Verso un mondo d'incanto

di Kokky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Convenzioni sociali [Mulan] ***
Capitolo 2: *** Al di sotto della pelle gialla ***
Capitolo 3: *** La libertà in viso ***



Capitolo 1
*** Convenzioni sociali [Mulan] ***


I, Convenzioni sociali

Mulan, bimba dagli occhi neri curiosi e vispi, era solita aggrapparsi al kimono della madre, per osservare da lì tutto il mondo, protetta dal tessuto colorato. Vedeva i sorrisi tirati delle donne – e la felicità leggera come ali di farfalla – sui loro volti puliti, mentre si affaticavano nel loro stretto ruolo di casalinghe.
Vedeva i loro cuori stringersi sotto il peso della quotidianità – ed esse erano tutte uguali, richiuse in una piccola gabbia colorata, a pulire, stendere i panni, accudire i propri figli.
Ma lei, piccina solo nella corporatura, avrebbe voluto divellerla, quella prigione, per sbocciare libera senza vincolo alcuno.

I, Convenzioni sociali

Shang osservava, seduto nel giardino di casa, gli adulti affaticarsi, affaccendati nei loro lavori quotidiani. Erano strani, diversi in profondità dai bambini giocherelloni – avevano una compostezza differente e uno sguardo più vacuo, più duro; la loro aurea era compatta e possente.
E suo padre, nell’armatura scintillante, appariva così invincibile! Una montagna che nemmeno l’acqua avrebbe potuto erodere.
Già si vedeva, il piccolo Shang, seguire la strada diritta tracciata dai suoi avi, passo dopo passo sul selciato appianato. Sarebbe diventato ciò che il genitore avrebbe desiderato, per renderlo orgoglioso.
Per essere anche lui indistruttibile – almeno all’apparenza.












*

Ed ecco che inizio questo folle progetto ò_ò Ma i Disney sono i Disney e l'idea di scriverci su mi esalta molto.
Questo capitolo è incentrato su Mulan e Shang piccoli, ho voluto evidenziare le loro differenze nel modo di vedere le tradizioni e la propria vita. Yin e Yang, insomma.
Ogni recensione è più che gradita. Tema del prossimo capitolo a sorpresa +_+

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Capitolo 2
*** Al di sotto della pelle gialla ***


II, Al di sotto della pelle gialla

Tarzan non aveva mai visto degli esseri così – così simili a lui, eppure profondamente diversi. C’era quell’uomo alto e dal fare arrogante, quel vecchietto che urlava entusiasta e lei, dal sorriso estasiato per ogni cosa.
La seguì nella giungla, non facendosi notare, perché era curioso di capire quanto potessero essere somiglianti. Per vedere ciò che lei avrebbe fatto.

Ovviamente, si inimicò uno scimmiotto di babbuini e i suoi parenti urlatori incominciarono ad inseguirla. La donna appariva così fragile rispetto a lui, che quasi pensò di essersi sbagliato nel trarre conclusioni; eppure il suo viso era chiaro come quello di Tarzan.
La salvò con facilità – se si considera facile un volo continuo fra liane e rami ricoperti di muschio, inseguiti da una banda urlante di babbuini – e la portò al riparo, stipulando una tregua con le scimmie.
Lei cercava di svicolare via, ma lui era così pieno di quell’emozione... stupore, gioia di non essere solo, incertezza, meraviglia; tutte queste sensazioni gli percorrevano il corpo e non avrebbe lasciato sfuggire la sua probabile felicità.
Erano ancora diversi. Lei aveva quella massa gialla di... seconda pelle? Cos’era?
Ma, sotto di essa, la fisionomia era simile.
Le mani di lei erano bianche e soffici; le studiò con attenzione e notò che spuntava un po’ di rosa da un buchetto del tessuto. Allora, allora doveva esserci una mano come la sua, lì sotto.
Tarzan sfilò il guanto e vide le dita uguali alle proprie.
Il sorriso gli nacque sul volto, spontaneo.
Al di sotto di quella strana pelle gialla, c’era qualcuno come lui. Come lui.












*


Ed eccomi con il secondo aggiornamento, gente! *__* Che bello, nevvero? XD
Tarzan mi piace molto, e qui ho voluto evidenziare sia il rapporto con Jane, sin da subito molto particolare ♥, ma anche il suo sentirsi sempre “diverso” e la felicità nel vedere che c’è qualcuno come lui. È un messaggio attuale. Veniva trattato male poiché non era una scimmia, però alla fine ci sono dei suoi simili, può capire che anche così com’è è importante, va bene, è a posto.
Ringrazio:
Liz (Shore mia, grazie. Ahh, Mulan è Mulan, ha sempre un posto nel cuore di ognuno **); Karyon (ahah, mia cara Panda, grazie per avermi seguito fino in Cina – d’altronde sei di casa, là – e grazie per il bel commento *ò*, sono proprio così loro due) e hachi92 (XD, arriverà, arriverà, lo amo perciò arriverà +__+ grazie mille, Kiki!).
Si spera a presto,

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Capitolo 3
*** La libertà in viso ***


III, La libertà in viso

La principessa – che ora è solo Jasmine, sotto quel mantello marrone, mescolata alla folla – nota come il suo salvatore, quel ragazzo dall’aria di chi è capitato lì per caso, le sorrida in modo gentile. Ha qualcosa negli occhi; una scintilla di indipendenza e passione che l’affascina.
Jasmine non può far altro che ricambiare, il suo è un sorriso contagioso, è una fiamma che si spande rapida, come se il vento soffiasse verso di lei, a incendiarla di proposito.
Lo segue per le viuzze della città, nel giallo ocra dei palazzi, sempre uguale, inconfondibile. Lui la sta conducendo nel suo posto speciale, la sua specie di casa.
Ogni passo fatto, aumenta il coraggio di Jasmine – si sente, finalmente, d’avere le ali ai piedi, di poter scappare via dalla sua gabbia d’oro.
Vede la libertà sul volto di Aladdin; la sua felicità più grande.












*

hachi92: Vedi, cara? Aladdin è arrivato *ò* con una sferzata di positività tipica dinseyana ;) Grazie mille, signorina Cloista anonima! ♥
A presto, Kò

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