Angelo
Splendente
< ѕтяαиι
¢σмρσятαмєитι
>
Pdv Edward
Appena
arrivammo davanti alla porta dell’aula di Biologia, sentii dentro di me come
una scossa, mi sentivo strano come se stesse per succedere qualcosa..
Entrai
parlando con Mike e Angela, di una gita che volevano organizzare la settimana
prossima.
Angela,
si andò subito a sedere al suo tavolo da laboratorio, mentre Mike rimase
affianco a me.
<
Professor Molina, lui è Edward Swan il nuovo > disse ad un uomo di mezz’età
che stava con la testa dentro ad un armadietto grigio.
Al
richiamo di Mike il prof preso di sorpresa sussultò e sbatté la testa contro
uno dei ripiani interni.
Tutta
la classe si mise a ridere della goffaggine del prof. Tutta la classe rideva
tranne Lei.
La
notai subito in mezzo agli altri, lei rimaneva li immobile con lo sguardo fisso
fuori la finestra, le mani strette a pugno sul banco, la schiena dritta.
Sembrava
una statua, sembrava perfino che non respirasse.
Poi
mi distrassi dalla sua contemplazione girandomi verso il professore che si era
alzato da dentro l’armadietto.
<
Allora benvenuto fra noi Swan > mi disse dandomi la mano.
<
Grazie professore > gli dissi mentre gli stringevo la mano
<
Allora visto che sei nuovo e non ci sono tanti posti ti devi sedere con la
Signorina Cullen, se per lei non è un problema > mi chiese
Io
sorrisi, non mi sarebbe dispiaciuto di certo.
<
Che culo appena arrivato e già potrà parlarci > il sussurrò di Mike mi
arrivò alle orecchie, e sorrisi ancora di più, già avrei fatto meglio di lui.
<
Questo è il libro > mi disse il prof passandomi un tomo enorme di Biologia
<
Per oggi si limiti solo ad ascoltare e poi vedremo > continuò
Così
io e Mike ci dirigemmo hai nostri posti, ma 3 cose successero che neanche io
seppi spiegare.
Mike
prima di sedersi mi diete una pacca sulla spalla, quel gesto inaspettato mi
fece spostare sotto la ventola dell’aria calda, e in un istante Isabella Swan
si irrigidì ancora di più e si portò una mano a coprire la bocca e il naso, e
poi si girò lentamente verso di me, che stavo per sedermi affianco a lei.
Mi
inchiodò con il suo sguardo nero come l’onice.
“Ma non aveva gli occhi ambrati?” mi domandai
Isabella
si girò di scatto verso la finestra, senza degnarmi più di uno sguardo.
Io
invece rimanevo lì sulla sedia, fermo, non riuscivo a fare più niente se non
respirare.
Guardai
di nuovo verso di lei, e la vidi mentre teneva la mano stretta a pugno, era
così stretta che le nocche sbiancarono ancora di più.
Aveva
tutti i muscoli contratti. Nell’altra mano aveva un po’ di schegge di legno,
che veramente non saprei dirvi da dove le avesse prese.
Cercavo
di seguire quello che il professore stava dicendo, ma i miei occhi andavano
sempre verso di lei, come se fossero attratti da una calamita.
Non
mi spiegavo il suo comportamento, neanche la conoscevo.
Poi
ad un certo punto Isabella si mise una mano in tasca e ne estrasse un cellulare
di ultimo modello.
Le
sue dita composero velocemente e frettolosamente un messaggio.
L’aveva
fatto troppo velocemente, nessuno avrebbe potuto scrivere così velocemente.
Forse
si sentii il mio sguardo addosso, perché si girò di scatto verso di me i suoi
occhi erano dei grandi pozzi neri, dove poter affogare.
No
riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi, era come se ne fossi ipnotizzato,
anche se cercavo in tutti i modi di distrarmi da lei per non sembrare un
maniaco, non ci riuscivo.
Quegli
occhi neri, avevano una scintilla dentro, strana, unica, inquietante.
Poi
lei distolse lo sguardo, e come una molla mi girai ti riflesso anch’io.
Iniziai
a respirare in un modo un po’ affannoso, e mi portai una mano sul petto, dove
il mio cuore batteva furiosamente.
Isabella
invece si riportò una mano sul naso e sull’altra invece ci appoggiò la tesa,
come per sorreggerla.
Una
bussare abbastanza forte fece girare tutta la classe verso la porta.
<
Avanti > rispose il professore un po’ scocciato dall’intrusione
Subito
entrò in classe, l’ultima persona che tutti potevano immaginare.
<
Mi scusi professore ma potrebbe gentilmente fa uscire mia sorella, dovrebbe
venire con me, i nostri genitori si trovano in presidenza, e servirebbe anche
la presenza di Isabella > disse Jasper il ragazzo biondo
<
Signor Hale, è veramente necessario? > chiese il professore
Il
ragazzo biondo annui con il capo, facendo ondeggiare i suoi capelli mossi e
biondi.
<
Ok > si arrese in un sospiro il professore < Signorina Cullen, può anche
andare con suo fratello > disse
Isabella
raccattò velocemente le sue cose e cammino velocemente verso il fratello.
Mentre
aspettavano che il professore desse il foglietto con la giustifica a Isabella,
Jasper gli prese la mano e intrecciò le dita con le sue. In un gesto molto
intimo.
Le
stesse emozioni che avevo provato in mensa con l’altro fratello, mi investirono
ancora, e ancora come a mensa Jasper si girò verso di me, restammo a fissarci
per un secondo che sembrò un’eternità.
Attirò
di più Isabella verso di lei, e lei ci si appoggiò completamente avevano una
strana affinità fra di loro.
Jasper
poi gli presa la cartella, che Isabella aveva appoggiata su una spalla, lei lo
guardò confusa, forse dal suo gesto ma lui gli sorrise dolcemente.
<
Arrivederci Professor Molina > disse Jasper rivolgendo di nuovo la sua
attenzione alla cattedra e fece un piccolo inchino con la testa.
<
Si Arrivederci > disse Isabella con un sussurrò e poi uscirono velocemente
dalla classe.
Durante
il resto della lezione rimasi impalato a guardare la porta chiusa.
Se
mi chiedessero il perché, io non saprei come rispondere...
Forse
ero solo dispiaciuto dal suo comportamento, si era comporta in maniera così
fredda, cinica.
Non
mi sembrava così a mensa.
Forse
gli era successo qualcosa.
Forse
non era colpa mia.
Forse
stava male già da prima, e poi si è sentita definitivamente male
Oppure
aveva litigato con uno dei suoi fratelli.
Oppure
uno dei soliti problemi da ragazze, si era rotto un tacco, oppure non poteva
andare a fare shopping perché i genitori gli hanno tolto tutti i soldi.
Forse…
“Sese sogna Swan, sogna che non sia per colpa tua” pensai
Ma
io non gli avevo fatto niente, e poi non c’è l’aveva con me...
“No guarda stava guardando male quello dietro di te”
Ok
stava guardando male me...
Ma
ancora non capivo il perché...
Mi
accorsi che la lezione era finita solo quando Mike mi picchietto sulla spalle.
<
Edward adesso che lezione hai? > mi chiese gentilmente
Mi
guardai intorno spaesato e poi presi l’orario delle lezioni dallo zaino
<
Educazione fisica > gli dissi con voce roca, così tossì per farmela
schiarire.
<
Allora adiamo, abbiamo la stessa lezione >
Così
mi alzai e seguii Mike per i corridoi.
§
La
lezione di ginnastica passò molto velocemente, come prima lezione il coach
Clapp non mi fece fare lezione, ma a parole sue...
<
Devi imparare cosa devi fare nelle mie lezioni >
Mi
diede una tuta che non indossai naturalmente.
Rimasi
seduto sugli spalti a guardare gli altri allenarsi e giocare a pallavolo.
Molte
volte Ben, Mike o Angela quando non era il loro turno, si venivano a sedere
accanto a me per chiacchierare un po’.
Secondo
me lo facevano solo per non farmi annoiare, e apprezzai questo loro gesto.
Appena
suonò la campanella fui uno dei primi a uscire dalla palestra, non vedevo l’ora
di tornare a casa, questa giornata era stata pessima.
Andai
verso la segreteria per consegnare i moduli che avevo fatto firmare dai
professori, ma mi immobilizzai all’entrata, perché non la scena che si presentò
hai miei occhi non mi piacque proprio.
Isabella
Cullen era in piedi davanti alla scrivani di Gaspard e parlavano animatamente.
La
cosa che più mi sconvolse furono i loro gesti, lei gli accarezzava il viso dolcemente
e alle volte gli portava dei suoi capelli dietro le orecchie,mentre Gaspard la
aveva le sue mani sui suoi fianchi.
Parlottavano
ma capii solo poco della loro conversazione.
<
Dai Gas, non vuoi fare questo piccolo favorino alla tua Bella? > gli chiese
Isabella
<
Isa lo sai che se potessi te lo farei, ma non posso spostare la tua ora di
Biologia, mi dispiace >
Voleva
andarsene da Biologia?
Quindi
ero davvero io il problema...
Non
mi piaceva.
Che
cosa gli avevo fatto di tanto male, ancora non riuscivo a capire.
Decisi
di far sentire a loro la mia presenza.
Aprii
di scatto la porta trasparente, e poi la feci chiudere in un botto.
Isabella
si irrigidì, e portò le sue mani lungo i fianci, con le mani strette a pugno.
E
si girò a guardarmi con ancora quello sguardo nero.
<
Non fa niente Gaspard, devo solo resistere > disse e uscii dalla segreteria.
Mi
vennero i brividi.
Ma
non per le parole che aveva detto, ma più che altro come le aveva dette.
Era
stata fredda, dura.
E
poi la parte “Devo solo resistere” me le aveva detto proprio vicino l’orecchio,
visto che era uscita quasi subito.
Mi
girai verso Gaspard che adesso, aveva le guance rosse per l’imbarazzo, e si
passava le mani fra i capelli nervosamente.
<
Emhh oh ciao Edward c-come è andato il tuo-o primo giorno di scuola? > mi
chiese balbettando mentre si andava a sedere dietro la scrivania.
<
Bene > mentii
<
Mi fa piacere > mi disse sorridendo ma ancora con la faccia rossa.
Chissà
cosa stava pensando su Isabella, di certo non dei pensieri molto casti.
E
a quella possibilità mi irrigidii improvvisamente.
<
Questo è il modulo firmato, adesso devo andare > gi dissi duro, mentre gli
passavo il foglio.
<
Certo, ci vediamo > disse semplicemente, forse sorpreso dal mio tono di
voce.
Uscii
dalla segreteria molto velocemente, sembrava che stessi correndo.
Fuori
dall’edificio assistetti ad una scena stranissima.
I
fratelli Cullen, erano sul marciapiede, ed erano divisi a coppie.
Rosalie
e Emmett davanti, e poi Alice e Jasper dietro, l’unica che mancava all’appello
era Isabella.
La
cosa più strana era che quando iniziarono a camminare per arrivare credo alle
loro auto, tutto il parcheggio di zittii e appena passavano loro i ragazzi si
spostavano dalla loro traiettoria, era una scena troppo pazzesca, sembrava come
se stesse passando che ne so io il presidente, oppure la regina.
Arrivarono
davanti alla Jeep che avevo vista quella mattina, dove era appesa la targhetta
con il loro cognome.
Woow
allora erano veramente molto importanti.
Ma
il massimo si ebbe quando entrò in scena Isabella.
Nessuno
parlava ma tutti la guardavano, chi con malizia chi con invidia.
Tutti
i ragazzi la squadravano dalla testa hai piedi.
E
solo in quel momento mi accorsi di come era vestita.
Aveva
un top senza maniche blu metallizzato, che sembra di pelle, e le fasciava il
busto molto sensualmente. Aveva dei pantaloni neri molto stretti e hai piedi un
paio di scarpe con il tacco sempre nere, a poi portava una borsa appena al
braccio sul blu-verde.
Camminava
decisa per il parcheggio, si sentiva solo il rumore dei suoi tacchi.
Arrivò
vicino hai suoi fratelli, ma invece che salire con loro sulla jeep salì sulla
decappottabile nera.
Mentre
faceva manovra, i nostri sguardi si incrociarono di nuovo.
Ed
eccola di nuovo quella calamità che non gli faceva spostare lo sguardo da lei.
Fino
a quando lei non si voltò e sgommando uscii dal parcheggio, seguita dai suoi
fratelli.
Il
parcheggio all’improvviso si rianimò. I ragazzi parlavano, ridevano, passeggiavano.
Si scambiavano libri, ipod.
Era
come se con su tutto il parcheggio ci fosse stata una magia che poi con
l’uscita dei Cullen era scomparsa.
<
Ehi Ed > mi sentii chiamare da Mike
<
Ehi.. > gli risposi debolmente
<
Hai visto i Cullen? > mi chiese
<
Già e anche la reazione di tutti i ragazzi del parcheggio > gli risposi
<
Eheheh ormai ci siamo abituati a fare così > disse ridendo
<
Vabbé io devo andare ci vediamo domani > gli dissi dandogli una pacca sulla
spalla, e mi incamminai verso la mia Volvo.
Ci
salii e mi avviai verso casa di Charlie, con solo un pensiero in testa.
Chi
è Isabella Cullen?
------------------------------------------------------------
Salve
a tutti ^^
Ho
postato subitissimo avete visto?!
Buahahhaha
lo so, lo so questo capitolo è lunghissimo, ma mentre scrivevo mi venivano
sempre in mente altre parole e parole...
Più
che altro volevo che le emozioni e i pensieri di Edward quando vede Bella si
sentissero, che sembrassero reali, spero si successo questo >.<
Poi
passiamo alle belle notizie (Credo) ho deciso di non cancellare la storia
Olèèèèè...
Cioè
per adesso no, ma se in futuro non mi venissero idee oppure non piacesse a
nessuno, lo farei u.u
Qui
ci sono i vestiti ---> Vestiti Bella
Adesso
i ringraziamenti
Ringrazio
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Rispondo
alle recensioni…
pinadeipinozzi: Ciaoo!!
Hai visto per adesso non la cancello la storia ^^
Beh non credo che la mia storia sia stupenda, anzi fa veramente pena
>.<
Comunque mi fa piacere che ti piaccia…
** Veramente ti è piaciuto il pezzo di Emm e Bella?! E’ un po’ stupido però…
Per adesso non ho scritto niente, ma mi rimetterò in riga presto te
lo giuro…
Alla prossima..
< Baci < Bacini < Bacetti
Sara_Twilighters: Ciaoo!!
Beh prima di tutto Benvenuta ^^
Mi fa piacere che la storia ti piaccia, e poi non è mai troppo
tardi per recensire..
Ahh non ti do torto anche adesso io sono ancora dubbiosa sulla
storia veramente >.<
Beh si Emmett è comunque il fratello, come già nella storia
originale è protettivo con Bella, e qui lo è ancora di più perché è la sorella…
Anche se…
Hihihi per adesso non posso dirti niente di quello che
succederà, ti posso dire che per adesso sembra uguale la storia, ma si evolverà
in maniera u po’ diversa, ad iniziare dalla nascita di Bella e la sua
trasformazione..
Alla prossima..
< Baci < Bacini < Bacetti
yle94 Tesorooo!!
Hihihi hai visto, non l’ho cancellata la storia!! E così io mi
sono salvata la gola, e tu il carcere X°D
Mmmh secondo me è stato moolto patetico il motivo del baciamano
di Emmett, potevo fare di meglio >//<
Hihi le riporta esattamente uguali le parole, non perché gli
altri non ci sentano bene, ma perché Bella avrà dei poteri diversi dai libri
originali, avrà anke più poteri..
Sero di sentirti presto..
Alla prossima..
< Baci < Bacini < Bacetti
Maximo: Ciaoo!!
Benvenuto/a ^^
Come hai visto la storia non l’ho cancellata >.<
E mi fa davvero piacere sapere che la leggevi già da prima..
Grazie, ma non credo di essere così brava come dite voi
>//<
Comunque spero di sentirti anche questa volta… Così potrò vedere
se piace o no la storia, e se hai qualche consiglio da darmi, io so qui ^^
Alla prossima
< Baci < Bacini < Bacetti
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Angelo Splendente: Un Edward Umano alle
prese con una dolce vampira di nome Bella. "Ma sapevo che qualcosa in lei
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Vittima degli occhi tuoi!: one-shot su i pensieri
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Il Destino Voleva Così: Kim una modella di 17
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Innamorarsi in uno Sguardo (Sezione Twilight )
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