My secret forbidden di rosewhite (/viewuser.php?uid=56960)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 Il Diario ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 Occhi ***
Capitolo 3: *** Magic kiss ***
Capitolo 4: *** La Verità ( tatatatatn) ***
Capitolo 5: *** Il Mio Sole... ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6... i Cullen ***
Capitolo 7: *** Ricordi ***
Capitolo 8: *** Viaggio in Italia ***
Capitolo 9: *** Chapitolino 8 ***
Capitolo 10: *** AVVISO ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 Il Diario ***
Capitolo
1
Il Diario…
( Alex
è l’abbreviativo di
Alexander)
Da
qui su tutto sembrava più piccolo: la foresta sembrava un
parco e il lago
sembrava solo un piccolo stagno. Spostai lo sguardo dal finestrino allo
zaino
sul sedile di fianco a me e presi il mio diario, che consisteva in un
quaderno
rosso con una R nera sopra, scrissi la mia paginetta di routine e poi
lo rimisi
a posto. In quel
momento ero sola, ma
sapevo che in aeroporto, ad aspettarmi, ci sarebbe stato Alexander.
Alexander
era il mio manager, e si prendeva sempre cura di me anche essendo di
soli 5
anni più grande. Ed ecco la voce dell’hostess che
pregava di allacciare le
cinture perché l’aereo stava per atterrare. Appena
scesa dall’aereo mi guardai
intorno e, sotto il cartellone con su scritto “
aéreoport de Paris” c’era
Alexander vestito in modo elegante con un docile sorriso.
-Ciao
Rose, com’è andato il viaggio?-
-
Bene ma… cosa sono tutte queste formalità?
Abbracciami no?- dissi aprendo le
braccia. Il suo sorriso si allargò e mi abbracciò.
-
Qual è la prima cosa che dobbiamo fare qui?-
-
Andare a mangiare qualcosa. Non sei affamata?-
-
In realtà ho solo voglia di qualcosa da bere. Mi porti in
qualche bar?
-chiesi.
-
Ok! Conosco un bar che si chiama Blue Moon. Il proprietario, Jo,
è amico mio,
ci riposeremo lì per un po’ e poi andremo in hotel
-
-
Io ci sto - dissi salendo a bordo della macchina nera di Alexander.
Dopo circa
15 minuti di viaggio arrivammo fuori un locale meraviglioso con un
insegna
altrettanto bella. L’insegna aveva uno sfondo nero con sopra
disegnata una luna
piena centrata tra la scritta Blue Moon in
una meravigliosa scritta gothica bianca e blu ( immagine a fine
capitolo ).
Entrammo e vidi una persona che non mi sarei mai aspettata di vedere
lì. Liz. Aveva
la divisa del locale, tutta nera con
una luna disegnata sul taschino sul petto, quindi lavoravo
lì. Non mi vide
arrivare e mi avvicinai di soppiatto.
-
Hey Liz non pensavo di incontrarti qui! - dissi arrivata al banco, lei
alzò lo
sguardo sorpresa e sorrise.
-
Bè Rose sinceramente neanche io - uscì da dietro
al bancone e mi venne ad
abbracciare.
-
Quindi voi due vi conoscete? - chiese Alexander seduto al bancone.
-
Si! Ci siamo conosciute quando sono andata a fare le foto a Milano per
quel
giornale…- provai a spiegare.
-
Si ero lì in vacanza e ci siamo conosciute durante una sua
pausa e siamo
diventate subito amiche- disse Liz. Io annuì e dalla porta
dietro il bancone
uscì un uomo molto alto, con i capelli corti e neri e con
gli occhi verdi
smeraldo. Di certo non si poteva dire che era un uomo brutto u.u
-
Hey Jo come va? - disse Alexander all’uomo dietro il bancone.
-
Hey Alexander! Chi è questa bella ragazza? Hai fatto
conquiste eh? - disse
facendogli l’occhiolino. Mi schiarì la gola.
-
Piacere Rose Shade e tu devi essere Jo, il proprietario del bar- dissi
con una
faccia così u.u
-
Hey che bel caratterino! - disse Jo incominciando a ridere
-
Già la mia Rose ha proprio un bel caratterino - disse Alex
ridendo a sua volta.
Avrei fatto questioni su quel MIA ma passai oltre e lentamente
ritornò serio.
-Hey
Jack smettila di fare l’idiota -
-
Stefan ma chi si sta muovendo? - bisticciavano due ragazzi seduti ad un
tavolo.
-
Hey Liz vieni un secondo? - disse uno dei due. Nemmeno
quest’ultimo finì la
frase che sia il mio cercapersone che quello di Alexander suonarono
all’unisono.
-
Hey chi ha il numero del mio cercapersone? - chiesi guardando lo
schermo. Alex
guardò il mio cercapersone e mi spiegò che il
numero apparteneva ad un
produttore che dovevamo incontrare oggi.
-
E come mai ha anche il mio numero di cercapersone? Questo doveva essere
un
numero privato - dissi sbuffando.
-
Rose mi sa che l’hotel lo andiamo a vedere dopo -
-
L’avevo capito -.-“ - Dopo aver salutato Liz e Jo
ce ne andammo. Stavamo in
macchina finché non urlai un sonoro
-TORNA INDIETROO- avevo dimenticato il
mio zainetto nel bar.
-
Entro solo io, faccio il prima possibile - entrai velocemente nel bar,
chiesi
scusa e presi lo zainetto. Quando uscì mi schiantai
letteralmente contro un
ragazzo che non avevo visto, facendo cadere tutto a terra.
-
Scusami - dissi iniziando a raccogliere tutto quello che era caduto
dallo
zainetto.
-
Figurati - disse aiutandomi a raccogliere gli oggetti restanti. Appena
rimesso
insieme i pezzi ^^ salì sulla Alexander’s Machine che
partì di corsa.
P.V.
JASON
Stavo
entrando nel Blue Moon quando qualcosa mi venne addosso.
-
scusami - mi disse iniziando a raccogliere le cose che le erano cadute.
-
Figurati - dissi aiutandola. Avevo lo sguardo basso e per questo non
riuscì a
vederle il viso. Aveva dei capelli castani, abbastanza lunghi, era
snella e si
muoveva in modo aggraziato. Salì su una macchina nera e
partì. Guardai a terra
e trovai un quaderno rosso con sopra una R nera, lo raccolsi e lo misi
nello
zaino, glielo avrei ridato appena l’avrei rivista.
-
Bah - dissi tra me e me. Entrai nel bar e mi andai a sedere al mio
solito
tavolo, quello con Stefan, Jack e Liz che aveva appena finito il turno.
-
Guardate chi si rivede, Misteeeeer Jaaasooon! - disse Stefan con aria
da
presentatore di un quiz a premi, feci un inchino.
-
Ciao Jason - mi salutò Liz, mentre Jack, che
l’abbracciava, alzò solo la mano.
Salutai entrambi e passammo così il nostro pomeriggio, tra
chiacchiere e
risate.
P.V.
ROSE
Andammo
alla riunione con il produttore e mi feci spiegare in cosa consisteva
il film.
Gli occhi dell’uomo che avevo di fronte si illuminarono.
-
Bè in pratica è la storia di due nemici naturali
che si innamorano -
-
Una specie di Romeo e Giulietta? - chiesi.
-
Si! Solo che i due nemici sono esseri sovrannaturali, si tratta di una
guerra
che viene portata avanti da secoli da due casate. Quella dei vampiri e
quella
dei licantropi- spiegò il produttore.
-
Si mi piace come idea. E io chi dovrei interpretare? -
-
L’affascinante licantropa che si innamora di un vampiro da
uccidere. In pratica
sarai la co-protagonista. Basta solo firmare il contratto -
Alexander
lesse il contratto e poi me lo porse annuendo. Firmai, tanto io non
avevo
niente da perdere.
-
Perfetto allora ci vediamo Giovedì con la consegna dei
copioni -
-
A giovedì allora - dissi alzandomi e stringendo la mano che
l’uomo mi porgeva.
Salutammo e ce ne andammo.
P.V.
JASON
Stavo
sul mio letto e continuavo a guardare lo zaino, volevo almeno aprire
quel
quaderno per vedere a chi appartenesse, ma mi sembrava una
cosa… non proprio
giusta. Ma alla fine il mio lato curioso prese il sopravvento. Mi alzai
ed
andai a prendere il quaderno. Lo guardai per qualche secondo e poi lo
aprì.
Proprietà
di Rose Shade.
Ecco
cosa c’era scritto sulla prima pagina, la
curiosità era troppa e continuai a
leggere.
24 Febbraio
Caro
diario,
penso
di
fare una grande cavolata scrivendoti, ora sono un personaggio pubblico
e
potresti andare in mano a qualche giornalista che ti pubblicherebbe, ma
nel
frattempo ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e non me la sento di
scaricare i
miei problemi su qualcun altro.
Oggi
è
l’anniversario della morte di mia madre. In una lettera che
mi lasciò mi disse
che quando diventavo maggiorenne e quando volevo potevo chiedere a mio
padre di
consegnarmi il pacchetto. Sono maggiorenne e ho preso la decisione che
tra poco
mi farò consegnare questo pacchetto, vorrei solo aspettare
il momento opportuno.
Ho
paura di
scoprire cosa c’è al suo interno!
Oggi
mio
fratello è strano, spero stia bene, quello a soffrire di
più è lui, anche se io
ho visto la morte di nostra madre in diretta.
Ora
devo
andare, Alexander sarà qui tra poco.
Ciao
By Rose
Bè
almeno ora so più cose di lei. 1 so che è
maggiorenne, 2 so che le è morta la
madre, 3 so che è
un personaggio
pubblico. Ma che ci sarà in quel pacchetto?
La
curiosità mi uccideva e quindi lessi un'altra pagina.
4
Marzo
Caro
Diario,
Questi
impegni di lavoro mi occupano troppo tempo!
Oggi
chiederò a mio padre di darmi quel pacchetto. Sono curiosa!
…
Quando
ho
chiesto di consegnarmi il pacchetto di cui parla mia madre nella
lettera lui mi
ha risposto che dovevo pensarci bene.
Parole
testuali:
Rose,
figlia mia pensaci
bene, non so cosa c’è in quel pacchetto,
è una storia troppo lunga… tua madre
una volta ti scrisse un’altra lettera che mise vicino a quel
pacchetto, capirai
tutto a tempo debito.
Gli
risponderò domani e ti farò sapere. Speriamo che
non sia niente di grave.
A
domani…
Rose
5
Marzo
Caro
Diario,
Oggi
ho dato
la risposta a mio padre. Non mi importa se quel pacchetto mi
cambierà la vita.
Devo sapere! E così lui mi ha consegnato il pacchetto con
una lettera. Mi sono
chiusa in camera mia e ho aperto il pacchetto che questa notte non mi
ha fatto
dormire ( e aggiungere DANNATO PACCHETTO) ti allego qui la lettera
Incollata
ad un'altra pagina del diario c’era una
busta con all’interno una lettera. La presi… era
giusto sapere tutto questo di
una sconosciuta? Tutta quella storia mi attirava terribilmente. Come
una
farfalla che viene attirata dalla luce anche se sa che
quest’ultima la ferirà.
Anche se quella storia andava sempre più verso il buio.
Presi la lettera
facendo attenzione e la lessi.
Cara
dolce,
piccola Rose,
forse
quando
aprirai questa lettera non sarai poi così piccola, sarai
già una signorina,
anzi una donna, perché a 18 anni ormai si è
già una donna! Ora hai cinque anni
e mi sembra la cosa migliore iniziare a scrivere questa lettera che poi
ti consegneremo
quando raggiungerai la maggiore età.
C’è
una cosa
importante per cui ti abbiamo scritto questa lettera, di solito certe
cose si
dicono di persona, ma ho il brutto presentimento che non
arriverò a vederti già
grande.
Un
giorno
trovammo un cesto fuori alla nostra porta, Nicole era piccola aveva 4
anni, e
guardando in quel cesto trovammo un bellissima bambina con gli occhi
color
cioccolato, angelo mio quella bambina eri tu.
Vicino
a
quel cesto c’era una lettera e un pacchetto.
La
lettera
era per noi e ci diceva che tu eri una bambina speciale e che per non
metterti
in pericolo avevano deciso di affidarti a noi e il
pacchetto… del pacchetto se
ne parlava anche nella lettera e c’era scritto che puoi
aprirlo solo tu. Sappi
solo che io e tuo padre ti abbiamo sempre amato come una figlia.
Ti
voglio
bene
La
tua Mamma
Sulla
lettera c’era una macchiolina, come di una lacrima.
Sinceramente quella lettera
aveva commosso anche me. Stavo entrando nella vita di una ragazza della
quale
non avevo mai visto gli occhi. La stavo conoscendo come mai nessun
altro aveva
fatto. Voltai ancora pagine e continuai a leggere. L’ultima
pagina che avrei
letto quel giorno.
Questo
è il
continuo della pagina di prima… mia madre aveva ragione,
solo io potevo aprire
quel pacchetto. Appena lo toccai il sigillo ( che sembrava in cera
lacca) si
aprì da solo mostrandomi il contenuto.
Al
suo
interno c’era una croce formata da delle pietre di un colore
strano, tra il
topazio e il marroncino. Su un cartoncino all’interno del
pacchetto c’era scritto:
Con
la speranza che un giorno ci rivedremmo…
Sappi
solo che ti abbiamo voluto bene e che sei
una bambina speciale.
Con
amore
Charlotte
e Sebastien.
Quando
ho
girato il cartoncino ho trovato una scritta:
Insieme
in
Francia ( scritto in francese).
Ho
parlato
con Alexander e gli ho detto che volevo partire senza dirgli il vero
motivo,
ovvero che volevo andare in Francia per cercare i miei veri genitori,
lui mi ha
già trovato un lavoro in Francia. Speriamo vada tutto bene.
Baci…Rose
Chiusi
il quaderno/diario e lo rimisi nello zaino, sperando di incontrare il
prima
possibile questa ragazza della quale conoscevo i pensieri ma non gli
occhi.
Ragazzi
spero che questo primo capitolo del sequel vi piaccia…
è
venuto lunghissimo ! O_O mai successo!! Bah… avvolte la
fantasia prende il
sopravvento sulla razionalità!
Grazie
1000
a
chiunque legga questa Fan Fiction.
Fatemi
sapere se vi piace!
UN
MONUMENTO D’ORO AD ALESSIA/ ALICE GRAZIE 1000
DELL’IMMY
Grazie… Kiss Kiss Rose
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 Occhi ***
Capitolo
2
Occhi
P.V.
ROSE
Ormai
era sera e non avevo alcuna voglia di andare a vedere
l’hotel. Ma Alexander mi
portò (con la forza) in un hotel a due passi dal Blue Moon.
Mi prese una camera
grande singola. Per carità una bellissima stanza, ma
eccessiva per una persona
sola e che ci trascorreva poco tempo. Per quanto spaziosa in quella
stanza
soffocavo, quindi scesi per andarmi a fare una passeggiata. Ero a circa
500
metri dall’ hotel
quando incontrai Liz che andava nella direzione opposta.
-
Ciao Rose, dove vai di bello? - mi chiese
-
Veramente sono senza meta e tu? -
-
Vado al Blue Moon, ci sono alcuni amici. Perché non vieni
anche tu? Sarà di
certo meglio che vagare senza metà no? - mi chiese con un
docile sorriso.
Accettai. Effettivamente sarebbe stato meglio passare una serata in
compagnia
che trascorrerla in quella stanza vuota. Durante il tragitto io e Liz
chiacchierammo un po’ e decidemmo che sabato saremmo andate a
fare spese sia
per divertimento sia per raccontarci le cose del passato. Arrivammo
fuori al
Blue Moon e di nuovo rimasi colpita da quel insegna, era come se
volesse
mandarmi un messaggio…
Non
appena entrammo nel bar da un tavolo un ragazzo chiamò Liz.
Al tavolo c’erano
tre ragazzi: uno che sorrideva a Liz, uno con lo sguardo basso sul
tavolo e un
altro che scherzava con Jo lì vicino.
-
Hey Liz, questa tua amica sembra una fotomodella sfiguri vicino a lei.
Perché
non ce la presenti? – disse un ragazzo con i capelli neri e
gli occhi di un blu
chiaro. Io e Liz ci guardammo un attimo negli occhi e poi scoppiammo a
ridere.
Effettivamente ero stata una fotomodella anche se adesso mi dilettavo
più come
attrice.
-
Stefan lei è Rose, è una mia amica – mi
presentò. Appena sentito il mio nome il
ragazzo con lo sguardo chino lo alzò velocemente incrociando
i miei occhi con i
suoi color fiordaliso in uno sguardo sorpreso.
P.V.
JASON
-
Stefan lei è Rose, una mia amica – disse Liz. QUEL
NOME! Alzai di scatto il
viso incrociando un paio di meravigliosi occhi color cioccolato. Per un
attimo
la guardai meglio. Capelli castani più o meno lunghi, snella
viso da angelo…
che fosse lei la ragazza alla
quale
apparteneva quel diario?
- Rose lui è
Jack, il mio ragazzo, mentre lui è
Jason – ci presentò Liz.
-
Piacere ragazzi – disse con voce dolce…
-
Ciao Rose – salutò Jack.
-
Piacere di conoscerti – dissi per non sembrare maleducato
anche se ero
completamente sotto shock. Iniziarono a chiacchierare del
più e del meno e poi
come illuminato Stefan disse:
-
Rose ma io ti ho già visto da qualche parte -
-
Probabile -
-
Per strada? -
-
No… è la prima volta che vengo in Francia -
-
Su qualche giornale o per TV?-
-
Probabile…-
-
Ma allora avevo indovinato? Sei una fotomodella! -
-
Si faccio anche quello -
-
A Proposito… che cos’è quella storia
che io sfiguro vicino a Rose? - disse Liz
con una luce assassina negli occhi.
-
Niente cara niente - rispose Stefan
-
Ah niente? o_O - * spush* questo è il rumore del pugno che
Liz ha sferrato
nello stomaco a Stefan. Che si piega dolorante. * mhuahahahah * ( un
po’ di
sclero ci vuole!)
-
Rose quanti anni hai? - le chiesi
-
Sono maggiorenne - mi rispose.
-
Hai 18 anni vero? -
-
Si! -
-
Quindi sei la più piccola del gruppo - disse Jack
-
Io, Stefan e Jason abbiamo 20 anni, mentre Liz ne ha 19 -
spiegò
-
Già mi sa che per questa volta mi tocca fare la parte della
più piccola - disse
facendo spallucce.
DOPO
CIRCA 1
ORA DI CHIACCHIERE
-
Dove alloggi? - chiese Stefan
-
Perché vuoi andarla a trovare? - gli chiesi
-
Perché no? - rispose. Gli diedi uno scappellotto e tutti
iniziarono a ridere.
-
Alloggio al Romeo Hotel, quello più vicino –
-
Alla faccia! Un 4 stelle!!! – esclamò Stefan
-
Non sono stata io a scegliere. Ma il mio manager, Alexander –
disse con una
luce strana negli occhi. Arrivò la mezza e decidemmo di
accompagnare Rose sotto
“casa”, dandoci un appuntamento ( con tutto il
gruppo ) al giorno successivo.
Lei ci salutò e ce ne andammo a casa nostra. Una grande casa
immersa nel verde
solo per noi quattro.
IL
GIORNO
DOPO
Continuavo
a fissare qual quaderno… non volevo aspettare questa sera
per portarglielo, mi
sembrava una cosa molto… intima. Lo presi e lo rimisi nello
zaino. Aveva detto
di alloggiare al Romeo Hotel vero?
-
Bè qualche volta Stefan serve u.u - dissi a bassa voce.
Stefan sbuca sulla
soglia della porta con addosso solo un boxer nero. ( Reazione delle
ragazze O_O
e *_* qualcuna
sviene e qualcuna urla…
mentre qualcun’alta aspetta che sia Jason a spogliarsi u.u)
-
Che cosa vuoi dire che “ a volte servo”?
cioè io sono moooolto utile, non
vorrei dire ma sono più utile di te u.u –
-
Ma sta zitto e copriti deficiente! – gli dissi lanciandogli
una maglietta. E
Stefan scopare dalla scena ( piccolo momento di pazzia XD)
RIPRENDIAMO
CON LA
STORIA…
dov’ero rimasto…? Ah si!
Allora…
si alloggiava al Romeo Hotel. Perfetto allora, era mezzogiorno e potevo
andarci
anche subito! Presi lo zaino e le chiavi della moto e
partì…
GIUNTO
AL
ROMEO HOTEL ****
-
Salve, mi può dire qual è
la stanza di Rose Shade? – chiesi.
-
No! – rispose lui senza nemmeno alzare lo sguardo. Ok mi
stavo incazzando.
-
può almeno chiamarla e dirle che sono qui gentilmente?
– mi guardò e prese il
telefono.
-
Signorina Shade ci sono delle visite per lei? –
annunciò il tizio dietro il
bancone.
-
Chi è? – chiese lei dall’altra parte.
Grazie al mio super udito riuscivo a
sentire tutto XD
-
Sono Jason- annunciai prima che lui me lo chiedesse.
-
E’ un ragazzo alto, biondo, con gli occhi azzurri. Dice di
chiamarsi Jason –
-
Si lo faccia salire. Grazie –
-
Stanza 707. Al terzo piano – mi disse con aria da u.u
-
Grazie – dissi dirigendomi verso l’ascensore con un
sorriso soddisfatto. Arrivato
al terzo piano bussai alla stanza
707 e mi aprì Rose con una mogliettina rossa a mezze maniche
con una scollatura
a V e uno short nero.
-
Ciao! Scusa se mi sono presentato qui senza preavviso e solo che penso
di avere
qualcosa che ti appartiene – dissi.
-
Non preoccuparti entra – disse sorridendomi. Rimasi stupido
dal lusso di quella
stanza. Rose ci stonava un po’, ma probabilmente
c’era abituata. Mi fece
accomodare e poi presi dallo zaino quel quaderno/diario che mi aveva
fatto
tanto riflettere.
-
E’ tuo vero? – chiesi porgendoglielo.
-
Si! Non mi ero neanche accorta di averlo perso! Che testa! Dove
l’hai trovato?-
disse prendendolo delicatamente dalle mie mani.
-
Bè ti è caduto quando mi sei venuta addosso
– le dissi sorridendo.
-
Oh mio dio eri tu? Scusami! –
-
Lascia perdere! Piuttosto dove andavi così di fretta?
–
-
Dovevo incontrare una persona –
-
Il tuo ragazzo? – chiesi più interessato di quando
pensassi alla risposta.
-
Ragazzo? Chi io? Con il mio lavoro? Nono! – disse come se la
cosa fosse ovvia.
-
Perché no? –
-
Perché è risaputo che i “personaggi
pubblici” in amore non hanno fortuna.
Darebbe troppo scalpore –
-
Bè e che te ne importa? –
-
A me nulla. Appena trovo il ragazzo giusto ci farò un
pensierino – disse pensierosa.
E se fossi io il ragazzo giusto?
P.V.
ROSE
Già…
ci farò un pensierino e al diavolo lo SCOOP che tanto teme
Alexander. Ero
stregata da quegli occhi color fiordaliso. Di solito avevo un buon
intuito, e
proprio l’istinto mi
diceva che c’era
altro sotto quel delicato colore azzurro. Qualcosa che mi attraeva in
modo
terribilmente strano.
-
Vuoi pranzare qui? – gli chiesi visto che era l’una
passata.
-
No grazie, tra cinque minuti ho appuntamento con Stefan –
disse guardando
l’orologio e prendendo la giacca.
-
Mi devo preoccupare? – dissi alzando un sopracciglio. Lui
scoppiò a ridere.
-
Nono non preoccuparti XD –
-
Grazie ci vediamo questa sera – gli dissi poggiandomi alla
porta.
-
Ok ciao! – chiusi la porta e ci appoggiai contro al schiena
scivolando fino a
terra. E se fosse stato lui quello giusto? Una sola cosa era sicura.
Alexander mi
avrebbe uccisa! Quella sera l’avrei rivisto,
questo era poco ma sicuro, e
lì avrei capito cosa provavo… Cazzo che paura! Ma
paura di che poi?
P.V.
JASON
C’era
qualcosa che mi attraeva un casino in Rose. Forse il fatto che
già conoscevo la
sua storia prima di incontrala e conoscerla?... Bho ?_?
La
sentì appoggiarsi alla porta e scivolare giù.
Sorrisi per qualche strano motivo
e mi diressi verso quell’impegno con Stefan. Quella notte
toccava a noi fare la
ronda e ci dovevamo mettere d’accordo sul perimetro da
seguire.
Rose quel
nome di nuovo nella mia mente. Avrei voluto dirle il mio
segreto… avrei voluto
essere sincero con lei, che pazzo! Dire il mio segreto ad una ragazza
appena
conosciuta… che ti sta succedendo Jason? Sospirai, eppure io
conoscevo tutti i
suoi segreti. Perché non potevo fare altrettanto? Magari
potevo scrivere un
diario e farglielo capitare “ casualmente “ sotto
le mani. Ma come è fatta lei
me lo restituirebbe subito. JASON RIPRENDITI DA QUESTO STATO DI
COGLIONAGGINE
ASSOLUTA E RAGIONA PRIMA DI PENSARE CAZZATE! CHE TI PASSA PER LA MENTE?
Urlò una vocina nella
mia testa. Già, che mi passava in mente? Meglio andare da
Stefan va!
Grazie!
Rose
Ringraziamenti:
Allora!
Per prima cosa grazie alle 7 persone
che hanno
messo la
FF nelle
preferite che, diciamocela tutta , non è male XD
Grazie
soprattutto alle 3 persone
che hanno recensito!
*.*
Razorbladekisses
eh si
lo so… infatti Chiara sbuca dal prossimo capitolo u.u me
lo hanno chiesto tutti XD Grazie del bellissimo… spero ti
sia piaciuto anche
questo capitolo…
Sabry_Cullen
Grazie
di sostenermi sempre * me commossa * spero che anche qst capitolo ti
sia piaciuto!
Smak
Kikka_la
cantante di Edward glassie
^^!!! Raga sinceramente sono commossa T_T
grazie!! Fammi sapere se questo cap. ti piace… cmq non fa
niente se non hai mai
commentato u.u l’importante è iniziare XD
Smak
a tutti
|
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Capitolo 3 *** Magic kiss ***
Capitolo 3
Magico Bacio =)
P.V. JASON
La
luna era alta in cielo ed
io sfrecciavo tra gli alberi, vedevo con chiarezza ogni cosa che
oltrepassavo.
Io e Stefan ci eravamo divisi il perimetro da controllare,
così facevamo prima
e se uno di noi due notava qualcosa di strano lanciava
l’allarme e l’altro lo
raggiungeva subito. Finimmo la ronda e tornammo alla nostra umile
dimora (
umile poi…). Posai la mano sulla porta che normalmente
dovrebbe portare allo
sgabuzzino, dopo pochi secondi la porta si aprì e al suo
interno c’era un
meraviglioso castello, che apparteneva alla Master del Ghiaccio. Chiara.
E FINALMENTE POSSO
RISCRIVERE P.V. CHIARA
Stavo
comodamente seduta nel
salotto del mi castello quando entrò Jason.
-
Abbiamo finito la ronda.
Niente di strano - disse sedendosi di fronte a me.
-
Bene, comunque stavo
cercando proprio te… ti sarei venuta a cercare io tra poco.
Il Consiglio mi ha
chiesto di trovare una ragazza. Sicuramente l’avrai
già vista in tv - gli
dissi. Un immenso ? spuntò
sulla sua faccia.
-
Si chiama Rose Shade - annunciai
controllando la scheda che avevo in
mano. Alzai lo
sguardo dal foglio per
guardarlo in viso. Stringeva i pugni ed aveva lo sguardo basso, fisso
su un
punto impreciso del pavimento.
-
Perché? - chiese con voce
dura. Ma che cavolo gli stava succedendo? Al diavolo la privacy era un
mio lupo
e dovevo sapere cosa stava accadendo. E così entrai nella
sua testa. Vedevo
immagini sconnesse. Quella ragazza insieme a Jason, Liz, Jack e Stefan
che
sorrideva. I suoi occhi color cioccolata…
-
Perché? - ridomandò più
brusco.
-
Non preoccuparti non
vogliono farle niente. Devo solo trovarla, perché lei
è mezza umana e spiegarle
un po’ il nostro mondo. Quello che succederà dopo
dipende da lei - provai a
rassicurarlo.
-
E come mai cercavi proprio
me? -
-
Perché magari i tuoi super
sensi potevano aiutarmi a trovarla -
-
Potevi chiedere a Stefan o
a Jack -
-
Come mai ti dispiace tanto
aiutarmi questa volta? - si irrigidì e mi guardò
per un attimo negli occhi.
Quegli occhi di quell’azzurro così chiaro in quel
momento erano presi da 100
emozioni diverse. Paura, sorpresa, voglia di avere delle
risposte… Aspettate un
attimo. Io conosco questo sguardo.
JASON
SI ERA INNAMORATO??
-
Non lo so - rispose
riabbassando lo sguardo.
-
Lo so io - dissi fissandolo
con gli occhi spalancati. Alzò immediatamente lo sguardo in
un misto di
sorpresa ed attesa.
-
Jason tu ti sei innamorato!
-
P.V. JASON
Io
innamorato? E di chi? Di
Rose? Oddio i suoi occhi, i suoi lineamenti. E se mi ero realmente
innamorato?
Ok signori e signore ero FOTTUTO! Non c’è parola
migliore per descrivermi. Io,
un licantropo non potevo stare con un umana. Anzi una mezza umana.
Chiara mi
aveva spiegato che lei non sapeva di esserlo, visto che era stata data
in
adozione pochi mesi dopo la nascita, cosa che tra l’altro io
già sapevo grazie
al suo diario. Già forse ero davvero innamorato. CAZZO
VOLEVO URLARE. È
impossibile non ci capisco nulla! Diedi un pugno ad un povero albero
malcapitato che sradicandosi cadde. * entra l’autrice con un
abito lungo nero
che posa un fazzolettino sul tronco dell’albero caduto
-
è morto - e detto questo da
una pacca sulla spalla a Jason ( eheh io che posso XD )
-
Fatti forza Jason, alla
fine di questo capitolo starai un po’ meglio, te lo prometto
- detto questo l’autrice
se ne va come è venuta ovvero bho!* Faccia di Jason à?.?
Dovevo
capire cosa stava
succedendo e al più presto!.
P.V. ROSE
Mi
ero buttata sul letto, i
lunghi capelli che mi cadevano sulla faccia e la mente in un mondo che
era solo
mio. Dopo una giornata a girare le scene del nuovo film mi ci voleva un
po’ di
pace. Presi l’i-pod dal cassettino del comodino e lo misi a
basso volume
facendo scorrere tutta la mia Play List. Ormai avevo, più o
meno, capito cosa
provavo per Jason. Probabilmente ero l’unica ragazza che a 18
anni non si era
ancora mai innamorata ma, da come veniva descritto nei libri,
l’amore doveva
essere una cosa meravigliosa. E probabilmente io mi ero innamorata
dell’affascinante biondino con gli occhi fiordaliso
così profondi e misteriosi.
Mi addormentai pensando a quegli occhi che mi avevano conquistato il
cuore.
Quando mi svegliai erano le 4.08 del mattino (per essere precisa)
bé certo
addormentarsi alle sei del pomeriggio non era proprio nella mia norma
-.-”. mi
preparai velocemente, un jeans nero, maglietta bianca e nera, con le
Hogan nere
e una felpa bianca con delle scritte nere. E indovinate quali sono i
miei
colori preferiti? Esatto! Bianco e nero! Ma come avete fatto ad
indovinare? xD
incominciai a passeggiare per le strade parigine con il mio i-pod nelle
orecchie. Come sottofondo alla mia passeggiata notturna c’era
tutta la play
list degli Evanescence. Le mani nelle tasche e mi avviavo verso il
centro,
quando ad un tratto andai sbattere contro qualcosa o qualcuno. Alzai lo
sguardo
e trovai quegli occhi che si erano impossessati dei miei sogni. Jason
mi fece
uno dei suoi sorrisi, uno di quelli che ti fanno mozzare il fiato.
-
Non sapevo di attrarti così
tanto. E la seconda volta in un mese eh? - disse sorridendomi
dolcemente. Ripresi
possesso di me.
-
Evidentemente al posto del
cuore devi avere una calamita – risposi con una faccina da
u.u. Prese la mia
mano e se la posò sul petto. Sentivo il battito irregolare
del suo cuore sotto
la mia mano.
-
No decisamente non è una
calamita - dissi sorridendo e spostando la mano, lui
ricambiò il mio sorriso.
-
Allora che ci fai per
strada alle quattro e mezzo del mattino? Sai che è
pericoloso per una ragazza
uscire a quest’ora Rose? -
-
Non avevo sonno. Ho dormito
fino ad ora. E tu che ci fai in mezzo alla strada a
quest’ora? -
-
Non ho sonno. Aspetta cosa
vuol dire ho dormito fino ad ora? Bella mia sono le quattro del mattino
– Bella
mia o.O Però detto dalle sue labbra non suonava
così male...
-
Si ma mi sono addormentata
alle sei. -
Dopo
chiacchiere varie lo
invitai da me. Era sicuramente meglio che stare in mezzo alla strada
alle 5 del
mattino. Sapete com’è il tempo passa
chiacchierando u.u Lui accettò…
Salimmo
da me e chiesi al
portiere di non dire nulla ad Alexander, volevo evitare ulteriori
litigi
inutili. Salimmo in camera mia ed io mi tolsi la felpa, mostrando la
maglietta
lievemente scollata, e la buttai sul letto, Jason si tolse il giubbotto
di
jeans e lo poggiò sul letto accanto alla mia felpa.
-
E così avete girato fino
alle sei... ed io che pensavo che fare l’attrice non
consumava energie – disse
Jason soprapensiero.
-
Sarebbe così se girassimo
una sola volta le scene... ma visto che ogni scena la giriamo minimo
tre volte,
il lavoro si triplica –
-
Capisco...- disse
guardandomi negli occhi. Non so perché ma sono convinta che
quegli occhi mi
nascondano qualcosa... ma cosa? Pensai. Mentre pensavo i cadde dalle
mani un
libro che avevo poggiato sul tavolino ed istintivamente mi abbassai.
Non mi ero
accorta che anche Jason si era abbassato per prendere il libricino e
poi... poi
successe tutto in un secondo. Le nostre mani si sfiorarono e subito
dopo fu il
turno delle nostre labbra. Appena le nostre labbra si unirono vidi un
infinità
di immagini susseguirsi. Prima c’era Jason e poi al suo posto
c’era un grande
lupo nero con gli occhi color topazio. Essendo un’
appassionata di
sovrannaturale collegai subito le due cose. Jason era un lupo mannaro.
-
Conosco il tuo segreto –
gli sussurrai sulle labbra appena furono libere, e dopo mezzo secondo
gliele
disfiorai in un dolce e casto bacio.
Rose
RISPONDO
ALLE RECENSIONI
Razorbladekisses no, non
ti preoccupare non eri solo tu a non capirlo XD spero questo capitolo
ti
piaccia...sono felice che ti incuriosisca ^^ kiss
Bilu_emo
piano piano
vedrai come le cose prenderanno forma XD
Sapevo che avresti amato Stefan da subito, anzi diciamo che
n’ero certa. Jason,
bè mi sa che farà quest’effetto ad un
sacco di gente! Zau zau. Anche io tvb =)
Sabry_Cullen
Mi
spiace un sacco che non facciamo più il capitolo in simbiosi
=’( Bè anche io
vorrei gli occhi dell’immagine =) E Finalmente ti ho
accontentata. Hai visto
Chiara è sana e salva! Meraviglioso eh? XD Grazie per la
mano che mi hai dato
nel scrivere questo capitolo... senza di te avrei ancora
l’acqua alla gola! Ciau
Tadb
|
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Capitolo 4 *** La Verità ( tatatatatn) ***
Capitolo 4
La Verità
P.V. JASON
Quando
le nostre mani si
sfiorarono non capii più niente, appena le nostre labbra
furono vicine,
catturai le sue in un tenero bacio, ma quando si staccarono Rose disse
una
frase che mi fece raggelare:
-
Conosco il tuo segreto - e
detto questo ricatturò le mie labbra. Rimasi fermo cercando
di assorbire le
parole e quando lei sciolse il nostro bacio la fissai intensamente,
memorizzando ogni suo movimento. Si scostò da me e si
spostò con un gesto
rapido il lungo ciuffo che le era ricaduto sull’occhio, poi
si sistemò la
maglietta, che si era leggermente abbassata accentuando la scollatura,
se pur
di poco, e mi guardò negli occhi con sguardo neutro. Poi nei
suoi occhi vidi
una scintilla di paura. Ecco! Lo sapevo aveva paura di me.
-
Hey Jason ma stai bene? -
mi chiese avvicinandosi un po’ poi, come ricordandosi di
qualcosa, sorrise.
-
Un bacio ti sciocca così
tanto? - chiese ritornando al suo posto. Quel po’ di paura
che c’era prima ora
aveva completamente abbandonato i suoi occhi e al suo posto
c’era una sfumatura
di divertimento
-
Non è per il bacio - dissi anzi aggiunsi
mentalmente.
-
Bè allora per cos’è? -
Ma stava scherzando o cosa?
Prima mi diceva che conosceva il mio segreto
e poi mi chiedeva cosa mi turbava?
-
Sinceramente sono turbato
da quello che hai detto! -
-
Bè si vede che quelle
quattro parole che ho detto ti hanno colpito in profondità.
Confermando solo la
mia teoria - disse con un aria professionale, come un poliziotto o un
avvocato
che esponeva la sua tesi. Un inattaccabile tesi con forti fondamenta.
-
E da quanto lo sai? -
chiesi
-
Da…- disse con aria
pensierosa
-
Circa tre minuti - mi
disse. La guardai seriamente shockato, con la mascella a terra.
-
Tu sai il mio segreto da
tre minuti e mi esponi l’argomento come se fosse una pratica
legale e tu fossi
l’avvocato che pensa di avere una tecnica infallibile per
vincere il caso - le
dissi. Sorrise come una bambina seriamente divertita da qualcosa, dolce
come
tale ma con uno sguardo, se pur divertito, maturo. Come se nei suoi 18
anni
avesse dovuto affrontare situazioni più grandi di lei.
Lanciò una rapida
occhiata all’orologio, poi mi guardò dritto
negl’occhi.
-
Devi fare qualcosa oggi? -
chiese. Ci pensai un attimo ed infine scossi la testa.
-
No nulla. Come mai? - volevo
dire come mai questa domanda? Ma penso avrebbe capito lo stesso.
-
Perché sono le sei e mezza
e se dovevi andare da qualche parte, che ne so tipo a lavoro, dovevi
scappare
abbastanza velocemente - mi disse con un sorrisino.
-
Di sabato? - chiesi scettico.
-
Perché di sabato la gente
non lavora? -
-
Bè tu di sabato non lavori
-
-
Sabato è il mio giorno
libero, sono giustificata u.u - lasciai perdere l’argomento.
-
Ed ora che si fa? - le
chiesi guardandola mentre lei si alzava armoniosamente dal divano per
mettersi
di fronte a me.
-
Io una mezza idea c’è
l’avrei - disse riappropriandosi delle mie labbra.
L’assecondai, ma poi mi
sorse una domanda, e staccandola dolcemente le dissi.
-
Se veramente sai il mio
segreto come mai non ti allontani da me urlando? -
P.V. ROSE
-
Se veramente sai il mio
segreto come mai non ti allontani da me urlando? - mi chiese fissandomi
negli
occhi.
Jason se solo sapessi il mio di
segreto, quello a
scappare urlando saresti tu. Pensai.
-
Se veramente sai il mio
segreto perché non me lo dici? - disse con aria di sfida.
-
Una domanda alla volta! Ti do
una sola risposta ok? - lui
si limitò ad
annuire ed io presi un gran respiro.
-
Non ho paura dei licantropi
perché ho sempre amato tutto cioè che
è sovrannaturale - e detto ciò mi chinai
sulle sue labbra ma senza sfiorarle.
-
Bè allora se ami tanto il
sovrannaturale dovresti venire con me una volta di queste - disse in un
lieve
sussurro.
-
Volentieri - risposi infine
baciandolo. Lui dopo un po’ se ne andò, io in
tutta calma mi avviai verso il
davanzale della mia camera e presi dalla borsa il mio pacchetto di
sigarette Whiston
Blue e ne presi una. Svolsi tutti i movimenti senza fretta. Mi poggiai
la
sigaretta sulle labbra e con un accendino nero l’accesi.
Fumare mi rilassava
dannatamente e non potevo più farne a meno. Lasciai uscire
una nuvoletta di
fumo e l’osservai mentre usciva e si disperdeva
nell’ambiente esterno. Che
strana cosa la vita. Ho passato cinque anni della mia vita a studiare
il
soprannaturale, ed ora sono confusa. Sono confusa su tutta la linea.
Sinceramente temevo che qualcosa sarebbe andato storto.
Che
fine ha fatto il tuo
cuore di ghiaccio Rose? Chiese una vocina nella mia testa. Questa nuova
vita
doveva essere tutta una finzione e invece ci stavo cadendo dentro.
-
Gia Rose che fine ha fatto
il tuo cuore di ghiaccio? Forse si sta incominciando a sciogliere- mi
dissi a
bassa voce guardando il panorama che si prospettava davanti ai miei
occhi.
Immense colline verdi scorrevano per tutto l’orizzonte,
facendo strani scherzi
di luce con il sole che sorgeva. Rimasi così per un
po’ e poi ripresi la
lettura del libricino che avevo abbandonato sul tavolino dalla visita
di Jason
*.*
P.V. JASON
Dopo
poco me ne andai
dall’appartamento di Rose e corsi attraverso il bosco andando
verso casa per
incontrare Chiara, dovevo spiegarle tutto e decidere sul da farsi.
Ed
eccomi di nuovo in quel
maestoso castello. Quando arrivai Chiara stava giocando allegramente
con Max.
Max era un bambino che Chiara ed Asher avevano adottato. Un
meraviglioso
bambino che dimostrava circa tre anni biondo con gli occhi verdi.
Poteva
passare realmente per il figlio di Chiara ed Asher perché
aveva lo stesso
colore di capelli del “padre” e gli stessi occhi
della “madre”. Davvero uno
splendido bambino, anche lui era mezzo umano come Rose. Parlai un po’ con
Chiara riguardo a quello che
era successo, alla fine della mia spiegazione lei annuì
brevemente.
-
bè questo vuol dire che i
suoi poteri si sono iniziati già a sviluppare. Strano
però… secondo quello che
mi hanno detto i suoi poteri dovrebbero essere bloccati –
-
E questo è un bene o un
male? – chiesi
-
Non lo so… devo vederla il
prima possibile. Hai detto che ti ha “rivelato” di
sapere il tuo segreto solo
dopo averti baciato… giusto? Quindi può essere
che i suoi poteri si attivano
solo con il contatto fisico – ci pensò un altro
po’ su e poi aggiunse.
-
Devo vedere se riesco a
leggerle i pensieri. Così forse posso scoprire se
qualcun’ altro le ha
sbloccato i poteri-
-
Te la porterò il prima
possibile. Forse non dovrai nemmeno spiegarle tutta la storia
perché mi ha
detto di essere un’amante del sovranaturale. Quindi dovrebbe
già sapere tutto.
Anche se diciamo che un po’ le ho già accennato
del vostro incontro, speriamo
bene…–
-
Già speriamo bene – disse
pensierosa. A volte vorrei sapere cosa le passa per la testa, scoprire
tutti i
pensieri di una Master…
-
Alla fine non è un gran
potere leggere nel pensiero, soprattutto quando non sai controllarlo
– mi disse
rispondendo al mio pensiero con un sorriso.
Ti odio quando fai così.
-
Lo so. Ma ora vai e cerca
di trovare un giorno in cui lei è disponibile! –
la salutai e andai a cercarla.
Quando arrivai all’hotel il portiere mi guardò di
sottecchi. Mi avvicinai e
poggiai i gomiti al bancone della hall guardando il portiere.
-
Dobbiamo rifare la storie
dell’altra volt oppure posso passare indisturbato?
– domandai godendomi la
faccia incupita del portiere.
-
No Signore può passare, mi
sono accurato personalmente che la signorina vi conosca. Quindi
può passare –
rispose con aria da maggiordomo inglese. Sorrisi soddisfatto e mi
avviai verso
la mia destinazione. La camera di Rose.
Rimasi
un attimo fuori alla
porta sentendola parlare con qualcuno. Sentivo dei passi andare avanti
ed
indietro.
-
Sei tu che mi rendi nervosa
– diceva
-
Secondo me ti svegli
proprio così – disse la voce metallica di
Alexander. Quindi stava parlando solo
a telefono con Alexander in vivavoce.
-
Tu non sei normale, io già
sto piena di lavoro con questa storia del Film e della co-protagonista
e tu mi
vieni a dire che ci sono delle agenzie interessate ad avermi nei loro
spot e di
considerare queste offerte. Ma se a stento ho il tempo di respirare
–
-
Potresti farlo domani –
-
Scordatelo LA DOMENICA NON
LAVORO –
-
Se è per questo non lavori
neanche di sabato. Comunque che devo fare? – sorrisi, la
risposta mi sembrava
abbastanza ovvia.
-
Vaffanculo – gli rispose
-
Lo prendo per un no! –
disse Alexander sbuffando.
-
Ma che bravo vedo che stai
diventando perspicace – disse Rose e poi un tic. Bussai alla
porta e dopo pochi
secondi la porta si aprì. Si era cambiata da quando me
n’ero andato, vabbè si
anche io mi ero cambiato, ora indossava un paio di jeans grigi scuri
con sopra
una maglietta nera a mezze maniche e delle converse con il tacco.
-
Hey ciao Jason – disse
sorridendomi.
-
Ciao Rose, prendi la
giacca! – dissi rimanendo sulla soglia della porta.
-
Perché? – mi chiese con
aria confusa
-
Ti ricordi quello che ti ho
detto questa mattina? – annuì
-
Bè diciamo solo che ti
porterò a vedere una cosa – mi guardò
con uno ? disegnato sul volto, ma
poi sorrise e chiuse la porta.
-
Ok Jason mi hai convinta
andiamo-
-
Ho la moto qui fuori. Ci
metteremo un secondo – mi sorrise dolcemente, le porsi la
mano che lei prese e
poi mi tirò a se catturando le mie labbra in un bacio che
contraccambiai
volentieri =D.
RINGRAZIAMENTI
VELOCI
Razorbladekisses sono felice che il cap.
precedente ti sia
piaciuto. Spero questo ti faccia lo stesso effetto :S Smak smak Rose
Sabry_Cullen figurati XD
nn fa niente se hai recensito un po’ in ritardo * affila il
coltello * no dai
scherzo… hehe la tua curiosità è stata
soddisfatta ( almeno spero ) u.u Grazie
dei complimenti tesò. Smak smak Rose
Bilu_emo
XD come sempre i tuoi commenti mi fanno morire dalle
risate! Oh My gosh adoro il fatto degli altereghi * ride senza
sosta… entra
Stefan ( come sempre a torso nudo) legge e ride XD oki dai basta con
qst
stupidaggini… smak smak Rose
RAGA VISTO
CHE NON SAPEVO QUALE IMMAGINE ALLEGARE HO PENSATO AD UN’IMMY
FATTA DA ME… SI
TRATTA DEL PORTO DI NAPOLI! SMAK SMAK BECCATEVI QST FOTO!
|
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Capitolo 5 *** Il Mio Sole... ***
Capitolo 5
Il Mio Sole
Jason
mi portò fuori una casa
a due piani di legno, immersa nella foresta. La guardai bene, poi mi
voltai
verso lui.
-
Dove mi hai portato? – gli
chiesi
-
Rose, questa è casa mia.
Quello che voglio mostrarti si trova all’interno –
rispose porgendomi la mano
che presi e portandomi verso la casa. All’interno della casa
non c’era nessuno,
l’arredamento era semplice, delicato ma bello, ti dava
l’impressione di
qualcosa di familiare.
-
Bella casa – commentai.
Jason mi sorrise e mi portò davanti ad una porta.
All’improvviso uno strano
impulso prese possesso di me, mi misi davanti a Jason e posai la mano
destra
sulla porta che si aprì come per magia.
-
Quante volte l’hai fatto? –
mi chiese Jason visibilmente shoccato. Gli sorrisi dolcemente.
-
Questa è la prima volta –
ammisi. Jason mi guidò oltre la soglia della porta e rimasi
sconvolta da quello
che vedi. Oltre quella porta c’era completamente un altro
mondo!
-
Strano - disse Jason
-
Cosa? –
-
Devi ancora reagire. A
questo punto, come minimo, una persona normale avrebbe avuto un infarto
-.
-
Bè probabilmente non sono
una persona normale – dissi sorridendogli. In quello stesso
momento comparve
davanti a noi una ragazza, veramente bella. Aveva dei lunghi capelli
castani e
dei meravigliosi occhi verdi, dimostrava circa vent’anni ed
indossava un abito
lungo semplice di un bianco perla.
-
Ciao Rose io sono Chiara e
sono la
Master
del Ghiaccio – si presentò con voce soave.
P.V. JASON
Wow
finora Rose mi aveva
stupito. Aveva aperto lei il portale tra casa nostra e il castello di
Chiara e
non sembrava minimamente sconvolta o preoccupata. Si accomodarono sui
divani
bianchi del salotto mentre io stavo in piedi vicino la porta. Chiara le
iniziò
ad accennare qualcosa quando lei la bloccò.
-
Già so tutta la storia –
disse guardandola negli occhi. Chiara sembrò seriamente
sorpresa.
Non riesci a leggerle i pensieri?
Le domandai
mentalmente. Scosse la testa. Questo
confermava solo la mia teoria. Rose era una ragazza MOLTO speciale.
-
Puoi spiegarti per piacere?
– le chiese Chiara, lei annuì e prese un
po’ d’aria in più.
-
Non molto tempo fa mi sono
ferita ad una mano procurandomi un taglio abbastanza profondo..-
iniziò a
spiegare. Trattenni il fiato, come mai mi rendeva tanto ansioso sapere
che si
era ferita? Forse aveva ragione Chiara. Forse mi ero realmente
innamorato di
Rose! Al mio fianco comparve Asher che si mise nella mia stessa
posizione,
ovvero con le braccia conserte sul petto e poggiato allo stipite della
porta,
mi sorrise e si voltò ance lui ad osservare la discussione
tra Rose e Chiara,
la sua compagna.
-
mi ero ferita a sangue e
portai la mano ferità vicino la faccia ed una goccia di
sangue cadde sulla
croce che mi hanno lasciato i miei veri genitori, della quale non ho
niente se
non una lettera e questa croce – disse togliendo la catenina
da dentro la
maglietta. Appesa alla catenina era appesa una splendida croce gotica
nera…
aspettate un attimo. Ma nel diario non c’era scritto che la
croce era marrone?
-
In principio le pietre
erano di un marroncino chiaro, ma quando una goccia del mio sangue ha
toccato
la croce le pietre si sono trasformate in onice, dal nulla è
comparso un libro
antico e al suo interno ho trovato una lettera dei miei genitori, dove
spiegavano che lì dentro avrei trovato tutte le risposte
alle mie domande. Bè
in quel libro c’era scritto tutto su esseri mitologici ed era
evidenziata una
parte che parlava di streghe – finì di spiegare
-
E quindi tu sai già cosa
sei? –
-
Nella lettera che mi hanno
lasciato i miei genitori c’era scritto anche che, un giorno,
avrei incontrato
una persona che avrebbe sbloccato in me doti speciali. Quindi finora so
ben
poco sul mio conto – Chiara annuì e le
iniziò a spiegare che lei conosceva la
persona giusta che le avrebbe potuto sbloccare i poteri e anche che i
suoi
genitori le avevano bloccato i poteri per semplificarle la vita. Rose
si
limitava ad annuire ascoltando con attenzione. Chiara le
spiegò brevemente
cos’era e cos’era successo ai suoi genitori.
-
L’avevo capito – disse
quando le comunicò che i suoi genitori erano morti
perché suo padre era umano e
gli umani non potevano sapere dell’esistenza di esseri
“mitologici”.
-
Ma ora dimmi una cosa. Come
hai fatto a capire che Jason in realtà è un
licantropo?- le domandò. Mi mossi
leggermente a disagio, sentendomi tirato in causa.
-
Bè… hem quando ci siamo
baciati ho visto delle immagini… - spiegò
lievemente in imbarazzo.
-
Precisamente quali immagini
hai visto? –
-
Bè prima c’era Jason, poi
si è svolto tutto velocemente e al suo posto c’era
un lupo grande quanto un
pony – Chiara annuì. A cosa stava pensando?
-
Ora posso fartela io una
domanda? – disse Rose
-
Si certo dimmi –
-
Cos’è tutta questa storia
della Master? – ( e qui spero di placare tutti i dubbi che si
sono creati nei
precedenti 4 capitoli ^^ ). Chiara sorrise per poi iniziare a spiegare.
-
Bè diciamo che ci sono 4
Master, una per ogni elemento: Acqua ( o ghiaccio come si preferisce),
Fuoco,
Aria ( o vento) e Terra. Queste 4 ragazze sono prescelte per
“regnare” come
regine sui rispettivi popoli. Sicuramente avrai letto che ci sono
quattro tipi
diversi di streghe e stregoni – disse Chiara. Rose
annuì.
-
Perfetto. Allora
queste ragazze, diciamo che salgono al
trono, intorno ai 19 anni, e poi fanno un po’ come la regina
d’Inghilterra –
-
Ho capito. E quindi non
puoi vedere più la tua famiglia? –
-
Diciamo che io non vedo la
mia famiglia da circa due anni, ma non perché sono diventata
Master – prese un
lungo respiro e poi continuò.
-
Vedi circa due anni fa,
avevo la tua età, ero
una cacciatrice di
vampiri, ovvero diciamo che eliminavo i vampiri che trasgredivano alle
regole,
un giorno però, disgraziatamente, successe un problema e il
mio Partner dovette
correre in ospedale con due persone ferite. Non avevo visto una vampira
che mi
prese da dietro e mi morse. Diciamo che sono stata una vampira per
circa un
anno e quindi mi sono dovuta allontanare dalla mia famiglia per non
nuocere a
nessuno. Poi è successo quel che è successo e non
ho avuto occasione per
dedicarmi alla famiglia – finì di spiegare Chiara.
-
Mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa –
urlò Max da un'altra stanza
correndo in direzione di Chiara. Le saltò praticamente in
braccio non
accorgendosi nemmeno che c’era Rose di fronte.
-
Max che cosa c’è? – le
domandò preoccupata sistemandolo meglio sulle sue gambe.
-
Mamma indovina? Ho visto
una cosa. Lo sai che Renesmee verrà a trovarci? –
chiese con la sua voce da
bambino dolce.
-
Si tesoro l’ho saputo
questa mattina. Ma ti sei accorto che abbiamo ospiti? – le
disse sorridendogli.
Max un po’ spaesato si voltò verso Rose che gli
sorrideva.
-
Ciao Max io sono Rose – si
presentò lei, Max le sorrise e le fece “ciao
ciao” con la manina. Parlarono
ancora e si misero d’accordo per andare da quella persona che
io neanche
conoscevo.
-
Ti sei innamorato? – mi
chiese Asher squadrandomi. Ma cavolo era così evidente?
-
Non lo so. Penso di si –
gli risposi sinceramente. Ed era realmente così.
Cioè quando la guardavo
sorridere il mio cuore perdeva un battito ed in un attimo tutto intorno
a lei
spariva come per magia, per non parlare poi di quando mi baciava. I
miei
neuroni si scollegavano dal resto del cervello.
-
Si mi sono innamorato –
dissi in fine ad Asher sorridendogli.
-
Si vede fratello – mi disse
dandomi una leggera pacca sulla spalla. Anche se io ero un licantropo e
lui un
vampiro avevamo coltivato un’amicizia che sapeva di
fraternità. Sentì i passi
di Rose avvicinarsi e la riguardai bene. Dalle converse con il tacco al
jeans,
dal jeans alla maglietta fino ad arrivare agli occhi dove mi soffermai
di più.
Mi sorrideva radiosa. Ed eccolo lì il sole della mia vita,
l’unico punto di
luce che avrei visto per tutta la mia eternità. Prima
pensavo che la mia vita
fosse solo un grande ed eterno cunicolo buio, che il fatto di essere un
licantropo la danneggiava solo di più ed invece ora eccolo
lì il sole dei miei
giorni e la luna delle mie notti. La dolce metà che cercavo
da sempre.
-
Come siamo romantici – mi
disse Chiara in un sussurro passandomi avanti per mostrare al mio sole
il resto
del castello. Quando mi passò davanti mi prese la mano. Se
quello non era un
invito a seguirla allora non sapevo più riconoscere il
tramonto dall’alba.
Quando ce ne andammo dal castello era ormai buio e quando la
riaccompagnai a
casa rimasi un po’ da lei e parlammo di quello che era
successo in quello
strano giorno. Lei non sembrò ne preoccupata ne stranita da
tutto questo.
-
Sai una cosa Jass, diciamo
che ora è come se un altro tesserino si fosse aggiunto ad un
puzzle incompleto
– poi alzò il viso e mi sorrise.
-
Scusa mi correggo sono due
i tesserini che si aggiungono –
-
Ah e potrei sapere quali
sono? – domandai sperando di conoscere già la
risposta.
-
Bè primo tutta questa
storia. Finalmente so un po’ di più sul mio
passato. E secondo bè… e secondo ho
trovato te… non è meraviglioso? – disse
poggiando la sua testa sul mio petto.
In quel momento stavo davvero bene! Stavo semisteso sul divano, con
Rose al mio
fianco, poggiata sul mio letto che sorrideva.
-
Si, dolcezza è davvero
meraviglioso – dissi baciandole la fronte. Lei
alzò la testa e catturò le mie
labbra in un casto bacio.
RINGRAZIAMENTI:
Bilu_emo allora cara… grazie
della recensione! Povero alter ego intelligente! *
prende un martello pneumatico e lo da all’ alter ego normale*
Leggendo codesto
capitolo hai capito chi è Max, spero o.O – ma come
fa a capirlo che tu l’hai
spiegato una schifezza? – Caro e dolce alter ego buono ed
intelligente… *
prende una pistola, l’alter ego intelligente si accosta al
muro, punta la
pistola contro l’alter ego buono ed intelligente * allora
avevi qualcosa da
dirmi? – no cara non ti preoccupare – ecco bene! *
ghigna soddisfatta *
Scusami
ma stavamo dicendo?
Ah si! Questo capitolo l’ho scritto in una sola serata (
record personale ) – e
ci credo sei lentissima a scrivere - * spara all’alter ego
intelligente *
dicevamo? Ah si si certo. E subito dopo ho scritto il primo capitolo di
una
nuova storia ( ke devo ancora pubblicare) e dopo
questa risposta lunghissima ti lascio in pace
* l’alter ego buono di Rose raggiunge quello di Bilu * e
vissero tutti scemi e
contenti XD
GRAZIE A CHI
L’HA
MESSA TRA I PREFERITI!
1 - bella95
2 - Honey Evans
3 - kikka_la cantante di edward
4 - Razorbladekisses
5 - revy_kau
6 - Sabry_Cullen
7 - todetto
8 - zije600
E A CHI L’HA
MESSA
TRA LE SEGUITE
1
- Bilu_emo
2 - Honey
Evans
SMAAAAAK
|
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Capitolo 6 *** Capitolo 6... i Cullen ***
Capitolo
6
I
Cullen
*
autrice * sono passati due mesi dall’ultima volta che abbiamo
visto i nostri protagonisti. In questi due mesi sono cambiate molte
cose.
Jason
e Rose si sono messi insieme, a quest’ultima uno stregone
ha sbloccato i poteri, che ha imparato a controllare e si è
scoperto che è in
realtà una bi-elemento. Ovvero possiede la
capacità di controllare due
elementi… Ma in questo giorno, nel palazzo
c’è un po’ più di movimento.
Oggi
arrivano degli ospiti, amici di Chiara, che solo quattro persone
conoscono… *
si innalza una nuvoletta, anzi una nuvolona, di fumo e
l’autrice inizia a
tossire * Chi è il deficiente che ha messo tutto questo
fumo? Avevo chiesto un
PO’ d’atmosfera non un incendio! * esce Stefan da
dietro le quinte * - scusa
colpa mia! Ho sbagliato a girare la manovella ^^” –
come mai non ne avevo
dubbi? -.-“ Vi lascio leggere.
P.V.
ROSE
Chiara
mi aveva incaricato di accogliere gli ospiti e così stavo
aspettando nella
casetta di legno. Naturalmente Jason era venuto con me, il mio dolce
tesoro.
Uno dei miei poteri era quello di vedere i ricordi delle persone, solo
guardandole negli occhi, naturalmente potevo scegliere io quali ricordi
vedere
o dovevano essere le persone a volermeli far vedere e riuscivo anche a
trasmettere i miei ricordi. Chiara mi aveva fatto vedere gli ospiti,
quando li
aveva conosciuti ecc… per fortuna era sabato ed io non
dovevo andare a lavoro,
anche se avevamo quasi finito il film, un'altra settimana e sarebbe
finito
tutto. Finalmente! Io e Jass (Jason) stavamo comodamente seduti una
vicino
all’altro sul divano facendo zapping da un canale musicale
all’altro.
-
Dolcezza mi sa che così il telecomando si consuma,
perché non lasci
semplicemente su Mtv? – sbuffando feci come mi chiese e
lasciai su Mtv, tanto
non mi applicavo più di tanto alle canzoni quando stavo
vicino a Jason.
Romantica? Chi io? Assolutamente no!
Ed
ecco il campanello, spensi la televisione ed andai ad aprire la porta.
C’erano
10 adulti ed una bambina. Naturalmente già conoscevo tutti
grazie a Chiara.
P.V.
NICOLE
Io
e la mia nuova famiglia, i Cullen, dovevamo andare a trovare un amica
di
famiglia, che avevo visto solo una volta a Forks. Ci ritrovammo fuori
una casa
di legno a due piani, in Francia, mi avevano parlato di un castello, ma
dubitavo fortemente si trattasse di quello. Carlisle premette il
campanello e
ci aprì una ragazza ed un ragazzo. Rimasi paralizzata e
smisi di respirare.
Quella ragazza era simile a mia madre, ma non poteva essere lei. Rose?
MIA
SORELLA? Non la vedevo da circa 18 anni ma era l’unica
spiegazione logica. I
capelli castani avevano le mille sfumature che avevano anche i miei, i
suoi
occhi di un marrone intenso erano uguali a quelli di nostra madre,
Charlotte,
anche lei non la vedevo da quando avevo circa sei anni, ovvero da
quando mi
portò dai nonni perché se no sarei stata in
pericolo. Pensavo fossero morti
tutti e tre: Rose, mia madre e mio padre, ma evidentemente mi
sbagliavo.
-
Salve, voi siete i Cullen, e Jacob, vero? io sono Rose. –
disse con un sorriso,
all’improvviso non sentii più niente. Se aveva la
croce della nostra famiglia,
allora era davvero lei. Edward mi guardò ed io lo guardai
sorpresa, spaventata,
ero tutto in una botta. Anche Jasper mi guardò, ma ero
troppo sconcertata anche
solo al pensiero di aver ritrovato mia sorella. Pensavo che della mia
famiglia
ero l’ultima sopravvissuta ma probabilmente mi sbagliavo.
Ci
fece accomodare in casa e poggiò una mano su una porta che
si aprì ed eccolo il
castello di cui avevano parlato. Si voltò verso di noi
sorridendoci e notai una
catenina al suo collo. Una croce gothica nera. In quel momento mi
sentì
sprofondare!
SALVE
SCUSATE
SE HO POSTATO COSI’ TARDI, MA VEDO CHE LA STORIA NON PIACE E
MI DISPICE T.T
SCUSATE
ANCHE IL CAPITOLO PICCOLO, MA DEVO ANCORA DECIDERE SE CONTINUARE
OPPURE NO.
FATEMI
SAPERE TRAMITE RECESIONI.
GRAZIE
BILU… 6 DOLCE COME SEMPRE XD
DAI
ALTER EGO INTELLIGENTE NON TRATTARMELA MALE U.U
KISS
KISS ROSE
|
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Capitolo 7 *** Ricordi ***
Capitolo 7
Ricordi
Ci trovavamo tutti
nel salone del castello.
I Cullen sapevano
del mio potere di vedere i ricordi e Chiara mi aveva spiegato che Alice
non ne
aveva della sua vita da umana.
- Alice se vuoi
posso fare un tentativo… - le proposi, i suoi occhi
s’illuminarono.
- Davvero? - mi
chiese. Annuii
- Certo,
però non
devi opporti, se no la tua mente mi respingerà arrivata ad
un certo punto -
spiegai. Jasper, il suo ragazzo, si alzò per farmi posto
vicino ad Alice. Io
ero pronta!
- Non perdere mai
il contatto visivo - le dissi a bassa voce, sapendo che lei poteva
sentirmi,
infatti annuì. Catturai il suo sguardo ed una serie di
immagini veloci
iniziarono a scorrere, a partire dagli anni più recenti.
Arrivai a circa 60
anni fa quando incontrai un muro che superai con notevole fatica, una
luce
abbagliante mi colpì in pieno.
Poi vidi un
immagine sfolgorante di una stanza con un letto semplice e delle pareti
grigie
consumate dal tempo, sentii un rumore di serrature che scattano e poi
tutto
cambiò velocemente. Di nuovo quella luce abbagliante e poi
un uomo, sulla
quarantina vestito elegante e con un camice bianco, mortalmente chiaro
e con i
capelli castani, prima che potessi vederne gli occhi cambiò
tutto un'altra
volta. Questa volta l’immagine non era più
chiarissima, anzi era tetra. Vedevo
sangue ovunque, ma il sangue non era di Alice, era delle guardie.
- Non ne ho bevuto
neanche una goccia - disse la voce cristallina di Alice in lontananza.
Lo
scenario cambiò ancora. Ora sentivo puzza di bruciato, poi
vidi un fuoco e
improvvisamente mi trovai davanti un biondo con degli occhi rossi
spaventosi.
Ritornai alla
realtà come se fossi stata lanciata fuori dalla testa di
Alice, presi un gran
respiro.
Edward e Chiara mi
guardarono ad occhi sgranati.
- Ci sei riuscita?
- mi chiese Alice impaziente.
- Si
c’è riuscita
- disse shoccato Edward. Ora quelli shoccati eravamo 3.
- Com… sei
riuscito ad entrarmi nella testa? O_O - chiesi
- In realtà
ci
sono riuscita anche io - disse Chiara, mi voltai verso di lei.
- Ma come…?
-
- Diciamo che eri
così concentrata che il tuo cervello ha fatto cadere la
barriera che hai di
solito… - annuii credendo di aver capito cosa voleva dirmi.
- Allora
cos’hai
visto? - Mi richiese Alice. Le descrissi le immagini che ero riuscita a
vedere,
fin nei minimi dettagli. Dopo un momento
d’immobilità totale mi saltò al collo
facendomi traballare.
- Grazie grazie
grazie! - urlò continuando ad abbracciarmi.
- Prego ma, io non
ho fatto assolutamente nulla, ma se vuoi ci riproviamo -
- Ok, ma non
subito! - disse preoccupata per me. Squillò il mio cellulare
e guardai Jason
che me lo lanciava. Lo presi appena in tempo, gli sorrisi e lui fece
altrettanto.
- scusatemi un
attimo - dissi alzandomi ed andando di là leggendo il nome
sul Display. Era mio
fratello, Josh!
Entrai in camera
mia e chiusi la porta alle mie spalle.
P.V. NICOLE
Rose andò
in
un'altra stanza per rispondere al telefono. Usai il mio potere, Che
consisteva
nel vedere oltre muri e porte. Diciamo che è come se il mio
spirito viaggiasse
senza il mio corpo. La vidi sedersi sul suo letto e rispondere a
telefono.
- Pronto? –
rispose
- Ciao sorellina
come va? – chiese una voce di un ragazzo dall’altro
capo del telefono. Quindi
già aveva un fratello, naturale, non potevo pretendere che
rimanesse lì ferma
ad aspettare che una sorella, di cui probabilmente non sapeva neanche
l’esistenza, si facesse viva dopo 18 anni.
- Dimmi cosa vuoi
e non farmi perdere tempo Josh – disse sbuffando
- Devo sentirmi
offeso? –
- Tanto lo so che
vuoi qualcosa. Quindi dimmi cosa vuoi! –
- Ok, allora visto
che hai affrettato i tempi, vorrei chiederti se, visto che
né papà né Jessica
ci sono perché devono fare un viaggio di lavoro, e tra poco
bisogna andare a
prendere le pagelle… -
- Dimmi solo
quando devo venire Josh così evitiamo 1000 giri di parole
– sentii fare
dall’altro capo un sospiro.
- Sabato alle
17.00 –
- Ok ci
sarò, ma
tu avevi già organizzato tutto eh? –
- Si! Grazie
sorellina sei la migliore del mondo –
- Non ricordartelo
solo quando ti fa comodo – disse lei come se fosse normale
esattamente il
contrario.
- Lo terrò
presente. Ciao Rose - il ragazzo dall’altro capo
staccò il telefono senza
aspettare risposta. Rose si alzò per ritornare nel salone
dove ci trovavamo
tutti.
Era strano sapere
che mia sorella aveva un fratello che non era anche mio fratello. *
entra
l’autrice che scrive qualcosa sopra un foglio che da a Nicole
*
- Tieni cara
questo è il numero di uno psichiatra, così eviti
di fare certi pensieri
contorti - * l’autrice com’è entrata
così se ne va * Tutti hanno un ?
interrogativo sulla faccia.
- Va bene
ritorniamo alle nostre discussioni normali…- disse Emmett.
Io invece ritorno
alle mie fisime mentali. * fisime mentali MODE * forse dovrei dirle che
ha una
sorella, ma non ho nessun diritto di irrompere nella sua vita.
È giusto dirle
tutta la verità? Deve sapere del suo passato? Deve conoscere
la sua storia?
Devo parlarne con qualcuno!! Com’era il numero dello
psichiatra? O.o
BILU_EMO
cara
ma io la scena del fumo
l’ho messa solo per te! Sapendo che sei una fan di Stefan XD
Hai ancora voce
dopo il Nuoooo Kilometrico? XD fammi sapere se ti è piaciuto
questo chappy!
Sm@k
RAZORBLADEKISSES
No
no cara continuo! Non
vorrei trovarmi in un lettino d’ospedale per colpa di una Fan
Fiction per
carità! Farò svagare ancora un po’ la
tua testa! Anche se cmq puoi svagarla
anche con un'altra FF un po’ più seria ( o almeno
c’ho provato u.u). Scriverò
il link qualche riga più giù! Sm@k
GRAZIE
ALLE PERSONE CHE L’HANNO MESSO TRA LE PREFERITE
1
- bella95
2 - Honey
Evans
3 - kikka_la
cantante
di edward
4 - Razorbladekisses
5 - revy_kau
6 - Sabry_Cullen
7 - todetto
8 - zije600
E A
QUELLE CHE L’HANNO MESSA TRA LE SEGUITE
-
BAMBOLOTTA
2 - Bilu_emo
3 - Honey
Evans
4 - KikyCullen
5 - serinetta
IN
PIÙ VI DIRÒ CHE STO SCRIVENDO UN'ALTRA STORIA CHE
SI CHIAMA VAMPIRE’S HEART. VI
METTO QUI IL LINK
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=354752&i=1
UN
KISS A TUTTI SM@K
Questa
è, più o meno, come l'immagino io XD
Rose
|
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Capitolo 8 *** Viaggio in Italia ***
RAGAZZE
HO RITROVATO LA MIA PEN!! PER VOSTRA SOMMA GIOIA ( si come no
-.-“ )… comunque,
eccovi un nuovo chap. Vi chiedo scusa per aver aggiornato solo ora!
Devo
ringraziare BILUUU!!
Per
aver recensito
e per sostenermi sempre!! Thk caraa ^_^ grazie 1000 a
tutti quelli che
hanno messo questa FF tra le preferite e tra le seguite!
Godetevi
il capitolo… Smak… la vostra Rose
Capitolo 8
Viaggio in
Italia.
- scusatemi ma
devo andare a letto, domani iniziamo a girare all’alba
– dissi salutando tutti
ed andando a dormire nella mia
stanza.
La mattina dopo la sveglia suono alle 4.00 inutile dirvi
quant’ero entusiasta
-.-“
Avevo circa un ora
per prepararmi, anche se di solito ce ne mettevo mezza, capitemi, il
sonno fa
brutti scherzi, ma non potevo lamentarmi, quello era il mio lavoro e
venivo
pagata profumatamente per farlo. Uscii dal castello per andare nella
casa
normale, altrimenti non avrei mai sentito il clacson di Alex.
Quando
arrivò lui
era fresco come una rosa, beato a lui! Per fortuna era
l’ultimo giorno di
riprese, anche se sarei stata impegnata fino a sera inoltrata.
P.V.
NICOLE
Rose quel giorno
lavorò dalle quattro fino a mezza notte, e quando
tornò non si fermò un attimo,
aveva già la valigia pronta ed in quel momento stava solo
aspettando che Jason
caricasse in macchina le valigie. Alla fine era riuscita a convincere
Jack a
far andare con lei il proprio ragazzo, minacciandolo di farsi
accompagnare da
Liz e di fare cose folli.
Prese i biglietti
e ci venne a salutare.
- Ci vediamo
lunedì. Ciao! – disse uscendo dalla porta
principale.
- quando glielo
dirai? – mi chiese Chiara.
- Penso mai
– le
risposi abbassando lo sguardo.
- Perché?
–
- Perché
non ho il
diritto di entrare nella sua vita e di sconvolgerla così!
–
- Penso che
più
sconvolta di così non possa essere…-
- Che vuoi dire ?
–
- Pensaci, ha
scoperto di essere una mezza strega, sta con un licantropo, passa la maggior parte tra
esseri sovrannaturali.
Non sottovalutarla, Rose è una ragazza forte, penso che
sarà solo contenta di
scoprire un po’ di più sul suo passato –
mi disse comprensiva. Già, forse le
avrebbe fatto piacere, o forse mi avrebbe odiato per non averla cercata
prima.
- Ci
penserò…- le
dissi.
- Guarda che lo so
se ci pensi o no… - scherzò con un sorriso,
ricambiai il sorriso ed andai a caccia.
P.V.
ROSE
Ci trovavamo
sull’
aereo dove c’erano poche persone sparse un po’
ovunque tra le file di sedili.
Io stavo comodamente poggiata contro Jason, con la testa sopra la sua
spalla
con gli occhi chiusi.
- Piccola ma stai
dormendo? – mi sussurrò all’orecchio
- No –
risposi in
un sussurro.
- A cosa pensi?
–
- A Nicole…
perché
mi somiglia così tanto? – chiesi aprendo gli occhi
e guardandolo. Lui alzò le
spalle ed io spostai la testa.
- Fato? –
chiese
- No,
c’è qualcosa
sotto che non mi convince - risposi
storcendo un po’ la bocca.
- Dai piccola non
pensarci, pensa solo che avremmo un giorno, come minimo, tutto per noi
– disse
baciandomi. Vi ho già detto che io amo questo ragazzo?
Il viaggio fu
tranquillo ed arrivammo in Italia alle 5:00, prendemmo un taxi ed
andammo a
casa mia. Avevo le chiavi e quando entrammo era tutto buio.
- Non
c’è nessuno?
– mi sussurrò Jason all’ orecchio.
Sorrisi sadica.
- Lo scopriremo
subito – bussai il campanello e poi sentii un tonfo. Si,
c’era qualcuno, c’era
Josh che era appena caduto dal letto. Io e Jass ridemmo. Ma quanto ero
cattiva?
Mi rispondo da sola. Tanto! Josh uscì dalla sua stanza a
torso nudo, con il
pantalone del pigiama grigio e tutti i capelli biondi spettinati. Ci
guardò
come se non ci vedesse ed io, per rimediare a quel suo piccolo
problema, accesi
la luce.
- e dai! Spegni
quella luce, ti ho visto! – urlò mio fratello con
voce assonnata.
- Ah si? A me
sembrerebbe il contrario! – dissi ridacchiando.
- Ma va a quel
paese Rose – mormorò
- Cosa? Vuoi che me
ne vada? – dissi portandomi una mano all’orecchio.
- Nono… a
proposito, ciao Jason – Il mio ragazzo salutò ed
io l’accompagnai in camera
mia, stavo morendo di sonno e, infatti, appena ci mettemmo a letto
crollai nel
mondo dei sogni.
Una bambina con i
capelli castani, una donna che sorrideva tenendo in braccio un neonato
in
fasce. Poi lo scenario cambia e la donna che sorrideva, ora piangeva.
Poi
sangue, solo sangue…troppo sangue! neve rossa…
sangue scarlatto che imbratta il
candore della neve, che ne toglie l’innocenza macchiandola di
morte.
Mi svegliai
ansimando, come se avessi appena percorso 100 Km
di corsa. Svegliai
anche Jason che mi chiese dolcemente cosa non andava.
- Nulla, un
incubo, solo un incubo… - mormorai. Mi poggiai di nuovo
vicino a Jason, che mi
passò un braccio intorno ad un mio fianco e io mi appoggiai
contro il suo
petto. Mi sentivo bene tra le sue braccia.
|
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Capitolo 9 *** Chapitolino 8 ***
Capitolo 8
“Paparazzi”
Un incubo, è stato solo
un
incubo continuavo
a pensare mentre
preparavo la colazione.
<<
Oggi a che ora c’è l’incontro?
>> chiesi a Josh ancora in pigiama.
<<
Alle cinque >>
rispose mangiando uno dei cornetti che era andato a prendere Jason, per
quanto
mi riguardava, avevo lo stomaco chiuso.
<<
Non mangi niente?
>> mi chiese Jass, parlava bene l‘italiano, ma
si sentiva che era francese.
<<
Non ne ho voglia
>> mi scrutò per un po’, ed infine
annuì. Io e Jass ci guardammo negli
occhi, quello sguardo sostituiva mille parole.
<<
Sbaglio o mi sta
venendo il diabete? >> disse con aria ironica mio
fratello.
<<
Chi lo sa >>
risposi.
<<
Ma tu non avevi
detto che l’amore non faceva per te, e che san Valentino
è la festa dei
produttori di frasi da cioccolatino e dei
venditori di rose? >>
<< Sulla prima non
sono più così sicura, sulla
seconda continuo a pensarlo >> risposi.
Jason sorrise.
<< E così
san Valentino è solo la festa delle
frasi da cioccolatino eh? >> mi chiese in francese. Josh
ci
guardò, probabilmente
senza capire.
<< Oui
>> risposi iniziando a
sparecchiare, Josh si alzò per andarsi a lavare e Jason mi
diede una mano.
<< Sei sicuro di
volermi accompagnare? Potrebbe
essere rischioso >>
<<
Rischioso? >>
<< Potresti essere
preso di mira dai paparazzi
>>
Sorrise. <<
Sopravvivrò >>
<< Sopravivresti
anche se svelerebbero il tuo
segreto? >> s’irrigidì un
po’.
<< Questo non
succederà. >>
<< Ne puoi essere
sicuro? >>
<< Oui,
perché mi accorgerò se qualcuno mi segue
>> Gliela diedi per buona e poi ci andammo a
preparare
anche noi. Verso le
quattro e mezza uscimmo di casa e, come mi aspettavo, intravidi un
fotografo
nascosto.
<<
Sei ancora sicuro
che sopravvivrai? >> domandai avvicinandomi
pericolosamente a Jason. Eh
si, quel fotografo avrebbe avuto un bello scoop.
<<
Se ti riferisci al
fotografo appartato nella sua macchina, l’ho visto e sentito.
Quindi come vedi
non c’è pericolo >>
<<
Se ne sei convinto
tu… >>
<<
Oui Mon Amour, ne
sono convinto >> sorrisi per evitare di ridire.
<<
Amore ma lo sai che
hai proprio un accento strano? Si sente lontano un miglio che sei
francese
>> sollevo il sopracciglio destro e mi guardò,
anzi, mi fissò come per
volermi entrare nella mente.
<<
Non preoccuparti
Jass, io amo anche il tuo accento francese >> gli diedi
un bacio a fior
di labbra prima di ricordarmi del fotografo.
Entrammo
in macchina, Jason
al posto di guida, io al suo fianco e Josh sul sediolino anteriore
dietro a
Jason, con l’i-pod nelle orecchie e lo sguardo perso fuori
dal finestrino. Chissà
a cosa stava pensando, probabilmente era come me alla sua
età, pensava a mille
cose diverse ed ogni pensiero ne rincorreva un altro e così
cominciava una
corsa folle con un sottofondo personale che terminava solo quando ti
dicevano
di smontare dall’auto. Quasi non ricordavo più
cosa volesse dire essere senza
pensieri, o almeno senza pensieri gravi, come: Tra quante ore devo
andare a
lavoro? Quando scade l’assicurazione dell’auto?
Come mi stanno i capelli? Dove è
andato a finire il mio peluche preferito? Ok, forse le ultime due no ma
penso
di aver reso l’idea , anche se i capelli sono la dannazione
di ogni donna, se
non sono perfetti viene una crisi di nervi. E non provatemi a dire che
non è
vero u.u*
A
scuola di Josh nessuno ebbe
da ridire niente e qualcuno rimase anche incantato a guardarmi. Ora mi
vedi in
tv ed ora mi vedi di fronte a te. Magia! Parlai con i professori, tutti
capaci
e molto professionali, una ragazzina mi chiese anche di farle
l’autografo. Non
conoscevo nessuno a parte Michele, il migliore amico di Josh. Si
conoscevano
dall’asilo, cioè da circa 12 anni. Ci salutammo e
poi Josh mi disse di
andarmene, visto che avevo ritirato la pagella e che lui sarebbe
tornato dopo
con Michele, risalimmo in macchina e il mio cellulare vibrò,
lessi il messaggio
e mi allungai verso Jason per farlo leggere anche a lui.
“Ciao
piccioncini vi state
divertendo? Finalmente posso camminare in casa con i miei fantastici
box senza
nessuno che rompe perché non capisce la raffinatezza di
certi indumenti u.u non
vedo l’ora che tornate, devo torturare un po’
Jason… ho già circa 10 battutine
pronte mhuahaha xD Qui vi salutano tutti. Dai uno pugno da parte mia a
quella pallina
da ping pong del tuo ragazzo. Stefan”
<<
Raffinatezza di
certi indumenti? >> disse Jason ridendo.
<<
Perché io li ho
visti i suoi box, sono davvero belli… >> mi
fermai perché Jass mi
guardava con sguardo omicida, quindi sorrisi. Quando un ragazzo
è arrabbiato
con te sorridi e fa gli occhietti dolci.
<<
Come sarebbe a dire
che hai visto i suoi boxer? >>
<<
Oh suvvia, cammina
solo con quelli per casa, quando è al massimo del suo pudore
si mette i jeans. Devo
chiedergli dove li compra, sarebbe carino vedere come ti stanno addosso
>> dissi maliziosa. Accese il motore continuando a
borbottare. Arrivammo
a casa dopo dieci minuti ed io lo trascinai per i bordi della camicia
in camera
da letto, bi potete immaginare come sia andata a finire no? (***)
(*)
scusate per la faccina,
ma ci voleva… e poi l’adooooro >.<
(**)
Stefan ed i suoi box NON
potevano mancare!
(***)
Mi spiace non poter
descrivere meglio la scena, ma questa storia ha il reating verde
Grazie
mille alla mia Bilu ke mi commenta sempre… grz a tt qll ke
l’hanno mexa tra i
preferiti e tra le seguite.
Spot:
Ragazze,
sprecate 1 minuto della vostra vita per rendermi felice. SCRIVETE UNA
RECENSIONEEEE grz bye
|
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Capitolo 10 *** AVVISO ***
Scommetto che l'avevate già capito... NO! non pensate subito a male, non voglio togliere la FF... ho solo problemi con il pc! Quello fisso è morto e quello piccolo 1. non mi fa accedere e 2. non ha NVU (pc pezzotto v.v)
Ringrazio le 3 persone che hanno recensito il capitolo precedente... Sono veramente felice!!! =D
Un'altra cosa... avete idee da propormi?
IMPORTANTE!!: CERCO BETA! se qualcuno/a di voi fosse interessata/o il mio contatto msn è questo: vallynebby@hotmail.it
Scusate se mi dimentico qualcosa, ma questa notte non ho chiuso occhio ed appena ho avuto sotto mano un pc decente ho postato l'avviso.
Morsetti *,..,*
La vostra Rose |
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