alice&Jasper's twilight

di Muffins
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alice ***
Capitolo 2: *** conoscenze ***
Capitolo 3: *** seattle ***
Capitolo 4: *** dichiarazioni ***
Capitolo 5: *** trasferimento ***
Capitolo 6: *** giornata di sole ***
Capitolo 7: *** l'inizio della fine ***
Capitolo 8: *** volterra ***
Capitolo 9: *** shopping, gelosia e un pizzico di Charlie ***
Capitolo 10: *** l'inganno ***
Capitolo 11: *** addio ***
Capitolo 12: *** here wihtout you ***
Capitolo 13: *** non ti lascio piu amore mio ***
Capitolo 14: *** il piano ***
Capitolo 15: *** perchè ciò che dice Jasper..va ascoltato ***



Capitolo 1
*** Alice ***


Quando arrivai a forks come da previsto pioveva.
Avevo visto che in questo squallido paesino abitava una famiglia speciale che non 
si nutriva di umani ma di animali,mi chiedevo come fosse possibile,come potessero
 sopravvivere con solo il sangue animale,e come se un uomo vivesse di solo tofu o 
verdure, ti sostiene ma non sei mai del tutto sazio.
A quel tempo vivevo con il mio creatore, Charlie,ci sistemammo in una casa non 
molto isolata ma anche vicino alla foresta,il clima piovoso di Forks era perfetto, 
saremmo potuti uscire anche di giorno,in altre località non era possibile poiché la 
nostra pelle brilla sotto i raggi del sole.
Dopo essere stati a caccia,ovviamente molto lontano da Forks per evitare di creare 
problemi alla famiglia che abitava stabilmente qui,mi mosrò la casa.
La casa che aveva comprato Charlie era abbastanza grande,anzi troppo grande 
per due persone che non usavano nemmeno la metà delle stanze.
La sera Charlie mi diede la notizia << domani Alice andrai a scuola,come se tu 
fossi una normale umana >> non mi dispiaceva andare a scuola anche se mi sarei 
annoiata a morte,ma per non destare sospetti accettai,si mise in scena la solita 
storiella da raccontare a professori e compagni per giustificare varie assenze e 
continui trasferimenti,sarei stata la figlia di un ricercatore divorziato.
Il giorno dopo Charlie mi accompagnò a scuola,se si poteva chiamare scuola,era 
una struttura in mattoncini a vista composta da 3 edifici:aule. palestra e mensa.
Appena arrivai mi diressi alla portineria dove mi consegnarono l'orario delle mie 
lezioni e un foglio con scritto le varie aule che avrei dovuto cercare.
Mentre camminavo lungo il corridoio che mi portava alla mia prima lezione 
(matematica) mi sentivo gli sguardi di tutti a dosso,c'ero abituata con tutte le
scuole che avevo girato,ma questi erano particolarmente insistenti,forse era perché
 essendo pochi erano sempre le stesse ragazze da guardare e io essendo nuova 
era come all'asilo,io ero il giocattolino nuovo.
L'odore del sangue umano non mi dava noia,ero abituata a sentirlo e a stare a 
stretto contatto con loro.
Entrai nell'aula di matematica,detti il mio foglietto consegnatomi poco prima dalla 
segretaria, il prof era un uomo minuto con gli occhiali spessi e con un po di 
pancetta,sembrava una talpa, presi posto infondo all'aula, il prof mi disse di 
limitarmi a seguire mentre mi sarei rimessa in pari, infatti ero arrivata a metà del semestre.
Ero appena entrata e già volevo uscire, ero come incantata e fissavo un punto 
vuoto della lavagna quando mi sentii chiamare, una voce melodiosa e dolce
alzai lo sguardo e vidi un ragazzo bellissimo,alto biondo con gli occhi castano 
dorato << scusami come hai detto? >> lo guardai imbambolata,era come un dio in 
terra, << questo sarebbe il mio posto,potresti farmi il favore di
scorrere >> certo sarà stato pure bellissimo ma di certo non molto loquace perché 
dopo questa brevissima conversazione a senso unico che potrei definire monologo 
stette tutto il tempo zitto.
Quella fu l'unica vera lezione che avevamo in comune se non ed. fisica da cui tutti 
e due avevamo l'astensione.
Quando all'ultima ora di scuola uscì e mi diressi alla mia macchina, una 
normalissima Citroen c1 lo vidi insieme ad altre “persone” erano tutti belli come lui, 
erano vampiri anche loro, erano tutti fidanzati quello alto e moro che aveva “visto” si chiamava Emmet e stava con quella alta e bionda Rosalie
quello coi capelli ritti e rossicci che si chiamava Edward stava con quella con i 
capelli lunghi e castano rossicci e si chiamava Bella.
Sembravano tutti felici anche Jasper, ecco come si chiamava, mentre aprivo la 
macchina ebbi una visione,io e Bella a fare shopping per i negozi di Seattle.
Di solito le visioni che arrivano così all'improvviso voleva dire che sarebbe stato un 
futuro molto vicino,salii in macchina e dallo specchietto retrovisore vidi che salirono 
tutti su una macchina guidata da Jasper,una Volvo metallizza.
Misi in moto la macchina e mi misi in fila per uscire.

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Capitolo 2
*** conoscenze ***


Quando uscii dal parcheggio e mi diressi verso casa.

Parcheggiai la macchina nel vialetto davanti casa, Charlie non era ancora ritornato.

Entrai in casa e mi diressi verso camera mia.

Decisi di fare la lezione visto che non avevo niente da fare,mentre facevo inglese mi tornò in mente la conversazione avuta con quel “ragazzo” avevo capito che era un vampiro come me, mi misi a pensare a lui e “vedere”grazie al mio dono cosa stesse facendo,<< che carino >> esclamai, stava facendo i compiti,era veramente carino,certo poco loquace,forse era timido oppure non aveva capito che ero un vampiro anch'io e aveva paura di di commettere qualche errore.

Decisi di mettermi anch'io di fare la lezione,ma dopo poco mi distraevo,ero troppo fissata vedere cosa faceva Jasper.

Quando finalmente tornò Charlie potei pensare ad altro.

Se potessi sognare avrei sicuramente sognato,era totalmente e incondizionata mente presa da lui.

Il giorno dopo ovviamente nevicava,ma non era un problema con i miei riflesso e le mie visioni avrei potuto guidare anche a occhi chiusi.

Entrai nel parcheggio della scuola e mi apprestai ad uscire quando vidi volvo tirata a lucido di Jasper da dove scesero tutti i 5 Cullen.

Si diressero all'entrata, rimasi come imbambolata nel vederlo così inaspettatamente,dio come mi piaceva << ok!! Alice,calmati, fai un bel respiro ed entra con disinvoltura >> discorso inutile perché nonostante fossi un vampiro il mio cervello e il mio midollo spinale erano scollegati.

Entrai nella mia prima aula “matematica” perfetto sarei stata un ora fissarlo senza il minimo ritegno,facendolo irritare e facendo incavolare il prof.

Quando varcai la soglia notai che lui era gia li seduto con il libro in mano intento a leggere.

Come era bello.

Mi sedetti accanto a lui,non mi aspettavo che mi salutasse ne parlasse e questo un po' mi infastidiva.

Avevo perso la speranza che almeno dicesse un “buongiorno” cosi sbuffando mi girai e presi il mio libro e iniziai a scarabocchiare sul bordino del libro

<< ciao >> , disse una voce bassa e melodiosa.

Io alzai lo sguardo,sbalordita dal fatto che si stesse rivolgendo proprio a me,

il suo viso era amichevole e divertito.

<< mi chiamo Jasper Hale Cullen >>

<< Alice >> risposi come un automa

<< scusami se l'altro giorno non mi sono presentato per bene,mi giravano e avevo appena finito di discutere con mia sorella Rosalie >> disse ridendo.

Era stupendo,alto biondo con gli occhi azzurri.

Entrò il professore con una scatola in mano,la cosa,almeno per me prometteva bene.

Distribuì dei cubi di Rubik, avevamo tutta l'ora per completarli,che bello! Potevo parlare con Jasper tutta l'ora!!.

ci si mise a sfare e disfare quei maledetti cubi,intanto parlavamo del piu' e del meno. sembrava un altro vampiro dalla prima volta che lo avevo visto.

Mi disse che lui viveva con una famiglia che non si cibava di umani ma di animali quando me lo dissi per poco non mi misi ad urlare,faceva parte della famiglia che aveva visto nella sua visione << mi chiedevo gia da tempo,come fate a vivere in questo modo è da masochisti >> lo guardavo con una faccia allucinata,ma la faccia ancora piu' allucinata l'aveva lui << come da tempo,pensavo di avertelo detto oggi? >>era veramente spiazzato

<< si scusami,non te l'ho detto,riesco a vedere il futuro >> aprì la bocca e la richiuse senza dire nulla,era stupito,mi spiego che anche lui aveva un dono

<< riesco a sentire e a monopolizzare le emozioni degli altri, Edward legge nella mente >>,ascoltavo senza interromperlo,mi piaceva starlo a sentire

pendevo dalla sue labbra.

Quando la campanella suonò mi accompagnò per un pezzo poi si diresse verso la sua prossima lezione.

Quando suonò la campanella e mi avviai alla macchina lo vidi ridere con i suoi “fratelli”.



Grazie x tutti i commenti vi aspetto al proximo capitolo con tanti altri commenti


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Capitolo 3
*** seattle ***


Ormai era quasi un mese che abitavo a Forks.

Si stava avvicinando il ballo di primavera e cominciarono i primi inviti.

<< mi chiedevo se ti andava di venire al ballo con me ?>>

<< lo so che non siamo amiconi ma,ti andrebbe di venire al ballo con me? >>

<< tieni! Sopra c'è scritto tutto ciao >>


che carini sembrava di essere alle elementari,mi chiese quasi mezza scuola di andare al ballo con loro,anche quelli che non conoscevo.

Io rifiutavo nell'attesa dell'invito che avevo visto sarebbe arrivato,ma se poi avesse cambiato idea,il futuro non è inciso nella pietra se cambiava idea,la visione cambiava,uffa,mancava da scuola gia da una settimana .

non c'era nulla tra noi,o meglio io lo mangiavo con gli occhi ma io per lui non ero niente.

Dopo aver risposto di no quasi a mezza scuola una sera mentre stavo finendo i compiti sentii dei rumore provenire dal giardino.

Inizialmente pensavo fosse un animale,sentendo che i rumori non cessavano mi alzai dalla scrivania e mi diressi verso la finestra la aprii e con mio sommo stupore trovai Jasper che sorrideva.

Che ci faceva sotto la mia finestra? << cosa ci fai qui a quest'ora? >> ma non mi importava sapere cosa ci facesse,bastava che fosse qui.

<< beh basta che vieni giù e lo lo saprai >>,disse sempre sorridendo

non me lo feci dire due volte,saltai giù dalla finestra e li andai in contro,mi guardava con occhi diversi dall'ultima volta (una settimana fa) che lo avevo visto,aveva un paio di jeans chiari,un maglione color avorio e una giacca piuttosto lunga lasciata sganciata.

Mi avvicinai << ora me lo dici cosa ci fai qui? >>dissi sorridendo

<< ma come? Non sei una veggente? >> si ricordava la nostra unica conversazione,se potessi respirare non avrei piu fiato e se avessi ancora il cuore avrebbe cessato di battere,aveva sulle labbra un sorriso divertito,e curioso di vedere le mie reazioni

avvampai pensando che in effetti aveva ragione,si mise a ridere senza ritegno ma sempre con la sua solita grazia, misi il broncio adesso perché rideva?,si avvicinò pericolosamente a me ma appena avvertì il mio disagio si fermò

<< comunque,sono qui per chiederti se ti andava di accompagnarmi a seattle a fare un giro,che dici?>>oddio,oddio, “Alice sveglia!! sta dicendo a te muoviti a rispondere”pensai

<< molto volentieri >>

sorrise,come era bello,non mi stancherò mai di dirlo << ok,andiamo >> ci avviammo alla sua macchina,mi aprì lo sportello poi si diresse verso il suo lato,mise in moto la macchina e ad una velocità allucinante sfreccio sul vialetto e poi sulla strada.

<< allora,l'hai completato il cubo? >> che carino era imbarazzato,lo era anche io,insomma la seconda volta che parliamo in un mese ero un po come dire,spiazzata dal suo comportamento,ma al diavolo tutti i buoni propositi,ero in macchina con Jasper,cioè Jasper il primo di cui mi fossi veramente innamorata,si il mio era amore.

<< si,te? >> annui di nuovo era nell'imbarazzo piu completo.

Quando arrivammo parcheggiò la macchina in centro e iniziammo a camminare lungo le vie del centro,io che amavo fare shopping non potevo fare a meno di entrare nei negozi e svaligiarli.

Jasper mi seguiva come un cagnolino ma sempre con il sorriso sulle labbra.

Dopo aver svaligiato tutti i negozi ci dirigemmo verso la macchina quando un gruppo di ragazzi poco raccomandabili ci si avvicinarono.

<< guarda guarda,cosa ci fa una bella ragazza con sto sfigato >>

ci girammo verso la voce che aveva appena insultato Jasper erano sei ragazzi,ci stavano venendo in contro,Jasper si mise davanti a me ringhiando,<< Jazz calmati >>ma non sembrava intenzionato a retrocedere << ehi bellezza,vieni con noi che ti diverti di piu,stai con noi >> ragazzi ci avevano circondato << vi conviene andare via se non volete guai >> quei sei risero beffardi,uno si avvicinò prendendomi per un braccio,li assestai un pugno che cascò in terra fu così che gli altri iniziarono a spingerci verso il muro << ti piace giocare bellezza >>

Jasper aveva un aria al dir poco adirata << adesso basta,Alice stai dietro >> si scaraventò contro i ragazzi che sentendo il ringhio di Jasper scapparono a gambe levate,tornò da me con aria molto preoccupata << stai bene? >>

<< avrei potuto darti una mano >>

fece una faccia come a dire stai scherzando vero? Lui piuttosto era molto strano,per quasi metà del viaggio non disse neanche una parola

<< Jazz tutto ok? >> mi accorsi dopo del nomignolo che avevo usato

<< non sai quanto erano rivoltanti i loro sentimenti >>

disse senza staccare lo sguardo dalla strada, che dolce

<< lasciali perdere Jazz,sono solo invidiosi >> no sapevo neanche quello che stavo dicendo,mi dispiaceva vederlo così triste e teso, posai la mia mano sua posata sul cambio automatico, mi guardò finalmente dopo tutto quello che era successo << se ti fosse successo qualcosa io >>

avevo sentito bene,era preoccupato per me << Jazz,anch'io sono un vampiro so difendermi anche da sola >>

<< come mi hai chiamato? >>

<< Jazz,ma se non ti piace >>

<< no,Jazz va bene >>

finalmente ero riuscita a distrarlo,si parlò del piu e del meno per tutto il tempo restante.

Quando arrivammo nel vialetto di casa mia mi dispiaceva scendere,sarei rimasta in eterno in macchina con lui.

<< beh grazie della serata>>dissi scendendo dalla Volvo

<< di niente,devo farti una domanda >>mi disse abbassando la sguardo

<< no,non ti considero uno sfigato >> mentre stava alzando lo sguardo li posai un leggero bacio a fior di labbra e poi corsi in casa senza farli neanche proferire parola.

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Capitolo 4
*** dichiarazioni ***


Finalmente la dichiarazione d'amoreee xD

un bacio a quelli che continuano a seguirmi e a commentare

un grazie a tuttiiii <3


Quella notte non fece altro che pensare a la serata magnifica che aveva passato,sapevo che guardare nella vita di un altro è sbagliato ma non ce la facevo a resistere mi concentrai e vidi cosa stava facendo Jasper:



era in macchina che percorreva la strada nella foresta,era felice come un bambino al giorno di natale.

Aveva un sorriso stampato sul viso.

Eccolo che entra nel vialetto di casa e parcheggia la macchina.

Entra in casa,caspita che casa,quello dev'essere il Dott. Cullen e quella sua moglie,il resto della famiglia la “conoscevo” già.

Stava salendo le scale per arrivare in camera sua,o mamma! Si sta spogliando,ODDIO stava andando a fare la doccia


ok alice hai visto abbastanza” pensai oddio come era bello,aveva un fisico da urlo.

Decisi che era meglio fare i compiti senno l'urlo avrei fatto domani a scuola.


Ero appena rientrata dalla caccia,mi stavo preparando,o meglio ci provavo

non avevo niente da mettermi,aprì la cabina armadio e presi due paia di pantaloni uno di D&G e l'altro di Gucci.

Le scarpe le avevo già decise,un paio di ballerine nere lucide maglia pure, ”ok metto questi “ pensai,finivo di mettermi i pantaloni quando sentii il clacson di una macchina, la macchina che speravo arrivasse,mi affacciai alla finestra e lo vedi appoggiato alla portiera della Volvo ,per poco non svenni, ODDIO!!

scesi piu veloce che potevo.


<< buongiorno, da quando ti metti una scarpa diversa dall'altra? >> chiese divertito, avvampai mi guardai i piedi e con orrore vidi che avevo una ballerina nera e una dorata,salii di corsa a cambiarmi una scarpa.

Quando tornai giù era li dove lo avevo lasciato

<< cosa ci fai qui? Ah! >>

<< i tuoi fratelli li hai lasciati a piedi? >> chiesi scherzando si illuminò in un sorriso bellissimo << sai Hanno tutti una macchina,sono andati con la macchina di Rosalie,è un po appariscente >>disse indicandomi una macchina fucsia nel parcheggio della scuola.

<< eccoci qua >>

scese e mi aprì lo sportello,ero letteralmente imbarazzata, sicuramente lo aveva percepito e mi mise un braccio sopra l a spalla,ero molto piu' alto di me, ma non sembrava farci caso avevamo gli occhi di tutti a dosso ma la cosa non mi importava ero felice,ero con Jasper e questo bastava. mi accompagnò ad ogni singola lezione alla lezione di mate non fece altro che parlarmi.

L'ultima ora lui aveva biologia,esperimento sui gruppi sanguini,io feci finta di stare male e così saltai la lezione di inglese, camminavo lungo il corridoio quando lo vidi seduto su

uno scalino a rimirare il vuoto, camminando senza fare rumore mi avvicinai a lui e li tappai gli occhi con le mani, non so cosa pensasse in quel momento ma sicuramente avrà

pensato ma chi è sta scema che a chissà quant' anni di vita fa ancora sti giochetti,ma come al solito mi sbagliavo, sorrise e << Alice >> disse togliendo le mani dal suo splendido volto << come facevi a sapere che ero io? >> chiesi imbronciata,mi guardò e dopo poco << quante ragazze ci sono in questa scuola che hanno il coraggio di farlo? E soprattutto a cui piaccio ? >>

<< a me piaci, e anche molto >> dissi avvampando , mi guardò con aria stupita,pensavo fosse evidente lo presi in giro come Faceva lui con me

<< ma non riuscivi a sentire le emozioni degli altri? >> rise e poi si appoggiò con le mani allo scalino superiore e iniziò a scrutare il cielo, io seduta accanto a lui a fissarlo, prese nuovamente la parola << e così ti piaccio. bisogna vedere se tu a me piaci. mi piaci? >> disse guardandomi divertito << secondo me si. non è vero? >> e se fosse tutto sbagliato, se mi vedesse solo come un amica? Non ci volevo pensare, forse mi ero immaginata tutto.<< ti va di fare un giro a port angeles? >> cosa ci incastrava? Io ero in ansia per la risposta e lui pensava a port angeles?,comunque accettai volevo vedere dove voleva andare a parare salimmo in macchina e dopo mezz'ora di macchina arrivammo a port angeles.

Si scese facendo due passi arrivammo ad un pontile, si fermò e mi guardò negli occhi << e così io ti piaccio >> disse sorridendo, avrei voluto ammazzarlo se non fosse già morto << si,mi piaci,ma io non piaccio a te perciò pace,fine, finish, the end ,adios, aurevoir >> me ne andai molo molto adirata quando sentì una mano fredda come la mia prendere la mia mano e girami di scatto, me lo trovai a pochi centimetri dal viso

<< non è vero che non mi piaci, non riesco a stare neanche un minuto senza pensarti, da quando ti ho visto la mia vita non è piu la stessa, dire che mi piaci non è vero, perché io Alice ti amo >> disse avvicinandosi verso le mie labbra, mi aveva aperto il suo cuore, quello che i vampiri hanno perso,mi amava,lo baciai,un bacio dolce e casto di quelli che si danno per la prima volta, quando ci staccammo non per mancanza di aria mi guardò negli occhi, lo abbracciai stretto e lui fece lo stesso << non sai quanto ti ho aspettata >> disse da sopra i miei capelli,mi limitai a stringerlo piu forte,saremmo rimasti li in eterno

<< amore ti sta per suonare il cellulare >> dissi sciogliendo l'abbraccio << amor? Si pronto? Esme...si va bene ok scusa mamma...porto anche lei va bene..ah! Mamma..dai un cazzoto ad Edward da parte mia >> riattaccò ridendo sotto i baffi,mi cinse la vita << Amore? >> disse ridendo, feci la finta arrabbiata e feci per andarmene << se non ti piace posso chiamarti Jazz, Jasperino, Jazzino >> non finì di elencare tutti i soprannomi che mi prese da dietro e mi mise a testa in giù sulla sua spalla << mettimi giù Jasperino,dai >> speravo con tutto il cuore che non mi mettesse giù e fortunatamente non lo fece si mise pure a farmi il solletico << no adesso te lo sogni,non ti metterò mai piu giù >> disse ridendo come un matto incamminandosi verso la macchina,i passanti che ci vedevano pensavano chissà chi li avrà sciolti a questi ,ma non importava ero con la persona piu' importante della mia vita, vampiri si innamorano una sola volta nella vita e il compagno è per l'eternità e io lo avevo appena trovato, quando arrivammo alla macchina si decise a mettermi giù anche se a mal in' cuore ma prima di farmi salire in macchina mi intrappolò alla portiera della Volvo e mi baciò di nuovo,questa volta un bacio piu' spinto, li passai le bracci intorno al collo.

Ero finalmente felice dopo 50 anni di solitudine.

Lo amavo gia da prima di averlo conosciuto.


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Capitolo 5
*** trasferimento ***


GRAZIE E ANKORA GRAZIE


ME FELICISSIMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA :p




La Volvo correva lungo la strada deserta che portava verso Forks, mi aveva vietato di ”guardare “per evitare di rovinarmi la sorpresa.

Si infilò in una stradina sterrata e circondata da alberi e poi eccola casa Cullen.

Una casa bellissima costruita quasi tutta in legno e mattoncini, era così ariosa e luminosa.

Parcheggiò la macchina in mezzo alla Jeep di Emmett e la Mercedes di Carlisle.

Quando entrammo tutti erano sul divano color avorio Bella mi venne in contro abbracciandomi, mi presentò il resto della famiglia : Esme mia madre, Carlisle mio padre, Edward ,Bella Emmett e Rosalie .<< salve a tutti >> poi mi fece fare un giro completo della casa lasciando per ultima camera sua.

Era la piu' a ovest della casa e deva direttamente sul bosco.

Gironzolai per la sua stanza, era stranamente ordinata, la mia sembrava un campo di battaglia.

Mi prese la mano e mi costrinse a guardarlo negli occhi castano dorato.

<< vuoi venire in un posto? >>

mi prese la mano e correndo fianco a fianco si salì su un albero altissimo da dove si vedeva tutta Forks, era stupendo mi fece appoggiare al suo petto e mi cinse la vita con le braccia.

Restammo accoccolati così finché non scese la sera.

Tornammo a casa, tutti mi salutarono come se fossi una di famiglia, come se avessi vissuto con loro da sempre.

Il viaggio di ritorno fu breve, tropo breve ,quando fermò la macchina sul vialetto uscì Charlie visibilmente arrabbiato << dove diavolo sei stata tutto il giorno Alice, fila dentro che ora facciamo i conti e chi è sto biondo che ti porti dietro? >> disse minaccioso

<< sono Jasper Hale Cullen >>

<< e chi saresti? Di grazia? >>

<< il suo ragazzo >> mi sentì avvampare,Jasper il mio ragazzo non avevo ancora realizzato la cosa, era accaduto tutto così in fretta,


charlie si mise a ridere sguaiatamente .Jasper mi strinse al suo fianco ancora piu forte,

<< beh adesso noi facciamo i conti, a non rivederci ma piu' Jesus >>

<< Jasper >> ringhiai a denti stretti,mi dette una spinta e mi fece entrare in casa

<< Alice se vuoi rimango >> feci cenno di non con il capo, Charlie era un violento e lo avrebbe sicuramente ucciso, non doveva neanche sfiorarlo.

Chiuse la porta sbattendola, Jasper montò sulla macchina arrabbiato e triste ma sopratutto GELOSO.

Charlie urlò per quasi tutta la sera, alzando anche le mani.

Quando finì di urlare tornai in camera mia, mi misi a fissare le stelle, volevo piangere ma per noi vampiri è impossibile, volevo Jasper, volevo sentirlo vicino.

la vibrazione del telefono mi ridestò dai miei pensieri.


C'erano tre messaggi e dieci chiamate perse.

Il primo era di Jasper:


amore come stai?

scusami è colpa mia, non avrei dovuto accompagnarti ti prego perdonami.

Domani passo a prenderti.



il secondo era sempre di Jasper:


Alice se scopro che quel porco ti ha toccato li stacco la testa a morsi.

Ti prego rispondi..



L'ultimo era di 2 minuti fa:



Alice se non rispondi entro dieci minuti vengo li con Edward ed Emmett e ti portiamo via di li è una promessa...


risposi immediatamente dicendoli che mi dispiaceva che la nostra giornata fosse finita malissimo,che non mi aveva toccato,mentii e di non passarmi a prendere avrei peggiorato le cose.

Mi venne in mente di chiamare Jasper ma sicuramente avrebbe insistito per venire e io non la forza ne la volontà di dirli di no.

Decisi di mettermi il cuore in pace pensando che mi dividevano solo cinque ore dal rivedere Jasper, il mio ragazzo.


Jasper non si vide quella mattina sotto, un po mi dispiaceva ci stavo insieme da solo un giorno ma già non poterlo vedere mi faceva stare male.

Tutto il viaggio fino a scuola nemmeno un mezzo sorriso.

entrai nel parcheggio della scuola chiusi la macchina e me lo trovai dietro come un ombra, un ombra che tutte le volte che la vedevo mi faceva mancare il respiro.

Chiusi la macchina e mi avviai verso l'entrata quando la sua mano fredda mi attirò a se.

Mi abbracciò e mi baciò dolcemente, nascosi il viso nel suo petto.

Mi accarezzava piano la schiena << come stai amore? >>

<< mai stata meglio >> dissi contro il suo petto

<< mmm, non è vero. Ti ha picchiata? >>

annuii di nuovo contro il suo petto, lo sentii ringhiare mi strinse a se ignorando gli sguardi dei curiosi e invidiosi.

<< adesso ci sono io piccola, non ti devi preoccupare, non ti lascio sola un minuto, sopratutto con quel pazzo, verrai a stare da me >>

<< cosa? Mah.. >> mi posò un dito sulle labbra e mi spiegò tutto quello che aveva in mente.

<< mi accompagni a prendere la mia roba? >>

<< non devi neanche chiedermelo piccola >>


suonò la campanella ed entrammo in classe, non mi perdeva di vista neanche un secondo ad ogni cambio di ora era sempre li che mi aspettava, certi lo avrebbero trovato irritante ma io no, lo amavo e mi faceva piacere averlo li in ogni singolo momento.

Alla pausa pranzo ci sedemmo al tavolo dei suoi fratelli.

Ridevano anche se non sapevo il motivo poi Edward guardò Jasper e capii cosa aveva letto nella mente del fratello

<< Jazz, diglielo tanto diranno di si >> avevo visto che Jasper voleva portarmi il piu lontano da Charlie e che sarei stata ben accetta nella famiglia.

<< no, è che ecco >>

<< ma certo fratello non devi neanche chiedercelo vero? >>

<<vero cosa?, scusa Ed ma non tutti leggono nella mente >>

giusta osservazione, si scoppiò tutti a ridere sedendoci al tavolo, mi passò un braccio sulla spalla e rise con i fratelli, io e Bella organizzammo un uscita a port angeles nel week-end.

Il fatidico momento arrivò, della mia macchina si erano occupati Bella ed Edward, Jasper mi aspettava nel parcheggio

<< dov'è la mia macchina?>>chiesi sospettosa

<< a casa, ora andiamo ad affrontare Charlie, perché quella faccia piccola? >>

<< non lo so, è che lo devo fare da sola, facciamo che te mi aspetti in macchina? >>

<< d'accordo ma come sento un tono piu alto entro e ti porto via al volo ok? >>

acconsentii baciandolo, lui approfondii il bacio ma con un mezzo sorriso mi staccai da lui << se magari ci sbrighiamo è possibile che non sia

in casa >>.

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Capitolo 6
*** giornata di sole ***



Nanerottola tranquilla si spiegherà tutto nei prossimi capitoli non temere xD e si sono già tutti vampiri spero di non averti deluso...


GRAZIE A CHI CONTINUA A SEGUIRMI..

COMMENTINO MI RACCO...A NATALE SIAMO TT PIU' BUONI xD







Per tutto tutto il viaggio stetti zitta, ero tesa e Jasper se ne accorse, usò il suo potere su di me ma anche questo servì a poco.

Quando la macchina si fermò e vidi che la macchina non c'era tirai un sospiro di sollievo, guardai il mio amore scesi dalla macchina e andai in camera mia, presi la valigia e ci buttai alla rinfusa tutti i vestiti e scarpe, nella borsa tutti i miei effetti personali.

Prima di chiudere la porta mi fermai a guardare quel salotto vuoto, dove Charlie al rientro avrebbe trovato la lettera, sospirai di nuovo, chiusi la porta e mi girai lentamente e vidi Jasper appoggiato alla macchina, prese le borsa dalle miei mani e le buttò nel bagagliaio, poi rivolse tutta la sua attenzione a me, seduta su uno scalino della veranda,mi si avvicinò e si sedette accanto a me e mi prese una mano, ma non servì a calmarmi

<< non so se è una buona idea Jazz,se poi viene a cercarmi? >>

<< ehi! Ci sono io piccola, non sei piu' sola >>

ci guardammo per un lungo istante, prima di montare in macchina mi voltai un ultima volta, sapevo come avrebbe reagito Charlie, ma ero meglio non dirlo a Jasper, non ancora almeno.

Quando arrivammo a casa Cullen Esme mi accolse a braccia aperte

<< quando Jasper ci ha detto che venivi a stare da noi non stavo piu' nella pelle, finalmente anche lui ha qualcuno nel cuore, è stato solo

troppo tempo >>

<< Alice, ciao Jasper mi ha detto che venivi a stare da noi,

è stupendo >>

<< Ciao Alice spero che ti troverai bene >>

<< fredda come al solito Rose >> rispose bella facendole la linguacce e poi eccolo al mio fianco, ti mostro la tua stanza, mi prese per mano e mi condusse lungo le scale, << questa è la tua stanza, Esme appena ha saputo che venivi a stare qui beh ci si è messa di impegno >>

era stupenda,come quelle che si vedono nei film, la moquette Blu, riprendeva il colore delle tende,il letto ,inutile, era a baldacchino con tende celestino chiaro.

Mi addentrai nella mia nuova camera sotto lo sguardo attento di Jasper pronto a cancellare ogni mia traccia di tristezza e insicurezza.

Ero shoccata quella camera era stupenda.

<< allora ti piace? >> li saltai addosso,cominciandolo a baciare,le labbra il collo e poi di nuovo le labbra.

mi persi in quei suoi occhi che solo ora avevo notato essere neri<< amore da quant'è che non “mangi” ? >>

<< da un po' ma sai in questi due giorni ho avuto un po da fare >> disse sghignazzando << facciamo che ora ti scarico a Bella e Rosalie e parlate di moda mentre noi uomini andiamo a fare un bel banchetto? >>

accettai e poco dopo mi ritrovai a parlare di moda come predetto da Jasper con Bella e Rosalie, non ero mai stata piu' felice mi sentivo realizzata finalmente,sentivo di appartenere a qualcuno ad una famiglia,ma prima di tutto appartenevo a Jasper.

<< allora quando andiamo a port angeles a fare shopping ? >>

<< boh non lo so,io ci andrei anche questo fine settimana, Alice che ne pensi? >>

<< si dai, dobbiamo fare shopping ne ho proprio voglia >>

<< ok, andremo con la mia macchina, staremo piu' comode sarà molto piu bello! >>

<< meglio di no al ritorno pioverà e si rischia di prendere l'acqua >>

<<oh no, pazienza chiederemo a Edward la macchina >>


eravamo talmente prese che non ci accorgemmo di che ore erano, Bella decise di andare a finire il suo libro, Rosalie andò a studiare li esami per lei si stavano avvicinando.

Io tornai verso camera mia, ma passando davanti a quella di Jasper mi soffermai un attimo ,aprii la porta e vidi che la stanza aveva cambiato disposizione, sapeva di lui.

Mi accoccolai sul suo letto,chiusi gli occhi aspettando il sonno che non arriverà mai,però mi piaceva stare con gli occhi chiusi e pensare, mi ridestai quando delle labbra fredde posate sulle mie,senza aprire gli occhi ricambiai il bacio e passai le braccia intorno al collo per poi tiralo a me.

Aprii gli occhi e mi specchiai in quelli di nuovo castano dorati di Jasper, mi avvolse nel suo grande abbraccio e mi fece appoggiare a lui e cominciò a giocare con i miei capelli.

<< divertito a caccia? >>

<< mi sarei divertito di piu' se ci fossi stata anche tu >> rispose senza smettere di giocherellare con i miei capelli

<< spero che almeno che tu abbia trovato quel che volevi >>

<< l'ho già trovato >> disse baciandomi.

Ma non era uno stupido, sapeva che qualcosa in me non andava, che prima o poi avrebbe dovuto sapere e forse quello era il momento di parlargliene,ma come facevo?, non volevo rovinare quella splendida serata,ma nascondere qualcosa in una casa dove uno leggeva nella mente e uno che leggeva le emozioni non so quanto avrei resistito ed era meglio che lui lo sapesse da me, mi spostai leggermente in modo da guardarlo negli occhi, mi misi a gambe incrociate sul letto guardandolo,inizialmente Jasper rimase un po spiazzato poi sembrò capire cosa aveva in mente e si tirò su anche lui per ascoltare meglio.

<< Jasper sai perché avevo paura venire a stare qui, con te e abbandonare Charlie? >> non aspettai la sua risposta e proseguì

<< è stato lui a crearmi, quando ero in manicomio.

Mi ci misero i miei a causa delle mie visioni, stando sempre in una stanza chiusa non ho ricordo della mia vita da umana.

Un giorno,non so dirti dopo quanto, avevo perso la cognizione del tempo,arrivò Charlie si guadagnò la mia fiducia ascoltandomi e rassicurandomi che presto sarei uscita.

Qualche tempo dopo mi trasformò, e poi mi fece uscire insegnandomi a essere un vampiro in piena regola, ma in cambio voleva qualcosa, sarei dovuta restare con lui per sempre, per questo avevo paura ad andarmene,mi verrà a cercare l'ho visto >>

mi abbracciò e mi accarezzò la schiena, e con il suo potere mi tirò su di morale << dai non ci pensare,adesso hai me >> mi guardò negli occhi e poi disse due parole che servirono a farmi vedere tutto con piu' lucidità e capire che caschi il mondo lui ci sarebbe stato << ti amo >>

<< ridillo.. >>dissi gettandoli li bracci al collo e buttandolo sdraiato sul letto

<< ti amo >>

<< non smettere mai di dirlo..>> ci baciammo con piu vigore rispetto alle altre volte, il letto era utile a qualcosa in fondo, restammo abbracciati tutta la notte,aspettando che la luce del sole illuminasse i nostri corpi uniti.

Ci si alzò non troppo contenti, si cercò i nostri vestiti e si scese sembravano tutti indaffarati. Sul tavolo del soggiorno c'erano Edward e Carlisle che cercavano un punto sulla carta, Emmett e Rosalie erano indaffarati in affari loro, << dormiglioni, noi andiamo a fare una scampagnata, venite con noi, o restate chiusi in camera come quei

due? Magari spaccando la camera>> chiese ridendo Edward che sicuramente aveva letto nella mente mio o di Jasper,Esme li tirò uno scappellotto << scusa mamma >> e poi ritornò sulla cartina a cercare un posto dove avrebbero potuto sostare senza dare nell'occhio.

<< che dici andiamo anche noi? >>

<< si perché no! >>

cosi con zaini in spalla partimmo con Carlisle in testa, si era gia da tempo superato il posto dove avremmo dovuto fermarci, guardai Edward e capì anche lui che Carlisle aveva cambiato meta << Carlisle, dove stiamo andando? Il punto sulla carta lo abbiamo passato >>

<< non temete figlioli mi è venuto in mente un posto dove possiamo giocare anche a baseball senza uccidere nessuno >> scherzò Carlisle,poco dopo ci ritrovammo in una radura circondata da alberi,il sole non era un problema era pieno di fiori.

Edward e Jasper non fecero altro che scommettere su chi tirava la palla piu' lontana , su chi colpiva piu forte su chi arrivava prima,Jasper sfidò Bella a poker ma non fu molto divertente,Edward suggeriva le mosse di Jasper a Bella e io prevedevo quelle di Bella,dopo dieci minuti si mandò tutto a monte era snervante.

Carlisle ci chiamò per giocare a baseball e dopo aver fatto le squadre si cominciò a giocare.

Una palla lunga lanciata da Carlisle sarebbe stato un fuori campo se avessimo giocato con le regole da umani,Edward corse dietro alla pallina nel bosco, Bella cominciò a fare il giro delle basi << vai Bella >>

<< salvo >> punto nostro,feci la linguaccia a Jasper,che sorrise divertito, sapevo gia che avrebbero vinto loro,ma non glielo volevo dire.

Quando si fece buio e si tornò verso casa ebbi una visione,mi fermai e presi un braccio di Jasper.

Si fermò preoccupato e aspettò che mi fossi ripresa.

Li raccontai della mia visione,quando capì mi prese per mano e si voltò ma lo fermai,no non sarei scappata lo avrei affrontato.



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Capitolo 7
*** l'inizio della fine ***


UN MARE DI GRAZIE A:


  • 6lly

  • hale1843

  • cullengirl

  • RubyMcDoll

  • AudreaMalfoy

  • gegge_cullenina

  • giadinacullen

  • izabela

  • lillina

  • monicar92

  • suxpicci_89

  • veliva



MA SPECIALMENTE A NANEROTTOLA CHE CONTINUA A SEGUIRMI IN QUESTA AVVENTURA...



UN BACIO A TUTTI <3



<< no Jasper, non voglio scappare, se scapperò ora,sarò costretta a scappare per sempre >>

<< se poi torni con lui? >>

<< amore, non pensarlo neanche, sono solo tua >> mi avvicinai a lui e lo baciai con passione, come avrei potuto lasciare lui che mi aveva insegnato a ridere e ad amare?

Lo rassicurai piu volte dicendoli che con lui non c'era stato niente, che amavo solo Jasper, ma si sa come sono gli uomini anche se vampiri, sono

GELOSI e Jasper in questo batte tutti i record, prima di rimetterci in cammino mi strinse a se << promettimi che non te ne andrai mai Alice, ti prego >> lo abbraccia << non ti lascerò mai amore >>

ci si rimise in cammino e si arrivò finalmente a casa, raccontai della mia visione:


Charlie è tornato a casa e ha trovato il biglietto scritto da me prima di uscire, è andato in camera e quando ha visto che la mia roba era sparita è andato su tutte le furie e ha spaccato mezza casa, quando poi si è calmato ho visto che sarebbe venuto qui cerarmi seguendo il mio odore,vuole uccidere Jasper

nessuno sembrava turbato, Jasper a parte, Emmett sembrava pronto a spaccare il mondo, Carlisle invece piu razionale propose prima di parlarci tranquillamente se poi avrebbe alzato i toni non l'avrebbe passata liscia

<< tranquilla Alice, non ti faremo portare via da Charlie tanto facilmente, fai parte della famiglia adesso >> mi disse rassicurandomi Esme come era carina,aveva quell'affetto materno che mi era sempre mancato.

<< ok adesso vi lasciamo soli così potete pensare a cosa fare mentre noi pensiamo ad un piano >>


salimmo in quella che ormai era camera nostra Jasper chiuse la porta e mi raggiunse sul letto << stai tranquilla,non riuscirà neanche ad avvicinarsi a te, prima deve passare su tutti e sette i nostri cadaveri >> ma non avevo paura per me ma per lui,Charlie era uno che no si arrendeva facilmente e sapeva come combattere.

<< Jasper andiamocene >> dissi alzandomi dal letto di scatto, mi guardò stupito in effetti fino a poche ore fa dicevo io non andare via perché volevo affrontarlo ma quando vidi il resto della visione cambiai idea

<< ma non eri tu quella che voleva affrontarlo? >> chiese divertito

li risposi che non era il momento di fare dell'ironia che la cosa era seria avrebbe sterminato la famiglia pur di riprendersi me.

Usò il suo potere per calmarmi, cosa che fu poco efficace quando senti un campanello suonare mi riagitai subito.

Era incazzato nero, parlava gia ad alta voce ,Carlisle lo fece accomodare sul divano,li presentò la famiglia e poi venne al dunque <>

<< e se tornano >> aggiunse Emmett

<< cosa vorreste dire? Dov'è la mia Alice >>

<< amico mio, Alice è di Jasper non tua>> rispose Edward stringendo Bella

<< pss! Alice è mia!, Io l'ho creata, io l'ho addestrata e io me la tengo >>

disse alzandosi

<< beh questo è da vedere se Jasper te la vuole ridare >>

<< adesso basta, state parlando di Alice come se fosse un oggetto e poi Carlisle lo sai, Jasper si farebbe ammazzare pur di “tenersela” >> Esme intervenne, mi si era già affezionata e mi vedeva come una figlia.

Sarei voluta scendere ma qualcosa, come un settimo senso (il sesto erano le visioni)mi diceva di restare in camera con Jasper.

Parlavano tutti a voce alta,Carlisle incluso in modo che anche noi potessimo sentirli,iniziai a camminare avanti e indietro lungo la stanza, Jasper mi prese una mano e mi fece sedere sulle sue ginocchi e accarezzandomi la schiena mi sussurrò all'orecchio << andrà tutto bene piccola >> come facevo a non stare calma quando Jasper usava il suo dono con me, povero Jasper lo stavo per fare esplodere se non la smettevo di provare tutte quelle emozioni perché lui provava a controllare ogni mia singola emozione.

<< amore vuoi uccidermi? >> disse iniziando a farmi il solletico, il mio punto debole, a mala pena riuscivo a dire “Jasper”, non ci stavo piu' pensando a Charlie e a tutto il casino che era successo quando una visione interruppe quel momento felice:


Charlie aveva scoperto il piano e stava venendo di sopra dove ci aveva sentito ridere.

divenni rigida come un pezzo di legno, Jasper si fermò preoccupato

<< Alice che hai visto ? >>

non c'era tempo per spiegarglielo ci rimanevano pochi minuti forse secondi presi la mano di Jasper e ci si avviò alla finestra quando sentii i passi pesi di Charlie avvicinarsi alla nostra camera, trascina Jasper giù dalla finestra e nel bosco, quando fummo a distanza spiegai a Jasper il motivo di quella fuga improvvisa.

<< ho visto Charlie che veniva in camera nostra,siamo

scappati in tempo >> dissi affondando il volto nel petto di Jasper,che mi avvolse con le braccia

<< amore so difendermi, ero un soldato prima di diventare un vampiro, sono stato un soldato prima di incontrare i Cullen , sono stato creato per combattere,uccidevo per sopravvivere o per divertimento, per questo Maria mi ha creato per fare di me un mostro e lo sono stato, ho fatto cose orribile o ucciso tanto per divertirmi,ma oggi ho uno scopo per combattere o uccidere, non voglio perderti >> disse abbracciandomi stretto,lo sapevo ma era piu' forte di me, non ce la facevo a lasciar combattere Jasper contro Charlie,non potevo vedere Jasper soffrire a causa mia.

Charlie stava uscendo di casa, fortunatamente iniziò a piovere,la pioggia avrebbe coperto il nostro odore,salimmo su un albero aspettando che Charlie uscisse e si allontanasse permettendo a noi di rientrare.

Finalmente se ne andò,scendemmo dall'albero e tornammo in casa

Esme ci abbraccio anche se eravamo fradici essendo stati sotto l'acqua per piu' di mezzora.

<< ragazzi, bagnati ma state bene >>

<< quando è salito pensavamo che avesse scoperto il trucco,c'è mancato poco>>

<< già fortunatamente Alice l'ha visto arrivare >> disse Jasper facendomi l'occhiolino,mi fece avvampare e mi si stampò in faccia il mio solito soriso da ebete.

Salimmo e ci cambiammo e poi tornammo in sala per sentire cosa eveva detto Charlie.


Carlasle racconto cosa aveva detto << appena entrato ha chiesto di te e poi di Jasper,se stavate insieme e altre cose,ha chiesto di voler palare con te, da sola >> rabbrividii << li abbiamo detto di no tranquilla,li abbiamo detto che eravate fuori che non sapevamo

quando tornavate >>

<< e se tornavate >>

<< comunque, tornerà ragazzi e anche presto da quel che aveva in mente poco fa >> aggiunse Edward

<< me ne devo andare >> mi girai a guardarlo, poco prima aveva detto che era pronto ad affrontarlo e ora che cosa aveva in mente


<< dove? >>

<< in italia ho degli amici Carlisle, posso chiederli di >> li si spezzarono le parole in bocca

<< non mi piace l'idea di uccidere uno di noi,neanche un maniaco come Charlie,ma se non c'è altra soluzione >>

<< va bene allora partirò con il primo volo diretto per

l'italia >>salimmo in camere a prendere una borsa con dei vestiti ma prima di andare mi misi davanti alla porta << che cosa hai

in mente Jazz? >>

<< voglio andare in italia, o degli amici che sono nel corpo di guardi dei volturi e gli chiederò una mano >>

<< vengo anch'io >>

<< no, è fuori discussione Alice,non ti porto laggiu' >>

<< se pensi che non sappia difendermi Jazz ti sbagli,so difendermi benissimo, se ti senti emotivamente coinvolto lo sono anch'io,siamo una coppia Jazz, se abbiamo un problema lo affrontiamo insieme >>

<< non posso permettermi di perdere ache te Alice,non voglio perderti, ho visto morire piu di una persona a me cara, il mio migliore amico Peter ucciso dai Volturi, Charlotte uccisa anche lei dai Volturi, tanti altri che ho conosciuto in guerra che sono morti,ma te, sei troppo importante per me ,non ho la forza di portati li e rischiare di vederti morire come gli altri, lo devo fare,da solo, tornerò Alice te

lo prometto >>

mi abbracciò e poi scese per comunicare la decisione agli altri che come me si offrirono di accompagnarlo ma disse di no a tutti.

Era partito da poco piu' di un ora, l'aereo sarebbe partito tra un ora e mezzo.

Se andavo al massimo ce l'avrei fatta a raggiungerlo.

Ce la dovevo fare, buttai dei vestiti alla rinfusa nella borsa e scesi giù in garage quando senti una presenza dietro di me.



ME PERFIDA :p


SPERAVATE CHE DICESSI CHI ERA xD


don't worry!!!!


tra massimo un ora e mezza saprete chi è la figura dietro di Alice


COMMENTINO PLEASE


PS:potete anche mandarmi a quel paese in qst capito me lo merito xD

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Capitolo 8
*** volterra ***



Scusate il ritardo T.T il computer essendo un portaile mi si è scaricato e

ho dovuto aspettare prima di scirvere

PERDONO!!! in fondo vi ho messo una sorpresina visto che il natale si avvicina...

PERDONO NANEROTTOLA *__*

Mi girai di scatto e vidi chi era la presenza dietro di me.

Edward.

Era li che mi fissava e faceva dondolare un mazzo di chiavi.le chiavi della macchina di Carlise, con la sua sarei arrivata in tempo per prendere il suo stesso aereo.

<< riportecelo come te lo abbiamo dato >> scherzò Edward e dopo avermi fatto gli auguri per quella che sembrava una missione suicida, detti vita al motore e uscii a tutta velocità sul viale alberato.

Il volo di Jasper partiva tra un ora, mentre guidavo prenotai il biglietto.

Poi spinsi sull'acceleratore.

Il sole stava sorgendo, fortuna che mi ero organizzata,il vetro nero della macchina mi permise anche di cambiarmi in macchina.

Mi coprii il piu' possibile per evitare di “brillare”.

Mancavano solo venti minuti alla partenza dell'aereo, sorpassai un mucchio di persone che mi guardarono malissimo ma non mi importava, dovevo farcela e ce la feci, al gate ebbi la visione del posto di Jasper, perfetto saprei dove cercarlo.

Mi dettero il buongiono sull'aereo e mi misi a cercare Jasper quando lo vidi il mio cuore sembrò ricominciare a battere, camminai lentamente posai la borsa sulla cappeliera e mi sedetti accanto a lui << e così speravi di partire senza di me Jazz? >> mi guardò con occhi sgranati

<< non dovrei dirtelo ma sono felice che tu sia qui Alice >> appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi facendo finta di dormire.

Sentivo la sua mano stretta sul mio fianco, come a dire non ti lascio piu.

Qualche sedile piu in la c'erano dei ragazzi che continuavano a fissarmi, capii perché il petto di Jasper vibrava, stava ringhiando sempre sotto gli occhi di quei ragazzi baciai Jasper che ricambiò il bacio << sono solo tua Jazz >>

<< lo so ma non li sopporto comunque >>

dopo quasi nove ore di viaggio atterrammo all'aereoporto di bologna


.N.A STO TIRANDO ORARI E NOMI A CASO NON FATECI AFFIDAMENTO


<< e adesso come ci arriviamo a volterra ? >> chiese Jasper ma ero sparita, rubai una macchina gialla canarino con i vetri neri come quella di Carlisle per scherzo cercai di arrotare Jasper che mi guardò prima furibondo e poi con aria trionfante per avermi messo in imbarazzo, salì in macchina

<< dove l'hai presa Alice? >> << ad un distributore, era in sosta con le chiavi infilate non ho saputo resistere >> risposi facendo gli occhi dolci,non resistette

<< fammi guidare Alice >>

<< sognatelo amore >>

<< ma se non sai dove andare amore >> mi rispose sarcastico

<< basta seguire le indicazioni...>> ma non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai sul sedile del passeggero, mi aveva spostato con la forza e sorrideva mentre io mettevo su il broncio.

<< beh non pensare che mi arrenda tanto facilmente amore >>

mi avvicinai a lui e li montai a dosso con la shiena appoggia quasi al volante e iniziai a farli il solletico che anche lui non sopportava

<< dai Alice, che ci schiantiamo, smettila, dai amore, smettila >>

ma io non cedevo, ma sapevo che anche facendoli il solletico i suoi sensi erano sempre all'erta e così pensai ad un altra “tortura” che sicuramente l'avrebbe fatto cedere, iniziai a baciarli il collo il suo punto debole come lo era per me il solletico,viva me!! ci ero riuscita manteneva a stento l'attenzione approfondì i baci, scendendo sempre piu giù

Lo sentì sterzare di scatto e fermarsi in un aria di sosta, si sganciò la cintura << ce l'hai fatta hai vinto >> misi su un sorriso gongolante come una bambina che ha appena visitato la casa di babbo natale, posai le mani sullo scollo della camicia << lo so, io non perdo mai.

adesso mi fai guidare amore ? >> feci gli occhi dolci<< scordatelo,sono io l'uomo e guido io >> rispose in tono malizioso << e allora cosa

ho vinto? >> chiesi fintamente delusa,con un gesto rapido abbassò il sedile fino a farlo quasi stendere come un letto e con un altro gesto rapido invertì la posizione in modo da poter controllare lui la situazione

sapevo dove voleva andare a parare, lo avevo visto << amore, in una macchina che non è nemmeno nostra >> dissi fingendomi indignata

<< mi hai provocato,ora ti tocca >> cominciò abaciarmi il collo,scese ancora piu giù, sbottonà la camicia e io feci lo stesso poi si passo ai pantaloni,il resto venne da se.

Restammo abbracciati per non so quanto tempo << amore dimmi che non risponderai al cellulare >>

<<che cellulare? >>


Drin!!!


<< questo cellulare >> dissi appoggiando la fronte sul petto nudo di Jasper << aspetta,eccolo... >>


<< Alice, l'hai trovato siamo così in ansia, Charlie è spaito da Forks e abbiamo paura che sia sulle tue tracce,stai bene vero Alice >>disse tutto d'un fiato

<<cosa hai detto Bella? >>

chiese allarmato, lo sentì irrigidirsi e il suo petto cominciàa vibrare

<< oh! Jasper che piacere sentirti, state bene?, si dicevo..>> <<passami Edward per favore anzi Carlisle >>

<< potevi essere anche meno brutale amore >>

<< Charlie è sparito da Forks..Calrlisle Bella ha detto che è sparito..è plausibile..si sicuramente ce lo abbiamo dietro..ok te la passo >>

mi passò il cellulare argentato

<< pronto Carlisle..sisi sono arrivata in tempo..mi dispiace di averti portato via l'auto..daccordo Carlisle..si staremo attenti >>

riposi il cellulare e spiegai a Jasper la situazione << devo tenerlo d'occhio concentrarmi su di lui per vedere se si avvicina, ha detto che quando arriviamo a volterra di dire ad Aro che ci manda lui,ci darà la sua protezione >>

ci rivestimmo e ci si rimise in marcia, rinunciai a guidare, mi chiese piu volte se avevo visto qualcosa e come stessi.

Quando ero io a cercare di “vedere” mi stancavo molto.

Ci si fermò circa due volte per fare il pieno, arrivammo a volterra a tarda sera.

<< non ti ho chiesto io di venire amore >>

<< lo so Jazz >>

mi prese per mano e ci incamminammo verso il portone quando una voce ci fece sobbalzare


<< Jasper Hale? >>

ci girammo

<< demetri? >>


i due si abbracciarono.

<< demtri questa è Alice >>

<< Alice questo è demetri >>


ci condusse al cospetto di Aro e dei suoi due “fratelli” salutò
Jasper con un calore che non mi sarei aspettata poi si rivolse a me

<< tu devi essere Alice? Che piacere, posso ? >> mi chiese,rimasi un po spaizzata,poi vidi Jasper accanto a me anniuire impercettibilmente,li tesi la mano e lui la prese avido

<< che bello poter vedere gli eventi che si compieranno >>

<< legge il pensiero attraverso un qualsiasi contatto >> mi spiegò Jasper

<< comunque non posso aiutarvi, non ha commesso nessuno sgarro Jasper non avremmo motivo di intervenire >>

<< ti prego Aro sei il solo che lo può fermare >>

<< forse possiamo accordarci,mi farebbero comodo due doni come i vostri >>

<< no scordatelo Aro >>

<< allora il nostro incontro finisce qui mio caro,salutami il caro Carlisle, arrivederci signorina >>

<< non ci contare troppo >> righiò Jasper


una volta fuori dal palazzp dei priori si era di nuovo punto a capo, mi sedetti sul cofano della macchina e guardai Jasper camminare avanti e indietro per il parcheggio deserto.

<< amore,torniamo a forks, è inutile restare qui >> li dissi avvicinandomi e stringendolo a me,era inutile stare li quando a Forka saremmo stati piu al sicuro dai Volturi e da Charlie.

Mi guardò negli occhi e mi posò le labbra sulle mie approfondì il bacio attirandolo a me iniziai a sdraiarmi sul cofano quando di nuovo venimmo interrotti dal cellulare, Jasper rispose un po scocciato

<< pronto? >>

risi contro il duo petto vedendo la faccia indignata di Esme << scusa mamma..hanno detto di no..si partiamo col primo volo..

si te la passo >> mi passò nuovamente il telefono argentato, mi alzai dal cofano e girai le spalle a Jasper che mi cinse la vita mi bisigliava all'orecchio

<< Esme..si scusa..mamma..stiamo bene..va bene..si staremo attenti..a domani..saluta tutti.

Dove eravamo rimasti? >>

mi girò verso di lui e mi prese in braccio e baciandomi mi sussurò << ti amo, Alice Brandon.

vuoi sposarmi >>

<< cosa?>> oddio,me lo stava chiedendo sul serio, oddio

<< si so che non è il momento piu' consono ma visto che mi sono imbarcato in questa storia,tanto vale,allora che cosa mi dici? >>

gli saltai al collo e iniziai a riempirlo di baci e tra un bacio e l'altro rispondevo << si,si >>.

fatemi sapere se vi è piaciuta la sorpresa!

Se vi like potrei scrivere una storia a seguito di questa sul matrimonio e rispettivo viaggio di nozze xD


COMMENTINO PLEASE!!






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Capitolo 9
*** shopping, gelosia e un pizzico di Charlie ***


Scusate il ritardo ma la domenica e domenica ^^

questo capitolo non è molto importante comunque per lo svolgimento della storia insomma almeno l'inizio xD

spero di non annoiarvi...

Grazie a NANEROTTOLA come sempre, che mi ha dato l'ispirazione x questo capitolo xD





<< bentornati ragazzi, finalmente siete qui sono stata in pena >>

disse Esme abbracciandoci. per noi era come una madre.

Con calma ci sedemmo, tutti notavano qualcosa di diverso in noi, Jasper non mi mollava mai un secondo, piu del solito, ma era qualcosa che ancora non riuscivano a capire, solo Edward leggendo nelle mente era riuscito a capire.

Lo pregammo di non dire niente, ma già sapevamo che Bella sarebbe stata la prima a saperlo.

Ma la notizia della sparizione di Charlie, riuscì a rovinare quell'atmosfera che si era creata tra me e Jasper.

Era ancora piu protettivo del solito, non mi mollava un secondo, non sarei dovuta uscire da sola o con le altre ragazze senza un ragazzo con noi.

In casa però era tutto diverso, c'era un altro clima.

Una sera in camera mia e di Jasper. Io ero sdraiata con la testa semi appoggiata alla testata del letto, lui invece con il viso appoggiato sul mio ventre, li accarezzavo i capelli << amore quando glielo diciamo? >>

<< quando ti senti pronta a dirglielo piccola >> disse puntellandosi sui gomiti per guardami negli occhi,<< che c'è? >> lo guardavo con occhi sognanti,era giusto per i miei mille sbagli << niente, pensavo >>

si fece leggermente serio, si alzò dalla postazione a prima vista precaria per avvicinarsi a me ma senza cambiare posa << a cosa? >> si spostò di nuovo questa volta mi feci sdraiare. lui sopra di me mi guardava con intensità << pensavo, se non ci fosse stato Charlie, non sarei mai stata un vampiro, non ti avrei mai conosciuto e sarei già morta da un pezzo >>

aggiunsi vedendo che aveva assunto un'espressione a dir poco allegra

<< già, ma adesso che ci sono io preferirei che ti stesse a chilometri

distanza, sai sono un po apprensivo >> disse tornado allegro << no, tu non sei apprensivo, sei possessivo e geloso >> dissi accarezzandoli le numerosi cicatrici che ricoprivano il suo petto << io? >> << si tu! >> comincia a baciarlo.


Due giorni dopo...


<< amore? Mi accompagni a fare shopping? >> chiesi con gli occhi da Bambina, sapevo che avrebbe cercato di resistere ma poi come da me previsto cedette.

Prendemmo la sua macchina e ad una velocità superiore alla norma partimmo alla volta di Seattle.

Entrai in tutti i negozio che mi attiravano.

Lasciai Jasper solo per cambiarmi in camerino con grande disappunto suo che forse sarebbe stato il momento piu divertente.

Mentre mi aspettava sul puuf davanti il mio camerino mi provai diversi vestiti:

il primo era con le paillette blu, un altro rosso e un altro nero.

Uscii dopo aver indossato quello blu << ti piace? >> chiesi a jasper seduto dove lo avevo lasciato << è splendido >> arrossii e vidi che sorrideva felice, feci così anche con gli altri due vestiti, quando fui pronta ci avviammo alla cassa sempre mano nella mano,sentivo e vedevo gli occhi di tutte le ragazze puntanti su Jasper e la cosa mi irritava parecchio.

Ci si mise in fila quando “vidi” il regalo perfetto per Jasper.

<< torno subito amore >> e schizzai via senza darli tempo di contro battere, eccolo lì, lo presi tornai e mi riavviai alla fila. Vidi Jasper parlare con due ragazze


<< se sei da solo e hai bisogno di aiuto a cercare quello che ti serve ti diamo una mano noi >>

<< so vestirmi grazie >>

<< sicuro di non aver bisogno di aiuto nell'abbinamento di colori? >>


avevo sentito abbastanza mi fiondai da lui quasi buttando a terra quelle due oche << grazie ma ci so già io che lo vesto e lo spoglio >> dissi squadrando le due oche ma vedendo che non mollavano lo bacia davanti a tutti, finalmente se ne andarono << ti lascio un minuto solo che già ti saltano a dosso? >> dissi tirandoli un gomitata << e poi sono io quello geloso e possessivo ? >> disse prendendomi la mano e avviandoci alla macchina

<< io sono la vittima della storia, posso fare quello che voglio >> dissi maliziosa,ecco di nuovo quelle oche,si stavano riavvicinando ma questa volta fu Jasper a prendere l'iniziativa, mi strinse a se e mi posò un leggero bacio.

Posammo le borse nel bagagliaio della macchina e salimmo, ma nessuno dei due aveva la minima voglia di tornare a casa <<perché vedo che ci ammazzeranno quando torneremo a casa? >> rise, accese la macchina e uscendo dalla città imboccò una strada a caso.

Eravamo già in viaggio da due ore ma la meta ancora non l'avevamo ancora decisa, continuavamo a cambiare idea non si sapeva neanche noi che fare, preso dallo sconforto fermò la macchina in un aria di sosta << perché ti sei fermato ? >> << è meglio tornare Alice, con Charlie in giro meglio non andare troppo lontano >> mi guardò con aria di scusa come se avesse detto qualcosa di sbagliato, sapevo che si riteneva responsabile, si sentiva in colpa, se mi fosse successo qualcosa se ne sarebbe ritenuto responsabile.

Aveva un aria che non avevo mai visto, aveva il morale a terra.

Mi avvicinai a lui prendendo posto sulle sue ginocchia, posizionandomi tra il volante e il suo petto, li alzai il viso con una mano e lo costrinsi a guardami

negli occhi << non mi succederà niente amore, nessuno ci può

dividere >> aveva bisogno di sentirselo dire, mi passo le braccia intorno alla schiena e mi abbracciò forte, lo abbracciai forte anch'io << grazie amore >> li sorrisi,

lo baciai e quando feci per tornare al mio posto, sul sedile, la sua presa non si sciolse, lo guardai e capii che non mi avrebbe mollato finché non avremmo messo piede in camera nostra, la cosa non mi dispiaceva per nulla, ripresi la mia posizione e mi accoccolai sul suo petto lui accese il motore e tornammo verso la via di casa, rimasi tutto il viaggio in braccio a Jasper che non ne sembrava per nulla infastidito.

Quando entrammo trovammo Esme a metà dell'arrabbiato e del preoccupato, appena varcammo la soglia ci venne incontro abbracciandoci e rimproverandoci di non aver avvertito del ritardo << abbiamo pensato al peggio, Charlie è tornato >>arrivò anche Carlisle,quando Jasper sentì dire : “Charlie” mi strinse piu forte la mano << è stato qui e ha perlustrato tutta la casa, stanza per stanza menomale non eravate ci eravate, ti avrebbe ucciso figliolo da quanto era furioso >> Jasper tremava,non di paura ma di arrabbiatura salimmo in camera nostra. Chiusi la porta e lo vidi sprofondare nel letto << abbiamo rischiato troppo, ti ho fatto rischiare troppo >> disse con tono colpevole, mi inginocchiai davanti a lui che fissava il parquet << non è colpa tua fattene una ragione, la colpa è sua, sua che non vuole capire che io amo te e non lui >> ci sdraiammo sul letto,appoggia la testa sull'incavo della sua spalle mentre lui iniziò a giocare con i miei capelli ignari che qualcuno ci stesse fissando dalla finestra.


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Capitolo 10
*** l'inganno ***




Finalmente la svolta, adesso un po di azione sennò che noia vero? xD

comunque dai non mollatemi ora che comincia il bello insomma dai! Alice viene....mmm... ho una voglia matta di dirvelo...mmm via vi lascio leggere xD

sennò rischio di svelarvi tutto solo una premessa..

non piangete ok? Sto skerzandoooo








Quando sorse il sole io e Jasper eravamo nella stessa posa di ieri sera.

Era domenica e come al solito non avevamo niente da fare o meglio, non avevamo voglia di fare nulla.

Decidemmo di restare a casa mentre gli altri erano fuori a fare un escursione.

Scendemmo da camera nostra, Jasper si mise a leggere un libro e io che avrei fatto? Di andare a fare shopping era fuori discussione, avrebbe setto sicuramente di no, fare un giro per il centro di Forks troppo appariscenti, e allora cosa avrei potuto fare? Mentre pensavo sentì delle braccia avvolgermi

<< esco un secondo, tu RIMANI qui, non uscire ok? >><< dove vai? >>

<< segreto >> sorrise malizioso e uscì di casa.

Perfetto anche sola,io che non sopporto la noia e la solitudine, sopratutto da quando ho conosciuto Jasper.


Pov Jasper:


mi dispiaceva lasciarla sola, specialmente con in giro Charlie, ma decisi di fidarmi,

non era una stupida e con le sue visioni era praticamente invulnerabile.

Già le visioni come avrei fatto ad evitare che lei mi scoprisse, “pensa Jasper, pensa” certo bastava farlo all'ultimo minuto.

Entrai in tutti i negozi di gioielleria ma non pensai a cosa anche se gia sapevo cosa ero uscito a cercare, un anello, l'anello che li avrei messo al dito promettendole di sposarla.

Tra me e lei c'erano piu di 100 chilometri ma sapere che ero li per farla per sempre mia, legarla a me, non sentivo neanche tanto la lontananza.

Certo quando vedevo le coppiette felici che si tenevano per mano mi veniva da pensare a lei con molta piu intensità, ma avrei dovuto resistere almeno un altro paio di ore.

Ma chissà che stava facendo, non potevo chiamarla avrei rischiato di spifferare tutto e lei certo non aiutava, non ce la facevo a dirle bugie.

Finalmente dopo la tredicesima gioielleria che passavo al setaccio lo trovai.

Un anellino fine con un diamante che brillava nel centro.

Era perfetto.

Presi la scatolina di velluto blu,


Fine pov Jasper.


Era partito da ormai tre ore, non vedevo cosa stava facendo e la cosa mi irritava e innervosiva.

Mi misi a sistemare un po la casa cosa inutile perché era gia tutta in ordine, la cucina non era mai stata utilizzata sicché niente da pulire, giardino troppo grande, uffa era triste vivere da solo dopo che mi ero abituata a vivere circondata di vampiri.

Carlisle ed Esme erano fuori e sarebbero rientrati lunedi sera Emmet e Rosale erano in luna di miele, la decima o forse piu, Edward e Bella in visita a Jacksonville da Renè.

Mi mancava Jasper.

Salii in camera nostra,mi chiusi dietro la porta, la stanza sapeva di lui, di noi, mi sdraiai sul letto appoggiando la testa sul suo cuscino e respirando il suo odore, cioccolata e menta, mi girai su un fianco per odorare meglio e vidi un bigliettino sul comodino sul lato di Jasper.

Non lo avevo visto prima,mi sedetti a gambe incrociate sul letto, presi la lettera e la apri con delicatezza..


Alice scusa se ti ho fatto aspettare ma dovevo farlo.

Ti spiegherò tutto quando ci incontreremo.

Ti aspetto al nostro albero al calar del sole..

Jasper.



Che cosa aveva in mente Jasper, comunque se voleva farmi una sorpresa beh c'era riuscito, nessuno in 70 anni ci era riuscito.

Mancava ancora un po al tramonto, cosi decisi di farmi una bella doccia.



Qualche ora dopo...


dopo aver fatto la doccia mi vestii, un vestito Blu, pantacollant neri e ballerine blu, mi truccai pettinai e uscii diretta al nostro albero.


Carlisle ed Esme tornarono prima annoiati dalla città che avevano gia visitate quattro volte.


Pov Jasper:


Quando rientrai con un sorriso stampato in faccia Esme e Carlisle mi vennero in contro con occhi sgranati e il bigliettino in mano.




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Capitolo 11
*** addio ***


Questo chappy mi è preso così da una tristezza improvvisa.. ma ancora piu triste sarà ancora piu triste ma non voglo svelarvi niente..

commentino please fatemi sapere se vi piace o se se vi fa schifo (spero di no! ) xD

buona lettura e mi racco.. FAZZOLETTINO

NANEROTTOLA ma quando ti rifai viva mi mancano i tuoi commenti illuminanti





Strinsi la scatolina di velluto blu e cominciai a correre nel bosco senza nemmeno sapere dove stessi andando, avevo in mente solo una cosa, Alice, sola con quel pazzo pronto a picchiarla di nuovo se avesse rifiutato di tornare con lui.

Corsi piu che potevo, anche se era buio i miei occhi vedevano benissimo e il suo suo odore mi faceva da guida.

Se le fosse successo qualcosa non potrei mai perdonarmelo,l'avrei ucciso e poi..mi sarei ucciso io, non potrei vivere senza di lei.


[Fine Jasper pov]


camminavo ormai da tanto, mancavo poco al nostro albero, se ripenso a quel giorno che mi ha confessato il suo amore mi vengono i brividi, il giorno piu bello della mia vita.


ero arrivata.

Mi fermai davanti a pochi metri dal tronco , ma non vidi nessuno

<< Jasper >> non mi rispose, iniziai a preoccuparmi e a confermare i miei timori ci si mise un ombra scura che mi mise una mano sulla bocca per evitare che che urlassi, come stavo già facendo << Charlie, lasciami, Jasper >> mi dimenavo come una matta ma non mi lasciava andare << non verrà il tuo Jasper, poverino ha fatto una brutta fine >> rimasi inpietrita e smisi di dimenarmi, mi inginocchiai per terra con lo sguardo vuoto.

Jasper era..non volevo neanche dirlo..ecco perché non lo “vedevo” piu da quando era uscito di casa.

Charlie si inginocchiò vicino a me mi scostò un ciuffo di capelli da davanti gli occhi << mi dispiace Alice, ma non ti amava come ti amo io, dai piccola, dimenticalo, ci sono, dai vieni >> mi alzò di peso e prendendomi per le spalle mi condusse non so dove, avevo ancora lo sguardo perso nel vuoto, non mi capivo come poteva essere successo, non potevo piangere ma è come se lo stessi facendo , non avevo il coraggio di guardarlo in faccia, pensavo a Jasper che non avrei mai piu rivisto.

Charlie accese la macchina e sgommò sull'asfalto bagnato dritto all'aereo porto.

Guardai tutto il tempo fuori dal finestrino, nella speranza di vederlo di nuovo, un ultima volta, ma fuori solo alberi che passavano veloci, me ne stavo andando da Forks, non avrei piu visto ne Bella, ne Edward ne Rosalie

Emmett, non avrei piu visto Jasper, lacrime invisibile cadevano sul mio viso vuoto.

<< mi dispiace Alice, lui mi ha attaccato e io..ho dovuto reagire >> non mi voltai nemmeno a guardarlo , lo odiavo con tutte le mie forza ma ora non ce la facevo a risponderli , Jasper era ..non ce la facevo a dirlo, volevo morire anch'io.

Si scese dalla macchina e ci si avviò verso il gate dove ci saremmo imbarcati, lo stesso gate che avevo preso per correre da lui in Italia ma questa volta non sarei corsa da nessuno se non al mio triste destino con Charlie e senza Jasper, senza il suo sorriso che illuminava i miei giorni, senza quella insicurezza, quel suo amore, mi sarebbe mancato tutto di lui i suoi baci, le sue carezze,il suo corpo.

Sull'aereo guardavo fuori dal finestrini ignorando la meta, non mi interessava, sarei stata senza Jasper e questo serviva a levare senso alla mia vita.

Se penso che il suo corpo giace chissà dove bruciato ammassato in chissà quale bosco nei pressi di Forks, ma pensando a tutto questo mi viene solo da dire una cosa, è colpa mia , non ti ho avvertito di quello che sapeva fare Charlie, del segugio che è in lui, sei uscito per farmi una sorpresa, sei uscito e sei..., la tua famiglia ce l'avrà a morte con me, io l'ultima arrivata che ti porta via dalla tua splendida famiglia.

Mi odio, mi odio voglio morire.

Vorrei tornare indietro per evitare che tu esca, ti terrei al sicuro con me e ti amerei.

Ma adesso è tutto finito, la favola che era cominciata quasi quattro mesi fa si è spenta proprio come il tuo splendido sorriso che illuminava il tuo splendido viso.

Ti ho amato Jasper e ti amerò per sempre.


scusate il chappy stracorto ma il tempo scarseggia xD


fatemi sapere come avete reagito dopo che avete saputo della morte di Jasper T_T


commentino please ^^


a domani sera con il proximo capitolooooo baciiiiiiiiii

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Capitolo 12
*** here wihtout you ***


Passa il tempo e la ritrovo qui,
come se non fosse andata mai via.
Mentre fruga tra gli armadi miei,
mette quel maglione enorme che so già.
Camminavi intorno dove è lei,
fare finta che non sono qui per lei.
Ma è difficile convincersi che
non è con me... lei... lei è:
il sole dentro me (il sole dentro me)
l'amore che non c'è (l'amore che non c'è)

                                                     -paolo meneguzzi. lei è -



Susate vi pregoooooo!!!

sono imperdonabile scusate davvero, lo so i capitoli stanno diventando corti T__T ma vi preco non mi uccidete xD

commentino please



la cercai per tutto il bosco, tutta port Angeles, tornando a casa trovai Esme ad aspettarmi, mi strinse in un abbraccio che sperava di confortarmi, LEI avrebbe potuto confortarmi, ma non c'era.

I giorni scorrevano monotoni, la mia vita non aveva piu senso senza lei.

LEI l'unica persone per cui affronterei i Volturi, ma rubato il cuore che credevo morto da secoli ormai, se lo è portato via con se, andando via con Charlie, chissà se li manco, forse no, meglio almeno lei non soffrirà, basto gia io.

Mentre passeggio per la casa, per le strade anche andare in macchina mi ricorda lei.

Tutto mi ricorda lei, LEI che mi aveva insegnato cosa voleva dire amare, i giorni passano e io la vedo camminare per la stanza...


Passa il tempo e la ritrovo qui,
come se non fosse andata mai via.
Mentre fruga tra gli armadi miei,
mette quel maglione enorme che so già.
Camminavi intorno dove è
lei,
fare finta che non sono qui per lei.
Ma è difficile convincersi che
non è con me...
lei... lei è:
il sole dentro me (il sole dentro me)
l'amore che non c'è (l'amore che non c'è)
il sogno che vorrei (il sogno che vorrei)
la vita che farei... lei è:
la luna dentro me (la luna dentro me)
la pace che non c'è (la pace che non c'è)
la forza che vorrei... lei è.
Lei è il tempo che non passa mai;
lei è l'ombra dentro i passi miei... lei è.
Lei è luce in una lacrima;
lei è fibra dentro l'anima... lei è.
Lei è l'acqua della verità;
lei è storia che non morirà mai.
Lei è musica nella follia;
lei è poesia...lei... lei è:
il sole dentro me (il sole dentro me)
l'amore che non c'è (l'amore che non c'è)
il sogno che vorrei (il sogno che vorrei)
la vita che farei...
lei è:
la luna dentro me (la luna dentro me)
la pace che non c'è (la pace che non c'è)
la forza che vorrei...
lei è.
Lei è il tempo che non passa mai;
lei è l'ombra dentro i passi miei.
Ma è difficile convincersi che
non è con me...
lei...... lei è:
il sole dentro me (il sole dentro me)
l'amore che non c'è (l'amore che non c'è)
il sogno che vorrei (il sogno che vorrei)
la vita che farei...
lei è.


Dopo quasi un mese dalla sua scomparsa dalla mia vita, una sera sentì il telefono di casa suonare, Esme rispose, non mi interessai su chi fosse al telefono, avevo perso ogni speranza che LEI chiamasse, ma come al solito LEI mi sorprese, quando capì con chi stava parlando Esme corsi piu forte che potei giù in soggiorno ma arrivai troppo tardi LEI aveva gia riattaccato, vidi Esme con un espressione strana sul viso.

<< Esme dimmi ti prego che ti ha detto >>

ci sedemmo sul divano e mi spiegò quello che si erano dette in quella brevissima conversazione << crede che tu sia morto, non sa come ma no riesce piu a vederti, Jasper, non se ne andata perché ama piu Charlie, ma perché è stata costretta >>

<< figliolo? >> mi alzai dal divano << Esme, ti ha detto dove erano? >>

la guardai con intensità come a dire ti prego dimmelo << sono a Chicago, in un albergo del centro ha chiamato da li >> non fu difficile, un ora dopo ero gia a poche ore di macchina.

L'avrei portata via l'avrei salvata,come principi delle fiabe salavano le principesse,LEI la mia principessa.

Quel bastardo l'ha ingannata, non la passerà liscia, lo ucciderò e ne brucerò i resti se è necessario, ma sono sicuro di una cosa, LEI la mia principessa la porterò via per poterla avere ancora una volta al mio fianco.

Aspettami ALICE sto arrivando.



ALLORA? CHE NE PENSATE FATEMI SAPERE COME è ANDATA xD

ahhhhhh!!!! dipende da come va scriverò il seguito di questa FF, una stile NEW MOON m solo se vi piace e sopratutto se vi va di leggere xD

il natale si avvicina.... AUGURI A TUTTI

BUON COMMENTINO A ME!!! xD XD


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Capitolo 13
*** non ti lascio piu amore mio ***


Prima di tutto devo dire GRZIE a chi come :

-nanerottola

-zanna97

-sweetophelia

-6lly

-hale1843

-cullengirl


continua a seguirmi in questa avventura ^^ che avrà quasi sicuramente avrà un seguito ^^


Oggi ho deciso di postare prima, spero di riuscire finire a anche il capitolo dopo in modo da postarlo stasera...xD

commentino please...e sorpresaaaaaaaaaaa!!!!!



Mancavo ormai da un mese, giorno piu giorno meno.

Con Charlie alloggiavamo in un albergo non molto distante dal centro, Charlie era fuori a caccia, io da quando avevo imparato a vivere come LUI non mi piaceva piu il sangue umano.

Le tende della finestra erano tirate tutte a regola d'arte, non filtrava ogni singola luce.

I primi giorni guardavo fissa il cellulare, sapevo che non mi avrebbe piu cercato, non lo avrei piu visto venire verso di me con quel suo sorriso angelico, LUI non c'era piu e la cosa mi spezzava il cuore che nuovamente aveva cessato di battere. da quella sera la solitudine piano a piano non mi faceva piu effetto, avrei voluto solo la compagnia di una sola persona che non avrei mai piu rivisto.

Era quasi l'una di notte, Charlie sarebbe stato fuori tutta la notte, meglio così ne avevo abbastanza dei suoi abusi e violenze, mi faceva paura, me ne ha sempre fatta se la mia pelle potesse avere lividi ne sarei ricoperta.

Mi persi altre due ore nei miei pensieri e nelle miei paure, ma sopratutto mi persi in LUI a contemplare i bei momenti che abbiamo passato insieme da quella sera a Seattle e quel giorno che Charlie ha tolto un angelo dal mondo.

Lo odiavo per questo e tutte le notti non facevo che ricordaglielo e lui per ringraziarmi mi picchiava e abusava di me.

Quando senti la chiave girare nella troppo della porta, mi ridrizzai sul letto, era tornato prima del previsto, cazzo, non ero in vena stasera.

Mi alzai e mi diressi verso la porta che si era appena richiusa, vidi una figura che si aggirava per la stanza, accesi la luce e quello che vidi fu una cosa indescrivibile, LUI era li in tutta la sua bellezza,Jasper.

Li corsi in contro e lui mi prese al volo, piansi lacrime invisibili, lo strinsi a me, lo sentì accarezzarmi la schiena come solo lui sapere

si finì sul divano sempre abbracciati scostandomi un secondo da lui per perdermi in quegli occhi ambrati che mi erano mancati da morire, iniziai a baciarlo, mi passò le braccia intorno alla vita e mi attirò a se << ti credevo morto >> dissi abbracciandolo,rise beffardo << sono morto pensando che avevi scelto lui anziché me >> disse ricominciando a baciarmi con piu foga, mi era mancato il suo odore, i suoi occhi, la sua bocca, il suo corpo che aderiva perfettamente al mio.

Mi prese in braccio con la forza e sempre baciandoci si arrivò in camera, in poco tempo fummo uno nelle braccia dell'altro.

Appoggiai la testa al suo petto nudo che si abbassava e alzava lentamente, percorrevo con la punta del dito le sue cicatrici, ormai le conoscevo a memoria, quanto mi era mancato quel suo corpo così snello ma possente, con lui mi sentivo protetta sul serio, sapevo che con lui al mio fianco non avrei temuto niente, neanche Charlie.

Già Charlie, il sole stava per sorgere e sarebbe tornato a momenti, ma non mi andava di staccarmi da lui,ma dovetti, mi alzai a malavoglia dal letto, dalla sua stretta intorno alla mia vita che sottolinava il fatto che fossi, sua.

Ma lo ero e lo sarei stata per sempre, feci per alzarmi ma con una mano mi ributtò sul letto abbracciandomi e cominciando a baciarmi, mi accarezzava una guancia << amore >>

<< ridillo >>rise

<< amore >> << ancora >> <<amore, amore, amore >> rotolò sopra di me con uno scatto fulmineo << ti amo, piccola >> non feci in tempo a rispondere che ebbi una visione, Charlie stava rientrando, lo costrinsi ad alzarsi e a vestirsi, presi velocemente la borsa e lo presi per mano per uscire dal' albergo, ma mi fermò

<< se scappiamo verrà a cercarti di nuovo e ti riporterà via, non voglio >> disse stringendomi la mano.

Ma cosa avremmo potuto fare, lo avrebbe ucciso e io non posso permettere che lo sfiorasse, volevo scappare, ma anche rimanere li per spiegare a Charlie che io amavo solo Jasper.

<< amore non possiamo affrontarlo così, rischiamo, rischi di farti uccidere >> dissi appoggiando la fronte sotto il suo mento, ma lui era irremovibile, voleva affrontalo ma io non glie l'avrei permesso.

Non li avrei permesso di buttar via la sua vita per niente.

Lo sentii irrigidirsi, quando ebbi una visione.

Mi irrigidii anch'io il mio sguardo fissava un punto fisso nella stanza, era vuoto , Jasper sapeva cosa mi stava succedendo mi fece sedere e aspettò che la visione, fini poi con dolcezza mi chiese cosa avevo visto,avevo visto...



SPERAVATE EH! XD non fucilatemi * __* vi prego ^^

se riesco a finire il Chappy lo posto.. il prossimo lo prometto sarà piu lungo.


BACI BACI _MooN94_


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Capitolo 14
*** il piano ***


Charlie non posso piu vivere senza Jasper,

mi hai mentito, mi hai fatto soffrire per un mese,

mi hai stancato lurido pezzo di merda,

me ne torno a Forks, con Jasper, l'uomo che amo.

Addio Charlie.

Alice.


Rilessi piu volte la lettera e poi la posai sul tavolino davanti alla tv.

Presi la borsa e la valigia e mi chiusi nuovamente la porta alle spalle, presi la mano di Jasper e ci avviamo verso la reception dell'albergo, quelli che mi avevano visto entrare con Charlie e ora mi vedevano uscire con Jasper mano nella mano mi guardavano strano ma non mi importava, potevano e dovevano pensare quello che volevano.

Vedevo Jasper all'erta , ogni singolo angolo che giravamo lo sentivo irrigidirsi, non si tranquillizzò fino a che non montammo in

macchina.

Si mise al posto di guida e diede vita al motore della mercedes di

Carlisle.

I vetri oscurati evitavano che il sole filtrasse e che si brillasse visto che ormai era giorno e Charlie sicuramente sarebbe rientrato veramente a momenti.

Vedevo Jasper teso, stringeva il volante con rabbia e non c'era bisogno di essere empatici per capire che era furioso.

Li presi una mano e la strinsi forte << andrà tutto bene, l'ho visto, si avvererà tutto, stai tranquillo >> ormai eravamo sulla superstrada mancavo solo poche ore per essere a Forks, la borsa nel sedile posteriore vibrò qualcuno stava chiamando Jasper, presi il cellulare e glie lo passai << pronto..si stiamo arrivando,c'è anche Alice >> sorrise compiaciuto quando mi nominò,e poi lo vidi ridere quando qualcuno dall'altra parte del telefono fece una battuta << tranquillo, nessuno me la porta via, non dopo tutto lo sforzo che ho fatto...ok..tieni amore,bella..>> mi passò il telefono << Alice, finalmente mi sei mancata tantissimo, stai bene vero? >> solo ora mi accorsi quanto mi era mancata anche lei, la mia “sorellina” preferita << Bella! Ciao mi sei mancata tanto anche te, ma non avevo il coraggio di chiamare, non dopo quello che mi aveva detto Charlie...mi aveva detto che Jasper era ...morto >> vedendo che mi stavo rattristando usò il suo potere su di me e in pochissimi secondi la lieve ondata di tristezza si trasformò in allegrie e eccitazione nella voglia di riabbracciarli tutti << aggiornami bella è successo qual

cosa in mia assenza? >>.

parlammo per quasi mezz'ora ma Jasper non sembrava indispettito e alterato ma sorrideva felice quando chiusi la comunicazione non potei fare a meno di chiedergli cosa lo divertisse tanto, la sua risposta mi lasciò senza parole << tu, vedere che sei di nuovo qui, che non mi hai dimenticato, che nonostante tutto trovi anche la forza di ridere e.. >> << e.. >> lo incitai << e parlare di vestiti e shopping >> ridemmo insieme di quella sua battuta.

Per il resto del viaggio parlammo di tutto quello che avevamo perso, di cose veramente assurde e le cose piu insensate.

Ormai come sottolineava continuamente eravamo a miglia di distanza da Charlie e questo lo fece stare piu tranquillo, si rilassò e a tardo pomeriggio eravamo a forks, quanto mi era mancato quel posto umido e piovoso mi era mancata la casa dei Cullen, la mia casa, la camera mia e di Jasper.

Parcheggiò davanti al portone e mi aprì la portiera porgendomi la mano, ma a separarci ci pensò Emmett seguito da Bella e il resto della famiglia corso ad abbracciarmi, l'unico piu ragionevole fu Carlisle che suggerì di entrare in casa e spiegare tutto con calma.

Al telefono prima di partire avevo cercato di spiegargli il piano ma con Jasper che mugugnava ad ogni singolo minuto era impossibile e presa dalla rabbia chiusi il telefono in faccia al povero Carlisle.

Ci sedemmo tutti sul divano e li spiegai la mia visione.

<< io e Jasper nel bosco inseguiti da Charlie furioso >>

da questo mi venne in mente il piano.

<< potremmo affrontarlo >> propose Emmett

<< ma come?, è astuto >> disse Bella

<< noi possiamo contare su una cosa, il lavoro di squadra, siamo otto contro uno >> proposi, Jasper strinse la presa sulla mia mano ma lo ignorai, avrei lottato anch'io questa volta

<< si puo fare >> disse sfregandosi le mane Emmett

<< no, tu ne stai buona buona qui insieme alle ragazze >>

ci fu uno sbuffo generale proveniente da me Esme, Bella e Rosale di certo non saremmo rimaste li con le mani in mano.

Carlisle riprese la parola << Alice, mostraci il piano >> Jasper lo guardò con aria scioccata quasi tradita, doveva ammetterlo avremmo avuto piu possibilità e poi non siamo mica indifese.

<< ho scritto un biglietto a Charlie dove chiaramente era scritto il mio odio verso lui, che sarei tornata qui a Forks e che sarei rimasta con Jasper >> sorrise compiaciuto << sicuramente verrà qui a

cercarmi è troppo prevedibile. Il piano è lo facciamo arrivare qui a casa, lo fate stare sulla porta e lo intrattenete io dalla finestra attirerò la sua attenzione e lo porterò nel bosco.

Li affronteremo, sarà circondato e non avrà via di fuga >> tutti sembravano convinti tranne LUI << no non vai da sola,

verrò con te >> << no, mi raggiungerai dopo, andrà tutto bene >>.

dopo circa un ora salimmo nella nostra stanza << Alice, non voglio che tu accada niente >> strinsi le bracci intorno al suo torace e lo guardai negli occhi << so badare a me stessa >> .

si toccò la tasca dei jeans e infilando la mano ne estrasse una scatolina vellutata blu, mi portai le mani alla bocca, pur essendo un vampiro mi mancò il respiro, lo stava per fare e io non lo avevo previsto.

<< Alice Brandon, vuoi sposarmi?, visto che a volterra non mi abbiamo avuto molto tempo per fare le cose con calma >> oddio!! il mio silenzio lo fece preoccupare stava per dire qualcosa ma lo fermai cominciando a baciarlo e lui per tutta risposta mi fece sdraiare sul letto e iniziò a spogliarmi lentamente come iniziai a fare io.

Dopo circa due ore si ricordò che ancora non mi aveva messo al dito l'anello lo prese dal comodino e me lo onfilò.

Mi baciò la mano e poi iniziò a cullarmi dolcemente.


SI LO SO JASPER AVEVA GIA CHIESTO A ALICE DI SPOSARLO MA NON MI PIACEVA COME GLIE L'AVEVA CHIESTO

INSOMMA!!! xD

sono malata la mia mente contorta non puo essere curata.

La storia sta per giungere la termine siamo agli ultimi round ='(

ma non disperatevi, ho gia il seguito avviato ihih!!


BACI BACI MooN94



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Capitolo 15
*** perchè ciò che dice Jasper..va ascoltato ***



grazie grazie e ancora grazie xD


scusate se non ho postato come da promesso ogni sera ma si sa il sabato è sempre il sabato tra amici , regali di natale e Andrea ^^ non ho avuto di postare ^^ pietà !!


QUESTO è IL CAPITOLO DECISIVO...MA NON ANDRà TUTTO LISCIO COME TUTTI SPERAVANO,E SE ALICE SBAGLIASSE PREVISIONI??


VI HO INKURIOSITO??






Ormai mancava poco tempo all'arrivo di Charlie e la tensione iniziava farsi sentire.

Quando vidi che sarebbe arrivato a momenti si mise in scena il nostro piano.

Tutti erano riuniti in salotto, io e Jasper eravamo in camera nostra, quando Charlie arrivò Jasper avvertì la rabbia che provava , già si alzavano i toni ma nessuno sembrava sul punto di attaccare , saltai giù dalla finestra e attirai l'attenzione di Charlie in tutti i modi , quando mi vide li si illuminarono gli occhi rossi e mi corse in contro proprio come previsto , io mi misi a correre verso la destinazione prestabilita.

Correvo lungo il bosco stando attenta a non farmi perdere di vista ne a perderlo di vista.

Mi girai ma dietro di me Charlie non c'era , rallentai ma di Charlie nessuna traccia, mi fermai e mi voltai ma no vidi nessuno, dei rumori provenienti dal bosco mi misero in allarme, vidi un paio di occhi rossi avvicinarmisi, Charlie

<< avresti dovuto ascoltare il tuo amato Jasper invece di fare la cocciuta come tuo solito >> si avvicino a me con fare malefico, digrignava i denti, mi veniva sempre piu vicino e io istintivamente indietreggiavo

<< hai così tanta paura di me?, io che ti ho creata e ti ho cresciuto come se fossi mia figlia >>

adesso si che avevo paura, era arrabbiata, e io pur essendo un vampiro quante possibilità avevo contro di lui, poche, avrei dovuto dare ascolto a Jasper, e invece...ora sono qui da sola e sto andando in contro al mio destino...




[ Jasper pov ]


il piano era relativamente semplice, Alice avrebbe dovuto fare da esca, ma la cosa non mi andava per nulla, non volevo che corresse un rischio simile, piu volte le avevo chiesto di non andare, ma lei era irremovibile.

Eravamo tutti in attesa dell'arrivo di Charlie, tutti erano in sala mentre Alice ed io in camera.

Camminavo avanti e indietro per la stanza sotto lo sguardo attento di Alice sentivo che anche lei non era tranquilla perciò mi sedetti accanto a lei e le presi una mano nella mia, questo servi a calmarla sembrava che il tempo si fosse fermato quando sentimmo un porta sbattere, Charlie era entrato in casa e stava urlando e minacciando di spaccare tutto.

Accompagnai Alice alla finestra e l'aiutai salire sulla balaustra come se non ne fosse capace da sole, la baciai e mi sussurrò che ci

saremmo visti tra poco.

Saltò dalla finestra e attirò l'attenzione di Charlie che cominciò a correrle dietro furioso, io sarei voluto andare giù a staccarli la testa ma come suggerì Carlisle avrei messo ancora piu in pericolo Alice.


Dopo dieci minuti partimmo anche noi, e in poco tempo arrivai al punto stabilito seguito a ruota dal resto della famiglia ma di Alice nessuna traccia.

Che non fosse ancora arrivata era un idea remota, era partita prima di noi e anche se meno veloce di me o di Edward sarebbe gia dovuta essere la.

Ma lei non c'era e la preoccupazione prese il sopravvento, li guardai ad uno ad uno e anche loro avevano la faccia di quelli che non si spiegavano che fosse successo.

Scatto qualcosa nella mia testa e mi misi a correre nella direzione da dove eravamo arrivati.

Correvo, ma dove andavo? Non ero mica Edward che leggeva nella mente ed era in grado di trovare le persone come fece con Bella a port Angeles, io come l'avei trova? Ero sull'orlo di una crisi isterica

quando avvertì una sensazione fortissima, paura, corsi in quella direzione e mi ritrovai in una radura, quello che mi si prospettò fu uno shock, c'era Charlie e c'era Alice.

Quando vidi Alice a terra non capì piu niente e mi avventai su Charlie e lo scaraventai lontano e corsi da Alice che era rannicchiata contro un tronco di un albero.

<< piccola, ci sono io adesso >> la presi tra le braccia e l'aiutai a rimettersi in piedi,Charlie si era ripreso e si era messo davanti per sbarrarci la strada << levati di torno, 

lei rimane con me >> ringhiai stringendo Alice al mio fianco, si stava avvicinando mi misi in posizione d'attacco e spinsi dietro Alice ancora shoccata.

Charlie attaccò riusci a spostare in tempo Alice.

Mi ritrovai con le spalle al tronco ma non avevo la minima intenzione di farmi battere spinsi Charlie contro un altro tronco e tornai da Alice cercando di calmarla e un po ci riuscii.

Quando arrivarono anche gli altri la lasciai ad Esme, con lei sarebbe stata al sicuro e sarebbe riuscita calmarla << Esme ti prego occupatene tu >> <>> ma Carlisle lo fermò << è la battaglia di Jasper figliolo >> Emmett ci rimase male ma sembrò capire non ringraziai mai abbastanza Carlisle e mi buttai capofitto nella lotta contro Charlie.

Avevo esperienza nella lotta e perciò fu facile ma anche Charlie sembrava averne.

Ad ogni botta che prendevo sentivo la paura di Alice aumentare ma non potevo distrarmi attaccai ripetutamente saltandoli a dosso sfruttando anche gli alberi come trampolino, lo buttavo a terra e lo mordevo, correvo e mi arrampicavo, picchiavo e mordevo, lo sbattevo per terra e lo graffiavo.

Quando sentii che era vicino allo sfinimento chiesi agli altri di aiutarmi a farlo a pezzo, Emmett non se lo fece dire due volte mentre le ragazze accendevano il fuoco.

Lo facemmo a pezzi e li gettammo nel fuoco.

Quando fu tutto finito ripresi Alice dalle braccia di Esme l' avvolsi nelle mie braccia.

Mi passò le braccia intorno al collo << te l'avevo detto ci saremmo visti presto >>

cerco di sdrammatizzare Alice segno evidente che la paura le era passata

<< quando do ti ho vista accasciata a terra >> mi mancarono le parole, ci fermammo in mezzo al bosco ormai sicuro e la girai verso di me per guadarle negli occhi, ci guardammo negli occhi per un lungo momento si appoggio al mio petto e la strinsi forte

<< mi dispiace amore >> disse contro il mio petto << beh dovrai farti perdonare e io so anche come >> dissi un sorriso malefico, si mise in punta dei piedi e cercò le mie labbra la sollevai e la baciai con foga << sono perdonata adesso? >> sorrise maliziosa come facevo a non dirle di si

<< mmm..forse.. ma puoi fare di meglio >> approfondi il bacio << adesso? >> annuii e la presi in spalla come un sacco di patate, la sentivo urlare come una matta, si stava divertendo e anch'io.

Tornammo a casa e quando fummo sul pianerottolo la rimisi a terra.

Tutti ci vennero in contro e ci abbracciarono, ci sedemmo sul divano avorio nel salone << adesso Charlie non vi romperà piu >> disse scherzando Emmett, finalmente pensai.

<< quando avete intensione di dirlo voi due >> incalzò Edward, lo guardai male ma prima o poi avrebbero dovuto saperlo ameno che non ci fossimo sposati in segreto.

Ci guardammo per un istante poi presi la parola stringendolo al mio fianco parlai << io e Alice ci sposiamo >> boato generale ci abbracciarono ripetutamente.

Charlie era sconfitto e non c'era piu nessuno che minava la nostra o almeno così pensavamo...



è finita T_T

spero vi sia piaciuta...

REGALO DI NATALE PER VOI xD :

LA FF SUL MATRIMONIO E LUNA DI MIELE è IN PRODUZIONE.SONDAGGIONE:

SERVE UN NOME DI FEMMINA MI RACCO SCRIVETE ILVOSTRO COMMENTO MI

RACCOMANDO ^^ E NN DIMENTICATE DI DARMI UN NOME X UNA FEMMINA XD

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