A star di lenina blu (/viewuser.php?uid=84616)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** To meet ***
Capitolo 2: *** To look ***
Capitolo 3: *** To save ***
Capitolo 4: *** To know ***
Capitolo 5: *** To change ***
Capitolo 6: *** To resolve ***
Capitolo 7: *** To talk ***
Capitolo 8: *** to do ***
Capitolo 9: *** Gomennasai-Scuse ***
Capitolo 10: *** To kiss ***
Capitolo 11: *** To disappoint ***
Capitolo 12: *** To leave ***
Capitolo 13: *** To lie ***
Capitolo 14: *** To lost ***
Capitolo 15: *** To rain ***
Capitolo 16: *** To tell ***
Capitolo 17: *** To loud ***
Capitolo 18: *** To wake up ***
Capitolo 19: *** To Discover ***
Capitolo 20: *** To Shop ***
Capitolo 21: *** to finish ***
Capitolo 22: *** To clear ***
Capitolo 23: *** To feel ***
Capitolo 24: *** To make ***
Capitolo 25: *** To play ***
Capitolo 26: *** To laught ***
Capitolo 27: *** To ring ***
Capitolo 28: *** To like ***
Capitolo 29: *** To eat ***
Capitolo 30: *** To smile ***
Capitolo 31: *** To drop ***
Capitolo 32: *** The End ***
Capitolo 1 *** To meet ***
A
Star
To
meet
Ormai
Jelena era da mezz'ora dentro il bar karaoke del centro, che
aspettava il termine del turno di una ragazza . Eppure a Jelena gli
pareva di averla già vista, quel cappello fucsia e bianco, i
suoi
capelli castani, così perfettamente ondulati, ma le dava le
spalle,
e quindi non aveva ancora intuito chi fosse.
Ad
un certo punto, Jelena abbastanza scocciata le si avvicinò
piano e
quando ormai le era distante un metro cominciò a parlare.
-Scusa,
ma potresti cedermi il karaoke?Sono dà un po' che
aspetto,cavoli
!-Le disse incrociando le braccia. In quel momento la ragazza con il
cappello fucsia e bianco si girò e ora, solo ora che l'aveva
vista,
Jelena voleva disperatamente prendersi a calci nel culo.
-Oh,
scusami, non ti ho notata, scusami ancora...-rispose la ragazza
cercando di scusarsi, molto imbarazzata.
-Ma...Ma...tu
sei...- in quel momento, prontamente la ragazza tappa la bocca a
Jelena, con la sua mano delicata.
-Fiu...Ti
prego non gridare, attirerai la gente-le disse lei con la sua voce
melodiosa.
-Scusa...per
tutto... io non sapevo che tu.. sei il MIO IDOLO!!- disse Jelena
cercando di contenere la felicità, e senza nemmeno terminare
il
discorso si presentò.
-Mi
presento, io sono Jelena, e sono una tua fan!!-
-Uaoh!
Non pensavo di essere conosciuta anche qui in America,
Vabbè, è
inutile che io mi presenti, lo sai già che sono Erika-
Ecco,l'aveva
detto, lei era la vera, unica, Erika, la cantante-attrice
più famosa
del momento. Jelena sapeva tutto su di lei,quando è nata, i
nomi
della sua famiglia,quanti nei ha....TUTTO.
Ad
un tratto la loro conversazione venne interrotta dallo squillo del
cellulare di Erika.
-Scusa,
tu dispiace se rispondo al telefono?- le chiese Erika, insegno di
cortesia L'idolo di Jelena si stava mostrando più simpatica
e bella
di quando si vedesse in tv. Fantastico!
-Si
pronto... ahn...ma adesso che mi sono fatta un'amica?...che
rottura...uffi..ciao, ciao-con un gesto molto fluido della mano
chiuse la conversazione sul suo n97 nero.
-Mi
dispiace Jelena, ho un lavoro devo scappare, però ecco il
mio
numero, MI RACCOMANDO non darlo a nessuno, per nessun motivo, stai
tranquilla ci rivedremo, penso...ciao!- detto questo era sparita nel
nulla, e Jelena si ritrovava completamente stordita, sicura che fosse
stato tutto un sogno, ma con un pezzo di carta tra le mani, con il
fatidico numero di cellulare di Erika. Ciò significava che
tutto
quello che era successo era realmente accaduto.
***
Tre
giorni dopo, Jelena non l'avevo ancora chiamata e ne stava discutendo
con l'amica d'infanzia, Kiara, mentre si dirigevano verso la scuola.
-Um..non
ho il coraggio di chiamarla, sicuramente si sarà
già dimenticata di
me.- disse afflitta Jelena.
-Ma
chi vuoi prendere in giro, lo so benissimo che non hai incontrato
Erika, è impossibile!- rispose Kiara molto scettica. Anche
se poteva
sembrare scorbutica, Kiara aveva la sincerità di dirti le
cose in
faccia, oltre ad essere molto realista.
-Come,
non mi credi? -rispose Jelena facendo finta di essere offesa
-Certo
che non ti credo, non sono mica così stupida!- disse Kiara
senza
farsi alcun problema. La discussione stava degenerando e Jelena
cominciò ad accorgersene.
-Io
non penso che tu sia stupida- disse Jelena cercando di evitare un
inutile litigio.
-ah
no? Ma mi prendi in giro? Smettila di fingere, perchè sai,
tutte
quelle volte che mi raccontavi qualche storia davvero interessante e
io facevo finta di crederci, bhè sai cosa pensavo?- si
fermò Kiara
per prendere fiato, ma quando stava per aprir di nuovo bocca Jelena
la interruppe.
-Ah
si? Bene allora vedi di non farti più vedere!-detto questo ,
Jelena
la superò, determinata a dimostrare che ciò che
aveva detto era la
verità.
Arrivata
in classe, si diresse verso il suo banco, silenziosamente, assorta
nei miei pensieri. Poco dopo arrivò anche Kiara. Jelena non
la degnò
nemmeno di uno guardo , tuttavia notò che sembrava allegra e
contenta. Perchè? Magari non l'aveva mai considerata come
un'amica...eppure si raccontavano i propri segreti. Jelena non
riusciva a spiegarsi il perchè....
Il
suo cuore si invase da un senso di delusione e sconforto, cominciava
a pensare che non saremmo mai più tornate amiche. Per
fortuna la
professoressa la risvegliò da questi brutti pensieri.
-Ragazzi,salutate
la vostra nuova compagna- disse mentre sistemava delle carte sul
tavolo.
Ma
non sapeva che...
-viene
dall'Italia e..-
il
suo intuito...
-si
chiama-
non
si sbagliava...
-Erika
Senettin-
non
sarebbero mai più tornate amiche.
***
Fine
capitolo
***
Allora
lo ho appena rimesso giù controllando errori e cercando di
correggere il più possibile.
Elena
|
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Capitolo 2 *** To look ***
Ecco
il continuo, buona lettura.
To
look
La
classe era rimasta pietrificata “dall'annuncio” che
aveva fatto
la professoressa.
“Ciao
a tutti, sono Erika e spero faremo amicizia!”
Io ero
in uno dei primi banchi, ma ero in uno stato di shok. Senza neanche
rendermi conto, mi alzai dalla sedia, e appoggiai le palme delle mani
sul banco.
“Ma..ma..io
ti conosco!”dissi quasi urlando.
“Oh
ciao Jelena, che fortunata che sono, siamo in classe insieme!”
Non
ci posso credere si
ricorda il mio nome!!!E sono in classe insieme a lei! Grazie Dio,
esisti!!
“Calmati
Jelena, comunque Erika prendi posto vicino a Daniel.”
Credo
che me ne sia
accorta solo io , di quello sguardo lanciato dal mio idolo,per quel
teppista di Daniel, meglio cominciare a pensare qualcosa, prima che
la situazione ci sfugga di mano, devo dire a Jelena che in
realtà
Daniel ….è....un donnaiolo!
Infatti
prima che Erika si andasse a sedere, aveva guardato il suo vicino di
banco, che a dirla tutta, era un gran bel figo. Abbastanza magro, da
far vedere dalla sua camicia i suoi addominali, occhi scuri, quasi
neri, moro e la sua pelle era leggermente abbronzata, minimo, erano
appena finite le vacanze estive.
***
Durante
la ricreazione, fu un inferno, tutti chiedevano autografi a Erika, e
Jelena che voleva chiaccherare con lei se ne stava in disparte per
non rubarle quel momento di gloria. Decise così di andare a
fare
pace con Kiara, ma non la trovò. Attese così, la
fine delle lezioni
e mentre stava tornando a casa la incontrò.
“Ciao
Kiara,hai visto che alla fine avevo ragione io ?!”
cominciò a
parlare con la sua tipica arroganza. Questo era uno dei difetti di
Jelena, non sapere mai quando stare zitta e ascoltare.
“Si...”
“Come
“Si...”? Un po' più di vita!”
“Senti...”
“Sono
disposta a perdonarti se vuoi...”
“Ma
sei fuori? Proprio adesso che mi sono liberata di te? Questa
è
bella! Bhè ci vediamo, non perdo tempo con le sfigate come
te...”
detto
questo, Kiara le voltò le spalle , e Jelena ci
restò di sasso.
Sono
solo una stupida!!
Stupida!! Stupida!! Non capirai mai niente, sei solo un rifiuto della
società, non sei stata neanche capace di fare pace con una
delle tue
amiche, mi meriterei di restare da sola per sempre!
Passò
qualche minuto quando sentì che qualcuno stava correndo
verso di lei
e urlava
“Ele!
Ele!, asp...ett...ami!”
Qualche
amica ce la ho
ancora...per fortuna...
“Ciao
Erika!”dissi girandomi verso di lei, quando fu ad un metro di
distanza da me.
“Sono
riuscita a raggiungerti, che ne dici di accompagnarmi a fare un po'
di sano shopping?”
Si,
dovevo distrarmi e
almeno mi sarei un po' divertita.
Ad un
tratto però suonò un cellulare, il suo.
“oh-oh”
“perchè
“oh-oh”?”
“perchè
quando mi chiamano al cellulare vuol dire solo una cosa”
“cosa?”
“lavoro”
Uffi
, quindi se doveva
andare a lavorare io rimanevo da sola.
“Ma
ho un idea!” disse ad un certo punto Erika, probabilmente
doveva
aver letto nei miei occhi che stavo male e non mi voleva
abbandonare.
“Quale?”
“Ti
porterò con me a lavoro!”
Non mi
lasciò neancheil tempo di ribattere che prese il cellulare e
si mise
a parlare. Quando terminò disse:
“bene
problema risolto, il mio autista ci verrà a prendere di
fronte la
scuola, quindi ci conviene avviarci!”
Quando
un braccio mi si appoggiò sulla spalla e così fu
anche per
Erika.”Salve ragazze, venite a divertirvi con noi..”
due
individui, ubriachi, un po' tarchiati, che puzzavano di sudore.
Io mi
irrigidì subito,ma Erika prontamente mi afferrò e
ci spostammo dal
loro almeno due metri, ma loro continuavano ad avanzare.
Noi
indietreggiavamo, ma presto le nostre schiene avrebbero incontrato il
muro.
“Ehi
voi! Cosa credete di fare?”
Io e
Erika ci girammo e vi vedemmo, chi non avremmo mai pensato che ci
potesse difendere.
***
Fine capitolo ***
Ecco
il continuo, ho scritto prima che ho potuto. Spero vi piaccia.
Ora
passiamo con le risposte alle recensioni
Tonks94
: Grazie mille, sono felicissima che la mia storia ti piaccia e spero
di non deluderti. Grazie 100000000000!!
Detto questo vi saluto e spero avere
l'ispirazione al
più presto.
Bye
|
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Capitolo 3 *** To save ***
Scusate
il ritardo ma ero in crisi creativa e prima ho dovuto aggiornare
l'altra fic “Hisa e Kira, gli opposti si
attraggono”. Pensate, la
sto scrivendo in aereo,in viaggio per la Sardegna!!
bhè
iniziamo
To
save
Non
ci potevo credere,la
persona che avevo sempre odiato, era lì e mi stava
“difendendo”.
Bhe, si.. non che desse tanto aiuto,però la sua compagnia,mi
dava
conforto, e aumentava in me, la speranza che quella brutta esperienza
finisse presto. E dava una strana sensazione. Quel damerino di Adam
Cristhoper James Nicolas....Nott, stava dalla mia parte, mi stava
difendendo??!!IMPOSSIBILE.
Cioè
quell'Adam che fin
da piccolo, mi metteva i bastoni tra le ruote, mi accusava dei guai
che combinava lui...
-Ma
chi è?-chiese Erika,
del tutto inconsapevole di chi fosse.
Ma
prima che potessi
risponderle una voce da dietro mi bloccò.
-Adam,
hai finito di fare
il principe azzurro?-Gli fece la voce dietro le ragazze. Indovinate
un po' chi era?Si.. proprio lui, quel cretino di Daniel.
-Uh
che bello Erika! Siamo
state salvate dal damerino e dal maniaco della scuola....che
fortunate!-feci io sarcastica. Ad un certo punto notai che Erika, che
era attaccata al mio braccio, cominciò a tremare.
-Ehi
Erika! Che ti
succede?- gli faccio io rilassata.
-Niente-
finge lei
sembrando normale. Sicuramente è una bravissima attrice, ma
una vera
fan, una vera fan come me , sa riconoscere quando il proprio idolo
mente e proprio in quel momento, lei lo stava facendo.
Mi
ero quasi dimenticata
della presenza dei due uomini ubriachi, quando uno dei due si mette a
parlare.
-Ragazzino,stai
attento a
come parli, noi siamo più forti di te e di quell'altro. Cosa
credi
di fare?-
-Ah,parli
con me
ciccione?- si indicò, come se non sapesse che l'uomo si
riferiva a
lui.
-Mi
prendi per il
culo?-fece con tono minaccioso l'ubriacone. Con tono calmo,pensieroso
e con un briciolo di malizia negli occhi rispose alla minaccia.
-Ma...è
che secondo me
dovresti preoccuparti della pers...emh...bestia che hai dietro al tuo
fondo schiena- Concluse la frase con quel suo tono calmo e da
saputello che mi dava sui nervi. Adam infatti sapeva benissimo come
provocarmi e uscire dai miei “combattimenti” senza
neanche un
graffio.
Io
ero furiosa, e come ha
detto Adam, in quel momento ero più una bestia che una
persona.Come
si permettevano quegli sporchi e luridi tipacci, a parlare con Erika,
una stella!Non so se vi rendete conto! È come se prendessimo
un
fiore e ci facessimo la cacca sopra!?Non so se mi spiego! Come se non
bastasse, quei tipi (compresi Adam e Daniel) ci stavano rovinando il
pomeriggio e questo, secondo la sottoscritta, è un buon
motivo per
pestare qualcuno.Non che io sia amante delle lotte, ma sono
particolarmente brava, grazie anche all'impostazione nello sferrare i
calci e i pugni, imparata dal karate e dall'agilità e
flessibilità
imparata a break dance.
Mi
avvicinai a uno di loro
e dissi – Stai tranquillo, non ci andrò piano con
te... Jelena
Kierty cintura nera , Maigeri (si legge Maigheri)!-
Dopo
aver fatto l'inchino
cominciai a sferrare calci e pugni .Quando ebbi finito aggiunsi
soddisfatta
-
Guai a voi se vi
avvicinerete ancora!-i due uomini mezzi storditi scapparono via
strisciandosi a vicenda.
-Vale
a dire anche per
voi, stateci alla larga, sopratutto Daniel!-
Non
gli diedi tempo di
ribattere,perchè presi per mano Erika e cene andammo. A
parte quel
piccolo inconveniente, la giornata si concluse benissimo, tanto che
rimasi a dormire nel villone di Erika.
Il
giorno dopo a scuola,
mentre io ed Erika stavamo salendo le scale, una ragazza bionda ci
sbarra la strada. Se non la conoscessi direi che era li per vantarsi.
Mi squadrava con i suoi occhi verde smeraldo e i suoi modi di fare
erano da superiore, e le braccia sui fianchi come per dire che io le
fossi tra i piedi. Stavo per aprire la bocca e dirle quanto era
idiota quando sento parlare Erika.
-Ciao
Jada, cuginetta mia!
Sarà da tantissimo tempo che non ci vediamo!-
fece
alcuni scalini che
la separavano da lei, e poi tutte due si aprirono in un grande
abbraccio.Io rimasi un po' interdetta, perchè sapevo che
Jada era
ricca sfondata e aveva molti parenti celebri,ma non avrei mai pensato
che il mio idolo potesse essere parente di quella vipera.
-c'è...voi
due... siete
parenti? Cioè..cugine?!-Loro si girarono versodi me, e come
se fosse
la cosa più ovvia del mondo, risposero in coro con un bel
sorriso a
trentadue denti ( alla Demi Lovato, per intenderci )
-Si,
certo, problemi?-
-Ah...no
nulla,è che non
lo sapevo...-
Per
voi lettori è la
prima volta che vi imbattete in Jada, fortunati voi, perchè
sa solo
parlare (all'eta di 14 anni!) di bambole , danza e trucchi. Io non la
sopporto, è un anno più piccola di me, ma si
crede la migliore. Non
capisco come possa essere la cugina di Erika, non si assomigliano
neanche lontanamente.
-ehi
tu! Jelena, cosa ci
fai qui!?- disse con tono arrogante.
-sono
qui da mezz'ora, e
ti sei accorta della mia presenza solo adesso?-
-certo
cara,pretendi che i
miei fantastici occhi verdi si posino su una racchia come te ?
-secondo
me i tuoi
occhietti hanno bisogno degli occhiali...-
-sei
presuntuosa Jelena!-
-parla
quella...-Seguì
poi uno scambio di sguardi, uno più furente dell'altro.
-Su
dai...adesso calmatevi
ragazze...-disse Erika un po' imbarazzata.
Jelena
che si era stufata
di litigare si calmò per prima e disse -Si, io me ne vado in
classe
Erika...ci vediamo là- e le voltò le spalle.
-No,
aspet...Bhè ci
vediamo Jada, seguo Jelena in classe a più tardi- dopo aver
liquidato velocemente Jada seguì la compagna, senza lasciar
il tempo
alla cugina di controbattere.
-come
fa ad essere quella
tua cugina?- feci io con tono irritato.
-Ti
prego di perdonarla
Jelena... sai è timida... e reagisce così per
natura... perchè
pensa che tutti ce l'abbiano con lei, infatti non ha vere amiche.-
-mmh...se
lo dici tu-
risposi io poco convinta.
-Ah,
non ti ho ancora
ringraziato per ieri, sai, quando hai pestato... bhè...
è stato
entusiasmante!-
-Davvero?-
-Si!
Un'altra cosa, chi
erano i due tipi di ieri?-
-intendi
gli ubriaconi?-
-no,
il tipo che hai
chiamato Adam...mi pare...-
-Queldamerino!-
-e
Daniel...-
-Tsk!
Un dongiovanni!-
-Uaoh...
vedo che sei in
buoni rapporti con loro...- fece Erika sarcastica.
-Parla
del diavolo e
spuntano le corna...eccoli che arrivano...-
-Uh,
ma guarda chi si
vede, le due principessine...-fece Adam.
-Oggi
sei particolarmente
brutto e irritante...lo sai?- disse con convinzione Jelena.
-concordo-
fece Daniel.
-ma
voi sapete solo
litigare?- disse Erika
-hai
ragione! Ecco perchè
ti evito sempre Adam Cristhoper James Nicolas Nott!-
-sembrate...-
fece Daniel
pensieroso.
-sai
penso, la stessa
identica cosa di te, cioè che sei solo una viscida vipera
velenosa!-
-marito
e moglie!- disse
Erika, concludendo la frase che aveva iniziato Daniel. La cantante
eil dongiovanni si scambiarono uno sguardo complice, dopo aver
sentito i due zittirsi.
Jelena
se ne accorse e per
il bene di Erika, decise di finire la discussione
lì,perchè
Daniel,con il suo fascino l'avrebbe stregata, e Erika avrebbe
sofferto. Ma ciò non doveva accadere, non poteva provarci
anche con
Erika.
-Bene,
andiamocene Erika-
e trascinò via l'amica. Di fronte alla porta della classe
Jelena si
bloccò, e disse alla Star.
FINE
CAPITOLO
Scusa
per l'attesa, ma
sono partita in vacanza e non sempre posso usufruire di internet,
comunque sappiate che ho già scritto il 4 e 5 capitolo,
quindi i
capitoli proseguiranno alla svelta.
Vi
avverto,che
prossimamente ci saranno un sacco di colpi di scena, sopratutto tra
la fine del prossimo capitolo e il quinto. Ora passiamo a rispondere
alla recensione lasciata da Tonks94
.
Tonks94
: Lo so, Kiara è veramente una str****, e non è
niente quello che
ha fatto adesso in confronto a quello che succedere nel 5 cap ^^. Chi
vivrà, vedra! Spero continuerai a recensire aspetto una tua
opinione
anche di questo capitolo. Bye
BUONA
GIORNATA A TUTTI
|
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Capitolo 4 *** To know ***
To
know
-Erika
stai molto attenta,a Daniel: molte ragazze si invaghiscono di lui, e
dopo capiscono che sono state solo usate. Non voglio che tu faccia la
loro stessa fine, quindi ascoltami bene:Daniel sa fare l'attore
quanto te,quindi non farti imbrogliare.-detto questo Jelena
aprì
laporta e si mise al suo posto, sotto lo sguardo interrogativo di
Erika.
Sono
stata costretta a dirglielo,mi dispiace, dovevo farmi gli affari
miei, ma non voglio che Erika soffra per quello là.
Le
lezioni furono pallose come al solito. Durante la ricreazione,Jelena
andò da Erika e cercò di evitare di parlare
dell'argomento di
qualche ora prima. Però dopo un po', Jelena senza
accorgersene
ritirò fuori quel discorso.
-Ma
come mai ti sei trasferita qui?
-Ah...bhè...centra
con Daniel. Promettimi di tenere questo segreto, lui non lo deve
sapere. I produttori del mio nuovo film,mi hanno incaricato di
proporre qualche figura nuova. I miei genitori hanno dovuto
trasferirsi qui per lavoro, e da quando ho visto Daniel, ho notato il
talento nel mentire che possiede. Sarebbe, proprio come hai detto tu,
bravo quanto me, se si applicasse un po' di più. Poi,
siccome è
abbastanza carino, non avrebbe problemi ad entrare nel mondo dello
spettacolo. Avrebbe il lavoro assicurato.-concluse Erika, con una
faccia pensierosa. Jelena non sapeva cosa dire, quando Erika le porse
una domanda.
-Mi
aiuterai?- fece la cantante speranzosa.
-Certo,
che domande! Siamo amiche no?-
-
Ho già un idea!-
-Quale?-
-Farò
in modo di fargli credere che a me lui piaccia, e poi al primo
appuntamento, lo porterò agli studi,oppure lo
convincerò piano
piano. Che dici?-
-ma...
secondo me è perfetto!-
-Bene!
Questo sarà il nostro segreto.-
-certo!-
Non
si erano accorte, che Kiara aveva origliato parte della loro
conversazione e come potete immaginare aveva frainteso tutto. Kiara
aveva capito che a Jelena piacesse Daniel, inoltre aveva cominciato a
dirlo ai 4 venti e in pochi giorni i pettegolezzi cominciarono a
girare.
Qualche
giorno dopo Jelena, arrivò a scuola felice e pimpante
così Erika
gli chiese il perchè.
-come
mai tutta questa allegria?-
-perchè
oggi ritorna...-disse Jelena
-Chi?-continuò
a domandare Erika
-...da
un lungo viaggio esotico e pieno di...- fece Jelena con sguardo
sognatore.
-ma
chi?-disse Erika
-...di
avventure pericolosissime e magari...-rispose Jelena
-mi
vuoi dire chi cavolo è ?-chiese ancora Erika
-...sarà
diventato ancora più affascinante!-fece Jelena eccitata
-Ma
di chi diavolo stai parlando?!-si stufo Erika
La
voce di Jada si intromise tra le due diede la risposta a Erika
-
Michele-
-e,chi
sarebbe?- domandò ancora confusa Erika.
-è
il suo ragazzo...-
FINE
CAPITOLO
allora
scusate a tutti seil cap è corto, ma non potevo dirvi tante
cose
subito,perchè altrimenti vi avrei tolto la sorpresa e
viavrei fatto
più confusione che altro.
Poi
vorrei ringraziare Cino nero e Huli per aver aggiunto la mia storia
tra le seguite e dulcis in fundo rispondo al commento di Tonks94 ,
che per fortuna recensisce sempre !!!
Lo
so,immaginavo che il capitolo scorso fosse un po'...confuso, anche
perchè quando l'ho scritto ero in preda all'ansia
perchè volevo
pubblicarlo, e quindi,(solo la sottoscritta può fare una
cosa del
genere ^^') ho pubblicato il cap senza correggerlo e metterlo a
posto. Spero mi perdonerete...
Detto
questo vi lascio alla settimana prossima,o prima.... by a tutti
Lenina
Blu
|
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Capitolo 5 *** To change ***
A
star
To
change
Un
biondo entrò nella
classe. Un ragazzo alto, slanciato, dagli occhi verde smeraldo. Aveva
la divisa portata in modo un po' disordinato, aveva degli occhiali,
che gli davano un aria da essere superiore, non da secchione, ma come
se sapesse tutto di te e aspettasse solo il momento giusto per
raccontarlo in giro. La classe era rimasta in silenzio, per tre
semplici motivi: 1) un misterioso ragazzo aveva fatto la sua
apparizione, 2)era l'ora di matematica del professor Fawcett, una
delle ore più odiate, per la natura molto rigida e
distaccata
dell'insegnante 3)perchè stava per dire chi doveva essere
interrogato. C'era un solo ragazzo in tutta la scuola che riusciva a
mettere in difficoltà il professore. Michele.
-q...uee..ll...o..
è....-
disse Jelena, che stranamente stava cercando di respirare.
Erika
non lo aveva mai
visto però doveva ammettere che non era per niente male.
Bastava
guardare la faccia di Jelena per capire che quel ragazzo era
occupato.
-...Michele...-
disse Jelena a bassa voce quasi commossa.
Il
ragazzo fece un passo
avanti, e sulla sua faccia si disegnò un sorriso beffardo.
Con una
mano si sistemò gli occhiali e disse.
-Se
non erro professor
Fawcett, il regolamento impone agli insegnanti diinterrogare gli
alunni solo su argomenti spiegati in classe.- disse il biondo.
-Oh,
vedo signorino
Berrymore , che siamo tornati dalle vacanze con la vostra solita
testardaggine, la informo che quest'anno non sono più
disposto a
tollerare il suo comportamento. Domanda: come fa lei a sapere che io
non ho spigato l'unità?- disse con aria di sfida il
professore.
-Che
sciocchezze, io
prendevo quotidianamente i compiti da Jelena o Daniel, è
normale che
io lo sappia, non trova?- mentre pronunciava il nome di Jelena, il
suo sguardo cadde sulla ragazza che si fece leggermente più
dolce.
-ehm
si... giusto...
proseguiamo con la lezione e lei signorino Berrymore si vada a
sedere- si giustificò il professore altamente imbarazzato.
-Come
vuole lei...-
rispose Michele. Detto questo il ragazzo prese posto nel banco dietro
quello di Jelena. Passando per di lì le lasciò un
bigliettino sul
banco e poi proseguì.
Jelena,
dopo un po' aprì
il bigliettino e lesse queste parole:
“Tesoro è
da tanto che non ci vediamo, a ricreazione devo parlarti di una cosa
importante. Ti amo”
A quelle parole
Jelena si sciolse abbassando la testa sul banco e fu in paradiso per
tutta la durata delle lezioni.
Durante la
ricreazione Jelena era sparita insieme a Michele, Jada e Erika invece
stavano chiaccherando allegramente.
-Ah ho sentito
che è ritornato Michele- disse felice Jada.
-mmh si, è
arrivato oggi in classe e ha messo in difficoltà il
professor
Fawcett, deve aver avuto fegato per farlo.- rispose Erika, che ne era
rimasta molto impressionata.
-Già, io non
lo avrei mai fatto, ah ma ti devo raccontare una cosa che mi sta
preoccupando parecchio-s'incupì il tono di Jada.
-cosa?-fece
Erika sempre più curiosa, che non si era ancora immaginata
quello
che Jada le stava per dire.
-Sai gira voce
che a Jelena piaccia Daniel. Chiedendo un po' ho scoperto che a
mettere in giro queste voci è stata una vecchia amica di
Jelena, tu
non la conosci, ma è una smorfiosetta che si chiama Kiara.
Ho paura
che questa voce sia giunta anche a Michele e che voglia parlare in
privato con Jelena per chiarire la questione. Non è che
magari si
mollano?- domandò pensierosa Jada all'amica.
-Cavoli...dobbiamo
inventarci qualcosa, non mi piace l'idea che Jelena soffra per un
tizio che sta sbagliando tutto-rispose Erika.
-In tanto ,
meglio che andiamo a “origliare” diciamo- disse
Jada facendo il
sego delle virgolette con le mani- la conversazione e quando comincia
a peggiorare la situazione interveniamo-.
La risposta di
Erika fu secca ma chiara:
-ok-
Detto
questo le due
s'incamminarono verso il giardino, ma durante il tragitto per
sbaglio, senza fare attenzione Erika sbattè la spalla contro
quella
di qualcuno.
-Oh
scusa- fece lei- ah ma
sei tu Daniel! Come va? È da un po' che non chiaccheriamo-
disse lei
come se avesse tutto il tempo del mondo. In quel momento, poteva
esserci benissimo una scenata tra Jelena e Michele. Dovevano muoversi
se volevano aiutare l'amica.
Daniel
sembrava un po' di
corsa ma rispose ugualmente a Erika
-Ciao...ehm..com'è
che ti
chiamavi? Ah si Erika!- disse lui in modo un po' confuso. Sembrava
fosse inseguito da qualcosa, infatti era tutto agitato.
-Si,
ok...ma da chi stai
scappando?- chiese Erika un po' scettica e leggermente irritata.
-Non
starai scappando
nuovamente da Hilary e company vero?- chiese Jada incuriosita.
-ehm,
si...- ammise Daniel
sempre attento, guardandosi le spalle.
-quante
volte ti ho
suggerito di non passare vicino al club di musica?- disse con aria di
rimprovero Jada- è colpa tua se quelle sfegatate ti corrono
dietro
per tutta la scuola...oh guardale che arrivano- concluse con
indifferenza Jada- Arrangiati, Erika andiamo a salvare la coppia di
piccioncini...-
-oh,oh
cosa faccio adesso,
sono nella merda...- si disse Daniel nascondendosi dietro Erika.
Tre
ragazze erano
all'inizio del corridoio. Una alta e magra e le altre due un po'
più
basse. Avanzavano con passo veloce. La più alta portava
dietro le
spalle, una chitarra acustica.
-
Scusate, non ci stò
capendo niente, mi volete dire chi sono quelle tre?-chiese Erika, che
infatti non ci stava capendo proprio nulla.
-Sono
dei membri del club
di musica, la più alta è una mia compagna di
classe e si chiama
Hilary, quella mora a fianco è Elis, mentre la smorfiosetta
rossa è
una delle migliori amiche di Kiara e si chiama Cecily, e si crede la
migliore sulla faccia della terra, è una pettegola di prima
categoria e...-
-ok,
stop descrizione,
abbiamo capito che non ti sta molto a genio, be mi dispiace per te
Daniel, ma qui abbiamo altro da fare, e questa e tutta colpa tua
quindi come ha detto Jada arrangiati, guarda ti do una mano- detto
questo, Erika che voleva chiudere la questione il prima possibile e
che in fondo in fondo voleva una piccola vendetta su Daniel, si
diresse verso Hilary e le disse:
-Scusa,
non ci conosciamo
io so...-
-Non
ho tempo da perdere
con le sciacquette come te? Vattene- Erika non aveva fatto in tempo a
terminare la frase che questa le aveva già risposto male.
Erika
si bloccò e si fermò a ragionare. Era di fronte
ad una stangona che
la guardava dall'alto in basso, che non la voleva nemmeno ascoltare.
Ok, Erika è famosa anche perchè è
simpatica e gentile, ma a tutto
c'era un limite, inoltre doveva muoversi perchè c'era il
rischio che
Jelena e Michele...non ci voleva nemmeno pensare...
-Allora
NOVELLINA ti vuoi togliere di mezzo?-
-Forse
tu non sai con chi hai a che fare-le disse Erika, si vedeva che era
arrabbiata, tremava.
-Non
me ne frega un accidenti tesoro? Oh ecco il mio tesoruccio, Daniel
aspettami!!- Hilary stava già per andarsene , quando
l'attrice le si
sbarrò davanti, e la trapassò con lo sguardo.
Jada
cominciava a preoccuparsi. Se non avrebbe fermato Erika, sarebbe
venuto a galla il passato da teppista della star. Eh si,
perchè
Erika era riuscita a non far trapelare il suo passato e cercava di
nasconderlo per non rovinare la sua immagine.
Intanto Daniel sembrava si stesse
divertendo nel vedere
quella scena, ma era anche un po' spaventato dall'idea di rifinire
nelle braccia della tipa, capo del club di musica leggera.
-ok, ragazzina togliti dai piedi- le disse
Hilary che
era più alta di lei, e che cominciava a stufarsi.
-oh scusa- disse Erika con finto
dispiacere, tanto per
lei non era un problema mentire, ci cadevano tutti. Tutti forse,
tranne il tizio che era dietro di lei e che si chiamava Daniel. Jada
guardò Daniel e vide che era ritornato improvvisamente
serio.
Infatti lui si era accorto di quello che stava per fare Erika. La
star, “casualmente” fece scivolare un piede davanti
a Hilary che
non lo aveva visto. Da li a poco la ragazza sarebbe caduta, a causa
dello sgambetto della star che sapeva benissimo essere perfida,
quando...
-Erika
ferma, non farlo, finirai in presidenza- disse Daniel bloccando
tutti. Erika si girò e guardò Daniel in silenzio
con uno strano
sorriso sulle labbra, nessuno aveva ma visto quel lato tenebroso di
Erika a parte Jada, che capì subito che doveva intervenire.
- Da quando in qua t'interessa se vengo
mandata in
presidenza, visto che neanche ti ricordavi il mio nome?- con quella
domanda Erika stupì tutti quelli che si erano bloccati a
guardare la
scena. La cosa cominciava a farsi interessante.
-Ok, Erika vedi di finirla che non abbiamo
tutto il
tempo del mondo- detto questo Jada si avvicinò alla cugina e
la
trascinò via con sé, mentre se ne andava aggiunse
-Daniel e Hilary scusatela, ogni tanto
sclera- disse
dandogli le spalle.
Appena si erano allontanate , in modo da
non farsi
vedere, Jada aveva dato un leggero schiaffo sulla guancia di Erika.
-Ah...Cos-sa? Ho combinato?- chiese subito
dopo Erika
tornata in se.
Dopo aver percorso un po' di corridoi e
scale arrivarono
giù in giardino e videro che Jelena e Michele stavano
parlando
allegramente, che fortuna, non avevano ancora toccato l'argomento.
-Jada, ma che cosa è successo
prima? Non ricordo
niente...- chiese Erika dietro a una colonna per non farsi vedere dai
due piccioncini.
-Per qualche momento, mi hai fatto paura,
sembrava che
fossi ritornata quella di una volta, il capo delle... com'è
che si
chiamavano?- disse cupa Jada come se stesse ricordando qualcosa di
doloroso, che solo loro due in quella scuola sapevano.Con la stessa
espressione le rispose la cugina -si chiamavano le Black
Cats,comunque immaginavo che potesse succedere , visto che basta che
io mi arrabi che mi trasformo in quella...me stessa che mi fa schifo,
spero non succeda di nuovo.-
-Anche io-
-Grazie per avermi svegliata da
quell'incubo.-disse
Erika con un sorriso sulle labbra. Un sorriso che non assomigliava
per niente a quello di qualche minuto prima.
Fine
capitolo
Scusatemi,non posso dire altro, che
scusatemi, ma tra
compiti, computer che parte per una vacanza a capo verde e voglia =
0, puntate di Bleach, (di cui sono appena diventata una fan e nel
giro di 2 settimane mi sono guarda 100 episodi e ora mi sto leggendo
il manga, anche se spero in una seconda seria), Durarara!!(di cui amo
l'opening), Baka to test to ….(nn mi ricordo come si scrive
, ma lo
consiglio a tutti perchè fa ridere)cercate di capirmi,
questa volta,
ho scritto tanto , perchè dovevo darmi una
“Autopunizione”
diciamo ^^, spero vi piaccia e sappiate che volevo che il capitolo
fosse più lungo, ma per questa volta mi sono astenuta dal
farlo (per
la vostra gioia XD). Detto questo rispondo alla recensione che
“Quotidianamente” ricevo da Tonks94 (6 un angelo,
per
sopportarmi) e ringrazio la MICHI, che mi ha dato dei suggerimenti
sulla storia e che ora comincerà a leggere questa schifezza.
Tonks94
:
Grazie 10000000000000000, mi fa sempre piacere riceve dei
complimenti, eh lo so, il cap precedente era un po' corto, ma questo
è decisamente lungo, forse è il primo
così lungo che scrivo ma
come ho sentito dire in giro “C'è SEMPRE UNA PRIMA
VOLTA!”
eccola qua^^. Spero che il cap ti piaccia e a presto, aspetto ancora
una tua recensione :P
Al prossimo capitolo della mia schifezza.
Bye
|
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Capitolo 6 *** To resolve ***
A
star
To resolve
Michele
sembrava strano, da
quando era tornato, sembrava stesse sempre sovrappensiero, e la cosa
stava iniziando a preoccuparmi. Come mai non mi diceva niente? Anche
se cercava di nasconderlo potevo benissimo leggerglielo in faccia a
caratteri cubitali (vuol dire giganteschi) che gli dava fastidio
qualcosa, quindi dopo un po' d'indecisione decisi che se non me lo
voleva dire lui glielo avrei chiesto io. Quando mi
portò in
giardino cominciammo a chiccherare normalmente, ma dopo 5 minuti
presi coraggio e glielo chiesi:
-Michi,è
da un po' che vedo che
sembri tra le nuvole, cosa c'è?- dissi con una voce
tremolante.
-ah.. be
ecco vedi,- Oddio
adesso vedi che mi molla perchè non gli piaccio
più...
-la tua
migliore amica...- ma
chi Erika?
-Intendi...-chiesi
io, perchè
non avevo capito a chi si riferisse.
-lasciami
finire..-sembrava
pensieroso così decisi di lasciarlo finire e non
interromperlo.
-ok-dissi
io.
-mi ha
detto che a te...- cosa
centro io?
-...piace
Daniel?- Michele disse
tutto in un colpo come se stesse per chiedere qualcosa di proibito.
-Ma
è stupida?- dissi io per
niente preoccupata, però volevo capire cosa stava
succedendo. Cioè
è ovvio che non mi piace Daniel?! Che domande...
-Quindi non
è vero...- chiese
Michele incerto.
-Certo che
no! Scusate se mi
intrometto- era apparsa ad un tratto Erika, quella per me era la mia
migliore amica e nessun altro, quindi era stata lei a dire in giro
questo?Non ci potevo credere...incredibile. Senza controllarmi dal
sentimento di tradimento che provavo mi avvicinai a lei e le chiesi:
-Perchè
hai detto in giro che a
me piace Daniel?- dissi con tono tutt'altro che cortese.
-Ma io non
ho detto niente!-
disse lei innocentemente. Mi superò raggiunse Michele e gli
disse:
-forse ti
sei confuso, in realtà
è a me che piace Daniel, stai tranquillo Jelena pensa 24 su
24 a te-
COSA?
COSA? COSA? Ok, ho appena insultato la mia migliore amica e ora mi
sta difendendo. Qui i conti non tornano. Vuoi vedere che Michele...
-Be
ora devo andare, ci vediamo- disse Erika e mi passò a
fianco, senza
neanche voltarsi una volta. Ma dal ritmo in cui camminava potevo ben
capire che non era furiosa, di più. Non mi aveva nemmeno
lascito il
tempo di chiarire che ormai se ne era già andata.
-Scusa
Michele, con migliore
amica, chi intendevi?- dissi io,dandogli le spalle, ancora ferma
guardare Erika che se ne andava velocemente e ormai non poteva
più
sentirci.
-Che vuoi
dire? É ovvio che me
lo ha detto Kiara.- disse Michele come se non fosse nulla di strano.
É
ovvio un corno!Merda merda
merda merd....ok basta parolacce dissi tra me e me dopo aver
sferrato un calcio per terra, per sfogarmi del gran casino che avevo
appena creato. Mi girai, e guardai Michele, lui non poteva sapere
nulla della litigata tra me e Kiara.
-Ehm, che
stai facendo?-disse
lui un po' sorpreso per il calcio tirato per terra.
-Scusa,
è solo che io e Kiara
abbiamo litigato. La mia migliore amica è quella che
è venuta qui
poco fa- dissi io amareggiata,ripensando a quello che era appena
successo. Io tenevo troppo a Erika, non volevo che litigassimo,
però
avevo fatto tutto da sola e toccava a me risolvere tutto.
-Mi
dispiace Jelena, per aver
dubitato di te, cosa posso fare per essere perdonato?- chiese Michele
avvicinandosi alla fidanzata.
-Perdonato!-
dissi io, ormai
avevo recuperato il mio solito sorriso allegro e avevo deciso che
durante le ultime ore di lezione avrei pensato a cosa fare. Ora
volevo godermi un bel momento in assoluta tranquillità con
Michele.
***
(ADESSO
SCRIVERò IN TERZA
PERSONA, VISTO CHE JELENA ESCE DI SCENA)
Più
in là una ragazza di nome
Kiara, aveva origliato tutto e non appena aveva visto andare via
Erika infuriata, era scoppiata in una risata allegra.Tutto era andato
come previsto.
-Ehi Kiara,
che fai di bello?
Origli le conversazioni altrui?- chiese un ragazzo piuttosto
alto,apparso di fronte a lei.
-Oh..ma chi
si vede...Adam...-
disse Kiara, rigirando il discorso. Non gli conveniva affatto parlare
con lui di quello che stava facendo. Se lo sarebbe venuto a sapere
Andrea la cosa non sarebbe stata affatto facile da spiegare.
-Sembri
molto felice di
vedermi...-disse sarcastico Adam.
-Proprio...se
nemmeno quella
gallina di Jelena ti sopporta, figurati io- disse Kiara sapendo di
averlo ferito con quelle parole, perchè probabilmente lei
gli
piaceva (a lui piace Jelena, in poche parole). Da molti anni infatti,
Adam conosceva Jelena, non erano mai stati in buoni rapporti, ma
quando la ragazza aveva qualche problema, lui c'era sempre stato per
lei.
-Se pensi
che me la sia presa
per quello che hai appena detto se fuori strada...-disse il ragazzo
con sicurezza. Kiara era seduta per terra e scrutava con i suoi occhi
scuri il viso di Adam. Non le era mai stato simpatico quel ragazzo,
perchè le incuteva insicurezza e superiorità, un
po' come Michele,
solo che a differenza dell'altro ragazzo, Adam aveva un portamento
più raffinato ed elegante. Aveva gli occhi color nocciola
chiaro e
all'orecchio destro portava un piccolo orecchino rotondo color
argento.
-...mah...
pensa pure quello che
vuoi,che a m,e piace Jelena oppure no, io al contrario di te, non mi
interesso dei giudizi della gente- disse il ragazzo voltandosi e
facendo spallucce con le mani in tasca.
-stai
tranquilla non dirò
niente ne a Jelena ne a Andrea...- detto questo, se ne andò
,
sentendo addosso l'occhiataccia di Kiara. Quando svoltò per
salire
le scale, sicuro che Kiara non lo potesse più sentire, disse
fra se
e se -...tanto scoprirà da solo a sue spese, che razza di
persona
sei,Kiara-
Fine
Capitolo
Grazie a
tutti quelli che hanno
letto la storia e in particolare anche alla Sami, che mi ha scritto
una critica. In questo capitolo non ho potuto fare a meno di cambiare
le persone e i pensieri, perchè le scene cambiavano. Cmq lo
ho
segnalato all'inizio della seconda parte. Detto questo vi faccio
notare che nel cap vi ho descritto alcuni lati (fisici e
caratteriali) di Adam che era da un po' che non si faceva
sentire.Come vi pare questo personaggio?, se alla fine della lettura
mi scriverete qualcosa (un appunto o una recensione) sarò
ben felice
di rispondervi.
Ecco i nomi
(i cognomi nn li
metto tranqui) di chi in classe ha letto(rischiando una nota e la
confisca del gioiello che avete tra le mani XD, scherzo, cmq siete
stati grandi!!!put you heands up!!!):
-Sami
-Vale
-Michi
-Giorgy
-Daia
(nn lo ha letto ma glielo ho spiegato)
-Barfy
-Fili
-Gianfry
Detto
questo vi lascio ancora
una settimana di tempo per pensare a cosa succedera nel prossimo
obrobr...ehm..capitolo
BY Zu
|
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Capitolo 7 *** To talk ***
A
star
To
Talk- 7°
capitolo
Durante
una calda giornata di fine settembre , i nostri fidanzatini si
trovavano a chiaccherare allegramente del più e del meno ,
nel
famoso bar-karaoke in cui avevamo fatto la conoscenza di Erika.
-Beh,
raccontami, durante la mia assenza il professor Fawcett ha cercato di
sterminarvi?- fece Michele. Fuori da scuola non portava gli occhiali
ed era ancora più affascinante. Così tanto che la
cameriera del bar
continuava a interromperli e disturbarli.
-Hi,
hi ha cercato.. ma non c'è riuscito! Come vedi sono ancora
qui viva
e vegeta!- Disse Jelena sghignazzando. Per l'appuntamento , la
ragazza aveva optato per un vestitino lilla, abbastanza corto senza
però essere volgare, infatti sottolineava tutte e sue forme
in modo
delicato e fresco per la sua età.In tinta erano le
ballerine, la
borsetta e i piccoli orecchini a forma di cuore. I suoi capelli color
oro, lunghi e leggermente ondulati, le ricadevano dietro le spalle,
lasciate lievemente scoperte. Michele era un po' più
sportivo:
camicia bianca , lasciata sbadatamente sbottonata verso il colletto,
jeans color grigio, e converse nere.
-Allora
come vanno le cose con Kiara?- chiese ancora lui , all'oscuro di
tutto.
-Beh,
sai...devo dirti una cosa molto importante- si fece seria la ragazza
mentre pronunciava quelle parole.
-Sentiamo
ma non farmi preoccupare- rispose Michele cominciando a diventare
ansioso e preoccupato.
-Ok,
ti ricordi quando mi hai chiesto se c'era qualcosa tra me e Daniel?-
-Oddio,
Jelena non vorrai dire che...-
-Ue,
frena taci e ascolta, allora, dov'ero arrivata..? vedi che mi fai
perdere il segno...- disse Jelena con finto rimprovero.
-OK,
ci sono, che- venne interrotta Jelena dalla cameriera che per la
millesima volta era venuta a rompere le cosiddette
“scatole”.
-Desideri
qualcos'altro...- fece la cameriera che sbattè le palpebre
degli
occhi come sanno fare solo le donne che lavorano in autostrada. I
due, ormai sull'orlo di avere una crisi isterica , le risposero in
malo modo -Se ne vada!- senza mai smettere di fissarsi.
-Ok,
ok ho capito, potevate essere più gentili
però...- e finalmente se
ne andò via continuando a protestare a bassa voce.
-vai
avanti- disse Michele in modo fermo e deciso. Ormai non ci stava
capendo più niente e voleva vederci chiaro in quella storia.
-Io
ti amo, non mi piace nessun altro- iniziò il discorso
Jelena-ma la
ragazza che ti ha detto che gli piace Daniel, ti ha raccontato una
ball, per evitare che litigassimo. Lei è la mia migliore
amica,
capisci? Io ho litigato con Kiara. Quella ragazza si chiama Erika
e...-
-Sai,
ora che mi ci fai pensare assomiglia molto alla star di cui mi parli
sempre..-
-Ovvio
è lei!- disse Jelena guardandosi le unghie , come se nulla
fosse
-cosa?-
chiese Michele, che sembrava divertito da quella storia- è
mai
possibile che se manco io vengono fuori casini ?- disse sorridendo
per la faccenda.
In
risposta a quella domanda Jelena arrossì e
cominciò a guardare il
bicchiere davanti a se.
-Quindi
, mi pare di capire che Kiara ha messo in giro questa voce per
vendicarsi...scusa se lo dico ma che razza di amica ti eri fatta? Una
vipera?- disse lui scherzando. In realtà Jelena, non amava
per
niente quella situazione, cioè, si ormai aveva chiuso tutti
i ponti
con Kiara, però sentiva, in fondo al suo cuore che le
dispiaceva per
lei, ma questo Michele non lo poteva sapere.
-no
semplicemente è una stronza, scusa la parola, ma
è la verità- dopo
aver detto questo si sentiva più libera , come se si fosse
tolta una
peso enorme sullo stomaco. Jelena si alzò ad un tratto dal
tavolo e
prese la borsetta.
-che
stai facendo?- chiese Michele incuriosito a Jelena che non aveva
aperto bocca.
-a
pagare no?non mi va di lavare i piatti per ripagare quello che ho
appena mangiato- rispose la ragazza come se fosse la cosa
più ovvia
del mondo. Non fece in tempo ad andare avanti che il ragazzo l'aveva
fermata per il polso e l'aveva bloccata.
-Offro
io- disse lui
-Cosa?ma
sei pazzo?! Tocca a me!- detto questo si liberò dalla presa
di
Michele e si diresse a grandi passi verso la cassa. Quando fece per
pagare la cassiera le rispose:
-Mi
scusi, ma ha già pagato il ragazzo in quel tavolino
laggiù- e
indicò con un dito Michele che sorrideva soddisfatto.
-Ma
quando..?- fece Jelena girandosi e avvicinandosi al ragazzo che si
era alzato.
-Michele...!Uffi...-
disse Jelena correndogli incontro e prendendogli le mani. Senza
accorgersene le loro labbra era distanti fra loro di qualche
centimentro. Michele,fece la prima mossa e si avvicinò
leggermente,
Jelena alla fine colmò quel piccolissimo spazio con un
tenero bacio
a fior di labbra. Quando si staccarono i due sorrisero
contemporaneamente e si scambiarono uno sguardo felice e innamorato.
Usciti
dal bar insieme per mano, Jelena si fece pensierosa e disse a voce
alta -Devo chiedere scusa a Erika, ma Kiara non può passarla
liscia-
-Penso
che tu abbia ragione, e per farmi perdonare da te se vuoi poss..- non
fece in tempo a finire la frase che Jelena lo interruppe.
-Perdonato-
-Ma
come? Non c'è gusto?!- protestò lui scherzando
-Stai
tranquillo io mi fido di te- disse la ragazza, ma non sapeva ancora
quando avrebbe dovuto ricredersi...
Fine
Capitolo
Com'è
vi è piaciuto?
Allora
inizio col ringraziare chi mi ha aggiunto tra le seguite e i
preferiti e ringrazio la Sami, (che mi fa le critiche tutte le volte)
e la Vale (che pazientemente legge questi obrobi tutte le volte
chiedendomi il seguito). Poi devo dire che penso che
utilizzerò un
modo di raccontare oggettivo o da come dice la Sami, da NARRATORE
OMNISCENTE (che paroloni... ^^)
detto
questo aspetto i vostri insult...ehm le vostre recensioni...
bye
Lenina
Blu
|
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Capitolo 8 *** to do ***
A STAR
to
do
Erano
passati 2 giorni da quando Erika aveva litigato con Jelena e fino ad
allora non si erano mai parlate. Però Erika ci stava male,
anche se
la colpa era di Jelena, lei, pur di ritornare sua amica,avrebbe
ammesso che la colpa era sua.
Così
il terzo giorno, durante la ricreazione Erika, insieme a Jada,dopo
che lacugina le aveva detto che non era giusto così, si
presentarono
al cospetto di Jelena.
-Ciao
Jelena...ehm volevo chiederti scusa per ciò che ho
fatto...-disse
Erika, guardandosi la punta delle scarpe imbarazzata.
-Si,
brava così si fa...stai tranquilla che ti perdono- disse
Jelena con
spavalderia e arroganza. Dopo qualche minuto di silenzio, Jelena
abbracciò Erika e le disse-Scherzavo, sono io che mi devo
scusare,
tu mi hai aiutata e io ho dubitato di te. Mi dispiace, spero mi
perdonerai...-disse Jelena abbassando la testa in segno di
colpevolezza. Erika si rallegrò subito e rispose-Certo che
ti
perdono!-terminato l'abbraccio Jelena disse- Sai, ormai lo sai
già
che ho litigato con una ragazza che ora mi odia. Quello che
è
successo è tutto merito suo!- Erika si fece pensierosa, ma
alla fine
disse-Amen! Se non ha di meglio da fare poveretta...- con una faccia
menefreghista. In quel momento scoppiarono tutte e tre in un'allegra
risata.
-Scusa
ragazzina, come ti sei permessa di farti vedere di fronte al mio
Daniel?- disse Hilary alle spalle di Erika. Jelena non capendo cosa
stava succedendo decise di domandare a Jada che non era impegnata
nella discussione delle due.
-Ma
cosa è successo?-
-Ah
sai, mentre stavamo venendo da te qualche giorno fa, ci siamo
imbattute in Daniel inseguito da questa oca...- disse come se nulla
fosse.
-Chi
sarebbe la oca?- chiese Hilary che aveva sentito.
-Secondo
te? Oh, ma scusa, mi ero dimenticata che le oche non brillano per la
loro intelligenza...- fece Erika fintamente dispiaciuta.
-Ehm...forse
è meglio andare Erika...-disse Jada un po' titubante. Aveva
paura
che Erika potesse ritornare cattiva, come l'altra volta, e in questo
caso non c'era Daniel che la poteva bloccare.
-Ma
che scherzi? Neanche per sogno è così divertente
prendere in giro
quest'oca!-disse Erika girandosi verso la cugina. Ormai era troppo
tardi, Jada non sapeva cosa fare,non voleva che in quella scuola,
tutti pensassero che Erika fosse una bullista. Ma cosa poteva fare?IN
quel momento non le veniva in mente niente. Ma forse perchè
non era
mai stata capace di nascondere bene le emozioni sul viso, che Jelena
si accorse della sua frustrazione e intervenne.
Senza
dire una parola, si avvicinò a Erika, la prese per un
braccio e la
trascinò via senza dire niente, seguita da Jada che le dava
una
mano.
Arrivate
in giardino Erika, si staccò dalla presa e di colpo
cominciò a
calmarsi e a ritornare normale.
-Merda!
É successo di nuovo!- disse fra se e se, guardandosi la
punta dei
piedi e sferrando un calcio all'aria.
-calmati,
mi volete dire che cosa è accaduto? Non ci capisco
più niente!-
affermò Jelena ormai confusa.
In
quel momento Jada scoppiò in lacrime e si sedette in
ginocchio per
terra.
-Ehi,
che ti succede?- chiese Jelena stupita dalla reazione che aveva avuto
l'amica.
-è
colpa mia...vero?- chiese Erika con aria colpevole e arresa.
-no...è
che quando diventi così, mi fai paura...e io...io penso che
potresti
ritornare da sola ed esclusa da tutti come un tempo...e allora- stava
cercando di parlare tra un singhiozzo e l'altro Jada, quando venne
interrotta da Jelena, che ormai era convinta che le sue amiche le
stessero nascondendo qualcosa.
-ok,
sputate il rospo, cosa sapete che io non so?- disse Jelena con aria
sospettosa.
-Ero
una teppista prima di diventare una star. Fine della storia.-disse
Erika tutto d'un colpo con aria afflitta.
-capita-
rispose Jelena, senza un filo di stupore.
-non
sei stupita o inorridita per questo?- chiese Erika leggermente
contrariata per questo.
-perchè
dovrei...in questo mondo nessuno è perfetto, ma l'importante
è che
ognuno capisca gli sbagli che ha commesso, e cerchi di risolverli. Mi
pare che questa notizia non sia trapelata nel mondo dello spettacolo,
e da quanto ti conosco non ti piace la violenza. Me ne sono accorta
quando tremavi di fronte a quegli ubriaconi. Si vede che sei
cambiata, stai tranquilla io sono una tua amica e sono qui per
aiutarti,no?- concluse Jelena con un bel sorriso disegnatosi sul
viso.
-Anche
io, voglio riuscire a darti una mano!- disse Jada con convinzione,
dopo essersi asciugata le lacrime ed essersi alzata in piedi.
-Ragazze...non
so cosa dire... veramente- disse Erika quasi commossa-vi voglio un
mondo di bene!-
concluse
la ragazza abbracciando, o meglio soffocando le altre compari.
-Da
oggi in poi saremo invincibili!- dissero tutte tre in coro.
Ed
era vero, insieme sarebbero riuscite a superare qualsiasi
difficoltà,
ma se provassimo a dividerle, cosa succederebbe...?
***fine
capitolo***
Allora
allora, vediamo un po' siccome non ho molto tempo perchè
sono presa
dalle bombe vi ringrazio tutti in generale.
Inoltre
vi avverto che ho già, in mente i prossimi 8 capitoli.
Sappiate che
ci saranno nuovi incontri e sopratutto colpi di scena.
|
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Capitolo 9 *** Gomennasai-Scuse ***
scusate il disturbo, ma veramente io tra un pò prendo il computer e lo butto giù dalla finestra. Stavo per caricare il file e adesso che lo ho aperto al posto delle parole ci sono 4 pagine incomprensibili con dei segniche non assomigliano minimamente ne all'italiano o al russo...chiedo perdono |
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Capitolo 10 *** To kiss ***
A
Star- Capitolo 9
To Kiss
Erika stava facendo i compiti quando, durante il pomeriggio , accese,
per fare un piccolo breack, la tv, sul suo canale preferito. Il canale
si chiamava MW ,ovvero Music on the World, e come si può
capire dal titolo, trasmetteva prevalentemente, programmi musicali.
Ad un tratto partì un clip musicale di una rock band che
stava spopolando tra i giovaniin quel periodo erano i Black Metal Rock,
ma al contrario del nome, non suonava musica metallica, ma un rock
nuovo e con uno stile tutto loro,come se fossero dei professionisti.
-Non ci posso credere,quello è...ma allora...- disse Erika
quando vide il bassistadel gruppo. In quel preciso istante le
arrivò un messagigo sul cellulare, da parte della sua
manager Olivia, che diceva che, il giorno dopo , sarebbe passata a
prenderla per portarla all'agenzia. Olivia era una donna sulla trentina
, che portava gli occhiali e aveva dei lunghi capelli lisci neri.
Olivia però era anche una donna con stile, infatti Erika
sosteneva di non averlamai vista con un altro abito diverso dal
tailleur. Erika infatti stimava molto quella donna, perchè,
anche se a volte era troppo testarda e rompiscatole, aveva una
grandissima forza di volonta, e bene o male sapeva rimediare a tutti i
suoi sbagli.
***
Il giorno dopo all'agenzia Erika e Olivia erano sedute nell'ufficio
dedicato a loro e stava discutendo sualcune proposte di lavoro.
-A proposito di film, il regista che ti ha chiesto di trovare una
figura maschile per il film, mi ha detto di dirti che ormai ci ha
già pensato lui. Sarà il bassista di una rock
band che ultimamente sta spopolando. Sono i...-disse Olivia corrugando
la fronte in segno di concentrazione.
-i Black Metal Rock- disse tristemente Erika.
-E non sei felice?io alla tua età micaero circondata da
così tanti fighi- disse Olivia che da dietro gli occhiali le
aveva fatto l'occhiolino. Erika la detestava quando faceva
così, a lei non interessavano cose di questo genere, quando
mai lo avrebbe capito?
-Uh si ...sto facendo i salti di gioia...- disse con finta allegria
Erika.
-Ma perchè?- chise con voce indagatrice Olivia, ma non
attese risposta perchè continuò il suo discorso.
- Bhènon mi interessa, saranno affari tuoi, comunque lo sai,
vero, che ci saràuna scena di bacio ?- disse Olivia con non
curanza, facendo finta di sistemare alcune carte. Sapeva bene che
reazione Erika avrebbe avuto. Infatti la star nonn appena aveva sentino
le parole "scena di bacio" , aveva spalancati gli occhi e la sua
carnagione stava cambiando da un rosso scuro adun verde tendente
all'azzurro.
Olivia sapeva bene cosa avrebbe detto , e sapeva anche come
doveva rispondere a Erika per convincerla a tranquillizarsi, e chein
fondo era solo la scena di un bacio.
- Cosa? Ma sei fuori di testa? Io non lo farò mai!- disse a
quel punto Erika rossa dalla vergogna e alzandosi in piedi. Olivia che
si era aspettata una reazione del genere le rispose tranquillamente.
-Ormai hai firmato.-
A quelle parole Erika si accascio sulla poltrona continuando a ripetere
a bassa voce, con un tono di voce che avrebbe fatto risvegliare persino
i morti
-Perchè...perchè...perchè...-
Fine capitolo
Scusate se è così corto, ma con questa vergogna
di computer che tutte le volte che scrivevo questo capitolo e lo
salvavo , me lo faceva sparire, giuro che ho cominciato a perdere le
staffe...
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Capitolo 11 *** To disappoint ***
A
Star
to disappoint
Mancavano tre giorni alla partenza per girare il film che
naturalmente si trovava in un posto esotico, indovinate un
pò dove? A Miami. Bè non è proprio
molto esotico ,ma ci si avvicina...Erika stava trascorrendo uno dei
suoi utlimi giorni insieme alle amiche, in un centro commerciale. Per
evitare di farsi riconoscere portava occhiali da sole e berretto
fucsia, il famoso berretto che aveva fatto riconoscere a Jelena, chi
realmente era.
-Bene, ora dove andiamo?- chiese Jada allegramente. Lei aveva
già fatto alcuni acquisti, ma aveva ancora voglia di
spendere.
-Jada! Cavoli ci siamo dimenticate, mercoledi c'è il ballo a
scuola! Tu ce lo hai un vestito? e tu Erika?- chiese Jelena con aria
incuriosita.
-Ma io questo mercoledi sono a Miami...non ne ho bisogno- disse Erika
con naturalezza. La star era l'unica del gruppo a non aver
compratoniente, perchè fino ad ora nessun vestito gli era
piaciuto veramente.
-Nooo- dissero Jelena e Jada in coro.
-Cioè tu, vuoi dirmi che...-disse Jada scandalizzata.
-che non vieni al ballo?!- Disse con altrettanto stupore Jelena.
-Si!-disse Erika sorridendo, gli sarebbe piaciuto andare, ma proprio
non ce la faceva con i tempi - Bhè, ragazze non pensate a
me,uh ma guarda quella gonna nella botique, non è
strafica!-disse indicando una gonna, che non le piaceva affatto, ma lo
fece per sviare solo un pò il discorso. Non fece tempo a
guardarsi intorno che le due amiche erano già di fronte alla
vetrina.
-Incredibile, ma Erika ha una vista da falco, non è
vero?-disse in lontananza Jada
e Jelena le annuì solamento, occupata com'era asbavare per
lagonna indossata dal manichino.
Erika si lasciò uscire un sospiro di sollievo. E
ritornò a pensare alla partenza dei giorni successivi.
Ritornò con la mente al bassita, e poi stranamente le venne
in mente che ormai il suo piano di conquista di Daniel,per portarlo a
diventare un attore, non serviva più. Ripensandoci
però era preoccupata anche per la scena del bacio,
perchè non aveva ancora baciato nessuno. Si era strano che a
14 anni non avesse mai dato il suo primo bacio per la prima volta, ma
non voleva cedersi facilmente, non voleva essere usata: se voleva amare
veramente qualcuno, voleva che fosse il solo e unico, non le erano mai
interessati i tira e molla.
Mentre era assorta in quei pensieri sentì una voce familiare
richiamarla sul pianeta Terra.
-Ciao Erika, che coincidenza!- Un ragazzo alto e moro era difronte a
lei. Daniel.
-Oh ciao Daniel!, come mai qui in giro?-chise Erika colta un
pò alla sprovvista.
-Sono qui con alcuni miei amici,ma meglio che non li conosci...- disse
roteando gli occhi - E tu?-
-Ehm...sono qui con Jelena e Jada, sono a quella vetrina
laggiù e sono eccitate all'idea di andare al ballo. Anche a
me sarebbe piaciuto molto andare, ma in quel periodo sono via, anzi...
starò via per un mese intero...- concluse la ragazza
sorridendo.
-E come mai?- chiese Daniel. Erika, giurò che sul suo volto,
per un istante era apparso una nota di tristezza, nei suoi occhi, ma
poi era tutto sparito.
-Ah, un film...però io non voglio andare, cioè
non voglio girare l'ultima parte...-
disse Erika un pò imbarazzata.
Daniel fece cenno di continuare il discorso con la testa. Erika, non se
ne era nemmeno accorta, ma loro due,o meglio lui si era avvicinato
notevolmente: Jelena aveva ragione a dire che era un porco. Ci stava
provando persino con lei. Eppure per un secondo avrebbe giurato che si
fosse rattristato.
Erika cercava di pensare a cosa rispondergli ma anche acome liguidarsi
in fretta.
-Erika hai visto quell'abito?- come l'angelo custode viene a salvarti
nei momenti più difficili, Jelena, era intervenuta nel
momento giusto.
Dopo la presa dell'amica Erika aveva riacquistato la sicurezza e aveva
risposto con menefreghismo a Daniel: se anche lei fosse importato
minimamente a Danie, così l'avrebbe ferito di sicuro. Quindi
senza neanche controllarsi gli rispose anche per vedere che reazione
aveva, mentre era trascinata a forza da Jelena:
-ci sarà un bacio, e quello per me sarà il primo-
A quelle parole il volto di Daniel non espresse alcuna emozione, resto
serio e basta. Ma quando quelle paroleraggiunsero le orecchie di Jelena
si bloccò.
-Cosa? e tu non mi dici niente, ecco perchè eri in pensiero
tutto il tempo!-disse Jelenain un impeto di rabbia.
-amen chi se frega, ci vediamo Daniel salutami il tuo compare...-disse
Jelena che improvvisamente era ritornata normale come senon fosse
successo nulla.
Fine
capitolo
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Capitolo 12 *** To leave ***
A Star
To Leave
Sono le dieci di sera dell'iltimo gionro prima della
partenza, e Erika è su letto sdraiata mentre sta leggendo un
libro. Quando il rumore di un sms dal cellulare la risveglia dalla
lettura. Sempre cpn la solita allegri prende il telefonino e legge il
contenuto del messaggio.
Mi disp da morire,
ma io domattina nn
posso venire
all'aeroporto.
Ti saluto adesso... Kiss
kiss
Jelena
Dopo aver letto
l'sms Erika sorrise e si sedette sul letto.
Ora che ci pensava, un pò le dispiaceva partire,ma allo
stesso tempo non vedeva l'ora di iniziare a girare il film. Non appena
nel suo cervello disse la parola film ,le sembrò di sentire
la voce di Olivia che diceva "Scena
di bacio". Al solo sfiorare di quel pensiero, Erika prese
il cuscino e se lo ricaccio in faccia, mentre si buttò sul
letto. La persona che avrebbe dovuto baciare era Josh, il bassista del
gruppo. -Non ne ho voglia- disse ad alta voce.
***
-Ragazzi sapete come mai Erika,oggi non è presente?- chiese
la professoressa alla classe. A quella domanda Jelena alzò
la mano.
-dimmi Jelena-
-starà all'incirca viaper un mese, per una sessione di
recitazione in un set cinematografico posizionato a Miami- Jelena aveva
usato questi paroloni solo perchè si ricordava da come aveva
parlato una giornalista in tv.
***
-Olivia , entro quanto arriveremo?- chiese Erika ansiosa di arrivare a
Miami.
-penso in una o due ore al massimo- rispose la manager.
Erika e Olivia si affrettavano a salire sull'aereo dopo aver salutato
per le lunghe Jada, che era riuscita a venire.
Non appena avevano trovato posto, Erika prese il cellulare per
spegnerlo, poichè è vietato tenerlo acceso mentre
si vola , quando vide che le era arrivato un sms, da 10 minuti.
Buon
volo,
spero mi regalerai un biglietto per andare a vedere
il tuo film al cinema.
Daniel
Fine
capitolo
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Capitolo 13 *** To lie ***
A
Star
To lie
-Olivia? Sei sveglia? vado un attimo in bagno...- disse Erika alzandosi
dal suo posto. Erano le quattro della mattina, e il loro viaggio
sarebbe durato ancora un pò.
-Vedi di non perderti...-disse la manager con gli occhi chiusiper il
sonno.
-Ma come faccio a perdermi secondo te ? non sono stupida fino a questo
punto...-disse ridacchiando Erika. Ma la manager le rispose
semplicemente con un cenno della testa e poi ritornò nel
mondo dei sogni.
Erika camminava in punta dei piedi per non fare rumore, il contrario di
ciò che volevano fare le sue scarpe. Per evitare di farsi
scoprire indossava il suo mitico berretto fucsia e aveva gli occhiali
da sole agganciati alla maglietta.
Ma mentre camminava le scivolò dalle mani il cellulare. Dopo
quella caduta Erika avevail timore di aver svegliato qualcuno ma si
guardò in giro e vide che tutti stavano dormendo beatamente
e tirò un sospiro di solievo. Quando si voltò al
sedile afianco si irrigidì subito. Josh era li a fianco a
lei. Il bassista era proprio, come direbbe Jelenaun gran pezzo di
"figo", sopratutto adesso che i capelli dorati e un pò mossi
brillavano alla luce del sole dell'alba che entrava da un finestrino
chiuso male. Erika conosceva già il bassista
perchè era stato un suo carissimo amico d'infanzia ed era
stato anche clui che le aveva rubato il primo bacio. A quel pensiero
Erika divenne tutta rossa.
-no no no no no- disse tra se e see poi improvvisamente le
sue gambe cominciarono a correre fino ad arrivare alla porta del bagno.
Erika entrò subito nel bagno si guardò allo
specchio e cominciò a pensare.
Dopo essere uscita dal bagno fece un bel respiro e sempre in punta di
piedi corse verso il suo sedile che fortunatamente era molto lontano da
quello di Josh. Ma la fortuna non l'abbracciò ancora
perchè dopo essere passata a 100 km orari vicino al sedile
di Josh sentì una mano afferrare il polso. A quel punto
Erika stava per fare un infarto quando si girò e vide che un
uomo vestito in giacca e cravatta l'aveva fermata.
-Scusi ma lei è Erika?- chiese lui anche se conosceva
già la risposta.
-Ehm ma lei chi è?- disse Erika che si stava cercando di
riprendere dalla corsa e dal colpo.
-Oh mi scusi, che villano non mi sono nemmeno presentato, io sono Kira
Toshiyama, manager di Josh, volevo proporle di passare alla nostra
agenzia , la tratteremmo sicuramente benissimo ...-
-Kira non importunare la mia collega...-una voce da dietro Erika si
fece sentire , non appena quelle parole giunsero alle orecchie della
ragazza, rischiò veramente di avere un infarto.
-O ciao Josh...da quanto tempo...- disse Erika tentando di azzardare un
discorso -Come...ma se noi non ci conosciamo...?- disse lui. Josh,
però aveva fatto un cenno con gli occhi come per dire "stai
al gioco".Erika non capì perchè ma stette al
gioco comunque.
-Oh si scusa è che tutte le volte che ti vedo che sia alla
tv o sui giornali,mi ricordi sempre un mio caro amico...-
cercò di inventarsi una balla come meglio potè,
epoi si congedò.
Non appena tornata al posto, cominciò a cercare il
cellulare, quando vide che un ragazzo biondo si avvicinò a
lei, era di nuovo Josh e magicamente aveva il cellulare in mano.
-Scusa Erika ma ti prego stai al gioco...più tardi ti
spiego...- disse lui
-Non ti scuso affatto, perchè cavolo fai finta di non
conoscermi, ti vergogni di avermi come amica?-disse lei cercando di non
alzare la voce.
-Ho memorizzato il mio numero di cellulare sul tuo, questasera mandami
unsms e ti spiegherò tutto- disse lui senza ascoltarladetto
questo le girò le spalle e si andò a sedere. Ma
Erika era su tutte le furie e non sarebbe bastata una minima
spiegazione per calmarla.
Fine
capitolo
Allora ecco qua questo nuovo capitolo e devo dire (modesti a parte) che
mi è abbastanza piaciuto ^^ anche se ilmio computer ha fatto
sparire laprima versione.
Allora cosa ne pensate ?
Ringrazio Tamara Chan per aver recensito ben due capitoli ( Ti faccio
un monumento!!!!) e la informo che ho preparato (in testa)
già il finale e penso che ti piacerà decisamente.
Detto questo vi saluto e ci vediamo tra qualche giorno.
Ps: Ho in mente una nuova fic che mi piace sempre di più
quyindinon manca moltoalla fine di A Star purttroppo. Sappiate comunque
che penso di fare una seconda serie!!
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Capitolo 14 *** To lost ***
A star
To lost
-Caldo caldo caldo...voglio tornare indietro...-continuava a lamentarsi
Erika. Infatti non appena aveva messo piede a Miami ,era stata
investita da un forte vento caldo.
-Lo so che c'è caldo , non c'èbisogno che me lo
ricordi
ogni secondo...-aveva detto Olivia cercando di zittire Erika con la sua
continuava cantilena.Ma la star non l'ascoltava minimamente e aveva
smesso solo quando erano salite sulla macchina che le portava all'hotel
e dentro l'hotel.
Dentro la hall del loro hotel a cinque stelle (minimo...) , Erika era
subito corsa verso il giardino con piscina che assomigliava ad una
cascata e era rimasta ad ammirare il luogoin cui avrebbe trascorso per
ben un mese intero.
-Erika, andiamo in camera!-disse Olivia, dopo aver preso la chiave
della stanza.
-si arrivo!- disse Erika e la seguì subito.
***
-Come? Perchè? Io...io non capisco...cosa ho fatto?-dise
Jelena con una lacrima che le rigava il volto.
-Semplicemente mi sono stufato di te.-disse lui con fermezza-
-che significa?-disse la ragazza che era scioccata da quello che stava
succedendo.
-significa che ti mollo , perchè ho dovuto fingere di essere
un'altra persona per troppo tempo.Io non sono come credi, e mi sono
stufato. Ti saluto- detto questo Michele le girò le spalle e
se ne andò. Jelena che ancora non ci credeva rimase a
piangere in silenzio sul marciapiede. Dopo un tempo che per lei era
indeterminato, ma perchè non le importava
cominciò a camminare, a camminare,a camminare.Ricevette
molte telefonate preoccupate da parte dei genitori, ma lei non
rispose.Il suo stato di shok non glielo permetteva. Quando saranno
state le nove e mezzo di sera , ad un tratto sentì una mano
afferrare il polso e la bloccò.
-Jelena sei tu?- una voce familiare l'aveva richiamata sulla terra. Ma
Jelena rimase silenziosa.
-Jelena rispondimi!- era Adam, che cominciava a preoccuparsi per il
silenzio della ragazza.A quel punto il ragazzo stufo di quel silenzio
si mise di fronte alla ragazza e le tirò un leggero schiaffo
sulla guancia per vedere se reagiva.
-Ahia! ma che cavolo fai, sei idiota?- Al dolore Jelena
ritornò normale e fece tirare un sospiro di sollievo
all'amico.
-mi spieghi che ti è successo?- chiese lui -malosai che i
tuoi ti stanno cercando? mi hanno persino chiamato a casa, per
chiedermi se eri da me-
-e tu? cosa hai detto? -chiese Jelena vagamente interessata a quello
che stava dicendo il ragazzo.
-gli ho detto di no...ma aspetta che li chiamo...gli dico che
avevi preso l'autobus sbagliato e che ti eri persa, e il cellulare si
è scaricato, perciò non li hai potuti
contattare.-disse lui tutto indaffarato a scrivere il numero sul
cellulare.
-pronto... l'ho trovata, si era persa e.....an quindi siete fuori
città...volendo ho spazio a casa da me,la farò
dormire in stanza con mia sorella...mmh ok no non è un
disturbo... ok a domani- detto questo chiuse la telefonata. Erano le
nove di sera e in quel postaccio in cui era andata acacciarsi Jelena
era al buio.
-Senti...non preoccuparti..adesso vado a casa e...-disse Jelena
tentando di sembrare normale,ma inutilmente.
-No, tu non vai da nessuna parte...vieni con me, ti porto a casa da
me,sta notte dormirai con Giulia-detto questo cominciò a
prendere il suo giubbino e a toglierselo -tò tieni, fa
freddo ,mettitelo altrimenti ti becchi la febbre idiota...-disse lui
cercando di sollevare l'atmosfera -chi sarebbe l'idiota? idiota! -
disse lei pronta a lanciargli addosso mille maledizioni.
A quel punto Adam scoppiò a ridere.
-cosa c'è da ridere?- chiese le arrabbiata.
-oh niente, è che i tuoi sbalzi di umore sono incredibili,
tieni- fece lui porgendole il giubbino.
-oh , grazie, ma tu non avrai freddo?-chise lei lievemente arrossita.
-ma infatti non credere che te lo lascerò per
tutto il tragitto...- disse lui con la sua solita aria da saputello.
-e chi ti dice , che io te la ridarò indietro?-rispose
Jelena .Con Adam ,almeno si sentiva un pò meglio, e lui
aveva capito che era meglio non chiedere cosa fosse successo. Adesso
almeno aveva qualcuno a fianco che controllasse i suoi sbalzi di umore.
Fine Capitolo
Allora vi è piaciuto? confesso che mentre scrivevo la
seconda parte avevo freddo anche io...XD, ma ora passiamo a rispondere
lamia adorata Tamara chan, chemi recensisce ogni volta ^^ (grazie,
mille, non so come fai a sopportarmi ...):
Tamara chan:Il monumento prima di iniziarlo, mi serve sapereselo vuoi
in oro o argento ...XD Mi dispiace ma Kira lo sentirai parlare altre
volte, comunque sono riuscita nell'intento di farlo antipatico,
perchè...mi sta antipatico anche a me !!!Riguardo Erika e
Daniel....ti dico solo che per metà ci hai
azzeccato...perchè poverina ho preparato per lei molte cose
hi hi hi...
bene vi lascio alla prossima ^^
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Capitolo 15 *** To rain ***
A
star
To rain
L'ultimo tratto di strada erano stati costretti a correre,
perchè
eracscoppiato un acquazzone che sembrava non avesso intenzione di
finire.
Era ancora andata a casa di Adam, già da piccoliavevano
stretto
"amicizia" e Jelena ogni tanto veniva a giocare a casa sua con la
sorella Giulia, un anno più grande di lei.
Adam era ricco sfondato, ma cercava, inutilmente di non darlo a vedere,
perchè anche se Jelena c'era già stata, casa sua
era una
villa enorme, più grande persino di quella di Erika. Lui
fece
come se nulla fosse .
Appena entrati Adam appoggiò le chiavi su un mobile della
grande sala di ingrsso in marmo bianco e nero.
-Piere!- chiamò lui. Agli occhi di Jelena, lui era molto ma
molto difficile perchè, anche se raramente era comprensivo e
simpatico,a volte no (quasi sempre) infatti adesso era tornato il
ragazzo viziato e annoiato di sempre.
Il maggiordomo lo raggiunse subito e rispose con unvago accento
francese.
-Mi dica signorino, sono al suo completo servizio- disse lui
inchinandosi.
-Prepara un bagno per la signorina, e poipreparane uno anche per me.
Inoltre siccome questa notte la signorina si fermerà a
dormire
in stanza con Giulia, preparale un letto. Chiamami quando è
pronta la cena.-detto questo lo congedò. Jelena era
diventata
rossa, non era abituata a essere chiamata signorina così
tante
volte, ma poi sopratutto da lui, era strano il modo in pronunciava
quelle parole, inmodo distaccato.
-grazie, ma non dovevi...- disse Jelena alle spalle di Adam.
-certo che dovevo, sei anzi siamo bagnati fradici,non mi vorrai
inzuppare tutta la casa vero...-aveva detto lui con fare distratto
andando verso un divano color nero in pelle.
-peccato, sai... il mio obbiettivo era proprio quello-disse lei per
risponedere alla battutina di Adam.
-ti vado a chiamare Giulia...- disse lui, sembrava che tutto ad un
tratto lui volesse andarsene perchè si era stufato. Jelena
però, che sentiva che se lui se ne sarebbe andato sarebbe
ritornato nello stato di coma in cui era prima, disse:
-mi ha mollato- disse lei tutto ad un tratto e le ci volle una forza
incredibileper evitare di scoppiare apiangere.Aveva un minimo di
orgoglio da cnservare e non sarebbe mai scoppiata a piangere di fronte
ad un maschio.
A quelle parole Adam si girò e si bloccò, fino a
quel
momento le aveva dato le spalle ma finalmente si era deciso a
girarsi epuntareil suo sguardo smeraldino su di lei.
-Michele?- chieselui, solo per accertarsene.
-no guarda, il mio gatto!- disse Jelena cercando di sviare un
pò il contenuto pesante di quella discussione.
-Jelena non scherzare, se ti fa male non devi tenere tutto dentro-
disse lui tutto d'un fiato serio. Non scherzare ? lo diceva proprio
lui, che fino ad adesso aveva fatto di tutto per buttarla sul ridere o
per fregarsene altamente? ma come cavolo si
permetteva?!vabbè che aveva ospitato Jelena
però...la ragazza decise quindi di non alzare troppo la voce
in casa di altri e chiuderla lì.
-Senti! Non sono affari tuoi- mentre stava per terminare la frase ,
vide spuntare da dietro la schiena del fratello una ragazza dai capelli
color rosso scuro e gli occhi verdi, indentici a quelli del fratello.
-uhuhuh Adam ammettilo che tu non sei capace a consolare le persone...-
disse lei con aria da sapientona.Era Giulia.
-e secondo te io starei cercando di consolarla?come puoi dirlo?-disse
lui di rimando con la solita faccia beffarda che sapeva come far
perdere le staffe a Jelena.
-ho sentito TUTTO! e ora...-disse lei socchiudendo gli occhi e poi si
avvicinò a Jelena che era rimasta immobile a
osservare quella scena. Le prese la mano e notò
che era in pigiama, poi disse -lei viene con me...- concluse la frase
come se la sapesse lunga, e la cosa fece rabbrividire un pò
Jelena.
-ah io non vi capisco... ci vediamo a cena- disse Adam girando le
spalle alle ragazze.
-si si scappa pure, tanto si vede che sei rosso di vergogna fino ai
piedi...- cominciò a prenderlo in giro.
Il ragazzo si bloccò si girò e disse -Parli tu
che diventi rossa quando vedi quella band di froci alla tv
che si chiamano Black Metal Rock...o una roba del genere-
in quel momento Jelena e Giulia risposero insieme -Tu sarai frocio!-
dopo si girarono cominciarono a parlottare di qualcosa. Adam se ne
andò quasi subito. Aveva altro a cui pensare.
Fine
Capitolo
Lo so lo so, dovreste linciarmi perchè non sono in ritardo
ma di più è che... basta scuse...comunque mi si
blocca continuamente sto ***** di computer di *****...andrei avanti
per un ora a dire parolacce ma mi fermo....comunque spero vi
piaccia e ora passo a rispondere alla mia fedelissima fan preferita che
si impegna a recensire sempre: Tamara Chan!!!!
Tamara Chan: Tranqui ti aspetterò ^^ e comunque mi sono
già preparata il finale, e sappi che...sorpresa^^ comunque
secondo me ti piacerà a metà,
perchè...vedrai, insomma, sono troppo tentata dal dirti come
finisce questa storia, solo che non voglio rovinarti la sorpresa...uffi
chedifficile che è fare l'autrice di fic :(...stai tranqui
cercherò di aggiornare regolarmente e non troppo
presto (come , anche se raramente a voltre succede
XD) perchè altrimenti ti perderesto troppi cap ^^.
Detto questo ti saluto e spero ti piaccia ^^
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Capitolo 16 *** To tell ***
A star
to tell
Da quando Erika era arrivata a Miami non aveva fatto altro che cercare
di evitare di rimanere da sola con Josh, infatti non voleva per nessun
motivo al mondo parlargli dopo che continuava a fingerla di non
conoscerla. Insomma, lui era stato quello che le aveva rubato il primo
bacio! E ora fingeva...Nel tempo però in cui rifletteva, e
lo esaminava non poteva dire di avere brutti gusti in scelta
di ragazzi,perchè non era per niente male. Finchè
una sera Erika e tutto il cast non è stato invitato a
mangiare a cena fuori in uno dei più lussuosi ristoranti.
Per la serata Erika sperava davvero tanto di poter stare tranquilla e
di dover stare lontana dagli occhi scuri di Josh che mentre parlava le
si imprimevano nella mente.
Nemmeno per la scelta degli abiti era entusiasta e aveva messo adosso
la prima cosa che le era capitato sotto mano.
-Cosa desidera?- chiese una cameriera dall'aria molto severa.
Erika che era ancora nel mondo delle nuvole non si era accorta che la
cameriera chiedeva con insistenza che cibo desiderasse.
-mi porti da bere una coca cola e...è troppo chiederledi
farmi una pizza?-chiese Erika. La cameriera la guardò di
sbiego e poi rispose:
-mi dispiace ma qui non facciamo "la pizza"-
-allora mi porti quello che seondo lei mi potrebbe piacere-disse Erika
con noncuranza e si girò. Non aveva la minima voglia di
andare amangiare fuori , ma Olivia, come al solito,l'aveva costretta, e
così si era ritrovata di fronte a un suo ex, con a fianco un
giapponese di manager, che sembrava la volesse aggredire da un momento
all'altro.
-come desidera-rispose l'inserviente.
***
-Olivia vado un attimo
fuori...-disse Erika
-Ah ok...-disse la donna mentre stava mangiando.
Verso metàcena,Erika prese la sua borsa e si
alzò. Aveva bisogno di una boccata d'aria fresca e non
vedeva l'ora di andare a dormire.
La terrazza del ristorante era grande e anche qui vi mangiavano le
persone. Erika per un attimoaveva sperato che il posto fosse
più tranquillo e silenzioso, ma quando aveva visto schiere
di inservienti muoversi fra i tavoli, si era chiesta se non fosse stato
meglio rimanere seduta a tavola.
-ehi, cos'hai?-una voce da dietro le spalle la colse impreparata. Erika
si girò e osservò che era Josh, e non un'altra
persona come avrebbe sperato.
-Perchè devo far finta di non conoscerti?- chiese lei tutto
d'un fiato
-Uh..che diretta. Comunque,la faccenda è questa: il mio
manager, vuole a tutti i costi che tu entri nella nostra agenzia,
così lo faresti guadagnare ancora di più visto
che è anche il capo. Capito? e siccome vuole che ti convinca
io stesso, meglio non fargli sapere di quello che è successo
no?- disse lui continuando guardandosi un pò in giro e
sorridendo, -Perchè tu vorresti che succedesse di nuovo?-
disse con una strana luce negli occhi.
Erika,di scatto gli rispose ad alta voce
-No!- spingendolo indietro.
-Perfetto, così continua a insultarmi, perchè
Kira ci sta osservando...-
-brutto cretino,ma allora lo hai fatto apposta!- disse Erika che
cominciava a irritarsi sul serio.
-ecco ora possiamo riprendere la conversazione normalmente...non ci
guarda più-
-ah, parla pure da solo, perchè io me ne vado- disse Erika
che gli diede le spalle, e fece per andarsene, quando si
bloccò e nel cervello le si accese una lampadina.
-Solo per informarti, tu non mi piaci, a me piace un altra persona, che
per fortuna tu non conosci. Ci vediamo...- sapeva Erika di aver colpito
nel segno, e questo suo attegiamento nei confronti di Josh, le
ricordava quando ancora scorrazzava per le vie della sua vecchia citta,
con la fama di essere una teppista.
Fine capitolo
Chiedo perdono ma mi manca l'ispirazione e devo dire che questo
capitolo mi fa proprio schifo, solo che la mia fantasia e partita per
le hawaii e non si decide a tornare.
Ringrazio ancora infinitamente chi mi segue, ma sopratutto chi ogni
volta si prende a briga di recensire... THANKS
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Capitolo 17 *** To loud ***
A star
To Loud
Fuori continuava a piovere, ma Jelena non se ne curava perchè lei ora si trovava a casa di Adam. Non fatevi strane idee, lei dormiva in camera con la sorella e lui in camera sua.
-Dai racconta che cosa è successo?- chiese Giulia, dopo aver finito la doccia. Le due ragazze erano sul letto e Jelena attendeva che la vasca da bagno si riempisse.
-Michele mi ha mollato- disse tutto d'un fiato. Pensava che se si fosse confessata a qualcuno sarebbe stata meglio, e infatti era così, però lei sentiva il bisogno di parlare o con Erika o con Jada.
-Quando si dice che una persona è diretta...- commentò Giulia.
-Comunque sia, come vai?- chiese la sorella.
-Come vuoi che vada? Ci sto male, ma è più che altro mi da fastidio il fatto che mi abbia usata per i suoi giochetti...- disse Jelena.
-Immagino...comunque lo sai che i maschi sono stupidi, non ci devi fare affidamento. Ci sono poi anche ragazze che fanno così ma tu lasciale perdere. Spero che dopo il bagno starai bene, ora vai perchè l'acqua si fredda...- disse Giulia sorridendo. Sembrava saperla lunga però Jelena si limitò ad annuire e a dirigersi verso il bagno.
Quando stava per aprire la porta Giulia le chiese ancora una volta:
- Come mai ne hai parlato subito con me e non vuoi che lo sappia Adam? Sai-
-Non voglio che lo sappia, perchè ho paura che poi cominci a prendermi in giro e a reputarmi come una fallita...-
-Quindi non vuoi deluderlo?-
-Vado a fare il bagno...Mi dispiace ma non mi piace Adam, Giulia lo so che credi ancora che siccome da piccola mi piaceva ora sia ancora così, ma non è vero...-disse Jelena ed entrò nel bagno.
***
La cena trascorse in modo più allegro e spensierato e i tre rimasero a guardare i film fino a tardi.
Quando andarono a dormire, Jelena sprofondò nel sonno, quando verso le due di notte si svegliò e cominciò a pensare.
Forse quello che aveva detto Giulia era vero...non voleva deluderlo, ma lei odiava Adam, come avrebbe potuto?e poi quando era stata scaricata da Michele era rimasta shokkata, perchè vedeva in lui il suo punto di riferimento...però doveva ringraziare Adam se non si era beccata una bella tosse grazie alla pioggia, lui le aveva prestato il giubbino ed era venuto in cerca di lei,in pratica lui per lei c'era sempre stato. Ma questo è quello che faceva un amico, o no?
Ad un tratto sentì aprirsi la porta e Jelena cominciò a spaventarsi,forse qualcuno era entrato nella villa, forse stava venendo a... semplicemente era Adam. Jelena lo riconoscette subito anche se era nascosto dalla porta perchè tossì. Lei aveva evitato la tosse ma lui si era preso un raffreddore...
-Che ci fai qui?- chiese Jelena a bassa voce alzandosi dal letto e andandogli incontro.
-Mia sorella ha una scorta di caramelle per il mal di gola, che chissa come mi è venuto, perciò sono venuto a prendere un pacchetto, visto che non riesco a dormire.-
-ahn...- Non sapeva spiegarsi come ma Jelena rimase un po' delusa...-
-Quindi ritorna a dormire...-
-non ci riesco...-
-provaci...-
-grazie tante-
-senti...vuoi venire giù ti faccio una tazza di thè, perchè non riesco a dormire nemmeno io, però poi andiamo a dormire ok?- detto questo il ragazzo sorrise.
-grazie...-rispose Jelena che in chissà quale modo si sentiva entusiasta.
***
Jelena aveva davanti a se una tazza fumante di te al limone e alcuni biscotti al cioccolato.
-Allora, come è ?- chiese Adam mentre stava ancora trafficando con le pentole e pentolini vari.
-Cosa?- rispose Jelena cadendo dalle nuvole.
-il thè...-disse luicambiando il tono di voce. Prima era più amichevole adesso invece era diventato più freddo.
-Mi dispiace doverti causare tutto questo, e poi non dirti nemmeno il perchè... ma vedi , Michele mi-
-Non mi interessa, vado a dormire...- disse lui prendendo la tazza e portandosela verso la porta.
-Mmmmmmmmhhhh, come mi fai irritare quando fai così.....possibile che insisti per tutto il giorno e poi non lo vuoi nemmeno sapere...vabbè cavoli tuoi- disse Jelena, sicura di aver fatto centro.
-Senti non mi interessano i tuoi problemi ok? Ne ho già tanti di mio e-
-Michele mi ha mollato- disse Jelena di colpo. Stranamente si sentiva ridicola ad ammettere che era stata scaricata così di punto in bianco però era successo.
-Finalmente ti sei liberata di quello scocciatore, “so tutto io e sono pù figo di te”-
Come aveva previsto Jelena aveva cambiato subito discorso, ormai lo conosceva da troppo tempo e gli piaceva giocherellare così.
-Hai ragione, ora che mi ci fai pensare era anche un pò maniaco...- disse Jelena sorridendo, era il modo migliore di prenderla in quel momento. Meglio che mettersi a piangere. Ora non sapeva perchè cominciava a stare male e faceva di tutto per non piangere. Non davanti a lui.
-Vedo che cominci ad aprire gli occhi, ma sei sicura di stare bene ?- Adam aveva capito subito che c'era qualcosa che non andava. Non appena Lui si era avvicinato per vedere se stava bene , una lcrima rigò il volto di Jelena. Merda. Era successo.
-Mi dispiace, io..-
-Stai tranquilla, vieni in salotto e sediamoci lì un attimo-
Alla fine i due si erano messi in salotto, lui senza dire niente aveva acceso la tv e messo su un film comico, e avevano passato la notte a chiaccherare, fino a che non si erano addormentati.
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Capitolo 18 *** To wake up ***
A
Star
To
wake up
Jelena
aprì gli occhi,
sentendo il braccio destro tutto informicolato. Alzò il
palmo della
mano destra e la stiracchiò un attimo. Se la sentiva tutta
indolenzita. Provò a fare mente locale, visto che non
riusciva a
capire perchè si trovava in una casa a lei sconosciuta. Poi
ricordò
di quello che era successo e di come era rimasta a casa di Adam.
Quando
Michele gli aveva
detto quelle cose c'era rimasta non male, di più. Era
rimasta
sconcertata dal fatto che lui l'avesse mollata così
facilmente. Lei
però non si era accorta di niente.
Si
riscosse dai suoi
pensieri, quando sentì una presenza accanto a lei. Ora che
ci
pensava era su un divano, probabilmente si doveva essere addormentata
mentre guardava il film con Adam.
Girò
lievemente la testa
e e si trovò faccia a faccia con il ragazzo. Mentre dormiva
sembrava
un angioletto disse tra se e se, molto meglio di quando parlava e le
puntava addosso il suo sguardo, ricco di curiosità e
interesse.
Cavoli
era ad un
centimetro dalle sue labbra e stranamente si era bloccata a fissarle.
Erano sottili ma invitanti. A quella vicinanza si sentiva un lieve e
dolce profumo di more .Non appena Jelena sfiorò il pensiero
di
quanto fossero invitanti, divenne rossa fino alle orecchie e si
spostò bruscamente. Facendo quel gesto, la figura di Adam le
cadde
addosso e solo quando la testa di lui le era finita sulle gambe, Adam
cominciò a svegliarsi: cavoli se aveva il sonno pesante.
Jelena,
che non sapeva
cosa dire , disse la prima cosa che le capitò a tiro:
-...Buongiorno...-
disse
ormai rossa dalla vergogna.
-chi
sei..?- ma allora non
era la sola a soffrire di amnesia mattutina!
-tua
nonna?- disse lei
ironica cercando di mascherare il rossore sulle guance.
-perchè
sei rossa?-
tentativo palesemente fallito. Intanto Adam piano piano si stava
tirando su e con le mani si stava stropicciando gli occhi dal sonno.
-Io?
Rossa? Ma figurati!
Tutto ad un tratto sei daltonico? Lo sapevo che avevi qualche
malformazione cerebrale ma...-
-Ke
ore sono?-
-Ma
cosa vuoi ke me ne
freghi di che ore siano, e poi tu quando ti svegli cominci a fare
tutte 'ste domande?-
-Secondo
me sono le sette,
e non ti pensavo così logorroica già alle sette
della mattina...-
disse lui dandole ancora le spalle, forse non si era accorto nella
posizione in cui si era svegliato, fortunatamente per Jelena che
voleva cancellare quel ricordo.
Jelena
si alzò dal
salotto e si stiracchio, poi fece dei piegamenti e infine fece un
salto.
-Ke
stai facendo?- chiese
Adam ancora tra nel mondo degli angioletti.
-Faccio
stretching!- disse
lei allegra. Tutte le volte che si svegliava, per non sentirsi fiacca
e vecchia faceva quell'esercizio fisico,che in parte la faceva
svegliare.
-Sono
le sette e ti droghi
di gia? Ma non ti vergogni...- detto questo si ributto sul divano
chiudendo di nuovo gli occhi tentando di dormire.
-Hi
hi hi ho io un metodo
che ti sveglierà di sicuro...- disse Jelena a sottovoce
avvicindandosi lentamente al ragazzo disteso. In piedi era alto ma da
sdraiato sembrava ancorà più lungo.
-Ke
cosa vuoi...ha ha
smet- ha ha smet-ha ha ok smet- ha ha mi al- ha ah- Jellena si era
avvicinata perfidamente e con quelle sue manine si era messa a fare
il solletico ad Adam che come risultato si contorceva dalle risate.
Era piacevole sentire la risata di Adam, era melodiosa ed era diversa
dalle altre. Alla fine Jelena, a malincuore decise che era meglio
smetterla se non voleva ammazzarlo.
-Jelena
, vaffanculo...-
disse lui tirandosi su
-Grazie,
vacci te col
tappo in culo...-
-Brutta....questa
me la
paghi...- disse lui sorridendo cercando di calmarsi un attimo.
-Quanto?
5 euro...peccato
ho lasciato il portafoglio a casa mi dispiace...- nemmeno lei sapeva
quello che le stava succedendo e che stranamente si sentiva felice e
contenta come se le fosse successo qualcosa...no. Non era successo
niente e niente doveva succedere. Punto. E questo Jelena lo sapeva,
per questo mentre stava guardando Adam, il suo sorriso si spense e
gli diede le spalle. Era ora di voltare pagina.
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Capitolo 19 *** To Discover ***
Era passata una settimana da quando
Erika aveva mandato a quel paese in modo abbastanza diretto Josh, e
durante questo periodo si sentiva via messaggio con la cugina, con
Jelena che le aveva raccontato di tutto quello che era successo tra
lei e Michele, e infine si sentiva anche con un certo ragazzo moro
chiamato Daniel. Tutte le volte che le arrivava un messaggio
sorrideva inconsapevolmente e scoppiava in una risatina per le
battute che a volte faceva.
Durante una giornata afosa come al
solito, in riva al mare per girare una delle scene cruciali, si era
ritrovata a prendere una pausa e a ricominciare a parlare con Daniel
e Jelena.
-Cosa?????????? Ma è forato?!- disse
Erika scattando in piedi come una molla leggendo un messaggio di
Jelena.
Daniel ha superato
dei provini, e ora gli hanno offerto di fare un film. Non cm
protagonista, xò quasi!!!
Erika:
Cosa? Cavoli si poteva
muovere a farli prima sti provini! Così mi risparmiava il fatto di
avere un mio ex qua...
Ma quando premette “invia”, si rese conto di aver detto alla più
pettegola delle sue amiche una cosa che non avrebbe dovuto dire, e
cioè che il ragazzo che avrebbe dovuto baciare era un suo ex.
Bene adesso lo avrebbe saputo tutta la scuola...
Ma mentre si immaginava tutto quello che sarebbe potuto accadere, gli
arrivo un messaggio:
Daniel:
Cm va amore?
Aveva fatto in tempo a sedersi che era di nuovo saltata dalla sedia e
per poco il cellulare non le era scivolato dalle mani. Quando con
tempismo perfetto, Josh aveva preso il cellulare al volo e aveva
letto a voce alta.
-Come va amore? Wow Erika fai conquiste!- disse lui con il suo solito
sorriso sghembo. Erika per tutta risposta si era ripresa il cellulare
e quando stava per cominciare a controbattere con Josh le arrivò un
altro messaggio sempre dallo stesso mittente.
Daniel:
Scusa
Erika , mi è partito un sms per sbaglio, tranqui non era per te ma
per la mia ragazza, cancellalo...
Dopo averlo letto, si senti tremendamente delusa e triste e si
accasciò sulla sedia. Non aveva più voglio di fare niente eppure
doveva sforzarsi di rispondere...
Erika:
Stai
tranquillo lo avevo capito...:)
Si era sforzata di mettere la faccina anche se ora come ora il suo
stato d'animo era più basso di un dito. Blocco lo schermo al
cellulare e lo rimise in borse. Si alzò sempre con una faccia che al
solo guardare faceva tristezza e si diresse verso il set. Josh la
guardò di sbiego, stupito dalla reazione della ragazza. Non appena
Erika se ne andò, anche se era incuriosito dal contenuto del
messaggio, decise di lasciar perdere e che in fondo non erano affari
suoi.
Fine capitolo
Scusate se è corto ma non sapevo cos'altro aggiungere a questo
capitolo, visto che mi sembrava finito cosa. Ringrazio come sempre le
recensioni di Tamara chan che mi sostengono e mi spingono ad andare
avanti. Che altro dire? Ci si vede al prossimo capitolo! Bye bye
ps. se non sono molto presnete è a causa degli esami di terza media
e sto cercando di sincronizzare lo studio con lo scrivere che è una
mia passione!!
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Capitolo 20 *** To Shop ***
A
star
To
Shop
Erano
passati alcuni giorni da quando Michele l'aveva scaricata e tra una
settimana sarebbe tornata Erika,finalmente. Adam con lei era stato
molto carino e anche se a voilte poteva essere scorbutico, gli
piaceva quella parte del suo carattere...aspetta un attimo, PIACEVA?
Cioè si era appena mollata con Michele e già
pensava ad un altro?
Si
disse tra se e se che era irrecuperabile. Stava camminando
lentamente, verso la casa di Jada, per quel pomeriggio aveva deciso
di andare a fare un po' di shopping insieme e anche se si
sopportavano poco erano buone amiche.
-Ciao
Jada!- disse Jelena non appena la vide scendere di corsa le scale di
casa.
-Oh
ciao!Ho una notiziona!!- disse lei facendosi sempre più
allegra in
volto.
-Lo
sai che Daniel diventerà famoso?!- disse subito Jada senza
aspettare
risposta.
-Cosa?
Eh Erika lo sa?- disse Jelena tutto ad un tratto.
-Non
credo...diglielo no?- aveva risposto Jada tranquillamente. Ma non
aveva fatto in tempo a posare gli occhi su Jelena che la ragazza
aveva già scritto l'sms e lo stava inviando.
-Cavoli
che velocità!- disse sconcertata Jada.
-eh
l'esperienza..l'esperienza- rispose Jelena con fare di chi la sapeva
lunga.
-Bene
andiamo allora!-
Le
due ragazze partirono e arrivarono in centro dopo una buona
mezzoretta di camminata. Ancora non sapevano che cosa avrebbero visto
quel pomeriggio.
Entrarono
in una botique molto colorata che vendeva bei vestiti a poco prezzo.
Si
provarono qualche vestito e alla fine decisero di uscire. Ma sulla
porta della Boutique vide Daniel che passeggiava per manina con
l'ennesima ragazza.
-Idea!
Seguiamoli- dissero in coro guardandosi negli occhi.
Comprarono
occhiali da sole e cappello per non farsi riconoscere e cominciarono
a seguirli. La ragazza sembrava parlare parlare parlare, senza
problemi, mentre Daniel anche se non lo faceva vedere aveva l'aria
piuttosto seccata. Entrarono in un bar e Jelena e Jada, rimasero
fuori a guardare. Si erano messi vicino ad una finestra e avevano
ordinato qualcosa.
-Secondo
me questo sarà il loro ultimo appuntamento...- disse Jada ad
un
tratto.
-Probabile,
quella ragazza mi sa tanto da oca, fighetta e trota, per non dire
qualche brutta parolaccia.- disse Jelena che non staccava occhio da
cosa facevano i due fidanzatini.
-Ma
come mai Daniel esce con questo tipo di ragazze che cambiano moroso
ogni 5 minuti?- si domandò ad un tratto Jada.
-Secondo
me, perchè la trova carina...ma non credo gli interessi per
altro...- dietro di loro si era intromessa un nuova voce che Jelena
conosceva troppo bene.
-Adam,
che ci fai tu qui?- disse Jelena per la sorpresa.
-Ma
ti faccio sempre questo effetto? Uaoh...- disse lui con un sorriso
malizioso sulle labbra.
-Ehm,
Adam non so se te ne sei accorto ma ci piacerebbe che tu non ci
disturbassi visto che stiamo pedinando Daniel..-disse Jada cercando
di mandare via l'intruso.
-E
se io glielo dicessi?- disse lui continuando a tenere gli occhi
puntati su Jelena.
-E
se io ti spaccassi la faccia?- rispose lei senza farsi molti
problemi.
Ma
mentre stavano parlando così Jada tappo la bocca a Jelena e
fece
segno di tacere ad Adam: Michele insieme a Kiara stava discutendo
davanti ai nostri occhi.Possibile che oggi in centro dovevano trovarsi, Daniel, Adam e Michele?
Tutti
e tre si avvicinarono facendo attenzione a non farsi riconoscere,
einiziarono ad origliare la conversazione.
-Ora
che mi hai costretto a mollare la mia ragazza, che cosa vuoi ancora?-
disse Michele che sembrava leggermente sul punto di scoppiare in una
crisi isterica.
-Mmh,
che mi accompagni al ballo e fai vedere che non te ne frega
minimamente di Jelena...-
-Smettila,
perchè dovrei fare una cosa del genere!Sei tanto invidiosa
di lei?
Solo perchè lei è più bella di te?
Ricorrere al ricatto ! Non ti
facevo così viscida!- disse lui.
-Non
sono affari tuoi e comunque se non vuoi che si sappia in giro quello
che ho scoperto-
-Mi
fai schifo, non riesco a capire come facevi ad essere mia amica, ma
ora ho finalmente aperto gli occhi, Kiara , smettila!- Jada non era
più riuscita a controllare Jelena, che ora si stava
togliendo
cappello e occhiali. Adam era lì immobile che fissava i tre
e Jada
non riusciva a capire quello che stava succedendo. Fino a che il
cellulare di Jada non squillò.
Fine
cap
Allora
che ne dite? Mi è venuta in mente questa spiegazione per la
fine
della relazione tra Michele e Jelena, e sapete quando? Quando mia
mamma mi ha costretta a lavare i piatti! Forse dovrei farlo
più
spesso XD
alla
prossima e grazie ancora a tutti quelli che recensiscono! Senza di
voi non so cosa farei!! XDXD
ah
gli esami sono andati da Dio sono uscita con 9 !! anche se forse mi
meritavo di più, vabbè cmq alla prossima!
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Capitolo 21 *** to finish ***
A
Star
To
Finish
-ehm
scusate- disse Jada completamente rossa rispondendo al cellulare e
spostandosi dal centro della discussione.
-lasciamo
perdere, Kiara , voglio una spiegazione!- disse Jelena che non ci
vedeva più dalla rabbia.
Adam
intanto osservava la scena in silenzio, senza alcuna espressione sul
viso, ma con gli occhi fissi su Michele.
-Ehm...allora...-
cercò di iniziare il discorso Michele.
-Tu
taci! Kiara sputa il rospo!- disse Istantaneamente Jelena a Michele.
Non lo aveva nemmeno guardato. Non voleva nemmeno rivederlo quel
pezzente che l'aveva scaricata così senza nessuna
spiegazione.
-Uhh,
ma come siamo arrabbiate Jelena, semplicemente ho detto a Michele che
sarei venuta a raccontarti come lui mi avesse chiesto cosa facessi
tutti i giorni durante la sua assenza da scuola. Perchè sai,
il tuo
EX- e lo sottolineò- ragazzo non si fidava di te e aveva
paura che
tu potessi tradirlo...- disse lei acida aspettando la reazione di
Jelena.
Quando
aveva finito di parlare Kiara, Jelena si sentì come cadere
giù da
un burrone. Non lo avrebbe mai immaginato: mancanza di fiducia.
Questo era uno degli elementi fondamentali per creare una relazione ,
e Michele, non si era fidato e le aveva nascosto tutto.
-Primo:
questi non sono affari tuoi; Secondo: non ti permettere di ricattare,
perchè è peggio di quello che ha fatto quel
cretino;terzo: fammi un
altro di questi tuoi scherzetti e ti vedi come ti rendo la vita!.-
detto questo Jelena prese fiato e si avvicinò a Michele che
la
osservava con uno sguardo triste. Non glielo aveva mai visto in
faccia e quasi si bloccò. A pochi centimetri da lui, lo
prese per la
camicia e gli disse:
-Potevi
dirmelo in faccia fifone...Tra noi è finita veramente-
dopo aver detto quelle parole lo spinse sprezzante e si
girò.
Adam
intanto aveva dato le spalle, e anche se non lo mostrava aveva un
sorrisetto sul viso.
-Adam
dov'è Jada!?- disse Jelena, cercando di cambiare tono di
voce, anche
se si poteva capire che era arrabbiata nera. Anche se Kiara e Michele
erano dietro di lei, voleva chiudere la questione una volta per
tutte.
-Mi
ha detto che ha avuto un problema improvviso e che è dovuta
andare a
casa di corsa...- disse lui senza girarsi.
-Allora
andiamo anche noi- Jelena si avvicinò ad Adam e
tornò a casa
insieme a lui. Non aveva voglia di tornare a casa da sola e quindi
sperò con tutta se stessa che Adam non protestasse, ma
fortunatamente lui rimase in silenzio.
Quando
si erano allontanati abbastanza da non farsi sentire Jelena disse:
-Senti
vorrei ringraziarti...-disse lei che era leggermente imbarazzata.
-E
per cosa? Non c'è nessun motivo- disse lui guardando avanti.
-No
è che mi dispiace per la scenata che ho appena fatto
è che...-
-Non
devi scusarti, anzi è stato piuttosto divertente- disse lui
sorridendo leggermente.
-Davvero?-disse
Jelena che era arrossita ancora di più.
-Si
dovevi vedere che faccia da cane bastonato aveva il tuo ex,
vabbè
che io quel tizio non l'ho mai sopportato, però...- disse
lui
scoppiando in una risata allegra.
-Dici
che sono stata troppo cattiva?-chiese lei, con una nota di dubbio
nella sua voce.
-Ma
va! Anzi è il minimo che quello si merita, la fiducia
reciproca è
la base fondamentale in un rapporto,e tradirla equivale a
sospettare...o almeno io la penso così...- disse le stesse
parole
che anche Jelena in quel momento stava pensando.
-Mi
leggi nel pensiero?- disse lei sorridendo. I due andarono avanti
così
per tutto il pomeriggio, mentre Daniel aveva osservato la scena dal
bar.
-ehi
tesoruccio? Allora ci verrai?- disse la ragazza con cui era uscito.
Non aveva ben capito nemmeno lui, perchè oggi si era
rovinato la
giornata uscendo con quella tipa. Cercando di svignarsela il prima
possibile, usando un po' di tatto, si inventò la prima scusa
che gli
passava per la testa e se ne andò.
Doveva
schiarirsi un po' le idee e per farlo gli serviva un po' di silenzio.
Mentre
camminava, prese il cellulare e pensò all'errore che aveva
commesso
prima nel mandare un sms a Erika. Quella ragazza, così
sorridente,le
ritornava in mente molte volte ultimamente. Ma quando stava per
pensare qualcosa di più gli arrivò una chiamata
al cellulare.
Era
il suo manager, si, perchè era riuscito a passare ad un
provino.
Diventare un attore era sempre stato il suo sogno, anche se non lo
aveva mai detto a nessuno.
Fine
Capitolo
Allora
che dite ? Ultimamente mi sento più ispirata e mi pare di
avere più
voglia di scrivere, sarà la mancanza della scuola XD
Questo
capitolo l'ho ricontrollato per bene e mi pare non ci siano errori di
grammatica, speriamo sopratutto nei tempi verbali, con cui litigo da
molto tempo!XD
Alla
prossima !
Ele
^^
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Capitolo 22 *** To clear ***
A
Star
To
clear
Oggi,
non era un giorno qualunque, perchè proprio oggi, Erika
avrebbe
girato la scena del bacio con Josh, e la sera precedente non aveva
chiuso occhio. Sapeva le battute a memoria, ma non voleva baciarlo di
nuovo, però ormai si era rassegnata : quando aveva firmato
il
contratto doveva saperlo.
Mentre
aspettava seduta su una seggiola, che la truccatrice finisse di
prepararla arrivo Josh.
-Ansiosa?-
disse lui guardandola negli occhi attraverso lo specchio.
-Un
po'...-disse Erika, che pensava che il ragazzo con cui stava parlando
fosse un po' serio, ma ahimè si sbagliava.
-Non
vedi l'ora della mia performance? Eh lo so che ti faccio questo
effetto Erika, non c'è bisogno che lo nascondi...- disse
lui,
buttandola sul ridere un'altra volta.
-Peccato
che io non stia nascondendo niente a parte l'irritazione per la tua
presenza- disse Erika, dando uno sguardo alle unghie.
-Lo
sapevo che non vedevi l'ora! Bene ci vediamo vado a prepararmi- disse
lui tutto sorridente. In certi momenti gli ricordava tanto Daniel, e
infatti un po' si assomigliavano...ma perchè ci aveva sempre
in
testa sto Daniel??
-Finalmente!-
disse Erika sospirando. Oltre alla questione del bacio, l'sms di
Daniel l'aveva scombussolata parecchio, cioè non capiva come
mai ci
stesse male...
-Ragazzi
si gira!- dopo che il produttore pronunciò queste parole,
cominciò
a batterle forte il cuore, come se fosse la prima volta che recitava.
-Daniel
allora, ci è stato proposto di dirigere un programma
televisivo, sui
nuovi idol,tu insieme ad una cantane molto famosa...di cui ora non
ricordo proprio il nome...-
-mmm,
devo partecipare per forza? Sono interessato a cosa di altro
genere...-disse Daniel un po' svogliato.
-meglio
di si, non ti immagini nemmeno quanto potrebbe renderti famoso se
questo programma ha successo! E poi è solo due volte a
settimana e
quindi non ti occupa molto tempo..-
-ok,
dai, facciamolo, ma solo se la cantante insieme a me , è
carina..-disse lui scherzando,che non si immaginava nemmeno chi
fosse.
-io
direi che di viso non è male, anche se non è
tutta curve, ma
possibile che ti interessi solo questo?-disse il manager sorridendo
anche lui.
-meglio
lavorare con qualcuno che sia una persona solare, e anche se
dall'aspetto non si può capire molto di una persona, ero
molto
curioso. Quando la potrò incontrare?- chiese lui.
-penso
che per la settimana prossima posso fissare un appuntamento-disse il
manager che si scriveva tutto nella sua agendina personale.
-Bene,
sono proprio curioso di sapere chi sia ! -
-No
fermo aspetta!- recitò Erika . Afferrò la mano di
Josh, che nel
film interpretava il suo migliore amico, e futuro fidanzato.
-non
ho più niente da dirti- disse lui freddo e distaccato.
-ma
io si! Non è come credi, in realtà è
tutto un malinteso...che è
successo perchè...1) sono un incapace, secondo
perchè...- disse
Erika che aveva mollato la presa. Intato Josh sembrava più
interessato e si era girato .
-perchè?-
ripete lui.
-ehm...dai
cavolo lo hai capito no?- disse Erika, fingendo di essere
imbarazzata. In realtà lo era veramente, non tanto per
quello che
stava dicendo, ma per quello che sarebbe successo di li a poco.
-Non
siamo tutti perspicaci come te, Giorgia...- disse lui sciogliendosi,
vedendo come Giorgia (Erika) si comportava.
-Cavolo,
ma così mi complico la vita! Certe cose le dovrebbero dire i
maschi
per prima...-disse Giorgia diventando sempre più rossa.
-ok
ok, Giorgia, ti amo, va bene?- ma non attese risposta perchè
ora era
il fatidico momento, Erika doveva baciarlo. Senza esitare nemmeno un
momento Erika si avvicinò pian piano alle sue labbra. In
quel
momento capì che l'ansia era derivata dal fatto che lei
provava
paura nel scoprire se gli piaceva ancora o no Josh, lo avrebbe di
certo scoperto con quel bacio. La distanza continuò a
diminuire,
fino a che le due labbra si toccarono e Erika fu felice nel
constatare che si sentiva più leggera e che durante il bacio
non
aveva sentito nulla. Si era dimenticata Josh, c'era riuscita.
Fine
capitolo
scusate,
potete linciarmi e fare tutto, però prima di uccidermi,
uccidete il
mio computer, perchè mi ha fatto perdere il lavoro un po' di
volte e
l'ho mandato a quel paese dalla prima volta che lo ha fatto.
Spero
vi piaccia il cap, sono stata molto combattuta per fare quest'ultima
parte...spero sia venuta furoi almeno dal 5e mezzo (non pretendo di
arrivare al 6) .
Grazie
ancora per il tempo che perdete a darmi i vostri consigli.
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Capitolo 23 *** To feel ***
Prima di iniziare a leggere
ti
consiglio di ascoltare contemporaneamente la canzone Love me di
Justin e di farla ricominciare nel caso terminasse,sopratutto nella
parte del (spoiler) ballo.
Detto questo vi auguro
buona lettura
^^.
A
Star
To
feel
Erika sarebbe tornata la
sera stessa
del ballo e quindi non avrebbe potuto parteciparvi e ciò la
rattristava molto. Il film finalmente era concluso e ora stava
tornando da Jelena e company. Salendo sull'aereo aveva mandato un
messaggio a tutta la rubrica, dicendo che stava tornando, ma non
aveva atteso risposta, perchè aveva dovuto spegnere
l'apparecchio.
Durante il viaggio di
ritorno era
caduta in un sonno profondo, e ormai quando si era svegliata ,
mancavano pochi minuti all'atterraggio. Erano le sette e mezza di
sera. Il ballo cominciava alle nove , anche se avrebbe voluto molto
andarci e aveva già riposato, il solo pensare a tutta quella
confusione, al vestito che non aveva, a vedere tutta le gente che gli
chiedeva di cosa trattasse il film, gli venne la nausea.
Più tardi,
mentre stava uscendo dall'
aereoporto con Olivia rimase bloccata nel sentire il clima fresco che
c'era rispetto a Miami. Tutti giravano con una giacca anche se
leggera, mentre lei aveva una maglietta a maniche corte. Prima di
partire da Miami aveva chiamato a casa per chiedere come fosse il
tempo lì , e le era stato detto che c'era caldo, a questo
punto
però, forse doveva insegnare ala madre cosa significasse
caldo e
freddo. Senza lamentarsi, si diresse verso un taxi con oblivia e
tornarono a casa.
Quella sera Jelena non si
sentiva in
vena di feste, ed era indecisa se andare o no. Aveva chiamato Jada
per sapere a che ora venisse a prenderla e lei le aveva detto che
purtroppo ora si trovava all'ospedale con un suo parente che aveva
avuto un incidente e non poteva muoversi da lì. Scoraggiata
anche
dall'amica, e senza la minima voglia, Jelena decise che per quella
volta non sarebbe andata , ma poi le ritornò in mente per
quanto era
successo e sentì una rabbia crescergli in petto: se avrebbe
avuto
di nuovo quei due sotto tiro non si sarebbe controllata. Dopo quel
momento di rabbia però si sentì debole e
impotente, Michele l'aveva
lasciata perchè era stato ricattato e lui non si
fidava...Improvvisamente si sentì debole e sola. In quel
momento si
trovava ai piedi del letto di camera sua con la testa appoggiata al
materasso. Le uscì una lacrima e decise di chiudere la
faccenda lì.
Saranno state le sette e mezza di sera, quando le arrivò un
messaggio sul cellulare che la riscosse dai suoi pensieri.
Gattonò
fino alla scrivania e allungò la mano per vedere chi era. Le
si
illuminarono gli occhi quando lesse sul display che Erika,
finalmente, era tornata. Non ci poteva credere, le era mancata
così
tanto e aveva voglia di rivederla. Le mandò un messaggio
chiedendole
se voleva venire a casa sua, così avrebbero chiaccherato un
po' del
più e del meno. Ma Erika non rispose via messaggio, ma la
chiamò
direttamente.
-Ciao Erika!
Perchè non
vieni....-cominciò in quarta Jelena.
-Mi vuoi spiegare
perchè no vai al
ballo?- tagliò corto lei.
-Jada non può e
io...- disse Jelena
che non si aspettava una risposta così dall'amica.
-Non me ne frega un cicca
se Jada non
può, tra poco passo a casa tua, riesci a recuperami un
vestito
decente?- chiese lei che si era calmata, ma aveva un ancora un lieve
tono aggressivo nella voce.
-Penso di si,posso darti
uno dei miei
vec- rispose Jelena ancora sconcertata.
-Ok, sono sotto casa tua-
detto questo Jelena
buttò il cellulare
sul letto e corse alla finestra, sotto c'era una ragazza mora, molto
abbronzata che aspettava con impazienza davanti alla porta.
Non appena Jelena la vide
corse giù
per le scale, avverti urlando a sua madre che Erika si fermava fino
alle nove per andare al ballo e aprì di scatto la porta. Non
appena
si guardarono si abbracciarono e sorrisero all'unisono. Come se
fossero amiche da tutta una vita...
-Dai vieni dentro- disse
Jelena
facendola accomodare in casa.
-Mamma , noi siamo su in
camera ok?-
disse Jelena urlando in modo che la madre sentisse visto che era
dall'altro capo della casa.
-ok vengo dopo a portarvi
qualcosa!- ma
le due non l'ascoltarono o non ci fecero caso, perchè
salirono in
fretta in camera di Jelena e cominciarono a chiaccherare del
più e
del meno.
-Allora mi vuoi spiegare
tutto quello
che è successo da quando me ne sono andata?-disse Erika.
Jelena gli
raccontò della rottura con
Michele, e di quello che era successo qualche giorno fa con Adam,
Kiara e il suo ex.
-Quindi, da quanto ho
capito, a te
piaceva Michele solo fisicamente, mentre ti sei innamorata di
Adam...Giusto?- chiese Erika innocentemente.
-Giusto... cioè
no! Ma sei forata? Ma
figurati se mi piace Adam! Dovrei essere ritardata per piacermi un
damerino del genere, non esce di casa se non ha tutti i vestiti
perfettamente a posto, pretende che sappia tutto di quello che
succede mi dice che si diverte a vedermi litigare e...- disse Jelena
che non si era accorta di aver spifferato alla sua migliore amica,
informazioni che aveva tenuto per se.
-Cosa cosa cosa?come mai tu
sai che lui
pretende di sapere tutto quello che ti succede?Cosa è
successo che
non mi hai raccontato?- chiese Erika che cominciava ad emanare una
aura malvagia.
-Ehm, ho tralasciato solo
il piccolo
particolare che sono andata a dormire a casa di Adam, la sera che
Michele mi ha mollato- disse Jelena guardando imbarazzata le dita dei
piedi.
-Ok, tienimi che svengo-
disse Erika
allungandole le braccia.
-Ma non è
successo niente, te lo
giuro!- disse Jelena difendendosi.
-Bhè questo
è sicuro, non l'avrei mai
messo in dubbio, dubito che una quindicenne come te, senza ragazzo,
vada in giro a ….- sottintese la parola- e comunque mi stavo
riferendo a quello che ho detto poco fa e cioè che tu sei
innamorata
di Adam, volente o nolente!- concluse Erika, come un dottore spiega
ad un paziente che dovrà essere sottoposto ad un intervento
chirurgico molto pericoloso.
Jelena che era rossa non
riusciva più
a dire una parola, continuava a passare il suo sguardo tra le dita
dei piedi e le dita delle mani.
-Bene ed una questione
è risolta! Poi,
è un problema se ti chiedo di prestarmi uno straccio un
qualcos...ecciu! Un qualcosa di decente da mettermi che ti
accompagno io al ballo.- concluse seria Erika.
Jelena si stava riprendendo
dalla shock
della rivelazione della star, e rispose:
-si certo, dentro l'armadio
dovrebbe
esserci qualcosa...-rispose lei ancora un po' incantata.
-ehm c'è un
piccolo problema,ecciu
!non so se te ne sei accorta ma ci sono 3 armadi, in quali di questi
è il vestito?-
Un'ora dopo le due
correvano per la
stanza, vestite , e mezze truccate alla ricerca a volte di una matita
o di un ombretto.
Verso le nove e un quarto
erano pronte.
Jelena portava un vestito rosa spento con stampati piccoli fiorellini
del medesimo colore, era sopra il ginocchio e con dei pizzi molto
semplici . Portava delle decoltè prugna che si intonavano
molto. Si
era esercitata parecchio nei giorni precedenti per riuscire a
camminare bene con quei trampoli. I capelli erano leggermente mossi e
il trucco, fatto da Erika, le sembrava un po' eccessivo, ma in
realtà
la rendeva radicalmente molto più femminile. Stessa cosa
valeva per
la star, lei diversamente dal vestito di Jelena ne portava uno blu
scuro con delle rifiniture bianche, leggermente più lungo ,
ma che
le stava d'incanto. Il tessuto al tatto era leggermente ruvido, ma
all'interno era morbido come il cotone, inoltre era tutto un
luccichio, visto che aveva qualche brillantino. Erika portava delle
decoltè blu notte con un fiocchettino bianco sulla destra.
Il
trucco se l'era fatto da se, perchè avendo visto parecchie
di volte
le truccatrici professioniste lavorare con la sua faccia, qualcosa
aveva imparato anche se non era alla loro altezza.
Alle nove fecero il loro
ingresso nel
salone della scuola, si perchè la loro era una delle
più antiche e
all'inizio era un grande villa, anche se ora era stata
rimodernizzata. Rimanevano però alcune grandi sale che
venivano
utilizzate per vari scopi. Non appena entrate Erika si dovette fare
forza, non aveva la minima voglia di andare lì, ma non
poteva
lasciare certo Jelena da sola e così si era costretta a
farlo.
Non si sentiva molto bene e
cercava di
non darlo a vedere alla amica, anche se Jelena forse si era accorta
di qualcosa. L'unica cosa che sperava Erikaè che non fosse
la solita
febbre che le veniva ogni volta che c'era un radicale sbalzo di
temperatura.
Si avvicinò
insieme a Jelena, sotto
gli occhi di tutti , ad un tavolo con delle bevande e qualcosa da
mangiucchiare. Quelle due aveva passato tutta la sera a parlare e a
truccarsi che non avevano mangiato niente. Ad un tratto Jelena fece a
Erika:
-Hai notato che prima ci
guardavano
tutti? Non è che ho un brufolo?- chiese la ragazza. La star
rispose
scoppiando a ridere allegramente e poi dicendo:
-Ma figurati! Il mio trucco
l'avrebbe
coperto, prova a sforzarti e pensare che magari ci guardavano
perchè
siamo carine?-disse Erika prendendo un salatino.
-Tu si, io faccio
pietà- rispose
prontamente Jelena.
-Vuoi che lo chiediamo a
….oh guarda
un po' chi sta arrivando- disse Erika indicando con gli occhi che
qualcuno stava arrivando. Intanto la musica continuava ad andare e
tutti i presenti avevano ricominciato a fare gli affari propri.
-Chi?-disse Jelena
speranzosa.
-il tuo ex- disse Erika
sorridendo.
-Che cosa?!- disse Jelena e
non appena
lo disse una mano le si posò sulla spalla.
Jelena si girò
pronta a dirne quattro,
ma quando vide che era Adam, qualcosa le andò di traverso in
gola, e
cominciò a tossire.
-Wow è questo
l'effetto che ti faccio
quando mi vedi?- disse lui scherzando mentre Jelena continuava a
tossire.
Erika li guardava e provava
tenerezza,
si vedeva lontano tre kilomentri che quei due erano fatti l'uno per
l'altra.
-Brutto pallone
gonfiato...-disse
Jelena mentre cercava di respirare.
-Non dovresti cercare di
contenerti con
i complimenti verso di me...- disse lui sorridente.
-Hai ragione, devo darti
del lu-disse
Jelena, ma venne interrotta da un pizzicotto di Erika e la
guardò.
-Vado un attimo in bagno-
disse l'amica
con un sorriso malizioso e se ne andò lasciandoli soli.
Jelena si
accorse solo in quel momento che il cuore gli stava battendo forte e
minacciava di scoppiare.
-Comunque se la principessa
mi consente
di fare un commento sul suo vestito oserei dire che è
veramente...-
-e se la principessa non
glielo
lasciasse dire?- rispose Jelena con un aria di sfida.
-...deliziosa-
continuò lui
sorridendole e facendole capire che aveva vinto ed era riuscito a
dirlo.
-invece se il damerino mi
consente di
fare un commento sulla sua mancanza d'intelligenza...- disse Jelena.
Non aveva toccato l'aspetto fisico, perchè anche se non
voleva, se
lo stava mangiando con gli occhi e cercava di non darlo a vedere.
Indossava uno smoking nero con la cravatta. Il tutto gli stava
perfettamente.
-vuoi ballare?- chiese lui
diretto
guardandola negli occhi, non lasciandole scampo.
-...ok- disse lei, come se
fosse in
trance.
E così vennero
trascinati sulla pista
dalla musica. Erika dall'altra parte della sala seduta su una delle
scalinate che portavano al piano superiore., sospirava esausta e
felice allo stesso tempo di essere riuscita a combinare qualcosa per
quei due. Ora toccava a lei. Continuava a sentirsi stanca e
probabilmente la febbre le si era alzata perchè ora aveva
anche un
po' di freddo nonostante nella sala ci fosse molto più caldo
che
all'aperto.
Continuava a scrutare con
gli occhi se
un ragazzo fosse già arrivato, ma non riusciva a vederlo in
mezzo
alla folla che ballava.
-Chi cerchi?- sentire di
nuovo quella
voce sicura che conosceva la fece sobbalzare. Era Daniel.
-Niente niente- rispose lei
senza
guardarlo e sorridendo. Non aveva posato gli occhi su di lui
perchè
aveva già capito che se lo avesse fatto non sarebbe
più stata in
grado di togliergli gli occhi di dosso. Sentiva sempre più
freddo e
aveva le mani sulle braccia per riscaldarsi, visto che ora non era
sotto occhio di Jelena.
-Che hai?- senza che le
lasciasse
risposta, la sua mano dolce le accarezzo la fronte e disse con un
tono sorpreso nella voce.
-è inutile che
io lo dica, visto che
penso tu lo sappia benissimo che hai la febbre- disse lui con la sua
voce melodiosa.
-lo so, però non
potevo non lasciar
venire al ballo Jelena- disse lei continuando a rabbrividire e
stringendosi sempre di più.
-toh tieni, ho caldo-
leggermente
imbarazzato le aveva teso la giacca e ora guardava da un altra parte.
-lo sai che non avrai nulla
in cambio
vero?- disse Erika, che finalmente si era girata, sottointendendo che
non era una sgualdrina con cui prendersi gioco. Lui aveva un completo
blu scuro che si intonava benissimo al vestito di Erika. Non appena
ci fece caso girò subito la testa per non far vedere che era
imbarazzata.
-ho caldo,mi stai facendo
un favore-
detto questo le mise la giacca sulle spalle e se ne andò
verso la
pista da ballo senza dire più niente. Forse era stata troppo
cattiva
con lui? Forse però...il filo dei suoi pensieri fu
interrotto non
appena vide quella ragazza Hilary del club di musica che gli era
saltata addosso. Ora ballavano insieme e Erika si faceva schifo per
aver pensato in un certo periodo che poteva essere simpatico. Voleva
evitare a tutti i costi di fargli capire male (cioè che
avesse
qualche interesse per lui) quindi non fece niente quando vide i due e
si stavano quasi per baciare, anche se nel suo cuore era nata una
devastante rabbia gelida che riusciva a controllare a malapena. La
febbre cominciava a farle girare la testa e si alzò con la
giacca di
Daniel, che aveva un profumo fresco e dolce allo stesso tempo.
Andò
a prendere qualcosa da mangiare e pensò per due secondi di
cadere.
Dopo aver bevuto un po' di coca cola si aggrappò a l tavolo,
perchè
i giramenti di testa cominciavano a farsi sentire.
-Erika ti ammazzo!- era
Jelena dietro
di lei tutta sorridente. Non appena vide l'amica che si aggrappava al
tavolo gli chiese:
-ehi che hai?- ma senza
aspettare
risposta le mise una mano sulla fronte.
-oggi ce l'hanno tutti con
la mia
fronte!- disse lei protestando debolmente.
-Non vorrei dire una
parolaccia, ma tu
Erika, non scotti, bruci!Cioè sei venuta al ballo anche se
avevi la
febbre? Per me! Ma che cavolo! Dai ora ce ne andiamo...- disse Jelena
prendendola per mano.
-aspetta,devo ridare la
giacca a
Daniel...- disse lei cercando di trattenerla con la poca forza che
aveva.
-no penso capirà
dai, e poi con tutte
quelle tipe intorno avrà caldo- ma non ottenne risposta
perchè
Erika svenì li e le cadde addosso. Fortunatamente tutta la
gente era
a ballare ed era quasi mezzanotte quindi non si accorse nessuno del
malore di Erika , nessuno tranne qualcuno.
-Dai ti do una mano- Jelena
si girò e
fu sorpresa nel vedere Adam che l'aiutava a reggere Erika.
-Aspettate vengo con voi,
ha la mia giacca...- Daniel dietro di loro leggermente imbarazzato.
-Ma non mi avevi detto che
faceva lo
stesso?- disse Jelena.
-Non vorrete mica farmi
rimanere con
quelle galline! Vi do una mano...-disse lui e prese un braccio di
Erika. Non appena lo fece si rese conto che non era mai stato
così
vicino al viso della star .
-Bene io chiamo a casa-
disse Jelena
tirando fuori il cellulare dalla borsa.
Detto questo i quattro,
vissero una
serata diversa dalle altre.
Una molto emozionata.
Uno molto felice.
Una molto arrabbiata.
E Uno molto sorpresa.
Fine
capitolo
Ecco qua un capitolo
moooooooooooooolllllto lungo! Spero vi sia piaciuto, mentre lo
scrivevo (sopratutto nell'ultima parte) ascoltavo love me
di
Justin Bieber e mi sentivo ispirata, anche perchè mi piace
molto
come canzone. Non dovrebbero esserci molti errori e
se li
trovate, per favore ditemeli nelle recensioni così provvedo
a
mettere un po' a posto. Commenti su questo capitolo? Insomma non mi
piace molto ma quando l'ho scritto ero ispirata e grazie a quella
canzoncina mi sono venute in mente un paio di cosette. Come potete
ben vedere la coppia JelenaxAdam è già in un
certo senso sistemata
XD, ora manca solo la nostra star, con chi andrà? Penso lo
sappiate
tutti, ma non scrivo il nome del fortunato comunque per lasciare un
po' di suspance.
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Capitolo 24 *** To make ***
A star
To make
Qualche giorno dopo
l'accaduto e Erika
riprese forza e tornò a scuola, si stava avvicinando maggio
e la
parte più dura dell'anno. In quel periodo infatti , Jelena
l'aveva
avvertita che sarebbe stata molto impegnata per studiare e che i
professori avrebbero interrogato, TUTTI.
Quindi avevano deciso di
studiare
insieme e Jada, ogni tanto veniva a trovarle, visto che lei , un anno
più piccola, aveva meno da studiare.
Oggi si trovavano nella
camera di Erika e stavano cercando di svolgere un esercizio di biologia.
-Mmmh, non riesco a capire,
perchè
se...facciamo un picola pausa?- chiese Jelena speranzoosa verso
l'amica.
-Ok, sono stufa anche io-
disse Erika
buttandosi sui libri.
-Come va con Adam?-chiese
subito la
star.
-Come al solito...-disse
Jelena
abbassando lo sguardo.
-In che senso?- chiese
Erika che aveva
un espressione turbata sul viso.
-Nel senso che ci parliamo
ogni tanto,
ma niente di che...-disse demoralizzata Jelena.
-Mmm...cavolo! Devo ridare
la giacca a
Daniel!- disse drizzandosi in piedi e andando verso l'armadio.
-Erika, devo confessarti
una cosa,
anche se non dovrei, ma mi sembra giusto...Quella sera al ballo mi
dispiace di non essermi accorta che tu stavi male e...-
-Ma questo lo so
già, che razza di
attrice sarei se te lo facessi capire- disse lei riemergendo
dall'armadio con un sorriso.
-non è questo il
punto... mentre io e
Adam facevamo una pausa è venuto Daniel da noi...-
Non appena Jelena pronuncio
il nome del
ragazzo Erika si bloccò, ma non disse niente.
-e mi ha detto che mi
conveniva
portarti a casa, visto che avevi la febbre...inoltre mi chiese di non
dirti niente...e che potevi tenere la giacca, in seguito gliela
avresti ridata.
Come per magia Erika si
riprese a
muovere e chiese senza guardare in faccia l'amica.
-Dove abita?-
-chi? Daniel?-
-si- disse Erika decisa con
la giacca
in mano.
-penso abiti vicino ad
Adam...- disse
Jelena pensierosa che non aveva ancora capito le intenzioni
dell'amica.
-Bene, la pausa
durerà un po' di più
del previsto, devo riportargli questa, sono da due giorni che me la
tengo- disse Erika sicura, mentre aveva cominciato a frugare qua e la
alla ricerca di un sacchetto.
-Evviva! Già che
ci siamo bruciamo un
po' di libri!- disse scherzosamente Jelena.
-l'avrei già
fatto se non mi si
incendiasse la casa...- rispose Erika sorridente mentre prendeva la
busta con la giacca all'interno. Uscirono di casa con la busta in
mano.
Dopo qualche minuto
incontrarono Jada
per strada, che stava andando a trovarle. Alla fine si
aggregò anche
lei.
Dopo dieci minuti erano di
fronte alla
casa di Daniel. Erano riuscite a capirlo perchè con un gran
colpo di
fortuna avevano visto entrare proprio lui. Ora avevano suonato il
campanello.
-Chi è?- chiese
una voce femminile,
probabilmente la madre.
-Sono un'amica di Daniel,
gli ho
riportato una cosa che mi aveva prestato...-
-allora vieni dentro...-
disse la voce
femminile.
-Ma non ..- quando si
girò verso
Jelena e Jada, notò che si erano volatilizzate e dietro di
lei non
c'era più nessuno.
-no non c'è
problema, allora salgo...-
disse lei tutta imbarazzata. Per uscire di casa si era travestita di
nuovo. Alla festa, i paparazzi avevano fatto troppe foto e c'era
stato qualche problemino con i giornali di gossip, ma alla fine si
era risolto tutto.
Prima di entrare nella
grande casa,
Erika ammirò per qualche secondo il gran giardino
perfettamente
curato e immaginava quanto potesse essere bello stare lì in
luglio,
visto che c'era anche una piscina dalle mattonelle blu scuro.
Non appena
entrò, rossa come un
peperone, sentì un inconfondibile odore di torta al
cioccolato.
Una graziosa
donnina,piccola e minuta,
le si avvicinò sorridente e l'accompagnò in
cucina, dove si
sorprese di vedere Daniel ai fornelli. La donnina li lasciò
subito
soli.
-Wow, non pensavo sapessi
cucinare, di
solito i maschi fanno solo botte e pugni...- disse lei sorridente
avvicinandosi per vedere come stava venendo l'intruglio con cui il
ragazzo stava lavorando.
-Beh, è
divertente...-disse lui
sorridendo, non staccando mai gli occhi dalla terrina.
-Comunque, sono qui
perchè ti ho
riportato la giacca.-disse lei allegramente tirandola fuori dal
sacchetto -dove te la metto?- chiese lei innocentemente.
Lui staccò le
mani dall'intruglio che
finì in forno e si lavò le mani, poi rispose.
-dammi pure, la devo far
lavare- disse
lui dopo essersi asciugato le mani. Ma mentre stava per prendere il
sacchetto sfiorò la mano di Erika, e lei fece finta di non
essersene
accorta. Una volta che il sacchetto fu in mano del ragazzo , lui
uscì
dalla stanza chiamando:
-Bianca!! Ho della roba da
farti
lavare!- disse lui .
-Non dovrebbe essere sporca
comunque..-aggiunse Erika che non sapeva cosa dire.
-Ma la domestica dovrebbe
fare la
lavatrice oggi quindi già che ci siamo ficchiamo dentro
anche
questa...- disse lui calmo guardando verso Erika.
-domestica?!- disse Erika
sconcertata.
-si domestica...-disse lui
in tono
tranquillo ma sempre allegro..
-vuoi qualcosa da bere, se
aspetti ti
faccio assaggiare la torta- disse lui con gli occhi che si erano
illuminati.
-mi fermerei volentieri
ma...-disse
Erika, pensando alle due amiche fuori.
-Ok, quindi rimani- disse
lui
sorridente avvicinandosi al forno per regolare la cottura.
Erika era rimasta
pietrificata da quel
sorriso e aveva sentito le farfalle nello stomaco.
-Non per offenderti, ma
come mai
quell'abbigliamento? Intendo perchè hai gli occhiali e il
capello
quando fuori c'è nuvoloso?- disse lui.
-La parola
“paparazzi” ti illumina?
Comunque ho sentito che anche tu sei entrato nel mondo dello
spettacolo - disse lei per cambiare discorso.
Lui rispose mentre guardava
dentro il
forno.
-Già, il provino
non è stato molto
difficile, e quando mi hanno preso avevo l'impressione che fosse uno
scherzo...-
-Si, secondo me sei bravo a
recitare-
disse lei cercando di immaginarselo nel ruolo. Aveva detto
così
perchè aveva intuito che sapeva mentire benissimo, fin dalla
prima
volta che l'aveva visto.
-Grazie, come è
andato il film?-
chiese lui prendendo dei bicchieri.
-Insomma, quello che nel
film, faceva
il ruolo del mio ragazzo, era il mio ex- disse lei ricordandosi di
Josh.
-uh, e a te piace ancora
vero?- chiese
lui scherzando.
-Mi fa schifo, è
uno stupido che si
crede figo. Sono felice che la scena del bacio si abbia girato una
sola volta,non avrei sopportato farlo di nuovo...-disse lei
abbassando gli occhi da una parte.
-e tu invece?- chiese lei
incuriosita.
-mi hanno detto che devo
condurre un
programma insieme ad una ragazza, ma non so chi sia...- disse lui
aprendo il frigo.
-cosa vuoi da bere, acqua,
succo o
coca?-
-coca-
-ok, comunque so solo che
è una
ragazza molto famosa...-disse lui pensieroso. Ad un tratto Erika ebbe
una folgorazione, si alzò di scatto dalla sedia e disse:
-cavolo! Sono io!- Olivia
infatti
durante il volo gliene aveva parlato ma lei non ci aveva fatto molto
caso, visto che era mezza addormentata.
-Bene almeno ti conosco
già – disse
lui portando i bicchieri sul tavolo. Una delle qualità di
Daniel era
che metteva il buon'umore a chiunque, forse perchè era
sempre
sorridente, forse perchè era gentile.
-grazie...-disse lei
tornando a
sedersi. Ancora non si rendeva conto che avrebbe lavorato con il
ragazzo di fronte a lei.
-Hai fratelli o sorelle ?-
chiese
cambiando discorso Erika.
-Si, una sorellina
più piccola
però...non vive qui,perchè i miei si sono sepa-
-Stop fermo, se vuoi
cambiamo discorso-
l'aveva bloccato Erika. Lei ne sapeva qualcosa di problemi di
famiglia.
-No stai tranquilla
è successo dopo la
sua nascita ed è passato qualche anno quindi...- disse lui
abbassando gli occhi verso la bibita.
-Se non vuoi, non dirmi
niente, anche
io ho sofferto a causa della mia famiglia. All'età di 10
anni mio
padre è morto in un incidente, mia madre miracolosamente si
è
salvata, io invece ero da mia zia. Tuttavia per un lungo periodo ho
vissuto con questa mia zia e mia madre all'ospedale. In questo
periodo io ero intrattabile, ero una teppista della peggior specie e
ogni tanto posso sembrare essere quella di una volta. In quel periodo
avevo conosciuto Josh, siamo durati insieme qualche mese, poi mia
madre si è rimessa in sesto e io mi sono trasferita. Mi
piaceva
molto cantare e noi avevamo qualche problema economico così
ho
deciso di nascosto di partecipare a dei provini, mi hanno presa e
oggi sono quella che sono- concluse Erika sorridendo, guardando negli
occhi Daniel. Lui per tutto il racconto aveva ascoltato in silenzio
interessato e sorpreso da un passato così tetro nella vita
della sua
amica.
-E' la prima volta che lo
dico ad un
ragazzo, quindi per favore non dire niente a nessuno. La mia carriera
potrebbe essere infangata per questo e...-
-Non hai da
preoccuparti....sai, non
immaginavo proprio tu avessi passato tutto questo...I miei invece
hanno divorziato semplicemente e ora io vivo con mio padre, che come
vedi, a casa non c'è quasi mai...-disse lui bevendo un sorso
di
aranciata.
-Beh allora non sei messo
molto bene
nemmeno tu...-disse Erika, cercando di tirarlo su di morale.
-cambiando discorso, se
viene qui la
tua ragazza non è che fraintende qualcosa? Sicuro che posso
restare?- disse lei allegra.
Daniel si alzò
andando a vedere a che
punto era la torta.
-mollata- disse
ridacchiando.
-cosa? Poveretta! Non puoi
scaricarle
così!- disse lei sorpresa dal modo in cui lui ne parlasse.
-perchè?- si
girò lui e le si
avvicinò.
Il cuore di Erika
cominciò a pulsare
di nuovo. Si rese conto in quel momento che gli piaceva Daniel, che
non doveva succedere ma era successo. Ma non solo gli piaceva, se ne
era innamorata proprio, alla fine accettò con rassegnazione
questa
nuova scoperta.
-Perchè non puoi
metterti con una
persona per farti figo o per far vedere che...-
-e se magari mi piaceva?-
chiese lui in
tono di sfida indietreggiando leggermente andandosi ad appoggiare al
bordo del bancone di marmo.
Erika riflettè
per un momento. La
stava prendendo in giro. Glielo si leggeva negli occhi.
-Non ti piaceva- disse lei
rispondendo
con lo stesso tono di sfida.
-Bingo! Non mi interessava
minimamente
, me lo aveva chiesto lei e se non avessi chiuso io l'avrebbe fatto
lei , continuando a vantarsene e la cosa mi avrebbe dato un po'
fastidio.-
-E tu perchè hai
accettato?- chiese
curiosa sempre di più, avvicinandosi senza nemmeno
accorgersene.
-Io non ho accettato,
è lei che ha
frainteso...-disse lui avvicinandosi ancor di più.
-Ma tu nel messaggio mi hai
scritto....-
-c'era lei, in pratica, ci
sono uscito
una volta e siccome gli ho detto che mi sono divertito lei ha
frainteso e mi ha baciato. Così pensava fossimo insieme, io
allora
cosa ho fatto? Per evitare la fama di codardo ho organizzato un
appuntamento con lei e le ho detto gentilmente che la vedevo solo
come amica e stupidate varie...-
-beh dai come scusa
è passabile...-
disse lei rendendosi conto che era meglio finirla lì se non
voleva
succedesse qualcosa. Infatti aveva l'impressione che Daniel avesse
intenzione di fare qualcosa, si capiva dal suo comportamento, ma
ancora non sapeva cosa.
-perchè, non ci
credi?- disse lui in
un tono leggermente offeso. Ma in realtà si stava divertendo
a
vedere le reazioni di Erika. Lui si avvicinò , lei era
immobile
stava quasi per baciarla quando lei si spostò e disse:
-Non sono scema, io non
gioco, e
poi...- disse annusando nell'aria -sento odore di bruciato...-
Immediatamente Daniel corse
al forno e
cercò di tirare fuori la torta. Si era bruciata sopratutto
sotto, ma
era ancora mangiabile.
-accidenti,ma hai un
olfatto
incredibile!- disse lui mentre tirava fuori la torta.
-non paragonarmi ad un
cane...vuoi una
mano?- disse lei avvicinandosi con un' asciugamano che aveva preso da
una sedia dove era appoggiato.
-no no
nonc'è...ahhh!!!Porca
miseria!!! Ahia!!!- come Erika si era aspettata Daniel si era
scottato.
-Che cosa ti avevo detto?-
Senza dire
niente gli prese la torta e con l'asciugamano l'appoggiò sul
bancone
di marmo. Appoggiò l'asciugamano sulla sedia e senza
accorgersene
prese la mano libera di Daniel e lo porto verso il lavandino.
Istantaneamente aprì l'acqua e ci ficcò le mani
del ragazzo.
-Così va
meglio?- chiese lei.
-No, fa più
male...- disse lui con un
espressione dolorante.
-Bene vuol dire che va
meglio...- disse
lei sorridente.
Trascorsero tutto il
pomeriggio insieme
a chiaccherare e quando finalmente uscì di casa erano quasi
le
sette. Mandò un messaggio a Jelena, ma quest'ultima insieme
a Jada
riapparve magicamente dietro di Erika.
-Io vi uccido!-disse Erika
scherzando,
accompagnando il tutto con le mani.
-Piccola vendetta per il
ballo....-disse Jelena innocentemente.
-Si si ok, ma come facevate
voi a
sapere che sono uscita proprio adesso?- chiese curiosa Erika.
-Naturalmente ti abbiamo
spiato tutto
il pomeriggio- dissero in coro le due.
-Ho dovuto però
bloccare Jelena che
stava per rompere i vetri ed entrare, quando lui ha tentato di
baciarti. Non sapevamo che cosa vi dicevate però siamo
rimaste a
bocca aperta quando hai preso per mano Daniel e...- disse Jada.
-Ok ok, fine della cronaca,
so già
quello che è successo- disse Erika esausta.
-Comunque è
stato piuttosto gentile
con te, non ha tentato di farti fare niente senza che tu lo voglia,
cosa che di solito invece non fa ...e secondo me....- disse Jelena
allegramente.
-Ah che bella giornata non
trovate ?-
disse Erika cercando a tutti i costi di cambiare discorso.
-Si certo, ma non
è che ti- Jelena non
era stata in grado di terminare la frase
-Jelena , Jada, spostiamoci
da un altra
parte...-
detto questo Erika le
trascinò via,
sapendo di avere due occhi azzurri puntati addosso, provenienti dalla
casa dove era appena uscita.
Fine
Capitolo
Che dite? Spero vi piaccia,
io mi sono
divertita molto nel scriverlo e spero che sia carino e fresco da
leggere anche per voi. Come potete constatare ho voluto, diciamo
preparare il terreno per una prossima coppia ErikaXDaniel. Molte
lettrici mi dicono che sognano dall'inizio della storia, una
relazione tra questi due e visto che mi seguite sempre anche senza
recensire vi ho voluto fare un regalino ^^ spero vi piaccia, anche
se... Ci vediamo al prossimo cap :P
Ele
|
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Capitolo 25 *** To play ***
A
Star
To
play
Era una mattina piuttosto
calda per
essere alla fine di aprile , e le nostre due amiche stavano uscendo
allegramente a scuola. Due, perchè Jada a causa del torneo
di tennis
era rimasta a scuola. Erika e Jelena invece stavano andando a casa ad
appoggiare lo zaino e poi sarebbero ritornate per farle il tifo.
Intanto Jada si stava
cambiando negli
spogliatoi.
-Muoviti,muoviti- si disse
mentre
indossava la gonnellina bianca.
-Eccomi qua!- prese la
racchetta e
uscì. Quello a cui stava per partecipare sarebbe stato un
torneo
piuttosto strano, perchè si sarebbero formate delle coppie
(maschio
e femmina) e i due giocatori dovevano incontrarsi lì per la
prima
volta.
Andò verso gli
organizzatori e gli
chiese con chi sarebbe stata in squadra. Intanto cercava con gli
occhi che le sue due amiche arrivassero, purtroppo però per
Jelena,
Michele, era in una degli spalti che osservava il campo. Che cosa ci
poteva fare lì?
-Jada...Jada...tu sei con
Andrea
Kimberhale- gli rispose una ragazza, dopo aver controllato nella
lista e indicando un tipetto piuttosto magro e all'apparenza debole.
-Ok- disse Jada girandole
le spalle.
Ora veniva la parte più dura, fare amicizia. Da quanto aveva
capito,
si chiamava Andrea...dove lo aveva già sentito quel
nome...da Elis!
Una sua compagna di classe,molto amica di Kiara. Andrea era il
fidanzato di Kiara. Cavolo! Non è che sarebbe stato uno
scorbutico
anche lui?
Si avvicinò con
passo deciso.
-Ehm, ciao, io sono Jada,
sono la tua
partner, tu dovresti essere Andrea giusto?- chiese lei. Aveva notato
fin da subito che il ragazzo era molto timido. Infatti non riusciva a
spostare lo sguardo da terra.
-...si...-disse lui
guardando la
racchetta. Jada non riusciva a capire come un tipo del genere potesse
stare insieme a Kiara.
-Da quanto tempo fai
tennis?- chiese la
ragazza per conoscerlo meglio.
-Da quando sono piccolo, i
miei avevano
provato a mandarmi ad un corso e a me mi è piaciuto subito
molto-
disse lui, cominciava a sciogliersi. Aveva dei lunghi capelli neri
corvino leggermente spettinati che in parte coprivano i suoi occhi
argentei. Jada non capiva con quale criterio avessero creato le
coppie, cioè , lei era bionda quasi platino e lui nero
corvino.
-Davvero?! Anche io! Pensa
che i miei
prima mi hanno mandato a fare danza, e poi quando hanno capito che se
continuavo mi sfasciavo la schiena, hanno optato per il tennis.
Cambiando discorso, in che classe vai?- chiese lei sempre
più
curiosa di scoprire qualche gossip dal ragazzo di Kiara.
-4 c (in Italia corrisponde
alla prima
superiore) , tu?- per la prima volta le aveva posto una domanda,
significava che finalmente si trovava a suo agio. Nel constatare
ciò
Jada tirò un sospiro di sollievo.
-Io sono un anno
più piccola di
te,anche se non può sembrare...-disse lei sorridendo
guardandosi le
gambe lunghe e affusolate.
Ma quando stava per porgli
un altra
domanda sentì la voce che le metteva più fastidio
di tutti oltre a
quella di Kiara: Elis. Elis era sugli spalti che agitava le mani come
un isterica.
-Ehi, Andrea! Mi
raccomando, ti ricordo
che tu sei di proprietà di Kiara, non di quella giraffa!!-
-Ma perchè
quella non si fa i fatti
suoi?- disse a bassa voce Jada, girandosi verso la ragazza. Si
sorprese nel sentire la voce di Andrea rispondergli.
-Lasciala perdere, a volte
fa così
perchè è invidiosa, ma penso che...-
-ok alt, non continuare,
potresti farmi
pensare che Elis non sia così male, il che non va per niente
bene.-
disse Jada riferendosi al ragazzo, sorridendo.
-Ok...facciamo un po' di
riscaldamento?-chiese lui temendo un rifiuto.
-Stai tranquillo, non sono
cattiva , ok
...- disse Jada dandogli le spalle. Voleva vedere quanto sapeva
giocare, ma dopo pochi lanci di prova gli arbitri richiamarono
intorno tutti i concorrenti per spiegare i turni.
Jada
intanto non riusciva a
capire perchè un tipo tanto strano stesse insieme a Kiara,
non se lo
spiegava proprio. Rimase piuttosto impressionata nel vedere che pur
non essendo muscoloso, Andrea era molto forte e sapeva lanciare la
pallina negli angoli, il che gli faceva guadagnare un po' di punti.
Jada
invece era molto
conosciuta e popolare, per la sua ottima resistenza, ottima
qualità
nelle partite di tennis, visto che si sudava parecchio e bisognava
tenere la velocità costante.
Da
quella volta presero il
nome del duo “Black and White” a causa dei capelli,
neri di lui,
chiari di lei. Stracciavano tutti senza pietà e non
difficilmente
arrivarono in finale.
A
quel punto,la questione
si complicò.
Arrivò
verso la fine
Kiara,intanto Jada non riusciva più a concentrarsi
perchè a causa
delle loro grida e schiamazzi, la insultavano.
-Andrea!!
Andrea!!
Schiaccia quella giraffa !! Giraffa !! Giraffa!!- avevano continuato
così per tutto il primo set.
-Mi
dispiace...- disse
afflitto Andrea mentre facevano una pausa bevendo dell'acqua.
-Non
ci puoi fare niente-
disse Jada, arrabbiata nera.
-Tesoruccio!
Vero che mi
dedichi la prossima partita?- disse Kiara andando ad abbracciare da
dietro Andrea. Lui rimase in silenzio diventando tutto rosso. Jada lo
guardò sorridendogli e decise di andarsene, per lasciare i
due
piccioncini da soli.
-ehm...si
chiama set, non
partita...-disse lui rosso in faccia.
-Tu,
giraffa, vedi di non
farci perdere, altrimenti mi fai fare brutta figura.- disse Kiara con
tono di superiorità, senza ascoltare minimamente il suo
ragazzo.
-Forse
non credi che la
colpa sia tu se ho perso questo set?- disse Jada dandole le spalle
continuando a camminare. Doveva controllare la rabbia, sapeva che
Kiara lo faceva apposta e l'avrebbe fatta innervosire ancora di
più se non avesse risposto. Ritornò in campo e si
mise in posizione.
Dopo qualche minuto la raggiunse anche Andrea.
Jada
stizzita e
arrabbiata gli chiese senza alcun tatto:
-Ma
come fai a stare con
una così!-
-Mi
piace, tanto- quella
risposta la lasciò basita. Cioè sopportava tutto
quello, solo
perchè gli piaceva, tanto!? Ma stiamo scherzando?
-Credi
che a lei tu
importi qualcosa? -ma non attese risposta, perchè si sentiva
davvero
frustrata, per non poter fare qualcosa per quel povero ragazzo nelle
mani di quella gallina.
Per
vincere il set,però
doveva concentrarsi al massimo, quindi non rispose più e
cercò di
non ascoltare il coretto di oche giulive che la prendevano in giro
difronte a tutti. Ma mentre stava per battere, il coro si interruppe
e si trasformò in uno schiamazzo di voci. Si girò
e notò che
Jelena e Erika, stavano ridendo come delle pazze e avevano dei
bicchieri in mano. Poi la partita cominciò.
Alla
fine vinsero per un
pelo, 2-1,c'era mancato poco. L'anno scorso era arrivata seconda e la
cosa
l'aveva
fatta stare male,
ma si era ripromessa che l'anno successivo avrebbe sicuramente vinto
e finalmente c'era riuscita.
-Ottimo
lavoro- disse
Jada ad Andrea mentre se ne andava, senza sorridere. Avrebbe volute
dirgliene quattro a quel povero ragazzo che si faceva trattare come
un animale.
-Senti,
voglio scusa...-
questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.
-Fermo,
alt, frena- frese
un respiro e Jada si girò- quella a cui dispiace
più di tutti per
questa situazione, è la sottoscritta. Non puoi farti
trattare così.
In amore tutti e due devo sacrificare qualcosa per qualcun altro, non
solo tu. Non ti sei accorto che lei si diverte? Ti usa solo per
metterti in mostra e...- Jada si girò e si bloccò
nel vedere lo
sguardo cupo di lui, che la fissava.
-Tu
mi conosci solo da un
giorno...non puoi sapere cosa ci sia veramente tra me e lei.- disse
lui, con una determinazione che Jada stentava a credere.
-Giusto,
io non ti
conosco abbastanza, ma ho espresso quello che penso, spetta a te
darci credito o meno- e con quella frase, dopo averlo fissato con i
suoi occhi verdi se ne andò.
-Ottimo
lavoro...-disse
tra se e se.
Quando
entrò negli
spogliatoi si chiuse nel bagno e cominciò a piangere
silenziosamente. Quel giorno aveva sopportato fin troppo,tra continue
prese in giro e una nuova amicizia finita di già, non ce la
faceva
più.
-Si
è vero...ma Jada?
Dove sei finita?-la voce squillante di Jelena fece il suo ingresso
nello spogliatoio.
-qui...-disse
Jada,con la
voce smorzata dal pianto.
Non
appena Jelena andò alla
porta del bagno e l'aprì,Jelena vide la sua amica piangere
ci rimase
molto male. Non aveva mai visto visto quella ragazza così
triste e
capiva che Kiara aveva superato il limite di sopportazione. Non
poteva continuare, però l'unica cosa che poteva fare era
parlare di
persona a Kiara. Non avrebbe fatto nient'altro, perchè
sarebbe stata
peggio di lei.
-Ehi
ragazze, quanto ci
mett...ma che ca-disse Erika entrando.
-vieni
dentro, non voglio
che nessuno mi veda così,a parte voi...-disse Jada con un
filo di
voce.
Le tre
amiche ora si
trovavano all'interno di un piccolo bagno e fissavano stupefatte
Jada. La prima a riprendersi fu Erika che si avvicinò
all'amica e le
chiese di sfogarsi. Cercò di tirarla su di morale spiegando
che
quando il coro di oche che la prendevano in giro aveva smesso di
urlare era perchè lei e Jelena avevano avuto la brillante
idea di
prendere dell'acqua e buttargliela sui capelli.
Quest'ultima
però era
rimasta pietrificata fin da quando aveva visto Jada in quelle
condizioni. Anzi aveva cominciato a tremare dalla rabbia.
Cioè prima
aveva fatto litigare lei ed Erika, poi era intervenuta tra lei e
Michele e ora aveva fatto piangere Jada, che poveretta la compativa.
Jada
ormai si stava
riprendendo e Erika le consigliò di lasciare la faccenda di
Kiara e
le oche a loro, mentre lei sarebbe andata a casa.
Jelena
si girò, diede le
spalle a Jada, e disse con i pugni serrati.
-Prometto,
che Kiara non ti
guarderà mai più- detto questo aprì la
porta del bagno.
-Aspetta...-
aveva cercato
inutilmente di reagire Jada ma in quel momento aveva paura della sua
stessa amica. Erika si alzò, si abbassò il
berretto rosa sulla
fronte e seguì a ruota Jelena.
-Cercherò
di
controllarmi...- disse Erika,anche se ormai si capiva già
era in
“modalità teppista”.
Jada
non sapeva cosa fare,
quindi rimase lì per un bel po' di minuti,poi quando
sentì bussare
dalla porta dello spogliatoio, sperò che fossero le sue due
amiche,
quindi non si preoccupò del viso tutto rosso e delle lacrime
che
continuavano a scendere silenziosamente. Ma quando aprì,
scoprì che
invece delle sue amiche era Andrea. Tentò di richiudere la
porta,ma
lui fece resistenza e quindi alla fine abbandonò l'idea. Lui
entrò
nella stanza e lei sistematicamente si andò a sedere su una
delle
panchine,il più lontano da lui,con la testa chinata verso le
ginocchia.
-Ehm...non
sono bravo in
queste cose, però spero che... accetterai le mie scuse-
-tu ti
scusi sempre ma...-
-no ho
capito cosa intendevi
prima e devo dire che sono stato uno sciocco. Da quando ero insieme a
Kiara ...-
-aspetta,
perchè hai detto
“ero”?- disse lei stupita alzando la testa verso di
lui.
Improvvisamente si ricordò che aveva di fronte un maschio e
stava
piangendo. Si alzò e andò verso il lavandino
più vicino.
-Da
quando ero insieme a
Kiara avevo sempre pensato che anche se io facevo qualcosa in
più
per lei, anche lei prima o dopo l'avrebbe fatto per me, ma ora che mi
sono reso conto di che razza di persona sia...-
-no
aspetta, ci sono un po'
di cose che non capisco: 1) perchè utilizzi il passato, anzi
l'imperfetto;2) come fai a sapere che tipo di persona sia Kiara, se
fino a qualche ora fa la vedevi come un idolo?-chiese Jada ancora
girata verso il lavandino
-ehm...come
dire...-era
imbarazzato da morire per parlare di quegli argomenti e Jada si
domandò se fosse il caso di lasciar perdere.
-Tu e
Kiara eravate insieme,
non scendo nei dettagli,poi cos'è successo?-
iniziò Jada cercando
di dargli una mano.
-No no
no no no! Figurati se
con Kiara facevo strane cose, l'avrò baciata si e no una
volta!-disse lui ancora più rosso. I capelli neri ora erano
tutti
disordinati,perchè dopo la partita probabilmente se li era
bagnati
per rinfrescarsi.
-vai
avanti- disse Jada
sempre più curiosa.
-Mentre
stavo bevendo alla
fontanella che c'è fuori, ho visto due ragazze, che mi
sembravano
piuttosto arrabbiate,che si stavano avvicinando a Kiara.- non appena
lo disse, Jada, cominciò a preoccuparsi per le due amiche.
-Allora
io piano piano mi
sono avvicinato e ….
-Guarda
un po' chi si
vede...la mia amica Kiara...-disse Jelena.
Erika
aveva un ghigno
maligno dipinto sulla faccia che incuteva abbastanza timore. Quando
le due si erano avvicinate, tutto lo schiamazzo di oche e delle
amichette di Kiara si zittì e si nascose dietro la schiena
della
ragazza. Intanto Andrea si stava avvicinando e ora poteva sentire
qualunque cosa si dicessero.
-Cosa
volete?- chiese Kiara
leggermente intimidita dall'evidente stato di rabbia.
-Oh,
solo parlare- disse
Jelena, anche lei sorridendo a Erika. L'effetto intimidì
abbastanza
il gruppo di ragazze, ma sopratutto Kiara, visto che deglutì
rumorosamente.
-e
anche velocemente, visto
che lei ha tra poco una lezione di karate e io ho l'autista che mi
aspetta.-disse Erika, guardando dall'alto in basso seccata Kiara. Non
lo aveva mai fatto,ma era un ottimo metodo per sfogarsi.
-hai
presente quella ragazza
che tu chiami giraffa?- disse Jelena facendo finta di pensare.
Andrea,
da dietro le spalle
di Kiara si era bloccato e ora stava ascoltando con particolare
interesse.
-si...-disse
Kiara che non
sapeva cosa dire, dopo quell'introduzione abbastanza inquietante. Si
era preparata un bel discorsetto da fare a quelle due, nel caso
sarebbe giunta a quella situazione,ma ora aveva un po' paura a
parlare.
-Bene,
sai,ora è nello
spogliatoio, che ha vinto una partita e piange, anzi cerca di
contenersi e non vuole più uscire da lì. Cosa
pensi le sia
successo?- disse Jelena sorridendole, come si sorride quando un
malato mentale riesce a dire qualcosa.
-Penso
che sia felice
perchè...- disse Kiara che era riuscita a trovare un po' di
coraggio.
-Mi
dispiace,ma pensi
male...- rispose Erika.
-Da
quando abbiamo litigato,
non la finisci mai di romperci l'anima , prima fai in modo che io ed
Erika litighiamo, poi ricatti il mio ragazzo ed esci con lui, ora fai
piangere Jada, che non centra niente con questa storia! Ma quando
cazzo la finirai!? Kiara!-detto questo Jelena riprese fiato e
aggiunse con un tono molto allegro.
-Spero
ci siamo capite, ah e
mi dispiace che il tuo ragazzo abbia sentito tutto o in parte...-
Dopo di che le due se ne andarono e non si voltarono nemmeno quando
cominciarono a urlarle dietro.
Andrea
intanto, se ne era
già andato , perchè dopo quello che aveva
sentito, voleva solo
chiedere scusa a Jada.
...e
così è andata a
finire- concluse lui dopo aver spiegato tutto.
Jada
senza dire una parola
si alzò e lo abbracciò, come si abbracciano gli
amici. Lui rimase
immobile e anche se Jada non lo vedeva, capiva che era
imbarazzatissimo. Stringendosi a lui gli disse:
-Non ti
preoccupare per me,
ma preoccupati per te stesso...- Quando sciolsero l'abbraccio, Jada
prese il suo borsone e lo salutò. Lui era rimasto talmente
tanto
imbarazzato che era rimasto pietrificato da quello che era successo.
Ma prima che Jada se ne andasse si girò e le disse:
-sei
brava a tennis, che
dici di venire domani alle quattro a fare un po' di pratica?-
Fine
capitolo
Spero
vi piaccia, ho
l'impressione però che in questo capitolo, abbia affrettato
un po'
le cose....è che non riuscivo a frenarmi e mi piace sempre
di più
scrivere. Poi ultimamente senza nemmeno accorgermi faccio capitoli di
4 pagine...XD. Spero di star migliorando...Ringrazio tutti quelli che
recensiscono sempre anche nei capitoli precedenti. Veramente senza di
voi non so cosa farei!!!Beh, a voi i commenti!!
Ele
|
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Capitolo 26 *** To laught ***
A
star
to
laught
-mmm...ci
penserò-disse Jada uscendo
sorridente dagli spogliatoi.
Andrea apparve per un
momento deluso,
ma poi si riprese subito.
-Dove abiti?- chiese lui
curioso.
-In una casa, a 5 minuti da
qui, di
fronte al panificio per farti capire-
-Cavolo! Io abito li a
fianco!- disse
lui sorridendo.
Jada ci rimase di stucco,
cioè lui
abitava, in quella casa super tecnologica, conosciuta in tutta la
città, perchè girava?
-Abiti nella casa che segue
i movimenti
del sole?-
-Si mi sono trasferito da
poco lì,
perchè c'era un appartamento in vendita...-disse lui
prendendo la
racchetta e appoggiandola sulla spalla.
-che culo! Scusa la parola,
ma ho
sempre sognato avere una casa così!- disse Jada seriamente
incuriosita.
-Bhè non che la
tua sia da
meno...-disse lui sorridendole.
-Vabbè cos'ho di
tanto speciale? Un
campo da tennis, piscina e giardino...-
-Ti pare poco? Io sogno la
piscina e i
campi da tennis, visto che quella villa è divisa con un
altra
famiglia abbiamo il giardino in comune e non possiamo far costruire
nulla...-
-Sapevo che entrando in
questa scuola
avrei trovato gente di un certo livello, ma la casa che gira!
Cavolo!- disse Jada riflettendo su quanto le sarebbe piaciuto salire
dentro.
-Jada! Come stai?- chiese
tutta
sorridente Jelena sbucando da dietro il muro insieme a Erika che non
sembrava quella di prima.
-V-voi due..?- disse Andrea
ricordando
come quelle ragazze avevano fatto il loro ingresso di fronte a Kiara.
-Stai tranquillo ora non
danno più di
matto, comunque, la prossima volta che fate una roba del genere
avvertitemi prima!- disse Jada di fronte a loro appoggiando le mani
sui fianchi.
-scusaci- dissero insieme
le due
amiche, sorridendole poi Jelena aggiunse:
-e poi che ci fai qui tutta
sola con il
ragazzo di Kiara-
Se ne era completamente
dimenticata,
Jada, che Andrea era ancora il ragazzo di Kiara, e ricordare questo
la fece stare male. Ma quando si aspettava di star ancora
più male
sentendo la risposta del ragazzo rimase stupita nel sentire:
-io non sono il ragazzo di
nessuno-
disse lui deciso a dimostrare che Kiara non le interessava
più, che
non voleva più averne a che fare, che si sarebbe dimenticato
tutto.
Jada inconsciamente era
felice, anche
se aveva ancora il timore che Kiara potesse ritornare nel cuore di
quel ragazzo. Non glielo avrebbe permesso così si
affrettò ad
aggiungere, prima di uscire dallo spogliatoio.
-ah, ho deciso, per quel
che riguarda
il tennis, visto che fortunatamente io ho il campo a casa, vieni da
me verso le quattro e mezza, che dici? Perchè prima ho da
studiare...e non-
-ok-k per me va benissimo,
domani alle
quattro e mezza, si signore- disse lui molto imbarazzato.
Erika e Jelena si
guardarono e poi
scoppiarono in un'allegra risata.
***
Andrea che doveva andare a
fare della
spesa per i suoi si congedò subito, mentre le tre amiche
tornarono
allegramente a casa, punzecchiandosi a vicenda. Ancora non sapevano
le novità che a casa avrebbero affrontato.
Jelena non appena entrata
nel giardino
di casa sua cominciava già sentire odore di
novità, visto che
vedeva parcheggiata nel vialetto, la macchina degli zii e dei cugini.
Prese le chiavi dalla borsa e velocemente aprì la porta.
-Mamma sono a casa!- disse
urlando
mentre richiudeva la porta alle spalle. In quel momento zia Rose gli
corse incontro, tutta felice ed eccitata.
-Che c'è? Hai
vinto alla lotteria?-
chiese del tutto calma Jelena, cercando di nascondere la
curiosità.
-No no, una notizia ancora
più bella,
vieni in salotto-
-Quale notizia è
migliore di aver
vinto alla lotteria? Bhè se la scuola saltasse in aria, non
sarebbe
male...ma- mentre la ragazza rifletteva ad alta voce, sua zia che
sembrava una bambina l'aveva trascinata nel grande soggiorno color
pesca.
-Allora, i tuoi genitori
hanno dirti
una cosa!- disse la zia. Non appena Jelena era entrata in sala tutti
i parenti si erano girati sorridenti verso di lei, che ancora non
riusciva a capire che cosa stava succedendo.
-Ecco...- iniziò
il padre un po'
imbarazzato.
Jelena spostava lo sguardo
sui due
genitori continuamente, per cercare di capire che cosa ci fosse di
più sconcertante che doveva sapere. Cioè, come si
può essere più
felici se non vincere alla lotteria?e stare insieme ad Adam
ovviamente. Pensando quello divenne leggermente più rossa,
ma
nessuno se ne accorse, per fortuna.
-Sono incinta- disse sua
madre felice.
Jelena ora capiva. Capiva il perchè di tutta
quell'agitazione, di
tutti quei parenti di tu...aspetta un attimo, era incinta veramente?
Jelena non riusciva a
parlare. In
realtà non sapeva proprio cosa dire, cioè era
talmente felice, però
il modo in cui glielo avevano fatto sapere a tutti i parenti e non
subito a lei, le aveva dato un po' fastidio.
-Allora?- disse sua madre
che sembrava
tutta felice e contenta.
-Non so cosa dire,
cioè, avrò
veramente una sorellina o un fratellino? Non mi prendete in giro
vero?!-
Ma i suoi genitori, insieme
a tutti i
parenti negarono, quindi veramente avrebbe avuto qualcuno con cui
litigare, tirare i capelli,insultare a piacimento, ma che le avrebbe
sempre voluto bene? Ok, questi non erano pensieri da vera e propria
buona sorellina, però stentava a crederci.
-ok- Jelena prese fiato-
yuhuhuhuhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, sono felicissima!- dicendo
questo corse ad abbracciare i suoi genitori. Quanto gli voleva
bene.Si era completamente dimenticata di quello che era successo
prima con Jada.
Fine Capitolo
Oklo so è corto,
fa pena e penso sia
il peggiore di tutta questa storia,però veramente mi stavo
strappando i capelli. Possibile che in tre giorni di estrema
ispirazione io passo a una settimana di vuoto totale? Chiedo perdono
se vi ho deluso, vi do anche la possibilità di prendermi a
calci, e
non posso scaricare la colpa a nessuno, se non, al MIO
VUOTO
TOTALE.
Passo a rispondere alle recensioni e ringrazio ancora chi si prende
la briga di lasciarmi qualche commento.
Cussolettapink
: Grazie, se non ci fossi tu che recensisci, a questo punto sarei
nella tomba! Già già , Jada e Andrea mi piacciono
persino a me XD,
mentre ho in mente per le nostre star Daniel e Erika! Niente di
speciale, ma solo qualcosa di carino * il mio cervello comincia a
lritornare da una lunga vacanza XD*. Mi dispiace per questo capitolo,
non mi piace nemmeno a me che sono l'autrice e spero che il prossimo
sia molto, ma molto più entusiasmante. Grazie per il
commento ^^
|
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Capitolo 27 *** To ring ***
A
star
To
ring
Quel
pomeriggio Jada non era riuscita fare niente, altro che compiti!
Aveva pensato tutto il tempo a che cosa avrebbe potuto fare insieme
ad Andrea. Siccome si stava bene all'aperto si era messa in terrazza
sul tavolo a svolgere i compiti che alla fine aveva solamente
iniziato.
Probabilmente
quella notte avrebbe fatto le ore piccole, ma non le importava e
continuava a rimanere imbambolata fissando l'infinito. Così
il tempo
non solo era passato, ma a dir poco volato via e erano le quattro e
un quarto. Quando si accorse dell'orario quasi cadde dalla sedia per
la sorpresa e corse in camera a cambiarsi. Sua madre era in casa che
stava lavorando, mentre il padre come al solito era fuori per lavoro.
Era riuscita ad ottenere il permesso di fare venire un ragazzo a
casa, dicendo che era il vicino di casa e che si allenavano a tennis.
Quando
scese aprì la porta e magicamente vide che al cancelletto
c'era
Andrea tutto sorridente.
Lei
lo salutò allegramente e gli corse ad aprire.
-Buon
pomeriggio! Fatti i compiti?- chiese lui entrando.
Jada
un po' presa alla sprovvista rispose:
-Diciamo
che ne avevo pochi e che sono a buon punto...comunque vieni ti faccio
vedere il campo- disse lei girandogli le spalle cominciando ad andare
verso un sentierino che portava dietro la casa.
-Certo
che avete un giardino proprio bello!- disse lui guardando le piante e
i fiori attorno alla casa.
-Grazie
è tutto merito mio- una voce dietro le loro spalle li aveva
interrotto. Era la madre di Jada.
-C-complimenti-
il lato timido di Andrea venne di nuovo fuori e la signora
sembrò
capire al volo la situazione.
-Mamma
che fai qui ?-
-Davo
un occhiata alle ortensie- detto questo si congedò.
-ok
andiamo- continuò Jada.
-ma
lo sai che le assomigli moltissimo?- disse lui molto sorpreso.
-dici?-
disse Jada curiosa.
-si
avete lo stesso modo di fare e gli stessi occhi-
-wow
gli hai fatto la radiografia ?- disse Jada ridacchiando. Passarono a
fianco alla piscina e alla fine arrivarono al campo.
-Bene
sei pronto ad essere battuto dalla regina del tennis cioè la
sottoscritta?- chiese lei scherzando prima di battere.
-Certo,
sempre che sia vero che voi siate la regina...- detto questo la
partita iniziò.
Jada
era più veloce di Andrea, ma lui aveva un ottima tecnica nel
colpire
e mandare la pallina ne punti più difficili. Passarono
così un
pomeriggio ridendo e giocando e verso sera si dovettero salutare,
dopo che la mamma di Jada aveva proposto al ragazzo di rimanere
persino per cena.
Quella
mattina Jelena le aveva detto che i sua madre era incinta e si
domandò se Andrea non avesse fratelli o sorelle. Lei aveva
una
sorella più grande che studiava all'estero medicina. Era da
un po'
di tempo che non la vedeva e le sarebbe piaciuto scambiare due
chiacchere con lei.
Il
ritmo iniziò, le luci si accesero su di lei e tutti ormai la
fissavano. Lentamente si avvicinò verso il microfono e
alzò lo
sguardo. Una melodia, dolce, sensuale ma allo stesso tempo
malinconica avvolgeva lo studio. Muovendosi a tempo, senza
distogliere la concentrazione. Sembrava impossibile che una voce
così
profonda, potesse provenire da quella ragazza così
sorridente.
Lo
studio era in silenzio ad ascoltare quel canto così melodico
che
coinvolgeva tutti. Ma mano che la musica aumentava, la cantante
cercava di trasmettere tutte le emozioni che provava in quel momento
grazie alla canzone, e magicamente al pubblico giungeva, la sua
tristezza ma anche la sua felicità per quello che stava
vivendo una
ragazzina della sua età. Bene o male che sia, in quel
momento non
importava molto la potenza di quella voce così dolce,
perchè il
pubblico rimaneva rapito, fino a che la melodia non terminò.
Dopo
qualche secondo di silenzio, le luci ricominciarono ad illuminare
quel grande studio, in cui Erika si trovava e in quel momento non
sapeva come descrivere le proprie emozioni. Il pubblico
cominciò
subito un rumorosa applauso che fecero emozionare ancora di
più la
ragazza.
Il
conduttore rientrò in scena:
-Erika,
la nuova idol del momento!!!- disse alzando la mano della ragazza in
segno di vittoria.
Un
quarto d'ora dopo, Erika era nel camerino esausta, stravaccata su una
seggiola e Olivia era uscita un attimo.
Nello
stanzino era calato il silenzio, Erika era esausta quando
sentì
bussare e disse :
-avanti!-
senza pensare a chi si ritrovò davanti.
-Ciao,
complimenti...- Erika che non aveva ancora capito chi fosse rispose:
-Aspetto
tiro ad indovinare, sei...Josh!- disse togliendosi di scatto
l'asciugamano.
-Sbagliato-
-D-Daniel???
Che ci fai tu qui??- disse Erika cercando di non cadere dalla sedia.
-Sono
a girare un film nel palazzo a fianco, avevo un ora
“buca” e sono
venuto a dare un occhiata e fortunatamente mi hanno fatto entrare...-
-fortunatamente
oppure hai dovuto infiltrarti alla 007??-disse lei prendendolo in
giro.
-dovresti
ringraziarmi invece, che il sottoscritto sia venuto a sentirti- disse
lui sorridendole.
-Non
te lo ha chiesto nessuno...ma scusa come hai fatto a trovare il mio
camerino?-disse Erika alzandosi in piedi bevendo da una bottiglietta
d'acqua.
-chi
lo sa..- detto questo sorrise un ultima volta prima di uscire dalla
porta.
-che
nervi...che è venuto a fare?-disse Erika guardandosi allo
specchio,
asciugandosi il sudore con un asciugamano. Fece per uscire dal
camerino, ma notò una bottiglietta di tè sul
tavolino.
-mi
ha portato il tè?-disse lei confusa -o se l'è
dimenticato???- lo
prese in mano e notò che era ancora sigillato.
-boh,
andiamo a farci un giro va- detto questo uscì dal camerino
ancora
vestita per l'esibizione alla ricerca del ragazzo che magicamente si
era volatilizzato.
Erano
passati alcuni giorni dalla scoperta del figlio e i suoi genitori
erano a fare le analisi, quindi Jelena era da sola a casa che tentava
di divertirsi con la wii. Purtroppo quel giorno anche se faceva bel
tempo, Erika era ad un esibizione, mentre Jada era a casa con Andrea
e lei era li sola soletta che faceva una partita di tennis. Ad un
tratto suonò il campanello di casa. Jelena corse alla porta
cercando
di non ammazzarsi cadendo e aprì di scatto la porta.
-Buondì
come va?- sulla porta c'era Adam che la fissava con i suoi vispi
occhi verdi e aveva un fagotto in mano.
Jelena
che non sapeva che dire, rispose tutta imbarazzata:
-ehm...ok
ok...che vuoi?-
-che
scortese, adesso non mi fai nemmeno entrare, dopo tutte le volte che
sei entrata casa mia- disse lui scherzando.
-a
parte gli scherzi sono solo venuto a darti questa pozione di pizza in
più visto che noi ne abbiamo fatta troppa e tu sei da sola a
casa.-
disse lui fissandola negli occhi. Potete immaginare come Jelena
diventò rossa e non seppe che dire fino a quando finalmente
il suo
cervello non riattaccò la spina.
-ah
grazie!! ma come facevi a sapere che ero da sola?- disse lei
sorridendo, lui in risposta spostò lo sguardo e gli diede in
mano il
fagotto.
-diciamo
che le notizie corrono, come anche quella che i tuoi aspettano un
figlio- disse lui appoggiandosi al cornicione della porta.
-beh
che fai vieni dentro!- disse la ragazza allegra e con il fagotto in
mano chiuse la porta alle spalle del ragazzo.
-Vai
pure in salotto- disse lei mentre correva verso la cucina cercando di
non inciampare nei suoi stessi piedi. Dopo qualche secondo era in
salotto.
-Ti
dispiace rimanere qui per un po' visto che da sola mi annoio, ci
facciamo una partita con la wii..?-propose Jelena ritornando a
prendere colore rosso in viso.
-Ok,
solo se giochiamo a wii Sport Resort e facciamo basket- disse lui
sorridente prendendo al volo il telecomando bianco che gli lanciava
Jelena sorridendo dopo averlo tirato fuori da un cassetto.
Dopo
dieci minuti decise di ritornare al camerino, visto che le ricerche
non avevano dato i propri frutti e anzi si era ritrovata più
stanca
di prima. Svolto nel corridoio a sinistra aprì una porta,
attraversò
la stanza e magicamente in quel momento si ritrovò davanti
Daniel
che stava parlando con una ragazza di qualche anno più
piccola di
lei. La cosa le diede un po' fastidio visto che, la ragazza si
atteggiava da oca, per così dire.
-ma
che ci faccio io qui?- si disse continuando a non riuscire a staccare
gli occhi dalla scena, poi finalmente tirò un sospiro.
-Beh
tanto vale portagliela...-si disse facendosi avanti e sentendo
stranamente il cuore che accellerava i battiti. Decise di buttarla un
po' sul ridere, e quindi voleva cogliere Daniel di sorpresa . Fece
segno di non dire niente alla ragazza che l'aveva vista. Quest'ultima
la guardò male e continuò il discorso con Daniel
che pareva non
accorgersi di nulla. Erika infastidita e ormai con le mani vicino
alle spalle del ragazzo, non sapeva più se continuare lo
scherzo o
strozzarlo, fece un altro passo, ma non si accorse del cavo per
terra.
Un
uomo con altri cavi in mano, lo tirò e Erika si
inciampò.
La
mano si aggrappò alla spalla del ragazzo che si
girò stupito, e di
scatto la prese al volo, prima che gli andasse addosso. La mano
destra della ragazza era aggrappata alla schiena del ragazzo, mentre
quella sinistra era saldamente stretta a quella di Daniel.
I
loro visi erano a meno di due centimetri di distanza, e il mondo
intorno a Erika aveva preso a ruotare come in un sogno, poi ad un
tratto sentì uno scatto e si risvegliò dallo
sguardo ipnotico del
ragazzo, che la fissava con stupore.
-Cavolo!!
tu con quella foto, ridammela!!- disse indicando un trentenne armato
di macchina fotografica, che sorrideva. Con più attenzione
questa
volta, fece un passo avanti e con sguardo assassino,
cominciò a
correre dietro al paparazzo che ormai si era volatilizzato. Non
appena fece per mettere fuori dalla stanza il piede, sentì
Daniel
scoppiare in una fragorosa risata.
-e
tu adesso che hai da ridere!- disse lei girandosi verso di lui, rossa
dalla figura che aveva appena fatto.
Fine
capitolo
OK
non ci sono scuse per l'immenso ritardo che ho fatto, ma ora ho
trovato un metodo x farmi venire in mente anche le cose più
assurde
u.u , la musica!! infatti consiglio di ascoltare la parte dove Erika
canta con la canzone Russian Rulette di Rihanna visto che mi sono
ispirata a quell'entrata in scena. Questo penso sia il capitolo
più
decente e ora vado a finire quell'altro quindi se volete lasciare una
piccola piccola recensione ^^ ve ne sarei immensamente grata <3
Elena
|
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Capitolo 28 *** To like ***
A
Star
To
Like
Daniel
continuava a ridere e la cosa faceva irritare ancora di più
Erika
che si sentiva gli occhi di tutti addosso.
-Smettila
di ridere! Finocchio! Dammi una mano!- detto questo andò da
Daniel
che ormai si era calmato ma continuava a sorriderle. Lei gli prese
una mano e senza nemmeno accorgersene uscì da quella stanza.
Appena
usciti continuò per qualche metro prima di mollarla, si
girò verso
il ragazzo.
-Beh
muoviamoci- fece per partire a correre quando le parole del ragazzo
la immobilizzarono e la fecero diventare ancora più rossa di
prima.
-Tutta
questa scenata per non vedermi parlare con quella tipa?- disse lui
con un sorriso strano sulle labbra.
-Ma
come ti saltano in mente certe cose?- rispose imbarazzata Erika che
non sapeva più cosa dire. Cominciò pian piano a
indietreggiare.
Lui
pian piano si avvicinò fino a far appoggiare le spalle della
ragazza
contro il muro che indietreggiava. Alzo una mano e la appoggio al
muro a pochi centimetri dalla testa della ragazza, che lo guardava e
non riusciva a capire che cosa avesse intenzione di fare.
-Ti
piaccio?- disse lui continuandola a osservare negli occhi.
-C..c.c.he
c..avolo dici?? Hai la febbre?- chiese Erika che non sapeva
più cosa
dire. Alzò una mano per appoggiargliela sulla fronte, ma lui
non
voleva mollare la presa.
-Allora?-
continuò lui. I suoi occhi color nocciola non volevano
sapere di
finirla, e Erika abbassò gli occhi perchè non
riusciva a sostenere
quello sguardo.
-Mph,
ma chi ti credi di essere...- Erika rialzò lo sguardo
aggressivo,
ritornando la vecchia teppista di un tempo. La ragazzq cercò
di
spingere via Daniel, appoggiandogli le mani sul petto.
Incredibilmente però, non si muoveva da lì.
-Ho
capito...- disse lui decidendo finalmente di lasciarla in pace. Fece
un passo indietro infilandosi le mani in tasca. Erika, continuava a
fissarlo con arroganza, e un sorriso si era aperto sulle labbra della
ragazza. Daniel aveva uno sguardo talmente dolce, lo sguardo che
tutte le ragazze vorrebbero ricevere dal proprio ragazzo.
-Mi
piaci Erika -
…..
…..
…..
-Erika!!
Dov'eri finita?? ti vogliono in studio di nuovo!!-
Olivia
interruppe il discorso tra i due, senza nemmeno accorgersi
dell'espressione di Erika sul volto. Il suo sguardo era stupito e
incredulo, e dalla bocca non proveniva nessun suono anche se era
aperta.
-Non
so se ce la farà psicologicamente- disse il ragazzo verso
Olivia
sorridente.
-Perchè
che è successo?- chiese la donna preoccupata .
-Oh
niente di particolare...- disse lui andandosene.
Ma
prima che potesse fare un altro passo Erika afferrò la sua
camicia.
-Mi
prendi in giro?- chiese lei fissandolo negli occhi dopo che si era
girato.
-No,
per la prima volta sono sincero...- detto questo sorrise un ultima
volta e se ne andò.
-Eh...Erika,
tra qualche minuto dovresti essere sul palco.-
-cosa??
Ah tutta colpa di Daniel!!- disse riprendendosi da quello che era
appena successo.
Da
lontano il ragazzo sorrise.
-Ehi
cretino!!Ma perchè non funziona!!- disse Jelena insultando
il
Nunchuck (telecomando wii che assomiglia ad un joystick) .
-eh
cara mia è inutile che trovi scuse...sono imbattibile- disse
Adams
facendo la linguaccia a Jelena. Per risposta la ragazza si
arrabbiò
ancora di più.
-Certo,
secondo me è perchè è tarocco- disse
lei.
-comprato
in offerta dai cinesi eh?- continuò lui.
-ma
vai a quel paese! Tu sarai comprato dai cinesi!- rispose ridendo
Jelena.
-Certo
che di giochi ne hai proprio pochi eh?- continuò lui
cercando di
parare una pallina da tennis da dentro la tv.
-Guarda
che se ti arrabbi è inutile che fai dei colpi micidiali con
la
racchetta, tanto la pallina non esce-
-lo
so che non esce, ma almeno voglio stracciarti,così ti
dimostrerò
che sono più brava di te- disse lei sorridendogli e
facendogli la
linguaccia a sua volta.
Nel
camerino qualche ora dopo Erika si stava cambiando per andarsene a
casa finalmente dopo una giornata così shokkante.
Non
sapeva come era riuscita a cantare ancora una volta dopo quello che
le aveva detto Daniel. Il problema ora però era: Lei? Cosa
provava
per lui?
Questa
domanda più di tutte la continuava a tormentare e dentro di
se
continuava a ripetersi che era impossibile e che tutto era uno
scherzo, e che poteva fare a meno di rispondergli.
Però
in fondo sapeva che prima o opi l'avrebbe rivisto. Pensava poi.
Cosa
poteva fare ?? Perchè tutto era diventato così
complicato ?? Non
poteva rimanersene zitto? Però Erika, non poteva negare che
quando
glielo aveva sentito dire aveva provato una sensazione dolce e
bellissima, come il viso del ragazzo in quel momento. Più
faceva
questi pensieri più si sentiva patetica e stupida. Prese il
cellulare e mandò un sms a Jelena.
Devo
racc una cs di persn,
vieni
a casa mia verso le 6.
Allora
ragazzuoli XD come va?? ecco qui il nuovo capitolo, spero non sia
troppo schifoso e se avete tempo lasciatemi un commentino please =)
mi fareste veramente felice. Bene ci si sente la settimana prossima
^^
Elena
|
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Capitolo 29 *** To eat ***
A star
To
eat
Jelena
si sedette sul
divano sfinita. Giocare con Adam era sempre una partita persa, era
imbattibile!
-Fai
schifo- disse lei
ficcando un pezzo di pizza in bocca. Aveva un espressione un po'
corrucciata, non tanto perchè se l'era presa, ma
perchè la pizza
era diventata ormai fredda.
-Eh
lo so, ma pensa che tu
sei messa peggio di me.- disse lui sorridendo e prendendo un boccone
di pizza.
-ehi,
ma tu non l'hai già
mangiata?- continuò Jelena con finto rimprovero.
-Premio
per la mia
vittoria contro la regina Jelena- disse lui schivando la mano di
Jelena che tentava di rubargli il pezzo di pizza. Erano ancora sul
divano e chiaccheravano tranquillamente.
-E
quindi io sarei una
regina?- continuò Jelena avvicinandosi sempre di
più. Il suo
obbiettivo era quello di rubargli il pezzo di pizza che il ragazzo
aveva in mano, ma non aveva calcolato che più si avvicinava,
più la
vicinanza con il ragazzo diventava pericolosa. Continuò il
suo
discorso ormai privo di logica.
-certo-
continuò lui
cercando di schivare la mano della ragazza.
-e
le regine hanno un re
no?- continuò lei. Si bloccò, adesso veniva il
,momento cruciale
del discorso, quello con cui avrebbe potuto rubargli il pezzo di
pizza.
-certo-
disse lui che
aveva già capito cosa voleva fare la ragazza. Decise allora
di
terminare il gioco li e farla finita.
-e
tu sai chi è il mio
re?- disse lei. Si rese conto di ciò che aveva appena detto
e del
discorso che stava facendo dopo che il ragazzo aveva chiuso quel
giochino da bambini, mettendo la pizzetta sul tavolino.
-Dove
vuoi andare a
parare?- disse lui serio. I suoi occhi cercavano di capire se stesse
giocando o meno. Jelena non sapeva più cosa rispondere e si
sentì
diventare rossa.
-ehm...lascia
perdere-
disse lei girando il viso e puntando gli occhi a terra imbarazzati.
-no
cara, adesso parli-
disse lui sorridendole appoggiandosi al divano. Lei gli
lanciò uno
sguardo per vedere se la stava osservando e si, lo stava facendo. Ma
aveva uno sguardo bellissimo. Nessuno le aveva trasmesso mai tanto
con un semplice sguardo. Aprì la bocca e si
bloccò un attimo. E se
a lui lei non piaceva? Ma durò solamente un piccolo istante
perchè
aveva già deciso cosa fare. Piano piano si
avvicinò sempre di più
a lui e...
Bip, bip,
bip
Stava
quasi per bloccarsi e interrompere la magia quando lui la
bloccò e
la baciò. Un momento come quello non poteva essere rovinato
da un
cellulare! Anche lei ricambiò. Le si sentiva la testa
girare. Non
aveva mai provato così tante emozioni con Michele. Mai.
Piano piano
senti il dorso della mano di lui che l'accarezzava. Ma come poteva
essere così fortunata da avere un ragazzo del genere?
Quando
i due si staccarono si guardarono un momento negli occhi poi lui
parlò.
-e
la prossima volta spegni il cellulare genio-
Fine
Cap.
Lo
so è una schifezza però aggiornerò
più volte a settimana quindi
non faccio capitoli molto lunghi :). Mi dispiaceva vedere in sospeso
la mia prima storia originale e quindi ho deciso che la
finirò,
anche se non mancano ancora molti capitoli.
Elli'
|
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Capitolo 30 *** To smile ***
To smile
Erano passati ormai tre
stramaledetti
giorni da quando era successo tutto. Ed era anche da tre giorni che
Erika non lo vedeva ne sentiva. A scuola cercava di evitarlo, anche
se era difficile visto che erano in classe insieme, e al lavoro
cercava di non pensarci. Appunto, cercava, perchè
semplicemente non
ci riusciva. Cosa cavolo le poteva mai avere fatto quel ragazzo?
Perchè non capiva nemmeno più se stessa? le
piaceva o no? Come
diavolo poteva capirlo?
-Signorina Senettin,
continui a
leggere- ecco ci mancava solo il prof.
-Scusi prof, ho perso il
segno e...-
chiese a Jelena ma anche lei non stava seguendo incantata com'era a
pensare ad Adam. Almeno lei riusciva a capirli i suoi sentimenti e
non si faceva problemi ad ammetterli. E ora stavano felicemente
insieme.
-E' la terza volta che in
questa
settimana la riprendo signorina Senettin e se non si
deciderà a
mettersi in riga...- ma Erika aveva già staccato la spina ed
era
ripartita a pensare.
Non si era accorta
però che Daniel la
stava guardando.
Due ore dopo,
suonò la campanella
dell'ultima ora e finalmente Erika tirò un sospiro di
sollievo.
-Finalmente è
finita...- disse Jelena
appoggiandosi sul banco. Notando il silenzio dell'amica le prese a
parlare.
-ehi Erika ma è
ancora per la storia
di Daniel che sei così?- le chiese Jelena, mentre metteva
via le sue
cose in cartella.
-Già...- e Erika
ritornò a
deprimersi.
-Secondo me dovresti
parlarci...-
-Mm...non credo che...-
-Ciao Daniel!- e Jelena era
partita in
quarta senza aspettare il parere dell'amica. Ormai Erika non la
poteva fermare e quindi cercò di svigniarsela. Non se la
sentiva
proprio di parlare con Daniel.
-Ola...Senti Erika,
possiamo parlare in
privato due minuti?- a questa richiesta però Erika non
potè
replicare perchè Jelena rispose al suo posto.
-Oh, scusatemi, me ne vado
subitissimo...- disse Jelena sorridendo e facendo l'occhiolino
all'amica.
-Senti Daniel...-
attaccò il discorso
Erika. Ormai erano rimasti solo loro due in classe. Erika era seduta
ancora sulla sua sedia, mentre Daniel le stava di fronte seduto sul
banco con i piedi sulla sedia.
-No, lascia parlare prima
me- disse il
ragazzo interrompendola. Si passò una mano nei capelli, ma
non
intenzionalmente, perchè si vedeva che stava cercando di
tirare
fuori le parole. Erika intanto era avvampata e si sentiva il cuore
battere forte, oltre ad una vocina nella mente che le ripeteva Che
carino! Come
un disco rotto.
-Visto
come stanno andando le cose...dimentica quello che ho detto e fatto
qualche giorno fa...okay? Ritorniamo amici e...-
ma
Erika notava che il suo sguardo questa volta era sincero. Ma
sopratutto era triste e spento. Non le piaceva che Daniel stesse
così
male. Perchè per lei poi? Se lui si sentiva triste, la
stessa cosa
si rilfetteva su di lei...ehi ma aspettate un momento, questo non
è
amo...
-Usciamo
insieme, io e te, da soli?- disse diretta senza lasciargli il tempo
di terminare la frase. Non si era nemmeno resa conto di quello che
aveva detto ma già sperava in un si.
Dopo
un breve momento di incertezza, Daniel scoppiò a ridere in
una
risata vera e profonda.
-e
adesso che hai da ridere?- disse Erika, ancora imbarazzata, che
l'avesse presa in giro per tutto il tempo? Ah beh se fosse stato
così
non si sarebbe più controllata e la vecchia lei sarebbe
riemersa
fuori.
-No, è
che io mi sto rompendo da due giorni a ripensare che ho fatto una
cazzata a baciarti e che non dovevo visto che io non ti piaccio e
quindi...-
-alt,
calma. I tuoi sentimenti sono corrisposti ma...non voglio affrettare
le cose. Quindi esci con me si o no?- continuò Erika
alzandosi in
piedi e prendendo la cartella.
-Se
mai sono io che dovrei chiederlo...quindi, se la principessa
acconsente , oserei invitarla a uscire con me questo sabato...- disse
lui con un tono di voce serio. Erika non potè fare a meno di
sorridere e pensare a quanto fosse un gentiluomo.
Scoppiò
in una risata, per poi acconsentire subito.
-Sei a
piedi per tornare a casa?- le chiese subito dopo.
-No,
perchè?- disse Erika voltandosi verso di lui incuriosita.
-Perchè
i miei mi avevano fatto un regalino...- disse lui sorridendo.
-Cosa?-
chiese Erika sempre più incuriosita avvicinandosi a lui.
-Moto-
disse lui avvicinandosi ancora di più.
-e
quindi avresti voluto accompagnarmi a casa...- disse Erika sempre
più
vicina. Ormai mancavano pochi centimetri e le loro labbra si
sarebbero sfiorate.
-Già,
e lo sia che stai giocando con il fuoco vero?- rispose Daniel
sorridendole.
-Qualcosa
midice però che sarò io a vincere...- detto
questo Erika le diede
un bacio sulla guancia e si ritrasse subito.
-Fregato!-
continuò lei sorridente come lui.
-Domani
però ti porto a casa io-
-ai
suoi ordini- detto questo Erika uscì sorridente dalla
classe.
Fine
Capitolo
Spazio
autrice
Mmm...non
mi piace,non mi piace e non mi piace proprio per niente. Solo che
ormai dopo trenta capitoli non posso lasciare la storia in sospeso e
quindi... penso ci saranno ancora due capitoli o tre al massimo :( mi
dispiace terminare la storia così, però non ho ne
il tempo
materiale, ne la voglia purtroppo :( Amen così è
andata
Bacioni
Elli'
|
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Capitolo 31 *** To drop ***
To
Drop
Prese
la bicicletta e cominciò ad correre. Che cosa voleva dirle
di
importante che non si poteva dire via telefono? Jada pensò
che forse
a lui lei piaceva, e solo questo pensiero bastò per tingerle
le
guance di rosso. Poco prima Andrea l'aveva chiamata e le aveva
chiesto di incontrarsi in un parchetto non molto lontano da scuola.
Jada si era sentita subito elettrizzata e curiosa. Chissà
cosa
voleva dirle...
Arrivò
ma lui non c'era ancora. Scese dalla bici e cominciò a
dirigersi
verso le altalene. Appoggiata la bici si sedette su un'altalena
nell'attesa che arrivasse Andrea.
Dopo
qualche minuto sentì una bicicletta fermarsi dietro di lei.
Si girò
e c'era un Andrea sorridente che la salutò. Lui si sedette a
fianco
e cominciarono a chiaccherare allegramente.
-Allora
genio, come mai mi hai chiesto di venire?-
-Beh...siccome
ormai ti reputo la mia migliore amica...- Sentire
quelle parole per Jada fu un colpo al cuore. Quindi lei si era illusa
per niente?
-mi
piace una ragazza e vorrei che mi dicessi che cosa ne pensi...sai per
evitare che mi capitasse di nuovo qualcosa con Kiara...-
Non
era detta ancora l'ultima speranza! Magari le stava confessando i
sentimenti per lei in un altra maniera...ma come poteva andare
così?
Dopo tutto quello che aveva passato per lui?
-ah...e
chi è ?- cercò di sembrare il più
entusiasta possibile, ma le
riusciva veramente difficile essere felice per lui che amava un
altra. Per Andrea, Jada era quindi solo e niente di più di
un amica,
migliore però...
-è
una ragazza della mia età, e va in classe con un mio amico.
Si
chiama Sara e...-
-quella
nuova? Sara Rovingston? -
-Già.
Speravo mi potessi dire qualcosa di lei e...-
-mi
dispiace, ma non mi sta molto simpatica, quindi non credo avrei
niente da dirti...Si è fatto tardi e devo andare via...se
vuoi ci
sentiamo a telefon, ci vediamo, Andrea.- detto questo, Jadasi
alzò e
corse velocemente sulla bici fino a casa. Era dovuta scappare
perchè
non sarebba stata in grado di contenere le lacrime.
Ma
cosa le passava per la testa? Che sarebbe potuta piacere a un ragazzo
più grande? Più sensibile e maturo di molti suoi
compagni di
classe?
Appena
arrivata a casa, lasciò la bici sul vialetto di ingresso e
corse in
camera sua. Prese il cellulare e mandò un sms alle sue due
amiche
del cuore. Doveva sfogarsi, chiedere a loro cosa poteva fare. Ma
sopratutto non riusciva a credere, che lui non si fosse accorto dei
suoi sentimenti. Pensava che ormai era tutto perduto e non si poteva
fare più niente, quando le arrivò un sms di
Andrea.
Ma
che è successo? Come mai sei scappata così?
Jada
decise di chiudere quella storia una volta per tutte, anche se le
faceva male, se non voleva, doveva farlo, se non voleva soffrire
ancora una volta. Era già la seconda volta che qualcuno le
diceva di
no per un altra, ma lei cos'aveva che non andasse? Cosa non aveva
lei che le altre avevano per stare insieme a qualcuno? Si ripromise
che la volta successiva si sarebbe innamorata di un ragazzo della
sua età,. Visto che quelli più grandi non la
consideravano, o
meglio, la consideravano come migliore amica.
Niente,
mi sono ricordata di un improvviso impegno e sono dovuta tornare a
casa.
Fine
capitolo
Povera
Jada, tutte sono felici con il fidanzato e lei invece si ritrova un
ragazzo che la considera solamente un amica :( a voi è mai
successo
una cosa del genere? E cosa avete fatto?
Bacioni,
Elli'
|
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Capitolo 32 *** The End ***
The End
A
maggio le vacanze estive
sembrano ormai un traguardo vicino, finalmente l'atteso momento per
prendere un respiro e staccare dalla scuola, ma non siamo ancora in
vacanza, anzi, inizia il periodo più duro e impegnativo.
All'inizio
del periodo
estivo le tre amiche finalmente tirarono un sospiro di sollievo.
-Evvai!
Non ho debiti!-
disse Jelena uscendo da scuola, non appena dopo aver controllato
nelle tabelle che avevano appeso fuori da scuola. Erano da una
settimana in vacanza, ma Jelena l'aveva passata con l'ansia di essere
rimandata. Era sicuro di aver recuperato però ancora non se
la
sentiva di gioire completamente. Ora che finalmente aveva saputo che
non l'avrebbe aspettata un'estate di studio si sentiva scoppiare
dalla felicità. Intanto il pancione della mamma si era
ingrandito e
non vedeva l'ora di avere qualcun'altro che girasse per la casa. Anche
con Adam era tutto perfetto.Tutto sommato le cose andavano da
Dio, come aveva sempre sperato. A parte per un piccolo minuscolissimo
particolare.
Presto
sarebbe stato il
compleanno di Erika e non aveva idea di che cosa fare. Come se non
bastasse Jada ultimamente non era proprio in vena di festeggiare: da
quanto aveva saputo qualche settimana prima da lei stessa, Andrea non
la considerava niente di più che la fatidica migliore amica.
-Beh,
come ben sapete-
disse sorridente Erika una volta che Jelena la raggiunse.
-...
o come in teoria
dovreste sapere, da buone amiche che siete –
continuò scherzosa.
-dopodomani
è il mio
compleanno e organizzo una festicciola da me in piscina. Ovviamente
voi due siete assolutamente invitate-
-Oh...non
so se posso
ven...- disse Jada.
-Ho
già parlato con tua
mamma, ed è ben felice di farti partire un giorno dopo per
le
vacanze- continuò Erika. Quando si metteva ad organizzare
qualcosa,
prevedeva sempre a tutto.
-Ah...oki-
disse Jada
sorridendole, ormai abituata alla cugina.
-Io,
cascasse il mondo, ci
sono- disse Jelena felice. Adesso veniva il problema. Che cosa
comprarle? Ma forse un idea l'aveva.
-Bene,allora
a lunedi
pomeriggio care mie...e mi raccomando, portatevi il costume!- disse
Erika ridacchiando. Chissà cosa aveva in mente adesso...Era
quello
l'effetto che gli faceva Daniel?
I
giorni passarono in
fretta e Jelena si ritrovò davanti al cancello di casa
Senettin.
Portava dei pantaloncini in jeans e una semplice canottiera blu con
un fiocchettino sulla spallina destra. Sotto indossava il costume, un
bikini blu con dei brillantini.
Insieme
a lei c'era Adam a
fianco. Indossava una camicia azzurra e i pantaloncini del costume.
Era appena tornato da una settimana in Corsica, con cui oltre ad aver
spolverato il suo francese, si era abbronzato per bene. Infine
indossava dei ray-ban scuri che gli conferivano un look affascinante
e misterioso grazie anche ai capelli scompigliati.
-Che
regalo hai fatto ad
Erika?- chiese Adam a Jelena mentre suonava.
-hehehe
curiosone!-
rispose la ragazza sorridendogli.
-Comunque
è una sorpresa-
detto questo entrarono e salutarono Erika che gli venne incontro
salutandoli. Abbracciò l'amica e baciò sulla
guancia Adam. Dietro
di lei c'era Daniel. Lui invece era già in costume, e
mostrava il
suo fisico abbronzato. Non portava gli occhiali, ma i suoi occhi
azzurri risaltavano con il resto della carnagione.
-Bene
ragazzi di là...Io
devo accogliere gli invitati,visto che sono la festeggiata. I regali
potete darli a Matilda, la governante, ci penserà lei. E un
ultima
cosa, divertitevi!- disse sorridendo. Aveva i capelli castani mossi,
sotto portava il costume e indossava una canottiera blu con degli
shorts neri. Anche lei sembrava piuttosto abbronzata.
-Bene
ragazzi, vi faccio
strada.- disse Daniel, guardandoci. Ma lui ed Erika non stanno
insieme...o non ancora...
pensò
Jelena.
-Come
fai ad essere così
abbronzato?- chiese Adam, dopo aver scherzato un po' con lui. Si
stavano avvicinando sempre di più alla piscina sul retro e
man mano
vedevano un sacco di persone che avevano visto in tv. Cantanti,
modelle, presentatrici, di tutto e di più ! Ad un tratto due
morbide
e piccole mani si appoggiarono sugli occhi di Jelena.
-Indovina
un po' chi è ?
-
-si
ma se parli capisco
chi sei!-disse Jelena girandosi verso Jada. Anche se era passato
ormai un po' di tempo da uello che era successo tra lei e Andrea, lei
non aveva ancora del tutto accettato il fatto che lui non si fosse
accorto di nulla, dei suoi sentimenti.
Erika
era stata molto
combattuta se invitarlo oppure no, ma alla fine era stata costretta
da Jada ad invitarlo. Tuttavia Andrea comunque nons arebbe potuto
venire perchè in vacanza e quindi adesso Jada si sentiva
ancora più
“scaricata” di prima.
-e
vabbè, tanto ci
saresti arrivata lo stesso- disse Jada sorridendo.
-come
mai tutta questa
gente? Erika non conoscerà mica tutti?-
-Certo
che si ! Il suo è
un party privato, dove non si possono portare amici di amici o cose
di questo genre, altrimenti casa sua non sarebbe bastata a contenere
tutti! Comunque l'avete vista? Devo chiederle se ha già
parlato con
i miei delle vacanze al mare...-
-si
si, accoglie gli
invitati, giù al cancello...- disse Daniel indicandogli la
direzione.
-la
conosco la strada, si
da il caso che io sia sua cugina- continuò Jada lanciandogli
un
occhiataccia.
-Non
sei ancora il suo
fidanzato caro.- continuai io facendo un sorrisino malizioso.
-ancora
per poco ragazze-
concluse Adam anche lui ridacchiando.
-Bah,
voi due seguitemi,
vi finisco di far vedere dove potete andare a prendere i drink e vi
lascio da soli, piccioncini-
In
risposta si prese una
linguaccia da Jelena, e Jada li lasciò perdere.
Attraversò
velocemente il giardino fino a raggiungere la parte dove si trovava
il cancelletto.
Vide
Erika battibeccare
con un ragazzo, alto, biondo e con...ma aspettate un momento, quello
era il bassista dei Black Metal Rock ! Josh ! E lei lo conosceva?!
Valutò
velocemente se
andare a disturbare Erika o meno, e alla fine decise che forse era
meglio parlarne in un altro momento, quando si sentii chiamare dalla
cugina.
-Ehi
Jada!-
Jada
si sentì avvampare e
si volse in direzione della cugina.
-si...?-
disse lei non
molto convinta.
-non
lo hai riconosciuto?
Vieni qui!- disse sorridendo Erika.
Jada
si avvicinò alla
cugina imbarazzata più che mai.
-Si...ehm
tu sei Josh, il
bassista dei Black Metal Rock...- disse Jada come in trance. Non
riusciva a staccare gli occhi dal ragazzo. Quando se ne rese
finalmente conto decise di ritornare a comportarsi normalmente.
-Ehi
Jada che succede?-
disse Erika notando che la cugina non mostrava l'entusiasmo che aveva
sperato.
-e
che...sono...non me
l'aspettavo, di trovarmi di fronte a-
-Erika,
l'ho sempre detto
che sei brava a mettere a disagio le persone!- disse lui
sorridendole. Se Jada non avesse saputo che Erika era innamorata di
Daniel, avrebbe veramente sospettato che tra i due ci fosse qualcosa.
-ma
senti questo!Vabbè,
lei si chiama Jada...-
Jada
decise di riprendere
in mano la situazione e di uscire definitivamente dal suo shock.
-...e
sono tua cugina-
continuò lei.- tu non c'è bisogno che ti presenti
perchè, sei
Josh, il bassista dei Black Metal Rock. Ah, mi devi firmare due
maglie, al prossimo concerto ci sarò sia io che una mia
amica. Eh
quindi...-
-certo,
facciamolo subito
che dopo voglio farmi un bel bagno in piscina...- disse lui
sorridendo e facendo l'occhiolino ad Erika.
-vai
vai, che è meglio.
Jada accompagnalo dentro, io rimango qui che devo finire di salutare
alcune persone.-
-Oui-
detto questo Jada e
Josh si avviarono verso l'ingresso della casa.
-Beh,
tu hai sempre
abitato qui?- chiese Josh curioso. Teneva una mano nella tasca degli
shorts, e l'altra invece lungo i fianchi.
-mmh...si,
perchè?-
-Ecco
spiegato perchè non
ti ho mai vista prima. Erika era la mia vicina di casa ed eravamo
molto...amici- In quel momento Jada capì tutto. Erika le
aveva
raccontato che quando viveva come una teppista, aveva un amico, che
prima di andarsene l'aveva baciata, di cui si lamentava sempre. Ma
come si poteva lamentare di un tipo come Josh?!
-Ah...si
Erika mi ha
raccontato tutto ancora tempo fa...c'era rimasta molto male,
perchè
UN TIZIO- sottolineò la parola
-l'ha
baciata senza il suo
consenso- disse Jada ridacchiando.
Josh,
preso in
contropiede,si bloccò.
-a
quanta altra gente ha
raccontato questa storia?- disse lui improvvisamente serio.
-La
conosco solo io- disse
Jada cambiando espressione del viso.
-Beh
potresti anche farti
gli affari tuoi- disse lui, mostrando un sorrisetto poco
rassicurante. Jada se lo era aspettato. Tutte le star, compresa sua
cugina, avevano un doppio volto. Ecco perchè non le era mai
piaciuto
incontrarle, perchè si dimostravano per quello che erano
realmente.
A lei invece piaceva pensare che in realtà fossero delle
brave
persone, anche se sapeva che non era così.
-Anche
tu, visto che
l'argomento della conversazione lo hai tirato fuori tu no?- Jada lo
ghicciò con i suoi occhi verdi che potevano essere terribili
a
seconda di come li usava.
-Io
non sono Erika, ma
sono sua cugina e...-
-ok
ok, non dovevo dirlo,
scusami.- Jada si voltò verso di lui. Era veramente sincero?
Questo
non se lo sarebbe aspettato invece. Aveva un espressione simile a
quella di Andrea, quando cercava e pensava le parole adatte. Le venne
spontaneo sorridere pensando ad Andrea e lui lo interpretò
come se
lei avesse accettato le scuse.
-eh
che...non ero nemmeno
sicuro di vneire a questa festa. Certo mi mancava Erika,
però non
volevo creare casini e...-
-è
colpa mia. Lasciamo
perdere,non mi accorgo nemmeno di quando mi impiccio degli affari
altrui. Pardon- concluse Jada illuminando il suo volto con un dolce
sorriso.
-Conosci
il francese?-
-Ehm...si,
mio padre è
francese e ha voluto che lo imparassi...ma come hai fatto ad
indovinarlo?-
-è
già la seconda parola
francese che dici, potevano esserci due spiegazioni, o è una
tua
mania, oppure conosci il francese-
-diciamo
che è un po'
tutte e due- concluse Jada ridacchiando per il ragionamento del
ragazzo.
-Ehi,
tutto sommato non è
andata poi così male-disse il ragazzo. Erika e Daniel si
trovavano
seduti in giardino. Ormai era notte fonda e la festa era finita da un
po'. La governante insieme a tutta la servitù stava
riordinando
tutto, mentre i due ragazzi erano seduti sul prato, o meglio Erika
era seduta, Daniel era sdraiato e appoggiava la testa sulle coscie
della ragazza.
-Già,
beh e poi hai visto
che siamo riusciti un po' a distrarre anche Jada? Secondo me la
storia di Andrea l'aveva fatta star troppo male. Chissà
se...-
continuò Erika.
-Parlando
di noi due
invece.- la bloccò lui, tirandosi a sedere.
-si...?-
disse Erika. Non
aveva avuto il coraggio di toccare quel discorso e ora che si
presentava non aveva idea di cosa dire.
-Tu
mi piaci, e anche
tanto. Ma tu?-
Non
ci pensò nemmeno e
rispose.
-Anche
io- disse Erika in
un soffio. Daniel le sorrise.
-E
quindi...-disse lui
pian piano avvicinandosi.
-si...-
Erika rispose alla
domanda implicita del ragazzo. Ovvero, posso baciarti?
Anzi
si avvicinò lei.
Quando i due azzerarono le distanze, Erika finalmente si
sentì
libera da tutti i pensieri, tutte le preoccupazioni, che fino a quel
momento l'avevano seguita. In quel momento c'erano solamente lei e
lui. Pian piano il bacio divenne qualcosa di più profondo, e
Erika
non si rese nemmeno conto che la sua mano destra era finita sul collo
del ragazzo a spingerlo verso di se. Quando si staccarono, si
guardarono negli occhi. Si scambiarono uno sguardo carico di
significati.
Erika
stava per baciarlo
nuovamente quando il suo cellulare si mise a vibrare. Non voleva
rispondere, ma fu costretta da Daniel.
-Pronto?
Mm...ma hai idea
di che ore sono?! Si, perchè mi hai chiamato tu? comunque,
su
muoviti che ha combinato sta volta.......cosa? E quando è
successo?
Oddio! Arrivo subito! Mandami un sms con scritto l'indirizzo e tutto
il resto! Ti chiamo quando arrivo!- Erika sbiancò e spense
la
chiamata.
-chi
era?- chiese Daniel
preoccupato.
-mia
zia Angela. Papà ha
fatto un incidente, e...non credono ce la possa fare.-
Fine
Spazio
autrice
come
fine fa schifo, solo
che avevo intenzione di fare un sequel , non adesso ovviamente, ma
più avanti quando finirò Angelica e
pubblicherò Soul Twins, una
storia di 5 o 6 capitoli che vi invito a leggere xD se mi sopportate
ancora.
Bene
:) allora buone
vacanze a tutti, e ringrazio vivamente tutti quelli che mi hanno
seguito in questa storia :) mi sarebbe piacuito continuarla, ma per
problemi di tempo non ce la facico, quindi meglio chiuderla qui che
lasciarla in sospeso :(
Buon'estate
Elli
:)
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