sul punto di squagliarsi dal caldo ^^’’’)
Rapida come il vento, per quanto glielo consentivano i
tacchi, Kanzeon Ziedler corse fino alla torre del Duca, chiedendo di essere
ricevuta. L’affascinante moro, intanto, misurava a grandi passi il salone, ed
era arrivato al dodicesimo modo-di-farla-pagare-a-quella-manica-di-idioti
quando Kanzeon fece il suo ingresso in scena.
Kanzeon (trafelata, gridando): Duca!!! Gokine non
può venire!!
Duca (bloccandosi sul posto e lanciandole
un’occhiata omicida): Ma guarda un po’…
Kanzeon (riprendendo fiato): Sì, però non per il
motivo che credete voi.
Duca (scettico): Ah no? E allora potrei sapere cosa
diavolo è successo stavolta?
Kanzeon (si atteggia a persona seria): Si sta
confessando.
Duca (sopracciglio alzato fino all’inverosimile): …
confessando? Cos’è, mi prendete per un cretino?
Kanzeon (concitata): Vi assicuro che è la verità!
Duca (non cede): Sentiamo, allora… a cosa è dovuta
questa sua strana urgenza?
Kanzeon (sorridendo e avvicinandosi): Ma
naturalmente a voi, mio caro.
Duca (spiazzato): A… me?
Kanzeon (sempre sorridente): Certo! Vedete, prima
di offrirsi completamente a voi vorrebbe essere purificata da tutto il suo
passato che, diciamocelo, non è proprio esemplare… oddio, parlo io… comunque,
vuole venire da voi come nuova… perché mi ha rivelato che voi la fate sentire
come nessun altro ha saputo fare, Duca… (il tono si fa ammaliante)
Duca (occhi che brillano): Capisco…
Kanzeon (rincara la dose, voce sensuale): Dice che
la fate sentire… come una vergine.
Duca (in fibrillazione): Una vergine…! Oh sì,
Seiten Taisei Son Gokine… ora sì che so che sarai mia…!
Kanzeon (torna al tono di voce normale): Duca, vi
ho già pregato di non rubarmi le battute.
Duca (manco la sta a sentire): Sì… capisco… una
vergine… mh…
Kanzeon (tra sé e sé): Santo cielo, questo è
andato…
[va al tavolo, prende la tovaglia e se la
drappeggia sulla testa come un velo]
Kanzeon (tornando dal Duca e cominciando a
cantare):She made it through the
wilderness somehow She made it
through She didn't know how lost she was Until
she found you
Duca
(ascoltando con interesse): …
Kanzeon
(girando attorno a lui): She was beat, incomplete She'd been had, she was sad and blue But
you made her feel Yes,
you made her feel shiny and new
[i
camerieri del Duca iniziano a ballettare assieme a Kanzeon; entrano anche Shi e
Zen, i due tirapiedi]
Kanzeon (cantando e sbattendo le ciglia per imitare
Gokine): She's so fine and she's thine She'll be yours
till the end of time 'Cause you made her feel Yes, you
made her feel She has nothing to hide
[i camerieri, Shi e Zen compresi, improvvisano un
balletto intorno a loro e Kanzeon volteggia con uno sconcertato Duca]
Kanzeon&coro (cantando più forte): Like a
virgin Touched for the very first time Like a virgin When your hearts beat Both in time
Kanzeon (tra sé e sé): E pensare che queste parole andrebbero bene per
parlare di lei e di quel nevrotico di Sanzo… mph…
Duca (decisamente arzillo, canta): She's so fine, and she's mine Makes me strong Yes, she makes me bold And her love thawed out Yes her love thawed out What was scared and cold
Kanzeon (sbattendo le ciglia e nascondendosi dietro la tovaglia): Like
a virgin…!
Duca (ballando assieme a Shi, Zen e i camerieri intorno a lei): Touched
for the very first time
When our hearts beat Both
in time
Kanzeon,Shi&Zen (ballettando): Like a virgin!
Duca (avanzando verso Kanzeon con aria da perfetto Conquistador): Feels
so good inside When you hold
her And you touch her And
you hold her And you touch her
Kanzeon (reggendo il gioco, tra sé e sé): Guarda guarda come si è
galvanizzato… ci vuol poco con gli uomini…!
Duca (prendendo Kanzeon tra le braccia in posizione da tango): She’s
so fine and she is mine!
[Shi, Zen e i camerieri continuano a fare il coro e a ballare attorno
ai due]
Kanzeon&Duca (con un acuto potentissimo): Like a virgin!
Duca (riprendendo fiato): Saprò aspettare, Ziedler! Mi avete dato
un’ottima notizia!
Kanzeon (liberandosi della tovaglia): Ma naturalmente… comunque anch’io
son disponibile, se vi va… (ghignetto)
Duca (tono asciutto): Preferisco non indagare sul significato di questa
frase…
Kanzeon (tra sé e sé, prima di andarsene): Evviva i tonni che ti
prendono sempre sul serio!
Così, ancora una volta, le brillanti trovate della padrona del Moulin
(e futuro malvagio Dio della Guerra nello spettacolo spettacolare) avevano
salvato il fondoschiena a tutti quanti. Ovviamente questo non riuscì a smorzare
la gelosia di Sanzo, che non sapeva nulla di cosa fosse successo veramente e che
il giorno dopo si ritrovò a fronteggiare la sua Gokine… Erano nella stanza di
lui, e il biondo, seduto sul davanzale della finestra, si sentiva immensamente
imbecille; nonostante ciò non poteva fare a meno di avere una gran voglia di
stritolare qualsiasi oggetto gli capitasse a tiro nel ripensare a cos’era
accaduto (o meglio, cosa non era accaduto) la sera precedente,
comportamento che la gente, di solito, definiva “gelosia” (e di quelle serie).
Gokine (a occhi bassi, seduta sul letto): Sanzo… sei ancora arrabbiato?
Sanzo (fumando, senza voltarsi): Un’altra domanda idiota come questa e
giuro che ti butto fuori.
Gokine (tormendandosi una manica): Ma… non è una domanda idiota… vorrei
saperlo…
Sanzo (sbuffando): Cos’è, pensi che io sia contento dopo che mi hai
dato buca in pieno?
Gokine (alzando lo sguardo): Ma Sanzo! Te l’ho detto! Mi sono sentita
male! È per questo che non…
Sanzo (voltandosi di scatto): Ah, davvero? E chi mi dice che tu in
realtà non sia andata dal Duca a cena?
Gokine (alzandosi in piedi, quasi disperata): Non ci sono andata!! Mai
e poi mai avrei preferito lui a te!!
Sanzo (inizia a sentirsi meno sicuro della propria incazzatura): …
Gokine (stringendosi ad un suo braccio): Ti prego, Sanzo, credimi!
Sanzo (ancora meno sicuro): …
[intanto, Nataku e Gojyo stanno origliando al di là della porta
d’ingresso, interessatissimi]
Sanzo (serio ma più tranquillo): Posso crederti… però questa storia
alla lunga mi stresserà…
Gokine (spalanca gli occhioni, spaventata): Co… cosa vorresti dire,
Sanzo?
Sanzo (guardando fuori): Che lo sapevo che mi sarei sentito così… tsk…
Gokine (ora maliziosamente curiosa): Così come?
Sanzo (mano al viso): Ma che diamine sto dicendo? … così… imbecille,
ecco! Perché so benissimo qual è il tuo lavoro e mi rendo conto che è da pazzi
portare avanti questa storia senza rimetterci!
Gokine (si allontana un po’, sull’orlo della crisi di pianto): Ah…
allora tu… tu vorresti… finirla…
Sanzo (tono finto indifferente, senza guardarla): Alla fine sarà la
soluzione migliore per entrambi.
[silenzio di tomba, mentre Nataku trattiene a stento Gojyo che vorrebbe
entrare e strangolare il biondo]
Sanzo (girandosi finalmente verso Gokine): Ehi… (sbarra gli occhi)
Gokine (fiumi di lacrime): Vuoi… finirla… sul serio… aaaaah, voglio
morireeeee…! (rischio di scena da melodramma in arrivo)
Sanzo (spiazzatissimo, mettendole le mani sulle spalle): Nononono,
aspetta un attimo! Gokine!
Gokine (idem come sopra, se non peggio): Noooo, non voglio
ascoltareeeeeee…
Sanzo (un po’ arrabbiato, un po’ imbarazzato): Invece mi ascolti! Non
prendermi così alla lettera! Ho esagerato!
Gokine (smettendo di singhiozzare): Eh… stavi scherzando?
Sanzo (alzando gli occhi al cielo): Diciamo che stavo parlando in
generale, scimmia… possibile che tu non capisca?
Gokine (arrossendo ma più calma): Uffa, non sono così stupida!
Sanzo (poco convinto): Mh…
Gokine (sorriso titubante): Però… ecco… quindi non mi vuoi lasciare…
vero?
Sanzo (sull’imbarazzato andante, fa un passo indietro): …
Gokine (guardandolo negli occhi): Vero, Sanzo? Eh? Eh?
Sanzo (voltandosi di nuovo verso la finestra, comincia a canticchiare):
Never known I could feel like this
Like I’ve never seen the sky before
I want to vanish inside your kiss
Every
day I… (s’interrompe,
arrossisce un pochetto)
Gokine (arrossisce e ascolta): …
Sanzo (riprendendo, anche se si sente più che scemo): … every day I
love you more and more
Listen
to my heart, can you hear it sings
telling me to give you everything
Seasons may change, winter to spring
But I love you
until the end of time…
Sanzo (tra sé e sé): Aiuto, sto rincoglionendo sul serio…!
Gokine (in brodo di giuggiole): Oh…
Sanzo (ricominciando a cantare): Come what may, come what may
I will love you until my
dying day
Gokine (sul punto di sciogliersi): Oh, Sanzo…
Sanzo (rosso come un peperone): Senti, non so cosa mi sia preso… io…
Gokine (cantando): Suddenly the world seems such a perfect place
Suddenly it moves with such a
perfect grace
Suddenly my life doesn’t seem such a waste
It all revolves around you
[il biondino le si avvicina di nuovo, confuso&felice; dall’altra
parte della porta, Nataku e Gojyo ascoltano rapiti]
Gojyo (orecchio appiccicato al legno): Cavoli… certo che quello
schizzato di uno scrittore è bravo a cantare!
Nataku (mani giunte e occhi che brillano): Un genio! È un genio!
Gojyo (ridacchiando): Schizofrenico.
Nataku (scrollando le spalle): Dettagli, dettagli… senti che poesia,
che melodia…!
Gojyo (aria di chi la sa lunga): Sì, sì… te lo dico da cosa è causata…
Nataku (capisce a cosa si riferisce): Non sai pensare ad altro…
Gokine (salendo sul davanzale della finestra): And there’s no
mountain too high, no river too wide
Sing out this song, and I’ll be there by your side
Sanzo (raggiungendola): Storm clouds may gather, stars may collide
But I love you…
Gokine (sorridendo e abbracciandolo): I love you
Sanzo (ormai fregandosene dell’imbarazzo): Until the end…
Gokine (stringendosi a lui): … until the end of time!
Sanzo&Gokine (abbracciati): Come what may, come what may
I will
love you until my dying day
Gokine (quasi non riesce a crederci): Suddenly the world seems such
a perfect place…
Nataku&Gojyo (commossi e troppo appoggiati alla porta): Oooooooh…
Sanzo&Gokine (con i visi vicinivicini): Come what may, come what
may
I will love you… until my dying day!
Gokine (sorriso dolcissimo): Allora non vuoi lasciarmi, vero?
Sanzo (sbuffando): Mi sembra di averti dato una risposta fin troppo
esauriente… scimmia…
Gokine (risata leggera): Mmmh… il mio sole…
Sanzo (fa per baciarla): Tsk…
[ma la porta si apre con un gran rumore e Nataku e Gojyo rotolano nella
stanza facendo un casino incredibile]
Sanzo (bloccato nella posizione di prima): … (occhio alle venuzze!)
Gokine (imbarazzata): Eh eh eh… ehm… vi siete fatti male?
Nataku (non sa se ridere o scappare): Oh… no… tutto bene… togliamo
subito le tende… vero Gojyo?
Gojyo (rialzandosi a fatica): Uh… forse è meglio… vi lasciamo ai vostri
comodi, piccioncini…
Sanzo (glaciale): Ehi… da quanto tempo eravate lì fuori?
Nataku&Gojyo (immobili, sudano freddo): …
Sanzo (sempre più minaccioso): Vi ho fatto una domanda.
Nataku (cercando di svicolare): Aehm… siamo arrivati un attimo fa…
tranquillo, Sanzo…
Gojyo (assolutamente poco convincente): Ma certo, è la verità… non
abbiamo sentito nulla… ehm…
Sanzo (tirando fuori da chissà dove una piccola pistola): FUORI DI
QUIIIII!!!!!!!!! (prende a sparare in aria)
Nataku&Gojyo (scappando a gambe levate): Aaaaaahhhh!!! Ce ne
andiamo, ce ne andiamo!!! A più tardiiiii…!
[la porta si richiude e torna la calma; Sanzo ripone la pistola]
Gokine (sbalordita): E quella da dove arriva?
Sanzo (laconico): Sempre avuta.
Gokine (perplessa): Ah… ma rischiavi di ammazzarli…
Sanzo (idem come sopra): No, sprecherei solo utili pallottole.
Gokine (sorridendo): Mh mh… tanto non li uccideresti mai…
Sanzo (sguardo volutamente corrucciato): Tzè… torniamo al discorso di
prima, è meglio…
[… e riprendono a baciarsi]
La data dello spettacolo si avvicinava a grandi passi, e sembrava che
ormai non si sarebbero presentati più problemi, soprattutto per i due amanti:
si trattava soltanto di resistere fino alla serata fatidica, e poi Gokine
avrebbe potuto liberarsi dalle brame del Duca! Ma non sarebbe stato così
semplice, e di lì a poco tutti avrebbero avuto modo di rendersene conto.
To be continued…
Note dell’autrice: eccomi qui, son tornata! E con un capitolo piuttosto
lungo, tra l’altro… che ho concluso in maniera un po’ più seria del solito
¬_¬’’. D’altronde, qui iniziano i veri guai, come potrete vedere nel prossimo
atto, ma non preoccupatevi… in fondo, i nostri Sanzo e Goku/Gokine se la cavano
sempre, no? E preparatevi a ballare a ritmo di tango (con Gojyo e qualcun altro
di cui ancora non intendo rivelare l’identità perché è una sorpresa)…!
Come sempre, un GRAZIE MILLE a tutte voi per le recensioni! Poi, un
benvenuta a Barbara: sono contenta che ci sia una nuova lettrice ^^! Continuate
a farmi sapere cosa ne pensate, mi raccomando! E come sempre, arigatouanche a tutti coloro che leggono e basta! Uh
uh uh, sono decisamente ispirata… sarà perché questi quattro giorni li ho
passati con le mie tre matte friends saiyukesche a parlare del bonzo e
compagnia bella… in ogni caso, credo che aggiornerò al più presto ^__-.
Ci sentiamo al prossimo atto! See you soon and go to the West!
Black Moody (attaccata al ventilatore, unica via di salvezza@__@’’’)
Mancavano ormai pochissimi giorni al fatidico spettacolo:
c’era chi non stava più nella pelle dall’euforia (come Gojyo, che sarebbe stato
il protagonista assoluto insieme a Gokine e che già aveva notato quante donne
in più gli stesse portando la celebrità) e chi aveva un diavolo per capello dal
nervosismo (come il bel Duca, che non ce la faceva più ad aspettare, o come
Kanzeon, costretta ad inventarsene sempre di tutti i colori per aiutare il
biondino e la ragazza). Ma in ogni caso le prove andavano avanti a meraviglia.
Se non che, proprio durante una delle generali, il
soffitto del Moulin parve crollare addosso ai due amanti (e non solo)…
Sanzo (dirigendo le prove): Allora, qui ci sarà la
canzone segreta degli innamorati. Avete capito di quale parlo, no?
Gojyo (in costume, sicuro di sé): Ehi, occhi
suadenti, mi hai preso per scemo?
Sanzo (occhiata gelida): Guarda caso sì, testa
rossa…
Gojyo (rischiando di stritolare le mani di Gokine):
Razza di bastardo! Vuoi litigare?!
Sanzo (sigaretta in bocca): Ma figuriamoci, chi ne
ha voglia? Tu, piuttosto, che aspetti a rispondermi?
Gokine (liberandosi dalla stretta di Gojyo): Ehm…
signori, calmatevi…
Kanzeon (mano sulla faccia, esasperata): Io mi
licenzio…
Gojyo (trattenendosi a fatica): Sì, sì, so
benissimo qual è la canzone, scrittore schizzato!
Gokine (sollevata): Esatto, l’abbiamo provata un
sacco di volte! (lancia uno sguardo significativo al biondo)
Sanzo (ricambiando velocemente l’occhiata): Mph…
molto bene. Forza, continuiamo…
Duca (seduto, guardandoli cantare): …
Nini (avvicinandosi a lui): Signor Duca, c’è
qualcosa che non va?
Duca (senza voltarsi): Perché me lo domandate?
Nini (fa le spallucce): Niente… mi sembrate poco
convinto.
Duca (sospirando pesantemente): Di cosa non dovrei
essere convinto? Parlate più chiaro!
Nini (innocente): Di questo finale. Insomma, voglio
dire, perché mai la principessa dovrebbe preferire uno scrittore squattrinato?
Duca (sbarra gli occhi): … eh?
Nini (coprendosi la bocca con una mano): Ops!
Intendevo un bonzo squattrinato… (si allontana)
Duca (in un sibilo): Ora capisco… ora capisco…
[lancia uno sguardo assassino verso il palco, dove
gli altri continuano a provare il gran finale]
Gokine&Gojyo (cantando mentre Kanzeon, come da
copione, si dispera): Come what may, come what may
I will love you until my dying day!
Sanzo (battendo le mani per sottolineare che è finito):
Ottimo! Molto bene!
Kanzeon (rialzandosi e togliendosi il mantello del
costume): Direi proprio di sì! Duca! Allora, che ve ne pare?
Tutti (aspettando il responso): …
Duca (un po’ beffardo): Non male… ma non sono
convinto della storia in sé.
Gokine (deglutendo a vuoto e guardando Sanzo in
tralice): Ah… non vi piace il finale, Duca?
Duca (agitando mollemente una mano): Lo trovo
bizzarro. Perché la principessa non può scegliere il Dio della guerra? In fondo
lui le offre protezione, sicurezza, ricchezze… cosa ci sarebbe di strano se
scegliesse lui?
Sanzo (fa per intervenire): Ehi…
Kanzeon (interrompendolo): Ma Duca…! Credevo vi
piacesse questa fine! Perché mai tutto d’un tratto non…
Duca (alzandosi, glaciale): Ve lo ripeto. Perché la
principessa non sceglie il Dio della guerra?
Sanzo (non riesce a trattenersi): PERCHÉ LEI NON VI
AMA, IMBECILLE!!!!
Tutti (occhi fuori dalle orbite, rischio di
collasso): …….
Gokine (senza fiato): San…
Sanzo (sudando freddo, cerca di rimediare): … cioè,
lei non lo ama… non lo ama… non lo… non lo ama, no…
Duca (più freddo e pericoloso di prima): Molto
bene, molto bene. Adesso mi è tutto chiaro… adesso…
Gokine (rendendosi conto della minaccia, scoppia a
ridere): Oh, andiamo! Il Duca non ha tutti i torti! (gli va incontro)
Kanzeon (più spaesata che mai): Gokine!
Gokine (avvicinandosi con fare accattivante al
Duca): Non fate caso… alle idee balzane di questi giovani bohemiens…
Nataku,Gojyo&Kou (scattando avanti): Balzani a
chi???
Hakkai (riacchiapandoli per la collottola): Buoni,
buoni… non vedete che lo dice apposta?
Gokine (sempre accattivante): Ma lasciamo che
abbiano il loro lieto fine, no? Che ve ne importa? Invece… voi ed io stasera
potremmo finalmente goderci quella cena famosa, mio Duca… non trovate?
Sanzo (sul punto di scoppiare): Cosa…
Kanzeon (afferrandolo per un polso): Vedi di non
fare altri danni per oggi, biondino. Lei lo sta facendo per noi.
Sanzo (gli tocca arrendersi): Tsk…
Duca (molto più compiaciuto): Dite sul serio,
mademoiselle? Verrete?
Gokine (sorridendo maliziosa): Ma naturalmente.
Alle otto sarò da voi, promesso.
Duca (facendole il baciamano): Vi aspetto, mia
diletta.
Sanzo (a denti stretti, con una voglia matta di
sparare un paio di colpi): Tua diletta un tubo!
[il Duca se ne va; Gokine lancia uno sguardo quasi
disperato a Sanzo, ma subito dopo si dilegua pure lei; silenzio generale]
Kanzeon (aria molto tesa): Per oggi basta con le
prove.
Nataku (sconcertato): Ma… è soltanto un’oretta che…
Kanzeon (alzando la voce): Ho detto BASTA! E che è,
parlo giapponese?!
Kou (a voce appena udibile): Forse…
Hakkai (sospirando): Beh, credo sia la cosa
migliore… non trovi anche tu, Sanzo?… Sanzo? (non lo vede più)
Gojyo (stranamente pensoso): …
Il biondo, colto da un impulso irrefrenabile, si
era però precipitato all’inseguimento di Gokine (e non del Duca, per fortuna,
sennò ci sarebbe scappato il finimondo), che cercava disperatamente di
nascondersi dietro la struttura del palco. Sanzo si sentiva a metà tra il
furente e lo sconvolto, e non sapeva come fare fronte ad un simile miscuglio
esplosivo di sentimenti, dato che non li aveva mai trovati prima… e
l’espressione della ragazza, i cui occhi dorati erano sgranati nel disperato
tentativo di non allagarsi, non faceva che peggiorare la situazione. Ma ormai…
Sanzo (afferrando Gokine per una spalla): Aspetta!
Gokine (tremante): S… Sanzo…
Sanzo (con il fiatone): Dimmi che non stavi dicendo
sul serio… dimmi che non andrai da quel cretino!
Gokine (distogliendo lo sguardo): Devo farlo, mi
dispiace… altrimenti non potremo davvero più… (le si spezza la voce)
Sanzo (afferrandola anche per l’altra spalla, la fa
voltare): Gokine! Ma tu non vuoi andare da lui!
Gokine (quasi gridando): Lo so!! Ma è il mio
lavoro! E adesso…ne va di tutti noi…
Sanzo (togliendo le mani): Non credo che riuscirò a
stare fermo…
Gokine (scuotendo la testa): No, ti prego!
Perdonami, però promettimi… che mi lascerai fare… e dopo… saremo liberi…
Sanzo (sguardo volutamente freddo): Tu credi? In
ogni caso non posso prometterti nulla…
Gokine (supplichevole): Sanzo…
Sanzo (idem come sopra): …sai come sono fatto…
Gokine (posandogli due dita sulle labbra): Lo so…
ma…
Sanzo (trattenendo un sospiro): Comunque farò del
mio meglio. E solo perché me lo hai chiesto tu.
Gokine (abbracciandolo): Oh… grazie… Sanzo…
Sanzo (facendo ancora un po’ il ritroso): Tsk…
prima o poi lo faccio fuori, quel damerino.
Gokine (chiudendo gli occhi): Sì… quando lo
spettacolo sarà finito…
Sanzo (carezzandole la testa): E va bene, va bene…
Gokine (allontanandosi di scatto, seppur
riluttante): Ora devo andare.
Sanzo (assente): Sì… sta’ attenta…
[Gokine annuisce, lo guarda mesta un’ultima volta e
poi corre via; il giovane resta lì impalato con la faccia più scura del solito]
Le
ore passarono con una lentezza estenuante, tale da rischiare di mandare in
paranoia non solo il biondo, che ovviamente aveva circa dieci diavoli per
capello, ma anche chi doveva sopportarlo; inoltre, il tempo aveva deciso di
dare il proprio parere, e si stava preparando ad un temporale coi fiocchi
quando Gokine, vestita in maniera più fredda e accattivante del solito, fece il
suo ingresso nel salone imbandito del Duca. E mentre quest’ultimo si mordeva
quasi le mani per non saltarle subito addosso e si sforzava di comportarsi con
perfetta galanteria, tutti gli altri (Kanzeon esclusa, visto che era sparita a
farsi i fatti suoi) aspettavano in silenzio nella sala prove in completa
penombra, sempre più in preda ad un frenetico palletico…
Nataku
(mogio mogio, appoggiato alla balaustra): Secondo voi ce la farà?
Kou
(osservando con occhio critico una boccetta sospetta): Io preferisco non
pensarci.
Nataku
(guardandolo di sbieco): E quando mai lo fai…?
Kou
(fa finta di nulla): …
Hakkai
(a voce bassa): Piuttosto, io mi preoccupo per Sanzo… (piega la testa verso il
ragazzo)
Nataku
(seguendo il gesto di Hakkai): A chi lo dici…
Gojyo
(osservando il biondo in silenzio): Mh…
[ad
un tratto, Nini si avvicina a Sanzo, che se ne sta seduto su una sedia con
espressione nera]
Nini
(abbracciandolo da dietro): Andiamo, pelatone mio, non crucciarti così!
Sanzo
(ringhiando): Pelato a chi? E poi, si può sapere che vuoi?
Nini
(sbuffa quasi divertita): Eddai… avrai il tuo finale, tranquillo! Ma solo
quando il Duca avrà finito con…
Sanzo
(alzandosi di scatto e buttandola a terra, incazzatissimo): NON UNA PAROLA DI
PIÙ, MOCCIOSA!!!
Nini
(un po’ spaventata): Ehi!!
Hakkai&Nataku
(precipitandosi a fermarlo): Sanzo, calmati!
Sanzo
(divincolandosi): CALMATI UN CORNO!! LASCIATEMI!
Gojyo
(parandoglisi di fronte, serio): Mai innamorarsi di una donna che vende sé
stessa, razza di idiota.
Tutti
(terrorizzati all’idea della reazione sanzesca): …
Sanzo
(strabuzza gli occhi): Cos… non ho bisogno delle tue lezioni di vita, argentino
pervertito!
Gojyo
(che è piuttosto fumato ma ancora lucido): Ah no? A me sembrerebbe di sì…
[scende
nella pista da ballo; Hakkai e Nataku si allontanano da Sanzo, che tiene lo
sguardo fisso sul rosso]
Gojyo
(gettando a terra la cicca dell’ultima canna): Puoi sostenere di poterla amare
nonostante il suo lavoro, e forse puoi riuscirci veramente… però non sarai mai
capace di allontanare la gelosia, scrittore schizofrenico…
Hakkai
(avvicinandosi): Gojyo, lascia perdere… il nostro Sanzo di sicuro sa che…
Gojyo
(ignorandolo, la voce che si alza): … e questo perché la gelosia ti fa
diventare… MATTO!
Tutti
(guardando la scena, mentre qualcuno inizia a suonare un tango dal fondo della
sala): …
Gojyo
(afferra Hakkai per la vita, canta e muove i primi passi di danza): Roxanne! You don't have to put
on that red light Walk the streets for money You
don't care if it's wrong or if it is right
Hakkai
(decisamente sconcertato): Gojyo…? Ma che…
Sanzo
(incapace di andarsene): Tsk…
Gojyo
(comincia a ballare sul serio): Roxanne! You don't have to wear that dress tonight Roxanne! You
don't have to sell your body to the night
Hakkai
(seguendolo nel tango ma sempre molto imbarazzato): Gojyo… temo che tu abbia
fumato un po’ troppo…!
Sanzo
(dando le spalle alla pista, cantando piano): His eyes upon your face His hand upon your hand His lips caress your skin It’s more than I can’t stand!
[la
musica si fa più forte, e tutti i presenti si mettono a ballare il tango,
assieme alla strana coppia]
Gojyo&coro
(ballando e cantando): Roxanne! You don’t have to put on that red light
Walk the streets for money, you don’t care if it’s wrong or if it is
right!
Sanzo
(guardandoli e cantando con forza): Why does my heart cry? Feelings I can't fight You're free to leave me but Just don't deceive me And please believe me when I say I
love you!
[scende
il silenzio, tutti si fermano come in attesa; nel frattempo, alla torre del
Duca…]
Gokine
(mangia, cercando di apparire al contrario di come si sente): …
Duca
(un po’ sospettoso): Vi vedo pensierosa, mia diletta. Qualcosa non va?
Gokine
(sforzandosi di sorridere): Oh, assolutamente no! Va tutto bene… tutto bene…
Duca
(posando la forchetta, serio): Non siete brava a mentire.
Gokine
(guardando involontariamente verso il Moulin): Io… io non… (si blocca,gli
occhioni lucidi)
Duca
(alzandosi e avvicinandosi lento): Voi non cosa?
Gokine
(chinando la testa): … NON CE LA FACCIO!
Duca
(le alza il viso, con sguardo freddo): Me n’ero accorto… e immagino che lo
scrittoruccio c’entri qualcosa…
Gokine
(terrorizzata): No… lui non… sono solo io che…
Duca
(costringendola ad alzarsi e serrandole le braccia): Non me ne importa. Ma
adesso prenderò ciò che mi spetta.
Gokine
(fa per liberarsi): Vi prego, lasciatemi andare via…
Duca
(freddissimo ma con gli occhi che brillano): Fossi scemo.
Gokine
(intuendo l’andazzo): NO!!
[in
quel momento, le danze e la musica riprendono potenti, con Gojyo e Hakkai che
guidano tutti gli altri]
Gojyo&coro
(cantando con forza): Roxanne! You don't
have to put on that red light! You don't have to wear that dress tonight Roxanne!
Sanzo
(avviandosi verso l’uscita, cantando con rabbia): Why does my heart cry? Feelings I can't fight! Roxanne! I love you!
[intanto,
la povera Gokine sta disperatamente tentando di evitare che il Duca le faccia
un discreto servizietto]
Hakkai
(seguendo il passionale ritmo tanghesco di Gojyo): Sanzo!! Dove stai andando?
Sanzo
(senza voltarsi): Vado a riprendermela!
Gojyo
(smettendo un attimo di cantare): Ma sei completamente fuso o cosa?!?
Sanzo
(esplode, spara un paio di colpi per aria): NON ROMPETE E CONTINUATE A BALLARE,
DANNAZIONE!!!!
Hakkai&Gojyo
(ammutoliti, seguono il consiglio): … la vedo buia…
Coro (le voci crescono): Roxanne! You don't have to put
on that red light Roxanne! You don't have to wear that dress tonight Roxanne! Roxanne!
Sanzo (precipitandosi di gran carriera alla torre): Why
does my heart cry? Feelings I can’t fight!
I love you, I love you, I love
you… I LOVE YOU!!
[una volta arrivato, corre alla sala, afferra una
padella minacciando i camerieri con la pistola e trova i due]
Duca (ha iniziato a spogliare Gokine, svenuta): Ma
chi cavolo…
Sanzo (brandendo la temibile padella): TU!! MALNATO
TRAFUGATORE DI SCIMMIE!!!!
Duca (occhi di fuori dalle orbite):
FERMATELOOOOO!!!!!!!!
… ma a niente servirono le urla del bel Duca, poiché
la venerabile padella gli si abbattè impietosa sulla testa, lasciandolo disteso
a terra con la stessa vitalità di un ectoplasma depresso. Poi, il biondino
prese Gokine tra le braccia, dato che era ancora priva di sensi, e pur
sbuffando dalla fatica sgattaiolò fuori in tutta fretta, prima che Shi e Zen
accorressero sul posto attratti dal trambusto.
Salvare l’aveva salvata, si disse Sanzo mentre il
cielo lampeggiava, aumentando il suo senso di inquietudine, però si rendeva
conto non sarebbe certo finita lì (ottima intuizione…). Solo che in quel
momento non gliene importava assolutamente nulla.
To be continued…
Note dell’autrice: eccomi di nuovo qua con l’ottavo
atto! Scusatemi se ho ritardato con l’aggiornamento, stavolta, ma sono tornata
stamattina dal mare e prima non ho avuto granchè tempo. Oltretutto il 20
riparto per un’altra settimana, quindi dovrò ritardare ancora… In ogni caso,
sono contenta di aver finito questa parte, a mio parere una delle più difficili
da rendere, soprattutto perché non ho potuto farla troppo comica… spero
comunque che vi sia piaciuta lo stesso ^^. L’idea di far ballare Gojyo con
Hakkai durante il tango di Roxanne mi è venuta in un momento di sclero estremo,
lo ammetto, così come quella di far dire a Sanzo tante volte “I love you” nella
canzone: probabilmente sarà risultato un po’ OOC, ma non ho saputo resistere
alla tentazione…
Adesso si profilano i problemi più grandi
all’orizzonte, per i nostri due lovers, e ci stiamo avviando verso il gran
finale… perciò seguitemi fino all’ultimo, mi raccomando! A proposito, come
sempre un GRAZIE MILLE immenso a tutte voi che continuate a recensire ed uno in
particolare a Sam, che lo ha fatto per la prima volta: grazie grazie
grazie^^!
Per adesso chiudo e vi saluto. Buone vacanze to
everybody, ci sentiamo al prossimo atto!
See you soon and go to the West! Black Moody (che
si è divertita un casino al mare)
Forse, se avesse saputo quali conseguenze avrebbe portato
la sua piazzata, Sanzo ci avrebbe pensato due volte prima di sbatacchiare
quella famosa padella in testa al Duca e di sottrargli Gokine, ma come si suol
dire “del senno di poi son piene le fosse” (se qui di senno, tra tutti, si può
parlare). Fatto sta che dopo averla salvata il biondino si precipitò nel
proprio appartamento con Gokine ancora semisvenuta tra le braccia, mentre
iniziavano a cadere alcune gocce di pioggia, in pieno stile da filmone
drammatico. Per fortuna, Nataku e Kou lo avevano preceduto e lo stavano
aspettando all’interno…
Nataku (correndo incontro al biondo con una coperta
in mano): Sanzo!! Temevamo il peggio!
Kou (osservando la scena con fare distaccato):
Siete bagnati fradici.
Sanzo (stranervoso): Vorrei vedere te a correre
sotto un temporale con qualcuno in braccio!
Sanzo (rischiando di lasciar cadere Gokine): Dann…
Nataku (mettendosi in mezzo): Ehi, non mi pare il
momento di litigare! Pensiamo a Gokine, piuttosto!
Gokine (mugola): Mmmh…
Sanzo (sospirando): Sì, forse è meglio. (la scarica
sul sofà)
Nataku (coprendola in fretta): Mi spieghi come
cavolo hai fatto a portarla via?
Sanzo (lapidario): Usa la tua immaginazione.
Kou (inarca un sopracciglio): Hai steso il
damerino? Non sapevo tu avessi tendenze suicide.
Nataku (in paranoia): Tendenze suicide?! Non
scherzarci sopra, Kou! È la fine, è la fine, me lo sento!!
Sanzo (toccandosi in un punto strategico): Ma la
pianti di portare sfiga, ragazzino menagramo?
Kou (idem come sempre): Guarda che non ha tutti i
torti…
Gokine (aprendo gli occhi): Mh… dove sono…?
Sanzo (riattivandosi di colpo e precipitandosi sul
sofà): Gokine!
Nataku (sollevato): Ha ripreso i sensi!
Kou (senza scomporsi): Parrebbe di sì.
Gokine (spalancando gli occhioni dorati): Sanzo…!
Sei stato tu… a salvarmi… io…
Sanzo (facendo di tutto per non abbracciarla in
pubblico): Sì, adesso sei al sicuro, perciò piantala di frignar - - -
Gokine (interrompendolo, gli getta le braccia al
collo e inizia a piangere, appunto): Perdonami, perdonatemi tutti! Alla fine
non sono riuscita a fingere, non volevo più farlo! Lo so che adesso ogni cosa
andrà a farsi fottere, ma non m’importa, non m’importa! Non ce l’ho fatta…
perché ti amo troppo, Sanzo, ti amo!! Perdonami… (e giù lacrime)
Sanzo (paonazzo): …
Nataku&Kou (non sanno se preoccuparsi o se
incoraggiarli): Ehm… forse è meglio se leviamo le tende…
Sanzo (gelido): Forse è meglio, sì.
Nataku&Kou (gocciolone di sudore): …
[i due amici si ritirano in fretta e furia,
lasciando il biondo e Gokine da soli nella stanza]
Sanzo (tornando a rilassare l’espressione): Gokine…
ascoltami.
Gokine (continuando a piangere): Perdonamiiiii…
Sanzo (alzandole il viso di colpo): Ti perdono,
stupida scimmia! Pensi che potrei non farlo?! Ma adesso ascoltami!
Gokine (stupita ma più calma): S… sì, dimmi…
Sanzo (stranamente infervorato): Andiamocene di
qui! Non me ne frega nulla del Duca, di Kanzeon, dello spettacolo… non ne posso
più, e credo sia l’unica cosa da fare, arrivati a questo punto!
Gokine (occhioni spalancati): Ma… come facciamo ad
andarcene? Il Duca andrà su tutte le furie! E gli altri…
Sanzo (sbuffando): Ad essere sincero m’interessa
poco degli altri. Voglio soltanto portarti via di qui.
Gokine (arrossendo, il cuore a mille): Sanzo… io…
Sanzo (scrollando le spalle): Lo so, non è
semplice, tu hai praticamente tutto qui… insomma, vedi tu! Tsk…
Gokine (abbracciandolo di nuovo): Non m’importa! Mi
basta essere con te!
Sanzo (un po’ sconcertato): Ah… sarebbe un “sì,
accetto”?
Gokine (stampandogli un bacio sulla bocca): Sì!! Ce
ne andiamo stanotte, subito!
Sanzo (gocciolone di sudore): Certo che è
incredibile la rapidità con cui cambi idea…
Gokine (staccandosi all’improvviso): Allora vado a
prendere le mie cose! Aspettami!
Sanzo (accennando un sorriso): Dimmi te che senso
avrebbe se me ne andassi da solo, scimmia…
Gokine (ridendo): Hai ragione! Sanzo…
[i due si baciano, poi Gokine corre via e il
biondino resta sul divano a chiedersi vagamente se non sia impazzito]
Ma era ovvio che il bel Duca dai capelli corvini
non sarebbe rimasto con le mani in mano. Difatti, proprio mentre Gokine e Sanzo
so separavano con i loro progetti di fuga d’amore in testa, il giovane
nobiluomo aveva fatto chiamare in gran fretta Kanzeon, ed era letteralmente
fuori di sé dalla rabbia (e dalla botta in capo che aveva ricevuto).
Kanzeon (nervosissima e in tenuta da notte): Duca,
io…
Duca (incazzato nero, medicato da un servitore):
State zitta e lasciate parlare me, Ziedler.
Kanzeon (guardandolo con un certo timore): …
Duca (fissandola di sbieco): Ascoltatemi
attentamente, madame! La ragazza deve tornare da me, in via definitiva, e lo
spettacolo deve finire come IO desidero! E così sarà, Ziedler… altrimenti farò
uccidere il ragazzo.
[Shi e Zen si affacciano alla porta mostrando le
loro armi e un sorrisino che non promette nulla di buono]
Kanzeon (deglutendo a fatica): Non… non parlerete
sul serio, mio Duca…
Duca (con un sorriso freddissimo): Ah no? Voi non mi
conoscete ancora bene, vedo… Se mademoiselle Gokine non lo mollerà e non
accetterà di venire da me, Christian Sanzo morirà per mano dei miei uomini,
garantito.
Kanzeon (chiudendo gli occhi per un attimo e
sospirando): Bene… molto bene. Glielo riferirò. Garantito.
Duca (stizzito): Ottimo, però non fatemi il verso,
Ziedler!
Kanzeon (scrolla le spalle): Guardate che di solito
siete voi a rubarmi le battute, Duca.
Duca (alzando la voce): Ma vi pare il momento di
discutere di idiozie simili, madame??
Kanzeon (andandosene): Avete iniziato voi.
Comunque… vado da Gokine.
[esce dalla stanza, apparendo più risoluta di
quello che è in realtà e tornando al Moulin; Gokine si sta preparando]
Kanzeon (entrando nel camerino): Gokine.
Gokine (voltandosi di scatto): Kanzeon!
Kanzeon (seria e grave, strano a dirsi): Non vorrai
andartene davvero, mi auguro.
Gokine (buttando l’ultimo abito nella borsa): E
invece sì! Io e Sanzo ce ne andiamo, adesso, stanotte, e non torneremo più qui!
Per anni mi hai fatto credere che valessi soltanto quello che erano disposti a
pagarmi, che non avrei mai potuto avere nessuno al mio fianco in maniera
sincera, ma ora ho capito che non è vero! Non è vero! Perché lui mi ama,
Kanzeon, mi ama veramente, e questo vale più dei loro stupidi diamanti, più di
ogni altra cosa! Addio!
[fa per raggiungere la porta, ma la donna la
blocca]
Kanzeon (a voce bassa): Gokine. Se torni da lui, il
Duca lo farà uccidere.
Gokine (immobile): … cosa?
Kanzeon (idem come sopra): Il Duca ha dato ordine
ai suoi uomini di ammazzare Sanzo, se non farai ciò che ti è stato ordinato.
Gokine (voltandosi): Un altro dei tuoi giochetti,
Kanzeon…?
Kanzeon (scuotendo la testa): No, scimmietta.
Questa è la verità. Il ragazzo verrà ucciso.
Gokine (occhi lucidi, appoggiandosi alla porta): N…
no… non accadrà… non può farlo!
Kanzeon (guardandola in viso): Il Duca è un uomo
potente, non si farà scrupoli, Gokine… ti prego.
Gokine (cantando piano e socchiudendo gli occhi): I
was a fool to believe… a fool to believe
All
ends today, yes I know, all ends today
Kanzeon (avvicinandosi): Manda via Sanzo, Gokine. Solo tu
puoi salvarlo.
Gokine (ancora ad occhi chiusi): Lui non se ne
andrà, lotterà per me!
Kanzeon (con un sorriso triste): Se ne andrà… se tu
gli farai credere che non lo ami più.
Gokine (sbarrando gli occhi): Cosa? No, questo mai!
Mai!
Kanzeon (abbracciandola): Gokine, è l’unico modo!
Sei un’attrice nata, perciò usa il tuo talento per salvarlo!
Gokine (piangendo): No, non posso farlo!! Non posso
mentire proprio a lui! È lui che mi ha salvata!
Kanzeon (sospirando): Noi siamo gentaglia di
malaffare. Non ci è concessa la libertà di amare. E lo spettacolo deve
continuare…
Gokine (resta un istante in silenzio, poi canta di
nuovo): So this is the day…
When dreaming ends…
Kanzeon (agitando una mano in aria): Ora non fare
l’eroina da melodramma, avanti!
Gokine (cercando di smettere di piangere): Senti
chi parla, Kanzeon! Tu e le tue frasi altisonanti!
Kanzeon (non sa cosa ribattere): …
Con un singhiozzo, la giovane dagli occhi dorati
corse di nuovo nel camerino, per riacquistare un aspetto presentabile una volta
finito di piangere, mentre Kanzeon Ziedler se ne tornava nella sala (ormai
quasi pronta) in cui la sera dopo si sarebbe tenuto lo spettacolo. Gli altri
svitati non c’erano, non aveva idea di dove si fossero rintanati, ma in
compenso il palco, le quinte e la stanza erano pieni di sarte, operai, addetti
alle pulizie e via dicendo, tanto che Kanzeon dovette fare di tutto e di più
per non andare addosso a qualcuno. E intanto anche lei aveva iniziato a cantare
a voce bassa (si era calata nel ruolo di personaggio tragico)…
Kanzeon (camminando): Another hero, another
mindless crime
Behind the curtain
in the pantomime
On and on, does
anybody know what we are living for?
Kanzeon&coro: Whatever happens, I'll leave it all
to chance Another
heartache, another failed romance On and
on, does anybody know what we are living for ?
[Kanzeon continua a camminare verso il palco, mentre la
musica e le voci crescono]
Kanzeon (cantando con forza): The show must go on
The
show must go on
Gokine (finendo di sistemarsi e con voce rotta): Inside
my heart is breaking
My make – up may be flaking
But my smile still stays on
[esce dal camerino e raggiunge la sala dello spettacolo,
dove Kanzeon e gli altri stanno sempre cantando]
Kanzeon&coro: The show must go on
The show must go on!
Gokine (apparendo sul palco): I’ll top the bill, I’ll
overkill
I have to
find the will to carry on
On with
the show
Gokine,Kanzeon&coro: On with the show…
[Gokine scende dal palco e si avvia lentamente verso
l’uscita del Moulin, cercando di non demordere anche se avrebbe una voglia
matta di mandare tutti a quel paese e di fregarsene delle minacce]
Gokine,Kanzeon&coro (cantando con forza): The show…
the show must… go… on!
Così, la ragazza si avviò con passo incerto verso casa
dell’amato, avvertendo una paura assurda (non sapeva nemmeno se per la faccenda
del Duca o più per la reazione di Sanzo stesso quando gli avrebbe detto quello
che doveva). Ma come Kanzeon continuava a gorgheggiare dalla sala del palco, lo
spettacolo sarebbe continuato, come ogni volta, e loro non potevano farci
nulla. Con questo pensiero non troppo consolante, Gokine entrò infine
nell’appartamento del ragazzo. Lui la stava aspettando.
Sanzo (sigaretta in bocca, andandole incontro): Gokine!
Dove sono le tue cose?
Gokine (tormentandosi le mani): Io… io non vengo.
Sanzo (con l’aria di chi ha ricevuto una caterva d’acqua
gelata addosso): Come sarebbe a dire che non vieni?
Gokine (fa un sorriso che sembra una smorfia): Io resto
qui… con il Duca.
Sanzo (rischiando di soffocarsi con il fumo): Ma ti ha
dato di volta il cervello?!?
Gokine (continuando a sorridere forzatamente): Lui… è
venuto da me, poco fa. Ha chiesto il mio perdono… per quello che mi ha fatto, e
mi ha offerto tutto… tutto quello che ho sempre desiderato.
Sanzo (a metà tra l’incazzato e il disperato): Quello che
hai sempre desiderato? Non eri tu a dirmi che t’importava soltanto di stare con
me, Gokine? Che cavolo stai dicendo, adesso?! Guardami! (la afferra per le
spalle)
Gokine (mordendosi le labbra): Lasciami andare, ti
scongiuro. Non posso più stare con te!
Sanzo (tentando di abbracciarla): No! Mi stai mentendo,
Gokine! Ci dev’essere qualcosa sotto! Dimmi la verità!!
Gokine (sul punto di tradirsi): Non… c’è niente… niente…
ti prego, smettila!
Sanzo (urlando): Dimmi la verità, dannazione!!!
Gokine (prendendo un profondo respiro): La verità… la
verità è che io sono la principessa… e ho scelto il Dio della guerra.
Sanzo (lasciando cadere di botto le braccia, gli occhi
sbarrati): Cos…
Gokine (girando i tacchi per nascondere la propria
espressione e con voce piatta): Addio.
Sanzo (incapace di muoversi): No… no…
GOKINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gridando come un ossesso, con la voce rotta dalla rabbia,
dalla gelosia, dalla frustrazione, dall’incredulità e (sì, lo doveva ammettere)
dalla disperazione, il biondo si catapultò fuori dal palazzo per inseguire la
ragazza, ma Gokine era già sparita, correndo, all’interno del Moulin Rouge.
Sanzo cercò di entrare a sua volta, minacciando i buttafuori con la fidata
Smith&Wesson in mano, e alla fine ricevette un paio di cazzotti ben
assestati in pieno volto, ritrovandosi steso sulla strada bagnata di pioggia.
Furono i suoi quattro amici svitati a trovarlo e a riportarlo, privo di sensi,
al caldo del suo appartamento.
La tempesta, profetizzò Hakkai, non era affatto passata…
To be continued…
Note dell’autrice: … oh mon dieu, mi sono appena accorta
di aver scritto un atto sul drammatico andante! Scusatemi se sono un po’ uscita
dalla linea comica, ma qui era doveroso rendere l’atmosfera più cupa. Dal
prossimo capitolo entreremo nella fase finale della storia, perciò continuate a
seguirmi fino in fondo ormai, mi raccomando! A proposito, ringrazio ancora una
volta tutte quante voi, non so come dirvelo… siete fantastiche, grazie
mille!!!! Sono contenta che l’idea di far ballare assieme Gojyo e Hakkai, nel
tango di Roxanne, vi sia piaciuta, visto che era un po’ “azzardata” ^__-. Un
ringraziamento in particolare va a Nadia, che mi ha passato tutte quelle
informescions (evvai con l’inglese fai-da-te ^^’’) sul Moulin Rouge… io ci sono
stata tempo fa, e credo proprio che adesso dovrei tornarci come si deve! La
colonna sonora in ogni caso ce l’ho (la adoro *____*), e tra l’altro lunedì mi
son finalmente comprata il DVD del film in edizione speciale… quindi sono
ispiratissima! Bon, perdonate i miei scleri… ^^’’
Ah, sto facendo anche alcuni disegni su questa fic, e se
vi interessano vedrò o di passarveli in qualche modo o di inserirli nella
sezione fanarts del sito, oki? Adesso inizio a chiudere, ringraziandovi ancora
una volta… Arigatou gosaimazu!
Ci sentiamo al decimo atto! See you soon and go to the
West!
Black Moody (reduce dalle vacanze, un po’ incasinata e
con l’inizio dell’università in vista… @_@ )
Quando Sanzo riprese i sensi si accorse di trovarsi
disteso sul proprio letto, tutto imbacuccato tra coperte e vestiti pesanti; si
sentiva malissimo, aveva un’emicrania pazzesca e il punto in cui quei due
stronzi lo avevano colpito gli pulsava in maniera fastidiosa. Per circa cinque
minuti se ne restò coricato su un fianco ad imprecare e a domandarsi (o meglio,
a sperare, anche se non lo avrebbe mai confessato in pubblico) se la lapidaria
decisione di Gokine non fosse stata solo un brutto incubo… ma non appena si
decise a dare un’occhiata intorno vide gli sguardi mesti dei suoi quattro
compagni di follie: Nataku sembrava sul punto di scoppiare in lacrime (e aveva
i capelli più spettinati del solito), Hakkai aveva la stessa aria sconsolata di
un padre che ha appena assistito alla disfatta del proprio figlio adorato,
Gojyo si limitava a sospirare pesantemente ogni trenta secondi e persino Kou
aveva un’espressione meno annebbiata del solito. No, decisamente, non era stato
un sogno.
Sanzo (cercando di mettersi a sedere): Merda…
Nataku (sistemandogli il cuscino dietro le spalle):
Sanzo… amico mio…
Gojyo (tossicchiando): Nat, che fai, ti arruffiani?
Hakkai (assestando un pestone assurdo al rosso): E
piantala! Ti sembra il momento di fare l’idiota?
Gojyo (abbassando gli occhi): Scusatemi.
Sanzo (guardando fisso verso la finestra): …
Nataku (prendendo fiato): Ascolta… non sempre le
cose sono come sembrano.
Sanzo (tono asciutto): Le cose sono esattamente come
sembrano.
Nataku (tono appassionato): No, Sanzo, me lo sento!
Gokine ti ama! Ci dev’essere dell’altro dietro!
Sanzo (aggrottando le sopracciglia): Mi ama? Ha
recitato finora! No che non mi ama! Ma cosa vuoi saperne, tu?
Gojyo&Hakkai (uscendo dalla stanza in
silenzio): …
Nataku (sorriso malinconico): Forse per te sono
soltanto un ragazzino svitato, però conosco l’arte e l’amore… perché è
proiettata verso di essi ogni singola fibra del mio essere! (riprende fiato, si
è infervorato)
Sanzo (quasi più torvo di prima): Tzè…
Nataku (speranzoso): Gokine ti ama, ne sono sicuro!
Sanzo (cercando di non urlare): Vai via, Nataku.
Lasciatemi solo.
Nataku (ci riprova): Sanzo…
Sanzo (tono che cresce): Non mi hai sentito?
Vattene.
Nataku (rimanendo, incerto, a guardarlo): Ma…
Sanzo (perde la pazienza): VATTENE VIA!!!
A testa bassa e lanciando un ultimo sguardo
risentito al biondino (effettivamente schizofrenico, come Gojyo asseriva),
Nataku si decise quindi a uscire a sua volta dalla camera. Sanzo, dal canto
suo, si ritrovò suo malgrado a rimuginare: avrebbe voluto dimenticare le parole
del ragazzino, ma avevano instillato in lui un dubbio atroce… se davvero Gokine
non gli aveva detto la verità non poteva restarsene lì senza muovere un passo,
e doveva sapere. Perciò, mentre la diretta interessata versava fiumi di lacrime
nascosta nel proprio camerino e si completavano gli ultimi preparativi, il
biondo prese la sua decisione: sarebbe tornato al Moulin Rouge ancora una
volta, se non altro per saldare i conti. E così fece. Lasciò la fida macchina
da scrivere (aveva pensato di usare la Smith&Wesson, ma non riusciva a
separarsene) ad un banco pegni, ricavandone un discreto gruzzolo, e si diresse
al locale, dove ormai il grande spettacolo era al culmine…
Kanzeon/DdG (brandendo una katana): She’s mine!
[il sipario si apre, rivelando una coreografia
straordinaria e assurda; il pubblico applaude in brodo di giuggiole]
Nataku/sutra (ballettando in prima fila): I only
speak the truth, I only speak the truth
I only speak the truth, I
only speak the truth…!
[l’orchestra, diretta da Hakkai, attacca con una musica
trascinante e orientaleggiante, mentre inizia il balletto; Gojyo, nei panni del
bonzo squattrinato, si dispera in un angolo come da copione, e il Duca osserva,
bello compiaciuto; le voci si smorzano…]
Gokine/principessa (sbucando sulla pedana rialzata,
a braccia in su): Oooooooooooh…
[avanza danzando tra gli altri ballerini; nel
frattempo, Sanzo ha raggiunto le quinte del palco di soppiatto]
Gokine/principessa (ballando): Kiss hand,
diamonds best friends
Kiss
grand, diamonds best friends
[continua a danzare in maniera sensuale, circondata
dagli aitanti ballerini; e intanto Sanzo evita Shi e Zen…]
Gokine/principessa (ballando): Men cold, girls
old
And
we all lose our charms in the end
Ooooooooooh…
[i ballerini le si stringono attorno e la sollevano in
aria; Shi e Zen si ammoscano di qualcosa e s’insospettiscono]
Gokine&coro (le voci si alzano): Diamonds
are… diamonds are
Diamonds are… diamonds are
[lo ripetono diverse volte, la musica che cresce sempre di
più; dietro le quinte, Sanzo resta nascosto, in attesa…]
Gokine/principessa (tornando a terra): Diamonds
are a…
[Kanzeon le cinge il collo con una collana di
brillanti e le resta vicino, calatissima nel ruolo]
Gokine/principessa (avanzando verso il pubblico): …
girl’s… best… friends
Kanzeon/DdG (stringendola possessivamente da
dietro): She’s mine
Duca (sguardo estremamente soddisfatto): Lei è mia…
La musica sfumò piano piano assieme alle luci, e il
sipario si chiuse altrettanto lentamente sulla scena e sul volto triste di
Gokine. Il pubblico scoppiò in un’ovazione fragorosa, acclamando gli attori e
battendo le mani con grande entusiasmo; il bel Duca dai capelli corvini
gongolava dalla sua postazione in prima fila, convinto che tutto si fosse
risolto esattamente come aveva pianificato. Qualcun altro, però, non era del
suo stesso avviso.
Nataku (gesticolando, tornando dietro le quinte per
il cambio scena): Gojyo, io sono convinto che ci sia una tresca sotto!
Gojyo (sbuffando, lo segue): Ancora con questa
storia?! Ma non ti basta che uno è un duca schifosamente ricco e potente e
l’altro uno scrittore senza un soldo e oltretutto schizofr - - - (non finisce
la frase perché si addormenta di colpo)
Nataku (ringalluzzito, non si gira nemmeno): Allora
anche tu sei d’accordo con me!
[Gojyo casca a peso morto proprio addosso a Sanzo,
che si muove ancora di soppiatto]
Sanzo (frenando la caduta del rosso): Capiti a
proposito, argentino pervertito…
[gli sfila la tunica bianca e i guanti neri del
costume di scena e li indossa, dirigendosi verso l’entrata degli attori]
Nataku (camminando, vede Shi e Zen che parlano con
Kanzeon): Mh? E questi due che ci fanno qui?
Shi (voce dura): Il ragazzo è qui, madame Ziedler, lo
abbiamo intravisto.
Kanzeon (inquieta): Ma com’è possibile?? Avevo pur
detto a Gokine che se non se ne fosse andato lo avreste ucciso…
Nataku (sussulta): Ucciso?!?
Zen (aria pericolosa): E lo sarà molto presto, se
non se ne va!
Kanzeon (agitata): Non agite subito, ve ne prego…
quell’idiota…
Nataku (mettendosi le mani tra i capelli): Ecco
perché Gokine lo respinge! Vogliono ucciderlo! Devo dirglielo subito… AH!
[per sbaglio, il ragazzino finisce su un
montacarichi che lo trascina in alto, lontano da Sanzo]
Nataku (crisi di panico): No no no! Devo
avvertirlo, cavolo! Sanzo!
Shi&Zen (armi in pugno): Se lo becchiamo con la
mocciosa è morto, intesi?
Kanzeon (guardandoli andare via prima di tornare in
scena): Non fare cazzate, razza di stupido… tutte a me toccano!
Nataku (cercando di spostarsi lungo le travi
dell’impalcatura): Devo avvertirlooooooo!
Sanzo (raggiungendo il camerino di Gokine): Eccoti
qua.
Gokine (si volta di scatto, terrorizzata e senza
fiato): Sanzo! Non dovresti essere qui!
Sanzo (avvicinandosi): E che me ne importa?
Gokine (gettando sguardi ansiosi alla porta): No…
ti prego, vattene!
Sanzo (prendendola per un polso): “No” lo dico io!
Dobbiamo parlare, e tu mi starai a sentire per l’ultima volta!
Gokine (divincolandosi e uscendo nel corridoio): Ti
ho già detto tutto quello che avevo da dire!
Sanzo (seguendola): Ah sì? Peccato che non
m’importi nemmeno di questo!
Gokine (quasi correndo, disperata): Vattene di qui,
ti supplico!
Sanzo (raggiungendola): Fermati, razza di scimmia!
Ascoltami!
Gokine (occhioni lucidi): Per favore, Sanzo,
lasciami andare! Ti prego!
Sul palco, Kanzeon declamava il suo monologo per
quella che sarebbe stata l’ultima scena, ovvero il matrimonio tra la
principessa e il Dio della Guerra, ma teneva un orecchio teso in direzione
delle quinte, attenta a cogliere qualsiasi rumore o urlo sospetto. Nataku non
aveva ancora trovato una soluzione per scendere dalle impalcature, e il fatto
di non poter chiedere aiuto né a Gojyo (che dormiva beatamente) né ad Hakkai
(che dirigeva l’orchestra ignaro di tutto) né a Kou (che se ne stava sul palco
assieme agli altri e che comunque non sarebbe forse servito a granchè) stava
seriamente rischiando di mandarlo in paranoia completa. E nel mentre, Shi e Zen
avevano adocchiato il loro bersaglio: il biondino era lì a tiro, proprio
davanti alla porta di scena dalla quale doveva passare la ragazza… non ci
sarebbe voluto molto a sbarazzarsi di lui!
Gokine (scorgendo le due figure nell’ombra):
Vattene finchè sei in tempo!!
Sanzo (serrandole i polsi): Cosa fai adesso, mi
minacci anche? Stai zitta!
Gokine (divincolandosi): Sanzo… no…
Sanzo (in tono più cattivo di quel che vorrebbe):
Sono qui per pagare il benservito che mi hai dato, scimmia!
Gokine (smarrita): Il… benservito?
Sanzo (idem come sopra): Certo! Non hai forse fatto
bene il tuo lavoro con me?
Gokine (sul punto di piangere): Io non ho fatto
nessun lavoro! Non voglio niente da te!
[Shi e Zen si avvicinano con le armi spianate]
Sanzo (trattenendosi a fatica dal gridare): Dimmi
che non era vero, avanti! Dimmi che mi hai sempre preso in giro!
Gokine (piangendo): No!!! Smettila, Sanzo, ti
scongiuro! Vattene adesso, sbrigati!
Shi&Zen (sempre più vicini): …
Sanzo (chinandosi su di lei): Io non mi muovo da
qui!!
Gokine (quasi isterica): Ti prego!!!
Kanzeon (in scena, pomposissima): Aprite le porte!
Sanzo (non sa più cosa fare): No!!
Gokine (accasciata a terra): San…
[la porta si apre di scatto, illuminando i due in
pieno; Shi e Zen si bloccano appena in tempo per non essere visti]
Sanzo,Gokine,Shi&Zen (faccia a baccalà): Ah…
Difficile dire chi rimase più basito, tra tutti i
presenti. Il Duca rischiò di soffocarsi con la mentina che aveva appena messo
in bocca, quando vide i due apparire nella cornice della porta di scena;
Kanzeon (che si chiedeva se non fosse solo un incubo causato dal troppo sakè
bevuto), Hakkai e il resto della troupe li fissarono con gli occhi sbarrati,
bloccandosi sulle loro postazioni, mentre Shi e Zen si rimpiattavano alla
meglio e il povero Nataku si scervellava ancora per trovare una soluzione… sia
per avvertire Sanzo del pericolo sia però per fargli capire che non si era
sbagliato, quando gli aveva detto che le cose non erano come sembravano. Il
pubblico non sapeva se prendere il tutto come un imprevisto o come una parte
dello spettacolo, perciò se ne stette zitto in attesa.
E di fronte a quelle centinaia di occhi che li
guardavano c’erano Sanzo chino sulla ragazza, con indosso l’abito del bonzo
errante squattrinato e le mani ancora serrate attorno ai polsi sottili di
Gokine, e quest’ultima, inginocchiata a terra e con il viso rigato di lacrime…
Erano ormai giunti al momento dell’atto finale.
To be continued…
Note dell’autrice: e così, con questo siamo giunti al
penultimo capitolo… un po’ mi dispiace, ma si sa, ogni storia prima o poi
arriva alla sua fine (cos’è ‘sto tono melodrammatico, adesso? ¬_¬). Quindi alla
prossima scoprirete i destini di Sanzo, Goku e compagnia bella… anche se, come
credo di avervi già detto, non avrete da preoccuparvi troppo, garantito ^^.
Questo atto mi è venuto più corto di altri, però se non avessi interrotto qui
mi sarebbe tornato peggio… spero che vi sia piaciuto comunque! Come sempre vi
ringrazio di tutto cuore per le bellissime recensioni, e per quanto sia
ripetitiva non finirò mai di dirvi graziegraziegrazie, grazie mille!! Tenete
duro e continuate a seguirmi, visto che manca pochissimo, mi raccomando. Ah,
per quanto riguarda i disegni… alla fine del prossimo atto vi darò le
coordinate per andarli a vedere, promesso! Avrei voluto inserirle qui, ma
ancora la pagina non è del tutto pronta… sorry! Un consiglio per la lettura di
questi ultimi due capitoli: se avete la colonna sonora del film mettete a palla
i brani relativi a queste scene, mentre leggete… credo che renda moltissimo,
così (io ho scritto con il sottofondo, per ispirarmi).
Dritte inutili a parte, adesso vado a chiudere e a
salutarvi! Ci sentiamo per il gran finale… (parte che adoro *_*) !
See you soon and go to the West! Black Moody (in piena
modalità *Children of the revolution*… vive la vie de Bohème!)
Una volta ripresasi dallo shock iniziale, fu Kanzeon a
prendere l’iniziativa in maniera brillante (strano ma vero, nonostante il
sakè): come amava ripetere in continuazione, lo spettacolo doveva andare avanti
sempre e comunque, quindi mai come in quel momento una soluzione simile le
parve appropriata. Così assunse di nuovo un’espressione professionale e sorrise
beffarda.
Kanzeon/DdG (ridendo in maniera plateale): Oh oh
oh! Anche se usa un travestimento i miei occhi non mi ingannano… (al pubblico)
… perché è lui, il bonzo errante squattrinato, reso folle dalla gelosia!
Tutti (intuendo le intenzioni della donna): Aaah…
Nataku (mani nei capelli): Oddiooddiooddio, devo
sbrigarmi!
Anche il biondo scrittore capì dove Kanzeon voleva
andare a parare, e per una volta decise di assecondarla. In fondo, quello
avrebbe fatto e detto di lì a poco non stonava certo con la storia (odiosamente
storpiata) dello spettacolo, e la stessa cornice gli sarebbe servita per
concludere i giochi. Difatti, apparentemente senza la minima esitazione, scese
i due scalini che dalla porta di scena conducevano alla piccola piattaforma
centrale del palco, sempre tenendo Gokine per un braccio, e infine la lasciò
cadere a terra in malo modo, suscitando un mormorio triste&sdegnato da
parte del pubblico. La giovane dagli occhi dorati piangeva, ma Sanzo non voleva
assolutamente lasciarsi intenerire da quella farsa… Perché era una farsa,
giusto?
Sanzo (rivolto sia a Kanzeon che al Duca): Questa
persona è vostra, adesso. Ho pagato la mia prostituta! (le getta le
banconote)
Gokine (tra un singhiozzo e l’altro): No… no…
Sanzo (con la voce più rotta di quel che vorrebbe):
Non ti devo niente. E non sei più niente per me.
Tutti (sbigottiti): …
Nataku (con un palletico assurdo): Perché è così
testardo, perché?! Come cavolo faccio a farglielo capire??
Sanzo (guardando Gokine negli occhi, rabbioso):
Grazie per avermi dimostrato quanto ridicolo sia davvero l’amore!
Nataku (tormentandosi le mani): Oh no, no, no,
no!!!
Gokine (soffocata dai singhiozzi): Sanzo…
Sanzo (voltandosi e scendendo gli scalini): Addio.
[scende dal palco, si sofferma a fissare un istante
il Duca e poi si avvia verso l’uscita della sala; silenzio generale]
Kanzeon/DdG (avvicinandosi a Gokine): Alla fine
egli non ti ama! Non vedi? Lascia il regno, principessa…!
Gokine (alzando la testa a fatica): Non voglio… no…
Kanzeon (sussurrando, in tono normale): Scimmietta,
è meglio così, credimi. Almeno è salvo.
Gokine (scuotendo il capo): Ma io… io non sono…
(guarda il biondo che se ne va)
Kanzeon/DdG (tono pomposo, aiutandola a rimettersi
in piedi): Ed ora, nobile Seiten Taisei, mia sposa…
Nataku (muovendosi lungo una trave, una corda
stretta in mano): Devo trovare un modo!!! Sanzo…!
Kanzeon/DdG (tenendo le mani di Gokine): … è tempo
che innalzi il tuo canto al sole…
Gokine (sussurrando, senza più piangere): Al mio
sole… (guarda ancora il biondino)
Kanzeon/DdG (idem come sopra): … e che proununci i
voti nuziali…!
Nataku (sporgendosi troppo e ritrovandosi appeso
alla corda per non cadere di sotto): SANZOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!
A quel grido assurdo, tutti trasalirono e si
bloccarono nuovamente, chiedendosi cosa diamine stesse accadendo a questo giro.
Anche il biondo si fermò, nel bel mezzo del corridoio della platea, non
riuscendo a capire per quale motivo Nataku lo stesse chiamando in quella
maniera pazzoide e con un bizzarro presentimento… stranamente piacevole. E
Gokine, dal canto suo, si sentì all’improvviso sicura di quello che desiderava
fare.
Nataku (appeso alla corda, urlando con quanto fiato
ha in corpo): LA COSA PIÙ GRANDE CHE TU POSSA IMPARARE È AMARE… E LASCIARTI
AMARE!!!!!!!!!!!!!!!
Pubblico (interessatissimo): …
Duca (inizia ad essere scoglionato): …
Kanzeon,Hakkai&troupe (occhi che brillano):
Nataku…
Gokine (sguardo determinato): …
Sanzo (ancora immobile, le spalle al palcoscenico,
mormora): La cosa più grande che io possa imparare…
Gokine (iniziando a cantare piano): Never knew…
I could feel… like this
Like I’ve never seen… the sky… before
[il biondo riprende ad avanzare lentamente verso
l’uscita, ma è chiaramente poco convinto di quello che fa]
Gokine (più sicura): Want to vanish… inside your
kiss
Everyday I love you more
Listen to my heart, can you
hear it sings?
Come back to me… and forgive
everything…!
[le sfugge un singhiozzo e dal pubblico sale un mormorio
commosso; Sanzo si è quasi fermato, anche se ancora di spalle]
Gokine (sorridendo appena, con voce dolce): Seasons
may change, winter to spring…
Io
ti amo…!
… till the end of time
[scende un silenzio carico di attesa e trepidazione; il
biondo adesso è immobile, un po’ indeciso, ma un istante dopo…]
Sanzo (ancora di spalle, cantando): Come what
may…
Pubblico&troupe (voltandosi a guardarlo): Oh…
Dal palco, Gokine si lasciò sfuggire un sospiro
accompagnato da un sorriso luminoso: se Sanzo le stava cantando la loro canzone
questo voleva dire che… che la amava ancora, che la stava perdonando, che aveva
capito! E lui, dal canto suo, pur non riuscendo a capacitarsi di perché fosse
successo tutto quanto, non riuscì certo a trattenersi troppo a lungo nel
sentire il canto della ragazza. Magari era una presa di giro anche quella,
eppure sentiva che Gokine era sincera… e non ne poteva più. Al diavolo il Duca,
lo spettacolo, il litigio del giorno precedente, la sua piazzata, le sue
parole… era Gokine ciò che desiderava, punto e basta!
Sanzo (cantando più forte, avvicinandosi al palco):
Come what may
Come what may
Come what may!
I will love you!
Gokine (sorriso radioso&lacrime, andandogli
incontro): I will love you!
Sanzo (montando sul palco e tendendole le mani): Until
my dying day!
Gokine (afferrando le sue mani): … till my dying
day!
Duca (smorfia): Ma porca…
Tutti (sorridendo commossi): Eh…
Shi&Zen (abbandonato ogni proposito omicida,
emozionati): Eeeh…
Nataku (che non se n’è accorto): Devo avvertirlo
comunque!
Sanzo&Gokine (vicinivicini, le fronti che si
toccano): Come what may
Come what may!
I will
love you
Until my dying…
Nataku (buttandosi giù sul palco e travolgendo Shi e Zen,
stravolto): Sanzo, attentoooooooooooooooo!!!
Tutti (interrompendosi, orchestra compresa): Cosa?
Nataku (indicando i due ex-sicari): Vogliono ucciderti,
Sanzo!!!!
Shi&Zen (sguardo sognante): Ma veramente…
Nataku (notando la loro espressione, più
tranquillo): Ah no?
Sanzo (ancora abbracciato a Gokine): Qualcuno mi
spiega cosa…
Duca (stritolando il proprio cappello): Razza di
imbecilli…!!
Pubblico (perplesso): …
Gojyo (apparendo sulla porta di scena in canotta e
boxer): Nessun problema! Potete continuare!
Tutti (fissandolo): …
Hakkai (schioccando le dita): Musica!
Nataku (cantando con aria furbetta): No matter
what you say!
Sanzo,Gokine&troupe (cantando e ballando): The
show will end our way!
You have to stand your ground
For freedom… beauty, truth and love!
[Hakkai molla il posto di direttore d’orchestra, che tanto
sa cosa fare, e si unisce agli amici mentre la musica sale]
Troupe (ballando&cantando con energia): Na
na na na na… children of the Revolution!
Gokine (sorriso stupendo): One day I’ll fly
away!
Sanzo (stringendola a sé): My gift is my song!
Troupe (sempre più scatenata): Na na na na na…
children of the Revolution!
Shi&Zen (unitisi a loro): Children of the
Revolution!
Duca (mordendosi le mani): Brutti voltagabbana dei miei
stivaliiiiii!
Gokine (stringendosi al biondo): One day I’ll
fly away!
Sanzo (sorridendo pure lui): My gift is my song!
Tutti (ballando attorno a loro): Come what may!
Sanzo&Gokine (guardandosi negli occhi): I
will love you…
Duca (tirando fuori una fiammeggiante spada ricurva e
alzandosi, incazzatissimo): A modo mio!!!
Tutti (idem come sopra): Come what may!
Duca (avvicinandosi al galoppo al palco con la spada
spianata): FINIRÀ A MODO MIO!!!!!!
Kanzeon (parandoglisi davanti): Ah-ah-ah, te lo
puoi scordare, bello mio…
Duca (faccia a tonno): … uh?
Il pubblico presente quella sera ricordò per la
vita intera il mirabolante gancio destro che la potente Kanzeon Ziedlertirò al Duca invasato, facendolo rovinare a
terra tra grida di meraviglia e grasse risate di scherno, lasciandogli la spada
come contentino (perché aveva un debole per lui, diciamocelo). E mentre il bel
nobile dai capelli corvini (al momento estremamente sconvolti come il loro
proprietario) riprendeva le forze per una fuga tattica, sul palco, in un
tripudio di musica, voci e luci…
Tutti (ballando e sollevando i due innamorati): Come
what may!
Sanzo&Gokine (a mani unite): Yes, I will
love you…
Tutti (idem come sopra): Come what may!
Sanzo&Gokine (abbracciandosi, le voci chiare e
felici): I will love you
Until my dying day!
[l’orchestra e il coro chiudono in bellezza, e il sipario
si chiude su Sanzo e Gokine che, circondati dagli amici, si baciano]
Pubblico (balzando in piedi e applaudendo
all’impazzata): BRAVI! BRAVI!
Pubblico femminile (in delirio): Biondinoooooooo!
Duca (alzandosi da terra a fatica, coda tra le
gambe): Uffi… ce l’hanno tutti con me…
Pubblico (spellandosi le mani): BIS! BIS! BRAVI!
[dietro il sipario, l’euforia è altrettanto alle
stelle]
Nataku&Gojyo (saltellando): Stupendo stupendo
stupendo! È finita come volevamo noi!
Hakkai (sorridendo): Non ci avrei mai sperato… mi
sono quasi commosso!
Shi&Zen (in lacrime): Buon per te che ti sei quasi
emozionato… guarda noi!
Kou (più vispo del solito): Mi sono divertito
tantissimo.
Nataku (invasatissimo e contento): Alla fine il
bene ha trionfato!!
Gojyo (ridacchiando): Ora non esagerare, dai… anche
se ammetto che è stato tutto merito tuo, canaglia!
Nataku (arrossendo): Tu dici?
Gojyo (tirandogli un pugno amichevole in testa):
Certo, signor sutra!
Kanzeon (tossicchiando, sorride): Ehm… qualcuno
potrebbe dire a quei due di interrompersi un attimo?
Nataku,Gojyo,Hakkai&Kou (perplessi): Cosa?
Kanzeon (indicando Sanzo e Gokine): …
[i due si stanno ancora baciando come due matti, al
centro del palco, incuranti degli astanti]
Kou (scuotendo il capo): Sono stati lontani solo
due giorni, ma insomma…
Nataku (sempre infervorato): Kou, non sei per
niente romantico! Sono stati due giorni difficilissimi per loro!
Kou (guardandolo storto): Solo per loro…?
[Gojyo e Hakkai scoppiano a ridere, mentre Kanzeon
e gli altri guardano con affetto i due innamorati]
Sanzo (staccandosi da Gokine): Ehi…
Gokine (guardandolo negli occhi): Allora mi hai
perdonato?
Sanzo (appoggiando la fronte alla sua): Non te lo
saresti meritato, però…
Gokine (stringendogli le braccia al collo):
Scusami… non potevo fare altrimenti…
Sanzo (sul punto di sciogliersi): Poi mi spiegherai
ogni cosa, intesi?
Gokine (strofinando il naso contro il suo): Intesi,
te lo prometto.
Sanzo (socchiudendo gli occhi): Mh…
Gokine (voce dolce): Sanzo…
Sanzo (riaprendoli): Cosa c’è?
Gokine (sorriso bellissimo): Ti voglio un bene
dell’anima.
Sanzo (sorridendo a sua volta): Mph…
Folla (circondandoli e ridendo felici): Ebbasta
pomiciare!
[i due sussultano e il biondino si allontana di
scatto da Gokine; risate generali]
Gojyo (pacca sulla spalla di Sanzo): Ehi, scrittore
schizofrenico, stai benissimo vestito da monaco, lo sai? Ma mai quanto me…
Sanzo (scrollandoselo di dosso): Chiudi quel forno,
argentino pervertito.
Gojyo (riattaccandosi): Ti ricordo che mi hai
rubato il costume e il ruolo! Bonzo corrotto!
Sanzo (venuzze, il ritorno): Se ti addormenti come
un imbecille è colpa tua! Anna dai capelli rossi!
Kanzeon (avvicinandosi): Ehm ehm… ci sarebbe la
chiamata alla ribalta… Gokine, piantala di frignare…
Pubblico (da dietro il sipario): BRAVISSIMI! BRAVI!
Tutti (avviandosi verso il bordo del palco): Bene,
andiamo!
Sanzo (trattenendo come al solito un sorriso): Tsk…
La pesante cortina scarlatta si riaprì, mostrando
al pubblico scalpitante l’intero scatenato, folle gruppo dei nostri eroi, e gli
applausi ripresero a scrosciare peggio di un acquazzone: Kanzeon se ne stava
davanti a tutti, un braccio alzato a salutare e uno impegnato a trattenere il
povero Duca (che aveva artigliato, non si sa come, prima che riuscisse ad
andarsene), Nataku ringraziava e rideva assieme ad Hakkai, Kou e Gojyo (uno
spettacolo, in canotta e boxer), Shi e Zen non sapevano se unirsi a loro o meno
e il resto della troupe e dell’orchestra s’inchinavano sorridenti. E al centro
stavano Sanzo e Gokine, mano nella mano, felici come non mai. Era davvero
finito tutto per il meglio! E se era pur vero, alle volte, che l’amore portava
soltanto problemi e sofferenze, in quel momento al biondo scrittore non poteva
importare di meno: ciò che desiderava era lì, al suo fianco e attorno a lui.
E nient’altro contava.
Voce fuori campo: … e così, i giorni divennero
settimane, le settimane mesi
E un bel pomeriggio qualsiasi,
quel ragazzo si sedette davanti alla sua macchina da scrivere
E iniziò a buttar giù la sua
straordinaria storia
Una storia che parla di un
tempo, di un luogo, di persone, ma soprattutto…
Che parla di quel qualcosa che
egli, pur fuggendolo, aveva finito per conoscere bene
Una storia che parla d’amore.
Sanzo: Mph… e sia, per stavolta ve la passo.
THE END
Note dell’autrice: … e così… sono davvero arrivata alla
fine… WAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!! Da una parte sono contentissima e soddisfatta,
ma dall’altra… mi prende sempre un po’ di tristezza quanto porto a termine una
storia, non so perché ^^’’. Piuttosto, spero che il finale vi sia piaciuto,
l’ho scritto di getto e forse mi è venuto fuori strano… ma ditemi voi cosa ne
pensate, mi raccomando. Ancora una volta, lasciate che vi dica GRAZIE INFINITE
per avermi seguita fino a qui e per avermi detto le vostre impressioni su
questa follia! E pensare che all’inizio avevo paura che non avrebbe riscosso
alcun successo…! Thanks again!
Ah, prima che me ne dimentichi, come promesso vi do
il link per vedere quei famosi miei disegni in tema àhttp://blackmoody.altervista.org ,
ovvero il mio sito: magari lasciatemi un commento per dirmi cosa ve ne pare,
oki?
Ed ora… beh, credo non ci sia altro da dire… perciò
mi avvio a salutarvi e vi lascio ai titoli di coda (evviva la mia mania di
voler fare le cose in grande… quanto sono baka XD). Ci sentiamo al più presto
con una nuova fic, garantito!
Un bacione gigantesco! See you soon and, as usual…
GO TO THE WEST!