The only exception

di Power
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap.1 ***
Capitolo 2: *** cap.2 ***



Capitolo 1
*** cap.1 ***


capitolo 1

Salve a tutti! eccomi con un'altra storiella, no tanto lunga. Quest fic è nata ascoltando la canzone dei mitici Paramore, "the only exception". Ho fatto un viaggio mentale su come Hayley potrebbe aver scritto la canzone. Sinceramente, tra tutte le canzoni dei Paramore, questa è quella che parla più di tutte delle cantante. Inutile dire che tutta la storia che sta dietro alla canzone è pura fantasia, così come la storia tra Hayley e Josh, che so essere finita da un pezzo. Premetto solo che le parti che riguardano la canzone, quindi Hayley che scrive, sono abbastanza introspettive, mentre il resto ho voluto dargli un tono più romantico e se volete leggermente comico ( ma non tantissimo). Beh, credo di avervi annoiato abbastanza con questa premessa... Buona lettura! 

16:07


                                                                                                When I was younger                                                                                               
I saw my daddy cry
And cursed at the wind
He broke his own heart
And I watched
As he tried to reassemble it.

[Quando ero più giovane
vidi mio padre piangere
e maledire il vento.
Il suo cuore era spezzato
e io lo guardai
mentre cercava di rimetterne insieme i pezzi.]


Ok… fino a qui ci siamo. Lo avevo promesso a lui. Avrei scritto una canzone su di me, solo e stramaledettamente su di me. Erano ormai quattro ore che ero chiusa nella mia stanza. Le prime due ore le avevo passate cercando di chiudere fuori la paura di esprimere quello che provavo, quello che ricordavo. Aveva ragione Josh: dovevo scrivere delle parole per sfogarmi, una volta per tutte. Non stava parlando di una canzone da inserire in un album, ma una canzone mia.

<< voglio che fai una cosa per me. Voglio che per una sola volta nella vita, la grinta che usi nel cantare canzoni che non ti rispecchiano completamente la utilizzi in una canzone tua. Lo farai? >>

Quelle parole mi tornarono alla mente. Aveva ragione: le canzoni che scrivevo il più delle volte non mi rispecchiavano veramente. Era un qualcosa che mi ero ripromessa da anni: non volevo che la gente sapesse quello che avevo dentro, sarebbe stato come abbassare la guardia, le mura che mi ero costruita dopo il divorzio dei miei. Ma ora basta. Con questa canzone, la prima e l’ultima, mi sarei rispecchiata veramente; per poi tornare alla quotidianità. Mi avrebbe fatto bene, lo so.

Ormai sono due ore che sono su questi versi. Gli do una rilettura, e so che vanno bene. È uno dei ricordi più tristi che ho su mio padre… beh, mi sembra un buon inizio….

Oh, si… ora si può parlare anche di mia madre….

17:53

And my momma swore that
She would never let herself forget
And that was the day I promised

I’d never sing of love
If it does not exist

[E mia madre giurò
che non avrebbe mai più dimenticato
e quello fu il giorno in cui promisi a me stessa
che non avrei mai più celebrato l'amore con le mie canzoni,

se questo non fosse esistito].

Era vero. Ricordo nitidamente il giorno in cui giurai che mai avrei celebrato un amore che per me non esisteva. Avevo già subito gli sbagli dei miei genitori, non volevo finire come loro. Avevo sopportato le loro urla, i loro litigi, i loro sguardi. E mai mi sarei cacciata in una situazione come la loro. Mai. Direi che per oggi può bastare, comincio anche già a sentire mal di testa. Credo che me ne andrò a letto presto… credo.

 

21:30

Ok, non sono ubrica… ho solo bevuto un po’… che sarà mai? Non è la prima volta. È solo che mi gira così tanto la testa… eppure sono ferma… credo. Oh, si, sono ferma. Sono sdraiata sul letto, in mezzo ai fogli di carta che ho usato per scrivere quella stupida canzone. Perché è per colpa di quella canzone che ora sono qui, indecisa se alzarmi e fare una corsa in bagno a vomitare ( sempre se ci arrivo in tempo), o restarmene qua e vomitare sul letto, cosa che non sarebbe proprio il caso di fare.

Hey, cosa? Ecco, adesso lacrimo pure… stupido alcool! Ma perché mi viene da piangere? Dopotutto sono cose che avevo superato. In effetti non sto nemmeno piangendo per i miei vecchi ricordi famigliari, su questo non ci piove. Sarò anche ubriaca, ma sicuramente non sto in pena per loro. Ma credo di essere anche abbastanza brilla da non riuscire a capire perché sono così triste da piangere, oltretutto inconsciamente. Anzi, no! Io non sono ubriaca! Assolutamente mi rifiuto di crederlo... mai stata meglio.

Uahh! Che sonno…

Mi giro su un fianco, la posizione più comoda per cominciare a dormire, quando qualcuno bussa alla mia porta. E mo’ che faccio? Tiro un bel respiro e cerco di sembrare sobria… perché alla fine lo sono, o almeno spero.

<< Avanti >> dico.

Vedo una figura entare, ma è buio, e non riesco a capire chi è.

<< ti ho svegliata? >> chiede una voce particolarmente familiare. Oh no!!! Lui no!

<< Josh >> dico, con una nota acuta involontaria. Mi passo le mani sulle guance per cercare di asciugare l’umido lasciato dalle lacrime. Nascondo velocemente la bottiglia di vodka sotto le coperte. Non voglio che capisca nulla. Adesso scambieremo due parole e se ne andrà.

<< allora, hai già cominciato? Ho visto che ti sei chiusa qua dentro per ore oggi pomeriggio… >> comincia lui.

<< ehm.. si >> dico, cercando di tenere i contorni della sua figura nitidi nella mia visuale, cosa alquanto complessa.

<< guarda cosa ti ho portato >> dice, sventolando qualcosa in mano. Qualcosa di piccolo. << tieni >>

Io faccio per afferrarlo con una mano, ma tra lui che sventola e tra io che non sono sobria, riuscire a prenderlo è impossibile. E non ho ancora capito cosa sia.

<< hey, ma ce la fai? >> chiede, divertito. Capito che non sarei riuscita ad afferrarlo, lo fa cadere sulle coperte. Tasto su di esse per riuscire a conquistare l’oggetto. Il mio bracciale. Credevo di averlo perso.

<< ma dove…? >> chiedo, cercando di tirarmi su seduta, ma sentendo una fitta di mal di testa, capisco che non è una buona idea.

<< mmh… hai bevuto… >> dice lui.

<< sciocchezze >> ribatto io. Non mi piace quando usa quel tono da genitore: non sono più una bambina!

<< senti, non sono scemo, si vede. E poi c’è odore di alcool in questa stanza. Ti ho chiesto di sfogarti con la canzone, non bevendo. >> dice lui, rimproverandomi, una nota di delusione nella voce

Non rispondo. Non che gli do ragione, ma non so cosa dire. Diciamo che si, forse nel profondo ( ma molto profondo) mi sento in colpa per averlo deluso. E a me non piace deluderlo.

Stiamo in silenzio, fissandoci negli occhi. I suoi sono bellissimi, ci si può perdere in essi. E poi le labbra… dio, è come se mi dicessero – baciami… baciami… -. Non posso farlo… voglio farlo… mi avvicino lentamente badando bene ad ogni suo movimento, in modo da fermarmi in tempo… so già che avrò un rifiuto: è per il bene della band, e anche nostro. Ma ormai è tardi. Aspetto un suo movimento che mi faccia arrestare prima di toccare le sue labbra… e lui che fa? Con un movimento rapido annulla la nostra distanza, baciandomi con passione, come se fossero giorni, mesi, che volesse farlo. Mi lascio trasportare dal mio istinto e per una notte, cerco di pensare solo a lui, a noi.

Piaciuto??? Spero di si. Il prossimo capitolo sarà pronot a breve... non metto in dubbio che possa essere l'ultimo, o al massimo ce ne potrà essere un terzo. Rimane tutto un forse.
I commenti sono ben graditi, belli o brutti,  ma sempre costruttivi.
Alla prossima...power.

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Capitolo 2
*** cap.2 ***


2 cap

Rieccomi con il nuovo capitolo, spero vi piaccia. Diciamo che in questi ultimi giorni ho cominciato sul serio ad adorare la coppia Josh/ Hayley, anche grazie a questa fan fiction. Spero di non deludere le fan, mi farebbe davvero dispiacere. Ah, mi scuso se nel capitolo precedente c'era scritto Parmalore... mi scuso infinitamente, ho avuto un piccolo litigio con la tastiera; ringrazio dunque  Parawhore per avermi avvertita, così ho distrutto subito l'errore, che è stato infine corretto. 
Ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia e la sopra citata per aver recensito.

Buona lettura! xD

00:43

Apro a fatica gli occhi, strizzandoli per leggere i numeri luminosi sulla sveglia. Posso rimettermi giù a dormire… ho un gran malditesta. Mi getto all’indietro ma… che diavolo?

Josh? Ma che ci fa Josh nel mio letto? Oh no! Non voglio saperlo!

Manteniamo la calma. È sicuramente un equivoco. Probabilmente avremo solo dormito assieme.non può essere successo di nuovo. Tra noi doveva essere tutto finito! Possibile che non riesco a ricordarmi…

Faccio uno sforzo, e rivedo qualche flash della sera prima… alcool… Josh… i suoi occhi… le sue labbra, oh si le labbra… e poi?

Ah si… la schiena… le spalle… le sue braccia da chitarrista che mi fanno impazzire… ok, qualsiasi cosa sia successa, sono sicura al cento per cento che ne sia valsa la pena. Lo guardo mentre dorme, come facevo tempo prima, dopo le nostre notti di magia. Sembra un angelo, così calmo, così innocente. Con una mano accarezzo la sua gote, scendendo giù, fino al mento, poi al collo. È perfetto, lo è sempre stato. Mentre lo guardo mi si disegna un sorrisetto che nemmeno io riesco a giustificare. Gli voglio un mondo di bene. Anche dopo che ci siamo lasciati, non ho mai smesso di volergliene. Mai.

Ma perché è successo di nuovo? Ci eravamo ripromessi che saremmo andati avanti, senza lasciarci più schiavizzare dalle emozioni. Ma non riusciamo proprio a fare a meno dell’altro? Beh, io sicuramente no di te.

Mi alzo per andare a prendere la bottiglietta d’acqua sulla mia scrivania. Accendo la lampada da scrivania, e il mio occhio cade sui fogli della canzone. Mi siedo, e rileggo le parole che avevo scritto il pomeriggio. Assorta, continuo a rileggerle, quando un rumore sommesso mi fa destare. È Josh che si rigira beato tra le coperte. Lo guardo sorridendo. È speciale, è diverso… è unico.

Mi rigiro, e spinta da un non so cosa, prendo la penna e comincio a scarabocchiare altre frasi. Non so cosa finirò a scrivere, ma voglio lasciarmi trasportare da quello che ho dentro, come prima, facendo l’amore con Josh. E come prima sicuramente non me ne pentirò.

 

01:38

Maybe I know, somewhere

Deep in my soul

That love never lasts

And we've got to find other ways

To make it alone

Or keep a straight face

 

[Forse so, da qualche parte

nel profondo della mia anima,

che l'amore non dura mai

e che dobbiamo trovare altri modi

per farcela da soli,

rimanendo impassibili]

Forse… ho appena aggiunto quella parola. Oh Josh, ormai hai disintegrato anche le mie certezze… Fin dal divorzio dei miei ho sempre pensato che non c’è nulla di eterno in questo mondo, tantomeno l’amore. E come prove avevo il divorzio anche di tanta altra gente. E quando ci siamo lasciati ho aggiunto un’altra prova a sostegno della mia teoria. Ma che tu hai maledettamente frantumato con i tuoi occhi, con tutto te stesso. Mi hai privato delle mie idee, inconsciamente, ma lo hai fatto. E a me cosa rimane adesso? Nemmeno il sogno di poter dire che allora durerà. Perché so già che non sarà così.

Sbadiglio, ma voglio continuare. Non voglio smettere. Voglio finire questa canzone, voglio buttare fuori tutte le parole. Per dormire c’è anche il giorno.

 

 

 

02:10

And i've always lived like this

Keeping a comfortable, distance

And up until now

I had sworn to myself that I'm content

With loneliness

Because none of it was ever worth the risk

 

[Mi è sempre piaciuto vivere in questo modo,

mantenendo una distanza di comodo,

e fino ad ora

mi ero convinta di essere felice

con la solitudine

perchè niente e nessuno era mai valso il rischio]

 

Mmm… non sono molto convinta di questo pezzo. Però calza a pennello e si lega con le parole precedenti. Ho ripreso un commento che mi aveva fatto Zac tempo addietro, tutto qui. Mi ricodo di quel giorno: eravamo stati ad un concerto in Florida, io e Josh ci eravamo mollati da poco. Dietro al palco mi aveva scoperto incantata a spiare Josh che provava degli accordi, e sorridendo, mi aveva detto che mi sarei abituata presto a tornare alla normalità, ritirando su tutte le mie barriere che josh aveva, e aggiungo dolcemente, abbattuto. Come fossero di sabbia. E lui è stato l’unica eccezione tra tute le persone che conosco. L’unico che mia abbia mai vista veramente, e nonostante tutto, non mi abbia mai abbandonata.

 

03:06

I've got a tight grip on reality

But I can't

Let go of what's in front of me here

I know your leaving

In the morning, when you wake up

Leave me with some kind of proof it's not a dream

 

[Sono sempre stata una persona con i piedi per terra ,

ma non posso

lasciar andare ciò che si trova qui di fronte a me .

So che domani mattina te ne andrai,

ma, quando ti sveglierai ,

lasciami una qualche prova che non sei solo un sogno.]

 

Ti guardo. Non so se piangere o come una bambina sorridere. Perché è cos’ che fanno i bambini. Per le cose poche importanti possono fare tutti i capricci del mondo. Ma per le cose veramente importanti per loro, si sanno accontentare, sorridendo a quella amarezza che gli riempie il cuore, sapendo che dopo poco ne verranno privati.  Oh Josh! Sei così bello… ti prego, non lasciarmi un’altra volta. Io senza di te non vivo. E ho paura, che dopo questa notte di follia, cambi nuovamente il nostro rapporto. Come quando ci eravamo appena lasciati. So bene che non possiamo amarci, per il bene della band e del nostro. Ma non voglio rinunciare alla tua amicizia: è semplicemente l’aria che respiro. Mi giro nuovamente sul foglio, poi presa la penna aggiungo alla fine:

And I'm on my way to believing.

Oh, And Im on my way to believing

 

[E sto incominciando a credere ( nell' esistenza dell'amore).

Oh, sto cominciando a credere.]

 

10:33

Apro leggermente gli occhi… c’è luce. Sembra giorno, vedo filtrare i raggi solari dai buchi della tapparella. Chissà che ore sono? Mi volto per guardare la sveglia: 10:34. Uff… non è poi così tardi. Posso rimanere qui ancora un po’… chiudo gli occhi di nuovo, ma invece di vedere i soliti disegni psichedelici, ho dei flash della notte passata a scrivere la canzone… ehi? Ma come ci sono arrivata al letto? Non mi ricordo di esserci tornata. E poi, dov’è josh?

Uffi, non mi ricordo niente. Ero alla scrivania, avevo scritto una frase, forse l’ultima della canzone… qualcosa che riguardava nello sperare nell’amore… no no… nel credere nell’amore…

Cerco di tirarmi su: voglio andare alla scrivania. Manca ancora il ritornello. E non so cosa scriverci. Che canzone sarebbe senza un ritornello? È la parte principale della canzone.  Sto per disfarmi delle coperte, quando qualcuno entra dalla mia porta. Alzo subito lo sguardo, e vedo Josh, in tuta, con un vassoio in mano. Non sarà mica…? Ma è la colazione. Nessuno mi aveva mai portato la colazione a letto. Nemmeno mia madre quando stavo male.

Mi viene naturale sorridergli, mentre appoggia il vassoio sulle mie gambe e mi stampa un bacio, sussurrandomi un ti amo, pieno di sentimento.

<< queste cose si vedono solo nei film… e tu per altro sei anche un maschio: voi non fate mai queste cose… >> dico io. E lo dico per esperienza.

Lui mi sorride, mi ristampa un altro bacio, poi si alza e fa per uscire dalla porta, ma si ferma poco prima. Lo vedo girarsi, poi solare mi dice:

<< c’è sempre un eccezione.. >> e chiude dietro di se la porta, lasciandomi senza parole.

                                                                                                                                 ***FINE***

Piaciuta? questo era l'ultimo capitolo... per chi magari non ha ancora sentito la canzone, o meglio la parte integrale di quello che ho scritto nel testo, ecco a voi  testo, traduzione e link.... me lo lasciate un commentino??? anche se la storia non vi è piaciuta... desidero sapere cs ne pensate. Alla prossima!!! Un abbraccio, Power.
http://www.youtube.com/watch?v=9dIMes1i6Ww

When i was younger

I saw my daddy cry

And cursed at the wind

He broke his own heart

And i watched

As he tried to reassemble it

And my momma swore that

She would never let herself forget

And that was the day i promised

Id never sing of love

If it does not exist

But darlin,

You, are, the only exception (x4)

Maybe i know, somewhere

Deep in my soul

That love never lasts

And we've got to find other ways

To make it alone

Or keep a straight face /

And i've always lived like this

Keeping a comfortable, distance

And up until now

I had sworn to myself that I'm content

With loneliness

Because none of it was ever worth the risk, but /

You, are, the only exception (x4)

I've got a tight grip on reality

But I can't

Let go of what's in front of me here

I know your leaving

In the morning, when you wake up

Leave me with some kind of proof it's not a dream

Oh---

You, are, the only exception (x8)

And I'm on my way to believing.

Oh, And Im on my way to believing

 
[Quando ero più giovane

vidi mio padre piangere

e maledire il vento.

Il suo cuore era spezzato

e io lo guardai

mentre cercava di rimetterne insieme i pezzi.

E mia madre giurò

che non avrebbe mai più dimenticato

e quello fu il giorno in cui promisi a me stessa

che non avrei mai più celebrato l'amore con le mie canzoni,

se questo non fosse esistito.

Ma tesoro

Tu sei l'unica eccezione (x4)

Forse so, da qualche parte

nel profondo della mia anima,

che l'amore non dura mai

e che dobbiamo (noi uomini) trovare altri modi

per farcela da soli,

rimanendo impassibili ( senza farci prendere dai sentimentalismi)

Mi è sempre piaciuto vivere in questo modo,

mantenendo una distanza di comodo,

e fino ad ora

mi ero convinta di essere felice

con la solitudine

perchè niente e nessuno era mai valso il rischio ( di iniziare una storia d'amore), ma

Tu sei l'unica eccezione (x 4)]

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