Una seconda opportunità

di Platone
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Mago piu potente del mondo ***
Capitolo 2: *** Il Primo giorno ***
Capitolo 3: *** Il Club dei Duellanti ***
Capitolo 4: *** La foto ***
Capitolo 5: *** Il passato torna (I° Parte) ***
Capitolo 6: *** Il passato torna (II° Parte) ***
Capitolo 7: *** Il ballo di natale (I° parte) ***
Capitolo 8: *** Il ballo di natale (II° parte) ***
Capitolo 9: *** Sentimenti ***
Capitolo 10: *** Potter Manor ***
Capitolo 11: *** Il personaggio misterioso ***
Capitolo 12: *** tu mi hai levato la vita....io ti leverò la tua!(I°) ***
Capitolo 13: *** tu mi hai levato la vita....io ti leverò la tua(II) ***
Capitolo 14: *** Il simbolo nel cielo ***
Capitolo 15: *** Scomparsi ***
Capitolo 16: *** Dove si trova il professor Potter? ***
Capitolo 17: *** SEGUITO DELLA FIC ***
Capitolo 18: *** L'uomo misterioso(I°) ***
Capitolo 19: *** I preparativi per la fine ***



Capitolo 1
*** Il Mago piu potente del mondo ***


Era lì.

Era solo.

Intorno a se un cratere di proporzioni gigantesche.

Metà di Londra era stata distrutta dallo scontro.

I suoi amici erano solo un ricordo.

Tutti morti.

Morti in modo atroce.

Dopo un’interminabile periodo in cui non sapeva cosa fare o cosa pensare, il mago più potente del mondo, il migliore degli auror, il ragazzo che due volte era sopravvisuto….era ancora vivo.

Ma avrebbe preferito non esserlo.

Non vedeva più prospettive davanti a se.

Ora l’incubo di Voldemort era finito ma ne iniziava uno ancora peggiore: la ricostruzione.

Per ricostruire serviva la voglia di farlo e Harry non aveva più voglia di fare nulla.

Si Smaterializzò a Grimmauld Place, 12… sua casa da oramai 10 anni, dopo che Sirius, il suo padrino gliela aveva lasciata insieme a tutti i suoi soldi nominandolo suo erede universale.

Quella casa non era solo casa sua…. Lo era da 5 anni …. prima invece era casa sua e della sua amata Virginia. La sua anima gemella.Il suo motivo di vita.

La famiglia di sua moglie, i Weasley, Hermione e suo marito Ron, il suo amico Draco Malfoy e sua moglie Pansy erano tutti morti da ormai non ricordava, o non voleva ricordare, quanto ma troppo tempo.

Si fece una rapida doccia e si buttò nel letto.

Si svegliò.

Erano le 8.

Andò in bagnio.

Si lavò.

Si guardò allo specchio.

Si faceva schifo per essere lì.

Si decise.

Doveva andare da Silente a parlare con l’unica persona amica che conosceva.

Partì per il viaggio.

A Howgars il nuovo anno, l’anno dopo la secondo guerra magica, stava cominciando.

Silente stava facendo le sue raccomandazioni dopo lo smistamente quando il portone si spalancò.

Un uomo incappucciato entrò nella stanza.

Alzò la mano e subito i tavoli della stanza si spostarono ai lati della stessa come le sedie su cui i bambini erano seduti.

L’uomo incappucciato cominciò ad avvicinarsi al tavolo dei professori che intanto tremavano percependo la magia che possedeva lo sconosciuto: era come se fosse la magia in persona.

Persino la McGranitt, solitamente impassibile, era molto agitata.

L’unico tranquillo pareva essere Silente.

E con il suo solito tono pacato, sorridendo, disse semplicemente – Benvenuto Mago piu potente del mondo…-(e qui abbassò di molto la voce in modo che solo lui sentisse)o..faccio meglio a chiamarti Harry?-

Lo stupore che invasa la sala era ancora grande.

Tutti volevano sapere chi fosse quel mago.

Togliendosi il cappuccio dall testa il giovane, tranquillo, almeno cosi pareva all’esterno, rispose-

Salve professore. Quanto tempo. Vorrei parlarle.-

Il volto del ragazzo, non era più infantile come una volta.

Era oramai segnato dal tempo.

La barba incolta, come d’altro canto i capelli rendevano giustizia agli oramai 27 anni di Harry.

-Ma certo, vieni con me nel mio ufficio…-

-Non tema, mi smaterializzarò subito lì-

Sul viso di Silente si dipinse la sorpresa-

-Ma, se non sbaglio, qui non è possibile-

Disse il preside, anticipando di poco la ancora tremante, ma quasi rassicurata prefessoressa di Trasfigurazione.

-Non è un problema per me.Come ha gia detto sono il Mago piu potente del mondo, no!?-

Disse con forzata ironia.

Dopo poco furono nell’ufficio del preside.

Harry notò come non fosse cambiato nulla.

Funny era sulla sua spalla.

-Allora Harry, dimmi tutto……-


Bene ragazzi, questa è la prima parte.

Spero vi piaccia.

E se nn vi è piaciuta….commentatemi il perché :P

A presto

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Capitolo 2
*** Il Primo giorno ***


Quel giorno si svegliò molto presto.
Andò in bagno a lavarsi.
Dopo essersi fatto la barba si guardò in faccia pensando chi fosse diventato.
Decise di mettersi la sua divisa da Auror: tuta nera, mantello nero con cappuccio.
Si portò verso l’aula, l’aula dove per 7 lunghi anni aveva studiato.

La sua aula.

Si sistemò sulla cattedra aspettando che i Grifondoro e i Serpeverde del VI anno, quelli della sua prima lezione, si fossero accomodati.
Nessuno sembrò però notare la sua presenza.

-Benvenuti, studenti del sesto anno… sono lieto di conoscervi… come ben saprete, sono il vostro nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure-
Tutti i ragazzi presenti, si girarono verso di lui e lo ascoltarono con la massima attenzione.
Tutti avevano notato che era incappuciato.
Tutti avevano notato che era un Auror.

Nessuno sapeva chi fosse.

-Mi scusi professore….-
Disse una ragazza bionda, con la mano alzata, della 2 fila, che era presumibilmente Grifondoro.
-Mi dica, signorina?-
-Mary, Mary Border. Grifondoro.-
-Bene signorina Border, mi dica.-
-Vorrei sapere chi è lei, professore.Sa… dovremo vederci per un anno e mi piacerebbe sapere con chi ho a che fare e come poterlo chiamare…-
-La sua è una domanda lecita e avra subito una risposta-

Si tolse il mantello.
Apparve una faccia segnata dal tempo, ma ora lascia e pulita, al contrario della sera prima.
I lunghi capelli neri cadevano a ciuffo sul lato destro del suo viso e i suoi occhi verde smeraldo risplendevano alla luce di quella bellissima giornata.

-Il mio nome è Harry James Potter, signorina Border-

La classe rimase attonita a quella frase.

Cominciò un mormorio che venne interrotto poiché l’attenzione della classe si era ancora concentrata sulla bionda ragazza
-Insomma lei sarebbe il generale degli Auror, Ordine di Merlino I classe e il mago piu potente del millennio e di tutto il mondo?-
-Credo proprio che sei mi conosca molto bene, signorina Border, quindi penso che non dovrò dire molto altro per presentarmi.
Come gia saprete il professor Silente mi ha chiesto di essere vostro insegnante per quest’anno…spero che lavoreremo bene e proficuamente insieme.-

La classe si mise il più attento possibile a seguire la lezione.

Frattanto Harry, mentre spiegava, pensò che quella Border era proprio una strana persona.
Il suo senso di percezione dell’aura magica, oramai molto ben sviluppato, lo aveva avvertito delle grandi potenzialità della ragazza.

Finita la lezione, decise di andare in aula professori.

Si sedette e dal nulla fece comparire una tazza di caffè.
Lo bevve, fece sparire la tazza.

Chiuse gli occhi.

Amava il silenzio.
Aveva imparato ad amarlo.

Entrò la professoressa McGranitt.
Fece piano per evitare di svegliare Harry.

-Buongiorno professoressa McGranitt, tutto bene?-
Disse, ancora con gli occhi chiusi.
-Buongiorno Potter…ma come ha fatto?-
-Percepisco bene le aure magiche e so riconoscerle….-
-Lei mi stupisce sempre più Potter…. Capisco perche Silente dice sempre che lei e il mago più grande del millennio….-
-Sarà..- sbuffò Harry.
-Cmq ora scappo a lezione….Comunque Potter….Diamoci del tu…oramai non è più un mio studente.. mi chiami pure Minerva-
-Molto bene, allora ci vediamo dopo a pranzo, Minerva-
-A dopo, Harry.-

Decise, data l’ora buca, di andare a farsi un giro sulla scopa.
Gli mancava il Quiddich.
Prese una scopa che trovo nel reparto apposito e si lanciò in aria.

La sensazione che provò fu indescribile, nota, ma ogni volta differente.
Si sentiva libero, non aveva più legami con nulla mentre volava lassù.

Erano quasi 10 minuti che stava volando quando notò una cosa che lo incuriosì.
Una ragazza stava entrando nella capanna di Hagrid.
Cercò di capire chi fosse…. Quell’aura poteva appartenere solo ad una persona…

-Quindi Mary hai conosciuto il nuovo insegnante?Che tipo è?-
-E stato bellissimo…la miglior lezione di DaDa a cui avessi mai partecipato.-
-Ne sono molto onorato.-
Disse una voce che proveniva dalla porta.

Fu un attimo.
Hagrid si alzò e si buttò sul nuovo arrivato.

Dopo un distaccamento forzato di Harry da Hagrid, quest’ultimo disse
-Per la barba di Merlino, Harry…quando sei arrivato?-
-Sono arrivato 2 giorni fa, vecchi mio…Ma come mai non ti ho mai visto in giro, magari con qualche Schiopodo Sparacoda?-
La povera ragazza guardò la scena senza capire.
Harry, ricordatosi della presenza della ragazza, disse
-Signorina Border….Conosco suo zio da quando avevo 11 anni…-

Il mezzogigante e la ragazzina rimasero entrambi stupiti e a bocca aperta.
Dopo un minuto Hagrid prese la parola
-Ma Harry, come sai che è mia nipote?Non lo sa neppure Silente…-
-Vedi Hagrid..al momento sono dotato di alcuni poteri che mi sono molto serviti in passato e tra questi c’è quello di leggere nella mente…e vi assicuro, senza offesa, che voi, in confronto a chi mi hai insegnato a sviluppare questo potere, siete come libri aperti per me…-
Altra pausa di meraviglia per i 2.
-C’entra percaso quei 2 anni in cui sei sparito senza dara la minima traccia per ritrovarti?-
-Si.Ma al momento non voglio ancora parlartene.-
Si alzo, andò alla porta e all’ultimo si giro.
-Signorina Border, tra mezzora torni al castello per la cena e, Hagrid, noi ci vediamo dopo…devo parlarti di tante cose-
Allungò un sorriso e se ne uscì.

-Quindi zio tu lo conosci?-
-Lo conoscevo…ora è diverso….è cambiato….ma a quanto vedo in meglio-
Mentalmente Mary gli diede ragione.

Ed ecco un nuovo capitolozzo...a voi i commenti....ciao belli!

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Capitolo 3
*** Il Club dei Duellanti ***


-Allora Harry, come è andata la tua prima giornata da insegnante…-
Esordì il vecchio Silente, più segnato dai recenti disastri, ma sempre sorridente e con gli occhi che brillavano dietro i suoi occhiali a mezzaluna.
-Bene Albus, molto bene. Anche se…-
-Anche se..?-
-Sento ancora le loro voci…ogni tanto…-
-Se hai bisogno di consolazione…sai dove trovarmi-
Terminò con un sorriso il preside.
Intanto Harry, dando un occhiata per la tavola degli insegnanti, notò la mancanza di Hagrid, ma deciso a scoprirne più tardi le motivazioni, decise di concentrarsi su Piton.
-Ciao Severus..-
Esordì, dubbioso sulla reazione del suo vecchio Master di pozioni che, Harry riconosceva come uno dei pià bravi al mondo, al contrario della sua attitudine a fare pozioni che, il ragazzo pensò, era inversamente proporzionale al suo “coraggio”

Coraggio…cos’è il coraggio?Affrontare la morte?No…la morte è niente in confronto al dolore che lui provava..La capacità di prendere decisioni repentinamente per il bene universale?Aveva preso varie decisioni repentine ma non lo reputava coraggio..
Gli venne poi in mente una frase che sua moglie soleva dirgli –Il coraggio è il difendere le proprie persone care e i propri valori-
Difendere le persone care…..lui era il mago più potente del mondo..nessuno lo raggiungeva….capeggiava l’ordine degli Auror…era definito coraggioso….eppure non era riuscito a difendere le persone care….ed era quasi passato al lato oscuro tradendo i suoi valori.

-Harry.Sono felice di vederti…Si lo so…ora ti sembra strana la mia reazione ma …vedi…sono sempre stato cosi severo e odioso perché…feci una promessa a tuo padre… che ti avrei insegnato a sopportare i prepotenti … e da come mi tenevi testa…vedo che ti ho insegnato bene-
-Severus…-
-Ma ora possiamo essere amici…anzi colleghi, no?-

-Grazie di tutto-

Furono le uniche parole che riuscì a pronunciare prima di lasciarsi scappare una lacrima dal viso.

Una sola lacrima, ma carica di significato.
Conteneva tutto l’odio che aveva provato per il collega.
Era una goccia catartica e liberatoria

-Ora ho un dilemma da porti.-
-Dimmi tutto-
-Che ne dici di riaprire il Club Dei Duellanti io e te insieme?-
Harry penso per qualche istante….
-Ma certo!!-
I due sorrisero e finirono di mangiare.
Finita la cena, l’auror decise di andare a parlare con Hagrid.
Si diresse alla sua capanna, conscio di esser seguito da qualcuno, ma deciso a parlare con il vecchio amico.
-Hagrid, sono Harry, posso entrare?-
Chiese prima di veder la porta che si apriva e il suo grande amico accoglierlo con un sorriso.
-Come sono felice che ti vedo…entra su…cosa fai li impalato?-
Stavano prendendo il tè e chiaccherando del più e del meno quando Harry domandò
-Come mai non sei mai a scuola e te ne stai sempre qui?-
-Non potrei dirtelo…Silente ha detto che…-
-Albus capirà Hagrid.Non temere..-
-Io te lo dico se tu mi dici come ti senti dopo che…dopo quel giorno…dopo che la Tana…insomma..hai capito.-
-Intendi dire dopo che mia moglie e l’intera sua famiglia ad eccezione del Ministro della magia, Arthur è morta?Come vuoi che mi senta…vivo solo perché cosi espio le mie colpe…-
-Ma tua non hai nessuna colpa…-
-E invece si..Ma ora tocca a te..-
Il gigante capì che non era ancora arrivato il momento per l’amico di parlare.
-Sono impegnato in una missione per conto di Silente…nella foresta proibita!-

Due ore dopo, sotto la piaggia, un bagnato Harry stava andando alla torre dei Grifondoro.
Con una magia pronunciata a labra, si cambiò, non visto da nessuno.
Salì nel dormitorio femminile e entratovi, pronunciò alcune parole e tutte le ragazze della stanza dormirono più profondamente, tutte tranne una.
-Perche mi ha seguito?-
Nessuna risposta
-Signorina Border-
Continuò pacatamente il moro.
-Perché volevo sapere di più su di lei.-
-Signorina Border, la prego, non si faccia del male da sola, mi lasci perdere!Anche essermi amico è pericoloso…io sono portatore di morte…mi stia lontano..la prego di ascoltarmi-
E se ne andò dalla stanza.

La mattina seguente, Harry aveva detto alla sua classe di attenderlo al campo di Quiddich.
Tutti erano stupiti della richiesta ma molto eccitati per l’ignoto.
La loro attesa fu premiata quando, finalmente, Harry e Piton arrivarono.
-Ragazzi, io e il professor Piton abbiamo deciso di riaprire il club dei duellanti. Per fare allenamento pratico di DaDa…e divertirsi.-
-Ora vi daremo una dimostrazione.-
Harry mosse lo sguardo verso il campo di Quiddich.
Questo scomparve all’istante e al suo posto comparvero 3 ring di tipo babbano ma però di area 4 volte maggiore.
-Complimenti Harry…non ti pensavo così potente…-
-Severus…lo sai no…dopo tutto questo tempo…e poi esser potenti….-
Non fin la frase e Piton capì che nn era il momento di continuare.
-Quando vuoi Harry-
Disse mentre entrambi salivano su uno dei ring.
-Stupificium-
Gridò Piton.
Harry, senza bacchetta, schioccò le dita e apparve uno scudo che respinse su Piton stesso il suo attacco.
-Forse è meglio se usi la bacchetta Harry, lo so che non ne sei più abituato ma loro devono capire che sono in pochi a poter raggiungere il tuo livello…quindi mostriamo loro un duello “normale”-
-Hai ragione Severus-
Alzò la bacchetta, dopo averla tirata fuori dalla mantellina e puntandola su Piton disse
-Serpensoria-
A sua volta Piton si fece scudo con un incantesimo che Harry ruppe con molta facilità.
-Ma l’incantesimo Protego e a livello M.A.G.O …. Come ha fatto a romperlo cosi facilmente-
-Avete visto…prima faceva incantesimi solo con la bocca…-
-E come ha fatto scomparire il campo da Quiddich…con un solo schicco delle dita-
Gli alunni avevano cominciato a chiaccherare quando Harry li richiamò all’attenzione.
-Ragazzi ora proverete a farlo voi in coppia.-
Fece le coppe solo che una persona rimase sola e Harry decise di far coppia con lei.

Quella persona era Mary Border

Harry e Piton Amici...chi se lo sarebbe mai aspettato...in fondo ho sempre pensato si rispettassero, no?

Purtroppo non potrò aggiornare spessimo dato che, putroppo, fine maggio-inizio giugno ad un liceo classico non sono leggeri... cmq spero vi piaccia come continua la storia...

Wazup

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Capitolo 4
*** La foto ***


Era una splendida mattinata di sole mentre Harry stava per entrare nella sua classe.

Stava per appoggiare la mano sulla porta dell’aula quando una voce chiamò ripetutamente il suo nome.

-Harry, Harry…-

Il moro si girò e si trovò davanti Colin Canon, suo compare Grifondoro, di un anno più giovane, ai tempi di quando studiava.

-Ciao Colin, quanto tempo-

Si sforzò di sorridere.

-Vorrei farti un intervista….sai, lavoro per La Gazzetta del Profeta ora….-

L’auror rimase alcuni secondi a pensare e poi rispose….

-Se si tratta di una breve intervista e non troppo personale….penso che…per un amico…potrei farla.-

-Se grande Harry.-

-Ora scusami ma devo proprio andare, mi aspettano in classe.-

-D’accordo, a dopo!-

E se ne andò via tutto saltellante.

Entrò in una chiassosissima classe che, appena lo vide, si ricompose e si mise subito dispostissima ad ascoltare con la massima attenzione, poiché lo rispettavano moltissimo.

Il resto della mattinata passò molto fluidamente.

I suoi pensieri furono interrotti da una voce famigliare.

-Professore, potrei chiederle alcune delucidazioni sulla lezione di oggi?-

Una sorridente Mary si era piazzata di fronte a lui.

Sorpreso da quest’uscita della ragazza, pensando alla loro ultima discussione, non volendo deluderla rispose.

-Ma certo…ci vediamo all’ora di pranzo in giardino se per lei va bene.-

-Grazie mille, professore.-

Poiché aveva un’ora buca, dicise di andare a farsi una bella dormita nello splendido giardino che la scuola di Howgarts offriva.

Trovò una piccola zone d’ombra sotto cui addormentarsi, fece comparire un piccolo cuscino e lasciò che Morfeo facesse la sua parte.

Era lui.

A giudicare da come si sentiva, doveva essere quel periodo di addestramento che aveva diciso di intraprendere.

Si trovava in Italia, a Roma, dinnanzi al Phanteon, di notte.

Era insieme a lei, alla sua splendida moglie.

Virginia Weasley.

Si erano sposati di nascosto, subito dopo diplomati.

Erano partiti insieme per un viaggio di allenamento per lo scontro finale e di conoscenza del mondo.

Harry ricordava ancora il momento in cui aveva diciso di smaterializzarsi a casa sua.

Senti una voce dietro di lui che imprecava

-Harry Potter… portami con te o giuro che Voldemort non sarà più il tuo più grande problema-

Da li inpoi erano stati insieme.

Poi, dopo 2 anni di girovagare, lui era entrato nella cerchia degli Auror e lei come guaritrice al San Mungo.

Poi il sogno cambiò.

Arrivò a quel maledetto giorno: l’attacco al San Mungo.

Si ritrovò ad assistere allo spettacolo di vedere la moglie morta..dopo averla tirata fuori dalle macerie.

Si svegliò di soprassalto tutto sudato urlando –Virginia –

Dopo alcuni attimi per realizzare dove si trovava, riusci a distiguere il volto che lo fissava 25cm più in là.

Era Mary.

Sorpreso, Harry le domandò.

-Mi dica signorina Border.-

Solo dopo, osservandola, notò come lei lo guardasse molto spaventata.

-Pro..Professore, sta bene?Chi…chi è Virginia.-

Harry si rabbuiò e parlando cosi tanto seriamente che Mary pensò di aver dinnanzi a se un’altra persona.

-Niente che ti riguardi.-

Poi, con quello che Mary pensò essere un grande sforzo, torno sereno e le domando, nuovamente cosa volesse.

-I chiarimenti, quelli sulla lezione, si ricorda?-

-Ah già…i chiarimenti…venga…andremo nel mio ufficio, sarà più tranquillo.-

Arrivarono nell’ufficio dell’Auror.

L’ufficio occupato dal falso Moody, da Lupin, per un anno pure da Piton.

Ora era molto spoglio, eccezzion fatta per una piccola foto che appariva sulla scrivania.

Era voltata, quindi Mary non potè vederne il contenuto.

-Allora, dimmi cosa non va…-

Disse pacatamente il giovane.

-Vorrei qualche chiarimento sulla questione degli incantesimi di attacco.-

Dopo nemmeno 10 minuti furono interrotti da un bussare alla porta.

-Avanti..-

-Salve Harry, avrei bisogno del tuo aiuto per una pozione.-

-Certo Severus. Signorina Border…tornerò il prima possibile.-

Mentre uscivano Piton chiese

-Cosa voleva la signorina Border?-

-Chiarimenti sulla lezione di oggi-

Mary era indecisa.

Sapeva che guardare quella foto senza permesso non era giustio ma voleva a tutti i costi vedere l’unico oggetto che il suo professore riteneva degno di essere nel suo studio.

Combattuta fino all’ultimo, dopo una lotta di 10 minuti, prese la decisione: l’avrebbe guardata.

Si porto dalla parte opposta a dove si trovava per vedere il contenuto del portafoto.

La foto conteneva un Harry molto più giovane di adesso.

Vestito con quella che era la tenuta del Grifondoro, stava appaggiato ad una colonna, sorridendo.

La sua mano, con un anello che altro non poteva essere che una fede, era intrecciata alla mano di una splendida ragazza con i capelli rossi, alta come lui.

Questa sorrideva a suo volta.

I loro occhi sembravano quasi brillare.

Evidentemente erano molto felici.

-Quella che vede e mia moglie Virginia Weasley, signorina Border.-

Disse Potter, ora all’ingresso.

-Mi scusi professore, so che non avrei dovuto.-

-No, non avrebbe dovuto infatti.Ora se non le spiace puo anche andarsene.-

e aggiunse freddamente

-Arrivederci.-

Mary se no andò farfugliando una scusa e andandosene via.

Harry si sentì male per ciò che aveva fatto e non capì il perché.

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Capitolo 5
*** Il passato torna (I° Parte) ***


Harry si sentiva in colpa per ciò che aveva fatto.

La ragazza non aveva colpa…era lui che non aveva ancora accettato la realtà dei fatti.

Decise di andare a Hagrid.

Si porto alla casa del guardiacaccia quando, prima di entrare, sentì l’aura di Mary.

Deciso a parlare con Hagrid busso dicendo

-Hagrid, sono Harry, vorrei parlarti.-

Senti dei rumori mentre Hagrid diceva

-Dammi qualche momento…-

Harry sorrise pensando a cosa stava succedendo: Hagrid stava nascondendo la nipote.

-Entra pure-

E finalmente potè entrare, fingendo di non sapere che Mary fosse presente.

-Ciao Harry, amico… come va?-

-Non c’è male-

Mentì lui.

-Anzi..qualcosa non va..e sono venuto a risolvere alcune cose con te-

-Cosa devi risolvere con me?-

-Non valevi sapere dove ero sparito per 2 anni?-

Il mezzo gigante pare sorpreso dalla domanda ma, dopo poco, sorrise e disse

-Quindi te la senti?-

-Si certo.Andremo nel passato con un incantesimo che ci permetterà di vedere il passato come visitatori invisibili agli altri e non potremo modificarlo.

E un incantesimo di magia oscura molto potente…-

Poi fece una pausa e, poiché vide la faccia impaurita dell’amico, disse

-Non ti preoccupare, non succedera nulla di male…e … signorina Border, non si preoccupi, non mi consumerò e passerò al lato oscuro…comunque se vuole venire, puo pure entrare dall porta.

Le devo delle scuse, sono stato forse troppo brusco con lei.-

La ragazza, stupita come non mai, entrò nella “casetta”.

-Ma professore… c’è qualcosa che lei non sa fare?-

Disse dopo alcuni secondi in cui la sua espressione passo dallo stupore al divertimento.

-Ma..credo di avere difficoltà a domare la morte…sa com’è…-

Disse lui facendo poi un ampio sorriso diretto alla ragazza.

-Bene, se siete pronti si parte!-

I due annuirono.

-Bene-

E pronunciò alcune parole in una ligua sconosciuta.

All’improvviso fu come se il mondo attorno a loro cominciasse a girare.

Furono spinti da una forza invisibile.

Poi il nulla.

Aprirono gli occhi.

Si trovavano sul treno per Howgarts.

Nella cabina c’era uno studente che dormiva coperto dal mantello e della sciarpa di Grifondoro.

Il ragazzo all’improvviso si svegliò.

Fu una sorpresa.

Era Harry, un Harry più giovane… quello che aveva visto nella foto, penso Harry.

-Sta per succedere una cosa che cambierà molte cose.In questo momento… sto pensando di smaterializzarmi a casa di Sirius..la mia casa..da quando lui..se ne andato.-

Mary penso che non sapeva chi fosse Sirius.

-Lo saprà tra poco.-

Mary rimase stupita ma prima di chiedere qualsiarsi spiegazione, la sua attenzione fu attirata dalla porta della cabina che si apriva.

-Harry Potter… portami con te o giuro che Voldemort non sarà più il tuo più grande problema-

Una voce da dietro la porta pronunciò questa frase e poi fu una cosa incredibile.

Nella cabina entrò una ragazza dai capelli rossi.

Vestita con la divisa di Grifondoro, che a lei stava molto bene.

-Virginia…-

Harry procunciò questa sola parola prima di essere travolto da una bacio incredibilmente passionale.

-Cosa stavi pensando di fare senza di me?-

Chiese, come se nulla fosse, la ragazza.

-Voglio partire per un lungo viaggio…intorno al mondo…per migliorarmi e per trovare la forza di batterlo! Ma sbaglio…o hai pronunciato il suo nome senza paura?-

-Non sbagli!Però su una cosa sbagli: io verrò con te!-

-Ma Virginia…hai l’ultimo anno da frequentare..e i tuoi genitori cosa penseranno?Non voglio che soffrano…sono la mia famiglia insieme a Hermione, lo sai!-

-Per me la mia famiglia …. Sei tu! Quindi, dove vai tu, vado io!-

-Sarà pericoloso…-

Lei fece un passo

-Vivremo alla giornata…-

Altro passo

-I tuoi mi uccideranno se sanno che sei scappata con me…-

Passo.

-Io…-

Bacio.

-Allora sposiamoci, che problema c’è?Partiamo per un paese che preferisci, da li partiamo il nostro viaggio ma prima ci sposiamo..cosi i miei non pensano che mi hai rapita e anche per te sarò la tua famiglia!-

-Ma…-

-Niente ma…io ti amo e lo sai. Tu?-

-Ti … ti amo anche io!-

-E allora che problema c’è-

Fu un attimo, Harry capì che doveva cogliere l’opportunità.

-Allora ti smaterializzi, anzi…ti smaterializzo io…poi ti insegnero io dato che non sai ancora come fare, tesoro..-

-Mi piace…chiamami pure cosi-

Disse sorridente Ginny.

Harry, arrossito per un attimo, però disse

-E con ‘Mione e Ron che facciamo?Li avvisiamo?-

-Avvisarci di cosa?-

Dissero i due interessati, appena entrati nella cabina.

-Ehm..- Esordì Harry.-Io e Virginia..-

-..Di comune accordo…-Continuò Ginny

-…abbiamo deciso, dato che – e qui si bloccò per baciare la ragazza- come dicevo, dato che ci amiamo-

E la ragazza uso la testa per prodursi in un energico sì.

-Io sto per andare a casa di Sirius e poi partirò per un viaggio intorno al mondo…-

-E io lo accompagnerò.-

Disse decisa Ginny.

-Però dato che lei è la mia famiglia….abbiamo deciso che…-

-Ci sposiamo!-

Dissereo i due insieme, mano nella mano.

Ron e Hermione erano immobili, sembravano statue tanto erano immobili e bianche.

Dopo alcuni attimi di religioso silenzio, Hermione parlò

-Sono contenta per voi…finalmente vi siete decisi…e dal 4 anno che Ginny ti corre dietro Harry…e tu dal primo momento che l’hai vista…-

E poi andò ad abbracciare la prossima sposa.

Ron, ripreso colore, prese da parte Harry, lo fece sedere, si sedette, guardò Harry neglio occhi…poi sorrise e disse

-Sono proprio felice per voi…ma … Harry…-

E qui divenne serio

-Falla soffrire e sarai il mio migliore amico morto!-

E poi, ritornando a sorridere disse

-Cosi i matrimoni saranno due, vero ‘Mione?-

La ragazza arrossì ma poi disse

-Ma era un segreto…-

Harrry, ripresosi dalla reazione degli amici disse.

-Ora però io e Virginia dovremo andare…ci sposeremo … ma penso che lo faremo in Europa… ora sento cosa ne pensa la mia metà…ovvio che questo deve rimanere un segreto…-

Silenzio.

Il tempo si fermò.

La scena poi cambiò improvvisamente e si ritrovarono nella casetta di Hagrid.

-Ragazzi, dovete scusarmi ma Silente mi ha detto telepaticamente che ha bisogno di me.Torno appena posso.-

Fu così che si smaterializzò da Silente.

Mary, più incredula che mai, chiese allo zio

-Chi sono Ron e Hermione…Sirius … e soprattutto Virginia?-

-Dovrai chiederlo a Harry, cara-

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Capitolo 6
*** Il passato torna (II° Parte) ***


-Dimmi Albus-

L’auror si era appena materializzato nell’ufficio del preside.

-Abbiamo un problemuccio..diciamo che alcuni tuoi vecchi amici stanno attaccando Hogsmade-

-Quanti sono?-

Chiese brevemente Harry

-Mi dicono una ventina.-

Harry fece un finto sorriso.

-Li porto direttamente a Azkaban o ne posso usare qualcuno nelle mie lezioni sulle maledizioni? Ah, Albus, prepara una zona… te li mando tra poco!-

Disse prima di scomparire.

Passò per il suo ufficio, prese il suo mantello e scomparì.

A Hogsmade tutti erano nel panico.

I vari negozzi erano dei principi di incendio.

La gente urlava e le risa che si sentivano erano agghiaccianti.

Harry si materializzò nella piazza del villaggio, coperto dal cappuccio del mantello.

Mentalmente comunicò a tutti gli abitanti che sarebbero stati trasferiti a Howgarts.

Gli uomini incappucciati furono invece avvertiti, sempre telepaticamente, che erano cortesemente attesi alla piazzetta.

Quando arrivarono videre semplicemente un uomo incappucciato seduto sulla fontanella al centro della piazza.

-E dove sarebbero gli Auror?-

Mugugnò uno.

-A fermarci ci sei solo tu?-

Disse ridacchiando un altro.

-Ei tu… stiamo parlando con te… vorremmo più attenzione.-

-E l’avremo… CRUCIO-

Urlò un mangiamorte.

Uno scudo eretto dal nulla protesse Harry creando tra lui e l’incantesimo 20cm di spazio vuoto e respingendo la maledizione al mittente, che cadde a terra svenuto.

-Maledetto…prendi questo…. AVADA KEDAVRA-

Stessa reazione. Ma questa volta la bariera assorbì il colpo.

-Pensate di avere finito?Sapete…stasera avrei da fare.-

Detto questo si tolse il cappuccio.

-Sorpresa…-

Disse Harry e prima ancora che il gruppetto di persone potesse dire qualcosa si trovò immobilizzato.

-Ma tu sei Harry Potter..-

-Si lo so chi sono.Il problema è chi siete voi…vi rispondo subito: prigionieri di AZKABAN-

Non appena pronunciò l’ultima parola, il gruppetto si volatilizzò.

Harry schioccò le dita e tutta la gente prima presente ea Hogsmade ricomparve.

-Viva Harry Potter!-

-Gloria al grande Auror…-

-E proprio il mago più potente del millennio.-

Harry sorrise e poi, rimessosi il cappuccio disse al sindaco di Hogsmade.

-Questo dovrebbe aver risolto tutto… se avrete altri problemi, potrete contattarmi ad Howgarts-

Detto ciò sparì.

Riapparve nel suo ufficio dove ebbe una sorpresa.

Ad aspettarlo c’era un sorridente Colin Cannon.

-Ben tornato…come è stato l’attacco a Hogsmade?-

-Noioso e banale.Ma tu come lo sai così presto?-

-Sai com’è… i miei informatori ad Azkaban mi hanno informato quando un gruppetto di solo 20 mangiamorte e comparso nelle loro celle e, questa la cosa forte, gia ammanettato…-

Harry sorrise quasi di gusto.

-Per l’intervista..-

Esordì Cannon.

-Ora devo tornare da Hagrid.Se per te va bene, la facciamo lì-

-Nessun problema.-

-Quindi, zio, Harry era bravo ai suoi tempi a scuola?-

-Era il migliore, più bravo pure di suo padre James…-

-E a sua differenza, ancora vivo e vegeto.-

Disse la voce di Harry, apparso insieme ad un saltellante Cannon.

-Per merlino Harry, cosa ti è successo alla guancia?-

Harry si toccò le guancie e notò un leggero taglio.

-Sarà stato uno dei quei poveri ragazzuoli che ho incontrato a scampagnare a Hogsmade…-

-Spiegati meglio… ragazzuoli?-

Cannon cercò lo sguardo di Harry per chiedergli se parlare o no.

Harry annuì con il capo.

-Il nostro caro Generale Harry ha appena rinchiuso 20 Mangiamorte ad Azkaban…da solo.-

-E direi che tra il momento in cui ho assorbito l’Avada Kedavra nel mio scudo e quando li ho trasportati alla prigione, qualcuno abbia voluto lasciarmi un ricordino…-

Così detto, pronunciò 2 parole a bassa voce e il taglio si rimarginò da solo.

Mary e Hagrid erano ancora increduli.

-Sapevo che eri bravo Harry…ma non così tanto…-

-Ma va…non erano molto forti…quando ne ho presi 150 ho avuto più difficoltà…ma allora c’era Ron con me a coprirmi le spalle…li 2/3 erano miei ma il resto suoi-

Il guardiacaccia, Connan e Harry scoppiarono a ridere.

Mary era più sbalordita che mai.

-Cominciamo l’intervista, Harry?-

-Certo Colin.-

-Allora…come ci si sente ad essere il mago più potente del millennio..ad essere più potente di Silente e di Tu-Sai-Chi?-

Harry parve rifletterci su qualche secondo.

-Ma sai…non mi sento diverso…anzi mi sento ancora peggio…io odio stare al centro dell’attenzione, dovresti saperlo…dopo quello che ti ho fatto al 6 anno….-

Cannon arrossì dicendo

-Questo non lo scrivo.-

-Mai stato più d’accordo-

Disse Harry prima di scoppiare a ridere e con lui, dopo poco tempo, anche i suoi 2 amici.

-Domandina un po strana…Ma in che animale ti trasformi?-

Mary, come svegliata da un coma, si lasciò sfuggire di bocca

-Ma è un Animagus, professore?-

-Si signorina Border… diciamo che sono una lucertolina troppo cresciuta.-

-Harry…non sarai mica?-

-Si Hagrid.-

Un ampio sorriso si allargò sulla barbuta faccia del mezzogigante.

-Non ci posso credere.Sei fortissimo!-

-Potreste spiegare anche a noi?-

Dissero in coro il giornalista e Mary.

-Ehi Harry…mi fai vedere come sei?Così capiranno…-

-Si ma andiamo vicino alla foresta proibita..-

-Non molto proibita per ta Harry, o sbaglio?-

Risero di gusto.

-Ora creo una barriera insonorizzata che circonderà il castello…non voglio publicizzare troppo la cosa… e poi…non sono registrato al Ministero.-

Fu un attimo.

Harry cominciò a crescere, crescere…diventò verde, gli spintarono le ali, la cosa e poi diventò completo: un drago!

Un drago alto 15 metri!

Spicco il volo, sputò fuoco un paio di volte.

Poi tornò a terra e ridivenne umano.

Hagrid era estasiato, Mary e Cannon un po meno.

-Ora capite con intendevamo?-

Disse Harry rientrando nella casupola di Hagrid e facendo scomparire la barriera.

“Vedo che ti sei divertito un po Harry…”

“Albus…volevo solo mostrare la cosa ad Hagrid…”

“Lo so, ono ti preoccupare..”

“Ma come lo hai capito che ero io?”

“Intuito”

“Ci si vede dopo a cena…ah…dì a Severus che vorrei parlare con lui.”

Nel frattempo i 3 amici si erano riaccomodati in casa con Harry.

-Posso farti un ultima domanda?-

Disse saltellante Cannon.

-Certo.-

-Dove sei stato in quei 2 anni….dai 17 ai 19 intendo…-

-Mi spiace ma questo non posso rivelartelo….-

-Va be…con le domande di oggi e il tuo intervento a Hogsmade…direi che l’intervista si possa fermare qui…ti farò qualche foto qua e la…ok?-

-OK….notte Colin.-

-Notte-

E cosi dicendo il giornalista-fotografo, uscì dalla casetta.

-Continuiamo il nostro viaggetto nel passato?-

Propose Harry.

-Certo!-

Disse un grintoso Hagrid.

Pronunciò di nuovo strane parole e si ritrovarono sull’Howgarts Express.

-Ma perché volete farlo in segreto?-

-Perché i nostri genitori non vorrebbero che io scappassi da scuola e mi sposassi così giovane Ron.-

Harry prese la mano di Ginny e disse

-Ora dobbiamo andare… a presto amici miei…-

E si smaterializzarono.

La scena cambiò.

Ora si trovavano in una casa di campagna.

Si trovavano vicini ad una tavola alla quale vi erano molte persone dalla testa rossa e tantissime che altre che Mary conosceva di sfuggita … C’era inoltre la ragazza che era con Harry in treno.

Prese la parola la più donna che doveva essere la madre o comunque la più importante.

-Sono veramente felice…oggi vi fidanzate ufficialmente tra 6 mesi vi sposerete…-

Una lacrima scese sul viso della donna.

-Come vorrei che Ginny ed Harry fossero qui a festeggiare-

-Direbbero sicuramente che sono felici per noi, Mamma-

Disse il rosso

-E che ci augurano di sposarci e vivere felici-

Aggiunse la ragazza

-Hai ragione Ron, sono veramenamente felice per te!-

Disse una voce mashile.

-E, in effetti, Hermione, aggiungo che vi auguriamo di sposarvi e di vivere felici.-

Aggiunse una voce femminile

Sulla soglia della porta che portava alla sala vi erano due ragazzi.

Uno, abronzatissimo, capelli neri spettinatissimi che arrivavano alle spalle, occhi verdi smeraldo, vestito con cannotiera rossa e pantaloncini corti neri.

L’altra, abbronzata come il compare, vestita con un prenisole giallo, abbastanza leggero da lasciar intravedere le sue perfette forme.

Tutti e due in infradito.

-Ma voi due….voi due ….. – disse il rosso

-Non è po..possibile..- la ragazza

Il resto della tavolata era a bocca aperta e nessuno osava parlare.

-Cosa avete tutti da guardarci così?Siamo noi-

-Ginny?-

Disse la signora che stava parlando prima

-Si mamma…sono io!-

-Harry?-

Disse un signore che doveva essere suo marito

-Salve Arthur…come va?-

-Ma da dove saltate fuori?-

Disse sempre il ragazzo rosso

-Dalle Hawai!-

Disse la ragazza rossa

-Sai com’è stavamo in spiaggia quando ho percepito che stavate fidanzandovi ufficialmente e così ci siamo subito materializzati qui!-

Spiegò Harry sorrideno.

-Signorina Virginia Weasley…mi devi delle spiegazioni!Perché sei sparita così da scuola? E senza dire nulla?-

Prese un grande respiro

-Sonostatapreoccupatissimapensavochetifossesuccessoqualcosadigrave!-

Altro respiro per l’ormai donna dalla faccia rossissima forse di più della sua capigliatura.

Mentre a Ginny veniva fatta una epica romanzina in cucina, Harry stava parlando all’Ordine.

-Signori dell’ordine…ho deciso che farò un viaggio di due anni intorno al mondo per imparare ad usare i miei poteri…conoscere molto cose che a scuola non ho imparato e per prepararmi allo scontro finale…siete pregati di non cercarmi … mi rifarò vivo io quando sarà il momento-

Tutti, che prima guardavano preoccupati Harry, ora lo guardavano pieni di rispetto.

-Come vuoi tu Harry-

Disse Silente.

-Grazie professore-

-Chiamami pure Albus, oramai sei adulto e membro dell’ordine a tutti gli effetti!-

-Va bene prof..Albus-

-Quanto resterai qui?-

Chiese il preside

-Ripartiremo tra poco…volevamo soltanto augurare a Ron ed Hermione un felice fidanzamento e matrimonio…al quale, penso, non participeremo-

-Ma perché parli al plurale?-

“Perché io e Virginia siamo sposati e vorrei che la cosa rimanesse segreta fino a quando non decideremo noi di rendere la cosa publica”

Disse Harry mentalmente al suo ex-preside e a Remus Lupin…l’unica persona di cui sapeva di potersi fidare.

I due interessati fecero un sorriso che soltanto Harry notò.

-Ora scusatemi…ma le spiagge delle Hawai mi aspettano!-

Disse allegramente andando verso la cucina.

Lì la madre di Ginny stava ancora facendo la rimanzina alla ragazza per il suo comportamento.

-…e quindi non permetterti mai più di fare una cosa simile!-

Riuscì a sentire Harry quando arrivò.

-Virginia…scusa…dovremmo andare!Smaterializzati in albergo…io arriverò subito…devo prima parlare con tua madre.-

La ragazza sorrise alla madre e si smaterializzò.

-Ma come ha fatto?Nessuno glielo ha insegnato…non è registrata e non ha fatto l’esame..-

Disse la donna.

-Gliel’ho insegnato io…e l’esame l’ ha fatto 2 settimane fa!-

La donna stette zitta per un po poi disse

-Ma dove è andata Ginny?E dove stai andando tu?-

-Parli con gli altri dell’ordine…glielo sapranno dire-

E scomparì

La scena cambiò ancora.

Erano ad un matrimonio.

I due sposi erano il rosso e la sua ragazza.

Era il momento della consegna delle fedi.

-I testimoni siamo io e virginia…solo che nessuno lo sa dato che ci ho trasfigurato cosi bene che nessuno…nemmeno Silente, che all’epoca avevo gia superato, sarebbe riuscito a riconoscerci.-

Ritornarono alla casetta di Hagrid.

-Spero che vi sia tutto più chiaro.-

E uscì.

La cena passo velocemente.

Mary decise di andare a parlare con Harry per chiarire alcuni punti della storia che non aveva compreso molto bene.

Arrivò alla porta del suo ufficio e la trovò socchiusa.

-Quindi Harry hai finalmente trovato un motivo per vivere dopo tutto quello che è successo?-

-Si Severus-

Severus?Stava parlando con il professore di pozioni?

-E questo motivo ha percaso un nome?-

-Si, Mary Border!Non so cosa provo per lei ma è qualcosa di piacevole e che non provavo da molto tempo… ma credo sia meglio che l’interessata non lo scopra!-

-Hai la mia parola, amico!Ora brindiamo al tuo successo a Hogsmade!-

Mary scappò via più confusa che mai!

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Capitolo 7
*** Il ballo di natale (I° parte) ***


Frattanto si arrivò a Dicembre.

Tutta la scuola era eccitatissima per il grande ballo con cena che si sarebbe tenuto il 24 dicembre.
Il motivo di tanto fervore tra gli studenti era soprattutto il ballo.Sì perché avrebbero dovuto obbligatoriamente invitare una dama, come da consuetudine.
Harry, però, non era affatto felice di questo ballo!Avrebbe dovuto parteciparci, essendo insegnante, ma non ne aveva la minima intenzione: da quando la moglie se ne era andata…aveva smesso di andare ad eventi publici!
Dal canto suo neanche Mary voleva andarci… non sapeva molto ballare ma soprattutto non le piacevano gli eventi come quello.

Ebbe però un idea.

-Bene ragazzi, oggi abbiamo parlato in teoria dell’Avada Kedavra… penso dia ora di mostrarvi come difendervi… dopo le vacanze lo imparerete ma per ora guardate come si fa. Severus, procedi pure..-
-Harry, sicuro sia il caso?-
-Non ti preoccupare… fai pure!-
-Ok! AVADA KEDAVRA-
Una luce verde partì dalla bacchetta di Piton e rapidamente raggiunse Harry.
Questi sorrise e alzando il braccio pronunciò la parola – PROTEGO –.
Subito la maledizione si scontro contro uno scudo invisibile e fu assorbita.
-Grazie Severus! Questo che vedete è una forma avanzata dell’incantesimo di protezione. Io lo uso senza bacchetta per abitudine.Ora…l’incantesimo e ultre il livello scolastico ma penso che riuscirete ad impararlo..si signor Donovan?-
-Ma dove è sparita la maledizione?-
-La maledizione … anzi l’energia della maledizione…è stata assorbita dal mio scudo e inglobata in me.Diciamo che è una mia variante all’incantesimo di protezione.Ci ho messo un po per riuscirci ma non si preoccupi…prima si parte dai fondamentali.-

Proprio in quel momento suono il cambio dell’ora.

-Ci vediamo dopo le vacanze per le lezioni, a presto ragazzi!-
Un ‘Arrivederci professore’ invase la classe.
Harry stava recuperando la sua borsa quando Mary gli si avvicinò
-Professore, avrebbe due minuti da dedicarmi, avrei una cosa da chiederle..-
Harry, stupito per i primi due secondi, alzò la testa, sorrise
-Mi dica tutto!-

Quella sera tutto era perfetto. La Sala Grande era stata riempita di alberelli innevati ai lati, una grande pista era stata fatta comparire al centro della sala e attorno vi erano molti tavolini apparecchiati perfettamente con tanto di candele.
Gli studenti si stavano accomodando nella sala, tutti rigorosamente in coppia.
Al tavolo degli inseganti, anche la McGranitt si era lasciata andare e ora vestiva di rosso, capelli sciolti.

Improvvisamente dopo che tutti furono entrati, la stanza si riempì di un innaturale silenzio.

Gli insegnanti dovettero, come tutti gli studenti, girarsi verso l’ingresso della sala per capirne la motivazione.
Completo blu scuro…camicia rossa slacciata all’ultimo bottone…cravatta gialla sventolante… lunghi capelli neri raccolti in una coda ad eccezione di un gruppetto lasciato cadere sul volto: Harry Potter era entrato in sala!
Cominciò ad esserci un vociferare dalla parte femminile degli studenti.
Ma ebbe breve durata.
L’attenzione si concentrò sulla dama che Harry portava a braccetto.
Vestito da sera nero che scopriva la schiena dietro e lasciava vedere un ambio e perfetto decoltè davanti, capelli raccolti in una splendida pettinatura e una dose leggera ma sufficiente a mostrare una bellezza mozzafiato.
I due si avvicinarono al tavolo degli insegnanti, Harry le porse la sedia per sedersi, si sedette a sua volta.
-Buona sera a tutti-
Esordì Harry.
-Buona sera professor Potter-disse Vitius
-Chiamatemi Harry, mi sento vecchio…infondo non sono uscito da qui tanto tempo fa, no?-
Sui volti degli insegnanti però c’era ancora sorpresa per la ragazza.
-Salve anche a lei…signorina?- Esordì la McGranitt, rompendo il silenzio.
-Mary. Mary Border, professoressa.-
-Ma Harry… come mai sei venuto accompagnato da lei?-
La McGrinitt aveva fatto prendere forma alla domanda che tutti gli insegnanti, ad eccezione di Silente che conosceva bene il ragazzo e di Piton.

-FLASHBACK-

-Professore…vorrei chiederle…-
E cominciò ad avvampare
-ecco se ….insomma….lei volesse….-
Abbassò lo sguardò
-mi domandavo… vuolevenirealballoconme?-
Riprese fiato.
-Ecco, ora può anche prendermi in giro … prendere in giro la ragazzina stupida.-
Si alzò aspettando la risposta di un Harry che la guardava più serio che mai.
-Ecco, ho capito, me ne vado…scusi ancora!-
-Dove sta pensando di andare?-
Disse continuando a guardarla seriamente
-Primo non le ho ancora risposto ed inoltre..- e qui il suo volto cominciò a sorridere- sono gli uomini a dover invitare le dame… Signorina Border…anzi…se mi permette … Mary, vuoi venire al ballo con me?-
-Certo Harry…-
Poi arrossì e chiese scusa.
-Per cosa?Chiamami pure Harry… non ti mangio mica-
Risero di gusto ma poi Mary si rabbuiò.
-Ma io non ho un vestito…-
-Non ti preoccupare, a tutto c’è rimedio!Per il vestito io andrei in camera tua a vedere cosa c’è sul tuo letto!Cmq…ci vediamo stasera nella sala di Grifondoro alle 21, ok?-
-Ok, ciao!-

Mary tornò nella sua camera dove le sue compagne, una volta notata la sua presenza, la guardarono con invidia indicandole poi lo splendido vestito, accompagnato da lettera, che era sul suo letto e domandandole chi era H.
Mary lesse il biglietto.


Ora il vestito lo hai,
A stasera

H.

-FINE FLASHBACK-

-Io non avevo voglia di andare, Mary nemmeno…ma poi abbiamo deciso che magari due che non vogliono andare…andandoci insieme …..possono risolvere il problema, no?-
E si lasciò scappare una risatina e potè giurare che anche Silente, sotti i baffi, ridacchiò.

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Capitolo 8
*** Il ballo di natale (II° parte) ***


Era arrivato il momento di aprire le danze.
La coppia scelta per farlo erano proprio Mary e Harry che, suppur senza troppa gioia, accettarono.
-Sai che credo che faremo una brutta figura… non so affatto ballare!-
Sussurrò Mary all’orecchio di Harry mentre si stavano alzando per raggiungere il centro del palco.
-Non preoccuparti…conduco io…-
E un sorriso a 32 denti si aprì sul volto del giovane.
-Signore e signori, stia per cominciare il tradizionale ballo di Natale. Quest’anno, come coppia di apertura, abbiamo scelto… come cavaliere…Harry Potter – Ovazione femminile – e come dama …
-- e qui Silente fece una pausa più lunga – Una signorina che preferisce rimanere anonima –
Detto questo, la musica cominciò.
Harry e Mary erano al centro della stanza… Harry teneva tra le sue forti braccia Mary che, come ipnotizzata, si lasciava trasportare dal suo cavaliere.
Era come se in quella stanza ci fossero soltanto loro due… il resto non importava… quel momento… Mary avrebbe voluto che durasse in eterno…non sapeva cosa provasse Harry, ma lei, tra le sue braccia, si sentiva al settimo cielo...bastava soltanto quel contatto con lui per farla sentire beata...
Da tanto tempo Harry non provava quella sensazione…quella sensazione di sicurezza e di tenerezza allo stesso tempo.. da troppo tempo il suo cuore si era raggelato e aveva smesso di battere per qualcuno o qualcosa...per la prima volta dopo tanto tempo, sentì che aveva qualcosa per cui vivere e per cui lottare...qualcuno da difendere...
Nel contempo in pista arrivarono molti altri studenti e Harry potè scorgere Silente che ballava con la McGranitt.
-Senti Harry...mi sento un po stanca..potremmo sederci un attimo?-
-Ma certo!-
E si portarono verso il tavolo dov'erano prima.
-Sei contenta di questa serata Mary?-
-Molto!Senti...volevo chiederti una cosa...se non sono troppo indiscreta..-
-Chiedi pure.Cercherò di essere sincero nella risposta-
-Perchè mi hai invitata?-
Harry la guardò accennando un sorriso... perchè lo aveva fatto?? Questa era una bella domanda... l'aveva invitata perchè con lei stava bene...perchè con lei tutto il dolore che aveva vissuto...che aveva provocato...spariva in quei bellissimi occhi blu...l'aveva invitata perchè il suo cuore aveva detto così...sentiva un collegamento particolare con lei...qualcosa che pensava di aver perso da molto tempo...perchè quando era triste pensava a lei e subito stava meglio... voleva dirle tutto questo ma si limitò a esprimerle questi pensieri con un lapidario
-Per te-
La ragazza fece per aprire bocca quado Harry l'abbracciò e fece delicatamente poggiare la testa della ragazza sul suo petto.
Non parlò più ma lasciò parlare il suo cuore.
Mary poteva sentirlo... il cuore di Hary stava battendo per lei e per lei soltanto.
Silente li vide e sorrise al ragazzo: finalmente lo vedeva sereno!
Harry non sapeva ma qualcun'altro stava osservando la scena...qualcuno che avrebbe portato altri guai...ma quella sera a Harry del mondo non importava...quella sera i destini di Harry e Mary si unirono indissolubilmente.

Il giorno dopo Mary stava nella sala comune di Grifondoro a parlare seduto sulle poltrone vicino al fuoco con le sue amiche quando una voce da dietro le sue spalle la fece spaventare
-Signorina Border, potrei parlarle?-
Rimase sorpresa dalla formalità di Harry ma disse alle sue amiche di aspettarla.
Harry la portòin aula professori e la fece sedere su una poltrona.
Poi si voltò verso di lei, sorrise e disse
-Dormito bene Mary?-
La ragazza arrossì lievemente
-Molto bene Harry, tu?-
-Anche io... ma mi sei mancata...-
E qui Mary avvampò
-Senti...ora torna a casa per le vacanze...poi quando tornerai dovremo parlare seriamente di alcune cose...ok?-
-Cose gravi?-
Si spaventò subito Mary
-Non ti preoccupare...tutto a tempo debito! Comunque buone vacanze.-
Si alzò, si mise difronte a lei e le baciò la fronte poi fece per guardare oltre le sue spalle
-Buon giorno Severus-
-Ciao Harry...Signorina Border, torni subito a fare le valigie e 10 punti in meno a Grifondoro!-
Mary uscì ma decise di rimanere dietro la porta
-Sempre a fare il cattivo,vero Severus?-
-E tu sempre più simile a tuo padre...-
-Cosa intendi?-
-Che James guardava Lily come fai tu con qualcuno di nostra conoscenza-
-Sarà...comunque... Buon Natale e felice anno Mary...ma ti conviene andare se non perdi il treno!-
Mary trasalì e scappò via.
-Senti Severus...per il club dei duellanti...dopo le vacanze...che ne dici se facciamo una gitina a casa Potter?Li possiamo fare un treking di Duello e Pozioni...sai ho un bel laboratorio nella mia villa...potremmo fare una settimana di divertimento e lezioni...-
-Ma con che classi e soprattutto...Silente sarà d'accordo?-
-Harry me lo stava accennando prima Severus e ammetterò che mi sembra una buona idea-
-Ma quali classi andranno?Howgarts e grande numericamente parlando...-
-Faremo un torneo che classificherà 30 persone...15 per i duelli e 15 per le pozioni... io mi occuperò del lato Duelli e tu del lato Pozioni...così i migliori saranno ammessi e potremo fare alcuni test in tranquillità..-
-Mi sembra interessante...ma tu mi lasceresti usare casa tua per i miei test di pozioni?-
-Certo...sarà tutta tua...però dovrò chiederti di essere duro nelle tue lezioni ... da noi Auror servono esperti in pozioni e vorrei che tu mi segnalassi i migliori 4 a fine 'corso' che potrò reclutare nelle mie file se avrò bisogno...-
-Quindi questo ha anche uno scopo preciso?-
-Se tu accetterai mi farai un grande favore..-
-Cioè poter tortutare gli studenti con pozioni avanzate senza il rischio di essere troppo severo ... certo!-
E Piton scoppiò a ridere.
E con lui anche Silente e Harry.
-Albus... andiamo un momento nel tuo studio a fissare i dettagli? Severus...sei dei nostri?-
-Ma certo Harry!-

Il tempo passa velocemente e anche le vacanze di natale erano finite.
Quel giorno si sarebbe tornati alle lezioni normali.
Maty infatti alla prima ora aveva lezione con Piton.
Entrò in classe e si accomodò al suo solito posto.
-Oggi parleremo delle Pozioni di Verità...-
Cominciò Piton quando fu interrotto dall'entrata in scena di Harry.
-Scusa Severus, avrei bisogno della signorina Border...-
-Ma stavo spiegando le pozioni di verità...-
-E abbastanza importante e poi - e qui sorrise - hai molti altri studenti da avvelenare-
Piton lo guardò serio poi scoppiò a ridere
-E va bene...a domani signorina Border!-
Harry e MAry andarono verso la porta
-Logicamente con una pergamena sulle pozioni preparate oggi-
-Logicamente...- Sbiascicò Harry ridendo di gusto.
Arrivarono in aula di trasfigurazione dove la McGranitt stava preparando la lezione.
-Cia Minerva..avrei un favore da chiederti...-
-Se posso...-
-Potresti esonerare la signorina Border dalle lezioni per oggi?-
Molto seria, la professoressa guardò Harry
-Cosa?E perchè?-
Harry le si avvicinò e le disse qualcosa nell'orecchio.
-Va bene ma solo per oggi e ora filate via che ho lezione!-
Harry e Mary andarono nell'ufficio di harry che doveva prendere alcune cose.
-Ma dove devi portarmi?-
-Andiamo a Hogsmade con la mia firebolt...devo parlarti di alcune cose che mi stanno a cuore...-
E si incamminarono verso Hogsmade


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Capitolo 9
*** Sentimenti ***


Harry e Mary stavano entrando in un hotel a Hogsmade: Harry aveva preso una stanza per un giorno, sera esclusa.
Non aveva pagato nulla perché il proprietario, per i ripetuti salvataggi di Harry nel mondo magico e per l’ultimo avvenuto da poco proprio lì, aveva deciso di offrire tutto lui.
-Salve…avrei ordinato una stanza a nome Potter!-
-Oh ma certo, prego signor Potter, stanza 120, 3° piano.-
Mary continuava a non capire di cosa volesse parlarle ma continuò a seguirlo, curiosa com’era.
Arrivati in stanza, Harry disse
-Io vado a farmi una doccia e a cambiarmi!Ho visto che abbiamo 2 bagni…se vuoi puoi lavarti anche tu e ci si vede tra 20 minuti giù al bar dell’hotel.Cosa ne pensi?-
-Certo..ma per i vestiti di ricambio?-
-Detto...fatto!-
Harry fece comparire un bel completino rosso per la ragazza.
-A dopo allora!-
-A dopo.-

Harry aprì l'acqua della doccia per farla diventare calda e intanto cominciò a svestirsi e a liberare i suoi, ormai, lunghi capelli.
Intanto stava riflettendo sulla grande cazzata che aveva fatto a invitarla in quell'hotel, a esonerarla dalle lezioni, ma soprattutto rifletteva sul perchè della cazzata...
Sentiva che Mary era importante per lui...stando con lei lui ritrovava una calma incredibile... il suo lato oscuro, che era spesso uscito e a cui stava per abbandonarsi ...quando stava con lei si placava...era come se la sola presenza di Mary lo rendesse migliore.
Inoltre con lei sapeva di poter parlare di ogni cosa senza paura di esser giudicato...poteva esprimere e condividere con lei una grande parte della sua anima...sebbene non la conoscese da tantissimo, sapeva perfettamente che di lei si poteva fidare.
Quello che provava per lei, in definitiva, lo aveva provato solo per un altra persona in vita sua...sua moglie Ginevra!
Voleva forse dire che, al pari della moglie, si fosse innamorato anche di Mary?Ma com'era possibile...lei era più giovane di lui...l'età non conta...disse una vocina dentro di lui ... e poi era il suo insegnante...non doveva esserci questo sentimento tra loro...al cuore non puoi insegnare ad amare solo chi puoi...la solita vocina...o chi la società vorrebbe che amassi...
Con tutti questi pensieri in mente, Harry decise che avrebbe parlato con Mary e risolto la situazione!

Mary, anche lei intenta a svestirsi stava ponendosi le medesime domande che Harry si era posto sul loro rapporto...ma siamo sicuri che mi abbia portato qui per questo...il dubbio si insinuava lento nella sua mente...
Decisa a sentire cosa voleva Harry prima di fare qualcosa, si butto sotto l'acqua gelida e lasciò che la mente si sconnettesse..cullata e intontita dai romori dello scroscio dell'acqua.

Finita la doccia, Harry si cominciò a vestire.
Si mise i pantaloni di una tuta nera e una maglietta bianca; mise al collo una collana d'oro con lo stemma degli Auror e lasciò andare i capelli senza legarli.
Aprì la porta, che dopo la sua uscita si chiuse automaticamente, e andò al bar.

Finito anche lei di lavarsi, Mary indossò il vestito che Harry le aveva dato.
Aprì la porta e se ne andò al bar.

Mary trovò Harry che era seduto su un tavolino intento a bersi un bichiere di BurroBirra.
-Ciao..-
Esordì la ragazza.
-Ciao! Ti sta proprio bene il vestito-
-Grazie...anche tu stai bene-
-Grazie!Siediti pure e ordina qualcosa-
-Prendo anche io una BurroBirra.-
Harry fece un cenno al barista che fece levitare al loro tavolo la bevanda.
-Di cosa volevi parlarmi?-
-Senti...con Severus...il professor Piton...abbiamo organizzato un periodo di 2 settimane di preparazione in pozioni e difesa dalle arti oscure...in questo periodo le 30 persone che verranno con noi saranno valutate e io e Severus scieglieremo 5 persone di Difesa e 5 di Pozioni che io potrò in caso di necessità richiamare per collaborare con il corpo degli Auror. Logicamente i 30 di partenza saranno quelli con i voti medio-alti e i 10 finali saranno...babbanamente parlando...il top del top.
Ora...tu sei tra le 15 persone di Difesa che staranno con me...sempre che accetti...cosa ne pensi?-
-Penso proprio che accetterò...ma dove e quando si svolgerà questa cosa?-
-A casa Potter...cioè al mio castello...si parte dopodomani....-
-Va bene...sarò dei vostri!Anche se non sò cosa fare dato che non sono poi quel granchè...-
-Nella mia materia sei tra le più brave...ma forse dall'interno non te ne accorgi-
Harry fece una piccola pausa
-Ma il vero motivo per cui ti ho portata qui e perchè voglio che tu sappia una cosa-
Mary si concentrò ad ascoltare cioò che Harry stava per dire, captandone l'importanza.
-Potrà sembrarti strano date le circostanze..io insegnante...tu studente...ho qualche anno più di te...non troppi però- e sorrise- ...cmq ... vedi...quando sto con te ...provo qualcosa che non sentivo più da tanto...il mio cuore ha ricominciato a battere...ho un nuovo motivo di vivere...difenderti e renderti felice...ora...non so se tu provi lo stesso ma io ci tenevo a farti sapere che...credo..anzi sono ormai certo di amarti!-
Lasciò a Mary qualchè secondo per realizzare cosa stesse dicendo poi, sempre con calma, disse
-Ora io mi avvicinerò e ti bacierò...se non vorrai, scansami e io capirò...ma se non lo fai ...vuole dire che accetti ciò che provo e lo ricambi...e ora a noi.-
Si alzò.
Fece un passo.
Un altro passo.
Si abbassò.
Cominciò ad avvicinare il suo volto a quello della ragazza.
Si porto più vicino.
Ancora più vicino, tanto da poter sentire il respiro della ragazza su di se.
Chiuse gli occhi.
La distanza tra le sue labbra e quelle della ragazza erano minime.
Le distanze si annullarono.

Intanto, nel suo ufficio, Silente era contento per un qualche motivo.
Sulla sua scrivania aveva ua lettera.

Scusate la brevità del capitolo ma è di preparazione per il prossimo che sarà molto importante ai fini della storia.
Forse riuscirò a postarlo domani...forse no... cmq voglio ringraziare molto chi mi ha commentato o chi mi ha soltanto letto....grazie raga!
E per concludere vi lascio con una frase della mia prof di Filosofia:
Piove. Governo Ladro

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Capitolo 10
*** Potter Manor ***


x abbi fede: Mary avrà un ruolo importante per la fine della fic e per il sequel...ma al momento mi serve per dare un po di gioia ad Harry...

Harry si trovava all'ingresso Potter Manor, il suo castello, il castello che aveva preso per andarci a vivere con sua moglie ma che aveva lasciato alle cure di alcuni efli domestici e proprio su questi Harry accennò un sorriso ricordando Hermione e il suo CREPA...anzi come lei lo definiva C.R.E.P.A...creato per proteggere i poveri elfi obbligati a lavorare non pagati..però a sua difesa Harry poteva dire che i suoi elfi li pagava regolarmente e dava loro anche le ferie...
Si era appena materializzato lì dopo aver riportato Mary ad Howgarts.
Doveva sistemare il castello per l'indomani quando sarebbe cominciato il 'corso speciale'.
Si accinse ad aprire il cancello quando i suoi 3 elfi domestici, saltellando e gridando 'E' tornato padron Harry'...sì perchè Harry aveva preteso che lo chiamassero almeno per nome...., arrivarono e si sistemarono come soldatini dinnanzi a lui.
-Salve ragazzi, quanto tempo.Tutto bene?-
-Tutto bene signore, il castello è splendente e pulitissimo.-
-Bene, ora vado a cambiarmi e lavarmi...ma prima devo dirvi una cosa: domani e per un po di tempo verranno 30 studenti di Howgarts più un mio collega per un 'corso'...sistemate le stanze e preparate i sotterranei per lezioni di Pozioni avanzate..-
-Subito!-
Detto questo Harry si smaterializzò nella sua stanza.
Era una stanza enorme dotata di due bagni dotati di doccia e idromassaggio, uno studio spazioso, una libreria piena zeppa di libri su incantesimi e arti oscure e come cigliegina sulla torta, in una stanzetta con vista sullo splendido paesaggio il letto matrimoniale...costruito per lui e per la Ginevra...
Appese il mantello sull'appendi abiti quando
"Harry... avrei bisogno di parlarti...."
"Daccordo Albus...ti materializzo un biglietto per dirti dove venire...ti aspetto nel mio studio...materializzati pure qui"
Scrisse un biglietto velocemente e puntandolo con il dito lo fece scomparire.
Alcuni istanti dopo il preside si materializzò.
-Bello studio Harry e ottima protezzione del castello...forse solo Howgarts è più sicuro...-
-Diciamo che ho messo l'indispensabile per evitare materializzazioni e incantesimi di attacco...anche se non credo che questo posto sara mai attaccato...-
Il preside sorrise da sotto la folta barba.
-Volevi dirmi qualcosa di urgente o sbaglio, Albus?-
-Non sbagli...oggi mi è arrivata una lettera e credo che dovremmo parlare sul suo contenuto...-

Frattanto a Howgarts Mary era tornata in camera sua e si era buttata nel letto aspettando l'ora di cena...voleva che le ultime ore fossero bene impresse nella sua mente...
-FLASHBACK-
Cominciò ad avvicinare il suo volto a quello della ragazza.
Si porto più vicino.
Ancora più vicino, tanto da poter sentire il respiro della ragazza su di se.
Chiuse gli occhi.
La distanza tra le sue labbra e quelle della ragazza erano minime.
Le distanze si annullarono.
Fu un lungo e passionale bacio che raccolse in quel gesto una vasta gamma di emozioni che entrambi provarono.
-Ti amo...-
Disse Mary
-Anche io...e non sai quanto....-
-Se questo è un sogno non svegliatemi!-
-E la realtà tesoro...-
-Ora però sorge un problema...noi non potremo stare insieme...-
Disse triste la ragazza
-E perchè mai?-
Disse l' Auror accigliato
-Perchè...sei più grande di me....e, soprattutto, sei un mio professore...-
-E dov'è il problema? Sono più grande di te...sei maggiorenne, no?Quindi non faccio nulla di male...-
Mary fece per aprire la bocca
-E per il fatto di essere un tuo insegnante...sei abbastanza brava anche senza che io possa...come dirà la gente...favoreggiarti...-
-Ma cosa dirà la gente? I tuoi colleghi....i miei compagni...-
-Dei miei colleghi me ne occupo io ma, come per quanto riguarda l'opinione della gente, non mi interessa se disapproveranno... per quanto riguarda i tuoi compagni...è cosi importante per te ciò che dicono?-
-Non però...-
-E allora che problema c'è..tutto a posto...-
E le stampò un nuovo bacio.
-Senti..ora abbiamo un oretta per parlare e andare per negozzi..so che ti piace...- sorrise -poi dovremo tornare a scuola perche io devo andare a sistemare il mio castello...poi a cena...renderemo publica la nostra 'unione' ...voglio fare tutto alla luce del sole ... e poi...se vorrai...potrai venire con me alla Potter Mason a dormire...o...-guardandola maliziosamente-.. a fare qualcos'altro..-
E scoppiò in una risata che contagiò anche lei.
-FINE FLASHBACK-
Sentì dei rumori provenire dalla porta della sua stanza: le sue compagne erano tornate.
Fece finta di dormire ma fu tutto inutile...le sue amiche accesero la luce e si buttarono sul suo letto, affamate di gossip..
-Mary...dimmi un po...dove sei stata oggi? Non ti abbiamo visto in giro..-
-Sono stata poco bene e sono andata in infermeria...-
-Strano...siamo passate anche lì ma non c'eri...-
Disse un altra
-Sono stata molto poco...sono subito tornata qui in camera..-
Cominciava ad agitarsi..
-Sarà... - dissero le due amiche.
-Quindi tu non sai come mai il prof Potter oggi non si è visto neanche lui...vero?-
Dissero con tono falsamente vago.
-Jane...Ely...cosa volete che ne sappia...-
Disse arrossendo
-Quindi il tuo rossore è dovuto al caldo?-
-Ma chi vuoi prendere in giro? Ti conosciamo da 6 anni ormai...-
Dissero le due amiche in coro, quasi si fossero messe d'accordo
-E va bene... oggi sono stata a Hogsmade con il professor Potter...-
-E....?-
-..e mi ha detto di un corso di pozioni e duello...-
-Sappiamo gia questo...-Iniziò una
-...ma non ti avrà mica portata lì solo per questo!-
Se era possibile, Mary diventò più rossa del finto fuoco acceso nella loro stanza
-Lo saprete quando sarà il momento...ora fatemi cambiare che è ora di cena!-

-Quindi è uscito da lì?-
Disse un Harry che non riusciva più a contenere la gioia che aveva provato alla notizia.
-Si...penso che gia domani possa venire a darti una mano al tuo corso sperimentale!-
-In due sarà meglio....e poi...finalmente lo potrò rivedere...-
-Ora Harry, torniamo a scuola per la cena...-
-Si Albus..fammi cambiare e arrivo...a proposito...dovrei parlarti di una cosa...-
-Parli di te e della signorina Border?-
-Ma come?-
-Non sarò un legilimens bravo come te...ma te lo si legge in fronte...-
-E davvero così evidente?-
-Ad un bravo osservatore non sfugge-
-Quindi a te non sembra immorale e vorresti che non la frequentassi?-
Buttò li Harry
-Se è quello che vuoi...infondo anche tu dovresti essere felice e se lei ti rende felice...-
-Grazie vecchio mio! ORa mi cambio e arrivo...cmq..stasera ci sarà una sorpresa a fine cena!-
-Vedremo-
E sorridendo si smaterializzò.
Harry si mise un paio di jeans, camicia nera aperta e si smaterializzò anche lui.

Harry entrò in sala e si sedette al tavolo degli insegnanti, non prima di aver dato uno sguardo a dove si trovava Mary e, incontrato il suo sguardo, le sorrise.
Durante la cena suoi colleghi, come se sapessero qualcosa, erano più taciturni del solito.
Finito di mangiare e aspettato che anche Mary avesse terminato, Harry si alzò e andò dalla ragazza.
-SONORUS-
-Ragazzi e ragazze...vorrei dirvi una cosa che mi preme molto che sappiate...reputandomi una persona corretta vorrei portare alla vostra attenzione il fatto che c'è una persona in questa sala che ha preso nella mia vita un importanza che non credevo più possibile...-
Lasciò una pausa di alcuni secondi durante i quali si avvicinò sempre più a Mary
-Questa persona, se acconsentirà, stasera verrà con me a casa Potter e la rivedrete domattina quando vi porterò lì. Ora..immagino che tutti...ma soprattutto tutte vi starete chiedendo di chi sto parlando ...ebbene...-arrivò da Mary, le fece cenno di alzarsi- .. si tratta di...- prese fra le sue braccia Mary e lasciò cadere le sue labra su quelle della giovane in un bacio da oscar- si tratta di Mary Border!-
Ci fu un silenzio tombale.
Nessuno osava dire niente.
Poi un applauso.
Harry capì che era di Silente.
Un altra applauso da parte di Piton.
Poi fu il turno della McGranitt.
Infine anche i ragazzi e le ragazze applaudirono...sebbene invidiosi della nuova 'coppia'.
Silente si alzò in piedi.
-Vorrei fare i miei migliori auguri al professor Potter...se merita un po di felicità...-
Altro applauso.
-Bene ragazzi..e Severus...ci si vede domattina...per quelli che verranno al castello Potter...alle 10 davanti al castello...portate solo qualche ricambio...al resto penso io...per l'organizzazione stanze ne parliamo domani in sede...detto questo...a domani-
E sparì abbracciando Mary.

Ricomparvero comodamente sul letto nella stanza di Harry.
-Ora...dimmi cosa ti piacerebbe fare...-
Esordì Harry.
-Sei la persona più bella che abbia mai conosciuto!-
Mary era ancora piacevolmente stupita per l'uscita del moro
Si mise le mani in faccia
-Che succede?-
Disse un po preoccupato Harry
Ma non appena si avvicinò a lei..Mary gli saltò addosso e gli sussurrò sensualmente nell'orecchio - Io non voglio dormire...e tu?-
-Nemmeno io!-
E comicniò a baciarle il collo mentre lei gli sfilava la camicia.
Poi fu il turno della camicietta di lei di volare per terra.
Spogliandosi a vicenda e continuando ad amarsi, i due si diedero alla 'pazza gioia' quella sera.
-Ti amo...Mary...-
-Anche io Harry..-
E si addormentarono.

Il giorno seguente Harry lasciò un biglietto a Mary
"
Io vado a prendere gli altri studenti.
Fai pure con comodo colazione, tornerò per le 10.35

Ti amo
Harry
"
Sorridendo Mary decise di dormire altri 5 minuti.


-Bene studenti...ora state tutti vicini che vi smaterializzerò al castello-
Disse Harry prima di schioccare le dita e scomparire a sua volta.
Alcuni secondi dopo nell'immenso giardino del castello comparvero 31 persone.
-Bene ragazzi, questa è la mia casina... non potete uscire dal cancello per via delle protezioni che ho preso...come non potete smaterializzarvi.Il giardino, la piscina, le serre...potete visitarle e usarle come volete. L'ala nord e per i maschi e quella sud per le femmine...il professor Piton starà dove vorrà e passerà di tanto in tanto a fare controlli...- e qui Piton sorrise malignamente - ...anche se penso e spero non ci saranno casini! La zone centrale del castello è off limit...a parte per alcune persone....se avete problemi chiedete pure ai miei elfi domestici!-
Mentre i ragazzi entravano nel castello, più sbalorditi che mai per quando avevano davanti, Piton si avvicinò ad Harry
-Lei dov'è?-
-Credo stia ancora dormendo...stanotte non ne ha avuto la possibilità- aggiunse
-Quindi il grande Potter...il ragazzo che è sopravvissuto...dopo la Weasley ha finalmente trovato la pace?-
-Credo proprio di si Severus...aproposito...dovrebbe arrivare in giornata una persona che sarai felice di salutare...-
Dicendo così entrò anche lui in casa.
Si diresse in cucina dove trovò una Mary intenta a mangiare i cereali.
Le arrivò da dietro mettendole le mani sugli occhi.
-Chi sono?-
-Ma...Silente?-
-E secondo te Silente bacia cosi?-
E la baciò.
-Tutto ok?-
-Diciamo che sono un po assonnata....-
Disse maliziosamente
-Stasera lo sarai ancora di più!-
E si mise a mangiare anche lui.
Furono interrotti da uno schiarirsi di voce
-Oh...Ciao...-
Dise Harry alzandosi e abbracciando un uomo che MAry non conosceva
-E cosi, Harry, è lei a rimpirti la vita ora?-
-Esatto...-
-Niente male...hai ottimo gusto-
-Ehm..Harry...chi è quest'uomo?-
-Quest'uomo, piccola, è il mio collega di Duelli e Anti-Arti oscure...imparerai a conoscerlo!-
-Non chiamarmi piccola!- disse con tono finto-offeso la ragazza
-Va bene..scricciolo...-
-Harry!- Si lamentò.
-Ok tesoro...-
-Così va meglio!-
-Ora andiamo tutti di la per dare gli orari...tu aspetta che ti chiami, ok?-
-Ok...capo!-
-Non chiamarmi capo!!!-
E i due risero
Quando tutti furono riuniti nel salone centrale del castello, Harry cominciò
-Lasciate che prima di tutto vi presenti chi sarò, insieme a me, ad insegnarvi a combattere...entra pure...-
L'uomo entrò dalla porta e si mise al centro della sala tra Harry e Piton.
Quest'ultimo riusci, dopo esser sbiancato, a dire soltanto un....
-Tu!?-

Ecco qua raga....chi sarà mai questo personaggio di cui Piton ha tanta paura?
Vi lascio con una bella frasettina di Democrito
:
Opinione il dolce, opinione l'amaro, vero gli atomi e il vuoto

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Capitolo 11
*** Il personaggio misterioso ***


-Bene ragazzi prima di presentarvi questo signore, vorrei farvi vedere di cosa è capace, dato che sarà il vostro insegnante oltre a me! Posso solo dirvi che è uno degli Auror più forti e capaci che conosca-
L'uomo sorrise.
Piton, dentro di sè. stava provando un odio che era rimasto sopito in lui da troppi anni a questa parte e che persino lui pensava perduto nei meandri della sua anima.
Decise però di parlare più tardi con l'interessato e per prendere questa decisione fece uno sforzo grandissimo.
-Ragazzi osservateci bene!-
-EXPELIARMUS-
Grido l'auror sconosciuto.
-PROTEGO-
Gridò Harry e come al solito il colpo venne assorbito ma al contrario delle altre volte, un nuovo colpo raggiunse Harry alla spalla sinistra...o almeno dove doveva essere la spalla sinistra di Harry, dato che lui si era spostata di alcuni centimetri.
Ma anche l'Auror si era spostato e stava lanciando ora alcuni massi con un incantesimo.
Harry allora disse alcune parole in una lingua sconosciuta e i massi furono inceneriti..ma dietro di loro comparve l'auror che, portando la bacchetta sul petto di Harry, lo scagliò ad alcuni metri con un Expeliarmus molto potente.
Harry rimase a terra e alcuni studenti cominciarono a preoccuparsi.
L'Auror misterioso sorrise e disse
-Insomma Harry, la smetti di far tutte queste scene?- e sorrise ancora - Lo so che stai benissimo e che non ti ho fatto nulla!-
Harry si rialzò in piedi e si girò verso l'avversario
-Mi hai scoperto- disse facendo la linguaccia- Ma ora tocca a me!-
Detto ciò, scomparve.
Nessuno sapeva dove fosse...
Il silenzio era molto carico.
Poi all'improvviso, Harry comparve con il dito puntato sugli addominali dell'auror e senza neanche parlare lo lanciò, come era prima successo a lui, ad alcuni metri.
Altra sorpresa da parte degli studenti.
Harry scoppiò a ridere di gusto.
-Ora tocca a te smetterla di fingere...tanto non ci casco!-
L'uomo si rialzò.
-Complimenti Harry, sei molto migliorato in una magniera notevole...- e sorrise a Harry che ricambiò - vedo conosci molto bene anche la magia oscura ....ma ora direi che potremo smettere di scaldarci e cominciare a fare sul serio, che ne dici?-
-Hai ragione vecchio mio-
-STAVANO SCHERZANDO?-
Dissero alcuni grifondoro in coro
-Ma certo ragazzi....questi sono giochetti giusto per farvi divertire...ora faremo un paio di colpi seri.-
Detto questo, Harry si tolse il mantello e così fece anche l'avversario.
-Bene...vediamo se questo ti soddisfa-
Si sollevo in aria e arrivato a qualche metro puntò il dito sull'Auror e dal dito usci una luce giallastra che andò a infrangersi verso l'uomo che si parò con uno scudo contro il quale si infranse il raggio.
Non aspettando nulla, l'Auror puntò la bacchetta e fece la stessa cosa ma Harry scomparve blocco il raggio a pochi centimetri da lui, sparì, ricomparve dietro all'uomo e .......gli restituì il suo colpo!
-Bene direi che abbiamo finito la dimostrazione...che ne dici?-
-Ormai sei troppo forte...però non sono cosi vecchio come pensavo..però un po sono offeso...non hai usato tutto il tuo potere...-
Disse l'uomo appena raggiunto Harry, guardandolo serio in faccia.
Si misero uno fianco all'altro e mettendosi le mani uno sulle spalle dell'altro scoppiarono a ridere.
Gli studenti erano a bacca aperta per l'incredibile lotta.
-Cosa diavolo ci fai qui tu?Non eri morto? Perchè sei tornato?-
-Ma per te Mocciosus...non sopportavo più la morte...da morto non potevo più divertirmi con te!-
-Bastard...-
-Severus-
Lo sgridò Harry che poi si rivolse ai ragazzi.
-Bene ragazzi, l'uomo che il professor Piton odia cordialmente cosi tanto è Sirius Black, mio padrino e uno dei migliori Auror in circolazione..è appena tornato da un viaggietto...-
-Diciamo pure che a Satana la mia faccia, come d'altro canto la tua, non sta molto a genio!-
-Bene, ora che avete visto cosa dovrete raggiungere- e qui tutti allungarono di qualche mentro la lingua...già lunga di suo...-oggi potete cominciare a eservcitarvi su Expeliarmus e Protego. Avete 4 ore.Dovrete farlo alla perfezione....ma non preoccupatevi- disse, leggendo paura nei loro occhi- basta esercizio.Tra 4 ore torneremo e proverete con me e Sirus...tutto chiaro?-
-Si!-
-Chi deve fare pozioni, vada con Piton! Io e Sirius staremo in giro a controllarvi e aiutarvi se ne avrete bisogno!-
Poi andò da Mary e, dopo averla baciata con passione, le disse nell'orecchio
-Buon allenamento amore-
Fece levitare i mantelli suoi e di Sirius e poi, assieme al padrino, si portò sotto un albero all'ombra.

Questo capitolo e abbastanza breve ma i prossimi saranno uno dei due punti centrali della storia.
Considerate che l'allegria di questi capitoli finirà presto per lasciare lo spazio ad una epica battaglia che porterà Harry a dover compiere una 'impresa' non da poco
Detto questo ringrazio ancora che ha letto e commentato la mia umile fic e vi saluto con la solita frasina 'ad effetto':

Meglio una saggiezza sfortunata che una dissennatezza fortunata (Epicuro)

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Capitolo 12
*** tu mi hai levato la vita....io ti leverò la tua!(I°) ***


x marco: Diciamo che questa sua arroganza mi è utile ai fini della storia...vedrai che non è messa a caso...

-Dimmi Harry...come hai fatto a migliorare tanto?E soprattutto....quando hai cominciato a fumare?-
Disse Black mentre i duestavano fumandosi una sigaretta all'ombra di un bellissimo albero.
-Per la seconda domanda...da qualche anno...mi aiuta a rilassarmi...per la prima invece credo che ci vorrà un po di tempo ...-
-Ne abbiamo...-
-Però io ti racconto la mia storia...ma tu poi mi racconti come diavolo sei uscito dal velo, ok?-
-Ok!-
E Black sorrise....ma un sorriso che non prometteva nulla di buono.

FLASHBACK

Harry era in un bagno che si stava guardando allo specchio mentre stava lavandosi i denti.
Era un Harry molto simile a quello attuale.
-Harry...muoviti ad uscire da questo diavolo di bagno...ho bisognoooooooooo!-
Gridò una molto irritata Ginny battendo violentemente la porta.
Questo bussare continuò per altri 5 minuti.
Harry, in soli boxer, uscì dal bagno e zittì la moglie con un bacio.
-Però così non vale...-
-E colpa sua..è cosi bella signora Potter-
-Anche lei è decisamente affascinante, signor Potter-
I due si baciarono ancora.
-Oggi cosa dobbiamo fare?-
Urlò dal bagno Ginny.
-Allora...oggi devo fare i miei ultimi allenamenti...poi sistemiamo la nostra roba...andiamo al Potter Manor e poi...non mi ricordo ma credo ci sia qualcosa da fare...-
Ginny uscì dal bagno guardando in cagnesco il ragazzo.
-Come qualcosa da fare?Non ti ricordi che giorno è oggi-
-No...che giorno è?-
Harry cercò di essere il più serio possibile ma non si trattenne.....scoppiò a ridere...
-Non....hai ...idea..di ...che ...faccia....hai...-disse tra una risata e un altra...
-Brutto ...-
E prendendo il cuscino glielo butto in faccia.
-E guerra sia!-
Decretò Harry lanciando il suo cuscino contro la ragazza.
Dopo un bel dieci minuti di cuscinate i due la smisero, si vestirono e andarono a svolgere le loro 'commissioni' con l'accordo di ritrovarsi alle 13.30 a casa.

Harry arrivò a casa, sistemò i suoi bagagli e si mise su una sedia ad aspettare.
Era felice...veramente felice...felicemente sposato...felicemente libero...e soprattutto era pronto alla battaglia finale.
Nell'ultimo periodo si era preparato tantissimo.
Aveva viaggiato, con la moglie, la maggior parte del mondo.....aveva imparato moltissimi incantesimi che a scuola non avrebbe mai immaginato...il mondo è maestro di vita..
Aveva migliorato anche il suo fisico con allenamenti molto pesanti.
Era anche riuscito ad eliminare l'uso della bacchetta...con un rugido allenamento era in grado di scagliare la maggior parte degli incantesimi con la mente...infondo la bacchetta catalizzava solo il potere...lui riusciva a catalizzarlo con la mente...sapeva che gli sarebbe tornato utile contro Voldemort....si...sapeva che a breve avrebbe dovuto battersi con lui...scontrarsi con la sua nemesi...
Si sentiva molto pronto...o almeno riusciva a resistere a tutti gli incantesimi...e sapeva di poter resistere anche alle maledizioni ... aveva scoperto di poter controllare la mente altrui...se essa era debole...e catturati alcuni mangiamorte li aveva costretti ad usare maledizioni su di lui ...per imparare a vincerle...
Aveva dalla sua anche un grande studio della magia oscura...la sapeva usare alla perfezione...anche se sapeva che non avrebbe dovuto impararla...ma era necessario...aveva dovuto mentire alla moglie....Ginny non sapeva di questo...ma era necessario ...per sconfiggerlo...
Durante questo 'allenamento' aveva migliorato moltissimo le sue capacità di Legilimens...oramai riusciva a leggere la mente di chiunque...e...questo soprese anche lui all'inizio...leggeva anche la mente di persone distanti da lui...se Piton lo avesse saputo....gli scappò un sorriso... si perchè per saggiare il suo livello aveva letto la mente di Piton una volta...mentre erano in Turchia...e aveva capito il motivo della fiducia di Silente...e ....seppur gli stesse sempre un po sulle scatole...aveva capito che era affidabile...e gli riconosceva i suoi meriti di Master di Pozioni...ma non glielo avrebbe mai detto....
Oltretutto era pure riuscito a diventare....altro segreto che la moglie non sapeva...dopo molto esercizio...un Animagus...era una creatura molto potente...un drago...una creatura oscura...ma cosa importava...sentiva che aveva raggiunto maggior potere grazie a questa trasformazione....

Ginny stava salendo le scale verso il loro appartamento...avevano deciso di non usare la magia per i viaggi ....almeno non quelli intercontinentali...si perchè lei ...sebbene avesse abbandonato Howgarts un anno prima del dovuto aveva imparato....grazie a Harry...a smaterializzarsi...e aveva passato l'esame iscrivendosi al Ministero...Harry era stato il suo mentore...grazie al marito aveva imparato molto più di quello che pensava....e aveva studiato anche per conto suo...voleva diventare Guaritrice...la notte sudava sulle carte di teoria e aveva fatto molta pratica con Harry...con tutte le ferite che si procurava battendosi con le piu disparate creature...ogni giorno tornava con una ferita diversa...oramai era un'esperta...aveva visto di tutto....
Una cosa la preoccupava però...sentiva che Harry era cambiato...qualcosa non andava bene... non riusciva a capire cosa ma sapeva che Harry non era del tutto sincero con lei...ma...fidandosi...aveva deciso di rispettare le decisioni del marito.
Quel giorno finalmente avrebbe fatto l'esame di abilitazione al San Mungo...aveva anche invitato i suoi genitori.......che non vedeva dal giorno del matrimonio di Ron...già il suo fratellino...era diventato Auror con Hermione, sua moglie...a quanto sapeva erano dei Capitani molto stimati da tutto il mondo magico...
Già...lo stesso mondo magico che si chiedeva dove fosse finito il 'Bambino sopravvissuto'...
Aveva invitato, oltre ai genitori, tutta la famiglia....e anche tutti i membri dell'Ordine della Fenice...non aveva detto nulla di Harry ... aveva solo fatto arrivare un messaggio anonimo agli interessati pregandoli di recarsi al San Mungo quel giorno...
Voleva spiegarsi con la famiglia e voleva che Harry prendesse il posto che gli spettava nella società, tra gli Auror e nell'Ordine...

-Eccoti...sei pronta?Ho sistemato tutto...-
-Certo!Passiamo a casa tua prima allora?-
-Si...smaterializziamoci a Potter Manor...ti ricordi come si fa...vero?-
-Certo cosa credi...-
E sparirono.

Riapparirono al castello.
-Quindi sarebbe questo il tuo castello?-
-Nostro...quello che è mio e a anche tuo, amore...-

FINE FLASHBACK

-Quindi sei riuscito da solo a svilupparti così tanto? Sei sempre stato speciale....complimenti....-
-Sai...quando si è eredi di Serpeverde .... e Grifondoro....-
-Quindi tu...-
Black non riusciva a crederci
-...io sarei un concentrato di Bene e Male....di Malvagità e Bontà...di Viltà e Coraggio....sono la fusione di due grandi poteri...-
-E quando lo hai scoperto?-
-Ho fatto alcune ricerche in questi anni...c'erano troppe coincidenze che non mi tornavano: il cappello parlante voleva mandarmi a Serpeverde ma io ho scielto Grifondoro ....e il cappello acconsentì dicendo che ne ero degno...so il Serpentese e ho potuto aprire la Camera dei Segreti....fisicamente somiglio a Riddle...ho infranto più regole di quante ce ne fossero a Howgarts...-
Fece una pausa
-...Ma d'altra parte ho potuto usare la spada di Grifondoro....sono coraggioso e leale....so amare e traggo forza dall'amore che ricevo... tutto questo insieme mi rende ancora più diverso.......e di ciò ne soffro....-
-Non so cosa dirti...comincio a capire molte cose...-
-Ma oramai ho imparato ad accettarlo ... -
-Torna a raccontare....-

FLASHBACK

-Pronta amore?-
-Si...però devi promettermi che parleremo con i miei e gli spiegheremo le nostre scielte...e tu parlerai con Silente...per entrare nell'Ordine e tra gli Auror....-
-Promesso...piattola-
-Scorfano!-
-Megera-
-Mhf...Draco Malfoy!-
Harry fece una finta faccia offesa
-Questa non me l'aspettavo...-
-Replica se ne hai il corag...-
La frase le si spense in gola ...causa uso della bocca per altri scopi....
-Però rimarrò invisibile e non mi mostrerò a nessuno fino a quando non saremo tutti alla Tana...-
-Daccordo!-

Il giardino della Tana era pieno di gente.
C'erano tutti, da Moody a Tonks...il resto dell'Ordine...Silente...
Tutti a congratularsi con Ginny per l'abilitazione e tutti con molte domande da porle....
Finalmente, Silente trovò il momento per chiedere spiegazioni... ma prima chiese l'attenzione e il silenzio di tutti..
-Signorina Weasley...potrebbe spiegarmi cos'è quell'anello che ha al dito e cosa ha fatto in questi ultimi 2 anni...e soprattutto perchè ha saltato l'ultimo anno di scuola?-
-Ecco...vedete...io...-
E arrossì
-Tu?- Disse Molly
-Si Ginny?- chiese Arthur
Tutto questo non fece che renderla più agitata...tutti gli occhi su di se..
-Forse ... cara mogliettina...è il caso che parli io...e spieghi tutto dall'inizio....è giunto il momento-
Disse una voce che fece girare tutti stupidi verso la parte opposta rispetto alla ragazza
Un ragazzo vestito di un completo nero.... con capelli lunghi neri raccolti all'indietro....stava avanzando verso Ginny
-E tu chi...-
Messosi di fianco a Ginny, Harry cominciò ad osservare i presenti...ridendo mentalmente ma mantenendo un espressione serissima...aveva imparato a macherare i sentimenti da molto tempo..
-Ma non è possibile..-
Commentò un Ron che sino ad allora era stato in silenzio e stupito come gli altri
-Non dirmi che tu sei....-
Cercò di aiutarlo Hermione
-Ma come ....signora Weasley...sono passati due anni .... e voi...i miei migliori amici....non mi riconoscete?-
E sorrise
-Ma tu sei Harry!-
Gridò la coppia
-Complimenti......quanto ci avete messo!-
E i due amici si buttarono nelle braccia dell'amico
Dopo un po di tempo necessario a calmarli fu il momento delle spiegazioni
-Salve a tutti voi...ex professori...ex compagni di scuola....amici dell'ordine...stimati Auror....e non di meno...famiglia Weasley...-
Disse Harry schiaritosi la voce
-Ma tu cosa ci fai qui ....e soprattutto dove sei stato in questi 2 anni....come mai arrivi solo ora e all'abilitazione di Ginny?-
Disse Molly
-Cara Molly...- e prese una faccia molto più sciolta come anche lo era diventato il suo tono - in questi due anni ho fatto un viaggio di formazione e preparazione ... fra poco capirete.... per quanto riguarda l'abilitazione........io c'ero......solo che non volevo mi sentiste...cosi ho occultato la mia aura magica...mi sono reso invisibile e ho chiuso la mia mente...eh si...in questi due anni sono diventato un bravo Legilimens...oltre a imparare altre cosette che credo ...anzi sono sicuro ...mi torneranno utili...-
-A proposito Harry...ti sei ricordato di prendere le borse?-
Disse Ginny...ripresasi dalla trance
-Ehm...sai...credo...che...si insomma...aspettami qui...torno subito...-
Si smaterializzò e materializzò subito dopo
-Ecco qua le borse....le avevo dimenticate al Manor....-
-Insomma...oggi dovevi fare due cose in crocie e te ne seidimentichi una....-
Fece in tono finto-imbronciato
-Scusa...sai...gli allenamenti...stamattina ho trasfigurarato il K2 in un una grossa palla rossa....e...sai com'è...dovendo creare lo scudo visivo per ingannare i babbani....poi...sono tornato a casa...e...poi sei venuta tu....insomma...sono umano anche io.... -
-Si...tutte scuse...sarai pure un grande mago...ma a volte sai essere il più grande stupido.......-
-Mi perdoni??Tipregotipregotiprego-
E sfoderò il miglior sguardo alla 'cucciolo' che riusciva.
-Ma non so...-
Fece pensierosa Ginny
-Ma certo!-
Disse ridendo .... e Harry rise con lei
I presenti, che avevano assistito alla scena, erano increduli...
-Cosa vuol dire ... le berse dimenticate al Manor?....Cosa intendi per trasfigurare il K2....cosa vuoi dire con casa?-
Intanto Silente se ne usci con uno scherzoso
-Sembrate quasi sposati!-
-Allora Molly...risponderò subito alle tue domande ... per la prima...Il Manor è casa mia...anzi il mio castello.....ma forse è meglio mostrarvelo...- detto ciò punto lo sguardo verso un grosso masso che venne trasfigurato in una specie di schermo che mostrava uno splendido castello- ecco...quello è Potter Manor...diciamo che ho dimenticato li le borse con i regali...e questo mi porta alla seconda domanda...la cui risposta è gia nella domanda...come ultimo allenamento ho trasfigurato il K2 in una palla rossa usando uno scudo che ingannasa i babbani per evitare che notassero qualcosa...ultimamente i miei poteri si sono un po ampliati...e con casa intendo la casa che abbiamo preso in Turchia e dove siamo stati per 2 settimane e fino a ieri stamani prima di passare per casa mia...-
Arthur, mentre la moglie metabolizzava la risposta, chise stupitissimo
-Cosa intendi per noi? ..cosa intende Ginny con 2 cose che dovevi fare oggi....ma soprattutto....perchè lei sà che cosa dovevi fare oggi se è 2 anni che non ti vede...che non ti vediamo tutti?-
-Vedi Arthur...credo che non sia così inusuale se mia moglie...che è stata con me negli ultimi 2 anni...sappia cosa devo fare durante la giornata....non trovi?-
-Co...cosa?-
Dissero all'unisono Molly e Arthur
-Ah..ecco mamma....io e Harry...-
-Insomma....Molly...hai davanti la signora Potter...per farla breve ci siamo sposati all'incirca 2 anni fa...e io ho inseganto a Ginevra tutto quello che non ha imparato a scuola....smaterializzarsi, trasfigurazioni ...insomma non ha nulla da invidiare agli studenti che escono da Howgarts...-

FINE FLASHBACK

-Povera Molly....e povero Arthur....-
-E già...ci ho messo un bel po a fargli realizzare la cosa....-
-Immagino-
Risata dei due
-Poi cos'è successo?-
Qui Harry diventò serio
-Ho detto tutto quello che ho fatto nei 2 anni a Silente ...non menzionando il fattore Animagus e magia nera...poi ho chiesto di entrare nell'Ordine e tra gli Auror...ma ...se per quanto riguarda l'Ordine non ho avuto problemi...gli Auror sono stati poco gentili...ma li ho sistemati...e oggi sono il loro Generale..anzi lo ero il giorno successivo all'abilitazione di Ginny!-
-Dai racconta....-

FLASHBACK

-E cosi lei...Harry James Potter...vorrebbe entrare di diritto tra i Top Auror...gli Auror scielti senza nemmeno aver fatto il corso? Ma chi si crede?-
-Io sono l'unico che può uccidere Voldemort...e sono comunque molto più forte di voi...-
-Come osa?Ritiri subito quello che ha detto oppure...-
-Oppure?Cosa fa...mi sculaccia?-
-La sfido!-
-Nessun problema...voglio battermi con lei e i suoi 5 migliori uomini ...Istruttore McCallon..ci vediamo qui domattina...le spiace se porto il publico?-
-Faccia pure-
-Logicamente tutta la caserma dovrà essere presente...-
-Così sarà...cosi la sua umiliazione sarà ancora più scottante!-

Il giorno dopo, alla caserma degli Auror, tutto era pronto.
Harry era al centro di un piccolo stadio creato per l'occasione.
Difronte a lui c'erano McCallon e i 5 migliori tra i Top Auror.
Tutto l'Ordine era presente ...come così anche la famiglia Weasley e Ginny...tutti erano preoccupati tranne quest'ultima, conoscendo le capacità del marito.
Per 'puro caso' Ron era tra i 5 Top Auror e si chiedeva quanto male avrebbe subito Harry
-Bene McCallon...le do il vantaggio di iniziare...e...Ron...niente favoritismi!-
-L'ha voluto lei Potter! Ragazzi...formazione numero 9...con questo schema abbiamo accerchiato e ucciso 100 mangiamorte...-
Disse McCallon sperando che HArry desistesse.
Cosa che non accadde.
Anzi Harry chiuse gli occhi e si mise in attesa.
Infervorato ancora di più da questo gesto McCallon diede ordine di schierarsi.
Lui si mise a 5 metri di fronte a HArry e gli altri Auror attorno a lui
-EXPELIARMUS-
Gridarono 6 voci all'unisono.
Fu una cosa incredibile!
Harry aprì gli occhi, sorrise!
Nel momento in cui gli incantesi arrivarono su di lui...si bloccarono!
Poi furono come risucchiati.
Harry poi, tranquillissimamente, pronunciò qualcosa e...subito dopo tutti i 6 Auror si trovavano a molti metri a terra incapaci di muoversi....trattenuti da qualcosa di invisibile!
Lo stadio era rimasto attonito così come tutto l'Ordine...persino Silente era stupito ma decise di fermare la cosa
-Ora basta Harry, basta così!-
-Daccordo...ma un ultimo divertimento me lo lascerete almeno-
Così dicendo ritornò a guardare gli Auror che si sollevarono da terra e cominciarono a volare per lo stadio.
Intanto Harry, raggiunto da sua moglie, stava parlottando con lei e ridevano insieme.
-Potter....mi arrendo...ha vinto...ora ci riporti giù!-
-Daccordo! L'ha voluto lei-
E li fece cadere da 40 metri
-Amore...così moriranno!-
-Hai ragione Ginny...come sempre!-
E, facendo scoccare le dita mentre si allontanava con la moglie verso Silente, fece il modo che i 6 malcapitati si smaterializzassero al centro dello stadio.
Scoppiò ancora a ridere...una risata quasi sinistra...
-Allora...che ne dite?Entrerò tra gli Auror o no?McCallon...che ne dici?-
Dicendo ciò sorpassò Silente e con Ginny tra le braccia, si smaterializzò alla Tana.

-Harry...da quando sai usare la magia nera?-
Chiese con un velo di preoccupazione Silente.
-Sa...da quando ho capito che per sconfiggere Voldy non basta la magia bianca...e poi..oltre che di Grifondoro...sono l'erede di Serpeverde...oh...vedo dal suo sorriso che non lo sapeva...-
Tutto l'Ordine guardava stupito Harry
-Harry...stai cambiando.....-
-O forse sto realizzando cosa è la realtà dei fatti?-
-Attento a ciò che fai Harry....ricorda: il limite è lebile...è facile sbagliarsi!
-Grazie per la sua saggiezza!Comunque...dica a McCallon che voglio anzi pretendo di essere Generale dei Top Auror ...ora...se volete scusarmi...torno da mia moglie...arrivederci a tutto l'ordine!-

Due giorni dopo, la famiglia Weasley al completo ad eccezione di Arthur, nuovo Ministro dell Magia, era al San Mungo...e anche Harry: era il primo giorno ufficiale da Medimagodi Ginny!
Harry era andato a comprare da mangiare per poiandare da Ginny quando successe...

Un lampo rosso si infranse contro il SanMungo

Un piccolo boato

Il silenzio

Tutto l'edificio del San Mungo era raso a terra.
Harry era fuori di se...Ginny...sua moglie....
Cominciò a correre...a correre...doveva trovarla...lei non era morta non poteva esserelo...
Poi la trovò...riversa in una pozza di sangue .... e morta.....lui la prese tra le braccia...le chiuse gli occhi...la riposò a terra e urlo
-Voldemort......tu mi hai levato la vita....io ti leverò la tua!!!!!-

FINE FLASHBACK

Ed ecco una parte del passato di Harry....spero vi piaccia un pochino....
Wazup

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Capitolo 13
*** tu mi hai levato la vita....io ti leverò la tua(II) ***


-Professore, stia attento, uno schiantesimo!-
Harry si portò lo sguardo verso lo studente che lo aveva avvertito e schiaccando le dita assorbì il colpo.
-Quindi quel bastardo ti ha ucciso la moglie? Lurido pezzo di...-
-Diciamo che ha voluto farmi cortesemente capire che voleva prendere un the insieme a me. E io ho capito che non potevo sottrarmi a questo piacere ma in compenso avevo deciso di portare con me in dono il miglior the in circolazione-
Disse Harry con il cinico umorismo che oramai aveva imparato ad usare per mascherare i suoi sentimenti.

FLASHBACK

Harry indì istantaneamente una riunuone degli Auror e dell'Ordine.
Si riunirono a Howgarts.
Dopo solo un'ora dal disastro al SanMungo, Harry stava esponendo il suo piano, tendando di reprimere più che poteva la rabbia che provava ma il suo tono lo tradiva: era così imperioso e pieno di rabbia che nessuno osava sollevare nulla contro le sue idee.
-Ci divideremo in due gruppi: il mio gruppo e quello di Silente. Il mio gruppo formato dall'ordine e quello di Silente formato dagli Auror dovranno essere coordinati alla perfezione.Dato che logicamente Voldemort ci sta aspettando è inutile fare piani o strategie: sarà la battaglia finale, una battaglia in cui o uccidi o sei ucciso! Non posso promettervi che porterete il culo a casa, ma per farlo dovrete impegnarvi e combattere come mai prima d'ora avete fatto non sono ammesse la pietà o le incertezze-
Fece una breve pausa in cui i presenti ebbero tempo di realizzare a cosa andavano incontro
-Detto ciò passiamo al decidere gli obbiettivi: Albus e gli Auror si occuperanno della parte esterna della fortezza di Voldemort uccidendo più mangiamorte possibile e , proprio per questo, - qui il suo volto si indurì - potrete usare anche le Maledizioni o qualunque mezzo riteniate opportuno usare al fine del raggiungimento dell'obbiettivo.-
-Il mio gruppo invece si occuperà dell'interno. Vale la stessa cosa, usate quello che volete ma siate efficaci al mille per cento. Una sola cosa non dovrete mai fare: toccare Voldemort! Lui è mio... la sua vita è mia!!!-
Un sinistro sorriso apparve impercettibilmente e per pochi istanti sul viso di Harry e solamente Silente parve accorgersene.
-Bene signori - con la mano aperta indico la porta della Sala Grande - lì c'è una passaporta che ci porterà a destinazione. Vi consiglio di prepararvi e cominciare a correre gia da qui-
Harry si sollevò in aria e portatosi dinnanzi alla porta disse
-ALLA CARICAAAA!-

FINE FLASHBACK

-Sempre a fare l'eroe tu!-
-Eh eh vecchio mio, se no il divertimento dove stà?-

FLASHBACK

Il campo di battaglia era una cosa incredibile: migliaia di cadaveri erano distesi sul terreno e non importava se fossero buoni o cattivi!
L'interno della fortezza non era da meno: ogni piano del castello era macchiato dal sangue e pieno di cadaveri ma questa volta solo di Mangiamorte.
Silente comunicò ad Harry che l'esterno fortezza era stato 'bonificato'.
Intanto il ragazzo, seguito da Piton e Lupin si dirigeva verso il salone centrale in cima al castello.
Salivano una grande scalinata, correndo più che potevano; mancava poco, sempre meno alla fine di tutto.
Ancora alcuni metri e sarebbero arrivati all'ultimo ostacolo tra loro e il loro nemico.

Due metri

Un metro

Mezzo metro

Spinsero la porta!

Voldemort con al suo fianco Bellatrix Lestrange era lì, che rideva.

Li stava aspettando a giudicare da come un grande sorriso si apriva sul suo volto.
-Ma guarda chi si vede, il grande Harry Potter, come stai caro?-
Disse con la sua voce bassa e sibilante
-Io sto molto bene Tom, al contrario di come starai tu tra poco-
E sorrise, ma si un sorriso maligno e vuoto.
Intanto Piton aveva cominciato a combattere con Lucius Malfoy e Lupin con la Lestrange.
-Piaciuto il regalino del SanMungo?-
Disse il mago
Harry non rispose ma si limitò a lanciare uno sguardò cos' carico di odio a Voldemort che se avesse potuto uccidere, avrebbe trapassato molti uomini uno dietro all'altro.
-Cosa c'è? Ti sei mangiato la lingua, figliuolo?-
-Non chiamarmi filiuolo, lurido bastardo!-
Disse Harry.
-Cominci ad innervosirti forse? Allora vediamo cosa sai fare- e dopo aver puntato la bacchetta su Harry - CRUCIO-
Harry cadde a terra dimenandosi come se avesse le convulsioni.
-Ti piace Harry?Ti stai divertendo?-
Detto questo lasciò andare Harry
-EXPELIARMUS-
Gridò il ragazzo non appena fu rialzato
-PROTEGO-
Gridò Voldemort per poi ridere
-E tutto qui quello che sai fare ragazzo?-
Nel frattempo Lupin e la Lestrange erano quasi alla fine del loro scontro cosi come Piton e Malfoy.
Accadde tutto velocissimamente.
La Lestrange lanciò un Avada su Lupin.
Il mannaro cadde a terra, morto.
Piton si portò verso Lupin.
Malfoy si smaterializzò.
La Lestrange puntò la bacchetta verso Harry.
Piton si accorse dell'accaduto e si butto verso Harry urlando
-NOOOOOO-
La Lestrange fece partire un raggio infuocato dalla bacchetta
Piton fu molto veloce: lanciò un Avada!
La lestrange morì ma Piton fu gravemente danneggiato dal colpo che era destinato a Harry.
L'insegnante di pozioni cadde ai piedi di Harry, sanguinante ad un fianco ma almeno ancora vivo!
-E così Harry rimaniamo soltanto noi due!-
E scoppiò in una risata agghiacciante
Harry era immobile, occhi chiusi, respiro profondo.
La sua bacchetta era a parecchi metri da lui, in seguito all'ultimo scontro con Voldemort.
-Bene ragazzo, dì addio al mondo! AVADA..-
Ma HArry fu più veloce.
Mormorò qualcosa in una strana lingua e la bacchetta dell'avversario si ruppe e si incenerì.
-Ma cosa diavolo...-
Gli occhi di Harry dal verde smeraldo divennero rosso sangue.
La rabbia in lui salì.
Si diffondeva nel suo io.
Attorno al ragazzo un'aura di incredibile magia si stava radunando.
Un aura magica così grande da pervadere tutto il castello di Voldemort e schiacciare il mago oscuro.

Per la prima volta nella sua vita, Voldemort aveva paura.
Per la prima votta nella vita, sentiva vicina la sua fine.

Cercò di indietreggiare quando Harry, con una voce diversa, più roca e profonda gli sorrise, malignamente, e gli disse
-Addio...Signore Oscuro dei miei stivali!-
E detto ciò puntò il braccio verso Voldemort, aprì la mano.

La chiuse

Voldemort sparì

Il silenzio.

Harry si smaterializzò all'esterno del castello e vide che Silente lo aspettava e gli stava venendo incontro.
-Harry! Complimenti!-
Il preside stava per sorridere quando notò qualcosa che lo fece agghiacciare

FINE FLASHBACK

-Grande Harry! Quindi alla fine hai vinto tu!-
E diede una pacca sulla spalla al figlioccio.
Harry si inscurì in volto.
-Ma non sai a che prezzo!-

Ed ecco la secoda parte del passato di Harry!

x Guido: spero che ora il mio uso dei segni di interpuzione sia migliorato :)

E vi lascio con:

Un tempo limitato contiene la stessa quantità di piacere del tempo illimitato, se i piaceri vengono calcolati con saggezza(Epicuro)

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Capitolo 14
*** Il simbolo nel cielo ***


-Cosa intendi?-
Chiese con voce ora preoccupata e viso serio l'Auror.
-Diciamo che dopo aver sconfitto Voldemort il mio lato Serpeverde, quello maligno e negativo, ha cominciato a rafforzarsi a tal punto da fuoriuscire e cambiarmi... e questo Silente lo aveva capito subito, per fortuna! Quel vecchio ne sa una più del diavolo!-

FLASHBACK

Silente guardava Harry con terrore, aveva capito che non era più il solito Harry.
Lo capiva da molte cose: gli occhi, prima di un verde smeraldo sempre pieno di luce, gli stessi occhi che infondevano una sicurezza e una pace solo a fissarli, erano ora di un rosso acceso e incutevano odio, malvagità; il volto di Harry non era più sereno, era al contrario sorridente: ma il sorriso non era di soddisfazione o di gioia, era un sorriso di pura malvagità, di voglia di uccidere.
A completare il tutto Silente sentiva un'aura malvagia che opprimeva tutto il campo di battaglia da troppo oramai per essere considerato appartenente a Voldemort.
Deciso ad evitare il peggio, silente prese il coraggio a quatro mani e cominciò a parlare
-Harry l'hai sconfitto, complimenti! Ora, vieni, andiamo a casa...-
-Non ci penso minimamente!!-
Porto i pugni chiusi al celo che divenne nero.
Nere nuvole oscuravano il sole.
Silente urlò a tutti i presenti di creare uno scudo per proteggersi dall'incombente pericolo.
Pochissimi istanti dopo Harry aprì i pugni e abbandonandosi ad una risata agghiacciante si compiaque nel far esplodere il campo di battaglia creando un cratere di diametro enorme e molto profondo.
L'unica cosa che rimaneva erano le 2 zolle di terra dove si trovavano lui e i sopravvissuti.
-Bene perdenti: Addio!-
E scomparì.

FINE FLASHBACK

Le 4 ore erano finite e i 2 amici furono costretti a terminare lì.
-Forza vecchi mio, vediamo come se la cavano!-

I 15 studenti intanto, accorti che i loro insegnanti stavano venendo verso di loro, smisero si lanciaree incantesimi .
-Bene ragazzi, vediamo a che punto siete arrivati-
Passata un'oretta a 'testare' singolarmente ogni studente, una volta con Harry, una volta con Sirius, venne ora di cena.
Harry, silenziosamente e con l'aiuto di Sirius, si portò dietro la schiena di Mary e l'abbracciò di sopresa: questa, spaventata in un primo momento, fu felice che Harry fosse con lei e girando, sorriso stampato sul volto, la testa verso di lui lo baciò.
-Per favore, non tutte queste smancerie in publico, potrei vomitare!-
Harry guardò male Sirius, poi gli diede una pacca sulla spalla e disse
-E io che stasera ti volevo in camera con noi!-
Fu troppò.
Sirius scoppiò subito a ridere, seguito a ruota da Harry.
Mary riuscì a resistere ben 10 secondi prima si piegarsi in due dale risate.
-Andiamo a mangiare truppa!-
Annunciò un ancora sorridente Harry.
-Sono felice che tu abbia ritrovato la serenità-
Disse Sirus ad Harry
-E tutto grazie a questo peperino! Non è dolcissima Sir?-
-Si molto!-
E Mary fu molto felice di queste considerazioni su di lei.

-Il grande eroe ci degna della sua presenza, quale onore!-
-Anche tu mi sei mancato, Mocciosus.-
Lo scontro Piton-Sirius era cominciato non appena quest'ultimo si era seduto al tavolo con Harry e Mary per mangiare.
Proprio quando stavano per portare l'antipasto, Harry senti che telepaticamente Silente lo cercava.
"Harry, abbiamo un problemino...dovresti venire subito nel mio ufficio!"
"Subito Albus"
"Ah...porta anche Sirius"
Harry chiusa la conversazione fece un cenno a Sirius, che solo lui sembrò notare, chiedendogli di venire con lui di la in cucina.
-Scusate ma un impegno improvviso mi chiama, tornerò al più presto.-
E si alzò.
Pochi secondi dopo Sirius, con la scusa di essersi dimenticato di fare una cosa, raggiunse Harry.
-Cosa succede?-
-Silente. Ha detto di andare nel suo ufficio subito.-
-Ok-
Scomparirono.

-Salve ragazzi, scusate l'urgenza ma ho ritenuto giusto avvisarvi-
-Dicci tutto, Albus-
-Il marchio nero è comparso nel cielo di Howgarts pochi minuti fa!-

L'oscuro passato di Harry, in trattazione completa, credo sarà argomento di una fic prequel, quindi i flashback sul passato di Harry finiscono qui.
Detto questo ... spero che il seguito vi sia piaciuto.
Ciao belli

Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo. (Aristotele)

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Capitolo 15
*** Scomparsi ***


Guido: diciamo che la storia l'ho progettata su carta in alcune giornate a scuola quando non sapevo cosa fare. Cioè, più o meno su carta mi sono scritto i personaggi e la loro fine poi pian piano mi sono scritto i loro intrecci.Poi però con il tempo ho fatto alcune modifiche e anche al momento ne sto macchinando alcune.
Spero che il seguito non sia solo "fumo" ma anche magari solo un po di carne magra :D

marco: Farò un prequel perchè mi sono accorto che ci sono troppe cose che devo spiegare. Comunque state attenti agli indizi che semino quà e là nella fic: saranno la base del sequel, che sto già meditando

Harry era in nelle segrete del Potter Manor e stava 'rilassandosi': in una stanza molto ampia che aveva insonorizzato, resa indisegnabile e capace di annullare alla percezione l'aura magica di chi era al suo interno, stava usando incantesimi molto potenti.
Aveva creato un suo doppione in grado di muoversi e lanciare incantesimi: aveva inserito in lui una parte della sua magia.
La sfida tra i due era molto serrata e infatti volavano maledizioni e incantesimi di altissimo livello da ambedue le parti.
Sebbene Harry potesse battere il suo avversario senza problemi, sebbene fosse leggermente indebolito dal decurtamento di energia magica e dal potere necessario a mantenere vivo il 'fantoccio', il battersi con qualcuno, il poter lanciare contro qualcuno incantesimi violentemente, sentire il potere che aveva nel sangue andare a scontrarsi contro qualcun'altro, lo faceva sentire meglio e rendeva più tranquillo.
Dopo un'oretta di questo divertimento, decise di smettere e, imponendo le mani contro l'avversario, scagliò una luce grigia che lo incenerì.
Fece materializzare una poltrona e vi si buttò sopra: doveva riflettere sugli ultimi avvenimenti.

FLASHBACK

-Il marchio nero è comparso nel cielo di Howgarts pochi minuti fa!-
Questa frase sbalordì Harry e Sirius rendendoli incapaci di parlare per alcuni minuti.
Harry, riuscito a recuperare una parvenza di sicurezza, ruppe il ghiaccio
-Quindi lei pensa che possa esser tornato?-
-Io purtroppo, Harry, non so cosa pensare, proprio come te. Ma una cosa posso dirtela, non mi piace affatto che, dopo la dipartita di Tom, questo marchio compaia ancora.-
-Credo che andrò a investigare un pò. Potrei chiederle se Sirius può sostituirmi per un breve periodo di tempo?-
Il preside guardò Harry, gli sorrise e rispose
-Penso non ci siano problemi, però cerca di tenermi informato sulle tue scoperte.-

FINE FLASHBACK

Aveva deciso: quella sera sarebbe partito.
Non voleva però che nessuno sapesse della sua partenza fino alla mattina successiva, quindi decise di scrivere un biglietto a Mary, l'unica persona che doveva sapere qualcosa.
"
Per ragioni che al momento non posso spiegare nemmeno a te, sono costretto ad assentarmi per un po.
Se vuoi mie notizie, parla con Sirius con il quale, penso, chercherò di restare in contatto.

Spero di poter tornare al più presto.
Harry
"
Lasciò il bigliettino sul 'loro' letto e cominciò a preparare la sua sacca.
-Quindi hai deciso di partire?-
Disse una voce nascosta all' ombra.
-Si, Sir.Devo fare alcune cose perchè credo di sapere chi potrebbe essere o cosa potrebbe volere l'uomo che ha fatto apparire di nuovo il marchio. Ma se è chi penso, non riesco ancora a capire come abbia fatto.-
Detto ciò, Harry si smaterializzò.
-Ci rivedremo molto prima di quanto tu pensi, Harry.-
Disse Sirius.

Due settimane dopo la situazione si era aggravata di molto e ogni giorno peggiorava: sparizioni misteriose di maghi rimpivano i bollettini ufficiali del Ministero come le liste publiche che comparivano sui quotidiani.
La situazione al Potter Manor era invece ottima: gli studenti avevano migliorato di molto le loro capacità ed erano oramai pronti.
Quel giorno si dovevano svolgere i test finali ma c'era un problema molto grande e gravoso: Sirius era scomparso anche lui e mancava da oramai 2 giorni.
I test dovevano esser svolti quella sera.
Ispiegabilmente però, fu annunciato che gli esami si sarebbero tenuti.
E ancora più inspiegabilmente, Sirius riapparì.

In un castello nel deserto del Gobi intanto, una figura incappucciata stava percorrendo un lungo corridoio che portava ad una porta.
Dietro di se, la figura aveva lasciato decine di persone chiuse in sfere di energia.
Al di là della porta intantouna figura stava godendo dell'attesa dell'evento che sarebbe accaduto a breve.

Un grande scontro si prennuciava

E con questa definizione vi lascio, non dimenticandomi però di ringraziare chi mi ha letto e commentato:

Di tutte le ricerche la più bella è proprio questa: indagare quale debba essere l'uomo e cosa l'uomo debba fare(Gorgia)

che è il prodromo di

Conosci te stesso(Socrate, in originale Oracolo di Delphi)

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Capitolo 16
*** Dove si trova il professor Potter? ***


La figura incappucciata stava raggiungendo la fine del corridoio ed era in procinto di aprire la porta, l'unico ostacolo che la separava dal suo obbiettivo.
Dentro la stanza, era in atto una riunione.
La figura aprì la porta.
-Abbiamo appostato gli uomini migliori dello squadrone 5 nel punto C-
Disse una atona voce che proveniva da un lungo tavolo rettangolare ove vi erano venti posti a sedere e a capotavola c'era una figura, seduta su un trono, nero come le sue vesti.
-Ma cosa!? Chi saresti tu?-
Disse una voce dalla sinistra del tavolo
Nessua risposta.
-Chi diavolo sei?Rispondimi!-
Ancora nulla
-Ti parla il comandante dello squadrone 6 dei NewDeathEaters, quindi rispondi!-
La figura si fece più avanti in modo che potesse esser visto.
Non era molto alta, raggiungeva il metro e cinquanta scarsi, e la sua corporatura, stando a quanto si poteva intravedere dal lungo mantello in cui era avvolto, non era ne troppo ne troppo poco robusta.
-Io parlo soltanto con il capo, non con inutili rifiuti-
Finalmente la figura parlò e la voce che usci da sotto il cappuccio era qualcosa di spaventoso al solo sentirsi, era quasi un sibilo ma si sentiva quanto potere, rabbia e odio emanasse chi parlava.
-Ma chi ti credi di essere, insulso essere e come diavolo sei entrato qui?-
La figura avanzò verso chi gli stava parlando, poi alzò la mano su di lui e questi venne alzato in aria fino ad arrivare a toccare il soffitto, 20 metri più in alto.
La figura si sedette al posto della sua vittima e parlò nuovamente
-Bene signori, credo che potremo continuare la riunione, non trovate?-
Disse con un tono molto crudele questa volta.
-Logicamente io prendo il posto di quell'inetto che sta penzolando su soffitto-
-Ma puoi solo in caso di morte dell'incaricato.-
Disse una voce due sedie prima di lui
-A questo si può rimediare subito-
Detto così pronunciò una strana frase.
Due secondi dopo dell'uomo appeso al muro non era rimasto altro che polvere.
-Riprendiamo la riunoine ora?-
Disse con una voce seria.

Nella Sala Grande a Howgarts c'era un grande movimento, sia di studenti che di professori.
Silente aveva indetto una riunione straordinaria con obbligo di presenza, anche del 'gruppo speciale' di Harry che stava prendendo posto in sala proprio in quel momento dopo essersi materializzata.
Piton e Sirius si stavano dirigendo verso il tavolo dei professori quando quest'ultimo fu fermato da Silente che, telepaticamente, gli chiese
"Dov'è finito Harry?Perchè non è con te?"
"Harry è molto impegnato in questo periodo e credo che non lo vedremo per un po"
"Ma non sai proprio dove sia?"
"Non è importante"
E, detto ciò, Sirius chiuse la conversazione lasciando uno stupito Silente a riflettere sull'ultima risposta dell' Animagus.
Fra gli studenti c'era molta curiosità sulle motivazione di questa riunione straordinaria e sulla strana agitazione che si percepiva tra i professori.
Ma fra tutti gli studenti, uno in particolare era molto agitato e inquieto.
Mary era molto agitata sia per le stesse motivazioni di tutti gli altri studenti sia per un altro più importante: non vedeva Harry.
Ma, convintasi che non era ancora arrivato e che lo avrebbe fatto presto, decise di aspettare a chiedere qualcosa ai professori.
-Studenti e studentesse- cominciò Silente e subito tutti gli studenti volsero l'attenzione al vecchio preside che, stranamente, sembrava più vecchio del solito e il suo sguardo tradiva un'agitazione che raramente era propria del preside-vi abbiamo riuniti qui per un motivo molto importante quanto grave.- e qui gli studenti si concentrarono al massimo per ascoltare.
-Nella serata di ieri, mentre cenavamo, sul cielo della scuola è ricomparso il Marchio Nero! Ora- e, con lo sguardo, passò in rassegna tutta la sala controllando le reazioni degli studenti- so come questa cosa vi spaventi. Io stesso ero convinto della totale disfatta del mago legato a questo marchio... ma oramai sto diventando vecchio e sto, come dicono i Babbani, perdendo colpi.-
Fece una pausa durante la quale tutti gli studenti vociferavano su cosa avrebbero dovuto fare e cosa sarebbe successo.
-Ora, seppur io consideri il castello un posto molto sicuro, mi vedo costretto ad informarvi che ho adottato alcune misure. La prima di queste è l'istituzione di un Corpo di Sicurezza: questo corpo avrà gli stessi privilegi di controllo dei Capi scuola ossia libera entrata nei dormitori, possibilità di dare punizioni e stanze singole; oltre a questo, ai membri della squadra sarà permesso di usare la magia anche a scuola ogni qualvolta lo ritengano necessario, senza cioè limitazioni.
Questa squadra sarà composta dai 30 studenti che i professori Piton e Potter hanno allenato recentemente e avranno come referente un Auror a cui affiderei la mia stessa vita- e si girò verso Sirius- il Colonnello Sirius Black-
Qui ci fu un ovazione dei 30 alunni che avevano imparato a conoscerlo durante il corspo, seguita da un applauso meno caloroso di tutta la sala.
-La seconda precauzione che sarà presa sarà l'abolizione di qualsiarsi gita esterna alla scuola-
Qui ci fu un dissenso globale
-Lo so, lo so...ma non posso fare altrimenti!-
-Ultimo ma non meno importante, vi chiedo di evitare qualsiarsi scorribanda notturna fuori dalla scuola e di evitare di cosringere il Corpo di Sicurezza ad adottare un reggime di ferro che, scusate se mi permetto, non vorrei vedere in atto!-
-Detto questo, siete liberi di ..-
Una mano, dal tavolo dei Grifondoro, si era alzata proprio in quel momento
-Si, mi dica signorina Border.-
-Dove si trova il professor Potter?-

-Bene, abbiamo deciso quale saranno i nostri prossimi obbiettivi, la riunione è sciolta. Solo una cosa, comandante del 6°, vorrei scambiare due parole con lei.-
Quando tutti furono usciti dalla stanza, il mago fece sparire il tavolo, si alzò e disse
-Se vuole seguirmi-
I due andarono nella stanza accanto che doveva essere un uffucio.
-Si sieda-
Quando i due furono uno difronte all'altro
-Avrà notato che durante la riunione non ho specificato quale sia il suo ruolo..anzi il tuo ruolo, posso darti del tu, no?-
-Certo che puoi-
-Molto bene! Dato che ho visto che sei molto potente, ho deciso di affidarti un'incarico molto importante e....divertente-
E, sebbene coperto, si percepì perfettamente il ghigno dell'uomo.

Nella Sala Grande, tutti gli studenti erano andati via.
Rimaneva solo il Corpo di Sicurezza.
-Bene signori, ora parliamo di cose che rimarranno tra noi.-
Tutti annuirono
-Data la fiducia del professor Potter in voi, ho preso la decione di dirvi come stanno realmente le cose ma badate, questa discussione non deve uscire da questa stanza. Prima di tutto vi sarà data una spilla che vi permetterà di comunicare telepaticamente tra voi e con noi professori.-e comparve una spilla sul loro mantello-in secondo luogo avrete il permesso di smaterializzarvi dentro Howgarts- e qui i 30 ragazzi brillarono di una luce azzurra per alcuni secondi-oltre alla gia citata immunità per l'uso della magia.-
-I fatti sono questi in breve: il Marchio Nero è tornato, non sappiamo ne chi lo abbia lanciato ne chi ci sia dietro questa faccenda. Sappiamo però che molti centri Babbani vicino ad Howgarts sono stati colpiti da un nuovo ordine di Mangiamorte. Brancoliamo però nel buio sull'identità del nuovo capo di quest'ordine-
Tutti erano molto assorti a rielaborare le informazioni ricevute quando Mary parlò
-Lei ci ha detto i fatti ma qui non manca un'importante persona?Io mi fido molto del signor Black- e gli sorrise lievemente, ricambiata- ma non crede che dovrebbe essere il professor Potter a dirigere il tutto?-
E il silenzio cadde fra tutti i presenti.
-Il professor Potter è andata in una missione solitaria a tempo indeterminato, affidando a me tutte le sue mansioni. Quello che posso dirle per ora è che sta bene.-
Disse Black in tono molto serio
-Quindi non sapete dove sia, o sbaglio?-
-Non sbaglia, signorina Border, non sbaglia. Ma purtroppo credo di essere io a sbagliare oramai molte cose.-
Rispose un più che mai stanco e teso Silente.

-Quindi per te non c'è nessun problema?-
-Assolutamente!-
-Bene, allora puoi andare a scieglierti una camera in cui dormire. Domattina alle 7 parte l'operazione.-
E i due si smaterializzarono

Silente e Sirius stavano parlando nell'ufficio del vecchio preside
-Sirius, ma siamo sicuri che stia bene?-
-Sta bene Albus, non temere.-
-Ma come ne sei così sicuro?-
-Non ti è dato di saperlo purtroppo-

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Capitolo 17
*** SEGUITO DELLA FIC ***


Raga, siamo arrivati ad un punto della fic dove ho un grande dilemma: la storia può procedere in 2 modi diversi...

Ora, penso di aver preso la decisione di mettere tutte e due le 'uscite' della fic, ma a voi va bene?

Adesso scriverò la prima che avevo pensato, poi, se volete, metto anche l'altra....

Fatemi sapere

Platone

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Capitolo 18
*** L'uomo misterioso(I°) ***


Erano le 6 di mattina quando si svegliò nella sua stanza, la stanza più buia del castello, la stanza che lui aveva voluto occupare.
Aveva passato una notte senza sogni e quindi era molto tiposato e pronto a svolgere il suo compito.
Mancava ancora un ora alla partenza delle operazioni e difatti la calma regnava sovrana nel castello.
Si mise il mantello e pronunciando una formula con la mano tesa verso la sua brandina fece comparire una copia di se e scomparì.

Il preside Silente si era appena svegliato, come sua abitudine, e stava andando a fare la sua colazione in solitudine: adorava il silenzio della mattina.
Si sedette al tavolo dei professori in sala grande, un'altra abitudine che aveva.
La sala era vuota e poca luce vi entrava a quell'ora, era il clima adatto a riflettere: già perchè il preside voleva riflettere sulle parole di Sirius del giorno precedente.
Fece per addentare la sua focaccia quando la sua attenzione fu catturata da una figura incappucciata che era comparsa dalla parte opposta della stanza.
Non capendo chi fosse e non sentendo in lui alcun potere magico, chiese subito
-Chi sei?-
-Sono venuto per avvertirti che oggi avverrà qualcosa che cambierà tutto e non cambierà nulla! Perciò stai in guardia....-
E dette queste parole, scomparì così com'era arrivata.

-Bene, si sia inizio al piano!-
Disse dal suo trono il signore del castello.
E scoppiò in una risata malefica.

La colazione in Sala Grande era cominciata come al solito: studenti che si ingozzavano, altri che sembravano quasi allergici al cibo, altri che parlavano e scherzavano.
Una mattinata tipica ad Howgarts.
O almeno lo fu fino al momento in cui, al centro della sala, si materializzarono 3 uomini.
L'attenzione di tutti si portò al tavolo degli insegnanti dove i 3 uomini si stavano dirigendo.
Silente si stupì molto quando tra gli estranei riconobbe l'uomo che lo aveva avvertito.
-Chi siete e cosa volete?-
Chiese Hagrid, alzatosi dalla tavola e messosi dinnanzi ai 3.
-Da te, stupido mezzogigante, assolutamente nulla-
Parlò l'uomo al centro, che Silente continuava ad osservare in modo molto preoccupato, che finita la frase toccò il petto del guardiacaccia che fini svenuto contro il muro.
Dopo questo gesto, tutti gli insegnanti si alzarono ed estrassere le bacchette puntandole verso i nemici.
-Non potete evitare l'inevitabile-
Proferì ancora l'uomo e subito tutte le bacchette volarono nella sua mano.
-Siamo venuti per prendere il caro preside Silente. Se non vuole guai, le consiglio di venire senza opporre resistenza-
Silente osservò l'uomo per alcuni secondi e poi andò verso di lui.
-Si fermi, signor preside...non lo faccia-
Urlava una McGranitt sull'orlo del pianto
-No!Fermatevi!-
Gridavano molti studenti
L'unico a non esser sorpreso dell'accaduto era Sirius, che osservava la scena seduto tranquillamente, ma nessuno sembrò notare la cosa.
Silente appoggiò la mano sulla spalla dell'uomo al centro e sparì.
Gli altri due uomini intanto stavano cercando di attaccare gli insegnanti.
Ma successe una cosa stranissima.
Proprio quando erano arrivati su Piton, si polverizzarono all'istante.
Nessuno seppe spiegarsi nulla.
Intanto Sirius era scomparso...

-Ma bene bene, chi abbiamo qui?Il nostro illustrissimo preside Silente-
Disse una voce mellifua che proveniva da una sedia girata verso il fuoco.
-A cosa devo l'onore del mio viaggetto?-
Disse pacatamente il vecchio.
-Ho bisogno di discutere con lei alcune cose, caro preside.Per il momento però starà in compagnia del mio fidato mangiamorte.
Silente fu portato in una stanza delle torture dove ad aspettarlo c'era l'uomo che lo aveva rapito.
-Chi non muore si rivede-
Disse in tono sarcastico
-Dato che dovremo stare qui per un po, che ne dici di dirmi chi sei?-
Disse il vecchio preside.
L'uomo cominciò una risata glaciale e fredda.
Poi si tolse il cappuccio e rivelò il suo volto: neri capelli che cadevano sul volto, lasciavano scoperto un occhio che però era diverso da qualunque altro, era tutto rosso come quello di...
-Non è possibile...lui è morto...-
Si lasciò scappare il preside, preoccupato come non mai dalla situazione.
L'uomo ricominciò a ridere
-Non sono chi pensi tu...ma ho sono stato molto vicino al diventarlo..-
Disse dopo aver smesso di ridere.
-Disilludo-
Disse in seguito.
-Tu!-
Fu l'unica parola che riuscì a dire Silente.

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Capitolo 19
*** I preparativi per la fine ***


...

Poi si tolse il cappuccio e rivelò il suo volto: neri capelli che cadevano sul volto, lasciavano scoperto un occhio che però era diverso da qualunque altro, era tutto rosso come quello di...
-Non è possibile...lui è morto...-
Si lasciò scappare il preside, preoccupato come non mai dalla situazione.
L'uomo ricominciò a ridere
-Non sono chi pensi tu...ma ho sono stato molto vicino al diventarlo..-
Disse dopo aver smesso di ridere.
-Disilludo-
Disse in seguito.
-Tu!-
Fu l'unica parola che riuscì a dire Silente.

--

Silente era sbalordito dall'essere che gli si era parato davanti.
Era qualcosa di stranissimo misterioso.
Aveva davanti a se un uomo vestito di bianco, capelli neri lunghi fino alla schiena, lunghe ali bianche gli spuntavano dalla schiena.
E il suo volto era qualcosa di divino: rilassato, lucente, infondeva calma e sicurezza.
E gli occhi, prima rossi come il sangue, erano di un verde smeraldo, come erano sempre stati ma avevano un guizzo di maestosità quasi innaturale.
Un'altra cosa inspiegabile era l'aura bianca che ricopriva l'uomo e la grandissima aura magica che proveniva da esso: era addirittura più potente di quella di Harry.
Il vecchio preside non potè fare altro che dire
-Ti prego, dimmi che sei-
L'uomo sorrise e volgendosi verso Silente sorrise, di un sorriso sincero, e rispose
-Sono Harry, semplicemente Harry Potter-
-Ma come è possibile?Tu non eri così potente prima ...-
Il preside, per la prima volta da molto tempo, era stupito e incredulo dall'evento.
-Mi sono liberato delle mie paure combattendole e ho scelto il bene.Mi spiego: io essendo erede sia di Salazar Serpeverde sia di Godric Grifondoro potevo scegliere tra il bene e il male. In tutti questi anni sono rimasto neutrale e il mio potere ne è rimasto decurtato. Nel viaggio che ho fatto, ho scelto il bene e sono diventato uno Stregone Bianco di Primo Livello. Potevo anche diventare uno Stregone Oscuro ma sono stato indirizzato da due persone. La cosa strana è che le due persone sono agli antipodi. Le due persone sono Sirius, o per meglio dire il temporaneo Sirius che è tornato per aiutarmi, e il cosidetto 'Nuovo Signore Oscuro' che è comparso. Sirius mi ha aiutato a scoprire il bene che era in me... L'oscuro a odiare il male. Ed eccomi qui, pronto all'ultima battaglia-
Silente, che aveva lasciato parlare Harry senza mai fermarlo, era incredulo ma felice.
-Ora, Albus, ho bisogno che tu torni indietro per salvare la scuola.So che vogliono attaccarla all'alba. Io dovrò fingermi ancora un loro adepto. Ora fingero di torturarti.
Nel tuo ufficio ti ho lasciato un appunto su quello che ho scoperto e su quello che intendono fare. -
Detto cio fece comparire ferite sul corpo dell'anziano preside.
-Ora mi serve che tu faccia sentire la tua aura magica e proprio mentre arriveranno, scapperai ma facendo vedere che sei quasi morto.-
Detto questo, Harry riprese le sue precedenti sembianze.

Scusate la brevità del capitolo ma è di preparazione per il prossimo che sarà il penultimo e poi seguirà un epilogo.

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