A star

di lenina blu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** To meet ***
Capitolo 2: *** To look ***
Capitolo 3: *** To save ***
Capitolo 4: *** To know ***
Capitolo 5: *** To change ***
Capitolo 6: *** To resolve ***
Capitolo 7: *** To talk ***
Capitolo 8: *** to do ***
Capitolo 9: *** Gomennasai-Scuse ***
Capitolo 10: *** To kiss ***
Capitolo 11: *** To disappoint ***
Capitolo 12: *** To leave ***
Capitolo 13: *** To lie ***
Capitolo 14: *** To lost ***
Capitolo 15: *** To rain ***
Capitolo 16: *** To tell ***
Capitolo 17: *** To loud ***
Capitolo 18: *** To wake up ***
Capitolo 19: *** To Discover ***
Capitolo 20: *** To Shop ***
Capitolo 21: *** to finish ***
Capitolo 22: *** To clear ***
Capitolo 23: *** To feel ***
Capitolo 24: *** To make ***
Capitolo 25: *** To play ***
Capitolo 26: *** To laught ***
Capitolo 27: *** To ring ***
Capitolo 28: *** To like ***
Capitolo 29: *** To eat ***
Capitolo 30: *** To smile ***
Capitolo 31: *** To drop ***
Capitolo 32: *** The End ***



Capitolo 1
*** To meet ***


A Star

To meet

Ormai Jelena era da mezz'ora dentro il bar karaoke del centro, che aspettava il termine del turno di una ragazza . Eppure a Jelena gli pareva di averla già vista, quel cappello fucsia e bianco, i suoi capelli castani, così perfettamente ondulati, ma le dava le spalle, e quindi non aveva ancora intuito chi fosse.

Ad un certo punto, Jelena abbastanza scocciata le si avvicinò piano e quando ormai le era distante un metro cominciò a parlare.

-Scusa, ma potresti cedermi il karaoke?Sono dà un po' che aspetto,cavoli !-Le disse incrociando le braccia. In quel momento la ragazza con il cappello fucsia e bianco si girò e ora, solo ora che l'aveva vista, Jelena voleva disperatamente prendersi a calci nel culo.

-Oh, scusami, non ti ho notata, scusami ancora...-rispose la ragazza cercando di scusarsi, molto imbarazzata.

-Ma...Ma...tu sei...- in quel momento, prontamente la ragazza tappa la bocca a Jelena, con la sua mano delicata.

-Fiu...Ti prego non gridare, attirerai la gente-le disse lei con la sua voce melodiosa.

-Scusa...per tutto... io non sapevo che tu.. sei il MIO IDOLO!!- disse Jelena cercando di contenere la felicità, e senza nemmeno terminare il discorso si presentò.

-Mi presento, io sono Jelena, e sono una tua fan!!-

-Uaoh! Non pensavo di essere conosciuta anche qui in America, Vabbè, è inutile che io mi presenti, lo sai già che sono Erika-

Ecco,l'aveva detto, lei era la vera, unica, Erika, la cantante-attrice più famosa del momento. Jelena sapeva tutto su di lei,quando è nata, i nomi della sua famiglia,quanti nei ha....TUTTO.

Ad un tratto la loro conversazione venne interrotta dallo squillo del cellulare di Erika.

-Scusa, tu dispiace se rispondo al telefono?- le chiese Erika, insegno di cortesia L'idolo di Jelena si stava mostrando più simpatica e bella di quando si vedesse in tv. Fantastico!

-Si pronto... ahn...ma adesso che mi sono fatta un'amica?...che rottura...uffi..ciao, ciao-con un gesto molto fluido della mano chiuse la conversazione sul suo n97 nero.

-Mi dispiace Jelena, ho un lavoro devo scappare, però ecco il mio numero, MI RACCOMANDO non darlo a nessuno, per nessun motivo, stai tranquilla ci rivedremo, penso...ciao!- detto questo era sparita nel nulla, e Jelena si ritrovava completamente stordita, sicura che fosse stato tutto un sogno, ma con un pezzo di carta tra le mani, con il fatidico numero di cellulare di Erika. Ciò significava che tutto quello che era successo era realmente accaduto.



***

Tre giorni dopo, Jelena non l'avevo ancora chiamata e ne stava discutendo con l'amica d'infanzia, Kiara, mentre si dirigevano verso la scuola.

-Um..non ho il coraggio di chiamarla, sicuramente si sarà già dimenticata di me.- disse afflitta Jelena.

-Ma chi vuoi prendere in giro, lo so benissimo che non hai incontrato Erika, è impossibile!- rispose Kiara molto scettica. Anche se poteva sembrare scorbutica, Kiara aveva la sincerità di dirti le cose in faccia, oltre ad essere molto realista.

-Come, non mi credi? -rispose Jelena facendo finta di essere offesa

-Certo che non ti credo, non sono mica così stupida!- disse Kiara senza farsi alcun problema. La discussione stava degenerando e Jelena cominciò ad accorgersene.

-Io non penso che tu sia stupida- disse Jelena cercando di evitare un inutile litigio.

-ah no? Ma mi prendi in giro? Smettila di fingere, perchè sai, tutte quelle volte che mi raccontavi qualche storia davvero interessante e io facevo finta di crederci, bhè sai cosa pensavo?- si fermò Kiara per prendere fiato, ma quando stava per aprir di nuovo bocca Jelena la interruppe.

-Ah si? Bene allora vedi di non farti più vedere!-detto questo , Jelena la superò, determinata a dimostrare che ciò che aveva detto era la verità.

Arrivata in classe, si diresse verso il suo banco, silenziosamente, assorta nei miei pensieri. Poco dopo arrivò anche Kiara. Jelena non la degnò nemmeno di uno guardo , tuttavia notò che sembrava allegra e contenta. Perchè? Magari non l'aveva mai considerata come un'amica...eppure si raccontavano i propri segreti. Jelena non riusciva a spiegarsi il perchè....

Il suo cuore si invase da un senso di delusione e sconforto, cominciava a pensare che non saremmo mai più tornate amiche. Per fortuna la professoressa la risvegliò da questi brutti pensieri.

-Ragazzi,salutate la vostra nuova compagna- disse mentre sistemava delle carte sul tavolo.

Ma non sapeva che...

-viene dall'Italia e..-

il suo intuito...

-si chiama-

non si sbagliava...

-Erika Senettin-

non sarebbero mai più tornate amiche.



***



Fine capitolo



***



Allora lo ho appena rimesso giù controllando errori e cercando di correggere il più possibile.

Elena




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Capitolo 2
*** To look ***


Ecco il continuo, buona lettura.


To look


La classe era rimasta pietrificata “dall'annuncio” che aveva fatto la professoressa.

Ciao a tutti, sono Erika e spero faremo amicizia!”

Io ero in uno dei primi banchi, ma ero in uno stato di shok. Senza neanche rendermi conto, mi alzai dalla sedia, e appoggiai le palme delle mani sul banco.

Ma..ma..io ti conosco!”dissi quasi urlando.

Oh ciao Jelena, che fortunata che sono, siamo in classe insieme!”

Non ci posso credere si ricorda il mio nome!!!E sono in classe insieme a lei! Grazie Dio, esisti!!

Calmati Jelena, comunque Erika prendi posto vicino a Daniel.”

Credo che me ne sia accorta solo io , di quello sguardo lanciato dal mio idolo,per quel teppista di Daniel, meglio cominciare a pensare qualcosa, prima che la situazione ci sfugga di mano, devo dire a Jelena che in realtà Daniel ….è....un donnaiolo!

Infatti prima che Erika si andasse a sedere, aveva guardato il suo vicino di banco, che a dirla tutta, era un gran bel figo. Abbastanza magro, da far vedere dalla sua camicia i suoi addominali, occhi scuri, quasi neri, moro e la sua pelle era leggermente abbronzata, minimo, erano appena finite le vacanze estive.


***


Durante la ricreazione, fu un inferno, tutti chiedevano autografi a Erika, e Jelena che voleva chiaccherare con lei se ne stava in disparte per non rubarle quel momento di gloria. Decise così di andare a fare pace con Kiara, ma non la trovò. Attese così, la fine delle lezioni e mentre stava tornando a casa la incontrò.

Ciao Kiara,hai visto che alla fine avevo ragione io ?!” cominciò a parlare con la sua tipica arroganza. Questo era uno dei difetti di Jelena, non sapere mai quando stare zitta e ascoltare.

Si...”

Come “Si...”? Un po' più di vita!”

Senti...”

Sono disposta a perdonarti se vuoi...”

Ma sei fuori? Proprio adesso che mi sono liberata di te? Questa è bella! Bhè ci vediamo, non perdo tempo con le sfigate come te...”

detto questo, Kiara le voltò le spalle , e Jelena ci restò di sasso.

Sono solo una stupida!! Stupida!! Stupida!! Non capirai mai niente, sei solo un rifiuto della società, non sei stata neanche capace di fare pace con una delle tue amiche, mi meriterei di restare da sola per sempre!

Passò qualche minuto quando sentì che qualcuno stava correndo verso di lei e urlava

Ele! Ele!, asp...ett...ami!”

Qualche amica ce la ho ancora...per fortuna...

Ciao Erika!”dissi girandomi verso di lei, quando fu ad un metro di distanza da me.

Sono riuscita a raggiungerti, che ne dici di accompagnarmi a fare un po' di sano shopping?”

Si, dovevo distrarmi e almeno mi sarei un po' divertita.

Ad un tratto però suonò un cellulare, il suo.

oh-oh”

perchè “oh-oh”?”

perchè quando mi chiamano al cellulare vuol dire solo una cosa”

cosa?”

lavoro”

Uffi , quindi se doveva andare a lavorare io rimanevo da sola.

Ma ho un idea!” disse ad un certo punto Erika, probabilmente doveva aver letto nei miei occhi che stavo male e non mi voleva abbandonare.

Quale?”

Ti porterò con me a lavoro!”

Non mi lasciò neancheil tempo di ribattere che prese il cellulare e si mise a parlare. Quando terminò disse:

bene problema risolto, il mio autista ci verrà a prendere di fronte la scuola, quindi ci conviene avviarci!”

Quando un braccio mi si appoggiò sulla spalla e così fu anche per Erika.”Salve ragazze, venite a divertirvi con noi..”

due individui, ubriachi, un po' tarchiati, che puzzavano di sudore.

Io mi irrigidì subito,ma Erika prontamente mi afferrò e ci spostammo dal loro almeno due metri, ma loro continuavano ad avanzare.

Noi indietreggiavamo, ma presto le nostre schiene avrebbero incontrato il muro.

Ehi voi! Cosa credete di fare?”

Io e Erika ci girammo e vi vedemmo, chi non avremmo mai pensato che ci potesse difendere.


*** Fine capitolo ***


Ecco il continuo, ho scritto prima che ho potuto. Spero vi piaccia.

Ora passiamo con le risposte alle recensioni


Tonks94 : Grazie mille, sono felicissima che la mia storia ti piaccia e spero di non deluderti. Grazie 100000000000!!


Detto questo vi saluto e spero avere l'ispirazione al più presto.

Bye

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Capitolo 3
*** To save ***


Scusate il ritardo ma ero in crisi creativa e prima ho dovuto aggiornare l'altra fic “Hisa e Kira, gli opposti si attraggono”. Pensate, la sto scrivendo in aereo,in viaggio per la Sardegna!!

bhè iniziamo


To save


Non ci potevo credere,la persona che avevo sempre odiato, era lì e mi stava “difendendo”. Bhe, si.. non che desse tanto aiuto,però la sua compagnia,mi dava conforto, e aumentava in me, la speranza che quella brutta esperienza finisse presto. E dava una strana sensazione. Quel damerino di Adam Cristhoper James Nicolas....Nott, stava dalla mia parte, mi stava difendendo??!!IMPOSSIBILE.

Cioè quell'Adam che fin da piccolo, mi metteva i bastoni tra le ruote, mi accusava dei guai che combinava lui...

-Ma chi è?-chiese Erika, del tutto inconsapevole di chi fosse.

Ma prima che potessi risponderle una voce da dietro mi bloccò.

-Adam, hai finito di fare il principe azzurro?-Gli fece la voce dietro le ragazze. Indovinate un po' chi era?Si.. proprio lui, quel cretino di Daniel.

-Uh che bello Erika! Siamo state salvate dal damerino e dal maniaco della scuola....che fortunate!-feci io sarcastica. Ad un certo punto notai che Erika, che era attaccata al mio braccio, cominciò a tremare.

-Ehi Erika! Che ti succede?- gli faccio io rilassata.

-Niente- finge lei sembrando normale. Sicuramente è una bravissima attrice, ma una vera fan, una vera fan come me , sa riconoscere quando il proprio idolo mente e proprio in quel momento, lei lo stava facendo.

Mi ero quasi dimenticata della presenza dei due uomini ubriachi, quando uno dei due si mette a parlare.

-Ragazzino,stai attento a come parli, noi siamo più forti di te e di quell'altro. Cosa credi di fare?-

-Ah,parli con me ciccione?- si indicò, come se non sapesse che l'uomo si riferiva a lui.

-Mi prendi per il culo?-fece con tono minaccioso l'ubriacone. Con tono calmo,pensieroso e con un briciolo di malizia negli occhi rispose alla minaccia.

-Ma...è che secondo me dovresti preoccuparti della pers...emh...bestia che hai dietro al tuo fondo schiena- Concluse la frase con quel suo tono calmo e da saputello che mi dava sui nervi. Adam infatti sapeva benissimo come provocarmi e uscire dai miei “combattimenti” senza neanche un graffio.

Io ero furiosa, e come ha detto Adam, in quel momento ero più una bestia che una persona.Come si permettevano quegli sporchi e luridi tipacci, a parlare con Erika, una stella!Non so se vi rendete conto! È come se prendessimo un fiore e ci facessimo la cacca sopra!?Non so se mi spiego! Come se non bastasse, quei tipi (compresi Adam e Daniel) ci stavano rovinando il pomeriggio e questo, secondo la sottoscritta, è un buon motivo per pestare qualcuno.Non che io sia amante delle lotte, ma sono particolarmente brava, grazie anche all'impostazione nello sferrare i calci e i pugni, imparata dal karate e dall'agilità e flessibilità imparata a break dance.

Mi avvicinai a uno di loro e dissi – Stai tranquillo, non ci andrò piano con te... Jelena Kierty cintura nera , Maigeri (si legge Maigheri)!-

Dopo aver fatto l'inchino cominciai a sferrare calci e pugni .Quando ebbi finito aggiunsi soddisfatta

- Guai a voi se vi avvicinerete ancora!-i due uomini mezzi storditi scapparono via strisciandosi a vicenda.

-Vale a dire anche per voi, stateci alla larga, sopratutto Daniel!-

Non gli diedi tempo di ribattere,perchè presi per mano Erika e cene andammo. A parte quel piccolo inconveniente, la giornata si concluse benissimo, tanto che rimasi a dormire nel villone di Erika.

Il giorno dopo a scuola, mentre io ed Erika stavamo salendo le scale, una ragazza bionda ci sbarra la strada. Se non la conoscessi direi che era li per vantarsi. Mi squadrava con i suoi occhi verde smeraldo e i suoi modi di fare erano da superiore, e le braccia sui fianchi come per dire che io le fossi tra i piedi. Stavo per aprire la bocca e dirle quanto era idiota quando sento parlare Erika.

-Ciao Jada, cuginetta mia! Sarà da tantissimo tempo che non ci vediamo!-

fece alcuni scalini che la separavano da lei, e poi tutte due si aprirono in un grande abbraccio.Io rimasi un po' interdetta, perchè sapevo che Jada era ricca sfondata e aveva molti parenti celebri,ma non avrei mai pensato che il mio idolo potesse essere parente di quella vipera.

-c'è...voi due... siete parenti? Cioè..cugine?!-Loro si girarono versodi me, e come se fosse la cosa più ovvia del mondo, risposero in coro con un bel sorriso a trentadue denti ( alla Demi Lovato, per intenderci )

-Si, certo, problemi?-

-Ah...no nulla,è che non lo sapevo...-

Per voi lettori è la prima volta che vi imbattete in Jada, fortunati voi, perchè sa solo parlare (all'eta di 14 anni!) di bambole , danza e trucchi. Io non la sopporto, è un anno più piccola di me, ma si crede la migliore. Non capisco come possa essere la cugina di Erika, non si assomigliano neanche lontanamente.

-ehi tu! Jelena, cosa ci fai qui!?- disse con tono arrogante.

-sono qui da mezz'ora, e ti sei accorta della mia presenza solo adesso?-

-certo cara,pretendi che i miei fantastici occhi verdi si posino su una racchia come te ?

-secondo me i tuoi occhietti hanno bisogno degli occhiali...-

-sei presuntuosa Jelena!-

-parla quella...-Seguì poi uno scambio di sguardi, uno più furente dell'altro.

-Su dai...adesso calmatevi ragazze...-disse Erika un po' imbarazzata.

Jelena che si era stufata di litigare si calmò per prima e disse -Si, io me ne vado in classe Erika...ci vediamo là- e le voltò le spalle.

-No, aspet...Bhè ci vediamo Jada, seguo Jelena in classe a più tardi- dopo aver liquidato velocemente Jada seguì la compagna, senza lasciar il tempo alla cugina di controbattere.

-come fa ad essere quella tua cugina?- feci io con tono irritato.

-Ti prego di perdonarla Jelena... sai è timida... e reagisce così per natura... perchè pensa che tutti ce l'abbiano con lei, infatti non ha vere amiche.-

-mmh...se lo dici tu- risposi io poco convinta.

-Ah, non ti ho ancora ringraziato per ieri, sai, quando hai pestato... bhè... è stato entusiasmante!-

-Davvero?-

-Si! Un'altra cosa, chi erano i due tipi di ieri?-

-intendi gli ubriaconi?-

-no, il tipo che hai chiamato Adam...mi pare...-

-Queldamerino!-

-e Daniel...-

-Tsk! Un dongiovanni!-

-Uaoh... vedo che sei in buoni rapporti con loro...- fece Erika sarcastica.

-Parla del diavolo e spuntano le corna...eccoli che arrivano...-

-Uh, ma guarda chi si vede, le due principessine...-fece Adam.

-Oggi sei particolarmente brutto e irritante...lo sai?- disse con convinzione Jelena.

-concordo- fece Daniel.

-ma voi sapete solo litigare?- disse Erika

-hai ragione! Ecco perchè ti evito sempre Adam Cristhoper James Nicolas Nott!-

-sembrate...- fece Daniel pensieroso.

-sai penso, la stessa identica cosa di te, cioè che sei solo una viscida vipera velenosa!-

-marito e moglie!- disse Erika, concludendo la frase che aveva iniziato Daniel. La cantante eil dongiovanni si scambiarono uno sguardo complice, dopo aver sentito i due zittirsi.

Jelena se ne accorse e per il bene di Erika, decise di finire la discussione lì,perchè Daniel,con il suo fascino l'avrebbe stregata, e Erika avrebbe sofferto. Ma ciò non doveva accadere, non poteva provarci anche con Erika.

-Bene, andiamocene Erika- e trascinò via l'amica. Di fronte alla porta della classe Jelena si bloccò, e disse alla Star.


FINE CAPITOLO


Scusa per l'attesa, ma sono partita in vacanza e non sempre posso usufruire di internet, comunque sappiate che ho già scritto il 4 e 5 capitolo, quindi i capitoli proseguiranno alla svelta.

Vi avverto,che prossimamente ci saranno un sacco di colpi di scena, sopratutto tra la fine del prossimo capitolo e il quinto. Ora passiamo a rispondere alla recensione lasciata da  Tonks94 .


 Tonks94 : Lo so, Kiara è veramente una str****, e non è niente quello che ha fatto adesso in confronto a quello che succedere nel 5 cap ^^. Chi vivrà, vedra! Spero continuerai a recensire aspetto una tua opinione anche di questo capitolo. Bye


BUONA GIORNATA A TUTTI


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Capitolo 4
*** To know ***


To know


-Erika stai molto attenta,a Daniel: molte ragazze si invaghiscono di lui, e dopo capiscono che sono state solo usate. Non voglio che tu faccia la loro stessa fine, quindi ascoltami bene:Daniel sa fare l'attore quanto te,quindi non farti imbrogliare.-detto questo Jelena aprì laporta e si mise al suo posto, sotto lo sguardo interrogativo di Erika.

Sono stata costretta a dirglielo,mi dispiace, dovevo farmi gli affari miei, ma non voglio che Erika soffra per quello là.

Le lezioni furono pallose come al solito. Durante la ricreazione,Jelena andò da Erika e cercò di evitare di parlare dell'argomento di qualche ora prima. Però dopo un po', Jelena senza accorgersene ritirò fuori quel discorso.

-Ma come mai ti sei trasferita qui?

-Ah...bhè...centra con Daniel. Promettimi di tenere questo segreto, lui non lo deve sapere. I produttori del mio nuovo film,mi hanno incaricato di proporre qualche figura nuova. I miei genitori hanno dovuto trasferirsi qui per lavoro, e da quando ho visto Daniel, ho notato il talento nel mentire che possiede. Sarebbe, proprio come hai detto tu, bravo quanto me, se si applicasse un po' di più. Poi, siccome è abbastanza carino, non avrebbe problemi ad entrare nel mondo dello spettacolo. Avrebbe il lavoro assicurato.-concluse Erika, con una faccia pensierosa. Jelena non sapeva cosa dire, quando Erika le porse una domanda.

-Mi aiuterai?- fece la cantante speranzosa.

-Certo, che domande! Siamo amiche no?-

- Ho già un idea!-

-Quale?-

-Farò in modo di fargli credere che a me lui piaccia, e poi al primo appuntamento, lo porterò agli studi,oppure lo convincerò piano piano. Che dici?-

-ma... secondo me è perfetto!-

-Bene! Questo sarà il nostro segreto.-

-certo!-

Non si erano accorte, che Kiara aveva origliato parte della loro conversazione e come potete immaginare aveva frainteso tutto. Kiara aveva capito che a Jelena piacesse Daniel, inoltre aveva cominciato a dirlo ai 4 venti e in pochi giorni i pettegolezzi cominciarono a girare.

Qualche giorno dopo Jelena, arrivò a scuola felice e pimpante così Erika gli chiese il perchè.

-come mai tutta questa allegria?-

-perchè oggi ritorna...-disse Jelena

-Chi?-continuò a domandare Erika

-...da un lungo viaggio esotico e pieno di...- fece Jelena con sguardo sognatore.

-ma chi?-disse Erika

-...di avventure pericolosissime e magari...-rispose Jelena

-mi vuoi dire chi cavolo è ?-chiese ancora Erika

-...sarà diventato ancora più affascinante!-fece Jelena eccitata

-Ma di chi diavolo stai parlando?!-si stufo Erika

La voce di Jada si intromise tra le due diede la risposta a Erika

- Michele-

-e,chi sarebbe?- domandò ancora confusa Erika.

-è il suo ragazzo...-

FINE CAPITOLO


allora scusate a tutti seil cap è corto, ma non potevo dirvi tante cose subito,perchè altrimenti vi avrei tolto la sorpresa e viavrei fatto più confusione che altro.

Poi vorrei ringraziare Cino nero e Huli per aver aggiunto la mia storia tra le seguite e dulcis in fundo rispondo al commento di Tonks94 , che per fortuna recensisce sempre !!!

Lo so,immaginavo che il capitolo scorso fosse un po'...confuso, anche perchè quando l'ho scritto ero in preda all'ansia perchè volevo pubblicarlo, e quindi,(solo la sottoscritta può fare una cosa del genere ^^') ho pubblicato il cap senza correggerlo e metterlo a posto. Spero mi perdonerete...

Detto questo vi lascio alla settimana prossima,o prima.... by a tutti

Lenina Blu

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Capitolo 5
*** To change ***


A star


To change



Un biondo entrò nella classe. Un ragazzo alto, slanciato, dagli occhi verde smeraldo. Aveva la divisa portata in modo un po' disordinato, aveva degli occhiali, che gli davano un aria da essere superiore, non da secchione, ma come se sapesse tutto di te e aspettasse solo il momento giusto per raccontarlo in giro. La classe era rimasta in silenzio, per tre semplici motivi: 1) un misterioso ragazzo aveva fatto la sua apparizione, 2)era l'ora di matematica del professor Fawcett, una delle ore più odiate, per la natura molto rigida e distaccata dell'insegnante 3)perchè stava per dire chi doveva essere interrogato. C'era un solo ragazzo in tutta la scuola che riusciva a mettere in difficoltà il professore. Michele.

-q...uee..ll...o.. è....- disse Jelena, che stranamente stava cercando di respirare.

Erika non lo aveva mai visto però doveva ammettere che non era per niente male. Bastava guardare la faccia di Jelena per capire che quel ragazzo era occupato.

-...Michele...- disse Jelena a bassa voce quasi commossa.

Il ragazzo fece un passo avanti, e sulla sua faccia si disegnò un sorriso beffardo. Con una mano si sistemò gli occhiali e disse.

-Se non erro professor Fawcett, il regolamento impone agli insegnanti diinterrogare gli alunni solo su argomenti spiegati in classe.- disse il biondo.

-Oh, vedo signorino Berrymore , che siamo tornati dalle vacanze con la vostra solita testardaggine, la informo che quest'anno non sono più disposto a tollerare il suo comportamento. Domanda: come fa lei a sapere che io non ho spigato l'unità?- disse con aria di sfida il professore.

-Che sciocchezze, io prendevo quotidianamente i compiti da Jelena o Daniel, è normale che io lo sappia, non trova?- mentre pronunciava il nome di Jelena, il suo sguardo cadde sulla ragazza che si fece leggermente più dolce.

-ehm si... giusto... proseguiamo con la lezione e lei signorino Berrymore si vada a sedere- si giustificò il professore altamente imbarazzato.

-Come vuole lei...- rispose Michele. Detto questo il ragazzo prese posto nel banco dietro quello di Jelena. Passando per di lì le lasciò un bigliettino sul banco e poi proseguì.

Jelena, dopo un po' aprì il bigliettino e lesse queste parole:



Tesoro è da tanto che non ci vediamo, a ricreazione devo parlarti di una cosa importante. Ti amo”



A quelle parole Jelena si sciolse abbassando la testa sul banco e fu in paradiso per tutta la durata delle lezioni.




Durante la ricreazione Jelena era sparita insieme a Michele, Jada e Erika invece stavano chiaccherando allegramente.

-Ah ho sentito che è ritornato Michele- disse felice Jada.

-mmh si, è arrivato oggi in classe e ha messo in difficoltà il professor Fawcett, deve aver avuto fegato per farlo.- rispose Erika, che ne era rimasta molto impressionata.

-Già, io non lo avrei mai fatto, ah ma ti devo raccontare una cosa che mi sta preoccupando parecchio-s'incupì il tono di Jada.

-cosa?-fece Erika sempre più curiosa, che non si era ancora immaginata quello che Jada le stava per dire.

-Sai gira voce che a Jelena piaccia Daniel. Chiedendo un po' ho scoperto che a mettere in giro queste voci è stata una vecchia amica di Jelena, tu non la conosci, ma è una smorfiosetta che si chiama Kiara. Ho paura che questa voce sia giunta anche a Michele e che voglia parlare in privato con Jelena per chiarire la questione. Non è che magari si mollano?- domandò pensierosa Jada all'amica.

-Cavoli...dobbiamo inventarci qualcosa, non mi piace l'idea che Jelena soffra per un tizio che sta sbagliando tutto-rispose Erika.

-In tanto , meglio che andiamo a “origliare” diciamo- disse Jada facendo il sego delle virgolette con le mani- la conversazione e quando comincia a peggiorare la situazione interveniamo-.

La risposta di Erika fu secca ma chiara:

-ok-

Detto questo le due s'incamminarono verso il giardino, ma durante il tragitto per sbaglio, senza fare attenzione Erika sbattè la spalla contro quella di qualcuno.

-Oh scusa- fece lei- ah ma sei tu Daniel! Come va? È da un po' che non chiaccheriamo- disse lei come se avesse tutto il tempo del mondo. In quel momento, poteva esserci benissimo una scenata tra Jelena e Michele. Dovevano muoversi se volevano aiutare l'amica.

Daniel sembrava un po' di corsa ma rispose ugualmente a Erika

-Ciao...ehm..com'è che ti chiamavi? Ah si Erika!- disse lui in modo un po' confuso. Sembrava fosse inseguito da qualcosa, infatti era tutto agitato.

-Si, ok...ma da chi stai scappando?- chiese Erika un po' scettica e leggermente irritata.

-Non starai scappando nuovamente da Hilary e company vero?- chiese Jada incuriosita.

-ehm, si...- ammise Daniel sempre attento, guardandosi le spalle.

-quante volte ti ho suggerito di non passare vicino al club di musica?- disse con aria di rimprovero Jada- è colpa tua se quelle sfegatate ti corrono dietro per tutta la scuola...oh guardale che arrivano- concluse con indifferenza Jada- Arrangiati, Erika andiamo a salvare la coppia di piccioncini...-

-oh,oh cosa faccio adesso, sono nella merda...- si disse Daniel nascondendosi dietro Erika.

Tre ragazze erano all'inizio del corridoio. Una alta e magra e le altre due un po' più basse. Avanzavano con passo veloce. La più alta portava dietro le spalle, una chitarra acustica.

- Scusate, non ci stò capendo niente, mi volete dire chi sono quelle tre?-chiese Erika, che infatti non ci stava capendo proprio nulla.

-Sono dei membri del club di musica, la più alta è una mia compagna di classe e si chiama Hilary, quella mora a fianco è Elis, mentre la smorfiosetta rossa è una delle migliori amiche di Kiara e si chiama Cecily, e si crede la migliore sulla faccia della terra, è una pettegola di prima categoria e...-

-ok, stop descrizione, abbiamo capito che non ti sta molto a genio, be mi dispiace per te Daniel, ma qui abbiamo altro da fare, e questa e tutta colpa tua quindi come ha detto Jada arrangiati, guarda ti do una mano- detto questo, Erika che voleva chiudere la questione il prima possibile e che in fondo in fondo voleva una piccola vendetta su Daniel, si diresse verso Hilary e le disse:

-Scusa, non ci conosciamo io so...-

-Non ho tempo da perdere con le sciacquette come te? Vattene- Erika non aveva fatto in tempo a terminare la frase che questa le aveva già risposto male.

Erika si bloccò e si fermò a ragionare. Era di fronte ad una stangona che la guardava dall'alto in basso, che non la voleva nemmeno ascoltare. Ok, Erika è famosa anche perchè è simpatica e gentile, ma a tutto c'era un limite, inoltre doveva muoversi perchè c'era il rischio che Jelena e Michele...non ci voleva nemmeno pensare...

-Allora NOVELLINA ti vuoi togliere di mezzo?-

-Forse tu non sai con chi hai a che fare-le disse Erika, si vedeva che era arrabbiata, tremava.

-Non me ne frega un accidenti tesoro? Oh ecco il mio tesoruccio, Daniel aspettami!!- Hilary stava già per andarsene , quando l'attrice le si sbarrò davanti, e la trapassò con lo sguardo.

Jada cominciava a preoccuparsi. Se non avrebbe fermato Erika, sarebbe venuto a galla il passato da teppista della star. Eh si, perchè Erika era riuscita a non far trapelare il suo passato e cercava di nasconderlo per non rovinare la sua immagine.

Intanto Daniel sembrava si stesse divertendo nel vedere quella scena, ma era anche un po' spaventato dall'idea di rifinire nelle braccia della tipa, capo del club di musica leggera.

-ok, ragazzina togliti dai piedi- le disse Hilary che era più alta di lei, e che cominciava a stufarsi.

-oh scusa- disse Erika con finto dispiacere, tanto per lei non era un problema mentire, ci cadevano tutti. Tutti forse, tranne il tizio che era dietro di lei e che si chiamava Daniel. Jada guardò Daniel e vide che era ritornato improvvisamente serio. Infatti lui si era accorto di quello che stava per fare Erika. La star, “casualmente” fece scivolare un piede davanti a Hilary che non lo aveva visto. Da li a poco la ragazza sarebbe caduta, a causa dello sgambetto della star che sapeva benissimo essere perfida, quando...

-Erika ferma, non farlo, finirai in presidenza- disse Daniel bloccando tutti. Erika si girò e guardò Daniel in silenzio con uno strano sorriso sulle labbra, nessuno aveva ma visto quel lato tenebroso di Erika a parte Jada, che capì subito che doveva intervenire.

- Da quando in qua t'interessa se vengo mandata in presidenza, visto che neanche ti ricordavi il mio nome?- con quella domanda Erika stupì tutti quelli che si erano bloccati a guardare la scena. La cosa cominciava a farsi interessante.

-Ok, Erika vedi di finirla che non abbiamo tutto il tempo del mondo- detto questo Jada si avvicinò alla cugina e la trascinò via con sé, mentre se ne andava aggiunse

-Daniel e Hilary scusatela, ogni tanto sclera- disse dandogli le spalle.

Appena si erano allontanate , in modo da non farsi vedere, Jada aveva dato un leggero schiaffo sulla guancia di Erika.

-Ah...Cos-sa? Ho combinato?- chiese subito dopo Erika tornata in se.

Dopo aver percorso un po' di corridoi e scale arrivarono giù in giardino e videro che Jelena e Michele stavano parlando allegramente, che fortuna, non avevano ancora toccato l'argomento.

-Jada, ma che cosa è successo prima? Non ricordo niente...- chiese Erika dietro a una colonna per non farsi vedere dai due piccioncini.

-Per qualche momento, mi hai fatto paura, sembrava che fossi ritornata quella di una volta, il capo delle... com'è che si chiamavano?- disse cupa Jada come se stesse ricordando qualcosa di doloroso, che solo loro due in quella scuola sapevano.Con la stessa espressione le rispose la cugina -si chiamavano le Black Cats,comunque immaginavo che potesse succedere , visto che basta che io mi arrabi che mi trasformo in quella...me stessa che mi fa schifo, spero non succeda di nuovo.-

-Anche io-

-Grazie per avermi svegliata da quell'incubo.-disse Erika con un sorriso sulle labbra. Un sorriso che non assomigliava per niente a quello di qualche minuto prima.


Fine capitolo



Scusatemi,non posso dire altro, che scusatemi, ma tra compiti, computer che parte per una vacanza a capo verde e voglia = 0, puntate di Bleach, (di cui sono appena diventata una fan e nel giro di 2 settimane mi sono guarda 100 episodi e ora mi sto leggendo il manga, anche se spero in una seconda seria), Durarara!!(di cui amo l'opening), Baka to test to ….(nn mi ricordo come si scrive , ma lo consiglio a tutti perchè fa ridere)cercate di capirmi, questa volta, ho scritto tanto , perchè dovevo darmi una “Autopunizione” diciamo ^^, spero vi piaccia e sappiate che volevo che il capitolo fosse più lungo, ma per questa volta mi sono astenuta dal farlo (per la vostra gioia XD). Detto questo rispondo alla recensione che “Quotidianamente” ricevo da Tonks94 (6 un angelo, per sopportarmi) e ringrazio la MICHI, che mi ha dato dei suggerimenti sulla storia e che ora comincerà a leggere questa schifezza.


 Tonks94 : Grazie 10000000000000000, mi fa sempre piacere riceve dei complimenti, eh lo so, il cap precedente era un po' corto, ma questo è decisamente lungo, forse è il primo così lungo che scrivo ma come ho sentito dire in giro “C'è SEMPRE UNA PRIMA VOLTA!” eccola qua^^. Spero che il cap ti piaccia e a presto, aspetto ancora una tua recensione :P


Al prossimo capitolo della mia schifezza. Bye



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Capitolo 6
*** To resolve ***


A star

To resolve


Michele sembrava strano, da quando era tornato, sembrava stesse sempre sovrappensiero, e la cosa stava iniziando a preoccuparmi. Come mai non mi diceva niente? Anche se cercava di nasconderlo potevo benissimo leggerglielo in faccia a caratteri cubitali (vuol dire giganteschi) che gli dava fastidio qualcosa, quindi dopo un po' d'indecisione decisi che se non me lo voleva dire lui glielo avrei chiesto io. Quando mi portò in giardino cominciammo a chiccherare normalmente, ma dopo 5 minuti presi coraggio e glielo chiesi:

-Michi,è da un po' che vedo che sembri tra le nuvole, cosa c'è?- dissi con una voce tremolante.

-ah.. be ecco vedi,- Oddio adesso vedi che mi molla perchè non gli piaccio più...

-la tua migliore amica...- ma chi Erika?

-Intendi...-chiesi io, perchè non avevo capito a chi si riferisse.

-lasciami finire..-sembrava pensieroso così decisi di lasciarlo finire e non interromperlo.

-ok-dissi io.

-mi ha detto che a te...- cosa centro io?

-...piace Daniel?- Michele disse tutto in un colpo come se stesse per chiedere qualcosa di proibito.

-Ma è stupida?- dissi io per niente preoccupata, però volevo capire cosa stava succedendo. Cioè è ovvio che non mi piace Daniel?! Che domande...

-Quindi non è vero...- chiese Michele incerto.

-Certo che no! Scusate se mi intrometto- era apparsa ad un tratto Erika, quella per me era la mia migliore amica e nessun altro, quindi era stata lei a dire in giro questo?Non ci potevo credere...incredibile. Senza controllarmi dal sentimento di tradimento che provavo mi avvicinai a lei e le chiesi:

-Perchè hai detto in giro che a me piace Daniel?- dissi con tono tutt'altro che cortese.

-Ma io non ho detto niente!- disse lei innocentemente. Mi superò raggiunse Michele e gli disse:

-forse ti sei confuso, in realtà è a me che piace Daniel, stai tranquillo Jelena pensa 24 su 24 a te-

COSA? COSA? COSA? Ok, ho appena insultato la mia migliore amica e ora mi sta difendendo. Qui i conti non tornano. Vuoi vedere che Michele...

-Be ora devo andare, ci vediamo- disse Erika e mi passò a fianco, senza neanche voltarsi una volta. Ma dal ritmo in cui camminava potevo ben capire che non era furiosa, di più. Non mi aveva nemmeno lascito il tempo di chiarire che ormai se ne era già andata.

-Scusa Michele, con migliore amica, chi intendevi?- dissi io,dandogli le spalle, ancora ferma guardare Erika che se ne andava velocemente e ormai non poteva più sentirci.

-Che vuoi dire? É ovvio che me lo ha detto Kiara.- disse Michele come se non fosse nulla di strano.

É ovvio un corno!Merda merda merda merd....ok basta parolacce dissi tra me e me dopo aver sferrato un calcio per terra, per sfogarmi del gran casino che avevo appena creato. Mi girai, e guardai Michele, lui non poteva sapere nulla della litigata tra me e Kiara.

-Ehm, che stai facendo?-disse lui un po' sorpreso per il calcio tirato per terra.

-Scusa, è solo che io e Kiara abbiamo litigato. La mia migliore amica è quella che è venuta qui poco fa- dissi io amareggiata,ripensando a quello che era appena successo. Io tenevo troppo a Erika, non volevo che litigassimo, però avevo fatto tutto da sola e toccava a me risolvere tutto.

-Mi dispiace Jelena, per aver dubitato di te, cosa posso fare per essere perdonato?- chiese Michele avvicinandosi alla fidanzata.

-Perdonato!- dissi io, ormai avevo recuperato il mio solito sorriso allegro e avevo deciso che durante le ultime ore di lezione avrei pensato a cosa fare. Ora volevo godermi un bel momento in assoluta tranquillità con Michele.


***


(ADESSO SCRIVERò IN TERZA PERSONA, VISTO CHE JELENA ESCE DI SCENA)

Più in là una ragazza di nome Kiara, aveva origliato tutto e non appena aveva visto andare via Erika infuriata, era scoppiata in una risata allegra.Tutto era andato come previsto.

-Ehi Kiara, che fai di bello? Origli le conversazioni altrui?- chiese un ragazzo piuttosto alto,apparso di fronte a lei.

-Oh..ma chi si vede...Adam...- disse Kiara, rigirando il discorso. Non gli conveniva affatto parlare con lui di quello che stava facendo. Se lo sarebbe venuto a sapere Andrea la cosa non sarebbe stata affatto facile da spiegare.

-Sembri molto felice di vedermi...-disse sarcastico Adam.

-Proprio...se nemmeno quella gallina di Jelena ti sopporta, figurati io- disse Kiara sapendo di averlo ferito con quelle parole, perchè probabilmente lei gli piaceva (a lui piace Jelena, in poche parole). Da molti anni infatti, Adam conosceva Jelena, non erano mai stati in buoni rapporti, ma quando la ragazza aveva qualche problema, lui c'era sempre stato per lei.

-Se pensi che me la sia presa per quello che hai appena detto se fuori strada...-disse il ragazzo con sicurezza. Kiara era seduta per terra e scrutava con i suoi occhi scuri il viso di Adam. Non le era mai stato simpatico quel ragazzo, perchè le incuteva insicurezza e superiorità, un po' come Michele, solo che a differenza dell'altro ragazzo, Adam aveva un portamento più raffinato ed elegante. Aveva gli occhi color nocciola chiaro e all'orecchio destro portava un piccolo orecchino rotondo color argento.

-...mah... pensa pure quello che vuoi,che a m,e piace Jelena oppure no, io al contrario di te, non mi interesso dei giudizi della gente- disse il ragazzo voltandosi e facendo spallucce con le mani in tasca.

-stai tranquilla non dirò niente ne a Jelena ne a Andrea...- detto questo, se ne andò , sentendo addosso l'occhiataccia di Kiara. Quando svoltò per salire le scale, sicuro che Kiara non lo potesse più sentire, disse fra se e se -...tanto scoprirà da solo a sue spese, che razza di persona sei,Kiara-


Fine Capitolo


Grazie a tutti quelli che hanno letto la storia e in particolare anche alla Sami, che mi ha scritto una critica. In questo capitolo non ho potuto fare a meno di cambiare le persone e i pensieri, perchè le scene cambiavano. Cmq lo ho segnalato all'inizio della seconda parte. Detto questo vi faccio notare che nel cap vi ho descritto alcuni lati (fisici e caratteriali) di Adam che era da un po' che non si faceva sentire.Come vi pare questo personaggio?, se alla fine della lettura mi scriverete qualcosa (un appunto o una recensione) sarò ben felice di rispondervi.


Ecco i nomi (i cognomi nn li metto tranqui) di chi in classe ha letto(rischiando una nota e la confisca del gioiello che avete tra le mani XD, scherzo, cmq siete stati grandi!!!put you heands up!!!):


-Sami

-Vale

-Michi

-Giorgy

-Daia (nn lo ha letto ma glielo ho spiegato)

-Barfy

-Fili

-Gianfry


Detto questo vi lascio ancora una settimana di tempo per pensare a cosa succedera nel prossimo obrobr...ehm..capitolo


BY Zu

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Capitolo 7
*** To talk ***


A star

To Talk- 7° capitolo


Durante una calda giornata di fine settembre , i nostri fidanzatini si trovavano a chiaccherare allegramente del più e del meno , nel famoso bar-karaoke in cui avevamo fatto la conoscenza di Erika.

-Beh, raccontami, durante la mia assenza il professor Fawcett ha cercato di sterminarvi?- fece Michele. Fuori da scuola non portava gli occhiali ed era ancora più affascinante. Così tanto che la cameriera del bar continuava a interromperli e disturbarli.

-Hi, hi ha cercato.. ma non c'è riuscito! Come vedi sono ancora qui viva e vegeta!- Disse Jelena sghignazzando. Per l'appuntamento , la ragazza aveva optato per un vestitino lilla, abbastanza corto senza però essere volgare, infatti sottolineava tutte e sue forme in modo delicato e fresco per la sua età.In tinta erano le ballerine, la borsetta e i piccoli orecchini a forma di cuore. I suoi capelli color oro, lunghi e leggermente ondulati, le ricadevano dietro le spalle, lasciate lievemente scoperte. Michele era un po' più sportivo: camicia bianca , lasciata sbadatamente sbottonata verso il colletto, jeans color grigio, e converse nere.

-Allora come vanno le cose con Kiara?- chiese ancora lui , all'oscuro di tutto.

-Beh, sai...devo dirti una cosa molto importante- si fece seria la ragazza mentre pronunciava quelle parole.

-Sentiamo ma non farmi preoccupare- rispose Michele cominciando a diventare ansioso e preoccupato.

-Ok, ti ricordi quando mi hai chiesto se c'era qualcosa tra me e Daniel?-

-Oddio, Jelena non vorrai dire che...-

-Ue, frena taci e ascolta, allora, dov'ero arrivata..? vedi che mi fai perdere il segno...- disse Jelena con finto rimprovero.

-OK, ci sono, che- venne interrotta Jelena dalla cameriera che per la millesima volta era venuta a rompere le cosiddette “scatole”.

-Desideri qualcos'altro...- fece la cameriera che sbattè le palpebre degli occhi come sanno fare solo le donne che lavorano in autostrada. I due, ormai sull'orlo di avere una crisi isterica , le risposero in malo modo -Se ne vada!- senza mai smettere di fissarsi.

-Ok, ok ho capito, potevate essere più gentili però...- e finalmente se ne andò via continuando a protestare a bassa voce.

-vai avanti- disse Michele in modo fermo e deciso. Ormai non ci stava capendo più niente e voleva vederci chiaro in quella storia.

-Io ti amo, non mi piace nessun altro- iniziò il discorso Jelena-ma la ragazza che ti ha detto che gli piace Daniel, ti ha raccontato una ball, per evitare che litigassimo. Lei è la mia migliore amica, capisci? Io ho litigato con Kiara. Quella ragazza si chiama Erika e...-

-Sai, ora che mi ci fai pensare assomiglia molto alla star di cui mi parli sempre..-

-Ovvio è lei!- disse Jelena guardandosi le unghie , come se nulla fosse

-cosa?- chiese Michele, che sembrava divertito da quella storia- è mai possibile che se manco io vengono fuori casini ?- disse sorridendo per la faccenda.

In risposta a quella domanda Jelena arrossì e cominciò a guardare il bicchiere davanti a se.

-Quindi , mi pare di capire che Kiara ha messo in giro questa voce per vendicarsi...scusa se lo dico ma che razza di amica ti eri fatta? Una vipera?- disse lui scherzando. In realtà Jelena, non amava per niente quella situazione, cioè, si ormai aveva chiuso tutti i ponti con Kiara, però sentiva, in fondo al suo cuore che le dispiaceva per lei, ma questo Michele non lo poteva sapere.

-no semplicemente è una stronza, scusa la parola, ma è la verità- dopo aver detto questo si sentiva più libera , come se si fosse tolta una peso enorme sullo stomaco. Jelena si alzò ad un tratto dal tavolo e prese la borsetta.

-che stai facendo?- chiese Michele incuriosito a Jelena che non aveva aperto bocca.

-a pagare no?non mi va di lavare i piatti per ripagare quello che ho appena mangiato- rispose la ragazza come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Non fece in tempo ad andare avanti che il ragazzo l'aveva fermata per il polso e l'aveva bloccata.

-Offro io- disse lui

-Cosa?ma sei pazzo?! Tocca a me!- detto questo si liberò dalla presa di Michele e si diresse a grandi passi verso la cassa. Quando fece per pagare la cassiera le rispose:

-Mi scusi, ma ha già pagato il ragazzo in quel tavolino laggiù- e indicò con un dito Michele che sorrideva soddisfatto.

-Ma quando..?- fece Jelena girandosi e avvicinandosi al ragazzo che si era alzato.

-Michele...!Uffi...- disse Jelena correndogli incontro e prendendogli le mani. Senza accorgersene le loro labbra era distanti fra loro di qualche centimentro. Michele,fece la prima mossa e si avvicinò leggermente, Jelena alla fine colmò quel piccolissimo spazio con un tenero bacio a fior di labbra. Quando si staccarono i due sorrisero contemporaneamente e si scambiarono uno sguardo felice e innamorato.

Usciti dal bar insieme per mano, Jelena si fece pensierosa e disse a voce alta -Devo chiedere scusa a Erika, ma Kiara non può passarla liscia-

-Penso che tu abbia ragione, e per farmi perdonare da te se vuoi poss..- non fece in tempo a finire la frase che Jelena lo interruppe.

-Perdonato-

-Ma come? Non c'è gusto?!- protestò lui scherzando

-Stai tranquillo io mi fido di te- disse la ragazza, ma non sapeva ancora quando avrebbe dovuto ricredersi...


Fine Capitolo


Com'è vi è piaciuto?

Allora inizio col ringraziare chi mi ha aggiunto tra le seguite e i preferiti e ringrazio la Sami, (che mi fa le critiche tutte le volte) e la Vale (che pazientemente legge questi obrobi tutte le volte chiedendomi il seguito). Poi devo dire che penso che utilizzerò un modo di raccontare oggettivo o da come dice la Sami, da NARRATORE OMNISCENTE (che paroloni... ^^)


detto questo aspetto i vostri insult...ehm le vostre recensioni...

bye

Lenina Blu

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Capitolo 8
*** to do ***


A STAR

to do


Erano passati 2 giorni da quando Erika aveva litigato con Jelena e fino ad allora non si erano mai parlate. Però Erika ci stava male, anche se la colpa era di Jelena, lei, pur di ritornare sua amica,avrebbe ammesso che la colpa era sua.

Così il terzo giorno, durante la ricreazione Erika, insieme a Jada,dopo che lacugina le aveva detto che non era giusto così, si presentarono al cospetto di Jelena.

-Ciao Jelena...ehm volevo chiederti scusa per ciò che ho fatto...-disse Erika, guardandosi la punta delle scarpe imbarazzata.

-Si, brava così si fa...stai tranquilla che ti perdono- disse Jelena con spavalderia e arroganza. Dopo qualche minuto di silenzio, Jelena abbracciò Erika e le disse-Scherzavo, sono io che mi devo scusare, tu mi hai aiutata e io ho dubitato di te. Mi dispiace, spero mi perdonerai...-disse Jelena abbassando la testa in segno di colpevolezza. Erika si rallegrò subito e rispose-Certo che ti perdono!-terminato l'abbraccio Jelena disse- Sai, ormai lo sai già che ho litigato con una ragazza che ora mi odia. Quello che è successo è tutto merito suo!- Erika si fece pensierosa, ma alla fine disse-Amen! Se non ha di meglio da fare poveretta...- con una faccia menefreghista. In quel momento scoppiarono tutte e tre in un'allegra risata.

-Scusa ragazzina, come ti sei permessa di farti vedere di fronte al mio Daniel?- disse Hilary alle spalle di Erika. Jelena non capendo cosa stava succedendo decise di domandare a Jada che non era impegnata nella discussione delle due.

-Ma cosa è successo?-

-Ah sai, mentre stavamo venendo da te qualche giorno fa, ci siamo imbattute in Daniel inseguito da questa oca...- disse come se nulla fosse.

-Chi sarebbe la oca?- chiese Hilary che aveva sentito.

-Secondo te? Oh, ma scusa, mi ero dimenticata che le oche non brillano per la loro intelligenza...- fece Erika fintamente dispiaciuta.

-Ehm...forse è meglio andare Erika...-disse Jada un po' titubante. Aveva paura che Erika potesse ritornare cattiva, come l'altra volta, e in questo caso non c'era Daniel che la poteva bloccare.

-Ma che scherzi? Neanche per sogno è così divertente prendere in giro quest'oca!-disse Erika girandosi verso la cugina. Ormai era troppo tardi, Jada non sapeva cosa fare,non voleva che in quella scuola, tutti pensassero che Erika fosse una bullista. Ma cosa poteva fare?IN quel momento non le veniva in mente niente. Ma forse perchè non era mai stata capace di nascondere bene le emozioni sul viso, che Jelena si accorse della sua frustrazione e intervenne.

Senza dire una parola, si avvicinò a Erika, la prese per un braccio e la trascinò via senza dire niente, seguita da Jada che le dava una mano.

Arrivate in giardino Erika, si staccò dalla presa e di colpo cominciò a calmarsi e a ritornare normale.

-Merda! É successo di nuovo!- disse fra se e se, guardandosi la punta dei piedi e sferrando un calcio all'aria.

-calmati, mi volete dire che cosa è accaduto? Non ci capisco più niente!- affermò Jelena ormai confusa.

In quel momento Jada scoppiò in lacrime e si sedette in ginocchio per terra.

-Ehi, che ti succede?- chiese Jelena stupita dalla reazione che aveva avuto l'amica.

-è colpa mia...vero?- chiese Erika con aria colpevole e arresa.

-no...è che quando diventi così, mi fai paura...e io...io penso che potresti ritornare da sola ed esclusa da tutti come un tempo...e allora- stava cercando di parlare tra un singhiozzo e l'altro Jada, quando venne interrotta da Jelena, che ormai era convinta che le sue amiche le stessero nascondendo qualcosa.

-ok, sputate il rospo, cosa sapete che io non so?- disse Jelena con aria sospettosa.

-Ero una teppista prima di diventare una star. Fine della storia.-disse Erika tutto d'un colpo con aria afflitta.

-capita- rispose Jelena, senza un filo di stupore.

-non sei stupita o inorridita per questo?- chiese Erika leggermente contrariata per questo.

-perchè dovrei...in questo mondo nessuno è perfetto, ma l'importante è che ognuno capisca gli sbagli che ha commesso, e cerchi di risolverli. Mi pare che questa notizia non sia trapelata nel mondo dello spettacolo, e da quanto ti conosco non ti piace la violenza. Me ne sono accorta quando tremavi di fronte a quegli ubriaconi. Si vede che sei cambiata, stai tranquilla io sono una tua amica e sono qui per aiutarti,no?- concluse Jelena con un bel sorriso disegnatosi sul viso.

-Anche io, voglio riuscire a darti una mano!- disse Jada con convinzione, dopo essersi asciugata le lacrime ed essersi alzata in piedi.

-Ragazze...non so cosa dire... veramente- disse Erika quasi commossa-vi voglio un mondo di bene!-

concluse la ragazza abbracciando, o meglio soffocando le altre compari.

-Da oggi in poi saremo invincibili!- dissero tutte tre in coro.
Ed era vero, insieme sarebbero riuscite a superare qualsiasi difficoltà, ma se provassimo a dividerle, cosa succederebbe...?


***fine capitolo***


Allora allora, vediamo un po' siccome non ho molto tempo perchè sono presa dalle bombe vi ringrazio tutti in generale.

Inoltre vi avverto che ho già, in mente i prossimi 8 capitoli. Sappiate che ci saranno nuovi incontri e sopratutto colpi di scena.

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Capitolo 9
*** Gomennasai-Scuse ***


scusate il disturbo, ma veramente io tra un pò prendo il computer e lo butto giù dalla finestra. Stavo per caricare il file e adesso che lo ho aperto al posto delle parole ci sono 4 pagine incomprensibili con dei segniche non assomigliano minimamente ne all'italiano o al russo...chiedo perdono

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Capitolo 10
*** To kiss ***



A Star- Capitolo 9

To Kiss


Erika stava facendo i compiti quando, durante il pomeriggio , accese, per fare un piccolo breack, la tv, sul suo canale preferito. Il canale si chiamava MW ,ovvero Music on the World, e come si può capire dal titolo, trasmetteva prevalentemente, programmi musicali.
Ad un tratto partì un clip musicale di una rock band che stava spopolando tra i giovaniin quel periodo erano i Black Metal Rock, ma al contrario del nome, non suonava musica metallica, ma un rock nuovo e con uno stile tutto loro,come se fossero dei professionisti.
-Non ci posso credere,quello è...ma allora...- disse Erika quando vide il bassistadel gruppo. In quel preciso istante le arrivò un messagigo sul cellulare, da parte della sua manager Olivia, che diceva che, il giorno dopo , sarebbe passata a prenderla per portarla all'agenzia. Olivia era una donna sulla trentina , che portava gli occhiali e aveva dei lunghi capelli lisci neri. Olivia però era anche una donna con stile, infatti Erika sosteneva di non averlamai vista con un altro abito diverso dal tailleur. Erika infatti stimava molto quella donna, perchè, anche se a volte era troppo testarda e rompiscatole, aveva una grandissima forza di volonta, e bene o male sapeva rimediare a tutti i suoi sbagli.

***

Il giorno dopo all'agenzia Erika e Olivia erano sedute nell'ufficio dedicato a loro e stava discutendo sualcune proposte di lavoro.
-A proposito di film, il regista che ti ha chiesto di trovare una figura maschile per il film, mi ha detto di dirti che ormai ci ha già pensato lui. Sarà il bassista di una rock band che ultimamente sta spopolando. Sono i...-disse Olivia corrugando la fronte in segno di concentrazione.
-i Black Metal Rock- disse tristemente Erika.
-E non sei felice?io alla tua età micaero circondata da così tanti fighi- disse Olivia che da dietro gli occhiali le aveva fatto l'occhiolino. Erika la detestava quando faceva così, a lei non interessavano cose di questo genere, quando mai lo avrebbe capito?
-Uh si ...sto facendo i salti di gioia...- disse con finta allegria Erika.
-Ma perchè?- chise con voce indagatrice Olivia, ma non attese risposta perchè continuò il suo discorso.
- Bhènon mi interessa, saranno affari tuoi, comunque lo sai, vero, che ci saràuna scena di bacio ?- disse Olivia con non curanza, facendo finta di sistemare alcune carte. Sapeva bene che reazione Erika avrebbe avuto. Infatti la star nonn appena aveva sentino le parole "scena di bacio" , aveva spalancati gli occhi e la sua carnagione stava cambiando da un rosso scuro adun verde tendente all'azzurro.
Olivia sapeva bene cosa avrebbe detto ,  e sapeva anche come doveva rispondere a Erika per convincerla a tranquillizarsi, e chein fondo era solo la scena di un bacio.
- Cosa? Ma sei fuori di testa? Io non lo farò mai!- disse a quel punto Erika rossa dalla vergogna e alzandosi in piedi. Olivia che si era aspettata una reazione del genere le rispose tranquillamente.
-Ormai hai firmato.-
A quelle parole Erika si accascio sulla poltrona continuando a ripetere a bassa voce, con un tono di voce che avrebbe fatto risvegliare persino i morti
-Perchè...perchè...perchè...-

Fine capitolo

Scusate se è così corto, ma con questa vergogna di computer che tutte le volte che scrivevo questo capitolo e lo salvavo , me lo faceva sparire, giuro che ho cominciato a perdere le staffe...

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Capitolo 11
*** To disappoint ***


A Star
to disappoint

Mancavano tre giorni alla partenza per girare il film che naturalmente si trovava in un posto esotico, indovinate un pò dove? A Miami. Bè non è proprio molto esotico ,ma ci si avvicina...Erika stava trascorrendo uno dei suoi utlimi giorni insieme alle amiche, in un centro commerciale. Per evitare di farsi riconoscere portava occhiali da sole e berretto fucsia, il famoso berretto che aveva fatto riconoscere a Jelena, chi realmente era.
-Bene, ora dove andiamo?- chiese Jada allegramente. Lei aveva già fatto alcuni acquisti, ma aveva ancora voglia di spendere.
-Jada! Cavoli ci siamo dimenticate, mercoledi c'è il ballo a scuola! Tu ce lo hai un vestito? e tu Erika?- chiese Jelena con aria incuriosita.
-Ma io questo mercoledi sono a Miami...non ne ho bisogno- disse Erika con naturalezza. La star era l'unica del gruppo a non aver compratoniente, perchè fino ad ora nessun vestito gli era piaciuto veramente.
-Nooo- dissero Jelena e Jada in coro.
-Cioè tu, vuoi dirmi che...-disse Jada scandalizzata.
-che non vieni al ballo?!- Disse con altrettanto stupore Jelena.
-Si!-disse Erika sorridendo, gli sarebbe piaciuto andare, ma proprio non ce la faceva con i tempi - Bhè, ragazze non pensate a me,uh ma guarda quella gonna nella botique, non è strafica!-disse indicando una gonna, che non le piaceva affatto, ma lo fece per sviare solo un pò il discorso. Non fece tempo a guardarsi intorno che le due amiche erano già di fronte alla vetrina.
-Incredibile, ma Erika ha una vista da falco, non è vero?-disse in lontananza Jada
e Jelena le annuì solamento, occupata com'era asbavare per lagonna indossata dal manichino.
Erika si lasciò uscire un sospiro di sollievo. E ritornò a pensare alla partenza dei giorni successivi. Ritornò con la mente al bassita, e poi stranamente le venne in mente che ormai il suo piano di conquista di Daniel,per portarlo a diventare un attore, non serviva più. Ripensandoci però era preoccupata anche per la scena del bacio, perchè non aveva ancora baciato nessuno. Si era strano che a 14 anni non avesse mai dato il suo primo bacio per la prima volta, ma non voleva cedersi facilmente, non voleva essere usata: se voleva amare veramente qualcuno, voleva che fosse il solo e unico, non le erano mai interessati i tira e molla.
Mentre era assorta in quei pensieri sentì una voce familiare richiamarla sul pianeta Terra.
-Ciao Erika, che coincidenza!- Un ragazzo alto e moro era difronte a lei. Daniel.
-Oh ciao Daniel!, come mai qui in giro?-chise Erika colta un pò alla sprovvista.
-Sono qui con alcuni miei amici,ma meglio che non li conosci...- disse roteando gli occhi - E tu?-
-Ehm...sono qui con Jelena e Jada, sono a quella vetrina laggiù e sono eccitate all'idea di andare al ballo. Anche a me sarebbe piaciuto molto andare, ma in quel periodo sono via, anzi... starò via per un mese intero...- concluse la ragazza sorridendo.
-E come mai?- chiese Daniel. Erika, giurò che sul suo volto, per un istante era apparso una nota di tristezza, nei suoi occhi, ma poi era tutto sparito.
-Ah, un film...però io non voglio andare, cioè non voglio girare l'ultima parte...-
disse Erika un pò imbarazzata.
Daniel fece cenno di continuare il discorso con la testa. Erika, non se ne era nemmeno accorta, ma loro due,o meglio lui si era avvicinato notevolmente: Jelena aveva ragione a dire che era un porco. Ci stava provando persino con lei. Eppure per un secondo avrebbe giurato che si fosse rattristato.
Erika cercava di pensare a cosa rispondergli ma anche acome liguidarsi in fretta.
-Erika hai visto quell'abito?- come l'angelo custode viene a salvarti nei momenti più difficili, Jelena, era intervenuta nel momento giusto.
Dopo la presa dell'amica Erika aveva riacquistato la sicurezza e aveva risposto con menefreghismo a Daniel: se anche lei fosse importato minimamente a Danie, così l'avrebbe ferito di sicuro. Quindi senza neanche controllarsi gli rispose anche per vedere che reazione aveva, mentre era trascinata a forza da Jelena:
-ci sarà un bacio, e quello per me sarà il primo- A quelle parole il volto di Daniel non espresse alcuna emozione, resto serio e basta. Ma quando quelle paroleraggiunsero le orecchie di Jelena si bloccò.
-Cosa? e tu non mi dici niente, ecco perchè eri in pensiero tutto il tempo!-disse Jelenain un impeto di rabbia.
-amen chi se frega, ci vediamo Daniel salutami il tuo compare...-disse Jelena che improvvisamente era ritornata normale come senon fosse successo nulla.


Fine capitolo

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Capitolo 12
*** To leave ***


A Star

To Leave


Sono le dieci di sera dell'iltimo gionro prima della partenza, e Erika è su letto sdraiata mentre sta leggendo un libro. Quando il rumore di un sms dal cellulare la risveglia dalla lettura. Sempre cpn la solita allegri prende il telefonino e legge il contenuto del messaggio.

Mi disp da morire,
ma io domattina nn
posso venire all'aeroporto.
Ti saluto adesso... Kiss kiss

Jelena

Dopo aver letto l'sms Erika sorrise e si sedette sul letto.
Ora che ci pensava, un pò le dispiaceva partire,ma allo stesso tempo non vedeva l'ora di iniziare a girare il film. Non appena nel suo cervello disse la parola film ,le sembrò di sentire la voce di Olivia che diceva "Scena di bacio". Al solo sfiorare di quel pensiero, Erika prese il cuscino e se lo ricaccio in faccia, mentre si buttò sul letto. La persona che avrebbe dovuto baciare era Josh, il bassista del gruppo. -Non ne ho voglia- disse ad alta voce.

***

-Ragazzi sapete come mai Erika,oggi non è presente?- chiese la professoressa alla classe. A quella domanda Jelena alzò la mano.
-dimmi Jelena-
-starà all'incirca viaper un mese, per una sessione di recitazione in un set cinematografico posizionato a Miami- Jelena aveva usato questi paroloni solo perchè si ricordava da come aveva parlato una giornalista in tv.

***

-Olivia , entro quanto arriveremo?- chiese Erika ansiosa di arrivare a Miami.
-penso in una o due ore al massimo- rispose la manager.
Erika e Olivia si affrettavano a salire sull'aereo dopo aver salutato per le lunghe Jada, che era riuscita a venire.
Non appena avevano trovato posto, Erika prese il cellulare per spegnerlo, poichè è vietato tenerlo acceso mentre si vola , quando vide che le era arrivato un sms, da 10 minuti.

Buon volo,
spero mi regalerai un biglietto per andare a vedere
il tuo film al cinema.

Daniel

Fine capitolo

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Capitolo 13
*** To lie ***



A Star
To lie

-Olivia? Sei sveglia? vado un attimo in bagno...- disse Erika alzandosi dal suo posto. Erano le quattro della mattina, e il loro viaggio sarebbe durato ancora un pò.
-Vedi di non perderti...-disse la manager con gli occhi chiusiper il sonno.
-Ma come faccio a perdermi secondo te ? non sono stupida fino a questo punto...-disse ridacchiando Erika. Ma la manager le rispose semplicemente con un cenno della testa e poi ritornò nel mondo dei sogni.
Erika camminava in punta dei piedi per non fare rumore, il contrario di ciò che volevano fare le sue scarpe. Per evitare di farsi scoprire indossava il suo mitico berretto fucsia e aveva gli occhiali da sole agganciati alla maglietta.
Ma mentre camminava le scivolò dalle mani il cellulare. Dopo quella caduta Erika avevail timore di aver svegliato qualcuno ma si guardò in giro e vide che tutti stavano dormendo beatamente e tirò un sospiro di solievo. Quando si voltò al sedile afianco si irrigidì subito. Josh era li a fianco a lei. Il bassista era proprio, come direbbe Jelenaun gran pezzo di "figo", sopratutto adesso che i capelli dorati e un pò mossi brillavano alla luce del sole dell'alba che entrava da un finestrino chiuso male. Erika conosceva già il bassista perchè era stato un suo carissimo amico d'infanzia ed era stato anche clui che le aveva rubato il primo bacio. A quel pensiero Erika divenne tutta rossa.
-no no no no no-  disse tra se e see poi improvvisamente le sue gambe cominciarono a correre fino ad arrivare alla porta del bagno. Erika entrò subito nel bagno si guardò allo specchio e cominciò a pensare.
Dopo essere uscita dal bagno fece un bel respiro e sempre in punta di piedi corse verso il suo sedile che fortunatamente era molto lontano da quello di Josh. Ma la fortuna non l'abbracciò ancora perchè dopo essere passata a 100 km orari vicino al sedile di Josh sentì una mano afferrare il polso. A quel punto Erika stava per fare un infarto quando si girò e vide che un uomo vestito in giacca e cravatta l'aveva fermata.
-Scusi ma lei è Erika?- chiese lui anche se conosceva già la risposta.
-Ehm ma lei chi è?- disse Erika che si stava cercando di riprendere dalla corsa e dal colpo.
-Oh mi scusi, che villano non mi sono nemmeno presentato, io sono Kira Toshiyama, manager di Josh, volevo proporle di passare alla nostra agenzia , la tratteremmo sicuramente benissimo ...-
-Kira non importunare la mia collega...-una voce da dietro Erika si fece sentire , non appena quelle parole giunsero alle orecchie della ragazza, rischiò veramente di avere un infarto.
-O ciao Josh...da quanto tempo...- disse Erika tentando di azzardare un discorso -Come...ma se noi non ci conosciamo...?- disse lui. Josh, però aveva fatto un cenno con gli occhi come per dire "stai al gioco".Erika non capì perchè ma stette al gioco comunque.
-Oh si scusa è che tutte le volte che ti vedo che sia alla tv o sui giornali,mi ricordi sempre un mio caro amico...- cercò di inventarsi una balla come meglio potè, epoi si congedò.
Non appena tornata al posto, cominciò a cercare il cellulare, quando vide che un ragazzo biondo si avvicinò a lei, era di nuovo Josh e magicamente aveva il cellulare in mano.
-Scusa Erika ma ti prego stai al gioco...più tardi ti spiego...- disse lui
-Non ti scuso affatto, perchè cavolo fai finta di non conoscermi, ti vergogni di avermi come amica?-disse lei cercando di non alzare la voce.
-Ho memorizzato il mio numero di cellulare sul tuo, questasera mandami unsms e ti spiegherò tutto- disse lui senza ascoltarladetto questo le girò le spalle e si andò a sedere. Ma Erika era su tutte le furie e non sarebbe bastata una minima spiegazione per calmarla.

Fine capitolo

Allora ecco qua questo nuovo capitolo e devo dire (modesti a parte) che mi è abbastanza piaciuto ^^ anche se ilmio computer ha fatto sparire laprima versione.
Allora cosa ne pensate ?

Ringrazio Tamara Chan per aver recensito ben due capitoli ( Ti faccio un monumento!!!!) e la informo che ho preparato (in testa) già il finale e penso che ti piacerà decisamente.

Detto questo vi saluto e ci vediamo tra qualche giorno.

Ps: Ho in mente una nuova fic che mi piace sempre di più quyindinon manca moltoalla fine di A Star purttroppo. Sappiate comunque che penso di fare una seconda serie!!

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Capitolo 14
*** To lost ***



 A star

To lost

-Caldo caldo caldo...voglio tornare indietro...-continuava a lamentarsi Erika. Infatti non appena aveva messo piede a Miami ,era stata investita da un forte vento caldo.
-Lo so che c'è caldo , non c'èbisogno che me lo ricordi ogni secondo...-aveva detto Olivia cercando di zittire Erika con la sua continuava cantilena.Ma la star non l'ascoltava minimamente e aveva smesso solo quando erano salite sulla macchina che le portava all'hotel e dentro l'hotel.
Dentro la hall del loro hotel a cinque stelle (minimo...) , Erika era subito corsa verso il giardino con piscina che assomigliava ad una cascata e era rimasta ad ammirare il luogoin cui avrebbe trascorso per ben un mese intero.
-Erika, andiamo in camera!-disse Olivia, dopo aver preso la chiave della stanza.
-si arrivo!- disse Erika e la seguì subito.

***

-Come? Perchè? Io...io non capisco...cosa ho fatto?-dise Jelena con una lacrima che le rigava il volto.
-Semplicemente mi sono stufato di te.-disse lui con fermezza-
-che significa?-disse la ragazza che era scioccata da quello che stava succedendo.
-significa che ti mollo , perchè ho dovuto fingere di essere un'altra persona per troppo tempo.Io non sono come credi, e mi sono stufato. Ti saluto- detto questo Michele le girò le spalle e se ne andò. Jelena che ancora non ci credeva rimase a piangere in silenzio sul marciapiede. Dopo un tempo che per lei era indeterminato, ma perchè non le importava cominciò a camminare, a camminare,a camminare.Ricevette molte telefonate preoccupate da parte dei genitori, ma lei non rispose.Il suo stato di shok non glielo permetteva. Quando saranno state le nove e mezzo di sera , ad un tratto sentì una mano afferrare il polso e  la bloccò.
-Jelena sei tu?- una voce familiare l'aveva richiamata sulla terra. Ma Jelena rimase silenziosa.
-Jelena rispondimi!- era Adam, che cominciava a preoccuparsi per il silenzio della ragazza.A quel punto il ragazzo stufo di quel silenzio si mise di fronte alla ragazza e le tirò un leggero schiaffo sulla guancia per vedere se reagiva.
-Ahia! ma che cavolo fai, sei idiota?- Al dolore Jelena ritornò normale e fece tirare un sospiro di sollievo all'amico.
-mi spieghi che ti è successo?- chiese lui -malosai che i tuoi ti stanno cercando? mi hanno persino chiamato a casa, per chiedermi se eri da me-
-e tu? cosa hai detto? -chiese Jelena vagamente interessata a quello che stava dicendo il ragazzo.
-gli ho detto di no...ma aspetta che li chiamo...gli dico che avevi preso l'autobus sbagliato e che ti eri persa, e il cellulare si è scaricato, perciò non li hai potuti contattare.-disse lui tutto indaffarato a scrivere il numero sul cellulare.
-pronto... l'ho trovata, si era persa e.....an quindi siete fuori città...volendo ho spazio a casa da me,la farò dormire in stanza con mia sorella...mmh ok no non è un disturbo... ok a domani- detto questo chiuse la telefonata. Erano le nove di sera e in quel postaccio in cui era andata acacciarsi Jelena era al buio.
-Senti...non preoccuparti..adesso vado a casa e...-disse Jelena tentando di  sembrare normale,ma inutilmente.
-No, tu non vai da nessuna parte...vieni con me, ti porto a casa da me,sta notte dormirai con Giulia-detto questo cominciò a prendere il suo giubbino e a toglierselo -tò tieni, fa freddo ,mettitelo altrimenti ti becchi la febbre idiota...-disse lui cercando di sollevare l'atmosfera -chi sarebbe l'idiota? idiota! - disse lei pronta a lanciargli addosso mille maledizioni.
A quel punto Adam scoppiò a ridere.
-cosa c'è da ridere?- chiese le arrabbiata.
-oh niente, è che i tuoi sbalzi di umore sono incredibili, tieni- fece lui porgendole il giubbino.
-oh , grazie, ma tu non avrai freddo?-chise lei lievemente arrossita.
-ma infatti  non credere che te lo lascerò per tutto il tragitto...- disse lui con la sua solita aria da saputello.
-e chi ti dice , che io te la ridarò indietro?-rispose Jelena .Con Adam ,almeno si sentiva un pò meglio, e lui aveva capito che era meglio non chiedere cosa fosse successo. Adesso almeno aveva qualcuno a fianco che controllasse i suoi sbalzi di umore.

Fine Capitolo

Allora vi è piaciuto? confesso che mentre scrivevo la seconda parte avevo freddo anche io...XD, ma ora passiamo a rispondere lamia adorata Tamara chan, chemi recensisce ogni volta ^^ (grazie, mille, non so come fai a sopportarmi ...):

Tamara chan:Il monumento prima di iniziarlo, mi serve sapereselo vuoi in oro o argento ...XD Mi dispiace ma Kira lo sentirai parlare altre volte, comunque sono riuscita nell'intento di farlo antipatico, perchè...mi sta antipatico anche a me !!!Riguardo Erika e Daniel....ti dico solo che per metà ci hai azzeccato...perchè poverina ho preparato per lei molte cose hi hi hi...

bene vi lascio alla prossima ^^

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Capitolo 15
*** To rain ***


A star

To rain

L'ultimo tratto di strada erano stati costretti a correre, perchè eracscoppiato un acquazzone che sembrava non avesso intenzione di finire.
Era ancora andata a casa di Adam, già da piccoliavevano stretto "amicizia" e Jelena ogni tanto veniva a giocare a casa sua con la sorella Giulia, un anno più grande di lei.
Adam era ricco sfondato, ma cercava, inutilmente di non darlo a vedere, perchè anche se Jelena c'era già stata, casa sua era una villa enorme, più grande persino di quella di Erika. Lui fece come se nulla fosse .
Appena entrati Adam appoggiò le chiavi su un mobile della grande sala di ingrsso in marmo bianco e nero.
-Piere!- chiamò lui. Agli occhi di Jelena, lui era molto ma molto difficile perchè, anche se raramente era comprensivo e simpatico,a volte no (quasi sempre) infatti adesso era tornato il ragazzo viziato e annoiato di sempre.
Il maggiordomo lo raggiunse subito e rispose con unvago accento francese.
-Mi dica signorino, sono al suo completo servizio- disse lui inchinandosi.
-Prepara un bagno per la signorina, e poipreparane uno anche per me. Inoltre siccome questa notte la signorina si fermerà a dormire in stanza con Giulia, preparale un letto. Chiamami quando è pronta la cena.-detto questo lo congedò. Jelena era diventata rossa, non era abituata a essere chiamata signorina così tante volte, ma poi sopratutto da lui, era strano il modo in pronunciava quelle parole, inmodo distaccato.
-grazie, ma non dovevi...- disse Jelena alle spalle di Adam.
-certo che dovevo, sei anzi siamo bagnati fradici,non mi vorrai inzuppare tutta la casa vero...-aveva detto lui con fare distratto andando verso un divano color nero in pelle.
-peccato, sai... il mio obbiettivo era proprio quello-disse lei per risponedere alla battutina di Adam.
-ti vado a chiamare Giulia...- disse lui, sembrava che tutto ad un tratto lui volesse andarsene perchè si era stufato. Jelena però, che sentiva che se lui se ne sarebbe andato sarebbe ritornato nello stato di coma in cui era prima, disse:
-mi ha mollato- disse lei tutto ad un tratto e le ci volle una forza incredibileper evitare di scoppiare apiangere.Aveva un minimo di orgoglio da cnservare e non sarebbe mai scoppiata a piangere di fronte ad un maschio.
A quelle parole Adam si girò e si bloccò, fino a quel momento le aveva dato le spalle ma  finalmente si era deciso a girarsi epuntareil suo sguardo smeraldino su di lei.
-Michele?- chieselui, solo per accertarsene.
-no guarda, il mio gatto!- disse Jelena cercando di sviare un pò il contenuto pesante di quella discussione.
-Jelena non scherzare, se ti fa male non devi tenere tutto dentro- disse lui tutto d'un fiato serio. Non scherzare ? lo diceva proprio lui, che fino ad adesso aveva fatto di tutto per buttarla sul ridere o per fregarsene altamente? ma come cavolo si permetteva?!vabbè che aveva ospitato Jelena però...la ragazza decise quindi di non alzare troppo la voce in casa di altri e chiuderla lì.
-Senti! Non sono affari tuoi- mentre stava per terminare la frase , vide spuntare da dietro la schiena del fratello una ragazza dai capelli color rosso scuro e gli occhi verdi, indentici a quelli del fratello.
-uhuhuh Adam ammettilo che tu non sei capace a consolare le persone...- disse lei con aria da sapientona.Era Giulia.
-e secondo te io starei cercando di consolarla?come puoi dirlo?-disse lui di rimando con la solita faccia beffarda che sapeva come far perdere le staffe a Jelena.
-ho sentito TUTTO! e ora...-disse lei socchiudendo gli occhi e poi si avvicinò a Jelena che era rimasta immobile a  osservare quella scena. Le prese la mano e notò che era in pigiama, poi disse -lei viene con me...- concluse la frase come se la sapesse lunga, e la cosa fece rabbrividire un pò Jelena.
-ah io non vi capisco... ci vediamo a cena- disse Adam girando le spalle alle ragazze.
-si si scappa pure, tanto si vede che sei rosso di vergogna fino ai piedi...- cominciò a prenderlo in giro.
Il ragazzo si bloccò si girò e disse -Parli tu che diventi  rossa quando vedi quella band di froci alla tv che si chiamano Black Metal Rock...o una roba del genere-
in quel momento Jelena e Giulia risposero insieme -Tu sarai frocio!- dopo si girarono cominciarono a parlottare di qualcosa. Adam se ne andò quasi subito. Aveva altro a cui pensare.

Fine Capitolo

Lo so lo so, dovreste linciarmi perchè non sono in ritardo ma di più è che... basta scuse...comunque mi si blocca continuamente sto ***** di computer di *****...andrei avanti  per un ora a dire parolacce ma mi fermo....comunque spero vi piaccia e ora passo a rispondere alla mia fedelissima fan preferita che si impegna a recensire sempre: Tamara Chan!!!!

Tamara Chan: Tranqui ti aspetterò ^^ e comunque mi sono già preparata il finale, e sappi che...sorpresa^^ comunque secondo me ti piacerà a metà, perchè...vedrai, insomma, sono troppo tentata dal dirti come finisce questa storia, solo che non voglio rovinarti la sorpresa...uffi chedifficile che è fare l'autrice di fic :(...stai tranqui cercherò di aggiornare  regolarmente e non troppo presto (come , anche se raramente  a voltre succede  XD) perchè altrimenti ti perderesto troppi cap ^^. Detto questo ti saluto e spero ti piaccia ^^

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Capitolo 16
*** To tell ***



A star
to tell


Da quando Erika era arrivata a Miami non aveva fatto altro che cercare di evitare di rimanere da sola con Josh, infatti non voleva per nessun motivo al mondo parlargli dopo che continuava a fingerla di non conoscerla. Insomma, lui era stato quello che le aveva rubato il primo bacio! E ora fingeva...Nel tempo però in cui rifletteva, e lo esaminava non poteva dire di  avere brutti gusti in scelta di ragazzi,perchè non era per niente male. Finchè una sera Erika e tutto il cast non è stato invitato a mangiare a cena fuori in uno dei più lussuosi ristoranti.
Per la serata Erika sperava davvero tanto di poter stare tranquilla e di dover stare lontana dagli occhi scuri di Josh che mentre parlava le si imprimevano nella mente.
Nemmeno per la scelta degli abiti era entusiasta e aveva messo adosso la prima cosa che le era capitato sotto mano.
-Cosa desidera?- chiese una cameriera dall'aria molto severa.
Erika che era ancora nel mondo delle nuvole non si era accorta che la cameriera chiedeva con insistenza che cibo desiderasse.
-mi porti da bere una coca cola e...è troppo chiederledi farmi una pizza?-chiese Erika. La cameriera la guardò di sbiego e poi rispose:
-mi dispiace ma qui non facciamo "la pizza"-
-allora mi porti quello che seondo lei mi potrebbe piacere-disse Erika con noncuranza e si girò. Non aveva la minima voglia di andare amangiare fuori , ma Olivia, come al solito,l'aveva costretta, e così si era ritrovata di fronte a un suo ex, con a fianco un giapponese di manager, che sembrava la volesse aggredire da un momento all'altro.
-come desidera-rispose l'inserviente.

***

-Olivia vado un attimo fuori...-disse Erika
-Ah ok...-disse la donna mentre stava mangiando.
Verso metàcena,Erika prese la sua borsa e si alzò. Aveva bisogno di una boccata d'aria fresca e non vedeva l'ora di andare a dormire.
La terrazza del ristorante era grande e anche qui vi mangiavano le persone. Erika per un attimoaveva sperato che il posto fosse più tranquillo e silenzioso, ma quando aveva visto schiere di inservienti muoversi fra i tavoli, si era chiesta se non fosse stato meglio rimanere seduta a tavola.
-ehi, cos'hai?-una voce da dietro le spalle la colse impreparata. Erika si girò e osservò che era Josh, e non un'altra persona  come avrebbe sperato.
-Perchè devo far finta di non conoscerti?- chiese lei tutto d'un fiato
-Uh..che diretta. Comunque,la faccenda è questa: il mio manager, vuole a tutti i costi che tu entri nella nostra agenzia, così lo faresti guadagnare ancora di più visto che è anche il capo. Capito? e siccome vuole che ti convinca io stesso, meglio non fargli sapere di quello che è successo no?- disse lui continuando guardandosi un pò in giro e sorridendo, -Perchè tu vorresti che succedesse di nuovo?- disse con una strana luce negli  occhi.
Erika,di scatto gli rispose ad alta voce
-No!- spingendolo indietro.
-Perfetto, così continua a insultarmi, perchè Kira ci sta osservando...-
-brutto cretino,ma allora lo hai fatto apposta!- disse Erika che cominciava a irritarsi sul serio.
-ecco ora possiamo riprendere la conversazione normalmente...non ci guarda più-
-ah, parla pure da solo, perchè io me ne vado- disse Erika che gli diede le spalle, e fece per andarsene, quando si bloccò e nel cervello le si accese una lampadina.
-Solo per informarti, tu non mi piaci, a me piace un altra persona, che per fortuna tu non conosci. Ci vediamo...- sapeva Erika di aver colpito nel segno, e questo suo attegiamento nei confronti di Josh, le ricordava quando ancora scorrazzava per le vie della sua vecchia citta, con la fama di essere una teppista.

Fine capitolo

Chiedo perdono ma mi manca l'ispirazione e devo dire che questo capitolo mi fa proprio schifo, solo che la mia fantasia e partita per le hawaii e non si decide a tornare.
Ringrazio ancora infinitamente chi mi segue, ma sopratutto chi ogni volta si prende a briga di recensire... THANKS

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Capitolo 17
*** To loud ***


 

 

A star
 
To Loud
 
Fuori continuava a piovere, ma Jelena non se ne curava perchè lei  ora si trovava a casa di Adam. Non fatevi strane idee, 
lei dormiva in camera con la sorella e lui in camera sua.
-Dai racconta che cosa è successo?- chiese Giulia, dopo aver finito la doccia. Le due ragazze erano sul letto e Jelena
 attendeva che la vasca da bagno si riempisse.
-Michele mi ha mollato- disse tutto d'un fiato. Pensava che se si fosse confessata a qualcuno sarebbe stata meglio, e
 infatti era così, però lei sentiva il bisogno di parlare o con Erika o con Jada.
-Quando si dice che una persona è diretta...- commentò Giulia.
-Comunque sia, come vai?- chiese la sorella.
-Come vuoi che vada? Ci sto male, ma è più che altro mi da fastidio il fatto che mi abbia usata per i suoi giochetti...- disse Jelena.
-Immagino...comunque lo sai che i maschi sono stupidi, non ci devi fare affidamento. Ci sono poi anche ragazze che fanno 
così ma tu lasciale perdere. Spero che dopo il bagno starai bene, ora vai perchè l'acqua si fredda...- disse Giulia sorridendo.
Sembrava saperla lunga però Jelena si limitò ad annuire e a dirigersi verso il bagno.
Quando stava per aprire la porta Giulia le chiese ancora una volta:
- Come mai ne hai parlato subito con me e non vuoi che lo sappia Adam? Sai-
-Non voglio che lo sappia, perchè ho paura che poi cominci a prendermi in giro e a reputarmi come una fallita...-
-Quindi non vuoi deluderlo?-
-Vado a fare il bagno...Mi dispiace ma non mi piace Adam, Giulia lo so che credi ancora che siccome da piccola 
mi piaceva ora sia ancora così, ma non è vero...-disse Jelena ed entrò nel bagno.
 
***
La cena trascorse in modo più allegro e spensierato e i tre rimasero a guardare i film fino a tardi.
Quando andarono a dormire, Jelena sprofondò nel sonno, quando verso le due di notte si svegliò e cominciò a pensare.
Forse quello che aveva detto Giulia era vero...non voleva deluderlo, ma lei odiava Adam, come avrebbe potuto?e poi  quando era 
stata scaricata da Michele era rimasta shokkata, perchè vedeva in lui il suo punto di riferimento...però doveva ringraziare Adam
se non si era beccata una bella tosse grazie alla pioggia, lui le aveva prestato il giubbino ed era venuto in cerca di lei,in pratica lui per lei c'era sempre stato. Ma questo è quello che faceva un amico, o no?
Ad un tratto sentì aprirsi la porta e Jelena cominciò a spaventarsi,forse qualcuno era entrato nella villa, forse stava venendo a...
semplicemente era Adam. Jelena lo riconoscette subito anche se era nascosto dalla porta perchè tossì. Lei aveva evitato la tosse
 ma lui si era preso un raffreddore...
-Che ci fai qui?- chiese Jelena a bassa voce alzandosi dal letto e andandogli incontro.
-Mia sorella ha una scorta di caramelle per il mal di gola, che chissa come mi è venuto, perciò sono venuto a prendere un pacchetto,
 visto che non riesco a dormire.-
-ahn...- Non sapeva spiegarsi come ma Jelena rimase un po' delusa...-
-Quindi ritorna a dormire...-
-non ci riesco...-
-provaci...-
-grazie tante-
-senti...vuoi venire giù ti faccio una tazza di thè, perchè non riesco a dormire nemmeno io, però poi andiamo a dormire ok?- 
detto questo il ragazzo sorrise.
-grazie...-rispose Jelena che in chissà quale modo si sentiva entusiasta.
***
 
Jelena aveva davanti a se una tazza fumante di te al limone e alcuni biscotti al cioccolato.
-Allora, come è ?- chiese Adam mentre stava ancora trafficando con le pentole e pentolini vari.
-Cosa?- rispose Jelena cadendo dalle nuvole.
-il thè...-disse luicambiando il tono di voce. Prima era più amichevole adesso invece era diventato più freddo.
-Mi dispiace doverti causare tutto questo, e poi non dirti nemmeno il perchè... ma vedi , Michele mi-
-Non mi interessa, vado a dormire...- disse lui prendendo la tazza e portandosela verso la porta.
-Mmmmmmmmhhhh, come mi fai irritare quando fai così.....possibile che insisti per tutto il giorno e poi non lo vuoi nemmeno 
sapere...vabbè cavoli tuoi- disse Jelena, sicura di aver fatto centro.
-Senti non mi interessano i tuoi problemi ok? Ne ho già tanti di mio e-
-Michele mi ha mollato- disse Jelena di colpo. Stranamente si sentiva ridicola ad ammettere che era stata scaricata così di 
punto in bianco però era successo.
-Finalmente ti sei liberata di quello scocciatore, “so tutto io e sono pù figo di te”-
Come aveva previsto Jelena aveva cambiato subito discorso, ormai lo conosceva da troppo tempo e gli piaceva giocherellare così.
-Hai ragione, ora che mi ci fai pensare era anche un pò maniaco...- disse Jelena sorridendo, era il modo migliore di prenderla in quel momento. 
Meglio che mettersi a piangere. Ora non sapeva perchè cominciava a stare male e faceva di tutto per non piangere. Non davanti a lui.
-Vedo che cominci ad aprire gli occhi, ma sei sicura di stare bene ?- Adam aveva capito subito che c'era qualcosa che non  andava. 
Non appena Lui si era avvicinato per vedere se stava bene , una lcrima rigò il volto di Jelena. Merda. Era successo.
-Mi dispiace, io..-
-Stai tranquilla, vieni in salotto e sediamoci lì un attimo-
 
Alla fine i due si erano messi in salotto, lui senza dire niente aveva acceso la tv e messo su un film comico, e avevano passato
 la notte a chiaccherare, fino a che non si erano addormentati.



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Capitolo 18
*** To wake up ***


A Star


To wake up


Jelena aprì gli occhi, sentendo il braccio destro tutto informicolato. Alzò il palmo della mano destra e la stiracchiò un attimo. Se la sentiva tutta indolenzita. Provò a fare mente locale, visto che non riusciva a capire perchè si trovava in una casa a lei sconosciuta. Poi ricordò di quello che era successo e di come era rimasta a casa di Adam.

Quando Michele gli aveva detto quelle cose c'era rimasta non male, di più. Era rimasta sconcertata dal fatto che lui l'avesse mollata così facilmente. Lei però non si era accorta di niente.

Si riscosse dai suoi pensieri, quando sentì una presenza accanto a lei. Ora che ci pensava era su un divano, probabilmente si doveva essere addormentata mentre guardava il film con Adam.

Girò lievemente la testa e e si trovò faccia a faccia con il ragazzo. Mentre dormiva sembrava un angioletto disse tra se e se, molto meglio di quando parlava e le puntava addosso il suo sguardo, ricco di curiosità e interesse.

Cavoli era ad un centimetro dalle sue labbra e stranamente si era bloccata a fissarle. Erano sottili ma invitanti. A quella vicinanza si sentiva un lieve e dolce profumo di more .Non appena Jelena sfiorò il pensiero di quanto fossero invitanti, divenne rossa fino alle orecchie e si spostò bruscamente. Facendo quel gesto, la figura di Adam le cadde addosso e solo quando la testa di lui le era finita sulle gambe, Adam cominciò a svegliarsi: cavoli se aveva il sonno pesante.

Jelena, che non sapeva cosa dire , disse la prima cosa che le capitò a tiro:

-...Buongiorno...- disse ormai rossa dalla vergogna.

-chi sei..?- ma allora non era la sola a soffrire di amnesia mattutina!

-tua nonna?- disse lei ironica cercando di mascherare il rossore sulle guance.

-perchè sei rossa?- tentativo palesemente fallito. Intanto Adam piano piano si stava tirando su e con le mani si stava stropicciando gli occhi dal sonno.

-Io? Rossa? Ma figurati! Tutto ad un tratto sei daltonico? Lo sapevo che avevi qualche malformazione cerebrale ma...-

-Ke ore sono?-

-Ma cosa vuoi ke me ne freghi di che ore siano, e poi tu quando ti svegli cominci a fare tutte 'ste domande?-

-Secondo me sono le sette, e non ti pensavo così logorroica già alle sette della mattina...- disse lui dandole ancora le spalle, forse non si era accorto nella posizione in cui si era svegliato, fortunatamente per Jelena che voleva cancellare quel ricordo.

Jelena si alzò dal salotto e si stiracchio, poi fece dei piegamenti e infine fece un salto.

-Ke stai facendo?- chiese Adam ancora tra nel mondo degli angioletti.

-Faccio stretching!- disse lei allegra. Tutte le volte che si svegliava, per non sentirsi fiacca e vecchia faceva quell'esercizio fisico,che in parte la faceva svegliare.

-Sono le sette e ti droghi di gia? Ma non ti vergogni...- detto questo si ributto sul divano chiudendo di nuovo gli occhi tentando di dormire.

-Hi hi hi ho io un metodo che ti sveglierà di sicuro...- disse Jelena a sottovoce avvicindandosi lentamente al ragazzo disteso. In piedi era alto ma da sdraiato sembrava ancorà più lungo.

-Ke cosa vuoi...ha ha smet- ha ha smet-ha ha ok smet- ha ha mi al- ha ah- Jellena si era avvicinata perfidamente e con quelle sue manine si era messa a fare il solletico ad Adam che come risultato si contorceva dalle risate. Era piacevole sentire la risata di Adam, era melodiosa ed era diversa dalle altre. Alla fine Jelena, a malincuore decise che era meglio smetterla se non voleva ammazzarlo.

-Jelena , vaffanculo...- disse lui tirandosi su

-Grazie, vacci te col tappo in culo...-

-Brutta....questa me la paghi...- disse lui sorridendo cercando di calmarsi un attimo.

-Quanto? 5 euro...peccato ho lasciato il portafoglio a casa mi dispiace...- nemmeno lei sapeva quello che le stava succedendo e che stranamente si sentiva felice e contenta come se le fosse successo qualcosa...no. Non era successo niente e niente doveva succedere. Punto. E questo Jelena lo sapeva, per questo mentre stava guardando Adam, il suo sorriso si spense e gli diede le spalle. Era ora di voltare pagina.



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Capitolo 19
*** To Discover ***


Era passata una settimana da quando Erika aveva mandato a quel paese in modo abbastanza diretto Josh, e durante questo periodo si sentiva via messaggio con la cugina, con Jelena che le aveva raccontato di tutto quello che era successo tra lei e Michele, e infine si sentiva anche con un certo ragazzo moro chiamato Daniel. Tutte le volte che le arrivava un messaggio sorrideva inconsapevolmente e scoppiava in una risatina per le battute che a volte faceva.

Durante una giornata afosa come al solito, in riva al mare per girare una delle scene cruciali, si era ritrovata a prendere una pausa e a ricominciare a parlare con Daniel e Jelena.

-Cosa?????????? Ma è forato?!- disse Erika scattando in piedi come una molla leggendo un messaggio di Jelena.


Daniel ha superato dei provini, e ora gli hanno offerto di fare un film. Non cm protagonista, xò quasi!!!


Erika:


Cosa? Cavoli si poteva muovere a farli prima sti provini! Così mi risparmiava il fatto di avere un mio ex qua...


Ma quando premette “invia”, si rese conto di aver detto alla più pettegola delle sue amiche una cosa che non avrebbe dovuto dire, e cioè che il ragazzo che avrebbe dovuto baciare era un suo ex.

Bene adesso lo avrebbe saputo tutta la scuola...

Ma mentre si immaginava tutto quello che sarebbe potuto accadere, gli arrivo un messaggio:

Daniel:

Cm va amore?

Aveva fatto in tempo a sedersi che era di nuovo saltata dalla sedia e per poco il cellulare non le era scivolato dalle mani. Quando con tempismo perfetto, Josh aveva preso il cellulare al volo e aveva letto a voce alta.

-Come va amore? Wow Erika fai conquiste!- disse lui con il suo solito sorriso sghembo. Erika per tutta risposta si era ripresa il cellulare e quando stava per cominciare a controbattere con Josh le arrivò un altro messaggio sempre dallo stesso mittente.

Daniel:

Scusa Erika , mi è partito un sms per sbaglio, tranqui non era per te ma per la mia ragazza, cancellalo...

Dopo averlo letto, si senti tremendamente delusa e triste e si accasciò sulla sedia. Non aveva più voglio di fare niente eppure doveva sforzarsi di rispondere...

Erika:


Stai tranquillo lo avevo capito...:)


Si era sforzata di mettere la faccina anche se ora come ora il suo stato d'animo era più basso di un dito. Blocco lo schermo al cellulare e lo rimise in borse. Si alzò sempre con una faccia che al solo guardare faceva tristezza e si diresse verso il set. Josh la guardò di sbiego, stupito dalla reazione della ragazza. Non appena Erika se ne andò, anche se era incuriosito dal contenuto del messaggio, decise di lasciar perdere e che in fondo non erano affari suoi.

Fine capitolo


Scusate se è corto ma non sapevo cos'altro aggiungere a questo capitolo, visto che mi sembrava finito cosa. Ringrazio come sempre le recensioni di Tamara chan che mi sostengono e mi spingono ad andare avanti. Che altro dire? Ci si vede al prossimo capitolo! Bye bye


ps. se non sono molto presnete è a causa degli esami di terza media e sto cercando di sincronizzare lo studio con lo scrivere che è una mia passione!!

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Capitolo 20
*** To Shop ***


A star

To Shop


Erano passati alcuni giorni da quando Michele l'aveva scaricata e tra una settimana sarebbe tornata Erika,finalmente. Adam con lei era stato molto carino e anche se a voilte poteva essere scorbutico, gli piaceva quella parte del suo carattere...aspetta un attimo, PIACEVA? Cioè si era appena mollata con Michele e già pensava ad un altro?

Si disse tra se e se che era irrecuperabile. Stava camminando lentamente, verso la casa di Jada, per quel pomeriggio aveva deciso di andare a fare un po' di shopping insieme e anche se si sopportavano poco erano buone amiche.

-Ciao Jada!- disse Jelena non appena la vide scendere di corsa le scale di casa.

-Oh ciao!Ho una notiziona!!- disse lei facendosi sempre più allegra in volto.

-Lo sai che Daniel diventerà famoso?!- disse subito Jada senza aspettare risposta.

-Cosa? Eh Erika lo sa?- disse Jelena tutto ad un tratto.

-Non credo...diglielo no?- aveva risposto Jada tranquillamente. Ma non aveva fatto in tempo a posare gli occhi su Jelena che la ragazza aveva già scritto l'sms e lo stava inviando.

-Cavoli che velocità!- disse sconcertata Jada.

-eh l'esperienza..l'esperienza- rispose Jelena con fare di chi la sapeva lunga.

-Bene andiamo allora!-

Le due ragazze partirono e arrivarono in centro dopo una buona mezzoretta di camminata. Ancora non sapevano che cosa avrebbero visto quel pomeriggio.

Entrarono in una botique molto colorata che vendeva bei vestiti a poco prezzo.

Si provarono qualche vestito e alla fine decisero di uscire. Ma sulla porta della Boutique vide Daniel che passeggiava per manina con l'ennesima ragazza.

-Idea! Seguiamoli- dissero in coro guardandosi negli occhi.

Comprarono occhiali da sole e cappello per non farsi riconoscere e cominciarono a seguirli. La ragazza sembrava parlare parlare parlare, senza problemi, mentre Daniel anche se non lo faceva vedere aveva l'aria piuttosto seccata. Entrarono in un bar e Jelena e Jada, rimasero fuori a guardare. Si erano messi vicino ad una finestra e avevano ordinato qualcosa.

-Secondo me questo sarà il loro ultimo appuntamento...- disse Jada ad un tratto.

-Probabile, quella ragazza mi sa tanto da oca, fighetta e trota, per non dire qualche brutta parolaccia.- disse Jelena che non staccava occhio da cosa facevano i due fidanzatini.

-Ma come mai Daniel esce con questo tipo di ragazze che cambiano moroso ogni 5 minuti?- si domandò ad un tratto Jada.

-Secondo me, perchè la trova carina...ma non credo gli interessi per altro...- dietro di loro si era intromessa un nuova voce che Jelena conosceva troppo bene.

-Adam, che ci fai tu qui?- disse Jelena per la sorpresa.

-Ma ti faccio sempre questo effetto? Uaoh...- disse lui con un sorriso malizioso sulle labbra.

-Ehm, Adam non so se te ne sei accorto ma ci piacerebbe che tu non ci disturbassi visto che stiamo pedinando Daniel..-disse Jada cercando di mandare via l'intruso.

-E se io glielo dicessi?- disse lui continuando a tenere gli occhi puntati su Jelena.

-E se io ti spaccassi la faccia?- rispose lei senza farsi molti problemi.

Ma mentre stavano parlando così Jada tappo la bocca a Jelena e fece segno di tacere ad Adam: Michele insieme a Kiara stava discutendo davanti ai nostri occhi.Possibile che oggi in centro dovevano trovarsi, Daniel, Adam e Michele?

Tutti e tre si avvicinarono facendo attenzione a non farsi riconoscere, einiziarono ad origliare la conversazione.

-Ora che mi hai costretto a mollare la mia ragazza, che cosa vuoi ancora?- disse Michele che sembrava leggermente sul punto di scoppiare in una crisi isterica.

-Mmh, che mi accompagni al ballo e fai vedere che non te ne frega minimamente di Jelena...-

-Smettila, perchè dovrei fare una cosa del genere!Sei tanto invidiosa di lei? Solo perchè lei è più bella di te? Ricorrere al ricatto ! Non ti facevo così viscida!- disse lui.

-Non sono affari tuoi e comunque se non vuoi che si sappia in giro quello che ho scoperto-

-Mi fai schifo, non riesco a capire come facevi ad essere mia amica, ma ora ho finalmente aperto gli occhi, Kiara , smettila!- Jada non era più riuscita a controllare Jelena, che ora si stava togliendo cappello e occhiali. Adam era lì immobile che fissava i tre e Jada non riusciva a capire quello che stava succedendo. Fino a che il cellulare di Jada non squillò.


Fine cap


Allora che ne dite? Mi è venuta in mente questa spiegazione per la fine della relazione tra Michele e Jelena, e sapete quando? Quando mia mamma mi ha costretta a lavare i piatti! Forse dovrei farlo più spesso XD


alla prossima e grazie ancora a tutti quelli che recensiscono! Senza di voi non so cosa farei!! XDXD

ah gli esami sono andati da Dio sono uscita con 9 !! anche se forse mi meritavo di più, vabbè cmq alla prossima!

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Capitolo 21
*** to finish ***


A Star


To Finish


-ehm scusate- disse Jada completamente rossa rispondendo al cellulare e spostandosi dal centro della discussione.

-lasciamo perdere, Kiara , voglio una spiegazione!- disse Jelena che non ci vedeva più dalla rabbia.

Adam intanto osservava la scena in silenzio, senza alcuna espressione sul viso, ma con gli occhi fissi su Michele.

-Ehm...allora...- cercò di iniziare il discorso Michele.

-Tu taci! Kiara sputa il rospo!- disse Istantaneamente Jelena a Michele. Non lo aveva nemmeno guardato. Non voleva nemmeno rivederlo quel pezzente che l'aveva scaricata così senza nessuna spiegazione.

-Uhh, ma come siamo arrabbiate Jelena, semplicemente ho detto a Michele che sarei venuta a raccontarti come lui mi avesse chiesto cosa facessi tutti i giorni durante la sua assenza da scuola. Perchè sai, il tuo EX- e lo sottolineò- ragazzo non si fidava di te e aveva paura che tu potessi tradirlo...- disse lei acida aspettando la reazione di Jelena.

Quando aveva finito di parlare Kiara, Jelena si sentì come cadere giù da un burrone. Non lo avrebbe mai immaginato: mancanza di fiducia. Questo era uno degli elementi fondamentali per creare una relazione , e Michele, non si era fidato e le aveva nascosto tutto.

-Primo: questi non sono affari tuoi; Secondo: non ti permettere di ricattare, perchè è peggio di quello che ha fatto quel cretino;terzo: fammi un altro di questi tuoi scherzetti e ti vedi come ti rendo la vita!.- detto questo Jelena prese fiato e si avvicinò a Michele che la osservava con uno sguardo triste. Non glielo aveva mai visto in faccia e quasi si bloccò. A pochi centimetri da lui, lo prese per la camicia e gli disse:

-Potevi dirmelo in faccia fifone...Tra noi è finita veramente- dopo aver detto quelle parole lo spinse sprezzante e si girò.

Adam intanto aveva dato le spalle, e anche se non lo mostrava aveva un sorrisetto sul viso.

-Adam dov'è Jada!?- disse Jelena, cercando di cambiare tono di voce, anche se si poteva capire che era arrabbiata nera. Anche se Kiara e Michele erano dietro di lei, voleva chiudere la questione una volta per tutte.

-Mi ha detto che ha avuto un problema improvviso e che è dovuta andare a casa di corsa...- disse lui senza girarsi.

-Allora andiamo anche noi- Jelena si avvicinò ad Adam e tornò a casa insieme a lui. Non aveva voglia di tornare a casa da sola e quindi sperò con tutta se stessa che Adam non protestasse, ma fortunatamente lui rimase in silenzio.

Quando si erano allontanati abbastanza da non farsi sentire Jelena disse:

-Senti vorrei ringraziarti...-disse lei che era leggermente imbarazzata.

-E per cosa? Non c'è nessun motivo- disse lui guardando avanti.

-No è che mi dispiace per la scenata che ho appena fatto è che...-

-Non devi scusarti, anzi è stato piuttosto divertente- disse lui sorridendo leggermente.

-Davvero?-disse Jelena che era arrossita ancora di più.

-Si dovevi vedere che faccia da cane bastonato aveva il tuo ex, vabbè che io quel tizio non l'ho mai sopportato, però...- disse lui scoppiando in una risata allegra.

-Dici che sono stata troppo cattiva?-chiese lei, con una nota di dubbio nella sua voce.

-Ma va! Anzi è il minimo che quello si merita, la fiducia reciproca è la base fondamentale in un rapporto,e tradirla equivale a sospettare...o almeno io la penso così...- disse le stesse parole che anche Jelena in quel momento stava pensando.

-Mi leggi nel pensiero?- disse lei sorridendo. I due andarono avanti così per tutto il pomeriggio, mentre Daniel aveva osservato la scena dal bar.

-ehi tesoruccio? Allora ci verrai?- disse la ragazza con cui era uscito. Non aveva ben capito nemmeno lui, perchè oggi si era rovinato la giornata uscendo con quella tipa. Cercando di svignarsela il prima possibile, usando un po' di tatto, si inventò la prima scusa che gli passava per la testa e se ne andò.

Doveva schiarirsi un po' le idee e per farlo gli serviva un po' di silenzio.

Mentre camminava, prese il cellulare e pensò all'errore che aveva commesso prima nel mandare un sms a Erika. Quella ragazza, così sorridente,le ritornava in mente molte volte ultimamente. Ma quando stava per pensare qualcosa di più gli arrivò una chiamata al cellulare.

Era il suo manager, si, perchè era riuscito a passare ad un provino. Diventare un attore era sempre stato il suo sogno, anche se non lo aveva mai detto a nessuno.


Fine Capitolo


Allora che dite ? Ultimamente mi sento più ispirata e mi pare di avere più voglia di scrivere, sarà la mancanza della scuola XD

Questo capitolo l'ho ricontrollato per bene e mi pare non ci siano errori di grammatica, speriamo sopratutto nei tempi verbali, con cui litigo da molto tempo!XD

Alla prossima !

Ele ^^

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Capitolo 22
*** To clear ***


A Star

To clear



Oggi, non era un giorno qualunque, perchè proprio oggi, Erika avrebbe girato la scena del bacio con Josh, e la sera precedente non aveva chiuso occhio. Sapeva le battute a memoria, ma non voleva baciarlo di nuovo, però ormai si era rassegnata : quando aveva firmato il contratto doveva saperlo.

Mentre aspettava seduta su una seggiola, che la truccatrice finisse di prepararla arrivo Josh.

-Ansiosa?- disse lui guardandola negli occhi attraverso lo specchio.

-Un po'...-disse Erika, che pensava che il ragazzo con cui stava parlando fosse un po' serio, ma ahimè si sbagliava.

-Non vedi l'ora della mia performance? Eh lo so che ti faccio questo effetto Erika, non c'è bisogno che lo nascondi...- disse lui, buttandola sul ridere un'altra volta.

-Peccato che io non stia nascondendo niente a parte l'irritazione per la tua presenza- disse Erika, dando uno sguardo alle unghie.

-Lo sapevo che non vedevi l'ora! Bene ci vediamo vado a prepararmi- disse lui tutto sorridente. In certi momenti gli ricordava tanto Daniel, e infatti un po' si assomigliavano...ma perchè ci aveva sempre in testa sto Daniel??

-Finalmente!- disse Erika sospirando. Oltre alla questione del bacio, l'sms di Daniel l'aveva scombussolata parecchio, cioè non capiva come mai ci stesse male...

-Ragazzi si gira!- dopo che il produttore pronunciò queste parole, cominciò a batterle forte il cuore, come se fosse la prima volta che recitava.



-Daniel allora, ci è stato proposto di dirigere un programma televisivo, sui nuovi idol,tu insieme ad una cantane molto famosa...di cui ora non ricordo proprio il nome...-

-mmm, devo partecipare per forza? Sono interessato a cosa di altro genere...-disse Daniel un po' svogliato.

-meglio di si, non ti immagini nemmeno quanto potrebbe renderti famoso se questo programma ha successo! E poi è solo due volte a settimana e quindi non ti occupa molto tempo..-

-ok, dai, facciamolo, ma solo se la cantante insieme a me , è carina..-disse lui scherzando,che non si immaginava nemmeno chi fosse.

-io direi che di viso non è male, anche se non è tutta curve, ma possibile che ti interessi solo questo?-disse il manager sorridendo anche lui.

-meglio lavorare con qualcuno che sia una persona solare, e anche se dall'aspetto non si può capire molto di una persona, ero molto curioso. Quando la potrò incontrare?- chiese lui.

-penso che per la settimana prossima posso fissare un appuntamento-disse il manager che si scriveva tutto nella sua agendina personale.

-Bene, sono proprio curioso di sapere chi sia ! -



-No fermo aspetta!- recitò Erika . Afferrò la mano di Josh, che nel film interpretava il suo migliore amico, e futuro fidanzato.

-non ho più niente da dirti- disse lui freddo e distaccato.

-ma io si! Non è come credi, in realtà è tutto un malinteso...che è successo perchè...1) sono un incapace, secondo perchè...- disse Erika che aveva mollato la presa. Intato Josh sembrava più interessato e si era girato .

-perchè?- ripete lui.

-ehm...dai cavolo lo hai capito no?- disse Erika, fingendo di essere imbarazzata. In realtà lo era veramente, non tanto per quello che stava dicendo, ma per quello che sarebbe successo di li a poco.

-Non siamo tutti perspicaci come te, Giorgia...- disse lui sciogliendosi, vedendo come Giorgia (Erika) si comportava.

-Cavolo, ma così mi complico la vita! Certe cose le dovrebbero dire i maschi per prima...-disse Giorgia diventando sempre più rossa.

-ok ok, Giorgia, ti amo, va bene?- ma non attese risposta perchè ora era il fatidico momento, Erika doveva baciarlo. Senza esitare nemmeno un momento Erika si avvicinò pian piano alle sue labbra. In quel momento capì che l'ansia era derivata dal fatto che lei provava paura nel scoprire se gli piaceva ancora o no Josh, lo avrebbe di certo scoperto con quel bacio. La distanza continuò a diminuire, fino a che le due labbra si toccarono e Erika fu felice nel constatare che si sentiva più leggera e che durante il bacio non aveva sentito nulla. Si era dimenticata Josh, c'era riuscita.


Fine capitolo


scusate, potete linciarmi e fare tutto, però prima di uccidermi, uccidete il mio computer, perchè mi ha fatto perdere il lavoro un po' di volte e l'ho mandato a quel paese dalla prima volta che lo ha fatto.

Spero vi piaccia il cap, sono stata molto combattuta per fare quest'ultima parte...spero sia venuta furoi almeno dal 5e mezzo (non pretendo di arrivare al 6) .

Grazie ancora per il tempo che perdete a darmi i vostri consigli.



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Capitolo 23
*** To feel ***


Prima di iniziare a leggere ti consiglio di ascoltare contemporaneamente la canzone Love me di Justin e di farla ricominciare nel caso terminasse,sopratutto nella parte del (spoiler) ballo.

Detto questo vi auguro buona lettura ^^.


A Star

To feel


Erika sarebbe tornata la sera stessa del ballo e quindi non avrebbe potuto parteciparvi e ciò la rattristava molto. Il film finalmente era concluso e ora stava tornando da Jelena e company. Salendo sull'aereo aveva mandato un messaggio a tutta la rubrica, dicendo che stava tornando, ma non aveva atteso risposta, perchè aveva dovuto spegnere l'apparecchio.

Durante il viaggio di ritorno era caduta in un sonno profondo, e ormai quando si era svegliata , mancavano pochi minuti all'atterraggio. Erano le sette e mezza di sera. Il ballo cominciava alle nove , anche se avrebbe voluto molto andarci e aveva già riposato, il solo pensare a tutta quella confusione, al vestito che non aveva, a vedere tutta le gente che gli chiedeva di cosa trattasse il film, gli venne la nausea.

Più tardi, mentre stava uscendo dall' aereoporto con Olivia rimase bloccata nel sentire il clima fresco che c'era rispetto a Miami. Tutti giravano con una giacca anche se leggera, mentre lei aveva una maglietta a maniche corte. Prima di partire da Miami aveva chiamato a casa per chiedere come fosse il tempo lì , e le era stato detto che c'era caldo, a questo punto però, forse doveva insegnare ala madre cosa significasse caldo e freddo. Senza lamentarsi, si diresse verso un taxi con oblivia e tornarono a casa.




Quella sera Jelena non si sentiva in vena di feste, ed era indecisa se andare o no. Aveva chiamato Jada per sapere a che ora venisse a prenderla e lei le aveva detto che purtroppo ora si trovava all'ospedale con un suo parente che aveva avuto un incidente e non poteva muoversi da lì. Scoraggiata anche dall'amica, e senza la minima voglia, Jelena decise che per quella volta non sarebbe andata , ma poi le ritornò in mente per quanto era successo e sentì una rabbia crescergli in petto: se avrebbe avuto di nuovo quei due sotto tiro non si sarebbe controllata. Dopo quel momento di rabbia però si sentì debole e impotente, Michele l'aveva lasciata perchè era stato ricattato e lui non si fidava...Improvvisamente si sentì debole e sola. In quel momento si trovava ai piedi del letto di camera sua con la testa appoggiata al materasso. Le uscì una lacrima e decise di chiudere la faccenda lì. Saranno state le sette e mezza di sera, quando le arrivò un messaggio sul cellulare che la riscosse dai suoi pensieri. Gattonò fino alla scrivania e allungò la mano per vedere chi era. Le si illuminarono gli occhi quando lesse sul display che Erika, finalmente, era tornata. Non ci poteva credere, le era mancata così tanto e aveva voglia di rivederla. Le mandò un messaggio chiedendole se voleva venire a casa sua, così avrebbero chiaccherato un po' del più e del meno. Ma Erika non rispose via messaggio, ma la chiamò direttamente.

-Ciao Erika! Perchè non vieni....-cominciò in quarta Jelena.

-Mi vuoi spiegare perchè no vai al ballo?- tagliò corto lei.

-Jada non può e io...- disse Jelena che non si aspettava una risposta così dall'amica.

-Non me ne frega un cicca se Jada non può, tra poco passo a casa tua, riesci a recuperami un vestito decente?- chiese lei che si era calmata, ma aveva un ancora un lieve tono aggressivo nella voce.

-Penso di si,posso darti uno dei miei vec- rispose Jelena ancora sconcertata.

-Ok, sono sotto casa tua-

detto questo Jelena buttò il cellulare sul letto e corse alla finestra, sotto c'era una ragazza mora, molto abbronzata che aspettava con impazienza davanti alla porta.

Non appena Jelena la vide corse giù per le scale, avverti urlando a sua madre che Erika si fermava fino alle nove per andare al ballo e aprì di scatto la porta. Non appena si guardarono si abbracciarono e sorrisero all'unisono. Come se fossero amiche da tutta una vita...

-Dai vieni dentro- disse Jelena facendola accomodare in casa.

-Mamma , noi siamo su in camera ok?- disse Jelena urlando in modo che la madre sentisse visto che era dall'altro capo della casa.

-ok vengo dopo a portarvi qualcosa!- ma le due non l'ascoltarono o non ci fecero caso, perchè salirono in fretta in camera di Jelena e cominciarono a chiaccherare del più e del meno.

-Allora mi vuoi spiegare tutto quello che è successo da quando me ne sono andata?-disse Erika.

Jelena gli raccontò della rottura con Michele, e di quello che era successo qualche giorno fa con Adam, Kiara e il suo ex.

-Quindi, da quanto ho capito, a te piaceva Michele solo fisicamente, mentre ti sei innamorata di Adam...Giusto?- chiese Erika innocentemente.

-Giusto... cioè no! Ma sei forata? Ma figurati se mi piace Adam! Dovrei essere ritardata per piacermi un damerino del genere, non esce di casa se non ha tutti i vestiti perfettamente a posto, pretende che sappia tutto di quello che succede mi dice che si diverte a vedermi litigare e...- disse Jelena che non si era accorta di aver spifferato alla sua migliore amica, informazioni che aveva tenuto per se.

-Cosa cosa cosa?come mai tu sai che lui pretende di sapere tutto quello che ti succede?Cosa è successo che non mi hai raccontato?- chiese Erika che cominciava ad emanare una aura malvagia.

-Ehm, ho tralasciato solo il piccolo particolare che sono andata a dormire a casa di Adam, la sera che Michele mi ha mollato- disse Jelena guardando imbarazzata le dita dei piedi.

-Ok, tienimi che svengo- disse Erika allungandole le braccia.

-Ma non è successo niente, te lo giuro!- disse Jelena difendendosi.

-Bhè questo è sicuro, non l'avrei mai messo in dubbio, dubito che una quindicenne come te, senza ragazzo, vada in giro a ….- sottintese la parola- e comunque mi stavo riferendo a quello che ho detto poco fa e cioè che tu sei innamorata di Adam, volente o nolente!- concluse Erika, come un dottore spiega ad un paziente che dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico molto pericoloso.

Jelena che era rossa non riusciva più a dire una parola, continuava a passare il suo sguardo tra le dita dei piedi e le dita delle mani.

-Bene ed una questione è risolta! Poi, è un problema se ti chiedo di prestarmi uno straccio un qualcos...ecciu! Un qualcosa di decente da mettermi che ti accompagno io al ballo.- concluse seria Erika.

Jelena si stava riprendendo dalla shock della rivelazione della star, e rispose:

-si certo, dentro l'armadio dovrebbe esserci qualcosa...-rispose lei ancora un po' incantata.

-ehm c'è un piccolo problema,ecciu !non so se te ne sei accorta ma ci sono 3 armadi, in quali di questi è il vestito?-

Un'ora dopo le due correvano per la stanza, vestite , e mezze truccate alla ricerca a volte di una matita o di un ombretto.

Verso le nove e un quarto erano pronte. Jelena portava un vestito rosa spento con stampati piccoli fiorellini del medesimo colore, era sopra il ginocchio e con dei pizzi molto semplici . Portava delle decoltè prugna che si intonavano molto. Si era esercitata parecchio nei giorni precedenti per riuscire a camminare bene con quei trampoli. I capelli erano leggermente mossi e il trucco, fatto da Erika, le sembrava un po' eccessivo, ma in realtà la rendeva radicalmente molto più femminile. Stessa cosa valeva per la star, lei diversamente dal vestito di Jelena ne portava uno blu scuro con delle rifiniture bianche, leggermente più lungo , ma che le stava d'incanto. Il tessuto al tatto era leggermente ruvido, ma all'interno era morbido come il cotone, inoltre era tutto un luccichio, visto che aveva qualche brillantino. Erika portava delle decoltè blu notte con un fiocchettino bianco sulla destra. Il trucco se l'era fatto da se, perchè avendo visto parecchie di volte le truccatrici professioniste lavorare con la sua faccia, qualcosa aveva imparato anche se non era alla loro altezza.

Alle nove fecero il loro ingresso nel salone della scuola, si perchè la loro era una delle più antiche e all'inizio era un grande villa, anche se ora era stata rimodernizzata. Rimanevano però alcune grandi sale che venivano utilizzate per vari scopi. Non appena entrate Erika si dovette fare forza, non aveva la minima voglia di andare lì, ma non poteva lasciare certo Jelena da sola e così si era costretta a farlo.

Non si sentiva molto bene e cercava di non darlo a vedere alla amica, anche se Jelena forse si era accorta di qualcosa. L'unica cosa che sperava Erikaè che non fosse la solita febbre che le veniva ogni volta che c'era un radicale sbalzo di temperatura.

Si avvicinò insieme a Jelena, sotto gli occhi di tutti , ad un tavolo con delle bevande e qualcosa da mangiucchiare. Quelle due aveva passato tutta la sera a parlare e a truccarsi che non avevano mangiato niente. Ad un tratto Jelena fece a Erika:

-Hai notato che prima ci guardavano tutti? Non è che ho un brufolo?- chiese la ragazza. La star rispose scoppiando a ridere allegramente e poi dicendo:

-Ma figurati! Il mio trucco l'avrebbe coperto, prova a sforzarti e pensare che magari ci guardavano perchè siamo carine?-disse Erika prendendo un salatino.

-Tu si, io faccio pietà- rispose prontamente Jelena.

-Vuoi che lo chiediamo a ….oh guarda un po' chi sta arrivando- disse Erika indicando con gli occhi che qualcuno stava arrivando. Intanto la musica continuava ad andare e tutti i presenti avevano ricominciato a fare gli affari propri.

-Chi?-disse Jelena speranzosa.

-il tuo ex- disse Erika sorridendo.

-Che cosa?!- disse Jelena e non appena lo disse una mano le si posò sulla spalla.

Jelena si girò pronta a dirne quattro, ma quando vide che era Adam, qualcosa le andò di traverso in gola, e cominciò a tossire.

-Wow è questo l'effetto che ti faccio quando mi vedi?- disse lui scherzando mentre Jelena continuava a tossire.

Erika li guardava e provava tenerezza, si vedeva lontano tre kilomentri che quei due erano fatti l'uno per l'altra.

-Brutto pallone gonfiato...-disse Jelena mentre cercava di respirare.

-Non dovresti cercare di contenerti con i complimenti verso di me...- disse lui sorridente.

-Hai ragione, devo darti del lu-disse Jelena, ma venne interrotta da un pizzicotto di Erika e la guardò.

-Vado un attimo in bagno- disse l'amica con un sorriso malizioso e se ne andò lasciandoli soli. Jelena si accorse solo in quel momento che il cuore gli stava battendo forte e minacciava di scoppiare.

-Comunque se la principessa mi consente di fare un commento sul suo vestito oserei dire che è veramente...-

-e se la principessa non glielo lasciasse dire?- rispose Jelena con un aria di sfida.

-...deliziosa- continuò lui sorridendole e facendole capire che aveva vinto ed era riuscito a dirlo.

-invece se il damerino mi consente di fare un commento sulla sua mancanza d'intelligenza...- disse Jelena. Non aveva toccato l'aspetto fisico, perchè anche se non voleva, se lo stava mangiando con gli occhi e cercava di non darlo a vedere. Indossava uno smoking nero con la cravatta. Il tutto gli stava perfettamente.

-vuoi ballare?- chiese lui diretto guardandola negli occhi, non lasciandole scampo.

-...ok- disse lei, come se fosse in trance.

E così vennero trascinati sulla pista dalla musica. Erika dall'altra parte della sala seduta su una delle scalinate che portavano al piano superiore., sospirava esausta e felice allo stesso tempo di essere riuscita a combinare qualcosa per quei due. Ora toccava a lei. Continuava a sentirsi stanca e probabilmente la febbre le si era alzata perchè ora aveva anche un po' di freddo nonostante nella sala ci fosse molto più caldo che all'aperto.

Continuava a scrutare con gli occhi se un ragazzo fosse già arrivato, ma non riusciva a vederlo in mezzo alla folla che ballava.

-Chi cerchi?- sentire di nuovo quella voce sicura che conosceva la fece sobbalzare. Era Daniel.

-Niente niente- rispose lei senza guardarlo e sorridendo. Non aveva posato gli occhi su di lui perchè aveva già capito che se lo avesse fatto non sarebbe più stata in grado di togliergli gli occhi di dosso. Sentiva sempre più freddo e aveva le mani sulle braccia per riscaldarsi, visto che ora non era sotto occhio di Jelena.

-Che hai?- senza che le lasciasse risposta, la sua mano dolce le accarezzo la fronte e disse con un tono sorpreso nella voce.

-è inutile che io lo dica, visto che penso tu lo sappia benissimo che hai la febbre- disse lui con la sua voce melodiosa.

-lo so, però non potevo non lasciar venire al ballo Jelena- disse lei continuando a rabbrividire e stringendosi sempre di più.

-toh tieni, ho caldo- leggermente imbarazzato le aveva teso la giacca e ora guardava da un altra parte.

-lo sai che non avrai nulla in cambio vero?- disse Erika, che finalmente si era girata, sottointendendo che non era una sgualdrina con cui prendersi gioco. Lui aveva un completo blu scuro che si intonava benissimo al vestito di Erika. Non appena ci fece caso girò subito la testa per non far vedere che era imbarazzata.

-ho caldo,mi stai facendo un favore- detto questo le mise la giacca sulle spalle e se ne andò verso la pista da ballo senza dire più niente. Forse era stata troppo cattiva con lui? Forse però...il filo dei suoi pensieri fu interrotto non appena vide quella ragazza Hilary del club di musica che gli era saltata addosso. Ora ballavano insieme e Erika si faceva schifo per aver pensato in un certo periodo che poteva essere simpatico. Voleva evitare a tutti i costi di fargli capire male (cioè che avesse qualche interesse per lui) quindi non fece niente quando vide i due e si stavano quasi per baciare, anche se nel suo cuore era nata una devastante rabbia gelida che riusciva a controllare a malapena. La febbre cominciava a farle girare la testa e si alzò con la giacca di Daniel, che aveva un profumo fresco e dolce allo stesso tempo. Andò a prendere qualcosa da mangiare e pensò per due secondi di cadere. Dopo aver bevuto un po' di coca cola si aggrappò a l tavolo, perchè i giramenti di testa cominciavano a farsi sentire.

-Erika ti ammazzo!- era Jelena dietro di lei tutta sorridente. Non appena vide l'amica che si aggrappava al tavolo gli chiese:

-ehi che hai?- ma senza aspettare risposta le mise una mano sulla fronte.

-oggi ce l'hanno tutti con la mia fronte!- disse lei protestando debolmente.

-Non vorrei dire una parolaccia, ma tu Erika, non scotti, bruci!Cioè sei venuta al ballo anche se avevi la febbre? Per me! Ma che cavolo! Dai ora ce ne andiamo...- disse Jelena prendendola per mano.

-aspetta,devo ridare la giacca a Daniel...- disse lei cercando di trattenerla con la poca forza che aveva.

-no penso capirà dai, e poi con tutte quelle tipe intorno avrà caldo- ma non ottenne risposta perchè Erika svenì li e le cadde addosso. Fortunatamente tutta la gente era a ballare ed era quasi mezzanotte quindi non si accorse nessuno del malore di Erika , nessuno tranne qualcuno.

-Dai ti do una mano- Jelena si girò e fu sorpresa nel vedere Adam che l'aiutava a reggere Erika.

-Aspettate vengo con voi, ha la mia giacca...- Daniel dietro di loro leggermente imbarazzato.

-Ma non mi avevi detto che faceva lo stesso?- disse Jelena.

-Non vorrete mica farmi rimanere con quelle galline! Vi do una mano...-disse lui e prese un braccio di Erika. Non appena lo fece si rese conto che non era mai stato così vicino al viso della star .

-Bene io chiamo a casa- disse Jelena tirando fuori il cellulare dalla borsa.

Detto questo i quattro, vissero una serata diversa dalle altre.

Una molto emozionata.

Uno molto felice.

Una molto arrabbiata.

E Uno molto sorpresa.


Fine capitolo


Ecco qua un capitolo moooooooooooooolllllto lungo! Spero vi sia piaciuto, mentre lo scrivevo (sopratutto nell'ultima parte) ascoltavo love me di Justin Bieber e mi sentivo ispirata, anche perchè mi piace molto come canzone. Non dovrebbero esserci molti errori e se li trovate, per favore ditemeli nelle recensioni così provvedo a mettere un po' a posto. Commenti su questo capitolo? Insomma non mi piace molto ma quando l'ho scritto ero ispirata e grazie a quella canzoncina mi sono venute in mente un paio di cosette. Come potete ben vedere la coppia JelenaxAdam è già in un certo senso sistemata XD, ora manca solo la nostra star, con chi andrà? Penso lo sappiate tutti, ma non scrivo il nome del fortunato comunque per lasciare un po' di suspance.



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Capitolo 24
*** To make ***


A star


To make



Qualche giorno dopo l'accaduto e Erika riprese forza e tornò a scuola, si stava avvicinando maggio e la parte più dura dell'anno. In quel periodo infatti , Jelena l'aveva avvertita che sarebbe stata molto impegnata per studiare e che i professori avrebbero interrogato, TUTTI.

Quindi avevano deciso di studiare insieme e Jada, ogni tanto veniva a trovarle, visto che lei , un anno più piccola, aveva meno da studiare.

Oggi si trovavano nella camera di Erika e stavano cercando di svolgere un esercizio di biologia.

-Mmmh, non riesco a capire, perchè se...facciamo un picola pausa?- chiese Jelena speranzoosa verso l'amica.

-Ok, sono stufa anche io- disse Erika buttandosi sui libri.

-Come va con Adam?-chiese subito la star.

-Come al solito...-disse Jelena abbassando lo sguardo.

-In che senso?- chiese Erika che aveva un espressione turbata sul viso.

-Nel senso che ci parliamo ogni tanto, ma niente di che...-disse demoralizzata Jelena.

-Mmm...cavolo! Devo ridare la giacca a Daniel!- disse drizzandosi in piedi e andando verso l'armadio.

-Erika, devo confessarti una cosa, anche se non dovrei, ma mi sembra giusto...Quella sera al ballo mi dispiace di non essermi accorta che tu stavi male e...-

-Ma questo lo so già, che razza di attrice sarei se te lo facessi capire- disse lei riemergendo dall'armadio con un sorriso.

-non è questo il punto... mentre io e Adam facevamo una pausa è venuto Daniel da noi...-

Non appena Jelena pronuncio il nome del ragazzo Erika si bloccò, ma non disse niente.

-e mi ha detto che mi conveniva portarti a casa, visto che avevi la febbre...inoltre mi chiese di non dirti niente...e che potevi tenere la giacca, in seguito gliela avresti ridata.

Come per magia Erika si riprese a muovere e chiese senza guardare in faccia l'amica.

-Dove abita?-

-chi? Daniel?-

-si- disse Erika decisa con la giacca in mano.

-penso abiti vicino ad Adam...- disse Jelena pensierosa che non aveva ancora capito le intenzioni dell'amica.

-Bene, la pausa durerà un po' di più del previsto, devo riportargli questa, sono da due giorni che me la tengo- disse Erika sicura, mentre aveva cominciato a frugare qua e la alla ricerca di un sacchetto.

-Evviva! Già che ci siamo bruciamo un po' di libri!- disse scherzosamente Jelena.

-l'avrei già fatto se non mi si incendiasse la casa...- rispose Erika sorridente mentre prendeva la busta con la giacca all'interno. Uscirono di casa con la busta in mano.

Dopo qualche minuto incontrarono Jada per strada, che stava andando a trovarle. Alla fine si aggregò anche lei.

Dopo dieci minuti erano di fronte alla casa di Daniel. Erano riuscite a capirlo perchè con un gran colpo di fortuna avevano visto entrare proprio lui. Ora avevano suonato il campanello.

-Chi è?- chiese una voce femminile, probabilmente la madre.

-Sono un'amica di Daniel, gli ho riportato una cosa che mi aveva prestato...-

-allora vieni dentro...- disse la voce femminile.

-Ma non ..- quando si girò verso Jelena e Jada, notò che si erano volatilizzate e dietro di lei non c'era più nessuno.

-no non c'è problema, allora salgo...- disse lei tutta imbarazzata. Per uscire di casa si era travestita di nuovo. Alla festa, i paparazzi avevano fatto troppe foto e c'era stato qualche problemino con i giornali di gossip, ma alla fine si era risolto tutto.

Prima di entrare nella grande casa, Erika ammirò per qualche secondo il gran giardino perfettamente curato e immaginava quanto potesse essere bello stare lì in luglio, visto che c'era anche una piscina dalle mattonelle blu scuro.

Non appena entrò, rossa come un peperone, sentì un inconfondibile odore di torta al cioccolato.

Una graziosa donnina,piccola e minuta, le si avvicinò sorridente e l'accompagnò in cucina, dove si sorprese di vedere Daniel ai fornelli. La donnina li lasciò subito soli.

-Wow, non pensavo sapessi cucinare, di solito i maschi fanno solo botte e pugni...- disse lei sorridente avvicinandosi per vedere come stava venendo l'intruglio con cui il ragazzo stava lavorando.

-Beh, è divertente...-disse lui sorridendo, non staccando mai gli occhi dalla terrina.

-Comunque, sono qui perchè ti ho riportato la giacca.-disse lei allegramente tirandola fuori dal sacchetto -dove te la metto?- chiese lei innocentemente.

Lui staccò le mani dall'intruglio che finì in forno e si lavò le mani, poi rispose.

-dammi pure, la devo far lavare- disse lui dopo essersi asciugato le mani. Ma mentre stava per prendere il sacchetto sfiorò la mano di Erika, e lei fece finta di non essersene accorta. Una volta che il sacchetto fu in mano del ragazzo , lui uscì dalla stanza chiamando:

-Bianca!! Ho della roba da farti lavare!- disse lui .

-Non dovrebbe essere sporca comunque..-aggiunse Erika che non sapeva cosa dire.

-Ma la domestica dovrebbe fare la lavatrice oggi quindi già che ci siamo ficchiamo dentro anche questa...- disse lui calmo guardando verso Erika.

-domestica?!- disse Erika sconcertata.

-si domestica...-disse lui in tono tranquillo ma sempre allegro..

-vuoi qualcosa da bere, se aspetti ti faccio assaggiare la torta- disse lui con gli occhi che si erano illuminati.

-mi fermerei volentieri ma...-disse Erika, pensando alle due amiche fuori.

-Ok, quindi rimani- disse lui sorridente avvicinandosi al forno per regolare la cottura.

Erika era rimasta pietrificata da quel sorriso e aveva sentito le farfalle nello stomaco.

-Non per offenderti, ma come mai quell'abbigliamento? Intendo perchè hai gli occhiali e il capello quando fuori c'è nuvoloso?- disse lui.

-La parola “paparazzi” ti illumina? Comunque ho sentito che anche tu sei entrato nel mondo dello spettacolo - disse lei per cambiare discorso.

Lui rispose mentre guardava dentro il forno.

-Già, il provino non è stato molto difficile, e quando mi hanno preso avevo l'impressione che fosse uno scherzo...-

-Si, secondo me sei bravo a recitare- disse lei cercando di immaginarselo nel ruolo. Aveva detto così perchè aveva intuito che sapeva mentire benissimo, fin dalla prima volta che l'aveva visto.

-Grazie, come è andato il film?- chiese lui prendendo dei bicchieri.

-Insomma, quello che nel film, faceva il ruolo del mio ragazzo, era il mio ex- disse lei ricordandosi di Josh.

-uh, e a te piace ancora vero?- chiese lui scherzando.

-Mi fa schifo, è uno stupido che si crede figo. Sono felice che la scena del bacio si abbia girato una sola volta,non avrei sopportato farlo di nuovo...-disse lei abbassando gli occhi da una parte.

-e tu invece?- chiese lei incuriosita.

-mi hanno detto che devo condurre un programma insieme ad una ragazza, ma non so chi sia...- disse lui aprendo il frigo.

-cosa vuoi da bere, acqua, succo o coca?-

-coca-

-ok, comunque so solo che è una ragazza molto famosa...-disse lui pensieroso. Ad un tratto Erika ebbe una folgorazione, si alzò di scatto dalla sedia e disse:

-cavolo! Sono io!- Olivia infatti durante il volo gliene aveva parlato ma lei non ci aveva fatto molto caso, visto che era mezza addormentata.

-Bene almeno ti conosco già – disse lui portando i bicchieri sul tavolo. Una delle qualità di Daniel era che metteva il buon'umore a chiunque, forse perchè era sempre sorridente, forse perchè era gentile.

-grazie...-disse lei tornando a sedersi. Ancora non si rendeva conto che avrebbe lavorato con il ragazzo di fronte a lei.

-Hai fratelli o sorelle ?- chiese cambiando discorso Erika.

-Si, una sorellina più piccola però...non vive qui,perchè i miei si sono sepa-

-Stop fermo, se vuoi cambiamo discorso- l'aveva bloccato Erika. Lei ne sapeva qualcosa di problemi di famiglia.

-No stai tranquilla è successo dopo la sua nascita ed è passato qualche anno quindi...- disse lui abbassando gli occhi verso la bibita.

-Se non vuoi, non dirmi niente, anche io ho sofferto a causa della mia famiglia. All'età di 10 anni mio padre è morto in un incidente, mia madre miracolosamente si è salvata, io invece ero da mia zia. Tuttavia per un lungo periodo ho vissuto con questa mia zia e mia madre all'ospedale. In questo periodo io ero intrattabile, ero una teppista della peggior specie e ogni tanto posso sembrare essere quella di una volta. In quel periodo avevo conosciuto Josh, siamo durati insieme qualche mese, poi mia madre si è rimessa in sesto e io mi sono trasferita. Mi piaceva molto cantare e noi avevamo qualche problema economico così ho deciso di nascosto di partecipare a dei provini, mi hanno presa e oggi sono quella che sono- concluse Erika sorridendo, guardando negli occhi Daniel. Lui per tutto il racconto aveva ascoltato in silenzio interessato e sorpreso da un passato così tetro nella vita della sua amica.

-E' la prima volta che lo dico ad un ragazzo, quindi per favore non dire niente a nessuno. La mia carriera potrebbe essere infangata per questo e...-

-Non hai da preoccuparti....sai, non immaginavo proprio tu avessi passato tutto questo...I miei invece hanno divorziato semplicemente e ora io vivo con mio padre, che come vedi, a casa non c'è quasi mai...-disse lui bevendo un sorso di aranciata.

-Beh allora non sei messo molto bene nemmeno tu...-disse Erika, cercando di tirarlo su di morale.

-cambiando discorso, se viene qui la tua ragazza non è che fraintende qualcosa? Sicuro che posso restare?- disse lei allegra.

Daniel si alzò andando a vedere a che punto era la torta.

-mollata- disse ridacchiando.

-cosa? Poveretta! Non puoi scaricarle così!- disse lei sorpresa dal modo in cui lui ne parlasse.

-perchè?- si girò lui e le si avvicinò.

Il cuore di Erika cominciò a pulsare di nuovo. Si rese conto in quel momento che gli piaceva Daniel, che non doveva succedere ma era successo. Ma non solo gli piaceva, se ne era innamorata proprio, alla fine accettò con rassegnazione questa nuova scoperta.

-Perchè non puoi metterti con una persona per farti figo o per far vedere che...-

-e se magari mi piaceva?- chiese lui in tono di sfida indietreggiando leggermente andandosi ad appoggiare al bordo del bancone di marmo.

Erika riflettè per un momento. La stava prendendo in giro. Glielo si leggeva negli occhi.

-Non ti piaceva- disse lei rispondendo con lo stesso tono di sfida.

-Bingo! Non mi interessava minimamente , me lo aveva chiesto lei e se non avessi chiuso io l'avrebbe fatto lei , continuando a vantarsene e la cosa mi avrebbe dato un po' fastidio.-

-E tu perchè hai accettato?- chiese curiosa sempre di più, avvicinandosi senza nemmeno accorgersene.

-Io non ho accettato, è lei che ha frainteso...-disse lui avvicinandosi ancor di più.

-Ma tu nel messaggio mi hai scritto....-

-c'era lei, in pratica, ci sono uscito una volta e siccome gli ho detto che mi sono divertito lei ha frainteso e mi ha baciato. Così pensava fossimo insieme, io allora cosa ho fatto? Per evitare la fama di codardo ho organizzato un appuntamento con lei e le ho detto gentilmente che la vedevo solo come amica e stupidate varie...-

-beh dai come scusa è passabile...- disse lei rendendosi conto che era meglio finirla lì se non voleva succedesse qualcosa. Infatti aveva l'impressione che Daniel avesse intenzione di fare qualcosa, si capiva dal suo comportamento, ma ancora non sapeva cosa.

-perchè, non ci credi?- disse lui in un tono leggermente offeso. Ma in realtà si stava divertendo a vedere le reazioni di Erika. Lui si avvicinò , lei era immobile stava quasi per baciarla quando lei si spostò e disse:

-Non sono scema, io non gioco, e poi...- disse annusando nell'aria -sento odore di bruciato...-

Immediatamente Daniel corse al forno e cercò di tirare fuori la torta. Si era bruciata sopratutto sotto, ma era ancora mangiabile.

-accidenti,ma hai un olfatto incredibile!- disse lui mentre tirava fuori la torta.

-non paragonarmi ad un cane...vuoi una mano?- disse lei avvicinandosi con un' asciugamano che aveva preso da una sedia dove era appoggiato.

-no no nonc'è...ahhh!!!Porca miseria!!! Ahia!!!- come Erika si era aspettata Daniel si era scottato.

-Che cosa ti avevo detto?- Senza dire niente gli prese la torta e con l'asciugamano l'appoggiò sul bancone di marmo. Appoggiò l'asciugamano sulla sedia e senza accorgersene prese la mano libera di Daniel e lo porto verso il lavandino. Istantaneamente aprì l'acqua e ci ficcò le mani del ragazzo.

-Così va meglio?- chiese lei.

-No, fa più male...- disse lui con un espressione dolorante.

-Bene vuol dire che va meglio...- disse lei sorridente.

Trascorsero tutto il pomeriggio insieme a chiaccherare e quando finalmente uscì di casa erano quasi le sette. Mandò un messaggio a Jelena, ma quest'ultima insieme a Jada riapparve magicamente dietro di Erika.

-Io vi uccido!-disse Erika scherzando, accompagnando il tutto con le mani.

-Piccola vendetta per il ballo....-disse Jelena innocentemente.

-Si si ok, ma come facevate voi a sapere che sono uscita proprio adesso?- chiese curiosa Erika.

-Naturalmente ti abbiamo spiato tutto il pomeriggio- dissero in coro le due.

-Ho dovuto però bloccare Jelena che stava per rompere i vetri ed entrare, quando lui ha tentato di baciarti. Non sapevamo che cosa vi dicevate però siamo rimaste a bocca aperta quando hai preso per mano Daniel e...- disse Jada.

-Ok ok, fine della cronaca, so già quello che è successo- disse Erika esausta.

-Comunque è stato piuttosto gentile con te, non ha tentato di farti fare niente senza che tu lo voglia, cosa che di solito invece non fa ...e secondo me....- disse Jelena allegramente.

-Ah che bella giornata non trovate ?- disse Erika cercando a tutti i costi di cambiare discorso.

-Si certo, ma non è che ti- Jelena non era stata in grado di terminare la frase

-Jelena , Jada, spostiamoci da un altra parte...-

detto questo Erika le trascinò via, sapendo di avere due occhi azzurri puntati addosso, provenienti dalla casa dove era appena uscita.


Fine Capitolo


Che dite? Spero vi piaccia, io mi sono divertita molto nel scriverlo e spero che sia carino e fresco da leggere anche per voi. Come potete constatare ho voluto, diciamo preparare il terreno per una prossima coppia ErikaXDaniel. Molte lettrici mi dicono che sognano dall'inizio della storia, una relazione tra questi due e visto che mi seguite sempre anche senza recensire vi ho voluto fare un regalino ^^ spero vi piaccia, anche se... Ci vediamo al prossimo cap :P


Ele




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Capitolo 25
*** To play ***



A Star

To play


Era una mattina piuttosto calda per essere alla fine di aprile , e le nostre due amiche stavano uscendo allegramente a scuola. Due, perchè Jada a causa del torneo di tennis era rimasta a scuola. Erika e Jelena invece stavano andando a casa ad appoggiare lo zaino e poi sarebbero ritornate per farle il tifo.

Intanto Jada si stava cambiando negli spogliatoi.

-Muoviti,muoviti- si disse mentre indossava la gonnellina bianca.

-Eccomi qua!- prese la racchetta e uscì. Quello a cui stava per partecipare sarebbe stato un torneo piuttosto strano, perchè si sarebbero formate delle coppie (maschio e femmina) e i due giocatori dovevano incontrarsi lì per la prima volta.

Andò verso gli organizzatori e gli chiese con chi sarebbe stata in squadra. Intanto cercava con gli occhi che le sue due amiche arrivassero, purtroppo però per Jelena, Michele, era in una degli spalti che osservava il campo. Che cosa ci poteva fare lì?

-Jada...Jada...tu sei con Andrea Kimberhale- gli rispose una ragazza, dopo aver controllato nella lista e indicando un tipetto piuttosto magro e all'apparenza debole.

-Ok- disse Jada girandole le spalle. Ora veniva la parte più dura, fare amicizia. Da quanto aveva capito, si chiamava Andrea...dove lo aveva già sentito quel nome...da Elis! Una sua compagna di classe,molto amica di Kiara. Andrea era il fidanzato di Kiara. Cavolo! Non è che sarebbe stato uno scorbutico anche lui?

Si avvicinò con passo deciso.

-Ehm, ciao, io sono Jada, sono la tua partner, tu dovresti essere Andrea giusto?- chiese lei. Aveva notato fin da subito che il ragazzo era molto timido. Infatti non riusciva a spostare lo sguardo da terra.

-...si...-disse lui guardando la racchetta. Jada non riusciva a capire come un tipo del genere potesse stare insieme a Kiara.

-Da quanto tempo fai tennis?- chiese la ragazza per conoscerlo meglio.

-Da quando sono piccolo, i miei avevano provato a mandarmi ad un corso e a me mi è piaciuto subito molto- disse lui, cominciava a sciogliersi. Aveva dei lunghi capelli neri corvino leggermente spettinati che in parte coprivano i suoi occhi argentei. Jada non capiva con quale criterio avessero creato le coppie, cioè , lei era bionda quasi platino e lui nero corvino.

-Davvero?! Anche io! Pensa che i miei prima mi hanno mandato a fare danza, e poi quando hanno capito che se continuavo mi sfasciavo la schiena, hanno optato per il tennis. Cambiando discorso, in che classe vai?- chiese lei sempre più curiosa di scoprire qualche gossip dal ragazzo di Kiara.

-4 c (in Italia corrisponde alla prima superiore) , tu?- per la prima volta le aveva posto una domanda, significava che finalmente si trovava a suo agio. Nel constatare ciò Jada tirò un sospiro di sollievo.

-Io sono un anno più piccola di te,anche se non può sembrare...-disse lei sorridendo guardandosi le gambe lunghe e affusolate.

Ma quando stava per porgli un altra domanda sentì la voce che le metteva più fastidio di tutti oltre a quella di Kiara: Elis. Elis era sugli spalti che agitava le mani come un isterica.

-Ehi, Andrea! Mi raccomando, ti ricordo che tu sei di proprietà di Kiara, non di quella giraffa!!-

-Ma perchè quella non si fa i fatti suoi?- disse a bassa voce Jada, girandosi verso la ragazza. Si sorprese nel sentire la voce di Andrea rispondergli.

-Lasciala perdere, a volte fa così perchè è invidiosa, ma penso che...-

-ok alt, non continuare, potresti farmi pensare che Elis non sia così male, il che non va per niente bene.- disse Jada riferendosi al ragazzo, sorridendo.

-Ok...facciamo un po' di riscaldamento?-chiese lui temendo un rifiuto.

-Stai tranquillo, non sono cattiva , ok ...- disse Jada dandogli le spalle. Voleva vedere quanto sapeva giocare, ma dopo pochi lanci di prova gli arbitri richiamarono intorno tutti i concorrenti per spiegare i turni.

Jada intanto non riusciva a capire perchè un tipo tanto strano stesse insieme a Kiara, non se lo spiegava proprio. Rimase piuttosto impressionata nel vedere che pur non essendo muscoloso, Andrea era molto forte e sapeva lanciare la pallina negli angoli, il che gli faceva guadagnare un po' di punti.

Jada invece era molto conosciuta e popolare, per la sua ottima resistenza, ottima qualità nelle partite di tennis, visto che si sudava parecchio e bisognava tenere la velocità costante.

Da quella volta presero il nome del duo “Black and White” a causa dei capelli, neri di lui, chiari di lei. Stracciavano tutti senza pietà e non difficilmente arrivarono in finale.

A quel punto,la questione si complicò.

Arrivò verso la fine Kiara,intanto Jada non riusciva più a concentrarsi perchè a causa delle loro grida e schiamazzi, la insultavano.

-Andrea!! Andrea!! Schiaccia quella giraffa !! Giraffa !! Giraffa!!- avevano continuato così per tutto il primo set.

-Mi dispiace...- disse afflitto Andrea mentre facevano una pausa bevendo dell'acqua.

-Non ci puoi fare niente- disse Jada, arrabbiata nera.

-Tesoruccio! Vero che mi dedichi la prossima partita?- disse Kiara andando ad abbracciare da dietro Andrea. Lui rimase in silenzio diventando tutto rosso. Jada lo guardò sorridendogli e decise di andarsene, per lasciare i due piccioncini da soli.

-ehm...si chiama set, non partita...-disse lui rosso in faccia.

-Tu, giraffa, vedi di non farci perdere, altrimenti mi fai fare brutta figura.- disse Kiara con tono di superiorità, senza ascoltare minimamente il suo ragazzo.

-Forse non credi che la colpa sia tu se ho perso questo set?- disse Jada dandole le spalle continuando a camminare. Doveva controllare la rabbia, sapeva che Kiara lo faceva apposta e l'avrebbe fatta innervosire ancora di più se non avesse risposto. Ritornò in campo e si mise in posizione. Dopo qualche minuto la raggiunse anche Andrea.

Jada stizzita e arrabbiata gli chiese senza alcun tatto:

-Ma come fai a stare con una così!-

-Mi piace, tanto- quella risposta la lasciò basita. Cioè sopportava tutto quello, solo perchè gli piaceva, tanto!? Ma stiamo scherzando?

-Credi che a lei tu importi qualcosa? -ma non attese risposta, perchè si sentiva davvero frustrata, per non poter fare qualcosa per quel povero ragazzo nelle mani di quella gallina.

Per vincere il set,però doveva concentrarsi al massimo, quindi non rispose più e cercò di non ascoltare il coretto di oche giulive che la prendevano in giro difronte a tutti. Ma mentre stava per battere, il coro si interruppe e si trasformò in uno schiamazzo di voci. Si girò e notò che Jelena e Erika, stavano ridendo come delle pazze e avevano dei bicchieri in mano. Poi la partita cominciò.

Alla fine vinsero per un pelo, 2-1,c'era mancato poco. L'anno scorso era arrivata seconda e la cosa

l'aveva fatta stare male, ma si era ripromessa che l'anno successivo avrebbe sicuramente vinto e finalmente c'era riuscita.

-Ottimo lavoro- disse Jada ad Andrea mentre se ne andava, senza sorridere. Avrebbe volute dirgliene quattro a quel povero ragazzo che si faceva trattare come un animale.

-Senti, voglio scusa...- questa fu la goccia che fece traboccare il vaso.

-Fermo, alt, frena- frese un respiro e Jada si girò- quella a cui dispiace più di tutti per questa situazione, è la sottoscritta. Non puoi farti trattare così. In amore tutti e due devo sacrificare qualcosa per qualcun altro, non solo tu. Non ti sei accorto che lei si diverte? Ti usa solo per metterti in mostra e...- Jada si girò e si bloccò nel vedere lo sguardo cupo di lui, che la fissava.

-Tu mi conosci solo da un giorno...non puoi sapere cosa ci sia veramente tra me e lei.- disse lui, con una determinazione che Jada stentava a credere.

-Giusto, io non ti conosco abbastanza, ma ho espresso quello che penso, spetta a te darci credito o meno- e con quella frase, dopo averlo fissato con i suoi occhi verdi se ne andò.

-Ottimo lavoro...-disse tra se e se.

Quando entrò negli spogliatoi si chiuse nel bagno e cominciò a piangere silenziosamente. Quel giorno aveva sopportato fin troppo,tra continue prese in giro e una nuova amicizia finita di già, non ce la faceva più.

-Si è vero...ma Jada? Dove sei finita?-la voce squillante di Jelena fece il suo ingresso nello spogliatoio.

-qui...-disse Jada,con la voce smorzata dal pianto.

Non appena Jelena andò alla porta del bagno e l'aprì,Jelena vide la sua amica piangere ci rimase molto male. Non aveva mai visto visto quella ragazza così triste e capiva che Kiara aveva superato il limite di sopportazione. Non poteva continuare, però l'unica cosa che poteva fare era parlare di persona a Kiara. Non avrebbe fatto nient'altro, perchè sarebbe stata peggio di lei.

-Ehi ragazze, quanto ci mett...ma che ca-disse Erika entrando.

-vieni dentro, non voglio che nessuno mi veda così,a parte voi...-disse Jada con un filo di voce.

Le tre amiche ora si trovavano all'interno di un piccolo bagno e fissavano stupefatte Jada. La prima a riprendersi fu Erika che si avvicinò all'amica e le chiese di sfogarsi. Cercò di tirarla su di morale spiegando che quando il coro di oche che la prendevano in giro aveva smesso di urlare era perchè lei e Jelena avevano avuto la brillante idea di prendere dell'acqua e buttargliela sui capelli.

Quest'ultima però era rimasta pietrificata fin da quando aveva visto Jada in quelle condizioni. Anzi aveva cominciato a tremare dalla rabbia. Cioè prima aveva fatto litigare lei ed Erika, poi era intervenuta tra lei e Michele e ora aveva fatto piangere Jada, che poveretta la compativa.

Jada ormai si stava riprendendo e Erika le consigliò di lasciare la faccenda di Kiara e le oche a loro, mentre lei sarebbe andata a casa.

Jelena si girò, diede le spalle a Jada, e disse con i pugni serrati.

-Prometto, che Kiara non ti guarderà mai più- detto questo aprì la porta del bagno.

-Aspetta...- aveva cercato inutilmente di reagire Jada ma in quel momento aveva paura della sua stessa amica. Erika si alzò, si abbassò il berretto rosa sulla fronte e seguì a ruota Jelena.

-Cercherò di controllarmi...- disse Erika,anche se ormai si capiva già era in “modalità teppista”.

Jada non sapeva cosa fare, quindi rimase lì per un bel po' di minuti,poi quando sentì bussare dalla porta dello spogliatoio, sperò che fossero le sue due amiche, quindi non si preoccupò del viso tutto rosso e delle lacrime che continuavano a scendere silenziosamente. Ma quando aprì, scoprì che invece delle sue amiche era Andrea. Tentò di richiudere la porta,ma lui fece resistenza e quindi alla fine abbandonò l'idea. Lui entrò nella stanza e lei sistematicamente si andò a sedere su una delle panchine,il più lontano da lui,con la testa chinata verso le ginocchia.

-Ehm...non sono bravo in queste cose, però spero che... accetterai le mie scuse-

-tu ti scusi sempre ma...-

-no ho capito cosa intendevi prima e devo dire che sono stato uno sciocco. Da quando ero insieme a Kiara ...-

-aspetta, perchè hai detto “ero”?- disse lei stupita alzando la testa verso di lui. Improvvisamente si ricordò che aveva di fronte un maschio e stava piangendo. Si alzò e andò verso il lavandino più vicino.

-Da quando ero insieme a Kiara avevo sempre pensato che anche se io facevo qualcosa in più per lei, anche lei prima o dopo l'avrebbe fatto per me, ma ora che mi sono reso conto di che razza di persona sia...-

-no aspetta, ci sono un po' di cose che non capisco: 1) perchè utilizzi il passato, anzi l'imperfetto;2) come fai a sapere che tipo di persona sia Kiara, se fino a qualche ora fa la vedevi come un idolo?-chiese Jada ancora girata verso il lavandino

-ehm...come dire...-era imbarazzato da morire per parlare di quegli argomenti e Jada si domandò se fosse il caso di lasciar perdere.

-Tu e Kiara eravate insieme, non scendo nei dettagli,poi cos'è successo?- iniziò Jada cercando di dargli una mano.

-No no no no no! Figurati se con Kiara facevo strane cose, l'avrò baciata si e no una volta!-disse lui ancora più rosso. I capelli neri ora erano tutti disordinati,perchè dopo la partita probabilmente se li era bagnati per rinfrescarsi.

-vai avanti- disse Jada sempre più curiosa.

-Mentre stavo bevendo alla fontanella che c'è fuori, ho visto due ragazze, che mi sembravano piuttosto arrabbiate,che si stavano avvicinando a Kiara.- non appena lo disse, Jada, cominciò a preoccuparsi per le due amiche.

-Allora io piano piano mi sono avvicinato e ….


-Guarda un po' chi si vede...la mia amica Kiara...-disse Jelena.

Erika aveva un ghigno maligno dipinto sulla faccia che incuteva abbastanza timore. Quando le due si erano avvicinate, tutto lo schiamazzo di oche e delle amichette di Kiara si zittì e si nascose dietro la schiena della ragazza. Intanto Andrea si stava avvicinando e ora poteva sentire qualunque cosa si dicessero.

-Cosa volete?- chiese Kiara leggermente intimidita dall'evidente stato di rabbia.

-Oh, solo parlare- disse Jelena, anche lei sorridendo a Erika. L'effetto intimidì abbastanza il gruppo di ragazze, ma sopratutto Kiara, visto che deglutì rumorosamente.

-e anche velocemente, visto che lei ha tra poco una lezione di karate e io ho l'autista che mi aspetta.-disse Erika, guardando dall'alto in basso seccata Kiara. Non lo aveva mai fatto,ma era un ottimo metodo per sfogarsi.

-hai presente quella ragazza che tu chiami giraffa?- disse Jelena facendo finta di pensare.

Andrea, da dietro le spalle di Kiara si era bloccato e ora stava ascoltando con particolare interesse.

-si...-disse Kiara che non sapeva cosa dire, dopo quell'introduzione abbastanza inquietante. Si era preparata un bel discorsetto da fare a quelle due, nel caso sarebbe giunta a quella situazione,ma ora aveva un po' paura a parlare.

-Bene, sai,ora è nello spogliatoio, che ha vinto una partita e piange, anzi cerca di contenersi e non vuole più uscire da lì. Cosa pensi le sia successo?- disse Jelena sorridendole, come si sorride quando un malato mentale riesce a dire qualcosa.

-Penso che sia felice perchè...- disse Kiara che era riuscita a trovare un po' di coraggio.

-Mi dispiace,ma pensi male...- rispose Erika.

-Da quando abbiamo litigato, non la finisci mai di romperci l'anima , prima fai in modo che io ed Erika litighiamo, poi ricatti il mio ragazzo ed esci con lui, ora fai piangere Jada, che non centra niente con questa storia! Ma quando cazzo la finirai!? Kiara!-detto questo Jelena riprese fiato e aggiunse con un tono molto allegro.

-Spero ci siamo capite, ah e mi dispiace che il tuo ragazzo abbia sentito tutto o in parte...- Dopo di che le due se ne andarono e non si voltarono nemmeno quando cominciarono a urlarle dietro.

Andrea intanto, se ne era già andato , perchè dopo quello che aveva sentito, voleva solo chiedere scusa a Jada.


...e così è andata a finire- concluse lui dopo aver spiegato tutto.

Jada senza dire una parola si alzò e lo abbracciò, come si abbracciano gli amici. Lui rimase immobile e anche se Jada non lo vedeva, capiva che era imbarazzatissimo. Stringendosi a lui gli disse:

-Non ti preoccupare per me, ma preoccupati per te stesso...- Quando sciolsero l'abbraccio, Jada prese il suo borsone e lo salutò. Lui era rimasto talmente tanto imbarazzato che era rimasto pietrificato da quello che era successo. Ma prima che Jada se ne andasse si girò e le disse:

-sei brava a tennis, che dici di venire domani alle quattro a fare un po' di pratica?-



Fine capitolo



Spero vi piaccia, ho l'impressione però che in questo capitolo, abbia affrettato un po' le cose....è che non riuscivo a frenarmi e mi piace sempre di più scrivere. Poi ultimamente senza nemmeno accorgermi faccio capitoli di 4 pagine...XD. Spero di star migliorando...Ringrazio tutti quelli che recensiscono sempre anche nei capitoli precedenti. Veramente senza di voi non so cosa farei!!!Beh, a voi i commenti!!


Ele


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Capitolo 26
*** To laught ***


A star


to laught


-mmm...ci penserò-disse Jada uscendo sorridente dagli spogliatoi.

Andrea apparve per un momento deluso, ma poi si riprese subito.

-Dove abiti?- chiese lui curioso.

-In una casa, a 5 minuti da qui, di fronte al panificio per farti capire-

-Cavolo! Io abito li a fianco!- disse lui sorridendo.

Jada ci rimase di stucco, cioè lui abitava, in quella casa super tecnologica, conosciuta in tutta la città, perchè girava?

-Abiti nella casa che segue i movimenti del sole?-

-Si mi sono trasferito da poco lì, perchè c'era un appartamento in vendita...-disse lui prendendo la racchetta e appoggiandola sulla spalla.

-che culo! Scusa la parola, ma ho sempre sognato avere una casa così!- disse Jada seriamente incuriosita.

-Bhè non che la tua sia da meno...-disse lui sorridendole.

-Vabbè cos'ho di tanto speciale? Un campo da tennis, piscina e giardino...-

-Ti pare poco? Io sogno la piscina e i campi da tennis, visto che quella villa è divisa con un altra famiglia abbiamo il giardino in comune e non possiamo far costruire nulla...-

-Sapevo che entrando in questa scuola avrei trovato gente di un certo livello, ma la casa che gira! Cavolo!- disse Jada riflettendo su quanto le sarebbe piaciuto salire dentro.

-Jada! Come stai?- chiese tutta sorridente Jelena sbucando da dietro il muro insieme a Erika che non sembrava quella di prima.

-V-voi due..?- disse Andrea ricordando come quelle ragazze avevano fatto il loro ingresso di fronte a Kiara.

-Stai tranquillo ora non danno più di matto, comunque, la prossima volta che fate una roba del genere avvertitemi prima!- disse Jada di fronte a loro appoggiando le mani sui fianchi.

-scusaci- dissero insieme le due amiche, sorridendole poi Jelena aggiunse:

-e poi che ci fai qui tutta sola con il ragazzo di Kiara-

Se ne era completamente dimenticata, Jada, che Andrea era ancora il ragazzo di Kiara, e ricordare questo la fece stare male. Ma quando si aspettava di star ancora più male sentendo la risposta del ragazzo rimase stupita nel sentire:

-io non sono il ragazzo di nessuno- disse lui deciso a dimostrare che Kiara non le interessava più, che non voleva più averne a che fare, che si sarebbe dimenticato tutto.

Jada inconsciamente era felice, anche se aveva ancora il timore che Kiara potesse ritornare nel cuore di quel ragazzo. Non glielo avrebbe permesso così si affrettò ad aggiungere, prima di uscire dallo spogliatoio.

-ah, ho deciso, per quel che riguarda il tennis, visto che fortunatamente io ho il campo a casa, vieni da me verso le quattro e mezza, che dici? Perchè prima ho da studiare...e non-

-ok-k per me va benissimo, domani alle quattro e mezza, si signore- disse lui molto imbarazzato.

Erika e Jelena si guardarono e poi scoppiarono in un'allegra risata.


***


Andrea che doveva andare a fare della spesa per i suoi si congedò subito, mentre le tre amiche tornarono allegramente a casa, punzecchiandosi a vicenda. Ancora non sapevano le novità che a casa avrebbero affrontato.

Jelena non appena entrata nel giardino di casa sua cominciava già sentire odore di novità, visto che vedeva parcheggiata nel vialetto, la macchina degli zii e dei cugini. Prese le chiavi dalla borsa e velocemente aprì la porta.

-Mamma sono a casa!- disse urlando mentre richiudeva la porta alle spalle. In quel momento zia Rose gli corse incontro, tutta felice ed eccitata.

-Che c'è? Hai vinto alla lotteria?- chiese del tutto calma Jelena, cercando di nascondere la curiosità.

-No no, una notizia ancora più bella, vieni in salotto-

-Quale notizia è migliore di aver vinto alla lotteria? Bhè se la scuola saltasse in aria, non sarebbe male...ma- mentre la ragazza rifletteva ad alta voce, sua zia che sembrava una bambina l'aveva trascinata nel grande soggiorno color pesca.

-Allora, i tuoi genitori hanno dirti una cosa!- disse la zia. Non appena Jelena era entrata in sala tutti i parenti si erano girati sorridenti verso di lei, che ancora non riusciva a capire che cosa stava succedendo.

-Ecco...- iniziò il padre un po' imbarazzato.

Jelena spostava lo sguardo sui due genitori continuamente, per cercare di capire che cosa ci fosse di più sconcertante che doveva sapere. Cioè, come si può essere più felici se non vincere alla lotteria?e stare insieme ad Adam ovviamente. Pensando quello divenne leggermente più rossa, ma nessuno se ne accorse, per fortuna.

-Sono incinta- disse sua madre felice. Jelena ora capiva. Capiva il perchè di tutta quell'agitazione, di tutti quei parenti di tu...aspetta un attimo, era incinta veramente?

Jelena non riusciva a parlare. In realtà non sapeva proprio cosa dire, cioè era talmente felice, però il modo in cui glielo avevano fatto sapere a tutti i parenti e non subito a lei, le aveva dato un po' fastidio.

-Allora?- disse sua madre che sembrava tutta felice e contenta.

-Non so cosa dire, cioè, avrò veramente una sorellina o un fratellino? Non mi prendete in giro vero?!-

Ma i suoi genitori, insieme a tutti i parenti negarono, quindi veramente avrebbe avuto qualcuno con cui litigare, tirare i capelli,insultare a piacimento, ma che le avrebbe sempre voluto bene? Ok, questi non erano pensieri da vera e propria buona sorellina, però stentava a crederci.

-ok- Jelena prese fiato- yuhuhuhuhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh, sono felicissima!- dicendo questo corse ad abbracciare i suoi genitori. Quanto gli voleva bene.Si era completamente dimenticata di quello che era successo prima con Jada.


Fine Capitolo


Oklo so è corto, fa pena e penso sia il peggiore di tutta questa storia,però veramente mi stavo strappando i capelli. Possibile che in tre giorni di estrema ispirazione io passo a una settimana di vuoto totale? Chiedo perdono se vi ho deluso, vi do anche la possibilità di prendermi a calci, e non posso scaricare la colpa a nessuno, se non, al MIO VUOTO TOTALE.


Passo a rispondere alle recensioni e ringrazio ancora chi si prende la briga di lasciarmi qualche commento.


 Cussolettapink : Grazie, se non ci fossi tu che recensisci, a questo punto sarei nella tomba! Già già , Jada e Andrea mi piacciono persino a me XD, mentre ho in mente per le nostre star Daniel e Erika! Niente di speciale, ma solo qualcosa di carino * il mio cervello comincia a lritornare da una lunga vacanza XD*. Mi dispiace per questo capitolo, non mi piace nemmeno a me che sono l'autrice e spero che il prossimo sia molto, ma molto più entusiasmante. Grazie per il commento ^^

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Capitolo 27
*** To ring ***


A star

To ring


Quel pomeriggio Jada non era riuscita fare niente, altro che compiti! Aveva pensato tutto il tempo a che cosa avrebbe potuto fare insieme ad Andrea. Siccome si stava bene all'aperto si era messa in terrazza sul tavolo a svolgere i compiti che alla fine aveva solamente iniziato.

Probabilmente quella notte avrebbe fatto le ore piccole, ma non le importava e continuava a rimanere imbambolata fissando l'infinito. Così il tempo non solo era passato, ma a dir poco volato via e erano le quattro e un quarto. Quando si accorse dell'orario quasi cadde dalla sedia per la sorpresa e corse in camera a cambiarsi. Sua madre era in casa che stava lavorando, mentre il padre come al solito era fuori per lavoro. Era riuscita ad ottenere il permesso di fare venire un ragazzo a casa, dicendo che era il vicino di casa e che si allenavano a tennis.

Quando scese aprì la porta e magicamente vide che al cancelletto c'era Andrea tutto sorridente.

Lei lo salutò allegramente e gli corse ad aprire.

-Buon pomeriggio! Fatti i compiti?- chiese lui entrando.

Jada un po' presa alla sprovvista rispose:

-Diciamo che ne avevo pochi e che sono a buon punto...comunque vieni ti faccio vedere il campo- disse lei girandogli le spalle cominciando ad andare verso un sentierino che portava dietro la casa.

-Certo che avete un giardino proprio bello!- disse lui guardando le piante e i fiori attorno alla casa.

-Grazie è tutto merito mio- una voce dietro le loro spalle li aveva interrotto. Era la madre di Jada.

-C-complimenti- il lato timido di Andrea venne di nuovo fuori e la signora sembrò capire al volo la situazione.

-Mamma che fai qui ?-

-Davo un occhiata alle ortensie- detto questo si congedò.

-ok andiamo- continuò Jada.

-ma lo sai che le assomigli moltissimo?- disse lui molto sorpreso.

-dici?- disse Jada curiosa.

-si avete lo stesso modo di fare e gli stessi occhi-

-wow gli hai fatto la radiografia ?- disse Jada ridacchiando. Passarono a fianco alla piscina e alla fine arrivarono al campo.

-Bene sei pronto ad essere battuto dalla regina del tennis cioè la sottoscritta?- chiese lei scherzando prima di battere.

-Certo, sempre che sia vero che voi siate la regina...- detto questo la partita iniziò.

Jada era più veloce di Andrea, ma lui aveva un ottima tecnica nel colpire e mandare la pallina ne punti più difficili. Passarono così un pomeriggio ridendo e giocando e verso sera si dovettero salutare, dopo che la mamma di Jada aveva proposto al ragazzo di rimanere persino per cena.

Quella mattina Jelena le aveva detto che i sua madre era incinta e si domandò se Andrea non avesse fratelli o sorelle. Lei aveva una sorella più grande che studiava all'estero medicina. Era da un po' di tempo che non la vedeva e le sarebbe piaciuto scambiare due chiacchere con lei.



Il ritmo iniziò, le luci si accesero su di lei e tutti ormai la fissavano. Lentamente si avvicinò verso il microfono e alzò lo sguardo. Una melodia, dolce, sensuale ma allo stesso tempo malinconica avvolgeva lo studio. Muovendosi a tempo, senza distogliere la concentrazione. Sembrava impossibile che una voce così profonda, potesse provenire da quella ragazza così sorridente.

Lo studio era in silenzio ad ascoltare quel canto così melodico che coinvolgeva tutti. Ma mano che la musica aumentava, la cantante cercava di trasmettere tutte le emozioni che provava in quel momento grazie alla canzone, e magicamente al pubblico giungeva, la sua tristezza ma anche la sua felicità per quello che stava vivendo una ragazzina della sua età. Bene o male che sia, in quel momento non importava molto la potenza di quella voce così dolce, perchè il pubblico rimaneva rapito, fino a che la melodia non terminò.

Dopo qualche secondo di silenzio, le luci ricominciarono ad illuminare quel grande studio, in cui Erika si trovava e in quel momento non sapeva come descrivere le proprie emozioni. Il pubblico cominciò subito un rumorosa applauso che fecero emozionare ancora di più la ragazza.

Il conduttore rientrò in scena:

-Erika, la nuova idol del momento!!!- disse alzando la mano della ragazza in segno di vittoria.

Un quarto d'ora dopo, Erika era nel camerino esausta, stravaccata su una seggiola e Olivia era uscita un attimo.

Nello stanzino era calato il silenzio, Erika era esausta quando sentì bussare e disse :

-avanti!- senza pensare a chi si ritrovò davanti.

-Ciao, complimenti...- Erika che non aveva ancora capito chi fosse rispose:

-Aspetto tiro ad indovinare, sei...Josh!- disse togliendosi di scatto l'asciugamano.

-Sbagliato-

-D-Daniel??? Che ci fai tu qui??- disse Erika cercando di non cadere dalla sedia.

-Sono a girare un film nel palazzo a fianco, avevo un ora “buca” e sono venuto a dare un occhiata e fortunatamente mi hanno fatto entrare...-

-fortunatamente oppure hai dovuto infiltrarti alla 007??-disse lei prendendolo in giro.

-dovresti ringraziarmi invece, che il sottoscritto sia venuto a sentirti- disse lui sorridendole.

-Non te lo ha chiesto nessuno...ma scusa come hai fatto a trovare il mio camerino?-disse Erika alzandosi in piedi bevendo da una bottiglietta d'acqua.

-chi lo sa..- detto questo sorrise un ultima volta prima di uscire dalla porta.

-che nervi...che è venuto a fare?-disse Erika guardandosi allo specchio, asciugandosi il sudore con un asciugamano. Fece per uscire dal camerino, ma notò una bottiglietta di tè sul tavolino.

-mi ha portato il tè?-disse lei confusa -o se l'è dimenticato???- lo prese in mano e notò che era ancora sigillato.

-boh, andiamo a farci un giro va- detto questo uscì dal camerino ancora vestita per l'esibizione alla ricerca del ragazzo che magicamente si era volatilizzato.



Erano passati alcuni giorni dalla scoperta del figlio e i suoi genitori erano a fare le analisi, quindi Jelena era da sola a casa che tentava di divertirsi con la wii. Purtroppo quel giorno anche se faceva bel tempo, Erika era ad un esibizione, mentre Jada era a casa con Andrea e lei era li sola soletta che faceva una partita di tennis. Ad un tratto suonò il campanello di casa. Jelena corse alla porta cercando di non ammazzarsi cadendo e aprì di scatto la porta.

-Buondì come va?- sulla porta c'era Adam che la fissava con i suoi vispi occhi verdi e aveva un fagotto in mano.

Jelena che non sapeva che dire, rispose tutta imbarazzata:

-ehm...ok ok...che vuoi?-

-che scortese, adesso non mi fai nemmeno entrare, dopo tutte le volte che sei entrata casa mia- disse lui scherzando.

-a parte gli scherzi sono solo venuto a darti questa pozione di pizza in più visto che noi ne abbiamo fatta troppa e tu sei da sola a casa.- disse lui fissandola negli occhi. Potete immaginare come Jelena diventò rossa e non seppe che dire fino a quando finalmente il suo cervello non riattaccò la spina.

-ah grazie!! ma come facevi a sapere che ero da sola?- disse lei sorridendo, lui in risposta spostò lo sguardo e gli diede in mano il fagotto.

-diciamo che le notizie corrono, come anche quella che i tuoi aspettano un figlio- disse lui appoggiandosi al cornicione della porta.

-beh che fai vieni dentro!- disse la ragazza allegra e con il fagotto in mano chiuse la porta alle spalle del ragazzo.

-Vai pure in salotto- disse lei mentre correva verso la cucina cercando di non inciampare nei suoi stessi piedi. Dopo qualche secondo era in salotto.

-Ti dispiace rimanere qui per un po' visto che da sola mi annoio, ci facciamo una partita con la wii..?-propose Jelena ritornando a prendere colore rosso in viso.

-Ok, solo se giochiamo a wii Sport Resort e facciamo basket- disse lui sorridente prendendo al volo il telecomando bianco che gli lanciava Jelena sorridendo dopo averlo tirato fuori da un cassetto.



Dopo dieci minuti decise di ritornare al camerino, visto che le ricerche non avevano dato i propri frutti e anzi si era ritrovata più stanca di prima. Svolto nel corridoio a sinistra aprì una porta, attraversò la stanza e magicamente in quel momento si ritrovò davanti Daniel che stava parlando con una ragazza di qualche anno più piccola di lei. La cosa le diede un po' fastidio visto che, la ragazza si atteggiava da oca, per così dire.

-ma che ci faccio io qui?- si disse continuando a non riuscire a staccare gli occhi dalla scena, poi finalmente tirò un sospiro.

-Beh tanto vale portagliela...-si disse facendosi avanti e sentendo stranamente il cuore che accellerava i battiti. Decise di buttarla un po' sul ridere, e quindi voleva cogliere Daniel di sorpresa . Fece segno di non dire niente alla ragazza che l'aveva vista. Quest'ultima la guardò male e continuò il discorso con Daniel che pareva non accorgersi di nulla. Erika infastidita e ormai con le mani vicino alle spalle del ragazzo, non sapeva più se continuare lo scherzo o strozzarlo, fece un altro passo, ma non si accorse del cavo per terra.

Un uomo con altri cavi in mano, lo tirò e Erika si inciampò.

La mano si aggrappò alla spalla del ragazzo che si girò stupito, e di scatto la prese al volo, prima che gli andasse addosso. La mano destra della ragazza era aggrappata alla schiena del ragazzo, mentre quella sinistra era saldamente stretta a quella di Daniel.

I loro visi erano a meno di due centimetri di distanza, e il mondo intorno a Erika aveva preso a ruotare come in un sogno, poi ad un tratto sentì uno scatto e si risvegliò dallo sguardo ipnotico del ragazzo, che la fissava con stupore.

-Cavolo!! tu con quella foto, ridammela!!- disse indicando un trentenne armato di macchina fotografica, che sorrideva. Con più attenzione questa volta, fece un passo avanti e con sguardo assassino, cominciò a correre dietro al paparazzo che ormai si era volatilizzato. Non appena fece per mettere fuori dalla stanza il piede, sentì Daniel scoppiare in una fragorosa risata.

-e tu adesso che hai da ridere!- disse lei girandosi verso di lui, rossa dalla figura che aveva appena fatto.


Fine capitolo



OK non ci sono scuse per l'immenso ritardo che ho fatto, ma ora ho trovato un metodo x farmi venire in mente anche le cose più assurde u.u , la musica!! infatti consiglio di ascoltare la parte dove Erika canta con la canzone Russian Rulette di Rihanna visto che mi sono ispirata a quell'entrata in scena. Questo penso sia il capitolo più decente e ora vado a finire quell'altro quindi se volete lasciare una piccola piccola recensione ^^ ve ne sarei immensamente grata <3

Elena

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Capitolo 28
*** To like ***


A Star

To Like


Daniel continuava a ridere e la cosa faceva irritare ancora di più Erika che si sentiva gli occhi di tutti addosso.

-Smettila di ridere! Finocchio! Dammi una mano!- detto questo andò da Daniel che ormai si era calmato ma continuava a sorriderle. Lei gli prese una mano e senza nemmeno accorgersene uscì da quella stanza. Appena usciti continuò per qualche metro prima di mollarla, si girò verso il ragazzo.

-Beh muoviamoci- fece per partire a correre quando le parole del ragazzo la immobilizzarono e la fecero diventare ancora più rossa di prima.

-Tutta questa scenata per non vedermi parlare con quella tipa?- disse lui con un sorriso strano sulle labbra.

-Ma come ti saltano in mente certe cose?- rispose imbarazzata Erika che non sapeva più cosa dire. Cominciò pian piano a indietreggiare.

Lui pian piano si avvicinò fino a far appoggiare le spalle della ragazza contro il muro che indietreggiava. Alzo una mano e la appoggio al muro a pochi centimetri dalla testa della ragazza, che lo guardava e non riusciva a capire che cosa avesse intenzione di fare.

-Ti piaccio?- disse lui continuandola a osservare negli occhi.

-C..c.c.he c..avolo dici?? Hai la febbre?- chiese Erika che non sapeva più cosa dire. Alzò una mano per appoggiargliela sulla fronte, ma lui non voleva mollare la presa.

-Allora?- continuò lui. I suoi occhi color nocciola non volevano sapere di finirla, e Erika abbassò gli occhi perchè non riusciva a sostenere quello sguardo.

-Mph, ma chi ti credi di essere...- Erika rialzò lo sguardo aggressivo, ritornando la vecchia teppista di un tempo. La ragazzq cercò di spingere via Daniel, appoggiandogli le mani sul petto. Incredibilmente però, non si muoveva da lì.

-Ho capito...- disse lui decidendo finalmente di lasciarla in pace. Fece un passo indietro infilandosi le mani in tasca. Erika, continuava a fissarlo con arroganza, e un sorriso si era aperto sulle labbra della ragazza. Daniel aveva uno sguardo talmente dolce, lo sguardo che tutte le ragazze vorrebbero ricevere dal proprio ragazzo.

-Mi piaci Erika -

..

..

..

-Erika!! Dov'eri finita?? ti vogliono in studio di nuovo!!-

Olivia interruppe il discorso tra i due, senza nemmeno accorgersi dell'espressione di Erika sul volto. Il suo sguardo era stupito e incredulo, e dalla bocca non proveniva nessun suono anche se era aperta.

-Non so se ce la farà psicologicamente- disse il ragazzo verso Olivia sorridente.

-Perchè che è successo?- chiese la donna preoccupata .

-Oh niente di particolare...- disse lui andandosene.

Ma prima che potesse fare un altro passo Erika afferrò la sua camicia.

-Mi prendi in giro?- chiese lei fissandolo negli occhi dopo che si era girato.

-No, per la prima volta sono sincero...- detto questo sorrise un ultima volta e se ne andò.

-Eh...Erika, tra qualche minuto dovresti essere sul palco.-

-cosa?? Ah tutta colpa di Daniel!!- disse riprendendosi da quello che era appena successo.

Da lontano il ragazzo sorrise.



-Ehi cretino!!Ma perchè non funziona!!- disse Jelena insultando il Nunchuck (telecomando wii che assomiglia ad un joystick) .

-eh cara mia è inutile che trovi scuse...sono imbattibile- disse Adams facendo la linguaccia a Jelena. Per risposta la ragazza si arrabbiò ancora di più.

-Certo, secondo me è perchè è tarocco- disse lei.

-comprato in offerta dai cinesi eh?- continuò lui.

-ma vai a quel paese! Tu sarai comprato dai cinesi!- rispose ridendo Jelena.

-Certo che di giochi ne hai proprio pochi eh?- continuò lui cercando di parare una pallina da tennis da dentro la tv.

-Guarda che se ti arrabbi è inutile che fai dei colpi micidiali con la racchetta, tanto la pallina non esce-

-lo so che non esce, ma almeno voglio stracciarti,così ti dimostrerò che sono più brava di te- disse lei sorridendogli e facendogli la linguaccia a sua volta.



Nel camerino qualche ora dopo Erika si stava cambiando per andarsene a casa finalmente dopo una giornata così shokkante.

Non sapeva come era riuscita a cantare ancora una volta dopo quello che le aveva detto Daniel. Il problema ora però era: Lei? Cosa provava per lui?

Questa domanda più di tutte la continuava a tormentare e dentro di se continuava a ripetersi che era impossibile e che tutto era uno scherzo, e che poteva fare a meno di rispondergli.

Però in fondo sapeva che prima o opi l'avrebbe rivisto. Pensava poi.

Cosa poteva fare ?? Perchè tutto era diventato così complicato ?? Non poteva rimanersene zitto? Però Erika, non poteva negare che quando glielo aveva sentito dire aveva provato una sensazione dolce e bellissima, come il viso del ragazzo in quel momento. Più faceva questi pensieri più si sentiva patetica e stupida. Prese il cellulare e mandò un sms a Jelena.

Devo racc una cs di persn,

vieni a casa mia verso le 6.




Allora ragazzuoli XD come va?? ecco qui il nuovo capitolo, spero non sia troppo schifoso e se avete tempo lasciatemi un commentino please =) mi fareste veramente felice. Bene ci si sente la settimana prossima ^^

Elena

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Capitolo 29
*** To eat ***


A star

To eat


Jelena si sedette sul divano sfinita. Giocare con Adam era sempre una partita persa, era imbattibile!

-Fai schifo- disse lei ficcando un pezzo di pizza in bocca. Aveva un espressione un po' corrucciata, non tanto perchè se l'era presa, ma perchè la pizza era diventata ormai fredda.

-Eh lo so, ma pensa che tu sei messa peggio di me.- disse lui sorridendo e prendendo un boccone di pizza.

-ehi, ma tu non l'hai già mangiata?- continuò Jelena con finto rimprovero.

-Premio per la mia vittoria contro la regina Jelena- disse lui schivando la mano di Jelena che tentava di rubargli il pezzo di pizza. Erano ancora sul divano e chiaccheravano tranquillamente.

-E quindi io sarei una regina?- continuò Jelena avvicinandosi sempre di più. Il suo obbiettivo era quello di rubargli il pezzo di pizza che il ragazzo aveva in mano, ma non aveva calcolato che più si avvicinava, più la vicinanza con il ragazzo diventava pericolosa. Continuò il suo discorso ormai privo di logica.

-certo- continuò lui cercando di schivare la mano della ragazza.

-e le regine hanno un re no?- continuò lei. Si bloccò, adesso veniva il ,momento cruciale del discorso, quello con cui avrebbe potuto rubargli il pezzo di pizza.

-certo- disse lui che aveva già capito cosa voleva fare la ragazza. Decise allora di terminare il gioco li e farla finita.

-e tu sai chi è il mio re?- disse lei. Si rese conto di ciò che aveva appena detto e del discorso che stava facendo dopo che il ragazzo aveva chiuso quel giochino da bambini, mettendo la pizzetta sul tavolino.

-Dove vuoi andare a parare?- disse lui serio. I suoi occhi cercavano di capire se stesse giocando o meno. Jelena non sapeva più cosa rispondere e si sentì diventare rossa.

-ehm...lascia perdere- disse lei girando il viso e puntando gli occhi a terra imbarazzati.

-no cara, adesso parli- disse lui sorridendole appoggiandosi al divano. Lei gli lanciò uno sguardo per vedere se la stava osservando e si, lo stava facendo. Ma aveva uno sguardo bellissimo. Nessuno le aveva trasmesso mai tanto con un semplice sguardo. Aprì la bocca e si bloccò un attimo. E se a lui lei non piaceva? Ma durò solamente un piccolo istante perchè aveva già deciso cosa fare. Piano piano si avvicinò sempre di più a lui e...

Bip, bip, bip

Stava quasi per bloccarsi e interrompere la magia quando lui la bloccò e la baciò. Un momento come quello non poteva essere rovinato da un cellulare! Anche lei ricambiò. Le si sentiva la testa girare. Non aveva mai provato così tante emozioni con Michele. Mai. Piano piano senti il dorso della mano di lui che l'accarezzava. Ma come poteva essere così fortunata da avere un ragazzo del genere?

Quando i due si staccarono si guardarono un momento negli occhi poi lui parlò.

-e la prossima volta spegni il cellulare genio-


Fine Cap.

Lo so è una schifezza però aggiornerò più volte a settimana quindi non faccio capitoli molto lunghi :). Mi dispiaceva vedere in sospeso la mia prima storia originale e quindi ho deciso che la finirò, anche se non mancano ancora molti capitoli.

Elli'

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Capitolo 30
*** To smile ***



To smile


Erano passati ormai tre stramaledetti giorni da quando era successo tutto. Ed era anche da tre giorni che Erika non lo vedeva ne sentiva. A scuola cercava di evitarlo, anche se era difficile visto che erano in classe insieme, e al lavoro cercava di non pensarci. Appunto, cercava, perchè semplicemente non ci riusciva. Cosa cavolo le poteva mai avere fatto quel ragazzo? Perchè non capiva nemmeno più se stessa? le piaceva o no? Come diavolo poteva capirlo?

-Signorina Senettin, continui a leggere- ecco ci mancava solo il prof.

-Scusi prof, ho perso il segno e...- chiese a Jelena ma anche lei non stava seguendo incantata com'era a pensare ad Adam. Almeno lei riusciva a capirli i suoi sentimenti e non si faceva problemi ad ammetterli. E ora stavano felicemente insieme.

-E' la terza volta che in questa settimana la riprendo signorina Senettin e se non si deciderà a mettersi in riga...- ma Erika aveva già staccato la spina ed era ripartita a pensare.

Non si era accorta però che Daniel la stava guardando.


Due ore dopo, suonò la campanella dell'ultima ora e finalmente Erika tirò un sospiro di sollievo.

-Finalmente è finita...- disse Jelena appoggiandosi sul banco. Notando il silenzio dell'amica le prese a parlare.

-ehi Erika ma è ancora per la storia di Daniel che sei così?- le chiese Jelena, mentre metteva via le sue cose in cartella.

-Già...- e Erika ritornò a deprimersi.

-Secondo me dovresti parlarci...-

-Mm...non credo che...-

-Ciao Daniel!- e Jelena era partita in quarta senza aspettare il parere dell'amica. Ormai Erika non la poteva fermare e quindi cercò di svigniarsela. Non se la sentiva proprio di parlare con Daniel.

-Ola...Senti Erika, possiamo parlare in privato due minuti?- a questa richiesta però Erika non potè replicare perchè Jelena rispose al suo posto.

-Oh, scusatemi, me ne vado subitissimo...- disse Jelena sorridendo e facendo l'occhiolino all'amica.

-Senti Daniel...- attaccò il discorso Erika. Ormai erano rimasti solo loro due in classe. Erika era seduta ancora sulla sua sedia, mentre Daniel le stava di fronte seduto sul banco con i piedi sulla sedia.

-No, lascia parlare prima me- disse il ragazzo interrompendola. Si passò una mano nei capelli, ma non intenzionalmente, perchè si vedeva che stava cercando di tirare fuori le parole. Erika intanto era avvampata e si sentiva il cuore battere forte, oltre ad una vocina nella mente che le ripeteva Che carino! Come un disco rotto.

-Visto come stanno andando le cose...dimentica quello che ho detto e fatto qualche giorno fa...okay? Ritorniamo amici e...-

ma Erika notava che il suo sguardo questa volta era sincero. Ma sopratutto era triste e spento. Non le piaceva che Daniel stesse così male. Perchè per lei poi? Se lui si sentiva triste, la stessa cosa si rilfetteva su di lei...ehi ma aspettate un momento, questo non è amo...

-Usciamo insieme, io e te, da soli?- disse diretta senza lasciargli il tempo di terminare la frase. Non si era nemmeno resa conto di quello che aveva detto ma già sperava in un si.

Dopo un breve momento di incertezza, Daniel scoppiò a ridere in una risata vera e profonda.

-e adesso che hai da ridere?- disse Erika, ancora imbarazzata, che l'avesse presa in giro per tutto il tempo? Ah beh se fosse stato così non si sarebbe più controllata e la vecchia lei sarebbe riemersa fuori.

-No, è che io mi sto rompendo da due giorni a ripensare che ho fatto una cazzata a baciarti e che non dovevo visto che io non ti piaccio e quindi...-

-alt, calma. I tuoi sentimenti sono corrisposti ma...non voglio affrettare le cose. Quindi esci con me si o no?- continuò Erika alzandosi in piedi e prendendo la cartella.

-Se mai sono io che dovrei chiederlo...quindi, se la principessa acconsente , oserei invitarla a uscire con me questo sabato...- disse lui con un tono di voce serio. Erika non potè fare a meno di sorridere e pensare a quanto fosse un gentiluomo.

Scoppiò in una risata, per poi acconsentire subito.

-Sei a piedi per tornare a casa?- le chiese subito dopo.

-No, perchè?- disse Erika voltandosi verso di lui incuriosita.

-Perchè i miei mi avevano fatto un regalino...- disse lui sorridendo.

-Cosa?- chiese Erika sempre più incuriosita avvicinandosi a lui.

-Moto- disse lui avvicinandosi ancora di più.

-e quindi avresti voluto accompagnarmi a casa...- disse Erika sempre più vicina. Ormai mancavano pochi centimetri e le loro labbra si sarebbero sfiorate.

-Già, e lo sia che stai giocando con il fuoco vero?- rispose Daniel sorridendole.

-Qualcosa midice però che sarò io a vincere...- detto questo Erika le diede un bacio sulla guancia e si ritrasse subito.

-Fregato!- continuò lei sorridente come lui.

-Domani però ti porto a casa io-

-ai suoi ordini- detto questo Erika uscì sorridente dalla classe.


Fine Capitolo


Spazio autrice

Mmm...non mi piace,non mi piace e non mi piace proprio per niente. Solo che ormai dopo trenta capitoli non posso lasciare la storia in sospeso e quindi... penso ci saranno ancora due capitoli o tre al massimo :( mi dispiace terminare la storia così, però non ho ne il tempo materiale, ne la voglia purtroppo :( Amen così è andata

Bacioni

Elli'


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Capitolo 31
*** To drop ***



To Drop


Prese la bicicletta e cominciò ad correre. Che cosa voleva dirle di importante che non si poteva dire via telefono? Jada pensò che forse a lui lei piaceva, e solo questo pensiero bastò per tingerle le guance di rosso. Poco prima Andrea l'aveva chiamata e le aveva chiesto di incontrarsi in un parchetto non molto lontano da scuola. Jada si era sentita subito elettrizzata e curiosa. Chissà cosa voleva dirle...

Arrivò ma lui non c'era ancora. Scese dalla bici e cominciò a dirigersi verso le altalene. Appoggiata la bici si sedette su un'altalena nell'attesa che arrivasse Andrea.

Dopo qualche minuto sentì una bicicletta fermarsi dietro di lei. Si girò e c'era un Andrea sorridente che la salutò. Lui si sedette a fianco e cominciarono a chiaccherare allegramente.

-Allora genio, come mai mi hai chiesto di venire?-

-Beh...siccome ormai ti reputo la mia migliore amica...- Sentire quelle parole per Jada fu un colpo al cuore. Quindi lei si era illusa per niente?

-mi piace una ragazza e vorrei che mi dicessi che cosa ne pensi...sai per evitare che mi capitasse di nuovo qualcosa con Kiara...-

Non era detta ancora l'ultima speranza! Magari le stava confessando i sentimenti per lei in un altra maniera...ma come poteva andare così? Dopo tutto quello che aveva passato per lui?

-ah...e chi è ?- cercò di sembrare il più entusiasta possibile, ma le riusciva veramente difficile essere felice per lui che amava un altra. Per Andrea, Jada era quindi solo e niente di più di un amica, migliore però...

-è una ragazza della mia età, e va in classe con un mio amico. Si chiama Sara e...-

-quella nuova? Sara Rovingston? -

-Già. Speravo mi potessi dire qualcosa di lei e...-

-mi dispiace, ma non mi sta molto simpatica, quindi non credo avrei niente da dirti...Si è fatto tardi e devo andare via...se vuoi ci sentiamo a telefon, ci vediamo, Andrea.- detto questo, Jadasi alzò e corse velocemente sulla bici fino a casa. Era dovuta scappare perchè non sarebba stata in grado di contenere le lacrime.

Ma cosa le passava per la testa? Che sarebbe potuta piacere a un ragazzo più grande? Più sensibile e maturo di molti suoi compagni di classe?

Appena arrivata a casa, lasciò la bici sul vialetto di ingresso e corse in camera sua. Prese il cellulare e mandò un sms alle sue due amiche del cuore. Doveva sfogarsi, chiedere a loro cosa poteva fare. Ma sopratutto non riusciva a credere, che lui non si fosse accorto dei suoi sentimenti. Pensava che ormai era tutto perduto e non si poteva fare più niente, quando le arrivò un sms di Andrea.


Ma che è successo? Come mai sei scappata così?


Jada decise di chiudere quella storia una volta per tutte, anche se le faceva male, se non voleva, doveva farlo, se non voleva soffrire ancora una volta. Era già la seconda volta che qualcuno le diceva di no per un altra, ma lei cos'aveva che non andasse? Cosa non aveva lei che le altre avevano per stare insieme a qualcuno? Si ripromise che la volta successiva si sarebbe innamorata di un ragazzo della sua età,. Visto che quelli più grandi non la consideravano, o meglio, la consideravano come migliore amica.


Niente, mi sono ricordata di un improvviso impegno e sono dovuta tornare a casa.



Fine capitolo


Povera Jada, tutte sono felici con il fidanzato e lei invece si ritrova un ragazzo che la considera solamente un amica :( a voi è mai successo una cosa del genere? E cosa avete fatto?

Bacioni,

Elli'

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Capitolo 32
*** The End ***


The End


A maggio le vacanze estive sembrano ormai un traguardo vicino, finalmente l'atteso momento per prendere un respiro e staccare dalla scuola, ma non siamo ancora in vacanza, anzi, inizia il periodo più duro e impegnativo.

All'inizio del periodo estivo le tre amiche finalmente tirarono un sospiro di sollievo.

-Evvai! Non ho debiti!- disse Jelena uscendo da scuola, non appena dopo aver controllato nelle tabelle che avevano appeso fuori da scuola. Erano da una settimana in vacanza, ma Jelena l'aveva passata con l'ansia di essere rimandata. Era sicuro di aver recuperato però ancora non se la sentiva di gioire completamente. Ora che finalmente aveva saputo che non l'avrebbe aspettata un'estate di studio si sentiva scoppiare dalla felicità. Intanto il pancione della mamma si era ingrandito e non vedeva l'ora di avere qualcun'altro che girasse per la casa. Anche con Adam era tutto perfetto.Tutto sommato le cose andavano da Dio, come aveva sempre sperato. A parte per un piccolo minuscolissimo particolare.

Presto sarebbe stato il compleanno di Erika e non aveva idea di che cosa fare. Come se non bastasse Jada ultimamente non era proprio in vena di festeggiare: da quanto aveva saputo qualche settimana prima da lei stessa, Andrea non la considerava niente di più che la fatidica migliore amica.

-Beh, come ben sapete- disse sorridente Erika una volta che Jelena la raggiunse.

-... o come in teoria dovreste sapere, da buone amiche che siete – continuò scherzosa.

-dopodomani è il mio compleanno e organizzo una festicciola da me in piscina. Ovviamente voi due siete assolutamente invitate-

-Oh...non so se posso ven...- disse Jada.

-Ho già parlato con tua mamma, ed è ben felice di farti partire un giorno dopo per le vacanze- continuò Erika. Quando si metteva ad organizzare qualcosa, prevedeva sempre a tutto.

-Ah...oki- disse Jada sorridendole, ormai abituata alla cugina.

-Io, cascasse il mondo, ci sono- disse Jelena felice. Adesso veniva il problema. Che cosa comprarle? Ma forse un idea l'aveva.

-Bene,allora a lunedi pomeriggio care mie...e mi raccomando, portatevi il costume!- disse Erika ridacchiando. Chissà cosa aveva in mente adesso...Era quello l'effetto che gli faceva Daniel?


I giorni passarono in fretta e Jelena si ritrovò davanti al cancello di casa Senettin. Portava dei pantaloncini in jeans e una semplice canottiera blu con un fiocchettino sulla spallina destra. Sotto indossava il costume, un bikini blu con dei brillantini.

Insieme a lei c'era Adam a fianco. Indossava una camicia azzurra e i pantaloncini del costume. Era appena tornato da una settimana in Corsica, con cui oltre ad aver spolverato il suo francese, si era abbronzato per bene. Infine indossava dei ray-ban scuri che gli conferivano un look affascinante e misterioso grazie anche ai capelli scompigliati.

-Che regalo hai fatto ad Erika?- chiese Adam a Jelena mentre suonava.

-hehehe curiosone!- rispose la ragazza sorridendogli.

-Comunque è una sorpresa- detto questo entrarono e salutarono Erika che gli venne incontro salutandoli. Abbracciò l'amica e baciò sulla guancia Adam. Dietro di lei c'era Daniel. Lui invece era già in costume, e mostrava il suo fisico abbronzato. Non portava gli occhiali, ma i suoi occhi azzurri risaltavano con il resto della carnagione.

-Bene ragazzi di là...Io devo accogliere gli invitati,visto che sono la festeggiata. I regali potete darli a Matilda, la governante, ci penserà lei. E un ultima cosa, divertitevi!- disse sorridendo. Aveva i capelli castani mossi, sotto portava il costume e indossava una canottiera blu con degli shorts neri. Anche lei sembrava piuttosto abbronzata.

-Bene ragazzi, vi faccio strada.- disse Daniel, guardandoci. Ma lui ed Erika non stanno insieme...o non ancora...

pensò Jelena.

-Come fai ad essere così abbronzato?- chiese Adam, dopo aver scherzato un po' con lui. Si stavano avvicinando sempre di più alla piscina sul retro e man mano vedevano un sacco di persone che avevano visto in tv. Cantanti, modelle, presentatrici, di tutto e di più ! Ad un tratto due morbide e piccole mani si appoggiarono sugli occhi di Jelena.

-Indovina un po' chi è ? -

-si ma se parli capisco chi sei!-disse Jelena girandosi verso Jada. Anche se era passato ormai un po' di tempo da uello che era successo tra lei e Andrea, lei non aveva ancora del tutto accettato il fatto che lui non si fosse accorto di nulla, dei suoi sentimenti.

Erika era stata molto combattuta se invitarlo oppure no, ma alla fine era stata costretta da Jada ad invitarlo. Tuttavia Andrea comunque nons arebbe potuto venire perchè in vacanza e quindi adesso Jada si sentiva ancora più “scaricata” di prima.

-e vabbè, tanto ci saresti arrivata lo stesso- disse Jada sorridendo.

-come mai tutta questa gente? Erika non conoscerà mica tutti?-

-Certo che si ! Il suo è un party privato, dove non si possono portare amici di amici o cose di questo genre, altrimenti casa sua non sarebbe bastata a contenere tutti! Comunque l'avete vista? Devo chiederle se ha già parlato con i miei delle vacanze al mare...-

-si si, accoglie gli invitati, giù al cancello...- disse Daniel indicandogli la direzione.

-la conosco la strada, si da il caso che io sia sua cugina- continuò Jada lanciandogli un occhiataccia.

-Non sei ancora il suo fidanzato caro.- continuai io facendo un sorrisino malizioso.

-ancora per poco ragazze- concluse Adam anche lui ridacchiando.

-Bah, voi due seguitemi, vi finisco di far vedere dove potete andare a prendere i drink e vi lascio da soli, piccioncini-

In risposta si prese una linguaccia da Jelena, e Jada li lasciò perdere. Attraversò velocemente il giardino fino a raggiungere la parte dove si trovava il cancelletto.

Vide Erika battibeccare con un ragazzo, alto, biondo e con...ma aspettate un momento, quello era il bassista dei Black Metal Rock ! Josh ! E lei lo conosceva?!

Valutò velocemente se andare a disturbare Erika o meno, e alla fine decise che forse era meglio parlarne in un altro momento, quando si sentii chiamare dalla cugina.

-Ehi Jada!-

Jada si sentì avvampare e si volse in direzione della cugina.

-si...?- disse lei non molto convinta.

-non lo hai riconosciuto? Vieni qui!- disse sorridendo Erika.

Jada si avvicinò alla cugina imbarazzata più che mai.

-Si...ehm tu sei Josh, il bassista dei Black Metal Rock...- disse Jada come in trance. Non riusciva a staccare gli occhi dal ragazzo. Quando se ne rese finalmente conto decise di ritornare a comportarsi normalmente.

-Ehi Jada che succede?- disse Erika notando che la cugina non mostrava l'entusiasmo che aveva sperato.

-e che...sono...non me l'aspettavo, di trovarmi di fronte a-

-Erika, l'ho sempre detto che sei brava a mettere a disagio le persone!- disse lui sorridendole. Se Jada non avesse saputo che Erika era innamorata di Daniel, avrebbe veramente sospettato che tra i due ci fosse qualcosa.

-ma senti questo!Vabbè, lei si chiama Jada...-

Jada decise di riprendere in mano la situazione e di uscire definitivamente dal suo shock.

-...e sono tua cugina- continuò lei.- tu non c'è bisogno che ti presenti perchè, sei Josh, il bassista dei Black Metal Rock. Ah, mi devi firmare due maglie, al prossimo concerto ci sarò sia io che una mia amica. Eh quindi...-

-certo, facciamolo subito che dopo voglio farmi un bel bagno in piscina...- disse lui sorridendo e facendo l'occhiolino ad Erika.

-vai vai, che è meglio. Jada accompagnalo dentro, io rimango qui che devo finire di salutare alcune persone.-

-Oui- detto questo Jada e Josh si avviarono verso l'ingresso della casa.

-Beh, tu hai sempre abitato qui?- chiese Josh curioso. Teneva una mano nella tasca degli shorts, e l'altra invece lungo i fianchi.

-mmh...si, perchè?-

-Ecco spiegato perchè non ti ho mai vista prima. Erika era la mia vicina di casa ed eravamo molto...amici- In quel momento Jada capì tutto. Erika le aveva raccontato che quando viveva come una teppista, aveva un amico, che prima di andarsene l'aveva baciata, di cui si lamentava sempre. Ma come si poteva lamentare di un tipo come Josh?!

-Ah...si Erika mi ha raccontato tutto ancora tempo fa...c'era rimasta molto male, perchè UN TIZIO- sottolineò la parola

-l'ha baciata senza il suo consenso- disse Jada ridacchiando.

Josh, preso in contropiede,si bloccò.

-a quanta altra gente ha raccontato questa storia?- disse lui improvvisamente serio.

-La conosco solo io- disse Jada cambiando espressione del viso.

-Beh potresti anche farti gli affari tuoi- disse lui, mostrando un sorrisetto poco rassicurante. Jada se lo era aspettato. Tutte le star, compresa sua cugina, avevano un doppio volto. Ecco perchè non le era mai piaciuto incontrarle, perchè si dimostravano per quello che erano realmente. A lei invece piaceva pensare che in realtà fossero delle brave persone, anche se sapeva che non era così.

-Anche tu, visto che l'argomento della conversazione lo hai tirato fuori tu no?- Jada lo ghicciò con i suoi occhi verdi che potevano essere terribili a seconda di come li usava.

-Io non sono Erika, ma sono sua cugina e...-

-ok ok, non dovevo dirlo, scusami.- Jada si voltò verso di lui. Era veramente sincero? Questo non se lo sarebbe aspettato invece. Aveva un espressione simile a quella di Andrea, quando cercava e pensava le parole adatte. Le venne spontaneo sorridere pensando ad Andrea e lui lo interpretò come se lei avesse accettato le scuse.

-eh che...non ero nemmeno sicuro di vneire a questa festa. Certo mi mancava Erika, però non volevo creare casini e...-

-è colpa mia. Lasciamo perdere,non mi accorgo nemmeno di quando mi impiccio degli affari altrui. Pardon- concluse Jada illuminando il suo volto con un dolce sorriso.

-Conosci il francese?-

-Ehm...si, mio padre è francese e ha voluto che lo imparassi...ma come hai fatto ad indovinarlo?-

-è già la seconda parola francese che dici, potevano esserci due spiegazioni, o è una tua mania, oppure conosci il francese-

-diciamo che è un po' tutte e due- concluse Jada ridacchiando per il ragionamento del ragazzo.


-Ehi, tutto sommato non è andata poi così male-disse il ragazzo. Erika e Daniel si trovavano seduti in giardino. Ormai era notte fonda e la festa era finita da un po'. La governante insieme a tutta la servitù stava riordinando tutto, mentre i due ragazzi erano seduti sul prato, o meglio Erika era seduta, Daniel era sdraiato e appoggiava la testa sulle coscie della ragazza.

-Già, beh e poi hai visto che siamo riusciti un po' a distrarre anche Jada? Secondo me la storia di Andrea l'aveva fatta star troppo male. Chissà se...- continuò Erika.

-Parlando di noi due invece.- la bloccò lui, tirandosi a sedere.

-si...?- disse Erika. Non aveva avuto il coraggio di toccare quel discorso e ora che si presentava non aveva idea di cosa dire.

-Tu mi piaci, e anche tanto. Ma tu?-

Non ci pensò nemmeno e rispose.

-Anche io- disse Erika in un soffio. Daniel le sorrise.

-E quindi...-disse lui pian piano avvicinandosi.

-si...- Erika rispose alla domanda implicita del ragazzo. Ovvero, posso baciarti?

Anzi si avvicinò lei. Quando i due azzerarono le distanze, Erika finalmente si sentì libera da tutti i pensieri, tutte le preoccupazioni, che fino a quel momento l'avevano seguita. In quel momento c'erano solamente lei e lui. Pian piano il bacio divenne qualcosa di più profondo, e Erika non si rese nemmeno conto che la sua mano destra era finita sul collo del ragazzo a spingerlo verso di se. Quando si staccarono, si guardarono negli occhi. Si scambiarono uno sguardo carico di significati.

Erika stava per baciarlo nuovamente quando il suo cellulare si mise a vibrare. Non voleva rispondere, ma fu costretta da Daniel.

-Pronto? Mm...ma hai idea di che ore sono?! Si, perchè mi hai chiamato tu? comunque, su muoviti che ha combinato sta volta.......cosa? E quando è successo? Oddio! Arrivo subito! Mandami un sms con scritto l'indirizzo e tutto il resto! Ti chiamo quando arrivo!- Erika sbiancò e spense la chiamata.

-chi era?- chiese Daniel preoccupato.

-mia zia Angela. Papà ha fatto un incidente, e...non credono ce la possa fare.-


Fine


Spazio autrice

come fine fa schifo, solo che avevo intenzione di fare un sequel , non adesso ovviamente, ma più avanti quando finirò Angelica e pubblicherò Soul Twins, una storia di 5 o 6 capitoli che vi invito a leggere xD se mi sopportate ancora.

Bene :) allora buone vacanze a tutti, e ringrazio vivamente tutti quelli che mi hanno seguito in questa storia :) mi sarebbe piacuito continuarla, ma per problemi di tempo non ce la facico, quindi meglio chiuderla qui che lasciarla in sospeso :(

Buon'estate

Elli :)

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