Questo buio a cui non ci si abitua mai di eia (/viewuser.php?uid=76092)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** QUANDO GUARDO IL CIELO CERCO TE ***
Capitolo 3: *** PER FARE A MENO DI TE ***
Capitolo 4: *** SEDUTO IN RIVA AL FOSSO ***
Capitolo 5: *** GOCCE DI MEMORIA ***
Capitolo 6: *** E’ UN VOLO PROIBITO ***
Capitolo 7: *** GIROTONDO D'ANIME ***
Capitolo 8: *** SONO CERTO CHE MI SCORDERAI ***
Capitolo 9: *** ........SAPESSI ANDARCI IO ***
Capitolo 10: *** IMPOSSIBILE DIMENTICARE ***
Capitolo 11: *** MEZZO VUOTO, MEZZO PIENO ***
Capitolo 12: *** LE COSE NON VANNO MAI COME CREDI ***
Capitolo 13: *** IL CUORE NON LO FERMI MAI ***
Capitolo 14: *** DIMMI SE TI HO PERDUTO ***
Capitolo 15: *** NON MI NASCONDO PIÙ ***
Capitolo 16: *** L'ETERNITA' ***
Capitolo 1 *** PROLOGO ***
Credevo fosse amore invece era
un calesse
Non sono nemmeno arrivato che già è sulla
porta… odio questa cosa… mi sente
subito…mai una volta che riesco a fregarlo.. o se ne sta
tutto il tempo con l’orecchio teso e la mente sgombra o
è un sensitivo… già ci manca solo
questo..
“Non sono un sensitivo… non ho percezioni
extrasensoriali .. solo che sei peggio di un orologio
svizzero…” ed entro in casa e mi spaparanzo sul
divano..
“prego, prego, fai come se fossi a casa tua” mi fa
il verso Bella..
“grazie, già fatto” e faccio finta di
non aver colto l’ironia..
“quale novità ti porta oggi al nostro
cospetto?” e la guardo strano… ma come diamine..
“parla come mangi, Bella.. sembra che hai ingoiato la Divina
Commedia.. “Allor fu la paura un poco
queta, che nel lago del cor m'era durata la notte ch'i'
passai con tanta
pieta.”
“wow.. Jake… a volta mi stupisci..non credevo
che.. non lo avrei mai detto.. ma la sai..”
“Ma sei matta… solo che… quando
l’ho studiata a scuola.. cioè io.. non ero proprio
una cima.. e poi ero in classe con Embry e Quil… sai il
casino.. e sempre all’angolo.. o fuori dalla porta o dal
preside..” ma mi sono perso.. ogni volta che ricordo gli anni
del liceo, i miei ultimi anni da umano.. mi perdo…
“insomma per punizione ho dovuto imparare a memoria le prime
150 righe del primo capitolo dell’inferno”
“non si chiamano righe, sono i..” cerca di
correggermi lei.
“uff sai cosa me ne frega.. tanto ormai..”
“e non si chiamano nemmeno capitoli”rincalza lui.
“oh ma qui tutti studiati?” e mi sono rotto..
“Si” all’unisono e so che avrebbero
voglia di correggermi ancora, ma lasciano perdere..
“Allora Jake, cosa c’è di nuovo oggi che
non c’era ieri a quest’ora?” e ritorna
con questa domanda.. che palle
Ed Ed trattiene una risata, lei lo guarda e scuote la testa..
probabilmente ci è arrivata da sola al mio pensiero..
“bè.. non vi ha detto più
niente?”
“Uff.. Jake sei uno stress.. torna tra una settimana..
giovedì prossimo è qui… ma lo sai..
lei... e poi te l’ho già detto torna a casa per
presentarci il suo..”
E gli mostro i denti, sto ringhiando.. la mia Ness con un altro.. ecco
cosa succede a mandarla a studiare all’estero..
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Capitolo 2 *** QUANDO GUARDO IL CIELO CERCO TE ***
Ricordi
Sono nella
mia stanza al buio e guardo il soffitto..
Me lo
ricordo ancora quel giorno.. la mia bimbetta tutta boccolosa.. ogni
riccio un capriccio.. mai un detto più azzeccato..
“Dai
Jacob.. la tua cameretta è così piccola.. dai se
ci mettiamo un po’ di colore sembra più grande..
dai dai dai dai dai dai..”
Alla fine
avevo accettato perché quel ‘dai’ mi
stava logorando i timpani.. e così eravamo andati al
‘fai da te’ e mi aveva fatto comprare una
tinta pazzesca.. un blu notte da paura, per fortuna una volta
là ha visto altri colori che le piacevano e così
siamo tornati a casa con altre tre latte di colori, verde acqua,
celeste e bianco per diluire, oltre a quella del blu notte,
naturalmente.. e poi tutto il pomeriggio a colorare, a mischia questo
con quello e metti un po’ di quell’altro e prova
con lo straccio e bagnalo di più e tira di più il
colore, no muovi in circolo, no lì stendilo… un
pomeriggio da cani.. mai lavorato così tanto.. mi sembrava
di essere in un cantiere.. dove io ero il garzone e la mia bimbetta il
direttore dei lavori..
Fosse
finita lì..
Compra quel
giornale che c’è l’inserto, anzi
comprane 4 uguali e poi tutto quel lavoro di precisione con le forbici,
e se non stavo nei bordi mi fulminava con lo sguardo e batteva il piede
a terra. Mi sembrava di essere tornato a scuola.. ma io mai avuta
un’insegnante così intransigente.. non potevo
sgarrare di un millimetro.. la mia maestrina..
E
poi quella incollala lì, no quella più in su..
mettici più colla.. attento che così rimani
incollato anche tu… e quante risate e poi alla fine.. ci
siamo sdraiati sul letto a rimirare la nostra costellazione personale..
E oggi come
allora..mi ritrovo a fissare le stelline sul mio soffitto.. ma sono
solo, senza di lei..
Quasi senza
accorgermi sto orrendo in un bosco, alberi e cespugli che non conosco,
poi il verde finisce e io blocco la mia corsa sulla roccia e i miei
artigli stridono leggermente….
Anche la
roccia sembra finire da lì a poco, faccio un paio di passi,
cauti e mi sporgo, guardo giù.. uno strapiombo e
più giù un fiume con correnti vorticose e ancora
più in là una cascata.. ma dove sono?
Alzo lo
sguardo e sopra di me la notte e la luna, una palla luminosa che
illumina il cielo.. e come nei romanzi… la mia natura ne
è attratta.. cattura i miei occhi, i miei sensi, la mia
anima… e nasce dal profondo, da dove non so bene,
e come obbedendo ad un antico ordine, un ululato sommesso mi arroventa
la gola…
“Jacob…
Jacob!” ricordi antichi, passati.. un tempo adoravo questa
voce e speravo con tutto me stesso che facesse allora quel che sta
facendo ora..
Mi
sveglio.. sbuffo e apro gli occhi.. uh.. la mia stanza, il mio letto e
sono umano.. un sogno.. di cui ho un vacuo ricordo…
“Cosa
ci fai qui?” un tempo le sarei saltato addosso e
l’avrei stritolata tra le mie braccia.. l’ultima
volta che è stata qui… era ancora
umana… era ancora viva.. ma ora vederla qui..
quest’odore e quegli occhi.. mi dà
fastidio…
“Jacob,
vorrei parlarti. Ne ho davvero bisogno” e mi dà
fastidio anche il suo tono, così dolce e caldo, come se
davvero fosse qui per me… per parlare con me..
Mi tiro su
un po’ e appoggio la schiena al muro, incrocio le
gambe e le braccia e la guardo dal basso…
“E’
davvero un sacco che non vengo qui.. mi ha preso il magone quando ho
parcheggiato, e che bei colori” guarda il soffitto e indica
il mio cielo stellato “sembra più grande
così” e l’agonia di questi giorni si fa
più viva..
“Arriva
al dunque, Bella”
Mi guarda e
sbuffa “Jacob, non prenderla così”
“Così
come? Non ci devo stare male? Devo sorridere e pensare che la prossima
volta sarò più fortunato?”
“io
lo so che credevi che tutto fosse diverso, e lo sai anche tu che io
sarei stata felice per lei, per te, per voi.. ma ora... se lei porta a
casa qualcuno, per farcelo conoscere vuol dire che per lei è
importante”
Non mi
piace questo discorso… non voglio ascoltare.. e sono in
piedi, diretto verso la porta, ma lei è più
veloce, ora può fare un sacco di cose che prima non poteva..
e mi si piazza davanti.
“Jacob,
mi dispiace e tu lo sai che è vero, ma lei è mia
figlia e se è questa la sua sceltala devo accettare, non
posso fare nulla, se io potessi fare..”
“Non
dire cazzate, Bella! Tu avresti potuto, quando eri tu, eppure hai
scelto un altro, nonostante tutto e oggi come allora, sono sempre io
che rimango a mani vuote” con una mano la spingo di lato,
potrebbe fermarmi, ha la forza per farlo , ma mi ha già
detto tutto quello che doveva, e mentre faccio un passo per uscire una
mano gelida si appoggia sulla mia spalla… odio questo
contatto..
“Jacob,
mi dispiace.. per tutto.. ma non fare scenate, ti prego e non fare
cazzate di nessun genere, io ti voglio bene, e anche Edward, ma
lei… oramai ha fatto la sua scelta e noi
l’accettiamo e non ti sto chiedendo di fare altrettanto, lo
so bene che sarebbe impossibile, solo non interferire.. e stai lontano,
è meglio non correre rischi, è meglio per
tutti”
Non
scioglie il contatto e io tremo… non certo per il freddo, ma
il disgusto per quello che è lei ora…
“E’
Nessie! Cosa posso fare? Le spezzo il cuore massacrando il suo
amico? Lo sai, lo sapete tutti… lei prima di
tutto, come sempre.
E se questo
vuol dire ingoiare cianuro, così sia” e con uno
strattone mi libero dalla sua presa, ma non me ne vado, mi volta per
guardarla negli occhi… e sono dorati, come odio questi
occhi, e come è vero che gli occhi sono specchio
dell’anima..
Lei
è bellissima, da vampira è stupenda, ma era bella
già da umana, e poi aveva quegli occhi.. color cioccolato
gli occhi che ha oggi sua figlia, occhi dolci in cui perdersi.. ma a
quanto pare non è nel mio destino affogare in quel mare di
cioccolato..
E in questo
sguardo ci siamo detti tutto… me ne vado, non corro e non
muto, non sto fuggendo.. anche se vorrei.. poi da lupo mi sentirebbero
i miei fratelli.. non voglio condividere con nessuno il mio dolore.. me
lo tengo tutto dentro.
E le
leggende riprendono vita, ancora una volta.
Mai fidarsi
di un vampiro, sono esseri infidi per natura: prima illudono e poi
azzannano alla gola.
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Capitolo 3 *** PER FARE A MENO DI TE ***
PER
FARE A MENO DI TE
Un tremore…
Poi un ululato e mi trema una coscia.
Allungo una mano e a tentoni trovo l’origine dei miei
tremori… il mio telefonino..
Nuovi odori, acqua e fieno… apro gli occhi ma non riconosco
niente… un luogo sconosciuto.. e non ricordo come ci sono
finito.
Soprattutto, non ricordo come ci sono finito… ma ho la bocca
pastosa e un’emicrania da far paura..
Mi metto a sedere e per un paio di secondi tutto vacilla, e strani
puntini invisibili trotterellano davanti ai miei occhi..
… stupendo…. Strizzo gli occhi e cerco di
ricordare cosa o dove e come o quando..
Ok… cammino nel bosco, da umano e poi corro.. voglio andare
lontano.. ma da solo, niente branco, niente menti in comune..
Ricordo una cittadina.. piccola e silenziosa, è quasi sera e
ho fame, una tavola calda e divoro qualcosa e bevo birra,
forse più di una… esco ed è buio e
un’insegna luminosa cattura la mia attenzione..
Sono sempre stato buono, mai stato in quei posti.. ottimo stato di
conservazione, aveva detto mio padre un giorno…
Ma ora? Non ha più senso, posso essere un comune ragazzo di
25 anni che si vuole divertire.. e seguo l’insegna.
Uno streep club... che posto strano.. buio. E quanti odori..
Un tavolo, no era un bancone o qualcosa di simile, perché
ricordo una ragazza che ci ballava sopra… mezza nuda..
Un’altra birra e la cameriera che me la porta è
vestita solo di un micro grembiulino e un perizoma..
vestita? Che parolona..
Ma altre ragazze.. tutte giovani, molto giovani.. ballano.. no non
ballano.. non ho mai visto ballare così Kim o Emily..
sculettano e ancheggiano vistosamente a ritmo di musica, tutte mezze
nude.. e sono seducenti.. poi quel palo…ricordo di aver
pensato a qualcosa di osceno..
Ok.
Mi guardo, e sono ancora vestito, mi guardo intorno e sono sulla riva
di un fiume, nessuna camera di motel, ma cerco comunque il portafogli..
ok.. mancano un po’ di soldi, ma non abbastanza per aver
pagato qualcuna… ma mi annuso.. il mio odore, alcool, fumo e
della terra qui intorno.. nessun odore sconosciuto.. e con la mente
torno in quel posto..
Quella ragazza sul bancone mi si avvicina… mi guarda e si
toglie il reggiseno… una donna nuda.. o quasi..
mai avuta una donna così poco vestita, così
vicino..
Si tocca, si accarezza il seno.. e muove la lingua.. e mi guarda..
proprio me..
Si accuccia davanti a me..a gambe aperte.. lunghi capelli
biondi…e poi un odore intenso.. e lo cerco.. e vedo che
tiene una mano tra le cosce, strofina le dite su un triangolo di
tessuto trasparente.. e vedo la pelle rosa, nel punto più
interno e sento quell’odore.. ancora più forte e
le mie narici si riempiono dell’odore dei suoi umori..
Alzo gli occhi… e incontro i suoi.. nocciola.
E poi ricordi strani bui.. dei rumori e delle urla.. e allora mi guardo
meglio e sorgo delle piccole macchie scure sulla maglia e sui jeans..
annuso da vicino.. sangue.. sangue rappreso.. ok… una rissa.
Meglio che me ne torno a casa e mentre mi alzo mi chiedo come sta quel
poveretto che ha avuto l’infelice idea di prendermi a pugni.
Poi qualcosa mi lampeggi atra le dita.
Cazzo è vero.. l’ululato.. un
sms…magari è mio padre che vuol saper dove cazzo
sono finito..
Tolgo il blocco ai tasti e sullo display appare
l’ultima foto che ho fatto a Nessie, quasi un anno fa, il
giorno in cui è partita, l’ultimo giorno che
l’ho vista…
Mi sorride.. un sorriso bellissimo, il sorriso di una ragazza di 15
anni, con dei bellissimi capelli lunghi color castagna..morbidi e
profumosi.. merda Jake!!
Quella ragazzina non esiste più.. oggi ha quasi 18 anni e
tra … e guardo a lato del display…. Solo tre
giorni e poi torna..ma non da me… torna con quel
tipo… Sasha.. che nome del cazzo… ma intanto
piace a lei… merda..
Tre giorni.. tre giorni? Quindi oggi è martedì..
cazzo sono stato via tre giorni.. e non mi ricordo quasi
niente… mai più bere, non così tanto..
E apro il messaggio , mio padre sarà fuori come un.. cazzo
è di Nessie.. “Hei?? Ma dove sei finito?
Perché non rispondi ai miei squilli? Mi manchi tanto, ci
vediamo tra tre giorni, non vedo l’ora Nessie” e ho
un groppo in gola.. allora davvero.. che bel castello mi sono
costruito.. fatto d’illusioni.. eppure ci ho creduto come se
fosse vero.. forse è come dice mio padre… io le
ho sempre girato intorno e lei vede in me uno di famiglia, magari
proprio un fratello.. e i suoi sorrisi e i suoi ‘ti voglio
bene’ o ‘ mi manchi’ o ‘ non
dimenticarti di me’… forse erano rivolti al
fratello Jake, non al ragazzo Jake… che coglione.. dovevo
essere più chiaro.. dirle quello che lei è per
me, dovevo farlo quando potevo.. ora.. torna con lui.. lo vuole
presentare alla famiglia.. ora c’è
lui…e io sono solo il suo amico, magari il più
caro, il migliore ma sono solo questo.
E non posso fare altro e le scrivo “ti aspetto, come
sempre.” E mi incammino verso casa.
CARISSIME potete dirmi qualcosina.. lo so.. non
è molto ma voi che idea vi siete fatte?
grazie a tutti ma sprattutto a voi, Karima
MariaSole20 _Kiarina Cullen_ che mi avete
messa tra le seguite!!
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Capitolo 4 *** SEDUTO IN RIVA AL FOSSO ***
SEDUTO IN RIVA AL
FOSSO
Per tre
notti.. le ultime che mi separano dal dubbio alla
realtà… ho organizzato ronde solitarie.. da solo
è meglio che con chiunque mi possa leggere la
mente.. domande a cui non so rispondere e poi sentirmi
compatito.. lo odio.. l’ho sempre odiato.. anche
quella volta che me ne sono andato per il matrimonio di Bella.. tutti
che volevano starmi accanto.. che odio.. e che bella vita ho trascorso
in quei mesi.. lupo a tempo pieno..
“Ciao
Jake” traballo, inciampo e quasi cado..
“Che
cazzo.. Leah.. dovresti già dormire da un pezzo.. domani
mattina sei di ronda..”
“Ho
fatto cambio con Embry, sono al pomeriggio… Non posso stare
un po’ con te? Ho sentito dire che sei un po’
giù..”
E un passo
più leggero e corre al mio fianco… vorrei
mandarla via.. ma è silenziosa.. non è male..
“Sono
contenta di non darti fastidio… allora ti va di parlarne o
resti ad ascoltare?”
“Non
mi va per niente, né l’uno né
l’altro.. e incominci a darmi fastidio..”
“Io
non sono qui per parlarti di lei.. lo sai che non l’ho mai
sopportata.. tutta questa situazione.. ma potremmo parlare un
po’ di… noi..”
“Non
c’è nessun noi..”
“Dai..
Jake.. potremmo divertirci insieme, sai? Senza troppo impegno, solo per
passare meglio il tempo”
E
lo sapevo… ancora questo discorso.. dalla seria “a
volte ritornano” … merda..
Mi fermo,
non voglio più sentire nulla di questo argomento.. ne
abbiamo già parlato un milione di volte..
Uno scoppio
e … ho davanti una ragazza completamente nuda, bella da
mozzare il fiato e mi chiedo come cazzo ha fatto Sam a lasciarla
andare..
Fa un passo
verso di me e affonda le mani nel pelo, una sensazione stupenda.. poi
il suo odore, l’odore del suo sesso...
La guardo
per un attimo.. ho visto il suo corpo già altre
volte… ma ogni volta ne rimango esterrefatto…
seno morbido, tondo e fianchi stretti e un sedere.. bello alto e
rotondo…e… è depilata..
completamente.. vedo.. quella linea.. verticale…
Si avvicina
ancora un po’ e prende il pelo tra le mani e .. mi bacia sul
naso…. E non va bene!! E salto indietro e se poteva
essere, ora non sarà più!!
“Dai
Jakob, non lo farà più… dai.. lasciati
andare.. stanotte.. con me.. sarà bellissimo, e lo sai, come
sai che domani quando la vedrai mano nella mano con il suo bello,
rimpiangerai questo momento.. lo sai vero?” e si passa una
mano sul seno.. indugia sul capezzolo e poi se lo tiene tra due
dita… merda.. mi sento scoppiare il cuore..è
eccitante da morire.. ma no.. non stanotte..non finchè
rimane il dubbio.. poi forse si, o forse mai.. per me.. per me
c’è solo Nessie. E inverto la marcia e sono
già lontano.
“Domani
te ne pentirai… ma io ti aspetterò” una
presenza fugace poi più nulla..
Sono fermo
e fisso il terreno.
Forse ha
ragione.
Ho
aspettato anni e ora mi ritrovo con niente.. quando di occasioni, in
questi anni ne ho avute.. quante ragazze della riserva hanno cercato di
rimorchiarmi.. alcune timidamente, altre più spudorate.. ma
mi sembrava di tradirla.. anche se lei era piccola, una
bimba… ma io non ci ho mai, mai davvero pensato.. rifiutavo
e me ne andavo, sempre..
E ora non
posso dire che me ne pento.. ora passo il tempo sperando che
queste ore non passino, ore vissute nel dubbio.. ma meglio non sapere
che vedere la realtà..
Con passo
stanco continuo la ronda, annuso il terreno, l’aria e poi
ancora il terreno.. Niente.. tutto tranquillo…
Odio i
vampiri… quando servono.. non ci sono mai… con un
po’ di movimento penserei ad altro.. almeno per un
po’.. e invece no..
Solo lei
nella mia mente.. Sempre lei..
E mi
vengono in mente tanti momenti vissuti insieme.. la sera voleva la
favola prima di dormire.. e dato che non sono bravo.. mi correggeva
sempre.. e poi non voleva mai dormire da sola e scendevamo a
compromessi.. dovevo rimanere con lei finchè non si
addormentava.. ma non potevo tornarmene a casa.. “se faccio
un brutto sogno come faccio senza di te?” così mi
diceva e allora mi stendevo con lei nel letto.. la cullavo tra le mie
braccia e poi quando si addormentava sgattaiolavo
giù sul divano, nel salotto.. ma la maggior parte delle
volte.. o mi addormentavo anch’io con lei, nel suo letto o al
mattino, quando mi svegliavo lei era lì accoccolata sopra di
me..
E la
colazione… quando voleva saper cosa c’era nella
mia tazza e ci immergeva le dita.. e poi quando la colazione
è cominciata a essere la stessa.. latte e cereali per
entrambi.. ma lei mangiava sempre i miei, con il mio cucchiaio..
“i tuoi sono più buoni..” e quando
Edward e Bella si lamentavano e le dicevano “che non si fa,
non sta bene..” lei rispondeva “ma che problema
c’è… è il mio
Jakob” e io gongolavo come se avessi vinto alla lotteria..
O quando
andava a fare compere con la nana.. e tornava e si riprovava tutto e mi
faceva la sfilata.. e mi chiedeva “sto bene con questo? Ti
piace?” ed era sempre bellissima, anche con addosso una tuta
da meccanico unta e bisunta lo sarebbe stata.. e quando le dicevo
“questo mi piace” o “questo ti
sta davvero bene” lei mi diceva “allora questo lo
metto quando mi porti in giro tu, ok?” e io ero
così stupido da gioire per niente.. lei mi guardava e io ero
al settimo cielo…lei mi sorrideva e mi sentivo scoppiare il
cuore.. e in quei giorni prima che partisse.. quando mi ha detto
“io non so come farò senza di te.. tu per me sei
tutto” come c’ho creduto.. ero
l’uomo più felice al mondo..
O le corse
nella foresta, e i giochi e le gare tra noi o la caccia... e le sue
risate.. e i suoi occhi.. e mi perdo nel ricordo dei suoi sguardi.. e
ci sarei potuto affogare nei suoi occhi..sarebbe stato un bel
modo di morire.. affogare in quel mare di cioccolato..
Mi fermo su
un promontorio e guardo giù…là.. in
mezzo a quegli alberi c’è la casa dei
vampiri… è stata la mia seconda casa per tanto e
ora non ci andrò più..
Non sono
più il benvenuto.. e la mia presenza renderebbe tutti
nervosi, e io diventerei pazzo.. lei tra le braccia di un altro..
Forse
potevo.. forse Leah.. forse dovevo.. sarei stato male uguale ma almeno
non avrei rivissuto quei momenti della mia vita.. quando mi sono illuso
che lei mi parlasse d’amore.. che stupido…come
può una bambina parlare d’amore?
Dunque.. ve lo devo dire Carissime, non sono
più tanto sicura di questa FF, infatti posto poco, quasi
niente.. ci lavoro, nei ritagli di tempo, ma la voglio finire.. odio
cominciare le cose e poi lasciarle a metà.. e mi
dà ai nervi chi lo fa.
Spero non sarete troppo severe..
Grazie e un bacio
eia
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Capitolo 5 *** GOCCE DI MEMORIA ***
GOCCE DI MEMORIA
Mi trema
una caviglie poi un ululato..
Merda…
ho dimenticato la suoneria.. Bello.. sai che storia.. arriva
un bel vampiro, mi apposto e mi arriva un SMS.. beccato in pieno.. Jake
questa cosa vedi di dimenticartela subito..se no gli altri ti fanno il
culo... e intanto muto…slego il nodo dei pantaloncini e
prendo il cellulare..
Ma prima di
togliere il blocco tasti lo guardo.. non so quanta voglia ho di vedere
la sua foto sul display.. e poi questa suoneria..è da
cambiare..
Anche se mi
sembra di farle un torto.. ricordo quel giorno, quando me
l’ha messa.. continuava a trattenere una risata e ha fatto di
tutto perché gli prestassi il telefonino.. che poi.. me lo
ha regalato lei.. e poi dopo essere sparita per venti secondi e me lo
rende.. e ancora trattiene quella risata, poi prende il suo e
scrive un Sms a qualcuno e poi il mio telefonino prende ad ululare e
lei scoppia ridere e continua a dirmi “forte eh?”..
come rideva e com’è bello il suo
sorriso…
Jake…
merda!! Non posso perdermi con niente nei miei ricordi..
Prima cosa
da fare, cambiare suoneria e cambiare lo sfondo.. la sua foto, ma
oramai questa bimba non esiste più e quel sorriso non
è più per me… non lo sarà
mai più.. ufff… meglio se leggo chi mi ha
scritto…
Merda
è a ancora lei.. noooo… mi sento
lacerare dentro ma lo leggo lo stesso.. non riesco a non farlo
“dovrei arrivare tra tre ore, non vedo l’ora..
Sasha ti piacerà e vedrai che sorpresa.. una sorpresa per
tutti!!! Spero riuscirai a venire anche tu all’aeroporto, ma
se proprio non puoi.. ci vediamo a casa.. mi manchi, un bacio
Nessie”
Già,
bella sorpresa.. “mamma, papà, Jake…
lui è Sasha, il mio fidanzato!!”
E dal
nervoso prendo a calci un albero.. che si spezza.. ecco
bell’alberello, ora io ti battezzo.. ti chiamerai Sasha, e
continuo a prenderlo a calci…
Mi fa male
la caviglia, e zoppico.. ronda finita.. tre ore.. posso dormire per tre
ore, poi mi vesto e vado nel territorio… non sarò
il benvenuto, ma non posso non rivederla, non posso farle questo
torto.. non è colpa sua se si è
….innamorata… di quel… coso..lei vuole
il suo migliore amico e io ci sarò e sarò
sorridente e … con il suo “amico”..
sarò educato.. magari gli stringerò anche la
mano… senza spezzargliela..
E mi
incammino verso casa, devo essere perfetto, tutto tirato a lucido, come
piaceva a lei..
Jake, non
puoi restare qui, devi andare avanti..
Ok, un
altro paio di minuti e poi vado.. e giro intorno
all’albero.. sarà la ventesima volta che ci giro
intorno… tra un po’ lascio il segno per terra.. uh
che bel sentiero.. intorno ad un tronco..
Ok Jake, un
bel sospiro e poi vai.. vai, sorridi, saluti e te ne ritorni.. la
scusa.. mio padre, la ronda, Sam.. qualunque..
Ma rimango
fisso dove sono.. sbuffo e torno a guardarmi, anche se so che sono
perfetto.. ho fatto stirare la camicia da Emily, i jeans sono puliti e
le scarpe pure, mi sono pettinato e ho messo pure il gel..
sono a posto..
Devo..
conoscerlo… e devo fare una buona impressione.. lui sa che
noi siamo amici, e sa che siamo quello che siamo, io
licantropo e lei mezza vampira, e lei mi ha detto che lui non riusciva
a crederci. Forse viene qui anche per questo.. per vedere questa cosa
tanto strana.. ma già lo so.. come tutti i vampiri
sarà uno belloccio che se la tira a più
non posso.. e poi mi dirà che puzzo.. ma devo stare buono..
non posso staccargli la testa..
Un motore..
l’auto di Carlisle.. la riconosco, e mi avvicino, ma rimango
nascosto.. voglio prima vedere lo stronz… l’amico
di Nessie…
E
dall’auto scende… un tizio..ben piazzato,
sarà alto quanto me e ha i capelli biondi, molto chiari..
è giovane.. credo sui 25 anni.. si volta e.. bè..
è indubbiamente.. piacente.. è muscoloso, spalle
larghe, la carnagione è chiara e ha.. merda… ha
gli occhi azzurri.. ma com’è possibile??
Un vampiro
con gli occhi azzurri??
Che sia
questa la sorpresa?
Magari ha
scoperto un modo per mantenere il colore degli occhi? Per loro sarebbe
una bella cosa.. quel colore dorato.. è troppo strano..
Poi si apre
un’altra portiera.. e scende…
………….
………
…...
Lei.
Dio..
è una donna… è cresciuta… i
suoi capelli.. che belli.. quel colore.. castano con sfumature
rosse… ma perché li ha lisciati? Adoro i suoi
boccoli.. ma probabilmente è stupenda anche
così…
Dai Nessie,
voltati, voltati.. voglio vederti.. non sai quante fantasie mi sono
creato sulla tua crescita.. in questi tuoi tre anni puoi essere
cambiata totalmente…
Ma si
avvicina a lui..no.. ti prego no…., no.. Nessie,
no….
Lo
prende per mano… e tremo..
Non voglio.
Non posso.
Sono uno
stupido.. credevo di poter..
Come ho
potuto..
Pensare di
essere abbastanza forte da poterla vedere insieme ad un altro.
Una cazzata.
Ma cosa
credevo… lei porta il suo … fidanzato a casa e
poi.. lo tratta con freddezza? Chi, lei? Miss Coccola?
Le loro
voci mi raggiungono..
La sua
voce, dolce e morbida… un nodo in gola..
E sento i
saluti.. ma non voglio sentire con quale appellativo lo presenta.. non
lo sopporterei..e mi metto le mani sulle orecchie…
E sono
già lontano.
Corro verso
casa e vedo mio padre sotto il portico.. lo guardo da lontano.. mi
spoglio e muto.. lui mi saluta con la mano…
Ti voglio
bene papà, scusa.
E me ne
vado.
CARISSIME!!
siete
sempre così carine... se mi sciolgo come faccio a postare??
ma
continuate.... io sogno Jake tutte le notti e lui.. riesce a tenermi
insieme..(...alla faccia di Bella)
Dunque...
ho detto che non ne sono più tanto sicura, perchè
ho stravolto il finale di m&m... l'ho allungato e poi ho in
programma un qualcosa legato a qll FF... e tutta la
mia attenzione è lì..
E quello
che scrivo qui mi sembra meno intrigante.. ma RIPETO... la finisco,
magari ci metto un pò più di tempo, ma voglio
fare un bel lavoro.
POI la vita
fa il suo corso, io lavoro e questa week mi hanno doppiato il
turno.. sono un pò sfasata..
Veniamo a
noi
milla66 ti
ringrazio per la fiducia e per i complimenti, davvero grazie mille,
questo capitolo è per te..
MariaSole20
sei dolcissima e sono felice che quello che voglio esprimere ti arrivi
dritto dritto.. e per il postare spesso.. capirai che ora è
un pò critica.. mi spiace.
DAFNUCCIA...
per me finirla perchè devo ma in qualche modo, non
è giusto.. preferisco lavorarci ogni tanto, quando
riesco... ma grazie per aver buttato
un occhio..
e per Jake...
non tutte le ciambelle escono con il buco..
GRAZIE
MILLE per TUTTO!!
Baci
eia
|
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Capitolo 6 *** E’ UN VOLO PROIBITO ***
E’
UN VOLO PROIBITO
Volevo solo andarmene.. solo andare lontano, via… da lei
con.. lui.
Ma come posso?
Senza dirle nulla, senza una spiegazione o almeno per dirle addio.
E’ passata una settimana e mio padre ha detto che Nessie
continua a cercarmi, continua a chiamare a casa..
Devo tornare e mettere la parola fine.
A tutto.
“Credevo avessi più coraggio? Che fossi un vero
uomo.. Che fossi un duro… ma fuggire così, senza
dirle nulla… quasi mi vergogno a essere nel tuo
branco”
“Leah.. Non è il momento, sei stata zitta per una
settimana.. resisti ancora un po’”
“Uh.. ironia.. allora ti va meglio.. “
“Vattene.. o pensa ad altro, non ho il tempo di
ascoltare” le dico con un ringhio.
“Davvero! Non hai tempo per nulla! Nemmeno per renderti conto
che stai finendo dritto dritto nella zona rossa e che tutte quelle
tagliole saranno difficili da evitare”
“Merda!!” e inchiodo la mia corsa.. Cazzo!!
E’ vero.. come ho potuto finirci dentro?
La riserva di caccia.. Merda!
E piano, controllando a tappeto il terreno intorno, torno sui miei
passi.
“Ma.. tu come fai a sapere dove sono?”
“Hai proprio la testa altrove… alza il naso,
tontolone” sollevo la testa e lassù, in cima al
promontorio, la vedo..per un secondo, poi sparisce dalla mia vista.
E non la sento più.. meglio.. non ho voglia di sentire le
sue storie.. ma mi ritrovo a pensare a quel corpo, sinuoso e perfetto..
e alla sua proposta.. e una morsa allo stomaco..
“Per fortuna c’ero io” e ho davanti
quella donna, bella e sensuale a cui pensavo poco fa…
E il suo odore.. mi stordisce.. è forte e dolce…
e inebriante..
E mi trovo ad annusare l’aria per seguirne la provenienza e
non mi accorgo, non subito, mi avvicino a lei..
“Ti piace il mio odore vero?”
Ma non posso risponderle, non da lupo..ma non so se vorrei farlo, non
so se dovrei.. o forse si.. perché dovrei fare finta di
niente.. far finta che il suo odore mi solletica la lingua..
perché dovrei respingerla?
Ora non c’è più nessuno per me.
Non ci sono più vincoli o limiti.
E lei.. lei.. è bella e sensuale e .. è qui, per
me.. lei vuole me.
E con questo pensiero che mi gira per la mente come una di quelle
vetture monoposto che corrono sui circuiti, mi ritrovo in piedi davanti
a lei, da uomo.
“Mi vuoi dire ancora di no, Jacob?” e mi appoggia
una mano sul petto, e mi guarda e piano abbassa gli occhi sul mio corpo
e il suo respiro si fa irregolare, e arriva sul mio sesso,
ancora a riposo, ma lei arriccia le labbra e poi fa un sorriso e
tornando sul mio viso dice “mica male”.
Ho il cuore in gola.
Mai nessuna donna mi ha guardato come ha fatto lei ora.
Mai nessuna donna mi ha visto nudo.
Nei miei sogni… tutto era diverso..
Diverso il luogo, una camera o la mia o una con un gran letto in ferro
battuto, con delle lenzuola rosa o fucsia, sempre, con tanti cuscini e
tanti peluche, tra cui un grosso lupo che porta un collare in argento
con su scritto il mio nome.
Diverso il mio stato d’animo, eccitato e felice e spaventato.
Diversa la ragazza, non bella ma bellissima dai lunghi capelli castani
e rossicci e tutti a boccoli..
E fa un passo ed è così vicina, sento il suo
respiro sulla pelle, ha un profumo buono, fresco, di menta e il suo
calore si mescola nell’aria con il mio, e ci travolge, come
vicino ad un vulcano in eruzione.. e il suo odore, ancora
più forte.. e la mia mente si confonde, sempre di
più..
Un corpo così vicino a me, un corpo nudo così
vicino a me, un corpo di donna nudo vicino a me… e sono nudo
anch’io…
“Rimani con me” e le sue mani sul mio viso,
così calde e morbide e si avvicina sempre di
più.. e mi bacia.
Un bacio leggero.
Mi lascia un buon sapore sulle labbra.. qualcosa di fresco e dolce
insieme e vedo le sue labbra lucide, mi passo la lingua sulle mie..
cannella.. lucida labbra alla cannella..
Incontro i suoi occhi e sono dolci, mi guardano intensi… lei
non dice nulla e poi lentamente ancora le sue labbra sulle mie.. ma
è un bacio diverso.. più irruente, più
voglioso… e sento le sue labbra schiudersi e quel
sapore fresco nella mia bocca e la sua lingua, che sa di menta si muove
nella mia bocca.. e mi piace e ci provo anch’io..
tanto oramai, che avevo da perdere è andato per
sempre e non è mai stato davvero mio..
E la mia lingua si muove con la sua, dentro la mia bocca e poi dentro
la sua e poi ancora dentro la mia.. e questo gioco, questo scambio ..
mi piace.. e mi piacciono le sue labbra, morbide e carnose, umide e
dolci.
E ho il desiderio si sentirla più mia, più vicina
a me e le porto le braccia sui fianchi e lei mi cinge il collo con le
sue, e siamo stretti in un abbraccio e sento le sue forme su di me..
è morbida e la pelle è liscia e le mie mani le
scivolano sopra, e poi la stringo forte a me e sento il suo seno, tondo
e prosperoso, schiacciarsi contro il mio petto.
Con una mano
mi tiene incollato alle sue labbra in questo bacio insaziabile, e
desideroso.. che però.. so non troverà mai quello
che cerca, almeno non da parte mia..e con l’altra mano mi
tocca e segue la linea dei miei muscoli e poi scende, scende e si
chiude sul mio sesso.. che ha reagito almeno un poco al suo corpo, al
suo bacio, al suo odore e al suo sapore.
E la sensazione che provo è … travolgente e lo
sento pulsare e lei stringe un po’ la presa e con un gemito
mi libero dalle sue labbra, ma la sua lingua mi cerca e mi accarezza le
labbra e la sua mano comincia una danza che mi percuote.. e la
confessione nella mia mente è densa.. come la nebbia..
E sotto questa coltre di piacere mi ritrovo .. nella testa parole che
cercano di convincermi che è la cosa giusta, che se continuo
ad aspettare che si avveri quel sogno che da anni mi tormenta,
aspetterò tutta la vita, che è ora il mio
momento.. che con lei sarà bellissimo.. perché
lei sa già cosa fare.. e non ci dovremo controllare come
fanno gli altri.. noi siamo uguali, siamo resistenti entrambi.. e
sarà come uno scambio.. lei non avrà
mail’imprinting su nessuno e io non
potrò mai vivere il mio.
E le accarezzo la schiena e poi sposto le mani davanti e le sfioro i
seni e sono morbidi e pieni, quasi mi riempiono le mani.. e la mia
pelle si confonde con la sua.. che strano.. con lei.. c’era
così tanta differenza.. e mi prendeva sempre in giro..
diceva che mi lavavo poco.. e poi mi annusava e diceva che era
vero… e io che le prendevo i capelli e li annusavo
a fondo e il suo profumo era come una droga, mi stordiva e poi giocavo
con i suoi boccoli.. i suoi boccoli.. perché li ha lisciati?
Io adoro i suoi boccoli.. me li attorcigliavo sulle dita.. ed erano
così morbidi e lucenti.. i suoi boccoli… ramati..
e una lingua che schiocca.. rumore di saliva tra due pareti umide..
Leah.. in ginocchio davanti a me con il mio membro completamente eretto
tra le mani e la sua lingua sulla punta.. e no.. no.. non è
questo quello che voglio e faccio uno scatto indietro e lei rimane
lì con la bocca aperta, la lingua nell’aria e nei
suoi occhi leggo un desiderio caldo… e nell’aria
c’è il suo odore più forte e
più dolce e una mano tra le cosce…
Un secondo e mi guarda interrogativa.. e lo so.. non capisce.. lei mi
vuole, lei vuole me che voglio un’altra.. che non mi vuole...
e vorrei dirle che mi dispiace che vorrei davvero volerla, che
vorrei essere in grado di fare l’amore con lei pensando a
lei.. ma .. io.. e non riesco a dirle nulla e scappo e le mie zampe
affondano nel terreno…
“VAI A FARTI FOTTERE, JACOB BLACK!!” ne fossi
capace sarei rimasto.. ma la sua rabbia è più che
legittima.. sono uno stronzo..
Fuggo senza dire nulla, senza dare spiegazioni, per la
seconda volta.
CARISSIME!!!
scusate l'attesa, ma o posto qua o posto là.. non ho ancora
il dono dell'ubiquità..
ed eccomi a Voi!!
Ed4e: io ti
ringrazio per tutte le cose belle che mi dici e per la tua presenza
assidua nelle mie rec.. ma "ho
una zia vecchia da badare" non si dice.. dai vecchia, poverina..
dì hai i tuoi impegni, hai il tuo Jake che non ti
molla un attimo, questo puoi dirmelo, e magari essere anche
esplicita.. io e il rating rosso andiamo a braccetto :):):)
e sono stra felice che ti piaccia pure questa... anche se..
bè hai letto no? Jake/Ness :(:(:(
MariaSole20: come mi
diceva sempre un mio amico "insistisci che ci riusci" un italiano un
pò...
ma funziona, no? ed ecco qui un nuovo cap. e Grazie per la comprensione.
DAFNUCCIA:
grazie a te che leggi e ci sei, e se sono stata scortese, la
volta scorsa, non era mia intenzione.. e anch'io adoro M&M..
solo che a volte mi vengono folgorazioni.. situazioni tipo questa.. e
Jake è Jake.. è incontenibile, è
adorabile, è eccitante e... oh scusa .. mi sono lasciata
prendere(magari!!) la mano (ma se vuole altro, io non dico di no)..
e a tutte le DOLCI E
CARE lettrici che mi concedono un pò del loro
tempo, e chi mi ha inserito tra le sue FF preferite o seguite
posso dire solo una cosa :
GRAZIE!!!!
a presto
eia
|
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Capitolo 7 *** GIROTONDO D'ANIME ***
GIROTONDO
D’ANIME
Cammino con
passo stanco, una sorta di depressione.. tutto mi sta cadendo addosso..
mi sento soffocare..
Devo
trovare il coraggio.. devo andare a dirle addio e le devo dire.. che se
lei è felice io sono felice per lei..
Terrò
i miei sentimenti per me, non li saprà mai..
E poi me ne
andrò.. lontano.. dove potrò soffrire senza
guardarmi intorno. Dove cercherò di ricominciare a vivere,
se mi sarà possibile.
Devo dire
addio a mio padre.
E questa
volta non tornerò. Mai. Mai.
Entro in
camera dalla finestra.. mio padre.. è ancora alzato..
forse.. si caffè.. c’è qualcuno, mi
infilo i pantaloni della tuta e mi avvicino alla porta, la apro ma
vengo investito dal suo odore.. e la gola mi brucia e la testa mi
gira.. e sento l’animale, la mia metà che si
risveglia..
Da quanto
tempo non lo assaporo più in modo così intenso..
Muovo la
lingua contro il palato, come se lo stessi gustando..
Ho sempre
pensato che prima o poi mi sarei abituato e che avrebbe smesso di
scombussolarmi in questo modo..
Ma non
posso affrontarla, non ora, e richiudo la porta, sperando di avere il
tempo di allontanarmi da qui.
Ma.. una
resistenza e una splendida ragazza.. quasi una sconosciuta, non fosse
per quegli occhi.. mi è davanti.
E il suo
sguardo è serio e la labbra un po’ imbronciate..
E i suoi
capelli.. i miei boccoli.. eccoli qui.. i miei boccoli e non resisto e
con due dita ne prendo uno e lo tiro… come sono lunghi..e
che belli e sempre questo profumo..
Segue i
miei gesti, ma non dice nulla e torna guardarmi e.. credo che il mio
cuore sia finito sul pavimento..
Quel
cioccolato fuso che mi sono sognato ogni notte in questi anni e il suo
sguardo.. che mi tramortisce ad ogni battito di ciglia..
Uno sguardo
capace di farmi mille domande senza usare le parole, e so che cosa
vuole sapere.. ma sono troppo vigliacco per rovinarmi questo momento..
non voglio pensare nient’altro che a lei.. qui, con me, nella
mia stanza..
La Mia
Nessie..
“Di
chi è questo odore?” e la sua voce è..
tagliente..
Fa un passo
verso di me e mi annusa più a fondo.. e negli occhi, le si
accende una luce.. qualcosa di mai visto..
“Di..
Di chi è l’odore che hai addosso?” e ora
la sua voce è proprio una lama, affilatissima.
Non
le rispondo, non so che dirle.. come posso dirle di Leah.. come posso
dirle che io.. ma mi ritrovo a guardare il muro.. al mio fianco.. e ho
un dolore alla guancia e d’istinto sollevo una mano, e mi
scrocchia la mascella… era tanto che non mi succedeva..
l’ultima volta era stato con Paul.. testa calda Paul.. non
avrei mai creduto che lei potesse.. farmi male.. fisicamente..
E sento il
suo respiro farsi concitato e corto e quando mi volto verso
di lei.. ha gli occhi lucidi e trema.. e la sento digrignare i denti..
è furiosa.
“Tu…
Tu.. . SEI UN BASTARDO!!!” un tono di voce che mi fa stridere
le orecchie..
E comincia
a colpirmi al petto.. e suoi colpi vanno a segno.. sento le ossa
incrinarsi e mi sembra di essere in un locale con l’eco..
tutto è amplificato e io …dopo anni provo
dolore.. un dolore che credevo morto.. almeno per me , per quelli come
me..
Non ho la
forza, o il coraggio, o la voglia di fermarla.. poi
l’intensità dei colpi si affievolisce e lei rimane
con i pugni chiusi sul mio petto, le testa chinata in avanti e la sento
piangere.. e poi ancora.. digrignare i denti e il respiro crescere..
Si rimette
in piedi, dritta e mi guarda negli occhi.
Un lungo,
interminabile, doloroso minuto dì silenzio.
“Io
ti odio. Tu, da oggi, per me sei morto” e sono solo..
Carissime..
un pò a rallentatore ma posto. Scusate. Vi ho abituate e ben
altri ritmi.. ma tra lavoro M&M e vita privata... si fa quel
che si può..
Questo cap,
finora è il mio preferito, è di un triste
esagerato e mi ha commosso tanto.. e poi chissà come si
evolverà.. chi mi ama mi segua... ok.. sto esagerando..
seguitemi
anche solo perchè vi piace come scrivo.. o quello che scrivo
o perchè non avete di meglio da fare.. ma seguitemi...
grazie..
Dunque Care:
Ed4e: dopo questo
cap... cosa dici? è una Ness/Jake :) o una Nes/Jake :( ??
_Starlight_: ADORO
ricevere critiche belle o buone, tutto è utile! e
se qualcosa non ti torna non farti scrupoli e dimmi tutto..
Hai
ragione: Jake dice a Bella che una ragazza può rifiutare
l'imprinting. ma 1° Nessie non è una ragazza
normale, e nelle mie FF questo su Jake influisce una cifra.. e
2°... un rifiuto è sempre un rifiuto..
potrà essere felice per lei.. ma lui come può
viverlo nel suo intimo? credo non proprio bene.. e Jake è
uno strano di suo..(ha rifiutato il posto di Alpha per quasi tutta la
saga e poi ha avuto l'imprinting con una mezza vampira, e
quella metà immortale di nessie non era forse nemica giurata
da secoli?) Fammi sapere se secondo te ho una visione sbagliata delle
cose..
Infine
RINGRAZIO DI CUORE tutte
coloro che mi regalano un pò del loro tempo per
leggere le mie FF e chi mi inserisce tra le seguite e le preferite e
ancora Un GRAZIE special e Voi che mi recensite!!!
|
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Capitolo 8 *** SONO CERTO CHE MI SCORDERAI ***
SONO
CERTO CHE MI SCORDERAI
Tu per me si morto.
Quella
frase, quelle cinque parole mi ronzano in testa..
Sono
ore che guardo il soffitto, cerco di distrarmi contando le stelle, ma
mi perdo sempre.. tu
per me si morto…
Ma
in fondo cosa ho fatto?
Ho
cercato anch’io quello che ha lei.. un po’ di
calore.. da qualcun altro..
Certo
io so dell’esistenza di Sasha da mesi…anche se mi
aveva detto che era solo un amico.. ma lui che è
così perfetto, loro che sono così compatibili,
lui che è così dolce…
Avrei
dovuto capirlo subito.. anche se mi scriveva che mi voleva bene.. avrei
dovuto capire che.. oramai.. ma no! Io ho aspettato fino
all’ultimo.. io ho voluto credere che fosse un personaggio di
fantasia, solo per farmi ingelosire..
Mentre
lei.. torna e lo prende per la mano come prendeva me e poi si lamenta
se trova su di me l’odore di una donna..
Ma
dirmi quella cosa.. tu
per me sei morto… solo perché.. non
le ho parlato della mia vita sessuale? Bè anche
perché fino a oggi non ho ne ho mai avuta una..
Ma
per quello che siamo noi, per come lo intende lei, almeno, come amici,
non ero tenuto a raccontarle con chi me la spassavo, anche se fosse
successo..
Io,
una vita sessuale? Mai avuta e non ce l’ho nemmeno ora..
merda!! ..l’ho respinta.. povera Leah.. inginocchiata sulle
foglie.. con quello sguardo.. ma lo so che anche per lei è
una vendetta.. lo fa per far del male a Sam.. ma l’unica che
soffre è lei.. che stupida e stupido io che ci stavo
cadendo..
Vuole
vendicarsi di Sam, per averle spezzato il cuore, nonostante siano
passati anni.. e lo vuole fare scopandosi uno del brano,
così che lui possa rivivere tutto con le menti in comune..
certo che anche la loro.. che situazione del cazzo.. fottuto
imprinting!! Dovrebbe essere una cosa bella e invece fa patire tutti..
bè, no, Sam con Emily se la gode.. e anche Paul con mia
sorella.. quel materasso gonfiabile che hanno messo nella rimessa, se
avesse il dono della parola potrebbe tenere una conferenza..
Anche
se Sam.. a volte si perde a guardare Leah mentre si trasforma.. la
guarda nuda.. come se fosse ancora interessato.. credo sia per questo
che lei non riesce a voltare pagina.
Sbuffo
pesantemente.. se non ci fosse stato questo imprinting del cazzo di
mezzo a romperci i coglioni tutto sarebbe più semplice..
Tiro
un pugno al muro, da parte al letto e rimane il segno delle mie
nocche.. forse ce l’ho fatta a rompermi qualcosa..
Se
non ci fosse stato l’imprinting ora Nessie sarebbe morta..
l’avrei schiacciata con le mie mani quella notte.. no..
meglio così.. non posso pensare ad un mondo senza di lei.. e
la sua vocina di bimba.. “Dai,
dai dai, dai”
Merda!!
Nessie…. e le sento rigarmi le guance, mi porto le braccia
davanti al volto e mi raccolgo su me stesso.. Nessie .. ti voglio con
me..
Basta
mi sono ridicolizzato anche troppo.. non mi vuole? Non mi merita!
Ma..
non posso stare qui.. qui è l’anticamera
dell’inferno..
Mi
alzo ed esco dalla finestra e con passo stanco comincio a camminare..
ci metto un po’ e durante tutto il tragitto cerco
di convincermi a tornare indietro.. lo so è una
pazzia.. poi dopo quello che mi ha detto.. ma io.. da coglione la
voglio vedere.. prima di fare qualsiasi cosa la devo vedere e le voglio
dire che con Leah, non è successo niente..
E
sono già nel territorio.. e il suo odore mi investe..
l’aria ne è satura.. Nessie sai di
buono…come mi è mancata questa sensazione di
buono e bello e felice e calmo e caldo e casa.. e sei
tu…vado a naso, seguo la scia, cerco il punto in cui
è più forte e lì sarai tu.
Mi
avvicino al fiume e la sua risata riempie il silenzio.. non sei
triste.. non stai soffrendo per me… hai già
superato quella cosa.. e il cuore mi fa male, come ci fosse una mano
che lo stringe.. e incapace di tornare indietro, come un drogato in
crisi d’astinenza ti cerco e …. Un corpo esile ma
forte, lunghi capelli rossicci e resi lisci dall’acqua..
lunghi fino sotto al sedere.. come sono lunghi, che bella pelle, chiara
e lo sento da qui.. profumata.. e sono preso da una sorta di viaggio
nel tempo.. una bimbetta con il costumino rosa, due pezzi “perché sono una
femminuccia” mi avevi detto.. con in mano il
secchiello e una spazzola.. e litigavi con tuo padre che diceva che non
era il caso e tu che gli dicevi che era una cosa che non lo riguardava,
che era solo una cosa nostra.. che non gli stavi chiedendo il
permesso.. lo stavi solo informando che da lì a poco ci
sarebbe stato un odore poco piacevole nell’aria, almeno per
loro.. perché tu, mio piccolo angelo, mia vita, mio sole, tu
volevi lavare il tuo lupo..
A
quel tempo io ero tuo..
Ero
il tuo lupo.
Il
mio lupo.
Il
mio Jake.
Noi
staremo sempre insieme vero Jake?
Giuramelo,
giurami che non mi dimenticherai..
L’ultima
promessa che ti ho fatto..
E
che tu, non hai mantenuto.
Ora
sei dove eravamo noi qualche anno fa.. e non sei più una
bimba e non ci sono più io con te.
Poi
si gira.. dalla mia parte e ride ancora.. con quell’armadio
biondo.. con lo strano vampiro dagli occhi azzurri..
E
sempre con un costume a due pezzi.. ma argentato e che le
modella le forme.. le cosce lunghe e tornite, il ventre piatto e il
seno prosperoso… no.. non sei più la mia
bambina..
E
ride ancora e poi schizza l’acqua, lui le si avvicina e le
blocca le mani… lei fa per liberarsi, ma per finta, rimane
sua prigioniera e continua a ridere.. con lui..
E
un’altra stretta al cuore.
Trovando
non so dove, le ultime briciole di forza, mi volto e me ne vado.. non
è più il mio posto, non è
più la mia bambina..
E
non sarà mai mia..
E
la farò contenta.. io per lei sarò morto..
Addio
amore mio..
Torno
a casa e mio padre è ancora lì.. mi
guarda e non mi dice niente.. mio padre silenzioso..
“Prendo
la macchina” gli dico.
E
il suo sguardo è interrogativo… sono anni che non
la uso..
“La
lascio alla stazione a Seattle, manda Paul a prenderla”
“Tornerai?”
“Non credo.. ma
appena trovo un posto in cui stare.. te lo faccio sapere”
CARISSIME!!
zoppicando, e procedendo molto lentamente, riesco a postare qualcosina
anche di questa.. ma Vi avverto questa sarà mooooolto lenta...
ringrazio cmq chi mi
legge e chi lascia un pensierino anche a questa..
un bacio
eia
|
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Capitolo 9 *** ........SAPESSI ANDARCI IO ***
TUTTO
VA A PUTTANE.. SAPESSI ANDARCI IO..
E’
passato quasi un anno.
In
giro per l’America. Da uomo.. sono mutato poco.. Seth sempre
in mezzo ai coglioni.. e Sam a farmi la paternale per il branco.. la
solita solfa sulle responsabilità, sui compiti, sui miei
doveri.. due palle quadre..
E
poi Leah.. mai che mi dicesse che le mancavo.. sempre parole
sprezzanti.. sempre a darmi del cacasotto.. uff.. se potessi farne a
meno non tornerei.. ma proprio..
E
ci ho provato.. sul serio.. ho conosciuto tante di quelle donne che ho
perso il conto.. ne ho assaggiate di tutti i tipi, alcune erano anche
buone e avevano pure un buon profumo.. ma nessuna di loro è
riuscita ad allontanare lei dalla mia mente..
Quante
di loro ho chiamato Nessie, al momento dell’orgasmo.. quante
ne ho scelte con gli occhi nocciola.. anche se nessuna li ha come lei..
troppo chiari o troppo scuri o poco intensi o troppo grandi uff.. e
nessuna con il suo colore dei capelli.. nessuna come lei..
Nessuna
con le sue espressioni, nessuna con il suo sorriso..
Nessuna
che mi guardava come mi guardava lei un tempo..
Allungo
la mano e prendo il telefonino.. sempre lo stesso, non sono mai
riuscito a liberarmene.. nemmeno quella volta, quando quel tipo ha
cercato di fottermelo.. credo sia ancora all’ospedale..
chissà se riprenderà mai a camminare..
Un
sospiro e lo accendo.. eccola.. il suo viso.. la mia piccola..
Perché
non esiste una donna come te?
Perché
non posso essere felice?
Perché
hai scelto lui?
Merda
Jake!! E me lo infilo in tasca.. sempre a torturarmi.. sempre.. non
riesco a smettere.. ed eccomi qui.. alle porte di La Push..
chissà mio padre, sono tre settimane che non lo sento, ora
torno a casa e gli prende un colpo.. gli avevo detto che non sarei
tornato mai più.
Mi
avvicino a casa e sento dentro la televisione a volume molto alto, mi
fermo un attimo e.. la partita.. mio padre e quel dannato televisore,
faccio un passo e sento un grido di incitamento, ma non è
mio padre, e nemmeno quell’accasato di Paul.. è
Charlie.. Charlie.. Bella… Nessie.. e sono di nuovo fermo,
quasi davanti alla porta, forse farei meglio ad andarmene e tornare
più tardi. Charlie.. cazzo è una vita che non lo
vedo e mi piacerebbe farci due parole..
La
porta si spalanca di colpo e Paul mi guarda con un sorriso
ampio “Cazzo fratello!! Era ora che tornassi!!” e
mi abbraccia stritolandomi.. la forza del lupo.
“Paul
che cazzo ci fai qui? Non hai una casa tua?” dico liberandomi
dalla presa.
“Oh,
si anch’io sono felice di vederti!!” poi mi guarda
per un lungo attimo “Cazzo!! Non dirmi che muti
così?! Io inciamperei ad ogni passo” e con una
mano mi tira una ciocca di capelli.. gli ho tagliati solo una volta
durante questo periodo in cui sono stato via e ora mi arrivano quasi
sotto alle spalle, mutare così vorrebbe dire essere un..
collie, spazzerei il pavimento solo camminandoci sopra.
“no..
è un po’ che..” ma non mi lascia il
tempo di finire.
“Oh,
allora è vero.. me lo diceva Embry, ma io non gli volevo
credere.. Jacob che non muta più! Ma sta finendo il mondo?
Jake, cazzo tu eri il migliore tra noi, la tua muta era sempre
così pulita e poi mi sembrava che ti piacesse stare a
quattro zampe..”
“Si..
ma.. ultimamente..” e ancora non mi lascia il tempo.
“Ultimamente?
Dai, con questi capelloni saranno minimo 6 mesi che non muti.. cazzo,
ma non ti mancano le corse nella foresta e..e .. la caccia?? Cazzo tu..
eri uno di quelli che..”
E
mi sono rotto! Mi tiene qui sulla porta di casa mia a parlarmi di
quelle cose che mi mancano da impazzire, dopo Nessie.. ma che non posso
avere se non voglio soffrire ogni minuto.
“Hei!
Posso entrare a salutare mio padre, in casa mia o devo chiedere un
permesso al vecchio Ateara?” lui sobbalza e poi ridendo si
scosta e mi lascia libero il passaggio.
Mio
padre è proprio lì, dietro di lui, e ha gli occhi
umidi. Cazzo vecchio, mi dispiace..
“Jacob..”
dice in un fil di voce tremante. Cazzo pà.. mi spiace, non
avrei mai creduto di mancarti così.. anche se anche
l’altra volta, quando Bella si è sposata.. anche
allora, quando sono tornato ti ho trovato così..
“Hei
pà” gli dico, cercando di trattenermi, ma poi lui
allunga una mano verso di me e tutto il mio muro crolla, mi inginocchio
da parte alle ruote della sua sedia e lo abbraccio e lui mi stringe a
sé, e mi sento la maglietta, sulle spalle, umida.
Per
un pezzo sento solo la voce del telecronista alla televisione, poi un
movimento di fronte a me e alzo lo sguardo e Charlie è
lì che ci guarda.
Mi
alzo in piedi e mi asciugo gli occhi nella manica e vedo mio padre fare
lo stesso “ Hei Charlie, quanto tempo” e faccio un
passo verso di lui. Mio padre e Charlie sono amici fin da ragazzi,
quando la riserva era un mondo piccolo e chiuso, un mondo che ai
ragazzi bianchi incuteva timore e ribrezzo insieme, si pensava che qui
ci fossero solo dei poveracci, ai limiti della sopravvivenza, con
voglia di lavorare zero e perennemente ubriachi o strafatti. Ma Charlie
vedeva mio padre, poco più di un ragazzo, che si faceva tre
chilometri a piedi tutte le mattine per andare a lavorare in
una ditta dei bianchi dove prendeva uno stipendio da fame, con cui
riusciva a sfamare, senza troppe pretese, la sua famiglia, mia nonna e
mia zia Esther, e un giorno si è fermato per
dargli un passaggio, perché oramai era buio e faceva freddo
e mio padre, forse appena diciottenne, strascicava i piedi tanto era
stanco.. mio padre mi ha sempre detto che non ha mai avuto dubbi..
nonostante la differenza della pelle e l’indifferenza dei
bianchi verso la tribù, lui non ha mai visto occhi
più puri di quelli di Charlie e così, senza
conoscerlo, senza timore, accettò quel passaggio che divenne
abitudinario e così cominciò la loro amicizia.
Charlie.
Lo conosco da sempre, credo fosse pure all’ospedale quando
mia madre mi partorì..
Apro
le braccia per salutarlo come si deve, per quello che è, un
amico di famiglia, se non di più, uno di famiglia.
Ma
lui si ritrae, mi scansa e passa oltre e mentre esce dalla porta dice
“ Devo andare, Billy, ci si vede” e lo vedo
allontanarsi, senza voltarsi, senza dire nulla di più, poi
sento il motore della sua auto, doveva essere parcheggiata dietro e lo
vedo allontanarsi..
Guardo
mio padre e lui sospira.
“Sei
un argomento tabù, abbiamo avuto molte discussioni
per… su di te, e poi abbiamo deciso di non parlarne
più e di cercare di mantenere la nostra amicizia, fino ad
oggi ha funzionato, spero di riuscire ad andare avanti” mi
dice mentre spinge la sua sedia a rotelle, tornando in sala da pranzo,
davanti al televisore.
Ah..
nonostante sia stato io quello con il cuore spezzato, nonostante io
abbia abbandonato la mia casa per non darle fastidio e per non
soffrire.. sono riuscito a mettere a repentaglio un rapporto che per
mio padre è sacrosanto?
Raccolgo
la mia sacca e mi avvicino alla mia camera, ma dalla porta esce mia
sorella, che per un attimo rimane sbalordita con la bocca spalancata..
forte..
“Fratellino!!”
e mi salta in braccio… la mia sorellina.. quanto tempo..
quanta nostalgia. La stringo forte a me.. profumo di casa..
Poi
si libera e tornando con i piedi a terra mi guarda storto e dice
“Dove credi di andare?? Questa oramai è la mia
camera” come? Non ho capito…
Non
è più..
No!
E’
mia!
Ci
sono le mie stelline lì dentro.. io e Nessie.. e tutti i
suoi colori.. e senza aspettare niente la sposto di peso e apro la
porta..
E
una crepa sul cuore.
Un’altra.
Pareti
bianche e niente cielo stellato. E ho un tremito.
Mia
sorella che mi era venuta dietro, fa un urletto ed esce dalla camera di
filata.
“Dove..
dove sono?” e indico il soffitto con un dito.. lei
più in là, oltre la porta, fa capolino e dice
“avevi detto che non tornavi” ma io non sento, non
è questo che voglio sentire e ripeto con voce più
dura “dove sono” e fisso il pavimento.. guardare
quel soffitto vuoto mi lacera le pareti del cuore e accanto a
lei appare Paul e lei dice “erano da bambini.. non mi
sembrava il caso di..” e chiudo gli occhi. Cerco di
raccogliere tutto il mio essere dentro di me, lo devo imprigionare.. ma
lo sento salire, allora a tentoni arrivo fino alla finestra e salto
fuori, sto tremando vistosamente, mi allontano un paio di metri e poi
mi è impossibile resistere oltre ed esplodo e un ruggito
feroce e poderoso mi sale dalla gola.
Nero.
Tutto nero. Sento il cuore a mille e ho voglia di…
distruggere e uccidere.. dove sono i vampiri del cazzo quando servono??
Apro
gli occhi e vedo il terreno da un’altra prospettiva.. quanto
tempo.. quasi mi sento strano.. mi volto leggermente e attraverso la
finestra vedo mia sorella sprofondata tra le braccia di Paul, la sento
piangere e negli occhi di lui vedo rabbia e tristezza e più
dietro vedo mio padre che scuote la testa..
So
che hanno ragione.. ma le mie stelline, il mio cielo stallato.. era
tutto ciò che mi rimaneva di lei.
carissime!!
No.. non ho ripreso a macinare.. solo mi andava di essere un
pò giù.. con l'altra è tt gioia ora e
il troppo stroppia e allora ho fatto una capatina su questa..
capitan
bulmina:
lo so che questa ti
piace, mentre a me piacerebbe vederti su m&m2... =(=(=(
Ed4e: lo so.. la
storia è triste.. ma non può sempre andargli
bene.. eppure mi piace credere che sia possibile.. una tale costanza..
alice75: ma
è l'impronta della storia.. triste. non potevi aspettarti
che cambiasse..
Mandrilla: grazie
mille per aver recensito nonostante la tristezza...
Viktoria_86: e io
sono felice che apprezzi..
AshG:
Sasha... nasconde un segreto.. ma non dirlo a nessuno...
e poi tu dove sei
finita?? m&m non ti piace più??? ti stai perdendo il
matrimonio...!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Capitolo 10 *** IMPOSSIBILE DIMENTICARE ***
IMPOSSIBILE DIMENTICARE
Può
andare. Ho ripulito la mia rimessa.. almeno questa è rimasta
tale e quale.. merda, mi sale ancora la rabbia, anche se so che ha
ragione lei.. avevo detto che non tornavo ed era stupido conservare la
mia camera come se fosse un mausoleo.. e poi lei.. vive qui, in pianta
stabile, con mio padre, è giusto che abbia uno spazio tutto
per sé.. ma.. le mie stelline…uff..
Ho
spazzolato il pavimento e ho trovato una carta di caramelle di un
passato lontano, di quei giorni in cui Bella passava il suo tempo con
me, mentre aggiustavo le moto.. me le ricordo perché era
solo lei che mangiava quelle schifezze, non ho mai conosciuto nessun
altro a cui piacevano… e poi anche un peluche di Nessie.. un
lupo.. che fantasia che avevo.. le regalavo tutte cose che la
portassero a pensare a me. Che coglione.. come se fosse servito.. si
benissimo.. ora pensa ad un vampiro del cazzo e il suo lupo..che sarei
io.. è proprio come questo pupazzo, qualcosa del passato.
Dal nervoso
lo tiro contro il muro e cade dopo un paio di rimbalzi sul pavimento in
cemento. Tutto solo in mezzo al niente. Mi fa pena e sento salire una
tenerezza dal profondo, mi avvicino, lo raccolgo e me lo stringo al
cuore.. io non ti lascerò da qualche parte, io non
ti dimenticherò.
Per un
lungo istante tutto va bene, ma poi comincio a sentirmi ridicolo, un
ragazzone di due metri che stringe al petto un vecchio peluche tutto
impolverato..
Lo appoggio
sul banco di lavoro, in mezzo agli attrezzi.
Mi volto
mentre mia sorella entra con delle lenzuola e un paio di cuscini..
“Ma
davvero starai comodo, qui?”
“Si,
ci ho passato metà della mia vita qui dentro… ho
mille ricordi anche qui”
Mi guarda
per un attimo, poi prende a farmi il letto, un branda recuperata da
qualche magazzino in disuso e un materasso comprato con una colletta
tra Rachel, mio padre e Paul, che non si sentiva in dovere ma, poi
dietro la minaccia di non poter più varcare la soglia di
casa nostra, si è convinto e ha svuotato le tasche.
“Mi
dispiace per le stelline, avrei dovuto pensarci, avrei dovuto
conservarle, scusa” mi dice senza voltarsi.
Mi si
stringe il cuore.. in fondo erano solo stelline di carta.. mi sento in
colpa per essere esploso per una cosa così, seppur
importante per me, in fin dei conti non è un gran danno. Mi
avvicino e lei sentendo la mia presenza alle sue spalle si volta, le
sorrido e l’abbraccio forte, cioè, nella giusta
misura per non farle male..
“Jacob..
mi … soffochi..” e una scossa… un
ricordo lontano.. Bella anni fa e poi.. Nessie.. anche se lei non era
per la stretta, ma perché lei rispetto a me era piccolina e
nei miei abbracci le occupavo tutto lo spazio disponibile, tremo un
pochino, ma non da lupo, ma per il dolore che il mio cuore tenta di
sopportare, ma sento mia sorella irrigidirsi, la libero dalle mie
braccia e non voglio che veda quello che provo, mi volto subito dalla
parte opposta e vedo il peluche e prima che lei mi chieda cosa
è successo, lo prendo e con il sorriso più finto
sulla faccia della terra, mi volto e glielo porgo “Mi puoi
fare un favore? Me lo puoi lavare? Però.. ha lo stesso
valore delle stelline, quindi .. occhio”
Sono a casa
ormai da una settimana e Charlie non si è più
fatto né vedere né sentire, merda..
Vedo mio
padre che ogni tanto si perde sul telefono, o in attesa o cercando di
dominare la voglia di telefonargli..
Odio questa
situazione..
E poi
tutto, nell’insieme.. non c’è nulla che
va come dovrebbe, qui non c’è più nulla
per me.. non ho più un branco, il mio si è
riunito a quello di Sam, non potevo mica sperare che rimanessero in
attesa per tutto questo tempo, avevano bisogno di una guida e io non
c’ero.. Quil è venuto a trovarmi un paio di volte,
mi ha detto che Embry ce l’ha a morte con me, che si
è sentito abbandonato, che ha litigato un po’ con
tutti, soprattutto con quelli che cercavano di spiegargli la
mia situazione, il perché dei miei gesti e delle mie
scelte.. e ci vorrei parlare anch’io con quelli
lì, magari riescono a farlo capire pure a me..
Volevo
andarmene per lasciarmi tutto alle spalle, ma non
c’è stato un solo giorno in cui io non abbia
pensato a lei..
E ora sono
di nuovo qui, con quella solitudine dentro che avevo prima di
andarmene, con la stessa rabbia e la stessa delusione di allora, anzi,
forse l’andarmene in giro, bighellonare senza una meta, voler
vivere una vita che non mi appartiene, voler essere quello che non
sono, cercar di dimenticare come è bello veder brillare il
sole nel cielo, il mio sole, nel mio cielo, non ha fatto altro che
accrescere il tutto.. e sono più rabbioso di un animale in
gabbia, costretto alla catena, o con quella trappola che mettono sul
muso ai cani.
Un
tremito.. fisso il pavimento cerco di calmarmi.. mi sdraio sul letto e
guardo il soffitto, regolo il respiro, fino a sentire solo il tic-tac
della sveglia, sul comodino di fortuna che mi sono creato, uno
sgabello.. mi volto verso il rumore… ho gli occhi umidi..
mia sorella, la mia sorellina.. accanto alla sveglia
c’è il mio peluche.. il lupo, ha ripreso i suoi
colori originali.. rossiccio, ricordo la fatica che ho fatto per
trovarlo, tutti credono che i lupi siano solo grigi..
Lo prendo
in mano e sorrido, gli ha messo un nastro nero intorno al collo, sembra
quasi elegante ora.. me lo avvicino al viso e respiro il suo profumo di
pulito.. e d’istinto ci stampo un bacio sul naso.. ma una
nuova fitta.. chiudo gli occhi e lo lascio cadere di fianco a me..
Nessie..
Nessie…
Mi porto le
mani sugli occhi, devo trattenerle.. devo farlo..
Ma la scena
di lei che bacia il peluche sul naso mi appare davanti agli occhi, come
per magia, e mi sembra di essere lì, dove ero qualche anno
fa, mentre lei lo faceva.. e mi sembra di sentire ancora la sua voce
mentre dice “Quando sarò grande, bacerò
così il mio lupo” e quell’emozione che
mi aveva investito allora, si ripresenta e anche se cerco di oppormi,
con tutte le mie forze.. la sento.. mi sta prendendo.. in pieno..
Respiro
affannato.. neanche avessi corso per chilometri e mi ritrovo al buio,
con qualcosa di morbido sulla faccia..
Non mi
ricordo come o quando ma mi sono portato il cuscino sopra e
l’ho stretto a me, quasi a nascondermi.. ma quella stronza,
quell’emozione mi ha trovato lo stesso..
CARISSIME, il rallentamento che Vi ho imposto serve anche a questo,
riesco a buttare giù due righe anche qui, finalmente.
capitan bulmina: se non ci fossi TU bisognerebbe inventarti!!
Ed4e: come avrai visto le tue speranze sono state vanificate,
m&m mi porta via davvero molto tempo e per questa, non che mi
piaccia di meno, ma vista al sua vena drammatica, presto meno
attenzione, perchè io sono fatta così, leggo
qualcosa di triste e sono triste pure io, se poi sono io a scriverla...
immagina.
AshG: la tua storia non è certo da meno della mia,
UN REGALO INASPETTATO è davvero bella, e io sono
sempre lì ad aspettare che aggiorni, anche se a volte non
recensisco, o lo faccio in ritardo...
e per quanto riguarda Sasha.. c'è una sorpresa dietro
l'angolo...
in quanto a coppie che mi piacciono, NESSIE & JAKE forever..
anche perchè a me i personaggi piacciono in genere
singolarmente.. e quello che mi piace di meno è Bella..
forse perchè ha fatto soffrire Jake..
Daisy Black: tu odii le storie tristi?? io non è che le amo,
ma ci sono e almeno una volta nella vita tutti ci sono passati.. e
allora perchè non scrivere ancche di queste?? e poi sembra
che mi riesca bene.. non credi??
milla66: e forse, e dico FORSE, ora riuscirò ad
andare avanti a postare con più regolarità, ma
non ci fare tr affidamento, anche qui, mille idee, ma ancora tutte da
scrivere..
RINGRAZIO tutte quelle persone adorabili che continuano a seguirmi e a
lasciare qui e là una recensione che mi rafforza ogni volta,
e un grazie, un pò più piccolo a chi invece legge
e basta!!
alla prossimaaaaa!!
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Capitolo 11 *** MEZZO VUOTO, MEZZO PIENO ***
MEZZO VUOTO, MEZZO
PIENO
Dovevo
rimanere dov’ero.. ovunque.. senza tornare qui.. sto
procurando problemi a tutti..
Forse
è meglio se riprendo a girovagare, anche perché
qui non ho più nulla.. si, mio padre, ma gli sto causando
problemi e sofferenze e non so come rimediare.
Il mio
branco e i miei amici mi trattano un po’ con leggerezza, ma
non posso dargli torto .. sono stato lontano troppo e non mi sono
minimamente preoccupato di quello che succedeva qui..
Ho
scaricato tutto sulle spalle di altri.. e poi ho lasciato il mio
branco, coloro che mi sono stati accanto anche contro tutti, quando ne
ho avuto bisogno.. senza una guida, senza un capo, gli ho lasciati allo
sbaraglio.. chi può fare una cosa del genere??
Un’incosciente.. e uno stupido..
E ora non
mi posso lamentare se non mi calcolano minimamente..
Nei sei
mesi che mi sono trattenuto dal mutare, per non sentirli, per non
sentire il loro compatimento, loro hanno fatto delle scelte e ora io
sono solo, un lupo solitario.. ma forse è proprio quello che
volevo..
E poi..
lei.. lei non è più qui.. Billy mi ha detto che
è uno dei motivi per cui Charlie mi odia.
I Cullen si
sono trasferiti.. sono andati via, lontano.. mio padre non mi ha saputo
dire dove, anche se credo che lo sappia, mi è sembrato di
vederglielo scritto in faccia, quell’espressione contrariata
dopo la mia richiesta sul dove.. e forse è meglio che io non
sappia.. in fondo perché sono tornato?? Non sono forse
tornato con la speranza di rivederla? Anche solo da lontano.. ma vorrei
davvero rivederla.. mi manca così tanto..
E se
sapessi dove trovarla.. potrei anche fare la pazzia di andarle
dietro…
Pazzia..
già.. la stessa che mi porta quasi ogni giorno nel
territorio.. e ogni giorno mi avvicino sempre un po’ di
più.. è più forte di me..
So che
è sbagliato, so che mi sto facendo solo del male.. ma
continuo a tornare là.. eppure là, non
c’è più niente..
Le piante
rampicanti si sono impossessate di tutto, i tronchi degli alberi sono
ricoperti di foglie e rami intrecciati, l’erba del giardino
è talmente alta da coprire alla vista i gradini della casa,
e poi quelle finestre.. spoglie, buie, sporche.. e l’ingresso
ricoperto di foglie morte.. una casa abbandonata..
Una
tristezza che non ho mai provato per un oggetto.. se non per le mie
stelline.. ma quella non era nemmeno casa mia e io non è che
fossi proprio sempre il benvenuto.. eppure, trovarla in quello stato di
degrado mi ha fatto sentire ancora più solo di quanto io non
sia..
Il rumore
di un motore mi distrae dai miei pensieri.. l’ultima volta
che ho sentito il motore di un’auto era quello di Charlie che
se ne andava, quando io sono tornato.
Mi alzo e
mi avvicino alla porta socchiusa del garage/stanza in cui passo quasi
tutto il mio tempo..
E quasi non
ci credo.. Charlie.. con la canna da pesca.. chissà chi tra
i due ha mollato la presa..
Mi
allontano dalla porta, non voglio che mi veda e pensi qualsiasi cosa
che può renderlo nervoso e rovinare così la
giornata a mio padre.
Mi risdraio
sul letto, con l’orecchio teso, aspettando di sentir sbattere
le portiere e il motore riavviarsi.. ma invece sento dei passi e poi
rumore sordo sulla porta di ferro, scatto seduto e vedo la porta
aprirsi un poco, poi la testa di Charlie fa capolino
“posso?”
E gli sono
vicino in un attimo, senza dire nulla gli apro la porta e gli faccio
cenno di entrare.
Dentro si
guarda intorno e si stringe le mani una dentro l’altra
“Ma non hai freddo a stare qui?” dice senza
voltarsi.
“Bè..
no.. sai..” e lascio la cosa in sospeso, so che a lui non
piace sapere delle “mie cose strane fuori dal
comune” così come le aveva definite lui, tempo fa.
“Ah
già.. quello..” e ancora sposta lo sguardo da una
parte e dall’altra del locale come se ci fosse
chissà ché da vedere e non quella
nudità che domina qui dentro.
Poi il
silenzio scende tra noi e mi sento un po’ stupido.. ma non so
bene cosa sia venuto a fare qui, so che ha avuto discussioni molto
accese con mio padre su di me, quindi non credo sia venuto qui per..
metterci una pietra sopra.. forse per trattare un sodalizio, del tipo,
tu non chiedi nulla a me e forse potremo tornare a parlare del
più e del meno, quando capita..
Trae un
poderoso respiro e sempre senza voltarsi mi dice “ io non
voglio sapere cosa sia successo, non me lo hanno detto loro e non sono
cose che mi riguardano, so solo che lei ha sofferto e che la colpa
è tua, voglio solo sapere perché” e
finalmente mi punta addosso quegli occhi marroni che ho amato per ben
due volte su due persone diverse.. e che continuo ad amare nei miei
silenzi, nei miei sogni e nei miei ricordi.
Mi chiede
il perché di qualcosa che non so nemmeno io.. bene.. ma ha
detto che lei ha sofferto.. eppure mi ricordo quel pomeriggio, dopo
avermi detto quella cosa terribile, tu per me sei morto, che giocava e
rideva con quell’armadio biondo.. il .. Sasha.. merda..
pazzesco.. è passato più di un anno ma ancora non
riesco ad associare le parole Sasha, Nessie e suo.. o almeno non riesco
a dirle nel modo corretto, da fargli prendere un senso logico..
Ripercorro
veloce quei momenti, anche se sento uno squarcio aprirsi nel petto, ma
devo dargli una risposta, devo farlo per mio padre..
Ma lui non
vuole sapere di quella notte che lei ha sentito l’odore di
Leah su di me, non vuole nemmeno sapere che io non posso sopportare di
vederla con un altro, vuole sapere perché è
successo quello che è successo, non cosa..
“Perché
volevamo due cose diverse.. e io avevo capito che erano le stesse,
avevo capito male e quando ho scoperto la verità.. ho perso
la testa”
Lui mi
guarda per un attimo fisso, poi sposta lo sguardo altrove e lo sento
sospirare pesante.. chiude gli occhi e sento il suo cuore aumentare il
ritmo..
Poi un
nuovo respiro, ma stavolta frastagliato..
“Perdio!!
Jacob!! Ma che!! Ma che uomo sei, far soffrire per una stronzata come
questa, una ragazzina” poi un altro respiro, quasi forzato
“tu sei un uomo e avresti dovuto cedere, per lei, e
concederle quello che voleva, qualunque cosa fosse, e invece le spezzi
il cuore e poi te ne vai..” e si gira su se stesso, torna a
guardare dietro, qualunque cosa che non sia io.. scuote la
testa e un altro respiro pesante “io.. io non ho mai capito
perché lei ti fosse così affezionata, ma ti amava
come se tu fossi uno della famiglia, e tu per una stronzata le giri le
spalle? Cazzo Jacob è solo una ragazzina, che mai poteva
accadere a dargliela vinta?? E poi perché non darle la
possibilità di un chiarimento?? Ma è questo il
tipo di uomo che vuoi essere??” e lo sento, nella sua voce
c’è tutto quel risentimento che deve aver covato
per un sacco di tempo.. e dal suo punto di vista posso capire che la
faccia così semplice.. ma per me..
“Io
avevo creduto chissà che.. e invece era solo un..
fraintendimento??” e torna a guardarmi e nei suoi occhi vedo
rabbia, ma anche incredulità..
“Cos’è..
aveva creduto che tu saresti sempre stato accanto a lei e poi un giorno
ha scoperto che tu avevi una donna?? È per una ragazza? Lei
era gelosa di te? Perché tu sai che lei ha sempre detto a
tutti che un domani tu l’avresti sposata vero? Mi faceva una
testa così per sapere di più sulla
tribù e sui vostri usi e costumi, sulle vostre tradizioni..
diceva che voleva arrivare preparata al grande giorno.. te la
immagini?? Lei che mi chiede cose su cose, che mi prega di informarmi
da Billy dove può andare ad informarsi su queste cose ma mi
dice che non devo dirlo a nessuno, che è una sorpresa.. come
se potesse davvero accadere..” e dice tutto questo mentre
ride e non si accorge che mi sta trafiggendo con una spada.. io non ne
sapevo niente..
Ma non mi
lascia il tempo di pensare a nulla e continua “quindi puoi
capire quello che ha provato? Tu eri il suo primo amore.. e aver
scoperto la verità.. dai lo sai, sei stato anche tu un
ragazzino, a quell’età un rifiuto in campo
sentimenti ti pare la fine del mondo.. e poi tu.. ma cazzo!! Credevo
fossi più maturo..” e torna a rabbuiarsi..
Non dico
niente.. ho troppe cose che mi girano in testa e non riesco a dargli un
ordine preciso..
Mi ha detto
delle cose che ignoravo completamente e non so bene dove metterle.. in
che spazio.. sono cose belle o sono cose tristi? E se sono
belle, lo sono anche ora o le erano solo allora??
E ora cosa
rimane di tutto quello?
E allora
Sasha.. quando si è messo in mezzo?
E se..
E ci
sarebbero ancora mille domande, ma Charlie mi mette una mano sulla
spalla “ascolta.. io credo che tu debba solo chiederle scusa,
dirle che ti sei comportato in modo immaturo.. forse così..
potrà perdonarti e magari.. tornerà qui
più spesso..”
Tornare?
“Quando..
quando torna?” e ho il cuore mi sta battendo talmente forte
che credo che prima o poi la cassa toracica avrà un
cedimento.
“Ora
non so.. è tornata il mese scorso.. lei e Bella mi vengono a
trovare una volta al mese, più o meno..” una volta
al mese.. mese scorso.. forse..
“Facciamo
così.. se mi fai il favore di chiederle scusa.. ti faccio
sapere quando vengono così.. magari capiti lì e..
me lo fai questo favore?”
Annuisco..
ho la gola secca e le parole mi si sono incastrate in gola..
Lui scuote
ancora la testa poi mi passa oltre, si avvicina alla porta, la apre e
prima di uscire “Jacob.. mi raccomando, non voglio
più vederla soffrire.. soprattutto non per te.. non per una
cosa così stupida.. cerca di farti capire bene questa
volta.. d’accordo?” e dopo il mio ennesimo cenno
del capo sono solo..
CARISSIME!!!!!!!
un fine settimana ricco!! tre giorni a postare!! non so
ancora come.. ma lo sto facendo!!!
E ORA VENIAMO A NOI:
capitan
bulmina: io direi che
potresti anche essere un angioletto, con tanto di ali di piume.. ma
forse meno tradizionale... una cosa così:
un angelo nero...
=)=)=)=)=)=)=)
dady_black: dai non essere triste... può capitare di non
essere ricambiati.. o di vivere momenti no in una storia.. dai un bel
sorriso.. ^_^
Daisy Black: oh!! ma di sti peluche con il lupo dal pelo rosso..
neanche l'ombra e la commessa mi ha detto "Twilight? non sei la prima
che me lo cerca" e fare rifornimento no??
Ed4e: prova tu a distrarlo.. magari ci riesci.. e potrei inserirti
nella mia FF..ma dovrai cambiare nome.. ed4e.. non è molto
.. è un pò come Renesmee=)=)=)=)
AshG: ma dove sei finita?? e gli aggiornamenti? io potrei anche
diventare cieca continuando a saltellare sul sito di EFP alla ricerca
dei post!!
uffa!!
alice75: sei come la mia ombra.. mi segui ovunque.. Così non
mi sento più sola!!
GRAZIE!!!
|
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Capitolo 12 *** LE COSE NON VANNO MAI COME CREDI ***
LE COSE NON VANNO MAI
COME CREDI
Cercava di
informarsi sulla tribù..
Voleva
arrivare preparata per quel giorno..
Ma quando
è successo tutto questo?
Diceva
che un giorno tu l’avresti sposata..
Allora non avevo
capito male.. quel “non dimenticarti di me” aveva
davvero quel significato che gli avevo dato io..
Ma cosa
è successo? Tutto quel grande amore si è dissolto
una volta atterrata oltreoceano?
Mi amava
così tanto da dimenticarsi di me..
Già..
proprio come ha detto Charlie.. il primo amore di una ragazzina.. dura
quel che dura.. ed è bastato allontanarsi da me per farlo
finire..
Un’altra
settimana..
Lo scorrere del
tempo a volte ha davvero un nuovo significato..
Non aspetto altro
che una chiamata..
Charlie che mi
dice “oggi arrivano” o “domani saranno
qui” o “tra due settimane..”
Passo le ore
sdraiato a letto o in salotto a fissare il telefono.. cerco un contatto
nell’etere.. “squilla, squilla” e ogni
volta che lo fa mi prende una sincope e poi quando scopro che non
è Charlie o che non sa ancora darmi una scadenza.. tutto si
sgretola.. e ricomincio da capo, pezzo dopo pezzo.. come con i Lego..
costruisci una fortezza, poi la smonti e fai palazzo a dodici piani..
Ahhh!! Sto
impazzendo!
“pà..
vado a fare un giro.. se chiama Charlie..”
“Si!!
Lo so, se chiama Charlie devo chiedergli se sa quella cosa”
mi precede e sbuffa..
Povero il mio
vecchio.. sono passato dal non esserci mai e stressargli la vita ad
ogni secondo..
Esco e mi
incammino sulla strada..
Nessie.. sarebbe
bellissimo poterla rivedere, magari anche il suo sorriso.. ma non mi
devo illudere troppo, non ha più sorrisi per me.. non quelli
che io vorrei, non quelli che mi ha donato per quel breve periodo..
Io lo sapevo..
non poteva essere che quegli sguardi che mi donava avessero un altro
significato..
A volte la
sorprendevo in fissa su di me, e quando incrociavo i suoi occhi mi
faceva quel sorriso strano, quasi malizioso..
Che coglione sono
stato.. avrei dovuto chiarire le cose prima di lasciarla
partire.. magari se lei sapeva che io l’amo da sempre..
magari non lo avrebbe nemmeno guardato quell’armadio biondo..
magari ora sarebbe mia, magari.. e guardo per terra affianco a me e
cerco di immaginarmi la mia Nessie che mi cammina accanto, magari mano
nella mano con me.. e come un ebete sorrido a nessuno.
Magari fosse
vero.. e le direi, ogni momento, sei bellissima e lei farebbe
quel sorriso quasi nascosto e le guance le si infiammerebbero un poco,
oppure mi darebbe uno spintone leggero, forte quel tanto da farmi
smuovere e dire poi in una risata “ma dai, smettila
Jake”.. come sarebbe bello.. sentire ancora la sua voce che
chiama il mio nome..
“Jake”
.. si, proprio
così.
“Jake!”
Si lo direbbe in
questo modo e io mi girerei e …
Oh cazzo!..
“Nessie…”
e mi tremano le ginocchia.. la mia.. piccola…
“Cosa
ci fai qui?” mi domanda seria.. e non mi piace..
Oh piccola come
vorrei tornare indietro a quando mi vedevi e mi saltavi addosso.. e
tremo dentro, fortemente..
Ma ha detto
“qui”? Mi guardo intorno… cazzo.. come
un automa.. sono nel territorio..
“Allora?”
e nei suoi occhi vedo ancora quell’espressione seria, quasi
severa..
Non mi piace che
mi guardi così..
“Niente..”
“Mi
sembra che voi non possiate entrare nel territorio della mia famiglia..
o sbaglio?” voi… mi accomuna con gli altri
lupi… che brutto.. essere uno tra tanti.. non più
il suo lupo…
“No..
credo forza dell’abitudine…” le
rispondo, ma non riesco a guardarla negli occhi.. sto malissimo e quel
modo di guardarmi freddo che ha, mi distrugge pezzo per pezzo..
La sento
irrigidirsi.. digrigna leggermente i denti e trattiene a fatica uno
sbuffo..
“Allora
te ne puoi anche andare” e fa un cenno verso il confine..
Due estranei..
come se io fossi Paul o Sam.. e non il suo amico di una vita.. della
sua vita..
Mi volto e
comincio a seguire la direzione che mi ha indicato.. mi manda via.. mi
allontana da sé.. e io ancora non so.. e se me ne vado ora
non posso certo capitare a casa di Charlie.. mi fermo e mi volto e lei
è ancora là, ma guarda a terra e la sua
espressione è corrucciata..
“Nessie”
la chiamo piano, lei solleva il viso e mi guarda.. e i miei
occhi sono nei suoi.. e non sono più in grado di dirle nulla.
“Mi
chiamo Renesmee, Nessie..” e abbassa la testa, si morde il
labbro e poi torna a guardarmi “è morta una
notte.. lo scorso anno..” e il suo sguardo è duro
e severo.
“Ora
vattene, prima che qualcuno senta il tuo fetore..” si volta e
si allontana, una camminata decisa e i suoi capelli, ondeggiano da una
parte all’altra..
Rimango sul posto
fino a che non la vedo più.. e il suo odore si sta
disperdendo..
Se
n’è andata.. per sempre.. ora davvero, per sempre..
scusate se la
ripropongo anche qui, ma la espressione è perfetta per
questo capitolo
ma non credo che vi
spiaccia poi tanto no??
CARISSIME!! un nuovo capitolo strappalacrime.. ma credo che tra un
pò giungeremo al termine.. e forse lui poi starà
meglio.. dopo che si saranno chiariti..speriamo bene, anche
perchè non so cosa potrà partorire la mia mente
malata.. dato che questi capitoli triiiiissstiiiissiiiimi mi escono
bene.. proprio bene!!
Ma ora...
Mandrilla:
quando si dice al dolore non c'è mai fine..
capitan
bulmina: sasha.. un nome un danno e.. bè ness ha sentito
l'odore di una donna, se tu trovassi qualcosa di qualcuna sul tuo lui??
a
me è capitato.. e vedi nero.. e quello che perdi, la cosa
che pesa di più è la fiducia.. bruttissimo!!!!!
Ed4e:
un mix di equivoci.. ma tu dove vivi? dove tutto scorre limpido??
quand'è che mi invita a stare da te??
Daisy
Black: ohi.. mettiti in fila.. e prendi il ticket.. siamo tutte
moooooooolto solidali!!
alice75:
ancora no!! ancora ingarbugliati... strano eh? sono entrambi
più che semplici umani, ma per le faccende di cuore siamo
tutti uguali!!=)
AshG:
che triste triangolo... lui ama lei che ama lui ma che non è
indifferente all'altro? pessimo!!!
dady_black:
il tipo c'è ancora.. e sta ancora lì.. eddai non
piangere se no papà tuo mi arresta..
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Capitolo 13 *** IL CUORE NON LO FERMI MAI ***
IL CUORE NON LO FERMI MAI
Ero tornato per un solo e unico motivo, anche se non lo volevo
ammettere, ma ora anche quello si è dissolto.
Preparo la mia sacca con quelle quattro cose nuove che mi sono comprato
in questo periodo.
Dirlo a mio padre è stato bruttissimo, forse credeva che
sarei rimasto, che ero tornato per restare.. e forse in fondo lo
speravo pure io.. ma non ha più senso.. e non voglio restare
in un posto in cui non mi sento più a casa, in un luogo dove
tutto mi tormenta.. ogni singolo oggetto ha un ricordo legato a lei e
io non voglio più soffrire..
Mia sorella mi piega le magliette e intanto tira su col naso, non vuole
piangere, mi ha urlato dietro l’impossibile quando
gliel’ho detto, mi ha dato dello stupido e
dell’insensibile.. mi ha detto che non posso dare alle
persone delle false speranze e poi riprendermele, ha detto che forse me
lo sono meritato.. che forse Nessie non sta proprio dalla parte
sbagliata come lei ha sempre creduto, che forse lei è
più sveglia di tutti e ha capito come sono fatto io meglio
di chiunque altro e si è comportata di conseguenza..
Mi ha detto cose terribili, ma la posso capire.. ho tentato di
consolarla ma mi ha respinto.. anche lei..
E ora sta qui e mi mette in ordine le cose.. forse è il suo
modo di salutarmi.. o per dirmi che mi vuole bene, in fondo..
Charlie poi alla fine mi ha telefonato, ma quando gli ho detto che
l’avevo già incontrata ma che non avevo risolto
nulla si è infuriato nuovamente e poi mi ha attaccato il
telefono..
Non ne combino una giusta..
Davvero era meglio se non tornavo..
Se me ne stavo lontano, non avrei fatto soffrire nessuno..
Mi metto lo zaino in spalla e mi volto verso la mia casa.. anzi la casa
di mio padre.. lui e Rachel sono sulla porta, mia sorella mi guarda e
si asciuga gli occhi, mentre mio padre guarda da un’altra
parte.. scusa vecchio.. scusa..
Mi piacerebbe dire che carico di nuove speranze parto per una nuova
avventura, ma sarebbe tutta una balla colossale.
Non sono per niente carico, anzi direi svuotato anche di quel poco che
cercavo di tenermi stretto.. e annichilito, vado per la mia strada, che
mi porterà lontano da qui, lontano dai ricordi, ma
soprattutto lontano da lei.
Cammino sulla strada che dalla riserva si collega a Forks, quando da un
cespuglio sbuca un enorme orso bianco.. cazzo.. ho le allucinazioni..
un orso bianco? Qui? Non.. non può essere..
Mi passo la mano sugli occhi, come per resettare l’immagine,
poi un nuovo fruscio, dietro di me, mi volto e.. lei.. con un paio di
jeans e un maglione di due taglie più grande..
“Allora è vero? Te ne vai di nuovo?” mi
chiede, rimanendo ferma sul posto, con le mani infilate nelle tasche
dei jeans, con il maglione un po’ arrotolato sopra di esse,
con lo sguardo basso rivolto a terra, dove con un piede scalcia le
foglie secche.. bellissima.. con i capelli raccolti in una crocchia,
fermati da una matita, con alcune ciocche chele ricadono morbide sul
viso..
“Bè.. non merito neanche una risposta?”
incalza lei, e il suo tono si inacidisce leggermente..
“Si.. no.. cioè.. no..” ecco.. sto
già facendo casino, mi schiarisco la voce e riprendo
“ no, scusa, hai ragione.. solo che sei l’ultima
persona che mi aspettavo di vedere..”
“mhm”dice piano mentre annuisce con la testa.
E poi silenzio.. non dice più nulla e la tensione che
c’è tra noi la posso quasi vedere..
com’è possibile che siamo giunti fino a
qui’ com’è possibile che proprio noi..
noi che eravamo così intimi.. noi che.. noi che eravamo noi,
e non Jake e Nessie.. Noi.. poi un rumore dietro di me emi ricordo
dell’orso bianco, mi volto e come volevasi dimostrare sto
proprio dando di matto.. non c’è niente, non
c’è nessuno, ma soprattutto non
c’è nessun orso..
Torno a guardarla e lei è ancora lì, dove
l’ho lasciata..e continua a guardare a terra.
“Allora? Non mi rispondi?” mi chiede ancora un
po’ più acida.. merda, come sono capace io di
farla arrabbiare..
“Si, scusa.. è solo che prima mi è
sembrato di vedere.. ma.. lascia stare.. credo di essere sulla buona
strada per la pazzia” e le faccio un sorriso, tanto per
smorzare un po’ la tensione,ma lei non mi sta guardando e non
coglie niente.. merda..
“Si, comunque… si.. vado via..”
E annuisce ancora silenziosa.. e ancora il silenzio scende tra di noi..
Sono teso e imbarazzato.. vorrei dirle tante cose.. ma non mi viene in
mente un modo carino per cominciare la conversazione..
Cosa le dico.. che mi fa piacere vederla.. le chiedo come sa che me ne
sto andando? Cosa?
“E.. vai via così?” chiede piano..
sempre fissando il terreno e quel piede che ora scalcia contro la
radice dell’albero che ha accanto.
“si.. la macchina serve a mia sorella e poi dovrei lasciarla
in qualche parcheggio.. e sai coi tempi che
corrono..” le dico, caricando un po’ la
voce con una risatina… dai Nessie.. alza lo sguardo..
salutami almeno con mezzo sorriso o almeno guardami.. mi va bene lo
stesso.. ma guardami, ancora una volta.. ma continua a guardare a terra
e scuote leggermente la testa..
“Bè.. allora buon viaggio!” dice
asciutta e si volta verso il bosco.. no! No! Non andare via
così.. no..
Non mi lasciare in questo modo.. dimmi qualcos’altro o
guardami.. donami per l’ultima volta i tuoi occhi.. ti
prego.. e nella disperazione più totale,
nell’angoscia che mi sale dallo stomaco e forma un nodo in
gola, in mezzo a tutto questo dolore che sento risalire da dentro trovo
la forza per dire solo una parola..
“Nessie!” ed è la parola più
bella che esista..
Lei si ferma sul posto, ma non si volta e non dice nulla..
E ancora in mezzo a tutto il mio dolore trovo un’altra
spinta..
“Non andare via.. ti prego.. non così” e
come vorrei che lei dicesse queste stesse parole a me, anzi a me
basterebbe che lei dicesse “non andare” e io
rimarrei qui, per sempre.. e ora.. sopporterei anche lui.. me lo farei
andare bene.. rimarrei lì, da parte a guardarla vivere.. mi
basterebbe.. ora saprei farmelo bastare, ora che ho sperimentato quanto
è doloroso e difficile vivere senza di lei.. ora accenterei
tutto, anche di essere solo suo amico..
CARISSIME!!
oggi aggiorno questa, l'altra la sto ancora scrivendo.. abbiate
pazienza!!
visto? in fondo, nelle ultime righe, forse uno spiraglio di luce...
Vi ringrazio ragazze, come sempre, Voi siete lì pronte a
leggermi..
Non so cosa farei se Voi non ci foste!!
un grosso bacio a tutte e a presto!!
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Capitolo 14 *** DIMMI SE TI HO PERDUTO ***
buio
DIMMI
SE TI HO PERDUTO
In silenzio..
Siamo in silenzio da un po’.. lei, ferma al margine del
bosco,
voltata dall’altra parte, e io qui sul ciglio della strada,
con
il mio zaino sulle spalle..
Le ho chiesto di fermarsi ma poi quel poco di coraggio che ero riuscito
a trovare è scemato in un alito di vento..
“Dammi una ragione.. Voglio un motivo.. uno, te ne
chiedo”
mi dice poi lei acida, scandendo le parole, con un tono tagliente..
ecco.. l’ho fatta arrabbiare.. ora me lo posso anche scordare
un
sorriso, o che mi chieda di restare..
“Vorrei andarmene, portandomi via un bel ricordo..”
Poi un ringhio, forte, e in un attimo è di fronte a me,
così vicina come non avrei mai sperato, ma è..
furiosa..
mi guarda con odio, digrignando i denti e ringhiando furente..
“Vuoi un cazzo di sorriso! Vuoi che dica “fai buon
viaggio” con il sorriso stampato sulle labbra?! Vuoi vedere
la
Nessie tutta dolce e gentile che hai abbandonato un anno fa?
È
quella che vuoi?” mi dice queste cose sputandomele contro,
con le
zanne protratte.. è furiosa.. come non l’ho mai
vista..
nemmeno quella notte, quella del “tu per me sei
morto”..
nemmeno allora era così.. poi uno spintone e mi ritrovo a
terra
e mi fa male il petto.. con quanta forza mi ha colpito..
“Quella cazzo di ragazzina che ti piaceva tanto è
morta
quella notte che ti sei scopato Leah!” e la sua voce
è
alta, me l’ha urlato contro.. con disprezzo e rabbia..
cazzo.. ma
non è vero.. non è successo niente.. non sono mai
stato
con Leah, l’ho sempre respinta..
“Io.. io non sono mai stato con lei..”
“Non mentirmi!! Abbi almeno il coraggio di dirmi la
verità, per una volta!” e me la trovo in piedi,
tra le
gambe, è vicina, così vicina come non lo
è da
tanto..
“Non sto mentendo, non è successo niente con
Leah”
Lei mi guarda ancora con disprezzo, poi piano gli occhi le si riempiono
di lacrime e comincia a tremare, fa un passo indietro, chiudendo gli
occhi e voltandosi..
“Sei un bastardo..”sibila tra i denti e poi veloce
come prima si dilegua nel sottobosco..
Ma che diavolo è successo?
Perché? Cosa è venuta a fare qui? A salutarmi o
dirmi che mi odia da morire?
E poi perché quella storia di Leah.. perché la fa
infuriare così?
E stata lei la prima a tradire.. lei è tornata con
quell’armadio biondo.. quel vampiro anomalo..
e.. poi.. mi sputa addosso il suo veleno e non mi da nemmeno il tempo
di difendermi? E non crede a quello che dico?..
E da dove non so, ma mi sale una rabbia.. io l’ho aspettata
ogni
giorno da quando è nata, e sono passati sette anni.. otto
con
l’ultimo e per otto anni ho sempre visto solo lei.. ho
provato in
tutti i modi a dimenticarla a farmene una ragione ma lei.. sempre lei,
solo lei.. e tremo, forte e il lupo che c’è in me
ha il
sopravvento, muto in un secondo e comincio la mia corsa, le vado
dietro..
Volevo andarmene, ma lei non lo ha permesso, lei vuole avere una
spiegazione? E ora l’avrà!! Vuole la
verità? Gliela
servirò su un piatto d’argento..
E poi me ne andrò.. ma almeno saprò che non
c’è più niente da fare, che ho dato il
massimo, che
le cose tra noi sono chiare.. e mentre seguo il suo odore, un altro gli
si aggiunge, uno che non conosco.. e poi la vedo.. seduta su una
roccia, tutta rannicchiata, con la testa nascosta tra le ginocchia e le
braccia strette intorno alle gambe e sento i suoi singhiozzi.. sta
piangendo.. sta piangendo e la mia avanzata tanto spedita, tanto
sicura, rallenta e vacilla.. Nessie.. no.. non piangere.. e
sono
fermo, a pochi metri, impotente e insicuro.. lei alza la testa e si
volta dalla mia parte..
Oh.. no.. ha gli occhi arrossati e il viso tutto bagnato..
Scatta in piedi e fa un passo verso di me, mentre con la manica del
maglione cerca di asciugarsi il viso..
“Cosa vuoi? Perché non mi lasci in pace? Ti piace
così tanto farmi del male?”
Non credo alle mie orecchie.. sono le stesse domande che mi sono posto
io per tutto questo tempo.. la guardo e non posso credere che tutta
quella sofferenza che le leggo sul volto sia per colpa mia.. io credevo
che lei ci fosse passata sopra.. che mi avesse messo in fondo, in un
angolo, nel dimenticatoio.. e non so più cosa pensare.. al
suo
“non dimenticarmi” e alle parole di
Charlie, a quello
che mi ha detto l’altro giorno nel mio garage o al ragazzo
biondo, quello che si è portata dietro
dall’Europa, quello
che ha presentato alla famiglia, quel ragazzo che l’ha fatta
ridere, solo poche ore dopo che mi aveva detto quella osa orrenda..
o a quello che vedo qui.. al suo dolore, alle sue lacrime..
per
me.. non capisco..
La guardo da lontano e la sento tirare su con il naso, poi ancora la
manica del maglione le passa sul volto..
“Non seguirmi! Non ti voglio più
vedere!” si volta e
se ne va.. ma io devo dirle che.. e comincio a muovermi ma
subito
mi fermo.. ancora quell’odore strano e poi da dietro una
roccia
esce quel ragazzone biondo, quello che ho intravisto quel giorno.. con
lei.. Sasha.. l’unico colpevole di tutto questo.. e un
ringhio
soffuso mi nasce spontaneo..
“Lasciala stare, non vuole vederti e se la conoscessi bene,
sapresti che non è il momento migliore” mi dice
lui, con
voce roca, bassa e calda.. e con un accento strano.. un po’
spigoloso..
E i suoi occhi azzurri mi distraggono.. merda.. distolgo veloce lo
sguardo.. cazzo deve avere un qualche potere che fa con gli occhi.. mi
stavo fissando su di lui… forse è così
che
l’ha conquistata, la presa in trappola con lo sguardo..
brutto
bastardo succhiasangue di merda.. io ti odio.. tu me l’hai
portata via.. è colpa tua e ora.. non mi faccio di certo
fermare
da te.. io quelli come te me li mangio a colazione, e faccio un passo,
per continuare, ma lui mi si mette davanti.
“Cosa non ti è chiaro? Devi lasciarla in pace.. ti
ha detto di starle lontano e tu le devi stare lontano”
Gli ringhio forte, mostrandogli le zanne e mi avvicino basso, con
movimenti lenti, come se fossi a caccia..
Ma lui rimane lì, piantato sul posto, non fa il minimo
gesto, mi
guarda severo e poi dice “credi di farmi paura? Io non ho
paura
di te, ragazzino”
E il suo odore si fa più forte, e anche questo
è
diverso dai vampiri che ci sono qui.. non è dolciastro come
il
loro e più.. intenso, ma non so..
Ragazzino.. sarà un vampiro centenario.. merda.. si
è
scelta uno con un sacco di esperienza.. un vecchietto.. forse
è
questo che le è piaciuto.. e ringhio ancora.. ma non
più
contro di lui.. ma bensì nel vuoto.. lei ha scelto un
altro.. e
ora lui difende la sua donna.. non posso avercela con lui.. lui
probabilmente non sapeva nemmeno che io esistevo.. lei, invece.. lei mi
ha dimenticato.. mi ha lasciato indietro.. da qualche parte..
Con tutto il fiato che ho in corpo, ululo tutto il mio dolore, che lei
lo sappia.. che la mia voce la raggiunga e le porti il mio messaggio..
Io soffro ed è per colpa tua, Nessie.. tu hai ferito me. Non
il contrario. E sempre tu, continui a farlo.
Lo guardo un’ultima volta poi mi giro e sparisco dalla sua
vista,
ritorno sulla strada, dove ho lasciato il mio bagaglio, prendo la sacca
tra i denti e continuo la mia corsa. Destinazione? Ovunque ma lontano
da qui.
Carissime... zzzzzzzzzz... -_-
no ok ci sono... più o meno....
scusate il ritardo, ma finalmente ce l'ho fatta!!!!
Vi ringrazio tantissimo!!
|
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Capitolo 15 *** NON MI NASCONDO PIÙ ***
NON MI NASCONDO
PIÙ
Corro.
E corro
ancora.
Ma sto
girando in tondo.
La mia
dipendenza.. quanto mi odio. Quanto odio l’imprinting. E sono
fermo.
Guardo
l’orizzonte, cercando la forza di andarmene, una volta per
tutte, devo riuscire a voltare pagina.
Lei ha
quello stronzo e non mi vuole più nemmeno vedere, mi incolpa
di cose che non ho fatto, e non crede a quello che le dico.. io non
posso proprio farci niente… ci ho provato, ma lei non mi
ascolta.. tiro una zampata al terreno e sollevo una zolla..
Si, ci ho
provato, come no? Incapace di spicciare mezza parola, timoroso di farle
vedere il mio cuore straziato.. che coglione.. e ora? Ora non riesco
nemmeno a varcare il confine.. e questa solitudine nella mia testa mi
fa impazzire.. perdere tutto per mancanza di coraggio.
Affronterei
orde di vampiri sanguinari assetati e sono incapace di dirle
“io ti amo”..
“Ancora
un po’ che giri in tondo, tracci il percorso” mi
volto di scatto ed eccola lì.. e ancora una volta, il gatto
mi ha mangiato la lingua… ci riderei sopra se non fosse
diretto a me stesso.
“Ma
dove hai la testa? Potevo essere un pericoloso vampiro in cerca di
vendetta per qualche amico ucciso dal branco e tu non avresti avuto
speranze” e ride.. ma è una risata amara,
sarcastica.
“Credevo
mi volessi bene…” cosa? Ma io.. da.. morire..
Abbassa lo
sguardo e gli occhi le si fanno lucidi…
“Lo
credevo veramente.. sono partita sicura.. ci avrei messo le mani sul
fuoco che quando sarei tornata tu saresti stato ancora lì ad
aspettarmi.. e invece..” e no!! Tu ti sei portata il
fidanzatino dietro… e io dovevo…? Oh.. parla di
Jake l’amico.. non di Jake l’uomo innamorato
pazzo.. già.. lei non lo sa, non gliel’ho mai
detto..
Mi fissa e
arriccia le labbra.. credo che voglia delle risposte, meglio che vada a
vestirmi, così una volta per tutte ci metterà una
pietra sopra… almeno lei.. faccio un passo e mi volto quando
un “no” sospirato mi arriva alle orecchie, torno a
guardarla e ha un mezzo sorriso stampato addosso. Non capisco..
“aspetta..
ho.. ho un favore da chiederti. Posso?” un favore? Certo, per
te.. tutto.. come sempre, anche adesso... e muovo il muso annuendo e
dalla gola mi esce un rantolo sommesso.
Si
incammina e mi raggiunge, si ferma a un paio di
passi e ha ancora quel sorriso dolce, un po’ timido
forse..
“Posso
toccarti?” allunga una mano, mi sfiora il pelo e ha un
leggero sussulto.. ancora quel brontolio sommesso e le sue mani
affondano nella pelliccia e devo controllare un tremore.. uno potente,
quasi uno scossone.. l’ultima che mi ha toccato da lupo
è stata lei.. da allora.. più nessuno.. a parte
Leah, quella volta.. ma non è la stessa cosa.. come lo fai
lei, non c’è paragone, quasi me lo ero
dimenticato quanto è bello essere accarezzati..
d’istinto chiudo gli occhi e sfrego il muso contro le sue
mani..
“Oh,
Jake.. quanto mi sei mancato..” e si stringe a me, mi
abbraccia come faceva una volta.
Che bello..
mi perdo tra le sue braccia, tra i suoi respiri soffocati nel pelo.. e
il suo cuore, che batte forte e il suo odore.. e ci troviamo a fare la
stessa cosa nello stesso momento, respiriamo il nostro odore, forte,
con un respiro profondo e subito ci stacchiamo e con una domanda muta
cerchiamo delle risposte.. se siamo ancora così, se ancora
come una volta non resistiamo a controllarci e ci coccoliamo ancora
così, come siamo arrivati a non parlarci più? A
non passare più tutto il tempo insieme?
Con un
balzo raggiungo un cespuglio e cerco nella sacca qualcosa con cui
coprirmi.
“Ora
me lo devi proprio dire, cosa è successo. Perché
io non capisco. Non capisco più niente.” Mi volto
e lei è lì e io sono ancora nudo, con le mani
nello zaino.. ma..
“Nessie!
Ma che fai? Voltati!” ma lei continua a guardarmi.
“Oh,
tanto l’ho già visto, un sacco di volte”
e una sassata in piena fronte mi avrebbe fatto meno male.. ma a
pensarci.. perché mi fa così male.. è
più di un anno che frequenta il vampiro vecchiardo.. e lui,
non sarà stato di certo come me, insicuro di tutto e
incapace di farsi avanti..
Prendo un
paio di pantaloncini e mentre me li metto mi volto… almeno
questo ricordo me lo vivrò ogni giorno… lei che
mi guarda mentre mi vesto.. magra consolazione, ma meglio di niente.
“allora?”
mi domanda e la sua voce è tornata acida. Bene. Il momento
dolce e caldo è già finito.
“Allora
cosa?”
Sbuffa e
arriccia le labbra.
“Voglio
che mi dici perché. Voglio che mi dici che come hai potuto..
andare con un’altra.. e poi.. proprio.. la notte che sono
tornata io!”
E mi ha
detto le ultime due cose alzando la voce e distogliendo lo sguardo.
“Io..
non sono stato con Leah, né quella notte né mai.
Lei ci ha provato, e io.. bè… si, ci stavo
cadendo, ma.. era sbagliato e me ne sono andato..”
“Davvero?
Non mi stai mentendo?” chiede, guardandomi dolce.. adoro
quello sguardo, vorrei non cambiasse mai.
“Nessie…
anzi scusa, Renesmee, perché dovrei mentirti? Poi ora? Ora
che tutto è andato.. a rotoli?” stavo per dire a
puttane, ma.. mi ha dato fastidio, essere volgare con lei..
Chiude gli
occhi e trattiene il respiro.. so cosa sta facendo, non vuole piangere.
“Ma
allora perché non sei venuto? All’aeroporto o dopo
a casa.. o dopo ancora.. perché non sei venuto a spiegarmi
tutto, a dirmi che sono una stupida e che avevo capito male?
Perché te ne sei andato? Perché..
perché mi hai spezzato il cuore?” quante domande..
e già dopo la prima, il suo intento di non piangere
è andato a farsi benedire..
Si porta le
mani sul viso e si copre, non vuole che io la veda piangere, ma non si
allontana, allungo una mano e le carezzo una guancia umida..
“Sei
bellissima..” non riesco a trattenermi, e lo so che non
è questo, quello che vuole sentire, ma.. è
davvero bellissima, e così, con il viso rigato dalle lacrime
e le mani che tentano di coprire il suo dolore.. lo è ancora
di più, è tornata a essere la mia piccolina..
quasi indifesa, dolce e semplice.. com’era una volta, quando
per me non aveva segreti e passavamo le ore insieme a fare tutto e a
fare niente..
“Ero
geloso.. e avrei dovuto controllarmi, avrei dovuto venire e far finta
di niente, far finta di essere felice che tu fossi tornata, anche
così”
“co-così
come?” mi chiede scoprendosi il volto.. bellissima.. e una
fitta, dentro, nel profondo.. saperlo e tenermelo dentro è
un conto, dirlo, ad alta voce.. è tutta un’alta
cosa..
“Fi..”
mi fermo, non sono carico abbastanza, ma lo devo dire, sbuffo e lo
sputo fuori “Fidanzata” e subito ingoio il rospo
più amaro che possa esistere sulla faccia della terra.. che
schifo.
“COSA?
E.. con..con…” e l’espressione stupita
che ha dipinta addosso è quasi assurda, fosse in un altro
momento mi metterei a ridere.
“Con..
quel vampiro.. l’armadio biondo.. con Sasha..” e
non ci credo, l’ho detto, ho fatto tutto un discorso liscio e
filato, con quel tizio dentro..
“Sasha?
Vampiro.. biondo?” ripete piano, guardandomi ancora
più stupita di prima, poi l’espressione cambia e
si fa buia, triste.. non mi piace vederla così, forse
credeva che io non sapessi? Forse credeva che l’avessi
tradita così, perché mi girava?
“Ness..
Renesmee.. io sono stato uno stupido.. io mi sono.. io ho creduto.. io
pensavo che tu avessi capito che io.. per te.. io.. ecco, per me
c’era di più.. e avevo pensato che tu, in qualche
modo, lo avessi capito, e così quando mi hai detto che
tornavi con lui.. ecco mi è crollato il mondo addosso.. e,
quel giorno quando sei arrivata, io c’ero, mi ero anche
vestito bene, volevo fare bella figura, volevo che tu fossi fiera del
tuo amico, e mi ero giurato che non avrei fatto cazzate… ma
poi ti ho vista con lui e tutto … si è fatto
nero.. e sono fuggito.. e poi dopo, io sono tornato.. anche se tu mi
avevi detto quella cosa.. ma .. eri nel fiume e ridevi con.. lui e..
bè.. io.. scusa, io.. sono stato debole e ho preferito
andarmene e ho fatto di tutto per dimenticarti ma.. io volevo.. sapere
o capire o.. non lo so..” wow.. le ho detto tutto.. come ho
fatto non lo so..
Cala il
silenzio e lei tiene lo sguardo basso.. e un’espressione
seria.. forse è arrabbiata per il mio egoismo.. lei non
sapeva niente di.. me.. gliel’ho tenuto nascosto e poi ho
preteso che lei..
“Sei
stato con altre donne mentre eri via?” e tra tante cose che
poteva dirmi o domandarmi questa era l’ultima domanda che mi
sarei mai aspettato. Ma non voglio più mentirle.. voglio che
ci lasciamo da persone sincere, da buoni amici, come eravamo..
“Si..”
“Tante?”
ed eccone un’altra di domanda inaspettata.
“Qualcuna..”
“Tipo?”
cos’è.. è il momento delle domande
fuori tema?
“
un po’.. non so.. non me le ricordo..”
“Nemmeno
la prima?” quando finisce questa lista?
“No..
nemmeno.. e neanche l’ultima..”
“Perché?”
“Perché
volevo dimenticarti.. e mi sembrava il modo migliore, magari mi sarei
innamorato di qualcuna, magari…”
“No!
Non perché lo hai fatto, ma perché non te le
ricordi..” e qui di risposta ne conosco solo una.. e forse
è la sola possibilità che mi capiterà
per dirglielo.
“Perché..
perché non erano te” e subito solleva lo sguardo,
mi guarda dolce e triste insieme e poi mi sorride.. ma anche questo
è velato di tristezza.
“Sono
una stupida. E tu.. tu sei stupido con me. Se.. provavi questi
sentimenti come hai potuto credere che io..” ma non
finisce la frase, chiude gli occhi e pensa a qualcosa, muove le mani,
spalancando i palmi, vuol parlare bene, vuol farmi capire..
“No..
mi hai vista, con lui.. non potevi dubitare..” sospira e
spalanca gli occhi “Jake, sai perché sono andata
in Europa?”
“Per..
studiare” mi ricordo, me lo aveva detto e mi ricordo pure che
non mi piaceva affatto l’idea, e glielo avevo anche detto.
“Si,
ok, ma sai perché?”
“Perché
c’è un altro motivo?”
“Si..”
e fa una risatina amara..
“Mio
padre diceva che non era giusto, che io fossi condizionata dal tuo
imprinting, che io fossi obbligata a passare il mio tempo con te.
Voleva che io conoscessi tutte le opportunità che il mondo
ha in serbo per me. Ha contattato un vecchio amico del nonno e mi hanno
spedito a studiare là, ero a Parigi, in una delle
università più prestigiose che esistano..
Sono
partita per farlo contento, anche perché io ero sicura.. ero
così sicura che avrei abbattuto dei giganti se mi si fossero
parati sulla strada. E una volta là mi sono persa nei
meandri della biblioteca, lo sai quanto adoro leggere.. e un giorno mi
sono imbattuta in vecchi libri, antichi volumi che raccontavano storie
di un passato innominabile.. e ho letto storie su storie, su quelli che
appartengono alla mia razza.. cioè a quella dei miei.. e..
c’ho trovato pure i Volturi.. incredibile ma vero.. tanta
segretezza e poi ci sono libri che parlano di loro” si ferma
e fa una risata, un po’ più allegra “e
poi ho trovato un paio di storie interessanti, che parlavano di un
vampiro che seduceva delle giovani donne umane, per avere dei figli
propri.. dello stesso sangue.. come me e poi c’era una
storia, in qualche modo legata a questa, e non mi sembrava vero.. e
volevo saperne di più.. e per la storia del vampiro che si
riproduce.. c’era il nome e.. bè, lo
sai, mi conosci, quando mi metto in testa qualcosa.. non è
facile farmi mollare la presa, e così ho cominciato le mie
ricerche e alla fine ho trovato quello che cercavo ed ero
così felice.. e durante le settimane che hanno preceduto il
mio ritorno le cose sono andate sempre meglio e nell’euforia
ho escogitato un piano.. volevo fare una sorpresa a tutti e ho detto
solo mezze verità, a tutti, anche a te.. ma mai, mai, mi
sarei aspettata di provocare una valanga..” dice triste con
le lacrime agli occhi.
“Perdonami
Jake.. perdonami..” e fa un passo verso di me, ma poi si
ferma abbassa lo sguardo e trattiene il respiro, ma tanto sono
già lì, pronte a rigarle il viso.
D’istinto
le vado incontro e la stringo a me, la cullo piano, per calmarla.. mi
deve spiegare.. non ho capito granché. E di tutto mi aspetto
ma non che lei si stringa a me, ma lo fa, e mi stringe forte, quasi a
volermi stritolare.. il respiro affannato e i battiti irregolari..
“Nessie,
piano, calmati.. oh, scusa.. Renesmee.. scusa..”
“No!..
no.. per te sarò sempre Nessie..” mi blocca e
solleva la testa per guardarmi “non voglio essere altro, non
posso essere altro.. io, io.. oh, Jake” e tutto si
confonde.. e le sue labbra sulle mie.. e io non ci sono
più.. perso in qualche angolo di paradiso.. con i pensieri,
i ricordi, le parole che mi ha detto, ogni cosa si confonde, si mescola
con le altre e non ho bevuto niente.. sono sano, sono lucido.. o almeno
è questo che credevo, prima, prima che lei mi baciasse.. e
questo è un bacio, anzi il bacio.. e prima di lei altre
labbra sulle mie, ma in confronto non erano niente, erano solo
contatti, poco sentiti e facili da dimenticare.. questo bacio, io lo
porterò per sempre con me..
CARISSIME!!!
Vi ringrazio tantissimo, dopo tanto dolore e sofferenza, siamo arrivati
ad un momento di pace.. anche se, ancora non si capisce bene come cci
siano giunti fino a qui.
Voi cosa
credete che sia successo? Quale credete sia la verità?
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Capitolo 16 *** L'ETERNITA' ***
Care,
Carissime.
Con il magone in gola, sono arrivata alla fine.
Lo so, potrei continuarla, ma per ora sono troppo presa da m&m2
e quindi la termino qui.
O meglio, metto la parola fine, ma Voi mi conoscete, e potrebbe sempre
capitare che un giorno mi sveglio e decido di continuarla.. mah..
Spero Vi piaccia , qui ho scritto il testo della canzone da cui
è nata l'ispirazione per questa FF.
L’ETERNITA’
Ci troveremo ancora
più grandi e
più sinceri in una lacrima
e parleremo ancora
di cieli immensi
avremo nuove
verità
dimmi se ti ho deluso
e quanto hai pianto senza
di me
io di pensarti non ho
smesso neanche un attimo
e quanto dura
l’eternità
ci abbracceremo ancora
più stretti di
un anello
che non
toglierò
e chiederemo al mondo
che male abbiamo fatto
per restare qui
dimmi se ti ho perduto
e quante volte hai
cercato me
io di pensarti non ho
smesso neanche un attimo
ci meritammo
l’eternità
dimmi se
senti me
come fossimo una cosa
sola
una foglia in mezzo a
questo vento
che ci ha portato
l’eternità’
l’eternità
il tempo e’
già finito
lo spazio e’
aperto davanti a noi
che siamo come diamanti
pronti a non spezzarsi
mai
ci meritiamo
l’eternità
(l'eternità-Giorgia)
Un bacio dolce, caldo, ma semplice.. e troppo breve. Ma va bene..
è molto più di quello che avrei mai sperato.
Rimane tra le mie braccia, abbracciata a me, con la testa poggiata sul
mio petto, continua a piangere, cerca di farlo silenziosamente, ma a
volte il respiro le manca e un singhiozzo la fa tremare… la
stringo e la cullo, le bacio i capelli, come una volta, come quando era
piccola e correva tra le mie braccia a farsi consolare, per una preda
fuggita, per uno scherzo di Emmett, per una ramanzina di Edward, o solo
perché le andava.. la mia Nessie..
“Non riesco a non pensarci… ho combinato un
casino..”
“Io.. non ho capito.. quando hai combinato un casino? E che
cosa avevi scoperto? E qual’era la sorpresa se non era
Sasha?” le domando senza lasciarla.. e aver detto
quel nome.. lui non era la sorpresa, lui era già qualcosa da
tutti i giorni..
Ma ora Nessie è tra le mie braccia, tra le mie braccia..
ancora…
Ma lei si scosta un pochino e torna a guardarmi.. per un attimo sembra
voler dire qualcosa, ma poi scuote la testa e torna ad appoggiarsi a
me..
Non voglio forzarla.. anche perché ho paura che tutto questo
possa finire, magari comincia a parlare e si allontana da me.. e non
voglio.. voglio tenerla stretta a me il più a lungo
possibile.. tanto lo so.. poi dovrà tornare a casa.. da
lui.. e il solo pensiero mi fa stare male, sento qualcosa di acido
muoversi nello stomaco.. ma non voglio pensarci, non ora, ora lei
è qui e sta abbracciando me e lui non è nei suoi
pensieri, ci sono io.. per una volta ci sono io.. mi basta.. me lo
farò bastare..ora vuole stare qui con me.. con me..
“Mi sei mancato così tanto..” sussurra
contro la mia pelle.. il suo respiro fresco su di me.. una carezza
leggera..
“Anche tu..”
“Mi sono trovata da sola.. e non sapevo nemmeno
perché…” lo so ha ragione, non le ho
mai dato una spiegazione. mai.. me ne sono solo
andato.
Ma lei non era sola..
“Ma.. avevi lui…” nemmeno ho terminato
di dirlo che già una fitta si presenta alla bocca dello
stomaco.. ma a forza la rispedisco da dove è venuta..
Solleva la testa e si scosta un pochino.. no.. non mi lasciare, non
sciogliere l’abbraccio, non ancora..
“Ci sediamo da qualche parte? Ho davvero bisogno di spiegarti
tutto..” a malincuore la libero e mi volto.. un tronco
sradicato dietro di noi.. ci passo una mano ed è asciutto..
“Qui.. va bene?” e con un gesto la invito a
sedersi, ma lei scuote la testa, prende a guardarsi intorno, poi fissa
un punto e sorride, torna a guardarmi e mi prende per mano, e mi tira
da una parte.
Mi fa strada verso una grande quercia, le cui fronde sono talmente
lunghe che pendono fino a terra… mentre ci avviciniamo
intreccia le sue dita con le mie, in una presa salda.. mi rendo conto
di non averci mai fatto veramente caso, ma lo ha sempre fatto.. ha
sempre intrecciato le nostre dita.. prima mi sembrava una cosa normale
ora mi pare di camminare a due metri da terra.. un contatto
così intimo.. e sono solo le dita intrecciate..
Raggiunto il tronco mi invita a sedermi tra due
grandi radici ricurve… lo faccio senza liberare
l’intreccio e lei prende posto tra le mie gambe, si
appoggia a me, e si porta il mio braccio intorno.. come se
fosse un movimento ripetuto nel tempo, qualcosa di naturale, ma non lo
è.. siamo sempre stati molto a contatto, ma
soprattutto quando era piccola, poi crescendo.. ci siamo presi un
po’ di distanza, io per i miei motivi e lei per i suoi..
stavamo seduti accanto, vicini, camminavamo tenendoci per mano,
infiniti abbracci.. ma così.. lei tra le mie gambe e il mio
braccio a cingerla con le mani intrecciate.. è qualcosa di
più.. molto intimo, non ci posso credere.. ed
è di nuovo tra le mie braccia..
Sospira e struscia il viso sulla mia spalla.. “Mi sento un
po’ stupida..” ecco lo dicevo che era troppo
bello.. si è accorta che siamo troppo in intimità
e lei a casa ha qualcuno che non sarebbe troppo felice..
“Dai.. mi metto di fronte a te..” ma scatta verso
di me e mi trovo il suo viso vicinissimo, le sue labbra a meno di
cinque centimetri..
“Non.. non lasciarmi.. ti prego non lo fare..”
Resto a guardarla.. senza parole.. mi prega di non lasciarla.. io che
non lo farei per niente al mondo, io che le sarei vissuto appiccicato
dal nostro primo sguardo.
“Jake.. non hai idea di quante volte ho sognato un momento
come questo..” tu?? E io?
“Nessie.. io.. anch’io.. ma hai detto di sentirti
in imbarazzo..”
“No! Ho detto che mi sento stupida, non in imbarazzo.. e non
mi sento stupida per essere qui, così..” si ferma
si morde il labbro inferiore e riprende “ o forse un pochino
si, ma non perché sei tu.. ma mi sento stupida per
tutto il casino che ho combinato e che non so
come…” sbuffa e sospira quasi
contemporaneamente “ho paura a dirti la
verità”
E mi guarda davvero con un’espressione impaurita, triste.. e
non capisco cosa possa dovermi dire di così tragico..
“Comincia dall’inizio.. in genere si fa
così..” le dico in un sorriso..
Torna ad appoggiarsi a me, facendo mezzo giro su se stessa, in modo da
potermi guardare , si stringe il mio braccio di
più intorno alla vita e sfrega il viso sulla mia pelle.. che
contatto delizioso..
“La Sorbonne è una delle migliori
università al mondo ed è la più antica
di tutta l’Europa.. ha una biblioteca immensa e la parte che
visitano gli studenti o il pubblico è solo la
metà di quello che è in realtà.. si
estende sotto tutta l’università in miriadi di
scaffali.. ci sono dei libri così vecchi che non se ne
conosce nemmeno l’esistenza..”
“E tu come hai fatto ad entrare?”
“L’amico del nonno è il rettore..
nonché il vampiro che l’ha fondata nel
1253.. Robert de Sorbon.. un uomo fantastico.. mi ha aperto
quella parte di biblioteca solo per fare un favore al nonno e
perché era incuriosito dal mio essere.. mi ha detto di non
aver mai conosciuto un vampiro solo a metà.. ero una cosa
nuova, qualcosa che nei suoi 850 di vita non ha nemmeno
pensato potesse esistere.. e.. tu mi conosci.. io mi perdo nella
lettura quasi quanto il nonno e quello era il paradiso dei
libri.. alcuni erano talmente vecchi che non potevo nemmeno
maneggiarli, dovevo girare le pagine con una palettina, delicatamente
per non rovinare le pagine, già consumate dal tempo.. e non
potevo portare fuori da lì nemmeno un foglio.. primo per la
segretezza e poi.. lui temeva che l’aria aperta avrebbe
logorato se non addirittura polverizzato quel deposito del sapere..
pensa che ho letto libri con la rilegatura fatta di pelli di pecora..
altri con dei fogli fatti con le foglie di banano.. altri scritti a
mano, alcuni scritti ancora con la penna d’oca..
qualcosa che al giorno d’oggi non si immagina
nemmeno..” cerco di immaginarmi qualcosa di quello che mi sta
dicendo, e mi vengono in mente certi libri visti nei film di
fantascienza, libri con le copertine spesse e lavorate.. o quelle
pagine scritte con dei caratteri astrusi o in una di quelle lingue
morte ormai da secoli.. ma credo che vederli dal vero sia
un’altra cosa.. per una come lei.. che ha letto il suo primo
libro all’età di un anno e mezzo impiegandoci
solo poche ore.. mi ricordo come mi ero sentito io..
inadeguato.. lei così capace io.. molto meno..
"E tra questi libri ho trovato il diario di un vampiro,
vecchio almeno quanto i Volturi.. ma che era stanco
dell’esistenza che stava conducendo.. ha cominciato a fare
degli esperimenti.. su se stesso.. voleva tornare alla vita.. per
vivere ancora, godere delle gioie che dà la
mortalità.. e poi finalmente morire.. ho letto di
esperimenti con il sangue.. cose terribili.. cose che richiedevano dei
sacrifici umani.. ma poi nel corso degli anni ha ceduto
all’evidenza, se sei un vampiro, un vampiro rimani.. e ha
ricominciato a vivere la sua esistenza come faceva prima.. con
l’unica differenza che aveva smesso di bere il
sangue umano, per poter vivere tra gli umani, senza creare
problemi”
“Come Carlisle.. quando.. all’inizio” mi
ricordo i racconti del dottore
quando lei era piccola.
“Si, come il nonno.. ma a differenza del nonno, non si
è cercato una compagna da trasformare.. ha fatto come il
papà, si è innamorato di un’umana.
Anzi proprio lei lo ha riportato alla vita”
“In che senso?”
“Nell’unico possibile Jake” e
mi sorride divertita “ lei gli ha ridato la gioia di
vivere, sai… ridere delle cose, il sentirsi
afflitto per qualcosa.. provare sentimenti insomma.. e poi..
bè lei rimase incinta”
“Uno.. come te..”
“Si, come me”
“Ma lei.. poi lui l’ha trasformata? Come
Bella?”
“No.. lei non desiderava la vita eterna, aveva visto come si
era ridotto lui e la temeva.. è.. è morta di
parto e lui ha sofferto ma aveva trovato qualcosa, o meglio qualcuno
che avrebbe condiviso con lui la sua esistenza e il suo
dolore..”
“Suo figlio..”
“Si.. o meglio” ma non la lascio finire.. un
pensiero mi balena nella mente.. un figlio.. mezzo immortale, uno come
Nessie, mezzo vampiro, con un buon odore..e con due occhi azzurri..
no.. è come lei.. ecco perché.. ecco cosa lui
ha più di me..
“Sasha” le dico in un fil di voce, distogliendo lo
sguardo.
“No…” e torno subito a guardarla, come
no! E la trovo con lo sguardo basso e un’espressione triste.
“No?”
“Qui ho fatto casino..”
“Non capisco..”
“Ero curiosa, volevo saperne di più e mi sono
rivolta a Robert e lui mi ha aiutata, anche per lui era importante
sapere e alla fine l’abbiamo trovata”
“Trovata? Chi?”
“La figlia del vampiro, quella che è come
me..”
“Una figlia? Ma cosa centra lei con me e con Sasha?”
“Jake.. lei è Sasha”
Lei è Sasha.
Sasha è una lei?
E allora chi è l’armadio biondo?
“No.. non credo di aver capito..” lei fa un sospiro
e poi mi sorride dolce, ma ho troppe domande e non le lascio il tempo
di formulare una risposta.
“No.. quando tu sei tornata.. io sono venuto a casa”
“C’eri?” e scatta sul posto, guardandomi
strana.
“Si, ma aspetta. Io sono venuto e ti ho vista prendere per
mano quel coso, quell’armadio biondo.. e lì.. non
ci ho visto più.. ma tu l’hai preso per
mano ed eravate solo voi.. e tu mi avevi detto che tornavi a casa con
Sasha e che avevi una sorpresa e..e..” ma devo trattenere un
tremito.. non posso mutare con lei tra le gambe.
“No, aspetta! Sasha è una mezzo vampira come me e
ci assomigliamo e l’armadio biondo è Alexander..
tu devi aver visto loro due prendersi per mano”
La guardo stranito.. e mi ricordo.. i capelli lisci.. e me lo ero anche
chiesto perché non aveva questi splendidi boccoli..e ne
prendo uno tra le dita, tirandolo un pochino..
E mi sento stupido..
Lei avrà fatto un non so che casino.. ma sarebbe
bastato che quel giorno io fossi stato un po’ più
uomo e non avrei mai avuto il cuore spezzato.
“Ti devo dire una cosa Nessie..”
“Cosa?” e mi guarda timorosa..
“Ti amo… da tanto.. e non sono mai stato capace di
dirtelo.. e non centra nulla con l’imprinting..
perché se così fosse, io dovrei essere felice per
te, qualsiasi sia la tua scelta, anche se non fossi io..” e
quella sensazione di stupidità ritorna più
forte.. le ho detto che la amo con una semplicità
incredibile e il sollievo che ho provato..è indescrivibile..
se solo avessi avuto più coraggio allora..
“Lo so.. l’ho sempre saputo”mi sorride
dolce, poi si appoggia a me continuando a guardarmi..
“Cosa?”
“La mia sorpresa.. era.. Bè.. allora mio padre mi
ha mandata via per non farmi condizionare la vita dal tuo imprinting..
credeva che io lo accettassi solo perché ti volevo bene e
non volevo che tu soffrissi.. ma non aveva capito che io.. ti amavo
e…” ma le sue parole mi trafiggono.. Cupido si
è ricordato di me??
“Cosa? Da- davvero?” mi guarda stupita e fa una
risatina..
“Ti ho baciato prima... Vero?”
“si.. ma.. si!” mi ha baciato..
“E Ti amo anche ora e ti amerò sempre..”
e non resisto all’emozione che le sue parole mi provocano,
abbasso la testa e la bacio..
“E la mia sorpresa erano Sasha e Alexander.. una mezza
vampira e un mutaforma. La sorpresa era la dimostrazione che il nostro
amore era giusto come lo è il loro, che dura da 237
anni”
“Cosa? Lui? L’armadio è… ?
e quanto?” troppe domande tutte insieme e non sono
riuscito a formularne una intera..
“Si, lui è uno come te.. diverso, ma come te.. e
sono insieme da 237 anni e hanno 4 figli”
“Diverso? Come diverso?” ma poi l’ultima
parola che ha detto mi porta via..
“Figli..” ripeto a voce bassa, come se stessi
parlano con me stesso.
“Si.. quattro..” e rimane a guardarmi con
due occhietti furbi, il viso piegato un pochino di lato e mordendosi il
labbro inferiore.
“duecentotrenta..”
“Duecentotrentasette anni insieme e quattro figli.. e si
amano come il primo giorno”
Rimango a guardarla basito.. Sasha.. non è chi credevo io..
e lei, la mia Nessie..
“Lui non è un lupo, ma un orso.. ma per tutto il
resto è come te, dolce e protettivo, divertente e coraggioso
e..”
“Un orso bianco?”
“Si.. come fai?”
“Era con te.. prima.. e mi ha fermato.. e mi ha chiamato
ragazzino”
“Si, te l’ho detto, è molto protettivo..
e ogni volta che sono tornata qui per trovare il nonno.. loro due mi
hanno sempre accompagnato, io e Sasha siamo come delle sorelle oramai e
lui.. ha preso il tuo posto.. è il mio migliore
amico”
“Il mio posto..” ripeto ancora.. inebetito..non mi
piace questa cosa, ma come posso darle contro?
“si, quel posto, oramai è occupato,
ma…” si interrompe e avvampa “ma ce
n’è libero un altro, per un altro ruolo.. magari
ti interessa”
“Quale?” ma credo di saperla già la
risposta.. ma il piacere di sentirglielo dire.. dopo tutto questo tempo
passato a credere che fosse tutto finito..
“Potresti.. essere.. il.. il mio
compagno…” ha detto le ultime due parole a voce
così bassa che se non avessi avuto l’udito del
lupo me le sarei perso, che carina, dolce..
“Come potrei non volerlo? Lo desidero da sempre” mi
butta le braccia al collo e mi stringe forte, poi si allontana un
pochino e mi prende il viso tra le mani, siamo occhi negli occhi e devo
resistere alla tentazione di saltarle addosso.
Trema un pochino e apre la bocca con un sospiro, come per dire
qualcosa, ma resta zitta e torna a sedersi dove era prima, sciogliendo
ogni contatto tra noi e abbassando la testa.
“Nessie che c’è?
C’è.. dell’altro?”
“Si.. ma non so come dirtelo..”
“No, ti prego.. abbandoniamo questa cosa del non dirci le
cose.. o facciamo altri casini e io.. non sopporterei altro”
“Ok.. ma prendila un po’ così.. io non
so bene come dirtela 'sta cosa e so che potrebbe essere stupida.. ma
è da quando me lo hai detto che mi gira in
testa..” sempre con lo sguardo basso sbuffa sonoramente
“ sei stato con altre donne”
Un treno alla massima velocità. Mi ha investito.
Questa cosa.. dà fastidio pure a me..
“Nessie.. io.. credevo che tu..”
“No! Zitto! Ti ho detto che è difficile! Stai
zitto!” mi sbraita contro alzando lo sguardo solo per un
attimo per poi ributtarlo giù..
“Io.. non l’ho mai fatto.. e quindi non sono capace
e lo so che per un uomo è importante.. ne ho quattro in
famiglia, cinque con nonno Charlie e sei con Alex e lo so che per un
uomo adulto è importante.. ma.. mi puoi
dare un po’ di tempo? Io ti amo..ma..” ma non
voglio sentire altro.. le cingo la vita con un braccio e la porto su di
me, e la stringo forte..
“Nessie.. io.. te l’ho detto non me la ricordo
nemmeno l’ultima.. anche perché è stata
parecchio tempo fa.. mi sono accorto che non serviva a farmi
stare meglio e ho lasciato perdere.. e non mi importa se
aspetterò un anno o dieci o venti o cento.. voglio solo
stare con te.. per sempre.. mi basta questo..”
E mi trovo addosso le sue labbra, mi bacia la pelle, mi stampa baci sul
collo, sulla guancia fino arrivare alle labbra.. si allontana un
pochino e mi guarda felice, occhi dolci e un sorriso enorme.
“Ti amo Jake”
“Ti amo anch’io.. tanto”
E mi bacia.. piano, piccoli baci.. poi le sue mani si intrecciano
dietro la nuca tra i miei capelli e i baci iniziano ad infuocarsi.. e
le sento schiudere le labbra e cercare un’intimità
nuova.. e il suo calore e il suo sapore si fondono con il mio..
E non voglio altro.
Non esiste nulla che potrei volere di più…
Poi mi libera la bocca e si mette un po’ a distanza,
guardandomi dolce, anzi.. quasi adorante.. mi guardava così
quando era piccola e gliele davo vinte tutte..
“Jake..?”
“Si.. amore, dimmi”
“Ma se succede prima di un anno.. penseresti male di
me?”
Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la mia storia tra i
preferiti e le seguite.
Ringrazio chi mi ha letto senza lasciare un segno del suo passaggio, Vi
rigrazio lo stesso anche se potevate sprecarVi un pochino di
più.
E infine, ma più importante di tutto, ringrazio le mie
recensioniste, quelle di sempre, coloro che mi seguono in ogni mia
storia, che spendono cinque minuti in più del loro tempo e
lo dedicano a questa passione in comune, lasciandomi una parola, una
critica, un elogio..
Lo dirò fino alla nausea, io l'avrò anche
scritta, ma è da VOI che nasce tutto, dalla Vostra assidua
presenza.
GRAZIE!!
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