Deep Shivers ~ Feeling

di LemonKing
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Part 1 ***
Capitolo 2: *** Part 2 ***
Capitolo 3: *** Part 3 ***



Capitolo 1
*** Part 1 ***


Note dell' autore: Prima parte di una breve raccolta su diversi pairing -ma questo già l' ho scritto.
Spero apprezziate ma soprattutto sia di gradimento a te, mia reverse<3

A pralinedetective perchè sì. Grazie<3





# 1 [Frau / Teito]

Per quanto solo un moccioso, voleva proteggerlo.

Frau passeggiava tranquillo per il grande giardino della Chiesa.
Il sole era alto nel cielo e gli illuminava i capelli chiari, facendoli quasi brillare.
Gli occhi blu scorsero verso destra un ragazzino seduto sul brodo della fontana: Teito era sempre lì, sempre con quell’ aria turbata e pensierosa.
Sembrava che su di lui piovesse ininterrottamente.
Questo a Frau non piaceva.
Gli si avvicinò, gli si sedette accanto e lo invogliò a lasciar da parte le preoccupazioni.
Non era molto, ma voleva scacciare le nere nubi che portava nel cuore.
Perché era un Vescovo, perché forse a quel moccioso si era affezionato –almeno un po’.

 Regalami un sorriso, fammi stare bene.
Regalami un sorriso, fammi vedere che ne sei capace.

 

 

# 2 [Labrador / Teito]

I fiori non lo lasciavano solo un momento e anche in quell’ istante lo circondavano. Alle volte era come se potesse sentirli dolcemente cantare per lui.
Labrador con il respiro rubava loro il profumo; il colore lilla dei capelli si fondeva con le mille sfumature.
Colse una Silver Rose, il “Fiore della provvidenza”, lo stesso che aveva dato al giovane, la cui bocca somigliava a un piccolo bocciolo rosa.
- Teito adesso sta soffrendo -
Dopo quel sussurro posò le labbra sui delicati petali, in un bacio gentile.
 

 

# 3 [Hakuren / Teito]

Nel grande giardino della chiesa c’ era una tranquillità rilassante.
I due erano seduti lì a terra, a guardare il cielo.
Hakuren allungò un mano e una grande farfalla dalle ali cremisi si adagiò su un dito.
- Guarda Teito! -
Il ragazzo dagli occhi verdi si chiedeva ancora perché Hakuren si ostinava così tanto a diventare suo amico. Ovviamente lo voleva anche lui, però allo stesso tempo non voleva perderlo.
Un fastidioso formicolio al volto lo fece risvegliare di soprassalto dai suoi pensieri: un insetto gli si era posato sul naso; lo scacciò furtivamente, poi si voltò verso Hakuren.
- Hai detto qualcosa? –
- Teito, l’ hai fatta volare via! -
Il biondo accennò un lieve sorriso, poi con la mano toccò il naso del ragazzo, su cui un attimo prima si era situato l’ animale.
In una carezza scese alle guance.
Teito si stupì appena, poi Hakuren ridusse la distanza tra i loro volti e posò le labbra su quelle dell’ altro.

 La farfalla danzava nel cielo,
un ansimo lieve mosse la terra.

 

 

# 4 [Frau / Teito]

- Mettimi giù! Lasciami andare! -
- Come sei rumoroso –
Lo teneva tra le braccia, non curandosi delle sue lamentele.
Il giovane si dimenava con ostinazione; cavoli, era ferito eppure quanta energia!
- Stai buono -
Ripeté Frau l’ ennesima volta, mentre si recava in infermeria.
Teito, dopo vani tentativi, si calmò e poggiò la fronte contro il petto: la veste chiara del vescovo gli ricordava tanto il Padre…

- Finalmente. Teito -
L’ uomo lo guardò appena e sussurrò il suo nome, scandendolo per bene.
Il ragazzo non si svegliò: stanco aveva chiuso gli occhi e si era addormentato.
In infermeria Frau lo poggiò sul letto e lo coprì con un lenzuolo bianco. Gli carezzò la fronte, il volto serio e immobile.
- Teito… -
E non moccioso. Teito.
Quello aveva ancora gli occhi chiusi, ma lo udì.
Le gote si arrossarono appena.

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Capitolo 2
*** Part 2 ***


Note dell' autore: Seconda parte e non l' ultima!


pralinedetective=
 Wooo! Mia cara sono contenta che ti stia piacendo! Spero tu gradisca anche questa seconda parte  anche se non ci sono Frau x Teito.

usagixmisaki= Grazie della recensione e del complimento! Ecco anche a te questo "capitolo".





# 5 [Mikage / Teito]


Come fai a respirare?
Perché non piangi?

Soffocherai.
 

- Mikage? Che stai facendo? -
- Sorpresa! Fidati di me! –
Il biondo strizzò un occhio, Teito interrogativo lo guardava pasticciare con le matite colorate.
L’ allenamento dell’ esercito era da poco finito: i ragazzi si erano radunati in giardino, loro invece erano assieme in quella stanza.

C'era una grigia torre, sola sul mare, e una luce la faceva brillare nell’ oscurità.
- Mikage… -
Quel disegno era bellissimo e significativo.
- Saremo l’ uno la forza dell’ altro in qualsiasi momento, sempre! -
- Sì. Grazie –
- E sorridi! –
Mikage portò le mani sulle guance del ragazzo tirandole appena, poi nel silenzio gli sguardi di entrambi si fusero e fu un attimo:
- Apri le labbra leggermente, berrò le tue preoccupazioni, Teito… -
- Mi… Mikage… -
E quel nome morì nella bocca dell’ altro.


C’ è speranza per te, amico mio.

 

 

 # 6 [Bastian / Frau ]

Era seduto sulla scrivania, circondato da centinaia di libri.
In un gesto veloce, si mise in testa il cappello con il velo bianco e uscì dalla stanza.
Era mezzanotte precisa: l’ ora dell’ appuntamento.
Percorse gli infiniti corridoi e giunse ad un grande albero; Bastian guardò le foglie rigogliose e i rami robusti, che tenevano qualche sua trascorsa emozione, che odorava di vecchio.
Udì dei passi sul terreno e si voltò: Frau era arrivato.
- Perché mi hai chiamato, vecchio? -
Bastian sorrise in modo buono: l’ altro poté scorgere le rughe che consumavano il volto del vescovo.
- Buonanotte -  disse solo.
- Che cosa?! Sei pazzo? Mi hai fatto venire qui solo per dirmi questo? -
Frau lo conosceva bene e capì che in realtà quello si teneva dentro altre parole.
- Allora, che vuoi? -
A quella domanda Bastian gli si avvicinò, con il braccio gli circondò le spalle e posò la fronte sulla sua.
Un gesto affettuoso che segnava in modo indelebile il tempo passato e il loro stretto rapporto; un contatto che a entrambi era mancato.
- Qualunque cosa accada, ricorda che sarai sempre il mio adorato bambino –
Gli occhi scuri guardavano lontano, immersi in nostalgici ricordi:
- Il mio bambino e di nessun altro… -
Come coltelli affilati quei ricordi trafissero anche il cuore di Frau:
- Vecchio… -  borbottò.

 


# 7 [Castor / Bambola]

Pezzo dopo pezzo: un braccio, poi una gamba, infine la testa e i soffici capelli di plastica.
Bambole prendevano vita, plasmate dall’ amore del vescovo. Le dita intrecciavano i fili e sembrava quasi lui giocasse.
Eccolo, nella sua artistica bellezza, l’ ennesimo burattino.
Castor sollevò la “donna” e le strinse la vita sottile, sulla quale scivolava un abito nero da suora che le donava un tocco maggiore di femminilità.
Era come se danzasse con la bambola: lei seguiva i suoi movimenti, guidata in un valzer.
Dall’ aspetto umano e poetico, per alcuni quella era solo un giocattolo.
Nella creatura vi era anche parte della sua anima e, benché il cuore non poteva modellarle, nel realizzare il corpo, faceva l’ amore con il materiale per donarle la vita.

 


# 8 [Castor / Frau]

{ Cerchi di fermare quel suo brutto vizio eh?
    Vorresti che ti ascoltasse… }

Castor si aggiustò gli occhiali sul naso e se ne andò soddisfatto con le riviste di Frau tra le mani.
Gliele aveva sequestrate –finalmente.
Meditabondo, si lasciò sfuggire dalla mano un giornale, che cadde a terra; nel raccoglierlo, Castor vide più da vicino quelle pagine così “interessanti” -a detta del maniaco: donne con un sorriso in volto, un bikini sul corpo mozzafiato, in posizioni oscene.
Come Frau poteva avere una certa perversione per delle fotografie del genere?
Scosse il capo, chiuse la rivista e proseguì per il corridoio.
Chissà quante altre ne teneva nascoste quello stupido.

{ E magari chissà… vorresti anche che guardasse te… }

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Capitolo 3
*** Part 3 ***


Note dell' autore: Ultimo "capitolo".

pralinedetective=  Mia caVa reverse, ecco l'ultimo capitolo di questa raccolta tutta tua. Grazie per il commento al capitolo precedente.<3 Fatti piacere anche questa ultima, penosa parte.




# 9 [Frau / Teito]

Gli occhi scorrevano sulle parole d’inchiostro e le dita toccavano le pagine, che odoravano di vecchio.
Teito, immerso nello studio dei versi della Bibbia di Barsburg e vari libri, non udì nemmeno i passi che si avvicinavano verso di lui.
- Ah, ma che moccioso diligente! -
Il ragazzo alzò la testa, anche se non ne aveva bisogno: sapeva chi era, purtroppo.
- Lasciami in pace! -
Frau gli si avvicinò e gli andò dietro, posò il mento su una spalla.
Teito continuò a leggere, senza curarsi della sua presenza.
D’un tratto chiuse il libro, le guance si colorarono di scarlatto.
- Che c’è, moccioso? Non ti piace il verso? -
- Lo so bene, non ho bisogno di ripassarlo. –
- E qual’ è? –
- Il verso diciassette del terzo volume, ovviamente della Bibbia di Barsburg. –
Farfugliò, prendendo un altro tomo, che aveva accanto.
Ma Frau gli bloccò il polso e si sporse in avanti, andando a cogliere le labbra ancora schiuse.
- Dimostrami che lo sai. - gli soffiò.
Il giovane fece per prendere fiato e parlare, ma quel dannato pervertito se ne approfittò per andare con la lingua bagnata ad accarezzare la sua.


« Fino a quando sarò nei tuoi pensieri, il mio cuore sarà sempre con te. »

 
La testa di Teito chiamò quelle parole…
Il respiro era occupato.

 



# 10 [Castor / Labrador]

- Pioggerellina. -
- Cosa succede Labrador? –
- Pioggerellina. –
- Eh? –
Castor si rese conto che, nonostante il cielo sereno, leggere gocce di pioggia gli bagnavano il capo.
Era cattivo segno.
Labrador si sedette a terra preoccupato e l’altro lo imitò, fidandosi delle sue intenzioni.
Da suolo si innalzarono liane intricate, che formarono un fitto arco e li ripararono, avvolgendoli.
Spuntarono fiori lillà e bianchi e Castor chiuse gli occhi.
Un riparo profumato solo per loro.
Il silenzio li accompagnava ed era parte del loro rapporto, fatto di muti sguardi.

Castor sorrise e, respirando l’odore buono dell’altro accanto a lui, che si mescolava a quello delle piante, ancora una volta si trattenne dal perdere il controllo.

 

 

# 12 [Frau / Teito]

Gli premette un dito sulla fronte e parlò autoritario:
- La prossima volta non voglio sentire “grazie” o “scusa”, moccioso. -
- Non sono un moccioso! E poi… mi sembra il minimo… -
Teito diede le spalle al vescovo e silenziosamente tornò in stanza.

~

Ecco, l’aveva salvato ancora e Teito si sentiva in colpa per aver coinvolto altre persone in una battaglia con un Kor, che voleva lui e nessun’ altro.
Frau incrociò le braccia al petto, aspettando le parole dell’altro – le avrebbe pronunciate, lo sapeva.
- Avanti, parla. -
- Siccome a differenza tua io sono educato, beh… ecco… graz- -
Il Vescovo catturò le parole con le proprie labbra.
Teito divenne rosso e si allontanò.
- F-Frau! Che cosa… ! -
- Te l’avevo detto. Solo i mocciosi dicono certe cose, invece di ricambiare i favori e i gesti. –
- Io non sono un moccioso! –
- Ah, sì? –
Teito divenne rosso in volto e si aggrappò alle spalle di quello. Alzandosi sulle punte dei piedi, gli diede un veloce bacio.
In fretta e furia fece per staccarsi, con le sopracciglia aggrottate che definivano un broncio, più simile a semplice imbarazzo.
Frau si sorprese e, con un sorriso affilato, non poté resistere al moccioso che voleva mostrarsi grande e gli afferrò la testa per bloccarlo e spingere la lingua nella sua bocca.
Il ragazzino chiuse gli occhi. Strinse la veste bianca con forza, quasi la strappò.




# 11 [Bastian / Young!Frau]

Il piccolo ragazzo camminava accanto al vescovo e la mano di Bastian posava sulla sua testa.
L’uomo era silente e un sorriso sereno rifletteva il cielo verso cui era rivolto.
- Lo sai perché c’è sempre il sole, Frau? -
- Perché è una cosa normale. –
- Perché questa è la casa di Dio e splende della sua Grandezza. –
Frau alzò di poco gli occhi, accarezzato dai caldi raggi.
Il Vescovo continuò:
- Quella grande luce è Dio. -
Il ragazzo liberò un sussurro lapidario:
- Il sole è nero. -
Unì le piccole mani in una preghiera.
Il sole è nero.

 
[Non chiedo miracoli.]

 

 




FINE.

Ringrazio chi ha letto e messo in "seguite".

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