Parlami D'Amore di Mia_hp (/viewuser.php?uid=63978)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il piano di Scorpius! ***
Capitolo 3: *** Shopping con Scorpius! ***
Capitolo 4: *** Ballare con Scorpius! ***
Capitolo 5: *** Sfogati Scorpius! ***
Capitolo 6: *** Che figura, Scorpius! ***
Capitolo 7: *** Ti Voglio Bene, Scorpius! ***
Capitolo 8: *** Attento Scorpius! ***
Capitolo 9: *** Rimaniamo amici, Scorpius! ***
Capitolo 10: *** Sono come tu mi vuoi, Thomas ***
Capitolo 11: *** Ti amo, Scorpius ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Parlami
d’Amore
Ok,
Rose. Stai calma. Hai soltanto inviato un gufo a Malfoy
–Scorpius Malfoy- per chiedergli un favore. E che favore.
Davvero,
tutto qua…devi stare calma, mi dissi, mentre mi dirigevo
verso il Lago Nero
dove avevo appuntamento con Malfoy. In lontananza, notai una figura
alta e
magra. Era lui…senza ombra di dubbio. Aveva la schiena
appoggiata contro un
albero e nella mano sinistra stringeva una sigaretta.
-Ehi,
Malfoy- dissi, ormai a un metro di distanza da lui.
Pazza,
Rose, pazza.
-Weasley
–mi fece un cenno con il capo, passandosi poi una mano nei
capelli biondissimi. –Allora, perché mi hai
chiesto questo incontro?- domandò,
buttando a terra il mozzicone per poi schiacciarlo con la punta della
scarpa.
-Ecco,
Malfoy…- cominciai imbarazzata. Bene, mi stanno sudando le
mani. Complimenti Rose!
-Sbrigati
Weasley, non ho tempo da perdere- si lamentò lui,
iniziando a giocherellare con il cravattino verde-argento –Ho
l’allenamento di
quiddich fra poco.
E
va bene, mi dissi, o la va o la spacca.
-Sono
qui per chiederti un favore…- cominciai, per essere
interrotta subito dopo interrotta da lui.
-Tu
vuoi un favore da me?- ripeté, quasi
sconcertato
–Che ti sei fumata, Weasley?.
Niente,
è proprio questo il problema!
-Malfoy,
voglio diventare femminile, desiderabile, sensuale.-
gli dissi tutto d’un fiato –E credo che tu sia
l’unico in grado di aiutarmi-
Fede
qualche passo nella mia direzione –Come mai questa richiesta?
Non sei come le altre ragazze…non ti sono mai interessate
queste cose-
Presi
un bel respiro prima di rispondere. Chi mi dava la certezza
che dopo aver rivelatogli la verità di questa mia scelta non
sarebbe andato a
dirlo in giro per Hogwarts? Nessuno, dovevo soltanto fidarmi.
-Thomas
Lee mi ha lasciato, questo fine settimane. Mi ha dato
della poco femminile e tutte quelle cose lì, in
realtà non è l’unico: anche i
miei cugini rompono con questa faccenda ed io mi sono stufata di tutta
questa
faccenda. Voglio cambiare. Voglio stupire tutti!-esclamai .Ma
soprattutto
voglio riconquistarlo-.
Malfoy
inarcò un sopracciglio biondo mentre il suo solito ghigno
si espanse sul suo volto pallido –Che entusiasmo, Weasley! Ci
devi tenere
veramente tanto a questo ragazzo se hai deciso di cambiare per lui-
Annuì
convinta –Allora accetti? O ti sto chiedendo troppo?-
Scorpius
si voltò verso il lago, guardando verso il sole che ormai
stava tramontando –Accetto, Weasley- mi disse, con tono
neutro.
Le
mie labbra si aprirono istintivamente in un sorriso –Grazie-,
pronunciai quelle parole pensandole veramente. Non era tanto per dire.
-Sia
chiaro, Weasley…non lo faccio per te. Lo faccio
perché mi
annoio. E poi per alcune non c’è niente da fare,
ma per te- si girò verso di me
per scrutarmi da capo a fondo, facendomi rabbrividire,-
c’è ancora qualche
possibilità. Infondo hai le qualità necessarie
per far andare il piano in
porto. Ti guarirò- disse serio.
-Qua-
quale piano?- balbettai incrociando il suo sguardo.
-Lo
scoprirai, non temere. Domani pomeriggio alle 17.00…ci
vediamo
all’entrata dei sotterranei. Lavoreremo nel mio dormitorio- e
facendomi un
cenno con la mano, girò sui tacchi e se ne andò.
Lasciandomi lì, da sola
immersa nei miei pensieri e con il cervello che lavorava
frenetico.
Ciao!
Bhe…oggi mi è balenata questa fiction in testa e
l’ho scritta.
Era da un po’ che avevo voglia di scrivere una fiction Rose/
Scorpius perciò
eccomi qui! Naturalmente dopo ci sarà una specie di
triangolo. Questo capitolo
è corto solo perché è un prologo.
Premessa:
Io non credo che Rose sia orribile eccetera, anzi io odio
le fan fiction dove o lei o Hermione vengono descritto come due
secchione
brutte. La mia Rose ha solo
delle doti nascoste, se così si
possono chiamare, che Scorpius riuscirà a tirare fuori.
Se
c’è qualcosa che non capite: Chiedete^^!
Il
titolo della storia l’ho preso da un libro che ho da poco
finito
di leggere. Veramente stupendo. Ogni tanto prenderò qualche
scena dal film
“Come tu mi vuoi”. Tanto per avvertire.
Beh,
spero che mi direte che ne pensate e se ne valga la pena
continuare xD.
Greta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Il piano di Scorpius! ***
Parlami
d’Amore
-Cavolo
Weasley, perfino il cane del mezzogigante ha più grazia di
te nel camminare!- mi rimbecco Scorpius, sbuffando. Beh…Era
facile parlare per
lui, tanto ero io quella che da quindici minuti portava ai piedi dei
bellissimi, certo, ma scomodissimi stivaletti di pelle nera, lunghi
fino alle
ginocchia, tacco dodici. Lui era quello spaparanzato sul letto con in
mano una
bottiglia di Burrobirra.
Mi
appoggiai alla scrivania con i fianchi –Malfoy, facciamo una
pausa? Ho i piedi a pezzi!- mi lamentai.
-Weasley,
sei proprio una lagna! Ti concedo cinque minuti di relax,
nel frattempo ti spiegherò il mio piano. Non sei curiosa di
sapere cosa ho in
serbo per te?- mi domandò mentre lasciava sul comodino la
bibita e prendeva dal
cassetto una pergamena sigillata accuratamente.
Annuì
con vigore, avvicinandomi a lui e sedendomi ad un angolo del
suo letto, togliendomi con un piccolo calcio le tenaglie che mi
intrappolavano
i piedi. Srotolò il foglio, riempito sino alla fine in una
scrittura piccola e
ordinata, simile a quella di mio cugino Albus.
-Prima
di tutto cambieremo il tuo guardaroba. Di addio a maglioni
sformati o jeans larghi che non lasciano intravedere le tue curve, li
butteremo
via tutti. Darai il benvenuto a mini-gonne, jeans a sigaretta, maglioni
attillati e così via. Cambieremo anche la tua
divisa…-
Lo
interruppi subito, preoccupata –Cambieremo? In che senso?-
domandai.
-Faremo
la gonna più corta…leggermente- aggiunse ad una
mia
occhiataccia. –La camicia…Oh lascia perdere, me ne
occuperò io. Imparerai a
camminare come si deve e non come quella pipistrella ingobbita della
Cooman.
Naturalmente anche a ballare…domineremo poi quei ricci
impossibili. E’ tutto
perfetto, quel Lee tornerà da te più veloce di un
bolide…strisciando
aggiungerei. Si pentirà ad averti lasciata, te lo posso
assicurare-.
-Wow
Malfoy, non l’avrei mai detto ma sei un genio- esclamai
ammirata.
-Lo
so- rispose passandosi una mano nei capelli.
-Sei
talmente pieno di te che un giorno scoppierai- dissi,
sorridendo.
-Non
è colpa mia se sono così bello, raffinato e pieno
di grazia,
Weasley-
Alzai
gli occhi al cielo, sbuffando leggermente. Mi guardai in
giro: la stanza aveva cinque letti e proprio questo mi fece venire in
mente una
domanda- Che cosa hai detto alle altre Serpi per farti lasciare il
dormitorio
libero?- domandai curiosa.
-Che
ti do ripetizioni di astronomia- mi rispose tranquillo.
Aprì
la bocca per parlare, sconvolta –Ma se ho tutti Eccezionale o
Oltre Ogni Previsione!-
-Ovvio,
prendi ripetizioni dal sottoscritto segretamente.
Andava
bene tutto, ma non che mi toccassero i miei voti! Avevo
sudato duramente per ottenergli e non mi piaceva per niente che voci
falsi
circolassero in giro. –Mi rimangio tutto. Sei un idiota,
Malfoy!- ringhiai tra
i denti.
-Preferivi
che dicessi la verità, Weasley? Che sei talmente priva
di fascino da non saperti tenere stretto neanche un misero Grifondoro?-
disse
acidamente.
Le
sue parole affondarono dritte nel cuore, il dolore si riaprì
immediatamente. Questo era un colpo basso perfino per una Serpe infima
come
lui. Gli occhi mi divennero lucidi immediatamente. Stavo per scoppiare
in
lacrime, porca miseria, lo sapevo!
–Io…Io…- balbettai per poi zittirmi
subito,
non trovando niente da dire. Abbassai il capo, lasciando che i capelli
mi
ricoprissero il viso.
-Avanti
Weasley, stavo solo scherzando!-esclamò Malfoy,
cercando
di riparare il suo sbaglio.
-No,
volevi dire proprio questo- mormorai, guardando la
coperta verde-argento su cui ero seduta –Sono solo una
stupida, se credo di
voler cambiare la situazione!-
-Non
mostrarti mai così debole di fronte agli altri, Rose,
o lo useranno contro di te- mi disse, portando un mano sotto il mento
per
alzarmi il viso. Lo lasciai fare, asciugandomi gli occhi con il dorso
della
mano.
Tirai
su con il naso -Mi hai chiamato Rose- gli feci notare,
meravigliata.
-Perché
hai cambiato nome?- domandò, sarcastico allontanandosi da
me. Se n’era reso conto anche lui, e forse, adesso, stava
cercando di
recuperare.
-No,
ma noi siamo sempre stati Malfoy e Weasley e adesso mi è
parso strano sentirti dire il mio nome-.
-Beh,
siamo pur sempre soci. Iniziamo a comportarci come due
persone civili. In privato- specificò –Ho sempre
una reputazione da mantenere.
Non posso mica mettermi a fraternizzare con io nemico, no?-
Sorrisi
–Il nostro essere soci non comprende lo sputarci sulle
mani e stringercele o ferirci il braccio per poi mischiare il nostro
sangue,
vero?-
Lui
mi guardò disgustato –Merlino …Dove le
hai sentite queste
cose?- domandò
-Oh,
niente…lasciamo perdere. Allora, credi davvero che
riuscirò a
riconquistare Thomas?-
-Certo…se
lavoreremo insieme. Ricordartelo Rose: non esiste
un uomo che non possa essere conquistato. E meglio
che te lo scriva…non
si mai-
Appellò
pergamena, piuma e inchiostro dalla sua borsa e scrisse
velocemente ciò che mi aveva detto poco prima. –E
questa sarà la nozione
fondamentale da cui dipenderà la riuscita del nostro piano-.
Toc
Toc
Qualcuno
busso alla porta, Scorpius sbuffò sonoramente
–Avanti-
disse ad alta voce.
Una
ragazza alta e con dei perfetti ricci biondi, gli occhi
azzurri erano messi in risalto dal trucco, fermandosi sulla porta, il
suo volto
pallido e privo di imperfezioni si aprì in una smorfia
stupita e
contemporaneamente di disappunto nel vedermi lì.
–Scorpius, avevamo un
appuntamento mezzora fa- lo rimbeccò duramente.
Alzò
gli occhi al cielo -Ah, già. Me ne sono totalmente
dimenticato- le disse, con un mezzo sorriso in volto.
-Si
questo l’ho notato- sbottò gelidamente entrando
nella stanza e
avvicinandosi a noi.-Tu sei?- mi domandò, lanciandomi
un’occhiataccia avvelenata
che tradotta in parole aveva un significato ben preciso: Lui
è mio…se
me lo rubi sciolgo il tuo debole corpicino nell’acido o ti
frusto con il ferro
spinato. Se il suo sguardo potesse uccidere adesso sareste tutti al mio
funerale.
Scorpius
si affrettò a ripiegare la pergamena per
nasconderla agli occhi della ragazza per poi presentarci come nulla
fosse –
Nicole lei è Rose Weasley, Rose lei è Nicole Fox-
-Piacere-
le tesi la mano, per buona educazione. Lei la guardò
finché io non l’abbassai , spaesata. Diamine un
po’ di gentilezza!
Nicole
osservò la mia divisa –Una Grifondoro? Mi hai dato
buca
per lei?-
domandò, spostandosi dal viso un riccio.
-
Nicole – pronunciò il suo nome duramente
–Quando ho preso
appuntamento con te avevo dimenticato di essermi impegnato
già con Rose- le
spiegò.
-Anche
questa sera hai impegni? O posso sperare di averti tutto
per me?-
-Ne
riparliamo dopo, ok? Ti cerco io- si alzò dal letto e
prendendola per un braccio la condusse fuori dalla porta –Se
vuoi scusarmi
adesso, ho da fare-, le baciò una guancia e le chiuse la
porta in faccia.
Sbuffò, poggiando la schiena contro la porta.
-Fidanzata
gelosa?- domandai, sorridendo.
Sul
suo viso si aprì il suo solito ghigno, che lo ha reso sempre
affascinante. Ma è una cosa ereditaria? Anche suo padre lo
avrà? Devo chiedere
a mamma.
-Non
è la mia fidanzata…-
-No?
Beh allora devi aver fatto qualcosa che l’ha indotta a
crederlo. Ti guardava come se fossi di sua proprietà-
-Peccato
che io non sia di nessuno. Lei è soltanto un piccolo flirt-
-Quanto
piccolo?-
-Weasley,
siamo qui per te, per inculcarti un po’ di sano gusto
nel vestire. Perciò smettila di ficcare il naso negli affari
miei…-
-Toccato
un tasto dolente, principino?- chiesi, sarcasticamente.
Ignorò
la mia domanda alzando gli occhi al cielo -A proposito e da
ieri che me lo chiedo: come mai non hai chiesto alle tue cugine o ad
una tua
sciocca amica di aiutarti? Non sarebbe stato più facile per
te?- domandò cauto.
Presi
a giocherellare con una ciocca di capelli –Voglio
sorprenderle, stupirle. Quando mi vedranno con il mio nuovo look
dovranno
rimanere a bocca aperta. E le costringerò a chiedermi scusa
per ogni volta che,
se pur scherzando, mi hanno preso in giro-
Scorpius
annuì –Capisco. E succederà non
preoccuparti-. Rimase in
silenzio per un attimo prima di sparare la bomba
-Spogliati e fammi
vedere come stai messa, su-
Eh?
Cosa odono le mie orecchie?
-Malfoy,
tu sei pazzo se credi che rimarrò mezza nuda davanti a
te!- esclamai, alzando leggermente il tono della voce.
-Guarda
che non è per piacere personale, voglio soltanto sapere la
tua taglia-
-Puoi
semplicemente chiederla a me, no? Ho una 42.
-Non
ti sei vergognata tutta la vita e vuoi iniziare proprio
adesso? Hai chiesto il mio aiuto perciò adesso si fa come
dico io-
Ma
come si permette a chiedermi una cosa simile…questo
depravato
pervertito degenerato maniaco.
-…Se
lo avessi chiesto alla ragazza di prima avrebbe fatto i salti
di gioia-
-E
corri a chiederlo a lei, allora-
-Lo
farò più tardi, non ti preoccupare-
Oh
Merlino, ti prego…non posso, non posso, non posso,
non
posso!
-Posso
almeno andare in bagno?- chiesi, scorbutica.
Come
non detto.
Lui
annuì compiaciuto, indicandomi una porta alla mia destra.
Andai
in bagno in silenzio; e senza guardarlo sbattei
rumorosamente la porta alle mie spalle. Mi sedetti sul bordo della
vasca,
specchiandomi nel grande specchio appeso sopra il lavandino. In attesa
che una
grande voragine si aprisse sotto di me e mi inghiottisse, ma ogni mia
preghiera
o speranza fu vana.
-Muoviti
!- gridò il pervertito fuori la porta, nella sua voce
sentii una nota di divertimento.
-
Si, un minuto!- Iniziai a togliermi molto ma molto
lentamente le scarpe. Potevo almeno rimanere in calze? Sicura che la
risposta
di Malfoy sarebbe stata negativa levai anche quelle. Sciolsi il
cravattino
poggiandolo sul mobile affianco a me e con un gesto veloce
–prima finiva quella
tortura prima il mio cuore sarebbe tornato a battere ad una
velocità normale-
levai anche il golfino.
Calma
e sangue freddo Rose, mi dissi. Sei una Grifondoro,
avanti!
Sentì
distintamente Malfoy iniziare a cantare “You Can Leave Your
Hat On” cercando di imitare la voce di Joe Cocker.
-Smettila!
–ringhiai tirando con violenza una scarpa contro la
porta. Mi aveva stufata.
Scorpius
iniziò a ridere sonoramente mentre bussava forte contro
la porta -Altro che nove settimane e mezzo!
Rose, ma quanto ci
metti? Non ho intenzione di passare tutto il pomeriggio con la tua
tediosa
compagnia!-
Sbottonai
velocemente i bottoni della camicia. Gli avrei fatto
vedere io cosa significava prendere in giro Rose Weasley.
D’altronde dovevo
andare fiera del fisico che avevo. Presi un bel respiro e con un gesto
secco
abbassai la maniglia della porta.
-Allora
Malfoy, che ne pensi?- domandai irritata, facendo un passo
verso di lui e poggiando le mani sui fianchi in attesa di una battutina
scema
che però non arrivo.
Mi
stava guardando come un allupato. Ripeto per chi non avesse
capito:
Malfoy
. Guardava. Come. Un. Allupato. Me.
E
stranamente, quello sguardo invece di mettermi in in imbarazzo
mi fece sentire orgogliosa per due motivi:
1)Avevo
zittito Scorpius Malfoy.
2)Avevo
zittito Scorpius Hiperion Malfoy!
Meritavo
un applauso, una standing ovation! Peccato che lì
non ci fosse nessuno a gustarsi la scena.
-Tu
nascondevi questo corpo con quei quattro
straccetti?
Naturalmente è una domanda retorica-
Ah
no, ecco l’allupato aveva ritrovato il dono della parola,
pensai in attesa.
-
Adesso capisco perché sei a Grifondoro…sei
proprio una stupida-
mi disse, con un ghigno stampato in volto –Questo facilita
ancora di più il
nostro piano. Basterà metterlo in evidenza con gli abiti
giusti ed il gioco è
fatto-
Sorrisi
soddisfatta, era proprio quello che volevo ma dovevo
mettere in chiaro una cosa. –Sia chiaro che non voglio
indossare abiti degni di
una prostituta-
-Ovviamente
Weasley, ovviamente. Io sono un tipo di classe e di
conseguenza sceglierò abitali tali- mi
tranquillizzò.
-Posso
andare a rivestirmi adesso? Sai nel caso la tua amichetta
rientrasse…non voglio beccarmi un Cruciatus-
Sembrò
pensarci un attimo su per poi annuire –Si vai –mi
concesse.
Andai
in bagno velocemente e chiudendomi la porta alle spalle mi
venne da urlare per sfogare la rabbia ed il nervoso represso.
-Hai
proprio un bel culo lo sai?- mi domandò, ridendo
sguaiatamente.
-Stronzo
maniaco!- urlai io in risposta ma non feci altro che
aumentare il suo divertimento.
Sopportare
Scorpius sarebbe stata una dura lotta per il mio
autocontrollo.
Ciao!
Ho aggiornato presto, vero?
Beh
il capitolo si spiega da solo…per adesso ho solo spiegato il
piano ma nel prossimo ci saranno le prove dei vestiti e
chissà se Rose riuscirà
a non ammazzare Scorpius xD. Lo scoprirete soltanto leggendo! Ho
accennato ad
un nuovo personaggio che successivamente apparirà
molto...non dico di più xD
Dato
che mentre scrivo mi piace immaginare il volto dei protagonisti
ho associato Rose, Scorpius e Nicole a degli attori:
Rose Weasley è Alexis
Bledel : http://i598.photobucket.com/albums/tt63/daemons666/alexis_bledel08.jpg
Scorpius
Malfoy è Toby Hemingway
(è stata veramente
dura trovarlo ed ero indecisa tra lui e Chace Crawford): http://i325.photobucket.com/albums/k376/dsavoy_388/Toby%20Hemingway/toby_hemingway.jpg
Nicole
Fox è Taylor Swift :
http://i557.photobucket.com/albums/ss14/JoeJonasBaby/Taylor%20Swift/normal_taylorweb0170.jpg
Grazie
a chi ha letto, messo nei preferiti o nelle seguite^^.
Un grazie speciale a chi ha recensito:
Mystic_alina:
Ho
chiarito in questo capitolo perché Rose ha scelto Scorpius,
grazie per avermelo fatto notare xD. Che ne pensi di questo capitolo?
Ombrosa:
Quello era soltanto un prologo, questo è
decisamente più lungo non trovi?
Spero mi dirai il tuo parere sul capitolo. ^^
Dark_lady88:
La prima recensione^^! Ho aggiornato presto, proprio come avevi
detto. Spero che il capitolo ti piaccia e che mi dirai cosa ne pensi!
Beh,
io ho finito! Se vi va lasciatemi una recensione…mi fa
sempre
piacere leggere i vostri pareri!
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Shopping con Scorpius! ***
Parlami
d’Amore
Erano
le otto. Avevo passato tre ore in compagnia della Serpe
platinata ed il tempo, tra battutine acide e prove di scarpe varie, era
passato
troppo velocemente per i miei gusti. Avevamo appuntamento
l’indomani sempre
alla solita ora e nel suo dormitorio. Tutto sommato mi stavo divertendo
molto a
conoscere Scorpius; in cinque anni trascorsi in questa scuola tra noi
due c’era
sempre stata l’indifferenza totale o quasi, ci limitavamo a
salutarci tanto per
educazione dato che molte nostre lezioni erano in comune. Senza
guardarmi
intorno entrai nella sala comune puntando dritto verso una poltrona di
velluto
rosso davanti al caminetto. Stavo congelando e quel fuoco che
scoppiettava
allegro sembrava urlare il mio nome; ma i miei cugini mi sbarrarono
improvvisamente la strada. Avevano tutti e due le mani sui fianchi e in
viso un
cipiglio severo.
-Cugina!
Ma dove sei stata?- mi domandò Albus mentre un ragazzino
prendeva posto sulla mia poltrona tanto desiderata.
-E
non dire “in biblioteca”, perché non ci
crediamo! Siamo stati
lì tre ore per finire quella dannatissima ricerca di
Pozioni!- si intromise
Dominique, splendida come al solito, al suo fianco.
Oh
merda e ora che li racconto?, pensai. Ero sempre stata una
frana nel raccontare bugie, in particolare a loro due che oltre ad
essere miei
cugini erano i miei migliori amici e di conseguenza mi conoscevano
meglio delle
loro tasche. Uffa!
-Sono
stata da Hagrid- risposi, assumendo un tono, che a me era
parso, convincente.
Dominique
inarcò un perfetto sopracciglio dorato –Tre ore?-
chiese
scettica.
-Mi
ha chiesto di dargli una mano nel preparare una lezione per
gli alunni del terzo anno dato che nella sua materia vado
eccellentemente-
inventai di sana pianta. Sinceramente? Ho sempre odiato questa materia,
Hagrid
non aveva perso il vizio di portare a lezione delle creature disgustose
e
pericolose perciò la studiavo solo per fare un favore a
Mamma e Papà.
Loro
annuirono per niente convinti. –Non ci starai nascondendo
qualcosa, vero Rose?- mi domandò con tono leggermente
accusatorio Albus,
Che
sapessero qualcosa? Naaa, impossibile! Scossi il capo,
fingendomi offesa per quell’insinuazione –Siete i
miei migliori amici! Non
potrei mai!- esclamai sorridendo.
-In
giro, però, girano certe voci…chiacchiere di
corridoio,
sicuramente- disse Albus –Dominique diglielo tu, avanti! Ma
prima sediamoci!-.
Mio cugino mi prese per mano e mi trascinò su una sedia
vicino ad una delle
tante finestre della sala. Dominique ci seguì sbuffando. Lei
odiava tutti
questi giri di parole, proprio come me. Si appoggiò al
davanzale con i gomiti e
puntò i suoi occhi verdi su di me, studiandomi.
-Premettendo
che io non ho creduto neanche per un attimo a queste
parole ma…- prese un respiro –Benjamin
Nott ha detto ai quattro venti che
tu e…Malfoy…ve la spassate in gran segreto nei
dormitori delle Serpi- mi spiegò
rapida.
Albus
iniziò a ridacchiare –Veramente ha detto, testuali
parole,
che tu e Malfoy scopate in gran segreto e che oggi sei stata chiusa nel
dormitorio dei Serpeverde per ben tre volte ore- precisò
Albus tornando a
ridere.
-Essere
così volgari non è nel mio stile, Al- lo
rimbeccò
Dominique guardandolo storto.
Io
rimasi zitta, sconvolta da quelle parole. Pensando solamente
“Oh cazzo!”.
-Chi
tace acconsente!- canticchiò Albus.
Lo
incenerì con lo sguardo –Ti conviene stare zitto
se non vuoi
essere preso a calci nel sedere seduta stante!- esclamai –Io
quel deficiente di
Nott lo ammazzo! Come diavolo si permette di mettere in giro queste
voci?
Falsissime, ve lo assicuro!- ringhiai.
-Come
volevasi dimostrare- disse tranquilla quella santa ragazza
di mia cugina –Non ti preoccupare Rose, l’ho
già sistemato io, quel cretino –mi
rassicurò con un sorrisino sul volto.
-Cioè?-
domandai interessata.
-Se
te lo dicessi come prefetto dovrai togliermi qualche
punto…ma
non credo che riaprirà bocca tanto facilmente comunque-
-Questo
però –si intromise pungente Albus –Non
spiega perché
questo pomeriggio hai trascorso TRE ore con Malfoy, mentendoci!-
Sbuffai,
ma cos’era questo terzo grado? Non avevo mica ucciso
nessuno!
-Beh…se
proprio volete saperlo…prendo ripetizioni di Astronomia da
Malfoy- dissi tutto d’un fiato. Le espressioni di stupore che
si dipinsero sul
volto di Albus e Dominique furono perfettamente uguali e se la
situazione non
fosse stata così tragica mi sarei messa a ridere.
-Non
ci credo!- dissero all’unisono sconvolti.
-L’infallibile
Rose Weasley non è poi così infallibile! Prende
ripetizioni!- esclamò deluso Albus –Quasi quasi
preferivo che andassi a letto
con Malfoy!
-La
distruzione di un mito- gli diede man forte Dominique
-Mi
ha spiegato solo un concetto microscopico! Niente di cui
preoccuparsi- cercai di tranquillizzarli, pentendomi subito della balla
che
avevo rifilato loro.
Perché
il destino ce l’aveva tanto con me?
-Ora
scusatemi ma ho ancora da finire quella ricerca di Pozioni-
mentii dato che l’avevo terminata il pomeriggio stessa che ci
era stata
assegnata. Stampai un bacio sulla guancia a tutti e due e
frettolosamente corsi
verso il dormitorio.
Il
giorno seguente mi svegliai come sempre in anticipo rispetto
alle altre sette ragazze che dividevano il dormitorio con me
–inclusa
Dominique- per fare una doccia. Odiavo trovare il bagno in disordine o
il
pavimento allagato dove correvi il rischio di slogarti una caviglia.
Neanche
l’acqua bollente riusciva a scacciare i mille pensieri che
mi tormentavano sapendo cosa mi aspettava da li a poche ore: Scorpius
aveva
deciso –senza ovviamente chiedere il mio parere- che quel
pomeriggio ci saremmo
occupati dei miei nuovi vestiti. Ovviamente non stavo nella pelle, ero
troppo
curiosa di conoscere quale sarebbe stato il mio nuovo look,
ma mi
preoccupava da pazzi il pensiero di come avremmo fatto a procurarci i
vestiti
dato che non era prevista nessuna gita a Hosmeade quel giorno; e a meno
che
Scorpius non sapesse far comparire vestiti dal nulla da un capello a
cilindro,
nel suo fantastico piano vedevo una falla grande quanto Hogwarts.
Conoscendo il
cervellino bacato di Scorpius quella falla sarebbe stata riparata con
qualcosa
di illegale.
Illegale
voleva
dire infrangere le regole. Infrangere
le regole poteva portare solo guai.
Guai significava
correre il rischio di essere scoperti e
di conseguenza espulsi!
Essere espulsi
equivaleva a non avere un titolo di
studi e perciò sarei rimasta senza
lavoro e la mia
vita sarebbe andata in rovina
se, naturalmente, i miei
non mi avessero ucciso prima. Mamma
e Papà
naturalmente finirebbero in cella a vita
e Ugo
sarebbe stato costretto a vivere in un orfanotrofio dove
l’avrebbero preso in giro per le sue
lentiggini e capelli rossi.
Lui si sarebbe drogato uscendo fuori
di testa e
diventando il nuovo mago Oscuro
di tutti i tempi e sarebbe morto
prima dei vent’ anni
facendo scoppiare Nonna Molly dal
dolore. Nonno Arthur…
Una
serie di violenti colpi alla porta mi distrassero dai miei
pensieri. Che tu sia benedetto…benedetto! Chiunque
tu sia!
Uscì
dalla doccia velocemente, indossando il morbido accappatoio
rosa.
-ROSE!
Anche noi dovremmo usare il bagno!- gridò Katie da dietro
la porta.
-Se
finisci tutta l’acqua calda ti ammazzo!-
urlò Dominique.
Se
il buongiorno si vede dal mattino…forse è meglio
che torni a
dormire!
Alzai
gli occhi dalla pergamena, sbuffando rumorosamente. Mi girai
dietro per controllare…come previsto i miei compagni di
classe mi stavano
guardando. Possibile che quel deficiente di Nott avesse già
spiattellato la sua
versione, totalmente sbagliata, della mia permanenza nel dormitorio
Serpeverde?
Io a letto con Malfoy…mah! Cose da pazzi. Scorpius seduto in
ultima fila
sembrava indifferente alle occhiate e alle voci che circolavano su di
lui e
continuava a chiacchierare con un altra Serpe…pagherei oro
per avere la sua
stessa tranquillità, ma come diavolo faceva? Immaginavo la
faccia del suo
piccolo “flirt” biondo…mi avrebbe
cercato per spezzarmi le gambe, sicuramente.
Sentii dei borbotti alle mie spalle e afferrai quel che
bastò per farmi perdere
la pazienza. Mi girai verso Dominique che seduta alla mia destra come
un angelo
custode, disegnava sulla pergamena piccoli scarabocchi invece di
prendere
appunti, ma quel giorno non ero in vena di rimproveri –Ti
prego, dimmi che
nessuno mi sta guardando- le dissi.
Alzò
lo sguardo dal foglio –Nessuno ti sta guardando, osservano
solamente il grosso brufolo della Garret- mi annunciò
ubbidiente.
Cugina
te l’ho già detto che ti adoro?
Facile…devo
solo convincermi che le parole di Dominique sono vere,
come se fosse facile!
Albus,
seduto alla mia sinistra smise per un attimo di infastidire
la ragazza seduta davanti a noi –Peccato che la Garret non
abbia nessun brufolo
e che la classe stia guardando te, Rose! Accettalo… sei
diventata la notizia
del giorno…o dovrei dire della settimana?-
Cugino
te l’ho già detto che ti odio?
Incenerì
Albus con lo sguardo, non che se ne accorse naturalmente era
già tornato a rompere le scatole alla povera ragazza che
cercava di seguire la
lezione.
Mike
Parker, seduto dietro di me, mi chiamò consegnandomi un
bigliettino stropicciato. Lo aprì incuriosita cercando di
non farmi notare dai
miei cugini. Sbirciai Dominique che continuava a disegnare imperterrita
e con
una mano aprì il foglietto lisciandolo con
l’altra. Perfetto era di Scorpius…se
mi scriveva durante le lezioni che avrebbero pensato gli altri? Ma
soprattutto
che avrebbe pensato Thomas se mai p’avesse saputo? Che
situazione di merda.
Cambio
di programma: appena finisce questa lezione troviamoci al
secondo piano, vicino all’arazzo di Sir Hamilton e le vecchie
armature.
Salteremo l’ultima ora di lezione. Fingi un mal di testa. Ci
daremo allo shopping
sfrenato. Non lagnarti come tuo solito e fai come ti ho detto.
S.M.
Oh
cielo! Malfoy era un pazzo! Mi voltai leggermente verso di lui
e vidi che mi osservava, mi fece l’occhiolino accompagnato
dal suo solito
ghigno e poi tornò a parlare con il suo amico. Avrei voluto
strozzarlo! Shopping
sfrenato? Preoccupante! E come avremmo fatto? Decisi di
fidarmi di
Scorpius…in fin dei conti ero stata io ad andare da lui per
chiedere aiuto. E
Scorpius gentilmente (già proprio gentile!) aveva accettato
senza chiedere
nulla in cambio. Guardai l’orologio mancava poco meno di
dieci minuti alla fine
della lezione…cioè io avevo soltanto DIECI
minuti…adesso nove e novantasette
secondi… per prepararmi psicologicamente alla balla che
avrei dovuto dire ai
miei cugini. Mal di testa? Che scusa idiota! Neanche un po’
di fantasia…Malfoy
mi deludeva. Pensa Rose, pensa…una bella scusa che nessuno
avrebbe potuto
mettere in discussione. Eureka! Mi girai verso
Dominique assumendo un
aria sofferente.
-Dom
– sussurrai, non volevo che Albus mi sentisse o sarebbe stato
ancora più difficile –Non credo che
verrò a Trasfigurazione-
-E
perché?- mi domandò, spostandosi un ciuffo di
capelli che le
ricadeva sugli occhi.
-Ho
un fortissimo mal di pancia…sindrome premestruale-
Lei
annuì, consapevole –Ok, non ti preoccupare-
-Mi
raccomanda segna tutti i compiti e prendi appunti- mi
raccomandai.
-Certo…farò
la tua segreteria! –sorrise -Se hai bisogno di qualche
antidolorifico cerca nel mio baule-
Ben,
era andata! La scusa del ciclo funzionava sempre. La usava
spesso Victorie quando aveva un appuntamento con Teddy…sono
o no un genio?
Appena
la campanella suonò, mi guardai intorno per cercare
Scorpius ma non vedendolo capii che era già andato via.
Schizzai anche io fuori
dall’aula in un baleno…se Albus mi avesse rivolto
qualche domanda gli avrei
confessato tutto!
Arrivai
al secondo piano trafelata e con una fitta al fianco
dolorante, avevo fatto una corsa pazzesca per non essere scoperta dal
vecchio
Custode o per non incontrare Pix. Mi appoggiai ad un armatura
respirando
profondamente e cercando di nascondermi…dove diavolo era
Scorpius? Se qualche
professore fosse passato da lì scoprendomi, cosa mai avrei
potuto dire?
-Weasley!-
sentii chiamarmi a poca distanza da me. Spiai il
corridoio: era deserto. Benissimo! Sentivo anche voci inesistenti!
Forse stavo
impazzendo…frequentare Malfoy mi aveva portato alla pazzia.
Incredibile!
-Weasley!-
Dovevo
andare da Madama Chips…sisi. Sporsi il capo per controllare
nuovamente, ma colpii con la fronte qualcosa di duro provocandomi un
acuto
dolore. Cosa stava succedendo? Mi portai una mano in testa, quando
all’improvviso vidi Scorpius spuntare dal nulla, anche lui
teneva una mano
stretta sulla fronte.
Ero
pazza, fuori come un balcone.
-Weasley,
sei proprio un’idiota! Cazzo che dolore!- esclamò
furibondo.
-Scorpius?
Ma che diamine..?- domandai, non stavo capendo
veramente nulla di quella situazione pazzesca.
-Merlino,
che cretina! Ho un mantello
dell’invisibilità! Me
l’ha regalato mio padre. - mi spiegò, sventolami
davanti agli occhi un mantello
molto simile a quello di James e Albus. Anche se il loro era speciale
ed unico
nel suo genere; quello di Scorpius doveva essere una specie di
imitazione
dell’originale.
-Ahh!
E dirlo prima no?- domandai acidamente.
-Bando
alle ciance Rose, sei una mentecatta rassegnati. Ora se
vogliamo andare…a causa tua abbiamo già perso
troppo tempo- mi accusò
ingiustamente –Il nostro piano è quello di
scappare da qui senza essere visti,
per andare a Hosmeade. Ci rimangono solamente cinque ore per comprare
tutto
l’occorrente- , mi buttò sopra il mantello e
prendendomi per un braccio mi
trascinò lamentandosi della mia testa dura e del suo dolore
in fronte -Se mi si
gonfia giuro che ti uccido- mi minacciò.
-Ed
io ti denuncio- risposi mentre lui mi trascinava come un
cagnolino obbediente al guinzaglio a spasso per la scuola. Stava
cercando di
uscire dal portone principale.
-Ma
se sei morta come fai a denunciarmi?- mi domandò, inutile
dirlo, ghignando.
-Un
modo lo …-
-Zitta!-
mi interruppe, fermandosi di botto.
-Cosa?
Tu a me zitt…- ma non riuscii a completare la frase
perché
il biondastro al mio fianco mi portò una mano sulla bocca
soffocando le mie
proteste; poi fece aderire il suo corpo al mio e si strinse
al muro.
Proprio in quel momento il vecchio custode con un’energia che
non si addiceva
alla sua tarda età passò affianco a noi.
-Tesoro
andiamo –disse rivolgendosi alla sua gatta Mrs Purr Terza,
che lo seguiva come un’ombra dopo la brutta disavventura con
James –Dobbiamo
ancora controllare il terzo piano- annunciò mentre quel
felino diabolico
guardava nella nostra direzione. Poteva vederci? Sfortunatamente non lo
sapevo,
il mio cuore aumentò i battiti.
Sentivo
la mano calda di Scorpius premere ancora sulla mia bocca.
Credevo che la sua pelle fosse fredda come il ghiaccio ma mi sbagliavo,
totalmente. Era morbida nonostante i duri allenamenti di Quiddich. Il
suo capo
si poggiava sui miei capelli, la mia testa contro il suo petto, i
nostri corpi
spiaccicati l’uno sull’altro in un contatto troppo
intimi per i miei gusti.
Respirai il suo profumo: era buono, dolce. Un odore che mai mi sarei
aspettato
appartenesse ad un tipo come lui. Anche se Gazza aveva salito le scale
sparendo
alla nostra vista, lui rimaneva stretto a me. Alzai lo
sguardo mentre lui
lentamente liberò la mia bocca lasciando cadere il braccio
lungo il corpo.
-Se
n’è andato- gli feci notare.
-Già-.
Si spostò completamente lasciandomi sopra una strana
sensazione. Scorpius si strofinò una mano sopra il mantello
disgustato (al
contrario di me lui non indossava la divisa), -Che schifo Weasley, ho
la mano
infettata dalla tua saliva-.
Annuì
solamente. La mano con cui mi aveva tappato le labbra era
l’altra. Ma non glielo dissi, capivo le sue sensazioni, erano
identiche alle
mie.
-Si
sta facendo tardi, sbrighiamoci o non finiremo in tempo- mi
disse prendendo a camminare velocemente. Io lo seguì in
silenzio, riflettendo.
Il
tragitto per arrivare a Hosmeade non durò molto o a me,
almeno,
parve così, ero totalmente persa nei miei pensieri.
Immaginavo Thomas quando mi
avrebbe visto con i miei nuovi vestiti. Sarebbe corso da me ed io
finalmente
potevo tornare ad essere felice. Sarei diventata come lui mi voleva.
Come tutti
mi volevano.
-Allora
–iniziò Scorpius appena entrati nel paese,
guardandosi
intorno –Inizieremo prima con i vestiti. Naturalmente ci
serve tutto: dagli
abiti per ogni giorno a quelli per le feste. Nuovi completi intimi per
le notti
che non passerai da sola, se mai ci saranno…-
-Ci
saranno, Scorpius, puoi scommetterci…- lo interruppi.
-Vedremo…poi
scarpe: sia con il tacco che non, acquisteremo
gli accessori fondamentali come borse, cerchietti e
quant’altro e per finire
cosmetici e trucchi-
-D’accordo!
Sono pronta!- esclamai sorridendo.
E
lo ero veramente!
Imboccammo
una stradina che ci portò lontano dai luoghi che di
solito frequentavo come I Tre Manici Di Scopa o la Libreria del paese.
-Qui
siamo al sicuro, possiamo toglierci il mantello- mi disse
Malfoy –I proprietari di quel negozio –e mi
indicò un alto palazzo che non
avevo mai notato prima o che forse avevo semplicemente ignorato
–Sono amici di
famiglia, non ci saranno problemi- mi spiegò.
Mi
guardai nello specchio, appeso nel piccolo camerino del
negozio, con sguardo critico. Indossavo un abito rosso in tinta unita,
molto
corto, in maglina di seta, aderente con maniche lunghe e accollato
davanti.
Se
l’abito è corto non deve avere una profonda
scollatura, mi
aveva detto Scorpius, all’uomo piace immaginare.
Tirai
la pesante tenda dal camerino e feci una piccola sfilata per
lui, che seduto su una poltroncina bianca, mi diceva il suo parere su
ogni cosa
io indossassi. Avevo già provato
un’infinità di magliette e una montagna di
jeans che senza esitazione Scorpius aveva messo da parte per
acquistarle. Di
vestitini ne avevo già provati sette, e tutti
naturalmente erano già in
attesa di essere comprati.
-Questo
è sicuramente il mio preferito- mi disse, squadrandomi.
Iniziai
a mangiucchiarmi un’unghia –Sicuro? Non mi fa il
sedere
troppo grande?- domandai, preoccupata.
Si
alzò, mi girò intorno e mi guardò il
fondoschiena –Naa, a me
sembra tutto perfetto…- annunciò sorridendo.
-Porco-
sbottai, dandogli un leggero schiaffo sul braccio –Credo
di aver abbastanza vestiti per un anno intero, che ne dici di finirla
qui?-
domandai.
-Ti
sei già stancata?- mi chiese, non rispondendo alla mia
domanda.
-No,
certo che no- gli assicurai.
Questa
volta , stranamente, me la diede vinta –Vai a cambiarti, io
ti aspetto qui. Naturalmente questo rosso lo compriamo.
Mentre
ci dirigevamo alla cassa per pagare, vidi su di un
manichino una splendida polo rossa a maniche lunghe con una piccola
riga bianca
ai bordi delle maniche e del colletto. Mi fermai di botto
–Scorpius, devi
assolutamente prendere quella maglietta! E’ identica ad una
delle mie- esclamai
eccitata come una bambina piccola davanti ad un regalo. Lo presi per un
braccio
lo trascinai verso il reparto uomini. Individua velocemente la polo su
uno dei
tanti scaffali, lo guardai bene e scelsi la taglia che mi sembrava
più adatta a
lui.
-Siamo
qui per te!- cercò di opporsi.
Ma
ormai ero andata. –Siamo qui per me è vero, ma se
tu non compri
niente potrei sentirmi in colpa!- e mettendogli in mano la maglietta lo
spinsi
nel camerino più vicino, tirando la tenda.
-Non
me ne frega niente dei tuoi sensi di colpa!- mi gridò da
dietro la tenda.
-Guarda
che non uscirai da lì fino a quando non te la sarai
provata-.
-La
provo soltanto perché mi và!-
-Perfetto!-
gli dissi una volta che uscito dal camerino mi si parò
di fronte.
Me
gusta! Eccome!
La
maglietta aderiva perfettamente al suo fisico scolpito da
cinque anni di allenamento a Quiddich…e poi il
rosso…beh gli donava! Eccome se
gli donava!
-Lo
so. Anche indossando un sacco rimarrei lo stesso un ragazzo
affascinante- e senza altre parole rientrò nel camerino per
cambiarsi.
Un
sorriso comparve subito ad illuminare il mio volto: avevamo una
maglietta uguale, troppo fico! Già immaginavo il momento in
cui la avremmo
indossata, magari insieme! Ok, mi stavo facendo prendere la mano, ma mi
divertivo troppo!
Poi
un pensiero, mi bloccai di nuovo, non ci avevo pensato! Che
figura di merda! Lui se n’è accorse –Che
c’è? Un’altra
maglietta?-domandò
sarcasticamente.
Scossi
il capo –Non ho i soldi necessari per pagare tutto questo!
Non potevo mica immaginare che saremmo fuggiti dal castello per
comprare un
negozio intero!-
-Quindi?
Non vedo nessun problema- disse tranquillo continuando a
camminare spedito verso la cassa.
Era
pazzo, adesso ne avevo la prova certa.
-Vuoi
rubare?- chiesi sconvolta, prendendolo per un braccio per
arrestare la sua camminata ma lo feci inutilmente: lui era troppo forte
per le
mie braccia graciline e ignorando la mia domanda mi
trascinò al bancone.
I nostri acquisti erano già stati messi in delle eleganti
buste di plastica
nere con su scritto il nome del negozio.
Scorpius
si rivolse ad uno dei tanti commessi che giravano
indaffarati vicino a noi e pronunciò delle parole che mai mi
sarei immaginata
uscissero dalla sua bocca –Metta tutto sul mio conto-.
Il
commesso annuì gentilmente –Grazie, Signor Malfoy
e
arrivederci- ci salutò poi quando io e lui uscimmo dal
negozio.
Mi
fermai sulla porta del negozio –Ti ridarò tutto,
fino
all’ultimo galeone, appena torniamo ad Hogwarts- gli
assicurai –E ti pagherò
anche quella maglietta che ti ho costretto a comprare-aggiunsi.
-Non
voglio i tuoi soldi, Rose- mi disse passandomi metà delle
buste che portava in braccio –Pesano- ghignò.
-Non
posso e non voglio accettarlo!- esclamai, sbuffando –Non puoi
regalarmi vestiti!-
-Certo
che posso…se lo voglio. Quindi non lamentarti- mi disse con
una nota conclusiva nella voce
Sospirai,
discutere con lui era una causa persa –Ok, però la
polo
te la regalo io! E non accetto un “No” come
risposta-
-Certo
che sei proprio impossibile eh? Dai andiamo a comprarti
qualcosa di sexy!-
E
il ghigno che comparì sul suo volto non mi piacque per
niente. Help
me!
-Merlino,
Malfoy! Non ho neanche il coraggio di guardarlo
immaginiamoci di indossarlo!- piagnucolai.
Eravamo
in un negozio di intimo e, cavolo, fare acquisti di questo
genere con Scorpius era troppo imbarazzante per me!
-Non
riesco neanche a immaginarmi con questo coso sopra-
aggiunsi prendendo un perizoma-filo interdentale tra le dita.
-Io
ti immagino benissimo-
Come
da copione: io arrossì, lui ghignò.
-Che
ne dici di questo?- domandò indicandomi una mutandina con
una
fessura proprio lì. Davanti.
-Porco-
sibilai, leggermente irritata. Si prendeva troppo
facilmente gioco di me.
Infine
dopo vari battibecchi ne comprammo tre: quelli che a mio
parere erano i meno eccessivi. Tutti in raso. Il primo era intero, blu
notte e
con dei piccoli laccetti dietro la schiena. Il secondo era color prugna
con
delle sottili spalline mentre il terzo era intero, di colore rosa
pallido con
dei disegni trasparenti sul petto e la mutandina leggermente scosciata.
-Questo
è il mio preferito- mi annunciò infine dopo un
attento
studio indicandomi l’ultimo completino –Vorrei
vederti…-continuò, ridendo –Che
ne dici di questa sera?-
-Te
l’ho già detto che sei un porco?-
-Mmm,
mi sembra proprio di si-
Successivamente
toccò alle scarpe anche se il nome “trampoli”
li si addiceva di più. Ne comprammo due paia. Le prime erano
delle decolleté di
pelle argentata a punta, con un tacco medio mentre le altre
–le mie preferite-
erano nere, con il plateau e il cinturino alla caviglia. Infine
toccò al
trucco. Qui la parola d’ordine era semplicità. No
ai colori sgargianti, si al
nero. Non sapevo il motivo ma Scorpius di queste cose se ne
intendeva
davvero bene! O ero io a non capirne niente?
Guardai
l’orologio non volevo sforare con l’orario, avevo
già
abbastanza problemi con Dominique: quando sarebbe tornata al dormitorio
e non
mi avrebbe trovato sarebbe andata fuori di matto, lo sapevo. Io e
Scorpius
camminavamo uno affianco l’altro, le buste dei nostri
acquisti si urtavano tra
di loro. Tra le mani stringevamo un gelato: cioccolato e fior di latte
io,
nocciola e caffè lui. Dovevamo pur riprendere le forze dopo
questo faticoso
pomeriggio!
Inaspettatamente
Scorpius mi portò un braccio intorno ai fianchi e
con un gesto veloce mi attirò a lui, io cercai di ripararmi
portando le braccia
avanti, non tenendo conto però che nella mano destra avevo
il gelato, che gli
si spiaccicò sul mantello da viaggio.
-Cazzo,
Rose!- sbottò allontanandosi.
-Merda,
ma che ti frulla in quella testa, Scorpius?- domandai
scocciata guardando il gelato che poco prima stavo gustando con tanta
tranquillità a terra.
-Volevo
vedere la tua reazione! Devi essere preparata per ogni
situazione. E adesso?-
-Semplice…adesso
TU mi dai il tuo gelato ed io ti pulisco il
mantello-
-Non
se ne parla proprio, adesso tu pulisci il mio mantello ed mi
mangio il mio gelato in santa pace. Non è colpa mia se sei
scema!-
-Si
certo…ho solo i riflessi pronti contro ogni
“aggressore”!-
-Rimani
una scema ugualmente…e questo solo per non scendere nel
volgare-specificò.
Presi
la bacchetta dalla tasca e mormorando un incantesimo sfiorai
il mantello provocandogli un grosso buco. Così imparava,
Serpe boriosa che non
era altro!
-Weasley
sei un’idiota!- esclamò furioso e lasciando cadere
le
buste a terra si tolse il mantello e me lo buttò addosso
–Appena torni a
Hogwarts la prima cosa che farai è quella di aggiustarmelo!-
disse, iniziando a
camminare velocemente –Sbrigati, siamo quasi arrivati e si
è fatto anche tardi.
Ci perderemo la cena in Sala Grande-
Io
inciampando gli corsi dietro. Restammo in silenzio per un po’.
-Se
fossi veramente stronzo ti farei entrare nel castello senza
Mantello dell’invisibilità e nel tuo dormitorio
con tutti le buste, mettendoti
così nei guai…- iniziò minaccioso.
Pochi metri ormai ci separavamo dal
castello.
-Cos…-
cominciai.
-Ma-
mi interruppe –Sono un ragazzo comprensivo e per questo non
lo farò se naturalmente TU mi chiederai scusa-
-Neanche
per idea...è solo colpa tua! Se non mi avessi toccata
adesso eravamo tutti felici e contenti: io con il mio gelato e tu con
il tuo
mantello!-
Lui
mi portò un dito d’avanti al viso, muovendolo da
una parte
all’altro in senso di rinnego –Su Rose, basta dire:
Scorpius, io ti chiedo
scusa-.
-NO!-
affermai decisa.
Non
mi sarei mai arresa, era una questione di orgoglio, diamine!
-Bene,
ciao ciao Weasley. Quando ti espelleranno non
disturbarti a venire a salutarmi- mi disse, prendendo da una
busta la sua
maglietta rossa e lasciando le altre ai miei piedi. Si mise il mantello
dell’invisibilità e scomparve dalla mia vista.
Andai
subito nel panico più totale…era uno stronzo! Non
stava
scherzando. Non poteva farmelo. Ni adesso eravamo...amici,
no? O almeno credo.
-Scorpius?-
Nessuna
risposta. Il cuore mi batteva fortissimo, quasi volesse
bucarmi il petto per uscire fuori.
-Malfoy?
Su, non scherzare. Esci fuori!-
Ancora
silenzio.
La
collera mi ribolliva nelle vene. La voglia di ucciderlo era
sempre più forte.
-Ok…apri
bene le orecchie perché non lo ripeterò
più: SCORPIUS, IO
TI CHIEDO SCUSA!- gridai forte, chiudendo le mani a pugno per
trattenere la mia
rabbia.
Lui
ricomparve subito, il ghigno da bastardo dipinto sul volto.
Era rimasto a poca distanza da me.
-Lodevole
Rose, non mi sarei mai aspettato che cedessi così
in fretta. Sei sicura di essere una Grifondoro? Il Cappello Parlante
sta
davvero perdendo colpi ormai- mi disse sarcasticamente
–Vieni, torniamo al
castello- rimpicciolì la dimensione delle buste e pacchetti
vari in modo che
potessimo nasconderle senza problemi Mi coprì con il
mantello dell’invisibilità
per poi circondarmi con una mano i fianchi, avvicinandomi a lui, questa
volta
lo fece senza nessun secondo fine perché altrimenti sarei
rimasta visibile per metà.
Una
volta entrati nel castello, ci nascondemmo in un piccolo
sgabuzzino pieno di polvere, secchi e detersivi.
-I
vestiti li terrai tu. Mi raccomando non usarli…decideremo
insieme quando verrà il momento. Ad una festa importante,
magari. Cerca di informarti
quando i Grifondoro ne organizzeranno una…quel giorno tu
entrerai in azione- mi
spiegò mentre con un colpo di bacchetta mando via un ragno
dalla mia spalla.
Annuì.
Mi piaceva quell’idea.
-Naturalmente
noi continueremo le nostre lezioni, non sei ancora
pronta. Domani gli obbiettivi della nostra lezione saranno trucco e
ballo. Sai
ballare?- mi domandò, secondo me conosceva già la
mia risposta.
-Insomma…me
la cavicchio- risposi.
-Domani
vedremo. Ora possiamo andare-
Aprì
un po’ la porta per controllare se ci fosse via libera
–Siamo
fortunati, il corridoio è vuoto. Saranno tutti a cena- mi
disse, uscendo fuori
da quella stanza minuscola. Meno male che non soffro di claustrofobia.
-Domani.
Solito posto, stessa ora. E mi raccomando riportami il
mio mantello, lo voglio come nuovo. Ah, quasi dimenticavo per
Martedì abbiamo
una ricerca di Erbologia e due per Antiche Rune…-
-Si,
questo lo so-
-Bene…ho
trovato il modo per farti sdebitare nei miei confronti-
-Devo
farti in compiti? –domandai sconvolta.
Lui
annuì compiaciuto.
-Questo
è come barare! Non è giusto! Ti farei un
torto...e agli
esami verrai bocciato!- esclamai.
-Non
preoccuparti, Rose. Sono intelligente me la caverò-
Sbuffai
–D’accordo…ma solo questa volta! Ci
vediamo domani- lo
salutai, girai le spalle e presi la strada per il mio dormitorio.
-Weasley
–mi gridò dietro lui –Metti in pratica
quello che ti ho
insegnato ieri-
Mi
voltai, inarcando un sopracciglio –Cioè?-
-Cammina
decentemente!-
Capii
subito cosa intendesse con quelle parole e non rispondendogli
tornai a voltargli alle spalle… ancheggiando, e mi
sentii una cretina fino
in fondo. Anima e corpo. Soprattutto corpo.
Sentii
subito la sua risata, -Brava, vedo che impari in fretta!-
esclamò.
Sorrisi
soddisfatta.
Ero
una cretina, senza ombra di dubbio. Ma se non altro
ero
una cretina soddisfatta. E cosa
più importante…mi sentivo dopo
tanto tempo (da quando Thomas mi aveva lasciata lo ero stata ben poco)
… felice.
In
fin dei conti avevo trascorso una bella giornata, davvero.
Ciao!
Questo capitolo è lungo undici pagine e cinque righi xD !
Mamma mia, è il più lungo che abbia mai scritto
fino ad ora per qualunque mia
storia. Spero che non vi abbia annoiato…se è
così ditemelo che la prossima che
scrivo tanto divido il capitolo in due parti.
Devo
dire la verità? Sono particolarmente soddisfatta
di
questo capitolo e spero che piacerà anche a voi.
Ringrazio
naturalmente le persone che hanno letto, che hanno
inserito la fiction nei preferiti o seguiti e chi ha
recensito.
SCUSATE
SE NON RINGRAZIO SINGOLARMENTE MA HO INTERNET CHE NON
FUNZIONA E PER MIRACOLO ADESSO SI è CONNESSO
PERCIO’ DEVO SBRIGARMI ^^””.
Risponderò
nel prossimo capitolo che è già pronto! Sorry.
Naturalmente
le recensioni –negative o positive che siano –sono
sempre gradite!
Greta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Ballare con Scorpius! ***
Parlami
d’Amore
07.00.
La
sveglia trillò e cercandola a tentoni la spensi. Mi
stropicciai
gli occhi quando un raggio di sole filtrò dalla finestra,
colpendomi dritto sul
viso. Mugugnai infastidita. Non avevo voglia di alzarmi. Ieri sera
Dominique
dopo essersi bevuta la mia piccola bugia (le ho
raccontato di essere
stata in infermeria, luogo in cui lei non mette piede a causa dei germi
ma
soprattutto del sangue: sarebbe anche capace di vomitare
l’anima se soltanto lo
vedesse), mi ha tenuto sveglia fino all’una e mezza per
parlare di Lysander,
uno dei figli gemelli di Luna e Ralph, di cui è pazzamente
innamorata ormai da
ben sette mesi. Peccato che per lui, Dominique è soltanto
un’amica. Sta
organizzando l’ennesimo piano infallibile per conquistarlo,
spero solo che non
mi coinvolga come sempre. Lui deve essere uno dei pochissimi ragazzi a
Hogwarts
che non fanno la fila per mia cugina.
E
se fingessi di essere malata? Potrei dormire un altro po’,
per
poi ordinare i miei nuovissimi vestiti nell’armadio. Oggi
è venerdì, pensai,
venerdì 20 gennaio…che materie ho?
Poi
mi ricordai…fra meno di una settimana avrei compiuto 17
ANNI!
Il 26 gennaio era il mio compleanno! Cavolo, me ne ero
completamente
dimenticata! Divento maggiorenne…finalmente posso fare
quello che voglio!
Dovevo organizzare una festa, sisi…diciassette anni si
compiono soltanto una
volta! Niente obblighi e restrizioni varie! E perché
no…proprio alla mia festa
avrei fatto vedere la vera me a tutti! Ero un genio.
-Rose!
Rose!- esclamò Dominique afferrandomi il braccio e
stringendolo forte –E’ arrivato Lysander!- mi disse
mentre un ragazzo biondo e
dagli occhi neri prendeva posto al tavolo di Corvonero, -E’
bellissimo!-
Alzai
lo sguardo dalla Gazzetta Del Profeta
–Dominique, lo
conosco da quando sono nata…so com’è
fatto- gli feci notare, alquanto annoiata.
Lei,
però, non si accorse del mio tone di voce e
continuò a
espormi tutti i pregi di Lysander –Vorrei essere quel succo
di zucca!- esclamò
sognante quando lui si portò alle labbra il calice.
-Si,
certo-
-Ha
proprio un bel sedere, non trovi?- domandò lei, iniziando a
spalmare della marmellata di fragole su una fetta biscottata.
-No,
non trovo…non incarna il mio prototipo di uomo ideale-
risposi ripiegando il giornale, l’avrei letto più
tardi in tranquillità.
-A
proposito di bei ragazzi…guarda un po’ chi
è arrivato- mi fece
notare mia cugina indicando con un dito Scorpius che in quel momento
entrò con
Nicole attaccata al braccio come una specie di sanguisuga.
-Si,
è carino- mi limitai a dire.
Bugiarda,
Rose, bugiarda.
Ci
mancava anche la vocina rompipalle adesso, uffa!
Ok,
molto carino. Va bene?
No.
Bene,
è un bel ragazzo…contenta?
Bello?
Si!
E basta!
Scossi
la testa, cercando di cancellare quei pensieri molto
sconvenienti dalla mia mente…erano assurdi, cavolo!
-Tra
una settimana compio diciassette anni…vorrei organizzare
qualcosa- buttai lì cercando di distrarmi.
Dominique
quasi si strozzò con il caffè,
tossicchiò appena per poi
dirmi –Cosa?!- esclamò, quasi incredula dalle mie
parole.
-Una
festa, si mi piacerebbe!- le chiarii.
-Chi
te l’ha detto?- mi domandò severa, iniziando a
ticchettare
con le unghie perfettamente laccate sul tavolo, impaziente.
Le
presi la mano per fermarla,odiavo quel rumore…mi rendeva
nervosa –Chi mi ha detto cosa?-
Lei
in quelle mie parole probabilmente capì qualcosa che non
avevo
assolutamente detto poiché si girò alla sua
sinistra, dove Albus che chiacchierava
allegramente con un suo amico. Gli diede uno scappellotto dietro la
testa –Sei
proprio un idiota!-
-Ahia!-
si lamentò Albus portandosi una mano tra i capelli corvini
–Che ho fatto adesso?- domandò.
Dominique
lo picchiò nuovamente -Hai rivelato a Rose che le
stavamo organizzando una festa a sorpresa!-
-Ehi!
Ma io non ho detto niente! L’avrà scoperto da
sola!- si
difese lui.
-Davvero?-mi
intromisi nella conversazione incuriosita –Grazie!-
I
miei cugini si voltarono contemporaneamente verso di me, Albus
aveva un’espressione vittoriosa.
-Non
ne sapevi niente vero, Rose?- mi domandò Albus.
-L’ho
appena scoperto- gli assicurai
-E
allora perché mi hai detto “voglio organizzare una
festa”?- mi
domandò infastidita Dominique.
-Perché
la voglio organizzare davvero!- risposi con ovvietà.
Ma
era tanto difficile capirlo?
-Non
è possibile! Tu odi il giorno del
compleanno…credi che una
persona debba essere festeggiata e circondata dalla persona a cui vuole
bene
sempre non soltanto un giorno!-
Albus
mi sorrise alzando i pollici, dando a sua volta un pugno sul
braccio di Dominique –Vedi che io non c’entravo
niente questa volta? Hai
rovinato tutto! Sei proprio un’idiota- esclamò
lui, cercando di imitare la voce
della cugina.
-Ti
stacco il braccio se osi toccarmi un’altra volta, Albus -
esclamò irritata Dominique, poi si rivolse a me dispiaciuta
–Merda! Scusami
Rose! Doveva essere una sorpresa!-
-Non
fa niente-la tranquillizzai –Quel giorno farò una
faccia
sorpresa. Va bene questa?- domandai facendo una smorfia, che
più di sorpresa
sembrava dolorante.
-Sei
una pessima attrice!- mi rimbeccò lei
Bevvi
un sorso di succo di zucca dal mio bicchiere velocemente poi
mi alzai dalla panca prendendola per un braccio e tirandola
–Dai
rovina-sorprese dobbiamo andare a Pozioni. Potrai raccontarmi di come
procedono
i preparativi strada facendo-
Dominique
fece finta di strozzarsi con una ciocca di capelli
quando sentì la parola “Pozioni”, prese
la sua borsa e mi seguì.
-La
odio…è una materia stupidissima! Non ho ancora
capito perché
mi hai costretto a continuarla…-
-Perché…-
inizia prima di essere interrotta da lei
-Per
di più la professoressa che la insegna
è una orribile
mostriciattola untuosa. Ha anche un nome orribile…Charlotte
Mivar…ma MivAr eh!
Ma è sposata? Mai a sbagliare la pronuncia! Per di
più non ha il benché minimo
senso dell’umorismo ma soprattutto estetico…-
-Dominique…-
cercai di fermarla. La professoressa di cui parlava
era proprio dietro di noi e ascoltava la sua descrizione molto
attentamente. Ma
ormai mia cugina era partita…e non si sarebbe fermata fino a
quando non le
avrebbe finito di analizzare ogni minimo difetto.
-E’
inutile che cerchi di difenderla Rose, ma è la
verità! Ti
ricordi quelle orribili scarpe di pelle verde a punta squadrata che
indossava
la lezione scorsa? E quei cappelli stopposi? Pieni di doppie
punte…-
-No…dai,
non sono poi così male…-
-Sai
il suo odore cosa mi ricorda?- mi domandò pensierosa
Oh
Merlino, per favore non dirlo!
Guardai
di lato e con un dito cercai di zittirla o almeno
avvertirla di chi c’era alle sue spalle…ma mai
nessun mio tentativo fu così
vano.
-Oh!
Ma hai comprato un nuovo smalto?- mi domandò esaminandomi le
unghie smaltate di rosso –Dicevo che ha un odore
simile a…-
Scossi
la testa in direzione della professoressa in un ultimo
tentativo che ovviamente fallì miseramente.
-Signorina
Weasley…- la voce acida della Mivar la fece trasalire
–Fossi in lei non mi preoccuperei del mio aspetto fisico ma
della sua media
alquanto scadente nella mia materia…forse devo ricordarle
che nella sua ultima
ricerca ha preso D?- domandò, ma non le diede il tempo di
rispondere che
riprese –Innanzitutto ha appena fatto perdere alla sua Casa
20 punti, soltanto
perché questa mattina sono gentile. Passerà poi,
per due anzi no tre settimane
a pulire e riordinare la dispensa degli ingredienti e perché
no…anche a
catalogarle in ordine alfabetico. Naturalmente senza magia e guanti di
protezione…- sputò la punizione quasi fosse una
sentenza di morte –Sarà un
lavoro tedioso e anche abbastanza disgustoso, perciò non si
preoccupi a passare
lo smalto sulle unghie. Ha capito?-
Mia
cugina strinse i pugni –Si, ho capito professoressa-
pronunciò
quelle parole come se fosse sotto tortura.
-Bene…adesso
si sbrighi ad arrivare in classe se non vuole far
perdere altri venti punti alla sua Casa per un ritardo non
giustificato-la
riprese sistemandosi gli occhiali neri sul naso appuntito
–Buongiorno Signorina
Weasley- mi salutò gentilmente, il suo tono di voce era
completamente cambiato.
Ci superò stringendo al petto dei libri e il registro di
classe.
Dominique
aspettò che la professoressa svoltò
l’angolo per poi
sbottare –Merda! E’ proprio una stronza! Mi ha
rovinato la giornata…e anche il
prossimo mese!-, si accorse della mia risata e mi fulminò
con lo sguardo –E tu?
Che ti ridi? Aspetta un’altra mezzora ad avvertirmi, cocca
della prof!- esclamò
cominciando a camminare velocemente, tanto che dovetti allungare il
passo per
starle dietro.
Mi
portai una mano sulla bocca cercando di reprimere una risata,
senza successo –Dom, secondo te tutti quei gesti a che
servivano? –
-Al
risveglio muscolare, ecco a che servivano!-
Scossi
la testa arrendendomi – Lascia perdere, andiamo in
classe…dai- e spintonandola entrammo nell’aula
ridendo.
-No…no…assolutamente
non ci siamo. Ti muovi come un orsetto
epilettico, Rose!- mi riprese Scorpius, spegnendo la musica che a un
volume di
parecchi decibel sopra la media mi aveva spaccato i timpani fino a
pochi
secondi fa. –Davvero ma come fai? Non azzecchi mai il ritmo!-
Sbuffai,
infastidita dalle sue continue prese in giro-Non tutti
nascono imparati come te! E poi non ne sono capace!- mi lamentai,
incrociando
le braccia al petto.
Lui
alzò gli occhi al cielo –Cazzo…ma un
po’ di autostima in più,
no? Se c’è una cosa che mi fa innervosire sono
proprio le persone che non
credono in se stessi. Se tu sei la prima a non farlo come puoi pensare
che lo
facciano gli altri? –Dai ti insegno io!- esclamò,
riaccendo la musica
tunzeggiante per poi venirmi vicino lentamente. Lo guardai attentamente
aspettando la sua prossima mossa. Mi tirò a se, facendo
aderire i nostri corpi.
-Scorpius…-
Si
piegò leggermente su di me, portandomi una mano dietro la
schiena –Ti fidi di me?-
Beh…quanto
tempo ho per rispondere? E’ una domanda difficile
quella che mi poneva. Dovevo valutare la piega che la situazione stava
prendendo.
Notando
che la mia risposta tardava ad arrivare mi disse –E ci
devi pensare per dirmelo?-
Scossi
la testa imbarazzata –Diciamo di si…si abbastanza-
Un
ghigno si aprì sul suo volto –Abbastanza-
ripeté -…Dovrei
offendermi?-, poi avvicinò le labbra al mio
orecchio sussurrando
sensualmente –Ascolta la musica…vivila-
La
sensazione del suo alito caldo sulla mia pelle mi provocò
mille
brividi che mi percorsero velocemente la schiena.
-Non
riesco ad ascoltare la musica e poi a pensare i passi…- gli
dissi, il cuore in gola.
-Non
importa- Mi strinse con forza la vita – Se non sai ballare
non seguire il ritmo. Muoviti lentamente-, accompagnò queste
parole portandomi
una mano sopra il collo e spingendomi delicatamente giù il
capo.
-Ma
sensuale…-riprese, avvicinando di più in nostri
bacini
–Così…come se fossi intorpidita-
Io
mi abbandonai completamente a lui, se dovevo imparare…beh
volevo farlo nella maniera migliore e se questo voleva dire ballare in
quel
modo con Scorpius…beh, ben venga! Dovevo pensare
anche a me, no?
Si
allontanò leggermente, mise le mani sui miei fianchi
–Devi
muoverli…quasi ondeggiare, provocante. Come se stessi
facendo l’amore…-mi fissò
sicuro, facendomi sentire quasi nuda.
Odiavo
quel suo sguardo, non riuscivo ad interpretarlo. Era
totalmente inespressivo…dovevo ammettere che mi affascinava.
Il
colore dei suoi occhi era come il cielo che cade giù.
La
canzone sfumò lasciando il posto ad un’altra.
I Like To Move It Move
It
I Like To Move It Move It
I Like To Move It Move It
Ya Like To (MOVE IT!)
Mi
fece fare una piccola giravolta per poi farmi poggiare sul suo
petto, -Dai, prova. Da sola-specificò, allontanandosi da me.
Poggiò la schiena
contro l’armadio in legno della stanza, affondò
una mano in tasca tirando fuori
un pacchetto di sigarette, la accese con un colpo di bacchetta, poi
fece un
tiro, -Su…sto aspettando –buttò fuori
il fumo –Ricorda quello che ho detto-
Iniziai
a canticchiare dentro di me la canzone che passava allo
stereo, poi rievocando le sue parole cominciai a ballare.
Beh…non so se potevo
azzardarmi a chiamarlo così, ma Scorpius non mi riprese ed
il mio pensiero era
solo uno: Thomas.
Inclinai
leggermente le gambe, piegai la testa di lato lasciando
che i capelli mi ricoprissero ribelli il volto, flettei il braccio
destro
mentre quello sinistro lo portai su con una lentezza quasi estenuante.
Giocherellai con il nodo della cravatta sciogliendolo e lasciandolo
largo
intorno al collo. Reclinai la testa all’indietro portando le
mani tra i capelli
scombinandoli. Mi piegai sulle ginocchia e mi rialzai muovendo i
fianchi,
trattenendo a stento un sorriso quando mi accorsi che il viso di
Scorpius aveva
un’espressione compiaciuta. Mi girai di spalle,
continuando a giocare con
qualche ciocca castana; poi mi ritornarono in mente le sue parole: Come
se
stessi facendo l’amore. E allora mi buttai, misi le
mani sui fianchi e
lentamente iniziai a muovere il bacino ritmicamente mentre piano piano
aumentai
la velocità.
Mi
stavo divertendo, si. Stavo bene.
Scorpius
spense lo stereo, lasciandomi per un istante fuori del
mondo e con la musica che mi rimbombava in testa. Scossi la testa per
riprendermi, poi mi girai verso di lui in attesa del suo giudizio.
Neanche
fossi davanti alla corte plenaria.
-Bene,
bene, bene, Rose. Mi hai sorpreso- mi disse con un sorriso
che dovrebbe essere considerato illegale, -Non credevo che imparassi
così in
fretta. Mi è piaciuto particolarmente l’ultimo
pezzo…-
Mi
aprii in un sorriso –Avevi ragione-
Aspettate…io
sto dando ragione a Malfoy? Ah, il mondo sta
cambiando…ma soprattutto io sto cambiando, e non mi dispiace
per niente.
-…
Bastava lasciarsi andare ed io l’ho fatto. Grazie-
-Aspetta
a ringraziarmi, prima dobbiamo vedere se tutto andrà per
il meglio. Ma se continui su questa strada abbiamo ottime speranze che
tutto
vada per il verso giusto-
Mi
avvicina alla poltrona dove avevo lasciato la mia borsa
–Questi
sono i tuoi compiti- gli dissi, tirando fuori dei rotoli di pergamena
piegati
con cura, glieli tirai. Lui da abile cercatore lo prese al volo.
–Il mantello
non sono riuscita a ripararlo…sono una frana in quei lavori-
-Lo
sospettavo…fra qualche giorno me ne arriverà un
altro. Hai
saputo niente per qualche festa?- mi domandò accomodandosi
sul letto.
-Beh…fra
qualche giorno, il 26 per esattezza, è il mio compleanno
perciò i miei amici mi stanno organizzando una festa. Non so
i particolari,
però- gli spiegai brevemente, guardai l’orologio
–Cavolo…è tardissimo. Dovrò
inventarmi qualcosa…-
-Quel
giorno sarà il tuo giorno, Rose. Nel
vero senso della
parola. Ora vai. Ci vediamo domani per il trucco. Stesso
posto, stessa
ora-
Ciao!
Come
vi va la vita? A me bene, anche se questa scuola mi stressa xD!
Che
ve ne pare di questo capitolo? Io non ne sono molto
sicura^^, dato che non succede molto.
Nel
prossimo, Rose perderà tutto il suo buonumore,
vedrà
qualcosa che non le farà assolutamente piacere.
Veve_tonks:
Ciao! Grazie per la tua recensione. Beh…i sono sempre
immaginato uno Scorpius che apprezza lo stile, ma non troppo attaccato
alle
apparenze. Spero mi dirai il tuo parere.
Sbrodolina:
Grazie per i complimenti. Mi fanno troppo piacere. Spero
mi dirai cosa ne pensi di questo capitolo. Ciao ciao!
Ombrosa:
Ciao! Grazie! Mi fanno sempre piacere i complimenti xD, che
ne pensi di questo capitolo?
Jadina:
Ahah vedrai la reazione di Thomas fra pochi capitoli, anche
se non so se ti piacerà perché
Scorpius…vabbè non aggiungo altro xD! Mi farebbe
piacere sapere cosa ne pensi^^!
Grazie
alle 17 persone che hanno messo la storia nei preferiti e le
24 nei seguiti. Se volete lasciarmi una recensione…ne
sarò felicissima!
Questa
è la foto di Scorpius: http://i735.photobucket.com/albums/ww351/rosalovesblue/Toby%20Hemingway/ReidGarwintoby_hemingway.jpg.
Greta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Sfogati Scorpius! ***
Parlami
d’Amore
Sta
per grandinare…
ed io non so tremare più..
Stamattina cercavo qualcosa di te
E volavo lontano (immobile)
Guarda quante cose
Sono tutte storie, da aggiungere
nella gente speravo ricordi di te
Mi facevo cullare…immobile
A.
Amoroso, Immobile
-Scorpius,
ho solo una
domanda- dissi –E’ una richiesta- aggiunsi.
Eravamo
come al solito
nella sua stanza, seduti sul letto a mangiare dolci come due vecchi
amici. Se
qualcuno mi avesse detto questa cosa due settimane fa sarei come minimo
scoppiata a ridergli in faccia. Scorpius si passò una mano
tra i capelli biondi
scombinandoli ancora di più mentre l’altra si
tuffò nella ciotola piena di caramelle
poggiata sulle sue gambe. Ne scartò due per poi infilarle
velocemente in bocca
–Sentiamo-
-Il
tuo caro amico Nott
ha messo in giro delle strane voci su di noi…non potresti
spaccargli quella
brutta faccia che si ritrova? Questa è la richiesta-
-No
problem, ho già
risolto. La prossima volta non credo che aprirà bocca
così facilmente-
Tirai
un sospiro di
sollievo –Meno male. Non sopportavo più di vivere
questa situazione! Alcune
ragazzine, oggi a pranzo, mi hanno chiesto se a letto sei tanto bravo
quanto
bello-
-E
tu che hai
risposto?- domandò interessato –Spero che tu abbia
detto qualcosa di
intelligente. Non puoi rovinare la mia reputazione-
-Che
quando andrò a
letto con te saranno le prime ad essere avvertite. Comunque,
è vero che hai un
tatuaggio?- chiesi.
-E
tu come fai a
saperlo?-
-Beh,
quelle ragazzine
sembravano sapere davvero tanto su di te. Credo che ti immaginino un
po’ come
il Principe Azzurro delle favole. Biondo, occhi grigi, estremamente
bello…la
descrizione coincide-
Un
attimo…io avevo descritto
Malfoy come estremamente bello?
Ok,
Rose, cambia
discorso.
-Quindi
è vero?-
Lu
annuì –L’ho fatto
con un mio amico-
-Posso
vederlo?-
domandai –Spero si trovi in un posto normale-
Scorpius
sorrise, poi
si mosse sul letto per cercare una posizione più comoda,
tirò su la manica
sinistra della maglietta. Sul suo muscoloso braccio comparve
un’aquila dalla
lingua rossa fiammeggiante. Mosse la mano come un pianista e i suoi
tendini si
contrassero sotto la pelle dando vita a quelle grandi ali.
Chissà
perché non si è
tatuato un Serpente.
-E’
proprio bella- mi
complimentai – Ti ha fatto molto male?-
-Abbastanza,
ma ne è
valsa la pena. Hai intenzione di fartene uno anche tu?-
domandò ironico
Lo
guardai come se
fossi impazzito –No, grazie. Non sono ancora pronta ad un
cambiamento così
drastico. E poi…soffro tantissimo il dolore. Come minimo mi
metterei a piangere
dopo un secondo…ho paura di un misero ago, immaginiamoci di
cento tutti
insieme! Per di più…i miei mi ucciderebbero!-
-Se
per questo neanche
i miei genitori ne sono a conoscenza…a mia madre verrebbe un
colpo- mi rivelò
abbassandosi la manica –Se cambiassi idea, io sono sempre
pronto ad
accompagnarti! Non voglio certo perdermi il tuo svenimento-
-Un
giorno, forse-
Non
sapevo, però, che quel giorno era
molto più vicino di quanto pensassi.
-Comunque
tornando alla
domanda che dovevo porti…-
-Me
ne hai già fatta
più di una- mi fece notare
Alzai
le spalle –Questa
è veramente importante! Chi mi aiuterà nel
trucco? O hai una doppia vita?
Magari durante la notte sei un travestito e ti fai chiamare Lola?-
Scorpius
inarcò un
sopracciglio –Merlino, ma da dove ti escono questa cazzate ?-
domandò.
-Sono
frutto della mia
intelligenza, ovvio-
-Si
certo. Meglio
rispondere alla tua domanda…ti ricordi di Nicole? Quella
ragazza biondina che
hai conosciuto l’altra volta? Beh…ci
darà una mano-
Lo
guardai come se
fosse impazzito…anzi lo era certamente. Le aveva raccontato
tutto? Come. Aveva.
Potuto!
Ed
il primo premio per
“Il più deficiente dell’anno”
va a Rose Weasley per essersi fidata di una
Serpe, e a Scorpius Malfoy per pari merito!
-COSA?-
urlai
-Ho
chiesto a Nicole un
aiuto- ripeté
Cretino
smettila di
ripeterlo se non vuoi morire in modo atroce e sanguinoso
-Quello
l’ho capito.
Voglio sapere come ti sei permesso? Mi avevi dato la tua parola! Cazzo,
io credevo
di te...-
In
dieci secondi ha
mandato a quel paese la mia bella reputazione.
Era
un segreto, merda.
-Calma,
calma.
Possibile che non ti fidi un cazzo? Ti è tanto difficile? Le
ho solo detto che
era una scommessa!-
-Ah!
Scommessa?
Sentiamo!- esclamai furiosa e con sarcasmo, scendendo dal letto per poi
andare
al centro della stanza e camminare su e giù nervosa.
-Facile…io
e te abbiamo
fatto una scommessa. Tu volevi capire cosa volesse dire
“sentirsi femmina”. Ed
io ho subito pensato a lei-
Mi
bloccai e lo
fulminai con gli occhi –Sei un idiota!-
-Beh…dovevo
pur
inventarmi qualcosa, no? E poi…diciamocelo, in fin dei conti
non ho detto una
bugia, è la verità-
Benissimo,
dovevo
sopportare la presenza di due Serpi contemporaneamente! Questo
pomeriggio non
sarebbe trascorso molto facilmente, ne ero sicura. Sarei impazzita e avrei festeggiato i miei
diciassette anni nel
reparto di Psichiatria del San Mungo.
-Quella la mi torturerà!- mi
lamentai tornando a sedermi sul letto di
Scorpius
Lui
scosse il capo
–Naa, ma che ti salta in mente-
-Come
mai ha accettato
di “aiutarmi”? Cosa le hai promesso?-
-Beh,
sicuramente
dovrai sorbirti una bella dose di prese in giro per questa settimana,
non credo
che terrà il becco chiuso-
-Si,
ma a parte questo.
Cosa vuole in cambio?- ridomandai
-E’cotta
di me, credi
davvero che non mi faccia un favore?-
Mentre
aprivo bocca per
rispondergli, quella la bussò
alla
porta e senza aspettare il nostro, o almeno quello di Scorpius,
entrò nella
stanza con un sorriso a trentadue denti stampato sul viso angelico.
-Scorpius!-,
quella la si avvicinò
sensualmente al
biondastro stampandogli un leggero bacio sulle labbra, -Sarà
una bella sfida
rendere la Weasley desiderabile- gli sussurrò in un
orecchio- poi fece un passo
indietro e mi squadrò. All’improvviso mi sentii
completamente fuori luogo.
L’avrei
uccisa, oh si!
In una maniera lenta e dolorosa…prima la frusterò
con il ferrò spinato, poi…
-Ciao
Rose- mi salutò
sbattendo le ciglia.
Ciao
Rose?
Ma
cosa odono le mie
orecchie?
Certamente,
la ragazza
si era fumata qualcosa prima di venire qui (qualcosa di molto forte),
altrimenti non mi avrebbe mica salutato in maniera educata.
-Ciao-
risposi al
saluto timorosa.
-Bene,
Nicole…la
ragazza è nelle tue mani- disse Scorpius mentre io mi
preparavo
psicologicamente all’inferno che lì a pochi
secondi avrei dovuto subire.
La
Serpeverde osservò
prima me poi Scorpius –Che cosa ci guadagnerò,
Scorpius?-
Lo
sguardo che mi
lanciò poteva essere paragonato al mio davanti a mio
fratello Hugo che faceva
colazione e di conseguenza posso descrivervelo con una sola parola:
Disgustato.
Stronza.
-Tu
stupiscimi…poi
potremo scegliere insieme il premio-
Oddio
ragazzi, sto per
vomitare! Certo Scorpius sapeva ottenere ciò che voleva, ma
a quale prezzo?
Nicole
gli sorrise, si
avvicinò a me e prendendomi per un braccio mi fece alzare
con forza dal letto
–Avanti Rose…il divertimento sta per iniziare-
Con
lo stessa felicità
che possiede un condannato a morte nel giorno della sentenza, la
seguì nel
bagno del dormitorio, preparandomi al peggio.
Sapete,
forse tutti
quei pregiudizi che noi abbiamo sui Serpeverde possono essere non veri.
Mio
padre li chiama solo e soltanto con un nome quando parla di loro:
“Mangiamorte”
o “Figlio di Mangiamorte”, dipende dalla
generazione. Le prime raccomandazioni
che mi fece durante il mio primo anno qui, sono le stesse che mi ripete
ancora
oggi, “Quello lì è il figlio di Malfoy,
mi raccomando Rosie non avere nessun
rapporto con lui…ti porterà soltanto su brutte
vie” oppure “Rosie, non
fraternizzare con il nemico. A Nonno verrebbe un colpo se spossassi un
Purosangue”. A Nonno? Secondo me, verrebbe prima a lui.
Quello che Papà non sa
però è che Scorpius non è come suo
padre, non mi ha mai preso in giro in cinque
anni di scuola passati insieme. Mica mi ha mai chiamato
“Mezzosangue”. Certo
come tutti, ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma mi piace parlare con
lui addirittura
confidarmi. Se non fossi cotta di Thomas, credo proprio che
già da tempo mi
sarei innamorata di lui.
-Weasley,
legati questa
zazzera rossa per favore, è davvero orribile- mi riprende
Nicole, facendomi
tornare alla realtà, mentre lentamente mi passa il
lucidalabbra sulle labbra
che prendono un sapore fruttato.
-Ecco
qui, sei pronta-
mi annunciò –Guardati allo
specchio…sembri o non sembri me?-
mi domandò –Certo, hai ancora molta strada da
fare, ma sei
sulla buona via se continui così-
Guardai
il mio viso
riflesso nello specchio, e ne rimasi sinceramente compiaciuta. Mi
piacevano
soprattutto il trucco scuro applicato intorno ai miei occhi celesti.,
li
metteva in risalto.
Nicole
mi guardò
compiaciuta poi mi prese per mano –Vieni, vediamo cosa ne
pensa Scorpius-
La
bionda spalancò la
porta del bagno –Ta dà-
Il
biondastro era
seduto alla scrivania in legno scuro con il libro di Trasfigurazione
aperto
sulle ginocchia, quando sentì la voce di Nicole si
girò lentamente verso di noi
curioso.
Lo
fissai timorosa,
aspettando con ansia un suo parere. Possibile che mi preoccupavo tanto
del suo
parere?
Scorpius
ricambiò il
mio sguardo sorridendo –Stai benissimo-
-Quindi
–si intromise
la Serpe –Posso iniziare a scegliere il mio premio?- continuo
in maniera maliziosa.
Lui
annuì
distrattamente, lo sguardo grigio ancora su di me.
Cominciavo
a provare
imbarazzo, perché mi fissava così?
La
porta del dormitorio
si aprì improvvisamente facendoci voltare, un ragazzino
riccio e con la
carnagione scura entrò frettolosamente –Scorpius!
Eccoti qua, finalmente,
Lumacorno ti vuole subito nel suo ufficio-
Lui
inarcò un
sopraciglio –Salve Kevin- sibilò freddo
–Tralasciando il fatto che sei entrato
nella mia camera senza alcun permesso…ma potresti almeno
salutare-
Al
ragazzo si imporporarono
le guancie –Si, scusa. Ciao Scorpius-
-Bene.
Cosa vuole
Lumacorno?-
Il
ragazzino alzò le
spalle affondando imbarazzato le mani nelle tasche dei jeans.
Scorpius
sbuffò
–Weasley- notai l’uso del cognome in presenza di
altri –continueremo la nostra
lezione domani-
Io
annuì spostandomi
verso la porta –Certo- balbettai
Scorpius
si avvicinò a
Nicole passandole una mano intorno ai fianchi –Accompagnami
da Lumacorno,
parleremo durante il tragitto-
Non
potevo fare a meno
di guardare il mio riflesso in ogni superficie specchiante, mi piacevo
e questo
era tutto. Certo, aver trascorso un’ora chiusa in bagno con
Nicole e le sue
continue prese in giro sui miei capelli mi avevano provocato un mal di
testa
terribile ma lo avrei sopportato volentieri se questo significava
imparare da
lei. L’avevo guardata tutto il tempo cercando di memorizzare
i suoi movimenti,
ero ormai sicura di sapermela cavare. Mentre salivo le scale per
tornare nel
mio dormitorio ad un metro da terra per la felicità e
naturalmente sul viso avevo
stampato un sorrisone ebete tutto denti, queste maledette scale presero
vita e
decisero di deviare il mio percorso unendosi al corridoio opposto. Mi
tornarono
in mente le avvertente che la Preside ci aveva fatto il primo anno.
Ricordatevelo:
alle scale piace
cambiare, perciò fate attenzione.
Ero
finita vicino la
mia aula di Incantesimi, per fortuna conoscevo la via per tornare al
dormitorio, presi a camminare lentamente e canticchiando dentro di me
quando li
vidi. Mi bloccai nel corridoio improvvisamente.
Thomas
ed una ragazza
che non conoscevo erano abbracciati così stretti che non si
capiva dove finisse
il corpo di uno e iniziasse l’altro. Le loro bocche erano
impegnate in un bacio
mozzafiato.
Mi
parve di sentire
distintamente lo scricchiolio del mio cuore, pronto a cedere dopo
quell’ultima
pugnalata di sofferenza.
Volevo
correre via,
chiudere gli occhi ed illudermi che ciò che avevo visto era
soltanto frutto
della mia fantasia. Ma non ci riuscivo. Il mio sguardo rimase fisso su
di loro,
mentre presi a camminare all’indietro con piccoli passi
cercando di
allontanarmi senza essere notata.
La
mano di Thomas
strisciò piano sotto la camicetta bianca della ragazza che
continuava a
baciarlo.
A
quel punto non potei
sopportare oltre, presi a camminare velocemente fino a raggiungere la
fine del
corridoio, scivolai con la schiena contro il numero e sedendomi sul
freddo
pavimento lasciai che le lacrime mi scendessero sulle guancie mentre la
mia
mente masochista rievocò tutte le bellissime giornate
trascorse con Thomas.
Il
nostro primo bacio nel dormitorio
deserto.
Lacrime
calde
continuarono a scendere, non feci nessuno sforzo per ricacciarle
indietro. Mi
passai una mano sulla guancia notando che il trucco nero cominciava a
colare
lasciandomi sul viso una strana maschera di dolore. Avvolsi con le
braccia le
mie ginocchia e ci appoggia sopra la testa, continuando a piangere.
Rose
la forte.
Mi
dissero i mie cugini
notando l’assenza delle lacrime quando Thomas mi aveva
lasciato.
Tutte
cazzate.
Non
avevo pianto quel
giorno perché ero certa di riconquistarlo con
l’aiuto di Scorpius, ma adesso
tutti i miei sforzi erano vani.
Sobbalzai
quando
qualcuno mi mise delicatamente una mano tra i capelli. Ero
così assorta da i
miei pensieri da non accorgermi che qualcuno si era accorto di me. Una
massa
informe singhiozzante.
Alzai
il viso ancora
rigato di lacrime.
Beh
si sa…il destino ha la sua
puntualità!
Quel
qualcuno era
Scorpius!
Si
inginocchiò a pochi
centimetri da me –Rose?- mi sussurrò piano
–Che è successo?-
Non
ebbi il coraggio di
guardarli negli occhi perciò abbassai lo sguardo sulle mia
mani intrecciate.
Tentai di parlare ma mi uscì soltanto uno strano singhiozzo.
Lui mi portò una
mano sul viso raccogliendo una lacrima. Il contatto della sua mano
fredda
rinfrescò per un attimo la mia guancia accaldata, poi mi
alzò il viso e mi
osservò attentamente. La sua faccia aveva
un’espressione impenetrabile, quasi avesse
indossato una maschera per non far capire i suoi veri sentimenti.
-Vieni
qui- mi disse
con un tono di voce che mai avrei immaginato potesse uscire dalla sua
bocca –Andiamo
nella Stanza delle Necessità-. Si rialzò in piedi
e porgendomi una mano mi
aiutò a fare la stessa cosa. Senza aggiungere altro mi
passò una mano intorno
alla vita in un gesto affettuoso, io mi aggrappai a lui. Per la prima
volta mi
sentii debole e vulnerabile, pronta a cadere al minimo tocco. Ero
soltanto una
stupida.
Mentre
Scorpius mi
trascinava verso la Stanza delle Necessità guardai fuori,
perfino il tempo era coordinato
con il mio umore: il cielo era grigio e gonfio mentre
dall’ammasso di nubi nere
una fitta pioggia cadeva sul parco. Mi bloccai
all’improvviso, un’idea in
mente. Il Serpeverde mi guardò –Cosa
c’è? Ti senti male?- mi domandò.
Scossi
il capo –Voglio fare
una cosa-, la mia voce era ancora rauca.
-Cioè?-
-Ti
fidi di me?-
Questa
volta toccava a
lui rispondere.
Si
-Si-
mi rispose senza
esitazione.
-Bene,
allora vieni con
me-, strinsi la sua mano forte nella mia quasi a trovare il coraggio
che avevo
perso. Girai sui tacchi e ricominciai a percorrere la via appena fatta.
-Stiamo
tornando
indietro?-
-No-
Il
mio tono aveva una
nota conclusiva nella voce che lo convinse a non fare più
domande per tutto il
tragitto. Fino a quando…
Il
patto
e' stringerci di più'
prima di perderci.
Forse ci sentono lassù'.
E' un po' come sputare via il veleno.
Urlando contro il cielo
L.
Ligabue, Urlando Contro Il Cielo
-Cazzo
Rose! Tu sei
pazza! Vuoi suicidarti?- mi domandò allarmato mentre la
pioggia cominciava a
bagnarlo. Strinse più forte la presa intorno al mio polso.
L’avevo
condotto sulla
piccola terrazza di Hogwarts che non era grande neanche un quarto del
castello.
Svicolai da lui e feci qualche passo verso l’esterno,
posizionandomi in mezzo
al luogo.
Lascia
che l’acqua
fredda mi scivolasse sopra, quasi a voler cancellare tutti i miei
sbagli.
Osservai
l’espressione
sconvolta sul bel viso di Scorpius, certamente credeva che fossi uscita
di
testa. –Sei pazza? Che cazzo ti salta in mente?- mi
domandò furioso facendo
qualche passo indietro tentando di ritornare al coperto –Tu
mi hai fatto fare
mille scale per ballare sotto la pioggia?-
Mi
avvicinai a lui –Hai
detto che ti fidavi di me…adesso dimostralo!- esclamai.
Lui
scosse il capo, ma
notando la seria espressione del mio viso si convinse –Non so
neanche io perché
lo sto facendo. Se mi vedessero i miei amici mi prenderebbero per un
coglione-
Alzai
le braccia verso
il cielo, presi un respiro profondo e cominciai a gridare. Fu un urlo
carico di
frustrazione e sofferenza.
-E’
un ottimo modo per
sfogarsi- gli spiegai, mentre la mia mente dispettosa mi
ricordò il motivo del
mio dolore e involontariamente altre lacrime cominciarono a rigarmi il
viso
mischiandosi alla pioggia. Mi inginocchiai a terra reggendomi il capo
tra le
mani –Perché voi uomini siete così
stronzi?- gli domandai incurante del
temporale che sopra di me continuava a manifestarsi.
Scorpius
non mi rispose
e avvicinandosi affianco a me, alzò in su il viso. Lo vidi
prendere un paio di
respiri prima di gridare contro il cielo.
Ormai
i suoi vestiti
erano completamente fradici, i capelli dorati gli ricadevano in ciocche
scomposte sulla fronte donandogli un’ aria estremamente sexy.
Non so cosa mi
portò a farlo ma fatto sta che lo feci…mi alzai
in piedi, cancellai con un
unico passo la distanza che c’era fra di noi. Gli passai una
mano tra i capelli
tirandoglieli indietro, poi unii la mie labbra alle sue.
Ciao!
Eccomi
qua con un nuovo capitolo…che ne pensate? A me piace in
particolare la parte
finale xD. Anche se vi anticipo che questo bacio che Rose ha dato a
Scorpius è
soltanto per confusione…lei per adesso soffre ancora per
Thomas. Mentre per il
nostro biondino le cose inizieranno a cambiare…^^.
Ringrazio
le
persone che hanno letto lo scorso capitolo e messo questo fiction nei
preferiti(20) e seguiti (33).
Che
ne dite di
lasciarmi una recensione? Lo scorso capitolo ne ha ricevuta solo
una…faceva
così schifo? O non vi piace la storia?
^^””
Kissgabry:
ma
grazie per i complimenti!
E già ne vedremo delle belle. Io mi sono appassionata da
poco a questa coppia…
essendo una fan delle Dramione mi sembra di rivedere quasi i genitori
xD. Che
ne pensi del capitolo? Kiss
Beh,
non mi
resta che dire…alla prossima.
Greta.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Che figura, Scorpius! ***
Parlami
d’Amore
Mi
rigirai, triste, nel letto. Perché più cerchi di
scacciare via un ricordo
alquanto doloroso, lui torna dispettoso a farti compagnia? A fare
capolino
nella tua mente sottoforma di una nuvolette nera, per salutarti con una
manina
come a dire “Guarda che ci sono, non vado mica
via”.
Mi
ero ripromessa solennemente di non soffrire più per il mio
“ex-ancora-per-poco”, l’avrei fatto
tornare da me piangendo e strisciando. Ma
avevo capito che fare promesse a me stessa era inutile, non riuscivo
proprio a
rispettarle.
Adesso
ho il sacrosanto diritto di pormi una domanda: perché io
sono qui a deprimermi
pensando a Thomas, mentre lui è chissà dove,
magari a letto con quella nel
dormitorio sopra il mio?
Perché non può esserci lui al mio posto?
Non
esiste un uomo che non
possa essere conquistato.
Le
parole di Scorpius mi tornarono in mente, così come il bacio
che gli avevo
dato. Un bel bacio, senza’altro. Ma totalmente sbagliato.
Ero
tornata in Sala Comune in delle condizioni veramente pietose, non capii
perché
Scorpius non me l’avesse fatto notare una volta scesi dalla
terrazza. Certo,
anche lui non scherzava, la sua espressione era, con quei capelli
biondi, di un
angelo stordito.
Si,
perché la sua faccia poteva essere descritta con una marea
di parole : confusa,
stranita, intontita. Sembrava avesse capito qualcosa ma che non avesse
il
coraggio di ammetterlo a se stesso. Mi aveva accompagnato alla Torre di
Grifondoro come un autonoma, e prima di andare via aveva poggiato la
bocca
calda e sottile sulla mia fronte per un attimo ma con esitazione. Un
contatto
dolce che aveva avuto il potere di farmi sorridere, un gran sensazione.
E’
bello avere un amico
come lui.
Entrai
in Sala Grande e sbadigliando mi diressi verso il mio tavolo, dove
Dominique e
Albus mi stavano aspettando. Quella notte avevo dormito poco e niente,
testimoni le occhiaie sotto i miei occhi celesti, che non gli
valorizzano per
niente.
Vidi
Thomas chiacchierare con un suo amico mentre si ingozzava di uova.
Strozzatici,
stronzo.
Affrettai
il passo cercando di soffocare l’impulso di versargli in
testa l’intera caraffa
di succo, sbuffando raggiunsi il mio posto.
Si
poteva amare una persona ma odiarlo nello stesso momento?,
Perché era proprio quello
che io provavo per lui.
-Buongiorno,
cugina!- esclamò Albus con un sorriso a trentadue denti che
si estendeva da una
guancia all’altra.
Dominique
mi fece un cenno con il capo, mentre stuzzicava il bacon nel suo piatto
con la
forchetta, mezza addormenta.
Mi
sedetti di fronte a loro, afferrando con aggressività un
croissant da un piatto,
poi come se quella fosse la testa del mio ex ne morsi un pezzo con
voracità.
Albus
si versò del succo di zucca in un bicchiere, continuando a
lanciare strane
occhiate nella mia direzione. Non ero dell’umore adatto per
parlare ma
evidentemente lui non se ne accorse. Moriva dalla voglia di raccontarmi
qualcosa.
Mi
guardai intorno, cercando una testa bionda di mia
conoscenza…lui non era ancora
arrivato.
-Dato
che insisti tanto te lo dico lo stesso…-disse frettoloso
Albus
Io
lo guardai inarcando le sopracciglia –Puoi ripetere?-
Sentii
Dominique cominciare una conversazione con James, evidentemente non
voleva
ascoltare Albus.
-Kevin
mi ha detto che Holly gli ha detto a cui è stato detto da
Katie…-
Albus
si interruppe all’improvviso, gli occhi verdi fissi su un
punto imprecisato
sopra la mia spalla.
-Che
diamine vuole quello lì?-
ringhiò
James stringendo tra le mani le posate con forza.
-Di
chi stai…- cominciai, ma non riuscii a finire la domanda.
Una
bocca si poggiò delicatamente sulla mia.
Scorpius
era chinato su di me e le sue labbra…si le sue labbra avete
capito bene,
stavano baciando le mie.
Oh
merda.
La
sua lingua premeva sulla mia bocca chiedendo il permesso, presa dalla
scia
degli eventi la schiusi leggermente. Sigillai gli occhi per non vedere
nessuno.
Si
staccò e rivolgendomi un sorriso mi scompigliò i
capelli –Volevo accompagnarti
a lezione, Rosie-
STOP!
Cosa
ha detto?
Mi
aveva chiamato Rosie? Ma non era lui quello che aveva una reputazione
da
difendere?
A
che gioco stava giocando? Al “Prendiamo per culo
Rose?”. Fra qualche minuto
tutti gli studenti si sarebbero alzati e urlando avrebbero detto
“Sei su
Scherzi a Parte”.
Al
mio tre…
Uno…due…due
e mezzo…due e tre quarti…tre.
Sentii
la sua mano stringere la mia, forse era un segnale.
-Oh,
si certo…eccomi- riuscii a borbottare. Le mie guance
andavano a fuoco…altri due
minuti e avrebbero dovuto usare un “Aguamenti”
per spegnerle.
-Ci
vediamo fra poco- mormorai ai miei cugini.
Albus
mi salutò con la mano in silenzio. Dominique mi
strizzò l’occhio e muta sillabò
un -Mi racconterai dopo-. L’espressione di James invece era
indescrivibile. Non
serviva un Legilimens per capire i
suoi pensieri.
Lui
odiava Scorpius per due motivi: principalmente per il Quiddich
(può uno sport
essere causa di tanta divisione tra le case?), in secondo luogo
Papà a Zio
Harry avevano fatto anche lui lo stesso discorsetto che avevano
propinato a me…soltanto
che lui ci aveva creduto veramente e aveva cominciato a non sopportare
Scorpius
dal suo primo anno. Ma lui non è quello più
grande? E di conseguenza non doveva
essere il più maturo?
Il
biondastro mi prese la mano e attraversando la Sala Grande
–perché diavolo il
mio tavolo era così lontano dalla porta?- mi accorsi di
parecchi sguardi sopra
di noi.
Le
Serpi mo osservavano avvelenata tanto quanto i Grifondoro guardavano
Scorpius.
Sentii
lo sguardo di Nicole perforarmi la nuca…se avesse avuto il
potere di uccidere
adesso saremmo tutti al mio funerale.
Una
volta raggiunti l’uscita, presi il controllo della situazione
e lo trascinai
verso la prima aula vuota. Lui si lasciava guidare ridendo.
Antiche
Rune. Per fortuna non era la mia.
Lui
si lasciava guidare ridendo.
-L’hai
vista la sua faccia?- sghignazzò.
Oh
Merlino…ma era impazzito sul serio? Io non ci trovavo niente
da ridere, era una
questione seria.
Sbattei
la porta sigillandola con un incantesimo, se dovevo ucciderlo non
volevo
interruzioni.
-Mi
hai portato qui per approfondire il bacio di
prima?- domandò con un sorriso sghembo sul volto
–Sai è stato corto e sfuggente…non
mi è piaciuto-
-Adesso
tu ti siedi e mi dici cosa cavolo
ti è saltato in mente- ringhiai
poggiandomi alla cattedra e incrociando le braccia al petto.
-Cosa
cazzo ti è saltato in mente?- mi corresse.
Ma
ditemi, ho per caso un cartello attaccato in
fronte con su scritto “Scema”?.
-La
pioggia di ieri ha affogato gli ultimi neuroni che ti erano rimasti?-
sbottai
acida
-In
quel contesto cazzo ci sta meglio- mi spiegò come se stesse
parlando con una
bambina di tre anni particolarmente tarda.
Scossi
il capo incredula –Scorpius, posso sapere a cosa era dovuto
quel bacio?-
Lui
sembrò pensarci su indeciso. Indeciso su cosa?
Si
sedette sopra un banco –Mi è venuta
un’idea-
-Smettila
di essere così criptico e spiegami-
-Dato
che circolano tante di quelle voci su di noi che ormai ho perso il
conto…-
-Un
attimo! –lo interruppi –Quali voci? Io ne conoscevo
solo una!-
-Lascia
perdere e ascoltami-
-Ma…-
-Se
la smettessi di interrompermi e mi la lasciassi parlare, magari
capiresti-
-Ok,
sentiamo- acconsentii.
-…Potremo
fingere di essere fidanzati o almeno di frequentarci, così
ingelosiremo il tuo
caro amichetto-
Mmm,
ingelosire Thomas? Potevamo anche provarci.
-Devo
pensarci…-
-Non
hai visto la sua faccia quando gli siamo passati affianco? Non ha
smesso un
attimo di squadrarci-
No,
in quel momento ero troppo impegnata a guardare il tuo flirt fulminarmi
con gli
occhi.
-Non
ci ho fatto caso- risposi
-Beh…se
metteremo in atto il mio piano, potrai vedere la sua espressione oggi a
pranzo.
Eppure
c’era qualcosa che non quadrava in tutta questa storia.
Mi
portai una mano sotto il mento –E Nicole?-
Si
avvicinò a me –Siamo in pausa di riflessione-
-E
da quando?-
-Da
ieri sera-
-Beh…allora
in questo caso potrei anche accettare. Ma tu cosa ci guadagni?-
Ok,
era mio amico e tutto…ma ci sarà un motivo se il
Cappello Parlante l’aveva
smistato a Serpeverde, no?
A
quella domanda la sua mascella si irrigidì, alzò
le spalle –Questi sono affari
miei- rispose, il tono di voce era cambiato. Mi sembrava più
duro, o forse era
soltanto una mia immaginazione?
-D’accordo
allora- accettai con falso entusiasmo.
Non
volevo farmi sfuggire quella situazione dalle mani.
Il
suo viso si illuminò. Scorpius avvicinò il suo
corpo al mio facendolo aderire
completamente e stringendosi a me.
Mi
circondò la vita e piegandosi leggero su di me
cominciò a baciarmi il collo.
-Scorpius…-
mormorai muovendomi sotto di lui cercando di scostarmi
-Mi
esercito… - cominciò
La
sua bocca cominciò a salire verso la mia guancia, con una
mano mi tirò indietro
i capelli e cominciò a giocare con essi poi posò
la bocca sul mio orecchio, -…voglio
essere un fidanzato perfetto-
Errore…un
finto fidanzato perfetto, vorrai
dire!
In
quel momento non avrei
mai potuto immaginare quanto quella frase fosse vera.
Con
il suo corpo mi fece stendere sulla cattedra.
Oh
Godric, ti prego dammi la forza di volontà necessaria per
fermarlo…e per fermarmi.
Lo
sentivo su di me quasi fosse stato un’onda violenta e io un
piccolo scoglio
insignificante in balia di lui.
La
sua mano fredda cominciò a salire sulla mia schiena
–sotto la camicia, come aveva
fatto a arrivare fino a lì?-, provocandomi dei piccoli
brividi lungo di essa.
Si fermò indecisa sul gancetto del reggiseno. Ci fissammo
negli occhi. Il suo
sguardo sembrava chiedermi il permesso.
Beh,
ormai.
Annuii
con il capo, mentre facevo scivolare le mie mani verso la cerniera dei
suoi
pantaloni.
Ormai
ero andata…e l’avrei anche tirata giù
se alle mie orecchie non fosse arrivata il
rumore della serratura della porta che si apriva e un
“Oh” scandalizzato proveniente
dal professore Vitius.
Aprii
gli occhi mentre Scorpius si alzò in piedi lasciandomi una
sensazione di freddo
addosso.
Udii
le risate sguaiate degli studenti che da sopra il professore
osservavano la
scena divertiti.
Mi
alzai immediatamente dalla cattedra cercando di darmi un contegno, ma
lo feci
inutilmente. Mi stavo vergognando come una ladra e le mie guance rosse
ne erano
la prova.
Vidi
Scorpius aggiustarsi i pantaloni mentre tratteneva a stento una risata.
Ma
che ti ridi, deficiente?
-Signorina
Weasley, Signor Malfoy…trenta punti in meno a ciascuna Casa.
Ma vi sembra il
luogo?- ci domandò Vitius severamente.
Ti
prego, ti prego, fa che una voragine si apra sotto di me ingoiandomi.
Scorpius
abbasso la testa –No professore, ci scusi…non
succederà mai più-
Io
annuii colpevole.
-Oggi
la scampate…ma se vi becco un’altra
volta…- ci disse minaccioso –Ora andate, o
arriverete tardi alle vostre lezioni-
Passando
vicino gli studenti mi accorsi di un particolare che poco prima mi era
sfuggito: tra quei ragazzi c’era anche Thomas, che rosso
dalla rabbia squadrava
dalla testa ai piedi Scorpius.
Beh,
è proprio vero che non tutti i mali vengono per nuocere.
Grazie
Scorpius!
Ciao!
Scusate il leggero ritardo, spero che ne sia valsa la pena di
aspettare^^.
Questo
capitolo è un po’ più corto degli
altri, ero indecisa se
continuarlo o no, ma poi ho deciso di fermarmi qui per non perdere
altro tempo
e per non annoiarvi troppo.
Allora
che ne pensate? Avete capito che “il piano” do
Scorpius è
soltanto un modo per stare più vicino a Rose, vero?^^
Grazie
grazie per le recensioni:
Kissgabry:
Sisi, le cose cominciano a cambiare…ma come puoi vedere
la nostra Rose per adesso è cieca sui sentimenti che prova
per Scorpius. Grazie
per la recensione^^
ElseW:
Anche per me loro devono stare insieme. Non capisco perché
certe
persone mettono Scorpius con Lily, secondo me quello della Rowling
nell’epilogo
è una specie di messaggio xD.
Dolce
Lela: Grazie per i complimenti! Spero mi dirai il tuo parere
anche su questo capitolo^^
Sbrodolina:
Oh, non ti preoccupare per non aver recensito lo scorso
capitolo, capita^^. Beh…quella frase l’ho detta
apposta per la suspense xD Grazie
per la recensione
Tanny:
Si ti ho recensito Passion (ancora complimenti). L’altra mia
fan
fiction l’ho aggiornata da poco se ti va dalle
un’occhiata^^. Dai vedrai che è
soltanto un periodo di blocco…passa stai tranquilla!! Kiss e
grazie per i
complimenti
Nan96:
Scusami per il ritardo…ma sai la scuola uccide xD, grazie
per
la recensione…spero mi dirai il tuo parere anche su questo
capitolo.
Beh…spero
che i lettori silenziosi abbiano voglia di lasciarmi una
recensione xD.
Grazie
a chi legge, mette nei preferiti o seguiti.
Alla
prossima.
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Ti Voglio Bene, Scorpius! ***
Occhio
destro.
Ombretto grigio.
Passai il dito sulla
palpebra per sfumare leggermente.
-Rose, posso?-, la voce
di Scorpius mi giunse chiara dal bagno del suo dormitorio, in cui ero
rinchiusa da ormai mezzora.
-Entra-
Vidi riflessa la sua
immagine dietro la mia, nello specchio.
-Rimango a guardarti-
Non una richiesta ma
un’ affermazione.
Si sedette sullo
sgabello di legno e quasi ipnotizzato rimase a guardarmi.
-Insomma, hai visto la
faccia del tuo amico?-
Matita nera.
-Si, e ho visto anche
la figura di merda che mi hai fatto fare con il professore-
-Può
capitare a tutti- rispose, mentre poggiava la testa
all’indietro contro le mattonelle fredde. Continuava a
fissarmi.
Presi stizzita il
mascara dalla borsetta.
-Io non sono tutti -
puntualizzai acida, mentre con estrema attenzione lo passavo sulle
ciglia, cercando di non infilarmi lo spazzolino nell’occhio.
Occhio sinistro. Stesso
procedimento.
-Ovvio, tu sei Rose
Weasley- disse. Non c’era ombra di sarcasmo nella sua voce.
Annuii sorridendo per
poi tornare subito seria. Dovevo concentrarmi.
-E’
difficile?-, i suoi occhi grigi sinceramente interessati seguivano il
movimento della mia mano.
-Si, ma solo
perché non sono abituata-
-Come
l’amore…-
Ripongo la matita nera,
continuando a sorridere. Strano il suo ragionamento.
-L’amore
è sempre difficile…ma è questo il
bello, no?-
Non rispose, seguiva
ogni mio movimento con faccia rapita.
-Sai, osservavo sempre
mia madre da piccolo. Ero affascinato dalla cura che ci metteva. Si
truccava anche quando non doveva fare niente. Lo faccio per sentirmi
bella, diceva-
Afferrai il
lucidalabbra passandomelo sulla bocca, dandole un sapore fruttato.
Mi guardai allo
specchio con sguardo critico, le occhiaie non erano ancora
sparite…forse con un po’ di fondotinta sarebbero
scomparse.
-Truccami…-
Eh?
Truccami?
Aveva davvero detto
così? Cielo, la mia compagnia gli stava facendo davvero male.
-Che hai detto?-
-Truccami-
ripeté convinto –Voglio sentire cosa provate voi
donne-
Lola
alla riscossa.
-Tu sei tutto scemo!-
esclamai voltandomi verso di lui, e poggiandomi al lavandino.
-No- affermò
deciso –Metti il mascara anche a me…-
-Sei sicuro? Guarda che
poi toglierlo è difficile, rimane sempre qualche
traccia…anche se piccola-
-Beh…ai miei
amici racconterò qualcosa-
Alzai le spalle, presi
il mascara e lo brandì davanti al suo viso come una specie
d’arma –Allora inizio-
-Sono pronto- sorrise
mentre abbandonava completamente la testa contro il muro.
Mi
avvicinai, piegandomi su di lui per far si che i nostri visi fossero
alla stessa altezza –Guarda in alto-
Lui eseguì
senza fiatare.
Cominciai a passargli
il mascara sulle ciglia. Erano lunghe e con la punta di un biondo
così chiaro da non farmi accorgere della loro lunghezza.
Scorpius era tranquillo, non si lamentava come mi sarei
immaginata…o come ho fatto io la prima volta.
Mi spostai leggermente
per truccargli anche l’altro occhio, gli sfiorai la punta del
naso. Potevo sentire il suo respiro caldo e regolare sulla mia mano,
involontariamente un piccolo brivido mi attraversò la
schiena. Sulle guance si poteva notare la presenza di una peluria
bionda. Guardai i suoi occhi. Esistevano parole per descrivere la loro
bellezza? Sulla pupilla destra vi erano due macchie di un blu chiaro e
strano. Se avessi potuto mi sarei persa unicamente guardandogli.
Blu
perso.
Si, il colore di quelle
screziature si sarebbe chiamato blu perso.
Soltanto suo padre,
Draco, poteva vantare di averne un altro paio completamente uguali.
Così come il suo ghigno estremamente affascinante.
Lui prese a fissarmi
curioso –Ti sei incantata?-
Notai che il mio
braccio era fermo a mezz’aria.
Arrossii immediatamente
–No, stavo soltanto ammirando la mia opera- mentii.
-Guarda in alto-lo
ammonii
-Si, signora-
Sorrisi e dando
un’ultima passata di mascara conclusi la mia operazione.
-Finito!- esclamai,
buttando il mascara sul mobiletto vicino.
Mi alzai e prendendolo
per una mano lo trascinai d’avanti lo specchio.
Lui sbatté
le palpebre, fece una strana smorfia facendomi ridere.
La nostra immagine si
riflesse nello specchio, era qualche centimetri più alto di
me. I suoi occhi sembrarono più grandi, più grigi
e profondi che mai. Erano puliti. Sinceri.
-Allora? Che ne pensi?-
domandai leggermente allarmata e preoccupata dal suo silenzio.
-Ti somiglio- rispose
con un ghigno –Ora ho i tuoi occhi-
Toppato, i tuoi sono di
un altro pianeta.
-Ho gli occhi di Rose-
continuò, poi sospettoso si avvicinò allo
specchio –No, ho sbagliato i tuoi sono più
belli…-
Risi nervosamente
–Non ho mai truccato un uomo-
-Mi piace
essere la tua prima volta-
Lo guardai spiazzata,
forse era meglio non parlare…facevo soltanto danni.
Ed è un
momento…la sua bocca vorace vola sulla mia.
Io rimasi ferma. Un
bacio senza perché.
A cosa era dovuto? Non
dovevamo far ingelosire nessuno, eravamo soli nella stanza.
Scorpius si
fermò, poggiò la sua fronte sulla mia.
Respiravamo la stessa aria.
-Baciami- disse, la sua
voce era leggermente roca.
Una richiesta che mi
lasciò sbalordita.
Mise la mano sulla mia
guancia, accarezzandola leggermente.
-Non posso- mormorai.
-Puoi- la sua bocca
prese a scendere verso l’angolo della mia bocca, vi
posò un altro bacio.
Le sue braccia si
strinsero intorno ai miei fianchi con forza, i nostri corpi aderirono
completamente. Sembravano essere una sola persona.
I miei occhi lo
guardavano interrogativi.
Ascolta
il tuo cuore, Rose.
Le mie mani andarono
sulle sue spalle, dovevo allontanarmi da lui. Un altro suo movimento e
avrei fatto lo stesso sbaglio di questa mattina. Si, perché
era stato soltanto uno sbaglio…forse era servito a
ingelosire Thomas, ma se Vitius non ci avesse interrotti, io avrei
fatto l’amore con lui.
Sbagliato
Rose.
Già, sesso.
Si chiama
così quando non c’è l’amore a
unire un rapporto.
Scossi il capo
–Scorpius, non è quello che vogliamo-
Che frase idiota. Brava
Rose.
-D’accordo…-
rispose lui, staccandosi completamente da me e sedendosi sullo sgabello
-Non credo che due
amici debbano fare quello che facciamo noi. Seguiamo il piano e basta-
continuai
Scorpius
ghignò –Tranquillizzati Rose, mica sono innamorato
di te…-
Come
avrei potuto sapere che quella era soltanto una bugia?
Scoppiai in una risata
a metà tra il divertito e il nervoso –Lo
sapevo…-
Il biondastro
aprì il rubinetto facendo scorrere l’acqua.
-Che stai facendo?-
-Mi tolgo questa cosa
dagli occhi, mi sento un coglione conciato così-
Domani avrei
festeggiato il mio compleanno!
Naturalmente i miei
cugini non si erano più fatti sfuggire nessuna informazione
sull’organizzazione della mia festa…temevo che
Dominique avesse minacciato Albus con un Maledizione Senza Perdono se
mi avesse rivelato anche il più piccolo particolare.
Il mio compito per
quella serata? Farmi carina e indossare qualcosa di elegante ma non
troppo, per poi trovarmi alle venti in punto in Sala Comune. Niente di
più semplice.
Ma carino sarebbe stato
un eufemismo…quella sera dovevo essere bellissima.
Nel vero senso della parola.
Volete sapere
l’ultima gustosa novità?
Scorpius,
si era calato nella parte del fidanzato perfetto e
premuroso, proprio come mi aveva detto qualche giorno fa durante il
nostro primo incontro riavvicinato.
-Rose?
Sta arrivando il tuo ragazzo-
Era questa la frase che
ogni sacrosanta mattina mio cugino Albus usava per avvertirmi
dell’arrivo del biondastro.
Beh, è
inutile dirvi che Albus insieme a Hugo non avevano smesso neanche per
un attimo di prendermi in giro. Hugo stava valutando l’idea
di avvertire Mamma e Papà di questa mia relazione con il
figlio del loro nemico. Diceva che lo avrebbe fatto soltanto per il mio
bene…secondo me non vede l’ora di vedermi in
punizione per il resto della mia vita. Si, qualche volta era veramente
sadico.
James e Dominique erano
gli unici che di questa situazione ne avevano capito qualcosa in
più degli altri. Secondo il primo, la mia storia con lui
sarebbe durata pochissimo. E come dargli torto?
La seconda invece,
l’ho sempre detto che era un genio io, aveva capito che
questa situazione era troppo strana per essere vera, per cui ero stata
costretta rivelarle il piano di Scorpius, soltanto il secondo
ovviamente.
Ormai era diventata
un’abitudine per me essere accompagnata a lezione, colazione,
pranzo o cena da lui. Il verbo giusto sinceramente era scortata,
perché era proprio questo ciò che lui faceva.
Appena mettevo piede
fuori da un’aula qualsiasi ecco che Scorpius mi chiamava,
circondava i miei fianchi con un braccio e poggiava quelle sue labbra
così sensuali e delicate sulle mie. Naturalmente se una
lezione era in comune, occupava il posto affianco a me e qualche volta
l’avevo beccato a osservarmi mentre prendevo appunti.
Sia chiaro, questo suo
comportamento non mi dava fastidio, era sempre quello che avevo
desiderato…un ragazzo geloso. Si, perché per me
la gelosia è sinonimo d’amore, ovviamente non
parlo di gelosia convulsiva…voglio la mia
libertà. Ma mi piace la sensazione di sentirmi protetta da
qualcuno.
Il problema era
soltanto uno, ma la sua grandezza poteva essere paragonata a quella di
Hogwarts, compreso il parco, la Foresta Proibita e il Lago Nero.
Quelle attenzioni io non
le volevo da lui ma da un
Grifondoro del settimo anno che da qualche giorno a questa parte aveva
preso l’abitudine di gironzolare nel castello mano nella mano
con la ragazza del’altro pomeriggio e a lanciarmi delle
occhiatacce degne di un Basilisco.
Ma ormai non piangevo
più per lui, certo non provavo piacere a vederlo con quella
la ma era soltanto per poco poi lui sarebbe tornato da me, no?
-Buon compleanno!-
esclamò Scorpius mentre mi porgeva un pacchetto incartato e
tutto infiocchettato.
Lo presi guardandolo
con sospetto –Questo è?-
-Il tuo regalo per
domani, naturalmente-
Mi aprii in un sorriso,
-Non dovevi!-
-Non è nulla
di che. Aprilo dai…voglio vedere la tua faccia-
-Non
scoppierà mica?- domandai scuotendolo appena.
-Stupida-
Scartai lentamente il
pacchetto, mi è sempre piaciuto il momento
dell’attesa, quegli attimi in cui ti rodevi il cervello
cercando di indovinare cosa potesse essere. Per di più
adoravo la carta con cui era incartato, avrei potuto conservala come
ricordo.
Oh, Merlino.
-Scorpius, te lo
ripeto: tu sei matto-
Con un ghigno stampato
sul volto ebbe anche la faccia tosta di chiedermi il perché,
usando un tono completamente sincero.
Volete sapere il
contenuto del pacchetto?
Una divisa Grifondoro
taglia XXXS, con tanto di mantello e cravattino incorporati.
-Non la
indosserò mai- affermai decisa
-Invece si. Te
l’avevo detto durante il nostro primo incontro, non ricordi?-
-No-
Lui alzò le
spalle come a dire “fatti tuoi”, -Non hai il
coraggio di farti vedere così?- mi sfidò
–Che Grifondoro sei?-
-Simpatico- risposi,
cercavo di prendere più tempo possibile.
-Hai chiesto il mio
aiuto- disse come se questo bastasse a sistemare tutto –Il
bagno è di la-
Forse Scorpius non
aveva ancora capito con chi aveva a che fare.
Ammiccai nella sua
direzione per poi sedermi sulla spalliera del suo letto, incrociando le
gambe.
–Bagno?-
domandai innocentemente –Non ne ho bisogno-
Scalcia velocemente le
ballerine che calzavo. Mi alzai in piedi, piegai la testa di lato e
allentai il cravattino stretto intorno al collo. Cominciai a
giocherellare con esso, poi mi avvicinai a Scorpius con passo da
pantera. Portai le mani sul suo torace, spingendolo contro il muro per
poi intrappolarlo fra le mie braccia, –Perché non
mi aiuti a togliere il maglione?- sussurrai al suo orecchio.
Lo sapevo, stavo
giocando con il fuoco. Ma sbagliavo o era stato lui a sfidarmi? Certo,
ero stata io a proibire qualsiasi contatto fra di noi…ma
potevo facilmente cambiare idea.
Scorpius
svicolò facilmente da me per poi scuotere il capo
–Eh no, Rose, non puoi fare ciò che vuoi. Dobbiamo
comportarci da amici? E così faremo. Se un giorno la
situazione cambierà…- lasciò la frase
in sospeso.
Lo fulminai con lo
sguardo, trovava sempre un modo per fregarmi.
-Viscida Serpe-
-Il bagno è
da quella parte- ripeté buttandosi a peso morto sul letto.
Afferrai irritata la
mia nuova mini-divisa, ringhiando qualche maledizione tra i denti.
-Beh, se quel posto
è bello come il tuo…una visita la farei
volentieri-
Ignorandolo, aprii la
porta e sbattendola rumorosamente la chiusi alle mie spalle. La sua
risata naturalmente non tardò ad arrivare.
Ma dico
io…perché la divisa non può essere una
tunica nera senza scollature o spacchi?
Certo Scorpius aveva
fatto le cose alla perfezione, ma forse e sottolineo forse aveva
sbagliato a prendere le misure. Sbaglio o questi straccetti andrebbero
bene a una ragazza del quarto anno, a una come Lily a
esempio…magari potrei riciclarla e regalargliela per il suo
compleanno.
Lanciai uno sguardo
allo specchio, cavolo mi vergognavo anche a osservarmi immaginiamoci a
indossarla.
Affianco alla mia
immagine comparve improvvisamente anche quella di Scorpius, facendomi
quasi prendere un colpo.
-Oddio!
–esclamai portandomi una mano sopra il cuore –Sei
un idiota, vuoi farmi morire?-
-Esagerata!- disse per
poi rivolgere uno sguardo alla mia figura e squadrandomi.
-Ti sta bene-
affermò
-Si certo…-
mormorai sarcastica –E’ tutto troppo corto o
piccolo!-, mi indicai e cominciai a blaterare.
-Il maglione potrebbe
anche andare bene così come la camicia, anche se devo
trattenere il respiro per abbottonarla ma la gonna- scossi il capo
–Proprio non va…-
Scorpius si sedette sul
bordo della vasca mentre continuava a osservarmi.
Sbaglio o il suo
sguardo è leggermente famelico?
Feci a piedi nudi una
breve sfilata, -Guarda! Io cammino e lei – feci riferendomi
alla gonna –Si alza! Lascia scoperta mezza coscia-
-E’ sensuale,
Rose. Finalmente potrai bruciare tutti i tuoi vecchi vestiti-
Alzai la gamba sinistra
poggiandola sulle sue –Per adesso ho le calze, ma quando non
le metterò più?-
-Quando non le
indosserai più tutta la popolazione maschile di Hogwarts
potrà ammirare le tue gambe…-
-E metà
cosce- precisai
-E metà
cosce…- aggiunse sorridendo
Scossi il capo per
nulla convinta, portando le mano sui fianchi
–Perché devi vincere sempre tu?-
Lui alzò le
spalle –Perché sono maschio e per di
più un genio. So cosa vogliono i maschi-.
-Ottimo motivo- dissi
sarcastica
Il biondastro si
alzò con un ghigno inquietante ma allo stesso tempo
sensuale, allungò le mani verso la mia camicetta e
velocemente sbottonò i primi due bottoni, -E’
molto meglio così, no?-
Mi guardai,
l’incavo dei seni era perfettamente visibile
–Scherzi?-
-Ho mai scherzato su
queste cose?-
Mi prese la mano
trascinandomi fuori dal bagno.
-Ah, stavo pensando.
Perché domani non vieni alla mia festa? Come mio falso
fidanzato tutti si aspettano di vederti-
Lui scosse il capo, per
un attimo il suo sguardo venne attraversato dalla tristezza.
-Da venerdì,
Rose, tutto tornerà come prima- pronunciò quella
parole come se fosse l’ultima cosa che in quel momento avesse
voluto dire.
-Cos…cosa,
perché?- balbettai.
-Abbiamo raggiunto il
nostro obbiettivo-
-E con questo? Possiamo
tranquillamente rimanere amici-
Mi rifiutavo di
accettare quell’idea. Stavo bene con lui, mi divertivo a
trascorrere il pomeriggio in sua compagnia. Perché adesso
tutto doveva cambiare?
-Tornerai con Lee, e
non avrai più bisogno di me-
-Non è vero-
riuscii a dire piano –Ti voglio bene, Scorpius- affermai
mentre mi avvicinavo a lui abbracciandolo.
Lo sentì
prendere un respiro e profondo, -Anche io, Rose-
Perché
quelle parole suonavano tanto come un addio?
Ciao!
Beh…ormai la situazione è chiara a
tutti…tranne a Rose ovviamente xD
La scena di Rose che trucca
Scorpius è presa dal libro "Parlami d'amore" di S. Muccino e
C. Vangelista, (l'ho già citato anel prologo).
-Non ho mai truccato un
uomo-
-Mi piace essere la tua prima volta-
Batture prese dal libro.
Nel
prossimo capitolo ci sarà la festa e Thomas
tornerà a rompere le scatole a tutti xD, mentre il rapporto
tra Rose e Scorpius andrà a pezzi…vedrete!
Personalmente ho adorato la parte in cui lei trucca lui, e da un casino
di tempo che avrei voluto scrivere quel pezzo.
Passiamo
ai ringraziamenti
Kissgabry:
Rose per adesso non crolla, mi dispiace xD. Grazie per la recensione^^
Edwardlove:
Ho aggiornato abbastanza velocemente? Ti ringrazio per avermi onorato
con una tua recensione, davvero^^. Ho letto le tue one-shot sono
bellissime, soprattutto la prima! Ho notato che segui anche
un’altra mia fiction, ma cosa molto importante mi hai
inserito negli autori preferiti insieme ad altre 9persone xD. Grazie!
Bacioni.
Angy1234:
Grazie per la recensione, non annoia? Meno male, qualche volta ho
questo dubbio.
Tanny:
Anche tu mi hai tra gli scrittori preferiti, grazie!
Beh…scoprirai altri particolare fra qualche capitolo xD
Scorpius farà anzi dirà qualcosa!
_corvo_:
Grazie per i complimenti! Mi fa
piacere sapere che adori la storia xD *gongolo*. Un bacio
Lallina_89:
Beh, l’intento è quello di strapparvi un sorriso e
vedo che qualche volta ci riesco. Grazie per la recensione
Sbrodolina:
Sono un genio? Davvero grazie! Mi fa troppo piacere leggere queste
cose! Si, diciamo che Rose è un po’ tarda su
queste cose. Kiss
Potterina1993:
Ciao caLa xD, mi ha fatto piacere leggere la tua recensione! Kiss
ElseW: Già, Rose/Scorpius for ever
xD. Il
carattere di Rose non assomiglia per niente a quello dei genitori xD,
Hermione non l’avrebbe mai fatto.
Chaira_96;
Grazie per i complimenti! Diciamo che il piano di Scorpius non ha dato
i frutti che lui sperava, vedrai xD Kiss
Non
mi resta che dire recensite xD e alla prossima!
Greta
Ps:
per chi segue il telefilm “Zoey 101” ho iniziato
una fan fiction su di esso, se volete leggetela!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Attento Scorpius! ***
Parlami
d’Amore
Ti
brucerai
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo.
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo.
Ti staccherai
Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai.
L.
Ligabue,Piccola Stella Senza Cielo
Mi
sedetti in mezzo al letto stropicciandomi gli occhi, accorgendomi
soltanto in
quel momento che –tutte in pigiama- le mie compagne di stanza
insieme a
Dominique e Lily erano intorno me e parlottavano concitate fra di loro.
-Buongiorno-
dissi meravigliata portandomi una mano sulla bocca per reprimere uno
sbadiglio.
Non
l’avessi mai detto, cominciarono a cantare a squarciagola
“Tanti Auguri A Te”
in una modo piuttosto stonato, una volta terminata la canzone si
lanciarono a
peso morto su di me schiacciandomi. Mi baciarono uno alla volta le
guance, poi
cominciarono a battibeccare perché tutte volevano tirarmi le
orecchie come
portafortuna, per porre fine alla discussione sopportai diciassette
tirate per
ben otto volte. Una cascata di regali colorati e ben incartati cadde
sulle mie
gambe andando a formare una piccola montagna. Ne afferrai uno a caso
cominciandolo a scartare, secondo quanto diceva il bigliettino era da
parte di
Zia Ginny e Zio Harry.
Avrei
compiuto diciassette anni anche l’anno prossimo, si senza
dubbio.
Quella
sarebbe stata una giornata indimenticabile.
-Rosie,
sai già cosa ti regalerà il tuo fidanzato?-
domandò Katie curiosa
-Fidanzato?
Chi?- domandai scioccamente mentre leggevo velocemente la lunga lettera
di
Mamma e Papà che si dicevano dispiaciuti di non poter
passare quest’importante
giorno con me.
-Come
chi! Hai un affascinante ragazzo a fianco e te lo dimentiche pure? Sto
parlando
di Malfoy naturalmente!- esclamò la Grifona
Stupida
di una Katie.
Tu
alla mia festa non
sarai invitata!
-Emm…lui…-
balbettai.
E
adesso cosa mi sarei inventata?
Dominique
udendo quella domanda venne in mio aiuto –Ragazze, si sta
facendo tardi. Sarà
meglio che andiate a prepararvi- disse alzando il tono di voce per far
si che
tutti la sentissero.
Le
mie compagne guardando la sveglia cominciarono a disperdersi per la
stanza ma
continuarono a chiacchierare tra di loro.
-Grazie-
le dissi sillabando il ringraziamento muta
-Di
niente- si avvicinò a me tirandomi per un braccio
–Adesso alzati o faremo anche
noi tardi a lezione-.
Buttai
uno sguardo alla mia divisa che riposava sulla sedia affianco al mio
letto,
quello sarebbe stato l’ultimo giorno che l’avrei
indossata.
James,
Albus e Hugo mi accolsero al tavolo dei Grifondoro tra mille strilli e
mi
misero tra le mani uno scatolo con un enorme fiocco dorato.
-Grazie,
ragazzi!- esclamai scuotendo il pacco –Ma non dovevate!-
-Tutto
per la nostra cuginetta maggiorenne!- disse James sorridendo mentre
Albus mi
riempiva il piatto di bacon e Hugo versava del succo di zucca nel mio
calice.
-Come
mai Malfoy non è ancora venuto a salutarti?- mi chiese mio
fratello osservando
il tavolo dei Serpeverde e individuando una, anzi dovrei dire la testa platinata.
Ma
perché nessuno si faceva gli affari suoi?
-Abbiamo
litigato- risposi inventando di sana pianta.
Furiosamente-
aggiunsi
Non
mi piaceva raccontare bugie, ma loro se lo cercavano.
Proprio
in quel momento un ragazzino, Tassorosso a quanto diceva la divisa, del primo anno si
avvicinò con un enorme mazzo
di rose rosse nella mano destra e poggiandomi quella sinistra sulla
spalla mi
domandò teso -Sei tu Rose Weasley?-
Lo
guardai sorridendo cercando di tranquillizzarlo –Si, sono io-
Sul
suo viso passò un’ondata di sollievo
–Meno male. Il ragazzo che te le manda
–indicò le rose –Mi ha dato solo poche
informazioni per riconoscerti- mi spiegò
mettendomi i fiori fra le braccia
-Quali
sono queste informazioni?- domandò curiosa Dominique che
affianco a me aveva
ascoltato tutto
Il
ragazzino arrossì –Il tuo nome, bella, capelli
rossi e estremamente sexy con un
– e qui la sua faccia sembrò andare a fuoco
–sedere da favola- mormorò
Mia
cugina rise –Descrizione perfetta, non
c’è che dire-
Inarcai
un sopracciglio sospettosa.
Avrei
ucciso Scorpius. Riusciva a mettermi in imbarazzo anche se non era con
me.
-Per caso il ragazzo che ti
ha dato questo
incarico è un Serpeverde?- domandai per sicurezza
Lui
annuì.
Albus
si avvicinò afferrando dalla carta colorata che avvolgeva le
rose un
bigliettino.
-“Per
Rose”- lesse, si portò una mano sotto il mento
assumendo una buffa espressione,
-Vedo che Malfoy sa come farsi perdonare- commento James leggermente
contrariato
-Scorpius-
lo corressi senza pensare mentre guardavo il Tassorosso andare verso il
suo
tavolo.
Ma
perché tutti si rifiutavano categoricamente di pronunciare
il suo nome?
Lo facevi anche tu, ricordi Rose?
Si, ma prima. Adesso era tutto diverso.
Come
mai, Rose?
Perché
ora lo conoscevano.
Risposta
sbagliata
Perché
ora mi era famigliare
Ritenta
Perché
ora era entrato a far parte della mia vita
Gettai
un’occhiata al tavolo dei Serpeverde alla sua ricerca. Lo
individua subito, era
seduto affianco a due ragazzi.
Il
suo sguardo grigio era piantato su di me e sembrava quasi che non
avesse
nessuna intenzione di spostarlo. Sicuramente si era gustato tutta la
scena dal
suo posto.
Lo
osservai sorridendo per ringraziarlo.
Il
suo viso si aprì in un fantastico ghigno mentre mi faceva un
occhiolino.
Quella
giornata era cominciata benissimo e non poteva che finire altrettanto,
se non
meglio.
Una
lettera. Una richiesta. Un gufo che volò via dalla mia
stanza. Lo stesso gufo
che ritorna. Una lettera. Una risposta positiva. Un appuntamento. Con
Scorpius.
-Mmm,
allora è questa la vostra Sala Comune- mi
sussurrò in un orecchio Scorpius per
non farsi sentire.
-Carina.
Bell’ atmosfera- commentò –Sicuramente
da voi fa meno freddo-
Eravamo
nella Torre dei Grifondoro, lui era nascosto sotto il suo mantello
dell’invisibilità e si guardava intorno con
sincero interesse. Volevo che ci
fosse anche lui mentre mi preparavo per la festa, se l’era
meritato, no?
Io
annuì impercettibile, se
qualcuno mi
avesse visto parlare da sola mi avrebbe dato della pazza.
Camminavo
a passo svelto dirigendomi verso le scale che portavano in Dormitorio,
non
volevo mica essere scoperta in presenza di Scorpius o sarebbero stati
guai.
Guai seri.
-Rose!-
trillò Dominique mentre mi veniva incontro per bloccarmi la
strada seguita da
Lily
-Che
ci fai qui, in giro?- mi domandò minacciosa
-Stavo
per andare in Dormitorio- mormorai mentre dentro di me pregavo che
Scorpius non
facesse nulla, neanche il più piccolo movimento.
-Bene,
manca soltanto un’ora e mezzo all’inizio della
festa, perciò eclissati- disse
Dominique minacciosa
-Cristallizzati-
aggiunse Lily con lo stesso tono di voce
Alzai
le mano in segno di resa –D’accordo,
d’accordo. Sparisco!-, finsi di
lamentarmi.
Andai
verso le scale e a metà di esse mi fermai, -Scorpius!-
bisbigliai.
Il
suo viso comparve dal nulla –Mi hai chiamato?-
-Volevo
soltanto accertarmi che fossi ancora qui-
-E
dove dovrei essere, scusa?-
Mi
strinsi nelle spalle –Magari in qualche dormitorio femminile
a spiare-
Lui
schioccò la lingua quasi fosse schifato da
quell’idea.
-Beh,
ora torna sotto il mantello. E seguimi-
Misi
un braccio sotto il mantello prendendolo per mano mentre con
l’altra aprii la
porta trascinandolo dentro.
-Scorpi…-
cominciai per poi bloccarmi subito. Credevo di trovare la stanza vuota
invece
vi erano Katie, Claire e Karen in intimo e vari vestitini colorati
sparsi sui
letti.
-Rose!
Ma indossi ancora la divisa?-
-Ehm-
mormorai –Sono venuta proprio per cambiarmi. Dominique vi
aspetta di sotto tra
cinque minuti- inventai.
Prima
me le toglievo d’avanti meglio era.
-Si,
ci vestiamo e scendiamo!- squittirono insieme
Sentii
la presenza di Scorpius a pochi centimetri da me, si stava godendo lo
spettacolo.
Senza
farmi notare gli lanciai un’occhiataccia –Beh, io
vado a fare una doccia- dissi
cancellando in pochi passi li distanza tra me e il bagno. Una volta
dentro mi
chiusi la porta alle spalle. Scorpius si tolse il mantello
dell’invisibilità
con un ghigno- maniaco stampato in faccia.
-La
moretta ha proprio un bel sedere- affermò
In
tutta risposta alzai gli occhi al cielo –E’ Karen,
ma è già fidanzata-
-Non
sono un tipo geloso- assicurò spiritoso, poi assunse una
aria pensosa –Credo
che potrei anche accontentarmi della bionda-
Finsi
di ridere –Bella battuta- dissi sarcastica
-ROSE!
Noi scendiamo per dare una mano! Mi raccomando alle 20.00 devi stare in
Sala
Comune. Sii puntuale!- urlò Katie dall’altra stanza
-Si,
ci vediamo fra poco!- risposi.
Abbassai
la maniglia e mi diressi verso l’armadio alla ricerca del
vestito giusto per la
serata, subito seguita da Scorpius.
Aprii
le ante, piegandomi per poi metterci quasi la testa dentro, presi tra
le mani
una manciata di abiti e cominciai a lanciargli su Scorpius.
-Poggiali
sul letto- dissi riemergendo dall’armadio con altri
indumenti, -Ora gli
indosserò uno per uno e tu mi dirai con quale sto meglio-
gli spiegai
-Metti
questo- disse sicuro indicando il vestito rosso che la settimana scorsa
avevamo
comprato nella nostra giornata di shopping
Lo
guardai scuotendo il capo.
-E’
il più bello-
-Lo
so. E so anche che è il tuo preferito- aggiunsi anticipandolo
-E’
perfetto-
-E
proprio per questo che non voglio indossarlo stasera. Ho come la
sensazione che
mi servirà per una giornata importante-
-Più
importante di questa?-
Annuì
–Si, lo dice il mio sesto senso. Sarà la chiave di
qualcosa-
-Meno
male che il pazzo sono io-
Alzai
le spalle –Lo sei anche tu, è per questo che
andiamo così d’accordo- ribattei.
–Allora provo questo, questo e anche questo- decisi prendendo
tre abiti e
correndo verso il bagno.
Uscii
scalza pochi istanti dopo con il primo vestito: era
blu notte, arrivava all’altezza del
ginocchio, con le maniche leggermente a palloncino e vari ricami
più scuri
sulla vita.
Feci
una breve sfilata d’avanti a Scorpius, che mi
osservò indeciso per poi scuotere
il capo.
-Non
ci siamo- fu il suo giudizio.
Ritornai
in bagno mi cambia velocemente per poi ripetere la scena. Questa volta
avevo
messo un tubino senza maniche bianco, con un cinta del medesimo colore
sotto il
seno con un copri spalle argentato. Anche questo fu scartato con un
gesto del
capo.
E
riprovai ancora con un abito verde smeraldo con le maniche leggermente
più
larghe che si legava da dietro il collo, il corpetto era di raso con
dei fiori
vicino i bordi.
Un
altro rifiuto.
Scossi
il capo alzando gli occhi al cielo.
-Scorpius!-
lo rimbeccai –Non siamo qui per giocare-
-Per
cercare la perfezione ci vuole tempo- ribatté
Sconfitta
come al solito ne indossai in altro, rosa antico, che dalla vita in
giù si
allargava con delle balze di piazzo
e ricami
vari. Anche questo fu
scartato.
-Fa
a pugni con il colore dei tuoi capelli-
Poi
fu la volta di un vestitino carinissimo perlato con dei disegni grigi e
uno
scollatura a barca, la gonna era molto corta d’avanti mentre
di dietro si
allungava in uno strascico non molto lungo, lo presi tra le mani e mi
atteggia
da diva sbattendo le ciglia e facendo giravolte.
-Questo
non l’hai mica comprato con me- affermò lui
-Lo
so, l’ho acquistato quest’estate con mia zia-
risposi
-Brucialo-
Gli
feci una linguaccia e tornai a cambiarmi.
-Questo
è quello giusto!- disse euforico mentre applaudiva
Lo
osservai sospettosa –Non stai scherzando vero?-
-No.
E’ perfetto! Sembra esser stato cucito per te-
-Grazie!-
esclamai ringraziandolo finalmente contenta
-Dove
hai le scarpe?-
-Non
so- mormorai indecisa –Guarda sotto il letto oppure infondo
l’armadio-
Lo
lasciai alla sua ricerca mentre io mi avvicinai allo specchio per
osservarmi.
Mi stava benissimo, come sempre Scorpius aveva ragione. Nero
–un colore che non
stonava -, cadeva liscio sopra il mio corpo snello, lasciando scoperto
qualche
centimetro di gamba appena sopra il ginocchio, vi era una fascia di
brillantini
argentati leggermente arricciata che mi stringeva sotto il seno mentre
la
schiena era lasciata completamente nuda da un profondo scollo.
-Non
sarà troppo?- domandai dubbiosa, -Mi sento nuda!-
Scorpius
mi si avvicinò scuotendo il capo e porgendomi delle
decolté nere con dei
brillantini argentati sopra che provocavano uno strano gioco di luce,
il tacco
era di circa otto centimetri – per fortuna, non sarei
riuscita a sopportare un
dodici-.
-Starai
una favola. Vai a finire di prepararti, ti aspetto qui. Dobbiamo
parlare-
Forse
sarebbe stato meglio
se non mi avesse aspettato, non ero pronta alle sue parole.
Tornai
in bagno di corsa, mancava poco più di mezzora alla mia
festa dovevo sbrigarmi
se volevo arrivare puntuale. Mi spruzzai il viso con l’acqua
fredda e lavai denti
più volte fino a farmi sanguinare le gengive.
Mi
osservai attentamente nel grande specchio che troneggiava in bagno. Presi i vari
trucchi sparsi per la
stanza e comincia a truccarmi. Prima un tocco di fondotinta per rendere
la
pelle più compatta, poi passai la matita nera sotto gli
occhi –eh si, ero
fissata con il nero. Mi era sempre piaciuto, credevo fosse sensuale-,
tracciai
sopra le palpebre una precisa linea di eye-liner poi
l’ombretto argentato e lo
sfumai leggermente intorno al contorno degli occhi aggiungendo dei
brillantini
dello stesso colore e per finire diedi più volume alle
ciglia usando il
mascara.
Passai
ai capelli, il compito più arduo.
Avrei
potuto mettere un cerchietto come facevo di solito e finirla li.
Tentai
a lisciarli ma non mi piacevo per nulla, perciò provai a
legarli in una stretta
crocchia sopra la testa. Troppo elegante, mi invecchiava. Dopo vari
tentativi
decisi di arricciarli in boccoli elaborati.
Infine
calzai le scarpe, avevo cercato di far arrivare il più tardi
possibile quel
momento.
Mi
osservai allo specchio nuovamente per ammirare l’opera
completa. Dalle mia
labbra sfuggi involontariamente un –Wow-.
Non
potei fare a meno di rimanere piacevolmente sorpresa da quel risultato,
mi complimentai
con me stessa, avevo fatto un ottimo lavoro.
Forza
Rose, vai a
riprenderti il tuo uomo
Feci
un profondo respiro e aprì la porta andando
nell’altra stanza da Scorpius.
Il
biondastro sedeva affianco al mio baule aperto con in mano un quaderno.
Non
si accorse della mia presenza, mi avvicinai di più a lui per
coglierlo di
sorpresa…ma era stato lui a farmela a me.
-MALFOY!
Quello è il mio diario personale!- urlai furiosa
strappandoglielo dalle mani e
stringendomelo al petto.
Lui
alza lo sguardo su di me, rimanendo a bocca aperta –Cazzo,
Rose. Sei bellissima!-
esclamò colpito.
-Non
cambiare argomento! Stavi curiosando tra le mie cose!-
-E
che sarà mai!-
-Si
chiama “diario personale” perché
è personale,
Scorpius-
-Avevo
appena iniziato- mi assicurò
–C’è qualcosa che mi nascondi?- mi
domandò
-Sono
fatti miei!- ringhiai –Hai appena violato il mio diritto alla
privacy!-
-Oh
Merlino. Privacy! Non lo farò più! Sono
perdonato?-
Feci
finta di pensarci su, era impossibile avercela con lui. Cavolo.
-Soltanto
se continui a riempirmi di complimenti. Mi piace quando lo fai-
sentenziai
seria
Alzò
gli occhi al cielo, -Sei vanitosa da far schifo- mi prese in giro
-Io?
Senti chi parla!-
-Okok-
alzò le mani in segno di resa –Non mi va di
discutere-, passa il suo sguardo
languidamente su di me –Sei uno schianto!- esclamò
cominciando a ridere
mentre si sedeva comodamente sul
letto.
-Ecco,
così già va meglio- mormorai unendomi alla sua
risata
Gettai
un’occhiata alla sveglia –Fra dieci minuti devo
scendere- gli comunicai
sedendomi su di lui e
incrociando le
gambe.
Lui
annuì distrattamente guardandomi.
-Perché
non scappi a cambiarti? Dai, vieni alla festa- lo pregai
La
sua compagnia non poteva che farmi bene.
-Tutto
dipenderà dalla tua risposta, Rose- mi disse.
-Beh,
fammi la domanda allora- risposi sorridendo.
I
suoi occhi bruciavano ipnotici, delicatamente mi portò un
riccio dietro l’orecchio
sfiorandomi il viso.
Lo
vidi prendere un bel respiro, era la prima volta che lo vedevo
così teso.
-Su,
dimmi- lo incitai curiosa passandogli le braccia intorno al collo e
stringendolo a me
-Rose,
lascia perdere Thomas. Dimenticalo-
-Cos…dic…-mormorai
stupidamente
-Rose-
ripeté –Fallo per me-
Continuai
a guardarlo confusa.
Cosa
significavano quelle parole?
-Mi sono innamorato di te-
Ragazzuole
xD!
Ed ecco arrivato il momento
della verità! Cosa risponderà Rose? Quale
sarà la reazione di Scorpius? Non vi
resta che seguirmi per scoprirlo.
Ariadne:
Grazie
per i complimenti^^! Si, lo so. E’ un
errore che faccio spesso. Soltanto che scrivo velocemente e poi non
torno a
leggere. Mi imbroglio soprattutto quando scrivo i pensieri di Rose.
Questa
volta ho fatto attenzione, spero di averli azzeccati. Grazie per la
recensione.
Sbrodolina:
Grazie grazie per le tue parole! Mi fanno molto piacere.
Beh come hai potuto vedere da questo capitolo Scorpius dirà
la verità a Rose,
ma ti anticipo che la risposta di Rose non è delle migliori.
ElseW:
Adoro
le tue recensioni xD, mi fanno troppo
ridere! Sono del tuo stesso parere: Scorpius e Rose non devono essere
le
fotocopie dei genitori. E proprio per questo che mi pace
“usare” i personaggi
della nuova generazione perché non sono costretta a seguire
i caratteri
originali xD. Mi dispiace ma Thomas tornerà! E
sarà un gran bel problema per
Scorpius. Che ne pensi del capitolo?
Tanny:
Come hai letto Scorpius ha rivelato i suoi
sentimenti a Rose, e lei non la prenderà molto bene ^^
Davia:
Wow!
Ti ritrovo anche qui, che bello xD beh certo sono sempre figli di Draco
*.* e
Hermione! Grazie per la recensione!
E
da dire che ho scritto questo capitolo ascoltando solo ed
esclusivamente
la canzone di Valerio Scanu “Per tutte le volte
che”, minimo trenta volte xD.
Ma mi piace troppo! Io sono una delle persone che lo hanno votato
cinque volte
il giorno della finale xD quindi se è uscito un
po’ troppo schifoso è colpa sua
xD.
Alla
prossima e lasciatemi una recensione, se vi va!
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Rimaniamo amici, Scorpius! ***
Parlami d’Amore
I
just wanna show you
she don’t even know you
she’s never gonna love you like I want to
and you just see right through me
but if you only knew me
we could be a beautiful miracle unbelievable,
instead
I’m just invisible.
T.
Swift, Invisible
No,
stop!
Non
avevo ben capito cosa intendesse. Voleva davvero che io lasciassi
perdere
Thomas per lui?
Era
davvero innamorato di me? E da quanto tempo? Come avevo fatto a non
accorgermi
di nulla? Mai, e dico mai, avrei immaginato che una cosa simile potesse
accadere.
-Non
è possibile…- mormorai mentre scioglievo
l’abbraccio e mi alzavo in piedi,
sconcertata dalle sue parole. E dalla mia idiozia.
-Come
è potuto succedere?- gli domandai stupidamente, -Ti prego,
dimmi che è tutto
uno scherzo!-
Lo
vidi scuotere il capo e avvicinarsi a me, -Cosa importa? E’
accaduto e basta-
E’
un sogno…un brutto, orrendo incubo provocato dallo stress di
questi giorni.
-Importa
a me- ribattei cominciando a mordicchiarmi il labbro inferiore.
E
addio lucidalabbra!
-Devo
sapere dove ho sbagliato- continuai
-Dove
hai sbagliato?- ripeté la mia frase confuso e leggermente
accigliato –Io ti
dico che sono innamorato di te, e tutto quello che hai da dirmi
è questo? E per
di più mi chiedi se tutto questo è uno scherzo?-
-Io
credo…- mi sforzai di trovare le parole adatte per esprimere
al meglio ciò che
pensavo. La situazione stava peggiorando di minuto in minuto. La sua
rabbia e
il tono di voce erano proporzionali ai battiti cardiaci del mio cuore,
che
martellava come impazzito in petto.
Cercai
di sorridere –Scorpius forse hai preso un
abbaglio…-
Il
suo viso divenne serio troppo velocemente. Si stava alterando.
–Che vuoi dire
con questo?-
-Penso
di avertelo spiegato qualche giorno fa…noi siamo soltanto amici-
-E
proprio questo che ti sto chiedendo…perché non
possiamo essere qualcosa di
più?-
Il
concetto era molto semplice: fino a prova contraria io amavo Thomas non
lui.
-Perché…-non
riuscii ad andare avanti.
Scorpius
prese il mio viso tra le mani, le sue mani erano fredde e lasciarono
una strana
sensazione sulla mia pelle accaldata.
-Non esiste un uomo che non possa essere
conquistato ricordi, Rose?-
E
certo che ricordavo, adesso avevo la prova che quella dannata frase era
verissima!
Non
mi mossi di un millimetro rimanendo in quella posizione. Non volevo
fare altri
guai perciò mi limitai ad annuire.
-Credevo
che il mio comportamento negli ultimi giorni ti avesse fatto capire
quali sono
i veri sentimenti che io provo nei tuoi confronti. I baci a colazione,
a
pranzo, a cena e perfino quello della buonanotte! Secondo te quante
ragazze
possono vantare di aver ricevuto un mazzo di fiori per il loro
compleanno, da
me?- domandò lasciando cadere le braccia sui fianchi, poi si
allontanò. Per un
attimo mi parve di vedere un’espressione triste. Oppure era
ferita? Ma così
come era comparsa andò via.
Alzai
le spalle.
-La
risposta è semplice, Rose. Nessun’altra oltre a
te! Non sono il tipo che regala
sorrisi, gentilezze e carinerie varie se non prova qualcosa verso chi
li fa! Un
sentimento vero!-
Ero
senza parole, mi aveva stupito, basita.
Io
non desideravo una storia con lui, il mio obiettivo era soltanto uno.
Non
volevo il suo amore ma nello stesso tempo non avevo nessuna intenzione
di farlo
soffrire.
Continuavo
a tacere.
-Rose,
vuoi diventare la mia ragazza?-
Ecco
la domando ufficiale!
Perché
il suono di queste parole mi fece rabbrividire? Mica era una proposta
di
matrimonio….era cento volte peggio.
Il
suo sguardo grigio era fisso su di me, in attesa di una risposta. Una
risposta
che non gli sarebbe piaciuta. Affatto.
-
Ti farei soltanto del male, Scorpius!-
-Cosa
nei sai di quello che mi potrebbe far male?-
-Io…-
-E’
un no, Rose?-
Voce
decisa.
-Si,
Scorpius è un no. Io non posso. Non credo sia giusto dirti
di si, ne soffriremo
entrambi. Tu perché
staresti con una
ragazza che non prova altro che profondo affetto per te, semplice
amicizia. Io trascorrerei le mie
giornate con i
sensi di colpa perché saprò di non darti quello
che davvero meriti-
-Questa
non mi era mai successa, io rifiutato per un Grifondoro?-
-Non
è questioni di Case, Scorpius! Non metterla su questo piano,
per favore!-
Il
suo orgoglio cominciava
a svegliarsi.
Mi
voltò le spalle, mentre i miei occhi divennero lucidi. Cazzo.
-Scorpius-
lo chiamai flebile, avvicinandomi a lui per prendergli una mano
–Mi dispiace-
-Non
voglio la tua compassione- sibilò freddo scostandosi
scontroso. I suoi occhi
incontrarono i miei. Mai, mi aveva rivolto uno sguardo come quello.
Tutta la
dolcezza di qualche minuto fa era scomparsa con un puff.
-Non
si tratta di compassione!-
-Abbiamo
chiuso, Weasley-
Cosa,
cosa, cosa? Non era possibile, stava esagerando.
-Che
significa questo? Non puoi essere così bambino da non capire
che non posso
costringermi ad amarti!-
-Me
ne vado. Passami il mantello- mi ordinò frettoloso
–Non ho più voglia di
continuare questa futile conversazione-
Io
mi avvicinai al letto, presi il mantello tra le mani e me lo strinsi
forte al
petto.
-Prima
dobbiamo chiarire, poi potrai andartene-
-Non
c’è niente da chiarire!-
-Si
invece! Dobbiamo parlare!-
-Cosa
vuoi che ti dica,Weasley?-, il mio cuore perse un battito, non poteva
tornare al
cognome.
-Rose-
lo corressi –Rimaniamo amici. E’ soltanto
un’infatuazione, potrò aiutarti a
fartela passare. Sono così piena di difetti che neanche
immagini, scapperesti a
gambe levate se soltanto li conoscessi!-.
Ormai
parlavo a vanvera. Dicevo tutto ciò che mi passava per la
mente.
-Non
capisci? Non me ne frega un cazzo di essere tuo amico! Non riuscirei
mai a
sopportarlo! Ora restituiscimi quel mantello-
Lo
nascosi dietro la schiena come una bambina fa con un giocattolo, -No!-
-Weasley,
non costringermi a lanciarti una fattura-
-Fallo!
Vediamo se ne hai il coraggio- lo provocai
Quella
discussione non poteva portarci da nessuna parte, lo sapevo. Ma stavo
cercando
di prendere tempo.
Lo
vidi tirare fuori la bacchetta dalla tasca dei pantaloni –per
un attimo pensai
davvero che ma lanciasse contro un incantesimo- poi con un sussurro
appellò il
mantello dell’invisibilità, si avvicinò
in pochi passi alla porta, poggiò una
mano sulla maniglia per poi rivolgermi un ultimo sguardo, questa volta
sprezzante.
-Da
in questo momento in poi, noi due siamo degli estranei-
-No!-
esclamai scuotendo la testa
-Buon
compleanno, Weasley- e dicendo questo si coprì con il
mantello per poi sbattere
la porta alle spalle che si chiuse con un tonfo.
Volevo
seguirlo, ma le mie gambe erano inchiodate al pavimento. Era davvero
successo
tutto questo? Ancora non riuscivo a capacitarmene. Gettai
un’occhiata alla
sveglia, rimanendo sempre immobile, le venti erano passata da circa
dieci
minuti. Dovevo sbrigarmi o Dominique avrebbe dato di matto. Adesso che
facevo
attenzione la musica della Sala Comune poteva sentirsi sin da qui.
Combattevo
contro le lacrime –come avevo fatto ad affezionarmi
così tanto a lui?- non
sopportavo di fargli del male: era come se tra noi ci fosse uno strano
legame e
il suo dolore provocasse il mio di conseguenza.
Entrai
un attimo in bagno per darmi una sistemata, mentre correggevo la matita
leggermente sbavata il mio cervello non faceva altro che ricordarmi di
Scorpius.
Ma
poi, come se si fosse svegliata, la parte più egoista di me
fece capolino nella
mia testa.
Scorpius
mi aveva trattato in quel modo, mi aveva fatto passare dalla parte del
torto
mentre mi ero comportato benissimo. Avevo dosato le parole cercando di
non
farlo soffrire, ma lui se n’era fregato di me e dei miei
sentimenti decidendo
di chiudere qui. Quale colpa potevo avere, io? Quella di non essermi
innamorata
di lui? Mica potevo comandare i sentimenti a mio, e a suo,
piacimento!
Lo
mandai a quel paese e con fare deciso scesi le scale dei Dormitori,
cancellando
Scorpius dalla mia testa. Me ne sarei occupata domani. Ora dovevo
pensare a me
stessa. Ero egoista? Probabile.
A
metà scale incontrai Dominique mentre saliva da me per
avvertirmi che tutto era
pronto.
Il
vestitino senza maniche grigio che indossava, le cadeva splendidamente
sui
fianchi, una collana di perle dello stesso colore si intravedeva tra i
lisci
capelli biondi.
-Scusa
il ritar…-, non riuscii a finire la frase: un suo grido mi
interruppe.
-Oh
Merlino! Rose, ma che hai fatto?- mi domandò mentre
continuavamo a scendere.
Mi
guardai l’abito preoccupata, -Perché? Sono sporca
da qualche parte?-
-Sei
bellissima!- trillò
-Oh,
grazie!-
Se
me lo diceva lei potevo stare tranquilla.
-Quando
l’hai comprato questo vestito?-
-Ehm…
con Mamma, prima che iniziasse il nuovo anno-
-E
quel trucco? E i capelli? E i TACCHI? Qui c’è
sotto qualcosa!-
Arrossii,
-Ho deciso di cambiare-
-
Hai deciso di cambiare il tuo modo di vestire, per lui?-
mi domandò senza inutili giri di parole.
Non
era difficile capire a chi alludesse.
Ve
l’avevo già detto che ho una cugina troppo
intelligente, no?
-Si…-
le confessai
La
vidi alzare gli occhi, a lei Thomas non era mai piaciuto.
-Spero
soltanto che un giorno non te ne pentirai…-
Scossi
il capo –Lo amo, Dominique. Ho fatto la scelta giusta-
-Potevi
almeno chiedermi aiuto!- disse fingendosi offesa
Feci
un sospiro triste, -Ti racconterò poi…-
–Su
allora, andiamo a divertirci!- esclamò mentre mi prendeva
per mano,
trascinandomi giù per le rimanenti scale, -Alla console
troverai una sorpresa-.
Quando
vidi la Sala Comune, non potei che non rimanere sconcertata.
-Sei
un genio!-
-No-
mi corresse –Siamo noi Weasley a essere dei geni. Abbiamo
lavorato tutti
insieme-
La
stanza –già piena- era illuminata da luci
psichedeliche che cambiavano colore
velocemente, colorando i visi degli invitati. Sugli arazzi che
arredavano la
stanza erano stati appesi vari striscioni con su degli auguri e varie
frasi
simpatiche nei miei confronti. Parecchi palloncini dorati volavano di
qua e di
la tra le persone –il numero 17 era stato scritto su ognuno
di essi-. Vicino al
camino, al posto delle vecchie poltrone, vi erano due lunghi tavoli
coperti da
una tovaglia rossa, il primo per il ricco buffet mentre il secondo era
per gli
alcoolici –questo era il più pieno-. Per
magia, a intervalli regolari, coriandoli colorati cadevano dal
soffitto. Il
resto dei mobili era stato sgombrato per far spazio alla pista da ballo
che
occupava metà sala. Accanto all’entrata,
leggermente rialzato vi era un grande
stereo, al quale erano collegate delle casse enormi, che sparava musica
assordante.
-Io
vado a dare un’occhiata in giro e a controllare gli
incantesimi di protezione,
non vorrei che qualcuno ci scoprisse- mi informò Dominique
mentre si toglieva
dai capelli alcune stelle filanti, -James si sta occupando dei drink
con
l’aiuto di Albus mentre Roxanne e Hugo tengono sotto
controllo il tavolo del
cibo. Sparsi per la stanza dovresti trovare gli altri-
Allungai
il collo per vedere “la sorpresa” di cui aveva
parlato Dominique, quando lo vidi
non riuscivo a credere ai miei
occhi. Thomas si era calato nelle vesti del dj, soltanto una cuffia
sull’orecchio, mentre armeggiava con i C.D., mixando vari
pezzi musicali
insieme.
All’improvviso
fui invasa dalle mia compagne di stanza che dopo avermi riempito di
complimenti
mi trascinarono in pista.
Ballavo
seguendo il ritmo, finalmente sentivo la musica parte integrante di me.
Alcuni
ragazzi si avvicinarono e con la scusa del “Rose! Tanti
auguri!” cominciavano a
muoversi intorno, sempre più vicini. Mi piaceva sentirmi
desiderata.
Uno
dei ragazzi –Marcus Pool, cacciatore della nostra squadra di
Quiddich- poggiò
le mani sui miei fianchi accostandomi a lui, a un mio sorriso
ammiccante prese
coraggio chiedendomi di prendere un cocktail con lui. Accettai, tanto
valeva
far le cose per bene.
Ci
avvicinammo al tavolo dei drink qui James si stava dando un gran da
fare –dove
aveva imparato a preparargli?-.
-Ehi
Rose! Grande festa, eh? Prendi questo!- esclamò ficcandomi
in mano un bicchiere
dal quale traspariva un liquido
rosso.
-Posso
fidarmi?- gli domandai alzando la voce cominciando a giocherellare con
la
cannuccia.
Mio
cugino annuì –E’ una ricetta segreta-
Marcus
prese il suo drink e passandomi una mano intorno i fianchi mi
accompagnò vicino
uno dei tanti puff dorati che riempivano la stanza ai lati.
-Poso
farti una domanda?- mi chiese teso
Annuii
in attesa.
-Dove
hai lasciato Malfoy? Sai, so che è un tipo parecchio geloso.
Non voglio
rischiare di perder un arto-
-Ah…-.
Perché l’argomento Scorpius saltava sempre fuori?.
–Ci siamo lasciati-
-Ho
capito, ma l’hai lasciato tu?-
Oh
cielo! Quante spiegazione sula mia vita privata!
-Di
comune accordo- specificai
Il
suo volto si rilassò –Ah, bene- disse, cominciando
a parlare.
La
musica si abbassò mentre Dominique e Albus si avvicinarono
alla consolle.
Dominique cominciò a parlare, la voce
magicamente amplificata
sul momento, -Bene, ragazzi prima di dar inizio alla vera e proprio
festa
facciamo gli auguri alla nostra festeggiata! ROSE!-
Le
mie guancie cominciarono ad andare a fuoco. Non ero pronta alla
vergogna
pubblica. Lo sguardo degli invitati vagò per la stanza per
poi fermarsi su di
me.
-Dai
Rose- urlò Albus guardandomi –Avvicinati-
Scossi
il capo.
-Non
fare la timida!-
Mi
rimangiai tutto quello che avevo detto su Dominique: non era
intelligente! Ed
io la odiavo!
Improvvisamente,
alcuni ragazzi mi accerchiarono ridendo mentre mi prendevano tra le
loro
braccia muscolose di peso, si fecero spazio tra i miei compagni
urlanti.
Inutili furono le mie proteste per farmi scendere da lì -il
vestito tendeva a
sollevarsi-, fui portata sconfitta vicino ai miei cugini. Leggermente
barcollante, tornai con i piedi per terra ignorando completamente lo
sguardo di
Thomas. Dominique e Albus mi sorrisero per poi cominciare a cantare
–Tanti
auguri a teee…- subito seguiti dagli altri. A fine
canzoncina scoppiarono tutti
in un applauso, mi avvicinai all’orecchio di Dominique per
sussurrarle –Quanto
li hai pagati?-
Lei
scoppiò a ridere –Hai mai sentito qualcuno che
rifiuta l’invito ad una festa
dove la presenza di cibo e alcoolici a volontà è
assicurata?-
-Oggi
non è sabato! Domani abbiamo lezione!-
Albus
si avvicinò a me –Avanti Rose, non essere noiosa!
Di qualche parola…poi potrai
fare quello che vorrai! Anche andartene via!-
-Merlino,
Albus! No- mi lamentai dandogli uno scappellotto dietro la testa.
Incurante
dei miei rifiuti, tirò fuori dalla tasca dei jeans la
bacchetta e sfiorandomi
la gola sussurrò qualcosa amplificando la mia voce. Bene.
Gli
lancia uno sguardo d’odio puro –Allora, ragazzi!
Grazie di essere qui. E
DIVERTITEVI! -, detto questo annullai l’incantesimo e
baciando sulle guancie
sia Albus che Dominique per ringraziarli mi allontanai velocemente da
lì,
mentre la musica ricominciava più forte di prima. Marcus nel
frattempo si era
avvicinato a me invitandomi a ballare. Con la coda
dell’occhio vidi Thomas
liberarsi dalla cuffie, abbandonare la sua postazione e venire nella
mia
direzione. Gli diedi le spalle sorridendo. Marcus mi prese la mano
intenzionato
a tornare in pista.
-Posso
dare gli auguri alla festeggiata?-
Ebbi
un tuffo al cuore quando sentii quella voce. Mi sembrò dolce
e melodiosa.
-Ciao
Thomas- lo salutai
Lui
rivolse uno sguardo a Marcus, -Mi dispiace, ma la signorina
trascorrerà il
resto della serata con me- annunciò, poi mi rivolse uno
sguardo –Sempre se lo
vuole-
Nessun
attimo di esitazione –Certo che lo voglio. Mi dispiace Marcus-
Il
ragazzo mi osservò sconcertato poi recuperò
subito alzando le spalle e
mischiandosi tra la folla.
-Vieni
con me- disse lui
Non mi diede il tempo di
rispondere. Mi strinse
per mano e mi trascinò via da tutta quella gente, dalle
braccia alzate che si
muovevano a tempo, dai ragazzi che chiacchieravano seduti, semplici
simpatie
che decidevano di darsi una possibilità in più o
come nel loro caso un amore
non finito che rinasceva. Lo guardai mentre mi lasciavo portare fuori
da quella
sala, di colpo lontani dagli altri, sotto lo sguardo divertito di Lily,
sotto
quello sognante di Roxanne. Mi accorsi di ridere di questo, di esserne
felice.
Ciao!
Ecco qua il capitolo clou xD
Parto
nel dire che questo capitolo non mi convince più di tanto.
Dopo averlo scritto l’ho riletto e modificato i punti che non
mi
soddisfacevano. Ma qualche dubbio ce l’ho
ancora…soprattutto nella parte della
discussione tra Rose e Scorpius. Mah ù.ù. Lui
credeva che dopo quei suoi
comportamenti così dolce Rose avesse cambiato idea.
La
storia sta giungendo a termine due massimo tre capitoli ^^.
Ringrazio
le 31 & 58 persone che hanno messo la storia nei
preferiti e nei seguiti.
Grazie
a chi ha recensito:
ElseW:
Ciao! Ti ha interrogato in fisica alla fine xD? Mi dispiace
ma no posso esaudire il tuo desiderio…Thomas è
più vivo che mai, pronto a
romperci le scatoline xD. Grazie per la tua divertente recensione^^.
Kiss
Cinderella:
Anche a me piacciono le Draco/Hermione, sono così carini
*.*. Grazie per avermi lasciato questa recensione, spero che il
capitolo non ti
abbia deluso. Kiss
Kokylinda2:
Oddio, grazie davvero per i complimenti!! Mi fa piacere
sapere questo! Ecco l’altra parte del capitolo, come hai
potuto vedere Rose è
un po’ “fessacchiotta” xD. Kiss
Sbrodolina:
Puntuale come al solito, grazie xD. Mi piace pensare che
Scorpius sia dolce e gentile con le persone a lui care, ma come tutti
ha un
orgoglio e quindi la sua reazione non è delle migliori
quando capisce di essere
rifiutato. Kiss
Chiara96:
Ciao! Beh grazie per la recensione! Ecco “la seconda
parte”
della rivelazione di Scorpius…spero ti sia piaciuta. Kiss
Nan96:
Aggiornato abbastanza presto? Credo di si. Ecco la risposta
di Rose, non penso sia quella che desideravi xD Kiss
Piccola_Hermione2:
Fai tutta la pubblicità che vuoi! Peccato che io
non possa leggere le tue fiction a causa del rating! Grazie per i
complimenti,
sapere quello che mi hai detto mi fa sentire realizzata, ahahah xD. Kiss
Ariadne:
Ahahah, beh è il fascino dei Malfoy xD, non so
perché ma a
me Draco è sempre piaciuto così come il figlio!
Prima o poi otterrà ciò che
vuole, non preoccuparti xD. Kiss
Non
mi resta che dire alla prossima e se volete recensite.
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Sono come tu mi vuoi, Thomas ***
Parlami
d’Amore
Aprii
di malavoglia gli occhi a causa di qualche raggio solare che dispettoso
filtrava dalla finestra, finendomi dritto sul viso. Strano, nel mio
dormitorio
il Sole se non era mezzogiorno non compariva. Cercai di girarmi sul
lato
sinistro ma non ci riuscii, rendendomi conto che questo effettivamente
non era
il mio dormitorio ma quello di
Thomas. Sorrisi istintivamente. Il suo braccio sinistro mi circondava
stretto
la vita mentre quello destro per tutta la notte mi aveva fatto da
cuscino, il
suo viso era tra i miei capelli. I nostri corpi erano stretti
l’uno contro
l’altro, le gambe intrecciate. Era bello provare quella
piacevole sensazione di
calore, mi mancava. Senza dubbio, avevo appena trascorso uno dei
compleanni più
belli della mia vita. Dopo aver fatto un incantesimo alla porta del suo
dormitorio per evitare intrusioni da parte dei suoi compagni di stanza,
abbiamo…anzi, ha tentato di parlarmi, di farsi perdonare. Ma
i suoi tentativi
furono inutili, discutere con lui era uno degli ultimi problemi che in
quel
momento mi ponevo. Dopo aver fatto l’amore si era
addormentato, ed io ero
rimasta sveglia per parecchio tempo a pensare, la testa sul suo petto,
cullata
dal suo respiro lento. Perdendomi nel guardare quella bocca,
leggermente
schiusa, che fino a qualche minuto fa mi baciava dandomi sensazioni che
ormai
non ricordavo più.
Sarei
rimasta così tutto il giorno peccato che le lezioni mi
attendevano. Facendo
attenzione cercai di spostarmi da lui, senza svegliarlo. Sarei passata
un
attimo dal bagno per darmi una sistemata poi via a cambiarmi.
Mi
sedetti sul letto, le coperte mi scivolarono via mentre un brivido di
freddo mi
attraversò la schiena, diedi una rapida occhiata alla stanza
per individuare i
miei vestiti.
-Ehi!
Dove scappi?-
Voltai
il viso nella sua direzione, piegandolo di lato –Devo andare-
La
sua mano raggiunse la mia intrappolandola, -Tu non vai da nessuna
parte- disse
deciso mentre con forza mi fece stendere su di lui.
-Rimani
con me, oggi niente lezione- continuò stringendomi di
più a se –D’accordo?-.
Lo
fissai negli occhi, avevano qualcosa di strano. Sulla pupilla non
mancavano per
caso le due screziature blu chiaro? Erano scomparse?, mi domandi
stupidamente.
Come mai il grigio era stato sostituito da un comunissimo marrone
chiaro?
-Rose?-
La
voce ebbe la forza di riportarmi alla realtà. Scossi il capo
lentamente, quello
era Thomas mica…Scorpius!
Dormire
poco mi faceva male, dovevo ricordarmelo.
-No,
dobbiamo andare a lezione!- mi ripresi -Avremo tanto di quel tempo da
passare
insieme…- gli dissi cercando di convincerlo. Ma allora
perché nella mia voce
era comparsa una piccola nota di disperazione?
Lui
sbuffò –Va bene-, poi avvicinò la sua
bocca alla mia cominciando a
mordicchiarmi il labbro inferiore. Baciava meravigliosamente bene,
tranquillo e
morbido. Continuò a giocare con le mie labbra,
succhiandomele, attirandole
verso di se.
Mi
staccai -E’ tardi- lo liquidai per poi svicolare dalla sua
stretta. Mi alzai dal
letto seminuda per raccogliere i vestiti seminati per la stanza.
Si
sedette, portandosi le braccia dietro la testa per poi poggiarsi contro
la
testata in ferro del letto.
-Sei
bellissima…-
-
Grazie…- gli sorrisi timidamente. Perchè quel
complimento non provocava in me
le sensazioni che doveva? Eppure era quello che volevo, no? Sentirmi
desiderata
da lui. Adesso che lo avevo ottenuto perché non gongolavo
come avrei dovuto
fare? Come era naturale che fosse.
Guardai
il suo braccio sinistro con attenzione –Che fine ha fatto il
tatuaggio?-
domandai stupita
-Tatuaggio?
Non ne ho mai fatto uno, Rose- rispose se possibile ancora
più meravigliato di
me.
Oddio,
stavo diventando pazza? Il ricordo di Scorpius non faceva altro che
perseguitarmi!
Mi
portai una mano tra i capelli scombinandoli maggiormente
–Emm…-mormorai
improvvisamente imbarazzata –Mi sono imbrogliata, scusa-
Lui
inarcò una sopracciglia scura –Ti sei
imbrogliata…-ripeté sospettoso –E con
chi?-
Indossai
il vestito con una certa fretta, volevo andare via da quella stanza. La
confusione totale regnava sovrana nella mia testa…e il bel
viso di Scorpius
continuava a sbucare nella mia mente non faceva altro che peggiorare la
situazione. All’improvviso, mi sembrò di aver
inseguito il ragazzo…sbagliato?
Scossi il capo, come a cacciar via quel pensiero. Non era possibile, io
amavo Thomas.
-Allora,
mi rispondi?-
Balbettai
qualcosa, incomprensibile perfino per me stessa.
-Cosa
c’era tra te e Malfoy?-, la sua mascella si
irrigidì quando pronunciò quelle
parole.
Scorpius,
dannazione! Si
chiama Scorpius!
Calzai
le scarpe, cercando di rimanere impassibile a quella domanda.
-Niente-
-Certo,
come no- disse sarcastico –Guarda che vi ho visti qualche
giorno fa, sulla cattedra…-
-Ci
siamo lasciati…-
Il
suo viso si rilassò un po’, aprì bocca
per continuare ma lo battei sul tempo.
-Di
comune accordo- precisai
-Bene-
-Non
credere di passarla liscia tanto facilmente, tu! Chi era la moretta che
ultimamente ti portavi in giro?- domandai leggermente minacciosa
puntandogli il
dito contro.
-Un’
amica…-
Mi
indicai gli occhi –Guarda che ho dieci decimi. I baci nei
corridoi? La mano in
Sala Grande? Naturalmente, questo è soltanto quello che
avete fatto
pubblicamente…-
-L’ho
lasciata ieri sera, prima dell’inizio della tua festa. A
proposito, aspetta un
minuto…-, scalciò via la coperta, si
piegò leggermente di lato e aprì il primo
cassetto del comodino affianco al suo letto. Tirò fuori un
piccolo pacchetto
blu.
-Ieri
sera, non mi hai dato il tempo di dartelo- disse a mo di scusa. Stava
per caso
dando a me la colpa?
-Tieni-
Lo
presi tra le mani scartandolo velocemente –cosa
non da me-. Aprendolo rimasi piacevolmente sorpresa: nello scatolino vi
era un
braccialetto composto da quattro fili d’argento con
all’estremità una minuscola
coccinella rossa.
-Non
dovevi!- dissi.
Perché
appena ventiquattrore prima desideravo
riavere Thomas più di ogni altra cosa al mondo, mentre
adesso la mia mente si
concentrava soltanto su una persona che la sera prima mi aveva
confessato i
suoi sentimenti ricevendo da me soltanto un netto rifiuto? Possibile
che mi
fossi sbagliata?
Thomas
me lo allacciò al polso sinistro
sorridendo, poi mi strinse a se –Mi sei mancata- mi
sussurrò in un orecchio.
Perché
mi suonava
tanto come una bugia?
La
sua bocca cominciò a scendere sul collo,
spostai la testa di lato concedendogli più spazio, le sue
mani si muovevano
lentamente sulla stoffa del mio vestito leggero. Portai le mie sulle
sue spalle,
liberandomi dalla sua presa. Mi
sedetti
sulle sue gambe incrociate con decisione, per poi iniziare a posare
piccoli
baci sul suo viso, avvicinandomi sempre di più alla sua
bocca. La barba leggera
mi pizzicava lievemente.
-Cosa
stai facendo?- chiese stupito a qualche millimetro dalle mie labbra
-Non
era quello che volevi anche tu fino a qualche istante fa?-
In
tutta risposta la sua mano sinistra cominciò a scendere
sotto l’abitino,
l’altra invece abbassò la zip del vestito.
Più chiaro di così.
La
sua bocca assaporava il mio collo, sicuramente mi avrebbe lasciato
qualche
segno evidente. Giocherellavo
con il
bordo dei suoi boxer, poi sfrontata, guardandolo negli occhi, infilai
la mano
lì lentamente e con dolcezza. Lui mi tirò a se,
con decisione, facendomi
stendere su di lui, aggrappandosi quasi alle mie spalle. Mi lasciai
andare, con
un ultimo pensiero. Dovevo parlare con Scorpius per cercare di salvare
il
salvabile.
Avevamo
saltato la prima ora di lezione: Aritmanzia per me, Divinazione per
lui. Il
professore che teneva i corsi di Aritmanzia mi adorava, dato che in
classe ero
l’unica studentessa che seguiva con vero interesse una sua
lezione, beh… la
seconda, la seconda era una materia così inutile che non la
prendevo neanche in
considerazione. Quando tirai fuori dall’armadio la mia nuova
divisa una lacrima
solitaria mi rigò il viso, la scaccia via.
Durante
il percorso Sala Comune-Sala Grande tolsi venti punti a due Tassorosso
perché
avevano osato fischiare al mio passaggio, trenta a un Corvonero che
ebbe il
coraggio di ammiccare nella mia direzione e dieci a un Grifondoro che
mi aveva
salutata. Si, ero nervosa.
Entrai
nella Sala Grande per il pranzo con i nervi a fior di pelle. Era
decisamente
una giornata no. La sera prima mi ero addormentata dopo aver toccato il
cielo
con un dito, adesso invece il mio umore era tre metri sotto terra.
Inconcepibile.
Io
e la mia nuova divisa sfarfallante che aderiva al mio corpo come una
seconda
pelle. Thomas e il suo braccio-ventosa sempre appiccicato al mio
fianco, quasi
avesse paura di perdermi. Un quartetto mitico.
Scoprendo
la mia nuova divisa, mi aveva guardato entusiasta snocciolando
complimenti a
destra e manca.
-Ora,
sono come tu mi vuoi-
Questa
era stata la mia risposta. Patetica vero? Me ne accorsi soltanto dopo.
Raggiungemmo
il tavolo dei Grifondoro, sedendoci vicino ai miei cugini che
meravigliati mi
osservarono come se non mi avessero mai visto prima d’allora.
Dominique fulminò
con un’occhiataccia Thomas quando lui le rivolse la parola.
Mia
cugina si avvicinò al mio orecchio minacciosa
–Voglio il resoconto completo di
tutto quello che è accaduto la settimana scorsa-
-Non
oggi, Dom, sono troppo confusa-
Mi
osserva attentamente, quasi volesse leggermi nella mente. Era difficile
sostenere il suo sguardo indagatore.
Lanciai
un’occhiata veloce alla tavolata delle Serpi cercando
Scorpius. Avevo una
voglia matta di vederlo, mi mancava tutto di lui.
-E’
vicino la porta- mi fece notare Dominique, poi inarcò un
sopracciglio –In dolce
compagnia, direi-
Un
attimo…
…Perché
Scorpius e Nicole erano abbracciati? Perché i fianchi di lei
erano circondati
dal braccio di lui? Perché raggiungevano il loro tavolo
insieme? Perché non erano
più in pausa di riflessione? Perché i battiti del
mio cuore erano aumentati?
Tum.
Tum. Tum.
Tutto
le chiacchiere allegre intorno a me erano scomparse, sostituite da
questo secco
rumore fastidioso. Una sensazione sgradevole mi attanagliò
lo stomaco, mi era
passata anche la fame.
Vidi
loro raggiungere il loro tavolo e sedersi vicini. Scorpius
scostò una ciocca di
capelli biondi dal viso di Nicole portandogliela dietro
l’orecchio con la
stessa delicatezza che usava con me. Cazzo, quel gesto era nostro! La bocca di Scorpius
baciò la guancia della ragazza mentre
le sue labbra si muovevano sibilando qualcosa, che dal mio posto non
riuscii a
comprendere. Nicole sorrise, il suo viso si illuminò
contento. Doveva essere un
complimento. Le mie guancie si imporporarono per la
rabbia…quello era il mio
complimento!
Mi
resi conto di stringere forte fra le mani le posate
d’argento, allentai la
presa.
-Amore,
tutto bene?- mi domandò Thomas alla mia destra notando la
mia espressione.
Cercai
di sorridere, ma mi uscii soltanto una smorfia tesa –Si,
tutto ok-
Mi
accorsi che proprio in quel momento, Scorpius stava guardando la mia
direzione,
il suo sguardo si era indurito quando si accorse che la mano di Thomas
era
intrecciata nella mia sul tavolo.
Era
gelosia quel sentimento che si leggeva nei suoi occhi? O soltanto una
mia
fantasia? I nostri sguardi si incrociarono, spostai le testa di lato
per
osservarlo meglio. Era proprio bello…non me n’ero
mai resa conto.
Nicole
avvicinò la sua forchetta alla bocca di Scorpius e lo
imboccò teneramente,
colto di sorpresa lui ingoiò strozzandosi quasi,
distogliendo il suo sguardo
grigio da me. Thomas mi circondò le spalle, stringendomi a
se, mi disse
qualcosa che io non afferrai. Improvvisamente come dei pixel, dei
frame, un’immagine…Apparve
nitido nella mia mente…Scorpius. E allora mi accorsi di aver
sbagliato tutto.
Ciao!
Sono pronta ad accettare tutte le critiche di questo mondo, lo
so da me che questo capitolo non è il massimo. Non
è uscito come mi aspettavo…giuro
che ci ho ragionato sopra un’eternità, cercando di
modificarlo. Ma questo è il
risultato. Se lo leggevo un’altra volta l’avrei
cancellato tutto ù.ù . La
situazione forse vi risulterà confusa ma tutto si
snoderà meglio nel prossimo
–l’ultimo-…quando
Rose capirà che per amore non si cambia, che bisogna essere
accettati per
quello che si è.
Grazie
per le belle recensioni che mi avete lasciato:
ElseW
Sbrodolina
Ariadne
Nan96
Blondie
Elys
Cinderella
Scusate
se non vi ringrazio singolarmente, ma devo ancora finire di
studiare -.-.
Grazie
a chi legge, mette nei preferiti o seguiti.
Spero
che mi lascerete una recensione ^^, su non fate deprimere
ancora di più xD
Alla
Prossima. Kiss
Greta
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** Ti amo, Scorpius ***
Parlami
d’Amore
Crolla il
tuo castello tra la rabbia, sabbia e sole
quando pensi che sian dolci le parole
Mi dici che c’è ancora sulle labbra il mio sapore
quando pensi che sian vane le paure
Domenica
ma non una a caso. E’ il 14 febbraio. San Valentino. La festa
degli innamorati.
-La
nostra festa- mi disse Nicole raggiante. Era sempre stata una tipa
romantica.
Mi
costrinsi ad aprire gli occhi, mentre mi abituavo alla luce del giorno
lentamente misi a fuoco la stanza. Eravamo sdraiati sul letto, ancora
vestiti,
e il mio cuscino erano le sue gambe.
Perché
questo giorno del cazzo non si poteva cancellare dal calendario? Tutti
si
aspettano che tu sia dolce, romantico invece dentro di te non
c’è altro che un
miscuglio di sentimenti non proprio piacevoli.
Collera.
Monotonia. Disordine.
Agitazione. Delusione.
Quello
era il giorno dell’amore, ed io momentaneamente non facevo
altro che prendere
in giro una persona che provava qualcosa d’importante nei
miei confronti. Il
solito e vecchio sistema del “Chiodo scaccia
chiodo”. E proprio per questo
motivo se io ora ero lì con una ragazza che non mi
interessava più.
Mi
sentivo debole, non credevo che l’amore facesse
così male.
Cosa
mi hai fatto, Rose?
Ti
amavo.
Una
verità troppo forte che qualche volta sorprendeva perfino me
stesso. Due parole
che volevo urlare in faccia all’unica ragazza che mi aveva
riempito il cuore,
facendomi capire cosa significasse la parola
“amore” e “sofferenza”
contemporaneamente. Mi rendevo conto di pensare cose che non si
leggevano più nemmeno
sui bigliettini nei cioccolatini.
E
la mia mente, bastarda, tornò indietro. Durante quei
pomeriggi pieni d’allegria
trascorsi con lei. Perché
le cose più
stupide, quando si era innamorati vengono ricordate sempre come le
più belle.
Perché la loro semplicità non ha paragoni.
-E’
difficile?-
-Si,
ma solo perché non
sono abituata-
-Come
l’amore…-
-L’amore
è sempre
difficile…ma è questo il bello, no?-
Se mi
fossi visto dall’esterno di
certo non mi sarei riconosciuto. Odiavo vedermi
così…come se qualcuno –e in
questo caso era Rose- mi avesse scavato nel cuore portandosi via tutte
le
convinzioni in cui avevo fermamente creduto. Erano
diciotto giorni che io e lei non ci
rivolgevamo la parola, soltanto qualche sguardo clandestino. Eppure il
suo
sguardo avevo un qualcosa di simile al mio. Bella verità in cui mi piaceva cullarmi
o pura illusione?
-In
sala Grande, questa sera ci sarà
una festa. Ci andiamo?- mi domandò Nicole mentre piano
scivola via dal letto
senza far rumore.
-Forse…-
risposi piatto.
-Vado
in bagno a prepararmi, gli
altri ci aspettano in Sala Comune per scendere insieme a pranzo- disse
spenta.
Mi
sfiorò con la sua mano calda per
un attimo la guancia, prima di sparire nell’altra stanza.
Affondai
le mani sotto il cuscino e lo spinsi contro il mio viso. Navigavo
nella solitudine. Quel teatrino di false emozioni era andato avanti
già per
troppo tempo, doveva finire. Mi alzai dal letto, mi infilai i jeans
trascinandomi fino al bagno, passivo.
Nicole
si guardava attentamente allo specchio con occhi docili, le mani tra i
capelli
biondi indecisa se legarli o meno. Il riflesso della mia immagine
silenziosa
comparve affianco a lei.
Lei
si girò lasciando cadere le braccia sui fianchi inerme, il
suo sguardo,
leggermente lucido, si piantò nel mio. Consapevole.
-Perché
mi stai facendo questo, Scorpius?-
Scossi
il capo, -E’ finita-, la mia voce era così
innaturale, gutturale, che sembrò
appartenere ad un altro. Un estraneo. Un manichino.
Lei
mi interruppe ostile –Perché? La nostra storia
è mai iniziata?-
Abbassai
la testa conscio della verità delle sue parole, le girai le
spalle tornando a
sedermi sul letto. Sapevo che mi avrebbe seguito.
-Hai
mai provato niente per me?- mi domandò riapparendo nella
stanza, le mani sui
fianchi.
-Ti
ho sempre voluto bene- risposi –E te ne voglio tuttora,
ma…-
-Ma
non mi ami…o almeno non provi un sentimento forte che ti
spinga a rimanere con
me-
Nicole
mi si avvicinò, la vidi prendere dei respiri profondi mentre
mi osservava
tamburellare con le dita sulla spalliera del letto.
-Non
volevo farti soffrire-
Le
sue labbra si curvarono in un piccolo sorriso amaro, -Lo so-
Mi
buttai a peso morto sul letto rimbalzando leggermente sul materasso,
chiudendo
gli occhi –Mi dispiace-
-So
anche questo. D’altronde ti capisco…ci troviamo
nella stessa situazione, no? Io
ti amo, ma tu no perché ami un’altra che non ti
ama…perché è fidanzata con un
altro-
Accennai
un sorriso a quel suo, veritiero, gioco di parole.
-Sai,
Scorpius, non sono stupida. L’ho capito benissimo che ti sei
preso una bella
cotta per Rose Weasley- mi rivelò. Si stese affianco a me,
stringendomi con
forza una mano nella sua, come a trasmettermi forza.
-Le
ho dichiarato i miei sentimenti. Le ho detto tutto quello che provo per
lei, e
non ho ricevuto altro che un netto rifiuto. Se l’amore
è questo…-
-Per
questo sei tornato da me?-
Verità
che faceva male.
Annuii
colpevole –Chiodo scaccia chiodo, ma…-
-Ma
non ha funzionato-, finì la frase al mio posto per la
seconda volta mentre si
stringeva di più a me, per poi poggiare la testa sulla mia
spalla –Mi ero messa
in testa di diventare la fidanzata perfetta, sarei riuscita a farti
dimenticare
Rose… evidentemente se adesso siamo qui in questa
situazione, ho fallito.
-Non
sei arrabbiata?- domandai stupito ascoltando il suo tono di voce calmo
–In fin
dei conti ti ho usato-
-No-
mormorò a bassa voce con un sospiro
-Non
riesco a capirti…mi sarei aspettato mille grida da parte
tua. Invece tu mi
abbracci e peggio ancora mi consoli-
-Sei
importante per me, Scorpius. Se non posso averti come fidanzato mi
accontenterò
di esserti amica. Certo all’inizio sarà difficile
e doloroso…ma soffrirei molto
di più non avendoti al mio fianco o ignorandoti. Credo sia
inutile arrabbiarsi
con te, questo non farà cambiare mica i tuoi sentimenti, no?
E poi insieme
abbiamo trascorsi dei bei momenti che sarebbe così sciocco
rinnegare-
-Grazie-
dissi grato.
-Tieni
d’occhio la Weasley…quella è
più cotta di noi messi insieme- scherzò
-Non
credo sia possibile…- la voce mi uscii leggermente roca.
-Noi
donne abbiamo uno strano intuito nel capire queste questioni di cuore.
La
gelosia la sopraffa ogni volta che ci vede insieme, vuole essere al mio
posto-
-Ti
sbagli, Nicole-
Girai
lentamente il viso, immergendolo tra i suoi capelli posandovi la bocca
–Che ne
dici di rimanere qui in camera? Non ho proprio voglia di pranzare con
tutti-
E
con tutti intendevo Rose.
-D’accordo-accettò
chiudendo gli occhi mentre scacciava con una mano una lacrima che
solitaria le
rigava il viso.
Bene,
adesso nella mia stanza c’erano due cuori spezzati che
tentavano di farsi
compagnia a vicenda.
Rimanemmo
in silenzio, persi nei nostri pensieri, per non so quanto tempo.
Rimuginai sulle
parole che Nicole mi aveva detto poco fa, ricordando gli sguardi che
Rose mi
lanciava di tanto in tanto…ma non dovevo illudermi: Non era
mia. E
probabilmente non lo sarebbe stata mai.
Tu dimmi
quante
alternative vuoi
se quando parlo non mi ascolti mai,
amore…
Fra tutte, quale alternativa sei?
Amore…
senza più parole
senza più paure
Mi
facevo coccolare dai battiti del cuore di Thomas, con la testa poggiata
sul suo
petto e le sue mani che mi accarezzavano i capelli quando lui mi disse
“le due
paroline magiche”, ed io capii definitivamente di non volerlo
più.
-Ti amo-
Ti
amo erano le parole che ogni donna desiderava sentir uscire dalla bocca
del
proprio fidanzato, io invece speravo che venissero pronunciate non da
lui, ma
dal mio ex amico alias Scorpius Malfoy.
Dopo
parecchie ore di attenta analisi dei miei sentimenti, in piena
solitudine con
la testa affondata sotto il cuscino, arrivai all’unica
soluzione che tanto
temevo: ero cotta di lui. Avrei voluto calpestare il suo ricordo, per
farlo
andare via, sotterrando le cose belle che c’erano state tra
di noi sotto uno
strato di fango ma questo desiderio veniva sostituito immediatamente da
un
altro, totalmente opposto. Volevo incontrarlo, per poi sperare che
bastasse
soltanto uno sguardo per capirci e ridere della nostra
stupidità, di quanto fosse
ridicolo il tentativo di opporci al nostro destino insieme.
Mi
staccai da lui presa alla sprovvista, mi sedetti all’angolo
del letto
osservandolo.
-Tu
non sai cos’è l’amore- sbottai gelida
-Ed io… io non ti amo più-, non feci in
tempo a bloccarmi che puff, quelle parole avevano già
lasciato la mia bocca.
L’espressione
del suo volto era indescrivibile. Un po’ come la mia.
-Cosa?-
biascicò sorpreso
-Io
non ti amo più- ripetei tranquilla più a me
stessa che a lui afferrandomi il
viso tra le mani, mentre apprendevo a pieno il significato di quella
frase. Non
trovavo altre parole per spiegare.
-Non
è possibile, tu non puoi pensarlo davvero-
affermò –E’ uno scherzo-
-Si
invece, è semplice…-
-Chiariscimelo
allora, sapientona- ringhiò
Lo
osservai, una piccola ruga si era formata sulla sua fronte.
-Mi
hai lasciato perché “non
ero alla tua
altezza”, fregandotene dei miei sentimenti. Io, da
stupida come sono, ho
cercato di riconquistarti modificando il mio modo di vestire, di
camminare e
tutto il resto con l’aiuto di Scorpius. Ma ho sbagliato e
sfortunatamente l’ho
capito troppo tardi!-
-Non
hai sbagliato niente, noi siamo perfetti insieme!-
Scossi
il capo accennando un sorriso –L’ho credevo anche
io, prima di…- mi fermai
attenta a non spingermi troppo oltre con le parole
-Prima
di? Su, Rose continua…- mi esortò freddamente
Lo
ignorai –Voglio chiudere qui questo discorso-, mi alzai dal
letto velocemente
scostandomi i capelli dal volto.
-Non
puoi lasciarmi così! Cazzo!-
Certo
che posso, l’ho appena fatto.
-Mi
dispiace, Thomas-
-Mi
dispiace un cazzo, Rose! Noi dovremo…-
Lo
interruppi immediatamente. Non potevo ascoltare altro.
Non
c’erano anni da ripercorrere per salvare il nostro rapporto.
Mi sentivo una
statua, un’estranea addirittura.
-Tu
non conosci…non puoi capire il vuoto che provo quando mi
accorgo che tra le mia
braccia, poco fa, avrei voluto qualcun altro e non te- il mio tono di
voce era
aumentato mentre gli rivelavo tutto questo.
Sentendo
quelle parole il cervello di Thomas sembrò trovare la
soluzione del problema.
-Merlino
Rose, non dirmi che ti sei innamorata di… Malfoy!-
gridò lui di rimando,
scattando in piedi.
-E
anche se fosse?- domandai con aria di sfida
-Ti
farà soffrire e basta…-
-Io
sto facendo soffrire lui! Scorpius mi
ha consolato mentre io, come
un’idiota, piangevo per te, mentre tu
te la facevi con la brunetta!-
-Questo
non c’entra niente!-
Furia
e rabbia.
Respirai
profondamente, -E’ finita- pronunciai quelle parole con una
nota conclusiva
nella voce. Gli lanciai un ultimo sguardo prima di aprire la porta per
poi
chiudermela alle spalle con l’invito di Thomas ad andare a ‘fanculo come sottofondo.
Entrai
nel mio dormitorio. Avrei dovuto fare una doccia per cancellare lo
stress,
l’odore di Thomas sulla mia pelle. Sarei dovuta andare a
letto per dormire. Ma
non feci nulla di tutto questo. Aprii il mio baule e immergendovi la
testa
dentro cominciai a tirarne fuori il contenuto. Poi lo trovai: il
mantello di
Scorpius, quello che durante la nostra giornata di shopping gli sporcai
e strappai.
Mi
rannicchiai sul letto, le gambe vicino al viso, circondate dalle mie
braccia.
Il mantello di Scorpius era avvolto su di me, chiusi gli occhi
immaginando che
quello fosse il suo corpo slanciato, le sue braccia muscolose dalla
pelle
chiara.
Non
esisteva niente di
più terribile quando
si capisce di aver sbagliato tutto, quando te ne accorgi ormai
è tardi. Un’
inquietudine di fondo ti assaliva, ti
rapiva possedendoti e sbattendoti giù a terra ti bloccava i
polsi. Ti saliva su,
tenendoti ferma a terra. E così che mi sentivo e tutto
improvvisamente mi apparve
più lucido, nitido come le giornate estive. Si, ora lo
sapevo. Ero infelice.
Avevo sbagliato.
Esisteva
qualcosa di più terribile? Ti accorgevi di aver fatto una
scelta errata, che
non permetteva ripensamenti o meglio non ti consentiva più
di tornare indietro,
una scelta definitiva e avventata. Una scelta riguardante
l’amore. Mi parve di
essere piccola e sola. Il cuore mi si strinse, gli occhi cominciarono a
pizzicare, trattenei a stento le lacrime mentre stringevo
più forte la presa
sul mantello. No, non dovevo piangere. Non
era finita. Era appena cominciata. Aprii gli occhi e mi
rialzai.
Qualche
ora dopo…
Mancava
poco più di un’ora alla festa di San Valentino che
i Caposcuola avevano
organizzato in Sala Grande. Ed era lì che io mi sarei fatta
perdonare da
Scorpius. Spalancai le ante dell’armadio tirando fuori il
vestito rosso. Il suo preferito.
-Metti
questo. E’ il più bello-
-Lo
so. E so anche che è il tuo preferito-
-E’
perfetto-
-E
proprio per questo che non voglio indossarlo stasera. Ho
come la sensazione che mi servirà per una giornata
importante-
Era
questa la giornata importante di cui parlavo.
-Dominique
non ce la farò!- piagnucolai mentre seguivo ma cugina in
Sala Grande dove la
musica impazzava già a tutto volume. Le avevo raccontato
tutto perché per
raggiungere il mio obbiettivo mi serviva un aiuto morale, e lei era la
persona
giusta.
-Non
ricominciare, Rose- mi riprese –Se ti farai prendere dal
panico non combinerai
nulla di buono- continuò prendendomi sottobraccio e
lanciando sguardi dentro la
stanza.
-Prima
devi assicurarti che Scorpius ci sia, altrimenti sarà tutto
inutile-
-Mi
vergognerò da morire-
Salutò
un gruppo di Grifondoro del nostro anno che ridendo ci passarono
affianco per
poi rivolgersi a me con un tono rassicurante.
-Ti
piace?-
-Si-
Lei
annuì seria –Lo ami?-
Non
dovetti pensarci molto –Si-. Ne ero sicura.
Si
aprii in un bel sorriso che subito contagiò anche a me, mi
afferrò con forza
per un braccio quasi a impedirmi di scappare, poi mi
trascinò dentro quella
massa di studenti urlanti.
Molti
ragazzi ballavano in pista con in mano dei drink, qualcuno cantava a
squarciagola il pezzo che la band di alcuni Tassorosso molto bravi
stavano
suonando in quel momento, altri ancora, chiacchieravano tra di loro
seduti
sulle sedie poste vicino ai tavoli del buffet.
-Dominique,
non mi abbandonare- gridai nel suo orecchio mentre lei muoveva la testa
a ritmo
di musica
-Tranquilla,
Rose. Di là c’è il gruppo dei
Serpeverde…perciò ci deve essere anche lui-
Vedemmo
James scatenarsi in pista accerchiato da alcune ragazze sorridenti,
Albus
invece squadrava sospettoso un ragazzo che parlava con Lily.
-Scorpius
è lì- mi avvertì indicandolo. Era
poggiato al muro insieme ai suoi amici. A
turno, si passavano delle bottiglie di spumante.
-Non
credo che la Preside abbia dato il permesso di far circolare alcoolici
durante
la festa- dissi osservandoli.
Lei
scosse il capo incredula –Possibile che pensi alle regole
anche in un momento
come questo?-
-Ma…è
una questione di principio- brontolai a mo di scusa-, mi avvicinai
ancora di
più mentre Scorpius dava un lungo sorso dalla bottiglia
–Inconcepibile-
-Adesso, siamo certe che
anche lui è qui, che
ne dici di fare quella cosa? Prima
che lui sia così ubriaco da non riconoscerti-
Aveva
ragione. Bene, mi preparai psicologicamente alla figura di merda
più grande
della mia vita.
Mi
avvicinai –sempre con Dominique- al piccolo palchetto dove i
Tassorosso stavano
suonando. Dovevo soltanto convincere il ragazzone dai capelli neri a
lasciare
la chitarra, quello lentigginoso e tozzo a smettere di suonare la
batteria e
quell’occhialuto a darmi il microfono per il mio discorsetto
che tanto “etto” non
era.
-Sto
per avere una crisi d’ansia. Come faccia a zittirli?-
domandai a Dominique leggermente
disperata
Lei
sembrò pensarci su per un momento, poi la vidi aprire la
porchette dorata che
fino a quel momento aveva tenuto in mano.
-Cosa
stai facendo?- chiesi quando lei tirò fuori la bacchetta.
-Fai
fare a me- disse facendomi un occhiolino e avvicinandosi ai ragazzi.
Improvvisamente
il cantante si zittì portandosi una mano sulla bocca e gli
altri ragazzi
smisero di suonare guardandolo preoccupati.
-Oliver!
Cos’ è successo?- il chitarrista
abbandonò il suo strumento a terra preoccupato
per l’amico.
-Incantesimo
Mollelingua- chiarì
Dominique
–Adesso, sbrigati e SALI lì sopra-
Nella
Sala, i ragazzi cominciarono a protestare. Volevano ballare, ma prima
dovevano
ascoltare me.
Velocemente
mi avvicinai alla band, ignorai l’ “Hei”
che mi aveva lanciato il batterista,
tolsi di mano il microfono al cantante ancora muto –per mia
fortuna- e
spingendoli di lato cominciai a parlare.
-Ok.
Emm…Buonasera, per nessuna ragione al mondo avrei voluto
interrompere la bella
musica di questi ragazzi...-
-E
allora perché l’hai fatto?- gridò
qualcuno subito appoggiato da altri.
-Scendi
da lì!-
Guardai
in un punto imprecisato, - Perché un giorno potrebbe
capitare a te…- indicai un
ragazzo dai capelli biondi –E a te- puntai il dito contro una
ragazza bassa ma
dal viso carino.
-Una
mattina ti potresti svegliare e dire ho sbagliato, accorgerti che avevi
una
cosa, un amore bellissimo e lo stai perdendo…E allora non
puoi. Non puoi permetterlo.
Lo
sguardo degli studenti adesso era puntato sopra di me.
-…Non
puoi più soffrire- proseguii più sicura
–In silenzio e vivere una vita vuota o
inutile. Perché quando incontri la persona giusta e
l’hai persa devi fare di
tutto per riconquistarla, per farla tornare da te. Anche salire su un
palco nel
bel mezzo di una festa, interrompere la musica facendo un incantesimo
al
cantante e far parlare il tuo cuore. Vi è mai capitato di
essere innamorati, di
non aver altro pensiero oltre che a lei o a lui nella vostra vita, di
non
desiderare altro che vederla, passare del tempo in sua compagnia,
poterla
stringere fra le vostre braccia?-
Molti
annuirono mentre qualche coppia innamorata si abbracciò. Non
osavo guardare
Scorpius, avevo paura.
-Ecco.
A me sta capitando adesso, proprio in questo momento! Potevo averlo ma
me lo
sono lasciato sfuggire a causa della mia stupidità. Per
questo motivo, io ora
sono qui….con il cuore a mille, le gambe che tremano ma con
una forte convinzione
dentro…Ti amo Scorpius Hiperion
Malfoy.
Bene, adesso potete anche ridere…-
Ma
non sentii ne risate ne prese in giro…soltanto la sua voce.
-Rose…-
Il
mio respiro si fermò, la sala scoppia in un sonoro applauso
che scandiva il
ritmo dei miei battiti accelerati.
I
suoi occhi erano fissi nei miei. Mi tese la mano ed io, ancora
incredula che
lui fosse davvero lì vicino a me, la afferrai scendendo dal
palco con un
piccolo salto finendo tra le sue braccia, al sicuro.
-Rose-
ripeté. E il mio nome ebbe un nuovo suono.
All’improvviso
qualcuno mi afferrò per il polso sinistro facendomi staccare
da Scorpius.
Thomas.
-Cosa
cazzo hai fatto?- mi gridò contro stringendomi forte per un
braccio –Tu sei la
mia ragazza-
Io
lo guardai stupita non riconoscendolo quasi. Cosa diamine stava
facendo?
Questo
era il lato un po’ triste delle storie d’amore
quando finiscono. I bei momenti
passati con lui diventano
sono momenti, come se una secchiata
d’acqua fosse passata sopra portandosi via tutto.
In
un momento però tornai libera mentre un lampo di capelli
biondi mi passò
davanti, colpendo con un pugno diritto e perfetto Thomas sulla guancia
destra.
Scorpius.
Thomas
barcollò leggermente, lo vidi avvicinarsi s Scorpius ma
qualcosa lo fece
arretrare fino a farlo a cadere a terra. Dominique, naturalmente.
Le
sorrisi grata, avrei dovuto eleggerle una statua d’oro in suo
onore.
Scorpius
mi prese per mano, portandomi via da quel caos colorato che si era
avvicinato
intorno a noi per guardare. Si fece largo tra la folla fino ad arrivare
alla
porta della Sala Grande.
Poggiò
la schiena contro il muro. Capelli biondi scombinati, occhi grigi e
allegri,
bocca perfetta e aperta in un sorriso.
-Parlami
d’amore, Rose-
-Io
e te- gli dissi dolcemente –Insieme-
Lui
poggiò il viso sul mio capo. I nostri cuori battevano forte
in un’unica
melodia. Le sue labbra si mossero sulle mie, ed è abbandono
assoluto.
Ed
ero felice.
Ed
era vero: non esisteva un
uomo che non
poteva essere conquistato.
Parlami
d’amore se
quando nasce un fiore mi troverai
senza parole amore.
Parlami d’amore se
quando muore un fiore ti troverai
senza respiro amore.
Fine
Oddio!
E’ la prima long che concludo! Mi è piaciuto
tantissimo
scriverla…e spero che voi vi siate divertiti a leggerla ^^.
La canzone Parlami
d’amore e dei Negramaro, mi sono ricordata soltanto adesso
dell’esistenza di
questa canzone stupenda!
Ringrazio
le 33 persone che hanno messo la fiction nei preferiti:
1 - abbaeff [Contatta]
2 - AlessandraMalfoy [Contatta]
3 - angy1234 [Contatta]
4 - annalicious [Contatta]
5 - Ariadne [Contatta]
6 - AundreaMalfoy [Contatta]
7 - AuraD [Contatta]
8 - chariss [Contatta]
9 - Choo [Contatta]
10 - DANINO [Contatta]
11 - davia [Contatta]
12 - Debora93 [Contatta]
13 - delfy96 [Contatta]
14 - Edwardlove [Contatta]
15 - fede72 [Contatta]
16 - Gin_ookami97 [Contatta]
17 - hellokitty87 [Contatta]
18 - jadina94 [Contatta]
19 - LiTtLe_MissGiuly_ [Contatta]
20 - lovekk [Contatta]
21 - LunaticMaki [Contatta]
22 - MemoryDrops [Contatta]
23 - mystic_alina [Contatta]
24 - Ombrosa [Contatta]
25 - pometina94 [Contatta]
26 - Potterina1993 [Contatta]
27 - samuel87 [Contatta]
28 - Saphiras [Contatta]
29 - sbrodolina [Contatta]
30 - sophia90 [Contatta]
31 - Tanny [Contatta]
32 - Yumi_chan [Contatta]
33 - _MissCullen_
E le 70
nelle seguite:
1 - alice98 [Contatta]
2 - AnniPrisoner [Contatta]
3 - annuxiaaa [Contatta]
4 - apollo41 [Contatta]
5 - arcana [Contatta]
6 - Ariadne [Contatta]
7 - ArtemisLover [Contatta]
8 - baby_dark [Contatta]
9 - bellaedannata [Contatta]
10 - BigIlly [Contatta]
11 - casimira [Contatta]
12 - Cassidy16 [Contatta]
13 - Chiara_96 [Contatta]
14 - Chibi Chibi [Contatta]
15 - cinderella [Contatta]
16 - cino nero [Contatta]
17 - CuLlEn_AdOtTiVa [Contatta]
18 - Dark_lady88 [Contatta]
19 - donysailormars [Contatta]
20 - Elly_93 [Contatta]
21 - ElseW [Contatta]
22 - elys [Contatta]
23 - EmmaTom4ever [Contatta]
24 - excel sana [Contatta]
25 - Fragola [Contatta]
26 - francydenis [Contatta]
27 - giunigiu95 [Contatta]
28 - hEiLig FuR ImMeR [Contatta]
29 - I love sasunaru [Contatta]
30 - Jadina [Contatta]
31 - Jaslyn [Contatta]
32 - jessicagranger [Contatta]
33 - Jey_Jules [Contatta]
34 - KassandrA [Contatta]
35 - Katy Lily Cullen [Contatta]
36 - kelly_th_ [Contatta]
37 - kiaa [Contatta]
38 - kissgabri [Contatta]
39 - LaylaFly [Contatta]
40 - lunachan62 [Contatta]
41 - MabyChan [Contatta]
42 - manufizz [Contatta]
43 - mar [Contatta]
44 - mica [Contatta]
45 - miiRU [Contatta]
46 - mimi84 [Contatta]
47 - mki90 [Contatta]
48 - mrs snape [Contatta]
49 - mystic_alina [Contatta]
50 - nan96 [Contatta]
51 - piantina [Contatta]
52 - Piccola_Hermione2 [Contatta]
53 - pinkstone [Contatta]
54 - poppococco [Contatta]
55 - Potterina1993 [Contatta]
56 - RachEl CullEn [Contatta]
57 - Rika_89 [Contatta]
58 - rontiamo [Contatta]
59 - rorothejoy [Contatta]
60 - sawakochan [Contatta]
61 - sbirolina93 [Contatta]
62 - sc93 [Contatta]
63 - Scorpiusthebest [Contatta]
64 - sunnydale91 [Contatta]
65 - thewitch [Contatta]
66 - ValyBrick [Contatta]
67 - Veronica91 [Contatta]
68 - xXBlack Rose OSheaXx [Contatta]
69 - _corvo_ [Contatta]
70 - _deth_ [Contatta]
Un
grazie speciale alle persone che mi hanno sempre lasciato una
recensione…siete grandi!! Dico davvero.
ELSEW
TROUE_XXX
ELYS
BLONDIE
NAN96
DAVIA
ARIADNE
(Per Rose non era la prima volta. L’aveva già
fatto…sempre
con Thomas però).
DAFFODIL
GRAZIE
Leggere
i vostri pareri mi ha sempre tirato su di morale anche
quando pensavo che il capitolo facesse schifo.
Tornerò
a breve con una fan fiction sempre Rose/Scorpius anche se ci
saranno altri rating di contorno xD
Un
bacio a tutti!
Spero
che anche i lettori silenziosi mi daranno un parere…susu
è l’ultimo
capitolo ^^.
Greta
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=448836
|