Due insoliti mesi

di i_still_believe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tu sei l'uomo? Tu offri! ***
Capitolo 2: *** Tu sei del villaggio dei nove draghi ***
Capitolo 3: *** Chiamatemi padrinella! ***
Capitolo 4: *** Sing in the street ***
Capitolo 5: *** Ma chi è quel tipo? ***
Capitolo 6: *** Credo di star male ***
Capitolo 7: *** Ma dove avevo la testa? ***
Capitolo 8: *** Che maldestra ***
Capitolo 9: *** Da bambino ***
Capitolo 10: *** Kazekage ***
Capitolo 11: *** Spero non ti dispisccia ***
Capitolo 12: *** Soffrire ***
Capitolo 13: *** Tienila d'occhio ***
Capitolo 14: *** Potrei abituarmici ***
Capitolo 15: *** Sono sempre stata ***
Capitolo 16: *** E' ora di andare in pensione! ***
Capitolo 17: *** Fraintendimenti ***
Capitolo 18: *** Verità ***
Capitolo 19: *** Sorpresa ***
Capitolo 20: *** Domani tu... ***
Capitolo 21: *** IL RITORNO A CASA, ADII DOLOROSI ***
Capitolo 22: *** UN SACRIFICIO VANO ***
Capitolo 23: *** La fine di tutto ***



Capitolo 1
*** Tu sei l'uomo? Tu offri! ***


TU SEI L' UOMO? TU OFFRI!

In attesa dell' ispirazione per il 6° capitolo di: Missione di livello S, ecco a voi: Due insoliti mesi.
Presto aggiorneremo il 6° capiotolo, ma spero che questa vi piaccia ugualmente.
Buona lettura!




Una ragazza, bionda dagli occhi color del ghiaccio, passeggiava  per le vie di Konoha, finalmente tornata al suo aplendore.
- E' passato tempo da quando Orochimaru ci ha attaccato, ormai sono passati due anni. - pensò la ragazza.
- E' tornato! - disse una donna con tono entusiasto.
- Chi è tornato? - chiese una vecchietta alla donna.
- Naruto Uzumaki! - urlò gioiosa.
Appena le orecchie della ragazza, che involontariamente stava ascoltando, sentirono il nome Naruto, la fecero drizzare sull' attenti. Prese a correre verso le porte della città, ed ecco lo vide.
- Ehi! Miku, Miku! Sono tornato!- prese a urlare un ragazzo biondo, mentre le correva incontro.
PUM!
- AH! AH! AH! Non stai mai attento a dove metti i piedi! - disse la ragazza porgendogli la mano.
- HI! HI! - rise lui.
- Ehi! Ho proprio voglia di... -
- Fammi indovinare. Di ramen? -
- Brava Miku, proprio così. -
- Dai! Mi faccio offrire una ciotola doppia, andiamo!-
- Ti fai offrire? E da chi? - chiese lui
- Da te, mi pare ovvio. - ribatte lei.
- Ma come? Sono pena tornato e già devo offrire? -
- Tu sei l' uomo? Tu offri! - disse Miku facendo la linguaccia a Naruto.
- E va bene! Ma chiamiamo anche Sakura ok? -
- Sì ok, va bene. -
= = = = = = = = =
DLIN DLON

- Naruto! - urlò Sakura buttandogli le braccia al collo.
- Ma quando sei tornato? - chiese lei
- Più o meno dieci minuti fa, ed ho una gran fame e volevo invitare te e Miku a mangiare una ciotola di buon ramen fumante, naturalmente offro io. - rispose lui
- Prendo le chiavi e arrivo. -
Dopo pochi secondi la ragazza uscì di casa e tutti e tre si incamminarono verso il chiosco del ramen.


Ringrazio  in anticipo chi leggerà e chi recensirà la mia penosissima fic.
 
Grazie i_still_believe

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Capitolo 2
*** Tu sei del villaggio dei nove draghi ***


TU SEI DEL VILLAGGIO DEI NOVE DRAGHI


So bene che i capitoli sono corti, ma vi prego recensite e  vi assicuro che i capitoli anche se corti saranno tanti e pian piano si allungheranno.



I tre dopo poco furono al chiosco, Naruto ordinò tre enormi ciotole di ramen.
- Ecco qui signore! -
- Grazie Narutino, ma che buon profumo. - dissero le due in coro.
- Bhe allora che aspettiamo? Itadakimasu! - disse lui posando la sua ciotola sul tavolo e afferando le bacchette.
= = = = = =
- Ah, ragazzi sono strapiena! - disse Miku massaggiandosi la pancia.
- Ehi, che ne dite se stasera andiamo ad allenarci tutti insieme nella foresta? - propose Sakura.
- Secondo me è un ottima idea, dopotutto devo bruciare le calorie del ramen. - rise Miku
- Allora vado a pagare e andiamo. - disse Naruto mentre prendeva i soldi dal suo ranafoglio.
= = = = = =
- Bene, andiamo! -
I ragazzi si avviarono verso il bosco poco fuori dal villaggio, pronti a combattere per tutta la notte. Arrivarono in una radura e Miku e Sakura si misero una di fronte l'altra, pronte a iniziare al via di Naruto.
- Via! -
Sakura fece la prima mossa, tirò una ventina di shuriken e kunai, ma Miku creò attorno a se un muro d'acqua che non fece andare a segno neanche un colpo.
- Mi ero scordata che potevi avvalerti della protezione dell' acqua. - disse Sakura spazientita.
- E lo sai, che non è la mia unica abilità! - ribattè la bionda con fare spavaldo.
- Sì, lo so, tu sei del villaggio dei nove draghi e sei una dei ninjia più potenti in circolazione. - disse Sakura
- Già, dicono così alcuni, ma il mio parere e diverso, non sono invincibile, ma ho ereditato tutta la potenza del mio villaggio, prima che venissimo decimati da Kjuubi. - rispose la bionda con tono triste.
Naruto al sentire queste parole si rattristò e chinò il capo.
- Ehi biondino, non ti rattristare, dopotutto non è colpa tua e non puoi farci nulla. - disse Miku sorridendo.
- Già, ma... - cercò di rispondere lui.
- Niente ma! Sò come ci si sente, io porto sigillato dentro di me il demone nato dal unione di tutti i demoni con le code, dovreste odiarmi e avr paura di me, invece siete i miei migliori amici. - disse la biondina bloccando le parole di Naruto.
- Noi ti vogliamo bene e di questo ne sei consapevole, non importa quello che hai siglillato dentro. - disse Sakura mettendo una mano sulla spalla di Miku



Lettori carissimi, vi prego lasciate un commentino, anche negativo così imparerò per i prossimi capitoli.


Grazie anticipato  i_still_believe



 

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Capitolo 3
*** Chiamatemi padrinella! ***


CHIAMATEMI PADRINELLA!

Ecco l'ultimo capitolo che sarà corto i prossimi che scriverò saranno lunghi.



- Grazie ragazzi, se non ci foste voi, non so come farei. - disse Miku con le lacrime che le solcavano il volto.

- E lo sappiamo, modestamente, noi come amici siamo il top del top. - rispose Naruto con un sorriso da ebete stampato in faccia.

- Ehi! Vogliamo combattere e non perderci in chiacchere!? - sbottò Sakura con tono geloso.

- Sakura, sei per caso gelosa di Naruto? -
 
- Ma no, Miku, cosa dici? - rispose Sakura intenta a stapparsi i capelli per via dell'imbarazzo.

- Comunque, tralasciamo il discorso, combattiamo! - disse Miku mentre rideva degli atti che faceva Sakura.

Sakura si ricompose tornando seria, usò la tecnica della moltiplicazione del corpo e partì all' attacco.

Miku colpì le copie con dei kunai, con uno scatto felino arrivò davanti a Sakura e le mollò un pugno cosi forte che la fece volare a terra.

- Ti dai già pervinta? - disse la bionda con tono spavaldo.

- Mai! - ribattè Sakura.

La ragazza balzò in piedi e si scaraventò contro Miku facendola cadere a terra, quest'ultima però per liberarsi dalla morsa dell'avversaria le tirò una testata.

- Naruto, Sakura , Miku! - urlò la voce di una donna.

I tre sbiancarono e dissero all'unisono:

- Ma questa è Tsunade! -

- Cavolo, quella vecchiaccia si sente fin qui! - sbottò Naruto.

- Forse è meglio se andiamo a vedere che ha da urlare. - disse Miku titubante.

- Sì, andiamo prima che mandi una delle sue lumache segugio a prenderci. - disse Naruto leggermente preoccupato.

Il gruppetto si mise a correre verso l'ufficio dell' hokage e quando arrivarono, trovarono Tsunade seduta sulla poltrona ( stile padrino ) con una lumaca in grembo.

- Finalmente siete arrivati! - sbottò l'hokage mentre accarezzava la sua lumaca.

- Scusi Tsu... -

- Miku, da ora in poi voglio essere chiamata PADRINELLA. - interruppe la donna.

- Ok, padrinella, perchè ci avete urlato ai quattro venti? -

- Miei piccoli picciotti, semplicemente perche devo affidarvi una missione. - spiegò Tsunade.

- Cioè? -

- Babbeo ramenista, ci stavo arrivando! - disse lei alquanto inbufalita verso Naruto.

- Andrete a Suna per 2 mesi e vi unirete alla squadra di ninjia della sabbia e li aiuerete nelle loro missioni. - spiegò la donna mentre si accendeva un sigaro.

I tre senza protestare annuirono, uscirono dall'ufficio come se avessero pena visto la morte e andarono a fare le valigie, tutti con lo stesso pensiero:

- Non ci voglio andare! -


Fine spero vi piaccia  

Fumiko: so bene che Miku sembra invincibile, ma nei proissimi capitoli verra specificato che non è capace di controllarlo e sa solo di averlo siglillato dentro.Comunque ti ringrazio per il commento.


i_still_believe




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Capitolo 4
*** Sing in the street ***


SING IN THE STREET



Eccoci giunti all'imminente partenza! Godetevi lo show!




! KI-KI-RI-KI !

- Poldo! Brutto maledetto, se non la fai finita ti tiro il collo! - imprecò Miku mentre si accingeva a guerdare l'ora.

- Le 6.30. Ahhhhh! Le 6.30! Cazzo sono in super ritardo! urlò in preda a una crisi di panico.

Cinque minuti dopo fu fuori di casa, correva come un'esasperata con lo zaino sulle spalle per le vie di Konoha, fino ad arrivare alle porte.

Trovò Naruto e Sakura intenti a correre dietro a una farfalla.

- Finalmente ci degni della tua presenza. - disse Naruto accortosi dell'arrivo di Miku.

- Scusate, mi ha attraversato la strada un gatto nero. - disse la bionda cercando di rendere la scusa il più credibile possibile.

- Sì, certo! - sbuffò Naruto per niente convinto.

Sakura dopo essersi accorta anche lei della presenza di Miku, si guardò intorno e disse:

- Dai, siamo presenti tutti, forza si parte! -

- Sì, ok. - dissero gli altri due con l'enfasi che ha un gatto che sta per finire nella vasca da bagno.

I tre per niente felici e contenti, si avviarono per la strada principale.

Camminarono per ore, senza sapere se la strada percorsa fosse quella giusta.

- Ragazze, fermiamoci a chiedere indicazioni, ho il presentimento che ci siamo persi. - disse Naruto riprendendo fiato.

- E a chi? A quel masso che si muove laggiu? - disse Sakura indicando lo strano masso, che sembrava improvvisare una danza.

- Sakura, sono folgorata io o quel masso davvero si muove? - disse Miku con fare alquanto perplesso.

- No, non sei folgorata, quel masso si muove davvero! - rispose Sakura sempre più perplessa e incredula.

Naruto si avvicinò allo strano masso, gli tirò un leggero calcio e questo andò in mille pezzi, mostrando l'identità chi c'era nascosto.

- Sopraciglione senior! - urlò in biondo sbigottito.

Gai era li, davanti ai loro occhi intento a improvvisare una danza della giovinezza, sulle note della canzone: It's so nice to be happy.

- Happy, sha la la. It's so nice to be happy! - cantava l'uomo a squarciagola.

I tre lo guardarono increduli, mentre assistevano a quella penosa scena.

- Naruto hai il numero di un buon strizza cervelli? - chiese Miku speranzosa.

- Maestro Gai, torni in se! - urlò imbufalita Sakura, pronta a tramortirlo.

- Ragazzi, forza unitevi a me! - urlò Gai incoraggiandoli.

- Neanche se mi pagassero un milione di yen ( fallo stupida, poi apri un conto alla: KAKUZU BANK. I TUOI SOLDI SONO I MIEI SOLDI. n.d. Kakuzu ) ! - rispose Miku

- Già, io non mi abbasso a certe cose. - continuò Sakura.

- Dai ragazze è divertente! - strillò Naruto ormai conquistato dall'impeto del ballo.

- Oddio, non pensavo che Naruto potesse toccare il fondo e addiritturla superarlo. - sospirò Sakura con una mano poggiata sulla fronte.

- Sakura, io andrei, mi sono sorbita anche troppo il loro: sing in the street. - disse la bionda indicando i due ebeti che ballavano.

- Andiamo. - rispose la ragazza dai capelli rosa incamminandosi.


Fine del 4°capitolo. Vi è piaciuto?

Kowalski: sono contenta che ti piaccia, però dovrai aspettare un po prima della comparsa sel tuo love-love, che tra l'altro e anche il mio ( se parliamo di Gaara ovviamente) . Rispondo alla tua domanda su Naruto e Sakura, no nn li metto insieme xke odio particolarmente la loro coppia. ciao ciao.


Grazie i_still_believe

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Capitolo 5
*** Ma chi è quel tipo? ***


MA CHI E' QUEL TIPO?


Ecco a voi il 5° capitolo, spero sia gradito come i precedenti, lasciate tanti commenti.





Dopo venti minuti, Naruto riprese il controllo del cervello e si rese conto che le sue compagne di squadra erano venti metri avanti a lui.

- Ragazze aspettatemi! - urlò il biondino correndo nella loro direzione.

- Corri baka! - dissero le due.

In pochi secondi Naruto le raggiunse e si rimisero in cammino.

- Voi avete già visto Suna? - chiese Miku.

- Sì, una volta. - rispose Sakura.

- E com'è? - domandò la bionda incuriosita.

- Sabbia in ogni angolo e tanto caldo. - disse Naruto.

- Bene, io diserto, non voglio venirci. - sbottò Miku mentre invertiva marcia per tornare a Konoha.

- Si cosi Tsunad... cioè Padrinella ti ammazza con una mitragliata di bava di lumaca. -

- Ok Sakura, hai ragione, spero che questi due mesi passino veloci. - disse Miku con  tono rassegnato.

- Se i miei calcoli non sono errati, per stanotte dovremo arrivare a Suna. -

- Naruto, da quando in qua tu sai fare certi calcoli? -

- Miku, guarda che non sono scemo, un buon ninjia deve saper fare certi calcoli. - ribattè lui.

- Ma se per fare 2+2 usi ancora le dita! -

- Va bene Sakura, tralasciamo certi dettagli e camminiamo. - disse lui rassegnato.

Il resto del viaggio fu abbastanza silenzioso, apparte il mostroso rumore della pancia di Naruto.

- Ragazze... -

- No Naruto, non c'è ramen! - urlarono le due.

- Avevi detto che saremo arrivati per la notte, il sole sta sorgendo e siamo ancora in mezzo al deserto più desertico! - urlava Miku alquanto irritata.

- Calmati, tra un po' potrai farti una bella doccia, siamo arrivati. - disse Sakura frenado l'isteria dell'amica.

La ragazza rimase sbigottita dalla visione che le si prostrò davanti, la citta era immensa e al cento si ergeva un enorme palazzo.

- E quel grande palazzo di chi è? - chiese Miku indicando l'enorme struttura.

- Mio. - disse una voce con tono pacato.

La voce apparteneva ad un ragazzo che doveva avere sui sedici anni, capelli rossi occhi glaciali contornati da il frutto delle sue notti insonni.

- Gaara! - disse Naruto andando a salutare l'amico.

-  Ma Sakura, chi è quel tipo? -

- Il suo nome è Gaara ed è il Kazekage di Suna. - rispose la ragazza.

- Però niente male, davvero carino! - Bisbigliò Miku.

- Miku non ti credevo una da " colpi di fulmine " . - disse Sakura ridendo.

- Era un osservazione, non ho detto che mi piace! - disse la bionda con un leggero imbarazzo.

- Come va? E' da tanto tempo che non ci vediamo! - chiese Naruto.

- Da quando sono diventato Kazekage, va tutto un po' meglio, gli abitanti cominciano a fidarsi di me. - rispose Gaara.

Le ragazze fissavano da lontano i due parlare, fino a che Naruto non strattonò Gaara fino a loro.

- Gaara, lei è Miku! - disse il biondino indicandola.

- Piacere. - disse lei pensando a quante figuracce avrebbe fatto durante i due mesi a causa di Naruto.

 - Seguitemi, alloggerete a palazzo durante la vostra permanenza. - disse il rosso incamminandosi verso il palazzo.

Varcate le porte del palazzo, tutti e tre rimasero esterefatti dalla sua grandezza.

- Vi mostro le vostre camere, seguitemi. -

Salirono una rampa di scale e arrivarono a un lungo corridoio, alla loro destra un' enorme porta.

- In questa camera dormira Sakura, l'ho fatta preparare apposta per un ninjia medico - disse Gaara.

- Grazie è perfetta. - rispose lei entrando e chiudendo alle sue spalle la porta.

Camminarono lungo il corridoio fino ad arrivare davanti a uan porta di colore nero, da cui proveniva uno strano grugnito.

- Naruto, tu dormirai insieme a Kankuro. - disse il Kazekage aprendo la porta.

Dentro la stanza c'era Kankuro che dormiva beato e russava come un trombone.

- Ma perchè io con Kankuro? - piagniucolò il biondo.

- Perchè Kankuro era stufo di dormire da solo. - rispose il rosso.

Rassegnato, Naruto entrò in camera e chiuse la porta.

- Per te c'è la camera al piano superiore, la dovrai dividere con mia sorella. -

- Nessun problema, mi piace la compagnia. - rispose Miku.

Salirono le scale e Gaara condusse Miku alla sua stanza.

- Bhe allora, buonanotte signor Kazekage. - disse la ragazza facendo un piccolo inchino in segno di rispetto.

- Buonanotte. - rispose lui andando verso la sua camera.

Miku aprì la porta della camera che le era stata assegnata e trovò stesa su letto una ragazza dai capelli biondi.

- Ciao, io sono Temari! - disse la ragazza.

- Piacere, Miku. - rispose

- Miku, bel nome. -

- Grazie. -

- Bhe io mi metto a letto se non ti dispiace, ho camminato tutto il giorno oggi e sono davvero stanca. -

- Notte! -

Nel giro di pochi minuti, Miku si addormentò.




Vi prego, non linciatemi...so che questo capitolo èm penoso, ma non mi veniva niente di megli.

Ringrazio in anticipo per i commenti.

i_still_believe


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Capitolo 6
*** Credo di star male ***


CREDO DI STAR MALE


Ecco a voi il 6° capitolo, che a mio parere è quello migliore.


Kyrara: Mi dispiace spegnere le tue speranze, ma Miku non è destinata a stare con Naruto, spero comunque che continuerai a seguire la fic.
Poi la decisione se si o no spetta a te.




Quella mattina Miku, Naruto e Sakura si dovettero svegliare alle 6, il Kazekage gli aspettava nel suo ufficio.

- Oddio io ho dormito malissimo, Kankuro non ha smesso per un secondo di russare, i tappi alle orecchie non sono serviti a nulla. -

- Su con la vita Naruto, abbiamo ancora 61 giorni da passare qui a Suna. -  rispose Sakura.

- Io ho dormito bene, anche se ho dormito poco. - disse Miku.

Mentre parlavano, dalla stanza dove dormiva Miku uscì Temari.

- Ragazzi, venite vi accompagno da Gaara. -

- Sì Temari, arriviamo. - dissero in coro i tre.

Il gruppetto seguì la  kunoichi, scesero al piano terra, percorsero vari corridoi, salirono 2 piani di scale e si ritrovarono in un piccolo atrio nel quale si trovava solo una porta.

- Ecco è li dentro. - disse Temari indicando la porta.

Sakura bussò e aprì lentamente, Gaara era seduto dietro un enorme scrivania intento a firmare vari documenti, il ragazzo distolse lo sguardo da questi e guardò i tre ninjia entrare nella stanza.

- Buongiorno! -

- Giorno. - rispose Gaara con tono distaccato.

- Gaara, allora che missione ci assegnerai il nostro primo giorno? - chiese Naruto entusiasta.

- Nessuna, allenatevi. - rispose con molta calma.

- Ok come vuoi tu, andiamo ragazze. - rispose Naruto deluso.

I tre uscirono dalla stanza e si recarono al campo di allenamento.

Dopo circa un'ora di duro lavoro sotto il sole i tre si misero a sedere.

- Ragazzi, vado al palazzo a prendere una cosa. -

- Ok Miku, ti aspettiamo. -

Quando arrivò al palazzo, venne colta da un vuoto di memoria, fece scale su scale,corridoi su corridoi fino a che non si ritrovò davanti al naso una porta.
L'aprì, nella stanza c'era Gaara che leggeva quello che sembrava un importante documento, il ragazzo la guardò.

- Scusa e che io...si insomma io... - disse la ragazza balbettando a causa del imbarazzo.

- Che stai cercando? - chiese lui.

- Cercavo la camera di Temari, ma mi sono persa, il palazzo è molto grande. - rispose lei.

- Dopo un po' ci si fa l'abitudine, comunque ti accompagno io. - disse il Kazekage.

I due uscirono dall'ufficio e si avviarono verso la camera, il tragitto era silenzioso, Miku decise di parlare.

- Da quanto sei diventato Kazekage? -

- Più o meno da tre anni. -

- Ok, sai Suna sembra veramente bella, mi piacerebbe visitarla. -

Il ragazzo la guardò con quei suoi occhi freddi e disse:

- Se vuoi te la faccio vedere io. -

- Mi piacerebbe molto, ma devo allenarmi. -

- Come Kazekage posso decidere quello che devi fare e se vuoi vedere Suna, gli allenamenti possono aspettare. -

 La ragazza sorrise ad assentire e seguì Gaara fuori dal palazzo, visitarono tutte le vie fino a quando non arrivarono alle porte della città, il ragazzo la portò fuori per poterle far ammirare la vista delle enormi rocce che proteggevano Suna dalle tempeste del deserto.
Miku notò poco avanti a loro un gruppo di rocce e al loro interno  trovava protezione una bellisima rosa del deserto.

-  Wow! E' stupenda, mi piacerebbe tanto coglierla. - disse lei ammirando tale bellezza.

Con un gesto delle mani Gaara fece penetrare tra le rocce della sabbia che colse la rosa e la porse a Miku.

- Grazie. - disse la ragazza annusando il profumo che quel bellissimo fiore produceva.

- E' meglio andare, tra un po' farà buio. - disse lui cambiando discorso.

I due tornarono alla residenza del Kazekage, Gaara accompagnò Miku fino alla stanza.

- Grazie signor Kazekage! - disse lei aprendo la porta.

- Chiamami pure Gaara. - rispose.

- Ok, allora grazie per la splendida giornata Gaara. - rispose entrando in camera.

Il ragazzo scese di un piano e bussò alla porta della stanza di Kankuro, questo gli aprì.

- Kankuro ho bisogno che vieni nel mio ufficio, ti devo parlare. -

- Ok. -

I due fratelli raggiunsero l'ufficio, Kankuro si sedette su una sedia.

- Allora fratellino che succede? -

- Kankuro, credo di star male. - rispose Gaara.

- A me non sembra, comunque che hai? -

- Sai Miku la ragazza nuova? -

- Sì. -

- Bhe, oggi ho passato tutta la giornata con lei, le ho fatto visitare Suna e non so come mai mi ritrovavo a guardarla senza rendermene conto, insomma mi piace sentire la sua voce mi piace stare in sua compagnia. -

Intanto Temari era entrata nella stanza.

- Sorellina, Gaara si è preso una cotta per Miku! - urlò Kankuro.

- Cotta? Cioè? - chiese il ragazzo.

- Cioè che ti piace! E'come con me e Shikamaru. - rispose la ragazza.

- Non riesco a capire, io non so cosa sono quese cose, che devo fare? -

- Devi essere gentile con lei e devi essere dolce. - spiegò Kankuro.

- Spiegati meglio. - disse Gaara.

- Ti verrà spontaneo fidati. - rispose il fratello.

- Gaara comportati normalmente, tutto verrà da sè e magari cerca di passare del tempo con lei. - aggunse Temari.

- Mi sento strano, solo a pensare alla giornata passata con lei oggi, mi sento benissimo. - ribadì Gaara.

- Proprio perchè ti piace hai questa sensazione, non ti devi preoccupare è una cosa normalissima. - rispose la sorella.

- Capirai anche tu che vuol dire tenere a una persona fratellino. - aggiunse Kankuro.

- Temari, Kankuro grazie. -

- Non c'è di che fratellino. -

Dopo le ultime spiegazioni da parte dei suoi fratelli, Gaara andò in camera a guardare le stelle, aspettando l'alba e rimuginando sull'accaduto.



Piaciuta? Spero di si, magari non è venuto come lo immaginavo, ma mi piace pure così.
Vi prego commentate anche,così mi faccio un idea se piace o no.


Ciau Ciau    i_still_believe










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Capitolo 7
*** Ma dove avevo la testa? ***


MA DOVE AVEVO LA TESTA?


Ecco a voi tutti amanti di questa fic il 7°capitolo, ho copiato alcune cose da altre cose che mi balenavano in testa, insomma tutto fa brodo.



Nel frattempo nella camera di Temari,le due ragazze parlavano.

- Ti sei divertita oggi? - chiese Temari.

- Sì molto, Gaara mi ha portata a visitare Suna e mi ha regalato questa bellisima rosa. - rispose mostrandole il fiore.

- Wow, è stupenda! - esclamò Temari guardandolo.

- Però trovo che tuo fratello sia un po' freddo e distaccato. - osservò Miku con aria triste.

- Devi comprenderlo, dentro di lui è sigillato Shukaku, il demone tasso della sabbia, da piccolo era lasciato in disparte da tutti perchè creduto un mostro capace solo di uccidere, nostro padre ha tentato di ucciderlo molte volte e come se non bastasse, dopo aver subito tutto questo era diventato un mostro che amava solo se stesso e che godeva nel togliere la vita agli altri, ma fortunatamente dopo lo scontro con Naruto è cambiato. - spiegò Temari.

- Rieso a capire un po' quello che ha passato, anche io ho un demone sigillato dentro di me, Jevimon il demone angelo del bene e del male, ero predestinata a portarmelo dentro già da prima che nascessi, i miei genitori venivano evitati dagli abitanti del villaggio per colpa mia, quella maledetta notte fui io a cacciare Kjuubi, una bambina ancora in fasce, ma quando fu tutto finito era troppo tardi, erano tutti morti e solo io ero l'unica sopravvissuta, venni trovata da un'anziana del villaggio della foglia che mi allevò come sua figlia e così crebbi a Konoha, riusciendomi a fare tanti amici. Da quella notte però non ho mai più liberato Jevimon. -

- Hai avuto fortuna a trovare amici leali come Naruto e Sakura. - rispose Temari.

- Già, sono stata fortunata, chissa che fine avrei fatto altrimenti. Probabilmente sarei morta. -

Temari guardò l'ora e disse:

- E' tardissimo! Forza mettiamoci a letto,domani ci aspetta una lunga giornata di allenamenti. -




L'indomani alle 6 tutti tranne Gaara si presentarono a colazione.

- Ma Gaara dov'è? Non si sente bene? - chiese preoccupata Sakura.

- No, non e venuto perchè gli p.... - Kankuro non fece ora a finire la frase che Temari gli pestò un piede.

- Perchè gli pareva fosse arrivata un urgente raccomandata. - disse Temari per poi lanciare un occhiata maligna al fratello.

I cinque ninjia finirono la colazione e si diressero al campo d'allenamento.

- Ehi Miku, ti va di fronteggiarti con me? - domandò Kankuro.

La ragazza annuì e prese posizione, Kankuro smummificò Karasu e si prese anche lui posizione, Temari diede il via.
La marionetta partì all' attacco sfoderando delle enormi lame che uscivano dai palmi delle mani, Miku schivò i primi tre attacchi ma il quarto le fece un graffio sulla spalla.

- Ho capito la sua tecnica, attacca a distanza, quindi nella lotta corpo a corpo non è abile. - disse tra se e se la ragazza.

Miku prese dalla tasca una piccola sfera di color blu elettrico e la lanciò sopra di se, questa creò una nube di fumo che l'avvolse.
Qundo il fumo si dissolse Miku aveva cambiato abito, portava un gonnellina color sabbia che lasciava ammirare le gambe slanciate, un top bianco che arrivava fin sopra l'ombelico e lasciava vedere il sigillo del demone e tra le mani stringeva delle enormi daghe.

- Una ninjia trasformista? - esclamò Kankuro.

Miku non gli lasciò tempo di pensare con un salto scavalcò Karasu e balzò verso il marionettista facendolo cadere a terra e puntandogli una delle daghe sulla gola.

- Mi sa che il mach l'ho vinto io. - sussurò lei.

Da una finestra del palazzo qualcuno aveva osservato l'incontro.

- Bella quanto abile. Ha messo al tappeto Kankuro senza troppi problemi. - pensò Gaara.

La giornata passò in fretta e i ragazzi tornarono dagli allenamenti, salirono in camera per andare a prepararsi per la cena, nemmeno stavalta Gaara partecipò e Temari decise di andare a parlargli.

- Come mai non sei sceso per la cena? -

- Non avevo fame. -

- Gaara, chi vuoi prendere in giro, hai intenzione di evitarla per tutti i due mesi oppure raccogli il coraggio e ci passi un po' di tempo insieme. -

- Temari, non ci rieso, non ce la faccio, non so come comportarmi. -

- Ti do un consiglio, la rosa sta appassendo... - disse la ragazza uscendo dalla stanza.

Gaara rimase a pensare che motivo potesse avere la sorella per dirgli quello, poi capì, si diresse nel giardino del palazzo, in mano teneva una rosa andò sotto la finestra della camera dove dormiva Miku e vide che sul davanzale si trovava una boccetta di vetro con dentro il fiore che le aveva regalato che ormai era appassito,sostituì la rosa appassita con quella che teneva tra le mani e tornò in camera.

La mattina dopo qualcuno si svegliò col sorriso.

- Qualcuno stanotte mi ha portato un altra rosa. - esclamò Miku.

- E chi potrebbe essere stato? - disse Temari facendo finta di niente.

- Non lo so, ma voglio scoprirlo. - rispose la ragazza.

Quella mattina anche Gaara scese a colazione.

- Ehi Gaara stamattina niente raccomandate importanti? - domandò Naruto con la bocca piena.

- No. - rispose col suo solito tono distaccato.

Finirono in fretta la colazione, Miku, Temari, Kankuro, Naruto e Sakura andarono ad allenarsi, invece Gaara tornò alle sue faccende da Kazekage.

- Naruto ti va di batterti contro di me oggi? -

- Ok Miku, in guardia. -

Miku prese una sfera, stavolta di color viola,la lancio sopra di se e quando il fumo si dissolse aveva dei pinocchietti in jeans, una canottiera rosa e impugnava delle pistole.
Naruto parti all'assalto, la ragazza schivò gli attacchi e sparò un proiettile rete, Naruto si liberò facilmente, le salto adosso facendola cadere bruscamente a terra e le blocco i muovimenti.

- Va bene hai vinto! -

- Sono imbattibile! - esclamò lui tutto contento.

SBAM!

- Ahi! - urlò massaggiandosi la testa che gli era stata colpita da un pugno.

- Così impari a darti arie! - rispose Miku infuriata.

Nel frattempo Gaara assistiva alla scena, aveva gli occhi puntati su Miku gli piaceva da matti stare a guardarla.

Dopo cena Miku salì in camera e decise che sarebbe stata sveglia per scoprire chi fosse a portarle le rose.
Alle tre di notte vide della sabbia che si prendeva la rosa appassita e la sostituiva con una pena colta, aspetto chequesta sparisse e saltò giu dalla finestra.
Vide una sagoma nera, si avvicinò e riconobbe Gaara.

- Gaara, allora eri tu che mi portavi le rose! - eslamò con tono sorpreso.

Il ragazzo si limitò ad annuire e a distogliere lo sguardo da quello di lei, Miku si sedette sul bordo della fontana che si trovava al centro del giardino.

- Che fai li in piedi come un palo, perchè non ti siedi? -

Il ragazzo non rispose e si sedette affianco a lei.

- Perchè mi hai portato quelle rose? -

Lui si fece coraggio e rispose:

- Pensavo ti facesse piacere. -

- Sì, grazie sono veramente splendide. -

- Ieri quando non ti sei presentato a cena, ho pensato che fosse per colpa mia per qualcosa che magari ti avevo detto. -

- Ti sbagliavi. -

- Meno male, mi sento sollevata. -

La ragazza guardò l'ora ed esclamò:

- Oddio! E' tardi è meglio che torni a letto. -

Detto questo si alzò e prima di tornare in camera diede un bacio sulla fronte a Gaara.
Quando raggiunse il coridoi un pensiero la pervase:

- Cavolo, gli ho dato un bacio, ma dove avevo la testa? - il colore del suo viso si era tinto di rosso.

Temari e Kankuro avevano osservato la scena e si erano avvicinati al fratello ancora pietrificato da quel bacio inaspettato.



End of chapter 7


Saluti i_still_believe



Fimmy: Sono contenta che ti piaccia, cmq non è difficile pensare a nomi nuovi basta l'immaginazione o giocare a videogiochi giapponesi XD

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Capitolo 8
*** Che maldestra ***


CHE MALDESTRA


Eccomi qui carissimi lettori, i vostri commenti mi hanno ispirato e spronato a continuare.
Vi ricordate dove avevamo lasciato il nostro carissimo Sabaku no Gaara? Pietrificato come una statua greca, seduto alla fontana, ebben sì, ora bididibodidibuu spietrificati tu!




Temari e Kankuro corsero verso Gaara, che stava sfiorando il punto dove qualche secodo prima si erano posate le labbra di Miku, appena li vide davanti a sè, il Kazekage precipitò dalle nuvole.

- Sembara proprio che ora non sia più una semplice cotta, vero Tem? -

- Kankuro, ora è amore! - esclamo la ragazza.

- Amore? Io non so cosa sia l'amore. -  sospirò Gaara.

- Sì che lo sai, lo stai provando in prima persona ora, l'hai provato con quel bacio. - disse Temari abbracciandolo.

- E ora che dovrei fare?- domandò con aria spaesata.

- Niente, si te stesso tutto verrà da se. - rispose la ragazza.

- Perchè domani non vieni ad allenarti con noi. - propose Kankuro

- L'idea di Kankuro è geniale, così potrai stare solo con lei. - esclamò Temari rivolgendosi al fratellino.

- Insomma Naruto e Sakura te li togliamo dai piedi io e Temari, tu stai solo con lei. -

- Non saprei che fare, non sono paratico di certe cose. - biascicò Gaara.

- Invece lo saprai. -

- Come fai a esserne così sicura? -

- Perchè caro il mio fratellino, te lo dirà il cuore. - rispose poggiando una mano sul petto del Kazekage.

L'indomani, come di rutine i ninjia andarono a fare colazione.

- Gaara, ma perchè non indossi la veste da kazekage? - domandò Sakura.

- Vengo ad allenarmi. - rispose.

- Splendido, allora combatterai con me. - disse Naruto.

- No, tu combatterai contro di me e Sakura invece contro Temari. - sbottò Kankuro.

- Quindi io mi batterò con Gaara? - chiese Miku leggermente sorpresa.

- Se a te va. - rispose Temari.

- Certo per me va bene. - esclamò la ragazza.


Finita la colazione come stabilito si diressero al campo d' allenamento e come stabilito Kankuro e Temari portarono via Naruto e Sakura, così da lasciare soli Gaara e Miku.
Gaara non voleva combattere, anzi avrebbe preferito sedersi sulla sabbia e crogiolarsi al sole piuttosto che combattere contr quella splendida creatura, ma non gli venne in mente nessuna scusa così da poter evitare il confronto.
Miku decise di usare il suo abito per il combattimento a distanza, sparò un proiettile a Gaara che usò la sabbia per proteggersi.

- Non era destinato a colpirti. - sibilo lei.

Il proiettile esplose e intrappolò il ragazzo in una rete metallica, che però riusci facilmente a togliersi di dosso.
La ragazza cambiò nuovamente abito e stavolta decise di optare per il combattimento corpo a corpo, con uno scattò felino corse verso l'avversario che la fece inciampare usufruendo del potere della sabbia.
Miku perse l'equilibrio e cadde addosso a Gaara portandesolo sotto di lei, i due si guardarono intensamente per qualche secondo, ma quando Miku si capacitò della loro posizione si tolse da sopra di lui e lo aiutò ad alzarsi.
Quanti pensieri avevano invaso la mente di Gaara mentre si fissavano, come avrebbe voluto stringerla a se e non mollarla più, come avrebbe voluto ricambiare il bacio che lei gli aveva donato, ma temeva che le conseguenze sarebbero state negative.

- Non ti sei fatto male vero? - chiese la ragazza riportandolo alla realtà.

- No. - rispose semplicemente lui.

- Che ne dici se sospendiamo il combattimento e andiamo a mangiare qualcosa? - domandò la ninjia.

Il ragazzo fece un cenno ad assentire e si avviarono verso un ristorante.
I due mangiavano e chiaccheravano animatamente.

- Anche se sono qua da pochi giorni, mi trovo molto bene a Suna è un villaggio splendido. -

- Mi fa piacere che a pensi così. -

- Stasera che farai? - chiese lei un po' imbarazzata.

- Niente. -

- Bhe, se non ti scoccia potresti accompagnarmi a vedere le stelle, ci andrei da sola, ma non vorrei mai perdermi in mezzo al deserto. -

- Non mi scoccia affatto, mi piace guardare le stelle, mi tengono compagnia. - rispose lui.

- Allora alle 22.00 ti aspetto nell'atrio, stasera ci saremo io e le stelle a tenerti compagnia. - rispose regalandogli un bellissimo sorriso.

La giornata passò abbastanza in feretta e dopo essere tornati a palazzo il gruppo si riunì per cenare.

- Buono questo ramen. - disse Naruto sputacchiando pezzi di cibo da ogni parte.

- Ok Naruto, ma ti prego ingoia prima di parlare. - implorò Sakura.

Erano le 21.30 quando tutti salirono in camera, mancava mezzora al loro incontro, per lui era uno strazio, aveva gli occhi puntati sull'enorme orologio attaccato alla parete e sperava che le lancette cominciassero a muoversi frenetiche per poi fermarsi sulle 22.00.

- Le 21.55, ancora cinque minuti e la tua attesa sarà terminata. - diceva tra se e se.

L'orologio cominciò a suonare l'ora, erano le 22.00, a Gaara cominciò a battere forte il cuore quando vide una sagoma scendere dalle scale, era lei, indossava dei jeans e una magliettina leggera, il ragazzo rimase estasiato.Solitamnete la ragazza  portava i capelli legati in una coda e i ciuffi rimanenti erano treccine, ma stavolta erano sciolti, le ricadevano sulle spalle e aveva un ciuffo davanti agli occhi, che la rendeva un po' misteriosa.

- Andiamo! - esclamò prendendo la mano a Gaara.

Il ragazzo venne preso alla sprovvista da tale gesto e non riuscì a proferir parola, ma si limitò a stringerle la mano, uscirono dalle porte del villaggio e si adentrarono nel deserto.
Gaara la portò nel suo posto preferito, dove da piccolo si rinchiudeva in solitudine a guardare le stelle, ma questa volta non sarebbe stato solo, c'era lei insieme alle stelle a farle compagnia.


END OF  8 CHAPPY.


Che cattiva che sono stata a interrompere sul più bello! AHAHAH  =D

Ma ditemi, che vi aspettate nel prossimo chappy?

PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI:


Cucciola94: sono contenta che la storia sia di tuo gradimento, questo tuo commento positivo giova tanto al mio sensibile ego, rispondo alla tua domanda su come faccio a stare dietro a tre fic contemporaneamente, la mia risp è:
NON LO SO! E non voglio saperlo, certe cose e meglio non saperle.. ciau ciau bac8

_Fimmy_: ma tu te lo immagini Gaara marmorizzato?Non anticipo nulla della mia fic voglio che siate sulle spine perchè io sono cattiva! MHUAMHUAMHUA!
Ad ogni modo ti ringrazio con tutto il cuore e con tutto l'animo per i tuoi commenti e anche per seguire le mie fic sul altro sito XD bac8

Angel_Sayuri: Penso che il mio modo di scrivere sia migliorato grazie alla musa ispirazione o a tutte le ore che guardo il mio cane mentre dorme e mi perdo con la testa.
Ti ringrazio per i complimenti e spero che andando avanti la fic ti piaccia sempre più.bac8

Rolly too: Che entusiasmo nei tuoi commenti, mi fa molto piacere, anche perchè sono una fan della tua fic e il 27 agosto dopo le tirate di orecchie, mi fionderò sul computer per leggere il seguito anzi, mi ci sparo con un razzo sul computer.
Grazie vivissimo per i complimenti bac8


Allora che ne dite di rispondere alla mia domanda e così mi faccio un idea su cosa vi aspettate?

Come dicono i Looney toones:

Questo è tutto gente!

Baci XD








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Capitolo 9
*** Da bambino ***


DA BAMBINO


Ecco a voi il 9 capitolo, chissà che vi aspettate voi che leggete.
A giudicare i commenti vi aspettate fuoco e fiamme, se leggete lo scoprirete e magari chu commenterà mi darà qualche piccolo consiglio.




- Dove mi porti? - chiese lei stringendogli la mano.

Il ragazzo non rispose, si limitò a farle strada nel deserto, arrivarono vicino a delle pareti rocciose che grazie all'ombra che procuravano avevano permesso che su una parte del terreno sabbioso crescesse un tappeto di fiori bianchi.
Sulle pareti si arrampicavano quelli che sembravno gelsomini selvatici e il loro profumo inebriava i sensi.

- Gelsomini nel deserto? - sussurò Miku temendo che se non avesse parlato a bassa voce quel ambiente da sogno sarebbe svanito.

- Non chiedermi nulla, non so come mai crescano. - rispose lui.

- Questo posto è stupendo, mi sembra un miraggio. -

- Da bambino venivo qui ad ammirare le stelle, quelle che sembravano le mie sole amiche. - sospirò lui sedendosi a terra.

- Che venivi a fare in questo posto apparte che per ammirare le stelle? - chiese sedendosi affianco a lui per poi appoggiare la testa sulla sua spalla.

- Venivo a riflettere, a pensare. -

- A cosa pensavi? -

- A come mai ero proprio io a dover portare il peso dello Shukaku dentro di me, mi domandavo perchè non potevo essere un bambino normale come tutti, venivo qui riflettevo e quando me ne andavo sentivo il mio odio sempre più forte e prepotente che voleva ribellarsi a coloro che mi guardavno con quegli occhi di ribrezzo, quegli sguardi accusatori, io li odiavo con tutto me stesso e alla fine la mia ira prendeva il sopravvento e facevo del male a chiunque me ne desse ragione. - disse mettendo una mano dove aveva il sigillo del demone.

Miku sì senti precipitare, non averebbe dovuto chiedergli nulla avrebbe dovuto tacere, sarebbe stata la cosa migliore da fare.
Come se fosse la cosa più naturale del mondo lo strinse e si distese a terra portandoselo affianco.
Lui guardava intensamente il cielo, non voleva incontrare il suo sguardo, lei lo guardava intensamente, studiava tutti i tratti del suo volto ogni minimo particolare, non doveva sfuggirle nulla.
Gli prese la mano gli si avvicinò e lo abbracciò amorevolmete, il ragazzo sgranò leggermente gli occhi colto dal gesto inaspettato, fece un sospirò e ricambiò l'abbraccio.
Rimasero a guardare le stelle, abbracciati  mano nella mano, il suono del vento cullava la mente della ragazza, che si addormentò ancora abbracciata a lui.

- Perchè il mio cuore batte così forte? Perchè vorrei che questa notte non finisse mai?. - pensò.

- Che sia vero quello che dice Temari, che io Gaara del deserto ami davvero Miku Toshio? -

Lei dormiva tranquilla tra le braccia di lui, aveva unviso così angelico, tutto di lei era perfetto, il ragazzo prese ad accarezzarle i capelli e a sfiorarle con le dita la fronte, le labbra e le guance.

- Che mi prende! - sussurò

-Lei non potrebbe mai amare un mostro come me. -

La mattina fu un raggio di sole a svegliarla, che si era posato prepotente su di lei, si rese conto che era coperta dalla lunga maglia di Gaara, però lui non era accanto a lei.

- Gaara? - sospirò ancora intontita dal sonno.

Nessuno rispose, la ragazza scattò in piedi preoccupata, si guardò attorno e finalemte lo vide,  si era arrampicato su una roccia.
Lo raggiunse e gli porse la maglia che poco fa la copriva.

- Grazie. -

Il ragazzo prese la maglia, lei si girò dandogli le spalle e lui le lanciò un dolce sguardo, che però lei non ebbe il privilegio di ammirare.

- Torniamo! - esclamò allacciandosi la maglia.

Lei annuì semplicemente.

Nel giro di qualche minuto rientrarono a Suna, Gaara lasciò Miku al campo d' allenamento per poi dirigersi nel suo ufficio.

- Signor Kazekage, ci sono dei documenti da firmare. - sbottò Baki.

Il ragazzo non rispose, era troppo impegnato a guardare con aria sognante Miku che si allenava.

- Semmai torno dopo. - disse l'uomo uscendo dalla stanza.



End of chapter


Lo so che è corto ma io lo trovo "intenso"

Cosa vi aspettavate voi eh????? 8 -)

RINGRAZIAMENTI TIME:


Cucciola94:QUesto chappy secondo te com'è? Grazie for the complimenti kiss big = ]

_Fimmy_ : Che ti aspettavi succedesse sotto le stelle? Evidentemente Gaara non sa certe cose sull'amore e siccome io non voglio andare eccessivamente    OOC, come licenza poetica faccio fare a lei la prima mossa. Grazie 10000000000000 per i complimenti un kiss enorme

Rolly too: Montatela pure la testa perchè la tua fic è superstupendissima, già pare che Gaara il ghiacciolo abbia finalmete trovato il suo amore e si sta sciogliendo al sole e sono contenta che stavota la sua parthner non sia ne Sakura o Hinata. Big KISS xD grazie per i commenti e per seguirmi.


E ora Fine del capitolo e alla prossima puntata di:

due insoliti mesi

I_still_believe

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Capitolo 10
*** Kazekage ***


KAZEKAGE



Sono tornata alla riscossa per presentarvi il prossimo capitolo, insomma avevo l'ispirazione ( che mi ha tirato fuori dalle orecchie la mia migliore amica) che ribolliva, come potevo aspettare a scriverlo?


- Sakura, ti devo parlare! -

- Miku, che hai? Non mi strattonare abbiamo pena finito di allenarci. -

Le ragazze entrarono in camera dell' Haruno.

- Allora che ti succede? -

- Sakura, tu non ci crederai, ma ieri notte l'ho passata con Gaara. -

- Cosa?! - la ragazza urlò con fare sconcertato.

- Ma cosa vai a pensare, non è successo niente, ho dormito abbracciata a lui e basta. - smentì Miku.

Sakura sospirò sollevata.

- Il brutto è che mi sono innamorata di Gaara. - sospirò con imbarazzo.

- Brutto? Perchè brutto, io la trovo una cosa splendida. -

- Ma Sakura, tu non capisci, lui è il KA-ZE-KA-GE. -

- E allora, che c'è di male? - domando la ragazza.

- Non posso innamorarmi del Kazekage, a lui serve qualcuno un po' più in alto nella scala sociale. -  disse con tono triste.

- Ma non dire fesserie, prova a dirgli quello che provi. -

- Ma sei matta! Così gli svengo in braccio! - sbottò Miku.

- Ma chi ti assicura che lui non provi lo stesso che provi tu? -

- Perchè, chi mi assicura che lo prova? -

- Sakura, non so che fare, con lui sono a mio agio, mi sento protetta e mi rilassa passare il mio tempo insieme a lui. - sussurò

- Perchè sei innamorata, e se non ti togli dalla testa, che non puoi innamorarti di lui perchè è il Kazekage soffrirai e basta. -

- Appunto io ho paura di rovinare tutto. -

Sakura abbracciò l'amica e le sussurò parole di incoraggiamento.

TOC TOC

- Ciao Gaara, che c'è? -

- Kankuro, ti devo parlare. -

- Andiamo nel tuo ufficio, in camera c'è Naruto. -

I due salirono le scale e raggiunsero l'ufficio.

- Allora che succede? - disse Kankuro buttandosi sulla poltrona.

- Ieri notte sono stato con Miku. -
 
Kankuro sorrise malizioso.

- E bravo il mio fratellino ti dai da fare e... -

- Ha dormito tutta la notte abbracciata a me. - concluse Gaara.

Il sorriso di Kankuro svanì.

- Ah.-

Gaara lo guardò stranito, per poi dire:

- Abbiamo guardato le stelle, l'ho portata nel posto dove andavo da bambino, appena fuori da Suna. -

Kankuro ascoltava interessato il fratellino.

- Ad un tratto, mi ha preso la mano, mi ha abbracciato e mi sono trovato disteso affianco a lei, si è addormentata quasi subito e io sono rimasto lì tra le sue braccia ad accarezzarle il viso. - concluse il ragazzo.

Il fratello rimase scioccato, non poteva credere alle parole che aveva sentito.

- Kankuro, però io ho paura di innamorarmi di lei, ho paura di essere respinto e soffrire ed io sono stanco di soffrire. - sospirò.

Il fratello gli sorrise e lo abbracciò, per poi sussurragli all'orecchi:

- Fratellino non avere paura, sono sicuro che non sarai respinto, qualche volta può capitare di star male per amore, ma poi grazie alla presenza della famiglia e dei tuoi amici passa. -

- Ora che faccio? -

- Raccatta il coraggio, parlale e cerca di capire che prova lei. -

- Grazie fratellone. - disse ricambiando l'abbraccio.

L'indomani Gara decise di andare ad allenarsi con Naruto e gli altri.

- Gara, oggi combatti con me? - chiese Naruto.

- Ok. -

Miku prese posizione e diede il via, per poi sedersi affianco a Sakura.
Gaara tolse il tappo alla sua giara e cominciò a far vorticare la sabbia intorno a se, come sua abitudine Naruto creò un centinai delle sue copie e invocò il rasengan insieme alle sue copie per poi dirigersi a tutta velocità sull'obbiettivo.
Gaara era stranamente calmo, infatti creò una gabbia di sabbia che lo protesse dai molteplici attacchi.
Lo scudo si dissolse e la sabbia andò a colpire Naruto.
Le ragazze stavano assistendo al combattimento.

- Però è davvero forte! - espresse Miku.

- Stai pensando anche bello vero? -

- Sì Sakura, veramente tanto bello. -

- Perchè non raccogli il coraggio e vai a parlargli in modo da scoprire qualcosa? -

- Ho paura di innamorarmi di lui, ho paura di essere rifiutata e non voglio soffrire. -

- La vita è un rischio! -

- Già, ma non a tutti va di correrlo. - rispose Miku

- Non negarlo dillo a te stessa che sei innamorata. -

-  Miku tu ti sei innamorata di Gaara.  - sussurò Miku a se stessa.

Temari che era passata dietro di loro e aveva sentito l'ultima frase detta da Miku, correva verso Kankuro.


FINE CAPITOLO.


RINGRAZIAMENTI:

Rolly too: spero che questo capitolo ti piaccia e di non averlo rovinato mentre lo scrivevo. E' un onore per me essere tra i tuoi autori preferiti, sono contentissima e apprezzo il tuo entusiasmo verso la fic   = )  kiss8 Cosa ti aspetti dal prossimo capitolo?

Cucciola94: Spero che anche a te piaccia questo capitolo e per me conta la tua opinione perchè vuol dire che dopotutto non ho fatto un cattivo lavoro e posso giudicarlo non solo dai tuoi commenti ma amche dagli altri. Spero ti piaccia kiss8 Cosa ti aspetti dal prossimo capitolo?


Saluti salutini salutoni i_still_believe

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Capitolo 11
*** Spero non ti dispisccia ***


SPERO NON TI DISPIACCIA



Welcome a tutti! Dopo un po'di crisi di mancanza ispirazione, questa è tornata a farsi sentire e mi ha illuminato per il capitolo 11 ( ringrazio Giulia, la mia ispirazione, nee-chan tvtb )
Non mi perdo in convenevoli futilità, ancora e comincio col capitolo.
Eravamo rimasti che la nostra Temy a sentito le parole di Miku, che succederà?




Temari dopo aver sentito le parole di Miku e essersi accertata con un pizzicotto che non stesse sognando si fiondò da Kankuro.

- Indovina che ho pena sentito? - esclamò agitata.

- Che a Suna è arrivata una ragazza che mi ammira? - disse lui.

- Ma no, è una cosa di gran lunga più importante, più grandiosa, insomma più tutto! - urlò saltellando.

- Cosa? - chiese incuriosito il fratello.

- Ho visto Miku e Sakura parlare, mi sono avvicinata per unirmi a loro e ho sentito Miku sussurare che si è innamorata di Gaara! - disse tutto d'un fiato.

- Cosa?! Sei sicura?! - sbottò Kankuro incredulo.

- Sicurissima! -

- Bene, allora che aspettiamo andiamo a dirlo a Gaara. - propose il ragazzo.

- No, lo deve scoprire da solo, limitiamoci a portare a fare un giro Naruto e Sakura dopo pranzo. -

- Sei un genio sorellina! -

- Sì lo so, sarà una buona occasione per lasciarli soli. - aggiunse la kunoichi.

Sakura e Miku erano ancora sedute a guardare lo scontro, quando improvvisamente Kankuro fece cenno a Naruto di fermarsi.

- Naruto, io e Temari abbiamo pensato che oggi dopo pranzo possiamo andare a fare un giro per Suna, io, te, Sakura e naturalmente Temari. - propose il marionettista.

- Sì, ottima idea! - rispose il ragazzo.

- Anche per me va bene. - disse Sakura.

Gaara lanciò a Kankuro uno sguardo maligno.

Come prestabilito dopo pranzo i quattro andarono a fare un giro e sarebbero tornati dopo cena.
Miku e Gaara tornarono a palazzo, il ragazzo tornò ai suoi affari da Kazekage e Miku andò a riposare nella sua stanza.

- Siccome la sala da pranzo è molto grande per due persone, ceneremo in una sala più piccola. - disse il ragazzo.

- Ok. - rispose lei.

Il Kazekage prima di andarsene le spiegò dove si trovasse la stanza.

Miku arrivata in camera si distese sul letto immersa nei pensieri, ma dopo poco si addormentò per poi svegliarsi per l'ora di cena.
Scese in fretta dalla camera e seguì le indicazioni che Gaara le aveva dato per raggiungera la sala di cui aveva parlato.

- Speriamo che sia quella giusta. - disse aprendo la porta.

Lui era gia arrivato, sedeva su una sedia davanti a un tavolo per due persone.

-  Ciao Gaara. -

- Buonasera.  -

La ragazza si sederre davanti a lui.

- Com'è andata la giornata. - chiese lei cercando di affievolire la tensione.

- Bene. - si limitò a rispondere il ragazzo.

La cena fu abbastanza silenziosa a causa della tensione che c'era tra i due.
Gaara sì alzò.

- Io torno nel mio ufficio, devo finire di leggere dei documenti. -

Il ragazzo uscì dalla stanza lasciando sola la ragazza.

- Lo sapevo, non mi considera neanche, d'altronde il Kazekage non si innamorerebbe mai di me. Però non posso reprimere i sentimenti che provo per lui. - sospirò rassegnata.

Gaara rientro nella stanza, era tornato per prendere la lettera che aveva dimenticato e aveva sentito tutto.
Miku vedendolo rientrare arrossì violentemente.

- Hai sentito tutto? - chiese con un fil di voce.

Il ragazzo non rispose, ma dall'espressione che fece lei capì che la risposta era positiva.
Sì alzò di scatto dalla sedia e corse ad abbracciarlo, lui si lasciò andare poggiando la testa sulla sua spalla e assaporandosi il momento.
Miku sentì un rumore di passi e udì la risata di Naruto, alzò la testa e incontrò i suoi occhi per poi avvicinarsi, dargli un leggero bacio sulle labbra e uscire dalla stanza.
Gaara era rimasto immobilizzato e non si rese conto che Kankuro era entrato nella stanza.

- Fratellino, ci sei? - chiese vedendo lo stato in cui era il ragazzo.

- Mi ha baciato. - sussurò Gaara.

Kankuro rimase qualche istante in silenzio per poi dire:

- Visto che avevo ragione, non ti ha respinto e ti sei anche beccato un bacio. -

Nel frattempo Temari era salita in camera e trovò Miku stesa sul letto con aria felice.

- Che è successo? - chiese incuriosita.

- Spero non ti dispiaccia, ma ho appena baciato tuo fratello. -


SIAMO GIUNTI ALLA FINE DEL CAPITOLO.

Piaciuto? A me si, molto e spero che la pensiate come me.

RINGRAZIAMENTI:


Rolly too: Mamma che cucciolino il mio Gaara, spero ti piaccia questo capitolo. Ti ringrazio di cuore per gli auguri e per le splendide recensioni. baci


_Fimmy_:PIaciuto? Già Kankuro va sempre a pensare male, anche Sakura dopotutto ha pensato un po' male, penso che uno dei due abbia parlato in questo capitolo. Io dico che Kankuro per tirare giù dalle nuvole Gaara doveva chiamare Deidara farsi fare una scultura e farla scoppiare e verificare se il fratellino tornava coi piedi per terra.Cmq grazie per i commenti baci.


AL PROSSIMO CAPITOLO   i_still_believe

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Capitolo 12
*** Soffrire ***


SOFFRIRE


Sono tornata alla riscossa, ringrazio di cuore chi mi commenta e chi legge questa fic,chissà che accadrà?
Gaara è stato baciato da Miku, quando si rivedranno, cosa succederà? Ci riusirà il nostro bel rosso a proferir parola, o sara troppo teso?
Scopritelo leggendo!



Il sole sorse veloce a Suna, si preannunciava un'altra noiosissima giornata di allenamenti, Temari saliva le scale per recarsi nell'ufficio del fratellino.

- Gaara, sei qui. - domandò aprendo la porta.

- Sì, che c'è? -

La ragazza fece un enorme sorriso.

- Ho saputo di ieri sera. -

Il ragazzo ammutolì e rivolse lo sguardo sul pavimento, per evitare che la sorella si accorse che il colorito del suo viso fosse cambiato.

- Dai, racconta. -

Gaara fece un sospiro e disse:

- Mi ha abbracciato e quando ha sentito che voi eravate rientrati mi ha baciato. -

- Voglio i dettagli, insomma com'è stato il tuo primo bacio. -

- Vai via Temari. - intimò il ragazzo.

La ragazza si intristì e andò verso il fratello.

- Che succede? -

- Sono felicissimo che lei ricambi i miei sentimente, sono felice di quello che è successo ieri sera, ma ho paura di farla soffrire. - sussurò il giovane.

- Perchè dovresti farla soffrire? -

- Io sono un mostro, non sò amare, non so come  comportarmi con lei, ho paura di perderla. -

- Tutto qui, se tu non sapessi comportarti con lei, sicuramente non ti avrebbe baciato.Te l'ho detto mille volte, segui il cuore non la testa. -

- E se si fosse pentita di quel bacio? - disse il ragazzo.

- Stanotte chiedile di incontrarvi alla fontana, vedrai che verrà. - consigliò la ragazza prima di usire dalla stanza.

Quando la sorella fu usita, Gaara prese un foglio e cominciò a scriverci sopra.
 
Tre ragazzi si allenavano tutti insieme.

- Miku, ti va di mollare tutto e andare a fare shopping? - chiese Sakura all'amica.

- Sì, farei pure una passeggiata sulla fune pur di interrompere l'allenamento. -

Le ragazze si avviarono verso il centro del villaggio e lasciarono Kankuro e Naruto ai loro allenamenti.

- Guarda entriamo in quella bottega, è cosi carina. -

- Ok Sakura. -

Le ragazze provarono vestiti per tutto il giorno, pranzarono fuori e tornarono a palazzo prima di cena.

- Aveta fatto spese? - chiese Kankuro vedendole arrivare con delle borse.

- Sì, guarda Miku che belle cose che si è comprata. -

La ragazza gli mostrò un paio di pantaloncini in jeans e una canottierina nera.

- Belli, a Gaara piaceranno di sicuro. - disse ironico.

Miku arrosì violentemente e si fiondò in camera, posò le borse sul letto e vide un biglietto.

Ti aspetto a mezzanotte alla fontana

Gaara

Nascose il biglietto nel comodino e si preparò per la cena, come immaginavano Kankuro e Sakura si mise i vestit che aveva comprato.

- Stai molto bene vestita così. - esclamò Temari.

- Grazie. -

Si sedettero a mangiare e parlarono di cosa avessero fatto durante il giorno.

- Gaara, che hai fatto oggi? - domandò Naruto.

Il ragazzo lo guardò e rispose:

- Firmato documenti e ho partecipato a un assemblea del consiglio. -

- E tu Sakura, ti sei divertita a fare compere? -

- Sì Naruto, qui a Suna ci sono negozi davvero carini e vendono delle cose stupende. - esclamò.

Finita la cena, Naruto andò a fare una passeggiata con Sakura, Temari e Kankuro andarono a litigare per il telecomando della TV mentre Miku e Gaara salirono in camera.
Miku, decise di farsi una doccia calda, quando uscì erano le 23:50 e Temari stava già dormendo.

- Meglio sbrigarsi, ma devo fare piano. - sussurò

Dieci minuti dopo uscì dalla camera e andò a raggiungere la fontana, Gaara era già lì, era seduto sul prato e guardava il cielo.
Sentendola arrivare sì girò facendole cenno di sedersi.

- Perchè volevi vedermi? - chiese lei sedendosi.

- Ti devo parlare. -

- Di cosa? - chiese la ragazza.

- Ti prego dimenticati di quello che è successo ieri e lascia tornare tutto come prima. -

Miku abbassò la testa, sentiva le lacrime bruciare negli occhi, ma non voleva piangere, doveva trattenersi.

- Perchè? - sussurò con la voce rotta dal pianto.

- Io sono un mostro, non sono fatto per amare, non potrei mai darti la dolcezza di cui tu hai bisogno, con l'amore io non so come comportarmi. Non voglio farti soffrire e non voglio soffrire. - rispose con tono deciso.

Miku, non resse più, ormai i suoi occhi erano colmi di lacrime che iniziarono a solcarle il volto, sentiva il suo cuore rotto in mille pezzi, ma non poteva e non voleva reprimere quello che provava per lui.

- Come puoi dire che non mi vuoi far soffrire? Ora che mi hai detto questo pensi che sia felice? -

Gaara si morse le labbra, le parole che gli aveva pena detto erano come lame e gli avevano colpito il cuore.

- Tu dici di essere un mostro, dici di non sapere come comportarti in amore, ma non mi avresti mai regalato quella rosa o avresti passato la notte con me a guardare le stelle se tu non sapessi cos'è l'amore. -

- Io non voglio che tu rischi di sar male per colpa mia. - sussurò lui.

- Correro il rischio se tu me lo permetterai, soffrirei di più se tu mi chiedessi di dimenticare tutto e di lasciarti in pace. -

Gaara la guardò, vide che stava piangendo, teneva la testa china tra le ginochia, allungò un braccio e la strinse a se.
Miku spalancò gli occhi incredula di quello che lui avesse fatto, si poggiò con la testa sul suo torace ascoltando il battito del suo cuore, che si era fatto irregolare e sembrava potesse scoppiare, alzò la testa e incontrò i suoi occhi, la guardava e per la prima volta il suo sguardo non sembrava gelido, le trasmetteva calore e sicurezza.Si strinse ancora di più a lui, era troppo contenta di stare tra le sue braccia, si guardavano intensamente, lui si avvicinò a lei e le baciò la fronte, lei gli sorrise dolcemente, uno di quei sorrisi che scaldavano il cuore a Gaara.
Restarono per qualche ora abbracciati, Miku si era addormentata tra le braccia di Gaara, la prese in braccio e la portò nella sua camera, la adagiò sul letto facendo attenzione a non svegliarla, prese una sedia e la posizionò affianco al letto, stette a guardarla dormire tutta la notte.
Aveva un solo pensiero in testa:

- Forse anche io posso amare. -



END

Spero sia venuto bene come gli altri e che naturalmente piaccia come gli altri.

RINGRAZIAMENTI:


_Fimmy_ :Stavolta Gaara non è andato in giro pietrificato, spero che il capitolo ti piaccia e sia bello come gli altri.Grazie 1000 per continuare a seguirmi baci

Rolly too : Ecco la mia carissima e entusiasta rolly, i tuoi commenti sprizzano vitalità. Spero di aver soddisfatto la tua curiosità e di non averti deluso con questo capitolo. Grazie 1000 per le recensioni baci

Cucciola94: Stavolta il nostro Gaara ha preso l'iniziativa, anche io adoro Miku e stò provando continamente a disegnarla ottenendo scarsi risultati ( Kishimoto verra a chiedermi di vendergli i diritti di Miku, me lo sento! HAHAHA ^_^ scherzo ) Spero che ti sia piaciuto anche se in questo chappy non c'è bacio. Grazie 1000 per continuare a recensire baci


ALLA PROSSIMA i_still_believe    ^_^  kissini a tutti!










 

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Capitolo 13
*** Tienila d'occhio ***


TIENILA D'OCCHIO



Lettori carissimi, i'm come back, spero di deliziarvi con questro capitolo, la storia è ancora lunga perchè andrà avanti finche ci sarà l'ispirazione.
Godetevi il capitolo, recensite, datemi consigli, insomma fatemi felice e lasciate commenti in tanti.


Il sole filtrava dalle finestre e i suoi raggi colpivano il viso di una ragazza che dormiva.

- E' già mattina? - biascicò Miku sbadigliando.

La ragazza posò lo sguardo sul comodino, appoggiato c'era un vassoio con la colazione, una rosa e un biglietto.
Prese il biglietto e si stropicciò gli occhi.


Scusa per come mi sono comportato ieri sera.
Io sono nel mio ufficio.
Fai pure colazione con calma e poi vai al campo d' allenamento.


Posò sul letto il biglietto, mise la rosa nell'acqua e fece colazione con latte e marmellata.
Finito di mangiare Miku andò al campo, lì l'aspettavano Naruto e Sakura.

- Temari e Kankuro? - domandò

- Gli ha convocati Gaara, presumo ci affiderà la nostra prima missione. - rispose Sakura.

Nel frattempo nell'ufficio del Kazekage.

- Allora Gaara, che ci dai da fare? - chiese Temari.

- Dovete raggiungere la cima delle rocce appena fuori il villaggio, dovete raccogliere delle erbe medicinali che crescono solo li. -

- Ma per chi mi hai preso, per una genin? - ribattè la ragazza.

- No, ma per ora ci sono solo missioni di livello D. -

La ragazza fece per uscire.

- Aspetta! -

- Sì? -

- Temari, mi raccomando stai attenta che non si faccia male. -

- Non mi sembra che Miku sia una ninjia incapace, anzi è molto potente. - rispose lei.

- Tem, Gaara intende dire che la devi tener d'occhio e di venirgli a riferire quello che fa, il nostro fratellino vuole sapere tutto. - spiegò Kankuro.
 
La ragazza annuì e uscì dalla stanza insieme al fratello per raggiungere gli altri.

- Gaara, vi ha affidato una missione. - esclamò Temari.

- Che livello? Di che si tratta? - chiese Naruto tutto contento.

- Livello D, dovrete trovare delle erbe medicinali. -

La gioia di Naruto scomparve non appena sentì il livello di difficoltà della missione.

- Ma tuo fratello ci ha preso per degli incapaci!? - strepitò Sakura.

- No, ma non c'erano altre missioni disponibili. - biascicò la ragazza.

Rassegnati partirono verso le rocce di cui aveva parlato il Kazekage, il loro rientro era previsto per cena e dovevano stare sotto il sole tutto il giorno.

- Sono quelle? - chiese Miku vedendo le enormi rocce che la sovrastavano.

- Sì, ora non resta che arrampicarsi. - rispose Kankuro.

Per raggiungere la cima ci misero un'ora, non contando il tempo che Naruto gli faceva perdere rischiando continuamente di cadere di sotto.

- Naruto sei un pappamolle, non sai nemmeno scalare delle rocce! -

- Sakura, soffro di vertigini e in più questo caldo mi fa star male. - si giustificò.

- Ragazzi, Kankuro è arrivato in cima. - urlò Miku.
 
Quando ebbero raggiunto la cima, si misero a cercare le erbe, ne raccolsero una quantità indescrivibile e tornarono a palazzo impolverati e insabbiati.

- Voglio una doccia! - esclamò Miku.

- Calmati, sali fatti una doccia e scendi per cena. -

La ragazza salì frettolosamente le scale e arrivata in camera rese off liniz il bagno.
Quindici minuti dopo uscì fresca come una rosa, buttò a terra l'asciugamano che la copriva e si vestì velocemente, per poi scendere in salone.

- Miku finalmente, volevamo mandare una squadra di ricerca in bagno. - disse Kankuro con tono ironico.

Stranamente quella sera Gaara non si presentò a cena e lasciò come sempre tutti incuriositi.

- Ma che sarà preso a Gaara, perchè non è venuto? - domandò Sakura.

- Non lo so, dopo andrò a parlargli. - rispose Temari.

Miku salì in camera e lungo il corridoio incontrò il Kazekage.

- Gaara ehi fermati! -

- Ho dei documenti da firmare. - disse andandosene.

La ragazza entrò in camera e si sedette sul davanzale della finestra.
Non le sembrava affatto normale che lui si comportasse così, che Gaara stesse cercando di evitarla?

Come tutte le mattine, dopo aver fatto colazione si recarono al campo d' addestramento.

- Nemmeno oggi Gaara è sceso. - biascicò la bionda.

- Lo so Miku, non ti sembra strano? -

- Sì Sakura, scoprirò che c'è sotto. -

Si allenarono fino all'ora di pranzo, quando arrivò Miku incontro Gaara, che la liquidò dicendo di avere una riunione.
Pranzarono in silenzio, quando ebbero finito Miku salì le scale furibonda e si fiondò nell'ufficio del Kazekage senza curarsi della riunione in corso.
Miku prese per il bavero della tunica Gaara,urlando:

- Senti, non mi importa se sei il Kazekage, ma se non mi spieghi subito perchè mi eviti con ogni scusa possibile, il tuo nobile sedere prenderà un sacco di calci! -

I membri del consigliò che assistevano alla scena erano sbiancati.
Tra il viso di Gaara e Miku c'era la distanza di un centimetro che Miku chiuse in un bacio che durò pochi attimi.
Tornò a guardarlo furibonda.

- Mi vergognavo. - sussurò Gaara.

La ragazza calmatasi, lasciò il bavero e disse:

- Di che cosa? -

- Di come mi sono comportato ieri con te, di come ti ho ferita. - il viso del ragazzo si era incupito.

- Per questro mi evitavi? -

Gaara annuì, e i membri del consiglio ripresero un normale colorito roseo.

- Signor Kazekage, rimandiamo la riunione a domani. -

I due vennero lasciati soli.

- Scusa. - sussurò Miku.

- Non importa. - rispose il ragazzo.

- Stasera hai intenzione di venire a mangiare oppure vuoi ancora evitarmi? -

- Scusa per ieri notte.  -

- Non importa, è passato ormai. - esclamò lei.
 
Gaara fece un sospiro, prese coraggio e disse:

- Vieni a vedere il tramonto con me? -

Miku sorrise.


FINE

Carino, ma voi ve la immaginate Miku che entra nell' ufficio imbufalita e urla dietro a Gaara, secondo me farebbe paura  0_0


Ringraziamenti:

Rolly too: spero di averti strappato una risata con la mia comicità da quattro soldi. Spero ti piaccia questro capitolo. Grazie di recensirmi sempre baci.



Alla proxima I_STIlL_BELIEVE


KISSINI  °#°



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Capitolo 14
*** Potrei abituarmici ***


POTREI ABITUARMICI


Allora, dov'eravamo rimasti? Ah si, Gaara ha invitato Miku a vedere il tramonto. Che accadrà?



Mentre Gaara parlava con un funzionario del consiglio, Miku andò in terrazza ad aspettarlo, da lì si sovrastava tutta Suna e si vedeva il deserto oltre le rocce.

- La ragazza è molto bella, avete buon gusto signor Kazekage. - disse il funzionario.

- Non voglio che la mia vita privata la venga a sapere tutta Suna. - puntualizzò il ragazzo con tono impassibile.

- Non si preoccupi signore. - assicurò l'uomo.

- Ora puoi andare. -

- Buona giornata signor Kazekage. - rispose andandosene.

Gaara uscì in terrazza si avvicinò a Miku e l'abbracciò da dietro lasciandola sbalordita, la ragazza lo guardò interrogativa, ma lui non rispose.
Rimasero abbracciati a guardare il tramonto.

- Dobbiamo andare a cena. - sussurrò Miku risvegliando Gaara dal suo bellissimo sogno.

- Sì andiamo. -

Miku andò verso la porta, ma Gaara la trattenne per un braccio tirandola a sè.
Le diede un bacio sulla fronte e la guardò negli occhi.

- Quanto è bella. - pensò.

I due si guardavano intensamente per qualche attimo, per poi uscire e andare a cena.
Miku arrivò nella sala da pranzo, il gruppo discuteva su qualcosa.

- Miku abbiamo saputo della riunione! - esclamò Kankuro.

Miku arrossì violentemente e ripensò al bacio che aveva dato a Gaara durante la riunione e a come era piombata nella stanza furibonda.
La tempestarono di domande a cui lei non rispose, fino a che Temari non vide scendere dalle scale Gaara.

- Di cose stavate parlando. - chiese lui.

- Della missione di ieri. - mentì Temari.

Andarono a tavola e Temari e Kankuro si accorsero che lo sguardo di Gaara era rivolto verso Miku.

- Temari mi passi il sale? -

- Tieni Naruto. -

- Temari ma come mai stasera il cibo è insipido? - chiese il biondo.

- Non ho cucinato io è stato Kankuro. -

Naruto si infilò due dita in bocca, urlando:

- Presto vomitate o moriremo tutti! -

Sakura tirò un pugno al ragazzo facendolo svenire con la faccia nel piatto.

- Scusate è un blasfemo primitivo. - ridacchiò

Ripresero a mangiare lasciando Naruto nelle condizioni catatoniche in cui era piombato.
Dopo cena Miku decise di fare una passeggiata a Suna per sgranchirsi le gambe.

- Di sera il villaggio è bellissimo. - pensò

Dietro di sè sentiva dei passi, credendo fosse un nemico si preparò ad attaccare, ma scoprì che fortunatamente era Gaara.

- Sei scemo?! Volevi farmi morire di paura!? - gli urlò

Come suo solito il ragazzo non rispose e si limitò a passeggiarle accanto.
Tutti gli abitanti guardavano i due con occhi felici.
Quando tornarono a palazzo trovarono ancora Naruto con la testa nel piatto, Temari e Sakura guardavano un film d'amore alla TV mentre Kankuro cercava invano di rubare il telecomando.

- Io devo tornare in ufficio. - disse Gaara.

Miku annuì e si mise a guardare il film insieme alle amiche.
Dopo qualche minuto Kankuro salì in camera del fratello.

- Ho saputo della riunione. - disse maliziosamente

- Potrei abituarmici. - rispose il ragazzo.

- Allora com'è l'amore? -

- Un sogno che ho paura finisca. -

- Perchè questa ennesima paura? -

- Non lo so. ho il terrore di farla aoffrire. -

- Vedrai che andrà tutto bene, non pensare a queste stupidaggini e cerca di lasciarti andare all'amore. -

- Non so se sono pronto per amare. - rispose dubbioso.

- Ti farò una semplice domanda. Tu la ami? -

- Molto. - sussurò Gaara.

- Perchè domani non la porti fuori a cena? - propose Kankuro.

- Non lo so. -

- Fratellino lasciati andare, sorridi un po', devi essere più sicuro. -

Quando il fratello uscì dalla camera, Gaara scese in salone per prenere un libro in biblioteca e vide che sul divano dormiva beata Miku.

- Probabilmete si è addormentata durante il film e Sakura e Temari non la volevano svegliare. - pensò

La prese tra le braccia e la portò in camera sua, Temari già dormiva.
L'adagiò sul letto le accerezò il viso e uscì dalla camera.



FINE DEL CAPITOLO


Lo so, è un po' banale e per niente bello, ma abbiate pazienza nei prossimi.
Se volete potete propormi qualche idea.


RINGRAZIAMENTI:

Rolly too: Ormai so che tra i miei commenti ci sei sempre e ne sono molto contenta ^_^ Grazie di continuare a leggere la fic, accetto volentieri consigli, quindi se me ne vuoi dare non faranno altro che migliorarmi. Non essere spietata con Gaara, dopotutto l'autrice spietata e perfida sono io "_"  GRAZIE 1000 BACI

Cucciola94: Già Miku ha fatto una vera e propria figuraccia, ma comunque sono dettagli. Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, vuol'dire che dopotutto non e brutta come penso io questa fic ^_^ GRAZIE BACI


Al prossimo capitolo i_still_believe



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Capitolo 15
*** Sono sempre stata ***


SONO SEMPRE STATA





Sono tornata con un altro capitolo nche spero piaccia a chi stà per leggere.





Il Kazekage camminava frettoloso per i corridoi.

- Li ho seminati? - si domandò.

- Signor Kazekage? -

Il ragazzo si nascose dietro a uno dei tanti arazzi attaccati alle pareti aspettando che il pericolo passasse.

Nel frattempo Miku.

- No! Come ho fatto a prendermi a letto? - urlava correndo per i corridoi.

SBAM!

- Sta attento a dove vai! - imprecò la ragazza ancora a terra.

- Miku? Che ci fai ancora qui? -

- Gaara? Non mi ero accorta che fossi tu. - disse lei.

- Correvi così veloce che la sabbia mi ha protetto dall'impatto. - rispose aiutandola ad alzarsi.

- Mi sono svegliata tardi e Temari è già andata via, dove sono gli altri? -

- Li ho mandati in missione, ma ormai stai pure qui a palazzo. - rispose il ragazzo.

- Tu come mai non sei in ufficio? -

- I funzionari mi stanno cercando per riprendere la riunione di ieri, ma non voglio farmi trovare. -

La ragazza lo guardò divertita e disse:

- Che ne dici se andiamo a fare un giro io e te? -

Il ragazzo annuì e la prese per mano, andarono al paeco dove Gaara passava le sue giornate da piccolo.

- Non c'è nessuno. -

- E' ancora presto perchè i bambini vengano a giocare. - rispose il Kazekage.

Miku si sedette sull'altalena  e al suo fianco si mise Gaara.

- Mi ricordo di aver letto sul diario di mia madre che quando era incinta passava giornate intere al parco. -

- Tu l'hai conosciuta tua madre? - domandò il ragazzo.

Il viso di Miku si rattristò.

- La notte in cui sono nata e in cui mi hanno sigillato dentro il demone, Kijuubi attacò il villaggio e uccise tutti prima che io lo scacciassì. -

- Ho vissuto a Konoha tutta la mia infanzia, quando ho scoperto che la donna che mi ha allevata non è la mia vera madre, ho sentito il bisogno di capire e così ho deciso di diventare una ninjia, sperando di scoprire qualcosa sulla mia famiglia e il mio villaggio. - concluse la ragazza.

- Così anche tu possiedi un demone sigillato dentro di te, almeno sei stata più fortunata di me. - rispose Gaara.

- Perchè? -

- Tu puoi dormire. -

Nel frattempo i bambini erano arrivati a giocare.

- Signor Kazekage guardi cosa ho raccolto per lei. - disse una bambina porgendo un fiore al ragazzo.

- Grazie. - rispose il ragazzo sorridendo lievemente.

Miku guardava la scena con aria delusa.

- A lei sorride e a me no. - pensò.

Gaara la guardò e notò che l'espressione del suo volto era cambiata.

- Che c'è? - chiese il ragazzo.

La giovane non rispose e voltò lo sguardo offesa.
Gaara le mise il fiore fra i capelli, ma non ricevette risposta. 
La tirò a se e le sorrise per poi baciarla dolcemente, Miku si alzò dall'altalena e scoppiò a ridere mentre Gaara la guardava interrogativo.

- Forza, è ora di pranzo andiamo a mangiare. -

I due si incamminarono verso il palazzo e andarono a pranzare nella stanzetta più piccola.

- Hai ancora intenzione di evitare i funzionari? - domandò la ragazza divertita.

- Più a lungo possibile. - rispose lui.

- Quando torneranno gli altri dalla missione? -

- Pomeriggio inoltrato o stasera. -

- Andrò ad allenarmi. - esclamò la ragazza.

Chiaccherando finirono di mangiare, Miku si alzò.

- Questa stanza mi fa risalire alla mente un ricordo. - sorrise maliziosa.

Gaara si alzò dalla sedia e le cinse la vita tra le braccia, per poi avvicinarsi e baciarla, un bacio che pian piano divenne sempre più passionale.
Le bocche erano dischiuse e le loro lingue erano in lotta.

- Signor Kazekage finalmente l'abbiamo trovata! - esclamò uno dei funzionari impugnando una tripla falce prestatagli da Hidan.

- Signor Kaze... -

Non terminò la frase che Gaara gli fece cenno di aspettare con la mano, i funzionari assistevano alla scena sbigottiti.
Con un gesto della mano Gaara racchiuse lui e Miku in una nebbiolina di sabbia, quando si ataccarono si resero conto che i funzionari erano usciti dalla stanza.

- Vado a finire la riunione. -

- Io vado ad allenarmi. -

I due uscirono dalla stanza e presero strade diverse.


Fine del capitolo


Ringraziamenti:

Gaara love:
Come vedi ho aggiornato e spero che ti piaccia.

Cucciola94: Spero di non averti lasciato troppo sulle spine, ma spero sopratutto ti piaccia. Ti ringrazio di cuore di continuare a recensirmi e sprero che questa ff ti piaccia sempre più.

_Fimmy_: Su questo capitolo il nostro Gaara si è laciato un po' andare, e aspetta i prossimi.

Rolly too: Tu che mi lasci commenti sempre lunghi e pieni di complimenti e io che non ti riesco a ringraziare adeguatamemte. Spero che ti piaccia il capitolo, ogni volta che leggo tutti i tuoi complimenti mi commuovo. Grazie di cuore baci kiss ciao.





Ringrazio anche chi legge i_still_believe

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Capitolo 16
*** E' ora di andare in pensione! ***


Eccomi, sono tornata! Perdonatemi per il ritardo, è stata tutta colpa di mio fratello! Ma bando alle ciance, vi lascio al capitolo!

 

Da alcuni giorni il Kazekage era pieno di impegni, riusciva a malapena a mangiare e dopo era impegnato in riunioni, o aveva delle carte dal leggere e firmare.

-Mi tocca lavorare persino la notte...- pensò. Rimaneva nel suo studio tutto il giorno ed era un miracolo che trovasse il tempo di respirare.

-Signor Kazekage, domani dovete partecipare a tre riunioni, e sul tardi arriveranno dei protocolli da firmare.- Gaara annuì rassegnato e ilsegretario uscì dall'ufficio.

 

Nella camera di Temari si percepiva un velo di tristezza, Miku era seduta sul davanzale della finestra e beveva camomilla.

-E' da giorni che non lo vedo, ogni volta che lo incontro in corridoio e provo a fermarlo spunta uno dei suoi funzionari e lo porta chissà dove...- pensò bevendo.

Il mattino dopo fu un altro giorno ricolmo di impegni per Gaara, doveva firmare degli avvisi di costruzione e partecipare a tre riunioni del consiglio.

Miku, Temari, Kankuro, Naruto e Sakura aspettavano informazioni riguardanti una missione di livello B.

Al campo arrivarono il capo del consiglio e il suo vice.

-Il Kazekage aveva un'urgente riunione e ha chiesto a noi di venire a darvi istruzioni sulla missione.-

Il vecchio tirò fuori dalla tunica una foto e la porse a Kankuro.

-I tre ninja di Konoha sono incaricati di scortare quest'uomo fino al villaggio della nebbia e far sì che consegni al capo villaggio una pergamena.- spiegò l'uomo.

-Una pergamena? Ma è una missione troppo semplice!- protestò Naruto.

-Ninete "ma". Il signor Kazekage ha voluto così.- rispose l'uomo andandosene.

Kankuro e Temari rivolsero uno sguardo ai tre.

-Il paese della nebbia dista un giorno di viaggio da qui, quindi tornerete per domani mattina, se tutto va bene.- osservò Temari.

-Lungo la strada ci sono molti ninja banditi, avrete pane per i vostri denti.- concluse Kankuro.

I tre jonin della foglia, dopo mezz'ora di preparazione, partirono per la missione.

Il loro protetto li attendeva al di fuori di Suna ed era pronto a incamminarsi.

Camminarono per ore sotto il sole cocente.

-nonostante siamo arrivati da una settimana, non siamo ancora abituati al caldo.- sbuffò Sakura.

-hai ragione, non ce la faccio più!- borbottò Naruto.

-Dai ragazzi, stanotte saremo arrivati e potremo rifocillarci.- disse Miku cercando di incoraggiarli.

I ragazzi proseguirono a fatica lungo la strada.

-Non possiamo fermarci, dobbiamo consegnare la pergamena.- esclamò l'uomo.

-E' facile parlare per lei, è abituato al clima, noi soffriamo troppo il caldo. Siamo stremati!- sbottò Naruto.

 

Nel frattempo, a Suna...

-Kankuro, dobbiamo fare qualcosa, se continuano a farlo lavorare così potrebbero compromettere la sua stabilità mentale o potrebbe ammalarsi.-

-Hai ragione, ma poi non ti sembra strano che continuino ad affidarci missioni che il più delle volte si rivelano inutili o false?- rispose il ragazzo

-Sì, è troppo strano, c'è qualcosa che non va e io e te, mio caro fratellino, scopriremo cosa!- esclamò Temari.

-Andiamo a parlare con il capo del consiglio, lui potrà darci delle spiegazioni.-

I due si diressero verso l'ufficio dell'uomo e si accorsero che stava parlando con qualcuno.

-Signore, prima o poi il Kazekage lo scoprirà e quando avverrà sarete cacciato da Suna!-

-Sciocchezze! Il Kazekage stava trascurando i suoi doveri per colpa di quella ragazza, è mio compito fare in modo che ciò non avvenga!- esclamò l'uomo stizzito.

-Se manda la ragazza in missione da sola, sicuramente qualcuno avrà dei sospetti.-

-La ragazza non tornerà mai da questa missione, e Gaara sarà così impegnato che non ci farà nemmeno caso!- disse con tono sadico.

Temari e Kankuro corsero ad avvertire Gaara, ma lungo la strada vennero fermati da uno dei funzionari.

-Il Kazekage ha molto lavoro, non vuole parlare con nessuno.- disse l'uomo.

-Noi dobbiamo assolutamente parlare con Gaara!- sbottò Kankuro.

-Aspettate domani.-

I due se ne andarono rassegnati.

-Dobbiamo fermare i piani di quel pazzo!- esclamò Temari.

-Sì, ma come? Domani Miku tornerà e le affideranno immediatamente la missione!-

-Domani mattina andremo subito da Gaara.-

Il ragazzo annuì ed entrò nella sua stanza. La mattina dopo, come previsto, Miku, Naruto e Sakura tornarono dalla missione, che si era rivelata fasulla.

-Dov'è Gaara? Io l'ammazzo!- Urlava Sakura in preda all'ira, sputando fuoco dalla bocca e sparando fischi e fumo dalle orecchie.

-Calmati, sono sicura che c'è una spiegazione a tutto.-

Il capo del consiglio si avvicinò a Miku.

-Devo affidarle una missione di livello S!- esclamò l'uomo.

La ragazza balzò sull'attenti.

-Di che si tratta?- Domandò.

-Nel centro del deserto si dice sia stato trovato il covo dell'Akatsuki, voglio che lei vada a controllare.- spiegò l'uomo.

-Solo io?- chiese timorosa.

-Sì, la missione richiede segretezza, e quindi manderemo lei, parte immediatamente.-

Miku sbuffò rumorosamente e partì per il compito affidatogli, l'uomo fece un sorriso maligno.

 

Nell'ufficio del Kazekage...

-Quel maledetto, io lo faccio fuori!- sbottò il ragazzo irritato.

-Gaara calmati, il peggio è che manderà Miku in missione e io ho paura che abbia architettato qualcosa.- concluse Temari.

Gaara si precipitò nell'ufficio dell'uomo e con la sabbia lo inchiodò alla sedia.

-Dov'è?-

-Dov'è chi?- domandò l'uomo cercando di liberarsi.

-Miku! Dove l'hai mandata, maledetto?!-

-Quella ragazza è una distrazione per lei, le stavano facendo trascurare i suoi doveri, ho fatto tutto per il bene suo e di Suna!- urlò l'uomo.

-Io stavo trascurando le riunioni inutili che fate, non ho mai trascurato Suna!- esclamò Gaara.

Temari e Kankuro assistevano alla scena.

-Dove l'hai mandata?- chiese Kankuro spazientito.

-Nel centro del deserto, ma capitemi signor Kazekage, dovete mandarla via, quella ragazza vi rovinerà e basta!-

-Oh,, sì, qualcuno andrà via, ma non sarà lei. Sarai TU!- il Kazekage fece sparire la sabbia e uscì di fretta dalla stanza.

Temari e Kankuro lo seguirono.

-Che hai intenzione di fare?- chiese Kankuro.

-Vado a prenderla!-

 

Piaciuto? Spero di sì! Anche oggi vado di fretta, non ho il tempo di ringraziarvi singolarmente, quindi, grazie mille a: gaara love, rolly too, kyraya, _Fimmy_, cucciola94, rlsvictory, ryan92. Vi voglio bene!

 

Ciao ciao da i_still_believe!

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Capitolo 17
*** Fraintendimenti ***


Fraintendimenti

Scusate l'aspirazione tardava ad arrivare....Cominciamo con la storia.



Quando si svegliò, Miku si trovò in una stanza semibuia, la luce fioca di una pila la illuminava a maleapena.
La testa le girava e le gambe le dolevano, quando aprì gli occhi si guardò attorno cercando di ricordare cos'era successo, ma non si ricordava nulla; era tutto buio e i ricordi sbiaditi.

- Che cosa mi è successo? - si chiese fra se e se.

- Benvenuta! Non sospettavo che saresti caduta nella mia trappola così facilmente. -

La voce le era famigliare, ma era troppo debole persino per ricordare cose così banali. Riusciva a scorgere nella penombra una figura umana, ma non riusciva ad identificare chi fosse fino a che questa non venne alla luce.

- Il capo dei funzionari! - un urlo strozzato metà tra stupore e rabbia.

- Brava, vedo che ti sei ripresa ma per tua sfortuna non starai bene ancora per molto. - sibilò con fare straffottente.

La ragazza lo guardò di sottecchi, un'occhiata carica di odio e disgusto.
Se avesse potuto muoversi gli si sarebbe scagliata contro e lo avrebbe ucciso all' istane.

- Che vuoi da me?! - urlò con tutto il fiato che aveva.

- Niente di che, solo la tua VITA! -

Il viso della ragazza divenne improvvisamente pallido, non aveva mai provato così tanta paura in vita sua; l'uomo si avvicinava pericolosamente, ma i muovimenti le erano impediti dalle corde che le stringevano i polsi e le caviglie.
La prese per il collo alzandola da terra, per poi estrarre un kunai dalla tunica e farle un taglio lungo tutto il ventre.
Miku urlò quando sentì la lama tagliarla, il sange comincio a gocciolare lungo le sue gambe e a ricadere sul pavimento, perdeva lentamente la sensibilità della ferita e non sentiva più dolore.
Il suo sguardo si spostò sui polsi, le corde le avevano fermato il sangue e aveva le mani cianotiche. La presa sul suo collo si faceva sempre più stretta e di conseguenza le era sempre più difficoltoso respirare, sentiva che stava per perdere i sensi.
Improvvisamente un senso di calore l'avvolse e si ritrovò a terra, l'uomo la guardava con occhi sgranati, pochi secondi dopo Miku si rese conto che le erano spuntate delle ali, ma erano dissolte immediatamente.
Il capo si rialzò da terra e si avvicinò alla ragazza e le sussurò delle parole all'orecchio, una lacrima le percorse la guancia e si fermò sul dito dell'uomo posato a uno dei lati della bocca,
aveva dipinto in faccia un sorriso sadico e gli occhi intrisi di sangue. Afferò nuovamente il kunai e ferì la ragazza lungo la guancia, il sangue veniva lavato dalle lacrime e la ferita bruciava.
La rabbia le scorreva nelle vene, ma non poteva reagire, avrebbe voluto ucciderlo; morse le corde dei polsi e assestò un pugno all'uomo che cadde a terra con la mascella spezzata.

- Sgualdrinella! - le urlò e la sbattè contro il muro.

Miku era troppo debole per opporsi, ma una voce dentro di lei la chiamava. Chiuse gli occhi...

- Miku...Miku...Miku -

- Chi sei? -

- Io sono colei che dorme dentro di te. -

Affianco a lei si materializzò una ragazza bellissima con le ali da angelo e  dagli occhi color arcobaleno.

- Tu sei Jevimon, l'angelo del bene e del male. - sussurò a malapena.

- I miei occhi celano il bene, ma la mia anima sta a te scoprire se e maligna o meno. -

L'angelo si dissolse.
Miku riaprì gli occhi davanti a lei c'era un burrattino e sentiva della sabbia sotto le mani, alzò lo sguardo e vide Gaara che guardava dritto negli occhi colui che l'aeva maltrattata che era imprigionato in una gabbia di sabbia.

- Funerale del deserto! -

Parole ben scandite, dette con tutta la cattiveria possibile.
Kankuro si chinò verso Miku che aveva perso i sensi, si girò verso Gaara.

- Dobbiamo portarla subito a Suna, ha perso tantissimo sangue. Morirà se non interveniamo subito. -

La prese in braccio e corsero verso il villaggio, quando arrivarono Sakura portò subito in sala operatoria Miku.
Tutti  erano in sala d'attesa, Naruto continuava a fare avanti e indiero mentre Gaara fissava il pavimento.
La porta si aprì, Sakura aveva un'espressione preoccupata, tutti tranne Gaara le si avvicinarono, lei chinò il capo.

- Ha perso davvero tanto sangue, sono riuscita a fermare l'emmoraggia ma non so se riuscirà a superare la notte. -

Gaara rimase impietrito, non avrebbe mai pensato di poterla perdere, cominciò a tossire; gli sguardi si spostarono su di lui, i suoi occhi si erano spenti e la sua espressione faceva capire benissimo cosa stesse provando.

- Posso andare da lei? - chiese con fil di voce.

Sakura annuì e lasciò che il ragazzo oltrepassasse la porta metallica.

Prese una sedia e si mise accanto al letto, la ragazza dormiva, aveva le bende sul ventre, su un braccio e sui polsi che evidentemente erano stati segati per colpa delle corde troppo strette.
Le carezzò la fronte, respirava lentamente; le diede un morbido bacio sulle labbra e le strinse una mano, ma questa stretta non venne ricambiata.
Voleva rimanere li con lei, ma i suoi maledetti impegni da Kazekage glielo impedivano. Doveva andare.
Uscì dalla stanza pregando che al suo ritorno fosse stata sveglia, Kankuro entrò nella stanza e si sedette sulla sedia, le prese una mano.

- Miku ti prego reagisci, non puoi lasciare solo Gaara pensa a quanto vi amate. - provò a imitare un leggero sorriso, ma non ci riuscì perchè le lacrime scesero prepotenti.
Senti la sua mano stringersi, guardò la ragazza e vide che stava riprendendo i sensi; chiamò Sakura che si precipitò immediatamente per visitarla.
Quando arrivò Gaara, i ninjia uscirono dalla stanza e li lasciarono soli, il volto di Miku assunse un' espressione delusa, il ragazzo la scrutò interrogativo.

- Che c'è? -

- Come se non lo sapessi vero? - sibilò acida e gli diede le spalle.

Gaara uscì silenziosamente dalla stanza e lungo il corridoio incontrò Kankuro.

- Che succede fratellimo? - tentò di fermarlo ma fu inutile.



...End del capitolo...

Non vi ringrazio individualmente perchè e tardi...Saluto tutti coloro che hanno recensito e tutti quelli che hanno letto.


Alla prossima i_still_believe




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Capitolo 18
*** Verità ***


Allora, sono contenta di dirvi che sembra che abbia vinto la guerra, e che il computer sia tornato dalla legittima proprietaria, anche se non garantisco nulla. Comunque aggiornerò ogni giorno un capitolo di una fic, finchè il tempo me lo concede, o, più che altro, finchè la salamandra me lo concede.



Ormai Miku era in ospedale da settimane; Sakura e Naruto l'andavano a trovare ogni giorno e certe volte con loro c'erano anche Temari e Kankuro.
Gaara, dal giorno in cui lei si era svegliata e lo aveva cacciato in malo modo, non si era più fatto vedere. Dal canto suo, la ragazza non aveva mai chiesto nulla su di lui.
- Miku, che succede tra te e Gaara, perchè non vi parlate? - chiese Temari titubante.

La ragazza voltò la testa verso la finesta, si morse un labbro, che diventò tutto rosso, e sospirò.

- Nulla. Non ti preoccupare, ci sono sempre alti e bassi in una coppia. - un sorriso falso, che riuscì ad abbindolare Temari.

Dalla porta entrò un medico, visitò Miku e fece cenno a Kankuro di seguirlo.
Uscirono dalla stanza, si allontanarono un po' e raggiunsero l'ufficio dell'uomo.
Si sedettero.

- La ragazza sta bene, le sue condizioni sono stabili, la sua vita non è più in pericolo. -

Il ninjia fece un sospiro di sollievo.

- Che mi dice dell'incarico che le avevo dato? Lo ha eseguito? -

L'uomo fece un cenno ad assentire, aprì il cassetto della scrivania, ne prese un taccuino e lo porse a Kankuro.

- Eccolo, penso che con questo riuscirà a rispondere alle sue domande. -

- Grazie. - si alzò dalla sedia, prese il taccuino e uscì.

Camminava lungo il corridoio, sfogliando pagina per pagina, controllando le date, cercando quello che lo interessava, lo trovò, lesse. Corse via.

Correva a perdifiato lungo le vie, facendosi spazio tra la folla, chiedendo permesso, cercando di arrivare al palazzo, da suo fratello. Gaara doveva sapere.
Spalancò la porta dell'ufficio, oltre a suo fratello, all'interno c'era Baki. I due si girarono di scatto, vedendo Kankuro sulla soglia.

- Che succede, perchè hai il fiatone? - domandò l'uomo, con sguardo interrogativo.

- Gaara...leggi. -  disse tra un respiro e l'altro, gli porse il taccuino.

Il Kazekage prese l'oggetto, sfogliò le pagine, soffermandosi su alcune, poi, una volta trovata quella che cercava, la lesse con attenzione.
Sgranò gli occhi, lasciando cadere il libretto, i pugni erano serrati.

- Maledetto bastardo! -

- Che succede Gaara, qualcosa di grave? -

- Baki, sai che Miku è stata rapita, no? -

L'uomo annuì.

- Il capo del consiglio ha dato la colpa a me, è per questo che non mi rivolge più la parola, le ha fatto il lavaggio del cervello! -

Si tolse la tunica, prese la prima maglia che gli passò tra le mani e se la mise; uscì velocemente dall'ufficio, diretto all'ospedale. Kankuro lo seguiva, faticando a tenere il passo. Ma quando arrivarono all'ospedale, furono fermati.

- Mi dispisce signor Kazekage, ma l'ora delle visite è finita, dovrete aspettare domani. -

- Dannazione! Devo assolutamente parlarle! -

- Mi rincresce, ma non le faccio io le regole. -

Kankuro gli mise una mano sulla spalla.

- Le parlerai domani. -

I due uscirono dall'ospedale, ormai il sole stava tramontando, tingeva di rosso ogni cosa, faceva riaffiorare ricordi alla mente.


Miku era seduta sul letto, si osservava i polsi, le ferite non si erano ancora richiuse. Certe volte si svegliava coi vestiti macchiati di sangue, la ferita all'addome le faceva ancora male, ma nulla le avrebbe fatto cambiare idea, neppure la morte.
Prese carta e penna, e scrisse poche righe significative.
Si vesti velocemente, si fece la solita coda, qualche treccina e nascose le ciocche ribelli col coprifronte.
Uscì dalla finestra, cauta, facendo attenzione a non fare troppo rumore, si buttò dal tetto e atterò in piedi, avendo sempre avuto l'agilità di un felino. Percorse i vicoletti deserti con grande cautela, fino ad arrivare alle porte di Suna e uscire nel deserto.

L'indomani...

- Cosa?! E' fuggita? -

- Sì Naruto, è scappata stanotte, i medici non hanno sentito nulla, ma hanno trovato questa. -

Sakura gli porse un foglio di carta, una lettera.

Cari amici,
Vi abbandono con poche parole, ho deciso che per me la missione è finita qui.
Torno a Konoha, ringraziate Gaara per la sua ospitalità da parte mia, ma comprendetemi, dopo tutto quello che è successo, mi era impossibile rimanere.
Non venite a cercarmi, ho già rubato dei medicinali e tu, Sakura, sai che come ninjia medico me la cavo.
Non voglio annoiarvi ancora, ma volevo che sapeste il motivo per cui torno a casa.
Vedete, poco prima di martoriarmi, il capo del consiglio mi ha fatto una confessione, che io non so se considerare sincera o meno, ma ho capito che Suna non è il mio posto, e non lo sarà mai.
Mi ha detto che è stato Gaara ad ordinargli di uccidermi, anche se onestamente le sue parole non mi sembravano veritiere, ho deciso di andarmene, evitando così che Gaara passasse altri guai a causa mia.
Se amare il Kazekage per me è proibito, sarò felice di cedere il mio posto ad un altra.
Ci vediamo presto....
                                 Miku



Naruto strinse il foglio tra le mani, rabbioso.

- Quella scema non è in condizioni di affrontare il viaggio, dobbiamo trovarla! -

- Andrò io, penso di sapere dove possa essere. -

Il biondo si girò di scatto. Alle sue spalle, il Kazekage lo guardava attentamente.

- E' colpa mia se se n'è andata, andrò io a cercarla. -

Naruto annuì rassegnato, porse la lettera al ragazzo, che la lesse con velocità e si preparò a partire.


Dopo qualche ora...

Miku guardava intensamente il cielo, molto diverso da come lo aveva visto qualche notte prima, nello stesso luogo, dove lei e Gaara avevano guardato le stelle, la loro prima notte insieme.

- Sapevo che ti avrei trovata qui. -

La ragazza si girò, alle sue spalle, Gaara la guardava con attenzione.

- Perchè sei qui? - sibilò

- Non voglio che tu vada. -

- Ti creerei solo problemi se rimanessi. -

- Perchè dici questo? - la guardava con uno sguardo strano, da bambino, un bambino che soffre perchè non può avere un giocattolo.

- Insomma, sono stata quasi ammazzata, e, come se non bastasse, mi viene rivelato che l'ordine l'hai dato tu. Vattene via, non ti voglio stare a sentire, non ti voglio vedere. -

Le parole bruciavano, bruciavano nel cuore di Gaara, lo ustionavano.

- Lo sai che non ti potrei mai fare del male, lo sai questo, lo sai che io ti amo. -

Miku si girò, Gaara piangeva, piangeva come un bambino e teneva la testa china.
Gli si avvicino lentamente, gli alzò il viso. Gli diede un tenero bacio, un bacio che perdona, un bacio che spiega tutto, un bacio che riunisce.

- Anche io ti amo, non sai quanto. - parole dolci, appena sussurate, ma parole che riscaldano, che fanno sentire protetti, amati.

- Ti prego, torna. -

Miku sorrise, un sorriso furbo.

- Fammi strada. -

                                                

End of chappy


Vi annuncio la fine del capitolo e prego che vi sia piaciuto, e che lasciate tanti commenti, perchè mi piacerebbe tanto arrivare a 100 con questa fic, a cui sono molto affezzionata.

Ringraziamenti:

Rlsvictory: Spero che ti sia piaciuto, ti dico che se avessi potuto ucciderlo più volte, il capo del consiglio lo avrei fatto, clonandolo e ammazzando tutti i suoi cloni...(sadica Nd Gaara) (love, non rompere, guardati tu Nd me)

Rolly too: Tu mia cara musa ispiratrice, mia grande bocciatrice di idee, nonchè mia migliore amica. Spero che sia stato di tuo gradimento e di aver reso bene le parti romantiche.

Ryan92: Oddio mi hai messo paura, non vorrei essere nei panni di quel povero uomo, cmq grazie vivvissimo per gli splendidi complimenti e grazie per continuare a seguirmi, spero che ti sia piaciuto ure questo capitolo e che continuerai a seguirmi fino alla fine.


Ringrazio anche chi ha solo letto i_still_believe

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Capitolo 19
*** Sorpresa ***


Sorpresa


Finalmete aggiorno la mia fic prediletta, anche se tra un po' sarà finita, cercherò di completarla in bellezza, accaparrandomi più commenti possibili.
Dovrò lavorare molto.


- Fammi strada! - esclamò la ragazza.

Gaara le porse la mano e la aiutò ad alzarsi, lei sorrise  mentre si ripuliva la gonna dalla sabbia.
Con abile mossa, il ragazzo se la caricò in spalla , lasciando che gli serrasse la vita con le gambe e che poggiasse la testa nell'incavo della spalla.

- Torniamo! - esclamò lei ridendo spavalda, baciando e mordicchiandogli il collo, provocandogli la pelle d'oca.

Un po' troppo inesperto, un  po' troppo infantile, il ragazzo si lasciò fare.
Noncurante del tempo che passava e di quanto si avvicinassero al villaggio, Gaara si lasciava trasportare dalle sensazioni, rapito dai suoi baci e da quel leggero dolore che gli provocava mordendolo.
Quando arrivarono, tutta la gente li guardava esterefatta, felice e soddisfatta di quel che succedeva al Kazekage.
Gaara teneva la kunoichi sulle spalle, guadandola con aria felice, aria innamorata.
Alcune ragazze, lanciavano a Miku occhiate assassine, altre compiacevano il loro amore ed altre ancora parlavano su quanto fosse fortunato Gaara ad aver trovato una creatura così splendida, che gli stesse accanto.
Gaara posò Miku a terra, lei gli prese la mano e insieme varcarono le porte del villaggio.
Dei ragazzi guardavano con invidia il Kazekage, domandandosi se meritasse davvero l'affetto di quella ragazza.
Miku colpiva tutti, non solo per la sua bellezza, ma per il suo modo di fare spontaneo, il suo carattere forte e indomabile, ma sopratutto erano i suoi occhi a descriverla, occhi verdi con riflessi di ghiaccio, bastava guardarli e ti pietrificavano. Quegli occhi avevano sciolto il cuore di Gaara, facendo si che si innamorasse e a non riuscire più a fare a meno di lei.
Entrarono a palazzo.

- Pssss...Miku vieni qui? - sussurò Temari facendo cenno di seguirla.

La ragazza le si avvicinò e Temari la schiaffò dentro all'armadio delle scope.

- Che c'è? - chiese la ragazza.

Temari le sussurò qualcosa all'orecchio e le fece cenno di stare zitta, Miku sorrise con aria furba.

- Ho la bocca cucita. - sussurò - Lascia fare a me. - concluse, per poi usire facendole l'occhiolino in segno d'intesa.

Tornò da Gaara e gli gettò le braccia al collo, baciandolo con passione.

- Kazekage, lei ha i suoi lavori e io devo allenarmi, meglio se ci vediamo stasera. - disse con tono ironico.

Gaara le carezzò la fronte, dandole un morbido bacio su di essa, per poi salire le scale e andarsene.
Miku fece un sospiro di sollievo.

- Finalmente me ne sono liberata! Ora al lavoro! -

Salì le scale di fretta ed entrò nella sua stanza, dove Temari l'attendeva impaziente.

- Forza, entro stasera dev'essere tutto pronto. -

La kunoichi la prese sotto braccio ed insieme uscirono dalla stanza, in direzione "centro di Suna"
Arrivarono al centro della piazza centrale, do Kankuro le aspettava seduto all'ombra.

- Andiamo, abbiamo un sacco di cose da fare e poco tempo per farle. -

- Il compleanno di Gaara sarà un successo! - esclamò MIku.

- Già e ora che ci sei tu, sarà ancora più contento. - concluse Kankuro.

Erano le 6, quando ebbero finito di fare compere, dovevano ancora preparapetutto e dovevano farlo all'insaputa di Gaara.

Temari sbirciava attraverso la porta del corridoio, controllando che la sala da ballo, che lei aveva fatto costruire, fosse deserta.

- Via libera. - sussurò.

Kankuro e Miku attraversarono il corridoio velocemente, cercando di non far rumore.
Entrarono, la sala era immensa, qualche quadro attaccato al muro, le tende color oro e con pochi mobili.

- Abbiamo 1 ora per preparare tutto e andare a prepararci. - osservò Kankuro.

- Allora diamoci da fare! - ribatte Miku.

I tre si rimboccarono le maniche, e in mezzora prepararono tutto, rendendo la sala una vera meraviglia.
Alla festa, erano stati invitati tutti i ninjia di Konoha, che stavano dando gli ultimi ritocchi alla sala, mentre Temari e Kankuro spiegavano il piano a cui attenersi.

- Miku, non dovresti cambiarti? - chiese una voce alle spalle della ragazza, impegnata a sistemare palloncini.

La kunoichi si girò, alle sue spalle, Tenten la guardava con impazienza, in attesa di una risposta.

- Sì! Ma voglio sia tutto perfetto. -

Tenten rise.

- E' già tutto perfetto! Vai a cambiarti! -

La ragazza le fece un cenno ad assentire ed uscì dalla sala per dirigersi nella sua camera.
Sul suo letto c'era uno splendido vestito di seta color blu notte.
Velocemente si vestì.
L'abito le arrivava alle caviglie ed era percorso da un lungo spacco, aveva un profondo scollo a V e era legato sul collo.
Scese velocemente le scale.

Nel frattempo Kankuro, aveva portato il fratellino fuori dal suo ufficio con una scusa e si dirigeva alla sala da ballo.

- Sorpresa! -

Gaara si guardò intorno, leggermente stranito.
Tutti i suoi amici erano li, in quella sala e gli sorridevano.
Miku si avvicinò a lui e gli diede un bacio.

- Buon compleanno amore mio. -

- Me l'ero dimenticato...Grazie. - sussurò lui, prima che la ragazza lo baciasse nuovamente.

Ballarono per qualche ora, ma nessuno riuscì a far ballare Gaara, nemmeno Miku.
La ragazza si trovava al centro della pista e ballava un lento con Kankuro, che le pestava i piedi in continuazione.

Miku si allontanò da Kankuro, avvicinandosi a Gaara che era seduto su una sedia.

- Vieni. - sussurò maliziosa al suo orecchio.

End

Ringrazio per le recensioni: rolly too e Ryan92....Questo capitolo è penoso, perdono, nel prossimo mi rifaccio, promesso.


BACI I_still_believe

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Capitolo 20
*** Domani tu... ***


miku
Domani tu...


Spero di non avervi fatto aspettare troppo, ma ho dovuto lavorarci molto su questo capitolo, volevo venisse perfetto, ma nessuno può sfiorare la perfezione.
Godetevelo, buona lettura


Gaara le prese la mano, seguendola fuori dalla sala, incuriosito dallo strano comportamento della ragazza.
 L'atrio era deserto, il silenzio che avvolgeva il palazzo dava loro la sensazione di essere soli.
Il ragazzo la fissava negli occhi, sereno. Il suo sguardo faceva tante domande, ma bastò un bacio della ragazza a dare tutte le risposte.
Istintivamente, la prese in braccio, senza mai staccarsi dalle sue labbra, senza interrompere quel contatto che lo faceva sentire bene, amato.
Salirono le scale fino ad arrivare davanti alla porta della camera, gaara la lasciò.
La guardava preoccupato, spaesato. Lei sorrise dolcemente, le faceva tanta tenerezza vederlo indifeso come un bambino.
Gli prese la mano, baciò il palmo vellutato, portandoselo al volto con dolcezza. Lui rimaneva immobile, rapito dalle carezze delle sue labbra, così dolci, leggere e delicate.
Afferrò la maniglia, aprendo la porta cautamente, portandolo in camera.
Gli sorrideva con eterna dolcezza, non staccava il suo sguardo dagli occhi del suo dolce bimbo.
Gaara respirava sempre più lentamente, agitato per il sussegirsi degli eventi, ma al tempo stesso sereno e a suo agio.
Le prese la mano e se la poggiò su una guancia, assaporando il contatto con la sua pelle calda. Si sentiva felice, amato e per una volta non più solo.
Le si avvicinò, abbracciandola, stringendola forte. Temeva che quel momento potesse finire in frantumi, voleva gustarsi ogni singolo secondo con lei. Respirare il suo profumo, analizzare i suoi lineamenti e sperare che fosse sua per sempre.

- Ho paura che questo sia solo un sogno. - sussurò timoroso al suo orecchio.

- E allora, se questo è un sogno voglio che duri in eterno. - rispose, per poi baciarlo amorevolmente.

Le mani di lei danzavano agilmente sotto la tunica, massaggiando il corpo perfetto, percorrendo ogni singolo muscolo. Tolse la maglia.
La guardava imbarazzato, non si era mai fatto vedere senza maglia da una ragazza, apparte sua sorella.

- Sei nervoso? - chiese lei in un soffio.

- Un po'. - rispose impacciato.

Lo baciò nuovamente, con tutto l'amore possibile, cercando di rassicurarlo.
Gaara le carezzava la schiena, arrivò al laccio del vestito. Istintivamente lo slacciò, lasciando che cadesse lungo le gambe della ragazza, lasciandone libero il fisico asciutto e ben allenato.
La guardava, un leggero rossore gli tingeva le guance, ma gli piaceva guardare quella figura così sicura che gli porgeva quel suo sguardo innamorato.
Si sdraiarono sul materasso, togliendosi gli ultimi indumenti rimasti, facendo la lotta tra le coperte.
Unendosi in una cosa sola, un unico essere, un unico amore.
I respiri aumentavano di intensità, lasciando spazio però ai loro cuori, che battevano all'unisono.
Si tenevano le mani, intrecciando e giocando con le dita, guardandosi dolcemente, cercando di esprimere il loro amore.

Nella sala da ballo...
Temari ballava con Shikamaru, che sbuffava annoiato a ogni passo.
Shino ballava con Kankuro. Le due coppie si incontrarono.

- Kankuro, dovè Gaara? - domandò Temari preoccupata.

Kankuro sorrise, facendo capire al volo la risposta a Temari.

- Bravo il mio fratellino, sono fiera di te! - sussurò per poi tornare a ballare.

Nella camera...
Gaara era steso sul letto, le coperte che gli arrivavano al bacino, tra le braccia il suo amore.
Miku gli carezzava il petto, dandogli leggeri  e amorevoli baci.

- Gaara? - sospirò alzando il volto.

Il ragazzo abbassò la testa, incontrando i suo splendidi occhi, luminosi e sensuali.
Sorrise, sistemandole un ciuffo ribelle.

- Ti amo...- sussurò dolce.

Gli occhi del ragazzo si illuminarono.

- Ti amo anche io piccola mia. -

Miku lo strinse forte, appoggiando la testa sul suo petto, ascoltando il ritmo del suo cuore accellerare velocemente.

- Com'è stato?  - domandò a bruciapelo.

Il ragazzo si morse le labbra, un velo di tristezza lo pervase e una preoccupazione lo assalì.
Miku se ne accorse, lo baciò lievemente.

- Bellissimo, ma tu domani partirai... - sospirò quasi in lacrime.

Il volto di lei si fece malinconico e il sorriso si spense.

- Non posso stare qui, lo sai bene che devo tornare. -

- Sì , ma ho paura che non tornerai. Che dimenticherai ciò che abbiamo fatto, che ti scorderai di quanto ti amo e mi lascerai solo...-

Rise leggermente, procurandosi lo sguardo interrogativo di lui.

- Stupido! Come potrei mai dimenticarti?! -  aggiunse - Ti prometto che parlerò con l'Hokage e le chiederò di trasferirmi qui a Suna, come aspirante ninjia della sabbia. Non resisterei lontana da te. -

Gaara sorrise, si sentiva il cuore meno pesante, era sicuro che sarebbe tornata, che non lo avrebbe dimenticato.
Le fece il solletico, rigirandosi nelle coperte, cadendo dal letto.
Si guardarono per poi scoppiare a ridere, felici, sereni.
Si rimisero sul letto, poco dopo Miku si addormentò, controllata dallo sguardo di Gaara.

- Vorrei dormire... - disse accarezzandole la fronte, raggiungendo i fianchi, coprendola col lenzuolo.

Lei si girò e affondò il voltò nel suo torace, come una bimba che cerca protezione.
Certo, sapeva che lo amava, ma pensare che domani sarebbe partita e che non sapeva quando sarebbe tornata, lo preoccupava.
Guardava fuori dalla finestra, ammirando il cielo stellato, contando le stelle più luminose, ma la più lucente di tutte era li, distesa al suo fianco, tra le sue braccia.
Una stella cadente percorse la volta celeste.ù
Gaara chiuse gli occhi, esprimendo un desiderio, il più importante della sua vita...

Miku si svegliò, accanto a lei non c'era nessuno, solo le lenzuola sfatte.
Si vestì velocemente.
Bussarono alla porta.

- E permesso? - chiese Temari allegra.

Tra le mani teneva un vassoio, imbandito dalla colazione.

- Temari, non dovevi...-

- Infatti, non è solo per te, è anche per me. - rise.

Si sedettero sul letto, parlando del ballo, della sparizione di lei e Gaara.

- Allora, com'è stato? - chiese curiosa Temari.

Miku sorrise.

- Sei troppo curiosa. - rispose beffarda.

- Lo sai, la curiosità è femmina. - rispose ridendo, per poi essere seguita dall'amica.

- Bhe, bello è un aggettivo un po' poerile però... -

Temari sorrise.

- Per te era la prima volta? -

Miku scosse la testa.

- Purtroppo no... -

Temari le alzò il volto, incrociando i suoi occhi, guardandola preoccupata.
Miku sospirò.

- Qualche anno fa, Konoha è stata in lotta e siccome dovevamo riprenderci ancora dall' attacco di Orochimaru, rischiammo la guerra. Come pegno di pace, i Daimyo hanno chiesto la ragazza più bella e ancora vergine di tutto il villaggio. In "gara" c'eravamo io e Ino, ma hanno scelto me e così.... -

Temari la interuppe, non voleva sentire altro, sapeva quanto le faceva male e le bruciava questa ferita.

- Tsunade che ha fatto? - chiese incerta.

- Si è opposta in tutte le maniere, cercando di persuadermi dal non farlo, ma io non volevo che il mio villaggio e i miei amici venissero distrutti e quindi mi sono sacrificata. -

Gli occhi di Miku erano lucidi, la ferita si era riaperta, ma si sentiva meglio ora che si era confessata a Temari.

- Miku, sei una ninjia di grande valore...hai sacrificato il tuo amore per il villaggio... sei lodevole. - disse consolandola.

Naruto entrò nella stanza, in mano aveva mille valigie e un pezzo di pane in bocca.

- Miku si parte! - urlò sputacchiando il cibo.

Le due kunoichi si misero a ridere, divertite dalla sciena.
Miku fece la valigie e arrivò alle porte di Suna.
Era ora dei saluti...


Grazie a chi legge, ma sopratutto a chi commenta: Rolly too, Ryan92, Rlsvictory e Gaara love. Vi adoro di bene.
Cmq, non è ancora la fine, ma manca poco...che tristezza...
Vi ringrazio vi prego commentate in tanti.

Aggiorno: venerdì 16


Baci i_still_believe

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Capitolo 21
*** IL RITORNO A CASA, ADII DOLOROSI ***


Come promesso sto cercando di aggiornare tempestivamente dopo quasi un anno di inattività, stranamente le idee piovono a fiumi e sono contenta di ciò.
Cominciamo con lo spettacolo.


IL RITORNO A CASA, ADII DOLOROSI


Il deserto si stagliava fiero oltre le porte del villaggio, il vento soffiava forte e si prevedeva una tempesta di sabbia.
"Siete sicuri di non voler rimanere? Il tempo non è dei migliori e solo chi conosce questi deserti è in grado di non perdersi."
" Grazie mille Temari, ma dobbiamo ripartire, il nostro ritorno a Konoha è previsto tra tre giorni." rispose garbatamente Miku.
Naruto saltellava impaziente di partire, mentre Sakura controllava di non aver dimenticato niente; Miku delusa si guardava intorno, se lo doveva immaginare che dopo quello che era successo ieri notte
non sarebbe venuto a salutala. Le dispiaceva, ma infondo era meglio così, avrebbero sofferto di meno tutti e due.
Miku abbracciò Temari porgendole l'ultimo saluto,  per poi sparire tra  le dune di sabbia.
"Sono partiti?" chiese Gaara uscendo da dietro un angolo.
"Sì, ma temo che si perderanno in mezzo alla tempesta, non sono pratici di queste sabbie." disse Kankuro.
" Non vi preoccupate, sono tre ninjia in gamba e non si faranno soprafarre da una stupida tempesta."
" Se lo dici tu Gaara io sono tranquilla." sospirò Temari.
I tre fratelli rientrarono a palazzo un po' preoccupati per la sorte degli amici, ma sapevano che un' insulsa tempesta di sabbia non poteva fermare Naruto.
Gaara si recò nel suo ufficio e ricominciò a controllare documenti burocratici che avevano bisogno di essere firmati,ma il suo cuore era incuieto si pentiva di non averla salutata, ma secondo lui era meglio
cosi, non voleva più soffrire. Aveva perso tutte le persone a lui care e ora aveva detto addio anche lei, dopo una notte d'amore stupenda.
"Chissà quando la rivedrò?Si ricorderà di quello che è successo?"
La sua paura corrente era che lei lo avrebbe dimenticato in poco tempo, cancellando tutto quello che era successo e quanto si erano amati.
Gli aveva fatto una promessa si, ma chissà se l'avrebbe rispettata.
Ora voleva solo scacciare i brutti pensieri e dedicarsi alle sue faccende politiche , ma era complicato pensare al lavoro  mentre il suo cuore batteva sempre più lentamente ripensano ai momenti magici di
quella notte, di essersi uniti in un solo essere e di essersi amati con tutti se stessi.
Qualcuno avanza nel corridoio, Gaara riconosce i passi di Baki.
"Signor Kazekage è permesso?"
Il rosso fece un cenno al maestro indicandogli la poltrona accanto a lui.
"Siediti pure.Che succede?"
"Il paese dell'erba ci ha informato che ha visto due uomini dell' Akatsuki verso Konoha; abbiamo mandato uno dei nostri falchi più veloci per avvisare l'Hokage del pericolo." informò Baki.
"Ben fatto, fammi sapere se ricevi novità, dobbiamo tenere informati i compagni della foglia, nel villaggio vivono ben due forze portanti tra cui il demone supremo, se l'Akatsuki dovesse impadronirsene
sarebbe la fine e scatenerebbero il finimondo."aggiunse Gaara.
"Stia certo che se succederà qualcosa verrà informato, per ora le consiglio di riposarsi e di non avere preoccupazioni ."
Il ragazzo fece cenno con la testa e accompagnò Baki alla porta.





Da qualche ora nel deserto era scoppiata una forte tempesta di sabbia e piccoli mulinelli d'aria roteavano a spasso per il deserto.
"Perfetto ci siamo persi!" gracchiò Sakura infuriata.
"Ma no vedrai che tra poco arriveremo." sibilò Naruto.
Miku persa nei suoi pensieri non faceva caso al bisticcio scoppiato tra i due, la sua mente non era nel bel mezzo del deserto, ma bensì da un altra parte; si rimmaginava tra le braccia di Gaara e
continuava a pensare a quanto l'avrebbe rivisto; piccole lacrime le solcavano il volto e non si capiva se era per colpa della sabbia smossa dal vento o per via dei pensieri tristi.
Qualcuno osservava i tre da un angolazione superiore, non aveva buone intenzioni.
"Hidan cosa pensi di fare per catturare il demone supremo, se quella ragazza lo scatena la tua immortalità non servirà a nulla."
"Basandoci sulle informazioni che abbiamo, la ragazza non è in grado di controllarlo e quindi non c'è di che preoccuparsi mio caro Kakuzu." rispose spavaldo.
Aspettarono silenziosi che i tre si allontanassero e poi li seguirono furtivi, tenevano d'occhio il gruppo che si avvicinava sempre più a Konoha e si addentravano sempre più nell' occhio del ciclone.
" Naruto, ci ammazzeremo siamo entrati in mezzo al tornado di sabbia." disse Sakura.
" Miku ora!" urlò il ragazzo.
La biondina si librò in aria e lanciò una delle sue tante sfere, dopo poco il fumo si dissolse e il suo nuovo abito venne rivelato, un kimono a fiori le fasciava il corpo.
La ragazza teneva tra le mani due trottole che poco dopo lanciò dentro il ciclone.
" Tecnica di sfacelo, giro contrario!"
Le trottole si misero a girare veloccisime nel senso contrario del tornado vincendone la foraza e facendolo dissolvere.
" Sakura a te!" urlò Miku.
La kunoichi corse sotto la sabbia ancora a mezz' aria che rischiava di schiacciarli, diede un pugno a vuoto e la tempesta si dissolse del tutto.
" Bel lavoro di squadra." disse dando il cinque all' amica.
" Forza proseguiamo, tra poco farà buio e dobbiamo trovare un posto per la notte."
" Che ne dite di quelle rocce laggiù?" indicò Naruto.
Le ragazze annuirono e il gruppetto riprese il cammino.
I due dell' Akatsuki li pedinavano a distanza, studiano le loro tecniche e elaborando dati per escogitare un piano.
" Li attacheremo stanotte, che ne dici?"
" Secondo me dovremmo osservarli ancora, non sappiamo quasi nulla su il "contenitore" di Jevimon. Una ninjia trasformista non è da sottovalutare secondo me dovremmo fare così..." si avvicinò ad Hidan e gli sussurò tutto all' orecchio.
" Va bene, faremo come dici tu." sorrise maligno.

Nel frattempo a Suna...
Temari e Kankuro si allenavano insieme agli allievi dell' accademia.
"Forza ragazzi, grinta!"
Un ninjia arrivò correndo, sembrava preoccupato.
" Maestra Temari, il Kazekage chiede la presenza di lei e suo fratello immediatamente." disse ansimando.

FINE
 
 
Cosa succederà ora? Come procederà la storia?
Accetto proposte perchè io sono a corto di idee.
Probabilmente mischierò tutte le vostre proposte cosi da crearne una unica che accontenti tutti.




KISSINI STILL


Ps : grazie per i commenti a tutti, Grazie di cuore davvero.

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Capitolo 22
*** UN SACRIFICIO VANO ***


UN SACRIFICIO VANO




Deserto di Suna, un trio di ragazzi dormiva riparato dietro a una parete rocciosa.
" Agiamo ora, mentre dormono sarà più facile." sussurò Kakuzu.
" No, non ci sarebbe divertimento nel ammazzarli subito e poi ti ricordo che dobbiamo eseguire gli ordini, il nostro compito non è solo catturare i due cercoteri, dobbiamo anche scoprirne le potenzialità." rispose il biondo.
I due osservavano silenziosi la pace apparente che a poco si sarebbe spezzata, per tramutarsi in caos puro e distruttivo.
Il sole saliva spietato, pronto a illuminare e infuocare tutto il deserto con il suo calore eccessivo. Il piano avrebbe avuto inizio di li a poco.
I ninja dormivano beati protetti dall'ombra creata dalle rocce e sicuramente non immaginavano quello che li aspettava al loro risveglio, avessero potuto dormire in eterno l'irreparabile avrebbe aspettato, ma purtroppo il loro sonno non poteva durare in eterno perchè il tempo incombeva spietato su di loro e la strada per arrivare a casa era ancora lunga e popolata da pericoli, pericoli che si nascondevano poco distante da loro.
La prima a svegliarsi fu Miku che dopo un lungo sbadiglio si alzò in piedi e raggiunse il suo zaino, ne estrasse una borraccia e si lavò il viso dalla sabbia; le gote arrossate dal sole bruciavano leggermente, i suoi occhi risaltavano grazie al color cioccolato raggiunto in due mesi passati sotto il sole cocente di Suna.
Si accarezzò la pancia scoperta dalla maglia, la ferita all'addome subita mesi prima era ancor ben visibile e la pelle era ancora leggermente gonfia, si ricordava tutto di quel giorno, di tutto il sangue perso dalle varie ferite, di Jevimon e del volto preoccupato di Gaara.
Una lacrima solitaria scese dall'occhio destro, ogni volta che lo immaginava sentiva un dolore acuto librarsi dal petto come se quqlcuno le avesse strappato il cuore senza pietà.
Si raggomitolò su se stessa e la tristezza era dipinta sul suo volto e piangeva copiosamente, forse dentro di lei sentiva che non lo avrebbe mai più rivisto perchè l'Hokage non avrebbe mai accettato di mandarla stabilmente a Suna, sarebbe stato troppo pericoloso e l'unica in grado di proteggerla era proprio Tsunade.
La ragazza strinse i pugni che si riempirono di sabbia.
" Se sapessi controllare il mio demone sarebbe tutto diverso." sussurò
Sfortunatamente la vita giocava a suo sfavore, aveva sempre giocato a suo sfavore e per questo doveva stare lontana da lui che era il suo più grande amore.
Lo sconforto l'assali mentre pensava alla sua vita senza di lui, dopo tutto quello9 che era successo sarebbe mai tornato tutto normale?
" Mi manchi amore mio." disse lentamente.
Nel frattempo Sakura si era svegliata e schiaffeggiava Naruto nell'inutile intento di svegliarlo.
" Maledetto bastardo svegliati!" urlava.
Le urla della kunoichi ruppero la quiete del deserto, rieccheggiano tra le dune.
Quando Naruto si svegliò le sue guancie erano in fiamme, paonazze e gonfie per colpa di tutti gli schiaffi dati da Sakura.
I due si misero a litigare e il biondino indicava ostinato le guance doloranti mentre Sakura gli sbraitava in faccia, Miku guardava divertita la scena e rideva  sotto i baffi; almeno Sakura e Naruto le facevano tornare il sorriso.
" Ehi, ragazzi andiamo non litigate, il viaggio è ancora lungo e non è il caso che Naruto torni a casa con le ossa rotte." disse ridendo.
I due la guardarono e scoppiarono a ridere.


Nel farattempo a Suna...
" Perchè ci hai fatto convocare con tanta urgenza? Che succede?" chiese Temari.
Gaara scrutò i due fratelli e poi parlò:
" Ho il timore che due membri dell' Akatsuki siano nei pressi di Konoha e sicuramente stanno pedinado il trio della foglia, vi chiedo di raggiungere Miku, Naruto e Sakura e scortarli fino a Konoha, se i miei timori sono fondati l'Akatsuki li attaccherà e cercherà di impadronirsi di kyubi e jevimon e se mai accadesse una disgrazia del genere il mondo sarebbe condannato." spiegò Gaara.
" Ti capiamo perfettamente fratellino, partiremo subito alla loro ricerca e quando li troveremo saremo pronti a proteggerli a costo della vita!" disse Kankuro deciso.
" Sì, Kakuro partite immediatamente. Io vi seguirò tra poco, datemi il tempo di avvertire il consiglio del pericolo."
I due annuirono e sfecciarono fuori dall'ufficio e in poco tempo raggiunsero le porte del villaggio.
" Forza Kankuro dobbiamo andare verso est e dobbiamo essere molto veloci, prima li raggiungiamo e meglio è per loro."
" Dopotutto l'unione fa la forza, non è vero Tem? In sei sarà molto più difficile darci del filo da torcere." rispose Kankuro.
I due si addentrarono nel deserto, correvano all'impazzata cercando tracce che potessero condurli verso il trio, procedevano spediti verso est fino a trovare i resti dell'accampamento dietro le rocce.
Kankuro esamino la cenere del focolare creato nella sabbia, qualche piccola scintilla ardeva ancora e la cenere era tiepida.
" Hanno ripreso il viaggio da poco." sentenziò il ragazzo pulendosi le mani.
" Perfetto se continuiamo a questa velocita abbiamo buone probabilita di incrociarli." aggiunse Temari.
I due ninja ripresero a correre verso ovest, seguivano le piccole tracce che il vento cancellava dalla sabbia; si accorsero che qualcuno li affiancava e fermarono la loro corsa.
" Gaara?" chiese Temari.
Due sagome nere uscirono dalla sabbia smossa dal vento, erano coperte da un mantello tempestato da nuvolette rosse e sul loro volto era dipinto un sorriso maligno.
" I membri dell' Akatsuki! " urlarono i due ninja della sabbia.
" Avete un intuito spiccato ragazzi, peccato che non riuscirete a raggiungere i vostri amici per informarli della nostra presenza. Cominciate a scavarvi la fossa perchè questa sarà l'ultima volta che vedete la luce del sole!" ringhiò Kakuzu.
" Comunque non ci siamo adeguatamente presentati, io sono Hidan e questo è il mio compagno Kakuzu." disse indicandolo.
" Peccato che sulla vostra testa non ci siano delle taglie, avrei voluto guadagnare qualcosa con la vostra morte." sbottò Kakuzu.
" Mi dispiace per te mio caro amico, ma oggi il Dio Jasin ha fame e richiede dei sacrifici e quindi lascia che mi occupi io di loro." sentenziò il biondo.
Temari e Kankuro si guardavano esterefatti, dovevano escogitare qualcosa altrimenti per loro sarebbe stata la fine.
" Temari corri dagli altri io me la cavo da solo qui."
" Sei impazzito? Ti ammazzeranno!" sussuro la kunoichi.
" Morirò con onore allora."
Temari guardo arresa il fratello ormai deciso a sacrificarsi, gli accarezzò il volto e poi corse via in direzione dei ninja della foglia.
Kankuro si mise in posizione e chiamo a se le sue marionette Karasu e Kuroari.
" Forza ragazzi all' attacco!" strillò.
" Kakuzu tu raggiungi la ragazza e uccidila, se mette il allerta i ninja della foglia il nostro piano va in fumo." disse Hidan.
Kakuzu balzò davanti a Kankuro che prontamente cerco di fermarlo con le lame di Karasu, ma queste venneto fermarte dall' enorme falce di Hidan.
" Sono io il tuo avversario." sibilò.
Kakuzu aprofittò della distrazione di Kankuro per procedere e si dileguò tra la sabbia.
" Ti strapperò la testa! " urlò Kankuro scagliandogli contro Karasu.
Hidan evitò agilmente gli attacchi sferrati dal giovane e si scagliò contro il ragazzo cercando una lotta corpo a corpo, Kankuro si difese dietro Sanshou.
Aproffittando della distrazione di Hidan il marionettista sferro un altro attacco e taglio leggermente il collo del nemico.
" Bastardo! Aprofitti delle distrazioni!" strillò
" Con quelli come te io non gioco pulito." rispose in ninja.
Hidan sfrecciò verso Kankuro come una furia, costringendo il ragazzo a cambiare posizione. Un sorriso si dipinse sulle labbra del biondino.
" Kuroari prendilo!"
La marionetta rinchiuse Hidan nella sua enorme trappola.
" Perfetto! Gioco delle marionette, tecnica oscura segreta e che la recita delle marionette abbia inizio!"
Karasu si divise in nove parti munite di lame affilatissime che si conficcarono nelle fessure di cui era munita Kuroari; dall'interno della marionetta si udì un urlo agghiacciante e subito dopo una risata.
" Fine della recita." sussurò Kankuro.
Dal lato destro della bocca del marionettista uscì un rigolo di sangue e immendiatamente il ragazzo iniziò a perdere sangue da ogni orifizio ed ha vomitarne altrettanto
" Merda!" disse accasciandosi a terra.
Hidan uscì da Kuroari mandandola in mille pezzi, il biondo perdeva sangue da quasi tutto il corpo, ma non sembrava risentire delle ferite che si richiusero come se non fossero mai state inflitte.
" Sei caduto nella mia trappola stupido! Ora muori!"
Hidan si infilzò in pieno petto la sua falce colpendosi il cuore e anche Kankuro risenti del colpo e cominciò a perdere sangue dal petto trafitto.
Sputava una quantita indicibile di sangue e lentamente la sua vista si annebbiava per lasciare spazio a una luce tenue che lo chiamava a se.
" Temari fa che il mio sacrificio non sia stato vano." sussurò
I suoi occhi si spensero e il suo cuore smise di battere, il marionettista della sabbia era morto.


FINE DEL CAPITOLO


Penso che questo capitolo piacerà molto alla mia rolly too, ma spero sopratutto che piaccia anche a voi lettori perchè mi sono data molto da fare per scriverlo.
Siate spietati nei commenti perchè dopo tutto questo tempo me lo merito.
Comunque ringrazio chiunque commintera o semplicemente leggerà questo capitolo, se volete darmi qualche suggerimento le mie orecchie sono spalancate.
ANCORA GRAZIE MILLE SALUTI DA I_STILL_BELIEVE

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Capitolo 23
*** La fine di tutto ***


LA FINE DI TUTTO




"Stupida, perchè lo hai lasciato?" disse Temari con un filo di voce.
Correva, correva a perdifiato tra la sabbia bollente; Kakuzu la inseguiva e lei doveva assolutamente seminarlo o sarebbe andata incontrio alla morte.
Non c'era nessuna traccia del trio della foglia e la disperazione la stava assalendo, che Hidan li avesse raggiunti?
"Miku!Naruto!Sakura!" urlò a squarciagola, ma nessuno le rispose.
Intorno a lei c'era solo sabbia e nient'altro.
Si guardò dietro, ma di Kakuzu nessuna traccia e così si fermò.
Silenzio, niente disturbava la quiete del desertlo, ma lei sapeva che il suo nemico era li, pronto a ucciderla. Poteva sentire il suo alito sul collo.
"Temari!"
Una voce? Qualcuno la stava chiamando.
Si guardò intorno per capire da dove provenisse quella voce a lei così famigliare e dalle dune spuntarono Ino, Choji e Shikamaru, il suo adorato piagniucolone era venuto in suo soccorso, quindi l' Hokage doveva aver ricevuto il messaggio di allarme.
Lei corse incontro al suo amore, ma improvvisamente un dolore acuto l'assalì.
Un kunai conficcato in pieno petto le aveva trapassato il cuore e dalla sua bocca usciva un rivolo di sangue. Aveva abbassato la guardia.
" Temari, no!" urlò il ragazzo pietrificato.
La kunoichi cadde in ginocchio trafitta dal dolore, dietro a lei Kakuzu sfoggiava un sorriso compiaciuto mentre ripuliva il suo fidato kunai.
Choji e Ino si scagliarono contro in nemico mentre Shikamaru prese il corpo ormai esanime di Temari tra le braccia.
" Temari ti prego non mollare, tu sei forte non puoi morire così!" sussurò tra le lacrime.
" Sei sempre il solito piagniucolone." disse lei a fatica.
Il ragazzo sorrise, ma non poteva sopportare di veder morire la ragazza che lui tanto amava.
" Tieni duro, ora ti porterò via di qui." detto qusto la prese tra le braccia e la sollevò da terra.
Temari continuava a tossire sangue e le sue condizioni non promettevano affatto bene, se nessuno le avesse prestato aiuto sarebbe morta di li a poco.



" Sakura, tu hai idea di dove potremmo essere?" Chiese Miku.
La kunoichi scosse la testa e si guardò attorno.
" Ho il timore che ci siamo persi" concluse.
Naruto poco davanti a loro fece cenno di proseguire, ma Miku venne scossa da un tremito.
" Ragazzi dobbiamo tornare indietro, ho come il presentimento che sia successo qualcosa di molto brutto."
Sakura la guardò interrogativa, ma senza siegarsi meglio Miku balzò indietro e cominciò a correre seguita dai due compagni.
" Miku sei sicura di quel che dici?" chiese Naruto.
La ragazza fece cenno con la testa ad assentire.
" Dobbiamo sbrigarci sento che non c'è molto tempo."
I tre correvano a perdifiato più veloci che potevano, la velocità era fondamentale altrimenti sarebbero arrivati troppo tardi.



La battaglia infuriava spietata e Kakuzu non accennava a desistere.
Choji ormai aveva utilizzato tutto il suo chakra mentre Ino cercava di possedere il corpo dell'avversario senza successo, tanto che la sua anima rimase intrappolata nel limbo.
Kakuzu ne aprofittò per attaccare il corpo della ragazza inerme, ma Choji gli si parò davanti pronto a difenderla.
Purtroppo il ragazzo era troppo debole per contrastarlo e per metterlo fuori uso bastò solo un pugno; il ragazzo cadde rovinosamente a terra e perse i sensi.
" Ora è il tuo turno principessa! " sibilò Kakuzu.
Prese tra le mani il candido collo della ragazza e cominciò a stringere, il colore di Ino cambiò improvvisamente e da roseo diventò bianco pallido, le labbra diventarono violacee e dei segni rossi si dipinsero sul suo collo.
La ragazza iniziò a tossire, segno che la sua anima era rientrata nel corpo.
" Lasciala andare altrimenti ti taglio la gola!" sibilò una voce alle spalle del ricercato.
Un kunai affilato premeva sulla gola del ninjia e ciò lo costrinse a mollare la presa.
" Ora voltati lentamente!" ordinò la voce, ma Kauzu con balzo felino gettò a terra il kunai e fu subito addosso al suo avversario.
Iniziò una tremenda lotta, ma nessuno dei due prevaleva sull'altro.
Una pioggia di shuriken si librava in aria, ma i colpi che andarono a segno furono pochi.
" Miku!" urlò Naruto.
La ragazza si girò di scatto verso l'amico, ma quel che vide fu terribile; dietro a lui si stagliava potente la figura di Hidan brandendo la falce.
Sferrò il colpo, ma il ragazzo lo evitò con facilità e con un balzo fu affianco all'amica pronto a combattere.
" Sei pronta?" domandò.
La ragazza fece un cenno e partì all'attacco scagliandosi contro Hidan, mentre Naruto se la vedeva con Kakuzu.
La battaglia fu equilibrata, nessuno prevalse sull' altro e così Kakuzu e Hidan si ritrovarono con le spalle al muro.
" Sakura ora!" urlarono i due.
La ragazza assestò un pugno alla parete di roccia e una lunga crepa cominciò a sgretolarla e i due Akatsuki rimasero sepolti sotto le pietre.
" Ce l'abbiamo fatta!" esultò la ragazza raggiundendo Naruto e Miku.
I tre si sorrisero e si guardarono attorno, videro Choji a terra affianco a Ino, mentre di Shikamaru nessuna traccia...

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