New moon: dall' abbandono di Ababyworld (/viewuser.php?uid=72839)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Abbandono ***
Capitolo 2: *** Sogno ***
Capitolo 3: *** Agire ***
Capitolo 4: *** In trappola ***
Capitolo 5: *** Panico ***
Capitolo 6: *** Sorpresa ***
Capitolo 7: *** Problem! ***
Capitolo 1 *** Abbandono ***
new moon, dall'abbandono
Il vento soffiava
sul mio sguardo smarrito nel nulla dell'abbandono. Nell'angolo
più remoto della Terra, lì mi trovavo, mentre lui se
n'era andato, accompagnato dal mio ricordo che io credevo ormai
scomparso. E lasciai le mie gambe cedere a quella forza di
gravità che le attirava a terra. Poi il buio innondò la
mia mente, poi non esisteva più niente. Solo le sue parole, a
penetrare nel mio cuore, come lame taglienti.
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Capitolo 2 *** Sogno ***
New moon, L'abbandono 2
Nel
mio sogno le sue
braccia circondavano il mio petto , tenendomi stretta, quasi con la
paura di perdermi. Mai miente avrebbe potuto allontanarmi da lui,
niente e nessuno. E lui si sarebbe allontanato da me prima o poi?
Questo è successo, nella realtà e non nel mio
sogno. Il
destino crudele non mi aveva risparmiato quel dolore, l'unico che non
avrei mai sopportato, ma proprio quello con il quale avrei dovuto
convivere...non mi voglio svegliare però. Voglio stare
ancora
tra le sue braccia. Qualcuno mi scosse ma io non risposi; voci e voci
che non riuscivo a identificare, i miei occhi si aprirono obbligati
dalla luce puntatami addosso...ma in un attimo tornai a sorridere
perchè immersa ancora nel mio sogno.
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Capitolo 3 *** Agire ***
Mi trovavo a scuola, seduta
al primo banco. Non so perchè ero a scuola,
perchè stavo scrivendo, non so cosa stavo facendo. Una cosa
è certa, facevo solo quello che mi veniva detto, niente di
più, non avevo iniziative e soprattutto non avevo nessuno
scopo nella vita. L'allegria non era mai stato il mio forte, ma dopo
una settimana di lontananza e di assenza dal mondo dei mortali potevo
pur chiedermi: "cosa sto facendo?" La mia testa era altrove...sempre
immersa nei ricordi. Ero stanca però di pensare, pensare
sempre e non agire. Ecco. Ecco la soluzione: agire cercare qualcosa di
rivilitalizzante...anche se la mia voglia era pari a zero. Ma questa
era l'unica soluzione: reagire.
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Capitolo 4 *** In trappola ***
n m 4
Presi la mia moto,
senza che mio padre lo sapesse. Non ero ancora in gradi di guidarla, ma
Jake mi avrebbe dato qualche lezione nei giorni successivi. Non potevo
aspettare l'indomani così uscii di casa mentre mio padre era al
lavoro, e mi avviai verso la foresta. Volevo spiegazioni? Le avrei
trovate solo lì, dove lui viveva. Lui mi aveva lasciata e lui
non voleva saperne più di me; ma io potevo fare ciò che
volevo, giusto? Così decisi di andare a trovare la famiglia
Cullen, mi mancavano da morire, anche Jusper ( chi l'avrebbe mai
detto?). Panico, grande panico dentro di me: e se non ci fossero? se
non volessero parlarmi? La cosa che avrebbe dovuto preoccuparmi di
più, non mi passò nemmeno per la mente...se avessero
voluto bere il mio sangue?
Dopo essere caduta una serie di
volte dalla moto, arrivai davanti alla casa bianca in mezzo al bosco.
Nessun rumore proveniva da dentro, nessuna voce, nessun gemito; ma
dentro di me sentivo le urla strazianti della mia anima meno
coraggiosa. Avevo affrrontato l'abbandono, adesso ce l'avrei fatta.
Salii i sinistri gradini della rampa prima di raggiungere l' immensa
porta. accanto alla maniglia vidi una macchia rossa: forse volevano
dipingere le pareti della casa, chissà! ma questo non era di
certo il momento di fare queste supposizioni. Con la mano tremante
bussai alla porta, ma nessuno rispose. Bussai nuovamente, ma invano. L'
unico rumore che sentivo era quello del battito del mio cuore, sempre
più impazzito. Tutto sembrava girare attorno a me senza darmi
alcuna via di scampo...
Ok, decisi di aprire la porta e
provare ad entrare, forse non mi sentivano perchè stavano
guardando la televisione ( cercavo di trovare un motivo per non essere
preoccupata).
La porta si aprì cigolando negli ultimi quaranta gradi di apertura...
- C'è qualcuno? Alice? emmet? sono io, la vostra Bella.
Nessuno rispose, mi feci coraggio
ed entrai in casa, andai in salotto ma lì non vidi nessuno.
Tutto era rimasto come dopo la festa del mio compleanno. Lui non mi
aveva detto che erano partiti, nessuno mi aveva avvisata... Un brivido
percorse la mia schiena da cima a fondo, così decisi di uscire
per prendere un pò d'aria, ma nel preciso momento in cui mi
girai, in un solo istante, la porta si chiuse, come se qualcuno avesse
intuito le mie intenzioni; feci uscire un suono stridulo dalla mia
bocca. Tentai di aprire quella maledetta porta, ma niente, provai
ancora ma era come se qualcuno l'avesse chiusa a chiave. "Calma Bella ,
stai calma..." pensavo cercando di non agitarmi. Ma come potevo...Ero rimasta intrappolata in una casa di vampiri. E chi mi avrebbe fatta uscire?
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Capitolo 5 *** Panico ***
New moon 4
Forse era solo un incubo, provai a svegliarmi ma la triste e spaventosa realtà mi fece capire che non stavo sognando.
Tentai più volte di aprire
la porta, ma invano, sembrava incollata al muro, nell'ultima speranza
di riuscire nell'impresa caddi a terra sbattendo la testa contro lo
spigolo del mobile d'entrata.
- Ahi che male- gemetti-
chissà che non abbia...- no, era quello che temevo! Toccai la
nuca nello stesso punto in cui avevo una vecchia cicatrice, e come
sospettavo avevo sangue; se ci fosse stato Carlinse, mi avrebbe curata
in pochi minuti, invece ero lì sola.
- Basta, me ne devo andare di
qui.- presi le scale che scendevano verso il garage dei Cullen, da
lì sarei potuta uscire; devo ammettere che avevo paura, paura di
essere sola veramente, di essere intrappolata, ma soprattutto di essere
allontanata dalla casa che più amavo. Forse tutto quello che
stava succedendo era per costringermi a non tornare più nella
villetta, la sua villetta.
Finalmente trovai la porta del
garage, le macchine erano ancora lì dentro, uscii di corsa
dirigendomi verso la moto...che idiozia: come potevo guidare la moto se
dovevo tenere una mano sulla ferita in testa.
- E adesso che faccio? Come torno a casa?- stavo per inoltrarmi nella foresta camminando quando...
- Tranquilla, ti aiuto io!- sentii una voce provenire dal balcone della casa, poi non vidi più nessuno.
- Chi è che ha parlato?- mi gurdai intorno cercando disperatamente la figura che avevo visto un attimo prima.
- Chi sei? Vieni fuori!
Poi la porta d'entrata si
aprì, come per magia, o sarebbe meglio dire per stregoneria dato
che questo non era un fattore a mio vantaggio. Il cuore mi batteva
forte, sentivo il dolore pulsare in testa e l'odore del sangue
diffondersi nell'aria. Qualcuno stava scherzando, voleva spaventarmi,
forse era un fantasma, dato che esistevano i vampiri forse dovevano
esserci anche gli spiriti.
Sulla soglia della casa vidi comparire una donna...
- No non puoi essere tu!- sussurai
ma la mia voce si strozzo alla visione dei suoi occhi così
accesi, più rossi del mio stesso sangue e più spaventosi
del mio stesso destino crudele.
- E' un piacere rivedersi Bella!
Sei sempre così giovane e..umana! Hahaha!- rideva come una vera
assassina -Tu sai perchè sono qui, ho un unico obbiettivo, far
soffrire quel tuo compagno vampiro, scatenare la sua ira e la sua
rabbia, come lui stesso ha fatto con me- Il tono della sua voce era
vendicativo e i suoi capelli rossi sprigionavano la cattiveria che il
suo cuore, ormai fermo, racchiudeva dentro.
- Sai qual è il problema?
Qui non c'è più Edward, ti ha abbandonata e per me
è fin troppo facile ucciderti, fin troppo!
Le mie gambe tremavano e il dolore adesso si era attutito, ma sentire
nominare il suo nome mi riaprì un' altra ferita, ancora
più grande e profonda.
- Sai cosa farò...- con un
balzo si avvicinò a me, adesso i suoi occhi erano a pochi
centimetri di distanza dai miei - ti farò morire lentamente,
così avrò il tempo necessario per avvertire la tua cara
famigliola di vampiri!
- Uccidimi ma non fare del male a lui, ti prego Victoria!
- Lo vedremo, anche se non capisco
cosa tu possa trovare in lui e cosa lui possa trovare in un'umana!
Forse è attratto dal tuo profumo così dolce e puro,
hahaha!
- Tu non sai niente di lui e non permetterti di nominarlo ancora!
- Shhh!- mi mise un dito sulle labbra- potrei cambiare idea e uccidere anche lui!- il mio corpo vibrò al solo pensiero.
Dal retro della casa sentii un grido...- Lasciala andare!
-Lascia andare Bella!- il cuore mi battè forte: ero sicura, quella che avevo sentito era la sua voce, la voce di Edward.
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Capitolo 6 *** Sorpresa ***
Sorpresa
"Mi sto sbagliando forse! I can't believe, it's not possible that he is here!"
I ricordi m invasero la mente, il
pensiero della mia solitudine mi colpì al cuore come un pugnale
letale. " Bella, non ti illudere" dicevo a me stessa, " Poi starai
peggio"... ma che me ne importava del poi, io in quel momento speravo,
desideravo con tutto il cuore di vederlo apparire, di sentirmi di nuovo
difesa, amata. " Ti prego, torna da me!"pensai con le lacrime agli
occhi, cadendo a terra e colpendo nuovamente il suolo con la testa.
- Alzati Bella! Svegliati, c'è una sorpresa per te!
- Lasciala riposare Alice, e poi non è una sorpresa il mio ritorno, è l'inizio di un nuovo incubo!
- Non essere così
pessimista fratellone, vedrai che non le succederà più
niente adesso che ci sei tu! Vedi: l'abbandoni per un po' di tempo e
rischia di rompersi la testa o peggio, di essere uccisa da quella
riluttante di Victoria- Quella voce io la conoscevo, era Alice
o...stavo sognando? Non poteva essere lei, l'avrei riconosciuta solo se
si metteva a parlare di fest...
- Quando la tua principessa si sveglierà le organizzerò una festa!
- Aliceeee!- mi alzai di
soprassalto, gettando la coperta a terra. Era leiiiiii! Era tornata!!-
Che bello vederti, sapessi quanto sono stata male questi giorni!
- Oh Bella! Anche tu mi sei mancata tantissimo...- mi strinse forte, ma io non le diedi il tempo di dire altro.
- Ed-war-d, c'è anche lui?-
la paura per la risposta mi fece tremare, ancor più di quando
ero minacciata da Victoria, se Alice mi avesse detto di no sarei morta
. Morta per la seconda volta. Illusa per la seconda volta.
- Guarda Bella, lui purtroppo...
- Lascia stare ho capito. Scusa ma non ce la faccio a re-restare, scusa ancora- presi le mie cose e...- mi fermai.
Lui mi stava venendo incontro,
guardandomi fissa negli occhi, immobilizzava il mio corpo col solo
pensiero, il mio cuore si era fermato dalla gioia, dal dolore, dalla
sola consapevolezza che lo amvo più di ogni altra cosa al mondo,
più della mia stessa vita.
- Edward, sei veramente tu?- la mia voce era bassa, lieve e roca.
- Bella, scusa, perdonami-disse
cingendomi i fianchi- non lo farò mai più, te lo
prometto!- adesso stava scrutando il mio viso sconvolto- che
c'è? sei forse arrabbiata? Lo capisco se non vuoi più
vedermi, però sappi che io ti amo e ti amerò per sempre.
Non ti farò più niente di simile, perchè questo
è stato l'errore più grande della mia vita, che a
pensarci bene...- un sorriso velò il suo sguardo- è stata
molto lunga.- poi tornò ad abbracciarmi.
- Sei tornato! Non posso crederci! Grazie! Non lasciarmi più sola, è una promessa?
- Sì, te lo giuro sulla mia eternità!
- Ma come hai fatto a sapere che c'era Victoria?
- Alice ha avuto una visione così..eccomi qui. Purtroppo quella
schifosa di una vampira è scappata, ma l'abbiamo fermata in
tempo prima che facesse quello che più temevo, che ti
uccidesse.- Disse accarezzandomi gli zigomi del viso.- non so che avrei
fatto se ti avesse fatto del male...
- Edward!
- Sì?
- Sei tutto per me, grazie.
- Sono io che devo ringraziarti, perchè sei il motivo per cui devo vivere, sei l'unica ragione che ho per essere felice!
- Staremo per sempre insieme adesso, nel bene e nel male, qualsiasi cosa succeda, vero?
- Sì te lo giuro! Non ti preoccupare Bella: adesso ci
sarò prima che tu ti addormenti la sera, quando ti risvegli al
mattino e in ogni momento della tua vita!
- Della nostra vita, ricordatelo! Io vivrò in eterno, come te, basta solo che tu...
- Ne parliamo un'altra volta di questo.- Disse Edward ( che bello poter
pronunciare il suo nome senza dover soffrire) e le nostre labbra si
unirono come segno di eterno e profondo amore.
- Mi dispiace interrompere ma ci sarebbe una festa da organizzare-
questa era Alice, impaziente come sempre, quanto le volevo bene, come
una sorella!
- Certo Alice! Dobbiamo festeggiare il vostro ritorno, ma dove sono tutti gli altri?- le chiesi.
- Arriveranno, sono andati a fare un giretto...nella savana!Hihi!
La mia vita era ricominciata, ero
tornata ad essere quella di prima, anche se mio padre non era per
niente felice che Edward fosse tornato, non me ne preoccupai più
di tanto: se ne sarebbe fatto una ragione.
Che ne pensate del nuovo capitolo?
PS: Ringrazio chi legge e commenta!!!
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Capitolo 7 *** Problem! ***
nm7
Vi ricordo di leggere anche le altre mie fanfiction!!! :)
-
Edward! Ben tornato a scuola! E' sempre un piacere per me vederti.
Questa sera passo a casa tua così stiamo un po' insieme, io e te
intendo...Bè allora ciao! Ah...Bella?
- Sì?
- Domani devi consegnare la
ricerca, non dimenticartelo!- I tacchi delle sue scarpe Armani si
allontanarono lasciando l'eco di quell'insopportabele ticchettio.
- Non la sopporto quella, è appena arrivata e già comanda! Ma come fa a conoscerti Edward?- gli chiesi.
- Edward, mi stai ascoltando?- dissi scontandogli i capelli dalla fronte.
- Sì scusa! Cosa dicevi?
- Lascia stare, dimmi piuttosto se questa sera hai intenzione di stare insieme a quella lì...
- Tranquilla Bella, non mi farò trovare a casa...anche se c'è una cosa che non mi convince.
- Cosa? Che si sia presa una cotta
per te?- dissi ridendo della nuova arrivata, era lì da sole due
settimane e sembrava conoscesse tutti, avendo un anno in più di
me sicuramente si sentiva superiore, ma io non mi sarei lasciata
schiacciare da una cretinetta che mi vuole rubare il ragazzo ( per
fortuna Edward può leggere nel pensiero e capire le sue
intenzioni).
- Devo subito andare da Carlinse, scusa Bella se ti lascio qui. Ci vediamo stasera.
- No aspetta per favore, dimmi qual è il problema!
- Te lo spiegherò
più tardi e poi non puoi sempre sapere tutto Bella- quasi mi
sgridò per avergli fatto una domanda.
Si allontanò appena dopo il suono della campanella, e io lo
osservai salire nella sua super macchina; decisi di non insistere,
forse aveva una giornata storta, ma sarebbe anche potuto essere
più educato, io sono la sua ragazza.
Voltai lo sguardo verso la mensa:
all'entrata c'era quella serpe di Jenny, la nuova arrivata; stava
sorridendo e guardava dalla mia parte, l'avrei strozzata. Me ne andai
dalla scuola, volevo tornare a casa, per me quella giornata era
già stata rovinata.
Forse era il momento che mi
preoccupassi: avevo una rivale? E poi cosa mi nascondeva Edward? Uffi,
perchè devo sempre avere qualche problema, cosa ho fatto di male?
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L'AUTORE VI SVELA IL SEGRETO...
EDWARD RACCONTA...
- Carlinse,
cosa sta succedendo? Per favore aiutami!- ero disperato, mi tirai forte
i capelli ma non sentii neanche un minimo di dolore.
- Edward, forse è una cosa passeggera, stai tranquillo!
- Ma come posso stare
tranquillo? Non puoi capire, arriva una nuova ragazza a scuola alla
quale non riesco a leggere nel pensiero, e come se non bastasse mi
sento attratto da lei. Come me lo spieghi questo?
- Non lo so, non è
una cosa da mentalità vampiresca, più da mentalitù
umana; forse sei stato stregato da quella ragazza!- disse Carlinse
ridendo, ma io non avevo nessuna voglia di scherzare.
- Figlio mio, sei sicuro che non sia il suo sangue ad attrarti?- disse dandomi una pacca sulla spalla.
- No, anzi, non sento neanche il profumo che emana, sento solo una specie di calamita che mi vuole avvicinare a lei!
Dal piano terra sentii Alice salire le scale, sapevo già cosa mi avrebbe detto.
- Alice risparmiami la ramanzina!
- Vorrei che la mia visione si fosse sbagliata, dimmi che è così?
- No Alice, purtroppo hai visto bene, e la cosa peggiore è che questa sera quella Jenny verrà da noi.
Alice mi guardò
fisso negli occhi, poi fece un sospiro e mi disse:- Edward, non far
soffrire Bella, l'ultima volta che l'hai fatta star male hai visto cosa
è successo. Non commettere lo stesso errore, lei ti ama.
- Lo so, anche io la amo,
più di ogni altra cosa.- Poi sorrisi e pensai
" Però quella Jenny è proprio carina".
Ahhhhhhhhh, come mi vergogno!
SPERO VI SIA PIACIUTO!!!!!!!!!!!!!!!
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