Il Canto di Natale in casa Saeba

di DadaOttantotto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


xmas carol prol Nota: Questa storia è ispirata al Canto di Natale di Dickens, ma non sarà proprio uguale identico. Noterete le differenze durante la lettura (in caso vi servissero spiegazioni, io sono qui!). Un enorme grazie a kia_85 che ha avuto la pazienza e la disponibilità di spiegarmi alcune cose del manga di City Hunter, del quale io sono totalmente all'oscuro, avendo seguito solo l'anime. Spero comunque di aver capito tutto!!
Bene, non mi resta che augurarvi buona lettura!
Baci8!

La vigilia di Natale di quell'anno faceva particolarmente freddo. Un solo maglione non bastava a evitarle i brividi che la facevano tremare già da qualche ora.
A questo pensava Kaori mentre sistemava le ultime palline sull'albero di Natale. Per colpa di un caso particolarmente complicato, era molto in ritardo con gli addobbi natalizi. Cosa che era mai capitata prima, di solito alla vigilia era già tutto pronto per il pranzo del giorno dopo.
Arretrò di qualche passo per poter ammirare il frutto del suo lungo lavoro.
- Perfetto! Manca solo il puntale a forma di stella... ma dove l'avrò messo?
Si mise a frugare negli scatoloni che ricoprivano il pavimento della sala. Riemerse qualche istante dopo, in mano un oggetto dorato con cinque punte.
Prese la scala di metallo di cui si era servita fino a quel momento e l'avvicinò a l'albero. Ma, subito dopo essere salita fino in cima, si rese conto di una cosa: non ci arrivava!
Perchè diavolo Ryo avrà comprato un albero così grosso?, pensò mentre si allungava il più possibile per sistemare il puntale. Eppure lo sa che non sono alta quanto lui! Ma guarda cosa mi tocca fare... oh... oh... ooooohhhh...
La scala iniziò a traballare pericolosamente e la ragazza perse l'equilibrio. Agitò freneticamente le braccia, cercando di rimanere stabile su quel benedetto gradino. Ma fu tutto inutile, i piedi si staccarono dalla scala e lei cadde all'indietro.
Chiuse gli occhi, preparandosi mentalmente al momento in cui la sua schiena avrebbe incontrato il duro pavimento.
Poi, improvvisamente, qualcosa fermò la sua caduta. Qualcosa di caldo. Qualcosa di morbido ma allo stesso tempo solido.
- Dovresti stare più attenta, sai?
Spalancò gli occhi, incontrando il viso di un Ryo che le sorrideva gentilmente.
- Gr-grazie - riuscì a dire lei.
Non potè fare a meno di perdersi in quegli occhi che amava, occhi che a volte incutevano terrore, ma che sapevano anche trasmettere tanta dolcezza.
- Figurati - rispose il ragazzo, posandola a terra. - Lascia fare a me, vuoi?
Prese delicatamente il puntale dalle mani di Kaori, poi salì agilmente sulla scala e lo mise al suo posto. Questa semplice azione, però, mise in risalto il suo fisico perfetto, causando nella ragazza un lieve sussulto.
Smettila, Kaori! Cosa stai facendo?, si disse, cercando di rallentare i battiti del suo cuore.
La voce del suo socio interruppe i suoi pensieri.
- Vedi? E' stato facile! Questi lavori vanno fatti fare a chi è in grado di farli...
Un "piccolo" martello da 101 t apparve misteriosamente dal nulla.
- Cosa vorresti dire, che io non ne sarei stata capace? - chiese Kaori con occhi di fuoco.
- Non fare così, dolce Kaori... sai che scherzo... - si affrettò a discolparsi lui.
- Sì, certo...
- Credimi quando ti dico che sei troppo permalosa! Comunque io adesso vado a dormire. Buonanotte!
Quell'ultima frase colse la ragazza decisamente di sorpresa.
- Come? Non esci stasera?
- No, sono un po' stanco... il nostro ultimo caso è stato veramente pesante.
- Beh, allora buonanotte... - disse a un Ryo ormai lontano.
Qui c'è qualcosa che non va, pensò Kaori. Ha combinato qualcosa, oppure la combinerà presto. Non è normale che non abbia voglia di vedere qualcuna delle sue amichette...
Sospirando, finii di sistemare gli ultimi addobbi. Poi, soddisfatta del suo lavoro, si diresse verso la sua stanza, intenzionata a farsi una bella dormita.

Si buttò sul letto, soddisfatto. Almeno per quella volta si era evitato una sonora martellata. Non che non se la meritasse, anzi. Non sapeva mai quando tacere. Il problema era che, quando stava troppo vicino a Kaori, dalla sua bocca uscivano solo insulti. Tutto per nascondere quanto in realtà l'amasse.
Quindi, sì. Meritava ogni singola martellata.
Sorrise guardando la sveglia sul comodino. Non era nemmeno l'una. Di solito a quell'ora era in giro per locali, più o meno ubriaco, in cerca di qualche bella ragazza. Giusto per evitare di pensare a Kaori.
Invece, quella sera, se ne stava comodamente sdraiato a guardare il soffitto. Rimuginò per qualche istante sulla ragione per cui era rimasto a casa. In fondo, era la notte di Natale. Aveva sentito dire che era magica. E aveva riso. Lui non credeva a queste cose. Comunque era una notte speciale, non se l'era sentita di lasciare la sua socia da sola ad aspettarlo.
Quando si addormentò erano già quasi le due. Ma il suo sonno non durò a lungo.
- Ryo...
- Kaori... lasciami dormire... - biascicò, rigirandosi sotto le coperte.
Quella voce, però, sembrava non volergli dare tregua.
- Ryo...
- Ancora cinque minuti...
- Ma che cinque minuti e cinque minuti!! Alzati subito, Saeba!
Si mise a sedere di scatto, gli occhi sbarrati per lo stupore. Avrebbe riconosciuto quella voce tra milioni di altre. Ma non poteva essere possibile, quella persona era...
Si voltò lentamente verso la fonte di quel suono, scorgendo esattamente quello che si era aspettato di vedere.
- Tu... tu sei... no, no... tu...
- Che c'è, Ryo? - disse l'uomo di fronte a lui, sorridendo - Sembra quasi che tu abbia visto un fantasma...
Il volto dello sweeper si stava facendo sempre più cinereo. Il cuore gli batteva talmente veloce che pareva volesse uscirgli dal petto.
- No... tu... tu sei... è impossibile... tu non puoi essere... Makimura!

Pensavate di esservi liberati di me, vero? Invece no!
Purtroppo per voi ho avuto un'idea... e quindi scrivo! E spero che a voi venga voglia di leggere!
Un grazie a chi ha recensito "I've got my angel now"!! Appena so qualcosa del contest vi faccio sapere!!
Spero che questo prologo vi sia piaciuto! Aspetto la vostre opinioni, buone o cattive che siano!!
Un baci8 e alla prossima!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


cap 2 canto di natale - Sì, sono io - rispose Hideyuki.
- Non è possibile! Tu sei...
- Morto? Oh, sì. E lo sono ancora. Ma sono tornato perchè devo dirti una cosa molto importante.
Ryo non lo ascoltò. Continuava a "trapassare" il corpo dell'amico con un braccio, ancora incredulo.
- Hai finito? - gli chiese Makimura, un sorriso sarcastico stampato sul volto.
Lo sweeper si diede un pizzicotto sul braccio.
- Ahi! - esclamò - Allora non sto sognando...
- Ci sei arrivato finalmente! Adesso ascoltami bene, non ho molto tempo. Stanotte verranno a trovarti tre spiriti, e...
- Che cosa? - lo interruppe Ryo - Tre fantasmi? Dici sul serio?
- Mi lasci finire, per favore? Verranno tre spiriti, e ognuno di loro avrà qualcosa di importante da mostrarti. Mi raccomando, fai molta attenzione a quello che vedrai. Perfetto, adesso che sai tutto, posso andare. Alla prossima!
- No, aspetta! - urlò Ryo, ormai al nulla.
Infatti la figura di Hideyuki era scomparsa, con la stessa velocità con cui si era manifestata.
Non è possibile, pensò lo sweeper, dev'essere stato tutto un sogno... o un'allucinazione. E dire che stasera non ho nemmeno bevuto!
E con questi pensieri, tornò a coricarsi e, successivamente, cadde in un sonno  profondo.
Dopo non molto tempo, però, una fortissima luce inondò la stanza.
- Ma che acc... - mormorò Ryo, strofinandosi gli occhi.
- Buonasera!
Un uomo alto e con un buffo capello lo osservava attentamente. Lo sweeper notò che era proprio quell'individuo ad emanare la luce. Ma che, soprattutto, era... trasparente!
- Sei un fantasma? - gli chiese con un fil di voce.
- Così dicono - rispose questi, sorridendo - Allora, sei pronto?
- Pronto per che cosa?
- Per vedere il tuo passato.
Ryo scosse la testa.
- Conosco già il mio passato, grazie. E non ho proprio voglia di riviverlo.
- Oh, non fare tante storie, ragazzo! Vieni con me!
Detto ciò, il fantasma lo afferrò per il polso e insieme uscirono dalla stanza, passando per la finestra.
Istintivamente, Ryo si irrigidì e per un interminabile attimo smise di respirare. L'altezza gli stava dando alla testa e sentiva che il panico avrebbe potuto sorprenderlo da un momento all'altro.
Notando tutto questo, lo spirito non riuscì a trattenere una risata.
- Che hai, giovanotto? - domandò sarcastico.
- Ni-niente - mormorò lo sweeper - E' che volare non rientra nei miei passatempi preferiti...
- Non mi dirai che un uomo grande e grosso come te soffre di vertigini!
Per tutta risposta, Ryo serrò gli occhi. Non guardare giù, si ripeteva mentalmente.
- Tranquillo, siamo arrivati. Ora puoi guardare.
Quando lo fece, rimase basito. La scena di un'orrenda guerra si delineava sotto i loro piedi. Il rumore degli spari arrivava fin lassù.
- Io conosco questo posto... - bisbigliò Ryo.
- Certo che lo conosci! Ci hai vissuto! Vieni, avviciniamoci.
- No! - urlò. Ma ormai era troppo tardi.
A pochi metri dal suolo, lo sweeper poteva godere, suo malgrado, di un'ottima visuale.
Notò Kaibara, l'uomo che aveva sempre considerato come suo padre. L'uomo che lo aveva accudito, che gli aveva insegnato tutto quello che sapeva. Era merito suo se poteva vantarsi del suo istinto molto sviluppato e della sua abilità con la pistola.
Ma quello era anche l'uomo che lo aveva tradito, sperimentando su di lui una pericolosissima droga, sotto l'effetto della quale era diventato un soldato potente ma totalmente pazzo.
Si rivide, con qualche anno di meno, combattere con tutte le sue forze, uccidendo e ferendo gravemente altre persone.
- Io... io...
Sapere di essere stato partecipe di una cosa del genere, era già abbastanza terribile di per sè stesso. Riviverlo una seconda volta era... troppo. Per chiunque.
Strinse le mani a pugno talmente forte da sentire dolore. Ma quella piccola era niente paragonata all'enorme sofferenza che provava nell'anima. Gli sembrava quasi che qualcuno avesse il suo cuore tra le mani e stringesse tanto da farglielo scoppiare.
- Portami via di qui. Per favore. - sussurrò.
- Non abbiamo ancora finito. - rispose il fantasma.
In pochi istanti, tutto si confuse in un misto di colori. Quando la scena si fece più chiara, il Ryo del passato si trovava di fronte ad una figura mastodontica.
- No, questo no...
Iniziò a tremare dalla rabbia quando rivide il momento in cui aveva attaccato Umibozu, ferendolo agli occhi.
Non potè fare a meno di pensare che, quell'uomo che era diventato suo amico e che lo aveva aiutato in svariate occasioni, era ormai praticamente cieco. Per colpa sua. Era solo colpa sua se Umibozu aveva dovuto abbandonare il suo lavoro di sweeper, se doveva prendere la mira per sparare senza poter contare sulla vista.
- Ne ho abbastanza, spirito.
- C'è ancora una cosa che devi vedere, ragazzo - disse questi, prima che il mondo si rimescolasse di nuovo.
E quando questo si ricompose, il cuore di Ryo si fermò.
Kaori, la sua Kaori, era lì davanti a lui. Piangeva sulla tomba di suo fratello.
- Questo è un colpo basso - ringhiò lo sweeper - Un conto è farmi vedere quello che io ho fatto, ma questo non riesco proprio a sopportarlo.
- La morte del tuo amico è stata dura da affrontare per te. Ma lo è stata anche per lei, sai? E tu cosa hai fatto? Hai mantenuto la promessa fatta a Hideyuki, l'hai accolta in casa tua e l'hai difesa. Su questo niente da dire. Ma poi? Come l'hai trattata? Lei ti ha salvato la vita, Saeba. Senza Kaori cosa saresti? Tu cosa fai per ripagarla? Guarda tu stesso, rinfrescati la memoria.
La nuova scena si svolgeva nel loro appartamento. Kaori era sdraiata sul divano, gli occhi socchiusi nel vano tentativo di non addormentarsi. Probabilmente aspettava lui, attendeva il suo ritorno dai vari locali che frequentava ogni notte.
Si avvicinò a lei per guardarla meglio, ritrovandosi a constatare quanto fosse bella. Poi notò le sue lacrime e si sentì morire.
- Lo fa tutte le volte che esci, ma questo già lo sai. - incalzò lo spettro.
Ryo non lo ascoltò neppure. Accarezzò la guancia della sua socia con una mano.
- Non piangere, piccola... - mormorò.
- E' inutile, non ti può sentire.
- Sono io che la faccio piangere. Non le risparmio insulti e preoccupazioni. Mi faccio schifo, non merito che mi stia vicino.
- E' quello che pensa anche lei. Poi, chissà come, trova sempre una ragione per rimanerti affianco. Anche se sa di non essere una buona assistente...
- NON E' VERO! - lo interruppe Ryo, urlando - Lei è un'ottima assistente, oltre che una persona stupenda.
- Non è a me che devi dirlo.
Improvvisamente, i singhiozzi di Kaori divennero più forti, fino a sfociare in un pianto disperato.
Il colpo di grazia per lo sweeper fu, però, il sussurro che uscì dalla bocca della ragazza.
- Ryo, perchè?
Era troppo. Non poteva sopportare oltre. Il cuore era ormai allo stremo. Avrebbe potuto smettere di battere da un momento all'altro. Il dolore che provava lo aveva ridotto ad uno straccio.
Una lacrima cadde silenziosa sulla sua guancia, senza che potesse fare niente per trattenerla.
- Puoi riportarmi a casa? - chiese - Ho capito quello che volevi farmi capire. Adesso non ne posso più. E ho sofferto abbastanza, non credi?
Lo spirito annuì e lo prese nuovamente per il polso. Ryo chiuse gli occhi e attese.
Quando li riaprì, si trovava in camera sua. Il letto era completamente sottosopra, le lenzuola erano sparse a terra. Ne raccolse uno e si coprì.
Non è possibile che sia stato tutto un sogno, pensò. Kaibara, Umi, Kaori... il dolore era così reale! E poteva ancora sentire distintamente l'odore delle lacrime della sua socia.
Si girò su un fianco. Si rilassò e chiuse gli occhi, cercando di addormentarsi.
Ma una forte luce che si propagò nella stanza rese vano ogni suo tentativo.

No, no, no... non mi piace... e a voi?
Forse avrei dovuto ampliare un po' il discorso della morte di Hideyuki... ma mi sembrava già tanto quello che avevo scritto... vabbè!
Se notate delle discordanze tra il passato di Ryo nel manga e quello nella mia storia (benchè non sia molto approfondito), fatemelo sapere! Spero di aver capito bene quello che kia_85 mi ha pazientemente spiegato... Grazie ancora!!!
Ringrazio di cuore kia_85, giova71, Isy_264 e Nami Akimoto per le recensioni, giova71 per aver inserito la storia tra le preferite e Fannysparrow per averla tra le sue seguite!!
Spero che questo capitolo vi piaccia!
Alla prossima!!
Baci8

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


cap 3 canto di natale
Per la terza volta quella notte, si mise a sedere di scatto sul letto.
- E tu chi sei? - chiese ad un uomo grande e grosso, la cui figura occupava quasi tutta la stanza.
- Io sono il fantasma della tua vita presente! - rispose questi, scoppiando poi in una fragorosa risata.
- Ma non mi dire...
- Sei pronto?
- Se hai intenzione di farmi volare, io non mi muovo di qui! - esclamò Ryo, afferrando saldamente il bordo del letto.
Lo spirito rise nuovamente, poi, lentamente e con fatica, si alzò in piedi.
- Non servirà, ragazzo. Per adesso devi solo andare in un altra stanza di questa casa.
Subito dopo aver ascoltato quelle parole, lo sweeper si ritrovò in cucina.
L'esile figura della sua socia si alternava tra i fornelli e il tavolo, intenta a preparare deliziosi manicaretti per il giorno seguente. Tutti i piatti, dall'arrosto alla pasta, emanavano un profumo estremamente invitante.
- Devono essere davvero buoni - fece ad un tratto il fantasma.
- Oh, puoi scommetterci che lo sono! - replicò Ryo sorridendo - Kaori è un'ottima cuoca. Quello che non capisco, è perchè non ci abbia pensato prima...
- Forse non ha trovato il tempo per farlo. Ha dovuto lavorare al vostro ultimo caso, occuparsi dell'albero di Natale, di te, della casa... l'ho già detto che ha dovuto occuparsi di te?
Lo sweeper strinse i pugni.
- Sì, non è il caso che lo ripeti.
- Bene, volevo solo che il concetto fosse chiaro. Che capissi quanto è faticoso per lei lavare, stirare, cucinare... e nel contempo, stare attenta che tu non salti addosso alle vostre clienti - insistette lo spirito.
Ryo sentiva che avrebbe perso le staffe. Se quello spettro enorme gli avesse affibbiato un'altra colpa riguardante Kaori, non era sicuro che si sarebbe trattenuto.
- Perfetto. Adesso siamo pronti per andare - sbottò all'improvviso il fantasma.
- Andare dove? - chiese il ragazzo.
- Voglio farti vedere come i tuoi amici passano la notte di Natale.
Afferrò lo sweeper per un braccio e insieme si sollevarono da terra.
- IO NON VOGLIO VOLARE!!! - sbraitò Ryo, cercando di liberarsi dalla stretta dello spirito.
- Su, non fare il bambino! - esclamò lo spettro, prima di scoppiare in una fragorosa risata.
Per l'ennesima volta, il mondo si mescolò completamente.
Ryo serrò gli occhi, deciso come non mai a non guardare per non spaventarsi più di quanto già non fosse.
Quando li riaprii, si accorse di trovarsi in un luogo piuttosto conosciuto: il Cat's Eyes.
- Perchè siamo venuti qui? - chiese lo sweeper.
- Guarda là - replicò lo spirito, indicando il bancone del locale.
Umibozu stava asciugando le ultime stoviglie, mentre Miki finiva di pulire il ripiano.
Poi la ragazza si avvicinò al marito e lo prese sotto braccio.
- Sono proprio felice, tesoro. Finalmente è Natale, possiamo chiudere il bar per qualche giorno e goderci un po' di tempo insieme - esclamò.
- Anche io sono felice, Miki - replicò il gigante.
Abbracciò sua moglie e la baciò.
A quella vista, Ryo non potè trattenere una risata. Il fantasma gli diede una sonora gomitata nel fianco.
- Che hai da sghignazzare, stupido? - chiese, irritato.
- Il lucciolone... non lo facevo così... così romantico... - rispose Ryo tra una risata e l'altra.
- Almeno lui non ha paura di esprimere i suoi sentimenti.
A quella frase, lo sweeper di bloccò, smettendo anche di sorridere.
- Oh, ti ho colpito in un punto delicato?
Si ritrovò a pensare che quel fantasma fosse un po' troppo insolente per i suoi gusti.
- Comunque, adesso dobbiamo andare. Hai ancora una cosa da vedere.
In men che non si dica, i due si trovarono in una casa che a Ryo non era di certo estranea.
- Non mi dirai che anche Saeko passa la notte di Natale con un uomo! - esclamò sorpreso lo sweeper.
- Cercherò di ignorare il doppio senso della tua frase. Kaori ha proprio ragione quando dice che non cambierai mai...
- Nessun doppio senso, giuro! Solo che non ho proprio idea di con chi possa festeggiare questa notte.
- Perchè sei un baka, proprio come dice... - fece lo spettro.
- Kaori, giusto? - terminò Ryo per lui.
- Esatto. Ma adesso guarda tu stesso. Non mi sembra che la tua amica poliziotta sia in cattiva compagnia...
Ryo osservò le tre sorelle Nogami ridere insieme, sorseggiando del vino e riscaldandosi davanti al fuoco del camino.
- Ragazze, vi capita mai di pensare a cosa stiano facendo gli altri in questo momento? - chiese la più piccola.
- Scommetto che con altri intendi Ryo e Kaori. O mi sbaglio? - le chiese Saeko, sorridendo.
- Beh, Ryo sarà in giro per locali, come suo solito. - intervenne Reika - E la povera Kaori sarà a casa ad aspettarlo.
La maggiore delle tre scosse la testa.
- Io non ci giurerei. Ricordatevi che è la notte di Natale - disse.
Grazie, Saeko, pensò lo sweeper.
- Comunque sia, non capisco come Kaori possa rimanergli ancora accanto. Fossi io, avrei messo a posto quel Don Giovanni maniaco già da un pezzo! - sbottò Reika.
Quelle parole furono per Ryo come un pugno nello stomaco. Sapeva di comportarsi male con la sua socia, ma non che le sue amiche potessero pensare quelle cose di lui. Reika sapeva essere tagliente quando voleva...
- Abbiamo finito? - domandò al fantasma.
- Qui sì - replicò questi.
- Perchè, c'è dell'altro?
Per tutta risposta, lo spirito lo afferrò per il polso,e subito dopo si ritrovarono nel suo appartamento.
Erano di nuovo in cucina. Ryo si guardò intorno, chiedendosi cosa dovesse vedere ancora in quella stanza. Poi la notò.
Kaori addormentata, la testa appoggiata sull'unica parte di tavolo non occupata dai piatti.
- Non ce l'ha fatta, era troppo stanca - fece lo spettro.
Lo sweeper si avvicinò alla sua socia. Cercò di non fare il minimo rumore per non svegliarla, salvo poi ricordarsi che lei non lo avrebbe comunque potuto sentire.
La osservò per qualche minuto, incapace di distogliere lo sguardo da quella creatura che era ormai  diventata la cosa più importante che avesse.
- Potresti gentilmente farmi tornare "solido", in modo che possa prenderla e portarla nella sua camera? - disse rivolto al fantasma, ma senza nemmeno guardarlo.
Lo spirito annuì, poi lo prese per il polso e lo riportò nella sua stanza.
Ryo si ritrovò così disteso nel suo letto, il lenzuolo che aveva usato per coprirsi giaceva al suolo con gli altri.
Devo andare a prendere Kaori, ricordò a sè stesso.
Poggiò i piedi sul freddo pavimento, il contatto gli procurò un brivido che gli fece accapponare la pelle.
Aprì la porta della sua stanza. Stava per attraversarla quando una figura incappucciata e vestita di nero si materializzò davanti a lui.
In quell'istante capì che Kaori avrebbe dovuto aspettare...

Eureka!!! Finalmente questo nuovo capitolo! Ci ho messo un'eternità a scriverlo!
E voi direte: ci hai messo così tanto e hai tirato fuori solo questo schifo?
Beh, avete ragione... ma purtroppo sono in fase di ispirazione calante, quindi...
Ringrazio di cuore giova71, Fannysparrow, Nami Akimoto, kia_85 e Isy_264 per le loro stupende recensioni!!!!
Alla prossima!
Un baci8!

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


cap 4 canto di natale
- Non dirmelo. Tu sei il fantasma della mia vita futura.
Lo spirito annuì.
- Quindi dovresti mostrarmi quello che mi accadrà nei prossimi anni, mesi o forse anche giorni?
Lo spettro ripetè lo stesso gesto, poi allungò un dito ossuto verso il ragazzo e gli fece segno di seguirlo.
- E se io non volessi venire? - chiese Ryo.
Ma quello non rispose. Anzi, sembrava quasi che dalla sua gola non potesse provenire alcun suono. Si limitava a guardare lo sweeper e a fare cenni col capo di tanto in tanto.
- Mi sa che non ho altra scelta, vero?
Ormai conosceva la prassi, l'aveva già fatto due volte.
Quindi tese il braccio, lasciando che il fantasma gli afferrasse il polso con le sue lunghe dite fredde.
E il mondo diventò un miscuglio di colori.
- Ma siamo ancora qui! - esclamò lo sweeper, quando il senso di nausea che provava si placò e potè finalmente riaprire gli occhi.
Infatti, dopo una rapida ma attenta occhiata, poteva affermare con sicurezza di trovarsi in casa sua. Neanche la stanza era cambiata: erano sempre in camera di Ryo.
- Che diam...
Lo spettro si portò un dito alla bocca, facendogli segno di tacere.
Indicò la porta e vi si avvicinò. Ryo lo seguì.
- Ti sei fatta rapire! Di nuovo!
Ma quella... era la sua voce!
Attraversò velocemente le stanze fino ad arrivare alla sala.
- Mi hanno preso alla sprovvista!
Era lei. Un po' più adulta, ma pur sempre lei.
La sua piccola dolce Kaori.
I capelli le ricadevano morbidamente sulle spalle, le curve si erano fatte più accentuate.
Quanto potevano essere andati avanti nel tempo? Due anni, forse tre, a giudicare dal loro aspetto.
Lo sweeper si ritrovò a pensare che la sua socia, in futuro, sarebbe stata ancora più seducente di quanto non fosse già nel presente.
Scacciò in fretta quel pensiero e tornò a concentrarsi sui due litiganti.
- Intanto sono dovuto venire a salvarti!
- Oh, mi dispiace che il signorino si sia dovuto scomodare!
- Sai cosa penso? Che forse non sei adatta a fare questo lavoro.
Fissò sbalordito il se stesso del futuro. Avrebbe voluto tappargli la bocca, impedirgli di dire quella frase che, già lo sapeva, avrebbe causato la rottura del suo rapporto con la ragazza.
Invece, riuscì solo a passare attraverso il corpo che, in quel momento, avrebbe tanto voluto prendere a pugni.
- Se è così che la pensi - mormorò lei con voce rotta - non è il caso che io rimanga qui un minuto di più.
La guardò correre via, senza poter far niente per fermarla.
- E' la scelta giusta - sentì sussurrare all'altro Ryo.
E, per la prima volta, si ritrovò ad essere con se stesso.
Qualcosa di freddo lo afferrò per il braccio. Si voltò di scatto, trovandosi faccia a faccia con il fantasma.
Sussultò appena. Si era dimenticato di quella presenza, tanto era preso dalla situazione.
Dopo pochi secondi, tutto si mescolò di nuovo.
L'aria fresca lo colpì ancora prima che aprisse gli occhi. Ma l'odore che gli arrivò alle narici non gli piacque per niente.
L'inconfondibile puzzo di morte.
Il suo sguardo vagò a lungo nel cimitero in cui si trovava, fino a raggiungere un gruppo di persone riunite attorno ad una tomba.
Si avvicinò, preoccupato. Aveva riconosciuto subito l'imponente figura di Umibozu, e quello lo aveva messo in allarme.
Accanto a lui, poi, stavano Miki, Reika, Saeko, Mick e tutti i suoi amici.
Non prometteva nulla di buono.
- Non è venuto - disse la barista in tono secco.
- Cerca di capirlo - le rispose il marito - Anche per lui è difficile.
- Difficile? Difficile hai detto? Beh, poteva pensarci prima!
- Sono d'accordo con Falcon - replicò Saeko.
- Dannazione! Ryo ha ucciso Kaori e nemmeno si degna di venire al suo funerale! Dovrei anche capirlo?
Il suo cuore smise di battere. Si portò una mano al petto, dove un dolore terribile lo stava divorando.
Cosa aveva appena detto Miki? Lui aveva ucciso Kaori? No, non era possibile. Non le avrebbe mai fatto del male, neanche accidentalmente. Non fisico, almeno.
Allora perchè Miki aveva detto una cosa del genere?
- Non è stato lui, lo sai - fece Umibozu, permettendogli di tornare a respirare.
- Non materialmente, forse. Ma l'ha allontanata, l'ha lasciata da sola. E i criminali non ci hanno messo molto a scoprire che la socia di City Hunter non era più sotto la sua protezione.
Quindi, in qualunque modo la si volesse vedere, la colpa della morte di Kaori era sua. Solo e soltanto sua.
Scelta giusta un corno! Quella che pensava essere la decisione più opportuna, si era rivelata fatale per la donna che amava. Che razza di persona era?
Un fruscio catturò la sua attenzione. Si voltò e si vide.
Se ne stava nascosto dietro ad un albero, la barba incolta e lo sguardo vuoto.
- Sei fortunato che non ti posso mettere le mani addosso! - esclamò, arrivando a pochi millimetri dall'altro - Altrimenti ti avrei già spaccato la faccia!
Stupido, che fai?, pensò poi. Te la prendi con te stesso per una situazione che potevi evitare?
Prima che potesse aggiungere altro, il fantasma lo afferrò di nuovo e in poco tempo si ritrovò a casa.
Il Ryo del futuro prese la fondina dal divano su cui era appoggiata e la infilò, sotto lo sguardo severo di Umibozu.
- Kaori non vorrebbe questo - disse secco il gigante.
Sul volto dello sweeper comparve un sorriso pericoloso.
- Fidati, lucciolone.Oggi City Hunter uscirà di scena. E lo farà in grande stile.
Si osservò uscire con calma dalla stanza, poi si voltò verso lo spirito, stringendosi nelle spalle.
- La vita non avrebbe più senso senza la mia Sugar Boy.
Rilassò i muscoli e lasciò che il suo accompagnatore lo afferrasse per il polso, portandolo via da quel posto.
La luce del sole gli ferì gli occhi, costringendolo ad aprirli.
Si sedette di scatto sul letto. I lenzuoli erano sparsi sul pavimento.
Il sogno, o qualunque cosa fosse, era finito. Aveva visto quello che era stato, quello che era e quello che sarebbe stato. E nessuno di questi gli era piaciuto.
Si alzò in piedi, stringendo forte i pugni.
Di una cosa era sicuro: se voleva evitare l'orribile futuro che gli era stato mostrato, avrebbe dovuto cominciare a cambiare il presente.

Ed ecco a voi il futuro! Chiedo scusa per l'incredibile ritardo, ma tra mancanza d'ispirazione e computer rotti, non ho potuto fare molto...
Ringrazio per le recensioni:
giova71: ma quanta cattiveria!! :) Anche Ryo ha avuto la sua dose di "sveglia" in questo capitolo... vedremo come cercherà di mettere a posto le cose!! Solo una domanda... di che esami parlavi nella tua recensione?
Fannysparrow: tranquilla, non abbandono mai una storia!! Al massimo ritardo nell'aggiornare (come mi accade spesso *sob*)! Che dire... ti è piaciuto questo capitolo? Spero di sì! :)
kia_85: ma non farmi così tanti complimenti, che poi arrosisco!!! :) Mi sa proprio che Ryo qualcosa lo ha capito, soprattutto dopo l'incontro con questo spettro. Non credi anche tu? Sono felice che il precedente capitolo ti sia piaciuto! E spero che anche questo sia di tuo gradimento!!
Nami Akimoto: è che purtroppo l'ispirazione va e viene... e sono più le volte che va di quelle che viene! :) Ma prima o dopo, qualcosina lo tiro fuori... e prometto che arriverà qualcosa di nuovo anche per Jake e Marie! Ti ringrazio tantissimo per i complimenti e sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!!!!
miki90: grazie! Sono contenta che l'idea ti piaccia!! E anche la storia, naturalmente! Spero che anche questo capitolo non ti dispiaccia più di tanto! :)
Isy_264: addirittura con ansia?? O mamma!! :) Non ti preoccupare, io dirò sempre che le mie storie fanno schifo... perchè è quello che penso la maggior parte delle volte! Per fortuna ci siete voi a dirmi il contrario! Secondo te, adesso Ryo se la darà una mossa? Beh, io direi che quello che ha visto non gli è piaciuto molto... chissà...
Pfepfer: nooo!!! Dimmi perchè ti senti ignorata!! Che ho fatto??? O Santi Numi, così mi metti l'ansia! Qualunque cosa sia, ti chiedo scusa! Oh, oh... forse ho capito... ho trovato la tua recensione al prologo e non credo di averti ringraziato....... SCUSA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! No, davvero. Mi dispiace :( Ti ringrazio il doppio adesso!!!!
Grazie ancora a tutti e un grosso baci8!!!!!
Alla prossima!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


cap 5 canto di natale
L'aroma di caffè invadeva tutta la casa, era ormai impossibile non sentirlo. Eppure lei non si era ancora svegliata.
Meglio così, pensò Ryo.
Versò il liquido fumante in una grande tazza, la quale poi andò a raggiungere un bicchiere di succo d'arancia e un piattino di biscotti già posati su un vassoio bianco.
Era convinto che portarle la colazione a letto fosse una buona cosa. Un buon inizio, perlomeno. Cambiare il presente per cambiare il futuro, se lo ripeteva di continuo.
Si diresse verso la camera della sua socia, poi, una volta arrivato alla porta, bussò leggermente. Nessuna risposta. Probabilmente Kaori dormiva ancora profondamente.
Non che ne fosse stupito. Aveva visto, grazie al suo viaggetto notturno, quanto la ragazza si fosse data da fare per preparare il pranzo di Natale. Aveva invitato tutti nel loro appartamento. Per stare insieme, aveva detto. Un sacco di lavoro in più, però. Si ripromise che, almeno quella volta, l'avrebbe aiutata.
Bussò una seconda volta, poi entrò. La visione della sua socia, benchè fosse coperta fin al mento dal pesante piumone, lo lasciò senza fiato. Kaori era talmente bella da mozzargli il respiro anche solo dormendo.
Si avvicinò al letto con cautela. Non voleva di certo spaventarla con la sua improvvisa presenza.
- Kaori? - la chiamò, scuotendola leggermente - Kaori, piccola mia... svegliati...
Ok, forse quel "piccola mia" era un po' troppo come primo approccio....
La ragazza, però, non accennava a svegliarsi.
Ryo la scosse con un po' più di forza.
- Kaori?
A quel punto la ragazza aprì gli occhi. Vedendo Ryo così vicino e non capendone il motivo, lo mandò contro il muro con una sonora martellata.
- Ahia... ma quei cosi te li porti anche a letto?- esclamò il ragazzo, cercando di uscire dalla parete.
- Cosa ci facevi in camera mia, brutto porco??- urlò Kaori, color pomodoro.
- Come al solito, hai frainteso tutto.
Sollevò il vassoio, miracolosamente scampato all'"attacco" della sweeper.
- Vedi? Ti ho portato la colazione.
Kaori gettò un'occhiata alla sveglia sul comodino. Segnava le nove esatte. Troppo presto per il suo socio.
Eppure Ryo era davanti a lei, un sorriso stampato in faccia, completamente sveglio. Non era uscito la sera prima, quindi prevedeva che fosse anche sobrio.
Addentò uno dei biscotti, mugugnando un "grazie" che suonò più come un borbottio.
- Non c'è di che! E poi è il minimo, visto quello che fai per me tutto l'anno.
Ok, c'era qualcosa che non andava. Non era da Ryo comportarsi in quel modo.
- Sicuro di star bene? - gli chiese dubbiosa.
- Certo. Perchè?
- No, niente...
- Ho visto che hai lavorato molto stanotte - continuò lui, senza smettere di sorridere.
Quelle parole fecero ricordare alla ragazza che, entro poche ore, la loro casa sarebbe stata occupata da quasi una decina di persone.
Scese di corsa dal letto, buttando all'aria le coperte. Poi si diresse a passo spedito verso la cucina, subito seguita dal suo socio.
- Kaori, potresti fermarti? Dovremo parlare...
Come faceva a cambiare il presente, se lei nemmeno gli dava retta?
La sweeper, infatti, era troppo occupata a mettere nel forno le pietanze che aveva preparato.
- Sugar Boy, per favore...
Se non reagiva neanche a quel soprannome, voleva dire che proprio non lo stava ascoltando.
Ryo si lasciò cadere su una sedia, prendendosi la testa tra le mani.
Era partito con le migliore intenzioni, ma la socia non lo stava di certo aiutando.
- Scusa, Ryo?
Lo sweeper alzò lo sguardo, credendo finalmente di aver ottenuto l'attenzione della ragazza.
- Mi passeresti il sale, per favore?
Sospirò, prendendo la saliera e allungando il braccio. Kaori afferrò l'oggetto, ringraziando il collega con un sorriso.
Nelle tre ore successive, Ryo si ritrovò a fare da "aiutante" alla ragazza, la quale aveva sempre bisogno di qualcosa: spezie, limone, patate... il tutto mentre si alternava tra i fornelli e la sala.
Di questo passo, pensò lui, non riuscirò a parlarle nemmeno tra vent'anni!
Quando infine vide la sua socia appoggiare l'ultimo piatto sulla grande tavola improvvisata per l'occasione, non potè trattenere un sorriso. A quel punto non poteva non ascoltarlo.
- Kaori, possiamo parlare adesso?
- Non è il momento, Ryo. Devo ancora sistemare delle cose, e gli ospiti saranno qui tra poco.
Eh, no! Quello era troppo! Aveva aspettato pazientemente tre lunghe ore, ne aveva abbastanza.
Aveva delle cose da dire e le avrebbe dette, anche a costo della sua stessa vita.
Prese un bel respiro prima di esclamare
- Kaori, io ti amo.
- Ryo, ti ripeto che non c'è tempo e... come hai detto? - fece lei, sgranando gli occhi e fissandolo stupita.
- Ho detto che ti amo, Sugar Boy. E' quello che cerco di dirti da tutta la mattina, ma tu non mi hai ascoltato.
Kaori non riusciva a muovere nemmeno un muscolo tanto era sorpresa.
Ryo, l'uomo di cui era innamorata da tanto tempo... ricambiava i suoi sentimenti! Non riusciva proprio a crederci...
Ma non ebbe il tempo di ribattere alcunché, poiché la bocca di Ryo prese prepotentemente possesso della sua, provocandole brividi che le percorsero tutta la schiena. Rimase tuttavia immobile, incapace di compiere qualsiasi azione.
Sentendo che la ragazza non ricambiava il suo bacio, lo sweeper si staccò da lei rivolgendole uno sguardo triste.
- Scusa - mormorò - Credevo che anche tu... sì, insomma...
Per Kaori fu come risvegliarsi da uno stato di trance. Scosse la testa, mentre le mani correvano al viso del suo socio.
Non poteva assolutamente permettere che lui Ryo pensasse che lei non lo amasse a sua volta.
- Io cosa? - sussurrò ad un centimetro dalla sua bocca - Credevi che anche io provassi lo stesso per te?
- Beh, veramente sì...
Lei lo guardò dritto negli occhi, sorridendo maliziosa.
- Avevi ragione.
Allungò di un poco il collo per raggiungere nuovamente la bocca del ragazzo.
La risposta di Ryo non si fece attendere a lungo: mise una mano dietro la schiena della socia, spingendola più contro di se.
Sentire le mani della ragazza sul petto faceva nascere nel cuore di Ryo un calore che mai avrebbe pensato di provare.
Scese a baciarle il mento, poi passò al collo.
Kaori era in estasi. Aveva atteso tanto quel momento, fantasticandoci sopra. Ma quello superava di gran lunga tutte le sue aspettative.
Sussultò mentre la bocca di Ryo disegnava percorsi infuocati sulla sua pelle. Scendeva e risaliva lentamente, dalla fronte fino alla base del collo.
- Ti amo, principessa - soffiò nel suo orecchio - Ti ho sempre amato e ti amerò per sempre.
Continuarono a baciarsi con passione. Quando si staccarono per riprendere fiato, Ryo si allontanò leggermente da lei per guardarla meglio.
- Sei bellissima, Kaori. Sei tutto per me: l'aria che respiro, la ragione che fa battere il mio cuore... non so come potrei vivere senza di te.
Lei gli sorrise.
- Anche io ti amo, baka.
- Non hai idea di quanto vorrei baciarti di nuovo in questo momento - sospirò - Ma credo che verremmo presto interrotti.
Il campanello suonò qualche secondo dopo. Kaori corse ad aprire, trovandosi davanti tutti i suoi amici carichi di regali.
- Ciao!! - esclamò Miki, abbracciando l'amica poi guardandola sorpresa - Kaori, cosa fai ancora in pigiama? E cos'è quell'aria tanto felice?
Mick si avvicinò allo sweeper e gli batté una mano sulla spalla.
- Ehi, Saeba - esclamò in tono malizioso - Non è che tu centri qualcosa?
Ryo sorrise, senza rispondere.
Mai la vita gli era sembrata così perfetta: Kaori, tutti i suoi amici... mancava solo una persona.
Si avvicinò alla finestra, poi volse lo sguardo verso il cielo. Per un attimo gli sembrò di scorgere la figura dell'amico tra le nuvole.
Grazie mille, Maki, sussurrò, E Buon Natale anche a te...

Ce l'ho fatta!!! Dopo non so quanto tempo, finalmente è arrivato il capitolo conclusivo di questa storia!!
Lo so, non è granchè... chiedo perdono!!
Stendiamo un velo pietoso e passiamo ai ringraziamenti... :)
Per le recensioni:
- kia_85
- giova71
- Isy_264
- Nami Akimoto
- Fannysparrow
- Pfepfer
- mki90
Per le seguite:
- Fannysparrow
- kia_85
- mki90
- Pfepfer
- silvj
- Truelove
Per le preferite:
- giova71
- kia_85
- StellaPiton
Ringrazio anche Isy_264 e Fiore del Deserto per le recensioni a "I'd die for you"!!
Bene, spero di risentirvi presto!!
Alla prossima!
Baci8

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