Moulin Rouge!

di Blackmoody
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Act. 1 ***
Capitolo 2: *** Act. 2 ***
Capitolo 3: *** Act. 3 ***
Capitolo 4: *** Act. 4 ***
Capitolo 5: *** Act. 5 ***
Capitolo 6: *** Act. 6 ***
Capitolo 7: *** Act. 7 ***
Capitolo 8: *** Act. 8 ***
Capitolo 9: *** Act. 9 ***
Capitolo 10: *** Act. 10 ***
Capitolo 11: *** Act. 11 ***



Capitolo 1
*** Act. 1 ***


The Black Moody’s FanFics Corporation presents

 

 

The Black Moody’s FanFics Corporation presents

 

MOULIN ROUGE!

 

PERSONAGGI ED INTERPRETI

Gokine, regina del Moulin ~ Son Goku

Christian Sanzo, scrittore squattrinato ~ Genjo Sanzo Hoshi

Il Duca ~ Homura

Kanzeon Ziedler, padrona del Moulin ~ Kanzeon Bosatsu

Nataku Toulouse, il ragazzino ~ Nataku

Gojyo, l’argentino narcolettico ~ Sha Gojyo

Hakkai, il musicista ~ Cho Hakkai

Kou, il fornitore d’assenzio ~ Kogaiji

Shi e Zen, tirapiedi del Duca ~ Shien e Zenon

Nini, la rompiscatole ~ Lirin

L’anziana “balia” di Gokine ~ Yaone

Il medico ~ Jiroushin

Il defunto padre di Sanzo ~ Komyo Sanzo Hoshi

… e un sacco di altra gente …

 

 

 

 

ACT. 1

 

 

 

Voce fuori campo: … c’era una volta un ragazzo, un ragazzo tutto particolare

                                    Si dice che vagabondò a lungo e lontano, molto lontano, per terra e per mare

                                    E così un giorno, un giorno di tempesta, le nostre strade s’incrociarono

                                    E mentre mi narrava molte cose, di pazzi amori, demoni e dei, questo infine mi disse…

                                    La cosa più grande che tu possa imparare è… è…

                                   

[silenzio assoluto, il pubblico è in attesa]

Voce fuori campo (leggermente alterata): Ehi, qui manca roba! Si può sapere chi è l’imbecille che ha usato l’ultima pagina del copione per rollarsi una canna?? Volevo farlo io… Comunque, quello che quel ragazzo mi disse… lo scoprirete solo seguendoci!

Buona visione… (si ritira in punta di piedi per poi precipitarsi a cercare il trafugatore/trice di pagine)

 

[Gare de Lion, stazione di Parigi, ultimo anno del XIX secolo]

Il treno proveniente da Londra si era appena arrestato alla fine del binario 9 e ¾ , e già i suoi passeggeri si apprestavano a scendere a terra: tra questi, spiccava un giovanotto abbigliato di nero, con una piccola valigia in mano e l’espressione scocciata. Aveva capelli dorati al pari del grano maturo, un paio di penetranti occhi violetti e una sigaretta incollata alle labbra, ed emanava un tale fascino che rischiò di provocare una fibrillazione generale tra le svariate persone che gli passavano accanto.

Il suo nome era Christian Sanzo, ed era giunto a Parigi con l’intento di scrivere quel dannatissimo romanzo che gli frullava in testa da una mezza dozzina di mesi e che ancora non gli riusciva di cominciare; quello di scrivere poi era uno dei pochi talenti che aveva, quindi perché non sfruttarlo? E come se non bastasse, ne aveva pieni i coglioni di stare a Londra, da quando… da quando era successa quella cosa lì. Rimugina che ti rimugina, giunse infine alla sua meta: il famigerato quartiere di Montmartre, dove abbondavano sigarette, erba, assenzio a metà prezzo e dove potevi fare quello che ti pareva! Un vero paradiso! Magari avrebbe anche trovato un lavoro interessante… Fatto sta che si ritrovò in men che non si dica ad aver affittato un appartamentuccio squallido, le cui finestre davano giusto giusto sul celeberrimo… Moulin Rouge! Sanzo conosceva di fama il suddetto locale, anche se non gli interessava granchè metterci piede: un po’ perché non voleva beghe di genere femminile, e un po’ perché rischiava di venir preso lui stesso per una primadonna del Moulin, vista la sua bellezza delicata (al contrario del suo carattere).

Insomma, stava per cercare di cominciare a buttare giù qualche riga, quando un tizio dai capelli rossi gli rovinò proprio sulla scrivania (che era già scassata di suo), precipitando dal soffito.

 

Sanzo (facendo un salto indietro): MA CHE CAVOLO…

Voce proveniente dal buco nel soffito: Oddio, tutto bene? Aaah, gli succede veramente troppo spesso!

Sanzo (alzando la testa e vedendo un ragazzino appollaiato sul bordo del buco): Prego?

Ragazzino (indica il tizio semisvenuto sulla scrivania): Quello è Gojyo, l’argentino, ed è narcolettico… di tanto in tanto si addormenta come un ghiro e casca giù a peso morto! Ora lo tiriamo su, non ti preoccupare…

 

Mentre il biondo non riusciva a capacitarsi di cosa diamine stesse succedendo, altre due teste si affacciarono alla voragine del soffitto: uno era un tizio moro con un assurdo monocolo e il volto gentile, il secondo un ragazzo dai lunghi capelli rossastri e l’aria vagamente allucinata. Entrambi si calarono nella stanza di Sanzo, seguiti a ruota dal ragazzino, e raccattarono l’argentino.

 

Tipo-con-il-monocolo: Oh, accidenti, e adesso come facciamo ad andare avanti con le prove?

Tipo-rosso-allucinato: Dici che gli ci vorrà un po’ a svegliarsi?

Tipo-con-il-monocolo: Non lo so, ma non possiamo perdere tempo!

Ragazzino (facendo segno verso Sanzo): Ehm…

Tipo-con-il-monocolo (guardando Sanzo): Oh, tu sei nuovo?

Sanzo (irritato): Certo che sì… quanto ci mettete a togliervi dai piedi?

Tipo-rosso-allucinato (squadrandolo): Potresti servirci…

Sanzo (sospettoso): Che vuoi dire?

Ragazzino (prendendolo per un braccio): Vieni su con noi! Sostituirai Gojyo finchè non si sarà ripreso!

Tipo-con-il-monocolo&Tipo-rosso-allucinato: Ottima idea, Nataku!

 

Così, il nostro protagonista venne trascinato su per le scale dallo strano terzetto (sarebbero in quattro, ma l’argentino era fuori gioco), per ritrovarsi in un appartamento completamente arrangiato in modo da assomigliare ad un palcoscenico, con pannelli che rappresentavano un presunto paesaggio alpestre e luci che si fulminavano ogni due minuti. Abbandonato l’argentino sul divano, i tre strani figuri si presentarono come Nataku Toulouse (il ragazzino), Hakkai (il tipo con il monocolo) e Kou (l’allucinato), e spiattellarono un cappello tirolese in testa a Sanzo, che rischiava seriamente di esplodere dalla rabbia.

 

Hakkai (sedendosi di fronte ad un piccolo pianoforte scassato): Forse sarà bene spiegarti un attimo…

Sanzo (tripudio di venuzze pulsanti sulle tempie): Sì, credo anch’io.

Nataku: Vedi, stiamo mettendo su uno spettacolo da presentare a Kanzeon Ziedler, la padrona del Moulin Rouge! Se l’idea le   piacesse avremmo l’opportunità di portarlo in scena con il suo aiuto e ci guadagneremmo un po’ di soldi.

Sanzo (sopracciglio inarcato in modo scettico): E io cosa dovrei entrarci?

Kou: Per ora nulla, devi solo sostituire Gojyo…

Sanzo: Non darmi ordini…

Kou: … però se poi tu volessi darci una mano sei libero di farlo. Qui siamo ad un punto morto.

Sanzo: Ve lo potete scordare.

Hakkai: No, pensaci su! Sei appena arrivato e hai bisogno di un lavoro, vero? Questa è una buona occasione!

Sanzo (riflettendo e considerando che è la verità): Beh… almeno ditemi di cosa parla questo dannato spettacolo.

 

Detto fatto. Nel giro di dieci minuti, Nataku e Hakkai, parlando un po’ a turno e facendo un gran casino, gli spiegarono che la storia del loro “spettacolo spettacolare” si svolgeva in Svizzera e parlava d’amore (al che il giovane biondo storse leggermente il naso)… solo che non avevano davvero idea di cosa scrivere, si erano impantanati. Quando il ragazzino, il moro e l’allucinato iniziarono a parlare tutti insieme, proponendo le frasi più assurde per il monologo cantato del protagonista, Sanzo non ne potè veramente più: non che ne avesse tutta ‘sta voglia, ma poteva davvero trovare una strada per guadagnare, assieme ai quattro svitati che aveva incontrato, e poteva mettere alla prova le sue abilità. Dimenticandosi in tal modo di quella cosa lì

 

Sanzo (cantando, appollaiato su uno scaleo): The hills are alive with the sound of music…

Tutti (spiazzati e incantati dalla sua voce): …

Gojyo (risvegliandosi di colpo): Le colline vivono del suono della musica! Mi piace!! (e ricasca giù come una pera)

Sanzo: Ma che idiota…

Tutti (occhio adorante): Ti prego, continua!

Sanzo (prima sbuffa e poi canta ancora): … with songs they have sung for a thousand years…

Nataku (quasi in trance): Oooh… ma è meraviglioso!

Hakkai (a mani giunte): Hai una voce strepitosa! E le parole… oh, divine!

Sanzo (preoccupandosi seriamente della sanità mentale degli astanti): …

Kou (scuotendosi): Bene, direi che sei assunto.

Sanzo (scettico): Perché, questo tu lo chiami lavoro?

Kou (laconico): Dettagli, dettagli… lo diventerà ben presto, grazie al tuo aiuto!

Sanzo (a voce bassa): Beata ingenuità…

Gojyo (risvegliandosi e appoggiando inavvertitamente una mano sui bassifondi del biondo): Il ragazzo ha talento! Mi piace!

[Sanzo gli tira un sonoro pugno in testa e l’altro ritira la mano]

Gojyo (massaggianosi il capo): Mi piace il tuo talento, razza di scrittore schizofrenico! Cos’hai capito?!

Sanzo: Tu tieni giù le mani e poi ne riparliamo, argentino pervertito!

Hakkai (interviene): Suvvia, non discutete, siamo tutti colleghi ormai!

Nataku: Esatto! (a Sanzo) Non sei forse anche tu un degno bohemien?

Sanzo: Veramente…

Gojyo: Tu credi nella bellezza?

Sanzo: Ovvio.

Kou: Nella libertà?

Sanzo: Ma certo che sì.

Hakkai: E nella verità?

Sanzo: Naturalmente.

Nataku (prendendolo per un braccio): E nell’amore?

Tutti: Già! L’amore!!

Sanzo (occhiataccia): Assolutamente NO.

[patatrack generale, ci manca poco che i quattro caschino a terra]

Nataku&Hakkai (sconvolti): Ma… ma… ma… ma com’è possibile??

Kou (sempre laconico): Il tuo è un nonsense, giovanotto…

Gojyo (scandalizzato): Come puoi non credere nell’amore, pazzo?!

Sanzo (alzando decisamente la voce): E PIANTATELA DI PARLARE TUTTI INSIEME!!!

 

Così, anche se gli costava fatica, il biondo scrittore spiegò al quartetto di invasati che credeva all’amore come idea astratta, ma che non voleva averci mai a che fare di persona: l’aveva capito quando, pochi mesi prima, suo padre era morto per salvarlo quando un manipolo di loschi individui li aveva assaliti per rapinarli… e lui, suo padre, gli aveva fatto scudo con il proprio corpo… come si poteva quindi legarsi a qualcuno, se poi c’era il rischio di perdersi? L’amore arrecava dolore, solo dolore… e troppe responsabilità.

 

Nataku (occhi lucidi alla fine del racconto): Oh… cielo, mi dispiace per tuo padre…

Sanzo (scuote le spalle): In casi normali non l’avrebbe mai fatto, credo, ma doveva aver fumato da poco…

Kou: Il risultato però non cambia…

Sanzo (occhiataccia): Appunto.

Hakkai: Beh, nell’amore credi comunque, no?

Sanzo (il mal di testa avanza): Ti ho detto che ci credo solo come idea…

Nataku: Fa lo stesso! L’importante è crederci! Perciò… ehi, dove sono le bottiglie nuove?

Kou (aprendo una scatola): Ci penso io, le ho portate stamattina.

Gojyo (occhi che brillano alla vista delle preziose bottiglie di assenzio): Ah, questo sì che si chiama parlare!

Sanzo (passo indietro): Cosa diamine vorreste fare?

Nataku (sbattendogli sotto il naso un bicchiere già pronto): Festeggiare il tuo primo lavoro a Parigi!

Hakkai (levando il proprio bicchiere in alto): E la tua entrata ufficiale nel mondo bohemien!

Gojyo: Sei dei nostri, scrittore schizofrenico!

Sanzo: Purtroppo sì, argentino pervertito!

Kou: Salute a tutti.

[tracannano tutti e cinque i rispettivi bicchieri di assenzio… e qui parte lo sclero]

 

Quella notte Christian Sanzo visse la sua prima, indimenticabile, allucinogena esperienza bohemienne, popolata di sensuali fatine verdi che cantavano e ballavano il can-can al ritmo di musiche semisconosciute (tra cui una canzone che doveva essere in giapponese perché diceva Tachidomatteru kimi no senaka wa, sabishige na mama boku wo toraeru… ), mentre i suoi quattro svitatissimi compagni ne combinavano di cotte e di crude e blateravano cose incomprensibili riguardanti lo spettacolo e certe ballerine, in particolare di una che doveva essere una primadonna… una tizia molto bella dagli occhi dorati…

Ma il biondo non si soffermò ad ascoltare (era di fuori come una tegola sbilenca): in fondo, la sera successiva sarebbero andati proprio nel regno della potente Kanzeon Ziedler e delle sue Tenkai Dogs… al Moulin Rouge!

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: ehm… non chiedetemi come mi sia venuta fuori quest’idea perché sinceramente non lo so… Il fatto è che adoro Moulin Rouge, e mi è venuto quasi spontaneo abbinarci i nostri amati personaggi saiyukeschi… anche se ovviamente ne è nata una cosa del tutto schizzoide! Purtroppo non so se farà molto ridere come storia, visto che non ho mai scritto fics comiche prima d’ora, né tantomeno parodie, ma mi sto divertendo un sacco a scriverla e spero che lo stesso valga per voi nel leggerla. Perciò fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando, ci tengo. Detto questo vi saluto e vi do appuntamento al prossimo atto (sempre che questo vi sia piaciuto e che decidiate di proseguire la lettura ^^’’), in cui entrerà finalmente in scena la regina del Moulin Rouge… e in cui i casini, come ben sapete se avete visto il film, cominceranno.

See you soon and go to the West! Black Moody (che farebbe meglio a studiare per gli esami…)

 

* picola nota: non credo ci sia bisogno di dirlo, ma le parole in giapponese sono quelle d’inizio di “For real”, la prima sigla d’apertura dell’anime (insomma, sempre meglio chiarire).

 

 

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Capitolo 2
*** Act. 2 ***


MOULIN ROUGE

 

 

MOULIN ROUGE!

 

ACT. 2

 

 

 

 

[Entrata del Moulin Rouge, la sera seguente]

Come avevano progettato, ventiquattr’ore dopo la memorabile botta a base di assenzio Sanzo e i quattro svitati misero piede nel locale più scintillante, malfamato e pazzoide dell’intera Parigi, tutti e cinque azzimati e tirati a lucido con tanto di frac e cilindro (dove li avessero rimediati è un’incognita, ma li avevano e tanto basta). Il biondino si guardava attorno a bocca aperta, osservando il bailamme che aveva intorno: ballerine vestite (ah, vestite?) di abiti sgargianti e succinti, tizi prestanti dalle dubbie tendenze sessuali, musicanti più deragliati di un treno, e un’immensa folla di clienti, tutti in frac come loro, che facevano a gara per guadagnarsi i favori delle ragazze di Kanzeon Ziedler (la quale, dal canto suo, dirigeva il tutto dal balcone dell’orchestra); la musica era quasi assordante, e c’era una tale eccitazione diffusa da dare l’idea che ballassero il can-can più gli ormoni dei presenti che non le stesse Tenkai Dogs. I cinque presero posto ad uno dei tavolincini posti su una pedana sopraelevata.

 

Sanzo (allontanando l’ennesima Tenkai Dog che ha cercato di abbordarlo): Cosa siamo venuti a fare, di preciso?

Gojyo (sguardo vispo del Cuccador): A divertirci con le signorine, ovvio!

Sanzo: Ma parla per te! Io sono qui per lavoro!

Hakkai (sorridendo): Anche noi! Solo che dovremo incontrare una delle signorine… anzi, tu devi incontrarla!

Sanzo (fa un salto sulla sedia): Stai scherzando? Non dovevamo parlare con la capoccia? (indica Kanzeon)

Kou (sempre distaccato): Lei ha sempre troppo da fare, non ci starà mai a sentire.

Nataku: Però se prima parliamo con la sua prediletta avremo via libera!

Sanzo (mano sul viso): … voglio sperare che abbiate già pensato a come fare…

Nataku (orgoglioso): Certo, ho preparato tutto! Tu e la signorina vi incontrerete nell’Elefante, qui fuori, finito lo spettacolo.

Sanzo (venuzze sulle tempie): E perché ci devo andare proprio io?

Gojyo: Appunto, della ragazza potrei occuparmi i… ahia! (pestone da parte di Hakkai)

Hakkai: No, il nostro Sanzo è il più adatto, visto che è l’autore della storia.

Kou: E poi qui ci conoscono fin troppo bene, si fiderà certamente di più di una faccia nuova.

Nataku (sorridendo complice a Sanzo): Tra l’altro tu sei un tipino niente male, sai?

Sanzo (si accende una sigaretta): Tsk… Chi è la donna in questione?

Tutti (scambiandosi un’occhiata): Eh…

Sanzo (irritato): “Eh” cosa, per la miseria??

Nataku (sussurrando e sporgedosi in avanti): È la regina del Moulin Rouge!

Gojyo (sguardo sognante): La più bella di tutte!

Kou (tranquillo): La più talentuosa e la più richiesta.

Hakkai (concitato): Vero! La vedrai tra poco, non ti preoccupare!

Nataku: Ne resterai stregato!

Sanzo (un po’ confuso): Ma fatemi il piacere… staremo a vedere…

 

La musica e le danze intanto continuavano, e nel tavolo accanto a quello cui sedevano i cinque, isolato da un separè, la potente Kanzeon Ziedler, padrona assoluta del Moulin e dal passato più dissoluto di quello di tutte le sue Tenkai Dogs messe assieme, stava confabulando con un uomo distinto e affascinante (dai lucidi capelli corvini e due straordinari occhi di colore diverso che avrebbero fatto invidia a David Bowie), e per giunta ricchissimo… colui che era noto come Il Duca.

 

Kanzeon (versandosi del vino): Mi fa piacere che siate venuto qui stasera, Duca.

Duca: Non potevo mancare, Ziedler… Sapete bene che abbiamo un affare in ballo.

Kanzeon: Oh, proprio per questo sono contenta che siate qui (ghignetto).

Duca (fa finta di nulla): Passando al dunque… la ragazza è stata avvertita?

Kanzeon (ammiccando): Naturalmente sì, Duca. Vi ho preparato un incontro per dopo lo spettacolo, nell’Elefante.

Duca (interessatissimo): E… sarò da solo con lei?

Kanzeon (sogghigna di nuovo): Potrebbe essere altrimenti? Domani poi stileremo il contratto.

Duca (soddisfatto): Sì, credo che lo stipuleremo.

 

[all’improvviso la musica e le danze cessano, le luci si smorzano ed un fascio dorato illumina il centro della sala]

Sanzo (sollevando lo sguardo dall’ennesimo bicchiere tracannato): Cosa succede?

Tutti (adoranti): … è lei, è lei…

Sanzo (leggermente curioso, ammettilo): Quella che devo incontrare?

Nataku: Non è “quella”… è lei… è Gokine!

Sanzo: Cos… (poi guarda in alto e si sente mancare il fiato)

 

Nel silenzio generale, una figura esile, seduta a gambe accavallate su un trapezio, venne calata giù dal soffitto proprio al centro del fascio di luce: aveva lunghi capelli castani raccolti in cima alla testa ed un abito luccicante dello stesso colore dei suoi grandi occhi dorati; doveva avere sì e no diciotto anni, ma era bella oltre ogni dire… e infatti anche il nostro protagonista non potè fare a meno di fissarla con l’aria a perfetto baccalà che dovevano avere tutti quanti (compreso il Duca, che aveva rischiato di strozzarsi con il vino nel vederla). Quando se ne rese conto, Sanzo si sentì estremamente idiota, però ormai il danno era fatto.

 

Gokine (alzando lo sguardo e canticchiando): Some men are glad to die for love…

[di colpo si riaccendono le luci, la musica attacca e Gokine salta giù dal trapezio, al centro della pista, tirando fuori da non si sa dove un sottile bastone scarlatto con due sfere d’oro alle estremità]

Gokine (cantando e iniziando a ballare): A kiss on the hand may be quite continental

                                                                               But diamonds are a girl’s best friends

                                                                              A kiss may be grand but it can’t pay the rental

                                                                              of your humble flat, or help you feed your pussy cat…

                                                                              Men grow cold as girls grow old, and we all lose our charms in the end

                                                                             But square-cut or pearl-shaped, these rocks don’t lose their shape

                                                                             Diamonds are a girl’s best friends!

[Gokine continua a ballare, facendo volteggiare il bastone, e a cantare; i clienti rischiano seriamente il collasso]

Nataku&Gojyo (agitando in aria i bicchieri): SEI STUPENDA!!!

Sanzo (concentratissimo sui movimenti di Gokine): Mi piace…

Gojyo (mettendogli un braccio intorno alle spalle): Che ti avevo detto io, scrittore schizofrenico?

Sanzo (scrollandoselo di dosso): Intendo dire che mi piace perché almeno non parla di smancerie romantiche!

Hakkai (sguardo furbetto): Mh… chi ti dice che lo faccia semplicemente perché è il suo lavoro?

Sanzo: Tsk… non che me ne importi, sia chiaro.

Tutti (annuendo con scarsa convinzione): Sì, sì…

[Kanzeon raggiunge Gokine sulla pista e si mette a cantare con lei assieme alle Tenkai Dogs]

Gokine&Kanzeon (spalla a spalla su una pedana): There may come a time when a lass needs a lawyer,

                                                                                                   but diamonds are a girl’s best friends!

Gokine (mentre le Tenkai Dogs cantano): Kanzeon, che mi dici? Hai parlato con il Duca?

Kanzeon: Certo che sì, scimmietta!

Gokine (occhiataccia): Uffa, non chiamarmi così! Dimmi piuttosto come sta la faccenda!

Kanzeon (ridacchiando): Ma quanto siamo suscettibili, signorina… Beh, ti aspetta nell’Elefante più tardi.

Gokine (eccitata): E… una volta lì, cosa devo fare?

Kanzeon (sbuffa): Usa la tua immaginazione, no? Cosa potrai mai fare per convincerlo del tutto a firmare il contratto?

Gokine (arrossendo un po’): Oh, giusto, ho capito! E… qual è il Duca?

Kanzeon: Guarda laggiù, ai tavoli…

[in contemporanea, Nataku apostrofa il Duca per chiedergli cosa ne pensa di Gokine]

Kanzeon: Il Duca è quello che sta parlando con quel fuso di Nataku Toulouse.

Gokine (si gira a guardare): Davvero?

[intanto Nataku si è di nuovo rivolto a Sanzo]

Gokine (leggermente stupita, fissa il biondino): Ehi, sei sicura che sia lui?

[Nataku torna a parlare con il Duca, che stavolta gli risponde in malo modo]

Kanzeon (controllando): Sicurissima, cosa credi? Speriamo che quel ragazzino rincitrullito non lo faccia scappare!

[disturbato, il Duca se ne va, seguito dai suoi due assurdi tirapiedi]

Gokine (guardando di nuovo Sanzo): Molto bene…

Kanzeon (dandole una pacca su una coscia): Dai, cambiati!

[le Tenkai Dogs le circondano, nascondendole con le gonne alzate e continuando a distrarre i clienti sbavanti]

Gokine (indossando in fretta un altro vestito): Oh, Kanzeon, spero che questa storia dello spettacolo finisca bene!

Kanzeon (ridacchiando): Lo spero anch’io! Ho proprio bisogno di un bell’investimento per pagarmi le scorte di sakè…

Gokine (sospirando): E io non vedo l’ora di poter recitare da vera attrice!

Kanzeon (ammicca): Inoltre, il Duca è ricchissimo e potrà comprarti tutto quello che vuoi…

Gokine (occhioni che brillano): …e potrò mangiare quanto voglio!!

Kanzeon (sbuffa): Pozzo senza fondo…

[Gokine è pronta, e le Tenkai Dogs si levano dai piedi, lasciandola allo scoperto in tutto il suo splendore]

Gokine (avanzando tra la folla adorante verso i tavoli): …’cause that’s those louses go back to their spouses…

Nataku,Gojyo,Hakkai&Kou (a mani giunte): Viene verso di noi!

Sanzo (un po’ preoccupato): Ah…

Gokine (cantando e avvicinandosi): Diamonds are a… girl’s (sale sulla pedana dei tavoli) … best (va verso i cinque)

Nataku,Gojyo,Hakkai&Kou (in estasi profonda): Ooooooooh…

Gokine (protendendosi sorridente verso Sanzo): … friends! (sguardo suadente) Immagino che voi stiate aspettando m… eeeh…

 

… ma la bella Gokine non riuscì a terminare la frase in modo decente, poiché l’assoluto fascino (aumentato a dismisura dal momento che ora lo vedeva da vicino) del biondino le fece andare in tilt le facoltà mentali per circa mezzo minuto: da dove sbucava quel giovanotto meraviglioso?! In mezzo a tutti quei maschiacci allupati poi splendeva come il sole…! E Sanzo, dal canto suo, certo non rimase indifferente nel trovarsi lei a due centimetri di distanza, anzi… davanti a quegli occhi dorati che lo fissavano quasi adoranti sentì i propri ormoni scatenarsi inspiegabilmente in una samba che non lasciava presagire nulla di buono. I quattro pazzi accanto a lui, se non altro, erano praticamente svenuti e non rompevano le scatole.

 

Sanzo (riprendendosi dalla trance): Sì, stavo aspettando… voi…

Gokine (riassume il tono professionale da ammaliatrice): Oh, benissimo! (al pubblico) È la donna che sceglie, signori!

[il nostro protagonista rischia di rimanere fulminato dagli sguardi degli astanti]

Gokine (di nuovo a Sanzo): Allora… che ne direste di ballare?

Sanzo (alzando un sopracciglio): Ballare? Ma nemmeno per sbaglio! (per non confessare che non sa)

Gokine (facendo il broncio e dandogli le spalle): Capisco… se proprio non vi va…

Pubblico (intenzioni omicide): Debosciato! Vigliacco! Femminuccia! Ma ce le hai le palle? Deficiente!

Gojyo (balzando in piedi): Ehiehi, se questo essere inutile vuole perdersi una tale occasione lo sostituisco io!

Sanzo (tirandogli un pugno nello stomaco): Provaci e ti strozzo.

Gokine (lo guarda contenta): Quindi accettate di ballare, signore?

Sanzo (sfuggente): Tsk… e va bene… (si alza e Gokine lo prende sottobraccio, conducendolo sulla pista)

Nataku,Hakkai&Kou (si sono ripresi): Dacci dentro, Sanzo!

Gojyo (piegato in due): … sì, incitatelo pure, quel pazzo…

[l’orchestra riattacca a suonare, stavolta con un brano veloce, e tutti iniziano a danzare, compresi i quattri svitati]

Gokine (volteggiando attorno a Sanzo, sorridente): Ditemi… avete particolari progetti per dopo?

Sanzo (cercando di seguire un minimo la musica): Bah, pensavo ad una lettura di poesie… tanto per cominciare…

Gokine (gettandogli per un attimo le braccia al collo): Poesie? Mh, le adoro… (ammicca e si tira indietro)

Sanzo (si sta iniziando a stufare): Non mi sembrate proprio una grande intenditrice, voi…

Gokine (continuando a ballare): Oh, signore, così mi offendete!

Sanzo (sfuggente): Tzè…

Gokine (sorride): Almeno spero che prima di cominciare vorrete offrirmi da mangiare…

Sanzo (la guarda male): Ma che, a quest’ora di notte? E poi, prima di iniziare a fare cosa??

Gokine (ridacchia): Questo lo deciderete voi… (perde di colpo l’aria maliziosa) Comunque ogni momento è buono per mangiare!

Sanzo (guardandola male): Mph… peggio delle scimmie…

Kanzeon (osserva la pista da lontano): Però! Non lo facevo tanto bravo a ballare, il Duca!

 

Gli equivoci si stavano quindi accavallando a tutta birra, mentre la serata si faceva scatenata come non mai. Dopo un paio di brani veloci come il primo, il biondino non ce la fece più e, biascicando delle scuse (sempre che uno come lui fosse capace di scusarsi) e un “a dopo”, se la filò con stile dalla pista, per raggiungere i suoi quattro compagni e pregarli di andarsene; Gojyo protestò soltanto per una mezz’ora, visto che lo avevano interrotto proprio in un momento interessante, ma alla fine riuscirono a trascinarlo fuori dal locale. Nel frattempo, Gokine era tornata a volteggiare a mezz’aria sul trapezio con il suo bastone scarlatto, tutta contenta all’idea di trascorrere il resto della nottata con quel meraviglioso, affascinante, colto, misterioso Duca dagli occhi violetti… senza avere la benchè minima idea che il vero Duca era nelle sue stesse condizioni al pensiero di passare la notte con lei!

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: aaaah, non ho idea di cosa mi stia venendo fuoriiii!! Le mie mani vanno da sole sulla tastiera! Inoltre c’è Goku che mi vorrebbe strozzare perché lo sto facendo vestire da donna e Homura che ce l’ha con me perché gli ho affibbiato il ruolo del “cattivo”… o per meglio dire, perché nemmeno stavolta riuscirà a sconfiggere Sanzo ^^’’’. Perdonami, Homura-kun, prometto che prima o poi ti darò una parte più gratificante… (certo certo, promesse da marinaia!)

A parte tutto, voglio ringraziare le lettrici che hanno recensito il primo capitolo e anche, naturalmente, tutti coloro che hanno letto senza lasciare commenti: continuate così, mi raccomando! Il terzo atto dovrebbe arrivare tra non molto, visto che domani l’altro avrò finalmente finito con gli esami… e, tanto per dare qualche anticipescion (evviva l’inglese maccheronico), vi posso dire che Sanzo darà nuovamente prova delle sue doti canore e che il nostro Goku… ehm, Gokine! … beh, immaginate un po’ ^^

Detto questo vi saluto, ci sentiamo al prossimo capitolo. See you soon and go to the West!

Black Moody (…come what may!…)

 

 

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Capitolo 3
*** Act. 3 ***


Moulin rouge

 

 

Moulin rouge!

 

Act. 3

 

 

 

Un paio d’ore più tardi, dopo aver dato nuovamente fondo ad una bottiglia di vino, assenzio, vodka, quello che era (nemmeno lui l’aveva capito) e ad un pacchetto di sigarette, il nostro Christian Sanzo si recò alla costruzione che sorgeva al lato del Moulin Rouge e che tutti, a causa della sua forma, chiamavano l’Elefante: era una roba talmente esagerata ed esageratamente kitch che, fosse stato per lui, non ci avrebbe messo piede neanche dietro lauta ricompensa, ma ormai aveva preso un impegno e gli scocciava non farsi vedere per nulla. Poi poteva sempre tagliare la corda a metà della conversazione, chiaro.

 

Sanzo (aprendo la porta): Permesso.

Gokine (saltandogli praticamente addosso): Benarrivato!! Vi stavo giusto aspettando!

Sanzo (leggermente spiazzato davanti al sensuale abito nero di Gokine): E vorrei ben vedere…

Gokine (sorridendo, voce suadente): Chiudete la porta, vi prego, e accomodatevi.

Sanzo (avanzando nella stanza): Mh…

Gokine: Allora… volete bere qualcosa?

Sanzo (sfuggente): No grazie, ho già provveduto in abbondanza.

Gokine (stupita): Oh! Forse gradite qualcosa da mangiare? Non fatevi problemi, ho fame anch’io!

Sanzo (spazientito): Insomma! Sono qui per fare ben altro!

Gokine (lascia cadere una mela, a bocca piena): Oh! Avete ragione! Quindi… cominciate pure…

[si siede sul letto accavallando le gambe con aria tentatrice]

Sanzo (guardando da un’altra parte): Sì… beh, dunque…

Gokine (stendendosi un po’): Qualche problema? Perché non venite qui?

Sanzo (si gira di spalle, abbastanza agitato): Diciamo che preferisco farlo in piedi.

Gokine (occhioni spalancati): Oh! Capisco… interessante… (arrossisce vagamente)

Sanzo (intuisce che c’è qualcosa che non torna): E poi mi ci vuole qualche minuto per trovare…l’ispirazione.

Gokine (si alza e gli si avvicina): Ma a questo posso provvedere io…

Sanzo (inizia a essere preoccupato): Tsk…

Gokine (sempre più vicina, troppo vicina!): … non pensate…?

Sanzo (agitato): Sentite, vediamo di chiarire una…

[Gokine lo afferra per le spalle e se lo trascina sul letto prima che il biondino possa reagire]

Gokine (appassionata): Oh, avanti! Mio sole, facciamo l’amore!

Sanzo (capelli ritti): EHI, ASPETTATE UN MOMENTO!

Gokine (gettandoglisi al collo): Siete qui per questo, non è vero? Coraggio, coraggio, non fatevi pregare!

Sanzo (cerca di divincolarsi perché si sente eccessivamente interessato): E poi cos’è ‘sta storia del sole?!?

Gokine (sempre appassionata): Oh, vi prego! vi prego!

Sanzo (si rialza di scatto e riesce ad allontanarsi): E BASTA!! AVEVO PARLATO SOLO DI RECITARE POESIE!

Gokine (mezza per terra): Ah… aaah, intendevate in quel senso… perdonatemi… (delusa)

Sanzo (irritato): Tsk… in che senso dovevo intenderlo?

Gokine (contrita): Niente… allora fatemi sentire le vostre poesie…

Sanzo (sbuffa): Mph… dunque… è un po’ bizzarro quello che sento dentro…anche se spesso so ben nasconderlo…

Gokine (interessata): Oh…

Sanzo (titubante suo malgrado): …e… non ho molti soldi, ma se ne avessi… se ne avessi comprerei una grande casa per noi due!

Gokine (adorante, stringe un cuscino): Continuate, vi supplico!

Sanzo (sempre meno sicuro): …se fossi uno scultore, o un uomo che si occupa di magiche pozioni… ma che cavolo sto dicendo…?

Gokine (praticamente eccitata, rotolandosi a terra): Oh, non vi fermate!! Amo le vostre parole! Continuate, sì!!

Sanzo (estremamente preoccupato): … so che non è granchè ma è il meglio che posso fare…

Gokine (ormai andata): CONTINUATE, CONTINUATE! Aaaah, vi prego, fatemi sentire ancora la vostra voce!!!

Sanzo: …

 

… e a quel punto, soprattutto per farla stare zitta, il biondo se ne uscì con qualcosa che non avrebbe mai pensato di fare…

 

Sanzo (cantando con voce chiara e forte): My gift is my song and this one’s for you

Gokine (si blocca, si zittisce e lo guarda): …

Sanzo (cantando, più dolcemente): And you can tell everybody this is your song
                                                                   It may be quite simple but now that it's done
                                                                   I hope you don't mind
                                                                   I hope you don't mind that I put down in words
                                                                   How wonderful life is now you're in the world

[Gokine si alza lentamente, piacevolmente stupita, e Sanzo si decide a girarsi a guardarla]

Sanzo (cantando): I sat on the roof and kicked off the moss
                                    Well some of the verses well they've got me quite cross
                                    But the sun's been kind while I wrote this song
                                    It's for people like you that keep it turned on

[il biondino si rende conto di cominciare a prenderci gusto, ma non riesce a fermarsi, tanto più che Gokine sorride come non mai]

Sanzo (cantando e avvicinandolesi): So excuse me forgetting but these things I do
                                                                       You see I've not forgotten if they're brown or they're gold
                                                                       Anyway the thing is what I really mean
                                                                       Yours are the sweetest eyes I've ever seen

[Sanzo prende Gokine per mano e prende a farla volteggiare, anche se si sente un po’ scemo]

Sanzo (cantando): And you can tell everybody this is your song
                                    It may be quite simple but now that it's done…

                                    I hope you don't mind
                                    I hope you don't mind that I put down in words
                                    How wonderful life is now you're in the world…

[si ferma e la guarda negli occhi tenendola stretta alla vita; Gokine rischia il collasso]

Sanzo (cantando, riprende a farla volteggiare): … I hope you don't mind
                                                                                          I hope you don't mind that I put down in words
                                                                                          How wonderful life is… now you're in the world!

 

Non appena il giovane scrittore (momentaneamente duca) si fu stancato di ballettare con la ragazza tra le braccia, chiedendosi inoltre da dove gli fosse saltata fuori la bella idea di mettersi a cantare quella specie di dichiarazione d’amore, si fermò nel bel mezzo della stanza, davanti al balcone; la cosa strana fu che non lasciò andare Gokine, anzi: continuò a tenerla per la vita, neanche avessero giusto finito di ballare un tango-col-casquet! Ma lei gli sorrideva in maniera talmente luminosa, con quei grandi occhi dorati che lo guardavano adoranti, che Sanzo non aveva tutta questa voglia di cambiare posizione… sebbene l’espressione di Gokine gli avesse acceso un campanello d’allarme in testa. Ed era tanto immerso nelle sue seghe mentali che non si accorse neppure delle facce interessatissime di Nataku, Gojyo, Hakkai e Kou che facevano capolino da un angolo della finestra, intenti a spiare cosa stessero facendo lì dentro.

 

Gokine (socchiudendo gli occhi): Aaah, è incredibile… ho incontrato un giovane pieno di talento, bellissimo…

Sanzo: …

Gokine (sorride e fa per portargli una mano al volto): … e me sono innamorata…

Sanzo (sbarra gli occhi come se avesse ricevuto una doccia fredda): INNAMORATA???

[apre di scatto le braccia e lascia cadere Gokine a terra]

Gokine (dal pavimento): Eeeeeek! *sdeng*

Sanzo (si allontana in fretta e furia): Come sarebbe a dire “innamorata”?!? Ma state scherzando??

Gokine (rialzandosi e lamentandosi, confusa): No, sono seria!

Sanzo (scioccato): Voi?! Siete una di quelle… quelle là, insomma! … del Moulin Rouge! Non potete innamorarvi davvero!

Gokine (lo raggiunge): Cosa c’entra chi sono? Io mi sono innamorata di voi, Duca, credetemi!

Nataku,Gojyo,Hakkai&Kou: …

Sanzo (sopracciglio alzato): … duca? Io non sono un duca.

Gokine (idem con patate): Ah no? Beh, non che il titolo sia importante…

Sanzo (freddissimo): Non-sono-un-duca. Sono uno scrittore.

Gokine (confusissima): Come sarebbe a dire “uno scrittore”?

Sanzo (venuzze pericolose): Volete un disegnino?

Gokine (fa un salto indietro): Ommioddio!!! Non sarete mica uno degli amici squattrinati di Nataku Toulouse??

Sanzo: Diciamo di sì…

Gokine (agitatissima): AAAAAH!!!! MA ALLORA IL VERO DUCA DOVE…

 

Detto fatto: un paio di colpetti si fecero udire dall’altra parte della porta chiusa, e bastarono per far gelare sul posto tanto Gokine quanto i quattro osservatori nascosti, che in meno di un secondo si rimpiattarono ancora di più; l’unico che mantenne un minimo di sangue freddo fu Sanzo, ma solo perché era troppo sconvolto dalla dichiarazione della ragazza per connettere a dovere.

 

Duca (oltre la porta): Posso entrare, mia cara?

Gokine (guardandosi attorno frenetica): Ehm… sì…! Solo un attimo e sono da voi! … oddio, e ora come…

Sanzo: …

Duca (inizia ad abbassare la maniglia): Qualche problema, mademoiselle Gokine?

Gokine (spingendo Sanzo dietro il tavolino con il cibo): Aaaaah! No, no, nessun problema! Entrate pure!!

Sanzo (irritatissimo): Si può sapere che cavolo…

Gokine (occhiata a metà tra il “cattivo” e l’implorante): Zitto, ve ne prego!

Sanzo: Tsk…

Duca (entrando, sorriso da rock-star): Mia cara…! Finalmente c’incontriamo!

Gokine (tesissima): Già, signor Duca… vi stavo… aspettando!

Duca (solito sorriso, si avvicina): Mi fa piacere sentirvelo dire… una bellezza come la vostra…

Gokine (si riprende un po’): Oh, voi mi lusingate!

Duca (avvicinandosi al tavolino): Direi che è più che lecito…

Gokine (di nuovo agitata): AAAAH!!! NON ANDATE LÌ!! … cioè… avete proprio voglia di mangiare…?

Duca (perplesso): Pensavo di servirmi qualcosa da bere… (si gira ancora verso il tavolo)

Gokine (notando che Sanzo non sa nascondersi molto bene): Nonononono! Duca!! (gli si butta addosso)

Duca (piacevolmente perplesso): Mademoiselle Gokine…?

Gokine (guardando Sanzo in cerca d’aiuto): Ecco… si può dire che è strano… quello che sento…

Sanzo (stile sordomuto): …”dentro”!

Gokine (guardando il Duca): … dentro! Non ho molti soldi, ma se ne avessi… comprerei una grande casa per noi due…

[si stringe leggermente al Duca per distrarlo e il biondino avverte una strana irritazione nel vedere la scena]

Gokine (suadente): … so che non è granchè ma è il meglio che posso fare…

Duca (a bocca aperta): …

Gokine (canticchiando): … how wonderful life is now you’re in the world…! (ma si gira a guardare Sanzo)

Duca (occhi che brillano): Oooh… meraviglioso…

Gokine (allontanandosi, più seria): Tratto direttamente dallo spettacolo che metteremo su grazie al vostro aiuto, Duca.

Duca: Oh, certamente… ne parlavo giusto con la vostra… direttrice artistica.

Gokine (sorridendo): Kanzeon sa sempre il fatto suo!

Duca (non molto convinto): Me ne sono accorto… allora… (fa per girarsi verso il tavolo, ancoooora)

Gokine (si butta riversa sul letto): Aaaaaaaah!!! Duca, Duca!! Come potete non accorgervene?!

Sanzo (suda freddo): Ma ci è o ci fa?

Duca (decisamente perplesso): A… accorgermi di cosa, mia cara?

Gokine (voltandosi): Voi non avete idea dell’ascendente che avete sulle donne! Non capite l’effetto che mi fate!! Ooooh…

Duca (ringalluzzito): E voi non sapete quanto io sia felice di sentirverlo dire…

Gokine (si alza di scatto): Ma ora presto, andate! (lo guida verso la porta)

Sanzo: …

Duca (titubante): Andarmene? Ma mia cara, sono appena arrivato! Inoltre volevo…

Gokine (apre la porta): Oh, lo so, lo so, perdonatemi! Però adesso è bene che mi lasciate sola… devo riposare…

Duca (praticamente spinto fuori): Un momento! Io…

Gokine (sorriso falsissimo): … voi potrete discutere i particolari con Kanzeon! Ci vedremo presto, mio Duca!

[la porta viene chiusa con forza sulla faccia del disorientatissimo Duca]

Gokine (tirando un sospiro di sollievo): Potete uscire adesso, signor… signor?

Sanzo (uscendo dal nascondiglio, un po’ scocciato): Christian Sanzo. Mi spiegate cosa diamine succede?

Gokine: Niente… solo che se il Duca vi avesse visto sarebbero stati guai, credetemi!

Sanzo (spolverandosi la giacca): Ma a cosa vi serve quel damerino borioso?

Gokine (pensandoci su): Beh, deve finanziare il nostro spettacolo…

Sanzo: Tzè… dubito che gli interessi davvero quello…

Gokine (innocente): Eh? Cosa volete dire?

Sanzo (sospira): Lasciamo perdere… (non si decide a levare le tende)

Gokine (curiosa): Però… voi perché volevate parlare con…

 

Ma in quel momento accadde qualcosa di imprevisto: lo stomaco di Gokine dette un sordo brontolio, la ragazza sentì la testa girare, le forze mancarle e la vista appannarsi, e alla fine si accasciò priva di sensi tra le braccia di Sanzo, che non ci stava capendo più nulla. Va detto che Gokine non riusciva a reggersi in piedi per molto quando erano diverse ore che non mangiava, e quella sera, dal momento che aveva lavorato assai, aveva trovato il tempo di fare solo un paio di spuntini poco sostanziosi…

 

Sanzo (vagamente inquieto, scuotendola): Ehi? Ci siete? Gokine, rispondetemi!

[intanto Nataku, Hakkai, Gojyo e Kou sono tornati ad affacciarsi al balcone e seguono con grande attenzione]

Sanzo (trascinando Gokine verso il letto): Ma che è, toccano tutte a me?! Che stress!

[adagia Gokine sul letto, finendole però completamente sopra]

Nataku,Hakkai,Gojyo&Kou (interessatissimi): Uh…!

Sanzo (nervoso perché quella posizione non gli dispiace): Allora, mi sentite? Gokine!

Gokine (corrugando la fronte): Mmmmh…

Sanzo (spazientito): Volete svegliarvi, razza di scimmia ammaliatrice?!?

[proprio in quel momento, la porta si apre di nuovo]

Duca (entrando): Perdonatemi, mia cara, credo di aver dimenticato il cappello… (si blocca nel vedere la scena)

Nataku,Hakkai,Gojyo&Kou (goccia di sudore): Ops…

Sanzo (sempre sopra Gokine): Ah…

Gokine (riprendendosi, fa finta di nulla): Oh, siete di nuovo qui, Duca…

Duca (incavolato): Cosa significa questo?!

Gokine (cercando di alzarsi): Ecco… (assesta senza volere una bella ginocchiata nei gioielli di famiglia del biondo)

Sanzo (scivola a terra, tenendosi i bassifondi, abbastanza incazzato): Mapporc…!

Gojyo (sottovoce): Bel colpo…

Gokine (si alza, faccia tosta): Stavamo provando una scena del nostro spettacolo, Duca!

Duca (mica tanto convinto): Ah, ma davvero? E chi sarebbe questo tizio? (indica Sanzo)

Sanzo (sempre a terra): “Questo tizio” lo dici a tuo nonno!

Gokine (non sa cosa inventarsi): Lui… ehm… è…

Nataku (balzando nella stanza con gli altri): … è l’autore dello spettacolo!

Hakkai (a ruota): Proprio così! Si chiama Christian Sanzo!

Gojyo (sorriso smagliante): E noi ne facciamo parte! Dello spettacolo, intendo.

Kou (laconico): L’hai detto.

Sanzo,Gokine&Duca (stupiti per motivi diversi): Cosa?

[la porta si spalanca per la terza volta]

Kanzeon (entrando): Duca! Gokine! Posso disturba… ma che diamine succede qui? (vede tutta la gente che c’è)

Duca (irritato, girandosi verso Kanzeon): È quello che vorrei sapere io, Ziedler!

 

Il silenzio cadde sullo strano gruppetto per qualche istante, mentre i neuroni di tutti lavoravano a gran velocità (quindi immaginatevi lo sforzo) per trovare una soluzione che salvasse loro il didietro dalla furia del Duca e, al contempo, il tanto agognato spettacolo spettacolare che dovevano ancora inventare. E, per chissà quale miracolo, la soluzione non si fece attendere troppo…

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: scusatemi se ho interrotto bruscamente la scena, ma se avessi fatto altrimenti mi sarebbe venuto fuori un capitolo chilometrico… quindi il prossimo sarà interamente dedicato alla scenadello “Spectacular spectacular”! E dopo… un po’ di sano romanticismo per Sanzo (che già mi punta la shoreju alla tempia à da lui accetto questo e altro **) e Gokine (che ce l’ha sempre con me per il fatto dei vestiti da donna ma che aspetta in gloria la scena in questione ^^). Detto questo, voglio ringraziare Gaia, Simo/Sakura, Nasty e Lily per le recensioni: arigatou gosaimazu, minna! Sono contentissima che siate d’accordo con l’assegnazione dei vari ruoli e che la storia vi piaccia, per cui… continuate a dirmi cosa ne pensate, mi raccomando. E grazie mille anche a chi ha soltanto letto. Bon, per stavolta termino qui, ci sentiamo al prossimo atto!

See you soon and go to the West! Black Moody (finalmente LIBERA dagli esami  *_____*!)

 

 

(piccolo appunto: ho modificato leggermente le parole di un verso della canzone per adattarlo meglio a Goku e ai suoi occhi… avete capito a quale mi riferisco, no? Ho scritto “you see I’ve not forgotten if they’re brown or they’re gold” invece di “you see I’ve forgotten if they’re green or they’re blue”… sorry, mi appello alla licenza poetica! ß esagerata…)





 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Act. 4 ***


Moulin rouge

 

 

 

Moulin rouge!

 

Act. 4

 

 

 

 

[…silenzio di tomba, nessuno sa cosa dire e tutti si fissano]

Gokine (sorride riprendendo l’aria professionale): Kanzeon! Eccoti qui, stavamo giusto per cominciare le prove!

Tutti (faccia a baccalà): Le prove?

Gokine (a denti stretti, tira un calcio a Kanzeon): Certo, la prova straordinaria per lo spettacolo, no?

Kanzeon (capendo al volo): Oooh, chiaro, le prove! Duca, perdonatemi se non vi abbiamo avvertito!

Duca (sorriso tirato): Ma figuratevi… comunque ho visto più cose di voi… (guarda malissimo Sanzo)

Sanzo (ricambia l’occhiataccia): Tzè! Cacchio vuole questo?

Kanzeon: Bene… Duca, se ce ne andassimo nel mio ufficio a firmare qualche scartoffia e lasciassimo i ragazzi alle prove?

Duca (freddo): Se non vi dispiace, visto che devo investire vorrei sapere di cosa tratta questo spettacolo, Ziedler…

Kanzeon (suda freddo): Oh beh, dunque… lo spettacolo… (si gira verso Nataku) … Toulouse! Spiega tu!

Nataku (cerca di prendere tempo): Ah… ecco… è una storia particolare che… ehm… (si gira verso Hakkai)

Hakkai (sorriso abbagliante): … una storia moderna… (guarda Gojyo in cerca d’aiuto)

Gojyo (grattandosi pensoso la testa): Ovvio, uno spettacolo bohemien in tutto e per tutto! E poi… (guarda Kou)

Kou (laconico): … e che ne so io?

Duca (sfottendo): Vedo che avete le idee chiarissime…

Sanzo (venuzze a go-go): Razza di idioti…

Kanzeon (gesticolando disperatamente): Ma naturalmente è una storia che parla… che parla di…

Gokine: … che parla d’amore!

Tutti (la guardano): Eh?

Sanzo (sfuggente): Ti pareva…

Gokine (guardandolo): Sì, parla d’amore. Di quell’amore… che supera ogni ostacolo…

Sanzo (si sente strano): … tsk…

Nataku (tutto ringalluzzito): E si svolge in Svizzera!

Duca (sopracciglio alzato): Come, prego?

Kanzeon (sorriso a trentadue denti): Ovvio, l’esotica Svizzera!

Duca (guardandola malissimo): Sentite…

Sanzo (quasi urlando): Si svolge in Oriente! In una regione lontana chiamata… Togenkyo!

Tutti (si voltano verso di lui): Ah?

Sanzo (ispirato): Esatto! Qui vive una principessa dagli immensi poteri, la principessa più bella che esista al mondo… (s’incanta a guardare Gokine, ma si riprende subito)… ed ecco che un giorno viene portata nella dimora di un malvagio dio della guerra, che desidera tanto i suoi poteri quanto lei! (occhiata significativa al Duca) … Ma mentre si trova nella reggia del malvagio dio della guerra, la principessa conosce uno scrit… (si blocca) no, dicevo, un bonzo errante squattrinato, che è ospite lì per qualche strana ragione, e se ne innamora perdutamente…

Gokine: …

Gojyo (spingendo via Sanzo): Io sarò il bonzo errante quattrinato! Sarò affascinante in tutto e per tutto!

Sanzo (spingendo via Gojyo): Non interrompermi, argentino pervertito!

Gojyo (alzando il dito medio): Trattami meglio, scrittore schizofrenico!

Sanzo (prende un profondo respiro per calmarsi): Insomma, i due si innamorano, ma devono tenerlo nascosto al malvagio dio della guerra, che naturalmente non ha intenzione di lasciar andare la principessa…

Hakkai: Inoltre, il bonzo squattrinato possiede un sutra incantato che sa dire soltanto la verità, e…

Nataku (posizione eroica): Io farò la parte del sutra incantato! E se devo dire solo la verità…

[si volta a guardare Gokine]

Nataku (sognante): Voi siete bellissima!

[si volta verso Sanzo]

Nataku (ridacchiando): Tu sei troppo nervoso, tesoro!

Sanzo (venuzze pericolose): Nataku, se vuoi morire dillo subito!

Nataku (guardando il Duca): E voi invece siete un vero str…

Tutti (tappandogli la bocca): Buono, buono!! Farai il sutra, non ti preoccupare!

Nataku (soddisfatto): Grazie.

Duca (un po’ perplesso): Sì, credo di aver capito la storia… e come pensereste di metterlo su, questo spettacolo?

[tutti si guardano con aria interrogativa; Kanzeon sfodera la sua espressione più affascinante]

Kanzeon (tono epico): Sarà uno spettacolo spettacolare! Un evento come non se ne sono ancora visti!

Tutti (annuendo): Sì sì!

Kanzeon (braccio sulle spalle del Duca): Gli incassi arriveranno alle stelle, registreremo il tutto esaurito!

Tutti (annuendo con convinzione): Proprio così!

Kanzeon (aria trionfante): Non potrete pentirvi di averci finanziato, quando vedrete di cosa siamo capaci!

Tutti (pugno alzato, trionfanti): Puoi dirlo forte!

Kanzeon (cantando, si allontana dal Duca e raggiunge gli altri): So exciting, the audience will stomp and cheer!
                                                                                                                            So delighting, it will run for 50 years!

Tutti (cantando e saltellando): So exciting, the audience will stomp and cheer!

                                                           So delighting, it will run for 50 years!

Hakkai&Kou (con due katane trovate chissà dove): Guerrieri valorosi!

Kanzeon (avvolta in un mantello): Dei!

Gokine (agitando un ventaglio): E principesse innamorate!

Gojyo (ballettando): Esotiche bellezze! Bonzi corrotti!

Sanzo (tirandogli un pugno): Macchè corrotti e corrotti!

Gokine (volteggiando): Intrighi, pericoli, romanticismo!

Hakkai&Kou (reggendo una abat-jour): Luci elettriche! Macchinari sofisticati!
Nataku (agitando per aria una specie di rotolo di pergamena): Effetti speciali!

Kanzeon (brandendo la katana di Hakkai): E io sarò il malvagio dio della guerra!

Sanzo (molto scettico): Ma non siete una donna?

Kanzeon (mettendogli una mano sulla spalla): Guarda che posso prendere anche il ruolo dell’uomo…

Gokine (a mani giunte): Oh, Kanzeon, nessuno può fare quella parte meglio di te!

Kanzeon (ridendo soddisfatta): Ah ah ah ah! Sante parole!

Duca (cerca di prendere la parola): Ehm…

Tutti (cantando, zompando e ballando davanti a lui): Spectacular, spectacular
                                                                                                        No words in the vernacular
                                                                                                        Can describe this great event
                                                                                                        You'll be dumb with wonderment

                                                                                                         So exciting, the audience will stomp and cheer!                              
                                                                                                         So delighting, it will run for 50 years!
                                                                                                         So exciting, the audience will stomp and cheer!
                                                                                                         So delighting, it will run for 50 years!

Duca (sudando freddo): Sì, ma cosa succede alla fine?

 

Dopo essersi scambiati un’ennesima occhiata interrogativa, il biondo, la bella Gokine, i quattro svitati e Kanzeon sistemarono la stanza nel giro di mezzo minuto in modo da farla sembrare una scenografia adatta alla storia che la mente di Sanzo (ancora sotto l’effetto collaterale delle bevute, delle sigarette e di Gokine) aveva miracolosamente partorito; Hakkai prese posto al pianoforte e improvvisò una musichetta orientaleggiante, mentre Kou giostrava con le luci.

 

[si apre lo pseudo sipario; Gokine, Gojyo, Nataku e Kanzeon hanno pure trovato delle sottospecie di costumi]

Sanzo (canticchiando): The princess and the virtuous monk

                                             Are pulled apart by an evil plan…

Gokine (abbracciata a Gojyo, guardando Sanzo): … but in the end she hears his song

                                                                                              And their love is just too strong

Duca (fissando ora lei ora lui): C’è qualcosa che mi sfugge…

Tutti (cantando e riprendendo a ballare): So exciting, the audience will stomp and cheer!
                                                                               So delighting, it will run for 50 years!

Sanzo (guardando il Duca con aria di sfida): Grazie alla canzone segreta degli amanti, il malvagio dio della guerra perderà…

Gokine (prendendo il biondo a braccetto): … e la principessa e il bonzo squattrinato potranno vivere in pace il loro amore! Perché l’amore è una cosa importantissima! L’amore… l’amore è come l’ossigeno! Come l’acqua! Come il sole! Il sole! Il…

Sanzo (imbarazzato, le mette una mano sulla testa e spinge verso il basso): Vogliamo piantarlaaa?!?

Tutti (non sanno se ridere o se disperarsi): Ahem…

Gokine (rialzandosi): Ma l’idea è questa, non è vero? (occhiata significativa)

Sanzo (sfuggente): Tsk…

Tutti (cantando e saltellando): So exciting, we'll make them laugh
                                                           we'll make them cry!
                                                           So delighting…!

Duca (sta per cedere): E alla fine qualcuno morirà…?

Tutti (si guardano e poi riattaccano a cantare e ballettare): So exciting, the audience will stomp and cheer!
                                                                                                                So delighting it will run for 50 years...!

[vanno avanti con questa solfa per un altro quarto d’ora e concludono mettendosi in posa davanti al Duca]

Tutti (in attesa del responso): …

Duca (sorride): In generale mi piace (ha ceduto).

Tutti (gettando per aria mantelli, ventagli, katane, pergamene e abat-jour): YAY!!!!

Sanzo (sospiro di sollievo): È andata…

 

Così, i nostri prodi bohemiens circondarono il Duca e lo sommersero di ringraziamenti ed ovazioni, lasciandolo ancora più confuso. Ovviamente non si sarebbero mai sognati di comportarsi così se non fosse stato perché aveva appena accettato di aiutarli, ma si sa… il sollievo fa fare strane cose. In tutto quel trambusto Gojyo cercò di abbracciare Gokine (che non si accorse di nulla, intenta com’era a rimirare il biondino) e finì con il toccare Sanzo per sbaglio, prendendosi un gancio destro memorabile; il Duca si ritrovò in braccio a Kanzeon (che non fu certo disturbata dalla cosa) e Nataku e Hakkai rischiarono grosso con i tirapiedi del Duca, Shi e Zen, che erano entrati temendo che il loro boss fosse nei guai, mentre Kou si rollava una canna in tutta tranquillità. Alla fine, il bel Duca riuscì a tagliare la corda, e a quel punto anche gli altri se ne tornarono a casa, pronti a festeggiare.

Ma le sorprese, per quella notte straordinaria, non erano ancora finite…

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: voilà la famosa scena “spectacular spectacular” ^^! Più corta di altre, ma non volevo unirla alla successiva… perché quest’ultima deve avere un atto tutto per sé *_*! Quindi prepratevi adesso ad una bella dose di sano romanticismo, nonostante la ritrosia di Sanzo… Pensandoci bene, mi sono accorta di aver aggiornato prestissimo! Cavoli, mi succede davvero di rado, giuro. Ma sarà che ieri sera ho rivisto proprio Moulin e che stamattina ho scritto questa quarta parte di getto… insomma, sono ispirata. E sono contentissima delle recensioni che mi state facendo: grazie grazie grazie a tutte voi, bimbe! Continuate così, mi raccomando, ci tengo un sacco! Ah, per rispondere agli interrogativi sul finale… non voglio spoilerare nulla, però abbiate fiducia e non temete. E con questo vi ho già detto troppo, accidenti alla mia lingua lunga…!

Bon, adesso vi saluto e vi do appuntamento tra breve con il quinto atto. See you soon and go to the West!

Black Moody (ormai in piena vacanza-mode  *___*)



 



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Capitolo 5
*** Act. 5 ***


Moulin Rouge

 

 

 

Moulin Rouge!

 

Act. 5

 

 

 

 

Quella notte fu una delle più scatenate dell’anno: due ore dopo aver dato l’annuncio che il Duca aveva accettato di collaborare, tutta la marmaglia del Moulin stava ancora festeggiando nella palazzina in cui abitavano Sanzo e i suoi quattro folli amici, più precisamente nell’appartamento di Nataku. Chi avesse voluto riposare non ci sarebbe riuscito, visto il casino che stavano stampando… Gojyo si dava alla pazza gioia con una mezza dozzina di Tenkai Dogs, Hakkai strimpellava dei motivetti allegri flirtando al contempo con altre piacenti fanciulle, Kou distribuiva quantità epiche di assenzio (anche perché voleva fare colpo sulla dama di compagnia – chiamiamola così – di Gokine) e Nataku, sbronzo da fare spavento, declamava versi appassionati a Nini la rompiscatole, la diretta rivale di Gokine; gli altri partecipanti alla festa improvvisata non erano certo da meno.

Al piano di sotto, un esasperatissimo Sanzo cercava di scrivere qualcosa per il copione dello spettacolo, ma aveva la testa completamente vuota: un po’ per il baccano che facevano i suoi compagni, e soprattutto perché non riusciva a staccarsi dalla finestra dalla quale poteva vedere l’Elefante. Sapeva che lei era ancora lì… E la ragazza, dal canto suo, non aveva la benchè minima traccia di sonno, e guardava verso la casa del giovane scrittore. Non potevano non pensarsi a vicenda (cosa per la quale il biondino si sarebbe volentieri buttato nella Senna con la macchina da scrivere appesa al collo, nonostante si sentisse stranamente felice)…

 

Gokine (canticchiando, sul balcone): I follow the light, can’t stand the night

                                                                       When will I begin to live again?

[si appoggia ad una colonnina, sognante]

Gokine (cantando, guarda verso la palazzina): One day I’ll fly away, leave all this to yesterday

                                                                                           What more could your love do for me?

                                                                                           When will love be through with me?

                                                                                           Why live life from dream to dream

                                                                                           and dread the day when dreaming ends?

[lentamente sale le scalette che portano sul tetto dell’Elefante; Sanzo la sente cantare da lontano e la osserva]

Gokine (cantando, a braccia aperte): One day I’ll fly away, leave all this to yesterday

                                                                       Why live life from dream to dream?

                                                                       … and dread the day when dreaming ends…

[in silenzio, Sanzo è uscito di casa e ha raggiunto l’Elefante, arrampicandovisi; Gokine non se ne accorge]

Gokine (cantando più piano): One day I’ll fly away

                                                          Fly, fly… away…

Sanzo (alle sue spalle, non sa se muoversi o no): …

Gokine (si volta e lo vede): AH!!!! Che ci fate voi qui?! (arrossisce)

Sanzo (leggermente agitato): Niente, niente, ero solo venuto a ringraziarvi per prima!

Gokine (perplessa): Ringraziarmi?

Sanzo (sbuffa): Ma sì, per averci dato una mano con questa faccenda dello spettacolo.

Gokine (quasi delusa): Oh, vi riferivate a questo… figuratevi… (fa per voltarsi)
Sanzo (passo in avanti): E poi volevo chiederti se eri seria… quando mi hai detto quella cosa.

Gokine (si blocca): Eh… certo che ero seria… (emozionatissima) … perché me lo chiedi? (gli dà del tu anche lei)

Sanzo (asciutto, ma in maniera non troppo convincente): Perché avrei preferito che fosse una cretinata.

Gokine (occhioni mesti): Capisco… Mi sopporti così a malapena?

Sanzo (esasperato): Cosa cavolo c’entra questo? Non è così! Però non mi fa piacere che tu sia… innamorata… di me!

Gokine (adesso è curiosa): Scusa, ma per quale motivo dici queste cose?

Sanzo (sempre meno convincente): Sono fatti miei. Non voglio avere a che fare con l’amore.

Gokine (si sta infervorando): Non è possibile! Una vita senza amore è tremenda! Non si può vivere senza amore!

Sanzo (venuzza): Cos’è, ricominci con i discorsi di prima? E poi è meglio se lasci stare uno come me.

Gokine (ignorandolo): Non ci penso nemmeno! L’averti incontrato… è stato come essere liberata da una vita che mi ha sempre fatto schifo! Tu per me sei la luce, come il sole, perché mi hai fatto trovare quello che ho sempre sognato!

Sanzo (spiazzato): Ma… io non ho fatto assolutamente null…

Gokine (andandogli vicinissima): E invece sì! Esisti e ti sei accorto di me in maniera diversa da tutti gli altri uomini, Sanzo!

Sanzo (inizia a sentirsi emozionato): Io non… Oh, insomma, non sperare di convincermi, scimmia ammaliatrice!

Gokine (tenendogli dietro): Non sono una scimmia! Ti prego, stammi a sentire…

Sanzo (fa per andarsene): Ho detto di noooo…

Gokine (lo prende per un braccio): Guarda che l’amore è una cosa meravigliosa! Ci innalza verso il cielo, è tutto quello che ci serve!

Sanzo (sospirando): Non ricominciare, per fa-vo-re!

Gokine (cantando): All you need is love

Sanzo (cercando un’altra via per andarsene): L’amore non è necessario alla vita.

Gokine (cantando, lo blocca di nuovo): All you need is love

Sanzo (non riesce a raggiungere le scale): E comporta troppi problemi!

Gokine (cantando e guardandolo negli occhi): All you need is love…!

Sanzo (si arrende, cantando): Love is just a game

Gokine (cantando e girandogli intorno): I was made for lovin’ you, baby,

                                                                              you were made for lovin’ me!

Sanzo (cantando, vuole fare il duro): The only way of lovin’ you, saru,

                                                                        is to pay a lovely feel

Gokine (cantando appassionata): Just one night, give me just one night…

Sanzo (cantando, la supera con fare cinico): There’s no way ‘cause I can’t pay

Gokine (aggrappandosi ad una colonnina): In the name of love, one night in the name of love!

Sanzo (si avvia alle scale): You crazy fool, I won’t give it to you

Gokine (non cede, cantando, tende la mano verso di lui): Don’t leave me this way…

                                                                                                             I can’t survive without your sweet love

                                                                                                             Oh baby, don’t leave me this way

Sanzo (sul punto di sciogliersi, cantando piano): You’d think that people would had enough

                                                                                               of silly love songs…

Gokine (cantando, sorride): I look around me and I see it isn’t so, oh no…

Sanzo (cantando, si gira a guardarla): Some people want to fill the world

                                                                          of silly love feels

Gokine (cantando): Well, what’s wrong is that, I’d like to know?

                                      ‘Cause here I go… again!

[salta sulla cupoletta che si trova sulla testa dell’Elefante, a braccia spalancate, mentre Sanzo suda freddo]

Gokine (cantando con voce chiara e forte): Love lift us up where we belong

                                                                                  Where eagles fly, on a mountain high

Sanzo (tirandola giù per un polso e cantando): Love makes us act like we are fools

                                                                                           Throw our lives away for one happy day

Gokine (avvicina il viso a quello del biondo, cantando): We could be heroes, just for one day!

Sanzo (confuso, scende le scale e canticchia): You… you have your work

Gokine (seguendolo): No, I love only you!

Sanzo (appoggiandosi al muro): And I… I’ll smoke all the time!

Gokine (avvicina di nuovo il viso a quello di lui, cantando): We should be lovers

Sanzo (dovrebbe allontanarla ma proprio non vuole farlo): We can’t do that…

Gokine (gli prende il viso tra le mani, decisa): We should be lovers, and that’s a fact!

Sanzo (si decide a mettere una mano su quella di Gokine): Though nothing will keep us together…

Gokine (sorridendo, gli occhioni raggianti): … we could steal time…

Sanzo&Gokine (ormai partiti per la tangente): … just for one day!

                                                                                         We could be heroes, for ever and ever

                                                                                         We could be heroes…!

Gokine (gettandogli le braccia al collo): Just because I will always love you

Sanzo (stringendola a sé, tenendola per la vita): And I can’t help loving you…

Gokine (sorriso dolcissimo): How wonderful life is…

Sanzo&Gokine (vicinivicinivicini): … now you’re in the world

Sanzo (ha ceduto del tutto): Tsk… ti rovinerò gli affari, lo sai?

Gokine (lo guarda emozionata): Ma questo non è importante…

Sanzo (sorriso accennato): Mph… scimmia…

 

… e finalmente, Christian Sanzo si arrese a quell’immenso, meraviglioso casino che è l’amore, abbracciando la bella Gokine e baciandola con passione incredibile, tanto che la ragazza rischiò di collassare dalla felicità (e anche lo stesso Sanzo, ma questo è un segreto) mentre fuori, nella palazzina e nel Moulin, seguitavano ad impazzare le follie, le musiche e le danze. Chi se ne importava se un borioso Duca o dio della guerra che dir si voglia metteva i bastoni tra le ruote, se persino un ghiacciolo come il biondo si era sciolto in modo così sincero e totale? Chi se ne importava di tutti i problemi che molto probabilmente sarebbero cascati loro tra capo e collo, adesso che erano lì, finalmente abbracciati (sebbene si fossero conosciuti poche ore prima)?

Nel frattempo, giustappunto, il bel Duca e Kanzeon si trovavano nell’ufficio di quest’ultima, ignari degli eventi.

 

Kanzeon (offrendo un bicchiere di vino al Duca): Bene, siamo dunque d’accordo, mio caro Duca.

Duca (sorseggiando il vino): Certo, Ziedler… ma ci sono un paio di punti del contratto che vorrei farvi notare.

Kanzeon (all’erta): Naturalmente. Di quali punti parlate?

Duca (freddo): Innanzitutto, ora vanto dei diritti sul vostro Moulin Rouge, non dimenticatelo.

Kanzeon (sfuggente): Non lo dimentico… del resto, se dobbiamo trasformarlo in teatro…

Duca (guardandola): … avete bisogno dei miei soldi, esatto. E poi… (si blocca)

Kanzeon (sporgendosi in avanti): E poi cosa, Duca?

Duca (tormentando il proprio cappello): … esigo che mademoiselle Gokine sia mia!

Kanzeon (sopracciglio alzato): Ah beh… però, Duca, tenete conto del lavoro che…

Duca (balzando in piedi): Signora Ziedler! Io non sopporto che qualcun altro tocchi ciò che è di mia esclusiva proprietà! Perciò esigo che la vostra protetta mi appartenga! (si mette in posizione eroica con un piede sulla sedia) Sì! Sarai mia e mia soltanto, Seiten Taisei Son Gokine! (fate conto di vederlo circondato da fiamme)

Kanzeon (poco convinta): Seiten Taisei? Che fate, Duca, rubate le mie battute dello spettacolo?

Duca (si ricompone): Lasciamo perdere. Il succo del contratto è questo, Ziedler... Accettate comunque di firmare?

Kanzeon (occhi che brillano al pensiero dei guadagni): Naturalmente sì.

Duca (sorride e le porge il foglio): Molto bene.

 

E così, il destino di tutta la folle compagnia del Moulin Rouge, Sanzo e Gokine compresi (anche più degli amici), venne segnato non appena la potente Kanzeon appose la propria illeggibile firma sul contratto maledetto. Forse se i due amanti avessero saputo quello che stava accadendo si sarebbero preoccupati almeno un po’, sebbene seguissero la sacrosanta filosofia del “viviamo alla giornata”… ma questo non era possibile: erano troppo impegnati in ben altre, piacevolissime attività.

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: oddio, spero di aver reso abbastanza bene l’atmosfera romantica di questo atto… anche se alla fine è comunque andata un po’ persa per colpa del Duca e di Kanzeon (che protestano perché affermano che la colpa è solo mia ^^’’). Insomma, mi auguro che vi sia piaciuto! Ho apportato alcune modifiche ai testi delle canzoni per renderli più adatti alla situazione e ai personaggi: nella prima parte, ad esempio, Gokine canta “I follow the light, can’t stand the night”, mentre la Satine originale dice l’esatto contrario; inutile poi dire cosa ho cambiato nel dialogo tra i due… dal momento che ho proprio invertito le parti ^^. Mi appello ancora alla licenza poetica… A proposito, il nostro Goku è soddisfattissimo della piega che stanno prendendo gli eventi e Sanzo, come prevedibile, minaccia ancora di farmi il pelo e il contropelo… ma si vede lontano un miglio che è contento pure lui!

Dal prossimo atto inizierà una parte non troppo facile, a mio parere, perché le cose si faranno meno semplici… però farò del mio meglio per mantenere alti i livelli di comicità, promesso. Continuate a dirmi cosa ne pensate, mi raccomando! Per questo ringrazio ancora tantissimo tutte voi che recensite, bimbe, e voi che leggete soltanto: grazie grazie grazie! Grazie mille!

Al prossimo capitolo, quindi! See you soon and go to the West!

Black Moody (reduce da due intensissimi giorni di mare  *_*)

                                                                             

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Capitolo 6
*** Act. 6 ***


Moulin rouge

 

 

 

Moulin rouge!

 

Act. 6

 

 

 

 

 

Iniziarono così le prove per quello che sarebbe stato lo spettacolo più spettacolare e delirante degli ultimi cinquecento anni (tenendo soprattutto conto di chi erano i soggetti che vi avrebbero preso parte): Kanzeon assunse una ditta dalla dubbia onestà per ristrutturare la zona posteriore del Moulin e adibirla a teatro; Hakkai si occupò delle musiche, Kou si rivelò molto abile per quanto riguardava le coreografie, stupendo tutti (naturalmente continuò anche a rifornire la combriccola di ogni tipo di generi di sopravvivenza bohemiens), e Sanzo si buttò a pesce nella stesura del copione, incredibilmente ispirato (è superfluo dire il perché); Gokine, Gojyo, Nataku e il resto degli attori si divertivano un sacco a farsi prendere le misure per i costumi e a saltellare qua e là sul palco, mentre il Duca non mancava di assistere ad alcuna prova (asseriva di farlo per accertarsi che non ci fossero problemi, ma gli si leggeva negli occhi che l’unica cosa che gli interessava era rimirare Gokine e provarci spudoratamente, invano).

Il biondo e la ragazza, intanto, continuavano a vedersi di nascosto e ad approfittare di qualsiasi buona occasione per sbaciucchiarsi come due matti, sebbene il più delle volte si trovassero costretti a interrompersi per colpa delle improvvise comparsate dell’ignaro Duca. La scena che si svolgeva in tali casi era regolarmente questa:

 

[Sanzo e Gokine stanno pomiciando in santa pace in una stanza, i fogli del copione in mano]

Duca (entrando sorridente con un mazzo di fiori in mano): Mia cara! Signor scrittore da quattro soldi!

Sanzo&Gokine (staccandosi in fretta e furia): Sìììììì?

Duca (sempre sorridendo): Vi disturbo?

Sanzo (camicia mezza aperta, a voce bassissima): Eccome, deficiente…

Gokine (spettinata&paonazza, sorridendo): Oh, ma certo che no, Duca! Avete bisogno?

Duca (si avvicina, fascinoso): Volevo chiedervi se vi andrebbe di venire con me a fare una passeggiata sul lungo-Senna…

Sanzo (freddo): A dire il vero avremmo da fare.

Duca (lo fulmina con lo sguardo): Non stavo parlando con voi, signore.

Sanzo (venuzze): Ma io vi rispondo lo stesso, va bene?

Gokine (sorriso falso): Duca, suvvia! E anche voi, signor Sanzo!

Duca (addolcito): Allora, ma chérie… cosa mi dite?

Gokine (non si sforza nemmeno di apparire dispiaciuta): Non posso, Duca…

Duca (sbarrando gli occhi): Come? State scherzando?

Gokine (sospirone): No, sono serissima. Dobbiamo lavorare ancora su questa scena. Sapete, è molto importante…

Sanzo (tagliente): Che vi avevo detto, io?

Duca (ignorandolo): Va bene… Capisco, lo spettacolo è fondamentale. Conto sulla prossima volta, mia adorata…

Gokine (porgendogli una mano): Se sarà possibile, mio Duca.

Sanzo (geloso): Tsk…

Duca (facendo il baciamano a Gokine): Arrivederci, mademoiselle Gokine! Signore… (si gira ed esce)

Gokine (sospiro di sollievo): Uff, anche oggi è andata bene…

Sanzo (imbronciato): Ce lo butterei volentieri, nella Senna…

Gokine (guardandolo di sottecchi): Potrebbe essere un’idea… però dopo lo spettacolo! (gli butta le braccia al collo)

Sanzo (abbracciandola): Mph… d’accordo.

[i due riprendono a baciarsi e buonanotte al copione e al presunto lavoro]

 

Insomma, il bel Duca lo prendeva continuamente in tasca senza nemmeno rendersene conto, e tutto sembrava andare a gonfie vele. Se non che, un giorno nel tardo pomeriggio, durante una prova, le complicazioni cominciarono a saltare fuori…

 

Sanzo (avvicinandosi a Gokine, che è seduta accanto al Duca): Mademoiselle…

Gokine (girandosi, aria non troppo indifferente): Ditemi pure, signor Sanzo…

Sanzo (tono professionale): Mi chiedevo se stasera non avreste un po’ di tempo per guardare con me quella scena…

Duca (cerca di intromettersi): Ehi, un momento…

Gokine (interessata): Di quale scena state parlando?

Sanzo (idem come prima): La scena dell’incontro degli amanti nell’umile stanza del bonzo squattrinato.

Duca (gesticolando per farsi notare): Ehm… scusate…!

Gokine (sbarrando gli occhi): Ma certo! Ho capito! Sì, ci lavoreremo…

Sanzo (trattenendo un sorriso): Perfetto.

Duca (sbotta): E per la miseria! Mi ascoltate sì o no?!

Sanzo&Gokine (voltandosi verso di lui): Sììììì?

Duca (quasi disperato): Mia cara, questa sera avevamo in programma una cena solo per noi!

Gokine (sospirone): Lo so, mio caro Duca, ma il lavoro è il lavoro…

Duca (tormentando il proprio cappello): Ho già fatto preparare dei manicaretti squisiti!

Gokine (occhioni che brillano): Dite sul serio…? Mh…

Sanzo (sull’orlo dell’incazzatura): Mademoiselle Gokine!! Possibile che pensiate sempre a mangiare??

Duca (fulminando il biondo): Si può sapere che ve ne frega a voi?

Sanzo (fulminando il moro): E a voi che ve ne frega se me ne frega?

Gokine (riprendendosi dalla trance famelica): Fermi, fermi! Duca, mi dispiace ma sono costretta a rifiutare l’invito.

Sanzo (soddisfatto): Ah, ecco.

Duca (vorrebbe strozzare Sanzo): Ma… ma…

Gokine (sorridendo): Vi prometto che ci sarà un’altra occasione.

Duca (sconfitto): D’accordo, d’accordo… buon lavoro…

Sanzo (più che soddisfatto): Contaci…!

Gokine (sempre sorridendo): Vi ringrazio, signor Duca!

[il biondino si allontana trionfante; le prove terminano e la compagnia di disperde; Gokine corre furtiva da Sanzo]

Kanzeon (sedendosi accanto al Duca): Allora, signor mio! È tutto pronto per la cena di stasera?

Duca (faccia lunga fino a terra): Quale cena?

Kanzeon (perplessa): Beh… quella tra voi e la mia protetta, no?

Duca (sguardo omicida): Peccato che la vostra protetta, come sempre, abbia da fare, Ziedler!

Kanzeon (spaesata): Anche stasera? Ma che le prende?

Duca (nero di rabbia): E lo chiedete a me?! Non riesco mai a stare da solo con lei perché ha da lavorare con quel… quel…

Kanzeon (improvvisamente seria): Con il nostro giovane scrittore, intendete?

Duca (sputacchiando): Esattamente!!! Io capisco che lo spettacolo sia importante, ma non dimenticatevi del contenuto del contratto che abbiamo firmato! Dannazione, signora Ziedler, mi sembra di essere preso per il… Ziedler, mi state ascoltando?

Kanzeon (guardando fisso verso la balconata sopra il palco): …

[sulla balconata, nascosti non troppo bene dalle tende, Sanzo e Gokine si stanno baciando come al solito]

Duca (fa per girarsi per seguire lo sguardo di Kanzeon): Ma cosa…

Kanzeon (prendendolo per le spalle per impedirgli di guardare): Aaaah, signor Duca!!! Certo che vi sto ascoltando!

Duca (sopracciglio alzato): E… c’è bisogno di agitarsi tanto?

Kanzeon (sorridendo): State tranquillo, convincerò Gokine a lasciar perdere il lavoro, stasera, e a venire da voi.

Duca (più tranquillo): Molto bene, vi ringrazio. Ditele di essere alle otto alla mia torre, intesi?

Kanzeon (sorriso tiratissimo): Ma naturalmente! Alle otto!

Duca (andandosene): Arrivederci, signora Ziedler.

Kanzeon (considerandolo a malapena): Arrivederci… Quella disgraziata! Ora mi sente… (va verso la balconata)

[nel frattempo, i due amanti…]

Sanzo (a voce bassa): Verrai stasera?

Gokine (tono innamoratissimo): Ci sarò, ci sarò! Oh, mio sole, come potrei mancare?

Sanzo (imbarazzato): Tsk… non entusiasmarti troppo…

Gokine (abbracciandolo): Scusami, non riesco a farne a meno…

Sanzo (sempre più pericolosamente imbarazzato): Va bene, va bene… alle otto, d’accordo?

Gokine (stampandogli un bacio veloce sulla bocca): D’accordissimo! A più tardi!

Sanzo (scompigliandole i capelli): Mh… occhio a non farti scoprire.

[il biondo se ne va e Gokine fa per tornare dagli altri, tutta contenta, ma Kanzeon la precede]

Kanzeon (bloccandole la strada): Razza di stupidissima scimmia!!!!! Cosa cavolo ti salta in testa, sempre che tu ne abbia una?!?

Gokine (arrossendo): Non so di cosa tu stia parlando, Kanzeon…

Kanzeon (sull’orlo di una crisi di nervi): Non sai di cosa sto parlando?! Certo, ero io a limonare con lo scrittore, poco fa!

Gokine (paonazza): … ehm… ma cosa stai dicendo? Non è…

Kanzeon (idem come sopra): Gokine, piantala di prendermi per i fondelli! Vi ho visti insieme!

Gokine (impallidisce di colpo): Ah… beh… non c’è nulla di male se…

Kanzeon (afferrandola per le braccia): Nulla di male?!? Il Duca vanta dei diritti sul Moulin e su di te, signorina, e se non ti avrà saremo tutti quanti nella merda più profonda! Addio guadagni…! Addio mio adorato sake di prima qualità…!

Gokine (interrompendola): Scusa, cosa c’entro io con lo spettacolo?

Kanzeon (esasperata): Non capisci proprio nulla… il biondino ti ha fatta rincitrullire ancora di più…

Gokine (lampadina da 200 watt in testa): Il Duca… mi vuole fino a questo punto?

Kanzeon (si è arresa): Ottima intuizione, scimmietta… e hai avuto modo di vedere che tipo d’uomo è…

Gokine (occhioni tristi): Quindi cosa dovrei fare io?

Kanzeon (improvvisamente materna): Dai buca al caro Sanzo e vai a cena con il Duca, almeno per stasera. Poi vedremo…

Gokine (occhioni lucidi): M-ma… veramente…

Kanzeon (sorriso minaccioso): Gokine, almeno per stasera dammi retta e fai quello che ti dico!! Intesi?

Gokine (annuendo, sconfitta): Ho capito, ho capito… vado a prepararmi…

Kanzeon (si gira per andarsene): È per il tuo bene, Gokine.

Gokine (poco convinta): Sì, sì… come no…

 

La ragazza mosse qualche passo per dirigersi verso la propria stanza, tutta triste e pensierosa, domandandosi come l’avrebbe presa Sanzo quando non l’avesse vista arrivare all’appuntamento… ma non ebbe modo di rifletterci su troppo a lungo perché improvvisamente venne assalita da un tremendo languore di stomaco, uno di quelli che le causavano dei giramenti di testa assurdi: cercò di riprendersi e di resistere, invano, e un attimo dopo cadde a terra priva di sensi. Aveva troppa fame e non aveva più mangiato nulla da quella mattina! Per fortuna Kanzeon se ne accorse subito e chiamò Nataku e gli altri, ordinando loro di portare Gokine in camera e di chiamare il medico, monsieur Jiroshin; questi arrivò nel giro di un quarto d’ora, preoccupatissimo: ogni volta che c’era di mezzo Kanzeon Ziedler si precipitava al Moulin come se fosse questione di vita o di morte anche se si trattava di una semplice diarrea, e giravano difatti voci fondate secondo cui i due sarebbero stati amanti, tempo addietro…

La graziosa dama di compagnia di Gokine (quella che flirtava con Kou, per intenderci) lo fece entrare nella stanza della ragazza, dove quest’ultima giaceva ancora svenuta con una nervosissima Kanzeon al capezzale.

 

M. Jiroshin (avvicinandosi al letto): Signora Ziedler, potreste spiegarmi cos’è successo?

Kanzeon (mordicchiando un fazzoletto): Non ne ho idea! È caduta a terra all’improvviso e non si è ancora ripresa!

M. Jiroshin (prendendo il polso di Gokine): Uhm… sembra una sorta di anemia… o pressione bassa, non so…

Kanzeon (nervi a fior di pelle): Se non lo sapete nemmeno voi che cavolo vi ho chiamato a fare?!?

M. Jiroshin (china la testa): Perdonatemi, ma proprio non capisco cosa sia successo a mademoiselle Gokine…

Kanzeon (sconcertata): E… si riprenderà per le otto?

M. Jiroshin (scuote la testa): Ah, signora mia, per questa sera è bene tenerla tranquilla.

Kanzeon (mani nei capelli): Ommioddio, per tutti i sutra…!

M. Jiroshin (continua con la sua tiritera): Poi quando si sveglierà datele qualcosa da mangiare, ne ha bisogno.

Kanzeon (vorrebbe battere la testa nel muro): Ora che caspio m’invento con il Duca?

M. Jiroshin (gocciolina di sudore): Signora… mi state ascoltando?

Kanzeon (interrompendo un attimo il suo lamento): Come? Oh, certo, ho capito perfettamente. Ora potete andare…

M. Jiroshin (deluso, esce): D’accordo… tornerò domani mattina per vedere come sta.

Kanzeon (lugubre): Sì… sempre che io sia ancora viva per accogliervi… sono rovinata…

Dama&Nini (inquiete): Kanzeon…

Kanzeon (riprendendosi un po’): A meno che… Forse ho un’idea…

Gokine (mugolando nel suo stato semicomatoso): Ho fame…

 

Nel frattempo, i minuti passavano e due uomini attendevano con un crescente palletico (o agitazione che dir si voglia) la bella Gokine, senza sapere che quella sera sarebbero andati entrambi in bianco; il Duca progettava già folli ritorsioni contro quegli sconsiderati bohemiens che lo stavano prendendo in giro, e Sanzo iniziava a conoscere il sapore amaro della gelosia… e della zuppa troppo salata che Hakkai gli aveva rifilato. Ma Kanzeon aveva la soluzione a portata di mano, e non tutto era perduto.

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: olè, completato anche il sesto atto! Anche qui ho interrotto per evitare di farlo eccessivamente lungo, perciò il prossimo sarà dedicato alla scena di “Like a virgin” (una delle più divertenti del film, secondo me), con Kanzeon e il Duca, e alla gelosia sanzesca… In ogni caso, aggiornerò più in là del previsto perché sono via dal 24 al 27 e non ho modo di utilizzare il pc. Chiedo venia! Dopo scriverò come un fulmine per farmi perdonare ^__-. Come sempre, GRAZIE INFINITE a tutte voi che recensite: sono contentissima, continuate così! Grazie veramente! E anche a chi legge soltanto, lo ripeto. Spero che Simo/Sakura sia riuscita a risolvere i problemi che aveva con internet, è tantissimo che non riusciamo a sentirci…

Ecco, mi pareva strano che Homura non cominciasse a chiedermi perché non ho dato a lui la parte di Christian, al quale, a detta sua, somiglia molto di più di Sanzo…! Io ci rinuncio, non dirò più una parola! Però metti via quella spada, grazie… ¬_¬’’’

Bene, vi saluto. Ci sentiamo al prossimo atto! See you soon and go to the West! E buone vacanze!

Black Moody (sul punto di squagliarsi dal caldo  ^^’’’)

 

 

 

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Capitolo 7
*** Act. 7 ***


Moulin rouge

 

 

 

Moulin rouge!

 

Act. 7

 

 

 

 

Rapida come il vento, per quanto glielo consentivano i tacchi, Kanzeon Ziedler corse fino alla torre del Duca, chiedendo di essere ricevuta. L’affascinante moro, intanto, misurava a grandi passi il salone, ed era arrivato al dodicesimo modo-di-farla-pagare-a-quella-manica-di-idioti quando Kanzeon fece il suo ingresso in scena.

 

Kanzeon (trafelata, gridando): Duca!!! Gokine non può venire!!

Duca (bloccandosi sul posto e lanciandole un’occhiata omicida): Ma guarda un po’…

Kanzeon (riprendendo fiato): Sì, però non per il motivo che credete voi.

Duca (scettico): Ah no? E allora potrei sapere cosa diavolo è successo stavolta?

Kanzeon (si atteggia a persona seria): Si sta confessando.

Duca (sopracciglio alzato fino all’inverosimile): … confessando? Cos’è, mi prendete per un cretino?

Kanzeon (concitata): Vi assicuro che è la verità!

Duca (non cede): Sentiamo, allora… a cosa è dovuta questa sua strana urgenza?

Kanzeon (sorridendo e avvicinandosi): Ma naturalmente a voi, mio caro.

Duca (spiazzato): A… me?

Kanzeon (sempre sorridente): Certo! Vedete, prima di offrirsi completamente a voi vorrebbe essere purificata da tutto il suo passato che, diciamocelo, non è proprio esemplare… oddio, parlo io… comunque, vuole venire da voi come nuova… perché mi ha rivelato che voi la fate sentire come nessun altro ha saputo fare, Duca… (il tono si fa ammaliante)

Duca (occhi che brillano): Capisco…

Kanzeon (rincara la dose, voce sensuale): Dice che la fate sentire… come una vergine.

Duca (in fibrillazione): Una vergine…! Oh sì, Seiten Taisei Son Gokine… ora sì che so che sarai mia…!

Kanzeon (torna al tono di voce normale): Duca, vi ho già pregato di non rubarmi le battute.

Duca (manco la sta a sentire): Sì… capisco… una vergine… mh…

Kanzeon (tra sé e sé): Santo cielo, questo è andato…

[va al tavolo, prende la tovaglia e se la drappeggia sulla testa come un velo]

Kanzeon (tornando dal Duca e cominciando a cantare):  She made it through the wilderness somehow
                                                                                                             She made it through
                                                                                                             She didn't know how lost she was
                                                                                                             Until she found you

Duca (ascoltando con interesse): …

Kanzeon (girando attorno a lui): She was beat, incomplete
                                                               She'd been had, she was sad and blue
                                                               But you made her feel
                                                               Yes, you made her feel shiny and new

[i camerieri del Duca iniziano a ballettare assieme a Kanzeon; entrano anche Shi e Zen, i due tirapiedi]

Kanzeon (cantando e sbattendo le ciglia per imitare Gokine): She's so fine and she's thine               
                                                                                                                     She'll be yours till the end of time
                                                                                                                     'Cause you made her feel
                                                                                                                      Yes, you made her feel
                                                                                                                      She has nothing to hide

[i camerieri, Shi e Zen compresi, improvvisano un balletto intorno a loro e Kanzeon volteggia con uno sconcertato Duca]

Kanzeon&coro (cantando più forte): Like a virgin
                                                                      Touched for the very first time
                                                                       Like a virgin
                                                                       When your hearts beat
                                                                       Both in time

Kanzeon (tra sé e sé): E pensare che queste parole andrebbero bene per parlare di lei e di quel nevrotico di Sanzo… mph…

Duca (decisamente arzillo, canta): She's so fine, and she's mine
                                                                  Makes me strong
                                                                  Yes, she makes me bold
                                                                  And her love thawed out
                                                                  Yes her love thawed out
                                                                  What was scared and cold

Kanzeon (sbattendo le ciglia e nascondendosi dietro la tovaglia): Like a virgin…!

Duca (ballando assieme a Shi, Zen e i camerieri intorno a lei): Touched for the very first time

                                                                                                                       When our hearts beat
                                                                                                                       Both in time

Kanzeon,Shi&Zen (ballettando): Like a virgin!

Duca (avanzando verso Kanzeon con aria da perfetto Conquistador): Feels so good inside
                                                                                                                                      When you hold her
                                                                                                                                      And you touch her
                                                                                                                                      And you hold her
                                                                                                                                      And you touch her

Kanzeon (reggendo il gioco, tra sé e sé): Guarda guarda come si è galvanizzato… ci vuol poco con gli uomini…!

Duca (prendendo Kanzeon tra le braccia in posizione da tango): She’s so fine and she is mine!

[Shi, Zen e i camerieri continuano a fare il coro e a ballare attorno ai due]

Kanzeon&Duca (con un acuto potentissimo): Like a virgin!

Duca (riprendendo fiato): Saprò aspettare, Ziedler! Mi avete dato un’ottima notizia!

Kanzeon (liberandosi della tovaglia): Ma naturalmente… comunque anch’io son disponibile, se vi va… (ghignetto)

Duca (tono asciutto): Preferisco non indagare sul significato di questa frase…

Kanzeon (tra sé e sé, prima di andarsene): Evviva i tonni che ti prendono sempre sul serio!

 

Così, ancora una volta, le brillanti trovate della padrona del Moulin (e futuro malvagio Dio della Guerra nello spettacolo spettacolare) avevano salvato il fondoschiena a tutti quanti. Ovviamente questo non riuscì a smorzare la gelosia di Sanzo, che non sapeva nulla di cosa fosse successo veramente e che il giorno dopo si ritrovò a fronteggiare la sua Gokine… Erano nella stanza di lui, e il biondo, seduto sul davanzale della finestra, si sentiva immensamente imbecille; nonostante ciò non poteva fare a meno di avere una gran voglia di stritolare qualsiasi oggetto gli capitasse a tiro nel ripensare a cos’era accaduto (o meglio, cosa non era accaduto) la sera precedente, comportamento che la gente, di solito, definiva “gelosia” (e di quelle serie).

 

Gokine (a occhi bassi, seduta sul letto): Sanzo… sei ancora arrabbiato?

Sanzo (fumando, senza voltarsi): Un’altra domanda idiota come questa e giuro che ti butto fuori.

Gokine (tormendandosi una manica): Ma… non è una domanda idiota… vorrei saperlo…

Sanzo (sbuffando): Cos’è, pensi che io sia contento dopo che mi hai dato buca in pieno?

Gokine (alzando lo sguardo): Ma Sanzo! Te l’ho detto! Mi sono sentita male! È per questo che non…

Sanzo (voltandosi di scatto): Ah, davvero? E chi mi dice che tu in realtà non sia andata dal Duca a cena?

Gokine (alzandosi in piedi, quasi disperata): Non ci sono andata!! Mai e poi mai avrei preferito lui a te!!

Sanzo (inizia a sentirsi meno sicuro della propria incazzatura): …

Gokine (stringendosi ad un suo braccio): Ti prego, Sanzo, credimi!

Sanzo (ancora meno sicuro): …

[intanto, Nataku e Gojyo stanno origliando al di là della porta d’ingresso, interessatissimi]

Sanzo (serio ma più tranquillo): Posso crederti… però questa storia alla lunga mi stresserà…

Gokine (spalanca gli occhioni, spaventata): Co… cosa vorresti dire, Sanzo?

Sanzo (guardando fuori): Che lo sapevo che mi sarei sentito così… tsk…

Gokine (ora maliziosamente curiosa): Così come?

Sanzo (mano al viso): Ma che diamine sto dicendo? … così… imbecille, ecco! Perché so benissimo qual è il tuo lavoro e mi rendo conto che è da pazzi portare avanti questa storia senza rimetterci!

Gokine (si allontana un po’, sull’orlo della crisi di pianto): Ah… allora tu… tu vorresti… finirla…

Sanzo (tono finto indifferente, senza guardarla): Alla fine sarà la soluzione migliore per entrambi.

[silenzio di tomba, mentre Nataku trattiene a stento Gojyo che vorrebbe entrare e strangolare il biondo]

Sanzo (girandosi finalmente verso Gokine): Ehi… (sbarra gli occhi)

Gokine (fiumi di lacrime): Vuoi… finirla… sul serio… aaaaah, voglio morireeeee…! (rischio di scena da melodramma in arrivo)

Sanzo (spiazzatissimo, mettendole le mani sulle spalle): Nononono, aspetta un attimo! Gokine!

Gokine (idem come sopra, se non peggio): Noooo, non voglio ascoltareeeeeee…

Sanzo (un po’ arrabbiato, un po’ imbarazzato): Invece mi ascolti! Non prendermi così alla lettera! Ho esagerato!

Gokine (smettendo di singhiozzare): Eh… stavi scherzando?

Sanzo (alzando gli occhi al cielo): Diciamo che stavo parlando in generale, scimmia… possibile che tu non capisca?

Gokine (arrossendo ma più calma): Uffa, non sono così stupida!

Sanzo (poco convinto): Mh…

Gokine (sorriso titubante): Però… ecco… quindi non mi vuoi lasciare… vero?

Sanzo (sull’imbarazzato andante, fa un passo indietro): …

Gokine (guardandolo negli occhi): Vero, Sanzo? Eh? Eh?

Sanzo (voltandosi di nuovo verso la finestra, comincia a canticchiare): Never known I could feel like this

                                                                                                                                        Like I’ve never seen the sky before

                                                                                                                                         I want to vanish inside your kiss

                                                                                                                                         Every day I… (s’interrompe, arrossisce un pochetto)

Gokine (arrossisce e ascolta): …

Sanzo (riprendendo, anche se si sente più che scemo): … every day I love you more and more

                                                                                                        Listen to my heart, can you hear it sings

                                                                                                        telling me to give you everything

                                                                                                        Seasons may change, winter to spring

                                                                                                        But I love you until the end of time…

Sanzo (tra sé e sé): Aiuto, sto rincoglionendo sul serio…!

Gokine (in brodo di giuggiole): Oh…

Sanzo (ricominciando a cantare): Come what may, come what may

                                                                 I will love you until my dying day

Gokine (sul punto di sciogliersi): Oh, Sanzo…

Sanzo (rosso come un peperone): Senti, non so cosa mi sia preso… io…

Gokine (cantando): Suddenly the world seems such a perfect place

                                      Suddenly it moves with such a perfect grace

                                      Suddenly my life doesn’t seem such a waste

                                      It all revolves around you

[il biondino le si avvicina di nuovo, confuso&felice; dall’altra parte della porta, Nataku e Gojyo ascoltano rapiti]

Gojyo (orecchio appiccicato al legno): Cavoli… certo che quello schizzato di uno scrittore è bravo a cantare!

Nataku (mani giunte e occhi che brillano): Un genio! È un genio!

Gojyo (ridacchiando): Schizofrenico.

Nataku (scrollando le spalle): Dettagli, dettagli… senti che poesia, che melodia…!

Gojyo (aria di chi la sa lunga): Sì, sì… te lo dico da cosa è causata…

Nataku (capisce a cosa si riferisce): Non sai pensare ad altro…

Gokine (salendo sul davanzale della finestra): And there’s no mountain too high, no river too wide

                                                                                         Sing out this song, and I’ll be there by your side

Sanzo (raggiungendola): Storm clouds may gather, stars may collide

                                                 But I love you…

Gokine (sorridendo e abbracciandolo): I love you

Sanzo (ormai fregandosene dell’imbarazzo): Until the end…

Gokine (stringendosi a lui): … until the end of time!

Sanzo&Gokine (abbracciati): Come what may, come what may

                                                         I will love you until my dying day

Gokine (quasi non riesce a crederci): Suddenly the world seems such a perfect place…

Nataku&Gojyo (commossi e troppo appoggiati alla porta): Oooooooh…

Sanzo&Gokine (con i visi vicinivicini): Come what may, come what may

                                                                            I will love you… until my dying day!

Gokine (sorriso dolcissimo): Allora non vuoi lasciarmi, vero?

Sanzo (sbuffando): Mi sembra di averti dato una risposta fin troppo esauriente… scimmia…

Gokine (risata leggera): Mmmh… il mio sole…

Sanzo (fa per baciarla): Tsk…

[ma la porta si apre con un gran rumore e Nataku e Gojyo rotolano nella stanza facendo un casino incredibile]

Sanzo (bloccato nella posizione di prima): … (occhio alle venuzze!)

Gokine (imbarazzata): Eh eh eh… ehm… vi siete fatti male?

Nataku (non sa se ridere o scappare): Oh… no… tutto bene… togliamo subito le tende… vero Gojyo?

Gojyo (rialzandosi a fatica): Uh… forse è meglio… vi lasciamo ai vostri comodi, piccioncini…

Sanzo (glaciale): Ehi… da quanto tempo eravate lì fuori?

Nataku&Gojyo (immobili, sudano freddo): …

Sanzo (sempre più minaccioso): Vi ho fatto una domanda.

Nataku (cercando di svicolare): Aehm… siamo arrivati un attimo fa… tranquillo, Sanzo…

Gojyo (assolutamente poco convincente): Ma certo, è la verità… non abbiamo sentito nulla… ehm…

Sanzo (tirando fuori da chissà dove una piccola pistola): FUORI DI QUIIIII!!!!!!!!! (prende a sparare in aria)

Nataku&Gojyo (scappando a gambe levate): Aaaaaahhhh!!! Ce ne andiamo, ce ne andiamo!!! A più tardiiiii…!

[la porta si richiude e torna la calma; Sanzo ripone la pistola]

Gokine (sbalordita): E quella da dove arriva?

Sanzo (laconico): Sempre avuta.

Gokine (perplessa): Ah… ma rischiavi di ammazzarli…

Sanzo (idem come sopra): No, sprecherei solo utili pallottole.

Gokine (sorridendo): Mh mh… tanto non li uccideresti mai…

Sanzo (sguardo volutamente corrucciato): Tzè… torniamo al discorso di prima, è meglio…

[… e riprendono a baciarsi]

 

La data dello spettacolo si avvicinava a grandi passi, e sembrava che ormai non si sarebbero presentati più problemi, soprattutto per i due amanti: si trattava soltanto di resistere fino alla serata fatidica, e poi Gokine avrebbe potuto liberarsi dalle brame del Duca! Ma non sarebbe stato così semplice, e di lì a poco tutti avrebbero avuto modo di rendersene conto.

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: eccomi qui, son tornata! E con un capitolo piuttosto lungo, tra l’altro… che ho concluso in maniera un po’ più seria del solito ¬_¬’’. D’altronde, qui iniziano i veri guai, come potrete vedere nel prossimo atto, ma non preoccupatevi… in fondo, i nostri Sanzo e Goku/Gokine se la cavano sempre, no? E preparatevi a ballare a ritmo di tango (con Gojyo e qualcun altro di cui ancora non intendo rivelare l’identità perché è una sorpresa)…!

Come sempre, un GRAZIE MILLE a tutte voi per le recensioni! Poi, un benvenuta a Barbara: sono contenta che ci sia una nuova lettrice ^^! Continuate a farmi sapere cosa ne pensate, mi raccomando! E come sempre, arigatou  anche a tutti coloro che leggono e basta! Uh uh uh, sono decisamente ispirata… sarà perché questi quattro giorni li ho passati con le mie tre matte friends saiyukesche a parlare del bonzo e compagnia bella… in ogni caso, credo che aggiornerò al più presto ^__-.

Ci sentiamo al prossimo atto! See you soon and go to the West!

Black Moody (attaccata al ventilatore, unica via di salvezza  @__@’’’)

 

                                                                   

 








                                                  




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Capitolo 8
*** Act. 8 ***


Moulin rouge

 

 

 

Moulin rouge!

 

Act. 8

 

 

 

 

 

Mancavano ormai pochissimi giorni al fatidico spettacolo: c’era chi non stava più nella pelle dall’euforia (come Gojyo, che sarebbe stato il protagonista assoluto insieme a Gokine e che già aveva notato quante donne in più gli stesse portando la celebrità) e chi aveva un diavolo per capello dal nervosismo (come il bel Duca, che non ce la faceva più ad aspettare, o come Kanzeon, costretta ad inventarsene sempre di tutti i colori per aiutare il biondino e la ragazza). Ma in ogni caso le prove andavano avanti a meraviglia.

Se non che, proprio durante una delle generali, il soffitto del Moulin parve crollare addosso ai due amanti (e non solo)…

 

Sanzo (dirigendo le prove): Allora, qui ci sarà la canzone segreta degli innamorati. Avete capito di quale parlo, no?

Gojyo (in costume, sicuro di sé): Ehi, occhi suadenti, mi hai preso per scemo?

Sanzo (occhiata gelida): Guarda caso sì, testa rossa…

Gojyo (rischiando di stritolare le mani di Gokine): Razza di bastardo! Vuoi litigare?!

Sanzo (sigaretta in bocca): Ma figuriamoci, chi ne ha voglia? Tu, piuttosto, che aspetti a rispondermi?

Gokine (liberandosi dalla stretta di Gojyo): Ehm… signori, calmatevi…

Kanzeon (mano sulla faccia, esasperata): Io mi licenzio…

Gojyo (trattenendosi a fatica): Sì, sì, so benissimo qual è la canzone, scrittore schizzato!

Gokine (sollevata): Esatto, l’abbiamo provata un sacco di volte! (lancia uno sguardo significativo al biondo)

Sanzo (ricambiando velocemente l’occhiata): Mph… molto bene. Forza, continuiamo…

Duca (seduto, guardandoli cantare): …

Nini (avvicinandosi a lui): Signor Duca, c’è qualcosa che non va?

Duca (senza voltarsi): Perché me lo domandate?

Nini (fa le spallucce): Niente… mi sembrate poco convinto.

Duca (sospirando pesantemente): Di cosa non dovrei essere convinto? Parlate più chiaro!

Nini (innocente): Di questo finale. Insomma, voglio dire, perché mai la principessa dovrebbe preferire uno scrittore squattrinato?

Duca (sbarra gli occhi): … eh?

Nini (coprendosi la bocca con una mano): Ops! Intendevo un bonzo squattrinato… (si allontana)

Duca (in un sibilo): Ora capisco… ora capisco…

[lancia uno sguardo assassino verso il palco, dove gli altri continuano a provare il gran finale]

Gokine&Gojyo (cantando mentre Kanzeon, come da copione, si dispera): Come what may, come what may

                                                                                                                                              I will love you until my dying day!

Sanzo (battendo le mani per sottolineare che è finito): Ottimo! Molto bene!

Kanzeon (rialzandosi e togliendosi il mantello del costume): Direi proprio di sì! Duca! Allora, che ve ne pare?

Tutti (aspettando il responso): …

Duca (un po’ beffardo): Non male… ma non sono convinto della storia in sé.

Gokine (deglutendo a vuoto e guardando Sanzo in tralice): Ah… non vi piace il finale, Duca?

Duca (agitando mollemente una mano): Lo trovo bizzarro. Perché la principessa non può scegliere il Dio della guerra? In fondo lui le offre protezione, sicurezza, ricchezze… cosa ci sarebbe di strano se scegliesse lui?

Sanzo (fa per intervenire): Ehi…

Kanzeon (interrompendolo): Ma Duca…! Credevo vi piacesse questa fine! Perché mai tutto d’un tratto non…

Duca (alzandosi, glaciale): Ve lo ripeto. Perché la principessa non sceglie il Dio della guerra?

Sanzo (non riesce a trattenersi): PERCHÉ LEI NON VI AMA, IMBECILLE!!!!

Tutti (occhi fuori dalle orbite, rischio di collasso): …….

Gokine (senza fiato): San…

Sanzo (sudando freddo, cerca di rimediare): … cioè, lei non lo ama… non lo ama… non lo… non lo ama, no…

Duca (più freddo e pericoloso di prima): Molto bene, molto bene. Adesso mi è tutto chiaro… adesso…

Gokine (rendendosi conto della minaccia, scoppia a ridere): Oh, andiamo! Il Duca non ha tutti i torti! (gli va incontro)

Kanzeon (più spaesata che mai): Gokine!

Gokine (avvicinandosi con fare accattivante al Duca): Non fate caso… alle idee balzane di questi giovani bohemiens…

Nataku,Gojyo&Kou (scattando avanti): Balzani a chi???

Hakkai (riacchiapandoli per la collottola): Buoni, buoni… non vedete che lo dice apposta?

Gokine (sempre accattivante): Ma lasciamo che abbiano il loro lieto fine, no? Che ve ne importa? Invece… voi ed io stasera potremmo finalmente goderci quella cena famosa, mio Duca… non trovate?

Sanzo (sul punto di scoppiare): Cosa…

Kanzeon (afferrandolo per un polso): Vedi di non fare altri danni per oggi, biondino. Lei lo sta facendo per noi.

Sanzo (gli tocca arrendersi): Tsk…

Duca (molto più compiaciuto): Dite sul serio, mademoiselle? Verrete?

Gokine (sorridendo maliziosa): Ma naturalmente. Alle otto sarò da voi, promesso.

Duca (facendole il baciamano): Vi aspetto, mia diletta.

Sanzo (a denti stretti, con una voglia matta di sparare un paio di colpi): Tua diletta un tubo!

[il Duca se ne va; Gokine lancia uno sguardo quasi disperato a Sanzo, ma subito dopo si dilegua pure lei; silenzio generale]

Kanzeon (aria molto tesa): Per oggi basta con le prove.

Nataku (sconcertato): Ma… è soltanto un’oretta che…

Kanzeon (alzando la voce): Ho detto BASTA! E che è, parlo giapponese?!

Kou (a voce appena udibile): Forse…

Hakkai (sospirando): Beh, credo sia la cosa migliore… non trovi anche tu, Sanzo?… Sanzo? (non lo vede più)

Gojyo (stranamente pensoso): …

 

Il biondo, colto da un impulso irrefrenabile, si era però precipitato all’inseguimento di Gokine (e non del Duca, per fortuna, sennò ci sarebbe scappato il finimondo), che cercava disperatamente di nascondersi dietro la struttura del palco. Sanzo si sentiva a metà tra il furente e lo sconvolto, e non sapeva come fare fronte ad un simile miscuglio esplosivo di sentimenti, dato che non li aveva mai trovati prima… e l’espressione della ragazza, i cui occhi dorati erano sgranati nel disperato tentativo di non allagarsi, non faceva che peggiorare la situazione. Ma ormai…

 

Sanzo (afferrando Gokine per una spalla): Aspetta!

Gokine (tremante): S… Sanzo…

Sanzo (con il fiatone): Dimmi che non stavi dicendo sul serio… dimmi che non andrai da quel cretino!

Gokine (distogliendo lo sguardo): Devo farlo, mi dispiace… altrimenti non potremo davvero più… (le si spezza la voce)

Sanzo (afferrandola anche per l’altra spalla, la fa voltare): Gokine! Ma tu non vuoi andare da lui!

Gokine (quasi gridando): Lo so!! Ma è il mio lavoro! E adesso…ne va di tutti noi…

Sanzo (togliendo le mani): Non credo che riuscirò a stare fermo…

Gokine (scuotendo la testa): No, ti prego! Perdonami, però promettimi… che mi lascerai fare… e dopo… saremo liberi…

Sanzo (sguardo volutamente freddo): Tu credi? In ogni caso non posso prometterti nulla…

Gokine (supplichevole): Sanzo…

Sanzo (idem come sopra): …sai come sono fatto…

Gokine (posandogli due dita sulle labbra): Lo so… ma…

Sanzo (trattenendo un sospiro): Comunque farò del mio meglio. E solo perché me lo hai chiesto tu.

Gokine (abbracciandolo): Oh… grazie… Sanzo…

Sanzo (facendo ancora un po’ il ritroso): Tsk… prima o poi lo faccio fuori, quel damerino.

Gokine (chiudendo gli occhi): Sì… quando lo spettacolo sarà finito…

Sanzo (carezzandole la testa): E va bene, va bene…

Gokine (allontanandosi di scatto, seppur riluttante): Ora devo andare.

Sanzo (assente): Sì… sta’ attenta…

[Gokine annuisce, lo guarda mesta un’ultima volta e poi corre via; il giovane resta lì impalato con la faccia più scura del solito]

 

Le ore passarono con una lentezza estenuante, tale da rischiare di mandare in paranoia non solo il biondo, che ovviamente aveva circa dieci diavoli per capello, ma anche chi doveva sopportarlo; inoltre, il tempo aveva deciso di dare il proprio parere, e si stava preparando ad un temporale coi fiocchi quando Gokine, vestita in maniera più fredda e accattivante del solito, fece il suo ingresso nel salone imbandito del Duca. E mentre quest’ultimo si mordeva quasi le mani per non saltarle subito addosso e si sforzava di comportarsi con perfetta galanteria, tutti gli altri (Kanzeon esclusa, visto che era sparita a farsi i fatti suoi) aspettavano in silenzio nella sala prove in completa penombra, sempre più in preda ad un frenetico palletico…

 

Nataku (mogio mogio, appoggiato alla balaustra): Secondo voi ce la farà?

Kou (osservando con occhio critico una boccetta sospetta): Io preferisco non pensarci.

Nataku (guardandolo di sbieco): E quando mai lo fai…?

Kou (fa finta di nulla): …

Hakkai (a voce bassa): Piuttosto, io mi preoccupo per Sanzo… (piega la testa verso il ragazzo)

Nataku (seguendo il gesto di Hakkai): A chi lo dici…

Gojyo (osservando il biondo in silenzio): Mh…

[ad un tratto, Nini si avvicina a Sanzo, che se ne sta seduto su una sedia con espressione nera]

Nini (abbracciandolo da dietro): Andiamo, pelatone mio, non crucciarti così!

Sanzo (ringhiando): Pelato a chi? E poi, si può sapere che vuoi?

Nini (sbuffa quasi divertita): Eddai… avrai il tuo finale, tranquillo! Ma solo quando il Duca avrà finito con…

Sanzo (alzandosi di scatto e buttandola a terra, incazzatissimo): NON UNA PAROLA DI PIÙ, MOCCIOSA!!!

Nini (un po’ spaventata): Ehi!!

Hakkai&Nataku (precipitandosi a fermarlo): Sanzo, calmati!

Sanzo (divincolandosi): CALMATI UN CORNO!! LASCIATEMI!

Gojyo (parandoglisi di fronte, serio): Mai innamorarsi di una donna che vende sé stessa, razza di idiota.

Tutti (terrorizzati all’idea della reazione sanzesca): …

Sanzo (strabuzza gli occhi): Cos… non ho bisogno delle tue lezioni di vita, argentino pervertito!

Gojyo (che è piuttosto fumato ma ancora lucido): Ah no? A me sembrerebbe di sì…

[scende nella pista da ballo; Hakkai e Nataku si allontanano da Sanzo, che tiene lo sguardo fisso sul rosso]

Gojyo (gettando a terra la cicca dell’ultima canna): Puoi sostenere di poterla amare nonostante il suo lavoro, e forse puoi riuscirci veramente… però non sarai mai capace di allontanare la gelosia, scrittore schizofrenico…

Hakkai (avvicinandosi): Gojyo, lascia perdere… il nostro Sanzo di sicuro sa che…

Gojyo (ignorandolo, la voce che si alza): … e questo perché la gelosia ti fa diventare… MATTO!

Tutti (guardando la scena, mentre qualcuno inizia a suonare un tango dal fondo della sala): …

Gojyo (afferra Hakkai per la vita, canta e muove i primi passi di danza): Roxanne!
                                                                                                                                           You don't have to put on that red light
                                                                                                                                           Walk the streets for money
                                                                                                                                           You don't care if it's wrong or if it is right

Hakkai (decisamente sconcertato): Gojyo…? Ma che…

Sanzo (incapace di andarsene): Tsk…

Gojyo (comincia a ballare sul serio): Roxanne!
                                                                     You don't have to wear that dress tonight
                                                                     Roxanne!
                                                                     You don't have to sell your body to the night

Hakkai (seguendolo nel tango ma sempre molto imbarazzato): Gojyo… temo che tu abbia fumato un po’ troppo…!

Sanzo (dando le spalle alla pista, cantando piano): His eyes upon your face
                                                                                                   His hand upon your hand
                                                                                                   His lips caress your skin
                                                                                                   It’s more than I can’t stand!

[la musica si fa più forte, e tutti i presenti si mettono a ballare il tango, assieme alla strana coppia]

Gojyo&coro (ballando e cantando): Roxanne! You don’t have to put on that red light

                                                                     Walk the streets for money, you don’t care if it’s wrong or if it is right!

Sanzo (guardandoli e cantando con forza): Why does my heart cry?
                                                                                    Feelings I can't fight
                                                                                   You're free to leave me but
                                                                                    Just don't deceive me
                                                                                   And please believe me when I say
                                                                                    I love you!

[scende il silenzio, tutti si fermano come in attesa; nel frattempo, alla torre del Duca…]

Gokine (mangia, cercando di apparire al contrario di come si sente): …

Duca (un po’ sospettoso): Vi vedo pensierosa, mia diletta. Qualcosa non va?

Gokine (sforzandosi di sorridere): Oh, assolutamente no! Va tutto bene… tutto bene…

Duca (posando la forchetta, serio): Non siete brava a mentire.

Gokine (guardando involontariamente verso il Moulin): Io… io non… (si blocca, gli occhioni lucidi)

Duca (alzandosi e avvicinandosi lento): Voi non cosa?

Gokine (chinando la testa): … NON CE LA FACCIO!

Duca (le alza il viso, con sguardo freddo): Me n’ero accorto… e immagino che lo scrittoruccio c’entri qualcosa…

Gokine (terrorizzata): No… lui non… sono solo io che…

Duca (costringendola ad alzarsi e serrandole le braccia): Non me ne importa. Ma adesso prenderò ciò che mi spetta.

Gokine (fa per liberarsi): Vi prego, lasciatemi andare via…

Duca (freddissimo ma con gli occhi che brillano): Fossi scemo.

Gokine (intuendo l’andazzo): NO!!

[in quel momento, le danze e la musica riprendono potenti, con Gojyo e Hakkai che guidano tutti gli altri]

Gojyo&coro (cantando con forza): Roxanne!
                                                                  You don't have to put on that red light!
                                                                  You don't have to wear that dress tonight
                                                                  Roxanne!

Sanzo (avviandosi verso l’uscita, cantando con rabbia): Why does my heart cry?
                                                                                                            Feelings I can't fight!
                                                                                                            Roxanne!                     
                                                                                                            I love you!

[intanto, la povera Gokine sta disperatamente tentando di evitare che il Duca le faccia un discreto servizietto]

Hakkai (seguendo il passionale ritmo tanghesco di Gojyo): Sanzo!! Dove stai andando?

Sanzo (senza voltarsi): Vado a riprendermela!

Gojyo (smettendo un attimo di cantare): Ma sei completamente fuso o cosa?!?

Sanzo (esplode, spara un paio di colpi per aria): NON ROMPETE E CONTINUATE A BALLARE, DANNAZIONE!!!!

Hakkai&Gojyo (ammutoliti, seguono il consiglio): … la vedo buia…

Coro (le voci crescono): Roxanne!               
                                             You don't have to put on that red light
                                             Roxanne!
                                             You don't have to wear that dress tonight
                                             Roxanne!
                                             Roxanne!

Sanzo (precipitandosi di gran carriera alla torre): Why does my heart cry? Feelings I can’t fight!

                                                                                                I love you, I love you, I love you… I LOVE YOU!!

[una volta arrivato, corre alla sala, afferra una padella minacciando i camerieri con la pistola e trova i due]

Duca (ha iniziato a spogliare Gokine, svenuta): Ma chi cavolo…

Sanzo (brandendo la temibile padella): TU!! MALNATO TRAFUGATORE DI SCIMMIE!!!!

Duca (occhi di fuori dalle orbite): FERMATELOOOOO!!!!!!!!

 

… ma a niente servirono le urla del bel Duca, poiché la venerabile padella gli si abbattè impietosa sulla testa, lasciandolo disteso a terra con la stessa vitalità di un ectoplasma depresso. Poi, il biondino prese Gokine tra le braccia, dato che era ancora priva di sensi, e pur sbuffando dalla fatica sgattaiolò fuori in tutta fretta, prima che Shi e Zen accorressero sul posto attratti dal trambusto.

Salvare l’aveva salvata, si disse Sanzo mentre il cielo lampeggiava, aumentando il suo senso di inquietudine, però si rendeva conto non sarebbe certo finita lì (ottima intuizione…). Solo che in quel momento non gliene importava assolutamente nulla.

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: eccomi di nuovo qua con l’ottavo atto! Scusatemi se ho ritardato con l’aggiornamento, stavolta, ma sono tornata stamattina dal mare e prima non ho avuto granchè tempo. Oltretutto il 20 riparto per un’altra settimana, quindi dovrò ritardare ancora… In ogni caso, sono contenta di aver finito questa parte, a mio parere una delle più difficili da rendere, soprattutto perché non ho potuto farla troppo comica… spero comunque che vi sia piaciuta lo stesso ^^. L’idea di far ballare Gojyo con Hakkai durante il tango di Roxanne mi è venuta in un momento di sclero estremo, lo ammetto, così come quella di far dire a Sanzo tante volte “I love you” nella canzone: probabilmente sarà risultato un po’ OOC, ma non ho saputo resistere alla tentazione…

Adesso si profilano i problemi più grandi all’orizzonte, per i nostri due lovers, e ci stiamo avviando verso il gran finale… perciò seguitemi fino all’ultimo, mi raccomando! A proposito, come sempre un GRAZIE MILLE immenso a tutte voi che continuate a recensire ed uno in particolare a Sam, che lo ha fatto per la prima volta: grazie grazie grazie  ^^!

Per adesso chiudo e vi saluto. Buone vacanze to everybody, ci sentiamo al prossimo atto!

See you soon and go to the West! Black Moody (che si è divertita un casino al mare)








 

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Capitolo 9
*** Act. 9 ***


Moulin rouge

 

 

 

Moulin rouge!

 

Act. 9

 

 

 

Forse, se avesse saputo quali conseguenze avrebbe portato la sua piazzata, Sanzo ci avrebbe pensato due volte prima di sbatacchiare quella famosa padella in testa al Duca e di sottrargli Gokine, ma come si suol dire “del senno di poi son piene le fosse” (se qui di senno, tra tutti, si può parlare). Fatto sta che dopo averla salvata il biondino si precipitò nel proprio appartamento con Gokine ancora semisvenuta tra le braccia, mentre iniziavano a cadere alcune gocce di pioggia, in pieno stile da filmone drammatico. Per fortuna, Nataku e Kou lo avevano preceduto e lo stavano aspettando all’interno…

 

Nataku (correndo incontro al biondo con una coperta in mano): Sanzo!! Temevamo il peggio!

Kou (osservando la scena con fare distaccato): Siete bagnati fradici.

Sanzo (stranervoso): Vorrei vedere te a correre sotto un temporale con qualcuno in braccio!

Kou (sempre laconico): Grazie, preferisco risparmiarmelo.

Sanzo (rischiando di lasciar cadere Gokine): Dann…

Nataku (mettendosi in mezzo): Ehi, non mi pare il momento di litigare! Pensiamo a Gokine, piuttosto!

Gokine (mugola): Mmmh…

Sanzo (sospirando): Sì, forse è meglio. (la scarica sul sofà)

Nataku (coprendola in fretta): Mi spieghi come cavolo hai fatto a portarla via?

Sanzo (lapidario): Usa la tua immaginazione.

Kou (inarca un sopracciglio): Hai steso il damerino? Non sapevo tu avessi tendenze suicide.

Nataku (in paranoia): Tendenze suicide?! Non scherzarci sopra, Kou! È la fine, è la fine, me lo sento!!

Sanzo (toccandosi in un punto strategico): Ma la pianti di portare sfiga, ragazzino menagramo?

Kou (idem come sempre): Guarda che non ha tutti i torti…

Gokine (aprendo gli occhi): Mh… dove sono…?

Sanzo (riattivandosi di colpo e precipitandosi sul sofà): Gokine!

Nataku (sollevato): Ha ripreso i sensi!

Kou (senza scomporsi): Parrebbe di sì.

Gokine (spalancando gli occhioni dorati): Sanzo…! Sei stato tu… a salvarmi… io…

Sanzo (facendo di tutto per non abbracciarla in pubblico): Sì, adesso sei al sicuro, perciò piantala di frignar - - -

Gokine (interrompendolo, gli getta le braccia al collo e inizia a piangere, appunto): Perdonami, perdonatemi tutti! Alla fine non sono riuscita a fingere, non volevo più farlo! Lo so che adesso ogni cosa andrà a farsi fottere, ma non m’importa, non m’importa! Non ce l’ho fatta… perché ti amo troppo, Sanzo, ti amo!! Perdonami… (e giù lacrime)

Sanzo (paonazzo): …

Nataku&Kou (non sanno se preoccuparsi o se incoraggiarli): Ehm… forse è meglio se leviamo le tende…

Sanzo (gelido): Forse è meglio, sì.

Nataku&Kou (gocciolone di sudore): …

[i due amici si ritirano in fretta e furia, lasciando il biondo e Gokine da soli nella stanza]

Sanzo (tornando a rilassare l’espressione): Gokine… ascoltami.

Gokine (continuando a piangere): Perdonamiiiii…

Sanzo (alzandole il viso di colpo): Ti perdono, stupida scimmia! Pensi che potrei non farlo?! Ma adesso ascoltami!

Gokine (stupita ma più calma): S… sì, dimmi…

Sanzo (stranamente infervorato): Andiamocene di qui! Non me ne frega nulla del Duca, di Kanzeon, dello spettacolo… non ne posso più, e credo sia l’unica cosa da fare, arrivati a questo punto!

Gokine (occhioni spalancati): Ma… come facciamo ad andarcene? Il Duca andrà su tutte le furie! E gli altri…

Sanzo (sbuffando): Ad essere sincero m’interessa poco degli altri. Voglio soltanto portarti via di qui.

Gokine (arrossendo, il cuore a mille): Sanzo… io…

Sanzo (scrollando le spalle): Lo so, non è semplice, tu hai praticamente tutto qui… insomma, vedi tu! Tsk…

Gokine (abbracciandolo di nuovo): Non m’importa! Mi basta essere con te!

Sanzo (un po’ sconcertato): Ah… sarebbe un “sì, accetto”?

Gokine (stampandogli un bacio sulla bocca): Sì!! Ce ne andiamo stanotte, subito!

Sanzo (gocciolone di sudore): Certo che è incredibile la rapidità con cui cambi idea…

Gokine (staccandosi all’improvviso): Allora vado a prendere le mie cose! Aspettami!

Sanzo (accennando un sorriso): Dimmi te che senso avrebbe se me ne andassi da solo, scimmia…

Gokine (ridendo): Hai ragione! Sanzo…

[i due si baciano, poi Gokine corre via e il biondino resta sul divano a chiedersi vagamente se non sia impazzito]

 

Ma era ovvio che il bel Duca dai capelli corvini non sarebbe rimasto con le mani in mano. Difatti, proprio mentre Gokine e Sanzo so separavano con i loro progetti di fuga d’amore in testa, il giovane nobiluomo aveva fatto chiamare in gran fretta Kanzeon, ed era letteralmente fuori di sé dalla rabbia (e dalla botta in capo che aveva ricevuto).

 

Kanzeon (nervosissima e in tenuta da notte): Duca, io…

Duca (incazzato nero, medicato da un servitore): State zitta e lasciate parlare me, Ziedler.

Kanzeon (guardandolo con un certo timore): …

Duca (fissandola di sbieco): Ascoltatemi attentamente, madame! La ragazza deve tornare da me, in via definitiva, e lo spettacolo deve finire come IO desidero! E così sarà, Ziedler… altrimenti farò uccidere il ragazzo.

[Shi e Zen si affacciano alla porta mostrando le loro armi e un sorrisino che non promette nulla di buono]

Kanzeon (deglutendo a fatica): Non… non parlerete sul serio, mio Duca…

Duca (con un sorriso freddissimo): Ah no? Voi non mi conoscete ancora bene, vedo… Se mademoiselle Gokine non lo mollerà e non accetterà di venire da me, Christian Sanzo morirà per mano dei miei uomini, garantito.

Kanzeon (chiudendo gli occhi per un attimo e sospirando): Bene… molto bene. Glielo riferirò. Garantito.

Duca (stizzito): Ottimo, però non fatemi il verso, Ziedler!

Kanzeon (scrolla le spalle): Guardate che di solito siete voi a rubarmi le battute, Duca.

Duca (alzando la voce): Ma vi pare il momento di discutere di idiozie simili, madame??

Kanzeon (andandosene): Avete iniziato voi. Comunque… vado da Gokine.

[esce dalla stanza, apparendo più risoluta di quello che è in realtà e tornando al Moulin; Gokine si sta preparando]

Kanzeon (entrando nel camerino): Gokine.

Gokine (voltandosi di scatto): Kanzeon!

Kanzeon (seria e grave, strano a dirsi): Non vorrai andartene davvero, mi auguro.

Gokine (buttando l’ultimo abito nella borsa): E invece sì! Io e Sanzo ce ne andiamo, adesso, stanotte, e non torneremo più qui! Per anni mi hai fatto credere che valessi soltanto quello che erano disposti a pagarmi, che non avrei mai potuto avere nessuno al mio fianco in maniera sincera, ma ora ho capito che non è vero! Non è vero! Perché lui mi ama, Kanzeon, mi ama veramente, e questo vale più dei loro stupidi diamanti, più di ogni altra cosa! Addio!

[fa per raggiungere la porta, ma la donna la blocca]

Kanzeon (a voce bassa): Gokine. Se torni da lui, il Duca lo farà uccidere.

Gokine (immobile): … cosa?

Kanzeon (idem come sopra): Il Duca ha dato ordine ai suoi uomini di ammazzare Sanzo, se non farai ciò che ti è stato ordinato.

Gokine (voltandosi): Un altro dei tuoi giochetti, Kanzeon…?

Kanzeon (scuotendo la testa): No, scimmietta. Questa è la verità. Il ragazzo verrà ucciso.

Gokine (occhi lucidi, appoggiandosi alla porta): N… no… non accadrà… non può farlo!

Kanzeon (guardandola in viso): Il Duca è un uomo potente, non si farà scrupoli, Gokine… ti prego.

Gokine (cantando piano e socchiudendo gli occhi): I was a fool to believe… a fool to believe

                                                                                                   All ends today, yes I know, all ends today

Kanzeon (avvicinandosi): Manda via Sanzo, Gokine. Solo tu puoi salvarlo.

Gokine (ancora ad occhi chiusi): Lui non se ne andrà, lotterà per me!

Kanzeon (con un sorriso triste): Se ne andrà… se tu gli farai credere che non lo ami più.

Gokine (sbarrando gli occhi): Cosa? No, questo mai! Mai!

Kanzeon (abbracciandola): Gokine, è l’unico modo! Sei un’attrice nata, perciò usa il tuo talento per salvarlo!

Gokine (piangendo): No, non posso farlo!! Non posso mentire proprio a lui! È lui che mi ha salvata!

Kanzeon (sospirando): Noi siamo gentaglia di malaffare. Non ci è concessa la libertà di amare. E lo spettacolo deve continuare…

Gokine (resta un istante in silenzio, poi canta di nuovo): So this is the day…

                                                                                                             When dreaming ends…

Kanzeon (agitando una mano in aria): Ora non fare l’eroina da melodramma, avanti!

Gokine (cercando di smettere di piangere): Senti chi parla, Kanzeon! Tu e le tue frasi altisonanti!

Kanzeon (non sa cosa ribattere): …

 

Con un singhiozzo, la giovane dagli occhi dorati corse di nuovo nel camerino, per riacquistare un aspetto presentabile una volta finito di piangere, mentre Kanzeon Ziedler se ne tornava nella sala (ormai quasi pronta) in cui la sera dopo si sarebbe tenuto lo spettacolo. Gli altri svitati non c’erano, non aveva idea di dove si fossero rintanati, ma in compenso il palco, le quinte e la stanza erano pieni di sarte, operai, addetti alle pulizie e via dicendo, tanto che Kanzeon dovette fare di tutto e di più per non andare addosso a qualcuno. E intanto anche lei aveva iniziato a cantare a voce bassa (si era calata nel ruolo di personaggio tragico)…

 

Kanzeon (camminando): Another hero, another mindless crime

                                                 Behind the curtain in the pantomime

                                                 On and on, does anybody know what we are living for?

Kanzeon&coro: Whatever happens, I'll leave it all to chance
                               Another heartache, another failed romance
                               On and on, does anybody know what we are living for ?

[Kanzeon continua a camminare verso il palco, mentre la musica e le voci crescono]

Kanzeon (cantando con forza): The show must go on

                                                             The show must go on

Gokine (finendo di sistemarsi e con voce rotta): Inside my heart is breaking

                                                                                           My make – up may be flaking

                                                                                           But my smile still stays on

[esce dal camerino e raggiunge la sala dello spettacolo, dove Kanzeon e gli altri stanno sempre cantando]

Kanzeon&coro: The show must go on

                               The show must go on!

Gokine (apparendo sul palco): I’ll top the bill, I’ll overkill

                                                           I have to find the will to carry on

                                                           On with the show

Gokine,Kanzeon&coro: On with the show…

[Gokine scende dal palco e si avvia lentamente verso l’uscita del Moulin, cercando di non demordere anche se avrebbe una voglia matta di mandare tutti a quel paese e di fregarsene delle minacce]

Gokine,Kanzeon&coro (cantando con forza): The show… the show must… go… on!

 

Così, la ragazza si avviò con passo incerto verso casa dell’amato, avvertendo una paura assurda (non sapeva nemmeno se per la faccenda del Duca o più per la reazione di Sanzo stesso quando gli avrebbe detto quello che doveva). Ma come Kanzeon continuava a gorgheggiare dalla sala del palco, lo spettacolo sarebbe continuato, come ogni volta, e loro non potevano farci nulla. Con questo pensiero non troppo consolante, Gokine entrò infine nell’appartamento del ragazzo. Lui la stava aspettando.

 

Sanzo (sigaretta in bocca, andandole incontro): Gokine! Dove sono le tue cose?

Gokine (tormentandosi le mani): Io… io non vengo.

Sanzo (con l’aria di chi ha ricevuto una caterva d’acqua gelata addosso): Come sarebbe a dire che non vieni?

Gokine (fa un sorriso che sembra una smorfia): Io resto qui… con il Duca.

Sanzo (rischiando di soffocarsi con il fumo): Ma ti ha dato di volta il cervello?!?

Gokine (continuando a sorridere forzatamente): Lui… è venuto da me, poco fa. Ha chiesto il mio perdono… per quello che mi ha fatto, e mi ha offerto tutto… tutto quello che ho sempre desiderato.

Sanzo (a metà tra l’incazzato e il disperato): Quello che hai sempre desiderato? Non eri tu a dirmi che t’importava soltanto di stare con me, Gokine? Che cavolo stai dicendo, adesso?! Guardami! (la afferra per le spalle)

Gokine (mordendosi le labbra): Lasciami andare, ti scongiuro. Non posso più stare con te!

Sanzo (tentando di abbracciarla): No! Mi stai mentendo, Gokine! Ci dev’essere qualcosa sotto! Dimmi la verità!!

Gokine (sul punto di tradirsi): Non… c’è niente… niente… ti prego, smettila!

Sanzo (urlando): Dimmi la verità, dannazione!!!

Gokine (prendendo un profondo respiro): La verità… la verità è che io sono la principessa… e ho scelto il Dio della guerra.

Sanzo (lasciando cadere di botto le braccia, gli occhi sbarrati): Cos…

Gokine (girando i tacchi per nascondere la propria espressione e con voce piatta): Addio.

Sanzo (incapace di muoversi): No… no… GOKINE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Gridando come un ossesso, con la voce rotta dalla rabbia, dalla gelosia, dalla frustrazione, dall’incredulità e (sì, lo doveva ammettere) dalla disperazione, il biondo si catapultò fuori dal palazzo per inseguire la ragazza, ma Gokine era già sparita, correndo, all’interno del Moulin Rouge. Sanzo cercò di entrare a sua volta, minacciando i buttafuori con la fidata Smith&Wesson in mano, e alla fine ricevette un paio di cazzotti ben assestati in pieno volto, ritrovandosi steso sulla strada bagnata di pioggia. Furono i suoi quattro amici svitati a trovarlo e a riportarlo, privo di sensi, al caldo del suo appartamento.

La tempesta, profetizzò Hakkai, non era affatto passata…

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: … oh mon dieu, mi sono appena accorta di aver scritto un atto sul drammatico andante! Scusatemi se sono un po’ uscita dalla linea comica, ma qui era doveroso rendere l’atmosfera più cupa. Dal prossimo capitolo entreremo nella fase finale della storia, perciò continuate a seguirmi fino in fondo ormai, mi raccomando! A proposito, ringrazio ancora una volta tutte quante voi, non so come dirvelo… siete fantastiche, grazie mille!!!! Sono contenta che l’idea di far ballare assieme Gojyo e Hakkai, nel tango di Roxanne, vi sia piaciuta, visto che era un po’ “azzardata” ^__-. Un ringraziamento in particolare va a Nadia, che mi ha passato tutte quelle informescions (evvai con l’inglese fai-da-te ^^’’) sul Moulin Rouge… io ci sono stata tempo fa, e credo proprio che adesso dovrei tornarci come si deve! La colonna sonora in ogni caso ce l’ho (la adoro *____*), e tra l’altro lunedì mi son finalmente comprata il DVD del film in edizione speciale… quindi sono ispiratissima! Bon, perdonate i miei scleri… ^^’’

Ah, sto facendo anche alcuni disegni su questa fic, e se vi interessano vedrò o di passarveli in qualche modo o di inserirli nella sezione fanarts del sito, oki? Adesso inizio a chiudere, ringraziandovi ancora una volta… Arigatou gosaimazu!

Ci sentiamo al decimo atto! See you soon and go to the West!

Black Moody (reduce dalle vacanze, un po’ incasinata e con l’inizio dell’università in vista… @_@ )

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Capitolo 10
*** Act. 10 ***


Moulin rouge

 

 

 

Moulin rouge!

 

Act. 10

 

 

 

 

 

 

Quando Sanzo riprese i sensi si accorse di trovarsi disteso sul proprio letto, tutto imbacuccato tra coperte e vestiti pesanti; si sentiva malissimo, aveva un’emicrania pazzesca e il punto in cui quei due stronzi lo avevano colpito gli pulsava in maniera fastidiosa. Per circa cinque minuti se ne restò coricato su un fianco ad imprecare e a domandarsi (o meglio, a sperare, anche se non lo avrebbe mai confessato in pubblico) se la lapidaria decisione di Gokine non fosse stata solo un brutto incubo… ma non appena si decise a dare un’occhiata intorno vide gli sguardi mesti dei suoi quattro compagni di follie: Nataku sembrava sul punto di scoppiare in lacrime (e aveva i capelli più spettinati del solito), Hakkai aveva la stessa aria sconsolata di un padre che ha appena assistito alla disfatta del proprio figlio adorato, Gojyo si limitava a sospirare pesantemente ogni trenta secondi e persino Kou aveva un’espressione meno annebbiata del solito. No, decisamente, non era stato un sogno.

 

Sanzo (cercando di mettersi a sedere): Merda…

Nataku (sistemandogli il cuscino dietro le spalle): Sanzo… amico mio…

Gojyo (tossicchiando): Nat, che fai, ti arruffiani?

Hakkai (assestando un pestone assurdo al rosso): E piantala! Ti sembra il momento di fare l’idiota?

Gojyo (abbassando gli occhi): Scusatemi.

Sanzo (guardando fisso verso la finestra): …

Nataku (prendendo fiato): Ascolta… non sempre le cose sono come sembrano.

Sanzo (tono asciutto): Le cose sono esattamente come sembrano.

Nataku (tono appassionato): No, Sanzo, me lo sento! Gokine ti ama! Ci dev’essere dell’altro dietro!

Sanzo (aggrottando le sopracciglia): Mi ama? Ha recitato finora! No che non mi ama! Ma cosa vuoi saperne, tu?

Gojyo&Hakkai (uscendo dalla stanza in silenzio): …

Nataku (sorriso malinconico): Forse per te sono soltanto un ragazzino svitato, però conosco l’arte e l’amore… perché è proiettata verso di essi ogni singola fibra del mio essere! (riprende fiato, si è infervorato)

Sanzo (quasi più torvo di prima): Tzè…

Nataku (speranzoso): Gokine ti ama, ne sono sicuro!

Sanzo (cercando di non urlare): Vai via, Nataku. Lasciatemi solo.

Nataku (ci riprova): Sanzo…

Sanzo (tono che cresce): Non mi hai sentito? Vattene.

Nataku (rimanendo, incerto, a guardarlo): Ma…

Sanzo (perde la pazienza): VATTENE VIA!!!

 

A testa bassa e lanciando un ultimo sguardo risentito al biondino (effettivamente schizofrenico, come Gojyo asseriva), Nataku si decise quindi a uscire a sua volta dalla camera. Sanzo, dal canto suo, si ritrovò suo malgrado a rimuginare: avrebbe voluto dimenticare le parole del ragazzino, ma avevano instillato in lui un dubbio atroce… se davvero Gokine non gli aveva detto la verità non poteva restarsene lì senza muovere un passo, e doveva sapere. Perciò, mentre la diretta interessata versava fiumi di lacrime nascosta nel proprio camerino e si completavano gli ultimi preparativi, il biondo prese la sua decisione: sarebbe tornato al Moulin Rouge ancora una volta, se non altro per saldare i conti. E così fece. Lasciò la fida macchina da scrivere (aveva pensato di usare la Smith&Wesson, ma non riusciva a separarsene) ad un banco pegni, ricavandone un discreto gruzzolo, e si diresse al locale, dove ormai il grande spettacolo era al culmine…

 

Kanzeon/DdG (brandendo una katana): She’s mine!

[il sipario si apre, rivelando una coreografia straordinaria e assurda; il pubblico applaude in brodo di giuggiole]

Nataku/sutra (ballettando in prima fila): I only speak the truth, I only speak the truth

                                                                                I only speak the truth, I only speak the truth…!

[l’orchestra, diretta da Hakkai, attacca con una musica trascinante e orientaleggiante, mentre inizia il balletto; Gojyo, nei panni del bonzo squattrinato, si dispera in un angolo come da copione, e il Duca osserva, bello compiaciuto; le voci si smorzano…]

Gokine/principessa (sbucando sulla pedana rialzata, a braccia in su): Oooooooooooh…

[avanza danzando tra gli altri ballerini; nel frattempo, Sanzo ha raggiunto le quinte del palco di soppiatto]

Gokine/principessa (ballando): Kiss hand, diamonds best friends

                                                              Kiss grand, diamonds best friends

[continua a danzare in maniera sensuale, circondata dagli aitanti ballerini; e intanto Sanzo evita Shi e Zen…]

Gokine/principessa (ballando): Men cold, girls old

                                                              And we all lose our charms in the end

                                                              Ooooooooooh…

[i ballerini le si stringono attorno e la sollevano in aria; Shi e Zen si ammoscano di qualcosa e s’insospettiscono]

Gokine&coro (le voci si alzano): Diamonds are… diamonds are

                                                              Diamonds are… diamonds are

[lo ripetono diverse volte, la musica che cresce sempre di più; dietro le quinte, Sanzo resta nascosto, in attesa…]

Gokine/principessa (tornando a terra): Diamonds are a…

[Kanzeon le cinge il collo con una collana di brillanti e le resta vicino, calatissima nel ruolo]

Gokine/principessa (avanzando verso il pubblico): … girl’s… best… friends

Kanzeon/DdG (stringendola possessivamente da dietro): She’s mine

Duca (sguardo estremamente soddisfatto): Lei è mia…

 

La musica sfumò piano piano assieme alle luci, e il sipario si chiuse altrettanto lentamente sulla scena e sul volto triste di Gokine. Il pubblico scoppiò in un’ovazione fragorosa, acclamando gli attori e battendo le mani con grande entusiasmo; il bel Duca dai capelli corvini gongolava dalla sua postazione in prima fila, convinto che tutto si fosse risolto esattamente come aveva pianificato. Qualcun altro, però, non era del suo stesso avviso.

 

Nataku (gesticolando, tornando dietro le quinte per il cambio scena): Gojyo, io sono convinto che ci sia una tresca sotto!

Gojyo (sbuffando, lo segue): Ancora con questa storia?! Ma non ti basta che uno è un duca schifosamente ricco e potente e l’altro uno scrittore senza un soldo e oltretutto schizofr - - - (non finisce la frase perché si addormenta di colpo)

Nataku (ringalluzzito, non si gira nemmeno): Allora anche tu sei d’accordo con me!

[Gojyo casca a peso morto proprio addosso a Sanzo, che si muove ancora di soppiatto]

Sanzo (frenando la caduta del rosso): Capiti a proposito, argentino pervertito…

[gli sfila la tunica bianca e i guanti neri del costume di scena e li indossa, dirigendosi verso l’entrata degli attori]

Nataku (camminando, vede Shi e Zen che parlano con Kanzeon): Mh? E questi due che ci fanno qui?

Shi (voce dura): Il ragazzo è qui, madame Ziedler, lo abbiamo intravisto.

Kanzeon (inquieta): Ma com’è possibile?? Avevo pur detto a Gokine che se non se ne fosse andato lo avreste ucciso…

Nataku (sussulta): Ucciso?!?

Zen (aria pericolosa): E lo sarà molto presto, se non se ne va!

Kanzeon (agitata): Non agite subito, ve ne prego… quell’idiota…

Nataku (mettendosi le mani tra i capelli): Ecco perché Gokine lo respinge! Vogliono ucciderlo! Devo dirglielo subito… AH!

[per sbaglio, il ragazzino finisce su un montacarichi che lo trascina in alto, lontano da Sanzo]

Nataku (crisi di panico): No no no! Devo avvertirlo, cavolo! Sanzo!

Shi&Zen (armi in pugno): Se lo becchiamo con la mocciosa è morto, intesi?

Kanzeon (guardandoli andare via prima di tornare in scena): Non fare cazzate, razza di stupido… tutte a me toccano!

Nataku (cercando di spostarsi lungo le travi dell’impalcatura): Devo avvertirlooooooo!

Sanzo (raggiungendo il camerino di Gokine): Eccoti qua.

Gokine (si volta di scatto, terrorizzata e senza fiato): Sanzo! Non dovresti essere qui!

Sanzo (avvicinandosi): E che me ne importa?

Gokine (gettando sguardi ansiosi alla porta): No… ti prego, vattene!

Sanzo (prendendola per un polso): “No” lo dico io! Dobbiamo parlare, e tu mi starai a sentire per l’ultima volta!

Gokine (divincolandosi e uscendo nel corridoio): Ti ho già detto tutto quello che avevo da dire!

Sanzo (seguendola): Ah sì? Peccato che non m’importi nemmeno di questo!

Gokine (quasi correndo, disperata): Vattene di qui, ti supplico!

Sanzo (raggiungendola): Fermati, razza di scimmia! Ascoltami!

Gokine (occhioni lucidi): Per favore, Sanzo, lasciami andare! Ti prego!

 

Sul palco, Kanzeon declamava il suo monologo per quella che sarebbe stata l’ultima scena, ovvero il matrimonio tra la principessa e il Dio della Guerra, ma teneva un orecchio teso in direzione delle quinte, attenta a cogliere qualsiasi rumore o urlo sospetto. Nataku non aveva ancora trovato una soluzione per scendere dalle impalcature, e il fatto di non poter chiedere aiuto né a Gojyo (che dormiva beatamente) né ad Hakkai (che dirigeva l’orchestra ignaro di tutto) né a Kou (che se ne stava sul palco assieme agli altri e che comunque non sarebbe forse servito a granchè) stava seriamente rischiando di mandarlo in paranoia completa. E nel mentre, Shi e Zen avevano adocchiato il loro bersaglio: il biondino era lì a tiro, proprio davanti alla porta di scena dalla quale doveva passare la ragazza… non ci sarebbe voluto molto a sbarazzarsi di lui!

 

Gokine (scorgendo le due figure nell’ombra): Vattene finchè sei in tempo!!

Sanzo (serrandole i polsi): Cosa fai adesso, mi minacci anche? Stai zitta!

Gokine (divincolandosi): Sanzo… no…

Sanzo (in tono più cattivo di quel che vorrebbe): Sono qui per pagare il benservito che mi hai dato, scimmia!

Gokine (smarrita): Il… benservito?

Sanzo (idem come sopra): Certo! Non hai forse fatto bene il tuo lavoro con me?

Gokine (sul punto di piangere): Io non ho fatto nessun lavoro! Non voglio niente da te!

[Shi e Zen si avvicinano con le armi spianate]

Sanzo (trattenendosi a fatica dal gridare): Dimmi che non era vero, avanti! Dimmi che mi hai sempre preso in giro!

Gokine (piangendo): No!!! Smettila, Sanzo, ti scongiuro! Vattene adesso, sbrigati!

Shi&Zen (sempre più vicini): …

Sanzo (chinandosi su di lei): Io non mi muovo da qui!!

Gokine (quasi isterica): Ti prego!!!

Kanzeon (in scena, pomposissima): Aprite le porte!

Sanzo (non sa più cosa fare): No!!

Gokine (accasciata a terra): San…

[la porta si apre di scatto, illuminando i due in pieno; Shi e Zen si bloccano appena in tempo per non essere visti]

Sanzo,Gokine,Shi&Zen (faccia a baccalà): Ah…

 

Difficile dire chi rimase più basito, tra tutti i presenti. Il Duca rischiò di soffocarsi con la mentina che aveva appena messo in bocca, quando vide i due apparire nella cornice della porta di scena; Kanzeon (che si chiedeva se non fosse solo un incubo causato dal troppo sakè bevuto), Hakkai e il resto della troupe li fissarono con gli occhi sbarrati, bloccandosi sulle loro postazioni, mentre Shi e Zen si rimpiattavano alla meglio e il povero Nataku si scervellava ancora per trovare una soluzione… sia per avvertire Sanzo del pericolo sia però per fargli capire che non si era sbagliato, quando gli aveva detto che le cose non erano come sembravano. Il pubblico non sapeva se prendere il tutto come un imprevisto o come una parte dello spettacolo, perciò se ne stette zitto in attesa.

E di fronte a quelle centinaia di occhi che li guardavano c’erano Sanzo chino sulla ragazza, con indosso l’abito del bonzo errante squattrinato e le mani ancora serrate attorno ai polsi sottili di Gokine, e quest’ultima, inginocchiata a terra e con il viso rigato di lacrime… Erano ormai giunti al momento dell’atto finale.

 

 

To be continued…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: e così, con questo siamo giunti al penultimo capitolo… un po’ mi dispiace, ma si sa, ogni storia prima o poi arriva alla sua fine (cos’è ‘sto tono melodrammatico, adesso? ¬_¬). Quindi alla prossima scoprirete i destini di Sanzo, Goku e compagnia bella… anche se, come credo di avervi già detto, non avrete da preoccuparvi troppo, garantito ^^. Questo atto mi è venuto più corto di altri, però se non avessi interrotto qui mi sarebbe tornato peggio… spero che vi sia piaciuto comunque! Come sempre vi ringrazio di tutto cuore per le bellissime recensioni, e per quanto sia ripetitiva non finirò mai di dirvi graziegraziegrazie, grazie mille!! Tenete duro e continuate a seguirmi, visto che manca pochissimo, mi raccomando. Ah, per quanto riguarda i disegni… alla fine del prossimo atto vi darò le coordinate per andarli a vedere, promesso! Avrei voluto inserirle qui, ma ancora la pagina non è del tutto pronta… sorry! Un consiglio per la lettura di questi ultimi due capitoli: se avete la colonna sonora del film mettete a palla i brani relativi a queste scene, mentre leggete… credo che renda moltissimo, così (io ho scritto con il sottofondo, per ispirarmi).

Dritte inutili a parte, adesso vado a chiudere e a salutarvi! Ci sentiamo per il gran finale… (parte che adoro *_*) !

See you soon and go to the West! Black Moody (in piena modalità *Children of the revolution*… vive la vie de Bohème!)

 

 

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Capitolo 11
*** Act. 11 ***


Moulin rouge

 

 

 

 

Moulin rouge!

 

Act. 11

 

 

 

 

 

Una volta ripresasi dallo shock iniziale, fu Kanzeon a prendere l’iniziativa in maniera brillante (strano ma vero, nonostante il sakè): come amava ripetere in continuazione, lo spettacolo doveva andare avanti sempre e comunque, quindi mai come in quel momento una soluzione simile le parve appropriata. Così assunse di nuovo un’espressione professionale e sorrise beffarda.

 

Kanzeon/DdG (ridendo in maniera plateale): Oh oh oh! Anche se usa un travestimento i miei occhi non mi ingannano… (al pubblico) … perché è lui, il bonzo errante squattrinato, reso folle dalla gelosia!

Tutti (intuendo le intenzioni della donna): Aaah…

Nataku (mani nei capelli): Oddiooddiooddio, devo sbrigarmi!

 

Anche il biondo scrittore capì dove Kanzeon voleva andare a parare, e per una volta decise di assecondarla. In fondo, quello avrebbe fatto e detto di lì a poco non stonava certo con la storia (odiosamente storpiata) dello spettacolo, e la stessa cornice gli sarebbe servita per concludere i giochi. Difatti, apparentemente senza la minima esitazione, scese i due scalini che dalla porta di scena conducevano alla piccola piattaforma centrale del palco, sempre tenendo Gokine per un braccio, e infine la lasciò cadere a terra in malo modo, suscitando un mormorio triste&sdegnato da parte del pubblico. La giovane dagli occhi dorati piangeva, ma Sanzo non voleva assolutamente lasciarsi intenerire da quella farsa… Perché era una farsa, giusto?

 

Sanzo (rivolto sia a Kanzeon che al Duca): Questa persona è vostra, adesso. Ho pagato la mia prostituta! (le getta le banconote)

Gokine (tra un singhiozzo e l’altro): No… no…

Sanzo (con la voce più rotta di quel che vorrebbe): Non ti devo niente. E non sei più niente per me.

Tutti (sbigottiti): …

Nataku (con un palletico assurdo): Perché è così testardo, perché?! Come cavolo faccio a farglielo capire??

Sanzo (guardando Gokine negli occhi, rabbioso): Grazie per avermi dimostrato quanto ridicolo sia davvero l’amore!

Nataku (tormentandosi le mani): Oh no, no, no, no!!!

Gokine (soffocata dai singhiozzi): Sanzo…

Sanzo (voltandosi e scendendo gli scalini): Addio.

[scende dal palco, si sofferma a fissare un istante il Duca e poi si avvia verso l’uscita della sala; silenzio generale]

Kanzeon/DdG (avvicinandosi a Gokine): Alla fine egli non ti ama! Non vedi? Lascia il regno, principessa…!

Gokine (alzando la testa a fatica): Non voglio… no…

Kanzeon (sussurrando, in tono normale): Scimmietta, è meglio così, credimi. Almeno è salvo.

Gokine (scuotendo il capo): Ma io… io non sono… (guarda il biondo che se ne va)

Kanzeon/DdG (tono pomposo, aiutandola a rimettersi in piedi): Ed ora, nobile Seiten Taisei, mia sposa…

Nataku (muovendosi lungo una trave, una corda stretta in mano): Devo trovare un modo!!! Sanzo…!

Kanzeon/DdG (tenendo le mani di Gokine): … è tempo che innalzi il tuo canto al sole…

Gokine (sussurrando, senza più piangere): Al mio sole… (guarda ancora il biondino)

Nataku (dondolandosi pericolosamente): Sanzo, dannazione!

Kanzeon/DdG (idem come sopra): … e che proununci i voti nuziali…!

Nataku (sporgendosi troppo e ritrovandosi appeso alla corda per non cadere di sotto): SANZOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!

 

A quel grido assurdo, tutti trasalirono e si bloccarono nuovamente, chiedendosi cosa diamine stesse accadendo a questo giro. Anche il biondo si fermò, nel bel mezzo del corridoio della platea, non riuscendo a capire per quale motivo Nataku lo stesse chiamando in quella maniera pazzoide e con un bizzarro presentimento… stranamente piacevole. E Gokine, dal canto suo, si sentì all’improvviso sicura di quello che desiderava fare.

 

Nataku (appeso alla corda, urlando con quanto fiato ha in corpo): LA COSA PIÙ GRANDE CHE TU POSSA IMPARARE È AMARE… E LASCIARTI AMARE!!!!!!!!!!!!!!!

Pubblico (interessatissimo): …

Duca (inizia ad essere scoglionato): …

Kanzeon,Hakkai&troupe (occhi che brillano): Nataku…

Gokine (sguardo determinato): …

Sanzo (ancora immobile, le spalle al palcoscenico, mormora): La cosa più grande che io possa imparare…

Gokine (iniziando a cantare piano): Never knew… I could feel… like this

                                                                     Like I’ve never seen… the sky… before

[il biondo riprende ad avanzare lentamente verso l’uscita, ma è chiaramente poco convinto di quello che fa]

Gokine (più sicura): Want to vanish… inside your kiss

                                       Everyday I love you more

                                      Listen to my heart, can you hear it sings?

                                      Come back to me… and forgive everything…!

[le sfugge un singhiozzo e dal pubblico sale un mormorio commosso; Sanzo si è quasi fermato, anche se ancora di spalle]

Gokine (sorridendo appena, con voce dolce): Seasons may change, winter to spring…

                                                                                       Io ti amo…!

                                                                                       … till the end of time

[scende un silenzio carico di attesa e trepidazione; il biondo adesso è immobile, un po’ indeciso, ma un istante dopo…]

Sanzo (ancora di spalle, cantando): Come what may…

Pubblico&troupe (voltandosi a guardarlo): Oh…

 

Dal palco, Gokine si lasciò sfuggire un sospiro accompagnato da un sorriso luminoso: se Sanzo le stava cantando la loro canzone questo voleva dire che… che la amava ancora, che la stava perdonando, che aveva capito! E lui, dal canto suo, pur non riuscendo a capacitarsi di perché fosse successo tutto quanto, non riuscì certo a trattenersi troppo a lungo nel sentire il canto della ragazza. Magari era una presa di giro anche quella, eppure sentiva che Gokine era sincera… e non ne poteva più. Al diavolo il Duca, lo spettacolo, il litigio del giorno precedente, la sua piazzata, le sue parole… era Gokine ciò che desiderava, punto e basta!

 

Sanzo (cantando più forte, avvicinandosi al palco): Come what may

                                                                                                   Come what may

                                                                                                   Come what may!

                                                                                                   I will love you!

Gokine (sorriso radioso&lacrime, andandogli incontro): I will love you!

Sanzo (montando sul palco e tendendole le mani): Until my dying day!

Gokine (afferrando le sue mani): … till my dying day!

Duca (smorfia): Ma porca…

Tutti (sorridendo commossi): Eh…

Shi&Zen (abbandonato ogni proposito omicida, emozionati): Eeeh…

Nataku (che non se n’è accorto): Devo avvertirlo comunque!

Sanzo&Gokine (vicinivicini, le fronti che si toccano): Come what may

                                                                                                      Come what may!

                                                                                                      I will love you

                                                                                                      Until my dying…

Nataku (buttandosi giù sul palco e travolgendo Shi e Zen, stravolto): Sanzo, attentoooooooooooooooo!!!

Tutti (interrompendosi, orchestra compresa): Cosa?

Nataku (indicando i due ex-sicari): Vogliono ucciderti, Sanzo!!!!

Shi&Zen (sguardo sognante): Ma veramente…

Nataku (notando la loro espressione, più tranquillo): Ah no?

Sanzo (ancora abbracciato a Gokine): Qualcuno mi spiega cosa…

Duca (stritolando il proprio cappello): Razza di imbecilli…!!

Pubblico (perplesso): …

Gojyo (apparendo sulla porta di scena in canotta e boxer): Nessun problema! Potete continuare!

Tutti (fissandolo): …

Hakkai (schioccando le dita): Musica!

Nataku (cantando con aria furbetta): No matter what you say!

Sanzo,Gokine&troupe (cantando e ballando): The show will end our way!

                                                                                         You have to stand your ground

                                                                                         For freedom… beauty, truth and love!

[Hakkai molla il posto di direttore d’orchestra, che tanto sa cosa fare, e si unisce agli amici mentre la musica sale]

Troupe (ballando&cantando con energia): Na na na na na… children of the Revolution!

Gokine (sorriso stupendo): One day I’ll fly away!

Sanzo (stringendola a sé): My gift is my song!

Troupe (sempre più scatenata): Na na na na na… children of the Revolution!

Shi&Zen (unitisi a loro): Children of the Revolution!

Duca (mordendosi le mani): Brutti voltagabbana dei miei stivaliiiiii!

Gokine (stringendosi al biondo): One day I’ll fly away!

Sanzo (sorridendo pure lui): My gift is my song!

Tutti (ballando attorno a loro): Come what may!

Sanzo&Gokine (guardandosi negli occhi): I will love you…

Duca (tirando fuori una fiammeggiante spada ricurva e alzandosi, incazzatissimo): A modo mio!!!

Tutti (idem come sopra): Come what may!

Duca (avvicinandosi al galoppo al palco con la spada spianata): FINIRÀ A MODO MIO!!!!!!

Kanzeon (parandoglisi davanti): Ah-ah-ah, te lo puoi scordare, bello mio…

Duca (faccia a tonno): … uh?

 

Il pubblico presente quella sera ricordò per la vita intera il mirabolante gancio destro che la potente Kanzeon Ziedler  tirò al Duca invasato, facendolo rovinare a terra tra grida di meraviglia e grasse risate di scherno, lasciandogli la spada come contentino (perché aveva un debole per lui, diciamocelo). E mentre il bel nobile dai capelli corvini (al momento estremamente sconvolti come il loro proprietario) riprendeva le forze per una fuga tattica, sul palco, in un tripudio di musica, voci e luci…

 

Tutti (ballando e sollevando i due innamorati): Come what may!

Sanzo&Gokine (a mani unite): Yes, I will love you…

Tutti (idem come sopra): Come what may!

Sanzo&Gokine (abbracciandosi, le voci chiare e felici): I will love you

                                                                                                         Until my dying day!

[l’orchestra e il coro chiudono in bellezza, e il sipario si chiude su Sanzo e Gokine che, circondati dagli amici, si baciano]

Pubblico (balzando in piedi e applaudendo all’impazzata): BRAVI! BRAVI!

Pubblico femminile (in delirio): Biondinoooooooo!

Duca (alzandosi da terra a fatica, coda tra le gambe): Uffi… ce l’hanno tutti con me…

Pubblico (spellandosi le mani): BIS! BIS! BRAVI!

[dietro il sipario, l’euforia è altrettanto alle stelle]

Nataku&Gojyo (saltellando): Stupendo stupendo stupendo! È finita come volevamo noi!

Hakkai (sorridendo): Non ci avrei mai sperato… mi sono quasi commosso!

Shi&Zen (in lacrime): Buon per te che ti sei quasi emozionato… guarda noi!

Kou (più vispo del solito): Mi sono divertito tantissimo.

Nataku (invasatissimo e contento): Alla fine il bene ha trionfato!!

Gojyo (ridacchiando): Ora non esagerare, dai… anche se ammetto che è stato tutto merito tuo, canaglia!

Nataku (arrossendo): Tu dici?

Gojyo (tirandogli un pugno amichevole in testa): Certo, signor sutra!

Kanzeon (tossicchiando, sorride): Ehm… qualcuno potrebbe dire a quei due di interrompersi un attimo?

Nataku,Gojyo,Hakkai&Kou (perplessi): Cosa?

Kanzeon (indicando Sanzo e Gokine): …

[i due si stanno ancora baciando come due matti, al centro del palco, incuranti degli astanti]

Hakkai (solito sorriso): Oh, via, lasciamoli fare, credo si vogliano rifare…

Kou (scuotendo il capo): Sono stati lontani solo due giorni, ma insomma…

Nataku (sempre infervorato): Kou, non sei per niente romantico! Sono stati due giorni difficilissimi per loro!

Kou (guardandolo storto): Solo per loro…?

[Gojyo e Hakkai scoppiano a ridere, mentre Kanzeon e gli altri guardano con affetto i due innamorati]

Sanzo (staccandosi da Gokine): Ehi…

Gokine (guardandolo negli occhi): Allora mi hai perdonato?

Sanzo (appoggiando la fronte alla sua): Non te lo saresti meritato, però…

Gokine (stringendogli le braccia al collo): Scusami… non potevo fare altrimenti…

Sanzo (sul punto di sciogliersi): Poi mi spiegherai ogni cosa, intesi?

Gokine (strofinando il naso contro il suo): Intesi, te lo prometto.

Sanzo (socchiudendo gli occhi): Mh…

Gokine (voce dolce): Sanzo…

Sanzo (riaprendoli): Cosa c’è?

Gokine (sorriso bellissimo): Ti voglio un bene dell’anima.

Sanzo (sorridendo a sua volta): Mph…

Folla (circondandoli e ridendo felici): Ebbasta pomiciare!

[i due sussultano e il biondino si allontana di scatto da Gokine; risate generali]

Gojyo (pacca sulla spalla di Sanzo): Ehi, scrittore schizofrenico, stai benissimo vestito da monaco, lo sai? Ma mai quanto me…

Sanzo (scrollandoselo di dosso): Chiudi quel forno, argentino pervertito.

Gojyo (riattaccandosi): Ti ricordo che mi hai rubato il costume e il ruolo! Bonzo corrotto!

Sanzo (venuzze, il ritorno): Se ti addormenti come un imbecille è colpa tua! Anna dai capelli rossi!

Kanzeon (avvicinandosi): Ehm ehm… ci sarebbe la chiamata alla ribalta… Gokine, piantala di frignare…

Pubblico (da dietro il sipario): BRAVISSIMI! BRAVI!

Tutti (avviandosi verso il bordo del palco): Bene, andiamo!

Sanzo (trattenendo come al solito un sorriso): Tsk…

 

La pesante cortina scarlatta si riaprì, mostrando al pubblico scalpitante l’intero scatenato, folle gruppo dei nostri eroi, e gli applausi ripresero a scrosciare peggio di un acquazzone: Kanzeon se ne stava davanti a tutti, un braccio alzato a salutare e uno impegnato a trattenere il povero Duca (che aveva artigliato, non si sa come, prima che riuscisse ad andarsene), Nataku ringraziava e rideva assieme ad Hakkai, Kou e Gojyo (uno spettacolo, in canotta e boxer), Shi e Zen non sapevano se unirsi a loro o meno e il resto della troupe e dell’orchestra s’inchinavano sorridenti. E al centro stavano Sanzo e Gokine, mano nella mano, felici come non mai. Era davvero finito tutto per il meglio! E se era pur vero, alle volte, che l’amore portava soltanto problemi e sofferenze, in quel momento al biondo scrittore non poteva importare di meno: ciò che desiderava era lì, al suo fianco e attorno a lui.

E nient’altro contava.

 

Voce fuori campo: … e così, i giorni divennero settimane, le settimane mesi

                                    E un bel pomeriggio qualsiasi, quel ragazzo si sedette davanti alla sua macchina da scrivere

                                    E iniziò a buttar giù la sua straordinaria storia

                                    Una storia che parla di un tempo, di un luogo, di persone, ma soprattutto…

                                    Che parla di quel qualcosa che egli, pur fuggendolo, aveva finito per conoscere bene

                                    Una storia che parla d’amore.

Sanzo: Mph… e sia, per stavolta ve la passo.

 

 

THE END

 

 

 

 

 

Note dell’autrice: … e così… sono davvero arrivata alla fine… WAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!! Da una parte sono contentissima e soddisfatta, ma dall’altra… mi prende sempre un po’ di tristezza quanto porto a termine una storia, non so perché ^^’’. Piuttosto, spero che il finale vi sia piaciuto, l’ho scritto di getto e forse mi è venuto fuori strano… ma ditemi voi cosa ne pensate, mi raccomando. Ancora una volta, lasciate che vi dica GRAZIE INFINITE per avermi seguita fino a qui e per avermi detto le vostre impressioni su questa follia! E pensare che all’inizio avevo paura che non avrebbe riscosso alcun successo…! Thanks again!

Ah, prima che me ne dimentichi, come promesso vi do il link per vedere quei famosi miei disegni in tema à http://blackmoody.altervista.org , ovvero il mio sito: magari lasciatemi un commento per dirmi cosa ve ne pare, oki?

Ed ora… beh, credo non ci sia altro da dire… perciò mi avvio a salutarvi e vi lascio ai titoli di coda (evviva la mia mania di voler fare le cose in grande… quanto sono baka XD). Ci sentiamo al più presto con una nuova fic, garantito!

Un bacione gigantesco! See you soon and, as usual… GO TO THE WEST!

La vostra Black Moody ~

 

 

 

 

 

A Black Moody’s fanfics production

“MOULIN ROUGE!”

 

Regia&Casting

Black Moody

Cast

Christian Sanzo  Genjo Sanzo Hoshi

Gokine  Son Goku

Il Duca Homura

Nataku Toulouse  Nataku Taishi

Hakkai Cho Hakkai

Gojyo  Sha Gojyo

Kou  Kogaiji

Kanzeon Ziedler  Kanzeon Bosatsu

Nini  Lirin

Monsieur Jiroshin  Jiroushin

La “balia”  Yaone

Shi Shien

Zen  Zenon

Voce fuori campo  Black Moody

Musiche

Elthon John

David Bowie

U2

Whitney Huston

The Police

Madonna

M. Monroe in “Men prefer blondes”

… e molte altre …

Special thanks to

Tutte voi che avete letto e recensito!

Kazuya Minekura (sensei!!)

Gojyo/Sha Sere

Goku/Son Ali

Hakkai/Cho Rika

Kazahaya

Courtney

[che mi hanno sopportata mentre scrivevo]

I creatori e gli attori del film originale

 

Copyright: Black Moody © All rights reserved

 

 

 

 

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