My secret forbidden

di rosewhite
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 Il Diario ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 Occhi ***
Capitolo 3: *** Magic kiss ***
Capitolo 4: *** La Verità ( tatatatatn) ***
Capitolo 5: *** Il Mio Sole... ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6... i Cullen ***
Capitolo 7: *** Ricordi ***
Capitolo 8: *** Viaggio in Italia ***
Capitolo 9: *** Chapitolino 8 ***
Capitolo 10: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 Il Diario ***


Capitolo 1
Il Diario…

 

 

( Alex è l’abbreviativo di Alexander)

 

Da qui su tutto sembrava più piccolo: la foresta sembrava un parco e il lago sembrava solo un piccolo stagno. Spostai lo sguardo dal finestrino allo zaino sul sedile di fianco a me e presi il mio diario, che consisteva in un quaderno rosso con una R nera sopra, scrissi la mia paginetta di routine e poi lo rimisi a posto.  In quel momento ero sola, ma sapevo che in aeroporto, ad aspettarmi, ci sarebbe stato Alexander. Alexander era il mio manager, e si prendeva sempre cura di me anche essendo di soli 5 anni più grande. Ed ecco la voce dell’hostess che pregava di allacciare le cinture perché l’aereo stava per atterrare. Appena scesa dall’aereo mi guardai intorno e, sotto il cartellone con su scritto “ aéreoport de Paris” c’era Alexander vestito in modo elegante con un docile sorriso.

-Ciao Rose, com’è andato il viaggio?-

- Bene ma… cosa sono tutte queste formalità? Abbracciami no?- dissi aprendo le braccia. Il suo sorriso si allargò e mi abbracciò.

- Qual è la prima cosa che dobbiamo fare qui?-

- Andare a mangiare qualcosa. Non sei affamata?-

- In realtà ho solo voglia di qualcosa da bere. Mi porti in qualche bar? -chiesi.

- Ok! Conosco un bar che si chiama Blue Moon. Il proprietario, Jo, è amico mio, ci riposeremo lì per un po’ e poi andremo in hotel -

- Io ci sto - dissi salendo a bordo della macchina nera di Alexander. Dopo circa 15 minuti di viaggio arrivammo fuori un locale meraviglioso con un insegna altrettanto bella. L’insegna aveva uno sfondo nero con sopra disegnata una luna piena centrata tra la scritta Blue Moon in una meravigliosa scritta gothica bianca e blu ( immagine a fine capitolo ). Entrammo e vidi una persona che non mi sarei mai aspettata di vedere lì. Liz.  Aveva la divisa del locale, tutta nera con una luna disegnata sul taschino sul petto, quindi lavoravo lì. Non mi vide arrivare e mi avvicinai di soppiatto.

- Hey Liz non pensavo di incontrarti qui! - dissi arrivata al banco, lei alzò lo sguardo sorpresa e sorrise.

- Bè Rose sinceramente neanche io - uscì da dietro al bancone e mi venne ad abbracciare.

- Quindi voi due vi conoscete? - chiese Alexander seduto al bancone.

- Si! Ci siamo conosciute quando sono andata a fare le foto a Milano per quel giornale…- provai a spiegare.

- Si ero lì in vacanza e ci siamo conosciute durante una sua pausa e siamo diventate subito amiche- disse Liz. Io annuì e dalla porta dietro il bancone uscì un uomo molto alto, con i capelli corti e neri e con gli occhi verdi smeraldo. Di certo non si poteva dire che era un uomo brutto u.u

- Hey Jo come va? - disse Alexander all’uomo dietro il bancone.

- Hey Alexander! Chi è questa bella ragazza? Hai fatto conquiste eh? - disse facendogli l’occhiolino. Mi schiarì la gola.

- Piacere Rose Shade e tu devi essere Jo, il proprietario del bar- dissi con una faccia così u.u

- Hey che bel caratterino! - disse Jo incominciando a ridere

- Già la mia Rose ha proprio un bel caratterino - disse Alex ridendo a sua volta. Avrei fatto questioni su quel MIA ma passai oltre e lentamente ritornò serio.

-Hey Jack smettila di fare l’idiota -

- Stefan ma chi si sta muovendo? - bisticciavano due ragazzi seduti ad un tavolo.

- Hey Liz vieni un secondo? - disse uno dei due. Nemmeno quest’ultimo finì la frase che sia il mio cercapersone che quello di Alexander suonarono all’unisono.

- Hey chi ha il numero del mio cercapersone? - chiesi guardando lo schermo. Alex guardò il mio cercapersone e mi spiegò che il numero apparteneva ad un produttore che dovevamo incontrare oggi.

- E come mai ha anche il mio numero di cercapersone? Questo doveva essere un numero privato - dissi sbuffando.

- Rose mi sa che l’hotel lo andiamo a vedere dopo -

- L’avevo capito -.-“ - Dopo aver salutato Liz e Jo ce ne andammo. Stavamo in macchina finché non urlai un sonoro

-TORNA INDIETROO- avevo dimenticato il mio zainetto nel bar.

- Entro solo io, faccio il prima possibile - entrai velocemente nel bar, chiesi scusa e presi lo zainetto. Quando uscì mi schiantai letteralmente contro un ragazzo che non avevo visto, facendo cadere tutto a terra.

- Scusami - dissi iniziando a raccogliere tutto quello che era caduto dallo zainetto.

- Figurati - disse aiutandomi a raccogliere gli oggetti restanti. Appena rimesso insieme i pezzi ^^ salì sulla Alexander’s Machine che partì di corsa.

 

P.V. JASON

 

Stavo entrando nel Blue Moon quando qualcosa mi venne addosso.

- scusami - mi disse iniziando a raccogliere le cose che le erano cadute.

- Figurati - dissi aiutandola. Avevo lo sguardo basso e per questo non riuscì a vederle il viso. Aveva dei capelli castani, abbastanza lunghi, era snella e si muoveva in modo aggraziato. Salì su una macchina nera e partì. Guardai a terra e trovai un quaderno rosso con sopra una R nera, lo raccolsi e lo misi nello zaino, glielo avrei ridato appena l’avrei rivista.

- Bah - dissi tra me e me. Entrai nel bar e mi andai a sedere al mio solito tavolo, quello con Stefan, Jack e Liz che aveva appena finito il turno.

- Guardate chi si rivede, Misteeeeer Jaaasooon! - disse Stefan con aria da presentatore di un quiz a premi, feci un inchino.

- Ciao Jason - mi salutò Liz, mentre Jack, che l’abbracciava, alzò solo la mano. Salutai entrambi e passammo così il nostro pomeriggio, tra chiacchiere e risate.

 

P.V. ROSE

 

Andammo alla riunione con il produttore e mi feci spiegare in cosa consisteva il film. Gli occhi dell’uomo che avevo di fronte si illuminarono.

- Bè in pratica è la storia di due nemici naturali che si innamorano -

- Una specie di Romeo e Giulietta? - chiesi.

- Si! Solo che i due nemici sono esseri sovrannaturali, si tratta di una guerra che viene portata avanti da secoli da due casate. Quella dei vampiri e quella dei licantropi- spiegò il produttore.

- Si mi piace come idea. E io chi dovrei interpretare? -  

- L’affascinante licantropa che si innamora di un vampiro da uccidere. In pratica sarai la co-protagonista. Basta solo firmare il contratto -

Alexander lesse il contratto e poi me lo porse annuendo. Firmai, tanto io non avevo niente da perdere.

- Perfetto allora ci vediamo Giovedì con la consegna dei copioni -

- A giovedì allora - dissi alzandomi e stringendo la mano che l’uomo mi porgeva. Salutammo e ce ne andammo.

 

 

P.V. JASON

 

Stavo sul mio letto e continuavo a guardare lo zaino, volevo almeno aprire quel quaderno per vedere a chi appartenesse, ma mi sembrava una cosa… non proprio giusta. Ma alla fine il mio lato curioso prese il sopravvento. Mi alzai ed andai a prendere il quaderno. Lo guardai per qualche secondo e poi lo aprì.

Proprietà di Rose Shade.

Ecco cosa c’era scritto sulla prima pagina, la curiosità era troppa e continuai a leggere.

 

                                                                               24 Febbraio

Caro diario,              

penso di fare una grande cavolata scrivendoti, ora sono un personaggio pubblico e potresti andare in mano a qualche giornalista che ti pubblicherebbe, ma nel frattempo ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e non me la sento di scaricare i miei problemi su qualcun altro.

Oggi è l’anniversario della morte di mia madre. In una lettera che mi lasciò mi disse che quando diventavo maggiorenne e quando volevo potevo chiedere a mio padre di consegnarmi il pacchetto. Sono maggiorenne e ho preso la decisione che tra poco mi farò consegnare questo pacchetto, vorrei solo aspettare il momento opportuno.

Ho paura di scoprire cosa c’è al suo interno!

Oggi mio fratello è strano, spero stia bene, quello a soffrire di più è lui, anche se io ho visto la morte di nostra madre in diretta.

Ora devo andare, Alexander sarà qui tra poco.

Ciao By Rose

 

Bè almeno ora so più cose di lei. 1 so che è maggiorenne, 2 so che le è morta la madre, 3 so che  è un personaggio pubblico. Ma che ci sarà in quel pacchetto?

La curiosità mi uccideva e quindi lessi un'altra pagina.

 

 

4 Marzo

Caro Diario,

Questi impegni di lavoro mi occupano troppo tempo!

Oggi chiederò a mio padre di darmi quel pacchetto. Sono curiosa!

Quando ho chiesto di consegnarmi il pacchetto di cui parla mia madre nella lettera lui mi ha risposto che dovevo pensarci bene.

Parole testuali:  Rose, figlia mia pensaci bene, non so cosa c’è in quel pacchetto, è una storia troppo lunga… tua madre una volta ti scrisse un’altra lettera che mise vicino a quel pacchetto, capirai tutto a tempo debito.

Gli risponderò domani e ti farò sapere. Speriamo che non sia niente di grave.

A domani… Rose

 

 

5 Marzo

Caro Diario,

Oggi ho dato la risposta a mio padre. Non mi importa se quel pacchetto mi cambierà la vita. Devo sapere! E così lui mi ha consegnato il pacchetto con una lettera. Mi sono chiusa in camera mia e ho aperto il pacchetto che questa notte non mi ha fatto dormire ( e aggiungere DANNATO PACCHETTO) ti allego qui la lettera

 

 Incollata ad un'altra pagina del diario c’era una busta con all’interno una lettera. La presi… era giusto sapere tutto questo di una sconosciuta? Tutta quella storia mi attirava terribilmente. Come una farfalla che viene attirata dalla luce anche se sa che quest’ultima la ferirà. Anche se quella storia andava sempre più verso il buio. Presi la lettera facendo attenzione e la lessi.

 

Cara dolce, piccola Rose,

forse quando aprirai questa lettera non sarai poi così piccola, sarai già una signorina, anzi una donna, perché a 18 anni ormai si è già una donna! Ora hai cinque anni e mi sembra la cosa migliore iniziare a scrivere questa lettera che poi ti consegneremo quando raggiungerai la maggiore età.

C’è una cosa importante per cui ti abbiamo scritto questa lettera, di solito certe cose si dicono di persona, ma ho il brutto presentimento che non arriverò a vederti già grande.

Un giorno trovammo un cesto fuori alla nostra porta, Nicole era piccola aveva 4 anni, e guardando in quel cesto trovammo un bellissima bambina con gli occhi color cioccolato, angelo mio quella bambina eri tu.

Vicino a quel cesto c’era una lettera e un pacchetto.

La lettera era per noi e ci diceva che tu eri una bambina speciale e che per non metterti in pericolo avevano deciso di affidarti a noi e il pacchetto… del pacchetto se ne parlava anche nella lettera e c’era scritto che puoi aprirlo solo tu. Sappi solo che io e tuo padre ti abbiamo sempre amato come una figlia.

Ti voglio bene

La tua Mamma

 

Sulla lettera c’era una macchiolina, come di una lacrima. Sinceramente quella lettera aveva commosso anche me. Stavo entrando nella vita di una ragazza della quale non avevo mai visto gli occhi. La stavo conoscendo come mai nessun altro aveva fatto. Voltai ancora pagine e continuai a leggere. L’ultima pagina che avrei letto quel giorno.

 

Questo è il continuo della pagina di prima… mia madre aveva ragione, solo io potevo aprire quel pacchetto. Appena lo toccai il sigillo ( che sembrava in cera lacca) si aprì da solo mostrandomi il contenuto.

Al suo interno c’era una croce formata da delle pietre di un colore strano, tra il topazio e il marroncino. Su un cartoncino all’interno del pacchetto c’era scritto:

Con la speranza che un giorno ci rivedremmo…

Sappi solo che ti abbiamo voluto bene e che sei una bambina speciale.

Con amore

Charlotte e Sebastien.

Quando ho girato il cartoncino ho trovato una scritta:

Insieme in Francia ( scritto in francese).

Ho parlato con Alexander e gli ho detto che volevo partire senza dirgli il vero motivo, ovvero che volevo andare in Francia per cercare i miei veri genitori, lui mi ha già trovato un lavoro in Francia. Speriamo vada tutto bene.

Baci…Rose

 

Chiusi il quaderno/diario e lo rimisi nello zaino, sperando di incontrare il prima possibile questa ragazza della quale conoscevo i pensieri ma non gli occhi.

 

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Ragazzi spero che questo primo capitolo del sequel vi piaccia… è venuto lunghissimo ! O_O mai successo!! Bah… avvolte la fantasia prende il sopravvento sulla razionalità!

Grazie 1000 a chiunque legga questa Fan Fiction.

Fatemi sapere se vi piace!

UN MONUMENTO D’ORO AD ALESSIA/ ALICE GRAZIE 1000 DELL’IMMY

 Grazie… Kiss Kiss  Rose

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 Occhi ***


Capitolo 2
Occhi

 

P.V. ROSE

 

Ormai era sera e non avevo alcuna voglia di andare a vedere l’hotel. Ma Alexander mi portò (con la forza) in un hotel a due passi dal Blue Moon. Mi prese una camera grande singola. Per carità una bellissima stanza, ma eccessiva per una persona sola e che ci trascorreva poco tempo. Per quanto spaziosa in quella stanza soffocavo, quindi scesi per andarmi a fare una passeggiata. Ero a circa 500 metri dall’ hotel quando incontrai Liz che andava nella direzione opposta.

- Ciao Rose, dove vai di bello? - mi chiese

- Veramente sono senza meta e tu? -

- Vado al Blue Moon, ci sono alcuni amici. Perché non vieni anche tu? Sarà di certo meglio che vagare senza metà no? - mi chiese con un docile sorriso. Accettai. Effettivamente sarebbe stato meglio passare una serata in compagnia che trascorrerla in quella stanza vuota. Durante il tragitto io e Liz chiacchierammo un po’ e decidemmo che sabato saremmo andate a fare spese sia per divertimento sia per raccontarci le cose del passato. Arrivammo fuori al Blue Moon e di nuovo rimasi colpita da quel insegna, era come se volesse mandarmi un messaggio…

Non appena entrammo nel bar da un tavolo un ragazzo chiamò Liz. Al tavolo c’erano tre ragazzi: uno che sorrideva a Liz, uno con lo sguardo basso sul tavolo e un altro che scherzava con Jo lì vicino.

- Hey Liz, questa tua amica sembra una fotomodella sfiguri vicino a lei. Perché non ce la presenti? – disse un ragazzo con i capelli neri e gli occhi di un blu chiaro. Io e Liz ci guardammo un attimo negli occhi e poi scoppiammo a ridere. Effettivamente ero stata una fotomodella anche se adesso mi dilettavo più come attrice.

- Stefan lei è Rose, è una mia amica – mi presentò. Appena sentito il mio nome il ragazzo con lo sguardo chino lo alzò velocemente incrociando i miei occhi con i suoi color fiordaliso in uno sguardo sorpreso.

 

P.V. JASON

 

- Stefan lei è Rose, una mia amica – disse Liz. QUEL NOME! Alzai di scatto il viso incrociando un paio di meravigliosi occhi color cioccolato. Per un attimo la guardai meglio. Capelli castani più o meno lunghi, snella viso da angelo… che fosse lei la ragazza alla      quale apparteneva quel diario?

-  Rose lui è Jack, il mio ragazzo, mentre lui è Jason – ci presentò Liz.

- Piacere ragazzi – disse con voce dolce…

- Ciao Rose – salutò Jack.

- Piacere di conoscerti – dissi per non sembrare maleducato anche se ero completamente sotto shock. Iniziarono a chiacchierare del più e del meno e poi come illuminato Stefan disse:

- Rose ma io ti ho già visto da qualche parte -

- Probabile -

- Per strada? -

- No… è la prima volta che vengo in Francia -

- Su qualche giornale o per TV?-

- Probabile…-

- Ma allora avevo indovinato? Sei una fotomodella! -

- Si faccio anche quello -

- A Proposito… che cos’è quella storia che io sfiguro vicino a Rose? - disse Liz con una luce assassina negli occhi.

- Niente cara niente - rispose Stefan

- Ah niente? o_O - * spush* questo è il rumore del pugno che Liz ha sferrato nello stomaco a Stefan. Che si piega dolorante. * mhuahahahah * ( un po’ di sclero ci vuole!)

- Rose quanti anni hai? - le chiesi

- Sono maggiorenne - mi rispose.

- Hai 18 anni vero? -

- Si! -

- Quindi sei la più piccola del gruppo - disse Jack

- Io, Stefan e Jason abbiamo 20 anni, mentre Liz ne ha 19 - spiegò

- Già mi sa che per questa volta mi tocca fare la parte della più piccola - disse facendo spallucce.

DOPO CIRCA 1 ORA DI CHIACCHIERE

 

- Dove alloggi? - chiese Stefan

- Perché vuoi andarla a trovare? - gli chiesi

- Perché no? - rispose. Gli diedi uno scappellotto e tutti iniziarono a ridere.

- Alloggio al Romeo Hotel, quello più vicino –

- Alla faccia! Un 4 stelle!!! – esclamò Stefan

- Non sono stata io a scegliere. Ma il mio manager, Alexander – disse con una luce strana negli occhi. Arrivò la mezza e decidemmo di accompagnare Rose sotto “casa”, dandoci un appuntamento ( con tutto il gruppo ) al giorno successivo. Lei ci salutò e ce ne andammo a casa nostra. Una grande casa immersa nel verde solo per noi quattro.

IL GIORNO DOPO

 

Continuavo a fissare qual quaderno… non volevo aspettare questa sera per portarglielo, mi sembrava una cosa molto… intima. Lo presi e lo rimisi nello zaino. Aveva detto di alloggiare al Romeo Hotel vero?

- Bè qualche volta Stefan serve u.u - dissi a bassa voce. Stefan sbuca sulla soglia della porta con addosso solo un boxer nero. ( Reazione delle ragazze O_O e *_*  qualcuna sviene e qualcuna urla… mentre qualcun’alta aspetta che sia Jason a spogliarsi u.u)

- Che cosa vuoi dire che “ a volte servo”? cioè io sono moooolto utile, non vorrei dire ma sono più utile di te u.u –

- Ma sta zitto e copriti deficiente! – gli dissi lanciandogli una maglietta. E Stefan scopare dalla scena ( piccolo momento di pazzia XD)

RIPRENDIAMO CON LA STORIA… dov’ero rimasto…? Ah si!

Allora… si alloggiava al Romeo Hotel. Perfetto allora, era mezzogiorno e potevo andarci anche subito! Presi lo zaino e le chiavi della moto e partì…

GIUNTO AL ROMEO HOTEL ****

 

- Salve, mi può dire qual è la stanza di Rose Shade? – chiesi.

- No! – rispose lui senza nemmeno alzare lo sguardo. Ok mi stavo incazzando.

- può almeno chiamarla e dirle che sono qui gentilmente? – mi guardò e prese il telefono.

- Signorina Shade ci sono delle visite per lei? – annunciò il tizio dietro il bancone.

- Chi è? – chiese lei dall’altra parte. Grazie al mio super udito riuscivo a sentire tutto XD

- Sono Jason- annunciai prima che lui me lo chiedesse.

- E’ un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri. Dice di chiamarsi Jason –

- Si lo faccia salire. Grazie –

- Stanza 707. Al terzo piano – mi disse con aria da u.u

- Grazie – dissi dirigendomi verso l’ascensore con un sorriso soddisfatto.  Arrivato al terzo piano bussai alla stanza 707 e mi aprì Rose con una mogliettina rossa a mezze maniche con una scollatura a V e uno short nero.

- Ciao! Scusa se mi sono presentato qui senza preavviso e solo che penso di avere qualcosa che ti appartiene – dissi.

- Non preoccuparti entra – disse sorridendomi. Rimasi stupido dal lusso di quella stanza. Rose ci stonava un po’, ma probabilmente c’era abituata. Mi fece accomodare e poi presi dallo zaino quel quaderno/diario che mi aveva fatto tanto riflettere.

- E’ tuo vero? – chiesi porgendoglielo.

- Si! Non mi ero neanche accorta di averlo perso! Che testa! Dove l’hai trovato?- disse prendendolo delicatamente dalle mie mani.

- Bè ti è caduto quando mi sei venuta addosso – le dissi sorridendo.

- Oh mio dio eri tu? Scusami! –

- Lascia perdere! Piuttosto dove andavi così di fretta? –

- Dovevo incontrare una persona –

- Il tuo ragazzo? – chiesi più interessato di quando pensassi alla risposta.

- Ragazzo? Chi io? Con il mio lavoro? Nono! – disse come se la cosa fosse ovvia.

- Perché no? –

- Perché è risaputo che i “personaggi pubblici” in amore non hanno fortuna. Darebbe troppo scalpore –

- Bè e che te ne importa? –

- A me nulla. Appena trovo il ragazzo giusto ci farò un pensierino – disse  pensierosa. E se fossi io il ragazzo giusto?

 

P.V. ROSE

 

Già… ci farò un pensierino e al diavolo lo SCOOP che tanto teme Alexander. Ero stregata da quegli occhi color fiordaliso. Di solito avevo un buon intuito, e proprio l’istinto  mi diceva che c’era altro sotto quel delicato colore azzurro. Qualcosa che mi attraeva in modo terribilmente strano.

- Vuoi pranzare qui? – gli chiesi visto che era l’una passata.

- No grazie, tra cinque minuti ho appuntamento con Stefan – disse guardando l’orologio e prendendo la giacca.

- Mi devo preoccupare? – dissi alzando un sopracciglio. Lui scoppiò a ridere.

- Nono non preoccuparti XD –

- Grazie ci vediamo questa sera – gli dissi poggiandomi alla porta.

- Ok ciao! – chiusi la porta e ci appoggiai contro al schiena scivolando fino a terra. E se fosse stato lui quello giusto? Una sola cosa era sicura. Alexander mi avrebbe uccisa! Quella sera l’avrei rivisto, questo era poco ma sicuro, e lì avrei capito cosa provavo… Cazzo che paura! Ma paura di che poi?

 

P.V. JASON

 

C’era qualcosa che mi attraeva un casino in Rose. Forse il fatto che già conoscevo la sua storia prima di incontrala e conoscerla?... Bho ?_?

La sentì appoggiarsi alla porta e scivolare giù. Sorrisi per qualche strano motivo e mi diressi verso quell’impegno con Stefan. Quella notte toccava a noi fare la ronda e ci dovevamo mettere d’accordo sul perimetro da seguire.

Rose quel nome di nuovo nella mia mente. Avrei voluto dirle il mio segreto… avrei voluto essere sincero con lei, che pazzo! Dire il mio segreto ad una ragazza appena conosciuta… che ti sta succedendo Jason? Sospirai, eppure io conoscevo tutti i suoi segreti. Perché non potevo fare altrettanto? Magari potevo scrivere un diario e farglielo capitare “ casualmente “ sotto le mani. Ma come è fatta lei me lo restituirebbe subito. JASON RIPRENDITI DA QUESTO STATO DI COGLIONAGGINE ASSOLUTA E RAGIONA PRIMA DI PENSARE CAZZATE! CHE TI PASSA PER LA MENTE? Urlò una vocina nella mia testa. Già, che mi passava in mente? Meglio andare da Stefan va!

 

Grazie! Rose

 

Ringraziamenti:

Allora! Per prima cosa grazie alle 7 persone che hanno messo la FF nelle preferite che, diciamocela tutta , non è male XD

Grazie soprattutto alle 3 persone che hanno recensito! *.*

Razorbladekisses eh si lo so… infatti Chiara sbuca dal prossimo capitolo u.u me lo hanno chiesto tutti XD Grazie del bellissimo… spero ti sia piaciuto anche questo capitolo…

Sabry_Cullen Grazie di sostenermi sempre * me commossa * spero che anche qst capitolo ti sia piaciuto! Smak

Kikka_la cantante di Edward glassie ^^!!! Raga sinceramente sono commossa T_T grazie!! Fammi sapere se questo cap. ti piace… cmq non fa niente se non hai mai commentato u.u l’importante è iniziare XD

Smak a tutti

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Capitolo 3
*** Magic kiss ***


Capitolo 3

Magico Bacio =)

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P.V. JASON

 

La luna era alta in cielo ed io sfrecciavo tra gli alberi, vedevo con chiarezza ogni cosa che oltrepassavo. Io e Stefan ci eravamo divisi il perimetro da controllare, così facevamo prima e se uno di noi due notava qualcosa di strano lanciava l’allarme e l’altro lo raggiungeva subito. Finimmo la ronda e tornammo alla nostra umile dimora ( umile poi…). Posai la mano sulla porta che normalmente dovrebbe portare allo sgabuzzino, dopo pochi secondi la porta si aprì e al suo interno c’era un meraviglioso castello, che apparteneva alla Master del Ghiaccio. Chiara.

 

E FINALMENTE POSSO RISCRIVERE P.V. CHIARA

 

Stavo comodamente seduta nel salotto del mi castello quando entrò Jason.

- Abbiamo finito la ronda. Niente di strano - disse sedendosi di fronte a me.

- Bene, comunque stavo cercando proprio te… ti sarei venuta a cercare io tra poco. Il Consiglio mi ha chiesto di trovare una ragazza. Sicuramente l’avrai già vista in tv - gli dissi. Un immenso ? spuntò sulla sua faccia.

- Si chiama Rose Shade -  annunciai controllando la scheda che avevo in mano.  Alzai lo sguardo dal foglio per guardarlo in viso. Stringeva i pugni ed aveva lo sguardo basso, fisso su un punto impreciso del pavimento.

- Perché? - chiese con voce dura. Ma che cavolo gli stava succedendo? Al diavolo la privacy era un mio lupo e dovevo sapere cosa stava accadendo. E così entrai nella sua testa. Vedevo immagini sconnesse. Quella ragazza insieme a Jason, Liz, Jack e Stefan che sorrideva. I suoi occhi color cioccolata…

- Perché? - ridomandò più brusco.

- Non preoccuparti non vogliono farle niente. Devo solo trovarla, perché lei è mezza umana e spiegarle un po’ il nostro mondo. Quello che succederà dopo dipende da lei - provai a rassicurarlo.

- E come mai cercavi proprio me? -

- Perché magari i tuoi super sensi potevano aiutarmi a trovarla -

- Potevi chiedere a Stefan o a Jack -

- Come mai ti dispiace tanto aiutarmi questa volta? - si irrigidì e mi guardò per un attimo negli occhi. Quegli occhi di quell’azzurro così chiaro in quel momento erano presi da 100 emozioni diverse. Paura, sorpresa, voglia di avere delle risposte… Aspettate un attimo. Io conosco questo sguardo.  JASON SI ERA INNAMORATO??

- Non lo so - rispose riabbassando lo sguardo.

- Lo so io - dissi fissandolo con gli occhi spalancati. Alzò immediatamente lo sguardo in un misto di sorpresa ed attesa.

- Jason tu ti sei innamorato! -

 

P.V. JASON

 

Io innamorato? E di chi? Di Rose? Oddio i suoi occhi, i suoi lineamenti. E se mi ero realmente innamorato? Ok signori e signore ero FOTTUTO! Non c’è parola migliore per descrivermi. Io, un licantropo non potevo stare con un umana. Anzi una mezza umana. Chiara mi aveva spiegato che lei non sapeva di esserlo, visto che era stata data in adozione pochi mesi dopo la nascita, cosa che tra l’altro io già sapevo grazie al suo diario. Già forse ero davvero innamorato. CAZZO VOLEVO URLARE. È impossibile non ci capisco nulla! Diedi un pugno ad un povero albero malcapitato che sradicandosi cadde. * entra l’autrice con un abito lungo nero che posa un fazzolettino sul tronco dell’albero caduto

- è morto - e detto questo da una pacca sulla spalla a Jason ( eheh io che posso XD )

- Fatti forza Jason, alla fine di questo capitolo starai un po’ meglio, te lo prometto - detto questo l’autrice se ne va come è venuta ovvero bho!* Faccia di Jason à?.?

Dovevo capire cosa stava succedendo e al più presto!.

 

P.V. ROSE

 

Mi ero buttata sul letto, i lunghi capelli che mi cadevano sulla faccia e la mente in un mondo che era solo mio. Dopo una giornata a girare le scene del nuovo film mi ci voleva un po’ di pace. Presi l’i-pod dal cassettino del comodino e lo misi a basso volume facendo scorrere tutta la mia Play List. Ormai avevo, più o meno, capito cosa provavo per Jason. Probabilmente ero l’unica ragazza che a 18 anni non si era ancora mai innamorata ma, da come veniva descritto nei libri, l’amore doveva essere una cosa meravigliosa. E probabilmente io mi ero innamorata dell’affascinante biondino con gli occhi fiordaliso così profondi e misteriosi. Mi addormentai pensando a quegli occhi che mi avevano conquistato il cuore. Quando mi svegliai erano le 4.08 del mattino (per essere precisa) bé certo addormentarsi alle sei del pomeriggio non era proprio nella mia norma -.-”. mi preparai velocemente, un jeans nero, maglietta bianca e nera, con le Hogan nere e una felpa bianca con delle scritte nere. E indovinate quali sono i miei colori preferiti? Esatto! Bianco e nero! Ma come avete fatto ad indovinare? xD incominciai a passeggiare per le strade parigine con il mio i-pod nelle orecchie. Come sottofondo alla mia passeggiata notturna c’era tutta la play list degli Evanescence. Le mani nelle tasche e mi avviavo verso il centro, quando ad un tratto andai sbattere contro qualcosa o qualcuno. Alzai lo sguardo e trovai quegli occhi che si erano impossessati dei miei sogni. Jason mi fece uno dei suoi sorrisi, uno di quelli che ti fanno mozzare il fiato.

- Non sapevo di attrarti così tanto. E la seconda volta in un mese eh? - disse sorridendomi dolcemente. Ripresi possesso di me.

- Evidentemente al posto del cuore devi avere una calamita – risposi con una faccina da u.u. Prese la mia mano e se la posò sul petto. Sentivo il battito irregolare del suo cuore sotto la mia mano.

- No decisamente non è una calamita - dissi sorridendo e spostando la mano, lui ricambiò il mio sorriso.

- Allora che ci fai per strada alle quattro e mezzo del mattino? Sai che è pericoloso per una ragazza uscire a quest’ora Rose? -

- Non avevo sonno. Ho dormito fino ad ora. E tu che ci fai in mezzo alla strada a quest’ora? -

- Non ho sonno. Aspetta cosa vuol dire ho dormito fino ad ora? Bella mia sono le quattro del mattino – Bella mia o.O Però detto dalle sue labbra non suonava così male...

- Si ma mi sono addormentata alle sei. -

Dopo chiacchiere varie lo invitai da me. Era sicuramente meglio che stare in mezzo alla strada alle 5 del mattino. Sapete com’è il tempo passa chiacchierando u.u Lui accettò…

Salimmo da me e chiesi al portiere di non dire nulla ad Alexander, volevo evitare ulteriori litigi inutili. Salimmo in camera mia ed io mi tolsi la felpa, mostrando la maglietta lievemente scollata, e la buttai sul letto, Jason si tolse il giubbotto di jeans e lo poggiò sul letto accanto alla mia felpa.

- E così avete girato fino alle sei... ed io che pensavo che fare l’attrice non consumava energie – disse Jason soprapensiero.

- Sarebbe così se girassimo una sola volta le scene... ma visto che ogni scena la giriamo minimo tre volte, il lavoro si triplica –

- Capisco...- disse guardandomi negli occhi. Non so perché ma sono convinta che quegli occhi mi nascondano qualcosa... ma cosa? Pensai. Mentre pensavo i cadde dalle mani un libro che avevo poggiato sul tavolino ed istintivamente mi abbassai. Non mi ero accorta che anche Jason si era abbassato per prendere il libricino e poi... poi successe tutto in un secondo. Le nostre mani si sfiorarono e subito dopo fu il turno delle nostre labbra. Appena le nostre labbra si unirono vidi un infinità di immagini susseguirsi. Prima c’era Jason e poi al suo posto c’era un grande lupo nero con gli occhi color topazio. Essendo un’ appassionata di sovrannaturale collegai subito le due cose. Jason era un lupo mannaro.

- Conosco il tuo segreto – gli sussurrai sulle labbra appena furono libere, e dopo mezzo secondo gliele disfiorai in un dolce e casto bacio.

 

 

Rose

 

 

RISPONDO ALLE RECENSIONI

 

Razorbladekisses no, non ti preoccupare non eri solo tu a non capirlo XD spero questo capitolo ti piaccia...sono felice che ti incuriosisca ^^ kiss

 

Bilu_emo piano piano vedrai come le cose prenderanno forma XD Sapevo che avresti amato Stefan da subito, anzi diciamo che n’ero certa. Jason, bè mi sa che farà quest’effetto ad un sacco di gente! Zau zau. Anche io tvb =)

 

Sabry_Cullen Mi spiace un sacco che non facciamo più il capitolo in simbiosi =’( Bè anche io vorrei gli occhi dell’immagine =) E Finalmente ti ho accontentata. Hai visto Chiara è sana e salva! Meraviglioso eh? XD Grazie per la mano che mi hai dato nel scrivere questo capitolo... senza di te avrei ancora l’acqua alla gola! Ciau Tadb

 

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Capitolo 4
*** La Verità ( tatatatatn) ***


Capitolo 4

La Verità

 

P.V. JASON

 

Quando le nostre mani si sfiorarono non capii più niente, appena le nostre labbra furono vicine, catturai le sue in un tenero bacio, ma quando si staccarono Rose disse una frase che mi fece raggelare:

- Conosco il tuo segreto - e detto questo ricatturò le mie labbra. Rimasi fermo cercando di assorbire le parole e quando lei sciolse il nostro bacio la fissai intensamente, memorizzando ogni suo movimento. Si scostò da me e si spostò con un gesto rapido il lungo ciuffo che le era ricaduto sull’occhio, poi si sistemò la maglietta, che si era leggermente abbassata accentuando la scollatura, se pur di poco, e mi guardò negli occhi con sguardo neutro. Poi nei suoi occhi vidi una scintilla di paura. Ecco! Lo sapevo aveva paura di me.

- Hey Jason ma stai bene? - mi chiese avvicinandosi un po’ poi, come ricordandosi di qualcosa,  sorrise.

- Un bacio ti sciocca così tanto? - chiese ritornando al suo posto. Quel po’ di paura che c’era prima ora aveva completamente abbandonato i suoi occhi e al suo posto c’era una sfumatura di divertimento

- Non è per il bacio - dissi anzi aggiunsi mentalmente.

- Bè allora per cos’è? -  Ma stava scherzando o cosa?  Prima mi diceva che conosceva il mio segreto e poi mi chiedeva cosa mi turbava?

- Sinceramente sono turbato da quello che hai detto! -

- Bè si vede che quelle quattro parole che ho detto ti hanno colpito in profondità. Confermando solo la mia teoria - disse con un aria professionale, come un poliziotto o un avvocato che esponeva la sua tesi. Un inattaccabile tesi con forti fondamenta.

- E da quanto lo sai? - chiesi

- Da…- disse con aria pensierosa

- Circa tre minuti - mi disse. La guardai seriamente shockato, con la mascella a terra.

- Tu sai il mio segreto da tre minuti e mi esponi l’argomento come se fosse una pratica legale e tu fossi l’avvocato che pensa di avere una tecnica infallibile per vincere il caso - le dissi. Sorrise come una bambina seriamente divertita da qualcosa, dolce come tale ma con uno sguardo, se pur divertito, maturo. Come se nei suoi 18 anni avesse dovuto affrontare situazioni più grandi di lei. Lanciò una rapida occhiata all’orologio, poi mi guardò dritto negl’occhi.

- Devi fare qualcosa oggi? - chiese. Ci pensai un attimo ed infine scossi la testa.

- No nulla. Come mai? - volevo dire come mai questa domanda? Ma penso avrebbe capito lo stesso.

- Perché sono le sei e mezza e se dovevi andare da qualche parte, che ne so tipo a lavoro, dovevi scappare abbastanza velocemente - mi disse con un sorrisino.

- Di sabato? - chiesi scettico.

- Perché di sabato la gente non lavora? -

- Bè tu di sabato non lavori -

- Sabato è il mio giorno libero, sono giustificata u.u - lasciai perdere l’argomento.

- Ed ora che si fa? - le chiesi guardandola mentre lei si alzava armoniosamente dal divano per mettersi di fronte a me.

- Io una mezza idea c’è l’avrei - disse riappropriandosi delle mie labbra. L’assecondai, ma poi mi sorse una domanda, e staccandola dolcemente le dissi.

- Se veramente sai il mio segreto come mai non ti allontani da me urlando? -

 

P.V. ROSE

 

- Se veramente sai il mio segreto come mai non ti allontani da me urlando? - mi chiese fissandomi negli occhi.

Jason se solo sapessi il mio di segreto, quello a scappare urlando saresti tu. Pensai.

- Se veramente sai il mio segreto perché non me lo dici? - disse con aria di sfida.

- Una domanda alla volta! Ti do una sola risposta ok? -  lui si limitò ad annuire ed io presi un gran respiro.

- Non ho paura dei licantropi perché ho sempre amato tutto cioè che è sovrannaturale - e detto ciò mi chinai sulle sue labbra ma senza sfiorarle.

- Bè allora se ami tanto il sovrannaturale dovresti venire con me una volta di queste - disse in un lieve sussurro.

- Volentieri - risposi infine baciandolo. Lui dopo un po’ se ne andò, io in tutta calma mi avviai verso il davanzale della mia camera e presi dalla borsa il mio pacchetto di sigarette Whiston Blue e ne presi una. Svolsi tutti i movimenti senza fretta. Mi poggiai la sigaretta sulle labbra e con un accendino nero l’accesi. Fumare mi rilassava dannatamente e non potevo più farne a meno. Lasciai uscire una nuvoletta di fumo e l’osservai mentre usciva e si disperdeva nell’ambiente esterno. Che strana cosa la vita. Ho passato cinque anni della mia vita a studiare il soprannaturale, ed ora sono confusa. Sono confusa su tutta la linea. Sinceramente temevo che qualcosa sarebbe andato storto.

Che fine ha fatto il tuo cuore di ghiaccio Rose? Chiese una vocina nella mia testa. Questa nuova vita doveva essere tutta una finzione e invece ci stavo cadendo dentro.

- Gia Rose che fine ha fatto il tuo cuore di ghiaccio? Forse si sta incominciando a sciogliere- mi dissi a bassa voce guardando il panorama che si prospettava davanti ai miei occhi. Immense colline verdi scorrevano per tutto l’orizzonte, facendo strani scherzi di luce con il sole che sorgeva. Rimasi così per un po’ e poi ripresi la lettura del libricino che avevo abbandonato sul tavolino dalla visita di Jason *.*

 

P.V. JASON

 

Dopo poco me ne andai dall’appartamento di Rose e corsi attraverso il bosco andando verso casa per incontrare Chiara, dovevo spiegarle tutto e decidere sul da farsi.

Ed eccomi di nuovo in quel maestoso castello. Quando arrivai Chiara stava giocando allegramente con Max. Max era un bambino che Chiara ed Asher avevano adottato. Un meraviglioso bambino che dimostrava circa tre anni biondo con gli occhi verdi. Poteva passare realmente per il figlio di Chiara ed Asher perché aveva lo stesso colore di capelli del “padre” e gli stessi occhi della “madre”. Davvero uno splendido bambino, anche lui era mezzo umano come Rose.  Parlai un po’ con Chiara riguardo a quello che era successo, alla fine della mia spiegazione lei annuì brevemente.

- bè questo vuol dire che i suoi poteri si sono iniziati già a sviluppare. Strano però… secondo quello che mi hanno detto i suoi poteri dovrebbero essere bloccati –

- E questo è un bene o un male? – chiesi

- Non lo so… devo vederla il prima possibile. Hai detto che ti ha “rivelato” di sapere il tuo segreto solo dopo averti baciato… giusto? Quindi può essere che i suoi poteri si attivano solo con il contatto fisico – ci pensò un altro po’ su e poi aggiunse.

- Devo vedere se riesco a leggerle i pensieri. Così forse posso scoprire se qualcun’ altro le ha sbloccato i poteri-

- Te la porterò il prima possibile. Forse non dovrai nemmeno spiegarle tutta la storia perché mi ha detto di essere un’amante del sovranaturale. Quindi dovrebbe già sapere tutto. Anche se diciamo che un po’ le ho già accennato del vostro incontro, speriamo bene…–

- Già speriamo bene – disse pensierosa. A volte vorrei sapere cosa le passa per la testa, scoprire tutti i pensieri di una Master…

- Alla fine non è un gran potere leggere nel pensiero, soprattutto quando non sai controllarlo – mi disse rispondendo al mio pensiero con un sorriso.

Ti odio quando fai così.

- Lo so. Ma ora vai e cerca di trovare un giorno in cui lei è disponibile! – la salutai e andai a cercarla. Quando arrivai all’hotel il portiere mi guardò di sottecchi. Mi avvicinai e poggiai i gomiti al bancone della hall guardando il portiere.

- Dobbiamo rifare la storie dell’altra volt oppure posso passare indisturbato? – domandai godendomi la faccia incupita del portiere.

- No Signore può passare, mi sono accurato personalmente che la signorina vi conosca. Quindi può passare – rispose con aria da maggiordomo inglese. Sorrisi soddisfatto e mi avviai verso la mia destinazione. La camera di Rose.

Rimasi un attimo fuori alla porta sentendola parlare con qualcuno. Sentivo dei passi andare avanti ed indietro.

- Sei tu che mi rendi nervosa – diceva

- Secondo me ti svegli proprio così – disse la voce metallica di Alexander. Quindi stava parlando solo a telefono con Alexander in vivavoce.

- Tu non sei normale, io già sto piena di lavoro con questa storia del Film e della co-protagonista e tu mi vieni a dire che ci sono delle agenzie interessate ad avermi nei loro spot e di considerare queste offerte. Ma se a stento ho il tempo di respirare –

- Potresti farlo domani –

- Scordatelo LA DOMENICA NON LAVORO –

- Se è per questo non lavori neanche di sabato. Comunque che devo fare? – sorrisi, la risposta mi sembrava abbastanza ovvia.

- Vaffanculo – gli rispose

- Lo prendo per un no! – disse Alexander sbuffando.

- Ma che bravo vedo che stai diventando perspicace – disse Rose e poi un tic. Bussai alla porta e dopo pochi secondi la porta si aprì. Si era cambiata da quando me n’ero andato, vabbè si anche io mi ero cambiato, ora indossava un paio di jeans grigi scuri con sopra una maglietta nera a mezze maniche e delle converse con il tacco.

- Hey ciao Jason – disse sorridendomi.

- Ciao Rose, prendi la giacca! – dissi rimanendo sulla soglia della porta.

- Perché? – mi chiese con aria confusa

- Ti ricordi quello che ti ho detto questa mattina? – annuì

- Bè diciamo solo che ti porterò a vedere una cosa – mi guardò con uno ? disegnato sul volto, ma poi sorrise e chiuse la porta.

- Ok Jason mi hai convinta andiamo-

- Ho la moto qui fuori. Ci metteremo un secondo – mi sorrise dolcemente, le porsi la mano che lei prese e poi mi tirò a se catturando le mie labbra in un bacio che contraccambiai volentieri =D.

 

 

 

RINGRAZIAMENTI VELOCI

 

Razorbladekisses  sono felice che il cap. precedente ti sia piaciuto. Spero questo ti faccia lo stesso effetto :S Smak smak Rose

 

Sabry_Cullen  figurati XD nn fa niente se hai recensito un po’ in ritardo * affila il coltello * no dai scherzo… hehe la tua curiosità è stata soddisfatta ( almeno spero ) u.u Grazie dei complimenti tesò. Smak smak Rose

 

Bilu_emo XD come sempre i tuoi commenti mi fanno morire dalle risate! Oh My gosh adoro il fatto degli altereghi * ride senza sosta… entra Stefan ( come sempre a torso nudo) legge e ride XD oki dai basta con qst stupidaggini… smak smak Rose

 

 

RAGA VISTO CHE NON SAPEVO QUALE IMMAGINE ALLEGARE HO PENSATO AD UN’IMMY FATTA DA ME… SI TRATTA DEL PORTO DI NAPOLI! SMAK SMAK BECCATEVI QST FOTO!

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Capitolo 5
*** Il Mio Sole... ***


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Capitolo 5

Il Mio Sole

 

Jason mi portò fuori una casa a due piani di legno, immersa nella foresta. La guardai bene, poi mi voltai verso lui.

- Dove mi hai portato? – gli chiesi

- Rose, questa è casa mia. Quello che voglio mostrarti si trova all’interno – rispose porgendomi la mano che presi e portandomi verso la casa. All’interno della casa non c’era nessuno, l’arredamento era semplice, delicato ma bello, ti dava l’impressione di qualcosa di familiare.

- Bella casa – commentai. Jason mi sorrise e mi portò davanti ad una porta. All’improvviso uno strano impulso prese possesso di me, mi misi davanti a Jason e posai la mano destra sulla porta che si aprì come per magia.

- Quante volte l’hai fatto? – mi chiese Jason visibilmente shoccato. Gli sorrisi dolcemente.

- Questa è la prima volta – ammisi. Jason mi guidò oltre la soglia della porta e rimasi sconvolta da quello che vedi. Oltre quella porta c’era completamente un altro mondo!

- Strano - disse Jason

- Cosa? –

- Devi ancora reagire. A questo punto, come minimo, una persona normale avrebbe avuto un infarto -.

- Bè probabilmente non sono una persona normale – dissi sorridendogli. In quello stesso momento comparve davanti a noi una ragazza, veramente bella. Aveva dei lunghi capelli castani e dei meravigliosi occhi verdi, dimostrava circa vent’anni ed indossava un abito lungo semplice di un bianco perla.

- Ciao Rose io sono Chiara e sono la Master del Ghiaccio – si presentò con voce soave.

 

P.V. JASON

 

Wow finora Rose mi aveva stupito. Aveva aperto lei il portale tra casa nostra e il castello di Chiara e non sembrava minimamente sconvolta o preoccupata. Si accomodarono sui divani bianchi del salotto mentre io stavo in piedi vicino la porta. Chiara le iniziò ad accennare qualcosa quando lei la bloccò.

- Già so tutta la storia – disse guardandola negli occhi. Chiara sembrò seriamente sorpresa.

Non riesci a leggerle i pensieri?  Le domandai mentalmente. Scosse la testa.  Questo confermava solo la mia teoria. Rose era una ragazza MOLTO speciale.

- Puoi spiegarti per piacere? – le chiese Chiara, lei annuì e prese un po’ d’aria in più.

- Non molto tempo fa mi sono ferita ad una mano procurandomi un taglio abbastanza profondo..- iniziò a spiegare. Trattenni il fiato, come mai mi rendeva tanto ansioso sapere che si era ferita? Forse aveva ragione Chiara. Forse mi ero realmente innamorato di Rose! Al mio fianco comparve Asher che si mise nella mia stessa posizione, ovvero con le braccia conserte sul petto e poggiato allo stipite della porta, mi sorrise e si voltò ance lui ad osservare la discussione tra Rose e Chiara, la sua compagna.

- mi ero ferita a sangue e portai la mano ferità vicino la faccia ed una goccia di sangue cadde sulla croce che mi hanno lasciato i miei veri genitori, della quale non ho niente se non una lettera e questa croce – disse togliendo la catenina da dentro la maglietta. Appesa alla catenina era appesa una splendida croce gotica nera… aspettate un attimo. Ma nel diario non c’era scritto che la croce era marrone?

- In principio le pietre erano di un marroncino chiaro, ma quando una goccia del mio sangue ha toccato la croce le pietre si sono trasformate in onice, dal nulla è comparso un libro antico e al suo interno ho trovato una lettera dei miei genitori, dove spiegavano che lì dentro avrei trovato tutte le risposte alle mie domande. Bè in quel libro c’era scritto tutto su esseri mitologici ed era evidenziata una parte che parlava di streghe – finì di spiegare

- E quindi tu sai già cosa sei? –

- Nella lettera che mi hanno lasciato i miei genitori c’era scritto anche che, un giorno, avrei incontrato una persona che avrebbe sbloccato in me doti speciali. Quindi finora so ben poco sul mio conto – Chiara annuì e le iniziò a spiegare che lei conosceva la persona giusta che le avrebbe potuto sbloccare i poteri e anche che i suoi genitori le avevano bloccato i poteri per semplificarle la vita. Rose si limitava ad annuire ascoltando con attenzione. Chiara le spiegò brevemente cos’era e cos’era successo ai suoi genitori.

- L’avevo capito – disse quando le comunicò che i suoi genitori erano morti perché suo padre era umano e gli umani non potevano sapere dell’esistenza di esseri “mitologici”.

- Ma ora dimmi una cosa. Come hai fatto a capire che Jason in realtà è un licantropo?- le domandò. Mi mossi leggermente a disagio, sentendomi tirato in causa.

- Bè… hem quando ci siamo baciati ho visto delle immagini… - spiegò lievemente in imbarazzo.

- Precisamente quali immagini hai visto? –

- Bè prima c’era Jason, poi si è svolto tutto velocemente e al suo posto c’era un lupo grande quanto un pony – Chiara annuì. A cosa stava pensando?

- Ora posso fartela io una domanda? – disse Rose

- Si certo dimmi –

- Cos’è tutta questa storia della Master? – ( e qui spero di placare tutti i dubbi che si sono creati nei precedenti 4 capitoli ^^ ). Chiara sorrise per poi iniziare a spiegare.

- Bè diciamo che ci sono 4 Master, una per ogni elemento: Acqua ( o ghiaccio come si preferisce), Fuoco, Aria ( o vento) e Terra. Queste 4 ragazze sono prescelte per “regnare” come regine sui rispettivi popoli. Sicuramente avrai letto che ci sono quattro tipi diversi di streghe e stregoni – disse Chiara. Rose annuì.

- Perfetto.  Allora queste ragazze, diciamo che salgono al trono, intorno ai 19 anni, e poi fanno un po’ come la regina d’Inghilterra –

- Ho capito. E quindi non puoi vedere più la tua famiglia? –

- Diciamo che io non vedo la mia famiglia da circa due anni, ma non perché sono diventata Master – prese un lungo respiro e poi continuò.

- Vedi circa due anni fa, avevo la tua età,  ero una cacciatrice di vampiri, ovvero diciamo che eliminavo i vampiri che trasgredivano alle regole, un giorno però, disgraziatamente, successe un problema e il mio Partner dovette correre in ospedale con due persone ferite. Non avevo visto una vampira che mi prese da dietro e mi morse. Diciamo che sono stata una vampira per circa un anno e quindi mi sono dovuta allontanare dalla mia famiglia per non nuocere a nessuno. Poi è successo quel che è successo e non ho avuto occasione per dedicarmi alla famiglia – finì di spiegare Chiara.

- Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa – urlò Max da un'altra stanza correndo in direzione di Chiara. Le saltò praticamente in braccio non accorgendosi nemmeno che c’era Rose di fronte.

- Max che cosa c’è? – le domandò preoccupata sistemandolo meglio sulle sue gambe.

- Mamma indovina? Ho visto una cosa. Lo sai che Renesmee verrà a trovarci? – chiese con la sua voce da bambino dolce.

- Si tesoro l’ho saputo questa mattina. Ma ti sei accorto che abbiamo ospiti? – le disse sorridendogli. Max un po’ spaesato si voltò verso Rose che gli sorrideva.

- Ciao Max io sono Rose – si presentò lei, Max le sorrise e le fece “ciao ciao” con la manina. Parlarono ancora e si misero d’accordo per andare da quella persona che io neanche conoscevo.

- Ti sei innamorato? – mi chiese Asher squadrandomi. Ma cavolo era così evidente?

- Non lo so. Penso di si – gli risposi sinceramente. Ed era realmente così. Cioè quando la guardavo sorridere il mio cuore perdeva un battito ed in un attimo tutto intorno a lei spariva come per magia, per non parlare poi di quando mi baciava. I miei neuroni si scollegavano dal resto del cervello.

- Si mi sono innamorato – dissi in fine ad Asher sorridendogli.

- Si vede fratello – mi disse dandomi una leggera pacca sulla spalla. Anche se io ero un licantropo e lui un vampiro avevamo coltivato un’amicizia che sapeva di fraternità. Sentì i passi di Rose avvicinarsi e la riguardai bene. Dalle converse con il tacco al jeans, dal jeans alla maglietta fino ad arrivare agli occhi dove mi soffermai di più. Mi sorrideva radiosa. Ed eccolo lì il sole della mia vita, l’unico punto di luce che avrei visto per tutta la mia eternità. Prima pensavo che la mia vita fosse solo un grande ed eterno cunicolo buio, che il fatto di essere un licantropo la danneggiava solo di più ed invece ora eccolo lì il sole dei miei giorni e la luna delle mie notti. La dolce metà che cercavo da sempre.

- Come siamo romantici – mi disse Chiara in un sussurro passandomi avanti per mostrare al mio sole il resto del castello. Quando mi passò davanti mi prese la mano. Se quello non era un invito a seguirla allora non sapevo più riconoscere il tramonto dall’alba. Quando ce ne andammo dal castello era ormai buio e quando la riaccompagnai a casa rimasi un po’ da lei e parlammo di quello che era successo in quello strano giorno. Lei non sembrò ne preoccupata ne stranita da tutto questo.

- Sai una cosa Jass, diciamo che ora è come se un altro tesserino si fosse aggiunto ad un puzzle incompleto – poi alzò il viso e mi sorrise.

- Scusa mi correggo sono due i tesserini che si aggiungono –

- Ah e potrei sapere quali sono? – domandai sperando di conoscere già la risposta.

- Bè primo tutta questa storia. Finalmente so un po’ di più sul mio passato. E secondo bè… e secondo ho trovato te… non è meraviglioso? – disse poggiando la sua testa sul mio petto. In quel momento stavo davvero bene! Stavo semisteso sul divano, con Rose al mio fianco, poggiata sul mio letto che sorrideva.

- Si, dolcezza è davvero meraviglioso – dissi baciandole la fronte. Lei alzò la testa e catturò le mie labbra in un casto bacio.

 

RINGRAZIAMENTI:

 

Bilu_emo allora cara… grazie della recensione! Povero alter ego intelligente! * prende un martello pneumatico e lo da all’ alter ego normale* Leggendo codesto capitolo hai capito chi è Max, spero o.O – ma come fa a capirlo che tu l’hai spiegato una schifezza? – Caro e dolce alter ego buono ed intelligente… * prende una pistola, l’alter ego intelligente si accosta al muro, punta la pistola contro l’alter ego buono ed intelligente * allora avevi qualcosa da dirmi? – no cara non ti preoccupare – ecco bene! * ghigna soddisfatta *

Scusami ma stavamo dicendo? Ah si! Questo capitolo l’ho scritto in una sola serata ( record personale ) – e ci credo sei lentissima a scrivere - * spara all’alter ego intelligente * dicevamo? Ah si si certo. E subito dopo ho scritto il primo capitolo di una nuova storia ( ke devo ancora pubblicare) e dopo  questa risposta lunghissima ti lascio in pace * l’alter ego buono di Rose raggiunge quello di Bilu * e vissero tutti scemi e contenti XD

 

GRAZIE A CHI L’HA MESSA TRA I PREFERITI!

1 - bella95
2 - Honey Evans
3 - kikka_la cantante di edward
4 - Razorbladekisses
5 - revy_kau
6 - Sabry_Cullen
7 - todetto
8 - zije600

 

E A CHI L’HA MESSA TRA LE SEGUITE

 

1 - Bilu_emo
2 - Honey Evans

 

SMAAAAAK

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6... i Cullen ***


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Capitolo 6

I Cullen

 

 

* autrice * sono passati due mesi dall’ultima volta che abbiamo visto i nostri protagonisti. In questi due mesi sono cambiate molte cose.

Jason e Rose si sono messi insieme, a quest’ultima uno stregone ha sbloccato i poteri, che ha imparato a controllare e si è scoperto che è in realtà una bi-elemento. Ovvero possiede la capacità di controllare due elementi… Ma in questo giorno, nel palazzo c’è un po’ più di movimento. Oggi arrivano degli ospiti, amici di Chiara, che solo quattro persone conoscono… * si innalza una nuvoletta, anzi una nuvolona, di fumo e l’autrice inizia a tossire * Chi è il deficiente che ha messo tutto questo fumo? Avevo chiesto un PO’ d’atmosfera non un incendio! * esce Stefan da dietro le quinte * - scusa colpa mia! Ho sbagliato a girare la manovella ^^” – come mai non ne avevo dubbi? -.-“ Vi lascio leggere.

 

P.V. ROSE

 

Chiara mi aveva incaricato di accogliere gli ospiti e così stavo aspettando nella casetta di legno. Naturalmente Jason era venuto con me, il mio dolce tesoro. Uno dei miei poteri era quello di vedere i ricordi delle persone, solo guardandole negli occhi, naturalmente potevo scegliere io quali ricordi vedere o dovevano essere le persone a volermeli far vedere e riuscivo anche a trasmettere i miei ricordi. Chiara mi aveva fatto vedere gli ospiti, quando li aveva conosciuti ecc… per fortuna era sabato ed io non dovevo andare a lavoro, anche se avevamo quasi finito il film, un'altra settimana e sarebbe finito tutto. Finalmente! Io e Jass (Jason) stavamo comodamente seduti una vicino all’altro sul divano facendo zapping da un canale musicale all’altro.

- Dolcezza mi sa che così il telecomando si consuma, perché non lasci semplicemente su Mtv? – sbuffando feci come mi chiese e lasciai su Mtv, tanto non mi applicavo più di tanto alle canzoni quando stavo vicino a Jason. Romantica? Chi io? Assolutamente no!

Ed ecco il campanello, spensi la televisione ed andai ad aprire la porta. C’erano 10 adulti ed una bambina. Naturalmente già conoscevo tutti grazie a Chiara.

 

P.V. NICOLE

 

Io e la mia nuova famiglia, i Cullen, dovevamo andare a trovare un amica di famiglia, che avevo visto solo una volta a Forks. Ci ritrovammo fuori una casa di legno a due piani, in Francia, mi avevano parlato di un castello, ma dubitavo fortemente si trattasse di quello. Carlisle premette il campanello e ci aprì una ragazza ed un ragazzo. Rimasi paralizzata e smisi di respirare. Quella ragazza era simile a mia madre, ma non poteva essere lei. Rose? MIA SORELLA? Non la vedevo da circa 18 anni ma era l’unica spiegazione logica. I capelli castani avevano le mille sfumature che avevano anche i miei, i suoi occhi di un marrone intenso erano uguali a quelli di nostra madre, Charlotte, anche lei non la vedevo da quando avevo circa sei anni, ovvero da quando mi portò dai nonni perché se no sarei stata in pericolo. Pensavo fossero morti tutti e tre: Rose, mia madre e mio padre, ma evidentemente mi sbagliavo.

- Salve, voi siete i Cullen, e Jacob, vero? io sono Rose. – disse con un sorriso, all’improvviso non sentii più niente. Se aveva la croce della nostra famiglia, allora era davvero lei. Edward mi guardò ed io lo guardai sorpresa, spaventata, ero tutto in una botta. Anche Jasper mi guardò, ma ero troppo sconcertata anche solo al pensiero di aver ritrovato mia sorella. Pensavo che della mia famiglia ero l’ultima sopravvissuta ma probabilmente mi sbagliavo.

Ci fece accomodare in casa e poggiò una mano su una porta che si aprì ed eccolo il castello di cui avevano parlato. Si voltò verso di noi sorridendoci e notai una catenina al suo collo. Una croce gothica nera. In quel momento mi sentì sprofondare!

 

 

SALVE

SCUSATE SE HO POSTATO COSI’ TARDI, MA VEDO CHE LA STORIA NON PIACE E MI DISPICE T.T

SCUSATE ANCHE IL CAPITOLO PICCOLO, MA DEVO ANCORA DECIDERE SE CONTINUARE OPPURE NO.

FATEMI SAPERE TRAMITE RECESIONI.

GRAZIE BILU… 6 DOLCE COME SEMPRE XD

DAI ALTER EGO INTELLIGENTE NON TRATTARMELA MALE U.U

KISS KISS ROSE

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Capitolo 7
*** Ricordi ***


Capitolo 7

Ricordi

 

Ci trovavamo tutti nel salone del castello.

I Cullen sapevano del mio potere di vedere i ricordi e Chiara mi aveva spiegato che Alice non ne aveva della sua vita da umana.

- Alice se vuoi posso fare un tentativo… - le proposi, i suoi occhi s’illuminarono.

- Davvero? - mi chiese. Annuii

- Certo, però non devi opporti, se no la tua mente mi respingerà arrivata ad un certo punto - spiegai. Jasper, il suo ragazzo, si alzò per farmi posto vicino ad Alice. Io ero pronta!

- Non perdere mai il contatto visivo - le dissi a bassa voce, sapendo che lei poteva sentirmi, infatti annuì. Catturai il suo sguardo ed una serie di immagini veloci iniziarono a scorrere, a partire dagli anni più recenti.

Arrivai a circa 60 anni fa quando incontrai un muro che superai con notevole fatica, una luce abbagliante mi colpì in pieno.

Poi vidi un immagine sfolgorante di una stanza con un letto semplice e delle pareti grigie consumate dal tempo, sentii un rumore di serrature che scattano e poi tutto cambiò velocemente. Di nuovo quella luce abbagliante e poi un uomo, sulla quarantina vestito elegante e con un camice bianco, mortalmente chiaro e con i capelli castani, prima che potessi vederne gli occhi cambiò tutto un'altra volta. Questa volta l’immagine non era più chiarissima, anzi era tetra. Vedevo sangue ovunque, ma il sangue non era di Alice, era delle guardie.

- Non ne ho bevuto neanche una goccia - disse la voce cristallina di Alice in lontananza. Lo scenario cambiò ancora. Ora sentivo puzza di bruciato, poi vidi un fuoco e improvvisamente mi trovai davanti un biondo con degli occhi rossi spaventosi.

Ritornai alla realtà come se fossi stata lanciata fuori dalla testa di Alice, presi un gran respiro.

Edward e Chiara mi guardarono ad occhi sgranati.

- Ci sei riuscita? - mi chiese Alice impaziente.

- Si c’è riuscita - disse shoccato Edward. Ora quelli shoccati eravamo 3.

- Com… sei riuscito ad entrarmi nella testa? O_O - chiesi

- In realtà ci sono riuscita anche io - disse Chiara, mi voltai verso di lei.

- Ma come…? -

- Diciamo che eri così concentrata che il tuo cervello ha fatto cadere la barriera che hai di solito… - annuii credendo di aver capito cosa voleva dirmi.

- Allora cos’hai visto? - Mi richiese Alice. Le descrissi le immagini che ero riuscita a vedere, fin nei minimi dettagli. Dopo un momento d’immobilità totale mi saltò al collo facendomi traballare.

- Grazie grazie grazie! - urlò continuando ad abbracciarmi.

- Prego ma, io non ho fatto assolutamente nulla, ma se vuoi ci riproviamo -

- Ok, ma non subito! - disse preoccupata per me. Squillò il mio cellulare e guardai Jason che me lo lanciava. Lo presi appena in tempo, gli sorrisi e lui fece altrettanto.

- scusatemi un attimo - dissi alzandomi ed andando di là leggendo il nome sul Display. Era mio fratello, Josh!

Entrai in camera mia e chiusi la porta alle mie spalle.

 

P.V. NICOLE

 

Rose andò in un'altra stanza per rispondere al telefono. Usai il mio potere, Che consisteva nel vedere oltre muri e porte. Diciamo che è come se il mio spirito viaggiasse senza il mio corpo. La vidi sedersi sul suo letto e rispondere a telefono.

- Pronto? – rispose

- Ciao sorellina come va? – chiese una voce di un ragazzo dall’altro capo del telefono. Quindi già aveva un fratello, naturale, non potevo pretendere che rimanesse lì ferma ad aspettare che una sorella, di cui probabilmente non sapeva neanche l’esistenza, si facesse viva dopo 18 anni.

- Dimmi cosa vuoi e non farmi perdere tempo Josh – disse sbuffando

- Devo sentirmi offeso? –

- Tanto lo so che vuoi qualcosa. Quindi dimmi cosa vuoi! –

- Ok, allora visto che hai affrettato i tempi, vorrei chiederti se, visto che né papà né Jessica ci sono perché devono fare un viaggio di lavoro, e tra poco bisogna andare a prendere le pagelle… -

- Dimmi solo quando devo venire Josh così evitiamo 1000 giri di parole – sentii fare dall’altro capo un sospiro.

- Sabato alle 17.00 –

- Ok ci sarò, ma tu avevi già organizzato tutto eh? –

- Si! Grazie sorellina sei la migliore del mondo –

- Non ricordartelo solo quando ti fa comodo – disse lei come se fosse normale esattamente il contrario.

- Lo terrò presente. Ciao Rose - il ragazzo dall’altro capo staccò il telefono senza aspettare risposta. Rose si alzò per ritornare nel salone dove ci trovavamo tutti.

Era strano sapere che mia sorella aveva un fratello che non era anche mio fratello. * entra l’autrice che scrive qualcosa sopra un foglio che da a Nicole *

- Tieni cara questo è il numero di uno psichiatra, così eviti di fare certi pensieri contorti - * l’autrice com’è entrata così se ne va * Tutti hanno un ? interrogativo sulla faccia.

- Va bene ritorniamo alle nostre discussioni normali…- disse Emmett. Io invece ritorno alle mie fisime mentali. * fisime mentali MODE * forse dovrei dirle che ha una sorella, ma non ho nessun diritto di irrompere nella sua vita. È giusto dirle tutta la verità? Deve sapere del suo passato? Deve conoscere la sua storia? Devo parlarne con qualcuno!! Com’era il numero dello psichiatra? O.o

 

BILU_EMO cara ma io la scena del fumo l’ho messa solo per te! Sapendo che sei una fan di Stefan XD Hai ancora voce dopo il Nuoooo Kilometrico? XD fammi sapere se ti è piaciuto questo chappy! Sm@k

 

RAZORBLADEKISSES No no cara continuo! Non vorrei trovarmi in un lettino d’ospedale per colpa di una Fan Fiction per carità! Farò svagare ancora un po’ la tua testa! Anche se cmq puoi svagarla anche con un'altra FF un po’ più seria ( o almeno c’ho provato u.u). Scriverò il link qualche riga più giù! Sm@k

 

GRAZIE ALLE PERSONE CHE L’HANNO MESSO TRA LE PREFERITE

 

1 - bella95
2 - Honey Evans
3 - kikka_la cantante di edward
4 - Razorbladekisses
5 - revy_kau
6 - Sabry_Cullen
7 - todetto
8 - zije600

 

E A QUELLE CHE L’HANNO MESSA TRA LE SEGUITE

 

- BAMBOLOTTA
2 - Bilu_emo
3 - Honey Evans
4 - KikyCullen
5 - serinetta

 

IN PIÙ VI DIRÒ CHE STO SCRIVENDO UN'ALTRA STORIA CHE SI CHIAMA VAMPIRE’S HEART. VI METTO QUI IL LINK

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=354752&i=1

UN KISS A TUTTI SM@K 

Questa è, più o meno, come l'immagino io XD

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Rose

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Capitolo 8
*** Viaggio in Italia ***


RAGAZZE HO RITROVATO LA MIA PEN!! PER VOSTRA SOMMA GIOIA ( si come no -.-“ )… comunque, eccovi un nuovo chap. Vi chiedo scusa per aver aggiornato solo ora!

Devo ringraziare BILUUU!! Per aver recensito e per sostenermi sempre!! Thk caraa ^_^ grazie 1000 a tutti quelli che hanno messo questa FF tra le preferite e tra le seguite!

Godetevi il capitolo… Smak… la vostra Rose

Capitolo 8

Viaggio in Italia.

- scusatemi ma devo andare a letto, domani iniziamo a girare all’alba – dissi salutando tutti ed andando a dormire nella mia stanza. La mattina dopo la sveglia suono alle 4.00 inutile dirvi quant’ero entusiasta -.-“

Avevo circa un ora per prepararmi, anche se di solito ce ne mettevo mezza, capitemi, il sonno fa brutti scherzi, ma non potevo lamentarmi, quello era il mio lavoro e venivo pagata profumatamente per farlo. Uscii dal castello per andare nella casa normale, altrimenti non avrei mai sentito il clacson di Alex.

Quando arrivò lui era fresco come una rosa, beato a lui! Per fortuna era l’ultimo giorno di riprese, anche se sarei stata impegnata fino a sera inoltrata.

P.V. NICOLE

Rose quel giorno lavorò dalle quattro fino a mezza notte, e quando tornò non si fermò un attimo, aveva già la valigia pronta ed in quel momento stava solo aspettando che Jason caricasse in macchina le valigie. Alla fine era riuscita a convincere Jack a far andare con lei il proprio ragazzo, minacciandolo di farsi accompagnare da Liz e di fare cose folli.

Prese i biglietti e ci venne a salutare.

- Ci vediamo lunedì. Ciao! – disse uscendo dalla porta principale.

- quando glielo dirai? – mi chiese Chiara.

- Penso mai – le risposi abbassando lo sguardo.

- Perché? –

- Perché non ho il diritto di entrare nella sua vita e di sconvolgerla così! –

- Penso che più sconvolta di così non possa essere…-

- Che vuoi dire ? –

- Pensaci, ha scoperto di essere una mezza strega, sta con un licantropo, passa la maggior parte tra esseri sovrannaturali. Non sottovalutarla, Rose è una ragazza forte, penso che sarà solo contenta di scoprire un po’ di più sul suo passato – mi disse comprensiva. Già, forse le avrebbe fatto piacere, o forse mi avrebbe odiato per non averla cercata prima.

- Ci penserò…- le dissi.

- Guarda che lo so se ci pensi o no… - scherzò con un sorriso, ricambiai il sorriso ed andai a caccia.

P.V. ROSE

Ci trovavamo sull’ aereo dove c’erano poche persone sparse un po’ ovunque tra le file di sedili. Io stavo comodamente poggiata contro Jason, con la testa sopra la sua spalla con gli occhi chiusi.

- Piccola ma stai dormendo? – mi sussurrò all’orecchio

- No – risposi in un sussurro.

- A cosa pensi? –

- A Nicole… perché mi somiglia così tanto? – chiesi aprendo gli occhi e guardandolo. Lui alzò le spalle ed io spostai la testa.

- Fato? – chiese

- No, c’è qualcosa sotto che non mi convince - risposi storcendo un po’ la bocca.

- Dai piccola non pensarci, pensa solo che avremmo un giorno, come minimo, tutto per noi – disse baciandomi. Vi ho già detto che io amo questo ragazzo?

Il viaggio fu tranquillo ed arrivammo in Italia alle 5:00, prendemmo un taxi ed andammo a casa mia. Avevo le chiavi e quando entrammo era tutto buio.

- Non c’è nessuno? – mi sussurrò Jason all’ orecchio. Sorrisi sadica.

- Lo scopriremo subito – bussai il campanello e poi sentii un tonfo. Si, c’era qualcuno, c’era Josh che era appena caduto dal letto. Io e Jass ridemmo. Ma quanto ero cattiva? Mi rispondo da sola. Tanto! Josh uscì dalla sua stanza a torso nudo, con il pantalone del pigiama grigio e tutti i capelli biondi spettinati. Ci guardò come se non ci vedesse ed io, per rimediare a quel suo piccolo problema, accesi la luce.

- e dai! Spegni quella luce, ti ho visto! – urlò mio fratello con voce assonnata.

- Ah si? A me sembrerebbe il contrario! – dissi ridacchiando.

- Ma va a quel paese Rose – mormorò

- Cosa? Vuoi che me ne vada? – dissi portandomi una mano all’orecchio.

- Nono… a proposito, ciao Jason – Il mio ragazzo salutò ed io l’accompagnai in camera mia, stavo morendo di sonno e, infatti, appena ci mettemmo a letto crollai nel mondo dei sogni.

Una bambina con i capelli castani, una donna che sorrideva tenendo in braccio un neonato in fasce. Poi lo scenario cambia e la donna che sorrideva, ora piangeva. Poi sangue, solo sangue…troppo sangue! neve rossa… sangue scarlatto che imbratta il candore della neve, che ne toglie l’innocenza macchiandola di morte.

Mi svegliai ansimando, come se avessi appena percorso 100 Km di corsa. Svegliai anche Jason che mi chiese dolcemente cosa non andava.

- Nulla, un incubo, solo un incubo… - mormorai. Mi poggiai di nuovo vicino a Jason, che mi passò un braccio intorno ad un mio fianco e io mi appoggiai contro il suo petto. Mi sentivo bene tra le sue braccia.

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Capitolo 9
*** Chapitolino 8 ***


Capitolo 8

“Paparazzi”

 

Un incubo, è stato solo un incubo continuavo a pensare mentre preparavo la colazione.

<< Oggi a che ora c’è l’incontro? >> chiesi a Josh ancora in pigiama.

<< Alle cinque >> rispose mangiando uno dei cornetti che era andato a prendere Jason, per quanto mi riguardava, avevo lo stomaco chiuso.

<< Non mangi niente? >> mi chiese Jass, parlava bene l‘italiano, ma si sentiva che era francese.

<< Non ne ho voglia >> mi scrutò per un po’, ed infine annuì. Io e Jass ci guardammo negli occhi, quello sguardo sostituiva mille parole.

<< Sbaglio o mi sta venendo il diabete? >> disse con aria ironica mio fratello.

<< Chi lo sa >> risposi.

<< Ma tu non avevi detto che l’amore non faceva per te, e che san Valentino è la festa dei produttori di frasi da cioccolatino e dei  venditori di rose? >>

<< Sulla prima non sono più così sicura, sulla seconda continuo a pensarlo >> risposi. Jason sorrise.

<< E così san Valentino è solo la festa delle frasi da cioccolatino eh? >> mi chiese in francese. Josh ci

guardò, probabilmente senza capire.

<< Oui >> risposi iniziando a sparecchiare, Josh si alzò per andarsi a lavare e Jason mi diede una mano.

<< Sei sicuro di volermi accompagnare? Potrebbe essere rischioso >>

 << Rischioso? >>

<< Potresti essere preso di mira dai paparazzi >>

Sorrise. << Sopravvivrò >>

<< Sopravivresti anche se svelerebbero il tuo segreto? >> s’irrigidì un po’.

<< Questo non succederà. >>

<< Ne puoi essere sicuro? >>

<< Oui, perché mi accorgerò se qualcuno mi segue >> Gliela diedi per buona e poi ci andammo a

preparare anche noi. Verso le quattro e mezza uscimmo di casa e, come mi aspettavo, intravidi un fotografo nascosto.

<< Sei ancora sicuro che sopravvivrai? >> domandai avvicinandomi pericolosamente a Jason. Eh si, quel fotografo avrebbe avuto un bello scoop.

<< Se ti riferisci al fotografo appartato nella sua macchina, l’ho visto e sentito. Quindi come vedi non c’è pericolo >>

<< Se ne sei convinto tu… >>

<< Oui Mon Amour, ne sono convinto >> sorrisi per evitare di ridire.

<< Amore ma lo sai che hai proprio un accento strano? Si sente lontano un miglio che sei francese >> sollevo il sopracciglio destro e mi guardò, anzi, mi fissò come per volermi entrare nella mente.

<< Non preoccuparti Jass, io amo anche il tuo accento francese >> gli diedi un bacio a fior di labbra prima di ricordarmi del fotografo.

Entrammo in macchina, Jason al posto di guida, io al suo fianco e Josh sul sediolino anteriore dietro a Jason, con l’i-pod nelle orecchie e lo sguardo perso fuori dal finestrino. Chissà a cosa stava pensando, probabilmente era come me alla sua età, pensava a mille cose diverse ed ogni pensiero ne rincorreva un altro e così cominciava una corsa folle con un sottofondo personale che terminava solo quando ti dicevano di smontare dall’auto. Quasi non ricordavo più cosa volesse dire essere senza pensieri, o almeno senza pensieri gravi, come: Tra quante ore devo andare a lavoro? Quando scade l’assicurazione dell’auto? Come mi stanno i capelli? Dove è andato a finire il mio peluche preferito? Ok, forse le ultime due no ma penso di aver reso l’idea , anche se i capelli sono la dannazione di ogni donna, se non sono perfetti viene una crisi di nervi. E non provatemi a dire che non è vero u.u*

A scuola di Josh nessuno ebbe da ridire niente e qualcuno rimase anche incantato a guardarmi. Ora mi vedi in tv ed ora mi vedi di fronte a te. Magia! Parlai con i professori, tutti capaci e molto professionali, una ragazzina mi chiese anche di farle l’autografo. Non conoscevo nessuno a parte Michele, il migliore amico di Josh. Si conoscevano dall’asilo, cioè da circa 12 anni. Ci salutammo e poi Josh mi disse di andarmene, visto che avevo ritirato la pagella e che lui sarebbe tornato dopo con Michele, risalimmo in macchina e il mio cellulare vibrò, lessi il messaggio e mi allungai verso Jason per farlo leggere anche a lui.

“Ciao piccioncini vi state divertendo? Finalmente posso camminare in casa con i miei fantastici box senza nessuno che rompe perché non capisce la raffinatezza di certi indumenti u.u non vedo l’ora che tornate, devo torturare un po’ Jason… ho già circa 10 battutine pronte mhuahaha xD Qui vi salutano tutti. Dai uno pugno da parte mia a quella pallina da ping pong del tuo ragazzo. Stefan”

<< Raffinatezza di certi indumenti? >> disse Jason ridendo.

<< Perché io li ho visti i suoi box, sono davvero belli… >> mi fermai perché Jass mi guardava con sguardo omicida, quindi sorrisi. Quando un ragazzo è arrabbiato con te sorridi e fa gli occhietti dolci.

<< Come sarebbe a dire che hai visto i suoi boxer? >>

<< Oh suvvia, cammina solo con quelli per casa, quando è al massimo del suo pudore si mette i jeans. Devo chiedergli dove li compra, sarebbe carino vedere come ti stanno addosso >> dissi maliziosa. Accese il motore continuando a borbottare. Arrivammo a casa dopo dieci minuti ed io lo trascinai per i bordi della camicia in camera da letto, bi potete immaginare come sia andata a finire no? (***)

 

(*) scusate per la faccina, ma ci voleva… e poi l’adooooro >.<

(**) Stefan ed i suoi box NON potevano mancare!

(***) Mi spiace non poter descrivere meglio la scena, ma questa storia ha il reating verde

 

 

Grazie mille alla mia Bilu ke mi commenta sempre… grz a tt qll ke l’hanno mexa tra i preferiti e tra le seguite.

Spot:

Ragazze, sprecate 1 minuto della vostra vita per rendermi felice. SCRIVETE UNA RECENSIONEEEE grz bye

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Capitolo 10
*** AVVISO ***


Scommetto che l'avevate già capito... NO! non pensate subito a male, non voglio togliere la FF... ho solo problemi con il pc! Quello fisso è morto e quello piccolo 1. non mi fa accedere e 2. non ha NVU (pc pezzotto v.v) Ringrazio le 3 persone che hanno recensito il capitolo precedente... Sono veramente felice!!! =D Un'altra cosa... avete idee da propormi? IMPORTANTE!!: CERCO BETA! se qualcuno/a di voi fosse interessata/o il mio contatto msn è questo: vallynebby@hotmail.it Scusate se mi dimentico qualcosa, ma questa notte non ho chiuso occhio ed appena ho avuto sotto mano un pc decente ho postato l'avviso. Morsetti *,..,* La vostra Rose

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