Deep Shivers ~ Feeling di LemonKing (/viewuser.php?uid=47558)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Part 1 ***
Capitolo 2: *** Part 2 ***
Capitolo 3: *** Part 3 ***
Capitolo 1 *** Part 1 ***
Note
dell' autore: Prima
parte di una breve raccolta su diversi pairing -ma questo
già l' ho scritto.
Spero apprezziate ma soprattutto sia di gradimento a te, mia
reverse<3
A pralinedetective
perchè sì. Grazie<3
# 1
[Frau / Teito]
Per quanto
solo un moccioso, voleva proteggerlo.
Frau passeggiava tranquillo per il grande giardino della
Chiesa.
Il sole era alto nel cielo e gli illuminava i capelli chiari,
facendoli quasi brillare.
Gli occhi blu scorsero verso destra un ragazzino seduto sul
brodo della fontana: Teito era sempre lì, sempre con
quell’ aria turbata e
pensierosa.
Sembrava che su di lui piovesse ininterrottamente.
Questo a Frau non piaceva.
Gli si avvicinò, gli si sedette accanto e lo
invogliò a
lasciar da parte le preoccupazioni.
Non era molto, ma voleva scacciare le nere nubi che portava
nel cuore.
Perché era un Vescovo, perché forse a quel
moccioso si era
affezionato –almeno un po’.
Regalami un
sorriso,
fammi stare bene.
Regalami un sorriso,
fammi vedere che ne sei capace.
#
2 [Labrador / Teito]
I fiori non lo
lasciavano solo un momento e anche in quell’
istante lo circondavano. Alle volte era come se potesse sentirli
dolcemente
cantare per lui.
Labrador con il respiro rubava loro il profumo; il colore
lilla dei capelli si fondeva con le mille sfumature.
Colse una Silver Rose, il “Fiore della
provvidenza”, lo
stesso che aveva dato al giovane, la cui bocca somigliava a un piccolo
bocciolo
rosa.
- Teito adesso sta soffrendo -
Dopo quel sussurro posò le labbra sui delicati petali, in un
bacio gentile.
# 3
[Hakuren / Teito]
Nel grande
giardino della chiesa c’ era una tranquillità
rilassante.
I due erano seduti lì a terra, a guardare il cielo.
Hakuren allungò un mano e una grande farfalla dalle ali
cremisi
si adagiò su un dito.
- Guarda Teito! -
Il ragazzo dagli occhi verdi si chiedeva ancora perché
Hakuren si ostinava così tanto a diventare suo amico.
Ovviamente lo voleva
anche lui, però allo stesso tempo non voleva perderlo.
Un fastidioso formicolio al volto lo fece risvegliare di
soprassalto dai suoi pensieri: un insetto gli si era posato sul naso;
lo
scacciò furtivamente, poi si voltò verso Hakuren.
- Hai detto qualcosa? –
- Teito, l’ hai fatta volare via! -
Il biondo accennò un lieve sorriso, poi con la mano
toccò il
naso del ragazzo, su cui un attimo prima si era situato l’
animale.
In una carezza scese alle guance.
Teito si stupì appena, poi Hakuren ridusse la distanza tra i
loro volti e posò le labbra su quelle dell’ altro.
La farfalla
danzava nel
cielo,
un ansimo lieve mosse
la terra.
# 4 [Frau / Teito]
- Mettimi giù! Lasciami
andare! -
- Come sei rumoroso –
Lo teneva tra le braccia, non curandosi delle sue lamentele.
Il giovane si dimenava con ostinazione; cavoli, era ferito
eppure quanta energia!
- Stai buono -
Ripeté Frau l’ ennesima volta, mentre si recava in
infermeria.
Teito, dopo vani tentativi, si calmò e poggiò la
fronte
contro il petto: la veste chiara del vescovo gli ricordava tanto il
Padre…
- Finalmente. Teito -
L’ uomo lo guardò appena e sussurrò il
suo nome, scandendolo
per bene.
Il ragazzo non si svegliò: stanco aveva chiuso gli occhi e
si era addormentato.
In infermeria Frau lo poggiò sul letto e lo coprì
con un
lenzuolo bianco. Gli carezzò la fronte, il volto serio e
immobile.
- Teito… -
E non moccioso. Teito.
Quello aveva ancora gli occhi chiusi, ma lo udì.
Le gote si arrossarono appena.
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Capitolo 2 *** Part 2 ***
Note
dell' autore: Seconda parte e non l' ultima!
pralinedetective= Wooo! Mia cara sono contenta
che ti stia piacendo! Spero tu gradisca anche questa seconda
parte anche
se non ci sono Frau x Teito.
usagixmisaki=
Grazie della recensione e del complimento! Ecco anche a te questo
"capitolo".
# 5
[Mikage / Teito]
Come fai a respirare?
Perché non piangi?
Soffocherai.
- Mikage? Che stai facendo?
-
- Sorpresa! Fidati di me! –
Il biondo strizzò un occhio, Teito interrogativo lo guardava
pasticciare con le matite colorate.
L’ allenamento dell’ esercito era da poco finito: i
ragazzi
si erano radunati in giardino, loro invece erano assieme in quella
stanza.
C'era
una grigia torre, sola sul mare, e una luce la faceva
brillare nell’ oscurità.
- Mikage… -
Quel disegno era bellissimo e significativo.
- Saremo l’ uno la forza dell’ altro in qualsiasi
momento,
sempre! -
- Sì. Grazie –
- E sorridi! –
Mikage portò le mani sulle guance del ragazzo tirandole
appena, poi nel silenzio gli sguardi di entrambi si fusero e fu un
attimo:
- Apri le labbra leggermente, berrò le tue preoccupazioni,
Teito… -
- Mi… Mikage… -
E quel nome morì nella bocca dell’ altro.
C’ è
speranza per te,
amico mio.
#
6 [Bastian / Frau ]
Era seduto
sulla scrivania, circondato da centinaia di libri.
In un gesto veloce, si mise in testa il cappello con il velo
bianco e uscì dalla stanza.
Era mezzanotte precisa: l’ ora dell’ appuntamento.
Percorse gli infiniti corridoi e giunse ad un grande albero;
Bastian guardò le foglie rigogliose e i rami robusti, che
tenevano qualche sua
trascorsa emozione, che odorava di vecchio.
Udì dei passi sul terreno e si voltò: Frau era
arrivato.
- Perché mi hai chiamato, vecchio? -
Bastian sorrise in modo buono: l’ altro poté
scorgere le
rughe che consumavano il volto del vescovo.
- Buonanotte - disse
solo.
- Che cosa?! Sei pazzo? Mi hai fatto venire qui solo per
dirmi questo? -
Frau lo conosceva bene e capì che in realtà
quello si teneva
dentro altre parole.
- Allora, che vuoi? -
A quella domanda Bastian gli si avvicinò, con il braccio gli
circondò le spalle e posò la fronte sulla sua.
Un gesto affettuoso che segnava in modo indelebile il tempo
passato e il loro stretto rapporto; un contatto che a entrambi era
mancato.
- Qualunque cosa accada, ricorda che sarai sempre il mio
adorato bambino –
Gli occhi scuri guardavano lontano, immersi in nostalgici
ricordi:
- Il mio bambino e di nessun altro… -
Come coltelli affilati quei ricordi trafissero anche il
cuore di Frau:
- Vecchio… - borbottò.
# 7 [Castor / Bambola]
Pezzo dopo
pezzo: un braccio, poi una gamba, infine la testa
e i soffici capelli di plastica.
Bambole prendevano vita, plasmate dall’ amore del vescovo.
Le dita intrecciavano i fili e sembrava quasi lui giocasse.
Eccolo, nella sua artistica bellezza, l’ ennesimo burattino.
Castor sollevò la “donna” e le strinse
la vita sottile,
sulla quale scivolava un abito nero da suora che le donava un tocco
maggiore di
femminilità.
Era come se danzasse con la bambola: lei seguiva i suoi
movimenti, guidata in un valzer.
Dall’ aspetto umano e poetico, per alcuni quella era solo un
giocattolo.
Nella creatura vi era anche parte della sua anima e, benché
il cuore non poteva modellarle, nel realizzare il corpo, faceva
l’ amore con il materiale
per donarle la vita.
# 8 [Castor /
Frau]
{ Cerchi di
fermare quel suo brutto vizio eh?
Vorresti che ti ascoltasse… }
Castor si
aggiustò gli occhiali sul naso e se ne andò
soddisfatto con le riviste di Frau tra le mani.
Gliele aveva sequestrate –finalmente.
Meditabondo, si lasciò sfuggire dalla mano un giornale, che
cadde a terra; nel raccoglierlo, Castor vide più da vicino
quelle pagine così
“interessanti” -a detta del maniaco: donne con un
sorriso in volto, un bikini
sul corpo mozzafiato, in posizioni oscene.
Come Frau poteva avere una certa perversione per delle fotografie
del genere?
Scosse il capo, chiuse la rivista e proseguì per il
corridoio.
Chissà quante altre ne teneva nascoste quello stupido.
{ E magari
chissà… vorresti anche che guardasse
te… }
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Capitolo 3 *** Part 3 ***
Note
dell' autore: Ultimo "capitolo".
pralinedetective=
Mia
caVa reverse, ecco l'ultimo capitolo di questa raccolta tutta tua.
Grazie per il commento al capitolo precedente.<3 Fatti piacere
anche
questa ultima, penosa
parte.
# 9 [Frau / Teito]
Gli occhi
scorrevano sulle parole d’inchiostro e le dita
toccavano le pagine, che odoravano di vecchio.
Teito, immerso nello studio dei versi della Bibbia di Barsburg e vari
libri, non udì nemmeno i passi che si
avvicinavano verso di lui.
- Ah, ma che moccioso diligente! -
Il ragazzo alzò la testa, anche se non ne aveva bisogno:
sapeva chi era, purtroppo.
- Lasciami in pace! -
Frau gli si avvicinò e gli andò dietro,
posò il mento su una
spalla.
Teito continuò a leggere, senza curarsi della sua presenza.
D’un tratto chiuse il libro, le guance si colorarono di
scarlatto.
- Che c’è, moccioso? Non ti piace il verso? -
- Lo so bene, non ho bisogno di ripassarlo. –
- E qual’ è? –
- Il verso diciassette del terzo volume, ovviamente della
Bibbia di Barsburg. –
Farfugliò, prendendo un altro tomo, che aveva accanto.
Ma Frau gli bloccò il polso e si sporse in avanti, andando a
cogliere le labbra ancora schiuse.
- Dimostrami che lo sai. - gli soffiò.
Il giovane fece per prendere fiato e parlare, ma quel dannato
pervertito se ne approfittò per andare
con la lingua bagnata ad accarezzare la sua.
« Fino
a quando sarò nei tuoi pensieri, il mio cuore
sarà sempre con te. »
La testa di Teito chiamò quelle parole…
Il respiro era occupato.
#
10 [Castor / Labrador]
-
Pioggerellina. -
- Cosa succede Labrador? –
- Pioggerellina. –
- Eh? –
Castor si rese conto che, nonostante il cielo sereno,
leggere gocce di pioggia gli bagnavano il capo.
Era cattivo segno.
Labrador si sedette a terra preoccupato e l’altro lo
imitò,
fidandosi delle sue intenzioni.
Da suolo si innalzarono liane intricate, che formarono un
fitto arco e li ripararono, avvolgendoli.
Spuntarono fiori lillà e bianchi e Castor chiuse gli occhi.
Un riparo profumato solo per loro.
Il silenzio li accompagnava ed era parte del loro rapporto,
fatto di muti sguardi.
Castor sorrise
e, respirando l’odore buono dell’altro
accanto a lui, che si mescolava a quello delle piante, ancora una volta
si
trattenne dal perdere il controllo.
#
12 [Frau / Teito]
Gli premette
un dito sulla fronte e parlò autoritario:
- La prossima volta non voglio sentire “grazie” o
“scusa”,
moccioso. -
- Non sono un moccioso! E poi… mi sembra il
minimo… -
Teito diede le spalle al vescovo e silenziosamente tornò in
stanza.
~
Ecco,
l’aveva salvato ancora e Teito si sentiva in colpa per
aver coinvolto altre persone in una battaglia con un Kor, che voleva
lui e
nessun’ altro.
Frau incrociò le braccia al petto, aspettando le parole
dell’altro
– le avrebbe pronunciate, lo sapeva.
- Avanti, parla. -
- Siccome a differenza tua io sono educato, beh…
ecco… graz-
-
Il Vescovo catturò le parole con le proprie labbra.
Teito divenne rosso e si allontanò.
- F-Frau! Che cosa… ! -
- Te l’avevo detto. Solo i mocciosi dicono certe cose,
invece di ricambiare i favori e i gesti. –
- Io non sono un moccioso! –
- Ah, sì? –
Teito divenne rosso in volto e si aggrappò alle spalle di
quello. Alzandosi sulle punte dei piedi, gli diede un veloce bacio.
In fretta e furia fece per staccarsi, con le sopracciglia
aggrottate che definivano un broncio, più simile a semplice
imbarazzo.
Frau si sorprese e, con un sorriso affilato, non poté
resistere al moccioso che voleva
mostrarsi grande e gli afferrò la testa per bloccarlo e
spingere la lingua
nella sua bocca.
Il ragazzino chiuse
gli occhi. Strinse la veste bianca con forza, quasi la
strappò.
#
11 [Bastian / Young!Frau]
Il piccolo
ragazzo camminava accanto al vescovo e la mano di
Bastian posava sulla sua testa.
L’uomo era silente e un sorriso sereno rifletteva il cielo
verso cui era rivolto.
- Lo sai perché c’è sempre il sole,
Frau? -
- Perché è una cosa normale. –
- Perché questa è la casa di Dio e splende della
sua Grandezza.
–
Frau alzò di poco gli occhi, accarezzato dai caldi raggi.
Il Vescovo continuò:
- Quella grande luce è Dio. -
Il ragazzo liberò un sussurro lapidario:
- Il sole è
nero. -
Unì le piccole mani in una preghiera.
Il sole è nero.
[Non chiedo miracoli.]
FINE.
Ringrazio chi ha letto e messo in "seguite".
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