Michelle

di Laban
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In treno ***
Capitolo 2: *** Una ragazza ***
Capitolo 3: *** Caccia ai Beatles ***
Capitolo 4: *** L'idea di Michelle ***
Capitolo 5: *** Beatlemania ***
Capitolo 6: *** Ed Sullivan Show ***
Capitolo 7: *** Di nuovo insieme ***
Capitolo 8: *** Michelle vs George ***
Capitolo 9: *** Il trionfo dell'amore ***
Capitolo 10: *** A casa di Michelle ***
Capitolo 11: *** La scelta si Sintjarè ***
Capitolo 12: *** E questa è la fine (finalmente XD) ***



Capitolo 1
*** In treno ***


C’era una grande confusione di macchine. Il traffico era bloccato da alcune ragazze ammassate in mezzo alla strada. All’improvviso dietro di loro sgattaiolarono due ragazzi tutti coperti. Una ragazzina coi capelli rossi si girò verso di loro e urlò:

<< I Beatles, sono i Beatles!! >> tutte le altre ragazze si girarono e iniziarono a rincorrerli.

<< Cazzo ci hanno scoperti! >> era un ragazzo alto e bruno.

<< Te l’ho detto John che non poteva durare sto travestimento! >> ribatté una bel ragazzo con gli occhi verde bosco e lo stesso taglio di capelli del primo.

<< George! Ringo!>>  gridò John. Corsero più velocemente e raggiunsero altri due ragazzi, uno più bassino, con una naso grande e un taglio a caschetto e l’altro alto quanto John e con lo stesso taglio di capelli.

<< Ma sono completamente andate queste? Mi stanno facendo correre da qualche kilometro! >> disse accigliato quello che si chiamava George.

<< Già, però sono bone, vero Paul? >> John si rivolse all’amico dagli occhi color verde bosco.

<< Non mi metterei mai con una di queste, troppo scatenate! >>

I ragazzi deviarono in una viuzza depistando le inseguitrici.

<<  Se non arriviamo in tempo Brian ci ammazza come minimo! >> George era preoccupato.

<<  Tu lascia parlare me con lui  >> John velocizzò, seguito da tutti gli altri.

Arrivarono alla stazione del treno stremati dalla corsa, Epstein li guardò irritati e gli mostrò l’orologio.

<<  Scusaci… >> si giustificò Paul <<  E che c’erano delle fan impazzite, non è colpa nostra…  >> disse ancora ansimando.

<<  Vabbè entrate  >> disse alzando gli occhi al cielo mentre John lo guardava con sfacciataggine. <<  Che vuoi Lennon?  >> disse innervosito, ma lui fece spallucce e salì sul treno seguito da George e Ringo.

Paul faceva strada e si stava dirigendo verso la cabina prenotata da Brian dove sarebbero dovuti stare.

<< Speriamo che ci siano ragazze! >> esclamò George a un certo punto.

<< Carine >> precisò Paul << Eccoci siamo arrivati! >> disse indicando il numero impresso sopra la cabina riservata a loro.

<< Ci tocca il numero diciassette? >> Ringo era seriamente preoccupato.

<< Non sarai superstizioso caro Ringo? >> John lo guardò di traverso, ma Ringo non facendoci caso notò che nella loro cabina c’era già un signore.

<< Guardate! >> John e George si avvicinarono alla porta della cabina schiacciando la faccia contro il vetro. L’uomo da dentro che stava leggendo tranquillamente il giornale alzò gli occhi un momento prendendosi quasi un infarto vedendo quei volti informi appiccicati al vetro della porta della sua cabina. Si alzò di scattò e furente aprì la porta facendo cadere a faccia a terra John e George.

<< Ahia, vedi che modi! >> borbottò George torturandosi il naso che gli faceva male avendolo sbattuto sul pavimento.

<<  Che volete?  >> chiese brusco l’uomo.

<< Questa cabina l’avevamo prenotata noi, ci dispiace! >> intervenne Brian per niente dispiaciuto. A quel puntò l’uomo divenne rosso di rabbia e fece una sfuriata su come lui aveva combattuto la guerra per tutti e che quello era il ringraziamento e che non gli interessava se quelli erano i bitols o qualcos’altro perché lui restava lì. Ringo era rimasto pietrificato e dava assolutamente ragione a quel simpatico signore che aveva combattuto la guerra per loro.

<< Ma sei cretino? >> aveva chiesto George schifato, poi si era acceso una sigaretta e se n’era andato perché diceva che gli faceva male la testa. << Chiamatemi quando si  è spento! >> aveva detto.

John guardava il signore con un sorriso da ebete e imitava le sue mosse con l’intento di farlo arrabbiare, invece Paul aveva perso la pazienza quasi subito, si voleva sedere perché quelle scarpe gli stringevano troppo e aveva programmato di levarsele non appena arrivato. E invece? Invece gli era capitato uno che si era svegliato con la luna storta e che non gli voleva far levare quelle maledette scarpe perché doveva rompere le scatole con la guerra. Ma che cazzo me ne frega se questo è un generale o se era qualche altra cosa!  Pensò con rabbia.

<< Senti Brian >> disse a un certo punto << Facciamo che dividiamo la cabina con questo gentilissimo signore >> disse sottolineando con la voce gentilissimo. Brian la trovò una buona idea e fece portare i bagagli dei ragazzi nella cabina.

 

 

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Capitolo 2
*** Una ragazza ***


Paul occupò subito il posto vicino al finestrino, Ringo e George si sedettero istantaneamente accanto a lui, mentre John decise di sedersi vicino al generale, di fronte ai suoi amici. Paul capì subito che non era il caso di levarsi le scarpe, ma stare seduto per ora gli bastava e si sentiva sollevato. Però quel giorno era insofferente e quindi di punto in bianco sentì caldo. Si alzò di scatto e aprì il finestrino. Il generale lo seguì con gli occhi, e non appena Paul si fu seduto lui si alzò e richiuse il finestrino come se non avesse visto che solo due secondi fa il ragazzo di fronte a lui l’aveva aperto.

<< Non le dispiace se lo teniamo aperto vero? >> chiese Paul irritato riaprendo il finestrino.

<< Si che mi dispiace! >> l’uomo si alzò cercando di richiudere lo sportellino, ma Paul glielo impediva.

<< Paul dai accontenta il generale! >>  George tirò la maglietta di Paul per metterlo e sedere e lui sbuffando lo accontentò sedendosi e guardando con odio l’uomo di fronte a lui. John studiò prima il suo amico e poi il generale, poi si diede un colpo in testa e iniziò a ridere. Tutti compreso il generale si girarono mezzi sconvolti verso di lui.

<< Ma che ti prende?! >> chiese innervosito Paul.

<<  No, niente è che era sceso un silenzio di tomba e volevo rompere il ghiaccio, e poi ho pensato a quando eri caduto e avevi messo il culo su un porcospino!!>> disse continuando a ridere seguito da George e Ringo.

<< Non è divertente! Guarda che mi ero fatto male! >> disse mentre si alzava.

<< Ehi! Dove vai? Guarda che scherzavo! >> John si alzò insieme a lui.

<< No, voglio solo girare il treno e prendere un po’ d’aria! >>  guardò il generale e lo fulminò con lo sguardo.

<< Ok, veniamo con te!>> disse John. Poi prese il suo cappotto e lo buttò sul generale.

<< Senti giovanotto…>> stava incominciando con un’altra delle sue ramanzine.

<< Problemi vecchio? >> lo interruppe John mettendosi a tre centimetri dalla sua faccia.

<< Non è educato buttare…>> iniziò a dire irritato scostandosi qualche centimetro dal viso del ragazzo.

<< Baciami! >> ghignò John e poi mettendogli anche la sua valigia a dosso si indicò gli occhi con l’indice e il medio e indicò il generale come per dire guarda che ti tengo d’occhio. I ragazzi uscirono e si diressero verso il bar. Era una sala abbastanza grande con diversi tavolini. A uno di questi tavolini Paul notò una ragazza che leggeva un giornale.  Aveva i capelli rossicci lunghi fino alle spalle pettinati con le punte all’insù ed indossava un vestito fino alle ginocchia color crema con i bottoni azzurri. George gli diede una gomitata.

<< Questa lasciala a me!>> disse Paul all’amico e si avviò verso la ragazza con uno dei suoi sorrisi migliori. Prese una tuba* da un tavolo lì vicino e s’inchinò di fronte alla sua preda.

<< Scusate signorina ma i miei amici vorrebbero chiederle di unirsi al suo tavolo. Lo fare io, ma sono troppo timido… >> sorrise e si mise il cappello davanti alla faccia. Intanto gli altri si erano avvicinati. La ragazza alzò appena gli occhi dal giornale.

<< Se volete… >> aveva un accento francese e Paul notò che aveva gli occhi verdi. I ragazzi si avvicinarono e si sedettero subito. Paul stava prendendo posto ma vide arrabbiato che John e Ringo si erano presi i posti accanto alla ragazza.

<< Allora come ti chiami? >> chiese John sorridendole.

<< Michelle… >> rispose leggendo il giornale. George la osservò e non capiva come mai non mostrava interesse per quattro ragazzi belli come loro. Sarà per Ringo che le fa schifo… mm oppure perché Paul è stato troppo invadente… no anzi è perché  si vergogna ma in realtà è cotta di me! Dopo un po’ i suoi pensieri giunsero all’idea che lei faceva l’indifferente perché lo amava alla follia e gli altri erano d’impiccio. Ma ora come spiegarle che viaggio con loro e che non posso levarmeli di torno? Ah ecco.

<< Noi siamo i Beatles, viaggiamo sempre insieme e siamo molto amici, però se vuoi parlare con uno in particolare basta dirlo! >> disse tutto in un fiato. John girò lentamente la testa verso di lui e notò la faccia di Paul sconcertata.

<< Ma sai forse non gliene fregava niente! >> disse Paul in tono arrogante.

<< Era solo per dire… >> si giustificò George.

<< Comunque si è vero siamo i Beatles >> disse Paul sorridendo aspettandosi già la ragazza fra le braccia.

Invece lei imperterrita leggeva il giornale e non li sentì nemmeno che discutevano.

<< Forse non hai capito bene noi siamo i Beatles, siamo famosi!>> disse Ringo ingenuamente.

<< Ah, giusto… >> Michelle poggiò il giornale sul tavolino rinunciando a leggere. Meglio che gli do conto a questi se no mi torturano. Pensò.

<< Io mi chiamo Michelle Fourier, piacere >> disse sempre con l’accento francese. I ragazzi le diedero la mano ad uno ad uno  e poi rimasero a fissarla come inebetiti.

<< E così voi siete i famosi Beatles?>> continuò lei << Vi facevo più carini…>> nel viso di Paul si fece spazio un’espressione  mista fra l’arrabbiato, lo sconcertato e il terrorizzato. Come si permetteva quella di dire che non era carino come si aspettava? Chi era lei per dire una cosa del genere? Forse la sua bellezza stava diminuendo? Il suo fascino era scomparso? Ma poi pensò solamente che lei era cieca.

<< Poverina, faceva finta di leggere per non mostrarci il suo handicap…>> disse seriamente dispiaciuto sotto gli sguardi interrogativi di tutti gli altri. Poi le mosse la mano davanti agli occhi. << È cieca, peccato era così carina! >> disse scuotendo il capo. John batté le palpebre perplesso.

<< Ma dico sei cretino? >> chiese lei con un’espressione indecifrabile. Prese la borsa e uscì dal bar.

 

 

*Tuba : tipo di cappello a forma di cilindro

 

Marty_youchy: grazie per il commento anche sull’altra fanfic… comunque si lo spunto è di a hard days night, all’inizio volevo fare la trascrizione perché secondo me quel film è stupendo, ci sono delle battute inimitabili, ma poi ho deciso di prendere solo il punto di partenza.

CrImInAlSmOoTh: grazie per il commento, sono contenta che ti sia piaciuta come l’ho impostata, non ho ancora un mio stile ma sto cercando di crearmelo, quindi se avete anche commenti negativi per migliorarmi sono sempre graditi. :D

 

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Capitolo 3
*** Caccia ai Beatles ***


Michelle era rientrata nella sua cabina dove c’erano cinque ragazze che parlavano in continuazione. Per questo motivo aveva deciso di andare al bar, per leggersi quel maledetto giornale in santa pace. E invece no. Pure lì gli erano capitati quelli con quei capelli che sinceramente la facevano solo ridere. Si sedette vicino all’uscita della cabina perché tutti gli altri posti erano già occupati e si guardò avanti sospirando. A un certo punto si girò con orrore verso la ragazza accanto a lei notando che stava parlando dei Beatles con tanta foga.

<< C’è quel Paul McCartney che è una cosa …>> mosse la mano per enfatizzare.

<< Guarda che non è tutta questa bellezza Sinar…Sintgar…mmm Sinjar…>> non si ricordava il nome di quella ragazza che tra l’altro era impossibile. Me la devo levare st’ abitudine di dire i nomi delle persone dopo le frasi! Pensò con vergogna.

<<  Sintjarè… Michelle te l’ho ripetuto un miliardo di volte, comunque Paul McCartney è bellissimo. Sono sicura che se lo conoscessi non diresti così! >> era anche lei francese.

<< Si, ma poi quelli non hanno talento, una cosa che alla fine diventa un tormentone solo perché dice “yeah yeah yeah” la potevo fare benissimo anche io, e poi dal vivo sono più brutti di come pensi… >> voleva continuare a criticarli ma Sintjarè le era già saltata a dosso.

<< E tu come fai a dire cose del genere? >> chiese arrabbiata.

<< Perché li ho visti! >> non le piaceva essere messa in discussione.

<< AAAAAAAAH >>  Sintjarè gettò un urlo scuotendo Michelle. Intanto tutte le ragazze le erano andate vicine.

<< Che c’è? >> chiese spaventata la ragazza.

<< TU HAI VISTO I BEATLEEEEES??????????????? >> era diventata rossissima Michelle penò avesse bisogno di un dottore.

<<  Stai bene? >> chiese preoccupata.

<< NO CHE NON STO BENE!!!! TU HAI VISTO I BEATLEEES E NON ME L’HAI DETTO?????>>

<< Forse perché ci conosciamo da circa… mmm un’ora e ci siamo viste mezza volta? >> chiese accigliata Michelle. << Comunque i tuoi beniamini sono qui>>

<< SU QUESTO TRENO?????>> le chiese urlando nell’orecchio.

<< Si, ma non sono sorda>> disse allontanandola. << Prima uno mi dice che sono cieca e poi pensano che sono sorda... oggi non è la mia giornata!! >> era notevolmente irritata. Ma non era finita lì perché si sentì calpestare i piedi dalle sue compagne di cabina che sembravano delle scalmanate. Non si capiva più niente, in dieci minuti quel treno era diventato un inferno. Era girata la voce fra le ragazzine che c’erano i Beatles. Michelle uscì e pensò di diventare seriamente sorda.

<< Scusa sai dirmi che succede? >> chiese a un ragazzo che era disperato quanto lei.

<< Si è aperta la caccia ai Beatles…>>  disse tappandosi le orecchie per il rumore troppo forte. Michelle sbuffò. Promemoria: 1 non dire i nomi delle persone dopo le frasi.2 se vedo qualcuno di famoso mi sto zitta, anzi no mi cucio direttamente la bocca…

<< CAZZO MA NON RIESCO A SENTIRE NEANCHE I MIEI PENSIERI!!!>> urlò all’improvviso. Si stupì di se, si mise subito la mano davanti alla bocca, era la prima parolaccia che diceva e non aveva mai urlato così. Ma si consolò pensando che tanto con quel caos non l’aveva sentita sicuramente nessuno.

<< Michelle, vabbè che siamo in presenza dei Beatles ma queste parole non si dicono >> era Sintjarè.

Vedi un po’ se esiste sfiga più assurda, giusto giusto quando dico l’unica parolaccia della mia vita che tra l’altro non può sentire nessuno passa questa e la sente! Scosse la testa sconsolata. Quella non era proprio la sua giornata fortunata. Decise di andare nel bagno delle donne. Lì sarebbe sicuramente stata senza chiasso per un po’. Figurati se quelle scalmanate avevano il tempo di fare pipì, avevano altro a cui pensare: la caccia ai Beatles! Così si diresse verso il bagno, vi entrò circospetta e si stese sul pavimento. Aveva gli occhi chiusi e non le era venuta la minima idea che ci potesse essere qualcuno.

<< Michelle?>> era una voce maschile. Si alzò di scatto.

<< Lennon!>> indietreggiò verso la porta.

<< No, non l’aprire, che se no ci scoprono!>>  aveva allungato la mano per fermarla. In quel momento si aprì il bagno vicino a lei e Ringo per poco non le cadde a dosso.  Subito dopo uscì George facendole un cenno con la mano, Paul che le sorrideva e un uomo che lei riconobbe come il loro manager: Brian Epstein.

<< Che ci fate nel bagno delle donne? >> chiese dopo la sorpresa iniziale.

<< Sai sembra che abbiamo una taglia sulla testa… e siamo scappati >> George si sedette a terra.

<< Mi dispiace è colpa mia… >>  cupa nube del rimorso.

<< Niente, il problema e che dovremmo restare qui per tutto il viaggio, almeno finché non ci trovano… >>

<< E allora saranno guai! >> Paul era terrorizzato all’idea di mille fan impazzite che gli saltavano a dosso.

<< Scusate non pensavo… >> cupissima nube del rimorso. Michelle non sapeva come giustificarsi, dopo tutto era tutta colpa sua. << Però forse ho un’idea…mmm>>

 

 

 

Marty_youchy: grazie per il commento J comunque in effetti Paul e George li ho fatti troppo stupidi… vabbè niente penso che comunque all’inizio almeno erano come tutti i ragazzi! XD

 

Andyyyyyyyyyyyyyyyy  amore mio!!! Ciao grazie!! Ma ti sei iscritto apposta per commentare?? Tadb

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** L'idea di Michelle ***


<< Ok ragazze, in fila, ad una a una… >> Michelle sembrava un vigile. Aveva fatto mettere in fila ordinata tutte le ragazze davanti al bagno delle donne, convincendole a non uccidere i Beatles se le faceva entrare a gruppi.

<< Ora formate un altro gruppo di cinque! >>  disse facendo uscire le cinque di prima dal bagno. Questa situazione durava da circa tre ore e non la reggeva già più. Era rimasta quasi senza voce a forza di sgolarsi e doveva fare pipì. Fece entrare cinque ragazze e qualche minuto dopo vide uscire Epstein.

<< Hai bisogno di aiuto? >> le chiese sorridendo.

<< No, no… >> disse stancamente << Anzi forse si… dovrei andare in bagno… >> disse con vergogna.

<< Fa pure>> sorrise << Sono  abituato a trattare con fan impazzite! >> a quelle parole Michelle si precipitò dentro il bagno,  non fece caso a nessuno e corse a fare pipì.

Quando uscì vide le cinque ragazze di prima tutte eccitate che abbracciavano i Beatles e chiedevano loro autografi, i quali molto insofferenti concedevano tutto. Michelle li guardò con curiosità. Erano solo quattro ragazzi  che cantavano e suonavano. Nonostante questo da quando era andata in America aveva sentito sempre parlare di loro, tutti dicevano che erano bravissimi e che li attendevano con ansia. E adesso che da circa metà gennaio si trovavano lì erano già stati assaliti su un treno che li portava al loro albergo.

Si avvicinò al tavolino che avevano posizionato nel bagno per farli stare a proprio agio e sorrise loro.

<< È scaduto il tempo… >> disse rivolta alle ragazze che per poco non si mettevano a piangere. Quando quest’ultime uscirono Brian entrò un momento e disse che li faceva riposare un po’. I ragazzi tirarono un respiro di sollievo.

<< Bella idea, grazie… almeno ci massacrano a cinque a cinque!>> disse Ringo rivolto a Michelle.

<< Già… comunque dovete rallegrarvi, fra un po’ arriviamo e potete stare tranquilli in albergo! >>

<< Ha..  ha.. ha..>>  George finse di ridere. << Bella battuta, ma te le studi?>>

<< Eh? >> chiese Michelle perplessa.

<< Sai puoi fare la comica! >> la prese in giro il ragazzo. Paul gli diede un colpo in testa.

<< Scusalo… è un po’ scemo! Comunque se trovano pure l’albergo dove alloggiamo siamo fottuti!!>>

<< E dove alloggiate? >>

<< Sarò pure scemo ma non così tanto da dirtelo a te che poi lo spifferi a tutti! >> disse George con disprezzo.

<< Vi ho già chiesto scusa!! >> disse con rabbia.

<< Si ma non basta! >> George si era alzato e si stava scagliando contro Michelle, quando John intervenne.

<< Calmati! Cazzo, nell’unico momento di pausa  ti pigliano i nervi? >> George sbuffò. In quel momento Brian  annunciò che la pausa era finita. Michelle uscì fuori dal bagno senza nemmeno salutarli e ritornò nella sua cabina. Paul la seguì con lo sguardo. Era sicuramente una bella ragazza, a prima vista poteva sembrare altezzosa, ma in fondo era simpatica, certo quel guaio l’aveva causato lei, ma Paul sentiva qualcosa che non riusciva a definire nei suoi confronti.

<< Tu sei il mio preferito!! Mi fai un autografo? >> chiese una ragazza con i capelli castani raccolti sulla nuca. Aveva un accento simile a quello di Michelle.

<< Se… >>disse Paul svogliato << Come ti chiami? >>

<< Sintjarè >> disse intimidita. Paul la guardò per un momento. E adesso come lo scrivo? Pensò.

<< Senti facciamo una foto che è meglio, sai il tuo nome è impossibile. >>  Sintjarè arrossì, ma in fondo era felice, una foto era qualcosa che non sarebbe mai arrivata a desiderare, tanto che era impossibile.

<< Certo!! >> disse sempre sorridendo. Quando il suo turno era finito corse subito da Michelle.

<< HO UNA FOTO CON Paul MCCARTNEY!!!!!!! >> tutta la sua compostezza di prima era svanita.

<< Wow… >> disse Michelle senza il minimo entusiasmo.

<< Che hai? >>

<< Niente… >>

<< Dai, a me lo puoi dire! >> cercò d’incitarla Sintjarè.

<< Ho detto lascia perdere! >> era arrabbiata e uscì fuori. Iniziò a vagare senza meta per il treno. Pensò che in fondo le dispiaceva non poter vedere mai più quei ragazzi. E adesso quell’Harrison l’ aveva presa pure in odio. Non le restava che non farsi più vedere da loro, e così non pensarci più. Ma i suoi piani andarono in fumo quando le si parò davanti Paul.

<< Che fai? >>

<< McCartney!! Tu che fai? Se  ti vedono qui ti assalgono. >> disse guardandosi intorno.

<< Niente, volevo vederti prima di scendere. >>  disse guardando a terra.

<< Ah.. >> lo osservò con insistenza << E come mai? >> Paul si scosse e poi ritornò con lo sguardo fiero di sempre.

<< Volevo chiederti scusa per averti dato della cieca… >>sorrise al pensiero << E che non sono molte le ragazze che mi dicono che non sono carino>> disse con un po’ di arroganza che fu colta da Michelle.

<< Bè, semplice! Vuol dire che non dicono le cose in faccia… >> disse con malizia aspettandosi la reazione.

<< COSAAA??!! >> Paul la guardò a bocca aperta. Si stava innervosendo.  <>

Ecco ora si è arrabbiato con me! Pensò Michelle che non imparava mai a starsi zitta. Invece Paul non si era voltato per andarsene ma si era avvicinato, le aveva circondato il bacino con le braccia e l’aveva baciata.

L’aveva baciata con passione e lei si sentì la lingua calda in bocca. Michelle aveva già baciato altri ragazzi ma quello con Paul era stato diverso. Con alcuni addirittura le era venuto un conato di vomito, invece ora si sentì infinitamente felice e dei brividi le percossero la schiena. Ma lei pensava troppo razionalmente per lasciarsi andare a quel piacere. Infatti scostò Paul con violenza.

<< Scusa.. >> disse Paul in un sussurro, ma lei lo guardava scuotendo la testa e sembrava non sapesse che fare. Poi ritornò in sé e dopo essersi sistemata il vestito si voltò e lasciò il ragazzo fermo che la guardava.

<< Comunque alloggiamo all’hotel Plaza! >> disse Paul quasi gridando. Ma lei non c’era più. Sperò tanto che l’avesse sentito, ma sicuramente non era così.

 

Grazie a marty_youchy e andy per aver commentato XD

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Beatlemania ***


Era qualche giorno che Michelle viveva con Sintjarè. Si erano trasferite in un appartamento a New York. In pratica era un buco, ma era l’unica cosa che si potevano permettere due ragazze single che facevano le segretarie. Era il 7 febbraio ed era un giorno libero per tutte e due. Dopo il bacio con Paul, Michelle era ritornata nella cabina mezza sconvolta e dopo le pressioni di Sintjarè le aveva raccontato tutto. Da quel momento per la ragazza bruna era diventata una specie di idolo. La adorava. Diceva che solo una benedetta da Dio poteva aver avuto un dono del genere. E per la casa, l’aveva pregata di stare con lei, facendole pagare anche meno del dovuto. All’inizio a Michelle era sembrata una cosa buona, ma in seguito era diventata una vera e propria ossessione. Non poteva nemmeno andare in bagno senza che Sintjarè l’accompagnasse e le aprisse la porta. Era sera e dopo una giornata di shopping aveva bisogno di riposarsi. Si buttò di peso sul divano e accese la televisione, lasciando che fosse l’amica ad aprire le serrande e ad accendere i termosifoni. Decise di vedersi un telegiornale, quindi fece zapping finché non trovò il canale che le interessava.

<< Ed ora passiamo a un’altra notizia>> disse la signorina del telegiornale, Michelle sbuffò perché si era persa una notizia magari interessante  << L’Hotel Plaza di New York, dove alloggiano i Beatles è stato assalito da centinaia di fan impazzite, i Beatles, però, ancora non si sono visti, sarà stata una strategia di Brian Epstein? I Beatles alloggiano veramente lì? A queste domande ancora non sappiamo rispondere, ma è poco ma si curo che la beatlemania sta dilagando anche negli Stati Uniti! >> Michelle spense di colpo la tv. I Beatles erano diventati un incubo. Li sentiva nominare dappertutto.

<< Hai sentito? Il tuo amore è stato scovato… >> rise Sintjarè.

<< Non hai ascoltato? Ancora non li hanno trovati >>

<< Forse non stanno in quell’albergo! >> disse alzando le spalle la ragazza.

<< No,  sono lì, lo so sicuramente… >> Michelle aveva sentito in lontananza Paul che le diceva il loro albergo. Non se l’era riuscito a levare dalla testa, ma non l’aveva detto a nessuno. Si alzò, le girava la testa.

<< Ti va di uscire un po’? >> le chiese Sintjarè.

<< Ma siamo appena tornate!! >> Michelle iniziò a camminare intorno al divano.

<< Che hai? >> chiese la bruna preoccupata.

<< Voglio conoscere qualche ragazzo, mi voglio fidanzare e poi sposare. >> a quell’affermazione Sintjarè si alzò di colpo e l’abbracciò.

<< Posso fare la testimone? >>

Michelle ignorò l’amica, prese il cappotto e uscì fuori. Certo era una scelta piuttosto incoerente, prima diceva che non voleva uscire e poi usciva. A volte non si capiva da sola. In quel momento vide Sintjarè correrle incontro.

<< Neanche mi aspetti? >> la ragazza ansimava. Michelle iniziò a correre.

<>

Entrarono in un pub. Non era molto grande ed era stracolmo. Sintjarè si strinse a Michelle.

<< Non è meglio che andiamo in un posto più sano? >>

<< Qui si trovano i ragazzi! >> Michelle era decisa.

<< Ma… ma tu hai rifiutato Paul McCartney, e ora vuoi stare con uno di questi…>> fu interrotta da un bel ragazzo con i capelli color castano chiaro e gli occhi marroni.

<< Buonasera, due belle ragazze come voi che ci fanno qui? >> aveva un tono di voce molto caldo.

<< Niente… non facciamo niente, anzi stavamo uscendo… >>

<< Sint! Non dire sciocchezze, la scusi, e che non è abituata a frequentare pub.>> Michelle fulminò l’amica con lo sguardo.

<< Figurati, ma dammi del tu, sono Carl. >>

<< Michelle, e lei e Sintjarè>> si strinsero la mano.

<< Allora? Ancora non mi hai risposto! >>

<< No… volevo andare in giro, è da molto che non esco di casa!>> Michelle gli sorrise in modo malizioso.

<< Ma se oggi sei… >> Michelle interruppe Sintjarè con un calcio, seguito da un gridolino di dolore della ragazza. Quasi non la sopportava, perché la doveva seguire ovunque?

<< Sintjarè cara, perché non vai a prenderti un bel bicchiere d’acqua? >>

<< Ma…>>

<< Niente ma…. Vai! >> Michelle la spinse, e la bruna non se lo fece ripetere una terza volta. Si avviò a testa bassa evitando contatti con altra gente del locale.

<< Allora Michelle… sei francese? >> chiese Carl prendendola sotto braccio.

<< Si, mi sono trasferita da poco a New York…>>

<< Che lavoro fai? >>

<< Che cos’è il terzo grado? >> Michelle si spaventava di quelli che volevano sapere troppo.

<< No…no scusa è tanto per conoscerci… io sono un giornalista>>

<< Mmmm interessante, io segretaria di un’agenzia di comunicazioni… per caso hai mai intervistato i Beatles? >>  non riuscì a trattenere quella domanda.

<<  Si, anzi devo fare un’intervista in occasione di un loro prossimo concerto… sai se vuoi ti potrei portare con me>> la faccia di Carl in quel momento le fece venire i brividi <<  Però voglio qualcosa in cambio…>>

Michelle lo guardò schifata e gli diede uno schiaffo. Lui scosse la testa sorridendo, mise la mano nella tasca del giubbotto e prese un biglietto da visita.

<< Tieni >> le sorrise ancora malignamente. Lei lo prese e se lo mise in tasca. Poi chiamò a gran voce Sintjarè che era alle prese con un altro pervertito.

<< Andiamo! >> le disse ancora scossa.

Sintjarè tirò un sospiro di sollievo e la seguì.

 

 

Paul era seduto a terra fra la roba sporca. Naturalmente in lavanderia non li avrebbero trovati, ma loro sicuramente non ci volevano stare.

<< Chissà chi l’ha spifferato che eravamo in questo albergo ora che non c’è miss francesina?>> George ultimamente era estremamente irritabile.

<< Shhhh >> lo zittì Ringo << Che ferisci i sentimenti di Paul! >>

<< Guarda che piaceva anche a lui… >> intervenne John.

<< Non è vero!!! Io ho sempre detto che quella portava solo guai! >> ribatté George.

<< Se, se dicono tutti così! >> John stava volutamente provocando l’amico. Intanto Paul neanche li ascoltava, si sentiva soffocare in quello stanzino piccolo e poi il suo ego era stato ferito. Rifiutato da una ragazza! Una tragedia! Prima di tutto non era mai successo, al massimo era stato lasciato perché l’avevano trovato a letto con un’altra, ma essere rifiutato, per giunta dopo aver provato uno dei suoi irresistibili baci! No questa cosa non gli andava proprio giù.

<< Sapete, io quella puttana la trovo, me la faccio e poi vediamo se non mi viene a sbavare ai piedi! >> disse a un certo punto.

<< Si… ok ma noi stavamo parlando di lasagne!! >> disse John perplesso.

<< Ma io non vi stavo ascoltando… >>

<< Si, l’ho notato>> rispose secco John.

<< Secondo me te la vuoi fare perché ti piace >> disse Ringo.

<< Sante parole!! >> John si inchinò a Ringo come se fosse un Dio << Quanto sei saggio!! >>

George non era della stessa idea, infatti si alzò indignato e si avvicinò a Paul battendogli la mano destra sulla testa.

<< Ragazzi… voi lo sottovalutate!! Non gli potrebbe mai piacere quella!! >>  la parola quella la disse come se si trattasse di uno scarafaggio. << Vero Paul? >>

<<  No, hanno ragione loro… porca miseria mi piace…>> disse in modo lamentoso.

<< Dai! E che sarà mai?? Non ti preoccupare te lo combiniamo noi un appuntamento!! >> disse Ringo sorridente.

<< Se, come nei film… >> George non era per niente felice di dover rivedere quella Michelle.

<< Ho sempre desiderato farlo!! >>

Ringo li convinse e siccome in quella lavanderia non avevano niente da fare cercarono di trovare un piano adatto, innanzitutto per trovare quella ragazza, visto che nessuno si ricordava il suo cognome.

 

 

 

Marty_youchy: carissima!!! Guarda che anche io amo follemente Paul ( figurati che su facebook mi sono modificata il nome in Faby Ferrente McCartney sotto lo shock di tutti i miei contatti XD) quindi diciamo che invidio non poco Michelle… e poi parli tu che in Beatles for sale flirtavi con lui!! XD a proposito non aggiorni più?? Comunque sono felice di non essere distrutta… almeno voglio prima finire di leggere tutte le tue storie… e di finire le mie ^^!! XD

 

Playboy91: da premettere che te lo volevo chiedere da tempo… ma che caspito di nick è?? Comunque grazie per avere la santa pazienza di recensire imperterrito tutte le mie storieXD ♥♥ tvbtrpp

 

Un ultimo grazie a quelli che hanno semplicemente letto… spero che la mia storia vi sia piaciuta!! J

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Ed Sullivan Show ***


Michelle non era riuscita a dormire quella sera. Non sapeva il perché, ma non riusciva a levarsi la faccia di Paul dalla mente. Si ripeteva in continuazione che  era un semplicissimo ragazzo, e che non l’avrebbe rivisto mai più. Ma più pensava questo e più le veniva un vuoto allo stomaco. Aveva persino cercato di attraccare uno sconosciuto pur di rivederlo. Si rigirò quel biglietto da visita fra le mani. Era color bianco sporco.  Quell’uomo si chiamava Carl Black. Certo si era comportato da pervertito, ma era l’unico che l’avrebbe potuta condurre dai Beatles.  Si mise una vestaglia rosa con fantasia a fiori e si diresse lentamente verso il telefono.  Alzò la cornetta e digitò il numero di Carl.

<< Pronto? >> rispose una voce all’altro capo del telefono. Michelle si morse il labbro. Non voleva ricorrere a quei mezzi solo per un ragazzo.

<< Pronto? >> disse insistente la voce di Carl.

<< Pronto… Carl sono Michelle, la ragazza del pub >>

Lui esitò per un momento.

<< Ah ciao >> disse con una voce che faceva trasparire malizia << Sai? Il tuo schiaffo mi fa ancora male! >>

Bastardo! Pensò Michelle.

<< Vorrei solo sapere se quella proposta è ancora valida… >> ecco, ara l’aveva detto. Si stava vendendo solo per incontrare un ragazzo che forse non si ricordava nemmeno di lei.

<< Ovvio… >>

<< Quando me li fai conoscere?  Dico i Beatles…>> chiese impaziente.

<< Beh… domani saranno a una trasmissione televisiva, dove io sono invitato… e poi l’11 ci sarà un concerto…  cosa preferisci? >>

<< Tutte e due >> intervenne subito la ragazza.

<< Certo… vedo che sei molto impaziente >> Michelle non lo vedeva, ma era sicura che nella sua faccia c’era un ghigno di cattiveria.

<< Ok, però ora devo andare, ciao… >>   chiuse subito il telefono e si sedette a terra. Cosa aveva fatto?

Era stata una stupida, cosa avrebbe concluso andando al loro concerto? Scosse la testa sconsolata, poi si alzò e andò in bagno per prepararsi.

 

 

 

<< Sei crudeleee!!! Vai ‘Ed Sullivan Show’ senza di me!!! Come puoi? A te neanche piacevano i Beatles!! >> disse Sintjarè piagnucolando.

<< Lo so… >> Michelle si stava asciugando i capelli, cercando di farli venire bombati come piacevano a lei.

<< La tua crudeltà è assurda! >>

<< Purtroppo è così… >>

Michelle odiava quando quella ragazza le ronzava intorno, soprattutto per i suoi atteggiamenti da bambina.

<< Però ti prometto che se fai la brava ti porto al concerto… >>

Sul viso della ragazza bruna si disegnò un larghissimo sorriso. Batté le mani più volte dalla felicità e poi abbracciò l’amica. “grazie” sussurrò. In quel momento le fece tenerezza e quindi ricambiò l’abbraccio.

<< A che ora ti viene a prendere Carl? >>

<< Se è puntuale… ora >> disse guardando l’orologio. In quel momento sentirono il citofono suonare. Tempismo perfetto. Pensò Michelle. Sintjarè corse ad aprire ma Carl le disse che aspettava sotto perché non voleva disturbare.  Michelle fece un grosso respiro e salutò l’amica. Scese in ascensore e si stava quasi pentendo, quando vide Carl con un mazzo di rose in mano che le sorrideva candidamente. Si stupì molto. Lo salutò con un cenno del capo, lui avanzò e le fece il baciamano. Gli occhi di Michelle si illuminarono, non aveva mai visto un tal gentiluomo, e quasi si dimenticò di quello che era successo due giorni prima al pub. Lui la portò vicino a una macchina nera molto grande e la fece accomodare nel sedile posteriore. Al volante c’era un uomo sulla quarantina con la faccia squadrata.

<< È il cameraman >>  le spiegò Carl. Lei annuì, ma poi si chiuse in se stessa e non proferì parola per il resto del viaggio.

Quando arrivarono Carl e Michelle si sedettero in alcuni posti riservati ai giornalisti, mentre il cameraman si era posizionato in modo da avere una buona visuale per registrare.

Dopo qualche minuto entrarono i Beatles. Tutte le persone iniziarono a urlare i loro nomi, Michelle rimase fissa su Paul, sul suo sorriso, e su come salutava la gente. Pensò che le piaceva davvero.  Si umettò le labbra e ricordò il bacio con McCartney, le sembrò il momento più bello della sua vita.

I Beatles si posizionarono e incominciarono a suonare.  Michelle non conosceva le loro canzoni, ma era impossibile non sapere “A Hard Day's Night”, anzi si stupì. La stava anche cantando. Delle canzoni che seguirono ne conosceva solo due. “And I Love Her” e “Can't Buy Me Love”. Una più bella dell’altra. In quel momento sognò che “And I Love Her” fosse dedicata a lei. Mentre Paul la cantava si incrociarono lo sguardo e lei lo trovò terribilmente sexy.

Quando il concerto finì Carl la portò vicino ai Beatles. In quel momento però, sentì una fitta allo stomaco. Non poteva, non sarebbe riuscita a rincontrarli, e soprattutto sapere che Paul non si sarebbe ricordato di lei. Sarebbe stata una cosa orribile. Paul la guardò per un momento e alzò il sopracciglio destro perplesso. Michelle sentì la testa che le girava. Si piegò in due.

<< Che hai? >> chiese Carl preoccupato.

<< Mi fa male la pancia >> bofonchiò lei. Si voltò di scatto e si mise a correre. Quando si ritrovò in bagno si avvicinò al lavandino e si guardò allo specchio. Si, era una bella ragazza, capelli rossi naturali, occhi verdi, magra e vestiva con molta classe. Era tipicamente francese. Eppure in quel momento si sentì vuota. Si sentì solo un’imitatrice di quelle tante ragazze icona. Vestiva il più alla moda possibile e snobbava tutti. Anche Sintjarè. Si sentì uno schifo. Ripensò alla sua famiglia lasciata a Nantes senza che avessero sue notizie da mesi.  Aprì il rubinetto e si buttò con rabbia l’acqua in faccia. Si strofinò  gli occhi, le labbra, le guance. Si tolse tutto il trucco che ogni mattina le toglieva ore di tempo. Si guardò allo specchio e vide una normale ragazza. Carina, ma normale. Dopo essersi asciugata il viso uscì fuori con il sorriso sulle labbra.

 

 

 

Era il momento del giornalisti. Paul odiava quel momento. Infatti all’improvviso si ritrovarono circondati da quelle sanguisughe che volevano sapere i fatti loro. In quel momento si avvicinò un ragazzo con i capelli color castano chiaro e gli occhi marroni.

<< Piacere sono Black… mi concederebbe un’intervista? >>

A Paul venne la voglia di dargli un pugno, ma fu frenato dall’immagine che gli si presentò davanti. Era Michelle. Era sicuro fosse lei. Stava vicino a quel Black. Ora si era piegata in due. Aveva detto al giornalista che le faceva male la pancia. Sembravano molto intimi, si davano anche del tu. Paul fu invaso da invidia per quell’uomo.

<< Scusi, mi sa dire chi è quella ragazza che è appena corsa via? >>

<< No, niente è una che mi devo portare a letto, si figuri, lo sta facendo solo per incontrarvi e ora se ne è pure scappata… stupide le donne!! >> disse sorridendo. Paul gli stava dando un pugno, ma fu fermato da Ringo che aveva visto tutta la scena.

<< Noi, le concediamo un’intervista esclusiva dopo il concerto dell’11 se lei porta anche quella ragazza rossa…  >> disse Ringo.

Carl per poco non saltava dalla gioia. Diede loro il suo biglietto da visita e corse da Michelle. La trovò cambiata in faccia, non sapeva a che cosa fosse dovuta la sua trasformazione ma in verità non gliene fregava niente, voleva solo quell’intervista.

<< Michelle me lo faresti un favore? >>

<< Cosa? >>

<< Verresti con me a intervistare i Beatles? >>

Michelle sentì una fitta al cuore, aveva appena deciso che aveva chiuso con la storia di Paul e tutto quello che riguardava quel viaggio in America. Aveva deciso di ritornare in Francia, magari con Sintjarè. Ma ora si era appena ricordata il patto con Carl, e quella possibilità di poter rincontrare Paul la tormentava alquanto.

Cosa avrebbe fatto?

 

 

Rieccomi qui!! Sono felicissima, perché vedo che la sezione Beatles si sta popolando man mano,  benvenute alle nuove entrate Zazar90 e BellaWitch (anche se dell’ultima, da me conosciuta come IMeMine sono già una grande fan.

 

 

Ringraziamenti:

 

Marty_youchy:  cara!!!! Come farei senza di te, che sei sempre la prima a commentare?? Mmmm bello miss McCartney, quasi quasi mi faccio chiamare così da oggi in poi =)

 

Playboy91: vabbè per il nick no comment, grazie perché mi sei così fedele!! XD

 

Zazar90: ciao!! Sono felice che ti piaccia la mia storia, anche la tua è molto carina =) per il fatto della beatlemania, diciamo che ho descritto solo quello che avrei fatto io se fossi vissuta negli anni 60 XD

E poi diciamo che Michelle da adesso inizierà a considerare Sintjarè come una vera amica…

 

Lady__beatles: grazie!!! Sono molto contenta che ti piace, spero continuerai a seguirla.

 

 

 

 

 

DreamWriter: ciaoooo!!! Mi sono accorta solo ora delle tue recensioni!!! Grazie mille, non sapevo che ti piacessero i Beatles, e ora vedendo anche il tuo profilo ti piacciono anche i queen??? Fantastico XD

Spero che continuerai a seguirmi =)

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Capitolo 7
*** Di nuovo insieme ***


Carl la guardava implorante, l’intervista ai Beatles sarebbe stato un fatto determinante per la sua carriera, e non era un’occasione da perdere. Michelle gli avrebbe voluto dire di getto no, solo per fargli sfregio, ma poi si ricordò di Paul. Non sapeva che fare, inoltre aveva ancora quel patto con Carl.

Mentre era assorta le venne un idea.

<< Beh… a te serve questa intervista no? >> chiese Michelle osservandolo attentamente.

<< SI…. Sarà una svolta per me!! Grazie! >> Carl iniziò a esultare.

<< Stop! Non ti ho detto che vengo, dopotutto tu mi hai trattata da schifo, sei stato un porco e io non voglio più averci a che fare con te! >> disse guardandolo di traverso cercando di intravedere la sua reazione. Lui la guardò con gli occhi spalancati, no, non poteva perdersi l’intervista con i Beatles.

<< Però… >> continuò lei  << A quanto ho capito ti servo io… >>  voleva farlo soffrire, la carriera di Carl era nelle sue mani.

<< OK… niente patto… >> disse il ragazzo sommessamente. Lei sorrise appena, ci era riuscita!

<< Affare fatto! >>  gli diede la mano. Lui la strinse controvoglia. << Ora riaccompagnami a casa >> disse in tono deciso la ragazza.

 

 

Paul era seduto in una poltrona che si trovava nella sala registrazione della Apple.  Si stava contorcendo le mani, di lì a poco avrebbe rivisto Michelle. Non era mai stato così agitato per incontrare una ragazza. Di solo erano loro che gli cadevano ai piedi, ma con lei la cosa era un po’ più difficile. Si era vestito con uno smoking grigio di molta classe, dopotutto doveva pur impressionarla in qualche modo.

<< Ehi confetto grigio calmati! >> gli disse John ridendosela sotto i baffi per il modo in cui era vestito e soprattutto per come era teso. Paul gli lanciò un’occhiataccia e continuò a guardare avanti a sé.

Dopo qualche minuto arrivarono Michelle e il giornalista. Paul guardò solo la ragazza ma si stupì vedendola... diversa. Non sapeva descrivere cosa avesse di diverso, ma sicuramente lo era.

<< Buonasera >> disse garbatamente il giornalista rivolto a John, e gli tese la mano. Lennon lo squadrò leggermente schifato.

<< Lo sai che sei vestito di merda? >>

Carl lo guardò a bocca aperta, ma come si permetteva?

<< Scusi, ma i miei vestiti sono all’ultima mo…>> cercò di controbattere. Ma Paul lo interruppe spingendolo di lato e avanzando verso Michelle. Carl lo guardò stupito e George si picchio la tempia con il dito indice per dirgli che era impazzito.

<< Ciao Paul! >> gli sorrise Michelle.

<< Si conoscono? >> chiese Carl ancora più stupito.

<< Si… lui è uscito un po’ pazzo da quando la conosce… >> gli disse Ringo sottovoce.

<< Ah… >> il giornalista non sapeva più che dire.

<< Sai sei diversa… >> le disse Paul.

<< Mmm forse perché non mi sono truccata? >> rispose ironica lei.

<< Ah, si giusto… l’avevo capito! >>

<< Se, come no… >> Michelle sbuffò.

<< Ti dico di si!! >>

<< Ti pare che non lo so che voi maschi non notate mai niente? >> disse lei in tono irritato. John se la rise sotto i baffi, era divertente vederli litigare per le cose più idiote.

<< Cazzo ridi? >>  Paul era incavolato con l’amico.

<< Lascialo perdere Paul… >> disse la ragazza con voce dolce, sicuramente anche questo strano, visto che era sempre fredda. Paul le sorrise e si girò di nuovo verso di lei.

<< Allora, dimmi… come mai ti sei vestito così? >>

<< Come? >> intervenne subito lui.

<< Da confetto… >> disse secco John.

<< Guarda che è uno dei vestiti all’ultima moda!! >> si giustificò Paul.

<< Strano… >> disse Michelle pensierosa.

<< Strano che? >> incalzò Paul.

<< Niente, solo che di solito siete voi che fate la moda… non voi che la seguite… come mai? >>

Paul rimase spiazzato, era vero, ma come dirle che si era vestito così solo per impressionarla? In quel momento la cosa più logica che gli venne da fare fu il suo sguardo seducente, per cercare di sviare il discorso. Michelle lo guardò perplessa.

<< E questo cosa sarebbe? >>

<< Paul hai fatto cilecca!! >> rise George che era stato zitto fino a quel momento.

<< Perché? >> chiese lei incuriosita. Ma George si girò dall’altro lato e non le rispose, le faceva proprio antipatia quella ragazza, non ci voleva avere a che fare.

<< Bhè… diciamo che a questo punto dovresti svenire… ma a quanto pare non ha funzionato! >> le spiegò Ringo sottovoce.

<< Ah… >> Michelle si soffermò a guardarlo. Si, in effetti era proprio da svenimento… quegli occhi color verde bosco, così belli, così sexy… 

Ma come cavolo fanno ad essere sexy degli occhi? Si chiese Michelle.

Sono sexy e basta! Disse un’altra parte della ragazza. Ma il filo dei suoi pensieri fu interrotto da Carl.

<< Scusate, ma ve la potrei fare questa benedetta intervista? >>

<< Ok… però andiamo di là… lasciamoli un po’ soli >> Ringo si avviò verso una stanza adiacente seguito da John George e Carl.

<< Allora Michelle che mi racconti? >>

 

 

 

Allora intanto ringrazio tutti quelli che hanno letto, questo capitolo mi è venuto un po’ di getto, la storia non va molto avanti, ma boh XD non lo so che mi è passato per la testa, in questo periodo sto scrivendo cose un po’ schifose L perdonatemi!!!

 

Vabbè ora passiamo ai commenti!!!

 

Zazar90: grazie sono felice che la storia ti stia interessando e che anche Michelle ti piaccia J all’inizio veramente avevo voluta farla apposta un po’ antipatica (non chiedermi perché, perché non lo so proprio) spero che ti piaccia anche questo capitoloJ

 

Marty_youchy: siiiii!! Paul la difende!!! Comunque hai ragione ce l’abbiamo tutte con Paul, penso che fra poco inizierò una fanfic su John XD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Michelle vs George ***


<< Io niente Paul… invece tu! Tu avrai qualcosa da raccontarmi… >> disse Michelle guardando il ragazzo negli occhi.

Paul non sapeva che dire, sicuramente non poteva dirle che aveva passato la maggior parte del tempo pensando a lei. Si alzò e si diresse verso una finestra che affacciava sulla strada.

<< No… niente… le solite cose da Beatles… >>

<< le solite cose da Beatles? E sarebbero? >> chiese lei incuriosita.

<< Suonare… cantare… >>

<< farsi una ragazza a notte… >> intervenne Michelle avvicinandosi a lui.

Paul aggrottò le sopracciglia indignato.

<< Guarda che non è così! >>

<< Si… come no… >> lo disse con una tristezza che stupì Paul.

<< Michelle io ti devo dire una cosa… >>

<< Cosa? >> incalzò lei.

<< Tu… >> Paul fu interrotto da urla e da risate. << Cosa è stato? >>

 Si precipitarono nell’altra stanza e trovarono Ringo, George e John che ridevano come dei matti. Michelle li guardò a bocca aperta.

<< Dov’è Carl? >> 

<< Aiutoooo!!! >> era la voce di Carl.

<< Dov’è? >> chiese Michelle.

<< Nello sgabuzzino! >> le rispose Ringo ridendo.

<< E perché? >> 

Ringo esitò, in effetti non sapeva perché l’avevano rinchiuso nello sgabuzzino.

<< Per passare tempo >> rispose George glaciale.

Michelle lo guardò con sfida.

<< Ok… allora vado ciao… >>

<< Nooooooooooooooooooo!! >> era la voce di Carl che era alquanto disperato.

Paul rivolse uno sguardo severo a George.

<< Ma come lo lasci qui? >> chiese Ringo a Michelle.

<< Penso che serva più a voi che a me… almeno giocate a imprigionarlo, non è il vostro passatempo? >> disse rivolta a George. Il ragazzo la guardò con rabbia. Si alzò e le puntò contro l’indice.

<< Senti, ci facciamo antipatia a vicenda, quindi è meglio che sparisci dalla mia vita, non ti sopporto più francesina del cazzo! >>

Michelle rimase a guardarlo. Per un momento non si sentì più nessun rumore, poi le scese una lacrima. Si voltò per andarsene.

No, non ci riusciva proprio a piacere alla gente, risultava antipatica a tutti. Che senso aveva vivere così?

<< A me non fai antipatia… >> disse sottovoce fra le lacrime.

George rimase spiazzato, l’aveva trattata da schifo, si sentiva in colpa. Paul lo guardò ancora più arrabbiato.

La ragazza lasciò la stanza in silenzio. Paul la seguì, ma non la trovò più.

 

 

 

Ciao a tutte!!! Sinceramente non sapevo come continuarla, però la volevo continuare!! E infatti il risultato è venuto schifoso… però vi prometto che i prossimi capitoli mi verranno meglio (almeno spero XD)

Siccome non ho niente da dire su questo pseudo-capitolo passiamo ai ringraziamenti che è meglio!!!

 

Marty_youchy: grazie, sono felice che ti sia piaciuta!!! Però ho pensato oltre a una fanfic su John ce ne vorrebbe anche una con Ringo… perché poverino L non lo caca nessuno XD!!! Vabbè poi in caso ci pensiamo dopo…

 

 

Zazar90: già hai ragione il mio caro Paul è il centro dei nostri discorsi XD si sentirà un po’ fischiare le orecchie!! Grazie per il commento sono felice che ti sia piaciuta quella scena…. XD sinceramente è qello che avrei fatto io non so se Paul l’avrebbe fatto o_O

 

 

playboy91: ma bravo!!!! Non mi pensi più ti dimentichi sempre di me!!! Sigh ultimamente ti sei perso circa un miliardo di capitoli!!!! Cattivo!!

 

 

Clafi: grazieeee!! Sono contenta che ti piaccia!!! Si Michelle veramente all’inizio la volevo fare antipaticissima.. poi mi è venuta così (che devo dire non scherza)

Fra Paul e Michelle ancora niente…. Ci ho fatto mettere George di mezzo XD

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Capitolo 9
*** Il trionfo dell'amore ***


Michelle corse via, non li voleva più vedere. In realtà si stava accorgendo di amare Paul. L’aveva pure ammesso a se stessa, ma ormai gli altri la odiavano, per lei era meglio ritornare in Francia e farsi una nuova vita. Era entrata in un bar e aveva ordinato una birra. Passò il dito sul bordo del boccale e sbuffò. Le ritornava sempre in mente l’immagine di Paul.

Figuriamoci, sentì anche la sua voce che le chiedeva di sedersi.

A un certo punto si girò di scatto. Non aveva le allucinazioni, c’era veramente lui che si voleva sedere!

<< Posso? >> ripeté.

Michelle lo guardò prima sbalordita poi arrabbiata.

<< Perché mi hai seguita? >>

<< Mi andava… >> le sorrise.

<< Non mi fare il tuo sorriso seducente, tanto con me non attacca! >>

<< Però l’hai detto che è seducente >>

Giusto!pensò Michelle.

Lui stavolta, le fece uno sguardo seducente.

<< Vabbè và, guarda te lo dico, chiaro e tondo Mi piaci!! Anzi vuoi che ti faccio lo spelling? M-I  P-I-A-C >>

<< Fantastico!! >>

<< Fantastico che? >> chiese la ragazza perplessa.

<< Anche a me piaci >>  Paul fece un sorriso a trentaquattro denti.

<< Si, lo so >> disse sbrigativa << Cosa??????????????? >> quando si rese conto delle parole di Paul saltò dalla sedia e rimase a bocca aperta davanti a lui. Lui le si avvicinò e la baciò. Michelle stavolta non si ritrasse. Lo baciò altrettanto appassionatamente.

Quando si staccarono, Michelle i portò l’indice e il medio alle labbra umide della saliva di Paul e sorrise.

<< Perché non me l’hai mai detto? >> chiese lei.

<< Dai Michelle si era capito… >>

<< Non è vero! >>

<< Si invece! >> si stizzì Paul.

<< TI dico di no! >>

<< Basta litigare per questa cazzate… >>

<< Non dire parolacce >>

<< Scusa! >> Paul si mise una mano davanti alla bocca

Michelle rise.

<< Beh…. Io avevo pensato di ritornare in Francia, ma se le cose stanno così… >> disse sorridendo.

<< Rimani con me, ti prego! >> la supplicò lui.

<< Paul, io vorrei tanto, ma c’è un problema…. >>

<< Cioè? >> incalzò Paul.

<< George… >>

 

 

 

 

Buongiorno!!! Allora vi preannuncio che la storia io l’ho finita quindi la posterò al più presto!! Mancano pochi capitoli e finalmente i libererete di Michelle XD

 

Ringraziamenti:

 

Zazar90: ehilà!! Già ora vedrai come si evolve la storia XD sono stata un po’ cattiva comunque vedremo… grazie ho seguito il tuo consiglio mi è stato molto utile J

 

Clafi: ancora qui George non si fa perdonare… dovrai aspettare il prossimo capitolo, intanto qui sembra che l’amore fra Paul e Michelle trionfi… spero che ti piaccia.

 

TheThief_: sono felice che ti sia piaciuto, già George l’ho fatto un po’ cattivo comunque si vedrà XD sono felice che Michelle ti stia simpatica XD

 

Marty_youchy: XD dai però George è stato un po’ stronzetto XD anche io l’avrei lasciato, ma sai com’è magari con la puzza delle loro scarpe moriva XD

 

playboy91: si XD

 

sofia126: grazie the fool on the hill XD aspè come ti piace essere chiamata? Sofia è meglio? Vabbè comunque spero che ti piaccia pure questo capitolo.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** A casa di Michelle ***


Paul tornò allo studio di buon umore.

<< Che succede? >> chiese Ringo.

<< Che c’è non si può essere di buon umore? >> chiese il ragazzo sorridendo.

<< No, visto che quando sei uscito sembravi un toro infuriato! >> ironizzò John.

Paul lo ignorò, prese la chitarra di John e iniziò a suonare qualcosa che gli altri non riconobbero.

<< Cos’è sta roba? >> chiese John.

<< Forse è per Michelle, ancora non lo so. >>

A quel nome George si sentì colpevole, sotto gli sguardi accusatori di John e Ringo.

<< Non ti preoccupare George, io e Michelle abbiamo risolto tutto, mi ha pure invitato a casa sua, naturalmente se volete potete venire anche voi… >>

<< Perché ci volevi escludere? >> chiese John ironico.

Paul fece spallucce.

<< Allora oggi pomeriggio a casa di Michelle. >>

Provarono per il resto della mattinata, a ora di pranzo liberarono Carl e poi si diressero verso casa di Michelle.

Aprì l’amica, che si aspettava di vedere solo Paul. Infatti a quella vista per poco non le veniva un infarto.

<< Ciao! >> disse Michelle solare.

La salutarono tutti in coro. Lei li fece accomodare.  Era piccolissimo quell’appartamento e Paul si vergognò della sua ricchezza. Sicuramente entro poco tempo le avrebbe chiesto di andare a vivere con lui. Si sedettero sui divani del salottino e iniziarono a parlare del più e del meno. Per Sintjarè ci mancava poco all’infarto, ogni volta che le rivolgevano la parola le mancava il respiro e si sentiva l’asma, quindi dopo un po’ decisero di ignorarla, pensando che sarebbe stato maglio per tutti.

Dopo circa una mezz’oretta George si alzò e si avvicinò a Michelle.

<< Possiamo parlare? >> le sussurrò.

<< Si certo… >>

Andarono in cucina, George  si sedette sul tavolo mentre Michelle preferì restare alzata.

<< Ti volevo chiedere scusa per l’altra volta… >> disse lui guardandosi le scarpe.

<< No, scusami tu, sono troppo scontrosa…. >>

George sorrise.

<< Beh… allora possiamo fare pace… io sto organizzando un party, cioè lo sta organizzando il nostro manager… ti andrebbe di venire? Magari porta anche la tua amica… >>

<< Grazie mille George…. Non mancherò… >> Michelle sorrise. Poi tornarono nel salotto e continuarono a scherzare per il resto del pomeriggio.

 

 

 

Buongiorno!! Mi mancano pochissimi capitoli per finire… intanto questo… in cui non succede niente XD

 

Intanto ringrazio chi ha letto e chi ha commentato… cioè :

Marty_youchy

Zazar90

 sofia126

TheThief_

 playboy91

 

 

scusatemi moltissimo non ho tempo di rispondere alle recensioni… comunque vi ringrazio di cuore… eh già l’amore trionfa…. Ma chissà?

 

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Capitolo 11
*** La scelta si Sintjarè ***


 

 

 

Paul era al party organizzato da Brian, si stava annoiando, sperava ardentemente che Michelle si facesse viva, voleva stare con lei. Si presentò insieme a Sintjarè con circa un ora di ritardo. Ma quando la vide gli sembrò la visione più bella del mondo.

<< Michelle… sei fantastica!! >>

Lei sorrise timidamente. Indossava un vestito rosa, con una scollatura che lasciava intravedere leggermente il decolté, e un corpetto brillantinato.

<< Anche tu… >>

Paul la prese sottobraccio e la fece conoscere a tutti i suoi amici come la sua fidanzata. Michelle arrossiva ogni volta. Si sentiva fuori luogo, ma la vicinanza di Paul la faceva sentire al sicuro, si, sarebbe stata davvero felice con lui. In quel momento si accorse di aver lasciato Sintjarè al suo destino.

<< Scusami Paul… >>

 Si allontanò per cercare l’amica, ma invece di lei le si parò davanti George, mezzo ubriaco.

<< Michelle… >> disse scombussolato.

La ragazza lo guardò senza capire. Lui le si avvicinò.

<< Che vuoi George? >> non voleva litigare, ma così ubriaco era pericoloso.

Lui allungò la mano e le toccò il seno. Michelle si allontanò sbalordita. George si strinse a lei e la baciò appassionatamente. Michelle cercò di divincolarsi.

<< Mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho vista >> le sussurrò all’orecchio. Michelle non ebbe il tempo di ribattere che vide una folla radunata attorno a loro, c’era anche Paul. si staccò subito da George.

<< Paul… non è come credi! >> disse per giustificarsi.

Paul scosse la testa deluso, le lanciò un’occhiataccia e se ne andò. Michelle cercò di seguirlo, ma la folla attorno a loro era troppa, non riusciva a raggiungerlo.

 

Paul era estremamente deluso, sentiva che Michelle fosse quella giusta e invece che faceva? Baciava George! La delusione lasciò spazio alla rabbia. Si avvicinò a un tavolo e iniziò a bere parecchi bicchieri di vodka. Si sentì parecchio scombussolato. L’alcool aveva fatto effetto. Vide seduta su un divanetto l’amica di Michelle. Quella col nome strano.

Si avvicinò a lei, la prese per il polso e la portò in una camera.

<< Spogliati! >> le disse con fare di comando.

Sintjarè lo guardò senza capire.

<< Non l’hai capito che ti voglio scopare? Quando ti capita un’altra volta un’occasione del genere? >>

Sintjarè lo guardò dritto negli occhi. Non poteva fare questo torto a Michelle, ma dopotutto Paul aveva ragione, quando le sarebbe accaduto di nuovo?

 

 

 

 

Grazie a tutte per i commenti J ci mancano solo due capitoli alla fine

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Capitolo 12
*** E questa è la fine (finalmente XD) ***


Michelle non lo trovava, si voleva scusare, dire che non era colpa sua… e invece lui si era volatilizzato.

<< Scusi sa dov’è Paul McCartney? >> chiese a un ragazzo vicino a un tavolo.

<< Si… è andato in quella stanza >>

Michelle si avviò subito, si sarebbe scusata, si sarebbe buttata fra le sue braccia, avrebbero pianto e si sarebbe aggiustato tutto, si sarebbero sposati e avrebbero avuto tanti bei bambini.

Aprì la porta, ma lo spettacolo che vide davanti a sé fu terrificante. C’erano Paul e Sintjarè, a letto, nudi. Il suo unico vero amore e la sua migliore amica insieme. Le scese una lacrima, poi un’altra. Paul la guardava con uno sguardo beffardo. Cosa aveva fatto di male? Non era stata nemmeno lei a baciare George.

<< Io ti amavo… >> disse fra le lacrime.

Uscì velocemente dalla stanza. Non guardava avanti a sé. Uscì da quella casa maledetta, si sentiva ferita doppiamente, odiava Sintjarè, odiava Paul, odiava George, odiava i Beatles, odiava quel maledetto treno in cui si erano conosciuti e anche quel maledetto giorno, odiava Carl che l’aveva riportata da loro e odiava se stessa. Avrebbe chiuso con l’amore.

Decise di partire quello stesso giorno, per non farsi rivedere mai più.

 

 

Paul era seduto sul divanetto di casa del suo manager. Aveva le mani fra i capelli. Se n’erano andati tutti, erano rimasti solo lui e il resto dei Beatles. George gli aveva spiegato tutto, aveva fatto una cazzata. Sperò di rimediare. Cercò quella ragazza con tutti i mezzi, ma niente, non era più in America. La cercò in Francia, ma era come cercare un ago in un pagliaio, alla fine desistette. Aveva perso l’amore della sua vita, era stato uno stronzo.

Era a casa sua, prese la chitarra e iniziò a suonare la melodia che aveva deciso di dedicarle giorni prima agli studi della Apple. Quella canzone divenne un successo planetario. Inserita nell’album “Rubber Soul” con il titolo di “Michelle”

 

 

 

Michelle, ma belle.
These are words that go together well,
my Michelle.
Michelle, ma belle.
Sont les mots qui vont tres bien ensemble,
tres bien ensemble.
I love you, I love you, I love you.
That's all I want to say,
until I find a way.
I will say the only words I know that
you'll understand.
Michelle, ma belle.
These are words that go together well,
my Michelle.
Michelle, ma belle.
Sont les mots qui vont tres bien ensemble,
tres bien ensemble.
I need you, I need you, I need you.
I need to make you see,
oh, what you mean to me.
Until I do I'm hoping you,
will know what I mean.
I love you.
I want you, I want you, I want you.
I think you know by now
I'll get to you somehow.
Until I do I'm telling you so
you'll understand
And I will say the only words I know that
you'll understand, my Michelle.

 

 

 

 

Michelle, mia bella
Queste sono parole che insieme suonano bene
Mia Michelle
Michelle.mia bella
Queste sono parole che insieme suonano molto bene
Molto bene insieme.
Ti amo,ti amo,ti amo.
È tutto quello che voglio dire
Fin quando non troverò la strada
Pronuncierò l’unica parola che conosco che
Capirai
Michelle,mia bella
Queste sono parole che insieme suonano bene
Mia Michelle
Michelle.mia bella
Queste sono parole che insieme suonano molto bene
Molto bene insieme.
Ho bisogno di te,ho bisogno di te,ho bisogno di te
Ho bisogno di farti vedere,
oh,cosa significhi per me
fin quando aspetterò te
saprò cosa significo per te
ti amo.
Ti voglio,ti voglio,ti voglio
Penso che da ora lo saprai .
Ti avrò in qualche modo
Fin quando lo faccio,te lo dico così
Tu capirai
E pronuncierò solo le parole che conosco che
Tu capirai,ma Michelle.

 

 

 

Buongiorno a tutte, finalmente è finita!!!! Alleluia!! XD ne approfitto per ringraziare tutte le persone che hanno letto e intanto vi voglio presentare i miei personaggi!! XD

 

  << Ed ecco a voi Carl!!!!>>

Entra il cretino tutto convinto che s’inchina.

Tutte insieme urliamo:

 << BUUUUUUU!!! Era meglio che rimanevi nel ripostiglio a marcire!!!! >>

 << Chi è stato? >> chiede lui mezzo sconvolto. Poverino… si sconvolge facilmente.

<< Ehm…. No.. niente… passiamo ad altro! >>  dico io,

 Entra Sintjarè molto timidamente e si inchina.

<< …>>

<< E dai ragazze applauditele… non ci è andata realmente a letto con Paulie! >> vi sussurro.

Ok… stavolta applaudite… controvoglia ma applaudite XD

<< ED ecco a voi….. George!!! Ossia l’antagonista della storia!!! >>

Fan di George impazzite soprattutto Martina e Thief XD

<< Ahia! Mi fate maleeeeee!! >>

<< Calma Georgino… ti dimostrano il loro affetto… >>

Ora salvo George dalle vostre grinfie, non vi preoccupate, dopo ve lo lascio è tutto vostro XD.

Ed ecco a voi Ringo che tra l’altro sorride a Zazar… Mmm una tresca?

Subito dopo entra John. Vedo che a Night brillano gli occhi…

John manda baci al pubblico.

<< Grazie, Grazie… lo so… sono un attore nato. >>

<< SE… come no… passiamo avanti ecco a voi… >>

<< NO… aspè che intendi dire? Che non recito bene? >>

<< No… no.. per carità… però John.. tu qui non sei il protagonista… ricordi? >>

John fa la faccia imbronciata e se ne va dietro… magari qualcuna di voi lo consolerà XD.

<< Adesso Michelle!!! >>

 Entra.

<< Allora Michelle ti è piaciuto recitare in questa fanfic? >>

<< No >>

Mi schiarisco la gola…

<< Bene… molto diretta >>

<< LO so >>

<< Ok… >>

Meglio che chiamo Paul va!

<< E adesso a voi… Paulie!!!!  >>

<< Buongiorno ragazze >> fa l’occhiolino.

Svenimento totale… soprattutto di Marty e Clafi

<< Paul… e che cavolo!! Mi fai morire il pubblico così! >>

<< Scusa… >>

<< Niente caro… >>  avete presente il cuore di msn… ecco quello XD.

Mi sorride….

Oh…

*sospiro*

Ok… tralasciamo queste scene a dir poco oscene XD.

<< Paul a te ti è piaciuto recitare in questa fanfic? >>

<< Certo cara… >>

Fiù! Almeno uno XD

Ma in questo bellissimo momento si intromette Michelle.

<< Scusa Paul… prima mi tradisci con quella lì >> indica Sintjarè << Poi con lei… uffi!! >>

<< è la vita… >> rispondo io.

Michelle mi guarda con uno sguardo assassino.

<< Ehm… meglio se finiamo qui! Vi ringrazio di aver letto, la storia è finita e non avrà un sequel ! >>

<< Evviva! >> urli dal pubblico.

<< EH? >>

<< No niente… >> fate le finte tonte XD

<< NO… e che mi pareva di aver sentito.. >>

<< Niente… non ti preoccupare… è finita ora? >>

<< Si… è ufficialmente finita! >>

 

Kiss Laban

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