La pillola che faceva andare avanti.

di Laban
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una lunga scalinata ***
Capitolo 2: *** La pillola ***
Capitolo 3: *** Elektra ***
Capitolo 4: *** Un sosia di MJ? ***
Capitolo 5: *** La casa dei rapinatori ***
Capitolo 6: *** Gli altri ***



Capitolo 1
*** Una lunga scalinata ***


Una lunga scalinata

 

 

 

 

Sono steso sul mio letto! Finalmente un po’ di tranquillità!!

DRIIIIIN

Ma che cavolo!! Cosa vogliono da me?!

Rispondo al telefono, sono quelli dell’ ISA (International Science Association)

Mi perseguitano! Non capisco proprio perché mi devono perseguitare!

No, vabbè in realtà lo capisco. Vogliono essere finanziati. Logico!

Con tutti i soldi che ho, secondo loro mi devo mettere a regalarli!

Cioè, per me potrei anche regalarli, ma ai bambini dell’africa, loro si che hanno bisogno!!

E tra l’altro io nemmeno le uso queste cose supertecnologiche che inventano loro.

<< Signor Jackson? >> mi risponde una voce femminile, sicuramente una segretaria.

<< Si, sono io…. Che c’è? >>

 << Il mio capo le vuole far vedere una cosa importantissima… oggi è libero? >> mi chiede tutta eccitata.

<< Si… >> dico io << Ma veramente… >>

<< Perfetto! Oggi alle tre! >> mi chiude il telefono in faccia.

D’oh, uffa mi hanno fregato di nuovo, e per giunta quando mi propongono qualcosa non riesco mai a rifiutare! Avrei finanziato i loro stupidi aggeggi di nuovo…

Alle tre sono alla sede dell’ISA. Mi fanno entrare e mi accolgono con tutti i riguardi.

Ovvio, sono Michael Jackson! Se fossi stato un poveraccio mi avrebbero sbattuto fuori a calci nel sedere.

Ma perché oggi devo criticare qualunque cosa?!

Mi viene incontro una donna sulla trentina con i capelli rossi. Carina.

Poi appena parla mi accorgo che è la segretaria che mi ha fregato, e mi fa subito antipatia.

<< Signor Jackson, mi segua, la porto dal mio capo >> mi dice con voce squillante.

Decido di seguirla, tanto per farla contenta.

Sorpassiamo l’ascensore e mi chiedo il perché!

Sono così belle le ascensori e sono fatte apposta per essere usate., sennò che le mettono a fare?

Ma questa segretaria a quanto pare vuole usare le scale.

Forse è meglio informarmi sul piano…

<< Che piano è? >>

<< Centododicesimo! >> mi dice lei tutta sorridente.

Le sorrido anche io…. Ma un momento! Che ha detto?!

<< C..cent…odo…dodicesimo?! >> balbetto io incredulo.

Lei annuisce convinta.

È pazza!

Anzi adesso glielo dico proprio.

<< Almeno facciamo un po’ di ginnastica… >>

Ma perché ho detto questo? Mica volevo dire questo! Uffa, ora non riesco nemmeno a controllare quello che dico.

 

 

 

 

MIO ANGOLINO:

 

 

 Buongiorno ragazze… credevate di esservi liberate di me eh? XD

E invece purtroppo per voi no XD

Questa storia prende spunto da una mia storia a più mani che sto facendo nella sezione Beatles. Ma solo per una cosa, che capirete più avanti.

Tutto il resto è diverso.

Spero che vi piaccia J

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Capitolo 2
*** La pillola ***


La pillola

 

 

 

Arrivo alla fine della lunga, lunghissima scalinata stremato, e stremato e dire poco.

Sto morendo, non ho più saliva in bocca, il respiro non mi funziona più.

Insomma sto inguaiato!

Invece questa qui. Questa stupida segretaria antiascensore sorride come una scema.

Oddio! Che ho detto?!

Ma và. Dopotutto è vero!

Comunque mentre che io mi vorrei stendere a terra mezzo morto lei continua a farmi strada.

<< Questo è lo studio… >>

Mi fa cenno di entrare e io entro.

Dentro c’è un uomo alto circa un metro e ottanta con degli occhialetti alla John Lennon, la testa abbastanza calva e la barba bianca.

Quanti anni avrà?

Comunque mi sorride con tutti i denti… strano… mah sarà un’altra delle sue invenzioni.

<< Buonasera signor Jackson! >> mi dice lui.

Io gli sorrido.

Lui si avvicina e mi mette nella mano una cosa ovale.

Sarà una pillola.

Ma perché mi devo prendere una pillola?!

Io sto benissimo.

Sorrido lo stesso, lui sorride, io che faccio? Continuo a sorridere.

<< Le sembra una pillola vero? >>

Wow, mi legge pure nel pensiero.

Annuisco.

<< EBBENE NO! >> dice quasi gridando. Io sussulto e indietreggio.

Ok, è assatanato, fa quasi paura!

<< Ok… >> dico io per farlo contento.

<< Questa pillola fa viaggiare nel tempo…. La ingoia, pensa a una data e si ritrova lì PUF! >>

PUF?! Ok… questo è matto.

Non mi sono mai piaciute le pillole, prendo sempre sciroppi, quindi non gliela finanzio.

<< Vuole provarla? >> mi chiede.

<< IO? >> dico guardandomi intorno.

Certo che sono io! Ci siamo solo noi due qui!

Annuisco. Tanto che male può farmi?

La sto per ingoiare, ma lui mi ferma.

<< Si porti anche questa per tornare… >> mi da un’altra pillola.

La prendo e me la metto in tasca.

Gli sorrido e mi porto la pillola alla bocca.

GLOM (che tecnologia eh? Vi faccio anche gli effetti sonori XD per chi non l’avesse capito la sta ingoiando n.d.me.)

La ingoio. Non succede niente. 2010. Perché ho pensato a questo numero?

No, aspetta un momento.

Perché lo scienziato si sta sciogliendo?

Mmh… c’è qualcosa che non quadra.

All’improvviso mi sento precipitare.

Cerco di urlare, ma la voce non mi esce.

Poi sento la terraferma sotto i piedi..

Che è successo?

Mi guardo attorno.

È una semplicissima strada, con delle macchine che camminano tranquillamente.

Sarò caduto dalla sede dell’ISA!

Davanti a me c’è una banca.

Entro, magari qualcuno mi può aiutare.

Vedo una ragazza con i capelli a caschetto, lisci e marroni.

Non so perché, ma noto solo lei.

Mi avvicinò e le tocco la spalla.

Lei si volta verso di me. Ha gli occhi color cioccolato.

Pensandoci bene ho fame di cioccolato…

Ma questo che c’entra?

Vabbè, meglio che chiedo a questa ragazza informazioni.

<< Ciao… >>

Lei mi squadra da capo a piedi che mi sento nudo ai suoi occhi.

<< Ci conosciamo? >>

Non mi riconosce? Vabbè che ora sono bianco, ma lo sanno tutti! O forse non è una mia fan?

In quel momento un ragazzo alto e muscoloso le si avvicina e le sussurra qualcosa all’orecchio.

Lei avanza affiancato da lui. Poi tira fuori una pistola.

<< Fermi tutti questa è una rapina! >>

 

 

 

 

Mio angolino:

 

 

Si, lo so è stupido come capitolo XD, comunque volevo dirvi che l’ISA non esiste l’ho inventata io XD

Poi… mmh questo è il secondo capitolo…

Ma no?!

Vabbè ignoratemi XD

Ringrazio chi ha letto, chi ha messo la storia fra le seguite o le preferite e chi ha recensito, ossia:

 

sakurasexy96: ciaooooooooo!! Lo so purtroppo per voi sono tornata XDXD ma sai quando mi vengono le cose in testa non mi ferma nessuno XD

comunque auguri per il tuo compleanno J

 

96opal: ciao!! Sono felice che questa storia ti incuriosisca, ho letto una tua fic e scrivi molto bene, ti vorrei chiederti di continuarla se puoi, sono molto curiosa!!!!

 

playboy91: il mio immancabile amore!! XD grazie mille!!

 

 Xx Rocket Queen xXGNR: mmh… credo che esageri dicendo che sarà stupenda XD comunque vediamo come si evolverà, non lo so bene nemmeno io XD

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Capitolo 3
*** Elektra ***


Elektra

 

 

 

 

Mi ha completamente ignorato…. Non è giusto, io le stavo dicendo una cosa e lei mi ha ignorato…

Mi avvicino alla ragazza con il caschetto marrone e mi paro davanti a lei e al suo amico.

<< Ciao, io sono Michael… >> dico sorridendo.

Lei alza un sopracciglio come perplessa.

<<  Ok… ma io sto rapinando la banca se non ti spiace… >> mi dice con una freddezza tale da farmi rabbrividire.

Sposta la pistola e la punta in direzione della mia testa.

<< Come ti chiami?... >> chiedo io per cercare di sciogliere il ghiaccio.

Lei digrigna i denti e si fa minacciosa.

<< Se parli ancora ti faccio saltare il cervello! >>

Il suo amico muscoloso si avvicina al banchiere.

<< Dammi tutti i soldi! >>

L’uomo è impaurito e gli tremano le mani.

<< Sbrigati!! >> gli ordina il ragazzo muscoloso.

Ho una paura matta, all’improvviso mi sento afferrare il braccio.

È la ragazza col caschetto, me lo storce e lo mette dietro la schiena.

Ha le mani fredde.

Mi punta la pistola alla tempia e mi fa camminare in avanti.

Poi avvicina la sua bocca al mio orecchio e parla stavolta in modo dannatamente sexy.

<< A proposito, se ti interessa mi chiamo Elektra… >>

Annuisco.

Wow… bel nome… ma aspè mi ha preso in ostaggio! E io penso al suo nome?

Il ragazzo muscoloso ha preso i soldi e fa cenno a Elektra di uscire.

Lei annuisce e sempre tenendomi sotto scacco mi porta fuori camminando all’indietro.

Fuori ci sono dei poliziotti che ci puntano le pistole contro.

Bene, se non morirò per mano di questa ragazza, morirò grazie alla polizia.

<< Abbiamo un ostaggio! >> grida lei.

I poliziotti mi guardano e spostano le pistole contro il complice di Elektra.

<< Se sparate un solo colpo anche verso lui, lo ammazzo! >> e mi spinge con forza la pistola sulla tempia.

I poliziotti indietreggiano e lasciano passare il complice.

Elektra fa uno sguardo beffardo e segue il suo amico sempre puntandomi la pistola contro.

<< Lui per ora lo tengo io… >> dice guardandoli con odio poi si avvicina al suo complice.

<< Dammi i soldi, prendi tu il ragazzo… >>

Non ha nemmeno memorizzato il mio nome.

Il suo complice si avvicina a me e mi prende in braccio, poi Elektra inizia a correre e noi la seguiamo.

 

 

 

Mio angolino:

 

 

Diciamo che questo capitolo è un po’ piccolo, ma niente… credo proprio che non vi dispiacerà XD

Ringrazio chi ha letto, e in particolare:

Annie Jackson

takara

sakurasexy96

Fleide96

playboy91

BillieJean

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Capitolo 4
*** Un sosia di MJ? ***


Un sosia di mj?

 

 

Beh, almeno una cosa positiva c’è…

Stando in braccio a questo ragazzo mi posso riposare.

Corriamo per circa una mezzoretta, per modo di dir visto che io sono in braccio a lui, poi arriviamo in un sobborgo molto decaduto di New York.

Mi ricorda qualcosa, vagamente, ma non riesco capire che posto sia.

Il ragazzo mi poggia delicatamente a terra.

<< Sei leggero… >> mi dice timidamente.

Io sorrido, mi sembra simpatico.

<< Piacere io sono Michael… >>

<< Dimitri… >> mi sorride.

<< Lei è … >> cerco di carpirgli qualche informazione su Elektra, secondo me comunque sono fidanzati.

<< Mia sorella! >>

Mi stupisco della risposta.

Lei è così fredda e distaccata, mentre lui, nonostante sia un rapinatore è solare e disponibile.

Mi osserva attentamente.

<< Lo sai che sei preciso a Michael Jackson? Sei un suo sosia? >> mi chiede squadrandomi da capo a piedi.

<< Non proprio… >>

In quel momento Elektra si gira verso di noi come arrabbiata.

<< Silenzio! Dimitri, socializzi con l’ostaggio?! >>

<< Scusa… >> risponde lui. Sembra quasi sottomesso alla sorella.

Poi si avvicina a me e mi sussurra qualcosa all’orecchio.

<< Non la chiamare mai Ele, e non le dare nessun diminutivo, la infastidisce… >>

Poi si allontana e si dirige verso la sorella.

Oddio, questa sembra una schiavista.

Pure il fratello ha paura di lei e poi ha delle fisse assurde, che le cambia se la chiamo Ele o Ktra?!

In quel momento viene verso di me.

Eppure è così bella. È  bella e tenebrosa.

Si  avvicina  sensualmente, mi mette una mano sulla spalla e un dito sotto il mento.

Oddio  mi vuole baciare!

Mah… quasi quasi…

Chiudo gli occhi e avvicino la mia testa alla sua. Sento il suo respiro sulla mia bocca.

Poi.

<< AAAIH!! >> grido io.

Mi ha mollato un ceffone, non capisco il motivo.

<< Che ti credevi bamboccio? >> dice lei sorridendomi crudelmente.

Mi fa paura, è cattivissima.

Rivolgo lo sguardo verso Dimitri che mi fa spallucce.

Lei si para davanti al fratello, certo, devo parlare solo con lei!

<< Sei un sosia di Michael Jackson? >> mi chiede  freddamente.

<< Ti piace? >> chiedo io speranzoso, magari abbiamo qualcosa in comune, cioè non proprio in comune, io non mi piaccio da solo, ma essendo io, ho qualcosa in comune con chi… oddio mi sono confuso!

Vabbè, tralasciando questo, spero che le piaccia Michael Jackson.

<< No… ora è pure morto… perché mi dovrebbe piacere? >> dice lei con scherno.

Cosa ha detto?

Sono morto?

Ma non è vero! Io sono qui, sono solo caduto dalla sede dell’ISA, ma non sono morto! Non mi vede? Chi ha messo in giro questa notizia?

<< Qu… quando? >> chiedo insicuro.

<< Nel duemilanove mi pare… d’estate… >> dice lei sistemandosi i pantaloni.

Duemilanove?

<< In che anno siamo? >> chiedo impaurito.

<< Ma sei idiota? Ci sei o ci fai? >> chiede lei arrabbiata.

Né ci sono né ci faccio! Contenta? Adesso gentilmente mi dici in che anno siamo?

Ma perché parlo solo?

Menomale che c’è Dimitri, lui è buono e mi dice finalmente in che anno siamo.

<< Duemiladieci.. >>

<< Grazie… >>  dico io sorridendo, ma un momento… che ha detto?!

 

 

 

 

 

Mio angolino:

 

 

buongiorno! Purtroppo per voi sto aggiornando XD

spero che questo capitolo vi piaccia J

 

 _mery jackson_: ciao!!!! Grazie per il commento XD sono contenta che mi seguirai anche qui XD comunque hai ragione povero Michael, mi sembra che la sto facendo un po’ troppo cattiva a Elektra XD

 

 sakurasexy96:ciano!! Allora Michael ti vuole informare che lui diceva che aveva una voce dannatamente sexy XD è diverso u.u XD se come no XD comunque grazie per il commento J

 

 Fleide96: diciamo che ho preso un po’ spunto dal tuo commento per l’inizio XD infatti Michael ha trovato il lato positivo XDXD

 

 Annie Jackson: beh… caroline l’aveva sfruttato… Elektra è una ladra-assassina per professione non lo fa per piacere… credo XD

 

 Xx Rocket Queen xXGNR: stupido Bob XD no dai scherzo XDXD non ti preoccupare se non sarai presente J

 

playboy91: grazie J

 

Martina97: martiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sorellina miaaaaaa!! Oddio ma perché sei venuta anche qui?! Ma chi te l’ha fatto fare?! Lo so XD ti ha costretta George sotto mio pagamento XD vero?comunque sono felicissima che sia venuta a leggere, non ti preoccupare, se non ti piace mj non sei obbligata a leggerla J comunque il magical mystery trip c’entra solo con il fatto che Michael  va nel futuro XD bello spunto eh? Ma comunque l’ho detto solo per citarvi voi care ragazze della sezione Beatles J J perché per il resto è completamente diversa XD

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Capitolo 5
*** La casa dei rapinatori ***


La “casa” dei rapinatori

 

 

 

Sono ancora sconvolto, non so che dire, quindi preferisco starmi zitto.

Sono morto, ma non oso chiedere né come né perché… Elektra si arrabbierebbe.

Mi fanno camminare per un po’ per quelle strade così sporche, piene di spacciatori e di immondizia.

Seguo in silenzio Dimitri che mi tira per la maglietta.

Poco dopo arriviamo a un palazzo alto circa cinque piani. La metà destra è distrutta.

Penso…

Rifletto sul fatto che non posso biasimare questi due ragazzi che vanno in giro a rapinare le banche.

La vita a me ha riservato molta fortuna.

Molti mi considerano sfortunato per il padre che ho avuto, per la vitiligine, per la mia fragilità. Insomma me ne sono successe tante.

Ma almeno io ho sempre compensato con il canto e il ballo, sono le amo più al mondo.

Io faccio di lavoro quello che mi piace, e ho miliardi di fan e la gente mi adora.

Ho sempre cercato di fare del bene, ai bambini, ma sempre al limite necessario.

E invece si dovrebbe fare un’azione umanitaria in grande scala, per tutti, sono sicuro che non succederebbero tutte le cose brutte che ci ritroviamo davanti agli occhi giornalmente.

Elektra apre la porta del palazzo che per poco non si rompe.

Saliamo le scale pericolanti e ci ritroviamo in uno pseudo-appartamento al primo piano.

Non è ammobiliato, ci sono sigarette e vestiti sparsi per terra.

Non si capisce dove comincia e dove finisce una stanza.

Disordine assoluto.

Dimitri sposta dei vestiti da un divano tappezzato e in parte rotto e mi fa cenno di sedermi.

<< No… grazie >> dico io.

Elektra mi fa una smorfia di disgusto.

<< Certo, tu sarai abituato al lusso signor sosia di Michael Jackson, ti fa schifo qui vero? Beh, per tua informazione io ci vivo da quando sono nata! >>

Mi guarda con sfida.

Non so che dire, dopotutto ha ragione, io non posso capire che razza di vita abbiano passato.

Inizia a sfilarsi la maglietta lentamente, rimane solo con il reggiseno e poi me la butta addosso.

La prendo.

<< Ehm… è tua? >> che idiota che sono.

Lei sorride con scherno.

<< No, è femminile, si addice più a te! >>

Uffa, ma perché ce l’ha con me?!

Lei mi lancia un’ultima occhiataccia e se ne va in un’altra stanza, se così si può definire.

Dimitri si avvicina a me, prende la maglietta e la poggia sul divano.

<< Scusala… è un po’ scontrosa… >>

Solo un po’.

<< Non ti preoccupare… >>

Dimitri prende una sigaretta e sa l’accende.

<< Vuoi? >>

<< No… >> dico io << Comunque non dovresti fumare… fa male >> dico io ingenuamente.

Dimitri si mette a ridere.

<< Lo sai che sembri un bambino? >>

<< Grazie.. >>

È un complimento?

Sorride ancora, poi si leva la sigaretta dalla bocca e la spegne a terra.

Sorrido gioiosamente.

<< Bravo! >>

<< Certo papi! >>

Era divertito, certo, con quella sorella che si ritrovava probabilmente non si era mai svagato!

<< Ti va se domani ce ne andiamo un po’ in giro? >> mi chiede timidamente.

<< Certo!! >> dico sorridendo.

 

 

Mio angolino:

 

 

 

Buongiorno ragazze…. Come va? A me fa male un po’ la gola XD ma non ve ne fregava niente XD comunque ora che vi ho dato questa fondamentale informazione… ringrazio tutte le persona che hanno letto, commentato, o messo la fic fra le preferite o le seguite J

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Capitolo 6
*** Gli altri ***


Gli altri

 

 

 

<< NO!! >>

Si, si, è proprio cattiva

<< Ma perché? >>

<< Scappa! >>

Dimitri ha chiesto gentilmente a Elektra se possiamo andarcene a fare un giretto insieme, ma naturalmente lei c’ha da ridire… mi sembra abbastanza ovvio!

<< Ma non è vero!! >>

<< NO!! >>

<< Lo tengo d’occhio… >>

<< NO! >>

<< Ti prego! >>

<< NO! NO! E ancora NO! Ti ho detto che scappa! >>

Ma che fa decide lei se scappo o no?

<< Veramente… >> cerco di intervenire.

<< Tu stai zitto! >> mi blocca lei.

<< Ok… >>

Oddio è una schiavista!

Dimitri si mette una mano fra i capelli, poi si inginocchia come per implorarla.

Lei gli da uno schiaffo indispettita.

<< Siamo ricercati… >>

Dimitri fa un’espressione da bambino triste, è tenerissimo.

Nemmeno Elektra può resistergli.

<< Ti prego!! >> dice il ragazzo supplicante.

Lei si alza di scatto.

<< E va bene, ma stiamo nei dintorni… >>

<< Stiamo? >> chiedo io di rimando senza pensare bene a quello che ho detto.

Lei mi guarda piena di collera e si porta lentamente davanti a me. Posizionandosi con le mani sui fianchi perfetti e con le gambe leggermente aperte.

<< Ti do fastidio mister sosia di Michael Jackson? >> mi chiede con aria di sfida.

Io rimango incantato a guardarla, quando è arrabbiata (cioè sempre) è bellissima.

Il suo volto assume un’espressione furba, le guance si colorano di rosso  e la bocca rimane serrata in modo…. Sexy.

Perché quando penso a questa donna, l’unico aggettivo che mi viene in mente è sexy?

<< Non gli dai fastidio… >> interviene Dimitri al posto mio. <>

<< Si… >> rispondo io.

Però peccato, magari Dimitri mi portava a vedere la mia tomba, e invece ora con Elektra sicuramente non se ne può fare niente.

Elektra prende uno zainetto in cui mette una pistola e delle gomme e poi si dirige verso la “porta” facendoci strada.

Ritornare fuori per quel quartiere mi mette tristezza, penso alla brutta vita che vivono quelle persone e in pratica mi immergo nei miei pensieri tanto da non vedere più dove metto i piedi, infatti inciampo e mi ritrovo a faccia a terra.

Elektra viene velocemente verso di me e dopo avermi fatto alzare con violenza dalla maglietta mi da uno schiaffo.

Il secondo che ricevo da lei.

<< Attento! Ti vuoi fare uccidere? >> me lo dice sottovoce, quasi con paura.

Wow, non sapevo che potesse anche avere paura.

In quel momento un ragazzo di colore alto circa un metro e novanta si avvicina minaccioso.

<< Elektra! >> dice sorridendo maliziosamente << Non sapevo che avessi un nuovo amico… un po’ gracilino non credi? >>

Mi sa che era meglio se ce ne stavamo a casa…

<< Zitto James, sai solo rompere? >> dice lei allontanandosi leggermente.

Si avvicinano altri due ragazzi tutti e due un po’ più bassi di James, uno con i capelli marroni e uno con i capelli color biondo scuro.

<< Stai attenta a come parli sgualdrinella! >> dice quello biondo.

Elektra fa cenno a Dimitri che mi tira per la maglietta.

<< Su, andiamo! >>

James si avvicina a lei e le blocca il polso con violenza.

Lei, muove la mano in direzione del suo zaino, probabilmente per cercare la pistola.

<< Questa manina la dovresti usare per qualcos’altro >> dice James ridendo e prendendole anche l’altra mano.

<< Sei solo un coglione, e non avrei mai niente da me! >> dice lei poi gli sputa in un occhio.

<< Elektra!! >> dice Dimitri preoccupato che possa succedere qualcosa alla sorella.

<< Focosa la bambina!! >> dice quello con i capelli marroni.

Elektra lo fulmina con lo sguardo.

James la lascia per pulirsi dallo sputo, lei indietreggia velocemente e inizia a correre.

<< Correte su!!! >> ci grida dietro.

Dimitri mi tira per la maglietta.

<< Sbrigati! >> e inizia a correre.

Guardo per un’ultima volta impaurito quel bestione di James poi le mia gambe partono da sole.

 

 

Mio angolino:

 

Buongiorno ragazze!!! Come va? A me tutto ok XD a parte che domani ho circa cinque interrogazioni XD ma dettagli XD

Comunque ringrazio tantissimo chi legge, chi ha messo la storia fra le preferite e le seguite, ma soprattutto chi commenta!! <3

Vi voglio troppo bene ragazze J

 

 

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