Hear The Profecy di Rael Reach (/viewuser.php?uid=48686)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - La profezia ***
Capitolo 2: *** Radunerai un esercito... ***
Capitolo 3: *** Saranno strappati dalle braccia della morte i caduti... ***
Capitolo 4: *** Tutti dimenticheranno, ma la tua opera permarrà. ***
Capitolo 1 *** Prologo - La profezia ***
Prologo:
Io, Azrael Seiki, sono pienamente consapevole che questo scritto
scomparirà con le mie memorie, ma dovevo aspettarmelo... Dal momento
stesso in cui questa profezia mi fu consegnata, la mia vita fu segnata.
Radunerai un esercito
saranno strappati dalle braccia della
morte i caduti per causa di spada: nessuno rimarrà dimenticato; sotto
una unica bandiera l'intero mondo sarà unito al tuo comando.
Tutti dimenticheranno, ma la tua
opera permarrà
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Capitolo 2 *** Radunerai un esercito... ***
Cap.1
Il primo verso della profezia recitava quello che sarebbe stato il mio
primo compito: radunare un esercito. La cosa probabilmente sarebbe
risultata facile, se non fossi il perfezionista che sono. Mi era già
chiaro in mente il mio obiettivo: non avrei radunato un comune
esercito, ma avrei creato una schiera dei migliori guerrieri, delle
migliori menti, dei più astuti uomini politici.
La prima persona che incontrai fu lui: il giovane Ehatsu Shinjin,
quindici anni di genialità inespressa. Dal momento in cui lo vidi mi fu
chiarissimo che lui sarebbe stato uno dei migliori della mia "armata".
Lo trovai appena fuori da un villaggio dato alle fiamme da qualche
banda di briganti, nel rogo il ragazzo aveva probabilmente perso i
genitori. Lo vidi; uno sguardo carico di dolore, smarrito, perso in
quelle fiamme che stavano divorando gli ultimi resti della sua casa ma
senza nessuna traccia d'odio. Mi fermai accanto a lui «Ragazzino -
dissi - alzati. Nulla guadagnerai rimanendo a guardare il fuoco mentre
s'estingue. Alzati, piuttosto, e metti a frutto la tua vita.» Giuro che
se mi venisse chiesto ora se io volessi pronunciargli ancora le
medesime parole esiterei. Egli venne con me, ma non parlò a lungo,
almeno per un anno.
Ricevetti dopo un anno dal mio incontro con Ehatsu notizie da Roland
Malfer, marito della mia sorella minore; Roland era un valoroso
guerriero, ma non so per quale motivo decise che il suo quarto figlio
dovesse essere allevato da me, nientemeno che un mediocre stregone.
Allevare il piccolo Rael fu sicuramente uno dei miei più grandi oneri
durante la mia missione, era infatti decisamente cocciuto e incline ad
essere scansafatiche. Devo dire che anche la sua infanzia fu
decisamente terribile: una decina d'anni dopo infatti un gruppo di
folli massacrò mia sorella con molti dei suoi figli e appiccò fuoco
alla casa dei Malfer, lasciando solo un mucchio di cenere in mezzo alle
campagne del nord. Il giovane Rael, allora quattordicenne, fu
sconvolto, e ogni volta che sentiva pronunciare il nome "Malfer",
riferito a lui, si avvolgeva di tristezza. Fu così che decisi di
cambiare il suo cognome e mutarlo in Seiki, cognome di sua madre e del
suo maestro, con cui anche oggi è conosciuto.
Poi fu la volta di Fahim Alfris, che conobbi all'età di quarantadue
anni, brillante consigliere e arcimago delle terre dell'est. Di lui non
ho molto da dire, eccetto che ha una passione per la creazione di
costrutti magici o meccanici, attività che lo accomuna molto a Ehatsu,
del quale è diventato una specie di padre, oramai.
Conobbi il giovane Earenk, poco più che sedicenne, presso la città di
Neverwinter, nella quale prestava già servizio militare. Il ragazzo era
decisamente maldestro come soldato, e anche come incantatore o
sacerdote, e nessuno in quella città aveva notato il suo più grande
potenziale: aveva un forte retaggio draconico, motivo per il quale lo
volli con me e lo condussi lungo il sentiero dei draghi.
E poi fu la sua volta, la volta della mia adorabile e bellissima
moglie, la creatura più bella, nobile e sagace che chiunque da lassù
governi il destino di questo mondo ha inviato in mezzo a noi. Il suo
nome è Millennia Nevin, e siamo ancora indissolubilmente legati; nulla
potrà scalfire il nostro amore.
Molte altre persone conobbi, e tutte mi diedero il loro appoggio, tra i
quali Elminster in persona e tutti i governanti delle maggiori città.
Alla fine di questa prima fase il mio gruppo di comando era così
composto: alla testa il sottoscritto, Azrael Seiki, e la mia adorabile
moglie, Millennia Nevin; Ehatsu Shinjin e Shun Skye, gli inventori;
Rael Seiki, il foll.. ehm, il furtivo; Fahim Alfris, il sapiente;
Earenk, il guerriero; Ryuzaichi Iwai e Kaede Atzurugi, i politici;
Chryssa Akai, la sacerdotessa; e tutti i nostri sostenitori, ovvero più
di metà del mondo conosciuto, tra governi politici e gilde di
avventurieri.
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Capitolo 3 *** Saranno strappati dalle braccia della morte i caduti... ***
Fu in seguito alla creazione di questa grande armata che partì la
seconda fase: unificare tutte le genti sotto una unica bandiera,
operazione che durò circa dieci anni. Questo, benché molti dei nostri
fossero uomini d'arme, non avvenne con una grande guerra e nemmeno con
molte piccole battaglie. L'unificazione fu frutto di un lungo processo
diplomatico, che si avvalse della forza solo nei momenti in cui era
inevitabile. In questa lunga "guerra silente", dopo sei mesi tuttavia
perse la vita a causa di un gruppo di rivoltosi il mio migliore
allievo, Ehatsu Shinjin, cosa che causò il rallentamento della intera
operazione, a causa del mio immenso dolore. Cinque anni dopo lo rividi,
e tornò tra noi. Mi raccontò di essere morto e che la sua anima era
divenuta immortale e incarnata in un corpo provvisorio. Ovviamente non
raccontammo agli altri questa storia, e tutti pensarono che Ehatsu non
era mai morto effettivamente, ma che nei giorni in cui piangevamo la
sua perdita era semplicemente scomparso. Alla fine dei dieci anni,
l'intero mondo conosciuto era riunito sotto l'unica bandiera del Falco
Argentato. Il governo di questo immenso stato non fu però così semplice
come aveva vaticinato la profezia, e si dimostrò assai arduo, ma con
fatica e impegno, passarono due anni, finché non dovette avverarsi
l'ultima parte della profezia.
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Capitolo 4 *** Tutti dimenticheranno, ma la tua opera permarrà. ***
Nel mondo sembrava regnare la pace, e così nei nostri cuori, ma io
covavo dentro me l'ultima delle tre frasi della profezia: tutti saremmo
stati dimenticati? Mi sembrava impossibile che fossimo destinati
all'oblio, ma ormai era inevitabile, e ogni secondo che passava tutto
si faceva più chiaro.
E alla fine il giorno arrivò: la divinità della magia, Mystra, mi si
palesò davanti, e mi illustrò ciò che sarebbe accaduto. Non riesco
ancora a comprendere come feci ad accettare quel fato, ma in silenzio
chinai il capo e ascoltai le sue parole «Le più nobili azioni da sempre
vengono dimenticate, mentre ciò che di più turpe c'è in questo mondo
permane, nera macchia sulla coscienza di tutti gli uomini. Altrettanto
accadrà a te e ai tuoi compagni: dimenticherete e sarete dimenticati,
quali uomini onesti, ma nei vostri cuori avrà sempre dimora la felicità
e la gioia di aver compiuto azioni rette e oneste. La vostra opera
permarrà, nella speranza che duri a lungo, i vostri ricordi rimarranno
assopiti. Intendi ora dare voce a delle tue volontà?» «Che io possa
scrivere un documento, e che venga disperso nei più reconditi cantucci
del mondo, affinché ciò che abbiamo compiuto resti scritto, e venga
ricordato» «Così sia», rispose. E così scrissi questo documento. Non ho
idea di come io potrò sentirmi quando mi risveglierò, e mi sentirò
chiamare "signore" o "comandante". Spero solo che potrò rileggere
questo documento, in futuro, e che tutte le mie memorie possano
risvegliarsi, insieme a quelle di chi mi ha aiutato. Millennia, Ehatsu,
Shun, Rael, Earenk, Fahim, Kaede, Chryssa, Ryuzaichi...
Grazie.
-Azrael |
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