Do You Know,Damon Salvatore?

di Lady Gray
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Destinazione...Fell's Church ***
Capitolo 2: *** Preda. ***
Capitolo 3: *** Il corvo. ***
Capitolo 4: *** Pericolo. ***
Capitolo 5: *** Risveglio con Vampiro ***
Capitolo 6: *** Preparativi e Delusioni ***
Capitolo 7: *** Lamia scopre la verità. ***
Capitolo 8: *** Minacce e Intimidazioni. ***
Capitolo 9: *** Prima del Rito. ***
Capitolo 10: *** Il Rito di Asmodeus. ***
Capitolo 11: *** L'inizio di qualcosa di nuovo ***



Capitolo 1
*** Destinazione...Fell's Church ***


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Destinazione...Fell's Church.

Fell's Church.

Che razza di nome per una città.
Seattle,suonava molto meglio come luogo.
Dove abiti? A Seattle!
Sì...decisamente suonava meglio.
Adesso,a chi mi avrebbe chiesto,dove abitassi avrei dovuto rispondere...Fell's Church.
"Seattle,Seattle,Seattle!!!"
Cercavo di sovrastare la voce di mia madre,che sembrava ripetere quel dannato nome di quella dannata cittadina come per farmela piacere.
Non mi sarebbe mai piaciuta quell'assurda cittadina della Virginia.
Desolata,al confronto dalla mia città natale.

-Vedrai- mi dissie -penso che ti piacerà.Ci saranno nuove amicizie da fare,e nuovi luoghi da scoprire....ci divertiremo.-

"Lo dubito." pensai.
Eravamo partite da Seattle,per trasferirci a Fell's Church per via del lavoro dei miei.
Mio padre lavorava in una banca,distante da qualche km dalla cittadina "maledetta"....mia madre era avvocato e si spostava ogni giorno.
Era un avvocato di successo ed era richiesta sempre.
E io,ero il fagotto che i miei genitori si portavano dietro.
Avevano preso la nuova casa,distante da Seattle per conciliare il lavoro con la vita privata....ma non avevano pensato minimamente a me.
A come avrei dovuto ricominciare tutta la mia vita da capo.
A Seattle lasciavo tutto....amici,scuola,abitudini..ma soprattutto loro.
Le mie due migliori amiche: Laurel e Anne.
Le conoscevo da una vita.....avevamo fatto le medie insieme,e dopo che le nostre strade si erano divise con la scelta delle nuove scuole,eravamo rimaste in contatto organizzando ogni sabato un pigiama party.
Pigiama Party che non avremmo più fatto,visto che a dividerci ormai vi erano vari Km.
Saremmo rimaste in contatto tramite degli stupidi aggeggi elettronici: cellulare e computer.

"Dannazione!!!!"

Le mie mani si chiusero a morsa, tentando di contenere tutta la rabbia che provavo.
Mia madre continuava a blaterare,emozionata,sulla nostra nuova vita che ci attendeva..io volevo solo scappare...o meglio,tornare alla mia adorata Seattle.
Il sole caldo di inizio giugno,penetrava dai finestrini della nostra auto grigio-metallizzata,facendomi venire ancora più caldo e nervoso di quello che avessi già.
Avevo iniziato le vacanze estive male....davvero male.

-Mamma,ti dispiace se ci fermiamo un attimo?- chiesi,mentre la voglia di vomitare si impossessava del mio corpo.

-Certo tesoro,non ti senti bene?-

-Voglio solo scendere.-

La macchina accostò,fermandosi,e finalmente riuscii a scendere(scavalcando i vari bagagli che mi facevano compagnia nel sedile posteriore).
L'aria fresca mi riempì i polmoni,mentre la voglia di vomitare e piangere sembrò attenuarsi un pò.
Almeno fino a quando non mi sentii tremare la tasca dei pantaloni.
Presi il cellulare liberandolo dalla tasca,e guardai chi mi stava chiamando.

Anne.

Risposi all'istante.

-Pron....-

-Emmaaaaaaaaaaaa!!!!!!- la voce di una delle mie 2 migliori amiche mi sciolse il cuore.Mi mancava già tremendamente...ed ero partita solo da un paio di ore.

Non potevo farcela.

-Anne....

-Dove sei Em?Sei già arrivata a Fell's Church?-

-Ti prego Ann..non nominare quel maledetto posto....sto per arrivarci.Io e mamma stiamo facendo una sosta.Non ce la facevo più a stare in quella macchina...al caldo...-

-Stai bene vero?-

Dopotutto Anne era una delle mie migliori amiche...sapeva quando c'era qualcosa che non andava....e io avevo DECISAMENTE qualcosa che NON andava.
Il mondo, il mio mondo,sembrava aver preso a girare al contrario stravolgendomi la vita.

-No...non sto bene per niente. Non voglio vivere in quello schifo di città.-

-Magari...ti piacerà.Anzi ne sono certa.- Anne cercava di incoraggiarmi a prendere la situazione con filosofia,ma sentivo che dall'altro capo del cellulare,soffriva quanto me.

-Non potrà mai piacermi!Tu e Laurel eravate tutto per me!Ora mi ritrovo in una piccola cittadina,inculata per di più...senza i miei punti fissi...come posso sopravvivere?-

-Tu sei forte Emma. Sei sempre andata avanti,di fronte alle difficoltà.Stavolta non sarà diverso.Inoltre...io e Laurel,non siamo lì con te...ma ci saremo sempre!!!-

"Dall'altro capo del telefono però..." pensai iniziando a sprofondare nella tristezza.

-Approposito...ho una sorpresa per te.- mi disse,improvvisamente raggiante la mia migliore amica.

-Ah sì???! e cos'è?-

-Ciaooo Emmaaaa!!!!-

Un'altra voce irruppe dall'altro lato del telefono.
Una voce simpatica e raggiante.
La conoscevo bene quella voce...

-Laureeeel!!!- sbottai urlando di gioia -Mio dio ci sei anche tu!-

-scherzi?!?!?Come potevo mancare pure io?!-

Gli occhi mi si riempirono di lacrime.
Volevo tornare a Seattle.
In questo istante.
Adesso.
Ora.

-Ragazze mi mancate......da morire.

Sentii un tic dall'altro capo del cellulare.

-Em- questa era Anne.-Siamo in vivavoce...ci siamo solo io e Laurel nella stanza.-

-Tranquille ragazze fate bene.-

-dicevi?- questa era Laurel.

-Dicevo che voglio tornare da voi.Ora!-

-Emma....ascolta.Non odiare Fell's Church.Vedrai che...potrai divertirti. Noi ci saremo semrpe.Non fisicamente,ma saremo con te....sempre.

-Anne dice bene..inoltre nessuno ci vieta di venire a farti un salutino ogni tanto!-

-Non avremmo più i nostri pigiama party...ragazze...- la voce mi si era velata di una stramaledetta malinconia.

-No non li avremo più....ma faremo tante altre cose insieme.Questo te lo giuro Emma.-

-Anche io!- si intromise Laurel -In qualche modo faremo!-

In quel momento mia madre suonò il clacson....segno che dovevo tornare in macchina e chiudere la telefonata.

-Devi andare?-

-Sì Anne...-

-Chiamaci quando arrivi.-

-Ve lo prometto ragazze...-

-E promettimi,a me e a Anne che non ti butterai giù di morale.-

-Difficile come richiesta Laury....-

-Emma!!!- ora le mie due migliori amiche mi stavano rimproverando.

Sospirai,sentendomi morire.

-Ve lo prometto ragazze.-

Altra suonata di clacson da parte di mia madre.

-Vai ora!- mi disse Anne - e salutaci tua madre.-

-Sarà fatto....- dissi con un tono di fastidio,rivolto alla donna nella macchina. -Ragazze,vi voglio bene.-

-Anche noi Emma! E te ne vorremmo per sempre.-

-All'infinito!-

Sorrisi,con le lacrime agli occhi e riagganciai,tornando in macchina.

-Anne e Laurel ti salutano.- dissi a mia madre con un tono di voce da "sentono-già-la-mia-mancanza-riportami-indietro",prima di risentire la macchina muoversi in direzione di Fell's Church.

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Capitolo 2
*** Preda. ***


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Preda.

Damon quella giornata di giugno,non aveva voglia di muovere nemmeno un muscolo.
E infatti...non lo stava facendo.
Era comodamente sdraiato sul ramo di un albero,intento a guardare l'anello che portava al dito medio,luccicare a contatto con i raggi del sole.
Era grazie a quell'anello,che Lui,poteva rimanere esposto tranquillamente in una giornata di Sole.
Senza,sarebbe morto....sbriciolato.
Il ragazzo,smise di donare le sue attenzioni al piccolo aggeggio,guardando le strade di Fell's Church.
Non capitava nulla di eccittante da.....troppo.
Nemmeno lui si ricordava più quanto tempo era passato,da quando non succedeva qualcosa di diverso a rompere la tranquillità di Fell's Church.
Tranquillità
Vi era solo tranquillità in quel posto.
Damon sorrise,decidendo che quella sera avrebbe fatto qualcosa di diverso; doveva riprendere le vecchie abitudini e smetterla di oziare passando dal ramo di un albero a un altro.
Si annoiava,da quando tutti lo avevano "temporaneamente" lasciato.
Elena ormai aveva lasciato Fell's Church con Stefan per andare a fare una.."dolce vacanza romantica"..in una località di mare, a cui Damon sfuggiva il nome.
Meredith aveva raggiunto Alaric.
Bonnie...
Damon sorrise.
E pensare che si era persino...infatuato di lei....ma l'aveva ceduta volentieri a Mutt......Matt.
Dopotutto lui,non era fatto per avere una donna stabile.
Era più..."spirito libero".
Si stiracchiò come un grande gatto sornione,lasciando perdere quei pensieri noiosi.

"Stasera si va a caccia" pensò,improvvisamente eccitato.

Si alzò in piedi,rimanendo in perfetto equilibrio sul ramo in cui poco prima stava "riposando",e balzò giù.
Non raggiunse mai il suolo.
Poco prima che potesse poggiare i piedi,le sue mani lasciarono posto a due ali nere,il suo viso sparì..trasformandolo in un gigantesco corvo.

"Scegliamo la fortunata ragazza che mi terrà compagnia stasera..." pensò sbattendo le ali..

Iniziò a sorvolare Fell's Church,cercando accuratamente la sua vittima.
Aveva gusti difficili il giovane!
Quella no,è troppo schelettrica,quell'altra è troppo grassa...rischia di schiacciarmi...quella sembra un'oca giuliva...
Le ali del corvo rilucevano,mandando rifressi color arcobaleno...mentre si muovevano sempre,allo stesso ritmo.
Volò a lungo,Damon,cercando la sua preda...ma non riuscì a trovare una donna che lo soddisfasse al 100%.
Voleva riprendere le vecchie abitudini,lasciate in sospeso troppo a lungo,e voleva farlo con una vittima piuttosto allettante.

"Divertimento" pensò,chiudendo le ali,appollaiandosi sul ramo di un altro albero.

L'albero in cui era appollaiato,apparteneva a una casa piuttosto graziosa.
Era di un color tenue,simile a un giallo crema con un giardino,leggermente incurato,che si affacciava direttamente sulla strada.
Il cartello con la scritta VENDESI era stata cancellata dalla frase "ACQUISTATA"

"Interessante...."

Il corvo mosse la testa,cercando di vedere se ci fosse qualcuno all'interno della villa.
No.
Non c'era nessuno.

"I proprietari nuovi devono ancora arrivare....speriamo siano abbastanza giovani...e attraenti..."

Il becco del corvo si aprì lasciando fuoriuscire un verso simile a una risata,quando una macchina grigio-metallizzata si fermò di fronte alla casa.

"Ottimo tempismo." pensò Damon aprendo le ali.

Dalla macchina scesero due donne:Una era alta con capelli mossi ramati...sulla 40ina come massimo.Era decisamente bella...Sembrava raggiante sotto ogni punto di vista.
L'altra,era più bassa della prima e più giovane....ma non per questo,meno attraente.Portava capelli lunghi e castani,con riflessi bronzei.
Assomigliava molto alla prima donna,anche se a differenza della più grande aveva un viso imbronciato e scocciato..

-Siamo arrivati nella nostra nuova casa Emma! Che te ne pare?!?-

"E così si chiama Emma...."

-Forte.....- fu l'unica cosa che disse la giovane senza entusiasmo.

Il corvo sbattè le ali,sollevandosi dal ramo....sembrava decisamente felice e contento di qualcosa....qualcosa di oscuro e nascosto..
Lasciò l'albero con una strana luce negli occhi e un pensiero nella testa.

"Ho trovato la mia preda."

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Capitolo 3
*** Il corvo. ***


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Il corvo.

Ero entrata in quella casa da circa tre ore e ancora non riuscivo ad abituarmici.
La mia nuova camera era del tutto diversa da quella vecchia.
Quella di Settle,era piccola..ma confortevole....la chiamavo "il riparo",perchè non c'era posto in cui andassi a rintanarmi quando qualcosa non andava.
Questa di Fell's Church,l'avrei chiamata "lo spazio sconfinato."
Era il doppio di quella vecchia,e mi dava uno strano senso di panico e ancgoiscia.
I muri erano di un delicato color crema,con in cima un bordino bianco che percorreva l'intero soffitto;il letto(poco distante dalla finestra) era l'unica cosa che diciamo...mi "ispirasse".
Sembrava comodo.
Sul lato opposto vi era la libreria,che avrei dovuto riempire con tutti i miei libri fantasy.
Sospirai,buttandomi sul nuovo letto.
Avevo ragione.
Era molto comodo! Morbido,come piaceva a me.
Rimasi per diversi minuti a fissare il soffitto bianco,alternando i miei pensieri a qualche occhiata fuori dalla finestra.
Forse,Anne e Laurel potevano avere ragione....magari non era così male...in fondo stare lì.
Il pensiero positivo mi abbandonò praticamente subito.
Non mi sarei mai abituata a quella nuova vita,senza i miei punti di riferimento.
Sentii che dovevo sfogarmi,così alzandomi dal letto,raggiunsi la mia borsa,estraendo il mio mp3 e incominciando ad ascoltare musica triste che in pochi secondi mi fece uscire tutte le lacrime che tentavo di trattenere.
Poco dopo mi addormentai,cadendo in un sonno senza sogni e nè incubi.

Quando mi svegliai,il sole caldo aveva lasciato posto a una notte scura e triste.

La luna era alta nel cielo,ma non riuscivo a captare nessun rumore provenire dalla strada.

"Che posto inculato!!!!" sbottai mentalmente,essendo il meno fine possibile.

In quel momento sentii bussare alla porta.

-Chissà chi sarà...- dissi in tono sarcastico. -Avanti mamma.-

-Vedo che il tuo sarcasmo è ancora vivo...- mi disse sorridendo

-Solo quello...cosa c'è?-

-Ho preparato qualcosa da mangiare....vieni di sotto?-

Mi alzai(ero ancora stravaccata sul letto) e la seguii in cucina,dove il nuovo tavolo ci stava aspettando tutto imbandito.

-Papà?- chiesi a mia madre,non vedendolo.

-è dalla nonna....l'ha chiamato sul lavoro per chiedergli se gli andava di fargli un pò di compagnia stasera.-

-potevamo andare tutti....- con la nonna mi sentivo al sicuro sempre,la adoravo.....e 98% delle volte sembrava fosse l'unica a capirmi.

-un'altra volta magari....- liquidò la mia domanda mia madre,facendomi segno di sedermi al tavolo e imitarla,iniziando a mangiare.

Ubbidii,anche se il mio stomaco,sembrava chiuso come una morsa e tentai di buttare giù qualche boccone,e del pane.
La cena fu silenziosa,gli unici rumori che dominavano erano quelli delle posate e dell'acqua versata nei bicchieri.
Quando quella tortura finì,me ne andai in camera mia.
O meglio...in quella stanza abnorme che avrebbe sostituito con il tempo,la mia vera camera.
Feci per dirigermi verso il letto,per stendermici di nuovo sopra,quando mi ricordai di una cosa importantissima.

-Cazzo!!!Anne e Laurel!Dovevo chiamarle!- sbottai ad alta voce prendendo il cellulare.

Composi il numero di Laurel,che dopo il primo squillo rispose subito.

-Pensavo che Fell's Church ti avesse inghiottita!-

-mea culpa...perdonami...mi sono addormentata e poi sono andata a mangiare...-

-Tranquilla...scherzavo!-

-Anne è ancora con te?-

-No...è andata a casa...o meglio,a mangiare fuori....oggi è l'anniversario di matrimonio dei suoi.-

-Cazzo....non me ne sono ricordata!Dannazione....che cazzo mi sono già...-

-Em,tranquilla!non è successo niente...-

-Porca miseria!!!!-

-Em,hai finito?!?!-

Laurel dall'altro lato dle telefono,mi parlò dolcemente.

-hai subito un trasloco,e Anne lo sa....non si arrabbierebbe mai per una tua dimenticanza.-

Rimanendo in silenzio mi avvicinai alla finestra,aprendola.
Mi stava venendo caldo con tutta quella agitazione.
Possibile che mi fossi dimenticata dell'anniversario dei genitori di Anne?!?
Laurel ripartì all'attacco.

-Emma ci sei?-

-Non sarà mai più nulla come prima....-

Stavo per ricominciare a piangere....dannazione....perchè proprio io dovevo lasciare Seattle?!?

-Non dire così per favore,Emma....non fare la melodrammatica.Tira fuori le unghie e combatti....dopotutto noi,le Lion's Girl,non si sono mai tirate indietro di fronte a niente e nessuno.-

Sorrisi,allontanandomi dando le spalle alla finestra.
Lion's Girl.
Era il nome per i componenti(ovvero io e le mie due migliori amiche)che avevamo scelto per il nostro gruppo alle medie.
Per me quel nome del nostro gruppo,mi riusciva sempre a dare una forza e un coraggio che solitamente non avevo.
Il gruppo del leone.

-Non demordere Emma.- Le parole di Laurel stavolta erano simili a una supplica.

-Ci proverò.-

-Lauuureeeeeeel???Hai finito con sto telefono??!?!?!!?!??!?!?!?-

-SI MAMMA!CHE PALLE!- disse Laurel sbottando alla voce "fuori campo"

-Devi andare?-

-Sì devo staccare....scusa!-

-Pensi che Anne mi.....- non riuscii nemmeno a finire la frase che Laurel mi disse con un tono esasperato...

-Emma stop!Buonanotte!-

-Ok....Notte Leoncina-

Ci salutavamo sempre così,dentro al Lion's Group.

-Ciao leoncina Emma.- e cadde la comunicazione.

RIpensare al Lion's Group,era riuscito a farmi sorridere.
Erano le 21.30,e visto che la voglia di dormire sembrava essere inesistente,iniziai a disfare le mie borse con i libri e a sistemarli nei vari ripiani della nuova libreria.
Iniziai a sistemare i miei adorati libri in ordine di tema; quelli fantasy,quelli horror,quei pochi d'amore,fino a che mi rimase tra le mani il primo libro che Laurel e Anne mi avevavo regalato.

"Il ritratto di Dorian Gray."

Al suo interno ci trovai la foto di noi tre,in terza media.
Eravamo tutte più bambine,con i visi più paffuti e arrotondati....soprattutto Io.
Eravamo felici allora,convinte che niente e nessuno ci avrebbe mai separato.
"Quanto mi sbagliavo." pensai gettando un'occhita fuori dalla finestra.
Le strade di Fell's Church,erano deserte,illuminate dai quattro lampioni al bordo del marciapiede.
Persino le ville vicino alla mia,sembravano disabitate...senza anima viva.
Non c'era nessuno per strada....solo sul mio albero(notai poi successivamente) un corvo sembrava guardarmi,lisciandosi di tanto in tanto le penne.
"Beato te che sei un uccello....non soffri per cambiamenti di città o cazzate simili...sei libero...come il vento..."
Rigirai la testa,tornando a rivedere la foto che tenevo tra le mani...sentendo in lontananza un battito di ali.
Probabilmente il corvo era scappato via per la noia.
Una folata di vento entrò,prepotente e rabbiosa nella mia camera,facendomi rabbrividire.
Mi voltai per andare a chiudere la finestra,e quando vidi che un giovane mi stava fissando,seduto sul davanzale, un urlo uscì dalle mie labbra.

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Capitolo 4
*** Pericolo. ***


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Pericolo.

Mi voltai per andare a chiudere la finestra,
e quando vidi che un giovane mi stava fissando,
seduto sulla mia finestra,
un urlo uscì dalle mie labbra.

Mi allontanai ancora di più dalla finestra,ritrovandomi con le spalle contro la porta.
Chi diavolo era quello?!?!
E come diavolo aveva fatto a raggiungere il davanzale?!?
Ero al secondo piano!

-Ciao Leoncina..-

Mi aveva chiamato leoncina?!?
Con quel nome,mi chiamavano solo Laurel e Anne...
Oh mio Dio...da quanto era lì?!Aveva ascoltato la mia telefonata?!
Tentai di ribattere,quando la porta della mia camera si spalancò,facendo entrare mia madre....
La guardai spalancando gli occhi...

"Cazzo....ora che mi dirà,con quel tipo sul davanzale?!?!??!?!?!!"

-Mamma.....-iniziai con la voce tremula...-non è come sembra....-

-cosa non è come sembra?ti ho sentito urlare e sono venuta a vedere se stavi bene....hai trovato un ragno?-

Sbalordita,mi girai verso la finestra.
Il giovane non c'era più.

"Ma...come...l'ho immaginato?"

-Allora?perchè urlavi?-

-io....niente mà,scusa.

-perchè non vai a dormire?abbiamo avuto una giornata lunga e faticosa...-

-sì..farò così.Buonanotte mà...-

Mia madre mi sorrise...aveva gli occhi leggermente assonnati....probabilmente l'avevo svegliate.
Chiuse la porta,mentre io mi limitai a sospirare.

"è stato solo...un'allucinazione..."

Quasi scoppiai a ridere ripensando a ciò che avevo immaginato,...ma la risata mi morì in gola quando una voce riempì la mia stanza.

-Già,perchè non vai a dormire?O potremmo darci a qualche altro sport...-

Mi rigirai verso la finestra,rivedendo il giovane di prima che mi parlava con tono sarcastico.

-perchè non mi fai entrare?-

-Ma neanche per idea!! Chi diavolo sei??!?!-

-Mi piace il tuo tono ragazza.-

Il giovane sorrise,e per qualche istante mi sentii mancare il respiro.
Ma la mia sorpresa di fronte a quella bellezza,svanì ricordandomi che vi era un ragazzo sul davanzale di camera mia al secondo piano..arrivato lì chissà come.

-Senti....- iniziai cercando di sembrare decisa -non so chi tu sia,nè come tu abbia fatto ad arrampicarti fin qua su...ma voglio che tu te ne vada.-

-Davvero?E se ci conoscessimo...meglio???- mi sentii mancare di fronte a quel tono sarcastico.Cosa voleva farmi??

-Vai via!-

Mi avvicinai di corsa alla finestra,tentando di chiuderla,ma la finestra sembrava non muoversi da sopra la spalla del ragazzo.
Sembrava non sentirla nemmeno.
Di cosa diavolo era fatto?
Acciaio???
Provai a spingerlo,ma non lo mossi nemmeno di un millimetro.
Invece lui mi prese per il braccio scuotendo il capo.

-Emma...Emma....-

-Conosci il mio nome?- domandai sbalordita.

-oh..ma certo...piccolina....-

"PERICOLO!" La mia mente continuava a urlamelo,mentre guardavo il giovane con gli occhi neri come la notte.Occhi dai quali scoprii di non riuscire a staccarmi.

-Perchè....- ricominciò con tono di voce suadente -non mi dai il permesso di entrare?-

-I..io....- iniziai balbettando e scoprendo di non riuscire a non dire di no....-si...-

-sì,posso entrare?-

-Sì..entra.-

Il giovane sorrise,facendolo apparire sexy e sicuro.
Scese dal davanzale,per pararmisi davanti.

-Sono Damon Salvatore...-

-Em..Emma...Danvers-

Non riuscivo più a smettere di guardarlo negli occhi,e di balbettare come un'idiota.
La mia mente continuava a urlare che ero in pericolo,ma non riuscivo a sentirla..o meglio,a seguirla.
il ragazzo,Damon,mi prese il viso tra le mani.

-Lo so chi sei Emma...e non ti piace vivere qui in questo paesino sperduto vero?-

-no.

-Perchè non proviamo,insieme a farci piacere questa città?Anche a me da un pò non mi....soddisfa più.-

Il suo tono era sempre più sensuale e suadente.
E la sua voce,sembrava penetrarmi nella mente e accarezzarmi dolcemente.

-Come...?- chiesi

-Conosco molti metodi per non annoiarsi.Vuoi provare quello che mi piace di più?-

-Sì.- da quel momento,smisi di ragionare.

I suoi occhi,sembrarono avvolgermi completamente,impedendomi di pensare..di fare qualsiasi cosa.
Ero inerme.
Come un piccolo coniglietto,tra gli artigli di un aquila.

-Proviamo il letto.- gli sentii sussurrare,sollevandomi da terra e raggiungendo il posto in questione.

Continuavo a sentire tutto ovattato,come se fossi in un sogno...o in un incubo.
Sentivo la morbida coperta tra le mie mani,e un corpo improvviso sopra il mio.
Delle mani iniziarono ad accarezzarmi i fianchi,salendo sempre più su.....fino a sfiorarmi il collo.
Labbra fredde come il ghiaccio,iniziarono a baciarlo..mentre le mani ricadevano di nuovo lungo il mio corpo,scoprendolo di tanto in tanto.
Ci fu persino un momento in cui mi dimenticai di dove fossi....su un letto,ma dove??
Poi avvenne un qualcosa che non riuscii a descrivere.
Sentii del dolore,proprio sul collo..in due piccoli punti vicini tra loro...e qualcosa di caldo che iniziò a colare.
Il corpo sopra il mio,iniziò a muoversi...cercandomi.
Le mani finirono sulle mie spalle,trattenendomi e tirandomi verso di lui.
Tutto era buio intorno a me.
E non riuscivo più a pensare.
Sentivo solo puro piacere accompagnato da un pò di dolore invadermi da cima a fondo.
Penetrarmi come una lama.
Il dolore.-piacere durò ancora poco,fino a quando mi sentii leggermente stanca e spossata.

-Sei una delizia Emma Danvers.- mi sussurrò all'orecchio una voce suadente e lontana,prima di sentire il corpo sopra al mio scendermi da dosso.

Tentai di uscire da quell'oscurità che sembrava risucchiarmi sempre più giù,ma non vi riuscii.
La stanchezza si impossessò di me e poco dopo mi addormentai...dimenticando cosa fosse successo.

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Capitolo 5
*** Risveglio con Vampiro ***


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Risveglio con Vampiro

Quando mi risvegliai, notai che mi sentivo spossata e stanca,nonostante io avessi dormito serenamente.
Lanciai un'occhiata alla sveglia: 12.00
"Dio mio!"
Mi misi a sedere sul letto.....avevo dormito fino a mezzogiorno?!?
Solitamente non dormivo MAI così tanto!!
Provai a ricordare cosa io avessi fatto di così stravolgente ieri sera,ma non riuscii a ricordare...i miei pensieri sembravano arrivare fino a quando avevo lasciato la sala da pranzo dopo la cena.
Cos'altro avevo fatto?
Ero salita sicuramente in camera,visto che mi ci trovavo.....e poi??
Mi stropicciai gli occhi,decidendo di porre tregua ai miei ricordi...mi sarebbe sicuramente venuto in mente ciò che avevo fatto.

Buttai la coperta da un lato,scoprendo le gambe,e scesi dal letto dirigendomi verso il bagno.

Quando raggiunsi la mia meta,vi entrai e mi buttai(letteralmente) sotto la doccia.
L'acqua calda mi diede un senso di pace e benessere,facendomi sentire meno confusa e più tranquilla.
Quando riuscii a rendermi finalmente conto di essere al 100% sveglia,mi misi l'accappatoio e uscii dalla doccia,giungendo davanti allo specchio.

Inizialmente il mio riflesso sembrò normale,come sempre...ma qualcosa catturò il mio sguardo quando scostai di più l'accappatoio dal mio collo.

Lì,sulla mia pelle chiara vi erano due segni..due buchi per la precisione....
Lievemente arrossati.
Due buchi,distanti tra loro.....come se qualcosa mi avesse morso.
Possibile che fosse stata una zanzara?
E... possibile che mi avesse morsicato,due volte...per di più in punti vicini tra loro?
Toccai quei segni,sentendomi invadere da uno strano senso di disagio e di eccitazione.

..No...non era stata sicuramente una zanzara....

Seppure non tanto grandi,per un insetto succhiasangue erano decisamente grossi.
Non me li aveva lasciati una zanzara....ma cosa?
Non riuscivo a trovare,nè un animale,nè una spiegazione logica a quei due buchini sul mio collo che continuavo a toccare....
Dopo un pò,decisi di lasciar perdere(di nuovo) le mie idee,per tornare in camera a vestirmi.
Prima di aprire la porta di camera mia,però sentii una voce...che non apparteneva nè a mia madre,nè a mio padre.

-Oh...sicuramente....glielo dirò.Ma certo...certo...sì...mmh...- poi ci fu una risata. -

Spalancai la porta di getto,ritrovandomi davanti un giovane al cellulare.
Al MIO cellulare.
Quando i nostri sguardi si incontrarono,sbiancai ricordandomi (più o meno) cosa fosse successo ieri sera.
Noi due ci conoscevamo.
Era lo stesso giovane che si era seduto sul mio davanzale,che mi aveva chiesto il permesso di entrare e che poi....
Arrossii di colpo.
Non avevamo fatto niente...ma ricordavo perfettamente quando mi aveva sussurrato "proviamo il letto"...

-Eccola è arrivata la principessa...te la passo.

Il ragazzo si avvicinò a me,porgendomi il cellulare.

-Ecco a te leoncina.....c'è qualcuno che vuole parlarti.-

Afferrai il telefonino dalla sua mano,e dandogli le spalle....mentre rispondevo.

-Pronto?-

-Mi devi delle spiegazioni,razionali oltretutto!-

Era Anne.
"Cazzo!!"

-Te le darei volentieri,Anne,ma non so nemmeno io cosa sia.....NON TOCCARE NIENTE!!!!- sbottai rivolta al tizio che mi stava prendendo i libri dalla mia libreria.Come diavolo si chiamava già?

-Non urlare in quel modo Em,per favore...-

-Anne ascolta ti richiamo,devo capire che cazzo sta succedendo..-

E riattaccai.
Per la prima volta chiusi il telefono in faccia alla mia migliore amica.

-Ancora tu? Vattene! e chi ti ha dato il permesso di entrare in camera mia e rispondere al mio cellulare???!!!!!- ero furente

-Dunque..per entrare in camera tua,tu. Per rispondere al cellulare nessuno....il telefono ha preso a squillare e ho risposto.-

-Non ti azzardare mai più a toccare le mie cose....sparisci!-

-Non così in fretta....pensavo che la mia visita di ieri sera,ti fosse piaciuta.....- sorrise maliziosamente.Sapevo a cosa si riferiva...

-Non ti conosco nemmeno e ieri sera,beh non mi ricordo nulla di ciò che è successo....-

-Vuoi un ripasso? e...tanto per dirti....l'azzurro sul tuo corpo ti dona.-

Mi guardai per qualche secondo....indossavo ancora l'accappatoio,azzurro per l'appunto.

-Brutto maleducato! Sei in camera mia! Sparisci! E come fai a entrare ogni volta,così?Cosa sei un fantasma,che nessuno ti vede?-

-oh no,mia cara Emma....sono semplicemente un Vampiro.-

A quelle parole il mio cuore si fermò...

Vampiro?

Cos'era uno scherzo?

-Divertente...davvero..- riuscii a dire con le mani che mi tremavano.

.Cos'è,non ci credi Emma cara?-

-Ma certo che nO!- risposi titubante -i vampiri non esistono....devi essere pazzo.-

Mi voltai per uscire dalla porta,quando me lo ritrovai davanti.

-C..come.....-

-Vampiro,Emma.-

-Userai sicuramente qualche trucco...-

-no..niente trucchi....-

-Allora,sei...molto.....veloce. ma sicuramente non sei un vampiro....non esistono i vampiri....-

-Ne sei sicura?-

Il giovane,che affermava di essere un vampiro mi si avvicinò,sfiorandomi il collo con le sue dita lunghe e affusolate.
Un brivido mi percorse la schiena quando le dita mi sfiorarono i morsi che avevo sul collo.

-Come te li sei procurata questi?- mi chiese con tono ironico,ma allo stesso tempo suadente.

-Zanzare.- risposi di getto,sentendomi improvvisamente stupida.Sapevo anche io che non erano state zanzare(almeno quelle comuni),a lasciarmi segni così evidenti di morsicature.

-Zanzare?- ripetè scoppiandomi a ridere in faccia,e allontanandosi dalla sottoscritta.

-Non credi nemmeno tu alla risposta che mi hai dato Emma!-

Continuava a ridere di fronte a ciò che dicevo,e questo mi innervosiva non poco...

-Senti smettila di ridere di me....e ora fuori! Devo cambiarmi e io non ti conosco..vattene via e sparisci dalla mia vista.-

-Che caratterino....e non dire che non mi conosci per favore,quando ieri sera eravamo lì insieme stesi su quel letto.- concluse sorridendomi maliziosamente.

-Ok.- ora stavo per mettermi ad urlare.-FUORI DA CAMERA MIA. ORA,ADESSO SUBITO!-

Mi avvicinai e mettendomi alle sue spalle,con molta fatica lo spinsi verso la porta,per poi però bloccarlo per la manica del suo giubbotto in pelle nera.

-Cazzo non puoi uscire di qua. C'è mia madre...sotto.-

-No problem.- il giovane si girò e prendendo la rincorsa si buttò giù dalla finestra che,notai,era aperta.

-NOO DAMON!- urlai precipitandomi verso il davanzale e sporgendomi per guardare sotto....sperando di non scorgere un cadavere.

Non appena mi sporsi però,il viso del giovane sbucò fuori all'improvviso ritrovandomelo terribilmente vicino.
Sorrideva e nei suoi occhi scuri e profondi vi era una luce maliziosa e attraente.

-Vedo che ti sei ricordata il mio nome leoncina.- mi sussurrò....così vicino alle mie labbra.

-Pensavo che volessi ammazzarti...-

Cavolo...mi ero ricordata il suo nome...così...di getto....

-Emma...sono un vampiro.Mettitelo in testa.-

Così dicendo la sua fronte si poggiò sulla mia,mentre iniziavo ad avere sudori freddi.
Notare: eravamo ancora nella posizione alla "Giulietta e Romeo"...io sporta dal davanzale,e lui aggrappato alla griglia vicino alla porta di ingresso dove vi cresceva l'edera.

-Tieniti pronta perchè ti farò un'altra visitina.-

E si lasciò cadere al suolo,atterrandovi con grazia come un gatto.
Mi rivolse un ultimo sorriso,impremiato sempre con quel tocco di maliziosità sfacciata prima di vederlo sparire,veloce come il vento tra le stradine di Fell's Church.

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Capitolo 6
*** Preparativi e Delusioni ***


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Preparativi e Delusioni

Vagare per le stradine di Fell's Church era un buon modo per farsi venire in mente un qualcosa di eccitante da fare con una nuova preda.
Aveva assaggiato il suo sangue,e da quella sera lei era diventata il punto fisso dei suoi pensieri.....o almeno,il suo sangue lo era...
Non era stato difficile convincerla a farlo entrare....ed era stato ancor meno difficile morderla e assaporare il suo sangue...
Quel dolce,afrodisiaco sangue....
Damon non aveva mai bevuto un sangue più delizioso di quello.....e di sangue,ne aveva bevuto....

Voltò l'angolo inoltrandosi nella parte vecchia e lugubre del cimitero di Fell's Church.....

Erano le 13.15 e a quell'ora il posto era desolato più che mai.....
Il cielo si era oscurato,portando con se nuvole plumbee...

Il vampiro sorrise: mancava quel tocco personale che solo lui,Damon Salvatore,sapeva dare a un posto già lugubre di suo....

Una coltre fredda di nebbia iniziò a invadere il cimitero facendolo apparire ancora più spaventoso del solito......
La terra fu sommersa e Damon avanzò allegramente nel suo lavoro.

-Nebbia....solo tu potevi fare una cosa del genere in una giornata di Giugno.-

Damon si fermò di colpo girandosi verso la voce.Una ragazza era seduta comodamente su una lapide. Le lunghe gambe snelle accavallate,in modo sexy e provocante....nascoste da pantaloni neri attillati....la maglia nera con scollo a V che metteva in risalto il suo seno,e i lunghi capelli scuri come la notte a incorniciarle il viso di porcellana.

Damon conosceva quella ragazza.
Tanto che le sorrise scoprendo i denti..

-Lamia ......è sempre un piacere vederti.-

La ragazza si alzò dalla lapide su cui era seduta,iniziando a camminare con grazia verso il vampiro.
Quando fu abbastanza vicina lo abbracciò invadendolo del suo profumo di Rosa selvatica.
Damon inspirò a fondo,mentre la ragazza iniziò a baciarlo sul lato sinistro del collo.

-sei sempre molto provocante...- le disse

-Non esserlo sarebbe un peccato....quando uno è dotato...-

Lamia si allontanò da Damon sorridendo e scoprendo i denti...i suoi lunghi canini sembrarono luccicare,nonostante la luce solare fosse praticamente assente.
La vampira fece ondeggiare i lunghi capelli scuri in modo sexy,prima di ricominciare a parlare....

-Tra 4 giorni è il giorno di Asmodeus....non hai dimenticato vero,il nostro ritrovo nella grotta di Lilith?-

Damon sorrise annuendo.

-Non potrei mai....

-Dobbiamo ancora trovare la vittima sacrificale per il rito,dopo di chè...sarà tutto pronto e perfetto.-

Lamia improvvisò una danza gioiosa,muovendosi sinuosa davanti al vampiro che si ritrovò a guardarla,desiderando di possederla.

-Balla con me Damon!-

Fu trascinato in mezzo alla nebbia,ritrovandosi decisamente vicino alla ragazza-vampira,la quale iniziò a sfiorare le labbra di lui con un dito facendole tremare.
Poco dopo le labbra di lui,divvennero il gioco di lei.
I suoi lunghi canini si ritrovarono a penetrare nel labbro inferiore,succhiando e leccando il sangue che fuoriusciva lento e in modo sensuale come lei.
Le loro lingue si ritrovarono immerse in un ballo erotico,mentre la nebbia invadeva sempre più il cimitero.

-Facciamolo....divertiamoci un pò....- sussurrò sensualmente Lamia,prima di far distendere Damon per terra tra la nebbia scivolandogli sopra.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Dopo che Damon se n'era andato,mi ero rivestita (togliendomi l'accappatoio) ed ero andata a fare colazione-pranzo in sala da pranzo.
Mia madre e mio padre(che era tornato dalla visita a mia nonna la sera precedente) mi avevano accolto con battute innoque del tipo " sempre più dormigliona,eh?" o..."lavorato fino a tardi ieri sera'?"
Di certo non potevo rispondere che ero stata morsa da un vampiro...o comunque,da un tizio che diceva di essere un vampiro.
Un tizio sconosciuto che si era intrufolato in camera mia,tranquillamente,al secondo piano.

Dopo pranzo,mi ero stesa sul letto con il computer portatile ritrovandomi a cercare notizie sui vampiri su Google.

Ne avevo letto di tutti i colori: chi diceva che si sbriciolavano alla luce del sole,chi che dormivano in una bara,chi che parlava del fatto che potessero mutare forma trasformandosi in animali....insomma tutte informazioni alle quali avrei dovuo trovare chiarimenti in Damon.
Uscii dalla pagina intitolata "Vampiri tra noi" per accedere a MSN.
L'unico portale con la mia vecchia vita a Seattle...
Il mio portale con i miei vecchi amici.
Stranamente quando entrai in linea con il nome di "Lady Disperate Emma" (avevo messo il nik disperate per sottolineare ancora di più la mia disperazione nel lasciare Seattle) non trovai nessuno dei miei vecchi amici.
Non avevo molti contatti...sì e no una ventina...ma quel giorno quei venti sembravano essere tutti assenti e/o occupati....
Feci per disconnettermi quando qualcuno effettuò l'accesso.

Sweety Anny ha effettuato l'accesso

Anne. Dovevo ancora darle una motivazione razionale alla mia chiusura del telenono in faccia di qualche ora prima.

Ricevetti un trillo da parte sua.
Si era accorta subito che ero in linea.

"Ciao Anne." inviai.

"Buon giorno...."

"Scusa per prima....avevo un problema in casa."

"come si chiama il problema?!"

Razza di impicciona cocciuta.
Sorrisi,anche se mi sentivo leggermente infastidita dalla sua voglia di sapere....ma dopotutto era la mia migliore amica...

"Damon" scrissi con le mani che mi tremavano.

"Ti piace?"

Sbuffai mentre digitavo la risposta......un difetto di Anne era che passava da un estremo all'altro.

"Lo conosco da neanche un giorno....!"

"Ti piace." stavolta non fu una domanda.

Mi misi su invisibile: che palle.
Ok era la mia migliore amica,ma..beh mi stava mettendo in imbarazzo...direttamente da Seattle.

"è inutile che ti metti invisibile Em...ti conosco da troppo tempo :) "

E aveva ragione....le mie scappatoie con lei non funzionavano...
Tornai in linea.

"Dimenticavo che mi conosci da una vita." scrissi

"Sai che giorno è oggi^^?" mi domandò.....

Ci riflettei un attimo,prima di scrivere a caratteri cubitali la parola SABATO.

"Esatto..."

"Anche se non sono con voi,dovete fare il pigiama party tu e Laurel..chiaro???"

"Certo che lo faremo.E tu sarai con noi....abbiamo una web cam."

Sospirai...

"Devo avercela anche io una web per collegarmi con voi :( "

Per qualche secondo avevo creduto di poter davvero essere con loro al pigiama party....

"Infatti...." mi scrisse "vai a chiedere a tua madre se è arrivato qualche pacco per te."

Con gli occhi che mi brillavano,mi catapultai in salotto,dove mia madre stava leggendo una rivista...e mio padre sonnecchiava.

-Mamma è arrivato qualcosa per me da parte di An e Laury?-

-Ce ne hai messo di tempo! è sul tavolo.-

Mi diressi verso il tavolo prendendo tra le mani la scatola argentata con il fiocco blu e portandola in camera mia.
Prima di tornare alla mia "tana" rivolsi a mia madre un grazie e un sorriso.

In camera aprii il pacchetto.

La scatola nera e gialla con la scritta WEB CAM sembrò luccicare alla mia vista.

"Pazze!!!" scrissi al computer,tornando a parlare ad Anne.

"Le tradizioni vanno portate avanti :D"

"Chissà quanto l'avrete pagata!!!!"

"Ma va:) Per la mia gemellina leoncina,questo ed altro!!"

Per poco non scoppiai a piangere.

"Sai installarla?? " scrisse Anne

"Sì..anzi,la installo subito.."

Mi ci vollero qualche istanti per montare la web al mio computer..(notare; il mio pc portatile era l'unico a non avere una stupidissima web incorporata....).
Con un sorriso a 32 denti l'accesi,inviando ad Anne la richiesta che accettò subito....
Rivedere Anne fu un qualcosa di veramente bello.
Rivedere i suoi occhi verdi pieni di gioia,il suo sorriso sincero e il suo viso simpatico incorniciato dai suoi lunghi capelli scuri....
Fu davvero bellissimo rivedere una delle mie migliori amiche.
In più adesso che eravamo collegate tramite la web,potevamo parlare guardandoci in faccia tranquillamente.

-Anne!-

-Ciao Leoncina Emma!!-

-Dio mio che bello vederti!- dissi sentendomi affiorare sulle guance le prime lacrime di gioia da quando ero a Fell's Church.

-Non vorrai piangere vero?Sai che poi attacco anche io e non smetto più!!- Anne mi sorrise

Ricambiai il sorriso tirando su con il naso.

-Non piango giuro...solo che sono talmente felice di poterti parlare......-

-Anche i o Em..sai che ti vedo davvero bene?-

Scoppiai a ridere sentendomi però sorpresa dalla sua affermazione.

-Io sto bene?? ma scherzi? Sembro una pazza...o meglio,un uccello in gabbia.-

-Dai...- mi disse Anne...- non è così male stare lì..non dev'essere una grande tortura con quel bel tipino con cui ho parlato al telefono...ce lo presenterai un giorno a me e Laurel?.

Nonostante fossimo in collegamento con due stupidi apparecchi,la mia migliore amica riuscì a notare benissimo le mie guance che si tinsero in meno di un secondo di un rosso acceso.
Sapevo che stava parlando di Damon.....

-Guarda che Damon è solo....- iniziai a dire per "discolparmi" prima di richiudere la bocca con un rapido scatto.

Anne non sapeva che Damon era un vampiro....e i segni che avevo sul collo ormai mi erano praticamente guariti....come potevo rivelarle che,qui a Fell's Church avevo incontrato un non-morto ed ero stata morsa?
Anne era la mia migliore amica e fin da quando la conoscevo non le avevo nascosto mai niente,e viceversa.
Eravamo un libro aperto per l'altra,e nascondere il fatto che Damon fosse un vampiro,era un'impresa per me non facile.
Che poi....Damon era davvero un vampiro? O era semplicemente un pazzo che giocava a prendersi gioco di me?
Dopotutto quei morsi....erano così reali....

-Anne chiama Emma! Ti sei incantata davanti alla web!-

-Oh scusami...e che..mi sono ritrovata a pensare a ...-

-A Damon...-

-Al party di stasera tramite web..- la corressi cercando di non arrossire nuovamente e scoppiare a ridere in contemporanea.-

-Sarà bellissimo..come sempre....-

-Lo spero Anne..anche se non sarò lì con te e con Laurel....approposito a che ora arriva?-

-Dovrebbe essere qui alle 19.15....manca ancora tantissimo...sono solo le 14...-

Andammo avanti a parlare fino alle 14.30 su quello che avremmo potuto fare e sulle cose che ci saremmo dette,dopo di che ci lasciammo con il sorriso,dandoci "appuntamento" a questa sera.

Le ore passarono velocemente e dopo aver sgranocchiato qualcosina,risalii in camera mia.

Aprii le finestre lasciando entrare un pò di fresca aria di giugno,prima di risedermi davanti al pc...
Anne mi aveva detto che quando il party fosse stato pronto,mi avrebbe inviato la richiesta di accendere la web e avremmo iniziato la nostra "serata tra amiche".
Come potei notare,la richiesta non era ancora stata mandata dalla mia migliore amica,così mi rialzai dalla scrivania in cui era appoggiato il mio portatile ritornando di fronte alla finestra e guardandovi un pò fuori.
Come sempre le stradine di Fell's Church erano vuote e desolate.
Non vi era anima viva per il quartiere.
A Seattle,le sere di Giugno invece erano diverse; le strade (seppur più grandi rispetto a quelle di Fell's Church) ospitavano sempre qualche passante intento a chiaccherare allegramente,o bambini che giocavano e ridevano.
Non riesco a ricordare non una sera di aver visto le strade di Seattle vuote,come queste della mia nuova città.
Sbuffai e mi girai dando le spalle alla finestra; l'ultima cosa che volevo era avere il nervoso prima di una riunione con le mie migliori amiche...tramite web.
Quando feci per chiudere la finestra,un enorme uccello entrò nella mia camera sbattendo le enormi ali nere: era un corvo.
Un corvo enorme.
Nonostante io non fossi ornitofobica,la vista di quell'animale mi mise a disagio e lanciando in aria il primo cuscino che riuscii ad afferrare,tentai di farlo ri-uscire fuori.
La cosa,ovviamente non mi riuscì.....anzi.....il corvo si andò a posare sulla mia libreria e gracchiò in un modo fastidioso e inquietante,tanto da far sembrare il suo verso una risata.

_Dannato pennuto scendi subito da lì!- dissi con enfai agitando le braccia. Forse il mio movimento sarebbe riuscito a incutergli timore e l'avrebbe fatto uscire.

Sbagliavo anche qui.
L'animale continuò a rimanersene fermo e continuò a gracchiare e guardarmi fino a quando,lo vidi balzare al suolo cambiando la sua forma.
Ora un lupo nero si aggirava tranquillamente per la mia camera....un enorme lupo nero.
Senza pensarci due volte mi fiondai alla porta chiudendokla a chiave: avrei preferito morire io,che permettere a quella specie di animale mutaforma di raggiungere i miei genitori in salotto.
Quando i lupo mi guardò,mi sentii gelare il sangue nelle vene....
Pensandoci bene...dopotutto ero rinchiusa in una stanza con un corvo-lupo....la cosa non prometteva bene.

-Ok cagnolino....-

Il lupo ringhiò.

-Lupo..lupo...ok..perdonami.-

Dio,stavo parlando con un animale feroce,nella mia camera!!

-Sparisci bel lupacchiotto...io non sono buona...ho un pessimo gusto...-

Il lupo mi fissò.
Sembrava essersi immobilizzato.
Poi lo vidi accasciarsi al terreno,iniziando a fare dei versi che sembravano al 100% delle risate.
Stava ridendo di me????
E tra l'altro...un lupo ride?
Non potei nemmeno tentare di trovare una spiegazione di fronte a quella risata del lupo,che quest'ultimo mutò nuovamente la sua forma.
Quando vidi cos'era,o meglio chi era un fantastico broncio,misto a stupore si disegnò sulla mia mia faccia.

-Damon????-

Damon continuava a ridere,sdraiato per terrra e sembrava non riuscire a fermarsi.

_Insomma che hai da ridere? Mi hai spaventato a morte...razza di vampiro stupido e mutaforma.-

-hahahaha..dovevi vederti leoncina.Dovevi vedere la tua faccia e sentire le tue parole....parlare a un lupo in quel modo......-

E scoppiò a ridere di nuovo.

-Vai al diavolo.- risposi seccamente -anzi,vattene via..ho da fare.-

-Ehi leoncina...- stavolta smise di ridere,alzandosi dal pavimento -non sei contenta di rivedermi?Ti avevo detto che ti avrei fatto visita di nuovo..-

-No...non sono contenta di rivederti....e ora,se vuoi sparire..-

Feci per dargli le spalle,ma me lo ritrovai a un passo dal mio viso.

-Emma..Emma...-

Tentai di non guardarlo negli occhi,ma fu praticamente un impresa impossibile....quegli occhi mi richiamavano a se......

-Smettila di incantarmi con quegli occhioni...- sussurai,facendolo ridere.

-Sei tu che sei presa dai miei occhioni..io non ti sto facendo proprio niente....leoncina.-

-Non chiamarmi leoncina..- tentai di ribattere con un sussurro,mentre mi si avvicinava di più.

Ora le sue labbra erano praticamente lontante dalle mie di qualche millimetro; una qualsiasi mossa o movimento e mi sarei ritrovata avvinghiata a lui.
Fortunatamente fu Anne ad accorrere in mio aiuto inviandomiun trillo sul pc ; ciò fece allontanare Damon da me che però continuò a guardarmi.

-Vattene- gli dissi -non mi rovinare questa sera per favore...-

Altro trillo da parte di Anne.

-E tu non rovinare la mia- mi rispose con tono beffardo.

-Non rispondi al computer? Ti cercano.-

-Vai al diavolo.- dissi accettanto la chiamata di Anne.

Ora ero connessa con le mie due migliori amiche.

-è la seconda volta che mi mandi al diavolo- mi sussurrò Damon,fermo alla mia destra e lontano dal campo visivo della microtelecamera,intento ad esaminare la web cam.

-Emma!!! - urlarono in coro e con enfasi Anne e Laurel.

-Ciao ragazze.- risposi con il broncio. -mi spiace ma dobbiamo cambiare i piani per la serata...ho un grosso inconveniente.-

-Salve,io sarei l'inconveniente.- Damon prese la web cam tra le mani,inquadrandosi.

Non dimenticherò mai la faccia di Laurel e di Anne di fronte agli occhi scuri e profondi di Damon.
Strappai di mano la web per riposarla al suo posto.

-Ecco,lui è Damon e per colpa sua dovrò staccare il collegamento.-

-Lui è Damon???????- Anne sembrava essere sinceramente stupida....

-Sì è lui.-

-E chi sarebbe?- Laurel sembrava essersi ripresa,anche se sembrava ancora leggermente sconcertata-

-Un..mio conoscente....-

-A dire il vero sarei il suo ragazzo.- disse Damon scoppiando a ridere.

Mi stava mettendo in imbarazzo davanti alle mie migliori amiche.
Con le mani che mi tremavano per la rabbia spensi il computer di brutto e guardai Damon con occhi furenti.

-Mi hai rovinato la serata maledetto!- gli urlai contro - ti rendi conto che....mi hai rovinato la serata!!-

Il vampiro sorrise sentendo che mi stavo ripetendo,ma poi tornò serio.

-Beh..potremmo riparare la tua serata rovinata-

-Vai al diavolo Damon!-

Sorrise prima di ricominciare a parlare....

-E con questo siamo giunti a tre volte che mi hai mandato al diavolo.-

Continuava a sorridere Damon e davanti alla sua strafottenza,scoppiai a piangere.
Solitamente ero forte,ma questa volta non riuscivo ad esserlo....aveva rovinato la mia serata,che avrei dovuto "passare" con le mie migliori amiche.
Probabilmente il mio comportamento infantile,o le mie lacrime...ma Damon smise di ridere e mi si avvicinò titubante.
Non disse niente,ma si limitò a guardarmi piangere,scrutandomi con quei suoi occhi neri profondi.
Nel suo sguardo non c'era nessuna nota di divertimento...anzi...semprava fin troppo serio.Mi voltai per non guardarlo più in faccia,e mi asciugai le lacrime con la manica della mia felpa.

-Ti lascio alle tue amiche- mi disse Damon dopo qualche istante di silenzio...

-Non sono più dell'umore giusto per festeggiare...-

-Vuoi che rimanga?-

Nonostante la sua domanda mi incuriosì lasciandomi stupita,non lo diedi a vedere e risposi con un semplice cenno negativo del capo.
Damon non andò oltre e senza più dirmi niente si trasformò in un corvo,volando via dalla mia camera e lasciandomi lì,sola con un pugno di mosche in mano.

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Capitolo 7
*** Lamia scopre la verità. ***


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Lamia scopre la verità.

Dopo che Damon se ne fu andato,andai a dormire...non potendo fare diversamente.
La serata che avevo aspettato,mi era stata rovinata...e perchè?
Perchè Damon era un cretino!
Sarà anche un vampiro...ma mi aveva rovinato la serata....
Mi aveva messa in imbarazzo di fronte alle mie amiche,dicendo di essere...il mio ragazzo!
Dico ma era forse impazzito?
Ce l'avevo a morte con lui...ma nonostante tutto non potevo non tener conto di ciò che mi aveva chiesto prima di andarsene.....

"Vuoi che rimanga con te?"

Avevo una voglia matta di prenderlo a calci...ma anche di perdermi nei suoi profondi occhioni scuri.
Due emozioni contrastanti che mi accompagnarono nel mio lungo tragitto verso il mondo dei sogni.

*_*_*_*_*_*_*_*

Damon era stato cacciato via,dalla sua preda.
Era la prima volta che si presentava una situazione del genere....ed era la prima volta che Damon,il forte e strafottente vampiro si faceva trattare in quel modo da un'umana.
Sorrise ripensando a come lo aveva trattato la ragazza e come lui,si era lasciato trattare...continuò a sorridere fino a quando si ricordò le lacrime di lei,solcarle il volto.
Aveva visto i suoi occhi sprofondare in un lago profondo, e aveva percepito quanto stesse soffrendo.
Ma lui non aveva fatto niente...se n'era semplicemente andato....lasciandola lì...da sola.

Il vampiro si ritrovò a vagare per le campagne,vicino alla cittadina di Fell's Church; si stupì,quando si rese conto di dove fosse arrivato......

L'entrata alla grotta di Lilith,sembrava invitarlo ad entrare...un invito che il giovane non rifiutò.
Varcò la soglia,ritrovandosi a percorrere quel corridoio scuro e così dannatamente familiare,fino ad arrivare in uno spiazzo: per un umano sarebbe stato impossibile vedere ciò che vi era in quello spazio,ma Damon essendo un vampiro,vedeva tutto alla perfezione.
Lamia era al centro della sala intenta a sistemare ai lati della grotta alcune candele di colore rosso; simbolo di passione,lussuria...e sangue.

-Benvenuto Damon- disse senza voltarsi verso l'arrivato

-Salve Lamia....vedo che sei all'opera per il rito di Asmodeus..-

-Esattamente....mancano tre giorni e tra poco dovrò andare a cercare la vittima sacrificale,per il rito.-

-Gli altri componenti dove sono?-

Lamia finalmente si girò verso Damon,sorridendo con il suo modo sensuale e seducente.

-Sono a caccia,mio Damon adorato....-

-E tu non sei andata con loro? Mi sembra ambigua come cosa....- concluse il vampiro sorridendo...

-Beh...- Lamia avanzò verso Damon -diciamo che sapevo che saresti venuto.-

Le mani della vampira si posarono sul petto di lui,iniziando a muoversi lentamente e con fare sinuoso.
Mentre si faceva toccare e sfiorare,il giovane sospirò reclinando la testa all'indietro; voleva cedere e cadere tra le braccia della lussuria e lasciarsi trascinare verso una notte dominata dal sesso...ma quando fu sul punto di toccare Lamia,l'immagine della sua cara e adorata preda si visualizzò nella sua mente.
Scattò indietro,allontanandosi dalla vampira che si limitò a guardarlo con faccia stranita e stranamente spaesata.

-Scusami ma oggi...non sono dell'umore adatto.-

Prima volta che Damon si trova stranito e in preda a balbuzie; lui,che solitamente è così forte...così deciso.
Lamia scoppiò in una fragorosa risata.

-Non sei dell'umore adatto? Damon sei uno spasso!-

-Sono serio Lamia. Non sono dell'umore adatto per concedermi ai nostri giochetti.-

Lamia,prima scherzosa e divertita,avanzò verso il vampiro prendendogli il viso tra le mani con forza.

-Guardami Damon- il suo tono era tagliente e spietato e Damon eseguì ciò che gli veniva chiesto senza obbiettare.

Poco dopo la vampira di allontanò di scatto,con una luce spietata nei suoi occhi di ghiaccio.

-Damon...sento che hai il forte bisogno di nutrirti mio caro...e io devo finire di preparare la stanza per il rito...perchè non vai a farti quattro passi?Così sarai più riposato e più tardi magari sarai in vena di..giocare insieme...

Damon sorrise prima di trasformarsi in un corvo e volare via,lasciando Lamia di nuovo da sola nella sua amata grotta con i preparativi per il rito di Asmodeus.

Ma ciò che Damon non sapeva...era che Lamia avrebbe tralasciato i suoi impegni,dedicandosi a qualcosa di molto più soddisfacente.

*_*_*_*_*_*_*_*

Lunghi capelli con riflessi ramati...
Occhi verdi e profondi...
Un forte,seppur tenuto nascosto,sentimento per Damon...
Umana.
Il suo nome è Emma Danvers.

Tieniti pronta ragazzina....perchè tra poco sarò lì da te.

Una gazza ladra uscì volando,dirigendosi verso la sua meta precisa, venendo inghiottita nella notte calda e afosa di Giugno.

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Capitolo 8
*** Minacce e Intimidazioni. ***


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Minacce e Intimidazioni.

Tornai in camera,dopo essermi lavata, alle 23 in punto.
I miei erano già andati a dormire,e nonostante io fossi infastidita da tutta l'intera situazione,mi concessi qualche minuto a pensare guardando fuori dalla finestra aperta,prima di coricarmi e cadere tra le braccia di Morfeo.
Era una sera di Giugno calda e afosa, e il cielo era illuminato da una splendida luna piena accerchiata da luminose stelle di varia dimensione.
Presi il pc tra le mie mani ed entrai su Msn,notando che l'omino di Anne era ancora in linea (anche se in modalità "non al computer"). Sicuramente Anne e Laurel erano ancora insieme a festeggiare.
E io avevo una gran voglia di vederle.
Inviai la richiesta per accendere la web....ma le mie amiche non mi risposero,così andai alla finestra che avevo lasciato aperta per godermi il mio panorama di Fell's Church,nell'attesa che Anne accettasse la mia chiamata.
Dell'aria fresca mi scompigliò i capelli, chiaro segno che forse la mia ora per andare a dormire era giunta.
Feci per chiudere la finestra quando una gazza ladra si andò a posare sul mio davanzale..
Agitai le mani per farla andare via,ma l'animale si limitò a guardarmi senza sembrare per niente intimorito.
Dopo poco capii perchè l'uccello non fosse per niente intimorito da me; la gazza venne avvolta da una densa nebbiolina,che quando si dissolse lasciò posto a una ragazza davvero bellissima.
Ragazza che capii subito fosse un vampiro,per via del suo aspetto davvero bellissimo e sexy.
Mi guardò ancora per qualche secondo,mentre io mi limitai ad allontanarmi,prima che iniziasse parlare...
Accavallò le gambe e si passò una mano tra i folti capelli neri quando mi domandò..

-Tu devi essere Emma Danvers?-

Aveva una voce suadente e pericolosa,e per poco non fui in grado di risponderle.

-Tu chi sei?-

-Oh che sbadata...mi chiamo Lamia e sono un'amica di Damon...mi ha parlato di te,sai?-

Il cuore iniziò a battere all'impazzata a quelle parole.
Damon aveva parlato di me ai suoi "amici"?
Inoltre la vampira non sembrava per niente pericolosa: continuava a sorridere in modo gentile e il suo tono di voce(anche se suadente e davvero sexy)non sembrava da meno.

-Davvero ha parlato di me?-

-Oh certo piccola,scusami ti dispiace se entro?-

Quella domanda mi lasciò spiazata,ma di fronte alla gentilezza dell'amica di Damon annuii anche se un pò titubante.

-Certo Lamia...entra-

La vampira compì un balzo aggraziato e in pochi istanti fu all'interno della mia camera..e in pochi secondi mi si parò davanti.
La finta dolcezza di poco prima lasciò posto a una rabbia distruttiva: mi prese per il collo facendomi indietreggiare fino a toccare con le spalle il muro.
E il respiro cominciò a mancare.

-Ti prego...lasciami-

-Stupida,insulsa umana. Ascoltami bene,perchè non te lo ripeterò due volte. Damon Salvatore è mio. Mio soltanto.-

-I..io..-

La vampira strinse di più la presa.

-Non...respiro.-

-Questo è il mio avvertimento. Stai lontana da Damon o la prossima volta che intralcerai i miei progetti con lui,non vedrai l'alba del prossimo giorno.-

E lasciò la presa,facendomi accasciare al suolo.
Fece per andarsene quando si fermò,girandosi verso di me nuovamente.

-Forse...dopotutto...potresti servirmi.-

Mi raggiunse prendendomi per i capelli e trascinandomi verso la finestra,dalla quale balzammo al piano di sotto; lei atterrò aggraziatamente,mentre io sbattei violentemente la schiena.
Respirai a fatica,mentre mi caricò sulle sue spalle prima di partire veloci nella notte.

Al piano superiore della mia camera tutta la scena era stata vista da due persone che ora,dall'altro capo del mio mondo,iniziarono a sentirsi preoccupate per me.

Anne aveva accettato la chiamata che le avevo mandato con la web,e insieme a Laurel avevano assistito all'arrivo di Lamia e a ciò che mi aveva fatto.
Ora erano lì,spaventate e preoccupate..intente a capire cosa fare.

Alle 23.30 la loro decisione era stata presa: avrebbero raggiunto Fell's Church e mi avrebbero salvato.

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Capitolo 9
*** Prima del Rito. ***


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Prima del Rito

Quando riaprii gli occhi notai che io e Lamia ci eravamo fermate.
Probabilmente avevo perso i sensi,dopo il salto dal balcone che la vampira mi aveva fatto fare,tenendomi per i capelli.
Tentai di alzarmi e appena mi misi a sedere notai dove fossi:pavimento freddo,assenza di finestre e sbarre.
"Oh mio Dio."
Ero in una prigione.
Dall'altra parte delle sbarre notai che due occhi rossi mi stavano fissando con ardore: Lamia.
Balzai in piedi barcollando e nonappena le fui abbastanza vicina le urlai con tutto il fiato in corpo:

-CHI CAZZO SEI? DOVE MI HAI PORTATO? TIRAMI IMMEDIATAMENTE FUORI DI QUI!-

La sua risposta?
Mi scoppiò a ridere in faccia,scoprendo di non riuscire a fermarsi.

-Tu,insulsa piccola e indifesa umana dai ordini a me?Non ci siamo proprio capite.-

-Tirami immediatamente fuori di qui. Damon ti ucciderà appena scoprirà cosa mi hai fatto.-

Appena pronunciai quella frase,Lamia smise di ridere accigliandosi improvvisamente.

-io non credo proprio stupida ragazzina. Damon dipende da me. è mio. E io sono più forte di lui...Non oserà mai ostacolarmi.Per cosa poi?Per un'umana.-

Lamia pronunciò la parola "umana" con un tale disprezzo che mi sentii salire un groppo in gola....segno che da lì a poco sarei scoppiata a piangere.
Mi morsi la guancia con forza: non potevo piangere di fronte a quella vampira malefica...
Nonostante tutto.

-Tirami fuori di qui.- dissi sibilano ogni lettera in modo chiaro e semplice.

-Perdonami bambolina,ma non posso assolutamente farti uscire da qui...sai,ho un ruolo importante per te.- e sorrise scoprendo i denti bianchi e affilati di fronte a me

Rilucevano ancora di più,per via del contrasto tra le sue labbra carnose e terribilmente rosse.

-Cosa vuoi farmi?-

-Aspetta e vedrai.- e mi diede le spalle,scomparendo nel corridoio buio.

Ero sola.
Dannatamente,terribilmente,spaventosamente sola.
E mi ritrovai,seduta per terra con la schiena attaccata alle sbarre e con un pensiero nella testa.

"Tirami fuori di qui,Damon."

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Lamia uscì dalla grotta.
Il cielo di Giugno era ancora scuro,e non le ci volle molto a capire che ore fossero: 0.00 in punto.
Quella sera la vampira era contenta: non solo era riuscita a divertirsi con un'umana,facendola sentire una nullità...ma era anche riuscita a trovare la sua vittima sacrificale per il rito di Asmodeus.
Si sentiva invincibile e quando si alzò da terra,sottoforma di una gazza ladra sapeva già cosa fare,per far andare i suoi piani esattamente come li aveva immaginati lei.
Avrebbe anticipato il rito,e avrebbe allontanato Damon con una scusa e con l'aiuto del suo immenso,sensuale e imbattibile potere.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Anne e Laurel non erano mai state cosi agitate come quella sera.
Avevano visto entrare nella camera della loro migliore amica,un'essere spaventoso e dotato di una forza sovraumana; avevano visto quest'essere minacciare Emma e portarla lontano passando dalla finestra.
E tutto,tramite web cam.
Ora,agitate e intimorite più che mai, non sapendo nè cosa fare e nè cosa dire...erano lì nella camera di Anne.
Come tutti i sabati sera.
I genitori di Anne erano partiti,e quelli di Laurel erano con loro.
Le due ragazze erano sole nella casa di Anne.

-Cosa facciamo?- domandò Laurel

-Non ne ho la minima idea,Laurel. So solo che dobbiamo raggiungere Fell's Church e salvare Emma. Ma non so nè come farlo e nè se è possibile per due ragazze di sedici anni.-

-Dici che ci sono dei voli magari all'ultimo minuto per Fell's Church?-

-Anche se ci fossero,Laury come facciamo a pagarceli?Io non ho così tanti soldi...E i nostri genitori,se non ci trovano a casa mia chissà cosa penseranno.-

-Dobbiamo trovare una soluzione alla svelta...Emma è in pericolo.-

Le due ragazze continuarono a parlare per un'ora buona,sul da farsi.
Quando lasciarono il messaggio predefinito sulla segreteria telefonica di Anne, le due avevano in mente cosa avrebbero fatto.

"Questa è la segreteria telefonica di Anne e Laurel.In questo momento stiamo cercando di salvare una vita umana. Se ci cercate non preoccupatevi per noi.Torneremo a casa sane e salve. Lasciate un messaggio dopo il BIP."

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Quando Lamia-gazza atterrò sulla zona di caccia di Damon,non le ci volle molto a trovare il vampiro.
Damon era lì,con il capo chino su un passante ubriaco.
Quando Lamia gli si avvicinò il ragazzo tirò su la testa pulendosi la bocca con la manica del suo giubbotto in pelle nera: non aveva ucciso l'uomo,ma aveva ottenuto da lui una quantità tale di sangue da farlo sentire invincibile.

-Lamia,anche tu sei qui a caccia?-

-Più o meno.- rispose sorridendo la vampira -Ho bisogno del mio Damon adorato.....devi fare una cosa per me.-

Gli occhi scuri della vampira si fissarono in quelli altrettanto scuri di lui.
Lei stava usando il suo potere per influenzare Damon.
Lamia infatti era una vampira da più tempo di Damon Salvatore e questo significava molto: più forza e più sangue umano ingerito.
+ sangue umano= + potere.

-Damon,devi andare a....- ci pensò un pò prima di sussurrare la prima città lontana il più possibile da Fell's Church-..Seattle e trovare una vittima sacrificale per il rito.-

Il vampiro annuì incerto e quando Lamia distolse lo sguardo sembrò a Damon di essere caduto in una specie di trance e di aver dormito per diversi minuti.
Lamia era potente...forse troppo,ma non così tanto da poter cancellare il ricordo di Emma dalla mente del suo schiavo; così aveva deciso semplicemente di allontanarlo tenendolo occupato nella ricerca di una vittima per il rito di Asmodeus.
Quando i due vampiri si separarono,la donna sorrise malignamente: il rito di Asmodeus sarebbe cominciato quella notte stessa.

*NOTA AUTRICE: me la lasciate una recensione?Anche piccola piccola,solo per farmi sapere che c'è qualcuno che legge la mia storia! 1 bacio ;P

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Capitolo 10
*** Il Rito di Asmodeus. ***


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Il Rito di Asmodeus.

Lamia continuava a guardare la luna soddisfatta di se stessa.
Si stava riposando per poter essere più lucida che mai quando avrebbe iniziato il rito.
Con i suoi poteri mentali aveva richiamato alla grotta tutto il gruppo di vampiri,che fino a poco prima si erano ritrovati a cacciare tranquillamente,ignari del cambio di programma del loro capo.
Erano arrivati tutti eccitati e puntuali alla grotta di Lilith,e ora erano fermi in cerchio all'interno di essa ad attendere l'inizio del rito.

Dopo aver guardato nuovamente il cielo blu scuro delle 2 di notte,Lamia decise che finalemente tutto poteva avere inizio.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Dall'altro capo del mondo,Anne e Laurel si ritrovarono su un'auto di una sconosciuta.
Era una donna simpatica,che possedeva un taxi che usava per portare la gente ovunque chiedesse.
Era stata una fortuna,trovarla per strada a quell'ora: avevano raggiunto la vettura e pagando avevano chiesto di essere portate a Fell's Church.
La donna aveva sorriso cordialmente,e insieme alle ragazze era partita in quarta..in direzione della cittadina.

-Scusi,non può accellerare?- chiese Anne...visibilmente tesa.

-Ho dei limiti da rispettare...se non sono indiscreta...cosa ci fanno due ragazze alle due di notte a chiedere passaggi per Fell's Church?-

La giovane e cordiale tassista faceva domande gentilmente,ma ciò servì a far diventare più irrequieta Laurel.

-Stiamo cercando di salvare una vita umana.- iniziò la ragazza -e se andiamo a questa velocità non combineremo un bel niente.-

-Cercate di salvare qualcuno?...beh se la mettete così...-

E il taxi accellerò sotto l'ordine di Laurel,mentre Anne si limitò semplicemente a pensare....

"Stiamo arrivando Emma."

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Quando vidi arrivare Lamia,capii che la fine era vicina.
Sorrideva in modo perfido e quando aprì la porta della mia prigione,per farmi alzare mi sollevò dai capelli.
Non potei opporre resistenza,per la paura che i capelli mi venissero sradicati dal mio cuoio cappelluto.

-Sei pronta bambolina? Adesso assisterai a una piccola festicciola,della quale tu saresti...la torta.-

Mi dimenai inutilmente,mentre la vampira mi indusse a camminare per un corridoio buio,fino ad arrivare in una stanza circolare illuminata da candele con una tavola di pietra(simile a un altare)al suo centro.
Figure incappucciate,tutte attorno al perimetro della sala mi annunciarono che io e Lamia non saremmo state sole.
E io iniziai a tremare.
Lamia mi portò al centro della stanza,alla base dell'altare e mi lasciò,buttandomi praticamente a terra.
Le figure incappucciate,fecero cadere all'indietro i loro cappucci,scoprendo visi bellissimi e dannati.
E un paio di occhi rossi sangue.
Ero accerchiata da vampiri.
Ero in una setta di vampiri.

-Fratelli!- esclamò Lamia,ora posizionata dietro all'altare..-siamo qui riuniti questa sera..per riportare alla luce il nostro padre.Il grande Asmodeus!-

Grida di gioia e versi di approvazione riempirono la sala tutti in una volta sola.

-Per far ciò ho bisogno della vostra devozione verso il nostro padre...siete con me?-

Ogni vampiro a turno iniziò a urlare in modo di assenso,e quando anche l'ultimo vampiro del cerchio ebbe fatto il suo verso Lamia mi raggiunse e inginocchiandosi di fronte a me sussurrò...

-Possiamo iniziare il rito.-

Due vampiri avanzarono,rompendo il cerchio,e mi presero per le braccia sollevandomi e posizionandomi sopra l'altare.
Lamia andò a sistemarsi sul lato più lungo della tavola di pietra...in mano teneva un coltello.
I due vampiri mi legarono le braccia e le gambe,facendo dei nodi così stretti da non fami più sentire i miei arti immobilizzati; poi come erano arrivati,tornarono indietro posizionandosi di nuovo nel cerchio.
E calò il silenziò più totale.
Solo il mio respiro era udibile: per il resto vi era solo puro e inquietante silenzio.
Silenzio che venne rotto da una voce acuta e ipnotizante: la voce di Lamia.
Lamia aveva iniziato a cantare,usando parole a me incomprensibili.; poco dopo si aggiunsero anche i 10 vampiri del cerchio.
Ognuno di loro aveva una voce totalmente diversa e le note che si vennero a creare mi lasciarono a dir poco sbalordita:
se mi fossi trovata a un concerto,avrei sicuramente applaudito.
Ma non ero a un concerto....ero in una setta di pazzi bevitori di sangue,legata come un salame e spaventata fino al midollo.
Mi limitai a tremare ancora,mentre i vampiri continuarono a cantare con i loro timbri di voce diversi.
Lamia ovviamente dominava su tutti: era la voce che si sentiva di più.
Poi senza nessun gesto,tacquero di colpo tutti insieme.
E capii che il mio turno era arrivato.
Lamia mi si avvicinò all'orecchio e sussurrò parole che non compresi,poi tornò a guardare il gruppo e scoppiò a ridere.
Alzò la mano che impugnava il coltello e iniziò a ripassare il contorno del mio viso,del mio collo e di tutto il mio corpo.
Poi si fermò ancora.

-Lamia,lasciami andare...te ne prego.-

Le mie parole furono soffocate dalle sue labbra morbide,che si soffermarono sulle mie per diversi secondi,prima di morderle,facendo fuoriuscire del sangue.
La vampira si rialzò leccandosi le labbra sporche e quando mi guardò notai che il suo viso si era trasformato.
I suoi tratti bellissimi avevano lasciato posto a un viso demoniaco,con lunghi canini affilati e occhi cremisi che continuavano a fissare la ferita al labbro che mi aveva inferto.
Lamia fece cenno a due vampiri di avvicinarsi e quando arrivarono,mi bloccarono le braccia,premendo sui polsi così che per la pressione mi si vedesse la vena.
Un moto di orrore mi travolse quando la lama del coltello,solcò il polso lasciandomi una linesa rossa.
Sangue iniziò a fuoriuscire,mentre le mie urla iniziarono a riempire la grotta, e Lamia prese un calice raccogliendo il sangue che stava fuoriuscendo.
Il calice si riempì velocemente,mentre io continuavo ad urlare e quando fu pieno quasi fino all'orlo Lamia lo allontanò dal mio polso,lo poggiò sull'altare e gridò un "BASTA COSì!"

I vampiri che mi tenevano mi lasciarono andare e rimasero fermi,aspettando le prossime istruzioni di Lamia.

La vampira parlò.

-Abbiamo il sangue della vittima sacrificale!- enunciò felice.

-Ora chi di voi,vuole sacrificarsi,per il ritorno del Re?Di nostro padre!-

I vampiri iniziarono ad avanzare tutti insieme,desiderosi di essere chiamati per essere usati per il rito....
Ma Lamia ne scelse solo uno,che venne decapitato di fronte a tutti,e il cui sangue andò a mischiarsi al mio all'interno del calice.
Sembravano essersi dimenticati di me...ma quando Lamia mi guardò,capii che non era così.

-La vittima sacrificale è ancora viva. Per il rito,non serve più.-

Tutti all'interno della sala gioirono,fermando i loro sguardi su di me: ero al centro dell'attenzione.
Il sangue continuava a colare,e i presenti si leccarono le labbra in modo affamato e impaziente.

Stavo per morire.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

-Grazie!!- Laurel e Anne scesero dal taxi,pagando la donna.

-Sapete dove dovete andare,vero?- chiese

-Sì,certo.Arrivederci e....grazie.- rispose educatamente Anne,trascinando con lei Laurel in una direzione improvvisata.

Appena il taxi partì,sparendo per le stradine di Fell's Church,le due ragazze si guardarono.

-Siamo qui,ma chissà dove l'avrà portata quel mostro.-

Anne scoppiò a piangere.

-Anne non fare così. Siamo a Fell's Church. Dobbiamo rimanere lucide,e unite per poter salvare Emma.-

-Chissà dov'è. O cosa le sta facendo quella strega,-

-La salveremo Anne. Dovessi morire,ti giuro che la salveremo.-

-Dove sarà?-

Si guardarono intorno entrambe,notando che la cittadina dormiva profondamente, e che la ricerca sarebbe stata davvero dura.
Persino Laurel,che tentava in tutti i modi di apparire sicura di fronte alla riuscita del loro salvataggio,iniziò a sentirsi demoralizzata.

Ma la fortuna era dalla loro parte.

Non erano le sole ad aggirarsi per Fell's Church a notte fonda: un ragazzo dai capelli corvini,e il portamento deciso stava camminando per quelle stradine desolate con la mente offuscata e non sapendo bene cosa fare.
Anne,tra le lacrime,quando fu più vicino lo riconobbe subito.

-Oh mio dio.Laurel!! Quello è Damon!-

Laurel guardò nella direzione indicata,riconoscendo il ragazzo che aveva visto tramite web insieme ad Emma.
Le due ricacciarono indietro le lacrime e gli andarono incontro con una nuova speranza nel cuore.

-Damon!!!- chiamò per prima Anne.

Il vampirò si fermò guardando le due ragazze.

-Ti conosco?- domando in modo troppo umano per lui.

-Emma è in pericolo!- Laurel si intromise tralasciando la domanda del giovane.-

-Emma?Emma chi?-

A quelle parole le due ragazze inorridirono.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Continuavano a succhiare e a lacerarmi.
Sentivo i loro denti assassini perforarmi la carne,la loro lingua leccare e i loro occhi fissarmi e godere per ciò che stavano facendo.
Lamia rideva,mentre i suoi compagni continuavano a infliggermi dolore.
I vampiri a turno bevevano da me in modo incontrollabile e instancabile.
E mentre sentivo il mio corpo morire,non potei rivolgere il mio ultimo straccio di lucidità a quelle persone che amavo.
I miei genitori,che dormivano tranquilli e ignari di ciò che stava succedendo alla loro figlia.
Ignari dell'esistenza di mostri del genere.
Ad Anne e Laurel che probabilmente dormivano insieme,dopo aver festeggiato pensando che le avevo sbattuto la chiamata della web in faccia.
Ripensai a noi tre e alla nostra amicizia che ripetevamo sarebbe durata per sempre.
E poi mi ritrovai a pensare a colui che mi aveva fatto scoprire quel mondo nascosto agli occhi umani,e che in qualche maniera era riuscito a farmi sentire....viva.
E a farmi odiare meno quella cittadina spaesata in cui i miei avevano trovato casa.

Damon.

Pensai ai suoi occhi neri e alle sue labbra che mai avrei avuto la fortuna di provare.
Ripensai a come aveva fatto irruzione per la prima volta nella mia stanza e a come era scoppiato a ridere mentre era sottoforma di corvo,e poi in forma di lupo,mentre io cercavo di scacciarlo via.
Non l'avrei mai più rivisto.
Non avrei mai più rivisto nessuno di loro.
E nell'istante in cui un altro vampiro mi morse sulla caviglia,le lacrime uscirono...rigandomi,forse per l'ultima volta il volto.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

-EMMA! EMMA DANVERS!- Laurel si ritrovò a urlare contro Damon con tutto il fiato in corpo,mentre Anne tentava di trattenerla,con il volto stravolto dalle lacrime.

-Questo nome non mi è nuovo...- Damon tentava di ricordare da dove provenisse quel nome che quelle due fastidiose umane che sembravano conoscerlo continuavano a ripetergli.

Continuò a pensare chi fosse Emma Danvers,fino a estraniarsi completamente da quel momento,per vagare tra i suoi ricordi.
Pensò a Katherine,a suo fratello Stefan,a Elena,Bonnie,Mutt...Matt...e a tuti quegli umani e vampiri che conosceva.
Ma nessuna Emma Danvers sembrò saltargli alla mente.
Poi si ricordò di un piccolo dettaglio: di Lamia,la vampira con cui si divertiva a fare sesso, che lo guardava e che gli ripeteva che lui era solo suo.
E della sua gelosia nei confronti di una ragazza.
Una ragazza con i capelli ramati,e gli occhi verdi: colei che odiava Fell's Church perchè voleva le sue migliori amiche.
Colei dalla quale Damon si era nutrito.
QUella ragazza....

-EMMA- urlò il vampiro,improvvisamente tornato in sè.

-Dov'è?- chiese Damon scuotendo Laurel

-Non lo sappiamo!Siamo venute qui da Seattle per...-

-Dove diavolo è Emma?-

-L'ha presa una creatura..una donna dai capelli neri. Non è umana. - Anne si ritrovò a blaterare.

-Lamia.- Damon si voltò e fece per sparire,ma notando che le due erano in procinto di seguirlo aggiunse..

-Io devo andare avanti. Non posso aspettarvi. La donna che avete visto ha portato Emma in una grotta. Seguite la strada fino al primo incrocio che vedete....poi inoltratevi nei campi e la grotta vi comparirà davanti.-

Nemmeno il tempo di sentire la risposta delle due che Damon era già sparito,sotto le sembianze di un gigantesco corvo.

*NOTA AUTRICE: penso che il prossimo capitolo sarà l'ultimo della mia storia. "Do you know Damon Salvatore" sta per giungere al termine.
Ci tengo comunque a ringraziare coloro che per tutta la storia hanno commentato come ad esempio jenny cullen, vaned1995, Mirini,Alya111 e infine Layla94.
Spero che la mia storia vi abbia emozionato e che la sottoscritta non vi abbia deluso.
Grazie di cuore a tutti...e al prossimo e ultimo capitolo!

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Capitolo 11
*** L'inizio di qualcosa di nuovo ***


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Capitolo più lungo per concludere questa mia storia che ho scritto con il cuore e con la forza dell'immaginazione. Grazie a tutti coloro che l'hanno seguita. Grazie di cuore.... Lady Gray

L'inizio di qualcosa di nuovo

Quando il vampiro,Damon Salvatore,raggiunse la grotta di Lilith si poteva chiaramente notare la sua furia assassina.
Stava leggermente curvo,pronto a balzare; i suoi occhi erano laghi di fuoco e il suo viso era stravolto dalla smania di uccidere.

Spera per te,Lamia,che Emma stia bene....perchè altrimenti la mia vendetta sarà ancora più terribile verso i tuoi confronti

Ed entrò.
Avanzò velocemente,attraversando il coridoio buio,fino a sbucare nello spiazzo circolare che l'aveva accolto,ore,giorni,mesi prima.
Le luci delle candele tremolavano sulle pareti fredde, e quando fece il suo ingresso..i venti vampiri presenti si fermarono a guardarlo.
Lamia,dietro all'altare,lo guardò con aria di sfida.

-Ho sentito la tua furia arrivare qui da me,mio caro Damon.-

-Dov'è?-

-Nostro padre sta per resuscitare....manca ancora poco....-

Damon scoppiò.

-EMMA! VOGLIO SAPERE DOV'è EMMA. DIMMELO LURIDA VAMPIRA BASTARDA.-

Lamia sorpassò l'altare,fermandosi a pochi passi dal giovane.

-Portami rispetto Damon. Sono più forte di te.-

-Ti porto il rispetto dovuto a una donna che sta al ciglio di una strada,Lamia. Dimmi dov'è Em..-

Ma non finì la frase che fu sbalzato dalla sua avversaria,contro la parete liscia di pietra,cadendo accanto a un corpo lacerato e senza vita.
Damon guardò...e capì di chi fosse quel corpo.
Le si avvicinò e le accarezzò una guancia: respirava a fatica.

-Emma..-

sussurrò il suo nome,prima di chiudere gli occhi e concentrarsi sulla rabbia,sul dolore,e su ciò che avrebbe fatto.
Quando i suoi occhi si riaprirono,un enorme lupo nero,si alzò in piedi...diretto verso colei che avrebbe distrutto.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

-Corri Anne....dovremmo essere quasi arrivate.-

Le due ragazze correvano,seguendo le indicazioni dategliele da Damon...
Avevano raggiunto l'incrocio e ora stavano attraversando il campo di grano.

Anne non si era mai sentita così irrequieta in vita sua: aveva una brutta sensazione.

Sensazione che tentava di scacciare,ripetendosi che sarebbe andato tutto bene:
Che avrebbero ritrovato Emma,al fianco di quel giovane misterioso,e che tutti e quattro sarebbero ritornati a casa ,ridendo e scherzando.
Ma in cuor suo..nonostante cercasse di pensare il contrario...sapeva che non sarebbe andata così.

Laurel,guidava Anne attraverso il campo.

Tra le due,era quella che si sapeva orientare meglio...
E tra le due,era quella che rimaneva forte e in qualche modo indifferente di fronte ai casi strani della vita.
Ma quella sera non era così.
Era preoccupata per Emma.
Per i suoi genitori,che se avessero chiamato a casa di Anne avrebbero trovato una stupida segreteria telefonica con uno stupido messaggio di "salvataggio" al suo interno...
Preoccupata di ciò che avrebbe trovato all'interno di quella grotta.

Si girò verso Anne,e la prese per mano.

La ragazza sussultò di fronte al tocco dell'amica,ma riuscì a sorridere per qualche secondo...invasa dalla forza dell'amicizia che Laurel le stava trasmettendo.

-Andrà tutto bene.- sussurrò Laurel.

Non sai quanto voglia crederti Laurel. pensò Anne.

Quando le due giovani raggiunsero l'entrata della grotta,i loro cuori ormai battevano all'impazzata.

Anne si fece il segno della croce,e Laurel pensò per qualche istante al viso dei suoi genitori e a quello di Emma.
Il momento della verità era arrivato.
Anne e Laurel si guardarono,e si abbracciarono.
Poi si decisero a compiere il grande passo:

-Sei pronta Anne?-

-Per Emma.-

E avanzarono,venendo inghiottite nell'oscurità.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Damon puntava alla gola di Lamia.

Aveva già fallito qualche colpo,ma il prossimo....
Avrebbe centrato il suo bersaglio.

Lamia dal canto suo sembrava danzare.

Si muoveva con piccoli passi,volteggiando all'interno della grotta,con la sua solita grazia e strafottenza che tanto la caratterizzava.
Avanzò e indietreggiò ancora due volte di fronte a Damon,prima di venire inghiottita da una nebbia, che lasciò spazio a un'enorme e pericolosa pantera.
Damon-lupo alzò la testa di scatto: non aveva mai visto Lamia sotto quelle spoglie.
Era la prima volta che vedeva una pantera di fronte ai suoi occhi e questa non era una cosa piacevole.
La pantera ruggì e balzò addosso al lupo,che cadde sotto il peso dell'animale...rotolando su un fianco.
Ma si rialzò.
Subito.
E iniziò a ringhiare contro l'avversaria; fino a quando venne il suo momento.
Fece un balzo a destra,uno a sinistra e un'altro a destra...per poi atterrare sul corpo possente di Lamia...e morderla con tutta la forza che disponeva sul collo.
La pantera ruggì,scrollandosi Damon di dosso,e facendolo casualmente rotolare accanto al corpo senza vita(o quasi) di Emma.

Ti salverò Emma. Te lo giuro

Il lupo si rimise in piedi e attaccò ancora.
Centrando il corpo trasformato di Lamia.
La vampira-pantera fece per riattaccare...ma successe qualcosa.
Tutti i 20 vampiri si guardarono attorno,e sia Lamia che Damon sollevarono la testa verso l'entrata della grotta.
Due ragazze stavano facendo il loro ingresso: spaventate ma agguerrite.
Molto agguerrite.
Damon le riconobbe subito e ululò indicando loro il corpo di Emma.
Quella con il nome di Anne urlò; l'altra si portò una mano alla bocca.
La battaglia tra le due belve ricominciò,mentre i venti vampiri iniziarono a fissare interessati le nuove arrivate.
Anne,avanzò.
Gli occhi ancora fissi sul corpo di una delle sue migliori amiche: non gli interessava essere il centro del desiderio di una setta di vampiri intenti a vissarle la vena del collo che pulsava.
Voleva solo raggiungerla.
Raggiungere Emma Danvers.

I vampiri iniziarono a strattonarsi tra loro,facendo versi di eccitazione.

Lamia stava venendo distratta da tutta quell'eccitazione e decise di intervenire.
Abbandonò Damon per qualche secondo,facendo dietrofront e attaccando uno a uno ogni vampiro presente nella sala.
Fino a quando non rimase solo 20 mucchietti di polvere.

La pantera si fermò di fronte ad Anne,e ringhiò.

Ma Damon fu più veloce di tutto e di tutti e attaccò la pantera,permettendo alle due ragazze di raggiungere Emma.

Damon...mio dolce e amato Damon...perchè stai facendo tutto questo,eh?

Per distruggerti Lamia.

Per un'umana!!!!Cosa pensi che farà appena si risveglierà...ah già..se si sveglierà.

Il lupo attaccò la pantera,ma quest'ultima si spostò appena in tempo per far rotolare il vampiro-lupo per terra.
Ma Damon si rialzò,puntando Lamia.

Ma guardati...ti sei messo contro di me per una stupida e insulsa umana....un'umana Damon.

La pantera iniziò a girare intorno al lupo,con passo lento e calcolatorio.

Se mi avessero detto,che tu...Damon Salvatore,ti eri invaghito di una ragazza umana...non ci avrei creduto.

Lamia continuava a girare attorno a Damon.
Ogni passo..serviva a quest'ultimo a rimanere calmo e a pensare.
Pensare alla sua prossima e definitiva mossa.
Per annientare Lamia.
Colei con la quale Damon aveva passato delle nottate di intenso e lussurioso piacere.
Colei che aveva distrutto la ragazza di cui probabilmente si era...

Damon chinò il capo afflitto.

E con la coda dell'occhio potè notare la disperazione di quelle due umane,chine su ciò che rimaneva della loro migliore amica.
E mentre Lamia lo fissava,trasmettendo mentalmente pensieri di derisione su quel momento potè sentirla.

Un'ondata di furia cieca...proveniente dal corpo della più debole delle due umane.

Dal corpo di Anne.
E non ci fu bisogno di nient'altro per capire la sua mossa definitiva.

Il lupo si sollevò sulle zampe posteriori,così da permettere alla nebbia di avvolgerlo e di donargli le sue sembianze originali.

Lamia fece lo stesso.
Il vampiro lanciò una rapida occhiata alle due ragazze,le quali stavano ricambiando il suo sguardo.
Anne lo guardava...
Con una rabbia cieca negli occhi.
Laurel fissava la scena,desiderando di alzarsi e di rendere giustizia alla sua amica sofferente ai suoi piedi.

Era il turno di Damon.

Guardò Lamia per qualche istante,per poi ritornare a guardare dritto negli occhi Anne.

-Forse mia cara Lamia hai ragione.....tutto ciò per un'insulsa umana...-

Laurel sussultò a quelle parole...ma Anne rimase immobile,per non perdere la concentrazione.

Anne....so che riesci a sentirmi. Sono Damon.

-Dopotutto....i vampiri sono per sempre...le umane...posso averne in quantità....-

Prendi il pugnale sull'altare,Anne, e al mio segnale....uccidi Lamia.

Anne continuò a guardare Damon nel profondo di quei suoi occhi scuri....e capì.
Lui amava davvero Emma.
E avrebbe fatto di tutto per salvarla.
Come lei...e come Laurel.

Anne continuò a guardare Damon anche quando quest'ultimo si ritrovò a baciare la vampira.

La strinse a sè e la ragazza capì che quello era il segnale.
Si alzò di scatto,al fianco di Laurel..spinta da una rabbia tale da poter distruggere il mondo; raggiunse l'altare,prendendo il pugnale sporco di sangue...che la stessa Lamia aveva usato per ferire Emma...
E corse.
Raggiungendo la meta.

-Oh Damon...- sussurrò la vampira prima di essere colpita.

Gli occhi di Lamia si spalancarono.

-Addio Lamia.- sussurrò Damon sogghignando,mentre Anne,alle spallle della donna ripeteva il colpo...mirando nuovamente al cuore.

Tutta la rabbia contenuta in quel corpo di sedicenne esplose in quell'esatto momento,e Damon non potè fare a meno di leggere i pensieri di quella furia.

Per Emma...

Era tutto finito.
Anne si ritrovò a fissare quel mucchio di polvere ai suoi piedi,che lei aveva creato.
Ancora con il pugnale in mano,guardò Laurel,che la fissava con occhi carichi di paura,e poi Damon.
E di fronte a quel volto che la ragazza scoppiò a piangere.
Laurel le fu subito vicina.

-è tutto a posto.- le sussurrò l'amica

Mentre le due umane piangevano,Damon raggiunse Emma.
Giaceva nella stessa posizione in cui l'aveva vista dormire più volte: rannicchiata sul fianco destro.
Quando la toccò,sentì ancora il debole battito del suo cuore..pulsare debolmente.

-Sei sempre così forte...leoncina.-

A quel termine sia Laurel che Anne smisero di piangere,raggiungendo i due ragazzi.

-Ti prego aiutala.- sussurrò debolmente Anne,provata da tutto ciò che stava accadendo.

-è debole.- rispose Damon -molto debole....-

-Non puoi lasciarla morire.- si intromise Laurel,con un tono di voce decisamente duro...da lei.

Damon prese Emma sollevandola verso di se.

-Trasformala.-

E a quell'ordine sia Damon che Laurel non poterono non rimanere di sasso.

-Trasformala.- ripetè Anne. -non voglio perdere la mia migliore amica.non può andarsene...non adesso...non ora...non dopo tutto quello che abbiamo fatto stasera. Ho ucciso. Per salvarla. Ti prego Damon....-

E fu una delle prime volte in cui la ragazza pronunciò il nome del vampiro.
Quest'ultimo guardò anche Laurel,che annuì.

-Preferisco che non guardiate..umane...non sarà un bello spettacolo.-

Le due si abbracciarono,voltando le spalle alla scena.
E sia....

°°°°°°°°

Vagavo...
In un mondo fatto di luce.
E mi sentivo leggera.
Felice.
Non ricordavo nulla di chi ero..o cosa ero.
Sapevo solo che quello era il mio posto.
E che stavo bene.

E poi...

Quel mondo fatto di luce scomparve.
Un nuovo mondo mi inghiottì:
fatto di liquido rosso,e di buio.
Sangue e notte.
Paura e prede.
Immortalità e fuoco.
Una sensazione di bruciante calore mi pervase...e io tornai alla vita.

°°°°°°°

Quando aprii gli occhi trovai i tre visi che avrei desiderato trovare.
Anne.
Una piangente Anne.
Laurel.
Una gioiosa Laurel.
E Damon.
Il mio Damon.

Tentai di parlare...ma solo uno stupido rantolo mi uscii dalla gola.

Mi senti Emma?

Corrugai la fronte,fissando gli occhi ridenti di Damon..tentando di rispondere.

Da...Damon? Io....

Sei come me adesso.

Mi disse elepaticamente....e non ci fu bisogno di nient'altro per capire...
Appena il mio campo visivo si allargò,tornai a rivivere ciò che mi era successo...e capii cosa ero diventata.
Tentai di sollevarmi dalle braccia di Damon per guardare Anne e Laurel.

-Anne..Laurel...-

Anne scoppiò a piangere,abbracciandomi.
E lo stesso fece Laurel.
Le abbracciai anche io...sentendomi piena.
Felice.
Di nuovo la Emma Danvers di sempre.
O quasi.
Damon si allontanò qualche istante da me per porgermi poi (al suo ritorno) un anello.
L'anello di Lamia.

Cos'è?Non voglio niente che sia di quella brutta str....

è solo momentaneo Emma....l'alba sta per sorgere...ed è un pericolo per una neo vampira esporsi ai raggi solari.

Neo-vampira.
Quel termine mi provocò una scarica di adrenalina...che crebbe quando mi infilai l'anello di colei che mi stava...o meglio...mi aveva,ucciso.
Guardai Anne,che mi teneva la mano sinistra senza anello, e Laurel che sorrideva tenendomi per una spalla.

-Grazie per tutto ragazze.- dissi

-Sarà tutto come sempre,vero Em?-

-Sì mie care leoncine....sarà tutto come sempre.-

Per tutta la vita...

°°°°°°°

Uscire dalla grotta mi fece uno strano effetto,come se avessi dormito per decenni.
Le prime luci dell'alba mi sfiorarono,lasciandomi indifferente: niente che potesse farmi del male...grazie all'anello di Lamia.
Anne e Laurel,erano ancora all'interno della grotta.
Vi eravamo solo io e Damon...esposti alla luce del sole.

-Così mi hai trasformato in un vampiro.-

Damon annuì.

-Mi hi salvato...e non so come ringraziarti.....-

Damon sogghignò prima di rispondere.... -abbiamo tutta l'eternità per pensare a come puoi ringraziarmi....-

-Non ti sarai mica innamorato di me,non è vero Damon?-

Il vampiro sollevò un sopracciglio..

-Mi hai salvato...- gli spiegai sorridendo

-Beh...-

Ma non gli diedi il tempo di formulare un qualcosa di serio da dire...
Che le mie labbra si posarono sulle sue,assaporandolo.
Sfiorando quelle sue labbra morbide e seducenti....
E vivendo quel momento fino alla fine.

Decisamente la mia dolce neo-vampira leoncina...Emma

Sorrisi mentre continuai a baciarlo..fino all'arrivo delle mie migliori amiche.

-Ragazze,grazie per tutto- dissi,tenendo Damon per mano.

-Grazie a te per quest'avventura Emma.- mi rispose Laurel -ma ora mi sa che dobbiamo tornare a casa...i nostri genitori saranno incazzati...-

-Peggio di Lamia- concluse Anne,facendoci ridere tutti quanti

-Non puoi utilizzare i tuoi poteri da vampiro per.....aiutarle?- domandai a Damon con tono supplichevole...

Damon fissò le due umane per poi sorridere....

-Non sarà sempre così.....toccherà anche a te usare i tuoi poteri...quando sarai pronta.-

-Quando sarò pronta.- gli feci eco,prima di abbracciare Anne e Laurel. -fate buon viaggio.-

-Ti voglio bene Emma.-

-La nostra leoncina...vampirizzata.-

E sparirono,inghiottite dalla luce dell'alba.
L'alba di un nuovo giorno.

°°°°°°°

Mentre guardavo fuori dalla finestra,mia madre venì a bussare alla porta della mia camera per svegliarmi.
Quando mi vide che ero già in piedi mi sorrise.

-Ehi,piccola! mattiniera stamattina.-

-Sì mamma...oggi sì.-

-Ho preparato la colazione....ti va di mangiare qualcosa?-

Annuii anche se sapevo che avrei dovuto sforzarmi per buttar giù il cibo che tanto amavo e che non mi avrebbe più soddisfatto.
Dissi di sì comunque.

-Stai bene tesoro? Hai una splendida cera!-

Guardai mia madre sorridendo..

-Sì mamma,grazie.-

-Ti aspetto sotto allora- e mi mandò un bacio prima di chiudersi la porta della camera alle sue spalle.

Tornai a guardare fuori dalla finestra,sentendo la brezza di quella cittadina che mi aveva cambiato la vita.
Fell's Church.

Mai stata meglio

E risi come non mi capitava più da molto tempo.

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