Il Ballo del Ceppo - Vuoi venire al ballo con me?

di Yunie93
(/viewuser.php?uid=56153)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hermione Granger & Viktor Krum ***
Capitolo 2: *** Draco Malfoy & Pansy Parkinson ***
Capitolo 3: *** Neville Paciock & Ginny Weasley ***
Capitolo 4: *** Fleur Delacour & Roger Davies ***
Capitolo 5: *** Ronald Weasley & Lavanda Brown ***
Capitolo 6: *** Cedric Diggory & Cho Chang ***
Capitolo 7: *** Harry Potter & Calì Patil ***
Capitolo 8: *** Fred Weasley & Angelina Johnson – George Weasley & Alicia Spinnet ***



Capitolo 1
*** Hermione Granger & Viktor Krum ***


Il Ballo del Ceppo
-Vuoi venire al ballo con me?-





Lo avevo minacciato in "My New Moon", ed infatti sono tornata xD
Questa fan fiction è in cantiere da un bel po, ma per vari motivi (scuola e Romics in arrivo -farò un cosplay xD-) l'ho finita in molto tempo.
L'idea mi è venuta quando qualche tempo fa hanno fatto Harry Potter e il Calice di Fuoco in tv. Guardando la scena del ballo, ho notato che in effetti non si capisce granchè in quanto gli inviti mostrati sono davvero pochi.
Neville e Ginny si scorgono solo per un secondo, mentre Fred e Angelina e George e Alicia scompaiono proprio.
Nel libro, non è meglio: ci sono sempre e solo l'invito di Harry a Cho e a Calì.
Quindi...risolvo io xD Come al solito usando qualcosa che non ho gradito nell'opera xD
Qualche frase è ripresa, ma fondamentalmente anche i pochi inviti -mostrati o accennati- del libro e del film sono completamente rifatti da me.
Spero vi piaccia questa mia nuova storia, e io sono contentissima di avventurarmi nella sezione di HP ^^
Iniziamo con Hermione e Krum! Buona lettura!




A fine capitolo, le risposte alle recensioni dell'ultimo capitolo di "My New Moon".








Hermione Granger & Viktor Krum







“Ti preeeego!”
“Assolutamente NO.”
“E dai!”
“Non mi fare gli occhioni lucidi Ron, non attacca stavolta.”
Ron sbuffò contrariato. Erano ore che stavano in quella maledetta Sala Grande a fare quel dannato tema di Storia della Magia...o almeno, Hermione ed Harry lo stavano facendo, per lui era già un miracolo che riuscva a mantenersi controllato per più di 5 minuti.
“Ron, muoviti. Io ho quasi fatto, poi me ne vado, non ho tempo da perdere. Al massimo te lo correggo dopo...”
“Grazie Hermione! Sei la migliore!”
“Certo, quando ti fa comodo, e ora concentrati!” lo rimproverò: era esasperante, Ron non riusciva proprio a stare con il naso chino sulla sua pergamena.
Ci credo che poi gli serviva il suo aiuto, già non era molto incline allo studio, si distraeva anche!
“Ti pare facile con tutte queste coppiette in giro e quella sottospecie di pipistrello gigante che gira per i tavoli?” sbuffò ricevendo una sonora botta in testa dal libro che il suddetto pipistrello gigante stava leggendo in quel momento mentre assolveva all’ingrato compito di controllare gli studenti che dovevano studiare.
“Weasley, se ti piacciono così tanto gli animali penso che non ti dispiacerà aiutare Hagrid con le sue creature tutti i giorni dopo la scuola per un mese no? Oppure preferisci cinquanta punti in meno per Grifondoro?”
“Ehm...aiuterò Hagrid molto volentieri professor Piton”
“Bene.”
Mentre Harry se la rideva (guadagnandosi una buono per una botta gratis dal fedele libro del professore) Hermione alzò gli occhi al cielo preferendo chinarsi di nuovo sul suo tema per non commentare.
“Davvero, questo ballo sta facendo impazzire tutti. Guarda là! I miei fratelli che ci provano con Alicia e Angelina e...Ginny che cavolo sta facendo con quello lì??”
“Oh, starà cercando di rimediare un invito visto che è troppo piccola per andarci da sola” rispose Hermione tranquillamente alzando appena il viso dal suo foglio.
Poi, interrompendo il borbottio irato di Ron si alzò di scatto in piedi avvisando gli amici “io vado un attimo in biblioteca, ho dimenticato di controllare una cosa che mi serve per il tema...”
“Ma che ci vai a fare, ti ricordi tutto a memoria, scrivi e basta” le rispose Ron ancora arrabbiato con Ginny.
“Vedi Ronald, questa è la differenza fra una A e una misera C. Controllare tutto nei dettagli. Torno subito.”
E se ne andò dalla Sala inseguita dall’imitazione di Ron e successivamente da un sonoro botto, segno che il libro di Piton aveva mietuto di nuovo la sua vittima preferita.
Si affrettò a raggiungere la biblioteca e chiese svelta il suo libro, impaziente di tornare indietro e finire il tema.
Quando la bibliotecaria glielo porse, lo prese e si girò per uscire....
“AAAAAAAAAAAAAAA!”
“Hermione buona, sono Neville!”
“Oh cavolo...Neville, mi sei spuntato dietro all’improvviso, mi sono presa un colpo!”
“Beh si scusa ma vedi...”
“Ragazzi! Questa è una biblioteca!”
“Oh si, ci scusi” disse Hermione alla donna e, sorpassato Neville, si rimise a correre nella direzione precedente.
“Hermione! Aspetta!” le gridò dietro Neville.
“Cosa c’è, vado di fretta” gli rispose lei forse troppo brusca, ma memore dello spavento di poco prima, senza fermarsi ma rallentando appena per permettergli di accostarsi a lei.
Vuoi venire al ballo con me?
Hermione si fermò di botto, fissando il compagno come se fosse un alieno.
Insomma, niente da dire, gli voleva bene, ma...Neville Paciock era...Neville Paciock!
Non lo voleva discriminare o altro, ma andare al ballo con lui significava andare in giro con scritto “Prendetemi in giro, per favore.”
E poi...sinceramente non era il ragazzo con cui voleva andarci.
Era anche una stupidaggine quel ballo, a lei non era mai piaciuto mettersi in tiro e ballare fino a sera: però se ci doveva andare per forza, voleva farlo per bene.
A riscuoterla dai suoi pensieri, ci pensò la delicata esclamazione del suo peggior nemico: “Bene bene, coraggio Granger accetta la corte di Paciock, almeno ci saranno due esseri inutili in meno liberi.”
“Taci Malfoy, non mi pare che tu stia messo meglio a ragazze” rispose acida Hermione facendolo smammare non prima di aver ricevuto un altro delizioso ghigno malvagio.
Perfetto, entro quella sera tutta la scuola avrebbe saputo che Neville Paciock aveva invitato Hermione Granger al ballo.
“Ma bene...” borbottò Hermione.
“Come scusa?” chiese Neville, che era ancora impalato davanti a lei in attesa della fatidica risposta.
“Ehm...Neville, scusami ma...mi hanno già invitata...”
“Si, nei tuoi sogni!” arrivò l’urlo di Draco dal fondo del corridoio.
“Malfoy, potresti muovere quelle tue gambette da furetto in modo appropriato e non alla velocità di un bradipo morto?” rispose di rimando la ragazza, calcando bene gli animali in un chiaro riferimento alla punizione inflittagli da Moody qualche giorno prima.
“Ah allora...va bene, non fa niente” continuò Neville ignorando lo scambio di frecciatine tra i due e andandosene sconsolato.
Hermione lo fissò triste per un po’: aveva il timore che avesse capito la menzogna, ma infondo...beh, era stata gentile!
Con questa convinzione continuò a camminare, finché non fu interrotta da un ragazzo spuntato chissà dove da qualche corridoio adiacente.
“Oh cavolo, ma oggi mi volete far morire di infarto?” sospirò sconsolata la ragazza.
“Scusami” le rispose una voce profonda.
Alzò lo sguardo e si ritrovò davanti Viktor Krum.
“Oh, hem...ciao Viktor” iniziò imbarazzata: che figura, non si erano mai parlati prima e questo era il primo approccio...consolante!
“Torni da biblioteca.” constatò lui osservando il grosso tomo fra le braccia della ragazza.
“Ah si...mi serve per un tema.”
“Non era domanda. Io stavo guardando te in biblioteca.”
Hermione lo fissò per un attimo, collegando tutti i pezzi del puzzle...il fatto che lo trovasse piantato in biblioteca (poco ci mancava che avesse anche messo le radici lì) ogni santo giorno, che arrivava quando arrivava lei e se ne andava allo stesso orario era di per se strano, ma contando che era un campione e che quelle ore erano (almeno per la ragazza) le più proficue del giorno per una bella ripassata, non ci aveva visto secondi fini nascosti.
“Oh...” non riuscì a rispondere altro.
“Possiamo parlare?”
“Va bene.”
Si infilarono in un aula libera lì accanto: Hermione rimase in mezzo, tra i banchi e la cattedra, mentre Viktor si appoggiò al muro accanto alla porta, e incrociate le braccia la scrutò.
“Io guardo sempre te in biblioteca.”
”Si, me ne sono accorta...”
“Voglio chiederti cosa.”
“Dimmi.”
Tu vuoi venire a ballo con me?
Ci pensò un attimo su: non si conoscevano molto, ma il Torneo Tremaghi, ormai lo aveva capito, era una scusa per far rimanere in ottimi rapporti le tre scuole di magia più importanti a livello mondiale, e far nascere buone amicizie anche tra gli studenti.
Inoltre non pensava di poter avere di meglio.
E poi...Viktor Krum, campione di Quidditch, esponente al torneo della scuola di Durmstrang, incredibilmente famoso, era interessato a lei...aveva anche lei un orgoglio!
“Va bene.”
“Ottimo! In quanto campione devo aprire danze con te, quindi puoi tu venire verso le 19 a mia nave?”
“Perfetto. Ora scusa ma ho un attimo da fare...ci vediamo!”
“Si. A presto.”
Lasciò lì Krum e si riavviò verso la Sala Grande, mentre un sorriso soddisfatto le si dipingeva sul volto.
“Ci hai fatto la casa in biblioteca? Anche se in effetti visto il tempo che ci passi sarebbe conveniente spostare il tuo letto lì. La tua privacy ne risentirebbe, ma staresti più comoda con i tuoi adorati libri” la accolse Ron come si fu riseduta al suo posto.
Lo ignorò beatamente, sbirciando i loro compiti: Harry aveva quasi finito, ma...
“Te non potevi impegnarti un po’ di più? Sarò stata fuori una mezz’oretta e hai fatto due righe!”
“Ehi, ho dovuto combattere contro Piton! Ce l’ha con la mia testa!”
“Se studiassi invece di chiacchierare eviteresti alla tua testa di danneggiarsi più di quello che è già”
“Hahaha, guarda, sto ridendo a crepapelle, che spiritosa.”
“Salve bella gente, ancora con i compiti?” chiese Fred sedendosi davanti a loro con il suo inseparabile gemello.
“E voi avete finito?” chiese scettica Hermione.
“Noi non iniziamo cara, siamo occupati in un attenta opera di rimorchiaggio.”
“In una che?” chiese Harry con gli occhi fuori dalle orbite.
“R-i-m-o-r-c-h-i-a-r-e. Con chi andate sennò al ballo, con una bambola gonfiabile?”
Per fortuna, mentre i ragazzi chiacchieravano, nessuno notò il rossore sulle guance di Hermione, che per evitare qualsiasi domanda imbarazzante (non si sa mai con i gemelli Weasley sotto il naso) riprese a lavorare al suo tema.
“Cavolo fratellino, ancora niente? Ti devi sbrigare altrimenti le migliori saranno prese”
“Voi con chi ci andate?”
“Angelina Johnson” rispose pronto Fred.
“Alicia Spinnett” gli fece eco George.
“Ah...” commentò Ron deluso.
“Mi sa che solo noi siamo rimasti a secco amico” disse Harry dandogli pacche sulla schiena.
“Già...ci dobbiamo dar da fare” rispose sconsolato Ron.
“Aspetta...” continuò poi girandosi verso Hermione che lo guardò curiosa di rimando.
“Hermione...tu sei una ragazza!” le disse come se avesse fatto la scoperta del secolo.
“Però, che occhio” rispose lei tentando di nuovo di scrivere le ultime parole del suo tema e consegnare finalmente.
“Beh, ecco...allora vuoi venire al ballo...” ma non riuscì a finire la frase che venne colpito ancora una volta dal velocissimo Piton, che aveva captato le loro chiacchiere già da un bel pezzo, rabbrividendo nel sentire tutti quei ragazzini scalpitare per una cosa tanto futile come un ballo.
Quando la furia fu passata, toccò ad Hermione: piccata dalle parole di Ron, e dal fatto che la volesse solo per non rimanere da solo e fare la figura dell’idiota, rispose alzandosi “Ti interesserà sapere che solo perché tu non ti sei accorto che sono una ragazza, questo non è accaduto con altri.”
Consegnò il suo tema con aria altezzosa guadagnandosi un occhiata scettica da parte del professore, e tornata al posto raccattò tutta la sua roba e sibilò prima di sparire “Mi hanno già chiesto di andare al ballo, e per tua informazione ho detto di si.”
“Cavolo...ho solo chiesto” disse Ron fissandola allontanarsi.
“Fratellino...ne hai di strada da fare con le donne” commentarono i gemelli prima di seguire l’esempio di Hermione e dedicarsi alle loro attività.






Beh, che dire, sinceramente non penso di aver rispettato il carattere dei personaggi, mi è venuta una cosa comica ^^"
Essendo Hermione il mio secondo personaggio preferito (Voldy è il migliore u.u) probabilmente è per questo, l'ho fatta più sul mio carattere xD
Beh, spero che vi sia piaciuto questo inizio ^^
Non so esattamente quando aggiornerò: penso che sia più o meno una volta a settimana, di Domenica o Sabato, ma per questa settimana proprio non so (come vi ho detto prima passerò il mio fine settimana a Romics xD) probabilmente farò prima.
Mi scuso in anticipo per il disagio che potrei causare con un aggiornamento non proprio costante ^^"


Una curiosità sulla storia: all’inizio doveva chiamarsi “Il Ballo del Ceppo – Dietro le quinte”, ma ricontrollando la storia ho notato una certa ripetizione della frase “Vuoi venire al ballo con me?” (e ci credo visto che quello è il nucleo di questa Fiction xD).
Mi disturbava non poco questa cosa, se c’è una cosa che odio e che cerco di arginare è essere ripetitiva.
Quindi, mi è venuto in mente di inserire questa frase come sottotitolo, e di colorarla nel testo mano mano che compariva (verde per i "respinti", rosso per il vero spasimante xD): in questo modo è più carino, e infatti nei capitoli successivi a questo “cambiamento” ho cercato di ripeterla il più possibile!






Ed ora, la risposta alle recensioni di "My New Moon": anche se la sezione non è la stessa, mi sembra giusto rispondere alle ragazze che mi hanno sempre seguito, e a quelle che mi hanno lasciato delle recensioni davvero bellissime...Grazie a tutte, spero di rivedervi anche qui :)



Ka chan: Mi dispiace, ma per ora niente finale alternativo ^^"
Sai, dopo aver letto la tua recensione ci avevo pensato: e chissà, forse un giorno lo farò, ma per ora non è nei miei piani futuri.
Addirittura commossa? *-* Sono felice che ti sia piaciuta così tanto ^o^

dolce_birba: mi dispiace socia anti NM, ma come ho detto prima, per ora la storia rimane così xD
Sapevo che il finale avrebbe potuto lasciare l'amaro in bocca, ma sinceramente sono contenta che non sia stato scontato, e, anche se è brutto da dire, che qualcuno ci sia rimasto male.
Non perchè voglio il vostro male, sia chiaro, non mi diverto mica nel sapere che qualcuno ci è rimasto male per il finale.
Ma questo indica che la storia non è stata prevedibile, e che non si è trasformata nel solito banale lieto fine.
Comunque, se un giorno farò un finale alternativo, spero ti ripaghi della mezza delusione ^^

lady cat: Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto il finale ^^
Eh si, ho fatto un po una strage, ma non sapevo dove mettere quei personaggi che non mi servivano nel racconto personalmente, ma bastava nominarli xD
Beh, sono tornata con una mia FF ma in HP, spero comunque di vederti anche qui ^^

fields: Come sono contenta *sing*, mi fai commuovere te ç__ç
Pensavo che quella frase fosse un po esagerata, ma per me era importante e bellissima nella storia, e sapere che qualcuno l'ha afferrata e gli è piaciuta quanto è piaciuta a me mi rende felicissima ^^
Anche per il finale, sono contenta che tu abbia apprezzato, il solito lieto fine smielato era proprio quello che volevo evitare *.*

_martinella95_: Hahahaha, oddio quando leggo la tua recensione mi viene sempre da ridere xD
Tanya sinceramente non mi fa nè caldo nè freddo, è stata presa quasi a caso xD
L'idea di Edward con Victoria però, o addirittura con Caius che hai avuto...la odi proprio eh? xD
Comunque, sono contenta che ti sia piaciuta! ^^

theangelsee69: ed eccola qui....LA recensione. Senza nulla togliere alle altre, la tua è quella che mi ha fatto più piacere.
Hai colto perfettamente quello che volevo dire ed esprimere nella Fan Fiction, la cosa a mio avviso più gratificante che possa accadere ad uno scrittore (anche se forse non sono ancora tale), e il fatto che ti sia piaciuta nonostante sei una fan della coppia Bella/Edward mi ha reso ancora più felice.
Grazie per tutto ^^

verbena717: ammoooora! *-* Che bello, mi fa enormemente piacere che tu abbia letto questa storia ^^
Pardon se non ti ho detto prima che la stavo pubblicando qui, ma volevo avere prima pareri da persone che non mi conoscevano e che quindi erano completamente eque ^^"
Inoltre non sarebbe stato giusto fartela leggere prima visto che eri una giudice del concorso xD
Sono contenta che ti sia piaciuta ^^

Safriel: Lo sapevo che il finale non ti piaceva, ed ero curiosa proprio di sapere cosa ne pensavi xD
Muahaha, si lo so, sono perfida, non ti ho dato nemmeno un avvisino xD
Grazie per il commento, e grazie a te e a verbena per il posto che mi avete dato, il mio primo posto ad un concorso! ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Draco Malfoy & Pansy Parkinson ***


Salve gente! ^^
Come detto, non ho aggiornato precisamente una settimana dopo...Per fortuna oggi sono uscita prima da scuola (ben 3 ore saltate *-*) quindi ho tempo per aggiornare qui visto che il finesettimana lo passerò al Romics *-*
Beh, buona lettura allora! ^^






Draco Malfoy & Pansy Parkinson







Draco rientrò sghignazzando nella Sala comune dei Serpeverde.
Che scoop: Paciock che invita la Granger!
“Ehi ragazzi, la sapete l’ultima?” chiese divertito rivolto agli amici seduti sui vari divanetti alla penombra delle lampade ricoperte di drappi verdi che illuminavano la sala.
Percorse la distanza rimanente fino ad arrivare al divano e vi ci si lasciò cadere con eleganza e deliberata lentezza, tanto per lasciare un po’ di suspense nell’aria.
“Cosa è successo Draco?” chiese ormai troppo curiosa Pansy, sedendosi vicino a lui poggiandosi al suo braccio.
La lasciò fare, ed iniziò a raccontare “Ho incontrato mentre venivo Paciock e la Granger nel corridoio: le stava chiedendo di andare al ballo con lui!”
La sala silenziosa fu riempita dalle risate dei Serpeverde presenti.
“Oddio, davvero?” chiese Flitt asciugandosi le lacrime dagli occhi.
“Certo” rispose Draco osservando soddisfatto la reazione che la su notizia aveva dato.
“E lei?” chiese Zabini interessato.
“Mah, non lo so, poi me ne sono andato” (evitò di dire che gli era stato intimato di andarsene) “Però non penso sia stupida fino a questo punto. Già avrà un sacco di problemi ora che questa notizia si diffonderà, pensate se andasse veramente al ballo con lui...insomma...stiamo parlando di Paciock” continuò soffermandosi bene sull’ultima parola, provocando un nuovo scoppio di risa.
“Parlando seriamente” disse Nott facendo zittire tutti “Con chi andate voi al ballo?”
Il silenzio cadde nella Stanza, in cui improvvisamente si sentiva benissimo tutto il gelo dei sotterranei.
Poi, i primi iniziarono a rompere il ghiaccio.
“Io ci vado con una tipa di Corvonero” disse Zabini annoiato “è di un altra casa ma almeno è bella.”
“Io e Goyle con due Serpeverdi dell’ultimo anno” grugnì Tiger “sai Draco, quelle che abbiamo visto l’altro giorno nel Parco.”
“Si, ho presente” rispose gelido: insomma, a quanto pare tutti avevano una ragazza tranne lui.
Persino Tiger e Goyle!
“Io con una della squadra” riprese Flitt.
“A me non interessano certe cose, me ne rimarrò in camera a far qualcosa” disse Millicent alzandosi ed andandosene, seguita poi da tutti gli altri.
Nella stanza rimasero solo Draco, pensieroso, e Pansy, che beata stava spiaccicata addosso al suo beniamino.
“Tu con chi ci vai?” le chiese all’improvviso lui.
“Ah...con nessuno ancora. Ma ho in mente una persona, solo che non penso si farà avanti.”
“Chiediglielo tu allora no?” rispose Draco con un certo fastidio: era davvero una pessima cosa essere uomini in queste situazioni, bisognava per forza, secondo il credo comune, fare il primo passo.
Per le persone orgogliose come lui, non era di certo bello doversi abbassare a chiedere di accompagnarlo ad una donna: semmai, lui accompagnava lei.
Pansy si alzò dalla sua posizione fissandolo negli occhi.
“Allora...”
“Mi fai vedere il tuo vestito?” chiese lui che, perso nei suoi ragionamenti, non le aveva prestato affatto attenzione.
Pansy, arrossendo appena, rispose deliziata con un felice “Si!” e si precipitò nella sua camera per cambiarsi.
Draco rimase seduto nella stessa posizione ad aspettarla: di certo non gli interessavano i vestiti, ma forse aveva trovato un modo per avere una dama al ballo senza intaccare il suo onore.
Era risaputo che Pansy Parkinson era cotta di lui dal primo anno, e non sarebbe stato difficile farla capitolare.
Sorrise, pensando che il padre, orgoglioso anche lui, aveva usato gli stessi espedienti quando era con sua madre, e per chiedere la sua mano.
Alla fine loro facevano il primo passo, ma sembrava sempre che era la donna a volerli.
Ovviamente non erano indifferenti, né maleducati o scortesi, anzi...ma erano dei Malfoy, diamine!
“Sono prontaaa!” trillò una voce dalle scale che portavano al dormitorio femminile, e Draco ringraziò il cielo che non ci fosse nessuno in quel momento.
Pansy scese dalle scale lentamente, un po’ per evitare di cadere a causa degli alti tacchi che indossava, un po’ per godersi tutte le espressioni del suo amico.
Lui non fece trapelare niente, nonostante si disse che in effetti la ragazza non era niente male.
“Allora? Com’è?” chiese lei ansiosa e anche un po’ infastidita dalla mancanza di commenti ed espressioni.
Draco rimase un attimo in silenzio valutando come effettuare il suo piano.
Poi, curvando le labbra (cosa che comunque ebbe un certo effetto visto il luccichio negli occhi di Pansy) disse “è molto bello.”
La ragazza contenta rispose “Vero?”
“Dove lo hai comprato?”
“Me lo ha preso mia madre in Francia, sai, lei è andata lì quest’estate.”
“Si, lo sapevo.”
Dopo una mezz’oretta di chiacchiere sul vestito, la Francia e le vacanze, Pansy riprese a salire le scale.
“Me lo levo, non vorrei che si rovinasse. Tu aspettami qui!”
Draco si concesse un sorriso vittorioso quando la ragazza sparì nei dormitori: ormai era quasi fatta.
Una volta tornata, si sedette di nuovo accanto a lui nella stessa posizione di prima, prendendo ad accarezzargli leggermente i capelli biondi.
“Davvero ti piace?”
“Si” rispose il ragazzo forse un po’ troppo brusco: non amava molto essere toccato, ma infondo non era sgradevole.
“Te di che colore ce l’hai?” chiese lei curiosa.
“Grigio perla.”
“Ti sta benissimo quel colore!”
“Lo so. Me lo ha scelto mia madre mentre eravamo a Diagon Alley a fare spese per il nuovo anno. Sai, pensavo ad una cosa...”
“Cioè?” chiese Pansy guardandolo curiosa.
“Sta molto bene anche abbinato al colore del tuo vestito.”
Vedendo che la ragazza lo fissava senza parlare, continuò.
“Starebbero bene insieme.”
Pansy abbassò lo sguardo arrossendo: aveva capito dove si stava arrivando e...non credeva alle sue orecchie!
Draco Malfoy, per cui aveva una cotta da tempo immemorabile la voleva invitare al ballo! Sapeva quanto riottoso fosse a fare il romanticone, ma decise che per quella volta poteva prendersi il lusso di farlo penare un po’.
Non poteva mica far sempre tutto lei!
“Hai ragione Draco” si limitò a dire continuando a passare la mano tra i suoi capelli.
Lui gliela levò calmo, ma in realtà stava iniziando a spazientirsi: possibile che non avesse capito l’allusione?
“Quindi?” chiese mentre reggeva il suo polso e la fissava negli occhi.
“Quindi cosa?” rispose lei agitando un po’ le ciglia simulando uno sguardo innocente e finta sorpresa.
Draco sbuffò e disse un po’ scocciato: “Vieni al ballo con me?
La risposta non si fece attendere: con un gridolino di gioia Pansy lo abbracciò di scatto ignorando la sua faccia leggermente infastidita da quel gesto d’affetto, e rispose ridendo felice “Ovviamente!”







Hahaha, mi sono divertita un sacco a fare questo capitolo.
Forse è un po troppo cortino, ma per renderlo il più realistico possibile ho cercato di trasformarmi per un oretta in Draco Malfoy xD
Devo dire che è stata un esperienza interessante, e ho cercato di dimostrare qui cosa penso di questo complicato personaggio.
Non si riesce a capire bene se è "buono" o "cattivo", e ha una personalità tutta sua.
Inoltre...non posso credere che al ballo va con Pansy con tutte le ragazze che avrà dietro a sbavargli -__-
Quindi, ho espresso il mio disappunto scrivendo come secondo me sono andate le cose u.u
Beh, spero che questo capitolo vi piaccia, al prossimo fra una settimana! ;D




Risposte ai commenti:

Veronica Potter Malandrina: Ihih, si anche io mi sono divertita a scrivere quella parte xD Non poteva mancare, è uno dei miei pezzi preferiti in HP4 quando Piton ce l'ha con Harry e Ron xD

Evetta96: Grazie, sono contenta che ti sia piaciuta ^^
Ti dico solo che per Neville e Ginny non ci vorrà molto =w=

MsMontana: Grazie ^^
Mi è dispiaciuto un po prendere in giro Neville in questi due capitoli, perchè non è un personaggio che odio, anzi...però in effetti è così che lo vedono un po tutti nei libri e nei film, almeno prima del settimo...Ma avrà la sua rivincita, muahaha xD



Grazie anche a chi ha messo la storia nei preferiti e nelle seguite! ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Neville Paciock & Ginny Weasley ***


Scusate il ritardo ^^"
Purtroppo iniziano compiti e interrogazioni varie a scuola, quindi il mio tempo libero già limitato è ancora meno -__-
Comunque, eccoci arrivati alla rivincita di Neville xD
Credo di aver fatto anche in questo caso cambiamenti radicali ai personaggi...forse dovrei mettere OOC per la storia...
Comunque, buona lettura ^^






Neville Paciock & Ginny Weasley








Si aggirava sconsolato per Hogwarts, non ricordava nemmeno lui da quanto.
Sapeva che nessuna sarebbe venuto al ballo con lui: non era granché popolare, soprattutto a causa della sua sbadataggine e forse anche del suo aspetto.
Ma stava seriamente pensando di essere il ragazzo più sfortunato del mondo della magia: ora con il Torneo Tremaghi le ragazze non parlavano d’altro se non di Cedric, Harry e dei ragazzi di Durmstrang (come d’altronde fra i maschi le discussioni ormai erano volte tutte a trovare la ragazza più bella di Beuxbatons, con tanto di classifica clandestina custodita gelosamente da Fred e George).
Inoltre era risaputo che non era il tipo che si butta nella mischia: e a quanto pare, proprio a qualche giorno dal ballo, le ragazze avevano deciso di andare in giro in branchi, persino probabilmente quando andavano la sera in bagno a mettersi il pigiama.
Aveva chiesto ad Hermione: lei Harry e Ron erano stati i suoi primi amici, quindi aveva pensato che sarebbe stato bello andarci almeno con lei.
Senza contare che l’imbarazzo poi era venuto dopo che glielo aveva chiesto, rendendosi conto del gesto, quindi era riuscito anche a buttarsi.
Ma lei aveva rifiutato.
Lo doveva prevedere, era diventata piuttosto carina con gli anni e, nonostante lei non lo sapesse, era famosa per la sua straordinaria intelligenza.
Quindi ora si ritrovava con un ballo alle porte e di ragazze nemmeno l’ombra.
Forse avrebbe potuto non andarci, ma era incredibilmente imbarazzante continuare a rispondere “non ho una ragazza” alle domande degli altri.
Inoltre il Ballo del Ceppo sarebbe davvero un bell’evento...
Basta!” pensò infervorato “La prima ragazza che vedo la invito!
E così ricominciò a camminare fiero guardandosi intorno alla ricerca della sua futura dama.
Proprio mentre passava davanti ad un altro corridoio, andò a sbattere contro qualcuno: guardando verso il basso, notò una ragazza seduta per terra con la testa china che si massaggiava la schiena borbottando qualcosa.
Me lo sento...è lei!
La ragazza alzò la testa...
“Ciao Neville! Guarda dove vai, mi hai fatto fare un volo...ahi...”
“G-ginny?”
“Si, Ginny, non ti sarai scordato di me?” scherzò lei rialzandosi.
Tuttavia la faccia di Neville da una sconcertata passò ad una preoccupata.
“Cos’hai Ginny?”
Aveva visto bene in viso la ragazza, e notava che aveva gli occhi solcati da profonde occhiaie e il sorriso che gli rivolgeva era tirato e palesemente falso.
“Ma no...non è niente...”
“Non riesci a dormire?” continuò a domandare.
“Beh si sai, i compiti e tutto...”
“Parliamo” disse lui ignorandola e incamminandosi verso il parco, seguito dalla ragazza.
Si sedettero su una piccola panchina di pietra del parco ormai pieno di neve.
Ginny guardava per terra mentre Neville, che si rendeva conto di cosa aveva fatto e detto, imbarazzato trovava molto interessante l’albero alla sua sinistra.
“Hai ragione, non riesco a dormire” disse all’improvviso Ginny sospirando.
“Come mai?”
“Il ballo” e all’occhiata confusa di lui sospirò di nuovo e continuò.
“Non ho un cavaliere e sono troppo piccola per andarci. Hermione, Ron...hanno tutti una ragazza...anche Harry...soprattutto Harry”
“Cosa c’entra ora Harry con...” iniziò Neville ma poi vedendo la faccia di Ginny emise un piccolo “oh” e stette zitto.
Rimasero in silenzio un altro po’.
“Scusa.”
“Non fa niente”
“Non mi ricordavo che avevi avuto una cotta per lui al primo...ancora non è passata?” chiese di scherzare ottenendo solo un sorriso tirato.
Poi, per farla distrarre disse fintamente impensierito “Non capisco proprio perché voi donne state addirittura male per queste cose. È solo un ballo insomma...anche io non ho una dama, un po’ mi dispiace ma non mi ammazzo mica o ci perdo il sonno.”
“Hum, uomini” rispose lei riprendendo un po’ di colore e guardandolo con un cipiglio severo “Insomma, ai balli sfoggi vestiti...scarpe...ragazzi. è la tua occasione per far vedere che sei bella...inoltre è piacevole ricevere inviti dai ragazzi, è un modo per sapere se piaci.”
“Che stupidaggine...” sbuffò lui facendola ridacchiare.
“Sei un maschio, non capiresti.”
“Concordo, non capisco.”
Di nuovo cadde il silenzio, ma non imbarazzato o teso come prima: ora erano tranquilli e si godevano veramente il parco immerso dalla neve.
Poi a Neville baluginò in mente un idea.
“Senti Ginny, visto che nessuno di noi ha qualcuno per il ballo, che ne dici se ci andiamo insieme?”
lei lo guardò per un po’ in silenzio, e il disagio tornò.
“Ecco si...ehm, insomma, pensavo che così te ci potevi andare e anche io visto che non abbiamo nessuno...so che magari non sono il più bello o conosciuto di Hogwarts, ma se ti va magari...vuoi venire al ballo con me?
Ginny scoppiò a ridere e lui la guardò stranito.
“Neville, non fa niente se non sei il principe di Scozia. Invece di stare ad annoiarci al dormitorio pensando a quanto si stanno divertendo i nostri amici possiamo passare una serata un allegria no? Va bene, verrò al ballo con te” concluse continuando a sorridere.
Anche Neville la seguì sorridendo contento.
Passarono ancora un po’ di tempo lì seduti, con Ginny che ormai pensava un po’ di meno ad Harry e Neville contento di andare al ballo e allo stesso tempo aiutare una sua amica: poi, tornarono al castello rifugiandosi dal freddo pungente che calava su Hogwarts insieme alla sera.







Non mi piace il modo in cui nel libro è messo l’invito di Neville a Ginny: come se lei si fosse rassegnata e avesse preso il primo che capitava.
Quindi, nonostante poi nelle altre storie l’ho mantenuto così, in quella di Neville e Ginny l’ho trasformato, facendo emergere quella che secondo me è la vera personalità di Neville.
Forse è un po’ sdolcinato dalla parte di Ginny, ma penso che lei sia davvero fragile mentre di fronte a tutti indossa una specie di maschera.
Beh, dette le mie solite considerazioni, spero che vi sia piaciuto il capitolo xD


Risposte ai commenti:

Veronica Potter Malandrina: Eccoti qui Neville ^^
Scusa per il ritardo, spero che il capitolo ti sia piaciuto ^^"
E sono contenta che ti piaccia la storia =)

MyBlindedEyes: Sono contenta che anche questo capitolo ti abbia soddisfatto *-*
Ma infatti, Draco è uno schianto, Pansy un mostro! xD Meno male che poi non se l'è sposata xD


Grazie anche a tutti coloro che hanno messo la storia tra i preferiti e le seguite! (che sono aumentati molto dal primo capitolo :D)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Fleur Delacour & Roger Davies ***


E rieccomi qui esattamente una settimana dopo, come promesso ^^
Penso ormai che tutti i capitoli, salvo imprevisti, li pubblicherò ogni Sabato.
Bene bene, ora passiamo alla storia: stavolta tocca a Fleur e Roger!
Buona lettura! ^^







Fleur Delacour & Roger Davies







Era pomeriggio inoltrato ormai ad Hogwarts.
Nella carrozza di Beuxbatons, di gran lunga più ampia di quanto appariva all’esterno, c’era un via vai di ragazze che eccitate andavano di stanza in stanza, facendo svolazzare l’elegante vestito celeste e parlando di una sola cosa: il Ballo del Ceppo.
Una stanza tuttavia era evitata e rimaneva sempre chiusa, come a voler scacciar via qualsiasi possibile intruso.
Dentro di essa, vi era una ragazza sdraiata sul letto che annoiata sfogliava una rivista di moda.
Fleur sospirò all’ennesimo strilletto eccitato che proveniva ora dalla stanza accanto, ora dal corridoio.
Non capiva il perché di tutta quell’eccitazione: era solo un ballo!
Il suo vestito lo aveva scelto e provato accuratamente prima di partire, così come il trucco e l’acconciatura.
Tutto era pronto, ma mancava la cosa più importante: il cavaliere.
Eh si, Fleur Delacour, una delle ragazze più belle nonché campionessa di Beuxbatons non era ancora stata invitata da nessuno.
Forse era per quello che le altre la evitavano: ogni volta che qualcuno sollevava l’argomento, lei rispondeva stizzita che avevano preparato tutto prima di partire, e non vedeva perché dovessero rivederlo ancora e ancora e ancora, guadagnandosi la solita frecciatina “sei solo invidiosa perché nessuno ti ha invitato” e una porta sbattuta in faccia.
Sbuffò chiudendo di scatto la rivista e mettendosi sdraiata a pancia in sù su quel letto spazioso.
Forse aveva ragione la sua compagna.


“Se te ne stai sempre qui rintanata, ci credo che nessuno ti invita! Esci!” disse esasperata una ragazza graziosa dopo l’ennesima fuga delle sue compagne dovuta all’amica.
“Ho fatto amicizia, ma nessuno mi invita lo stesso” rispose asciutta Fleur cercando di far intendere che voleva chiudere lì l’argomento.
“Hai speso due chiacchiere con qualcuno, ma solo quando siamo uscite perché dovevamo farlo. Come puoi ti rintani di nuovo qui. Prima c’era la prima prova e avevi ragione, ma ora basta! Hai ancora tempo per la seconda, invece di sfogliare sempre quelle riviste vai in giro! Non ti invitano perché non ti fai vedere!”



Ma infondo lei pensava che un po’ derivasse anche dal fatto che metteva...come poteva dire...paura.
Non era stupida, aveva notato come le Hogwartiane la guardavano chi con timore, chi con astio.
E più di una volta aveva sentito i ragazzi di entrambe le scuole bisbigliare che era molto bella, e sicuramente non avevano speranze dei tipi come loro.
Solo uno aveva tentato: era una ragazzo alto, con dei capelli rosso fuoco e molte lentiggini.
Ma più che provato, aveva urlato in sala grande “Vuoi venire al ballo con me?” e come lo aveva guardato, indecisa su cosa rispondere e un po’ sorpresa, era corso via.
Ma perché non si avvicinavano? Perché non provavano ad esserle amica? Se non avrebbe funzionato avrebbe chiuso i rapporti, ma il problema di fondo è che non c’erano rapporti da chiudere.
E a causa del suo malumore stava anche incrinando quelli che aveva già.
Proprio mentre sconfortata rimuginava su queste cose, la porta della sua stanza si aprì rivelando la sua compagna.
“Fleur, c’è un ragazzo qui fuori che chiede di te! Fatti valere!” le disse facendole l’occhiolino per poi andarsene come era entrata.
Subito la ragazza si alzò affacciandosi alla finestra: davanti alla carrozza, in attesa, c’era Roger Davies, un ragazzo di Hogwarts che aveva conosciuto qualche giorno prima.
Uscì di corsa dalla stanza sistemandosi il vestito stropicciato e i capelli disordinati, fino ad arrivare, perfetta come al solito, al suo cospetto.
“Ehi, ciao!” disse lui facendole un cenno con la mano, cercando di nascondere nervosismo ed imbarazzo.
“Ciao, che ci fai qui?” rispose avvicinandosi.
“Ecco...ehm...ti va di fare un passeggiata?” chiese guardandosi intorno.
Senza capire, Fleur si girò, trovandosi di fronte metà Beuxbatons affacciata alle finestre.
“Ok...” rispose mentre un mormorio di protesta si alzava dalla carrozza e ognuna tornava alla propria occupazione precedente.
Camminarono a lungo parlando del più e del meno: era piacevole stare insieme, pensò la ragazza, ormai dimentica del malumore di qualche minuto fa.
“Non penso che sei venuto qui solo per fare due chiacchiere” disse poi quando si furono seduti sulla riva del lago, abbastanza distanti dal punto in cui era attraccata la nave di Durmstrang.
“In effetti volevo chiederti una cosa” rispose lui improvvisamente serio.
“So che non ci conosciamo ancora benissimo...” iniziò.
“Ma mi trovo bene con te!” lo interruppe Fleur prima di accorgersi dell’errore e arrossire leggermente, senza però staccare gli occhi da quelli esterrefatti dell’altro.
Ormai il danno era fatto, no? Bisognava andare fino in fondo.
Roger la fissò ancora un po stralunato, prima di sorridere lusingato dal complimento e chiederle “Allora vuoi venire al ballo con me?
Fleur lo osservò per un tempo indefinito: lui non scappò, non si rimangiò la parola, non cercò scuse.
Semplicemente, aspettava la risposta ricambiando il suo sguardo.
“Ehm...Fleur? Vuoi venire o no?” chiese Roger dopo un minuto che si guardavano.
La ragazza non rispose: aspettava da molto tempo quel momento, il momento in cui qualcuno si sarebbe avvicinato incurante di quello che sarebbe potuto accadere –anche se non aveva mai capito questa cosa: era una persona, mica un mostro!- e ora non sapeva cosa fare, se non restare imbambolata a fissare l’altro.
“Non pensi che poichè sono molto bella potrei rifiutarti o avere altri inviti?” chiese senza intenzione di auto lodarsi, ma con semplice curiosità.
“Beh, in effetti si...ma cosa può accadere se provo? Se mi va bene, tu mi dirai di si. Sennò pazienza, ci ho provato. Continueremo ad essere amici no?” continuò poi, improvvisamente incerto.
“Spero che saremmo qualcosa di più Roger” rispose allora Fleur con un sorrisetto vittorioso “Ti aspetto alle 19 davanti alla mia carrozza, non tardare.”
Detto questo, si alzò e tornò verso la sua casa provvisoria, mentre dietro di se le giungeva l’eco di un “ok!”.
Arrivata in camera sua vi trovò dentro alcune amiche che parlottavano sghignazzando di vestiti e acconciature: il silenzio scese al suo ingresso.
Ma quando le ragazze, già sicure che le avrebbe cacciate via, stavano per levare le tende, lei si sedette accanto a loro e domandò felice “allora, cosa vi mettete voi al ballo?”






Ed ecco qui un altro capitolo ^^
Questo qui è un po "insolito": l'idea principale era fare i personaggi principali, ma poi ho voluto mettere un po tutti xD
Diciamo che questa è un po una "rivolta": molti pensano che in queste occasioni le "belle e impossibili" siano le più fortunate, ma in realtà io penso che proprio per la loro bellezza (e spesso e volentieri il loro caratterino) sono le più sfortunate, in quanto nessuno gli si avvicina pensando siano delle figure impossibili.


Risposte ai commenti:

Lily_Luna: Hai afferrato in pieno quello che volevo trasmettere *-* A me piace un sacco come personaggio Neville, ma nei primi libri lo descrivono un po come il buffone di Hogwarts! Quindi ho messo il carattere che mi piace più di lui xD

Veronica Potter Malandrina: Hahaha, no non sei pazza, visto che l'ho scritto lo penso anche io xD
Semplicemente ci sono vari tipi di ragazze, e a me piace la "categoria" a cui appartengo xD
Ecco qui svelata la prossima coppia ^^


Grazie anche a tutti i preferiti e le seguite, alla prossima!

P.s. non ho potuto ricontrollare, sono di corsa, perdonate qualche errorino ^^"

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Ronald Weasley & Lavanda Brown ***


Buon giorno cari!
Ecco qui il consueto aggiornamento, stavolta postato un giorno prima (per la vostra felicità spero xD).
Come mai? Beh, domani è Halloween e sarò la mattina in giro e la sera ad una festa in maschera (anche se siamo in pochi, quindi diciamo festicciola xD) e Domenica sarò al Lucca Comics! *-*
Quindi, posto ora per evitare di saltare una settimana, anche perchè penso proprio che se non lo facessi adesso davvero slitterebbe di parecchio, sono delle settimane pazzesche queste a scuola, compiti e interrogazioni ogni giorno!
Beh, dopo questo sfogo e un po di affari miei xD
Ecci qui per voi il nuovo capitolo ^^
Buona lettura! ;D








Ronald Weasley & Lavanda Brown









“Harryyyy!” gridava un ragazzo con fiammanti capelli rossi correndo (e travolgendo chiunque avesse la sfortuna di passare nella sua traiettoria) per la tranquilla Sala Comune di Grifondoro, che ormai tanto tranquilla più non era...
“Cavolo Ron...che hai da urlare?” borbottò infastidito Harry saltando su dalla poltrona in cui si era appisolato mentre tentava di leggere l’ultimo capitolo di storia della magia.
“Ho una notizia...hahaha, troppo bella!”
Il suo grido entusiasta incuriosì molti compagni, quindi in men che non si dica Ron si trovò al centro della sala osservato attentamente da Harry, Fred, George, Dean, Seamus e qualche altro Grifondoro che ascoltava interessato.
Ron si guardò intorno, come per vedere se qualcuno in particolare fosse nelle vicinanze: poi continuò dicendo: “Mi ha detto Rosalie...sei quella bella ragazza del quinto...ecco lei, che le ha detto Marie, che ha sentito da Rupert...”
“Ron arriva al punto” disse subito Harry che ancora non aveva scordato lo scioglilingua che aveva costretto a far imparare a Hermione quando non si parlavano, tutto per dire che Hagrid lo cercava!
“Ok, ok...allora...Neville ha chiesto a Hermione di andare al ballo con lui!”
Un attimo di silenzio, poi...
“HAHAHAHA!”
Le grida dei ragazzi si levarono così alte che qualcuno, infastidito dal rumore scese dai dormitori per scoprirne l’origine.
“No...hahaha, non puoi dirmi questo Ron!” disse Fred senza fiato poggiandosi al fratello.
“E lei che ha detto?” chiese Seamus asciugandosi una lacrima.
“Boh! Immagino di si visto che a me ha detto di andarci con qualcuno...”
E lì ricominciarono le risate, interrotte solo da un hem hem infastidito.
“Oh Ginny, che c’è?” chiese George fissando la sorella.
“Hermione ha detto di no.”
“E te come fai a saperlo?”
La ragazza arrossì ma non distolse da loro lo sguardo, e disse “Perchè ci viene con me al ballo” per poi andarsene impettita nella sua stanza.
Come si sentì la porta sbattere, tutti iniziarono subito a spettegolare su quest’ultima news.
“Ma...come mai ci va con lui? Non sapevo si piacessero.”
“Mah, che vuol dire...io ci vado con una mia amica ma mica mi piace”
“Si vabbè ma...”
“Ma lei è troppo piccola per andarci, avrà accettato al volo...”
“Ron tutto bene?” chiese preoccupato Harry vedendo che l’amico stava accasciato sulla poltrona accanto a lui con lo sguardo chino e la bocca chiusa, come i suoi fratelli d’altronde.
“No! Esce con Neville!” sbottò dopo un po’ Ron.
“Tecnicamente non ci esce” tentò Harry “Comunque, che cosa cambia?”
“Neville è un ragazzo” spiegò lui come se avesse scoperto la cosa più sensazionale del mondo.
“Ehm....l’ho notato quattro anni fa sai? Non è che non si vede...”
“Andiamo Harry! Mia sorella esce con un ragazzo!”
“Oh beh” intervennero Fred e George alzandosi e stiracchiandosi.
“Sapevamo che sarebbe accaduto.”
“Le girano un sacco di ragazzi intorno.”
“E poi è normale, noi abbiamo cominciato molto prima.”
Vedendo che Ron li guardava con gli occhi fuori dalle orbite, ritennero saggio cambiare argomento.
“Voi con chi andate al ballo?”
E così iniziò una lunga conversazione sul ballo e sulle loro dame: conversazione a cui Harry e Ron, ancora “single”, avevano tentato di non partecipare sperando vivamente di riuscire a confondersi con il divano rosso su cui erano seduti.
Ma la fortuna non gira sempre dalla nostra parte...
“E voi due?” chiese Seamus osservandoli.
“Ehm...non abbiamo ancora una dama.” Rispose Harry imbarazzato.
“Ma come? Te poi Harry? Sei il più popolare della scuola!”
“Oh si, e ne ha ricevuti di inviti! Come si chiamava l’ultima...? Romilda Vane?” chiese Ron riprendendo a ridere.
“Anche te mi pare abbia invitato qualcuno. Peccato che sei scappato prima di sentire la risposta” rispose piccato Harry.
Ron si rabbuiò subito: tutti ormai sapevano di quella storia, e sapeva di aver fatto la figuraccia peggiore di tutta la sua vita.
Mentre prima cercava sempre di coordinare gli orari con quelli di Beuxbatons per vedere Fleur, ora faceva di tutto per evitarla: era sicuro che lo considerasse un emerito idiota.
Ed in effetti era quello che si sentiva: come gli era venuto in mente di chiederle di venire al ballo con lui e poi mollarla lì e scappare?
Hermione lo aveva consolato, dicendo che aveva parenti Veela quindi probabilmente era stato colto da un suo incantesimo: ma ciò non cancellava quella figuraccia colossale che lo avrebbe accompagnato fino alla tomba.
“A parte gli scherzi ragazzi, vi dovete dare una mossa. Manca una settimana ormai.”
“Ti pare facile” sbuffarono insieme.
“Su...questi balli d’altronde sono fatti apposta per metterci in imbarazzo!” scherzò Fred.
“Buttatevi nella mischia finchè siete giovani e potete intaccare il vostro nome tranquillamente” continuò George.
“Io mi ci sono già buttato nella mischia e mi basta” borbottò Ron ricordando ancora una volta l’episodio di Fleur.
“Hey...ho sentito che Lavanda Brown è disponibile” disse all’improvviso Seamus osservando una ragazza che stava entrando proprio in quel momento.
“E anche Calì Patil” aggiunse Dean concentrandosi invece sull’amica che le camminava dietro.
“Coraggio Ronald, vai e colpisci!” gridarono insieme Fred e George, e prima che se ne potesse rendere conto Ron si ritrovò scaraventato davanti a Lavanda, salvo da uno scontro per miracolo.
Si fissarono per un bel po’, lei curiosa e lui imbarazzato, soprattutto a causa delle risatine e delle varie scommesse sulla sua riuscita in corso alle sue spalle.
Maledetti fratelli...ma perchè non sono nato figlio unico?
“Hem...io vado in camera, ci vediamo su Lav” disse Calì un po’ per smuovere la situazione un po’ per ricordare che esisteva anche lei e si stava scocciando di stare in piedi imbambolata in mezzo alla sala comune.
“Ok Calì, a dopo” rispose Lavanda spostando per un attimo lo sguardo dal ragazzo di fronte a lei.
“Allora Ron? Volevi dirmi qualcosa?” chiese sempre più curiosa, ignara che nella mente del suo interlocutore era in atto un super convegno flash di neuroni per decidere il da farsi.

E mo che le dico? Ma se ci parliamo ogni tanto e giusto perchè stiamo nella stessa casa!
Siamo quasi sconosciuti e me ne esco con “vuoi venire al ballo con me?
Mi prenderà o per maniaco o per malato mentale...o forse no, se è libera starà cercando anche lei un cavaliere... Dunque, vediamo: una dama per un ballo.
Come deve essere? Beh, prima di tutto simpatica.
Se si può, della mia casa: non sia mai mi debba capitare una Serpeverde...brrr...
Poi....carina indubbiamente, altrimenti non ci ballo...vabbè, non ci ballo nemmeno se è carina, però insomma deve fare la sua figura...
Vediamo, Lavanda Brown.
A essere simpatica...boh, che ne so, non la conosco.
Della mia casa: è della mia casa.
Carina.....beh, si può fare dai. Anche se non è proprio carina il termine adatto a lei, con il vestito che mi ha dato la mamma è un bene che non sia troppo, altrimenti sai che schifo che faccio...ma poi dove lo ha trovato quel coso mi domando io?
Lo avrà pagato o glielo avranno regalato per disperazione?
Magari tirato appresso, si...la mamma non ha buoni gusti ma quello è troppo...

“RONALD!”
Ron si riscosse e osservò la ragazza di fronte a lui che lo fissava un po’ scocciata.
“Hai intenzione di stare così fino a domani o mi dici che vuoi?”
“Io?” chiese spaesato per l’interruzione improvvisa delle sue elucubrazioni mentali.
“Si tu! Mi sei praticamente venuto addosso e stai da dieci minuti qui davanti a fissarmi, immagino ci sia qualcosa che mi devi chiedere a meno che non intralci la strada alle persone per sport.”
“Ah no...”
“E allora? Cosa c’è?” insistette ancora lei.
Vuoi venire al ballo con me?
Oh cavolo, lo aveva fatto.
Gli sembrava di avere un deja-vu: proprio come era successo con Fleur.
La differenza era che ora non aveva urlato contro la ragazza...e non poteva scappare essendo la Sala Comune piuttosto piccola e affollata e Lavanda una sua compagna di casa.
Quindi attese, osservando la sua espressione stupita.
Poi si ricompose, e ci pensò un po’ iniziando a squadrarlo.
“Beh...direi che va bene” concluse poi dopo un attento esame tornando a fissarlo negli occhi.
“Davvero?” chiese lui incredulo.
“Si, va bene. E fatti trovare puntuale qui dieci minuti prima dell’inizio del ballo.” disse Lavanda raggiungendo la sua amica nel dormitorio.
Fred e George si fecero subito avanti dandogli sonore pacche sulla schiena, per poi dedicarsi maligni ad Harry avvertendolo che sarebbe toccato a lui con Calì la prossima volta.
Ma la fortuna non gira sempre dalla nostra parte...
Forse stavolta Ron si sarebbe ricreduto...e avrebbe anche ringraziato i fratelli pensando che in fondo non era così male averne...
Forse.








Ehm...sinceramente la prima metà non mi piace per niente xD
Boh, sarà perchè non ci ho dedicato moltissimo tempo o altro, non so, ma mi sembra che lo stile sia peggiore...mah, rilascio a voi l'ardua sentenza xD
Vorrei però fare un po di precisazioni:

Nel film Ron va con Calì.
Ma, preferendo di gran lunga il libro e prendendo sempre come riferimento quello, ho deciso di rispettarlo e fare la coppia Ron – Lavanda.
Anche perché, con l’uscita del sesto film un po' di mesi fa, mi sembrava anche appropriato!
Ho invertito un po’ la storia di Harry e Ron: nel libro è Harry che trova la ragazza a Ron.
Ma per l’intreccio delle vicende mi sono trovata più comoda a mettere la storia di Ron prima di quella di Harry.
Alla fine sapevo che sarebbero comunque state strettamente legate fra di loro, ma non potevo di certo riscrivere in quella di Harry pezzi di quella di Ron, come la conversazione tra i compagni no?
Quindi, ho cambiato un po’ di cosette xD
Forse ho fatto Lavanda leggermente più odiosa e brutta dell’originale xD
Il fatto è che mi sta davvero antipatico come personaggio, sia nel libro che nel film, mi è venuta naturale come cosa ^^”

Ok, ho finito di ciufolare xD


Risposte ai commenti:


Veronica Potter Malandrina: è proprio quello che volevo fare: non mi piace come è descritta nel libro e nel film prima della scena del lago...quindi ho cambiato come mio solito xD Sono un inguaribile polemica xD

Thumbelina: Sono contenta che tu abbia scoperto la mia Fan Fiction, mi fa piacere avere nuovi lettori e nuove opinioni ^^
E ovviamente sono contenta che ti sia piaciuta, e ti confesso una cosa: anche per me il capitolo di Fleur e Roger è il peggiore, ma per motivi diversi (poco interesse per i personaggi, poche informazioni e quindi difficoltà nello scrivere qualcosa...). Comunque, spero che i prossimi ti soddisfino ^^

Lily_Luna: Ma no ti sei spiegata benissimo!
Anche per me è stato lo stesso, per questo prima ho detto che non mi piace come è descritta nel libro: la Rowl l'ha fatta in modo che sia quasi odiata dalla maggior parte o etichettata come "la snob".
Quindi anche io ho fatto questo sforzo di immaginare come invece potrebbe essere stata una Fleur più simile a quella che si vede negli ultimi libri in quella situazione.


Grazie mille anche a chi ha messo la storia tra i preferiti e le seguite, al prossimo capitolo, e buon
Halloween a tutti! ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Cedric Diggory & Cho Chang ***


Lo so, lo so, sono in ritardo mostruoso, perdono! >.<
Come avevo già detto sono delle settimane terribili per la scuola, riesco a malapena a navigare un po su internet nel weekend!
Sperando che qualcuno che si ricorda questa storia ci sia ancora xD Ecco un altro capitolo.
Non sto qui a parlare troppo, vi lascio leggere visto anche il super ritardo xD
Ci vediamo a fine capitolo!



Cedric Diggory & Cho Chang






Cho camminava velocemente per i corridoi deserti di Hogwarts.
Maledizione, stava facendo tardi!
E per di più a quell’ora aveva pozioni, e il professor Piton di certo non era famoso per la sua pazienza.
Entrò in classe imprecando mentalmente quando vide il professore e i compagni girarsi verso di lei.
“Scusi il ritardo professore” disse posizionandosi vicino a Marietta.
La lezione passò lentamente, come al solito: non si poteva certo dire che era una materia amata dai più quella, e proprio per questo il tempo in quel sotterraneo, freddo anche quando fuori facevano 40 gradi, sembrava fermarsi.
Quando però Piton disse i compiti per la lezione dopo e li congedò dall’aula, con un sospiro Cho si unì con la sua amica agli altri che frettolosi tentavano di uscire dall’aula.
“Ehi, come mai eri in ritardo?” chiese Marietta curiosa mentre lentamente salivano le scale seguendo la massa di studenti che si affrettavano nelle diverse aule, pronti ad affrontare la prossima materia.
“Mi ha fermato uno di Durmstrang...”
“Davvero? E che ti ha detto? Ti ha chiesto di andare al ballo con lui?” chiese la ragazza per poi emettere uno strilletto eccitato all’assenso dell’amica.
“E cosa hai fatto?”
“Marietta, non lo conoscevo nemmeno.”
“Ma lui conosceva te.”
“Beh, se permetti preferisco non venire al ballo piuttosto che andarci col primo che capita!”
“Ma smettila, ti ho vista ieri mentre ti provavi tutta contenta il vestito” poi, esortata dall’improvviso imbarazzo di Cho, continuò “Ti conviene prendere il prossimo che te lo chiede e che ti piace cara. Purtroppo si sa come sono i ragazzi in situazioni come queste: tirano fuori tutta la loro timidezza e non si fanno avanti.”
“Vorrei vedere noi a dover invitare loro se non faremmo lo stesso” borbottò Cho.
“Fidati di me, prendi il prossimo che te lo chiede. Potresti pentirtene.”
“No.”
“Ma perché? Aspetta....non dirmi che vuoi andarci con qualcuno in particolare! Chi?”
Cho rimase un attimo in silenzio: poi, si decise a sputare il rospo.
A lei lo poteva dire.
“Harry Potter”
“Harry Potter....” ripeté Marietta pensando “Mamma mia amica, ti sei scelta il più difficile! Guarda un po’!” aggiunse indicando un punto dall’altra parte della sala.
Girandosi, Cho vide Harry imbarazzato parlare ad un altra ragazza, per poi andarsene.
“Ho sentito dire che ha ricevuto un sacco di inviti...più di Cedric! È incredibilmente popolare, già lo era prima, e questa storia lo ha trasformato di più agli occhi di tutti in una specie di eroe...ho sentito che però i Tassorosso non ne sono molto contenti perché...” continuò Marietta inconscia dello stato d’animo della sua amica.
“Scusa, non mi sento molto bene, ci vediamo a lezione” disse la ragazza senza nemmeno finire di ascoltarla per poi correre in bagno.
“Ricordati, Trasfigurazione!” le urlò dietro l’amica per poi continuare a camminare con un alzata di spalle.
Cho corse fino ad un bagno, per poi chiudercisi dentro.
Dopo essersi assicurata con un occhiata veloce che non c’era nessuno, si avvicinò ad un lavandino e si sciacquò il viso.
Come diavolo aveva fatto a non capirlo prima?
Harry aveva avuto un sacco di inviti, sicuramente ora era già impegnato.
E poi era sempre circondato da ragazze, quelle della sua squadra, la Weasley, la Granger...
Si guardò sconsolata allo specchio osservando le goccioline che scivolavano per il suo viso più pallido del solito.
Non sapeva come, ma aveva finito per innamorarsi di Harry Potter.
Già dal loro primo incontro un anno prima al campo di Quidditch.
Non avevano avuto molte altre occasioni per parlare e conoscersi meglio, ma ne era rimasta inevitabilmente colpita, -come tutti- pensò amaramente.
E ora non sapeva nemmeno perché ci rimaneva così male.
Avrebbe dovuto saperlo che non aveva speranze.
Sospirò di nuovo, quella giornata non era sicuramente iniziata bene, e stava proseguendo peggio.
Uscì dal bagno con la testa bassa pronta ad andare a lezione, quando andò a sbattere contro qualcosa e perse l’equilibrio finendo per terra.
“Ahi!” borbottò massaggiandosi la schiena e tirandosi a sedere.
“Scusa! Tutto bene?” le chiese una voce.
Alzò di scatto gli occhi e vide un Cedric Diggory preoccupato teso verso di lei che le porgeva una mano per aiutarla ad alzarsi.
La prese e si tirò su iniziando a ripetere all’infinito “scusa Cedric! Non ti avevo visto!”
“Non ti preoccupare” la interruppe lui sorridendole.
“In effetti ti stavo cercando” continuò.
“Senti, ho Trasfigurazione...”
“Solo un attimo, per favore. Anzi, facciamo la strada insieme, io ho Difesa, sta solo un piano più in su.”
“Va bene.”
Così si incamminarono in silenzio.
“Allora, non mi dovevi dire qualcosa?” chiese Cho osservando il ragazzo.
Erano amici da tempo, ma ultimamente, a causa del torneo e delle case differenti, non si vedevano da molto, e quelle poche volte erano state un veloce saluto e un “tutto bene?” a pranzo e a cena.
“Si” disse lui, senza proferire però altra parola.
Allora?” lo incitò lei mentre la curiosità saliva.
Cedric si fermò di botto, e così fece Cho: lui teneva lo sguardo basso e sembrava che stesse cercando il coraggio di dire qualcosa.
E ora che mi deve dire di così grave? Pensò la ragazza spaventandosi a vederlo così.
“Cedric, c’è qualcosa che non va? Se fai così mi spaventi” gli disse avvicinandosi.
Vuoi venire al ballo con me?” le chiese lui alzando la testa di scatto: anzi, è meglio dire che le gridò proprio contro.
Cho rimase imbambolata a fissarlo, recependo a fatica la domanda.
Subito il suo cervello si mise in moto: Harry...o Cedric?
Non aveva mai pensato all’amico in quel senso, e sinceramente l’unico che voleva rimaneva ancora Harry Potter.
Ma, ricordandosi dell’episodio di quella mattina, rifletté.
Le tornarono in mente le parole di Marietta:


“Ti conviene prendere il prossimo che te lo chiede e che ti piace cara. Purtroppo si sa come sono i ragazzi in situazioni come queste: tirano fuori tutta la loro timidezza e non si fanno avanti.”


In effetti, il ragazzo era carino.
Ed era il campione di Hogwarts.
E, soprattutto, era suo amico: a questo punto, invece di non andarci o di andarci con un estraneo, era meglio accettare e andare con lui al ballo.
Così, dopo aver deciso, arrossendo lievemente rispose: “O-ok”
Cedric si illuminò regalandole uno splendido sorriso e continuò “Bene! La McGrannitt mi ha detto che dobbiamo aprire le danze, quindi se il ballo inizia alle 20 ci vediamo per le...mmm...19.30 all’ingresso?”
“Va bene.”
“Perfetto! Allora ci vediamo lì! Io vado avanti, te sei arrivata” e dopo un occhiolino e un ultimo sorriso, Cedric continuò imboccando una rampa di scale.
Cho esitò un attimo davanti alla porta dell’aula, per poi aprirla e scusarsi per la seconda volta in quel giorno del ritardo.


***




“Vai con Cedric Diggory?”
“Non urlare Marietta” la zittì Cho guardandosi intorno per assicurarsi che nessuno avesse sentito.
“Cavolo Cho...meno male che volevi Harry e basta! Però sei stata brava, hai fatto tesoro del mio consiglio! Ottimo cara, ti sei presa proprio un bel partito.”
“Si, si...scusa ma ora devo andare a spedire il regalo di compleanno a mia madre.”
“Ok! Falle gli auguri anche da parte mia!”
Cho uscì dalla biblioteca dove stava “studiando” con l’amica e si diresse in guferia: quando arrivò lì l’aria fresca che entrava dalle grandi finestre le sferzò il viso provocandole dei leggeri brividi.
A volte le dava fastidio come parlava Marietta del ballo: ormai sembrava quasi una cosa obbligatoria, a cui si doveva andare a tutti i costi acchiappando il primo che capitava.
Però, rifletté, in effetti era stata davvero fortunata: Cedric era sua amico, avrebbe passato una bella serata.
Attaccò il piccolo pacchettino con una lettera al gufo più vicino, e lo guardò volare via nel cielo.
Quando si convinse che si era rinfrescata abbastanza le idee, si decise ad uscire fuori: stava per attraversare la porta quando si bloccò trovandosi di fronte ad Harry.
“Cho!” gridò lui sorpreso quanto lei di trovarla lì.
“Harry...”
Impacciati, si scambiarono le posizioni.
“Fai attenzione ai gradini, c’è del ghiaccio in cima” si limitò a dire lei voltandosi per andarsene.
“Oh, si...grazie...”
Aveva già fatto i primi tre gradini quando si bloccò.
“Cho!”
“Si?” chiese subito tornando sulla sua strada.
“Ecco io...io mi chiedevo se...michiedevosevolevivenirealballoconme!”
Guardò confusa Harry, aveva parlato troppo in fretta e non aveva capito nulla.
“Scusa...puoi ripetere? Non ho capito”
“Mi chiedevo se...se volevi venire al ballo con me” ripeté lui.
Oh no...
Ma proprio ora doveva chiederglielo? Non poteva farlo quella mattina?
“Oh...Harry...” iniziò avvicinandosi di più “mi...mi dispiace ma...me lo ha già chiesto un altro...”
“Oh...va bene...perfetto...ok, va bene...” disse lui continuando a ripetere quelle parole e rientrando nella Guferia.
“Harry!” lo chiamò disperata Cho.
Lui si voltò subito speranzoso: ma la ragazza non se la sentì di dirgli di si, come avrebbe fatto con Cedric?
“Mi dispiace...tanto...”
E mentre lui annuiva abbattuto, Cho scese le scale per tornare al castello.
No, decisamente quella non era stata la sua giornata...




Bene bene...vediamo un po.
Cho e Cedric: coppia per me da vomito, ma vabbè xD
Cho l'ho fatta un po più umana su, si vede che la Rowling l'ha forzata troppo per farla essere "la cattiva della situazione".
L'ha fatta davvero odiosa, e come al solito faccio l'avvocato delle cause perse e cambio tutto xD
Per farmi perdonare del ritardo, vi do qualche informazione in più sulla Fiction visto che stiamo in arrivo U_U

Partiamo come sempre dall'idea originaria: pensavo di fare molto più lunga la storia inserendo anche gli inviti dei professori...ma sinceramente ho avuto non poche difficoltà a non finire queste in poche righe, figurarsi con i prof!
Con gli studenti almeno ho potuto usare dei “mezzi” (che qualcuno avrà notato...ehehe xD) per rendere il tutto più interessante, ma dei professori non sapevo proprio cosa scrivere xD
Chissà, magari un giorno un continuo di questa con loro ci potrebbe anche stare xD
Poi, qualcuno ormai si sarà accorto che la maggior parte delle storie sono scritte dal punto di vista “dell’invitata”.
Voglio specificare che non è affatto una cosa premeditata xD
Ho semplicemente scritto dal punto di vista di colui che poteva partecipare a tutte le vicende.
Prendendo per esempio la storia di Hermione (quella che prende più inviti da personaggi conosciuti, le “conquiste” di Harry nemmeno le conto in quanto sono personaggi secondari) se avessi scritto dal punto di vista di Krum avrei saltato tutta la dichiarazione di Neville e di Ron, oppure l’avrei dovuta scrivere come raccontata da Hermione, ma perdeva molto di qualità.
Così come poi la storia di Neville e Ginny l’ho fatta raccontare da lui, che era collegato all’altra storia del rifiuto della ragazza: dal punto di vista di Ginny invece sarebbe stata notevolmente più corta e peggiore, in quanto lei accetta solo per andare al ballo poiché è troppo piccola, quindi non c’era molto da dire!

Bene, dopo queste curiosità che spero siano state interessanti e non soporifere xD Passiamo ai commenti!


Thumbelina: Beh, il fatto è che quando ho iniziato a scrivere mi è venuto spontaneo mettere subito Lavanda.
Il primo perchè ovviamente è che non volevo mettere il fatto che Harry procurava Padma a Ron, altrimenti ci sarebbe dovuto essere stato un capitolo unico per tutti e due, e poi tra libro e film è descritto l'invito, quindi non c'era proprio niente da dire.
Poi boh, è anche una specie di tributo all'HP6 uscito nelle sale xD Visto che la trattazione del triangolo Lavanda - Ron - Hermione ha suscitato molte discussioni tra i fan, ho pensato che sarebbe stato più apprezzate e attuale questa coppia piuttosto che Padma che, ammettiamolo, è quasi sconosciuta...
Comunque, sono contenta che ti sia piaciuto lo stesso il capitolo, alla fine fondamentalmente non cambia niente, solo il nome xD

Veronica Potter Malandrina: Aaah, ormai sei la mia commentatrice costante, che bello! =D
Sisi, passato ottimo Halloween, e mi hanno pure fatto uno scherzo xD
Spero ti piaccia anche questo, e scusa ancora per il ritardo!


Come al solito, ringrazio anche tutti i preferiti e le seguite! ^^
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Harry Potter & Calì Patil ***


Ancora in ritardo, maledetta scuola -__-
Eh vabbè, pazienza, almeno non sono passate due settimane...
Eccoci qui con il nuovo capitolo ^^
Poche chiacchiere oggi xD Buona lettura!






Harry Potter & Calì Patil







In quel punto, il corridoio svoltava: si affacciò cautamente sbirciando per bene che non ci fosse nessuno dall’altra parte.
Quando fu sicuro, con un sospiro, riprese a camminare normalmente.
Quella settimana era stata un vero inferno.
Da quando Ron aveva invitato Lavanda grazie ai suoi adorabili gemelli, continuava ad essere minacciato da loro.
Comparivano dappertutto (in effetti ora poteva vedere con i suoi occhi che la conoscenza pressoché perfetta dei passaggi segreti anche senza la Mappa del Malandrino di cui si vantavano da anni era vera), sempre accompagnati da una ragazza, quasi sempre Calì Patil, che casualmente faceva un volo degno di foto e finiva spalmata su Harry.
E lui per terra.
A peggiorare le cose poi, le dichiarazioni di varie ragazze mai viste prima, che affermavano di avere un improvviso quanto dubbio grande amore per lui, dettato dal suo aspetto e dal suo carattere nobile, e non assolutamente dalla sua fama ampliata dal torneo che lo faceva comparire dall’inizio dell’anno ormai in tutti i giornali.
Che poi lo dipingevano come un depresso che si piangeva giorno e notte addosso invocando i genitori nel sonno, autolesionista per giunta per essersi imbucato nella competizione, erano dettagli: l’importante era la sua faccia sorridente (sicuramente ritoccata o scattata chissà quando, perché quando Rita Skeeter era nei paraggi il suo viso era tutt’altro che allegro) che ammiccava accattivante da tutti i giornali.
Per completare la sua disastrosa settimana, c’era Romilda Vane, la sua fan numero uno, la peggiore di tutte, che tentava di dargli filtri d’amore con ogni scusa facendolo riflettere seriamente sull’adottare la politica di Moody e procurarsi una fialetta personale, e Cho e Cedric che ormai sembravano attaccati l’uno al corpo dell’altra, perché era impossibile che fossero insieme dappertutto, probabilmente anche in bagno.
Se si fossero limitati allo stare insieme poi, il problema non sarebbe stato così insormontabile: indifferenza, sguardo da un altra parte e via.
E invece no, Cedric continuava a cercarlo trattandolo come un amico d’infanzia, mentre Cho a quanto pare si era installata uno sguardo pietoso negli occhi ed era decisa a parlare sempre e solo del suo rifiuto, nonostante più di una volta le avesse detto di non preoccuparsi.
“Harry!”
E poi, si ricominciava tutto da capo.
“Fred, George” fece cauto, osservando il corridoio deserto: strano, nessuna ragazza in giro.
“Come va amico?”
“Speriamo bene” dissero come al solito in simbiosi perfetta.
“Andrebbe meglio se risparmiereste al mio fondoschiena un viaggio gratuito per il pavimento ogni giorno. Sapete, non è molto piacevole atterrarci sopra insieme al peso leggiadro della ragazza di turno.”
“Ah, così ci ferisci” fece Fred portandosi una mano al petto, fintamente rattristato.
“Se ti decidessi ad accettare una delle ragazze che ti fanno la corte...che mi dici di quella con cui parlavi ieri?”
“Era una Serpeverde” rispose Harry ancora più scoraggiato: a quanto pare la differenza di case non fermava le fan inferocite e scalpitanti.
“Uuuuh...brutto affare vecchio mio” disse George con una smorfia.
“Beh, per tirarti su abbiamo fatto una bella lista con le più carine di Hogwarts, tutte ovviamente contattate e disposte ad essere le tue dame!”
“Primo: siete voi con queste idiozie che mi tirate giù. Secondo: siete andati in giro per tutta Hogwarts con una mia foto in mano a chiedere chi voleva uscire con me?”
“Nah, non con la tua foto in mano...la tiravamo fuori solo per chi era interessata. E dovevi vedere che successo, a quanto pare per le ragazze sai particolarmente adorabile mentre dormi sai? Per me hai un po’ la faccia da scemo, comunque...”
“Avete una mia foto mentre dormo?” chiese scandalizzato Harry: ok, questo era troppo!
“Dono di Ron, ti voleva aiutare” rispose facendo spallucce Fred.
“Certo, aiutare...non prendere in giro” sbuffò Harry meditando ad una futura vendetta.
“Comunque, non vedo perché devo per forza andare a questo ballo. Se non ho una dama meglio, me lo risparmio.”
Non capì cosa avesse detto di così terribile da scatenare certe reazioni: Fred lo fissava come se stesse correndo nudo per tutta la scuola cantando l’inno di Hogwarts, mentre la mascella di George avrebbe presto toccato terra.
“Stai scherzando?” chiesero in coro quando si furono ripresi, ricevendo solo una scrollata di spalle.
“Non puoi non venire! Sei uno dei campioni! E devi aprire le danze.”
“Che??” non lo avevano avvertito dannazione!
“La McGrannitt non te l’ha detto?”
“No!”
“O beh, adesso lo sai.”
Harry rimase in silenzio a riflettere: doveva per forza avere una ragazza per il ballo.
Non che ci volesse andare, ma aveva il presentimento che se non si fosse presentato lo sarebbero venuti a prendere in Sala Comune e lo avrebbero trascinato di sotto, anche in pigiama se fosse stato necessario.
Era vero che cercava di scrollarsi di dosso quella ridicola fama che si ritrovava (insomma, adulare uno perché gli erano morti i genitori e stava rischiando la vita in un torneo a cui non avrebbe dovuto nemmeno partecipare lo trovava ridicolo) ma l’umiliazione pubblica non era un buon metodo.
“Ok, inviterò qualcuna” sbuffò alla fine.
“Bravo ragazzo” approvò Fred.
“Così si fa!” esultò George “A proposito...Calì Patil è in cerca di un cavaliere e mi pare di averla vista in giro per il quarto piano poco fa.”
“Ma perché ce l’avete tanto con Calì?”
“Mamma mia, stai messo male Harry...e noi che ti volevamo aiutare!” esclamò Fred portandosi una mano in mezzo ai capelli.
Vedendo lo sguardo confuso del ragazzo, continuò “Calì è la migliore amica di Lavanda, il che comporta una serie di vantaggi: puoi sapere più cose sul suo conto e hai modo di contattarla come ti pare grazie a Ron e alla sua accompagnatrice. Inoltre, visto che entrambi siete allergici al ballo, essendo le vostre dame migliori amiche sarà più facile stare insieme per tutto il ballo. Almeno non vi annoiate e non le fate annoiare. E poi è carina, e bendisposta nei tuoi confronti.”
Colpito e anche piuttosto contento che i gemelli avessero pensato a tutto quello per non farlo annoiare al ballo, iniziò a pensare che in fondo la sua congettura che gli volessero far perdere la sensibilità dal bacino in giù non era molto sensata.
Si girò e riflettendo sul modo migliore di invitare la ragazza si allontanò verso le scale seguito dagli incoraggiamenti dei gemelli.
Arrivato al quarto piano, girò per un po’ finché non vide una porta aprirsi e Calì uscirne: probabilmente era andata a chiedere qualcosa ad uno dei professori.
Lei non lo stava guardando, era ancora in tempo per svignarsela e scamparla: ma l’immagine di lui in pigiama al centro della Sala Grande a ballare da solo lo spinse ad agire.
“Ehi, Calì!” gridò correndo incontro alla ragazza che intanto si era allontanata.
Si ritrovò di fronte a lei che lo scrutava sorpresa, e ripreso fiato chiese nervoso “Hem...come va?”
“Tutto bene grazie” rispose lei continuando a fissarlo.
“Come mai in giro a quest’ora?” continuò Harry maledicendosi per girare intorno all’argomento.
“Dovevo chiedere una cosa su una lezione...Tu invece?”
Eccolo, era il momento giusto.
Prendendo tutto il coraggio che gli era rimasto Harry disse: “Ti volevo chiedere una cosa. Vuoi venire al ballo con me?
Calì lo continuò a guardare, stavolta sospettosa “Perché me lo chiedi?”
Harry rispose al suo sguardo confuso “Perché voglio che vieni al ballo con me?”
“Non ci vai con quella con cui parlavi oggi? O con quelle che ti inseguono da settimane?”
Ora aveva capito. E non poteva fare a meno di provare un po' di orgoglio nonostante la situazione fosse per lui odiosa.
Calì si era accorta delle sue “spasimanti”, e, anche se abbastanza superficialmente, era gelosa.
Si dispiacque anche un po’, d’altronde non doveva essere bello sentirsi chiedere una cosa del genere sospettando che il ragazzo che ti invitava ha già un altra.
“No no! Non sto con nessuna di quelle, ho detto a tutte di no!” si affrettò a rispondere, facendo rilassare la ragazza.
“Davvero?”
“Davvero.”
“Mh...allora ok. Ci vediamo al ballo!” gridò andando via di corsa.
Harry sorrise e se ne tornò in Sala Comune.
Quella sera, ci fu una vera e propria festa: qualche giorno dopo ci sarebbe stato il Ballo, e finalmente proprio tutti avevano un accompagnatore.






Beh, penso che ormai si sia capito chi avremo nel prossimo capitolo! xD
Una precisazione su questo: ho voluto esagerare sul fatto che tantissime ragazze chiedono ad Harry del ballo, perchè, lo ammetto, è una specie di "presa in giro" a quelle ragazze che sbavano così per un attore.
Non lo concepisco proprio come atteggiamento, come puoi morire dietro ad uno solo perchè è bello e famoso, senza nemmeno conoscerlo? E non parlo dei semplili apprezzamenti, per carità anche io sostengo che Orlando Bloom è uno schianto xD però conosco ragazze che davvero farebbero follie per certi attori.
Ma come si fa? Mah.

Detto questo, rispondo al commento di Thumbelina: per carità, non mi offendo, se abbandonassi tutto per una critica non pubblicherei le mie storie xD
Capisco quello che vuoi dire, ed in effetti riflettendoci è vero: nel libro è così.
Però boh, io sinceramente Cho e Cedric non ce li vedo per niente.
Senza contare che, lo ammetto, mi serviva fare così perchè sinceramente ora pensandoci non avrei proprio saputo che scrivere su Cho e Cedric, non amando la coppia xD
Sono contenta però che la storia sia lo stesso di tuo gradimento ^^



Come al solito, ringrazio i Preferiti e le Seguite: al prossimo aggiornamento, che forse sarà l'ultimo...chissà però che non riesca a fare un Epilogo xD

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Fred Weasley & Angelina Johnson – George Weasley & Alicia Spinnet ***


Hem...si lo so, ancora in ritardo -__-
Perdonatemi gente!
Purtroppo siamo arrivati alla fine anche di questa raccolta di shot. Sinceramente, pensavo di fare un epilogo e ho già in mente come svilupparlo: il problema è che non è ancora nemmeno iniziato, e visto che non sono riuscita nemmeno a pubblicare queste che erano già scritte, non oso immaginare fra quanti secoli riuscirei a farlo con l'epilogo xD
Non escludo però la possibilità: intanto, metterò come finita la storia.
Poi, chissà, con le vacanze di Natale e più tempo a disposizione forse riuscirò a fare questo benedetto ultimissimo capitolo xD
Intanto, godetevi questo! Buona lettura!






Fred Weasley & Angelina Johnson - George Weasley & Alicia Spinnet







La musica era altissima, nonostante l’ora ormai tarda.
Le burrobirre schizzavano da una parte all’altra della sala gremita di Grifondoro, mentre i più audaci provavano il Whisky Incendiario che era stato portato lì illegalmente da Hogsmeade.
Le ragazze avevano preferito non partecipare alla festa dei ragazzi per l’imminente Ballo, definendola solo una “rozza manifestazione di gioia maschile all’aver trovato una compagna”, preferendo di gran lunga rifugiarsi nelle stanze del Dormitorio per discutere sui propri vestiti, accompagnatori e pronostici.
Il fatto che il Ballo coincideva con la Vigilia di Natale, e che quindi questo era vicino e tutti ormai erano in vacanza, alzava ancor di più l’umore (e la musica).
Nessuno li aveva mai disturbati: qualche ora fa era arrivato l’avviso da vari “informatori” che nelle altre case stava succedendo esattamente la stessa cosa, e i professori o avevano rinunciato a fermarli, o erano anche loro intenti a festeggiare.
“Hei ragazzi, voi avete aiutato tutti nella ricerca di una dama, ma non ci avete mai parlato di come avete conquistato le vostre!” urlò Seamus ormai un po’ alticcio.
“Che ci vuoi fare, siamo incredibilmente generosi” si vantò George lisciandosi la camicia della divisa.
“Anche io in effetti sono curioso di sapere come vi siete messi con Angelina e Alicia” disse Harry sorseggiando un po’ della sua burrobirra.
“Già, dopo che ci avete dannato a noi per ben due settimane ce lo dovete” continuò Ron prendendo un altra tartina dal vassoio che girava.
“Se proprio lo volete sapere...ve lo racconteremo.”
“Inizio io fratello” disse Fred entusiasta iniziando a raccontare.



Un altro duro allenamento era finito.
Fred e George scesero dalle rispettiva scope dirigendosi verso lo spogliatoio, ridendo e scherzando come al solito con gli altri membri della squadra.
E, come ormai accadeva da quando l’annuncio era stato dato, la conversazione finì inevitabilmente sul Ballo del Ceppo.
“Allora ragazzi, qualche novità?” chiese Ron frizionando con forza i capelli con un asciugamano.
“No” rispose subito Harry seccato mentre ripiegava la sua divisa.
Ron ridacchiò e disse rivolto ai gemelli “Ha ricevuto un altra proposta oggi.”
“Ah Harry, fossimo noi così popolari!” disse Fred con finto tono lamentoso.
“Facciamo cambio?” chiese Harry scontroso.
“Non disdegnare la tua fortuna giovane amico, e accetta una di quelle poverette: che ti vogliano per amore o per la tua fama, con qualcuna al Ballo ci dovrai andare no? Meglio prendersi subito una carina” fece George saggiamente.
“Manca un mese ancora. C’è tempo. Beh, io ho fatto, ci vediamo in Sala Grande ragazzi.” rispose evasivo uscendo dallo spogliatoio seguito a ruota da Ron.



“Ma allora è lì che è iniziato tutto!” esclamò Ron sconcertato.
“Se mi fai finire di raccontare lo saprai fratellino” rispose Fred infastidito.


“Allora Fred, come stai messo a donne?”
“Come mai questo argomento George? Pensavo non ti importasse.”
“Sai com’è, dobbiamo mantenere una certa reputazione, non possiamo saltare il ballo. Inoltre non si rifiuta mai un occasione per invitare una bella signora.”
“Parole sante fratello. Sai, pensandoci, Angelina non è male. È simpatica e siamo amici, potrei chiedere a lei.”
“Ti conviene sbrigarti allora. Non esitare come al solito.”
“Esitare? E chi esita?”
“Ma andiamo, davanti alle donne sei un disastro...perdi tutta la tua sfacciataggine.”
“Sai, penso che la nostra somiglianza abbia confuso anche te: quello che si imbarazza sei tu.”
“Ma per favore...”
“Hai mai avuto una ragazza.? No.”
“Non mi pare che tu stia messo meglio.”
Si guardarono per un bel po’ di tempo con astio, finché non decisero di risolvere la cosa con il modo che conoscevano meglio.
“Scommettiamo che riesco ad invitarla domani stesso?”
“Perché non oggi?”
“Si vede che non ci sai fare con le donne. Gli chiedo una cosa del genere presentandomi alle nove di sera nella sala comune?”
“Va bene, scommettiamo. Cinquanta galeoni al primo che domani avrà una ragazza.”
“Ullallà... hai anche te una preferenza?”
“Già, Alicia Spinnet. È come Angelina per te.”
“Perfetto, accetto la scommessa.”
“Che vinca il migliore!”



“Cioè...voi scommettete pure su questo?” chiese Harry perplesso.
“Se li sentisse Hermione...” ridacchiò Ron.
“Non mi interrompete ragazzi” li rimproverò Fred.


Il giorno dopo Fred si alzò e non aspettò George come era suo solito fare per scendere a colazione: avevano una scommessa da portare a termine, e quel giorno ognuno sarebbe stato per conto suo.
Passò tutte le lezioni a rimuginare sul modo più adatto di chiedere ad Angelina di accompagnarlo al Ballo, ma si rese conto che in effetti il fratello non aveva tutti i torti: non era un tipo sentimentale lui.
Arrivato il pomeriggio, si diresse come al solito in Sala Grande per fare i compiti: si sedette al suo posto e scrutò i presenti.
Harry, Ron e Hermione erano più avanti, come al solito insieme.
Continuando a percorrere il tavolo, notò George e Alicia chiacchierare: in qual momento il fratello si girò nella sua direzione, e senza farsi vedere gli fece un sorriso compiaciuto prima di tornare a parlare con la ragazza.
Fred socchiuse gli occhi fissando con sguardo di fuoco il fratello: ora lo prendeva in giro? Bene.
Anche se sapeva che ormai George era riuscito ad invitare Alicia e aveva perso, avrebbe comunque dimostrato che con le ragazze ci sapeva fare.
Individuata Angelina qualche posto più a destra di lui, appallottolò un foglio di carta e glielo tirò, attento a non farsi vedere dal professore.
Colpita, Angelina si tirò su infastidita, trovandolo e fissandolo chiedendo sottovoce “che c’è?”
Fred, sorridendo, le mimò: “Tu...vuoi venire al ballo con me?
“Al ballo con te?” chiese lei sempre sottovoce.
Fred annuì, facendo aprire sul suo viso un sorriso “Si, ok!”
Compiaciuto, si rivolse di nuovo a George ricambiandolo con lo stesso sorrisetto che lui gli aveva rivolto prima.



“Che squallore...con un biglietto in testa” commentò deluso Ron.
“Devo ricordarti che hai Lavanda per merito mio e l’hai invitata dopo che le sei quasi caduto addosso? Oppure parliamo dell’urlo a Fleur?”
“Ok, ok...ho capito” borbottò.
“E te George? Cosa hai fatto per invitare Alicia?“ chiese Harry interessato.


Quella mattina si era svegliato e non aveva trovato Fred ad attenderlo, sbuffante per il suo ritardo, come al solito.
A quanto pare aveva preso sul serio la scommessa.
Beh, in effetti 50 galeoni non erano pochi!
Si alzò e scese a colazione, deciso a vincere a tutti i costi: appena vide Alicia, sorrise e le si sedette accanto.
“Heilà!” la salutò allegro.
“Ciao George” rispose lei “Oggi non stai con Fred?” chiese guardandosi intorno, quasi per vedere se il fratello sbucava da qualche parte.
“No, oggi no. Ha da fare.”
“Non sarà una delle vostre scommesse idiote” chiese lei alzando gli occhi al cielo.
“Ma noooo, cosa dici!” rispose lui con una faccia innocente.
Poi, gli venne un idea: avrebbe iniziato da subito.
Con la magia invocò sotto al tavolo una rosa, che poi tirò su e piazzò di fronte alla ragazza che lo guardò sorpresa.
“Ho trovato questa stamattina. Ho pensato ti sarebbe piaciuta.”
“Grazie!” rispose lei prendendola e ammirandola estasiata.
“Andiamo a lezione?”
“Certo!”



“Che schifo” disse Ron facendo finta di vomitare.
“Ma non ti sta mai bene niente!” protestò Fred mentre Harry alzava gli occhi al cielo.
“Fratellino, sei la persona meno adatta con cui parlar di donne. A volte penso che Hermione abbia davvero ragione a dire che hai la sfera sentimentale di un cucchiaino.”


L’aveva accompagnata per tutto il giorno, facendola felice con tanti piccoli gesti, dalla gentilezza di portarle la borsa ai regali.
Ora erano seduti comodamente a chiacchierare in Sala Grande.
Alzando lo sguardo un attimo, George vide Fred che entrava, si sedeva e lo fissava: gli mandò un sorriso di scherno, e decise che era ora di intervenire.
Attese che la ragazza ebbe finito di parlare, e agì.
“Senti Alicia” disse,guadagnandosi la sua attenzione.
Vuoi venire al ballo con me?
Alicia lo guardò per un attimo prima di fare un bel sorriso e rispondere affermativamente.
Girandosi di nuovo compiaciuto verso il fratello, vide che lui lo guardava con lo stesso identico sorriso.



“Insomma, chi ha vinto la commessa?” chiese Dean impaziente.
Fred e George si guardarono un attimo, prima di rispondere in contemporanea “Entrambi.”
“Come entrambi?” chiese Seamus confuso.
“Quando dopo ci siamo raccontati la nostra esperienza, ci siamo accorti che abbiamo chiesto alle ragazze di venire al ballo con noi nello stesso momento” disse George.
“Che ci volete fare, d’altronde siamo gemelli” continuò Fred guardando divertito le facce sconvolte dei loro ascoltatori.
“Beh ragazzi, volete stare così a fissarci per tutta la notte? Sono appena le due e siamo ad una festa, divertiamoci!”
E fu quello che fecero anche nelle serate successive: ormai, il Ballo era alle porte.






Ed eccoci qui ^^
L’idea di fare un flashback per raccontare cosa era successo a George e Fred mi è venuta all’improvviso.
Avevo bisogno di qualcosa di piccolo per mettere i due gemelli insieme (era d’obbligo che stessero insieme anche nell’invito xD) ed inoltre volevo anche descrivere la festa accennata nel capitolo di Harry e Calì: e ormai avevo già detto che avevano le loro accompagnatrici.
Quindi, che fare?
Ma un bel flashback! XD
Penso si sia notata poi la differenza tra Fred e George: beh, è così che sinceramente io li vedo.
Fred giocherellone, scherzoso, simpatico ed estroverso, George più romantico e riflessivo.

Voglio anche dire un altra cosa: ormai, vi sarete accorti che le storie sono tutte collegate: c’è sempre un personaggio che è presente in un altra.
È stato divertentissimo scrivere in questo modo!
Ogni volta che un personaggio si “infilava” in una storia non sua, subito dopo attaccavo a scrivere il suo “invito”.
Infatti, l’ordine con cui ho pubblicato non è quello vero con cui sono state scritte le storie.
Mi sembrava di star facendo una treccia xD

Insomma, spero che sia piaciuto a voi come è piaciuto a me ^^ E, perchè no, che vi abbia strappato qualche sorriso.


Rosposte ai commenti:

Hyde: ihih, sono contenta che ti sia divertita! E anche che ti piaccia il modo in cui vedo Fred e George *-*
Si, in effetti quello è il capitolo più divertente: e mentre lo scrivevo pensavo a tutte quelle ragazzine che strepitano per un attore xD
Divertentissimo scriverlo xD

Ellie_lovegood: Grazie ^^
Mi fa molto piacere la tua recensione perchè hai colto proprio tutti i significati che volevo attribuire a questa raccolta *-* Una cosa carina, per passare il tempo, non troppo impegnativa ma anche romantica, proprio come hai detto te ^^



Grazie a tutti quelli che hanno commentato, letto, messo tra preferiti e seguite la storia!



Un abbraccio a tutti, Yunie93

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=414269