Love's cookbook

di Mayo Samurai
(/viewuser.php?uid=79963)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ma chi me lo fà fare?/Ma com'è possibile? ***
Capitolo 2: *** Bad Day ***
Capitolo 3: *** Gatto ***
Capitolo 4: *** Malattia ***
Capitolo 5: *** Buonanotte ***
Capitolo 6: *** Complimenti ed avance ***
Capitolo 7: *** Acchiappasogni ***
Capitolo 8: *** Temporale ***



Capitolo 1
*** Ma chi me lo fà fare?/Ma com'è possibile? ***


Eccomi qui! Sono tornata! XD per tutti quelli che hanno apprezzato “Christmas in love” e di più la coppia SanjixRobin, una raccolta di piccole flash-fic e one-shot su questa bellissima coppia!

Hihihi so che forse non sarete in molti a leggerle…purtroppo il SanjixRobin  non è molto apprezzato…sigh…ma non me ne importa un fico secco! Io la scrivo per i fuori di testa come me che amano questa coppia!

Iniziamo subito!

Prima parla Robin, poi Sanji ^___^

 

 

 

 

 

Ma chi me lo fa fare?/Ma come è possibile?

 

 

 

 

Riapro gli occhi, sento le palpebre pesanti, “non devo aver dormito molto”, alzò leggermente la testa sentendo subito qualcosa che mi blocca il movimento, sorrido, so già cosè, eseguo un movimento circolatorio in modo da evitare l’ostacolo e mi ritrovo davanti il viso rilassato di Sanji, senza smettere di sorridere gli accarezzo leggermente la guancia, ancora imporporate dalle precedente notte, arrossisco anch’io, mentre mi rendo conto di essere sdraiata su una coperta in mezzo ad un prato completamente nuda; mi ritiro addosso la seconda coperta che ci eravamo procurati.

Il freddo della notte non era pesante, dopotutto eravamo in estate, ma si faceva sentire lo stesso:”che ore saranno?” mi chiesi fissando la volta celeste illuminata di stelle.

Un soffio di vento penetra tra le pieghe della coperta e rabbrividisco,”accidenti, chi me lo ha fato fare di dormire all’aria aperta?” lo sguardo cade alla figura accanto a me, sorrido “ecco chi..” continuo a contemplare il viso addormentato:”quant’è bello quando dorme?” sospiro:”bhè anche da sveglio non è niente male” replico pensando ad alta voce, sospiro ancora:”adoro troppo il tuo sorriso,e i capelli poi…haaa…biondi come il grano.” Lo guado sognante, non è la prima volta che mi viene in mente, perché mi sono innamorata di lui? Diciamocelo, è un dongiovanni, le donne dovrebbero stare alla larga da tipi come lui…è solo che io non ci riesco…quando lui mi sorride..io..non capisco più niente, per non paralare quando mi abbraccia o bacia all’improvviso, perché lì mi sento mancare!

Questo nuovo aspetto del mio carattere mi ha spaventato molto all’inizio…non credevo di essere così…”sensibile”.

Mi terrorizzava l’idea di perdere il controllo per un certo periodo di tempo, essere così…vulnerabile! Doversi affidare solo a lui, perché imprevedibile com’è potevo aspettarmi di tutto da lui, anche mi lasciasse per un'altra, per questo non gli dicevo niente e aspettavo.

Ma mi sbagliavo…

Come per miracolo notai un cambiamento nel suo comportamento nei miei confronti, era come se avesse paura di me, evitava il mio sguardo e spesso cadeva o faceva cadere delle cose…anche se nessuno lo aveva toccato!

Nel principio pensavamo che avesse subito un lavaggio del cervello(questa però era una teoria di Usop!) o qualcosa di simile, poi Nami notò che solo quando io ero nei pareggi, lui cambiava atteggiamento e da attento e diligente si trasformava in impacciato e disastroso!

Ma anch’io non mi risparmiavo….sempre Nami mi fece notare più di una volta che rimanevo sulla stessa pagina per almeno dieci minuti..o che senza accorgermene tenevo il libro all’incontrario!

Sorrido ripensando a tutti i guai che abbiamo causato, ma ora le cose sono diverse.

So che posso fidarmi di lui, che resterà per sempre accanto a me.

Accarezzo il petto scolpito e perfetto di Sanji:” come ho fatto a cadere nella tua trappola?” gli chiedo come se potesse rispondermi, amo tutto di lui, il sorriso, i capelli, i modi di fare, il suo profumo…tutto.

Sento che le palpebre si richiudono contro la mia volontà, mi lascio cadere tra la braccia di Morfeo, prima di crollare sento del movimento da parte sua, poco importa, ormai mi addormento senza poter approfondire.

Riesco però a sussurrare le ultime parole:”buonanotte amore mio…”

 

 

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

 

 

Sento che c’è qualcosa che si muove accanto a me. Sento anche parlare…ma forse sto sognando, controvoglia apro gli occhi, per vedere che cosa è stato, anche se un idea già c’è l’ho…

Finalmente riesco a mettere a fuoco l’immagine davanti a me, sorrido, Robin.

Ora sta dormendo ma sembra che fino a qualche secondo fa fosse sveglia, noto che la coperta è smossa.

Lentamente le cingo i fianchi e la tiro verso di me, inspirando il suo buonissimo profumo, sa di fiori, ormai me lo chiedo da tempo, come è possibile che un tale fiore mi appartenga?

I suoi capelli, lisci e scuri, perfetti, il suo dolcissimo sorriso, le sue labbra così morbide…come è possibile che il cielo mi ha mandato un regalo così? cosa ho fatto?

Le accarezzo una guancia, sono ancora rosse, probabilmente lo sono anche le mie, non appena ripenso alla nottata, ridacchio tra me malizioso.

Il mio sguardo ritorna su di lei, così perfetta, così bella…così…fantastica, io no me la merito, perché dovrebbe stare con me? O meglio…come è possibile che si sia innamorata di me?!

Lo so, lo so perfettamente che sono un cascamorto, ma è più forte di me! Però la cosa strana che con lei non riesco a comportarmi così, mi sembra un insulto trattarla come le altre ragazze!

Lei è diversa, migliore direi!

Sospiro, quando sono con lei sto così bene…e non mi serve altro, mi basta anche solo un suo sguardo, uno dei suoi splendidi sorrisi e basta.

L’amo, l’amo più della mia stessa vita, so che suona come una bugia ma…non potrei mai lasciarla per un'altra donna, neanche se l’ultima arrivata fosse la più bella del mondo!

Le do un bacio in fronte, è così dolce quando dorme, solo in questi momenti il viso assume una espressione di beatitudine, anche se l’amo anche quando è triste, perché mi piace abbracciarla e stringerla tra le mie braccia, coccolarla e dirle che tutto và bene.

Sa:”la mia dolce Robin-chan…” sussurro, mi piace chiamarla così.

Mi sistemo accanto a lei, accarezzandole la testa, osservo l’angelo steso accanto a me, le labbra si muovono a tempo col respiro e sento subito l’impulso di baciarla, di sentire che è reale e che tutto quello che è accaduto non sia un sogno.

L’impulso è forte ma mi trattengo, è anche il sonno la causa del mio controllo…

Sospiro leggermente, le palpebre sono pesanti e mi sento gli occhi pizzicare, li strizzo ma è inutile la vista mi si appanna e piano piano crollo addormentato.

“non m’importa sapere perché lei è qui con me, se è un dono del cielo o degli dei….io voglio solo che lei rimanga per sempre qui , perché io l’amo e mi basta la certezza che anche lei lo sia di me….perché in fondo…io non posso farci proprio niente!”

 

 

 

 

*__*

Spero vivamente che vi sia piaciuta, e che non sia andata in OT XD

P.S. se i pensieri di Sanji non sono un granché mi dispiace, perché sono una ragazza e anche se ho una carattere fondamentalmente maschile…non so quali sono i pensieri di un ragazzo innamorato….

La stessa cosa vale un po’ per la prima parte….

Uh..pazienza….

Spero che commenterete in modo positivo perché ho delle altre piccole storie qui, fresche fresche!

 

Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Bad Day ***


Esatto, la canzone si ispira alla famosa(?) canzone di Daniel Powter!

Forse a leggerla così non vi dirà molto, un mio consiglio? Leggetela mentre vi ascoltate in sottofondo la canzone, andate a ritmo di musica immaginandovi nella vostra testa il momento…e forse capirete! ^__^

Buona lettura!

 

 

 

 

 

Alzò la testa appena sentì l’ennesimo tuono in lontananza,volse lo sguardo al cielo plumbeo.

Non aveva paura dei fulmini, ma sussultò lo stesso, persa nei suoi pensieri non se n’era accorta.

 

Where is the moment we needed the most [ Dov’è il momento di cui hai più bisogno?]
You kick up the leaves and the magic is lost [ Prendi a calci le foglie e la magia s’è persa]
They tell me your blue skies fade to grey [ Dicono che il tuo cielo blu si sbiadito in grigio]
They tell me your passion's gone away [ Dicono che la tua passione sia andata via]
And I don't need no carryin' on [ E non ho bisogno di riportartela]

 

I vecchi  ricordi le tornavano alla mente, riempiendola di tristezza:” la mia anima è proprio come un cielo grigio…cupa…” pensò

 

You stand in the line just to hit a new low [ Sei stato lì in coda solo per evirate un’altra tristezza]
You're faking a smile with the coffee to go [ Sorridi falsamente mentre prendi il caffè]
You tell me your life's been way off line [ Mi dici che la tua vita è stata disconnessa]
You're falling to pieces everytime [Stai cadendo a pezzi ogni volta]
And I don't need no carryin' on [ E non ho bisogno di portarti avanti]

 

 

“Sono sempre stata nelle retrovie per evitare di essere coinvolta…

Ho sempre sorriso falsamente, per sopravvivere, ma con lui non ci riesco…

È come stare disconnessa dal resto del mondo…

Ogni volta che mi capita di mentirgli mi sento cadere a pezzi…”

 

 

Cause you had a bad day [ Perchè hai avuto un brutto giorno]
You're taking one down [ Hai passato un giorno “no”]
You sing a sad song just to turn it around [ Canti una canzone triste per poter voltare pagina]
You say you don't know [Dici di non sapere niente]
You tell me don't lie [Mi dici di non mentire]
You work at a smile and you go for a ride [ Lavori sorridendo ed esci per una passeggiata]
You had a bad day [ Hai avuto un brutto giorno]
The camera don't lie [ La macchina fotografica non mente]
You're coming back down and you really don't mind [Stai tornando indietro e non te ne importa]
You had a bad day [ Hai avuto un brutto giorno]
You had a bad day[ Hai avuto un brutto giorno]

 

 

Canticchiò una canzone a fior di labbra: ”Cause you had a bad day, you’re taking one down…sing a sad song just to turn it around”

“Ho avuto una brutto giornata” pensò, le venne da sorridere:”io ho sempre avuto delle brutte giornate…”

“mi allontano, mi stacco dagli altri sorridendo per coprire il mio umore, ma lui sembra che riesca lo stesso a capirmi…”

 

 

Well you need a blue sky holiday [ Hai bisogno di una vacanza dal cielo blu]
The point is they laugh at what you say [ Il punto è che loro ridono di quello che dici]
And I don't need no carryin' [ E non ho bisogno di portarlo avanti]

 

 

Continua a cantare a bassa voce: ”well you need a blue sky holiday….” “una vacanza è?....”sorrise leggermente.

Una goccia, due, rialzò il viso, la pioggia arrivò all’improvviso, bagnandola subito, sentì le forze abbandonarla:”stupidi poteri del frutto del mare” pensò

 

 

You had a bad day [ Hai avuto un brutto giorno]
You're taking one down [ Hai passato un giorno “no”]
You sing a sad song just to turn it around [ Canti una canzone triste per voltare pagina]
You say you don't know [ Dici di non saper niente]
You tell me don't lie [ Mi dici di non mentire]
You work at a smile and you go for a ride [ Lavori sorridendo ed esci per una passeggiata]
You had a bad day [ Hai avuto un brutto giorno]
The camera don't lie [ La macchina fotografica non mente]
You're coming back down and you really don't mind [ Stai tornando indietro e non te ne importa]
You had a bad day [ Hai avuto un giorno no]

 

 

???:”ROBIN-CHAN!?”

Al udire della voce si voltò, Sanji….

Il biondo spuntò da un angolo davanti a lei.

Sa:”Robin-chan?!dove sei?” cominciò a guardarsi intorno preoccupato, appena la vide le corse incontro.

 

Sometimes the system goes on the blink [ A volte il sistema si guasta]
And the whole thing turns out wrong [ E l’intera cosa è sbagliata]
You might not make it back and you know [ Tu potresti non aggiustarla mai, lo sai]
That you could be well oh that strong [ Che tu potresti stare bene, così forte]

And I'm not wrong [ E io non mi sbaglio]

 

Sa:”Robin che ci fai qui fuori sotto la pioggia, dai rientra fa freddo!” le appoggiò le mani sulle spalle scuotendola leggermente, spaventato dal suo sguardo vuoto.

Sa:”Robin-chan che ti succede?” la guardò preoccupato, si levò la giacca e se la mise sulla testa coprendo entrambi

 

 

So where is the passion when you need it the most [ Quindi dov’è la passione quando ne hai più bisogno?]
Oh you and I [ Oh io e te]
You kick up the leaves and the magic is lost [ Calci le foglie e la magia s’è persa]

 

 

Sa:”Robin-chan” sussurra prima di abbracciarla stretta.

Robin arrossì, nascose il viso nelle pieghe della camicia.

Le spalle cominciarono a sussultare leggermente.

Sanji sorrise e le accarezzò la testa:”và tutto bene, ci sono io adesso…”

 

 

 

 


Cause you had a bad day [ Perchè hai avuto un brutto giorno]
You're taking one down [ Hai avuto un giorno “no”]
You sing a sad song just to turn it around [ Canti una canzone triste per voltare pagina]
You say you don't know [ Dici di non sapere niente]
You tell me don't lie [ Mi dici di non mentire]
You work at a smile and you go for a ride [ Lavori sorridendo ed esci per una passeggiata]
You had a bad day [ Hai avuto un brutto giorno]
You've seen what you like [ Hai visto quello che ti piace]
And how does it feel for one more time [ E ci si sente per un volta in più]

You had a bad day [ Hai avuto un brutto giorno]
You had a bad day[ Hai avuto un brutto giorno]

 

 

Le accarezzò il viso, asciugandole le lacrime:”che ti prende?”

Si staccò sempre rimanendo sotto la giacca:”andiamo dentro, fa freddo qui…” le diede un bacio sulla fronte.

Robin arrossì e sorrise.

Sanji le tese la mano:”vieni…” Robin la afferrò annuendo.

Si diressero verso la cucina.

 

 

Grazie per esserci…..sempre anche nei giorni più brutti….

 

Grazie Sanji.

 

 

 

Che teneri! XD

Grazie per i commenti! fa sempre piacere riceverne!

Spero che vi sia piaciuta...e se sì….penso che posterò il 3° cap già oggi! ^___^

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Gatto ***


Beeene! Ed eccoci qua con il nuovo capitolo! In questo caso Robin è una studentessa, giusto per far luce…miao!

P.S. niente alcolici, sono troppo giovane! ;-)

 

 

 

 

Gatto

 

 

Robin camminava tranquilla per la via.

La pioggia batteva insistente e fitta sopra il suo ombrello scuro.

Camminava lenta, nonostante le ballerine si stessere riempiendo di acqua.

Sospirò, mentre spostava per l’ennesima volta la borsa appesa al suo fianco.

Ro(pensiero):”ma perché deve piovere proprio oggi?”

Sbuffò per l’ennesima volta mettendosi una ciocca dietro i capelli.

Davanti a lei apparve il piccolo parco giochi del suo quartiere, niente di strano fin qui, quello che catturò la sua attenzione invece fu una macchia gialla nascosta nel tubo per i bimbi.

Si avvicinò facendo attenzione di non sporcarsi di fango.

Un gatto.

Era un gatto.

Se ne stava lì nascosto sulla soglia del tubo, fissava la ragazza appena arrivata con uno sguardo poco interessato.

Robin si chinò allungando la mano e restando immobile aspettando risposta.

Il gatto sembrò inizialmente contrariato dal quel gesto, ma poi si avvicinò titubante.

Robin sorrise, i gatti di strada di solito non davano la loro fiducia così velocemente.

Mentre gli grattava il mento bagnato, studiò il musetto del micio, “strano…” il pelo sopra l’occhio sinistro era più lungo del resto e copriva la parte sottostante, passò la mano sull’occhio:”sei forse ferito…?” sollevò il ciuffo ritrovando l’occhio circondato da pelo nero, ridacchiò sorpresa.

Sull’occhio destro invece c’era una specie di disegno a spirale come delle sopracciglia.

Ro:”sei strano lo sai..” il gatto la guardò scocciato, come se avesse capito cosa avesse detto, Robin rise:”scusa.”

Il gatto alzò il muso al cielo.

Robin si alzò sistemandosi la gonna:”è stato un piacere conoscerti.” Disse facendo un piccolo inchino come scuse.

Si allontanò, ma subito dopo sentì una spinta sulla caviglie, guardò in basso e vide il gatto che si strusciava tra le sue gambe.

Ro:”cos’è? Adesso te ne torni strisciante?” chiese mettendosi la mani sui fianchi, il gatto miagolò.

Robin sospirò, si chinò e lo prese tra le braccia, alzò un sopracciglio guardandolo divertita.

Ga:”miaoooo…”

Scosse la testa:”perché mi fai questo effetto?” gli chiese mentre se lo sistemava tra le braccia.

Il gatto le rispose stusciandosi contro il suo seno.

Ro:”sei comodo?”

Ga:”miaaaooo!”

Ro:”hahahah!”

 

 

 

*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*-°-*

 

 

 

Ro:”eccoci qui!” esclamò a prendo la porta di casa, appena entrati il gatto balzò dentro.

Ro:”senza troppi complimenti né?”

Il micio si fermò sulla soglia guardandola con sfida come per dire:”visto? Non sono entrato…prima le signore!”

Robin aggrottò le sopracciglia:”prima di tutto ci cambiamo e facciamo un bagno, poi mangiamo, che ne dici?”

Il gatto la guardò spaventato alla parola bagno ma rimase lì dov’era

Ro:”chi tace acconsente!”

Lo prese in braccio e si diresse verso il bagno.

Lo appoggiò al pavimento:”rimarrai qui mentre prendo dei vestiti asciutti?” Robin rimase stupita quando il gatto sembrò annuire.

Si allontanò senza chiudere la porta, per metterlo alla prova:”come è possibile? Che sia un gatto addestrato? Non porta il collare…”

Ritornò in bagno, il micio si era acciambellato sul tappetino nell’attesa.

Mise i vestiti sul comodino e aprì l’acqua, allo scrosciare il gatto alzò la testa e guardò contrariato la vasca che si riempiva.

Ro:”ci sono io non preoccuparti, va bene?”

Il felino sembrò arrossire, ma si avvicinò, Robin lo prese in braccio e lo mise dentro.

Scalciò per qualche istante, ma appena le zampette toccarono l’acqua calda si calmò, anzi cominciò a giocarci, contento di aver trovato un gioco così piacevole!

Robin sorrise dolcemente mentre si toglieva la divisa scolastica e indossava i vestiti asciutti.

Ga:”MIIAOOOO!!”

Si voltò appena sentì il gatto miagolare disperatamente, era rimasto intrappolato dal flusso d’acqua troppo potente e ora tentava in tutti i modi di spostarsi.

Robin chiuse l’acqua subito, senza smettere di ridere:”hihi scemotto, devi fare attenzione!” lo guardò mentre si puliva il muso con una zampa:”sembri non avere pulci…ma sì dai! Niente preoccupazioni.”

Prese uno sciampo e cominciò a strofinare con energia il pelo del gatto, che cominciò a fare le fusa contento.

Robin sorrise dolcemente:”anche se sei un gatto ti piace l’acqua…”

Prese il soffione e cominciò a lavarlo facendo attenzione a non bagnarlo sul muso.

Ro:”ecco adesso sei pulito e profumato!” acchiappò l’asciugamano e si mise a coccolarlo per asciugarlo, si avvivò verso la cucina e lo appoggiò al tavolo; Si avvicinò al frigo e tirò fuori il cibo.

Ro:”ecco! Del latte con i biscotti per te e della pasta avanzata per me!”

Si sedette al tavolo mentre osservava il gatto che si fiondava nel latte e finiva in un lampo i biscotti:”avevi fame he?” ridacchiò mentre accarezzava la testina pelosa e si infilava una forchettata in bocca (pensiero):”…finalmente ho qualcuno qui….” Volse lo sguardo sulla lavagnetta degli avvisi “sono fuori per il resto della giornata, zia Roji” sospirò, da quando la mamma era scomparsa viveva con la zia e la famiglia, ma considerarla famiglia era troppo, se ne stavano fuori tutto il giorno e abbandonavano Robin da sola:”non mi importa se dirà qualcosa sul tuo arrivo, tu rimani qui!” disse decisa guardando il gatto:”mmmm ti servirebbe un nome….” Il gatto alzò la testa interessato:”mmmm che ne dici di….neko?” il gatto la guardò male:”hai ragione è monotono…sei maschio giusto? Mmmm a giudicare dalla grandezza dovresti avere 3-4 anni…..…..San*…San…San…Sanji! che ne dici?” il gatto le saltò in grembo facendo le fusa:”hahahah ti piace, bene!” lo prese in braccio e lo guardò attentamente:”si! Anche a me!”

Lo portò in camera e lo appoggiò al letto, Sanji si raggomitolò subito addormentandosi all’istante.

Robin sorrise, si mise alla scrivania e prese il suo diario.

Lo aprì e cominciò a scrivere:” oggi è stata un giornata fantastica! Oltre la pioggia il cielo mi ha mandato un regalo, un gatto! Sembra strano ma è proprio così! L’ho trovato hai giardini pubblici tutto bagnato e l’ho portato a casa, di sicuro zia Roji non sarà contenta ma non mi interessa, finalmente è arrivato qualcuno che mi tiene compagnia, sembra umano in alcuni comportamenti, ha uno sguardo intelligente e capisce quello che dico, ho il sospetto che sia addestrato e quindi è probabile che qualcuno venga per riprenderselo…io spero di no…perché per me è come un amico, mi tiene compagnia e ha reso questa giornata  stupenda nonostante la pioggia.” Voltò lo sguardo verso la figura felina addormentata e sorrise, (pensiero):”si è proprio un dono questo gatto”

Ricominciò a scrivere:” gli ho dato il nome di Sanji, piace anche a lui, sono davvero contenta che sia arrivato…” rimase con la mano a mezz’aria indecisa su cosa scrivere, sorrise e chiuse il quaderno.

Si sdraiò sul letto accanto al gatto, si mise ad accarezzare il pelo biondo del gatto:”sono felice che tu sia arrivato…” sospirò stancamente:”sai non mi dispiacerebbe se ci fosse un ragazzo come te….” mugolò prima di addormentarsi.

Il gatto aprì un occhio guardando la padrona assopita, quando lo richiuse sembrava proprio che se la stesse ridendo sotto i baffi.

 

 

 

Che bello che deve essere avere un gatto, purtroppo non li posso tenere ç__ç

Spero che vi sia piaciuta! Come le altre del resto! ^__^

Miao miao e alla prossima.

*La parola ”San” significa 3 in giapponese

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Malattia ***


Uhuhuhu questa fic riscuote abbastanza successo! ^__^

Visto che piace posto subito il 3° capitolo!

Grazie per tutti i commenti anche se sono pochi..grazie ancora!

 

 

 

 

Malattia

 

 

 

Robin odiava essere malata.

Doversene stare a letto senza poter neanche leggere per via del malditesta che l’assillava e lo stomaco in subbuglio.

Apri lentamente gli occhi sentendo la porta aprirsi, Chopper.

Ch:”come ti senti?” chiese avvicinandosi preoccupato.

Ro:”come mi sento? Secondo te? Sono qui bloccata al buio senza neanche la possibilità di leggere! E con la febbre, mi sento uno schifo! Ecco come mi sento!” rantolò

Chopper sorrise, guardandola affettuosamente:”è solo una febbre passeggera, vedrai domani o tra due giorni starai meglio…”disse per confortarla.

Robin sospirò:”speriamo bene…”

Chopper si mise improvvisamente ad annusare l’aria

Ro:”che c’è?”

Ch:”Sanji sta cucinando…hai fame? gli dico di portarti qualcosa?”

Robin annuì incerta, non le andava che Sanji la vedesse in quello stato.

Ch:”bene” trillò Chopper e si catapultò fuori dalla stanza.

Poco dopo la porta si riaprì e al posto di Chopper apparve Sanji.

Si avvicinò al letto appoggiando il vassoio con il pranzo sul comodino.

Sa:”come và? Ti senti meglio?”

Robin scosse la testa:”non molto…”mugugnò.

Sanji sorrise comprensivo e si sedette accanto a lei, le prese la mano e cominciò ad accarezzargliela col pollice:”allora vorrà dire che ti terrò compagnia.”

Robin alzò lo sguardo:”è meglio di no, anche se non è niente di preoccupante potrei essere contagiosa…”

Sanji scosse la testa:”non mi interessa” si avvicinando appoggiando la propria fronte a quella di Robin, lei sospirò:”è fresca…” Sanji accorciò ancora di più la distanza tra le loro labbra, Robin arrossì allarmata:”niente baci…sono contagiosa…” le labbra di Sanji cambiarono direzione andando sulla fronte.

Sa:”uffa, per quanto durerà questo supplizio?” chiese con voce lamentosa senza staccarsi.

Ro:”non dirlo a me…” sorrise debolmente

Sa:”non posso neanche baciarti come si deve…” replicò guardandola negli occhi e aggrottando le sopracciglia.

Robin ridacchiò:”fare la faccia offesa non mi aiuterà a guarire…”

Sanji sorrise malizioso:”no…ma forse un po’ di coccole si….”

Lo guardò interrogativa, mentre lo vedeva issarsi sul letto.

Le braccia andarono a cingere i fianchi e le mani si andarono ad appoggiare alla schiena.

Robin protestò, ma ogni tentativo di fermarlo si persero in un bacio fugace, a fior di labbra.

Arrossì scocciata quando Sanji si sdraiò accanto a lei stringendola.

Sa:”và meglio?” soffiò con voce sensuale al suo orecchio.

Robin annuì debolmente, un altro bacio, ma sulla fronte, fresco, dolce, calmante.

Sa:”buon riposo Robin-chan.”

Robin non rispose ma si accoccolò tra le sue braccia.

 

 

 

 

“Essere ammalati, non è poi così male…”

 

 

 

 

*sbava* vorrei anch’io qualcuno che mi coccolasse quando sono malata….anche la mamma sta lontana per il contagio T.T

Bhè spero che vi sia piaciuta anche se è corta….punto più sul contenuto che sulla lunghezza! e…..SanjixRobin rules!!! XD

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Buonanotte ***


Huuu che rottura oggi! Accidenti avrei voluto postare il cap di mattina, ma dopo aver riavviato il PC per riavere messanger(qualche giorno fa è andato in panne, e mi è stato tolto messanger) non mi si accendeva più! Ç__ç ho cercato di postare lo stesso con il portatile ma non avevo installato Nvu….e non riuscivo a scaricarlo….che pazienza, ora dopo una giornata dalla zia, papà mi ha sistemato tutto ed ecco mi qua! *___*

 

 

 

Buonanotte

 

 

La festa era già cominciata da un pezzo.

Tutta la ciurma di cappello di paglia era riunita sul ponte a festeggiare, non che ce ne fosse un motivo, ma si sa…ai pirati piace festeggiare.

Ru:”Sanji cucina dell’altro pesce, qui sta finendo!”

Sa:”finiranno anche le nostre scorte se non cominciate a moderarvi!”

Fr:”e dai…è una festa cuoco! Domani arriveremo su un isola e lì farai rifornimento,che problema c’è?”

Sa:”o nessun problema…” disse, mentre faceva saltare il pesce in padella :”solo che se finite tutto stasera, non ci sarà niente per la colazione…”

Ru:”che cosa?!” chiese allarmato:”niente colazione?!?!”

Sa:”esatto…”

Ru:”HAAAARGGGHHHH!! Fermatevi immediatamente, o non faremo colazione!!” urlò terrorizzato dall’idea di non poter farla.

Sa:”hahaha, gliel’ho fatta! Hahah”

Ro:”complimenti mossa astuta.”

Sanji si voltò, Robin era seduta al tavolo e sorrideva divertita.

Sa:”ho…non fare troppi complimenti...hehe senò arrossisco…!” disse grattandosi una guancia, sentirono che le urla erano aumentate:”scusa se ti abbandono ma quelli ne stanno combinando un'altra delle loro!” corse fuori dalla cucina:”torno subito!” sentì urlare.

Robin sorrise:”è sempre pronto a sistemare le cose, sveglio e attivo…” si intristì:”se fosse sveglio anche per le “altre” cose…” sospirò, si alzò, prese il suo boccale e uscì per sistemarsi poi al tavolino da giardino messo sul ponte.

Sa:”ragazzi mette giù Chopper, non è una pignata!”

Us:”starà benissimo!” urlò il cecchino già evidentemente ubriaco, mentre issava il povero dottore all’albero maestro.

Ch:”mettetemi giù! Sanji aiutoooo!” urlò terrorizzato con le lacrime agli occhi.

Sa:”ci provo!” sospirò esasperato:”promemoria, non far avvicinare più Usop agli alcolici!”

Ma ogni tentativo di salvare la renna sfumarono nelle imprecazioni dello spadaccino, che si lamentava che era finito il sakè.

Sa:”adesso non ho tempo di occuparmi di te marimo! Quindi arrangiati se non sei troppo ubriaco!”

Zo:”io troppo ubriaco?! Ma sei scemo?! Tu forse non riesci a reggerli bene!”

Il biondo si voltò stizzito:”che cosa?!?! guarda che io li reggo benissimo gli alcolici!”

Ro:”ecco che partono…” sopirò mentre bevve un po’ del suo sakè.

Zo:”e allora vieni qui a dimostralo stupido damerino!” e giù con altri insulti, che si placavano solo nel momento in cui entrambi si trangugiavano il contenuto dei boccali.

Alla fine si ubriacò anche Sanji, Chopper fu salvato dal provvidenziale intervento di Robin che lo prese appena prima che Rufy e Usop lo colpissero, dopo questo di chiuse in camera con l’intento di non lasciar entrare nessuno, atterrito dal fatto che qualcuno lo potesse riutilizzare come pignata!

Robin si guardò in giro.

Il ponte era un macello, piatti e resti di cibi se ne stavano sparsi sull’erba come delle prove tangibili della baldoria antecedente.

Guardò con affetto i compagni addormentati, crollati all’improvviso per la stanchezza, poi lo sguardo si posò su di lui.

Era appoggiato con la schiena al parapetto, la testa penzolava di lato, appoggiata sulla sua stessa spalla, le braccia abbandonate sui fianchi e le gambe tese.

Istintivamente gli si avvicinò, senza far rumore, si inginocchiò davanti a lui, rapita dal viso fanciullesco e tranquillo; con una mano gli spostò dei ciuffi ribelli dietro alle orecchie.

Senza che se ne accorgesse si ritrovò a pochi centimetri dal suo viso, a inspirare il suo buon profumo, naso a naso, guancia a guancia, si staccò imbarazzata quando sentì che si muoveva.”falso allarme” pensò appena si accorse che si era sbagliata.

Gli accarezzò timidamente la guancia mentre sentiva gli occhi bruciare, sorrise debolmente, si avvicinò di nuovo appoggiando le labbra alle sue, sentì l’impulso di muoverle ma rimase ferma.

Si staccò subito:”no…no posso…” sussurrò, quando riaprì gli occhi la prese il panico, si ritrovò a specchiarsi nei profondi occhi neri di Sanji che la guardava pacato, come se non fosse successo niente.

Ro:Sa…Sanji io..” spaventata e imbarazzata cominciò a mordicchiarsi le dita, Sanji gliele prese tra le sue, zittendola.

Sorrise, la cosa non lo turbava minimamente, le prese dolcemente il viso tra le mani e l’avvicinò a sé.

Robin tentò un primo momento a divincolarsi, ma quando si ritrovò a fior di labbra, perse ogni forza e lo lasciò fare.

Non appena le bocche si unirono, Robin sentì le guancie andare a fuoco e i muscoli cedere sotto loro peso.

Si accasciò tra le braccia di Sanji trascinando entrambi stesi sul ponte, Sanji interruppe il bacio per prendere aria.

Robin sentiva il cuore battere all’impazzata e il petto tremare, un solo pensiero l’assillava:”non si ricorderà niente… non si rende conto che sono io…” si sentì sfiorare una guancia, riaprì gli occhi, Sanji le stava baciando dolcemente tutto il viso, Robin arrossì, con una mano le voltò improvvisamente la faccia verso di sé e la baciò passionalmente, cingendole i fianchi attirandola accanto a sé.

Le mani viaggiavano dalla schiena ai fianchi, lentamente e sensualmente, si staccò e cominciò a baciarle il collo lasciandolo leggere tracce umide.

Robin mugolò imbarazzata, sentiva il suo fiato caldo sul collo e sul petto, spostò le mani sul petto, accarezzandogli la pancia.

Ro:”S-Sanji…”

I baci si interruppero all’improvviso, Robin alzò la testa, guardando negli occhi Sanji, aveva uno sguardo stanco, sorrise debolmente dando un bacio sulla fronte a Robin, le si sdraiò accanto accarezzandole dolcemente la testa:” la mia dolce..Robin-chan…” sussurrò prima di riaddormentarsi, Robin si alzò di scatto guardandolo in viso, lasciò che le lacrime fin ora trattenute sgorgassero impetuose, strinse i denti per evitare di singhiozzare.

Sorrise tra le lacrime:”ora..lo…” sussurrò mentre si rialzava:”sapevi che ero io..” si chinò su di lui e gli diede un bacio sulla fronte:”io sarò qui ad aspettarti, forse non ti ricorderai di adesso ma non importa…ormai so che ho una speranza....” si alzò e si diresse verso la propria camera, si voltò un ultima volta:”ho ancora una speranza…e saprà lei l’ultima a morire…Buonanotte amore mio.”

 

 

 

Non ti preoccupare Robin-chan! andrà tutto bene!

Piccolo avviso…penso che comincerò a postare i cap un giorno si e uno no…perché anche se le storie sono pronte mi ci vuole del tempo per farne delle altre e non vorrei creare un divario di consegna troopo grande…grazie per l’attenzione! ^___^

 

Ringraziamenti:

 

new_francysmile_live:grazie! *__* i segui con devozione, che cosa voglio di più? Un lucano….ma che centra?!?!?

Ladysanji: anche tu! che bello avere delle seguaci! XD il SanjixRobin trionferà ve lo assicuro! ^O^

 

Ditemi...illuminatemi…ma se modifico il capitolo, si modificheranno anche le recensioni? Ci sono un paio di errori che vorrei sistemare…

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Complimenti ed avance ***


Pietàààà *si butta a terra* chiedo scusa per il ritardo, è solo un giorno, ma è comunque in ritardo! Accidenti con il rientro a scuola mi sono distratta!

Il prossimo capitolo si farà aspettare…è a metà e non ho idee…sigh solo tre giorni di scula e mi ha già prosciugato, voglio le vacanzeee!

 

 

Complimenti ed avance

 

 

 

???“Hei bambola!”

Robin si fermò, si voltò lentamente e rivolse lo sguardo al tizio che le aveva rivolto la parola.

Era un tipo alto e piuttosto muscoloso, con i capelli scuri, belloccio.

Le si avvicinò chinandosi verso di lei, sorrise affabile:”ciao, che ci fa uno splendore come te insieme a un damerino come quel tipo? mi chiamo Raki…perché non vieni a fare un giro con me?” chiese indicando con un colpo di mento Sanji, fermatosi accanto a Robin.

Sa:”scusaci ma sai..abbiamo delle commissioni da fare!” rispose stizzito:”andiamo Robin-chan!”

Il ragazzo rimase un attimo in silenzio mentre i due si allontanavano:”hey io non ho detto di fermarvi!” scattò in avanti afferrando Robin per un braccio:”mi piaci, che ne dici di lasciare quel barboso mingherlino? Conosco un bel bar qui vicino…”

Sanji si girò adirato:”lascia subito andare Robin brutto pezzi di…” ma le sue imprecazioni furono fermate da un gesto di Robin:”faccio io…” disse sorridendo al cuoco, Sanji rimase interdetto ma la lasciò fare:”ok…”

Robin si voltò guardando negli occhi l’energumeno:”sai mi piacerebbe fare un giro con te ma….vedi devo fare la spesa..sarà per un'altra volta….” Disse sfoderando un sorriso smagliante.

Il moro la guardò poco convinto:”no..così non va, nessuna mi rifiuta!” sorrise malizioso:” mmm o forse preferisci stare con il tuo ragazzo?” il sorriso sparì dalla faccia di Robin mentre, senza che lei potesse farci nulla, arrossiva; il ragazzo continuò divertito:”sai non mi sembra un granché…è magrolino…non ha l’aria di uno robusto..non sarebbe capace di difenderti dai tipi cattivi….” Robin lo guardò senza dire una parola, cercando di contenersi:”hai visto prima no? Ti ha lasciato subito fare…forse ha pensato “che fortuna che è intervenuta! Io non avrei potuto far nulla!”

Robin sentì la mani formicolare:”modera i termini…idiota che non sei altro…”

Ra:“ho-ho e adesso che mi fai? Chiedi aiuto al tuo fidanzatino? Ha no…non può perché è troppo debole!”

Sa:”Robin-chan…va tutto bene?” chiese tendendo la mano sfiorandola la spalla.

Ro:”tutto a meraviglia…”rispose con una nota sinistra nella voce.

Sanji la guardò spaventato.

Raki si mise a ridere:”hahaha sai se fossi in te lo pianterei qui all’istante!”

Ro:“Basta!”

Ra:”come?” senza che ebbe il tempo di chiedere spiegazioni, si sentì afferrare i capelli e spingere al livello dell’osso sacro, tentò di muovere le mani per fermare la caduta ma le trovò intrappolate in una morsa d’acciaio:”ma che di-“ un paio di mani gli tapparono la bocca, poi nella sua visuale apparve il volto di Robin sorridente:”hai visto che cosa succede a offendere un mio amico in mia presenza?”.

Raki annuì terrorizzato.

Robin continuò:”bene!ora se non vuoi che ti spezzi la schiena con un colpo secco e getti il tuo corpo in pasto ai pesci, ritira tutto quello che hai detto e chiedi scusa!” poi all’improvviso la presa sui capelli di Raki svanì lasciano il ragazzo libero, che appena intravista la possibilità di fuga se la diede a gambe levate!

Robin si voltò verso un sorpresissimo Sanji.

Ro:”andiamo?”chiese precedendolo.

Sa:”sei stata fantastica! Incredibile, sei…sei..haaa hai visto che faccia che ha fatto? Hahaha!” urlò meravigliato:”Ci penserà due volte prima di mettersi contro di te!! Hahah! Fantastica!”

Robin sorrise, arrossendo segretamente a tutti quei complimenti.

 

 

“Gli unici complimenti che mai accetterò…saranno i tuoi!”

 

 

 

Haaa che tenera! Per il 7° cap non so quando sarà pronto….so già come finirlo ma non come completarlo….manca lo svolgimento…..

Chiedo ancora scusa per il ritardo…e lo schifo di nome per il rompi-cosidetti non sapevo che scegliere…

È anche corto…

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Acchiappasogni ***


Hiiiii!! Me in ritardo!! me in ritardo!! Scusate!! Accidenti, stupida scuola, ora che è ritornata nella mia vita mi occupa spazio e quello che mi rimane è occupato da altre cose! Uffaaaa…

Comunque spero che non abbiate disertato e siate pronte per un nuovo capitolo!

 

 

 

 

Acchiappasogni

 

 

 

 

“mamma, che cos’è quello?”

La donna si voltò nella direzione indicata dal bambino.

“dove tesoro?” chiese vagando con lo sguardo.

Il bambino corse fin sotto la porta ed indicò in alto:”questo!” disse deciso.

La donna capì e sorrise:”quello è un acchiappasogni!”

“acchiappasogni?” chiese incuriosito, la donna annuì:”me lo ha regalato papà…è un po’ vecchio ma funziona ancora!”

“e cosa fa? È magico?” domandò andandole in braccio.

“ho si! È un amuleto potentissimo!”

Gli occhi del bimbo brillarono:”e a che serve?”

La donna rise, scostò i ciuffi neri che ricadevano davanti agli occhi del bimbo:”vedi,..quell’amuleto raccoglie i sogni che fai, ma non tutti perché lascia passare solo quelli belli, infatti “acchiappa” quelli brutto e se li mangia!”

Il bimbo rise:”che bello!” poi si mise un ditino sulla bocca pensando:”quando te lo ha regalato papà?”

La donna arrossì e sorrise:”mmmm più o meno…17 anni fa….”

 

 

 

 

*****17 anni fa*****

 

 

 

Sa:”allora, io devo scendere per i rifornimenti, c’è qualcun altro che ha bisogno di qualsiasi cosa?”

Ch:”io devo guardare per le mie erbe, ma mi accompagna Usop, così vediamo per le spezie!”

Sanji annuì:”fatevi trovare vicino al mercato, penso di avere bisogno di un aiuto con le borse.”

Chopper e Usop annuirono.

Ru:”bene allora scendiamo!” urlò il capitano euforico.

A terra presero tutti delle strade diverse, dirigendosi verso il luoghi interessati.

Sanji controllò più e più volte la lista, scorrendo tra le richieste assurde di Rufy ed evitando quelle di Usop e Chopper.

Passeggiò tranquillo per il mercato comprando solo ciò che gli serviva.

Alzò lo sguardo al cielo e si accorse, notando lo spostamento del sole, che si era fatto tardi e che l’ora di pranzo era già passata da un pezzo.

Sanji sospirò:”spero che gli altri se la siano cavata anche senza di me…” diede un occhiata alle pesanti borse che si scarrozzava dietro da tutto il giorno:”e adesso chi aiuta me?” pensò sconsolato.

Fece un altro passo mentre le mani gemevano per lo sforzo:”accidenti, dove diavolo si sono cacciati Usop e Chopper? Gli avevo detto di aspettarmi fuori dal mercato!” sbuffò scocciato.

Ro:”cook-san!”

Sentitosi chiamare si voltò, sorpreso di sentire la sua voce.

Robin gli si avvicinò:”sembra….diversa” pensò Sanji guardando il sorriso che mostrava.

Sa:”Robin-chan che ci fai qui? È ora di pranzo perché sei ancora in giro?”

Robin scrollo le spalle:”non ho molta fame, mi sono fatta un giro e ti ho incontrato!” Sanji notò che terminò la frase con un altro gran sorriso.

Ro:”ti serve una mano?” l’attenzione passò alla borse che reggeva ancora, arrossì:”ho no! Ce la faccio anche da solo…”

Ma Robin non gli lasciò finire, gli si avvicinò e gli prese due borse.

Ro:”ecco così pesando di meno!”

Sa:”ma…Robin-chan non serve! Non voglio che le tue delicate..”

Robin alzò un dito:”lo faccio con piacere…a patto he tu mi accompagni in un posto!”

Sanji la guardò stupito:”e dove?”

 

 

 

 

Ro:”eccoci qua!”

Sanji guardò il luogo dove l’aveva condotto Robin, era un piccolo negozietto di cianfrusaglie, l’insegna penzolava sopra la porta, sbatacchiata leggermente dalla brezza.

Robin entrò subito seguita a ruota da Sanji, che si guardò intorno incuriosito,la stanza era piccola, le pareti traboccavano di libri, ampolle e oggetti vari, per un momento ebbe l’impressione che qualcuno li stesse osservando, il pavimento era ricoperto di tappeti che attutiva il rumore dei passi, ed ad ogni movimento si alza della polvere:”ma da quanto non entra nessuno qui?” pensò aguzzando la vista nella semi oscurità della stanza.

Guardò Robin che si era appoggiata al bancone, suonando un piccolo campanelle su di esso.

Il trillo si perse tra gli scaffali.

Sa:”Robin-chan come mai mi hai portato qui?”

Robin arrossì:”ermm… un attimo e vedrai…”

Sanji alzò le spalle, “Robin non è una che và in cerca di guai…forse pensa che la cosa che vuole comprare sia pesante e le serve un mano”, guardò con più attenzione il contenuto della vetrine accanto al bancone e sorrise capendone il contenuto:”acchiappasogni” mormorò.

Ro:”cosa?” Robin si voltò incuriosita:”che hai visto?”

Sa:”questi!” ed indicò la vetrina:”mi piacciono!”

Robin guardò meglio e sorrise anche lei:”sono belli è vero…guarda questo!” disse indicando quello più indietro:”con le piume e le gemme, blu e viola…che bei colori….”

Sanji si chinò e guardò dentro, non seppe perché ma arrossì:”è bello…”

???:”allora che posso fare per voi?”

Entrambi si voltarono spaventati quando una voce bassa e calda li colse all’improvviso.

Videro che dietro al bancone era apparso un vecchietto, con barba e capelli bianchi, entrambi legati con un elastico arancio, aveva un aria divertita e gentile, mentre sorrideva teneva tra i denti un pipa accesa che fumava con gusto.

Sa:”ci ha fato spaventare! Ma da dove è apparso?”

Il vecchietto rise:”haaa giovano d’oggi, non vengo di sicuro a svelare a voi i miei segreti!” rise ancora, rivolgendosi poi a Robin:”che posso fare per voi bella signora?”

Robin sorrise e si chinò sul bancone:” ecco mi servirebbe uh libro…..”

Sanji non sentì il resto della conversazione, era stranamente attirato dell’acchiappasogni indicato da Robin” con le piume e le gemme, blu e viola…che bei colori….” involontariamente arrossì di nuovo.

Si chinò a guardarlo meglio, le piume erano viola, mentre le pietre erano blu, i colori erano ripresi nel ricamo soprastante,  ripensò all’utilizzo degli acchiappasogni:”catturare i sogni brutti e far passare solo quelli belli…” sgranò gli occhi ripensando alla sera prima….

 

 

Sanji si voltò guardando incuriosito la porta che si apriva:”è tardi” pensò:”chi verrebbe in cucina a quest’ora?” la risposta gli arrivò non appena vide Robin entrare.

Entrambi sembrarono sorpresi di vedere l’altro.

Ro:”Sanji! Come mai sveglio a quest’ora?” chiese sedendosi al tavolo.

Sanji indicò i piatti sporchi da lavare e sorrise:”dovrei chiederlo io a te…”

Robin abbassò lo sguardo per un attimo:”non riesco a dormire…”

Sa:”incubi?”

Robin sussultò e si morse il labbro:”è così evidente?” chiese imbarazzata.

Sanji sorrise rassicurante:”non sempre, di solito non sei così abbattuta…”

Robin sorrise a sua volta.

Sa:”allora, ti andrebbe un buon thè?”

Ro:”si!”

 

 

Sa:”forse a Robin…..” il filo dei suoi pensieri fu interrotto da Robin che gli picchiettava gentilmente sulla spalla:”io ho finito….possiamo anche andare…”aveva un aria strana, arrossiva ed evitava il suo sguardo.

Sanji si rialzò e annuì.

Appena fuori Robin fece un respiro profondo:”stare lì dentro ti toglie l’aria!”

Sa:”aspetta un attimo Robin-chan!”

Robin si girò:”uhm? Perché?”

Sa:”arrivo subito! Vai avanti senza di me!” e sparì nel negozio.

Robin lo guardò incerta, abbassò lo sguardo sul libro che portava in grembo e sospirò avviandosi verso la nave.

 

 

Quella sera….

 

 

Sanji era rientrato subito, anche se Robin non si fece vedere fino all’ora di cena, ma neanche in quel momento sembrò desiderosa di parole, mangiò tutto quello che le venne servito e sparì in camera.

 

Sanji mise ad asciugare l’ennesimo piatto e sospirò massaggiandosi le mani, guardò il pacchetto nascosta nella credenza e ripensò allo sguardo pensieroso di Robin, sembrava turbata per qualcosa.

Si morse il labbro, si fece coraggio e lo prese correndo fuori dalla cucina, dirigendosi verso la camera della ragazze.

Si fermò lì di fronte col fiatone, sia per la corsa sia per l’agitazione, deglutì e bussò.

Sentì dei passi e poi la porta si aprì.

Spuntò il viso di Robin, che accortasi di chi fosse stato a bussare divenne rosso:”Sanji…che c’è…?”

Sanji deglutì di nuovo porgendole il pacchetto.

Sa::”l’hopresooggisperochetipiaccia!!” disse parlando alla velocità della luce.

Robin tese la mano e lo afferrò titubante, lo scartò.

Rimase sorpresa nel vedere che si trattava dell’acchiappa sogni che avevano visto oggi in vetrina.

Sa:”non và bene?”

Alzò lo sguardo incontrando quello di un Sanji imbarazzato e spaventato.

Sorrise dolcemente:”aspetta qui…” sussurrò e sparì dentro.

Sa:”ma…” Sanji rimase interdetto davanti alla porta, sentì il cuore restringergli:”non gli è piaciuto…”

Ma all’improvviso la porta si aprì e ancora prima di rendersi conto che stava succedendo qualcosa gli atterrò tra le braccia, abbassò lo sguardo e vide che Robin gli stava porgendo un libro:”l’ho preso anch’io nel negozietto di oggi…” abbassò lo sguardo:”volevo dartelo oggi ma sei rientrato e non ho trovato il coraggio e….tieni!” esclamò premendo sul petto.

Sanji sorrise al titolo:”storie e leggende sull’All Blue.”

Sa:”grazie Robin-chan! Lo leggerò subito!” esclamò prendendolo.

Robin sorrise soddisfatta.

Sanji la guardò affettuosamente e si sporse verso di lei, dandole un bacio sulla guancia.

Robin rimase immobile mentre sentiva la temperatura corporea aumentare.

Sanji si staccò subito guardandola beato, le fece un gran sorriso, le augurò la buona notte e sparì nel buio.

Robin si tocco la guancia bollente e sorrise:”forse l’acchiappasogni non mi servirà più di tanto…”

 

 

 

 

******oggi*******

 

 

 Il bambino storse il naso:”ti ha dato un bacio?!” chiese disgustato.

Robin rise:”si, ma guarda che li darai anche tu in futuro!!”

Il piccolo la guardò male:”mai e poi mai!” Robin sorrise.

???:”siamo a casa!”

??:”mamma mamma!” una ragazza dai lunghi capelli biondi corse incontro alla madre abbracciandola:”mamma abbiamo comprato gli ingredienti per una torta, ci aiuti a farla dopo?”

Ro:”non so…ho del lavoro da svolgere..”

La ragazza cominciò a mostrare i suoi occhi da cane bastonato, guardandola supplichevole.

Robin sospirò rassegnata, anche se gli occhi della figlia erano del suo stesso colore, non le sarebbero mai somigliati, perché avevano quella luce che caratterizzava gli occhi di Sanji.

Ro:”d’accordo” sospirò.

La ragazza si staccò ed esultò felice.

Robin rise, mentre un paio di braccia le avvolgevano i fianchi.

Sa:”che avete fatto in nostra assenza?” soffiò al suo orecchio.

Ro:”gli ho raccontato della storia dell’acchiappasogni.”

Sa:”bella…mmm non me la ricordo bene…” disse dondolando i fianchi:”me la racconteresti di nuovo?”

Robin sorrise dolcemente, mentre arrossiva:”certo!”

 

 

 

 

 

Che schifo di finale…cioè è bello se lo immagini disegnato ma non mi convince..uffa…cmq anche a me piacciono molto gli acchiappasogni, ne vorrei uno come quello di Robin ….ç__ç c’è nessuno che me lo regala? XD

Al prossimo capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Temporale ***


E che cavolo! Perché la mia ispirazione viene per un attimo e poi mi abbandona? T__T ragazze che brutto, sono in ritardo e ho poche idee, (quelle che ho sono incentrate per altre cose…)

*sospira* bhè spero che vi piaccia il prossimo capitolo…

P.S. Sanji forse è un po’ OOC….spero di non esagerare…mmmmm

 

 

 

Temporale

 

 

 

All’ennesimo tuono Sanji voltò la testa preoccupato, guardando fuori dall’oblò.

Sopirò silenziosamente ritornando al proprio lavoro.

RO:”Cook-san, qualcosa non và?” Robin smise di leggere e guardò Sanji, quest’ultimo si girò la testa sorpreso:”ho niente Robin-chan..”

Ro:”sei preoccupato per il tempo?”

Robin lo colse di sorpresa, era incredibile come quelle donna riuscisse a capire quello che pensava, e con che precisione poi.

Sanji abbassò leggermente la testa:”un po’, un temporale come quello non lo vedevo da tanto…”

Ro:”da quanto? Sono curiosa.” Chiuse il libro mettendoci un segno, incrociò le dita sotto il mento e vi si appoggiò.

Sanji arrossì:”bhè..quando ero piccolo, ancora sul Baratie…pioveva forte e il mare era in tempesta, forse era anche peggio di ora…fatto sta che non riuscivo a dormire” voltò la testa verso di lei sorridendo imbarazzato:”avevo 10 anni e i temporali non mi piacevano per niente hehe….”

Robin sorrise comprensiva:”non c’è nulla di cui preoccuparsi Cook-san, è normale avere paura dei tuoni a quell’età.”

Sanji le sorrise, grato.

Robin ricambiò e si alzò per riportare la tazza sporca del the appena bevuto.

Sa:”ho! Guarda faccio io…”

Non finì la frase che la nave ebbe uno scossone e tutto divenne buio.

Quello che seguì fu la confusione, sentirono la tazza andare in frantumi e vennero sballottati per qualche secondo.

Ro:”accidenti che disastro.” Robin si affrettò a raccogliere i cocci.

Sa:”fai attenzione Robin-chan puoi tagliarti.” E si chinò anche lui per aiutarla.

Ro:”hai!”

Sa:”Robin-chan!” Sanji alzò al testa per vedere cosa fosse successo ma l’oscurità era totale, cosicché riuscì solo a vedere, vagamente, i contorni di Robin.

 Ro:”non è niente, mi sono solo graffiata.”

Sanji allungò istintivamente la mano fino a raggiungere quella ferita di Robin.

Sa:”fa vedere.”

Robin ridacchiò:”ma cosa vuoi vedere? È tutto buio!”

Sa:”….hai ragione…”

Robin rise.

Sanji sospirò:”tanto vale spostare i pezzi senza le mani.” Distese la gambe e spinse via i pezzetti:”ora puoi sederti!”

Robin lo guardò(o meglio, cercò di guardarlo) sorpresa:”sedermi?”

Non vide l’espressione di Sanji ma dal suo tono di voce capì che era imbarazzato:”h-he si! Perché è pericoloso strare in piedi, immagina e se arrivasse un altro scossone? Finiresti a terra e poi….” E si bloccò lì.

Robin sorrise, affettuosa e si sistemò accanto a lui, spalla contro spalla.

Sanji arrossì nell’oscurità, ringraziando mentalmente il buio che mascherava il suo imbarazzo.

Un altro tuono ruggì fuori dalla finestra.

Sanji sussultò fissando preoccupato l’oblò.

Ro:”Cook-san…hai paura?”

Sa:”c-che cosa?” era stato preso alla sprovvista.

Ro:”se qualcosa non va dimmelo, hai paura dei fulmini?”

Sanji scosse la testa:”nononononono!!! È solo che…”

BOOOOM!!

Sa:”chi!”* spaventato si raggomitolò su se stesso:”non ho paura dei temporali è che…”

Ro:”così forti farebbero paura a chiunque!”

Sanji sgranò gli occhi, alzò lentamente la testa e guardò sorpreso Robin.

Ro:”anche a me preoccupano, anche se ho viaggiato tanto per mare i temporali mi spaventano.”

Sanji era sicuro che Robin non si potesse spaventare per così poco, ma non gli diede importanza e ascoltò le sue parole.

Ro:”non c’è nulla di cui vergognarsi!”

Sanji sentì le guancie in fiamme e chinò la testa sulla ginocchia.

Sa:”quando ci fu quel spaventoso temporale, pensavo che nessuno mi avrebbe aiutato…ero terrorizzato, pensavo che la barca si potesse ribaltare da un momento all’altro e che il mare mi avrebbe trascinato con sé, poi tutti quei fulmini….”sorrise leggermente”e invece, poco dopo sono intervenuti Patty e Carne, ad aiutarmi, mi consolarono dicendomi che il mare non mi avrebbe fatto niente e che c’erano loro a proteggermi, come dei fratelli maggiori…”

Robin sorrise dolcemente, sapeva Sanji non parlava spesso e in modo così nostalgico della sua vecchia vita.

Sa:”e dopo di questo hanno ricominciato a rompermi i cosiddetti e a prendermi in giro perché ero un bambino!! Grrr se ripenso a quante me ne hanno fatte passare!!”

Robin lo guardò abilita per un attimo, poi scoppiò a ridere.

Sa:”Robin-chan?”

Ro:”hahaha! No, scusa Hahah! E che non me lo aspettavo!” si mise la mano davanti alla bocca e ridacchio sotto i baffi.

Sanji sorrise.

BOOOM

Sanji si rannicchiò sulla spalla di Robin, lei arrossì fino alla punta delle orecchie, ma sorrise e gli prese la mano.

Sentì che Sanji si staccava subito:”scusa non volevo è che…”

BOOOOMM

Alla luce del fulmine vide il viso di Sanji terrorizzato, poi quando tornò buio sentì le lunghe braccia di lui cingersi strette strette al suo collo.

Rimase interdetta ancora per qualche secondo, poi dolcemente gli mise la mani sulla schiena e cominciò ad accarezzargliela:”va tutto bene Sanji-kun, non permetterò che il mare ti porti via, non una cosa così preziosa.”

Sanji rimase in ascolto, imbarazzato e spaventato.

Robin appoggiò la testa a quella di Sanji stringendolo un po’.

Sa:”Robin-chan?”

Ro:”si?”

Sa:”…grazie”

Robin sorrise chiudendo gli occhi.

All’improvviso come sen’era andata la luce tornò, stordendo entrambi.

Us:”ragazzi!!! La voce di Usop precedette il proprietarie, che subito dopo entrò in cucina.

Us:”ragazzi state bene? È andata via la luce e…”

Lanciò delle occhiate ad entrambi, poi:”Robin? Perché siete in quella posizione?”

Come un fulmine si ricordarono della situazione precedente e si staccarono subito imbarazzati.

Sa:”niente!! Lo scossone ci ha fatto cadere!!”

Ro:”si infatti!!! Mi è caduta la tazza e Sanji mi aiutato a raccoglierla!!”

Sanji sussultò, l’ho aveva chiamato per nome, e per la seconda volta per giunta!

Robin si alzò recuperò i resti della tazza e chiese ad Usop la situazione.

Us:”la centralina si era bagnata e c’è stato un corto circuito, poi il tempacci a fatto il resto, io e Franky siamo riusciti a sistemarlo solo adesso! Però in compenso il temporale si è dileguato lasciando il posto a una bellissima giornata!” Usop si spostò facendo entrare la luce del sole e un vento fresco e pulito, tipico del dopo pioggia.

Robin annuì e ringraziò Usop che si dileguò subito dopo.

Sanji intanto era tornato a lavare i piatti come se nulla fosse accaduto.

Robin si voltò guardandolo di sottecchi:”guarda che se hai qualche problema, io sono qui per parlarne!”

Sanji non si voltò, ma sorrise e annuì impercettibilmente.

Robin sorrise e uscì dalla cucina.

Sanji rimase a fissare il vuoto, mentre la mani e la mente lavoravano:”forse…non avrei dovuto mentirle sul fatto che ho paura dei tuoni….”

BOOOM

Un ultimo tuono in lontananza giunse alle orecchie e Sanji, rabbrividì.

Sa:”ho forse…non stavo mentendo affatto!!!!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“ROBIN-CHAAAAAAN!!!!!”

 

 

 

 

*çç*

Ma che kawaaiiiii!! >.< huhuhuh che carino un Sanji così ^___^ spero di non essere andata troppo in OOC perché anche a me non piace quando si esagera.

 

* quel “chi” è inteso come suono che fanno di solito quando sono spaventati…non so come si scrive…è solo che ci assomiglia

 

 

Cmq un bel benvenuto a bennyrobin e non preoccuparti se non hai commentato prima, basta che commenti adesso e mi faccia aumentare le recensioni X°°°°D

 

 

 

 

Alla prossima

 

 

P.S. spero che le mie preghiere vengano ascoltate…cioè potete recensire un po’ meglio…del tipo che cosa sbaglio o che cosa vi piace(anzi quello lo mette già…) grazie.

 

 

P.P.S che bella la puntata di oggi *___*

Molto sanjirobinnista!! X°°°°D che tenero Sanji che la difendo in modo così convinto!!

 

 

SanjixrRobin for ever!!

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=449159