Rosa senza spine

di Mapi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** epilogo ***
Capitolo 31: *** avvisetto... ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Maria Eccomi di nuovo qui!!!! Spero di non annoiarvi. Ma a quanto pare non riesco a non scrivere....E quindi regalino di Natale.
La protagonista di questa storia è Maria.
Vi spiego: Ho scritto un'altra storia precedentemente a questa intitolata Anime Gemelle,dove Renesmee incontra la sua anima gemella in Italia,Emanuele un umano. Dopo varie peripezie si sposano e hanno due gemelli Maria,appunto, e Anthony.
Ma comunque questa ff è il continuo di Anime gemelle solo perchè utilizzo gli stessi personaggi, cercherò di essere chiara spiegando sempre il ruolo di questi.Quindi si potrà leggere " " anche senza aver letto quella.

Se voleste,però anime gemelle è conclusa e sarei felice di sapere la vostra opinione.

Si riparte con Maria..... Questo è un piccolo inizio,una piccola introduzione...



Maria:


Il mio cuore sembrava impazzito,batteva frenetico,incontrollato.
Sentiva il pericolo e la paura ma non potevo mollare,dovevo continuare a correre,senza sosta,senza meta.
Il mio nemico era alle mie spalle che mi inseguiva, voleva me, e io non avrei ceduto.Se mi voleva uccidere doveva penare e sicuramente non avrei rinunciato alla mia vita così facilmente.
Sfrecciavo nella foresta con una velocità inaudita,sentivo che scivolava via ad ogni mio passo,ad ogni mio salto.Un sole invernale ,spavaldo usciva dalle nuvole illuminando alcuni spiazzi attraverso le fronde degli alberi.Le foglie scintillavano a contatto con gli inaspettati raggi che le accarezzavano.Il mio cervello riusciva a registrare un infinità di dettagli, ma in parte era occupato dal pensiero della mia famiglia. Si sarebbero preoccupati non vedendomi rientrare, si sarebbero disperati venuti a conoscenza del mio disperato destino. Mamma,papà vi prego non piangete per me ,vi amo, e sono stata una stupida a fuggire di casa così. E poi la mia mente si fermò su mio fratello Anthony,il mio gemello. " ti prego aiutali tu, ti voglio bene mia anima gemella."
Non volevo più correre,scappare,adesso era arrivato il momento di combattere.
La foresta improvvisamente si aprì in una piccola radura baciata dal sole. Mi fermai repentinamente restando di spalle.
Il mio nemico entrò nella radura silenziosamente,ma nessun silenzio o rumore poteva sfuggire al mio udito.
< Hai finito di scappare? > mi chiese.
Non risposi ma mi voltai lentamente.
Il suo corpo attraversò il confine tra l'ombra e il sole iniziando a scintillare.Ogni parte del suo corpo lasciata libera dai vestiti brillava. Era l'angelo della morte più bello che avessi mai visto. So che i vampiri sono belli per natura.Ma lui era veramente stupendo,un fisico muscoloso,i capelli neri ,le labbra leggermente pronunciate, i lineamenti eleganti e giovanili.
Poteva avere all'incirca vent anni.I suoi occhi erano profondi anche se di un rosso rubino acceso.
< Cosa vuoi? > domandai.La mia voce non tremava ma lui sapeva che avevo paura, il mio cuore mi tradiva.Ma non avrei lasciato questo mondo senza oppormi.
< Voglio te! > rispose.Me? e perchè? Sapevo chi fosse, lo avevo già incontrato,sapevo a chi era devoto,i suoi occhi me lo confermavano.Ma perchè io? perchè voleva uccidermi?
< Perchè ? >
< Ordini! > ordini?
< Di chi? > continuai imperterrita nelle mie domande.
< Ordini! > ribbattè lui.
< NO! Non te lo lascerò fare! > gli urlai.
< E cosa credi di fare? >
Un ringhio mi partì dal petto propagandosi nell'aria. Il suo viso si aprì in un sorriso beffardo e iniziammo a girare in tondo scrutando i nostri punti deboli.




Angolo scrittrice:
Allora che ne pensate? ne vale la pena continuare?
Si accettano scommesse: chi è il vampiro misterioso?
Commentate vi prego:chi scrive e pubblica mi capisce e sa che quando accanto al numero del capitolo spunta un numerino che indica il numero di recensioni si salta sulla sedia per la felicità. E poi per me è importante sapere la vostra opinione, per migliorarmi e rendervi la storia più piacevole possibile....
Un' altra cosa...La scrittura viola vi piace ho è impossibile da leggere?
Grazie Mille.... Bacini Mapi.

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***


2 maria Allora ragazzi..primo capitolo....Siccome non avete rensito devo capire:Sono stata chiara nella spiegazione iniziale? vi piaciuto il prologo?Devo dare ancora spiegazioni sulla mia nuova storia?
RISPONDETE.....grazie mille....







Maria:




La nostra danza proseguiva senza che nessuno dei due sbagliasse un passo.Io non concedevo spazio a lui e lui non ne concedeva a me. I nostri occhi puntati dritti negli occhi dell'altro.Quegli occhi profondi,occhi scuri,occhi che potevano essere paragonati a due pietre preziose per il loro colore e per la loro bellezza.
La mia esistenza stava per svanire, dissolversi e io non potevo far a meno di contemplare quegli occhi.Occhi che esprimevano molto di più di quello che il suo possessore voleva fare: turbamento?indecisione?dispiacere?
Lasciò scivolare un suo piede verso di me facendo una finta,io lo assecondai indietreggiando di un passo,voleva testare i miei riflessi.I miei lunghi capelli neri ondeggiarono mossi dal vento che imperversava nella radura. istintivamente li spostai dietro le spalle per lasciarmi libera la visuale. Vidi lui ispirare forte il mio odore.
< Hai un buon profumo! > mi disse.
< Grazie! > risposi con finta cortesia.
< Dobbiamo stare qui tutto il giorno? > domandai.Perchè non mi attaccava e la facevamo finita?
< Hai fretta? >
< Perchè non mi attacchi? >
< Sei così ansiosa di.... > ma non gli lasciai terminare la frase.
< Morire? No,non lo sono,ma sarebbe meglio affrettarci, se mi raggiungesse la mia famiglia,tu saresti morto. >
< Bleffi, lo so che la tua famiglia non sa dove sei.Tu sei fuggita. > come faceva a saperlo? ma non glielo domandai,una cieca rabbia montò nel mio corpo e lo attaccai io per prima.
La nostra danza,così si evolse, schivavamo entrambi i colpi colpendo l'aria. I nostri muscoli tesi al massimo,scattavano al minimo comando. Tentavo di mordere il suo diafano collo.Ero quasi sempre alle sue spalle,ma lui era sempre più veloce di me di un attimo e riusciva a sfuggirmi.
Improvvisamente mi bloccò le spalle e mi spinse senza lasciarmi,tanto da atterrare entrambi sul prato della radura.Completamente steso sopra di me mi immobilizzò le braccia sopra la testa.La sua espressione si fece vincente.Il suo viso ,ancora più bello da vicino, si piegò in una smorfia di concentrazione.
< Con me il tuo potere non funziona? > chiesi beffarda.
Lui si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò < Era solo una prova,so che il mio potere su di te non può nulla. >
Ma in quel momento successe qualcosa di inaspettato,sia per me che per lui. Accostandosi a me, sbadatamente sfiorò con la sua guancia la pelle della mia guancia.Un brivido mi percosse in tutto il corpo,era stata elettricità pura.Non poteva essere solo perchè la sua pelle era congelata come il marmo,ero abituata a quei generi di contatti gelati.E io sapevo che la stessa sensazione l'aveva provata anche lui,i suoi occhi lo avevano tradito.Ma poi si riprese.
< Ok allora useremo i metodi tradizionali! > esclamò.
< Uccidimi e falla finita. > gli urlai a un centimetro dalla sue labbra lisce.
< Ma io non voglio ucciderti >
< Cosa? > non ci stavo capendo più niente.
Mi avvolse i polsi in una mano sola facendo scivolare l'altra nella sua tasca uscendo un fazzoletto bianco.
< Respira adesso e ...Sogni d'oro > era completamente imbevuto di cloroformio.
Innaturalmente mi rilassai sotto la presa ferrea di Alec. Mi prese in braccio iniziò a correre e poi inesorabilmente persi i sensi.


Qualcosa di freddo mi sfiorava il viso.Mi accarezzavano delicatamente con un tocco impercettibile,ma non erano mani, era la vicinanza di qualcuno, era un alito fresco che sapeva di rose,mi mossi leggermente e la sensazione sparì.
Mi sentivo la mente leggera,il mio corpo ancora non reagiva ai miei stimoli. Mi sentivo intorpidita.
< Cominciavo a credere che non ti saresti più svegliata... > un sussurro.
Tentai di aprire gli occhi ma era buio, mi sollevai sui gomiti alla ricerca della voce,ero in una stanza,non molto grande,ero adagiata su un letto,unico arredamento insieme a una scrivania ed un armadio,difronte a me vi era la porta, e vicino all'armadio un'altra. Mi guardai intorno e lo vidi. Una sagoma,la sua sagoma.
Ancora non parlavo.Portai una mano alla gola,mi bruciava.
< Hai sete? >
Sparì per un secondo e per poi riapparire con un vassoio dove vi erano una bottiglia e un bicchiere.Li posò sulla scrivania,versò l'acqua e mi porse il bicchiere.Istintivamente mentre lui si avvicinava io indietreggiai raggomitolandomi nell'angolo del mio letto.
< Non avere paura,non voglio farti del male! > mi disse.
< A no? > risposi sarcastica.
< Prendi l'acqua! >
< Si,magari avvelenata! Non la voglio! > gli urlai contro.
Fece un sorriso, che ci trovava da ridere? < Se avessi voluto ucciderti lo avrei già fatto! > anche questo era vero.Spinse di più la mano con il bicchiere verso di me e lo afferrai sgarbatamente.
< Infatti la mia domanda è questa: Se non mi vuoi uccidere perchè sono qui? > con un movimento impercettibile si sedette nel punto più lontano del mio letto.
< Ordini! > di nuovo quella risposta. Avvicinai il bicchiere alle labbra e come se non bevessi da non so quanti anni.
< Quindi non vuoi farmi del male? >
< No, per adesso. > Per adesso....Bene allora è meglio inventarsi qualcosa e scappare.
< Cosa volete da me? >
< I miei signori hanno grandi progetti per te! > qui si complica.
< Cioè? >
< Pazienza piccola Maria,saprai tutto al momento giusto! > alla parola piccola feci una smorfia con il muso, che non gli sfuggi.
< Non sei piccola? > mi chiese ridendo.
< Se avere 102 anni per te è essere piccoli,si lo sono > risposi sarcastica.
< Allora lo sei! >
< Di grazia lei quanti anni ha? > domandai con un gesto teatrale della mano.
< Di più di te! > si alzò dal letto ridendo e mi diede le spalle,dovevo approfittarne.
< Lasciami andare,non voglio stare qui. > sussurrai.
< No,devi stare qui. >
< Allora mi libererò da sola. > mi alzai di scatto e cercai di scivolare più velocemente possibile verso la porta.Ma al confine tra il buio e la luce, proprio sull'uscio di quella maledetta porta mi si parò davanti sbarrandomi la strada.
< Non ci provare! > mi finsi sconfitta mi voltai per fingere che tornassi sul letto,ma sfrecciai di nuovo verso la porta e mi scontrai con il suo corpo marmoreo,riuscii a sbilanciarlo e farlo cadere nella stanza accanto, mi rialzai in piedi per dirigermi verso l'altra porta che divideva la casa dall'ignoto,perchè anche se sentivo odore di muschio,che mi faceva pensare a un fitto bosco, sarei potuta essere ovunque.Ma mi riacciuffò, mi prese per i capelli,la mia schiena sbatté contro il suo petto, e con il braccio libero mi strinse comprimendomi ancora di più al suo torace,quasi non respiravo.
< Ti ho detto non ci provare. >
< Lasciami mi fai male. > nella colluttazione mi ero ferita al collo iniziando a stillare piccole gocce di sangue. Le lacrime inesorabilmente iniziarono a solcarmi le guance.
Mi voltò verso di lui senza lasciarmi i capelli, mi fece esporre il collo dove ero ferita, si chinò verso la ferita e aspirò con grande lentezza il profumo del mio sangue.I suoi occhi erano diventati neri come la pece. Era la fine,anche se lui aveva l'ordine di tenermi in vita quanto poteva resistere al mio sangue? Sentivo il mio cuore esplodermi nel petto.Anche lui sentiva che la fine era vicina. Si avvicinò ancora di più pronto a mordermi, ma fortunatamente la mia natura di vampira mi aiutò,la ferita si richiuse grazie al veleno in circolo nel mio sangue.
Mi lasciò all'istante,gettandomi a terra con forza e non mi guardò. Io continuavo a piangere,non riuscivo a smettere,quello sarebbe stato il momento perfetto per scappare,era completamente sconvolto da quello che era appena successo. Ma purtroppo io lo ero più di lui,non avevo mai visto la morte in faccia da questa vicinanza. Restavo immobile rannicchiata su me stessa su quel pavimento, non riuscivo a muovermi,ero paralizzata dalla paura.
Poi abbassò lo sguardo, mi prese in braccio,anche volendo non sarei riuscita ad oppormi, mi riportò nella mia stanza/prigione e mi posò sul letto. Io continuavo a piangere tanto che i singhiozzi mi scuotevano il petto.
Si diresse verso la porta con una mano sulla maniglia parlò.
< Se mi posso controllare nell'uso della mia forza,non sono altrettanto bravo con il tuo sangue. Sta attenta a non ferirti. > si chiuse la porta dietro e io ripiombai nel buoi della mia anima e del mio pianto.Non so per quanto piansi, anzi si , fino a quando le lacrime non mi consumarono tutte le forze e svenni in un sonno profondo.



Angolo scrittrice:

Primo capitolo! Che ne pensate? Vi piace che sia Alec il nostro vampiro misterioso? E cosa vorranno i suoi signori?
Seguitemi....
Vi prego commentate...Bacini Mapi....



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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***


3Alec Nuovo capitolo




Alec:


Erano ormai almeno due ore che piangeva ,non riusciva a smettere.Dal momento in cui mi ero chiuso la porta alle spalle I suoi singhiozzi erano incessanti.
Ero andato così vicino ad affondare i miei canini nel suo candido collo,ero andato così vicino al disubbidire ai miei ordini,a compromettere la mia esistenza, e tutto perché il suo sangue mi chiamava a se, la sua pelle profumava più che mai, perché con lei essere vampiro era inevitabile e facile. E poi i suoi occhi,quelle due pozze di cioccolato che mi entravano nell'anima se realmente io potevo possedere un'anima,io essere dannato.


Maria:



Ero nella mia vera stanza,sapevo di star sognando ma sapevo che ero anche stranamente cosciente. Lui mi stava cercando,stava cercando di mettersi in contatto con me. La mia mente era completamente occupata dai suoi pensieri,e in fine eccolo.

< Anthony > sussurrai saltandogli con le braccia al collo. Il mio bellissimo fratello ,la mai anima gemella,mi stava davanti e mi abbracciava.
Si era messo in contatto con me come solo noi sapevamo fare.

< Maria > mi baciò la fronte e mi strinse più forte.Poi mi allontanò un pò per potermi guardare meglio in faccia ma senza sciogliere l'abbraccio. < Finalmente, da quanto tempo non dormi? Ti sto aspettando da tanto! Ma hai gli occhi arrossati?hai pianto? >
mi nascosi nel suo petto forte come quello di nostro padre,incapace di rispondergli.

< Maria parla per favore >
< Si ho pianto ma non preoccuparti , come sta ... nno tutti ? > in realtà sapevo che tutti stavano bene, ma non avevo avuto il coraggio di chiedergli come stesse la mamma, alla fine era con lei che avevo litigato e per quel litigio ero scappata di casa.
< Tutti stanno bene! Ma chiedimi cosa realmente vuoi sapere...La mamma sta bene,almeno fisicamente,ma è sconvolta. Ti rivuole a casa come tutti. >

< Non è vero lei non mi rivuole! >
< Ma che dici,piange sempre e lo sai che ti rivuole più di tutti! Sei stata una stupida a scappare lo sai che ti vuole bene! >
< Sei contro di me? > gli chiesi stizzita.
< Voglio solo che torni a casa e che fate pace e lo vuole anche lei... >
< Non posso.. > ed era la verità, non gli avrei mai detto cosa mi era capitato in quei due giorni di lontananza da casa. Non avrei mai rischiato la sua vita o la vita dei miei cari, e in più non volevo neanche tornare a casa, il ricordo delle parole che erano volate durante il nostro litigio erano ancora impresse nella mia memoria.
< Non essere cocciuta. > mi obbligò ad alzare il mio viso per poter guardare dritto nei suoi occhi. Due pietre verdi mi scrutavano e sapevo che non avrei resistito al lungo.
< Maria, dove sei? ti vengo a prendere! >
< No > non doveva rischiare niente.
< Ma perché? >
Non risposi e abbassai di nuovo lo sguardo.
< Maria, perché hai lo scudo alzato con me,perché mi celi i tuoi pensieri? > chiusi gli occhi e mi lasciai andare, dovevo svegliarmi,altrimenti avrei ceduto. Stavo per svanire ma lui mi riafferrò stringendo le mie braccia in una presa possente.
< No, non scomparire.. Sei in pericolo? Dimmelo.... > mi urlò. Mi avvicinai a lui e gli diedi un lungo bacio sulla guancia.
< Non mi cercare. > e scomparsi.
Riaprii gli occhi ero di nuovo in quella maledetta stanza, ri iniziai a piangere.Avevo mentito a mio fratello,cosa mai successa e poi mi ero giocata l'unica possibilità di salvezza. Ma non avrei mai messo in pericolo la mia famiglia.Mai.
Mi strinsi al cuscino cercando di calmarmi, avevo bisogno di calmarmi. Ma le lacrime inesorabilmente non smettevano di scendere.
In cosa avevo sbagliato? cosa avevo fatto di male? Lo so che tutti mi amavano , ma perché mi sentivo così sbagliata,così inutile? e poi il litigio con mia mamma mi aveva dato il colpo di grazia. Le avevo detto così tante brutte parole,non mi avrebbe mai perdonata.
....Sei un egoista....
Altre lacrime.
....Non mi vuoi lasciare vivere....
Ancora lacrime.
Basta.Tentai di mettermi seduta, e riflettere. Non mi potevo mostrare debole, nella stanza accanto c'era Alec e presto mi avrebbe condotta dai Vollturi, e di certo avrebbero approfittato di qualsiasi appiglio per distruggermi se non fisicamente almeno moralmente.Se non volevano uccidermi di sicuro si sarebbero inventati qualcosa.
Un rumore attirò la mia attenzione,la porta si era aperta.
< Ti sei svegliata finalmente! > Alec avanzava nella stanza con un vassoio in mano.Io inevitabilmente mi ritrassi verso l'angolo del mio letto più distante da lui.
< Non avere paura non ti farò del male! >
< Non dipende da te ma dalla tua natura,tu non sai resistere! > gli dissi con disprezzo.
< Non temere mi sono nutrito! > mi sono nutrito? aveva ucciso quacuno?
< Sei mostro. Come hai potuto uccidere? > lui mi fissò negli occhi, che mi si riempirono di lacrime.Cominciai a singhiozzare. Lui posò quel che aveva in mano sulla scrivania e mi si avvicinò come per volermi abbracciare. Ma io mi scansai.Allora ritirò le braccia portandosele lungo i fianchi e strinse forte i pugni.Ma cosa si aspettava che mi lasciassi stringere?< Basta piangere per favore smettila. > poi continuò < Sta tranquilla non ho ucciso nessuno,era sangue di donatori. >
< Questa volta! > sputai tra i denti.
< é la mia natura,lo hai detto tu, e non posso farci niente, non la penso come la tua preziosa famiglia.Non ci vedo nulla di male ad uccidere qualcuno ogni tanto per sostentamento... >
< Solo per sostentamento? > chiesi scettica.
< Non sono sadico! non uccido per divertimento. >
< Ma la frenesia del sangue prende anche te!Dimmi un pò prima mi avresti uccisa per sostentamento? > Non poté più ribattere,sapevo di aver ragione. Sapeva che per quanto si potesse dare delle scusanti,uccidere non era solo per sostentamento.
< Non ho scelta! > sussurrò.
< C'è sempre una scelta. > risposi a tono.
Abbassò lo sguardo schiacciato da quella verità, ma anche per celarmi qualcosa. < Non succederà più,non con te almeno!Hai la mia parola. Per quanto può valere. >
Annui silenziosamente.Sembrava veramente dispiaciuto e anche se disprezzavo quel che era non me la sentii di inveire ancora.
< Ti ho portato da mangiare > disse per cambiare discorso.
< Bene ho fame! > risposi. Quasi contento del mio assenso mi parò davanti il vassoio con un piatto di pasta e una fettina di carne e un bicchiere di spremuta d'arancia.
< Non so se ti piacciono queste cose... >
< Si, ma avrò bisogno anche di andare a caccia. > mi guardò scettico.
< E pensi che ti fornirò una così bella occasione per scappare? >
< Scusa ma non sei il vampiro super forte come mi hai presa una volta lo farai la seconda! > tentai di corromperlo.Era vero la caccia era una buona possibilità di fuga.
< Non prendermi in giro! Vuoi sfidarmi?Promettimi che non scapperai! > non risposi,non avrei promesso niente.
< Come immaginavo! Per ora niente caccia! > non risposi ancora.
Iniziai a mangiare senza alzare lo sguardo dal cibo. Era veramente buono.
< Hai cucinato tu? >
< Se si può dire cucinato. Il sugo è pronto e la carne si cucina sola,come la pasta! >
< è buono! >
< A me fa ribrezzo! > risi di gusto per l'espressione che la sua faccia assunse: di puro schifo.
< Perché ridi? >
< Per la tua faccia. Sembri veramente schifato! >
< Lo sono, ha un odore vomitevole. >
< Ma infatti lo mangio io non tu! > risposi a tono.
< Non ne voglio. >
< E non te ne offro. > continuai.
Mi lasciò mangiare senza fiatare.Ma sentivo i suoi occhi poggiati su di me. Una volta finito di mangiare mi guardai intorno.
< Se ti vuoi fare una doccia ti posso fornire dei vestiti puliti. > Si alzò dal letto dirigendosi verso l'armadio ed estraendo una t-shirt con una felpa e un jeans.
< L'intimo è nel cassetto del tuo comodino.Prendilo tu! > Io arrossii violentemente per quelle parole.Fece per uscire dalla stanza.
< Quanto tempo dovrò stare qui? > chiesi.
< Ancora non lo so! > mi rispose.
< Ma eri ben preparato a tenermi qui. Anche i vestiti. >
< Si,ti ho osservata bene ma non ero affatto preparato! >
Lasciò cadere il discorso ed uscì dalla stanza per permettermi di fare una bella doccia.



Angolo scrittrice:
E siamo a tre....Allora i poteri di Anthony è il seguente: é in grado di spostare gli oggetti con la forza del pensiero.Maria ed Anthony insieme essendo gemelli hanno due poteri aggiuntivi,poichè la loro mente è così collegata entrambi sentono i pensieri dell'altro,e in più se le difese mentali di un'altra persona sono abbassate come avviene nel sonno loro sono in grado di apparire in essi.Credo di essere stata chiara..ma se c'è qualcosa chiedete pure....adesso a voi la parola....
Risposta alle recensioni:::::-----:::::::::
Didyme : e si è proprio Alec...ihihih...Ti ho sconvolta.Spero in positivo.Questo capitolo ti piace?



Fatemi felice e lasciatemi un commentino.....Bacini Mapi.

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Capitolo 4
*** capitolo 3 ***


4 Maria Maria:


L'acqua scivolava sul mio corpo, mi rilassava,mi coccolava,mi faceva dimenticare dove fossi in quel momento e tutti i miei problemi. Restai sotto il getto per almeno un'ora.Mi vestii lentamente,daltronde che fretta avevo?
I vestiti che Alec mi aveva dato mi entravano perfettamente. Dopo essermi asciugata i capelli uscì dal bagno,la stanza era identica a come l'avevo lasciata, con il letto in disordine,ero ancora sola.Chissà se la porta era aperta?
Andai in bagno aprii il rubinetto del lavandino,mi avvicinai alla porta e abbassai lentamente la maniglia. Era aperta...Non potevo crederci, si fidava di me così tanto?era stato così sprovveduto da scordarsela aperta?
Creai uno spiraglio dalla porta...
< Quando mio signore? > Alec era al telefono.
< Ho capito signore, ma dovrò aspettare rinforzi? >
< Va bene signore a presto! > i bisbigli cessarono.
Ritornai in bagno chiusi l'acqua e mi riavvicinai alla porta spalancandola.
< L'hai dimenticata aperta? > Alec sobbalzò. Un vampiro distratto non l'avevo mai trovato.
< No,l'ho lasciata aperta,Maria mi fai così stupido? > mi rispose.
< No, infatti sono stupita. >
< Ho deciso che visto che passeremo ancora un pò di giorni qui, in quella stanzetta ti annoierai a morte e quindi puoi usufruire della casa! >
< Non hai paura che scappi? >
< Diciamo che ho preso le mie misure di sicurezza... La casa è quasi blindata. >
< Quindi una prigione a cinque stelle? > Lui rise quasi divertito.
< Si , diciamo di si....Non c'è motivo di rinchiuderti in quella stanzetta se ti comporti bene... >
< Cosa ti fa pensare che mi comporterò bene? >
< Dipende da te,vuoi passare i tuoi giorni in quella stanza?Bene...Affari tuoi..prova a scappare e vedrai di cosa sono
capace.. > Le ultime parole furono quasi un sussurro,ma mi entrarono dentro facendomi paura,anche perchè mi fissava negli occhi e avevo ben visto la sua determinazione. Abbassai la sguardo e mi sedetti sul divano.
Mi guardai intorno,avrei potuto guardare la televisione, sotto c'era una play station con alcuni giochi,quindi anche fare una partita,vidi anche una libreria,mi alzai dal divano per leggere i titoli.Era molto fornita:molti libri della Housten,orgoglio e pregiudizio, ragione e sentimento,Emma, poi era presente anche Cime tempestose della Bronte, alcuni libri di Cohelo, Il diavolo e la signorina Prim, Lo zahir, Undici minuti, L'alchimista e altri ancora di scrittori più anonimi.Ma poi la mia attenzione cadde su un libro che era il mio preferito Romeo e Giulietta. Tragico ed infinitamente dolce. Lo uscii dal posto dove era custodito iniziando a sfogliarlo.Sapevo a memoria quel libro ma non potevo far a meno di leggere la parte riguardante il balcone. Quando ormai hanno scoperto di far parte di due famiglie nemiche ma sono incapaci di negare il proprio amore l'uno per l'altra.
< Hai trovato una lettura interessante? > mi chiese.
< Si > decretai non staccando i miei occhi da quei versi.
< cosa hai trovato? > Non risposi verbalmente ma alzai il libro facendo in modo che potesse vedere la copertina e leggere il titolo.
< Romeo e Giulietta? > pronunziò con una voce strana. Di scatto alzai lo sguardo e notai il suo viso contorto in una smorfia.
< Che c'è? Non ti piace? > domandai.
< No,per niente... >
< E come mai non ti piace? >
< è una storia tragica, Romeo è troppo impetuoso e Giulietta troppo stupida da morire per lui. E a te perchè piace? > Cosa mi aspettavo,lui che era sempre stato con i Volturi cosa poteva saperne dell'amore.
< Prima di tutto è tragico perchè non a caso è una tragedia, e poi è una storia d'amore,triste ma pur sempre una storia d'amore, Romeo ama Giulietta e viceversa e lei si uccide perchè la sua vita senza di lui non ha senso. >
< Lei non lo amava veramente,altrimenti non si sarebbe fatta del male sapendo che lui ne avrebbe sofferto. >
< Tu non puoi capire... Il dolore,la sofferenza che si prova nel perdere la persona amata.Ti senti vuoto dentro e non hai più voglia di vivere,per niente. > risposi.
< Hai ragione io non posso capire perchè non condivido l'amore e quindi non mi sono mai abbandonato ad esso,è solo dolore e io non voglio soffrire. >
< Tu non sai cosa ti perdi!! Vivere per la persona che ami è la più grande gratificazione che ci possa essere e non averla più accanto ti fa capitolare...Ma quando ce l'hai accanto è ti senti realizzato, completo, vivo... >
< Bè quello glielo invidio.... > lasciò la frase in sospeso.
< Cosa? >
< Sentirmi vivo... > rispose secco.
< Tu l'invidii ? >
< Si, io non sono fatto per l'amore sono un essere dannato e poi non lo comprendo io non morirei mai per un'altra persona,la mia vita è importante per me,troppo,non mi sacrificherei , non ci si guadagna niente... Solo dolore! No,non voglio soffrire.Ma sentirmi,vivo,si questo lo vorrei tanto.... >ero sconcertata, si era aperto.
< E' l'amore che fa questo effetto....Le due cose si includo a vicenda, Amore e vita. > lui storse ancora di più il viso.
< Ma tu cosa ne sai? Perchè ne sei così sicura? Parli per esperienza personale? > mi pietrificai.Arrossì violentemente.
< No. Come immaginavo...Anche tu sei invidiosa. > rispose lui per me. Fece un ghigno,mi aveva colpita ed affondata. Abbassai lo sguardo non potevo reggere il suo,alcune lacrime mi pizzicavano gli occhi.Non lo avevo mai provato.Non sapevo cosa si provava realmente,avevo solo letto di quelle sensazioni ma non le avevo provate.
< Non l'ho mai provato, ma ho visto l'amore tra mio padre e mia madre,tra i miei nonni Edward e Bella, tra i miei zii e tra i miei nonni Esme e Carlisle.Io sto solo aspettando il mio ... > Chiusi il libro di scatto lo abbandonai sul divano e mi alzai dirigendomi verso la cucina avevo fame.Notai l'orologio del forno... erano le 20,ecco perchè avevo fame. Fortunatamente Alec non mi seguì. Volevo stare da sola.
In un attimo mi aveva capito.Io l'amore potevo solo immaginarlo. E si ero invidiosa, di tutta la mia famiglia. Io mi sentivo diversa, nessuno mi amava come si amavano lor. E forse mai nessuno lo avrebbe più fatto,visto che il mio destino a quanto pare era stato deciso dai Volturi.I miei genitori mi amavano si ma è un amore diverso. Io voglio essere desiderata. Le lacrime mi cominciarono a scendere. Non sarei mai stata amata, fosse c'era qualcosa che non andava in me?forse ero io quella sbagliata per cui nessuno mi voleva?
Ma chi mi doveva volere? io non conoscevo molte persone,ero cresciuta sotto una campana di vetro costruita meticolosamente dalla mia famiglia e ciò mi portava a non vivere.Per mia madre avrei dovuto restare sempre sotto quella campana senza vivere veramente.Per questo ero scappata, perchè non li avrei seguiti in un altro trasferimento.Non li avrei seguiti in un altra città.Ero stufa di cambiare e ricominciare tutto dall'inizio. Io non ero brava ad ambientarmi, a farmi nuove amicizie, non ero espansiva come mia madre o le mie zie. Io ero più come nonna Bella, non mi piace stare sotto un riflettore. Mio nonno Edward mi diceva che proprio per questo motivo ero speciale ,per questo un giorno qualcuno si sarebbe innamorato di me,perchè avrebbe amato anche i miei silenzi. Mentre reggevo la forchetta per strapazzare le due uova nel tegamino un tocco delicato mi tolse la forchetta dalle mani per prendere il mio posto. Lo lasciai fare anche perchè ormai per la lacrime non riuscivo più a vedere niente.
Alec mi guardò negli occhi e poi disse < Scusami, non volevo ferirti. >
Ricambiai il suo sguardo < No,hai ragione tu. Io non conosco l'amore. Nessuno mi vuole.Non sono abbastanza. > abbassai lo sguardo e lasciai che altre lacrime scivolassero giù. Lui spense il fuoco, mise il mio pasto nel piatto e mi venne vicino. Mi prese le mani e per una volta non mi sottrassi al suo tocco. Per la prima volta lui prese l'iniziativa nel toccarmi.
< Abbi pazienza piccola Maria,avrai la tua fetta di felicità,l'amore bacierà anche le tue labbra, e tu sarai l'universo per quell'uomo. >
Non avevo parole,non avrei saputo cosa dire.Strinsi le sue mani e sorrisi. Anche il suo viso si aprì in un sorriso.
< Ti va di leggere Romeo e Giulietta con me? > gli chiesi.
< Si, ma io leggo e tu mangi. > mi rispose.
< Ok,andata. > Mi lasciò le mani e io mi sentii strana...
Presi il mio piatto, e ci spostammo sul divano. Io mi accomodai e iniziai a mangiare, lui prese il libro e iniziò a leggere.

< Nella bella Verona s'apre la nostra scena, dove fra due famiglie di pari nobiltà da un rancore
antico s'arriva a una novella lotta, Che fraterne mani sporca di sangue fraterno. E dalla carne fatale di
questi due nemici nasce una coppia d'amanti sotto cattiva stella, la cui pietosa vicenda seppellirà, coi loro
corpi, anche l'odio dei genitori. La paurosa avventura d'un amore mortale..... >
E mentre lui leggeva io mi tranquillizzai, finì la mia cena e mi sistemai meglio sul divano lasciandomi cullare dalla sua voce melodiosa. Mentre leggeva nella mia mente immaginavo cosa la sua voce stesse citando. Lasciavo vagare la mia fantasia, la "bella verona" ,castelli, feste in maschera. I miei sensi si stavano assopendo.


< GIULIETTA E l'altro, dietro a lui, che non ha mai ballato?
NUTRICE Non lo so.
GIULIETTA Va a doman dargli il nome . Se è sposato la tomba sarà forse il mio letto nuziale.
NUTRICE II suo nome è Romeo, ed è un Montecchi, l'unico figlio del vostro grande nemico.
GIULIETTA II mio unico amore nato dal mio unico odio! Uno sconosciuto troppo presto visto e troppo
tardi conosciuto! Nascita d'amore tra le più strane e rare, che un odioso nemico io debba amare.
NUTRICE Cosa dici? cosa succede?
GIULIETTA Sono dei versi appena imparati, da uno con cui ho ballato.
Una voce dall'interno:
NUTRICE Eccoci, eccoci, su, svelta, se ne sono andati via tutti. >


Furono le ultime parole che udii,due braccia forti mi sollevarono dal divano mi sistemarono su un letto.Come prima era accaduto con il contatto tra le nostre mani, lo stesso avvenne quando mi sentii tra le sue braccia, mi sentivo confusa. Una coperta mi venne adagiata sopra < Buona notte piccola Maria. > poi scivolai nelle braccia di morfeo.






Angolo scrittrice:
Questo capitolo è stato un parto...
Ci ho messo un sacco di tempo per scriverlo. E non so perchè,mentre di solito mi viene naturale descrivere le sensazioni.Spero che ve gusti!


Risposte alle recensioni:
- Dydime: Ciao cara, anche a me piace Alec.Mi affascina la sua misteriosità....Anche se l'attore che hanno scelto in New moon non mi fa impazzire.Doveva essere bello,misterioso appunto, alla Ryan di O.C magari,ma con le caratteristiche fisiche dell'Alec della Mayer .Tu che ne pensi?
-Andu:Grazie mille...spero che ti piaccia anche questo capitolo. Spero recensirai anche questo...Baciu...


Grazie Mille ai miei lettori.......Bacini Mapi.



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Capitolo 5
*** capitolo 4 ***


5Maria
Premessa: Non so se questo capito vi piacerà....Spero ardentemente di si! Vi prego arrivate fino alla fine!



Maria :



Un odore prepotente mi stava risvegliando,odore di uova e pancetta. Ero sul letto nella stessa posizione nel quale mi ero addormentata. Ieri sera ero crollata,forse tutte le lacrime che avevo versato mi avevano sfiancato. Adesso mi sentivo molto meglio. Un buon sonno rigeneratore era quello che ci voleva per riprendermi.
Scivolai giù dal letto e mi diressi verso il bagno, mi feci una doccia e una volta pulita e profumata uscii dalla stanza dirigendomi verso la cucina.
< Buon giorno! > dissi.
< Buon giorno anche a te! Ho preparato uova e pancetta. Spero ti piacciano. > notavo un certo imbarazzo nella sua voce.
< Si certo che mi piacciono,il loro profumo mi hanno reso il risveglio migliore. >
< Vieni è pronto! > aveva apparecchiato la penisola, mi accomodai su uno dei due sgabelli e Lui si accomodò sull'altro vicino al mio.Iniziai a mangiare, le uova erano divine.
< Sono buonissime. >
< Grazie speravo ti piacessero. >
< Mi piacciono? di più > io mangiavo e lui mi fissava in silenzio, un silenzio imbarazzante.
Così decisi di spezzarlo.
< Cosa hai fatto stanotte? > chiesi.
< Niente! > rispose.
< Non può essere, qualcosa l'avrai pur fatta,ho dormito ben otto ore! > continuai imperterrita.
< Ho detto niente! > quasi ringhiò.
< Questi sbalzi d'umore mi fanno girare la testa. > Un momento parlavamo tranquilli e l'altro si chiudeva a riccio e diventava scontroso. Bene , non l'avrei assecondato. Mi alzai di scatto, prendo il piatto ormai vuoto,lo misi nel lavandino, lo sciacquai freneticamente e lo lasciai li seduto. Ma non feci in tempo a passargli davanti che con uno scatto repentino mi afferrò per un braccio,il suo tocco congelato mi bloccò, a quel contatto fu elettricità pura. Restai immobile, senza voltarmi.
< Scusami > . Chiusi gli occhi, e ancora con gli occhi chiusi mi voltai.
< Io non ti ho fatto nulla,non merito questa ostinazione. >
< Tu mi hai sconvolto l'esistenza. > ma era stato poco più di un sussurro,non ero sicura di aver udito ciò che aveva detto.
< Cosa? > domandai stranita.
< Niente, perdonami adesso mi comporterò bene, andiamo di là? ti va di continuare a leggere Romeo e Giulietta? >
Un altro sbalzo d'umore,ma almeno vi aveva chiesto scusa. Aprìi gli occhi che avevo lasciato chiusi poiché quella vicinanza tra di noi mi confondeva.I suoi occhi si incatenarono ai miei e non mi lasciarono via di scampo.
< Ok andiamo! ma adesso leggo io... > mi lasciò il braccio ed entrambi a velocità vampiresca ci dirigemmo nel soggiorno.
Ci accomodammo sul divano presi il libro ed iniziai a sfogliare le pagine. Sapevo perfettamente dove avevamo interrotto la lettura.
Ed iniziai < Ora Romeo è amato e ama a sua volta, incantati entrambi dai reciproci sguardi, anche se lui deve lamentarsi
con chi crede sua nemica, e lei rubare la dolce esca dell'amore da ami terribili. ....... Ma la passione presta
loro la forza, il tempo i mezzi, per incontrarsi, mitigando disagi estremi con dolcezze estreme..... >
Leggevo e mi perdevo in quelle parole, come se essere prigioniera, come se avere il suo sguardo puntato addosso non significasse nulla. Dovevo ammetterlo a me stessa, lui mi scombussolava , mi confondeva, mi destabilizzava.
I suoi occhi mi scrutavano in cerca di chissà che cosa, e poi eccola la parte più bella del libro.

sole! Oh, sorgi bel sole, e uccidi la luna invidiosa che è già malata e pallida di rabbia, perché tu, sue
ancella, di lei sei tanto più belle.........
GIULIETTAOh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome, oppure,
se non vuoi, giura che sei mio e smetterò io d'essere una Capuleti....È solo il tuo nome che m'è nemico, e tu sei te stesso anche senza chiamarti Montecchi.
Cos'è Montecchi? Non è una mano, un piede, un braccio, un volto, o qualunque parte di un uomo.
Prendi un altro nome! Cos'è un nome? Ciò che chiamiamo rosa, con qualsiasi altro nome avrebbe lo
stesso profumo, così Romeo, se non si chiamasse più Romeo, conserverebbe quella cara perfezione che
possiede anche senza quel nome. Romeo, getta via il tuo nome, e al suo posto, che non è parte di te,
prendi tutta me stessa.
ROMEOTi prendo in parola. Chiamami amore e sarà il mio nuovo battesimo: ecco, non mi chiamo più
Romeo.
GIULIETTAChi sei tu che così avvolto nella notte inciampi nei miei pensieri?
ROMEOCon un nome non so dirti chi sono: iI mio nome, sacra creatura, mi è odioso in quanto tuo
nemico. L'avessi qui scritto, strapperei la parola.
GIULIETTAAncora le mie orecchie non hanno bevuto cento parole della tua voce, e già ne riconoscono
il suono. Non sei tu Romeo, un Montecchi?
ROMEONé Romeo né Montecchi, amor mio, se ti dispiacciono.
GIULIETTADimmi come sei arrivato qui, e perché? I muri del giardino sono alti, difficili da scalare, e
questo posto, col nome che porti, significa morte per te, se mal ti trovassero.
ROMEOSulle ali leggere dell'amore ho superato queste mura: non ci sono limiti di pietra che possano
impedire il passo all'amore e ciò che l'amore può fare, l'amore ossa tentarlo. Ecco perché i tuoi parenti
non mi possono fermare.
GIULIETTASe ti vedono ti uccideranno.
ROMEOAhimè, c'è più pericolo nei tuoi occhi che in venti delle loro spade. Guardami con dolcezza e
sarò corazzato contro il loro odio.
GIULIETTAPer tutto il mondo, non vorrei ti vedessero qui.
ROMEOHo il mantello della notte per nascondermi ai loro occhi ma se tu non mi ami, lascia pure che mi
trovino qui Preferirei che la mia vita finisse per il loro odio che prorogare la morte senza il tuo amore.
GIULIETTACome hai fatto a scoprire questo luogo?
ROMEOÈ stato l'amore che per primo mi ha spinto a cercarlo. Lui mi ha prestato consiglio, io gli ho
prestato i miei occhi. ......
GIULIETTA..... Mi ami davvero? So che mi dirai di
sì e che io ti crederò. Ma so che se anche giuri potresti ingannarmi. Giove, dicono, sorride agli spergiuri
degli amanti. Perciò, dolce Romeo, se mi ami, dillo davvero, oppure, se credi che con troppa facilità mi
sia lasciata vincere, farò la ritrosa e la cattiva, dirò dei no, così tu potrai corteggiarmi; ma non lo farei
altrimenti, per niente al mondo. In verità, bel Montecchi, sono troppo innamorata, e tu pensa pure che io
sia troppo leggera, ma vedrai, mio gentile, mi dimostrerò più sincera di quelle più esperte nel far le ritrose.
Avrei dovuto mostrarmi più cauta, lo ammetto, ma d'altra parte, prima che me ne rendessi conto, tu hai
sentito la mia ardente confessione d'amore; quindi, scusami, e non attribuire la mia troppo facile resa alla
leggerezza di questo amore che l'ombra della notte ti ha rivelato.
ROMEOGiulietta, per quella sacra luna lassù, che copre d'argento le cime del frutteto, ti giuro...
GIULIETTAOh, non giurare sulla luna, la luna incostante, che ogni mese cambia la sua orbita se no il tuo
amore sarà altrettanto mutevole!
ROMEOSu cosa dovrò giurare allora?
GIULIETTANon giurare per niente, o se vuoi, giura su te stesso, il dio che il mio cuore idolatra, e ti
crederò.
ROMEOSe il sacro amore del mio cuore...
GIULIETTANo, non giurare. Anche se ho gioia di te, questo patto, stanotte, non mi dà gioia: è troppo
rischioso, spericolato, improvviso, troppo simile al lampo, già passato prima che uno possa dire
"lampeggia". Mio caro, buona notte! Questo bocciuolo d'amore, maturandosi al soffio dell'estate, sarà
forse un fiore stupendo quando ci rivedremo. Buona notte, buona notte. Dolce riposo e pace scendano
sul tuo cuore, come quelli che ho nel petto.
ROMEOAh, mi lascerai così , insoddisfatto?
GIULIETTAE che soddisfazione vorresti, stanotte?
ROMEOScambiarci la promessa d'un amore fedele.
GIULIETTAII mio amore te l’ho già dato prima che me lo chiedessi, eppure vorrei dovertelo dare di
nuovo.
ROMEOVorresti riaverlo indietro? E perché mai, amor mio?
GIULIETTASolo per esser generosa e dartelo un’altra volta n realtà desidero solo ciò che già possiedo.
La mia generosità è sconfinata come il mare, e come lui è profondo il mio amore: più ne do a te più ne
possiedo, perché sono entrambi infiniti. Ma sento qualche rumore in casa. Caro amore, addio.
...........................................................................................................

Mi bloccai ripensando a ciò che avevo letto. Quante emozioni condensate in quelle poche pagine:amore, dolcezza,speranza. continuavo a fissare il libro e mi beavo di quello che stavo provando.
< Che c'è? > mi chiese Alec.
< Niente,sono solo emozionata? > risposi.
< Per cosa? >
< Per la bellezza di queste parole. > alzai lo sguardo su di lui che mi guardava strano < A già dimenticavo tu non credi nell'amore. Come fai ad essere così scettico dopo quello che ti ho letto? >
< Non ci credo... è troppo mieloso. In una sera scopre il suo grande amore? >
< Per scoprire il grande amore serve anche meno. > dichiarai.
< Penso di poterlo capire però! > ancora un sussurro e ancora una volta sfuggi al mio interrogatorio.
Mi alzai di scatto posando il libro sul tavolino.
< Ho bisono di sgranchirmi un pò! >
Ma qualcosa mi trattenne,improvvisamente mi sentii svenire, le forze mi abbandonarono, stavo per crollare, le ginocchia mi cedettero,ma prima di sbattere contro il pavimento due braccia mi avvolsero stringendomi al suo corpo.
< Maria,Che succede? > sentivo la sua voce sbiadita,lontana...
< Maria riprenditi per favore, Maria. > ma non ne avevo le forze ormai ero scivolata nell'inconscio.




Angolo scrittrice:

Allora....in quanti mi state maledicendo?
Vi spiego...
1) è un capitolo di passaggio.
2) adoro Romeo e Giulietta con tutta me stessa e la scena del balcone è quella che preferisco in assoluto.Immaginate la mia faccia quando Rob Pattinson ha iniziato a recitare i versi di Romeo! ero così ^_^,con le lacrime quasi!
3) Alec doveva sentire della cose....Poi capirete.
Cosa sarà successo? perchè è svenuta?




Risposte alle recensioni:
Didyme: Ecco qui,un capitolo tutto tutto su Romeo e Giulietta.Aspetto un tuo giudizio,ho paurissima di avervi annoiato! E poi cara tranquilla l'amore arriva se sai aspettare e all'improvviso,quindi attenta^o^ .....
Andu: Non posso svelarti molto....Perdonami.....Faccio a te la stessa domanda:ti ho appallato con questo capitolo?sono un pò terrorizzata non si è capito.....


Grazie a tutti i miei lettori spero commenterete in molti...Bacini Mapi....


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Capitolo 6
*** capitolo 5 ***


6Alec
Nuovo capitolo.....Sono contentissima che quello precedente vi sia piaciuto, non vi ho nascosto che ero terrorizzata e ora non vi nascondo che sono super stra felicissima.... Meno male che non vi ho appallato.
Adesso tocca ad Alec,vediamo cosa ci ha tenuto nascosto!




Alec:


Mi era svenuta tra le braccia, il suo corpo minuto si era abbandonato a me lasciandomi mezzo morto dalla paura.
Perchè era svenuta? cosa le era capitato?
A velocità vampiresca la portai nel suo letto, adagiandola lentamente come il più prezioso dei tesori.
Mi sentivo impotente, il suo cuore sembrava impazzito, il suo respiro affannato. Cosa potevo fare?
Le accarezzai il volto.
In quei pochi giorni mi aveva completamente sconvolto l'esistenza. Non potevo far a meno di guardarla,è bellissima.I suoi capelli neri lunghi erano morbidi e profumati, il suo viso, i suoi occhi di cioccolato,occhi da cerbiatta, le sue lunghe ciglia nere, la sua pelle diafana, vellutata, le sue mani piccole e delicate. Il suo corpo ben proporzionato era stupendo, le sue gambe snelle, il suo seno.Stavo degenerando.Dovevo smettere di pensare a queste cose o sarei impazzito. Ma non era solo il suo corpo a stregarmi. Io mi perdevo anche nei suoi modi di fare,nella sua anima , nei suoi ragionamenti. L'avevo fatta piangere più volte,forse aveva pianto più con me in quei giorni che in tutta la sua vita.
" I tuoi sbalzi d'umore mi fanno girare la testa." mi ha detto stamattina, e ha ragione. Ma cosa potevo dirle,ti ho guardata dormire per tutta la notte beandomi del tuo profumo?Fin dalla prima volta che l'avevo vista su questo letto non avevo potuto far a meno di avvicinarmi a lei ,immaginando che ti potessi sfiorare toccare .........e amare....
Io vampiro pluricentenario, avevo combattuto tante battaglie, spietato e freddo il mio cuore adesso si era sciolto per lei. Cosa le potevo dire? che lei mi faceva sentire vivo? Io un Volturo, suo carceriere? Non mi avrebbe mai accettato, non mi avrebbe mai visto con occhi diversi.
Aveva ragione lei,io non sapevo cos'era l'amore perchè non avevo conosciuto lei. Adesso capivo il dolore...
Lei diceva che si prova dolore nel perdere la persona che si ama. Adesso capivo in parte quel dolore,non mi aveva lasciato, era solo svenuta e già ero entrato in panico.
Non sapevo cosa i miei signori avevano in mente per lei.Sicuramente il suo dono era molto ambito da Aro,lui voleva già Bella e non avendo ottenuto nulla da lei adesso puntava alla mia piccola Maria. Averla nella guardia dei Volturi, sempre con me mi avrebbe reso l'uomo più felice del mondo.L'avrei protetta io,anche se per rapirla me ne aveva dato filo da torcere.Le avrei insegnato tutto quello che c'era da sapere sui combattimenti facendola sentire sempre custodita,come la più bella Rosa senza spine di un roseto.Protetta dalle spine delle altre rose.
Il suo cuore stava rallentando la sua corsa,si stava riprendendo.Corsi in cucina presi un bicchiere d'acqua e tornai da lei.Anche se per pochi secondi quella lontananza mi stava facendo soffrire. Era proprio questo che non volevo,soffrire, ma sarebbe stato inevitabile lei non mi avrebbe mai voluto al suo fianco. Mi sarei accontentato di starle accanto. Magari piano piano mi avrebbe voluto come amico e io l'avrei amata di nascosto. Dovevo stare attento a formulare questi pensieri,prima o poi Aro mi avrebbe letto nella mente e io non sapevo cosa realmente volesse da lei.
Mosse impercettibilmente le labbra. Aprì lentamente gli occhi e si guardò intorno.
< Maria? Maria come ti senti? > le domandai.Ma ancora non parlava.
Mi cercò con lo sguardo, appena mi trovò la sua bocca si aprì in un dolce sorriso.
< Meglio > fece per alzarsi e ma le forze le mancarono di nuovo ricadendo tra i cuscini.
< Cosa c'è che non va? > le chiesi preoccupato.
< Mi devo nutrire! > è vero era per metà era umana.
< Ti preparo subito qualcosa aspetta qui! > mi alzi dal letto dirigendomi in cucina.
< Alec! > la sua voce che chiamava il mio nome era come una melodia perduta ed antica,bellissima.
Ritornai nella stanza e la trovai che sorrideva.
< Perchè ridi? > le chiesi.
< Non parlo di cibo umano, ma di sangue. >
< Ah nutrire in quel senso! > non avevo pensato a quella alternativa,è anche per metà vampira.
< Mmm. Non ci avevo pensato! > confessai.
< Prima che tu mi... prendessi non mi ero ancora nutrita. E siamo qui da cinque giorni. Se non mi nutro perdo le forze e svengo. Continuerò così finchè non mi nutro di sangue . > Abbassò gli occhi.
< Ok ti porterò a caccia, ma ti prego.....ti prego giurami che non scapperai. > la mia fu una supplica,l'avrei dovuta riacciuffare,magari si sarebbe fatta del male e io non avrei resistito al suo sangue e al richiamo che il suo corpo aveva su di me. Già una volta ero stato sul punto di morderla. Il pensiero di perderla,di farle del male,non potevo sopportarlo...
< Non scapperò, lo giuro. >
I suoi occhi erano sinceri,non so per quale ragione ma non l'avrebbe fatto.
Si alzò dal letto, fece qualche passo reggendosi alla sedia finchè le fu possibile,poi continuò a camminare verso la porta,verso di me, ma ricadde per la mancanza di forze,l'afferrai in tempo, di nuovo il suo corpo contro il mio,di nuovo il suo profumo su di me.
Feci un respiro profondo ispirando per inalare aria e tranquillizzarmi, ma fu peggio perchè il suo profumo si insinuò prepotente dentro di me, uno schiaffo in pieno volto.
< Scusami, ma non riesco a camminare da sola! > mi disse.
< Non preoccuparti, ti aiuto io. > si certo, e chi aiuta me? Nonostante dentro urlavo di desiderio per lei, esternamente mantenevo una facciata impeccabile. Come se la sua vicinanza non mi mandasse in estasi e confusione totale. La sorressi fino alla porta dell'appartamento. Lei non era mai uscita. Eravamo nel bel mezzo della foresta umbra, in uno dei possedimenti dei volturi. Era piccolo e ben nascosto, progettato per i piaceri di Marcus e sua moglie ormai morta. Infatti da allora nessuno più era entrato in quella casa,fino a che non era servito ad Aro.Marcus si era opposto e non poco ma Aro possedeva molte armi persuasive.
La foresta si aprì difronte a noi, i suoi occhi si sgranarono,in effetti era uno spettacolo speciale.
< é bellissimo! > sussurò.
< Si lo è! > risposi.
Il sole baciava l'acqua del lago limitrofo alla casa, dove si affacciava un ponticello in legno.La vegetazione era fitta ma alcuni raggi solari filtravano prepotenti tra le fronde degli alberi.Tutto intorno a noi era verde. Bellissimo quasi mistico.
La strinsi più forte a me godendomi con lei il paesaggio,non ero riuscito a resistere a questo desiderio.
Ma lei si riprese prima di me < Adesso puoi lasciarmi, devo cacciare.Non mi stare molto vicino,potrei attaccarti. >
< Si > come se mi potesse fare del male.
La lasciai e la sensazione di vuoto si ripresentò. Si mise eretta, alzò il suo nasino perfetto all'insù. La imitai volendo capire cosa stesse provando. La sua testa scattò verso est e anche la mia. Avevo percepito lo stesso odore,ma non tanto da accattivarmi ma lei non la pensò come me, infatti scattò nella foresta e io la seguii.La sua corsa non era veloce,si vedeva che era senza forze e che a guidarla fosse la sete. Un cervo si stava abbeverando al lago.Appena ci sentì il suo capo si sollevò dallo specchio d'acqua.Ma non ci vide,lei era su un ramo di un albero e io qualche ramo più in alto,lasciandole lo spazio per prendere la sua preda.Il cuore del cervo era impazzito, presentiva forse la sua fine. Maria attese che questo si distraesse un' attimo e con un balzo gli fu sopra. I suoi canini affondarono nel collo del cervo.Se fosse stato possibile era ancora più bella. Aggraziata nei suoi movimenti e meravigliosamente letale.
Appena fu dissanguato il corpo dell'animale fu abbandonato a terra.
< Non so proprio come tu faccia a nutrirti di animali. Non hanno per niente un buon odore. > le dissi facendo un balzo verso di lei.
< Lo so che non è buonissimo come il sangue umano ma mi tiene in forze ed è tutto ciò che serve. > rispose.
< Sai non capisco proprio cosa vi spinge! >
< Noi non vogliamo essere mostri! > eccola lì,una pugnalata alla schiena, io per lei ero un mostro.Abbassai lo sguardo quasi ferito.Mi venne vicino mi prese la mano e mi diede un bacio sulla guancia < Scusa, ma per me è importante, non riuscirei a vivere con il senso di colpa per le vite che spezzo. Il sangue animale va bene,ci basta. E poi magari questo non ha un buon odore perché i cervi sono erbivori,avevo veramente sete per cercare qualcos'altro,ma gli animali carnivori sono meglio. Il sapore del loro sangue è più simile a quello umano! > Una parte della mia mente era stata attenta a ciò che mi aveva spiegato, ma il resto era rimasta al bacio che mi aveva concesso per scusarsi.
< Non scusarti,piccola Maria. Io sono quel che sono. > inarcò un sopracciglio.Mi guardava come se mi stesse per fare la più brutta delle richieste....
< Vuoi provare? > mi domandò.
< Cosa? > non capivo.
< A cacciare con me? > i suoi occhi erano accesi da una strana luce. E io non l'avrei fatta soffrire mai più.Era questa la mia promessa. Così mi preparai per l'esperienza,sicuramente, più disgustosa della mia vita.
< Va bene. > acconsentì. < Cosa devo fare? >
< Chiudi gli occhi. > obbedì subito. Scivolò alle mie spalle e posò le sue mani su di esse.
< Lasciati guidare dall'istinto. Inspira l'aria e cerca di captare qualche odore. > Feci come mi aveva spiegato. La foresta sembrava parlarmi.Sentivo tutto, il vento che increspava leggermente l'acqua del lago, che smuoveva le foglie. Poi un cuore veloce, affannato dalla corsa.Poi un odore non buonissimo ma accettabile.
< Lo sento. Non so cosa sia, ma lo sento,il so cuore è velocissimo. Sento anche il tuo. > le dissi.
< Ehi mi stai chiedendo il permesso? > era quasi divertita,io mi stavo trattenendo per non morderla.
< é un gatto selvatico, bene ti è andata bene. > continuò,era molto coraggiosa.
< Perchè? >
< Non ti distrarre. Appena ti senti pronto va e atterralo. > mi comandò.
Feci come mi aveva detto mi concentrai sul cuore del puma e mi lasciai a quell'impulso naturale. Il felino non si fece sorprendere, ingaggiò una lotta con me,ma io lo atterrai con il mio potere,era una mia difesa naturale. Lo presi per il collo e affondai i miei canini. Il sangue non era come me lo aspettavo,caldo profumato, ma non era umano. Nonostante ciò aveva ragione lei,anche se magari non glielo avrei mai detto. Non era male,ma non si potevano paragonare,il sangue umano era ambrosia, questo semplicemente acqua,dolce ma non buonissimo.Ma se avessi dovuto ritrattare la mia posizione avrei scelto lei, avrei scelto questa vita,se solo lei mi avesse voluto.Ma non era così io per lei ero un mostro.
< Allora? > mi chiese speranzosa.
< Non molto dissetante. > risposi un pò schifato.
< All'inizio è così ma poi ti abitui. Se lo vuoi! > annusò l'aria sentì ancora un odore e scappò per inseguirlo.
Avevi detto bene,piccola Maria,se lo avessi voluto.
Dopo un ora che la seguivo silenzioso nella foresta < Possiamo rientrare,sono sazia. >
< Seguimi > dichiarai.
Insieme ritornammo all'appartamento correndo. Adesso era molto più veloce e molto più scattante.Aveva proprio bisogno di questa caccia.Io ,invece, avevo bisogno solo di lei.



Angolo scrittrice:
Allora eccomi di nuovo....Il nostro Alec si è sbottonato un pò.Lui la ama.Ma lei?vi lascio con questo con questo dubbio. Cosa passerà nella testolina di Maria? Bisogna solo avere pazienza.....
Vi espongo un mio dubbio: Ancora la storia è seguita e preferita da pochi anche se i lettori sono in numero abbastanza alto...Non capisco perchè...Non vi piace,vi piace? dovrei cambiare qualcosa? Fatemi sapere sono aperta a tutto considerato che voglio migliorare il mio stile...Recensite,così capisco cosa non va....Vi ripeto è solo per potermi migliorare e poter offrirvi un buon prodotto... Grazie ....


Risposte alle mie affezionatissime commentatrici:
Andu: sono felicissima che ti sia piaciuto e di aver fatto contenta anche te visto che ti piace Romeo e Giulietta.
Ero preoccupata perchè a chi effettivamente non piace la tragedia leggere qualcosa che non ti interessa per buona parte del capitolo può essere noioso. Parliamo d'altro...Questo capitolo? ti piace? Alec si è lasciato un pò andare...vedremo qualche cosa anche nel prossimo capitolo...

Dydime: Come per Andu sono contenta che ti sia piaciuto....Che bello sto gongolando....ihih...Adesso questo capitolo come ti sembra? Alec io me lo immagino così,duro e dolce.Indurito dalla sua esperienza e dolce nella sua indole....Ti posso chiedere una cosa?Come mai hai scelto come nikname proprio Dydime?




Bacini....Mapi.......


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Capitolo 7
*** capitolo 6 ***


7Maria Maria:



Arrivati davanti al portico di casa come da gentiluomo di altri tempi ,mi fece entrare per prima. Nel piccolo ingresso dell'appartamento vi era un grande specchio.
< Vuoi vedere una cosa? > gli chiesi speranzosa.
< Cosa? > rispose.
< Rispondimi prima! > incalzai, mi guardava con diffidenza.< Fidati di me! > .
< Si, mi fido! > la sua diffidenza gli scivolò di dosso ,finalmente, quindi lo presi per le spalle e lo feci voltare verso lo specchio.
< Non capisco! >
< Guardati allo specchio! > continuai.
< Mi guardo >
< E allora non guardi bene. I tuoi occhi hanno diverse striature di dorato! > il mio viso si aprì in un sorriso.
< Ma com'è possibile? >
< é il sangue degli animali, se continui a nutrirti di animali diventeranno dorati! > chiarii.
< Lo so che è il sangue animale,ma ne ho cacciato solo uno? >
< Il cambiamento è radicale, e i suoi effetti si vedono subito! > risposi sprezzante.Io ancora ridevo ma il suo viso si incupì. Cambiai subito argomento non volevo ferirlo,volevo solo fargli capire cosa si prova nell'essere diversi.
< Adesso mangio,ho proprio fame! > dissi ad alta voce.Nonostante il nostro momento di condivisione, di apertura,Alec era tornato ad essere glaciale.
Mi diressi verso la cucina ed iniziai a prepararmi uno spuntino. Stranamente Alec non mi seguì. Meglio così,avevo bisogno di star un pò sola,di far chiarezza dentro me stessa.
Mentre il mio petto di pollo si arrostiva buttai un occhio verso il soggiorno, Alec era seduto sul divano,con una strana tranquillità dipinta sul volto, sentivo che quell'espressione era finta.
Era sempre scostante e scontroso. Non mi aveva detto cosa aveva fatto durante la notte,ma si era preoccupato per il mio svenimento,non riusciva a credere nell'amore,ma mi aveva detto che gli avevo sconvolto l'esistenza. Non me lo aveva proprio detto,era stato un sussurro ma io sentivo che non mi stavo sbagliando.Senza considerare che mi aveva quasi uccisa.
Nonostante questo sentire il contatto con la sua pelle gelida mi aveva destabillizata,come la prima volta che per catturarmi mi sfiorò la guancia sbadatamente. L'attrazione fisica che avevo per lui era innegabile. Essere sorretta per camminare nella foresta era stato da morire,mi sarei stretta a lui senza riserve,per una volta avrei cercato di non sentire la ragione ed affidarmi solo alle sensazioni che mi spingevano verso di lui.E per un attimo era accaduto,mi aveva stretta a se mentre ammiravamo il paesaggio quasi fantastico donatoci dal lago e dalla sua acqua,era uno specchio.
Trasportata da questi pensieri mangiai in silenzio e dopo aver sistemato tutto mi spostai in camera,mi dovevo fare una doccia.Alec era ancora li a fissare il televisore acceso su un canale a caso.Così mi chiusi la porta del bagno alle spalle e spogliatami, scivolai dentro la doccia.
La pioggia calda della doccia era ristoratrice,dopo la caccia e un bel pranzetto era quello che ci voleva. Uscita dalla doccia frizionai i capelli e mi infilai un pigiama che avevo trovato nell'armadio,era carino,azzurro con un pinguino disegnato.
Un forte vento aveva iniziato a scompigliare il bosco circostante alla casa,il suo rumore era ben udibile. I miei capelli ormai asciutti ricadevano sulle mie spalle morbidi. Per almeno un ora ero riuscita a non pensare a niente, avevo bisogno di riposare,volevo dormire.Mi diressi verso la porta,mi affacciai dalla porta e dissi < Buona notte Alec! >
Lui era sempre seduto in quel divano con l'attenzione persa in un programma.
Si voltò verso la mia direzione e mi rispose. < Buona notte! > la freddezza fatta persona. Era stato glaciale. Non lasciai passare nessuna emozione,anche se mi aveva di nuovo ferita,chiusi la porta e mi infilai nel letto. Sprofondai in un sonno profondo combattendo contro i miei pensieri.


Un rumore fortissimo mi svegliò di soprassalto.Il vento si era trasformato in temporale, e i tuoni erano fortissimi, i lampi illuminavano in cielo. Giusto adesso ci doveva essere un temporale.I ricorsi si ripresentarono prepotenti.Sin da quando ero piccola,avevo avuto paura dei temporali e ogni volta mi stringevo a mio fratello.Nelle sue braccia mi sentivo protetta.Lui mi aveva sempre protetta e non solo dai temporali < Maria basta pensare > < Maria forza > < Maria non ti abbattere > , lui era la mia anima gemella,mi capiva e mi sosteneva. Il mio cuore perse un battito quando, di nuovo, un tuono aprì il cielo. Dovevo riaddormentarmi così non avrei avuto problemi , il temporale sarebbe passato, e io avrei passato indenne questa nottata. Ma il tempo non ne voleva sapere, un altro tuono,ancora e ancora.All'ennesimo non resistetti più,mi alzai di scatto e aprì la porta terrorizzata. La stanza era buia,non vedevo Alec da nessuna parte. Un altro tuono.
< Ahhhhh! > urlai,i miei nervi erano a pezzi.Non riuscii a reprimere l'urlo.
< Alec! > lo chiamai.Mi si presentò davanti ,mi fissò negli occhi,allacciando i nostri sguardi ,e io non potei fare a meno di lanciarmi tra le sue braccia,iniziando a piangere,"ti prego Alec non respingermi" .
Affondai il mio viso sotto nel suo collo.Inizialmente restò interdetto,e io non potevo far a meno di pensare al suo comportamento freddo, mi avrebbe respinto,ne ero sicura,non mi voleva,era stato distante con me,ma poi reagì stringendomi a lui forte.E subito tutta la mia paura fu scacciata via. Lui era sbagliato,io ero sbagliata, eravamo diversi,tanto diversi,lui aveva sete del mio sangue, ma nonostante questo non potevo non sentirmi al sicuro tra le sue braccia.
Non mi sarei più spostata da lì,non mi sarei mai più mossa di un millimetro.Non mi aveva respinta,non mi aveva allontanata ma ansi mi aveva stretta a se, se non fossi stata mezza vampira sarei soffocata per quanto le sue braccia mi fasciavano il corpo.
< Shhhh,non piangere,cosa è successo? > chiese.
< Non te lo dico! > risposi imbarazzata.
< Dimmelo dai... >
< No, mi vergogno! > adesso sprofondo.
Non mi chiese più nulla, abbassò il viso inspirò il mio odore e poi rise.
< Ho capito, hai paura del temporale. > e rise più forte .Mi allontanai leggermente indispettita.
< Adesso capisci perchè non volevo dirtelo. >
< e si adesso capisco.... > non ce la smetteva di ridere. Allora mi decisi a scostarmi feci per andarmene ma un altro tuono , scivolai per terra accucciandomi su me stessa.Ma come facevo ad avere così paura di stupidi tuoni? Ero una mezza vampira,quasi indistruttibile,accidenti.
Tenevo gli occhi serrati,e le mani sulle orecchie non volevo sentire niente.
Un braccio scivolò sotto le mie ginocchia e uno dietro la mia schiena, senza sforzo fui sollevata da terra. Alec mi aveva presa in braccio si sedette nella poltrona e mi tenne sulle sue ginocchia cullandomi come una bambina.
Sembrava la scena di un film,un tuono un sussulto,un tuono un brivido. Alec non la smetteva di cullarmi e io piano piano riuscii a calmarmi.
Sollevai il capo che tenevo nascosto nell'incavo della sua spalla,
non avevo la forza di staccarmi completamente da LUI. I suoi occhi erano li a scrutarmi.Il suo fiato sul mio collo mi faceva venire i brividi, era gelido ma non erano brividi di freddo che sentivo ma brividi di emozione. Contro il suo petto tutto il mondo intorno a noi spariva,non mi importava che un Volturo,che mi aveva rapita,che tra qualche giorno mi avrebbe consegnata al nemico,il temporale,niente .Tutto spariva,tutto si dileguava,ma era perfetto così.Il puzzle della mia vita era completo,l'ultimo tassello si era sistemato ed io ero felice.Ma quanto sarebbe durata questa felicità?Sarebbe svanita come le nuvole del temporale? Non me ne sarei curata adesso,nel suo abbraccio mi sentivo protetta.
< Grazie > sussurrai.
< Va meglio? > mi chiese.
< Si , mi dispiace,ho sempre avuto paura dei tuoni e dei fulmini. >
< Ti svelo un segreto - mi disse - Anche io avevo paura dei temporali > mi confessò e poi sorrise,con un sorriso fantastico,bellissimo,riusciva a essere ancora più bello quando sorrideva.Peccato che lo faceva così di rado.Poi mi resi conto di una cosa,io non sapevo nulla di lui,non lo conoscevo eppure mi sentivo completamente legata.Dovevo rimediare,volevo sapere,volevo conoscerlo.
< Mi racconti la tua storia? > chiesi,avevo di nuovo paura che mi rifiutasse,che si richiudesse a riccio.
Si fece subito serio e si irrigidì.
< La vuoi conoscere veramente? > mi chiese ancora più serio < Non è una bella storia > mi avvertì.
Riflettei un attimo,ormai avevo scelto,lui. Anche se non mi avrebbe mai voluta con se,anche se sicuramente non provava niente,era solo molto gentile,tutto ciò che faceva era per me era per educazione di un uomo di altri tempi, o perchè i suoi signori,come li chiamava lui,glielo avevano espressamente ordinato, io mi stavo innamorando di lui.
< Si > secco e deciso.





Angolo scrittrice:
Allora...sono di nuovo qui...Abbassate le asce e spegnete il calderone....prima di tutto perdono per l'attesa,ma il pc non collaborava,e poi giorno 2 ho un esamuccio....
Lo so in questo cap.vi ho lasciato sul più bello,ma vi giuro che il prossimo capitolo sarà ...non ve lo posso dire.....Ok dai fidatevi.....non mi farò attendere molto...perchè quasi finito....ok?
Intanto di questo cosa mi dite? Recensite che mi fate felice....


DOMANDA:COME INSERISCO UN IMMAGINE NEL CAPITOLO?....MI SERVE PER IL PROSSIMO QUINDI VI PREGO AIUTOOOOOOOOO.............................


Risposte recensioni:
Dydime: Ho capito,grazie per avermi risposto,sicuramente il prossimo capito ti piacerà.Ma di questo cosa ne pensi?

Ese 96:Non ti devi scusare,ti prego.La miglior gratificazione è stata il tuo commento allo scorso capitolo.Mi fa piacere che ti piaccia come scrivo e le mie storie.Sono contenta che che commenterai questa storia. E allora comincia...cosa ne pensi di questo chappy?

Andu: che fine hai fatto?forse lo scorso capitolo non ti è piaciuto? io piango....



Bacini Mapi.

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Capitolo 8
*** capitolo 7 ***


8 Alec
Alec:


Iniziai a raccontare senza lasciare che si allontanasse e continuando a fissarla negli occhi.
< Bene. Sono nato in Francia, vivevo nello sfarzo della Francia di Luigi XVI e della sua giovane moglie Maria Antonietta d'Austria ,dove vivere significava sperperare i propri soldi ogni notte in feste e balli a corte giocando a carte o scommettendo.Io ero ancora molto giovane w mi comportavo come tutti i nobili di quel periodo.Mi ero appena affacciato a tutte le perdizioni che caratterizzavano quel mondo.
La mia tenuta era nei pressi di Versailles dove con me abitavano mia sorella Jane, mia madre Lucienne e mio padre Louis,e tutta una schiera di servitori e valletti. Avevo diciannove anni e Jane sedici.
Ma se lo sfarzo,lusso e splendore erano una faccia della medaglia,l'altra faccia era la miseria,povertà e fame del popolo,la crisi incombeva e noi nobili ne approfittavamo in pieno. Ma cosa ne potevo capire io, ero cresciuto con una mentalità bigotta pronto a disprezzare chiunque non fosse del mio rango. >
< Per quel periodo era normale... > mi interruppe,mentre un altro tuono irrompeva nel cielo e lei rabbrividì e la mia presa si fece più ferrea.
< Non mi giustificare! > le dissi ridendo.
< Non ti giustifico,dico solo quel che penso.... > si giustificò.
< Già...Sempre... > aggiunsi rattristandomi.Mi ero perso nel ricordo di lei che mi diceva che ero un mostro,del suo sguardo mentre me lo diceva,della sua determinazione nel voler essere una "buona" vampira.Ma lei era buona nell'anima,io invece ero solo un vampiro,non avevo un anima,ero un dannato.
< Continua ti prego. > mi riportò al presente.
< Un giorno arrivò al castello -ripresi- un invito per me e per la prima volta anche per mia sorella, un invito a corte per una festa in maschera. E così dopo esserci preparati salimmo sulla carrozza.Quella fu l'ultima sera che vidi i miei genitori.

Arrivammo a palazzo e la sala che avrebbe ospitato il ballo era già piena.Raccomandai a mia sorella di non allontanarsi mai troppo da me, ma era giovane molto bella e anche se aveva parte del viso nascosto da una maschera
in pochissimo tempo molti uomini la invitarono a ballare.Lei civetta quanto bastava,educata per trovarsi un marito e anche molto ricco,non rifiutò nessun invito.Io dal canto mio feci lo stesso,cercai una fanciulla e iniziai la mia serata ballando e bevendo.Fiumi di champagne vennero versati quella sera, miliardi di tartine vennero servite.Nella folla di persone che danzavano notai una donna bellissima,il suo corpo fasciato in un abito sontuoso di seta.Mi avvicinai lentamente con due coppe di champagne nelle mani. < Posso offrirle da bere signorina? > < Certo ,accetto volentieri > rispose lei con una voce melodiosa,la più bella che avessi mai sentito. Ballammo per tutta la notte,la sua pelle era fredda di uno stupendo colore perlaceo,era chiaramente una vampira ma io non ne avevo idea,nessuna idea.Mi spinse nei giardini di Versailles con la scusa di un mancamento, e li mi morse.Ancora ricordo le sue labbra sul mio collo e ovviamente il dolore provocato dal suo morso. Tua nonna Bella te lo ha mai raccontato? >
< No,mai.Lei non parla mai della sua trasformazione,mio nonno Edward ne soffre ancora del dolore che ha dovuto provare Bella. > Rispose.
< Già.Sai io ho conosciuto tua Nonna da umana, e sono rimasto sconvolto del loro amore. > aggiunsi.
< Si,sogno un amore come il loro. > sussurrò.
Non indagai oltre,non volevo sentirle dire che voleva un amore e un uomo che non fossi io e così andai avanti con il mio racconto.
< Dopo giorni in agonia,mi risvegliai in una tenuta sempre in Francia ma lontana da casa mia. La vampira era accanto al letto dove era iniziata la mia non vita che mi guardava. Mi sentivo diverso,più forte,anzi indistruttibile. >
< E tua sorella? > mi chiese curiosa.
< La mia creatrice era Dydime e il creatore di mia sorella era il suo compagno Marcus. La coppia di vampiri ci aveva notato da tempo,ci aveva spiato e poi alla festa ci aveva scelto, saremmo diventati i loro figli adottivi,li avremmo seguiti in Italia dove saremmo entrati a far parte della famiglia dei Volturi. E così fù.In Italia conoscemmo gli altri due capi famiglia cioè Aro e Caius. >
< Quindi tu e tua sorella siete i figli adottivi di Marcus? > nel suo tuono di voce c'era tutta la sua incredulità.
< Si. > risposi.
< Non si direbbe,sembrate più legati ad Aro. > era molto perspicace.
< Dopo che Dydime morì Marcus perse ogni suo interesse,ogni sua passione,ogni suo convoilgimento.Nulla lo poteva più attirare.Neanche la scoperta che io e mia sorella avevamo dei talenti che vennero fuori solo dopo anni la nostra trasformazione. Aro trovò interessante ovviamente tutto ciò e così fu inevitabile il suo avvicinamento a noi. Lui ci insegnò a gestire i nostri poteri. >
< e Marcus? >
< Marcus sarà sempre mio padre,con lui e Dydime ho passato gli anni migliori della mia non vita.Dopo la morte di Dydime mio Marcus si è spento e anche noi.Jane si è attaccata molto ad Aro ma io lo considero solo il mio insegnante. Lui per me non sarà mai un padre. >
< Perchè? > chiese innocentemente.Adesso sicuramente mi avrebbe disprezzato.Io sapevo benissimo cosa aveva fatto Aro ma non l'avevo mai denunciato a nessuno.
< Non so se dirtelo.... > abbassai lo sguardo,non volevo farle leggere il mio disgusto per me stesso.
< Perchè? > era la sua domanda preferita a quanto pare.
< Proveresti ribrezzo! > sussurrai.
< Dimmelo ti prego! > i suoi occhi erano limpidi.Mi fidai di lei.
< Perchè Aro ha ucciso mia madre,nonché sua sorella. > uno sguardo di disgusto le si aprì sul volto.
< Cosa? Chi lo sa? >
< Nessuno,solo io. >
< Cosa? > mi urlò contro.
< A cosa serve dirlo? > le chiesi quasi scioccato.
< Aro è un despota e non deve più stare li come capo e uccidere chi gli sta sulle scatole. > mi disse con furia.
< Marcus ne soffrirebbe di più > adesso urlavo anche io. La scansai dalle mie ginocchia <
e io non voglio farlo soffrire. >
< è un dolore inevitabile,e poi non sai come reagirebbe.Magari si rassegnerebbe e andrebbe avanti,sempre meglio di questo stato in cui è piombato. > mi continuò ad urlare.
< No,lo so lui ne uscirebbe distrutto. > di questo ne ero convinto.
< ARO DEVE PAGARE! >
< Ma cosa posso fare io,sono solo un suo servo,avrei tutti contro e non voglio perdere nessun 'altro. > dichiarai sconfitto.
< Potresti smascherare Aro! > disse.
< Non posso,tu non lo conosci,Aro è perfido e non si ferma davanti a niente. Non ci metterebbe un attimo a massacrare chiunque gli si metta contro! Tu non ne hai idea. > lei non sapeva niente della cattiveria di Aro e di cosa era capace,lei era così pura,non aveva visto niente nella sua non vita,era stata protetta e amata.
< Già non ho idea,ma presto l'avrò.Presto mi condurrai da lui,nonostante sia un essere così riluttante. > dichiarò.
< Tu ancora non capisci, se non ti ci porto io manderebbe un altro, Demitri magari,e lui sicuramente non sarebbe come me. > Demitri magari l'avrebbe maltrattata con il caratterino che si ritrova.Ma non l'avrei permesso.Nessuno l'avrebbe sfiorata, mai più l'avrei protetta io.
< Lasciami andare...scapperò non mi prenderanno. > quanto era ingenua.
Mi inginocchiai davanti a lei che se ne stava ancora seduta sul divano dove l'avevo lasciata.
< è troppo pericoloso, ti riprenderebbero e si batterebbero con il doppio della forza. Non saresti in grado di difenderti.> le dissi con la voce carica di angoscia.
< Ma io ho paura,cosa vogliono da me? >
< Ti giuro che non lo so! Ma se conosco Aro vorrà sicuramente il tuo potere, cosa potrebbe volere di più? Tu sei uno scudo come tua nonna e lei non ha voluto mai saperne di entrare a far parte della guardia,si sicuramente le sue mire sono per il tuo potere! > cercai di convincere più me stesso che lei.
< Hai appena detto che è malvagio, pensi che sia solo questo il suo fine? > mi chiese terrorizzata. Ma la sua era una domanda retorica.Ancora inginocchiato davanti a lei misi le mie mani sulle sue spalle,lei continuava a piangere e io avrei fatto qualsiasi cosa per farla smettere.Poi allacciò le sue mani ai miei avambracci < Lasciami andare , avrò una possibilità di salvarmi. > continuò.
< Non posso... > pensai un minuto alla prospettiva che mi stava proponendo ma sapevo quali erano gli ordini per una fuggitiva,morte o se proprio era importante per Aro reclusione nelle segrete del castello.< Non posso piccola Maria,sono terrorizzato da cosa ti potrebbero fare. > ecco,mi ero esposto troppo ma non mi importava la sua sicurezza era al mio fianco,paradossale visto che io stesso avevo cercato di ucciderla,ma adesso era tutto diverso io l'amavo.
I miei occhi si allacciarono ai suoi, dolci,tristi ,amabili,speranzosi. L'impulso fu incontrollabile. Avvicinai il mio viso al suo e in un nano secondo appoggiai le mie labbra sulle sue. Non mi importava se mi disprezzava,se non mi voleva,mi avrebbe scansato se non desiderava quel contatto.
Ma non lo fece,ansi le sue mani scivolarono tra i miei capelli e le mie nei suoi,soffici e morbidi.
Non so dire quanto durò quel bacio,ma io ero in pace ,in paradiso. Come quando la stringevo poco prima per il temporale,anche adesso tutto era scomparso.Eravamo io e lei. La amavo e il resto non mi interessava. Avrei voluto che quel momento magico non avesse mai fine!




Angolo scrittrice:
Ho aggiornato velocemente...Mi merito tanta recensioni...E voi direte: < Ma ci hai lasciato sul più bello!!! >
Lo so ma il prossimo sarà Maria a parlare e quindi deve essere interrotto per forza qui....
Adesso che ho finito di farmi le domande e rispondermi a voi la parola.Vi è piaciuta la storia di Alec?


Risposta alle recensioni:
Dydime: Ecco la storia di Alec.Almeno come me la immagino io. Magari Aro ha fatto fuori sua sorella perchè ,visto i poteri latenti dei gemelli del destino ha percepito una minaccia al suo potere. Sapeva che Marcus sarebbe stato un vegetale se gli avesse tolto la moglie e quindi ha agito da quel grande stronzo che è, attirando a se i ragazzi. Che ne pensi?

Ese96: Come ti avevo promesso ecco l'altro capitolo. Subito subito. Ti è piaciuto? vi ho lasciato sul più bello ma capisci a me devo spingervi a leggere....ihih....Se ci fossero problemi contattami che facciamo come l'altra volta.



Bacini Mapi.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


9 Maria Una cosa prima di leggere....A fondo pagina c'è un immagine..Non so come aggiungerla.Ho provato e questo sembra l'unico modo.....Ma prima leggete il capitolo...Resistete....Ok?
Maria :

Avrei voluto che quel momento magico non avesse mai fine! Sono innamorata di lui,innamorata cotta,per la prima volta in vita mia credo di voler bene a qualcuno. Le sue labbra si modellavano sulle mie ,ero felice ,al settimo cielo. Non trovavo le parole per spiegare le mie emozioni.Mi lasciavo trasportare da quel turbinio di sensazioni che quel contatto mi dava.Le sue mani tra i miei capelli,sul mio viso lasciavano scie bollenti e mi facevano venire i brividi,il mio cuore che già batteva più veloce per mia natura adesso sembrava scoppiarmi.Se ne accorse anche lui e infatti lasciò scivolare una sua mano sul mio petto come a volerlo trattenere dentro. Anche quel contatto ,così intimo mi fece venire i brividi. L'altra mano libera si intrecciò alla mia,le nostre labbra si staccarono ma non si allontanò da me poggiando la sua fronte sulla mia. Aprì gli occhi e trovai subito i suoi.
< Cosa significa questo bacio? > gli chiesi ancora stravolta.
< Scusami! > mi disse allontanandomi da me si voltò dandomi le spalle.
< Non voglio che ti scusi,voglio solo sapere cosa significa questo bacio? > ripresi.
< Non ho saputo fermarmi, ma non ti preoccupare,non accadrà più , dimentica tutto. > tutto intorno a me sprofondò,tutto.
< Ma cosa dici? > quasi urlavo.Perchè si tirava indietro di nuovo. Mi alzai dal divano,gli andai incontro e mi allacciai alle sue spalle accostando il mio petto alla sua schiena. < No ,non farlo,non costruire di nuovo un muro tra di noi.Io voglio sapere,voglio conoscerti,mi hai raccontato la tua storia e ti ringrazio, adesso non estrometterai dalla tua vita. Io ci sono,sono qui con te e ti sto chiedendo di parlarmi. > le lacrime che prima si erano placate adesso correvano giù più veloci che mai. Alec smise di respirare e ciò faceva si che nella stanza l'unico rumore che si sentisse fossero i miei singhiozzi.
Si voltò di scatto e mi accolse tra le sue braccia stringendomi forte. Io mi lasciai abbracciare. Adesso toccava a lui parlare.
< Scusami piccola Maria,scusami. >
< Non voglio che ti scusi per favore dimmi. > continuai.
< E va bene, ma ti prego lasciami finire,non mi interrompere. > disse.
< Si >
< Bene, quando ti ho vista la prima volta mentre ti spiavo mi hai colpito particolarmente. Quando ti ho rapita è stato un attimo,le nostre guance si sono sfiorate e quel contatto mi ha destabilizzato,la tua pelle,il tuo profumo. Nella mia non vita non mi sono mai sentito neanche lontanamente così e per quanto mi ricordi neanche quando ero in vita. Mai. Abbiamo discusso sull'amore.Adesso so cosa si prova a vivere per la persona che ami.Adesso mi sento vivo. Quando mi sei svenuta tra le braccia sono entrato nel panico,poteva una mezza vampira svenire? Non sapevo cosa fare e poi ti sei ripresa. vederti cacciare è stata un esperienza magnifica, Eri stupenda,aggraziata e letale. Bellissima,Ma sai non sarai mai più bella di ora. Ora che ti stringo. Ti amo Maria , mi hai stregato,mi sei entrata dentro e non riesco a far a meno di te. Anche se il nostro è un 'amore proibito,senza speranza.
Adesso odiami pure.
>
Ero sbalordita ,ancora più scioccata. Mi amava e aveva detto che avrei dovuto odiarlo.
< Perchè dovrei odiarti? >
< Sono il tuo carceriere ,questo amore che provo per te ti porterà solo guai. > ma quali guai?Abbassò gli occhi quasi sconfitto.Gli alzai il viso spingendo delicatamente il suo mento.
< Ma cosa dici? Anche se dovessi passare tutti i guai del mondo non rinuncerei a te.Non so cosa ci prospetta il futuro,ne ho molta paura ma ti amo anche io e tu non puoi farci niente. > mi alzai in punta di piedi e depositai un piccolo bacio sulle sue labbra e fu di nuovo poesia.Un bacio a labbra salate per via delle mie lacrime,ma fantastico ed emozionante.
< Ti prego no piangere più,ci sono io con te,vedrai andrà tutto per il meglio. >
< Lo so. > gli risposi cercando di calmarmi.
< Come fai ad essere sempre così? >
< Così come? >
< Diversamente da me tu riesci sempre ad essere spontanea, speranzosa, fiduciosa. >
< Questo vuol dire che sono ingenua? Bè si hai ragione lo sono >
< Ed è per questo che ti amo tanto! > Mi girava la testa per quante volte mi aveva confessato il suo amore.
< Anche io ti amo,quando mi sfiori il mio cuore inizia a battere come se fosse impazzito. > gli dissi mettendomi a nudo completamente.
Non è un sogno,mi ha baciata e mi ha confessato il suo amore e io il mio.
Ancora in piedi,ancora l'uno nelle braccia dell'altro mi beavo del suo sguardo innamorato. Nonno Edward aveva ragione,finalmente avevo trovato una persona che mi guardasse con gli occhi dell'amore,la mia anima gemella.
Non resistetti oltre e lo baciai ancora, il corpo mi fu percorso da miliardi di scosse,la stessa che avevo avuto quando le nostre guance si erano sfiorate,ma molto più intense e molto più emozionanti,perchè adesso sapevo dare un nome a quelle emozioni.Adesso sapevo cosa significa realmente amare. Mi staccai da lui per un istante ma le sue labbra non lasciarono il mio viso,si spostarono esplorando la guancia,le tempie il collo.Io restavo ad occhi chiusi e non potevo far a meno di stringerlo.
< In che guaio ci siamo messi! > sussurrai lasciando che mi baciasse.
< Shhh ci penseremo dopo.Godiamoci questo momento! Troveremo una soluzione a tutto. Sta tranquilla. Ti fidi di me? >
< Si mi fido! > e si riapropriò delle mie labbra.Ma questa volta il bacio fu passionale,le nostre lingue danzavano in sincronia.
< MmM > esclamai contrariata per l'improvviso distacco.
< Tesoro è ancora notte sarai sfinita,vieni ti porto a letto. > senza lasciarmi controbattere mi prese in braccio e mi condusse nella mia stanza.
Mi adagiò sul letto, coprendomi con la coperta.Ma dove andava?
Gli rafferrai la mano.
< Resta! Resta con me... > mi sorrise si levò le scarpe,forse si voleva mettere sopra il piumone ma io spalancai la coperta invitandolo a infilarsi con me.
< Così ti congelerai! > mi disse.
< Non mi importa, e poi sono una vampira pure io. > risposi,facendo gli occhi da cerbiatta.
< Va bene! Non posso resisterti. >
Fece passare il suo braccio sotto il mio collo facendo poggiare il mio viso sul suo petto,intrecciai una mia gamba alla sua. Lui iniziò ad accarezzarmi i capelli.
< Sono così morbidi e profumano di vaniglia. >
Mi lasciai cullare dalle sue carezze e presto mi addormentai ma prima che scivolassi nel sonno. < Dimmi che ti ritroverò qui al mio risveglio! >
< Sarò qui al tuo risveglio. > e mi rilassai tra le sue braccia.

Ancora carezze, forse lo aveva fatto per tutta la notte. Io non avrei immaginato un risveglio migliore.
< Buon giorno! > mi disse.Alzai il viso e incontrai i suoi occhi.Le sue labbra erano li che mi chiamavano e io risposi al suo richiamo.
< Sai avevi ragione tu! >
< Lo so.Ma su cosa? > gli chiesi ancora assonnata.
< Se avessi saputo prima cosa mi stavo perdendo non avrei aspettato cento due anni per venirti a cercare. > risi delle sue parole dolcissime.
Ma subito la felicità di essermi svegliata accanto a lui svanì di colpo sostituita dall'ansia del futuro.
< Ho paura Alec,ho troppa paura del futuro! > confessai.
< Lo so amore, lo so. Anche io. >
< Ti prego stringimi! > gli chiesi. Lui obbedì subito facendomi scontrare ancora di più con il suo petto.
< Maria ! > mi chiamò < giurami che non mi abbandonerai,che qualsiasi cosa succeda mi resterai accanto. >
< Lo giuro. > promisi. < E anche tu devi giurarlo.Ormai siamo un 'unica cosa >
< Lo giuro > ripeté.
Lasciò la presa leggermente.
< Adesso fatti una doccia io ti preparo la colazione. >
< Si,grazie. > si alzò aiutandomi ad uscire dal letto.Mi prese il viso con entrambe le mani e mi diede il più dolce dei baci. < Non metterci molto. > e sparì dalla mia vista lasciandomi sola nella stanza.
Mi diressi in bagno, mi feci una doccia ristoratrice e dopo essermi vestita mi diressi in cucina.
< Alec eccomi! > Ma Alec non era solo e mi guardava con occhi terrorizzati.
< Che ci fa lei libera di muoversi per casa? > sputò la terza persona con una voce piena di odio.


Angolo scrittrice:
Lo so mi sono fatta attendere...Ma spero che questo capitolo vi piaccia perchè a me piace molto..E ancora chi sarà la persona misteriosa?Si accettano scommesse......Come al solito fatemi sapere....


Risposte alle recensioni:

Dydime: Sono veramente contenta che la storia di Alec ha fatto successo...Sai mi è venuta di getto...In effetti è così che me la sono sempre immaginata...Adesso questo nuovo capitolo...mi ha impegnata un pò...Alec si stava richiudendo a riccio...spero che questo passi....Bacini

Ese96: spero che il tuo schermo sia ancora intatto...Perdono per essere così in ritardo ma ho avuto un esame ieri...Ecco qui ...oggi ti ho accontentata? ti piace?

Elly4ever : Grazie per i complimenti....Benvenuta...Eccoti il nuovo capitolo..Spero che ti piaccia e che commenterai spesso...Mi piace sapere cosa pensano i miei lettori,per migliorare il mio stile...A presto...Grazie


Questa è la mia idea di bacio tra Maria ed Alec....Che ve ne pare? Io appena l'ho vista me ne sono Innamorata...

Bacio Maria Alec...



Bacini Mapi.......






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Capitolo 10
*** capitolo 9 ***


10 Alec Alec:


Appena fuori dalla stanza percepì dei rumori strani. Ma non ci feci molto caso,mi diressi in cucina,ma mentre prendevo una padella per poter sbattere le uova un'altro rumore mi incuriosì.Questa volta avrei controllato.Così posai il più silenziosamente possibile la padella e mi acquattai dietro la finestra, e poi la vidi e il mio mondo andò in pezzi. Quanto era durata la nostra felicità?una notte? Sentirla sognare sul mio petto era stato il mio sogno realizzarsi.La mia piccola Maria mi amava,io l'amavo e adesso però non sapevamo più cosa ci avrebbe riservato il futuro.Non avevamo avuto il tempo di accordarci per qualche strategia,niente.Saremmo andati al loro cospetto impreparati.Niente di più sbagliato.Ma perché non mi aveva avvertito della sua venuta?perché non mi avevano avvertito che qualcuno sarebbe arrivato?
Ormai non avrei neanche fatto in tempo ad avvisare il mio angelo che non eravamo più soli.
Mi diressi verso la porta cercando di far più rumore possibile in modo da far capire a Maria cosa stesse accadendo.
Spalancai la porta < Jane che ci fai qui? >
< Che accoglienza fratello. >
< Jane! > la richiamai.
< E io che pensavo di esserti mancata. > la figura di mia sorella entrò nella casa avvicinandosi a me e mi diede un bacio sulla guancia.
< Hai un odore stomachevole di vaniglia, tutta la casa ne è impregnata. > quello che per me era l'odore più bello al mondo per lei era stomachevole. Non risposi.
< Come te la passi fratello? Dov'è quella? > i miei occhi si strinsero a fessura, e due battute era riuscita ad insultare la donna della mia non vita con una facilità sconcertante.Ma per lei era normale,ero io che dovevo fingere.Fingere di non amarla,fingere di non desiderarla con tutto il mio essere,fingere di non venerarla come la più bella delle dee,fingere di detestarla.
Mentre mi perdevo in quei pensieri,Maria fece la sua comparsa nella stanza.
< Alec, eccomi! > Maria si accorse dopo che non ero solo.Meno male che mi aveva solo chiamato per nome.La guardai con occhi terrorizzati.La commedia era iniziata senza che il sipario si fosse alzato e dovevamo essere pronti.Io non avrei sopportato di perderla.
< Che ci fa lei libera di muoversi per casa? > disse Jane con un odio tale da infastidirmi.
< Jane calma,sono gli ordini! >
< Quali ordini ? > chiese lei.
< Aro desidera sempre che i prigionieri si trattino con cortesia. > affermai.
< Tutti i prigionieri tranne questa! > sputò Jane.
< "Questa" te lo puoi anche risparmiare! > Maria che era rimasta immobile e zitta fino a quel momento scattò alla provocazione di mia sorella.
< Io ti chiamo come mi pare,io ti odio. > Jane si acquattò pronta a scattare,Maria invece con una indifferenza totale si spostò in cucina sfilando davanti a lei.
< Peccato ,neanche mi conosci e mi odi.
Mi dispiace per te > Il mio amore era una forza della natura,una leonessa imprigionato in un corpo da dea.
Mia sorella era pronta a scattare ma io la afferrai per un braccio strattonandola.
< Jane,calmati vieni con me! > non lasciai la mia presa e la trascinai fuori.
< Ma come si permette? > disse furiosa.
< Ti ricordo che hai iniziato tu! > la presi in giro.
< Alec smettila. > mi urlò.
Tornai subito serio < Jane che ci fai qui? > .
< Aro ha detto di condurla da lui... > aggiunse.
< Bene arriveremo domani.Tu va avanti e avvertili. > avevo bisogno di tempo per studiare qualcosa.
< No,Aro a detto di portarla subito,e io vi devo accompagnare. >
< Come mai questa fretta?Ha detto cosa ha in mente? > chiesi curioso.
< O si ci siamo seduti nella sala del trono,abbiamo preso un the con i biscottini e mi ha raccontato i suoi piani! > concluse sarcastica.
Dovevo almeno provare a scoprire qualcosa.Sorrisi.Facemmo per rientrare ma dovevo chiedere ancora qualcosa.
< Jane come sta? >
Lei capendo subito di chi parlavo rispose. < Come sempre,parla solo se interpellato e sta sempre da solo. > era sconsolata e rassegnata,come lo ero io.Chissà se Marcus avrebbe mai superato il suo dolore. Rientrammo in casa e Maria era ancora alle prese con la sua colazione.Jane prese la parola.
< Sbrigati dobbiamo andare! >
Maria sollevò i suoi occhi dal piatto e mi fissò negli occhi come se Jane non avesse parlato.
< Si ,Maria, dobbiamo andare > dissi senza far trapelare la mia paura.Maria ancora non disse niente,finì di mangiare si alzò e poi finalmente parlò < Sono pronta ! >
Jane si alzò dal divano e Maria mi venne vicino,per pochissimi secondi le nostre braccia si sfiorarono.Fu una sensazione bellissima,ma purtroppo non potevo toccarla.Quanto avrei voluto stringerla,baciarla. Così mi venne un idea.
< Jane dov'è la macchina? > chiesi.
< Appena fuori il bosco. > rispose.
< Bene >
Appena fuori nel piccolo giardino della casa,le afferrai il braccio.
< Ehi che fai? > gridò Maria sorpresa.
< Ti porto io! >
< Perchè? so camminare e correre anche più veloce di te! > Brava amore mio fai la scontrosa.
< Non ti porto perchè sei lenta,ma perchè non voglio sorprese! > come se potesse scappare.
Non fiatò più.Si lasciò prendere in braccio senza storie.Le misi un braccio sotto le ginocchia e l'altro dietro la schiena,Jane si mise a correre,io strinsi il mio amore e attesi un secondo,la guardai negli occhi,anche lei aveva capito il mio fine.Sorridemmo,lei allacciò le sue braccia al mio collo e mi diede un piccolo bacio fugace.Si avvicinò al mio orecchio e sussurrò < Ti amo >
< Anche io! Ti proteggerò te lo giuro! >
Cominciai a correre e affiancai subito mia sorella,la macchina era come aveva detto Jane appena fuori il bosco.
Trattenni Maria per un secondo annusando la sua pelle.Le permisi di poggiare i piedi a terra sorreggendola finché non riprese l'equilibrio.
Le aprì la portiera e la feci accomodare dietro il posto del guidatore che sarei stato io.Mia sorella invece si sedette accanto a me iniziammo a viaggiare in assoluto silenzio. Maria non staccò gli occhi dallo specchietto puntandoli nei miei finchè il sonno non la reclamò. Avrei voluto tanto cullarla e baciarla,ma mi dovevo accontentare soltanto di poterla osservare mentre sognava. Non potei far a meno di sorridere di pensare a quanto pur essendo una mezza vampira dormisse,"la mia dormigliona".
A un certo punto notai Jane fissarla.
< Jane che stai facendo ! > quasi urlai.
< é incredibile,il suo scudo è attivo anche mentre dorme. > mi rispose lei.
< Jane smettila subito! > ero terrorizzato meno male che il mio angelo non abbassava mai le sue difese.
Jane distolse lo sguardo e poi si concentrò su di me.
< Perchè ti preoccupi tanto per lei? > mi chiese.
< Aro mi ha ordinato di condurla da lui sana e salva.Non vorrei pagare io le conseguenze delle tue azioni > dissi prontamente.
Lei non controbattè, riprese a guardare la strada che ormai era sempre più familiare,visto che eravamo quasi arrivati.
< Chissà cosa vuole realmente Aro da lei. Non è niente di speciale,a parte il suo scudo.Chissà se nasconde qualche altro progetto? >
E se Jane aveva questi dubbi,lei che era quella vissuta sempre vicino ad Aro,che per lei era come un padre, io potevo solo sperare che Aro la volesse solo nella guardia.Sperando con tutte le mie forze che non pretendesse altro dal mio amore. Perché in quel caso mi sarei battuto per lei,avrei combattuto per la sua felicità.Non sarei stato più disposto a perderla o anche solo non avrei permesso che le fosse torto un capello.


Maria :

Sapevo di star dormendo,ma sentivo che qualcosa punzecchiava il mio scudo.Non era doloroso ma fastidioso.Cosa poteva essere? Non era Anthony,di sicuro,i suoi pensieri li avrei riconosciuti subito perché accompagnati da un profondo amore.Un'altra punzecchiata,poi la voce di Alec. < Jane smettila subito > mi fece sussultare leggermente.
Ecco cos'era ,era lei che cercava di colpirmi mentre dormivo.Sentì in silenzio tutta la loro conversazione senza che si accorgessero che fossi sveglia.Quindi Jane sospettava che ci fosse dell'altro sotto.
Quando capì che i loro scambi di battute era terminato feci finta di stiracchiarmi anche se non ne avevo realmente bisogno.
< Piuttosto vile da parte tua Jane colpirmi mentre dormo! > esclamai tranquillamente.
< Come fai a sapere che sia stata io ,anche Alec poteva colpirti! > disse lei un pò meno tranquilla di me.
< Sappiamo tutte e due quanto mi odi,anche se non so il perchè...Alec è stato molto chiaro sugli ordini che ha ricevuto.... > "e poi lui mi ama non mi farebbe male volontariamente"aggiunsi mentalmente fissando i suoi occhi nello specchietto,come già avevo fatto prima che mi addormentassi.Lui ricambiò il mio sguardo e poi senza permettere che sua sorella replicasse aggiunse:
< Siamo Arrivati! >




Angolo scrittrice:
Capitolo transitorio...Lo so non svelo niente a parte chi è il misterioso visitatore.Devo dire che se avessi scommesso soldi sarei in banca rotta...Siete state bravissime...Complimenti ,era proprio Jane.
Allora,come ho già detto è un capitolo di passaggio, nel prossimo sarà svelato qualcosina di molto....no no...basta visto dicendo troppo.
Spero che cmq questo capitolo vi piaccia.
Ma l'immagine si vedeva? Io se tuttora apro il capitolo non mi si vede...Fatemi sapere se si vedeva così casomai mi attrezzo e la riposto...
Graziieeeeeeeeeeeeeeeeee.... per tutto come sempre......



Risposta recensioni:
Dydime:Eccomi qui...Si è Jane...Bravissima...In effetti non avrei mai potuto pensare a qualcun' altro... E se Alec mi sembra misterioso lei mi sa di st...a. Ho cercato di pensare al motivo e lo dirò successivamente...
Ese96:Se ti piacciono i colpi di scena continua a leggere monita di defibrillatore perchè ho in mente qualche cosuccia...IHIHIH.....Di questo capitolo che mi dici?
Fede4e:Bravissima anche tu. Hai indovinato il personaggio misterioso...Grazie per i complimenti...Sono contenta che ti piaccia....Spero che continuerai a commentare.Grazie ancora.




Altra scommessa? che vuole Aro da Maria? Fatemi sapere.

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Capitolo 11
*** capitolo 10 ***


11Maria Maria:

< Siamo arrivati! > Alec pronunciò queste due parole e in un attimo il mio mondo andò in pezzi.
Cosa avrei dovuto aspettarmi? da cosa mi sarei dovuta proteggermi? Da cosa avrei dovuto proteggere Alec?
Non potevo permettermi di perderlo,non avrei permesso che combattesse per me.Scesi dalla macchina e fui subito affiancata alla mia destra da Jane e alla mia sinistra da Alec, il mio destino.Quel breve pensiero mi fece sorridere,andavo incontro al mio futuro con il mio destino che mi camminava affianco.Che strani scherzi fa il fato. Nella mia disavventura avevo incontrato l'amore.In quella bruttissima situazione ero stranamente felice e spaventata.Spaventata perchè forse sarei morta,anche se Alec diceva che ai suoi signori servivo viva, e felice perchè se anche fossi morta avevo conosciuto l'amore.Anche se morire sarebbe significato lasciarla. Anche se morire sarebbe significato farla soffrire.Feci un sospiro difronte alla grandezza del castello che mi stava davanti.E se era così esternamente chissà com'era internamente?
Alec mi afferrò per il braccio e mi spinse ad entrare dentro. Sapevo che strattonarmi non era il suo intento,ma semplicemente era bisognoso di un contatto con la mia pelle.Come quando uscendo di casa mi aveva presa in braccio con la scusa di una probabile fuga,anche adesso mi stava spingendo per potermi toccare.Come per me,non stare a contatto gli faceva male.Come me anche lui soffriva quando i nostri corpi non si sfioravano.Io percepivo un dolore che mi faceva mancare il respiro.Meno male che ero mezza vampira e non avevo bisogno di respirare.
Entrammo e si aprì davanti a noi un lungo corridoio.Continuammo finchè le porte di un ascensore non si aprirono davanti a noi. L'ascensore saliva e la mia preoccupazione saliva con lui.
Ci lasciammo l'ascensore alle spalle e alla fine entrammo in una stanza dove le finestre ampie e vetrate arricchite di mosaici filtravano la luce colorata,arazzi pendevano conferendo solennità a quella stanza dove il dorato dei troni presenti brillava .Ero già stata qui,i troni,i colori,gli odori ,tutto mi era familiare.Era la tessa stanza in cui mia mamma aveva combattuto proprio con Jane per liberarci.
Il pensiero di mia madre mi fece stringere i denti. Chissà se avrei avuto la possibilità di chiederle per le parole che le avevo detto.Ormai avevo trovato il io amore,ormai ero felice,adesso capivo la paura che lei ha provato in tutti questi anni,la paura di perdermi,la stessa paura che adesso avevo io nei confronti di Alec. Adesso capivo ed ero consapevole che se fosse successo qualcosa ad Alec non me lo sarei mai perdonato. Mi feci una promessa, se fossi sopravvissuta le avrei chiesto perdono.Ma adesso mi dovevo concentrare.Alzai al massimo lo scudo su me ed Alec e per non destare sospetti anche su Jane,sperando che il mio piccolo piano funzionasse,Aro se la sarebbe dovuta cavare solo con le sue abilità umane.
Le tre sagome erano in piedi davanti a noi,le conoscevo bene ma non parlai finchè non fossero stati loro a prendere la parola.
< Benvenuta mia cara Maria è un piacere averti come ospite. > disse Aro.
< Ospite Aro? > chiesi.
< Ma certo ospite. >
< Da noi l'ospite se ne va quando vuole Aro! > non potei far a meno di tacere.
Da prima mi guardò serio e Alec che ancora mi stringeva il braccio intensificò la presa,ma poi Aro si lasciò andare in una fragorosa risata.
< Ahahahah! Hai ragione Cara,ma io intendevo ospite nel senso che sarai trattata come ospite. >
< Allora dovrei ringraziarti? > domandai.
< Fa come credi! > esclamò lui. Mi si avvicinò.
< Sai sei diventata molto bella. Hai gli occhi di tua madre e di tua nonna Bella ma i capelli sono dello stesso colore di quelli di tuo.... >
< padre.Lo so . >
lo interruppi.

< Senza considerare il tuo splendido fisico.Sarai perfetta. > continuò lui e un brivido mi percosse la schiena.Sentì Jane accanto a me ringhiare silenziosamente,forse non era abituata al fatto che le attenzioni di Aro gravitassero su qualcuno che non fosse lei.
< Perfetta per cosa? > ero terrorizzata dalla sua risposta.
< Lo scoprirai presto,mia Cara.... > Lasciò la frase in sospeso e poi continuò < Alec vieni qui. > lui mi lasciò il braccio e si avvicinò ad Aro che prontamente gli afferrò la mano chiudendo gli occhi.
Alec aveva il volto quasi sofferente anche se ostentava indifferenza,certo il mio amore non sapeva che non avrei mai permesso che "il suo signore " gli leggesse nel pensiero.
Aro spalancò gli occhi e subito li fissò su di me.
< Ritira il tuo scudo Maria,non sfidarmi > disse con quella calma e freddezza da disintegrare il suo nemico.
< Non posso! > esclamai io.
< Che significa? > Caius,che ancora non aveva detto niente, parlò scattando dal suo trono < Non essere incosciente,potremmo punirti. >
< Non intendo sfidarvi, ma il mio scudo è diverso da quelli che conoscete. Le persone che stanno a contatto con me ne assorbono una parte.Più è il contatto,più lo scudo si protrae nel tempo. > spiegai.
< Jane vieni qui! > ordinò Aro.
Jane si mosse e affiancò Aro e si lasciò toccare tranquillamente,quasi con piacere.
< è vero! > disse lui dopo un breve riscontro.
< Tra qualche ora a Jane sparirà lo scudo,mi ha solo sfiorata prima,per Alec ci vorrà del tempo,mi ha toccata più volte. Vuoi provare? > gli chiesi per non insospettirlo.
Mi fissò ancora e poi rise.
< No,mia cara, io non mi devo proteggere da nessuno. > fu come se sottolineasse quel' " io". Cosa voleva dire ancora?
Mentre lui rifletteva su chissà cosa io analizzai la situazione intorno a me.Ero rimasta solo al centro di quella stanza,Alec e Jane affiancavano Aro e dietro di lui c'era il suo scudo fisico,si dovrebbe chiamare Renata.Poi vi erano Caius e Felix,un altro vampiro che forse era Demitri e infine Marcus,che era rimasto immobile seduto sul suo trono.L'unico movimento che aveva fatto era stato sollevare lo sguardo e fissare Alec in viso,come se gli fosse mancato,poi lasciò di nuovo cadere lo sguardo tornando a disinteressarsi del tutto di quello che stava succedendo la dentro.
< Per favore ditemi perchè sono qui > domandai stancamente.
< Tu sei qui perchè ti ci vogliamo noi,resterai qui e sarai ai nostri servigi. > mi rispose Caius.
< Ma che significa,è per in mio scudo? >
< Anche mia cara. > questa volta fu Aro a parlare. Anche? adesso stavo iniziando a perdere la pazienza.
< Basta,siate chiari una volta per tutte. > urlai,facendo un passo avanti verso di loro.
< Felix ,demitri. > Come due cagnolini quei due alla velocità della luce mi affiancarono e mi trattennero.Meno male che non si doveva proteggere da nessuno.Per un istante vidi gli occhi di Alec diventare ancora più cremisi. Ma abbassai subito lo sguardo non volevo che s tradisse.
< Si,sei qui per il tuo scudo,e anche perchè sarai la nostra dea della fertilità. > continuò Aro.
< Cosa? > che cosa volevano realmente da me. Ma poi collegai tutto,io non ero solo in grado di proteggermi ed usare il mio scudo,io ero come mia madre,potevo ....Ero sconvolta,ma che schifosi,voglio tenermi qui e usarmi a loro piacimento.
< Vedo dalla tua espressione che hai capito. > Aro fece un ghigno. Tutto in quella stanza adesso era immobile per sentire una condanna che io avevo già capito.
< Si,mia cara, a turno ti accoppierai con ognuno di noi e procreerai i nostri figli. > concluse.Adesso nella stanza non si sentiva più niente,solo i respiri spezzati di alcuni. Alec mi fissava sconvolto,nemmeno lui che era al loro servizio da anni aveva capito cosa realmente celava il mio rapimento.Ma ora tutto era chiaro,sarei stata la loro prostituta per anni e se fossi sopravvissuta a tutti quei parti,avrebbero avuto il loro scudo.Si poteva essere più meschini.Le ginocchia mi cedettero ,le spalle mi si curvarono e mi trovai con i palmi delle mani per terra,i capelli mi scivolarono in avanti e mi coprirono il volto,non potei far a meno di iniziare a piangere.
< Non fare così tesoro,non sarà per sempre. Ti accoppierai solo con i talentosi di noi e poi sarai libera di andartene.Dipenderà da te,quanto ci impiegherai e quanto farai la difficile. > Se prima ero disgustata adesso lo ero ancora di più per quello che Caius aveva appena finito di dire. Come se l'umiliazione, non mi avrebbe ucciso.E poi come pensava che se anche fossi stata violentata avrei lasciato qui i miei figli. Loro che colpa ne avrebbero avuto.Adesso l'ultimo tassellò era al suo posto.Loro sapevano che non avrei mai lasciato qui i miei figli e quindi quello sarebbe stato il modo di legarmi per sempre a Volterra.Ma si poteva essere più subdoli?
No non lo avrei permesso piuttosto mi sarei uccisa,non lo avrei permesso...Le lacrime ormai erano troppe da sostenere,non volevo farmi vedere così ma ero veramente distrutta.
< Felix,Demitri portatela nella sua stanza! > ordinò Aro.Fui sollevata dalla spalle dai quei due. Felix mi spinse contro il suo petto e mi sussurò nell'orecchio < Non ti preoccupare bambolina,ci divertiremo... > Adesso era troppo. Lasciai uscire un ringhio dalla mia gola e mi scostai in malo modo da quei due.Se volevano avere ancora due mani attaccate al corpo sarebbe stato meglio che non mi toccassero più.
Iniziai a camminare lasciando quella stanza maledetta.Il lungo corridoio che avevo percorso prima lo percorsi solo per metà della sua lunghezza fino ad una porta alta quasi fino al soffitto. Felix l'aprì e Demitri mi spinse dentro richiudendo la porta alle mie spalle e di nuovo sprofondai tra le lacrime.




Angolo scrittrice: Allora vi dico subito che dovete ringraziare ese96 se aggiorno così in fretta...Ieri sera mi ha beccata su msn e mi ha fatto promettere di aggiornare subito... e quindi sono qui...


Ecco svelato il mistero...Questa volta ho vinto io perchè nessuno ha indovinato....ihihih...Resta da capire se vi piace la mia idea...Sperando che non vi dia ulteriori problemi questo è l'indirizzo dell'immagine del bacio:
myrainbow.forumfree.it/?t=37273085.


Risposte recensioni:
Dydime:Allora penso che puoi iniziare a menare un pò tutti...tranne me ...aòtrimenti non sai come finisce questa storia...ihih...spero che dopo esserti ripresa mi dirai come ti sembra lo svolgimento della storia...Ciao alla prossima...Ahhhh ho letto la tua storia e l'ho commentata...ma te lo ripeto qui...mi piace molto...sono curiosissima...

Razorbladekisses: grazie mille per i complimenti...Anche io dovrei studiare...Voglia saltami addosso....Scherzo...spero che continuerai a leggere e commentare...

Ese
: Allora ti ho accontentata? mi sa di si e noi sappiamo perchè:P A presto Bacio.

ichigo15: Mi dispiace che non hai indovinato e spero che la mia soluzione ti piaccia....Aspetto con ansia un tuo commento..Bacio...




Scusate se sono di poche parole ma devo scappare...Commentate,commentate , e commentate...MMMM comettante l'ho detto?
Bacini Mapi...

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Capitolo 12
*** capitolo 11 ***


12 Alec Alec:



Ero rimasto pietrificato,immobile per tutto il disgusto che stavo provando verso quelli che prima chiamavo miei signori.Speravo con tutto il mio cuore dannato che mio Marcus non ci entrasse niente con quello che avevo appena udito.Gli avrei potuto perdonare tutto,l'indolenza,la pigrizia,il distacco ,il disinteresse ma non questo.Anche se non fossi stato innamorato di Maria,anche se non l'amassi perdutamente non avrei mai pensato che i Volturi avrebbero potuto macchiarsi di questo peccato ignobile. Costringere Maria ad accoppiarsi contro la sua volontà, violentarla,se non avessi dovuto tenere quest'aria indifferente avrei già distrutto tutto quello che avessi trovato alla mia portata e non avrei risparmiato niente ma soprattutto nessuno.Solo il pensiero di mani che la sfiorano e la toccano,di un 'altro uomo che la baci,che la accarezzi mi faceva venire sete di sangue,ma non di vittime innocenti ma sangue di vendetta.No non lo avrei permesso,mai e poi mai.Ero completamente perso nel mio tormento quando...
< Alec,ci dobbiamo aspettare una sua fuga? > mi chiese all'improvviso Aro. Mi rimisi la mia maschera di indifferenza e di odio anche se dentro urlavo e risposi. < Non lo escluderei, anche se non credo che per ora sia sconvolta e non ne abbia le forze. > .
Caius ghignò e io dovetti trattenere un ringhio.
< Bene allora sorvegliala tu! > mi ordinò.
< Perchè io ? > ribattei,perchè la dovevo sorvegliare io,che avessero capito qualcosa?Gli occhi di Marcus scattarono verso di me e mi inchiodò con lo sguardo.
< Perchè lei si fida di te,se non è scappata prima non lo farà neanche adesso e poi perchè è un ordine. > mi rispose Caius.
Io indurì lo sguardo e Caius sibilò.
< Calma calma ragazzo mio. Non ti preoccupare sarai gratificato per questo servigio, potrai essere il primo. > disse Aro.
< Per cosa? > domandai ingenuo.
< A stare con la Cullen ovviamente. > continuò Aro.
Adesso basta,dovevo andare da Maria e consolarla l'avrei fatta scappare io,l'avrei salvata, mi raddrizzai < Posso andare? >
< Certo! > finalmente.Aro aveva capito che ero a limite.
Ma prima che lasciassi la stanza,una voce che non sentivo da tanto mi chiamò < Alec ,vieni nel mio studio,voglio parlarti! > mi ordinò Marcus.Con la mano ancora sulla maniglia della porta mi voltai lentamente.< Si padre! >
Si alzò dal suo trono e insieme ci incamminando verso il suo studio che si trovava nelle profondità del castello. Era da tanto che non entravo lì,quella stanza era il suo mondo,era personale,vi erano tutti i ricordi che aveva con mamma e usciva raramente come se potesse perderla ancora.Un suo bellissimo ritratto di Dydime era posizionato tra le librerie che erano piene di libri di tutti i tempi. Richiusi la porta e prima di voltarmi sussurrai con rabbia < Dimmi che tu non c'entri niente con questa storia! >
< Pensi così male di me figlio mio? >
< Rispondi e basta per favore. > mi voltai e lo fissai in modo da poter captare tutte le espressioni del suo viso.Se mentiva lo avrei capito.
< No, ho votato contro ma loro erano entrambi d'accordo. > confessò infine. Un peso mi si tolse dal cuore.Anche se era completamente inerme nei confronti della vita non si era lasciato corrompere da quelle due bestie.Perchè di bestie si trattavano.Troppo sadiche anche per essere considerati vampiri.
Lascia la mia rigida posizione e mi adagiai su una delle poltrone presenti in quella stanza. Feci un sospiro ma non di stanchezza, o forse si ,ma non fisica ma bensì mentale.Chiusi gli occhi,avevo bisogno di un minuto per riprendermi e poi dovevo tornare da lei.
< Lo sai che vi ho sentito? > iniziò mio padre.
< Cosa? > di nuovo terrore.
Lui mi venne vicino e mi accarezzò il volto,come da tanti anni non faceva ormai.
< Si vi ho sentito! > continuò. Forse allora lo scudo di Maria aveva delle falle non era così invalicabile.Forse anche Aro aveva sentito,forse eravamo spacciati,forse Demitri non l'aveva portata nella stanza.Dovevo andare da lei.Scattai in piedi ma una mano mi afferrò per il braccio e mi bloccò.
< Lasciatemi devo andare da lei > ma lui non lo fece < Per favore ,padre. > lo supplicai.
< Stai tranquillo Aro non sa niente.Sono bravo a celare i miei pensieri e poi non mi ha toccato! > mi disse lui.
Mi rilassai ma la forza che mi spingeva a controllare era ancora forte.
< Ascoltami e poi andrai da lei. > aveva capito anche lui cosa mi stava succedendo.
< Si! >
< Alec sei cambiato,me ne sono accorto subito,lei ti ha cambiato. Appena siete entrati ti ha avvolto nel suo scudo,per proteggerti come uno dei suoi più preziosi tesori. Ma avevo già percepito tutto.Forse non aveva pensato al mio potere e meno male che non c'era Chelsa,lei non avrebbe esitato a riferirlo ad Aro o a Caius. Tu la ami e lei ti ama. Non dubitarne. Ma vi siete messi in un bel guaio. > e li lo sconforto mi assalì.
< Lo so , lo so padre,ma la amo la amo ,lo capisci , non mi sarei mai immaginato che io essere dannato avrei amato lei ,così dolce e pura. > iniziai a singhiozzare. Mio padre mi abbracciò come solo un padre era capace di fare.Allora non aveva smesso di volermi bene,non era vero che non gli importava niente di me,di Jane.Lui mi vuole bene e mi capisce sa cosa significa perdere l'amore.
< Shh ,shh non piangere ti aiuterò non permetterò che che vi faccia del male,non a te. > mi disse mio padre.Ero io che piangevo?ero io che tremavo? neanche me ne ero reso conto.
< Padre,che dite,sapete meglio di me che se Aro si mette in testa una cosa la porta a termine.Potrebbe farci del male,potrebbe farti del male. > contrabbattei. Non volevo essere causa di altro dolore per lui.
< Smettila,pensi che lo temo? Tu e tua sorella siete l'unica cosa importante per me,adesso lo so. Potrai mai perdonarmi per questi anni di silenzio? Non solo ti ho tolto la vita ma ti ho anche lasciato solo per molti anni. Non so perchè non mi odi ma ti prego cerca di perdonarmi > mi lasciò andare e mi voltò le spalle.
< Padre io vi voglio bene.Non vi odio per essere un vampiro.Non ti nascondo che non so cosa avrei preferito se continuare ad essere umano o ora.Ma lei mi ama...Capite padre,lei mi vuole così come sono e io non voglio più cercare di essere
qualcos'altro.E poi so che soffrì e il tuo comportamento è dettato da questo dolore. L'amore per Dydime e i momenti felici passati in tutto il periodo della sua esistenza insieme a noi mi hanno fatto andare avanti e sperare che in fondo a tutto quel dolore ci volessi ancora con te! > gli risposi.
< Sai è merito di Maria se mi sono svegliato...Ho percepito l'intensità del suo sentimento,ho visto come ti guardava e come tu la guardavi.Ho sentito come lei si è inventata la storia dello scudo e solo per proteggerti. Il suo scudo funziona come quello della nonna,forse è più affinato come potere ma sceglie sempre lei chi coprire e non è dovuto al contatto... >
Mi lasciai andare ad una risatina isterica. Poi pensai alla prima parte del suo discorso" è merito suo" ...Ancora una volta mi aveva salvato,aveva salvato me e il rapporto con mio padre.
< é furba la ragazzina! > concluse lui scherzosamente.
< Lo immaginavo che si era inventata tutto! > e siccome Aro non avrebbe potuto controllare con nessuno per il momento eravamo al sicuro.
< Padre come farò a proteggerla? >
< Adesso vai da lei lasciami riflettere....Vai da lei e consolala.La salveremo. > le parole Marcus mi rassicurarono e non poco.
< Grazie ! > dissi solamente.
Prima che uscissi dal suo studio mi fermò di nuovo. < Quanto sa tua sorella? > .
Abbassai il capo < Nulla, non sa nulla, lei odia Maria e credo avrò anche lei contro. Aro l'ha plagiata. > risposi.
< Lo so,a lei sarà più difficile chiedere perdono,Aro con lei ha ottenuto quello che voleva. > si era così Aro con lei era riuscito nel suo scopo. Ma me ne sarei preoccupato a tempo debito. Mio padre si lasciò scivolare sulla poltrona e io chiusi la porta iniziando a camminare a passo spedito. Non correvo per celare la mia irrequietezza ma sarei voluto volare verso di lei.Avrei voluto non averla proprio lasciata a quei due. Mi ritrovai davanti la sua porta e bussai. Ma nessuno rispose così entrai trovando l'unica visione che non avrei voluto trovare. Maria era in lacrime sul letto che stringeva un cuscino spasmodicamente. Chiusi la porta di fretta e mi avvicinai come un fulmine a lei. Mi inginocchiai vicino al letto dalla parte in cui si rivolgeva il suo viso e le accarezzai un guancia,lei non si mosse.
Allora mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai < Amore mio sta tranquilla ci sono io.Ci sono io adesso nessuno ti toccherà,te lo giuro. >
Lasciò la sua rigida posizione e mi buttò le braccia al collo stringendomi al suo petto e nascondendo il suo viso nel mio petto. Automaticamente le mie braccia si strinsero attorno a lei,come un bisogno fisico,come se fosse necessario per non impazzire,
come se fosse necessario per respirare, cose fosse necessario per poter far battere il mio cuore ormai fermo da anni.
Ma come avevo fatto in tutto questo tempo senza il suo viso d'angelo, senza il suo profumo,senza il suono del suo cuore, senza il suo amore,senza la sua anima. Io l'amavo come non sapevo di essere capace di amare.
< Alec stringimi per favore! > mi supplicò per un gesto che non mi costava nulla ma anzi non potevo far a meno.
< Certo tesoro sono qui per te. Per favore non piangere più,mi faccio piccolo piccolo quando piangi. Ti prego basta lacrime. Non ti posso vedere piangere. > sollevò il suo viso e mi diede un bacio a fior di labbra che per qualche istante interminabile ci diede la pace di cui avevamo bisogno.



Angolo scrittrice:
Con lo scorso capitolo vi ho scioccate....ne sono contenta....Effetto sorpresa....
Sono in ritardissimo lo so...perdono....Spero di farmi perdonare con questo aggiornamento...Per il prossimo farò prima lo prometto.A voi la parola...


Risposte Recensioni:
Didyme: per questa volta non dovrai menare nessuno...ihih.... Neanche me spero....Marcus chiede anche perdono.
Cussolettapink: sono felicissima che tu abbia deciso di commentare i capitoli e sono onororata che la mia storia ti piaccia!Che dire altro Grazie...Questo capitolo ti piace?
Mary96twiligh: per i Cullen ci vorrà ancora qualche capitolo ma tranquilla faranno la loro parte in tutto.Grazie per i complimenti...Commenta ancora...
Ese96:Non mi puoi vedere ma mi sto nascondendo sotto il tavolo per non farmi picchiare da te....Invoco perdono...anche con ilnuovo capitolo...
Ichigo15:Grazie...speravo che l'idea vi piacesse.Ero un pò spaventata ma le vostre recensioni mi hanno rianimato...Sei stata la prima a recensire e quindi il merito è soprattutto il tuo...



Allora alla prossima Bacini Mapi.


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Capitolo 13
*** capitolo 12 ***


Alec 13 Alec:


Finalmente aveva placato le lacrime e si era tranquillizzata tra le mie braccia.Ce ne stavamo sdraiati sul letto,lei tentava di calmare il suo respiro e io stavo attento che nessuno si avvicinasse alla stanza e ci scoprisse in quella posizione,avevo i sensi all'erta. Nessuno dei due aveva parlato ,ci eravamo cullati entrambi in quel silenzio che serviva per riordinare le idee.
< Alec come faremo? > mi chiese dopo che si fu calmata del tutto.
< Parla piano non vorrei che qualcuno sentisse. > le spiegai. Lei ingenuamente si posò una mano sulla bocca e sbarrò gli occhi. Sembrava una bambina che era stata colta in fallo,non potei far a meno di ridere,avvicinai la sua fronte alla mia bocca e le lasciai un bacio.
< Perchè ridi? >
< Mi sei sembrata una bambina! > continuai ridendo. Mise un tenero broncetto che subito cancellai con un bacio. Ma lei approfondì il bacio passando la sua lingua sulle mie labbra, cominciai a non connettere più feci lo stesso con lei e subito il bacio si trasformò in un qualcosa di passionale che se uno dei due non avrebbe interrotto sarei facilmente andato oltre.Ero vicino alla linea di confine quando troppo presto si staccò da me. La lascia fare consapevole di quanto ancora avrei potuto resistere,molto poco. La desideravo.Per quanto la situazione fosse disperata, la volevo,volevo sentire il suo corpo sul mio,volevo baciare ogni millimetro della sua pelle.
< c'è una possibilità! > dissi per riprendere il discorso che avevamo iniziato.
< Quale? > mi domandò.
< Marcus ha percepito il nostro legame prima che tu alzassi il tuo scudo. > le spiegai.
Lei mi strinse di più impaurita. < No ,non ti preoccupare è stato un bene! >
< In che senso? > mi chiese.
< Nel senso che lo hai svegliato.E' rimasto colpito dal tuo amore per me e da come mi hai protetto. >
sul suo viso si formò una fossetta deliziosa per lo stupore.Premetti il dito su di essa per spianarla < Non avevi considerato il suo potere? >
< No,veramente no. > mi rispose.
< Siamo stati fortunati che non ci fosse Chelsa. Lei lo avrebbe riferito ad Aro >
< Non succederà più. Ho tolto lo scudo da Jane ma su di te lo lascerò sempre. Vuoi che copra anche Marcus? >
< No, Aro si insospettirebbe e poi mio padre sa nascondergli i pensieri. > un'altra fossetta.
< Che c'è ? > le chiesi.
< Non lo hai mai chiamato padre con me! > mi spiegò.
< Sono cambiate alcune cose...Mi ha chiesto perdono per tutti questi anni. Mi ha chiesto perdono per l'indifferenza che ha avuto. E mi ha promesso che ci aiuterà. >
< Lui sa? > so bene cosa intendeva. Se sapesse dell'ennesimo crimine del quale si era macchiato Aro. Ma come avevo fatto ad essere così cieco.
< No,non ho avuto il coraggio di dirglielo. > confessai.
< Dovrai farlo ,se vuoi ricominciare per bene. >
< Non voglio farlo ripiombare nel suo stato vegetativo.... >
< Hai ragione ma è sempre meglio la verità ad una menzogna. >
Aveva ragione, avrei dovuto trovare la forza e confessare ciò che sapevo.
Lei abbassò gli occhi < Che c'è? > le chiesi di nuovo.
< Ho paura Alec, per te ,per tuo Padre adesso che vi siete ritrovati...non voglio che vi perdiate. > che amore,il mio amore.
< Non accadrà devi avere fiducia in me come io ce l'ho in lui. Andrà tutto bene. >
< Come volete agire? > mi domandò.
< Ancora dobbiamo aspettare...Mi ha detto che ci penserà.... Tu nel frattempo stattene buona.Non irritare nessuno,non uscire da questa stanza mai, e quando non sono con te chiuditi a chiave > di certo non sarebbe stata una porta a trattenere un vampiro, ma doverla rompere significa fare rumore e lei se ne sarebbe potuta accorgere o io e sarei potuto correre ad aiutarla,anche se non l'avrei lasciata.
Rise < Non lo farò. Ma in che senso quando non ci sei?potrai stare qui? >
< Mi hanno dato il compito di sorvegliarti. Perchè di me ti fidi. E poi secondo me perchè non vogliono che il tuo scudo "contagi" qualcun'altro. >
< Sono stata brava vero? > mi sorrise.
< Si lo sei stata,lo avevo creduto pure io >
< Almeno ti potrò stare accanto,l'unica cosa positiva! > mi disse stringendosi di più a me.
Restammo ancora abbracciati per un pò.
< Perchè non ti fai un bagno? > le suggerii.
< Sono sfinita. Non ce la posso fare! >
< Forza dai,te lo preparo io. >
< E cosa mi metto? > mi guardai intorno. C'era l'armadio con sicuramente qualcosa dentro. Mi alzai a velocità vampiresca e lo aprì tirai fuori un pigiama.
< Può andare bene? > le chiesi.
Lei sbuffò e io risi.Non le andava,ma non aveva più scuse, ma le avrebbe fatto bene. Mi diressi in bagno e iniziai a far scorrere l'acqua nella vasca versando uno dei bagnoschiuma li presenti. Una volta piena la vasca la chiamai.
< Forza piccola, è pronta. >
Si alzò di malavoglia dal letto entrò in bagno mi diede un bacio sulla bocca e mi spinse fuori. Ma io non mi sarei fatto liquidare così facilmente, mi attaccai alla porta per fermare la sua spinta. Sempre con le labbra attaccate iniziammo a ridere. Poi si arrese mi mise le braccia intorno al collo e si spinse contro il mio torace. Il contatto con il suo seno mi fece quasi ringhiare dal piacere. Staccai le mie labbra dalle sue boccheggiante anche se dell'ossiggeno non avevo più bisogno da tempo. Mi spinse di nuovo fuori,i suoi lunghi capelli svolazzarono, e questa volta prendendomi alla sprovvista richiuse subito la porta.
Mi aveva soggiogato e io glielo avevo lasciato fare. Ma era la padrona del mio cuore,avrebbe potuto fare tutto di me e sicuramente anche con il mio consenso.
Nel frattempo che lei era in bagno sentii qualcuno che si avvicinava e successivamente bussare e la porta si spalancò.
< Cosa c'è? > chiesi sgarbato alzandomi di scatto dalla poltrona.
< Calma Alec,mi ha mandato Aro voleva sapere come va? > mi disse Felix.
< Tutto bene > risposi.
< Dov'è? >
< In bagno lo senti anche tu! > mi voleva provocare?
< E perchè non sei con lei li dentro? > la malizia di quella domanda mi fece scattare i nervi.
< Non disubbidire ai miei Signori. Hanno dato l'ordine di aspettare che sia lei a dare il consenso. >
< Lo so ma magari una bottarella? E' bellissima e sexy ... Come le resisti , io non ci riuscirei. > non sai quanto mi costa resisterle ma non perchè la voglio violentare ma amare.
< Mi costa un certo sforzo! > si mise a ridere e io risi con lui, ma mi sarei guardato bene dal lasciarlo solo con Maria.
< Giorgia ,vieni! > ordinò Felix.
L'umana di turno si fece avanti con un vassoio con la cena di Maria,lasciandola sulla scrivania.
< Hai altri ordini per me Felix? > chiesi.
< No,Aro si è raccomandato che tu non lasci questa stanza,temono che la bambolina scappi. > non l'avrei lasciata comunque,soprattutto dopo aver capito quale sarebbe stato il suo comportamento.
< Bene,buona notte Alec! > mi disse orgoglioso della sua battuta.Non risposi feci un cenno con il capo e appena uscì chiusi la porta a chiave.
Era passata almeno un ora e Maria non usciva.Misi orecchio per capire cosa stesse combinando. Il suo respiro era calmo,come il battito cardiaco,si sentiva forse male? Bussai,ma niente,nessuna risposta.Riprovai ,ma ancora niente.
< Maria? > adesso mi iniziavo a preoccupare. Aprii la porta lentamente ed infilai la testa. La vidi completamente immersa,solo la testa usciva fuori. La superficie dell'acqua era ancora ricoperta dalle bollicine del bagnoschiuma e lei dormiva. Si era addormentata li,forse aveva ragione,era troppo stanca per potersi fare un bagno.La prossima volta le proporrò una doccia almeno dovrà stare all'inpiedi e non avrà modo di pensare alla stanchezza. Era li bella come il sole,nuda ed addormentata. Ripensai alle parole di Felix " come fai a resisterle? " non sai quanto mi costi farlo.
La voglia di fare l'amore con lei era tale da sconvolgermi.Ma appunto,avrei fatto l'amore con lei, non sesso.
Considerando che le sue nudità erano nascoste entrai nel bagno mi inginocchiai davanti a lei ed iniziai a baciarle il viso.
< Svegliati amore... > fece uno sbadiglio,si riprese.
< Mi sono addormentata... > ancora non si era resa conto,per non imbarazzarla distolsi lo sguardo.
< Si > mi alzai in piedi e feci per uscire.
< Mi passi l'asciugamano? > mi bloccò.
Afferrai l'asciugamano senza voltarmi. Lei lo afferrò e prima che uscissi mi richiamò.
< Alec! >
< Si? >
< Voltati. > molto ma molto lentamente, mi voltai . Si era attorcigliata nell' asciugamano.
< Vieni qui. > ero schiavo delle sue parole.Mi diressi verso di lei.
< Non voglio che ti imbarazzi perchè io non lo sono. > le sue parole mi colpirono,non si vergognava di me.
L'abbracciai non volevo dire nulla quel momento era perfetto così.
< Ti amo. > mi disse.
Spostai i miei occhi e incontrai i suoi. < Ti amo > le feci eco.
< Voglio fare l'amore con te! > mi paralizzai. Quelle cinque parole messe in fila erano capaci di mandarmi in paradiso e all'inferno contemporaneamente.Il mio corpo reagi subito.
< Anche io. > le risposi. < Ma non possiamo,non adesso. Se ne accorgerebbero e poi io voglio che sia speciale per te. >
< Mi basta che sia con te,ma hai ragione. > meno male perchè non avrei avuto la forza di resisterle.
Le diedi un altro bacio, e la lasciai sola. Dopo essersi rivestita ed asciugata i capelli finalmente uscì e si venne a stendere nel letto accanto a me accucciolandosi al mio corpo.Era pensierosa.
< Sai che non so se ho la posso restare incinta? > mi disse.
< Cosa intendi? >
< Mia mamma mi ha sempre detto che io e mio fratello siamo il suo miracolo.Quindi credo che non sia così tanto sicuro che io possa concepire dei figli! > mi spiegò.
Di male in peggio.Questo significava che se i Volturi l'avrebbero capito o l'avrebbero obbligata ad accoppiarsi più volte o l'avrebbero uccisa. Mi irrigidii ad entrambi i pensieri,ma non ne feci parola.
Si stava addormentando di nuovo,non aveva mangiato,ma questa volta non l'avrei obbligata,altrimenti mi si sarebbe addormentata nel piatto.
< Alec,posso rispondere a mio fratello? > mi chiese all'improvviso.
< cosa? >
< Si mio fratello mi sta cercando. > ma non feci in tempo a domandarle cosa intendesse che già si era riaddormentata.
Cosa avrà voluto dire che suo fratello la stava cercando? e poi rispondere dove?


Angolo scrittrice:
Ehi ciao.....Eccomi qui...Un pò di intimità tra i nostri piccioncini...Spero che questo capitolo vi piaccia...è dolcino...avrete capito che mi piace scrivere capitoli romantici. E' più forte di me. Spero di non avervi annoiato.
Sono stata contentissima che la mia idea vi sia piaciuta e spero che visto che ci saranno nuovi colpi di scena già dal prossimo capitolo di non deludervi....

Passiamo alle recensioni:
ichigo15:questo è un capitolo di passaggio,ma importante perchè i nostri piccioncini fanno un passo avanti nella loro intimità e poi non c'è da sottuvalutare il sogno... Grazie per i complimenti spero ti piaccia anche questo cap.Baci al prossimo.
Ese96:Ecco un capitolo dolcino come piacciono a te...Grazie di avermi risparmiata dalle mazzate.Ci sarà tempo e luogo per picchiare anche Aro. Vogliono Maria perchè è speciale, come tutti i Cullen.Per quanto riguarda la situazione non so se si risolverà.Lo scopriremo solo leggendo xb.
Didyme: Tranquilla Aro e Caius avranno ciò che si meritano anche se non subito.Ma non posso fare altrimenti,con lo scorso capitolo ho scatenato un infervorata folla di menatrici e se non ci voglio capitare anche io nel mezzo è meglio accontentarvi. Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto e spero che questo non sia da meno.
Fede4e:Grazie per il commento.Se Alec ti è piaciuto nello scorso capitolo in questo non ti dovrebbe deludere. Baci a presto.
Mery96twilight:Si il mio Alec è molto dolce ma ti assicuro che lotterà con le unghe e con i "denti" per salvare Maria.Sono contenta che ti piaccia.Bacini.
Cussolettapink:Che ne dici in questo capitolo l'ha consolata?Siiiiiiiiiiiiiiiii....e che consolazione direi....Grazie per il commento.Baci a presto.



Allora,aggiungo solo che sono felicissima delle numerose recensioni,vi prego continuate così che se recensite io sono contenta,se sono contenta scrivo e ciò significa che aggiorno prima.....Bacini Mapi....

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Capitolo 14
*** capitolo 13 ***


14 Maria Maria:

La radura si apriva davanti ai miei occhi.La conoscevo bene,era la stessa radura testimone dell'amore di mio nonno Edward e mia nonna Bella. Proprio loro mi ci avevano condotto da piccola.
Il prato era ricoperto di una distesa di violette che conferivano un alone mistico all'ambiente,il sole faceva luccicare le goccioline di rugiada che ancora bagnavano i sottili fili d'erba. Mi recai al centro della radura sdraiandomi completamente. Il sole adesso, rendeva la mia pelle più lucida,mi riscaldava. Ma ad un tratto un rumore di passi mi fece mettere in uno stato di all'erta e il senso di libertà appena provato scomparve tempestivamente.
< Maria ! > mi rilassai subito,conoscevo quella voce e sapevo che non mi avrebbe fatto del male. Mai.
< Anthony! Non pensavo saresti arrivato così presto. > risposi.
In un memento lui si spostò davanti a me e mi abbracciò fortissimo.
< Certo che sarei arrivato,ti cerco da tanto,ma il tuo scudo mi ha sempre impedito di trovarti. > tacque per un secondo e poi disse
< Finalmente ti posso stringere >  Lo adoravo,era mio fratello.
Io mi lasciai stringere desiderosa di quel contatto.
< Come stai? > mi chiese.
< Bene. > mentii.
< tu Anthony? >
< Bene anche io. >
< Dove siete? > domandai.
< Siamo ancora a Londra,la mamma non ha voluto allontanarsi perchè se avessi deciso di tornare saresti sicuramente tornata a cercarci dal posto da cui eri fuggita. >  mi strinse il cuore a sentire quelle parole.
< La mamma...come sta? >
< Esce dalla sua stanza solo per mangiare.Papà le sta vicino. > mi rispose.
< Per favore dille di perdonarmi,ero arrabbiata non pensavo tutte le cose che ho detto! Adesso che ho conosciuto l'amore non mi importa più niente del passato ... > dissi sollevando il viso dal suo petto.
< Sai siete proprio uguali.Anche lei mi ha detto le stesse cose. Aspetta ,che significa hai conosciuto l'amore?chi è? come si chiama?di dové? >
Il mio dolce fratello super iper protettivo.
< Ehi niente domande,te lo farò conoscere un giorno. > dissi sorridente.In tutto quel disastro l'unica cosa buona che mi era capitata era proprio Lui.
< é per questo che non torni? >
< No >
Si tranquillizzò un pochinino,forse pensava che il mio lui mi tenesse lontana da casa... e poi continuò.
<  Ma perchè non torni,allora?se è per la mamma lo hai detto anche tu, è stato un momento di rabbia per entrambe.Torna e parla con lei. > < Non posso > dissi.
< Che significa non puoi? > incalzò lui.adesso gli avrei dovuto dire tutto? adesso avrei dovuto coinvolgerli? La risposta era si.Non meritavano di perdermi senza che sapessero il perchè. Se mai fossi uscita viva da questa storia sarei corsa da loro per riabbracciarli. Anthony  seppe interpretare questo mio silenzio.
< C'è qualcosa che ti impedisce di tornare? > eccolo lì il super fratello radar in modalità on.Ancora non risposi e riabbassai gli occhi.
< Maria? > mi chiamò.
< Anthony ti prego,adesso ti dico  la verità ma tu mi devi giurare che tu o chiunque della famiglia non intervenga. > gli dissi.
< Adesso inizio a preoccuparmi... >
< Giuramelo! >
< Ok te lo giuro. > promise.
< Sono a Volterra...Son... >
< Cosa? che ci fai lì? è pericoloso Maria.Ma che ti viene in mente... > mi interruppe.
< Fammi parlare...Pensi che sarei venuta qui di mia spontanea volontà? Mi hanno rapita e portata qui.  > la sua espressione del volto era rimasta bloccata.Ne approfittai per continuare.
< Sono qui da un giorno più o meno. Prima sono stata prigioniera presso un villino nella campagna umbra.  >  sembrò riprendersi infatti mi chiese.
< Ti hanno fatto del male?cosa vogliono da te? > ecco la parte più difficile.Se prima ero riuscito a trattenerlo adesso sarebbe stato impossibile.
< Ricordati il giuramento > presi un respiro di incoraggiamento < Sono qui perchè vogliono che procrei una schiera di Volturi. > stette stranamente in silenzio.
< Che significa procrei? > mi domandò.
< Nel senso letterale della parola. > dissi attendendo lo sua furia che non tardò ad arrivare.
< Io li uccido con le mie mani.Vogliono stuprarti a ripetizione e farti mettere al mondo dei mezzi vampiri...ma sono pazzi...sono delle bestie...ma come si permettono.... Ma... > bloccai quel fiume di parole con una mano davanti alla sua bocca.
< Ricordati la promessa io me la caverò. > dichiarai.Sembrò calmarsi così tolsi la mano.
< Mi chiedi tanto Maria.Mi chiedi di abbandonarti,di abbandonare una parte di me stesso. >
< No, ti giuro che se avrò bisogno di aiuto ti richiamerò,ma per ora fidati di me. >
< E se non avessi il tempo di dormire?come faresti a contattarmi?  Non posso Maria,non posso.Lo dirò a papà e agli zii ti verremo a prendere. >
< No,ti prego Anthony fidati,ho una specie di piano se non andasse a termine ti richiamerò, te lo giuro. Aro mi ha detto che finchè non sarò consenziente nessuno mi toccherà! > lo guardai fisso negli occhi vedevo il suo  tormento,anche se avevo gli occhi offuscati dalle lacrime.
< Di che piano si tratta? > mi chiese allora.
< Marcus,ha detto che mi aiuterà! > la rabbia lasciò il suo posto allo stupore sul suo volto.
< Marcus? è uno di loro come fai a fidarti? >
< Mi fido e basta e tu lo devi fare con me. > Non potevo parlargli anche di lui,non mi avrebbe creduto. Non avrebbe capito che ci eravamo innamorati. Non conoscendolo come lo avevo conosciuto io,la sua fama purtroppo lo precedeva.
< Va bene ,ma se non ci incontreremo nei sogni almeno ogni due notti penserò che ti è successo qualcosa e verremo a Volterra.E nel frattempo che tu metti in atto il tuo piano noi ci sposteremo a Firenze almeno saremo più vicini e in caso di emergenza pronti. > mi sembrò un buon compromesso.
< Ok va bene.Ma non dire niente di quello che vogliono i Volturi.Solo che sono presso di Loro,non riusciresti a trattenerli. Ti voglio bene Anthony. Ricordalo qualsiasi cosa succeda.E voglio bene a tutta la nostra famiglia. > Lui asciugò le mie lacrime e mi rispose.
< Non piangere ,non sopporto vederti piangere  > sorrisi,quelle parole le avevo sentite da poco.  < Non succederà niente Maria,tornerai a casa o per il tuo piano o perchè ti ci riporteremo noi. >
Una forza misteriosa e forte mi stava richiamando alla realtà, mi stavo svegliando.
< Mi stanno svegliando.... > dissi già in confusione.
< Ricorda i nostri appuntamenti. > mi raccomandò lui. Mi strinse ancora un pò ma quella forza era troppo forte da vincere e quindi aprii gli occhi inesorabilmente.
Ancora addormentata sentivo due braccia stringermi e consolarmi.
< Scusami non volevo svegliarti e solo che piangevi nel sonno pensavo che stessi avendo un incubo e ti volevo coccolare,farti sentire che ero qui con te. > Gli occhi di Alec anche se rossi da far paura tendenti al nero, erano così profondi che non potei far a meno di baciarlo con passione.
< Non preoccuparti,non era un incubo... >
< Maria ti devo chiedere una cosa? >
< Dimmi... > lo incoraggiai...
< Prima di addormentarti  mi hai detto che  tuo fratello  ti stava cercando... > lasciò la frase in sospeso.Già lui non sapeva niente.
< Si,scusa non te ne ho parlato prima perchè non ce ne è stata l'occasione.Io e mio fratello oltre a sentire i nostri pensieri  abbiamo un altro dono. >
< Veramente vi leggete nel pensiero? >  mi chiese.
< Si,ma non è finita qui, noi possiamo incontrarci nei nostri sogni.Non ti so dire come accade ma le nostre menti sono così collegate che ci viene naturale. E se siamo insieme possiamo entrare nella mente di chi vogliamo se questa persona dorme o ha le difese psichiche molto basse,come nel sonno... > ecco qui adesso sapeva tutto. Mi guardava allibito,esterrefatto.
< Sei veramente speciale amore mio... > mi disse baciandomi la fronte.Mi lasciai ancora una volta stringere.
< Alec gli ho detto quasi tutto! > si irrigidì alle mie parole.
< Maria è pericoloso! >
< Davvero ti preoccupi per loro? non fraintendermi ma non credo che loro sarebbero così accondiscendenti. > ma lui iniziò.
< Maria lo so,ma avrebbero ragione,in passato siamo stati ben tre volte sul punto di scontrarci...Come l'ha presa tuo fratello? >
Abbassai lo sguardo < Non gli ho detto di noi.Non volevo che fossero avventati e che si catapultassero qui! Perdonami,non mi vergogno di te è solo che avevo paura della sua reazione. > le lacrime stavano diventando  prepotenti,non volevo ferirlo.
Lui mi alzò il viso con un dito sotto il mento.
< Amore mio,lo so,lo so. Hai fatto bene! Non possiamo rischiare che si avvicinino troppo a Volterra,Aro ne vorrebbe mezza scusa. >
< Scusami ti prego! > gli dissi.
Lui in risposta non parlò ma mi baciò con passione,venerazione,dolcezza e io non potei far a meno di rispondere a quel bacio. Dopo che lasciò le mie labbra libere gli spiegai cosa ci eravamo detti con Anthony e dell'accordo che avevamo fatto.
< Saperli vicini mi rende più tranquillo.Potresti raggiungerli e scappare con loro! > sussultai.
< Che significa "potresti raggiungerli" Alec .Io non vado da nessuna parte senza te,mettitelo in testa,se mi vuoi salvare devi venire con
 me. >  
< Maria si ragionevole,preferisco saperti viva  anche se lontana.... >
< No,Alec. Non ci provare.La mia non sarebbe vita! Ti sei dimenticato cosa ti ho detto quando leggevamo Romeo e Giulietta?Io morirei per te e anche se viva ,lontana da te ,amore , non lo sarei ma solo
apparentemente
... > gli dissi convinta.
< Anche io ne morirei ma potrebbe essere necessario! >
< No > ribattei. Ci fissammo negli occhi per un interminabile secondo.
< Ti amo piccola Maria. Più della mia stessa esistenza. >
< Anche io Alec. >
Un altra bacio appassionato.
< Sento dei passi.Resta immobile. > Alec mi lasciò lì sul letto e io lontana da lui sentì per la prima volta freddo.
Qualcuno bussò alla porta e Alec diede il permesso di entrare.
< Alec ,Marcus ti vuole parlare. > era Jane.
< Si,vado subito.Sai cosa vuole? è strano? > disse Alec sicuramente per non destare sospetti.
< No,ma hai ragione è strano. >  Jane fece per uscire ma Alec la fermò.
< Con lei chi resta? >
< Io no,per me se ne può andare o farsi uccidere. > sputò lei.
< La chiuderò dentro non scapperà,sta dormendo. > Alec si avvicinò come per vedere se stavo realmente dormendo.< Si farò così. >
Ed uscirono tutti e due per poi sentire la serratura scattare.Marcus voleva parlargli,forse era finalmente aveva trovato una soluzione.



Angolo scrittrice:
SORPRESA.....
Ho aggiornato presto? Si non potete dirmi di no...
Però non svelo niente lo so...I Cullen come avete capito faranno presto il loro ingresso. Tra un pochino.Sappiate che il prossimo capitolo sarà decisivo...E io riapro le scommesse.Cosa succederà  nel prossimo?

Risposte alle recensioni:

Fede4e: Anche questo capitolo è dolcino....Spero che ti piaccia...Grazie,grazie,grazie...
Dydime:Ho aggiornato prestissimo per i miei standard...Per me puoi picchiare tutti,tranne me...Nel prossimo capitolo sicuramente si menerà qualcuno,ma basta ho detto troppo.
Ese96:Ecco un nuovo capitolo,presto e in più dolcino dolcino come piacciono a te...Sono contenta che ti piacciano...Allora,prova a indovinare cosa succederà nel prossimo....
Cussolettapink:Grazie per l'impegno che ti sei presa nel commentare tutti i capitoli,mi fai felicissima. Spero mi scriverai cosa pensi anche di questo.Felix avrà quel che si merita come tutti i "cattivi".
Ichigo15:Sono contenta che tu abbia scelto il tuo capitolo preferito ,anche se successivamente ce ne sarà qualcun ' altro che potrebbe piacerti. Vedremo!



Allora cari lettori ricordatevi che vi ho lanciato una sfida e alzo la posta se qualcuno di voi centra il seguito posto subito appena mi collego!
Bacini Mapi.

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Capitolo 15
*** capitolo 14 ***


15 Alec e maria I contenuti di questo capitolo potrebbero urtare la sensibilità di alcuni.Spero di no.
Comunque mi scuso in anticipo se accade.


Alec:

Avevo recitato quella scenetta per non far venire dei sospetti a Jane,e da quello che mi aveva risposto sentivo tutto il suo odio per Maria e per il trattamento che Aro le aveva riservato.Lei era gelosa di lui,che le attenzioni di quell'essere si riversassero su qualcun altra che non fosse lei. Non capivo,non vedeva che razza di bestia fosse? Mentre mi perdevo in quei pensieri arrivai davanti alla porta dello studio di mio Padre.
Bussai. < Avanti.  >
< Mi hai fatto chiamare? >
< Si, ho pensato a quello che ci siamo detti. Forse ho trovato una soluzione. > mi disse.
< Ditemi. >
< Chiederai ad Aro di far cacciare Maria nel bosco,andrai con lei, e li scapperete. > mi disse.
< Padre, capirà che è un modo per scappare,ci farà accompagnare da qualcuno. E poi per i fuggitivi la condanna è la morte. > riabbattei.
< No Alec,il piano è troppo semplice per far nascere dei dubbi ad Aro, e Caius è poco ingegnoso. Maria non andrà via senza di te. Io fermerò chiunque Aro mandi con te  e devi andare con lei e amarla e proteggerla. >
< Padre no, poi verrà tutto scoperto.Aro vi farà giustiziare come traditore e ci riprenderà a distanza di poco tempo.E poi...io non voglio perdervi. Non chiedetemi di scegliere per favore. >non poteva chiedermi questo.
< Non devi scegliere scelgo io per te.Devi essere felice e andare via da questo inferno. Io sono vecchio,non ho vissuto per tanti anni,non mi sono preso cura di voi per così tanti anni.Danni la possibilità di riscattarmi. >
< Con la vita?no,padre.Scapperemo e voi verrete con noi.Non condannatemi al tormento di avervi perso. >  non avrei accettato che pagasse con la vita.
< Vedremo,ma tu devi pensare solo a lei.Io me la caverò. > chiuse il discorso.
< E poi raggiungerebbero facilmente. > contrabbattei.
< No, Maria ha il suo scudo e poi una volta che raggiungerete gli altri ci sarà anche Bella. > si in effetti poteva funzionare.
Lo aggiornai su tutto quello che mi aveva detto Maria.Del sogno, dei suoi poteri, della sua famiglia che sarebbe stata a Firenze.
< Bene, allora sarà quella la meta,Firenze. Da lì andrete più lontano possibile da qui. >
< Andremo padre. > lo corressi. Lui fece l'ombra di un sorriso.
< Si, ti giuro che farò di tutto per venir con voi. Anche io tengo alla tua vita e alla mia. Ma ti prego non pensare a me. >
Poi troppe cose successero contemporaneamente. Un rumore lontano,un pianto e un urlo disperato.
< ALEC! > ....



MARIA:

Alec si era allontanato per parlare con Marcus.Ero felice del fatto che si fossero ritrovati. Che si fossero chiariti.Finalmente non avrei dovuto più non nascondermi da mio fratello.Lui sapeva e mi avrebbe aiutato se ci fosse stato bisogno. Avrei presto rivisto i miei famigliari.Avrei potuto riabbracciare mio padre,mia madre, le avrei chiesto perdono e io ed Alec avremmo avuto un intera esistenza per poterci amare. Mi sarei donata a lui anima e corpo. Quello che era successo nel bagno prima mi aveva fatto capire quanto lo desiderassi,quanto avrei voluto essere sua.Poi dei passi si udirono nel corridoio. Forse Alec stava tornando. Affinai i sensi.Non era Alec, non era per niente odore di mare e fragola in perfetto equilibrio.
No ,adesso sentivo odore di sangue.Sicuramente era un vampiro che si era appena nutrito. Forse stava solo passando davanti alla mia porta.
Invece i rumori cessarono e qualcuno mise mano alla maniglia, rompendola,visto che era chiusa a chiave. Dal buio sentii una voce.
< Bambolina... Sei qui? > ma chi era? non mi mossi dalla mia posizione,ma inevitabilmente iniziai a tremare.
< ah ma sei già a letto,mi aspettavi? > adesso che era venuto sotto la luce che entrava dalla porta lo riconobbi.Era Felix. Cosa voleva?
< Cosa vuoi? > mi sollevai dal letto e balzai in piedi mettendomi in un angolo quello vicino alla finestra in modo da assicurarmi una via di fuga.
< Ma come cosa voglio,bambolina? Dai non fare l'ingenua.Non vorrai darti solo al tuo Alec. >
< Cosa significa il tuo Alec? Io non mi dò a nessuno. > quelle mie parole lo fecero ridere.
< Ma chi la vuoi dare a bere. Io ho visto come lo guardi. Tu lo vuoi,vuoi che lui ti prenda e ti possegga! > questo è pazzo,anche se aveva capito realmente il mio rapporto con Alec,anche se lui non capiva l'amore ma la possesione e il sesso.
Fece un passo verso di me e io indietreggiai.
< Stammi lontano. >  gli intimai.
Ma lui si avvicinò con un solo scatto. Mi strinse con un braccio  e con una mano mi tappò la bocca per non farmi urlare.Era troppo forte per me,anche volendo oppormi o scappare.
< Dai fai la brava, se non ti dimeni potrebbe anche piacerti. > le lacrime a quel punto mi iniziarono a scendere da sole senza poterle arginare.
La mano dietro la schiena salì su mio collo chiudendomi la bocca. L'altra mano iniziò a sfiorarmi il seno. Iniziai a dimenarmi,le sue mani su di me mi ripugnavano.
< Sei bellissima bambolina. Il tuo profumo è molto dolce. >  Infilò la mano nella scollatura del pigiama e strappò la maglietta lasciandomi con solo il reggiseno in dosso.
Poi fu la volta dei pantaloni. Non sapevo che fare,mi muovevo ma questo sembrava eccitarlo ancora di più.
Mi prese un gluteo e me lo strinse. Fu un attimo,mentre era intento a strappare quasi  del tutto i miei slip, riuscii ad aprire la bocca e gli morsi la mano. Lui la spostò velocemente tenendosela stretta,non ero velenosa ma i miei erano sempre denti di un vampiro.
< ALEC! > il mio urlo era straziante,la mia voce era rotta dal pianto.
< Sta zitta sgualdrina! > e mi diede uno schiaffo in pieno viso. Fu fortissimo,come se l'occhio mi schizzasse via,con la guancia arrossata.
< Cosa credi che arriverà e ti salverà? Lui mi aiuterà. > non capivo più nulla ed ero stanca,non ce la facevo più.
Lui si abbassò sul mio seno e iniziò a baciarmi.Attendevo che tutto quello finisse.Non potevo sfuggirgli.
 Ma qualcosa successe.
< Toglile le mani di dosso farabutto. >  Alec,alec,amore mio.La sua voce fu come un ancora. Lo afferò dalle spalle e me lo levò di dosso. Io spaventata a morte mi spinsi nell'angolo della stanza e mi rannicchiai su me stessa.
< Alec ma che fai? aspetta il tuo turno. > disse Felix. Ma Alec ringhiò e si mise davanti a me con le braccia aperte.
< Vattene... > gli urlò.
< Allora ho ragione.. tu la vuoi per te! > era stato molto perspicace.
< Non voglio combattere con te vattene! > gli continuò a dire Alec.
< Chissà cosa ne penserà Aro? > Felix fece come aveva fatto con me un passo in avanti e poi si buttò addosso ad Alec.
< Noooooooo! > urlai.
 Ma Felix non fece in tempo a sbattere sul corpo marmoreo del mio amore  che si bloccò di colpo  senza  sensi.
< Ridammi i miei sensi..non sei capace di combattere Alec?  >  lo provocò.
< Vediamo. > Alec si avventò su di lui, gli saltò alle spalle  e gli morse il collo. Felix gridò di dolore fendendo l'aria davanti a lui,non sapendo dove colpire. Alec era letale,non l'avevo mai visto così. Neanche quando mi aveva rapito.  Poi qualcuno parlò.
< Basta , che succede qui? > Marcus era entrato nella mia stanza, o forse era già li senza intervenire visto che sapeva benissimo che suo figlio avrebbe saputo difendersi.
Alec  staccatosi da lui fece cenno al Padre.
< Ci sente? > chiese Marcus.
< No.Padre ha capito cosa c'è tra me e Maria > rispose Alec, mentre Felix continuava a tenersi il collo dove era stato morso.
< Prendila e scappate al resto penserò io.Se Aro scopre qualcosa per voi sarà la fine. > disse Marcus.
< No,capiranno che ci avete aiutato. >
< Farò credere ad Aro di aver  fermato la rissa e di avervi lasciato qui.Il resto tocca a te. Non sospetterà di me. Forza andate. > Alec si spinse verso di lui e lo abbracciò. < Abbi cura di te e di lei.Andate vi raggiungerò. > gli raccomandò come solo un padre sa fare.
< Come farete a sapere dove andare? >
< Alice vedrà che vi cerco e voi verrete a prendermi. > lo rassicurò.
< Vi voglio bene padre.Ve ne ho sempre voluto.> gli disse Alec.
< Anche io figliolo, anche io. >
Il suo piano non faceva una piega. Io ero rimasta immobile nell'angolo ad assistere a quella scena di addio.Avrei voluto ringraziare Marcus,rassicurare Alec,ma tremavo ancora dalla paura che non mi permetteva di muovermi.
Alec liberò Felix,che stava per iniziare ad urlare.
< Che succede qui? > Marcus aveva iniziato a recitare.
< Signore Felix ha disobbedito agli ordini. > disse Alec.
< Io ,vero Alec? vedremo . > lo minacciò Frelix.
< Vieni Felix,ti medicherò ed andremo da Aro! > Marcus lo aiutò ad alzarsi e uscirono dalla stanza,non prima di essersi scambiato un occhiata con Marcus.
< Alec ,assicurati che la prigioniera non possa scappare e raggiungici! > gli ordinò Marcus.
 < Si . > rispose lui.
Uscirono, Alec si voltò verso di me,si abbassò piano,incerto ,non sapeva cosa fare,se toccarmi, accarezzarmi. Forse credeva che avessi paura di lui. Così feci io la prima mossa,gli buttai le braccia al collo e mi aggrappai a lui ancora tremante,ma nelle sue braccia ero finalmente al sicuro.Non riuscivo a smettere di piangere. Lui come rincuorato dalla mia reazione mi prese subito in braccio.
< Ti ha fatto del male? >
< N..o...no > risposi .
< Mi dispiace tesoro. Non avrei dovuto lasciarti da sola. > mi disse lui tenendomi stretta e baciandomi la fronte.
< N...o no ti prego non sentirti in colpa... > riuscii a singhiozzare.
< Non c'è tempo per vestirti vieni... >
Prese la coperta dal letto mi ci avvolse completamente, con una mano aprì la finestra e saltò giù. Da lì iniziava la nostra fuga.



Angolo scrittrice:
Prima di tutto perdono...Vi ho fatto aspettare ma oggi ho fatto un esame e adesso finalmente mi sto rilassando...è stato molto impegnativo...è anche tardi ma adesso sono a casa con i miei e mia mamma non mi lascerà stare molto al pc dopo una settimana che non ci vediamo....Allora il capitolo...che ne pensate?..Spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno se l'ho fatto mi scuso,perchè non era minimamente mia intenzione.Volevo solo far accadere qualcosa di tragico...Ho letto le recensioni e mi dispiace ma questa volta ho vinto io...nessuno a capito cosa stava per succedere...Adesso basta solo capire se vi piace...Vi prego per me è importante recensite e fatemi sapere cosa ne pensate anche se oggi non posso risp alle recensioni al prossimo capitolo giuro che risponderò a tutte e in modo esteso.......
Recensite recensite e recensite....Vi adoro...Ciao....

Bacini Mapi..

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Capitolo 16
*** capitolo 15 ***


16 Maria Maria :

Spiccato un salto di almeno cinquanta metri atterrò con leggiadria,iniziò a correre ad una velocità inaudita con me in braccio infagottata nella coperta. I suoi occhi erano puntati in avanti,  pronto ad affrontare qualsiasi pericolo.Mi stringeva a lui come il suo tesoro più prezioso e ogni tanto durante la corsa sentivo le sue labbra posarsi delicate sulla fronte.Aveva un tocco delicatissimo,diverso da quello di Felix. Anche se non era riuscito nel suo intento sicuramente i suoi gesti mi avrebbero segnato per la vita.E se Alec non mi avrebbe più voluta? Una lacrima solitaria scese giù per mia guancia.
< Amore che succede?ti fa male qualcosa?  > forse temeva che quell'energumeno mi avesse rotto qualcosa.
< No > risposi,il mio corpo era resistente almeno quanto il suo ,il problema era stata la forza.
Allora rallentò di poco la sua corsa, senza fermarsi.
< Dimmi che succede amore... >
< Niente veramente, ho solo ripensato a quello che è successo! > mi strinse più forte e riniziò a correre più veloce di prima.
Non mi rispose e quel silenzio mi logorò dentro. Al primo centro abitato rallentò progressivamente fino a fermarsi del tutto.
< Ti darebbe fastidio se rubassi una macchina? > mi chiese.
< Scherzi. Sono cresciuta con la zia Alice,per me è normale.Sicuramente saprai della 911turbo che ha preso in prestito la prima volta a Volterra.  > tutte e due sorridemmo della mia battuta, che poi tanto non lo era.
< Ma non saremmo più veloci a piedi? >
< Lasceremmo la scia dei nostri odori. >  mi spiegò.
Scelse la macchina, si guardò un pò intorno.Dopo essersi accertato che nelle vicinanze non ci fosse nessuno, in fin dei conti era notte.  Mi spostò su un suo braccio e mi tenne solo con quello come se non pesassi e con l'altra mano forzò la serratura.
In meno di un secondo mi adagiò sul sedile e mi allacciò la cintura.Fece il giro e con lo stesso metodo utilizzato prima aprì subito la portiera e collegando due fili fece partire la macchina. Chissà se il fatto che non fosse scattato l'antifurto era stato un caso o aveva scelto proprio questa macchina per questo motivo. Non potei notare che se l'avessi dovuto fare io mi sarei persa.
Avrei dovuto chiedere a zia Rose di spiegarmi un pò di cosette.
Dopo essere partiti mi disse < Se vuoi puoi dormire un pò. >
< Dove stiamo andando? > gli chiesi.
< Torniamo nel villino. Lì ci sono ancora dei vestiti per te. Ti potrai fare una doccia e poi ripartiremo. >
< Per dove? > domandai.
< Dipende da dove sarà la tua famiglia. >
< Loro stavano venendo a Firenze. > chiarì.
< Ma saranno già partiti? >
< Non lo so  e sicuramente Anthony sarà sveglio e non posso contattarlo. >  
< Facciamo così,riposati un pò e cerca di contattare tuo fratello,nel frattempo un pò di sonno ti farà bene. Se non ci riuscirai poi penseremo a qualcosa. >  si avvicinò mi diede un leggero bacio sulla bocca e poi si rimise a guidare.Forse ero io, ma sentivo Alec distante,diverso nei miei confronti.La sua freddezza nei miei confronti mi faceva molto male.
 Saranno state tutte le lacrime versate,sarà stata la stanchezza della lotta, oppure i pensieri,fatto sta che scivolai nel sonno senza ostacoli.


Alec:

Si addormentò in pochissimo tempo. Mi sentivo in colpa,avevo giurato di proteggerla e non ne ero stato capace. Avevo giurato  che non le sarebbe successo niente. Avevo rischiato di perderla, e lo rischiavo tutt'ora con tutti i Volturi alle calcagna.
Forse mio padre era riuscito a darci qualche ora di anticipo per la fuga ma sicuramente ad Aro non sarebbe sfuggita l'occasione di farci del male ed attaccare i Cullen. Ed ero stato io a fornirgli questa possibilità, io che volevo con tutte le mie forze il contrario. La strada scivolava sotto la macchina, ormai erano quasi due ore che guidavo e fortunatamente Maria dormiva. Non sapevo cosa dirle. Mi odiavo con tutto me stesso per non averla tenuta lontano da tutti i pericoli,sapendo bene che però ero un pericolo io stesso. E poi c'era mio padre. Ero preoccupato per lui. Chissà si sarebbe potuto proteggere dal potere di Aro all'infinito,chissà se avrebbe mantenuto la promessa e ci avrebbe cercato?E proprio l'idea di mio padre mi fece venire in mente un altro modo per contattare i Cullen. Alice avrebbe potuto vederci  e far aspettare gli altri a Londra.Non volevo restare tanto vicino a Volterra. A Firenze eravamo tutti dei bersagli facili. Ma non sapevo se lo scudo di Maria ci schermava anche dal suo potere. Per quanto ne sapevo  quello di Bella, no. Ma Maria era un'altra storia.Lei è speciale.
Neanche mi accorsi che eravamo arrivati,nascosi la macchina e feci il giro  per poterla prendere in braccio.
Stringerla al mio petto mi consolava un pò. Iniziai a correre diretti a quella piccola villetta all'interno del bosco. Non volevo svegliarla ma inesorabilmente si iniziò a muovere tra le mie braccia. Appena mi vide il suo volto si aprì in un sorriso.
Io invece feci un smorfia che sicuramente non le sembrò un sorriso perchè si rattristì.
< Buongiorno amore! > le dissi per farmi perdonare un pò.
< Buongiorno! > rispose atona.
< Sei riuscita a contattare tuo fratello? > le chiesi.
< No purtroppo. E' come ti dicevo io, sarà troppo impegnato ad organizzare la partenza con gli altri. >
< Già , ma sai mentre dormivi ho pensato ad un altro modo. >
< Quale? > mi domandò subito curiosa.
< Il tuo scudo funziona anche contro il potere di tua zia Alice? >
< Si,ma solo se voglio! > bene lo sapevo che lei era speciale. Questa volta risi,finalmente avevo pensato a qualcosa per salvarla.Nel frattempo eravamo arrivati nel piccolo ingresso della casa.
< Bene!Allora lascia che veda la nostra decisione almeno ci aspetteranno a Londra o potranno ritornare lì.Firenze e troppo vicina a Volterra per tutti noi.Non saremmo al sicuro! >  Lei chiuse gli occhi , nella sua fronte si formò una fossetta per la concentrazione e poi spalancò di nuovo i suoi occhi di cioccolata.
< Fatto! > mi disse soddisfatta.
< Bravissima amore mio. > e gli lascia un bacio sulla fronte. Mi diressi in camera da letto, la adagiai sul letto, sfrecciai all'armadio e scelsi una felpa e un paio di jeans con le scarpe da ginnastica.
< Tieni, hai il tempo di una doccia ma dobbiamo far presto! > le spiegai. Feci per uscire dalla stanza ma mi afferrò la mano.
Mi voltai lentamente,forse aveva bisogno di qualche altra cosa.
< Alec fermati un attimo. >  intrecciò le sue dita alle mie e mi fece sedere accanto a  lei.
< Che c'è? >
< Alec perchè non mi tocchi? >  se ne era accorta.
Non parlai non sapevo cosa dirle. Sarebbe stato inutile negare.
< Non mi vuoi più per quello che è successo? > alzai la testa di scatto. Come poteva pensare che era lei il problema.
Ero io che mi odiavo per quello che le era successo,ero io quello che non la meritavo.
Allora mi prese la mano che era ancora intrecciata alla mia e uscita da quel bozzolo creato da piumone che le avevo avvolto addosso, restò in intimo davanti a me. Era lo spettacolo più bello che avessi mai visto. Le nostre mani intrecciate e la mia che le sfiorava la pelle delle spalle. i suoi capelli morbidi le ricadevano su di esse. Ma non potevo toccarla. Avevo paura di farle rivivere tutto quello che le era accaduto e sciolsi la mia mano.Lei subito sospirò.
< è come dico io,tu non mi vuoi più! Non sono più abbastanza. > abbassò il capo sconfitta.
No, non doveva soffrire più a causa mia. La avvolsi tra le mie braccia e tanto fu impetuoso il gesto che ricademmo sul letto entrambi mentre la sua risata riempiva la stanza.
< Non lo pensare mai più.Sono io quello sbagliato,sono io che non ti ho protetta da quel mostro. >
Si staccò da me quanto bastava per potermi guardare in faccia.
< A no? non mi hai protetta? se non fossi arrivato a quest'ora avrebbe fatto di me quello che voleva... Se non mi avessi protetta e amata io sarei stata violata a ripetizione da quei mostri. >
< No ti prego, non mi ci fare pensare, già aver visto Felix solo toccarti mi ha fatto molto male. >
< Ma è così Alec...è la verità. >  la profondità dei suoi occhi mi rincuorarono un pò. Lei non mi odiava e con questa consapevolezza forse potevo iniziare ad odiarmi un pò meno. Non dissi nulla,ma feci mie le sue labbra. Quanto mi erano mancate,morbidi, carnose, stupende.
Il bacio si fece sempre più passionale, ma non avevo la forza di staccarmi da lei. E a quanto pare nemmeno lei da me, e questo mi riempiva di gioia.Ma purtroppo dovevamo sbrigarci se volevamo avere una via di fuga.
< Fai la doccia amore, dobbiamo andare. > si alzò e iniziò a camminare verso il bagno. E lo fece ancheggiando.Lo faceva apposta,sapeva che non le avrei resistito neanche se avessi avuto la forza di tutti i titani del mondo. Il suo sedere sodo, le sue gambe slanciate, la sua pelle bianca e morbida, la sua schiena ricoperta da quella cascata di capelli neri. Le corsi dietro e la acchiappai per le braccia facendo sbattere la sua schiena contro il mio petto e lei rise, lo aveva  fatto apposta.
< Sei irresistibile! >  voleva testare il mio autocontrollo. In quel momento dopo quel bacio era sotto zero.
Si volto e allacciò le sue braccia al collo facendo aderire il suo seno al mio torace. Era uno spettacolo divino.
Non potevo non ammirarla e a lei piaceva essere ammirata e le facevo del male se non lo facevo. Adesso so cosa dovevo fare per farmi perdonare,la dovevo amare.
Mi avvicinai piano al suo mento iniziando a baciarlo e spostandomi poi verso il suo collo.Da lì scesi ancora di più verso il suo seno. Baciai la parte lasciata libera dal suo reggiseno e lei in risposta ai miei tocchi inclinò la testa all'indietro. Mi sollevai a fatica. Ma ormai ero a un punto di non ritorno.La desideravo,era riuscita a provocarmi.
Al diavolo i volturi,Aro, Caius, la fuga,
l'amavo e glielo volevo dimostrare.
Cercai i suoi occhi e le infilai una mano tra i capelli. < Vuoi fare l'amore con me? > le chiesi.Sarebbe stata una sua scelta,se lei mi avrebbe detto di no,l'avrei capito, ma non avrei permesso che pensasse che fosse lei quella sbagliata o che non la volessi più. I suoi occhi si aprirono per lo stupore della mia richiesta e mi continuò a fissare per un tempo infinito.






Angolo scrittrice:
Aggiornamento inconsueto,oggi è domenica.Non posto mai di domenica,spero di beccarvi lo stesso.Ma o oggi o martedì.E allora ho preferito,non volevo farvi aspettare oltre.
Lo so vi ho lasciato sul più bello,ma se avrete pazienza verrete premiati xD....
Il contenuto del capitolo mi sembra chiaro...Maria si sente inadeguata,adesso che un altro uomo l'ha toccata non si sente pura e teme che Alec non la voglia più.
Alec invece non vuole toccarla per non farle rivivere ciò che è successo con Felix,e si odia per non averla protetta. Ma entrambi troveranno il giusto equilibrio....


Risposte alle Recensioni:
Dydime: Marcus ha avuto un idea per farli fuggire e Felix gliel'ha rovinata,nonostante tutto sono fuggiti....L'idea di Marcus è molto semplice,perchè si sà,la gente nota di rado le cose che gli stanno sotto il naso...sono contenta che i capitoli precedenti siano di tuo gusto.spero di non averti deluso con questo...
Ese96:Cara ese stai tranquilla prima che finisca la storia ci sono ancora un pò di capitoli.Non so dirti quanti perchè non li ho scritti tutti ma ho ancora un pò di idee...Quindi vivi serena non ho intenzione di concludere non tra poco almeno...Capitolo nuovo e so già cosa mi scriverai.AGGIORNA..potrei fare la Alice del gruppo.  ihihihihih.....
Fede4e:hai quasi indovinato...sei l'unica che ci sia andata vicina.Stavo rischiando di perdere la scommessa...Bravissima...
Cussolettapink:Sono contenta che ti piacciano molto i rapporti che ho creato...Ci sto sempre attenta che non siano troppo mielosi o troppo freddi...Grazie per i complimenti superlativi.
Ichigo 15:ciaoooooooo....il mio impegno sarà scrivere capitoli sempre più belli...spero che questo ti piaccia...
Sophief88: La tua recensione,come le altre,mi ha tranquillizzata molto.Lo stupro non è un argomento facile e veramente non volevo far soffrire qualcuno.Grazie.Per le tue domando devo fare la vaga...Uhmmm non so...ihihih...




POSSO CHIEDERVI UNA COSA???  QUAL è IL VOSTRO CAPITOLO PREFERITO?C'è NE PIù DI UNO? STILATE PURE UNA CLASSIFICA...VI PREGO SONO TROPPO CURIOSA...BACINI MAPI....

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Capitolo 17
*** capitolo 16 ***


17 Maria Maria:


< Vuoi fare l'amore con me? >
Restai immobilizzata...
Il mio respiro accelerò così come i battiti del mio cuore. Mi stava chiedendo di fare l'amore con lui. E io mi sentivo desiderata,voluta, amata,ma anche tremendamente impaurita. Per me era la mia prima esperienza e il timore di far una qualsiasi cosa sbagliata mi terrorizzava. Se non fossi stata all'altezza,se lo avessi deluso?
< Adesso? > chiesi fissandolo nei suoi occhi diventati neri come la pece per il desiderio.Vederlo così per me mi faceva sentire lusingata.
< Si, adesso. >
< E i Volturi? La fuga? >
< Non mi importa, abbiamo qualche ora di anticipo e voglio fare l'amore con te,non posso nascondertelo,i miei occhi e la mia voce mi tradiscono! Ma ti prego non ti sentire obbligata, se mi dici di no lo accetto >  quanto gli costò concludere così.Lo vedevo  veramente quanto mi desiderasse. < Impazzisco ma lo accetto > mi disse sorridendo.
Abbassai il viso,nascondendomi nel suo petto. Era facile da decidere,lo amavo e avrei fatto l'amore con lui.
< Si > fu un sospiro,ma mi vergognavo troppo.
Fece scivolare un braccio sotto le mie ginocchia e l'altra nella schiena e mi condusse a letto adagiandomi su di esso,lasciandomi lì il tempo necessario di spegnere la luce,anche se per i nostri occhi non cambiava molto.
Si stese sopra di me senza realmente gravare su mio corpo e dolcemente mi iniziò a baciare,con baci dolci e sensuali. Dalla mia bocca scese al collo e poi giù per la clavicola. Con una mano mi accarezzò la spalla e spostò delicatamente la spallina del reggiseno,non smettendo un attimo di baciarmi. Poi delicatamente scese lungo la mia pancia,lasciando una scia di baci anche li.Era il più dolce degli amanti e io lo desideravo. Se la sua bocca non lasciava il mio corpo altrettanto non facevano le mie mani.Nei suoi capelli, nelle sue spalle, nella sua schiena. Risalì il percorso che aveva tracciato appena prima. Io anche se a mio agio,come lui mi faceva sentire, ero un pò imbranata.Lui se ne accorse subito, forse dall'espressione del mio viso che qualcosa non andava.
< Che c'è amore? >  e adesso che gli avrei detto.Mi vergognavo a palesare la mia paura di non essere brava.Non risposi.
< Maria che c'è? >
< Mi vergogno a dirtelo! >
Mi diede un bacio sulla fronte e mi disse < Quanto sei sciocchina,dimmi! Per favore non vergognarti! >
< No,no.. >
< Dai... > I suoi occhi si sgranarono,tentava di ammaliarmi? bè ci stava riuscendo perchè io stavo per cedere.
< Per me .... > troppa vergogna.
< Amore per favore mi fai preoccupare, se non vuoi più dimmelo tranquillamente. >
< No, che pensi! > lo rassicurai.
< E allora forza. >
< Ok. Per me è la mia prima volta! > nascosi di nuovo il suo viso nel suo petto e aspettai le sue risate. Che non arrivarono. Mi sollevò il volto con un dito sotto il mento. Intrappolò i miei occhi < Di cosa ti vergogni. Io ti amo, e sono contentissimo che tu abbia deciso di concederti a me per la prima volta. > si anche io lo ero.
< Amore ti amo anche io e voglio fare l'amore con te ma mi sento un pò.....imbranata. > ecco lo avevo detto adesso avrebbe riso. Aspettai chiudendo gli occhi ma anche questa volta non lo fece.
< Maria apri gli occhi.Io non so cosa tu sappia , ma fare l'amore può diventare bello e dolce quanto lo si vuole, e non c'è una linea di comportamento da seguire ma solo ciò che ti suggerisce il tuo cuore. >  Riaprì gli occhi e trovai lui che mi fissava con un dolce sorriso,forse anche un pò imbarazzato.
Non parlai più,imbrigliai il suo collo con le mie braccia e premetti la sua bocca sulla mia.
< Amore? > adesso voleva parlare?
< Ti devo chiedere una cosa? >  adesso era lui ad esitare.
 < Dimmi... > lo esortai.
< Il tuo scudo ci proteggerà o distraendoti....?  > lasciò la frase incompleta. Lui era stato più bravo di me, perchè io non sapetti resistere dal ridere.
< Certo amore, il mio scudo protegge me e chi voglio io in modo incondizionato da ciò che faccio. >
Quelle furono le ultime parole pronunciate.
Le sue mani iniziarono a vagare sul mio corpo,accarezzandomi. Cercai di fare come aveva detto lui,mi lasciai trascinare dalle sensazioni meravigliose che provavo. Mi mossi  e spostai ribaltando le nostre posizioni, ovviamente lui me lo permise.Lasciai scivolare le gambe e mi misi a cavalcioni su di lui abbassandomi con il mio busto per poterlo baciare. I miei capelli scivolarono in avanti  e lui con un gesto molto dolce me li riportò indietro facendoli pendere solo da una spalla.Sentii le sue mani cercare il gancetto del mio reggiseno,trovandolo mi privò di quell'indumento ormai di intralcio. Una volta nuda i suoi occhi mi fissavano imbambolati,non provai imbarazzo,ma al contrario mi sentii amata. Afferrai i lembi della sua maglietta e lui mi aiutò a sfilarla. Una volta a torso nudo mi abbassai su di lui facendo combaciare perfettamente i nostri corpi. Quando la nostra pelle fu a contatto brividi di piacere scossero sia me che lui. Iniziai a baciarlo e dalla bocca mi spostai sulla guancia e poi sulla clavicola, il petto, l'addome. Arrivata vicino ai sui jeans li sbottonai e in un attimo restò in boxer. Il suo corpo era perfetto,come quello di tutti i vampiri,ma il suo lo era ancora di più. Ogni muscolo era contratto ed emanava la sua forza.
Continuai la mia tortura baciando il suo basso ventre.
< Amore...mi stai torturando > sapevo bene cosa intendesse anche io stavo impazzendo.
Con un colpo di reni si rimise sopra di me e strappò i miei slip, e sfilò i suoi. Non credo volesse essere violento,ma l'eccitazione era ormai incontenibile,come il desiderio di essere l'uno per l'altro.
Nell'istante in cui i nostri corpi si unirono sentì un leggero fastidio e  feci una smorfia. Lui esitò un attimo fermando le sue delicate spinte.
< Tesoro...Ti faccio male? >  trattenni un attimo il respiro.
< No, ti prego non ti fermare,adesso passa. >  lo supplicai.
E fu così appena il piacere sostituì il fastidio persi il contatto con la realtà, e lo stesso successe per lui.
Invocava il mio nome e mi sussurrava ripetutamente ti amo.
Io non riuscivo a rispondere,mi mancava quasi il fiato.
Le sue spinte erano gentili,urgenti,bramose e io potevo solo assecondarle muovendo leggermente il bacino verso di lui.
Aveva avuto ragione lui, su tutta la linea. Fare l'amore era bello e non c'era nulla di cui occuparsi,nulla a cui pensare,nulla di cui discutere,nulla di cui avere paura. Tutto era semplice e spontaneo con la persona che ami.
Ormai esausti raggiungemmo il piacere entrambi e subito dopo lui si accasciò sul mio petto. Lo strinsi più forte. Fece per uscire da me ma lo trattenni con le mie gambe.
< No, per favore resta così ancora un pò. > lo supplicai e lui mi accontentò sorridendomi. Riposò la testa sul mio petto e mi baciò la dove ancora la pelle era nuda.Mi beavo di lui e dei suoi baci e non so quanto tempo restammo lì abbracciati. Sollevò
di nuovo il capo.
< Ti amo. >
< Anche io e non hai idea quanto. > risposi.
< O si che ce l'ho! >
< No ,non ce l'hai. > incalzai scherzando.
< Ti dico di si,perchè è la metà di quanto ti amo io. >
< Cosa? No,No e No!> feci la faccia scioccata.
Lui assottigliò gli occhi < Adesso vediamo. >
Iniziò a farmi il solletico e immobilizzata com'ero tra le sue braccia non avevo scampo. Ridevo a crepa pelle e lui non voleva smettere.
< Ti prego basta.... non ce la faccio più >
< Dipende da te...tu sai cosa dirmi per farmi smettere. >
< Cosa? > domandai da finta ingenua.Non l'avessi mai fatto, iniziò a rifarmi il solleticò più veloce di prima.
< Ok ok, però non ti dirò che mi ami di più tu. > stava per ricominciare.
< Aspetta , aspetta, facciamo che ci amiamo entrambi con la stessa intensità. > lo guardai con gli occhi da cerbiatto.
< Mi può stare bene.Ma adesso forza dobbiamo andare. Facciamo la doccia. Abbiamo un aereo da prendere. > mi disse.
< Conosco un modo per sbrigarci! >  
< Quale? > mi chiese stralunato.
< Facciamo la doccia insieme. > gli suggerì.
Non se lo fece ripetere due volte.Mi prese in braccio e sfrecciò a velocità vampiresca verso il bagno. Sotto il getto dell'acqua mi rilassai ulteriormente. Soprattutto essendo insaponata da lui.Non facevo la minima fatica.Le sue mani mi accarezzavano, la spugna non serviva, quando mi sfiorava andavo in estasi.
< La tua pelle è vellutata come i petali di una rosa.  > mi disse baciandomi la spalla mentre mi sciacquavo i capelli.
La scia di baci che vi depositò mi riaccese di desiderio.Era normale?non lo so?ma io avevo bisogno di lui,del suo amore. Mi voltai all'improvviso e catturai le sue labbra in un bacio che di casto non aveva niente.
Mi fermò. Anche lui era partito ma ne trovò la forza.
< Non possiamo,dobbiamo andare. > mi sussurrò senza volontà.Lo ignorai e continuai a baciarlo.Lui voleva lo voleva quanto me. Lui mi voleva e la sua eccitazione ne era la prova.
< Ti prego tesoro ,non mi prov..... > non finì la frase,perchè con la lingua gli avevo sfiorato le labbra. Mi fece allacciare le gambe alla sua schiena e ci unimmo di nuovo.
Nello stesso perfetto modo,con la stessa intensità e con lo stesso amore. Fù di nuovo meraviglioso,irreale.Mi baciò con scrupolo e dedizione e di nuovo insieme arrivammo al culmine.
Uscì dalla doccia soddisfatta.
< Adesso dobbiamo sbrigarci > suonava come un rimprovero. Gli sorrisi e mi vestì subito. Mentre lui si rivestiva e preparava tutto l'occorrente per poter viaggiare  mi asciugai i capelli e  in un un attimo fui pronta.
< Maria possiamo andare?  > mi chiese facendo sbucare la sua testa nel bagno.
< Si! >
< Andiamo allora!Non mi sento tranquillo. >
< Andiamo. > gli feci eco. Impiegammo si e no un quarto d'ora tra la preparazione e la corsa alla macchina.
Saliti sopra di essa,feci di tutto per restare sveglia,ma come successe prima, la stanchezza e questa volta anche la soddisfazione,mi piombò sopra e chiusi gli occhi poggiandomi sulla spalla di Alec.
Lui mi baciò la fronte e mi sussurrò. < Dormi pure cucciola per L'aeroporto c'è ancora un pò di strada. >
E poi scivolai nell'incoscienza.



Angolo scrittrice:
Eccomi qui...Presto presto vero? Non credo ci sia nulla di sconcio tanto da farmi cambiare il rating...Voi credete?
A me piace molto questo capitolo perchè è molto molto dolce...E credo che  fare l'amore con il proprio compagno debba essere dolce, sensuale,passionale,megagalattico ma dolce...Voi che ne pensate?


Risposta recensioni:
Dydyme:Allora Felix si è nascosto per scappare da te...ahahah....come hai letto Maria ha superato tutto benissimo...e anche Alec...Scrivere questo capitolo non è stato facile...è molto intimo...al prossimo Bacio.
Sophia88: Mi hai letto nel pensiero?Anche sotto la doccia... Spero di non averti delusa...Tu descrivi molto bene quando Alex e clara sono impegnati...Io non ti posso eguagliare ma spero che ti piaccia...
Ichigo15:L'attesa rende il capitolo più bello...ihihih....Ne è valsa la pena?Spero di si...Bacio...
Ese96: Ho aggiornato...Contenta? spero che anche questo capitolo ti piaccia... ho pensato a quello che ci siamo scritte su msn...del continuo...e forse mi è venuta un'idea..ma è ancora da elaborare...vedremo...
Cussolettapink: Avevi ragione,non è stato difficile prevedere il seguito della storia...Mi fai sempre tanti complimenti Grazie mille...Ma ti prego non vorrei essere responsabile di un infarto....ihihih...ti posso chiedere di dove sei?



Ok adesso vi devo lasciare...
Comunicazione: lunedì parto...Mia cugina si laurea e io vado ad assistere...Quindi non so bene quando aggiornerò,ma tranquille non vi faccio aspettare più di quanto faccia di solito...State serene....Ok?

Curiosità:
Ci sono ragazzi che seguono questa ff...mi piacerebbe scoprire cosa pensa una mente maschile di ciò che scrivo?
Avete visto il trailer di eclipse? cosa ne pensate? a mio avviso non svela molto a parte i bonazzi...ihihih
Bacini a tutti.Mapi....

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Capitolo 18
*** capitolo 17 ***


18 maria Maria:


Il viaggio era stato tranquillo,stranamente tranquillo.Era vero che con il mio scudo eravamo un buco nero per Demitri, ma la presenza di Marcus era un rischio per noi.Sicuramente non avrebbe svelato niente,voleva troppo bene al figlio,ma Aro era troppo pericoloso e astuto per lasciarci fuggire così. I miei timori mi riempivano la testa anche se cercavo disperatamente di apparire tranquilla,ma dentro invece urlavo.
Alec  sembrava agitato e non potevo far a meno di pensare quindi che i miei sospetti fossero fondati.Ma non parlai,il silenzio era la mia medicina contro una crisi di nervi. Sapevo che se avessi aperto bocca non mi sarei più fermata,come un fiume che ormai ha rotto gli argini,non volevo mollare e non lo avrei fatto,dovevo essere calma per l'incontro con la mia famiglia. Anthony sapeva che avevo trovato l'amore ma ero stata molto attenta a non lasciar trapelare nulla dalla mia mente,neanche il  suo nome.Dovevo dirglielo di presenza, e ancora meglio mostrarglielo.Solo così avrebbero capito.Solo così lo avrebbero accettato. Ma non avevo paura,temevo solo la loro reazione,ma se non avrebbero voluto Alec, non avrebbero voluto neanche me.Ma non volevo pensarci, loro erano la mia famiglia e così sarebbe stato per sempre anche se fossi stata lontana da casa.
Persa nei miei ragionamenti non mi accorsi che eravamo arrivati davanti alla grande casa Cullen.Alec aveva seguito perfettamente le mie indicazioni ,scesi dalla macchina, e iniziai a camminare nel vialetto di casa. Di nuovo,per la seconda volta in pochi giorni camminavo verso il mio futuro con il mio destino accanto. Alec era silenzioso e guardigno,sicuramente pronto a qualsiasi reazione. Mi fermai a pochi metri dalla porta,mi voltai verso di lui e gli dissi < Andrà bene! >
Ma lui non guardava più me ma fissava la porta che si spalancò all'improvviso.
Mio padre corse verso Alec e lo afferrò per il collo sollevandolo da terra,Alec dal suo canto non si mosse ne reagì,si lasciò afferrare e strattonare.
< Io ti ammazzo,come hai potuto rapire mia figlia. > gli urlava mio padre. Feci per andare verso di loro ma due braccia mi afferrarono,nonno Edward mi aveva stretta non facendomi muovere di un millimetro,come per proteggermi da quello che stava per succedere,come a farmi scudo con il suo corpo. Ma che succedeva? perchè questa reazione?
Neanche passò un secondo che l'ingresso si popolò,zio Jasper e zio Emmett affiancarono mio padre, zia Alice, zia Rose,nonna Bella, Anthony , nonna Esme insieme al nonno Carlisle e nascosta da tutti mia madre ,restarono immobili con me davanti alla porta.
< Papà fermati! > urlai.
< Cosa dici Maria, ti ha portato da loro! > mi disse lui senza voltarsi a guardarmi.
< E mi ha anche riportato a casa! > riabbattei io.
< Ti ha rapita ! > continuò lui.
<  E poi mi ha salvata da loro. Lascialo papà! > nonno edward mi lasciò un braccio e mi voltò verso di lui,mi inchiodò con i suoi occhi dorati come per leggere dentro di me sicura che ci fosse dell'altro oltre a quello che finora avevo detto.
Ma mio padre mi distrasse < Non gli permetterò di farti del male > e strinse di più la presa.
< Papà no,non capisci, lascialo! > ero disperata.Papà non ne voleva sapere e non mi ascoltava,volevo dirglielo con più calma ma se era l'unico modo per salvargli la vita non avrei desistito dal farlo.< Papà io lo amo! >
Tutti gli occhi curiosi e stupiti si  voltarono verso di me, Alec compreso. Neanche lui si aspettava che lo dicessi così ma non avevo potuto far altrimenti almeno ora mi avrebbero ascoltata. Il suo volto si aprì in un sorriso e sussurrò < e io amo lei. >
Mio padre non mollò la sua presa dal collo di Alec ma almeno non lo teneva sospeso in aria. Il silenzio piombò per diversi minuti, ma poi l'unica voce che credevo sarebbe rimasta muta riecheggiò tra di noi.
< Lascialo Emanuele, la rendi infelice > mia madre.
< Renesme ma che dici? > mio papà ancora non si voleva arrendere.
< Non vedi come lui la guarda.La ama veramente.Lo sento! >  Mia mamma che finalmente mi ascoltava,mia mamma che finalmente rispettava il mio volere. Si fece spazio tra i presenti, aprì le braccia davanti a me come in un muto invito ad abbracciarla. Non lasciai che me lo chiedesse a voce,mi fiondai nel suo abbraccio e mi strinsi al suo petto,come quando da bambina dopo una marachella e il suo rimprovero facevamo pace. Mi baciò i capelli e accostandosi al mio orecchio disse < Bentornata a casa piccola mia! e se puoi perdonami! >
Non potevo crederci...Finalmente i tasselli che componevano la mia vita tornavano al loro posto.Stranamente tutto si stava sistemando,anche se la minaccia "Volturi " era dietro l'angolo.Non sapevamo come fronteggiarli,dovevamo scappare per tutta l'esistenza?
Scacciai quei pensieri godendomi quel momento,ero tra le braccia di mia madre e finalmente avevamo appianato tutte le nostre divergenze.Certo avremo dovuto chiarire,ma tra le sue braccia era tutto semplice.Lei era mia madre e io ero sua figlia,dopo tutto cocciute entrambe.
< Mamma! scusa se sono scappata,ma in quel momento mi sembrava l'unica cosa giusta da fare. >
< Shhh,peleremo dopo,adesso fatti stringere! > e così feci mantenni il silenzio lasciandomi cullare dalle sue braccia.Anthony che era più vicino a noi poggiò una mano sulla mia spalla " ti voglio bene Maria"  lessi nel suo pensiero pieno di amore.
Mio padre permise a Alec di poggiare i piedi al suolo e si fiondò su di noi.
< Finalmente la mia famiglia è di nuovo unita! >  abbracciò me e mamma in un unica stretta.
< Scusa papà se ti ho fatto preoccupare. Scusate tutti! > dissi con le lacrime pronte a cadere.Ma non avrei pianto sia perchè lo avevo promesso ad Alec e sia perchè nonostante le paure per il futuro non avrei rinunciato alla gioia di quel momento.
A quel pensiero mi voltai verso di lui, che se ne stava immobile con lo zio Jasper e lo zio Emmett che si spalleggiavano davanti a lui, guardandomi con gli occhi spalancati contenti per la mia gioia.  Mi staccai dai miei e sfiorai le spalle dei miei zii che al mio tocco si spostarono restando sospettosi. Mi presentai davanti a lui e sorrisi e di riflesso lui sorrise a me. Feci un passo verso di lui  e gli misi le braccia intorno al collo. Gli posai un bacino sulla bocca a fior di labbra, sciolsi la presa , gli strinsi la mano
e mi voltai verso la mia famiglia.
< Mamma ,papà famiglia questo è Alec! >  dissi.
< Lo conosciamo benissimo! > mio nonno Edward non tradiva la sua tranquillità ma ancora non abbassava la guardia,soprattutto perchè mutilato del suo potere visto che ancora proteggevo con il mio scudo sia me che Alec.
< No,nonno, ti prego lasciami finire.> Feci una pausa e poi ripresi<  Lui è Alec, l'uomo che amo, l'uomo che voglio e vorrò per sempre, l'uomo che mi ha salvata dai Volturi e dai loro folli piani, l'uomo che mi ha donato se stesso.  > a quelle parole lo sguardo di Alec che restava basso si alzò sul mio viso e mi sorrise dolcemente.
I suoi occhi erano neri per la sete anche se felici, appena chiarito con la mia famiglia saremmo dovuti andare a caccia,sperando che lui avesse scelto la mia dieta,non avevamo più toccato quel tasto,sperando che non fosse motivo di  divergenza tra di noi.
< Maria ne sei sicura? > mi chiese mio padre.
< Si papà! >
< Entriamo parliamo dentro. Amore hai fame? >  mi disse schiacciandomi l'occhiolino la cara dolce nonna Esme e la sua premura materna.Contenta che la mia fuga non avesse alterato i rapporti con loro, risposi.
 < O si nonna grazie,mangerei un panino! >  Avevo ben capito cosa aveva fatto,aveva  spezzato quel silenzio assordante calato dopo la mia risposta.
Mi venne incontro mi prese per mano e  mi trascinò dentro,per un secondo la mia mano scivolò via da quella di Alec.
Tutti iniziarono a camminare per entrare in casa ma lui se ne stava impalato dove lo avevo lasciato. Lo cercai con lo sguardo ma mia madre fu più veloce di me.
< Entra Alec, seguila! > gli disse e lui le sorrise ringraziandola con lo sguardo. Mia mamma aveva notato nei suoi occhi e nei miei il dolore della  lontananza  anche se di pochi metri.
Ci accomodammo sul divano,Alec mi sedette accanto e lo stesso fece Anthony dall'altro lato, e dopo pochi secondi mia nonna mi portò il mio panino.
Osservavo la mia famiglia, zio Emmett abbracciava zia Rose seduta sulle sue gambe,zio Jasper era seduto nel divano davanti a noi e zia Alice seduta sul tappeto poggiava la sua schiena  sulle gambe di suo marito.Seduti accanto a loro vi erano mamma e papà che si tenevano per mano. Nonno Carlisle era seduto su una poltrona e la nonna Esme gli erano seduta sul bracciolo con un braccio del nonno che gli cingeva la vita,nella stessa posizione erano i miei nonni Edward e Bella su un altra poltrona. Era bello vedere come nulla fosse cambiato, tutti si amavano e mi amavano. Loro non erano cambiati,ma io si,adesso potevo sentirmi completa, adesso anche io amavo con la stessa intensità una persona,il mio uomo.
Presi il panino tra le mani e lo addentai affamata.
< Fammelo assaggiare! >   Anthony si sposrse verso di me,gli lasciai il panino ed iniziai a parlare con la mia famiglia che attendeva una spiegazione.
< Allora da dove iniziamo? > chiesi ad Alec.
< Inizio io! > disse lui stringendomi la mano.Ero curiosa di sapere la parte iniziale della storia,neanche io la conoscevo,lo lasciai parlare,poggiai le spalle al divano e iniziai ad ascoltarlo insieme agli altri.
< Circa due mesi fà Aro mi chiamò nella sala dei troni.... >



Lo so che vi ho fatto attendere ma sono ancora in trasferta..Ho dovuto rubare il pc di mia cugina..Allora ecco che entra in gioco tutta la famiglia Cullen...Scusate se sono di poche parole ma ho frettissima...Ditemi cosa pensate del capitolo vi prego Bacini...Mapi...


Risposta alle recensioni:
Cussoletta pink:spero che il tuo pc sia ritornato....il mio contatto e mapi-87@hotmail.it Anche a me farebbe piacere conoscerti...a presto
Ichigo 15:è cinese o giapponese?come fai a conoscerlo....sono rimnasta sconvolta quando ho letto troppo bella la recensione...
Sophia88:Edward è un pezzo di bono come molti del cast...si fa decisamente caldo....Per il trailer...è bello ma non svela molte scene...uffa...sarò io cmq che non vedo l'ora di vedere il film completo....Per Alex e clara:descrivi benissimo...al più presto mi vado a leggere e recensire il tuo 12 capitolo...
Dydyme:Ti giuro che mi è venyto di getto...non lo so neanche io come ho fatto...mi è venuta l'ispirazione e poi puff il capitolo..ihihih...sono contenta che ti sia piaciuto....
Ese96:Questa volta mi uccidi lo so ma non ho potuto far prima...Lo scudo lo toglie solo per poter mandare la visione ad Alice...ma poi lo rimette subito...
Vampiretta4forever:Lo scudo di maria è molto più potente di quello di Bella...lei può bloccare tutti i poteri...protegge lei e chi desidera da tutto ciò che è potere mentale.Sono contenta che ti sia piaciuto....ecco i nostri gelosissimi Cullen:O

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Capitolo 19
*** capitolo 18 ***


19 alec Alcec:

Non avevo ancora aperto bocca,non volevo urtare nessuno della famiglia.Ma dovevo parlare,era giusto che conoscessero la verità e lo svolgimento dei fatti,anche Maria doveva sapere, infatti,non avevo mai chiarito come era iniziata la nostra avventura.
< Circa due mesi fa fui chiamato da Aro. Voleva che mi avvicinassi a voi e spiassi Maria.Non dovevo far altro,sembrava una semplice missione. Successivamente ,dopo aver capito come vi muovevate e le vostre abitudine mi fu ordinato di rapirla. Non avevo la minima idea di come fare,anche perché se gli anni passano la vostra famiglia sembra sempre più solida. Ma poi - mi voltai verso il mio amore- lei è fuggita semplificando il mio compito. > nell'ultima parte del mio racconto mi lasciai  scappare un sorrisino e Maria prontamente mi fece una linguaccia. Avrei iniziato a baciarla fino allo sfinimento ma purtroppo era il momento e il luogo adatto,mi limitai a sollevare la mano e le lasciai un piccolo bacio sul dorso della mano.
< Tu ci hai spiati e controllati? > Rose scoppiò la bolla di pace e serenità in cui eravamo immersi.
Mi voltai verso di lei e risposi < Si , ma ti prego non giudicarmi,allora ero un membro della guardia dei Volturi che eseguiva una semplice missione. >  mi scusai come potevo.
< E adesso chi sei? > chiese Edward.
< Nonno... > lo riprese Maria.
< No, ha ragione.Non biasimarli,siamo stati più volte sul punto di uno scontro ed è normale che non si fidino di me e in più non mi legge nel pensiero.Ma io adesso so chi sono, un vampiro che è rinato alla vita per merito dell'angelo che ho accanto.  > incatenai i miei occhi a quelli di Maria che erano già lucidi. Le posai la mano libera sulla guancia e le dissi < Mi hai promesso di non piangere più. > riuscì a strapparle un sorriso.
< E' più forte di me. > mi rispose.
Mi rivolsi di nuovo verso la sua famiglia che ci guardava sbalordita. Certo avevo fatto un bel cambiamento. Ma era stata proprio lei a cambiarmi e radicalmente.
Ricominciai il mio racconto < Dopo averla presa, ci siamo nascosti in una piccola villa nella campagna umbra dove siamo rimasti lì per un pò di giorni,finchè Aro non ha mandato Jane per scortarci a palazzo. E' stato li ,in quella reclusione che mi sono perso nei suoi modi di fare,nel suo profumo e in lei semplicemente. Ha sciolto la maschera che portavo da decenni. >
Adesso avevo chiarito tutto.
< Nonostante l'ami l'hai condotta dai Volturi però... > puntualizzò suo padre.
< Era l'unica cosa da fare,se l'avessi lasciata fuggire l'avrebbero ripresa e sarebbero intervenuti con il doppio della forza.Preferivo starle accanto per proteggerla non abbandonandola a un destino peggiore.E poi allora non sapevo a cosa andavamo incontro. > abbassai gli occhi sconfitto. La parte del racconto successivo mi sarebbe costato un può perchè ripensare a quei momenti mi uccideva, le mani di Felix su di lei, le sporche proposte di Aro e Caius. Maria interpretò i miei pensieri e le mie sensazioni. Mi strinse la mano e mi disse < Continuo io. >
< Arrivati a palazzo Aro non voleva solo che facessi parte della guardia ma anche...mi volevano perchè sono come la mamma e quindi avrei dovuto procreare per loro e creare una nuova razza. >  aveva avuto un esitazione. Dei bassi ringhi ma furiosi risuonarono nella stanza,compreso il mio.
< Cosa? >  Renesmee era sconvolta quanto gli altri.
< Mamma non ti preoccupare non è accaduto niente per fortuna. Anche se per poco. >
< Cosa intendi Maria? > Chiese Bella che aveva afferrato l'ultimo sussurrò del mio amore.
< Felix ha provato a violentarmi ma Alec lo ha impedito. Poi siamo fuggiti grazie a Marcus,che ci avrebbe aiutato a fuggire comunque. >  chiarì Maria.
< Perchè vi avrebbe aiutato? > chiese Jasper.
< Perchè è  mio padre.Lui mi ha creato e accudito,poi Dydime morì e lui si disinteressò completamente alla vita,ma Maria ci ha salvato di nuovo,perchè oltre a coprire i miei pensieri con un'invenzione,ha mostrato a Marcus il suo amore per me e l'intensità dei suoi sentimenti risvegliando il suo senso di protezione che ha sempre avuto nei miei e nei confronti di mia sorella che il dolore aveva spazzato via. > loro non sapevano la mia storia e quindi lo stupore aumentò. Si erano ammutoliti,non sapevo cosa aspettarmi. Mi avrebbero creduto?Mi avrebbero permesso di star accanto al mio amore?
< Alec ho solo un dubbio. >
< Dimmi Carlisle. >
< Noi ci conosciamo da tanto,sin da quando ho vissuto con voi a Volterra. Conosco la tua storia e il modo in cui Marcus ti ha educato. Come ti nutrirai? >  mi chiese diretto.Sapevo che questo punto ero spinoso sia per lui che per me.Ma io non volevo deludere Maria.Avrei provato ad essere diverso.
< Mi nutrirò di sangue animale. Per lei e per me. > baciai di nuovo la mano del mio tesoro e la guardai di nuovo. Non avevamo più parlato da quella volta che eravamo nella casetta e lei non aveva idea di quello che avevo deciso.
< Mi fa piacere,ma ti avverto che non sarà facile. > mi mise in guardia Carlisle.
< L'ho già fatto una volta e possiedo abbastanza autocontrollo.Anche se so che non sarà facile. >
< Lo hai già fatto? > domandò Jasper.
< Si, quando eravamo in quella casa,ho avuto bisogno di nutrirmi e lui mi ha accompagnata, e poi gli ho chiesto di provare e mi ha accontentata. > chiarì Maria.
< Bene ,se si  è fatto fregare prima che lo stregasse adesso Carlisle che ti aspettavi! > proruppe Emmett con una fragorosa risata.
Poi successe una cosa inaspettata per me. Renesmee si alzò venne incontro a noi accarezzò la mia guancia. La sua pelle era morbida e calda come quella di Maria ma il suo profumo era diverso.
< Benvenuto in famiglia! >
< Renesmee? > Emanuele era stranito.
< Emanuele la adora. Si è nutrito di sangue animale per amor suo dopo decenni di sangue umano. L'ha salvata dai Volturi e l'ha riportata a casa, se non la ama lui chi potrebbe mai? >
La guardai grato,mi stava dando fiducia. Era una donna bellissima come sua figlia,dolce e pacata.Il suo viso era perfetto,un perfetto equilibrio tra il viso di Edward e di Bella. Non sapevo quale problema avesse avuto con Maria,anche se avevo intuito qualcosa dalla discussione a cui avevo assistito il giorno in cui lei era fuggita di casa.
< Grazie Renesmee. >
< Non tradire la mia fiducia. > mi disse.
< Non lo farò. Non la ferirei mai! > aggiunsi riferendomi a Maria.
< D'accordo se mia moglie si fida di te e lo fa anche mia figlia io non potrò fare altrimenti ma attento a te!E credo di parlare per tutta la famiglia. > avevo intuito che quello fosse il suo benvenuto.
< E si soprattutto l'ultima parte,la mia nipotina è preziosa e quindi si! > La minaccia velata di Emmett non era poi tanto velata.
< Grazie Emanuele,grazie a tutti voi. > conclusi.
< Dovrò preparare un'altra stanza. > Esme aveva uno spiccato senso materno.
< No, mamma l'ho fatto ieri io. > rispose Alice.
< Ma come facevi a sapere che non fossi sola? > chiese Maria.
< Tesoro,quando mi ha mandato quella visione ti ho vista in braccio a qualcuno,anche se sei stata così veloce da non capire chi fosse! > mise un broncetto,non le piaceva essere " cieca ".
< Anthony fammi posto,Maria. > disse Renesmee spingendo Anthony per sedersi accanto a Maria.
< Mamma! e io dove mi siedo? > Anthony non era molto contento di quello sfratto.
< Vuoi venire in braccio? > lo prese in giro lei.
< Ok ho capito mi alzo. > e così fece. Tutta la famiglia rideva.I toni si erano alleggeriti,atmosfera che si respirava era decisamente allegra. Mi stavano dando un opportunità che non avrei sprecato.
Dalla finestra del salone potevo scorgere il sole che ormai era alto in cielo,anche se le nuvole lo oscuravano parzialmente.Eravamo in fuga da quasi un giorno e non potevo far a meno di chiedermi cosa stesse facendo mio padre,come avrebbe gestito l'intera situazione e se fosse riuscito a raggiungerci. E Jane? avrebbe capito il mio gesto o lo avrebbe condannato come una voltura tralasciando la nostra parentela? Lei era mia sorella e se il posto in cui vivevamo ,Volterra,non fosse stato l'unico nel quale saremmo stati al sicuro e non lontani da nostro padre l'avrei presa e saremmo fuggiti molti anni addietro. Ma ero stato sciocco anche io.Non vedevo quanto dietro quell'apparente aurea di giustizia, si macchinassero intrighi. Che stupido. Subito dopo aver saputo di ciò che aveva fatto Aro a mia madre sarei dovuto fuggire da Volterra. Quella era stata la mia prova,l'ultima di una serie di infamie.Magari avrei incontrato un'altra vampira e avrei condotto la mia esistenza in modo  diverso...No, di questo ne sono certo,solo Maria mi avrebbe potuto salvare,solo lei era il mio porto sicuro,la mia vita, la mia aurora.Solo lei. Nell'abbraccio di sua madre mi guardò di sottecchi,cercando di capire cosa mi avesse rattristato.Ma non disse nulla,per lo meno non parlò con me ma si voltò verso sua zia Alice e le chiese.
< Zia Alice,puoi vedere Marcus? > la zia smise di ridere con il resto della famiglia e si concentrò chiudendo gli occhi.
< E' in una stanza buia con una grande scrivania circondata da una libreria, ma non riesco a capire a cosa stia pensando cambia idea velocemente. > rispose lei.
< è nel suo studio e per fortuna sta bene. > chiarì leggermente sollevato.
Poi continuai < Potresti stare attenta al suo futuro? > azzardai la mia richiesta,non potevo pretendere nulla da loro ,era già tanto che mi stessero accordando la loro fiducia e di questo gli ero grato.
< Certo! > mi rassicurò.Mi rispose come  se fosse naturale,come se non dovessi neanche chiederlo. 
Maria mi sorrise contenta che la sua famiglia fosse così serena.
< Da quanto tempo siete in fuga? > domandò Edward.Lui restava sempre quello più  reticente alla mia presenza,ma non avrebbe mai fatto soffrire Maria. E neanche io.
< Da un giorno. >
< Allora abbiamo ancora un pò di tempo ma entro domani mattina dovremo essere lontani da qui.
 Amore ci puoi coprire tutti?  > chiese a sua moglie.
< No, non tutti.Faremo a metà nonna non vorrei che ci sfuggissero le cose di mano.Basterebbe un attimo e Demitri ci scoverebbe. > aggiunse Maria.
< Si ha ragione Maria,non possiamo rischiare. > disse Bella.
< Allora dai preparate le valigie. Stanotte si parte. > Alice era entusiasta.
Tutti si alzarono per raggiungere le proprie stanze io rimasi accanto a Maria e Renesmee.
< Vieni Alec ti mostro la vostra stanza... > Carlisle richiamò la mia attenzione e mi aspettava insieme a sua moglie sulle scale,Maria non si mosse,sicuramente voleva parlare con la madre.Cercai il suo assenso per lasciarla sola.
< Vai pure amore ti raggiungo subito. > baciai le sue labbra delicatamente e mi avviai verso le scale.
< Grazie Carlisle e anche a te Esme. >


Angolo scrittrice:
Sono di nuovo qui a casa e con un nuovo capitolo...E anche questo  è andato.. è un capitolo di spiegazioni...spero non vi annoi...per il resto aspetto i vostri commenti con ansia...
SPIEGAZIONE: Jacob non è il padre di maria ed anthony perchè questa storia è il continuo di anime gemelle in cui Jacob non ha avuto il suo imprinting.A dirla tutta non l'ho proprio considerato. Renesmee si è trasferita in italia e si è innamorata di Emanuele....Se volete saperne di più potete leggere ANIME GEMELLE...ve la consiglio "ovviamente"(ahahahhahah)


Risposta recensioni:
Dydyme:Questa storia è il continuo di anime gemelle,dove Jacob non è proprio considerato.Perchè Renesmee,che non ha mai avuto nessuno imprinting con Jacob,dopo alcuni anni dalla morte del nonno Charly si trasferisce in italia con la sua famiglia ed incontra Emanuele,se ne innamora e poi nascono Anthony e Maria...per questo jacob non è il padre. Ho fugato i tuoi dubbi?:D
Sophief88:si si, i nostri nonni e zii sono dei bonazzi...ahahahahah..Alec vedrà marcus?forse.Cosa succederà? bhoooo.ok questo lo so ,cioè sò cosa succederà..e presto lo scoprirai..Spero tu stia meglio.Bacini
Ese96: Allora ti piace questo capitolo? Edward ancora non lo tratta bene ma penso sia normale...ahahahah...adesso te lo dico anche io...aggiorna prestoooooo.....
Ichigo15: Non mi dispiace proprio se mi scrivi in giapponese....è troppo bello trovare frasi in giapponese.E' una cultura cosìlontana dalla nostra che mi affascina molto...ti prego continua...domanda: ichigo ha un significato particolare o è solo un nome?
Cussolettapink:non mi hai più inserito tra i tuoi contatti di msn :( spero che anche questo capitolo ti piaccia.....aggiungimi che chiaccheriamo...



Bacini Mapi....

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Capitolo 20
*** capitolo 19 ***


20 Maria Maria:

Il mio mondo stava tornando apposto.Tutto si stava sistemando,l'unica pecca in quel disegno meraviglioso erano i Volturi. Temevo per tutta la mia famiglia,per tutte le persone che amavo.Ma l'avremmo risolto e poi avremmo vissuto in pace la nostra esistenza.
E adesso mi trovavo davanti a mia madre,pronta a chiarire,pronta a chiedere perdono per tutto quello che era successo.La mia mamma, la persona che mi aveva messa al mondo e mi aveva cresciuta con amore,anche se avessi deciso di scappare non lo avrei fatto per molto tempo,sono sicura che ci avrei messo poco per ripresentarmi davanti a lei. Lei così simile a me,o meglio,io simile a lei. I miei occhi che mi guardano.Ma simile a lei non solo fisicamente ma anche nei modi di fare ma soprattutto di pensare. Quel giorno abbiamo avevamo avuto lo stesso scatto d'ira...


< Mamma non mi trasferirò con voi! >
< E invece si Maria! non te ne puoi andare sola in giro,non hai idea di cosa potrebbe succederti! > mi disse lei.
< Mamma no! non voglio,sai come soffro ogni volta,sai che per me non è facile! > risposi.
< Non mi importa, dobbiamo trasferirci, gli umani si potrebbero insospettire e da quattro anni che siamo qui e non possiamo più rimandare. >
< No, questa volta no! >
< Maria smettila di fare i capricci,non sei più una bambina! >
< E allora non trattarmi come tale! > i nostri toni si erano alzati inesorabilmente,come ogni volta che discutevamo sul mio possibile allontanamento dalla famiglia. Anthony e papà si avvicinarono a noi per sedare gli animi.
< Non capisci, non posso lasciarti qui, non voglio che ti accada nulla! >
< Mamma non mi accadrà nulla, sono anni che vi dico che non mi voglio trasferire così di frequente,non ho amici e farmene dei nuovi mi costa,non sono esuberante come te. >
< Lo so amore ma non ti lascerò qui! >
< Basta allora non vuoi capire proprio. Mi avete cresciuta sotto una campana di vetro,non ho mai vissuto veramente. >
< Ci rinfacci che ti abbiamo cresciuta con amore? >
< Non intendevo dire questo e lo sai. Non mi lamento del vostro amore,ma io voglio conoscere anche qualcuno che non sia della mia famiglia,voglio solo conoscere l'amore. Come hai fatto tu con papà! chiedo molto? >
< No, ma non voglio che tu stia qui sola. C'è il nostro odore da per tutto e qualche vampiro si potrebbe avvicinare. >
< Cambierò casa! >
< No >
< Si,non mi vuoi lasciare vivere? >
< Ho detto no! > adesso urlavamo tutte e due.
< Sei un egoista! > fu un attimo.Alzò la sua mano e mi diede uno schiaffo in pieno volto. Persi leggermente l'equilibrio,Anthony mi stabilizzò subito. Non mi aveva fatto male,la mia natura da vampira mi impediva di sentire realmente il dolore,ma il gesto mi aveva distrutta. Mia madre non mi aveva mai schiaffeggiata,neanche da piccola.
< Renesmee!  > mio padre poggiò una mano sulla sua spalla. Ci fissammo negli occhi per un interminabile secondo,poi guardai papà,diedi un bacio ad Anthony che ancora non mi aveva lasciata ,mi voltai e mi diressi verso la porta.
< Addio! >
L'ultima parola che echeggiò nell'aria e poi iniziai a correre,non so neanche per quanto corsi, giorni sicuramente. Fino al mio incontro con Alec.


Toccava a me cominciare.
< Mamma ! > 
< Maria! > esclamammo insieme,e insieme ci mettemmo a ridere.
< Comincio io: mi dispiace amore mio,non volevo farti scappare, sappi che tutto quello che ho fatto finora,l'ho fatto per proteggerti. Se sono stata così asfissiante è solo perchè volevo salvaguardarti. >
< Mamma... > cercai d'interromperla.
< No,fammi finire.Dopo che siete stati rapiti da piccoli ,ho vissuto con la costante paura di perdervi o che vi succedesse qualcosa.Non ho considerato che vi avrei fatto soffrire. Anthony è stato più forte,ma tu piccola mia,soffrivi e io lo vedevo,ma è stato più forte di me. Andava contro il mio istinto lasciarti sola,era come se ti abbandonassi.E poi ti ho dato quello schiaffo.Dopo che te ne sei andata ho pianto per giorni.Non volevo colpirti ma avevo perso le staffe.Quindi ti prego perdonami. > concluse prendendomi òe mani tra le mie.
< Mamma,adesso tocca a me. Scusami ,non pensavo le cose che ho detto. Ma non ce la facevo più. Non volevo più trasferirmi. Ma adesso,ora che ho Alec.Non mi importa più nulla. Amo Alec e lui ama me e questo mi basta per riempire la mia esistenza.Non che voi non mi abbiate travolto con il vostro amore,ma lui non mi ama solamente,ma anche mi desidera,mi vuole e mi adora con la stessa intensità con cui lo faccio io. Mi capisci? >
< Certo Tesoro mio. Lo vedo. >
< Davvero? >
< Si. Siete due metà perfette che si ricongiungono! >
< Non è il vampiro che conoscete voi,o meglio non solo,lui è molto altro. E' fantastico,protettivo , dolce,premuroso e .... il ...migliore degli amanti! > dissi con un pò d'imbarazzo.
< Maria , non mi dire che? > chiese lei.
< Si mamma >
< Lo avevo capito ma sentirmelo dire è un'altra cosa! > divenne rossa come un peperone,come dovevo esserlo io suppongo.
< Mamma stai bene? > le chiesi visto che non parlava.
< Si,tranquilla ora mi riprendo. Sai non è facile accettare che sei definitamente cresciuta. >
< Mamma che significa che lo avevi capito? >
< Tesoro mio, i vostri gesti,i vostri movimenti,le vostre attenzioni sono molto intime. > mi chiarì.
Allora si vedeva? e allora..
< Mamma pensi che papà lo abbia capito? > domandai timorosa.
< Ma no, se lo avesse capito adesso avremmo dovuto convincerlo a non uccidere Alec! Sicuramente le tue zie e nonne però lo avranno capito! Spero che la mamma non lo dica a papà...   >
< Già spero che nonna Bella non dica nulla a nonno Edward,altrimenti dovremmo convincere anche lui. > e ridemmo insieme.
< Dici che ci stiano ascoltando? >
< Le tue zie sicuro! > ancora risate.
< Ti voglio bene mamma > dissi < Anche io tesoro! > e mi sporsi per abbracciarla e il suo calore materno mi riavvolse completamente.
Alec,che nel frattempo si era cambiato ,scese le scale bello come il sole.
< Scusate non volevo disturbarvi! > ci disse visto che  eravamo abbracciate.
< O no amore vieni! Sei pronto per andare a caccia? >
< Si,ero venuto per questo! >
< Allora andiamo! Mamma ci vediamo dopo! >
< Si tesoro .A dopo Alec! >
< A più tardi Renesme! >  rispose cordiale il mio vampiro.
Presi per mano Alec e lo trascinai con me verso il bosco limitrofo. Iniziammo a correre, alla ricerca dello spuntino perfetto.Raggiunto il cuore del bosco ci fermammo.
< Allora amore ti ricordi come si fà? > lo presi in giro.
< Spiritosa.  Prima di tutto vieni qui > mi attirò a se con molta foga e appiccicò le sue labbra sulle mie. Il suo bacio era premuroso, insaziabile , e tremendamente dolce come lo era sempre. Le sue mani mi accarezzavano la schiena,i capelli finchè una non scese molto a sud del mio giro vita, e in quel momento risi sulle sue labbra.
 < Non vedevo l'ora di baciarti! >
< Ehi stai calmo, siamo qui per cacciare... > gli dissi riprendendo la sua mano e riallacciandola alla mia vita.
< Ma amore... >
< Niente ma ,adesso si caccia! >
< Prima un altro bacio! >
< Poi ti concentrerai? >
< Si! > promise come un bimbo che ti prometteva di non rifare più la marachella.
< Bene allora lascia fare a me! >
Lui chiuse gli occhi, strinsi il mio bacino al  suo,sapendo che questo gesto lo avrebbe fatto impazzire. Iniziai a tracciare i contorni delle sue labbra con la mia lingua ,finchè lui non le dischiuse.Mi insinuai in lui e gli diedi il bacio più passionale che ero capace di dargli. Mi staccai da lui ansante, senza fiato.
< Sei una streghetta! Non mi puoi lasciare così. >
< e invece si hai promesso. Fai il bravo,cacciamo adesso.Non vedo l'ora di vedere i tuoi bellissimi occhi dorati. >
Mi staccai da lui,mi voltai e feci per annusare l'aria,ma lui mi afferrò per le braccia e fece scontrare la mia schiena contro il suo torace.
< Ti amo,mia streghetta. >
< E io amo te,mio vampiro! > mi baciò la guancia e mi lasciò andare e così iniziammo finalmente a cacciare.
Avevo abbattuto due cervi ,mi sentivo relativamente sazia. Così mi soffermai a guardarlo. Stava per addentare il suo terzo cervo,sicuramente lui aveva bisogno di nutrirsi di più visto che il sangue animale era meno nutriente di quello umano.
I suoi denti entrarono senza molta resistenza nel collo della 'animale e lui succhiò il suo nettare come se fosse ambrosia,con avidità.I suoi muscoli erano tesi,gli occhi chiusi, e le sue mani stringevano la sua preda che ormai aveva smesso di divincolarsi. Adesso,il suo lato da vampiro era del tutto allo scoperto,ma io non provavo nessuna paura,non avevo nessun ripensamento.Lo amavo e lui amava me.E per me aveva lasciato la sua famiglia e la sua casa. Mi rattristai un pò,non volevo farlo soffrire. Alec riaprì gli occhi ed incontrò subito i miei.
< Amore che c'è ? > aveva notato il mio cambiamento di umore.
< Niente >
< Piccola non mentire.. cosa stavi pensando? >
< Niente e che.... > non ebbi il coraggio di continuare. Con un balzo mi raggiunse e mi strinse tra le sue braccia.
< Non voglio costringerti a dirmelo ma se vuoi io sono qui.Dimmi cosa ti rattrista. > mi disse.
< Pensavo che hai lasciato la tua casa e tuo padre per me! Non voglio farti soffrire! > la sua presa intensificò.
< Non lo dire neanche per scherzo. Non ti nego che sono preoccupato per lui,ma non posso vivere senza te.Non ne avrei la forza,il solo pensarlo mi uccide. E poi ,tesoro, quella non era la mia casa era solo il posto in cui vivevo,da decenni. Ti amo e non mi pentirò delle scelte che ho fatto! >
< E io non te ne farò mai pentire. Sono tua Alec, qualsiasi cosa succeda ,resterò tua e ti amerò finchè sarò in vita. >
< Non accadrà nulla amore mio. Nessuno ti toccherà Te lo giuro! > e mi baciò di nuovo fino a che non sentimmo dei passi alle nostre spalle.


Angolo scrittrice:
Allora so di essere in un madornale ritardo.Sto pure male,sono molto raffreddata...Ma spero di farmi perdonare con questo capitolo...Spero che vi piaccia. Chiarimento e un pò di ..come posso dire? Coccole? e si coccole...
Ditemi cosa ne pensate...


Risposta alle recensioni:
Dydyme:Ho qualche sorpresa in serbo per te e il tuo Marcus!!!!AHAHAHAH....ma ovviamente non posso svelarti niente..perdonami...Ma di questo capitolo cosa ne pensi?
Ichigo 15: Ho capito la scelta del nome ma non la frase che questa volta mi hai scritto:(  Che bello comunque che tu sappia perlare il giapponese a  me piacerebbe conoscerlo e saperlo parlare.è un mondo che mi affascina.
Ese 96:Grazie per aver consigliato Anime gemelle...Ti piace questo capitolo? Sono contenta che con la tua ff stia andando forte...Bacino...
Sophief88:Ho capito che sei fissata con le attese....Clara è troppo carina... per Maria penso sia troppo presto ma non escludo niente ...ahahahha...vedremo in un futuro...magari imminente...ahahha...Sono contenta che tu stai bene e che ti sei ripresa...adesso sono caduta malata io...sono raffreddatissima,ieri  avevo decimi di febbre..


Scusatemi ancora...Bacini Mapi...

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Capitolo 21
*** capitolo 20 ***


21 maria Maria:



Il rumore dei passi alle nostre spalle si faceva sempre più vicino,sempre più udibile. In un nano secondo Alec mi afferrò dalla vita, mi sistemò con le spalle appoggiate ad un grosso albero presente nel bosco e si acquattò davanti a me per proteggermi da qualsiasi minaccia si apprestasse ad avvicinarsi.L'albero si mosse ,il tocco delle mie spalle anche se delicato fece spostare le sue fronde e qualche foglia volteggiò giù per poggiarsi delicatamente sul terreno soffice del bosco. Alec aveva il busto proteso in avanti, i tendini tirati e i muscoli in evidenza,era pronto a scattare, in quel momento credevo fosse pronto a qualsiasi cosa. Io non avevo fatto in tempo a fare e dire qualsiasi cosa.Ma vi era stato un errore. La minaccia che veniva verso di noi non era affatto una minaccia, avevo percepito il suo odore,avevo sentito la sua presenza,i suoi pensieri, era solo....
< Anthony! >  esclamammo io ed Alec non appena mio fratello apparve all'orizzonte. Poggiai le mie mani sulle sue spalle per tranquillizzarlo.
Alec si rilassò subito al mio tocco e inoltre perchè si era reso conto del suo errore.Anthony dal suo canto non aveva neanche pensato a difendersi nonostante  Alec avesse assunto la  posizione di attacco.
< Sono io > ci rassicurò il mio gemello.
< Scusa Anthony, non avevo riconosciuto il tuo odore. Ho solo pensato a proteggerla. > chiarì Alec scusandosi.
< Non ti preoccupare , avrei reagito allo stesso modo. > rispose mio fratello.
< Ma quante guardie del corpo che ho! > esclamai ridendo per stemperare la tensione. Anche loro si unirono alla mia risata ma Alec restava ancora un pò teso,dopo tutto era abituato a guardarsi le spalle dai Volturi,anche se faceva parte di loro,anche se era la punta di diamante della loro guardia, e fidarsi non faceva parte della sua indole.Ma gli avrei insegnato a fidarsi di me e della mia famiglia,avrebbe imparato che non solo il potere muove i sentimenti umani ma anche l'amore sia tra un uomo e una donna, che familiare , fraterno. Non saprei definire il rapporto che avesse con sua sorella, alcune parti della sua vita  mi restavano oscure. Mi rattristai un pò a quel pensiero.
< Ragazzi la mamma mi ha mandato a chiamarvi. Siamo pronti per partire. > Anthony mi ridestò dai miei pensieri.
< Ma io ancora non ho preparato le miei cose! > Certo avrei preso il minimo indispensabile,ma ci si sarebbe voluto del tempo.
< Sorellina non hai considerato quell'uragano di tua zia Alice? > disse scherzoso mio fratello.
< Ehi è anche tua zia!ed è una forza della natura... >
< Di questo non c'è dubbio...  > aggiunse Alec. Finalmente si era calmato del tutto.
< Ha anche preparato alcuni cambi per Alec! > disse Anthony.
< Me lo aspettavo! > ero certa che mia zia avesse pensato a tutto. Abbracciai Alec con tutte le forze che avevo. Ispirai il suo odore. Era sempre buonissimo,forte, virile. Ancora facevo fatica a credere quello che stavamo vivendo. Avevamo tutti i Volturi al nostro inseguimento ma io non potevo far a meno di essere felice per le bellissime cose che erano accadute nella mia vita. Alec era una di queste.Finalmente dopo tanto tempo mi sentivo desiderata e amata dal mio uomo. E c'era la mia famiglia.Sapevo benissimo che loro ci sarebbero sempre stati,ma finalmente avevo un ruolo anche io all'interno di essa.Non ero la bimba da proteggere,anche se credo che questo sarebbe stato difficile da fargli superare iperprotettivi com'erano,ma adesso mi sentivo una donna con l'amore di un uomo. 
 Osservai Alec ancora stretta nel suo abbraccio e lui mi fissava di rimando mentre Anthony aspettava un nostro movimento. Sentivo i pensieri di Anthony " si sono imbambolati" pensò ma non ci feci caso ero completamente  persa nello sguardo magnetico del mio amore.  I suoi occhi non erano più rosso fuoco,ma iniziavano ad essere ambrati. Stavo frenando i miei istinti,in quel momento gli sarei saltata addosso e lo avrei ricoperto di baci. Una sua mano mi accarezzò il viso e a quel tocco fremetti.
Poi un colpo di tosse < Ragazzi andiamo? > la nostra bolla fu scoppiata dalla domanda di Anthony.
< Si! > disse risoluto Alec. Mi prese per mano e iniziammo a sfrecciare nella foresta.
Davanti alla villa vi erano le macchine pronte per partire.
< Le vostre valigie sono qui. Ho pensato io a voi, verrete in macchina con me zio Jasper . > disse zia Alice.
< Grazie zia! > risposi io dirigendomi verso di loro.
< Grazie Alice,di tutto! >
< Forza ragazzi...hop ...salite tutti il tempo è tiranno! > come faceva ad essere così esuberante anche in certe situazioni per me restava un mistero.
Nonno Carlisle chiuse a chiave la porta e si unì a noi e al resto della famiglia che lo aspettavamo di fronte la casa.
< Dove andremo? > chiese allora zia Rosalie.
< Bella domanda amore mio! Già dove andremo? > zio Emmett schioccò un bacio a zia Rose e ci regalò un sorriso.
< Alec tu cosa dici? > domandò nonno Edward.
Il mio amore rimase un attimo a pensare e poi parlò. < Stavo ripensando al piano che mio padre aveva pensato per farci scappare. >
< Cioè? > lo interruppe papà.
< Mi disse che avrei dovuto chiedere ad Aro di far uscire Maria per la caccia accompagnandola io stesso e da lì poi darci alla fuga! > concluse Alec.
< Ma avrebbe capito subito che era una scusa per poter fuggire! > disse Esme.
< Sta proprio qui la differenza! > zio Jasper c'era già arrivato. < Avrebbe pensato che era troppo semplice e scontato che tentaste la fuga in quel modo. Troppo facile e quindi insulso! >
< Già .Questa era l'idea. Se non fosse successo......niente avremmo tentato così! > per un attimo strinse i denti e la mano libera dalla mia in un pugno,tanto da fargli sbiancare le nocche. Sollevai una mano e gli accarezzai il volto mi alzai in punta di piedi avvicinandomi al suo orecchio e gli sussurrai < Sono qui con te! > .Al mio tocco si rilassò all'istante.
< Ma questo cosa c'entra con il decidere dove andremo? > chiese Anthony.
< Direi che visto che notano di rado le cose che hanno sotto il naso, dirigiamoci a Roma. Lì poi penseremo a un modo per affrontarli. > spiegò Alec.
Ma aveva detto affrontarli? no, era troppo pericoloso.Come pensava di affrontarli? cosa potevamo noi contro tutti i volturi? La mia mano strinse la sua.
< No,che dici? non voglio! > sbottai.on potevo pensare neanche alla più piccola possibilità che lui o chiunque della mia famiglia si avvicinassero a quei pazzi.
< Maria è l'unico modo. Avranno mandato un contingente per cercarci e attaccarli è la miglior difesa. Non possiamo scappare in eterno. >
< Si che possiamo Alec. Con il mio scudo e quello di nonna possiamo scappare. > mi stavo arrabbiando sul serio.
< E invece no. Una distrazione o qualsiasi cosa possa far saltare il tuo o lo scudo di bella ci esporrebbe tutti a un imminente pericolo. Demitri ci troverebbe e il loro effetto sorpresa potrebbe sterminarci tutti!So come pensano e come agiscono,anche io facevo parte della guardia.Sanno essere molto pazienti. > anche lui gridava adesso. E poi se fossimo andati dai Volturi avevo il terrore che si rendesse conto di tutto quello che aveva perso,del potere a cui aveva rinunciato e fosse rimasto lì.
< Basta, ho detto di no.Non ci distrarremo e nessuno ci troverà. >
< Non fare la bambina lo sai perfettamente che potrebbe succedere, e saremmo tutti in grande pericolo. > le sue parole mi colpirono. "non fare la bambina" era questo che pensava di me che fossi una bambina?magari viziata ? lo fissai negli occhi,con un dolore quasi fisico lasciai la sua mano. Di nuovo serrò i denti.
< No,scusa non volevo darti della bambina ma devi fidarti di me. > mi disse stringendomi al suo petto.
 Nessuno si era intromesso nel nostro primo litigio,nessuno aveva fiatato. Sentivo solo i pensieri di Anthony "Maria ascoltalo,credo abbia ragione!" alzai il mio scudo dalla mia mente e lasciai che leggesse anche lui nella mia mente. "mi ha dato della bambina" . " Si è innervosito." mi disse lui. " Non lo difendere" gli urlai mentalmente io. " D'accordo,ma non ti stavi comportando diversamente,sta cercando di difenderti,proteggerti e tu fai storie? mio fratello era sempre molto diretto. "non ti ci mettere anche tu! non voglio che vi avviciniate ai Volturi ne lui,ne voi."
" è inevitabile. Prima o poi accadrà e meglio essere pronti e con lui che li conosce bene lo saremo! " . Rialzai il mio scudo non volevo sentire più una sola parola.
Riguardai Alec.
< Non volevi dirlo ma lo hai fatto! > lo allontanai,ancora dolore, mi girai verso mia zia Alice e mi rivolsi a lei. < Andiamo.Facciamo come dice se siete d'accordo. > salii in macchina e chiusi gli occhi. Ero troppo arrabbiata. Non sentì i loro discorsi che continuavano all'esterno dell'abitacolo e neanche aprì gli occhi. Qualcuno,anzi sapevo perfettamente chi fosse,Alec si sedette accanto a me e mi prese la mano.
Non mi mossi.In macchina salirono anche zio Jasper e zia Alice,insieme ad Anthony.Percepivo benissimo i loro odori. Potevo sembrare addormentata anche se lui sapeva benissimo che non lo ero. Ma non avevo voglia di parlare o dire altro. Voltai la testa verso il finestrino. Sentivo il suo pollice accarezzarmi il dorso della  mano.Nonostante fossi arrabbiata con lui lo ringraziai mentalmente di quel contatto stare distanti costava a lui quanto a me.Non sentire le sue mani sul suo mio corpo era una sofferenza e quindi quel  delicato tocco mi tranquillizzava,ma non lo avrei perdonato facilmente. Lui sapeva quanto mi aveva ferito con quelle poche parole in fila. Forse aveva anche ragione per i Volturi,anzi sicuramente,ma io ero solo preoccupata  per lui e i miei familari. E dopo molto tempo che nessuno parlava mi addormentai realmente.





Angolo scrittrice:
So che mi avevate dato per dispersa ma potete avvertire la polizia che sono ritornata....ahahah...giuro che è stata tutta colpa della mia connessione super ballerina...ma adesso eccomi con un nuovo capitolo...I punto:So che vi ho fatto spaventare e alla fine era solo Anthony...IIpunto:primo vero litigio tra i nostri piccioncini...Come se la caveranno?Faranno pace o si strapperanno i capelli? Lascio a voi il diritto di replica...

PERDONO: ma non ho il tempo di rispondere alle recensioni,domani parto e se non posto ora sono fritta...Quindi vi prego perdonatemi...Al prossimo capitolo,visto che riprenderò la mia normale vita universitaria risponderò a quelle dello scorso e questo,spero numerose,capitolo.Ok? Non uccidetemi per favore...Vi voglio bene Mapi(voi direte paracula....)XD...no sul serio...Bacio.....

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Capitolo 22
*** capitolo 21 ***


22 Alec Alec:

Si allontanò e si andò a sedere in macchina. Non spostai lo sguardo da lei fino a quando Carlisle reclamò la mia attenzione.
< Alec andremo a Roma! Per quanto mi ripugna la violenza credo che tu abbia ragione farci trovare impreparati è la cosa più sbagliata che potremmo fare! >
< D'accordo Carlisle... Grazie della fiducia che mi accordi! >
Strinsi la mano del capo famiglia e entrai in macchina sedendomi accanto a Maria. Non potei resistere e le presi la mano.Anche se ne stava con gli occhi chiusi e col volto rivolto verso il finestrino non si sottrasse alla mia presa.
Avevo esagerato.
E me ne rendevo conto.Non avrei dovuto chiamarla bambina perchè non lo era e perchè sapevo quanto avesse sofferto del fatto che sua mamma l'avesse trattata da bambina proteggendola e impedendole di vivere realmente. Le tenevo la mano,anche se non mi aveva  più ne rivolto la parola e ne  guardato. Meno male che mi concedeva quel contatto altrimenti  sarei impazzito.
Quando, dopo le mie parole, mi aveva lasciato la  mano e poi  mentre l'abbracciavo mi aveva scostato mi ero sentito morire. Era il nostro primo litigio ed era stato bruttissimo. Chissà se mi avrebbe perdonato? Come avrei fatto per farmi perdonare?
Le avevo chiesto già scusa ma ovviamente non mi avrebbe reso la vita facile. Adesso era profondamente addormentata. Come faceva di solito,inconsciamente scivolò sul mio petto e si accucciò su di esso. Forse non le sarebbe piaciuto svegliarsi così questa volta,ma io fremevo per tenerla tra le mie braccia e non l'avrei lasciata,mi sarei preso tutti gli insulti possibili ma non l'avrei allontanata dal mio abbraccio.
< Ti perdonerà! > disse Alice richiamando la mia attenzione.
< Hai avuto una visione? Ha abbassato il suo scudo? > chiesi apprensivo. Forse aveva perso il suo scudo nel sonno o perchè l'avevo fatta arrabbiare. Quanto danno avevo fatto?
< No,non ho avuto una visione,il suo scudo funziona benissimo. E' molto più potente di quello di Bella. Se lei decide che lo scudo protegga una persona ,questa resta sotto di esso finchè non cambia la sua volontà. Invece Bella ha bisogno che la persona da proteggere le stia vicina,altrimenti  le cose le sfuggono di mano. > mi spiegò meticolosamente.
< L'ho capito subito che era speciale! > mi chinai sul mio amore e le lasciai un bacio sulla fronte.
< Alice? > la chiamai.
< Dimmi! >
< Se non hai visto il futuro come fai a sapere che mi perdonerà? > domandai scettico.
Lei  rise spensierata < Ma Alec è mia nipote,la conosco come  conosci  me stessa! > concluse.
< Già. Io non so molte cose di lei e forse non le saprò mai visto che non mi rivolgerà più la parola. > l'avevo ferita .
< Smettila di piangerti addosso. Non vedi quanto ti ama. Anche mentre dorme cerca un contatto con te. Anche mentre è incosciente persa nel mondo dei sogni ti stringe in modo possessivo. > mi rimproverò Alice.
< Lo so che mi ama e io amo lei ma l'ho ferita senza volerlo,solo perchè non eravamo d'accordo. Non penso che si lascerebbe stringere così. >
< Allora non vuoi capire! L'hai ferita è innegabile. Ha sempre sofferto del fatto che fosse trattata come una bambina e che Renesme ed Emanuele la proteggessero da tutti i mali del mondo,come se fosse possibile. L'hai  punta sul vivo e sicuramente da streghetta com'è ti farà penare per concederti  qualche possibilità di scusa ma non ti preoccupare.Stalle accanto e amala. Il resto lo farà da sola. > la dovevo amare,niente di più facile per me. Mi rasserenai.
< Ah Alec! non darle più della bambina. E' andata molto vicino allo strangolarti per la rabbia.AHHHH! >
< Alice... > la richiamò Jasper che aveva ascoltato in silenzio come Anthony.
< Ma tesoro è vero e anche se priva del mio dono,potevo vedere le mani di nostra nipote che si allacciavano al collo di Alec senza poteri soprannaturali....AHHAHAH  > continuava a ridere. E lo feci pure io. La mia micetta si sarebbe trasformata in una tigre.
< Zia sei sempre molto diretta. >
< Tu zitto,che ho visto che avete chiacchierato silenziosamente. Le sei andato contro vero? Per questo ha reagito in quel modo! >
< O be io....si...insomma....le ho detto che Alec aveva ragione sulla tattica  > restai immobile. Mi aveva difeso con la sorella. Anche io e Jane siamo fratelli ma lei non aveva mai messo bocca sui rimproveri di Aro o Caius. Non mi aveva mai difeso.Anche lei era cambiata dopo la morte di Dydime e io mi sono sentito tremendamente solo. Privato della mia famiglia.
< Fatto sta che l'hai fatta infuriare di più.Odia sentirsi l'anello debole,una bambina.E in più tu hai appoggiato tuo cognato. > cognato? per loro facevo già parte della loro famiglia.
< Che c'è Alec?  > Jasper si accorse del mio cambiamento di umore.
< Niente Alice mi ha sorpreso avendomi chiamato cognato! Non sono abituato a far parte di una famiglia.Dopo che è morta Dydime mio padre si è chiuso in se stesso e Jane si è attaccata ad Aro come se fosse lui il nostro creatore. > spiegai.
< Noi siamo la sua famiglia e lei ti ha scelto,quindi è automatico. > mi rispose Jasper.
< Grazie >
Alice spostò il suo sguardo dalla strada a Jasper e lui incatenò i suoi occhi ai suoi,come due calamite di polo opposto. Guardare quel loro modo di comunicare era quasi imbarazzante. Si amavano alla follia come le restanti coppie di questa famiglia .Adesso potevo capire cosa provava Maria. Come si sentisse sbagliata.Ma adesso aveva me e io avevo lei.
Da quello che aveva detto Alice su Renesmee ed Emanuele avevo capito che lei non era stata d'accordo con il loro comportamento. Ma daltronde  erano loro i genitori,non lo avevano fatto per male  ma anzi perchè l'amavano troppo.
< Siamo arrivati all'aeroporto - disse Alice-  forza ragazzi scendiamo e tu Alec svegliala e sii molto dolce. >  era un ordine.
Tutti scesero lasciandomi da solo con Maria che ancora dormiva tra le mie braccia.
< Amore siamo all'aeroporto. > iniziai a baciarla amorevolmente ogni centimetro del suo viso. Lei si iniziò a muovere lentamente stiracchiando qualche muscolo. Era bellissima.I suoi capelli,nero corvino  morbidi le incorniciavano il viso e le labbra leggermente dischiuse le davano un aspetto angelico.
< Ehi dormigliona svegliati! o ti devo portare in braccio? > inizialmente mi sorrise ma poi aprì gli occhi e si spostò dal mio petto e fece per scendere dalla macchina ma bloccai ogni suo movimento.
Si voltò verso di me ma non disse ancora nulla. Non mi guardava, non mi scrutava, non proferiva parola.
< Aspetta... Ti devo parlare. > ma lei niente.
< So che sei arrabbiata con me e hai ragione. Mi dispiace,non volevo darti della bambina.Non lo penso ero solo arrabbiato perchè non volevi darmi ascolto e ho reagito male. Mi puoi perdonare? >
Lei ancora non parlò e neanche mi guardava teneva gli occhi fissi davanti a lei.
Così continuai. < Ti prego Maria guardami. -le presi il viso tra le mani,costringendo i suoi occhi - Ti amo e ferirti era l'ultima cosa che volevo fare. Farei di tutto per te di tutto. > i suoi occhi  cioccolato si riempirono di lacrime. L'avevo fatta piangere di nuovo. Lasciai scivolare le mie mani dal suo volto abbassando gli occhi.
Ma lei fece la stessa cosa che avevo fatto io poco prima mi sollevò il viso e mi baciò con ardore. Non mi aspettavo questo gesto. Il suo silenzio mi aveva scoraggiato e invece adesso mi stava baciando e io quel bacio lo desideravo con tutto me stesso. Le mie mani iniziarono  a muoversi senza la mia volontà.Afferrandola per la vita feci scontrare il suo petto con il mio torace.
< Perdonami. > un bacio < Perdonami > un bacio < Perdonami >un altro bacio. Spostò le mani dalle mie guance alla mia bocca.
< Shh...Lo so..lo so..So cosa cercavi di dirmi , ma appena ho percepito il pericolo che ti minacciava sono impazzita. Ti giuro,mi si è annebbiata la ragione. Ti amo e ho il terrore di perderti o che ti succeda qualcosa.  Perdonami anche tu per come mi sono comportata ma non me lo aspettavo da te che tu mi chiamassi bambina > .
< Te lo giuro l'ho detto senza pensarci. Non farei mai qualcosa che ti ferisse deliberatamente. >  le dissi.
< Amore mio non pensiamoci  più. > si strinse a me . Annusai i suoi capelli , il suo profumo dolce entrò dentro di me come già lo era lei.
< Anthony mi ha detto che mi ha difeso > dissi gongolante,volevo solo stuzzicarla un pò.
< Ohh lascia che lo prenda e vedremo.  >  mise un tenero broncetto che mi fece ridere < E tu non ridere perchè ti posso assicurare che te la sei vista brutta,c'è stato un attimo che ti avrei...grrrr.... >
< Lo so me lo ha detto Alice. >  le risposi.
< Alice? > chiese.
< Si, abbiamo parlato un pò mentre dormivi. >
< E di cosa? >
< Niente di che...di te.... >
< E sarebbe niente di che? > domandò stizzita.
< Signor Alec .....amore ma qual'è il tuo cognome? >
< Mantignon.... > da quanto tempo non pronunciavo il mio cognome.Erano ormai anni, precisamente da quando avevo perso la mia umanità,che lei era riuscita prepotentemente  riportato a galla..
< Allora signor Alec Mantignon  stia attento a lei perchè potrei condannarla a un e ternità insieme a me...che sono niente di che. > continuò.
< Amore mio ma è quello che voglio. Sono perdonato? > le chiesi.
< Non so ci devo pensare. > disse seria.
< Maria, non mi tenere il muso ti ho già detto che non l'ho fatto apposta...... > ma ancora non aveva capito?
< Oh Alec...Sta zitto e BACIAMI ANCORA. >
E obbedirle era una dolce tortura.





Angolo scrittrice:
Lo so non è durato molto questo litigio,ma come potevo farlo durare tanto?mi mancava il coraggio...Spero che questo capitolo vi gusti.Vi anticipo qualcosa,così,giusto per tenervi sulle spine...I nostri piccioncini faranno pace sul serio(capisci a me) e poi succederà una cosuccia... Non so se stiamo per concludere o no sicuramente qualche capitolo ancora c'è...quindi tranquille.... E poi vi avvertirò....State serene... Adesso rispondo alle recensioni che sono pure indietro.


Risposta alle recensioni:
Dydyme:Sono contenta che gli ultimi due capitoli ti sono piaciuti...Ho letto anche la tua storia,mi dispiace che stia finendo....uff...cmq eccoci al nuovo capitolo che ne pensi?
Sophief88: Roma....i volturi si faranno vivi presto....molto presto ma ovviamente non posso svelare niente...Non mi ringraziare per averti votato è un piacere... Mi piace molto la tua storia e merita di vincere il concorso secondo me. Baciu :D
Ese96:Non si sono strappati i capelli...Sono super felice che tu voglia vedere il seguito di questa storia magari con le peripezie di Anthony...Facciamo così finisco questa e poi ci penso!poi..parliamo di cose serie ....quando aggiorni???
Ichigo 15:Grazie per i complimenti:) ti devo confessare una cosa...Non capisco quello che mi scrivi in giapponese...anche se la cosa mi piace troppo...ti prego me le traduci? scusa l'ignoranza...Ma tu sei un'autodidatta con il giapponese quindi?
Cussolettapink:Che succede non ti piace più? non hai recensito all'ultimo anche se ti sono grata dei complimenti che mi hai fatto sul penultimo....Mi hai aggiunta su msn?altrimenti cercami su face book. Il mio nome completo è Mariapia Randazzo...Baciu.



Allora ci si vede Baciu Mapi...
Un'altra cosa: se vi va potete cercarmi su face book ma vi prego mandatemi anche un mess per dirmi che siete di efp altrimenti se non vi conosco non vi aggiungo! Il mio nome completo è Mariapia Randazzo e sono di Siracusa e ho 22 anni....Nel caso ci fossero omonimi...Baciu!

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Capitolo 23
*** capitolo 22 ***


23 Maria Maria:



Appena arrivati in  un albergo della capitale con non poche discussioni di nonno Edward e di mio padre per via del fatto che avrei dovuto soggiornare nella stessa camera di Alec, ci separammo "per riposare" un pò.Meno male che nonna Bella aveva avuto la geniale idea di promettere ad Edward un favoloso massaggio altrimenti ci avrebbe seguito in camera.Non appena varcata la soglia della nostra stanza e chiusa la porta alle spalle Alec mi afferrò per la vita e mi fece avvicinare a lui.
Catturò le mie labbra nelle sue.Il suo bacio era premuroso e possessivo voleva fare pace.Mia nonna Bella me lo diceva sempre nelle nostre chiacchierate nascoste alla mamma,che il bello delle litigate poi era far pace.Sorrisi a quel ricordo
< Ma allora mio padre aveva ragione...Tu vuoi fare altro! > e risi.
< O signorina,ma lei non lo desidera quanto me? Pensavo a un buon modo per fare pace... >
< A letto? > chiesi fintamente ingenua.
< Si, certo..Non (bacio) c'è(bacio) modo(bacio) più dolce... > e depositò l'ultimo bacio.
< MMM,non saprei forse... > ma non mi fece finire la frase.Mi voleva come io volevo io.Mentre mi baciava sentivo tutto il suo desiderio, non potevo resistergli, e non volevo.Mi costrinse con le spalle al materasso,si stese sopra di me e iniziò a torturarmi. La sua bocca si muoveva sopra il mio corpo imprevedibilmente,dal mio mento passava alla mia spalla,dal mio collo al mio seno.Ogni tocco un brivido,ogni carezza un sussulto. Il bello di avere uno scudo era proprio quello che ci potevamo concede quei momenti senza che mio padre o nonno Edward o magari Anthony ci ,come dire ,interrompessero. Non potei far a meno di sorridere a quel pensiero.
< Cosa ti fa ridere? >
< Pensavo che avere uno scudo in questi casi faccia comodo. > e risi più forte.
< Già,decisamente,sarei diventato subito spezzatino di vampiro altrimenti. > Si era fermato dal baciarmi sollevando la testa guardandomi,non ne fui contenta.
< Dove eravamo rimasti? > chiesi facendo la distratta. Lui inarcò un sopracciglio facendo finta di pensarci.
< A si me lo ricordo... > dissi sfilandomi la canottiera che indossavo e che era diventata decisamente d'intralcio,restando in reggiseno.
Il suo sguardo si fermò sul mio seno.
< Tu mi farai morire d'infarto! > esclamò,non si aspettava il mio gesto.
< Ma amore è impossibile. >  
< Dici? >
Ricominciai a baciarlo e questa volta fui io a muovermi.Ribaltai le nostre posizioni  e sfilai la sua maglietta. Lui  ripeteva il mio nome e la sua voce dentro me mi faceva vibrare l'anima.
< Maria mi stai scombussolando in un modo che neanche tu sai. >
Mi abbassai avvicinandomi al suo orecchio e gli sussurrai  < O si che lo so amore mio > mi spostai nell'altro orecchio facendo scontrare il mio seno con i suoi pettorali < Perché è esattamente quello che mi fai tu! >  Quel contatto provocò un sussulto a tutti e due.Il mio corpo era molto caldo e il suo molto freddo,fuoco e ghiaccio. Inevitabilmente,le sue mani presero vita su di me con carezze gentili,premurose. Le parole stavano a zero,adesso avevamo premura di amarci, di completarci infatti,non mi lasciò per molto sopra di lui, si sollevò sedendosi sul letto costringendomi ad allacciare le mie gambe al suo busto. Scivolò in avanti e in un attimo mi fù sopra. Liberò entrambi dell'intimo e in una mossa dolcissima fummo una cosa sola. E il nostro mondo tornò apposto,tutto era scomparso eravamo solo io  lui e il nostro amore.Niente e nessuno poteva disturbarci. Vidi una smorfia sul suo viso < Amore? > lo chiamai.
< MmM > mugolò.
< Perché quella smorfia? >
< Sei calda e profumata! > accompagnò le parole con una spinta e inspirò il mio profumo. < Mi stai facendo impazzire. > disse.
< E ancora non hai visto niente >
Mi rimisi sopra di lui e in un attimo fui io a condurre il gioco. Non riuscivo a smettere di baciarlo e toccarlo.
Non parlai più e mi lasciai trasportare da lui in quel mare di piacere che travolse entrambi in modo inconsueto. Non era la prima volta che facevamo l'amore ma ogni volta mi destabilizzava.
Mi abbandonai sul mio petto con il fiato corto,lui continuò ad accarezzarmi finché le sue coccole non mi cullarono a tal punto da fammi addormentare,nuda su di lui.

  Il sole accarezzava il mio corpo e quello del mio vampiro facendolo risplendere,si faceva strada nella stanza dell'albergo affittato il giorno addietro.Prepotenti i raggi del sole entravano e scaldavano l'ambiente. Dalla stessa finestra intravedevo il cupolone come lo chiamano qui, a Roma,la cupola della Basilica di  San Pietro, in tutta la sua magnificenza,avrei chiesto ad Alec di visitare la città,questa reclusione poteva finire,dopotutto eravamo al sicuro.Tutto sembrava congelato,non ci eravamo mossi dall'albergo,non avevamo preso nessuna decisione. Zia Alice non vedeva niente di nuovo,questo significava che sia il mio scudo che quello di nonna Bella funzionavano,significava che i Volturi non sapessero dove fossimo.
Ma nonostante tutto non riuscivo a tranquillizzarmi.Era come se fosse la calma prima della tempesta,non capivo cosa sarebbe potuto succedere,eravamo relativamente al sicuro eppure il mio sesto senso mi diceva di non rilassarmi,di stare attenta,di non abbassare le difese. Alec la pensava come me, anche lui non era calmo,ma la domanda restava sempre la stessa.Cosa stavano architettando i Volturi?
Che confusione.
 Alec se ne stava steso al mio fianco,io avevo la testa poggiata sul suo petto. Indossava una maglietta a maniche corte e un paio di pantaloncini. Era una dolce tentazione. Teneva gli occhi chiusi e il viso rilassato,se non sentissi il suo corpo freddo come il marmo contro il mio e se non sapessi la verità,avrei potuto benissimo dire che dormiva,se non avessi notato quel piccolo particolare che brillava come un diamante.Era bellissimo.
Sospirai.
In risposta le sue braccia mi strinsero di più.
< Che c'è tesoro?! > mi chiese.
< Niente Alec tranquillo sto bene,ma questa situazione di calma apparente mi innervosisce. > dissi.
< Lo so,sta  succedendo  anche a me! >
< Non far niente e restare chiusa qui,non lo sopporto, e come se aspettassimo che il nostro destino si compia inermi,ti prego facciamo qualcosa! >
< Cosa vorresti fare? >
< Non lo so! > risposi sconfitta.
Mi baciò le tempie e poi parlò di nuovo < Dobbiamo aspettare,non possiamo far altro. >
< Ma cosa? > domandai.
< Spero che mio padre ci raggiunga e poi vedremo con lui. > già Marcus. Lui era la chiave di tutto,se lui ci avesse raggiunto saremmo potuti scomparire definitivamente,oppure magari trovare una via di dialogo con i Volturi.Ma loro volevano dialogare?o volevano spazzare via la famiglia Cullen,come già da tempo provavano a fare?
< Alec,ma secondo te i Volturi sarebbero disposti alla linea del dialogo? >
< Maria,amore mio, sarò sincero,quello che ho fatto io,cioè farti scappare, nasconderti ,amarti ,per la legge dei Volturi è punibile solo con la morte,quindi no,non credo che parlerebbero con noi.  > a quelle parole tremai,avrei sopportato ogni male per salvargli la vita e il solo pensiero di perderlo mi faceva tremare come una foglia.Lui se ne accorse.
< Calmati tesoro,non ho detto che sono disposto a farmi uccidere da loro,non ti scordare che ho un dono che loro temono e poi tranquilla non sono ancora disposto a lasciarti,sei mia prigioniera. > voleva alleggerire l'atmosfera.Ma non ci era riuscito,io tremavo ancora  e dalla paura di perderlo.
< Non dirlo neanche per scherzo! > sbottai.
Mi prese il viso tra le mani e mi fissò negli occhi e io fissai i suoi profondi e ormai quasi ambrati. < Voglio star con te ,ti amo, passerà questo periodo,le cose cambieranno, ci ameremo tranquillamente. Staremo insieme per l'eternità ,queste paure scompariranno,avrai la vita che meriti. Te lo giuro. >
< Ti credo.Ti amo > risposi.. Mi baciò la spalla e si rilassò completamente.Dopo un tempo indefinito mi brontolò lo stomaco.
< Hai fame! > non era una domanda ma un'affermazione.Aveva imparato a capire tutti i segnali che il mio corpo dava.
< Vestiamoci e scendiamo a mangiare qualcosa al ristorante? >
< Come mai non ordiniamo in camera? > chiesi. Alla fine non avevo chiesto di uscire e sapevo come la pensava lui sullo stare nascosti.
< Ho capito benissimo che stai impazzendo qui dentro quindi andiamo,non possiamo uscire perchè c'è il sole, ma almeno al ristorante possiamo andare. > mi rispose.
< Veramente? > adesso gioivo come una bimba.
< Si, amore mio,non voglio che stai male. > gli saltai al collo abbracciandolo.
< Ti amo >
< Io di più. > rispose. Aggrottai la fronte ma avevo troppa fame per controbattere.
La sala del ristorante non era molto piena ,forse perchè era già tardi per gli umani.Ci accomodammo a un tavolo appartato che ci lasciava la nostra privacy.
Consumai il mio pasto silenziosamente ed in fretta avevo proprio fame. Nell'istante in cui ci stavamo alzando dal tavolo fu un attimo. Una signora ordinaria aprì la porta della sala e una folata di vento con il suo profumo ci investì in pieno.Il suo profumo non era tale da stuzzicare la mia sete,ma la mia preoccupazione più grande fu Alec.Lui infatti abituato a far degli umani le sue prede senza sconti per nessuno,non appena la fragranza di quella donna ci assalì il suo demone si impossessò prepotente del suo animo. I suoi occhi si dilatarono e divennero neri,i suoi muscoli si tesero e si acquattò davanti a me con la mente e il corpo proiettata verso quella donna. Ma non l'avrei lasciato agire,non avrei lasciato che quella donna morisse. Alec teneva le braccia lungo i fianchi.
Mi avvicinai di fretta e lo abbracciai ,mi avvicinai al suo orecchio e iniziai le mie preghiere.
< Amore,Alec,torna in te,tu sei più forte! > ma non ne voleva sapere,minimamente spostò peso del suo corpo.
Presi il suo viso nelle mie mani < Tesoro,Alec ,guardami sono qui,smetti subito di respirare! > mi obbedì subito.
< Bravo, adesso guardami,Alec guardami. > Stava combattendo ma ancora non aveva vinto. Non sapevo più cosa fare, Alec non riusciva ancora a spostare lo sguardo da quella donna. Aprì la mia mente per potermi far sentire da Anthony.Lui mi avrebbe aiutato a portarlo via "Anthony..Ho bisogno di te,Alec è sconvolto. Rischia di attaccare una donna". pensai intensamente.
Poi,improvvisamente, Alec cercò i miei occhi e mi abbracciò.Poggiò la sua testa sulla mia spalla.
< Portami via > era un sussurro,una richiesta di aiuto.
< Bravo amore mio, sono con te.Hai resistito.Vieni ti porto via.Continua a  non respirare. > gli presi la mano e lo strattonai via. Nel corridoio mio padre ed Anthony,lo zio Jasper e nonno Edward.
< Maria? Che cosa è successo? > chiese papà.
< Niente papà, ha resistito, non volevo allarmarvi , scusate > dissi.
< No,sono io che mi devo scusare.Perdonatemi. >
< Bravo Alec è stata la tua prima prova di forza,ma devi andare a caccia. > era la prima volta che mio nonno  difendeva Alec.Io sorrisi ad entrambi.
In un clima relativamente rilassato,le preoccupazioni non erano finite.In fondo al corridoio comparve mia zia Alice con una faccia sconvolta.Si avvicinò velocemente e abbracciò Jasper spaventata con gli occhi bassi.
< Che succede Alice? >chiese suo marito. Alice alzò lo sguardo e disse < Alec,Marcus è in pericolo!!! >
Adesso capivo il mio presentimento. I Volturi non si erano affatto arresi,anzi. Avevano ben pensato di attirarci a loro anzi chè cercarci per tutto il mondo come un ago in pagliaio. Era molto più comodo provocare una nostra reazione.E Alec a questa provocazione avrebbe risposto sicuramente.





Angolo scrittrice:
Allora,allora ,allora!!! Com ' è questo capitoletto? a me piace tantissimo...c'è il giusto equilibrio tra amore e passione e azione;anche se per azione vera e propria forse sarà meglio parlarne nei prossimi capitoli...Fatemi sapere che ne pensate..Scusate se posto a un orario non mio ma sono tornata a casa adesso.Baciuzzo. Mapi.


Risposte recensioni:
Vapiretta4forever:Nessuno accanimento contro Alec.Maria fa miracoli in questo!Il suo scudo è provvidenziale... spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto.Ho letto e commentato la tua ff... ;)
Angyr88:Ho visto che hai cambiato nick,come mai? non avendo mai trovato delle immagini di persone reali inserì nel capitolo del primo bacio un immagine manga. Ma adesso che mi ci hai fatto pensare cercherò bene i protagonisti.Sarei più felice se trovassi altre immagini manga ma vedremo quel che trovo....Sto lavorando per te ;)
Cussolettapink:e il prossimo capitolo è arrivato....spero di non averti deluso anche perchè sei una delle mie fan più accanite...e ne sono felicissima...Mi hai aggiunto da qualche parte?fammi sapere bacio.
Ichigo15:Grazie per la traduzione e complimenti per il tuo studio.Su face book ci siamo trovate...ho capito subito che eri tu per l'immagine manga...Ma disegni anche manga? continua a scrivermi anche in giapponese ma ti prego traduci...sono un ignorante perdono...Bacio.
Dydime: Ecco Marcus,tranquilla te lo tratto bene.Sono contenta che ti abbia fatto ridere quella parte...l'ho scritto con quell'intento.mi dispiace che la tua ff sia finita...uff..Alla prossima.
ese96: purtroppo finirà e con mio grande dispiacere devo dire perchè ci sono molto affezionata...Giuro che appena finisco questa vedo se trovo qualcosa da fare per Anthony...ok? bacio..

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Capitolo 24
*** capitolo 23 ***


24 Alec Alec:

Eccomi di fronte al mio demone,alla mia natura,al mio essere prima di incontrare Maria. Quella era la parte di me che non avrei mai potuto cancellare.Gli umani erano stati sempre e solo cibo.Il loro odore era il mio richiamo, e il profumo di quella donna era stato il mio richiamo. Nell' istante in cui la porta si chiuse alle spalle di quella donna il profumo  mi era arrivato addosso travolgendomi e schiaffeggiandomi,ispirai profondamente lasciando che mi soggiogasse e in attimo il mio corpo scattò,il predatore era a caccia. Mi irrigidì visibilmente, non potevo resisterle,avevo sete,gli animali non mi saziavano come avrebbe fatto il suo sangue . Nulla mi poteva fermare,stavo per avventarmi su di lei,ma un calore mi invase  < Amore,Alec,torna in te,tu sei più forte! > una voce ,la sua voce.
Il calore che sentivo era dettato dalle sue mani che mi presero il volto imprigionandolo nella sua stretta,che notai ferrea.Avrei potuto scansarla facilmente comunque.
< Tesoro,Alec ,guardami sono qui,smetti subito di respirare! > perché? respirare? nonostante la mia mente era proiettata verso la  mia preda feci ciò che la sua voce mi aveva ordinato. Ma ancora non ero pronto ad abbandonare il mio progetto malefico.
< Bravo, adesso guardami,Alec guardami. > nella sua voce c'era quella sfumatura di disperazione che mi riportò indietro,mi ritrascinò indietro.Guardai i suoi occhi,era terrorizzata  per quello che avrei potuto fare. Nei suoi occhi vedevo il mio demone. Non potevo cancellarlo,ma avrei potuto domarlo,controllarlo.Lo avrei dovuto fare,per il mio amore, per Maria.Le avevo promesso una vita tranquilla,felice,la vita che meritava. Dovevo e volevo essere migliore,per lei.Mi abbassai sulla sua spalla nascondendomi nel suo collo sotto i suoi capelli e inspirai profondamente lasciando che il suo profumo,il profumo della mia donna mi calmasse.
< Portami via > sussurrai, avevo bisogno del suo aiuto.
< Bravo amore mio, sono con te.Hai resistito.Vieni ti porto via.Continua a  non respirare. > mi trascinò con se stringendo la mia mano e in un attimo ci ritrovammo in un lungo corridoio  dove ci venivano incontro Emanuele,Anthony, Jasper ed Edward. Aveva sicuramente richiamato suo fratello con il pensiero per proteggermi. Jasper magari mi avrebbe dovuto calmare ed Edward leggere nel pensiero per convincermi a resistere.Anthony ed Emanuele sarebbe stato impossibile tenerli lontani,temevano per Maria in maniera eguale alla mia.La volevano in salvo quanto lo volevo io.
< Maria? Che cosa è successo? > chiese Emanuele.
< Niente papà, ha resistito, non volevo allarmarvi , scusate > disse con ormai la voce tranquilla,molto lontana dal tono usato prima.
< No,sono io che mi devo scusare.Perdonatemi. > ero veramente mortificato.
< Bravo Alec è stata la tua prima prova di forza,ma devi andare a caccia. > non mi aspettavo quel commento positivo da Edward. Non era mai stato positivo nei miei riguardi, e come dargli torto?
Maria era stupita quanto me, e sorrise ad entrambi.
Tutto sembrava essersi risolto,per fortuna.Ma i guai erano dietro l'angolo e si fecero strada sotto forma di Alice. Infatti la sua figura minuta veniva in contro a noi  con la faccia stravolta.Abbracciò suo marito che non perse tempo a chiederle cosa la turbasse.
< Che succede Alice? > Alice alzò lo sguardo e disse < Alec,Marcus è in pericolo!!! > e il mondo mi crollo addosso.
Avevo sbagliato a pensare che il peggio era passato.Il peggio doveva ancora accadere.Non pensai un attimo,dovevo andare. Scattai nel corridoio diretto verso l'uscita.
< No > ma non feci neanche un passo che  Maria mi aveva afferrato per il polso.Mi voltai lentamente verso di lei, era terrorizzata.Se ne stava con la testa bassa e la mano che non teneva me stretta in un pugno.
Sollevò il volto e continuò a parlare < No,è una trappola. >
< E questo cosa cambia? > chiesi,come se non lo sapessi.
< Come cosa cambia? ti vuoi suicidare? > l'ultima parola era piena di paura,rabbia,delusione. Mi dispiaceva immensamente farla soffrire,ma mio padre era in pericolo.L'altra persona più importante della mia esistenza rischiava la morte,io non sarei stato fermo a guardare.
< Certo che no,ma ciò non toglie che devo andare. > risposi. Eravamo ancora nella stessa posizione. Nessuno dei due si era sbilanciato verso l'altro.
< Non permetterò che rischi la tua vita! >  disse alzando la voce di qualche ottava.
< Lo so Maria,ma mio padre è in pericolo.Devo pensare a lui.  > riabbattei.
< E io? non pensi a me? Mi abbandoni così facilmente? >
< Non metterla su questo piano.Non ti sto abbandonando. > risposi acidamente,come poteva pensare che la stessi lasciando.
< E invece si. Ti stai condannando a morte.Stai reagendo da sciocco,se andrai lì così,impreparato,sarà facilissimo ucciderti. Sei ancora convinto che tu non mi stia lasciando?Sei ancora convinto che tu non stia condannando a morte anche me? > non la seguivo più.La sua voce era gelida ma i suoi occhi la tradivano.
< Perchè starei condannandoti a morte,tu avrai la tua famiglia a proteggerti,non andrei se non fossi certo di questo! >
< Perchè secondo te io vorrò essere protetta sapendo che sei morto?Avrei qualche interesse a restare su questo mondo senza di te? > mi raggelai. A velocità vampiresca la strinsi a me.
< No,ti prego non dire così! > la supplicai.Sentirla stretta al mio petto,protetta e amata,era come se non avesse mai pronunciato quelle parole.
< E' quello che accadrà amore! > no,non doveva essere così.
< Maria basta! se mai mi succedesse qualcosa tu devi vivere!hai capito? > rise. Perchè rideva?
< Ribalta le posizioni Alec...tu cosa faresti se fossi al mio posto? Se sapessi che sono io a morire,vorresti continuare senza di me? un intera esistenza? Noi non abbiamo neanche la consolazione che prima o poi la morte ci ricongiungerà. O no amore mio,non credo proprio! > rispose asciutta.Aveva ragione, io non avrei  perso tempo a seguirla,sia in questa che in un altra vita. Mi abbassai su di lei le sollevai il viso che aveva tenuto nascosto nel mio petto e le dissi < Ti amo,ma mio padre ha bisogno di me! >
Lei chiuse gli occhi poi li riaprì e con una lentezza estrema parlò < Non ti sto chiedendo di scegliere tra me e tuo padre,ma lascia  che ne parliamo,lascia che organizziamo un piano,lascia che venga con te. Lasciami far parte della tua vita anche nei momenti bui. Non hai sentito neanche quello che ha visto zia Alice... > ispirai profondamente. Mi guardai intorno.Nessuno dei presenti aveva aperto bocca. Nessuno aveva parlato,ma i loro occhi mi dicevano che sperassero che io le dessi ascolto.
< Va bene , ma facciamo in fretta. > e  baciai la fronte di Maria.Lei si rilassò al mio tocco,poi si voltò e disse < Andiamo in camera nostra,parleremo meglio.Vi aspettiamo tutti lì > ed iniziò a camminare in quel lungo corridoio.
In poco tempo la nostra stanza si riempì di vampiri. Il silenzio era assordante.Poi entrò Esme,mi vene vicino,mi accarezzò il viso e mi disse < Mi dispiace > in quel semplice gesto rividi mia madre,la ma vera madre.Ormai ricordavo pochissimo di lei,quasi niente. Ma mi mancava terribilmente, anche perchè vivere con i Volturi aveva causato la perdita della mia umanità. Potevo essere un vampiro e non un mostro?potevo cibarmi senza uccidere delle persone? si oggi lo avevo scoperto.Non avrei lasciato che qualcuno,tanto meno degli assassini come i volturi mi portassero via me stesso,un'altra volta.
< Grazie Esme! > e le sorrisi. Era una donna straordinaria,una mamma straordinaria.
< Alice cosa hai visto? > chiese Carlisle.
< Marcus- e a quelle parole alzò il viso e mi guardò- in ginocchio davanti ad Aro, tenuto fermo da Demitri e Felix. > dovetti sopprimere un ringhio.
< parlavano? >
< Si >
< Continua Alice... > Carlisle non tradiva la sua compostezza,non vi era traccia di agitazione.
< Aro lo stava minacciando,se Alec non si fosse presentato entro tre giorni lo avrebbe ucciso! > questa volta il mio ringhio riempì la stanza.
< Calma Alec... > mi disse Jasper investendomi con il suo potere.
< Calmarmi? non ci riesco... > ero troppo furioso per calmarmi,stavano usando mio padre per attirarmi li.
< Caius cosa dice come può permettere tutto questo? > chiese Esme.
< Non lo so mamma,nella stanza c'è solo Aro e quei due. Ma dubito che Caius non sappia niente. > rispose alice. Esme sospirò.
< Di cosa ti stupisci Esme, Aro ha ucciso Didyme,sua sorella,è un infame,un vile! > sputai duramente.
< Cosa? > fu il sussurrò di tutti nella stanza.
< Già , vi ho stupiti. Ma pagherà tutto e a presentargli il conto sarò io. >
< Marcus lo sa? > chiese Bella.
< No, e non voglio che lo sappia. Ha vissuto indifferente a tutto quello che gli succedeva intorno per molto tempo.Non intendo ributtarlo dentro quella spirale di terrore. >
< Alice è già successo? > Jasper ci riportò all'argomento prima della mia rivelazione, era il più pratico.
< Si,in contemporanea alla mia visione. > non ci vedevo più dalla rabbia. Li avrei uccisi tutti. Non avrei risparmiato nessuno,la mia era una promessa.
< Cosa facciamo? >
< Alec si dovrà presentare altrimenti potrebbe mettere in atto la sua minaccia. > concluse Emmett.
< E io andrò con lui,il mio scudo lo proteggerà. > aggiunse Maria.
< No,non rischierai la tua vita. > dissi asciutto.
Maria mi strinse la mano < Ne abbiamo già parlato. >
<  Maria ha ragione è pericoloso. > mi venne incontro Emanuele.
< Non  intendo restare qui e mandare lui senza scudo.Tu non lo faresti papà,tu non manderesti mamma così. > Emanuele non ebbe modo di replicare.Ovviamente aveva colpito nel segno. Nessuno delle coppie presenti avrebbero lasciato partire l'altro senza accompagnarlo.
< Faremo così. Andrò io,e voi resterete a una distanza di sicurezza. Se ci fosse bisogno sfrutterei il potere di Alice per contattarvi. > decretai.
< Se non arrivassimo in tempo? > chiese Maria.
< E' il massimo che posso sopportare,io li dentro non ti ci voglio. Starai lontana da me quanto basta per poter tenere lo scudo attivo. Fuori le mura di Volterra. > questo era quanto.
< E se ti facessero del male prima che.... > Maria lasciò incompleta la frase.
< Non accadrà io ho il mio potere. Nessuno mi può toccare e poi Marcus sarà con me, non sarò solo. > sperai anche che Jane ci aiutasse e non credesse alle cazzate raccontate da Aro.Sicuramente non avrebbe lui non avrebbe perso tempo a plagiarla.
Sorrisi a Maria per rassicurarla. Non sapevo se fossi restato vivo e amarla era l'unica cosa che mi permetteva di continuare a sperare.




Angolo scrittrice:

Nuovo capitolo..lo so vi ho fatto aspettare ma quando vedrete le foto capirete che ne è valsa la pena.....ihihih.....fatemi sapere cosa ne pensate sia del capitolo che delle foto.....ok? 

Risposta alle recensioni:
Ichigo15: Ero curiosa di sapere se disegnavi manga perchè se ti andava potevi fare una specie di copertina per questa storia...Magari con i protagonisti su qualche bello sfondo...Che ne dici? sentiti libera di rifiutare ovviamente...Cmq spero che questo capitolo ti piaccia Bacino....
Angy88: Come promesso ecco il capitolo e le immagini...spero che te gustino....ma come la sensazione di si....come avevo già detto il mio Alec è un bonazzo,no quel bruttino di new moon...Non me ne voglia l'attore che conciato nel film stava bene,ma la mia idea di vampiro è un' altra...e per maria ho scelto lei invece perchè secondo me è molto bella e ha un viso molto particolare senza considerare la cascata di capelli fantastici......Fammi sapere....
Ese96:Ehi ciao...come va? spero che questo capitolo ti piaccia.Giuro che appena ho un attimo di tempo vado a leggere e commentare l'ultimo tuo capitolo....;)perdono ma l'università mi ha inghiottita...Bacio....
Didyme:tranquilla marcus non muore ma un pò di azione è d'obbligo;) giuro che non uccido nessuno...o quasi....
Vampiretta4forever: Tranquilla chiedi pure che io rispondo a tutte le tua domande...Non li sentono perchè sono in un albergo e non hanno le camere vicine.E poi non credo che si sarebbero azzardati,immagina l'imbarazzo...certe cose è meglio far finta di non saperle...
Cussoletta pink: sono contenta che ti piaccia il capitolo...spero che anche questo non sia da meno.Ho visto che mi hai aggiunta......Baciu...


Ecco le foto: Per alec spunta proprio la foto che lo impersona,ma scorrendo troverete altre foto...Per Maria invece spunta il suo blog, andate in gallery e li ci sono le foto,non sapevo scegliere,anche se quella che più mi piace èquella con le carte...
 Maria
Alec


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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


25 Maria Era arrivato il momento di lasciarlo.Anche se avevo ottenuto di non restare a Roma mentre lui tornava a Volterra quella separazione mi costava tantissimo.Anche se saremmo potuti intervenire più facilmente e molto più velocemente,era più forte di me,era come se mi ordinassero di respirare più.Mi mancava l'aria.
Eravamo quasi a Volterra e lì sarebbe iniziato il mio supplizio. In macchina con mamma e papà stavamo raggiungendo una casa di proprietà di Alce,quello che sarebbe stato il nostro nascondiglio,fino a quando Alec e Marcus non ci avrebbero raggiunto per poi non tornare mai più.Non avevamo fatto un piano preciso. L'unica cosa necessaria ,veramente necessaria era presentarsi da Aro e salvare Marcus e fuggire da lì,il mio scudo e quello della nonna ci avrebbero fatto scomparire per i Volturri dalla faccia della terra. Ma separarmi da Alec era un enorme dolore e lasciare che entrasse nella tana del lupo un supplizio peggiore.
< Siamo arrivati! > mio padre parcheggiò l'auto e tutti scendemmo cautamente e controllando bene che in strada non ci fosse nessuno.Era pomeriggio ormai il sole non era più alto nel cielo ma comunque restava un ostacolo per entrare in casa.Era un appartamento molto carino,peccato di non poter godere della sua bellezza a pieno.
Alec da buon padrone di casa entrò e mostro le camere ai nostri familiari,tranne alla zia Alice che già sicuramente aveva visto la sua stanza in una delle sue visioni.
< Vi prego,consideratela casa vostra. > aggiunse il mio amore una volta finito il giro della casa.
< Alec la nostra stanza? > chiesi.
< Vieni amore! > mi rispose semplicemente. Mi fece salire i gradini di una scala a chiocciola che portavano in un soppalco completamente in legno. Aprì la porta e mi rivelò la nostra sistemazione.
Era una stanza bellissima. La finestra aveva una deliziosa tenda rossa in organza che faceva filtrare i raggi del sole e rendendo a sua volta la stanza di una luce suffusa.Il letto a baldacchino in ferro battuto aveva la stessa stoffa delle tende con un meraviglioso piumone  bianco. A bordo letto una cassettiera in ebano nero occupava tutto il bordo dei piedi del letto con un delizioso foular in stile etnico.
Era stupenda. Alec mi spinse dentro e chiuse la porta alle nostre spalle. Mi condusse davanti a un'altra porta dove vi era il bagno.E dietro un'altra porta ancora vi era la cabina armadio completamente piena di suoi vestiti.Infatti in quella piccola stanza  si respirava solo il suo buonissimo odore.
< Che ne pensi? > mi domandò.
< è semplicemente stupenda amore. > risposi incapace di aggiungere altro.
< Mi fa piacere che ti piaccia. > gongolò lui.
 < L'hai arredata tu? >
< Si,è una delle poche cose che mi diverte fare. >
< Puoi far concorrenza a nonna Esme! > scherzai.
< O no lei non credo di riuscirla a battere! > e iniziò a ridere.
< Insieme fareste una montagna di soldi. > continuai io.< Non conoscevo questo lato di te! >
< Lo so tesoro mio,ma avremo tempo! > finita quella frase mi rattristì. Mi strinsi a lui e mi lasciai cullare dalle sue braccia.
< Non essere triste,per favore,staremo presto insieme e nessuno turberà la nostra tranquillità. > mi promise.
Non dissi nulla ma solo < Ti amo >
Lui mi baciò la fronte < Anche io! >
< Quando vuoi andare ? > domandai.
< Anche adesso... > mi rispose e io istintivamente lo strinsi più forte.
< Ormai è quasi sera aspetta che il sole cali definitivamente... > proposi per fargli evitare almeno questo pericolo.
< Se sarai più tranquilla si! >
< Si per favore. > mi baciò di nuovo e mi strinse se possibile più forte.
Mi spinse verso il letto facendomi stendere supina e stendendosi al mio fianco.Infilò un braccio sotto la mia nuca e fece scivolare i miei capelli sopra la mia testa,aprendoli a ventaglio.
< Avresti sperato in tutto questo per noi?nel nostro amore? >  chiesi incredula di tutto l'amore che provavamo l'uno per l'altro.
< No, veramente no. Tu eri il mio sogno proibito. Non potevo sperare che mi avresti amato. >
< Che scemo che sei...da quando la tua guancia mi aveva sfiorato per sbaglio in quella radura sono stata tua.In quel piccolo contatto mi hai fatto impazzire,elettricità è passata tra i nostri corpi e poi ci è voluto veramente poco per innamorarmi di te. > risposi sicura.
< Anche tu mi hai fatto impazzire subito. MI sono subito perso nei tuoi modi,nella tua purezza,semplicemente in te e poi amore mia sei bellissima. > arrossì per il complimento inaspettato.
< Vedi come sei bella? sei unica in ogni momento.Segui l'istinto più che la ragione. Adoro i tuoi lunghi capelli e il tuo profumo di rose. >  continuò.
Non potei far a meno di baciarlo per quella dichiarazione d'amore.
Interruppi il bacio e parlai < Giurami che tornerai da me! >
< Lo giuro! > rispose inchiodando il mio sguardo con il suo.
< Ti amo... >
< Ti amo! >


Alec:

Iniziai a sbottonare la sua camicetta rossa per ammirare il suo corpo. Lei non si mosse,mi lasciò il mio tempo e si beò dei miei tocchi. Cercavo di toccarla nel modo più delicato che conoscessi.
Pensavo  a lei  quando guardo al mio destino,pensavo a lei, adesso che la dovrò lasciare. Le avevo promesso che sarei ritornato e avrei fatto di tutto per mantenere la mia promessa. Ma dovevo ammettere a me stesso che sarebbe stato molto difficile.
Maria chiuse gli occhi e si lasciò cullare dai miei baci che coprivano tutta la pelle scoperta.
< Amore ,resti finchè non mi addormento? > chiese ancora con gli occhi chiusi.
< Certo! > risposi. Continuai la mia ninna nanna fatta di baci e carezze, sussurri e dolcezze. Il mio amore  si rilassò  e ben presto si addormentò.La guardai come se fosse l'ultima volta.
"Occhi,
guardate per l'ultima volta! Braccia, stringetela per l'ultima volta! E voi labbra, che siete le porte del
respiro, suggellate con un bacio legittimo un contratto eterno con la Morte ingorda." Inevitabilmente mi vennero in mente i versi che pronunciò Romeo prima di bere il veleno maledetto.
Adesso sapevo. Adesso conoscevo. Adesso amavo.Come avevo fatto a non comprendere cosa mi fossi perso. Lei aveva sempre avuto ragione.Nonostante rischiassi di non vederla più non potevo non essere grato dell'amore che lei mi aveva regalato. E sarei stato capace di qualsiasi sacrificio per lei e per il nostro amore.
Lei la mia unica ragione di vita. Bacia la sua bocca carnosa ed uscii dalla stanza.
Scesi la scala a chiocciola e trovai nel piccolo salone Edward e Bella che si tenevano per mano seduti sul divano. Appena mi videro si alzarono e mi vennero incontro.
< Alec lascia che veniamo con te. Ti potrei essere di aiuto ascoltando i pensieri di Aro e Caius... > disse Edward che ancora stringeva la sua Bella. Per loro era normale toccarsi, abbracciarsi,un dolore fisico separarsi. Adesso sapevo bene anche quello. Provavo dolore per dover lasciare Maria.
< No,Edward, vi ringrazio ma non vi porterò dentro Volterra è quello che Aro vuole e si aspetta. > Me la caverò,state tranquilli. Porterò via mio padre e ce ne andremo via per sempre. >
< Lo credo anche io ma questo non vuol dire che ti possiamo lasciare andare così. >
<  No Edward,non posso permettere che rischiate l'esistenza per me.Me la caverò,state tranquilli. Porterò via mio padre e ce ne andremo via per sempre. Dopo tutto vivevo lì so perfettamente come Aro ragiona e cerca di incastrare le sue vittime >
< Ma potrebbe non bastare! > Bella era molto preoccupata.
< Sta tranquilla Bella lo scudo di Maria mi proteggerà.Ho in mente di uccidere Demitri sia per quello che ha tentato di fare a Maria sia perchè così saremo realmente irrintracciabili. >  la rassicurai.
< Vi chiedo solo una cosa... Proteggete Maria. > continuai.
< Puoi stare certo che lo faremo.  >  risposero quasi all'unisono.
< Anche da se stessa > aggiunsi. L'ultima cosa che voglio e che si faccia del male nel tentativo di salvarmi.
< Lo faremo ma tu cerca di tornare il più presto possibile. > disse Bella regalandomi un sorriso.
< Grazie. Parto più tranquillo.  Mi dispiace che tra di noi  ci siano state delle incomprensioni ma allora non capivo. Ero lontano, e molto , dall'essere la persona che sono adesso. Perchè si finalmente mi sento una persona e non un vampiro senza anima. E' Maria la mia anima. Lei mi ha cambiato e reso migliore. Quindi vi prego se potete perdonatemi. >  conclusi.
Edward lasciò la mano di Bella e alzò una mano verso di me,come segno di una nuova amicizia. < Alec guardiamo avanti adesso. Stai attento. >
< Grazie Edward. >
< Torna presto in famiglia Alec. > e Bella sorrise di nuovo.
< Grazie Bella . >
Sapevo che il resto della famiglia aveva tacitamente ascoltato il nostro scambio di battute e ci aveva lasciato la nostra privacy per poter chiarire. Portavo anche loro con me. La mia nuova famiglia,nella speranza di salvare Marcus e tornare presto dalla mia Maria.




Angolo scrittrice:
Prima di uccidermi fatemi parlare. Allora ho delle buone ragioni giuro.Tra studio e problemi vari ed eventuali non ho fatto in tempo a postare il capitolo. Lo faccio ora nella speranza di non deludervi.
Poi,avevo contrattato  un'idea con una lettrice e mi sembra giusto espandere l'idea a tutti. Se disegnate manga e anime, mi farebbe molto piacere se qualcuno di voi disegnasse una copertina a questa storia. Che sia come volete voi: o solo con i due personaggi, o con tutta la famiglia, o un paesaggio con una scritta. Fate voi mi fido. Per mandarmela avvertitemi che vi do il mio indirizzo di posta elettronica.Se ce ne fossero più di uno ( lo spero) sceglierò io quello ufficiale. Ma non cestinerò gli altri ma li inserirò nei capitoli magari. O vediamo mi inventerò qualcosa.
Vi prego è il mio sogno. Lo farei io stessa in quanto me la cavo con il disegno ma purtroppo non riesco a inventare di sana pianta,diciamo che so riprodurre ma non disegnare.
Vi chiedo solo di affrettarvi e di comunicare l'intenzione di partecipare tramite recensione o cercandomi su  Face book Mariapia Randazzo.
Passiamo al capitolo.Spero che vi sia piaciuto.
Vi devo chiedere un'altra cosa( oggi rompo lo so) sto scrivendo il prossimo e vorrei sapere se preferite un momento Maria-Anthony o Maria - Renesmee o Maria- Edward. Fatemi sapere.
Mi dispiace ma oggi non ho il tempo di risp alle recensioni,la prossima volta lo farò. Promesso. Ok...Finito....Baciuzzo Mariapia.

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Capitolo 26
*** capitolo 25 ***


alec 26 Alec:

< Bentornato a casa Alec! >
La voce di Aro era impressa di quella finta cortesia che avrebbe convinto chiunque non lo conoscesse. La cortesia che aveva lui era per impressionare, per plagiare.
Avevo camminato di nuovo in quei corridoi,in quel enorme palazzo,verso la sala dei troni. Volterra e il castello non era cambiato completamente,tutto era rimasto intatto come negli anni che avevo passato in questa prigione dorata e sanguinolenta.E adesso mi trovavo qui,difronte a loro. Aro, Caius e mio padre, seduto in una di quelle poltrone affiancato da  Felix e Santiago in una muta minaccia.
Il resto della guardia era tutta lì,ecco perchè nessuno mi era venuto ad accogliere.Avevano lasciato che  oltrepassassi le mura entrando nella città,e passassi indisturbato l'entrata del palazzo, erano ad attendermi dentro.Preparati al mio arrivo. Non mi stupì di vedere Jane al fianco di  Aro.Lei era plagiata.Tutti gli anni della distanza di Marcus erano serviti a  legare Jane a lui.
Alzai lo sguardo fiero e sfidai il mio interlocutore.
< Questa non è più  casa mia da molto tempo Aro. >
Lui storse impercettibilmente il naso. < Non dire così ,potresti ferire tuo padre! > disse indicando Marcus.
Sposti i miei occhi per cercare i suoi occhi.Marcus non tradiva la sua espressione di disinteresse,ma io lo conoscevo bene. Nei suoi occhi era presente il turbamento per la mia esistenza.
< Mio padre conosce bene i miei pensieri e sa bene che in quella frase lui non è compreso. > affermai sicuro.
< Già lui conosce i tuoi pensieri. Vuoi farli conoscere anche a me? > accompagnò quella domanda alzando la sua mano diafana ,affusolata, letale.
Mi aspettavo anche questo. Mi aspettavo che volesse conoscere i miei segreti,più che i miei pensieri.
Risi. < Aro,pensi davvero che mi potrai leggere nei pensieri? > domandai.
< Perchè non dovrei? >
< Non mi rispondere con una domanda...Non è cortese. > continuai io.
< Impertinente moccioso. Avvicinati e falla finita. > sbottò Cauis.
< Calmati Fratello. > lo rimproverò Aro < Alec ha ragione è da maleducati rispondere a domanda con un ' altra domanda. E io non lo sono. >
Poi si volse verso di me e disse < Si Alec penso proprio che ti leggerò nei pensieri. > in un muto comando Demitri mi prese sotto il gomito in un lampo. Ma non mi lasciai trattenere e Demitri dopo qualche secondo si lamentò della suoi sensi mancanti. Sarebbe venuto il suo turno di morire, ma prima  di dovevo occupare di Aro.
< E no, non mi piacciono le maniere forti. >  lo canzonai.
< Strano a dirsi per un Volturo. > mi apostrofò Aro.
< Ma io non sono neppure quello ormai. E da tanto tempo e noi due sappiamo da quando. > risposi.
Aro non si scompose.
< Per quella puttana? > Jane non aveva resistito ad offendere Maria.
< Jane trattieniti stai parlando della donna che amo! >
< Ma è una Cullen,una sgualdrina, ne ha approfittato per plagiarti... > continuò lei.
< Jane...Smettila,l'unica plagiata qui sei tu! Hai giurato fedeltà a un mostro. > adesso gridavo.
< Calmatevi ! Alec lascia che ti legga i pensieri... >
Spavaldo mi avvicinai a lui che ancora aveva la mano tesa verso di me, che non ci mise molto a stringere la mia mano. I secondi passavano.I suoi occhi fissi nei miei.
< Non vedo niente! > in quel sussurrò ebbi la mia conferma. Maria , il mio amore era con me. Mi stava proteggendo.Ancora una volta. Come aveva fatto precedentemente in quella sala dei troni da loro, e in quella sala di ristorante da me stesso.
Lei era la mia salvezza,la mia anima.
Lasciai la sua presa e mi distanziai da lui senza voltargli le spalle.
Dopo istanti di interminabile silenzio Aro scoppiò a ridere sotto lo sguardo curioso di tutti . Aveva capito.
< E così la piccola Cullen ti protegge. Lei è qui? > disse tra una risata e un'altra.
< Non sono così stupido Aro. Nessuno dei Cullen è qui. Dopo tutto è quello che volevi vero? Sono io l'esca non mio padre. >  
< Sei perspicace Alec. Forse ti ho sottovalutato. > rispose Aro.
< L'importante è che non ti abbia sottovalutato io. > continuai.
Mi voltò le spalle. Raccolse i pensieri e sempre di spalle disse. < Cosa vuoi Alec? >
< Cosa voglio io? Andarmene con mio padre e mia sorella se vuole venire. Ma la domanda fondamentale è cosa vuoi tu? Ma so anche questo forse. I Cullen. Tutti,nessuno escluso. >
Non rispose. Jane al contrario ringhiò. E quella fu la sua risposta,non sarebbe venuta via.
< Alec sei un condannato a morte per tradimento, come speri di cavartela? > Caius,anche lui non era da sottovalutare.
< Mi lascerete andare con mio padre.Ve lo ripeto.Non sottovalutatemi. Ho il mio potere,sono immune ai vostri e custodisco un tuo segreto Aro. >
Mi dispiaceva distruggere mio padre,ma era l'unico modo forse per salvarci tutti
< Osi minacciarci per caso? > Caius era furioso. Del trio era l'unico che non aveva doti supplementari.Era un normale vampiro e non sopportava che la sua autorità fosse sminuita o messa in discussione.
< Non è una minaccia,ma un avvertimento.Lasciateci andare e non avrete più notizie di noi. > 
< Segreti ,poteri. Alec credi che potrebbero bastare a fermare i Volturi? Sei solo,contro venti. Basteranno due dei nostri a metterti al tappeto e se quei due non bastassero ci sarebbero gli altri diciotto. >
< Caiu la loro lealtà è fondata su menzogne. non so se sareste ancora in venti se mi costringerete a parlare. >
< Le tue parole sono vuote. > continuò Caius guardandosi intorno per vedere cosa realmente le mie parole stessero scatenando. Nessuno della guardia si era mosso. Ma forse il dubbio era stato insinuato.
< Aro vuoi che parli? > Aro che era rimasto in silenzio e non si era mosso si voltò di scatto.
< Distruggerai tuo padre. Sei sicuro di voler continuare per questa strada? > disse infine.
< La scelta non sta a me...Vuoi ancora il tuo regno? Vuoi giocare ancora a fare il re rispettato e temuto? Lasciaci andare. >
Adesso la scelta era sua. Era lui che doveva decidere e io sapevo benissimo che il prestigio e il potere era proprio quello che lui voleva.Lontano da lui l'essere additato come ingiusto.Tutto per i Volturi doveva avvenire per giusta causa. Ma poi successe una cosa che non mi aspettavo.
< Se vuoi parla. A me non importa.Loro hanno vissuto per anni temuti e rispettati e io sono stato pronto a fare dei sacrifici per questo.Dydime è stato un sacrificio e non me ne vergogno. >
Lo aveva detto.Aveva svelato il suo segreto e aggiunto anche che lo avrebbe rifatto senza scrupoli.
< Dydime? > il viso di mio padre e quello dei presenti scattò verso di lui. Mentre il mio si abbassò.
< Continua Alec...Forza. Pochi minuti fà eri ansioso. Adesso a te l'onore. > bastardo. Lasciava a me la responsabilità di uccidere psicologicamente mio padre.
< E' vero. Ha ucciso Dydime. E' un assassino. > dissi io in preda allo sconforto.
< Alec... lo sapevi? > mi chiese mio padre.
< Si ,perdonatemi ma non ho avuto mai il coraggio di dirvelo perchè avevo paura che vi uccideste o peggio ancora chiedeste a me di uccidervi. Sono stato un vigliacco.Ma adesso non posso più mentirvi. Maria mi ha fatto capire che per proteggere la persona amata si fa di tutto.E io adesso so cosa devo fare realmente per proteggervi. Dirvi la verità.Non nascondervela. >
Mio padre crollo in ginocchio < Lo sapevi.lo sapevi. > continuava a ripetere come una litania.  
< Padre,padre per favore perdonatemi. > Mi avvicinai a lui, per poterlo confortate.  Non appena mi avvicinai a lui però. < Prendetelo! > fu l'urlo di Aro.
Senza lasciarmi il tempo di reagire,mi bendarono gli occhi in modo che non potessi guardare nessuno. Non avrebbe funzionato per molto,ma basto affinché mi sentissi trascinato da sei mani via da lì.
L'ultima cosa che udì prima di lasciare quella stanza fu l'urlo di dolore di mio padre.
Mi condussero nelle segrete del castello a velocità vampiresca e mi rinchiusero in una di quelle celle  a prova di vampiro.
Aro aveva ottenuto ciò che voleva. Ero in trappola,mio padre mi odiava per aver taciuto la verità e adesso sarei stato ciò che più non avrei voluto essere,l'esca per i Cullen.
Maria avrebbe smosso mari e monti per riavermi con se. Una fitta di dolore mi colpì nel petto al pensiero di lei,e sperai con tutte le mie forze che si scordasse di me e che non si azzardasse a mettere piede a Volterra.





Angolo autrice:
Allora vi giuro che è stata una faticata. Perdonatemi ,se potete per il ritardo. Anche perchè non solo non pubblico da una vita ma anche non leggo le mie storie e quindi recensisco da altrettanto tempo.
Spero che in questo fine settimana possa respirare. Non ho ricevuto molte risposte per la copertina della storia...Fatevi avanti...Please.
Il capitolo è corto lo so,perché non ho voluto inserire il punto di vista di Maria. Ma preferisco così.Il prossimo capirete perché. Spero di aggiornare prestissimo....
Spero che anche se è passata più di una settimana leggiate e commentiate la storia....
Perdono:(




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Capitolo 27
*** capitolo 26 ***


27 Maria Maria :


Mi svegliai di colpo e irrequieta. Aprii gli occhi lentamente,la stanza era completamente al buio,solamente la luce della luna,che con i suoi raggi argentei mi illuminava il volto. Nel mio cuscino ancora il suo odore.Me ne stavo ranicchiata su un fianco ad aspettare non so che cosa,ero agitata e non solo per la lontananza da Alec ma anche perchè non potevo ignorare il sogno appena fatto sperando che non avesse niente a che fare con la realtà ,perchè non avrei sopportato in nessun modo la scomparsa di Alec.
Sentiì una mano gentile prendermi per la spalla e voltalmi nella sua direzione. Era Anthony, come tutte le volte in cui stavo male lui c'era. Era sdraiato nel letto acconto a me, dopo avermi fatto voltare infilò una mano sotto la schiena e mi fece scivolare sul letto accostandomi a lui serrando le braccia intorno a me in un abbraccio iperprotettivo.
Non c'erano bisogno di parole per spiegare ciò che avevo nel cuore.Lui era sempre li pronto a sostenermi,consolarmi,stringermi.
Sospirai sonoramente e lui dolcemente mi depositò un bacio sulla fronte.
< Anthony... > cominciai io...
< Lo so, sei preoccupata! > concluse lui.
< Si >
Mise una mano stto il mio mento e mi fece alzare il viso in modo da poter incontrare i miei occhi.
< Maria , vedrai Alec tornerà presto. >
Non risposi,restai chiusa nel mio silenzio, perchè sapevo che qualcosa non andava.
Restanno ancora abbracciati,uniti, in silenzio. Le sue mani mi accarezzavano,mi cullavano nel tentativo di calmarmi. Ma il mio  sinistro presentimento aumentava di minuto in minuto,di ora in ora.
Dolcemente il buio lasciò spazio alla luce, la lune diventò invisibile e il sole si erse sorgendo spavaldo in mezzo ai nuvoloni. Fortunatamente oggi sarebbe stata una giornata nuvolosa,ugiosa come il mio stato d'animo.
< Vuoi fare colazione? >
< No,per adesso. Restiamo ancora un pò qui ti va? > gli chiesi.
Mi sorrise dolcemete e annuì.
Non avevo voglia di scendere,volevo godermi ancora un pò la sicurezza che mi dava il suo abbraccio.
< Anthony ti ricordi come mi chiamavo da piccola? > rise a quella domanda.
< Ero il tuo "Orsetto" giusto scricciolo? >
< AHAHAH....si orsetto. Il mio peluche contro i temporali. > scoppiammo tutti e due a ridere.
Dopo interminabili minuti stremati dalle risate tornai seria. < Il mio scudo contro il mondo! Sarò stata una palla di sorella. >
< Bè si avvolte si! > e mi guardò di sottecchi.
La mia reazione fu immediata < Cosa? io dicevo per scherzare! >  iniziai a punzecchiargli il petto con dei pizzicotti mirati.
< Ok ok...scherzavo > mi disse ridendo.
< Maria non sei mai stata una palla di sorella, sei solo mia sorella,anzi la mia gemella. >
< Dai un pò si , sono sempre a piangere,appena avevo risolto i problemi con mamma e trovato Alec si ci mettono i Volturi! >
< Scriccciolo smettila è la vita non ci si può fare niente. Bisogna prenderla come viene. Anzi noi siamo fortunati ad avere una famiglia che ci ama. >
< Già anche questo e vero. Ma comunque grazie per essere come sei. >  gli schioccai un bacio sulla guancie e mi aggrappai a lui con tutta me stessa.Come facevo ogni qual volta avevo bisogno di essere consolata e sorretta.
Si lasciò abracciare ma poi aggiunse < Te l'ho già detto un sacco di volte ma è meglio ribadire. Sono il tuo gemello,ho condiviso con te tutto sin da quando stavamo stretti nella pancia della mamma.Tutto ciò che provi lo provo anche io. Tutto ciò che ti rende felice rende felice anche me e so che per te è lo stesso.Sarà il legame che c'è tra i gemelli ma se ti fai male piango per te.Se sorridi sorrido con te e non rinuncerei a questo per niente al mondo. >
< Lo so,neanche io rinuncerei mai a te.Sei parte di me. >
Ci fissammo negli occhi marrone scuro e verde acqua. Pensai per un attimo ad Alec e a quando avrei potuto vedere i suoi occhi profondi pieni di mistero per tutta la sua esistenza ancora a me sconosciata.
< Che c'è ? >  mi chiese Anthony.
Era vero,il legame tra gemelli non lasciava scampo.
< Ho paura. Alec ha bisogno di me lo so,lo sento. >
Lui annuì < Bene allora andiamo a parlare con gli altri e decidiamo cosa fare. >
< Anthony non voglio mettervi in pericolo. >
< Siamo una famiglia Maria. Loro ti amano. Andiamo dai. >
Scendemmo giù e trovammo mamma e papà seduti sul divano abbracciati,come nonno Carllisle ed Esme che parlavano chissà di cosa.Appena mamma ci vide scendere le scale abbracciati le si aprì in viso un grande sorriso.
< Tesori miei >
< Mamma, papà , nonno , nanna Buongioorno. > dicemmo insieme io e mio fratello.
< Avete fame? Vi preparo qualcosa? >
< No mamma grazie. Stiamo apposto per ora. > rispose Anthony per entrambi.
< Volevamo parlarvi... > continuò lanciandomi uno sguardo di incoraggiamento.
< Servirà tutta la famiglia? > chiese il nonno.
< Si > dissi io.
In un attimo tutti i componenti della nostra grande famiglia uscirono dalle loro stanze e ci raggiunsero nel salottino. Mi sedetti accanto alla mamma e papà mi posò la mano del braccio che stringeva la mamma sulla mia spalla.
< Eccoci scricciolino parla!  > Zio Emmett  ancora non si era seduto ma impaziente com'era già voleva sapere. Non potei non notare come mi aveva chiamato: Scricciolino. Curioso perchè la mamma per lui era scricciolo,invece io scricciolino perchè ero la sua seconda nipote.
Zia Alice si accomodò e non fiatò. Brutto segno.
< Forza Maria dicci. > mi esortò nonno Edward.
< Allora non so neanche come spiegarmi so solo che ho un bruttissimo presentimento e che sento che Alec ha bisogno di me. > dissi tutto di un fiato.
< Ancora sono passate dodici ore. Forse dovremmo concedergli almeno un giorno prima di agire. > mio zio Jasper era sempre il più strateggico.
< Non ci ha fatto sapere nulla, forse ancora sta aspettando ad agire. Vuole aspettare il momento migliore? >  aggiunse zia Rose.
< Non so.Mi era sembrato impaziente per suo padre. > disse mamma.
< Io so solo che sono angosciata. Non so come dirvi. E' una cosa che non mi fa respirare bene. >
Non avevo il coraggio di domandare a mia zia Alice.
< Alice? > ma nonno Edward lo fece per me.
< Non lo so Edward non vedo niente. Per questo me ne sto zitta. >
< Ma scusa come non vedi niente? > chiese zio Jasper.
< Niente di niente. Per Alec penso sia normale perchè è coperto dallo scudo di Maria ma gli altri? >
< Marcus? > domandò nonno Carlisle.
< No,nemmeno. Soprattutto lui. E' come se fosse scomparso. >
< E' morto? > chiesi sottovoce terrorizzata.
< No,lo percepirei. E' come se non volesse un futuro. >
< Aro,Caius? >
< Per loro è diverso e come se non stessero pensando a niente. Nesuna decisione. Forse stanno giocando con le mie visioni. >
< Maledetti > sfuggì a mio padre.
< Zia se tolgo lo scudo vedrai Alec? > chiesi.La mia voce ormai era distorta dalla paura.
< Si ma lo renderai vulnerabile. > mi avvertì lei < Non sappiamo se gli serve in questo momento! >
< Lo so ma devo correre il rischio ho bisogno di sapere che lui sia vivo se non voglio sprofondare nel dolore. Vivo. > ripetei.
Ci pensò su un attimo.
< Facciamo così . Leva lo scudo Maria,  ma Alice  non aspetterai  una visione. Basterà sapere se lo percepisci. > suggerì nonno Edward.
Annuì. Volevo solo saperlo vivo.
Chiusi gli occhi concentrandomi,non volevo rischiare di svelare la nostra posizione ai Volturi. < Fatto! > dissi.
< Sbrigati Alice. > la esortò Bella.
< Ok ok! Zitti. > rispose lei.
Ma a quanto pare non la cercò nemmeno la visione su Alec che questa arrivò sola.
< Ne sei sicura Alice? > chiese Edward che già gliela aveva letta nella mente.
< Si  > fu la sua risposta.
Mi sembrava di impazzire. Prontamente lo zio Jasper mi invase di tranquillità. Ma durò poco. Mi sentivo si meglio ma non così tanto da poter arginare la paura. Raccolsi le gambe al petto stringendomi come se tremessi di perdere pezzi di me stessa. 
< Ditemi pe rfavore. > supplicai.
< Rimettigli lo scudo.Nè ha bisogno. > mi suggerì Alice.
< Edward! >  Bella si fece impaziente.
< Alec è vivo. E' rinchiuso nelle segrate del castello,vuole fuggire. > spiegò lui.
< Ma come hanno fatto a catturarlo? > chiese zia Rose.
< Non lo so Rose. Ma dobbiamo aiutarlo. > disse Alice.
< E' per questo che Aro e Caius non prendono decisioni. Aspettano una sua mossa. > concluse nonno Carlisle.
Di  bene in meglio. Avevo ragione Alec era in pericolo. Scattai in piedi  < Io vado. >
Mia madre mi prese la mano < Maria ... > riuscì solo a dire.
Mi voltai verso di lei. < Mamma ti prego lo so ma non lo lascerò morire. Lo capisci lo amo e non immagino una vita senza di lui. >
Mia madre mi fissò negli occhi. Cioccolato nel cioccolato. Eravamo così simili.
< Vengo con te.  >  e si sollevò abbracciandomi.
< Anche noi ovviamente ma prepariamo un piano per favore. > zio Jasper,sempre lui.
< Si >
Arriviamo amore mio ti prego resta fermo dove sei e aspettami.



Angolo scrittrice:

Ma ciao....Eccomi qui...Spero che questo capitolo vi piaccia. Alla fine ho scelto per un momento Anthony Maria perchè essendo gemelli il legame tra loro è viscerale.
Io ho due cugine gemelle che sono più come sorelle per me.Sono eterozigoti ma la loro unione è pazzesca. Se una si fa male veramente l'altra lo sente.Quindi spero di non avervi deluso.


Risposta Recensioni:
Angyr88: Tranquilla non sei assillante...é sempre un piacere ricevere esortazioni per aggiormare.Significa che la mia storia ti piace e che non vedi l'ora di leggere. E quindi scrivo meglio e prima :D
 Ese 96: ihihihih...sai che anche io ucciderei Aro...mmm chissà forse....ahahhaha Bacio Mapi.
Cussolettapink:Già mi sono inventata un bonazzo. Non per niente ma quello che hanno scelto,l'attore dico non mi fa impazzire. I vampiri non sono belli ma boni. uffa....ahahah...
Didyme: mi dispiace ma dovrai aspettare un altro capitolo per sapere del tuo Marcus....lo so perdono ma questo capitolo mi serviva per far capire lo stato d'animo di Maria e il legame con la sua famiglia.Bacio...

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Capitolo 28
*** capitolo 27 ***


28 Alec Alec:


Da una piccola finestrella posta in alto in quella disgustosa segreta ,prigione del castello dei Volturi ,filtravano i raggi della luna che illuminavano parzialmente quel luogo crudele.
Me ne stavo impedì al centro della cella ad osservarla per poter trovare un qualsiasi punto debole per poter fuggire,anche se sapevo benissimo che non si fugge da quelle segrete.Ma dovevo tentare,dovevo provarci.Uscire di li e trascinare via mio padre da lì,anche con la forza.Non lo avrei mai lasciato li in balia di quel pazzo assassino di Aro.
Mi avvicinai alle grate e tentai di forzarle,ma niente.Il materiale di cui erano costruite le rendeva indistruttibile anche alle forze dei vampiri,una preziosissima lega che non si lasciava frantumare ai miei tocchi.
Tentai di nuovo ma neanche si piegarono. Le frate della finestrella sicuramente erano uguali,ma tentai comunque.Feci un balzo mi aggrappai ad esse,provai a forzarle ma anche questa volta il tentativo fu vano.Mi lasciai cadere nel vuoto e atterrai agevolmente piegando le ginocchia per poter attutire il colpo. Forse l'unico modo era abbattere le pareti rocciose,anche se sicuramente erano spesse all'inverosimile. Stavo per assestare un colpo ma dei passi mi bloccarono. Scivolai nell'angolo più buio di quella cella e attesi il mio visitatore,che avanzava lentamente.Sapeva che lo avrei sentito,quindi perché quella riservatezza.
 < Alce... > fu un sussurrò ma lo sentì comunque.
< Jane! > esclamai stranito.Tutti mi sarei aspettato tranne che lei. Prima che mi catturassero era stata chiara su quanto mi odiasse per aver salvato Maria. Non potei far a meno di avere una fitta al cuore ormai fermo da secoli al suo pensiero.Chissà cosa stava combinando,nella speranza che non fosse niente di pericoloso.
< Che ci fai qui? > non potei far a meno di chiedere.
< Shh...nessuno sa che sono qui.  > disse rimproverando il mio tono di voce.
< Cosa? >
< Aro a vietato a tutti di venir qua giù. Non voleva che tu potessi usare il tuo potere. > mi rispose lei.
< E allora tu cosa ci fai qui? >
 < Mi odi così tanto? >
< Jane io non ti odio.Sono sorpreso di vederti qui.Mi consideri un traditore e adesso trasgredisci agli ordini di Aro? > domandai.
Lei stette in silenzio.Abbassò lo sguardo improvvisamente trovando interessante il pavimento di quelle segrete tristi.
< Devo sapere Alec. E' vero che Aro ha ucciso Dydyme?  >
< Jane lo ha confessato anche lui e tu ancora non ci credi? Sei sorda oltre che cieca sorella? >
Di scattò alzò gli occhi e li puntò nei miei.
< Dovevi dirmelo. Perchè non lo hai fatto.Ho creduto a tutte le sue parole e a tutti i suoi inganni. >
< Mi avresti creduto,ancora ora hai  avuto dei dubbi eppure tu sai  che è la verità. Conosci Aro e sai a cosa arriva a fare per i suoi scopi.Non è importante calpestare felicità o sentimenti o addirittura l'esistenza di esseri umani o vampiri che siano.E nonostante questo in tutti questi anni hai chiuso gli occhi e ti sei voltata dall'altra parte. > conclusi.
< Non farmi la paternale Alec,anche tu hai vissuto qui e hai preso parte ai suoi piani. > mi accusò.
< Si ma io non lo veneravo e inoltre appena ho capito che razza di vampiro fosse non l'ho più assecondato. Ma non te ne faccio una colpa.Aro è un bravissimo attore e burattinaio noi siamo stati solo  stati i suoi burattini per tanto,troppo tempo. E' tutta colpa mia,comunque non avrei dovuto mai tacere.Avrei dovuto accusarlo e provare a convincervi. Perdonami. Sono stato un codardo > questa volta fui io a non sostenere i suoi occhi. Era vero,era colpa mia ma tentavo di proteggerli e proteggermi,Aro non avrebbe esitato un secondo a farmi fuori. Ma quando ho conosciuto Maria mi sono perso in lei e nel suo coraggio e allora avevo deciso.Non avrei mai più vissuto un giorno da vigliacco.
 Sentì un rumore di chiavi e aprì i miei occhi stupito per quello che stava succedendo.
< Che fai? >
< Ti libero! >
< Jane? >
< Alec! >
< Jane scopriranno che sei stata tu sei l'unica che non  è succube del mio potere! Non posso neanche sostenere di averti atterrata con il mio dono! >
< e allora? > aprì la porta della cella e si buttò tra le mie braccia.
< Alec perdonami tu se non ti ho creduto! > questa affermazione mi stupì.< Perdonami se sono stata così stronza ,se ti ho trattato come un traditore. >
Dopo qualche minuti di smarrimento serrai le mie braccia intorno a lei. Avevo ritrovato mia sorella.Le baciai la fronte.Erano anni che non la sfioravo.Il mio atteggiamento verso Aro l'aveva allontanata da me inesorabilmente.
< Ti voglio bene Alec! >
< Anche io Jane. > si staccò lentamente.
< Cosa facciamo? >
< Prendiamo Marcus,lo trasciniamo via anche con la forza e ce ne andiamo qui! >
< Ma Aro non si arrenderà. >
< Se anche tu vieni via lui non potrà attaccare,è in inferiorità numerica e senza nessun dono particolare. > Jane annuì.
< Non si arrenderà... > continuò però.
< Lo so ma ci penseremo a tempo debito.Quando non avrà la vita di nostro padre per ricattarci e minacciarci! >
< Va bene. >  si voltò e iniziò a camminare.
< Jane aspetta. Sai dov'è lui? >
< SI nel suo studio. >
< Come sta? >
< Non lo so si è chiuso lì dentro e Sntiago e Felix stanno davanti alla porta. Sorvegliano l'entrata. > mi spiegò.
< Ti ha seguita qualcuno? > le chiesi.
< No,ne sono sicura. >
< Bene allora faremo così. Camminerai avanti e io procederò dietro di te,appena saremo davanti allo studio dirai a quei due che Aro li vuole e che li aspetta nelle segrete perchè vuole parlare con me e vuole una scorta. Poi una volta che se ne saranno andati starai davanti alla porta il tempo che mi servirà a parlare con Marcus. Se qualcuno tenterà di entrare busserai e io capirò. Dopo fileremo via! >
< Ho capito Alec! Ma dove andremo? >
< I cullen saranno fuori dalle mura sicuramente.Ci  ricongiungeremo a loro e spariremo dalla circolazione. Ma non perdiamo altro tempo andiamo. >
Iniziò a camminare  svelta per i corridoi deserti.Io stavo dietro di lei sfruttando il buio della notte. Rischiavamo entrambi l'esistenza ma dovevamo tentare,
Arrivammo nel corridoio dello studio facilmente,forse anche troppo. Nessun vampiro in giro. Strano.
Mi fermai prima di svoltare l'angolo e Jane proseguì.
Dalla mia posizione potevo solo sentire la sua voce.
< Aro a bisogno di voi giù nelle segrete,vuole parlare con Alec. > comandò.
< E qui chi resta? >
< Ma sei cieco Santiago? Io. Andate adesso e no fate aspettare Aro! > Jane concluse con un ringhio che caratterizzava il suo modo scontroso di riferirsi a chiunque non fosse Aro. Ma non potei far a meno di sperare che appena tutto questo sarebbe finito quei modi si sarebbero esauriti.
Quei due si mossero e cominciarono a camminare dirigendosi dal lato opposto al mio.
< Vieni! > furono le parole di Jane non appena se ne andarono.
In un secondo fui vicino a lei con grazie alla  velocità che mi caratterizzava.
Abbassai la maniglia e entrando furtivo mi richiusi la porta alle spalle. Marcus se ne stava li seduto sulla sua poltrona antica con lo studio completamente distrutto.Tutti i libri erano sparpagliati a terra,le tende strappate , il divano dilaniato le lampade distrutte.E lui giaceva così seduto con la faccia china sulla scrivania poggiata sulle braccia. Sentendo il rumore della porta, e sicuramente anche lo scambio di battute all'esterno non dava cenni di volersi rialzare da quella posizione,da quel coma.
Mi avvicinai a lui.
< Padre. > lo chiamai ma lui non diede segni.
< Padre per favore guardatemi! > ma niente.
Non mollai < Padre andiamo via di qui per favore,andiamo. > riprovai.
< No vattene! > pugnalata.Mi odiava.
< Non senza di voi! >
< Vattene. >
< Odiatemi ,ne avete tutto il diritto ma venite via con me,Jane ci aspetta qui fuori.Non andremo via senza di voi! >
< No. Ho detto andatevene. >
Mi avvicinai ancora di più ponto a caricarmelo di peso. Ma un istante prima che lo sfiorassi < Non mi toccare! > ritrassi le mani ma non le abbassai.
< Perchè fate così ? Lo so che mi odiate ma per favore... >
< Tu non capisci,io odio me stesso e non desidero alro che la morte. >
< Così facendo condannerete anche me e Jane. Non ce ne andremo senza di voi! > affermai sicuro.
Istintivamente o forse per la fermezza che aveva sentito nel mio tono di voce sollevò il capo fissandomi negli occhi. Non so cosa vide o cosa lo convinse ma si alzò da quel tavolo e da quella poltrona pronto a seguirmi.
Ma non facemmo in tempo a raggiungere la porta che Jane entrò dentro lo studio.
< Che succede? > chiesi < Dovevi bussare! > allarmato da una qualsiasi presenza nel corridoio.
< No tranquillo non c'è nessuno ma ci stavate mettendo una vita. > Marcus neanche la guardò. Forse veramente ci stava seguendo solo per non farci soccombere con lui ma poco importava lo avrei portato via di lì.
< Andiamo. >  dissi deciso.
Uscì prima Jane e poi spinsi Marcus dietro di lei e io mi piazzai al suo seguito.
< Passiamo dalle scale dal lato ovest. > nella speranza di non incontrare nessuno.Le mie aspettativi si vanificarono nell'istante in cui mi trovai alle spalle Felix e Santiago. Era una trappola,se ne erano andati così tranquillamente perchè si aspettavano una mossa da parte nostra.
< Ma bene ,bene! Tre traditori. > si avvicinò con un fulmine ad Jane e la prese per un braccio.
< Lasciami. > ma non fece in tempo a finire la parola che già era steso a terra sopraffatto dal dolore che lei stessa le stava infliggendo.
< Basta così! > Aro fece il suo ingresso dietro Santiago ed alzò le mani .
< Jane che grande dispiacere mi stai dando. > continuò con voce melliflua.
< Sta zitto assassino. > sbottò lei.




Lo so vi mollo sul più bello e dopo una vita che non aggiorno ma vi prego non uccidetemi...sono gli ultimi capitoli e voglio farli per bene!!!!
Allora che ve ne pare???
Lo so che adesso mi state puntando le  pistole addosso ma potreste abbassarle e dirmi com'è questo capitolo?
Mi farò perdonare giuro....



Risposte recensioni:
Aurora Jiulia: Allora ecco che la tua Jane si redime...Mi hai illuminata sai...pensavo a qualcos'altro e invece ecco qui che Jane si smentisce...Vorrei conoscere la storia vera dei gemelli del destino...Grazie e bacio...
Ese 96 : Ancora non è morto nessuno...:) ancora...Bacio....Appena ho 3 secondi leggo il tuo aggiornamento...
Angyr88:Grazie per i mille complimenti che mi fai sempre...Mi sono stupita di non aver visto nessun sollecito all'aggiornamento...ahahahha.....Grazie mille ancora Bacio.Ancora devo leggere il tuo capitolo ma lo farò prestissimo....
Didyme : Marcus fa il capriccioso e credo abbia ragione ma presto reagirà....Tranquilla lo tratto bene..XDnon vorrei ritrovarmi fulminata....
Ichigo15: me lo dovevo aspettare che fai Karate....il disegno mi piace ma ti chiedo un favore riusci a cancellare le righe  del foglio...Se si bene altrimenti lo pubblico così.....Bacio Mapi...






Inoltre Grazie mille per le 121 e dico 121 recensioni....Siete splendide....

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Capitolo 29
*** capitolo 28 ***


29 maria
Maria:


< Stai zitto assassino! >
Era la voce di Jane ne ero sicura e inoltre sentivo perfettamente tutti gli odori che vi erano in quel corridoio.Nessuno si era preoccupato di sbarrarci la strada.Nascosti ancora per le scale li sentivo tutti.Erano tutti lì.
Marcus,Santiago ,Aro, Caius, Felix ,Demitri , Chelsa, Haidi , Renata e anche quello di Alec,il mio Alec. Avevo temuto di non poterlo più rivedere vivo,rivedere il suo viso.Di non poter più sentire il suo odore e il suo respiro involontario su di me. Dovevo solo palesare la nostra presenza,anche se sapevo che non sarebbe passato tanto tempo per essere scoperti. Feci un passo e mio padre mi affiancò trattenendomi. Dovevamo aspettare ancora? a cosa sarebbe servito? loro sapevano che ci saremmo presentati per liberare Alec.
< Lo so che soffrite ma non ho potuto fare altrimenti ne andava del nostro potere > tentò di giustificarsi Aro.
< Ma cosa dici...Soffrire? Vuoi veramente sapere cosa si prova dolore Aro? > disse Jane.
Un secondo dopo si sentì il lamento di Aro.
< Lo senti? lo sopporti? > lo sbeffeggiò lei.
< Prendetela! > la voce di Caius.
< No > Alec. Subito dopo si sentirono altri lamenti < Alec restituiscimi i miei sensi! > non individuai la sua identità.
Altri rumori,altri lamenti e poi < Lascialo Caius.Lascia andare mio padre. > Alec di nuovo.
< Libera Aro Jane! > quindi Aro era ancora sotto tortura e Caius aveva preso Marcus.
< Grazie Fratello! > quel ringraziamento ci fece capire che Aro era di nuovo libero. E Marcus?
Diversi ringhi partirono all'unisono. Basta non  potevo più aspettare e questa volta mio padre non mi fermò. Mi mossi al massimo della velocità e palesai la nostra presenza.
< Scusate se vi interrompiamo ma adesso basta! > dissi sarcasticamente.La scena che mi si parò davanti era come me l'ero immaginata.
Aro teneva stretto Marcus per le spalle senza lasciargli agilità di movimento. Alec non appena mi udì non stacco il volto da suo padre ma mi cercò la mano e me la strinse forte. Era il suo benvenuto.Il contatto con la sua pelle fredda  mi restituì la vita,finalmente ebbi la sensazione di star respirando sul serio.
< Finalmente eccovi. Quasi quasi non ci speravo più  >  parlò Aro.
< Lascialo Aro,non vedi che è finita. Siete in inferiorità numerica, lascia andare Marcus e ce ne andremo e tu non dovrai più sentir parlare di noi. > Carlisle cercò di farlo ragionare.
< Non pensavo che fossi così violento Carlisle. Anzi credevo che tutto questo ti  turbasse. > lo provocò Caius.
< Sono pronto a tutto per preservare la mia famiglia. > rispose mio nonno.
< E' la mia famiglia,non la tua. > ribatté Aro.
< Ti sbagli.Sei stato tu a iniziare questo gioco.Sei stato tu a rapire Maria. Hai intrecciato tu i destini di Alec e Maria. E adesso te ne prendi le conseguenze. Se è la tua famiglia comportati da padre e lasciali vivere in pace. > concluse Carlisle.
< Mi dispiace ma non lascerò che se ne vadano, il potere dei Volturi va preservato.O con me o la morte > Aro era proprio cocciuto.
< Ma non impari mai dai tuoi errori Aro? già una volta hai visto cosa succede,sei stato già testimone della disfatta del tuo potere. Marcus non è più lo stesso di prima dopo che hai ucciso Dydyme. Lui è morto con lei e tu non puoi rifare lo stesso errore.  > disse mio nonno Edward.
< Questa volta però sappi che non me ne starò in disparte. Se tu uccidessi verrai ripagato con la tua stessa moneta. > alle parole di Alec mi partì un brivido. Era pronto a morire per salvare la sua famiglia  e io lo avrei seguito,anche nella morte. Che buffo proprio come Romeo e Giulietta. La condanna a morte di uno ricade anche sull'altro.Ma non è ora di pensare a questo.C'è ancora una speranza,la speranza di combattere e vincere.
<  E allora vi dovrò uccidere tutti per non temere ritorsioni. E comincerò proprio da te Alec. > Ma qualcosa che non ci aspettavamo successe. 
< No,non te lo permetterò.Non questa volta. > scoppiò Marcus.Finalmente era riuscito a reagire. Finalmente era uscito da quello stato comatoso che lo spingeva a rimanere inerme difronte a tutto.
Poi tante cose successero contemporaneamente. Vidi Renata accasciarsi a terra distrutta dal dolore. Sicuramente Jane la stava colpendo con il suo potere per dar a suo padre una possibilità di riuscita. Istintivamente abbracciai l'aurea di Jane con il mio scudo in modo da proteggere anche lei.
Marcus si divincolò da Aro cominciarono a combattere. Sembrava una danza, ma mortale. Ogni colpo era ben assestato, ogni calcio ben incassato.
Ma non finì lì. Alec mi spinse dietro di lui sbalzandomi dal suo fianco,verso mio fratello, e si avventò  su Caius. Ognuno dei miei familiari era impegnato con un volturo.
< Anthony non permettere che nessuno le si avvicini! Tu sei mio! > disse Alec iniziando a colpire Caius. La lotta intorno a me impazzava. Apparentemente nessuno vinceva e nessuno perdeva. Ma osservando bene potevo vedere Alec che accusava un colpo all'addome da parte di Caius, l'urlo di Aro a un morso nel braccio da parte di Marcus, mio padre che combatteva insieme a zio Jasper contro Demitri.
Anthony mi teneva per un braccio temendo che potessi gettarmi nella mischia esaudendo anche il volere di Alec. Sapevo che non mi avrebbero lasciato combattere ma per momento non sembravano in difficoltà ,quindi decisi di starmene buona ad osservare aspettando che qualcuno avesse bisogno di aiuto ed intervenire.


Alec:

Avrei ucciso quel maledetto. Non avrebbero avuto scampo,nessuno di loro. Aiutato da Jane riuscivo a battermi con Caius,in quanto lei mi teneva lontani tutti i vampiri che correvano ad aiutarlo.Tenevo d'occhio Maria ed Anthony. Non avrei permesso che  si battesse,lei non era completamente vampira,non sarebbe stata capace di tenere a lungo in uno scontro diretto. Conoscevo i miei ex compagni e non l'avrei mai lasciata toccare da loro.
Caius non era come Aro. Lui era più allenato agli scontri.Non avendo poteri extra al quale affidarsi sicuramente lo aveva spinto a non abbassare mai la guardia. Ma io non ero di certo uno sprovveduto,sapevo benissimo come abbatterlo.Stavo semplicemente aspettando che abbassasse impercettibilmente le sue difese così da farla finita con questo teatrino.
< E? dura affidarsi ai sensi vero? > iniziai.
< Zitto e combatti. > fu la sua risposta.
< Certo come immaginavo,hai paura ,tu non hai nessun potere e potresti anche perdere questo scontro... > lo provocai.
< Io non ho paura. > disse lui cercando di afferrarmi per il braccio.
< A no? Tu puzzi di paura mio Signore! e io questa volta non farò sconti. > e lo colpì duramente.
< Questo te lo restituisco > Caius si era ripreso velocemente e mi aveva colpito anche lui all'addome.
Nell'istante in cui mi piegai,mentre lui abbassava la guardia pensando che fossi in preda al dolore, colpì le sue gambe facendolo accasciare a terra. Ma si rialzò velocemente mettendosi in posizione di difesa.
In quell'istante un brivido di paura mi salì lungo la schiena. Aro era riuscito a scappare dalla presa di  Marcus e si era fiondato su Anthony spingendolo così forte che il muro sul quale sbatté gli crollo pericolosamente addosso. Emanuele ed Emmett corsero da lui e prima che i calcinacci toccassero il suo corpo semi svenuto,i due vampiri fecero scudo con il loro fisico. Ma l'obbiettivo di Aro non era di certo Anthony. Infatti con la distrazione del momento aveva afferrato Maria e aveva passato un braccio intorno al suo collo per immobilizzarla e soffocarla. Le mani di lei corsero alla sua gola per afferrare il braccio di Aro ed allentare la presa. Un ringhio mi salì nel petto involontario.Non controllato. E come ringhiai io lo fece il resto della sua famiglia.
< Lasciala! > dissi.
< Subito! >  aggiunse in un sussurro minaccioso suo padre.
< Ahahaha! è lei il vostro punto debole! > rise sguaiatamente Aro.
I combattimenti intorno a me si erano bloccati.
< Lasciala o li distruggo tutti! > Jane iniziò ad usare il suo potere su tutti i Volturi presenti.  Non poteva usarlo su Aro perchè sicuramente quel vile si sarebbe schermato con il corpo di Maria.
Urla di dolore si espansero in tutto il corridoio. Tutti i Volturi erano accasciati a terra in preda al dolore inferto da Jane.
< No! Credi che me ne importi di loro! Credi che mi farò scappare la vendetta così,per quattro vampiri che ringhiano. > la cattiveria di quel vampiro non aveva limiti.
< Lasciala o ti massacro. > ripetei più deciso.
Maria mi fissava negli occhi.Era terrorizzata. Ma avevo iniziato a conoscerla. Non era spaventata per lei ma per quello che avrei potuto fare.
< Sapevo che prendendo te, avrei avuto anche loro. Sapevo che si sarebbero fermati per difenderti tutti. > le sibilò all'orecchio.
< Ha commesso un piccolo errore Aro > disse  Maria e il terrore nei suoi occhi si trasformò in determinazione.
< e sarebbe? > chiese strafottente lui.
< Credere che non sia in grado di difendermi da sola. > spinse via il suo braccio,si voltò velocissimamente e piantò i suoi canini nella gola di Aro.
Dopo l'attimo di smarrimento nel vedere la mia leonessa in azione corsi da lei e afferrai Aro per un braccio,che soccombeva al morso di Maria ,che non lo lasciava muovere.Subito Emanuele ,Edward e Emmett mi imitarono.Afferrando il primo l'altro braccio e gli altri due le gambe.
< Adesso > urlai e insieme tirammo fino che le membra di Aro non si staccarono dal busto.Maria lasciò la presa sul suo collo e tutto di Aro crollo a terra ai nostri piedi. Maria sputò con disgusto quel poco sangue di Aro che aveva in bocca e si fiondò tra le mie braccia.
< Mi hai fatto morire di paura. > le dissi stringendola.
< Anche tu! > sorrise lei sul mio petto.
Ma ancora non era finita.

Maria:
 Stringerlo a me scacciava il senso di vuoto che avevo provato nell'istante in cui mi aveva lasciata a casa per andare a salvare suo padre.
MA ANCORA NON ERA FINITA. Non so perchè ne come, ma vidi Caius rialzarsi e correre verso Alec,che gli dava le spalle perchè stretto nel mio abbraccio. Ribaltai le nostre posizioni aspettando quel colpo mortale che Caius aveva riservato ad Alec chiudendo gli occhi.
< Maria! > gridò Alec.
Ma non accadde nulla. Caius non arrivò a sfiorarmi. Infatti appena si era avvicinato a me era stato sbalzato lontano. Dentro di me avevo sentito una forza sprigionarsi e colpirlo disastrosamente. Come se il mio scudo oltre che mentale fosse stato anche fisico. Lo sentivo,sentivo la sua forte aurea sprigionarsi da me. Era invisibile però.Lo percepivo ma non lo vedevo. Poi fu come se il mio corpo riconobbe di non essere più in pericolo e così lo scudo scivolò via.
Come senza forze lasciai che le mie gambe cedessero.Ma non toccai mai terra perchè Alec mi aveva già afferrata.
< Stai bene,tesoro,guadami. >
< Sto bene Alec,sono solo stanca. > dissi abbandonandomi al suo petto.
Avevo gli occhi chiusi ma sentì benissimo gli urli di Caius per il dolore di essere smembrato. La puzza di incenso che mi riempiva le narici e Marcus parlare.
< Liberali Jane! > lei dovette obbedirgli e subito Marcus continuò. < Volete ancora combattere? Volete ancora essere come quell'essere tra le fiamme che non ha esitato un momento a sacrificarvi per i suoi scopi? >
< No! io non ci sto più! > era la voce di Demitri.E la sua confessione spinse gli altri ad accodarsi a lui.
< Bene allora siete liberi! > affermò Marcus.
< Di andare dove? > chiese  Demitri.
< E' questo il bello di essere liberi,ovunque vogliate. Anche di restare qui a palazzo. >  
< Sarai tu il nostro capo? > chiese ancora demitri.
< No,il vostro consigliere forse,ma non il vostro capo. Io resterò qui e questa sarò sempre la vostra casa,ma non ci saranno più case reali,scontri per potere o altro. Siete padroni della vostra esistenza. >
concluse Marcus.
E poi non udì più niente perchè scivolai nell'incoscienza dettata dalla stanchezza.





Angolo scrittrice:

Perdono,perdono perdono...Spero che l'attesa valga il risultato;D ditemelo voi!
Questo era l'ultimo capitolo. Il prossimo sarà l'epilogo. Anche perchè c'è un piccolo mistero da risolvere...Lo scudo di Maria.
Non ho il tempo di rispondere alle recensioni.Altrimenti posterei tra altri due anni. Vi prego però fatemi sapere cosa ne pensate.
GRAZIE MILLE!  bacino Mapi.....

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Capitolo 30
*** epilogo ***


didyme
Epilogo:

Una bambina dai capelli neri,lunghi fino alle spalle, di circa quattro anni se ne stava sdraiata al sole della campagna toscana in una calda giornata di luglio,beandosi  dell'erba fresca e soffice. All'improvviso una farfalla  dai mille colori le si posò sul nasino per poi volare di nuovo via. La bambina si mise a sedere e la osservò attentamente. Si alzò e spiccò un volo di almeno tre metri,atterrò leggiadra e aprì le sue manine paffuta. Aveva catturato la farfalla ma non voleva farle del male,la voleva solo guardare con i suoi splendidi occhi azzurri come quelli del padre.
La farfalle era stupenda,i suoi colori:blu,rosso giallo e arancione erano luminosi e la rendevano una creatura da ammirare. Poi la farfalla si riprese ,e svolazzò via ad incantare qualche altra persona.
< Dydime! > la bambina si voltò alla voce della mamma che la chiamava.
< Mamma > e le corse incontro volandole letteralmente in braccio. Le era mancata,anche se erano state solo due ore lontano perchè la donna doveva riposare.
< Hai mangiato tesoro? > chiese la donna con fare materno preoccupata per la sua piccola.
< Si mamma! >
< E che stavi facendo ferma lì? > chiese la sua mamma.
<  Aspettavo papà.Avevo preso una farfalla volevo fartela vedere ma è volata via. >
< La mia piccolina. > la bimba si lasciò abbracciare e si strinse alla sua mamma nascondendo il suo visino nell'incavo del collo di lei per annusare il suo odore.La sua mamma aveva un odore buonissimo,era bellissima e molto dolce con lei.Per la mamma la sua bambina era un miracolo.
 Lei ancora piccolissima li aveva salvati tutti senza saperlo.Forse un giorno glielo avrebbe raccontato.Ma ancora era troppo piccola e doveva godersi la sua infanzia,per quanto veloce passasse..Ancora ricordava perfettamente quando suo nonno gliela aveva messa tra le braccia.


< Un ultima spinta > la esortò Carlisle.
< Non ce la faccio più > si lamentò Maria.Erano tre ore che il suo corpo si preparava a mettere al mondo quella creatura.Tre ore di contrazioni con un marito più agitato di lei alle sue spalle e tutta la famiglia che attendeva la nascita nell'altra stanza tremendamente impazzienti.
< giuro che è l'ultima. >  così fece un respiro profondo e si preparò alla spinta decisiva. Un pianto si espanse per la stanza. Tutta quella fatica ne era valsa veramente la pena.Avrebbe patito di piùse avesse solo potuto immaginare che quel pianto gli riempisse il cuore di gioia in quel modo. E ancora non l'aveva vista.
< é una bambina! > una principessa pensò subito la donna.
< Una bambina > ripetè Alec ridendo. Sconvolto.Suo marito era sconvolto,se avesse potuto piangere l'avrebbe sicuramente fatto. Ma tutte le lacrime che non poteva versare lui le stava versando lei.
Carlisle la avvolse in un lenzuolo e la passò alla mamma.
La piccina non appenà sentì il suo odore si calmò subito e aprì i suoi meravigliosi occhi.Erano azzurri,tanto azzurri da sembrare due lampadine accese.Annusò un pò l'aria epoi sorrise. Era bellissima. Tantissimi capelli neri un nasino a patatina e quegli occhi stupendi. Sembrava una bambolina di porcellana perfetta nei lineamenti con quelle guanciotte rosate.
< Didyme > disse poi Maria. Alec che fissava la figlia imbambolato sobbalzò. Maria scrutò il suo volto e gli fece un dolce sorriso.Il marito la guardò e ringraziò il cielo per avergli dato una moglie così.Bella,dolce,e che l'amava con tutto se stesso.
< Didyme ! > ripetè lui ricambiando il sorriso.
Maria strinse al petto il suo tesoro e la cullò.
< Ahi ! > esclamò poi Maria.
< Che c'è? > chiesero subito Carlisle e Alec.
Maria allontanò la piccola e rivelò un piccolo morso a mezza luna.
< Mi ha morso!  > disse poi Maria.
< Ha fame! > spiegò Carlisle.
< è tutto suo padre. > affermò Alec contento che la sua piccola già avesse tutti i suoi dentini.


Un piccolo movimento si mosse nella pancia della sua mamma.
< Mamma è stato il fratellino? >  chiese curiosa.
< Si amore! >
< Mamma ma quando nasce? > la piccola glielo chiedeva ormai tutti i giorni e tutti i giorni lei rispondeva.
< Presto, molto presto.Ormai mancano poche settimane. >
Poi una figura entrò nella radura.
< Eccole le mie donne! > disse orgoglioso Alec.Era ancora identico.Tranne che per gli occhi ora erano dorati. Non appena uscì dall'ombra la sua pelle iniziò a brillare.Alec si beò dello sguardo adorante di sua figlia e di sua moglie.
Le due si fecero incontro e Dydime passò dalle braccia della madre a quelle del padre. Non c'era modo di impedire che quei due si adorassero. Dydime era la sua principessa e nessuno la poteva toccare.
< Dydime sono curiosa tu cosa vorresti un fratellino o una sorellina? > chiese Maria sfidando con lo sguardo suo marito che con un braccio teneva la piccola e con l'altro abbracciava la moglie per quanto possibile con quel pancione.
< Non facciamo scherzi sarà un maschietto! > disse Alec.
< Femminuc...! > disse Maria.Ma Alec non lo fece finire perchè le tappò la bocca con un bacio.
La bimba scoppiò a ridere divertita dal loro battibeccare e dal modo in cui papà faceva finire le discussioni da un pò di tempo con la mamma.
< O d'accordo non importa, basta che sia sano! > si arrese Maria stringendosi al marito.
< Andiamo a casa.Ti aspetta un bel bagnetto! >
< No mamma! >
< E invece si...hai cacciato e anche se sei più brava di tuo padre a non sporcarti devi lavarti. >
< Ehi che c'entro io ora!? > si lamentò il moro.
< O c'entri mio caro! > era da circa tre mesi che c'entrava in tutte le faccende che succedevano in casa sua.Lumore di Maria era sempre più in subbuglio e lui cercava di non urtarla.Infatti non ribatte.
< Andiamo piccola o la mamma si arrabbia. > Maria contenta del risultato ottenuto,sua figlia si sarebbe fatta il suo bagnetto li spinse leggermente nella direzione di casa.
Alec la mise a terra e la sfidò < Vediamo chi arriva prima? >
< Si papà. > disse eccitata la piccola.
< Allora pronti via! > e la piccola scattò.
Alec non partì subito.
< Se ne accorgerà che la lasci vincere. >
< Lo so ma adoro il broncetto che fa. > le spiegò Alec.
< Vai sarà quasi a casa ormai. > rise Maria. Alec la baciò la prese in braccio  e corse poi incontro alla figlia.
< Papà ma devi partire subitò. > ed eccolo li il broncetto.
< Lo so piccola ma la mamma mi ha trattenuto! >
< Ehi.... > si lagnò Maria.E tra le risate generali entrarono in casa.
Dopo luglio arrivò agosto e Maria partorì un maschietto,Matteo, con i capelli anche lui neri ma con la testolina piena di boccoli,gli occhi marroni che era la gioia del papà.Il suo campione.E che faceva sciogliere il cuore della mamma ogni volta che vedeva i suoi occhi che la guardavano.
Didyme era contentissima di avere un fratellino e ogni volta che piangeva,anche se lo faceva solo quando aveva fame,correva dala sua mamma ad avvertirla.Come se in quella famiglia non fossero dotati di sensi sopraffini.
Tutta la loro vita passò senersamente  anche se la loro storia era cominciata  in un modo burrascoso.
E come ogni storia che si rispetti anche loro ebbero il loro "E vissero felici e contenti".



Angolo scrittrice:
Allora eccomi qui con l'epilogo di Rosa senza spine...
Sono contentissima di questa storia. 
Grazie a tutti voi che mi avete sopportata e supportata.
Grazie a chi ha letto e ovviamente a chi ha recensito.Vi chiedo un ultimo sforzo. E poi sparisco giuro:D lasciate un ultima recensione per dirmi se vi è piaciuto l'epilogo. Avevo pensato di farlo lungo e esplicativo ma poi ho optato per un finale dolce dolce.
Grazie,Grazie e ancora grazie.Mariapia...
io piango....;C ciao....




Ps: sto scrivendo qualcosa su Harry potter mi vorrei buttare lì.Ma se non la scrivo tutta non la pubblico quindi se vi va aspettatemi e controllate la mia pagina di Epf.Anche se io farò di tutto per avvertirvi... Bacioni



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Capitolo 31
*** avvisetto... ***


Sto scrivendo una nuova storia su Harry Potter...mi farebbe piacere che ci faceste un saltino.... http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=582570&i=1 Questo è il link,basta fare copia ed incolla....Grazie mille e Baciuzzo

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