Sorry

di SkyIsBlueck
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Che amica sei_Giorgia ***
Capitolo 2: *** Se adesso te ne vai- Massimo di Cataldo _ Portati via- Mina ***
Capitolo 3: *** Non capiva che l'amavo- Paolo Meneguzzi_Nessun rimpianto- Max Pezzali ***
Capitolo 4: *** La canzone del sole- Lucio Battisti_Mi sei mancata- Paolo Meneguzzi ***
Capitolo 5: *** Pensiero d'amore- Mal ***
Capitolo 6: *** Sulla stessa strada- Articolo 31 ***
Capitolo 7: *** Il mio sbaglio più grande- Laura Pausini ***
Capitolo 8: *** Gioca con me- Vasco Rossi ***
Capitolo 9: *** Ritornerò- Max Pezzali ***
Capitolo 10: *** Riderà- Little Tony ***
Capitolo 11: *** Quella Che Non Sei - Luciano Ligabue ***
Capitolo 12: *** Nessuno- Mina ***



Capitolo 1
*** Che amica sei_Giorgia ***


Prologo

Che amica sei...non tradirmi mai...

Gli amori vanno...tu resterai...[...]

Che amica sei...non cambiare mai...

Se chiedo una mano...so che ci sei...

Che amica sei- Giorgia

Nick POV:

-Ally, devo parlarti- si toglie la cuffietta destra dell’Ipod e alza lo sguardo dal libro che sta leggendo

-È una cosa bella o brutta?- chiede. Eh...bella domanda...

-Beh, dipende, insomma, cioè...- farfuglio

-Quindi è una cosa bella per te, ma che mi farà arrabbiare. Avanti, spara.- ok, noi due passiamo decisamente troppo tempo insieme.

-No, perchè c’è questa ragazza che mi piace molto e...- comincio. E ora come glie lo dico??

-Ti sei preso una sbandata per Miley Cirus, vero?- chiede tranquillamente. Ma come lo sa???

-Insomma, è l’unica ragazza con cui non vorrei mai tu uscissi, e questo spiegherebbe il tuo imbarazzo nel dirmelo. E non posso essere io la ragazza del tuo cuore, perchè sei troppo romantico per dichiararti così.- spiega semplicemente, come se mi avesse letto nel pensiero. Ok streghetta, esci dalla mia testa!!!

-E...non dici niente?- chiedo timidamente. É troppo, troppo tranquilla per i miei gusti.

-Beh, potrei dirti che la considero solo un’oca giuliva, stupida e fastidiosa, che secondo me ha più brufoli che cervello, che ti farà solo soffrire e che cercherà in tutti i modi di allontanarmi da te... ma se lei ti rende felice, allora vi auguro una vita lunga e serena insieme. Potrei anche arrivare a dirti che io non ci sarò quando vi lascerete, perchè ti ho avvertito di che genere di zoccoletta sia lei, e il mio dovere di amica l’ho fatto...ma sai meglio di me che quando mi telefonerai, arrabbiato come un toro o depresso come un emo perchè avete rotto, io mollerò tutto e tutti per venirti a consolare come ho sempre fatto e sempre farò.- dice, come fosse la cosa più ovvia del mondo

-Ehm...ok...- annuisco confuso –comunque io e te passiamo decisamente troppo tempo insieme- la informo

-O troppo poco, visto di che razza di essere ti sei andato ad innamorare- sorride la mia best -quanto hai detto che durerà il tour?- chiede poi, cambiando discorso

-Un anno- è il tour più lungo da quando abbiamo formato la band, ma il discografico ha detto che più corto non poteva essere. Per questo abbiamo invitato anche Ally. Non posso pensare di stare qualche mese lontano da lei, figuriamoci un anno!!!

Angolo autrice

Ok, son tornata a rompervi le scatole con un’altra long...se penso che all’inizio non volevo saperne, e che adesso non faccio altro che scriverne una dopo l’altra...

Oh mi sto dilungando....

Allora, innanzitutto GrazieGrazieGrazie a tutti gli angeli che mi hanno messa tra gli autori preferiti...vi ho mai ringraziato? Beh lo faccio adesso! Grazie quindi a

alexxienne

chibi aki

Hollie

Ithil_Elendil

Maggie_Lullaby

nes95

sbrodolina

Siete degli angeli!!!!

Ah qualche spiegazione. Vedete la canzone all’inizio del capitolo? Di che colore è? Esatto, è blu. Il che significa che la canzone è dal punto di vista di Nick. Le canzoni in rosa saranno dal punto di vista di Ally, mentre quelle in arancione (non so quante ce ne saranno, ma poche) saranno dal punto di vista di un’altra persona, che di volta in volta specificherò. Mentre le canzoni in verde (se, e ripeto SE ci saranno) saranno dal punto di vista di Nick e Ally, insieme.

Spero di essere stata abbastanza chiara...ah, un’altra precisazione: potranno esserci anche più canzoni (due al massimo) da punti di vista differenti...o dallo stesso punto di vista, come nel prossimo capitolo. Sono complicata? Si, molto.

Le canzoni del prossimo capitolo saranno Se adesso te ne vai di Massimo Cataldo e Portati via di Mina.

Buon qualunquecosafacciateoraesperosiascrivereunarecenzioncinaperlasottoscritta =)

P.S. Questa è Allison http://i49.tinypic.com/29sqe0.jpg

...Nick non serve che lo metto, giusto =)=)=)

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Capitolo 2
*** Se adesso te ne vai- Massimo di Cataldo _ Portati via- Mina ***


Sorry

 


Se adesso te ne vai...

Ti chiedo solo non voltarti mai...

Perchè non ci sarò...

Se un giorno tornerai...

Se adesso te ne vai- Massimo di Cataldo

 

 

 

 

Chiunque ci sentisse in questa discussione
Direbbe “Lei cretina, ma lui che gran coglione”[...]

Portati via...le tue valigie, il tuo sedere tondo, i tuoi caffé...

Portati via...i fiori finti, la tua faccia, la tua gelosia...

Vai via, portati lontano da me...

Portati via tutto questo amore che non è mai amore.

Portati via- Mina


 

Kevin POV:

-Il problema è che non so più di chi fidarmi!!!- sento urlare Nick dal piano di sopra

-Di ME, di ME ti puoi fidare, dannazione!! Credi che ti sarei stata accanto tutti questi anni se fossi interessata solo ai tuoi soldi?? Hai forse scordato che noi eravamo AMICI anche prima dei Jonas Brothers???- strilla Allison in risposta. Nick e Allison...che litigano? Non ci credo!

Poso la giacca e le chiavi e corro su per le scale; davanti alla porta della stanza di Nick trovo Frankie, con un orecchio poggiato sulla porta. Da dentro le urla continuano.

-Frankie, cosa...?- comincio, ma lui mi zittisce

-Zitto, così ci scoprono!!- bisbiglia –è da prima che urlano. Hanno detto che un sacco di parolacce!!- mi confida, sgranando gli occhioni

-Si ma...perchè litigano?- chiedo, confuso

-Perchè Nico non si fida più di Allison, perchè glie l’ha detto Miley che Allison è cattiva, ma io non ci credo! Kev, Ally è buona, vero?- chiede preoccupato. Cos’è questa storia???

-Si Bonus, non preoccuparti...- cerco di fare un sorriso convincente

- E allora vaffanculo Nicholas Jerry Jonas, tu, i tuoi soldi, il tuo cazzo di tour da miliardi di dollari e quella troia della tua ragazza!!!- sento strillare Allison da oltre la porta, in quello che mi sembra il finale perfetto per una lite.

Prendo Frankie in braccio e mi rifugio nella mia stanza, prima che possano scoprirci a sbirciarli. Sento una porta sbattere e, dalla porta socchiusa, intravedo Allison scendere le scale piangendo a dirotto.

Adesso Nick mi spiega. E quant’è vero Iddio, gli conviene avere un motivo valido.

 

Allison POV:

-E allora vaffanculo Nicholas Jerry Jonas, tu, i tuoi soldi, il tuo cazzo di tour da miliardi di dollari e quella troia della tua ragazza!!!- urlo con tutto il fiato che ho in corpo, prima di voltarmi ed uscire dalla stanza, senza aspettare la reazione di Nick.

Scendo le scale accecata dalle lacrime. Nick era il mio migliore amico, quasi un fratello...ci sono sempre stata per lui e lui per me...e ora questo...

Sbatto contro qualcosa di solido, troppo morbido e caldo per essere un muro o una porta. Prima di realizzare, due braccia forti e muscolose mi stringono dolcemente

-Cucciola, che è successo, perchè piangi???- chiede Joe preoccupato

Cerco di rispondergli, ma riesco solo a farfugliare qualche frase sconnessa

-Io...N-nick...non è ve-vero...- balbetto

-Hei, hei, calmati, sei sconvolta! Che ti ha fatto Nick? Che è successo??- cerca di farmi ragionare Joe. Ma in questo momento non ho proprio voglia di calmarmi. Abbraccio Joe, e lo stringo a me con tutte le mie forze, per fargli capire che non voglio parlarne; ho solo bisogno di piangere.

-Vieni, ti accompagno a casa.- sussurra, capendo.

I centosessantasette passi che separano la porta di casa Jonas dalla mia, non mi sono mai sembrati più faticosi.

Quando entro in casa, ringrazio di essere figlia unica e di avere due genitori che viaggiano per settecentotrenta giorni l’anno: ho solo voglia di stare da sola.

Purtroppo Joe sembra non comprendere questo mio bisogno, e dopo aver respinto i miei deboli tentativi di cacciarlo via, cerca di convincermi a raccontargli il motivo della litigata con suo fratello.

-Dannazione Joe, lo vuoi capire che non ho voglia di dirtelo?!?!- esclamo, forse per la centesima volta

-Cucciola, se non mi dici perchè avete litigato, come faccio a sapere perchè lo devo picchiare?- sbuffa scherzosamente. Pessima mossa. Mai scherzare con Allison Redux quando le girano le scatole.

-Senti ciuffo ribelle, tu non alzi le mani su nessuno, men che meno su quello stronzo di Nicholas, chiaro? È una cosa tra me e lui, quindi fammi il favore di non ficcare il tuo naso assurdamente perfetto nei miei affari!!!- esclamai inviperita, puntandogli contro l’indice

-Ally, scusami, io volevo solo aiutarti...- borbotta abbassando lo sguardo. Dannazione, perchè devo essere  sempre io quella che si sente in colpa???

-No Joey, scusami tu...se sono in collera con un fratello, non devo sbranare anche gli altri...- mi scuso, avvicinandomi a lui

-Non fa niente- sorride –allora...- tentenna –me lo dici perchè avete litigato?- ...ma io boh...!!!

 

-Non è possibile!!- esclama Joe infuriato –Lui è...è...è un idiota di prima cartella!!! E lei è una strega!!! Come può aver anche solo pensato...- farfuglia

-Senti, volevi sapere perchè avevamo litigato, ora lo sai. Posso essere lasciata da sola, per favore?- lo interrompo, calcando sulle ultime due parole

-Sei sicura? Guarda che se hai bisogno di qualcosa, io...- comincia, apprensivo

-Joey...sto bene- bugiarda, bugiarda, bugiarda! –davvero. E tu devi organizzare un tour mondiale- che decollerà senza di me. –Vai a casa, dai.-

-Già... il tour...- sospira

-Mandatemi una cartolina da ogni stato.- tiro le labbra in una smorfia, probabilmente la caricatura del più fasullo dei sorrisi

-Cartolina? Ma perchè, tu non...- comincia interdetto. Lo so, sarei dovuta partire anch’io con loro. Ma il mio orgoglio in primis me lo impedisce. E tanto il “Presidente” non mi ci vuole, che vengo a fare??

-Joe, non crederai davvero che possa venire in tour con voi, dopo oggi?- chiedo, come fosse la cosa più ovvia del mondo

-Oh, dannazione, è solo una piccola scaramuccia! Non c’è motivo di farti rinunciare al tour per così poco!- esclama.

-Jonas, non è questo il punto! È lui che si è lasciato condizionare da quella stronza talmente in fretta... Senti, lo conosco da quindici anni, so più cose io di Nick di quante non se sappia lui, e fidati: non avrebbe dato il minimo credito a Miley, se non avesse avuto già qualche pensiero precedente.- scuoto la testa, gli occhi bruciano come se dovessi piangere, ma stringo i denti. Basta lacrime, basta lacrime, basta lacrime...

-Dai, vedrai che farete pace molto presto...- dice Joe, cercando di consolarmi. Già, ma la domanda è: io voglio fare pace con Nick? E soprattutto, lui vuole fare pace con me?

 

Joe POV:

Resto un po’ con Allison, ma la vedo molto depressa. È strano, lei è sempre così allegra, vivace...è anche vero che non ha mai litigato con Nick, neanche per gioco.

Quando esco da casa sua, ho la sensazione che abbia trattenuto le lacrime fino a quel momento. Credo abbia aspettato di restare sola per sfogarsi.

Entro in casa, e mi dirigo senza pensarci un attimo verso la stanza di mio fratello.

-Si può sapere che cazzo ti è passato per la testa??- esclamo infuriato, irrompendo in camera sua. è seduto sul letto con le mani tra i capelli, e sobbalza al mio ingresso.

-Joe...- esala, sembra senza voce. Cos’è, hai urlato troppo?? Che diamine!!

-Un corno! Come ti è saltato in mente di accusarla così?? Ti sei forse scordato che vi conoscete da quindici anni? Cos’è, voleva i soldi che ancora non avevamo da quando era in fasce?- chiedo infuriato. Toccatemi tutto, ma non mia “sorella”.

-Joe, calmati- Kevin, che fino a quel momento non avevo notato, mi poggia una mano sulla spalla, ma lo scosto ferocemente. Non ho alcuna intenzione di stare calmo. Non ora.

-Joe, io...mi dispiace, ok? Non so cosa mi abbia preso!- cerca di difendersi Nick

-Ti dispiace? Ti.Dispiace?? Certo che ti dispiace, dannazione! Hai rovinato un’amicizia lunga una vita per le insinuazioni di una stupida!- sbotto

-Hey, parla bene di Miley, è pur sempre la mia ragazza!- scatta in difesa. Ma io lo strozzo, che diamine!!

-Ah, bell’affare hai fatto!!- esclamo –Senti bello, tu non hai visto le conseguenze di ciò che hai fatto. Non l’hai vista mentre mi raccontava della vostra litigata. è infuriata con te, è delusa...questa non te la perdona. Me lo sento nelle ossa, questa non te la perdona.- lo informo sconsolato.

Non è per portare sfiga, gente...ma secondo me la coppia Nick&Allison è ufficialmente scoppiata.

 

POV Esterno:

Come Joe aveva previsto, Allison e Nick non hanno fatto pace nella settimana prima del tour. I Jonas Brothers furono costretti a partire, e a nulla valsero le preghiere di Kevin, Joe e Frankie. Neanche i discorsi di Kevin sr, o la dolcezza di Denise ebbero effetto. Quanto a Nick...beh, gli fu caldamente sconsigliato di avvicinarsi alla casa della sua (ex)migliore amica dalla stessa Allison. Tramite Joe, ovviamente.

Quando la famiglia Jonas decollò dal JFK International, erano tutti  consapevoli di star lasciando a terra un “pezzo” importante della troupe.

Un pezzo che aveva deciso volontariamente, di rimanere a terra.

 

 

 

Angolo della Testa di pigna

Salve, qui è la Testa di pigna che vi parla, perchè ho deciso che definirmi autrice era un oltraggio verso il significato reale della parola....xP

Sono Testa di pigna anche, e soprattutto perchè ho postato il primo capitolo il primo gennaio ed ho dimenticato di augurarvi un Felice Anno Nuovo, e una Buona Befana a tutte!!

Detto questo... Oooooh, what Happiness, siete già in sei a preferirmi e quattro a seguirmi!!!

Le canzoni sono entrambe dal punto di vista di Allison, se non avete capito il motivo della litigata leggete con più attenzione le battute di Frankie...oppure attendete il missing moment che primaopoi pubblicherò! =D

Ringraziamo:

 

Sister: Che due biglie che sei!! Te l’avevo detto che postavo ad anno nuovo e che avevo intenzione di cominciare oggi!!!!! Sei infantile quando gongoli così, you know? E poi 1) Ergent non è figo e 2) Certo che il tuo amico Andrea è quasi peggio di te!!! *Scheeeeerzo *

 

Sil: Mi piace fare le improvvisate, non lo sai? Dai, sbrigati a postare quell’affare, che sono curiosa come il delfino della Dufour...che non so come si scrive ma ‘fa niente...

 

Lucre: Ma chissà perchè me l’aspettavo che non ti offendevi...xD Te li darei pure spoiler, ma non ti connetti mai! Si che ho recensito, potevo fare altrimenti?? xD

 

Dona: è una settimana che piangi, facciamo basta adesso? xD Stavo pensando alla casa...che le fa le faccende?? Io posso cucinare e lavare i piatti, ma non mettetemi davanti una lavatrice o (Dio ce ne guardi)un’asse da stiro, perchè faccio scoppiare tutto eh!!! =P

 

Meggie: Cara, ma non sentirti in colpa, la recensione che hai lasciato va più che bene!!!

Certo che il nostro Nicky va sempre benissimo! È Bellissimo, purissimo, altissimo e levissimo xD (che poi “altissimo”...un metro e settanta...)

 

A venerdì prossimo mie prodi!!! =D E recensiteeeeee =D=D

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Capitolo 3
*** Non capiva che l'amavo- Paolo Meneguzzi_Nessun rimpianto- Max Pezzali ***


Sorry

 


Qui seduto sul letto ripenso a noi...

A quei giorni che il vento ha portato via...
Quante sere passate allo stesso bar...
Con gli amici che adesso non vedo più...
Il tuo sguardo era luce negli occhi miei...
La Tua voce era un suono dolcissimo...

Non capiva che l’amavo- Paolo Meneguzzi

 

 

 

 

 

 Però mi ha aiutato a chiedermi...

Se era giusto essere trattata così...

Da una persona che diceva di...

Amarmi e proteggermi...

Prima di abbandonarmi qui[...]

Non ho...nessun rimpianto...

Nessun rimorso...

Soltanto certe volte...capita che...

Appena prima di dormire...

Mi sembra di sentire...

Il tuo ricordo che mi bussa

Ma io non aprirò...

Nessun rimpianto- Max Pezzali


 

 

Agosto

-Piccola ti prego apri questa porta! Io e tuo padre siamo molto preoccupati, sono giorni che sei chiusa lì dentro! Allison, apri questa porta, per favore!!-

-Vattene via mamma!-

 

Settembre

-Ma hai visto che faccia la Redux? Non parla con nessuno e sta sempre sola... Cioè, anche a mensa, o durante le lezioni... ma sarà mica mezza emo?-

 

Ottobre

-Ciao vicina di armadietto! Io sono Santiago. Mi sono trasferito da poco dall’Argentina. Ho visto che stai sempre sola, se vuoi posso farti compagnia io, tanto qui non conosco nessuno.-

 

Novembre

-Ti prego Kev, invitala al tuo matrimonio! Ho bisogno di vederla, di parlarle!! Al telefono non risponde, ai messaggi neanche, mi ha eliminato dagli amici di Twitter e Facebook e probabilmente mi ha bloccato su Msn e su Skype!!!-

-Nick, io ce la invito, ma perchè la considero la sorellina che non ho mai avuto, non per te. E poi sai benissimo che non verrà.-

 

Dicembre

-Tesoro, perchè hai gettato nella spazzatura l’invito al matrimonio di Kevin e Danielle? Ma l’hai almeno aperto?-

-Tanto non ci vado.-

 

Gennaio

-Ally...è da parecchio che voglio dirtelo...io...ecco io...io ti amo.-

-...Idem.-*

 

Febbraio

-Santi, hai progetti per San Valentino?-

-Niente che non comprenda te, amore. Perchè?-

 

Marzo

-Buon compleanno amore! Entrando ti ho ritirato la posta. C’è una busta per te da New York City. Il mittente è un certo...spè che non si legge... Nick Jonf... Jons... Jonas.-

-Bruciala.-

 

Aprile

-Senti Mil...tra noi due non può andare avanti così! Tu non ci sei mai quando ti cerco, se un giorno non ti telefono io sembra che casca il mondo...-

-Senti Fra Jonas, se vuoi piantarmi fallo senza tanti giri di parole, sai quanti ne trovo meglio di te?!?!-

 

Maggio

-“Allison, sono io, Nick. È quasi un anno che parlo con la tua segreteria telefonica tutti i giorni. Ti prego rispondimi. Mi manchi, ti voglio bene.”-

-Per riascoltare il messaggio premere uno, per ricevere un sms con il numero del mittente del messaggio premere due, per cancellare il messaggio premere tre.- blip –Messaggio cancellato.-

 

Giugno

-Allison... i miei genitori vogliono tornare a Buenos Aires...e io devo andare con loro-

-No Santi... no! ...dimmi...dimmi che scherzi, ti prego!!!-

 

Luglio

-Ancora dodici ore di aereo, poi la rivedrò, ancora dodici ore di aereo, poi la rivedrò ancora dodici ore di aereo, poi la rivedrò...-

-Nick, chiudi il becco, sto cercando di dormire!!!-

 

 

 

Angolo della test di pigna

Lo so, lo so, lo so, sono in ritardo di ventiquattrore.

E questo capitolo di passaggio fa particolarmente schifo.

Ma oltre ad essere in ritardo sono anche in punizione, quindi posto ora che i miei non ci sono perchè altrimenti non so quando ci sarà l’amnistia... Voliate scusarmi ma proprio non posso ringraziarvi un ad una oggi...sappiate solo che bacio la terra dove camminate. ^.^

P.S. Naturalmente la canzone ed i mesi in blu appartengono a Nick, la canzone e i mesi in rosa a Allison (ho preso spunto da New Moon xD).

 

*Alzino la manina quelle brave bambine che hanno letto in questa frase un riferimento al capolavoro cinematografico quale è “Ghost”, piuttosto che a quel mondezzume di “Amore 14”. Bhe via, siete abbastanza. Temevo peggio. =)

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Capitolo 4
*** La canzone del sole- Lucio Battisti_Mi sei mancata- Paolo Meneguzzi ***


Sorry


Ma Ma quante braccia ti hanno stretta,

Tu Tu lo sai, per diventar quel che sei...

Che Che importa, tanto tu non me lo dirai...purtroppo...

LaLa canzone del sole- Lucio Battisti

 

 

 

 

 

Vorrei poterle dire “Mi sei mancata...
Da quando non ci sei mi sei mancata”.
E adesso che è qui, che è tornata...
Io non lo so...Capir non so...che mi succede...

Però io non riesco a dire molto.
Ma lei capisce tutto e già lo sa...
È un sentimento e non è una ragione.
Se adesso son cambiato e sono qua...
Ricordo che stavamo troppo bene.

Mi sei mancata- Paolo Meneguzzi


Nick POV

Suono il campanello ed aspetto impazientemente che Allison venga ad aprire la porta. Non vedo l’ora di chiederle scusa...finalmente tornerà tutto come prima!!!

Dopo neanche un minuto, Allison apre la porta. Ha la faccia assonnata ed i capelli sparugliati, probabilmente l’ho svegliata. La osservo e quasi non la riconosco.

È dimagrita molto in quest’anno, ha i capelli più corti e più scuri, probabilmente li ha tinti. Chissà perchè. Il dettaglio che mi colpisce di più, è che sia venuta ad aprire la porta indossando una felpa da uomo che le sta grossa, le arriva quasi a metà coscia.

Mi guarda con espressione incolore. Non mi aspettavo di certo i fuochi d’artificio, però...

-Che vuoi?- chiede aspra. Possibile che non mi abbia ancora perdonato???

-Io volevo...chiederti scusa- tento, intimorito dalla durezza del suo sguardo

-Scuse accettate. C’è altro?- domanda, ma non faccio in tempo a rispondere che una voce maschile alle sue spalle richiama la nostra attenzione

-‘giorno a tutti...ma quella non è la mia felpa?- sbadiglia un ragazzo moro sui vent’anni, alto e muscoloso, in mutande

-Ehm...chi è?- chiedo titubante

-John...- risponde semplicemente la mia amica

-Sono Philip- la corregge il ragazzo, sfastidiato

-Fa lo stesso. Vatti a vestire, poi fuori dalle palle.- sbuffa Allison annoiata. Il ragazzo annuisce controvoglia e sparisce su per le scale

-Ehm...quindi lui è...il tuo ragazzo?- chiedo inutilmente. È ovvio, purtroppo, che non è così. Ed è abbastanza ovvio anche il motivo per cui questo Philip sia a casa della mia ex migliore amica.

Allison fa una risatina sarcastica, poi chiede –Cos’è Jonas, sensi di colpa? O forse la tua bella ti ha scaricato perchè le mancava il divertimento?-

-Ally...che hai?- chiedo confuso. Non si è mai comportata così con me...con nessuno!

-Senti, sai che ti sei perso in quest’anno?? Beh, te lo dico io. Dopo che abbiamo litigato, sono stata due mesi tipo cadavere, chiusa in camera mia. Poi finalmente è iniziata la scuola ed ho incontrato Santiago. Bello, simpatico, perfetto. Ho passato i nove mesi più belli della mia vita. Poi un bel giorno i genitori se lo riprendono in Argentina e tanti saluti. E allora ho deciso che non voglio più legami. Vado a ballare, passo una bella nottata, e il giorno dopo si vedrà.- quasi urla, mentre mi racconta cosa mi sono perso per colpa mia, per colpa di Miley. E riesco solo a pensare che se non fossi stato così idiota tutto questo non sarebbe accaduto

-Io...mi dispiace- sussurro

-Un cazzo! Senti rockstar, se volevi metterti la coscienza apposto chiedendomi scusa, ok l’hai fatto. Ma adesso sparisci dal mio zerbino, ho un idiota in camera da cacciare via e non posso stare tutto il giorno appresso a te.- risponde gelida, sbattendomi la porta sulla faccia.

 

Allison POV

Sbatto forte la porta prima che Nick si accorga che sto per piangere. Non deve vedermi così!!!

Salgo le scale. Philip o come cavolo si chiama si sta rivestendo.

Infilo velocemente gli abiti che uso per casa, restituendogli la felpa, e lo faccio uscire dalla porta sul retro. Non so perchè. Forse non voglio che il resto della famiglia Jonas lo veda.

Nononono!!!!! Che cavolo dico?? Che mi frega di quello che vedono e che pensano!?!? È la mia vita!!!

Intanto però Philip è uscito dalla porta di servizio.

Torno in soggiorno, e solo per curiosità scosto le tendine della finestra che da sul cortile.

Vedo Nick, immobile, fissare intensamente la finestra della mia stanza, sospirare ed allontanarsi lentamente verso casa sua.

Al diavolo la vendetta!!!

Spalanco il portoncino di casa e lo chiamo, Si gira, sorpreso, forse un po’ confuso. forse pensa voglia prenderlo a schiaffi, perchè si mette un po’ sulla difensiva.

Gli corro incontro e getto le braccia attorno al suo collo, sbilanciandoci all’indietro, lo stringo più forte che posso e lascio le lacrime rotolare sulle mie guance fino alla sua t-shirt. Dopo un primo attimo di smarrimento, Nick mi solleva tra le sue braccia e i fa fare un mezzo giro senza farmi toccare terra.

-Nick...- singhiozzo in modo incontrollato

 

Nick POV

Poggio delicatamente Allison a terra, è incredibile quanto sia diventata leggera in questi mesi. La stringo più forte, mentre le sue spalle sono scosse da singhiozzi, e la sento borbottare

-Nick...scusami- lei? Lei che si scusa con me?? Dopo come l’ho trattata, dopo il male che le ho fatto, è LEI a chiedere scusa a ME???

-Shhhhh- la zittisco, affondando il viso tra i suoi morbidi ricci –non dirlo neanche per scherzo. Non hai niente di cui farti perdonare. Niente-

Restiamo abbracciati per un tempo indefinibile, poi mi sussurra

-Dovrei andare a farmi una doccia- in una risata che sembra un singhiozzo, senza però allentare la stretta delle sue braccia

-Dovresti.- rispondo, anch’io senza sciogliere l’abbraccio. La sento ridacchiare di nuovo, poi rilassa leggermente le braccia. Controvoglia la imito e ci separiamo.

-Mi aspetti in casa?- propone. Annuisco e la seguo fino in camera sua. Allison si chiude nel bagno e mi guardo intorno.

Le pareti, un tempo tappezzate dalle nostre foto (io con Allison, lei con i Jonas, nostri poster autografati, ritagli di giornale dove si parlava di noi...) sono vuote, ad eccezione della parete dietro alla testata del letto, foderata da cartoline. Mi avvicino per guardarle, ma l’occhio mi cade sul letto sfatto. Una sensazione di nausea improvvisa mi coglie. Lei...con quello...e chissà chi altri.... Lei, la mia piccola, la mia sorellina, il mio fiorellino delicato... per colpa mia, solo ed unicamente per colpa mia!!!

Mi siedo sulla cassapanca sotto la finestra, con la testa tra le mani. Non posso neanche pensare a ciò che le ho fatto senza odiarmi...

-Nico, stai bene?- la voce preoccupata di Allison mi riporta alla realtà. La guardo confuso, mentre i suoi capelli gocciolano sulla punta delle mie scarpe. Devo essere fermo in questa posizione da almeno dieci minuti, se ha già fatto.

-Nico??- ripete, visto che la sto fissando confuso senza parlare

-Mi dispiace...- dico, con voce flebile

-Nick, non avevamo fatto basta con le scuse? Sei sicuro di star bene?- ripete

Annuisco piano –Il diabete...- farfuglio, anche se per una volta non c’entra niente

-Nico, dovresti fare più attenzione, lo sai- mi rimprovera dolcemente, dirigendosi verso l’armadio per scegliere cosa indossare

-Ally...?- la chiamo

-Mh?- risponde distratta, scegliendo una maglietta dal cassetto

-Mi sei mancata- e non sai quanto poco mi merito il tuo perdono.

Allison si avvicina e mi abbraccia, inumidendomi la maglia con il suo accappatoio bagnato. L’abbraccio anch’io, e una parte del mio cervello grida che non è lo stesso accappatoio che le ha regalato mia madre per un qualche compleanno.

Si è disfatta di tutte le cose che le ricordavano Noi? Sento una stretta allo stomaco a questo pensiero.

-Mi vado a vestire- mi informa prendendo i panni che aveva scelto e dirigendosi verso il bagno.

Rimasto solo, mi avvicino nuovamente alla parete delle cartoline, evitando accuratamente di guardare il letto.

La prima viene dal Perù, da Lima per la precisione. E porta la data del...19 Agosto[1]? Ma abbiamo fatto il nostro primo concerto del tour a Lima il 19 Agosto!!

Guardo le altre. Cile, Argentina, Brasile...Texas, California, Florida...Italia, Svizzera, Irlanda... decine e decine di cartoline, una per ogni luogo dove abbiamo tenuto un concerto durante il tour, con la data scritta sotto con un pennarello nero indelebile. Ma aspetta...non solo i concerti. Qui ci siamo fermati a fare shopping, qui per pranzo... stacco una di quelle che non riguardano il concerto. Viene da Dallas, Texas. La giro.

“Gomma bucata 21 settembre[2] recita la scritta. La calligrafia è decisamente di Joe. Fisso nuovamente la cartolina alla parete con la puntina metallica e stacco quella del concerto italiano a Milano. Qui c’è scritta solo la data.

-Una cartolina per ogni città in  cui vi siete fermati. Se era per farci un concerto scriveva solo la data, se era per un imprevisto, per shopping o altro me lo segnalava.- mi informa Ally alle mie spalle, facendomi sobbalzare.

-Joe...ti teneva informata?- chiedo confuso

-Non proprio, no. Diciamo che ha preso troppo sul serio una mia frase detta prima della vostra partenza. Io neanche le volevo mettere, mi hanno convinto Santi e la mamma. Hanno detto che tolte tutte le nostre foto la stanza era troppo vuota.- spiega, ri-fissando la cartolina al muro e guardandole, tra il fiero e il nostalgico.

-Santi?- chiedo. Ricordo di aver sentito questo nome mentre mi urlava contro meno di un’ora fa, ma non ricordo il contesto.

-Il mio ragazzo.- risponde

-Tu hai un ragazzo??- domando incredulo –e Philip allora?-

Il suo sguardo si indurisce leggermente –Relazione a distanza-

-Quanto a distanza?-

-9871 km. Se fossimo ancora in New Jersey sarebbero circa 8000[3]- risponde triste

Faccio un conto rapido –America latina?- chiedo

sospira -Argentina- annuisco.

-Dopo che io e te abbiamo litigato sono stata tipo un mese chiusa in camera. A settembre è cominciata la scuola e stavo sempre da sola. Era il mio vicino di armadietto. Un giorno ha attaccato bottone e siamo diventati molto amici. A gennaio ci siamo messi insieme e a giugno è dovuto tornare in Argentina.- racconta.

-È un ragazzo fantastico...se non ci fosse stato lui non credo che avrei retto...a pensarci adesso mi sembra stupido aver pianto così tanto- aggiunge, sorridendo triste

-Quando se n’è andato...beh, è stato di nuovo un dramma. Tutto ciò che avevo di importante, le due persone più preziose della mia vita mi avevano abbandonata... uno perchè una troietta gli aveva fatto il lavaggio del cervello, l’altro perchè era scaduto il contratto di lavoro estero del padre... ed ero rimasta sola. Ho sempre avuto una vena melodrammatica, non trovi?- sorride di nuovo –Santiago era tipo...l’amore della mia vita credo. Quello che pensi durerà per sempre. Quello che probabilmente sarebbe durato per sempre, se non avesse letteralmente preso il volo. Con lui è stata la mia prima volta. Dopo di lui...preferisco non parlarne- conclude, di nuovo triste. Mi accorgo di avere la bocca aperta e mi sforzo di chiuderla.

-Ah giusto, cosa mi avevi regalato per gli Sweet?- chiede, curiosa. Mi ha sempre stravolto questa sua capacità di cambiare discorso.

-Eh...non ti è arrivato?- chiedo

-Nono, sisi mi è arrivato. Però...sai com’è...ero...poco predisposta nei tuoi confronti. Quindi l’ho...ehm...appoggiato nel secchio della spazzatura senza neanche aprirlo- confessa sorridendo colpevole

-COSA???? Hai buttato via un vestito da sera Armani fatto su misura per te, disegnato da Giorgio in persona?????- esclamo stupito. Lei non ha idea di quanto IO abbia faticato per convincere il Guru della moda, e lo butta via???????

-Eh, a saperlo l’avrei tenuto...- borbotta sottovoce. Diamine!!! Ma minimo!!! Era da tenere come l’Oracolo!!! Oh, lasciamo stare va... -.-”

Suona il campanello. –Arrivo!- urla Ally verso la finestra aperta e scende velocemente le scale. La sento emettere un verso a metà tra un urlo di sorpresa ed uno squittio, e quando arrivo al piano inferiore la trovo saltellante, abbracciata a Joe. Si, esatto. Saltellava abbracciando mio fratello, che invece stava fermo e cercava di non farsi pestare i piedi ad ogni suo rimbalzo.

-Ally rilassati, mi farai venire il mal di mare- ridacchia Joe, mentre lei squittisce –Joy!!!!- e finalmente si ferma

-E ti ho detto mille volte che Joy è da femmina- la rimprovera

-Sapevo che l’avresti detto- sorride Allison

-Allora, dov’è la quinta Jonas?- chiede una voce femminile alle spalle di Joe

-Signori Jonas!!- esclama Ally, correndo ad abbracciare i miei genitori, per poi prendere in braccio Frankie

-Ma dov’è Bigger?- chiede la mia amica guardandosi intorno. Quanto tempo era che nessuno chiamava più Kevin in quel modo?

-Tesoro, Kevin e Danielle sono in viaggio di nozze- la informa mamma

-Oddio, me n’ero dimenticata!!!- esclama Allison –Si sono sposati alle Bahamas come avevano detto? Le fedi sono quelle che avevano disegnato loro?? Dove lo fanno il viaggio di nozze??? Com’era l’abito di Dani????- chiede, velocemente, guardandoci tutti contemporaneamente

-Ally, ma non li leggi i giornali? Ok che non sei venuta, ma tutte queste cose l’hanno dette anche su internet!- la riprende Frankie

-No cucciolo, ultimamente ho...mantenuto le distanza dal vostro mondo.- risponde, facendolo scendere dalle sue braccia.

-Nicholas, le tue valige sono ancora sul tour bus. Quando le avrai scaricate e sistemate, comprese le chitarre, potrai ricominciare a fissare il vuoto sorridendo ebete, ma ora va.- ordina mio padre pacatamente.

-Ja mein führer...[4]- bisbiglio, attento a non farmi sentire, dirigendomi verso il tour bus.

 

 

 

 

 

Angolo della testa di pigna

Salve gente!! Visto che la mia vita è tremendamente piatta in questo periodo, passo in volo ai ringraziamenti ^^

 

renesmee92: Grazie per i complimenti! L’aggiornamento è settimanale, ogni venerdì =). Si, lo so che Allison è molto testarda, ma sai com’è...è ispirata ad una persona che soffre di personalità multipla xD (Presente!! =D)

 

Maggie: Love, che ti ha fatto Santiago?? è forse l’unico veramente dolce in questa specie di Fic!!! Fidati, appena leggerai il capitolo nove (o era il dieci? *smemorata*) lo eleggerai a tuo protetto (bhe non esageriamo...).

 

Sis: Reazione dei genitori non pervenuta. Erano già stati informati del mio 5 in latino. Comunque...di che colore è un camaleonte sopra una superficie trasparente? xD

Lo sapevi che il camaleonte ha il colore del camaleonte solo quando sta sopra un altro camaleonte, ma questo  è vero solo se l’altro camaleonte sta a sua volta sopra un altro camaleonte che sta sopra un altro camaleonte che sta sopra un altro camaleonte che sta sopra un altro camaleonte che sta sopra un altro camaleonte (ecc all'infinito) e che quindi per sapere il colore dei camaleonti bisognerebbe fare una colonna infinita di camaleonti nel vuoto e in assenza di luce e poi analizzare il pigmento che li colora, ma se sei arrivato a leggere fin qui hai una resistenza enorme alla rottura di scatole? E che anche questa è una cretinata perchè in assenza di luce i camaleonti diventerebbero neri? =D

 

Dona: Avvisare cosa? L’ho scritto sulla descrizione che aggiorno di venerdì! Comunque se vai su faccialibro te l’ho detto stavolta ^^. Ghost è stuppppendo, lo so...anch’io lo adoro (Peace, Love, Jonas, Nick and the Administration and Melinda xD)

 

Sil: Apprezzo, apprezzo... non t’affaticare, che sennò poi non mi guarisci più!! Besos

 

Marty: Ogni tuo desiderio è un ordine xD si, il prologo è pronto da...dal sesto capitolo di Bar più o meno xD Aggiorna presto anche tu, mi raccomando!!

 

 

 

 

 



[1] Date spostate per essere attinenti alla storia. Anche il matrimonio di Kevin, che sarebbe stato celebrato durante il tour, invece che dopo.

[2] Non credo sia successo, anche questa è una mia “licenza poetica”

[3] Tutte misure “a occhio”. Ah, la storia si svolge a Dallas (Texas).

[4]Si mio comandante

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Capitolo 5
*** Pensiero d'amore- Mal ***


Sorry


Stasera voglio farti un regalo...

Che ti faccia ricordare chi scordarti non sa... [...]

Questo disco è il mio pensiero d’amore...

Per te...per te...

Ogni volta che lo senti suonare...pensa a me...[...]

Un regalo non si butta mai via...

Quando sola resterai, potrà farti compagnia...

Pensiero d’amore- Mal


 

Allison POV:

Agosto sta finendo, i miei compiti delle vacanze ancora no. Sono in camera mia, sto tentando di scrivere la relazione di un libro. Che non ho letto. Però ho visto il film. Vabbè, il trailer. E neanche tutto.

Accendo lo stereo, magari sono fortunata e la passano come notiziona tra una canzone e l’altra. Se succede davvero mi faccio suora, giuro.

-...il successo dell’estate, dedicata ovviamente dal più piccolo dei Jonas Brothers- sta dicendo il DJ. Catalizzo la mia attenzione sulle sue parole –alla sua ex ragazza, Miley Cirus, dopo la loro rottura. Ora passiamo alla prossima canzone...- ...Nick ha dedicato una canzone a quell’essere? Quale? Perchè non ne so niente? Ah già, ero talmente delusa da lui che non ho ancora comprato il loro nuovo album... Spengo lo stereo e provo a concentrarmi di nuovo sui miei compiti. Passo da letteratura a trigonometria, peggiorando soltanto la situazione

Toc, toc.

Qualcuno bussa alla porta. Dico Avanti, prima di ricordarmi che i miei sono in Indocina. Visto che non entra nessuno vado alla porta. La apro: nessuno.

Toc, toc.

Qualcuno bussa di nuovo. Ok, i fantasmi invisibili sanno bussare?

Toc, toc.

Di nuovo. Penso un attimo e vado alla finestra. è passato taaanto tempo, certo, ma potrebbe essere... Scosto la tendina e caccio un urlo

-Che ci fai li???- esclamo aprendo la finestra, per permettere a Nick di scavalcare il davanzale ed entrare

-Ti sono venuto a trovare!- sorride, poggiando a terra il fodero della sua chitarra acustica, che teneva sulle spalle. Mi affaccio un attimo per constatare lo stato dei rampicanti che ha usato Nick come scala. Sono un po’ appiattiti.

-La porta no eh?- chiedo, dirigendomi alla scrivania e riponendo i vari fogli. Oggi non è aria di studio.

-La finestra fa più figo!- sorride, sedendosi sul letto

-Certocerto.. a cosa devo l’onore?- annuisco

-Beh, stavo ascoltando la radio fino a un paio di minuti fa...e mi è tornata in mente una canzone che ho scritto per te l’inverno scorso- una canzone? Per me?

-Cioè?-

-Cioè...l’ho scritta dopo che abbiamo litigato e che tu non sei venuta al matrimonio di Kev e Dani, ma l’ho registrata solo dopo aver lasciato Mil, quindi tutti hanno pensato fosse una risposta alla sua “7 things”- che non ho mai sentito, ma visto che è di quell’essere non mi perdo molto.

-Tu hai scritto una canzone per me?- chiedo stupita

-Si. Si chiama Sorry, l’hai mai sentita?- annuisce

-No, ma credo di esserci andata vicino un paio di minuti fa...- rifletto. Stavamo ascoltando la stessa stazione radio?

-Perfetto, ci speravo- sorride, togliendo la chitarra dal fodero. Mi siedo per terra accanto al letto, vicino a lui, che comincia a cantare.

 

...I realize I let you down, told you that I’d be around, building up the strength...

 

Male...e non sai quanto. Ma adesso che sei qui è tutto passato. Davvero.

 

...I’m sorry for breaking all the promises that I wasn’t around to keep...

 

Si...me ne avevi fatte tante di promesse... “Ti porto con me in Italia, in Cile, in Francia... vedrai che ci divertiremo!!!”

 

...Filled with sorrow, filled with pain, knowing that I am to blame...

 

Esagerato, è anche colpa mia...dovevo mantenere la calma, farti ragionare... No invece, non è neanche colpa mia!!! È tutta colpa di quell’essere insulso della Circus!! Non fosse mai venuta a farsi i fatti nostri, sarebbe stato tutto meglio!!

 

...I will ever beg you to stay, but you’re already on your way...

 

Ero sulla mia strada, si...quella sbagliata però...

 

...Just leave me alone ‘cause I don’t wanna see you and me going our separate ways, begging you to stay if it isn't too late...

Io e te su strade separate... Si, è stato terribile, ma adesso è finito te l’ho detto! Adesso, tutto tornerà normale... Non è troppo tardi per recuperare tutto. Ti sei scusato, ti ho perdonato, basta questo.

Nick smette di cantare, e mi accorgo di avere gli occhi lucidi

-Piace?- chiede. Annuisco debolmente, riflettendo sulle parole della canzone. Lui poggia la chitarra sul letto e scivola a terra, accanto a me, e mi circonda le spalle con un braccio

-Cos’è, ho fatto commuovere Ice girl?- chiede sorridendo. Mi sfugge una risatina nervosa

-Questa non la so- ammetto. Io e Nick abbiamo qualcosa tipo sette- ottocento soprannomi a testa. E ognuno rappresenta un momento preciso della nostra amicizia. Qualcuno è stato “di moda” anche per anni, altri saranno durati si e no cinque minuti. E Ice girl proprio non me lo ricordo.

-Non ti ricordi di Ice girl??- chiede fintamente offeso. Scuoto la testa sorridendo, e lui sbuffa.

-Ma dai!! Era quella volta che abbiamo visto Bambi tutti insieme; i miei fratelli, io, te e i nostri genitori. E quando muore la mamma di Bambi tutti a pianger tranne te- mi spiega

-Oddio è vero!!! Me l’ha affibbiato Joy!!- esclamo. Cavolo, non me la ricordavo proprio questa!! Le nostre risate vengono interrotte dalle note in crescendo di Viva la vida dei Coldplay. Nick prende il suo cellulare dalla tasca –È Joe- mi informa, mettendo il vivavoce

-Qui  il Presidente- dice serio

-Presidente, saluti la First Lady che mamma dice di mettere in ordine la soffitta- risponde

-La First Lady la puoi salutare di persona, visto che sei in vivavoce, e col cavolo che spreco un pomeriggio così bello in quel tugurio!- si lamenta Nick, mentre reprimo una risata

-Ah perfetto! Milady, lei ci da una mano con la soffitta, giusto?- chiede Joe

-Anche no insomma- rispondo

-Stupendo! Siete arruolati tutti e due! Tra cinque minuti in soffitta, soprattutto Lei, Mr. President!- esclama Joe, riattaccando

-Scherzava, vero?-

 

-Ho sentito uno squittio!!!- paurapaurapaura!!!!

-Calmati Allison, non ci sono topi nella nostra soffitta- Deo Gratias!!!

-Si, sono stati mangiati tutti dai pipistrelli- COSA?????

-Pipistrelli?!?!?!- terroreterroreterrore!!!!

-Scherzava Ally, scherzava...- Deo Gratias di nuovo!!!

SCRASH

-MAPPORCOGGIUDA!!!!!!- urla Joe, quando uno scatolone gli si rovescia sulla testa, sommergendolo con qualche centinaio di foto

-Joy, stai bene?- io e Nick ci avviciniamo preoccupati, mentre Joe tossisce per la nuvola di polvere che lo scatolone si è portato dietro nella caduta

-Una favola! *cof* Mi rovescio una scatola di foto in testa tutti i giorni! *cough* Tu no? – risponde sarcastico

-Ragazzi guardate!- esclama Nick, chino sulle foto un tempo contenute dallo scatolone, ora sparse ai nostri piedi –le nostre foto da piccoli!!!-

Lascio perdere Joe e il suo sarcasmo e mi tuffo tra i ricordi della mia “seconda famiglia”

-Oddio, in questa ci sono anch’io!!!- esclamo. Me lo ricordo quel gioco!!

-Si, eri ancora mora- sorride Joe. Quando ero piccola avevo i capelli nerinerineri, poi versi i dieci-undici anni hanno cominciato a sbiadirsi, ed ora sono biondo cenere. Sinceramente stavo meglio mora...

-Ally, prendile quelle in cui ci sei anche tu, no?- fa Nick, porgendomene una decina in cui figuro anch’io, tutte di anni diversi

-Ma no ragazzi, sono le vostre foto!- mi oppongo

-Si, ma visto che qualcuno durante le pulizia di primavera ha fatto un bel falò di ricordi, se è vero che avete fatto pace bisogna ri-Jonasbrothersizzare la tua camera!!!- esclama Joe, strappando le foto dalle mani di Nick e piazzandole tra le mie mani. In effetti mi manca avere le nostre foto alle pareti...

-Ok, le prendo e le metto in bella mostra, ma diamoci da fare con questa soffitta, altrimenti non usciremo più!!- cedo.

Ripulendo il solaio di casa Jonas, troviamo un’immane quantità di cianfrusaglie che avevamo tutti dimenticato.

Il primo pallone di Joe (bucato), il girello (lo stesso da Kevin a Frankie), tante foto, costumi di carnevale, altre foto, chitarre e microfoni giocattolo, ancora foto

-Ma avete passato i primi dieci anni della vostra vita davanti all’obbiettivo??- chiedo, all’ennesimo scatolone di diapositive

-Beh, star si nasce!- si vanta Joe

-Si, e io lo nacqui...*- conclude Nick

 

-Ragazzi, ma che ore abbiamo fatto?- chiedo, quando finalmente abbiamo finito di sistemare le varie cianfrusaglie presenti in soffitta

-Ma mica tanto...sono le sei e mezza- risponde Nick guardando l’orologio.

-Bhe via, pensavo fosse più...- comincio, ma vengo interrotta dallo squillo del mio cellulare. Guardo lo schermo del telefono. Che numero strano...

-Pronto?-

-Amore mio!- ...non può essere...fa che sia davvero lui...

-...Santi!?!?- chiedo confusa. Vedo Joe guardarmi interrogativo, e Nick borbotta qualcosa su una doccia per levarsi la polvere di dosso

-Amore, è successo qualcosa??- domando preoccupata

-Mannò piccola, avevo semplicemente voglia di sentirti. Che giorno è oggi?- ...che giorno è oggi?

-Ehm...Venerdì?- perchè sento che dovrei ricordare qualcosa?

-Amore...sono sette mesi che stiamo insieme. Non te ne sarai scordata spero.- mi rimprovera. Oddio m’era completamente passato di mente!!!!!!

-Ma ti pare che mi scordo una cosa così importante???- chiedo fintamente offesa –è che volevo sentirtelo dire, tutto qui- improvviso. Oh Signore, ma come ho fatto a scordarlo????

Mi accorgo solo adesso che Nick e Joe sono spariti. Avranno voluto lasciarmi sola.

Chiacchiero un po’ con Santiago, poi siamo costretti a salutarci perchè la distanza non intacca tanto l’amore quanto, piuttosto, la bolletta.

Dopo aver riattaccato, aspetto qualche minuto per scendere di sotto. Voglio riflettere un attimo con calma.

Allora, sono circa due mesi e mezzo che Santi è partito, e da quel giorno ci siamo sentiti si tre volte, contata questa. Una per ogni mesiversario che abbiamo passato lontani. La prima volta ha telefonato lui, perchè non avevo il numero, la seconda io alle nove di sera del giorno prima. Ossia la sua mezzanotte. Stavolta invece...niente. Vuoto totale. Non ho pensato a lui neanche un attimo da stamattina. Però è strano...cioè, di solito ricordo tutti i compleanni, onomastici anniversari...cascasse il mondo! E invece oggi boh... e dire che avevo scritto la data stamattina sugli esercizi di trigo!! ...Non chiedetemi il perchè, ma ricordo di averlo fatto.

Comunque sia, Santi mi manca un casino; mi sento terribilmente in colpa per aver scordato il nostro mesiversario...

Cos’è cambiato dal mese scorso, per farmi scordare una cosa a cui tengo così tanto? cosa può essere piombato nella mia vita di così importante e impegnativo da assorbirmi completamente, e farmi scordare il ragazzo che amo?

Prendo le nostre foto da piccoli e scendo le scale della soffitta.

Un mese fa...un mese fa...un mese fa...Uhm...

-Allora, che si dice in Argentina?- chiede Nick, vedendomi apparire in cucina.

Un mese fa...Ah certo! Un mese fa ho fatto pace con Nick.

 

 

Angolo della testa di pigna

E come ogni venerdì, eccoci tutti riuniti intorno alle vicende di Ally e Nick!!

...Si avete ragione, la Melevisione alla mia età non è consigliabile. Ma l’ho beccata facendo zapping e... Ma visto che a voi non importa, dico un paio di cosette, poi passo ai ringraziamenti

Innanzitutto, volevo ringraziare (ringraziatelo anche voi) Cecco, per aver sminestrato nel mio pc, perchè adesso Polyvore non mi s’impalla più. E lo ringrazio anche per avermi consigliato di mettere le foto con il collegamento ipertestuale(non lo leggerà mai, ma lo ringrazio uguale, anche perchè mi sopporta quasi tutti i pomeriggi )

E poi ringrazio il mitico Gianfranco (detto Gianfri, perchè il suo nome gli fa schifo ù.ù) per avermi fatto notare che la ragazza della foto che ho linkato al primo capitolo è liscia, mentre nello scorso dicevo che è riccia. Faccio tre volte il Mea culpa, e vi dico che Allison Isabel Redux è liscia. Liscialiscialiscia. Così liscia che Diego della Palma la odia, perchè se fossero tutte come lei nessuno comprerebbe più la sua piastra, Imetec Bellissima. Che poi io non mi fido più di tanto della piastra pubblicizzata da uno pelato, ma questo è un mio pensiero, mica...

Ora ringrazio voi:

 

Maggie: Siiiii povero JoyquellodiFriendsperchèJoenonmeritalanostracompassioneù.ù xD il capitolo comunque al 90% è il dieci... ^.^

 

Marty: Tanta merda per il tuo musical tesoro!! Debuttate stasera, vero? A proposito, di che parla??

 

Dona: Ammmmmore!!!! Bellina la tua assemblea, neh?? xD Spero tu possa legger presto questo capitolo...ma non far arrabbiare di nuovo tua madre eh!!! ;)

 

ladyme: Se trovi qualcuno disposto a regalartelo, presentamelo mi raccomando!! xD

 

Sis: Amore mio...cosa frega al popolo del tuo odore, scusa? Sbrigati a passare qui, tra una declinazione di latino, una sessione di pesi e una strimpellata di chitarra!!!

 

 

*Riadattazione dal film “Siamo uomini o caporali?”, del grande Antonio de Curtis, in arte Totò (Originale: Signori si nasce...e io modestamente lo nacqui)

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Capitolo 6
*** Sulla stessa strada- Articolo 31 ***


Sorry

Non c'è altra gente con cui voglia stare...

Libera tutti i pensieri su un'intera agonia...

Nessun altro posto dove voglia andare...

A volte io vado via ma questa è casa mia...

Oggi resta qui con me...

Sulla stessa strada- Articolo 31


 

 

Allison POV:

L’afa degli ultimi giorni di agosto ha presto lasciato il posto al venticello caldo di settembre. La scuola per me è ricominciata, mentre i fortunelli Jonas hanno tempo a bizzeffe da perdere. Infatti spesso, quando torno da scuola, stanno ancora dormendo, essendo stati svegli fino ad orari improponibili per giocare alla Playstation.

Si, sono ragazzi molto maturi, lo so.

Per questo, quando un torrido venerdì pomeriggio vedo un nugolo di ragazze attorniare una familiare Mustang nel cortile della scuola, non posso fare a meno di stupirmi.

-Ma che succede?- chiede Syra, la mia nuova vicina di armadietto

-C’È NICK JONAS!!!!- strilla una ragazza eccitata. Mannaggia a te Nico, se sei qui per me ti prendo a schiaffi!!! Lo vedo scendere dall’auto e appoggiarsi sullo sportello, sorridendo. Ma che diamine vuole fare? Non capisce che quelle assatanate delle mie compagne potrebbero spogliarlo solo con lo sguardo?? Ci tiene davvero così poco alle sue virtù???

Cerco di avvicinarmi per chiederglielo, ma la cerchia di Jude, la sgallettata della scuola, mi blocca. Adesso che ci faccio caso, le ragazze che attorniano Nick sono tutte della sua “banda”. Ma un meteorite che le coglie in pieno no eh?

-Ma guarda guarda chi vuole un autografo.- sghignazza quell’oca di Meredith. Jude si avvicina e mi sventola un biglietto sotto al naso

-A ME ha fatto l’autografo, ma a te...non ti degnerà di uno sguardo- sghignazza

-Scommettiamo?- chiedo. Capra, non sai a te ti non si dice?

-Ma chi ti credi di essere? Forza ragazze, fatela passare!- ordina alle sue seguaci, che si spostano manco fosse il Mar Rosso davanti a Mosè. Cammino a passo sicuro verso Nick, che ancora scruta oltre le teste delle mie compagne.

-Nico?- lo chiamo. Si volta verso di me e sorride

-Ally!- esclama abbracciandomi, mentre tutte le ragazze trattengono rumorosamente il fiato

-Che ci fai qui?- chiedo, allontanandomi di poco, ma lasciando le mie mani sulle sue spalle, come lui mantiene la presa sui miei fianchi

-Ti sono venuto a prendere no?- chiede. Tutta la cricca di Jude si avvicina impercettibilmente per non perdere neanche una parola

-Per andare?- ....avevamo un appuntamento?

-Via.- risponde, poi mi apre lo sportello e mi fa segno di entrare in auto. Sorrido e mi siedo, con la coda dell’occhio vedo Meredith che cerca di calmare una Jude furente. Ah, che soddisfazione!

Quando la scuola scompare dietro la prima curva, mi permetto il lusso di poggiare i piedi sul cruscotto, abitudine che non ha mai sopportato.

-Togli qui piedi- ordina, guardandomi storto

-Guarda la strada- lo rimprovero

-Togli quei piedi- replica, voltandosi verso la carreggiata

-Dimmi dove stiamo andando- ordino

-Togli quei piedi- insiste

-Uffaaaaaa!!!!- esclamo, togliendo i piedi dal cruscotto –ora mi dici dove stiamo andando?- chiedo

-Via- risponde ghignando. Sbuffo e rimetto i piedi sul cruscotto. Mi guarda di nuovo male.

-Togli quei piedi- ordina per la quarta volta

-Solo se mi dici dove stiamo andando- rispondo

-Se te lo dicessi, dovrei ucciderti- dice in tono grave.

-Pallonaro- è il mio insindacabile giudizio

-Togli quei piedi- uffaaaaaaaa

-Tu dimmi dove stiamo andando-

-Non te lo posso dire, è un rapimento. Togli quei piedi-

-Rapimento? A che scopo?- sghignazzo

-Ludico. Togli quei piedi- risponde sarcastico

Fingo di essere soprappensiero –Allora...escluderei il rapimento per estorsione perchè decisamente sei più ricco di me, la tratta delle bianche perchè non sono abbastanza figa, non agisci per conto di altri perchè se si dovesse scegliere un killer saresti l’ultimo della lista...l’unica alternativa è la violenza carnale, che sarebbe da escludere visto che porti l’anello...beh via, ci sto.- decido

-Ci stai cosa?- chiede curioso. Oh, ha dimenticato di dire –Togli quei piedi- ...come non detto...

-Se mi hai rapito per approfittarti di me. Opporrò ben poca resistenza, sai?- lo vedo avvampare fino a raggiungere le gradazioni di un pomodoro maturo

-Ma scherzi spero!- esclama

-Sul rapimento si, sulla resistenza no. Sei diventato più sexy in quest’anno.- dico, passando una mano tra i suoi riccioli e carezzandogli la guancia. Nicky mio, non immagini neanche quant’è divertente prenderti in giro in questo modo!!

-Ma scherzi spero!- ripete, diventando, se possibile, ancora più rosso

-Si Nicky, scherzo- confesso, che poi se gli viene un infarto è colpa mia –Allora, dov’è che andiamo?-

-All’aereoporto- confessa finalmente, scolorendo. All’aereocosa, scusa?

-Che ci andiamo a fare all’aereoporto??- chiedo, talmente stupita da dimenticarmi di tenere i piedi su.

-Partiamo. E pulisci- risponde, passandomi un fazzoletto per togliere le impronte delle mie scarpe dal cruscotto

-Partiamo? Noi?? Per dove??? Per quanto tempo???? Perchè?????- chiedo, ignorando il fazzoletto

-Si, si, lo saprai quando prenderemo l’aereo, fino a domenica sera, perchè hai buttato via il mio regalo per il tuo compleanno.- ...eh?

-No, aspetta...noi stiamo per trascorrere un week-end nonsodove perchè io ho gettato un vestito di Armani??- riepilogo stupefatta –Ma sei pazzo?-

-Pazzia, gentilezza, senso di colpa...chiamalo come ti pare.- sorride

-E...la mia valigia? I documenti? E che diranno i miei??- chiedo. Mia madre non mi farà mai partire!

-La tua valigia è nel bagagliaio insieme alla mia, i documenti li ho io, tua madre ha preparato la tua valigia, tuo padre ha insistito per partecipare alle spese. Troverai cinquecento dollari dentro al vaso dei biscotti, li ho messi li mentre erano distratti.- spiega con facilità, imboccando la rampa per l’aereoporto. Ho una famiglia di matti. Matti, vi dico!!

 

 

Angolo della testa di pigna

Come farmi perdonare di un capitolo schifosamente corto ed un aggiornamento rapido, in cui non posso nemmeno ringraziare gli otto (otto!!!!) angeli che mi hanno recensito??? Bhe, dicendovi di NON PERDERE assolutamente il prossimo capitolo, e di prendere un bel respirone prima di leggerlo... Non scherzo!!! xD

Grazie a tutte, perdonatemi (di nuovo) se non vi posso ringraziare una per una. Però ci tengo a dire a MissInBlack che la sua è la recensione più bella che abbia mai ricevuto...grazie mille di cuore!!! Spero che continuerai a seguirmi con questo entusiasmo!! =D

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Capitolo 7
*** Il mio sbaglio più grande- Laura Pausini ***


Angolo della testa di pigna

Allora bellebelle, metto i ringraziamenti qui perchè SO per certo che voi tutte sarete troppo O.O per leggere alcunché alla fine del capitolo...Respirate bene prima della fine eh!! E anche prima della fine del prossimo, già che ci siete!!! (Canzone dal punto di vista di entrambi, per questo è verde ^.^)

 

Sis: Uffa, ma non si chiama più così!!! Comunque sei una scassina (sinonimo di scorticazzeppi), con questa storia del venerdì!!! -.-“

 

Fiamma: Grazie mille!! Sono contentissima del tuo ritorno, non vedo l’ora di leggere “Imprevisti”!!!!

 

Marty: Tesorooooo ha nevicato anche qui!!! (Però non ha attaccato ç_ç) Dai che vinco io!!!! =D (Oooooh, acqua in bocca  che ti ho dato più spoiler che nonlosoche!!)

 

L I S A: Uuuuuh una Nuova lettrice!! (O almeno una Nuova commentatrice xD) Non preoccuparti, dopo questo capitolo sarai ancora più ansiosa di leggere!! xDxD

 

Sil: Ammmore, ho preso sei all’orale di latino!!! (Infatti ha nevicato xP) Prevengo il tuo chissenefrega, e ti auguro buona (ri)lettura

 

Mel: Tessssoro mio!! Scusa se sono fuggita stamattina, ma il mio adorabile cell ha deciso di morire, ed ho dovuto sottrarre la batteria ad un mio amico (abbiamo lo stesso modello ^.^) che però era quasi più scarica della mia...non ti dico!! Peace, Love, Jonas, Nick and the Administration, Melinda, K2, Bonus & Elvis anche a te (dobbiamo trovare un saluto più breve ù.ù)

 

Mag (ormai mi è presa di chiamarti così, ti dispiace?): Carissima, lo so che sono inquietante, ma c’est la vie (scritto bene? Di sicuro no ma oh, io studiavo tedesco alle medie!!) dai, che siamo già al capitolo sette!!! (Come si mettono le foto sulle fic??)

 

MissInBlack: Grazie ancora!! Fa immensamente piacere leggere recensioni appassionate come le tue! ^.^

 

Sorry

 

Un gioco che non vinco mai...

Il mio sbaglio più grande...

Che rabbia che mi fai...

Il vuoto sotto i passi miei (sei)...

Il mio sbaglio più grande...

Ma che rifarei...

Il mio sbaglio più grande- Laura Pausini

 

Allison POV:

-Ancora non ho capito il senso di questa vacanza...- sospiro, seguendo il mio migliore amico fuori dall’aereoporto

-Te l’ho detto, avevo bisogno di farmi perdonare, e di passare un po’ di tempo con te.- sorride, spingendo il carrello con i bagagli verso l’auto che ci aspetta, per portarci all’hotel.

-Si, ma portarmi in Canada per un week-end mi sembra un po’ eccessivo!- cerco di protestare

-Ally, ma sempre a lamentarti stai! Non sono riuscito a liberarmi per più di un week-end, e il Canada ha le più belle montagne del nuovo continente. Sbaglio o non ti piace il mare?- chiede mentre l’autista carica le nostre valige nel bagagliaio.

Annuisco e guardo il panorama che scorre fuori dal finestrino. In effetti qui è bellissimo, sembra quasi di essere sulle montagne di Heidi...

-Ma cos’è tutta questa gente?- chiede Nick all’autista. Sarà la quinta volta in dieci minuti che restiamo fermi nel traffico

-Oh, avete scelto proprio un bel periodo per le vacanze, eccome!! Visto che siamo in bassa stagione, a nessuno avrebbe dato fastidio un convegno di alpinisti da tutto esaurito nel week-end. A nessuno tranne che a voi due, evidentemente- spiega simpaticamente l’autista. Uffa...

Arriviamo all’hotel, una piccola costruzione in legno affacciata su un campo di fiori.

Mentre ci dirigiamo alla reception, Nick intreccia le dita con le mie e sorride. È tornato tutto com’era, per fortuna.

La receptionist, una ragazza mora sulla trentina con una divisa verde muschio, ci sorride e controlla la nostra prenotazione sul registro

-Allora...Jonas e signora, una matrimoniale.- legge, e ci porge una chiave con un portachiavi quadrato in legno dipinto

-Jonas e signora?- chiediamo io e Nick all’unisono

-Guardi, ci dev’essere uno sbaglio, io ho prenotato due matrimoniali...- cerca di spiegarsi Nick. Sempre cose in grandi deve fare? Due singole non andava bene??

-Mi dispiace, ma qui risulta solo una matrimoniale.- scuote la testa la donna –non posso neanche assegnarvi un’altra stanza, visto che l’albergo è pieno- Stupido convegno di alpinisti!!!! Ma proprio oggi???

-Vabbè, ci adatteremo...- sospira Nick. Ci cosacosachecosa???

 

Nick POV:

Dannazione, questa non ci voleva!! Organizzo tutto perchè sia perfetto, va tutto a gonfie vele, arriviamo in hotel e track!, prenotazione sballata!! Ma io dico...

-Vabbè ci adatteremo...- sbuffo, mentre Allison mi guarda come fossi matto. In effetti, non ho la minima idea di COME ci adatteremo...oh una soluzione la troverò, o non mi chiamo più Nicholas Jerry Jonas!

Prendo le valige e seguo Roxy in camera.

-Stanza 483?- leggo sul cartellino. Ma è una presa in giro? E come fanno a starci 483 stanze in un albergo così piccolo??

-La numerazione delle stanze parte dalla 400 perchè questa è una succursale di un altro albergo, c’era un cartello sul bancone- mi informa Allison, intercettato il mio sguardo stralunato

-Si ma...proprio 483???- tu guarda i casi della vita... -.-“ (Zimmer 483 (Stanza 483) è una famosa canzone dei Tokio Hotel n.d.Me)

-Eh capirai...- ghigna Ally aprendo la porta.

La stanza è non troppo piccola e molto carina, con una stupenda vista sul lago vicino. È arredata con mobili in legno scuro: una scrivania, probabilmente dell’Ikea, due comodini identici ai lati del...letto matrimoniale. Cavolo, questa non ci voleva! Al contrario di molti alberghi, qui c’è un vero letto matrimoniale, non due singoli accoppiati. Il mio piano per la notte è da rifare!

 

Allison POV:

Getto il borsone ai piedi del letto, e valuto per un attimo la stanza con lo sguardo. C’è un’unica soluzione, se escludiamo quella di spedire Nick a fare le ninne sul balcone.

-Ok, io dormo a sinistra, guai a te se mi rubi le coperte!- lo ammonisco.

Riflette sull’arcano significato delle mie parole. Sbianca. Strabuzza gli occhi. Non necessariamente in quest’ordine.

-Intendi dire che...- farfuglia

-Intendo dire che A) dormiamo insieme, oppure B) TU dormi sul balcone.- sorrido, prendendo il beauty case dalla mia valigia e dirigendomi verso il bagno e chiudendomi la porta alle spalle -io mi do una rimessa a nuovo, sai che odio gli aerei-

 

POV esterno:

Nick e Allison passano la mattina ad “esplorare” i paesetti nei dintorni, si fermano a pranzo in un ristorante tipico e nel pomeriggio optano per una visita al centro commerciale a pochi km dall’hotel. La sera tornano in hotel, dove cenano.

 

Allison POV:

-Uh non vedo l’ora di mettermi a letto, ho un sonno che sembrano quasi due!- sbadiglio

Nick annuisce e fruga nella valigia, abbiamo deciso di non disfarle per comodità, alla ricerca del suo pigiama. Lo imito. Allora, queste sono le magliette, questi i jeans, un maglione di lana... Uhm, questo non è, questo neppure...Oh cacchio!

-Nicky...- riemergo dalla mia valigia e lo guardo –non è che ti avanza un pigiama?-

-?- mi guarda interrogativo –no, ne ho preso solo uno, perchè?-

-Perchè...mia madre ha scordato di mettermene uno...- sorrido angelica

-Ecco da chi hai preso!- sbuffa. Mi guarda, guarda il suo pigiama, poi di nuovo me

-Tiè và!- me lo lancia –e poi non dire che non ti voglio bene- sospira scuotendo la testa

-E tu come fai?- chiedo, mentre si toglie la felpa e si sbottona la camicia

-Come gli antichi- risponde leggermente acido, togliendosi le scarpe senza slacciarle. Credo di aver finalmente capito.

-Mannò dai, ti ammazzi di fred...- cerco di convincerlo, ma quando si toglie i jeans mi muoiono le parole in gola.

E sto figo bestiale dove l’ho tenuto nascosto tutto questo tempo???

Chi di voi ha visto Nick Jonas in boxer e canottiera aderente può capire come mi sento.  Chi non l’ha visto... non sapete che vi perdete!!!! *ç*

-Freddofreddofreddo- borbotta, infilandosi nel letto, poi si volta a pancia sotto e mette un cuscino sopra la testa

-Dai cambiati- ordina con voce soffocata dal guanciale. Ubbidisco in fretta e indosso il suo pigiama. Mi sta talmente grosso che “Ci ballo dentro” come si dice dalle mie parti.

Mi infilo dalla mia parte di letto e spengo la luce

-Fatto- lo avviso. Lo sento muoversi dalla sua parte, poi due braccia forti mi avvinghiano e mi trasportano verso il centro del letto

-Nicholas, ma che diamine...!?!- squittisco sorpresa

-Shhh, voglio dormire- risponde semplicemente, appoggiando la sua testa sull’incavo del mio collo.

-Come pretendi che io riesca a dormire con te così??- protesto

-Colpa di tua madre. Poteva darti un pigiama. È colpa vostra se ho freddo.- borbotta sbadigliando. dopo pochi minuti sento le sue braccia rilassarsi e il suo respiro appesantirsi. Fantastico, si è addormentato! Anzi: Fantastico, mi si è addormentato addosso!!

 

Nick POV:

Mi sveglio la mattina appoggiato ad un cuscino. Probabilmente Allison è sgusciata via appena mi sono addormentato. Mi stiracchio e sento che il letto è ancora caldo. Mi sbagliavo, dev’essere sgusciata via stamattina presto. La intravedo dalle tende del balcone. È di spalle, appoggiata a braccia incrociate alla balaustra. Indossa il cardigan che ha comprato ieri, ma sotto intravedo la maglietta rosa a maniche corte, la sua preferita. Decido che non dev’essere tanto freddo, quindi infilo un paio di jeans e un giacchetto della tuta e la raggiungo.

-Buongiorno principessa- la saluto, cingendole la vita con le braccia

-‘Giorno- risponde senza voltarsi, rilassando la schiena contro il mio petto

-Come mai così mattiniera?- chiedo, osservando l’alba trasformarsi sonnacchiosamente in un nuovo giorno.

-Boh...sarà perchè è tutto così...perfetto qui. Non credi?- sussurra, voltando appena la testa verso di me

-Perfetto- annuisco distratto. Mi sento strano...come se...come se...come se avessi voglia di baciarla. ...Ma che cacchio dico?? Non posso aver voglia di baciare Allison, è praticamente mia sorella!! Scuoto forte la testa ad occhi chiusi per scacciare questi pensieri idioti, e la sento voltarsi verso di me, mi poggia le mani sulle spalle. Apro gli occhi

-Nico, stai bene?- chiede, guardandomi negli occhi.

Come se non dipendesse dalla mia volontà, serro la stretta attorno ai suoi fianchi e poggio le labbra sulle sue.

 

Allison POV:

Fermi tutti! Qualcuno potrebbe spiegarmi, cortesemente, perchè il mio migliore amico mi sta baciando?? ...E qualcun’altro potrebbe altrettanto cortesemente spiegarmi perchè non ho nessuna voglia di allontanarlo? Allaccio le mani attorno al suo collo, approfondendo il bacio.

 

POV esterno:

Pensieri che si annullano nell’istante di contatto tra due paia di labbra, lingue che si cercano, trovandosi, corpi che si sospingono verso l’interno della stanza e mani curiose, più o meno esperte, che fanno cadere a terra ora un cardigan, ora una felpa che rischia di essere calpestata dal suo padrone distratto.

Una coppia di amici, forse più che semplici amici, si distende sul grosso letto matrimoniale, tra baci, e carezze meno proibite ora che si è così lontani da casa.

Una storia che sembra già scritta, respiri affannosi che si fondono in un unico sospiro, prima che due sguardi s’incontrino, e che due voci chiedano all’unisono, dando parola allo stesso pensiero

-Ma che cazzo stiamo facendo???-

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Capitolo 8
*** Gioca con me- Vasco Rossi ***


Angolo della testa di pigna

Saaaalve!! Anche oggi metto il mio angolino all’inizio perchè certe cose vanno metabolizzate con calma... Scusate se non metto i ringraziamenti, ma ho la febbre e mi scoppia la testa.. *soffre*.

Ah, se tutto va come deve andare *prega*, settimana prossima aggiornerò di GIOVEDÌ o di SABATO, perchè (febbre permettendo) dovrei andare in gita a Terracina... Ok, buona lettura e...fate un respirone anche qui!!!!

 

Sorry

E allora dai...

Gioca con me...[...]

Non c’è nessun perchè...

Dedicalo a me...

Gioca con me- Vasco Rossi

Allison POV:

Imbarazzata. Imbarazzata imbarazzata. Imbarazzata imbarazzata imbarazzata. Ve la siete fatta un’idea dell’atmosfera che c’è tra me e Nick?

Per tutta la giornata non ci siamo praticamente rivolti la parola, arrossendo come peperoni ogni volta che ci sfioravamo per caso.

Tra qualche minuto atterreremo, e spero di riuscire a svicolare tutte le eventuali domande sulla vacanza. Sarebbero...imbarazzanti.

 

Nick POV:

Ma che diamine mi è saltato in mente??? Sei miliardi di persone al mondo, e vado a baciare proprio Lei??

Sono un idiota, sono un idiota, sono un idiota.

Scendiamo dall’aereo e subito le nostre famiglie al completo ci vengono incontro.

Fa che non chi chiedano niente tipregotipregotiprego...

-Allora ragazzi, vi siete divertiti questi due giorni?- eccheccavolo!

-Moltissimo!- sorrido. Fortuna che sono un discreto attore...

-Dai, raccontaci che avete fatto!!!- incalza la madre di Ally, mentre ci dirigiamo verso le auto

-Oh...shopping- risponde la mia migliore amica

-Ragazzi, com’è che siete così silenziosi?- chiede papà. –Non è che è successo qualcosa in vacanza...?- mio padre è veggente.

-Nono assolutamente!- esclamo

-Siamo solo...un po’ stanchi per il viaggio- aggiunge Allison

I nostri genitori annuiscono, e noi finalmente tiriamo il fiato.

 

Allison POV:

-Ciao Ally! Com’è che sei qui?- sorride Nick, entrando in casa con il suo cane al seguito, che subito corre a farmi le feste

-Aspetto che Joe si prepari, andiamo a prenderci un gelato- rispondo, poi schiocco un sonoro bacio sul muso peloso di Elvis. Quanto voglio bene a questo cucciolone!!

-Ma...hai baciato il cane???- alzo lo sguardo. Nick è a dir poco disgustato

-Geloso?- ridacchio, poi torno sulla poltrona, a concentrarmi sul test di “Girl’s pop”. Uhm...questa è la A, questa la C...

-Si, cioè no, cioè...hai baciato il cane!- esclama ancora Nick, tra il confuso e il disgustato

-E tu hai baciato Miley Cirus, chi di noi dev’essere più schifato?- sbuffo, alzando lo sguardo giusto in tempo per vederlo stralunare

-Comunque, devi aiutarmi- lo informo, cambiando discorso –quando ci siamo baciati, io...- comincio

-Shhhh zitta!!!- esclama concitato, chiudendo velocemente la porta del salotto –avevamo deciso di non parlarne, che ti urli??- chiede nervoso. Sbuffo

-Veramente non abbiamo deciso un bel niente, semplicemente ci siamo limitati ad arrossire come due adolescenti quali siamo, ogni volta che qualcuno ci chiedeva qualcosa della vacanza.- lo correggo, tornando a concentrarmi sul test.

Mmmmh, la B. Nonono, la D! Sono indecisa...

-Arrossivamo perchè sapevamo di essere stati considerevolmente vicini a fare una cosa che non avremmo dovuto fare!- alzi la mano chi ci ha capito qualcosa... –E comunque sia quel bacio ha significato meno di niente, e questa è l’ultima volta che ne parliamo, ok?-

-Nico, tu sai che se avessi provato qualsivoglia tipo di attrazione psico-fisica per te, in questo momento avresti spezzato il mio giovane cuore innamorato?- chiedo, melodrammatica. Lo vedo stralunare. Di nuovo.

E comunque sia, volevo solo chiederti se, quando ci siamo baciati, A) Le mie ginocchia hanno ceduto per l’emozione, B) Ho risposto decisa al bacio C) Sono scappata per l’imbarazzo oppure D) Ti sono saltata addosso- lo vedo piuttosto confuso

-Che...roba è?- chiede dubbioso

-Il test “Che fan dei Jonas Brothers sei?” e mi sono bloccata alla 7: “Come reagiresti se il tuo Brother preferito ti baciasse?”. Visto che ho avuto il privilegio di baciare Mr. President, volevo una tua consulenza. Sono indecisa tra la B e la D.- gli spiego. Mi guarda come fossi matta.

-Oh, potrebbe essere la D...- borbotta, ravviandosi i capelli con le mani.

Rileggo le ipotesi, e le confronto con i ricordi delle “coccole” sul lettone dell’hotel. Vada per la D.

Ho un’idea...*maligna*

-Se non ne sei sicuro, facciamo la controprova- sorrido, alzandomi in piedi ed avvicinandomi al divano, dov’è seduto

-Che...hai intenzione di fare...?- chiede intimorito, quando mi siedo accanto a lui e allaccio le braccia dietro al suo collo, avvicinandomi al suo viso. Prenderti un po’ in giro, allocco, che ti credi???

-Nicky, ormai sei grande...dovresti sapere come vanno certe cose...- sussurro sensuale a pochi centimetri dal suo volto, carezzandogli una guancia

-N-non credo che sia una buona idea...- balbetta, allontanandosi, ma lo trattengo per il colletto della maglia, avvicinandomi ulteriormente a lui

-Nicky, non scappare...non chiedo mica la luna...- mi sento molto gatta, in questo momento... Siamo talmente vicini che posso contare le sue ciglia. Socchiudo gli occhi e sfioro le sue labbra con le mie.

-Interrompo qualcosa?- chiede la voce di Joe alle mie spalle

-Quel piagnone di tuo fratello dice di avere qualcosa nell’occhio, io non ci vedo niente.- affermo sicura, allontanandomi dal mio migliore amico, mentre sul volto di Nick si intercambiano circa 715 sfumature di rosso

-Davvero? Fa vedere.- si avvicina Joe premuroso

-No! Niente! È passato!- esclama Nick balzando in piedi. Oh Nicholas! Voto da attore: 5 scarso.

-Su bello, andiamo.- recupera velocemente Elvis, dormiente sotto al tavolo, e praticamente fugge dalla stanza, sotto lo sguardo stranito di Joe

-Ma che cos’ha?- chiede. Mi limito ad alzare le spalle.

-Gli artisti. Sai come son fatti. Allora, questo gelato?-

 

Il giorno del compleanno di Nick quest’anno cade di sabato. Non sapendo cosa regalargli, mi sveglio di buon mattino e preparo una torta dietetica, sperando venga buona quanto è bella la foto sul ricettario. Quando il dolce è pronto e decorato (non è una Sacher ma fa la sua bella figura) lo porto a casa Jonas.

-Ciao splendida!- saluta Joe dandomi un bacio sulla guancia e facendomi entrare

-Ciao Uomo, tagliati i baffi. Dov’è il festeggiato?- sorrido guardando la peluria che ricopre il suo labbro superiore

-Il festeggiato fa le ninne, e le fan trovano sexy un accenno di barba- risponde fintamente offeso

-Io sono una tua fan, e quei baffi danno un senso di sciatto. E alle tue fan non fai il solletico quando le baci sulla guancia- lo riprendo, strisciandomi lo zigomo con la mano

-Si mamma...- annuisce, beccandosi un’occhiataccia.

Davanti alla porta di Nick esito un attimo. Dovrei bussare, per dargli il tempo di rendersi “presentabile”? Insomma, per quanto ne so in un anno potrebbe aver stravolto le sue abitudini, magari adesso dorme nudo.

Una parte di me a questo pensiero mi incita a entrare.

La zittisco un attimo, ricordandomi che in fondo è del puro e casto Nick che parliamo, al limite dorme in mutande e canottiera, come ha fatto in Canada. Daltronde, qui è più caldo che in Canada.

-Allison, sei tra noi?- chiede Joe, distogliendomi dai miei pensieri.

Annuisco ed entro. La stanza è completamente al buio, perciò indico a Joe la finestra, attenta a non far cadere la torta.

Lui spalanca le persiane di botto, urlando Sveglia!!!! e il fascio di luce acceca temporaneamente anche me.

Vedo la sagoma di Nick scomparire brontolando sotto le coperte, così mi avvicino, lasciando il dolce sopra la scrivania

-Nicky, svegliati, è il tuo compleanno oggi- lo scuoto dolcemente, riuscendo solo a far riemergere il suo viso dalle coperte. Non apre nemmeno gli occhi, ma borbotta qualcosa di incomprensibile.

Joe mi tocca sulla spalla e mi sussurra una cosa all’orecchio.

-Ci sto.- sorrido

 

Nick POV:

Sto dormendo beatamente, quando un fascio di luce mi acceca. Sento quell’idiota di Joe che mi intima di svegliarmi e mi tuffo sotto il lenzuolo, per guadagnare qualche minuto di sonno in più. Faccio giusto in tempo a riappisolarmi che qualcuno mi scuote, credo sia Allison. Dice qualcosa sul mio compleanno. Emergo dalle coperte senza aprire gli occhi, borbottando un chissenefrega, e mi riaddormento. Mi lasceranno in pace, prima o poi!

D’un tratto, nel dormiveglia, sento qualcosa di morbido e caldo sfiorarmi delicatamente la guancia, fermandosi sulle mie labbra.

Ancora insonnolito, ci metto qualche secondo per capire che qualcuno mi sta baciando, e qualche altro secondo per decidere se aprire gli occhi o rispondere al bacio. Prima che possa decidere, il bacio finisce, così apro gli occhi scatto.

-CHE CAZZO ERA???- urlo, stupefatto, visto che aprendo gli occhi, il primo volto che vedo, quello a pochi centimetri dal mio viso, non è quello di Allison, come speravo pensavo, ma...quello di mio fratello Joe!!!

-Era il bacio del buongiorno Nicky, a te che sembrava?- sorride Joe, allontanandosi un poco –Non ti è piaciuto? Eppure mi hanno sempre detto che sono un gran baciatore...- aggiunge, facendo la faccia triste.

Reprimo un conato di vomito e chiedo –Eri...tu???- non sono sicuro di voler sentire la risposta

-Ovvio Nicky, chi sennò?- chiede Ally sorridendo.

Datemi un secchio che vomito...

Improvvisamente entrambi scoppiano a ridere.

-Nicholas, sono considerato il più sexy dei Jonas Brothers, posso far arrivare orde di ragazze semplicemente schioccando le dita, come Fonzie di Happy Days. Credi davvero che sprecherei i miei baci per un essere nullo come te??- chiede poi Joe, mentre Allison è ancora piegata in due dalle risate.

Datemi una sedia che gli sgrano tutti i denti...

-Ma allora chi cazzo era???- è l’unico pensiero che riesco ad articolare. Allison, si asciuga le lacrime agli angoli degli occhi per il gran ridere ed alza una mano

-TU?!?- chiedo, incredulo

-Me medesima io Nicky. – annuisce –Sono offesa però, credevo ti ricordassi come sono i miei baci- aggiunge maliziosa. Joe ci guarda con sospetto

-In che senso?- chiede. O cribbio.

-Beh, con tutte le volte che abbiamo fatto il gioco della bottiglia, che tu e Bigger truccavate per far capitare me Nick, dovremmo esserci baciati abbastanza per una vita intera!- esclama prontamente Allison. Ma come fa ad avere sempre la scusa pronta? Se le studia la notte??

-Bhe in effetti...- annuisce Joe, ridacchiando. Ci ha creduto. Evvaaaaai!

-Bambini, l’Uomo torna di sotto perchè tra poco tornano mamy e papy e serve uno sgobbino per prendere le buste spesa, Nicky buon compleanno e non fate niente che io non farei- si raccomanda mio fratello.

-Non c’è niente che tu non faresti, se potessi- gli ricorda Allison

-Lo so- sorride, uscendo, mentre Ally gli grida dietro Tagliati i baffi!!.

-Allora buon compleanno Nicky!- esclama poi, prendendo una torta dalla mia scrivania e porgendomela

-Ho scordato le candeline, ma non essendoci nei paraggi neanche l’accendino poco conta, no?- aggiunge, sedendosi sul letto accanto a me.

-E...la mangiamo a morsi?- chiedo, dato che il dolce è intero e, per dirlo come lo direbbe lei, non ci sono coltelli nei paraggi. Ally si batte il cinque sulla fronte, mormorando Sono un’idiota, poi mi guarda desolata

-Scusa Nicky, doveva essere il mio regalo per il tuo compleanno, visto che non potrò gareggiare con quelli costosissimi che ti faranno tutti gli atri, ma ho fatto un disastro.-

-Allison Redux, non dire mai più che un qualunque tuo regalo non può gareggiare con quelli degli altri.- la rimprovero. -Anzi, sai una cosa? – mi correggo –Hai ragione, non può gareggiare perchè vincerebbe a tavolino- sorrido, posando la torta in bilico sul comodino stracolmo di oggetti e sporgendomi per abbracciarla. Ally mi sorride e si getta di peso addosso a me, facendomi cadere all’indietro.

-Grazie- sussurra, ma quasi non la sento. Siamo distesi e abbracciati, e lei è praticamente finita sopra di me. Un tempo, non avrei esitato a buttarla giù a colpi di solletico ma ora... Il suo corpo morbido contro il mio, i suoi capelli che mi sfiorano le braccia lasciate scoperte dalla maglia, il suo profumo che mi inebria... Provo un vortice di sensazioni ed emozioni che mai avrei creduto di poter sentire, forti come non ne ho mai provate. Anzi, una volta si.

La settimana scorsa, quando ci siamo baciati sul balcone dell’hotel, provavo le stesse sensazioni. Quella volta ho dato retta all’istinto, e abbiamo visto cos’è successo.

Ma... e se lo facessi di nuovo? Un bacio, un innocuo bacetto. Male che vada, potrà respingermi, dicendo di non ricambiare i miei sentimenti (sentimenti che non sono affatto sicuro di provare) e io la interromperò, dirò Ma che ti credi? Era per restituirti il “favore” di poco fa! Pensi davvero che con qualche mila fan a mia disposizione vengo ad infatuarmi proprio di te?, lei si fingerà offesa, ma sarà sollevata, e continueremo ad essere gli amici di sempre.

E se non mi respingesse... Dah, ma che scemenze vado pensando, è ovvio che mi respingerà! Io non piaccio a lei come lei non piace a me, e adesso la bacerò per scopi puramente “scientifici”.

-Ally, me lo fai un regalo?- chiedo. Lei solleva la testa dal mio petto e mi guarda

-Se posso anche due.- si che puoi

-Me ne basta uno- rispondo

-Ok. Cosa?-

-Baciami.- la vedo sgranare gli occhi.

-Nick, io non...- Cerca di alzarsi ma la trattengo accanto a me. O forse sarebbe più corretto dire che la trattengo sopra di me.

-Non hai capito, voglio solo provare una cosa- mi spiego

-Cosa?- chiede

-Un esperimento.-

-Bhe credo di s...- acconsente poco convinta. Non le do il tempo di finire la frase che la attiro a me.

Nell’istante di contatto tra le nostre labbra sento come una scossa elettrica partire dalla bocca e diffondersi in tutto il corpo. Con un colpo di reni ribalto le nostre posizioni, e sono io sopra di lei. Continuo a baciarla, non ho il coraggio di staccarmi da lei e guardarla negli occhi. Temo il momento in cui mi fermerà, in cui vorrà la spiegazione che non ho per il mio comportamento. Infilo le mani sotto la sua maglietta, sulla schiena e risalgo fino alla cinta del reggiseno. Indugio un attimo sulla chiusura ma desisto, riportando le mani sulla sua vita; le sue braccia scivolano sul mio collo e per un attimo, un solo istante, mi attira a se, poi però sembra ripensarci e punta le mani sul mio petto, per allontanarmi. No, un secondo, solo un altro secondo, ti prego! penso, disperato, aumentando la presa sui suoi fianchi.

-Nick...- mi chiama, cerca di divincolarsi, di liberarsi dal mio peso, mentre passo a baciarle avidamente il collo.

-Nick.- ripete, più forte, le mani che fanno più pressione contro il mio petto. La ignoro, non voglio staccarmi da lei.

-Nick!- esclama. Mi fermo, la guardo negli occhi. Mi aspetto rabbia, disgusto... non mi sarei mai aspettato di vederci un’ombra di timore, ma la capisco. Non è da me essere così...famelico.

-Scusa...- sussurro, lasciandola finalmente libera. Si alza velocemente dal letto e si sistema la maglia.

-Hai sperimentato abbastanza?- chiede dura

-Scusa...- ripeto, non riesco a guardarla. Mi sento un verme.

-Buon compleanno- dice acida, poi apre la porta e se ne va

-Non ne parlerai con nessuno, vero?- le urlo, dietro. Si ferma senza voltarsi.

-Per quanto ne so io, non c’è niente di cui parlare. Ci vediamo Nick.- risponde, poi scompare giù per le scale.

Ok, quindi non è più di tanto arrabbiata con me. Lassù qualcuno mi ama.

Però resta da capire una cosa. Perchè cazzo mi sono comportato così??

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Capitolo 9
*** Ritornerò- Max Pezzali ***


Sorry

Le stagioni poi passarono, i ricordi se ne andarono...

restò solo la malinconia...dell'Amore che è fuggito via

Si asciugarono le lacrime, le fotografie e le lettere...

cicatrici dentro all'anima...tanto il male si dimentica[...]

 L'Amore alla fine ha detto il vero nel promettere “Ritornerò, ritornerò”

Ritornerò- Max Pezzali

Nick POV:

Sono un idiota, sono un idiota, sono un idiota...

Afferro il mio cellulare che squilla insistentemente

-Sono un idiota- rispondo senza riflettere

-Probabile. Mi accompagni in aeroporto?- Allison!!

-Perchè?? Dove devi andare??- parte per colpa mia?? Oddio no!!

-All’aeroporto. Mi accompagni o no?- chiede sbrigativa

-Ma parti?-

-Si, vado a quel paese! No che non parto, ma se non mi accompagni devo trovare qualcun altro, perchè non conosco la strada... Allora mi accompagni o no?-

-Io...sisi ti accompagno...- accetto confuso

-Perfetto, tra dieci minuti sotto casa, un secondo di ritardo e ti graffio!!- e riattacca. Ma che diamine...?

 

-Mi dici che andiamo a fare in aeroporto? – chiedo curioso

-Andiamo a salutare gli aerei in partenza, tu che dici?- la guardo male

-Che si va a fare in aeroporto Nico? O si parte, o si arriva. Se nessuno di noi due parte...-

-C’è qualcuno che arriva- concludo, mentre Ally si sistema i capelli nello specchietto dell’auto

-Uh, ma sei un genio!- esclama guardando l’orologio e picchettando nervosamente la punta della scarpa sul cruscotto dell’auto. Ormai ho rinunciato a riprenderla quando lo fa.

-E... Chi arriva, di grazia?- chiedo

-Santi!!- esclama felice. Santi????

 

-Nico, tu lo vedi? Sarà arrivato l’aereo??-

Sono dieci minuti che Allison passeggia nervosamente davanti alla sezione arrivi dell’aereoporto, e i miei nervi stanno per cedere.

-Allison, per l’amor del Cielo, vuoi darti una calmata???- sbotto. Che sarà tutto questo nervosismo per quel tizio argentino??

-Ma che verrebbe a fare, scusa?- aggiungo

-Ha un cugino che abita in città che sta via non so quanto per una vacanza-studio, quindi gli zii hanno un letto in più in casa. Visto che non ha problemi con la scuola perchè si è diplomato a giugno, ha chiesto e ottenuto dai genitori di poter stare qui un paio di settimane- mi spiega velocemente

-Eccolo!!!- esclama poi improvvisamente, correndo verso un ragazzo alto, dai corti capelli rossicci e gli occhi scuri, che appena la vede lascia a terra la borsa e la abbraccia, baciandola con foga, mentre lei gli salta quasi in braccio.

Ma con tutti gli aerei che cadono, questo doveva proprio atterrare??? Mi vergogno del mio pensiero e mi avvicino alla “dolce coppia”, che nel frattempo si è separata e sta camminando verso di me, il braccio di Santiago che non regge la valigia è intorno ai fianchi di Allison.

-Ciao, tu sei Nick, vero?- saluta amichevolmente il ragazzo, poggiando la valigia per porgermi la mano

-Si...e tu devi essere Santiago, piacere- cerco di sorridere stringendogliela

-L’incontro tra i due uomini più importanti della mia vita...È tanto che aspetto questo momento!!- esclama Ally felice, poggiando la sua mano sulle nostre.

 

-Allora Bro, tu che fai oggi?- sbadiglia Joe a colazione

-Non ne ho idea...Se non fosse arrivato quel canguro avrei risposto “Vado a prendere Allison a scuola”...- sbuffo, versando del latte sui cereali

-Jonas, se non avessi avuti quattro in geografia avresti saputo che in Argentina non ci sono canguri- esclama la voce di Allison alle mie spalle.

-Bimba, non dovresti essere a scuola?- la saluta Joe, e in effetti me lo stavo chiedendo anch’io

-Sciopero di un qualcosa...Uh, è caffè quello?- risponde, dirigendosi verso il tavolino

-Allora perchè non sei con il tuo ragazzo?- chiedo, involontariamente acido

-Veramente ero con lui fino a due ore fa, adesso sta facendo un po’ a schiaffi col fuso orario... – risponde. Guardo l’orologio: le otto e mezza

-Ma due ore fa erano le sei! Come facevi a stare con lui??- chiedo, facendo ridacchiare sia Ally che Joe

-Che c’è da ridere??- chiedo infastidito

-Niente Nico, lascia stare...- mi liquida Joe –Piuttosto, Redux, sai di avere un... una voglia di fragola sul collo?- aggiunge, indicando Allison, che effettivamente ha un segno rosso tendente al violetto sul collo. La mia amica arrossisce mentre Joe continua a ridacchiare, e finalmente intuisco il motivo delle risate di Ally e Joe di poco fa

-Ma che vai a pensare, è uno sfogo!!- si difende Allison in modo decisamente poco convincente

-Giorno a tutti...- sbadiglia Frankie entrando in cucina in quel momento

-Ciao cucciolo!- lo saluta Allison prendendolo in braccio

-Ally, hai un segno rosso sul collo- la informa il Bonus. Lei lo fa scendere velocemente e arrossisce di nuovo

-Si...mi ha punto una zanzara e mi sono grattata tanto- risponde la mia amica, mentre Joe sta soffocando dalle risate

-Ma non era uno sfogo??- chiede tra le lacrime di riso

-Uno sfogo perchè mi sono grattata- lo zittisce lei con un’occhiataccia, mentre sento le mie viscere contrarsi ferocemente

-Si, ultimamente girano certi zanzaroni...vengono dall’Argentina, ho saputo- borbotto lasciando la tazza quasi integra nel lavandino, mi è passata la fame

-Insieme ai canguri di prima?- replica Ally acida, mentre mi allontano

 

-Ciao bella! Stasera non esci con il tuo lui?- chiede Joe stravaccandosi sul divano

-No Joy, stasera il mio lui cena con gli zii- sorride Ally

Mi approprio della poltrona, lasciando Allison in piedi

-Perfetti padroni di casa, non sapete che è maleducazione non far sedere gli ospiti?- scherza Allison, avvicinandosi a Joe, che occupa tutti e tre i posti sul divano del salotto

-Pf, ospiti! Passi più tempo qui che a casa tua!- risponde Joe –Nick, falla sedere- mi ordina poi

-Falla sedere tu- replico, sprofondando nella poltrona

-Ah, tu che sei il mio migliore amico non mi cedi il posto?!- ride Ally, dirigendosi verso di me. Faccio le spallucce

-Ah, pure? Allora mi prendo posto da sola!- esclama, buttandosi poi sopra alle mie povere gambe

-Aia Redux, ok che sei uno stecchino ma se ti butti giù così mi rompi qualche osso!!- protesto debolmente, ma cingendo la sua vita con le braccia

-Oh, scusa Nico...- dice Ally falsamente dispiaciuta, allacciando le braccia intorno al mio collo

-Presidente? First Lady? Quando avrete finito di tubare, magari andrete ad aprire la porta. Hanno suonato- Embè? Vai tu no??

-Embè? Vai tu no??- chiediamo all’unisono io e Ally. Joe si alza sbuffando e va ad aprire. Allison si gira verso di me sorridendo

-È bello essere qui.- dice, poggiando la testa sul mio petto. Si, è decisamente bello.

-Ciao principessa!- no! Non lui!! Tutti ma non lui!!!

Allison si alza di scatto dalle mie gambe e corre ad abbracciare Santiago, appena comparso in salotto, seguito da un Joe incuriosito

-Visto che a casa tua non c’eri, ero sicuro di trovarti qui- sorride l’argentino, poggiando un bacio sulla punta del naso della mia migliore amica.

-Ci andiamo a prendere un gelato?- propone poi, sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Scusateee! Heyyyy!! C’è un diabetico qui!! Vorrei arrivare alla maggiore età, se me lo concedete!!

-Certo amore!- esclama Allison felice. Bacia velocemente me e Joe sulla guancia e in un attimo sono già fuori dalla porta

-Era Santiago quello?- chiede Joe curioso

-Seh...- grugnisco

-Problemi con lui?- domanda poi

Problemi con lui? No. Insomma, non lo conosco, non potrei neanche dire se sia simpatico, antipatico, uno zucchero, un bastardo...

-No, credo sia un tipo a posto- sospiro

-Problemi con il suo ruolo nella vita di Allison?- insiste mio fratello

Problemi con il suo ruolo nella vita di Allison? Si. Cioè no. Non lo so. Non lo so, d’accordo?? è...difficile da decidere così su due piedi, non credete??

-No, ma che vai pensando?? Solo...Non vedevo l’ora di passare una bella serata insieme, come ai vecchi tempi. Da quando siamo tornati ancora non abbiamo mai mangiato una pizza insieme, guardando un film e giocando poi a carte. Era la tradizione del sabato, no?- imbastisco velocemente una scusa, e Joe sembra crederci. O almeno è quello che da a vedere.

Lui torna a guardare la televisione, io torno ai miei pensieri.

Problemi con il suo ruolo nella vita di Allison? Si, tanti. Più di quanti dovrebbero essercene, visto che sto cercando di convincermi che non sopporto quel tizio semplicemente perchè ho paura che la faccia soffrire, insomma, è o non è la sorellina che ho sempre sognato e mai avuto?? E allora! E allora... Un corno!! Sono geloso, geloso marcio, d’accordo?

 

 

 

 

Angolo della testa di pigna

Allora, capitolo pieno di sorprese eh?? Ve l’aspettavate?? Scommetto che qualcuna si u.u Ah, la canzone è dal punto di vista di Santiago =)

Si sto vilmente cercando di distogliere la vostra attenzione dalle mie colpe...

Sono in ritardo di una settimana? Si. C’è un motivo? Quasi. Ve lo dirò? No, perchè non ve ne frega niente. Dico solo che tra la febbre, la gita ( ), il recupero di latino e le crisi da foglio bianco, è stato un vero e proprio PARTO questo capitolo!!!!

Passo velocemente ai ringraziamenti, ma sappiate che bacio la terra dove camminate

 

Anna: Grazieeeeeee leggere le tue recensioni è sempre una gioia immensa per me!! Mi rendi veramente felice, non scherzo!! Comunque... Io ce l’ho fatta ad aggiornare (finalmente n.d.Te xD) ma... adesso tocca a te eh!!! =D

Mel: Mellyyy hai detto di non poter resistere una settimana, e io te ne ho fatte resistere due xD Stai ancora pensando a Little J e all’uomo col prurito al braccio, neh?? xDxD Peace, love, Jonas, Nick and the Administration, Melinda, Kevin, Bonus & Elvis! I Mel You too

ladyme: Bhe, significa che ho ottenuto l’effetto che cercavo!! =D Grazie per i complimenti!

fabiolita: Grazie mille!!! Sisi anch’io vorrei tanto sperimentare un po’ xDxD

Sil: Amoreeee ma quando torni al piccì??? E quando leggerai questo chappy??? Love you dear ^.^

Sis: Ligae non ho altro da aggiungere xD no, seriamente non capisco perchè quel pezzo ti yakki così tanto!! Oh bhe dear, aspetto impazientemente domenica, quando tu mi manderai TuSaiCosa e io non potrò leggerlo perchè andrò al cinema a vedere Alice in Wonderland Johnny Depp

Mag: Tesoro, l’importante è esserci xD Comunque anch’io ho commentato Under the Moonlight =) E comunque non serviva affrettarsi così, avresti fatto tranquillamente in tempo anche altri giorni xDxDxD

 

Non perdetevi il prossimo capitolo, si prevedono sviluppi molto interessanti per i nostri beniamini!!! =D (Vi piace Santiago??)

P.S. So che non merito alcun favore da Voi Splendide Lettrici, ma vi costerebbe buttare un occhiata alla mia pagina e dirmi se vi piace il collage che ho fatto?? Sarebbe cosa gradita alquanto ^.^ xD

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Capitolo 10
*** Riderà- Little Tony ***


Sorry

 

Perchè tu, io lo so, sei migliore di me...

Perchè tu le darai tutto quello che hai...

Perchè finchè vivrai, amerai solo lei...

Non farò niente per riportarla da me...

Riderà...riderà...riderà...

Tu falla ridere perchè...

Riderà...riderà...riderà...

Ha pianto troppo insieme a me...

Riderà- Little Tony

 

 

Allison POV:

Entro in casa tra l’intimorito e il curioso. Nemmeno un’ora fa Santi mi ha chiesto di lasciargli le chiavi perchè doveva prepararmi una sorpresa, e ora mi è arrivato un suo sms che mi dice di incontrarci proprio qui, a casa mia. Sinceramente non so che aspettarmi.

-...Santi...ci sei?- chiamo, aggirandomi per le varie stanze. Non vedo niente di diverso.

-In camera tua- risponde. Salgo in fretta le scale e lo trovo seduto sul mio letto, a gambe incrociate. Faccio vagare il mio sguardo per la stanza, non c’è niente di diverso...tranne una grossa scatola quadrata di legno ai piedi del mio letto

-Cosa...?- comincio

-Apri.- risponde lui sorridente, indicando la scatola.

Mi avvicino incuriosita. Prima di aprirla la valuto. È più grossa di una scatola di scarpe, e decisamente più pesante. Che diamine può essere? Sollevo in coperchio e guardo all’interno

-È uno scherzo?- chiedo. all’interno della scatola ce n’è un’altra leggermente più piccola

-Apri- ripete Santi, sempre sorridendo. Io sbuffo ed apro la scatola. Poi un’altra. Poi un’altra ancora. Comincio a chiedermi se queste scatole avranno mai fine.

Tolgo l’ennesimo coperchio e trovo, invece della solita scatola, un portagioie di velluto blu. Lo sollevo e lo guardo, senza aprirlo

-Apri- dice Santiago per la terza volta. Apro la scatolina con mano tremanti, e per poco non mi prende un colpo quando vedo cosa contiene: uno stupendo anello di oro bianco e brillanti, con un solitario a forma di cuore.

-Santi...cosa...- farfuglio confusa. lui si alza dal mio letto e inginocchia a terra, accanto a me. Io continuo a guardarlo confusa, ma se non fossi seduta credo che starei per svenire.

-Principessa mia, ti amo con tutto me stesso. E voglio mostrarlo al mondo- dice, convinto. Oh.Mio.Dio.

-Santi...mi stai chiedendo di sposarti?- chiedo, con voce tremante. Ma è matto? Ho appena sedici anni, non è neanche legale! E non sono pronta per sposarmi!!!

-Si amore mio, ma non ora. Tra qualche anno, quando sarai maggiorenne e ti sentirai pronta, rinnoverò la mia proposta. Intanto quest’anello è la promessa che io ti aspetterò finchè vorrai.- dice felice. Oh.Mio.Dio. Che dico?? Che faccio???? Oh.Mio.Dio.

- Ma tu...tu mi vorrai, prima o poi? - chiede, incupendosi per il mio silenzio. Devo dire qualcosa...ma cosa??

-Santi...- alza lo sguardo, vedo una scintilla speranzosa nei suoi occhi –io...non so che dire...-

-Di che mi vuoi aspettare anche tu, che tra qualche anno saremo ancora insieme e potrò rinnovare la mia proposta- suggerisce con enfasi. Come diamine faccio a dirti che ti vorrò ancora tra cinque anni se non so nemmeno che mangerò stasera a cena??? Dannazione!!

-Santi...in cinque anni potrebbero succedere tante di quelle cose...- comincio –fammici pensare, ok?- propongo, sperando di non illuderlo troppo

-Tutto il tempo che vuoi- sorride, posandomi un bacio sulla fronte. Ma è un sorriso triste, temo abbia capito quanto poco sono convinta della mia risposta.

-Hey piccola, ora devo andare. Ci sentiamo stasera, ok? Pensaci, mi raccomando- mi saluta con un altro bacio sulla fronte ed esce dalla stanza. Rimango seduta a terra, la schiena poggiata contro il letto. Faccio vagare lo sguardo in tutta la stanza, evitando cautamente di inserire l’anello nel mio campo visivo. Gli occhi mi cadono sulla parete dietro alla testata del letto. Vedo tutte le cartoline che mi ha spedito Joe di nascosto da tutti, una per ogni tappa del tour, come aveva promesso. Leggo tutte quelle date scritte sul muro col pennarello indelebile.

A novembre in Italia, poi in Svizzera, Spagna, Inghilterra, Irlanda... tutti posti che avremmo dovuto visitare insieme...

Mi perdo tra i pensieri e le cartoline, conscia che quando tornerò alla realtà avrò ancora un problema da risolvere.

 

POV esterno:

Pochi passi di distanza tra un portone e l’altro. Circa un centinaio, ha detto una volta lei.

Meno di un minuto ed è già davanti casa Jonas. Ha deciso.

A lei non l’ha detto, ma deve dirlo a lui. Come si dice...tolto il dente, tolto il dolore.

Si aspettava una reazione diversa, ed ha capito perchè non è arrivata. Ha detto che le avrebbe lasciato tempo, ma sa che col tempo non sarebbe cambiato niente.

Lei ha già scelto, anche se non se ne è resa conto. E non ha scelto lui.

-Ciao Santiago- lo accoglie Joe –se cerchi Allison, credo sia a casa sua-

-No, veramente cerco Nick. È in casa?- chiede, senza far trapelare il nervosismo

-Certo...vieni, ti faccio strada- uno stupito Joe lo accompagna fino alla porta della stanza di Nick, poi bussa –Nick, hai visite-

-Avanti- risponde la voce di Nick da oltre la porta.

Santiago prende un respiro profondo ed entra, mentre Joe si allontana discretamente.

-Ciao Santiago. Come mai qui?- lo saluta Nick, cordialmente stupito.

-Ciao...volevo parlarti. Hai un minuto?-

-Certo. Accomodati.- il riccio fa un cenno vago verso l’interno della stanza, come ad indicare al contempo la sedia alla scrivania e il divano accanto alla finestra.

-Oh, non ce n’è bisogno...sarà una cosa veloce.- sorride nervosamente l’argentino, mentre l’altro annuisce curioso.

-Volevo parlarti...di Allison- dice Santiago. –Cioè, di quello che provi per lei.-

-Quello che provo cosa? È una mia amica...solo una mia amica.- risponde velocemente Nick, forse troppo velocemente, mentre i fotogrammi del loro bacio infuocato si affastellano nella sua mente. Santiago sorride.

-Hey, tranquillo. Non voglio farti alcuna scenata di gelosia.- lo tranquillizza –anzi, volevo chiederti perchè in tutto questo tempo non ti sei ancora fatto avanti-

-Fatto avanti...io? No...perchè avrei dovuto...non provo niente, niente per Allison...- farfuglia Nick arrossendo

-Si, vallo a dire al gatto.- ridacchia Santiago. Adesso si sente tranquillo. Chissà perchè era così nervoso prima.

-Senti, ho visto come la guardi, come le parli, quanto sei protettivo nei suoi confronti... le compreresti la luna se te lo chiedesse, ammettilo.- afferma facendo arrossire Nick –e soprattutto- continua, prima che il riccio abbia modo di rispondere –Ho...diciamo “percepito” l’aura di astio nei miei confronti. E non dire di no, è evidente che non mi sopporti più di tanto. E visto che non ci conosciamo, l’unico motivo è che sei geloso-

-No, ma che dici!!! Io ti sopporto, sei simpatico...- comincia a scusarsi Nick, pensando invece che l’altro ha ragione. Dannatamente ragione.

-Ti sto simpatico, ma non vedi l’ora che faccia le valige. Guarda che non hai niente di cui scusarti. All’inizio provavo le stesse cose nei tuoi confronti. Però poi ragionandoci, ho capito che qui...l’unico a perderci sono io.- ammette Santiago, appoggiandosi alla finestra.

-Sai, non ti farei nemmeno questo discorso se non avessi un aereo tra un paio d’ore. O se non fossi sicuro che tu sei la cosa migliore che le potrebbe capitare.- dice, voltandosi verso Nick, che lo guardava immobile.

-Però sappi- aggiunge, lo sguardo fermo in quello del cantante –che lei ha sofferto molto per te, quando ancora non sapeva di amarti. Ha sofferto più di quello che ad una persona è dato di soffrire. Non hai idea delle sue...condizioni, quando l’ho conosciuta. Io resterò in contatto con lei, glie l’ho promesso. E se vengo a sapere che ha versato una sola lacrima a causa tua, giuro quant’è vero Iddio che salto sul primo aereo e ti vengo a cercare. E a quel punto, rimpiangerai di aver incrociato la mia strada. Intesi?- chiede l’argentino con voce ferma, lo sguardo cattivo, minaccioso

-Cos’è, una minaccia?- chiede Nick, nascondendo il timore dietro la spavalderia

-No rockstar, è una promessa.- risponde Santiago.

 

Santiago POV:

Faccio un salto da zia a prendere le mie cose, le spiego velocemente che voglio tornare a casa, e non faccio in tempo ad uscire dalla porta che è già al telefono con mia madre. Frega niente, la chiamerò dall’aereoporto. Eccomi di nuovo davanti casa di Allison. Non credevo che avrei davvero avuto il coraggio di farlo, ma sono qui. Valige in mano, un biglietto last minute di sola andata per Buenos Aires in tasca e l’egoistica speranza di avere torto in fondo al cuore.

Suono il campanello. La sento gridare arrivo dalla finestra aperta del piano di sopra. Mi provoca una fitta al cuore sapere che questa sarà l’ultima volta che la vedrò.

-Santi, ciao!- mi saluta sorpresa, con un bacio veloce –come mai sei tornato?- chiede, spostandosi per farmi entrare. Indugio sulla soglia

-Sono un ospite sgradito?- ridacchio. Mi guarda, nota le valige posate a terra

-Santi...cosa...?- chiede

-Parto. Me ne torno in Argentina.- rispondo semplicemente. Sgrana gli occhi. È sorpresa, delusa. Ma non dispiaciuta. Non quanto vorrei, almeno.

-È uno scherzo?- mi verrebbe da sorridere ricordando che mi fece la stessa domanda a giugno, quando sono partito per la prima volta.

-No, non è uno scherzo. Ho prenotato un volo last-minute. Devo essere all’aereoporto tra un’ora-

-Ma...l’anello...- comincia

-Ally, suvvia, avevi davvero intenzione di dirmi si?- chiedo. Dimmi di si, ti prego!!!!

Abbassa lo sguardo, a disagio –Io...-

-Piccola, non prendiamoci in giro. Io sono stato troppo avventato e tu...beh tu non venirmi a dire che avresti accettato la mia proposta!- ridacchio falsamente, mentre le mie speranze svaniscono, vedendo che del mio anello, sull’anulare di Allison, non c’è traccia.

-Santi, mi dispiace...- mormora, sempre con lo sguardo basso

-Dai piccola, non ti preoccupare. Ora ti saluto, devo prendere un aereo.- vorrei darle un ultimo bacio, ma mi trattengo. Non è più mia. Ha smesso di esserlo da quando ho parlato con Nick.

-Santi, aspetta!- mi chiama. Mi volto. sembra pensarci un attimo, poi mi corre incontro.

-L’anello...- comincia, prendendo la scatolina dalla tasca della tuta. Chissà perchè lo teneva li. Magari...magari...

-Tienilo tu. È pur sempre un regalo.- sorrido. Mi allontano, stavolta sul serio. Giurerei di aver visto con la coda dell’occhio un cespuglio di capelli ricci sparire oltre la finestra di casa Jonas, ma non m’importa.

Ora è sua, è un suo diritto sorvegliarla.

 

Allison POV:

Vedo Santiago allontanarsi, vorrei corrergli dietro, fermarlo e... E cosa? Dirgli che accetto la sua proposta? Che voglio stare con lui per sempre? Non posso, non ci riesco. E mi sento male per questo. Io... Io lo amavo, ero sicura di amarlo... Ora non lo so più.

 

-Arrivo!- sento gridare da oltre la porta. Frankie mi apre la porta sorridendo, ma non so se sia felice di vedere me o la pizza gigante che ho tra le mani

-Ciao cucciolo, c’è Nico?- lo saluto entrando

-Lo sai che c’è. Che pizza è??- risponde guardando interessato la scatola di Panucci’s Pizza

-La solita quattro stagioni. Denise, Joy e Paul non ci sono?- chiedo

-Mamma è in cucina, papà in salotto e Joe da Nick. Posso averne un pezzo?-

-Se ne avanza si- rido, avviandomi verso le scale

-Quindi no- decide imbronciato, sgattaiolando via. Passando davanti a cucina e salotto saluto i signori Jonas, che non sono nemmeno sorpresi di vedermi. Oggi è sabato sera ed è un giorno dispari, quindi Nick “offre” la casa e io il cibo. Come sempre. Busso alla porta di Nico e il chiacchiericcio all’interno si interrompe

-Frankie, ti ho detto di non rompere, dobbiamo parlare di cose importanti!!- risponde Nick scocciato.

-Buonasera a te raggio di sole- sorrido entrando. Nick, che è seduto per terra alza la testa sorpreso, Joe invece si tira su velocemente dal pavimento

-Ciao bimba! Oh, non insistete così tanto, devo andare per forza! No davvero, scappo ho un impegno.- ci saluta velocemente, dando una pacca sulla spalla di Nick e un bacio sulla guancia a me. Ho l’impressione stessero parlando di qualcosa di davvero, davvero serio.

-Ciao. Che ci fai qui??- sorride Nick stupito

-È un sabato sera dispari, tu offri la casa e io il cibo, no?- chiedo

-Io...si certo, ma non mi aspettavo che venissi!- sorride più ampiamente

-Visto che la pizza si sta velocemente raffreddando, se me ne devo andare dimmelo subito, altrimenti mangiamo. Perchè non sarei dovuta venire?-

-Beh, il tuo ragazzo è appena partito...- comincia

-Non... Non è più il mio ragazzo.- lo interrompo abbassando lo sguardo –decisione comune.- rispondo alla sua espressione interrogativa. Nick annuisce e allarga le braccia, con fare impotente

-Posso fare qualcosa?- si, restami vicino

-Si, fa partire un film-

 

Ci stravacchiamo sul divano e facciamo partire Neverland: Un sogno per la vita. A circa metà pizza comincio a distrarmi, ripensando a oggi pomeriggio.

Gli ho detto di no. Cioè, ha capito da solo che non sarei mai riuscita a dirgli di si. Ma ho fatto la scelta giusta? Non sono quasi riuscita a guardarlo l’anello, oggi pomeriggio, e invece dopo che Santi se n’è andato l’ho tolto dalla scatolina e ancora lo porto, anche se l’ho messo a destra. Sto giocando nervosamente con la pietra quando Nick abbassa lo sguardo e lo vede

-Hey, dove hai preso quell’anello?- chiede curioso

-Questo?- questo è l’anello che mi ha regalato Santiago prima di partire. Si mi ha chiesto di sposarlo, ma figurati che non sono nemmeno riuscita a dargli una risposta. L’ha comprato da Tiffany, quindi gli sarà costato una fortuna, e non è neanche l’anello di fidanzamento vero e proprio, non voglio sapere dove abbia rimediato i soldi... Vedi quanto dev’essere stato innamorato? E io neanche sono riuscita a dargli una risposta decente!! Ha capito da solo che non sarei riuscita a dirgli di si, mica glie l’ho detto io!!!

-L’ho trovato mettendo a posto i cassetti, è una pietra di vetro. Però sembra quasi vero, no?- rispondo con nonchalance

-Si, è molto bello- annuisce, e io torno ai miei dubbi. Ho fatto la scelta giusta?

Stiracchiandosi Nick fa passare un braccio attorno alle mie spalle.

Si, ho fatto la scelta giusta. Decido, poggiandomi al suo petto.

 

 

Angolo della testa di Pigna

Saaaaalve, scusate se non vi ringrazio ma sono in un ritardo tremendo, e devo ancora organizzare TUTTO per la festa di domani (è il mio compleanno u.u) quindi non posso ringraziarvi una ad una... Però vi adoro!!!

 

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO: Mancano due capitoli alla fine (il prossimo è l’epilogo) e ci sarà un seguito di questa storia, di cui ancora non so il titolo.

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Capitolo 11
*** Quella Che Non Sei - Luciano Ligabue ***


Sorry

Eri in mezzo a una vita...
Che poteva andare ma non si sapeva dove...
Ti ho vista fare giochi con lo specchio...
E aver fretta di esser grande...
E poi voler tornare indietro quando non si può...
Quella che non sei- Ligabue

 

 Nick POV:

-Nick, va a fare la spesa, c’è la lista sul frigo!- ordina mia madre dal piano di sotto. Sbuffo e spengo la Play. Essere un figlio modello è pesante a volte.

Metto la giacca di pelle, prendo le chiavi della Mustang, recupero la lista della spesa in cucina ed esco di casa diretto al garage, quando vedo Allison ciondolare verso i secchi dell’immondizia trascinando un pesante sacco della spazzatura.

-Cerchi di occultare qualche cadavere Redux?- chiedo, avvicinandomi

-Cerco un bel ragazzone forzuto disposto ad aiutarmi.- sorride fermandosi

-Beh ti è andata bene, si da il caso che qui ci sia il ragazzo più bello e forzuto del quartiere- mi vanto, sperando che nessun altro mi abbia sentito. Soprattutto Joe. Mi sfotterebbe a vita.

-Bhe dev’essere molto piccolo, perchè lo copri tutto tu...- si finge perplessa Ally, sbirciando oltre le mie spalle.

-Simpatica- le faccio la linguaccia e mi approprio del sacco, gettandolo nel secchio.

-Allora Nico, passeggiata mattutina?- chiede.

-Nah, devo fare la spesa! Halloween si avvicina!-

-Si avvicina, che paroloni!- ridacchia Ally

-Beh, mancano un paio di settimane, devo ordinare la zucca da intagliare al signor Peterson, e comprare qualche addobbo- la vedo fare una faccia strana

-Che significa un paio di settimane, esattamente?- significa quindici giorni?

-Che tra una quindicina di giorni è Halloween, cos’è che non ti è chiaro?-

-...Niente, è che tra l’arrivo di Santi, la sua partenza e tutto il resto- mi trattengo da chiederle cosa sia questo tutto il resto –non mi sono accorta di quanto il tempo sia volato- risponde, giocherellando nervosamente con l’anello che tiene all’anulare destro.

L’accenno al suo ormai ex ragazzo mi fa tornare alla mente la chiacchierata che ho avuto con lui prima della sua partenza.

Davvero sono innamorato di Allison? No, certo che no, è la mia migliore amica...!!

E allora perchè ho le farfalle nello stomaco ogni volta che la vedo? Perchè resterei per ore e ore con lei? Perchè mi basta anche solo guardarla per essere felice, e far sparire ogni preoccupazione?

Dannazione, a chi cerco di darla a bere, se il primo a non essere convinto sono io?!?!

-Presidente, devo prendere appuntamento per parlarle?- Allison sventola la sua mano davanti ai miei occhi, estraniandomi dai miei pensieri

-Eh?-

-Andiamo o restiamo qui a contemplare i bidoni dell’indifferenziato?- mi incalza.

-Eh? Ah si.-

Una volta saliti in macchina, mi aspetto che Allison poggi i piedi sul cruscotto. Cosa che stranamente non fa. Si siede e poggia la testa sul finestrino. Sembra pensierosa.

-Un centone per i tuoi pensieri- dico

-Non era un penny?- chiede distratta

-Con quella faccia? Tesoro, i tuoi pensieri devono valere più di un penny per non farti mettere i piedi sul cruscotto appena lucidato della mia auto- rispondo serio

-Ah già...- annuisce soprappensiero.

-Ally che hai?- chiedo. Non è da lei rinunciare a stuzzicarmi.

-Niente...sto pensando...- Ma va? Credevo stessi facendo la calza!

-Posso farmi i fatti tuoi?- chiedo

-...Non credo...- sussurra, poi scuote la testa vigorosamente e mi sorride, passandomi una mano tra i capelli.

-Scusa Nico è una cosa...- esita -...senza importanza. Davvero.- annuisco. Se non me lo vuole dire non posso sicuramente costringerla.

 

Dopo la spesa, durante la quale Ally è stata distratta per tutto il tempo, la riaccompagno a casa. Parcheggio davanti al mio vialetto, e lei sgattaiola via lanciandomi un ciao frettoloso.

Rimugino su di lei per tutto il giorno, ma arrivato alla sera ancora non riesco a trovare una spiegazione plausibile al suo comportamento. Mi infilo il pigiama e getto un’occhiata distratta alla finestra. Vedo Allison passeggiare nervosamente in camera sua, davanti allo specchio. Di tanto in tanto getta un’occhiata nervosa al calendario, al telefono o all’orologio, tenendo il conto di qualcosa con le dita.

Ad un tratto si blocca, si avvicina allo specchio e si mette di profilo, osservandosi. Scuote la testa e ricomincia a passeggiare nervosamente. Ma che diamine...? Oh, lasciamo perdere, se avesse voluto il mio aiuto me l’avrebbe detto!

Decido di mettermi a dormire, e mi sembra di essermi appena assopito quando vengo svegliato dallo squillo insistente del mio telefono, e dal borbottare infastidito della mia famiglia nelle camere accanto. Afferro il telefono senza guardare il numero

-Chi è che muore?- biascico insonnolito. Accendo la luce, sono le tre del mattino

-Nick...- pigola una voce dall’altro capo del telefono. Allison?

-Ally che è? Che è successo?- sbadiglio

-Nick...- ripete, poi fa una lunga pausa, tanto che credo sia caduta la linea, finchè non la sento respirare rumorosamente nella cornetta

-Allison, che c’è di tanto grave da non poter aspettare l’alba?- grugnisco, mente la preoccupazione sta lentamente prendendo il posto del sonno

-Nick...ho un ritardo di dieci giorni- pigola la mia migliore amica dall’altro capo della cornetta

-Allison, sticavoli, non ti sei accorta che siamo a metà ottobre, mica è un dramma. Sapessi certi giorni in tour quanto passano veloci! Dai, adesso ricordati che è il 13 ottobre e lasciami dormire- rispondo infastidito. Ma tu guarda se doveva svegliarmi nel cuore della notte per dirmi che ha i giorni sfasati. Faccio per riattaccare quando la sento parlare di nuovo

-No Nico...non hai capito...non SONO in ritardo di dieci giorni. HO un ritardo di dieci giorni.- ...Oh Cristo!

 

Mi vesto, corro fuori di casa ed entro in quella di Allison nel tempo record di 19,73 secondi. Mi attacco al campanello finchè non mi viene ad aprire, tanto i suoi sono, tanto per cambiare, dall’altra parte del globo.

-Nick?- chiede la mia amica sorpresa –che ci fai qui? Che hai detto a tua madre??- sulla seconda domanda sgrana gli occhi terrorizzata

-Niente, dorme.- rispondo lapidario alla seconda domanda. Per la prima...beh, non ne ho idea. Non ho fatto in tempo a pensare

-Che hai detto prima??- chiedo, pregando mentalmente di aver capito male

-Ho un ritardo di dieci giorni- risponde mesta. Che faccio? Svengo?

-Ma sei sicura?- mi fulmina con un’occhiataccia

-Okok scusa...il padre è Santi?- altra occhiataccia, peggiore della prima

-Intanto non c’è nessun padre di nessun figlio, e poi se sei venuto qui per offendere fai meglio a tornartene a casa!!- risponde acida

-Scusa di nuovo...era solo per curiosità...- farfuglio

-E “per curiosità” vuoi anche sapere la dinamica dell’eventuale concepimento??- chiede brusca

-Posso immaginare- borbotto arrossendo. Posso immaginare pure troppo bene...No, non è tempo ne luogo per questo genere di pensieri!!

Allison emette un verso di sconforto e si getta supina sul letto –E se fosse?- piagnucola –Ho sedici anni, capisci? Non ho ancora nemmeno la patente!- comincia a piangere, temo sia sull’orlo di una crisi isterica.

Mi sdraio sul letto accanto a lei, abbracciandola forte

-Nono, non saltare subito alle conclusioni peggiori...vedrai che non è niente- cerco di consolarla. –Una volta ho sentito la mamma dire che se sei nervosa magari ritardano...e Ultimamente sei stata parecchio indaffarata, mi sembra. No?- tralascio che quattro mesi dopo aver fatto questa affermazione abbiamo scoperto che evidentemente i Jonas non erano degni di una discendenza femminile, perchè anche il quarto fratello era maschio.

Singhiozza per un po’ tra le mie braccia prima di addormentarsi.

Facendo attenzione a non svegliarla, prendo il suo cellulare dal comodino e mando un sms a papà, spiegandogli di non chiamare la CIA quando domattina non mi troverà nel mio letto, poi mi addormento anch’io.

 

-Mannaggia alle vostre dannatissime facce famose!- esclama Allison, passeggiando nervosamente per la sua stanza. Ci farà il solco sul tappeto prima o poi.

-Che c’entrano le nostre dannatissime facce famose?- chiedo, seduto sul letto

-C’entrano che se non mi vengono entro domani dovrò fare il test, e non posso comprarlo perchè sono minorenne. Ai miei non posso chiederlo di sicuro, l’ultima spiaggia sarebbe stato Joe, che ovviamente è fuori questione perchè andrebbe su tutti i giornali...- sbotta, aumentando l’andatura

-Dani o Kev?- propongo. Sono sposati da quasi un anno, è plausibile che serva a lei

-Lo verrebbero a sapere comunque i giornalisti, e tua madre andrebbe in iperventilazione. Meglio di no- scuote la testa

-Nico non so che fare- si siede a terra davanti a me e poggia la fronte sulle mie ginocchia. Nemmeno io, piccola, nemmeno io.

-Nel caso...tu...che faresti?- chiedo, tentennando. La sento irrigidirsi e premere contro le mie gambe con la testa

-Non lo voglio... - sussurra -...ma non posso...- non finisce la frase, reprimendo un singhiozzo. Scivolo a terra accanto a lei e la stringo. Abbracciarla. Sembra essere l’unica cosa che sono in grado di fare ultimamente. Ma non posso certo piegare il tempo. O...rimediare ad un errore.

 

Non vorrei dovermi staccare da Allison neanche un istante, ma la notte devo per forza tornare a casa a dormire; dopo quasi una settimana che sto in casa solo la notte, mia madre me ne chiede il motivo, e sfoderando la mia faccia di bronzo migliore invento che ultimamente Allison sta poco bene, e che mi preoccupa lasciarla sola, visto che i suoi non ci sono.

Non so grazie a quale santo del paradiso (nel dubbio accenderò una candelina per ognuno), riesco a convincere mamma a farmi dormire un paio di notti a casa di Ally perchè Tanto lei è solo un’amica, mi avete permesso di portarla in un altro stato, non posso dormire a due metri da qui?

La prima notte in cui dormo da lei, mi sto per addormentare nel grande letto della camera per gli ospiti, quando sento bussare lievemente alla porta

-Ally?- chiedo

-Nico...- la mia amica entra quasi in punta di piedi nella stanza –scusa se ti disturbo...-

-Nono, figurati, dimmi.- mi tiro a sedere, e lei si avvicina quasi timorosa al letto

-Lo so che sto diventando insopportabile, e avresti tutti i motivi per andartene sbattendo la porta, ma avrei un favore da chiederti...un altro.- ma che dici, non potrei mai lasciarti sola, soprattutto non in queste...condizioni.

-Non preoccuparti, dimmi tutto- sorrido

-Ecco, mi chiedevo se... Cioè non riesco a dormire...- farfuglia. Perchè è arrossita? –Mi chiedevo se...potevo restare qui stanotte-

Impiego qualche istante a capire. Certo che resta qui, è casa sua, dove dovrebbe andare? No, aspetta, lei intendeva qui nel senso di qui qui! Qui in questa stanza! Qui con me!

-Ehm...certo!- annuisco, sempre sorridendo. Non se lo fa ripetere due volte, si intrufola velocemente sotto le coperte e poggia la testa  sul mio petto

-Grazie- e so che non si riferisce solo all’“ospitalità”

-Figurati- rispondo circondando le sue spalle in un abbraccio. Lo so che è una situazione critica, visto il suo...stato, ma non posso fare a meno di essere felice in questo momento.

 

La mattina dopo vengo svegliato da un urlo, proveniente dal bagno.

Mi precipito fuori dal letto, in corridoio, e sbatto contro la porta chiusa a chiave del bagno. Mentre mi massaggio la spalla (credevo fosse aperta, ahia!!) urlo

-Allison, che è successo???-

-Aspetta!!- risponde concitata lei.

Da oltre la porta la sento prima trafficare con il mobiletto del bagno, poi qualche minuto di silenzio, lo sciacquone e l’acqua del lavandino scorrere, e finalmente Allison apre la porta.

-Mi spieghi che hai da urlare???- sbotto

-Nick...- sorride radiosa, come non faceva da settimane –Non sono incinta-

Mi viene istintivo abbracciarla, la sollevo e le faccio fare un paio di giri in aria. Ride.

-Nicky, lasciami però, ho mal di pancia- chiede. La poso a terra ma rimaniamo abbracciati.

Sorrido anch’io, più felice di quanto dovrei anche essere.

Non è incinta. Non è incinta. Non è incinta. Non è incinta di Santiago.

Non è incinta e basta va benissimo.



Angolo della Testa di Pigna

Salve a tutte con un giorno d'anticipo!!
Scusate, ma sono costretta a postare oggi perchè per una serie di motivi non mi sarà possibile usare il Pc domani... E spero di risolvere tutto entro venerdì, ma non ci metto la mano sul fuoco...
Mi dispiace di non potervi ringraziare una ad una, ma non ho modo di mettere i collegamenti ecc, e mi dispiace ancora di più dover essere breve, perchè ce ne sarebbero di cose da dire qui... Ringrazio solo Pia per avermi aiutato a postare questo Chap (Love you Sis!)
Ci sentiamo venerdì (I hope)!!!!

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Capitolo 12
*** Nessuno- Mina ***


Sorry

Nessuno, ti giuro nessuno...
Nemmeno il destino ci può separare[...]

Nessuno, ti giuro nessuno...
Può darmi nel dono di tutta una vita...

La gioia infinita che sento con te...solo con te.
Nessuno- Mina

 

 Allison POV:

Lo squillo insistente del cellulare mi sveglia all’alba delle otto. Chiunque sia spero abbia un buon motivo. Sbuffo vedendo che è Nick. Fosse stata una scemenza si sarebbe fiondato lui stesso a buttarmi giù dal letto.

-Cosa?- rispondo con la voce impastata dal sonno

-Diamine!- esclama Nick. Cosa...???

-Buongiorno raggio di sole, che è successo per renderti così docile il 31 dicembre?- chiedo sbadigliando

-Buongiorno una mazza!- addirittura! –Stasera abbiamo il party di fine anno della Disney e io ho 38.2 di febbre, ti rendi conto???- uh cacchio...

-Dai Nico, t’impasticchi per bene e passa tutto, no?-

-Sto cazzo impasticco, mamma ha già detto che stasera non mi sposto dal letto!!!-

-Visto che la mia soglia di sopportazione parolacce è decisamente bassa alle otto di mattina, tempo cinque minuti e parliamo faccia a faccia ok?- contratto, strisciando i piedi fino all’armadio per prendere un maglione e un paio di jeans. Aspetto il suo consenso e riattacco. Poveraccio però, un febbrone da cavallo a Capodanno è proprio sfiga!! Prendendo i miei vestiti, sfioro con la mano la sacca con dentro il mio abito per stasera. Cavolo doveva essere tutto perfetto: la villa, le Disney star, la mia entrata trionfale al braccio di Nicky, seguiti da Joe e Demi e Kev e Dani... uffa, si vede che queste cose succedono solo nei film! Però sai che soddisfazione adocchiare la faccia di Miley che ci avrebbe visti entrare insieme, tipo coppia! ...Ma che cavolo Nico, proprio oggi dovevi prenderti la febbre?? Aspettare fino a domani no eh???

Quando lo chiedo, scherzando, al diretto interessato, capisco di essere prossima alla decapitazione da parte del mio migliore amico.

-Ma secondo te l’ho fatto apposta???- esclama. Di nuovo.

-Non ti agitare che è peggio- lo ammonisco. Di nuovo.

-Peggio di così??- chiede. Di nuovo. Stiamo diventando ripetitivi.

-Dai Nick, non ti buttare giù, c’è sempre l’anno prossimo- cerco di consolarlo

-Si, ma non sarà la stessa cosa- sbuffa, evitando accuratamente di guardarmi in faccia.

-Perchè?- chiedo

 

Nick POV:

Perchè avevo intenzione di dichiararmi oggi, perchè sarebbe stato tutto perfetto: Kevin che cinguetta con Dani, Joe e Demi alla loro prima uscita ufficiale, io e te in disparte per non fare da terzi incomodi. Comincia il conto alla rovescia, ci guardiamo un po’ imbarazzati, poi prendo coraggio e ti confesso quanto ti amo. A mezzanotte finisco il mio illustre monologo e ci baciamo, degna conclusione di un anno abbastanza di merda, ma il migliore inizio che potessi sperare per quello nuovo.

-Perchè a Miley non darà più fastidio vederci entrare a braccetto- rispondo. Ride, ed è bellissima quando lo fa.

-A che pensi?- chiede mentre, crocerossina premurosa, mi sistema le coperte.

-Che quando ridi sei stupenda- mi sfugge. Ok forse questo non dovevo dirlo. Allison arrossisce ma non mi da più di tanto peso. Vorrei che lo facesse invece.

-Senti come deliri, povero Nicky ti è salita la febbre?- ridacchia forzata, senza incrociare il mio sguardo. Non mi sono mai sentito così sano invece.

-Orario delle visite terminato, su Sister, vai a casa o rischi di ammalarti anche tu- irrompe Joe nella stanza. Bussare mai eh?

-Si mamma- lo sfotte Ally. Prende il piumino e uscendo mi da un bacio veloce sulla guancia.

-Sei cotto- mi giro di scatto verso mio fratello

-Ma saranno pure cazzi miei insomma?- scatto

-Come siamo volgari oggi!- esclama Joe, sedendosi su un angolo del mio letto.

-Sei cotto- ripete –e non provare a negarlo. Si vede.- mi blocca vedendo che sto per parlare. Incrocio le braccia e mi rifiuto ostinatamente di incrociare il suo sguardo

-Si vede da quando siete tornati dal Canada- mi giro di scatto verso di lui, preoccupandomi solo in un secondo momento del dolore che mi sono procurato al collo –ora, non voglio sapere cosa è successo, soprattutto perchè non sono fatti miei, ma il fatto è che se ne stanno accorgendo anche mamma e papà, stanno ricollegando il tuo comportamento...chiamiamolo “strano”, nei confronti di Allison al vostro weekend in solitaria.- Diamine!!!! Mi sento sbiancare

-Si però se fai così mi metti curiosità! Io nomino il Canada e tu scatti come una cavalletta, mi devo preoccupare?-

-L’anello è al suo posto- lo rassicuro, capendo quale potrebbe essere la sua unica preoccupazione. Infatti si rilassa leggermente.

-Non vuoi parlarne? No problema, ma ti conviene dichiararti al più presto. È una bella ragazza, e Santi l’ha lasciata una volta per tutte. Devo dirti io che per una fantastica come lei c’è la fila?- conclude, alzandosi.

-Aspetta- lo blocco. Mi guarda curioso e si risiede –si, sono cotto. E si, è successo qualcosa in Canada. E anche dopo. Però poi abbiamo sempre fatto finta di niente, magari per lei erano solo due baci, niente più...cioè non posso dichiararmi senza sapere i suoi sentimenti, farei la figura dell’idiota e rischierei di perderla di nuovo!!- spiego tutto d’un fiato

-Nicholas, santo cielo, vi siete baciati due volte, non so come vi siete baciati, ma solo il fatto che non ti ha dato un ceffone come successe a me quella volta della scommessa un paio di anni fa, significa che essere baciata da te più di tanto non le dispiace! Sbaglio di tanto?- si, in effetti anche lui ha ragione...però...

-Secondo te Allison prova qualcosa per me?- chiedo

-Secondo me si- annuisce Joe, lasciandomi solo con i miei pensieri. Poi sembra ripensarci, torna dentro e aggiunge –Però ancora non l’ha capito.-

Già...devo farglielo capire io allora, secondo il ragionamento di Joe.

Ormai glie lo faccio capire domani però. O sarebbe più corretto dire l’anno prossimo.

 

Allison POV:

Metto con estrema cura l’abito da sera blu notte che mi è stato “destinato” per stasera. Non so chi l’abbia scelto, ma sicuramente ha buon gusto. Il corpetto è tempestato da cristallini, mentre dietro è chiuso da una serie di lacci intrecciati; la gonna è ampia come piace a me, lunga fino a terra, e sembra fatta di due stoffe sovrapposte, la seconda decorata da una cascata di cristallini come il corpetto. Le scarpe sono fortuitamente molto comode, un paio di sandali tacco cinque blu elettrico, anche qui gli Swarovsky imperversano. Tremo al solo pensiero del costo di queste meraviglie della moda, che mi sono state recapitate a casa con il biglietto “Non puoi mica venire al party in tuta!” firmato dai Jonas.

Avevo persino deciso di tenergli il muso. Finché non ho aperto i pacchi.

Poi il mio orgoglio da NonHoBisognoDeiVostriMilaDollariPerFareBellaFiguraAdUnaFesta si è inesorabilmente sciolto come neve al sole, alla vista delle scarpe.

I capelli li piastro e decido di lasciarli sciolti. Passo davanti alla finestra della mia camera e vedo, in quella di Nick, Joe rimirarsi allo specchio e sorridersi compiaciuto, mentre Nick lo fissa imbestialito dal divanetto. Sorrido e passo oltre.

Dopo poco, vedo Joe tornare davanti allo specchio, riavviarsi i capelli e sorridersi ancora, un po’ meno compiaciuto. Ah, la vanità!

Dopo averlo visto sistemarsi la cravatta già perfetta, riavviarsi di nuovo i capelli e sistemare per l’ennesima volta la giacca, gli mando un sms “Smettila di passare davanti a quel dannato specchio, sei perfetto e lo sai!” a cui risponde rapidamente “Che fai spii? E comunque aspettavo di sentirmelo dire”.

Quando l’auto ci passa a prendere, provo un moto di compassione per Nick, costretto a letto da solo mentre noi andiamo a divertirci. I signori Jonas sono partiti oggi pomeriggio per il New Jersey, passeranno il capodanno da certi parenti che non vedono da secoli, Frankie è con loro e Joe viene con me...non è colpa mia certo, ma mi sento tremendamente in colpa a lasciarlo solo. Vedo dallo sguardo triste di Joe che anche lui è del mio stesso umore, ma i Brothers devono presenziare praticamente per forza.

 

L’enorme locale dove si svolge il veglione è praticamente dall’altro capo della città, e per tutto il tragitto non faccio altro che dividermi tra la pena per Nick, rimasto a casa da solo davanti allo speciale di capodanno in televisione, e il disagio per dover essere il terzo incomodo tra due coppie. Kevin e Danielle cinguettano allegri, questo è il loro secondo capodanno da sposati, e Joe e Demi chiacchierano allegramente. Sembrano una normale coppia di amici, molto legata. Non mi stupisco che i giornalisti abbiano ancora dei dubbi sulla “Jemi”, anche se l’hanno confermata personalmente.

Arriviamo al luogo della festa, una costruzione bianca e moderna, con un insegna colorata al neon che non faccio in tempo a leggere, accecata dai flash dei fotografi che ci aspettano davanti all’entrata. Mi sistemo a destra di Joe, Demi alla sua sinistra, e precediamo Kev e Dani, ignorando le domande dei giornalisti su Nick. Qualcuno ci chiede se è vero sia in Messico, altri parlano di un suo capodanno intimo con la ballerina Courtney Galiano... poverini... Quanto, ma quanto, rimarrebbero delusi scoprendo la verità??

 

Per tutta la durata del party cerco di non pensare a Nick, che per un qualche strano motivo a me sconosciuto mi ronza in testa sempre più frequentemente. Chiacchiero con Demi e Selena, faccio conoscenza con David Henrie e i gemelli Sprouse, mi lascio coinvolgere in un paio di balli di gruppo da Joe, addirittura rido tra me di una battuta simpatica di Miley che sento per caso. Ma il pensiero del mio migliore amico è sempre incastrato in un angolino del mio cervello, deciso a logorarmi.

Qualcuno potrebbe cortesemente spiegarmi perchè non riesco a lasciarlo perdere? Diamine, sono ad una festa piena di celebrità, ho ballato con il celeberrimo Zac Efron e conversato amabilmente con Vanessa Hudgens, ho rimediato i numeri di telefono di almeno la metà della cucciolata Disney, porto un vestito da mila dollari...mi dite che c’entra Nicholas in questo momento???

 

Quando il gigantesco orologio segna poco più di un quarto d’ora alla mezzanotte, non resisto più tra sorrisi tirati e felicità simulata. In un’altra occasione sarei stata l’anima della festa, ma stasera no. Capisco finalmente che non è qui che dovrei stare. Vago per tutta l’enorme sala e finalmente riesco a trovare Joe, che tiene banco al centro di un capannello di gente, come suo solito. Richiamo la sua attenzione e lo allontano un attimo dal gruppetto, che ci guarda curioso

-Joy, ho bisogno di un taxi- spero non faccia tante domande

-Dove devi andare??- chiede allarmato

-A casa tua- da Nick, vorrei aggiungere, ma mi trattengo

Annuisce come se se l’aspettasse, come se lo sapesse. Prende l’Iphone, confabula per qualche secondo al telefono poi si rivolge a me

-Davanti all’uscita secondaria. Non c’è traffico, arriverete prima di mezzanotte- gli schiocco un bacio su una guancia e corro per quanto i sandali griffati me lo permettano. Salgo velocemente nella stessa auto con cui siamo arrivati, che parte a razzo. Evidentemente Joe gli ha detto la destinazione.

Arriviamo davanti casa Jonas a mezzanotte meno tre minuti.

-La devo aspettare qui?- mi urla dietro l’autista

Rispondo di no cercando la chiave dietro al solito vaso di begonie; entro di corsa nella casa buia e corro a tentoni verso il piano superiore. Dalla stanza di Nick proviene il vociare della televisione, il solito special di capodanno. Entro in camera, e sul suo volto si dipinge un espressione di puro stupore

-Che ci fai qui? Che è successo??- si preoccupa subito.

Immediatamente mi sento stupida. Ho attraversato la città, rischiato di uccidermi su per le scale tra tacchi e vestito e sono piombata qui. Per cosa? Non ne ho idea.

Guardo un attimo il viso ansioso di Nick che attende una mia risposta.

-Non è successo niente, tranquillo- lo rassicuro. Si rilassa, tornando ad appoggiarsi ai cuscini. L’orologio della televisione ci informa che manca un minuto e mezzo al nuovo anno.

-Allora che ci fai qui?-

-Volevo passare il capodanno con te- confesso

-Posso?- chiedo poi, indicando la porzione di letto libera. Annuisce e mi fa spazio; tolgo i sandali e mi accoccolo vicino a lui, che subito circonda le mie spalle con un braccio. Immediatamente non mi sento più stupida. Ho attraversato la città, rischiato di uccidermi su per le scale tra tacchi e vestito e sono piombata qui. Per cosa? Per lui.

-Espresso un desiderio per il nuovo anno??- chiede il presentatore, con voce squillante. Rigiro la domanda a Nick

-Uhm...riuscire dire la verità. Soprattutto sui sentimenti.Tu?-

-Restare così.- rispondo, accostandomi di più a lui, che stringe l’abbraccio.

-Abbracciati?- sorride

-Insieme- replico, e questa non so proprio come mi è venuta. Mi guarda, mentre il conto alla rovescia del popolo di Dallas comincia

-Dieci...nove...-

-Nel senso di amici?- chiede. Nel senso di amici? No, arrivati a questo punto non credo proprio. Non più.

-Nel senso di io e te- lo correggo.

-...otto...sette...-

-Amici?- ripete lui

-...sei...cinque...-

-Forse- rispondo

-...quattro...tre...-

-O magari...magari qualcosa di più- aggiungo

-...due...uno...-

-Magari- ripete. Si avvicina lentamente a me. Io resto immobile, pressoché paralizzata. Indietro non ci torno. Quindi devo andare avanti. Mi avvicino impercettibilmente; Nick coglie il segnale e si accosta ancora più a me. Siamo ormai a pochi millimetri

-...Zero!!!-

-Buon anno- soffio sulle sue labbra, colmando l’irrisoria distanza che di divide per baciarlo.

E stavolta non è un bacio come gli altri. Stavolta non è l’istinto, stavolta non è l’attrazione fisica. Stavolta è un bacio vero, stavolta è l’inizio di qualcosa che durerà, stavolta non manterremo il segreto, stavolta ne parleremo liberamente.

Stavolta...stavolta è amore.

 

 

Angolo della Testa di Pigna

Salve... Scusate se aggiorno pressoché in notturna, ma è stata una giornatina molto poco “ina”. La canzone è verde perchè è da parte di entrambi. (P.S. quella di due capitoli fa era dal punto di vista di Santi, ho scordato di scriverlo ^w^)

Non sto qui a fare saluti strappalacrime o frasi fighe, perchè a maggio pubblicherò il seguito di questa storia. Se la volete leggere, ovviamente ^w^

Allora, eccomi al mio ultimo (per ora) angolino da TdP. *cerca di nascondere il magone che la sta assalendo*

 

Sis: Amoooooore grazie per aver aggiornato al mio posto!!! ^w^ (Sto fissata co ‘sto ^w^ oggi xD) appena leggi la mail rispondi!!!!

 

Anna: Cara, respira altrimenti poi con chi progetto la distruzione della Tipa?? xD Ti aspetto a maggio allora!! xDxD

 

FanDemiJB: Grazie, spero tu segua anche il seguito =) (Scusa il gioco di parole xD)

 

Mag: Noooo non puoi farti infartare!!! (alla Bart Simpson u.u) Sennò poi chi la scrive UtM??? *approfittatrice xD* e si, Nicky è da chiudere in una di quelle stanze imbottite con la camicia di forza quando ci si mette xD

 

ladyme: Mammamia, ma faccio prendere infarti a tutte?!? Attente, che poi vi ho sulla coscienza!! xDxD spero di “ritrovarti” nel seguito :)

 

Mel: Mellyyy!!! Si bellissimi *w* Hai visto che alla fine hai aspettato?? xD Certo, per placarti ho dovuto cominciare un’altra storia!! xD Scherzo, mi servirà una mano prossimamente xDxD Peace, Love, Jonas, Nick and the Administration, Melemi (Melinda&Demi u.u), Kenielle, Bonus, Elvis & Riley (Madòòò altri due fratelli no eh?!? -.-“) I Mel You <3

 

sbrodolinalollypop: Wow, sono un mito xD Ci vediamo nel seguito!! (Spero! =D)

 

Sil: Amoooooore, ma no che non ti voglio morta!!! Poi chi mi aiuta nella scelta dei nomi?? xD Ah, ti adoro, e non vedo l’ora di avere abbastanza “elementi” per fare un’altra seratina delle nostre (103 aspettaci, stiamo tornando!!! xD)

 

Grazie, grazie, grazie per le vostre favolose 76 recensioni!!!

 

Ringrazio anche chi ha messo le storie tra le seguite, ovvero:

annaritaa86
baby93
BENNYY
celestegirl
fabiolita
ladyme
lea194
Maggie_Lullaby
mileylovenick
mileyxxx
mione94
MissInBlack
noemi___lovelovelove
renesmee92  
sweet_star
_Crazy_Dona_
_NeSsIe_95_

 

E chi l’ha messa tra le preferite:

ada12
alice brendon cullen 
AundreaMalfoy
aya chan
chibi aki

dancermarty95 
Ellyina
ffdipendente
inseparable
Ithil_Elendil
L I S A
lea194
Maggie_Lullaby
Marty Vampire
mione94
MissInBlack  
nes95
PizzaPazza
renesmee92
sbrodolinalollypop
_Crazy_Dona_

 

E ovviamente anche (novità u.u) chi l’ha messa tra quelle da ricordare, quindi:

MissInBlack
_____Jo_____

 

Grazie ovviamente anche a chi ha letto senza recensire, preferire, seguire o ricordare, anche se mi avrebbe fatto piacere sapere cosa ne pensavate, anche fosse stata una recensione negativa. =)

 

P.S. Approfitto per pubblicizzare una long Originale che pubblicherò in data imprecisata. Se qualcuna fosse interessata, si intitolerà “Può una storia nascere in silenzio?”.

Invece (mi ripeto) il seguito di Sorry (di cui devo ancora decidere il titolo) approderà in EFP a maggio.

Ah (ultima cosa poi me ne vado, davvero!) ringrazio chi ha recensito, letto, preferito e\o ricordato la mia shot L’uomo che amava le donne

 

Disclaimer:

I Jonas Brothers, Miley Cirus, Demi Lovato, Courtney Galiano, Selena Gomez, David Henrie, i gemelli Sprouse, Zac Efron e Vanessa Hudgens (anche se sono solo stati nominati) non sono di mia proprietà, con questo mio scritto, pubblicato senza scopo di lucro non voglio offendere nessuno di loro, ne rappresentare la loro vera vita, vicende, caratteri.

Le canzoni poste all’inizio di ogni capitolo sono sotto copyright, così come il marchio Disney che viene citato in questo capitolo.

Allison e Santiago sono invece personaggi di mia invenzione, pertanto possiedo i loro diritti. Come se ce ne fosse bisogno .-.

I fatti qui scritti sono di pura fantasia, pertanto qualunque riferimento a fatti e\o persone realmente esistenti o esistiti è da considerarsi puramente casuale.

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