Le figlie illegittime (Sam & Chris) di milly e roxy (/viewuser.php?uid=90092)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque ***
Capitolo 1 *** Introduzione ***
Introduzione (Sam e Chris)
Ciao
a tutti!!!!
Siamo
Milly e Roxy… come state??
Sicuramente
vi chiederete perché siamo qua… o forse no, tanto si capisce.
Beh,
comunque siamo qui per scrivere una storia a quattro mani… questo vuol dire che
l’abbiamo scritta noi due e che l’abbiamo inventata noi due.
Beh,
non l’abbiamo proprio inventata tutta perché è di HP quindi tutti i personaggi
appartengono alla Rowling per noi abbiamo introdotto due personaggi nuovi,
inventate completamente da noi.
Ovviamente
questa non è la nostra prima fanfic perché ne abbiamo scritte altre ognuna per
contro proprio…
Infatti
i nostri nomi interi sono millyray e roxy_black, non so se qualcuno di voi ha
già letto qualche nostra fanfiction.
Beh,
se non le avete lette e vi interessa andare a leggere allora questi sono i
titoli:
millyray: The Power of the Love, Twilight (completa), Stessi Occhi Stesso Sangue Twilight (ancora in corso) e S.Potter di Harry Potter (ancora in corso).
Roxy_black: Miss Malfoy di Harry Potter (ancora in corso), La vita delle scrittrici, Originali (ancora in corso) e La giovane donna di Harry Potter (ancora in corso).
Però adesso ci siamo unite per
scrivere questa storia che ci è venuta in mente ragionando sul fatto che non
era giusto che la Rowling
avesse ucciso tutti quei personaggi, per di più i migliori e così noi…
Beh,
insomma non vi diciamo tutti anche perché nemmeno noi sappiamo come si
concluderà la storia però vi possiamo dire di cominciare a leggere e di
godervela.
Magari
lasciate anche una recensione, sapete i consigli, i complimenti e anche le
critiche sono sempre graditi.
Ora vi lasciamo e per
continuare a leggere basta che giriate pagina…
Buona
lettura…
Baci…
Milly & Roxy
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Capitolo 2 *** Capitolo uno ***
capitolo uno (Sam e Chris)
CAPITOLO UNO
Erano le 17 e nella casa regnava un silenzio insolito.
Nessuno girava per i corridoi lunghi e poco illuminati che davano accesso alle varie
stanze della villa.
Due ragazze oziavano in salotto; una di loro guardava la tv
sdraiata sulla poltrona.
Aveva lunghi capelli scuri e gli occhi azzurri, non era
molto alta e indossava un paio di jeans corti, una maglietta rossa e un paio di
converse dello stesso colore.
Le piaceva vestirsi poco in estate.
L’altra ragazza invece si stava sistemando le unghie distesa
sul tappeto. I suo capelli erano di un biondo chiaro e aveva gli occhi grigi.
Portava addosso una minigonna di jeans, una maglietta lunga
di colore viola e ai piedi delle scarpe col tacco nere.
Anche se era in casa non trascurava mai il suo abbigliamento.
La mora continuava a sbuffare e la bionda stizzita le
chiese: “Ma che cavolo hai?”
“Mi sto annoiando…” rispose la mora sbuffando di nuovo.
“Vai a cucinare se ti annoi tanto!”
“Cucinare io? Per chi mi hai presa, per un elfo domestico?”
“Allora come mangiamo? O preferisci morire di fame??”
La mora stette un attimo in silenzio, pensierosa e poi
esclamò con una luce maliziosa negli occhi: “Andiamo ad esplorare la casa!!”
La bionda la guardò stranita: “Vuoi esplorare la casa? Ma se
ormai la conosciamo da una vita”.
“Io non intendo la casa in generale, intendo lo studio!
Quello di nostro nonno!” precisò la ragazza dai capelli scuri, guardando la
bionda con sguardo malandrino.
“Sam, sai che è una bella idea, a volte mi stupisci” rispose
la bionda sorridente.
“Oh grazie!”
Così le due ragazze si diressero di sopra attraversando le
numerose scale scricchiolanti e i spaziosi corridoi in penombra, illuminati
solo dalla tenue luce di un sole che ormai stava tramontando.
Arrivarono davanti alla porta che per loro era sempre stata
proibita e si bloccarono davanti.
“Chris hai tu le chiavi?” chiese Sam.
“ Ma scusa non le hai tu ? Abbiamo fatto tutta
questa strada e ora mi chiedi se ho io le chiavi?” la rimproverò Chris.
Sam sbuffò e ritornò di sotto a prendere le chiavi e rifece
di nuovo tutta la strada ritornando dall’amica stanca e con la lingua di fuori
come i cani.
“Finalmente! Mi stavo annoiando pensavo che ti fossi persa!”
“Non ti lamentare tu non hai fatto tutta quella strada!” si
lamentò Sam guardandola male.
La bionda aprì la porta e la mora entrò di corsa.
“Aspetta!” la fermò Chris “Vacci piano non sappiamo in cosa
potremmo imbatterci. Ci sarà un motivo per cui lui ci ha sempre impedito di
entrare”.
Sam stette un attimo a rifletterci e poi rispose impaziente:
“Ma si chi se ne frega. Lui non è qui a impedircelo!”
“Va bene, ma se succede qualcosa sappi che la colpa sarà
tua!”
“Ok” borbottò la mora e incominciò a esplorar lo studio
seguita da una Chris titubante.
La stanza era piena di oggetti di vario tipo, molti dei
quali non avevano mai visto in vita loro. La scrivania era stracolma di fogli,
carte, cartacce, piume e pergamene, mentre alle pareti erano appoggiati gli
scaffali pieni di libri e volumi polverosi, dai titoli più strani e
impensabili.
“Horcrux, mai sentito” disse la bionda tenendo in mano un
libro molto grosso che le dava uno strano senso di disagio.
A quelle parole la mora si girò di scatto “Cosa hai detto?”
e si avvicinò all’amica che le porse il libro in questione.
“Non ti ricordi?” continuò la mora “I sette Horcrux di Harry
Potter, come fai a non ricordare Chris”.
All’improvviso a Chris sembrò accendersi una lampadina in
testa: “Ma certo. Come ci fa il nonno con un volume del genere?” sbottò la
bionda.
“Non lo so ma qui tutto sembra così stranamente ‘magico’ ”
notò Sam dirigendosi verso un piccolo armadio che aveva attirato la sua
attenzione.
Era di legno antico e aveva delle strane incisioni che
dovevano essere delle rune, ma Sam non sapeva interpretarle.
Allora curiosa, aprì le ante e vi trovò dentro solo dei
vecchi e logori mantelli.
“Ehi guarda qua!”
Chris sentendo che l’amica la chiamava si girò e, vedendo
che stava guardando un semplice armadio, le chiese: “E solo un armadio. Non
perdere tempo con cose simili”
“Ma questo armadio è strano” insisté Sam come una bambina
capricciosa.
Chris la raggiunse spazientita e guardò l’armadio.
“Vedo solo dei puzzolenti mantelli. Ma cos’è quello!”
Allora Sam mise la testa in mezzo ai mantelli, vide una
strana luce e un po’ di aria fresca che veniva da dentro.
“C’è qualcosa qui” disse all’amica tirando fuori la testa.
“Davvero?” chiese Chris curiosa e sorpresa.
Decise di dare un’occhiata anche lei, ma non si accontentò
di uno sguardo e si addentrò nell’armadio.
“Aspettami!” le gridò dietro Sam prima di raggiungerla.
Cominciarono a camminare nell’armadio che ormai era sgombro
di mantelli e sembrava lungo come un corridoio.
“Cos’è questo posto?” chiese Sam perché nell’armadio era
buio.
L’amica non le rispose ma un attimo dopo seguì un suo urlo
perché era caduta e Sam addosso a lei.
“Ma che fai, mi stai schiacciando!” la sgridò Chris.
Sam allora si alzò e cominciò a guardarsi intorno; la stanza
le sembrò un po’ familiare.
“Dove siamo?” chiese Sam.
“Non lo so e non lo voglio sapere, dove mi hai portato
Sam?!” le gridò contro Chris.
“Adesso sarebbe colpa mia”
“ Si è sempre colpa tua! Sei stata tu a voler visitare lo
studio!”
“Si ma tu sei entrata nell’armadio!”
“Io entro sempre negli armadi e comunque sei stata tu a
farmelo vedere, dovevi contare le conseguenze!”
“Ma nessuno ti ha detto di doverci entrare!”
Le due ragazze continuarono a gridarsi contro senza
accorgersi che si trovavano in una casa dove poteva abitarci qualcuno.
Infatti, attirati dalle urla delle ragazze, alcune persone
si precipitarono al piano di sopra, dove videro le due amiche che si gridavano
ancora contro.
All’improvviso anche le ragazze si accorsero che non erano
sole nella stanza e quando si girarono per vedere chi c’era…
ANGOLO PER MILLY E ROXY
Allora vi è piaciuto?? Speriamo di sì e se è così continuate a
seguirci…
Noi vi ricordiamo ancora una volta di lasciare una recensioncina
anche piccola piccola…
Baci
Milly e Roxy
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
222
CAPITOLO 2
All’improvviso anche le ragazze si accorsero che non erano
sole nella stanza e quando si girarono per vedere chi c’era…
Chris appena li vide cacciò un urlo (stile urlo di Münch) mentre Sam rimase a bocca
aperta come una statua.
Anche i nuovi arrivati rimasero stupiti nel vedere quelle
due sconosciute.
Il primo ad arrivare fu un uomo piuttosto alto, capelli
lunghi, scuri e occhi grigi, seguito a ruota da un altro uomo anche lui
abbastanza alto, capelli castani e occhi dorati.
Poi arrivò una ragazza dai capelli rosa cicca che all’urlo
di Chris si ribaltò per terra.
“ Ti sei fatta male?” chiese Chris come se niente fosse.
“No, no ci sono abituata” le rispose la ragazza coi capelli
rosa rialzandosi.
Sam finalmente riuscì a tornare dal mondo dei sogni ed
esclamò puntando il dito contro l’uomo con i capelli neri: “Ma io ti conosco!”.
Intanto anche Chris si mise ad osservare l’uomo in
questione: “ E’ vero! Sembri… no è impossibile, Sam!”.
Le due amiche si guardarono sbigottite e quando il loro
sguardo ritornò ai tre tizi notarono che avevano delle bacchette alzate contro
di loro.
Sam gridò subito: “Non voglio morire vergine!” mentre Chris:
“Veniamo in pace! Ma comunque che ci fate qui?!”
Il moro rispose furente: “ Piuttosto che ci fate voi qui! E’
casa mia questa!”
“Questa è una bella domanda” rispose Sam girandosi a
guardare verso il muro di dietro e accorgendosi che non c’era più il passaggio
da cui erano sbucate.
“Oh oh!” esclamò Sam. “Mi sa tanto che c’è un piccolo
problemino”.
“E’ impossibile!” tuono Chris rivolta all’amica. “E voi
perché ci state puntando ancora la bacchetta, non siamo delle criminali!”
La prima ad abbassare la bacchetta fu la ragazza dai capelli
rosa, seguita anche dagli altri due uomini che furono rincuorati dalle parole
della ragazza che non avevano nemmeno un’aria aggressiva e pericolosa.
“Così va meglio.” Esordì Sam vedendo che non avevano più le
bacchette puntate contro.
“Ma ci volete dire chi siete?” chiese la ragazza dai capelli
cicca.
“Sì buona idea.” Commentò Chris. “Io sono Chrystal Weather e
lei è…”
“Io sono Summer Weather”. La interruppe Sam che voleva
presentarsi da sola.
I tre tizi si guardarono incuriositi ma poi si presentarono
anche loro.
“Io sono…” cominciò quello coi capelli scuri.
“Oh, lo sappiamo chi sei!” lo interruppe Sam che a quanto
pare aveva il difetto di interrompere le persone mentre parlavano e lo stava
guardando con occhi sognanti.
L’uomo la guardò stupito.
“Sam, un po’ di educazione. Insomma!” la ammonì Chris.
“Sì, scusa”.
“Ma ci volete dire come fate a conoscerci?” chiese l’altro
uomo.
“Questo è un po’ lungo da spiegare” cominciò Sam. “Ma noi
sappiamo che voi siete Sirius Black, Remus Lupin e Ninfadora Tonks”. E indicò i
tre adulti.
“Non chiamarmi Ninfadora!” tuonò la ragazza dai capelli
rosa.
“Ok, scusa!” si scusò Sam.
Però i due uomini erano ancora molto scettici.
“Diciamo che dalle nostre parti siete molto famosi. Chi non
vi conosce?” specificò Chris. “Un ex carcerato, un lupo mannaro e una
Metamorfomagus che ha la grazia di un bisonte”.
Adesso i tre erano ancora più confusi, scettici e stupiti. E
la ragazza pure un po’ offesa.
“Io non ho la grazia di un bisonte!” esclamò Tonks.
“Ecco Chris, non offendere la gente”. Sam ammonì la sua
amica.
“Va bene. Voi sapete chi siamo ma come fate a sapere chi siamo
e soprattutto, come siete arrivate qua?”
“Allora, il fatto di come siamo arrivate qua non lo capisco,
ma come facciamo a conoscervi… beh è molto semplice ma è una storia molto lunga
e dovreste avere cent’anni di tempo libero per conoscere tutta la storia.”
“Tutto comincia…”
All’improvviso Chris pestò il piede all’amica.
“Aaaaaaaahhhhhhh! Ma ti è andato in fumo il cervello, per le
teste pelate di zio Voldy!” urlò Sam.
“Sam non puoi dire certe cose. Finirai male!” le rispose la
bionda incenerendola con lo sguardo.
“Hai detto zio Voldy?” chiese Remus.
Chris questa volta la incenerì ancora di più.
“Chi è zio Voldy?” chiese ancora Tonks.
“Lasciate perdere!” sbuffò Chris.
“Però ci dovete spiegare tutto”. Le avvertì Sirius.
“Certo, in un posto dove ci si può sedere”. Disse Sam.
Così, i tre adulti accompagnarono le nuove arrivate al piano
di sotto, in salotto, dove, con gran stupore delle due ragazze, c’erano altre
persone che loro conoscevano bene.
Due ragazzi, uno moro e uno rosso, stavano giocando a scacchi,
mentre altre due ragazze stavano chiacchierando fra loro e altri due ragazzi
ancora, che sembravano gemelli coi capelli rossi anche loro, confabulavano su
chissà cosa.
“Chris, dammi un pizzicotto. Non sto sognando vero?”
sussurrò Sam all’amica.
“Eri andata a letto?” le chiese questa.
“No”.
“Allora non stai sognando”.
“Magari abbiamo qualche problema mentale”. Propose ancora la
rossa.
“Ma i problemi mentali li avrai tu”.
Sam, per tutta risposta sospirò frustrata, attirando
l’attenzione di tutti i ragazzi.
“Ciao belle donzelle!” le salutarono i due ragazzi che
sembravano gemelli.
A Sam quasi venne un infarto e si aggrappò al braccio di
Chris
“Oh mio Dio, oh mio Dio. Per la barba di nonno Silly… voi
siete, voi siete…”
“Sam, respira…sì sono loro. Non occorre che ti metti a
iperventilare”. La tranquillizzò Chris.
ANGOLO PER MILLY E ROXY
Ciao a tutti amici e amiche!!!!
Lo sappiamo che siamo leggermente in
ritardo… anzi, non proprio leggermente… da quant’è ke nn aggiorniamo?? Due
secoli??
In realtà, dopo il primo capitolo, pensavamo di
abbandonarla questa fanfic perché non eravamo molto ispirate e non avevamo
neanche abbastanza tempo per scrivere però adesso ci è ritornata la voglia e
soprattutto siamo davanti al computer con l’ispirazione che freme dalla voglia
di uscire.
Non sappiamo ancora se questa fanfic avrà
successo perché abbiamo avuto solo una recensione però le visite ci sono state
e spero che qualcuno abbia letto, comunque se non continuiamo non sapremo mai
se avrà successo o no.
Noi ovviamente speriamo di sì, perciò
leggete e recensite… non abbiate paura, non mordiamo mica.
Quindi, sperando che questo capitolo vi
sia piaciuto e che la storia vi interessi almeno un po’, noi continueremo a
scriverla, non molto spesso, ma continueremo…
Adesso vi dobbiamo lasciare perché
abbiamo molti impegni da sbrigare, anzi troppi, e ci scusiamo ancora per
l’enorme ritardo.
Un grazie a tutti quelli che hanno letto
e recensito (una sola persona) e speriamo che recensirete in tanti…
Kiss kiss,
Roxy e Milly.
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Capitolo tre
CAPITOLO 3
In salotto nessuno aveva smesso di fissarle, pure
Grattastinchi aveva gli occhi puntati sulle due ragazze.
Il silenzio stava diventando insopportabile, così fu Sam la
prima a rompere il ghiaccio.
“C’è la luna piena stasera?”
“Si appunto, perché se fosse è meglio che ci chiudiamo in
camera” esordì Chris ammicando verso Remus.
“Ma voi come fate a saperlo??”
“Sapere cosa? Del tuo piccolo problema peloso?” domandò
ingenuamente Sam.
“E’ chiaro che sapete anche troppo. Siete delle spie? Chi vi
manda?”
“Ci manda la signora in giallo caro mio” disse Chris, mentre
Sam era a terra che si teneva la pancia per le risate.
Questo bastò perché tutta la casa cominciasse a guardarla
male.
“Ma venite dal S.Mungo voi due?” chiese Fred.
“Fratello, queste sono due pazze scatenate, dobbiamo
prendere la camicia di forza” aggiunse George.
Dall’ingresso si iniziarono a sentire delle urla strazianti,
che fecero accapponare la pelle a tutti e Sam smise di ridere.
Fece così il suo ingresso nella stanza Malocchio Moody, che
subito indirizzò entrambi i suoi occhi verso le due sconosciute.
Chris appena lo vide lanciò un urlo, mentre Sam spalancava
la bocca e diceva: “Io ti conosco!”
“Ci mancava anche questa” esordì Chris “Cos’è adesso appare
pure zio Voldy?”
“Ma chi è questo maledetto zio Voldy?” domandò Tonks.
“Chiamatelo come volete, resta il mago più potente del
mondo” chiarì Chris.
“Che presto andrà a far compagnia ai vermi” continuò Sam.
Chris si rivolse all’amica e le lanciò un’acchiataccia.
“Voi non ci avete ancora dato una spiegazione e sarà meglio
per voi che lo facciate, subito” disse Sirius guardandole duramente.
“Noi veniamo dal mondo babbano…” cominciò Chris dopo che
tutti si furono accomodati.
“E nel nostro mondo i maghi non esistono” disse Sam.
“Oh, vi sbagliate care, i maghi esistono eccome ma i babbani
non lo sanno” le informò Molly.
“No, nel nostro mondo, i maghi esistono solo nei libri…”
ribadì Chris.
“E come se venissimo da un'altra realtà…” spiegò Sam.
“In pratica oggi ci annoiavamo e non sapevamo come passare
il tempo, così ci siamo inoltrati nello studio di nostro nonno e abbiamo
trovato un’armadio…”
“Esatto come nelle cronache di Narnia!” disse Sam.
“Le cronache di Narnia?” chiese Tonks.
“ Si è un libro, scritto da un certo Lewis, parla di…” cominciò
a spiegare Hermione.
“Abbiamo capito Herm non serve che ci fai la lezione” la
rimproverò Sam.
“Stavo dicendo, prima che qualcuno mi interrompesse, siamo
entrati in questo armadio e siamo arrivati in questa bell… bè bellissimo non
proprio, comunque siamo qui” finì il suo racconto Chris.
Tutti i presenti si guardarono confusi e sbigottiti.
“Miseriaccia…” commentò Ron.
“Ma allora, voi come fate a conoscerci?” chiese Remus.
Le due ragazze si guardarono non sapendo bene cosa dire.
Ma fu comunque Sam ad iniziare a spiegare.
“Beh, vedete… questo è un altro paio di maniche. Sarà un po’
difficile da spiegare”.
“Beh, provateci!” esclamò Moddy guardandole minaccioso.
“C’è questa tizia che si chiama Johanne Kathlyn Rowling…”.
Cominciò Sam. “Che ha scritto dei libri che… parlano di voi”.
Tutti strabuzzarono gli occhi.
“Sì, certo come no. E io sono Albus Silente”. La interruppe
Ron.
“Sì, e io sono Marylin Monroe”. Aggiunse Chris sarcastica.
“Comunque stiamo parlando sul serio. Questa tizia ha scritto
sette libri che parlano di voi, il cui protagonista è Harry, e sono i libri più
famosi in tutto il nostro mondo. Sono pochissimi quelli che non li hanno letti
o che non li conoscono”.
“E come facciamo a credervi? Come facciamo a sapere che non
vi siete inventate tutto?” chiese Sirius.
“Chiedeteci qualcosa che soltanto voi potete sapere”. Disse
Chris.
Di nuovo tutti si guardarono stavolta curiosi e a prendere
la parola finalmente fu Harry.
“Chi ha creato la Mappa del Malandrino?”
“Una domanda troppo facile. Sono stati i Malandrini ovvero
James, Sirius, Remus e quello schifoso, bastardo, traditore, pezzo di…”.
Cominciò Sam.
“Basta, basta, basta!” la bloccò Chris. “Ci sono dei minori
in questa stanza, non usare questo linguaggio poco colorito”.
“Va bene però devo dire che è uno schifoso, bastardo,
traditore…”.
“Abbiamo capito. Peter è una persona che ha fatto delle
cattive scelte”.
“Cattive scelte?!” sbottò Sam stralunando gli occhi in
direzione dell’amica. “Lui non è una persona, è una merda!”
“Prossima domanda!” esclamò Chris per interrompere Sam che
si stava leggermente agitando.
“Come si chiamerà il nostro negozio?” chiesero Fred e
George. “Vediamo se indovinate, non lo sa nessuno”.
“Tiri vispi Weasley. E tra parentesi, che razza di nome è?”
rispose Chris.
“Ma come fate a saperlo?” chiese Fred stupito.
“Ve l’abbiamo detto, con i libri. Altre domande?”
“Qual è il soprannome di Piton?” chiese Sirius sghignazzando
sotto i baffi.
“Severus Piton detto anche Mocciosus, oppure Moccy, a cui
esce il moccio dal naso e ha i capelli talmente unti che quando fa swissh (NDA:
avete presente la pubblicità dello Shampoo?) allaga tutta la stanza con la sua
untezza ed è meglio avere un ombrello a portata di mano”.
E dopo la risposta di Sam tutti scoppiarono a ridere.
“Allora, adesso ci credete?” chiese Chris una volta che
tutti smisero di ridere.
“Beh, è evidente che sapete anche le cose che gli altri non
sanno”. Commentò Remus. “Però… come facciamo a credervi, insomma, la storia dei
libri è assurda. E questa scrittrice come faceva a sapere di noi?”
“Bella domanda. Ma non lo sappiamo neanche noi”. rispose
Sam. “Siamo entrate per caso nell’armadio e siamo finite qua. Non sappiamo
nemmeno come”.
“Magari c’era un passaggio segreto”. Propose Tonks.
“Può essere”.
“Ma in questi libri, cosa c’è scritto precisamente?” chiese
Hermione.
“C’è scritta la storia di Harry Potter da quando aveva
undici anni fino a quando non diventa grande”. Rispose Chris.
“Ma quindi voi conoscete anche il futuro, allora?” chiese
Ron.
“Diciamo di sì. Sappiamo tutte le cose importanti che
succederanno più avanti”. Rispose la bionda stando però sul vago a differenza
della sua amica che voleva già vuotare il sacco.
“Sì, come ad esempio Tonks e Remus si mettono insieme…”.
Ad un tratto però Chris le mise una mano sulla bocca per
farla smettere di parlare.
“No, non è vero. Voleva dire che stanno sempre insieme
perché lavorano insieme”.
“Ah, e che tipo di lavoro facciamo?” chiese Remus.
“Ma sì, quello che fate nell’ordine della Fenice”. Cercò di
convincerli Chris per rimediare a quello che aveva detto Sam.
“Aah!” sospirò Tonks leggermente delusa e guardando Remus di
sottecchi.
“Uffi, Chris, ma perché non mi lasci parlare!” si lamentò
Sam quando l’amica le tolse la mano dalla bocca.
“Perché non puoi dire cosa accadrà nel futuro se no potremmo
cambiare la storia”. Rispose Chris logicamente.
“Beh, meglio. Così eviteremo tutte quelle disgrazie”.
“Quali disgrazie?” chiese Molly preoccupata.
“Tipo…”. Cominciò Sam ma fu di nuovo interrotta dalla
bionda.
“Tipo… che la pentola si brucerà”.
La mora guardò l’amica come se volesse incenerirla con lo
sguardo.
Ad un tratto si sente brontolare qualcosa.
“Ma sei tu Sam?” chiese Chris guardando sbigottita l’amica.
“Non sono io. E’ il mio stomaco. È da stamattina che non mangio”.
Si giustificò Sam.
“Beh, se volete la cena è pronta”. Fece Molly. “E la pentola
non si è ancora bruciata”.
Le due ragazze sorrisero e andarono tutti a mettersi a
tavola.
ANGOLO SOLO NOSTRO
Ciaooooooooo... eccoci qua!!! Di
nuovo!!! Puahahahah... siete felici???
Tutti: nooooooo!!!! Andatevene!!!!!
Milly e Roxy: che entusiasmo... ci
commuovete... si vede che ci volete bene... beh, mi dispiace per voi ma ci
dovrete sopportare ancora per molto...puahahahah...
Allora, vi è piaciuto il cappy?? Se
sì perché, se no com’è, oppure vabbe, eh???
Ok, vabbe lasciate perdere i nostri
schizzi, siamo un pochetto sclerate... cmq lasciateci una recensione anche mini
mini e ci renderete molto felice... yeaah!!!!
Ora vi lasciamo perché siamo
straimpegnate (dobbiamo vederci le puntate di Buffy l’ammazza vampiri ehehehe),
quindi vi lasciamo e ci risentiamo... speriamo... kisskiss
Milly
& Roxy
nanerottola: non ti preoccupare presto capirai
tutto e siamo contente che la fanfic ti piaccia... cmq hai indovinato, le due
ragazze dovrebbero essere delle babbane (attenta, ke abbiamo usato il
condizionale) e hanno letto i libri... continua a seguirci e scoprirai
tuttooooooooooooo!!!!!!!!! Kisskiss
Nymphy Lupin: ma dai già per scontato ke si
salveranno tutti... cmq io, Milly, vorrei anke raccontargli tutto, ma Roxy non
mi lascia quindi non so come andrà finire... devi solo continuare a seguirci e
beh... poi si vedrà... kisskiss..
Lallaland: ehi attenta a non impazzire
troppo, cmq non 6 l’unica anke milly impazzisce spesso, colpa del troppo studio
e dei cromosomi di biologia... vabbè lascia stare nn farci caso, piuttosto
continua a leggere la nostra fanfic e vedrai ke nn te ne pentirai, almeno
speriamo... kisskiss
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Capitolo 5 *** Capitolo quattro ***
CAPITOLO
DEDICATO A FEDE15498… SE LEGGETE SOTTO CAPIRETE IL
PERCHE’ xd
Dovevano
ammettere
che il cibo era buono, ma d’altronde, quella donna aveva
cresciuto una dozzina
di figli e nessuno era morto, quindi questa era già una
garanzia.
Summer
guardava il cibo arrivare con la lingua a penzoloni, non ci poteva
credere che
avrebbe mangiato tutte quelle prelibatezze.
Christal
guardava ogni piatto con diffidenza, era da un secolo che non mangiava
qualcosa
fatto in casa, ormai si cibavano di cibi in scatola come i gatti, per
non
parlare di tutte quelle pizze e altri schifezze fatte arrivare a casa.
La bionda
volle assaggiare, ormai aveva fame anche lei. Il primo fu un
bocconcino, ma poi
partì buttandosi nel piatto.
“Ehi
Chris,
ma come mangi?! Peggio di una porca!”
“Avadakedavrizzati,
Sam!!!!”
“Però,
signora Molly, è buono! Potrebbe iniziare
un’attività” confermò la
bionda.
“Siii
e poi
ci invita tutti! A noi che
le abbiamo
fatto arrivare l’idea entriamo gratis!”
La signora
le guardò stranita e prima di poter commentare con qualcosa
d’intelligente fu
preceduta da Sirius che era stato a fissarle dal momento in cui erano
arrivate.
Non era riuscito ad abituarsi a quelle due intruse, erano sospette, per
quello
aveva chiamato Malocchio e anche lui stava ben attento a ogni mossa...
ogni
parola...
“Cazzo”
sbraitò Sam.
“Che
linguaggio colorito” commentò Chris, guardandola
curiosa per quella uscita poco
fine.
“Mi
sono
morsa la lingua”. Spiegò la mora a mo’
di spiegazione, coprendosi la bocca con
una mano.
Continuarono
a mangiare tutti quanti, stranamente, in silenzio, persino i gemelli
evitavano
di fare chiasso come al solito. Ma non perché avessero un
ospite a casa, ma
semplicemente perché erano incuriositi da quelle due nuove
arrivate, non
insospettiti come gli altri, solo incuriositi. Loro infatti non
pensavano che
fossero malvagie, secondo loro due ragazze così carine e
divertenti non
potevano avere cattive intenzioni.
“Ma…
non
potreste dirci qualcosa del futuro?” chiese ad un tratto Ron,
parlando con la
bocca piena e schizzando pezzi di cibo ovunque, al che Chris,
schizzinosa come
suo solito, fece una faccia disgustata e si ritrasse un po’.
“Ronald,
non
parlare con la bocca piena!” lo ammonì Hermione,
mollandogli una pacca sulla
nuca. Sam ridacchiò a quella vista.
“No,
non
possiamo dirvi niente”. Rispose Chris addentando un pezzo di
pollo e togliendo
il sorrisetto all’amica che già si pregustava le
loro facce quando avrebbero
svelato qualcosa.
Uffa,
maledetta Chris! Era sempre la solita guastafeste.
“Ma
nemmeno
piccola, piccola?” fece Ginny cercando di intenerirle con una
faccia da
cucciolo mal riuscita.
“Beh,
potremmo dire che…”. Iniziò Sam, ma
venne prontamente colpita da un calcio
piuttosto forte, sferratole da Chris.
“Aaaaaaaah,
ma perché ce l’hai con me?”
“Ma
non sei
capace di tenere la bocca chiusa?”
“Siamo
in
uno stato libero, potrò dire qualcosa”.
“No!”
“Uffa!”
Finalmente
si passò al dessert, cosa che Sam rifiutò
perché non le piacevano molto i
dolci. Chris, invece, già si leccava i baffi. Peccato che
dovesse stare attenta
alla linea se voleva entrare nei jeans a
cui teneva tanto.
“Ma
almeno,
ci dite qualcosa di voi?” chiese a quel punto Remus, cercando
di mostrarsi il
più gentile possibile.
Stranamente,
non fu Sam la prima a prendere la parola questa volta. Quando si doveva
parlare
d’altro era sempre pronta a sfogare la lingua, ma se doveva
parlare di sé,
allora poteva addirittura cadere in un mutismo terrificante. E
addirittura si
imbarazzava!
“Noi
vivevamo col nonno”. Iniziò a raccontare Chris.
“Però lui, purtroppo, è morto
qualche settimana fa lasciando a noi la casa e tutto quello che
possedeva”.
“Mi
dispiace”. Disse Hermione mostrandosi veramente dispiaciuta.
“Oh,
non ti
preoccupare. Gli volevamo bene, è vero”.
Continuò la bionda. “Ma non lo
vedevamo molto spesso. Era sempre via per degli affari o delle faccende
da
sbrigare di cui non ci ha mai voluto parlare”.
“Come
mai?”
chiese Tonks.
“Non
lo
sappiamo”. Rispose Sam questa volta. “Diceva che
non era molto importante. I
momenti che più amavamo erano quando lui si metteva a
leggerci qualcosa prima
che andassimo a dormire. È stato così che abbiamo
saputo della saga di Harry
Potter. Lui ce la leggeva tutte le sere e, quando ci siamo abituate a
leggere
da sole, abbiamo riletto tutti e sette i libri un sacco di volte fino a
ricordarci i fatti a memoria”.
“Wow!
Devono
avervi proprio preso”. Commentò Hermione con un
sorriso emozionato. “Mi
piacerebbe leggerli”.
“Beh,
magari…”.
Iniziò Sam, ma si interruppe vedendo
l’occhiataccia che le aveva lanciato
l’amica.
“Stavamo
dicendo…”. Proseguì questa.
“Che è stato così che abbiamo saputo di
questa
fantastica saga. Quindi, voi per noi eravate solo frutto di una
fantasia. Non pensavamo
che i maghi esistessero e nemmeno tutte le altre creature che avete
qui”.
“Ma
come ci
siete arrivate fino a
qui? E questa che
ha scritto i libri, come faceva a sapere di noi se avete detto che i
maghi nel
vostro mondo non esistono”. Chiese Moody spazientito da tutto
quello. Odiava
quando non riusciva a capire qualcosa.
“Non
lo
sappiamo”. Rispose Sam cercando di rimanere calma, sebbene
odiasse ripetersi.
“Come vi abbiamo detto, siamo entrate in
quell’armadio e… siamo finite qui.
Magari in qualche strano modo siamo semplicemente entrati in uno dei
libri
della saga”.
“Ma
è
assurdo, Sam!”
“Allora
tu
che proponi, Chris? Che stiamo sognando o che siamo completamente
ammattite
entrambe, fino ad immaginarci le cose?”
Anche le
ragazze erano piuttosto frustrate; volevano capirci qualcosa, non
potevano
credere di essere finite lì, in quel mondo che adoravano
tanto ma che avevano
potuto solo immaginare.
“Ma
vostro
nonno, non vi ha mai parlato di tutto ciò?
Dell’armadio? Del fatto che non
potessimo essere veri?” chiese Sirius squadrandole
attentamente.
“No,
ci ha
solo detto che è una storia inventata. E
dell’armadio non ci ha detto nulla.
Però effettivamente non ci lasciava mai entrare nel suo
studio”.
“E
comunque…
non era il nostro vero nonno”. Aggiunse Sam.
“Cioè, non di sangue. Siamo state
adottate”.
“E
quindi
non siete nemmeno sorelle?” chiese Hermione sorpresa.
Chris
ridacchiò. “Certo che no. Siamo troppo diverse per
esserlo. Però ci vogliamo
bene come se lo fossimo”. E qui fece un sorriso dolce
all’amica la quale
ricambiò.
Effettivamente,
quelle due oltre che in aspetto, erano completamente opposte anche nel
carattere. Una abbastanza responsabile, un po’ critica e
acida e l’altra
esuberante, allegra e forse un po’ troppo loquace.
“Sapete,
della vostra storia hanno fatto anche i film”.
Sbottò ad un
tratto Sam, guardando i presenti con un
sorriso divertito.
“I
che…?”
fece Ron inarcando le sopracciglia perplesso.
“I
film.
Sono delle cose che i Babbani fanno per
mostrare…”. Iniziò Hermione, ma venne
interrotta da Chris che non poteva sopportare la sua continua
parlantina da So
tutto io.
La riccia la
guardò un po’ offesa.
“Cooooomunque…”.
Continuò la mora, guardando i presenti con due occhi da
cerbiatta. “Mi
piacerebbe fare il giro della casa, così da abituarmi. Non
penso vorreste
cacciare via due povere ragazze che non sanno niente di questo
posto”.
“Oh
no,
cara. Non potremmo mai”. Le rispose la Signora Weasley con un
sorriso gentile.
Immediatamente,
Fred e George si alzarono e, prendendo la ragazza per ciascun braccio,
la
fecero alzare dalla sedia per farle fare il giro della casa. Sam fu ben
lieta
di seguirli visto che praticamente smaniava per loro, erano sempre
stati i suoi
personaggi preferiti e le sarebbe piaciuto diventare loro amica, magari
anche
complice di qualche scherzo.
Chris invece
rimase in cucina, sotto gli sguardi indagatori dei presenti.
“Dovremo
dire a Silente del vostro arrivo. Magari lui riesce a scoprire
qualcosa”. La
avvertì Malocchio guardandola col suo occhio magico che alla
povera ragazza
faceva leggermente impressione.
“Oh
certo.
Nonno Silly saprà sicuramente tutto!” rispose lei
con un sorriso, mentre gli
altri ancora la guardavano strano.
Certo che quelle
ragazze non erano proprio normali, però non
sembravano malvagie, questo lo dovevano ammettere.
PICCOLO
ANGOLINO PER NOI : D
Holaaa!!!!
No, non state avendo un’allucinazione e nemmeno state
sognando. No, non fatevi prendere da un infarto… siamo
proprio noi, Milly e
Roxy.
Sì,
lo sappiamo, avevamo deciso di abbandonare questa fanfic, sia
perché
non avevamo molto tempo (gestire una fic a quattro mani è
difficile) sia perché
non avevamo più molta ispirazione. Ma poi, ci siamo messe a
rileggerla pochi
giorni fa e ci siamo molto divertite ed emozionate ricordandoci i
vecchi
momenti in cui ancora nemmeno sapevamo mettere insieme due frasi.
Così, abbiamo
deciso di continuarla anche se non vi promettiamo un aggiornamento
regolare. Potreste
ritrovare un altro capitolo la settimana prossima, come anche il mese
prossimo
o fra quattro mesi. Dipende da quanto tempo avremo.
Può
darsi che per il momento questa storia vi appaia un po’
bimbaminkiosa
e che le due ragazze siano un po’ schizzate male, ma non
fatevi subito idee
malvagie. Provate ad andare avanti e scoprirete tante cosucce
interessanti ^^
Ok,
ora vi lasciamo.
Grazie
per l’attenzione e un bacio a tutti.
Milly
e Roxy.
FEDE15498:
Carissimaaa!!! Oddio, quando abbiamo letto la tua
recensione (solo qualche giorno fa, purtroppo, se no ti avremmo
risposto prima)
ci siamo molto emozionate e Milly ha addirittura esclamato: Oddio!
Questa è la
mia Fede!” è stato anche merito tuo se abbiamo
deciso di continuarla perché questo
significa che a qualcuno piace ancora e un po’ ci dispiaceva
abbandonare
qualche fedele lettore. Perciò abbiamo deciso di dedicarlo a
te questo
capitolo, con la speranza che continui a seguirci ^^ un bacio cara, a
presto.
Milly e Roxy. : D
|
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Capitolo 6 *** Capitolo cinque ***
Le ragazze
non si erano ancora abituate a tutto ciò: al mondo nel quale
erano finite, alla
vista dei loro idoli, al fatto che la storia di Harry Potter potesse in
qualche
modo essere vera. Beh, ma d’altronde, come ci si poteva
abituare a una cosa del
genere? Le stesse Sam e Chris credevano ancora che si trattasse di un
sogno.
E pure gli
abitanti di Grimmauld erano pieni di dubbi: come avevano fatto quelle
ragazze a
finire lì, chi erano, da dove venivano e tante altre cose di
questo tipo. Alcuni
ancora non si fidavano completamente, sebbene le ragazze non
sembrassero avere
cattive intenzioni.
Inoltre, la
signora Weasley, chissà per quale assurdo motivo, era felice
di avere altre due
bocche da sfamare e già le considerava sue figlie, come ogni
povera anima che
si ritrovava senza genitori e con uno sguardo da cucciolo sperduto.
“I
miei
capelliiiiii!!!” si sentì urlare Sam con voce
isterica, mentre scendeva le
scale. Effettivamente, la poveretta, con indosso ancora la sua tenuta
da notte
(prestatale da Ginny visto che le nuove arrivate erano sprovviste dei
propri
vestiti), aveva tutti i capelli sparati in aria come la criniera di un
leone. “Qualcuno
qui dentro non ha una piastra?”
“Una
plastra?” chiese il signor Weasley, mostrando uno sguardo
interessato e
curioso.
“Ehi,
hai
mica fregato il marchio dei Potter con quei capelli?” fece
Sirius con un sorrisetto
malandrino, ammiccando in direzione di Harry.
Sam gli
lanciò una brutta occhiata. “Non sei
divertente!!”. Sbuffò scocciata
squadrandolo, per poi tornare a passo di marcia su per le scale dove
incrociò
Chris che se ne scendeva tranquillamente, già vestita e
pronta per fare
colazione.
Dopo aver
riso alle spalle dell’amica, la bionda fece il suo ingresso
in sala da pranzo
dove già l’attendevano Sirius, Tonks, Harry e
alcuni membri della famiglia
Weasley.
La ragazza
si guardò attorno circospetta e, immediatamente, Molly la
invitò ad
accomodarsi.
“Molte
grazie, signora”. Pronunciò Chris in tono
affabile. “Sa, lei non mi piaceva
molto per i suoi modi da Mammina appiccicosa, ma adesso devo proprio
ricredermi”.
E le
mostrò un simpatico sorrisetto da
ragazza per bene.
La signora
Weasley spalancò gli occhi: certo che quella ragazza, ma
anche la sua amica,
non mancava mai di sorprendere con dei commenti particolari e molto
sinceri. Ma
molto, molto.
“Oh…
grazie…
cara”. Bofonchiò la donna, sentendosi un
po’ in imbarazzo e non sapendo
esattamente che cosa dire. Doveva offendersi oppure sentirsi lusingata?
Decise di
non fare nessuna delle due cose e
tornò
a gingillare con le pentole.
Finalmente
comparve
anche Sam, coi capelli scuri legati in una coda alta e
un’espressione più rilassata
di prima, almeno così trapelava dai suoi occhi azzurri molto
espressivi.
Con un
sonoro sbuffo e un
grugnito, si sedette
al tavolo vicino a Chris e cominciò a rimirare la tavola
pensando a che cosa
poteva prendere. La mattina, oltre a essere di pessimo umore e non
riuscire a
dire più di quattro parole, non riusciva nemmeno a mangiare
e lo faceva sempre
controvoglia. Peccato che poi, a neanche metà giornata, lo
stomaco iniziava a
brontolarle talmente forte che sembrava esserci, invece, un temporale.
“Ragazze”
.
le chiamò Tonks e, immediatamente, gli sguardi attenti delle
due giovani, si
posarono su di lei. “Abbiamo detto a Silente di voi.
Arriverà questo pomeriggio”.
A quel
punto, l’espressione di Sam si fece più viva ed
emozionata: “Oh, nonno Silly!
Non vedo l’ora di conoscerlo”.
“Nonno
Silly”.
Ripetè Sirius, ridacchiando. “Che bel soprannome.
Peccato che non ci avessi
pensato io”.
Anche Chris
si sentiva più rassicurata, sebbene Silente non le stesse
propriamente
simpatico, ma quando c’era qualcosa che non andava era sempre
quello su cui si
poteva contare per risolvere i problemi. O almeno così era
scritto nei libri.
“Ma lo
sapete che Silente è gay?” esclamò Sam
come fosse la cosa più normale del
mondo.
A quella
battuta, Ron sputò il succo di zucca che stava bevendo in
faccia a Tonks, Harry
rischiò di strozzarsi col boccone che stava masticando,
Molly fece cadere i
piatti e le pentole, Sirius cadde dalla sedia su cui si stava
dondolando e
Arthur e Tonks rimasero a fissarla a bocca aperta, mostrando i pezzi di
cibo
che avevano ancora in bocca.
“Shhh!”
la
ammonì Chris, mettendosi un dito sulle labbra e guardandola
di sbieco. “Questo
riguarda la vita privata di Silente. Tu non sei Gossip Girl”.
“Tanto
nel
nostro mondo lo sanno tutti”. Fece Sam, alzando gli occhi al
cielo.
“Ma
loro no.
Prima di adesso, almeno”.
“Miseriaccia!”
esclamò Ron ancora sconvolto dalla scoperta. “E io
che avevo sempre creduto che
se la facesse con la McGranitt”.
“Oh,
Silente
gay”. Disse uno dei gemelli.
“Questa
non
l’avrei mai immaginata”. Aggiunse l’altro.
“Ma
proprio
no. Oh, ma allora… secondo te, Fred, lo avrà un
fidanzato?”
“Hmmm,
bella
domanda. Sarà una delle nostre missioni da compiere
quest’anno”.
“Oh
sì,
quest’anno Silente sarà al centro della nostra
attenzione”.
E mentre
Fred e George commentavano e si organizzavano per chissà
quali subdoli piani,
Sam gongolava tra sé e sé: le piaceva prendere le
persone alla sprovvista.
La colazione
ormai era al termine e Sam, colta da un raptus di gentilezza e
disponibilità,
fece per alzarsi e sparecchiare.
Siccome
però
era piuttosto imbranata, mentre portava i piatti verso il lavello, uno
le
sfuggì e rischiò di andare in frantumi contro il
pavimento. Questo però non
successe, anzi, successe qualcosa di inspiegabile e completamente fuori
dal
normale, per la ragazza almeno. Il suddetto piatto, non andò
a polverizzarsi
per terra, si bloccò, invece, a mezz’aria
rimanendo lì, immobile come una
statua.
“Wow,
chiunque sia stato ha avuto un’ottima prontezza di
riflessi”. Commentò Sam
rivolta ai presenti. “Chi è stato?”
Nessuno
però
le rispose, anzi, tutti si guardarono tra loro straniti e confusi.
“Io
non sono
stato”.
“Nemmeno
io”.
“La
bacchetta
l’ho lasciata di sopra”.
“Noi
nemmeno
possiamo usare la magia”.
Chris se ne
restò zitta a guardare spaventata l’amica.
Una strana idea le volteggiava in testa: se non era stato
nessuno e il
piatto non possedeva propri poteri magici, allora doveva essere stata
Sam. Ma ciò
era un po’ assurdo, loro, per quanto ne sapevano, non avevano
alcuna forza
magica dentro di sé, altrimenti questa si sarebbe
già mostrata.
“Sam,
sei
posseduta dal demonio? Perché non trovo altra
spiegazione”.
“Ma
perché pensi
che sia stata io? E come avrei fatto, poi?”
Nella casa
cadde un silenzio piuttosto imbarazzante e teso. Qualcosa era appena
successo,
qualcosa che nessuno riusciva a spiegarsi e questo non era affatto un
bene,
anche perché le cose che non riuscivano a spiegarsi si stavano piuttosto
accumulando e i dubbi, se
già prima c’erano, ora si stavano rafforzando.
“Sei
una
strega anche tu, Sam!” esclamò Ginny, sorridendole.
“No,
non è
possibile”. Le rispose la mora, ma un sorrisetto cominciava a
delinearsi sul
suo bel faccino. “Magari è solo questa casa che ha
strane forze oscure”.
“Lo
sapevo. Sei
posseduta dal demonio!” ripetè la bionda.
“Ma
che c’entro
io? Ti ho detto che non posso essere stata io!”
Chris,
allora, afferrò due coltelli mettendoli a formare una croe e
prese a
cantilenare con voce macabra: “Esci da questo
corpo… esci da questo corpo”.
Sam
sbuffò. Certo
che Chris era proprio esagerata, alle volte.
Mentre le
ragazze si coricavano per andare a dormire, rifletterono e commentarono
quella
giornata, soprattutto l’incontro con Silente. Era stato
emozionante
incontrarlo, più di quanto avevano pensato, ed era proprio
identico a come lo
rappresentavano nei film. Beh, bene o male lo erano anche gli altri,
sebbene,
però, dal vivo fossero tutti più
“carini”.
Comunque,
nemmeno il preside di Hogwarts, nonché il mago
più potente del mondo magico,
era riuscito a dar loro una risposta. Non aveva la più
pallida idea di chi
fosse il nonno delle due ragazze, del perché erano finite
lì, né tanto meno dei
libri della saga. E nemmeno sapeva come avesse fatto Sam,
un’apparentemente
semplice babbana, a praticare della magia.
Insomma, non
aveva saputo niente. E qui calava la loro stima
nei suoi confronti. Non che prima ne avessero molta, lo trovavano un
personaggio piuttosto irritante e subdolo.
ANGOLINO
PER
LE SCRITTRICI
Holaaa
amigos!! Siamo di nuovo noi, Milly e Roxy e questa volta non
vi abbiamo fatto aspettare troppo. Eh, abbiamo approfittato di questo
pigiama
party per far lavorare i nostri cricetini e partorire qualcosa di
costruttivo e
interessante. Beh, almeno così speriamo che sia.
Qui,
c’è qualche novità, anche se minima,
minima. Resta però il
grande mistero dell’identità di Sam e Chris.
Voi
avete qualche idea? Non abbiate paura di farci le vostre
ipotesi, magari ne prendiamo in considerazione qualcuna, anche se bene
o male stiamo
già delineando qualcosa. Qualcosa con cui speriamo di
sorprendervi. ^^
Bene,
ora vi lasciamo. Speriamo di ricevere un sacco di recensioni.
Kisskiss…
Milly
e Roxy
FEDE15498:
carissima…
allora, speriamo che continuerai a seguirci perché se no,
questa fic non la
continuiamo più. XD comunque, dovrai pazientare un
po’ per scoprire che sono
queste due benedette ragazze spuntate dal nulla come i funghi :p un
abbraccio
molto caloroso e… alla prossima, Kiss… M.
& R.
|
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