Io, Lui... Noi di ellerin (/viewuser.php?uid=20970)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Qualcosa è cambiato ***
Capitolo 3: *** Amarenea Viola (Maledetto Piton) ***
Capitolo 4: *** Lacrime di Pioggia ***
Capitolo 5: *** Solo altre domande ***
Capitolo 6: *** Sogni ***
Capitolo 7: *** Il dolore è buono ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Io - Prologo
Questa storia è ambiaentata alla fine di un
ipotetico sesto anno e quindi non tiene minimamente conto del sesto e del
settimo libro, i personaggi potrebbero risultare leggermente OOC visto che sto
riadattando loro una storia che ho avuto la sfortuna di vivere sulla mia
pelle. A parte questo spero che possa piacervi anche se non so ancora come
potrebbe andare a finire... La vita è un mistero meraviglioso ^_^
Grazie,
Eco
P.S. i personaggi appartengono a una
miliardaria inglese e a tutti quelli che ne dentengano i diritti (non so di
perciso chi siano O.o) anche se la storia è tutta mia e evidentemente non ho
alcuno scopo di lucro visto che penso non ci sarà mai nessuno così folle da
darmi dei soldi...
P.P.S. sto meditando di far fuori uno dei
personaggi che con mio grande dispiacere vengono considerati principali... Non
l'ho mai potuta soffrire...
Prologo
Oggi ho capito per
la prima volta quando è iniziato il mio amore per te. È stata la prima volta in
cui mi hai sorriso e la tua mano si è stretta alla mia. Ero venuto in cerca di
quella mano per trovare amicizia, qualcuno cui appoggiarmi mentre ero rimasto
solo, abbandonato dai miei presunti amici e lontano dalla mia famiglia. Lo
ammetto, sono stato egoista a caricarti i miei pesi sulle spalle quando già
tanti macigni ti toglievano il respiro, eppure tu mi hai accolto con un sorriso
e un gesto d’amicizia.
È passato tanto
tempo da allora, tante cose sono cambiate e se questo fosse un romanzo ora tu ed
io saremo felici insieme, ci scommetto, perché siamo la coppia perfetta per un
finale alla e vissero per sempre felici e contenti. Ma purtroppo quello che ci
distingue dai personaggi dei romanzi è il passato che segna le nostre anime. Un
passato di cui non ho mai avuto il coraggio di parlarti se non superficialmente.
Un passato e un presente. Tante ferite segnano il nostro cuore, le tue sono
ormai guarite, fanno ancora male di tanto in tanto, come ogni cicatrice che si
rispetti, ma il problema è solo la paura di ferirsi di nuovo. La mia ferita
invece sanguina ancora, non ho trovato una cura, penso che nessuno la troverà
mai, anche se la tua presenza spesso è capace di farmi dimenticare il dolore.
Forse un giorno verrà il momento di raccontarti, di raccontarti di un passato e
un presente che inizia con due ragazzi stesi su un divano, in un pomeriggio
d’inizio estate…
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Capitolo 2 *** Qualcosa è cambiato ***
Io - Qlcs è cambiato
Qualcosa è
cambiato
Draco e Blaise si
rotolano sul divano nella stanza del caposcuola, si scambiano baci sul collo e
piccoli morsi, ogni tanto una mano scivola impudica sotto la camicia ma le loro
labbra non s’incontrano mai.
Questo è il
risultato di un’amicizia strana e nuova, iniziata quando si sono ritrovati a
passare molto più tempo insieme a causa delle lezioni di pozioni aggiuntive per
perfezionare il loro già altissimo livello. Il loro studiare insieme si è
evoluto in un parlare e confidarsi qualsiasi cosa: dai problemi scolastici a
quelli con le rispettive famiglie passando per quelli di cuore, Blaise insegue
Theodore Nott dall’inizio dell’anno ormai, ma lui lo bacia poi si fa
negare e scappa. Draco da consigli, offre soluzioni e una spalla su cui piangere
ma intanto i due si avvicinano sempre di più, diventa normale appoggiarsi l'uno
all’altro mentre studiano insieme in riva al lago. È per
questo che ora sono così vicini a quel bacio non dato: Blaise è andato in camera
di Draco solo per avere un libro. Si sono ritrovati sul divano a parlare, prima
seduti, poi sdraiati e ormai le parole vengono sussurrate direttamente
nell’orecchio dell’altro mentre entrambi ripensano a quei baci che si sono
scambiati ubriachi alle feste tanto tempo prima. Quanto tempo è passato
dall’ultimo? Tanto, troppo, per quell’attrazione fisica che tra loro c’è sempre
stata. Troppo, quasi un anno ormai, da quando Blaise insegue Theo.
Si guardano negli
occhi, la tentazione è forte ma tutti e due sanno che stavolta non si torna
indietro, che stavolta è diverso. Blaise seppellisce il viso nel collo di Draco
e non lo guarda, evita quegli occhi di ghiaccio che gli scavano l’anima. Draco
fissa il soffitto e lo stringe più forte per un attimo, ha paura, sa che non c’è
posto là fuori per loro due, non insieme.
Blaise si alza di
scatto:
- Devo andare, non
ho ancora finito il compito di trasfigurazione.
Draco non dice
niente, non prova nemmeno a trattenerlo, lo accompagna alla porta, il cuore a
mille, la tensione nell’aria. Blaise appoggia la mano sulla maniglia, poi si
volta verso Draco, fa per dire qualcosa, si blocca, si avvicina. Ma la porta si
apre all’improvviso.
- Draco, ho ricevuto
una lettera…
Piton compare nel
momento più sbagliato, Blaise saluta e se ne va, Draco rimane solo con Piton e
con i sui pensieri che si rincorrono come un Ippogriffo che si morde la
coda.
A cena aspetta
Blaise, ha bisogno di parlargli, sa che qualcosa è cambiato, ma il moro tarda ad
arrivare e quando arriva è mano nella mano con Nott. Il cuore di Draco salta un
battito, decisamente qualcosa è cambiato. Gli è passata la fame, si alza ancora
prima che i due si siedano. Vicini.
Draco non riesce a
dormire, conta le stelle fuori dalla finestra come gli ha insegnato sua madre,
ma sembra non funzionare, sarà perché le stelle contro il cielo blu gli
ricordano due occhi come zaffiri splendenti. Un piccolo gufo picchietta sul
vetro distogliendolo dai suoi pensieri, Draco lo riconosce: è il gufo di
Blaise.
Ricordami che dovrò dirti una
cosa non appena saremo soli.
B.
Ora sicuramente non
riuscirà più a dormire. La mattina dopo Blaise non si fa vedere a colazione né a
lezione. Draco sente dire da Nott che è stato male. Arriva più di una volta
davanti alla porta dell’infermeria ma c’è sempre la voce di Nott la dentro. Con
lui.
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Capitolo 3 *** Amarenea Viola (Maledetto Piton) ***
io - amarenea
Amarenea Viola (Maledetto
Piton)
Ci vuole una
settimana prima che Blaise sia dimesso da Madama Chips, a lezione evita il suo
sguardo ma Draco è tranquillo: hanno pozioni aggiuntive quel pomeriggio e prima
fanno sempre un piccolo ripasso insieme, per non deludere Piton. Maledetto
Piton.
Dopo pranzo è Blaise
ad andarlo a cercare:
-
Andiamo?
Camminano in
silenzio sino al solito albero. Il moro poggia la testa sulla spalla del biondo
come sempre, sembra tutto normale ma Draco ha dei problemi a
respirare.
- Allora, Draco,
quali sono i principali effetti dell’uso dell’Intilla Vulgaria in una
pozione?
- Inverte lo scopo
di ogni ingrediente di origine animale, condensa la pozione e… e… chi se ne
frega! Non me lo ricordo il terzo! Cosa dovevi dirmi?
- Annulla gli
effetti di alcune radici, come?
- Non ne ho idea,
Blaise! Non me ne frega un cazzo a essere sinceri!
- L’Artidus normale
e quello striato, la Vergonia e una quarta che al momento
mi sfugge.
Draco si sposta di
scatto facendo sbilanciare Blaise che rimane senza appoggio
improvvisamente.
- Vuoi piantarla di
fare il coglione?! Cosa dovevi dirmi?
- Non importa Draco,
non ha più importanza ormai.
- Eh, no, cazzo!
Adesso me lo dici!
Blaise rimane in
silenzio e fissa il vuoto, Draco si pente di essere stato così brusco e si
appoggia sulla pancia del moro che nel frattempo si è sdraiato nell’erba fresca,
in questo modo non è neppure costretto a guardalo.
- Volevo baciarti
sulla porta l’altro giorno. Così sarebbe stato più bello, più sorprendente, più
inaspettato. Piton ha rovinato i miei piani.
Draco tace, non sa
bene cosa dire e soprattutto ha la terrificante sensazione che il discorso non
sia finito.
- Sai che ora non è
più possibile, vero? Sto con Theo adesso.
Draco dice la prima
cosa che gli viene in mente.
- L’Amarenea
viola.
- Cosa?
- La quarta radice. L’Intilla Vulgaria annulla gli effetti dell’Amarenea
viola.
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Capitolo 4 *** Lacrime di Pioggia ***
io - lacrime
Lacrime di
pioggia
È passato quasi un
mese da quel giorno. Draco e Blaise hanno continuato a vedersi prima di pozioni
aggiuntive, Nott non rivolge più la parola a Draco ormai, ma il biondo non
potrebbe interessare di meno, odia quel bastardo con ogni fibra della sua anima.
Sotto quegli alberi Draco ha raccontato a Blaise di come la guerra ha influito
sulla sua vita, di sua madre che lo ama troppo per vederlo marchiato e di suo
padre che ama troppo lei per farle un torto simile.
Ma quel giorno Draco
ha ricevuto una lettera da sua madre, suo padre è andato dal Signore Oscuro per
dirgli che suo figlio non diventerà un Mangiamorte. La lettera era bagnata di
lacrime, Narcisa teme per la vita di suo marito. E ora anche Draco ha paura,
anche Draco piange. Sotto la pioggia, seduto sulla riva del Lago Nero, piange e
si chiede se rivedrà mai suo padre. Sente i passi di Blaise avvicinarsi, gli ha
mandato un messaggio prima di uscire dalla sua stanza i cui muri sembravano
farglisi sempre più stretti addosso. Blaise non dice niente, si siede dietro di
lui, lo circonda con le braccia, gli fa appoggiare la schiena contro il suo
petto. Non chiede niente, non offre consigli, non cerca di confortarlo con
parole già sentite, comincia solo a sussurrargli all’orecchio. Draco non capisce
cosa stia dicendo, il suono delle sue parole coperto dal rumore della pioggia
battente e dai suoi singhiozzi, ma la sua voce e le sue labbra che ogni tanto
gli sfiorano l’orecchio e il collo riescono a calmarlo. Piano, piano, il freddo
delle lacrime lascia il posto al calore dell’abbraccio in cui Draco si
abbandona. Finalmente riesce a capire quello che Blaise gli sta
dicendo.
- Sembro insensibile
se dico che sto morendo dalla voglia di baciarti? Vorrei portare via con le mie
labbra ogni singola lacrima. Sei così bello sotto la pioggia.
Draco si volta
lentamente e appoggia le labbra su quelle di Blaise in un bacio casto e leggero
da cui il moro non si sottrae, anzi, lo stringe ancora più forte a se. Rimangono
immobili abbracciati per quelle che sembrano ore. Draco è finalmente
tranquillo.
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Capitolo 5 *** Solo altre domande ***
io - sl altre domande
Solo
altre domande
Blaise scrive. Getta parole su un foglio di pergamena, senza preoccuparsi
di quello che rimane segnato dai tratti d’inchiostro; spera che rileggere ciò
che il suo subconscio sta scrivendo rubandogli il controllo della sua stessa
mano contenga qualche risposta alle mille domande che si agitano nella sua
mente.
Theo…
Se penso a tutto il tempo che ho dedicato a cercarlo, a tutto quello che
o ho sacrificato e che
ho
perso per averlo, a quanto ho sofferto, a quanto ho rinunciato per lui, sembra
davvero
una cazzata rovinare tutto così…
Devo capire se sto pensando con il cazzo ed è lui che tenta di mandare
tutto all’aria per un bel
viso
e dei capelli d’argento o se è il mio cuore a portarmi verso di
lui.
Conoscendomi opterei più per la prima visto che se fosse la seconda non
ci avrei pensato due
volte.
Fatto sta che la mia attrazione per Draco diventa più innegabile ogni
volta che lo guardo, sembra
sempre più fantastico… ormai muoio dalla voglia di sbatterlo contro un muro e
insegnargli
a
urlare il mio nome!
Questa pergamena dovrebbe finire bruciata il più presto
possibile.
Eppure… c’è una piccola parte di me che pulsa impercettibilmente… sembra
voler dire che provo
qualcosa di più per lui, qualcosa più che la semplice attrazione
sessuale.
È questo che mi preoccupa, soprattutto tenendo conto dello stato di
completa apatia in cui mi
trovo:
non provo nulla che vada al di là della pura simpatia per un ragazzo da molto
tempo ormai…
questo pulsare mi allibisce alquanto.
Nessuna risposta, solo altre domande.
P.S.
Mi ero ripromessa di non postare un
capitolo alla volta visto che sono davvero molto corti ma è sorto un piccolo
problema tecnico... ho perso il prossimo capitolo... so che sembra demenziale ma
io scrivo tutto prima a mano e visto che nella mia stanza il caos regna
più che sovrano e che il suddetto capitolo era stato scritto su un foglio
volante in un momento di ispirazione ora è svanito nel nulla. Ho quindi deciso
di postare questo mentre ribalto la stanza... scusatemi tanto
Bacio
Eco
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Capitolo 6 *** Sogni ***
Io_Sogni
Perdonatemi per la lunghissima assenza, non ero più in grado di continuare a
scrivere questa storia. Non so se ora lo sono ma quantomeno vi devo il capitolo
latitante...
Un Bacio
Eco
Sogni
Draco si rigira nel letto, Draco
sogna.
Ci sono cose che ti fanno paura. E cose che
ti fanno paura piacevolmente. Come la figura nell’ombra che si avvicina
pericolosamente con un barattolo di nutella in mano. Un brivido caldo che ti
scende giù per la schiena, il ghigno malefico che incombe su di te dell’alto, il
letto che si abbassa sotto il suo peso; non puoi fare a meno di contorcerti,
anche se non ti ha ancora toccato. Una lingua birichina che si lecca le labbra,
e per un istante pensi di fuggire, perché sembra quasi troppo, perché non ti
senti all’altezza. Eppure resti immobile, non sei in grado di utilizzare nemmeno
un muscolo. E un dito sottile si immerge nel barattolo per poi avvicinarsi alla
bocca, lo segui con gli occhi, con la testa, il tuo mondo si riduce a quel dito
coperto di cioccolata che viene ripulito lentamente da due labbra perfette,
scivola dentro e fuori, con lentezza e attenzione, la precisione chirurgica di
chi sta dirigendo il gioco e lo sa. Il dito bagnato di saliva scivola sul tuo
stomaco mentre si sdraia su di te, traccia figure immaginarie che lasciano una
scia bollente, si infila per un istante sotto il bordo dei boxer. Fremi, ma il
suo sorrisetto bastardo ti dice che non è ancora arrivato il momento, che non
sarà così facile. Due dita tornano al barattolo e disegnano una linea sottile
sul tuo stomaco con la crema appiccicosa, la pulisce con la lingua e lascia un
morso perfetto dove il cioccolato finisce, piacere e dolore, dolore e piacere.
Sale a baciarti le labbra e non puoi trattenerti da sussurrare: Sai di
cioccolato… Ride e si copre le labbra di crema, quando lo baci di nuovo senti il
suo sapore sotto quello dolce, c’è qualcosa di aspro in sottofondo, qualcosa che
sa un po’ di lui, qualcosa che sa un po’ di bastardo. Le scie di cioccolata si
susseguono l’una dopo l’altra, il tuo corpo freme ma lui sta giocando e non
smetterà sino a quando non si sarà divertito abbastanza.
La mattina dopo ti svegli, lui non c’è, ma
la cosa non ti sorprende. Eppure ha lasciato un cuore, tracciato con la
cioccolata intorno al tuo ombelico. Sotto la doccia esiti un momento prima di
cancellarlo, forse, ma solo forse, il dolce delle sue labbra non era dovuto solo
al cioccolato.
P.S.
Forse vi starete chiedendo come diamine fa Draco a sapere cosa sia la
nutella... Beh ammetto di non averne la minima idea... Comunque: la mia
connessione a internet in questo momento è un filo peggio che precaria quindi
per ora gli avvisi di AAA capitoloo cercasi resteranno (a testimoniare la mia
idiozia) sicome il mio PC non può decisamente reggere lo sforzo di
ripostare 2 capitoli se non è strettamente necessario.
Scusate, grazie
Eco
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Capitolo 7 *** Il dolore è buono ***
io_dolore
Scusate, piccola introduzione: avete
presente quando vi ho detto che il prossimo capitolo era scomparso nel nulla??
che la mia stanza è un delirio? Beh, la mia stanza se l'è mangiato. Giuro! non
esiste altra spiegazione logica! non potendo mangiarsi i miei compiti di latino,
visto che non mi è mai passato x la mente di farli, si è mangiata quello
stramaledettissimo capitolo!! Sembra facile.... basterebbe riscriverlo... e
invece no! Nonostante non sia essenziale x il progredire della storia quel
capitolo maledetto è stato scritto più di un anno fa quando la storia non
esisteva ancora... Fatto sta che non avrete capito dove voglio arrivare con
questo monologo: Ho deciso di saltare il capitolo e andare avanti mentre
continuo a cercarlo (visto che vi ho fatto aspettare abbastanza) quindi se si
parla di sogni e nutella non preoccupatevi, tutto si spiegherà non appena
troverò e posterò il capitolo fantasma (che proprio non posso riscrivere)
Scusate scusate scusate....
bacio
Eco
P.S. Grazie mille per le recensioni
^_^
Il dolore è
buono
Gli esami sono
finiti. Draco prepara il baule e si preoccupa; finalmente ha avuto notizie di
suo padre, il Signore Oscuro non ha preso bene la notizia, non l’ha presa
affatto bene; lui e sua madre vivono in clandestinità adesso, protetti
dall’Ordine della Fenice. Draco non sta per raggiungerli, è troppo pericoloso, è
già difficile per loro spostarsi in due senza essere notati. Draco prepara il
baule per trasferirsi nel luogo più sicuro del mondo: la sede centrale
dell’Ordine. Casa di Potter. la preoccupazione per il trasferimento incombente
viene sovrastata di tanto in tanto solo dal pensiero di Blaise, immagini del
sogno di quella notte che gli compaiono davanti agli occhi. Il bussare leggero
alla porta lo interrompe mentre fissa un paio di calzini e in realtà vede pelle
abbronzata e nutella. Si trova davanti proprio il proprietario di quella
pelle.
- Volevo solo
riportarti il tuo libro.
Draco prende il
libro dalle mani di Blaise e si dirige verso il baule, si chiede se entrerà o
deciderà di andarsene. Blaise entra, chiude la porta e ci si appoggia
contro.
Rimangono così a
fissarsi negli occhi da un capo all’altro della stanza. Draco in un istante
capisce, capisce che è finita, è finita per loro due. Draco passerà la sua
estate rinchiuso in casa di Potter e Blaise sarà là fuori con Nott, quando
torneranno a scuola a settembre sarà di nuovo tutto normale, di nuovo tutto come
prima, saranno solo due ragazzi che si vedono tutti i giorni perché frequentano
le stesse classi. Draco capisce che Blaise l’ha lasciato molto tempo fa, Blaise
ha scelto Nott. E allora si che fa un male cane. Perché Blaise ha scelto Nott?
Perché l’ha lasciato? Draco si pianta le unghie curate nel palmo della mano
chiusa a pugno, è un’abitudine che ha preso da un po’ di tempo, quando la
sofferenza lo sopraffa il dolore fisico lo accoglie, lo distrae. Lo annulla. Una
goccia di sangue scivola sulla pelle candida e cade sul pavimento, sparisce nel
marmo nero.
- Il dolore è buono,
non ti lascia non ti abbandona. E il sangue e sempre dello stesso
colore.
Blaise si avvicina a
lui, bacia il palmo martoriato e lo abbraccia.
- Io ci sarò sempre
per te, tu chiamami e io arriverò.
Davvero? Allora
perché ha scelto Nott? Ma le loro labbra s’incontrano e tutti i pensieri
spariscono in un bacio a bocca aperta, famelico, in cui cercano di dimenticare
che quello potrebbe essere un addio, che quello dovrebbe essere un addio. Perché
Blaise ha scelto Nott.
Blaise butta Draco
sul divano e si stende su di lui, esplora la sua bocca con violenza, le mani si
muovono sul suo corpo. Eppure quel bacio perde lentamente intensità, diventa
sempre più dolce, esprime tutto quello che non si dicono, tutto quello che viene
rivelato solo dai loro sguardi incatenati.
Blaise si alza e si
allontana senza dire nulla, perché non c’è nulla da dire. Una lacrima brilla
nell’angolo dell’occhio d Draco ma lui la asciuga prima che si azzardi a
scivolare lungo la guancia.
Si alza di scatto e
si arrotola la manica della camicia con gesti bruschi, apre il baule con un
calcio, fruga tra gli ingredienti delle pozioni con rabbia finché non trova il
sottile coltello d’argento. Quattro segni rossi compaiono sulla pelle candida
del braccio. Il dolore è buono.
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