Il Mondo Capovolto

di Ksanral
(/viewuser.php?uid=11445)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Avarizia Ovvero Eccessiva Generosità ***
Capitolo 2: *** Ira Ovvero Ti Sorridono I Monti ***
Capitolo 3: *** Superbia Ovvero Insana Umiltà ***
Capitolo 4: *** Invidia Ovvero Com'è Una Vita Normale ***
Capitolo 5: *** Lussuria Ovvero Quando i Sorrisi Sono Inquietanti ***
Capitolo 6: *** Gola Ovvero James, ma non mangi? ***
Capitolo 7: *** Accidia Ovvero Il Settimo Giorno Si Riposò ***



Capitolo 1
*** Avarizia Ovvero Eccessiva Generosità ***


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

© Elyxyz













«Senti Sirius, io ho deciso!» l’esclamazione dopo una lunga pausa di silenzio – strano ma vero – fece sobbalzare il ragazzo interpellato.
«Cos’hai deciso, Ramoso?» domandò, dopo essersi ripreso.
«Ho deciso che farò mettere insieme Evans e Mocciosus!»
Sirius lo guardò con tanto d’occhi, poi sorridendo appena, come si fa con chi si crede pazzo per assecondarlo, portò una mano alla fronte dell’amico per sentire se per caso avesse la febbre e stesse delirando oppure se fosse ammattito del tutto. Suo malgrado dovette optare per la seconda ipotesi.
«Fratello, io ti voglio bene, ma credo che dovrò chiamare il San Mungo… Non sei normale!» e dopo sette anni che James Potter insisteva per uscire con Lily Evans, che tormentava gli amici giorno e notte – soprattutto di notte –, era normale avere dubbi riguardo un’affermazione tanto contraria alla filosofia di un’intera vita.
«Ma no, Felpato. Non sto scherzando, credo di non essere mai stato così serio! Voglio davvero farli stare assieme… In fondo Mocciosus è un po’ come me, lui le va dietro da sempre e lei non lo sa nemmeno!»
«Un po’ come te?!» Sirius Black era inorridito a quell’affermazione. Era giunto il momento di chiamare i rinforzi «Reeeeeeeeemuuuuusssss!» urlò con una vocetta stridula da donnetta che per niente si addiceva al soggetto. Lunastorta, che era rimasto distante, immerso nella lettura di un leggerissimo “Manuale di Trasfigurazione Avanzatissima – Tomo 432/500”, alzò lo sguardo infastidito e con un sospiro raggiunse i suoi due angioletti preferiti.
«Che c’è, Sirius?» domandò esasperato, sicuro che, come sempre, si sarebbe trattato di una stupidaggine.
«Diglielo tu, James…»
«Voglio far mettere assieme Evans e Mocciosus…» cantilenò, come se fosse la centesima volta che ripeteva la stessa cosa.
«Per le mutande di Merlino! Sei stato stregato!» esclamò Remus Lupin, che dall’alto della sua esperienza, riusciva sempre a cogliere i sintomi di un qualsiasi Incantesimo, praticato anche una sola volta secoli orsono, stava già cercando di far coincidere i sintomi per trovare chissà quale fattura.
«No… Non son---» ma il povero Ramoso non poté finire la frase, perché interrotto da un irruento Black «Ha detto che lui è uguale a Mocciosus!»
«C-Cosa significa?» Lupin aveva addirittura perso la capacità di parola, tanto era sconcertante la notizia.
«Sì, insomma… Lui va dietro a Evans. Io vado dietro a Evans. Tutti e due da sette anni. Sette.» spiegò il Non-Sono-Più-Mitico-Quanto-Prima Potter. «E dato che ormai io non ho alcuna speranza, voglio aiutare Mocciosus… E poi…» interruppe la frase, distolse lo sguardo e arrossì. Sì, sì, arrossì!
«E poi… Cosa?» domandò, con un filo di voce, il giovane Black.
«E poi vorrei essere il padrino dei loro unticci figlioli…» disse con il cuore in mano e le lacrime agli occhi.
I due amici caddero dalle sedie su cui fino a un attimo prima erano nervosamente seduti. Sbiancarono e non riuscirono più ad articolare alcun suono.
James Potter proruppe in una liberatoria, divertita e spudorata risata. «Dico davvero!» riuscì a dire, senza più fiato.



Note: avevo bisogno di staccare un attimo da OniceSmeraldi (che spudoratamente vi invito a leggere), anche se la adoro, per riuscire a scrivere meglio proprio i prossimi capitoli. Avevo voglia di scrivere qualcosa di leggero e divertente (per me è divertente) e mi girava da un po' l'idea di fare una raccolta di sette fic sui sette Peccati Capitali e poi ho avuto il colpo di genio: fare tutto al contrario XD Quindi ecco la prima delle sette, ditemi cosa ne pensate!
P.S.- Scusate per il blue (anche se non dovrebbe darvi troppo fastidio) ma mi ero davvero stancata del solito nero XD
Oddio, leggendo le recensioni ho notato che ho dimenticato una nota. La metto qui poi la ripeterò nel prossimo capitolo così sono sicura che la leggete. Io non riesco a scrivere praticamente nulla su Peter Minus... Non riesco neanche a prenderlo in considerazione, perciò sarà difficile che apparirà in questa serie di fic ^^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ira Ovvero Ti Sorridono I Monti ***


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

© Elyxyz













Lily Evans per i corridoi saltellava allegramente, come la famosa bimba svizzera che vedeva le caprette farle “ciao”, quando una voce la raggiunse e la fece bloccare a metà di un salto, per poco non rovinò a terra.
«Evans! Ehi, Evans!» La sua mattina non poteva iniziare se sentiva quel richiamo, sempre uguale, come una sveglia che alla stessa ora suona gentilmente cullandoti finché non apri gli occhi.
«Buongiorno, Petar¹» disse lei, voltandosi verso il ragazzo e sorridendogli sinceramente. Al ragazzo quasi prese un coccolone e per qualche istante non riuscì a parlare. Lily si voltò e riprese a saltellare verso l’aula di Incantesimi.
«Vuoi uscire con me?» disse Potter, poco prima che la Grifondoro voltasse l’angolo. Lei girò appena la testa e rispose in tono cordiale.
«Ora non mi va di rispondere, prova a chiedermelo a pranzo…» disse ammiccando.
Potter, a occhi sgranati per la sorpresa, rimase lì guardandola andar via ma senza vederla realmente. Il corridoio era vuoto, nessuno aveva visto Evans sorridergli così angelicamente e ammiccare. Nessuno le aveva sentito dire che poteva, a pranzo, chiederle ancora di uscire. Chi mai gli avrebbe creduto, se avesse provato a dirlo in giro? Chi mai avrebbe creduto che lei non si era arrabbiata, gli aveva risposto male e minacciato di fargli qualche Incantesimo? Nessuno… nemmeno i suoi Malandrini.

Quando arrivò l’ora di pranzo, a James Potter, il cuore batteva come un forsennato. Era seduto al tavolo di Grifondoro e non staccava lo sguardo dall’entrata per vedere quando la sua Lily avesse fatto il suo ingresso. La seguì fino al tavolo e attese il momento opportuno. Non erano molto vicini, ma per lui non era un problema alzare la voce, almeno tutti avrebbero potuto vedere la reazione della ragazza, sempre che fosse stata come quella del mattino.
Arrivato al dolce, depose la forchetta, sospirò e alzò lo sguardo sulla sua bella.
«Evans! Ti va di fare un giro sulla mia scopa, domani?» domandò, attendendo con ansia la risposta. La ragazza lo guardò, sorrise di nuovo, e nuovamente era un sorriso allegro e poi rispose con tono amabile. «Ho lo stomaco troppo pieno per rispondere, chiedimelo stasera…» gli disse, lasciandolo interdetto e stupito ancora una volta.
Quand’ebbe recuperato il dono della parola, si rivolse ai suoi amici che stranamente lo guardavano male. «Avete visto?!»
«Visto cosa? Che a momenti ti staccava la testa a morsi?!» “la testa a morsi”? Ma cosa andava dicendo Sirius? Lily non si era arrabbiata, anzi gli aveva sorriso!
«Ma mi ha sorriso!» esclamò.
«Sorriso, James? Era infuriata! Hai scatenato l’Ira funesta dell’Evanide Lily²!» esclamò un erudito Remus. «Ti è andata anche bene! Ma cosa ti è preso? Chiederle se vuole fare un giro sulla tua scopa, facendo cenno col capo ai tuoi pantaloni gonfi! Sei caduto davvero in basso!» lo rimproverò.
Erano impazziti tutti quanti? Lui non aveva fatto nessun cenno ai suoi pantaloni, che tantomeno erano gonfi. Lui le aveva solo chiesto se voleva fare un giro, non aveva nessun altro scopo in mente! La realtà era troppo scioccante che persino i suoi amici ne avevano costruita una fasulla che fosse più accettabile? Oppure era lui che immaginava tutto? No, no…nella sua fantasia Lily gli avrebbe detto di sì la prima volta, non avrebbe certo rimandato. No, quella non era una sua fantasia! C’era un solo modo per capire com’erano realmente le cose: aspettare la sera.
L’attesa fu snervante, ma appena prima di cena, riuscì a intercettare la ragazza sulla scala. La fermò e fece per porle la fatidica domanda, ma lei lo precedette.
«E’ tardi! E’ tardi! Non aspettano che me! In ritardo sono già! Non mi posso trattener!³» disse in tono concitato e scappò via perdendosi nella folla che entrava in Sala Grande. James si guardò la mano, che stava stringendo la manica di Lily e che era tornata vuota senza che se ne rendesse conto. Era davvero pazzo? Aveva immaginato tutto? Lily per tre volte non si era arrabbiata e non aveva sbraitato maledizioni nei suoi confronti? Era vero oppure no? Era un giorno troppo strano, quello…
La sera, davanti al camino della Sala comune di Grifondoro, James Potter stava seduto sulla solita poltrona, la più comoda, e non guardava in faccia nessuno, né i suoi amici né le sue ammiratrici né i suoi ammiratori.
Solo quando si sentì sfiorare una spalla, alzò lo sguardo, infastidito, pronto ad allontanare chiunque, ma rimase sorpreso di vedere l’ultima persona che avrebbe mai pensato di vedere, la sua Lily.
«Vieni a Hogsmeade con me sabato?» disse lei dolcemente. E se non avesse visto le sue labbra muoversi, James non ci avrebbe mai creduto.
«Non… Non ho immaginato… nulla… quindi…» disse senza fiato e la ragazza sorrise e annuì.
«Allora vuoi?» chiese ancora. Gli aveva chiesto di uscire due volte in un minuto, vero?! Era successo, no?!
«Sì, voglio…» mormorò ancora incredulo. Era tutto vero. Tutto vero. Sarebbe uscito con Lily Evans.





Note:
¹ Il richiamo è all’amico di Heidi. So che si scrive “Peter”, ma viene pronunciato più o meno come l’ho scritto “Petar”. Ho giocato sull’assonanza tra questo nome e “Potter” per rimanere nel tema di Heidi. Se non sbaglio tra l’altro, quando Heidi incontrava l’amico lo salutava proprio con “Buongiorno Peter”
² E’ un richiamo all’Iliade, con la piccola modifica del nome. “Evanide” mi suonava meglio che “Evanside” XD
³ Questa è una citazione di una battuta del Bianconiglio, all’inizio di Alice nel Paese delle Meraviglia, quando Alice lo incontra per la prima volta.
- Nota sull'introduzione: ho messo 3 Malandrini perché io non riesco proprio a scrivere su Minus, non lo riesco a prendere proprio in considerazione. Mi dispiace... (Non è vero, ma ci stava bene XD)
Ringraziamenti:
Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno letto, messo tra i preferiti e seguiti questa raccolta, in particolare le cinque persone che hanno recensito il capitolo precedente: cullen isabella, Lady Lynx, Alchimista, katia37 e MyBlindedEyes.
Spero vivamente che questo capitolo vi piaccia quanto e più del precedente.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Superbia Ovvero Insana Umiltà ***


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

© Elyxyz













«Chi è il miglior giocatore di Quidditch, allora?!» esclamò una voce tra le tante nel caos della Sala Comune di Grifondoro.
«Io credo che sia Regulus Black…» disse il capitano nella Squadra. Il silenzio calò, come una perfetta maledizione che uccide ogni entusiasmo. Tutti osservarono il loro beniamino con occhi sgranati.
Per fortuna, una risata simile a un latrato interruppe quell’imbarazzante silenzio. «Questa sì che è una battuta!»
«Non stavo scherzando, Sirius. Credo davvero che il miglior giocatore di Quidditch di questa scuola sia Regulus!»
«Ramoso, amico…» sussurrò Black passando un braccio attorno alle spalle del Cercatore «Il gioco è bello finché dura poco…»
«Che gioco, Sirius?» domandò perplesso il prode Potter.
«Eppure nessun Bolide ti ha colpito, questa volta… Cosa ti è preso?!»
«Dici per Regulus?! Ma l’hai visto oggi? Hai visto come si è catapultato sul Boccino! Come lo seguiva… E’ stato formidabile!» disse, con l’espressione di… di James Potter davanti all’ultimo modello di scopa da Quidditch… O davanti a Lily Evans nuda… «Vorrei esser capace di fare altrettanto!»
La Sala Comune di Grifondoro aveva iniziato a scuotere il capo, scioccata. Tutti guardavano James Potter chiedendosi cosa ne fosse stato del loro idolo.
«James, ci stai spaventando…» intervenne il saggio Remus. Nessun altro avrebbe mai potuto riassumere lo stato d’animo di un’intera Casa in una sola, semplice frase…
«Perché dovrei spaventarvi?! Sto solo dicendo la verità!» esclamò, con una vocetta isterica che lo fece assomigliare molto alla sua cara nonna.
«James, amico… Sei tu il miglior giocatore di Quidditch!» disse Felpato, ormai esasperato dall’amico. Certo che quando si metteva a scherzare riusciva a essere davvero strano…
«Io? Ma cosa vai dicendo? Io non sono un bravo giocatore… Ho solo avuto molta fortuna…» spiegò arrossendo vistosamente e abbassando lo sguardo stringendosi nelle spalle.
«Hai battuto la testa?!» non sapevano più che pesci prendere. James sembrava uscito di senno. Non festeggiava neanche per la vittoria. Avevano battuto Serpeverde e vinto la Coppa delle Case, tutto per merito suo. Lui che si era sempre vantato di essere il miglior giocatore di Quidditch, perché in effetti lo era… e ora invece, cosa gli era successo?!
«Ma perché non riuscite a capire?!» ribatté spaesato. «E’ sempre stata solo fortuna!»
«Ma cosa dici, Potter?» chiese un compagno, dopo aver ritrovato la voce.
«E’ sempre stata fortuna! Ho un trucco!»
«Un trucco? Vuoi dire che hai barato?!» chiesero i Grifondoro sempre più sconcertati e allibiti.
«No!» esclamò subito il loro Capitano. Sembrava sotto l’influsso dell’Amortentia… La sua espressione era piacevolmente da pesce lesso. «Non ho barato! E’ solo…» riecco l’imbarazzo…
«Solo, cosa?» insistettero impazienti.
«Quando inseguo il Boccino… Io…» deglutì, sorrise ebete e continuò in tono sognante «Io… m’immagino di avvicinarmi e abbracciare Evans…»



Note: Mi scuso per il ritardo, ma come già spiegato nell'latra fic, non sono stata bene (per niente bene... Ero costretta a letto...) perciò non ho potuto scrivere prima. ^^
So che questo capitolo è un po' meno "intellettuale" dell'altro, ma devo ancora riprendermi del tutto e tornare nel pieno delle mie (demenziali) potenzialità.
Ringraziamenti: Di nuovo ringrazio tutti quelli che hanno letto, messo tra seguite e preferite e in particolare i sette che hanno recensito il capitolo precedente: MyBlindedEyes, caramella_rosa_gommosa (mi dispiace per il tuo neurone vecchio...e anche per quello nuovo perché ci ho messo un po... Scusa :P), Lady Lynx, Alchimista, Dark Dancer, MsMontana e l'immancabile (*_*) Sakura03! Grazie!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Invidia Ovvero Com'è Una Vita Normale ***


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

© Elyxyz













«Com’è una vita normale, Remus?» chiese il moro primogenito dei Black, mentre si dondolava su una poltrona della Sala Comune.
L’amico, seduto accanto, impiegò un po’ prima di rispondere, soppesando le parole «Beh…» iniziò sistemandosi meglio sulla poltroncina «Una vita normale… E’ una vita in cui sei vivo…» disse, tanto enigmaticamente quanto i saggi più saggi. «Non normale sarebbe una vita in cui sei morto. Perché ci sarebbe qualche problema a vivere, se fossi morto, non credi?»
Sirius era esterrefatto da tanta semplicità, o forse non aveva capito una sola delle parole dette dal licantropo.
«Tu credi che la nostra sia una vita normale?» gli domandò, fingendosi intellettuale.
«Siamo vivi, no?» replicò Lunastorta coerente con se stesso fino al midollo.
«Beh sì…» gli rispose con una scrollata di spalle. Non era del tutto soddisfatto dalla risposta, Remus se ne accorse e cercò di indagare.
«Che c’è che non ti convince?» gli domandò. Sirius era strano a volte, le spiegazioni più semplici non lo convincevano mai.
«Non lo so… Sembra un po’ fiacca…»
Remus sospirò e cercò di farsi capire meglio. «Non è forse normale che i tuoi ti abbiano ripudiato e diseredato, soltanto perché non vuoi diventare un Mangiamorte, non vuoi sbeffeggiare, torturare e uccidere quelli che non sono Purosangue? Non è forse normale che tua sia solo al mondo? E che io non riesca ad accettare la mia natura e ne sia tormentato? Non è forse normale che non potrò mai amare nessuno, perché nessuno potrebbe mai accettarmi per quello che sono? Come sarebbe una vita normale, altrimenti? Come quella di James, amato dai suoi genitori, circondato da amici e fidanzato con la ragazza più straordinaria che esista al mondo?!»
«Sai, hai ragione, Lunastorta… La nostra è proprio una vita normale…»



Note: è un po' breve, me ne rendo conto, ma la mia ispirazione ha prodotto questa cosa, perciò non mi sono sentita di rimuginarci troppo per allungarla... E poi a me piace così XD forse dovrei darvi una spiegazione...Allora, ricordatevi che questo è un "mondo capovolto" perciò loro sono assolutamente convinti di quello che dicono. Per noi invece è abbastanza ironico e l'invidia sta nel rapporto tra le loro vite (due dei personaggi più tormentati di Harry Potter) e quella di James, che a quanto ci risulta era relativamente meglio. Da notare anche, come Remus faccia "due pesi e due misure", quando si riferisce a lui e Sirius dice che sono soli, che nessuno li accetterà, ma quando parla di James lo dipinge circondato da amici. La cosa ovviamente è reciproca, cioè i Malandrini sono tutti amici tra loro, non solo per James, ma questo lo sapete XD
Credo di non dover aggiungere altro ^^
Ringraziamenti: ringrazio tutti quelli che si sono fatti quattro risate leggendo questa storia, in particolare quelli che hanno recensito il capitolo precedente: Alchimista, SkAnNeRiZzAtA, caramella_rosa_gommosa, MyBlindedEyes e Dark Dancer!
Spero di riuscire ad aggiornare preso, purtroppo ho qualche problema con internet perciò non vi spaventate se non vedrete aggiornamenti...
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Lussuria Ovvero Quando i Sorrisi Sono Inquietanti ***


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

© Elyxyz










~ Questo capitolo ha una dedica:
a Karyon,
non so cosa farei senza le tue recensioni,
perché ogni volta riesci a capire le minime sfumature di ciò che scrivo.
Grazie ~



Per Sirius Black muoversi in silenzio era senz’altro un gioco da ragazzi, d’altro canto un motivo c’era se era soprannominato Felpato. Quella mattina, la sua capacità gli tornò veramente utile. Aprì la porta del dormitorio, che cigolò come mai prima, e andò con nonchalance verso il bagno, non senza urtare il piede del letto di James, scuotendo il povero Malandrino dal sonno e disturbando, con il rumore, anche gli altri due.
James, tutt’altro che infuriato, capì subito che l’amico aveva passato la notte fuori, si sedette sul letto inforcando gli occhiali e ghignò, com’era suo solito quando coglieva Sirius in flagrante.
«Passato una bella nottata?» gli domandò allusivo.
«Meravigliosa!» rispose l’amico con un sorriso fermato a stento dalle orecchie.
«Oh! E’ stato del buon se---» disse – o almeno tentò di dire – maliziosamente James, ma fu bloccato dall’altro, che quasi si scagliò contro di lui per premergli la mano davanti alla bocca.
«Shh… Non dire quella parola!» lo sgridò «E’ peccato!» continuò stridulo.
James si liberò della mano dell’altro e prese a guardare intorno all’amico, come se cercasse qualcosa nascosto dietro – o dentro – Sirius. «Professoressa McGranitt che ne ha fatto di mio fratello?!» chiese, lasciandosi prendere dal panico.
«La McGranitt? Dov’è?» chiese Sirius voltandosi per cercare la nominata prof, ovviamente non trovò nulla. «Ma non c’è! Ramoso stai ancora sognando! Anzi, stai incubando! Di certo una visita dell’Arpia mentre dormi non è un sogno!»
«Sirius, amico, sii sincero con me… Ieri sera prima di “darci dentro”» mimò le virgolette con le mani, ma Sirius impallidì e si tappò le orecchie a sentire quelle parole, James rimase perplesso, ma decise di continuare «Avete fumato Magierba?»
«No! Ma cosa vai dicendo!»
«Sirius, mi preoccupi… Puoi spiegarmi perché tutt’a un tratto reagisci così?»
«Così come?» chiese spiazzato.
«Che non vuoi sentir nominare certe parole…» disse James esasperato «E’ peccato!» lo scimmiottò. «Perché mi sono innamorato James!» rispose, con lo stesso sorriso inquietante, fermato solo dalle orecchie e un’aria sognante che non gli si addiceva per nulla.
«I-I…Innamorato?!» chiese Ramoso, questa volta fu il suo turno di impallidire, spaventato a morte dal Molliccio che si trovava davanti – di certo non era Sirius, quello
«Sì… E’ una ragazza fantastica! Ieri sera abbiamo passato la serata a parlare e… e… io non avevo mai parlato prima! Mi ha fatto capire l’importanza dell’amore! E dell’attesa!»
«Ah… Ora capisco perché dici così… Avete solo parlato!» James annuì per la sua stessa deduzione.
«No! Non è per quello! Io ho capito che voglio essere casto, puro, senza macchia, in modo che possa concedere il mio amore quando sarà giunto il momento adatto!»
«Oh Godric! Sembra di parlare con Remus!» commentò Ramoso, sempre più sorpreso.
«‘on ‘arlo ‘sì¹…» disse una voce impastata dal sonno, mentre di fronte ai due qualcuno si rigirava nel letto, Remus.
«Sì, Remus, sì, hai ragione…» lo snobbò James, tornando al problema principale. «Sirius, sei sicuro di quello che hai detto?»
«Certo! Io l’amo! Posso aspettare anche in eterno! Niente più s-s-…» dovette costringersi a pronunciare quella parola «sesso, d’ora in poi!»
James non sapeva più cosa dire… Scosse il capo, sull’orlo della disperazione. «Sirius…» sembrava un lamento, il suo nome pronunciato con quel tono «Chi è la ragazza che ti ha ridotto così? Neanche Evans c’è riuscita con me…»
Sirius ghignò, come un bimbo piccolo che non vuole svelare un segreto «Non posso dirtelo!» cantilenò e poi filò in bagno, di nuovo con quell’aria estasiata.



Note:
¹ Traduzione: Non parlo così
Allora, ecco qui il nuovo capitolo... Ho una nota importante, perciò siate pazienti e leggete XD
Mi sono resa conto, che per un contorto giro di capovolgimenti, potrebbe sembrare che io sia a favore del sesso senza pensieri e che prenda in giro chi invece decide di aspettare il momento opportuno. Non è affatto così, anzi, io sono pro questa seconda filosofia, anziché come si dice dalle mie parti "darla in giro a destra e a manca". Non è mia intenzione fare la moralista, ci terrei solo a non essere fraintesa. Non c'è nessun messaggo di fondo in questa fic, quello che è scritto si addice (a mio avviso) al personaggio di Sirius e a nessun altro.
Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto XD
Ringraziamenti come sempre, ringrazio chi legge, preferisce e segue questa fic, in particolare quelli che hanno recensito il capitolo precedente: caramella_rosa_gommosa, Alchimista, Dark Dancer, SkAnNeRiZzAtA, MyBlindedEyes e Karyon. Vi ringrazio davvero di cuore ^^
Volete sapere chi è la persona misteriosa di cui si è innamorato Sirius?! Provate a indovinare, nel prossimo capitolo lo svelerò :P

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Gola Ovvero James, ma non mangi? ***


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

© Elyxyz













«James, ma non mangi?!» domandò un Sirius molto perplesso.
«No, non ho fame…» rispose l’amico, guardando il piatto pieno senza alcun desiderio.
«Sei sicuro?»
«Certo che sono sicuro! Lo saprò se ho fame, Felpato, no?!»
Sirius guardò stranito gli altri Malandrini, che sul volto avevano dipinta la stessa sua espressione.
Era strano che James non mangiasse; neanche prima delle partite, rifiutava il cibo, anzi Remus era sempre costretto a fare da papà severo per dividere lui e Sirius che puntualmente litigavano per il cibo e se lo rubavano dal piatto.
«James, stai bene?» s’interesso il giovane padre.
«Sì, certo!»
«Non sembra… Sei un po’ pallido in effetti…» continuò imperterrito, alzando anche una mano per sentire se la fronte era calda. «Sei anche caldo…»
«Lunastorta non sto male! Sto benissimo!» esclamò esasperato il malato.
«E allora perché non mangi?!»
«Perché. Sono. A. Dieta.» sbottò James, spazientito, facendo calare il silenzio non solo tra i Malandrini, ma anche i compagni seduti vicini che si voltarono a guardarlo spaesati.
«A dieta?!» Sirius era esterrefatto.
«Sì, sono troppo pieno…» abbassò il tono, tanto che gli altri quasi non riuscirono a sentirlo. «Se continuo così, la mia scopa rischia di non staccarsi da terra.»
«Ma se sei magro come un chiodo!» esclamò Sirius, sollevando per un polso il braccio di James per farne notare la magrezza. Non riusciva davvero a capire questa nuova uscita dell’amico…
«Non c’entra Sirius, sono troppo pieno di me!»



Note: Buon Natale a tutti!





Ringraziamenti: Vorrei ringraziare Ella_Sella_Lella, Bella1309, Dark Dancer, Alchimista, SkAnNeRiZzAtA, caramella_rosa_gommosa, Karyon, MyBlindedEyes, Sakura03.
Grazie, soprattutto, a Sara. <3
Chiarimenti: La persona misteriosa del capitolo precedente, così come l'ho pensata io, sarebbe Remus xD Semplicemente lui è rientrato prima, senza far rumore, non come Sirius che ha fatto venire il finimondo xD

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Accidia Ovvero Il Settimo Giorno Si Riposò ***


Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8% del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.

© Elyxyz










~ Questo capitolo ha una dedica:
a Voi,
che avete seguito questa storia dall'inizio, da metà o che l'avete scoperta solo con questo capitolo.
A Voi, che avete riso, sorriso o pianto leggendo queste mie poche righe.
Grazie ~



Hogwarts, in quei giorni, era scossa da un terribile avvenimento.
Tutta la popolazione del castello sembrava sconvolta e disperata.
Il panico serpeggiava tra gli studenti, rimbalzava di muro in muro assieme alla notizia più sconvolgente nell’intera storia della scuola: da sette giorni, ormai, non si vedeva nemmeno l’ombra dei Malandrini o di un loro anche misero scherzo. Solo qualche Grifondoro temerario andava dicendo in giro di averli visti di sfuggita, ma non avrebbe mai giurato di non aver avuto un’allucinazione dovuta a una pesante crisi d’astinenza. Erano scomparsi, spariti nel nulla e la disperazione per tale perdita era radicata profondamente nell’animo di ogni abitante del castello, fantasmi e armature compresi.
Soltanto una ragazza osava ostentare una sincera e irritante indifferenza, anzi contentezza e per tale affronto, infatti, subiva lo sguardo accusatorio dell’intera Hogwarts. C’era qualcosa, però, nel suo atteggiamento che suscitava il sospetto che lei sapesse esattamente dove fossero i Paladini, anzi, gli Eroi tanto compianti. Ed in effetti Lily Evans aveva avuto il piacere, più volte, di vedere i fantastici quattro sgattaiolare fuori dal loro letargo. Ciò che la rendeva così spensierata era il loro comportamento. Ogni sera, quando tutti – tranne lei, ovviamente – si ritiravano sempre più depressi nelle loro stanze, i Malandrini facevano la loro apparizione, assonnati, in Sala Comune. Si raggomitolavano sbadigliando davanti al fuoco e si perdevano nella contemplazione delle fiamme, lasciando, di tanto in tanto, sfuggire un sospiro perfettamente sincronizzato, con un entusiasmo tale da far invidia alle Sorelle Stravagarie.
Lily Evans si godeva quello spettacolo senza fare domande, divorando nel frattempo la sua porzione giornaliera di pop corn, come se seguisse il più avvincente spettacolo mai messo in scena.
Alla fine però la sua curiosità la spinse ad avvicinarli e a chiedere loro il motivo di tali accadimenti.
«Il settimo giorno si riposò» risposero in coro con lo stesso tono grave e minaccioso di chi annuncia l’Apocalisse.
La ragazza non capiva il nesso logico «E allora perché sono sette giorni che non vi fate vedere in giro e passate le giornate a poltrire in camera?» domandò con cotanta ingenuità da far impallidire il più innocente dei neonati.
«Il settimo giorno si riposò.» fu ancora l’enigmatica risposta, seguita poi da uno dei beati sospiri.
Nel medesimo istante, Hogwarts tremò.
In ogni angolo, in ogni millimetro, persino nel cassetto delle mutande rosa minuziosamente ripiegate di Silente; persino nel cofanetto più blindato di una Camera Blindata, dove Mocciosus teneva gli unguenti “capelli unti, capelli belli!”; persino nel Sacchetto di Limoni da Succhiare, che costituivano il segreto dell’espressione mcgranittosa della McGranitt; scoppiò un mirabolante fuoco d’artificio, recitante la romanticissima dichiarazione:
”Evans ti amo, James!
P.S.- Ringraziaci per la pazienza, Evans, noi eravamo contrari. Malandrini”

L’intera scuola fu leggiadramente svegliata dal soave rumore e tutti scoprirono cosa aveva spinto i Malandrini a riposare per sette giorni consecutivi.
Peccato che la diretta interessata fu letteralmente colpita da uno dei tanto decantati fuochi e cadde a terra stordita.
Ahh, cosa non si fa per amore…





Note: Ho una nota sul testo. Non so se vuoi ricordate le Sorelle Stravagarie, ma ci penso io a rinfrescarvi la memoria xD Non è quel gruppo psuedo-rock che appare nel quarto film cantando la pur splendida canzone "Do the Hippogriff", bensì il gruppo chiamato da Silente per il Ballo del Ceppo, che suona una storta di litania funebre xD
Chiarito questo, passiamo alle note personali...
E' con grande tristezza che ho cliccato sul quadrattino "completa?" quando ho pubblicato questo capitolo. Davvero, mi sono molto affezionata a questa fanfiction e concluderla è davvero difficile per me, ma al tempo stesso so che è giusto così, che questa piccola finestra su un Mondo Capovolto sarebbe durata per sette brevi capitolo non uno di più, non uno di meno. Perciò è comunque con un sorriso che dedico a tutti voi, miei lettori, quest'ultima follia, che forse troverete nonsense. Spero comunque che vi sia piaciuta :P
Ringraziamenti: ringrazio tutti quelli che hanno messo la fanfiction tra i preferiti:
aleinad93
ambretta peperina
caramella_rosa_gommosa
Dark Dancer
DreamBook
elanor27
giugiu182
Hayley_Gin91
maggyeberty
MsMontana
nan96
piccolanuvolasenzacielo
Roxar
yuukimy

Tutti quelli che invece l'hanno messa tra le seguite:
Alchimista
Amelia89
Bad_Mikey
Bella1309
B_Green
Dark Dancer
ElseW
frutti_di_bosco
hyde
Iva27
Karyon
Kattiva97
malandrina4ever
mar
Marti94
MissBlack____
MyBlindedEyes
NerinB
Roxar
SkAnNeRiZzAtA
TheBestBaby
zoe moon
_Mary
__Ombra__

E infine, ma non meno importanti, quelli che hanno seguito ogni capitolo attivamente, recensendo e lasciando i propri pareri e le proprie impressioni:
cullen isabella,
Lady Lynx
Alchimista
katia37
MyBlindedEyes
caramella_rosa_gommosa
Dark Dancer
MsMontana
Roxar
SkAnNeRiZzAtA
Karyon
Bella1309
Ella_Sella_Lella
pagnottella
Hayley_Gin91
E poi, un ultimo ringraziamento va a tutti quei lettori anonimi, che non hanno lasciato il loro segno, ma che si sono comunque divertiti a leggere.
Grazie a tutti!
A presto,
Ksanral

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=424407