Le figlie illegittime (Sam & Chris)

di milly e roxy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


Introduzione (Sam e Chris)

Ciao a tutti!!!!

Siamo Milly e Roxy… come state??

Sicuramente vi chiederete perché siamo qua… o forse no, tanto si capisce.

Beh, comunque siamo qui per scrivere una storia a quattro mani… questo vuol dire che l’abbiamo scritta noi due e che l’abbiamo inventata noi due.

Beh, non l’abbiamo proprio inventata tutta perché è di HP quindi tutti i personaggi appartengono alla Rowling per noi abbiamo introdotto due personaggi nuovi, inventate completamente da noi.

Ovviamente questa non è la nostra prima fanfic perché ne abbiamo scritte altre ognuna per contro proprio…

Infatti i nostri nomi interi sono millyray e roxy_black, non so se qualcuno di voi ha già letto qualche nostra fanfiction.

Beh, se non le avete lette e vi interessa andare a leggere allora questi sono i titoli:

millyray: The Power of the Love, Twilight (completa), Stessi Occhi Stesso Sangue Twilight (ancora in corso) e S.Potter di Harry Potter (ancora in corso).

Roxy_black: Miss Malfoy di Harry Potter (ancora in corso), La vita delle scrittrici, Originali (ancora in corso) e La giovane donna di Harry Potter (ancora in corso).

Però adesso ci siamo unite per scrivere questa storia che ci è venuta in mente ragionando sul fatto che non era giusto che la Rowling avesse ucciso tutti quei personaggi, per di più i migliori e così noi…

Beh, insomma non vi diciamo tutti anche perché nemmeno noi sappiamo come si concluderà la storia però vi possiamo dire di cominciare a leggere e di godervela.

Magari lasciate anche una recensione, sapete i consigli, i complimenti e anche le critiche sono sempre graditi.

Ora vi lasciamo e per continuare a leggere basta che giriate pagina…

Buona lettura…

Baci…

Milly & Roxy

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Capitolo 2
*** Capitolo uno ***


capitolo uno (Sam e Chris)

                       CAPITOLO UNO

 

Erano le 17 e nella casa regnava un silenzio insolito.

Nessuno girava per i corridoi lunghi e  poco illuminati che davano accesso alle varie stanze della villa.

Due ragazze oziavano in salotto; una di loro guardava la tv sdraiata sulla poltrona.

Aveva lunghi capelli scuri e gli occhi azzurri, non era molto alta e indossava un paio di jeans corti, una maglietta rossa e un paio di converse dello stesso colore.

Le piaceva vestirsi poco in estate.

L’altra ragazza invece si stava sistemando le unghie distesa sul tappeto. I suo capelli erano di un biondo chiaro e aveva gli occhi grigi.

Portava addosso una minigonna di jeans, una maglietta lunga di colore viola e ai piedi delle scarpe col tacco nere.

Anche se era in casa non trascurava mai il suo abbigliamento.

La mora continuava a sbuffare e la bionda stizzita le chiese: “Ma che cavolo hai?”

“Mi sto annoiando…” rispose la mora sbuffando di nuovo.

“Vai a cucinare se ti annoi tanto!”

“Cucinare io? Per chi mi hai presa, per un elfo domestico?”

“Allora come mangiamo? O preferisci morire di fame??”

La mora stette un attimo in silenzio, pensierosa e poi esclamò con una luce maliziosa negli occhi: “Andiamo ad esplorare la casa!!”

La bionda la guardò stranita: “Vuoi esplorare la casa? Ma se ormai la conosciamo da una vita”.

“Io non intendo la casa in generale, intendo lo studio! Quello di nostro nonno!” precisò la ragazza dai capelli scuri, guardando la bionda con sguardo malandrino.

“Sam, sai che è una bella idea, a volte mi stupisci” rispose la bionda sorridente.

“Oh grazie!”

Così le due ragazze si diressero di sopra attraversando le numerose scale scricchiolanti e i spaziosi corridoi in penombra, illuminati solo dalla tenue luce di un sole che ormai stava tramontando.

Arrivarono davanti alla porta che per loro era sempre stata proibita e si bloccarono davanti.

“Chris hai tu le chiavi?” chiese Sam.

“ Ma scusa non le hai tu ? Abbiamo fatto tutta questa strada e ora mi chiedi se ho io le chiavi?” la rimproverò Chris.

Sam sbuffò e ritornò di sotto a prendere le chiavi e rifece di nuovo tutta la strada ritornando dall’amica stanca e con la lingua di fuori come i cani.

“Finalmente! Mi stavo annoiando pensavo che ti fossi persa!”

“Non ti lamentare tu non hai fatto tutta quella strada!” si lamentò Sam guardandola male.

La bionda aprì la porta e la mora entrò di corsa.

“Aspetta!” la fermò Chris “Vacci piano non sappiamo in cosa potremmo imbatterci. Ci sarà un motivo per cui lui ci ha sempre impedito di entrare”.

Sam stette un attimo a rifletterci e poi rispose impaziente: “Ma si chi se ne frega. Lui non è qui a impedircelo!”

“Va bene, ma se succede qualcosa sappi che la colpa sarà tua!”

“Ok” borbottò la mora e incominciò a esplorar lo studio seguita da una Chris titubante.

La stanza era piena di oggetti di vario tipo, molti dei quali non avevano mai visto in vita loro. La scrivania era stracolma di fogli, carte, cartacce, piume e pergamene, mentre alle pareti erano appoggiati gli scaffali pieni di libri e volumi polverosi, dai titoli più strani e impensabili.

“Horcrux, mai sentito” disse la bionda tenendo in mano un libro molto grosso che le dava uno strano senso di disagio.

A quelle parole la mora si girò di scatto “Cosa hai detto?” e si avvicinò all’amica che le porse il libro in questione.

“Non ti ricordi?” continuò la mora “I sette Horcrux di Harry Potter, come fai a non ricordare Chris”.

All’improvviso a Chris sembrò accendersi una lampadina in testa: “Ma certo. Come ci fa il nonno con un volume del genere?” sbottò la bionda.

“Non lo so ma qui tutto sembra così stranamente ‘magico’ ” notò Sam dirigendosi verso un piccolo armadio che aveva attirato la sua attenzione.

Era di legno antico e aveva delle strane incisioni che dovevano essere delle rune, ma Sam non sapeva interpretarle.

Allora curiosa, aprì le ante e vi trovò dentro solo dei vecchi e logori mantelli.

“Ehi guarda qua!”

Chris sentendo che l’amica la chiamava si girò e, vedendo che stava guardando un semplice armadio, le chiese: “E solo un armadio. Non perdere tempo con cose simili”

“Ma questo armadio è strano” insisté Sam come una bambina capricciosa.

Chris la raggiunse spazientita e guardò l’armadio.

“Vedo solo dei puzzolenti mantelli. Ma cos’è quello!”

Allora Sam mise la testa in mezzo ai mantelli, vide una strana luce e un po’ di aria fresca che veniva da dentro.

“C’è qualcosa qui” disse all’amica tirando fuori la testa.

“Davvero?” chiese Chris curiosa e sorpresa.

Decise di dare un’occhiata anche lei, ma non si accontentò di uno sguardo e si addentrò nell’armadio.

“Aspettami!” le gridò dietro Sam prima di raggiungerla.

Cominciarono a camminare nell’armadio che ormai era sgombro di mantelli e sembrava lungo come un corridoio.

“Cos’è questo posto?” chiese Sam perché nell’armadio era buio.

L’amica non le rispose ma un attimo dopo seguì un suo urlo perché era caduta e Sam addosso a lei.

“Ma che fai, mi stai schiacciando!” la sgridò Chris.

Sam allora si alzò e cominciò a guardarsi intorno; la stanza le sembrò un po’ familiare.

“Dove siamo?” chiese Sam.

“Non lo so e non lo voglio sapere, dove mi hai portato Sam?!” le gridò contro Chris.

“Adesso sarebbe colpa mia”

“ Si è sempre colpa tua! Sei stata tu a voler visitare lo studio!”

“Si ma tu sei entrata nell’armadio!”

“Io entro sempre negli armadi e comunque sei stata tu a farmelo vedere, dovevi contare le conseguenze!”

“Ma nessuno ti ha detto di doverci entrare!”

Le due ragazze continuarono a gridarsi contro senza accorgersi che si trovavano in una casa dove poteva abitarci qualcuno.

Infatti, attirati dalle urla delle ragazze, alcune persone si precipitarono al piano di sopra, dove videro le due amiche che si gridavano ancora contro.

All’improvviso anche le ragazze si accorsero che non erano sole nella stanza e quando si girarono per vedere chi c’era…

 

 

ANGOLO PER MILLY E ROXY

Allora vi è piaciuto?? Speriamo di sì e se è così continuate a seguirci…

Noi vi ricordiamo ancora una volta di lasciare una recensioncina anche piccola piccola…

Baci

Milly e Roxy

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


222

CAPITOLO 2

 

All’improvviso anche le ragazze si accorsero che non erano sole nella stanza e quando si girarono per vedere chi c’era…

Chris appena li vide cacciò un urlo (stile urlo di Münch) mentre Sam rimase a bocca aperta come una statua.
Anche i nuovi arrivati rimasero stupiti nel vedere quelle due sconosciute.
Il primo ad arrivare fu un uomo piuttosto alto, capelli lunghi, scuri e occhi grigi, seguito a ruota da un altro uomo anche lui abbastanza alto, capelli castani e occhi dorati.
Poi arrivò una ragazza dai capelli rosa cicca che all’urlo di Chris si ribaltò per terra.
“ Ti sei fatta male?” chiese Chris come se niente fosse.
“No, no ci sono abituata” le rispose la ragazza coi capelli rosa rialzandosi.
Sam finalmente riuscì a tornare dal mondo dei sogni ed esclamò puntando il dito contro l’uomo con i capelli neri: “Ma io ti conosco!”.
Intanto anche Chris si mise ad osservare l’uomo in questione: “ E’ vero! Sembri… no è impossibile, Sam!”.
Le due amiche si guardarono sbigottite e quando il loro sguardo ritornò ai tre tizi notarono che avevano delle bacchette alzate contro di loro.
Sam gridò subito: “Non voglio morire vergine!” mentre Chris: “Veniamo in pace! Ma comunque che ci fate qui?!”
Il moro rispose furente: “ Piuttosto che ci fate voi qui! E’ casa mia questa!”
“Questa è una bella domanda” rispose Sam girandosi a guardare verso il muro di dietro e accorgendosi che non c’era più il passaggio da cui erano sbucate.
“Oh oh!” esclamò Sam. “Mi sa tanto che c’è un piccolo problemino”.
“E’ impossibile!” tuono Chris rivolta all’amica. “E voi perché ci state puntando ancora la bacchetta, non siamo delle criminali!”
La prima ad abbassare la bacchetta fu la ragazza dai capelli rosa, seguita anche dagli altri due uomini che furono rincuorati dalle parole della ragazza che non avevano nemmeno un’aria aggressiva e pericolosa.
“Così va meglio.” Esordì Sam vedendo che non avevano più le bacchette puntate contro.
“Ma ci volete dire chi siete?” chiese la ragazza dai capelli cicca.
“Sì buona idea.” Commentò Chris. “Io sono Chrystal Weather e lei è…”
“Io sono Summer Weather”. La interruppe Sam che voleva presentarsi da sola.
I tre tizi si guardarono incuriositi ma poi si presentarono anche loro.
“Io sono…” cominciò quello coi capelli scuri.
“Oh, lo sappiamo chi sei!” lo interruppe Sam che a quanto pare aveva il difetto di interrompere le persone mentre parlavano e lo stava guardando con occhi sognanti.
L’uomo la guardò stupito.
“Sam, un po’ di educazione. Insomma!” la ammonì Chris.
“Sì, scusa”.
“Ma ci volete dire come fate a conoscerci?” chiese l’altro uomo.
“Questo è un po’ lungo da spiegare” cominciò Sam. “Ma noi sappiamo che voi siete Sirius Black, Remus Lupin e Ninfadora Tonks”. E indicò i tre adulti.
“Non chiamarmi Ninfadora!” tuonò la ragazza dai capelli rosa.
“Ok, scusa!” si scusò Sam.
Però i due uomini erano ancora molto scettici.
“Diciamo che dalle nostre parti siete molto famosi. Chi non vi conosce?” specificò Chris. “Un ex carcerato, un lupo mannaro e una Metamorfomagus che ha la grazia di un bisonte”.
Adesso i tre erano ancora più confusi, scettici e stupiti. E la ragazza pure un po’ offesa.
“Io non ho la grazia di un bisonte!” esclamò Tonks.
“Ecco Chris, non offendere la gente”. Sam ammonì la sua amica.
“Va bene. Voi sapete chi siamo ma come fate a sapere chi siamo e soprattutto, come siete arrivate qua?”
“Allora, il fatto di come siamo arrivate qua non lo capisco, ma come facciamo a conoscervi… beh è molto semplice ma è una storia molto lunga e dovreste avere cent’anni di tempo libero per conoscere tutta la storia.”
“Tutto comincia…”
All’improvviso Chris pestò il piede all’amica.
“Aaaaaaaahhhhhhh! Ma ti è andato in fumo il cervello, per le teste pelate di zio Voldy!” urlò Sam.
“Sam non puoi dire certe cose. Finirai male!” le rispose la bionda incenerendola con lo sguardo.
“Hai detto zio Voldy?” chiese Remus.
Chris questa volta la incenerì ancora di più.
“Chi è zio Voldy?” chiese ancora Tonks.
“Lasciate perdere!” sbuffò Chris.
“Però ci dovete spiegare tutto”. Le avvertì Sirius.
“Certo, in un posto dove ci si può sedere”. Disse Sam.

Così, i tre adulti accompagnarono le nuove arrivate al piano di sotto, in salotto, dove, con gran stupore delle due ragazze, c’erano altre persone che loro conoscevano bene.
Due ragazzi, uno moro e uno rosso, stavano giocando a scacchi, mentre altre due ragazze stavano chiacchierando fra loro e altri due ragazzi ancora, che sembravano gemelli coi capelli rossi anche loro, confabulavano su chissà cosa.
“Chris, dammi un pizzicotto. Non sto sognando vero?” sussurrò Sam all’amica.
“Eri andata a letto?” le chiese questa.
“No”.
“Allora non stai sognando”.
“Magari abbiamo qualche problema mentale”. Propose ancora la rossa.
“Ma i problemi mentali li avrai tu”.
Sam, per tutta risposta sospirò frustrata, attirando l’attenzione di tutti i ragazzi.
“Ciao belle donzelle!” le salutarono i due ragazzi che sembravano gemelli.
A Sam quasi venne un infarto e si aggrappò al braccio di Chris
“Oh mio Dio, oh mio Dio. Per la barba di nonno Silly… voi siete, voi siete…”
“Sam, respira…sì sono loro. Non occorre che ti metti a iperventilare”. La tranquillizzò Chris.

 

ANGOLO PER MILLY E ROXY

Ciao a tutti amici e amiche!!!!
Lo sappiamo che siamo leggermente in ritardo… anzi, non proprio leggermente… da quant’è ke nn aggiorniamo?? Due secoli??

In realtà, dopo il primo capitolo, pensavamo di abbandonarla questa fanfic perché non eravamo molto ispirate e non avevamo neanche abbastanza tempo per scrivere però adesso ci è ritornata la voglia e soprattutto siamo davanti al computer con l’ispirazione che freme dalla voglia di uscire.

Non sappiamo ancora se questa fanfic avrà successo perché abbiamo avuto solo una recensione però le visite ci sono state e spero che qualcuno abbia letto, comunque se non continuiamo non sapremo mai se avrà successo o no.
Noi ovviamente speriamo di sì, perciò leggete e recensite… non abbiate paura, non mordiamo mica.
Quindi, sperando che questo capitolo vi sia piaciuto e che la storia vi interessi almeno un po’, noi continueremo a scriverla, non molto spesso, ma continueremo…
Adesso vi dobbiamo lasciare perché abbiamo molti impegni da sbrigare, anzi troppi, e ci scusiamo ancora per l’enorme ritardo.

Un grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito (una sola persona) e speriamo che recensirete in tanti…

Kiss kiss,
Roxy e Milly.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo tre

CAPITOLO 3

 In salotto nessuno aveva smesso di fissarle, pure Grattastinchi aveva gli occhi puntati sulle due ragazze.

Il silenzio stava diventando insopportabile, così fu Sam la prima a rompere il ghiaccio.

“C’è la luna piena stasera?”

“Si appunto, perché se fosse è meglio che ci chiudiamo in camera” esordì Chris ammicando verso Remus.

“Ma voi come fate a saperlo??”

“Sapere cosa? Del tuo piccolo problema peloso?” domandò ingenuamente Sam.

“E’ chiaro che sapete anche troppo. Siete delle spie? Chi vi manda?”

“Ci manda la signora in giallo caro mio” disse Chris, mentre Sam era a terra che si teneva la pancia per le risate.

Questo bastò perché tutta la casa cominciasse a guardarla male.

“Ma venite dal S.Mungo voi due?” chiese Fred.

“Fratello, queste sono due pazze scatenate, dobbiamo prendere la camicia di forza” aggiunse George.

Dall’ingresso si iniziarono a sentire delle urla strazianti, che fecero accapponare la pelle a tutti e Sam smise di ridere.

Fece così il suo ingresso nella stanza Malocchio Moody, che subito indirizzò entrambi i suoi occhi verso le due sconosciute.

Chris appena lo vide lanciò un urlo, mentre Sam spalancava la bocca e diceva: “Io ti conosco!”

“Ci mancava anche questa” esordì Chris “Cos’è adesso appare pure zio Voldy?”

“Ma chi è questo maledetto zio Voldy?” domandò Tonks.

“Chiamatelo come volete, resta il mago più potente del mondo” chiarì Chris.

“Che presto andrà a far compagnia ai vermi” continuò Sam.

Chris si rivolse all’amica e le lanciò un’acchiataccia.

“Voi non ci avete ancora dato una spiegazione e sarà meglio per voi che lo facciate, subito” disse Sirius guardandole duramente. 

 

“Noi veniamo dal mondo babbano…” cominciò Chris dopo che tutti si furono accomodati.

“E nel nostro mondo i maghi non esistono” disse Sam.

“Oh, vi sbagliate care, i maghi esistono eccome ma i babbani non lo sanno” le informò Molly.

“No, nel nostro mondo, i maghi esistono solo nei libri…” ribadì Chris.

“E come se venissimo da un'altra realtà…” spiegò Sam.

“In pratica oggi ci annoiavamo e non sapevamo come passare il tempo, così ci siamo inoltrati nello studio di nostro nonno e abbiamo trovato un’armadio…”

“Esatto come nelle cronache di Narnia!” disse Sam.

“Le cronache di Narnia?” chiese Tonks.

“ Si è un libro, scritto da un certo Lewis, parla di…” cominciò a spiegare Hermione.

“Abbiamo capito Herm non serve che ci fai la lezione” la rimproverò Sam.

“Stavo dicendo, prima che qualcuno mi interrompesse, siamo entrati in questo armadio e siamo arrivati in questa bell… bè bellissimo non proprio, comunque siamo qui” finì il suo racconto Chris.

Tutti i presenti si guardarono confusi e sbigottiti.

“Miseriaccia…” commentò Ron.

“Ma allora, voi come fate a conoscerci?” chiese Remus.

Le due ragazze si guardarono non sapendo bene cosa dire.

Ma fu comunque Sam ad iniziare a spiegare.

“Beh, vedete… questo è un altro paio di maniche. Sarà un po’ difficile da spiegare”.

“Beh, provateci!” esclamò Moddy guardandole minaccioso.

“C’è questa tizia che si chiama Johanne Kathlyn Rowling…”. Cominciò Sam. “Che ha scritto dei libri che… parlano di voi”.

Tutti strabuzzarono gli occhi.

“Sì, certo come no. E io sono Albus Silente”. La interruppe Ron.

“Sì, e io sono Marylin Monroe”. Aggiunse Chris sarcastica.

“Comunque stiamo parlando sul serio. Questa tizia ha scritto sette libri che parlano di voi, il cui protagonista è Harry, e sono i libri più famosi in tutto il nostro mondo. Sono pochissimi quelli che non li hanno letti o che non li conoscono”.

“E come facciamo a credervi? Come facciamo a sapere che non vi siete inventate tutto?” chiese Sirius.

“Chiedeteci qualcosa che soltanto voi potete sapere”. Disse Chris.

Di nuovo tutti si guardarono stavolta curiosi e a prendere la parola finalmente fu Harry.

“Chi ha creato la Mappa del Malandrino?”

“Una domanda troppo facile. Sono stati i Malandrini ovvero James, Sirius, Remus e quello schifoso, bastardo, traditore, pezzo di…”. Cominciò Sam.

“Basta, basta, basta!” la bloccò Chris. “Ci sono dei minori in questa stanza, non usare questo linguaggio poco colorito”.

“Va bene però devo dire che è uno schifoso, bastardo, traditore…”.

“Abbiamo capito. Peter è una persona che ha fatto delle cattive scelte”.

“Cattive scelte?!” sbottò Sam stralunando gli occhi in direzione dell’amica. “Lui non è una persona, è una merda!”

“Prossima domanda!” esclamò Chris per interrompere Sam che si stava leggermente agitando.

“Come si chiamerà il nostro negozio?” chiesero Fred e George. “Vediamo se indovinate, non lo sa nessuno”.

“Tiri vispi Weasley. E tra parentesi, che razza di nome è?” rispose Chris.

“Ma come fate a saperlo?” chiese Fred stupito.

“Ve l’abbiamo detto, con i libri. Altre domande?”

“Qual è il soprannome di Piton?” chiese Sirius sghignazzando sotto i baffi.

“Severus Piton detto anche Mocciosus, oppure Moccy, a cui esce il moccio dal naso e ha i capelli talmente unti che quando fa swissh (NDA: avete presente la pubblicità dello Shampoo?) allaga tutta la stanza con la sua untezza ed è meglio avere un ombrello a portata di mano”.

E dopo la risposta di Sam tutti scoppiarono a ridere.

“Allora, adesso ci credete?” chiese Chris una volta che tutti smisero di ridere.

“Beh, è evidente che sapete anche le cose che gli altri non sanno”. Commentò Remus. “Però… come facciamo a credervi, insomma, la storia dei libri è assurda. E questa scrittrice come faceva a sapere di noi?”

“Bella domanda. Ma non lo sappiamo neanche noi”. rispose Sam. “Siamo entrate per caso nell’armadio e siamo finite qua. Non sappiamo nemmeno come”.

“Magari c’era un passaggio segreto”. Propose Tonks.

“Può essere”.

“Ma in questi libri, cosa c’è scritto precisamente?” chiese Hermione.

“C’è scritta la storia di Harry Potter da quando aveva undici anni fino a quando non diventa grande”. Rispose Chris.

“Ma quindi voi conoscete anche il futuro, allora?” chiese Ron.

“Diciamo di sì. Sappiamo tutte le cose importanti che succederanno più avanti”. Rispose la bionda stando però sul vago a differenza della sua amica che voleva già vuotare il sacco.

“Sì, come ad esempio Tonks e Remus si mettono insieme…”.

Ad un tratto però Chris le mise una mano sulla bocca per farla smettere di parlare.

“No, non è vero. Voleva dire che stanno sempre insieme perché lavorano insieme”.

“Ah, e che tipo di lavoro facciamo?” chiese Remus.

“Ma sì, quello che fate nell’ordine della Fenice”. Cercò di convincerli Chris per rimediare a quello che aveva detto Sam.

“Aah!” sospirò Tonks leggermente delusa e guardando Remus di sottecchi.

“Uffi, Chris, ma perché non mi lasci parlare!” si lamentò Sam quando l’amica le tolse la mano dalla bocca.

“Perché non puoi dire cosa accadrà nel futuro se no potremmo cambiare la storia”. Rispose Chris logicamente.

“Beh, meglio. Così eviteremo tutte quelle disgrazie”.

“Quali disgrazie?” chiese Molly preoccupata.

“Tipo…”. Cominciò Sam ma fu di nuovo interrotta dalla bionda.

“Tipo… che la pentola si brucerà”.

La mora guardò l’amica come se volesse incenerirla con lo sguardo.

Ad un tratto si sente brontolare qualcosa.

“Ma sei tu Sam?” chiese Chris guardando sbigottita l’amica.

“Non sono io. E’ il mio stomaco. È da stamattina che non mangio”. Si giustificò Sam.

“Beh, se volete la cena è pronta”. Fece Molly. “E la pentola non si è ancora bruciata”.

Le due ragazze sorrisero e andarono tutti a mettersi a tavola.  

 

ANGOLO SOLO NOSTRO

Ciaooooooooo... eccoci qua!!! Di nuovo!!! Puahahahah... siete felici???

Tutti: nooooooo!!!! Andatevene!!!!!

Milly e Roxy: che entusiasmo... ci commuovete... si vede che ci volete bene... beh, mi dispiace per voi ma ci dovrete sopportare ancora per molto...puahahahah...

Allora, vi è piaciuto il cappy?? Se sì perché, se no com’è, oppure vabbe, eh???

Ok, vabbe lasciate perdere i nostri schizzi, siamo un pochetto sclerate... cmq lasciateci una recensione anche mini mini e ci renderete molto felice... yeaah!!!!

Ora vi lasciamo perché siamo straimpegnate (dobbiamo vederci le puntate di Buffy l’ammazza vampiri ehehehe), quindi vi lasciamo e ci risentiamo... speriamo... kisskiss

Milly & Roxy

 
 nanerottola: non ti preoccupare presto capirai tutto e siamo contente che la fanfic ti piaccia... cmq hai indovinato, le due ragazze dovrebbero essere delle babbane (attenta, ke abbiamo usato il condizionale) e hanno letto i libri... continua a seguirci e scoprirai tuttooooooooooooo!!!!!!!!! Kisskiss

Nymphy Lupin: ma dai già per scontato ke si salveranno tutti... cmq io, Milly, vorrei anke raccontargli tutto, ma Roxy non mi lascia quindi non so come andrà finire... devi solo continuare a seguirci e beh... poi si vedrà... kisskiss..

Lallaland: ehi attenta a non impazzire troppo, cmq non 6 l’unica anke milly impazzisce spesso, colpa del troppo studio e dei cromosomi di biologia... vabbè lascia stare nn farci caso, piuttosto continua a leggere la nostra fanfic e vedrai ke nn te ne pentirai, almeno speriamo... kisskiss

 

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro ***


CAPITOLO DEDICATO A FEDE15498… SE LEGGETE SOTTO CAPIRETE IL PERCHE’ xd

 

Dovevano ammettere che il cibo era buono, ma d’altronde, quella donna aveva cresciuto una dozzina di figli e nessuno era morto, quindi questa era già una garanzia.

Summer guardava il cibo arrivare con la lingua a penzoloni, non ci poteva credere che avrebbe mangiato tutte quelle prelibatezze.

Christal guardava ogni piatto con diffidenza, era da un secolo che non mangiava qualcosa fatto in casa, ormai si cibavano di cibi in scatola come i gatti, per non parlare di tutte quelle pizze e altri schifezze fatte arrivare a casa.

La bionda volle assaggiare, ormai aveva fame anche lei. Il primo fu un bocconcino, ma poi partì buttandosi nel piatto.

“Ehi Chris, ma come mangi?! Peggio di una porca!”

“Avadakedavrizzati, Sam!!!!”

“Però, signora Molly, è buono! Potrebbe iniziare un’attività” confermò la bionda.

“Siii e poi ci invita tutti! A noi  che le abbiamo fatto arrivare l’idea entriamo gratis!”

La signora le guardò stranita e prima di poter commentare con qualcosa d’intelligente fu preceduta da Sirius che era stato a fissarle dal momento in cui erano arrivate. Non era riuscito ad abituarsi a quelle due intruse, erano sospette, per quello aveva chiamato Malocchio e anche lui stava ben attento a ogni mossa... ogni parola...

“Cazzo” sbraitò Sam.

“Che linguaggio colorito” commentò Chris, guardandola curiosa per quella uscita poco fine.

“Mi sono morsa la lingua”. Spiegò la mora a mo’ di spiegazione, coprendosi la bocca con una mano.

Continuarono a mangiare tutti quanti, stranamente, in silenzio, persino i gemelli evitavano di fare chiasso come al solito. Ma non perché avessero un ospite a casa, ma semplicemente perché erano incuriositi da quelle due nuove arrivate, non insospettiti come gli altri, solo incuriositi. Loro infatti non pensavano che fossero malvagie, secondo loro due ragazze così carine e divertenti non potevano avere cattive intenzioni.

“Ma… non potreste dirci qualcosa del futuro?” chiese ad un tratto Ron, parlando con la bocca piena e schizzando pezzi di cibo ovunque, al che Chris, schizzinosa come suo solito, fece una faccia disgustata e si ritrasse un po’.

“Ronald, non parlare con la bocca piena!” lo ammonì Hermione, mollandogli una pacca sulla nuca. Sam ridacchiò a quella vista.

“No, non possiamo dirvi niente”. Rispose Chris addentando un pezzo di pollo e togliendo il sorrisetto all’amica che già si pregustava le loro facce quando avrebbero svelato qualcosa.

Uffa, maledetta Chris! Era sempre la solita guastafeste.

“Ma nemmeno piccola, piccola?” fece Ginny cercando di intenerirle con una faccia da cucciolo mal riuscita.

“Beh, potremmo dire che…”. Iniziò Sam, ma venne prontamente colpita da un calcio piuttosto forte, sferratole da Chris.

“Aaaaaaaah, ma perché ce l’hai con me?”

“Ma non sei capace di tenere la bocca chiusa?”

“Siamo in uno stato libero, potrò dire qualcosa”.

“No!”

“Uffa!”

Finalmente si passò al dessert, cosa che Sam rifiutò perché non le piacevano molto i dolci. Chris, invece, già si leccava i baffi. Peccato che dovesse stare attenta alla linea se voleva entrare nei jeans a  cui teneva tanto.

“Ma almeno, ci dite qualcosa di voi?” chiese a quel punto Remus, cercando di mostrarsi il più gentile possibile.

Stranamente, non fu Sam la prima a prendere la parola questa volta. Quando si doveva parlare d’altro era sempre pronta a sfogare la lingua, ma se doveva parlare di sé, allora poteva addirittura cadere in un mutismo terrificante. E addirittura si imbarazzava!

“Noi vivevamo col nonno”. Iniziò a raccontare Chris. “Però lui, purtroppo, è morto qualche settimana fa lasciando a noi la casa e tutto quello che possedeva”.

“Mi dispiace”. Disse Hermione mostrandosi veramente dispiaciuta.

“Oh, non ti preoccupare. Gli volevamo bene, è vero”. Continuò la bionda. “Ma non lo vedevamo molto spesso. Era sempre via per degli affari o delle faccende da sbrigare di cui non ci ha mai voluto parlare”.

“Come mai?” chiese Tonks.

“Non lo sappiamo”. Rispose Sam questa volta. “Diceva che non era molto importante. I momenti che più amavamo erano quando lui si metteva a leggerci qualcosa prima che andassimo a dormire. È stato così che abbiamo saputo della saga di Harry Potter. Lui ce la leggeva tutte le sere e, quando ci siamo abituate a leggere da sole, abbiamo riletto tutti e sette i libri un sacco di volte fino a ricordarci i fatti a memoria”.

“Wow! Devono avervi proprio preso”. Commentò Hermione con un sorriso emozionato. “Mi piacerebbe leggerli”.

“Beh, magari…”. Iniziò Sam, ma si interruppe vedendo l’occhiataccia che le aveva lanciato l’amica.

“Stavamo dicendo…”. Proseguì questa. “Che è stato così che abbiamo saputo di questa fantastica saga. Quindi, voi per noi eravate solo frutto di una fantasia. Non pensavamo che i maghi esistessero e nemmeno tutte le altre creature che avete qui”.

“Ma come ci siete arrivate fino  a qui? E questa che ha scritto i libri, come faceva a sapere di noi se avete detto che i maghi nel vostro mondo non esistono”. Chiese Moody spazientito da tutto quello. Odiava quando non riusciva a capire qualcosa.

“Non lo sappiamo”. Rispose Sam cercando di rimanere calma, sebbene odiasse ripetersi. “Come vi abbiamo detto, siamo entrate in quell’armadio e… siamo finite qui. Magari in qualche strano modo siamo semplicemente entrati in uno dei libri della saga”.

“Ma è assurdo, Sam!”

“Allora tu che proponi, Chris? Che stiamo sognando o che siamo completamente ammattite entrambe, fino ad immaginarci le cose?”

Anche le ragazze erano piuttosto frustrate; volevano capirci qualcosa, non potevano credere di essere finite lì, in quel mondo che adoravano tanto ma che avevano potuto solo immaginare.

“Ma vostro nonno, non vi ha mai parlato di tutto ciò? Dell’armadio? Del fatto che non potessimo essere veri?” chiese Sirius squadrandole attentamente.

“No, ci ha solo detto che è una storia inventata. E dell’armadio non ci ha detto nulla. Però effettivamente non ci lasciava mai entrare nel suo studio”.

“E comunque… non era il nostro vero nonno”. Aggiunse Sam. “Cioè, non di sangue. Siamo state adottate”.

“E quindi non siete nemmeno sorelle?” chiese Hermione sorpresa.

Chris ridacchiò. “Certo che no. Siamo troppo diverse per esserlo. Però ci vogliamo bene come se lo fossimo”. E qui fece un sorriso dolce all’amica la quale ricambiò.

Effettivamente, quelle due oltre che in aspetto, erano completamente opposte anche nel carattere. Una abbastanza responsabile, un po’ critica e acida e l’altra esuberante, allegra e forse un po’ troppo loquace.

“Sapete, della vostra storia hanno fatto anche i film”. Sbottò ad  un tratto Sam, guardando i presenti con un sorriso divertito.

“I che…?” fece Ron inarcando le sopracciglia perplesso.

“I film. Sono delle cose che i Babbani fanno per mostrare…”. Iniziò Hermione, ma venne interrotta da Chris che non poteva sopportare la sua continua parlantina da So tutto io.

La riccia la guardò un po’ offesa.

“Cooooomunque…”. Continuò la mora, guardando i presenti con due occhi da cerbiatta. “Mi piacerebbe fare il giro della casa, così da abituarmi. Non penso vorreste cacciare via due povere ragazze che non sanno niente di questo posto”.

“Oh no, cara. Non potremmo mai”. Le rispose la Signora Weasley con un sorriso gentile.

Immediatamente, Fred e George si alzarono e, prendendo la ragazza per ciascun braccio, la fecero alzare dalla sedia per farle fare il giro della casa. Sam fu ben lieta di seguirli visto che praticamente smaniava per loro, erano sempre stati i suoi personaggi preferiti e le sarebbe piaciuto diventare loro amica, magari anche complice di qualche scherzo.

Chris invece rimase in cucina, sotto gli sguardi indagatori dei presenti.

“Dovremo dire a Silente del vostro arrivo. Magari lui riesce a scoprire qualcosa”. La avvertì Malocchio guardandola col suo occhio magico che alla povera ragazza faceva leggermente impressione.

“Oh certo. Nonno Silly saprà sicuramente tutto!” rispose lei con un sorriso, mentre gli altri ancora la guardavano strano.

Certo che quelle ragazze non erano proprio normali, però non sembravano malvagie, questo lo dovevano ammettere.

PICCOLO ANGOLINO PER NOI : D

Holaaa!!!! No, non state avendo un’allucinazione e nemmeno state sognando. No, non fatevi prendere da un infarto… siamo proprio noi, Milly e Roxy.

Sì, lo sappiamo, avevamo deciso di abbandonare questa fanfic, sia perché non avevamo molto tempo (gestire una fic a quattro mani è difficile) sia perché non avevamo più molta ispirazione. Ma poi, ci siamo messe a rileggerla pochi giorni fa e ci siamo molto divertite ed emozionate ricordandoci i vecchi momenti in cui ancora nemmeno sapevamo mettere insieme due frasi. Così, abbiamo deciso di continuarla anche se non vi promettiamo un aggiornamento regolare. Potreste ritrovare un altro capitolo la settimana prossima, come anche il mese prossimo o fra quattro mesi. Dipende da quanto tempo avremo.

Può darsi che per il momento questa storia vi appaia un po’ bimbaminkiosa e che le due ragazze siano un po’ schizzate male, ma non fatevi subito idee malvagie. Provate ad andare avanti e scoprirete tante cosucce interessanti ^^

Ok, ora vi lasciamo.

Grazie per l’attenzione e un bacio a tutti.

Milly e Roxy.   

FEDE15498: Carissimaaa!!! Oddio, quando abbiamo letto la tua recensione (solo qualche giorno fa, purtroppo, se no ti avremmo risposto prima) ci siamo molto emozionate e Milly ha addirittura esclamato: Oddio! Questa è la mia Fede!” è stato anche merito tuo se abbiamo deciso di continuarla perché questo significa che a qualcuno piace ancora e un po’ ci dispiaceva abbandonare qualche fedele lettore. Perciò abbiamo deciso di dedicarlo a te questo capitolo, con la speranza che continui a seguirci ^^ un bacio cara, a presto. Milly e Roxy. : D

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Capitolo 6
*** Capitolo cinque ***


Le ragazze non si erano ancora abituate a tutto ciò: al mondo nel quale erano finite, alla vista dei loro idoli, al fatto che la storia di Harry Potter potesse in qualche modo essere vera. Beh, ma d’altronde, come ci si poteva abituare a una cosa del genere? Le stesse Sam e Chris credevano ancora che si trattasse di un sogno.

E pure gli abitanti di Grimmauld erano pieni di dubbi: come avevano fatto quelle ragazze a finire lì, chi erano, da dove venivano e tante altre cose di questo tipo. Alcuni ancora non si fidavano completamente, sebbene le ragazze non sembrassero avere cattive intenzioni.

Inoltre, la signora Weasley, chissà per quale assurdo motivo, era felice di avere altre due bocche da sfamare e già le considerava sue figlie, come ogni povera anima che si ritrovava senza genitori e con uno sguardo da cucciolo sperduto.

“I miei capelliiiiii!!!” si sentì urlare Sam con voce isterica, mentre scendeva le scale. Effettivamente, la poveretta, con indosso ancora la sua tenuta da notte (prestatale da Ginny visto che le nuove arrivate erano sprovviste dei propri vestiti), aveva tutti i capelli sparati in aria come la criniera di un leone. “Qualcuno qui dentro non ha una piastra?”

“Una plastra?” chiese il signor Weasley, mostrando uno sguardo interessato e curioso.

“Ehi, hai mica fregato il marchio dei Potter con quei capelli?” fece Sirius con un sorrisetto malandrino, ammiccando in direzione di Harry.

Sam gli lanciò una brutta occhiata. “Non sei divertente!!”. Sbuffò scocciata squadrandolo, per poi tornare a passo di marcia su per le scale dove incrociò Chris che se ne scendeva tranquillamente, già vestita e pronta per fare colazione.

Dopo aver riso alle spalle dell’amica, la bionda fece il suo ingresso in sala da pranzo dove già l’attendevano Sirius, Tonks, Harry e alcuni membri della famiglia Weasley.

La ragazza si guardò attorno circospetta e, immediatamente, Molly la invitò ad accomodarsi.

“Molte grazie, signora”. Pronunciò Chris in tono affabile. “Sa, lei non mi piaceva molto per i suoi modi da Mammina appiccicosa, ma adesso devo proprio ricredermi”. E  le mostrò un simpatico sorrisetto da ragazza per bene.

La signora Weasley spalancò gli occhi: certo che quella ragazza, ma anche la sua amica, non mancava mai di sorprendere con dei commenti particolari e molto sinceri. Ma molto, molto.

“Oh… grazie… cara”. Bofonchiò la donna, sentendosi un po’ in imbarazzo e non sapendo esattamente che cosa dire. Doveva offendersi oppure sentirsi lusingata? Decise di non fare nessuna delle due cose  e tornò a gingillare con le pentole.

Finalmente comparve anche Sam, coi capelli scuri legati in una coda alta e un’espressione più rilassata di prima, almeno così trapelava dai suoi occhi azzurri molto espressivi.

Con un sonoro sbuffo e  un grugnito, si sedette al tavolo vicino a Chris e cominciò a rimirare la tavola pensando a che cosa poteva prendere. La mattina, oltre a essere di pessimo umore e non riuscire a dire più di quattro parole, non riusciva nemmeno a mangiare e lo faceva sempre controvoglia. Peccato che poi, a neanche metà giornata, lo stomaco iniziava a brontolarle talmente forte che sembrava esserci, invece, un temporale.

“Ragazze” . le chiamò Tonks e, immediatamente, gli sguardi attenti delle due giovani, si posarono su di lei. “Abbiamo detto a Silente di voi. Arriverà questo pomeriggio”.

A quel punto, l’espressione di Sam si fece più viva ed emozionata: “Oh, nonno Silly! Non vedo l’ora di conoscerlo”.

“Nonno Silly”. Ripetè Sirius, ridacchiando. “Che bel soprannome. Peccato che non ci avessi pensato io”.

Anche Chris si sentiva più rassicurata, sebbene Silente non le stesse propriamente simpatico, ma quando c’era qualcosa che non andava era sempre quello su cui si poteva contare per risolvere i problemi. O almeno così era scritto nei libri.

“Ma lo sapete che Silente è gay?” esclamò Sam come fosse la cosa più normale del mondo.

A quella battuta, Ron sputò il succo di zucca che stava bevendo in faccia a Tonks, Harry rischiò di strozzarsi col boccone che stava masticando, Molly fece cadere i piatti e le pentole, Sirius cadde dalla sedia su cui si stava dondolando e Arthur e Tonks rimasero a fissarla a bocca aperta, mostrando i pezzi di cibo che avevano ancora in bocca.

“Shhh!” la ammonì Chris, mettendosi un dito sulle labbra e guardandola di sbieco. “Questo riguarda la vita privata di Silente. Tu non sei Gossip Girl”.

“Tanto nel nostro mondo lo sanno tutti”. Fece Sam, alzando gli occhi al cielo.

“Ma loro no. Prima di adesso, almeno”.

“Miseriaccia!” esclamò Ron ancora sconvolto dalla scoperta. “E io che avevo sempre creduto che se la facesse con la McGranitt”.

“Oh, Silente gay”. Disse uno dei gemelli.

“Questa non l’avrei mai immaginata”. Aggiunse l’altro.

“Ma proprio no. Oh, ma allora… secondo te, Fred, lo avrà un fidanzato?”

“Hmmm, bella domanda. Sarà una delle nostre missioni da compiere quest’anno”.

“Oh sì, quest’anno Silente sarà al centro della nostra attenzione”.

E mentre Fred e George commentavano e si organizzavano per chissà quali subdoli piani, Sam gongolava tra sé e sé: le piaceva prendere le persone alla sprovvista.

 

La colazione ormai era al termine e Sam, colta da un raptus di gentilezza e disponibilità, fece per alzarsi e sparecchiare.

Siccome però era piuttosto imbranata, mentre portava i piatti verso il lavello, uno le sfuggì e rischiò di andare in frantumi contro il pavimento. Questo però non successe, anzi, successe qualcosa di inspiegabile e completamente fuori dal normale, per la ragazza almeno. Il suddetto piatto, non andò a polverizzarsi per terra, si bloccò, invece, a mezz’aria rimanendo lì, immobile come una statua.

“Wow, chiunque sia stato ha avuto un’ottima prontezza di riflessi”. Commentò Sam rivolta ai presenti. “Chi è stato?”

Nessuno però le rispose, anzi, tutti si guardarono tra loro straniti e confusi.

“Io non sono stato”.

“Nemmeno io”.

“La bacchetta l’ho lasciata di sopra”.

“Noi nemmeno possiamo usare la magia”.

Chris se ne restò zitta a guardare spaventata l’amica.  Una strana idea le volteggiava in testa: se non era stato nessuno e il piatto non possedeva propri poteri magici, allora doveva essere stata Sam. Ma ciò era un po’ assurdo, loro, per quanto ne sapevano, non avevano alcuna forza magica dentro di sé, altrimenti questa si sarebbe già mostrata.

“Sam, sei posseduta dal demonio? Perché non trovo altra spiegazione”.

“Ma perché pensi che sia stata io? E come avrei fatto, poi?”

Nella casa cadde un silenzio piuttosto imbarazzante e teso. Qualcosa era appena successo, qualcosa che nessuno riusciva a spiegarsi e questo non era affatto un bene, anche perché le cose che non riuscivano a spiegarsi si  stavano piuttosto accumulando e i dubbi, se già prima c’erano, ora si stavano rafforzando.

“Sei una strega anche tu, Sam!” esclamò Ginny, sorridendole.

“No, non è possibile”. Le rispose la mora, ma un sorrisetto cominciava a delinearsi sul suo bel faccino. “Magari è solo questa casa che ha strane forze oscure”.

“Lo sapevo. Sei posseduta dal demonio!” ripetè la bionda.

“Ma che c’entro io? Ti ho detto che non posso essere stata io!”

Chris, allora, afferrò due coltelli mettendoli a formare una croe e prese a cantilenare con voce macabra: “Esci da questo corpo… esci da questo corpo”.

Sam sbuffò. Certo che Chris era proprio esagerata, alle volte.

 

Mentre le ragazze si coricavano per andare a dormire, rifletterono e commentarono quella giornata, soprattutto l’incontro con Silente. Era stato emozionante incontrarlo, più di quanto avevano pensato, ed era proprio identico a come lo rappresentavano nei film. Beh, bene o male lo erano anche gli altri, sebbene, però, dal vivo fossero tutti più “carini”.

Comunque, nemmeno il preside di Hogwarts, nonché il mago più potente del mondo magico, era riuscito a dar loro una risposta. Non aveva la più pallida idea di chi fosse il nonno delle due ragazze, del perché erano finite lì, né tanto meno dei libri della saga. E nemmeno sapeva come avesse fatto Sam, un’apparentemente semplice babbana, a praticare della magia.

Insomma, non aveva saputo niente. E qui calava la loro stima nei suoi confronti. Non che prima ne avessero molta, lo trovavano un personaggio piuttosto irritante e subdolo.

ANGOLINO PER LE SCRITTRICI

Holaaa amigos!! Siamo di nuovo noi, Milly e Roxy e questa volta non vi abbiamo fatto aspettare troppo. Eh, abbiamo approfittato di questo pigiama party per far lavorare i nostri cricetini e partorire qualcosa di costruttivo e interessante. Beh, almeno così speriamo che sia.

Qui, c’è qualche novità, anche se minima, minima. Resta però il grande mistero dell’identità di Sam e Chris.

Voi avete qualche idea? Non abbiate paura di farci le vostre ipotesi, magari ne prendiamo in considerazione qualcuna, anche se bene o male stiamo già delineando qualcosa. Qualcosa con cui speriamo di sorprendervi. ^^

Bene, ora vi lasciamo. Speriamo di ricevere un sacco di recensioni.

Kisskiss…

Milly e Roxy

FEDE15498: carissima… allora, speriamo che continuerai a seguirci perché se no, questa fic non la continuiamo più. XD comunque, dovrai pazientare un po’ per scoprire che sono queste due benedette ragazze spuntate dal nulla come i funghi :p un abbraccio molto caloroso e… alla prossima, Kiss… M. & R.

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