Una nuova vita
815 anni prima… II parte
-
E
chi ti avrebbe dato questo ordine? -
<< Lo avete detto voi prima, Lord, il
mio futuro Lord.>>
-
E
per quale motivo, si può sapere? Come si chiama, il tuo futuro Lord?-
<< Mi ha detto che questa sarebbe stata
la prova, se l’avessi portata a termine mi avrebbe
fatto diventare un suo novizio. Il mio futuro Lord ha anche detto che lei
dovrebbe saperlo il suo nome, Lord… Mi ha detto di riferirle che lei è come un
figlio per lui…>>
In quel momento vidi per la
prima volta sul viso del mio amore una lunga ruga che si formò sulla sua fronte
per tutta la sua lunghezza; si era preoccupato. E lui
non si preoccupava mai, o almeno, nel corso della mia vita affianco a lui, vale
a dire 819 anni ( sono stata a fianco a lui anche per quattro anni da mortale,
prima che mi trasformasse), non lo aveva mai fatto.
-
Puoi
dire al tuo futuro Lord che mio padre è morto molto tempo fa… Se non sbaglio
più di 2 millenni fa.-
La sua voce era più bassa e
cupa, come quando mi aveva trasformato, come quando parlava mentre dissanguava
le sue prede; i suoi occhi erano freddi, non ancora trasformati ma ugualmente
pericolosi per un Dominatore del Tempo, come chiamavamo noi quelli della nostra
specie che esistevano da abbastanza tempo per
raccontare della nascita e della caduta di molte civiltà.
Dal nulla si sentì un lieve
profumo, un odore che gli umani non possono percepire, un’esalazione che solo i
Dominatori del Tempo osano fare, la fragranza di
potere.
Era inebriante, io socchiusi
gli occhi per assaporarlo meglio, per cercare di approssimare l’età di quel
vampiro infinitamente potente; doveva avere all’incirca l’età del mio Lord…
Molto potente, quindi, erano pochi i vampiri con più
forza di lui.
< Perché dici
così? Io sono vivo e vegeto, se noi possiamo utilizzare questi termini per definirci
“vivi”…>
L’essere che aveva parlato, o
meglio, sussurrato nelle nostre menti era di fronte a noi, uscito pochi attimi
prima dal cancello del cimitero: poteva avere si e no
30 anni quando fu trasformato, ma le sue maniere, i suoi gesti facevano
perfettamente capire che era antico e dopo averlo visto fui certa della sua
età, doveva essere più antico del mio amore, anche se si parlava di anni, non
secoli; era una cosa importante, quella.
Aveva i capelli dello stesso
colore del mio Lord ma più lunghi, mentre gli occhi erano di un azzurro grigio
che non avevo mai visto; sembrava la versione un po’ più vecchia del mio amore.
Fui sconvolta quando in me
nacque un’ipotesi: che quello fosse il padre naturale, e magari anche il Lord
del mio maestro?
Il vampiro si girò verso di
me, doveva aver letto la mia mente, una cosa che già
allora non era facile.
< La tua novizia è
intelligente, figliolo, hai fatto una buona scelta. Vieni qui, bambina.>
non era un comando che mi aveva imposto, mi aveva
semplicemente chiesto di avvicinarmi a lui; non sapevo come dovevo considerarlo
un amico od un nemico, così mi girai verso il mio amore e gli chiesi con uno
sguardo che dovevo andare; mi rispose con un segno positivo della testa, anche
se molto rigido. Ancora non capivo cosa lo stava preoccupando.
Mi avvicinai piano, fino ad
arrivargli esattamente davanti, se avessi fatto un passo di più gli sarei andata a sbattere contro, ed io preferivo non avere
troppi contatti con nessun essere che non fosse il mio amore.
Il vampiro mi sorrise
dolcemente ed alzò piano la mano sinistra, chiedendomi tacitamente di mettere
la mia mano sopra la sua; lo feci, avevo completa fiducia non di lui ma del mio
maestro, sapevo che sarebbe intervenuto o almeno mi avrebbe avvisato se ci
fosse stato un pericolo.
Quando toccai il suo palmo
una scossa mi fece vibrare, una scossa come quelle che
avevo sentito solo quando lui mi aveva trasformata.
< Sei potente, molto più potente del
normale per la tua giovane età… Come ti chiami, bambina?>
“ Iris…”
non avevo la minima idea di come comportarmi, così optai
per starmene zitta a meno che non mi si chiedesse qualche cosa; il vampiro
dovette capirlo e se ne compiacque. Si rivolse verso il mio Lord.
< Davvero notevole, figliolo. Lo ribadisco. Non è più facile trovare delle novizie femmine
così diligenti.
Perché non l’hai
portata da me, quando l’hai scelta? Avrei potuto farla diventare ancora più
potente…>
-
Perché
non volevo che usassi il tuo potere su di lei e poi non ne avevi
nessun diritto.-
Non riuscivo ancora a
spiegarmi perché il mio amore avesse tutto quel risentimento, lo sentivo, verso
il vampiro che lo chiamava figlio. Che le mie
supposizioni fossero errate? Forse la loro somiglianza era una coincidenza?
< No bambina, lui è mio figlio ed io sono
suo padre ma lui non mi considera più come tale.>
Stava cominciando a diventare
una situazione piena di tensione, lui era sempre più infuriato, il vampiro era
pronto per qualsiasi evenienza, ed io ero stufa che mi si leggesse nella mente
e che non capissi praticamente nulla di ciò che stava
succedendo.
L’unica cosa che capii fu lo
scatto che lui fece contro il vampiro, scatto che vidi e per questo mi spostai
di lato; i due Dominatori del Tempo comunicarono a lottare, mentre dal cimitero
uscirono altri due vampiri, che volevano dare man forte al loro Lord.
Mi piazzai quindi tra loro ed
i due duellanti, facendo ben intendere che non avevo
nessuna intenzione di spostarmi; ancora una volta fui sottovalutata per il mio
aspetto e la mia, relativamente, giovane età: avevano entrambi più di 600 anni.
Cominciai a chiedermi perché
dovevano esserci così tanti vampiri nello stesso posto e dovevo essere io la
più giovane; uno dei due vampiri mi attaccò, aveva i capelli corti e ricci,
biondi, gli occhi iniettati di rosso, si stava trasformando, aveva intenzione
di combattere con la forza, non con i poteri che tutti noi avevamo.
Mi catapultò per terra,
vicino ad un albero, rise verso il suo compagno che se la rideva, poi tornò a
prestare attenzione a me, che nel frattempo mi ero
trasformata ma avevo intenzione di distruggerlo come scrivevano gli umani nei
loro racconti: con un paletto nel cuore.
Ruppi un ramo dall’albero e
mi avventai contro il vampiro; mi ci volle un po’ ma riuscii a conficcare il
legno nel suo cuore: sparì in una fiammata, il suo corpo divenne polvere e
sparì, portato via da una brezza ricca di fiocchi di neve.
Il Dominatore del Tempo sentì
la perdita di un suo novizio e si indebolì, il mio
amore riuscì a ferirlo gravemente; prima che l’altro novizio potesse
attaccarmi, il suo Lord lo richiamò e gli disse di andarsene nel cimitero, se
la sarebbe vista lui.
Rimanemmo
quindi solo io, lui ed il vampiro.
Quest’ultimo mi ipnotizzò con li suo potere ed io
sentii la mia volontà svanire completamente; era troppo potente perché io
potessi resistergli.
L’ultima cosa che riuscii a sentire, prima di finire in quel baratro di vuoto
che ti crea l’ipnosi, fu un urlo.
-
No!
Niña! Svegliati, ribellati! Lasciala andare,
Gladiel!-
Pensai solo più
che così quel vampiro si chiamava Gladiel, poi sentii
nella mia testa la voce di quel vampiro che mi diceva di attaccare il mio Lord,
mi diceva che dovevo distruggerlo perché era un pericolo per la mia incolumità.
Mi voltai verso
il mio unico amore, lo vidi terrorizzato come non era mai stato, i suoi bei
capelli erano fradici e pieni ancora di chicchi di neve che si dovevano
sciogliere, i suoi occhi erano rossi, trasformati, ma stavano tornando al loro
aspetto normale.
Non voleva
combattere contro di me.
Scappava dai miei
attacchi, mentre io non potevo fare nulla per fermarmi, ero come intrappolata
dentro ad una prigione, che era il mio corpo, senza che potessi uscirne mai;
gridavo di farmi qualche cosa, di tramortirmi, qualunque cosa purché io non gli
facessi del male ma purtroppo le parole non uscivano dalla mia bocca ed allora
cominciai a piangere, disperata.
Sentii, o meglio,
percepii dei caldi rivoli che scendevano dai miei occhi, inconsciamente mi
portai una mano su di una guancia e vidi un liquido rosso: stavo piangendo sul
serio.
Gladiel si stupì
e disse che era impossibile, sotto la sua ipnosi nessuno poteva fare la minima
cosa se non era lui ad ordinarla; cominciai allora, con la forza della
disperazione e dell’amore che mi legava al mio Lord, a cercare di fermare il
mio corpo.
< Sei forte bambina, incredibilmente
forte, ma smetti di opporti! Ti distruggerai!>
Continuai
imperterrita; lo avevo sentito, avevo anche percepito che mi stavo auto
distruggendo, ma non m importava.
Come avevo già pensato, avrei fatto qualunque cosa pur di non
fare del male a lui.
A costo di morire
di nuovo per non rinascere ami più.
Il vampiro lesse
la mia mente e rimase basito, credo che lui non abbia
mai ricevuto un segno d’amore così marcato; distrusse l’ipnosi he mi teneva in
quello stato ed io mi sentii come se fossi rinata, di nuovo.
Nonostante non fossi più sotto il suo potere,
continuai a piangere, disperata; il mio unico amore mi si avvicinò di fretta e
mi abbracciò.
-
Cosa c’è, niña? Ora è passato… Calmati…-
Non riuscivo a
frenare il tumulto che si era creato in me; non ero riuscita ad oppormi
all’incanto. Non ero riuscita a difenderlo, se non fosse stato per la pietà ,o qualunque cosa fosse, di Gladiel, sarei arrivata ad
ucciderlo.
Non potevo rischiare di nuovo una cosa del genere, non potevo
essere un pericolo per lui.
Non mi ero mai
accorta fino ad allora che cosa avrebbe significato
per il mio amore avermi con sé.
Presi in quel preciso
istante una decisione che mi avrebbe fatto soffrire come nessun
altra cosa al mondo, ma non potevo non fare nulla.
“ Io… Io… Non è passato. Non ho saputo
oppormi, se non fosse stato per lui, ti avrei ucciso!
Non
voglio essere un
pericolo per te!”
Lui mi guardò con
occhi spalancati, poi cominciò a preoccuparsi, stava capendo cosa avevo
intenzione di fare.
-
Non farlo, niña.... Non mi lasciare.-
Ricominciai a
piangere, poi lo allontanai e mi alzai, feci due passi indietro; vicina a lui
non potevo fare quello che avevo invece tutte le intenzioni di fare: andarmene.
Esatto.
Potrà sembrare
una scelta stupida, soprattutto se lo amavo come ho detto, ma era l’unico modo per salvargli l’esistenza; decisi che sarei
tornata da lui quando sarei diventata abbastanza forte da potermi opporre a
qualunque suo nemico.
Gladiel era stato in silenzio ad ascoltare fino a quel momento, ad
osservare il nostro dibattito, il mio pianto, la sua reazione, poi parlò.
< Sei una strana creatura, bambina…
Davvero unica. Puoi venire con me, seguendomi diventeresti
invincibile,
ancora più forte di adesso…>
Mi girai a
guardarlo, con gli occhi di nuovo rossi, ma con lo
sguardo triste, vuoto, la voce che uscì dalle mie labbra era atona; il mio Lord
fremette di nuovo di rabbia per il vampiro.
“ No, signore, grazie. Se venissi con lei
indebolirei il mio Lord e sarebbe l’esatto opposto di quello che
voglio. Sono abbastanza forte per stare da sola…”
Mi sorrise,
benevolo, poi fece un cenno di assenso e sparì,
lasciando l’umano che ci aveva portati lì da solo, tra me e il mio Lord.
-
Ti prego, niña, ripensaci. Non andare
via! Non eri forse tu a dire che saresti rimasta con me per l’eternità?-
“ Si, amore mio… Anche a me fa male staccarmi
da te, ma non voglio farti correre rischi per colpa mia.
Tornerò da te quando saprò di essere
abbastanza forte da non esserti da peso…”
-
Tu non sei un peso per me, non lo sei mai stata… Niña… Ci vorranno
secoli perché tu diventi forte quanto i più potenti vampiri… Non potrai mai
competere contro quelli che sono già adesso dei
Dominatori del Tempo! Lascia che sia io a proteggerci!-
“ Non puoi proteggere te
stesso da me, lo abbiamo visto proprio questa sera! E’
vero, forse non potrò
mai essere più
forte degli attuali Dominatori del Tempo, ma quando lo sarò anche io, allora
potrò
tornare da te.
Lascia che io diventi forte…”
non gli feci più dire nulla, mi voltai verso
l’umano che aveva causato tutto quello, ero furente e triste, avevo tutte le
intenzioni di uccidere quell’essere insulso.
Provò a scappare,
quando capì le mie intenzioni, dicendomi anche che mi sarei messa contro
Gladiel.
Non mi importava, volevo la sua vita e me la sarei presa.
A qualunque
costo.
Affondai i miei
denti nel suo collo e lo prosciugai fino all’ultima goccia, poi gridai con il
viso rivolto verso il cielo, vero la candida neve che scendeva e lavava via
dalla mia faccia il sangue.
Poi mi girai vero
il mio amore, per vederlo ancora una volta.
Un
ultima volta.
Stava piangendo.
Piansi di nuovo
anche io, gli dissi.
“ Diventerà forte, per te… Il tempo non mi
riguarda, perché il tempo mi appartiene… Diventerò una
Dominatrice del tempo, per te…
Arrivederci, amore mio…”
Poi sparii,
nascosta dalle tenebre e dalla candida neve.
Ehilà! Quanto
tempo ragazzi/e! Come vi sembra questo seguito?!?!?!?!
Io direi un po’ inaspettato… E anche sadico direi…
Ogni tanto mi chiedo
come ho potuto farli lasciare così… Massì, massì… Che forse si sistema tutto…
Ghghghgh…
Ma ora passiamo alle poche ma per me
importanti recensioni:
Michelle Malfoy:.
Ehi bellezza, sono contenta che ti piaccia… Cosa te ne pare di questo?!?!?! BaX
Zakurochan:. Grazie mille dei complimenti, mi fa
super piacere che ti piaccia… Ti dirò… Anche io adoro
i vampiri!! Per ciò è vero che continui a seguirmi? J BaX
Vlad Zepesh:. Guarda,
non sprecherei nemmeno tempo a risp… Cmq quello non è
sangue che perde, cretino che non sei altro! Ti svelo 1 segreto: i vampiri non
hanno H2O in corpo, fin qui ci sei? Quindi quando
sudano o piangono non gli esce acqua bensì sangue, unico fluido che hanno in
corpo… Piaciuta la spiegazione?! Tzè!!! J J
Bene gente, spero
che siate un pochino di più a recensire ma l’importante è che la storia vi
piaccia, so perfettamente anche io che annoia scrivere una recensione, io mi
devo fare forza fisica da sola per lasciarne ogni tanto!
BaX e al prox chap, che è già stato
scritto!!! ek