Astoria's second diary

di andromeda malfoy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** Hogwarts espress ***
Capitolo 3: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 4: *** Sola ***
Capitolo 5: *** La Tana ***
Capitolo 6: *** Inspiegabile ***
Capitolo 7: *** Grimmauld Place ***
Capitolo 8: *** La Vendetta ***
Capitolo 9: *** confusione ***
Capitolo 10: *** The Kiss ***
Capitolo 11: *** Ritorno alla ''normalità'' ***
Capitolo 12: *** Rintracciati ***
Capitolo 13: *** Bugie e Verità ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Astoria Greengrass

Astoria Greengrass

    Nota all’edizione                                                                                       Londra 06 Giugno 1999
Salve a tutti!sono Gigliola Blackmore una scrittrice molto famosa della Londra magica non che amica di Astoria Greengrass,la quale mi ha incaricato di pubblicare il ‘’Secondo Diario di Astoria Greengrass’’,ho accettato subito l’incarico esaltata ed ecco qui il mio lavoro…
La storia di Astoria Greengrass inizia (come si nota dalla data) nel 1994,ovvero dal ritorno di Lord Voldemort,troviamo subito una Astoria sconvolta da una perdita pesante,la morte di Cedric Diggory suo caro amico dai tempi dell’infanzia.
Comunque per capire meglio l’aspetto di questo personaggio riporterò una pagina del ‘’Primo Diario di Astoria Greengrass’’…Ah stavo per dimenticarmi di un ‘’piccolo’’ particolare  la nostra Astoria nel 1994 era         fidanzata (da un mese) con l’insopportabile ed irritante serpeverde Draco Lucius Malfoy







Dal Primo Diario Di A.G.
                                                                                                                    Hogwarts 1 Gennaio 1993
Caro Diario,
Non sono proprio una ragazza da Diario Segreto, ma per una volta ho cercato di far contenta mia madre e così ti ho accettato senza fare molte storie.
Non sapendo proprio cosa scrivere mi descriverò…mi presento mi chiamo Astoria Greengrass,Ria per gli amici, (in realtà il mio vero nome sarebbe Asteria Penelope ma considerando che lo trovo semplicemente orribile l’ho abbreviato ad Astoria),secondo mia madre sono una ‘disgrazia per la famiglia’ solamente perché non ho i pregiudizi che ha lei e perché preferisco dei semplici pantaloni a tutte le gonne sfarzose che mi propone ripetutamente.
Di carattere sono testarda,disordinata (altra dote che mia madre ‘apprezza’’)schietta sognatrice (molto sognatrice) estremamente romantica e spesso (molto spesso)imbarazzata,sono completamente ignorata dai ragazzi (o almeno credo di esserlo)anche se non mi considero molto brutta ho dei grandi occhi verdi e dei capelli mossi sempre gonfi e arruffati.
Bene caro diario credo sia ora di finirla di descrivermi,cos’altro potrei aggiungere? Ah sì sono innamorata persa di quell’essere spregevole di Malfoy…mi piace anche se lo trovo insopportabile…sono fatta così…
Bene basta,ho scritto anche troppo
Ps: oggi è il mio compleanno!!

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Capitolo 2
*** Hogwarts espress ***


hOGWARTS ESPRESS HOGWARTS ESPRESS
                                                                                                                                                        30-Giugno 1994
HOGWARTS ESPRESS 30-Giugno 1994 La stazione di Hogsmeade era ancora più agitata del solito; la locomotiva rossa sbuffava vapore su tutti gli studenti i gufi e i Bauli..
nella confusione urtai contro una sagoma dai lunghi capelli castani, la nebbiolina ne impediva l’immediato riconoscimento..
Notando che questa sagoma si abbarbicava attorno ad un ragazzo alto dai capelli castani, mi trovavo difronte ad un unica possibilità: verificare di chi si trattasse. vergognandomi un po’ urtai con più forza il baule sul gomito della castana si sentii il rumore di una ventosa che si stacca dal vetro seguita da un ‘’AHI’’ la sagoma si voltò e simultaneamente urlammo –Ria!- Helena!-. non credevo hai mie occhi:la mia migliore amica si stava baciando con Ben Grint un fustacchione del settimo anno nonché caro amico di mia sorella Daphne. Helena diventando del colore della locomotiva mi prese per un gomito e trascinandomi dietro un colonnato soffiò – ma sei scema?!- -scusa, ma morivo dalla curiosità di sapere se eri veramente tu…- mi giustificai consapevolmente sapendo che la mia non era una giustificazione valida, poi cercando di far cadere su di lei un po’ di senso di colpa sussurrai con una vocina piccola piccola – ma tu non mi dici niente che ti sei fidanzata?-.
- te lo volevo dire, ma eri così triste, insomma…- mormorò un po’ incerta. l’ abbracciai poi lei mi squadrò e con aria estremamente preoccupata chiese – come vanno le cose fra te e Draco?- Ecco, questa era una domanda da non fare assolutamente, il motivo principale è che non saprei come rispondere. feci un analisi attenta delle mie ultime relazioni con Draco e riuscii ad affermare con una punta di amarezza nella voce un – molto male…-..
Elena parve capire di aver toccato un nervo scoperto quindi con tono di biasimo mi disse- mi spiace, come hai visto non posso stare in binario con te…- -Andrò con Georgie...- brontolai. - nemmeno Georgie può:Eloise Midgen l’ ha invitata nello scomparto dei Tassorosso...sai com'è 'Loise piange come una fontana...le piaceva Diggory...- Ammiccai un debole sorriso ed entrai in uno scompartimento desolato, sistemai Sigfrid in una reticella in alto e mi sedetti sola e silenziosa gli occhi fissi su un’ incisione nello stipite dello sportello..
‘’dai vieni Ria’’ un bambino gli occhi blu, tirava per la mano una bambina dai capelli biondissimi , la bambina era spaurita i grandi occhi verdi sbarrati. anche i coetanei le sembravano più grandi, ‘’Ria, vieni con me, fidati…’’ insisteva il bambino, poi mentre la faceva accomodare goffamente su un sedile il bambino proseguì – Ria speriamo che il capello parlante ti smisti in Tassorosso - .
la bimba dai grandi occhi verdi non rispose: le regole nobiliari gli avevano detto che finire a Tassorosso rappresentava una sciagura, ma non aveva intenzione di offendere il suo amico.
– ho paura Ced!- disse con voce tremula, il bambino assunse un’ aria esperta e navigata e sussurrò – non devi avere paura, questo è uno dei giorni più belli della tua vita e per ricordarlo…-aggiunse tirando fuori la bacchetta –scriveremo su questa porta la data di oggi, così tutte le volte che verremo qui ci ricorderemo di questo giorno!- e così dicendo mosse la bacchetta e sul legno comparvero delle lettere scalfite con precisione ‘’Ria e Ced 1 settembre 1991’’ poi si avvicino all’ orecchio della bambina, che aveva osservato ammirata l’incantesimo, e soggiunse in tono professionale – questa magia me l’ ha insegnata mio nonno,,,’’.
la scena sfumò come la vista che mi si era improvvisamente appannata...non devo piangere, non serve a niente, non lo riporterà in vita, controllati! mi ripeto quasi . ma avevo ragione niente poteva far tornare in vita Cedric Diggory. il treno partì sbuffando in quella calda triste e limpida giornata primaverile. - hey, che cos’ è questo muso lungo ?- chiesero in coro Fred e George entrando nel vagone e facendomi sobbalzare - niente- risposi ben sapendo di essere molto poco convincente, -capito…- disse George, poi facendo un cenno di intesa a suo fratello aggiunse –non ti spiace se ci mettiamo qui vero?- .
Certo che no- risposi convinta, se c’ era qualcuno che poteva tirarmi su di morale questi erano Fred e George, feci un po’ di posto e Fred si sedette vicino a me. -sai Ria, non sei l’ unica ad essere giù di corda oggi…-iniziò Fred - non ce la passiamo bene neppure noi, Ludo Bagman che ci doveva la bellezza di quaranta galeoni, che per la cronaca erano tutti i nostri risparmi è scappato e a completare il quadro disastroso Angelina mi ha lasciato …-.
-mi spiace, come è potuto succedere? tu e Angelina stavate così bene insieme…- domandai preoccupata, se anche Fred e George erano tristi il mondo stava completamente andando in rovina.
- precisamente non lo so neanche io- rispose enigmatico Fred, poi aggiunse- ma non è ne di me ne di Angelina di cui vogliamo discutere, io e George vogliamo sapere come stai… non ti abbiamo più sentito da quando è morto Ce… cioè dalla fine della terza prova e…- riprese George – a giudicare dalla tua espressione, non stai particolarmente bene, se hai bisogno di sfogarti noi siamo qui apposta…-. Guardai negli occhi uno per uno i gemelli, poi quando fissai di nuovo Fred non mi trattenni più. scoppiai a piangere, Fred mi abbracciò gli buttai le braccia al collo. Fred mi strinse più forte poi ,quando mi calmai mi guardò e disse – ora ti dovresti essere sfogata!- in effetti, pensai mentre prendevo un fazzoletto, mi sentivo più leggera non avevo fatto bene a tenermi tutto dentro..
feci un gran sorriso a cui risposero vivacemente i gemelli e iniziammo a chiacchierare allegramente, iniziavo a divertirmi e a sentirmi veramente felice dopo una settimana d’ angoscia..
Quando davvero non mi sentivo più lo stomaco dalle risate, Fred decise che onde evitare che io morissi dalle risate saremmo andati a trovare Harry,Ron e Hermione. setacciammo più o meno tutto il treno solo quando iniziavamo a credere che i tre fossero rimasti a Hogwarts li trovammo..
Ma una sorpresa mi attendeva in agguato, mentre stavo per entrare nello scompartimento notai con mia somma incredulità che c’ erano anche Tiger Goyle e Draco Malfoy, questo ultimo che stava parlando in tono beffardo del ritorno di Voldemort -Mezzosangue e Babbanofili saranno i primi a sparire…-disse con voce strascicata poi si corresse –bèh no, i secondi, il primo è stato Diggor…- non fece in tempo a concludere la frase che presa da una rabbia mostruosa scattai alla bacchetta e pronunciai un incantesimo che avevo solo letto una volta di sfuggita in biblioteca – Stupeficium!- ma non fui la sola a scagliare incantesimi sui tre, contemporaneamente anche i gemelli Weasley Ron,Hermione e Harry fecero lo stesso e cosi Malfoy e Co. , si ritrovarono a dover affrontare gli effetti collaterali che si sviluppano venendo colpiti da sei incantesimi diversi..
Scavalcando i corpi entrai e iniziai a chiacchierare con Herm mentre Fred,George e Ron iniziavano un partita a Sparaschiocco, il tempo volò via. E il binario nove e trequarti si faceva sempre più vicino. .

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Capitolo 3
*** L'inizio della fine ***


l'INIZIO DELLA FINE

L'INIZIO DELLA FINE

Una brusca frenata fece intendere a tutti i passeggeri dell’ Espresso per Hogwarts  che eravamo arrivati, sempre scavalcando i corpi svenuti di Malfoy Tiger e Goyle ci avviammo a raggiungere il binario nove e trequarti, salutai di sfuggita Helena, che al momento era molto occupata… e Georgie che consolava una tristissima Eloise Midgen, quando ormai avevo già aiutato Hermione e Ron a scaricare i propri bauli mi ricordai di aver lasciato Sigfrid, il mio gufo nero, nel vagone.

-Vai, ti aspettiamo – mi assicurò Hermione, ma notando quanta confusione ci fosse al binario mi affrettai a dire                                                                                                                                                                                         –no, c’è troppa confusione, rischierei di non farvi ritrovare i genitori che si preoccuperanno se non vi vedono arrivare, specialmente dopo quello che è accaduto…- Hermione mi scoccò un’ occhiata eloquente del tipo: sì-sì-lo-so-io-perché-non-vuoi-che-ti-aspettiamo, seguita da un sorriso fin troppo sornione, che permise anche a Fred e George  di intendere ciò che voleva dire Hermione, e così lanciandomi anche loro degli sguardi di chiara comprensione mi dissero

– Beh trascorri buone vacanze Ria…-   gli unici a non capire erano Harry e Ron che si guardavano estremamente confusi, e cercavano da Hermione delucidazionei, poi, ad un certo punto Ron mi disse sorridendo – Ti possiamo aspett…- si interruppe: Hermione gli aveva rifilato una gomitata sullo stomaco.

Scesi sulla piattaforma, abbracciai Hermione che sorrise e con gli occhi un po’ lucidi mi disse.

-Ti scriverò non ti preoccupare… basta che anche tu faccia lo stesso!- annuii con convinzione abbracciai Ron, i gemelli e , quando fu il turno di salutare Harry mi fermai: lui insieme a me e a Cho eravamo state le persone più colpite dalla morte di Cedric Diggory, ma ora , sicuramente, Harry era  quello che soffriva di più,lui lo aveva visto morire, lui aveva visto Voldemort risuscitare e lui poteva rimanere ucciso, dirgli che mi dispiaceva per quello che era successo non gli avrebbe di certo risollevato il morale, qualsiasi forma di saluto mi sembrava terribilmente formale e insensibile, quando ormai non sapevo che fare e iniziavo a sentire le guancie che si stavano infiammando dall’ imbarazzo mi venne un idea…

-ciao Harry, trascorri buone vacanze e non ti preoccupare, ti scriverò!- poi dopo che Harry rispose un ‘’ti scriverò anch’ io’’ seguito da ‘’buone vacanze’’ , gli stampai un bacio sulla guancia, Harry diventando del colore dei capelli di Ron mi sorrise impacciato; risalutai ancora tutti, lasciare gli amici anche se per poche settimane mi mette sempre un po’ di nodo alla gola .

Sono una cretina, non accompagnare gli amici per far rinvenire lui , pensai, mentre dopo aver  ripreso Sigfrid,mi trovai di fronte ad un Malfoy ancora svenuto in mezzo a Tiger e Goyle , leggermente combattuta tra il lasciarlo lì o no presi la bacchetta e scandendo bene la voce pronunciai – Reinnerva!- non successe niente a parte che, lo strato di brufoli tentacolosi scomparve, seccata da quella situazione ripetei il Contro Incantesimo ,alla sesta volta finalmente Draco apri gli occhi grigissimi.

-brutta…- imprecazione – come  ti salta in mente di attaccarmi?!- disse mentre si alzava su, Tiger e Goyle ancora svenuti.

-non provare a dirmi qualcosa…brutto imbecille tronfio,e non provare mai più a parlare scherzando della morte di Cedric  …- ribattei seriamente arrabbiata  e senza nemmeno proferire una sola parola mi voltai dalla parte opposta  di Malfoy e tirandomi dietro baule e Sigfrid scesi dal treno.

Ora che il vapore della locomotiva andava dissipandosi , notai qualcosa di strano, nella stazione ormai semi deserta non c’ erano i miei genitori ma, con sommo stupore notai che in un angolo del binario un uomo alto, giovane ma dal volto segnato, gli abiti lisi e i capelli un po’ troppo bianchi per quell’ età, teneva sulle mani un cartello con scritto Astoria Greengrass, dopo un attimo di incertezza, riconobbi chi era quell’ uomo: Remus Lupin , il mio ex insegnante di Difesa Contro Le Arti Oscure.

Presa dai miei pensieri, sentendo la voce fredda e strascicata di Malfoy, trasalii

-Da quando ti vengono a prendere gli Ibridi ?!- mi sussurrò su un’ orecchio in tono suadente, in tutta risposta gli scoccai uno sguardo infuocato:aveva insultato Cedric Diggory, mi aveva risposto male dopo che lo avevo fatto Rinvenire,si comportava come un emerito imbecille tronfio nei miei confronti prendendomi in giro e ora, mi girai a guardarlo negli occhi, mi stava a due millimetri dal naso scoccando lo sguardo che faceva cadere ai piedi tutta la fauna femminile di Hogwarts, ma io non ero come tutte le altre: ero una Greengrass, e come tale non sarei stata io a cadere ai suoi piedi, se qualcuno doveva cadere in ginocchio quello era lui, perciò iniziando a capire come mai fossi stata smistata a Serpeverde risposi perfidamente

 –non fare quello sguardo da don Giovanni Malfoy… non sono mica la Parkinson… - E  senza attendere la risposta mi voltai mulinando i capelli e mi diressi incuriosita dal professor Lupin.

-Buon giorno, Astoria!- mi salutò gioviale, il professor Lupin mi era proprio simpatico, aveva insegnato Difesa Contro le Arti Oscure l’ anno scorso, poi era stato licenziato perché, il Professor Piton in un attimo di completa Idiozia, aveva spifferato a tutti che era un Lupo Mannaro, personalmente non aveva niente che mi incutesse terrore  ne lo definivo, come aveva fatto Malfoy pochi secondi prima, Ibrido, per cui risposi al saluto .

Dopo aver oltrepassato la barriera in un silenzio imbarazzato, era pur sempre un professore,mi feci coraggio e posi al professore la fatidica domanda – mi scusi, ma come mai non sono venuti a prendermi i miei genitori?-

Il professore, che fino a quel momento era rimasto a guardarmi con un sorriso incoraggiante , si incupì e guardandomi con la bocca piegata in un sorriso malinconico disse – Saprai tutto quando sarai a casa – inquietata dall’ enigmaticità della risposta e ormai riponendo ogni sentimento di soggezione chiesi nuovamente – mia sorella dov’è? –

-è uscita dal treno prima di te e si è Smaterializzata dai tuoi, te essendo ancora minorenne ti Smaterializzerai con me…- spiegò Lupin poi, continuando disse – ragion per cui afferra la mia mano – non me lo feci ripetere due volte strinsi forte la mano del professore e provai la sensazione più strana di tutta la mia vita, con il rumore di un risucchio sentii come se tutte le particelle del mio corpo si scomponessero per poi ricostituirsi sulla cima di una collina dall’ aria molto familiare.

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Capitolo 4
*** Sola ***


sola SOLA

<  < Tuo padre è un Mangiamorte…> > La voce fredda di mia madre mi rimbombava nelle orecchie…

<  <  Tu-Sai-Chi lo sta cercando perché ha giurato fedeltà a Silente e all’Ordine della Fenice…> > proseguiva mia madre imperterrita senza lasciar passare la minima emozione < < Ragione per cui siamo costretti alla clandestinità…>> in quell’attimo mi ero sentita crollare il mondo addosso poi decisi di reagire.

< < No! > > avevo risposto io, < < Voglio combattere,voi nascondetevi io rimango! > > avevo urlato facendo sussultare Daphne in preda ai singhiozzi. Con somma sorpresa mia madre aveva annuito

< <  E sia! Rimarrai a casa di qualcuno dell’Ordine mentre noi ci nascondiamo…tra un po’ Lupin ci farà un Incantesimo di memoria e noi ci scorderemo chi siamo e che –La voce le si spezzò – abbiamo delle figlie.  >  > Sapevo cosa avevo fattoavevo scelto da che parte stare e avevo deciso di combattere e non mi sarei mai e poi mai tirata indietro…anche se ciò voleva dire che avrei lasciato la mia famiglia fino ad un tempo indefinito…

                                                                      

< < Perdonami Ria, è solo colpa mia se siamo costretti in questa situazione... > > mi sussurrò in un orecchio mentre lo abbracciavo.

< < La colpa non è tua papà, la colpa è solo di Lord Voldemort, vedrai quando sarà sconfitto tutto tornerà alla normalità... > > cercai di consolarlo  ma l' idea di un Voldemort sconfitto era probabile quanto i Canoni di Chudley arrivassero per primi al campionato di Quidditch.

Anche mia sorella (dopo essersi calmata) lo abbracciò.

< < Isaac, Penelope... sarebbe meglio procedere > >  Lupin sbucò dalla grande porta bianca che conduceva il salone alla sala da pranzo palesemente imbarazzato.

< < Certo Remus ... > > disse mia madre  tossendo più imbarazzata più di lui  < < Ria, Daph... sarebbe meglio se usciste... > > questa volta non riuscì a trattenere un gemito  < < Addio amori miei, mi raccomando Daphne stai attenta ... mentre te Ria, voglio il tuo nome fra quelli che hanno combattuto per la salvezza del Mondo Magico è chiaro? > >

no so come ma riuscii a dire un ''naturalmente mamma'', mi trascinai a fatica fuori da quella stanza e prima di chiudere la porta bianca lanciai un ultimo sguardo ai miei genitori.

Non mi trattenni più, mi raggomitolai su una poltrona e iniziai a piangere, mia sorella mi si avvicinò e accarezzandomi in uno slancio materno cercò di consolarmi dicendo.

< < Vedrai che torneremo uniti... > >

Dopo attimi che durarono secoli Lupin  aprì la porta e piuttosto trafelato disse  < < Fatto , due membri dell'Ordine li stanno portando ,tramite Materializzazione Congiunta , in Canada  ora credono di essere una coppia Babbana che si sta trasferendo > >

Poi voltandosi verso mia sorella le disse porgendole un sacchetto di Galeoni d'oro < < Daphne, qui dentro ci sono abbastanza Galeoni per vivere dignitosamente per almeno due anni... > >poi dandogli una bustina di pelle di drago continuò  < < Qui,invece, ci sono i documenti falsi che ti permetteranno di entrare in clandestinità...mi dispiace devi partire subito...fai i bagagli in fretta e Materializzati al Paiolo Magico , da lì deciderai dove andare, buona fortuna... > >

Daphne annuì, non fece nemmeno i bagagli prese il baule di Hogwarts e prima di Smaterializzarsi mi disse < < Mi raccomando Ria, non farti friggere dai Mangiamorte ok? > >

< < Perfetto... ma tu non farti beccare ve bene? > >

Daphne annuì energicamente, salutò Lupin e ruotando su se stessa svanì.

< < Professore... > > iniziai molto timidamente < < Dobbiamo partire subito oppure posso fermarmi a dormire qui per poi ripartire domattina? > >

< < Mi dispiace ma credo che se i Mangiamorte vengono  qui non ci penseranno due volte ad ucciderti > >

< < Posso almeno preparare le valigie? > > chiesi iniziando ad avvertire un certo senso d' ansia < < Ma certo Astoria...io ti aspetto qui sotto > > rispose Lupin cercando invano di tranquillizzarmi.

Salii le scale di parquet scuro, diretta nella camera dove dormivo da una vita, quando aprendo la porta vidi Il grande letto bianco, l' armadio a muro che ricopriva tutta la parete, e il comodino con sopra varie foto della mia infanzia mi venne un nodo alla gola e una gran voglia di sfogarmi in un mare di lacrime ma non era il momento di piangere, no, non era il momento di disperarsi, dovevo reagire e combattere,

< < Bene cominciamo a prendere le cose che mi serviranno... > > dissi tra me e me aprendo l' armadio; non riuscii a fare una cernita di tutti gli oggetti e i vestiti che mi occorrevano erano legati troppo a ricordi bellissimi, così svuotando tutti i mobili della camera infilai ogni sorta di cosa e abiti nei bauli.

< < Fatto > > commentai soddisfatta osservando la pila di bagagli che occupavano un bel pezzo di stanza...

< < Astoria sarebbe meglio se scendessi subito > > gridò Lupin; dovevo andare riguardai la stanza per fissare bene ogni suo dettaglio, il nodo alla gola si faceva sempre più pesante, avevo lasciato i miei genitori, mia sorella e ora stavo lasciando casa

 

< < Professore mi scusi, mi potrebbe aiutare con i bauli, non credo riuscirei a portarli giù tutti… > > chiesi un po’ tremante.

< < Ma certo Astoria… > > rispose il professore salendo le scale, poi osservando la pila di bauli disse ridendo sotto i baffi < < Credo che nemmeno in due riusciremo a portarli, se ti sposti con un incantesimo li Materializzerò dove siamo diretti… > > e così facendo iniziò a compiere con la bacchetta gesti molto complicati, poi con un sonoro Crack tutta la pila di bauli e borse scomparve < < Perfetto,ora dobbiamo solamente raggiungerli > > disse Lupin osservando compiaciuto l’ incantesimo ben riuscito.

< < Dove andrò a vivere per questo periodo? > > chiesi insicura. 

< < Questa sarà una bella sorpresa… > > rispose l’ insegnante enigmatico < < afferra il mio braccio > >

Prima di prendere la mano al professore passarono istanti interminabili, non volevo andarmene, avrebbe significato abbandonare definitivamente la mia famiglia, ma non avendo altra possibilità se non quella di essere uccisa dai Mangiamorte , afferrai la mano del professore.

Sentii di nuovo come se tutto il mio corpo si scomponesse per poi riformarsi in un luogo che questa volta non riconobbi; aprendo gli occhi vidi un infinità di colline estendersi all’ orizzonte, poi proprio verso l’a linea del tramonto,una casa molto alta rivestita di legno si stagliava, proiettando lunghe ombre sulle colline sottostanti.



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NOTE DELL'AUTRICE
per
whatsername84 : grazie per recensire ogni capitolo della mia storia :) mi fa molto piacere leggere cosa ne pensi...non ti preoccupare Ria è un osso durissimo il povero Draco deve tremare di paura XD ...ah quasi mi dimenticavo e mi scuserai se lo dico solo adesso ma sono veramente molto distratta...per motivi di trama ho modificato l'età sia di Astoria (che ho fatto nascere il 1 gennaio 1980 ) che di Daphne...scusami ma mi occorreva cambiarle per far quadrare le prossime avventure di Ria...

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Capitolo 5
*** La Tana ***


la tana

La Tana

< < Dove siamo? > > chiesi. Gli occhi mi si stavano arrossando sempre di più, il distacco dalla mia famiglia si faceva sempre più pesante.

< < Ora lo vedrai… > > continuò Lupin ambiguo e prendendomi per mano mi guidò verso la stranissima casa.

< < Come mai non ci siamo Materializzati proprio nella casa o almeno un po’ più vicino? > > domandai di nuovo, ero molto stanca e non ne potevo più: l’unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento era di dormire per poi svegliarmi ed essere ancora a villa Greengrass…

< < Non so se hanno attivato gli incantesimi di Protezione…così per non incorrere in qualche rischio ci conviene camminare , sei stanca? > > chiese infine premuroso

< < No, per niente > > mentii.

Dopo aver camminato abbastanza, finalmente arrivammo davanti al portone della casa,Lupin bussò alla porta.

< < Chi è ?sei Remus Lupin? > > chiese una voce femminile

< < Sì > >

< < oh, bene entrate pure > > disse ancora la voce femminile, la porta si aprì e finalmente capii, dall’ aspetto della donna, dove mi aveva portato il professore:la donna in questione aveva i capelli rossi era un po’ rotondetta ma aveva un’ aria materna e gioviale, mi squadrò per un momento poi mi sorrise.

< < Tu devi essere la ragazza che dobbiamo ospitare vero? > > chiese gentile.

Annuii poi tendendo la mano dissi, la voce molto roca, avevo una gran voglia di piangere < < Piacere di conoscerla signora Weasley, io sono Astoria Greengrass  >  >

< < Il piacere è tutto mio, ma come fai a sapere che sono la signora Weasley? > > domandò perplessa dalla mia osservazione

< <  Semplice, lei ha gli stessi lineamenti di Ron… > >spiegai tentando di sorridere

< < oh, certo Ron! Aspetta che te lo chiamo… >  > disse la signora Weasley correndo in cima alle scale e chiamando Ron a gran voce.

< < Mamma arrivo, ma perché mi hai chiamato? > ululò Ron dal piano superiore.

< < Scendi e vedrai… > >

Ron si precipitò dalle scale molto eccitato, poi dopo aver ripreso fiato mi squadrò e accertandosi che non sia stata un’ allucinazione gracchiò  < < Ria?!che ci fai qui?! > >

< < E’ una lunga storia… > >  intervenne Lupin molto comprensivo  < < Te la racconterà domani, dopo essersi riposata… > >

< < Ria, alloggerai  nella camera di Bill > > aggiunse gioviale Molly Weasley  < >

Ron, annuendo mi guidò su per le scale, mentre salivo la voce della signora Weasley diminuiva sempre di più, però prima che il rosso mi facesse entrare riuscii a distinguere chiaramente la signora Weasley chiedere apprensiva < < Come l’ ha presa, la ragazza,? > >, non riuscii a sentire la risposta di Lupin perché Ron entrando a sua volta in camera vedendo la pila dei bauli che occupavano metà della stanza gridò  < < Ma lì dentro ci sono tutte le tue cose? > >poi senza darmi tempo di rispondere continuò < < Come mai sei venuta qui? > >

Sapevo che avrebbe insistito, così trattenendo per l’ ennesima volta una crisi di pianto raccontai tutta la storia, alla fine del racconto Ron,che aveva assunto un aria dispiaciuta, mi abbracciò  sussurrando.

< <  Oh Ria, mi dispiace tantissimo… >  > alla stretta di Ron non mi trattenni più e scoppiai, come ormai facevo spesso, a piangere, Ron mi strinse ancora più forte poi mi disse   <   >  e così dicendo se ne andò chiudendo la porta.

Mi guardai intorno: la stanza era piccola ma il parquet e la luce rosata del tramonto che entrava da una finestra posizionata poco distante dal letto, la rendevano calda e accogliente, prima di coricarmi sistemai tutte le mie cose nell’ armadio e misi tutte le foto sul comò, poi mi addormentai profondamente. 

____________________________-

Note dell'autrice

grazie a Sophia 90 che mi segue

grazie mille a  watsername84: il tuo intuito è sorprendente...era proprio la Tana...accidenti: io troppo prevedibile o te con un certo 6°senso? XD

grazie  Bella: ho sistemato un po'le virgole XD...,mi scuso pubblicamente ma quando scrivo di getto non mi controllo...

grazie ancora ad AundreaMalfoy e a Lalla22...

e g anche a te che hai letto anche questo capitolo...

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Capitolo 6
*** Inspiegabile ***


Unexplained:

Unexplained:

 La vita a volte è davvero Inspiegabile

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                  1 LUGLIO 1994

Quando riaprii gli occhi la stanza era pervasa da una luce azzurrina, il sole stava per sorgere. Inutile continuare a dormire tanto non ci sarei riuscita, la sveglia segnava le cinque e un minuto, senza troppa fatica mi alzai. Stranamente appena sveglia ero già consapevole di ciò che era successo il giorno prima: tanto meglio ,essere assalita di nuovo da tutti gli avvenimenti tristi che mi erano accaduti mi avrebbe fatto sentire peggio, se peggio di così ci si riusciva ad essere.

Considerando che mi trovavo ospite in una famiglia già numerosa pensai che sarebbe stato brutto girovagare come un anima in pena per tutta la casa, così decisi che mi sarei resa utile e valutando che ero piuttosto brava ai fornelli scesi in cucina a preparare una colazione per tutti i Weasley.

Mentre ero intenta a friggere la bellezza di sette uova sentii dei rumori provenire dall’ ingresso incuriosita mi avvicinai a vedere la fonte del frastuono: delle sagome scure stavano armeggiando dietro il divano, essendo buio per scorgere meglio chi fossero quelle figure rovesciai un libro così una delle due sagome schizzò fuori dal suo nascondiglio gridando < < Chi va la? > >

Al suono della voce, capii chi fossero le due sagome o meglio chi fossero i due

< < Fred George ma cosa state facendo? > >

< < Ria?! > > domandò uno dei due < < Cosa ci fai tu qui? > >

< < Prima di tutto sarà meglio fare un po’ di luce > >  sentenziò l’ altro gemello accendendo una candela e sedendosi sul divano, non riconobbi chi era perché già di giorno era difficile riconoscerli figuriamoci al buio…

< < Bene, ora se ci vuoi spiegare cosa ci fai qui… > > continuò il primo mentre accendeva la bacchetta : solo allora lo  riconobbi ,era Fred;a questo punto successe una cosa stranissima, mentre fissavo lo sguardo su di lui intento ad accendere un’altra candela, il mio stomaco fece una capriola all’ indietro e iniziai a provare dei leggeri brividi piacevolissimi e inspiegabili quando mi guardò.

< < Ve lo dirò …però, seguitemi in cucina, stavo preparando la colazione…. > > dissi lievemente e inspiegabilmente imbarazzata.

Riprendendo il controllo delle uova fritte iniziai a spiegare ,a due perplessi Fred e George, ciò che avevo detto a Ron, l’ espressione dei gemelli mutò  da incuriosita a dispiaciuta a velocità impressionante, poi Fred notando che la mia voce iniziava a tremare si alzò e mi accarezzò i capelli, al tocco di Fred mi sentii come attraversata da una scossa gradevolissima e un moto d’ imbarazzo mi pervase infiammandomi le guance, non poteva essere,  cosa stava succedendo? mi stavo forse innamorando di Fred Weasley?,

Poi mi ripresi e attribuendo quella strana sensazione allo stress accumulato nelle  ultime settimane mi arrabattai molto impacciatamente sul bacon.

 

< < Fred George? Cosa state facendo? Se vi becco con i progetti per il negozio di scherzi vi Trasfiguro in Vermicoli per tutta la vita… > > ululò la signora Weasley dal piano di sopra.

< < Presto Fred, nascondi le Orecchie Oblunghe le ho lasciate dietro al divano > > disse George preoccupato, poi guardandomi aggiunse  < < Mi raccomando, non dire una parola sulle Orecchie Oblunghe, mamma non vuole che prepariamo dei nuovi scherzi  > >

Annuii e sistemai la tavola per la colazione, all’ improvviso la signora Weasley irruppe nella cucina  e con il cipiglio di un domatore di Schiopodi Sparacoda  gridò

 < < Fred, George cosa state combinando in cucina?! > > poi osservando prima la colazione pronta e infine me che con una ciotola in mano finivo di mescolare lo zabaione  , cambiò drasticamente umore e gongolò.

< < Oh cara che bello hai preparato la colazione, grazie… > > poi si avvicinò e abbracciandomi  chiese

< < Chi ti ha insegnato a cucinare senza l’ uso della magia? > >

< < M-mia  nonna…aveva una passione segreta per i Babbani >  balbettai timidamente.

< < Grazie ancora, mi hai alleviato da un bel peso > > disse infine lasciandomi

< < Signora Weasley… > >

< < Chiamami Molly > >

< < ehm, posso aiutarla a sbrigare altre faccende se vuole > > continuai  molto timorosa

< < Oh, grazie… > > disse gioviale, poi accomodandosi  su una seggiola e continuando a guardarmi soggiunse  < < Sei diversa da come ti immaginavo…sai sei Serpeverde e anche Purosangue, insomma… credevo fossi tipo una Malfoy… > >

Sorrisi, lo consideravo un complimento quando mi dicevano che mi trovavano diversa dalle altre Serpeverde – e questo succedeva molto spesso.

< < Infatti ancora non ho capito perché mi hanno messo in quella dannatissima casa, sarei stata tremila volte meglio a Corvonero, … > >borbottai iniziando a sbloccarmi da quel dannato senso di imbarazzo.

Poco dopo arrivò Fred ,doveva aver nascosto un bel po’ di cose per il tempo che ci aveva messo, e scoccando al fratello un occhiata d’ intesa si sedette di fronte a me, altri cinque minuti dopo scesero anche Ron, Ginny ,che per  tutta la colazione mi fissò con gli occhi sbarrati credendo di avere le allucinazioni , e infine il signor Weasley .

< < Tu dovresti essere Astoria Greengrass se non sbaglio… piacere di conoscerti io sono Arthur Weasley > > disse mentre inforchettava l’uovo.

< < Il piacere è tutto mio > > risposi sorridendo.

Appena finito di mangiare Ron e Ginny uscirono a giocare a Quidditch, i signori Weasley si volatilizzarono , George diede una gomitata al gemello e se ne andò anche lui sogghignando alla Malfoy , così mi ritrovai da sola con Fred; durante tutta la colazione ero stata molto attenta a non incrociare nemmeno per sbaglio lo sguardo su di lui, così iniziai, con il cuore che iniziava a battere all’ impazzata a torturare un cucchiaino da caffè.

<  < Se vuoi posso darti una mano a sparecchiare che ne dici? > > chiese,  non avevo mai fatto caso a quanto la sua voce potesse essere così piacevole da ascoltare, sarei stata capace di sentirlo parlare per tutta l’ eternità,  tutta un’ altra cosa rispetto alla voce fredda e strascicata di Malfoy…

-Asteria Penelope Greengrass  controllati per favore…ma cosa ti sta succedendo?- sibilò una voce nella mia testa.

< < Grazie > > riuscii a dire, così iniziammo a sistemare la tavola, poi ad un certo punto ,quando erano rimasti solo due oggetti da rimettere a posto ,afferrai il cucchiaino più vicino a me e non so come sia potuto succedere la mano di Fred toccò la mia; la scossa di prima non era niente in confronto a quello che provavo ora, sentii prendere fuoco la mano sfiorata e quel calore mi pervase dappertutto,in quel momento desiderai che non levasse mai la sua mano dalla mia, questa volta non riuscii a non alzare lo sguardo e  ignorando la voce nella mia testa che protestava sonoramente incrociai i suoi occhi, solo in quell’istante mi accorsi di quanto fossero stupendi , di un azzurro meraviglioso. Anche Fred mi fissò e come trascinata da qualcosa mi avvicinai sempre di più a lui… tutti i miei pensieri e le preoccupazioni scomparvero per incanto, e mi lasciai travolgere dal suo sguardo…sprofondavo in quegli occhi azzurri…

-Asteria cosa direbbe tua madre?- continuò la vocina…

-niente che mi possa fermare…-

-cosa penserebbe Draco?-

  All’ improvviso mi ricordai di Malfoy, con lui non mi ero mai sentita così bene,  forse solo poche volte ,ma comunque fino a prova contraria ancora stavamo insieme e così quando ormai sfioravo il naso di Fred mi allontanai di scatto.

Ero stata un’ idiota io così fedele a Draco mentre era molto probabile che lui ora si sbaciucchiasse con un’ altra, (‘’baciarsi’’come minimo – la mia immaginazione non volle ipotizzare oltre - )

Fred  non rimanendo deluso,-forse se lo aspettava- mi sorrise nuovamente e disse.

< < Finisco io qui, tu intanto esci… >

A malincuore mi allontanai da quella stanza e prendendo un libro mi ritirai a leggere in giardino vicino a Ron e Ginny.

< < Come mai sei così rossa hai caldo? > > chiese la più piccola dei Weasley  scendendo dalla scopa e avvicinandosi sorridendo sorniona.

< < Oh…sì, ho molto caldo > > risposi impacciata, ormai consapevole che Ginny avesse già intuito qualcosa.

< < Ti va di giocare a Quidditch? > > domandò Ron unendosi alla sorella.

< < Meglio di no > >dissi schernendomi < < Sono una frana a Quidditch >  >

< < Ma dai ! magari scopri di avere un grande talento… > > insistette Ginny , e così decisi di partecipare.

Sicuramente il grande talento non l’ avevo ,in compenso mi procurai varie sbucciature, la completa distruzione di un osso della mano e la decisione che non sarei mai più salita su di una scopa.

Ridendo ad una divertentissima battuta di Ginny  mi avviai con lei in cucina, presi un bicchiere d’ acqua e guardando verso il salotto vidi George e Fred che lavoravano di nuovo ai loro scherzi.

 fermai troppo a lungo lo sguardo su Fred, ma mi piaceva troppo guardarlo e sentirlo parlare. Come se si fosse accorto del mio sguardo alzò il viso e i nostri occhi si incontrarono di nuovo, diventando di nuovo rossa e ricordandomi che Ginny era ancora lì distolsi lo sguardo e ammiccando un mezzo sorriso le dissi  < < Ti va se saliamo? > >

La rossa annuì ,quando raggiungemmo  la ‘distanza di sicurezza’ da possibili orecchie indiscrete mi chiese sorridendo a trentadue denti.

< < Ti piace Fred vero? > >

< < No…ma cosa vai a pensare…non mi piace assolutamente…io sto con Malfoy> > risposi più a me che a lei

< <  A sì…?!  >  > commentò Ginny che ormai tratteneva a stento una risata.

La rossa stava per aprire la porta della sua camera quando Ron ululò

< < Ria, Ginny scendete la mamma ci vuole parlare… > >

 

 

 

 

Note dell’ autrice

Stupiti? Confusi? Mi sorprenderebbe il contrario… Devo dire che lo svolgimento della storia sta stupendo anche me…

Ma mi capita così: scrivo una traccia che poi si evolve da sola…i personaggi prendono vita e agiscono a modo loro.

Avevo messo in programma che la nostra Ria si ‘’distraesse ’’ da Malfoy…per adesso troppo immaturo e maschilista…ma proprio con Fred Weasley non l’avevo pianificato…o forse sì?! Insomma la nostra eroina ( non la droga ^_^)in questo momento ha bisogno di qualcuno che le dia il suo affetto e la tranquillizzi,non di Furetti infedeli e bastardi… XD

Non preoccupatevi non sto impazzendo…

Spero di non avervi deluso con questo colpo di scena completamente Inspiegabile

A WATSERNAME : non sai quanto mi faccia piacere vedere le tue recensioni che compaiono puntuali ad ogni aggiornamento…spero tu non voglia uccidermi per questo sconvolgimento della trama… ma la mia fantasia galoppa… ù________________________ù

“g” a tutti coloro che hanno inserito questa storia tra le preferite/seguite e un “g” a te che hai letto anche questo chap.

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Capitolo 7
*** Grimmauld Place ***


Grimmauld place

Grimmauld Place N.12

 

 

 

 

 

 

Ron ululò

< < Ria, Ginny scendete la mamma ci vuole parlare… > > [Dal Cap. precedente]

 

Scendemmo le scale in fretta quando raggiungemmo il salotto scoprii che anche il resto della famiglia era stato convocato e notai  che i signori Weasley avevano un aria preoccupata.

< < Ragazzi > >iniziò il signor Weasley < <  come sapete Voldemort è tornato – perfetto ,pensai, quando si comincia un discorso così non è mai per dare buone notizie – e sta radunando il suo esercito ragion per cui anche noi ne vogliamo formare uno per combattere, quindi è stata ricostituita l’ associazione che ai tempi della Prima Guerra Magica lottava contro i Mangiamorte: l’ Ordine della Fenice > >

< < per farla breve per organizzare una difesa migliore ci trasferiremo nella sede dell’ Ordine per tutte le vacanze estive, quindi dovete preparare i bagagli e anche in fretta possibilmente > >Concluse la signora Weasley, poi rivolgendosi a me disse in tono pacato < < Cara mi dispiace ma temo che dovrai rifare i bagagli… > >
< < Ma posso venire con voi oppure mi trasferirò da un’ altra famiglia? > > chiesi preoccupata

< < Ma è ovvio che vieni con noi… > > rispose Molly.

Preparai di nuovo le valigie e stavolta per occupare meno spazio chiesi alla signora Weasley di farmi un incantesimo che aumentò dismisura la capienza di un baule cosicché  con sole due valigie riuscii a far entrare tutta la mia roba.

< < Perfetto! > > disse la signora Weasley osservando il mucchio di bauli e valigie che occupavano più o meno la metà del salotto, < < Bene, allora organizziamoci > > continuò < < per prime si Materializzeranno Ginny e Astoria, Ginny con me mentre te Ria ti Materializzerai con Arthur  > >

< < Mamma > > interruppe Fred, il mio cuore perse un colpo  < < dato che ora possiamo Materializzarci anche io e George, papà si potrebbe Smaterializzare con Ron mentre io potrei con Ria… > >

< < Dubito seriamente che tu sappia dove si trova la sede dell’ Ordine della Fenice > > intervenne la signora Weasley < < Quindi: Ginny afferra il mio braccio, Ria prendi quello di Arthur, al mio tre…uno…due…  – il signor Weasley mi afferrò – tre … > > tutto scomparve e dopo pochi secondi mi ritrovai in quella che riconobbi come una squallida piazzetta londinese.

< < Sei tutta intera? > > chiese il signor Weasley scherzoso.

< < Sì, credo di sì  > > risposi altrettanto divertita, ormai ci stavo prendendo gusto a cambiare posto ogni giorno.

Qualche istante dopo anche Ginny e la signora Weasley si Materializzarono.

< < Perfetto > > constatò la signora Weasley < < Nessun Babbano in giro, direi quindi che potremmo procedere > > all’improvviso tra i due palazzi che entrambi i coniugi Weasley stavano fissando comparve, un tratto per volta , un terzo dall’ aspetto veramente molto malridotto.

< < Dai ragazze entrate, i bagagli dovrebbero essere arrivati e Sirius sarà già dentro, noi torniamo con il resto … > >

Ginny annuì e facendo cenno di seguirla entrò nello strano palazzo;se l’esterno era orrendo l’ interno dell’ edificio avrebbe fatto rabbrividire perfino un Mangiamorte.

 Il  corridoio scuro e stretto era tetramente illuminato da lampade a olio che gettavano luci sinistre, la carta da parati era scollata e muffita e, per completare l’ allegro quadretto, si respirava un forte odore di chiuso.

< < S-Sirius? > > Chiese Ginny titubante.

 < < Molly sei tu ? > > domandò una voce roca

< < no, sono Ginny, Ginny Weasley! > >

< < Finalmente siete arrivati! > > disse la voce roca che scoprii provenire da un uomo: il volto incavato, gli occhi scuri come i capelli abbastanza lunghi e arruffati , fu un attimo poi lo riconobbi e un attacco di panico mi pervase.

«Ginny scappiamo lui è Sirius Black  > > ululai facendo un salto all’indietro e afferrando la bacchetta. Ma  notai che la rossa tratteneva a stento una fragorosa risata.

< < E lei chi è ? > > chiese Black indicandomi con poca educazione.

< < L ei è una mia amica è sotto la protezione dell’ Ordine perché suo padre è ricercato dai Mangiamorte, ma credo che prima che le prenda un colpo,sia meglio se  le spieghi che sei innocente… > > rispose Ginny.

E così Sirius Black raccontò la sua triste avventura, da quando erano morti i genitori di Harry a quando l’ avevano arrestato finche non era evaso e ora era ricercato da tutto il Mondo Magico…

< < Mi perdoni signor Black… > > mi scusai costernata

< < Puoi chiamarmi Sirius… invece come ti chiami? > >

< < Astoria Greengrass… > >

< < Greengrass?! Tua madre si chiama Penelope  Bonham ? > > domandò curioso

Annuii intimidita, stavo comunque parlando con un  uomo che credevo un assassino fino a pochi secondi prima e non riuscivo a tranquillizzarmi del tutto, poi ritornando in me chiesi.

< < la conosceva…ehm conoscevi? > > mi corressi non mi era facile dare del tu a persone appena conosciute.

-qualcosa delle tante lezioni di ‘’buone maniere’’ che mia madre mi aveva inculcato dai cinque anni in poi era rimasto-

< <  Non la conoscevo di persona però veniva a scuola con noi è stata una…buona amica di Remus… > > rispose ridendo sotto i baffi .

Poco dopo tutto il resto della famiglia Weasley raggiunse la casa malridotta, e risistemai per l’ennesima volta i bagagli nella mia nuova casa.

 

 

10 luglio 1994

Le giornate di luglio passavano calde,assolate e ,diversamente da quanto avrei potuto prevedere,spensierate. Utilizzando delle invenzioni di Fred e George , quali le Orecchie Oblunghe, io e i fratelli Weasley riuscimmo a capire più o meno cosa stessero facendo i membri dell’Ordine della Fenice , prima di tutto intuimmo che i componenti dovevano essere almeno più di trenta, che stavano controllando e facendo la guardia a qualcosa (o a qualcuno) e che la signora Weasley impediva con tutte le sue forze di avvicinarci alle riunioni dell’Ordine dicendo che eravamo troppo piccoli.

Era il  dieci di luglio, quando, dopo aver cercato di ascoltare di straforo l’ennesima riunione, la signora Weasley raggiunse la camera di Ginny  e facendo un gran sorriso, cosa che mi fece prendere un senso di colpa terrificante, disse.

< < Ria il professor Piton vorrebbe darti qualcosa… > >

Incuriosita scesi insieme a lei in cucina dove trovai Piton che lanciava a Sirius sguardi truci, troppo preso da quell’ esprimere ‘’buoni sentimenti’’ quali la distruzione fisica, la morte e l’ annullamento di Sirius dalla faccia della terra ,Piton non si accorse che ero arrivata

Così più imbarazzata che mai mi schiarii la gola.

< < Bene, vedo che sei arrivata… > > disse Piton sempre con quel suo tono glaciale rilevando la mia presenza < < Non ti ruberò molto tempo > >continuò, poi traendo dal mantello (nero)una busta di pergamena disse  <   < Ho intercettato questo gufo per te…  >  >

Presi la lettera scritta con un orrendo inchiostro rosa.

 

 

Cara signorina Greengrass,

 siamo lieti di invitarla al Ballo delle Maschere che si terrà,come di consueto,a villa Blanchard in occasione del compleanno di Duerre Blanchard il giorno 11 luglio alle ore ventuno.

La preghiamo infine di presentarsi in abito da sera, di portare un’ altro abito elegante con correlata una maschera e di presentarsi con un cavaliere.

Vostra Claire Carter Blanchard

n.b. la invitiamo a mandare un gufo in risposta.

 

Note dell’autrice.

Ta-dah! Si prepara il grande ritorno del Furetto Bastardo…!!!

Nel frattempo la nostra Astoria è stata invitata ad un esclusivo party di una sua snobbissima ‘amica’…cosa succederà? Tutto nei prossimi aggiornamenti…

[‘’Caro Draco,iniziai poi mi corressi ma che ‘’caro’’… ci avevo litigato proprio poco prima di partire e non sarei stata io a fare il primo passo verso la riconciliazione […]Presa da tutti i pensieri di questo mondo mi venne la famosa illuminazione; Insopportabile Serpeverde di un Malfoy,iniziai a scrivere.]à piccolo pezzettino del prossimo capitolo.

 

‘’g’’ a coloro che mi hanno messo questa storia tra le seguite/preferite

‘’g’’ a te che hai letto anche questo Cap.

 

 

AD ASHLEIN: incredibile!!! Anche tu hai immaginato qualcosa Cedric/Astoria…sono completamente stupefatta!!!avevo anche scritto tre capitoli in cui si vedesse Astoria con Ced e poi il suo dolore per la morte di quest’ultimo ma il mio computer mi ha distrutto il lavoro che si è completamente volatilizzato…[le mie urla echeggiano ancora per la città…XD…] lo so effettivamente per come avevo tagliato il capitolo in cui Ron abbraccia Ria sembrava fosse una Ron/Astoria…ma mi scuso sono soltanto amici…per quanto riguarda Harry ,come sopra:solo amici…il bacio era soltanto un Tiramisù…: ). Non mi sdilinquirò troppo in particolari nella relazione Astoria/Fred, dato che questa è una DracoXAstoria… (e ho detto tutto…XD). Come anticipo posso dirti che la nostra Ria combatterà una battaglia interiore e sarà spesso mooooolto confusa…grazie mille per aver recensito !!! J

A WATSERNAME: sono contentissima nel sapere che ti è piaciuta questa ‘svolta’ ma non ti preoccupare il Furetto Bastardo tornerà a farsi sentire…per quanto riguarda  il ‘colpo’ di Draco di sicuro sbiancherà (ulteriormente) quando scoprirà che la sua Riuccia si è data da fare con un Weasley…

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Capitolo 8
*** La Vendetta ***


La Vendetta

 

[Cara signorina Greengrass,

 siamo lieti di invitarla al Ballo delle Maschere che si terrà,come di consueto,a villa Blanchard in occasione del compleanno di Duerre Blanchard il giorno 11 luglio alle ore ventuno.

La preghiamo infine di presentarsi in abito da sera, di portare un’ altro abito elegante con correlata una maschera e di presentarsi con un cavaliere.

Vostra Claire Carter Blanchard

n.b. la invitiamo a mandare un gufo in risposta] dal cap. precedente

 

 

 

 

La vendetta

 

 

 

 

Finito di leggere sbiancai: mi ero completamente scordata del ‘ballo delle maschere’  (orrida festa a cui  ormai partecipavo da quando avevo tre anni di vita ).

 Io  odiavo categoricamente andarci (mi ha sempre costretto mia madre a parteciparvi), stavo già pensando a che scusa inventarmi per non partecipare quando  con la coda dell’ occhio vidi Fred che dalla cima delle scale mi guardava: presi la mia decisione.

< < Allora cosa c’è scritto? > > domandò incalzante la signora Weasley.

< < è un invito…per domani sera…posso partecipare? > >  mi informai.

< < Ma certo che sì… > >

Scoccando un sorriso radioso alla signora Weasley salutai Piton e Sirius e mi caracollai in camera di Ginny.

< < Cosa ti ha fatto Piton? > > chiese la rossa non appena aprii la porta.

Spiegai dell’ invito e del ballo ma stranamente da quello che mi ero aspettato vidi Ginny rabbuiarsi.

< < HO sempre desiderato partecipare a questo tipo di feste… > > balbettò imbarazzata.

< < Oh, rinfresco a parte non sono mai niente di che, lasciamo perdere questa a cui sono stata invitata: è una noia mortale per non parlare della festeggiata... l’ altra volta momenti gli spacco il naso… > > dissi cercando di farla sorridere...

< < dai prendi Sigfrid devi spedire la lettera di risposta e anche la lettera al tuo cavaliere… > >disse sorridendo.

Dopo aver spedito Leotordo  a villa Blanchard tirai fuori  Sigfrid dalla gabbia e sempre più convinta a lasciar perdere Fred presi la pergamena e iniziai a scrivere la lettera a Draco.

Caro Draco,iniziai. Mi corressi ma che ‘’caro’’… avevamo litigato e non sarei stata io a fare il primo passo verso la riconciliazione.

 Anche se,riflettendoci, invitarlo come cavaliere sarebbe stato come fare una vera e propria dichiarazione di scuse.

Ripensai a Fred e così mi costrinsi a proseguire.

Draco,ricominciai a scrivere poi… no , anche chiamarlo per nome mi sembrava troppo confidenziale, insomma io ero una Greengrass e già mi costava davvero molto invitarlo…

 Presa da tutti i pensieri di questo mondo mi venne la famosa illuminazione.

Insopportabile Serpeverde di un Malfoy,

non sai quanto mi costa chiedertelo ma,considerando che siamo ancora insieme l’ho dovuto fare: non so se hai ricevuto l’ invito per lo straziante Ballo delle Maschere, comunque sia, costretta da quella cosa che si chiama fidanzamento  sono obbligata a chiederti se vuoi essere il mio cavaliere a quella stupida festa.

Rispondi in fretta non ho intenzione di starti dietro all’ infinito

Mai tua Astoria Penelope Greengrass

Soddisfattissima di quello che avevo scritto, ero stata totalmente sincera, prima di legare il messaggio a Sigfrid calcai il ‘’Mai’’ finché la pergamena non rischiò di strapparsi.

 Poi soddisfatta spedii il gufo nero fuori della finestra, mi rivolsi verso Ginny che tratteneva a stento una fragorosa risata: aveva letto tutto quello che avevo scritto.

< > chiese iniziando a ridere come una matta.

Evitai  accuratamente di risponderle, la salutai e mi diressi in salotto in attesa di una risposta.

 

 

    11 Luglio 1994

Passai tutta la notte sveglia e incollata alla finestra del salotto di Grimmauld Place aspettando la risposta di quel bastardo. Poi all’improvviso gli occhi diventarono sempre più pesanti e la vista si annebbiò.

Chiusi gli occhi solo per un’ attimo poi li avrei riaperti: solo pochi secondi di riposo…

Dopo quelli che potevano essere attimi mi alzai di scatto: l’orologio segnava le sette del mattino.

 Sentii scivolare qualcosa lungo la schiena, mi voltai di scatto: accasciata ai miei piedi c’era una camicia blu…era familiare…l’avevo già vista indosso a qualcuno…inutile dirlo era di Fred…

 La  tirai su e gli detti un occhiata, profumava di muschio… subito la mia mente ripensò ai suoi azzurrissimi occhi ...quanto mi sarebbe piaciuto andare al ballo con Fred

-No Astoria… tu stai con Malfoy, non sei una ‘donna scarlatta’ - mi ricordò una perfida voce nella mia mente, cosa che fece scoppiare tutte le mie fantasie in cui ballavo con Fred e poi ci baciavamo sotto la luna piena…

-Tu,  piccola disgraziata devi stare con Draco! – ora la vocina nella mia testa assomigliava tanto a quella di mia madre…

-Andrai a quella festa con Draco Lucius Malfoy !–

…sì, con quel idiota di Malfoy, quel cretino che non mi aveva nemmeno mandato una risposta.

In quel preciso istante Sigfrid planò sul davanzale: il mio cuore accelerò... ma niente.

Quell’ emerito imbecille non mi aveva risposto,ma io sapevo come farlo pentire di quell’ che mi aveva fatto… di come mi aveva usato… io non sono come tutte quelle ragazze usate da quell’ imbecille; io sono Astoria Penelope Greengrass e lui Draco Lucius Malfoy si sarebbe pentito molto presto di come mi aveva trattato .

.

                                                            *

< < Astoria cara,ti manca niente? > > domandò premurosa la signora Weasley di ritorno dalle spese a Diagon Alley.

< < A dire il vero manca il cavaliere, quel cretino di Malfoy mi ha ingenuamente dato buca…ma so come rimpiazzarlo …non è che saprebbe come rintracciare Theodore Nott? > > sibilai perfida.

< < Nott?! > > ripeté  Arthur Weasley che aveva ascoltato la conversazione entrando. < < Suo padre lavora al ministero se vuoi ti do l’indirizzo così gli potrai mandare un gufo…> >

< < Grazie mille  > > e mi allontanai  ridendo sotto i baffi, convinta che se avevo ben capito la mentalità contorta di Malfoy gli avrebbe dato molto fastidio vedermi al ballo con Nott.

Note dell’ Autrice.

Mai, mai, mai, dare buca ad una ragazza specialmente se è Serpeverde, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche…

Intanto iniziamo a vedere la confusione della povera Ria che non sa cosa scegliere tra gli argentati occhi del Furetto Bastardo,oppure gli occhi azzurri del Weasley…

La nostra Astoria tenta in tutti i modi di non pensare a Fred per due semplici motivi: punto primo,non vuole essere considerata una…ehm…’donna scarlatta’ e si sente terribilmente in colpa per essersi innamorata di Fred quando è ancora fidanzata con Draco.

Punto secondo: sotto l’orgoglio da Greengrass, la rabbia e il dolore  la nostra Serpeverde è ancora attratta dal biondo Furetto Bastardo… che però essendo Bastardo, di Ria non gliene frega niente.(per ora)

Spero di non avervi fatto sbadigliare con questo capitolo (che informo è di Transizione), ‘g’ a te che hai seguito Astoria fino a qui…

A Bella: sono contenta che mi trovi migliorata J    °////°   mi fai arrossire…spero che non cambi parere leggendo questo capitolo, mi è stato davvero difficile scriverlo…procedevo al ritmo di una frase al giorno…(ho attraversato il blocco dello scrittore). Ma lo sai che avevo pensato di fare che Lupin fosse il padre di Ria?! Poi mi sono detta ‘’Ok, meglio che la smetto di sniffare il Vinavil’’ e così ho abbandonato l’idea… XD grazie mille per la tua recensione.

A Watsername: hai ragione non ti puoi immaginare cosa succederà alla festa…J C:  spero di non averti delusa con questo Cap… ‘g’ mille per commentare sempre ogni aggiornamento… ; )

Ad Ashlein: io leggendo per la prima volta l’Ordine della Fenice ti giuro, che al capitolo quando muore Sirius e poi quello con Harry che chiede a Nick se Sirius sarebbe tornato sottoforma di fantasma ho pianto come una fontana… Hai ragione l’amica snob è solo un pretesto…

Trovo che l’atmosfera di una festa in stile un po’ Settecentesco, sia la scusa ideale per il ritorno del Furetto Bastardo (anche io vado matta per Malferrett… <3 )

 

Dal prossimo Capitolo.

[A pochi minuti dalla partenza vagavo come un’anima in pena per il numero dodici di Grimmauld Place alla ricerca della scarpa sinistra che era scomparsa in circostanze ignote: il lungo vestito di raso rosso nella mano destra, i capelli in uno stato selvaggio e la mano sinistra occupata da uno specchio.]

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Capitolo 9
*** confusione ***


CONFUSIONE

                                                  Confusione

Le otto e un quarto di sera. Tra trequarti d’ora sarei dovuta andare alla festa e secondo le insulse leggi di mia madre sarei dovuta  essere pronta da un’ ora a questa parte…e invece no: a pochi minuti dalla partenza vagavo come un’anima in pena per il numero dodici di Grimmauld Place alla ricerca della scarpa sinistra che era scomparsa in circostanze ignote: il lungo vestito di raso rosso nella mano destra, i capelli in uno stato selvaggio e la mano sinistra era occupata da uno specchio.

<< Tesoro stavi cercando questa ? > >chiese la signora Weasley tenendo in mano l’agognata decolleté in tinta con il vestito .

Annuii e in preda al panico presi la scarpa e mi lanciai all’impazzata in camera dove, a cinque minuti alla partenza riuscii a prepararmi.

 Mi detti l’ ennesima ricontrollata allo specchio. Il  vestito anche se semplice era ad effetto:senza maniche,stile impero molto lungo,  inoltre  (miracolo dei miracoli) era l’unico vestito da sera in cui riuscivo a sentirmi a mio agio.

Per la prima volta in vita mia ero capace di guardarmi allo specchio senza riuscire a trovarmi un difetto.

 Feci un bel respiro e raggiunsi il salotto dove ad attendermi c’era  la persona che speravo di non incontrare : Fred Weasley.

< < Stai una favola… > >mi disse senza pensare a come potevo reagire.

 In un attimo diventai rossa come un peperone, feci un movimento inconsulto con il piede che si attorcigliò all’orlo dell’ abito e così precipitai rovinosamente sul pavimento.

Mi rialzai: le guancie in perfetta tinta con il vestito, e un espressione più che imbarazzata.

premurandomi  di non salutare  Fred uscii fuori Grimmauld Place. Avevo dato appuntamento a Theodore in una piazzetta poco lontana dal numero 12 e infatti preciso come un orologio svizzero lo trovai là, più elegante che mai,gli occhi blu scintillanti.

< <  Astoria che piacere…> > sussurrò vedendomi e sfiorandomi una mano con le labbra.

< < Theo… > >  balbettai tentando di ricompormi in quella che doveva sembrare un’espressione lusingata.

Devo dire che avevo scelto un ottimo cavaliere: elegante, gentile, galante e anche molto bello…

-Astoria a tutto c’è un limite-  urlò la voce nella mia testa - Tieni a bada le scariche ormonali,ok?-

Cercando di non arrossire agli sguardi di Nott salii sulla carrozza diretta a villa Blanchard.

Quando entrai, anche se preparata al peggio, trattenni per un pelo  un conato di vomito: la sala aveva  tutte le pareti drappeggiate da un orrido telo di satin rosa confetto, in completa armonia con il resto dei mobili nel più puro stile barocco.

Nonostante la sala fosse ricolma di gente l’atmosfera era gelida… tutti quei sorrisetti falsi, i finti complimenti e i rallegramenti ipocriti non erano per me.

A distogliermi da tutti quei ragionamenti ci pensò Duerre Blanchard che,con la grazia di cinque elefanti,mi corse incontro per fare gli onori di casa.

< < Tesoro…che piacere vederti… > >cinguettò scoccandomi due baci per ogni guancia.

< < Ciao Duerre… > >salutai io,strofinandomi il viso tentando  di eliminare le tracce di lucidalabbra rosa fragola .

< < Chi è lui? > > domandò vezzosa sistemandosi le pieghe dell’immenso vestito rosa e alludendo a Nott.  < <  Una tua nuova conquista? > >

<  <  È un mio compagno di Casa, ha gentilmente accettato di farmi da cavaliere…  >  >soffiai.

< < Bene gioia cara…credo che dovreste raggiungere il centro della pista…>>gorgogliò la bionda mettendo in risalto una spiccata ‘erre’moscia che aveva assimilato studiando a Beauxbeatons.

< < Anzi no aspetta…Plinkyyyyy,Plinkyyyy !!! > > iniziò a strillare come un’oca isterica.

 Raggelai e rivolsi il mio sguardo a Nott che fissava Duerre come se si trovasse davanti ad una strana papera tutta pizzi e fiocchetti rosa.

Duerre Continuò a urlare ‘’Plinky’’ finche un’elfa  districandosi tra la folla non le si presentò davanti e con voce tremula gracchiò.

< < Padroncina mi ha chiamato? > >

< < Si stupida bestia…vai immediatamente a vedere se il secondo abito di Asteria Penelope è arrivato… > >ordinò imperiosa la ragazza esibendo uno sprezzo tale per la povera Plinky che nemmeno Malfoy sarebbe riuscito meglio.

< < Preferirei se mi chiamassi Astoria…oppure Ria… > > pigolai ancora allibita per il trattamento che aveva riservato all’ elfa.

< < Stella cara, io ti chiamerò Asteria perché trovo che il nome Astoria sia terribilmente volgare… > >

Stavo per ribattere cosa ne pensavo di Duerre come appellativo quando questa troncandomi l’invettiva cigolò.

< < Tesoro sarebbe meglio se ti preparassi il ballo sta per iniziare… > >

                                                              **********************

Ringraziando Dio la prima danza fu breve e indolore.

Quando  il violinista smise di pizzicare le corde del violino Nott mi si fece estremamente vicino (tanto che feci istintivamente un passo indietro) e arricciando la bocca in un ghigno mi disse.

< < Credo che sia meglio mescolarci tra la folla onde evitare che la tua amica ci travolga di nuovo > >

< < D’accordo…prima però do l’assalto al rinfresco >  > sentenziai già pregustando le tartine di zucca.

Raggiungere il tavolo del Buffet mise a dura prova il mio contegno. Infatti  mi dovetti trattenere molte volte dallo Schiantare gruppi di ragazze che mi sorridevano amichevoli quando nella loro testa impazzivano i commenti più perfidi.

< > chiese una voce profonda alle mie spalle, mi voltai Blaise mi squadrava divertito.

<  < Sì,direi che sono proprio io…> > sbuffai estremamente scocciata dalla situazione in cui mi trovavo, dovevo vedere Malfoy assolutamente.

Mentre  lo cercavo gettai lo sguardo impulsivamente verso un angolo della sala che ancora non avevo visto; proprio quello che mi aspettavo, Malfoy stava ballando con una ragazza mora da un abito argentato e da una scollatura immensa.

< < Scusatemi…> > borbottai congedandomi da Blaise e Nott e ripassando il piano che avevo escogitato per fargliela pagare (con tanto di interessi).

Lo raggiunsi e rovinandogli lo sguardo da ‘sciupa femmine’ gli rifilai una gomitata sulla schiena,così forte che si girò di scatto. - qui il mio cuore perse un colpo: durante l’estate il Furetto era diventato più bello che mai -

< < Greengrass…> > balbettò Malfoy sbiancando,

< < Proprio io…> >

  < < Cosa ci fai qui? > >  domandò credendo che fare il finto tonto lo avrebbe risparmiato.

< < quello che stai facendo tu…> > sibilai perfida.

< < Bene divertiti…> > commentò con una nonchalance che mise a serio rischio l’equilibrio del mio sistema nervoso e la buona riuscita del piano.

Il furetto fa il furbo… ottimo…si passa al piano B

< < Potresti seguirmi? > > chiesi in tono decisamente sensuale avvicinandomi sempre di più a lui e sfiorando con una mano il colletto della sua camicia , per tutta risposta annuì e piantando in asso la mora (che mi fulminò con lo sguardo) mi seguì in giardino.

 

Mentre mi sedevo sulla gradinata di pietra e ammiccavo un debole sorriso a Malfoy che si stava avvicinando, dentro il mio cervello infuriava una battaglia interiore.

Il mio piano correva il serio rischio di andare a rotoli per il solo stupido fatto che aver visto ancora una volta i suoi occhi argentati mi aveva inebetito completamente : sotto, sotto ero ancora innamorata di Draco Lucius Malfoy…e non mi andava di fare la serpe con lui…

Mi girai e lo guardai negli occhi, nonon ce l’avrei mai fatta… abbandonai ogni sentimento di vendetta e di odio…

< < Ria…scusami se non mi sono fatto sentire… > > mi sussurrò suadente iniziando ad accarezzarmi i capelli.

Sapevo che non era sincerosapevo che non gli fregava niente di mesapevo anche che mi considerava un trofeo…o un oggetto…o un’altra da aggiungere a tutte le ragazze che aveva avuto… e anche sapendo tutto ciò mi lasciai andare

E le nostre labbra si toccarono… iniziò a baciarmi con foga… mi strinse forte quasi avesse paura che scappassi quando ero certa che quello che se ne sarebbe andato era lui…ma rimasi ferma e inerme.

Continuai a lasciarmi baciare e accarezzare   solamente quando tentò di baciarmi il collo qualcosa in me scattò e lo allontanai di scatto.

< < Non prendiamoci in giro…> > esclamai con voce rotta.

< < Cosa c’è che non va? > > domandò fingendosi innocente.

< < Mi consideri un oggetto vero? > > domandai senza troppi giri di parole.

Draco rimase immobile colpito per la schiettezza della domanda, mai nessuna gli aveva detto una cosa simile, di solito si lasciavano andare…

< < Lo vedi non lo neghi neppure…> > sottolineai, sentivo un nodo alla gola…ma non era quello il momento di piangere.

< < Beh, Malfoy io non sono come le altre…e non sono nemmeno un oggetto quindi…> > Una lacrima calda mi rigò il volto.

< < Fai la preziosa Greengrass? > >

< < No! Non sto facendo la preziosa ti sto solo dicendo che forse potremmo tornare insieme solamente quando imparerai che una ragazza non è un trofeo…quindi addio Malfoy… > > Mi voltai di scatto,non mi avrebbe visto piangere per lui.

Non rientrai nemmeno a villa Blanchard, salii in una carrozza e arrivai a Grimmauld Place. Qui mi chiusi in camera e raggomitolandomi sul letto scoppiai a piangere…

Mi ero comportata come una gatta morta, frivola e superficiale. Mi ero infatuata di Fred  dimenticandomi di Draco…poi vedendolo ho cancellato facilmente Fred e mi sono lasciata baciare da lui pur essendo consapevole che ciò che provavo io non veniva ricambiato…

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GRAZIE A TE CHE HAI LETTO FINO A QUI E GRAZIE A TE CHE HAI INSERITO QUESTA FF FRA LE PREFERITE/SEGUITE... <3

Note dell'autrice -La quale (autrice) si scusa per eventuali errori di battitura o grammatica o punteggiatura ma avuto poco tempo per correggierlo e il suo stramaledetto computer si impallava un giorno sì e quell'altro pure (come i tortelli Rana XDXD)

l'autrice premette inoltre che questo capitolo è stato molto difficile da scrivere (non sa quanto ve ne possa ifregare ma a lei interessa che lo sappiate ;-) )

Povera Astoria, devo dire che la principale colpevole di questa tragedia sono io...e sì sono'' leggermente'' sadica...quando mi va male una giornata sfogo  frustazioni e compagnia bella sui protagonisti delle mie storie.
Come avrete notato la povera Ria non è riuscita ne a far ingelosire il Furetto Bastardo con il povero Nott che sta ancora ad aspettarla (anche qui si denota il mio sadismo), e non è nemmeno riuscita ad ammaliarlo per poi dargli il famigerato ''colpo fra capo e collo''...ma cosa ci può fare se non è una serpe nemmeno un po'???
Malfoy naturalmente,essendo bastardo immaturo e menefreghista di Astoria non gli frega un emerito...ehm abbiamo capito cosa...
 Prossimo aggiornamento 14 febbraio per un capitolo fatto a posta per San Valentino ([la festa di ogni cretino che crede di essere amato e invece rimane fregato]---> non centra nulla con il cap.non vi spaventate)

ANTICIPAZIONE PROSSIMO CAPITOLO.

[...]All’improvviso un fiotto di luce rossa mi colpì in pieno bloccandomi completamente e facendomi cadere sul suolo fangoso e bagnato.

L’uomo di prima mi aveva lanciato addosso un ‘’Pietrificus Totalus’’ e ora ero inerme e immobile sotto lo scroscio impetuoso della roccia.

non sembra ma questo è il capiolo più romantico che abbia scritto in tutta la mia vita...

a watsername: ihihih! hai proprio ragione Ria è una casinista nata (proprio come me) adora complicarsi la vita....
vedremo nei prossimi capitoli come se la caverà... anno duro il quinto...!!! (tra 2 cap. si torna a Hogwarts)

a Ashlein: ho soddisfatto le tue aspettative? spero vivamente di sì... questo è il capitolo più difficile che abbia scritto perchè esprime tutti i casini di Astoria...XD nei prossimi capitoli si vedràl'ascxendente che a Ria su Piton... 

[l'autrice chiede scusa per la distribuzione di spoiler in questi ultimi messaggi]

GRAZIE A TE CHE HAI LETTO FINO A QUI E GRAZIE A TE CHE HAI INSERITO QUESTA FF FRA LE PREFERITE/SEGUITE... <3

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Capitolo 10
*** The Kiss ***


kiss

                                                                                                                               Se questo amore è vero rimani con me,

Giorno e notte perché avrò bisogno di te

Se tu sarai sincero rimani con me tutto il tempo che c’è…

Qui con me,

Io non avrò paura di andare, tornare  e restare se tu sei con me

Non chiederò più vita alla vita che ho,

 fino a quando ti avrò.

Solo amore… solo amore…

[…]

Io non avrò paura di andare e tornare e restare, se tu sei con me

Non chiederò più vita alla vita che ho ,

Fino a quando ti avrò…

Solo amore…. Tutto quello che tu sei per me  

Solo amore…  quello che sarò per te

Solo amore… attraverso le difficoltà

solo amore…mentre il tempo passerà

Solo amore (Giorgia)

 

-Ci sono momenti in cui basta solamente un suono,un immagine o un colore per far scattare in te la tua Musa ispiratrice…-

 

The Kiss

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Il cielo era cupo,buio e anche troppo scuro per essere un cielo di fine Agosto .Stavo pigramente sfogliando un libro di Incantesimi insieme ad Hermione – che nel frattempo aveva raggiunto Grimmauld Place una quindicina di giorni prima di Harry – e  alzavo ripetutamente lo sguardo scrutando torva il cielo.

 Per l’ennesima volta sentivo nostalgia di Cedric e della mia famiglia:mi mancava litigare con Daphne, chiacchierare con papà e vedere mamma che correva isterica per le scale di Villa Greengrass impartendo ordini a schiere di Elfi Domestici, e controllando ripetutamente che nemmeno un granello di polvere intaccasse i pregiatissimi  mobili che dovevano sempre risplendere.

“Hermione mi dispiace non posso continuare a leggere…”dissi con voce soffocata.

“C’è qualcosa che non va?” domandò premurosa.

“Tante cose…Troppe” mormorai e così dicendo chiusi il libro e sull’orlo di un’ennesima crisi di pianto uscii dalla stanza e raggiunsi l’ingresso.

“Signora Weasley esco a fare due passi” snocciolai meccanicamente mentre prendevo il mantello e aprivo il portone. Così senza attendere una risposta uscii immergendomi nella Londra Babbana.

Non sapevo ne dove andare ne cosa fare e così mi limitai a camminare senza meta per vicoli e vie fredde e buie. Camminavo  senza pensare…iniziai a correre ;il movimento mi impediva di pensare alla mia famiglia… e a Cedric.

Ad un certo punto mi ritrovai davanti ad uno scorcio meraviglioso: un grande ponte univa una sponda di Londra ad un’altra e si estendeva sul Tamigi gonfio e increspato da un vento spesso e grigio che scompigliava i capelli. Rimasi ipnotizzata da quella visione e così come guidata da una forza misteriosa lo attraversai per metà e appoggiandomi al parapetto di ferro battuto, incrociai le braccia e ammirai il tenuo bagliore del sole coperto dalle nuvole che si immergeva nel Tamigi.

Non   riuscii più a trattenere il flusso di pensieri che mi invasero…pensai a dove potessero trovarsi i miei in questo preciso istante…terribili paure mi vennero alla mente. Una  lacrima  mi  rigò una guancia,l’asciugai in fretta ero stufa di piangere…ma non sapevo cos’altro fare…

Un  ultimo raggio attraversò il cielo mentre l’ultimo spicchio di sole sprofondava tra una nuvola ed il cielo, mi girai verso i passanti: i Babbani camminavano in fretta, gli ombrelli aperti anche se ancora non pioveva. Passarono davanti a me ,una bimba mano nella mano in quella che doveva essere la madre,un uomo teneva in braccio un bambino e una ragazza iniziò a baciarsi con il suo fidanzato proprio dalla parte opposta a dove mi trovavo , un'altra coppia passeggiava a braccetto…Oh come mi sarebbe piaciuto essere qui con…

-con chi Astoria Greengrass? Chi vuoi veramente?-

Una goccia fredda e pungente mi colpì in piena faccia impedendomi di trovare una risposta. iniziò a piovere e si alzò un vento freddo anomalo per quella stagione.

Non mi mossi di due millimetri e continuai ad ammirare il fiume increspato dalle gocce d’acqua, non mi importava se ero bagnata fino al midollo,tanto meno mi pesava il fatto che stavo letteralmente congelando… non avevo niente da perdere…

Un fulmine squarciò il cielo nero facendomi sussultare e risvegliandomi come da uno stato di trance, solo allora mi accorsi che si era alzata una sottile nebbiolina  che tutti i passanti erano scomparsi e che io non sapevo che strada prendere per tornare a Grimmauld Place: mi ero persa a Londra.

La pioggia aumentava e così mi diressi verso l’altra sponda del fiume sperando di trovare fermate dell’ autobus o qualche posto dove ripararmi e fare il punto della situazione così, stringendomi il mantello ormai fradicio, avanzai in uno stretto vicolo poco illuminato..

 accelerai il passo guardandomi nervosamente da un punto all’altro della strada: diverse persone avvolte in orrendi mantelli neri si accalcavano agli angoli delle viuzze che si affacciavano nel vicolo che stavo percorrendo.

Inaspettatamente  un fulmine lacerò il cielo proiettando ombre spettrali sui muri spessi e muffiti…ormai correvo in preda al panico…all’improvviso qualcuno uscito da un angolo mi afferrò per un gomito e in una frazione di secondo mi teneva bloccata con entrambe le braccia

< <  Non ti muovi ragazzina…ora vieni con me…  > > Sibilò una voce roca e impastata,il mantello mi cadde.

Presa dal panico mi divincolai e affondai i denti nell’avambraccio dell’uomo che, urlando di dolore, mollò la presa.  

La strada si faceva sempre più stretta e buia: mi ero persa in un labirinto di vicoli. Un cigolio sinistro mi fece sussultare,alzai lo sguardo un’insegna di ferro arrugginito cigolava al vento, scolpite nella superficie crepata c’erano delle lettere e,alla luce di un fulmine lessi ‘’Obsucurus Alley’’

Mio padre mi aveva parlato di questo quartiere quando ero piccola e fuori infuriava una tempesta proprio come questa, era lo sfondo delle mille storie di paura che mi raccontava. Mi  vennero alla mente piacevoli ricordi:io sotto le calde coperte del piumino,papà seduto sul letto che parlava mentre il vento ululava… in quei momenti mi sentivo protetta e provavo gusto nei brividi di paura che mi attraversavano quando il boato di un tuono sferzava l’aria…

Corsi a più non posso sperando di tornare al ponte quando all’improvviso un fiotto di luce rossa mi colpì in pieno bloccandomi completamente e facendomi cadere sul suolo fangoso e bagnato.

L’uomo di prima mi aveva lanciato addosso un ‘’Pietrificus Totalus’’ e ora ero inerme e immobile sotto lo scroscio impetuoso della roccia.

< <  Ci si rivede ragazzina… > > sibilò l’uomo ,dei lunghi capelli bianchi  e appiccicati incorniciavano il suo volto tondo e grasso.

Mi tirò su di peso pronunciò ‘’Mobili Corpus’’ e iniziai a fluttuare dietro a lui impotente…

< <  Lasciala stare, lurido verme!  > >  ordinò una voce familiare prima che l’uomo davanti a me venisse attraversato in pieno da uno Schiantesimo : pochi secondi dopo l’incantesimo che mi intrappolava si spezzò e osservando tremante e impaurita l’uomo svenuto a terra mi voltai in cerca del salvatore.

< <  Ria!  >  > chiamò il ragazzo che aveva Schiantato l’aggressore, aveva acceso la bacchetta e lo avevo riconosciuto era Fred.

 Gli corsi incontro e lo abbracciai scossa da tremiti,lui mi circondò con le sue braccia riscaldandomi.

< <  Ho avuto tanta paura… >  > singhiozzai mentre mi appoggiavo sempre di più a lui.

< <  Lo so…ora però stai bene > > mi consolò sfiorandomi la guancia: rimasi abbracciata a Fred respirando il suo profumo  per un tempo indefinibile.

Poi Mi prese per mano e ci Smaterializzammo. Con profonda sorpresa notai che non eravamo a Grimmauld Place ma bensì sul ponte di prima frustato dalla pioggia e dal vento.

 Iniziammo   a camminare poi ad’un certo punto mi fermai…

 Come guidata da una strana forza oppure dalla follia più pura lo afferrai per un gomito. Lui si girò di scatto: rimanemmo immobili sotto la pioggia per istanti interminabili mentre il mio cuore batteva all’impazzata… Fred  affondò la mano fra i miei capelli e le nostre labbra si sfiorarono…mi iniziò a baciare con trasporto… gli accarezzai il viso e risposi al bacio con altrettanta passione mentre ogni preoccupazione,tristezza e delusione veniva spazzata via dallo scroscio impetuoso della pioggia…

______________________________________________________________

Note dell'Autrice

Allora...da dove cominciare? Ah sì! giusto! chiedo umilmente venia e invoco la clemenza della corte per i troppi puntini di sospensione, ma mi servivano per dare un po'il ritmo lento e sospeso che trovo sia perfetto per un dolcissimo bacio sotto la pioggia, oppure no?!

Spero non siate caduti dalla seggiola mentre leggevate...è un ''tantinello'' sconvolgente per la trama questo cap...ma cosa ci volete fare? sono fatta così...estremamente impulsiva...

DELUCIDAZIONI.: l'uomo che ha tentato di rapire Ria è un Mago dei ''Bassi fondi'', stile Mary Poppins (scena quando Jane e Micheal fuggono dalla banca e finiscono nei quartieri malfamati di Londra), è tipo un Ghermidore voleva rapire Ria per rivenderla a qulche Mangiamorte &Co. 

poi dovete sapere che ''l'illuminaziome'' per scrivere questo cap mi è venuta in diversi momenti, il primo momento mentre suonavo ''Kiss The Rain'' (Yiruma) al pianoforte (qui l'idea del bacio sotto la pioggia,che si è consolidata vedendo Colazione da Tiffany),il secondo mentre ho ascoltato due canzoni ''The man I love'' e ''Solo Amore'', e il terzo vedendo la copia del quadro ''The Kiss'' di Edward Munch (che dovete sapere ho ricevuto per Natale...[un regalo un po'strano direte voi...])

Grazie a tutti coloro che hanno letto anche questo Cap...e che seguono questa storia...o che l'hanno inserita fra le preferite

http://www.youtube.com/watch?v=6AQxQ-Z44OU   

http://www.youtube.com/watch?v=wdnEwF0xfo0&feature=PlayList&p=0CFADD7D10A77BF0&playnext=1&playnext_from=PL&index=12 

http://www.youtube.com/watch?v=Wrl8weYTmGU

sopra teoverete i link ispiratori...magari vi aiuteranno quando avrete la ''crisi dello scrittore'' 

Ad Ashlein: no...non ti preoccupare Piton non ci proverà con Ria...oddio...ad essere sincera nella prima ''brutta''che avevo preparat per questa storia lo avevo messo in programma, e a dirla tutta nel cap.precedente Ria invitava lui non Nott (sempre nella versione primordiale) poi mi sono detta ''è tempo che la smetta di sniffare Vinavil'' e così ho cambiato andazzo... XD

eheh...comprendo,comprendo...io a Malfoy lo impaglierei (solo alcune volte),diciamo che in questo Cap.il povero Freddie si è consolato non ti pare?Spero non sia rimasta delusa da questo Cap. dimmi assolutamente cosa ne pensi ...un bacione... e Buon San Valentino

a Watsername:hai proprio ragione,la vita di un aolescente è proprio dura, io l'adolescenza la chiamenrei più che ''l'età della ragione'' ''L'età della confusione''...

diciamo che Ria in questo Cap.ha optato per il ''Bravo Ragazzo''...Nott sta (mo te lo dico ''tera-tera'') la 'mmezzo. in entrambi i sensi...(non so se mi spiego [disse il tovagliolo...])

>////< grazie per i complimenti ma non credo che me li possa meritare...>///< dimmi assolutamente come ti sembra questo cap...un. bacione!!!Buon San Valentino

 

 

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Capitolo 11
*** Ritorno alla ''normalità'' ***


ritorno alla ''normalità''


-alla mia telepatica ''Helena Carter'',perchè rimarrà sempre la migliore amica del mondo-
Ritorno alla ''Normalità''          

< < Ti amo > > mi sussurrò Fred in un orecchio mentre tornavamo in Grimmauld Place fradici come pulcini.

< < A-anche io…> > mormorai pur essendo consapevole che una parte di me non era convinta di quello che avevo appena detto…

 

 

 

Binario Nove e trequarti Londra. Sfrecciavo con il carrello in mano per le corsie della stazione Babbana, ero in un ritardo stratosferico. Non ero partita con gli altri per il semplice motivo che avrei dato ‘’leggermente’’ nell’occhio arrivando in stazione con l’Ordine della Fenice, e così me la ero presa comoda rimanendo  a Grimmauld Place fino ad un quarto alle undici.

 I babbani mi squadravano incuriositi spostandosi di fretta onde evitare di venir travolti da un mastodontico baule d’ebano,un enorme gufo nero e una pila di vecchi libri di magia.

A meno dieci minuti all’ora della partenza oltrepassai la barriera caracollandomi all’impazzata verso la locomotiva rossa. Mentre il treno iniziava a muoversi, trascinai gufo e baule in uno scompartimento vuoto e ripresi fiato.

Ero già in equilibrio precario dato l’‘’impeto’’ con cui avevo lanciato il baule sulla rete, quando il treno fece uno scossone e così persi l’equilibrio.

Ma anziché cozzare dolorosamente contro la moquette mi ritrovai in braccio a Fred. Come al solito arrossii.

-Che tempismo…pensa se non passavo di qui cosa ti capitava…- osservò il rosso stringendomi di più a se -Ti stavo venendo a cercare, Piton era furioso…mi ha detto (o meglio mi ha sibilato) che era meglio che ti trovassi se no espelleva prima te, poi anche me!-

- Piton era furioso?- ripetei io allibita, va bene che sono in ritardo ma prendersela così lo trovo esagerato.

-Non te lo ricordi? I tuoi sono ricercati…aveva paura ti fosse successo qualcosa-

Sorrisi, pensare che il professore di Pozioni –di solito schivo e scontroso-fosse in pensiero per me mi faceva sentire speciale…

-Non credi che dato lo stress per la tua ricerca mi meriti un premio?- domandò Fred fissandomi negli occhi e sorridendomi malizioso.

Annuii e sempre leggermente in sovrappensiero ci baciammo. Mentre Fred cercava di approfondire il bacio  la porta dello scompartimento davanti a noi si aprii con una forza tale che sussultai mollandolo, mi voltai curiosa: notando chi si trovava di fronte a me  ghignai perfidamente.

Un Malfoy allibito aveva visto tutto il bacio.

-Tu mi hai mollato me,-sottolineò terribilmente la parola- per un Weasley?- chiese. Sul volto l’espressione di uno che ha appena visto Piton ballare il can-can in tutù rosa, in coppia con Hagrid.

Non risposi, ero troppo impegnata a trattenere una fragorosa risata. Non avevo di certo pensato a cosa poteva succedere all’orgoglio di Malfoy vedendomi con ‘’un Weasley’’.

-Qualche problema Draco?- chiese una voce mielosa.

-No,niente Pans.- tranquillizzò il furetto – Ho appena avuto la conferma che la Greengrass ha perso il buon gusto-

-Perché quando mai lo ha avuto?- ribatte la Parkinson sperando di ottenere una risata generale. Ma l’unica cosa che ricevette fu uno sguardo infuriato di Draco.

- C-cioè, quando stava con te lo aveva…ora lo ha perso- Tentò di correggersi .

Scoppiai in una risata perfida. Stavo per sfoderare una frecciatina sul suo ‘’Buon gusto ‘’ quando la voce di Piton mi bloccò.

-Cosa succede qui?-

-Niente professore,solamente la Greengrass che se la fa con Weasley!- biascicò Malfoy scoccandomi un occhiata maligna.

- Weasley,ti avevo chiesto di trovare la signorina Greengrass non di baciarla…- osservò il professore gelido.

Fred balbettò qualcosa imbarazzato

- Fila subito nel vagone dei Grifondoro o mi vedrò costretto a togliere punti alla tua Casa prima ancora che l’anno scolastico inizi!- Sentenziò rabbiosamente in un tono che non ammetteva repliche.

Salutai Fred impercettibilmente e me ne tornai nello scompartimento .Aprii il baule ne tirai fuori un libro e iniziai a leggerlo.

                                                             *

Avevo appena indossato la divisa quando la porta dello scomparto  si aprì,una ragazza dai lisci capelli castani mi squadrava con aria di biasimo.

-Helena!- salutai gioviale.

-Asteria…- commentò gelida.

-Cosa ti ho fatto per chiamarmi addirittura ‘’Asteria’’?- domandai sconcertata dalla freddezza della mia migliore amica.

-Te lo devo perfino spiegare? Insomma,mancano pochi chilometri ad Hogsmeade e nemmeno mi sei venuta a cercare, non mi hai mandato nemmeno un gufo e…-

-Scusami …-sussurrai imbarazzata: tutto ciò che mi aveva detto era vero, con tutte le novità che mi erano accadute mi ero completamente dimenticata di scriverle – è che sono successe un sacco di cose…- iniziai così,a raccontarle tutta la mia ‘’noiosissima’’ estate.

Dopo aver ascoltato con espressione sempre più raddolcita la mia storia,Helena – finalmente sorridendo- mi disse.

-Complimenti! Non credo che nessuna mai,abbia bistrattato così il furetto albino!-

-Dov’è  Georgie?- domandai curiosa.

All’improvviso la mia amica si incupì.

-Se ne è andata…-

A momenti cascai dal sedile. – come ‘’se ne è andata’’? – ripetei come se fosse solamente un enorme,orrendo scherzo.

-Suo padre è stato trasferito in Francia e la iscritta a Beauxbatons dicendo che lì è più sicuro di Hogwarts…- snocciolò velocemente come se l’impatto fosse più semplice ricevendolo in fretta.

‘’Ah’’ fu l’unica cosa che riuscii a dire.

Conoscevo Georgie da quando ero piccola, era l’opposto di me sportiva e sempre a suo agio. Era stata lei ad insegnarmi ad essere me stessa…a ribellarmi dalle angherie di Pansy...

Direi che il nuovo anno non poteva iniziare peggio di così.

                                                                   *

Mi infilai sotto le coperte del mio letto a baldacchino, rimasi alcuni secondi a fissare le pieghe del tessuto, sperando di prendere sonno. Passano i minuti…le ore…niente, continuai a rigirarmi accaldata fra le coperte…l’umidità nei sotterranei era terrificante, ridussi il mio pigiama a shorts e canottiera e cercai di addormentarmi…le una di notte: io ancora sveglia,gli occhi sbarrati e una sete tremenda. Cercai a tentoni la caraffa d’acqua sul mio comò,niente, l’avevo lasciata di sotto.

Senza nemmeno indossare la vestaglia scesi la scala a chiocciola. La sala comune era immersa nell’oscurità, mi avvicinai alla brocca e immergendo un bicchiere nell’acqua fresca mi dissetai.

Finalmente rinfrescata feci marcia indietro sbattendo ogni tanto sugli spigoli dei tavolinetti. Procedendo sempre a tentoni – avevo lasciato la bacchetta in camera- andai a sbattere contro qualcosa che non aveva per niente l’aria di essere inanimato. Infatti la ‘’cosa’’ gridò un ‘’ahia’’ così all’improvviso che il cuore mi saltò in gola.

-Lumos!- gridò il ragazzo accendendo la bacchetta.

Se prima il cuore era arrivato in gola ora si trovava più o meno all’altezza della bocca.

-M-Malfoy- balbettai ansimante spostandomi di lato. –Chiudi la bacchetta, non ho la vestaglia…-

-E per questo che non la chiuderò- ghignò beffardo.

-Fallo brutto pervertito!- gridai cercando di nascondermi dietro una poltrona.

-Inutile che cerchi di fare tappezzeria,Greengrass- commentò puntando la bacchetta contro la poltrona.

-Chiudila,maniaco!- urlai maledicendomi di essere scesa con soltanto un paio di pantaloncini corti e una canottiera piuttosto scollata.

 

Stavo prendendo in considerazione l’ipotesi di lanciargli qualcosa in testa quando,inaspettatamente,abbassò la bacchetta.

-E va bene…-sospirò ghignando- tanto sarai tu a venirmi a cercare…-

-Nei tuoi sogni,maniaco…- sbruffai. E incavolata più di prima ritornai in dormitorio.

__________________________________-

Note dell'autrice...

Chiedo immense scuse per il ritardo con cui ho aggiornato, ma dovete sapere che ormai il ritmo di ''successione di capitoli'' -dovrò trovare un sinonimo di ''aggiornamenti''- sarà irregolarissimo dato che il mio stramaledetto PC è passato a miglior vita con tutta la mia FF dentro...Don't Worry la sto riscrivendo ma, procedendo sempre lentamente dato che tra la scuola e gli impegni non ho un attimo di pace...

IMPORTANTE: la nostra Astoria è innamorata di Fred ma non così tanto...lo bacia per tirarsi su...-tattica femminile molto complessa- quindi non mi sdilinguerò in molti particolari ''sdolcinati'' nelle loro effusioni.

Spero vi sia piaciuta la reazione del furetto bastardo...Ah! un avvertenza! dato che i nostri eroi hanno raggiunto la soglia dei 16/15 anni saranno molto spesso invasati da scariche ormonali piuttosto prorompenti...quindi anche il furetto -già maniaco per natura- sarà più perverso del solito...ihih! spero di non spaventarvi troppo -fidatevi...

aa Watserame: grazie per i complimenti -sono l'unica cosa che mi da la carica x continuare a (ri)scrivere la mia ff...avevi ragione Ria bacia Fred proprio per tirarsi su...la prossima volta ci sarà la canzone dei penny (scherzo...XD)-scusa se scrivo poco ma sto fusa...-un bacio enorme!!

ad Ashlein: Zao cara la mia scrittrice folle!!! come puoi vedere la reazione del furetto è -spero -adeguata

>///< grazie per i complimenti...spero ti piaccia anche questo Cap... un bacione!!! e fammi sapere cosa ne pensi

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Capitolo 12
*** Rintracciati ***


Rintracciati

                                                                Rintracciati
                                                       -La Morte Scapilta E si Riaprono Ferite Mai Chiuse -

Il vento e la pioggia frustavano i vetri delle finestre e ad intervalli regolari qualche fulmine faceva la sua comparsa facendomi sussultare.

Mi trovavo in biblioteca, mi ero rifugiata lì per godermi il temporale in beata solitudine.

Adoro i temporali. Mi  piace il rumore della pioggia che batte sulle finestre, il boato dei tuoni e soprattutto il cielo nero. Amo quel fascino oscuro che si crea quando le nuvole nere offuscano il sole creando una specie di ‘’eclissi’’:esso scompare e tutto diventa buio e silenzioso…una specie di notte anticipata…

E appunto,appena la pioggia ha cominciato a cadere sono fuggita dai sotterranei per venire a rilassarmi qui… ma il motivo non è solamente questo…sono qui per sfuggire da quell’atmosfera di ‘’mausoleo oscuro’’ che si è creata fra i miei ‘’compagni’’

…se prima avevano timore a mostrare il loro lato oscuro ora,con Voldemort che stringe la sua presa, hanno abbandonato ogni ritegno e la Sala comune di Serpeverde è diventata piena di aspiranti Mangiamorte…

-Posso parlarle signorina Greengrass?- domandò una voce familiare alle mie spalle.

Mi voltai: il professor Piton era entrato. Sfoggiava un’espressione molto cupa e rammaricata decisamente insolita dal consueto ghigno beffardo che assomigliava tanto a quello di Malferrett.

-Certo professore…- risposi distogliendo a fatica lo sguardo dalle nuvole nere.

-La prego si metta seduta. Sto per darle una notizia che potrebbe sconvolgerla.-  disse passandomi una seggiola.

Raggelai   all’istante e, mentre Piton si accertava che fossimo lontani da orecchie indiscrete, nella mia testa vorticavano le peggiori novità…

-Deve sapere – iniziò il professore – che ai suoi genitori è stato fatto un incantesimo di memoria molto complesso…-

-sì- incalzai – la prego arrivi al dunque…professore.-

-Bene, sono stati rintracciati e l’incantesimo si è spezzato – esclamò Piton.

Oddio…

Il mio mondo è crollato…

- R- rintracciati?- ripetei sotto shock

- Voldemort è riuscito a individuarli…non il punto preciso,ovviamente...però sa che si sono allontanati da Londra e che ora si trovano in Nord America…-

-Quindi vuol dire… che hanno i giorni contati?-domandai pur conoscendo la risposta.

Si sa: la speranza è l’ultima a morire.

Piton mi guardò;Uno sguardo intriso di dolore e angoscia. Poi dopo aver preso la mia mano nella sua annuì.

Il vuoto…

Sento semplicemente il vuoto…

Quella sottile pausa indolore che precede le fitte strazianti di  una ferita…

E appunto la fitta arrivò. Provai un dolore molto simile a quello sentito quando morì Cedric, ma stavolta non scoppiai a piangere. Non di fronte a Piton.

Feci per andarmene ma il professore mi bloccò.

-Aspetta,Astoria -  esclamò. Sentirmi chiamare per nome da un professore mi fece uno strano effetto e così mi fermai.

-Tua madre aveva previsto tutto…- iniziò.

-Cosa vuol dire ‘’aveva previsto tutto’’?- chiesi sperando che la mia voce ,traboccante di dolore, non suonasse troppo scortese.

-Sapeva che la tua famiglia si sarebbe divisa e che…- qui Piton sembrò lottare fra se chiedendosi in che modo dirmi che non avrei rivisto mai più i miei genitori-… le speranze di riunirla sarebbero state poche…per cui ora sei l’ereditiera di tutto il patrimonio dei Greengrass.- concluse il discorso porgendomi una lettera.

L’aprii tremante. Speravo che in quel foglio di pergamena ci fossero racchiuse tutte le spiegazioni alle mie incomprensioni con mia madre, speravo che in quelle poche righe mi dimostrasse quanto teneva a me e quanto le dispiacesse non avermelo dimostrato quando ne aveva avuto l’occasione… ma appunto: Speravo… e la speranza è solo una piccola luce ed è facile spegnerla…

[…]

Io Penelope Diana Blackmore in pieno possesso delle mie capacità nomino mia figlia Asteria Penelope Greengrass unica erede di tutte le proprietà di famiglia…

Non continuai a leggere –seguiva un elenco di tutte le tenute e le camere di sicurezza di cui ero diventata nuova amministratrice-. Gli occhi iniziarono a bruciare, non era possibile...nemmeno quando era arrivata alla fine della sua vita mia madre era riuscita a dimostrarmi quanto mi amava e quanto teneva a me… ma io,povera illusa, cosa mi aspettavo di ricevere? Penelope Greengrass non è  umana… e non ha un cuore….

Mi allontanai e iniziai a camminare per i corridoi bui e deserti. Ancora una volta in tutta la mia vita mi sentivo svuotata… i miei erano destinati ad andarsene come aveva fatto Cedric…

La folla esultava i campioni erano tornati, tra poco avrebbero proclamato il vincitore ‘Tre Maghi’ ma qualcosa bloccò le urla festose a metà.

Silenzio.

Un urlo. Un urlo di dolore,disperazione e sofferenza…un urlo

Un urlo…il suono che fa la Morte quando scalpita…

Grida.

-Diggory! Diggory è morto!-

Una notizia. Devastante,cruda,dolorosa…vera.

Una ragazza, una Serpeverde dai capelli biondi e gli occhi verdi guardava scioccata il cadavere di Cedric.

Non poteva…Non doveva essere morto…

Non lui…Non Cedric… compagno fedele…amico…

-Nooooooo!- Il dolore.

Il dolore di Astoria Greengrass.

In quel momento si sentiva svuotata…spezzata…morta…

Saltò giù dalla tribuna, corse…corse…travolgendo la folla morbosamente curiosa e altrettanto triste…

Raggiunse il cadavere senza vita del ragazzo e ci si avvinghiò…bagnò quel volto freddo e bianco di lacrime…calde… una specie di richiamo…

Il cuore di Astoria che si contorceva…

Il vibrare di un tuono mi fece tornare alla realtà, mi asciugai velocemente una lacrima e raggiunsi il dormitorio femminile. Non andai a cena,non parlai con le mie amiche non feci niente di niente…rimasi semplicemente a fissare il verde del baldacchino con lo sguardo perso nel vuoto…

Finché un sonno amico e obliviatore non mi fece addormentare

Nessuno sapeva che quella sarebbe stata l’ultima notte di ‘pace’…

___________________________________________________

Note dell'Autrice...

Ta-Dah! ho stuzzicato la vostra curiosità? spero di sì perchè da questo Cap. in poi la trama diventa sempre più Dark...

e per la nostra Astoria,Draco sarà l'ultimo dei suoi problemi...

il punti in grassetto sono i pensieri di Ria e le sue riflessioni  mentre il pezzo da ''Dalla Folla'' a ''Contorceva'' è un Flashback...

Cosa ne pensate di questo Cap?

spero che leggendolo non vi siate posti la domanda : ''Ma che si fuma questa?''...

se vi può interessare adoro sniffare il vinavil...

DELUCIDAZIONI: come faceva Penelope-la Madre di Ria-a sapere che la famiglia sarebbe stata divisa?

                               lo saprete nella prossima puntata...

RINGRAZIO LE PERSONE CHE LEGGONO LA MIA STORIA...
CHE L'HANNO INSERITA FRA I PREFERITI...
E CHE LA SEGUONO..
.
 
Per Bella: Oh! che bello sei tornata!!!! spero di essere migliorata ancora di più con questo cap!
               apprezzo molto la delicatezza con cui mi hai fatto notare gli errori...
                  altro che pochi! l'altro cap sembrava l'avessi scritto con i piedi! mi perdoneresti?
                 è che dato che ho aggiornato molto tardi non l'ho riletto,...
                Chiedo umilmente venia... >"""< °
                Spero di farmi perdonare con questo Capitoletto...
                un bacione

Per Ashlein: SCUSA PER IL RITARDO!!!
                   scusa *me in ginocchio*, perdono *me che si frusta*...venia! *me che si sfracella la testa a mazzate*
                     L'elemento P girovaga nella mia storia XD
                     spero ti sia piaciuto anche questo Cap... Un bacio immenso!!

Per Watsername: non sai come mi fanno piacere i tuoi complimenti!!!!
                           spero ti piaccia la vena Dark che sta aquistando la storia -sarebbe più corretto dire ''sta per acquistare''-
                           Dimmi cosa ne pensi di quetso Cap! ;)
                             Um bacione!

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Capitolo 13
*** Bugie e Verità ***


Bugie e Verità

Bugie e Verità

-La verità ha un prezzo da pagare-

Dalla finestra proprio accanto a me grosse e lunghe nuvole nere avvolgevano Hogwarts come un serpente che avvolge la propria preda fra le spire.

Erano le undici di mattina eppure nell’aula l’unica fonte di luce proveniva dalle torce appese alle pareti che gettavano lunghe lamine giallastre sugli studenti intenti a chiacchierare.

In particolare un fascio di luce tracciava , con un bizzarro gioco di ombre, il profilo elegante e preciso di Draco Malfoy…la bocca sottile…il naso perfetto le splendide iridi argentate  occupate a fissare la Parkinson con malizia evidente.

 Un  ‘ehm ehm’ mieloso mi distrasse da quella visione.

-          Buon giorno ragazzi…- cinguettò Sdolcinata la nuova professoressa di Difesa contro le Arti Oscure.

-Buon giorno professoressa Umbridge – ripeté la classe come un sol uomo.

Iniziò a distribuire i libri di testo e a spiegare qualcosa riguardo a i GUFO.

Io  non la stetti a sentire. Da  quando Piton mi aveva parlato in biblioteca non riuscivo a seguire nemmeno due minuti di spiegazione, avevo paura che Silente mi convocasse da un minuto all’altro per comunicarmi la scomparsa definitiva dei miei genitori…

Un ramo nodoso e gelato batté con violenza sulla finestra dell’aula, era terrificante a quanto somigliasse alla mano bianca e lunga di Voldemort… quella stessa mano che mi stava lentamente e inesorabilmente portando via tutto.

Mi sforzai di ritornare alla,stupida, lezione di Difesa sperando che ciò mi distraesse dal senso di ansia che mi opprimeva il petto quasi a impedirmi di respirare.

Analizzai attentamente la Umbridge. Tra tutti i professori che si erano susseguiti la cattedra di Difesa contro le arti oscure questa era certamente la peggiore; gli occhi grandi, acquosi e sporgenti uniti ad una bocca larga e molle  la facevano sembrare un enorme rospo.

-Vorrei chiarirvi una cosa – iniziò osservandoci con smielatezza – Vi è stato riferito che un certo Lord Voldemort è tornato in circolazione …-Attese un attimo, l’atmosfera era cambiata. Tutti gli studenti fissavano la Umbridge tesi e curiosi -  questa è un enorme bugia inventata da Albus Silente e da Harry Potter…-

Fece un'altra pausa osservando la reazione di disgusto che aveva scaturito nominando il preside  e Harry Potter’’.

Ricominciò in tono confidenziale  - Ovviamente e di conseguenza Cedric Diggory non è stato ucciso dal Signore Oscuro…-

…Cedric Diggory non è stato ucciso dal Signore Oscuro…

… non è stato ucciso dal Signore Oscuro…

Non ragionai più.

Mentre  sentivo la rabbia crescere velocemente feci scattare la mano in aria.

-Sì, signorina…Greengrass?-

-E secondo lei come è morto Cedric?- domandai con la voce alterata dalla rabbia,

-Si è trattato di un banale incidente…- pigolò.

Sentii le tempie pulsare per la collera.

Non avrei permesso a nessuno di infangare la morte di Ced. Avrei detto la verità affinché tutti possano sapere che Cedric Diggory è stata la prima vittima uccisa da Lord Voldemort dopo la sua risurrezione.

Scattai in piedi ignorando gli avvertimenti di Helena.

-Si sieda signorina!- ordinò la Umbridge.

- Cedric è morto per colpa di Voldemort – affermai a testa alta fissandola torva.

-La smetta di dire simili bugie! Le ripeto per l’ultima volta: Diggory- non- è –morto- per -mano -di Colui- che Non -deve -Essere -Nominato! -

Non potevo tollerare una simile ostinazione un solo secondo di più…

-LORD VOLDEMORT E’ TORNATO, HARRY POTTER LO HA VISTO E CEDRIC DIGGORY E’ STATO UCCISO DA UN MANGIAMORTE!- urlai in preda ad una rabbia folle.

I miei compagni mi fissarono allibiti.

-          Signorina Greengrass lei è in punizione, non credo di aver mai visto una Serpeverde così orrendamente sfrontata!-

- E io non credo di aver mai conosciuto una professoressa così ottusa e meschina!- affermai rabbiosa mentre il mio cervello iniziava a rielaborare lentamente le conseguenze delle mie parole.

-Basta così!- strillò il rospo con una vena isterica nella voce – Parlerò con il direttore della tua casa e oggi pomeriggio ti insegnerò a non mentire…-  concluse tonando alla normale vocetta infantile.

Mi risedetti scossa mentre i miei compagni iniziavano a parlarmi alle spalle.

Ancora arrabbiata iniziai a fissare intensamente il foglio di pergamena dove avevo solamente scritto la data di oggi.

Poi accadde.

All’improvviso la vista mi sfumò con la sensazione che si ha cadendo nel vuoto mi trovai circondata dall’oscurità…

Sagome nere e veloci saettavano lungo una via affollata di Babbani… Una donna seminascosta da un cappuccio viola correva velocemente mentre la pioggia le fradiciava l’abito…

…la scena si dissolse… ora la donna si trovava in uno scantinato deserto e buio… a lei si era aggiunto un uomo alto e biondo con occhi verde smeraldo scintillanti…Parlavano concitatamente …

Poi Sentii solamente strane voci lontane… qualcuno urlava… qualcosa mi colpì il braccio…

Non so come mi accorsi di avere gli occhi chiusi e di essere sdraiata sul pavimento di pietra dell’aula… Schiusi le palpebre e lentamente la rimisi a fuoco la stanza, mi accorsi che gli occhi acquosi della Umbridge mi fissavano truci. Mi rialzai in fretta, gli occhi di tutti puntati addosso.

-Cosa pensa di fare,Greengrass?-  cinguettò la rospa.

-Nulla…ho perso l’equilibrio – inventai di sana pianta.

-Vada in infermeria!- ordinò la Umbridge.

Non me lo feci ripetere due volte e uscii dall’aula ma anziché dirigermi in infermeria andai velocemente nel parco.

L’aria profumava di pioggia e l’erba fresca e bagnata scintillava alla pallida luce del sole che finalmente si intravedeva fra la fitta coltre di nubi.

Mi levai il mantello e mi ci sdraiai sopra lasciando che il vento autunnale mi accarezzasse il viso.

Tentai di concentrarmi su cosa avevo visto durante quei pochi istanti in cui avevo perso contatto con la realtà  ma una voce familiare mi distrasse.

-Ria che ci fai qui fuori con questo tempo?- domandò Fred comparendo nel mio campo visivo.

-Oh, lascia stare… mi sono appena presa una punizione con il rospo…- borbottai mettendomi a sedere.

-Cosa hai fatto? –

-Ho semplicemente detto la verità…- risposi fiera.

-Mi sembri qualcun altro di mia conoscenza…- bofonchiò.

Gli sorrisi, era incredibile quanto mi facesse sentire bene la sua presenza…

-Cancella quell’espressione ebete dalla faccia o dovrò fare anch’io qualche smanceria romantica…- disse fingendosi disgustato ma stringendomi verso di sé.

Lo fissai,potevo vedere le mie iridi verde smeraldo riflesse nelle sue azzurro mare…

                                                                                *
Era pomeriggio inoltrato quando entrai nell’ufficio della Umbridge e per poco non vomitai in uno dei suoi piattini rosa.

-Come sta?- mi domandò il rospo fingendosi materno.

-Benissimo grazie…- risposi sicura di me.

-inizieremo subito… Prenda il suo foglio e scriva con questa- mi passò una lunga e affilata piuma nera- ‘’Non devo dire bugie’’-

Mi sedetti vicino alla finestra e osservai attentamente la piuma mentre la Umbridge intenta a riordinare le sue carte (Rosa) ridacchiò.

-Ho l’impressione di aver già vissuto questa punizione…-

Con la,ormai,familiare sensazione di rabbia presi la piuma e iniziai a scrivere ‘’Non devo Dire Bugie’’

Arrivata all’ultima sillaba provai un bruciore crescente alla mano sinistra e la osservai spaccarsi seguendo alla perfezione la mia calligrafia… capii subito il funzionamento della penna ma continuai ignorando il dolore…

Se questo era il prezzo per dire la verità l’avrei pagato tutto e fino alla fine.

_______________________ Evvai! sono così dissociata che mi ero scordata di ringraziarvi care le mie lettrici/Scrittrici. Corro ai ripari. Questo capitolo racchiude l'inizio dei problemi di Ria... prestategli molta attenzione. Secondo voi care le mie lettrici chi sono le due figure che intravede Ria nella sua visione -perdonate il giochino di parole-? ho lasciato un dettaglio importante... Bando ai cianci -oggi mi so fumata qualcosa XD- e passiamo a i ringraziamenti!! Confettina: Non ti preoccupare ,sarai te a non liberarti di me XD -non è una minaccia- Non sai quanto mi renda felice che la mia storia ti piaccia!!! Nella speranza che non ti sia ricreduta leggendo questo piccolo cap ti aspetto alla prossima! UN bacione! Ashlein: Uau quanti complimenti! Esì, sono molto sadica non son contenta se non lascio il povero lettore sulle spine XDXD ihih... vedrai il furetto che farà nei prossimi ciappini -neologismo assurdo- Un kissolo Watsername: *me onorata* yuuuuupppi adoro le atmosfere dark e sono felicissima di aver reso bene... spero anche in questo cap di transizione. Lapovera ria con i problemi che spunteranno fuori dovra cavarsela da sola... o meglio avrà un aiuto inaspettato! Spero ti sia piaciuto anche questo capitoletto. Un bacione! PERDONATE SE LA NOTA D'AUTRICE VERRA' COMPRESSA MA IO E I CODICI HTML SIAMO AGLI ANTIPODI...

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